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Masi Agricola

Annual / Quarterly Financial Statement Apr 14, 2022

4404_10-k_2022-04-14_b44ea3c0-2e64-47ec-9ffd-235ec5c1c999.pdf

Annual / Quarterly Financial Statement

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Sede in VIA MONTELEONE 26 - LOCALITA' GARGAGNAGO 37015 SANT'AMBROGIO DI VALPOLICELLA (VR) Capitale sociale euro 43.082.549,04 i.v Codice fiscale / P.IVA 03546810239 Rea 345205

Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2021

0

Situazione patrimoniale-finanziaria 2
Conto Economico Complessivo 3
Rendiconto Finanziario 5
Prospetto delle variazioni di patrimonio netto 6
Note esplicative al bilancio separato chiuso al 31 dicembre 2021 7
1. Informazioni generali 7
2. Principi di redazione 7
3. Criteri di redazione 8
4. Sintesi dei principali principi contabili 12
5. Valutazioni discrezionali e stime contabili significative 30
6. Composizione delle principali voci della Situazione patrimoniale e finanziaria e del Conto Economico 32
6.1 Attività non correnti 32
6.2 Attività correnti 38
6.3 Patrimonio netto 41
6.4 Passività non correnti 42
6.5 Passività correnti 45
6.6 Impegni e passività potenziali 47
6.7 Conto Economico 48
6.8 Legge per il mercato e la concorrenza (Legge 4 agosto 2017, n. 124, comma 125) 53
6.9 La gestione del rischio finanziario 55
6.10 Rapporti con parti correlate 59
6.11 Altre informazioni 60
6.12 Destinazione del risultato d'esercizio 61

Situazione patrimoniale-finanziaria

Situazione patrimoniale-finanziaria Note 31.12.2021 di cui parti
correlate
31.12.2020 di cui parti
correlate
Attività non-correnti
Avviamento 6.1.1 13.509.706 0 13.509.706 0
Immobilizzazioni immateriali 6.1.2 564.452 0 547.176 0
Immobilizzazioni materiali 6.1.3 49.273.353 0 46.636.116 3.328
Attività agricole e biologiche 6.1.4 1.107.116 0 1.168.039 0
Attività per diritti d'uso 6.1.5 1.832.026 9.044 2.092.111 18.910
Partecipazioni 6.1.6 20.444.797 0 20.466.297 0
Altre attività finanziarie non correnti 6.1.7 6.792.794 750.001 55.710 1
Rimanenze di magazzino non correnti 6.1.8 19.796.627 0 20.628.535 0
Altre attività non correnti 6.1.9 443.651 443.651 494.246 494.246
Attività per imposte anticipate 6.1.10 351.634 0 339.841 0
Totale Attività non correnti 114.116.157 105.937.776
Attività correnti
Rimanenze di magazzino 6.2.1 26.360.654 116.895 24.430.785 125.173
Crediti commerciali 6.2.2 15.460.311 2.571.976 13.506.920 3.019.334
Crediti tributari 6.2.3 1.372.361 0 2.602.906 0
Altre attività correnti 6.2.4 1.441.324 4.848 819.043 0
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 6.2.5 24.327.592 0 17.008.041 0
Totale Attività correnti 68.962.242 58.367.695
Totale Attività 183.078.399 164.305.471
Patrimonio netto e Passività
Patrimonio netto
Capitale sociale 43.082.549 43.082.549
Riserva legale 4.921.152 4.867.905
Altre riserve 61.615.442 61.522.566
Utili/(Perdita) a nuovo 16.018.999 14.990.662
Risultato d'esercizio 5.063.198 1.064.933
Totale Patrimonio netto 6.3 130.701.340 125.528.615
Passività non-correnti
Passività finanziarie non correnti 6.4.1 27.226.206 0 20.534.789 0
Passività fin. non correnti per diritti d'uso 6.4.1 1.517.875 0 1.752.258 10.149
Fondi rischi ed oneri 6.4.2 100.000 0 0 0
Passività nette per benefici a dipendenti 6.4.3 622.497 0 667.233 0
Passività per imposte differite 6.4.4 60.766 0 55.315 0
Totale Passività non-correnti 29.527.343 0 23.009.594
Passività correnti
Passività finanziarie correnti 6.5.1 5.510.960 0 3.621.361 0
Passività fin. correnti per diritti d'uso 6.5.1 361.139 10.149 379.851 10.077
Debiti commerciali 6.5.2 12.510.051 1.537.137 9.147.801 1.748.147
Altri debiti e passività correnti 6.5.3 2.622.269 294.800 2.305.964 68.146
Debiti tributari 6.5.4 1.845.297 0 312.285 0
Totale Passività correnti 22.849.716 15.767.262
Totale Passività 52.377.060 38.776.856
Totale Patrimonio netto e Passività 183.078.399 164.305.471

Conto Economico Complessivo

Conto economico Note 31.12.2021 di cui parti
correlate
31.12.2020 di cui parti
correlate
Ricavi 59.429.064 2.630.255 47.401.658 2.555.495
Costo di acquisto e produzione del
venduto
25.820.673 5.213.676 20.889.129 4.432.492
Margine Industriale lordo 6.7.1 33.608.391 26.512.529
Costi per servizi 6.7.2 17.188.432 2.873.117 16.409.829 2.845.443
Costi per il personale 6.7.3 7.490.429 1.589.514 6.727.458 1.584.075
Altri costi operativi 6.7.4 469.182 0 376.990 0
Altri ricavi e proventi 6.7.5 2.491.669 524.041 1.451.745 480.233
Risultato operativo lordo 10.952.018 4.449.996
Ammortamenti 6.7.6 2.775.454 9.866 2.707.494 9.866
Svalutazioni e accantonamenti 6.7.6 66.068 0 73.394 0
Risultato operativo 8.110.496 1.669.108
Proventi finanziari 6.7.7 17.260 6.861 14.319 0
Oneri finanziari 6.7.7 763.036 138 315.949 210
(Oneri)/Proventi da partecipazioni 6.7.8 (402.104) 75.000 (940.215) 90.000
Utili (perdite) su cambi 6.7.9 247.097 0 (37.465) 0
Risultato prima delle imposte 7.209.713 389.798
Imposte sul reddito 6.7.10 2.146.515 (675.136)
Risultato dell'esercizio 5.063.198 1.064.933
Utile per azione 0,16 0,03

(*) Le modalità di calcolo dell'utile (perdita) base per azione sono definite dallo IAS 33 - Utile per azione. L'utile (perdita) base per azione è definito come il rapporto fra il risultato economico o il risultato delle attività operative in esercizio di pertinenza attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale e la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo (n. 32.151.156 azioni sia nel 2021 che nel 2020).

Conto economico complessivo 2021 2020
Utile/(perdita) dell'esercizio 5.063.198 1.064.933
Altre componenti del conto economico complessivo
Altre componenti di conto economico complessivo che saranno
successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio
Utile/(perdita) da cash flow hedges 152.805 (74.891)
Effetto fiscale (36.673) 17.974
116.132 (56.917)
Totale altre componenti di conto economico complessivo che saranno
successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio 116.132 (56.917)
Altre componenti di conto economico complessivo che non saranno
successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio
Utile/(perdita) da rivalutazione su piani a benefici definiti (8.691) (10.941)
Effetto fiscale 2.086 2.626
(6.606) (8.315)
Totale altre componenti di conto economico complessivo che non
saranno successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio (6.606) (8.315)
Totale altre componenti di conto economico complessivo al netto
delle imposte 109.527 (65.232)
Totale utile (perdita) complessiva, al netto delle imposte 5.172.724 999.701

Rendiconto Finanziario

RENDICONTO FINANZIARIO 2021 2020
Risultato netto 5.063.198 1.064.933
Ammortamenti 2.775.454 2.707.494
Rettifiche per elementi non monetari 543.172 1.103.609
TFR 14.487 15.889
Imposte sul reddito 2.146.515 (675.136)
Oneri finanziari netti di competenza 423.680 249.096
FLUSSI GENERATI DALLA GESTIONE CORRENTE (A) 10.966.505 4.465.885
Variazioni delle attività e passività
Rimanenze (1.097.962) 859.769
Crediti commerciali (1.953.390) 3.293.980
Svalutazione crediti (66.068) (73.394)
Debiti commerciali 3.362.250 (1.110.848)
Altre attività e passività 1.320.694 701.565
FLUSSI GENERATI DA MOVIMENTI DI CAPITALE CIRCOLANTE NETTO (B) 1.565.524 3.671.073
Altre rettifiche
Pagamento imposte sul reddito (915.970) (518.091)
Interessi incassati (pagati) (498.680) (333.846)
Dividendi incassati 75.000 84.750
Utilizzo fondo Tfr (59.222) 0
TOTALE ALTRE RETTIFICHE (1.398.872) (767.187)
FLUSSI FINANZIARI DELLA GESTIONE OPERATIVA (A+B) 11.133.157 7.369.771
Attività di investimento
Investimenti in immobilizzazioni materiali (4.761.958) (3.841.905)
Altri flussi finanziari da immobilizzazioni materiali 25.471 23.729
Investimenti in immobilizzazioni immateriali (205.080) (185.912)
Altri flussi finanziari da immobilizzazioni immateriali 0 0
Altri flussi finanziari da immobilizzazioni finanziarie (7.142.093) (807.827)
FLUSSI GENERATI DALLA GESTIONE DI INVESTIMENTO (C) (12.083.660) (4.811.914)
FLUSSI GENERATI DALLA GESTIONE OPERATIVA E DI INVESTIMENTO
(A+B+C) (950.503) 2.557.856
Gestione finanziaria
Rimborso debiti finanziari a medio lungo termine (3.621.360) (5.915.300)
Accensione finanziamenti 12.202.376 17.250.000
Dividendi pagati 0 0
Altri movimenti di patrimonio netto non monetari 109.527 (363.335)
FLUSSI FINANZIARI DELLA GESTIONE FINANZIARIA (D) 8.690.543 10.971.365
FLUSSI DA ATTIVITÀ E PASSIVITÀ PER DIRITTI D'USO (E) (420.490) (386.395)
INCREMENTO (DECREMENTO) DELLE DISPONIBILITÀ LIQUIDE (A+B+C+D+E) 7.319.551 13.142.826
Disponibilità liquide all'inizio del periodo 17.008.041 3.865.214
Disponibilità liquide alla fine del periodo 24.327.592 17.008.041

Prospetto delle variazioni di patrimonio netto

Capitale Sociale Riserve Risultato d'esercizio Patrimonio netto totale
Saldo al 01.01.2020 43.082.549 76.585.113 5.159.352 124.827.015
Destinazione utile esercizio precedente 0 5.159.352 (5.159.352) 0
Utili (perdite) attuariali su piani a benefici definiti 0 (8.315) 0 (8.315)
Variazioni di cash flow hedge 0 (56.917) 0 (56.917)
Altre variazioni 0 (298.101) 0 (298.101)
Utile d'esercizio 0 0 1.064.933 1.064.933
Saldo al 31.12.2020 43.082.549 81.381.132 1.064.933 125.528.615
Destinazione utile esercizio precedente 0 1.064.933 (1.064.933) 0
Utili (perdite) attuariali su piani a benefici definiti 0 (6.606) 0 (6.606)
Variazioni di cash flow hedge 0 116.132 0 116.132
Utile d'esercizio 0 0 5.063.198 5.063.198
Saldo al 31.12.2021 43.082.549 82.555.592 5.063.198 130.701.340

Note esplicative al bilancio separato chiuso al 31 dicembre 2021

1. Informazioni generali

Masi Agricola (d'ora in poi Masi Agricola o la Società) è una società di diritto italiano, iscritta presso il Registro delle Imprese di Verona al n. 345205 e con sede legale in Sant'Ambrogio di Valpolicella (VR), Via Monteleone n. 26, frazione di Gargagnago.

Il presente progetto di bilancio è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 25 marzo 2022. Si segnala che, nel mese di giugno 2015, Masi Agricola è stata ammessa alla quotazione in Borsa Italiana sul mercato Euronext Growth Milan (ex Aim Italia/Mercato alternativo del capitale), un sistema multilaterale di negoziazione dedicato in via principale alle piccole e medie imprese ad alto potenziale di crescita presente in Italia dal 2009.

2. Principi di redazione

Il bilancio separato di Masi Agricola è predisposto in accordo con gli International Financial Reporting Standards (IFRS) emessi dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dall'Unione Europea, includendo tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC).

Nel corso del 2016, Masi Agricola S.p.A. è rientrata nella definizione di emittente strumenti finanziari diffusi tra il pubblico in misura rilevate ("Società Diffuse"), come previsto dall'art. 2 bis del Regolamento Emittenti Consob adottato con delibera n. 11971/1999.

Il decreto legislativo 28 febbraio 2005, n. 38 ha previsto, all'art. 2, l'applicabilità del decreto stesso alle società aventi strumenti finanziari diffusi tra il pubblico di cui all'articolo 116 Testo Unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria (decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58), che rimanda a sua volta al Regolamento Emittenti Consob. Tali società sono tenute a redigere il bilancio consolidato e di esercizio in conformità ai principi contabili internazionali.

In base alle disposizioni del citato D. Lgs. 38/2005 e dell'IFRS 1, per Masi Agricola S.p.A. la data di prima applicazione (First Time Application – FTA) dei principi contabili internazionali è il 1° gennaio 2016.

Il bilancio separato risulta composto da:

  • un prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria distinta per attività e passività correnti e non correnti sulla base del loro realizzo o estinzione nell'ambito del normale ciclo operativo aziendale entro i dodici mesi successivi alla chiusura dell'esercizio;
  • un prospetto di Conto economico che espone i costi ed i ricavi usando una classificazione basata sulla natura degli stessi, modalità ritenuta una più fedele rappresentazione dell'andamento economico della Società rispetto alla suddivisione per settore di attività;
  • un prospetto di Conto economico complessivo;
  • un Rendiconto finanziario redatto secondo il metodo indiretto;
  • un prospetto delle variazioni del Patrimonio netto;

e dalle relative Note esplicative contenti l'informativa richiesta dalla normativa vigente e dai principi contabili internazionali di riferimento.

Con riferimento alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di bilancio, sono stati evidenziati solamente i rapporti più significativi con le parti correlate, al fine di non compromettere la leggibilità complessiva degli schemi.

Il bilancio separato è stato redatto in base al principio del costo storico, tranne che per gli strumenti finanziari derivati, che sono iscritti al fair value.

Il presente bilancio è espresso in euro, valuta funzionale adottata dalla Società e tutti i valori sono arrotondati all'unità di euro, salvo quando diversamente indicato.

Il bilancio è stato predisposto in conformità al criterio generale di presentazione attendibile e veritiera della situazione patrimoniale, finanziaria, del risultato economico e dei flussi finanziari della Società, nel rispetto dei principi generali di continuità aziendale, competenza economica, coerenza di presentazione, rilevanza e aggregazione, divieto di compensazione e comparabilità delle informazioni.

Il bilancio separato della Società è stato assoggettato a revisione contabile da parte della società EY S.p.A..

3. Criteri di redazione

3.1 Principi contabili e interpretazioni applicabili a partire dal 1° gennaio 2021 o successivamente

I principi contabili adottati nella preparazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2021 sono omogenei con quelli utilizzati nella preparazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2020, a cui si rimanda, fatta eccezione per l'adozione dei nuovi o rivisti principi dell'International Accounting Standards Board (IASB) e interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), omologati dall'Unione Europea ed applicati dal 1° gennaio 2021 o successivamente, così come di seguito descritti.

La Società non ha adottato anticipatamente alcun nuovo principio, interpretazione o modifica emessi ma non ancora in vigore.

Modifiche agli IFRS 9, IAS 39, IFRS 7, IFRS 4 ed IFRS 16: Interest Rate Benchmark Reform

Le modifiche includono il temporaneo alleggerimento dei requisiti con riferimento agli effetti sui bilanci nel momento in cui il tasso di interesse offerto sul mercato interbancario (IBOR) viene sostituito da un tasso alternativo sostanzialmente privo di rischio (Risk Free Rate- RFR).

Le modifiche includono i seguenti espedienti pratici:

  • un espediente pratico che consente di considerare e trattare i cambiamenti contrattuali, od i cambiamenti nei flussi di cassa che sono direttamente richiesti dalla riforma, come variazioni di un tasso di interesse variabile, equivalente ad un movimento di un tasso di interesse nel mercato;
  • permettere che i cambiamenti, richiesti dalla riforma IBOR, da apportare alla documentazione per la designazione della relazione di copertura senza che la relazione di copertura debba essere discontinuata;
  • fornisce temporaneo sollievo alle entità nel dover rispettare i requisiti di identificazione separata quando un RFR viene designato come copertura di una componente di rischio.

Queste modifiche non hanno impatto sul bilancio della Società. La Società intende usare tali espedienti pratici nei periodi futuri in cui gli stessi saranno applicabili.

Modifica all'IFRS 16 Covid-19 Related Rent Concessions

Il 28 maggio 2020 lo IASB ha pubblicato una modifica al principio IFRS 16. La modifica consente ad un locatario di non applicare i requisiti nell'IFRS 16 sugli effetti contabili delle modifiche contrattuali per le riduzioni dei canoni di lease concesse dai locatori che sono diretta conseguenza dell'epidemia da Covid-19. La modifica introduce un espediente pratico secondo cui un locatario può scegliere di non valutare se le riduzioni dei canoni di leasing rappresentano modifiche contrattuali. Un locatario che sceglie di utilizzare questo espediente contabilizza queste riduzioni come se le stesse non fossero modifiche contrattuali nello scopo dell'IFRS 16.

Le modifiche dovevano essere applicabili fino al 30 giugno 2021, ma poiché l'impatto della pandemia di Covid-19 continua, il 31 marzo 2021, lo IASB ha prorogato il periodo di applicazione dell'espediente pratico fino al 30 giugno 2022.

Le modifiche si applicano agli esercizi che iniziano il 1° aprile 2021 o successivamente.

La Società non ha ricevuto agevolazioni dirette sui canoni di locazione legate al Covid-19, ad eccezione dell'adeguamento dei canoni delle auto a causa del minore utilizzo delle stesse per la situazione pandemica, variazione che sarebbe stata rilevata in ogni caso in sede di conguaglio di fine periodo anche in assenza di modifica formale del contratto.

3.2 Principi emanati ma non ancora in vigore

Sono di seguito illustrati i principi e le interpretazioni che, alla data di redazione del bilancio erano già stati emanati ma non erano ancora in vigore. La Società intende adottare questi principi e interpretazioni, se applicabili, quando entreranno in vigore.

IFRS 17 Insurance Contracts

Nel maggio 2017, lo IASB ha emesso l'IFRS 17 Insurance Contracts (IFRS 17), un nuovo principio completo relativo ai contratti di assicurazione che copre la rilevazione e misurazione, presentazione ed informativa.

Quando entrerà in vigore l'IFRS 17 sostituirà l'IFRS 4 Contratti Assicurativi, che è stato emesso nel 2005. L'IFRS 17 si applica a tutti i tipi di contratti assicurativi (ad esempio: vita, non vita, assicurazione diretta, riassicurazione) indipendentemente dal tipo di entità che li emettono, come anche ad alcune garanzie e strumenti finanziari con caratteristiche di partecipazione discrezionale.

Allo scopo si applicheranno limitate eccezioni. L'obiettivo generale dell'IFRS 17 è quello di presentare un modello contabile per i contratti di assicurazione che sia più utile e coerente per gli assicuratori. In contrasto con le previsioni dell'IFRS 4 che sono largamente basate sul mantenimento delle politiche contabili precedenti, l'IFRS 17 fornisce un modello completo per i contratti assicurativi che copre tutti gli aspetti contabili rilevanti. Il cuore dell'IFRS 17 è il modello generale, integrato da:

  • uno specifico adattamento per i contratti con caratteristiche di partecipazione diretta (il variable fee approach);
  • un approccio semplificato (l'approccio dell'allocazione del premio) principalmente per i contratti di breve durata.

L'IFRS 17 sarà in vigore per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2023 o successivamente, e richiederà la presentazione dei saldi comparativi. È permessa l'applicazione anticipata, nel qual caso l'entità deve aver adottato anche l'IFRS 9 e l'IFRS 15 alla data di prima applicazione dell'IFRS 17 o precedentemente. Questo principio non si applica alla Società.

