Annual / Quarterly Financial Statement • Apr 14, 2022
Annual / Quarterly Financial Statement
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Sede in VIA MONTELEONE 26 - LOCALITA' GARGAGNAGO 37015 SANT'AMBROGIO DI VALPOLICELLA (VR) Capitale sociale euro 43.082.549,04 i.v Codice fiscale / P.IVA 03546810239 Rea 345205

| Organi di amministrazione e controllo 2 | ||
|---|---|---|
| Area di consolidamento al 31 dicembre 2021 3 | ||
| Relazione sulla Gestione consolidata al 31 dicembre 2021 4 | ||
| Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata 15 | ||
| Conto Economico Consolidato Complessivo 16 | ||
| Rendiconto Finanziario Consolidato 18 | ||
| Prospetto delle variazioni di patrimonio netto 19 | ||
| Note esplicative al bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2021 20 | ||
| 1. | Informazioni generali 20 | |
| 2. | Principi di redazione 20 | |
| 3. | Principi di consolidamento 21 | |
| 4. | Criteri di redazione 23 | |
| 5. | Sintesi dei principali principi contabili 27 | |
| 6. | Valutazioni discrezionali e stime contabili significative 45 | |
| 7. | Composizione delle principali voci della Situazione patrimoniale e finanziaria consolidata e del Conto | |
| Economico consolidato 48 | ||
| 7.1 | Attività non correnti 48 | |
| 7.2 | Attività correnti 54 | |
| 7.3 | Patrimonio netto 58 | |
| 7.4 | Passività non correnti 59 | |
| 7.5 | Passività correnti 63 | |
| 7.6 | Impegni e passività potenziali 64 | |
| 7.7 | Conto Economico Consolidato 65 | |
| 7.8 | Legge per il mercato e la concorrenza (Legge 4 agosto 2017, n. 124, comma 125) 71 | |
| 7.9 | La gestione del rischio finanziario 72 | |
| 7.10 | Rapporti con parti correlate 76 | |
| 7.11 | Altre informazioni 77 |

| Sandro Boscaini | Presidente e Amministratore Delegato |
|---|---|
| Federico Girotto | Amministratore Delegato |
| Bruno Boscaini | Consigliere con delega alle Attività Industriali |
| Enrico Maria Bignami | Consigliere Indipendente |
| Anita Boscaini | Consigliere |
| Mario Boscaini | Consigliere |
| Raffaele Boscaini | Consigliere |
| Lamberto Lambertini | Consigliere Indipendente |
| Cristina Rebonato | Consigliere |
| Renzo Rosso | Consigliere Indipendente |
| Lorenzo Tersi | Consigliere Indipendente |
| Cristiano Agogliati | Presidente |
|---|---|
| Angelo Pappadà | Sindaco Effettivo |
| Michela Zeme | Sindaco Effettivo |
EY S.p.A.
Equita SIM S.p.A.


Si presentano di seguito in forma sintetica i principali dati economici e finanziari consolidati.
| (in migliaia di euro) | Esercizio 2021 | % | Esercizio 2020 | % | Esercizio 2019 | % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi netti | 66.372 | 100,0% | 51.682 | 100,0% | 64.898 | 100,0% |
| EBITDA | 12.944 | 19,5% | 5.495 | 10,6% | 11.189 | 17,2% |
| EBIT | 8.655 | 13,0% | 1.348 | 2,6% | 7.264 | 11,2% |
| Utile del periodo | 5.394 | 8,1% | 795 | 1,5% | 4.317 | 6,7% |
| (in migliaia di euro) | 31.12.2021 | 31.12.2020 | |
|---|---|---|---|
| Indebitamento finanziario netto1 | 2.700 | 6.442 | |
| Patrimonio netto | 135.379 | 128.624 |
Le società incluse nel bilancio consolidato sono:
| Masi Agricola S.p.A. | Capogruppo |
|---|---|
| Masi Wine Experience S.r.l. | Controllata |
| Masi Tupungato Vigneti La Arboleda S.A. | Controllata |
| Società Agricola Stra' del Milione S.r.l. | Controllata |
| Possessioni di Serego Alighieri S.r.l. | Controllata |
| Cantina Conti Bossi Fedrigotti S.r.l. | Controllata |
| Canevel Spumanti S.p.A. | Controllata |
| Le Vigne di Canevel Soc. Agr. a r.l. | Controllata |
| Masi Wine Bar Munich GmbH | Controllata |
I bilanci delle società sono stati consolidati in base al metodo dell'integrazione globale.
Le società appartenenti al gruppo operano principalmente nel settore vitivinicolo.
La capogruppo Masi Agricola S.p.A. svolge la propria attività nelle seguenti unità locali:
1 Escluse passività per diritti d'uso ex IFRS 16 e inclusi gli strumenti finanziari di investimento a scopo di impiego temporaneo di liquidità
Masi Agricola è un'azienda vitivinicola radicata in Valpolicella Classica che produce e distribuisce vini di pregio ancorati ai valori del territorio delle Venezie. Grazie all'utilizzo di uve e metodi autoctoni, e a una continua attività di ricerca e sperimentazione, Masi è oggi uno dei produttori italiani di vini pregiati più conosciuti al mondo. I suoi vini e in particolare i suoi Amaroni sono pluripremiati dalla critica internazionale.
Il modello imprenditoriale del Gruppo coniuga l'alta qualità e l'efficienza con l'attualizzazione di valori e tradizioni del proprio territorio. Il tutto in una visione che porta Masi a contraddistinguersi non solo per il core business, ma anche per la realizzazione di progetti di sperimentazione e ricerca in ambito agricolo e vitivinicolo, per la valorizzazione e la promozione del territorio e del patrimonio culturale delle Venezie.
Il Gruppo può contare su una forte vocazione internazionale: è presente in circa 140 Paesi, con una quota di esportazione di circa il 74% del fatturato complessivo.
Il Gruppo Masi ha fatturato nel 2021 circa 66 milioni di euro con un EBITDA margin del 19% circa.
Masi ha una precisa strategia di crescita che si basa su tre pilastri: crescita organica attraverso il rafforzamento nei tanti mercati dove è già protagonista; allargamento dell'offerta di vini legati ai territori e alle tecniche delle Venezie, anche aggregando altre aziende vitivinicole; raggiungimento di un contatto più diretto con il consumatore finale, dando più pregnanti significati al proprio marchio, internazionalmente riconosciuto.
Dal 1° gennaio 2021 i vini a marchio Serego Alighieri vengono importati negli USA da Vineyard Brands, azienda specialista di vini premium e ultrapremium. L'operazione rientra nella strategia di rafforzare il posizionamento e sviluppare la penetrazione del marchio Serego Alighieri nel mercato americano, con un lavoro di segmentazione particolarmente focalizzato.
Il 16 febbraio 2021 la Società ha annunciato di avere sottoscritto con l'Agenzia delle Entrate - Direzione Regionale del Veneto un accordo preventivo per la definizione dei metodi e dei criteri di calcolo del conto economico, in caso di utilizzo diretto dei beni immateriali. L'agevolazione consiste in una riduzione del reddito imponibile della Società in funzione dell'apporto dei marchi alla creazione del reddito. Comunemente tale agevolazione viene definita come "Patent Box".
A marzo 2021 la Società ha emesso un prestito obbligazionario sottoscritto da UniCredit S.p.A. e da Garibaldi Tower Basket Bond S.r.l., società veicolo costituita ai sensi della Legge 30 aprile 1999, n. 130, per l'importo di 12 milioni di euro con durata di 7 anni, nell'ambito di una più ampia operazione denominata "Basket Bond Vino" a cui hanno partecipato anche altre due aziende del settore. Tale prestito obbligazionario ha la finalità di supportare i piani di investimento della Società prevedibili per i prossimi esercizi, ottimizzando al contempo la struttura fontiimpieghi, e fornirà una maggiore elasticità di cassa a parità di posizione finanziaria netta. Infatti, nell'ambito dell'operazione è stato risolto il contratto di finanziamento ipotecario "contratto di filiera – Terre del Vino" (accordato nel 2016 da Cassa Depositi e Prestiti e UniCredit, e non ancora utilizzato da Masi) e attivata la cancellazione dell'ipoteca iscritta su alcuni immobili a garanzia degli impegni derivanti dal suddetto finanziamento.
Nel secondo trimestre 2021 Masi ha lanciato sui mercati internazionali Fresco di Masi, due vini biologici (bianco e rosso) interpreti di una rinnovata visione di sostenibilità e basati su un concetto rivoluzionario: una produzione "per sottrazione" che minimizza l'intervento dell'uomo sulla natura, un ritorno alle origini e alla ricerca dell'essenza del vino. Uva spremuta appena colta, utilizzo di soli lieviti selvaggi, non filtrazione e moderato livello alcolico, nessun passaggio in legno, packaging sostenibile in tutte le sue componenti. Fresco di Masi risponde alla sensibilità dei nostri tempi: la ricerca di un consumo sempre più responsabile e attento al benessere degli individui e del pianeta. Il progetto è espressione dell'anima innovativa dell'azienda, da sempre all'avanguardia nella ricerca in vigneto e in cantina che prosegue dunque nel suo costante impegno per la sostenibilità, coniugando i benefici
delle tecniche organiche con la ben nota qualità Masi e la visione culturale dei suoi vini. Ha fatto molto piacere la lusinghiera recensione della nota critica enologica Jancis Robinson su Fresco di Masi Rosso, esprimendo il suo apprezzamento per il vino - definito "a street party in a bottle" - e più in generale per il progetto all'insegna della sostenibilità.
A fine giugno 2021 ha aperto a Monaco di Baviera il nuovo locale monomarca a insegna "Masi Wine Bar Munich". La location scelta è il noto address "Campari Haus", in Maximilianstraße, l'esclusiva via dello shopping di lusso costellata di eleganti edifici del XIX secolo. Masi Wine Experience – il nostro progetto volto a conseguire un contatto sempre più diretto con il consumatore finale - si arricchisce così della sua ottava location a connotazione internazionale e dall'eccellente posizionamento, che apporta al nostro marchio degli ulteriori contenuti lifestyle.
Nel primo semestre 2021 è ripresa l'attività edilizia nei due significativi cantieri del Masi Operations & Visitor Center di Gargagnago e dell'ampliamento della cantina di vinificazione a Valgatara, entrambi interrotti in precedenza per gli impatti della pandemia e conseguentemente per difficoltà operative dell'allora appaltatore, che hanno costretto la Società a risolvere i contratti previgenti, riassegnando le opere con nuova aggiudicazione. La costruzione procede ora regolarmente, pur con un cronoprogramma in ritardo rispetto ai piani originari.
Nel terzo trimestre 2021 Canevel Spumanti ha lanciato un nuovo Prosecco DOC Biologico Extra Brut nell'ambito di un progetto di co-branding con Diesel, iconico marchio internazionale di moda lifestyle, nel segno di una comune vocazione alla sostenibilità. Prodotto esclusivamente con uva Glera proveniente da selezionati vigneti a conduzione biologica, il Prosecco "Casa Canevel – Diesel" nasce da un originale processo a ciclo lungo svolto in modo naturale con un'unica fermentazione: la vinificazione e la spumantizzazione avvengono infatti in continuità, da mosto d'uva fermentato senza aggiunta di saccarosio. Ne consegue un vino di altissima qualità nell'assoluto rispetto della naturalità del prodotto e della componente aromatica della Glera. Il packaging è stato naturalmente disegnato da Diesel, nota per la sua estetica innovativa e controcorrente, usando le note accese dell'oro e del verde brillante.
La vendemmia 2021 ha fatto registrare un'ottima annata in tutte le aree in cui si sviluppa l'attività del Gruppo: nonostante le produzioni di alcune tenute si siano attestate leggermente sotto la media, a causa degli intensi fenomeni metereologici che si sono susseguiti nel corso dell'anno, le uve si sono presentate perfettamente sane e in stato ottimale per la raccolta, la vinificazione o la messa a risposo.
Sempre la vendemmia 2021 ha inoltre segnato un anniversario importante per il Fojaneghe, il vino icona di Conti Bossi Fedrigotti, che ha rappresentato una svolta innovativa nell'enologia italiana e che oggi si conferma nella sua grande attualità. Primo esempio di uvaggio bordolese in Italia, ha festeggiato la sua sessantesima vendemmia: prodotto nell'omonimo vigneto da uve Cabernet e Merlot, Fojaneghe racchiude in sé un pezzo di storia dell'enologia italiana, non solo per l'uvaggio, le scelte viticole ed enologiche, ma anche per avere proposto come etichetta del vino il nome del suo vigneto d'origine.
Relativamente a premi e riconoscimenti, i vini Masi si confermano tra le eccellenze del panorama vitivinicolo nazionale e internazionale grazie all'ottima performance nell'edizione 2022 delle principali guide di settore e al plauso della critica enologica internazionale. Il Campolongo di Torbe 2013, Amarone cru prodotto nell'omonimo storico vigneto nel comune di Negrar, ha ottenuto i massimi punteggi dalle guide enologiche: 3 Bicchieri Gambero Rosso, 5 Grappoli Bibenda, 4 Viti AIS Vitae e 3 Stelle Oro con punteggio 95/100 della Guida Oro Vini Veronelli. L'Amarone Costasera 2016, frutto dell'autorevole expertise di Masi nella tecnica dell'appassimento, è tra i vini al vertice della Guida Essenziale ai Vini d'Italia 2022 firmata da Daniele Cernilli "DoctorWine" con il punteggio di 94/100, aggiudicandosi anche il premio speciale "Qualità Diffusa", che riconosce l'alta qualità di un vino, anche quando prodotto in quantità importanti. Costasera è anche tra i Top 100 della Guida ai Vini di Verona 2022 e a livello internazionale ha ottenuto 96 punti da James Suckling, il punteggio più alto assegnato fino ad ora dal wine critic al vino portabandiera di Masi nel mondo. Un'altra importante menzione internazionale è arrivata dal Canada per l'Amarone Riserva Costasera 2015, che ha ottenuto l'Or 2021 alla 28° edizione della Sélections Mondiales des
Vins Canada Grand Or 2021, l'unico concorso del Nord-America sotto il patrocinio dell'Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino (OIV) e della Federazione Mondiale dei Grandi concorsi Internazionali enologici (VINOFED). Mezzanella 2015, Recioto della Valpolicella Classico Amandorlato, storico cru con la sua particolare complessità e il caratteristico retrogusto di mandorla, ha ottenuto la menzione speciale "Faccino" Doctor Wine con punteggio 95/100 dalla Guida Essenziale ai Vini d'Italia 2022. Note di merito sono arrivate anche per i vini delle tenute storiche coordinate dal Gruppo: tra i Top 100 della Guida ai Vini di Verona 2022 compare il Montepiazzo Valpolicella Classico Superiore 2018. Questa prestigiosa etichetta di Serego Alighieri è anche nella Guida Essenziale ai Vini d'Italia "Doctor Wine" con 90 punti. La stessa premia gli spumanti Terre del Faè e Campofalco 2020 Canevel rispettivamente con 91 e 92 punti e, per le Tenute Conti Bossi Fedrigotti, il Conte Federico Trento Doc Riserva 2017 con 92 punti e, aggiudicandosi 93 punti, il Fojaneghe - special release 2007 celebrativa dei 60 anni di questo vino icona. Altro riconoscimento alla cantina trentina è per il Mas'Est Marzemino, che riceve nuovamente il premio Qualità Prezzo Regionale nella guida "Bere Bene 2022" del Gambero Rosso. Inoltre, anche quest'anno Masi è tra le 50 migliori cantine scelte dall'edizione italiana della rivista internazionale Food & Wine.
A novembre la Società ha partecipato con l'Amarone Mazzano 2012 alla New York Wine Experience, il prestigioso ed esclusivo evento a invito di Wine Spectator, una rassegna che vede presente il top dei vini internazionali. Si è trattato della prima edizione post Covid: un'opportunità qualificante per accelerare il lavoro di import e distribution negli Stati Uniti.
Ripartizione delle vendite per area geografica (in migliaia di euro):
| (migliaia di euro) | Esercizio 2021 |
% | Esercizio 2020 |
% | Delta | Delta % | Esercizio 2019 |
% |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | 17.303 | 26,1% | 11.452 | 22,1% | 5.851 | 51,1% | 14.741 | 22,7% |
| Altri Paesi europei | 24.379 | 36,7% | 19.621 | 38,0% | 4.758 | 24,2% | 25.820 | 39,8% |
| Americhe | 21.929 | 33,0% | 19.020 | 36,8% | 2.909 | 15,3% | 22.202 | 34,2% |
| Resto del Mondo | 2.761 | 4,2% | 1.589 | 3,1% | 1.172 | 73,7% | 2.135 | 3,3% |
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | 66.372 | 100,0% | 51.682 | 100,0% | 14.690 | 28,4% | 64.898 | 100,0% |
La pandemia da COVID-19 (c.d. "Coronavirus") e le connesse misure di contenimento del contagio poste in essere nei diversi Paesi del mondo hanno ovviamente impattato sul business del Gruppo nel 2021. Dopo una fase di lockdown avvenuta nel primo semestre, nel terzo trimestre la c.d. horeca (canale distributivo prevalente per la Società) nei vari Paesi del mondo ha potuto tendenzialmente riaprire, pur non ricomprendendo l'intera popolazione di punti distributivi pre-Covid. In generale, le località turistiche hanno lavorato nel periodo estivo, pur se con ospiti provenienti da aree geografiche di prossimità, o comunque a distanza prevalentemente automobilistica. Le grandi città, collegate al turismo leisure o di business e/o al lavoro di ufficio di alto profilo, hanno sofferto ancora un drammatico calo di presenze. Tutto il canale horeca, poi, ha visto una penalizzazione a partire dal mese di ottobre, per effetto di nuove misure di contenimento del contagio in corrispondenza della quarta ondata pandemica, connessa alla cosiddetta "Variante Omicron", che ha impattato sulla stagione natalizia.
Il canale del Duty Free & Travel Retail, storicamente molto volumetrico per la nostra Società, soffre ancora della sostanziale riduzione dei viaggi internazionali. Il c.d. offtrade, rappresentato per il Gruppo Masi dai monopoli e (in misura inferiore) dalle catene retail, ha mantenuto la sua operatività, pur se con un trend che ha risentito di volta in volta dello spostamento del consumo di vini riorientato verso l'horeca quando quest'ultima è stata in grado di operare. L'online continua a conseguire incrementi di robusta significatività percentuale, anche se in numeri
assoluti rappresenta una parte minoritaria della nostra distribuzione, così come per tutti i produttori di vini a marchio premium.
Nonostante questo scenario i ricavi consolidati del 2021 registrano una significativa crescita rispetto all'esercizio precedente, pari complessivamente a oltre il 28%, risultando superiori anche al 2019 per il 2,3% circa. L'ultimo trimestre 2021, in particolare, ha registrato ricavi in incremento del 30% e dell'8% sull'ultimo trimestre rispettivamente del 2020 e del 2019, qualificandosi come il miglior quarto trimestre dalla quotazione all'Euronext Growth Milan, avvenuta nel 2015.
Analizzando il trend dei ricavi a livello geografico si nota il rilevante incremento dell'Italia, che cresce del 51% registrando una quota di oltre il 26% sul totale, una percentuale mai raggiunta dalla quotazione in Borsa a oggi. Riteniamo che questa espansione del mercato domestico rappresenti un fattore strategico estremamente positivo, in quanto in Italia il Gruppo distribuisce i propri marchi in modo diretto, senza anelli intermedi della catena del valore (es. importatori, distributori etc.): l'Italia pertanto rappresenta anche il "mercato-laboratorio" per antonomasia, l'ambiente in cui è stato possibile implementare in modo molto più incisivo che altrove la strategia distributiva e in cui indubbiamente l'approccio omnichannel adottato negli anni recenti si è scaricato a terra con maggiore efficacia. Ciò significa che, coordinandosi con gli importatori per adattare la strategia agli altri mercati, sarà possibile ricercare percorsi di sviluppo anche all'estero.
Confronto dei ricavi 2021-2019 riclassificati secondo il posizionamento commerciale del prodotto (in percentuale)2 :
| Esercizio 2021 | Esercizio 2020 | Esercizio 2019 | |
|---|---|---|---|
| Top Wines | 27,8% | 22,5% | 24,4% |
| Premium Wines | 48,0% | 47,8% | 48,3% |
| Classic Wines | 24,2% | 29,7% | 27,3% |
Alla fine del 2021 si conferma la tendenza di crescita del mix già riscontrata nei reporting trimestrali, con i Top Wines che hanno invertito il dato del 2020, quando si è registrato l'aumento del peso dei Classic Wines per effetto della riduzione della distribuzione ontrade e del conseguente aumento dell'incidenza del consumo casalingo, che normalmente si riferisce a prodotti di prezzo più accessibile.
La solvibilità della clientela e l'incasso del credito non hanno dimostrato particolari criticità e sono rimasti sostanzialmente in linea con gli esercizi precedenti.
Esaminando l'aspetto della stagionalità occorre ricordare che negli ultimi esercizi la maggioranza dei ricavi è stata realizzata nel secondo semestre. Il 2021 lo conferma, con il 56% circa dei ricavi da luglio a dicembre.
2 Con riferimento a un tendenziale posizionamento di fascia-prezzo retail a scaffale in Italia, si intende: Top Wines: vini con prezzo per bottiglia superiore a 25 euro; Premium Wines: vini con prezzo per bottiglia tra i 10 e 25 euro; Classic Wines: vini con prezzo per bottiglia tra 5 e 10 euro.

