Annual Report • Apr 7, 2022
Annual Report
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RELAZIONE SULLA GESTIONE
BILANCIO DELL'IMPRESA AL 31 DICEMBRE 2021
50
6
4
Schemi del Bilancio dell'Impresa 52
Politiche contabili 62 Informazioni sullo Stato Patrimoniale 96 Informazioni sul Conto Economico 122 Informazioni sui Rischi e sulle relative politiche di copertura 132 Informativa di settore 146 Operazioni di aggregazione riguardanti imprese 148
Operazioni con parti correlate 152
Allegati 159 Proposta di destinazione del Risultato di esercizio 163 Attestazioni e relazioni al Bilancio dell'Impresa 167
Dichiarazione del Dirigente Preposto Relazione della Società di Revisione
Note illustrative
1
8
9 10 11 o rami d'azienda
INTRODUZIONE

Relazioni e Bilancio dell'Impresa
Sede sociale: Viale dell'Agricoltura, 7 – 37135 Verona Capitale sociale € 41.280.000,00 interamente versato
Capogruppo del Gruppo doValue Iscrizione al Registro delle Imprese di Verona, codice fiscale n. 00390840239 e P.IVA n. 02659940239
INTRODUZIONE
| 1 | Schemi del Bilancio dell'Impresa | 52 |
|---|---|---|
| Note illustrative | ||
| 2 | Politiche contabili | 62 |
| 3 | Informazioni sullo Stato Patrimoniale | 96 |
| 4 | Informazioni sul Conto Economico | 122 |
| 5 | Informazioni sui Rischi e sulle relative politiche di copertura | 132 |
| 6 | Informativa di settore | 146 |
| 7 | Operazioni di aggregazione riguardanti imprese | 148 |
| o rami d'azienda | ||
| 8 | Operazioni con parti correlate | 152 |
| 9 | Allegati | 159 |
| 10 | Proposta di destinazione del Risultato di esercizio | 163 |
| 11 | Attestazioni e relazioni al Bilancio dell'Impresa | 167 |
| Dichiarazione del Dirigente Preposto | ||
| Relazione della Società di Revisione |

Presidente GIOVANNI CASTELLANETA
Amministratore Delegato ANDREA MANGONI
Consiglieri FRANCESCO COLASANTI (2) EMANUELA DA RIN GIOVANNI BATTISTA DAGNINO (4) NUNZIO GUGLIELMINO (1) ROBERTA NERI (4) GIUSEPPE RANIERI MARELLA IDI MARIA VILLA (2) CRISTINA FINOCCHI MAHNE (3)
Sindaci supplenti SONIA PERON
Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari
Presidente NICOLA LORITO (6)
Sindaci effettivi FRANCESCO MARIANO BONIFACIO (6) CHIARA MOLON (5)
MAURIZIO DE MAGISTRIS
ELENA GOTTARDO
(1) Presidente Comitato per le Nomine e per la Remunerazione (2) Membro Comitato per le Nomine e per la Remunerazione (3) Presidente Comitato Rischi,Operazioni con Parti Correlate e Sostenibilità (4) Membro Comitato Rischi, Operazioni con Parti Correlate e Sostenibilità (5) Presidente dell'Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001 (6) Membro dell'Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001

INTRODUZIONE

I risultati di sintesi e gli indicatori
da parte del management.
dei valori presentati.
economico-patrimoniali sono basati sui dati di contabilità e sono utilizzati nel reporting direzionale per il monitoraggio delle performance
Essi sono altresì coerenti con le metriche di misurazione maggiormente diffuse nel settore di riferimento, a garanzia della comparabilità

I risultati di sintesi e gli indicatori economico-patrimoniali sono basati sui dati di contabilità e sono utilizzati nel reporting direzionale per il monitoraggio delle performance da parte del management.
Essi sono altresì coerenti con le metriche di misurazione maggiormente diffuse nel settore di riferimento, a garanzia della comparabilità dei valori presentati.


doValue fornisce servizi a Banche e Investitori per l'intero ciclo di vita dei crediti e degli asset real estate ("Servicing").
doValue è il primo servicer in sud Europa, con circa €150 miliardi di asset in gestione (gross book value) e più di 20 anni di track record.
Il suo modello di business è indipendente, rivolto a tutte le Banche e agli Investitori sul mercato, e "asset light": non prevede investimenti diretti in portafogli di crediti.
Le attività di doValue sono remunerate attraverso contratti di lungo termine basati su una struttura commissionale che prevede, da un lato, una commissione fissa parametrata agli asset in gestione e, dall'altro, una commissione variabile legata al risultato delle attività di servicing, come gli incassi da crediti NPL o dalla vendita di beni immobiliari di proprietà dei clienti o dalla numerosità dei servizi immobiliari e di business information forniti.
La Società, anche tramite le sue controllate, fornisce servizi nelle seguenti categorie:
"Gestione delle garanzie immobiliari": attività di valorizzazione e vendita, diretta o attraverso intermediari, di beni immobili di proprietà dei clienti, originariamente posti a garanzia di prestiti bancari;
"Sviluppo immobiliare": analisi, realizzazione e commercializzazione di progetti di sviluppo immobiliare aventi oggetto beni di proprietà dei clienti;
"Property management": presidio, gestione e manutenzione del patrimonio immobiliare dei clienti, con l'obiettivo di massimizzarne la redditività attraverso la vendita o la locazione;
"Due Diligence": servizi di raccolta e organizzazione dati in ambienti di data room, di consulenza per l'analisi e la valutazione dei crediti per la predisposizione di business plan riguardanti l'attività di Riscossione e Recupero;
"Master Servicing e Strutturazione": servizi amministrativi, contabili, di cash management e reporting a supporto di veicoli di cartolarizzazione di crediti; servizi di strutturazione di operazioni di cartolarizzazione, regolate dalla legge 130/1999, oltre all'esercizio del ruolo di "soggetto incaricato" nell'ambito di operazioni di cartolarizzazione;
"Co-investimento": attività di Co-investimento in portafogli di crediti con primari investitori finanziari, dove l'attività sia strumentale all'ottenimento di contratti di servicing. L'attività viene svolta sottoscrivendo titoli emessi da veicoli di cartolarizzazione.
doValue, in qualità di Special Servicer, ha ricevuto i seguenti giudizi di rating, confermati a febbraio 2022: "RSS1- / CSS1-" da Fitch Ratings e "Strong" da Standard & Poor's che rappresentano i più elevati giudizi di Servicer Rating tra quelli assegnati agli operatori italiani del settore e sono stati attribuiti a doValue sin dal 2008 prima di ogni altro operatore del settore in Italia. Nel 2017 a doValue è stato assegnato anche il Master Servicer Rating di RMS2/CMS2/ABMS2 da Fitch Ratings, oltretutto migliorato nel corso del 2019 di un livello. Nel luglio 2020 doValue ha ricevuto il Corporate credit rating di BB con outlook stabile da Standard & Poor's e da Fitch.
Tale rating è stato confermato da entrambe le agenzie nell'ambito di una nuova emissione obbligazionaria perfezionatasi il 22 luglio 2021.

L'economia globale nel 2021 è stata caratterizzata da una forte ripresa che deve essere interpretata nel contesto della profonda recessione dell'anno precedente causata dalla pandemia COVID-19, dai relativi periodi di lockdown e delle varie misure di stimolo economico e monetario messe in piedi dai vari governi mondiali e dalle banche centrali. La crescita del Prodotto Interno Lordo globale nel 2021 è stimata a circa +5,9% (rispetto ad una contrazione del -3,1% nel 2020) dal Fondo Monetario Internazionale (World Economic Outlook, gennaio 2022), mentre per l'Unione Europea è stimata a +5,2% (rispetto ad una contrazione del -6,4% nel 2020).
Le varie misure di stimolo economico e monetario messe in piedi dai vari governi mondiali e dalle maggiori banche centrali, in combinazione con la discontinuità e i disequilibri creati dai periodi di lockdown del 2020 e del 2021, hanno portato ad un aumento dell'inflazione che nelle economie avanzate è stimata dal Fondo Monetario Internazionale (World Economic Outlook, gennaio 2022) a c. +3,1% nel 2021 (rispetto ad un livello pari a +0,7% nel 2020). L'aumento dell'inflazione ha modificato l'atteggiamento delle principali banche centrali, in particolare negli Stati Uniti e nell'Unione Europea, e le aspettative di un aumento dei tassi di interesse ha portato alla crescita dei rendimenti obbligazionari durante la seconda parte del 2021 ed in particolare nei primi due mesi del 2022. Questo elemento, insieme alle tensioni geopolitiche legate alla situazione in Ucraina, hanno generato un innalzamento della volatilità nei mercati azionari e obbligazionari nei primi mesi del 2022.
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Durante il 2021 sono venute meno varie misure di sostegno alle società ed alle famiglie messe insieme dai vari governi Europei, sia in termini di moratorie sui debiti che in termini di restrizioni all'attività di pignoramento dei beni a garanzia dei debiti. Inoltre, l'avanzamento della campagna vaccinale ha portato ad una progressiva normalizzazione dell'attività dei tribunali con una conseguente accelerazione dell'attività di recupero da parte di operatori del settore rispetto a quanto registrato nel 2020.
Secondo i dati dell'EBA, le banche Europee hanno registrato al 30 settembre 2021, un livello di NPEs pari a €419 miliardi, di cui €185 miliardi nei bilanci delle banche del Sud Europa (Italia €71 miliardi, Spagna €82 miliardi, Grecia €21 miliardi, Portogallo €8 miliardi e Cipro €2 miliardi). Gli NPE ratio rimangono a livelli relativamente bassi rispetto alla storia recente, con un NPE Ratio pari a 2,1% per le banche Europee e pari a 3,6% per le banche del Sud Europa (Italia 3,6%, Spagna 3,1%, Grecia 10,5%, Portogallo 3,9% e Cipro 6,9%). Si ritiene che tali livelli di NPE Ratio non siano effettivamente rappresentativi del reale grado di deterioramento del credito perché non scontino ancora appieno la fine delle moratorie e delle varie forme di sostegno dei governi messe in atto durante la pandemia e che siano destinati ad aumentare durante il 2022. Infatti, alcune fonti terze stimano una sostanziale creazione di nuovi NPE nel Sud Europa, pari a circa €200 miliardi nel 2022-2024 in termini di GBV.
Il mercato del servicing nel Sud Europa continua a essere vivace, con gli istituti bancari particolarmente desiderosi di accelerare i propri progetti di miglioramento della qualità dei propri bilanci in vista del previsto aumento dei tassi di default a valle all'esaurirsi del periodo di moratoria in tutto il Sud Europa nel 2021.
Più in generale, l'attività di doValue è sostenuta da elementi esogeni favorevoli nel medio-lungo termine, come l'implementazione, da parte delle banche, di regole stringenti per la contabilizzazione del credito (IFRS 9, Calendar Provisioning, Basel IV) che porteranno ad una gestione molto proattiva del proprio bilancio, in aggiunta all'atteso proseguimento della consolidata tendenza all'esternalizzazione delle attività di credit servicing.
Il 24 febbraio 2022, l'invasione militare del territorio ucraino da parte della Russia ha determinato l'inizio di una vera e propria guerra sul territorio. La crisi geopolitica, oltre ad innescare una crisi umanitaria per il popolo ucraino, continua ad avere gravi ripercussioni sui mercati finanziari e sulla crescita globale dell'economia. In particolare, la situazione di conflitto, le sanzioni economiche e finanziare imposte da diversi paesi alla Russia, e la rilevanza del territorio ucraino in termini di esportazioni di materie prime e beni agricoli primari, stanno già determinando un'accelerazione dell'inflazione ed un rallentamento della crescita globale, oltre che un innalzamento della volatilità dei mercati finanziari. Alla data dell'approvazione del Bilancio, considerato l'elevato grado di incertezza legata a potenziali scenari evolutivi della crisi attualmente in atto, è difficile e probabilmente prematuro stimare gli effettivi impatti di breve, medio e lungo termine sull'attività della Società. In generale, scenari macroeconomici recessivi potrebbero portare ad una diminuzione del tasso di recuperabilità delle attuali masse in gestione da parte della Società, ma al contempo portare alla creazione di nuove masse di crediti deteriorati da parte delle banche, la cui gestione, se esternalizzata, potrebbe comportare un aumento nel medio periodo delle masse in gestione da parte della Società.

Le tabelle di seguito esposte riportano i principali dati economici e patrimoniali di doValue estratti dai relativi prospetti gestionali che sono successivamente rappresentati nella sezione dei Risultati di doValue al 31 dicembre 2021.
| (€/000) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Principali dati economici | 31/12/2021 | 31/12/2020 | Variazione € | Variazione % |
| Ricavi lordi | 168.746 | 141.576 | 27.170 | 19% |
| Ricavi netti | 150.465 | 129.008 | 21.457 | 17% |
| Costi operativi | (114.570) | (99.301) | (15.269) | 15% |
| EBITDA | 35.895 | 29.707 | 6.188 | 21% |
| EBITDA margin | 21% | 21% | 0% | 1% |
| Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA¹ | (909) | (3.643) | 2.734 | (75)% |
| EBITDA esclusi elementi non ricorrenti | 36.804 | 33.350 | 3.454 | 10% |
| EBITDA margin esclusi elementi non ricorrenti | 22% | 24% | (2)% | (7)% |
| EBT | 620 | 9.443 | (8.823) | (93)% |
| EBT margin | 0% | 7% | (6)% | (94)% |
| Risultato del periodo | (535) | 7.831 | (8.366) | (107)% |
| Risultato del periodo esclusi gli elementi non ricorrenti | 12.308 | 15.543 | (3.235) | (21)% |
¹ Gli elementi non ricorrenti nei Costi operativi includono prevalentemente oneri legati al rimborso assicurativo riferito al contenzioso fiscale di Altamira e altre consulenze relative a progetti di M&A.
| Principali dati patrimoniali | 31/12/2021 | 31/12/2020 | Variazione € | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| Cassa e titoli liquidabili | 124.861 | 40.527 | 84.334 | n.s. |
| Partecipazioni | 351.879 | 354.398 | (2.519) | (1)% |
| Attività materiali | 7.549 | 14.675 | (7.126) | (49)% |
| Attività immateriali | 13.372 | 9.554 | 3.818 | 40% |
| Attività finanziarie | 227.295 | 311.507 | (84.212) | (27)% |
| Crediti commerciali | 73.282 | 63.367 | 9.915 | 16% |
| Attività fiscali | 69.366 | 67.864 | 1.502 | 2% |
| Passività finanziarie | 589.042 | 584.325 | 4.717 | 1% |
| Debiti commerciali | 23.627 | 15.013 | 8.614 | 57% |
| Passività fiscali | 2.699 | 2.149 | 550 | 26% |
| Altre passività | 31.217 | 15.178 | 16.039 | 106% |
| Fondi rischi e oneri | 13.917 | 17.390 | (3.473) | (20)% |
| Patrimonio Netto | 205.921 | 230.636 | (24.715) | (11)% |



Per facilitare la comprensione dell'andamento economico e finanziario, si riassumono nella tabella che segue gli indicatori alternativi di performance ("Indicatori Alternativi di performance" o "KPI") selezionati dalla Società.
| KPIs | 31/12/2021 | 31/12/2020 |
|---|---|---|
| Gross Book Value (EoP) | 74.567.673 | 78.023.673 |
| Incassi di periodo | 1.662.096 | 1.379.881 |
| Incassi LTM / GBV EoP Stock | 2,38% | 1,86% |
| Staff FTE / Totale FTE | 28% | 30% |
| EBITDA | 35.895 | 29.707 |
| Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA | (909) | (3.643) |
| EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti | 36.804 | 33.350 |
| EBITDA Margin | 21% | 21% |
| EBITDA Margin esclusi gli elementi non ricorrenti | 22% | 24% |
| Risultato del periodo | (535) | 7.831 |
| Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del periodo | (12.843) | (7.712) |
| Risultato del periodo esclusi gli elementi non ricorrenti | 12.308 | 15.543 |
| Utile per azione (Euro) | - | 0,1 |
| Utile per azione esclusi gli elementi non ricorrenti (Euro) | 0,15 | 0,19 |
| Capex | 8.539 | 4.448 |
| EBITDA - Capex | 27.356 | 25.259 |
| Capitale Circolante Netto | 49.655 | 48.354 |
| Posizione Finanziaria Netta di cassa/(debito) | (264.026) | (255.215) |
Gross Book Value EoP: indica il valore contabile dei crediti affidati in gestione alla fine del periodo di riferimento per l'intero perimetro di Italia, al lordo delle rettifiche di valore dovute all'attesa di perdite su tali crediti.
Incassi di periodo: utilizzati per il calcolo delle commissioni ai fini della determinazione dei ricavi dall'attività di servicing, consentono di illustrare la capacità di estrarre valore dal portafoglio in gestione.
Incassi LTM/GBV (Gross Book Value) EoP Stock: rapporto tra il totale degli incassi degli ultimi 12 mesi (LTM) lordi riferiti al portafoglio di Stock esistente all'inizio dell'esercizio di riferimento e il GBV di fine periodo del relativo portafoglio di Stock gestito. Rispetto alla precedente metrica Incassi LTM/GBV, tale indicatore rappresenta il tasso di efficacia dei recuperi "normalizzato" rispetto all'ingresso di nuovi portafogli nel corso dell'esercizio di riferimento.
Staff FTE/Totale FTE: rapporto tra il numero di dipendenti che svolgono attività di supporto e il numero di dipendenti totali del Gruppo full-time. L'indicatore consente di illustrare l'efficienza della struttura operativa e il focus relativo della stessa sulle attività di gestione.
EBITDA e Risultato del periodo: congiuntamente ad altri indicatori di redditività relativa, consentono di illustrare le variazioni della performance operativa e forniscono utili informazioni in merito alla performance economica della Società. Si tratta di dati calcolati a consuntivo del periodo.
Elementi non ricorrenti: partite relative a operazioni straordinarie quali ristrutturazioni aziendali, acquisizioni o cessioni di aziende, avvio di nuove attività o ingresso in nuovi mercati.
EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti: è definito come l'EBITDA riconducibile alla sola gestione caratteristica, escludendo quindi tutte le partite relative a operazioni straordinarie quali ristrutturazioni aziendali, acquisizioni o cessioni di aziende, avvio di nuove attività o ingresso in nuovi mercati.
EBITDA Margin: ottenuti dividendo l'EBITDA per i Ricavi lordi (Gross Revenues).
EBITDA Margin esclusi gli elementi non ricorrenti: ottenuti dividendo l'EBITDA Ordinario per i Ricavi lordi (Gross Revenues).
Utile per azione: calcolato come rapporto tra il risultato netto del periodo e il numero di azioni in circolazione alla fine del periodo di riferimento.
Utile per azione esclusi gli elementi non ricorrenti: è il medesimo calcolo dell'utile per azione, ma il numeratore differisce per il risultato netto del periodo esclusi gli elementi non ricorrenti al netto del relativo impatto fiscale.
Capex: investimenti in attività materiali e immateriali.
EBITDA – Capex: è l'EBITDA al netto di investimenti in capitale fisso, attività materiali, immateriali e finanziarie ("Capex"), congiuntamente ad altri indicatori di redditività relativa, consente di illustrare i cambiamenti delle performance operative e fornisce una indicazione in merito alla capacità della Società di generare cassa.
Capitale Circolante Netto: è rappresentato dai crediti per corrispettivi fatturati ed in maturazione al netto dei debiti verso i fornitori per fatture di acquisto contabilizzate e in maturazione nel periodo.
Posizione Finanziaria Netta di cassa: è costituita dalla cassa e dalla liquidità disponibile nonché da titoli altamente liquidabili, al netto di debiti verso banche per finanziamenti e delle obbligazioni emesse.

La tabella che segue confronta il conto economico gestionale di doValue S.p.A. al 31 dicembre 2021 con quello al 31 dicembre 2020.
| (€/000) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Conto Economico gestionale | 31/12/2021 | 31/12/2020 | Variazione € | Variazione % |
| Ricavi di Servicing: | 140.720 | 124.194 | 16.526 | 13% |
| di cui: Ricavi NPE | 140.720 | 124.194 | 16.526 | 13% |
| Ricavi da co-investimento | 8.846 | 429 | 8.417 | n.s. |
| Ricavi da prodotti ancillari e altre attività minori | 19.180 | 16.953 | 2.227 | 13% |
| Ricavi lordi | 168.746 | 141.576 | 27.170 | 19% |
| Commissioni passive NPE | (9.949) | (7.928) | (2.021) | 25% |
| Commissioni passive Ancillari | (8.332) | (4.640) | (3.692) | 80% |
| Ricavi netti | 150.465 | 129.008 | 21.457 | 17% |
| Spese per il personale | (87.012) | (72.889) | (14.123) | 19% |
| Spese amministrative | (27.558) | (26.412) | (1.146) | 4% |
| Totale "di cui IT" | (11.467) | (11.503) | 36 | 0% |
| Totale "di cui Real Estate" | (2.027) | (1.937) | (90) | 5% |
| Totale "di cui SG&A" | (14.064) | (12.972) | (1.092) | 8% |
| Totale costi operativi | (114.570) | (99.301) | (15.269) | 15% |
| EBITDA | 35.895 | 29.707 | 6.188 | 21% |
| EBITDA margin | 21 | 21 | - | 1% |
| Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA1 | (909) | (3.643) | 2.734 | (75)% |
| EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti | 36.804 | 33.350 | 3.454 | 10% |
| EBITDA margin esclusi gli elementi non ricorrenti | 22% | 24% | (2)% | (7)% |
| Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali |
(11.311) | (10.852) | (459) | 4% |
| Accantonamenti netti | (11.977) | (6.438) | (5.539) | 86% |
| Saldo rettifiche/riprese di valore | 562 | 158 | 404 | n.s.% |
| Utile/perdita da partecipazioni | 83 | 26 | 57 | n.s.% |
| EBIT | 13.252 | 12.601 | 651 | 5% |
| Risultato netto di attività e passività finanziarie valutate al fair value |
1.335 | (2.982) | 4.317 | (145)% |
| Interessi e commissioni derivanti da attività finanziaria | (13.967) | (176) | (13.791) | n.s.% |
| EBT | 620 | 9.443 | (8.823) | (93)% |
| Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBT2 | (14.604) | (10.150) | (4.454) | 44% |
| EBT esclusi gli elementi non ricorrenti | 15.224 | 19.593 | (4.369) | (22)% |
| Imposte sul reddito | (1.155) | (1.612) | 457 | (28)% |
| Risultato del periodo | (535) | 7.831 | (8.366) | (107)% |
Segue

| Conto Economico gestionale | 31/12/2021 | 31/12/2020 | Variazione € | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del periodo | (12.843) | (7.712) | (5.131) | 67% |
| Risultato del periodo esclusi gli elementi non ricorrenti | 12.308 | 15.543 | (3.235) | (21)% |
| Utile per azione (in euro) | - | 0,10 | (0,10) | (100)% |
| Utile per azione esclusi gli elementi non ricorrenti (in euro) |
0,15 | 0,19 | (0,04) | (21)% |
¹ Gli elementi non ricorrenti nei Costi operativi includono prevalentemente oneri legati al rimborso assicurativo riferito al contenzioso fiscale di Altamira e altre consulenze relative a progetti di M&A.
² Gli elementi non ricorrenti inclusi sotto l'EBITDA si riferiscono prevalentemente a (i) piani di incentivi all'esodo pertanto riclassificati dalle spese del personale, (ii) effetto one-off dei transaction costs residui rilasciati a conto economico e legati alla chiusura del Senior Facility Loan per l'acquisizione di Altamira, (iii) poste one-off di accantonamento rischi, (iv) riconoscimento di un conguaglio prezzo nell'operazione di acquisizione di doValue Greece, nonché a (v) relative imposte.

A fine 2021 il Portafoglio Gestito (GBV) da doValue S.p.A. è pari a €74,6 miliardi in calo di circa il 4% rispetto al dato di fine 2020 (€78,0 miliardi),
Di seguito si rappresentano le principali variazioni positive intervenute nell'anno 2021:
BCC NPLs 2021 per €1,3 milardi
Olympia per €0,8 miliardi
Luzzatti per €0,8 miliardi
Hydra per €0,3 miliardi
Mercury per €0,1 miliardi
In decremento del GBV, si registrano, nel periodo, cessioni da parte di un cliente per €4,2 miliardi.
78,0 3,3 (1,7) (1,8) (4,2) 1,5 76,1 GBV 31/12/2020 Nuovi flussi da Clienti Esistenti Nuovi flussi da Nuovi Clienti Incassi /Vendite Net write-off Cessioni di portafoglio GBV 31/12/2021 Nuovi mandati in fase di on-boarding GBV inclusi nuovi mandati €mld 74,6 1,0
Il Portafoglio Gestito è da considerarsi in ulteriore incremento rispetto a quanto già descritto per effetto di nuovi mandati pari €1,5 miliardi relativi a portafogli in gestione da primarie banche italiane.
I grafici di seguito rappresentano la composizione del portafoglio gestito e degli incassi di periodo in termini di diversificazione dei principali clienti:

Suddivisione Suddivisione
Gli incassi di doValue S.p.A nel 2021 ammontano a €1,7 miliardi di euro (€1,4 miliardi di euro nel 2020) in aumento del 20% circa. Tale incremento è legato alla normalizzazione dell'operatività post COVID-19 e ai primi effetti legati al miglioramento della produttività (progetto doTransformation).
Nel corso del 2021 le condizioni legate all'emergenza sanitaria sono progressivamente migliorate anche se alcune limitazioni che erano contenute nei vari dispositivi di legge erogati tempo per tempo, hanno rallentato le attività di importanti servizi necessari allo svolgimento delle attività di servicing di crediti e asset real-estate, tra cui principalmente i tribunali e i servizi a supporto delle operazioni immobiliari. Questi provvedimenti, insieme agli interventi normativi che hanno prorogato gli effetti delle moratorie sui crediti, hanno influenzato le normali attività di recupero e le condizioni di accesso usuali al business.
Pur operando in un contesto complesso sia dal punto di vista macroeconomico che sanitario, doValue ha fatto registrare nel 2021 Ricavi Lordi pari a €168,7 milioni, in aumento del 19% rispetto ai €141,6 milioni del 2020. Tale risultato è frutto del migliorato assetto macroeconomico conseguente al rallentamento della crisi sanitaria nonché del e del miglior grado di efficienza dei recuperi posto in essere.
I Ricavi di Servicing di asset NPE, pari ad €140,7 milioni, evidenziano un incremento del 13% rispetto al 2020, per effetto delle restrizioni dovute all'emergenza pandemica.
In ambito NPL si segnala che gli incassi degli ultimi 12 mesi in rapporto al Gross Book Value di fine periodo, espressi dall'indicatore "Incassi LTM/GBV (EoP)" – si attestano al 2,3%, in netto miglioramento rispetto al 1,8% del 2020; escludendo i nuovi mandati in gestione, anche l'indicatore "Incassi LTM Stock/GBV Stock (EoP)" pari al 2,4% si attesta su livelli superiori a quelli del 2020 (1,9%) testimoniando l'effettiva ripresa della capacità di recupero dell'azienda.

I Ricavi da co-investimento includono l'apporto di €8,8 milioni (€429 mila nel 2020) legati a proventi derivanti dai titoli ABS delle due cartolarizzazioni Romeo SPV e Mercuzio Securitisation di cui doValue detiene il 5% nonché alle plusvalenze da realizzo legate alla cartolarizzazione Relais (€4,1 milioni) le cui notes mezzanine e junior erano state acquistate negli ultimi giorni del 2020 e rivendute nella prima metà di febbraio 2021 e alla cartolarizzazione greca Mexico (€4,6 milioni) le cui notes subordinate sono state sottoscritte nel quarto trimestre 2021 per il 95% con contestuale rivendita a terzo investitore per il 90%.
Il contributo dei Ricavi da prodotti ancillari e attività minori risulta invece più significativo, ed è pari a €19,2 milioni (€17,0 milioni a dicembre 2020), che si originano principalmente da proventi per servizi di elaborazione e fornitura di dati, e altri servizi strettamente connessi alle citate attività di servicing, come due diligence e servizi legali.
Questi ricavi rappresentano il 11% del totale dei ricavi lordi dell'anno ed evidenziano un incremento del 13% rispetto all'anno precedente.
| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 | Variazione € | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| Ricavi NPE | 140.720 | 124.194 | 16.526 | 13% |
| Ricavi da co-investimento | 8.846 | 429 | 8.417 | n.s. |
| Ricavi da prodotti ancillari e altre attività minori | 19.180 | 16.953 | 2.227 | 13% |
| Ricavi lordi | 168.746 | 141.576 | 27.170 | 19% |
| Commissioni passive NPE | (9.949) | (7.928) | (2.021) | 25% |
| Commissioni passive Ancillari | (8.332) | (4.640) | (3.692) | 80% |
| Ricavi netti | 150.465 | 129.008 | 21.457 | 17% |
I Ricavi Netti, pari a €150,5 milioni, sono in aumento del 17% rispetto ai €129,0 milioni del 2020.
Nel periodo si segnalano:
I Costi operativi, pari a €114,6 milioni, inclusivi di €0,9 milioni di elementi non ricorrenti, evidenziano un incremento complessivo del 15% rispetto allo stesso periodo del 2020, quando si attestarono a €99,3 milioni.
| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 | Variazione € | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| Spese per il personale | (87.012) | (72.889) | (14.123) | 19% |
| Spese amministrative | (27.558) | (26.412) | (1.146) | 4% |
| di cui: IT | (11.467) | (11.503) | 36 | 0% |
| di cui: Real Estate | (2.027) | (1.937) | (90) | 5% |
| di cui: SG&A | (14.064) | (12.972) | (1.092) | 8% |
| Totale costi operativi | (114.570) | (99.301) | (15.269) | 15% |
| EBITDA | 35.895 | 29.707 | 6.188 | 21% |
| di cui: Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA | (909) | (3.643) | 2.734 | (75)% |
| di cui: EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti | 36.804 | 33.350 | 3.454 | 10% |
Più in dettaglio, l'aumento di €15,3 milioni è imputabile per €14,1 milioni ai costi del personale e per € 1,2 milioni ai costi amministrativi.
In particolare, le Spese del personale sono in crescita del 19% rispetto al 2020 per il maggior peso della componente variabile della retribuzione di periodo, che nel corso del 2020 risentì in maniera notevole dell'impatto del Coronavirus. Si evidenzia inoltre che nel corso del precedente esercizio doValue ha usufruito delle misure di sostegno poste in atto dal Governo per fronteggiare l'emergenza epidemiologica.
I Costi amministrativi sono aumentati del 4% rispetto allo stesso periodo del 2020. Per far fronte al manifestarsi dell'epidemia da COVID-19, doValue ha messo in atto un piano organico di razionalizzazione dei costi operativi, per creare delle maggiori economie a livello di Gruppo sfruttando le sinergie tra le diverse aree che lo compongono e che saranno ulteriormente efficientati nel periodo di attuazione del Business Plan. In questo piano è ricompresa anche la razionalizzazione delle varie sedi dislocate sul territorio nazionale.
In continuità con gli esercizi precedenti, tra i costi operativi del 2021 sono dunque stati individuati alcuni elementi non ricorrenti ("Non Recurring Items" o "NRIs") che vengono evidenziati a rettifica dell'indicatore EBITDA per favorire il confronto tra periodi e l'individuazione della profittabilità strutturale di doValue.
Tali elementi non ricorrenti, che nel precedente esercizio erano pari a €3,6 milioni, ammontano a €0,9 milioni e si riferiscono principalmente a partite relative agli oneri legati al rimborso assicurativo legato al contenzioso fiscale di Altamira e altre consulenze legate a progetti di M&A.
L'EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti ha registrato un incremento del 10% attestandosi a €36,8 milioni (€33,3 milioni nel 2020) e un margine del 22% sui ricavi (24% nel periodo di raffronto)con un incremento in valore assoluto pari a €3,5 milioni.
Includendo gli oneri non ricorrenti, l'EBITDA è pari a €35,9 milioni, superiore del 21% circa rispetto allo stesso dato del 2020 (€29,7 milioni).

L'EBIT della Società è pari €13,3 milioni contro €12,6 milioni del 2020. Il contenuto incremento riflette essenzialmente i maggiori accantonamenti a fondo rischi per costi legati all'incentivo all'esodo (€5,5 milioni) e per €3,3 milioni legati al riconoscimento del net economic benefit alla controparte, all'interno dell'operazione di acquisizione della controllata greca doValue Greece. L'EBT è pari a €0,6 milioni contro i €9,4 milioni dello stesso periodo dell'esercizio precedente, in linea con i maggiori oneri finanziari connessi alle emissioni obbligazionarie volte a finanziarie le due acquisizioni della controllata spagnola Altamira e della controllata greca doValue Greece. Si segnala che a luglio del 2021 si è provveduto ad emettere un nuovo bond i cui proventi sono stati utilizzati per il ripagamento anticipato della linea di credito accesa nel 2019 proprio con la finalità di finanziarie l'acquisizione di Altamira. Questa operazione, accolta con favore dal mercato, ha permesso alla Società di allungare il proprio profilo di scadenze finanziarie nonché rilasciare liquidità a supporto del proprio processo di crescita.
| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 | Variazione € | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| EBITDA | 35.895 | 29.707 | 6.188 | 21% |
| Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali |
(11.311) | (10.852) | (459) | 4% |
| Accantonamenti netti | (11.977) | (6.438) | (5.539) | 86% |
| Saldo rettifiche/riprese di valore | 562 | 158 | 404 | n.s. |
| Utile/perdita da partecipazioni | 83 | 26 | 57 | n.s. |
| EBIT | 13.252 | 12.601 | 651 | 5% |
| Risultato netto di attività e passività finanziarie valutate al fair value |
1.335 | (2.982) | 4.317 | (145)% |
| Interessi e commissioni derivanti da attività finanziaria | (13.967) | (176) | (13.791) | n.s. |
| EBT | 620 | 9.443 | (8.823) | (93)% |
Sono inclusi nell'EBT oneri non ricorrenti per €14,7 milioni principalmente riferibili a:
Le Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali risultano pari a €11,3 milioni, con un incremento significativo rispetto al 2020 (+ €0,5 milioni).
Il saldo della voce, inoltre, include la quota degli ammortamenti sui diritti d'uso, che derivano dalla nuova contabilizzazione dei contratti di locazione per l'introduzione dal 1° gennaio 2019 del principio IFRS 16. L'importo che influenza l'esercizio 2020 ammonta a €6,1 milioni, sostanzialmente in linea con quello registrato nel 2020 è pari a €6,3 milioni. Il resto degli ammortamenti si riferisce prevalentemente a licenze software per effetto degli investimenti tecnologici effettuati dalla Società nel periodo finalizzati al miglioramento della piattaforma IT.
Gli Accantonamenti netti risultano pari a €12 milioni, con un incremento rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente pari a €5,5 milioni. Si tratta principalmente di accantonamenti per incentivi all'esodo che – in linea con gli obiettivi del Business Plan - verranno erogati al personale dipendente (€5,5 milioni) che ha aderito al piano avviato dalla Società, dal su citato accantonamento legato al riconoscimento del net economic benefit alla controparte, all'interno dell'operazione di acquisizione della controllata greca doValue Greece (€3,3 milioni) parzialmente compensati da rilasci di accantonamenti di anni precedenti valutati non più sussistenti oltre che da accantonamenti prudenziali relativi ad alcune cause minori in corso.
tato positivo pari a €1,3 milioni e rileva un incremento rispetto al periodo precedente di circa €4,3 milioni, quando la voce era risultata negativa per €3,0 milioni. Tale variazione è riconducibile alla rivalutazione delle notes delle cartolarizzazioni Cairo, delle cartolarizzazioni Romeo SPV e Mercuzio Securitisation nonché delle quote del fondo di investimento Italian Recovery Fund (già Atlante II).
Gli Interessi e commissioni derivanti da attività finanziaria, negativi per €14,0 milioni, registrano un incremento di €13,8 milioni rispetto al 2020 essenzialmente a seguito dei maggiori oneri relativi ai prestiti obbligazionari legati alle due acquisizioni estere.
| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 | Variazione € | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| EBT | 620 | 9.443 | (8.823) | (93)% |
| Imposte sul reddito | (1.155) | (1.612) | 457 | (28)% |
| Risultato di periodo | (535) | 7.831 | (8.366) | (107)% |
| Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del periodo | (12.843) | (7.712) | (5.131) | 67% |
| Risultato del periodo attribuibile ai Terzi esclusi gli elementi non ricorrenti |
12.308 | 15.543 | (3.235) | (21)% |
| Utile per azione (in euro) | - | 0,10 | (0,10) | (100)% |
| Utile per azione esclusi gli elementi non ricorrenti (in euro) |
0,15 | 0,19 | (0,04) | - |
Le Imposte sul reddito del periodo risultano quantificate per competenza in €1,2 milioni. Le imposte sul reddito includono, inoltre, la quota di competenza del canone DTA pari a €1,6 milioni.
Il Risultato netto del periodo esclusi gli elementi non ricorrenti risulta pari a €12,3 milioni, rispetto ai €15,5 milioni del 2020. Includendo gli elementi non ricorrenti, il Risultato netto del periodo risulta sostanzialmente in pareggio e pari a €-0,5 milioni, rispetto ai €7,8 milioni dell'esercizio precedente.
Per il Segment Reporting si rimanda a quanto rappresentato nel Bilancio Consolidato del Gruppo doValue al 31 dicembre 2021, in quanto il Gruppo utilizza come dimensione di analisi la Region, per il presente Bilancio d'impresa, la rappresentazione corrisponde a quanto riportato nel consolidato per l'Italia.