Amendments to IAS 1: Classification of Liabilities as Current or Non-current

A gennaio 2020, lo IASB ha pubblicato delle modifiche ai paragrafi da 69 a 76 dello IAS 1 per specificare i requisiti per classificare le passività come correnti o non correnti. Le modifiche chiariscono:

  • cosa si intende per diritto di postergazione della scadenza
  • che il diritto di postergazione deve esistere alla chiusura dell'esercizio
  • la classificazione non è impattata dalla probabilità con cui l'entità eserciterà il proprio diritto di postergazione
  • solamente se un derivato implicito in una passività convertibile è esso stesso uno strumento di capitale la scadenza della passività non ha impatto sulla sua classificazione

Le modifiche saranno efficaci per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2023 o successivamente, e dovranno essere applicate retrospettivamente. La Società sta al momento valutando l'impatto che le modifiche avranno sulla situazione corrente e qualora si renda necessaria la rinegoziazione dei contratti di finanziamento esistenti.

Reference to the Conceptual Framework – Amendments to IFRS 3

A maggio 2020, lo IASB ha pubblicato le modifiche all' IFRS 3 Business Combinations - Reference to the Conceptual Framework. Le modifiche hanno l'obiettivo di sostituire i riferimenti al Framework for the Preparation and Presentation of Financial Statements, pubblicato nel 1989, con le referenze al Conceptual Framework for Financial Reporting pubblicato a marzo 2018 senza un cambio significativo dei requisiti del principio.

Il Board ha anche aggiunto una eccezione ai principi di valutazione dell'IFRS 3 per evitare il rischio di potenziali perdite od utili "del giorno dopo" derivanti da passività e passività potenziali che ricadrebbero nello scopo dello IAS 37 o IFRIC 21 Levies, se contratte separatamente. Allo stesso tempo, il Board ha deciso di chiarire che la guidance esistente nell'IFRS 3 per le attività potenziali non verrà impattata dall'aggiornamento dei riferimenti al Framework for the Preparation and Presentation of Financial Statements.

Le modifiche saranno efficaci per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2022 e si applicano prospettivamente.

Property, Plant and Equipment: Proceeds before Intended Use – Amendments to IAS 16

A maggio 2020, lo IASB ha pubblicato Property, Plant and Equipment — Proceeds before Intended Use, che proibisce alle entità di dedurre dal costo di un elemento di immobili, impianti e macchinari, ogni ricavo dalla vendita di prodotti venduti nel periodo in cui tale attività viene portata presso il luogo o le condizioni necessarie perché la stessa sia in grado di operare nel modo per cui è stata progettata dal management. Invece, un'entità contabilizza i ricavi derivanti dalla vendita di tali prodotti, ed i costi per produrre tali prodotti, nel conto economico.

La modifica sarà efficace per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2022 o successivi e deve essere applicata retrospettivamente agli elementi di Immobili, impianti e macchinari resi disponibili per l'uso alla data di inizio o successivamente del periodo precedente rispetto al periodo in cui l'entità applica per la prima volta tale modifica. Non ci si aspettano impatti materiali per la Società con riferimento a tali modifiche.

Onerous Contracts – Costs of Fulfilling a Contract – Amendments to IAS 37

A maggio 2020, lo IASB ha pubblicato modifiche allo IAS 37 per specificare quali costi devono essere considerati da un'entità nel valutare se un contratto è oneroso o in perdita. La modifica prevede l'applicazione di un approccio denominato "directly related cost approach". I costi che sono riferiti direttamente ad un contratto per la fornitura di beni o servizi includono sia i costi incrementali che i costi direttamente attribuiti alle attività contrattuali. Le spese generali ed amministrative non sono direttamente correlate ad un contratto e sono escluse a meno che le stesse non siano esplicitamente ribaltabili alla controparte sulla base del contratto.

Le modifiche saranno efficaci per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2022 o successivi. La Società applicherà tali modifiche ai contratti per cui non ha ancora soddisfatto tutte le proprie obbligazioni all'inizio dell'esercizio in cui la stessa applicherà per la prima volta tali modifiche.

IFRS 1 First-time Adoption of International Financial Reporting Standards – Subsidiary as a first-time adopter

Come parte del processo di miglioramenti annuali 2018-2020 dei principi IFRS, lo IASB ha pubblicato una modifica all'IFRS 1 First-time Adoption of International Financial Reporting Standards. Tale modifica permette ad una controllata che sceglie di applicare il paragrafo D16(a) dell'IFRS 1 di contabilizzare le differenze di traduzioni cumulate sulla base degli importi contabilizzati dalla controllante, considerando la data di transizione agli IFRS da parte della controllante. Questa modifica si applica anche alle società collegate o joint venture che scelgono di applicare il paragrafo D16(a) dell'IFRS 1.

La modifica sarà efficace per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2022 o successivamente, è permessa l'applicazione anticipata.

IFRS 9 Financial Instruments – Fees in the '10 per cent' test for derecognition of financial liabilities

Come parte del processo di miglioramenti annuali 2018-2020 dei principi IFRS, lo IASB ha pubblicato una modifica all' IFRS 9. Tale modifica chiarisce le fee che una entità include nel determinare se le condizioni di una nuova o modificata passività finanziaria siano sostanzialmente differenti rispetto alle condizioni della passività finanziaria originaria. Queste fees includono solo quelle pagate o percepite tra il debitore ed il finanziatore, incluse le fees pagate o percepite dal debitore o dal finanziatore per conto di altri. Un'entità applica tale modifica alle passività finanziarie che sono modificate o scambiate successivamente alla data del primo esercizio in cui l'entità applica per la prima volta la modifica.

La modifica sarà efficace per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2022 o successivamente, è permessa l'applicazione anticipata. La Società applicherà tale modifica alle passività finanziarie che sono modificate o scambiate successivamente o alla data del primo esercizio in cui l'entità applica per la prima volta tale modifica. Non ci si aspettano impatti materiali per la Società con riferimento a tale modifica.

IAS 41 Agriculture – Taxation in fair value measurements

Come parte del processo di miglioramenti annuali 2018-2020 dei principi IFRS, lo IASB ha pubblicato una modifica allo IAS 41 Agriculture. La modifica rimuove i requisiti nel paragrafo 22 dello IAS 41 riferito all'esclusione dei flussi di cassa per le imposte quando viene valutato il fair value di una attività nello scopo dello IAS 41.

Una entità applica tale modifica prospettivamente alle misurazioni del fair value per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2022 o successivamente, l'applicazione anticipata è consentita. Non ci si aspettano impatti materiali per la Società con riferimento a tale modifica.

Definizione di stima contabile – Modifiche allo IAS 8

Nel febbraio 2021 lo IASB ha emesso degli emendamenti allo IAS 8, in cui introduce una definizione di "stime contabili". Le modifiche chiariscono la distinzione tra cambiamenti nelle stime contabili e cambiamenti nei principi contabili e correzione di errori. Inoltre, chiariscono come le entità utilizzano tecniche di misurazione e input per sviluppare stime contabili.

Le modifiche sono efficaci per gli esercizi che hanno inizio dal o dopo il 1° gennaio 2023 e si applicano ai cambiamenti di principi contabili e a cambiamenti nelle stime contabili che si verificano a partire dall'inizio di tale periodo o successivamente. L'applicazione anticipata è consentita a condizione che tale fatto sia reso noto.

Non si prevede che le modifiche avranno un impatto significativo sulla Società.

Informativa sui principi contabili - Modifiche allo IAS 1 e IFRS Practice Statement 2

Nel febbraio 2021, lo IASB ha emesso degli emendamenti allo IAS 1 e all'IFRS Practice Statement 2 Making Materiality Judgements, in cui fornisce linee guida ed esempi per aiutare le entità ad applicare giudizi di materialità all'informativa sui principi contabili. Le modifiche mirano ad aiutare le entità a fornire informazioni sui principi contabili più utili sostituendo l'obbligo per le entità di fornire le proprie politiche contabili "significative" con l'obbligo di fornire informativa sui propri principi contabili "rilevanti"; inoltre, sono aggiunte linee guida su come le entità applicano il concetto di rilevanza nel prendere decisioni in merito all'informativa sui principi contabili.

Le modifiche allo IAS 1 sono applicabili a partire dagli esercizi che hanno inizio dal o dopo il 1° gennaio 2023, è consentita l'applicazione anticipata. Poiché le modifiche al PS 2 forniscono indicazioni non obbligatorie sull'applicazione della definizione di materiale all'informativa sui principi contabili, non è necessaria una data di entrata in vigore per tali modifiche.

La Società sta attualmente valutando l'impatto che le modifiche avranno sull'informativa sui principi contabili.

4. Sintesi dei principali principi contabili

a) Aggregazioni aziendali e avviamento

Le operazioni di aggregazione di imprese, in forza delle quali viene acquisito il controllo di una società/entità, sono contabilizzate applicando il metodo dell'acquisto (purchase method) in virtù del quale le attività e le passività acquisite sono inizialmente misurate al loro valore di mercato alla data di acquisto. Il costo di un'acquisizione è determinato come somma del corrispettivo trasferito, misurato al fair value alla data di acquisizione, e dell'importo della partecipazione di minoranza nell'acquisita. Per ogni aggregazione aziendale, la Società definisce se misurare la partecipazione di minoranza nell'acquisita al fair value oppure in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili dell'acquisita. I costi di acquisizione sono spesati nell'esercizio e classificati tra le spese amministrative.

L'avviamento derivante da un'aggregazione è inizialmente valutato al costo che emerge come eccedenza tra il costo di acquisizione, determinato come descritto in precedenza, e il valore attribuito alle attività identificabili acquisite e le passività assunte dal Gruppo; se il costo dell'acquisizione è inferiore al fair value delle attività nette acquisite della controllata, la differenza è rilevata nel conto economico. Nel caso in cui l'aggregazione aziendale venga realizzata in più fasi, al momento dell'acquisizione del controllo viene ricalcolato il fair value della partecipazione precedentemente detenuta, valutata con l'equity method, e l'eventuale utile o perdita risultante viene rilevata a conto economico.

Gli effetti derivanti dall'acquisizione (cessione) di quote di partecipazioni successivamente all'assunzione del controllo (senza perdita del controllo) sono rilevate a patrimonio netto. Le aggregazioni di imprese sottoposte a controllo comune sono contabilizzate utilizzando il metodo contabile del pooling of interests. Questo metodo richiede che il valore netto delle attività e passività delle società acquisite sia incluso nel bilancio d'esercizio ai valori storici a cui erano in carico nel bilancio dell'acquisita. Le eventuali differenze positive risultanti dal confronto tra il costo di acquisto e i suddetti valori vengono addebitate al patrimonio netto. L'avviamento iscritto in bilancio derivante dalle acquisizioni di controllate è inizialmente determinato come eccedenza del costo di acquisto sul fair value delle attività e passività acquisite e non viene ammortizzato ma è soggetto, almeno annualmente e comunque quando si verificano eventi che ne fanno supporre una riduzione di valore, a test di impairment, al fine di verificarne la recuperabilità.

Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore (impairment), l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa del Gruppo che si prevede benefici delle sinergie dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità.

b) Partecipazioni in collegate e joint venture

Una collegata è una società sulla quale la Società esercita un'influenza notevole. Per influenza notevole si intende il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata senza averne il controllo o il controllo congiunto.

Una joint venture è un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto vantano diritti sulle attività nette dell'accordo. Per controllo congiunto si intende la condivisione su base contrattuale del controllo di un accordo, che esiste unicamente quando le decisioni sulle attività rilevanti richiedono un consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo.

Le considerazioni fatte per determinare l'influenza notevole o il controllo congiunto sono simili a quelle necessarie a determinare il controllo sulle controllate.

Le partecipazioni del Gruppo in società collegate e joint venture sono valutate con il metodo del patrimonio netto. Con il metodo del patrimonio netto, la partecipazione in una società collegata o in una joint venture è inizialmente rilevata al costo. Il valore contabile della partecipazione è aumentato o diminuito per rilevare la quota di pertinenza della partecipante degli utili e delle perdite della partecipata realizzati dopo la data di acquisizione. L'avviamento afferente alla collegata od alla joint venture è incluso nel valore contabile della partecipazione e non è soggetto ad una verifica separata di perdita di valore (impairment).

Il prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio riflette la quota di pertinenza del Gruppo del risultato d'esercizio della società collegata o della joint venture. Ogni cambiamento nelle altre componenti di conto economico complessivo relativo a queste partecipate è presentato come parte del conto economico complessivo del Gruppo. Inoltre, nel caso in cui una società collegata o una joint venture rilevi una variazione con diretta imputazione al patrimonio netto, la Società rileva la sua quota di pertinenza, ove applicabile, nel prospetto delle variazioni nel patrimonio netto. Gli utili e le perdite non realizzate derivanti da transazioni tra la Società e società collegate o joint venture, sono eliminati in proporzione alla quota di partecipazione nelle collegate o joint venture.

La quota aggregata di pertinenza del Gruppo del risultato d'esercizio delle società collegate e delle joint venture è rilevata nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio dopo il risultato operativo e rappresenta il risultato al netto delle imposte e delle quote spettanti agli altri azionisti della collegata o della joint venture.

Il bilancio delle società collegate e della joint venture è predisposto alla stessa data di chiusura del bilancio del Gruppo. Ove necessario, il bilancio è rettificato per uniformarlo ai principi contabili di Gruppo.

Successivamente all'applicazione del metodo del patrimonio netto, la Società valuta se sia necessario riconoscere una perdita di valore della propria partecipazione nelle società collegate o joint venture. La Società valuta a ogni data di bilancio se vi siano evidenze obiettive che le partecipazioni nelle società collegate o joint venture abbiano subito una perdita di valore. In tal caso, la Società calcola l'ammontare della perdita come differenza tra il valore recuperabile della collegata o della joint venture e il valore di iscrizione della stessa nel proprio bilancio, rilevando tale differenza nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nella voce "quota di pertinenza del risultato di società collegate e joint venture".

All'atto della perdita dell'influenza notevole su una società collegata o del controllo congiunto su una joint venture, la Società valuta e rileva la partecipazione residua al fair value.

La differenza tra il valore di carico della partecipazione alla data di perdita dell'influenza notevole o del controllo congiunto e il fair value della partecipazione residua e dei corrispettivi ricevuti è rilevata nel conto economico.

c) Classificazione corrente/non corrente

Le attività e passività nel bilancio della Società sono classificate secondo il criterio corrente/non corrente.

Un'attività è corrente quando:

  • si suppone che sia realizzata, oppure è posseduta per la vendita o il consumo, nel normale svolgimento del ciclo operativo;
  • è detenuta principalmente con la finalità di negoziarla;
  • si suppone che sia realizzata entro dodici mesi dalla data di chiusura dell'esercizio; o
  • è costituita da disponibilità liquide o mezzi equivalenti a meno che non sia vietato scambiarla o utilizzarla per estinguere una passività per almeno dodici mesi dalla data di chiusura dell'esercizio.

Tutte le altre attività sono classificate come non correnti.

Una passività è corrente quanto:

  • è previsto che si estingua nel suo normale ciclo operativo;
  • è detenuta principalmente con la finalità di negoziarla;
  • deve essere estinta entro dodici mesi dalla data di chiusura dell'esercizio; o
  • l'entità non ha un diritto incondizionato a differire il regolamento della passività per almeno dodici mesi dalla data di chiusura dell'esercizio.

La Società classifica tutte le altre passività come non correnti.

Attività e passività per imposte anticipate e differite sono classificate tra le attività e le passività non correnti.

d) Valutazione al fair value

La Società valuta gli strumenti finanziari quali i derivati, e le attività non finanziarie quali gli investimenti immobiliari, al fair value ad ogni chiusura di bilancio.

Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, o che si pagherebbe per il trasferimento di una passività, in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione. Una valutazione del fair value suppone che l'operazione di vendita dell'attività o di trasferimento della passività abbia luogo:

nel mercato principale dell'attività o passività;

oppure

in assenza di un mercato principale, nel mercato più vantaggioso per l'attività o passività.

Il mercato principale o il mercato più vantaggioso devono essere accessibili per la Società.

Il fair value di un'attività o passività è valutato adottando le assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero nella determinazione del prezzo dell'attività o passività, presumendo che gli stessi agiscano per soddisfare nel modo migliore il proprio interesse economico.

Una valutazione del fair value di un'attività non finanziaria considera la capacità di un operatore di mercato di generare benefici economici impiegando l'attività nel suo massimo e migliore utilizzo o vendendola a un altro operatore di mercato che la impiegherebbe nel suo massimo e miglior utilizzo.

Tutte le attività e passività per le quali il fair value viene valutato o esposto in bilancio sono categorizzate in base alla gerarchia del fair value, come di seguito descritta:

  • Livello 1 i prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione;
  • Livello 2 Input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1, osservabili direttamente o indirettamente per l'attività o per la passività;
  • Livello 3 tecniche di valutazione per le quali i dati di input non sono osservabili per l'attività o per la passività.

Ai fini dell'informativa relativa al fair value, la Società determina le classi di attività e passività sulla base della natura, caratteristiche e rischi dell'attività o della passività ed il livello della gerarchia del fair value come precedentemente illustrato.

e) Ricavi provenienti da contratti con clienti

I ricavi derivanti da contratti con i clienti sono rilevati quando il controllo dei beni e servizi è trasferito al cliente per un ammontare che riflette il corrispettivo che la Società si aspetta di ricevere in cambio di tali beni o servizi.

I ricavi sono contabilizzati al netto di resi, sconti, abbuoni e tasse direttamente associate alla vendita del prodotto o alla prestazione del servizio.

Le vendite sono riconosciute al fair value del corrispettivo ricevuto per la vendita di prodotti e servizi, quando vi sono le seguenti condizioni:

    1. avviene il trasferimento dei rischi e benefici connessi alla proprietà del bene/l'effettuazione della prestazione di servizi;
    1. il valore dei ricavi è determinato in maniera attendibile;
    1. è probabile che i benefici economici derivanti dalla vendita saranno fruiti dall'impresa;
    1. i costi sostenuti, o da sostenere, sono determinati in modo attendibile.

f) Contributi Pubblici

I contributi pubblici sono rilevati quando sussiste la ragionevole certezza che essi saranno ricevuti e che tutte le condizioni ad essi riferiti siano soddisfatte. I contributi correlati a componenti di costo sono rilevati come ricavi, ma sono ripartiti sistematicamente tra gli esercizi in modo da essere commisurati al riconoscimento dei costi che intendono compensare. Il contributo correlato ad una attività viene riconosciuto come ricavo in quote costanti, lungo la vita utile attesa dell'attività di riferimento. Laddove la Società riceva un contributo non monetario, l'attività ed il relativo contributo sono rilevati al valore nominale e rilasciati nel conto economico, in quote costanti, lungo la vita utile attesa dell'attività di riferimento.

I contributi ricevuti a fronte di specifici beni o attività di sviluppo il cui valore è iscritto tra le immobilizzazioni possono essere iscritti secondo due modalità alternative: è possibile presentarli nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria tra i risconti passivi e rilevarli tra ricavi con un criterio sistematico e razionale sulla vita utile del bene. Alternativamente, possono essere portati a riduzione del valore contabile del bene; il contributo è quindi rilevato come ricavo sulla vita utile del bene ammortizzabile mediante la riduzione delle quote di ammortamento.

La Società ha scelto di presentare i contributi relativi ad una voce di spesa come proventi nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio. Alternativamente, è permesso di dedurre i contributi in conto esercizio direttamente dal costo correlato.

g) Imposte sul reddito

Imposte correnti

Le imposte correnti attive e passive dell'esercizio sono valutate per l'importo che ci si attende di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l'importo sono quelle emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di chiusura di bilancio nei paesi dove la Società opera e genera il proprio reddito imponibile.

Le imposte correnti relative ad elementi rilevati direttamente a patrimonio netto sono rilevate anch'esse a patrimonio netto e non nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio. La Direzione periodicamente valuta la posizione assunta nella dichiarazione dei redditi nei casi in cui le norme fiscali siano soggette ad interpretazioni e, ove appropriato, provvede a stanziare degli accantonamenti.

Imposte differite

Le imposte differite sono calcolate applicando il cosiddetto "liability method" alle differenze temporanee alla data di bilancio tra i valori fiscali delle attività e delle passività e i corrispondenti valori di bilancio.

Le imposte differite passive sono rilevate su tutte le differenze temporanee tassabili, con le seguenti eccezioni:

  • le imposte differite passive derivano dalla rilevazione iniziale dell'avviamento o di un'attività o passività in una transazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influenza né il risultato di bilancio né il risultato fiscale;
  • il riversamento delle differenze temporanee imponibili, associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, può essere controllato, ed è probabile che esso non si verifichi nel prevedibile futuro.

Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili, dei crediti e delle perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo, nella misura in cui sia probabile che saranno disponibili sufficienti imponibili fiscali futuri, che possano consentire l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e dei crediti e delle perdite fiscali riportati a nuovo, eccetto i casi in cui:

  • l'imposta differita attiva collegata alle differenze temporanee deducibili deriva dalla rilevazione iniziale di un'attività o passività in una transazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influisce né sul risultato di bilancio, né sul risultato fiscale;
  • nel caso di differenze temporanee deducibili associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che esse si riverseranno nel futuro prevedibile e che vi saranno sufficienti imponibili fiscali a fronte che consentano il recupero di tali differenze temporanee.

Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l'utilizzo di tale credito. Le imposte differite attive non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui diventa probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive.

Le imposte differite attive e passive sono misurate in base alle aliquote fiscali che si attende saranno applicate nell'esercizio in cui tali attività si realizzeranno o tali passività si estingueranno, considerando le aliquote in vigore e quelle già emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di bilancio.

Le imposte differite relative ad elementi rilevati al di fuori del conto economico sono anch'esse rilevate al di fuori del conto economico e, quindi, nel patrimonio netto o nel conto economico complessivo, coerentemente con l'elemento cui si riferiscono.

La Società compensa imposte differite attive ed imposte differite passive se e solo se esiste un diritto legale che consente di compensare imposte correnti attive e imposte correnti passive e le imposte differite attive e passive facciano riferimento ad imposte sul reddito dovute alla stessa autorità fiscale dallo stesso soggetto contribuente o da soggetti contribuenti diversi che intendono saldare le attività e passività fiscali correnti su base netta o realizzare l'attività e saldare la passività contemporaneamente, con riferimento ad ogni periodo futuro nel quale ci si attende che le attività e passività per imposte differite siano saldate o recuperate.

h) Attività non correnti detenute per la vendita e attività cessate

La Società classifica le attività non correnti e i gruppi in dismissione come detenuti per vendita se il loro valore contabile sarà recuperato principalmente con un'operazione di vendita, anziché tramite il loro uso continuativo. Tali attività non correnti e gruppi in dismissione classificati come detenuti per la vendita sono valutati al minore tra il valore contabile ed il loro fair value al netto dei costi di vendita. I costi di vendita sono i costi aggiuntivi direttamente attribuibili alla vendita, esclusi gli oneri finanziari e le imposte.

La condizione per la classificazione come detenuti per la vendita si considera rispettata solo quando la vendita è altamente probabile e l'attività o il gruppo in dismissione è disponibile per la vendita immediata nelle sue attuali condizioni. Le azioni richieste per concludere la vendita dovrebbero indicare che è improbabile che possano intervenire cambiamenti significativi nella vendita o che la vendita venga annullata. La Direzione deve essersi impegnata alla vendita, il cui completamento dovrebbe essere previsto entro un anno dalla data della classificazione.

L'ammortamento di immobili, impianti e macchinari e delle attività immateriali cessa nel momento in cui questi sono classificati come disponibili per la vendita.

Le attività e le passività classificate come detenute per la vendita sono presentate separatamente tra le voci correnti nel bilancio.

Le attività destinate alla dismissione sono escluse dal risultato delle attività operative e sono presentate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio in un'unica riga come Utile/(perdita) netto derivante da attività destinate alla dismissione.

i) Dividendi

Per quanto attiene ai dividendi distribuiti, la Società rileva una passività a fronte del pagamento di un dividendo quando la distribuzione è adeguatamente autorizzata e non è più a discrezione della società, ovvero quando è stata approvata dagli azionisti. L'ammontare corrispondente è rilevato direttamente nel patrimonio netto.

Per quanto riguarda i dividendi ricevuti, gli stessi sono rilevati quando sorge il diritto della Società a ricevere il pagamento, che in genere corrisponde al momento in cui l'Assemblea degli azionisti ne approva la distribuzione.

j) Immobili impianti e macchinari, aliquote ammortamento

Gli immobili in costruzione sono rilevati al costo storico, al netto delle eventuali perdite di valore cumulate.

Immobili, impianti e macchinari sono rilevati al costo storico, di acquisto o di produzione, comprensivo di oneri accessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del bene per l'uso per cui è stato acquistato, ed esposte al netto dei relativi fondi ammortamento e di eventuali perdite di valore cumulate. Qualora parti significative delle attività materiali abbiano differenti vite utili, tali componenti sono contabilizzate separatamente.

Allo stesso modo, in occasione di revisioni importanti, il costo è incluso nel valore contabile dell'impianto o del macchinario come nel caso della sostituzione, laddove sia soddisfatto il criterio per la rilevazione. Tutti gli altri costi di riparazione e manutenzione sono rilevati nel conto economico quando sostenuti. Il valore attuale del costo

di smantellamento e rimozione del bene al termine del suo utilizzo è incluso nel costo del bene, se sono soddisfatti i criteri di rilevazione per un accantonamento.

L'ammortamento è calcolato a quote costanti a partire dal momento in cui il bene diventa disponibile per l'uso, con aliquota dimezzata il primo anno e in base alla vita utile stimata del bene. La vita utile stimata è riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti, laddove necessari, sono apportati con applicazione prospettica.

Attività materiali e agricole e biologiche Aliquota media
Terreni 0%
Fabbricati 3%
Impianti, macchinari 10%
Attrezzature generiche e specifiche, incluse le barriques 20%
Botti e serbatoi legno e acciaio: 15% - 6,6%
Impianti di vigneti 5%
Macchinari per vigneto 9%
Altri beni
-
mobilio
12%
-
macchine ufficio
20%
-
automezzi
25%
-
arredamenti
10%
-
biancheria
40%
-
altre attrezzature
25%
-
impianti generici
8%
-
impianti specifici
12%

Il valore contabile di un elemento di immobili, impianti e macchinari ed ogni componente significativo inizialmente rilevato vengono eliminati al momento della dismissione o quando non ci si attende alcun beneficio economico futuro dal loro utilizzo o dismissione. L'utile/perdita che emerge al momento dell'eliminazione contabile dell'attività (calcolato come differenza tra il valore contabile dell'attività ed il corrispettivo netto) è rilevato a conto economico quando l'elemento è eliminato contabilmente.

I valori residui, le vite utili ed i metodi di ammortamento di immobili, impianti e macchinari sono rivisti ad ogni chiusura di esercizio e, ove appropriato, corretti prospetticamente.

k) Attività agricole e biologiche

La Società svolge attività agricola e applica lo IAS 41 "Agricoltura" alle fattispecie contabili e alle voci di bilancio che rientrano nell'ambito di applicazione specifico.

Lo IAS 41 si applica alle attività biologiche e ai prodotti agricoli fino al momento del raccolto. Le rimanenze rappresentate da prodotti agricoli al momento del raccolto, come definito dallo IAS 41, sono valutate al prezzo di mercato corrispondente al fair value rilevato nelle borse merci locali alla data di raccolto, al netto dei costi stimati al punto di vendita. Da quel momento in avanti viene applicato lo IAS 2 "Rimanenze" o qualsiasi altro principio contabile internazionale che risulti opportuno. Si sottolinea il fatto che, a seguito delle modifiche apportate allo IAS 41 dall'emendamento pubblicato dallo IASB in data 30 giugno 2014, a partire dal 1° gennaio 2016 i cosiddetti "bearer plants" (tra cui rientrano anche i vigneti) non rientrano più nell'ambito di applicazione dello IAS 41, ma in quello dello IAS 16. Pertanto, gli impianti di vigneto connessi all'attività agricola sono regolati dallo IAS 16.

Analogamente, anche la fase di trasformazione dall'uva in vino non è considerata attività agricola ed è esclusa dall'ambito di applicazione dello IAS 41.

l) Leasing

La definizione di un accordo contrattuale come operazione di leasing (o contenente un'operazione di leasing) si basa sulla sostanza dell'accordo e richiede di valutare se l'adempimento dell'accordo stesso dipenda dall'utilizzo di una o più attività specifiche o se l'accordo trasferisca il diritto all'utilizzo di tale attività. La verifica che un accordo contenga un leasing viene effettuata all'inizio dell'accordo.

La Società in veste di locatario

Un contratto di leasing viene classificato come leasing finanziario o come leasing operativo all'inizio del leasing stesso. Un contratto di leasing che trasferisce sostanzialmente alla Società tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà del bene locato è classificato come leasing finanziario.

I leasing finanziari sono capitalizzati alla data di inizio del leasing al fair value del bene locato o, se minore, al valore attuale dei canoni. I canoni sono ripartiti fra quota di capitale e quota interessi in modo da ottenere l'applicazione di un tasso di interesse costante sul saldo residuo del debito. Gli oneri finanziari sono imputati al conto economico.

I beni in leasing sono ammortizzati sulla base della vita utile del bene. Tuttavia, laddove non vi sia la ragionevole certezza che la Società otterrà la proprietà del bene al termine del contratto, il bene è ammortizzato sul periodo temporale più breve tra la vita utile stimata del bene e la durata del contratto di locazione.

Un leasing operativo è un contratto di leasing che non si qualifica come finanziario. I canoni di leasing operativo sono rilevati come costi nel conto economico in quote costanti sulla durata del contratto.

La Società in veste di locatore

I contratti di leasing che sostanzialmente lasciano in capo alla Società tutti i rischi e benefici della proprietà del bene sono classificati come leasing operativi. I costi iniziali di negoziazione sono aggiunti al valore contabile del bene locato e rilevati in base alla durata del contratto sulla medesima base dei proventi da locazione. Affitti non preventivati sono rilevati come ricavi nel periodo in cui maturano.

m) Oneri finanziari

Gli oneri finanziari direttamente imputabili all'acquisizione, alla costruzione o alla produzione di un bene che richiede un periodo abbastanza lungo prima di essere disponibile all'uso, sono capitalizzati sul costo del bene stesso. Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati tra i costi di competenza dell'esercizio in cui sono sostenuti. Gli oneri finanziari sono costituiti dagli interessi e dagli altri costi che un'entità sostiene in relazione all'ottenimento di finanziamenti.

n) Attività immateriali

Le attività immateriali acquisite separatamente sono inizialmente rilevate al costo, mentre quelle acquisite attraverso operazioni di aggregazione aziendale sono iscritte al fair value alla data di acquisizione. Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali sono iscritte al costo al netto dell'ammortamento cumulato e di eventuali perdite di valore accumulate. Le attività immateriali prodotte internamente, ad eccezione dei costi di sviluppo, non sono capitalizzate e si rilevano nel conto economico dell'esercizio in cui sono state sostenute.

La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.

Le attività immateriali con vita utile definita sono ammortizzate lungo la loro vita utile e sono sottoposte alla verifica di congruità del valore ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. Il periodo di

ammortamento ed il metodo di ammortamento di un'attività immateriale a vita utile definita è riconsiderato almeno alla fine di ciascun esercizio. I cambiamenti nella vita utile attesa o delle modalità con cui i benefici economici futuri legati all'attività si realizzeranno sono rilevati attraverso il cambiamento del periodo o del metodo di ammortamento, a seconda dei casi, e sono considerati cambiamenti di stime contabili. Le quote di ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nella categoria di costo coerente con la funzione dell'attività immateriale.

Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente alla verifica di perdita di valore (impairment test), sia a livello individuale sia a livello di unità generatrice di flussi di cassa. La valutazione della vita utile indefinita è rivista annualmente per determinare se tale attribuzione continua ad essere sostenibile, altrimenti, il cambiamento da vita utile indefinita a vita utile definita si applica su base prospettica.

Le aliquote utilizzate per il processo di ammortamento, distinte per singola categoria, risultano essere le seguenti:

Attività immateriali a vita utile definita
Aliquota media
Costi di impianto e di ampliamento 5 anni
Marchi 10 anni
Brevetti/opere ingegno Utilizzo/durata del contratto

Gli utili o le perdite derivanti dall'eliminazione di un'attività immateriale sono misurati dalla differenza tra il ricavo netto della dismissione e il valore contabile dell'attività immateriale, e sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nell'esercizio in cui avviene l'eliminazione.

Costi di ricerca e sviluppo

I costi di ricerca sono imputati nel conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti. I costi di sviluppo sostenuti in relazione ad un determinato progetto sono rilevati come attività immateriali quando la Società è in grado di dimostrare:

  • la possibilità tecnica di completare l'attività immateriale, di modo che sia disponibile all'utilizzo o alla vendita;
  • l'intenzione di completare l'attività e la propria capacità ed intenzione di utilizzarla o venderla;
  • le modalità con cui l'attività genererà benefici economici futuri;
  • la disponibilità di risorse per completare l'attività;
  • la capacità di valutare in modo attendibile il costo attribuibile all'attività durante lo sviluppo.

Dopo la rilevazione iniziale, le attività di sviluppo sono valutate al costo decrementato degli ammortamenti o delle perdite di valore cumulate. L'ammortamento dell'attività inizia nel momento in cui lo sviluppo è completato e l'attività è disponibile all'uso. Le attività di sviluppo sono ammortizzate con riferimento al periodo dei benefici attesi e le relative quote di ammortamento sono incluse nel costo del venduto.

Durante il periodo di sviluppo l'attività è oggetto di verifica annuale dell'eventuale perdita di valore (impairment test).

o) Strumenti finanziari – Rilevazione e valutazione

Uno strumento finanziario è qualsiasi contratto che dia origine a un'attività finanziaria per un'entità e ad una passività finanziaria o ad uno strumento rappresentativo di capitale per un'altra entità.

Attività finanziarie

Rilevazione iniziale e valutazione

Al momento della prima rilevazione, le attività finanziarie sono classificate, a seconda dei casi, tra le attività finanziarie al fair value rilevato nel conto economico, finanziamenti e crediti, attività finanziarie detenute fino alla scadenza, attività finanziarie disponibili per la vendita, o tra i derivati designati come strumenti di copertura, laddove la copertura sia efficace. Tutte le attività finanziarie sono inizialmente rilevate al fair value, al quale si aggiungono i costi di transazione direttamente attribuibili all'acquisizione, tranne nel caso di attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico.

Valutazione successiva

Ai fini della valutazione successiva, le attività finanziarie sono classificate in quattro categorie:

  • ► Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico;
  • ► Finanziamenti e crediti;
  • ► Investimenti posseduti sino alla scadenza;
  • ► Attività finanziarie disponibili per la vendita.

La classificazione dipende dallo scopo per il quale le attività vengono acquisite e detenute. La Società determina la classificazione delle stesse al momento della loro prima iscrizione, verificandola successivamente ad ogni data di bilancio. Le attività finanziarie sono inizialmente rilevate al fair value, pari all'importo versato a titolo di anticipo o finanziamento o al corrispettivo pattuito a fronte di una determinata prestazione, maggiorato degli oneri accessori di acquisto.

Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico

Questa categoria comprende le attività detenute per la negoziazione e le attività designate al momento della prima rilevazione come attività finanziarie al fair value con variazioni rilevate nel conto economico. Le attività detenute per la negoziazione sono tutte quelle attività acquisite per la loro vendita o il loro riacquisto nel breve termine. I derivati, inclusi quelli scorporati, sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione, salvo che non siano designati come strumenti di copertura efficace, come definito nello IAS 39.

Gli strumenti finanziari al fair value con variazioni rilevate nel conto economico sono iscritti nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria al fair value, mentre le variazioni del fair value sono rilevate tra i proventi o tra gli oneri finanziari nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Finanziamenti e crediti

Finanziamenti e crediti sono attività finanziarie non derivate, con pagamenti fissi o determinabili, non quotati in un mercato attivo. Dopo la rilevazione iniziale, tali attività finanziarie sono successivamente valutate al costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso di interesse effettivo (TIE), dedotte le perdite di valore. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando eventuali sconti, premi sull'acquisto, onorari o costi che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è rilevato come provento finanziario nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Le svalutazioni derivanti da perdite di valore sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio come oneri finanziari.

Investimenti posseduti sino alla scadenza

Le attività finanziarie che non sono strumenti derivati e che sono caratterizzate da pagamenti a scadenza fissa o determinabile sono classificate tra gli "investimenti detenuti fino a scadenza" laddove la Società abbia l'intenzione

e la capacità di mantenerle in portafoglio fino a scadenza. Dopo la rilevazione iniziale gli investimenti finanziari detenuti fino a scadenza sono valutati con il criterio del costo ammortizzato, usando il metodo del tasso di interesse effettivo, dedotte le perdite di valore. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando eventuali sconti, premi sull'acquisto, onorari o costi che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è compreso tra i proventi finanziari nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio. Le svalutazioni sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio tra gli oneri finanziari. La Società non deteneva investimenti di questo tipo nel corso degli esercizi chiusi al 31 dicembre 2021 e 2020.

Attività finanziarie disponibili per la vendita

Le attività finanziarie disponibili per la vendita comprendono azioni e titoli di debito. Le azioni classificate come disponibili per la vendita sono quelle che non sono state classificate come detenute per la negoziazione, né designate al fair value nel conto economico. I titoli di debito rientranti in questa categoria sono quelli detenuti per un periodo indefinito e quelli che potrebbero essere venduti in risposta alle necessità di liquidità o al cambiamento delle condizioni di mercato.

Dopo la rilevazione iniziale, le attività finanziarie disponibili per la vendita sono valutate al fair value e i loro utili e perdite non realizzati sono riconosciuti tra le altre componenti di conto economico complessivo nella riserva delle attività disponibili per la vendita, fino all'eliminazione dell'investimento - momento in cui l'utile o la perdita cumulati sono rilevati tra gli altri proventi o oneri operativi - ovvero fino al momento in cui si configuri una perdita di valore – quando la perdita cumulata è stornata dalla riserva e riclassificata nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio tra gli oneri finanziari. Gli interessi percepiti nel periodo in cui sono detenute le attività finanziarie disponibili per la vendita sono rilevati tra i proventi finanziari utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo (TIE).

La Società valuta se la capacità e l'intento di vendere a breve termine le proprie attività finanziarie disponibili per la vendita sia ancora appropriato. Laddove, in rare circostanze, la Società non fosse in grado di negoziare queste attività finanziarie a causa di mercati inattivi, può scegliere di riclassificare queste attività finanziarie se il management ha la capacità e l'intenzione di mantenere tali attività nel prevedibile futuro o fino alla scadenza.

Per le attività finanziarie riclassificate al di fuori dalla categoria disponibili per la vendita, il fair value alla data di riclassifica diventa il nuovo costo ammortizzato ed ogni utile o perdita precedentemente rilevata è ammortizzata nel conto economico sulla base della vita residua dell'investimento, utilizzando il tasso di interesse effettivo. La differenza tra il nuovo costo ammortizzato e i flussi di cassa attesi è ammortizzata sulla vita utile residua dell'attività applicando il tasso di interesse effettivo. Se l'attività è successivamente svalutata, l'importo contabilizzato nel patrimonio netto è riclassificato nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Cancellazione

Un'attività finanziaria (o, ove applicabile, parte di un'attività finanziaria o parte di un gruppo di attività finanziarie simili) è cancellata in primo luogo (es. rimossa dal prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria della Società) quando:

  • i diritti a ricevere flussi finanziari dall'attività sono estinti,
  • la Società conserva il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività, ma ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi a una terza parte;
  • la Società ha trasferito il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività e (i) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria oppure (ii) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.

Nei casi in cui la Società abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività e non abbia né trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività viene

rilevata nel bilancio nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. Il coinvolgimento residuo che prende la forma di una garanzia sull'attività trasferita viene valutato al minore tra il valore contabile iniziale dell'attività e il valore massimo del corrispettivo che la Società potrebbe essere tenuta a corrispondere.

Perdita di valore di attività finanziaria

La Società verifica ad ogni data di bilancio se un'attività finanziaria, o gruppo di attività finanziarie, ha subito una perdita di valore. Esiste una perdita di valore quando dopo la rilevazione iniziale sono intervenuti uno o più eventi (quando interviene "un evento di perdita") che hanno un impatto sui flussi di cassa futuri stimati dell'attività finanziaria o del gruppo di attività finanziarie, impatto che possa essere attendibilmente stimato. Le evidenze di perdita di valore possono includere indicazioni che un debitore od un gruppo di debitori si trovano in una situazione di difficoltà finanziaria, incapacità di far fronte alle obbligazioni, incapacità o ritardi nella corresponsione di interessi o di importanti pagamenti, probabilità di essere sottoposti a procedure concorsuali o altre forme di ristrutturazione finanziaria, e da dati osservabili che indichino un decremento misurabile nei flussi di cassa futuri stimati, quali cambiamenti in contesti o nella condizioni economiche che si correlano a crisi finanziaria.