Analisi dei risultati operativi e netti consolidati
| (migliaia di euro) | Esercizio | % | Esercizio | % | Esercizio | % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| 2021 | sui ricavi | 2020 | sui ricavi | 2019 | sui ricavi | |
| Ricavi | 66.372 | 100,0% | 51.682 | 100,0% | 64.898 | 100,0% |
| Costo di acquisto e produzione del venduto | (24.685) | (37,2%) | (18.530) | (35,9%) | (22.794) | (35,1%) |
| Margine Industriale lordo | 41.687 | 62,8% | 33.153 | 64,1% | 42.105 | 64,9% |
| Costi per servizi | (21.375) | (32,2%) | (20.235) | (39,2%) | (23.083) | (35,6%) |
| Costi per il personale | (9.691) | (14,6%) | (8.382) | (16,2%) | (9.220) | (14,2%) |
| Altri costi operativi | (587) | (0,9%) | (466) | (0,9%) | (475) | (0,7%) |
| Altri ricavi e proventi | 2.909 | 4,4% | 1.424 | 2,8% | 1.862 | 2,9% |
| EBITDA | 12.944 | 19,5% | 5.495 | 10,6% | 11.189 | 17,2% |
| Ammortamenti | (4.184) | (6,3%) | (4.005) | (7,7%) | (3.763) | (5,8%) |
| Svalutazioni | (105) | (0,2%) | (142) | (0,3%) | (162) | (0,2%) |
| EBIT | 8.655 | 13,0% | 1.348 | 2,6% | 7.264 | 11,2% |
| Proventi finanziari | 23 | 0,0% | 20 | 0,0% | 40 | 0,1% |
| Oneri finanziari | (1.019) | (1,5%) | (567) | (1,1%) | (531) | (0,8%) |
| (Oneri)/Proventi da partecipazioni | (2) | (0,0%) | (740) | (1,4%) | 45 | 0,1% |
| Utili (perdite) su cambi | 198 | 0,3% | (54) | (0,1%) | (400) | (0,6%) |
| Risultato prima delle imposte | 7.854 | 11,8% | 7 | 0,0% | 6.418 | 9,9% |
| Imposte sul reddito | (2.460) | (3,7%) | 788 | 1,5% | (2.102) | (3,2%) |
| Risultato dell'esercizio | 5.394 | 8,1% | 795 | 1,5% | 4.317 | 6,7% |
(*) L'EBITDA indica il risultato prima degli oneri finanziari, delle imposte, degli ammortamenti delle immobilizzazioni, della svalutazione dei crediti, degli accantonamenti a fondi rischi e oneri e delle poste straordinarie. L'EBITDA rappresenta pertanto il risultato della gestione operativa prima degli ammortamenti e della valutazione di esigibilità dei crediti commerciali. L'EBITDA così definito rappresenta l'indicatore utilizzato dagli amministratori della Società per monitorare e valutare l'andamento operativo dell'attività aziendale. Siccome l'EBITDA non è identificato come misura contabile nell'ambito dei principi contabili, non deve essere considerato una misura alternativa per la valutazione dell'andamento dei risultati operativi della Società. Poiché la composizione dell'EBITDA non è regolamentata dai principi contabili di riferimento, il criterio di determinazione applicato dalla Società potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altre entità e quindi non risultare con esse comparabile.
(**) L'EBITDA Margin è calcolato dal Gruppo come rapporto tra l'EBITDA ed i Ricavi delle vendite e delle prestazioni.
(***) L'EBIT indica il risultato prima degli oneri finanziari, delle poste straordinarie e delle imposte dell'esercizio. L'EBIT rappresenta pertanto il risultato della gestione operativa prima della remunerazione delle fonti di finanziamento sia di terzi che proprie. L'EBIT così definito rappresenta l'indicatore utilizzato dagli amministratori della Società per monitorare e valutare l'andamento operativo dell'attività aziendale. Siccome l'EBIT non è identificato come misura contabile nell'ambito dei principi contabili, non deve essere considerato una misura alternativa per la valutazione dell'andamento dei risultati operativi della Società. Poiché la composizione dell'EBIT non è regolamentata dai principi contabili di riferimento, il criterio di determinazione applicato dalla Società potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altre entità e quindi non risultare con esse comparabile.
(****) L'EBIT Margin è calcolato dal Gruppo come rapporto tra l'EBIT ed i Ricavi delle vendite e delle prestazioni.
a) il margine industriale lordo aumenta da euro 33.153 migliaia a euro 41.687 migliaia, con una riduzione percentuale da 64,1% a 62,8% ascrivibile essenzialmente al diverso mix-prodotto già in precedenza commentato, all'iperinflazione argentina e all'incremento dei costi delle materie prime verificatosi nel secondo semestre 2021;
b) i costi per servizi crescono da euro 20.235 migliaia a euro 21.375 migliaia, con una minore incidenza in termini percentuali sui ricavi, principalmente a fronte di: i) costi che, per natura o destinazione, sono correlati ai ricavi (ad. Es. provvigioni, trasporti su vendite); ii) costi di carattere commerciale e/o di pubblicità e promozione connessi ad attività che nel 2020 non sono state poste in essere a causa del lockdown;
c) i costi per il personale aumentano da euro 8.382 migliaia a euro 9.691 migliaia per effetto dei minori ammortizzatori sociali utilizzati, del maggiore periodo di funzionamento delle location Masi Wine Experience a gestione diretta e della nuova apertura del Masi Wine Bar di Monaco di Baviera;
d) gli altri ricavi e proventi incrementano da euro 1.424 migliaia a euro 2.909 migliaia, principalmente per maggiori contributi OCM, essendo a loro volta aumentati i costi agevolabili (rientranti tra i costi per servizi, v. sopra), e per contributi c.d. "ristori" ottenuti a fronte di riduzioni di attività connesse al COVID.
L'EBITDA consolidato si attesta a euro 12.944 migliaia (EBITDA margin 19,5%), contro euro 5.495 migliaia dell'esercizio 2020 (EBITDA margin 10,6%) e contro euro 11.189 migliaia del 2019 (EBITDA margin 17,2%).
L'EBIT passa da euro 1.348 migliaia a euro 8.655 migliaia, dopo aver spesato ammortamenti e svalutazioni per euro 4.289 migliaia, questi ultimi n leggero incremento rispetto al 2020.
Proventi e oneri finanziari, proventi e oneri da partecipazioni, utili e perdite su cambi: queste voci si attestano nel loro insieme a -801 migliaia, contro euro -1.341 migliaia del 2020. Va evidenziato che nell'esercizio precedente è stata registrata una svalutazione della partecipazione e del credito verso Venezianische Weinbar AG, società partecipata che gestisce il Masi Wine Bar di Zurigo, per euro 830 migliaia. L'esercizio 2021 è caratterizzato da una positiva incidenza degli utili su cambi e dall'impatto di oneri finanziari relativi alle fonti di finanziamento esterne.
Imposte: registrano un onere di euro 2.460 migliaia, a fronte di un provento netto di euro 788 migliaia nell'esercizio precedente. Il valore conseguito nel 2020 beneficiava in particolare, al netto della riduzione delle imposte correnti causata dagli elementi prettamente gestionali, dal rilascio di un fondo imposte differite su ammortamenti da fabbricati, a seguito dell'allineamento dei valori fiscalmente riconosciuti con i valori di libro, in relazione a un'operazione straordinaria perfezionata negli scorsi esercizi, per euro 432 migliaia. Sempre il 2020 aveva visto il riconoscimento di un provento per riduzione di imposte di esercizi precedenti rispetto alla determinazione eseguibile dopo la sottoscrizione dell'accordo sul Patent Box da parte della Società, per euro 507 migliaia.
L'utile netto consolidato aumenta quindi da euro 795 migliaia a euro 5.394 migliaia.
| INDICATORE % | 31.12.2021 | 31.12.2020 |
|---|---|---|
| ROE (risultato netto /patrimonio netto medio) |
4,09% | 0,62% |
| ROI (EBIT/capitale netto investito medio) |
5,90% | 0,92% |
| ROS (EBIT/ricavi netti delle vendite) |
13,04% | 2,61% |
Vengono inoltre presentati nel seguente prospetto i principali indicatori della redditività.

Si riporta di seguito lo schema dello stato patrimoniale riclassificato "a capitale investito":
| (migliaia di euro) | 31.12.2021 | 31.12.2020 | Delta |
|---|---|---|---|
| Immobilizzazioni immateriali | 15.434 | 15.437 | (3) |
| Immobilizzazioni materiali | 66.265 | 61.399 | 4.867 |
| Attività agricole e biologiche | 6.148 | 6.221 | (73) |
| Attività per diritti d'uso | 9.298 | 10.277 | (979) |
| Altre attività nette non correnti | 378 | 399 | (21) |
| Attivo fisso netto | 97.524 | 93.732 | 3.791 |
| Crediti verso clienti | 15.419 | 12.486 | 2.933 |
| Rimanenze | 51.311 | 48.823 | 2.488 |
| Debiti verso fornitori | (13.903) | (9.460) | (4.443) |
| CCN operativo commerciale | 52.827 | 51.849 | 978 |
| Altre attività | 4.073 | 4.348 | (275) |
| Altre passività | (5.380) | (3.380) | (2.000) |
| CCN | 51.520 | 52.817 | (1.298) |
| Fondi rischi e oneri | (54) | (58) | 3 |
| TFR | (924) | (943) | 19 |
| Imposte differite | (309) | 62 | (371) |
| Capitale investito netto | 147.756 | 145.611 | 2.145 |
| Posizione finanziaria netta3 | 2.700 | 6.442 | (3.741) |
| Passività per diritti d'uso | 9.677 | 10.545 | (868) |
| Patrimonio netto consolidato | 135.379 | 128.624 | 6.754 |
| Totale fonti di finanziamento | 147.756 | 145.611 | 2.145 |
Di seguito il rendiconto finanziario nella forma del free cashflow statement:
| (in migliaia di euro) | Esercizio 2021 | Esercizio 2020 |
|---|---|---|
| Risultato netto | 5.394 | 795 |
| Ammortamenti e svalutazioni delle attività non correnti | 4.184 | 4.005 |
| Altre rettifiche (imposte, interessi passivi, dividendi incassati, accantonamento fondi, altre rettifiche non monetarie etc.) |
349 | (902) |
| 9.927 | 3.898 | |
| Variazione capitale circolante netto | 1.298 | 3.952 |
| Cashflow attività operativa | 11.225 | 7.850 |
| Investimenti netti | (7.851) | (4.011) |
| Free cashflow | 3.374 | 3.839 |
| Altri movimenti di patrimonio netto | 1.360 | (688) |
| Attività per diritti d'uso IFRS 16, nette | (993) | (919) |
| Variazione di posizione finanziaria netta | 3.741 | 2.232 |
| Posizione finanziaria netta iniziale 3 | (6.442) | (8.673) |
| Posizione finanziaria netta finale 3 | (2.700) | (6.442) |
3 Escluse passività per diritti d'uso ex IFRS 16 e inclusi gli strumenti finanziari di investimento a scopo di impiego temporaneo di liquidità.
Con riferimento allo stato patrimoniale e alla posizione finanziaria netta è opportuno sottolineare i seguenti elementi:
Per un'analisi dell'esposizione del Gruppo ai rischi di cambio, di tasso di interesse, di credito e di prezzo, si rimanda a quanto indicato nel paragrafo 7.9 delle Note esplicative al bilancio consolidato.
Nel corso dell'esercizio non si sono verificati danni causati all'ambiente.
Alle società del nostro Gruppo non sono state inflitte sanzioni o pene definitive per reati o danni ambientali.
Nel corso dell'esercizio non si sono verificate morti sul lavoro del personale iscritto al libro matricola delle imprese appartenenti al Gruppo. Non si sono verificati infortuni gravi sul lavoro che hanno comportato lesioni gravi o gravissime al personale iscritto al libro matricola. Non si sono registrati addebiti in ordine a malattie professionali su dipendenti o ex dipendenti né cause di mobbing. Le società del gruppo hanno mantenuto i sistemi di sicurezza del personale al livello standard richiesto dalla legislazione vigente.
Per quanto riguarda le operazioni effettuate con parti correlate, ivi comprese le operazioni infragruppo, si precisa che le stesse non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando nel normale corso di attività delle società del Gruppo. Dette operazioni sono regolate a condizioni di mercato, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e dei servizi prestati. Si rimanda al relativo paragrafo delle Nota esplicative per il dettaglio delle stesse.
Nel 2022 ricorrono 250 anni dalla prima vendemmia dei Boscaini nel Vaio dei Masi, secondo tradizione di famiglia: è la storia di un connubio inscindibile tra un cognome, "Boscaini", e un toponimo, "Vaio dei Masi", che si alimenta poi attraverso l'opera di quei membri della Famiglia che nelle generazioni si sono dedicati alla coltivazione, alla trasformazione dell'uva in vino, alla sua commercializzazione e, in pari tempo, attraverso le vicende di quel vigneto originario e fondante, di come sia stato acquisito e integrato in seguito in proprietà via via più ampie, come abbia connotato con il suo nome il percorso umano e imprenditoriale della Famiglia, fino all'attuale Masi Agricola S.p.A.
La Società ha elaborato un calendario di iniziative dedicate a questo prestigioso anniversario, che si snoderanno nel prosieguo dell'esercizio.
La pandemia da Covid-19 impatta anche nel 2022 su tutte le attività economiche e sociali, rendendo estremamente difficile l'attività previsionale. A questa si è aggiunta la guerra tra Russia e Ucraina, con i relativi impatti sui mercati finanziari e l'accentuazione degli eccezionali incrementi dei prezzi dell'energia e delle materie prime.
Per quanto riguarda specificamente la Russia, è presto per immaginare le concrete conseguenze in termini commerciali per la Società del conflitto in essere. Da tre anni abbiamo attivato un progetto distributivo molto strutturato con il nuovo importatore Beluga Group e il mercato russo stava segnando un buon trend anteguerra, ma evidentemente il contesto economico e sociale si sta rendendo via via complicato, oltre che per le tensioni collegate in modo diretto all'evento bellico anche a causa di un rublo estremamente penalizzato e quindi di una prevedibile minore propensione ai consumi. E' pertanto immaginabile che una qualche ripercussione sul business potrà esserci, ma non è agevolmente stimabile in questa fase. Per quanto riguarda l'Ucraina, è sempre stata per il Gruppo un mercato più di posizionamento che di volumi.
In termini di situazione generale dei mercati osserviamo una persistente ed elevata imprevedibilità. Resta la sostanziale limitazione dei viaggi ed eventi, soprattutto gli internazionali, molto importanti per il business della Società per le loro ricadute nel travel retail e nell'hotellerie di lusso.
L'imprevedibilità riguarda un po' tutti gli ambiti macro e microeconomici e trasferisce agli operatori e ai consumatori un senso di insicurezza, che a sua volta contribuisce a creare un clima di generale incertezza sociopolitica ed economica.
Il Gruppo Masi ha già dato prova della propria reattività di fronte ai mutamenti improvvisi, adattando la propria strategia di lungo periodo alle incertezze del breve. In questa delicata fase il Gruppo presidierà attentamente le proprie direttrici strategiche, quali:
Indubbiamente si stanno verificando alcuni significativi cambiamenti nell'ambiente di riferimento, che richiedono di essere considerati nell'ambito dello sviluppo strategico:
Guardando all'apertura del 2022, sia Masi che Canevel hanno conseguito ordinativi superiori agli ultimi anni. Continua peraltro una componente positiva, la cui dimensione e durata risultano difficilmente stimabili, derivante

dall'elevata propensione dei mercati, soprattutto quelli oltreoceano, ad anticipare gli ordini di acquisto per premunirsi da eventuali aumenti di prezzo e per fronteggiare le accentuate difficoltà dei trasporti internazionali.
Si segnala che, nel generale clima di incertezza che riguarda tanti settori merceologici, come già detto stiamo riscontrando significativi incrementi, attuali o prospettici, del costo delle materie prime, tra cui anche di alcune uve o vini di denominazioni di nostro riferimento, nonché dei costi operativi in generale. Per reagire a questi fenomeni la Società ha aumentato il proprio posizionamento-prezzo e conseguentemente i propri listini di vendita, ma è possibile che nel breve termine il gap non venga pienamente colmato. L'incertezza e l'aumento del costo della vita in generale potrebbero inoltre causare una minore propensione alla spesa da parte dei consumatori.
Nell'esercizio 2021 l'attività di ricerca e sviluppo del Gruppo si è svolta in continuità con gli esercizi precedenti.
Masi Agricola S.p.A. non possiede azioni proprie o azioni o quote di società controllanti, né direttamente né per il tramite di società fiduciarie o per interposta persona.
Il Consiglio di Amministrazione Dott. Sandro Boscaini Presidente

| Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata |
Note | 31.12.2021 | di cui parti correlate |
31.12.2020 | di cui parti correlate |
|---|---|---|---|---|---|
| Attività non-correnti | |||||
| Avviamento | 7.1.1 | 14.824.606 | 0 | 14.824.606 | 0 |
| Immobilizzazioni immateriali | 7.1.2 | 609.131 | 0 | 612.205 | 0 |
| Immobilizzazioni materiali | 7.1.3 | 66.265.261 | 0 | 61.398.757 | 3.328 |
| Attività agricole e biologiche | 7.1.4 | 6.148.105 | 0 | 6.220.725 | 0 |
| Attività per diritti d'uso | 7.1.5 | 9.298.405 | 0 | 10.277.068 | 33.197 |
| Partecipazioni | 7.1.6 | 68.798 | 0 | 90.298 | 0 |
| Altre attività finanziarie non correnti | 7.1.7 | 6.042.943 | 1 | 55.834 | 1 |
| Rimanenze di magazzino non correnti | 7.1.8 | 19.796.627 | 0 | 20.628.535 | 0 |
| Altre attività non correnti | 7.1.9 | 254.161 | 177.500 | 252.952 | 177.500 |
| Attività per imposte anticipate | 7.1.10 | 1.014.030 | 0 | 943.618 | 0 |
| Totale Attività non correnti | 124.322.068 | 115.304.597 | |||
| Attività correnti | |||||
| Rimanenze di magazzino | 7.2.1 | 31.514.407 | 0 | 28.194.359 | 0 |
| Crediti commerciali | 7.2.2 | 15.418.674 | 806.679 | 12.485.719 | 794.668 |
| Crediti tributari | 7.2.3 | 2.222.563 | 0 | 3.394.147 | 0 |
| Altre attività correnti | 7.2.4 | 1.849.455 | -7.372 | 953.076 | 0 |
| Altre attività finanziarie correnti | 7.2.5 | 1.033 | 0 | 1.033 | 0 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 7.2.6 | 27.497.847 | 0 | 20.516.190 | 0 |
| Totale Attività correnti | 78.503.979 | 65.544.525 | |||
| Totale Attività | 202.826.047 | 180.849.122 | |||
| Patrimonio netto e Passività | |||||
| Patrimonio netto | |||||
| Capitale sociale | 43.082.549 | 43.082.549 | |||
| Riserva legale | 4.921.152 | 4.867.905 | |||
| Altre riserve | 56.760.039 | 56.721.205 | |||
| Utili/(Perdita) a nuovo | 20.796.527 | 18.651.782 | |||
| Risultato d'esercizio Patrimonio netto di gruppo |
5.399.266 130.959.532 |
882.281 124.205.722 |
|||
| Patrimonio netto di terzi | 4.419.158 | 4.418.557 | |||
| Totale Patrimonio netto | 7.3 | 135.378.690 | 128.624.279 | ||
| Passività non-correnti | |||||
| Passività finanziarie non correnti | 7.4.1 | 30.011.689 | 0 | 22.830.070 | 0 |
| Passività fin. non correnti per diritti d'uso | 7.4.1 | 8.735.467 | 0 | 9.543.689 | 0 |
| Fondi rischi ed oneri non correnti | 7.4.2 | 54.404 | 0 | 57.650 | 0 |
| Passività nette per benefici a dipendenti | 7.4.3 | 923.821 | 0 | 942.704 | 0 |
| Passività per imposte differite | 7.4.4 | 1.323.457 | 0 | 882.054 | 0 |
| Totale Passività non-correnti | 41.048.838 | 34.256.167 | |||
| Passività correnti | |||||
| Passività finanziarie correnti | 7.5.1 | 6.173.900 | 0 | 4.127.735 | 0 |
| Passività fin. correnti per diritti d'uso | 7.5.1 | 941.492 | 0 | 1.001.484 | 35.431 |
| Debiti commerciali | 7.5.2 | 13.903.111 | 222.215 | 9.459.863 | 201.467 |
| Altri debiti e passività correnti | 7.5.3 | 3.305.068 | 297.709 | 2.814.908 | 72.293 |
| Debiti tributari | 7.5.4 | 2.074.948 | 0 | 564.687 | 0 |
| Totale Passività correnti | 26.398.520 | 17.968.677 | |||
| Totale Passività | 67.447.358 | 52.224.843 | |||
| Totale Patrimonio netto e Passività | 202.826.047 | 180.849.122 |

| Conto economico consolidato | Note | 31/12/2021 | di cui parti correlate |
31/12/2020 | di cui parti correlate |
|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi | 66.372.422 | 1.509.725 | 51.682.390 | 1.809.467 | |
| Costo di acquisto e produzione del venduto | 24.685.051 | 0 | 18.529.846 | 0 | |
| Margine Industriale lordo | 6.7.1 | 41.687.371 | 33.152.544 | ||
| Costi per servizi | 6.7.2 | 21.374.972 | 2.117.131 | 20.234.731 | 2.157.404 |
| Costi per il personale | 6.7.3 | 9.691.297 | 1.617.086 | 8.381.949 | 1.608.167 |
| Altri costi operativi | 6.7.4 | 586.570 | 0 | 465.768 | 0 |
| Altri ricavi e proventi | 6.7.5 | 2.909.227 | 82 | 1.424.473 | 0 |
| Risultato operativo lordo | 12.943.759 | 5.494.568 | |||
| Ammortamenti | 6.7.6 | 4.184.110 | 33.197 | 4.005.177 | 33.197 |
| Svalutazioni e accantonamenti | 6.7.6 | 105.074 | 0 | 141.605 | 0 |
| Risultato operativo | 8.654.575 | 1.347.786 | |||
| Proventi finanziari | 6.7.7 | 22.674 | 0 | 19.956 | 0 |
| Oneri finanziari | 6.7.7 | 1.019.325 | 170 | 566.618 | 374 |
| (Oneri)/Proventi da partecipazioni | 6.7.8 | (2.104) | 75.000 | (740.215) | 90.000 |
| Utili (perdite) su cambi | 6.7.9 | 198.021 | 0 | (54.336) | 0 |
| Risultato prima delle imposte | 7.853.841 | 6.573 | |||
| Imposte sul reddito | 6.7.10 | 2.459.852 | (788.123) | ||
| Risultato dell'esercizio | 5.393.988 | 794.697 | |||
| Attribuibile a: | |||||
| Azionisti della capogruppo | 5.399.266 | 882.281 | |||
| Azionisti di minoranza | (5.277) | (87.585) | |||
| Utile per azione | 0,17 | 0,02 |
(*) Le modalità di calcolo dell'utile (perdita) base per azione sono definite dallo IAS 33 - Utile per azione. L'utile (perdita) base per azione è definito come il rapporto fra il risultato economico o il risultato delle attività operative in esercizio di pertinenza del Gruppo attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale e la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo (n. 32.151.156 azioni nel 2021 e n. 32.151.156 azioni nel 2020).