I valori patrimoniali sono stati riclassificati sotto un profilo gestionale, maggiormente in linea con la rappresentazione del conto economico riclassificato e con la posizione finanziaria netta della Società.
Al termine della presente Relazione sulla Gestione, in linea con la medesima modalità espositiva del conto economico, viene inserito uno schema di raccordo tra lo schema patrimoniale gestionale di seguito riportato e il prospetto esposto negli schemi di bilancio.
(€/000)
| 31/12/2021 | 31/12/2020 | Variazione € | Variazione % | |
|---|---|---|---|---|
| Cassa e titoli liquidabili | 124.861 | 40.527 | 84.334 | n.s. |
| Attività finanziarie | 227.295 | 311.507 | (84.212) | (27)% |
| Partecipazioni | 351.879 | 354.398 | (2.519) | (1)% |
| Attività materiali | 7.549 | 14.675 | (7.126) | (49)% |
| Attività immateriali | 13.372 | 9.554 | 3.818 | 40% |
| Attività fiscali | 69.366 | 67.864 | 1.502 | 2% |
| Crediti commerciali | 73.282 | 63.367 | 9.915 | 16% |
| Attività in via di dismissione | 30 | 30 | - | n.s. |
| Altre attività | 4.739 | 8.785 | (4.046) | (46)% |
| Totale Attivo | 872.373 | 870.707 | 1.666 | 0% |
| Passività finanziarie: debiti verso banche/ obbligazionisti |
560.892 | 543.042 | 17.850 | 3% |
| Altre passività finanziarie | 28.150 | 41.283 | (13.133) | (32)% |
| Debiti commerciali | 23.627 | 15.013 | 8.614 | 57% |
| Passività fiscali | 2.699 | 2.149 | 550 | 26% |
| TFR | 5.950 | 6.016 | (66) | (1)% |
| Fondi rischi e oneri | 13.917 | 17.390 | (3.473) | (20)% |
| Altre passività | 31.217 | 15.178 | 16.039 | 106% |
| Totale Passivo | 666.452 | 640.071 | 26.381 | 4% |
| Capitale | 41.280 | 41.280 | - | n.s. |
| Riserve | 169.854 | 181.628 | (11.774) | (6)% |
| Azioni proprie | (4.678) | (103) | (4.494) | n.s. |
| Risultato del periodo | (535) | 7.831 | (8.366) | (107)% |
| Patrimonio Netto | 205.921 | 230.636 | (24.715) | (11)% |
| Totale Passivo e Patrimonio Netto | 872.373 | 870.707 | 1.666 | 0% |
La Cassa e titoli liquidabili accoglie la liquidità disponibile su conti correnti. Rispetto al 31 dicembre 2020, si segnala un incremento di €84.3 milioni rispetto alla fine dell'esercizio precedente, quale frutto della dinamica finanziaria del periodo descritta di seguito nel paragrafo relativo alla Posizione Finanziaria Netta.
Le Attività finanziarie passano da €311,5 milioni a €227.3 milioni con un decremento di €84.2 milioni.
Di seguito si espone la tabella che dettaglia la composizione della voce.
| (€/000) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Attività finanziarie | 31/12/2021 | 31/12/2020 | Variazione € | Variazione % |
| Al fair value con impatto a CE | 46.269 | 63.595 | (17.326) | (27)% |
| Titoli di debito | 18.881 | 36.740 | (17.859) | (49)% |
| OICR | 25.805 | 26.855 | (1.050) | (4)% |
| Derivati non di copertura | 1.583 | - | 1.583 | n.s. |
| Al fair value con impatto a OCI | 9.989 | - | 9.989 | n.s. |
| Titoli di capitale | 9.989 | - | 9.989 | n.s. |
| Al costo ammortizzato | 171.037 | 247.912 | (76.875) | (31)% |
| Crediti verso clientela | 171.037 | 247.912 | (76.875) | (31)% |
| Totale | 227.295 | 311.507 | (84.212) | (27)% |

RELAZIONE SULLA GESTIONE

La componente delle "attività finanziarie al fair value con impatto a CE" si riduce per €17,3 milioni, principalmente nell'ambito dei titoli di debito a seguito della cessione dei titoli mezzanine e junior riferiti alla cartolarizzazione Relais per €20,6 milioni, evento questo parzialmente compensato dalla sottoscrizione di nuove notes per €2,4 milioni relative all'operazione Mexico descritta anche nei fatti di rilievo di periodo della Relazione sulla Gestione.
A partire dallo scorso semestre le attività finanziarie hanno visto l'ingresso della categoria "al fair value con impatto a OCI" che accoglie per €1,5 milioni titoli di capitale riferiti all'acquisizione dell'11,46% della società fintech brasiliana QueroQuitar che opera nel campo delle digital collection e per €8,5 milioni, una quota pari al 15,2% di BidX1, società irlandese prop-tech specializzata nella promozione ed esecuzione di transazioni immobiliari per il tramite di processi di asta online in tempo reale. Collegate a quest'ultimo investimento sono state sottoscritte da doValue alcune opzioni, tra cui una underperformance option e una call option che prevedono l'acquisto di ulteriori quote nella società BidX1 al verificarsi di determinate condizioni ed i cui fair value sono esposti nella sottovoce Derivati non di copertura nella categoria "al fair value con impatto a CE".
Le attività al costo ammortizzato registrano un decremento di €76,9 milioni determinato principalmente dai rimborsi avvenuti nell'anno dei finanziamenti attivo erogati in favore di Altamira e di doValue Greece e dallo smobilizzo dell'investimento di natura opportunistica e non ricorrente effettuato a fine 2019 su un portafoglio di crediti non-performing (€5,8 milioni al 31 dicembre 2020).
Le Partecipazioni sono pari a €351,9 milioni e, nell'ambito del piano di riorganizzazione e internazionalizzazione del Gruppo doValue, sono state interessate nel periodo da:
Il decremento delle Attività materiali pari a €7,1 milioni risente essenzialmente della maturazione della quota di competenza dell'ammortamento.
Le Attività immateriali invece evidenziano un incremento pari a €3,8 milioni essenzialmente per l'effetto combinato dovuto sia alla capitalizzazione di costi connessi a progetti IT, che alla maturazione della quota di competenza dell'ammortamento.
Di seguito la composizione delle attività immateriali:
| (€/000) | |
|---|---|
| Attività immateriali | 31/12/2021 | 31/12/2020 | Variazione € | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| Software | 10.436 | 8.027 | 2.409 | 30% |
| Marchi | 60 | 53 | 7 | 13% |
| Immobilizzazioni in corso e acconti | 2.876 | 1.474 | 1.402 | 95% |
| Totale | 13.372 | 9.554 | 3.818 | 40% |
Le Attività fiscali al 31 dicembre 2021 sono di seguito dettagliate:
| (€/000) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Attività fiscali | 31/12/2021 | 31/12/2020 | Variazione € | Variazione % |
| Attività per imposte correnti | 5.512 | 6.029 | (517) | (9)% |
| Acconti | 583 | 6.609 | (6.026) | (91)% |
| Crediti d'imposta | 5.476 | - | 5.476 | n.s. |
| Passività fiscali | (547) | (580) | 33 | (6)% |
| Attività per imposte anticipate | 62.177 | 61.238 | 939 | 2% |
| Svalutazioni su crediti | 49.329 | 49.330 | (1) | 0% |
| Perdite fiscali riportabili in futuro | 6.680 | 6.900 | (220) | 0% |
| Immobili, impianti e macchinari / attività immateriali | 205 | 83 | 122 | 147% |
| Altre attività / Altre passività | 1.986 | 43 | 1.943 | n.s. |
| Accantonamenti | 3.977 | 4.882 | (905) | (19)% |
| Altri crediti di natura fiscale | 1.677 | 597 | 1.080 | n.s. |
| Totale | 69.366 | 67.864 | 1.502 | 2% |
Di seguito la composizione delle Passività fiscali:
| (€/000) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Passività fiscali | 31/12/2021 | 31/12/2020 | Variazione € | Variazione % |
| Passività per imposte differite | 20 | 20 | - | n.s. |
| Altri debiti di natura fiscale | 2.679 | 2.129 | 550 | 26% |
| Totale | 2.699 | 2.149 | 550 | 26% |

Al 31 dicembre 2021 le Passività finanziarie: debiti verso banche/obbligazionisti passano da €543,0 milioni a €560,9 milioni, con un incremento di €17,9 milioni, principalmente legato alla modifica strutturale che la voce ha subito nell'esercizio: è stato infatti sostituito il residuo saldo del Senior Facility Loan sorto per l'acquisizione di Altamira nel 2019 (€244,3 milioni a giugno 2021), con un nuovo prestito obbligazionario senior garantito emesso il 22 luglio 2021 avente scadenza 2026, per un importo in linea capitale pari a €300,0 milioni ad un tasso fisso annuo del 3,375%.
Al 31 dicembre 2021 il debito residuo al costo ammortizzato, inclusivo del rateo interessi per i due bond emessi è il seguente:
In tale voce trovano inoltre allocazione anche il rateo interessi in corso di maturazione sui bond emessi
Le Altre passività finanziarie alla fine dell'esercizio 2021 sono di seguito dettagliate:
| (€/000) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Altre passività finanziarie | 31/12/2021 | 31/12/2020 | Variazione € | Variazione % |
| Passività per leasing | 5.106 | 10.935 | (5.829) | (53)% |
| Earn-out | 23.044 | 29.894 | (6.850) | (23)% |
| Derivati di copertura | - | 454 | (454) | (100)% |
| Totale | 28.150 | 41.283 | (13.133) | (32)% |
Le "passività per leasing" accolgono l'attualizzazione dei canoni per leasing futuri, in conformità alle previsioni dell'IFRS 16.
La passività per "Earn-out" si riferisce (i) all'operazione su Altamira per €17,5 milioni ed è relativa ad una quota del suo prezzo di acquisizione e (ii) all'operazione di acquisto di doValue Greece per €5,6 milioni il quale è legato al conseguimento di taluni target di EBITDA in un orizzonte di dieci anni ed i cui eventuali pagamenti non saranno dovuti prima del 2024. Tutte le passività indicate sono state attualizzate al 31 dicembre 2021.
I Fondi rischi e oneri evidenziano una riduzione di €3.5 milioni rispetto ai saldi di fine 2020 di cui €2,7 riferiti alla riclassificazione degli oneri del personale nella voce Altre passività e gli ulteriori €0,9 milioni a fronte dell'effetto combinato di nuovi accantonamenti e di utilizzi e rilasci su controversie sia giudiziali che stragiudiziali definite nel periodo e su fondi per incentivazioni al personale.
| (€/000) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Fondi per rischi e oneri | 31/12/2021 | 31/12/2020 | Variazione € | Variazione % |
| Controversie legali e fiscali | 6.391 | 7.920 | (1.529) | (19)% |
| Oneri del personale | 673 | 3.334 | (2.661) | (80)% |
| Altri | 6.853 | 6.136 | 717 | 12% |
| Totale | 13.917 | 17.390 | (3.473) | (20)% |
Le Altre passività al 31 dicembre al 2021 ammontano a €31,2 milioni con un incremento di €16 milioni rispetto al 31 dicembre 2020. Tale incremento è da riferirsi prevalentemente all'effetto combinato delle seguenti variazioni:
| (€/000) | ||
|---|---|---|
| Capitale Circolante Netto | 31/12/2021 | 31/12/2020 |
| Crediti commerciali | 73.282 | 63.367 |
| Debiti commerciali | (23.627) | (15.013) |
| Totale | 49.655 | 48.354 |
Il dato di periodo pari a €49,7 milioni è in aumento del 3% rispetto a dicembre 2020 (€48,3 milioni).
Se rapportato ai ricavi, l'incidenza del capitale circolante si attesta al 29% verso il 34% dell'esercizio 2020. Nella determinazione di questo indicatore si deve anche tenere conto del contesto macroeconomico all'interno del quale le attività sono state svolte: in un quadro finanziario europeo instabile, ma in ripresa e soggetto a numerose iniziative di supporto all'economia, il Gruppo è riuscito a gestire in maniera ottimale tale posta cruciale per la creazione di cassa.

| (€/000) | |||
|---|---|---|---|
| Posizione Finanziaria Netta | 31/12/2021 | 31/12/2020 | |
| A | Cassa e disponibilità liquide di conto corrente | 124.861 | 40.527 |
| B | Liquidità (A) | 124.861 | 40.527 |
| C | Debiti bancari correnti | (41) | (80.998) |
| D | Obbligazioni emesse - correnti | (9.993) | (5.374) |
| E | Finanziamenti correnti | 60.401 | 77.336 |
| F | Posizione finanziaria netta corrente (B)+(C)+(D)+(E) | 175.228 | 31.491 |
| G | Debiti bancari non correnti | - | (203.198) |
| H | Obbligazioni emesse - non correnti | (550.858) | (253.472) |
| I | Finanziamenti non correnti | 111.604 | 169.964 |
| L | Posizione finanziaria netta (F)+(G)+(H)+(I) | (264.026) | (255.215) |
La Posizione finanziaria netta al fine 2021 si attesta a €(264,0) milioni contro €(255,2) milioni a fine 2020.
Il valore in esame è la risultante della vendita dei titoli ABS riconducibili alla cartolarizzazione Relais avvenuta nel mese di febbraio, alla cartolarizzazione greca Mexico le cui notes subordinate sono state sottoscritte nel quarto trimestre 2021 per il 95% con contestuale rivendita a terzo investitore per il 90%, degli investimenti di periodo, dei dividendi erogati (pari a €20,7 milioni, rispetto ai totali €20,8 milioni deliberati agli Azionisti della Società) e dei flussi di cassa operativi. Nel mese di luglio la Società ha completato con successo un'emissione obbligazionaria pari a €300 milioni con lo scopo di allungare il profilo temporale delle proprie scadenze. Tale emissione ha scadenza nel 2026 ed un tasso fisso pari al 3,375%. Con i proventi della suddetta operazione è stato contestualmente chiuso anticipatamente il contratto di finanziamento senior stipulato nel 2019 per l'acquisizione del gruppo spagnolo Altamira. Nel corso del mese di luglio, inoltre, si è dato seguito all'acquisto di azioni proprie al servizio del piano di incentivazione per un controvalore totale di circa €4,6 milioni. Nel corso del 2021 si è dato seguito anche a due investimenti in società high-tech per un totale complessivo pari a €11,5 milioni (per maggiori dettagli si rinvia alla sezione "Fatti di rilievo intervenuti nel periodo").
La cassa disponibile pari a €124,9 milioni permette l'elasticità di cui la Società necessita per sviluppare i propri piani operativi. Oltre a ciò, alla data del 31 dicembre 2021, la Società dispone di €50 milioni di linee committed interamente disponibili a supporto della liquidità totale.
La Posizione Finanziaria netta corrente si mantiene positiva per €175,3 milioni (€31,5 milioni a fine 2020) a testimonianza di una equilibrata struttura patrimoniale complessiva soprattutto grazie alla succitata emissione obbligazionaria che permetterà alla Società, qualora ci fossero, di poter cogliere future possibilità di investimento.
Il 2021 è stato caratterizzato da risultati record con circa €14,7 miliardi di nuovo Gross Book Value aggiudicati a livello consolidato e circa €5,3 miliardi in Italia. In particolare i circa €5,3 miliardi sono composti da circa €1,0 miliardo di nuove masse derivanti da contratti flusso (in particolare derivanti da UniCredit) e da circa €4,3 miliardi di nuovi mandati (inclusivi di €1,3 miliardi relativi ad una cartolarizzazione effettuata dal Gruppo Iccrea, €0,8 miliardi relativi alla cartolarizzazione Olympia effettuata da UniCredit, €0,8 miliardi relativi alla cartolarizzazione effettuata da Luzzatti, €0,6 miliardi relativi alla cartolarizzazione effettuata da Credit Agricole e €0,3 miliardi relativi a nuovi mandati UTP relativi al fondo Efesto).
In data 15 ottobre 2021, doValue ha stipulato (attraverso la sua controllata doValue Greece) un nuovo mandato di servicing in relazione ad una importante cartolarizzazione da €5,7 miliardi di crediti deteriorati in Grecia effettuata da National Bank of Greece (Progetto Frontier). Il Progetto Frontier è la prima cartolarizzazione di crediti deteriorati da parte di NBG, la più grande banca greca per totale attivo, sotto l'Hellenic Asset Protection Scheme, ed è stato assegnato con successo dopo un processo competitivo dove doValue ha partecipato in consorzio con società affiliate a Bain Capital e Fortress. Fondi e veicoli gestiti da Bain Capital e Fortress rispettivamente hanno acquistato il 95% delle note mezzanine e junior emesse da uno Special Purpose Vehicle, che ha acquisito il Portafoglio Frontier, mentre doValue Greece è stata ingaggiata in qualità di servicer. Il prezzo per l'acquisizione del mandato di servicing da parte di doValue è pari a circa €35,5 milioni, ed è stato corrisposto nel quarto trimestre del 2021 al closing dell'operazione. L'onboarding del portafoglio relativo a Project Frontier è stato completato il 7 febbraio 2022.
Nella prima metà del 2021, Eurobank ha intrapreso il processo di cartolarizzazione del portafoglio Mexico. Il portafoglio Mexico, pari a circa €3,2 miliardi di Gross Book Value, era già in gestione da parte del Gruppo doValue in quanto appartenente al perimetro derivante dall'acquisizione di FPS da Eurobank nel 2020. Con l'intento di preservare il mandato di gestione del portafoglio, durante il terzo trimestre del 2021, doValue ha inviato ad Eurobank un'offerta vincolante (successivamente accettata da Eurobank) per l'acquisto di una quota pari al 95% delle note mezzanine e junior del portafoglio, con l'obiettivo di rivendere tali note sul mercato. Nel mese di ottobre 2021, doValue ha finalizzato l'accordo con Waterwheel Capital Management, un investitore istituzionale specializzato, per la cessione di una quota pari al 90% delle note mezzanine e junior relative alla cartolarizzazione del portafoglio Mexico (la cessione è stata perfezionata a dicembre 2021).

Con efficacia a partire dalla data del 4 agosto 2021 risulta perfezionata la fusione per incorporazione di doValue Hellas Credit and Loan Servicing Société Anonyme in doValue Greece Loans and Credits Claim Management Société Anonyme. Con questa operazione doValue razionalizza la propria presenza in Grecia con un unico marchio e realizzerà sinergie di costo legate all'eliminazione di alcuni costi corporate e all'onboarding del portafoglio in gestione di doValue Hellas sui sistemi di doValue Greece.
L'Assemblea degli Azionisti di doValue S.p.A. si è riunita in data 29 aprile 2021 in sede ordinaria ed ha approvato tutti i punti del seguente ordine del giorno:
Il 13 maggio 2021 doValue ha sottoscritto un accordo di investimento per la partecipazione a un aumento di capitale nella società fintech brasiliana QueroQuitar per un ammontare complessivo di circa €1,5 milioni. L'acquisizione è stata perfezionata il 20 maggio 2021. A fronte di tale investimento, doValue ha acquisito una partecipazione di circa il 10% in QueroQuitar, con cui collaborerà in futuro per lo sviluppo di modelli di recupero e tecnologia di collection innovativi nel segmento di crediti deteriorati di tipo unsecured in Europa. Con sede a San Paolo, QueroQuitar è una tra le più promettenti start-up fintech che opera nel campo delle digital collection con circa 15 milioni di debitori registrati e oltre 20 clienti tra primari istituti finanziari brasiliani.
Il 4 Novembre 2021, il Consiglio di Amministrazione di doValue ha deliberato la sottoscrizione, da parte di doValue, di un aumento di capitale da €10 milioni in BidX1 per una quota di circa il 15%. L'operazione è stata perfezionata il 9 novembre 2021. BidX1 è una società proptech (controllata con quote paritetiche dal fondatore Stephen McCarthy e da Pollen Street Capital) specializzata nella promozione ed esecuzione di transazioni immobiliari per il tramite di processi di asta online in tempo reale. A differenza dei tradizionali marketplace immobiliari (eg. Idealista, Immobiliare.it, etc), BidX1 si occupa dell'intero processo di vendita dell'immobile compresa la fornitura della documentazione contrattuale, le visite all'immobile e la finalizzazione dell'acquisto a seguito dell'asta. Basata in Irlanda, dove è stata fondata nel 2011 come casa d'aste tradizionale, BidX1 ha sviluppato a partire dal 2017 una piattaforma digitale per la vendita di asset immobiliari passando verso un business model completamente digitale e intraprendendo con successo un ambizioso processo di internazionalizzazione: in pochi anni BidX1 ha stabilito una presenza nei mercati UK, Spagna, Cipro e Sud Africa con proprie controllate e personale sul campo. L'investimento di doValue in BidX1 rientra nella strategia di crescita per linee esterne mediante operazioni che favoriscano lo sviluppo di un ecosistema di servizi a valore aggiunto a supporto delle attività NPL e REO e di diversificazione del business verso settori con alti tassi di crescita. È intenzione di doValue supportare la crescita di BidX1 quale operatore indipendente a servizio della più ampia platea di operatori del settore.
L'innovazione è stata da sempre al centro delle priorità di doValue, ed è stata realizzata sia internamente, sia esternamente tramite JV o acquisizioni. La spinta verso l'innovazione accelererà nel Piano Industriale 2022-2024, con particolare focus sulla gestione dei dati, sulla strutturazione dei processi e facendo leva sul know-how delle società di recente acquisizione nei settori fintech (QueroQuitar) e proptech (BidX1). Ulteriore innovazione riguarderà le aree dell'artificial intelligence, credit information, servizi legali, business process outsourcing, early delinquencies e UTP granulari, aree che saranno sviluppate anche tramite attività di M&A. Complessivamente, l'innovazione permetterà a doValue di aumentare la dimensione del proprio mercato di riferimento, diminuire la correlazione tra ricavi e andamento del GBV, nonché accelerare la transizione da un modello labour intensive verso un modello maggiormente tech-intensive.
Nel terzo trimestre 2021, doValue ha avviato e completato un programma di acquisto di azioni proprie a servizio dei piani di retribuzione e di incentivazione. Gli acquisti di azioni sul mercato sono iniziati il 1° luglio 2021 e si sono conclusi il 4 agosto 2021. doValue ha acquistato n. 500.000 azioni proprie (pari allo 0,625% del capitale sociale), per un controvalore complessivo di €4,6 milioni.
A valle del completamento del programma, e considerando le azioni proprie già in portafoglio antecedenti il programma, doValue detiene complessivamente n. 972.339 azioni proprie, pari all'1,22% del capitale sociale.

In data 22 luglio 2021, doValue ha completato l'emissione di obbligazioni senior garantite per un importo complessivo in linea capitale pari a €300 milioni con scadenza nel 2026 ad un tasso fisso pari al 3,375% annuo e con prezzo di emissione pari al 100,0%, riservato ad alcuni investitori istituzionali. I proventi derivanti dall'emissione delle obbligazioni sono stati utilizzati da doValue (i) per pagare anticipatamente e chiudere il contratto di finanziamento senior stipulato il 22 marzo 2019 (comprendendo gli interessi maturati e i relativi interest rate swap); (ii) per pagare le commissioni e le spese sostenute in relazione all'operazione, e (iii) per utilizzare la parte restante come liquidità per obiettivi d'impresa generali. Nell'ambito di tale emissione il rating di tali obbligazioni assegnato sia da Standard & Poor's che da Fitch è stato pari a BB/Stable Outlook, confermando quindi il corporate credit rating di doValue.
Nell'ambito di un'ispezione ("Tax Claim") riguardante gli esercizi 2014 e 2015 condotta dall'autorità fiscale spagnola ("Autorità") su Altamira Asset Management Holding ("AAMH"), veicolo riconducibile ai precedenti soci del gruppo Altamira e non rientrante nel Gruppo doValue, e Altamira Asset Management ("AAM"), AAM ha ritenuto nel proprio interesse il raggiungimento di un accordo con l'Autorità e, a luglio 2021, ha effettuato un pagamento pari a €33 milioni, risolvendo completamente le pendenze fiscali con l'Autorità. A seguito di tale pagamento, doValue ha ricevuto da AAMH un primo rimborso per €4,1 milioni a titolo di aggiustamento del prezzo di acquisizione di AAM e un secondo rimborso dall'assicurazione per €0,7 milioni. Si segnala che, a seguito della notifica da parte dell'Autorità, doValue ha prontamente attivato la copertura assicurativa accesa al momento dell'acquisizione di AAM avendo ricevuto pareri positivi in merito al diritto di indennizzo. Nonostante ciò, come accennato in occasione del Capital Markets Day del 26 gennaio 2022, doValue ha assunto una posizione prudente in materia, e l'eventuale rimborso del Tax Claim da parte della compagnia assicurativa non è stato inserito nel Piano Industriale 2022-2024.
Nel mese di ottobre 2021, MSCI ESG Ratings ha incrementato il rating ESG di doValue dal livello "A" al livello "AA". MSCI ESG Ratings misura la resilienza di un'azienda rispetto ai rischi ambientali, sociali e di governance ("ESG") su un orizzonte di lungo termine. L'aggiornamento di MSCI ESG Ratings è un esempio tangibile dell'impegno di doValue nell'adottare le migliori pratiche nell'interesse dei suoi stakeholder, in particolare i clienti, i capital provider (azionisti e obbligazionisti), i dipendenti, ed il più ampio ecosistema sociale e ambientale in cui la Società opera. Il framework ESG di doValue è stato valutato da MSCI ESG Ratings sin dal 2018, ed il rating della Società è costantemente migliorato da BBB nel 2018, ad A nel 2020 e ad AA oggi, collocando doValue tra le aziende con le migliori prestazioni ESG nel settore Diversified Financials a livello globale. Si ricorda che il framework ESG di doValue è attualmente valutato anche da Sustainalytics (con una valutazione a "rischio medio") e da Vigeo Eiris (con una valutazione a "rischio limitato").
In data 24 febbraio 2022, Sareb (l'entità creata dal Governo spagnolo e dalle banche Spagnole nel 2012 con l'obiettivo di gestire e cedere attivi problematici che erano stati trasferiti dalle quattro istituzioni finanziarie Spagnole nazionalizzate) ha comunicato l'esito della gara per l'aggiudicazione del contratto di gestione per il suo portafoglio di crediti deteriorati ed asset immobiliari. In particolare, doValue non è stata selezionata da Sareb per il nuovo contratto di gestione (il contratto attuale scade a giugno 2022).
L'evento era già previsto come possibilità da doValue, come descritto nel Piano Industriale 2022-2024 presentato dal Gruppo il 26 gennaio 2022. Considerata la natura altamente competitiva del processo condotto da Sareb negli ultimi mesi (che si è concentrato sul livello di commissioni pagabili da parte di Sareb ai servicer), il nuovo contratto non avrebbe contribuito positivamente alla profittabilità di Gruppo, e quindi la decisione di Sareb non ha un impatto materiale sugli obiettivi finanziari del Piano Industriale 2022-2024 e sulla direzione stategica complessiva del Gruppo. Si precisa infatti a tale proposito che il tender è stato esclusivamente basato sul livello commissionale richiesto senza tenere in adeguata considerazione la struttura organizzativa del Servicer e i livelli di servizio espressi, di modo che tale operazione sarebbe risultata comunque non coerente con il modello complessivo di business del Gruppo.
La decisione di Sareb comporterà una riorganizzazione delle attività di doValue in Spagna con l'obiettivo di operare con una scala adeguata e preservare la profittabilità del business nella penisola Iberica. In aggiunta, la crescita di doValue in Spagna nel 2023 e 2024, in particolare in termini di EBITDA, sarà guidata da una maggior estrazione di valore dal GBV in gestione (escluso Sareb), nuovi accordi di servicing e nuovi flussi di ricavi.
doValue riconferma peraltro i target per la penisola Iberica in termini di EBITDA per il 2024 (€35-40 milioni), ed i più ampi target finanziari del Gruppo presentati il 26 gennaio 2022.
Si menziona che in data 24 febbraio 2022 la Russia ha dato inizio ad una invasione militare del territorio Ucraino che ha portato ad un aspro conflitto con la popolazione ed l'apparato militare Ucraino. La reazione dei paesi occidentali, in particolare Stati Uniti ed Unione Europea è stata quella attuare varie sanzioni finanziarie ed economiche nei confronti della Russia. Tali sanzioni, insieme ad un maggior rischio geopolitico, hanno causato un aumento considerevole della volatilità nei mercati finanziari, tuttora in corso.
L'esposizione diretta del Gruppo doValue alla Russia e all'Ucraina è trascurabile.

L'attuale situazione congiunturale legata agli effetti del COVID-19, che non si prevede possa tradursi in mutamenti strutturali delle dinamiche di settore, impone ancora un approccio cauto sull'andamento di breve periodo.
Nonostante la continuità operativa di doValue in tutti i suoi mercati il trend di miglioramento progressivo delle condizioni di mercato, il Gruppo continua a monitorare con attenzione l'attività del sistema giudiziario e dei servizi di pubblica utilità in genere - che, grazie agli strumenti telematici, hanno ripreso le attività da remoto - insieme alle decisioni sulle moratorie bancarie e alle dinamiche del settore immobiliare, in grado di influenzare i tempi di gestione delle pratiche e degli incassi. Tuttavia si osserva un progressivo miglioramento delle condizioni che si avviano verso una fase di stabilizzazione e normalizzazione che ha consentito di traguardare le previsioni di budget per il 2021.
La significativa diversificazione geografica, di prodotto e di cliente e la flessibilità dei costi, in particolare i costi di outsourcing, e il piano incentivante dei dipendenti rappresentano ulteriori elementi che hanno mitigato e tutt'ora potrebbero mitigare eventuali ulteriori impatti negativi legati alla pandemia da COVID-19 in vista un graduale e progressivo rientro a condizioni di normalità nel corso del corrente esercizio, fino al ritorno ad una situazione pre-crisi COVID-19 negli anni successivi.
Per quanto riguarda l'attuale crisi geopolitica derivante dalla guerra che interessa il territorio ucraino, doValue ne monitora con attenzione le conseguenze già in atto, in ordine alla accelerazione dell'inflazione, al rallentamento della crescita globale, nonché ad una maggiore volatilità dei mercati finanziari.
Alla data dell'approvazione del presente Bilancio, tuttavia, considerato l'elevato grado di incertezza legata a potenziali scenari evolutivi di tale crisi, è difficile e probabilmente prematuro stimarne gli effettivi impatti di breve, medio e lungo termine sull'attività della Società. In generale, scenari macroeconomici recessivi potrebbero portare ad una diminuzione del tasso di recuperabilità delle attuali masse in gestione da parte della Società ma al contempo portare alla creazione di nuove masse di crediti deteriorati da parte delle banche, la cui gestione, se esternalizzata, potrà portare ad un aumento nel medio periodo delle masse gestite da parte della Società.
Si ritiene, infatti, che il business model di doValue si confermi in grado di rispondere alle diverse fasi del ciclo economico con l'espansione degli asset in gestione o degli incassi, rispettivamente in fase di contrazione o espansione del ciclo stesso, in coerenza con la mission della Società di supportare banche, investitori, aziende e privati in tutte le fasi della gestione del credito, favorendo uno sviluppo sostenibile del sistema finanziario.
Per quanto attiene alla politica di distribuzione dei dividendi agli azionisti, si rappresenta infine che il nuovo Piano Industriale del Gruppo 2022-2024 che contempla una forte generazione di cassa attesa per i prossimi tre anni, sostiene previsioni di crescita guidate da uno sviluppo organico nell'arco temporale considerato. Tali prospettive consentono alla Società di adottare una formulazione che consente maggiori distribuzioni e una maggior visibilità sulle stesse.
In particolare, doValue prevede di erogare un Dividendo per Azione in crescita, a un tasso pari ad almeno il 20% all'anno nel periodo 2021-2024.
La posizione finanziaria di doValue risulta adeguatamente dimensionata alle proprie esigenze, considerando l'attività svolta e i risultati.
La politica finanziaria perseguita privilegia la stabilità della Società, e non persegue attualmente e prospetticamente finalità speculative nella propria attività di investimento. Per quanto attiene ai principali rischi e incertezze, le attuali condizioni dei mercati finanziari e le conseguenze degli eventuali impatti economici e finanziari derivanti dalla diffusione del Coronavirus, comportano ancora elementi di incertezza, anche in presenza di condizioni macroeconomiche più stabili rispetto a quanto accaduto nel corso del 2020. Va rilevato inoltre che l'attuale crisi geopolitica derivante dalla guerra che interessa il territorio ucraino, continua ad avere gravi ripercussioni sui mercati finanziari e sulla crescita globale dell'economia determinando già un'accelerazione dell'inflazione ed un rallentamento della crescita globale, oltre che un innalzamento della volatilità dei mercati finanziari. Alla data dell'approvazione del Bilancio, considerato l'elevato grado di incertezza legata a potenziali scenari evolutivi della crisi attualmente in atto, è difficile e probabilmente prematuro stimare gli effettivi impatti di breve, medio e lungo termine sull'attività della Società. Come già rappresentato nel precedente paragrafo al quale si rimanda, scenari macroeconomici recessivi potrebbero portare sia ad una diminuzione del tasso di recuperabilità sia ad un aumento nel medio periodo delle masse in gestione da parte della Società.
Ai fini di esprimere un giudizio circa il presupposto della continuità aziendale in base al quale è stato redatto il presente Bilancio al 31 dicembre 2021, sono stati attentamente valutati i rischi e le incertezze a cui il Gruppo si trova esposto:
Dalle analisi condotte e in base alle ipotesi sopra riportate non sono emerse incertezze legate ad eventi o circostanze che, considerate singolarmente o nel loro insieme, possano far sorgere dubbi riguardo alla continuità aziendale.

Le azioni doValue sono quotate dal 14 luglio 2017 sul Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana (MTA). Il grafico di seguito rappresenta l'andamento del titolo dalla quotazione in borsa fino a fine 2021, in relazione all'indice dei titoli a media capitalizzazione della Borsa di Milano, di cui doValue fa parte.

Dalla sua quotazione a fine 2019, il titolo doValue ha sovra-performato il paniere dei titoli italiani comparabili per dimensioni (FTSE Italia Mid Cap), con un apprezzamento dal valore di IPO a €9 per azione fino a €12 per azione. A tale andamento ha contribuito l'interesse degli investitori per il posizionamento strategico del gruppo, leader in un settore profittevole e in crescita. A ciò si aggiunge l'apprezzamento del mercato sia della strategia di crescita organica delineata dal Business Plan presentato nel giugno 2018 e aggiornato a novembre 2019, che delle acquisizioni di Altamira Asset Management e di FPS. Nel periodo, ad aumentare ulteriormente la remunerazione degli azionisti, sono stati distribuiti dividendi per €0,394 e €0,460 ad azione, relativi rispettivamente all'esercizio 2017 e 2018. Nei primi mesi del 2020, a causa del propagarsi della pandemia di Coronavirus a livello globale, i mercati finanziari, inclusi i principali indici azionari e le azioni doValue, sono stati caratterizzati da elevata volatilità e un significativo deprezzamento. Nella seconda metà dell'anno grazie all'avvio di politiche monetarie e fiscali espansive in Europa e negli Stati Uniti, i mercati finanziari – e doValue di riflesso – hanno avviato una fase di recupero dei valori pre pandemia. Tale movimento si è accentuato negli ultimi due mesi del 2020 con l'annuncio dell'efficacia dei primi vaccini contro COVID-19. Già nel corso del primo trimestre del 2021, il titolo è infatti tornato sopra ai livelli di IPO. Da ottobre 2021, invece, il titolo ha sotto-performato il paniere dei titoli italiani mid cap, principalmente a causa di incertezze legate al potenziale rinnovo del contratto di doValue con il cliente Sareb in Spagna (il maggiore cliente del Gruppo in termini di Gross Book Value e Ricavi Lordi nel 2021), in scadenza a giugno 2022. In particolare, l'incertezza che ha interessato l'ultimo trimestre del 2021 è stata legata agli impatti economici di un eventuale rinnovo del contratto con Sareb in funzione di una profittabilità attesa minore delle aspettative iniziali.
Le principali statistiche dell'andamento del titolo doValue sono riportate nella tabella seguente:
| Dati di sintesi | Euro | Data |
|---|---|---|
| Prezzo di IPO | 9,00 | 14/07/2017 |
| Prezzo minimo di chiusura (aggiustato per i dividendi pagati) | 4,79 | 23/03/2020 |
| Prezzo massimo di chiusura (aggiustato per i dividendi pagati) | 12,85 | 18/10/2017 |
| Ultimo prezzo di chiusura | 8,39 | 30/12/2021 |
| Numero di azioni in circolazione | 80.000.000 | 30/12/2021 |
| di cui azioni proprie | 972.339 | 30/12/2021 |
| Capitalizzazione | 671.200.000 | 30/12/2021 |
| Capitalizzazione (escluse azioni proprie) | 663.042.076 | 30/12/2021 |


La ripresa dell'economia mondiale dalla crisi pandemica è proseguita con una forte accelerazione nel corso del 2021, sebbene con modalità e intensità geograficamente diversificate. I fattori discriminanti sono costituiti dalla velocità delle campagne vaccinali, dall'efficienza dei meccanismi di prevenzione dei contagi e, infine, dall'intensità del sostegno fiscale alla ripresa.
Durante il 2021 sono venute meno varie misure di sostegno a famiglie e imprese in termini di moratorie sui debiti e si è registrata una progressiva normalizzazione dell'attività dei tribunali con una conseguente accelerazione dell'attività di recupero da parte di operatori del settore rispetto a quanto registrato nel 2020. Si ritiene peraltro che le moratorie e le varie forme di sostegno dei governi messe in atto durante la pandemia, sia pure in prevalenza cessate, non abbiano consentito di percepire il reale grado di deterioramento del credito, che viene previsto in incremento nel corso del 2022.
doValue, a partire dalla fine di febbraio 2020, ha attivato prontamente il Comitato di Business Continuity & Crisis Management in sessione di crisi al fine di assumere le decisioni conseguenti all'evoluzione della situazione. Le principali misure tempo per tempo assunte e tuttora vigenti sono state mirate a sostenere i propri dipendenti e collaboratori, sia in Italia che all'estero, nella gestione dell'emergenza COVID-19, tutelandone in primis la salute e il benessere, consentendo al contempo di mantenere il contatto con l'organizzazione. In particolare, anche nel corso del 2021 doValue ha garantito:
Ciò premesso, in conformità alle indicazioni emanate da Consob in data 16 febbraio 2021 (Richiamo di attenzione Consob n. 1/21 - Oggetto: COVID-19 - misure di sostegno all'economia - Richiamo di attenzione sull'informativa da fornire), e alle linee guida dell'ESMA, si forniscono di seguito le principali informazioni finanziarie utili alla comprensione degli effetti della pandemia sul business della Società.
Poiché non sono presenti attività immateriali diverse dal software, si rimanda alla Relazione sulla Gestione del Bilancio consolidato di doValue per la trattazione delle informazioni relative al Gruppo.
Le attuali condizioni dei mercati finanziari e le conseguenze degli eventuali impatti economici e finanziari derivanti dalla diffusione del COVID-19, comportano inevitabili elementi di incertezza, anche in presenza di condizioni macroeconomiche stabili.
Tuttavia, alla luce delle informazioni ad oggi disponibili, considerati gli interventi organizzativi posti in atto a garanzia della continuità operativa, le molteplici iniziative di contenimento costi poste in essere, e tenuto conto della tipologia del business condotto dalla Società, strutturalmente flessibile rispetto alle diverse fasi del ciclo economico, si ritiene che non sussistano ad oggi rischi di dar luogo a rettifiche dei valori contabili delle attività e passività esposte nel presente Bilancio.
Si ritiene inoltre che non sussistano incertezze significative relative a eventi o condizioni che, se rilevanti oltre il periodo di 12 mesi dopo la data di riferimento, possano mettere in dubbio la capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento.
Gli effetti diretti della pandemia COVID-19 e delle misure di contenimento attuate dal Governo nazionale hanno provocato delle difficoltà operative per il settore in cui opera doValue e che si sono protratte per tutto il 2021 anche se sono andate mano mano allentandosi. Tuttavia, seppur in un clima di incertezza complessiva, si notano segnali positivi rappresentati dalla sia pur lenta ripresa dell'attività giudiziaria dei tribunali che fa registrare volumi crescenti di transazioni e dall'incremento delle definizioni stragiudiziali, a dimostrazione della crescente liquidità disponibile nel mercato di riferimento. La Società ha conseguito nell'esercizio 2021 i seguenti risultati (rispetto al precedente esercizio):
Si segnala inoltre che, dall'inizio della pandemia, sono state sostenute spese non ricorrenti relative al COVID-19 per un ammontare di circa €0,6 milioni comprendenti:
In termini di Portafoglio Gestito (GBV) doValue, nonostante l'attuale contesto, nel 2021 ha stipulato nuovi mandati di servicing con investitori per un GBV pari a €3,3 miliardi oltre ai flussi rivenienti dai contratti di gestione a lungo termine per circa €1,0 miliardi, a testimonianza della solidità dell'attuale pipeline del mercato del Servicing in Italia.