Attività finanziarie iscritte al costo ammortizzato

Per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato la Società ha innanzitutto valutato se sussistesse una perdita di valore per ogni attività finanziaria individualmente significativa, ovvero collettivamente per le attività finanziarie non individualmente significative. Laddove non vi siano evidenze di perdita di valore di attività finanziarie valutate singolarmente, significative o meno, l'attività è inclusa in un gruppo di attività finanziarie con caratteristiche di rischio di credito simili e viene valutata collettivamente ai fini della verifica della perdita di valore. Le attività considerate individualmente nella determinazione di perdite di valore per le quali viene rilevata o permane una perdita di valore non sono incluse nella valutazione collettiva della perdita di valore.

L'ammontare di qualunque perdita di valore identificata è misurato dalla differenza tra il valore contabile dell'attività e il valore attuale dei flussi di cassa futuri stimati (escluse le perdite di credito attese in futuro che non sono ancora avvenute). Il valore attuale dei flussi di cassa è scontato al tasso di interesse effettivo originario dell'attività finanziaria.

Il valore contabile dell'attività viene ridotto attraverso la contabilizzazione di un fondo svalutazione e l'importo della perdita è rilevato nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio. Gli interessi attivi (registrati tra i proventi finanziari nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio) continuano a essere stimati sul valore contabile ridotto e sono calcolati applicando il tasso di interesse utilizzato per scontare i flussi di cassa futuri ai fini della valutazione della perdita di valore. I finanziamenti ed i relativi fondi svalutazione sono stornati quando non vi sia realistica prospettiva di un futuro recupero e le garanzie sono state realizzate o sono state trasferite alla Società. Se, in un esercizio successivo, l'ammontare della svalutazione stimata aumenta o diminuisce in conseguenza di un evento intervenuto dopo la rilevazione della svalutazione, tale svalutazione è aumentata o diminuita rettificando il fondo. Se un'attività stornata è successivamente recuperata, il valore recuperato è accreditato al prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio a riduzione degli oneri finanziari.

Attività finanziarie disponibili per la vendita

La Società valuta ad ogni data di bilancio se vi sia obiettiva evidenza di riduzione di valore di un'attività o un gruppo di attività finanziarie disponibili per la vendita.

Nel caso di strumenti rappresentativi di capitale classificati come disponibili per la vendita, l'obiettiva evidenza includerebbe una significativa o prolungata riduzione del fair value dello strumento al di sotto del suo costo. Il termine "significativo" è valutato rispetto al costo originario dello strumento e il termine "prolungato" rispetto al periodo in cui il fair value si è mantenuto al di sotto del costo originario. Laddove vi sia evidenza di riduzione di valore, la perdita cumulativa – misurata dalla differenza tra il costo di acquisto e il fair value attuale, dedotte le

perdite per riduzione di valore di quella attività finanziaria rilevata precedentemente nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio – è stornata dal prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo e rilevata nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio. Le perdite per riduzione di valore su strumenti rappresentativi di capitale non sono ripristinate con effetto rilevato nel conto economico; gli incrementi nel loro fair value successivi alla riduzione di valore sono rilevati direttamente nel conto economico complessivo.

Determinare cosa si debba intendere per "significativo" o "prolungato" è oggetto di valutazione discrezionale. Nel determinarlo la Società valuta, tra gli altri fattori, la durata o la misura in cui il fair value di un titolo è stato inferiore al proprio costo.

Nel caso di strumenti di debito classificati come disponibili per la vendita, la svalutazione è determinata con i medesimi criteri utilizzati per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato. Tuttavia, l'ammontare della svalutazione è dato dalla perdita cumulata, vale a dire la differenza tra il costo ammortizzato e il fair value attuale, meno eventuali perdite di valore sull'investimento precedentemente rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Gli interessi attivi futuri continuano a essere stimati sulla base del ridotto valore contabile dell'attività e sono stimati usando il tasso di interesse utilizzato per scontare i flussi di cassa futuri ai fini della determinazione della svalutazione. Gli interessi attivi sono rilevati tra i proventi finanziari. Se, in un esercizio successivo, il fair value dello strumento di debito aumenta e l'incremento può essere obiettivamente correlato a un evento intervenuto dopo la svalutazione che era stata rilevata nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio, tale svalutazione è rettificata sempre attraverso il prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Passività finanziarie

Rilevazione e valutazione iniziale

Le passività finanziarie sono classificate, al momento della rilevazione iniziale, tra le passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico, tra i mutui e finanziamenti, o tra i derivati designati come strumenti di copertura.

Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value cui si aggiungono, nel caso di mutui, finanziamenti e debiti, i costi di transazione ad essi direttamente attribuibili.

Le passività finanziarie della Società comprendono debiti commerciali e altri debiti, mutui e finanziamenti, inclusi scoperti di conto corrente, garanzie concesse e strumenti finanziari derivati.

Valutazione successiva

La valutazione delle passività finanziarie dipende dalla loro classificazione, come di seguito descritto:

Passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico

Le passività finanziarie al fair value con variazioni rilevate a conto economico comprendono passività detenute per la negoziazione e passività finanziarie rilevate inizialmente al fair value con variazioni rilevate a conto economico.

Le passività detenute per la negoziazione sono tutte quelle sostenute ai fini della loro rivendita nel breve termine. Questa categoria include inoltre gli strumenti finanziari derivati sottoscritti dalla Società che non sono designati come strumenti di copertura in una relazione di copertura definita dallo IAS 39.

Gli utili o le perdite sulle passività detenute per la negoziazione sono rilevati nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Le passività finanziarie sono designate al fair value con variazioni rilevate a conto economico dalla data di prima iscrizione, solo se i criteri dell'IAS 39 sono soddisfatti. Al momento della rilevazione iniziale, la Società non ha designato passività finanziarie al fair value con variazioni rilevate a conto economico.

Finanziamenti e crediti

Si tratta della categoria maggiormente rilevante nel bilancio della Società. Dopo la rilevazione iniziale, i finanziamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.

Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel prospetto dell'utile/(perdita).

Garanzie finanziarie passive

Le garanzie finanziarie passive emesse dalla Società sono contratti che richiedono un pagamento per rimborsare il possessore di un titolo di debito a fronte di una perdita da esso subita a seguito dell'inadempienza del debitore nel pagamento alla scadenza prevista contrattualmente. I contratti di garanzia finanziaria sono inizialmente rilevati come passività al fair value, incrementati dei costi di transazione direttamente attribuibili all'emissione della garanzia. Successivamente, la passività è misurata al maggiore tra la migliore stima dell'esborso richiesto per far fronte all'obbligazione garantita alla data di bilancio e l'ammontare inizialmente rilevato, al netto degli ammortamenti cumulati.

Cancellazione

Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero onorata. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio di eventuali differenze tra i valori contabili.

Compensazione di strumenti finanziari

Un'attività e una passività finanziaria possono essere compensate e il saldo netto esposto nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, se esiste un diritto legale attuale a compensare gli importi rilevati contabilmente e vi sia l'intenzione di estinguere il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività.

p) Strumenti finanziari derivati e hedge accounting

Rilevazione iniziale e valutazione successiva

La Società utilizza strumenti finanziari derivati tra i quali: contratti a termine in valuta e swap su tassi di interesse per coprire rispettivamente, i propri rischi di cambio valutario e i rischi di tasso di interesse. Tali strumenti finanziari derivati sono inizialmente rilevati al fair value alla data in cui il contratto derivato è sottoscritto e, successivamente, sono valutati nuovamente al fair value. I derivati sono contabilizzati come attività finanziarie quando il fair value è positivo e come passività finanziarie quando il fair value è negativo.

Eventuali utili o perdite derivanti dalle variazioni di fair value dei derivati sono rilevate direttamente nel conto economico, fatta eccezione per la parte efficace delle coperture dei flussi di cassa, che è rilevata tra le altre componenti di conto economico complessivo e successivamente riclassificato nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio quando lo strumento di copertura influenza l'utile o la perdita.

Ai fini dell'hedge accounting, le coperture sono classificate come:

  • coperture del fair value, se sono a fronte del rischio di variazione del fair value dell'attività o passività sottostante o a fronte di un impegno irrevocabile non rilevato;
  • coperture di flussi di cassa, se sono a fronte dell'esposizione alla variabilità dei flussi di cassa attribuibile a un particolare rischio associato a un'attività o passività rilevata o a un'operazione programmata altamente probabile o a un rischio di valuta legato a un impegno irrevocabile non rilevato.

All'avvio di un'operazione di copertura, la Società designa e documenta formalmente il rapporto di copertura, cui intende applicare l'hedge accounting, i propri obiettivi nella gestione del rischio e la strategia perseguita. La documentazione include l'identificazione dello strumento di copertura, dell'elemento o operazione oggetto di copertura, della natura del rischio e delle modalità con cui l'impresa intende valutare l'efficacia della copertura nel compensare l'esposizione alle variazioni del fair value dell'elemento coperto o dei flussi di cassa riconducibili al rischio coperto. Ci si attende che queste coperture siano altamente efficaci nel compensare l'esposizione dell'elemento coperto rispetto a variazioni del fair value o dei flussi finanziari attribuibili al rischio coperto e vengono valutate su base continuativa per determinare se tali coperture si siano effettivamente dimostrate altamente efficaci negli esercizi per i quali sono state designate come operazioni di copertura.

Le operazioni che soddisfano i rigorosi criteri per l'hedge accounting sono contabilizzate come segue:

Coperture di fair value

La variazione del fair value dei derivati di copertura sui tassi di interesse è rilevata nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio tra gli oneri finanziari. La variazione del fair value degli strumenti di copertura attribuibile all'elemento coperto è rilevata come parte del valore di carico dell'elemento coperto ed è inoltre rilevato nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio negli oneri finanziari.

Se l'elemento coperto è cancellato, il fair value non ammortizzato è rilevato immediatamente nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Copertura dei flussi di cassa

La porzione di utile o perdita sullo strumento coperto, relativa alla parte di copertura efficace, è rilevata nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo nella riserva di "cash flow hedge", mentre la parte non efficace è rilevata direttamente nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Gli importi riconosciuti tra le altre componenti di conto economico complessivo sono trasferiti nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nel periodo in cui l'operazione oggetto di copertura influenza il conto economico, per esempio, quando viene rilevato l'onere o provento sullo strumento coperto o quando si verifica una vendita prevista.

Se lo strumento di copertura raggiunge la scadenza o è venduto, annullato o esercitato senza sostituzione (come parte della strategia di copertura), o se viene revocata la sua designazione di strumento di copertura, o quando la copertura non risponde più ai criteri del hedge accounting, qualsiasi profitto o perdita precedentemente rilevato tra le altre componenti di conto economico complessivo resta iscritto separatamente nel patrimonio netto fino a quando l'operazione prevista viene effettuata o l'impegno stabilito relativo alla valuta estera si verifica.

q) Partecipazioni in altre imprese

Le partecipazioni in altre imprese che non hanno un prezzo di mercato quotato in un mercato attivo e il cui fair value non può essere misurato attendibilmente sono iscritte al costo di acquisto o di sottoscrizione, comprensivo degli oneri accessori, eventualmente ridotto per perdite di valore. Quando vengono meno i motivi delle svalutazioni effettuate, le partecipazioni sono rivalutate nei limiti delle svalutazioni medesime con imputazione dell'effetto a conto economico. Il rischio derivante da eventuali perdite eccedenti il patrimonio netto è rilevato in un apposito fondo nella misura in cui la partecipante è impegnata ad adempiere a obbligazioni legali o implicite nei confronti dell'impresa partecipata o comunque a coprire le sue perdite.

r) Rimanenze

Le rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo e di prodotti in corso di lavorazione/semilavorati sono valutate al minore tra il costo di acquisto, comprensivo degli oneri accessori, ed il valore netto di presumibile realizzo desumibile dall'andamento del mercato. Il costo delle rimanenze comprende i costi di acquisto e gli altri costi sostenuti per portare le rimanenze nel luogo e nelle condizioni attuali ad esclusione degli oneri finanziari.

Le rimanenze rappresentate da prodotti agricoli al momento del raccolto, come definito dallo IAS 41, sono valutate al prezzo di mercato corrispondente al fair value rilevato nelle borse merci locali alla data di raccolto, al netto dei costi stimati al punto di vendita.

Il metodo utilizzato per la determinazione del costo delle rimanenze è rappresentato dal costo medio ponderato per le materie prime e di consumo e i prodotti finiti acquistati ai fini della successiva commercializzazione, e dal costo dei materiali e dagli altri costi diretti sostenuti, tenuto conto dello stato di avanzamento del processo produttivo, per i prodotti in corso di lavorazione/semilavorati e i prodotti finiti di produzione.

Il valore netto di presumibile realizzo è costituito dal normale prezzo stimato di vendita dedotti i costi stimati di completamento e i costi stimati per realizzare la vendita. Le rimanenze obsolete e/o a lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro presunta possibilità di utilizzo o di realizzo futuro. La svalutazione viene eliminata negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della stessa.

Le rimanenze di vino sfuso e semilavorati sono classificate come correnti o non correnti a seconda delle proiezioni dei tempi di imbottigliamento sviluppate dalla società.

s) Perdite di valore (impairment) di attività non finanziarie

Ulteriori informazioni relative alla perdita di valore di attività non finanziarie sono fornite anche nelle seguenti note:

  • Valutazioni discrezionali e stime contabili significative Nota 5
  • Immobili, impianti e macchinari Nota 6.1.3
  • Attività immateriali Nota 6.1.2
  • Avviamento e attività immateriali con vita utile indefinita Nota 6.1.1

Lo IAS 36 richiede di valutare ad ogni chiusura di bilancio l'esistenza di perdite di valore (impairment test) delle immobilizzazioni materiali e immateriali in presenza di indicatori che facciano ritenere che tale problematica possa sussistere. Nel valutare se esistono indicatori che le attività a vita utile definita possano aver subito una perdita di valore, si considerano fonti di informazione interne ed esterne. Relativamente alle fonti interne si considera se si siano verificati nell'esercizio significativi cambiamenti nell'uso dell'attività e se l'andamento economico dell'attività risulti diverso da quanto previsto. Per le fonti esterne, invece, si considera se vi siano discontinuità tecnologiche o di mercato o normative in grado di ridurre il valore dell'attività.

Indipendentemente dal fatto che vi siano indicazioni interne o esterne di riduzioni di valore, le attività immateriali con vita utile indefinita e l'avviamento sono sottoposte almeno una volta l'anno alla verifica dell'eventuale

esistenza di perdite durevoli di valore, come richiesto dallo IAS 36. In entrambi i casi di verifica del valore contabile delle attività immateriali a vita utile definita o di verifica del valore contabile delle attività immateriali a vita utile indefinita e dell'avviamento, viene effettuata una stima del valore recuperabile.

La perdita di valore dell'avviamento è determinata valutando il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi finanziari (o gruppo di unità generatrice di flussi finanziari) cui l'avviamento è riconducibile.

Il valore recuperabile è il maggiore fra il fair value di un'attività o di una CGU di flussi finanziari al netto dei costi di vendita e il suo valore d'uso e viene determinato per singola attività, tranne quando tale attività non generi flussi finanziari che siano ampiamente indipendenti da quelli generati da altre attività o gruppi di attività; nel qual caso viene stimato il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi di cassa cui l'attività appartiene. Se il valore contabile di un'attività o unità generatrice di flussi finanziari è superiore al suo valore recuperabile, tale attività, avendo subito una perdita di valore, è conseguentemente svalutata fino ad adeguarla al valore recuperabile. Nel determinare il valore d'uso, vengono scontati al valore attuale i flussi finanziari stimati futuri, utilizzando un tasso di attualizzazione che riflette le valutazioni di mercato relative al valore temporale del denaro e i rischi specifici dell'attività.

Ai fini della stima del valore d'uso i flussi finanziari futuri sono ricavati dai piani aziendali, i quali costituiscono la migliore stima effettuabile in relazione alle condizioni economiche previste nel periodo di piano. La Società basa il proprio test di impairment su budget dettagliati e calcoli previsionali, predisposti separatamente per ogni unità generatrice di flussi di cassa del Gruppo cui sono allocati attività individuali. Questi budget e calcoli previsionali coprono generalmente un periodo di tre anni. Per proiettare i futuri flussi di cassa oltre il terzo anno viene calcolato un tasso di crescita a lungo termine. I flussi finanziari futuri sono stimati facendo riferimento alle condizioni correnti: le stime, pertanto, non considerano né i benefici derivanti da ristrutturazioni future in cui la Società non è ancora impegnata, né gli investimenti futuri di miglioramento o di ottimizzazione dell'attività o dell'unità. Le perdite di valore subite da attività in funzionamento sono rilevate a conto economico nelle categorie di costo coerenti con la funzione dell'attività che ha evidenziato la perdita di valore.

A ogni data di redazione del bilancio viene valutata, inoltre, l'eventuale esistenza di indicazioni del venir meno (o della riduzione) di perdite di valore precedentemente rilevate e, qualora tali indicazioni esistano, viene stimato il valore recuperabile. Il valore di un'attività precedentemente svalutata, ad eccezione dell'avviamento, può essere ripristinato solo se vi sono stati cambiamenti nelle stime utilizzate per determinare il valore recuperabile dell'attività dopo l'ultima rilevazione di una perdita di valore. In tal caso il valore contabile a seguito di un ripristino di valore non deve eccedere il valore contabile che sarebbe stato determinato (al netto di svalutazione o ammortamento) se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti. Ogni ripristino viene rilevato quale provento a conto economico, tranne quando l'attività è iscritta ad un importo rivalutato, caso in cui il ripristino è trattato come un aumento della rivalutazione. Dopo che è stato rilevato un ripristino di valore, la quota di ammortamento dell'attività è rettificata nei periodi futuri, al fine di ripartire il valore contabile modificato dell'attività, al netto di eventuali valori residui, sistematicamente lungo la restante vita utile.

t) Disponibilità liquide

Le disponibilità liquide e i depositi a breve termine comprendono il denaro in cassa e i depositi a vista e a breve termine con scadenza non oltre i tre mesi, che non sono soggetti a rischi significativi legati alla variazione di valore.

Ai fini della rappresentazione nel rendiconto finanziario, le disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono rappresentati dalle disponibilità liquide come definite sopra, al netto degli scoperti bancari in quanto questi sono considerati parte integrante della gestione di liquidità della Società.

u) Azioni proprie

Le azioni proprie riacquistate sono rilevate al costo e portate in diminuzione del patrimonio netto. L'acquisto, la vendita o la cancellazione di azioni proprie non danno origine a nessun profitto o perdita nel conto economico. La differenza tra il valore di acquisto e il corrispettivo, in caso di riemissione, è rilevata nella riserva sovraprezzo azioni.

v) Fondi rischi e oneri

Gli accantonamenti a fondi per rischi e oneri sono effettuati quando la Società deve far fronte ad un'obbligazione attuale (legale o implicita) risultante da un evento passato, è probabile un'uscita di risorse per far fronte a tale obbligazione ed è possibile effettuare una stima affidabile del suo ammontare. Quando la Società ritiene che un accantonamento al fondo rischi e oneri sarà in parte o del tutto rimborsato, per esempio nel caso di rischi coperti da polizze assicurative, l'indennizzo è rilevato in modo distinto e separato nell'attivo se, e solo se, esso risulta praticamente certo. In tal caso, il costo dell'eventuale accantonamento è presentato nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio al netto dell'ammontare rilevato per l'indennizzo.

Se l'effetto del valore del denaro nel tempo è significativo, gli accantonamenti sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette, ove adeguato, i rischi specifici delle passività. Quando la passività viene attualizzata, l'incremento dell'accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario.

w) Passività nette per benefici ai dipendenti

I benefici erogati ai dipendenti in coincidenza o successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro si suddividono in funzione della natura economica in piani a contribuzione definita e piani a benefici definiti. Nei piani a contribuzione definita, l'obbligazione legale o implicita dell'impresa è limitata all'ammontare dei contributi da versare. Nei piani a benefici definiti l'obbligazione dell'impresa consiste nel concedere ed assicurare i benefici concordati ai dipendenti: conseguentemente i rischi attuariali e di investimento ricadono sull'impresa.

Sino al 31 dicembre 2006, il TFR della Società rientrava nell'ambito dei piani successivi al rapporto di lavoro del tipo "piani a benefici definiti" ed era valutato utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito effettuato da attuari indipendenti. Tale calcolo consiste nello stimare l'importo del beneficio che un dipendente riceverà alla data presunta di cessazione del rapporto di lavoro utilizzando ipotesi demografiche (ad esempio tasso di mortalità e tasso di rotazione del personale) ed ipotesi finanziarie (ad esempio tasso di sconto e incrementi retributivi futuri). L'ammontare così determinato viene attualizzato e riproporzionato sulla base delle anzianità maturate rispetto all'anzianità totale.