| Conto economico complessivo consolidato | 2021 | 2020 |
|---|---|---|
| Utile/(perdita) dell'esercizio | 5.393.988 | 794.697 |
| Altre componenti del conto economico complessivo | ||
| Altre componenti di conto economico complessivo che saranno successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio |
||
| Differenze di conversione di bilanci esteri Effetto fiscale |
(88.807) | (1.258.856) |
| (88.807) | (1.258.856) | |
| Utile/(perdita) da cash flow hedges Effetto fiscale |
175.066 (42.016) |
(91.380) 21.931 |
| 133.050 | (69.449) | |
| Totale altre componenti di conto economico complessivo che saranno successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio |
44.243 | (1.328.306) |
| Altre componenti di conto economico complessivo che non saranno successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio |
||
| Utile/(perdita) da rivalutazione su piani a benefici definiti | 14.792 | (23.649) |
| Effetto fiscale | (3.550) | 5.676 |
| 11.242 | (17.973) | |
| Totale altre componenti di conto economico complessivo che non saranno successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio |
11.242 | (17.973) |
| Totale altre componenti di conto economico complessivo al netto delle imposte |
55.485 | (1.346.279) |
| Totale utile (perdita) complessiva, al netto delle imposte | 5.449.473 | (551.582) |
| Attribuibile a: | ||
| Azionisti della capogruppo | 5.443.594 | (546.094) |
| Azionisti di minoranza | 5.878 | (5.488) |
| 5.449.473 | (551.582) |
| RENDICONTO FINANZIARIO | 2021 | 2020 |
|---|---|---|
| Risultato netto | 5.393.988 | 794.697 |
| Ammortamenti | 4.184.110 | 4.005.177 |
| Rettifiche per elementi non monetari | 105.074 | 971.820 |
| Imposte sul reddito | 2.459.852 | (788.123) |
| Oneri finanziari netti di competenza | 800.735 | 510.998 |
| FLUSSI GENERATI DALLA GESTIONE CORRENTE (A) | 12.943.759 | 5.494.568 |
| Variazioni delle attività e passività | ||
| Rimanenze | (2.488.140) | 530.875 |
| Crediti commerciali | (2.932.955) | 3.616.245 |
| Svalutazione crediti | (108.320) | (146.892) |
| Debiti commerciali | 4.443.249 | (719.770) |
| Altre attività e passività | 1.475.033 | 910.358 |
| FLUSSI GENERATI DA MOVIMENTI DI CAPITALE CIRCOLANTE NETTO (B) | 388.866 | 4.190.816 |
| Altre rettifiche | ||
| Pagamento imposte sul reddito | (1.288.267) | (540.933) |
| Interessi incassati (pagati) | (875.735) | (595.748) |
| Dividendi incassati | 75.000 | 84.750 |
| Tfr | (18.883) | 46.374 |
| TOTALE ALTRE RETTIFICHE | (2.107.885) | (1.005.557) |
| FLUSSI FINANZIARI DELLA GESTIONE OPERATIVA (A+B) | 11.224.741 | 8.679.827 |
| Attività di investimento | ||
| Investimenti in immobilizzazioni materiali | (7.688.354) | (4.719.120) |
| Altri flussi finanziari da immobilizzazioni materiali | 30.357 | 23.729 |
| Investimenti in immobilizzazioni immateriali | (213.497) | (214.227) |
| Altri flussi finanziari da immobilizzazioni immateriali | ||
| Altri flussi finanziari da immobilizzazioni finanziarie | (5.966.819) | 68.649 |
| FLUSSI GENERATI DALLA GESTIONE DI INVESTIMENTO (C) | (13.838.313) | (4.840.968) |
| FLUSSI GENERATI DALLA GESTIONE OPERATIVA E DI INVESTIMENTO | (2.613.573) | 3.838.859 |
| (A+B+C) | ||
| Gestione finanziaria | ||
| Rimborso debiti finanziari a medio lungo termine | (4.013.607) | (6.893.685) |
| Incremento (decremento) debiti finanziari a breve termine | 13.241.392 | 19.750.000 |
| Dividendi pagati | ||
| Altri movimenti di patrimonio netto non monetari | 1.360.423 | (687.893) |
| FLUSSI FINANZIARI DELLA GESTIONE FINANZIARIA (D) | 10.588.208 | 12.168.422 |
| FLUSSI DA ATTIVITÀ E PASSIVITÀ PER DIRITTI D'USO (E) | (992.978) | (919.377) |
| INCREMENTO (DECREMENTO) DELLE DISPONIBILITÀ LIQUIDE | ||
| (A+B+C+D+E) | 6.981.657 | 15.087.904 |
| Disponibilità liquide all'inizio del periodo | 20.516.190 | 5.428.286 |
| Disponibilità liquide alla fine del periodo | 27.497.847 | 20.516.190 |

| Capitale Sociale |
Riserva di traduzione |
Altre riserve | Risultato d'esercizio |
Patrimonio netto di Gruppo |
Patrimonio netto di terzi |
Totale Patrimonio netto |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo all'01.01.2020 | 43.082.549 | (3.374.156) | 79.945.338 | 4.349.193 | 124.002.924 | 4.514.552 | 128.517.476 |
| Destinazione utile esercizio precedente | 0 | 0 | 4.349.193 | (4.349.193) | 0 | 0 | 0 |
| Conversione bilanci in valuta | 0 | (1.258.856) | 770.172 | 0 | (488.685) | 0 | (488.685) |
| Utili (perdite) attuariali su piani a benefici definiti | 0 | 0 | (17.973) | 0 | (17.973) | 0 | (17.973) |
| Variazioni di cash flow hedge | 0 | 0 | (69.449) | 0 | (69.449) | (8.355) | (77.804) |
| Altre variazioni | 0 | 0 | (103.376) | 0 | (103.376) | (56) | (103.432) |
| Utile d'esercizio | 0 | 0 | 0 | 882.281 | 882.282 | (87.585) | 794.697 |
| Saldo al 31.12.2020 | 43.082.549 | (4.633.013) | 84.873.904 | 882.281 | 124.205.722 | 4.418.557 | 128.624.279 |
| Destinazione utile esercizio precedente | 0 | 0 | 882.282 | (882.282) | 0 | 0 | 0 |
| Conversione bilanci in valuta | 0 | (88.807) | 1.299.060 | 0 | 1.210.253 | 0 | 1.210.253 |
| Utili (perdite) attuariali su piani a benefici definiti | 0 | 0 | 11.242 | 0 | 11.242 | 0 | 11.242 |
| Variazioni di cash flow hedge | 0 | 0 | 133.050 | 0 | 133.050 | 6.767 | 139.817 |
| Altre variazioni | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | (889) | (889) |
| Utile d'esercizio | 0 | 0 | 0 | 5.399.266 | 5.399.266 | (5.277) | 5.393.988 |
| Saldo al 31.12.2021 | 43.082.549 | (4.721.820) | 87.199.536 | 5.399.266 | 130.959.532 | 4.419.158 | 135.378.690 |
Il Gruppo Masi (il Gruppo) fa capo alla società controllante Masi Agricola S.p.A. (d'ora in poi la Capogruppo, Masi Agricola o la Società), società iscritta presso il Registro delle Imprese di Verona al n. 345205 ed ha sede legale in Sant'Ambrogio di Valpolicella (VR), Via Monteleone n. 26, frazione di Gargagnago.
La pubblicazione del bilancio consolidato di Masi Agricola per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 è stata autorizzata dal Consiglio d'Amministrazione in data 25 marzo 2022. Nel mese di giugno 2015 il Gruppo Masi è stato ammesso alla quotazione in Borsa Italiana sul mercato Euronext Growth Milan (ex Aim Italia/Mercato alternativo del capitale), un sistema multilaterale di negoziazione dedicato in via principale alle piccole e medie imprese ad alto potenziale di crescita presente in Italia dal 2009.
Il bilancio consolidato del Gruppo è predisposto in accordo con gli International Financial Reporting Standards (IFRS) emessi dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dall'Unione Europea, includendo tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC).
Nel corso del 2016, Masi Agricola S.p.A. è rientrata nella definizione di emittente strumenti finanziari diffusi tra il pubblico in misura rilevate ("Società Diffuse"), come previsto dall'art. 2 bis del Regolamento Emittenti Consob adottato con delibera n. 11971/1999.
Il decreto legislativo 28 febbraio 2005, n. 38 ha previsto, all'art. 2, l'applicabilità del decreto stesso alle società aventi strumenti finanziari diffusi tra il pubblico di cui all'articolo 116 Testo Unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria (decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58), che rimanda a sua volta al Regolamento Emittenti Consob. Tali società sono tenute a redigere il bilancio consolidato e di esercizio in conformità ai principi contabili internazionali.
In base alle disposizioni del citato D. Lgs. 38/2005 e dell'IFRS 1, per Masi Agricola S.p.A. la data di prima applicazione (First Time Application – FTA) dei principi contabili internazionali è stata il 1° gennaio 2016 (Data di FTA).
Il bilancio consolidato è così composto:
e dalle relative Note esplicative contenti l'informativa richiesta dalla normativa vigente e dai principi contabili internazionali di riferimento.
Con riferimento alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di bilancio, sono stati evidenziati solamente i rapporti più significativi con le parti correlate, al fine di non compromettere la leggibilità complessiva degli schemi. Il bilancio consolidato è stato redatto in base al principio del costo storico, tranne che per gli strumenti finanziari derivati, che sono iscritti al fair value.
Il presente bilancio consolidato è espresso in euro, valuta funzionale adottata dalla Capogruppo e tutti i valori sono arrotondati alle migliaia di euro, salvo quando diversamente indicato.
I bilanci utilizzati ai fini del consolidamento sono quelli dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021, redatti dagli organi amministrativi delle singole società consolidate, rettificati ove necessario per adeguarli a principi e criteri adottati dal Gruppo.
Il bilancio consolidato è stato predisposto in conformità al criterio generale di presentazione attendibile e veritiera della situazione patrimoniale, finanziaria, del risultato economico e dei flussi finanziari del Gruppo, nel rispetto dei principi generali di continuità aziendale, competenza economica, coerenza di presentazione, rilevanza e aggregazione, divieto di compensazione e comparabilità delle informazioni.
Il bilancio consolidato del Gruppo Masi Agricola è stato assoggettato a revisione contabile da parte della società EY S.p.A..
Il bilancio consolidato comprende i bilanci di Masi Agricola S.p.A. e delle sue controllate al 31 dicembre 2021.
Il controllo si ottiene quando il Gruppo è esposto o ha diritto a rendimenti variabili, derivanti dal proprio rapporto con l'entità oggetto di investimento e, allo stesso tempo, ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità.
Specificatamente, il Gruppo controlla una partecipata se, e solo se, il Gruppo ha:
Generalmente, vi è la presunzione che la maggioranza dei diritti di voto comporti il controllo. A supporto di tale presunzione e quando il Gruppo detiene meno della maggioranza dei diritti di voto (o diritti simili), il Gruppo considera tutti i fatti e le circostanze rilevanti per stabilire se controlla l'entità oggetto di investimento, inclusi:
Il Gruppo riconsidera se ha o meno il controllo di una partecipata se i fatti e le circostanze indicano che ci siano stati dei cambiamenti in uno o più dei tre elementi rilevanti ai fini della definizione di controllo. Il consolidamento di una controllata inizia quando il Gruppo ne ottiene il controllo e cessa quando il Gruppo perde il controllo stesso. Le attività, le passività, i ricavi ed i costi della controllata acquisita o ceduta nel corso dell'esercizio sono inclusi nel bilancio consolidato dalla data in cui il Gruppo ottiene il controllo fino alla data in cui il Gruppo non esercita più il controllo sulla società.
L'utile (perdita) d'esercizio e ciascuna delle altre componenti di conto economico complessivo sono attribuite ai soci della controllante e alle partecipazioni di minoranza, anche se ciò implica che le partecipazioni di minoranza abbiano un saldo negativo. Quando necessario, vengono apportate le opportune rettifiche ai bilanci delle controllate, al fine di garantire la conformità alle politiche contabili del gruppo. Tutte le attività e passività, il patrimonio netto, i ricavi, i costi e i flussi finanziari infragruppo relativi a operazioni tra entità del Gruppo sono eliminati completamente in fase di consolidamento.
Le variazioni nelle quote di partecipazione in una società controllata che non comportano la perdita di controllo sono contabilizzate a patrimonio netto.
Se il Gruppo perde il controllo di una controllata, deve eliminare le relative attività (incluso l'avviamento), passività, le interessenze delle minoranze e le altre componenti di patrimonio netto, mentre l'eventuale utile o perdita è rilevato a conto economico. La quota di partecipazione eventualmente mantenuta deve essere rilevata al fair value.
L'elenco delle società incluse nell'area di consolidamento è il seguente:
| Denominazione sociale Attività |
Sede | Valuta | Capitale sociale | Quota % | |
|---|---|---|---|---|---|
| (unità di valuta) | posseduta | ||||
| Masi Wine Experience S.r.l. | Turistica | Sant'Ambrogio di Valpolicella (VR) | Euro | 30.000 | 100% |
| Possessioni di Serego Alighieri S.r.l. | Turistica | Sant'Ambrogio di Valpolicella (VR) | Euro | 100.000 | 60% |
| Masi Tupungato Vigneti La Arboleda S.A. | Industriale | Mendoza (ARGENTINA) | Pesos | 37.327.000 | 100% |
| Cantina Conti Bossi Fedrigotti S.r.l. | Industriale | Rovereto (TN) | Euro | 12.000 | 100% |
| Società agricola Strà del Milione S.r.l. | Industriale | Sant'Ambrogio di Valpolicella (VR) | Euro | 10.000 | 100% |
| Canevel Spumanti S.p.A. | Industriale | Valdobbiadene (TV) | Euro | 780.00 | 60% |
| Le Vigne di Canevel Soc. Agr. a r.l. | Industriale | Refrontolo (TV) | Euro | 25.000 | 60% |
| Masi Wine Bar Munich GmbH | Turistica | Monaco (GERMANIA) | Euro | 100.000 | 70% |
Le imprese controllate sono consolidate con il metodo dell'integrazione globale che prevede l'assunzione linea per linea di tutte le voci dei prospetti contabili, a prescindere dalla percentuale di possesso.
Le società estere sono consolidate utilizzando prospetti di bilancio appositamente predisposti secondo gli schemi adottati dalla Capogruppo e redatti secondo principi contabili comuni, in accordo con gli International Financial Reporting Standards.
Il valore contabile delle partecipazioni è eliminato a fronte della corrispondente frazione di patrimonio netto delle imprese partecipate attribuendo ai singoli elementi dell'attivo e del passivo e alle passività potenziali il loro valore corrente alla data di acquisizione del controllo. L'eventuale differenza positiva è iscritta alla voce dell'attivo non corrente Avviamento. Le quote del patrimonio netto e del risultato attribuibili ai soci di minoranza sono indicate separatamente rispettivamente nella situazione patrimoniale - finanziaria e nel conto economico.
Nella predisposizione del bilancio consolidato sono eliminati tutti i saldi e le operazioni tra società del Gruppo, così come gli utili e le perdite non realizzati su operazioni infragruppo.
Si precisa che le società Premium Wine Selection S.r.l., partecipata dalla società controllante al 30%, e Venezianische Weinbar Ag, partecipata dalla società controllante al 30%, non sono incluse nel perimetro di consolidamento, ma vengono valutate al costo, in quanto le partecipazioni detenute non rientrano nella definizione di controllo sopra descritta, né tantomeno in quella di collegamento. Si ritiene che l'esclusione delle tre società partecipate dall'area di consolidamento sia irrilevante ai fini della chiarezza del bilancio consolidato e della rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria e del risultato economico del Gruppo Masi.
Le quote di partecipazione in Masi Tupungato Vigneti La Arboleda S.A. ed in Società agricola Strà del Milione S.r.l., evidenziate nel prospetto di cui sopra, si riferiscono alla somma delle partecipazioni detenute direttamente dalla Capogruppo e delle partecipazioni detenute dalla controllata Masi Wine Experience S.r.l., tenuto conto della percentuale di controllo di queste ultime da parte della Capogruppo.
Si ricorda inoltre che le società controllate afferenti al Gruppo Canevel, cioè Canevel Spumanti S.p.A. e Le Vigne di Canevel Soc. Agr. a R.l. (quest'ultima nata dalla fusione per incorporazione della Canevel Spumanti – Tenuta Le
Vigne Soc. Agr. a r.l. nella Società Agricola Canevel S.r.l.) sono entrate a far parte del perimetro di consolidamento a fine settembre 2016.
Per quanto riguarda la nuova acquisita società Masi Wine Bar Munich GmbH si rimanda a quanto esposto nella Relazione sulla Gestione.
A partire dal 1° luglio 2018 l'economia argentina è considerata iperinflazionata in base ai criteri stabiliti dallo "IAS 29 – Rendicontazione contabile in economie iperinflazionate". Ciò a seguito della valutazione di una serie di elementi qualitativi e quantitativi, tra i quali la presenza di un tasso di inflazione cumulato maggiore del 100% nell'arco dei 3 anni precedenti. Ai fini della predisposizione del presente bilancio consolidato e in accordo con quanto disposto dallo IAS 29, talune voci delle situazioni patrimoniali della società partecipata in Argentina sono state rimisurate applicando l'indice generale dei prezzi al consumo storici, al fine di riflettere le modifiche apportate al potere di acquisto del peso argentino alla data di chiusura del bilancio. Per una disamina più approfondita del tema si rinvia al successivo paragrafo 5.h) Conversione delle poste in valuta / Argentina – economia iperinflazionata: impatti da applicazione IAS 29.
I principi contabili del Gruppo adottati nella preparazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2021 sono omogenei con quelli utilizzati nella preparazione del bilancio consolidato annuale al 31 dicembre 2020, a cui si rimanda, fatta eccezione per l'adozione dei nuovi o rivisti principi dell'International Accounting Standards Board (IASB) e interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), omologati dall'Unione Europea ed applicati dal 1° gennaio 2021, così come di seguito descritti. Il Gruppo non ha adottato anticipatamente alcun nuovo principio, interpretazione o modifica emesso ma non ancora in vigore.
Diverse modifiche ed interpretazioni si applicano per la prima volta nel 2021, ma non hanno avuto un impatto sul bilancio consolidato del Gruppo.
Le modifiche includono il temporaneo alleggerimento dei requisiti con riferimento agli effetti sui bilanci nel momento in cui il tasso di interesse offerto sul mercato interbancario (IBOR) viene sostituito da un tasso alternativo sostanzialmente privo di rischio (Risk Free Rate- RFR).
Le modifiche includono i seguenti espedienti pratici:
Queste modifiche non hanno impatto sul bilancio del Gruppo. Il Gruppo intende usare tali espedienti pratici nei periodi futuri in cui gli stessi saranno applicabili.
Il 28 maggio 2020 lo IASB ha pubblicato una modifica al principio IFRS 16. La modifica consente ad un locatario di non applicare i requisiti nell'IFRS 16 sugli effetti contabili delle modifiche contrattuali per le riduzioni dei canoni di lease concesse dai locatori che sono diretta conseguenza dell'epidemia da Covid-19. La modifica introduce un espediente pratico secondo cui un locatario può scegliere di non valutare se le riduzioni dei canoni di leasing rappresentano modifiche contrattuali. Un locatario che sceglie di utilizzare questo espediente contabilizza queste riduzioni come se le stesse non fossero modifiche contrattuali nello scopo dell'IFRS 16.
Le modifiche dovevano essere applicabili fino al 30 giugno 2021, ma poiché l'impatto della pandemia di Covid-19 continua, il 31 marzo 2021, lo IASB ha prorogato il periodo di applicazione dell'espediente pratico fino al 30 giugno 2022.
Le modifiche si applicano agli esercizi che iniziano il 1° aprile 2021 o successivamente.
Il Gruppo non ha ricevuto agevolazioni dirette sui canoni di locazione legate al Covid-19, ad eccezione dell'adeguamento dei canoni delle auto a causa del minore utilizzo delle stesse per la situazione pandemica, variazione che sarebbe stata rilevata in ogni caso in sede di conguaglio di fine periodo anche in assenza di modifica formale del contratto.
Sono di seguito illustrati i principi e le interpretazioni che, alla data di redazione del bilancio erano già stati emanati ma non erano ancora in vigore. Il Gruppo intende adottare questi principi e interpretazioni, se applicabili, quando entreranno in vigore.
Nel maggio 2017, lo IASB ha emesso l'IFRS 17 Insurance Contracts (IFRS 17), un nuovo principio completo relativo ai contratti di assicurazione che copre la rilevazione e misurazione, presentazione ed informativa.
Quando entrerà in vigore l'IFRS 17 sostituirà l'IFRS 4 Contratti Assicurativi, che è stato emesso nel 2005. L'IFRS 17 si applica a tutti i tipi di contratti assicurativi (ad esempio: vita, non vita, assicurazione diretta, riassicurazione) indipendentemente dal tipo di entità che li emettono, come anche ad alcune garanzie e strumenti finanziari con caratteristiche di partecipazione discrezionale.
Allo scopo si applicheranno limitate eccezioni. L'obiettivo generale dell'IFRS 17 è quello di presentare un modello contabile per i contratti di assicurazione che sia più utile e coerente per gli assicuratori. In contrasto con le previsioni dell'IFRS 4 che sono largamente basate sul mantenimento delle politiche contabili precedenti, l'IFRS 17 fornisce un modello completo per i contratti assicurativi che copre tutti gli aspetti contabili rilevanti. Il cuore dell'IFRS 17 è il modello generale, integrato da:
L'IFRS 17 sarà in vigore per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2023 o successivamente, e richiederà la presentazione dei saldi comparativi. È permessa l'applicazione anticipata, nel qual caso l'entità deve aver adottato anche l'IFRS 9 e l'IFRS 15 alla data di prima applicazione dell'IFRS 17 o precedentemente. Questo principio non si applica al Gruppo.
A gennaio 2020, lo IASB ha pubblicato delle modifiche ai paragrafi da 69 a 76 dello IAS 1 per specificare i requisiti per classificare le passività come correnti o non correnti. Le modifiche chiariscono:
Le modifiche saranno efficaci per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2023 o successivamente, e dovranno essere applicate retrospettivamente. Il Gruppo sta al momento valutando l'impatto che le modifiche avranno sulla situazione corrente e qualora si renda necessaria la rinegoziazione dei contratti di finanziamento esistenti.
A maggio 2020, lo IASB ha pubblicato le modifiche all' IFRS 3 Business Combinations - Reference to the Conceptual Framework. Le modifiche hanno l'obiettivo di sostituire i riferimenti al Framework for the Preparation and Presentation of Financial Statements, pubblicato nel 1989, con le referenze al Conceptual Framework for Financial Reporting pubblicato a marzo 2018 senza un cambio significativo dei requisiti del principio.
Il Board ha anche aggiunto una eccezione ai principi di valutazione dell'IFRS 3 per evitare il rischio di potenziali perdite od utili "del giorno dopo" derivanti da passività e passività potenziali che ricadrebbero nello scopo dello IAS 37 o IFRIC 21 Levies, se contratte separatamente. Allo stesso tempo, il Board ha deciso di chiarire che la guidance esistente nell'IFRS 3 per le attività potenziali non verrà impattata dall'aggiornamento dei riferimenti al Framework for the Preparation and Presentation of Financial Statements.
Le modifiche saranno efficaci per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2022 e si applicano prospettivamente.
A maggio 2020, lo IASB ha pubblicato Property, Plant and Equipment — Proceeds before Intended Use, che proibisce alle entità di dedurre dal costo di un elemento di immobili, impianti e macchinari, ogni ricavo dalla vendita di prodotti venduti nel periodo in cui tale attività viene portata presso il luogo o le condizioni necessarie perché la stessa sia in grado di operare nel modo per cui è stata progettata dal management. Invece, un'entità contabilizza i ricavi derivanti dalla vendita di tali prodotti, ed i costi per produrre tali prodotti, nel conto economico.
La modifica sarà efficace per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2022 o successivi e deve essere applicata retrospettivamente agli elementi di Immobili, impianti e macchinari resi disponibili per l'uso alla data di inizio o successivamente del periodo precedente rispetto al periodo in cui l'entità applica per la prima volta tale modifica. Non ci si aspettano impatti materiali per il Gruppo con riferimento a tali modifiche.
A maggio 2020, lo IASB ha pubblicato modifiche allo IAS 37 per specificare quali costi devono essere considerati da un'entità nel valutare se un contratto è oneroso o in perdita. La modifica prevede l'applicazione di un approccio denominato "directly related cost approach". I costi che sono riferiti direttamente ad un contratto per la fornitura di beni o servizi includono sia i costi incrementali che i costi direttamente attribuiti alle attività contrattuali. Le spese generali ed amministrative non sono direttamente correlate ad un contratto e sono escluse a meno che le stesse non siano esplicitamente ribaltabili alla controparte sulla base del contratto.
Le modifiche saranno efficaci per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2022 o successivi. Il Gruppo applicherà tali modifiche ai contratti per cui non ha ancora soddisfatto tutte le proprie obbligazioni all'inizio dell'esercizio in cui la stessa applicherà per la prima volta tali modifiche.
Come parte del processo di miglioramenti annuali 2018-2020 dei principi IFRS, lo IASB ha pubblicato una modifica all'IFRS 1 First-time Adoption of International Financial Reporting Standards. Tale modifica permette ad una controllata che sceglie di applicare il paragrafo D16(a) dell'IFRS 1 di contabilizzare le differenze di traduzioni cumulate sulla base degli importi contabilizzati dalla controllante, considerando la data di transizione agli IFRS da parte della controllante. Questa modifica si applica anche alle società collegate o joint venture che scelgono di applicare il paragrafo D16(a) dell'IFRS 1.
La modifica sarà efficace per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2022 o successivamente, è permessa l'applicazione anticipata.
Come parte del processo di miglioramenti annuali 2018-2020 dei principi IFRS, lo IASB ha pubblicato una modifica all' IFRS 9. Tale modifica chiarisce le fee che una entità include nel determinare se le condizioni di una nuova o modificata passività finanziaria siano sostanzialmente differenti rispetto alle condizioni della passività finanziaria originaria. Queste fees includono solo quelle pagate o percepite tra il debitore ed il finanziatore, incluse le fees pagate o percepite dal debitore o dal finanziatore per conto di altri. Un'entità applica tale modifica alle passività finanziarie che sono modificate o scambiate successivamente alla data del primo esercizio in cui l'entità applica per la prima volta la modifica.
La modifica sarà efficace per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2022 o successivamente, è permessa l'applicazione anticipata. Il Gruppo applicherà tale modifica alle passività finanziarie che sono modificate o scambiate successivamente o alla data del primo esercizio in cui l'entità applica per la prima volta tale modifica. Non ci si aspettano impatti materiali per il Gruppo con riferimento a tale modifica.
Come parte del processo di miglioramenti annuali 2018-2020 dei principi IFRS, lo IASB ha pubblicato una modifica allo IAS 41 Agriculture. La modifica rimuove i requisiti nel paragrafo 22 dello IAS 41 riferito all'esclusione dei flussi di cassa per le imposte quando viene valutato il fair value di una attività nello scopo dello IAS 41.
Una entità applica tale modifica prospettivamente alle misurazioni del fair value per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2022 o successivamente, l'applicazione anticipata è consentita. Non ci si aspettano impatti materiali per il Gruppo con riferimento a tale modifica.
Nel febbraio 2021 lo IASB ha emesso degli emendamenti allo IAS 8, in cui introduce una definizione di "stime contabili". Le modifiche chiariscono la distinzione tra cambiamenti nelle stime contabili e cambiamenti nei principi contabili e correzione di errori. Inoltre, chiariscono come le entità utilizzano tecniche di misurazione e input per sviluppare stime contabili.
Le modifiche sono efficaci per gli esercizi che hanno inizio dal o dopo il 1° gennaio 2023 e si applicano ai cambiamenti di principi contabili e a cambiamenti nelle stime contabili che si verificano a partire dall'inizio di tale periodo o successivamente. L'applicazione anticipata è consentita a condizione che tale fatto sia reso noto.
Non si prevede che le modifiche avranno un impatto significativo sul Gruppo.
Nel febbraio 2021, lo IASB ha emesso degli emendamenti allo IAS 1 e all'IFRS Practice Statement 2 Making Materiality Judgements, in cui fornisce linee guida ed esempi per aiutare le entità ad applicare giudizi di materialità all'informativa sui principi contabili. Le modifiche mirano ad aiutare le entità a fornire informazioni sui principi contabili più utili sostituendo l'obbligo per le entità di fornire le proprie politiche contabili "significative" con l'obbligo di fornire informativa sui propri principi contabili "rilevanti"; inoltre, sono aggiunte linee guida su come le entità applicano il concetto di rilevanza nel prendere decisioni in merito all'informativa sui principi contabili.
Le modifiche allo IAS 1 sono applicabili a partire dagli esercizi che hanno inizio dal o dopo il 1° gennaio 2023, è consentita l'applicazione anticipata. Poiché le modifiche al PS 2 forniscono indicazioni non obbligatorie sull'applicazione della definizione di materiale all'informativa sui principi contabili, non è necessaria una data di entrata in vigore per tali modifiche.
Il Gruppo sta attualmente valutando l'impatto che le modifiche avranno sull'informativa sui principi contabili.
Le operazioni di aggregazione di imprese, in forza delle quali viene acquisito il controllo di una società/entità, sono contabilizzate applicando il metodo dell'acquisto (purchase method) in virtù del quale le attività e le passività acquisite sono inizialmente misurate al loro valore di mercato alla data di acquisto. Il costo di un'acquisizione è determinato come somma del corrispettivo trasferito, misurato al fair value alla data di acquisizione, e dell'importo della partecipazione di minoranza nell'acquisita. Per ogni aggregazione aziendale, il Gruppo definisce se misurare la partecipazione di minoranza nell'acquisita al fair value oppure in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili dell'acquisita. I costi di acquisizione sono spesati nell'esercizio e classificati tra le spese amministrative.
L'avviamento derivante da un'aggregazione è inizialmente valutato al costo che emerge come eccedenza tra il costo di acquisizione, determinato come descritto in precedenza, e il valore attribuito alle attività identificabili acquisite e le passività assunte dal Gruppo; se il costo dell'acquisizione è inferiore al fair value delle attività nette acquisite della controllata, la differenza è rilevata nel conto economico. Nel caso in cui l'aggregazione aziendale venga realizzata in più fasi, al momento dell'acquisizione del controllo viene ricalcolato il fair value della partecipazione precedentemente detenuta, valutata con l'equity method, e l'eventuale utile o perdita risultante viene rilevata a conto economico.
Gli effetti derivanti dall'acquisizione (cessione) di quote di partecipazioni successivamente all'assunzione del controllo (senza perdita del controllo) sono rilevate a patrimonio netto. Le aggregazioni di imprese sottoposte a controllo comune sono contabilizzate utilizzando il metodo contabile del pooling of interests. Questo metodo richiede che il valore netto delle attività e passività delle società acquisite sia incluso nel bilancio consolidato ai valori storici a cui erano in carico nel bilancio dell'acquisita. Le eventuali differenze positive risultanti dal confronto tra il costo di acquisto e i suddetti valori vengono addebitate al patrimonio netto consolidato. L'avviamento iscritto in bilancio derivante dalle acquisizioni di controllate è inizialmente determinato come eccedenza del costo di acquisto sul fair value delle attività e passività acquisite e non viene ammortizzato ma è soggetto, almeno annualmente e comunque quando si verificano eventi che ne fanno supporre una riduzione di valore, a test di impairment, al fine di verificarne la recuperabilità.
Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore (impairment), l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa del Gruppo che si prevede benefici delle sinergie dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità.
Una collegata è una società sulla quale il Gruppo esercita un'influenza notevole. Per influenza notevole si intende il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata senza averne il controllo o il controllo congiunto.
Una joint venture è un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto vantano diritti sulle attività nette dell'accordo. Per controllo congiunto si intende la condivisione su base contrattuale del controllo di un accordo, che esiste unicamente quando le decisioni sulle attività rilevanti richiedono un consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo.
Le considerazioni fatte per determinare l'influenza notevole o il controllo congiunto sono simili a quelle necessarie a determinare il controllo sulle controllate. Le partecipazioni del Gruppo in società collegate e joint venture sono valutate con il metodo del patrimonio netto. Con il metodo del patrimonio netto, la partecipazione in una società collegata o in una joint venture è inizialmente rilevata al costo. Il valore contabile della partecipazione è aumentato o diminuito per rilevare la quota di pertinenza della partecipante degli utili e delle perdite della partecipata realizzati dopo la data di acquisizione. L'avviamento afferente alla collegata od alla joint venture è incluso nel valore contabile della partecipazione e non è soggetto ad una verifica separata di perdita di valore (impairment).
Il prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio riflette la quota di pertinenza del Gruppo del risultato d'esercizio della società collegata o della joint venture. Ogni cambiamento nelle altre componenti di conto economico complessivo relativo a queste partecipate è presentato come parte del conto economico complessivo del Gruppo. Inoltre, nel caso in cui una società collegata o una joint venture rilevi una variazione con diretta imputazione al patrimonio netto, il Gruppo rileva la sua quota di pertinenza, ove applicabile, nel prospetto delle variazioni nel patrimonio netto. Gli utili e le perdite non realizzate derivanti da transazioni tra il Gruppo e società collegate o joint venture, sono eliminati in proporzione alla quota di partecipazione nelle collegate o joint venture.
La quota aggregata di pertinenza del Gruppo del risultato d'esercizio delle società collegate e delle joint venture è rilevata nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio dopo il risultato operativo e rappresenta il risultato al netto delle imposte e delle quote spettanti agli altri azionisti della collegata o della joint venture.
Il bilancio delle società collegate e della joint venture è predisposto alla stessa data di chiusura del bilancio del Gruppo. Ove necessario, il bilancio è rettificato per uniformarlo ai principi contabili di Gruppo.
Successivamente all'applicazione del metodo del patrimonio netto, il Gruppo valuta se sia necessario riconoscere una perdita di valore della propria partecipazione nelle società collegate o joint venture. Il Gruppo valuta a ogni data di bilancio se vi siano evidenze obiettive che le partecipazioni nelle società collegate o joint venture abbiano subito una perdita di valore. In tal caso, il Gruppo calcola l'ammontare della perdita come differenza tra il valore recuperabile della collegata o della joint venture e il valore di iscrizione della stessa nel proprio bilancio, rilevando tale differenza nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nella voce "quota di pertinenza del risultato di società collegate e joint venture".
All'atto della perdita dell'influenza notevole su una società collegata o del controllo congiunto su una joint venture, il Gruppo valuta e rileva la partecipazione residua al fair value. La differenza tra il valore di carico della partecipazione alla data di perdita dell'influenza notevole o del controllo congiunto e il fair value della partecipazione residua e dei corrispettivi ricevuti è rilevata nel conto economico.
Le attività e passività nel bilancio del Gruppo sono classificate secondo il criterio corrente/non corrente. Un'attività è corrente quando:

Tutte le altre attività sono classificate come non correnti.
Una passività è corrente quanto:
Il Gruppo classifica tutte le altre passività come non correnti.
Attività e passività per imposte anticipate e differite sono classificate tra le attività e le passività non correnti.
Il Gruppo valuta gli strumenti finanziari quali i derivati, e le attività non finanziarie quali gli investimenti immobiliari, al fair value ad ogni chiusura di bilancio.
Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, o che si pagherebbe per il trasferimento di una passività, in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione. Una valutazione del fair value suppone che l'operazione di vendita dell'attività o di trasferimento della passività abbia luogo:
Il mercato principale o il mercato più vantaggioso devono essere accessibili per il Gruppo.
Il fair value di un'attività o passività è valutato adottando le assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero nella determinazione del prezzo dell'attività o passività, presumendo che gli stessi agiscano per soddisfare nel modo migliore il proprio interesse economico.
Una valutazione del fair value di un'attività non finanziaria considera la capacità di un operatore di mercato di generare benefici economici impiegando l'attività nel suo massimo e migliore utilizzo o vendendola a un altro operatore di mercato che la impiegherebbe nel suo massimo e miglior utilizzo.
Tutte le attività e passività per le quali il fair value viene valutato o esposto in bilancio sono categorizzate in base alla gerarchia del fair value, come di seguito descritta:
Ai fini dell'informativa relativa al fair value, il Gruppo determina le classi di attività e passività sulla base della natura, caratteristiche e rischi dell'attività o della passività ed il livello della gerarchia del fair value come precedentemente illustrato.
I ricavi derivanti da contratti con i clienti sono rilevati quando il controllo dei beni e servizi è trasferito al cliente per un ammontare che riflette il corrispettivo che il Gruppo si aspetta di ricevere in cambio di tali beni o servizi.
I ricavi sono contabilizzati al netto di resi, sconti, abbuoni e tasse direttamente associate alla vendita del prodotto o alla prestazione del servizio.
Le vendite sono riconosciute al fair value del corrispettivo ricevuto per la vendita di prodotti e servizi, quando vi sono le seguenti condizioni:
I contributi pubblici sono rilevati quando sussiste la ragionevole certezza che essi saranno ricevuti e che tutte le condizioni ad essi riferiti siano soddisfatte. I contributi correlati a componenti di costo sono rilevati come ricavi, ma sono ripartiti sistematicamente tra gli esercizi in modo da essere commisurati al riconoscimento dei costi che intendono compensare. Il contributo correlato ad una attività viene riconosciuto come ricavo in quote costanti, lungo la vita utile attesa dell'attività di riferimento.
Laddove il Gruppo riceva un contributo non monetario, l'attività ed il relativo contributo sono rilevati al valore nominale e rilasciati nel conto economico, in quote costanti, lungo la vita utile attesa dell'attività di riferimento.
I contributi ricevuti a fronte di specifici beni o attività di sviluppo il cui valore è iscritto tra le immobilizzazioni possono essere iscritti secondo due modalità alternative: è possibile presentarli nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria tra i risconti passivi e rilevarli tra ricavi con un criterio sistematico e razionale sulla vita utile del bene. Alternativamente, possono essere portati a riduzione del valore contabile del bene; il contributo è quindi rilevato come ricavo sulla vita utile del bene ammortizzabile mediante la riduzione delle quote di ammortamento.
Il Gruppo ha scelto di presentare i contributi relativi ad una voce di spesa come proventi nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio. Alternativamente, è permesso di dedurre i contributi in conto esercizio direttamente dal costo correlato.
Le imposte correnti attive e passive dell'esercizio sono valutate per l'importo che ci si attende di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l'importo sono quelle emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di chiusura di bilancio nei paesi dove il Gruppo opera e genera il proprio reddito imponibile.
Le imposte correnti relative ad elementi rilevati direttamente a patrimonio netto sono rilevate anch'esse a patrimonio netto e non nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio. La Direzione periodicamente valuta la posizione assunta nella dichiarazione dei redditi nei casi in cui le norme fiscali siano soggette ad interpretazioni e, ove appropriato, provvede a stanziare degli accantonamenti.
Le imposte differite sono calcolate applicando il cosiddetto "liability method" alle differenze temporanee alla data di bilancio tra i valori fiscali delle attività e delle passività e i corrispondenti valori di bilancio.
Le imposte differite passive sono rilevate su tutte le differenze temporanee tassabili, con le seguenti eccezioni:
Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili, dei crediti e delle perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo, nella misura in cui sia probabile che saranno disponibili sufficienti imponibili fiscali futuri, che possano consentire l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e dei crediti e delle perdite fiscali riportati a nuovo, eccetto i casi in cui:
Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l'utilizzo di tale credito. Le imposte differite attive non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui diventa probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive.
Le imposte differite attive e passive sono misurate in base alle aliquote fiscali che si attende saranno applicate nell'esercizio in cui tali attività si realizzeranno o tali passività si estingueranno, considerando le aliquote in vigore e quelle già emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di bilancio.
Le imposte differite relative ad elementi rilevati al di fuori del conto economico sono anch'esse rilevate al di fuori del conto economico e, quindi, nel patrimonio netto o nel conto economico complessivo, coerentemente con l'elemento cui si riferiscono.
I benefici fiscali acquisiti a seguito di un'aggregazione aziendale, ma che non soddisfano i criteri per la rilevazione separata alla data di acquisizione, sono eventualmente riconosciuti successivamente, nel momento in cui si ottengono nuove informazioni sui cambiamenti dei fatti e delle circostanze. L'aggiustamento è riconosciuto a riduzione dell'avviamento (fino a concorrenza del valore dell'avviamento), nel caso in cui sia rilevato durante il periodo di misurazione, ovvero nel conto economico, se rilevato successivamente.
Il Gruppo compensa imposte differite attive ed imposte differite passive se e solo se esiste un diritto legale che consente di compensare imposte correnti attive e imposte correnti passive e le imposte differite attive e passive facciano riferimento ad imposte sul reddito dovute alla stessa autorità fiscale dallo stesso soggetto contribuente o da soggetti contribuenti diversi che intendono saldare le attività e passività fiscali correnti su base netta o realizzare l'attività e saldare la passività contemporaneamente, con riferimento ad ogni periodo futuro nel quale ci si attende che le attività e passività per imposte differite siano saldate o recuperate.
Il bilancio consolidato è presentato in euro che è la valuta funzionale e di presentazione adottata dalla Capogruppo. Ciascuna impresa del Gruppo definisce la propria valuta funzionale, che è utilizzata per misurare le voci comprese nei singoli bilanci. Il Gruppo utilizza il metodo del consolidamento diretto; l'utile o la perdita riclassificati a conto economico al momento della cessione di una controllata estera rappresentano l'importo che emerge dall'utilizzo di questo metodo.
Alla data di chiusura del bilancio, le attività e le passività delle società, la cui valuta funzionale è diversa dall'euro, sono convertite nella valuta di redazione dei conti consolidati di Gruppo al tasso di cambio in vigore a tale data. Le voci di conto economico sono convertite al cambio medio, in quanto ritenuto rappresentativo della media dei cambi prevalenti alle date delle singole transazioni. Le differenze derivanti dall'adeguamento del patrimonio netto iniziale ai cambi correnti di fine periodo e le differenze derivanti dalla diversa metodologia usata per la conversione del risultato d'esercizio, sono rilevate nel prospetto di conto economico complessivo. All'atto della dismissione di una gestione estera, la parte di conto economico complessivo riferita a tale gestione estera è iscritta nel conto economico.
Per la conversione dei bilanci espressi in valuta diversa da quella funzionale del Gruppo (euro), in particolare relativamente alla controllata argentina Masi Tupungato Vigneti La Arboleda S.A., sono stati utilizzati i tassi di seguito rappresentati, desunti dai dati da Banca d'Italia:
| Euro/Valuta | al 31 dicembre 2021 | al 31 dicembre 2020 |
|---|---|---|
| Peso Argentina | 116,3622 | 103,2494 |
Con riferimento all'Argentina si segnala un significativo incremento dei livelli di inflazione che hanno determinato un aumento dell'indice di inflazione superiore al 100% su base cumulativa triennale. Per tale motivo a partire dal 1° luglio 2018, il Gruppo ha applicato lo IAS 29 Rendicontazione contabile in economie iperinflazionate in relazione alla controllata argentina. Il citato principio si applica ai bilanci di società la cui moneta funzionale è la moneta di un'economia iperinflazionata e definisce, essenzialmente, i criteri di misurazione, presentazione e disclosure. In tali circostanze, al fine di riflettere in bilancio la perdita di potere di acquisto della moneta funzionale locale, le poste non monetarie e le poste del patrimonio netto sono rimisurate applicando un indice di inflazione espressione del generale andamento dei prezzi nel periodo di iperinflazione.
Gli effetti contabili di tale rimisurazione alla data sono stati rilevati:
Per tenere poi conto dell'impatto dell'iperinflazione anche sul corso monetario della valuta locale, i saldi del conto economico espressi in valuta iperinflazionata sono stati convertiti in euro (valuta funzionale del Gruppo) applicando, come previsto dallo IAS 21, il tasso di cambio finale anziché quello medio del periodo, con la finalità di riportare tali ammontari ai valori correnti.
Di seguito si riporta la variazione dell'indice generale dei prezzi al consumo al 31 dicembre 2021:

| Periodo | Variazione indice generale dei prezzi al consumo cumulati |
|---|---|
| Dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021 | 50,94% |
Gli effetti derivanti dall'applicazione dello Ias 29 impattano direttamente a patrimonio netto al 31 dicembre 2021 per euro 1.321 migliaia cui vanno a sommarsi gli effetti a conto economico, cumulativamente per applicazione dello Ias 29 e dello Ias 21, pari ad una perdita di euro 852 migliaia.
Fatta eccezione per quanto sopra esposto in merito alla conversione delle poste derivanti dal bilancio della controllata argentina ed espresse in pesos argentini, le operazioni in valuta estera sono rilevate inizialmente nella valuta funzionale, applicando il tasso di cambio a pronti alla data dell'operazione.
Le attività e passività monetarie, denominate in valuta estera, sono convertite nella valuta funzionale al tasso di cambio alla data del bilancio.
Le differenze di cambio realizzate o quelle derivanti dalla conversione di poste monetarie sono rilevate nel conto economico, con l'eccezione degli elementi monetari che costituiscono parte della copertura di un investimento netto in una gestione estera. Tali differenze sono rilevate nel conto economico complessivo fino alla cessione dell'investimento netto, e solo allora l'ammontare complessivo è riclassificato nel conto economico.
Le imposte attribuibili alle differenze cambio sugli elementi monetari sono anch'essi essere rilevati nel prospetto di conto economico complessivo.
Le poste non monetarie valutate al costo storico in valuta estera sono convertite ai tassi di cambio alla data di rilevazione iniziale della transazione. Le poste non monetarie iscritte al fair value in valuta estera sono convertite al tasso di cambio alla data di determinazione di tale valore. L'utile o la perdita che emerge dalla conversione di poste non monetarie è trattato coerentemente con la rilevazione degli utili e delle perdite relative alla variazione del fair value delle suddette poste (i.e. le differenze di conversione sulle voci la cui variazione del fair value è rilevata nel conto economico complessivo o nel conto economico sono rilevate, rispettivamente, nel conto economico complessivo o nel conto economico).
Il Gruppo classifica le attività non correnti e i gruppi in dismissione come detenuti per vendita se il loro valore contabile sarà recuperato principalmente con un'operazione di vendita, anziché tramite il loro uso continuativo. Tali attività non correnti e gruppi in dismissione classificati come detenuti per la vendita sono valutati al minore tra il valore contabile ed il loro fair value al netto dei costi di vendita. I costi di vendita sono i costi aggiuntivi direttamente attribuibili alla vendita, esclusi gli oneri finanziari e le imposte.
La condizione per la classificazione come detenuti per la vendita si considera rispettata solo quando la vendita è altamente probabile e l'attività o il gruppo in dismissione è disponibile per la vendita immediata nelle sue attuali condizioni. Le azioni richieste per concludere la vendita dovrebbero indicare che è improbabile che possano intervenire cambiamenti significativi nella vendita o che la vendita venga annullata. La Direzione deve essersi impegnata alla vendita, il cui completamento dovrebbe essere previsto entro un anno dalla data della classificazione.
L'ammortamento di immobili, impianti e macchinari e delle attività immateriali cessa nel momento in cui questi sono classificati come disponibili per la vendita.
Le attività e le passività classificate come detenute per la vendita sono presentate separatamente tra le voci correnti nel bilancio.
Le attività destinate alla dismissione sono escluse dal risultato delle attività operative e sono presentate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio in un'unica riga come Utile/(perdita) netto derivante da attività destinate alla dismissione.
Per quanto attiene ai dividendi distribuiti, la Capogruppo rileva una passività a fronte del pagamento di un dividendo quando la distribuzione è adeguatamente autorizzata e non è più a discrezione della società, ovvero quando è stata approvata dagli azionisti. L'ammontare corrispondente è rilevato direttamente nel patrimonio netto.
Per quanto riguarda i dividendi ricevuti, gli stessi sono rilevati quando sorge il diritto del Gruppo a ricevere il pagamento, che in genere corrisponde al momento in cui l'Assemblea degli azionisti ne approva la distribuzione.
Gli immobili in costruzione sono rilevati al costo storico, al netto delle eventuali perdite di valore cumulate.
Immobili, impianti e macchinari sono rilevati al costo storico, di acquisto o di produzione, comprensivo di oneri accessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del bene per l'uso per cui è stato acquistato, ed esposte al netto dei relativi fondi ammortamento e di eventuali perdite di valore cumulate. Qualora parti significative delle attività materiali abbiano differenti vite utili, tali componenti sono contabilizzate separatamente.
Allo stesso modo, in occasione di revisioni importanti, il costo è incluso nel valore contabile dell'impianto o del macchinario come nel caso della sostituzione, laddove sia soddisfatto il criterio per la rilevazione. Tutti gli altri costi di riparazione e manutenzione sono rilevati nel conto economico quando sostenuti. Il valore attuale del costo di smantellamento e rimozione del bene al termine del suo utilizzo è incluso nel costo del bene, se sono soddisfatti i criteri di rilevazione per un accantonamento.
L'ammortamento è calcolato a quote costanti, con una aliquota dimezzata nell'anno in cui il bene diventa disponibile per l'uso, e in base alla vita utile stimata del bene, che è riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti, laddove necessari, sono apportati con applicazione prospettica.
| Attività materiali e agricole e biologiche | Aliquota media | ||
|---|---|---|---|
| Terreni | 0% | ||
| Fabbricati | 3% | ||
| Impianti, macchinari | 10% | ||
| attrezzature generiche e specifiche, incluse le barriques | 20% | ||
| Botti e serbatoi legno e acciaio: | 15% - 6,6% | ||
| Impianti di vigneti | 5% | ||
| macchinari per vigneto | 9% | ||
| altri beni | |||
| - mobilio |
12% | ||
| - macchine ufficio |
20% | ||
| - automezzi |
25% | ||
| - arredamenti |
10% | ||
| - biancheria |
40% | ||
| - altre attrezzature |
25% | ||
| - impianti generici |
8% | ||
| - impianti specifici |
12% |
Il valore contabile di un elemento di immobili, impianti e macchinari ed ogni componente significativo inizialmente rilevato vengono eliminati al momento della dismissione o quando non ci si attende alcun beneficio economico futuro dal loro utilizzo o dismissione. L'utile/perdita che emerge al momento dell'eliminazione contabile dell'attività (calcolato come differenza tra il valore contabile dell'attività ed il corrispettivo netto) è rilevato a conto economico quando l'elemento è eliminato contabilmente.
I valori residui, le vite utili ed i metodi di ammortamento di immobili, impianti e macchinari sono rivisti ad ogni chiusura di esercizio e, ove appropriato, corretti prospetticamente.
Il Gruppo svolge attività agricola e applica lo IAS 41 Agricoltura alle fattispecie contabili e alle voci di bilancio che rientrano nell'ambito di applicazione specifico.
Lo IAS 41 si applica alle attività biologiche e ai prodotti agricoli fino al momento del raccolto. Le rimanenze rappresentate da prodotti agricoli al momento del raccolto, come definito dallo IAS 41, sono valutate al prezzo di mercato corrispondente al fair value rilevato nelle borse merci locali alla data di raccolto, al netto dei costi stimati al punto di vendita. Da quel momento in avanti viene applicato lo IAS 2 "Rimanenze" o qualsiasi altro principio contabile internazionale che risulti opportuno. Si sottolinea il fatto che, a seguito delle modifiche apportate allo IAS 41 dall'emendamento pubblicato dallo IASB in data 30 giugno 2014, a partire dal 1° gennaio 2016 i cosiddetti "bearer plants" (tra cui rientrano anche i vigneti) non rientrano più nell'ambito di applicazione dello IAS 41, ma in quello dello IAS 16. Pertanto, gli impianti di vigneto connessi all'attività agricola sono regolati dallo IAS 16. Analogamente, anche la fase di trasformazione dall'uva in vino non è considerata attività agricola ed è esclusa dall'ambito di applicazione dello IAS 41.
La definizione di un accordo contrattuale come operazione di leasing (o contenente un'operazione di leasing) si basa sulla sostanza dell'accordo e richiede di valutare se l'adempimento dell'accordo stesso dipenda dall'utilizzo di una o più attività specifiche o se l'accordo trasferisca il diritto all'utilizzo di tale attività. La verifica che un accordo contenga un leasing viene effettuata all'inizio dell'accordo.
Un contratto di leasing viene classificato come leasing finanziario o come leasing operativo all'inizio del leasing stesso. Un contratto di leasing che trasferisce sostanzialmente al Gruppo tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà del bene locato, è classificato come leasing finanziario.
I leasing finanziari sono capitalizzati alla data di inizio del leasing al fair value del bene locato o, se minore, al valore attuale dei canoni. I canoni sono ripartiti fra quota di capitale e quota interessi in modo da ottenere l'applicazione di un tasso di interesse costante sul saldo residuo del debito. Gli oneri finanziari sono imputati al conto economico.
I beni in leasing sono ammortizzati sulla base della vita utile del bene. Tuttavia, laddove non vi sia la ragionevole certezza che il Gruppo otterrà la proprietà del bene al termine del contratto, il bene è ammortizzato sul periodo temporale più breve tra la vita utile stimata del bene e la durata del contratto di locazione.
Un leasing operativo è un contratto di leasing che non si qualifica come finanziario. I canoni di leasing operativo sono rilevati come costi nel conto economico in quote costanti sulla durata del contratto.
I contratti di leasing che sostanzialmente lasciano in capo al Gruppo tutti i rischi e benefici della proprietà del bene sono classificati come leasing operativi. I costi iniziali di negoziazione sono aggiunti al valore contabile del bene locato e rilevati in base alla durata del contratto sulla medesima base dei proventi da locazione. Affitti non preventivati sono rilevati come ricavi nel periodo in cui maturano.
Gli oneri finanziari direttamente imputabili all'acquisizione, alla costruzione o alla produzione di un bene che richiede un periodo abbastanza lungo prima di essere disponibile all'uso, sono capitalizzati sul costo del bene stesso. Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati tra i costi di competenza dell'esercizio in cui sono sostenuti. Gli oneri finanziari sono costituiti dagli interessi e dagli altri costi che un'entità sostiene in relazione all'ottenimento di finanziamenti.
Le attività immateriali acquisite separatamente sono inizialmente rilevate al costo, mentre quelle acquisite attraverso operazioni di aggregazione aziendale sono iscritte al fair value alla data di acquisizione. Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali sono iscritte al costo al netto dell'ammortamento cumulato e di eventuali perdite di valore accumulate. Le attività immateriali prodotte internamente, ad eccezione dei costi di sviluppo, non sono capitalizzate e si rilevano nel conto economico dell'esercizio in cui sono state sostenute.
La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.
Le attività immateriali con vita utile definita sono ammortizzate lungo la loro vita utile e sono sottoposte alla verifica di congruità del valore ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. Il periodo di ammortamento ed il metodo di ammortamento di un'attività immateriale a vita utile definita è riconsiderato almeno alla fine di ciascun esercizio. I cambiamenti nella vita utile attesa o delle modalità con cui i benefici economici futuri legati all'attività si realizzeranno sono rilevati attraverso il cambiamento del periodo o del metodo di ammortamento, a seconda dei casi, e sono considerati cambiamenti di stime contabili. Le quote di ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nella categoria di costo coerente con la funzione dell'attività immateriale.
Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente alla verifica di perdita di valore (impairment test), sia a livello individuale sia a livello di unità generatrice di flussi di cassa. La valutazione della vita utile indefinita è rivista annualmente per determinare se tale attribuzione continua ad essere sostenibile, altrimenti, il cambiamento da vita utile indefinita a vita utile definita si applica su base prospettica.
Le aliquote utilizzate per il processo di ammortamento, distinte per singola categoria, risultano essere le seguenti:
| Attività immateriali a vita utile definita | Aliquota media | ||
|---|---|---|---|
| Costi di impianto e di ampliamento | 5 anni | ||
| Marchi | 10 anni | ||
| Brevetti/opere ingegno | Utilizzo/durata del contratto | ||
| Migliorie su beni di terzi | Durata del contratto |
Gli utili o le perdite derivanti dall'eliminazione di un'attività immateriale sono misurati dalla differenza tra il ricavo netto della dismissione e il valore contabile dell'attività immateriale, e sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nell'esercizio in cui avviene l'eliminazione.
I costi di ricerca sono imputati nel conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti. I costi di sviluppo sostenuti in relazione ad un determinato progetto sono rilevati come attività immateriali quando il Gruppo è in grado di dimostrare:
Dopo la rilevazione iniziale, le attività di sviluppo sono valutate al costo decrementato degli ammortamenti o delle perdite di valore cumulate. L'ammortamento dell'attività inizia nel momento in cui lo sviluppo è completato e l'attività è disponibile all'uso. Le attività di sviluppo sono ammortizzate con riferimento al periodo dei benefici attesi e le relative quote di ammortamento sono incluse nel costo del venduto. Durante il periodo di sviluppo l'attività è oggetto di verifica annuale dell'eventuale perdita di valore (impairment test).
Uno strumento finanziario è qualsiasi contratto che dia origine a un'attività finanziaria per un'entità e ad una passività finanziaria o ad uno strumento rappresentativo di capitale per un'altra entità.
Al momento della rilevazione iniziale, le attività finanziarie sono classificate, a seconda dei casi, in base alle successive modalità di misurazione, cioè al costo ammortizzato, al fair value rilevato nel conto economico complessivo OCI e al fair value rilevato nel conto economico.
La classificazione delle attività finanziarie al momento della rilevazione iniziale dipende dalle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie e dal modello di business che il Gruppo usa per la loro gestione. Ad eccezione dei crediti commerciali che non contengono una componente di finanziamento significativa o per i quali il Gruppo ha applicato l'espediente pratico, il Gruppo inizialmente valuta un'attività finanziaria al suo fair value più, nel caso di un'attività finanziaria non al fair value rilevato nel conto economico, i costi di transazione. I crediti commerciali che non contengono una componente di finanziamento significativa o per i quali il Gruppo ha applicato l'espediente pratico sono valutati al prezzo dell'operazione determinato secondo l'IFRS 15.
Affinché un'attività finanziaria possa essere classificata e valutata al costo ammortizzato o al fair value rilevato in OCI, deve generare flussi finanziari che dipendono solamente dal capitale e dagli interessi sull'importo del capitale da restituire (cosiddetto "solely payments of principal and interest (SPPI)"). Questa valutazione è indicata come test SPPI e viene eseguita a livello di strumento.
Il modello di business del Gruppo per la gestione delle attività finanziarie si riferisce al modo in cui gestisce le proprie attività finanziarie al fine di generare flussi finanziari. Il modello aziendale determina se i flussi finanziari deriveranno dalla raccolta di flussi finanziari contrattuali, dalla vendita delle attività finanziarie o da entrambi.
L'acquisto o la vendita di un'attività finanziaria che ne richieda la consegna entro un arco di tempo stabilito generalmente da regolamento o convenzioni del mercato (cd. vendita standardizzata o regular way trade) è rilevata alla data di contrattazione, vale a dire la data in cui il Gruppo si è impegnato ad acquistare o vendere l'attività.
Ai fini della valutazione successiva, le attività finanziarie sono classificate in quattro categorie:
► Attività finanziarie al fair value rilevato nel conto economico complessivo con riclassifica degli utili e perdite cumulate (strumenti di debito);
► Attività finanziarie al fair value rilevato nel conto economico complessivo senza rigiro degli utili e perdite cumulate nel momento dell'eliminazione (strumenti rappresentativi di capitale);
La classificazione dipende dallo scopo per il quale le attività vengono acquisite e detenute. Il Gruppo determina la classificazione delle stesse al momento della loro prima iscrizione, verificandola successivamente ad ogni data di bilancio.
Il Gruppo valuta le attività finanziarie al costo ammortizzato se entrambi i seguenti requisiti sono soddisfatti:
Le attività finanziarie al costo ammortizzato sono successivamente valutate utilizzando il criterio dell'interesse effettivo e sono soggette ad impairment. Gli utili e le perdite sono rilevati a conto economico quando l'attività è eliminata, modificata o rivalutata.
Il Gruppo valuta le attività da strumenti di debito al fair value rilevato nel conto economico complessivo se entrambe le seguenti condizioni sono soddisfatte:
Per le attività da strumenti di debito valutati al fair value rilevato in OCI, gli interessi attivi, le variazioni per differenze cambio e le perdite di valore, insieme alle riprese, sono rilevati a conto economico e sono calcolati allo stesso modo delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato. Le rimanenti variazioni del fair value sono rilevate in OCI. Al momento dell'eliminazione, la variazione cumulativa del fair value rilevata in OCI viene riclassificata nel conto economico.
All'atto della rilevazione iniziale, il Gruppo può irrevocabilmente scegliere di classificare i propri investimenti azionari come strumenti rappresentativi di capitale rilevati al fair value in OCI quando soddisfano la definizione di strumenti rappresentativi di capitale ai sensi dello IAS 32 "Strumenti finanziari: Presentazione" e non sono detenuti per la negoziazione. La classificazione è determinata per ogni singolo strumento. Gli utili e le perdite conseguite su tali attività finanziarie non vengono mai rigirati nel conto economico. I dividendi sono rilevati come altri ricavi nel conto economico quando il diritto al pagamento è stato deliberato, salvo quando il Gruppo beneficia di tali proventi come recupero di parte del costo dell'attività finanziaria, nel qual caso tali utili sono rilevati in OCI. Gli strumenti rappresentativi di capitale iscritti al fair value rilevato in OCI non sono soggetti a impairment test.
Questa categoria comprende le attività detenute per la negoziazione, le attività designate al momento della prima rilevazione come attività finanziarie al fair value con variazioni rilevate nel conto economico, o le attività finanziarie che obbligatoriamente bisogna valutare al fair value. Le attività detenute per la negoziazione sono tutte quelle attività acquisite per la loro vendita o il loro riacquisto nel breve termine. I derivati, inclusi quelli scorporati,
sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione, salvo che non siano designati come strumenti di copertura efficace. Le attività finanziarie con flussi finanziari che non sono rappresentati unicamente da pagamenti di capitale e dell'interesse sono classificate e valutate al fair value rilevato a conto economico, indipendentemente dal modello di business. Nonostante i criteri per gli strumenti di debito per essere classificati al costo ammortizzato o al fair value rilevato in OCI, come descritto sopra, gli strumenti di debito possono essere contabilizzati al fair value rilevato a conto economico al momento della rilevazione iniziale se ciò comporta l'eliminazione o la riduzione significativa di un disallineamento contabile.
Un'attività finanziaria (o, ove applicabile, parte di un'attività finanziaria o parte di un gruppo di attività finanziarie simili) è cancellata in primo luogo (es. rimossa dal prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria del Gruppo) quando:
Nei casi in cui il Gruppo abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività o abbia siglato un accordo in base al quale mantiene i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività finanziaria, ma assume un'obbligazione contrattuale a pagare i flussi finanziari a uno o più beneficiari (pass-through), esso valuta se e in che misura abbia trattenuto i rischi e i benefici inerenti al possesso.
Nel caso in cui non abbia né trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività continua ad essere rilevata nel bilancio del Gruppo nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. In questo caso, il Gruppo riconosce inoltre una passività associata. L'attività trasferita e la passività associata sono valutate in modo da riflettere i diritti e le obbligazioni che rimangono di pertinenza del Gruppo.
Quando il coinvolgimento residuo dell'entità è una garanzia sull'attività trasferita, il coinvolgimento è misurato sulla base del minore tra l'importo dell'attività e l'importo massimo del corrispettivo ricevuto che l'entità potrebbe dover ripagare.
Il Gruppo iscrive una svalutazione per perdite attese (expected credit loss 'ECL') per tutte le attività finanziarie rappresentate da strumenti di debito non detenuti al fair value rilevato a conto economico. Le ECL si basano sulla differenza tra i flussi finanziari contrattuali dovuti in conformità al contratto e tutti i flussi finanziari che il Gruppo si aspetta di ricevere, scontati ad una approssimazione del tasso di interesse effettivo originario. I flussi di cassa attesi includeranno i flussi finanziari derivanti dalla escussione delle garanzie reali detenute o di altre garanzie sul credito che sono parte integrante delle condizioni contrattuali.
Le perdite attese sono rilevate in due fasi. Relativamente alle esposizioni creditizie per le quali non vi è stato un aumento significativo del rischio di credito dalla rilevazione iniziale, bisogna rilevare le perdite su crediti che derivano dalla stima di eventi di default che sono possibili entro i successivi 12 mesi (12-month ECL). Per le esposizioni creditizie per le quali vi è stato un significativo aumento del rischio di credito dalla rilevazione iniziale, bisogna rilevare integralmente le perdite attese che si riferiscono alla residua durata dell'esposizione, a prescindere dal momento in cui l'evento di default si prevede che si verifichi (''Lifetime ECL'').
Per i crediti commerciali e le attività derivanti da contratto, il Gruppo applica un approccio semplificato nel calcolo delle perdite attese. Pertanto, il Gruppo non monitora le variazioni del rischio di credito, ma rileva integralmente
la perdita attesa a ogni data di riferimento. Il Gruppo ha definito un sistema matriciale basato sulle informazioni storiche, riviste per considerare elementi prospettici con riferimento alle specifiche tipologie di debitori e del loro ambiente economico, come strumento per la determinazione delle perdite attese.
Per le attività rappresentate da strumenti di debito valutate al fair value rilevato in OCI, il Gruppo applica l'approccio semplificato ammesso per le attività a basso rischio di credito. Ad ogni data di riferimento del bilancio, il Gruppo valuta se si ritiene che lo strumento di debito abbia un basso rischio di credito utilizzando le informazioni disponibili.
Le passività finanziarie sono classificate, al momento della rilevazione iniziale, tra le passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico, tra i mutui e finanziamenti, o tra i derivati designati come strumenti di copertura.
Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value cui si aggiungono, nel caso di mutui, finanziamenti e debiti, i costi di transazione ad essi direttamente attribuibili.
Le passività finanziarie del Gruppo comprendono debiti commerciali e altri debiti, mutui e finanziamenti, inclusi scoperti di conto corrente, garanzie concesse e strumenti finanziari derivati.
La valutazione delle passività finanziarie dipende dalla loro classificazione, come di seguito descritto:
Le passività finanziarie al fair value con variazioni rilevate a conto economico comprendono passività detenute per la negoziazione e passività finanziarie rilevate inizialmente al fair value con variazioni rilevate a conto economico.
Le passività detenute per la negoziazione sono tutte quelle sostenute ai fini della loro rivendita nel breve termine. Questa categoria include inoltre gli strumenti finanziari derivati sottoscritti dal Gruppo che non sono designati come strumenti di copertura in una relazione di copertura definita da IFRS 9.
Gli utili o le perdite sulle passività detenute per la negoziazione sono rilevati nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.
Le passività finanziarie sono designate al fair value con variazioni rilevate a conto economico dalla data di prima iscrizione, solo se i criteri dell'IFRS 9 sono soddisfatti. Al momento della rilevazione iniziale, il Gruppo non ha designato passività finanziarie al fair value con variazioni rilevate a conto economico.
Questa è la categoria maggiormente rilevante per il Gruppo. Dopo la rilevazione iniziale, i finanziamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.
Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel prospetto dell'utile/(perdita).
Le garanzie finanziarie passive emesse dal Gruppo sono contratti che richiedono un pagamento per rimborsare il possessore di un titolo di debito a fronte di una perdita da esso subita a seguito dell'inadempienza del debitore nel pagamento alla scadenza prevista contrattualmente. I contratti di garanzia finanziaria sono inizialmente rilevati
come passività al fair value, incrementati dei costi di transazione direttamente attribuibili all'emissione della garanzia. Successivamente, la passività è misurata al maggiore tra la migliore stima dell'esborso richiesto per far fronte all'obbligazione garantita alla data di bilancio e l'ammontare inizialmente rilevato, al netto degli ammortamenti cumulati.
Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero onorata. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio di eventuali differenze tra i valori contabili.
Un'attività e una passività finanziaria possono essere compensate e il saldo netto esposto nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, se esiste un diritto legale attuale a compensare gli importi rilevati contabilmente e vi sia l'intenzione di estinguere il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività.
Il Gruppo utilizza strumenti finanziari derivati tra i quali: contratti a termine in valuta e swap su tassi di interesse per coprire rispettivamente, i propri rischi di cambio valutario e i rischi di tasso di interesse. Tali strumenti finanziari derivati sono inizialmente rilevati al fair value alla data in cui il contratto derivato è sottoscritto e, successivamente, sono valutati nuovamente al fair value. I derivati sono contabilizzati come attività finanziarie quando il fair value è positivo e come passività finanziarie quando il fair value è negativo.
Eventuali utili o perdite derivanti dalle variazioni di fair value dei derivati sono rilevate direttamente nel conto economico, fatta eccezione per la parte efficace delle coperture dei flussi di cassa, che è rilevata tra le altre componenti di conto economico complessivo e successivamente riclassificato nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio quando lo strumento di copertura influenza l'utile o la perdita.
Ai fini dell'hedge accounting, le coperture sono classificate come:
All'avvio di un'operazione di copertura, il Gruppo designa e documenta formalmente il rapporto di copertura, cui intende applicare l'hedge accounting, i propri obiettivi nella gestione del rischio e la strategia perseguita. La documentazione include l'identificazione dello strumento di copertura, dell'elemento o operazione oggetto di copertura, della natura del rischio e delle modalità con cui l'impresa intende valutare l'efficacia della copertura nel compensare l'esposizione alle variazioni del fair value dell'elemento coperto o dei flussi di cassa riconducibili al rischio coperto. Ci si attende che queste coperture siano altamente efficaci nel compensare l'esposizione dell'elemento coperto rispetto a variazioni del fair value o dei flussi finanziari attribuibili al rischio coperto e vengono valutate su base continuativa per determinare se tali coperture si siano effettivamente dimostrate altamente efficaci negli esercizi per i quali sono state designate come operazioni di copertura.
Le operazioni che soddisfano i rigorosi criteri per l'hedge accounting sono contabilizzate come segue:
La variazione del fair value dei derivati di copertura sui tassi di interesse è rilevata nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio tra gli oneri finanziari. La variazione del fair value degli strumenti di copertura attribuibile all'elemento coperto è rilevata come parte del valore di carico dell'elemento coperto ed è inoltre rilevato nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio negli oneri finanziari.
Per quanto riguarda le coperture del fair value riferite a elementi contabilizzati secondo il criterio del costo ammortizzato, ogni rettifica del valore contabile è ammortizzata nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio lungo il periodo residuo della copertura utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo (TIE). L'ammortamento così determinato può iniziare non appena esiste una rettifica, ma non può estendersi oltre la data in cui l'elemento oggetto di copertura cessa di essere rettificato per effetto delle variazioni del fair value attribuibili al rischio oggetto di copertura.
Se l'elemento coperto è cancellato, il fair value non ammortizzato è rilevato immediatamente nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.
La porzione di utile o perdita sullo strumento coperto, relativa alla parte di copertura efficace, è rilevata nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo nella riserva di "cash flow hedge", mentre la parte non efficace è rilevata direttamente nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.
Prima del 1 ° gennaio 2018, il Gruppo ha designato tutti i contratti a termine come strumenti di copertura. Eventuali utili o perdite derivanti dalle variazioni del fair value dei derivati sono stati rilevati direttamente a conto economico, fatta eccezione per la parte efficace delle coperture di flussi finanziari, che sono stati rilevati in OCI e successivamente rigirati a conto economico quando la voce di copertura influenza il conto economico.
A partire dal 1 ° gennaio 2018, il Gruppo designa solo la componente spot dei contratti a termine come strumento di copertura. La componente forward è cumulativamente rilevata in OCI in una voce separata.
Gli importi accumulati tra le altre componenti di conto economico complessivo sono contabilizzati, a seconda della natura della transazione coperta sottostante. Se l'operazione oggetto di copertura comporta successivamente la rilevazione di una componente non finanziaria, l'importo accumulato nel patrimonio netto viene rimosso dalla componente separata del patrimonio netto e incluso nel valore di costo o altro valore di carico dell'attività o passività coperta. Questa non è considerata una riclassifica delle poste rilevate in OCI per il periodo. Ciò vale anche nel caso di operazione programmata coperta di un'attività non finanziaria o di una passività non finanziaria che diventa successivamente un impegno irrevocabile al quale si applica la contabilizzazione delle operazioni di copertura di fair value.
Per qualsiasi altra copertura di flussi finanziari, l'importo accumulato in OCI è riclassificato a conto economico come una rettifica di riclassificazione nello stesso periodo o nei periodi durante i quali i flussi finanziari coperti impattano il conto economico.
Se la contabilizzazione di copertura del flusso di cassa viene interrotta, l'importo accumulato in OCI deve rimanere tale se si prevede che i flussi futuri di cassa coperti si verificheranno. Altrimenti, l'importo dovrà essere immediatamente riclassificato nell'utile/(perdita) dell'esercizio come rettifica da riclassificazione. Dopo la sospensione, una volta che il flusso di cassa coperto si verifica, qualsiasi importo accumulato rimanente in OCI deve essere contabilizzato a seconda della natura della transazione sottostante come precedentemente descritto.
Le partecipazioni in altre imprese che non hanno un prezzo di mercato quotato in un mercato attivo e il cui fair value non può essere misurato attendibilmente sono iscritte al costo di acquisto o di sottoscrizione, comprensivo degli oneri accessori, eventualmente ridotto per perdite di valore. Quando vengono meno i motivi delle
svalutazioni effettuate, le partecipazioni sono rivalutate nei limiti delle svalutazioni medesime con imputazione dell'effetto a conto economico. Il rischio derivante da eventuali perdite eccedenti il patrimonio netto è rilevato in un apposito fondo nella misura in cui la partecipante è impegnata ad adempiere a obbligazioni legali o implicite nei confronti dell'impresa partecipata o comunque a coprire le sue perdite.
Le rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo e di prodotti in corso di lavorazione/semilavorati sono valutate al minore tra il costo di acquisto, comprensivo degli oneri accessori, ed il valore netto di presumibile realizzo desumibile dall'andamento del mercato. Il costo delle rimanenze comprende i costi di acquisto e gli altri costi sostenuti per portare le rimanenze nel luogo e nelle condizioni attuali ad esclusione degli oneri finanziari.
Le rimanenze rappresentate da prodotti agricoli al momento del raccolto, come definito dallo IAS 41, sono valutate al prezzo di mercato corrispondente al fair value rilevato nelle borse merci locali alla data di raccolto, al netto dei costi stimati al punto di vendita.
Il metodo utilizzato per la determinazione del costo delle rimanenze è rappresentato dal costo medio ponderato per le materie prime e di consumo e i prodotti finiti acquistati ai fini della successiva commercializzazione, e dal costo dei materiali e dagli altri costi diretti sostenuti, tenuto conto dello stato di avanzamento del processo produttivo, per i prodotti in corso di lavorazione/semilavorati e i prodotti finiti di produzione.
Il valore netto di presumibile realizzo è costituito dal normale prezzo stimato di vendita dedotti i costi stimati di completamento e i costi stimati per realizzare la vendita. Le rimanenze obsolete e/o a lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro presunta possibilità di utilizzo o di realizzo futuro. La svalutazione viene eliminata negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della stessa.
Le rimanenze di vino sfuso e semilavorati sono classificate come correnti o non correnti a seconda delle proiezioni dei tempi di imbottigliamento ed immissione sul mercato sviluppate dal Gruppo.
Lo IAS 36 richiede di valutare ad ogni chiusura di bilancio l'esistenza di perdite di valore (impairment test) delle immobilizzazioni materiali e immateriali in presenza di indicatori che facciano ritenere che tale problematica possa sussistere. Nel valutare se esistono indicatori che le attività a vita utile definita possano aver subito una perdita di valore, si considerano fonti di informazione interne ed esterne. Relativamente alle fonti interne si considera se si siano verificati nell'esercizio significativi cambiamenti nell'uso dell'attività e se l'andamento economico dell'attività risulti diverso da quanto previsto. Per le fonti esterne, invece, si considera se vi siano discontinuità tecnologiche o di mercato o normative in grado di ridurre il valore dell'attività.
Indipendentemente dal fatto che vi siano indicazioni interne o esterne di riduzioni di valore, le attività immateriali con vita utile indefinita e l'avviamento sono sottoposte almeno una volta l'anno alla verifica dell'eventuale esistenza di perdite durevoli di valore, come richiesto dallo IAS 36. In entrambi i casi di verifica del valore contabile delle attività immateriali a vita utile definita o di verifica del valore contabile delle attività immateriali a vita utile indefinita e dell'avviamento, viene effettuata una stima del valore recuperabile.
La perdita di valore dell'avviamento è determinata valutando il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi finanziari (o gruppo di unità generatrice di flussi finanziari) cui l'avviamento è riconducibile.
Il valore recuperabile è il maggiore fra il fair value di un'attività o di una CGU di flussi finanziari al netto dei costi di vendita e il suo valore d'uso e viene determinato per singola attività, tranne quando tale attività non generi flussi finanziari che siano ampiamente indipendenti da quelli generati da altre attività o gruppi di attività; nel qual caso viene stimato il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi di cassa cui l'attività appartiene. Se il valore contabile di un'attività o unità generatrice di flussi finanziari è superiore al suo valore recuperabile, tale attività, avendo subito una perdita di valore, è conseguentemente svalutata fino a adeguarla al valore recuperabile. Nel determinare il valore d'uso, vengono scontati al valore attuale i flussi finanziari stimati futuri, utilizzando un tasso
di attualizzazione che riflette le valutazioni di mercato relative al valore temporale del denaro e i rischi specifici dell'attività.
Ai fini della stima del valore d'uso i flussi finanziari futuri sono ricavati dai piani aziendali, i quali costituiscono la migliore stima effettuabile in relazione alle condizioni economiche previste nel periodo di piano. Il Gruppo basa il proprio test di impairment su budget dettagliati e calcoli previsionali, predisposti separatamente per ogni unità generatrice di flussi di cassa del Gruppo cui sono allocati attività individuali. Questi budget e calcoli previsionali coprono generalmente un periodo di tre anni. Per proiettare i futuri flussi di cassa oltre il terzo anno viene calcolato un tasso di crescita a lungo termine. I flussi finanziari futuri sono stimati facendo riferimento alle condizioni correnti: le stime pertanto non considerano né i benefici derivanti da ristrutturazioni future in cui il Gruppo non è ancora impegnato, né gli investimenti futuri di miglioramento o di ottimizzazione dell'attività o dell'unità. Le perdite di valore subite da attività in funzionamento sono rilevate a conto economico nelle categorie di costo coerenti con la funzione dell'attività che ha evidenziato la perdita di valore.
A ogni data di redazione del bilancio viene valutata, inoltre, l'eventuale esistenza di indicazioni del venir meno (o della riduzione) di perdite di valore precedentemente rilevate e, qualora tali indicazioni esistano, viene stimato il valore recuperabile. Il valore di un'attività precedentemente svalutata, ad eccezione dell'avviamento, può essere ripristinato solo se vi sono stati cambiamenti nelle stime utilizzate per determinare il valore recuperabile dell'attività dopo l'ultima rilevazione di una perdita di valore. In tal caso il valore contabile a seguito di un ripristino di valore non deve eccedere il valore contabile che sarebbe stato determinato (al netto di svalutazione o ammortamento) se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti. Ogni ripristino viene rilevato quale provento a conto economico, tranne quando l'attività è iscritta ad un importo rivalutato, caso in cui il ripristino è trattato come un aumento della rivalutazione. Dopo che è stato rilevato un ripristino di valore, la quota di ammortamento dell'attività è rettificata nei periodi futuri, al fine di ripartire il valore contabile modificato dell'attività, al netto di eventuali valori residui, sistematicamente lungo la restante vita utile.
Le disponibilità liquide e i depositi a breve termine comprendono il denaro in cassa e i depositi a vista e a breve termine con scadenza non oltre i tre mesi, che non sono soggetti a rischi significativi legati alla variazione di valore. Ai fini della rappresentazione nel rendiconto finanziario consolidato, le disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono rappresentati dalle disponibilità liquide come definite sopra, al netto degli scoperti bancari in quanto questi sono considerati parte integrante della gestione di liquidità del Gruppo.
Le azioni proprie riacquistate sono rilevate al costo e portate in diminuzione del patrimonio netto. L'acquisto, la vendita o la cancellazione di azioni proprie non danno origine a nessun profitto o perdita nel conto economico. La differenza tra il valore di acquisto e il corrispettivo, in caso di riemissione, è rilevata nella riserva sovraprezzo azioni.
Gli accantonamenti a fondi per rischi e oneri sono effettuati quando il Gruppo deve far fronte ad un'obbligazione attuale (legale o implicita) risultante da un evento passato, è probabile un'uscita di risorse per far fronte a tale obbligazione ed è possibile effettuare una stima affidabile del suo ammontare. Quando il Gruppo ritiene che un accantonamento al fondo rischi e oneri sarà in parte o del tutto rimborsato, per esempio nel caso di rischi coperti da polizze assicurative, l'indennizzo è rilevato in modo distinto e separato nell'attivo se, e solo se, esso risulta praticamente certo. In tal caso, il costo dell'eventuale accantonamento è presentato nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio al netto dell'ammontare rilevato per l'indennizzo.
Se l'effetto del valore del denaro nel tempo è significativo, gli accantonamenti sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette, ove adeguato, i rischi specifici delle passività. Quando la passività viene attualizzata, l'incremento dell'accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario.
I benefici erogati ai dipendenti in coincidenza o successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro si suddividono in funzione della natura economica in piani a contribuzione definita e piani a benefici definiti. Nei piani a contribuzione definita, l'obbligazione legale o implicita dell'impresa è limitata all'ammontare dei contributi da versare. Nei piani a benefici definiti l'obbligazione dell'impresa consiste nel concedere ed assicurare i benefici concordati ai dipendenti: conseguentemente i rischi attuariali e di investimento ricadono sull'impresa.
Sino al 31 dicembre 2006, il TFR per le società italiane del Gruppo rientrava nell'ambito dei piani successivi al rapporto di lavoro del tipo "piani a benefici definiti" ed era valutato utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito effettuato da attuari indipendenti. Tale calcolo consiste nello stimare l'importo del beneficio che un dipendente riceverà alla data presunta di cessazione del rapporto di lavoro utilizzando ipotesi demografiche (ad esempio tasso di mortalità e tasso di rotazione del personale) ed ipotesi finanziarie (ad esempio tasso di sconto e incrementi retributivi futuri). L'ammontare così determinato viene attualizzato e riproporzionato sulla base delle anzianità maturate rispetto all'anzianità totale.
In seguito alla riforma introdotta con la Legge n. 296 del 27 dicembre 2006, il TFR delle società italiane del Gruppo, per la parte maturata a decorrere dal 1° gennaio 2007, è da considerarsi sostanzialmente assimilabile ai "piano a contribuzione definita". In particolare, tali modificazioni hanno introdotto la possibilità di scelta da parte del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturando: i nuovi flussi di TFR possono essere, in aziende con più di 50 dipendenti, indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche prescelte o trasferiti al Fondo di Tesoreria presso l'INPS.
Relativamente alla presentazione nel conto economico delle diverse componenti di costo relative al TFR si è ritenuto di applicare la modalità di contabilizzazione consentita dallo IAS 19 che richiede il riconoscimento separato nel conto economico delle componenti di costo legate alla prestazione lavorativa (classificate nell'ambito del costo del lavoro) e gli oneri finanziari netti (classificati nell'ambito dell'area finanziaria), e l'iscrizione degli utili e perdite attuariali che derivano dalla misurazione in ogni esercizio della passività e attività tra i componenti di conto economico complessivo. L'utile o perdita derivante dall'effettuazione del calcolo attuariale dei piani a benefici definiti (TFR) è interamente iscritto nel conto economico complessivo.
La predisposizione del bilancio consolidato e delle relative Note esplicative in applicazione dei principi contabili internazionali (IAS/IFRS) richiede da parte degli Amministratori l'effettuazione di stime e assunzioni che, in talune circostanze, si fondano su dati storici e che possono avere effetto sui valori espressi in bilancio. Le assunzioni derivanti alla base delle stime sono riviste periodicamente e i relativi effetti sono riflessi a conto economico nell'esercizio in cui si manifestano.
Si riepilogano di seguito le principali assunzioni utilizzate nei processi di stima e le fonti di incertezza, per le quali potrebbero emergere in futuro rettifiche significative al valore contabile delle attività e passività. Relativamente alle valutazioni e stime effettuate in seguito alla pandemia di COVID-19 si rinvia a quanto descritto nella Relazione sulla Gestione.
Le Imposte differite attive sono rilevate a fronte delle differenze temporanee deducibili fra i valori delle attività e delle passività espressi in bilancio rispetto al corrispondente valore fiscale e delle perdite fiscali riportabili, nella misura in cui sia probabile l'esistenza di adeguati utili futuri fiscalmente imponibili, a fronte dei quali tali perdite potranno essere utilizzate. Una valutazione discrezionale è richiesta agli amministratori per determinare l'ammontare delle Imposte differite attive che possono essere contabilizzate che dipende dalla stima della probabile manifestazione temporale e dell'ammontare dei futuri utili fiscalmente imponibili.
Il fondo svalutazione crediti riflette la stima delle perdite attese sui crediti commerciali iscritti a bilancio e non coperti da eventuale assicurazione crediti, al fine di ricondurre il valore dei crediti al loro presumibile valore di realizzo. La Società applica l'approccio semplificato e registra le perdite attese su tutti i crediti commerciali in base alla durata residua, definendo un criterio per lo stanziamento basato sull'esperienza storica della Società relativamente alle perdite su crediti, rettificato anche per tener conto di fattori previsionali specifici riferiti ai creditori ed all'ambiente economico. L'ammontare delle perdite attese è sensibile ai cambiamenti delle circostanze e delle condizioni economiche previste.
Il Gruppo verifica, ad ogni data di bilancio, se ci sono indicatori di riduzioni durevoli di valore per tutte le attività non finanziarie. Nel caso in cui si evidenzi una perdita di valore, il valore contabile è allineato al relativo valore recuperabile. L'avviamento e le altre attività immateriali a vita utile indefinita sono sottoposti annualmente a verifica per identificare eventuali riduzioni di valore. Il valore recuperabile delle attività non correnti è normalmente determinato con riferimento al valore d'uso, sulla base del valore attuale dei flussi finanziari attesi dall'uso continuativo dell'attività. La verifica comporta quindi anche la scelta di un tasso di attualizzazione adeguato al calcolo del valore attuale dei flussi attesi.
Gli ammortamenti dei beni a vita utile definita delle immobilizzazioni materiali, del diritto d'uso, delle immobilizzazioni immateriali richiedono una valutazione discrezionale da parte degli amministratori, che a ogni data di bilancio viene rivista al fine di verificare che gli importi iscritti siano rappresentativi della miglior stima dei costi che eventualmente saranno affrontati dalla Società e, nel caso in cui si rilevino variazioni significative, gli importi vengono rivisti ed aggiornati.
Gli Amministratori effettuano stime per le svalutazioni di magazzino e per altri rischi e oneri. In particolare, a fronte di contenziosi di varia natura che vedono il Gruppo coinvolto in veste di parte passiva, gli Amministratori hanno fatto ricorso a stime ed assunzioni nel determinare il grado di probabilità di insorgenza di una effettiva passività in capo al Gruppo e, nel caso in cui il rischio sia stato valutato come probabile, nel determinare l'importo da accantonare a fronte dei rischi identificati.
Il valore di iscrizione in bilancio dei piani a benefici definiti è determinato utilizzando valutazioni attuariali, che richiedono l'elaborazione di ipotesi circa i tassi di sconto, il tasso atteso di rendimento degli impieghi, i futuri incrementi salariali, i tassi di mortalità ed il futuro incremento delle pensioni. Il Gruppo ritiene ragionevoli i tassi stimati dagli attuari per le valutazioni alla data di chiusura dell'esercizio, ma non si esclude che futuri significativi cambiamenti nei tassi possano comportare effetti significativi sulla passività iscritta a bilancio.
In seguito all'applicazione dell'IFRS16, sono state effettuate stime contabili significative in relazione a:
L'avviamento, pari ad euro migliaia 14.825, è costituito dal goodwill acquisito a seguito della fusione che ha interessato la capogruppo Masi Agricola S.p.A. (CGU 1) nel 2006, pari ad euro migliaia 13.510, dal goodwill originato dall'acquisizione Masi Tupungato (CGU 1) per euro migliaia 444 e dal goodwill originato dall'acquisizione da parte del Gruppo del 60% del capitale sociale delle realtà afferenti al Gruppo Canevel (CGU 2) a fine 2016, pari ad euro migliaia 871.
Le CGU sono state identificate come sopra detto. Per determinarne il valore d'uso si è calcolato il valore attuale dei flussi finanziari futuri, stimati applicando tassi di attualizzazione che riflettono le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività, e tassi di crescita terminali in linea con il livello di inflazione. Per entrambe le CGU, il valore d'uso è stato calcolato attualizzando i flussi di risultato attesi previsti dal 2022 al 2026, calcolando il Valore terminale sulla base dell'ultimo flusso di previsione analitica (attualizzato con rendita perpetua al tasso WACC).
I flussi così determinati sono stati attualizzati ad un tasso di sconto (WACC), definito come il costo medio del capitale che riflette le valutazioni correnti di mercato del costo del debito e il costo del capitale (rendimento di mercato) di ogni CGU.
Sulla base dei dati sopra esposti:
La variazione rispetto al precedente esercizio scaturisce dal mutato scenario economico e relativi effetti in termini di tassi di interesse.
Dal test di impairment effettuato non è quindi emersa la necessità di effettuare alcuna svalutazione.
È stata inoltre effettuata un'analisi di sensitività dei risultati per le CGU in esame in base alla quale il valore d'uso rimane ampliamente superiore al capitale investito nelle stesse.
Confluiscono nella voce i beni esposti nel seguente dettaglio:
| Altre immobilizzazioni immateriali | 31 dic 2021 | 31 dic 2020 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Diritti di brevetto industriale e di utilizzo di opere dell'ingegno |
418.386 | 101.992 | 316.395 |
| Concessioni, licenze, marchi e diritti simili | 190.745 | 185.298 | 5.447 |
| Altre | 0 | 3.223 | (3.223) |
| immobilizzazioni immateriali In corso | 0 | 321.692 | (321.692) |
| Totale | 609.131 | 612.205 | (3.074) |
| Diritti di brevetto industr. e d'utilizzo opere ingegno |
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili |
Altre | Immob. in corso |
Totale | |
|---|---|---|---|---|---|
| Costo storico a inizio periodo | 1.060.122 | 552.899 | 16.116 | 321.692 | 1.950.829 |
| Incrementi periodo | 165.010 | 48.020 | 0 | 0 | 213.030 |
| Riclassifiche | 321.692 | 0 | 0 | (321.692) | 0 |
| Inflazione | 0 | 622 | 0 | 0 | 622 |
| Delta cambi | 0 | (155) | 0 | 0 | (155) |
| Decrementi periodo | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Costo storico a fine periodo | 1.546.824 | 601.386 | 16.116 | 0 | 2.164.325 |
| Fondo Ammortamento a inizio periodo | (958.130) | (367.601) | (12.892) | 0 | (1.338.624) |
| Incrementi periodo | (170.307) | (43.040) | (3.223) | 0 | (216.570) |
| Inflazione | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Delta cambi | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Decrementi periodo | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Fondo Ammortamento a fine periodo | (1.128.438) | (410.641) | (16.116) | 0 | (1.555.194) |
| Valore netto contabile a fine periodo | 418.386 | 190.745 | 0 | 0 | 609.131 |
Nella tabella seguente sono riportate le variazioni intervenute nell'esercizio.
Si riportano di seguito le principali variazioni intervenute:
Si segnala che non si è reso necessario eseguire svalutazioni o ripristini di valore nel corso dell'anno.
Confluiscono nella voce i beni esposti nel seguente dettaglio:
| Attività materiali | 31 dic 2021 | 31 dic 2020 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Terreni e Fabbricati | 48.155.803 | 46.522.550 | 1.633.254 |
| Impianti e macchinari | 3.864.468 | 3.965.659 | (101.191) |
| Attrezzature industriali e commerciali | 4.240.000 | 3.317.621 | 922.380 |
| Altri beni | 741.018 | 760.811 | (19.793) |
| Immobilizzazioni in corso | 9.263.972 | 6.832.117 | 2.431.856 |
| Totale | 66.265.261 | 61.398.757 | 4.866.504 |