Il Consiglio di Amministrazione della capogruppo doValue ha approvato, lo scorso 25 gennaio il Piano Industriale di Gruppo 2022-2024 redatto sulla base delle più recenti ipotesi di scenario raccolte dalle controllate, tenendo conto dell'andamento della pandemia e della stima degli effetti che questa ha comportato e comporterà in ottica futura in generale per il mercato del servicing di NPL.
Il Piano Industriale 2022-2024 di doValue si basa su una ipotesi in termini di nuovi flussi di crediti deteriorati aggiudicati dal Gruppo nei prossimi 3 anni sostanzialmente in linea con la storia recente del Gruppo. Tali ipotesi potrebbe rilevarsi conservativa se vista in un contesto di mercato in cui, con la normalizzazione post COVID dell'attività giudiziaria e la fine delle moratorie in tutte le regioni, ci si può attendere un'accelerazione nella formazione di nuovi NPE nei mercati di riferimento. La normalizzazione delle attività di Gruppo è anche evidente nei risultati raggiunti durante il 2021. In particolare l'attività di Collection nel 2021 è stata pari a €5,7 miliardi (rispetto a €4,3 miliardi nel 2020). Tale aumento riflette in parte l'acquisizione di doValue Greece perfezionata a giugno 2020, ma anche il progressivo recupero post COVID delle attività dei tribunali e del venir meno delle varie restrizioni attuate dai diversi governi a supporto delle aziende e delle famiglie per far fronte alla pandemia. Il Collection Rate di Gruppo si attesta al 4,3%, in aumento di 120 bps rispetto al 2020 e maggiore del livello pre COVID pari a 4,2% raggiunto nel 2019.

Al 31 dicembre 2021 le azioni di doValue sono possedute per il 25,05% dal socio con maggior diritto di voto Avio S.à r.l., azionista di riferimento, società di diritto lussemburghese, affiliata al Gruppo Fortress a sua volta acquisito da Softbank Group Corporation nel dicembre 2017. Un ulteriore 3,22% di azioni doValue sono detenute da altri investitori analogamente riconducibili a Softbank Group Corporation, con una quota complessiva detenuta dal medesimo pari al 28,27%.
Al 31 dicembre 2021, il residuo 71,73% delle azioni risulta collocato sul mercato e lo 1,22% è costituito da n. 972.339 azioni proprie, valorizzate al costo, per un totale di €4,7 milioni detenute da doValue.
L'azionista di riferimento non esercita nei confronti di doValue alcuna attività di Direzione e Coordinamento ai sensi dell'art. 2497 e seguenti del Codice Civile in quanto non impartisce direttive a doValue e, più in generale, non si inserisce nella gestione della Società. Pertanto, la determinazione degli indirizzi strategici e gestionali di doValue e, più in generale, l'intera attività svolta, sono frutto di libera autodeterminazione degli organi sociali e non comportano etero-direzione da parte di Avio.
doValue esercita nei confronti delle proprie controllate dirette l'attività di direzione e coordinamento prevista dalla normativa sopra citata.
Al 31 dicembre 2021 risultano in portafoglio n. 972.339 azioni proprie, pari all'1,22% del capitale sociale complessivo. Il loro valore di carico è di €4,7 milioni e sono esposte in bilancio a diretta riduzione del patrimonio netto nella voce Azioni proprie in applicazione di quanto disciplinato dall'art. 2357-ter del Codice Civile.
L'Assemblea ordinaria del 29 aprile 2021 ha revocato l'autorizzazione all'acquisto ed alla disposizione delle azioni proprie conferita dalla medesima al Consiglio di Amministrazione di doValue con delibera del 26 maggio 2020. Contestualmente è stata conferita una nuova autorizzazione all'acquisto di azioni proprie in una o più operazioni, secondo gli stessi termini e condizioni di cui alla precedente delibera assembleare ossia sino a un massimo di n. 8.000.000 azioni ordinarie di doValue S.p.A., pari al 10% del totale, per un periodo di 18 mesi dall'approvazione assembleare. Nell'ambito di tale autorizzazione, in data 17 giugno 2021, il Consiglio di Amministrazione di doValue, ha approvato l'avvio di un programma di acquisto di azioni proprie unicamente a servizio dei piani di retribuzione e di incentivazione in essere, destinati al management di doValue e/o di società da questa controllate ai sensi dell'art. 2359 del Codice Civile.
Nel corso dei mesi di luglio e agosto 2021 doValue ha dato seguito a tale programma tramite l'acquisto di un numero di azioni pari a 500.000 per un controvalore di €4,6 milioni.

Nel corso dell'esercizio la Società ha proseguito l'investimento in progetti di innovazione tecnologica, che si ritiene possano essere in grado di apportare nel futuro un vantaggio competitivo.
Il business della Società è legato alle persone e la valorizzazione e lo sviluppo delle professionalità sono driver strategici per garantire un'innovazione e una crescita sostenibile. Nel 2021, doValue ha continuato ad investire nelle sue persone attraverso politiche orientate alla valorizzazione e sviluppo delle risorse umane, con l'obiettivo di consolidare un clima di soddisfazione aziendale.
A fine 2021 i dipendenti della Società sono 976 rispetto ai 1.076 del 2020.
Per ulteriori dettagli si rimanda a quanto indicato all'interno della Dichiarazione Non Finanziaria.
In conformità a quanto stabilito dal "Regolamento Operazioni con Parti Correlate" oggetto di delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010, successive modifiche, le eventuali operazioni con parti correlate e soggetti connessi sono concluse nel rispetto della procedura approvata dal Consiglio di Amministrazione, il cui più recente aggiornamento è stato deliberato nella seduta del 17 giugno 2021.
Tale documento è a disposizione del pubblico nella sezione "Governance" del sito www.doValue.it.
Con riferimento al comma 8 dell'art.5 - "Informazioni al pubblico sulle operazioni con parti correlate" del Regolamento Consob sopra citato si segnala che:
In conformità a quanto previsto dall'articolo 5, comma 3, lettera b, del D. Lgs. 254/2016, il Gruppo doValue ha predisposto la dichiarazione consolidata di carattere non finanziario che costituisce una relazione distinta. La dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2021 è disponibile sul sito internet del Gruppo www.doValue.it nella sezione "Valore sostenibile".
In conformità al terzo comma dell'art. 123 bis del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (TUF), viene annualmente redatta la Relazione sul governo societario, la quale viene approvata dal Consiglio di Amministrazione e pubblicata congiuntamente al progetto di bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021. Tale documento è consultabile nella Sezione "Governance" del sito internet www.doValue.it.
Unitamente a tale Relazione viene messa a disposizione anche la "Relazione sulla remunerazione" redatta ai sensi dell'art. 123 ter del TUF.
Si comunica che doValue S.p.A. aderisce al regime di semplificazione previsto dagli artt. 70, comma 8 e 71, comma 1-bis, del Regolamento CONSOB in materia di emittenti n. 11971/1999, come successivamente modificato, avvalendosi, pertanto, della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi previsti dagli artt. 70, comma 6 e 71, comma 1 del citato Regolamento in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumenti di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.
Roma, lì 17 marzo 2022 Il Consiglio di Amministrazione

| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 |
|---|---|---|
| Ricavi NPE | 140.720 | 124.194 |
| di cui: Ricavi da contratti con i clienti | 140.720 | 124.194 |
| Ricavi da co-investimento | 8.846 | 429 |
| di cui: (Oneri)/Proventi finanziari | 8.846 | 429 |
| Ricavi da prodotti ancillari e altre attività minori | 19.180 | 16.953 |
| di cui: (Oneri)/Proventi finanziari | 3 | 3 |
| di cui: Ricavi da contratti con i clienti | 1.895 | 1.461 |
| di cui: Ricavi diversi | 17.276 | 15.529 |
| di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione | 6 | (40) |
| Ricavi lordi | 168.746 | 141.576 |
| Commissioni passive NPE | (9.949) | (7.928) |
| di cui: Costi dei servizi resi | (10.120) | (7.928) |
| di cui: Ricavi diversi | 171 | - |
| Commissioni passive Ancillari | (8.332) | (4.640) |
| di cui: Spese amministrative | (8.332) | (4.559) |
| di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione | - | (81) |
| Ricavi netti | 150.465 | 129.008 |
| Spese per il personale | (87.012) | (72.889) |
| di cui: Costo del personale | (87.219) | (72.903) |
| di cui: Ricavi diversi | 207 | 14 |
| Spese amministrative | (27.558) | (26.412) |
| di cui: Costo del personale | (563) | (371) |
| di cui: Costo del personale - di cui: SG&A | (563) | (371) |
| di cui: Spese amministrative | (36.012) | (27.496) |
| di cui: Spese amministrative - di cui: IT | (15.131) | (11.556) |
| di cui: Spese amministrative - di cui: Real Estate | (2.027) | (1.935) |
| di cui: Spese amministrative - di cui: SG&A | (18.854) | (14.005) |
| di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione | 707 | (6) |
| di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione - di cui: Real Estate | - | (2) |
| di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione - di cui: SG&A | 707 | (4) |
| di cui: Ricavi diversi | 8.352 | 1.520 |
| di cui: Ricavi diversi - di cui: IT | 3.664 | 53 |
| di cui: Ricavi diversi - di cui: SG&A | 4.688 | 1.467 |
| di cui: Costi dei servizi resi | (42) | (59) |
| di cui: Costi dei servizi resi - di cui: SG&A | (42) | (59) |
| Totale "di cui IT" | (11.467) | (11.503) |
| Totale "di cui Real Estate" | (2.027) | (1.937) |
| Totale "di cui SG&A" | (14.064) | (12.972) |
| Totale costi operativi | (114.570) | (99.301) |
| EBITDA | 35.895 | 29.707 |
| EBITDA margine | 21% | 21% |
| Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA | (909) | (3.643) |
| EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti | 36.804 | 33.350 |
| EBITDA margine esclusi gli elementi non ricorrenti | 22% | 24% |
| Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali | (11.311) | (10.852) |
| di cui: Ammortamenti e svalutazioni | (11.476) | (10.852) |
| di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione | 165 | - |
RELAZIONE SULLA GESTIONE
| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 |
|---|---|---|
| Accantonamenti netti | (11.977) | (6.438) |
| di cui: Costo del personale | (5.403) | (2.521) |
| di cui: Accantonamenti a fondi rischi e oneri | (2.656) | (2.632) |
| di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione | (3.410) | 215 |
| di cui: Ammortamenti e svalutazioni | (508) | - |
| di cui: Spese amministrative | - | (1.500) |
| Saldo rettifiche/riprese di valore | 562 | 158 |
| di cui: Ammortamenti e svalutazioni | 71 | 10 |
| di cui: Ricavi diversi | 491 | 148 |
| Utile/perdita da partecipazioni | 83 | 26 |
| di cui: Utili (Perdite) da partecipazioni | 83 | 26 |
| EBIT | 13.252 | 12.601 |
| Risultato netto di attività e passività finanziarie valutate al fair value | 1.335 | (2.982) |
| di cui: (Oneri)/Proventi finanziari | 1.335 | (2.982) |
| Interessi e commissioni derivanti da attività finanziaria | (13.967) | (176) |
| di cui: (Oneri)/Proventi finanziari | (24.778) | (12.092) |
| di cui: Costi dei servizi resi | (521) | (192) |
| Dividendi e proventi simili | 11.332 | 12.108 |
| EBT | 620 | 9.443 |
| Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBT | (14.604) | (10.150) |
| EBT esclusi gli elementi non ricorrenti | 15.224 | 19.593 |
| Imposte sul reddito | (1.155) | (1.612) |
| di cui: Spese amministrative | (1.619) | (1.719) |
| di cui: Imposte sul reddito | 464 | 107 |
| Risultato del periodo | (535) | 7.831 |

| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 |
|---|---|---|
| Cassa e titoli liquidabili | 124.861 | 40.527 |
| Disponibilità liquide e depositi a breve | 124.861 | 40.527 |
| Attività finanziarie | 227.295 | 311.507 |
| Attività finanziarie non correnti | 166.894 | 234.171 |
| Attività finanziarie correnti | 60.401 | 77.336 |
| Partecipazioni | 351.879 | 354.398 |
| Partecipazioni | 351.879 | 354.398 |
| Attività materiali | 7.549 | 14.675 |
| Immobili, impianti e macchinari | 7.494 | 14.620 |
| Rimanenze | 55 | 55 |
| Attività immateriali | 13.372 | 9.554 |
| Attività immateriali | 13.372 | 9.554 |
| Attività fiscali | 69.366 | 67.864 |
| Imposte differite attive | 62.177 | 61.238 |
| Altre attività correnti | 1.529 | 181 |
| Attività fiscali | 5.660 | 6.445 |
| Crediti commerciali | 73.282 | 63.367 |
| Crediti commerciali | 73.282 | 63.367 |
| Attività in via di dismissione | 30 | 30 |
| Attività destinate alla vendita | 30 | 30 |
| Altre attività | 4.739 | 8.785 |
| Altre attività correnti | 4.510 | 8.523 |
| Altre attività non correnti | 229 | 262 |
| Totale Attivo | 872.373 | 870.707 |
| Passività finanziarie: debiti verso banche/obbligazionisti | 560.892 | 543.042 |
| Prestiti e finanziamenti non correnti | 550.858 | 456.670 |
| Prestiti e finanziamenti correnti | 10.034 | 86.372 |
| Altre passività finanziarie | 28.150 | 41.283 |
| Altre passività finanziarie non correnti | 7.681 | 17.151 |
| Altre passività finanziarie correnti | 20.469 | 24.132 |
| Debiti commerciali | 23.627 | 15.013 |
| Debiti Commerciali | 23.627 | 15.013 |
| Passività fiscali | 2.699 | 2.149 |
| Debiti tributari | 2.679 | 2.129 |
| Imposte differite passive | 20 | 20 |
| TFR | 5.950 | 6.016 |
| Benefici a dipendenti | 5.950 | 6.016 |
| Fondi rischi e oneri | 13.917 | 17.390 |
| Fondi rischi e oneri | 13.917 | 17.390 |
| Altre passività | 31.217 | 15.178 |
| Altre passività correnti | 31.049 | 15.178 |
| Altre passività non correnti | 168 | - |
| Totale Passivo | 666.452 | 640.071 |
| Capitale | 41.280 | 41.280 |
Segue
RELAZIONE SULLA GESTIONE
| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 |
|---|---|---|
| Capitale sociale | 41.280 | 41.280 |
| Riserve | 169.854 | 181.628 |
| Riserva da valutazione | (178) | (382) |
| Altre riserve | 170.032 | 182.010 |
| Azioni proprie | (4.678) | (103) |
| Azioni proprie | (4.678) | (103) |
| Risultato del periodo | (535) | 7.831 |
| Risultato del periodo | (535) | 7.831 |
| Patrimonio Netto | 205.921 | 230.636 |
| Totale Passivo e Patrimonio Netto | 872.373 | 870.707 |

1
SCHEMI DEL BILANCIO DELL'IMPRESA
INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE
INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA
PROPOSTA DI DESTINAZIONE DEL RISULTATO DELL' ESERCIZIO
ATTESTAZIONI E RELAZIONI AL BILANCIO DELL'IMPRESA
OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D'AZIENDA
INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO
OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE
NOTE ILLUSTRATIVE
POLITICHE CONTABILI
INFORMATIVA DI SETTORE
ALLEGATI
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11
Homepage dell'entità che redige il bilancio:
Denominazione dell'entità che redige il bilancio o altro mezzo di identificazione:
Sede dell'entità: Italia
Forma giuridica dell'entità: Società per Azioni
Paese di registrazione: Italia
Descrizione della natura dell'attività dell'entità e delle sue principali operazioni:
Codice LEI dell'entità: 8156007AF7DB5FE05555
doValue S.p.A.
Indirizzo della sede legale dell'entità: Viale dell'Agricoltura, 7 - 37135 Verona
Principale luogo di attività: Lungotevere Flaminio, 18 - 00196 Roma
Le attività del Gruppo doValue sono concentrate sulla fornitura di servizi a banche e investitori attraverso l'intero ciclo di vita dei crediti e degli asset real estate ("Servicing)

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POLITICHE CONTABILI
INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE
INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO
INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA
INFORMATIVA DI SETTORE
OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D'AZIENDA
OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE
ALLEGATI
PROPOSTA DI DESTINAZIONE DEL RISULTATO DELL' ESERCIZIO ATTESTAZIONI E RELAZIONI AL BILANCIO DELL'IMPRESA


Schemi
1.0
del Bilancio
dell'Impresa

| (€) | NOTE | 31/12/2021 | 31/12/2020 |
|---|---|---|---|
| Attività non correnti: | |||
| Attività immateriali | 1 | 13.372.378 | 9.554.129 |
| Immobili, impianti e macchinari | 2 | 7.494.340 | 14.620.124 |
| Partecipazioni | 3 | 351.878.923 | 354.398.462 |
| Attività finanziarie non correnti | 4 | 166.893.772 | 234.171.354 |
| Imposte differite attive | 5 | 62.177.306 | 61.238.483 |
| Altre attività non correnti | 6 | 229.090 | 260.721 |
| Totale attività non correnti | 602.045.809 | 674.243.273 | |
| Attività correnti: | |||
| Rimanenze | 7 | 54.701 | 54.701 |
| Attività finanziarie correnti | 4 | 60.401.259 | 77.336.320 |
| Crediti commerciali | 8 | 73.282.192 | 63.367.399 |
| Attività fiscali | 9 | 5.660.237 | 6.444.909 |
| Altre attività correnti | 6 | 6.039.080 | 8.703.371 |
| Disponibilità liquide e depositi a breve Totale attività correnti |
10 | 124.860.577 270.298.046 |
40.526.950 196.433.650 |
| Attività destinate alla dismissione | 11 | 30.000 | 30.000 |
| Totale attività | 872.373.855 | 870.706.923 | |
| Patrimonio netto | |||
| Capitale sociale | 41.280.000 | 41.280.000 | |
| Riserva da valutazione | (177.745) | (381.880) | |
| Altre riserve | 170.032.045 | 182.009.750 | |
| Azioni proprie | (4.678.108) | (103.192) | |
| Risultato del periodo | (534.919) | 7.830.689 | |
| Patrimonio Netto | 12 | 205.921.273 | 230.635.367 |
| Totale Patrimonio Netto | 11 | 205.921.273 | 230.635.367 |
| Passività non correnti | |||
| Prestiti e finanziamenti non correnti | 13 | 550.859.046 | 456.669.736 |
| Altre passività finanziarie non correnti | 14 | 7.680.799 | 18.245.334 |
| Benefici ai dipendenti | 15 | 5.950.357 | 6.016.573 |
| Fondi rischi e oneri | 16 | 13.916.831 | 17.389.817 |
| Imposte differite passive | 5 | 19.945 | 19.945 |
| Altre passività non correnti | 18 | 167.520 | - |
| Totale passività non correnti | 578.594.498 | 498.341.405 | |
| Passività correnti | |||
| Prestiti e finanziamenti correnti | 13 | 10.033.670 | 86.371.529 |
| Altre passività finanziarie correnti | 14 | 20.469.115 | 23.037.487 |
| Debiti commerciali | 17 | 23.626.729 | 15.013.290 |
| Debiti tributari | 9 | 2.679.315 | 2.129.011 |
| Altre passività correnti | 18 | 31.049.255 | 15.178.834 |
| Totale passività correnti | 87.858.084 | 141.730.151 | |
| Totale passività Totale Patrimonio Netto e passività |
666.452.582 872.373.855 |
640.071.556 870.706.923 |
| (€) | NOTE | 31/12/2021 | 31/12/2020 |
|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con i clienti | 21 | 142.614.729 | 125.654.898 |
| Ricavi diversi | 22 | 26.496.423 | 17.210.701 |
| Totale ricavi | 169.111.152 | 142.865.599 | |
| Costi dei servizi resi | 23 | (10.683.246) | (8.179.492) |
| Costo del personale | 24 | (93.184.557) | (75.794.846) |
| Spese amministrative | 25 | (45.962.844) | (35.274.403) |
| (Oneri)/Proventi diversi di gestione | 26 | (2.531.610) | 87.960 |
| Ammortamenti e svalutazioni | 27 | (11.913.592) | (10.841.843) |
| Accantonamenti a fondo rischi e oneri | 28 | (2.655.794) | (2.631.768) |
| Totale costi | (166.931.643) | (132.634.392) | |
| Risultato operativo | 2.179.509 | 10.231.207 | |
| (Oneri)/Proventi finanziari | 29 | (14.594.265) | (14.642.050) |
| Utili (Perdite) da partecipazioni | 30 | 83.489 | 26.202 |
| Dividendi e proventi simili | 31 | 11.332.371 | 12.108.468 |
| Risultato ante imposte | (998.896) | 7.723.827 | |
| Imposte sul reddito | 32 | 463.977 | 106.862 |
| Risultato netto derivante dall'attività di funzionamento | (534.919) | 7.830.689 | |
| Risultato del periodo | (534.919) | 7.830.689 |

| (€) | 31/12/2021 | 31/12/2020 |
|---|---|---|
| Risultato del periodo | (534.919) | 7.830.689 |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico: Piani a benefici definiti |
(141.103) | (49.843) |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico: |
||
| Copertura dei flussi finanziari | 345.238 | (65.924) |
| Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte | 204.135 | (115.767) |
| Redditività complessiva | (330.784) | 7.714.922 |
| (€) | Capitale sociale |
Riserve da | Altre riserve | Azioni proprie | Risultato del | Totale | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| valutazione | Riserve da utili e/o in sospensione d'imposta |
Altre | periodo | Patrimonio Netto |
|||
| Esistenze iniziali | 41.280.000 | (381.880) | 60.781.818 | 121.227.932 | (103.192) | 7.830.689 | 230.635.367 |
| Dividendi e altre destinazioni |
- | - | (12.975.958) | - | - | (7.830.689) | (20.806.647) |
| Stock options Redditività complessiva del periodo |
- - |
- 204.135 |
2.494.711 - |
(1.496.458) - |
(4.574.916) - |
- (534.919) |
(3.576.663) (330.784) |
| Esistenze finali | 41.280.000 | (177.745) | 50.300.571 | 119.731.474 | (4.678.108) | (534.919) | 205.921.273 |
| (€) | Capitale sociale |
Riserve da | Altre riserve | Azioni proprie | Risultato del periodo |
Totale Patrimonio Netto |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| valutazione | Riserve da utili e/o in sospensione d'imposta |
Altre | |||||
| Esistenze iniziali | 41.280.000 | (248.640) | 18.594.516 | 120.723.899 | (184.383) | 38.506.880 | 218.672.272 |
| Allocazione del risultato a riserve |
- | - | 38.506.880 | - | - | (38.506.880) | - |
| Variazioni di riserve | - | (17.473) | - | 1.167.614 | - | - | 1.150.141 |
| Stock options | - | - | 3.680.422 | (663.581) | 81.191 | - | 3.098.032 |
| Redditività complessiva del periodo |
- | (115.767) | - | - | - | 7.830.689 | 7.714.922 |
| Esistenze finali | 41.280.000 | (381.880) | 60.781.818 | 121.227.932 | (103.192) | 7.830.689 | 230.635.367 |

| (€) | 31/12/2021 | 31/12/2020 |
|---|---|---|
| Attività operativa | ||
| Risultato di periodo ante imposte | (998.896) | 7.723.827 |
| Aggiustamenti per riconciliare il risultato ante imposte con i flussi finanziari netti: |
16.693.377 | 20.915.380 |
| Plus/minusvalenze su attività/passività finanziarie detenute per la negoziazione e sulle altre attività/passività valutate al fair value con impatto a conto economico |
(1.307.834) | 1.997.233 |
| Ammortamenti e svalutazioni | 11.913.592 | 10.841.843 |
| Variazioni negli accantonamenti netti ai fondi rischi ed oneri | 2.645.436 | 4.937.382 |
| (Oneri)/Proventi finanziari | 12.817.903 | 12.672.810 |
| Utili/perdite su partecipazioni ed investimenti | (11.415.860) | (12.134.670) |
| Costi per pagamenti basati su azioni | 2.040.140 | 2.600.782 |
| Variazioni nel capitale circolante: | (1.809.509) | 19.169.573 |
| Variazione dei crediti commerciali | (10.422.948) | 29.113.598 |
| Variazione dei debiti commerciali | 8.613.439 | (9.944.025) |
| Variazioni nelle attività e passività finanziarie: | 14.611.192 | (24.975.377) |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
(9.989.328) | - |
| Altre attività obbligatoriamente valutate al fair value | 18.675.607 | (32.084.311) |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 5.924.913 | 7.108.934 |
| Altre variazioni: | 2.394.478 | (20.228.386) |
| Interessi pagati | (18.194.667) | (9.315.816) |
| Interessi ricevuti | 15.613.674 | 4.364.754 |
| Pagamento imposte sul reddito | - | (7.325.712) |
| Altre variazioni altre attività /altre passività | 4.975.471 | (7.951.612) |
| Flussi finanziari netti da attività operativa | 30.890.642 | 2.605.017 |
| Attività di investimento | ||
| Vendita di partecipazioni | 440.338 | - |
| Dividendi incassati su partecipazioni | 11.332.371 | 12.108.468 |
| Vendita di rimanenze | - | 82.000 |
| Vendita di attività immateriali | - | 409.339 |
| Acquisto di immobili, impianti e macchinari | (209.370) | (3.150.321) |
| Acquisto di attività immateriali | (8.329.145) | (6.724.297) |
| Acquisto di società controllate e di rami d'azienda | - | (126.680.797) |
| Flussi finanziari netti da attività di investimento | 3.234.194 | (123.955.608) |
| Attività di finanziamento | ||
| Emissione/acquisto di azioni proprie | (4.603.298) | - |
| Distribuzione dividendi e altre finalità | (20.806.647) | - |
| Finanziamenti ricevuti | 300.000.000 | 252.573.518 |
| Finanziamenti erogati | - | (113.500.000) |
| Rimborsi di finanziamenti ricevuti | (290.500.000) | (83.066.898) |
| Incassi di finanziamenti erogati | 71.022.508 | 37.014.872 |
| Pagamenti del capitale di passività per leasing | (4.903.772) | (4.532.160) |
| Flussi finanziari netti da attività di finanziamento | 50.208.791 | 88.489.332 |
| Flussi finanziari netti del periodo | 84.333.627 | (32.861.259) |
| Riconciliazione | ||
| Disponibilità liquide e depositi a breve | 40.526.950 | 73.388.209 |
| Flussi finanziari netti del periodo | 84.333.627 | (32.861.259) |
| Cassa e disponibilità liquide alla fine del periodo | 124.860.577 | 40.526.950 |



Note illustrative



Politiche
2.0
contabili

Il Bilancio al 31 dicembre 2021 è redatto, in applicazione del D.Lgs. 28 febbraio 2005 n. 38, in conformità ai principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB), omologati dalla Commissione Europea, come stabilito dal Regolamento comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002, e attualmente in vigore, incluse le relative interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e dello Standing Interpretations Committee (SIC).
A livello interpretativo e di supporto nell'applicazione, sono stati utilizzati i seguenti documenti:
Come richiesto dallo IAS 8 nel paragrafo "Nuovi principi contabili" sono riportati i nuovi principi contabili internazionali, o le modifiche di principi già in vigore, la cui applicazione è divenuta obbligatoria dall'esercizio 2021.
Il Bilancio d'esercizio è corredato dall'Attestazione del Dirigente Preposto ai sensi dell'art. 154-bis del D.Lgs. 58/1998 ed è sottoposto a revisione contabile da parte della società di revisione EY S.p.A. ai sensi del D.Lgs. 27 gennaio 2010 n. 39.
Il Bilancio è redatto utilizzando l'euro quale moneta di conto, in conformità a quanto disposto dall'art. 5, comma 2, del D.Lgs n. 38/2005, ed è costituito da:
I valori ivi presenti sono espressi in euro, se non diversamente indicato.
Il presente Bilancio è redatto in applicazione dei principi generali previsti dallo IAS 1 e degli specifici principi contabili omologati dalla Commissione Europea e illustrati nella "Parte relativa alle principali voci di bilancio" delle presenti Note Illustrative.
Il Bilancio è stato predisposto nel presupposto della continuità dell'attività aziendale in conformità a quanto previsto dal principio contabile IAS 1, nonché secondo il principio della contabilizzazione per competenza, nel rispetto dei principi di rilevanza e significatività dell'informazione contabile, della prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica e nell'ottica di favorire la coerenza con le future presentazioni.
I criteri di iscrizione, classificazione, valutazione e cancellazione delle poste dell'attivo e del passivo e le modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi, adottati nel Bilancio della Società al 31 dicembre 2021 non sono stati oggetto di aggiornamento rispetto a quelli utilizzati nella redazione del Bilancio per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2020. Non sono state effettuate deroghe all'applicazione dei principi contabili IAS/IFRS.
In relazione a quanto previsto dallo IAS 10, si informa che successivamente alla data di chiusura del bilancio e fino all'approvazione del presente bilancio non si sono verificati eventi significativi tali da comportare una rettifica delle risultanze esposte nel bilancio d'esercizio.
Si rinvia allo specifico paragrafo della Relazione sulla gestione per una descrizione dei fatti di rilievo significativi intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio che doValue considera non rettificativi (non adjusting event) ai sensi dello IAS 10.

2

Nella redazione del Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2021, gli Amministratori considerano appropriato il presupposto della continuità aziendale in quanto a loro giudizio, pur in presenza del perdurare del complesso scenario economico e sanitario a seguito dell'evoluzione della pandemia da COVID-19 e delle relative sue varianti, nonché degli interventi governativi e comunitari e delle misure di contrasto adottate dai vari Paesi, non sono emerse incertezze legate ad eventi o circostanze che, considerati singolarmente o nel loro insieme, possano far sorgere dubbi riguardo alla continuità aziendale. Nella valutazione sono stati considerati la dotazione patrimoniale della Società, la posizione finanziaria nonché la prevedibile evoluzione della gestione, pur nelle incertezze legate al permanere della situazione emergenziale; è stata inoltre valutata l'eventuale presenza di eventi o condizioni legati al clima che potessero influire sulla continuità della Società, rilevando peraltro l'assenza di tali fattispecie.
Si rinvia inoltre a quanto riportato nello specifico paragrafo della Relazione sulla Gestione.
L'applicazione dei principi contabili implica talvolta il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori iscritti in bilancio e sull'informativa fornita in merito alle attività e passività potenziali. Ai fini delle assunzioni alla base delle stime formulate viene considerata ogni informazione disponibile alla data di redazione del bilancio, nonché ipotesi considerate ragionevoli alla luce dell'esperienza storica e del particolare momento caratterizzante i mercati finanziari.
In particolare, sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune poste iscritte nel bilancio al 31 dicembre 2021, così come previsto dai principi contabili. Detti processi si fondano sostanzialmente su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti e sono stati effettuati in un'ottica di continuità aziendale. Tali processi confortano i valori di iscrizione al 31 dicembre 2021. Le stime e le ipotesi sono riviste regolarmente.
In considerazione della presenza di elementi di incertezza nel contesto macroeconomico e di mercato non si può escludere che le ipotesi assunte, per quanto ragionevoli, possano non trovare conferma nei futuri scenari in cui la Società si troverà ad operare e pertanto i risultati che si consuntiveranno in futuro potrebbero differire dalle stime effettuate ai fini della redazione del bilancio con conseguente probabile necessità di apportare rettifiche ad oggi non prevedibili né stimabili rispetto al valore contabile delle attività e passività iscritte in bilancio. Inoltre, gli effetti economici derivanti dalla pandemia COVID-19 e le incertezze del quadro macroeconomico futuro in cui doValue si troverà ad operare hanno imposto un'attenta analisi e ponderazione del nuovo contesto economico nei modelli di valutazione del valore recuperabile degli asset della Società. Tali stime e valutazioni sono quindi difficili e comportano inevitabili elementi di incertezza, anche in presenza di condizioni macroeconomiche stabili.
Di seguito si illustrano le politiche contabili considerate maggiormente critiche al fine della rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società, sia con riferimento alla materialità dei valori in bilancio sia per l'elevato grado di giudizio richiesto nelle valutazioni.
I ricavi di vendita legati ai contratti di servicing per il recupero dei crediti gestiti in mandato vengono rilevati per competenza sulla base dell'attività svolta dalla Società tempo per tempo, tramite l'utilizzo di procedure informatiche gestionali e di complessi processi di consuntivazione che tengono conto delle differenti specificità contrattuali di ciascun mandato. I contratti di servicing prevedono articolate clausole di diritti e doveri in capo a doValue nei rapporti con i clienti aderenti, che possono generare da una parte proventi attivi e dall'altra anche passività potenziali derivanti da eventuali mancati assolvimenti di obblighi contrattuali.
L'importo del corrispettivo variabile stimato viene incluso in tutto o in parte solo nella misura in cui è altamente probabile che quando successivamente sarà risolta l'incertezza associata al corrispettivo medesimo non si verifichi un significativo aggiustamento al ribasso dell'importo dei ricavi cumulati rilevati.
Alla fine dell'esercizio vengono rilevati quindi ricavi maturati di competenza non ancora oggetto di una manifestata accettazione da parte del cliente che, a seconda delle previsioni contrattuali e dalla prassi consolidata, si può esplicare tramite l'emissione di fattura o di esplicita comunicazione.
Alla data di redazione del presente Bilancio la quota di ricavi di servicing privi di tale manifestata accettazione ammonta al 45% rispetto al totale delle fatture da emettere al 31 dicembre 2021 ed è pari al 17% dell'aggregato Totale Ricavi dello schema di conto economico.
Inoltre, devono essere prudenzialmente determinate le eventuali passività certe o potenziali al fine di misurare la conformità agli obblighi complessivi previsti dai contratti di servicing, considerata anche la fisiologica dialettica delle interpretazioni sulle clausole contrattuali nel contesto della effettiva operatività dell'attività di recupero.
In presenza di strumenti finanziari non quotati su mercati attivi o di strumenti illiquidi e complessi è necessario attivare adeguati processi valutativi caratterizzati da una certa componente di giudizio sulla scelta dei modelli di valutazione e dei relativi parametri di input, che potrebbero talvolta non essere osservabili sul mercato.
Margini di soggettività esistono nella valutazione in merito all'osservabilità o meno di taluni parametri e nella conseguente classificazione in corrispondenza dei livelli di gerarchia dei fair value.
Con particolare riferimento alle metodologie valutative e agli input non osservabili eventualmente utilizzati nelle misurazioni di fair value, si rinvia alla specifica sezione – Informativa sul fair value.
La Società presenta tra le proprie attività patrimoniali significative attività fiscali per imposte anticipate, derivanti da differenze temporanee tra la data di iscrizione nel conto economico di determinati costi aziendali e la data nella quale potranno essere dedotti. Le attività per imposte anticipate vengono svalutate quando ritenute non recuperabili in relazione alle prospettive reddituali ed ai conseguenti redditi imponibili attesi, tenuto conto della normativa fiscale, che consente - al ricorrere di determinate condizioni - la loro trasformazione in crediti di imposta, a prescindere quindi dalla capacità della Società di generare una redditività futura. Nella sezione contenuta nell'Attivo delle presenti Note Illustrative relativa alle attività fiscali e passività fiscali viene fornita informativa sulla natura e sulle verifiche condotte in merito all'iscrivibilità delle attività per imposte anticipate.

La complessità delle situazioni che sono alla base dei contenziosi in essere, assieme alle problematiche interpretative riguardanti la legislazione applicabile, rende difficile la stima delle passività che potranno emergere al momento della definizione delle liti pendenti. Le difficoltà di valutazione interessano sia il quantum sia i tempi di un'eventuale manifestazione della passività e risultano particolarmente evidenti qualora il procedimento avviato sia nella fase iniziale e/o sia in corso la relativa istruttoria.
Per l'informativa sulle principali posizioni di rischio della Società relative a controversie legali (azioni revocatorie e cause in corso) e fiscali si fa rinvio alla sezione contenuta nel Passivo delle presenti Note Illustrative dedicata ai Fondi per rischi ed oneri.
Gli interest rate swap, in quanto aventi finalità di copertura, sono valutati al fair value con contropartita alle riserve di patrimonio netto di cash flow hedge. Il predetto fair value, classificato nelle voci delle altre attività o passività finanziarie correnti e non correnti, è determinato con adeguate tecniche di valutazione che utilizzano variabili finanziarie aggiornate e utilizzate dagli operatori di mercato. I contratti derivati in esame sono classificati come strumenti di copertura in quanto la relazione tra i derivati e l'oggetto della copertura è formalmente documentata e l'efficacia della copertura è elevata. In particolare, esiste una relazione economica tra i sottostanti coperti e gli strumenti di copertura poiché le condizioni degli IRS corrispondono alle condizioni dei prestiti al tasso variabile (i.e., importo nozionale, scadenze, date di pagamento). Tale efficacia, unitamente alla soddisfazione dei requisiti definiti dallo IAS 39 ai fini dell'hedge accounting, viene verificata periodicamente. Le variazioni del fair value dei derivati che non soddisfano le condizioni per essere qualificati come di copertura sono rilevate a conto economico. Al 31 dicembre 2021 non risultano presenti derivati di copertura in conseguenza della chiusura nel corso dell'esercizio del finanziamento passivo a cui erano correlati.