In seguito alla riforma introdotta con la Legge n. 296 del 27 dicembre 2006, il TFR della Società, per la parte maturata a decorrere dal 1° gennaio 2007, è da considerarsi sostanzialmente assimilabile ai "piano a contribuzione definita". In particolare, tali modificazioni hanno introdotto la possibilità di scelta da parte del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturando: i nuovi flussi di TFR possono essere, in aziende con più di 50 dipendenti, indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche prescelte o trasferiti al Fondo di Tesoreria presso l'INPS.

Relativamente alla presentazione nel conto economico delle diverse componenti di costo relative al TFR, si è ritenuto di applicare la modalità di contabilizzazione consentita dallo IAS 19 che richiede il riconoscimento separato nel conto economico delle componenti di costo legate alla prestazione lavorativa (classificate nell'ambito del costo del lavoro) e gli oneri finanziari netti (classificati nell'ambito dell'area finanziaria), e l'iscrizione degli utili e perdite attuariali che derivano dalla misurazione in ogni esercizio della passività e attività tra i componenti di conto economico complessivo. L'utile o perdita derivante dall'effettuazione del calcolo attuariale dei piani a benefici definiti (TFR) è interamente iscritto nel conto economico complessivo.

5. Valutazioni discrezionali e stime contabili significative

La predisposizione del bilancio separato e delle relative Note esplicative in applicazione dei principi contabili internazionali (IAS/IFRS) richiede da parte degli Amministratori l'effettuazione di stime e assunzioni che, in talune circostanze, si fondano su dati storici e che possono avere effetto sui valori espressi in bilancio. Le assunzioni derivanti alla base delle stime sono riviste periodicamente e i relativi effetti sono riflessi a conto economico nell'esercizio in cui si manifestano.

Si riepilogano di seguito le principali assunzioni utilizzate nei processi di stima e le fonti di incertezza, per le quali potrebbero emergere in futuro rettifiche significative al valore contabile delle attività e passività. Relativamente alle valutazioni e stime effettuate in seguito alla pandemia di COVID-19 si rinvia a quanto descritto nella Relazione sulla Gestione.

Imposte differite attive

Le Imposte differite attive sono rilevate a fronte delle differenze temporanee deducibili fra i valori delle attività e delle passività espressi in bilancio rispetto al corrispondente valore fiscale e delle perdite fiscali riportabili, nella misura in cui sia probabile l'esistenza di adeguati utili futuri fiscalmente imponibili, a fronte dei quali tali perdite potranno essere utilizzate. Una valutazione discrezionale è richiesta agli amministratori per determinare l'ammontare delle Imposte differite attive che possono essere contabilizzate che dipende dalla stima della probabile manifestazione temporale e dell'ammontare dei futuri utili fiscalmente imponibili.

Fondo svalutazione crediti

Il fondo svalutazione crediti riflette la stima delle perdite attese sui crediti commerciali iscritti a bilancio e non coperti da eventuale assicurazione crediti, al fine di ricondurre il valore dei crediti al loro presumibile valore di realizzo. La Società applica l'approccio semplificato e registra le perdite attese su tutti i crediti commerciali in base alla durata residua, definendo un criterio per lo stanziamento basato sull'esperienza storica della Società relativamente alle perdite su crediti, rettificato anche per tener conto di fattori previsionali specifici riferiti ai creditori ed all'ambiente economico. L'ammontare delle perdite attese è sensibile ai cambiamenti delle circostanze e delle condizioni economiche previste.

Riduzioni durevoli di valore di attività non finanziarie

La Società verifica, ad ogni data di bilancio, se ci sono indicatori di riduzioni durevoli di valore per tutte le attività non finanziarie. Nel caso in cui si evidenzi una perdita di valore, il valore contabile è allineato al relativo valore recuperabile. L'avviamento e le altre attività immateriali a vita utile indefinita sono sottoposti annualmente a verifica per identificare eventuali riduzioni di valore. Il valore recuperabile delle attività non correnti è normalmente determinato con riferimento al valore d'uso, sulla base del valore attuale dei flussi finanziari attesi dall'uso continuativo dell'attività. La verifica comporta quindi anche la scelta di un tasso di attualizzazione adeguato al calcolo del valore attuale dei flussi attesi.

Periodo di ammortamento delle immobilizzazioni materiali e immateriali

Gli ammortamenti dei beni a vita utile definita delle immobilizzazioni materiali, del diritto d'uso, delle immobilizzazioni immateriali richiedono una valutazione discrezionale da parte degli amministratori, che a ogni data di bilancio viene rivista al fine di verificare che gli importi iscritti siano rappresentativi della miglior stima dei costi che eventualmente saranno affrontati dalla Società e, nel caso in cui si rilevino variazioni significative, gli importi vengono rivisti ed aggiornati.

Accantonamenti a fondi rischi e oneri

Gli Amministratori effettuano stime per le svalutazioni di magazzino e per altri rischi e oneri. In particolare, a fronte di contenziosi di varia natura che vedono la Società coinvolta in veste di parte passiva, gli Amministratori hanno fatto ricorso a stime ed assunzioni nel determinare il grado di probabilità di insorgenza di una effettiva passività in capo alla Società e, nel caso in cui il rischio sia stato valutato come probabile, nel determinare l'importo da accantonare a fronte dei rischi identificati.

Benefici per i dipendenti

Il valore di iscrizione in bilancio dei piani a benefici definiti è determinato utilizzando valutazioni attuariali, che richiedono l'elaborazione di ipotesi circa i tassi di sconto, il tasso atteso di rendimento degli impieghi, i futuri incrementi salariali, i tassi di mortalità ed il futuro incremento delle pensioni. La Società ritiene ragionevoli i tassi stimati dagli attuari per le valutazioni alla data di chiusura dell'esercizio, ma non si esclude che futuri significativi cambiamenti nei tassi possano comportare effetti significativi sulla passività iscritta a bilancio.

Stime in seguito all'applicazione dell'IFRS 16

In seguito all'applicazione dell'IFRS16, sono state effettuate stime contabili significative in relazione a:

  • identificazione della durata dei contratti di affitto, con particolare riferimento alla valutazione degli effetti delle opzioni di rinnovo al termine del periodo non cancellabile;
  • definizione del tasso di sconto, per tutti i contratti per i quali non è presente un tasso di interesse implicito.

6. Composizione delle principali voci della Situazione patrimoniale e finanziaria e del Conto Economico

6.1 Attività non correnti

6.1.1 Avviamento

L'avviamento è costituito dal goodwill acquisito a seguito della fusione che ha interessato Masi Agricola S.p.A. (CGU) nel 2006, ed è pari ad euro migliaia 13.510.

La CGU è stata identificata come sopra detto. Per determinarne il valore d'uso si è calcolato il valore attuale dei flussi finanziari futuri, stimati applicando un tasso di attualizzazione che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività, e tassi di crescita terminali in linea con il livello di inflazione. Il valore d'uso è stato calcolato attualizzando i flussi di risultato attesi previsti dal 2022 al 2026, calcolando il Valore terminale sulla base dell'ultimo flusso di previsione analitica (attualizzato con rendita perpetua al tasso WACC). I flussi così determinati sono stati attualizzati ad un tasso di sconto, definito come il costo medio del capitale al lordo delle imposte (WACC) che riflette le valutazioni correnti di mercato del costo del debito e il costo del capitale (rendimento di mercato).

Il WACC, al netto delle imposte, ammonta a 6,33%.

Dal test di impairment effettuato non è emersa la necessità di effettuare alcuna svalutazione.

È stata inoltre effettuata un'analisi di sensitività dei risultati per la CGU in esame in base alla quale il valore d'uso rimane ampliamente superiore al capitale investito nella stessa.

6.1.2 Immobilizzazioni immateriali

Confluiscono nella voce i beni esposti nel seguente dettaglio:

Altre immobilizzazioni immateriali 31 dic 2021 31 dic 2020 Variazione
Diritti di brevetto industriale e di utilizzo di opere dell'ingegno 394.137 63.863 330.274
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 170.315 161.621 8.695
immobilizzazioni immateriali in corso 0 321.692 (321.692)
Totale 564.452 547.176 17.277

Nella tabella seguente sono riportate le variazioni intervenute nell'esercizio.

Diritti di brevetto
industr. e d'utilizzo
opere ingegno
Concessioni,
licenze, marchi e
diritti simili
Immob. in
corso
Totale
Costo storico a inizio periodo 826.652 465.139 321.692 1.613.482
Incrementi periodo 157.060 48.020 0 205.080
Riclassifiche 321.692 0 (321.692) 0
Costo storico a fine periodo 1.305.403 513.159 0 1.818.563
Fondo Ammortamento a inizio
periodo
(762.788) (303.518) 0 (1.066.307)
Incrementi periodo (148.478) (39.325) 0 (187.803)
Fondo Ammortamento a fine periodo (911.266) (342.844) 0 (1.254.110)
Valore netto contabile a fine periodo 394.137 170.315 0 564.452

Le principali variazioni registrate nell'esercizio riguardano:

  • gli investimenti nel nuovo ERP, contabilizzati nel 2020 nella voce Immobilizzi in corso, il cui go-live è avvenuto nel primo semestre 2021 per la parte delle Licenze e a seguire per la parte di consulenza strategica;
  • Il rinnovo dei marchi, registrati fra le Concessioni, licenze, marchi e diritti simili.

6.1.3 Immobilizzazioni materiali

Confluiscono nella voce i beni esposti nel seguente dettaglio:

Attività materiali 31 dic 2021 31 dic 2020 Variazione
Terreni e Fabbricati 33.565.443 33.282.759 282.684
Impianti e macchinari 3.527.622 3.687.784 (160.162)
Attrezzature industriali e commerciali 2.514.889 2.744.343 (229.454)
Altri beni 495.423 519.044 (23.621)
Immobilizzazioni in corso 9.169.976 6.402.183 2.767.794
Totale 49.273.354 46.636.116 2.637.238

Nella tabella seguente sono riportate le variazioni intervenute nell'esercizio.

Terreni e
fabbricati
Impianti e
macchinari
Attrezz.
industr. e
commerc.
Altri beni Immob. in
corso
Totale
Costo storico a inizio
periodo
42.553.732 12.804.959 8.592.093 2.835.710 6.402.184 73.188.676
Incrementi periodo 203.993 446.296 233.089 40.538 3.742.599 4.666.515
Riclassifiche 935.197 21.641 0 99.562 (959.519) 96.881
Decrementi periodo (7.290) (14.765) (20.859) (3.788) (15.288) (61.990)
Costo storico a fine periodo 43.685.631 13.258.131 8.804.323 2.972.021 9.169.976 77.890.082
Fondo Ammortamento
a inizio periodo
(9.270.973) (9.117.174) (5.847.749) (2.316.665) 0 (26.552.561)
Incrementi periodo (781.426) (618.617) (462.543) (163.021) 0 (2.025.607)
Riclassifiche (75.079) 0 0 0 0 (75.079)
Decrementi periodo 7.290 5.282 20.859 3.088 0 36.519
Fondo Ammortamento
a fine periodo
(10.120.188) (9.730.509) (6.289.433) (2.476.598) 0 (28.616.728)
Valore netto contabile
a fine periodo
33.565.443 3.527.622 2.514.889 495.423 9.169.976 49.273.354

Le variazioni in aumento nella voce Terreni e fabbricati riguardano principalmente il termine di quota parte dei lavori del complesso edilizio di ampliamento e rinnovamento della Cantina Storica Boscaini a Valgatara, e gli investimenti nella tenuta di Lazise, entrambi in parte riclassificati dalle Immobilizzazioni in corso.

Gli investimenti negli Impianti e macchinari sono principalmente relativi al nuovo impianto di pigiatura e collegamenti del pigiato (per euro 300 migliaia) e all'impianto elettrico per euro 93 migliaia.

Gli investimenti nelle Attrezzature industriali e commerciali, relativamente ai nuovi vinificatori dal valore di oltre 200 migliaia di euro, e a piccola attrezzatura.

Negli Altri beni materiali sono contabilizzate, per euro 100 migliaia, le migliorie sui server e la rete aziendale legati al nuovo ERP, oltre ad altre macchine d'ufficio elettroniche.

Per le Immobilizzazioni in corso, oltre ai decrementi sopra citati, si rimanda alla Relazione sulla Gestione consolidata per una più approfondita descrizione dei progetti di ampliamento ed innovazione intrapresi dalla Società.

Oltre all'effetto dell'ammortamento, i decrementi principali dell'esercizio si sono registrati fra gli impianti e macchinari enologici e di vinificazione a seguito di vendite.

6.1.4 Attività agricole e biologiche

Le Attività agricole e biologiche sono composte e movimentate come esposto nelle tabelle che seguono:

Attività agricole e biologiche 31 dic 2021 31 dic 2020 Variazione
Impianti di vigneto 1.107.116 1.168.039 (60.923)
Totale 1.107.116 1.168.039 (60.923)

Nella tabella seguente sono riportate le variazioni intervenute nell'esercizio.

Impianti di vigneto Totale
Costo storico a inizio periodo 3.291.011 3.291.011
Riclassifiche periodo (96.881) (96.881)
Incrementi periodo 95.443 95.443
Costo storico a fine periodo 3.289.574 3.289.574
Fondo Ammortamento a inizio periodo (2.122.973) (2.122.973)
Riclassifiche periodo 75.079 75.079
Incrementi periodo (134.564) (134.564)
Fondo Ammortamento a fine periodo (2.182.458) (2.182.458)
Valore netto contabile a fine periodo 1.107.116 1.107.116

Oltre all'effetto dell'ammortamento,si registrano investimenti nei nuovi impianti in Toscana (per euro 29 migliaia) e in Veneto (per euro 67 migliaia), e si evidenzia inoltre una riclassifica sui saldi iniziali dalla voce Attività agricole e biologiche alla voce Terreni e Fabbricati, resasi necessaria al fine di fornire una più trasparente e corretta rappresentazione contabile.

6.1.5 Attività per diritti d'uso

Si riporta di seguito il dettaglio delle attività per diritti d'uso delle immobilizzazioni materiali in locazione, riconosciuti per la prima volta in bilancio dal 1° gennaio 2019 (data di prima applicazione del principio contabile IFRS 16).

Attività per diritti d'uso 31 dic 2021 31 dic 2020 Variazione
Terreni e Fabbricati 1.417.906 1.518.207 (100.300)
Impianti e macchinari 97.037 117.319 (20.282)
Attrezzature industriali e commerciali 41.346 33.902 7.444
Altri beni 275.737 422.683 (146.946)
Totale 1.832.026 2.092.111 (260.085)

6.1.6 Partecipazioni

La voce Partecipazioni è dettagliata come segue:

Partecipazioni 31 dic 2021 31 dic 2020 Variazione
Imprese controllate 20.376.007 20.376.007 0
Altre imprese partecipate 27.001 48.501 (21.500)
Altre imprese 41.789 41.789 0
Totale 20.444.797 20.466.297 (21.500)

Nei paragrafi che seguono se ne riportano la movimentazione e le informazioni prescritte dall'art. 2427, n.5 C.C..

Partecipazioni in imprese controllate

Partecipazioni in imprese controllate 31 dic 2021 31 dic 2020 Variazione
Masi Wine Experience S.r.l. 764.314 764.314 0
Cantina Conti Bossi Fedrigotti S.r.l. 12.000 12.000 0
Possessioni Di Serego Alighieri S.r.l. 114.941 114.941 0
Società Agricola Strà del Milione S.r.l. 5.357.001 5.357.001 0
Masi Tupungato Vigneti La Arboleda SA 6.360.376 6.360.376 0
Canevel Spumanti S.p.A. 1.683.376 1.683.376 0
Le Vigne di Canevel Soc. Agr. a r.l. 5.314.000 5.314.000 0
Masi Wine Bar Munich GmbH 770.000 770.000 0
Totale 20.376.007 20.376.007 0
Società controllata Città o
Stato
Estero
Capitale
Sociale
Utile
(Perdita)
Patrimonio
netto
Quota
posseduta
%
Quota
posseduta
in euro
Valore a
bilancio
31 dic 2021
Masi Wine Experience
S.r.l.
Verona 30.000 (123.191) 3.498 100% 3.498 764.314
Cantina
Conti
Bossi
Fedrigotti S.r.l.
Rovereto
(TN)
12.000 42.019 449.565 100% 449.565 12.000
Possessioni
Di
Serego
Alighieri S.r.l.
Verona 100.000 69.934 401.359 60% 240.815 114.941
Società Agricola Strà del
Milione S.r.l.
Verona 10.000 198.088 7.381.516 95% 7.012.441 5.357.001
Masi Tupungato Vigneti
La Arboleda SA
Argentina 1.627.796 107.708 4.285.158 99% 4.242.306 6.360.376
Canevel Spumanti S.p.A. Treviso 780.000 180.658 1.219.553 60% 731.732 1.683.376
Le Vigne di Canevel Soc.
Agr. a r.l.
Treviso 25.000 55.101 1.435.043 60% 861.026 5.314.000
Masi Wine Bar Munich
GmbH
Monaco 100.000 (304.606) 683.639 70% 478.547 770.000
Totale 14.019.929 20.376.007

I dati sopra riportati sono relativi ai bilanci chiusi al 31 dicembre 2021.

Per le seguenti partecipazioni in imprese controllate, valutate al costo di acquisto, che hanno un valore di iscrizione in bilancio in certi casi superiore alla corrispondente frazione di patrimonio netto risultante dall'ultimo bilancio della partecipata si rileva:

  • per la società Masi Tupungato Vigneti La Arboleda S.A. la differenza è motivata dal fatto che l'elevato livello di inflazione presente nel Paese deprime i valori di bilancio tradotti in euro (il cambio euro/pesos è di 20 volte superiore rispetto a quello di 10 anni fa, generando una drastica riduzione dei valori economici, patrimoniali e finanziari della società argentina, espressi in euro). La nostra controllata Argentina vive una fase meno brillante che in passato, per due ragioni essenziali: il Covid e il fatto di trovarsi in un contesto socio-economico estremamente complicato. Al netto di questo, i prodotti Masi Tupungato continuano a riscuotere apprezzamenti. Va detto che la sostenibilità, intesa come chiave di lettura pregnante del progetto Masi Tupungato, sicuramente costituirà nel prossimo futuro un elemento premiale, di cui finora abbiamo approfittato relativamente: ma l'essenzialità dell'elemento-sostenibilità presso il consumatore finale è caratteristica molto recente e in rapidissima espansione a livello internazionale. E non solo presso i Millennials o la Z Generation, e non solo presso gli organic addicted: sempre più verso la generalità dei consumatori a ogni livello della piramide-prezzo. La Società non ritiene che quanto descritto rappresenti una perdita durevole di valore, anche alla luce del valore corrente dei terreni vitati in Argentina, i quali supportano il valore iscritto della partecipazione. I cambi di conversione utilizzati per la società Masi Tupungato Vigneti La Arboleda sono sia a livello patrimoniale che economico il puntuale cambio al 31 dicembre 2021;
  • la società Masi Wine Experience è da considerarsi ancora in fase di start up: lo sviluppo dell'attività di vino e cucina, foresteria e rivendite ha richiesto investimenti rilevanti in questi primi esercizi che gli amministratori prevedono saranno ripagati nel prossimo futuro, come supportato dai business plan redatti dagli stessi. Non solo gli investimenti strutturali impattano il bilancio, ma anche quelli di carattere operativo: la scelta, infatti, di privilegiare la qualità del servizio (ispirato al concept Masi Wine Experience, descritto in relazione sulla gestione dagli amministratori) comporta una certa incidenza dei costi operativi sul fatturato, che potrà essere mitigata in termini di assorbimento nell'arco del prossimo triennio.

La pandemia da Covid-19 ha solo temporaneamente interrotto questo percorso e Masi Wine Experience continua ad essere una controllata strategica con previsione di miglioramento dei risultati e raggiungimento dei target prospettici soltanto shiftati in avanti rispetto a quanto si poteva prevedere un anno fa.

Nel corso dell'esercizio sono stati erogati alla controllata euro 300.000 a titolo di copertura perdite, ulteriori euro 100.000 da versare nel 2022 sono stanziati fra i fondi rischi.