| Terreni e Fabbricati |
Impianti e macchinari |
Attrezz. Industr. e commerc. |
Altri beni | Immob. in corso |
Totale | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Costo storico a inizio periodo | 56.433.916 | 14.810.459 | 10.686.572 | 3.906.197 | 6.832.117 | 92.669.261 |
| Incrementi periodo | 1.220.579 | 573.889 | 1.034.014 | 63.546 | 3.832.746 | 6.724.774 |
| Riclassifiche | 935.197 | 21.641 | 398.077 | 99.562 | (1.358.071) | 96.406 |
| Inflazione | 653.164 | 0 | 600.378 | 129.950 | 34.188 | 1.417.680 |
| Delta Cambi | (162.839) | 0 | (136.572) | (32.241) | (61.719) | (393.370) |
| Decrementi periodo | (7.290) | (44.765) | (20.859) | (3.788) | (15.288) | (91.990) |
| Costo storico a fine periodo | 59.072.727 | 15.361.224 | 12.561.611 | 4.163.226 | 9.263.972 | 100.422.760 |
| Fondo Ammortamento a inizio periodo |
(9.911.366) | (10.844.800) | (7.368.951) | (3.145.387) | 0 | (31.270.504) |
| Incrementi periodo | (847.205) | (682.353) | (618.163) | (219.118) | 0 | (2.366.839) |
| Riclassifiche | (75.079) | 0 | 0 | 0 | 0 | (75.079) |
| Inflazione | (120.639) | 0 | (473.370) | (80.981) | 0 | (674.990) |
| Delta Cambi | 30.076 | 0 | 118.015 | 20.189 | 0 | 168.280 |
| Decrementi periodo | 7.290 | 30.397 | 20.859 | 3.088 | 0 | 61.633 |
| Fondo Ammortamento a fine periodo |
(10.916.924) | (11.496.756) | (8.321.611) | (3.422.208) | 0 | (34.157.499) |
| Valore netto contabile a fine periodo |
48.155.803 | 3.864.468 | 4.240.000 | 741.018 | 9.263.972 | 66.265.261 |
Le principali variazioni registrate nel periodo, oltre agli ammortamenti e all'effetto della ri-misurazione delle poste della controllata Arboleda in ragione del regime di iperinflazione riscontrato in relazione al pesos argentino, vengono descritte di seguito.
Gli incrementi nella voce Terreni e fabbricati, sono relativi all'acquisto di terreni agricoli (con fabbricati) da parte della controllata Società Agricola Strà del Milione, per complessivi euro 917 migliaia e a migliorie nella cantina di Valdobbiadene per euro 86 migliaia.
Sulla stessa voce si registrano inoltre delle riclassifiche, prevalentemente derivanti dagli Immobilizzazioni in corso, che sono legate a (i) la conclusione di quota parte dei lavori del complesso edilizio di ampliamento e rinnovamento della Cantina Storica Boscaini a Valgatara (per euro 624 migliaia) (ii) gli investimenti nella tenuta di Lazise (per euro 117 migliaia) e (iii) a Monaco (per euro 97 migliaia).
I movimenti nella voce Impianti e macchinari, riguardano principalmente per gli investimenti nei nuovi impianti di pigiatura acquistati dalla Controllante e dalla controllata Canevel Spumanti, per complessivi euro 440 migliaia, e nei relativi impianti elettrici.
Le Attrezzature industriali e commerciali registrano investimenti in attrezzatura da parte della controllata Masi Wine Bar Munich (per euro 831 migliaia, di cui 350 migliaia contabilizzati fra gli immobilizzi in corso nel 2020) e nelle nuove autoclavi della controllata Canevel per complessivi euro 300 migliaia, e nuovi vinificatori della controllante per euro 212 migliaia.
Gli Altri beni materiali si movimentano principalmente per le migliorie sui server e la rete aziendale legati al nuovo ERP (che per euro 100 migliaia riclassificati dalle Immobilizzazioni in corso), oltre a macchine d'ufficio elettroniche e mobili d'ufficio.
I movimenti delle Immobilizzazioni in corso, oltre ai decrementi sopra citati, riguardano la prosecuzione dei lavori di ampliamento della cantina di Valgatara e dell'edificazione del Masi Operations & Visitor Center. Si rimanda alla
Relazione sulla Gestione per una più approfondita descrizione dei progetti di ampliamento ed innovazione intrapresi dal Gruppo.
L'effetto netto dell'inflazione crescente e del delta cambi in peggioramento rispetto ai saldi di apertura della controllata argentina Masi Tupungato Vigneti La Arboleda trasversalmente a tutte le categorie di cespiti, ha portato un incremento del valore netto contabile delle immobilizzazioni materiali della stessa di circa euro 518 migliaia.
Oltre all'effetto dell'ammortamento, i decrementi principali dell'esercizio si sono registrati fra gli impianti e macchinari enologici e di vinificazione a seguito di vendite e di rottamazioni.
Il fondo ammortamento è aumentato in seguito agli ammortamenti dell'esercizio e agli effetti sulla controllata argentina, compensati dai decrementi per le dismissioni/cessioni appena citati.
Confluiscono nella voce i beni esposti nel seguente dettaglio:
| Attività agricole e biologiche | 31 dic 2021 | 31 dic 2020 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Impianti di vigneto | 6.148.105 | 6.220.725 | (72.620) |
| Totale | 6.148.105 | 6.220.725 | (72.620) |
Nella tabella seguente sono riportate le variazioni intervenute nell'esercizio.
| Impianti di vigneto | Totale | |
|---|---|---|
| Costo storico a inizio periodo | 11.078.301 | 11.078.301 |
| Incrementi periodo | 252.758 | 252.758 |
| Riclassifiche | (96.406) | (96.406) |
| Inflazione | 615.003 | 615.003 |
| Delta Cambi | (153.090) | (153.090) |
| Decrementi periodo | 0 | 0 |
| Costo storico a fine periodo | 11.696.567 | 11.696.567 |
| Fondo Ammortamento a inizio periodo | (4.857.576) | (4.857.576) |
| Incrementi periodo | (497.275) | (497.275) |
| Riclassifiche | 75.079 | 75.079 |
| Inflazione | (357.923) | (357.923) |
| Delta Cambi | 89.233 | 89.233 |
| Decrementi periodo | 0 | 0 |
| Fondo Ammortamento a fine periodo | (5.548.461) | (5.548.461) |
| Valore netto contabile a fine periodo | 6.148.105 | 6.148.105 |
La movimentazione principale dell'esercizio, oltre all'effetto della rimisurazione delle poste della controllata Arboleda in ragione del regime di iperinflazione riscontrato in relazione al pesos argentino descritto al precedente paragrafo (pari a euro 193 migliaia), è relativa agli investimenti nei nuovi impianti di vigneto effettuati dalla Capogruppo a Soave e in Toscana, dalla controllata Strà del Milione in Veneto e Trentino e dalla controllata Le Vigne di Canevel.