Per la predisposizione del presente Bilancio la Società ha adottato per la prima volta alcuni principi contabili e modifiche che sono in vigore per gli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2021 di cui si riporta di seguito un elenco, evidenziando che tali novità non hanno determinato effetti sostanziali sui valori patrimoniali ed economici esposti:
La Consob in data 16 febbraio 2021 ha pubblicato il Richiamo di attenzione (n. 1/21): COVID-19 - misure di sostegno all'economia.
In data 29 ottobre 2021 l'ESMA ha pubblicato il Public Statement con cui ha annunciato le priorità su cui gli emittenti quotati dovranno focalizzarsi nella predisposizione dei bilanci IFRS 2021, con particolare attenzione in merito agli impatti derivanti dal Covid 19 e alle questioni legate al clima.
Al 31 dicembre 2021 si rilevano infine i seguenti nuovi principi contabili internazionali, o le modifiche di principi già in vigore, la cui applicazione obbligatoria decorre dal 1° gennaio 2022 o data successiva (nel caso in cui il bilancio non coincida con l'anno solare):
IFRS 3 Business Combinations;
IAS 16 Property, Plant and Equipment;
IAS 37 Provisions, Contingent Liabilities and Contingent Assets;
Annual Improvements 2018-2020;
Infine di seguito vengono riportati i nuovi principi, emendamenti e interpretazioni contabili emanati dallo IASB, ma non ancora omologati dall'Unione Europea:

Le attività immateriali sono attività non monetarie ad utilità pluriennale, identificabili pur se prive di consistenza fisica, controllate dalla società e dalle quali è probabile che affluiranno benefici economici futuri.
Le attività immateriali sono principalmente relative a software, marchi e brevetti.
Le attività immateriali sono iscritte al costo d'acquisto, comprensivo di qualunque costo diretto sostenuto per predisporre l'attività all'utilizzo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore eventualmente registrate.
Le eventuali spese sostenute successivamente all'acquisto:
Le immobilizzazioni immateriali aventi durata definita sono ammortizzate in base alla stima della loro vita utile. Non sono, invece, ammortizzate le attività immateriali aventi vita utile indefinita.
Il periodo di ammortamento ed il metodo di ammortamento di un'attività immateriale a vita utile definita è riconsiderato almeno ad ogni chiusura d'esercizio. I cambiamenti nella vita utile attesa o delle modalità con cui i benefici economici futuri legati all'attività si realizzeranno sono rilevati attraverso il cambiamento del periodo o del metodo di ammortamento, a seconda dei casi, e sono considerati cambiamenti di stime contabili. Le quote di ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita sono rilevate nella voce di conto economico Ammortamenti e svalutazioni.
Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività ed il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce di conto economico Ammortamenti e svalutazioni.
Per le attività immateriali di durata indefinita, anche se non si rilevano indicazioni di riduzioni durevoli di valore, viene annualmente confrontato il valore contabile con il valore recuperabile. Nel caso in cui il valore contabile sia maggiore di quello recuperabile si rileva alla voce di conto economico Ammortamenti e svalutazioni una perdita pari alla differenza tra i due valori. La valutazione della vita utile indefinita è rivista annualmente per determinare se tale attribuzione continua ad essere sostenibile, altrimenti, il cambiamento da vita utile indefinita a vita utile definita si applica su base prospettica.
Qualora venga ripristinato il valore di un'attività immateriale, diversa dall'avviamento, precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.

Un'attività immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale all'atto della dismissione (ossia, alla data in cui l'acquirente ne ottiene il controllo) o quando non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dalla sua dismissione. L'eventuale differenza tra il valore di cessione ed il valore contabile viene rilevata a conto economico alla voce Utili (Perdite) da partecipazioni e investimenti.
La voce include:
ed è suddivisa nelle seguenti categorie:
Sono inoltre, iscritti in questa voce i diritti d'uso (Right of use) di attività materiali acquisiti con contratti di leasing, in qualità di locatario, indipendentemente dalla qualificazione giuridica degli stessi.


Le attività ad uso funzionale hanno consistenza fisica, sono detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi o per scopi amministrativi e si ritiene possano essere utilizzate per più di un periodo. Le migliorie su beni di terzi sono migliorie e spese incrementative relative ad attività materiali identificabili e separabili. In tal caso la classificazione avviene nelle sottovoci specifiche di riferimento (es. impianti) in relazione alla natura dell'attività stessa. Normalmente tali investimenti sono sostenuti per rendere adatti all'utilizzo atteso gli immobili presi in affitto da terzi.
Le attività detenute a scopo d'investimento si riferiscono agli investimenti immobiliari di cui allo IAS 40, cioè a quelle proprietà immobiliari possedute (in proprietà o in leasing) al fine di ricavarne canoni di locazione e/o conseguire un apprezzamento del capitale investito. Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo, comprensivo di tutti gli oneri direttamente imputabili alla "messa in funzione" del bene (costi di transazione, onorari professionali, costi diretti di trasporto del bene nella località assegnata, costi di installazione, costi di smantellamento).
Le spese sostenute successivamente sono aggiunte al valore contabile del bene o rilevate come attività separate se è probabile che si godranno benefici economici futuri eccedenti quelli inizialmente stimati ed il costo può essere attendibilmente rilevato.
Tutte le altre spese sostenute successivamente (es. interventi di manutenzione ordinaria) sono rilevate nel conto economico, nel periodo nel quale sono sostenute, alla voce:
Spese amministrative, se riferite ad attività ad uso funzionale;
ovvero
Ammortamenti e svalutazioni, se riferite agli immobili detenuti a scopo di investimento.
La valutazione iniziale dell'attività consistente nel diritto d'uso comprende il valore attuale dei pagamenti futuri dovuti per il leasing, i pagamenti dovuti per il leasing effettuati alla data o prima della data di decorrenza del contratto, i costi diretti iniziali ed eventuali costi stimati per lo smantellamento, rimozione o ripristino dell'attività sottostante il leasing, meno eventuali incentivi ricevuti dal locatario per il leasing.
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività materiali sono iscritte al costo al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore per deterioramento.
Le immobilizzazioni a vita utile definita vengono ammortizzate a quote costanti durante la loro vita utile.
Non sono, invece, ammortizzate le immobilizzazioni materiali aventi vita utile illimitata. La vita utile delle immobilizzazioni materiali viene rivista ad ogni chiusura di periodo tenendo conto delle condizioni di utilizzo delle attività, delle condizioni di manutenzione e della obsolescenza attesa, nonché considerando l'impatto della legislazione in materia di salute, sicurezza e ambiente e, se le attese sono difformi dalle stime precedenti, la quota di ammortamento per il periodo corrente e per quelli successivi viene rettificata.
Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività con il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce Ammortamenti e svalutazioni di conto economico.
Qualora venga ripristinato il valore di un'attività precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.
Anche i diritti d'uso (Right of Use) iscritti all'attivo in relazione ad immobili acquisiti in leasing (IFRS 16) sono assoggettati periodicamente a verifica d'impairment sulla base sia di previsioni d'utilizzo, sia di opportune indicazioni di mercato rispetto al costo da sostenersi per l'affitto.
Un'attività materiale è eliminata dallo stato patrimoniale all'atto della dismissione (ossia, alla data in cui l'acquirente ne ottiene il controllo) o quando per la stessa non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dalla sua dismissione. L'eventuale differenza tra il valore di cessione ed il valore contabile viene rilevata a conto economico alla voce Utili (Perdite) da partecipazioni e investimenti.
I costi di ristrutturazione di immobili non di proprietà vengono capitalizzati in considerazione del fatto che per la durata del contratto di affitto la società utilizzatrice ha il controllo dei beni e può trarne benefici economici futuri. I suddetti costi, classificati tra gli Immobili, impianti e macchinari, vengono ammortizzati per un periodo non superiore alla durata del contratto di affitto.
I criteri di rilevazione iniziale e valutazione successiva delle partecipazioni sono regolati dagli IAS 27 – Bilancio separato, IAS 28 – Partecipazioni in società collegate e joint venture e IFRS 11 – Accordi a controllo congiunto.
Le restanti interessenze azionarie – diverse quindi da controllate, collegate e joint ventures e da quelle eventualmente rilevate nelle voci Attività destinate alla vendita e Passività associate ad attività destinate alla vendita – sono classificate quali attività finanziarie a seconda della categoria di appartenenza.
In particolare, essi si distinguono in:
Sono controllate le entità nelle quali doValue dispone di controllo diretto o indiretto. Il controllo su un'entità si ottiene quando la Società è esposta o ha diritto a rendimenti variabili, derivanti dal proprio rapporto con l'entità oggetto di investimento e, nel contempo, ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità.
Per verificare l'esistenza di controllo si utilizzano i seguenti fattori:
2

Generalmente, vi è la presunzione che la maggioranza dei diritti di voto comporti il controllo. A supporto di tale presunzione e quando la Società detiene meno della maggioranza dei diritti di voto (o diritti simili), La Società considera tutti i fatti e le circostanze rilevanti per stabilire se controlla l'entità oggetto di investimento, inclusi:
La Società riconsidera se ha o meno il controllo di una partecipata se i fatti e le circostanze indicano che ci siano stati dei cambiamenti in uno o più dei tre elementi rilevanti ai fini della definizione di controllo. Il consolidamento di una controllata inizia quando la Società ne ottiene il controllo e cessa quando la Società perde il controllo.
Una joint venture è un'entità relativamente alla quale si dispone:
In particolare il controllo congiunto esiste qualora le decisioni relative alle attività rilevanti richiedano il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo.
Una società collegata è un'impresa nella quale la partecipante esercita un'influenza notevole e che non è né controllata in maniera esclusiva né controllata in modo congiunto. L'influenza notevole si presume quando la partecipante:
detiene, direttamente o indirettamente, almeno il 20% del capitale di un'altra società, oppure
la rappresentanza nell'organo di governo dell'impresa;
la partecipazione nel processo di definizione delle politiche, ivi inclusa la partecipazione nelle decisioni relative ai dividendi oppure ad altre distribuzioni;
l'esistenza di transazioni significative;
lo scambio di personale manageriale;
la fornitura di informazioni tecniche essenziali.
Si precisa che le considerazioni fatte per determinare l'influenza notevole o il controllo congiunto sono simili a quelle necessarie a determinare il controllo sulle controllate. Le partecipazioni in società collegate sono valutate secondo il metodo del patrimonio netto. Il valore di bilancio delle società collegate è testato ai sensi dello IAS 36 come un singolo asset, comparando lo stesso con il valore recuperabile (definito come il maggiore tra valore d'uso e fair value al netto dei costi di dismissione).
La partecipazione nelle società collegate include l'avviamento (al netto di qualsiasi perdita di valore) pagato per l'acquisizione. La partecipazione agli utili e alle perdite post-acquisizione delle collegate è rilevata in conto economico alla voce "Utili (Perdite) delle partecipazioni". L'eventuale distribuzione di dividendi viene portata a riduzione del valore di iscrizione della partecipazione.
Se la quota di interessenza nelle perdite di una collegata eguaglia o supera il valore di iscrizione della partecipata, non sono rilevate ulteriori perdite, a meno che non siano state contratte specifiche obbligazioni a favore della collegata o siano stati effettuati dei pagamenti a favore della stessa.
Le variazioni delle riserve da valutazione delle società collegate, registrate in contropartita delle variazioni di valore di attività e passività per i fenomeni a tal fine rilevanti, sono evidenziate separatamente nel Prospetto della redditività complessiva.
Le partecipazioni in società controllate, collegate e joint ventures, sono inizialmente iscritte al fair value al momento dell'acquisizione che corrisponde sostanzialmente al costo di acquisto.
Il costo di acquisto di una partecipazione è determinato come somma:
dei fair value alla data di acquisizione (coincidente con il prezzo pagato), delle attività cedute, delle passività assunte e degli strumenti di patrimonio netto emessi dall'acquirente, in cambio del controllo dell'impresa acquisita;
più
qualunque costo direttamente attribuibile all'acquisizione stessa.
Se esistono evidenze che il valore di una partecipazione possa aver subito una riduzione, si procede alla stima del valore recuperabile della partecipazione stessa. Tale valore recuperabile è determinato facendo riferimento al valore d'uso degli investimenti partecipativi. In questo ultimo caso il valore d'uso è determinato attraverso modelli interni di valutazione generalmente utilizzati nella pratica finanziaria e basati sull'attualizzazione dei previsti flussi finanziari ricavabili dalla partecipazione (metodologia cosiddetta Discounted Cash Flow).
Qualora non sia possibile raccogliere sufficienti informazioni si considera come valore d'uso il valore del patrimonio netto della società.
Qualora il valore di recupero risulti inferiore al valore contabile, la relativa differenza è rilevata a conto economico alla voce "Utili (perdite) delle partecipazioni".
Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con imputazione a conto economico.
Le partecipazioni vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse, quando viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi oppure quando, non avendo trasferito né mantenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici, si sia perso il controllo della partecipazione medesima.
I profitti e le perdite da cessione di partecipazioni sono iscritte a conto economico nella voce "Utili (perdite) delle partecipazioni".

Al pari degli altri strumenti finanziari, le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono inizialmente iscritte alla data di regolamento al loro fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo pagato, con esclusione dei costi e ricavi di transazione che sono immediatamente contabilizzati a conto economico ancorché direttamente attribuibili a tali attività finanziarie. Gli strumenti derivati di negoziazione sono rilevati per data di contrattazione.
Un'attività finanziaria è classificata come posseduta per la negoziazione se:
Successivamente alla rilevazione iniziale tali attività finanziarie sono valutate al fair value e gli effetti dell'applicazione di questo criterio di valutazione sono imputati nel conto economico.
Gli utili e le perdite realizzati sulla cessione o sul rimborso e gli utili e le perdite non realizzati derivanti dalle variazioni del fair value di strumenti appartenenti al Portafoglio di negoziazione sono iscritti in conto economico, inclusi i profitti e le perdite relativi a contratti derivati gestionalmente collegati ad attività e/o passività finanziarie designate al fair value e alle altre attività finanziare obbligatoriamente valutate al fair value. Se il fair value di uno strumento finanziario diventa negativo, circostanza che può verificarsi per i contratti derivati, tale strumento viene contabilizzato alla voce "Passività finanziarie di negoziazione".
Si considera come derivato uno strumento finanziario o altro contratto che presenta le tre seguenti caratteristiche:
Le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita. Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di
tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall'esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute e dalle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.
Infine, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un'obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi, senza un ritardo rilevante ad altri soggetti terzi.
L'iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento per i titoli di debito e per i titoli di capitale e alla data di erogazione per i finanziamenti.
In particolare, al momento della contabilizzazione per data di regolamento, è rilevata qualsiasi variazione di fair value dell'attività che deve essere ricevuta nel periodo intercorrente tra tale data e la precedente data di negoziazione, nello stesso modo in cui si contabilizza l'attività acquistata.
All'atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico vengono rilevate al fair value, esso è rappresentato, salvo differenti indicazioni, dal corrispettivo pagato per l'esecuzione della transazione, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.
Sono classificate in questa categoria le attività finanziarie diverse da quelle classificate tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e tra le Attività finanziare valutate al costo ammortizzato. La voce, in particolare, include le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value, rappresentate dalle attività finanziarie che non soddisfano i requisiti per la valutazione al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva. Si tratta di attività finanziarie i cui termini contrattuali non prevedono esclusivamente rimborsi del capitale e pagamenti dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (cd. "SPPI test" non superato) oppure che non sono detenute nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali (Business model "Hold to Collect") o il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita di attività finanziarie (Business model "Hold to Collect and Sell"). Trovano, quindi, evidenza in questa voce:
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico sono valorizzate al fair value. Gli effetti dell'applicazione di tale criterio di valutazione sono imputati nel conto economico.
Per i criteri di determinazione del fair value, si rinvia alla sezione "Informativa sul Fair Value".


Le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita. Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall'esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.
Infine, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un'obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi, senza un ritardo rilevante ad altri soggetti terzi.
L'iscrizione iniziale delle attività finanziarie, per i titoli di capitale, avviene alla data di regolamento.
In particolare, al momento della contabilizzazione per data di regolamento, è rilevata qualsiasi variazione di fair value dell'attività che deve essere ricevuta nel periodo intercorrente tra tale data e la precedente data di negoziazione, nello stesso modo in cui si contabilizza l'attività acquistata.
All'atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva vengono rilevate al fair value, esso è rappresentato, salvo differenti indicazioni, dal corrispettivo pagato per l'esecuzione della transazione, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.
Sono classificate in questa categoria le attività finanziarie diverse da quelle classificate tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico e tra le Attività finanziare valutate al costo ammortizzato.
Trovano, quindi, evidenza in questa voce gli strumenti di capitale - non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto - per cui la Società applica l'opzione prevista, in sede di rilevazione iniziale, per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva sono valorizzate al fair value. Gli effetti dell'applicazione di tale criterio di valutazione sono rilevati nel Prospetto della redditività complessiva ed esposti tra le Riserve da valutazione nel patrimonio netto.
Per i criteri di determinazione del fair value, si rinvia alla sezione "Informativa sul Fair Value".
Le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita. Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall'esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.
Infine, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un'obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi, senza un ritardo rilevante ad altri soggetti terzi.
L'iscrizione iniziale dell'attività finanziaria avviene alla data di regolamento per i titoli di debito ed alla data di erogazione nel caso di crediti.
Il valore iniziale è pari al fair value dello strumento finanziario, pari normalmente per i crediti all'ammontare erogato comprensivo dei costi/proventi direttamente riconducibili al singolo strumento e, per i titoli di debito, al prezzo di sottoscrizione o di acquisto sul mercato.
Un'attività finanziaria è classificata fra le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato qualora:
Più in particolare, formano oggetto di rilevazione in questa voce:
Dopo l'iniziale rilevazione al fair value queste attività sono valutate al costo ammortizzato che determina la rilevazione di interessi in base al criterio del tasso di interesse effettivo pro rata temporis lungo la durata del credito.
Il valore di bilancio delle attività finanziarie al costo ammortizzato è rettificato al fine di tener conto di riduzioni/riprese di valore risultanti dal processo di valutazione (impairment) e si rimanda a quanto illustrato nella specifica sezione "Riduzione di valore (impairment) di attività finanziarie".
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Le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita. Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall'esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.
Infine, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un'obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi, senza un ritardo rilevante ad altri soggetti terzi.
Ad ogni data di bilancio, ai sensi dell'IFRS 9, le attività finanziarie diverse da quelle valutate al fair value con impatto a conto economico sono sottoposte ad una valutazione volta a verificare se esistano evidenze che possano far ritenere non interamente recuperabile il valore di iscrizione delle attività stesse. Un'analisi analoga viene effettuata anche per gli impegni ad erogare fondi e per le garanzie rilasciate che rientrano nel perimetro da assoggettare ad impairment ai sensi dell'IFRS 9.
Nel caso in cui tali evidenze sussistano (c.d. "evidenze di impairment"), le attività finanziarie in questione – coerentemente, ove esistenti, con tutte quelle restanti di pertinenza della medesima controparte – sono considerate deteriorate (impaired) e confluiscono nello stage 3. Per tali esposizioni devono essere rilevate rettifiche di valore pari alle perdite attese relative alla loro intera vita residua.
Per le attività finanziarie per cui non sussistono evidenze di impairment (strumenti finanziari non deteriorati), occorre, invece, verificare se esistono indicatori tali per cui il rischio creditizio della singola operazione risulti significativamente incrementato rispetto al momento di iscrizione iniziale. Le conseguenze di tale verifica, dal punto di vista della classificazione (o, più propriamente, dello staging) e della valutazione, sono le seguenti:
Il processo di impairment della Società si applica alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato che possono comprendere: prestiti, crediti commerciali, attivi patrimoniali derivanti da contratto, titoli di debito e alle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva che comprendo i titoli di capitale - non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto - per cui la Società applica l'opzione prevista, in sede di rilevazione iniziale, per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
Per i crediti commerciali, in considerazione di quanto previsto dall'IFRS 9 (par. 5.5.15-16) e della scarsa significatività della componente finanziaria di tali crediti, la Società ha optato per l'"Approccio Semplificato" che prevede sostanzialmente il calcolo delle perdite totali attese sulla base della vita residua dell'attività finanziaria. Considerato che la vita residua dei crediti commerciali è generalmente inferiore all'anno, il calcolo della Perdita attesa a dodici mesi e life time coincidono.
La voce accoglie le attività materiali classificate in base allo IAS 2 - Rimanenze, che si riferiscono al portafoglio immobiliare la Società, detenuto in un'ottica di dismissione.
Gli immobili in corso di ristrutturazione sono valutati al minore tra il costo, aumentato delle spese che ne incrementano il valore e degli oneri finanziari capitalizzabili, ed il corrispondente presunto valore di realizzo al netto dei costi diretti di vendita.
Gli immobili di trading sono valutati al minore tra il costo e il valore di presunto realizzo desunto da transazioni immobiliari similari per zona e tipologia. Il presunto valore di realizzo e il valore di mercato sono determinati sulla base di perizie indipendenti ovvero di valori inferiori cui la Direzione aziendale è disposta a vendere in forza di situazioni urbanistico/catastali non corrispondenti allo stato effettivo dei luoghi e problematiche di natura legale (quali l'occupazione abusiva dei beni).
Le eventuali svalutazioni, derivanti dalla valutazione sopra descritta, sono imputate alla relativa voce di conto economico.
Se vengono meno le ragioni che hanno comportato la svalutazione delle rimanenze, le svalutazioni iscritte in periodi precedenti sono ripristinate attraverso accredito al conto economico fino a concorrenza del minore tra il costo e il valore di presunto realizzo.
Le voci di natura corrente accolgono essenzialmente i crediti derivanti da forniture di servizi non finanziari, partite in attesa di sistemazione e poste non riconducibili ad altre voci dello stato patrimoniale tra cui, si ricordano, le partite fiscali diverse da quelle rilevate a voce propria e i ratei attivi diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle relative attività finanziarie, ivi inclusi quelli derivanti da contratti con i clienti ai sensi dell'IFRS 15, paragrafi 116 e successivi.
Relativamente all'impairment dei crediti commerciali, in considerazione di quanto previsto dall'IFRS 9 (par. 5.5.15-16) e della scarsa significatività della componente finanziaria di tali crediti, la Società ha optato per l'"Approccio Semplificato" di cui sopra al paragrafo "Riduzione di valore (impairment) di attività finanziarie".

Le attività e le passività fiscali correnti sono rilevate nello stato patrimoniale del bilancio rispettivamente nelle voci Attività fiscali dell'attivo e Debiti tributari del passivo mentre quelle differite rispettivamente nelle voci Imposte differite attive e Imposte differite passive.
In applicazione del "balance sheet method" le poste contabili della fiscalità corrente e differita comprendono:
differenze temporanee deducibili (rappresentate principalmente da oneri deducibili in futuro secondo la vigente disciplina tributaria sul reddito d'impresa);
riporto a nuovo di perdite fiscali non utilizzate;
riporto a nuovo di crediti di imposta non utilizzati;
eccetto i casi in cui:
passività fiscali differite, ossia debiti per imposte sul reddito da assolvere in periodi futuri come conseguenza di differenze temporanee tassabili (rappresentate principalmente dal differimento della tassazione di ricavi o dall'anticipazione nella deduzione di oneri secondo la vigente disciplina tributaria sul reddito d'impresa) eccetto i casi in cui:
In generale, le attività e le passività fiscali differite emergono nelle ipotesi in cui la deducibilità o l'imponibilità del costo o del provento sono differite rispetto alla loro rilevazione contabile. Le poste della fiscalità corrente includono gli acconti versati (attività correnti) e debiti da assolvere (passività corrente) per imposte sul reddito di competenza del periodo. I debiti per imposte correnti e i relativi crediti per acconti versati ancora in essere a fine esercizio sono iscritti in bilancio in un'unica voce per il loro ammontare netto.
Le imposte anticipate e quelle differite vengono contabilizzate a livello patrimoniale a saldi aperti e senza compensazioni.
Le attività fiscali e le passività fiscali correnti sono rilevate applicando le aliquote di imposta vigenti e sono contabilizzate come onere (provento) secondo il medesimo criterio di competenza economica dei costi e dei ricavi che le hanno originate. In particolare, la fiscalità corrente IRES ed IRAP è stata calcolata applicando le aliquote di imposta stabilite dalle disposizioni di legge in vigore, recependo ai fini IRES l'aliquota al 24%.
Le attività fiscali e le passività fiscali differite sono rilevate in base alle aliquote fiscali che, alla data di riferimento del bilancio, si prevede saranno applicabili nell'esercizio nel quale sarà realizzata l'attività o sarà estinta la passività, sulla base della vigente legislazione fiscale e sono periodicamente valutate al fine di tenere conto di eventuali modifiche normative. Le attività fiscali differite vengono contabilizzate soltanto nel caso in cui vi sia la probabilità del loro recupero da parte dei futuri redditi imponibili attesi valutati sulla base della capacità del gruppo di produrre redditi imponibili nei futuri esercizi. Le passività fiscali differite sono sempre contabilizzate. Presupposto per la rilevazione di tali attività per imposte anticipate è la considerazione che rispetto alle possibili evoluzioni societarie, si ritiene con ragionevole certezza che sarà realizzato un reddito imponibile a fronte del quale potranno essere utilizzate le differenze temporanee deducibili. In ossequio a quanto previsto dallo IAS 12, la probabilità che esista reddito imponibile futuro sufficiente all'utilizzo delle attività fiscali differite sarà oggetto di verifica periodica. Qualora dalla suddetta verifica risulti l'insufficienza di reddito imponibile futuro, le attività fiscali differite sono corrispondentemente ridotte.
Le imposte correnti e differite sono rilevate nel conto economico alla voce Imposte sul reddito, ad eccezione, ove presenti, di quelle imposte che si riferiscono a partite che sono accreditate o addebitate, nell'esercizio stesso o in un altro, direttamente a patrimonio netto le cui variazioni di valore sono rilevate direttamente nel Prospetto della redditività complessiva tra le riserve di valutazione.
Le imposte differite attive e passive sono cancellate al momento del loro recupero/ realizzo.
La Società classifica, in conformità con l'IFRS 5, le attività non correnti e i gruppi in dismissione come detenuti per vendita se il loro valore contabile sarà recuperato principalmente con un'operazione di vendita, anziché tramite il loro uso continuativo. Tali attività non correnti e gruppi in dismissione classificati come detenuti per la vendita sono valutati al minore tra il valore contabile ed il loro fair value al netto dei costi di vendita. I costi di vendita sono i costi aggiuntivi direttamente attribuibili alla vendita, esclusi gli oneri finanziari e le imposte. La condizione per la classificazione come detenuti per la vendita si considera rispettata solo quando la vendita è altamente probabile e l'attività o il gruppo in dismissione è disponibile per la vendita immediata nelle sue attuali condizioni. Le azioni richieste per concludere la vendita dovrebbero indicare che è improbabile che possano intervenire cambiamenti significativi nella vendita o che la vendita venga annullata. La Direzione deve essersi impegnata nella vendita, il cui completamento dovrebbe essere previsto entro un anno dalla data della classificazione.
L'ammortamento di immobili, impianti e macchinari e delle attività immateriali cessa nel momento in cui questi sono classificati come disponibili per la vendita.
Le singole attività (o i gruppi di attività in via di dismissione), sono iscritte rispettivamente alle voci Attività destinate alla vendita e Passività associate ad attività destinate alla vendita. Le attività destinate alla dismissione sono escluse dal risultato delle attività operative e sono presentate nel conto economico in un'unica riga come Proventi (Oneri) netti di attività destinate alla dismissione.


Nelle voci indicate vengono iscritte le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato rappresentate da debiti verso banche, i debiti verso altri finanziatori e i titoli in circolazione oltre che gli strumenti finanziari rilevati inizialmente al fair value con variazioni rilevate a conto economico.
Sono inoltre inclusi i debiti iscritti dall'impresa in qualità di locatario nell'ambito di operazioni di leasing.
Tali passività finanziarie sono registrate secondo il principio della data di regolamento e inizialmente iscritte al fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo ricevuto, al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili alla passività finanziaria.
Dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziare, eccetto quelle rilevate al fair value con variazioni rilevate a conto economico, sono valutate con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.
Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel prospetto dell'utile/(perdita).
Fanno eccezione le passività a breve termine, per le quali il fattore temporale risulta trascurabile, che rimangono iscritte per il valore incassato.
Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero adempiuta. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio di eventuali differenze tra i valori contabili.
I fondi per rischi ed oneri sono costituiti da passività rilevate quando:
l'impresa ha un'obbligazione attuale (legale o implicita) quale risultato di un evento passato;
Se queste condizioni non sono soddisfatte, non viene rilevata alcuna passività.
La voce accoglie gli accantonamenti relativi ad obbligazioni legali o connessi con rapporti di lavoro o contenziosi, anche fiscali, originati da un evento passato per i quali sia probabile l'esborso di risorse economiche per l'adempimento delle obbligazioni stesse, sempre che possa essere effettuata una stima attendibile del relativo ammontare.
Inoltre, vengono contabilizzate le passività potenziali per il personale dipendente.
Laddove l'elemento temporale sia significativo, gli accantonamenti vengono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette, ove adeguato, i rischi specifici delle passività. L'accantonamento può essere rilevato sia a conto economico nella voce "Accantonamenti a fondi rischi ed oneri" ed include anche gli interessi passivi maturati sui fondi che sono stati oggetto di attualizzazione sia, per alcune particolari tipologie di fondi, in contropartita ad altre voci di conto economico.
Gli importi accantonati sono determinati in modo che rappresentino la migliore stima della spesa richiesta per adempiere alle obbligazioni. La stima si determina considerando i rischi e le incertezze che attengono ai fatti e alle circostanze in esame.
In particolare, laddove l'effetto del differimento temporale nel sostenimento dell'onere sia significativo, l'ammontare dell'accantonamento è determinato come il valore attuale della miglior stima del costo che si suppone sarà necessario per estinguere l'obbligazione. Viene in tal caso utilizzato un tasso di attualizzazione tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato.
I fondi accantonati sono periodicamente riesaminati ed eventualmente rettificati per riflettere la migliore stima corrente. Quando, a seguito del riesame, il sostenimento dell'onere diviene improbabile, l'accantonamento viene stornato.
Un accantonamento è utilizzato solo a fronte degli oneri per i quali è stato originariamente iscritto.
L'accantonamento dell'esercizio, registrato alla voce Accantonamenti a fondi rischi e oneri del conto economico, include gli incrementi dei fondi dovuti al trascorrere del tempo ed è al netto delle eventuali riattribuzioni.
I benefici per i dipendenti, oltre ai benefici a breve termine quali ad esempio salari e stipendi, sono relativi a:
I benefici per i dipendenti successivi al rapporto di lavoro sono a loro volta suddivisi tra quelli basati su programmi a contribuzione definita e quelli su programmi a benefici definiti, a seconda delle prestazioni previste:
In tale contesto, in base alla Legge n. 296 del 27 dicembre 2006 (Legge Finanziaria 2007):

Gli altri benefici a lungo termine sono benefici per i dipendenti che non sono dovuti interamente entro i dodici mesi successivi al termine dell'esercizio in cui i dipendenti hanno prestato la loro attività.
Il valore di un'obbligazione a benefici definiti è pari al valore attuale dei pagamenti futuri, previsti come necessari per estinguere l'obbligazione derivante dall'attività lavorativa svolta dal dipendente nell'esercizio corrente ed in quelli precedenti.
Tale valore attuale è determinato utilizzando il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito". Tale metodo distribuisce il costo del beneficio uniformemente durante la vita lavorativa del dipendente.
I benefici per i dipendenti rientranti tra gli altri benefici a lungo termine, quali quelli derivanti da premi di anzianità che sono erogati al raggiungimento di una predefinita anzianità di servizio, sono iscritti in base alla valutazione alla data di bilancio della passività assunta, determinata utilizzando il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito".
Il Fondo TFR è rilevato tra le passività nella corrispondente voce "Benefici a dipendenti", mentre gli altri benefici successivi al rapporto di lavoro ed i benefici a lungo termine diversi vengono rilevati tra i "Fondi per rischi e oneri".
I costi per il servizio del programma (service costs) sono contabilizzati tra i costi del personale, così come gli interessi maturati (interest costs).
I profitti e le perdite attuariali (remeasurements) relativi ai piani a benefici definiti successivi al rapporto di lavoro sono rilevati integralmente tra le riserve di patrimonio netto nell'esercizio in cui si verificano. Tali profitti e perdite attuariali vengono esposti nel Prospetto della Redditività Complessiva, così come richiesto dallo IAS 1.
I profitti e le perdite attuariali (remeasurements) relativi agli altri benefici a lungo termine sono rilevati integralmente tra i costi del personale nell'esercizio in cui si verificano.
ricavi rappresentano il trasferimento di beni o servizi al cliente e sono rilevati per un ammontare pari al corrispettivo che si stima di avere diritto a ricevere in cambio dei suddetti beni o servizi e sono rilevati seguendo il modello dei 5 step (identificare il contratto con il cliente; identificare le obbligazioni di fare («performance obligation») nel contratto; determinare il prezzo dell'operazione; allocare il prezzo dell'operazione alle performance obligation; rilevare il ricavo quando l'entità soddisfa la performance obligation).
I ricavi derivanti da obbligazioni contrattuali con la clientela sono rilevati nel conto economico qualora sia probabile che l'entità riceva il corrispettivo a cui ha diritto in cambio dei beni o dei servizi trasferiti al cliente. Tale corrispettivo deve essere allocato alle singole obbligazioni di fare previste dal contratto e deve trovare riconoscimento come ricavo nel conto economico in funzione delle tempistiche di adempimento dell'obbligazione.
I ricavi possono trovare riconoscimento nel conto economico in un momento preciso o nel corso del tempo, mano a mano che l'entità adempie l'obbligazione di fare. Il corrispettivo promesso nel contratto con il cliente può includere importi fissi, importi variabili o entrambi.
Qualora l'entità riceva dal cliente un corrispettivo che prevede di rimborsare al cliente stesso, in tutto o in una parte, il ricavo ottenuto, deve essere rilevata una passività a fronte dei previsti futuri rimborsi. La stima di tale passività è oggetto di aggiornamento ad ogni data di bilancio o situazione infrannuale e viene condotta sulla base della quota parte del corrispettivo che l'entità si aspetta di non avere diritto.
Nel caso in cui l'entità riceva il pagamento o il pagamento è dovuto dal cliente prima che gli sia stato trasferito il controllo dei beni o servizi viene rilevata una passività contrattuale. Le passività derivanti da contratto sono rilevate come ricavi quando vengono soddisfatte le obbligazioni di fare nel relativo contratto (i.e. il controllo dei beni o servizi è stato trasferito al cliente).
I ricavi di vendita legati ai contratti di servicing per il recupero dei crediti gestiti in mandato vengono rilevati per competenza in base a quanto disciplinato nell'ambito dell'IFRS 15 (di seguito anche lo "Standard").
Il modello utilizzato per il riconoscimento dei ricavi di servicing viene allineato al soddisfacimento dell'obbligazione di fare.
In molti casi questo allineamento è già previsto dal contratto, pertanto:
Tuttavia, nel caso in cui la commissione sia ricevuta in anticipo in cambio di un obbligo di prestazione che viene fornito nel corso del tempo, lungo diversi periodi di rendicontazione, viene rinviato in bilancio l'importo complessivo della commissione e viene riconosciuta come ricavo lungo i periodi di riferimento in cui il servizio è fornito. In questi casi, la commissione verrà rilevata come ricavo in conto economico in proporzione al tempo (ossia in base a un criterio pro-quota).
I ricavi di vendita legati ai contratti di servicing per il recupero dei crediti gestiti in mandato vengono rilevati per competenza sulla base dell'attività svolta tempo per tempo, tramite l'utilizzo di procedure informatiche gestionali e di complessi processi di consuntivazione che tengono conto delle differenti specificità contrattuali di ciascun mandato. I contratti di servicing prevedono articolate clausole di diritti e doveri in capo a doValue nei rapporti con i clienti aderenti.
Nell'ambito delle consuntivazioni vengono rilevati quindi ricavi maturati nel periodo non ancora oggetto di una manifestata accettazione da parte del cliente che, a seconda delle previsioni contrattuali e dalla prassi consolidata, si può esplicare tramite l'emissione di fattura o di esplicita comunicazione.
Lo Standard richiede che per la determinazione del prezzo dell'operazione l'entità debba tenere conto dei termini del contratto e delle sue pratiche commerciali abituali. Il prezzo dell'operazione è l'importo del corrispettivo a cui l'entità ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento al cliente dei beni o servizi promessi. Il corrispettivo promesso nel contratto con il cliente può includere importi fissi, importi variabili o entrambi.
Per determinare il prezzo dell'operazione, l'entità deve considerare l'effetto di tutti gli elementi seguenti:
a) corrispettivo variabile;
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Nel dettaglio, il corrispettivo del contratto è variabile a seguito di riduzioni, sconti, rimborsi, incentivi, crediti, concessioni di prezzo, incentivi, bonus di esecuzione, penalità o altri elementi analoghi e può dipendere dal verificarsi o meno di un evento futuro. In presenza di corrispettivi variabili, la rilevazione del ricavo nel conto economico viene effettuata qualora sia possibile stimare in modo attendibile il ricavo e solo se risulta altamente probabile che tale corrispettivo non debba essere stornato dal conto economico, in tutto o in una parte significativa, quando successivamente sarà risolta l'incertezza legata al corrispettivo variabile.
Nell'ambito dei principali contratti di servicing della Società, le seguenti tipologie di commissioni sono considerate variabili:
Relativamente alla limitazione delle stime del corrispettivo variabile, le commissioni variabili che dipendono dal verificarsi di un evento futuro non vengono iscritte a conto economico prima di essere certe mediante una stima delle stesse in quanto il risolversi dell'incertezza (ossia il verificarsi dell'evento), potrebbe comportare lo storno completo del ricavo stimato nel caso fosse stato precedentemente iscritto.
In caso di ricezione di pagamenti anticipati da parte dei clienti esiste una componente di finanziamento significativa in considerazione del lasso temporale che intercorre dalla data nella quale viene incassato il pagamento fatto dal cliente e il trasferimento del servizio, così come dei tassi prevalenti nel mercato. Pertanto, il prezzo di transazione per questi contratti viene attualizzato, utilizzando il tasso di interesse implicito del contratto (e.g. il tasso di interesse che riporta il prezzo a pronti dell'attrezzatura al valore pagato in anticipo). Questo tasso è commisurato al tasso che sarebbe stato utilizzato in un'operazione finanziaria distinta tra la Società ed il cliente alla data di sottoscrizione del contratto. La Società applica l'espediente pratico per le anticipazioni di breve periodo ricevute dai clienti. L'ammontare del corrispettivo promesso non è infatti rettificato per tenere conto di componenti finanziarie significative se il periodo tra il trasferimento dei beni promessi o servizi e il pagamento è inferiore o uguale a un anno.
Relativamente al punto d) la Società non rileva tra i propri contratti di servicing alcuna clausola che porti all'individuazione di tali fattispecie.
I dividendi sono rilevati a conto economico nell'esercizio in cui ne viene deliberata la distribuzione.
I costi sono iscritti contabilmente nel momento in cui sono sostenuti nel rispetto del criterio della competenza.
Le perdite di valore sono iscritte a conto economico nell'esercizio in cui sono rilevate.
I contributi pubblici sono rilevati quando sussiste la ragionevole certezza che essi saranno ricevuti e che tutte le condizioni ad essi riferiti saranno soddisfatte. I contributi correlati a componenti di costo sono rilevati come ricavi e ripartiti sistematicamente tra gli esercizi in modo da essere commisurati al riconoscimento dei costi che intendono compensare. Il contributo correlato ad una attività viene riconosciuto come ricavo in quote costanti, lungo la vita utile attesa dell'attività di riferimento.
La movimentazione delle azioni proprie presenti in portafoglio è rilevata in contropartita diretta del patrimonio, ossia in riduzione di quest'ultimo per il controvalore degli acquisti e in aumento per il controvalore delle vendite.
Ciò implica che, in caso di successiva cessione, la differenza tra il prezzo di vendita delle azioni proprie e il relativo costo di riacquisto, al netto dell'eventuale effetto fiscale, è rilevata integralmente in contropartita al patrimonio netto.
I ratei ed i risconti che accolgono oneri e proventi di competenza del periodo maturati su attività e passività sono iscritti in bilancio a rettifica delle attività e passività a cui si riferiscono.
Si tratta di pagamenti a favore di dipendenti o altri soggetti assimilabili, come corrispettivo delle prestazioni di lavoro o altri servizi/beni ricevuti, basati su azioni rappresentative del capitale che consistono nell'assegnazione di diritti a ricevere azioni al raggiungimento di obiettivi quanti-qualitativi.
Il costo delle operazioni regolate con strumenti di capitale è determinato dal fair value alla data in cui l'assegnazione è effettuata. Il fair value dei pagamenti regolati con l'emissione di azioni è basato sul loro valore di quotazione in Borsa. Tale costo, assieme al corrispondente incremento di patrimonio netto alla voce Altre Riserve, è rilevato tra i Costi per il personale lungo il periodo in cui sono soddisfatte le condizioni relative al raggiungimento di obiettivi e/o alla prestazione del servizio. I costi cumulati rilevati a fronte di tali operazioni alla data di chiusura di ogni esercizio fino alla data di maturazione sono commisurati alla scadenza del periodo di maturazione e alla migliore stima del numero di strumenti partecipativi che verranno effettivamente a maturazione. Il costo o ricavo nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio rappresenta la variazione del costo cumulato rilevato all'inizio e alla fine dell'esercizio.
Le condizioni di servizio o di performance non vengono prese in considerazione quando viene definito il fair value del piano alla data di assegnazione. Si tiene però conto della probabilità che queste condizioni vengano soddisfatte nel definire la miglior stima del numero di strumenti di capitale che arriveranno a maturazione. Le condizioni di mercato sono riflesse nel fair value alla data di assegnazione. Qualsiasi altra condizione legata al piano, che non comporti un'obbligazione di servizio, non viene considerata come una condizione di maturazione. Le condizioni di non maturazione sono riflesse nel fair value del piano e comportano l'immediata contabilizzazione del costo del piano, a meno che non vi siano anche delle condizioni di servizio o di performance.