  • per le società del "gruppo Canevel" la differenza è motivata dal valore dei terreni agricoli e degli impianti di vigneto di cui le società sono proprietarie;
  • per la società Masi Wine Bar Munich GmbH, la stessa è stata costituita nel corso del 2019 e risulta ancora in fase di start up a causa dei provvedimenti di lockdown intrapresi dal governo tedesco.
Altre imprese partecipate 31 dic 2021 31 dic 2020 Variazione
Premium Wine Selection S.r.l. 27.000 27.000 0
Pian di Rota S.r.l. in liquidazione 0 21.500 (21.500)
Venezianische Weinbar AG 1 1 0
Totale 27.001 48.501 (21.500)

Partecipazioni in altre imprese partecipate

Altre imprese
partecipate
Città o
Stato
Estero
Capitale
Sociale
Utile
(Perdita)
Patrimonio
netto
Quota
posseduta
%
Quota
posseduta
euro
Valore bilancio
31 dic 2021
Premium Wine Selection
S.r.l.
Verona 90.000 280.685 1.629.550 30% 488.865 27.000
Venezianische Weinbar AG Svizzera 92.575 (539.239) (1.811.394) 30% (543.418) 1
Totale 27.001

Si precisa che i valori sono stati desunti dagli ultimi bilanci disponibili, ovvero il bilancio chiuso al 31 dicembre 2020.

Nel corso del primo semestre 2021 si è proceduto con l'eliminazione contabile della partecipazione nella Società Agricola Pian di Rota S.r.l. in liquidazione, cancellata dal registro delle imprese nel 2021.

Relativamente a Venezianische Weinbar AG i cambi di conversione utilizzati sono a livello patrimoniale il cambio puntuale al 31/12/2020, mentre a livello economico il cambio medio annuale 2020. Il valore della partecipazione è stato interamente svalutato in ragione del patrimonio netto negativo della partecipata e dell'andamento del business non più soddisfacente e particolarmente penalizzato dalla pandemia da Covid-19.

Si segnala infine che nessuna partecipazione immobilizzata ha subito cambi di destinazione e su nessuna esistono restrizioni alla disponibilità da parte della società partecipante, né esistono diritti d'opzione o altri privilegi. Nessuna società partecipata ha deliberato nel corso dell'esercizio aumenti di capitale a pagamento o gratuito. Nessuna operazione significativa è stata realizzata con società partecipate.

Partecipazioni in altre imprese

La voce ammonta ad euro 41.789 e non ha subito variazioni rispetto all'esercizio precedente.

6.1.7 Altre attività finanziarie non correnti

Comprendono le seguenti voci:

Altre attività finanziarie non correnti 31 dic 2021 31 dic 2020 Variazione
titoli 5.987.582 0 5.987.582
verso imprese controllate 750.000 0 750.000
verso altre imprese partecipate 41.001 42.001 (1.000)
verso altri 14.211 13.709 502
Totale 6.792.794 55.710 6.737.084

La voce titoli rappresenta l'investimento in titoli obbligazionari e in Fondi comuni di investimento / Sicav / Sicaf / ETF, valutati al mark to market comunicato dalle banche di riferimento.

Le Altre attività finanziarie verso imprese controllate sono relative al credito concesso alla controllata Masi Wine Bar Munich.

Le Altre attività finanziarie non correnti verso altre imprese partecipate sono relative al credito vantato verso K+ S.r.l., mentre le attività finanziarie non correnti verso altri si riferiscono a depositi cauzionali.

6.1.8 Rimanenze di magazzino non correnti

Rimanenze di magazzino non correnti 31 dic 2021 31 dic 2020 Variazione
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 19.796.627 20.628.535 (831.908)
Totale 19.796.627 20.628.535 (831.908)

La voce è composta dalle rimanenze di vino sfuso e imbottigliato in invecchiamento e semilavorati, classificate come non correnti in ragione delle proiezioni dei tempi di immissione sul mercato sviluppate dalla Società. L'incremento rispetto all'esercizio precedente è legato principalmente alle variazioni di prezzo di vino sfuso in invecchiamento.

6.1.9 Altre attività non correnti

La voce è composta da crediti di natura non finanziaria scadenti oltre l'esercizio, ed è dettagliata come segue:

Altre attività non correnti 31 dic 2021 31 dic 2020 Variazione
verso imprese controllate 266.151 316.746 (50.595)
Crediti verso altre imprese partecipate 177.500 177.500 0
Totale 443.651 494.246 (50.595)

I Crediti verso imprese controllate sono diminuiti a seguito del rimborso secondo il piano concordato con la controllata Possessioni di Serego Alighieri. I Crediti verso altre imprese partecipate sono relativi ai crediti per utili deliberati dalla società partecipata Premium Wine Selection S.r.l..

6.1.10 Attività per imposte anticipate

La voce ammonta ad euro 351.634 (euro 339.841 al 31 dicembre 2020) e accoglie gli stanziamenti per imposte anticipate relative a differenze temporanee deducibili, per una descrizione delle quali si rinvia al relativo paragrafo 6.7.10 Imposte sul reddito.

6.2 Attività correnti

6.2.1 Rimanenze di magazzino

La voce è composta come segue:

Rimanenze di magazzino 31 dic 2021 31 dic 2020 Variazione
Materie prime, sussidiarie e di consumo 2.847.306 2.033.945 813.361
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 11.015.727 12.445.349 (1.429.622)
Prodotti finiti e merci 11.243.584 9.619.881 1.623.702
Acconti 1.254.038 331.609 922.429
Totale 26.360.654 24.430.785 1.929.870

La voce include:

  • − I prodotti enologici, i componenti per la realizzazione delle bottiglie (vetro, etichette, tappi, capsule) e gli imballi;
  • − Il vino sfuso semilavorato e imbottigliato;
  • − Vino confezionato;
  • − Acconti corrisposti ai conferenti.

6.2.2 Crediti commerciali

Si riporta di seguito la composizione della voce.

Crediti commerciali 31 dic 2021 31 dic 2020 Variazione
verso clienti terzi 12.888.334 10.487.586 2.400.748
crediti lordi 13.538.356 11.133.426 2.404.931
fondo svalutazione crediti (650.022) (645.840) (4.182)
verso imprese controllate 1.766.401 2.225.933 (459.532)
verso altre imprese partecipate 805.576 793.402 12.174
Totale 15.460.311 13.506.920 1.953.390

I crediti commerciali non maturano interessi.

L'adeguamento al presumibile valore di realizzo è stato ottenuto mediante apposito fondo svalutazione crediti, ritenuto adeguato alla necessità di copertura del rischio.

Il fondo nel corso dell'esercizio ha subito le seguenti movimentazioni.

Fondo svalutazione crediti 31 dic 2021 31 dic 2020
Fondo a inizio periodo (645.840) (617.011)
Accantonamenti (66.068) (65.894)
Utilizzi 61.886 37.065
Rilasci 0 0
Fondo a fine periodo (650.022) (645.840)

Nella tabella che segue viene esposta la suddivisione dei crediti commerciali per area geografica al 31 dicembre 2021.

Crediti commerciali Lordi - Suddivisione per area geografica Italia CEE Extra CEE 31 dic 2021
verso clienti terzi - lordi 3.356.133 2.652.769 7.529.455 13.538.356
verso controllate 1.741.266 25.135 0 1.766.401
verso altre imprese partecipate 70.000 735.576 0 805.576
Totale crediti commerciali lordi 5.167.399 3.413.479 7.529.455 16.110.333
Fondo svalutazione crediti (650.022)
Totale 15.460.311

6.2.3 Crediti tributari

I Crediti Tributari sono così dettagliati:

Crediti tributari 31 dic 2021 31 dic 2020 Variazione
Erario IRES 859.144 1.600.556 (741.413)
Erario IRAP 0 118.474 (118.474)
Erario IVA 506.985 883.875 (376.891)
Altri crediti vs Erario 6.232 0 6.232
Totale 1.372.361 2.602.906 (1.230.545)

6.2.4 Altre attività correnti

La voce è composta come segue:

Altre attività correnti 31 dic 2021 31 dic 2020 Variazione
Crediti verso altri 790.691 150.693 639.998
Ratei attivi 9.882 11.197 (1.315)
Risconti attivi 640.751 657.153 (16.402)
Totale 1.441.324 819.043 622.281

L'incremento dei Crediti verso altri è relativo al credito verso l'INPS per contributi Covid-19. La restante parte della voce è relativa principalmente ad Anticipi a fornitori.

Relativamente ai Risconti attivi si segnala che non vi sono al 31 dicembre 2021 risconti di durata superiore a 5 anni.

6.2.5 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Il saldo rappresenta le disponibilità liquide e l'esistenza di numerario e di valori alla data di chiusura dell'esercizio, e sono dettagliate come segue:

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 31 dic 2021 31 dic 2020 Variazione
Depositi bancari e postali 24.322.640 17.003.291 7.319.349
Denaro e valori in cassa 4.953 4.750 203
Totale 24.327.592 17.008.041 7.319.552

Per un'analisi delle variazioni intervenute si rimanda a quanto evidenziato in Relazione sulla Gestione consolidata relativamente alla posizione finanziaria netta.

6.3 Patrimonio netto

Il patrimonio netto della Società è costituito come segue:

Patrimonio netto 31 dic 2021 31 dic 2020 Variazione
Capitale sociale 43.082.549 43.082.549 0
Riserva legale 4.921.152 4.867.905 53.247
Altre riserve 61.615.442 61.522.566 92.876
Utili/(Perdita) a nuovo 16.018.999 14.990.662 1.028.337
Risultato d'esercizio 5.063.198 1.064.933 3.998.265
Totale 130.701.340 125.528.615 5.172.725

Il capitale sociale al 31 dicembre 2021 è costituito da n. 32.151.156 azioni ordinarie (art. 2427, primo comma, nn. 17 e 18, C.C.). Per maggiori informazioni sulle variazioni si rinvia al Prospetto delle variazioni di patrimonio netto.

Nella tabella che segue viene esposto il dettaglio delle Altre riserve:

Altre riserve 31 dic 2021 31 dic 2020 Variazione
Riserva da sovrapprezzo delle azioni 21.992.064 21.992.064 0
Riserve di rivalutazione 1.533.691 1.533.691 0
Riserva straordinaria o facoltativa 31.074.481 31.074.481 0
Riserva per cambio principi contabili - FTA 6.773.695 6.773.695 0
Riserva attuariale (62.429) (55.824) (6.606)
Riserva per utili su cambi 0 16.651 (16.651)
Riserva per operazioni di copertura di flussi finanziari attesi (120.817) (236.949) 116.132
Riserva sospensione utili Cà de Loi 424.757 424.757 0
Totale 61.615.442 61.522.566 92.876

La riserva da sovrapprezzo azioni è stata generata dall'operazione di quotazione, avvenuta nel 2015.

La riserva di FTA accoglie tutte le differenze derivanti dalla transizione ai principi contabili internazionali (data FTA 1° gennaio 2016), per una disamina della quale si rinvia al bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2017.

La riserva attuariale è generata dagli utili/(perdite) attuariali derivanti dalla valutazione ai sensi dello IAS 19 dei piani a benefici definiti.

Ai sensi dell'art. 2427, primo comma, n. 7-bis, C.C., si fornisce di seguito il prospetto riportante le poste di patrimonio netto distinte secondo l'origine, la possibilità di utilizzazione, la distribuibilità e l'avvenuta utilizzazione nei tre esercizi precedenti.

Natura / Descrizione Importo Origine / natura /
note
Possibilità
utilizzo
Quota
disponibile (*)
Utilizzo nei
3 es. prec.
Capitale sociale 43.082.549 Apporto dei soci B 0 0
Riserva legale 4.921.152 Utili B 4.921.152 0
Riserva da sovrapprezzo delle
azioni
21.992.064 Apporto dei soci A, B 21.992.064 0
Riserva di riallineamento ex art.
110 DL 104/2020
1.426.579 Altra natura A, B 0 0
Riserve di rivalutazione 107.112 Altra natura A, B 107.112 0
Riserva straordinaria o facoltativa 31.074.481 Utili A, B, C, D 31.074.481 0
Riserva sospensione utili Cà de Loi 424.757 Altra natura A, B 424.757 0
Riserva per cambio principi
contabili FTA
6.773.695 D.lgs. 38/05
art.7, c.7
- 0 0
Riserva attuariale (62.429) (1) - 0 0
Riserva per utili su cambi 0 - 0 0
Riserva per operazioni di
copertura di flussi finanziari attesi
(120.817) (2) - 0 0
Utili/(Perdita) a nuovo 16.018.999 Utili A, B, C, D 16.018.999 0
Totale 125.638.142
Risultato d'esercizio 5.063.198
Totale Patrimonio netto 130.701.340

Legenda:

A: per aumento di capitale

B: per copertura perdite

C: per distribuzione soci

D: per altri vincoli statutari

(1) Riserva per utili/perdite da attualizzazione su piani a benefici definiti secondo quanto richiesto dallo IAS 19.

(2) Riserva per adeguamento al fair value degli strumenti derivati di copertura e dei relativi sottostanti, formata dagli utili/perdite non realizzate al netto dei relativi effetti fiscali.

6.4 Passività non correnti

6.4.1 Passività finanziarie non correnti

La composizione delle Passività finanziarie non correnti è la seguente:

Passività Finanziarie non correnti 31 dic 2021 31 dic 2020 Variazione
verso banche 16.056.829 20.534.789 (4.477.960)
per obbligazioni 10.860.441 0 10.860.441
verso altri finanziatori 308.935 0 308.935
per diritti d'uso 1.517.875 1.752.258 (234.383)
Totale 28.744.081 22.287.047 6.457.033

Passività finanziarie non correnti per obbligazioni

Riportiamo di seguito la suddivisione per scadenza del Prestito obbligazionario emesso nel primo semestre 2021 per complessivi euro 12.000.000, rimborsabili in 7 anni con scadenza Marzo 2028, con un periodo di preammortamento fino a settembre 2022. La contabilizzazione è avvenuta in ottemperanza al criterio del costo ammortizzato al fine di un corretto trattamento dei costi accessori all'operazione.

Istituto finanziario Erogazione
iniziale
31 dic 2021 Durata residua
1 anno
Durata residua
1/5 anni
Oltre 5 anni
Minibond Unicredit 2021 12.000.000 11.860.441 1.000.000 7.888.353 2.972.088
totale Prestito obbligazionario 11.860.441 1.000.000 7.888.353 2.972.088

Passività finanziarie non correnti verso banche e verso altri finanziatori

Si riportano di seguito la situazione complessiva dei debiti per finanziamenti della Società al 31 dicembre 2021 nei confronti delle banche, per euro 20.534.789 (di cui la quota non corrente è pari a euro 16.056.829), e nei confronti di altri finanziatori, per totali euro 341.935 (di cui non correnti per euro 308.935).

Istituto finanziario Erogazione
iniziale
31 dic 2021 Durata residua
1 anno
Durata residua
1/5 anni
Oltre 5 anni
Unicredit 2017 -1 7.000.000 4.260.870 608.696 2.434.783 1.217.391
Unicredit 2020 -1 6.250.000 5.956.821 1.177.121 4.779.699 0
Intesa San Paolo 2020 - 1 (*) 2.850.000 2.280.000 570.000 1.710.000 0
Intesa San Paolo 2020 - 2 2.150.000 1.720.000 430.000 1.290.000 0
Banco BPM 3.000.000 2.257.850 747.359 1.510.491 0
Credem 3.000.000 2.341.352 663.204 1.678.148 0
MPS Banca Verde 4.650.000 1.717.897 281.580 1.261.995 174.322
totale debiti verso banche 20.534.789 4.477.960 14.665.116 1.391.714
Sace Simest 2021 - 1/2/3 341.935 341.935 33.000 280.818 28.117
totale debiti verso altri 341.935 33.000 280.818 28.117
Totale 20.876.724 4.510.960 14.945.934 1.419.831

(*) regime agevolato di cui al D.P.R. 29 settembre 1973, N. 601

Di seguito la situazione dell'anno precedente:

Istituto finanziario Erogazione
iniziale
31 dic 2020 Durata residua
1 anno
Durata residua
1/5 anni
Oltre5 anni
Unicredit 2017 -1 7.000.000 4.869.565 608.696 2.434.783 1.826.087
Unicredit 2020 -1 6.250.000 6.250.000 293.179 4.750.578 1.205.701
Intesa San Paolo 2020 – 1 2.850.000 2.850.000 570.000 2.280.000 0
Intesa San Paolo 2020 - 2 (*) 2.150.000 2.150.000 430.000 1.720.000 0
Banco BPM 3.000.000 3.000.000 742.150 2.257.850 0
Credem 3.000.000 3.000.000 658.648 2.341.352 0
MPS Banca Verde 4.650.000 1.987.089 269.192 1.206.476 511.421
Ministero Sviluppo Economico 484.238 49.496 49.496 0 0
Totale 24.156.150 3.621.361 12.982.611 7.552.178

(*) regime agevolato di cui al D.P.R. 29 settembre 1973, N. 601

Sui mutui sopra riportati, a garanzia, sono state iscritte ipoteche sugli immobili di proprietà della società, come da prospetto seguente:

Iscrizione
ipoteca
Istituto di Credito Note Importo
Ipoteca
Iscrizione Ipoteca
04/10/2002 MPS - Banca Verde S.p.A. Rimborso in 20 anni dal 27/03/07 9.300.000 Imm. Prov. GR
16/05/2017 Unicredit S.p.A. Rimborso in 11 anni dal 31/12/17 14.000.000 Imm. Prov. VR/GR
23.300.000

Passività finanziarie non correnti per diritti d'uso

Le passività finanziarie non correnti per diritti d'uso rappresentano la quota oltre l'esercizio delle passività originate a seguito della applicazione dell'IFRS 16 – Leases, si rimanda al paragrafo 6.1.5 Attività per diritti d'uso per il dettaglio. Alla data di decorrenza del leasing, la Società rileva le passività finanziarie per diritti d'uso misurandole al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non versati a tale data. Nel calcolo del valore attuale dei pagamenti dovuti, la Società usa il tasso di finanziamento marginale alla data di inizio se il tasso d'interesse implicito non è determinabile facilmente. Dopo la data di decorrenza, l'importo della passività del leasing si incrementa per tener conto degli interessi sulla passività del leasing e diminuisce per considerare i pagamenti effettuati. Inoltre, il valore contabile dei debiti per leasing è rideterminato nel caso di eventuali modifiche del leasing o per la revisione dei termini contrattuali per la modifica dei pagamenti fissi nella sostanza; è rideterminato, altresì, in presenza di modifiche in merito alla valutazione dell'acquisto dell'attività sottostante.

6.4.2 Fondi rischi ed oneri non correnti

Il fondo rischi ed oneri non correnti, pari a euro 100.000 al 31 dicembre 2021, accoglie lo stanziamento effettuato a fine anno per il futuro versamento a copertura delle perdite della Controllata Masi Wine Experience S.r.l..

6.4.3 Passività nette per benefici ai dipendenti

Si riportano di seguito i movimenti delle passività nette per benefici ai dipendenti, rappresentate dalla passività relativa al Trattamento di Fine Rapporto determinata su base attuariale.

Descrizione 31 dic 2021 31 dic 2020
Fondo TFR a inizio periodo 667.232 651.344
Service Cost 0 0
Interest Cost 5.795 4.947
Benefits paid (59.222) 0
Transfer in/out 0 0
Expected DBO a fine periodo 613.805 656.291
Actuarial (Gains)/Losses da esperienza 12.907 (843)
Actuarial (Gains)/Losses da cambio ipotesi demografiche 0 0
Actuarial (Gains)/Losses da cambio tasso attualizzazione (4.216) 11.784
Fondo TFR a fine periodo 622.497 667.232

La valutazione attuariale del "Fondo TFR" secondo lo IAS 19 è stata calcolata da un attuario indipendente, sulla base delle informazioni fornite dalla Società, in base alla metodologia dei "benefici maturati" mediante il criterio "Projected Unit Credit".

Le ipotesi demografiche sul collettivo dipendenti oggetto di valutazione assunte per il calcolo sono le seguenti:

  • per la stima del fenomeno della mortalità sono state utilizzate le tabelle di mortalità RG48 pubblicate dalla Ragioneria Generale dello Stato per la stima degli oneri pensionistici della popolazione italiana;
  • per la stima del fenomeno dell'inabilità sono state utilizzate le tavole INPS, distinte per età e sesso;
  • per la stima dell'età del pensionamento si è supposto il raggiungimento rei requisiti previsti per l'Assicurazione Generale Obbligatoria;
  • la stima della probabilità di anticipazione del TFR e di turnover si è desunta dalle esperienze storiche della Società e dalle frequenze scaturenti dall'esperienza dell'attuario indipendente su un rilevante numero di aziende analoghe.