Nessun costo viene rilevato per i diritti che non arrivano a maturazione in quanto non vengono soddisfatte le condizioni di performance e/o di servizio. Quando i diritti includono una condizione di mercato o una condizione di non maturazione, questi sono trattati come se fossero maturati indipendentemente dal fatto che le condizioni di mercato o le altre condizioni di non maturazione cui soggiogano siano rispettate o meno, fermo restando che tutte le altre condizioni di performance e/o di servizio devono essere soddisfatte.
Se le condizioni del piano vengono modificate, il costo minimo da rilevare è il fair value alla data di assegnazione in assenza della modifica del piano stesso, nel presupposto che le condizioni originali del piano siano soddisfatte. Inoltre, si rileva un costo per ogni modifica che comporti un aumento del fair value totale del piano di pagamento, o che sia comunque favorevole per i dipendenti; tale costo è valutato con riferimento alla data di modifica. Quando un piano viene cancellato dall'entità o dalla controparte, qualsiasi elemento rimanente del fair value del piano viene spesato immediatamente a conto economico.
Si illustrano, qui di seguito, alcuni concetti rilevanti ai fini dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, oltre a quelli già trattati nei capitoli precedenti.
Il costo ammortizzato di un'attività o passività finanziaria è il valore a cui questa è stata misurata al momento della rilevazione iniziale, al netto dei rimborsi di capitale, aumentato o diminuito dall'ammortamento complessivo calcolato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo su qualsiasi differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza e dedotta qualsiasi svalutazione a seguito di una riduzione di valore o di irrecuperabilità (impairment).
Il criterio dell'interesse effettivo è il metodo di ripartizione degli interessi attivi o passivi lungo la durata di un'attività o passività finanziaria. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i pagamenti o incassi futuri attesi lungo la vita dello strumento finanziario al valore contabile netto dell'attività o passività finanziaria. Esso include tutti gli oneri e punti base pagati o ricevuti tra le parti di un contratto che sono parte integrante di tale tasso, i costi di transazione e tutti gli altri premi o sconti.
Tra le commissioni che sono considerate parte integrante del tasso di interesse effettivo vi sono le commissioni iniziali ricevute per l'erogazione o l'acquisto di un'attività finanziaria che non sia classificata come valutata al fair value, quali, ad esempio, quelle ricevute a titolo di compenso per la valutazione delle condizioni finanziarie del debitore, per la valutazione e la registrazione delle garanzie e, più in generale, per il perfezionamento dell'operazione.
I costi di transazione, a loro volta, includono gli onorari e le commissioni pagati ad agenti (inclusi i dipendenti che svolgono la funzione di agenti di commercio), consulenti, mediatori e operatori, i contributi prelevati da organismi di regolamentazione e dalle Borse valori, le tasse e gli oneri di trasferimento. I costi di transazione non includono invece costi di finanziamento o costi interni amministrativi o di gestione.
L'IFRS 13 al paragrafo 9 definisce il fair value come "il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione".
La valutazione al fair value presuppone che l'operazione di vendita di un'attività o di trasferimento di una passività abbia luogo in un mercato c.d. principale, definibile come il mercato che presenta i maggiori volumi e livelli di negoziazione per l'attività/passività oggetto di valutazione. In assenza di un mercato principale, occorre assumere come riferimento il mercato più vantaggioso, ovvero il mercato che massimizza l'ammontare che sarebbe incassato nella vendita di un'attività o minimizza l'ammontare che verrebbe pagato nel trasferimento di una passività, dopo aver considerato i costi di transazione.
Con l'intento di massimizzare la coerenza e la comparabilità delle misurazioni dei fair value e della relativa informativa, l'IFRS 13 stabilisce una gerarchia del fair value che suddivide in tre livelli i parametri utilizzati per misurare il fair value:
prezzi quotati su mercati attivi per strumenti similari;
parametri osservabili quali tassi di interesse o curve di rendimento, volatilità implicite, rischio di pagamento anticipato, tassi di default e fattori di illiquidità;
parametri non osservabili ma supportati e confermati da dati di mercato.
Tale classificazione ha l'obiettivo di stabilire una gerarchia in termini di oggettività del fair value in funzione del grado di discrezionalità adottato, dando la precedenza all'utilizzo di parametri osservabili sul mercato. La gerarchia del fair value è inoltre definita in base ai dati di input utilizzati nei modelli di determinazione del fair value e non in base ai modelli valutativi stessi.
Di seguito si riportano le informazioni richieste dall'IFRS 13 con riguardo ai portafogli contabili valutati al fair value su base ricorrente. Per le attività finanziarie non valutate al fair value la Società ritiene che il valore contabile sia un'approssimazione ragionevole del fair value.
Non sono presenti alla data di redazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2021 attività o passività valutate al fair value su base non ricorrente.

Gli ABS vengono valutati tramite il modello valutativo discounted cash flow che si basa sulla stima dei flussi di cassa pagati dal titolo e sulla stima di uno spread per l'attualizzazione.
I titoli di capitale sono assegnati al Livello 1 quando è disponibile una quotazione su un mercato attivo considerato liquido e al Livello 3 quando non vi sono quotazioni o le quotazioni sono state sospese a tempo indeterminato. Tali strumenti sono classificati come Livello 2 solo nel caso in cui il volume di attività sul mercato di quotazione è significativamente ridotto. Per i titoli di capitale valutati al costo, un impairment è previsto qualora il costo superi il valore recuperabile in modo significativo e/o prolungato nel tempo.
I fondi sono classificati come Livello 1 in caso essi siano quotati su un mercato attivo; in caso ciò non si verifichi, essi sono classificati come Livello 3 e sono valutati attraverso un credit adjustment del NAV basato sulle caratteristiche specifiche del singolo fondo.
Per la determinazione del fair value degli IRS è utilizzata la tecnica definita net discounted cash flow analysis a cui è assegnato il Livello 2.
Il fair value dei derivati non scambiati su un mercato attivo deriva dall'applicazione di tecniche di valutazione mark to model. Quando è presente un mercato attivo per i parametri di input al modello valutativo delle differenti componenti del derivato, il fair value viene determinato in base alle quotazioni di mercato delle stesse. Le tecniche di valutazione basate su input osservabili sono classificate come Livello 2 mentre quelle basate su significativi input non osservabili sono classificate come Livello 3.
Al fine di valutare posizioni per le quali le fonti di mercato non forniscono un prezzo di mercato direttamente osservabile vengono utilizzate specifiche tecniche di valutazione diffuse sul mercato e descritte di seguito.
Le tecniche di valutazione basate sul discounted cash flow, generalmente consistono nella determinazione di una stima dei flussi di cassa futuri attesi lungo la vita dello strumento. Il modello richiede la stima dei flussi di cassa e l'adozione di parametri di mercato per lo sconto: il tasso o il margine di sconto riflette lo spread di credito e/o di finanziamento richiesti dal mercato per strumenti con profili di rischio e di liquidità simili, al fine di definire un "valore attualizzato". Il fair value del contratto è dato dalla somma dei flussi di cassa futuri attualizzati.
Tecnica di valutazione che utilizza i prezzi generati da transazioni di mercato che coinvolgono attività, passività o gruppi di attività e passività identiche o paragonabili.
Il NAV (Net asset value) è la differenza tra il valore totale delle attività del fondo e le passività. Un aumento del NAV coincide con un aumento nella misura del fair value. Solitamente per i fondi classificati a Livello 3 il NAV rappresenta una valutazione risk-free, quindi in questo caso il NAV viene aggiustato per considerare il rischio di default dell'emittente e lo sconto di liquidità.
Agli strumenti finanziari viene associato un certo livello di fair value sulla base dell'osservabilità degli input utilizzati per la valutazione.
Quando il fair value è misurato direttamente utilizzando un prezzo osservabile e quotato in un mercato attivo, il processo di attribuzione della gerarchia assegnerà il Livello 1. Quando il fair value deve essere misurato attraverso un comparable approach o attraverso l'utilizzo di un modello di pricing, il processo di attribuzione della gerarchia assegnerà il Livello 2 o il Livello 3, a seconda dell'osservabilità di tutti gli input significativi utilizzati nella valutazione.
Nella scelta fra le diverse tecniche di valutazione viene utilizzata quella che massimizza l'utilizzo degli input osservabili.
Tutti i trasferimenti tra i livelli di gerarchia del fair value vengono effettuati con riferimento alla data di chiusura del periodo di bilancio.
I principali fattori che contribuiscono ai trasferimenti tra i livelli di fair value (sia tra il Livello 1 ed il Livello 2, che all'interno del Livello 3) comprendono cambiamenti nelle condizioni di mercato e affinamenti nei modelli valutativi e nei pesi relativi degli input non osservabili utilizzati nella misurazione del fair value.
La tabella seguente riporta la ripartizione delle attività e passività che sono valutate al fair value, per livello gerarchico di valutazione del fair value.
Il Livello 3 della categoria "Attività finanziarie rilevate al fair value tra le componenti di conto economico" include principalmente:
il valore delle notes emesse dalle società veicolo di cartolarizzazione:
Romeo SPV e Mercuzio Securitisation, pari al 5% del totale dei titoli;
Cairo, le cui notes mezzanine sono state acquistate il 5 giugno 2020 in concomitanza con l'acquisizione della controllata doValue Greece;
Mexico, acquistate nel mese di dicembre 2021 e residuanti nel 5% del totale dei titoli subordinati emessi dal veicolo;

Il Livello 3 della categoria "Attività finanziarie rilevate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" include il valore degli strumenti di capitale relativi alla sopraccitata partecipazione di minoranza nella società BidX1, per la quale doValue applica in sede di rilevazione iniziale l'opzione per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
Il fair value di queste attività finanziarie è stato determinato sulla base dei contratti di acquisizione delle quote societarie e dei parametri economico-finanziari desumibili dai piani pluriennali della società acquisita. Non trattandosi di parametri osservabili sul mercato (direttamente o indirettamente) tali attività rientrano sotto il profilo della gerarchia nel Livello 3.
Il Livello 3 della categoria relativa alle "Altre passività finanziarie" accoglie:
Il fair value di queste passività finanziarie è stato determinato sulla base dei contratti di acquisizione delle quote societarie e dei parametri economico-finanziari desumibili dai piani pluriennali delle società acquisite. Non trattandosi di parametri osservabili sul mercato (direttamente o indirettamente) tali passività rientrano sotto il profilo della gerarchia nel Livello 3.
Il Livello 2 delle "Altre passività finanziarie" accoglie per l'esercizio 2020 il fair value dei contratti derivati posti a copertura del Facility Loan stipulato per finanziare l'acquisto della partecipazione in Altamira e per il rifinanziamento dell'indebitamento pre-esistente della medesima partecipata ed estinti nel corso del 2021 in occasione dell'estinzione del Facility Loan.
| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | |
| Attività finanziarie rilevate al fair value tra le componenti di conto economico |
- | - | 46.269 | - | - | 63.595 |
| Quote OICR | - | - | 25.805 | - | - | 26.855 |
| Titoli di debito | - | - | 18.881 | - | - | 36.740 |
| Derivati non di copertura | - | - | 1.583 | - | - | |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | 9.989 | - | - | - |
| Titoli di Capitale | - | - | 9.989 | - | - | - |
| Totale | - | - | 56.258 | - | - | 63.595 |
| Altre passività finanziarie | - | - | 23.044 | - | 454 | 29.894 |
| Earn-out | - | - | 23.044 | - | - | 29.894 |
| Derivati di copertura | - | - | - | - | 454 | - |
| Totale | - | - | 23.044 | - | 454 | 29.894 |




Informazioni
3.0
sullo Stato
Patrimoniale

I movimenti del periodo sono riportati nella tabella che segue.
| (€/000) | Software | Marchi | Immobilizzazioni in corso e acconti |
Avviamento | Altre attività immateriali |
Totale 31/12/2021 |
Totale 31/12/2020 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esistenze iniziali lorde | 24.454 | 61 | 1.474 | - | - | 25.989 | 2.661 |
| Riduzioni di valore iniziali | (16.427) | (8) | - | - | - | (16.435) | (2.222) |
| Esistenze iniziali nette | 8.027 | 53 | 1.474 | - | - | 9.554 | 439 |
| Aumenti | 6.738 | 11 | 1.402 | - | - | 8.151 | 23.510 |
| Acquisti | 5.441 | 11 | 2.877 | - | - | 8.329 | 6.724 |
| Operazioni di aggregazione aziendale |
- | - | - | - | - | - | 17.629 |
| Altre variazioni | 1.297 | - | (1.475) | - | - | (178) | (843) |
| Diminuzioni | (4.329) | (4) | - | - | - | (4.333) | (14.395) |
| Vendite | - | - | - | - | - | - | (182) |
| Operazioni di aggregazione aziendale |
- | - | - | - | - | - | (11.144) |
| Ammortamenti | (4.402) | (4) | - | - | - | (4.406) | (3.527) |
| Altre variazioni | 73 | - | - | - | - | 73 | 458 |
| Esistenze finali lorde | 31.192 | 72 | 2.876 | - | - | 34.140 | 25.989 |
| Riduzioni di valore finali | (20.756) | (12) | - | - | - | (20.768) | (16.435) |
| Esistenze finali nette | 10.436 | 60 | 2.876 | - | - | 13.372 | 9.554 |
Gli incrementi dell'esercizio sono dovuti essenzialmente a nuovi sviluppi software, prevalentemente riferibili agli applicativi di business e gestionali delle posizioni non-performing nonché per l'implementazione di applicativi gestionali e contabili.
Le diminuzioni dell'esercizio sono essenzialmente ascrivibili alle quote di ammortamento di periodo.
| (€/000) | Fabbricati | Mobili | Impianti elettronici |
Altre | Totale 31/12/2021 |
Totale 31/12/2020 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Esistenze iniziali lorde | 20.262 | 2.116 | 1.832 | 9.198 | 33.408 | 23.799 |
| Riduzioni di valore iniziali | (10.282) | (1.729) | (1.459) | (5.318) | (18.788) | (8.245) |
| Esistenze iniziali nette | 9.980 | 387 | 373 | 3.880 | 14.620 | 15.554 |
| Rettifiche esistenze iniziali | - | - | - | - | - | - |
| Aumenti | (835) | (80) | 4.530 | (4.540) | (925) | 11.099 |
| Acquisti | 251 | 11 | 4 | 261 | 527 | 5.949 |
| di cui: Diritto d'uso | 133 | - | - | 185 | 318 | 5.149 |
| Operazioni di aggregazione aziendale | - | - | - | - | - | 5.729 |
| Spese per migliorie capitalizzate | - | - | - | - | - | - |
| Riprese di valore | - | - | - | - | - | - |
| Altre variazioni | (1.086) | (91) | 4.526 | (4.801) | (1.452) | (579) |
| Diminuzioni | (3.947) | (39) | (118) | (2.097) | (6.201) | (12.033) |
| Vendite | - | - | - | - | - | (1.490) |
| Operazioni di aggregazione aziendale | - | - | - | - | - | (4.251) |
| Ammortamenti | (4.471) | (130) | (141) | (2.329) | (7.071) | (7.324) |
| di cui: Diritto d'uso | (4.141) | - | - | (2.001) | (6.142) | (6.276) |
| Perdita di valore | - | - | - | - | - | - |
| Trasferimenti a attività destinate alla vendita |
- | - | - | - | - | - |
| Altre variazioni | 524 | 91 | 23 | 232 | 870 | 1.032 |
| Esistenze finali lorde | 19.427 | 2.036 | 6.362 | 4.658 | 32.483 | 33.408 |
| Riduzioni di valore finali | (14.229) | (1.768) | (1.577) | (7.415) | (24.989) | (18.788) |
| Esistenze finali nette | 5.198 | 268 | 4.785 | (2.757) | 7.494 | 14.620 |
Nel corso dell'esercizio doValue ha rilevato decrementi netti di attività per €0,7 milioni prevalentemente derivanti dalla maturazione della quota di competenza dell'ammortamento.
Per un dettaglio sulla movimentazione dei diritti d'uso si rimanda alla Nota 20.

| Denominazione imprese | Sede legale e |
Paese | Tipo di rapporto |
Rapporto di partecipazione |
Disponibilità voti % (2) |
||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| operativa | (1) | Impresa partecipante | Quota % | ||||
| 1. | doValue S.p.A. | Verona | Italia | Controllante | |||
| 2. | doNext S.p.A. (già Italfondiario S.p.A.) |
Roma | Italia | 1 | doValue S.p.A. | 100% | 100% |
| 3. | doData S.r.l. | Roma | Italia | 1 | doValue S.p.A. | 100% | 100% |
| 4. | Altamira Asset Management S.A. |
Madrid | Spagna | 1 | doValue S.p.A. | 85% | 85% |
| 5. | doValue Portugal, Unipessoal Limitada |
Lisbona | Portogallo | 1 | Altamira Asset Management S.A. |
100% | 100% |
| 6. | Altamira Asset Management Cyprus Limited |
Nicosia | Cipro | 1 | Altamira Asset Management S.A. |
100% | 100% |
| 7. | doValue Cyprus Limited | Nicosia | Cipro | 1 | doValue S.p.A. + Altamira AM S.A. |
94%+6% | 94%+6% |
| 8. | doValue Greece Loans and Credits Claim Management Société Anonyme |
Moschato | Grecia | 1 | doValue S.p.A. | 80% | 80% |
| 9. | doValue Greece Real Estate Services single member Société Anonyme |
Moschato | Grecia | 1 | doValue S.p.A. | 100% | 100% |
| 10. | Zarco STC, S.A. | Lisbona | Portogallo | 1 | doValue Portugal, Unipessoal Limitada |
100% | 100% |
| 11. | Adsolum Real Estate S.L. | Madrid | Spagna | 1 | Altamira Asset Management S.A. |
100% | 100% |
Legenda
(1) Tipo di rapporto:
1 = maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria
2 = influenza dominante nell'assemblea ordinaria
3 = accordi con altri soci 4 = altre forme di controllo
5 = direzione unitaria ex art. 39, comma 1, del "decreto legislativo 136/2015"
6 = direzione unitaria ex art. 39, comma 2, del "decreto legislativo 136/2015"
(2) Disponibilità voti nell'assemblea ordinaria. I diritti di voto riportati si considerano effettivi
| Descrizione | Esistenze iniziali |
Operazioni di aggregazione aziendale |
Altre variazioni (Esistenze Lorde) (+/-) |
Vendite | Decrementi di capitale |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| doNext S.p.A. (già Italfondiario S.p.A.) |
3.671 | - | - | - | - | 3.671 |
| doData S.r.l. | 539 | - | - | - | - | 539 |
| DoValue Hellas | 1.233 | (243) | - | - | (990) | - |
| DoValue Cyprus Limited | 1 | - | - | - | - | 1 |
| DoValue Greece | 138.545 | 243 | (1.350) | (357) | - | 137.081 |
| Altamira Asset Management S.a. |
208.409 | - | 178 | - | - | 208.587 |
| Dovalue Greece Real Estate Services |
2.000 | - | - | - | - | 2.000 |
| Esistenze finali | 354.398 | - | (1.172) | (357) | (990) | 351.879 |
La voce accoglie esclusivamente Partecipazioni in società controllate.
Nel periodo si rileva una diminuzione netta di €2,5 milioni dovuta all'effetto combinato delle variazioni connesse ai seguenti fenomeni:
Per quanto riguarda in particolare gli investimenti partecipativi di controllo nelle società Altamira Asset Management e doValue Greece, relativi ad operazioni di aggregazione aziendale riguardanti imprese e rami d'azienda, realizzate con controparti esterne al Gruppo e contabilizzate in base al purchased method così come previsto dal principio contabile IFRS 3 "Aggregazioni aziendali", si rappresenta che il Gruppo ha effettuato il test di impairment sui valori delle immobilizzazioni immateriali e sul goodwill al 31 dicembre 2021, come indicato dal principio contabile internazionale IAS 36 "Riduzione di valore delle attività.
A tal fine, in continuità con l'esercizio svolto sui dati al 31 dicembre 2020, sono state utilizzate le Unità Generatrici di Flussi Finanziari (Cash Generating Unit - CGU) identificate nelle due zone di segmentazione geografica di pertinenza di Altamira Asset Management e delle sue controllate e di doValue Greece, ovvero la CGU Iberia (Spagna e Portogallo) e la CGU Grecia e Cipro, e si è provveduto a determinare sulle stesse l'allocazione delle attività immateriali e dell'avviamento. Ai fini dell'esecuzione del test è stata considerata l'informativa prospettica determinata in coerenza con le più recenti ipotesi di scenario raccolte dalle controllate e riflesse all'interno del piano industriale 2022-2024 approvato lo scorso 25 gennaio 2022 dal Consiglio di Amministrazione di doValue e sono stati adeguatamente stimati i valori d'uso correnti attribuibili ai singoli contratti di servicing attivi, considerando i rispettivi flussi reddituali attesi lungo l'intero arco della vita utile. Il valore recuperabile complessivo delle CGU alla data del 31 dicembre 2021, si conferma, per entrambe le acquisizioni, ampiamente capiente sia rispetto al valore netto contabile consolidato delle attività immateriali comprensivo del goodwill, sia rispetto al valore di iscrizione delle rispettive partecipazioni nel bilancio separato della capogruppo doValue.

Di seguito si riporta un riepilogo delle attività finanziarie, diverse dalle disponibilità liquide, possedute al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020.
| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 |
|---|---|---|
| Attività finanziarie non correnti | 166.894 | 234.171 |
| Attività finanziarie rilevate al fair value tra le componenti di conto economico |
44.753 | 63.595 |
| Quote OICR | 25.805 | 26.855 |
| Titoli di debito | 18.881 | 36.740 |
| Derivati non di copertura | 67 | - |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 112.152 | 170.576 |
| Crediti verso clientela | 112.152 | 170.576 |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
9.989 | - |
| Titoli di capitale | 9.989 | - |
| Attività finanziarie correnti | 60.401 | 77.336 |
| Attività finanziarie rilevate al fair value tra le componenti di conto economico |
1.516 | - |
| Derivati non di copertura | 1.516 | - |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 58.885 | 77.336 |
| Crediti verso clientela | 58.885 | 77.336 |
| Totale | 227.295 | 311.507 |
Tra le Attività finanziarie non correnti vengono incluse le quote di O.I.C.R. che si riferiscono al fair value dell'importo versato negli anni precedenti a fronte delle residue 27 quote del fondo di investimento alternativo mobiliare chiuso riservato Italian Recovery Fund (già Atlante II). A fronte dei versamenti effettuati negli esercizi precedenti, al 31 dicembre 2021 residua una quota minima iscritta tra gli impegni pari ad €1,2 milioni. Il fair value di tali quote viene determinato attraverso un credit adjustment del NAV basato sulle caratteristiche specifiche comunicate dal Fondo.
I titoli di debito registrano una diminuzione di €17,9 milioni dovuta all'effetto combinato della cessione per €20,6 milioni di titoli ABS, mezzanine e junior, riconducibili alla cartolarizzazione Relais e del nuovo investimento per €2,4 milioni riferibile al residuo a fine esercizio dell'originaria acquisizione di tioli ABS nell'ambito del progetto Mexico più ampiamente descritto nei Fatti di rilievo intervenuti nel periodo della Relazione sulla Gestione. Nell'ambito di tale progetto doValue ha sottoscritto un importo pari a €45,0 milioni di notes mezzanine e junior pari al 95% delle notes emesse dal veicolo. Il 90% del totale delle notes oggetto di emissione è stato contestualmente venduto ad un terzo investitore con il realizzo di una plusvalenza pari a €4,6 milioni. Conseguentemente in portafoglio residuano a fine esercizio il 5% delle notes emesse, sia con riferimento alle notes mezzanine che junior.
Oltre alle già citate notes Mexico, il saldo dei titoli di debito è composto dal fair value dei titoli ABS relativi per €13,8 alle cartolarizzazioni Cairo, acquisiti nell'ambito dell'operazione di acquisizione di Eurobank-FPS (ora doValue Greece), e per €2,7 milioni alle cartolarizzazioni Romeo SPV e Mercuzio Securitisation. Per queste ultime l'ammontare sottoscritto da doValue corrisponde al 5% del totale delle notes emesse dai due veicoli.
Il decremento di €58,4 milioni della voce Crediti verso clientela ricondotta tra le Attività finanziarie non correnti è riferibile alla riduzione della quota non corrente dei finanziamenti attivi di natura intercompany erogati alle controllate doValue Greece (per €22,7 milioni) ed Altamira (per €35,7 milioni) per effetto della riclassifica nelle poste correnti.
I titoli di capitale classificati al fair value con impatto sulla redditività complessiva comprendono nuovi investimenti per complessivi €10,0 milioni effettuati nel corso dell'esercizio composti da €1,5 milioni, pari all'11,46% della QueroQuitar S.A. e da €8,5 milioni, pari al 15,2% della BidX1 Acquisitions Ltd.. Collegate a quest'ultimo investimento sono state sottoscritte da doValue alcune opzioni, tra cui una underperformance option e una call option che prevedono l'acquisto di ulteriori quote nella società BidX1 Acquisitions Ltd al verificarsi di determinate condizioni ed i cui fair value sono esposti nella sottovoce Derivati non di copertura, rispettivamente, tra le Attività finanziarie correnti e tra le Attività finanziarie non correnti.
Per maggiori informazioni si rimanda a quanto esposto nei Fatti di rilievo intervenuti nel periodo della Relazione sulla gestione.
Per quanto riguarda le Attività finanziarie correnti, si registra il decremento della voce Crediti verso clientela riferibile per €12,5 milioni al finanziamento attivo di natura intercompany erogato alla controllata doValue Greece e per €5,4 milioni alla cessione della quota residua dell'investimento, di natura opportunistica e non ricorrente, effettuato su un portafoglio di crediti non-performing.


Le voci evidenziano la fiscalità anticipata per differenze temporanee deducibili nei futuri esercizi.
La voce Imposte differite attive ricomprende le quote relative alle svalutazioni dei crediti e le attività fiscali anticipate determinate puntualmente sulla base delle consistenze mantenute delle componenti alle quali si riferiscono (cause, stanziamenti sul personale).
A tal proposito si rappresenta che doValue ha esercitato l'opzione sul mantenimento della possibilità di trasformazione in crediti di imposta di attività per imposte anticipate ai sensi dell'art. 11 D.Lgs. n. 59 del 3/5/2016 convertito dalla Legge n. 119 del 30/06/2016. Tale norma ha introdotto il regime opzionale con la finalità di rimuovere le criticità emerse in sede comunitaria circa l'incompatibilità della disciplina di trasformazione delle DTA con la normativa in materia di aiuti di Stato, facendo sì che la convertibilità in crediti d'imposta delle DTA qualificate sia garantita solo a fronte di uno specifico canone da corrispondersi sull'ammontare di tali DTA.
Con riferimento alle imposte anticipate di cui alla Legge 214/2011, per espressa previsione normativa di cui all'art. 56 del Decreto-Legge n. 225 del 29/12/2010, non sono deducibili i componenti negativi corrispondenti alle attività per imposte anticipate trasformate in credito d'imposta, procedendo ad annullare prioritariamente variazioni in diminuzione a scadenza più prossima per un ammontare cui corrisponde un'imposta pari alle DTA trasformate.
La legge di Bilancio 2019 (L. 145/2018) ha modificato il regime transitorio previsto dall'art. 16 commi 3-4 e 8-9 del DL 83/2015 in ordine alla deducibilità, sia ai fini IRES sia IRAP, delle perdite su crediti di banche, società finanziarie ed assicurazioni. La citata legge sostanzialmente ha differito al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2026, sia ai fini IRES che IRAP, la deducibilità della quota del 10% dell'ammontare delle svalutazioni e delle perdite su crediti verso la clientela iscritti in bilancio a tale titolo, originariamente prevista per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2018.
Successivamente la legge di Bilancio 2020 (L. 160/2019), all'articolo 1, commi 712-715, ha disposto il differimento della deduzione dei componenti negativi IRES. Nello specifico, la deducibilità, ai fini IRES e IRAP, dello stock di svalutazioni e perdite su crediti per gli enti creditizi e finanziari, pari al 12%, originariamente stabilita per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2019, viene rinviata ai periodi d'imposta in corso al 31 dicembre 2022 e ai tre successivi. Il differimento avviene in quote costanti.
Per effetto di tali disposizioni di legge, l'ammontare delle imposte anticipate iscritte a bilancio inizierà a "movimentarsi" a partire dal 2023, invece che dal 2022, come previsto dalla precedente proroga intervenuta con la legge di bilancio 2019.
Con riferimento a quanto previsto dallo IAS 12, le attività per imposte anticipate sono sottoposte a probability test tenendo conto di proiezioni economiche prevedibili per gli esercizi futuri e al fine di verificare che vi siano redditi imponibili futuri a fronte dei quali sia possibile utilizzare le medesime.
Il test eseguito sui dati al 31 dicembre 2021 ha tenuto conto delle previsioni per il periodo 2022-24 stressate causa COVID, il quale ha evidenziato una base imponibile capiente che si conferma in grado di assorbire la fiscalità anticipata iscritta.
Nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 si rileva una diminuzione complessiva delle DTA per un ammontare di €0,8 milioni.
I criteri utilizzati per l'iscrizione della fiscalità differita "attiva" possono essere così riassunti:
La fiscalità IRES ed IRAP è stata calcolata applicando le aliquote di imposta stabilite dalle disposizioni di legge in vigore, recependo ai fini IRES l'aliquota al 24%.
Per quanto riguarda invece la determinazione della aliquota IRAP, doValue mantiene i requisiti di Holding di partecipazione non finanziaria al 31 dicembre 2021. A seguito di tale classificazione doValue determina la base imponibile come le società ordinarie, oltre a tener conto della differenza tra gli interessi attivi e proventi assimilati e gli interessi passivi e oneri assimilati nei limiti previsti fiscalmente e trovando applicazione anche l'aliquota maggiorata (pari al 5,57% salvo diverse disposizioni delle singole Regioni competenti), come applicata agli enti creditizi e finanziari.
| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 |
|---|---|---|
| Accantonamenti in contropartita a Conto Economico | 61.728 | 60.714 |
| Svalutazioni su crediti | 49.329 | 49.330 |
| Perdite fiscali riportabili in futuro | 6.680 | 6.900 |
| Accantonamenti fondo rischi e oneri | 3.485 | 4.319 |
| Immobili, impianti e macchinari / attività immateriali | 205 | 83 |
| Spese amministrative | 43 | 39 |
| Altre attività / passività | 1.986 | 43 |
| Accantonamenti in contropartita a Patrimonio Netto | 449 | 524 |
| Piani a benefici definiti | 449 | 415 |
| Copertura dei flussi finanziari | - | 109 |
| Totale | 62.177 | 61.238 |

| (€/000) | Contropartita C.E. |
Contropartita P.N. |
Totale 31/12/2021 |
Totale 31/12/2020 |
|---|---|---|---|---|
| Esistenze iniziali | 60.714 | 524 | 61.238 | 60.605 |
| Rettifiche esistenze iniziali | - | - | - | 158 |
| Aumenti | 3.722 | - | 3.722 | 2.844 |
| Imposte anticipate rilevate nell'esercizio | 3.401 | - | 3.401 | 2.677 |
| - Relative a precedenti esercizi | - | - | - | 35 |
| - Altre | 3.401 | - | 3.401 | 2.642 |
| Altre variazioni | 321 | - | 321 | - |
| Operazioni di aggregazione aziendale | - | - | - | 167 |
| Diminuzioni | (2.708) | (75) | (2.783) | (2.369) |
| Imposte anticipate annullate nell'esercizio | (2.708) | - | (2.708) | (2.369) |
| - Rigiri | (2.708) | - | (2.708) | (2.369) |
| Altre variazioni | - | (75) | (75) | - |
| Totale | 61.728 | 449 | 62.177 | 61.238 |
| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 |
|---|---|---|
| Accantonamenti in contropartita P.N. | 20 | 20 |
| Totale | 20 | 20 |
| (€/000) | Contropartita C.E. |
Contropartita P.N. |
Totale 31/12/2021 |
Totale 31/12/2020 |
|---|---|---|---|---|
| Esistenze iniziali nette | - | 20 | 20 | 20 |
| Rettifiche esistenze iniziali | - | - | - | - |
| Aumenti | - | - | - | - |
| Imposte differite rilevate nell'esercizio | - | - | - | - |
| - Relative a precedenti esercizi | - | - | - | - |
| - Dovute al mutamento di criteri contabili | - | - | - | - |
| - Altre | - | - | - | - |
| Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali | - | - | - | - |
| Altre variazioni | - | - | - | |
| Operazioni di aggregazione aziendale | - | - | - | - |
| Diminuzioni | - | - | - | - |
| Imposte differite annullate nell'esercizio | - | - | - | - |
| - Rigiri | - | - | - | - |
| - Dovute al mutamento di criteri contabili | - | - | - | - |
| - Altre | - | - | - | - |
| Riduzioni di aliquote fiscali | - | - | - | - |
| Altre variazioni | - | - | - | - |
| Totale | - | 20 | 20 | 20 |

Si espone di seguito un dettaglio della composizione delle altre attività correnti e non correnti al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020.
| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 |
|---|---|---|
| Altre attività non correnti | 229 | 261 |
| Altre attività correnti | 6.039 | 8.705 |
| Ratei / Risconti attivi | 1.703 | 2.067 |
| Partite relative al personale dipendente | 867 | 1.475 |
| Crediti per anticipi | 1.528 | 4.789 |
| Crediti tributari | 1.529 | 181 |
| Altre partite | 412 | 193 |
| Totale | 6.268 | 8.966 |
Le voci complessivamente presentano un decremento di €2,7 milioni rispetto al 31 dicembre 2020, essenzialmente dovuto all'effetto combinato derivante:
La voce al 31 dicembre 2021 ammonta a €55 mila, non subisce variazioni rispetto al 31 dicembre 2020 e si riferisce al portafoglio immobiliare della Società costituito dal valore di 2 immobili.
| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 |
|---|---|---|
| Crediti | 73.955 | 63.603 |
| Crediti in maturazione (Fatture da emettere) | 62.950 | 44.942 |
| Crediti per fatture emesse non ancora incassate | 11.005 | 18.661 |
| Accantonamenti | (673) | (236) |
| Accantonamenti per perdite future attese sui crediti | (673) | (236) |
| Totale | 73.282 | 63.367 |
I crediti commerciali derivano da fatture emesse e da ricavi in maturazione prevalentemente connessi all'attività di servicing e di servizi immobiliari su mandato e pertanto principalmente riferibili alla voce di Conto Economico "ricavi da contratti con clienti".
La voce risulta in incremento rispetto al 31 dicembre 2020 per €9,9 milioni, essenzialmente per i maggiori stanziamenti effettuati a fatture da emettere a fine periodo, parzialmente compensato dal decremento delle fatture emesse e non ancora incassate.
Si riporta di seguito la composizione delle attività fiscali e dei debiti tributari al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020.
| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 |
|---|---|---|
| Crediti per imposte correnti | 5.512 | 6.029 |
| Iva a credito | 148 | 416 |
| Totale | 5.660 | 6.445 |
Nella voce Crediti per imposte correnti è ricondotto l'ammontare dei crediti netti per imposte correnti dirette, in diminuzione rispetto al 31 dicembre 2020 per €1,0 milione.
| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 |
|---|---|---|
| Ritenute d'acconto da versare e altri | 2.679 | 2.129 |
| Totale | 2.679 | 2.129 |
L'incremento della voce Debiti tributari è dovuto principalmente all'aumento dei debiti v/ erario per ritenute su lavoratori dipendenti da versare, nella misura di €0,4 milioni.

Il saldo di € 124,9 milioni, in incremento di € 84,4 milioni rispetto al saldo di € 40,5 milioni al 31 dicembre 2020, rappresenta la disponibilità liquida alla data di chiusura dell'esercizio. Per informazioni circa l'evoluzione successiva si rimanda a quanto riportato nella Relazione sulla Gestione al paragrafo relativo alla Posizione Finanziaria Netta. Per l'analisi delle variazioni delle disponibilità liquide si rimanda al prospetto del Rendiconto finanziario.
La tabella rileva i valori relativi alla partecipazione totalitaria nelle quote sociali di tre special purpose vehicle (SPV) due delle quali sono state liquidate ad inizio 2022 e l'altra di prossima cessione a terze parti.
| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 |
|---|---|---|
| Attività non correnti: | - | - |
| Attività immateriali | - | - |
| Immobili, impianti e macchinari | - | - |
| Partecipazioni in società collegate e jount venture | - | - |
| Attività finanziarie non correnti | 30 | 30 |
| Imposte differite attive | - | - |
| Altre attività non correnti | - | - |
| Totale attività non correnti | 30 | 30 |
| Attività correnti: | - | - |
| Rimanenze | - | - |
| Attività finanziarie correnti | - | - |
| Crediti commerciali | - | - |
| Attività fiscali | - | - |
| Altre attività correnti | - | - |
| Disponibilità liquide e depositi a breve | - | - |
| Totale attività correnti | - | - |
| Totale attività destinate alla dismissione | 30 | 30 |
| Passività non correnti: | - | - |
| Prestiti e finanziamenti non correnti | - | - |
| Altre passività finanziarie non correnti | - | - |
| Benefici a dipendenti | - | - |
| Fondi rischi e oneri | - | - |
| Imposte differite passive | - | - |
| Totale passività non correnti | - | - |
| Passività correnti: | - | - |
| Prestiti e finanziamenti correnti | - | - |
| Altre passività finanziarie correnti | - | - |
| Debiti commerciali | - | - |
| Debiti tributari | - | - |
| Altre passività correnti | - | - |
| Totale passività correnti | - | - |
| Totale passività associate ad attività destinate alla dismissione | - | - |
| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 |
|---|---|---|
| Capitale sociale (in migliaia di euro) | 41.280 | 41.280 |
| Numero di azioni ordinarie | 80.000.000 | 80.000.000 |
| Valore nominale azioni ordinarie | 0,52 | 0,52 |
| Azioni proprie (in migliaia di euro) | 4.678 | 103 |
| Numero di azioni proprie | 972.339 | 651.542 |
| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 |
|---|---|---|
| Riserve da utili e/o in sospensione d'imposta | 50.301 | 60.783 |
| Riserva legale | 8.256 | 8.256 |
| Riserva art. 7 L. 218/90 | 2.304 | 2.304 |
| Riserva da aggregazioni aziendali | 2 | 2 |
| Riserva da FTA IAS art. 7 c7 D. Lgs. 38/2005 | 8.780 | 8.780 |
| Riserva da FTA IAS IFRS 9 | 1.128 | 1.128 |
| Riserva da utili a nuovo IAS art. 6 c2 D.Lgs. 38/2005 | (9.145) | (9.145) |
| Riserva da utili a nuovo | 25.531 | 38.507 |
| Riserva statutaria acquisto azioni proprie | 75 | 103 |
| Riserva utili riportati a nuovo - Share Based Payments | 13.370 | 10.848 |
| Altre riserve | 119.731 | 121.227 |
| Riserva straordinaria | 102.970 | 102.970 |
| Riserva D.Lgs. n. 153/99 | 6.103 | 6.103 |
| Riserva legale a fronte di utili distibuiti | 44 | 44 |
| Riserva art. 7 L. 218/90 | 4.179 | 4.179 |
| Riserva da aggregazioni aziendali | 1.746 | 1.746 |
| Riserva connessa a Share Based Payments | 4.689 | 6.185 |
| Totale | 170.032 | 182.010 |
Nel complesso la voce evidenzia un decremento di circa €12 milioni determinato dalla combinazione dei seguenti principali elementi:
Le Riserve da valutazione al 31 dicembre 2021 si attestano a -€178 mila, (-€382 mila al 31 dicembre 2020) ed includono le componenti della valutazione del Trattamento di Fine Rapporto ai sensi dello IAS 19. L'aumento di €0,4 milioni è connesso al rilascio a conto economico della riserva negativa relativa alla valutazione al fair value del contratto derivato di Interest rate swap posto a copertura dei flussi finanziari relativi al Facility Loan legato all'acquisizione di Altamira e a seguito della chiusura del medesimo.

| (€) | Importo | Possibilità di Utilizzazione (*) |
Quota Disponibile |
Riepilogo delle utilizzazioni effettuate negli ultimi tre esercizi |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Per copertura perdite |
Per altre cause |
||||||
| Capitale sociale | 41.280.000 | ||||||
| Altre riserve | 170.032.045 | 146.533.407 | (13.085.532) | ||||
| Riserva legale | 8.256.000 | B | 8.256.000 | - | |||
| Riserva legale a fronte di utili distibuiti |
43.862 | A, B, C | 43.862 | - | |||
| Riserva art. 7 L. 218/90 | 6.483.557 | A, B, C | (1) | 6.483.557 | - | ||
| Riserva da aggregazioni aziendali | 1.748.727 | A, B, C | 1.748.727 | - | |||
| Riserva da FTA IAS art. 7 c7 D. Lgs. 38/2005 |
8.780.082 | - | - | ||||
| Riserva da FTA IAS IFRS 9 | 1.126.135 | - | - | ||||
| Riserva da utili a nuovo IAS art. 6 c2 D.Lgs. 38/2005 |
(9.145.318) | - | - | ||||
| Riserva da utili a nuovo | 25.530.921 | A, B, C | 25.530.921 | (12.975.959) (2) | |||
| Riserva statutaria acquisto azioni proprie |
74.810 | - | (109.573) (3) | ||||
| Riserva utili riportati a nuovo - Share Based Payments |
13.371.073 | - | - | ||||
| Riserva straordinaria | 102.970.407 | A, B, C | 98.367.109 | - | |||
| Riserva D.Lgs. n. 153/99 | 6.103.231 | A, B, C | 6.103.231 | - | |||
| Riserva connessa a Share Based Payments |
4.688.558 | - | - | ||||
| Riserva da valutazione | (177.745) | 429.146 | - | ||||
| Riserva da rivalutazione monetaria L.413/91 |
429.146 | A, B, C | (1) | 429.146 | - | ||
| Riserva da Utili (Perdite) attuariali relative ai piani previdenziali a benefici def. |
(606.891) | - | - | ||||
| Riserva per copertura flussi finanziari attesi |
- | - | - | ||||
| Totale | 211.134.300 | 146.962.553 | (13.085.532) | ||||
| Quota non distribuibile | - | 8.256.000 | - | ||||
| Residuo quota distribuibile | - | 138.706.553 | - |
Legenda:
(*): A: per aumento di capitale; B: per copertura perdite; C: per distribuzione ai soci
(1) In caso di utilizzo di tali riserve per ripianamento di perdite d'esercizio non si può dar luogo a distribuzione di utili fino a quando le stesse non siano state reintegrate o ridotte in misura corrispondente; la riduzione deve avvenire con deliberazione dell'Assemblea straordinaria senza l'osservanza dei commi 2 e 3 dell'Art. 2445 c.c. La riserva qualora non venga imputata al capitale, può essere ridotta soltanto con l'osservanza delle disposizioni 2 e 3 dell'art. 2445 c.c..
(2) Riserva utilizzata per la distribuzione dei dividendi.
(3) Riserva utilizzata per l'assegnazione di azioni proprie relative ai piani remunerativi in azioni.
| (€/000) | Tasso Interesse % |
Scadenza | 31/12/2021 | 31/12/2020 |
|---|---|---|---|---|
| Prestiti e finanziamenti non correnti | 550.858 | 456.670 | ||
| Finanziamenti bancari | 22/07/2021 | - | 203.198 | |
| Obbligazione 2020 | 5% | 04/08/2025 | 255.674 | 253.472 |
| Obbligazione 2021 | 3,375% | 31/07/2026 | 295.184 | - |
| Prestiti e finanziamenti correnti | 10.034 | 86.372 | ||
| Finanziamenti bancari | 31/12/2022 | 41 | 80.998 | |
| Obbligazione 2020 | 5% | 01/02/2022 | 5.521 | 5.374 |
| Obbligazione 2021 | 3,375% | 31/01/2022 | 4.472 | - |
| Totale | 560.892 | 543.042 |
Il saldo dei Prestiti e finanziamenti al 31 dicembre 2021 accoglie i valori di debito residuo al costo ammortizzato dei seguenti finanziamenti:
Ai sensi dell'IFRS 9, la valutazione del debito avviene in base al criterio del costo ammortizzato e tiene pertanto conto degli oneri connessi alla sottoscrizione del finanziamento nonché del rateo interessi in corso di maturazione.

| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 |
|---|---|---|
| Altre passività finanziarie non correnti | 7.681 | 18.245 |
| Passività per leasing | 2.126 | 5.626 |
| Earn-out | 5.555 | 12.405 |
| Derivati di copertura | - | 214 |
| Altre passività finanziarie correnti | 20.469 | 23.037 |
| Passività per leasing | 2.980 | 5.309 |
| Earn-out | 17.489 | 17.489 |
| Derivati di copertura | - | 239 |
| Totale | 28.150 | 41.282 |
La Passività per leasing, suddivisa nella quota corrente e non corrente, è relativa alla rilevazione dell'attualizzazione dei canoni di leasing a seguito dell'introduzione dell'IFRS 16. Si rimanda alla Nota 20 per la movimentazione dell'esercizio delle passività per leasing. La passività per Earn-out iscritta tra le altre passività finanziare correnti è legata alla quota del prezzo di acquisizione di Altamira (€17,5 milioni) mentre quella inscritta tra le non correnti, €5,6 milioni, fa riferimento al debito derivante dall'acquisizione di doValue Greece ed è legato al conseguimento di taluni target di EBITDA in un orizzonte di dieci anni ed i cui eventuali pagamenti non saranno dovuti prima del 2024. Il valore di tale passività si è ridotto di €6,8 milioni rispetto agli originari €12,6 milioni a seguito delle modifiche intervenute nella Purchase Price Allocation divenuta definitiva al 30 giugno 2021.
A luglio 2021 a seguito della chiusura anticipata del Facility Loan, è stato chiuso il contratto di Interest Rate Swap (IRS), che la società aveva sottoscritto nel 2019 per la copertura dei flussi finanziari relativi al contratto di finanziamento.
Secondo quanto richiesto dalla comunicazione Consob del 28 luglio 2006 e in conformità con la Raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005 "Raccomandazioni per l'attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi", si riporta l'Indebitamento finanziario netto della Società al 31 dicembre 2021.
| 1 0 10 |
|
|---|---|
| Note | 31/12/2021 | 31/12/2020 | ||
|---|---|---|---|---|
| 10 | A | Cassa | 3 | 4 |
| 10 | B | Conti correnti e depositi a breve | 124.858 | 40.523 |
| - | C | Titoli detenuti per la negoziazione | - | - |
| D | Liquidità (A)+(B)+(C) | 124.861 | 40.527 | |
| 4 | E | Attività finanziarie correnti | 60.401 | 77.336 |
| 13 | F | Debiti bancari correnti | - | - |
| 13 | G | Parte corrente dell'indebitamento non corrente | (10.034) | (86.372) |
| 14 | H | Altri debiti finanziari correnti | (20.469) | (23.037) |
| I | Indebitamento finanziario corrente (F)+(G)+(H) | (30.503) | (109.409) | |
| J | Posizione finanziaria netta corrente (I)+(E)+(D) | 154.759 | 8.454 | |
| 13 | K | Finanziamento bancario, non corrente | - | (203.198) |
| 13 | L | Obbligazioni emesse | (550.859) | (253.472) |
| 14 | M | Altri debiti non correnti | (7.680) | (18.245) |
| 4 | N | Finanziamenti non correnti | 111.605 | 169.964 |
| O | Indebitamento finanziario non corrente (K)+(L)+(M)+(N) |
(446.934) | (304.951) | |
| P | Indebitamento finanziario netto (J)+(O) | (292.175) | (296.497) |
Rispetto alla Posizione finanziaria netta, pari a €264,0 milioni, esposta nella Relazione sulla Gestione della Società, a cui si rimanda anche per informazioni circa l'evoluzione successiva, in questo prospetto sono incluse le voci di cui alle lettere H e M per un totale di €28,2 milioni.
Di seguito si espone una tabella di riconciliazione tra le due diverse rappresentazioni:
(€/000)
| 31/12/2021 | 31/12/2020 | ||
|---|---|---|---|
| A | Indebitamento finanziario netto | (292.175) | (296.497) |
| B | Altri debiti finanziari correnti | 20.469 | 23.037 |
| C | Altri debiti non correnti | 7.680 | 18.245 |
| D | Elementi esclusi dalla Posizione finanziaria netta | 28.149 | 41.282 |
| E | Depositi della clientela | - | - |
| F | Elementi inclusi nella Posizione finanziaria netta ed esclusi dall'Indebitamento finanziario netto |
- | - |
| G | Posizione finanziaria netta (A)+(D)+(F) | (264.026) | (255.215) |

All'interno della Società, sono presenti piani a benefici definiti, ovvero piani per i quali la prestazione è legata al salario ed all'anzianità del dipendente.
I piani a benefici definiti della Società includono prevalentemente il "Trattamento di fine rapporto" coerentemente con la normativa applicabile, nonché altri fondi di natura contrattuale e piani denominati "Premi di anzianità".
In accordo con lo IAS19 le obbligazioni dei piani a benefici definiti sono determinate con il metodo della "Proiezione Unitaria del Credito". Tale metodo prevede che venga riconosciuto come costo d'esercizio il valore attuale dei benefici maturati da ogni partecipante al piano nell'esercizio stesso, considerando sia incrementi retributivi futuri che la formula di allocazione benefici. Il beneficio totale che il partecipante prevede di acquisire alla data di pensionamento è suddiviso in unità, associate da un lato all'anzianità lavorativa maturata alla data di valutazione e dall'altro all'anzianità futura attesa fino al pensionamento.
Le seguenti ipotesi demografiche sono state utilizzate nella valutazione delle passività e dei benefici previsti dai piani del perimetro Italia:
| Tasso di sconto | 0,80% |
|---|---|
| Tasso di incremento salariale | 2,60% |
| Tasso di inflazione | 1,80% |
| Mortalità | IPS55 |
| Invalidità | Social Security Rates (INPS) |
| Anticipazione del TFR | 1,5% annuo in aggiunta ai tassi di turnover utilizzati |
| Età di pensionamento | In accordo ai requisiti previsti dall'Assicurazione Generale Obbligatoria |
| Pensionamento anticipato | In accordo ai requisiti previsti dall'Assicurazione Generale Obbligatoria |
Di seguito viene esposta la movimentazione di periodo del fondo TFR al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020.
| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 |
|---|---|---|
| Esistenze iniziali | 6.017 | 7.199 |
| Aumenti | 205 | 1.222 |
| Accantonamento dell'esercizio | 30 | 67 |
| Altre variazioni | 175 | 1.155 |
| Decrementi | (272) | (2.404) |
| Liquidazioni effettuate | (264) | (1.492) |
| Altre variazioni | (8) | (912) |
| Esistenze finali | 5.950 | 6.017 |
| (€/000) | Fondi in contropartita alla voce "Accantonamenti a FRO" |
Fondi in contropartita ad altre voci |
|||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Controversie legali e fiscali |
Controversie stragiudiziali e altri fondi rischi |
Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate |
Totale Fondi in contropartita alla voce "Accantonamenti a FRO" |
Passività potenziali per il personale |
Totale 31/12/2021 |
Totale 31/12/2020 |
|
| Esistenze iniziali | 7.920 | 6.136 | - | 14.056 | 3.334 | 17.390 | 18.801 |
| Aumenti | 2.601 | 2.956 | - | 5.557 | 70 | 5.627 | 8.147 |
| Accantonamento dell'esercizio |
2.608 | 2.810 | - | 5.418 | 67 | 5.485 | 7.451 |
| Variazioni dovute al passare del tempo e a modifiche del tasso di sconto |
(7) | 4 | - | (3) | 3 | - | (48) |
| Operazioni di aggregazione aziendale |
- | - | - | - | - | - | 680 |
| Altre variazioni | - | 142 | - | 142 | - | 142 | 64 |
| Diminuzioni | (4.130) | (2.239) | - | (6.369) | (2.731) | (9.100) | (9.558) |
| Rilascio eccedenze dell'esercizio |
(1.970) | (789) | - | (2.759) | (80) | (2.839) | (2.466) |
| Utilizzo nell'esercizio per pagamenti |
(2.018) | (1.450) | - | (3.468) | (2.651) | (6.119) | (7.053) |
| Altre variazioni | (142) | - | - | (142) | - | (142) | (39) |
| Esistenze finali | 6.391 | 6.853 | - | 13.244 | 673 | 13.917 | 17.390 |
La voce Controversie legali e fiscali contiene principalmente il fondo a presidio dei rischi per cause passive rinvenienti dall'attività core della Società in diminuzione di €1,5 milioni a fronte del maggior impatto della definizione di alcune cause rispetto ad accantonamenti a fronte di nuove controversie.
La voce Controversie stragiudiziali e altri fondi rischi comprende principalmente stanziamenti effettuati a fronte di rischi per i quali non sono attivate al momento azioni legali. Questo fondo evidenzia nell'esercizio un incremento netto pari a €0,7 milioni, principalmente come conseguenza di accantonamenti su passività stimate a fronte dei rischi conseguenti ad obblighi di indennizzo rinvenienti da specifico Settlement Agreement e dell'utilizzo del fondo oneri per consulenze.
Il saldo iniziale della voce Passività potenziali per il personale accoglie principalmente gli stanziamenti contabilizzati nel precedente esercizio, necessari a finanziare eventuali premi che non rispondono ad accordi preesistenti o a meccanismi di quantificazione determinabili e premi MBO. Il decremento del periodo pari a complessivi €2,7 milioni è riconducibile principalmente all'utilizzo degli accantonamenti stanziati nell'esercizio precedente e al nuovo processo interno di determinazione dei sopraccitati premi, applicabile già a quelli maturati nel 2021, che ne comporta la rilevazione tra le Altre passività correnti.

La Società opera in un contesto legale e normativo che la espone ad una vasta tipologia di vertenze legali, connesse al core business relativo all'attività di servicing di recupero crediti in mandato, a eventuali irregolarità amministrative e alle liti giuslavoristiche. I relativi rischi sono oggetto di periodica analisi al fine di procedere ad effettuare uno specifico stanziamento al "Fondo rischi ed oneri", qualora l'esborso sia ritenuto probabile o possibile sulla base delle informazioni di volta in volta disponibili, come previsto da specifiche policy interne in argomento.
| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 |
|---|---|---|
| Debiti verso fornitori per fatture da ricevere | 20.122 | 12.703 |
| Debiti verso fornitori per fatture da liquidare | 3.505 | 2.310 |
| Totale | 23.627 | 15.013 |
La voce, che include debiti verso fornitori per fatture da ricevere e per quelle ricevute ma non ancora liquidate, risulta in aumento rispetto al 31 dicembre 2020 per €8,6 milioni.
Si riporta di seguito la composizione delle Altre passività correnti e non correnti al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020.
| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 |
|---|---|---|
| Altre passività non correnti | 168 | - |
| Risconto di contributi pubblici in conto capitale | 168 | - |
| Altre passività correnti | 31.049 | 15.178 |
| Somme da riconoscere a terzi | 644 | (14) |
| Debiti relativi al personale | 15.254 | 2.673 |
| di cui dipendenti | 13.904 | 2.673 |
| di cui Amministratori e Sindaci | 1.350 | - |
| Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale | 2.779 | 2.667 |
| Partite in corso di lavorazione | 10.040 | 7.888 |
| Risconto di contributi pubblici in conto capitale | 121 | - |
| Altri ratei / risconti passivi | 275 | 54 |
| Altre partite | 1.936 | 1.910 |
| Totale | 31.217 | 15.178 |
La voce complessivamente presenta un incremento di €16,0 milioni rispetto al 31 dicembre 2020, essenzialmente dovuto all'effetto combinato derivante:
La Relazione sulla Politica in Materia di remunerazione 2021 (di seguito "La Politica") e sui compensi corrisposti 2020 di doValue S.p.A. applicabile agli Amministratori, ai Dirigenti con Responsabilità Strategiche e ai Componenti degli Organi di Controllo è stata approvata dall'Assemblea degli Azionisti di doValue il 29 aprile 2021.
La Politica prevede sistemi di remunerazione in taluni casi tramite l'utilizzo di propri strumenti finanziari.
In particolare, si tratta delle seguenti tipologie di remunerazione:
La componente variabile della remunerazione dell'Amministratore Delegato sopra indicata viene corrisposta in parte up-front e in parte in via differita. La parte up-front viene riconosciuta dopo l'approvazione, da parte dell'Assemblea degli Azionisti, del bilancio di esercizio riferito al periodo di maturazione dell'incentivo (accrual period) ed entro il mese successivo all'approvazione. La quota variabile differita è invece dilazionata pro-quota sul triennio successivo all'assegnazione della quota variabile up-front.
L'erogazione delle quote differite della componente variabile dell'Amministratore Delegato è soggetta alla verifica di un Gate di Accesso e di alcune condizioni di malus, misurati al 31 dicembre dell'anno precedente la maturazione.
Per le azioni attribuite ai DIRS a fronte dei piani LTI è previsto un periodo di retention di 1 anno per il 50% delle azioni maturate, mentre per l'Amministratore Delegato, le azioni ricevute potranno essere vendute per un importo massimo, su base trimestrale, non superiore al 25% delle azioni assegnate.
Per le citate tipologie di remunerazione doValue utilizza azioni proprie in portafoglio.
Il prezzo di riferimento per il calcolo del numero di azioni da assegnare quale valore equivalente della retribuzione variabile del piano di incentivazione LTI è determinato utilizzando la media dei prezzi di chiusura nei 30 giorni precedenti il giorno in cui il Consiglio di Amministrazione approva ciascun ciclo di assegnazione.

Al fine di riflettere i livelli di performance e di rischio effettivamente assunti, nonché tener conto dei comportamenti individuali, la Società prevede l'applicazione di meccanismi di correzione ex post (malus e claw-back) definiti in accordo con quanto previsto dai contratti collettivi nazionali di riferimento, ove applicabili, o degli eventuali contratti/mandati individuali.
Per un maggior dettaglio sulle modalità e termini di attribuzione delle azioni, si rinvia alla documentazione informativa pubblicata sul sito internet di doValue www.dovalue.it (sezione "Governance/Remunerazione").
La quota imputata a conto economico per la parte di competenza del 2021 è pari a €2,0 milioni ed è riflessa in contropartita ad una specifica riserva di patrimonio netto che accoglie anche la quota di azioni proprie destinata a controllate estere (€0,4 milioni) contabilizzata nella voce Partecipazioni.
La Società ha contratti di leasing in essere aventi ad oggetto immobili ed autovetture che sono usati nelle attività operative o assegnati ai dipendenti. I leasing riferiti ad immobili hanno generalmente durata originaria di 6 anni, mentre quelli riferiti alle autovetture hanno generalmente una durata originaria di 4 anni. Le passività riferite a questi contratti di leasing sono garantite dal titolo di proprietà del locatore sui beni locati. Generalmente, la Società non può concedere a sua volta in leasing a terzi i beni locati. La maggior parte dei contratti di leasing includono opzioni per rinnovo e cancellazione, tipiche dei contratti di locazione immobiliare, mentre non sono previsti pagamenti variabili.
Di seguito si fornisce informativa sui valori di bilancio delle attività per diritto d'uso e i loro movimenti nel periodo:
| (€/000) | Fabbricati | Mobili | Impianti elettronici |
Altre attività materiali |
Totale 31/12/2021 |
Totale 31/12/2020 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Esistenze iniziali | 9.152 | - | - | 3.047 | 12.199 | 13.721 |
| Aumenti | 133 | - | - | 185 | 318 | 5.182 |
| Acquisti | 133 | - | - | 185 | 318 | 5.149 |
| Altre variazioni | - | - | - | - | - | 33 |
| Diminuzioni | (4.703) | - | - | (2.022) | (6.725) | (6.704) |
| Ammortamenti | (4.141) | - | - | (2.001) | (6.142) | (6.276) |
| Altre variazioni | (562) | - | - | (21) | (583) | (428) |
| Esistenze finali | 4.582 | - | - | 1.210 | 5.792 | 12.199 |
Di seguito si fornisce informativa sui valori di bilancio delle passività per leasing (incluse nella voce "Altre passività finanziarie") e i loro movimenti nel periodo:
| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 |
|---|---|---|
| Esistenze iniziali | 10.935 | 13.813 |
| Aumenti | 540 | 3.167 |
| Nuove passività | 318 | 2.818 |
| Oneri finanziari | 218 | 316 |
| Altre variazioni | 4 | 33 |
| Decrementi | (6.369) | (6.045) |
| Pagamenti | (4.904) | (4.532) |
| Altre variazioni | (1.465) | (1.513) |
| Esistenze finali | 5.106 | 10.935 |
| di cui: Passività per leasing non correnti | 2.126 | 5.626 |
| di cui: Passività per leasing correnti | 2.980 | 5.309 |
Di seguito gli importi iscritti nel prospetto di conto economico:
| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 |
|---|---|---|
| Ammortamenti dei diritti d'uso | 6.143 | 6.276 |
| Oneri finanziari sulle passività per leasing | 218 | 316 |
| Totale | 6.361 | 6.592 |
La Società inoltre detiene alcuni contratti di leasing aventi ad oggetto impianti elettronici (hardware) ed autovetture, la cui durata è uguale o inferiore ai 12 mesi o il cui valore è modesto. La Società ha scelto per questi contratti di applicare le esenzioni previste dall'IFRS 16 riguardo i leasing di breve durata o di modesto valore per i quali si riporta di seguito una tabella di sintesi con riferimento ai costi sostenuti nell'esercizio:
| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 |
|---|---|---|
| Costi per leasing a breve termine (entro 12 mesi) | (11) | (3) |
| Costi per leasing di attività di modesto valore | - | (249) |
| Totale | (11) | (252) |


Informazioni
4.0
sul Conto
Economico

| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 |
|---|---|---|
| Servizi di servicing su mandato | 38.295 | 36.004 |
| Servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione | 104.320 | 89.651 |
| Totale | 142.615 | 125.655 |
Complessivamente la voce registra un incremento del 12% rispetto allo stesso periodo del 2020 per effetto principalmente delle maggiori performance fees sui recuperi in mandato per circa €10,8 milioni e delle maggiori indemnity fees (€0,9 milioni) e cessioni effettuate (€4,8 milioni).
I servizi di servicing si esplicano in attività di amministrazione, gestione e recupero del credito in via giudiziale e stragiudiziale per conto e su mandato di terzi, su portafogli di crediti prevalentemente non performing.
Tali servizi di norma comprendono un'obbligazione di fare che viene adempiuta nel corso del tempo in quanto il cliente simultaneamente riceve e utilizza i benefici del servizio di recupero e la prestazione svolta migliora il credito che il cliente controlla.
Per la rilevazione dei ricavi, la Società applica un metodo di valutazione basato sugli output rappresentati sia dalle masse gestite che dagli incassi rilevati su ciascuna posizione in mandato, così da rilevare ricavi per un importo pari a quello per cui ha il diritto di fatturare al cliente.

| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 |
|---|---|---|
| Servizi amministrativi / Corporate Services Provider | 15.112 | 12.584 |
| Recupero spese | 8.860 | 1.645 |
| Due diligence & Advisory | 489 | 1.241 |
| Altri ricavi | 2.036 | 1.741 |
| Totale | 26.497 | 17.211 |
La voce Ricavi Diversi rileva, rispetto al periodo precedente, una variazione in aumento del 55% dovuta principalmente all'incremento dei ricavi relativi a Servizi amministrativi/Corporate Services Provider per €2,5 milioni ed a Recupero spese per €7,2 milioni parzialmente compensato dal decremento dei ricavi da due diligence & Advisory €0,8 milioni.
| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 |
|---|---|---|
| Costi per gestione pratiche in mandato | (10.410) | (7.940) |
| Costi per servizi vari | (273) | (239) |
| Totale | (10.683) | (8.179) |
La voce, che accoglie le competenze del network dedicato al recupero, evidenzia un incremento del 31% rispetto al periodo precedente principalmente riferito alle commissioni su pratiche in mandato.
| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 |
|---|---|---|
| Personale dipendente | (84.148) | (71.033) |
| Amministratori e sindaci | (4.968) | (4.462) |
| Altro personale | (4.069) | (300) |
| Totale | (93.185) | (75.795) |

| 31/12/2021 | 31/12/2020 | |
|---|---|---|
| Personale dipendente | 954 | 1.064 |
| a) Dirigenti | 43 | 38 |
| b) Quadri direttivi | 396 | 435 |
| c) Restante personale dipendente | 515 | 591 |
| Altro personale | 11 | 12 |
| Totale | 965 | 1.076 |
La voce registra un incremento del 23% rispetto all'esercizio precedente. Tale trend è principalmente giustificato dal fatto che nel 2020, a causa della pandemia in corso, la Società ha scelto di non stanziare la quota variabile delle retribuzioni (MBO) che al netto dei rilasci fondi ammonta a €9,1 milioni, ripristinata invece nel 2021, nonchè dal fatto che nel precedente esercizio la Società ha beneficiato di misure di sostegno per €2,5 milioni poste in atto dal Governo Nazionale per fronteggiare l'emergenza epidemiologica.
Il costo del personale include oneri legati ad incentivi all'esodo che verranno erogati al personale dipendente (€4,9 milioni) che hanno aderito al piano avviato dalla società, in linea con gli obiettivi del Business Plan 2020-2022.
Relativamente al dettaglio del costo relativo ai benefici a dipendenti incluso all'interno della voce si rimanda a quanto esposto nella Nota 15 – Benefici a dipendenti.
| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 |
|---|---|---|
| Consulenze esterne | (11.645) | (7.591) |
| Information Technology | (15.131) | (11.556) |
| Servizi Amministrativi e logistici | (9.630) | (5.636) |
| Fitti, manutenzione immobili e sorveglianza | (928) | (853) |
| Assicurazioni | (2.016) | (1.706) |
| Imposte indirette e tasse | (1.881) | (1.984) |
| Servizi postali, cancelleria | (116) | (562) |
| Spese indirette relative al personale | (420) | (422) |
| Recupero crediti | (3.056) | (3.785) |
| Utenze | (774) | (795) |
| Pubblicità e marketing | (159) | (110) |
| Altre spese | (207) | (274) |
| Totale | (45.963) | (35.274) |
La voce rileva un incremento del 30% rispetto all'esercizio precedente da ascriversi principalmente all'aumento delle consulenze esterne per €4,1 milioni, prevalentemente collegato all'attività judicial, alle spese IT per €3,6 milioni, nonché delle spese dei servizi amministrativi e logistici per €4,0 milioni.
| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 |
|---|---|---|
| Recupero di spese | 725 | - |
| Contributi pubblici | 165 | - |
| Insussistenza di attività | (3.409) | 225 |
| Altri oneri | (29) | (137) |
| Altri proventi | 16 | - |
| Totale | (2.532) | 88 |
La voce registra un incremento di €2,6 milioni rispetto al dato del 2020 per effetto essenzialmente di recuperi di spese per €0,7 milioni relativi al rimborso assicurativo connesso all'accertamento fiscale riferito ad Altamira, di ricavi per contributi pubblici per €0,2 milioni relativi alla quota di competenza del credito d'imposta per innovazione di cui alla L. 160/2019 e dell'aumento delle insussistenze di attività connesse per €3,3 milioni all'aggiustamento del Net Economic Benefit per l'acquisizione di doValue Greece, avvenuto successivamente alla chiusura della relativa PPA.
| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 |
|---|---|---|
| Attività immateriali | (4.406) | (3.527) |
| Ammortamenti | (4.406) | (3.527) |
| Immobili, impianti e macchinari | (7.070) | (7.324) |
| Ammortamenti | (7.070) | (7.324) |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 71 | 10 |
| Rettifiche di valore | (21) | - |
| Riprese di valore | 92 | 10 |
| Crediti commerciali | (508) | (1) |
| Rettifiche di valore | (508) | (1) |
| Totale | (11.913) | (10.842) |
La Voce registra un incremento del 10% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Il saldo della Voce risente degli ammortamenti delle attività rivenienti dalla fusione della società doSolutions nonché di quelle derivanti dalla capitalizzazione e conseguente ammortamento di alcune spese sostenute nei confronti dell'attuale outsourcer IT. La voce è inoltre influenzata dagli effetti dello standard IFRS 16 per gli ammortamenti sui diritti d'uso che, per il 2021 incidono per un importo pari a €6,1 milioni.

| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Accantonamenti | Rilascio eccedenze |
Totale | Accantonamenti | Rilascio eccedenze |
Totale | |
| Controversie legali e fiscali | (2.601) | 1.970 | (631) | (1.612) | 922 | (690) |
| di cui: Controversie del personale |
(303) | 171 | (132) | (340) | 7 | (333) |
| Controversie stragiudiziali e altri fondi rischi |
(2.814) | 789 | (2.025) | (3.112) | 1.170 | (1.942) |
| di cui: Controversie del personale |
- | - | - | - | - | - |
| Accantonamenti su altri impegni e altre garanzie rilasciate |
- | - | - | - | - | - |
| Totale | (5.415) | 2.759 | (2.656) | (4.724) | 2.092 | (2.632) |
La voce è costituita dalle variazioni operative dei fondi per accantonamenti, ad esclusione di quelli per benefici per dipendenti (classificate nel costo per il personale), stanziati per adempiere alle obbligazioni legali e contrattuali che si presume richiederanno l'impiego di risorse economiche negli esercizi successivi.
Al 31 dicembre 2021 la voce evidenzia un saldo negativo di €2,6 milioni sostanzialmente in linea con quello dell'esercizio precedente per l'effetto combinato degli accantonamenti prudenziali relativi sia a controversie legali che a rischi operativi e altri oneri e dei rilasci per accantonamenti di anni precedenti valutati non più sussistenti.
In particolare gli accantonamenti del 2021 relativi alle Controversie stragiudiziali e altri fondi rischi coprono sostanzialmente:
Per quanto riguarda i rilasci (€0,8 milioni), emergono principalmente a seguito della liberazione di residui pregressi accantonamenti che fronteggiavano possibili rischi venuti meno in assenza di azioni giudiziali.
| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 |
|---|---|---|
| Proventi finanziari | 15.702 | 6.788 |
| Proventi da attività finanziarie valutate al FV con impatto a CE | 8.846 | 429 |
| Proventi da attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 6.856 | 6.359 |
| Oneri finanziari | (31.604) | (19.433) |
| Oneri da passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (30.908) | (17.809) |
| Oneri da derivati di copertura | (507) | (323) |
| Altri oneri finanziari | (189) | (1.301) |
| Variazione netta di valore delle attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a CE |
1.308 | (1.997) |
| Titoli di debito | 1.209 | (1.425) |
| Quote O.I.C.R. | 99 | (572) |
| Totale | (14.594) | (14.642) |
I Proventi finanziari, in incremento per €8,9 milioni rispetto al periodo precedente, includono essenzialmente:
Gli Oneri finanziari, in incremento per €12,2 milioni rispetto al periodo precedente, sono prevalentemente legati ai costi del finanziamento acceso a fine giugno 2019 per l'acquisizione di Altamira (€11,0 milioni) comprensivi dei costi di transazione rilasciati a conto economico per effetto della chiusura dello stesso, cui si riferiscono anche gli oneri da derivati di copertura, ai costi del prestito obbligazionario senior garantito emesso a luglio 2021 che ha consentito il rimborso anticipato del predetto finanziamento (€4,9 milioni) ed ai costi del prestito obbligazionario senior garantito emesso ad agosto 2020 connesso dell'acquisizione di FPS, ora doValue Greece, (€15,5 milioni).
Gli altri oneri finanziari accolgono invece la quota di interessi calcolati ai sensi dell'IFRS 16. La categoria Variazione netta di valore delle attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico include sia l'effetto positivo derivante dai titoli delle cartolarizzazioni Cairo e Romeo SPV la cui valutazione al fair value ai sensi dell'IFRS 9 ha determinato complessivamente una valutazione positiva di €1,2 milioni, sia l'effetto positivo di €0,1 milioni legato alla valutazione delle quote O.I.C.R. Italian Recovery Fund basata sul NAV dell'operazione al 31 dicembre 2021.

La voce accoglie l'utile derivante dalla cessione di nr. 283.776 azioni della controllata doValue Greece ad Eurobank finalizzata a ripristinare la quota di possesso del 20% di quest'ultima in doValue Greece dopo la fusione con doValue Hellas.
La voce, pari a €11,3 milioni, accoglie i dividendi incassati dalla partecipata doData per €1,3 milioni e dalla partecipata doValue Greece per €10,0 milioni.
| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 |
|---|---|---|
| Imposte correnti | (547) | (580) |
| Variazione imposte esercizi precedenti | 318 | 411 |
| Variazione imposte anticipate | 693 | 276 |
| Totale | 464 | 107 |
Le imposte sul reddito del periodo risultano positive quantificate per competenza in €0,5 milioni, ancora in flessione rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, anche in considerazione del particolare rapporto tra il risultato ante imposte e i dividendi maturati nel periodo, pari a €11 milioni e rientranti nel regime della participation exemption con un'imponibilità al 5%, come già avvenuto per l'anno 2020.
Di seguito si riporta la riconciliazione tra l'onere fiscale iscritto nel bilancio d'esercizio al 31/12/2021 e l'onere fiscale teorico, determinato sulla base delle aliquote teoriche vigenti in Italia:
| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 |
|---|---|---|
| RISULTATO ANTE IMPOSTE DELLE ATTIVITÀ IN FUNZIONAMENTO | (999) | 7.724 |
| Tasso teorico applicabile | 24% | 24% |
| Imposte teoriche | 240 | (1.854) |
| - Ricavi non tassabili - differenze permanenti | 2.657 | 2.787 |
| - Costi fiscalmente non deducibili - differenze permanenti | (2.339) | (693) |
| - IRAP | (410) | (580) |
| - Altre differenze | 316 | 447 |
| Imposte sul reddito registrate in conto economico | 464 | 107 |
Ai fini di tale riconciliazione, non si tiene conto dell'IRAP in quanto trattasi di imposta con una base imponibile diversa dall'utile ante imposte. Pertanto le imposte teoriche sono state determinate applicando solo l'aliquota fiscale IRES vigente pari al 24,0% all'utile ante imposte delle attività in funzionamento.
| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 |
|---|---|---|
| Risultato del periodo [A] | (535) | 7.831 |
| Numero medio ponderato delle azioni in circolazione ai fini del calcolo dell'utile (perdita) per azione |
||
| base [B] | 79.156.795 | 79.049.423 |
| diluito [C] | 79.156.795 | 79.049.423 |
| Utile (perdita) per azione (in euro) | ||
| base [A/B] | - | 0,1 |
| diluito [A/C] | - | 0,1 |
L'utile base per azione è calcolato rapportando il risultato economico attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale della Capogruppo doValue al numero medio ponderato delle azioni in circolazione al netto delle azioni proprie.
L'utile diluito per azione è pari a quello base in quanto non esistono altre categorie di azioni diverse da quelle ordinarie e non esistono strumenti convertibili in azioni.