Le ipotesi economico-finanziarie utilizzate sono descritte nella tabella che segue:

Basi Tecniche-Economiche 2021 2020
Tasso annuo teorico di attualizzazione 0,980% 0,340%
Tasso annuo di inflazione 1,750% 0,800%
Tasso annuo di incremento TFR 2,813% 2,100%
Tasso annuo di incremento salariale 0,5% 0,5%

6.4.4 Passività per imposte differite

La voce ammonta ad euro 60.766 (euro 55.315 al 31 dicembre 2020) e accoglie gli stanziamenti per imposte differite relative a differenze temporanee, sulla base di aliquote medie attese in vigore nel momento in cui tali differenze temporanee si riverseranno (sulla base dell'aliquota effettiva dell'ultimo esercizio). Il decremento si riferisce principalmente al rilascio delle imposte differite a seguito del riallineamento già descritto in precedenza. Per una descrizione delle stesse si rimanda al paragrafo 6.7.10 Imposte sul reddito.

6.5 Passività correnti

6.5.1 Passività finanziarie correnti

La voce Passività finanziarie correnti è composta come segue:

Passività Finanziarie correnti 31 dic 2021 31 dic 2020 Variazione
verso banche 4.477.960 3.621.361 856.599
per obbligazioni 1.000.000 0 1.000.000
verso altri finanziatori 33.000 0 33.000
per diritti d'uso 361.139 379.851 (18.712)
Totale 5.872.099 4.001.212 1.870.887

Tutti i saldi sopra riportati rappresentano la quota scadente entro l'esercizio delle passività finanziarie esposte al precedente paragrafo 6.4.1, a cui si rimanda per l'analisi del dettaglio.

Per un'analisi delle variazioni intervenute si rimanda a quanto evidenziato in Relazione sulla Gestione relativamente alla posizione finanziaria netta.

6.5.2 Debiti commerciali

Debiti commerciali 31 dic 2021 31 dic 2020 Variazione
verso fornitori terzi 11.032.800 7.421.897 3.610.903
verso imprese controllate 1.316.529 1.546.680 (230.151)
verso altre imprese partecipate 160.722 179.225 (18.502)
Totale 12.510.051 9.147.801 3.362.250

I debiti commerciali non sono onerosi e il loro valore iscritto in bilancio approssima il valore di mercato.

Si riporta di seguito la ripartizione dei saldi al 31 dicembre 2021 per area geografica.

Italia CEE Extra CEE Totale
8.512.383 947.447 1.572.970 11.032.800
1.136.266 0 180.263 1.316.529
32.760 127.962 0 160.722
9.681.409 1.075.409 1.753.233 12.510.051

6.5.3 Altri debiti e passività correnti

La voce è composta e movimentata come da tabella che segue:

Altri debiti e passività correnti 31 dic 2021 31 dic 2020 Variazione
Strumenti finanziari derivati passivi 339.546 311.776 27.770
Totale altre passività correnti - finanziarie 339.546 311.776 27.770
Acconti 58.182 74.173 (15.991)
Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale 591.066 703.642 (112.576)
Altri debiti 1.373.055 1.115.395 257.660
Ratei passivi 79.375 11.378 67.997
Risconti passivi 181.046 89.600 91.446
Totale altri debiti correnti 2.282.724 1.994.188 288.535
Totale 2.622.269 2.305.964 316.306

Gli Strumenti finanziari derivati passivi si riferiscono alla valutazione al mark to market, comunicato dalle banche di riferimento, dei contratti derivati di copertura su cambi e su tassi di interesse aperti a fine esercizio.

La voce Debiti verso istituti previdenziali accoglie i debiti alla fine dell'esercizio nei confronti prevalentemente di INPS, ENASARCO, PREVINDAI e ALIFOND e corrisposti alle relative scadenze nel 2022.

La voce Altri debiti accoglie prevalentemente i debiti verso il personale dipendente per ferie non godute, mensilità e premi maturati, i debiti verso amministratori, oltre ai debiti per l'anticipo dei finanziamenti OCM ricevuti e dovuti alle società del gruppo ATI per la posizione di Masi come Capofila.

I Ratei e risconti passivi rappresentano le partite di collegamento dell'esercizio conteggiate col criterio della competenza temporale. I criteri adottati nella valutazione e nella conversione dei valori espressi in moneta estera per tali poste sono riportati nella prima parte della presente nota integrativa.

L'incremento dei Risconti passivi è relativo ai contributi a fondo perduto ricevuti da Simest nel 2021, per totali euro 209 migliaia, quota parte già rilasciati per competenza fra gli Altri ricavi. Per il dettaglio si rimanda allo specifico paragrafo 6.8 Legge per il mercato e la concorrenza.

6.5.4 Debiti tributari

La voce è così composta e movimentata:

Debiti tributari 31 dic 2021 31 dic 2020 Variazione
Debiti verso l'Erario 488.192 268.104 220.088
Debiti IRES 1.254.905 44.121 1.210.784
Debiti IRAP 102.200 0 102.200
Altri debiti 0 60 (60)
Totale 1.845.297 312.285 1.533.011

6.6 Impegni e passività potenziali

La Società ha concesso le seguenti Fidejussioni a favore di altre imprese nelle quali la Società detiene una partecipazione:

  • Istituto del Vino di Qualità Grandi Marchi a r.l. Consortile, per euro 2.664.082, in co-obbligo con gli altri soci;
  • Antica Bottega del Vino S.r.l., per euro 110.000.

La Società ha concesso le seguenti Fidejussioni a favore di altre imprese:

  • AVEPA, per euro 123.200.

Gli Impegni assunti dalla Società accolgono:

  • contratti per merce (vino) da ricevere per euro 5.104.803;

  • fidejussione rilasciata da Unicredit per oneri su Visitor center per euro 50.000;

  • garanzie fidejussorie rilasciate da Compagnie Assicurative a favore di Uffici Doganali per la copertura delle accise relative alle esportazioni di vini nell'ambito della Comunità Europea per euro 20.000, a favore di Comuni per euro 174.481, e a favore dell'Amministrazione Finanziaria – Ufficio delle Entrate a copertura dei rimborsi IVA per euro 3.731.122.

6.7 Conto Economico

Vengono di seguito illustrate le principali voci economiche che non hanno già avuto commento nell'esposizione relativa alla Situazione Patrimoniale e Finanziaria e nella Relazione sulla Gestione.

6.7.1Margine industriale

Margine industriale lordo Esercizio 2021 Esercizio 2020 Variazione
Ricavi 59.429.064 47.401.658 12.027.405
vendite prodotti 57.637.719 46.081.289 11.556.430
vendite accessori 746.406 1.320.370 (573.964)
lavorazioni 1.044.939 0 1.044.939
Costo di acquisto e produzione del venduto (25.820.673) (20.889.129) (4.931.544)
Totale 33.608.391 26.512.529 7.095.862

Si rimanda a quanto esposto sulla Relazione sulla Gestione per i commenti sulla variazione della voce.

Di seguito si riporta la ripartizione dei ricavi dell'esercizio 2021 per area geografica:

Ricavi - Suddivisione per area geografica Italia Altri paesi europei Resto del mondo Totale
vendite prodotti 10.094.900 23.613.260 23.929.559 57.637.719
vendite accessori 636.481 80.646 29.279 746.406
lavorazioni 1.044.939 0 0 1.044.939
Totale Ricavi 11.776.320 23.693.906 23.958.838 59.429.064

6.7.2 Costi per servizi

Si riporta di seguito il dettaglio dei Costi per servizi, la cui composizione e movimentazione è correlata a quanto esposto nella parte della Relazione sulla Gestione e all'andamento dei ricavi.

Costi per servizi Esercizio 2021 Esercizio 2020 Variazione
Spese commerciali 9.068.989 9.646.739 (577.750)
Spese e consulenze legali e commerciali 2.850.072 2.288.423 561.649
Compensi agli amministratori 1.308.121 1.139.764 168.357
Spese di manutenzione e riparazione 993.207 748.925 244.281
Utenze 608.078 403.376 204.702
Trasporti 371.417 229.112 142.305
Spese lavorazioni c/terzi e conduzione agraria 370.254 531.196 (160.942)
Spese telefoniche 257.689 271.374 (13.685)
Spese di viaggio e trasferta 211.705 239.509 (27.804)
Assicurazioni 163.839 156.200 7.639
Compensi a sindaci 72.215 38.418 33.797
Spese di rappresentanza 35.338 30.203 5.135
Canoni locazione 0 14.592 (14.592)
Altri 877.507 671.997 205.510
Totale 17.188.432 16.409.829 778.602

6.7.3 Costi per il personale

La voce comprende l'intera spesa per il personale dipendente, ivi compresi i miglioramenti di merito, i passaggi di categoria, gli scatti di contingenza, il costo delle ferie non godute e gli accantonamenti di legge e contratti collettivi.

Costi per il personale Esercizio 2021 Esercizio 2020 Variazione
Salari e stipendi 5.407.291 4.825.434 581.857
Oneri sociali 1.692.913 1.525.969 166.944
Oneri per programmi a benefici definiti 378.511 370.347 8.164
Altri costi 11.713 5.709 6.004
Totale 7.490.429 6.727.458 762.970

Per una più attenta analisi dei costi del personale si rimanda alla Relazione sulla Gestione.

Dati sull'occupazione

Si riporta di seguito il numero dei dipendenti puntuale al 31 dicembre 2021 e medio dell'anno, comparati con l'esercizio precedente:

Organico 31 dic 2021 31 dic 2020 Variazione
Dirigenti 6 6 0
Quadri 6 6 0
Impiegati 58 61 (3)
Operai 21 21 0
Altri 0 0 0
Totale 91 94 (3)
Organico Esercizio 2021 Esercizio 2020 Variazione
Dirigenti 6 6 0
Quadri 6 6 0
Impiegati 59 61 (2)
Operai 22 21 1
Altri 1 1 0
Totale 94 95 (1)

6.7.4 Altri costi operativi

La composizione della voce è così costituita e movimentata:

Altri costi operativi Esercizio 2021 Esercizio 2020 Variazione
Insussistenze passive 278.913 178.611 100.302
Imposte e tasse 88.822 90.922 (2.100)
Iva indeducibile 46.219 40.003 6.216
Erogazione liberali 51.176 55.888 (4.712)
Note spese indeducibili 4.051 3.601 451
Minusvalenze alienazione beni 0 7.965 (7.965)
Totale 469.182 376.990 92.192

6.7.5 Altri ricavi e proventi

Gli Altri ricavi e proventi si riferiscono alle seguenti voci:

Altri ricavi e proventi Esercizio 2021 Esercizio 2020 Variazione
Contributi in conto esercizio 1.744.221 645.746 1.098.475
OCM 906.057 491.955 414.102
covid 677.381 0 677.381
a fondo perduto 129.217 120.268 8.949
fotovoltaico 31.566 33.523 (1.957)
Altri ricavi 747.448 805.999 (58.550)
altri servizi 241.700 241.700 0
altri ricavi 212.259 77.719 134.540
altri ricavi - OCM 12.958 241.532 (228.574)
proventi immobiliari 200.952 169.864 31.088
sopravvenienze attive 43.222 25.406 17.815
rimborsi assicurativi e penalità trasportatori 23.976 4.463 19.512
plusvalenze da alienazione beni 12.381 45.313 (32.932)
Totale 2.491.669 1.451.745 1.039.925

Si rimanda al successivo paragrafo 6.8 per maggiori informazioni sui contributi incassati da enti pubblici nell'anno.

6.7.6 Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti

La voce Ammortamenti è composta e movimentata come da tabella sotto riportata.

Ammortamenti Esercizio 2021 Esercizio
2020
Variazione
Ammortamenti immateriali 187.803 78.349 109.454
Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzo di opere dell'ingegno 148.478 42.168 106.310
Altre 39.325 36.182 3.144
Ammortamenti materiali 2.025.607 2.094.183 (68.576)
Terreni e Fabbricati 781.426 783.015 (1.589)
Impianti e macchinario 618.617 701.201 (82.584)
Attrezzature industriali e commerciali 462.543 460.823 1.720
Altri beni 163.021 149.145 13.876
Ammortamenti attività agricole 134.564 144.295 (9.731)
Impianti di vigneti 134.564 144.295 (9.731)
Ammortamenti diritti d'uso 427.479 390.666 36.813
Leasing IFRS 16 427.479 390.666 36.813
Totale 2.775.454 2.707.494 67.960

La variazione dell'esercizio è strettamente correlata a quanto esposto nelle note esplicative delle Attività non correnti ai paragrafi da 6.1.2 a 6.1.5. Si segnala che gli ammortamenti sono esposti per categoria.

La voce Svalutazioni e accantonamenti accoglie è composta e movimentata come segue:

Svalutazioni e accantonamenti Esercizio 2021 Esercizio 2020 Variazione
Svalutazione dei crediti compresi nell'attivo circolante 66.068 65.894 174
Svalutazioni immobilizzazioni 0 7.500 (7.500)
Totale 66.068 73.394 (7.326)

La Svalutazione dei crediti compresi nell'attivo circolante comprende gli accantonamenti contabilizzati nell'esercizio al fine di esporre i crediti dell'attivo circolante al loro presumibile valore di realizzo, pari ad euro 66.068 (contro euro 65.894 del 2020) – si rimanda al relativo paragrafo 6.2.2 per maggiori dettagli.

Nel 2020 la svalutazione delle immobilizzazioni era relativa alla svalutazione della partecipazione in "altre imprese", la Orvit a R.l..

6.7.7 Proventi e oneri finanziari

Proventi e (oneri) finanziari Esercizio 2021 Esercizio 2020 Variazione
Proventi finanziari 17.260 14.319 2.941
proventi diversi da altri 17.260 14.319 2.941
Oneri finanziari (763.036) (315.949) (447.087)
interessi e altri oneri vs altri (337.836) (288.760) (49.076)
interessi da obbligazioni (212.336) 0 (212.336)
interessi da passività fin. per diritti d'uso (25.493) (27.189) 1.696
svalutazioni di strumenti finanziari (187.372) 0 (187.372)
Totale (745.777) (301.631) (444.146)

Negli Interessi e altri oneri verso altri e gli interessi da obbligazioni confluiscono gli interessi relativi ai finanziamenti verso istituti bancari e gli interessi del prestito obbligazionario (per maggiori dettagli si rimanda alla nota 6.4.1 Passività finanziarie non correnti).

Gli oneri finanziari relativi agli strumenti finanziari derivati accolgono le variazioni di fair value dei contratti a termine accesi nel 2021.

6.7.8 Proventi da partecipazioni

Proventi e (oneri) da partecipazioni Esercizio 2021 Esercizio 2020 Variazione
Proventi da partecipazioni 75.000 90.000 (15.000)
altre imprese partecipate 75.000 90.000 (15.000)
Oneri da partecipazioni (477.104) (1.030.215) 553.111
svalutazioni di partecipazioni (477.104) (1.030.215) 553.111
Totale (402.104) (940.215) 538.111

La voce accoglie i proventi derivanti dalla partecipazione nella società Premium Wine Selection S.r.l. deliberati nel corso dell'esercizio e pari ad euro 75.000, (contro euro 90.000 dell'esercizio precedente).

Gli oneri sono relativi principalmente alla svalutazione della partecipazione in Masi Wine Experience S.r.l., pari a euro 400.000 per versamenti a copertura delle perdite della Controllata, di cui 300.000 versati nel corso dell'esercizio e 100.000 da versare nel 2022 e stanziati fra i fondi rischi. La restante parte è relativa alla svalutazione della partecipazione in Pian di Rota (per euro 22.500) e del finanziamento in Venezianische Weinbar Ag per euro 55 migliaia.

6.7.9 Utili (perdite) su cambi

Utili (perdite) su cambi Esercizio 2021 Esercizio 2020 Variazione
utili su cambi 531.848 621.937 (90.088)
realizzati 492.408 571.632 (79.224)
valutativi 39.440 50.304 (10.864)
perdite su cambi (284.751) (659.402) 374.651
realizzati (259.648) (593.875) 334.227
valutativi (25.103) (65.527) 40.423
Totale 247.097 (37.465) 284.562

6.7.10 Imposte sul reddito

Imposte sul reddito Esercizio 2021 Esercizio 2020 Variazione
imposte correnti 2.206.107 311.360 1.894.747
IRES 1.821.353 230.639 1.590.714
IRAP 384.754 80.721 304.033
imposte differite (anticipate) (40.929) (467.747) 426.818
IRES (41.499) (402.364) 360.865
IRAP 570 (65.384) 65.954
imposte es. precedenti (18.663) (518.748) 500.085
Totale 2.146.515 (675.136) 2.821.650

Le imposte differite sono state calcolate secondo il criterio dell'allocazione globale, tenendo conto dell'ammontare cumulativo di tutte le differenze temporanee, sulla base delle aliquote medie attese in vigore nel momento in cui tali differenze temporanee si riverseranno {sulla base dell'aliquota effettiva dell'ultimo esercizio}.

Le imposte anticipate sono state rilevate in quanto esiste la ragionevole certezza dell'esistenza, negli esercizi in cui si riverseranno le differenze temporanee deducibili, a fronte delle quali sono state iscritte le imposte anticipate, di un reddito imponibile non inferiore all'ammontare delle differenze che si andranno ad annullare.

Le principali differenze temporanee che hanno comportato la rilevazione di imposte differite e anticipate sono indicate nella tabella seguente unitamente ai relativi effetti.

31 dic 2021 31 dic 2020
Ammontare
differenze
temporanee
Effetto Fiscale Ammontare
differenze
temporanee
Effetto Fiscale
Attività per Imposte anticipate 1.498.686 351.634 1.437.622 339.841
Perdite su cambi 25.623 6.150 65.527 15.726
Bonus di bilancio amministratori 228.827 54.918 62.784 15.068
Svalutazioni crediti 935.519 224.525 879.916 211.179
Leasing 27.553 6.613 18.367 4.408
Firr 40.049 1.562 25.799 1.006
Mtm Irs 158.970 38.153 311.776 74.826
TFR 82.144 19.715 73.453 17.629
Passività per Imposte differite 225.041 60.766 207.034 55.315
Utili su cambi 39.440 9.466 50.304 12.070
Dividendi non corrisposti 12.375 2.970 12.375 2.907
Diritti di reimpianto amm.to 173.226 48.330 144.355 40.275

6.8 Legge per il mercato e la concorrenza (Legge 4 agosto 2017, n. 124, comma 125)

In ottemperanza all'obbligo di trasparenza di cui al comma 125 dell'art. 1 della L. 124/2017, si riepilogano di seguito i contributi incassati nell'anno 2021 da enti pubblici:

  • Contributi OCM per promozioni sui mercati per euro 906.057 da Istituto Grandi Marchi-AGEA, per i progetti "Veneto Wine Culture in the world 2021" e "Italian Wine Tour 11" (REG. UE n. 1308/2013 Bando biennale 2020/2021);
  • Contributo Covid-19 per euro 677.381 come Esonero INPS (Art.222 DL 34/2020);
  • contributo fotovoltaico per euro 31.566,26 dal GSE relativamente al contributo incentivante su pannelli fotovoltaici di Valgatara e della Toscana;
  • Contributi per piano formativo per euro 7.950 da Fondimpresa;

  • Contributi Agricoli per Domanda Unica, ricevuti da AVEPA per euro 3.647 (Reg. (UE) 1307/2013 e 1305/2013, DM 5465/2018, DGRV n. 146/2020, 148/2020 e 382/2020);

  • Contributi da SACE SIMEST, per euro 131.065 per investimenti su mercati esteri (Op. n. 10582/IM/FP Rif. RNA - COR 5006507), per euro 48.000 per Sviluppo commercio elettronico in paesi esteri (Op. n. 50215/EC/FP - Rif. RNA - COR 3542928); per euro 30.000 per partecipazioni a fiere/mostre (Op. n. 41795 - Rif. RNA - COR 3841042).

A integrazione dell'informativa, si segnala che a fronte del contributo ricevuto da Sace Simest per l'operazione 50215/EC/FP - Rif. RNA - COR 3542928, sono state presentate le fatture che riportiamo di seguito suddivise per fornitore, con indicazione per ognuna di: numero documento - data emissione documento - data pagamento.

Domino S.r.l.: Nr. 77 - 25.02.21 - 29.03.21; Nr. 76 - 25.02.21 - 29.03.21; Nr. 218 - 16.06.21 - 30.07.21; Nr. 138 - 14.04.21 - 28.05.21; Nr. 365 - 31.10.21 - 30.11.21; Nr. 364 - 31.10.21 - 30.11.21; Nr. 300 - 31.08.21 - 30.09.21; Nr. 398 - 30.11.21 - 23.12.21.