Informazioni
sulle relative
politiche
5.0
sui Rischi e
di copertura

doValue, in linea con le normative ad esso applicabili e le best practice di riferimento, si è dotato di un Sistema dei Controlli Interni, che è costituito dall'insieme di strumenti, strutture organizzative, norme e regole aziendali volte a consentire, attraverso un adeguato processo di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei rischi aziendali, una conduzione dell'impresa sana, corretta e coerente con gli obiettivi prefissati di performance e la salvaguardia del patrimonio aziendale nel suo complesso.
Il Sistema dei Controlli Interni della Società si fonda su organi e funzioni di controllo, flussi informativi e modalità di coinvolgimento tra i soggetti coinvolti e meccanismi di governance della Società. In particolare, la Società ha strutturato il proprio modello organizzativo dei controlli interni perseguendo l'esigenza di garantire l'integrazione ed il coordinamento tra gli attori del Sistema dei Controlli Interni, nel rispetto dei principi di integrazione, proporzionalità ed economicità, nonché di garantire l'attendibilità, l'accuratezza, l'affidabilità e la tempestività dell'informativa finanziaria.
Nel corso degli ultimi due anni le attività di revisione del sistema dei controlli interni sono state volte ad accompagnare l'evoluzione organizzativa e la crescita internazionale del Gruppo. In particolare nel corso del 2021 si è pienamente attuata una revisione della struttura organizzativa che ha portato al complessivo riassetto delle attività in aree geografiche omogenee (i.e. regioni) ed alla costituzione di funzioni di Gruppo responsabili di garantire il coordinamento trasversale delle attività in taluni ambiti (e.g. definizione ed implementazione delle strategie di sviluppo del business, gestione di processi corporate, etc.) ed il loro costante allineamento con gli obiettivi strategici del Gruppo.
In tale contesto, i principali impatti sul sistema dei controlli interni del Gruppo hanno riguardato, in continuità con il modello operativo introdotto in Italia nel 2019, la costituzione, a decorrere dal Gennaio del 2021, delle seguenti Funzioni di Gruppo:
Al netto delle suddette modifiche organizzative il Sistema dei Controlli Interni del Gruppo doValue continua ad essere così strutturato:

In tale contesto le Funzioni Aziendali di Controllo di Gruppo (Funzione Internal Audit, Antiriciclaggio e Dirigente Preposto) sono indipendenti dal punto di vista organizzativo e nettamente separate dalle altre unità organizzative, dispongono dell'autorità, delle risorse economiche e fisiche, nonché delle competenze necessarie per lo svolgimento dei loro compiti e riportano gerarchicamente al Consiglio di Amministrazione o all'Amministratore Delegato di doValue.
È previsto che le Funzioni Aziendali di Controllo includano nei rispettivi piani di attività, ciascuna per la propria mission, verifiche e/o attività di consulenza a livello consolidato volte ad accertare la rispondenza dei comportamenti delle Controllate in relazione agli indirizzi impartiti da doValue nell'ambito della direzione e coordinamento nonché delle normative specifiche loro applicabili.
L'adozione di un sistema dei controlli interni e di gestione dei rischi è altresì coerente con quanto previsto dal Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana cui doValue ha ritenuto di aderire successivamente alla sua quotazione presso il Mercato Regolamentato Italiano (MTA), nella consapevolezza che uno degli snodi cruciali della governance di una società quotata è proprio rappresentato dal sistema dei controlli interni.
Le linee di indirizzo del Sistema dei Controlli Interni e di gestione dei rischi sono definiti dal Consiglio di Amministrazione di doValue in coerenza con gli indirizzi strategici e la propensione al rischio dal medesimo stabiliti. In tal modo il Consiglio assicura che i principali rischi siano correttamente identificati, misurati e monitorati in modo adeguato anche tenuto conto della loro evoluzione ed interazione.
Il Consiglio di Amministrazione effettua le valutazioni ed assume le decisioni in materia di sistema dei controlli interni e gestione dei rischi avvalendosi del supporto del Comitato Rischi, Operazioni con Parti Correlate e Sostenibilità.
Nell'ambito delle proprie competenze, il Consiglio di Amministrazione approva la costituzione delle funzioni aziendali di controllo, i relativi compiti e responsabilità, le modalità di coordinamento e collaborazione, i flussi informativi tra le stesse e tra queste e gli organi aziendali, nominandone e revocandone i relativi responsabili, sentito il Collegio Sindacale, su proposta del Comitato Rischi, Operazioni con Parti Correlate e Sostenibilità.
Il Collegio Sindacale vigila sulla completezza, adeguatezza e funzionalità del Sistema dei Controlli Interni nonché dei processi di gestione e controllo dei rischi, accertando l'adeguatezza delle funzioni aziendali coinvolte, il corretto svolgimento dei compiti e l'adeguato coordinamento delle medesime nonché promuovendo gli eventuali interventi correttivi delle carenze e irregolarità rilevate.
Al medesimo scopo il Collegio Sindacale, avvalendosi delle funzioni aziendali di controllo, effettua verifiche, atte ad assicurare la regolarità e la legittimità della gestione, partecipando, tra l'altro, ai lavori del Consiglio di Amministrazione.
Il Collegio Sindacale di doValue opera in stretto rapporto con i corrispondenti organi delle società da essa controllate e ha, altresì, il compito di informare senza indugio le Autorità di Vigilanza di tutti gli atti o fatti di cui venga a conoscenza nell'esercizio delle proprie attività, che possano costituire un'irregolarità nella gestione del Gruppo.
Secondo il modello di governance adottato dal Gruppo al Collegio Sindacale di doValue sono attribuite anche le funzioni di Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001.
La Direzione Controlli Interni assicura il coordinamento a livello unitario del governo dei rischi – in coerenza con le linee di sviluppo strategico di doValue – e garantisce nel continuo una valutazione di sintesi ed al tempo stesso prospettica dell'adeguatezza dei controlli implementati nei processi e nei sistemi aziendali sul perimetro del Gruppo doValue in Italia. Il Responsabile della Direzione Controlli Interni viene nominato dal Consiglio di Amministrazione di doValue, cui riporta in via sia gerarchica che funzionale al fine di assicurarne la piena indipendenza. Nell'ottica di assicurare il presidio accentrato ed il coordinamento delle attività di controllo nonché della pianificazione ed esecuzione delle verifiche, oltre che di fornire linee di indirizzo per il governo dei rischi, sono poste a diretto riporto del Responsabile della Direzione Controlli la Funzione Internal Audit e la Funzione Antiriciclaggio, volte a presidiare rispettivamente:
Nel contesto del modello organizzativo accentrato adottato dal Gruppo in Italia, la funzione Internal Audit istituita presso doValue assolve il ruolo di funzione di revisione interna per conto sia della stessa doValue sia delle società controllate italiane e provvede ad assicurare una costante, indipendente ed obiettiva valutazione del complessivo sistema dei controlli interni, affinché ne siano garantite le relative finalità e sia perseguito il miglioramento dell'efficacia ed efficienza dell'organizzazione. La Funzione Internal Audit di Gruppo è incaricata di:
Nel contesto del complessivo Gruppo doValue, sono istituite Funzioni di Internal Audit anche presso le principali controllate estere (i.e. Altamira Asset Management, doValue Greece e Altamira Cyprus). Il loro coordinamento unitario, ivi compresa la medesima funzione di doValue, è assicurato attraverso linee di riporto funzionale alla Funzione di Group Internal Audit che ha la responsabilità di supervisionare la puntuale applicazione dei principi metodologici comuni adottati a partire dal 2021.

Il modello organizzativo adottato dal Gruppo doValue, prevede la presenza di Funzioni Antiriciclaggio presso doValue e le altre società controllate destinatarie della normativa di settore emanata dalle rispettive autorità di vigilanza nazionali. In tale contesto dunque, la Funzione Group AML collocata presso doValue, con il supporto della Funzione Antiriciclaggio di doValue, è responsabile della definizione di standard comuni per la gestione del rischio di riciclaggio a livello dell'intero Gruppo nonché della supervisione ed monitoraggio della coerente adozione di tali standard da parte delle sue diverse componenti. Tali funzioni, in coordinamento con le Funzioni Antiriciclaggio collocate presso le controllate, individuano le soluzioni organizzative idonee ad assicurare il rispetto delle disposizioni applicabili in relazione ai diversi ambiti di operatività ed esercitano un'attività di supervisione affinché la gestione dei rischi tenga conto di tutti gli elementi di valutazione e misurazione in possesso delle singole Società. Esse assicurano inoltre che le procedure presso le controllate italiane e le società del Gruppo con sede in Paesi terzi siano allineate agli standard del Gruppo e consentano la condivisione delle informazioni al suo interno La Funzione Antiriciclaggio (AML) sovraintende le attività di prevenzione e gestione del rischio di riciclaggio e finanziamento al terrorismo, verificando nel continuo l'idoneità delle procedure interne in materia anche per le finalità di cui al D.Lgs. 231/2001. La funzione Antiriciclaggio supporta direttamente l'attività di controllo dell'Organismo di Vigilanza, monitorando nel tempo l'efficacia delle regole e dei principi di comportamento indicati nel Sistema di Controllo Interno e collaborando, insieme alle altre funzioni per quanto di loro competenza, all'aggiornamento del Sistema di Controllo Interno, per quel che concerne in particolare la gestione dei rischi in materia di antiriciclaggio e di finanziamento al terrorismo. Porta altresì all'attenzione dell'Organismo di Vigilanza eventuali criticità riscontrate nel corso delle proprie attività di verifica di secondo livello, con particolare riferimento a quelle potenzialmente connesse a profili di rischio di commissione di reati rilevanti, nonché monitorando che le funzioni competenti portino a termine le azioni di mitigazione individuate a fronte di tali criticità.
Il Dirigente Preposto ha la responsabilità prevista dalla normativa esterna, di definire ed implementare un idoneo sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria nell'ambito di doValue e di predisporre adeguate procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio e del bilancio consolidato, nonché di ogni altra comunicazione di carattere finanziario.
Il Dirigente Preposto comunica periodicamente ai competenti Organi Aziendali delle Società le attività svolte con evidenza di eventuali punti di attenzione e delle azioni intraprese per il loro superamento.
Il Dirigente Preposto comunica – nell'ambito della propria relazione annuale – il perimetro delle società e dei processi sensibili oggetto di test svolti, specificando le eventuali valutazioni quantitative e qualitative che hanno portato ad una variazione degli stessi rispetto alla puntuale applicazione delle regole metodologiche.
Comunica inoltre gli esiti delle valutazioni di affidabilità ed adeguatezza del sistema dei controlli interni sull'informativa contabile e finanziaria, funzionali alle attestazioni richieste dalla normativa.
Il Dirigente Preposto rilascia inoltre, unitamente all'Amministratore Delegato, un'attestazione in merito al bilancio di esercizio di doValue, al bilancio consolidato ed alla relazione finanziaria semestrale consolidata concernente l'adeguatezza e l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili sopra indicate nel corso del periodo cui si riferiscono tali documenti contabili, nonché l'attendibilità dei dati ivi contenuti e la loro conformità con i principi contabili di riferimento.
Infine, tale Funzione verifica e attesta, tramite apposita dichiarazione, la corrispondenza alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili degli atti e delle comunicazioni della società diffusi al mercato e relativi all'informativa contabile anche infrannuale della stessa.
A tal fine, il Gruppo doValue ha previsto che il Dirigente Preposto sia supportato da un team di risorse dedicato allo svolgimento dell'attività, al fine di coprire tutte le entità del gruppo. Il Team di lavoro è così composto:
Rientrano nel perimetro delle Funzioni Aziendali di doValue coinvolte nella gestione del sistema dei controlli interni a presidio di specifici ambiti normativi/di rischio, e in quest'ottica di seguito rappresentate, le funzioni Operational Risk Management e Compliance & DPO.
Compliance & DPO è responsabile del corretto presidio del rischio di non conformità del Gruppo nonché del coordinamento delle Compliance locali collocate nelle diverse legal entities del Gruppo, relativamente alle norme negli ambiti di propria competenza (e.g. protezione dei dati personali, anticorruzione), fornendo consulenza e supporto alle strutture operative e di business, nonché predisponendo la necessaria informativa periodica agli Organi Aziendali.
La Funzione ha il compito di presiedere la gestione dei rischi rilevanti cui sono esposte le attività di doValue, con particolare riferimento ai rischi operativi, attraverso la definizione delle relative linee guida nonché l'identificazione ed il monitoraggio dei predetti rischi, avvalendosi a tale scopo di approcci metodologici, procedure e strumenti idonei e garantendo l'opportuna informativa agli Organi Aziendali.
Per maggiori dettagli informativi sull'articolazione del Sistema di controllo interno e di gestione dei rischi del Gruppo doValue si fa rimando allo specifico capitolo della Relazione sul Governo Societario.

Il rischio di credito è il rischio che una controparte non adempia ai propri obblighi legati ad uno strumento finanziario o ad un contratto commerciale, portando quindi ad una perdita finanziaria. Tale rischio discende principalmente da fattori economico-finanziari, ovvero dalla possibilità che si verifichi una situazione di default di una controparte.
La Società è esposta al rischio di credito derivante prevalentemente dalle sue attività operative, ossia da crediti di natura commerciale e, più limitatamente, dalle sue attività di finanziamento, depositi presso primarie banche e istituti finanziari ed altri strumenti finanziari, nonché a ridotte posizioni a sofferenza di proprietà.
Con riferimento ai crediti di natura commerciale, caratterizzati da una vita di brevissimo termine che si estingue con il saldo della fattura, si evidenzia che risultano sostanzialmente riconducibili alla sottoscrizione di contratti di servicing, ai sensi dei quali, la Società matura dei crediti verso le controparti le quali potrebbero rendersi inadempienti a causa di insolvenza, eventi economici, mancanza di liquidità, deficienza operativa o per altre ragioni.
Al fine di limitare tale rischio La Società effettua il monitoraggio delle posizioni dei singoli clienti, analizza i flussi di cassa attesi e quelli consuntivati al fine di intraprendere tempestivamente eventuali azioni di recupero.

Ai sensi dell'IFRS 9, a ogni data di bilancio, tali crediti sono sottoposti ad una valutazione volta a verificare se esistano evidenze che possano far ritenere non interamente recuperabile il valore di iscrizione delle attività stesse; per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "Riduzione di valore (impairment) di attività finanziarie riportato nella "Parte relativa alle principali voci di bilancio".
Al 31 dicembre 2021, le principali controparti commerciali si riferiscono a Banche ed importanti Fondi di investimento caratterizzati da un elevato standing creditizio oltre che da Società Veicolo costituite ai sensi della Legge n. 130 del 1999.
Per un'analisi quantitativa si rimanda alla nota sui crediti commerciali.
Per quanto riguarda la componente associata alle singole posizioni a sofferenza, riconducibili ad un numero marginale di posizioni acquistate nel corso del tempo, le logiche di processo e gli strumenti a supporto dell'attività delle strutture di workout consentono sempre ai gestori delle posizioni di predisporre accurate previsioni circa gli ammontari e le tempistiche dei recuperi attesi sui singoli rapporti, in funzione del relativo stato di avanzamento nel processo gestionale di recupero. Tali valutazioni analitiche tengono conto di tutti gli elementi oggettivamente riferibili alla controparte e sono in ogni caso effettuate dai gestori della posizione nel rispetto del principio di una sana e prudente gestione.
Per quanto riguarda il rischio di credito relativo a rapporti con Banche e istituzioni finanziarie la Società ricorre solo ad interlocutori di elevato standing creditizio.
Il rischio di liquidità si può manifestare con l'incapacità di reperire, a condizioni economiche sostenibili, le risorse finanziarie necessarie per l'operatività della Società.
I due principali fattori che determinano la situazione di liquidità della Società sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito o di liquidità degli impieghi finanziari e le condizioni di mercato.
La Società ha adottato una serie di politiche e di processi volti a ottimizzare la gestione delle risorse finanziarie, riducendo il rischio di liquidità.
La Capogruppo doValue identifica e monitora il rischio di liquidità in un'ottica attuale e prospettica. In particolare, la valutazione prospettica tiene conto del probabile andamento dei flussi finanziari connessi con l'attività del Gruppo.
Uno dei principali strumenti di mitigazione del rischio di liquidità è, inoltre, costituito dalla detenzione di riserve di attività liquide e linee revolving. La riserva di liquidità rappresenta l'importo delle attività liquide detenute dalla Società e prontamente utilizzabili in condizioni di stress e ritenute adeguate in relazione alla soglia di tolleranza al rischio definita.
Il management ritiene che i fondi e le linee di credito attualmente disponibili, oltre a quelli che saranno generati dall'attività operativa e di finanziamento, consentiranno alla Società di soddisfare i suoi fabbisogni derivanti dalle attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro naturale scadenza.


| (€/000) | A vista | Meno di 3 mesi |
Da 3 a 12 mesi |
Da 1 a 5 anni |
> 5 anni | 31/12/2021 | 31/12/2020 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Prestiti e finanziamenti | - | 10.034 | - | 550.858 | - | 560.893 | 543.042 |
| Finanziamenti bancari | - | 41 | - | - | - | 41 | 284.196 |
| Obbligazioni | - | 9.993 | - | 550.858 | - | 560.852 | 258.846 |
| Altre passività finanziarie | - | - | 20.469 | 6.628 | 1.053 | 28.150 | 41.283 |
| Passività per leasing | - | - | 2.980 | 2.117 | 9 | 5.106 | 10.935 |
| Earn-out | - | - | 17.489 | 4.511 | 1.044 | 23.044 | 29.894 |
| Derivati di copertura | - | - | - | - | - | - | 454 |
| Debiti commerciali | 901 | 2.604 | 20.122 | - | - | 23.627 | 15.013 |
| Altre passività | 3.346 | 3.076 | 24.627 | 168 | - | 31.217 | 15.178 |
| Totale | 4.247 | 15.714 | 63.003 | 557.654 | 1.053 | 643.886 | 614.516 |
La tabella sottostante riassume il profilo di scadenza delle passività finanziarie della Società sulla base dei pagamenti previsti contrattualmente e non attualizzati.
Il rischio di mercato è il rischio che il fair value dei flussi di cassa futuri di uno strumento finanziario si modificherà a causa delle variazioni nel prezzo di mercato. Il prezzo di mercato comprende tre tipologie di rischio: il rischio di tasso, il rischio di valuta e altri rischi di prezzo, come, ad esempio, il rischio di prezzo sui titoli rappresentativi di capitale (equity risk). Gli strumenti finanziari toccati dal rischio di mercato includono prestiti e finanziamenti, depositi, strumenti di debito e di capitale e strumenti finanziari derivati.
La Società, che utilizza risorse finanziarie esterne sotto forma di debito e impiega le liquidità disponibili in depositi bancari, è esposta al rischio di tasso di interesse, che rappresenta il rischio che il fair value o i flussi di cassa futuri di uno strumento finanziario si modificheranno a causa delle variazioni nei tassi di interesse di mercato. L'esposizione del Gruppo al rischio di variazioni nei tassi di interesse di mercato è correlata all'indebitamento di lungo periodo con tasso di interesse variabile.
A luglio del 2021 l'indebitamento a tasso variabile è stato rimborsato anticipatamente e sostituito con un indebitamento a tasso fisso tramite l'emissione di un prestito obbligazionario senior garantito per un importo complessivo in linea capitale pari a €300 milioni con scadenza nel 2026 ad un tasso fisso pari al 3,375% annuo.
Al fine di neutralizzare l'esposizione al rischio di variazione dei tassi d'interesse la Società nel precedente esercizio ha fatto ricorso alla sottoscrizione di un Interest Rate Swaps (IRSs), dove la Società concorda di scambiare, ad intervalli definiti, la differenza di ammontare tra il tasso fisso e il tasso variabile calcolata facendo riferimento a un importo concordato di capitale nozionale. Questi swap designati a copertura dell'indebitamento sottostante sono stati chiusi contestualmente al rimborso anticipato del correlato finanziamento a luglio 2021.
Il 30 settembre 2016 è stata perfezionata la cessione del portafoglio non-performing di doValue al veicolo di cartolarizzazione Romeo SPV S.r.l. ("Romeo") costituito ai sensi della Legge 130/1999. Successivamente, nel corso del secondo trimestre 2017, è stata trasferita la quota di portafoglio unsecured a favore del veicolo Mercuzio Securitisation S.r.l. ("Mercuzio") e contestualmente è stata portata a termine l'emissione dei titoli ABS da parte di entrambe le SPV con un unico tranching di titoli.
doValue, in qualità di originator, ha sottoscritto una quota nominale di notes pari al 5% del totale titoli emessi al fine di rispettare quanto previsto dalla retention rule di cui al Regolamento UE 575/2013 (CRR).
In entrambe le operazioni doValue svolge il ruolo di Servicer.
Contestualmente all'operazione di acquisizione di Eurobank FPS, a giugno 2020 sono state sottoscritte notes mezzanine e junior delle 3 cartolarizzazioni Cairo (Cairo I, Cairo II e Cairo III), i cui titoli sono assistiti da garanzie statali ("Asset Protection Scheme"). L'originator di questa operazione è Eurobank che ha ceduto €7,4 miliardi di crediti tra performing e non-performing.
Nel mese di dicembre 2020 sono stati inoltre sottoscritti titoli ABS mezzanine e junior della cartolarizzazione Relais che riguarda crediti leasing ceduti da UniCredit. Tali notes sono state tuttavia cedute nel mese di febbraio 2021, mentre il Gruppo doValue ha mantenuto nell'operazione i ruoli di Master Servicer (svolto da doNext già Italfondiario) e di Special Servicer (svolto da doValue).
A dicembre 2021, nell'ambito del progetto Mexico più ampiamente descritto nei Fatti di rilievo intervenuti nel periodo della Relazione sulla Gestione, doValue ha acquistato da Eurobank notes mezzanine e junior della cartolarizzazione Mexico, pari al 95% del totale delle notes emesse cedendo contestualmente ad un terzo investitore un quota pari al 90% delle notes mezzanine e Junior emesse; la rimanente quota di notes iscritta in bilancio corrisponde pertanto al 5% delle note mezzanine e junior della cartolarizzazione. Il Gruppo è Servicer del portafoglio tramite la controllata doValue Greece.


Si definisce rischio operativo il rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni.
Rientrano in tale tipologia, tra l'altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell'operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Nel rischio operativo (inclusa la sua componente informatica) è compreso il rischio legale, mentre non sono inclusi quelli strategici e di reputazione.
doValue adotta un complesso di presidi, principi e di regole per gestire il rischio operativo.
In ambito organizzativo, all'interno della Direzione Operations Country Italy della Società è istituita la struttura Operational Risk Management, con l'obiettivo di contribuire alla realizzazione della mission complessiva di tale Direzione, garantendo un monitoraggio costante ed una gestione proattiva dei rischi riconducibili ai processi di business e di supporto e dei loro possibili impatti in termini di accantonamenti e perdite operative.
La Funzione ha dunque il compito di presiedere la gestione dei rischi rilevanti cui sono esposte le attività della Società, con particolare riferimento ai rischi operativi, attraverso la definizione delle relative linee guida nonché l'identificazione ed il monitoraggio dei predetti rischi, avvalendosi a tale scopo di approcci metodologici, procedure e strumenti idonei, e garantendo l'opportuna informativa agli Organi Aziendali, coerentemente con l'approccio delineato nell'ambito del più ampio Sistema dei Controlli di doValue.
La struttura di Governance, in tema di rischi operativi, prevede oltre al diretto coinvolgimento dell'Alta Direzione anche il Comitato Rischi Operativi, che ha la responsabilità sul perimetro doValue di proporre interventi sui rischi rilevati, di esaminare i report sui rischi operativi, di proporre procedure di controllo e limiti sui rischi operativi e di monitorare le azioni di mitigazione dei rischi.
Per quanto concerne la gestione dei rischi, doValue si è dotata di un insieme strutturato di processi, di funzioni e di risorse dedicate:
Con riferimento a tal ultimo processo, gli indicatori sono una componente prospettica che riflette con tempestività il miglioramento o il peggioramento del profilo di rischio, a seguito delle variazioni intervenute nei segmenti di operatività, nelle risorse umane, tecnologiche ed organizzative nonché nel sistema dei controlli interni. A tale riguardo, sono stati creati appositi indici che vengono monitorati mensilmente e confrontati con il mese precedente per giustificare le principali variazioni in positivo o negativo, allo scopo di evidenziare eventuali fenomeni di rischio nei processi aziendali nonché un piano di azione per gli indicatori che non rientrano tra i range stabiliti.
Infine, doValue ha predisposto un sistema di reporting, con cadenze e livelli di sintesi diversificati, che assicura informazioni tempestive in materia di rischi operativi agli Organi Aziendali e ai responsabili delle funzioni organizzative interessate.
Ai fini della gestione del capitale della Società, si è definito che questo comprende il capitale sociale emesso, la riserva sovrapprezzo azioni e tutte le altre riserve di capitale attribuibili agli azionisti della Capogruppo. L'obiettivo principale della gestione del capitale è massimizzare il valore per gli azionisti, salvaguardare la continuità aziendale, nonché supportare lo sviluppo del Gruppo medesimo.
doValue intende pertanto mantenere un adeguato livello di capitalizzazione, che permetta nel contempo di realizzare un soddisfacente ritorno economico per gli azionisti e di garantire l'efficiente accessibilità a fonti esterne di finanziamento.
La Società monitora costantemente l'evoluzione del livello di indebitamento da porre in rapporto al patrimonio netto e tenendo in considerazione la generazione di cassa derivante dai business nei quali opera.
Non esistono al momento covenants finanziari legati ad un gearing ratio, ossia al rapporto esistente tra il debito netto e il totale del capitale più il debito netto di seguito esposto.
| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 |
|---|---|---|
| Prestiti e finanziamenti (Nota 13) | 560.892 | 543.042 |
| Altre passività finanziarie (Nota 14) | 28.150 | 41.282 |
| Debiti commerciali (Nota 17) | 23.627 | 15.013 |
| Altre passività (Nota 18) | 31.217 | 15.178 |
| Meno: disponibilità liquide e depositi a breve (Nota 10) | (124.861) | (40.527) |
| Debito netto (A) | 519.025 | 573.988 |
| Patrimonio Netto | 205.921 | 230.636 |
| Capitale e debito netto (B) | 724.946 | 804.624 |
| Gearing ratio (A/B) | 72% | 71% |
Il gearing ratio del 2021 è sostanzialmente in linea rispetto a quello del 2020.
Di seguito viene riportata una tabella che riconcilia il dato del Debito netto esposto nella tabella precedente con l'Indebitamento finanziario netto presentato in Nota 14 delle Informazioni sullo stato patrimoniale.
| (€/000) | 31/12/2021 | 31/12/2020 |
|---|---|---|
| Indebitamento finanziario netto (Nota 14) | 292.175 | 296.497 |
| Debiti commerciali (Nota 17) | 23.627 | 15.013 |
| Altre passività (Nota 18) | 31.217 | 15.178 |
| Attività finanziarie correnti (Nota 4) | 60.401 | 77.336 |
| Finanziamenti non correnti (Nota 4) | 111.605 | 169.964 |
| Debito netto (A) | 519.025 | 573.988 |

Per l'informativa di Settore si rimanda a quanto rappresentato
per il presente Bilancio d'impresa, la rappresentazione corrisponde a quanto riportato nel consolidato per l'Italia.
nel Bilancio Consolidato del Gruppo doValue al 31 dicembre 2021, poiché il Gruppo utilizza come dimensione di analisi la Region,

Informativa
6.0
di settore
Per l'informativa di Settore si rimanda a quanto rappresentato al 31 dicembre 2021, poiché il Gruppo per il presente Bilancio d'impresa, la rappresentazione corrisponde a quanto riportato nel consolidato per l'Italia.


Operazioni di
7.0
aggregazione
riguardanti
impreseorami d'azienda

Per questa sezione si rimanda a quanto illustrato nel Bilancio Consolidato del Gruppo doValue al 31 dicembre 2021.




Operazioni
8.0
con parti
correlate

Ai fini dell'informativa sulle parti correlate trova applicazione il testo dello IAS 24 che definisce il concetto di parte correlata ed individua il rapporto di correlazione tra questa e l'entità che redige il bilancio.
Ai sensi dello IAS 24, le parti correlate significative per doValue, comprendono:
In ottemperanza alla delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010, doValue ha adottato la "Policy per la gestione delle operazioni con parti correlate e delle operazioni in conflitto di interessi del Gruppo doValue", pubblicata sul sito istituzionale di doValue (www.doValue.it), volta a definire principi e regole per il presidio del rischio derivante da situazioni di possibile conflitto di interesse determinate dalla vicinanza di taluni soggetti ai centri decisionali.
Per la gestione delle operazioni con parti correlate doValue ha istituito il Comitato Rischi e Operazioni con Parti Correlate - composto da un minimo di 3 (tre) ed un massimo di 5 (cinque) componenti scelti tra i componenti del Consiglio di Amministrazione, non esecutivi e per la maggioranza in possesso dei requisiti di indipendenza - organo al quale è affidato il compito di rilasciare, nelle ipotesi disciplinate dalla procedura, pareri motivati al Consiglio di Amministrazione in merito alle operazioni con parti correlate.
Di seguito si forniscono le informazioni sui compensi ai dirigenti con responsabilità strategiche riferiti all'esercizio 2021.
La definizione di dirigenti con responsabilità strategiche, secondo lo IAS 24, comprende quei soggetti che hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività della Società. Rientrano in questa categoria, i componenti del Consiglio di Amministrazione, compreso l'Amministratore Delegato, il Direttore Generale, i Sindaci, nonché gli altri dirigenti con responsabilità strategiche individuati nell'ambito "Personale Rilevante".
(€/000)
| Dettaglio dei compensi | 31/12/2021 |
|---|---|
| Benefici a breve termine per i dipendenti | 5.094 |
| Benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro | 97 |
| Pagamenti basati su azioni | 4.174 |
| Totale | 9.365 |


8

Nel corso del periodo sono state realizzate operazioni con parti correlate di importo esiguo, di natura ordinaria e di minor rilevanza, relative principalmente a contratti di prestazione di servizi.
Tutte le operazioni con parti correlate compiute nel corso del 2021 sono state concluse nell'interesse del Gruppo e a condizioni di mercato o standard.
Nel prospetto che segue sono indicate le attività, passività e le garanzie e gli impegni in essere 31 dicembre 2021 oltre che le voci di conto economico, distintamente per le diverse tipologie di parti correlate ai sensi dello IAS 24.
| Voci di Stato Patrimoniale |
Società controllante |
Società controllate |
Società collegate |
Joint ventures |
Dirigenti con responsabilità strategiche |
Altre parti correlate |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Immobili, impianti e macchinari |
- | - | - | - | - | 90 | 90 |
| Attività finanziarie non correnti |
- | 111.605 | - | - | - | 2.755 | 114.360 |
| Attività finanziarie correnti |
- | 58.885 | - | - | - | - | 58.885 |
| Crediti commerciali | - | 5.915 | - | - | - | 10.144 | 16.059 |
| Altre attività correnti | - | 992 | - | - | - | 992 | |
| Totale attività | - | 177.397 | - | - | - | 12.989 | 190.386 |
| Debiti commerciali | - | 4.476 | - | - | - | 58 | 4.534 |
| Altre passività finanziarie correnti |
- | - | - | - | - | 117 | 117 |
| Altre passività correnti | - | 322 | - | - | - | - | 322 |
| Totale passività | - | 4.798 | - | - | - | 175 | 4.973 |
| Voci di Conto Economico |
Società controllante |
Società controllate |
Società collegate |
Joint ventures |
Dirigenti con responsabilità strategiche |
Altre parti correlate |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con clienti |
- | - | - | - | - | 35.255 | 35.255 |
| Ricavi diversi | - | 11.077 | 2.193 | 13.270 | |||
| Spese amministrative | - | (2.946) | - | - | - | (303) | (3.249) |
| Spese del personale | - | (3.027) | - | - | - | 215 | (2.812) |
| (Oneri)/Proventi finanziari |
- | 6.851 | - | - | - | 482 | 7.333 |
| Ammortamenti e svalutazioni |
- | - | - | - | - | (1.082) | (1.082) |
| Dividendi | - | 11.332 | - | - | - | - | 11.332 |
| Totale | - | 23.287 | - | - | - | 36.760 | 60.047 |
Con il 25,05% delle quote, la Società controllante, come azionista di riferimento, è Avio S.à r.l., una società di diritto lussemburghese affiliata al Gruppo Fortress a sua volta acquisito da Softbank Group Corporation nel dicembre 2017.
L'azionista di riferimento Avio S.à r.l. non esercita nei confronti di doValue l'attività di Direzione e Coordinamento così come definita dagli artt. 2497 e seguenti del Codice Civile.
I principali rapporti con le Società controllate sono relativi a:
Con le predette società controllate vi sono rapporti di fornitura di servizi per attività corporate e per le funzioni di controllo svolte da doValue, sulla base delle quali sono maturati ricavi per €3,4 milioni e rifusione di spese generali per €4,8 milioni.
I crediti e debiti commerciali rappresentati nella tabella di cui sopra sono essenzialmente riferibili ai predetti rapporti di prestazione di servizi.
I principali rapporti con le Altre parti correlate sono relativi a:

Allegati


| (€) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Tipologia di servizi | doValue S.p.A. | |||
| Soggetto che ha erogato il servizio |
Corrispettivo dell'esercizio in Euro (IVA e spese escluse) |
|||
| Revisione contabile | EY S.p.A. | 216.000 | ||
| Servizi di attestazione | EY S.p.A. | 9.000 | ||
| Altri servizi | EY S.p.A. | 120.000 | ||
| di cui Dichiarazione Non Finanziaria | 30.000 | |||
| Totale | 345.000 |
La legge 4 agosto 2017, n.124 introduce all'articolo 1, commi da 125 a 129 alcune misure finalizzate ad assicurare la trasparenza nel sistema delle erogazioni pubbliche che si inseriscono in un contesto normativo di fonte europea, oltre che nazionale.
Da segnalare, inoltre, la circolare Assonime 5 Attività d'impresa e concorrenza, pubblicata in data 22 febbraio 2019, che contiene alcuni orientamenti ed evidenzia i punti di maggior incertezza, auspicando un intervento normativo da parte delle autorità competenti che garantisca un corretto e uniforme adempimento degli obblighi da parte delle imprese, oltre alla non applicazione delle sanzioni contenute nella norma stessa.
Ciò premesso, si riportano di seguito i principali criteri adottati da doValue S.p.A. in linea con la circolare di Assonime precedentemente richiamata.
Sono state considerate le sovvenzioni, i contributi e i vantaggi economici di qualunque genere ricevuti dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021.
Di seguito si espongono in forma tabellare le informazioni presenti in doValue.
| (€) | |
|---|---|
| Tipo di contributo | Importo |
| Fondo occupazione | 62.880 |
| Sgravi esonero contributivo per assunzioni o stabilizzazioni a tempo indeterminato (L.190/2014) | 101.642 |
| Credito d'imposta per innovazione tecnologica (L. 160/2019) | 202.058 |
| Totale | 366.580 |



Signori Azionisti,
il progetto di Bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione il 17 marzo.
Sono a vostra disposizione il giudizio della società di revisione e la relazione del Collegio Sindacale.
Il Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2021 chiude con un risultato del periodo negativo pari ad €534.919.
Il Bilancio consolidato, sempre approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 17 marzo, chiude con un risultato del periodo di €23.743.973.
Con riferimento alla destinazione del risultato negativo del periodo, si propone di decurtare per pari importo la Riserva da utili a nuovo, peraltro, tenuto conto dell'elevato livello di patrimonializzazione della società e delle prospettive di crescita inserite nel Piano Industriale 2022-2024, si intende procedere alla distribuzione di un dividendo pari a €0,50 per azione che, rapportato al numero di azioni ordinarie al 31 dicembre 2021 - escluse le azioni proprie corrispondenti all'1,22% del capitale sociale - risulta quantificato in complessivi €39.513.830,50.
Allo scopo di detta distribuzione verranno utilizzate interamente la residua Riserva da utili a nuovo per €24.996.002 e la Riserva Straordinaria classificata tra le Altre riserve per €14.517.828,50 (quanto ad €10.132.433,33 per la quota originata da utili e quanto ad €4.385.395,17 per la quota originata da capitale) tenendo conto che non verrà peraltro effettuata alcuna distribuzione alle azioni proprie detenute da doValue alla record date.
Il dividendo sarà pagabile in data 4 maggio 2022 (con stacco cedola il 2 maggio 2022 e data di registrazione 3 maggio 2022).
Roma, lì 17 marzo 2022 Il Consiglio di Amministrazione
165

Attestazioni e Relazioni al Bilancio dell'Impresa















con la presente Relazione, redatta ai sensi dell'art. 153 del d. lgs. 58/1998 e dell'articolo 2429, comma 2, del Codice Civile, il Collegio Sindacale di doValue S.p.a. (di seguito anche la "Società" o la "Capogruppo") dà conto delle attività di vigilanza svolte nel corso dell'esercizio 2021 e sui relativi esiti, secondo quanto richiesto dalla Comunicazione Consob n. DEM/1025564 del 6 aprile 2001 e successive integrazioni e modifiche.
Il Collegio Sindacale in carica è stato nominato dall'Assemblea degli azionisti in data 29 aprile 2021 in conformità alle vigenti disposizioni legali, regolamentari nonché statutarie, tenuto conto anche delle previsioni in materia di equilibrio tra i generi, e rimarrà in carica all'assemblea di approvazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2023.
In coerenza con il modello di governance adottato dalla Società, nonché tenuto conto delle disposizioni normative e regolamentari vigenti, in data 29 aprile 2021 il Consiglio di Amministrazione ha attribuito al Collegio Sindacale le funzioni dell'Organismo di Vigilanza ai sensi del d.lgs. 231/2001.
Nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 il Collegio Sindacale ha svolto i propri compiti istituzionali nel rispetto del Codice Civile, dei Decreti Legislativi 58/1998 ("TUF") e 39/2010 e successive integrazioni e modifiche, e delle disposizioni emesse dalle Autorità che esercitano attività di vigilanza e controllo. Il Collegio Sindacale si è altresì attenuto ai principi di comportamento del Collegio Sindacale raccomandati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, nonché alle indicazioni contenute nel Codice di Corporate Governance per le società quotate.
Nel corso dell'esercizio il Collegio Sindacale ha:
Nel corso delle riunioni di Consiglio, il Collegio è stato informato dagli Amministratori sull'attività svolta dalla Società e dal Gruppo cui la stessa è a capo, nonché sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale, effettuate dalla Società e dal Gruppo, anche in conformità all'articolo 150, comma 1, TUF. Il Collegio Sindacale dà atto altresì che gli Amministratori hanno previamente informato, ai sensi dell'articolo 2391 del Codice Civile laddove applicabile, sulle operazioni ritenute in potenziale conflitto di interessi che sono state deliberate con osservanza della specifica normativa.
L'acquisizione delle informazioni strumentali all'esercizio dei propri compiti istituzionali è avvenuta altresì mediante incontri con l'Amministratore Delegato della Società e con i Responsabili di Funzione, nonché mediante l'esame dei flussi informativi provenienti dalle strutture aziendali, dalla Società di Revisione e dal Collegio Sindacale della suddetta società controllata di diritto italiano.
Il costante collegamento con le Funzioni Aziendali di Controllo e le altre funzioni con compiti di controllo ha garantito un importante e continuo flusso di informazioni che, integrate da osservazioni dirette e da specifica attività di vigilanza, hanno consentito al Collegio Sindacale di esprimere adeguate valutazioni sulle diverse tematiche oggetto della vigilanza e dei controlli di competenza.
Quanto sopra premesso, di seguito si forniscono le informazioni, tra le altre, richiamate nella Comunicazione CONSOB n. DEM/1025664 del 6 aprile 2001 e successive modifiche ed integrazioni.
Sulla base delle informazioni ricevute, anche per il tramite della partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione, il Collegio Sindacale ha monitorato le operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale deliberate e poste in essere dalla Società e dal Gruppo nell'esercizio 2021. In esito alle analisi condotte, il Collegio può ragionevolmente ritenere che le operazioni deliberate e poste in essere sono conformi alla Legge e allo Statuto ed ai principi di corretta amministrazione e non manifestamente imprudenti, azzardate, in potenziale conflitto di interessi, in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea o tali da compromettere l'integrità del patrimonio aziendale ed assistite, ove necessario, da strutturati processi di analisi e valutazione anche con il supporto di esperti terzi.
Con particolare riferimento ai fatti di rilievo avvenuti nel periodo, nella Relazione sulla Gestione viene evidenziato quanto segue:
Nel corso dell'anno le principali operazioni sul portafoglio gestito hanno visto la presa in carico di circa €14,7 miliardi di nuovo Gross Book Value aggiudicati attraverso un mix di nuovi clienti e clienti esistenti. Circa €3,3 miliardi di nuovo Gross Book Value sono stati ricevuti da clienti esistenti tramite

contratti di flusso, mentre circa €11,4 miliardi derivano da nuovi mandati che sono stati aggiudicati da doValue, con l'inclusione di nuovi clienti - banche e investitori - in tutti i principali mercati, tra cui anche, in Italia, un nuovo contratto per la gestione di un portafoglio UTP multi-originator e un nuovo accordo per la gestione, anche immobiliare, di asset non performing rinvenienti da contratti di leasing.
In aggiunta a questo si segnalano, per rilevanza, i seguenti contratti, connessi ad operazioni di cartolarizzazione:
In data 23 luglio 2021 la Società ha completato l'emissione del suo secondo prestito obbligazionario senior garantito, per un importo complessivo in linea capitale pari a 300 milioni di euro, con scadenza nel 2026, ad un tasso fisso pari al 3,375% annuo, con prezzo di emissione pari al 100,00%, riservato a investitori istituzionali (le "Obbligazioni"). Le Obbligazioni sono state ammesse a quotazione sul sistema multilaterale di negoziazione Euro MTF organizzato e gestito dalla Borsa del Lussemburgo.
I proventi derivanti dall'emissione sono stati utilizzati per pagare anticipatamente e chiudere il contratto di finanziamento senior stipulato il 22 marzo 2019 (comprendendo gli interessi maturati e i relativi interest rate swap), per pagare le commissioni e le spese sostenute in relazione all'operazione, e per utilizzare la parte restante come liquidità per obiettivi d'impresa generali.
Accertamento fiscale su Altamira Asset Management
Si segnalano altresì le seguenti operazioni di rilievo:
Infine, nel corso dell'esercizio, la partecipata Altamira Asset Management, ha definito, con il pagamento della somma di € 33 milioni, una vertenza insorta con l'autorità fiscale spagnola, riferita ai periodi di imposta 2014 e 2015. Gli amministratori, nella Relazione sulla Gestione, hanno fornito più ampi dettagli sulla operazione.
Il Collegio non ha riscontrato né ricevuto notizia dalla Società di Revisione, dal Responsabile Internal Audit, dal Responsabile della Direzione Controlli, dai vertici della Società, dai Collegi Sindacali delle Società Controllate di diritto italiano di operazioni atipiche e/o inusuali, anche infragruppo o con parti correlate.
Le operazioni con parti correlate sono regolate dalla "Policy per la gestione delle operazioni con parti correlate e delle operazioni in conflitto di interessi del Gruppo doValue" ("Policy OPC"), predisposta ai sensi del Regolamento Consob n. 17221/2010 ed approvata dal Consiglio di Amministrazione, nella sua versione più aggiornata, in data 17 giugno 2021, in seguito al recepimento delle modifiche apportate al Regolamento 17221/2010 dalla delibera Consob 10 dicembre 2020 n. 21624.
Il Consiglio di Amministrazione, nella Relazione Finanziaria Annuale, ha fornito esaustiva illustrazione delle operazioni poste in essere con parti correlate esplicitandone gli effetti economici, patrimoniali e finanziari, nonché delle modalità di determinazione dell'ammontare dei corrispettivi ad esse afferenti, rappresentando che le stesse sono state compiute nell'interesse della Società ed a condizioni di mercato o standard.
Mediante la partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione, il Collegio Sindacale dà atto che, in conformità alla suddetta policy, l'Amministratore Delegato ha fornito periodicamente l'informativa avente ad oggetto le operazioni compiute con parti correlate dalla Società e dalle società del Gruppo. Sotto il profilo della correttezza procedurale, gli Amministratori aventi un interesse (anche potenziale od indiretto) nell'operazione hanno informato il Consiglio di Amministrazione circa l'esistenza e la natura di tale interesse.
Per parte sua, il Collegio non ha rilevato violazioni di disposizioni di Legge e di statuto ovvero operazioni poste in essere dagli Amministratori che siano manifestamente imprudenti o azzardate, in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea o comunque tali da compromettere l'integrità del patrimonio aziendale.
Per quanto noto al Collegio Sindacale, dette operazioni sono state concluse nell'interesse della Società e non determinano osservazioni in merito alla loro congruità, rientrando nell'ordinaria operatività della Società.
La Società di Revisione EY S.p.A. ("EY") ha rilasciato in data odierna le seguenti Relazioni:

La Società di Revisione ha altresì attestato che la Relazione sulla gestione e le informazioni della Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, TUF, sono coerenti con il Bilancio di esercizio ed il Bilancio Consolidato di Gruppo, e sono redatte in conformità alla Legge.
Con riferimento alla Relazione sulla gestione, EY ha dichiarato, per quanto concerne l'eventuale presenza di errori significativi, di non avere nulla da rilevare.
Le relazioni di revisione, che non evidenziano né richiami di informativa né rilievi, indicano gli "aspetti chiave" emersi nel corso dell'attività di revisione contabile ai sensi del Principio di revisione internazionale (ISA Italia) 701, già segnalati al Collegio in occasione degli incontri periodici, e rappresentati dalla stima della quota in maturazione dei ricavi relativi ai contratti di servicing e dei connessi obblighi contrattuali e dalla valutazione delle partecipazioni.
Per quanto concerne la relazione di revisione del Bilancio Consolidato, EY ha altresì menzionato, tra gli "aspetti chiave" l'impairment test dell'avviamento e delle altre attività immateriali relative ai contratti di servicing.
Con riferimento all'applicazione delle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea in materia di norme tecniche di regolamentazione relative alla specificazione del formato elettronico unico di comunicazione (ESEF – European Single Electronic Format), EY ha espresso il giudizio che i bilanci di esercizio e consolidato sono stati predisposti nel formato XHTML ed il bilancio consolidato è stato altresì marcato, in tutti gli aspetti significativi, in conformità alle disposizioni del citato Regolamento Delegato.
Nel corso degli incontri e dei contatti intercorsi con la Società di Revisione non sono emersi fatti censurabili a carico degli Amministratori.
In aderenza a quanto previsto dal D.Lgs. 254/2016 attuativo della Direttiva 2014/95/UE, in data 17 marzo, il Consiglio di Amministrazione della Società ha approvato la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario relativa all'esercizio 2021. La Società di Revisione ha rilasciato in data odierna la propria relazione rilevando come non siano emersi elementi tali da far ritenere che la suddetta Dichiarazione non sia stata redatta, in tutti gli aspetti significativi, in conformità a quanto richiesto dagli articoli 3 e 4 del Decreto e dai GRI Standards, con riferimento alla selezione di GRI Standards. Il Collegio Sindacale ha vigilato sul processo di predisposizione della Dichiarazione, in linea con le vigenti disposizioni normative.
Nel corso del 2021 e sino alla data della presente Relazione il Collegio Sindacale non ha ricevuto denunce ex art. 2408 c.c.
Nel corso del 2021 e sino alla data della presente Relazione non sono pervenuti esposti di cui riferire all'Assemblea.
Il Collegio Sindacale segnala che, in allegato al Bilancio d'esercizio e al Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2021, gli Amministratori hanno fornito informazioni analitiche in ordine ai compensi attribuiti alla Società di Revisione e alle entità appartenenti alla rete della Società di Revisione, come riportato nella tabella seguente:
| Tipologia di servizi | doValue S.p.A. | Società controllate | ||
|---|---|---|---|---|
| Soggetto che ha erogato il servizio |
Corrispettivo dell'esercizio in Euro (IVA e spese escluse) |
Soggetto che ha erogato il servizio |
Corrispettivo dell'esercizio in Euro (IVA e spese escluse) |
|
| Revisione contabile | EY S.p.A. | 216.000 | BDO, Network EY () BDO, Network EY (*) |
341.586 |
| Servizi di attestazione | EY S.p.A. | 9.000 | 46.300 | |
| Altri servizi | EY S.p.A. | 120.000 | - | |
| di cui Dichiarazione Non Finanziaria | 30.000 | - | ||
| Totale | 345.000 | 387.886 |
(*) BDO per €25.500
(**) BDO per €4.000
Alla luce delle modifiche introdotte dalla Direttiva 2014/56/UE, recepita in Italia con il D.Lgs. 135/2016 che ha modificato il D.Lgs. 39/2010, nonché dal Regolamento UE n. 537/2014, contenenti una serie di misure alla revisione legale dei conti ed alcune previsioni riguardanti il Comitato per il Controllo Interno e la revisione contabile negli Enti di interesse pubblico (EIP), il Consiglio di Amministrazione, su impulso del Collegio, nella seduta del 31 gennaio 2020 ha approvato una nuova procedura di Gruppo avente ad oggetto la disciplina della gestione dei rapporti contrattuali con la Società di Revisione e la sua rete nonché dell'affidamento degli incarichi audit e non audit ("NAS"). Nel corso dell'esercizio 2021, in ottemperanza alle richiamate disposizioni in materia di revisione legale, il Collegio Sindacale ha preventivamente approvato – previe le verifiche di competenza circa i potenziali rischi per l'indipendenza e le misure di salvaguardia adottate – gli incarichi diversi dalla revisione legale conferiti a EY ed alle società appartenenti al suo network.
Ai sensi dell'art. 19 D.Lgs. 39/2010, nel 2021 il Collegio Sindacale ha verificato e monitorato l'indipendenza della Società di Revisione EY. A tal riguardo il Collegio evidenzia come non sia emerso alcun aspetto critico e conferma di avere ricevuto la dichiarazione di conferma della propria indipendenza dal Gruppo doValue.
Nel corso dell'esercizio 2021 il Collegio Sindacale ha provveduto a rilasciare il proprio parere quando obbligatorio - in ossequio a previsioni di Legge, dello Statuto e della normativa di Vigilanza.
Tra i pareri espressi e le osservazioni formulate in ossequio a disposizioni o richieste di Vigilanza si segnalano:

Il Collegio Sindacale ha vigilato sul rispetto dei principi di corretta amministrazione mediante la partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati endoconsiliari, incontri con i Responsabili delle Funzioni di Controllo, con l'Amministratore Delegato, nonché mediante le altre attività di vigilanza in precedenza citate.
Dall'attività di vigilanza e dalle informazioni assunte il Collegio Sindacale può ragionevolmente ritenere che l'attività dei predetti Comitati ed Organi è stata improntata al rispetto dei principi della corretta amministrazione, avendo gli stessi consapevolezza dei rischi e degli effetti delle operazioni compiute. Per quanto riguarda in particolare ai rischi, si rinvia alla disclosure fornita dagli Amministratori nella Relazione sulla gestione e nelle Note esplicative al Bilancio, paragrafo Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura.
Per quanto concerne i procedimenti deliberativi del Consiglio di Amministrazione, il Collegio Sindacale ha vigilato sulla conformità degli stessi alla Legge e allo Statuto sociale ed ha verificato che le scelte di gestione fossero conformi alla disciplina applicabile, adottate nell'interesse della Società ed adeguatamente supportate da processi di informazione, analisi e verifica, anche con il ricorso, ove ritenuto necessario, dell'attività consultiva dei comitati e a professionisti esterni.
Nell'ambito della propria strategia di Sostenibilità, la Società ha pubblicato il primo "Piano di Sostenibilità 2021- 2023" che definisce i principi che guidano il Gruppo verso il raggiungimento di obiettivi ESG. Il Piano di Sostenibilità si focalizza su tre aree di impegno in coerenza con la strategia di business e in linea con gli obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile SDGs - Sustainable Development Goals - dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite:
Le aree di impegno del Piano di Sostenibilità sono state inserite nel Piano Industriale 2022-2024 di Gruppo, con l'obiettivo di perseguire un miglioramento continuo del business e allo stesso tempo contribuire al conseguimento degli obiettivi di sviluppo sociale, ambientale e di governance.
Ogni area di impegno prevede target specifici che contribuiscono al raggiungimento degli SDGs delle Nazioni Unite. Gli obiettivi e i target specifici, sia quantitativi che qualitativi, che il Gruppo si è posto in un'ottica di miglioramento continuo delle proprie performance di sostenibilità e su cui misurarsi nel triennio 2021-2023 sono finalizzati a:
• sviluppare attività di business condotte in conformità alla normativa vigente e ai più alti standard etici e morali;
• consolidare i sistemi di gestione della sicurezza delle informazioni e assicurare il massimo rispetto della privacy;
Al fine di integrare sempre più la sostenibilità nel business, la Società ha implementato una Governance che prevede l'interazione di diversi organi dedicati alla supervisione e alla gestione di queste tematiche:
Come noto, nel mese di giugno 2019 doValue ha concluso un rilevante processo di riorganizzazione societaria che ha visto la Società assumere la forma di una società regolata dall'articolo 115 T.U.L.P.S., con il conseguente venir meno del gruppo bancario. In tale contesto la Società ha proseguito nel processo di internazionalizzazione del Gruppo, rappresentato dall'acquisizione, nel giugno 2019, dell'85% del capitale di Altamira Asset Management, nel novembre 2019, del 96% di doValue Cyprus Limited, e, infine, dal completamento, all'inizio di giugno 2020, dell'acquisizione dell'80% del capitale di FPS (ora "doValue Greece").
Nel corso del 2021 è stato completato il processo di revisione della struttura organizzativa del Gruppo avviato nell'esercizio 2020 al fine di supportare lo sviluppo internazionale del Gruppo stesso. Si è provveduto nel periodo al progressivo popolamento delle Funzioni di Gruppo responsabili del coordinamento trasversale delle attività, individuando le rispettive funzioni locali di riferimento per ciascuna area geografica, definendone la missione, gli ambiti di competenza, i relativi processi decisionali e le conseguenti soglie di competenza.
In data 30 luglio 2021 il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ha approvato il Regolamento di Gruppo di Direzione e Coordinamento, volto a disciplinare le modalità di governo del Gruppo, i


rapporti infragruppo nonché i principi e le regole relative all'attività di direzione e coordinamento svolta dalla Capogruppo nei confronti delle Controllate. Su tale base è stato avviato un più complessivo processo di revisione della normativa interna con conseguente allineamento dei flussi informativi e del corpo contrattuale che regola i rapporti intercompany.
Sempre nel 2021, sono proseguite le attività di revisione del sistema dei controlli interni, di cui si dirà infra, volte ad accompagnare l'evoluzione organizzativa e la crescita internazionale del Gruppo, ed in particolar modo a rafforzare il coordinamento a livello di Gruppo delle attività di controllo negli ambiti interessati e garantire l'efficacia degli strumenti a disposizione degli Organi Aziendali, per assolvere ai propri compiti di supervisione del complessivo sistema di controlli interni e di gestione dei rischi.
Il Collegio Sindacale ha preso atto del giudizio positivo sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo della Società e del Gruppo espresso dal Comitato Rischi e Operazioni con Parti Correlate in data 15 marzo 2022 nonché dal Consiglio di Amministrazione in data 17 marzo 2022.
Sulla base dell'attività di vigilanza svolta, il Collegio Sindacale ritiene che non vi siano criticità di particolare rilevanza da formulare in relazione alla struttura organizzativa della Società. Non sono state riscontrate particolari carenze ovvero situazioni da riferire in questa sede in ordine all'effettivo funzionamento di Organi, funzioni aziendali, sistemi e procedure. Il Collegio dà conto altresì della prosecuzione delle attività di allineamento del corpo normativo interno al nuovo assetto organizzativo e societario, nonché all'evoluzione della normativa di riferimento.
Il Collegio Sindacale ha verificato la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottate dal Consiglio di Amministrazione per valutare l'indipendenza dei propri componenti. Il Collegio ha altresì verificato la sussistenza dei requisiti di indipendenza in conformità con le disposizioni previste dall'articolo 148 comma 3 del TUF e dall'art. 2 del Codice di Corporate Governance.
In conformità alle "Norme di Comportamento del Collegio Sindacale delle società quotate" del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, nel corso del 2021 il Collegio Sindacale ha condotto il Processo di Autovalutazione mediante l'elaborazione, la compilazione e la discussione di un questionario avente ad oggetto l'analisi dei profili soggettivi dei suoi membri (composizione quantitativa e qualitativa) nonché il funzionamento dell'organo nel suo complesso (riunioni, attività svolta dal Presidente, flussi informativi, ruolo e compiti di controllo e sorveglianza). Al termine del processo, il Collegio ha redatto la Relazione di autovalutazione, presentata al Consiglio di Amministrazione nella seduta del 25 gennaio 2022, come peraltro evidenziato nella Relazione sul Governo Societario, dalla quale non sono emerse criticità né in ordine ai singoli componenti effettivi né con riguardo alla composizione e al funzionamento del Collegio.
Per quanto concerne il Processo di Autovalutazione del Consiglio di Amministrazione, il Collegio ha preso atto della scelta del Consiglio di Amministrazione che, sulla base della classificazione di PMI attribuita a doValue S.p.A., ha valutato non effettuare l'Autovalutazione per l'esercizio 2021, in linea con la Raccomandazione 22 del Codice di Corporate Governance.
Il Collegio ha esaminato la Relazione sulla Remunerazione approvata dal Consiglio di Amministrazione nella riunione del 28 marzo 2022 su proposta del Comitato per la Remunerazione e ne ha verificato la conformità alle prescrizioni di legge e regolamentari, la chiarezza e la completezza informativa con riguardo alla politica di remunerazione adottata dalla Società.
Come indicato nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari, il Sistema dei Controlli Interni del Gruppo doValue si fonda su organi e funzioni di controllo, flussi informativi e modalità di coinvolgimento tra i soggetti coinvolti e meccanismi di governance di Gruppo.
La citata revisione della struttura organizzativa, avviata nel 2020 ed implementata nel corso del 2021, ha comportato alcune modifiche anche sul sistema dei controlli di Gruppo che, tenuto conto dell'espansione internazionale, perseguono l'obiettivo di rafforzare il coordinamento a livello di Gruppo delle attività di controllo. In continuità con il modello operativo introdotto, i principali impatti sul sistema dei controlli interni del Gruppo hanno riguardato la costituzione, effettiva a decorrere da gennaio 2021, delle seguenti funzioni di Gruppo:
Ciò premesso, il Sistema dei Controlli Interni continua ad essere così strutturato:

L'adozione di un sistema dei controlli interni e di gestione dei rischi è altresì coerente con quanto previsto dal Codice di Corporate Governance cui la Capogruppo ha ritenuto di aderire, nella consapevolezza che uno degli snodi cruciali della governance di una società quotata è proprio rappresentato dal sistema dei controlli interni.
Sulla base delle informazioni acquisite e dell'esame dei Piani di Attività 2022 approvati dal Consiglio di Amministrazione, il Collegio Sindacale dà atto dell'avvenuta implementazione, nel corso del 2021, di un'architettura integrata del sistema dei controlli interni in linea con la nuova connotazione di Gruppo internazionale, che comprende tutte le legal entities. In particolare, il Piano di Audit 2022, redatto in coerenza con gli indirizzi della pianificazione triennale 2021 – 2023, riflette gli esiti di un'attività di risk assessment sull'intero Audit Universe del gruppo doValue, sviluppato sulla base di una mappatura dei processi nelle sue diverse componenti e che ha visto lo stretto coinvolgimento della funzione Internal Audit di Capogruppo e di quelle istituite presso le controllate estere e l'applicazione di una comune metodologia di valutazione dei rischi. Analogamente, anche i Piani di attività 2022 negli ambiti antiriciclaggio e DPO tengono conto in maniera organica di tutte le attività previste dalle rispettive funzioni di controllo così come articolate nell'intero perimetro di gruppo, secondo logiche di priorità di mitigazione dei rischi individuati.
Nel periodo di riferimento il Collegio Sindacale ha vigilato sul sistema dei controlli interni mediante regolari incontri con le funzioni di controllo e l'analisi dei flussi informativi provenienti dalle medesime e si è attivato per richiedere approfondimenti o stimolare interventi, soprattutto con riferimento al tema dello smaltimento dei findings individuati dalle Funzioni di Controllo.
Come evidenziato in premessa, al Collegio Sindacale sono state attribuite anche le funzioni di Organismo di Vigilanza ai sensi al D.Lgs. 231/2001. Nel corso del 2021 la Società ha proseguito nelle attività previste dal "Progetto 231" avviato alla fine del 2019, avente ad oggetto l'aggiornamento dei Modelli Organizzativi alla luce del nuovo contesto normativo e del mutato assetto organizzativo di Gruppo, nonché l'analisi del rischio di risalita della responsabilità 231 dalle controllate estere verso la Capogruppo. L'Organismo ha pertanto svolto un'attività di monitoraggio circa l'implementazione dell'Action Plan risultante dall'analisi presentata al Consiglio di Amministrazione di doValue a dicembre 2020 relativamente ai profili di rischio di estensione della responsabilità alla Capogruppo per reati potenzialmente commissibili dalle Controllate estere. Alla data del 31.12.2021 il progetto relativo alla implementazione delle azioni risultanti dall'analisi del rischio di risalita della responsabilità 231 dalle controllate estere verso la Capogruppo risulta completato.
Nel corso del 2021 la Società ha attivato il canale digitale di segnalazione implementato a livello di Gruppo in linea con le ultime novità legislative che disciplinano il fenomeno del whistleblowing anche nel settore privato (L. 179/2017), nonché con la Procedura sull'utilizzo e gestione del sistema di segnalazione delle violazioni «Whistleblowing» approvata dal Consiglio di Amministrazione a novembre 2020.
Contestualmente il Collegio Sindacale è stato costantemente aggiornato sull'avanzamento della progettualità in ambito Anticorruzione, avente come obiettivo principale l'evoluzione del Sistema anticorruzione del Gruppo rispetto al perimetro geografico e al modello societario ed organizzativo del Gruppo, nonché l'adeguamento rispetto allo standard ISO37001:2016. Tale progetto è stato completato garantendo alla Società di iniziare il percorso di certificazione, che sarà ragionevolmente concluso nel corso del 2022.
Il Collegio Sindacale ha preso atto altresì della prosecuzione, nel corso del 2021, del processo di adeguamento e rafforzamento del framework di gestione a livello di Gruppo in ambito data protection, caratterizzato dall'avvio nel corso del secondo semestre 2021, di un progetto volto principalmente all'introduzione di un processo di risk assessment, nonché al consolidamento del corpus procedurale attraverso l'ottimizzazione e snellimento di alcuni processi esistenti per garantire una maggiore aderenza degli stessi alla normativa privacy cogente, e infine attività di privacy monitoring. Periodicamente è stato condiviso con il Collegio il report di monitoraggio dell'action plan GDPR e l'avanzamento del Piano DPO.
Il Collegio Sindacale ha esaminato la Relazione per l'anno 2021 del Responsabile della Funzione di Internal Audit che, sulla base della valutazione delle risultanze degli incarichi di audit e tenuto altresì conto del contesto evolutivo che ha ulteriormente interessato il Gruppo, ha complessivamente valutato il sistema dei controlli interni come adeguato a mitigare i rischi cui il Gruppo stesso è esposto in ragione del proprio modello di business e della propria articolazione geografica, pur in presenza di ambiti di miglioramento.
Nel complesso, dalle analisi svolte e dalle informazioni acquisite nell'ambito dell'attività di vigilanza, il Collegio dà atto che nella definizione e nell'applicazione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, tenuto anche conto dell'attuale contesto evolutivo, non sono emersi elementi per non ritenere tale sistema complessivamente adeguato, efficace e dotato di effettiva operatività.
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Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'adeguatezza del sistema amministrativo contabile e sull'affidabilità di quest'ultimo ai fini di una corretta rappresentazione dei fatti di gestione, nonché per i compiti attribuiti al medesimo sul processo di informativa finanziaria, mediante: (i) periodici incontri con l'Amministratore Delegato, il CFO, il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, la Direzione della struttura Administration, Finance & Control; (ii) acquisizione delle informazioni dal management; (iii) periodici incontri ai fini dello scambio informativo con la Società di Revisione; (iv) analisi delle risultanze delle attività svolte dalla Società di Revisione.
In conformità al principio contabile IFRS 3 "Aggregazioni aziendali", nel fascicolo di bilancio la Società ha fornito informazioni di dettaglio sulle operazioni di business combination realizzate nel 2021. In particolare, nel corso dell'anno non si rilevano operazioni di aggregazione aziendale esterne, ma un'operazione interna di fusione tra due società incluse nel perimetro di consolidamento (incorporazione di doValue Hellas in doValue Greece) e un'operazione di scorporo di ramo d'azienda (scorporo del ramo Real Estate di Altamira Asset Management in Adsolum Real Estate).
Con particolare riguardo, inoltre, alla precedente acquisizione di FPS (ora doValue Greece), la Società ha proceduto ad effettuare nel mese di giugno 2021 l'esercizio di valutazione di purchase price allocation ("PPA") definitiva, trascorso un anno dall'esecuzione dell'operazione di aggregazione aziendale. Si è reso pertanto necessario applicare rettifiche retrospettive che sono state sono riflesse tra gli "aggiustamenti restatement" allo stato patrimoniale e al conto economico del Gruppo al 31 dicembre 2020.
Per quanto concerne gli asset intangibles presenti in bilancio, principalmente riconducibili alle immobilizzazioni immateriali e al goodwill derivanti dalle acquisizioni di Altamira e doValue Greece, il Gruppo ha condotto l'esercizio dell'impairment test tenendo conto dell'informativa prospettica determinata in coerenza con le più recenti ipotesi di scenario raccolte dalle controllate e riflesse all'interno del piano industriale 2022-2024 approvato in data 25 gennaio 2022 dal Consiglio di Amministrazione, che tengono conto dell'andamento della pandemia, della stima degli effetti che questa ha comportato e comporterà in ottica futura in generale per il mercato del servicing di NPL. Per quanto riguarda in particolare la controllata Altamira Asset Management, si è inoltre tenuto conto delle implicazioni conseguenti al mancato rinnovo del contratto con SAREB (entità creata dal Governo e dalle banche spagnole con l'obiettivo di gestire e cedere attivi problematici trasferiti dalle quattro istituzioni finanziarie spagnole nazionalizzate), intervenuto successivamente alla chiusura del periodo, che ha comportato una rettifica delle prime risultanze relative al bilancio consolidato, con riferimento all'aggiornamento dell'impatto degli ammortamenti e alla quantificazione del fair value delle immobilizzazioni immateriali relative ai contratti di servicing.
I calcoli effettuati hanno fatto emergere alcune evidenze di perdita di valore, quali differenze tra il valore d'uso dei contratti di servicing attivi e il relativo valore contabile depurato dall'ammortamento di periodo, per complessivi €3,5 milioni, di cui €2,9 milioni con riferimento a contratti Altamira e €0,6 milioni relativi a contratti doValue Greece.
Per quanto riguarda il goodwill, il confronto tra il valore recuperabile e il valore netto contabile complessivi delle CGU alla data del 31 dicembre 2021, ha confermato per entrambe le acquisizioni la capienza del valore recuperabile che conferma l'assenza di perdite di valore della voce "Avviamento". Tale valore recuperabile si dimostra inoltre ampiamente capiente anche rispetto al valore di iscrizione delle rispettive partecipazioni nel bilancio separato della Capogruppo.
Il Collegio Sindacale ha monitorato il processo di PPA e di impairment test nonché il relativo impianto metodologico mediante periodici incontri con il management aziendale e con la Società di Revisione, che non ha rilevato anomalie e criticità in merito.
Le principali società del Gruppo sono soggette a revisione contabile ai fini del bilancio consolidato (di portata differenziata a seconda della singola specificità della singola società) da parte di Società di Revisione appartenenti alla rete EY, ad eccezione di doNext S.p.A., che nel corso dell'esercizio 2019 ha conferito a BDO Italia S.p.A. l'incarico di revisione legale del bilancio di esercizio per ciascuno dei nove esercizi con chiusura dal 31 dicembre 2019 al 31 dicembre 2027, essendo cessato il precedente incarico di revisione legale di EY.
Il Collegio Sindacale dà atto che, nella Relazione sulla Gestione e nelle Note Illustrative al Bilancio, la Società ha descritto analiticamente le misure adottate per il contenimento della diffusione dell'epidemia da Covid-19 sui luoghi di lavoro ed ha fornito un'analisi degli impatti dell'evento sui risultati economico-finanziari del Gruppo, nonché sulla pianificazione strategica e sulle stime e assumptions sottostanti le traiettorie finanziarie, sulla situazione finanziaria e sui flussi di cassa.
Da ultimo, nella Relazione sulla Gestione e nelle Note Illustrative al Bilancio la Società ha riferito sui potenziali impatti a livello macroeconomico generale della guerra fra Russia ed Ucraina, dando atto che l'esposizione diretta del Gruppo verso Russia ed Ucraina è trascurabile.
Con riferimento agli obblighi di cui alla L. 262/2005, il Collegio Sindacale dà conto del consolidamento del perimetro di copertura del sistema dei controlli interni nell'ambito dell'informativa finanziaria. In particolare, in considerazione dell'espansione internazionale del Gruppo, nel corso del 2021 il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ha approvato l'aggiornamento del corpus normativo di riferimento, con particolare riguardo al Manuale sulle regole e sui principi contabili di Gruppo, al Regolamento della Funzione di Controllo del Dirigente Preposto e al relativo Metodologico, alla Procedura per la predisposizione del Bilancio Consolidato Annuale e Intermedio.
In base al framework definito, il Gruppo doValue ha previsto che il Dirigente Preposto sia supportato da un team di risorse dedicato allo svolgimento dell'attività, al fine di coprire tutte le entità del gruppo, e così composto:
Il Collegio Sindacale ha preso atto delle attestazioni rilasciate dall'Amministratore Delegato e dal Dirigente Preposto in relazione al Bilancio d'esercizio e al Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2021 previste dall'art. 81-ter del Regolamento Emittenti, approvato dalla Consob con Deliberazione 11971/1999 e successive modifiche. Il Collegio Sindacale ha altresì esaminato la relazione annuale del Dirigente Preposto in ordine alla campagna di certificazione ai sensi della L. 262/05 del bilancio consolidato e individuale al 31 dicembre 2021, approvata dal Consiglio di Amministrazione del 17

marzo 2022, dalla quale non sono emerse criticità tali da rendere inaffidabile l'informativa contabile e finanziaria.
Ad esito della campagna dei controlli 262 è stato definito un piano di azioni correttive sulla cui regolare esecuzione il Collegio Sindacale svolgerà attività di monitoraggio, unitamente alla verifica sul progressivo rafforzamento del framework di controllo, con particolare riguardo a doValue Greece, a seguito della riorganizzazione interna delle attività amministrative e contabili, in precedenza delegate ad un provider esterno, intervenuta nel corso del quarto trimestre del 2021 e al conseguente ridisegno delle procedure mirato alla definizione di adeguati presidi di controllo a fronte dei rischi sul financial reporting.
Il Collegio ha vigilato sull'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Società alle controllate ai sensi dell'art. 114, comma 2, TUF accertandone, sulla base delle informazioni rese dalla Società, l'idoneità a fornire le informazioni necessarie per adempiere agli obblighi di comunicazione previsti dalla legge, senza eccezioni.
A tal riguardo, il Collegio dà atto che , a conclusione di un profondo processo di revisione intrapreso nel corso del 2021, il Consiglio di Amministrazione della Società ha approvato in data 25 gennaio 2022 un aggiornamento della (i) Policy del Gruppo per la gestione interna e la comunicazione all'esterno delle informazioni privilegiate e la tenuta dei Registri, nonché (ii) della Procedura «Misure attuative della policy del Gruppo doValue per la gestione interna e la comunicazione all'esterno delle Informazioni Privilegiate e per la tenuta dei Registri» e relativo allegato «Mappatura». Tale aggiornamento si è reso necessario rispetto al nuovo modello organizzativo e conseguente accentramento sulle Funzioni di Gruppo della gestione delle informazioni Rilevanti/Privilegiate.
In conformità a quanto disposto dall'art. 19 del D.Lgs. 39/2010, il Collegio Sindacale, in qualità di Comitato per il Controllo Interno e la revisione contabile, ha vigilato sul processo di informativa finanziaria, sull'efficacia del sistema di controllo interno della qualità, di revisione interna e di gestione dei rischi, sulla revisione legale dei conti annuali e consolidati e sull'indipendenza della Società di Revisione.
Come già enunciato nella presente Relazione, il Collegio ha incontrato periodicamente la Società di Revisione, attivando un proficuo scambio di informazioni in conformità a quanto disposto dall'art. 150 TUF. Nel corso dell'incontro avvenuto nel mese di dicembre il Collegio Sindacale ha discusso con EY il piano di revisione per il Bilancio di esercizio ed il Bilancio Consolidato 2021, l'impianto metodologico, l'approccio di revisione utilizzato per le diverse aree significative, e l'applicazione dei principi contabili. Il Collegio ha informato la Società di Revisione sulla propria attività e riferito sui fatti rilevanti a conoscenza.
Complessivamente dallo scambio informativo con la Società di Revisione non sono emerse anomalie, criticità od omissioni.
A seguito della quotazione, avvenuta nel mese di luglio 2017, la Società ha aderito al Codice di Autodisciplina, ed il Collegio Sindacale ha vigilato sulle modalità di effettiva applicazione delle relative regole di governo societario, avendo anche riguardo alla nuova versione del Codice di Corporate Governance in vigore dal 2021.
Il Collegio Sindacale ha preso atto delle informazioni fornite nella Relazione annuale sul governo societario e gli assetti proprietari, redatta secondo le istruzioni al Regolamento dei Mercati organizzati gestiti da Borsa Italiana e al TUF, e approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 28 marzo 2022.
In particolare, il Collegio ha preso atto che:
Infine, il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 16 dicembre 2021, ha valutato le raccomandazioni pervenute dal Comitato per la Corporate Governance con la comunicazione del 3 dicembre 2021, ed ha ritenuto che doValue è già in compliance" con quanto auspicato dal Comitato in relazione a gran parte delle raccomandazioni e, dall'altra, relativamente alla raccomandazione sul tema della sostenibilità, ha già avviato le azioni più opportune per pervenire ad un sostanziale processo di allineamento.
richiamando quanto esposto nella presente Relazione, a seguito dell'attività svolta e delle informazioni assunte, non sono emersi fatti censurabili, irregolarità od omissioni che richiedano menzione nella presente Relazione. Sulla base delle informazioni acquisite attraverso la propria attività di vigilanza, il Collegio Sindacale non è venuto a conoscenza di operazioni poste in essere non improntate al rispetto dei principi di corretta amministrazione ovvero deliberate o poste in essere non in conformità alla Legge o allo Statuto Sociale, in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea, manifestamente imprudenti o azzardate o tali da compromettere l'integrità del patrimonio aziendale.
Attraverso l'attività di vigilanza il Collegio Sindacale ha accertato l'osservanza delle norme di Legge inerenti alla formazione e all'impostazione del Bilancio d'esercizio e del Bilancio Consolidato di Gruppo e delle relative Relazioni degli Amministratori, inclusa la Dichiarazione consolidata di
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carattere non finanziario. Sia il Bilancio d'esercizio che il Bilancio Consolidato sono stati redatti nell'ottica della continuità aziendale e senza il ricorso a deroghe nell'applicazione dei principi contabili e criteri di valutazione.
La Società di Revisione, nelle proprie relazioni rilasciate ai sensi dell'art. 14 del Decreto Legislativo 27 gennaio 2010 n. 39, ha espresso sul bilancio di esercizio e sul bilancio consolidato di Gruppo giudizio positivo, senza rilievi, eccezioni e/o richiami di informativa, sia sul Bilancio d'esercizio che sul Bilancio Consolidato e, per quanto di competenza, ha espresso, in merito alla Relazione sulla Gestione, giudizio positivo relativamente alla coerenza della stessa con il Bilancio ed alla conformità alle norme di Legge.
Al Bilancio d'esercizio e al Bilancio consolidato risultano allegate le attestazioni del Dirigente Preposto e dell'Amministratore delegato previste dall'art. 154-bis TUF, senza osservazioni o esistenza di problematiche e/o anomalie.
Tenuto conto di tutto quanto precede, sulla base dell'attività svolta nel corso dell'esercizio, il Collegio Sindacale non ritiene che ricorrano i presupposti che rendano necessario esercitare la facoltà di formulare proposte all'Assemblea ai sensi dell'articolo 153, comma 2, del D.Lgs. n. 58/1998 in merito all'approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2021 e alle materie di propria competenza, non rilevando motivi ostativi all'approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2021, ivi compresa la proposta di distribuzione di dividendi formulata dal Consiglio di Amministrazione.
Roma, 6 aprile 2022
Il Collegio Sindacale
Dott. Nicola Lorito
Dott.ssa Chiara Molon
Dott. Francesco Mariano Bonifacio

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