Formo S.r.l.: Nr. 196/IT - 30.11.21 - 14.01.22.

Foto Shop Professional di Jacopo Salvi: Nr. FPR 24/21 - 14.04.21 - 30.06.21; Nr. FPR 69/21 - 11.10.21 - 23.12.21; Nr. FPR 73/21 - 19.10.21 - 23.12.21; Nr. FPR 83/21 - 14.11.21 - 23.12.21; Nr. FPR 89/21 - 24.11.21 - 23.12.21

IPG DXTRA Italia S.r.l.: Nr. 9912101166 - 28.12.21 - 14.01.22.

Migliorini Alessandro: Nr. 10/001 - 30.06.21 - 30.07.21; Nr. 16/001 - 30.09.21 - 29.10.21; Nr. 25/001 - 18.12.21 - 23.12.21.

Omnia S.r.l.: Nr. 2110591 - 31.05.21 - 30.06.21; Nr. 2110709 - 30.06.21 - 30.07.21; Nr. 2110833 - 31.07.21 - 30.08.21; Nr. 2110894 - 31.08.21 - 30.09.21; Nr. 2110997 - 30.09.21 - 29.10.21; Nr. 2111116 - 31.10.21 - 01.12.21; Nr. 2111233 - 30.11.21 - 23.12.21.

Opero S.r.l.: Nr. 205/IT - 31.05.21 - 02.08.21; Nr. 236/IT - 30.06.21 - 31.08.21; Nr. 276/IT - 31.07.21 - 30.09.21; Nr. 408/IT - 31.10.21 - 31.12.21; Nr. 417/IT - 30.11.21 - 31.12.21; Nr. 470/IT - 30.11.21 - 23.12.21; Nr. 502/IT - 30.11.21 - 14.01.21.

Pensiero S.r.l.: Nr. 112/001 - 01.06.21 - 30.08.21; Nr. 130/001 - 05.07.21 - 30.09.21; Nr. 155/001 - 02.08.21 - 29.10.21; Nr. 179/001 - 01.09.21 - 30.11.21; Nr. 194/001 - 08.10.21 - 23.12.21; Nr. 218/001 - 02.11.21 - 23.12.21; Nr. 248/01 - 01.12.21 - 14.01.21.

Stampa Grafica S.r.l.: Nr. FPR 200756 - 30.11.20 - 01.03.21; Nr. FPR 210121 - 23.03.21 - 30.06.21; Nr. FPR 210122 - 23.03.21 - 30.06.21; Nr. FPR 210123 - 23.03.21 - 30.06.21.

Tannico S.p.a.: Nr. 505/V6 - 31.10.20 - 30.11.20; Nr. 228/V8 - 19.11.20 - 30.11.20; Nr. 576/V6 - 30.11.20 - 29.12.20; Nr. 650/V6 - 31.12.20 - 29.01.21; Nr. 7/V6 - 31.01.21 - 29.01.21; Nr. 77/V6 - 28.02.21 - 01.03.21; Nr. 71/V7 - 31.03.21 - 30.04.21; Nr. 165/V6 - 31.03.21 - 30.03.21; Nr. 255/V6 - 30.04.21 - 14.05.21; Nr. 410/V6 - 31.05.21 - 30.06.21; Nr. 421/V6 - 30.06.21 - 30.07.21; Nr. 500/V6 - 31.07.21 - 30.08.21; Nr. 576/V6 - 31.08.21 - 30.09.21; Nr. 649/V6 - 30.09.21 - 29.10.21; Nr. 734/V6 - 31.10.21 - 01.12.21; Nr. 811/V6 - 30.11.21 - 23.12.21; Nr. 881/V6 - 31.12.21 - 14.01.22; Nr. 513/V8 - 13.12.21 - 14.01.21; Nr. 512/V8 - 13.12.21 - 14.01.21.

6.9 La gestione del rischio finanziario

Le principali passività finanziarie della Società comprendono i finanziamenti bancari, i leasing, i debiti commerciali, i debiti diversi e le garanzie finanziarie. L'obiettivo principale di tali passività è di finanziare le attività operative del Gruppo. La Società ha crediti finanziari, altri crediti, commerciali e non commerciali, e disponibilità liquide che si originano direttamente dall'attività operativa. La Società detiene inoltre contratti derivati. La Società è esposta a rischi finanziari connessi alla sua operatività:

  • rischio di mercato (principalmente relativo ai tassi di cambio e di interesse), in quanto la Società opera a livello internazionale ed è esposto al rischio di cambio;
  • rischio di credito in relazione ai rapporti commerciali con i clienti;
  • rischio di liquidità, con particolare riferimento alla disponibilità di risorse finanziarie e all'accesso al mercato del credito e degli strumenti finanziari in generale;
  • rischio di prezzo in relazione alle oscillazioni del prezzo di acquisto delle materie prime.

La Società non è esposta a significative concentrazioni dei rischi. La Società monitora costantemente i rischi finanziari a cui è esposta, in modo da valutare anticipatamente i potenziali effetti negativi ed intraprendere le opportune azioni per mitigarli. La seguente sezione fornisce indicazioni qualitative e quantitative di riferimento sull'incertezza di tali rischi per la Società.

I dati quantitativi di seguito riportati non hanno valenza previsionale; in particolare le sensitivity analysis sui rischi di mercato non possono riflettere la complessità e le relazioni correlate dei mercati che possono derivare da ogni cambiamento ipotizzato.

Rischio di cambio

La Società è esposta a rischi derivanti dalla variazione dei tassi di cambio, che possono influire sul risultato economico e sul valore del patrimonio netto. In particolare, il rischio si riferisce alle quattro valute estere nelle quali la Società opera, ovvero Dollaro USA, Dollaro Canadese, Corona Norvegese e Corona Svedese. Per esse usualmente l'azienda attiva programmi di copertura con vendita a termine di valuta.

Altro rischio è poi rappresentato dal fatto che la Società ha una società controllata in Argentina; poiché la valuta di riferimento per la Società è l'euro, i conti economici di tale società vengono convertiti al cambio medio del periodo. Variazioni dei tassi di cambio possono comportare effetti sul controvalore in euro di ricavi, costi e risultati economici. Analogamente, attività e passività possono assumere controvalori in euro diversi a seconda dell'andamento dei tassi di cambio. Come previsto dai principi contabili di riferimento, gli effetti di tali variazioni sono rilevati direttamente nel patrimonio netto, nella voce Riserva di traduzione. La Società monitora le principali esposizioni al rischio di cambio di conversione; peraltro, alla data di bilancio non vi erano coperture in essere a fronte di tali esposizioni.

Sensitivity analysis relativa al rischio di cambio

Sono state sottoposte ad analisi di sensitività le attività e passività commerciali verso terzi esistenti al 31 dicembre 2021 in Dollaro USA, Dollaro Canadese, Corona Norvegese e Corona Svedese, le quattro valute nei confronti delle quali la Società risulta maggiormente esposta. La perdita potenziale derivante dalla variazione del fair value delle attività e passività finanziarie in conseguenza di un ipotetico ed immediato apprezzamento del 10% dell'euro su tali valute non produrrebbe risultati apprezzabili sul conto economico della Società. Per contro, nel caso di un rafforzamento di pari intensità dell'euro nei confronti di tali valute, la Società sosterrebbe minori oneri per circa lo stesso importo. Non sono state considerate nella sensitivity analysis le variazioni dei crediti e dei debiti a fronte dei quali sono state poste in essere operazioni di copertura.

Si ritiene ragionevole che la variazione dei tassi di cambio possa produrre, sugli strumenti derivati, un effetto economico opposto, di ammontare uguale alla variazione delle transazioni sottostanti coperte azzerando di fatto la variazione.

Rischio di tasso d'interesse

La Società utilizza risorse finanziarie esterne sotto forma di debito e impiega le liquidità disponibili in depositi bancari. Variazioni nei livelli dei tassi d'interesse di mercato influenzano il costo e il rendimento delle varie forme di finanziamento e di impiego incidendo pertanto sul livello di oneri finanziari della Società. La politica della Società è di gestire il costo finanziario utilizzando una combinazione di tassi di indebitamento fissi e variabili. Anche a tal fine la Società ha stipulato un contratto di Interest Rate Swap (IRS), a fronte del quale paga tipicamente degli interessi a tasso fisso, scambiandoli con interessi a tasso variabile, con riferimento a capitali nozionali predefiniti; i capitali nozionali, così come gli interessi a tasso variabile incassati, sono a loro volta commisurati al valore residuo ed ai tassi debitori delle passività finanziarie coperte. Mediante la sottoscrizione dell'IRS la Società raggiunge pertanto l'obiettivo di rendere fisso il tasso di interesse sulle passività finanziarie coperte.

Sensitivity analysis relativa al rischio tasso d'interesse

Una variazione positiva o negativa del 10% dei tassi di interesse correntemente applicati alla posizione finanziaria netta della Società non coperta dagli Interest Rate Swap non produrrebbe risultati apprezzabili sul conto economico.

Rischio di credito

Il rischio di credito rappresenta l'esposizione della Società a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti commerciali. Il rischio è gestito per alcuni clienti mediante l'ottenimento di idonee garanzie in fase contrattuale, per gli altri soggetti attraverso un continuo monitoraggio della situazione dei crediti, finalizzato ad anticipare e prevenire possibili crisi di liquidità. I clienti della Società sono in ogni caso per la maggior parte noti ed affidabili. Non ci sono inoltre concentrazioni significative di rischio di credito all'interno della Società. Sono oggetto di svalutazione individuale le posizioni, se singolarmente significative, per le quali si rileva un'oggettiva condizione di inesigibilità parziale o totale. L'ammontare della svalutazione tiene conto di una stima dei flussi recuperabili e della relativa data di incasso e degli oneri e spese di recupero futuri. A fronte di crediti che non sono oggetto di svalutazione individuale vengono stanziati dei fondi su base collettiva, tenuto conto dell'esposizione storica e di dati statistici.

Rischio di prezzo

La Società è esposta ai rischi derivanti dalle oscillazioni dei prezzi delle materie prime che possono influire sul risultato economico e sulla redditività. La situazione di mercato non fa prevedere movimenti che comportino rischi specifici e, in ogni caso, il rischio prezzo legato alla materia prima è mitigato dalla produzione di uve del Gruppo Masi, dall'usuale ampio stock di materia prima, conseguente alle necessità di invecchiamento e dagli accordi con fornitori stabili e fidelizzati.

Rischio di attacchi digitali

La Società è soggetta al rischio di attacchi digitali solitamente finalizzati all'accesso, alla trasformazione o alla distruzione di informazioni sensibili, nonché all'estorsione di denaro agli utenti o all'interruzione dei normali processi aziendali. L'implementazione di misure di cybersecurity efficaci è particolarmente impegnativa oggi perché ci sono più dispositivi che persone e gli hacker stanno diventando sempre più innovativi.

La Società persegue il corretto, sicuro, trasparente e adeguato utilizzo della struttura informatica e informativa dell'azienda, compresi i dispositivi, i portali e i siti istituzionali, i siti aziendali, le firma digitali e la relativa manutenzione e aggiornamento e mantenimento nel tempo delle prestazioni e delle condizioni di sicurezza. La Società persegue il corretto, sicuro, trasparente e adeguato utilizzo dei dati personali, e delle informazioni aziendali, al fine di permettere lo svolgimento delle attività, anche con i soggetti esterni, garantendo l'integrità, il trattamento previsto, la disponibilità la conservazione e la cancellazione e distruzione degli stessi.

Tutto ciò è reso possibile tramite la protezione dell'infrastruttura informatica attraverso sistemi di difesa da attacchi esterni e prevenzione delle intrusioni informatiche, con soluzioni tecniche e software dedicati, costantemente monitorati e aggiornati alle nuove minacce.

L'esecuzione periodica di test di sicurezza informatica e delle informazioni su supporti removibili, secondo uno specifico piano di sorveglianza e controllo, come presidio contro le minacce cyber e per rilevare le vulnerabilità del sistema informatico e dei luoghi fisici, garantiscono l'efficienza e l'efficacia delle procedure poste in essere nell'ottica anche del continuo miglioramento.

Queste misure sono integrate con la gestione di un altro aspetto fondamentale per la sicurezza dei dati e la prevenzione dei delitti informatici, rappresentato dalle misure comportamentali che deve essere tenuto da ciascun utente.

La Società ha definito l'organizzazione dell'infrastruttura Hardware e Software, per la protezione dei dati e delle informazioni, e cura il mantenimento nel tempo dei livelli di sicurezza e prestazione.

Classificazione degli strumenti finanziari e rappresentazione del loro fair value

Si riporta di seguito il prospetto che riepiloga gli strumenti finanziari detenuti dalla Società, come definiti dallo IAS 39, la relativa categoria di appartenenza ai sensi del medesimo principio, ed i corrispondenti fair value.

31 dic 2021 Finanziam.ti e
crediti
Investimenti
posseduti
fino a
scadenza
Attività
finanz.
disponibili
per la vendita
Attività finanz.
al fair value
rilevate a conto
economico
Totale Fair Value
Attività finanziarie come da bilancio
Attività finanziarie non
correnti
805.212 0 0 5.987.582 6.792.794 6.792.794
Altre attività non correnti 443.651 0 0 0 443.651 443.651
Crediti commerciali e altri
crediti correnti
16.901.635 0 0 0 16.901.635 16.901.635
Altre attività finanziarie
correnti
0 0 0 0 0 0
Totale attività finanziarie 18.150.498 0 0 5.987.582 24.138.080 24.138.080

Attività finanziarie

31 dic 2020 Finanziam.ti
e crediti
Investimenti
posseduti
fino a
scadenza
Attività
finanz.
disponibili
per la vendita
Attività finanz.
al fair value
rilevate a conto
economico
Totale Fair Value
Attività finanziarie come da bilancio
Attività finanziarie non
correnti
55.710 0 0 0 55.710 55.710
Altre attività non correnti 494.246 0 0 0 494.246 494.246
Crediti commerciali e altri
crediti correnti
14.325.964 0 0 0 14.325.964 14.325.964
Altre attività finanziarie
correnti
0 0 0 0 0 0
Totale attività finanziarie 14.875.920 0 0 0 14.875.920 14.875.920

Passività finanziarie

31 dic 2021 Passività al
costo
ammortizzato
Strumenti
derivati
Passività
finanz. al fair
value rilevate
a conto
economico
Totale Fair Value
Passività finanziarie come da bilancio
Passività finanziarie non correnti 28.744.081 0 0 28.744.081 28.744.081
Passività finanziarie correnti 5.872.099 0 0 5.872.099 5.872.099
Debiti commerciali e altri debiti correnti 14.792.775 339.546 0 15.132.321 15.132.321
Totale passività finanziarie 49.408.954 339.546 0 49.748.500 49.748.500
31 dic 2020 Passività al
costo
ammortizzato
Strumenti
derivati
Passività finanz.
al fair value
rilevate a conto
economico
Totale Fair value
Passività finanziarie come da bilancio
Passività finanziarie non correnti 22.287.047 0 0 22.287.047 22.287.047
Passività finanziarie correnti 4.001.212 0 0 4.001.212 4.001.212
Debiti commerciali e altri debiti correnti 11.141.990 311.776 0 11.453.765 11.453.765
Totale passività finanziarie 37.430.248 311.776 0 37.742.024 37.742.024

Per quanto attiene agli strumenti finanziari iscritti in bilancio al Fair value al 31 dicembre 2021, la tabella seguente illustra la tipologia di strumento, il suo valore in unità di euro alla data di bilancio e la gerarchia di valutazione utilizzata:

Tipo operazione 31 dic 2021 Livello 1 Livello 2 Livello 3
Attività finanziarie
Attività finanziarie non correnti 6.792.794 5.987.582 0 805.212
Altre attività non correnti 443.651 0 0 443.651
Crediti commerciali e altri crediti correnti 16.901.635 0 0 16.901.635
Altre attività finanziarie correnti 0 0 0 0
Totale attività finanziarie 24.138.080 5.987.582 0 18.150.498
Passività finanziarie
Passività finanziarie non correnti 28.744.081 0 0 28.744.081
Passività finanziarie correnti 5.872.099 0 0 5.872.099
Debiti commerciali e altri debiti correnti 15.132.321 339.546 0 14.792.775
Totale passività finanziarie 49.748.500 339.546 0 49.408.954

6.10 Rapporti con parti correlate

Ai sensi dell'art. 2427, primo comma, n. 22-bis, C.c., si precisa che nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 risultano realizzate operazioni con parti correlate di natura ordinaria ed effettuate a condizioni equivalenti a quelle prevalenti in libere transazioni, ascrivibili alle seguenti categorie:

  • Acquisto di beni;
  • Prestazione di servizi.

Con riferimento ai rapporti intercorsi con società del Gruppo, si precisa che tutte le operazioni con parti correlate compiute nel corso del periodo, ascrivibili alle categorie sopra menzionate, sono state concluse nell'interesse della Società e del Gruppo ed a condizioni analoghe a quelle applicate per operazioni effettuate con terzi indipendenti.

In riferimento all'articolo 2427, 22-bis del Codice Civile la Società ha posto in essere alcune operazioni in linea con i periodi precedenti a condizioni di mercato, come risulta dai prospetti sotto riportati ed espressi in migliaia di euro. Si precisa che le informazioni relative alle singole operazioni sono state aggregate secondo la loro natura, salvo quando la loro separata indicazione sia stata ritenuta necessaria per comprendere gli effetti delle operazioni medesime sulla situazione patrimoniale e finanziaria e sul risultato economico.

Debiti e crediti (importi in euro migliaia) 2021 2020
a) Società controllate
debiti 1.327 1.568
crediti 2.787 2.543
rimanenze di magazzino 117 125
Immobilizzazioni 9 19
b) Altre società partecipate
debiti 161 179
crediti 983 971
c) Amministratori, sindaci e dirigenti strategici
debiti
353 89
d) Stretti familiari dei soggetti c)
debiti
1 0
immobilizzazioni 0 3
Costi e ricavi (importi in euro migliaia) 2021 2020
a) Società controllate
ricavi 1.124 749
costo di acquisto e produzione del venduto 5.214 4.432
costi per servizi 794 723
altri ricavi 524 480
costi per diritti d'uso 10 10
Proventi finanziari 7 0
b) Altre società partecipate
ricavi 1.505 1.806
costi per servizi 699 937
dividendi percepiti 75 90
c) Amministratori, sindaci e dirigenti strategici
Ricavi 1 0
costo del personale 1.517 1.584
compenso amministratori 1.308 1.140
compenso sindaci 72 38
d) Stretti familiari dei soggetti c)
costo del personale 73 0
costi per servizi 0 8

6.11 Altre informazioni

6.11.rmazioni su compensi ad Amministratori, Sindaci e Società di Revisione

Ai sensi di legge si evidenziano i compensi complessivi spettanti agli amministratori, ai membri del Collegio sindacale della Società ed alla società di revisione, compresi anche quelli per lo svolgimento di tali funzioni anche in altre imprese incluse nel consolidamento.

Compensi spettanti agli Amministratori,
ai Sindaci e alla Società di revisione
Esercizio 2021
Amministratori 1. 308.121
Collegio sindacale 72.215
Società di revisione 60.000
servizi di revisione contabile dei conti 57.000
altri servizi 3.000
Totale 1.440.336

6.11.2 Informazioni su accordi fuori bilancio

La Società ha in essere con i propri clienti, fornitori, lavoratori e associazioni di categoria, altri partner commerciali e finanziari numerosi accordi contrattuali che prevedono impegni reciproci di vario tipo e di varia durata i cui effetti risultano dalla situazione patrimoniale-finanziaria se e per quanto ciò risulti corretto sulla base dei principi contabili applicati, con particolare riferimento al principio di competenza, mentre per ciò che attiene agli effetti futuri, essi ovviamente non risultano dalla situazione patrimoniale-finanziaria ove coerente con quanto prescritto dai principi contabili.

I suddetti accordi sono tutti però rientranti nell'ambito di quella che si può definire "normale gestione industriale, commerciale e finanziaria", considerata la dimensione e la complessità organizzativa di Masi Agricola S.p.A..

6.12 Destinazione del risultato d'esercizio

Si propone all'assemblea di così destinare il risultato d'esercizio:

Risultato d'esercizio al 31/12/2021 euro 5.063.198,00
- 5% a riserva legale euro 253.160,00
- a riserva per utili su cambi euro 14.337,00
- a dividendo euro 2.572.092,48
- a utile a nuovo euro 2.223.608,52

Il Consiglio di Amministrazione

Dott. Sandro Boscaini

Presidente

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