Si evidenzia inoltre una riclassifica sui saldi iniziali dalla voce Attività agricole e biologiche alla voce Terreni e Fabbricati, resasi necessaria al fine di fornire una più trasparente e corretta rappresentazione contabile.
Si riporta di seguito il dettaglio delle attività per diritti d'uso delle immobilizzazioni materiali in locazione, riconosciuti per la prima volta in bilancio dal 1° gennaio 2019 (data di prima applicazione del principio contabile IFRS 16).
| Attività per diritti d'uso | 31 dic 2021 | 31 dic 2020 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Terreni e Fabbricati | 8.817.705 | 9.621.545 | (803.840) |
| Impianti e macchinari | 118.078 | 117.319 | 759 |
| Attrezzature industriali e commerciali | 41.346 | 35.085 | 6.261 |
| Altri beni | 321.275 | 503.118 | (181.843) |
| Totale | 9.298.405 | 10.277.068 | (978.663) |
La voce Partecipazioni è dettagliata come segue:
| Partecipazioni | 31 dic 2021 | 31 dic 2020 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Altre imprese partecipate | 27.001 | 48.501 | (21.500) |
| Altre imprese | 41.797 | 41.797 | 0 |
| Totale | 68.798 | 90.298 | (21.500) |
| Altre imprese partecipate | 31 dic 2021 | 31 dic 2020 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Premium Wine Selection S.r.l. | 27.000 | 27.000 | 0 |
| Pian di Rota S.r.l. in liquidazione | 0 | 21.500 | (21.500) |
| Venezianische Weinbar AG | 1 | 1 | 0 |
| Totale | 27.001 | 48.501 | (21.500) |
| Altre imprese partecipate |
Città o Stato Estero |
Capitale Sociale |
Utile (Perdita) |
Patrimonio netto |
Quota posseduta % |
Quota posseduta in euro |
Valore a bilancio 31 dic 2021 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Premium Wine Selection S.r.l. |
Verona | 90.000 | 280.685 | 1.629.550 | 30% | 488.865 | 27.000 |
| Venezianische Weinbar AG |
Svizzera | 92.575 | (539.239) | (1.811.394) | 30% | (543.418) | 1 |
| Totale | 27.001 |
Si precisa che i valori sono stati desunti dagli ultimi bilanci disponibili, ovvero i bilanci chiusi al 31 dicembre 2020.
Nel corso del primo semestre 2021 si è proceduto con l'eliminazione contabile della partecipazione nella Società Agricola Pian di Rota S.r.l. in liquidazione, cancellata dal registro delle imprese nel 2021.
Relativamente a Venezianische Weinbar AG i cambi di conversione utilizzati sono a livello patrimoniale il cambio puntuale al 31/12/2020, mentre a livello economico il cambio medio annuale 2020. Il valore della partecipazione è stato interamente svalutato in ragione del patrimonio netto negativo della partecipata e dell'andamento del business non più soddisfacente e particolarmente penalizzato dal Covid-19.
Si segnala che nessuna partecipazione immobilizzata ha subito cambi di destinazione e su nessuna esistono restrizioni alla disponibilità da parte della società partecipante, né esistono diritti d'opzione o altri privilegi. Nessuna società partecipata ha deliberato nel corso dell'esercizio aumenti di capitale a pagamento o gratuito. Nessuna operazione significativa è stata realizzata con le altre società partecipate.
La voce ammonta ad euro 41.789 e non ha subito variazioni rispetto all'esercizio precedente.
Comprendono le seguenti voci:
| Altre attività finanziarie non correnti | 31 dic 2021 | 31 dic 2020 | Variazione |
|---|---|---|---|
| titoli | 5.987.582 | 0 | 5.987.582 |
| verso altre imprese partecipate | 41.001 | 42.001 | (1.000) |
| verso altri | 14.360 | 13.833 | 527 |
| Totale | 6.042.943 | 55.834 | 5.987.109 |
La voce titoli rappresenta l'investimento in titoli obbligazionari e in Fondi comuni di investimento / Sicav / Sicaf / ETF, valutati al mark to market comunicato dalle banche di riferimento.
Le Altre attività finanziarie non correnti verso altre imprese partecipate sono relative al credito vantato verso K+ S.r.l., mentre le attività finanziarie non correnti verso altri si riferiscono a depositi cauzionali.
| Rimanenze di magazzino non correnti | 31 dic 2021 | 31 dic 2020 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati | 19.796.627 | 20.628.535 | (831.908) |
| Totale | 19.796.627 | 20.628.535 | (831.908) |
La voce è composta dalle rimanenze di vino sfuso e imbottigliato in invecchiamento e di semilavorati, classificati come non correnti in ragione delle proiezioni dei tempi di immissione sul mercato sviluppate dal Gruppo. L'incremento rispetto all'esercizio precedente è legato principalmente alle variazioni di prezzo di vino sfuso in invecchiamento.
La voce è composta da crediti di natura non finanziaria scadenti oltre l'esercizio, ed è dettagliata come segue:
| Altre attività non correnti | 31 dic 2021 | 31 dic 2020 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Crediti verso altre imprese partecipate | 177.500 | 177.500 | 0 |
| Crediti tributari (IVA Argentina) | 76.661 | 75.452 | 1.209 |
|---|---|---|---|
| Totale | 254.161 | 252.952 | 1.209 |
I Crediti verso altre imprese partecipate sono relativi ai crediti per utili deliberati dalla società partecipata Premium Wine Selection S.r.l..
La voce ammonta ad euro 1.014.030 (euro 943.618 al 31 dicembre 2020) e accoglie gli stanziamenti per imposte anticipate relative a differenze temporanee deducibili, per una descrizione delle quali si rinvia al relativo paragrafo 7.7.10 Imposte sul reddito.
| Rimanenze di magazzino | 31 dic 2021 | 31 dic 2020 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Materie prime, sussidiarie e di consumo | 3.985.913 | 2.831.436 | 1.154.477 |
| Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati | 14.236.362 | 14.844.805 | (608.443) |
| Prodotti finiti e merci | 12.154.987 | 10.311.681 | 1.843.306 |
| Acconti | 1.137.144 | 206.436 | 930.707 |
| Totale | 31.514.407 | 28.194.359 | 3.320.048 |
La voce include:
Si riporta di seguito la composizione della voce.
| Crediti commerciali | 31 dic 2021 | 31 dic 2020 | Variazione |
|---|---|---|---|
| verso clienti terzi | 14.613.099 | 11.692.318 | 2.920.781 |
| crediti lordi | 15.436.759 | 12.481.830 | 2.954.929 |
| fondo svalutazione crediti | (823.661) | (789.512) | (34.148) |
| verso altre imprese partecipate | 805.576 | 793.402 | 12.174 |
| Totale | 15.418.674 | 12.485.719 | 2.932.955 |
I crediti commerciali non maturano interessi. L'adeguamento al presumibile valore di realizzo è stato ottenuto mediante apposito fondo svalutazione crediti, ritenuto adeguato alla necessità di copertura del rischio.
Il fondo nel corso dell'esercizio ha subito le seguenti movimentazioni.

| Fondo svalutazione crediti | 31 dic 2021 | 31 dic 2020 |
|---|---|---|
| Fondo a inizio periodo | (789.512) | (742.088) |
| Accantonamenti | (105.074) | (122.213) |
| Utilizzi | 70.925 | 74.789 |
| Fondo a fine periodo | (823.661) | (789.512) |
Nella tabella che segue viene esposta la suddivisione dei crediti commerciali per area geografica al 31 dicembre 2021.
| Crediti commerciali - Suddivisione per area geografica |
Italia | Area CEE | Extra CEE | 31 dic 2021 |
|---|---|---|---|---|
| verso clienti terzi - lordi | 4.979.611 | 2.692.399 | 7.764.749 | 15.436.759 |
| verso altre imprese partecipate | 70.000 | 735.576 | 0 | 805.576 |
| Totale crediti commerciali lordi | 5.049.611 | 3.427.975 | 7.764.749 | 16.242.335 |
| Fondo svalutazione crediti | (823.661) | |||
| Totale | 15.418.674 |
I Crediti Tributari sono così dettagliati:
| Crediti tributari | 31 dic 2021 | 31 dic 2020 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Erario IRES | 1.101.148 | 1.883.035 | (781.887) |
| Erario IRAP | 12.387 | 148.805 | (136.418) |
| Erario IVA | 1.102.795 | 1.362.307 | (259.512) |
| Totale | 2.222.563 | 3.394.147 | (1.171.585) |
La voce è composta come segue:
| Altre attività correnti | 31 dic 2021 | 31 dic 2020 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Crediti verso altri | 1.155.589 | 262.696 | 892.894 |
| Ratei attivi | 26.891 | 7.632 | 19.259 |
| Risconti attivi | 666.974 | 682.749 | (15.774) |
| Totale | 1.849.455 | 953.076 | 896.379 |
Fra i Crediti verso altri sono contabilizzati Anticipi a fornitori, crediti per rimborsi assicurativi da ricevere, crediti verso Enasarco e crediti doganali della controllata argentina.
L'incremento rispetto all'esercizio precedente è principalmente relativo al credito verso l'INPS per contributi Covid-19 della Controllante e della controllata Canevel Spumanti, per complessivi euro 709.470.
Si segnala che al 31 dicembre 2021 non vi sono risconti aventi durata superiore a 5 anni.
La voce ammonta ad euro 1.033 e non ha subito variazioni rispetto all'esercizio precedente.

Il saldo rappresenta le disponibilità liquide e l'esistenza di numerario e di valori alla data di chiusura dell'esercizio, e sono dettagliate come segue:
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 31 dic 2021 | 31 dic 2020 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Depositi bancari e postali | 27.487.025 | 20.507.507 | 6.979.518 |
| Denaro e valori in cassa | 10.822 | 8.683 | 2.139 |
| Totale | 27.497.847 | 20.516.190 | 6.981.657 |
Per un'analisi delle variazioni intervenute si rimanda a quanto evidenziato in Relazione sulla Gestione relativamente alla posizione finanziaria netta.

Il patrimonio netto del Gruppo è costituito come segue:
| Patrimonio netto | 31 dic 2021 | 31 dic 2020 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Capitale sociale | 43.082.549 | 43.082.549 | 0 |
| Riserva legale | 4.921.152 | 4.867.905 | 53.247 |
| Altre riserve | 56.760.039 | 56.721.205 | 38.834 |
| Utili/(Perdita) a nuovo | 20.796.527 | 18.651.782 | 2.144.745 |
| Risultato d'esercizio | 5.399.266 | 882.281 | 4.516.984 |
| Patrimonio netto di gruppo | 130.959.532 | 124.205.722 | 6.753.810 |
| Patrimonio di terzi | 4.419.158 | 4.418.557 | 601 |
| Totale Patrimonio netto | 135.378.690 | 128.624.279 | 6.754.411 |
Per maggiori informazioni sulle variazioni si rinvia al Prospetto delle variazioni di patrimonio netto.
Nella tabella che segue viene esposto il dettaglio delle Altre riserve:
| Altre riserve | 31 dic 2021 | 31 dic 2020 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Riserva da sovrapprezzo delle azioni | 21.992.064 | 21.992.064 | 0 |
| Riserve di rivalutazione | 1.533.691 | 1.533.691 | 0 |
| Riserva straordinaria o facoltativa | 31.074.481 | 31.074.481 | 0 |
| Riserva per cambio principi contabili - FTA | 6.648.348 | 6.648.348 | 0 |
| Riserva attuariale | (66.697) | (77.939) | 11.242 |
| Riserva per utili su cambi | 0 | 16.651 | (16.651) |
| Riserva per conversione EURO | (4.721.819) | (4.633.012) | (88.807) |
| Riserva per operazioni di copertura di flussi finanziari attesi | (124.787) | (257.837) | 133.050 |
| Riserva sospensione utili Cà de Loi | 424.757 | 424.757 | 0 |
| Totale | 56.760.039 | 56.721.205 | 38.834 |
La riserva da sovrapprezzo azioni è stata generata dall'operazione di quotazione, avvenuta nel 2015.
La riserva di FTA accoglie tutte le differenze derivanti dalla prima applicazione dei principi contabili internazionali, per una disamina della quale si rinvia al bilancio consolidato al 31 dicembre 2017.
La riserva attuariale è generata dagli utili/(perdite) attuariali derivanti dalla valutazione ai sensi dello IAS 19 dei piani a benefici definiti.
Fra le riserve di rivalutazione è compresa la Riserva di riallineamento ex art. 110 D.L. 104 del 2020 (riserva in sospensione d'imposta), vincolata, pari al valore del riallineamento della differenza fra il (minore) valore fiscale ed i (maggiori) valori contabili dei fabbricati che erano stati precedentemente oggetto di rivalutazione civilistica nel 2006, resa possibile dal versamento di un'imposta sostitutiva pari al 3%. Il valore riallineato è pari ad euro 1.470.700, mentre l'imposta sostitutiva versata è pari a euro 44.121.
Si riporta di seguito il prospetto di riconciliazione tra il patrimonio e il risultato della Capogruppo e quelli consolidati.

| 31 dic 2021 | ||||
|---|---|---|---|---|
| Risultato | Patrimonio netto | |||
| Bilancio d'esercizio della Capogruppo | 5.063.198 | 130.701.340 | ||
| IFRS 16 intercompany | (66.743) | (266.602) | ||
| Delta cambi intercompany | (151.143) | 185 | ||
| Risultati società controllate pro-quota | 224.112 | 224.112 | ||
| Quota parte patrimonio netto iniziale | 0 | 11.171.273 | ||
| Storno valore di carico delle partecipazioni | 0 | (20.563.784) | ||
| Svalutazione e rivalutazione di partecipazioni | 400.000 | 100.000 | ||
| Differenza di consolidamento | 0 | 1.314.900 | ||
| Allocazione a terreni Strà | 0 | 667.113 | ||
| Allocazione a terreni Canevel | 0 | 6.628.762 | ||
| Allocazione a vigneti Canevel | (92.315) | 1.292.413 | ||
| Effetto fiscale delle allocazioni sopra elencate | 22.156 | (310.179) | ||
| Patrimonio netto di Gruppo | 5.399.266 | 130.959.532 | ||
| Patrimonio netto e Risultato di terzi | (5.277) | 4.419.158 | ||
| Patrimonio netto consolidato | 5.393.988 | 135.378.690 |
La composizione delle Passività finanziarie non correnti è la seguente:
| Passività Finanziarie non correnti | 31 dic 2021 | 31 dic 2020 | Variazione |
|---|---|---|---|
| verso banche | 18.824.813 | 22.830.070 | (4.005.257) |
| per obbligazioni | 10.860.441 | 0 | 10.860.441 |
| verso altri finanziatori | 326.435 | 0 | 326.435 |
| per diritti d'uso | 8.735.467 | 9.543.689 | (808.222) |
| Totale | 38.747.156 | 32.373.759 | 6.373.397 |
La situazione complessiva dei debiti per finanziamenti al 31 dicembre 2021 è la seguente:

| Se ne riporta di seguito il dettaglio al 31 dicembre 2021: | ||
|---|---|---|
| ------------------------------------------------------------ | -- | -- |
| Istituto finanziario | Erogazione iniziale |
31 dic 2021 | Durata residua 1 anno |
Durata residua 1/5 anni |
Oltre 5 anni |
|---|---|---|---|---|---|
| Unicredit 2017 -1 | 7.000.000 | 4.260.870 | 608.696 | 2.434.783 | 1.217.391 |
| Unicredit 2020 -1 | 6.250.000 | 5.956.821 | 1.177.121 | 4.779.699 | 0 |
| Intesa San Paolo 2020 - 1 (*) | 2.850.000 | 2.280.000 | 570.000 | 1.710.000 | 0 |
| Intesa San Paolo 2020 - 2 | 2.150.000 | 1.720.000 | 430.000 | 1.290.000 | 0 |
| Banco BPM | 3.000.000 | 2.257.850 | 747.359 | 1.510.491 | 0 |
| Credem | 3.000.000 | 2.341.352 | 663.204 | 1.678.148 | 0 |
| MPS Banca Verde | 4.650.000 | 1.717.897 | 281.580 | 1.261.995 | 174.322 |
| Ministero Sviluppo Economico | 484.238 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Unicredit 2017 -3 | 600.000 | 81.218 | 81.218 | - | - |
| Intesa San Paolo 2020 - 3/4 | 1.500.000 | 1.288.889 | 322.223 | 966.665,89 | - |
| Friuladria 2011 | 300.000 | 0 | 0 | - | - |
| Friuladria 2020 | 1.000.000 | 1.000.000 | 198.683 | 801.317,31 | - |
| Monte dei Paschi di Siena 2021 | 1.000.000 | 1.000.000 | 0 | 1.000.000,00 | - |
| Banco Credicoop (**) | 112.495 | 57.316 | 57.316 | 0 | 0 |
| totale debiti verso banche | 23.962.213 | 5.137.400 | 17.433.099 | 1.391.714 | |
| Sace Simest - 1/2/3 | 341.935 | 341.935 | 33.000 | 280.818 | 28.117 |
| Sace Simest - 4 | 21.000 | 21.000 | 3.500 | 17.500 | 0 |
| totale debiti verso altri | 362.935 | 36.500 | 298.318 | 28.117 | |
| Totale | 24.325.148 | 5.173.900 | 17.731.417 | 1.419.831 |
(*) regime agevolato di cui al D.P.R. 29 settembre 1973, N. 601
(**) originari 133.000\$ convertiti al cambio 31.12.2021
Di seguito la situazione all'anno precedente:
| Istituto finanziario | Erogazione iniziale |
31 dic 2020 | Durata residua 1 anno |
Durata residua 1/5 anni |
Oltre 5 anni |
|---|---|---|---|---|---|
| Unicredit 2017 -1 | 7.000.000 | 4.869.565 | 608.696 | 2.434.783 | 1.826.087 |
| Unicredit 2020 -1 | 6.250.000 | 6.250.000 | 293.179 | 742.150 | 5.214.670 |
| Intesa San Paolo 2020 - 1 (*) | 2.850.000 | 2.850.000 | 570.000 | 2.280.000 | 0 |
| Intesa San Paolo 2020 - 2 | 2.150.000 | 2.150.000 | 430.000 | 1.720.000 | 0 |
| Banco BPM | 3.000.000 | 3.000.000 | 742.150 | 2.257.850 | 0 |
| Credem | 3.000.000 | 3.000.000 | 658.648 | 2.341.352 | 0 |
| MPS Banca Verde | 4.650.000 | 1.987.089 | 269.192 | 1.206.476 | 511.421 |
| Ministero Sviluppo Economico |
484.238 | 49.496 | 49.496 | 0 | 0 |
| Unicredit 2017 -3 | 600.000 | 202.337 | 121.119 | 81.218 | 0 |
| Intesa San Paolo 2020 – 3,4 | 1.500.000 | 1.500.000 | 322.222 | 1.177.778 | 0 |
| Friuladria 2011 | 300.000 | 26.748 | 26.748 | 0 | 0 |
| Friuladria 2020 | 1.000.000 | 1.000.000 | 0 | 798.679 | 201.321 |
| Banco Credicoop (**) | 108.854 | 72.569 | 36.285 | 36.285 | 0 |
| Totale | 26.957.804 | 4.127.734 | 15.076.570 | 7.753.500 |
(*) regime agevolato di cui al D.P.R. 29 settembre 1973, N. 601
(**) originari 133.000\$ convertiti al cambio 31.12.2020
Sui mutui sopra riportati, a garanzia, sono state iscritte ipoteche sugli immobili di proprietà della società, come da prospetto seguente:
| Iscrizione ipoteca |
Istituto di Credito | Note | Importo Ipoteca |
Iscrizione Ipoteca |
|---|---|---|---|---|
| 04/10/2002 | MPS - Banca Verde | Rimborso in 20 anni dal 27/03/07 | 9.300.000 | Imm. Prov. GR |
| 16/05/2017 | Unicredit | Rimborso in 11 anni dal 31/12/17 | 14.000.000 | Imm. Prov. VR/GR |
| 23.300.000 |
Riportiamo di seguito la suddivisione per scadenza del Prestito obbligazionario emesso dalla Controllante nel primo semestre 2021 per complessivi euro 12.000.000, rimborsabili in 7 anni con scadenza Marzo 2028, con un periodo di pre-ammortamento fino a settembre 2022. La contabilizzazione è avvenuta in ottemperanza al criterio del costo ammortizzato al fine di un corretto trattamento dei costi accessori all'operazione.
| Istituto finanziario | Erogazione iniziale |
31 dic 2021 | Durata residua 1 anno |
Durata residua 1/5 anni |
Oltre 5 anni |
|---|---|---|---|---|---|
| Minibond Unicredit 2021 | 12.000.000 | 11.860.441 | 1.000.000 | 7.888.353 | 2.972.088 |
| totale Prestito obbligazionario | 11.860.441 | 1.000.000 | 7.888.353 | 2.972.088 |
Le passività finanziarie non correnti per diritti d'uso rappresentano la quota oltre l'esercizio delle passività originate a seguito della applicazione dell'IFRS 16 – Leases, si rimanda al paragrafo 6.1.5 Attività per diritti d'uso per il dettaglio. Alla data di decorrenza del leasing, il Gruppo rileva le passività finanziarie per diritti d'uso misurandole al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non versati a tale data. Nel calcolo del valore attuale dei pagamenti dovuti, viene usato il tasso di finanziamento marginale alla data di inizio se il tasso d'interesse implicito non è determinabile facilmente. Dopo la data di decorrenza, l'importo della passività del leasing si incrementa per tener conto degli interessi sulla passività del leasing e diminuisce per considerare i pagamenti effettuati. Inoltre, il valore contabile dei debiti per leasing è rideterminato nel caso di eventuali modifiche del leasing o per la revisione dei termini contrattuali per la modifica dei pagamenti fissi nella sostanza; è rideterminato, altresì, in presenza di modifiche in merito alla valutazione dell'acquisto dell'attività sottostante.
La voce accoglie il Fondo indennità suppletiva di clientela, cioè la stima delle indennità da corrispondere agli agenti per l'interruzione del rapporto d'agenzia, movimentata come segue:
| Fondi rischi ed oneri non correnti | 31 dic 2021 | 31 dic 2020 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Fondo indennità suppletiva di clientela | 54.404 | 57.650 | (3.246) |
| Totale | 54.404 | 57.650 | (3.246) |

Si riportano di seguito i movimenti della passività nette per benefici ai dipendenti, rappresentate dal Trattamento di Fine Rapporto determinato su base attuariale.
| Descrizione | 31 dic 2021 | 31 dic 2020 |
|---|---|---|
| Fondo TFR a inizio periodo | 942.704 | 896.330 |
| Accantonamenti | 63.341 | 69.867 |
| Oneri finanziari | 8.351 | 6.809 |
| Indennità liquidate | (75.783) | (53.950) |
| Trasferimenti | 0 | 0 |
| (Utile) / Perdita attuariale | (14.792) | 23.649 |
| Fondo TFR a fine periodo | 923.821 | 942.704 |
La valutazione attuariale del "Fondo TFR" secondo lo IAS 19 è stata calcolata da un attuario indipendente, sulla base delle informazioni fornite dalla Capogruppo, in base alla metodologia dei "benefici maturati" mediante il criterio "Projected Unit Credit".
Le ipotesi demografiche sul collettivo dipendenti oggetto di valutazione assunte per il calcolo sono le seguenti:
Le ipotesi economico-finanziarie utilizzate sono descritte nella seguente tabella:
| Basi Tecniche-Economiche | 31 dic 2021 | 31 dic 2020 |
|---|---|---|
| Tasso annuo teorico di attualizzazione | 0,980% | 0,340% |
| Tasso annuo di inflazione | 1,750% | 0,800% |
| Tasso annuo di incremento TFR | 2,813% | 2,100% |
| Tasso annuo di incremento salariale* | 0,500% | 0,500% |
*applicato per la valutazione del TFR delle Società del Gruppo con meno di 50 dipendenti
La voce ammonta ad euro 1.323.457 (euro 882.054 al 31 dicembre 2020) e accoglie gli stanziamenti per imposte differite relative a differenze temporanee, sulla base di aliquote medie attese in vigore nel momento in cui tali differenze temporanee si riverseranno (sulla base dell'aliquota effettiva dell'ultimo esercizio).
Per una descrizione delle stesse si rimanda al paragrafo 7.7.10 Imposte sul reddito.
La voce Passività finanziarie correnti è composta come segue:
| Passività Finanziarie correnti | 31 dic 2021 | 31 dic 2020 | Variazione |
|---|---|---|---|
| verso banche | 5.137.400 | 4.127.735 | 1.009.665 |
| per obbligazioni | 1.000.000 | 0 | 1.000.000 |
| verso altri finanziatori | 36.500 | 0 | 36.500 |
| per diritti d'uso | 941.492 | 1.001.484 | (59.993) |
| Totale | 7.115.392 | 5.129.219 | 1.986.173 |
I saldi sopraesposti rappresentano la quota scadente entro l'esercizio delle passività finanziarie riportate al precedente paragrafo 7.4.1 Passività finanziarie non correnti, a cui si rimanda per l'analisi del dettaglio. Per un'analisi delle variazioni intervenute si rimanda a quanto evidenziato in Relazione sulla Gestione relativamente alla posizione finanziaria netta.
| Debiti commerciali | 31 dic 2021 | 31 dic 2020 | Variazione |
|---|---|---|---|
| verso fornitori terzi | 13.742.389 | 9.280.638 | 4.461.751 |
| verso altre imprese partecipate | 160.722 | 179.225 | (18.502) |
| Totale | 13.903.111 | 9.459.863 | 4.443.249 |
Si riporta di seguito la ripartizione dei saldi al 31 dicembre 2021 per area geografica.
| Debiti commerciali per area geografica | Italia | Area CEE | Area Extra CEE | Totale |
|---|---|---|---|---|
| verso fornitori terzi | 11.067.258 | 976.127 | 1.699.005 | 13.742.389 |
| verso altre imprese partecipate | 32.760 | 127.962 | 0 | 160.722 |
| Totale | 11.100.018 | 1.104.089 | 1.699.005 | 13.903.111 |
La voce è composta e movimentata come da tabella che segue:
| Altri debiti e passività correnti | 31 dic 2021 | 31 dic 2020 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Strumenti finanziari derivati passivi | 344.768 | 339.259 | 5.509 |
| Totale altre passività correnti - finanziarie | 344.768 | 339.259 | 5.509 |
| Acconti | 132.605 | 146.904 | (14.298) |
| Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale | 736.517 | 822.033 | (85.516) |
| Altri debiti | 1.625.139 | 1.323.414 | 301.725 |
| Ratei passivi | 138.280 | 18.583 | 119.697 |
| Risconti passivi | 327.759 | 164.716 | 163.044 |
| Totale altri debiti correnti | 2.960.300 | 2.475.649 | 484.651 |
| Totale | 3.305.068 | 2.814.908 | 490.160 |
Gli Strumenti finanziari derivati passivi si riferiscono alla valutazione al mark to market, comunicato dalle banche di riferimento, dei contratti derivati di copertura su cambi e su tassi di interesse aperti a fine esercizio.
La voce Acconti accoglie gli anticipi ricevuti dai clienti relativi a forniture di beni e servizi non ancora effettuate.
La voce Debiti verso istituti previdenziali accoglie i debiti alla fine dell'esercizio nei confronti di INPS, ENASARCO, PREVINDAI e ALIFOND e corrisposti alle relative scadenze nel 2022.
La voce Altri debiti accoglie prevalentemente i debiti verso il personale dipendente per ferie non godute, mensilità e premi maturati, i debiti verso amministratori, oltre ai debiti per l'anticipo dei finanziamenti OCM ricevuti e dovuti alle società del gruppo ATI per la posizione della Capogruppo come Capofila.
I Ratei e risconti passivi rappresentano le partite di collegamento dell'esercizio conteggiate col criterio della competenza temporale. I criteri adottati nella valutazione e nella conversione dei valori espressi in moneta estera per tali poste sono riportati nella prima parte della presente nota integrativa. L'incremento dei Risconti passivi è relativo ai contributi a fondo perduto ricevuti da Sace Simest nel 2021, quota parte già rilasciati per competenza fra gli Altri ricavi. Per il dettaglio si rimanda allo specifico paragrafo 7.8 Legge per il mercato e la concorrenza.
La voce è così composta e movimentata:
| Debiti tributari | 31 dic 2021 | 31 dic 2020 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Debiti verso l'Erario | 618.001 | 369.552 | 248.448 |
| Debiti IRES | 1.296.062 | 46.647 | 1.249.415 |
| Debiti IRAP | 121.017 | 0 | 121.017 |
| Debiti tributari Argentini | 39.868 | 148.487 | (108.619) |
| Totale | 2.074.948 | 564.687 | 1.510.261 |
Si riportano di seguito gli impegni del Gruppo in essere al 31 dicembre 2021, non risultanti dalla situazione patrimoniale – finanziaria.
Fidejussioni a favore di altre imprese nelle quali la Capogruppo o controllate detengono una partecipazione:
Impegni assunti dal Gruppo:
Vengono di seguito illustrate le principali voci economiche che non hanno già avuto commento nell'esposizione relativa alla Situazione Patrimoniale e Finanziaria Consolidata e nella Relazione sulla Gestione.
| Margine industriale lordo | Esercizio 2021 | Esercizio 2020 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Ricavi | 66.372.422 | 51.682.390 | 14.690.032 |
| vendite prodotti | 64.657.976 | 50.275.836 | 14.382.140 |
| vendite accessori e altri | 1.714.446 | 1.406.554 | 307.892 |
| Costo di acquisto e produzione del venduto | (24.685.051) | (18.529.846) | (6.155.205) |
| Totale | 41.687.371 | 33.152.544 | 8.534.828 |
Di seguito si riporta la ripartizione dei ricavi per area geografica:
| Ricavi - Suddivisione per area geografica | Esercizio 2021 | Esercizio 2020 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Italia | 17.303.976 | 11.452.230 | 5.851.747 |
| Resto d'Europa | 24.379.005 | 19.621.027 | 4.757.979 |
| Americhe | 21.928.726 | 19.019.661 | 2.909.065 |
| Resto del mondo | 2.760.714 | 1.589.473 | 1.171.241 |
| Totale Ricavi | 66.372.422 | 51.682.390 | 14.690.032 |
La voce Costi per servizi si riferisce principalmente a provvigioni riconosciute alla forza vendite, a spese per conduzione agraria, a consulenze, compensi agli amministratori, costi di manutenzione e riparazione. Se ne riporta di seguito la movimentazione e composizione dettagliata:
| Costi per servizi | Esercizio 2021 | Esercizio 2020 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Spese commerciali | 9.512.292 | 10.145.477 | (633.184) |
| Spese e consulenze legali e commerciali | 2.816.874 | 2.150.328 | 666.546 |
| Spese lavorazioni c/terzi e conduzione agraria | 1.932.308 | 2.283.494 | (351.186) |
| Compensi agli amministratori | 1.942.066 | 1.805.124 | 136.942 |
| Spese di manutenzione e riparazione | 1.330.201 | 976.728 | 353.473 |
| Utenze | 900.622 | 576.625 | 323.998 |
| Trasporti | 662.746 | 437.147 | 225.600 |
| Spese telefoniche | 273.781 | 285.396 | (11.615) |
| Spese di viaggio e trasferta | 269.816 | 308.623 | (38.806) |
| Assicurazioni | 380.835 | 332.259 | 48.575 |
| Canoni locazione | 46.584 | 24.804 | 21.781 |
| Compensi a sindaci | 95.503 | 61.706 | 33.797 |
| Spese di rappresentanza | 63.278 | 56.922 | 6.356 |
| Altri | 1.148.065 | 790.098 | 357.966 |
| Totale | 21.374.972 | 20.234.730 | 1.140.242 |
Si segnala che per il 2021 il 79 % del valore dei Costi per servizi è afferente alla Capogruppo.
Per una disamina dell'andamento dei Costi per servizi si rimanda alla Relazione sulla Gestione.
La voce comprende l'intera spesa per il personale dipendente, ivi compresi i miglioramenti di merito, i passaggi di categoria, gli scatti di contingenza, il costo delle ferie non godute e gli accantonamenti di legge e contratti collettivi.
| Costi per il personale | Esercizio 2021 | Esercizio 2020 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Salari e stipendi | 6.980.387 | 5.974.447 | 1.005.940 |
| Oneri sociali | 2.160.061 | 1.869.848 | 290.213 |
| Oneri per programmi a benefici definiti | 466.604 | 490.751 | (24.147) |
| Altri costi | 84.245 | 46.903 | 37.342 |
| Totale | 9.691.297 | 8.381.949 | 1.309.347 |
Per una più attenta analisi dei costi del personale si rimanda alla Relazione sulla Gestione.
Si riporta di seguito il numero dei dipendenti al 31 dicembre 2021 e medio dell'anno, comparato con l'esercizio precedente:
| Organico | 31 dic 2021 | 31 dic 2020 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Dirigenti | 6 | 6 | 0 |
| Quadri | 9 | 9 | 0 |
| Impiegati | 86 | 88 | (2) |
| Operai | 50 | 49 | 1 |
| Altri | 0 | 1 | (1) |
| Totale | 151 | 153 | (2) |
| Organico medio | Esercizio 2021 | Esercizio 2020 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Dirigenti | 6 | 6 | 0 |
| Quadri | 9 | 9 | 0 |
| Impiegati | 90 | 89 | 1 |
| Operai | 52 | 46 | 6 |
| Altri | 3 | 3 | 0 |
| Totale | 160 | 153 | 7 |

La voce è composta e movimentata come segue:
| Altri costi operativi | Esercizio 2021 | Esercizio 2020 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Imposte e tasse | 157.614 | 131.400 | 26.214 |
| Erogazione liberali | 51.676 | 56.388 | (4.712) |
| Iva indeducibile | 61.446 | 48.952 | 12.494 |
| Insussistenze passive | 305.999 | 214.377 | 91.623 |
| Note spese indeducibili | 7.948 | 6.686 | 1.262 |
| Minusvalenze alienazione beni | 1.886 | 7.965 | (6.079) |
| Totale | 586.570 | 465.768 | 120.802 |
La voce comprende le spese per del Gruppo per imposte e tasse indirette, insussistenze passive e minusvalenze da alienazione beni.
Gli Altri ricavi e proventi nel corso dell'esercizio sono variati come dettagliato nella seguente tabella:
| Altri ricavi e proventi | Esercizio 2021 | Esercizio 2020 | Variazione |
|---|---|---|---|
| contributi in conto esercizio | 2.484.623 | 962.542 | 1.522.081 |
| covid | 1.046.492 | 99.022 | 947.470 |
| OCM | 951.358 | 531.775 | 419.583 |
| a fondo perduto | 445.922 | 289.670 | 156.252 |
| fotovoltaico | 40.851 | 42.075 | (1.224) |
| Altri ricavi | 424.604 | 461.931 | (37.327) |
| altri ricavi | 266.338 | 55.152 | 211.186 |
| altri ricavi - OCM | 23.935 | 241.532 | (217.597) |
| sopravvenienze attive | 49.620 | 69.742 | (20.122) |
| rimborsi assicurativi e penalità trasportatori | 31.016 | 6.811 | 24.205 |
| plusvalenze da alienazione beni | 12.381 | 45.313 | (32.932) |
| altri servizi | 36.428 | 38.510 | (2.082) |
| proventi immobiliari | 4.886 | 4.869 | 16 |
| Totale | 2.909.227 | 1.424.473 | 1.484.754 |
I Contributi in conto esercizio si riferiscono ai contributi per l'agricoltura, per progetti OCM e fotovoltaico. I primi sono afferenti ai contributi ricevuti dalla Controllante e dalle controllate società agricole Le Vigne di Canevel e Strà del Milione; i contributi OCM sono principalmente afferenti alla Controllante e sono legati agli investimenti effettuati sul mercato in attività promozionali dei prodotti agricoli italiani.
La voce Ammortamenti è composta e movimentata da tabella sotto riportata. La variazione dell'esercizio è strettamente correlata a quanto esposto nelle note esplicative relative alle Attività non correnti esposte ai punti 7.1.2, 7.1.3, 7.1.4 e 7.1.5.

| Ammortamenti | Esercizio 2021 | Esercizio 2020 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Ammortamenti immateriali | 216.570 | 109.093 | 107.477 |
| Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzo di opere dell'ingegno | 170.307 | 61.273 | 109.035 |
| Concessioni, licenze, marchi e diritti simili | 43.040 | 44.598 | (1.558) |
| Altre | 3.223 | 3.223 | (0) |
| Ammortamenti materiali | 2.366.839 | 2.340.887 | 25.951 |
| Terreni e Fabbricati | 847.205 | 840.767 | 6.438 |
| Impianti e macchinario | 682.353 | 763.756 | (81.403) |
| Attrezzature industriali e commerciali | 618.163 | 530.612 | 87.551 |
| Altri beni | 219.118 | 205.752 | 13.366 |
| Ammortamenti attività agricole | 497.275 | 485.988 | 11.287 |
| Impianti di vigneti | 497.275 | 485.988 | 11.287 |
| Ammortamenti diritti d'uso | 1.103.427 | 1.069.208 | 34.218 |
| Leasing IFRS 16 | 1.103.427 | 1.069.208 | 34.218 |
| Totale | 4.184.110 | 4.005.177 | 178.934 |
La voce Svalutazioni e accantonamenti accoglie è composta e movimentata come segue:
| Svalutazioni e accantonamenti | Esercizio 2021 | Esercizio 2020 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Svalutazione dei crediti compresi nell'attivo circolante | 105.074 | 134.105 | (29.031) |
| Svalutazioni immobilizzazioni | 0 | 7.500 | (7.500) |
| Totale | 105.074 | 141.605 | (36.531) |
La Svalutazione dei crediti compresi nell'attivo circolante comprende gli accantonamenti contabilizzati nell'esercizio al fine di esporre i crediti dell'attivo circolante al loro presumibile valore di realizzo, pari ad euro 105.074 (contro euro 134.105 del 2020) – si rimanda al relativo paragrafo 6.2.2 per maggiori dettagli.
Nel 2020 la svalutazione delle immobilizzazioni era relativa alla svalutazione della partecipazione in "altre imprese", la Orvit a R.l..
| Proventi e (oneri) finanziari | Esercizio 2021 | Esercizio 2020 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Proventi finanziari | 22.674 | 19.956 | 2.718 |
| proventi diversi da altri | 22.674 | 19.956 | 2.718 |
| Oneri finanziari | (1.019.325) | (566.618) | (452.707) |
| interessi e altri oneri vs altri | (443.943) | (379.613) | (64.331) |
| interessi da obbligazioni | (212.336) | 0 | (212.336) |
| interessi da passività fin. per diritti d'uso | (175.676) | (187.005) | 11.330 |
| svalutazioni di strumenti finanziari | (187.372) | 0 | (187.372) |
| Totale | (996.652) | (546.662) | (449.989) |
La variazione dei proventi finanziari da crediti verso altre imprese partecipate è dovuta allo stralcio dei crediti commerciali verso Venezianische Weinbar AG cui erano riferiti.
Negli Interessi e altri oneri verso altri e gli interessi da obbligazioni confluiscono gli interessi relativi ai finanziamenti verso istituti bancari e gli interessi del prestito obbligazionario (per maggiori dettagli si rimanda alla nota 7.4.1 Passività finanziarie non correnti).
Gli oneri finanziari relativi agli strumenti finanziari derivati accolgono le variazioni di fair value dei contratti a termine accesi nel 2021.
| Proventi e (oneri) da partecipazioni | Esercizio 2021 | Esercizio 2020 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Proventi da partecipazioni | 75.000 | 90.000 | (15.000) |
| altre imprese partecipate | 75.000 | 90.000 | (15.000) |
| Oneri da partecipazioni | (77.104) | (830.215) | 753.111 |
| svalutazioni di partecipazioni | (77.104) | (830.215) | 753.111 |
| Totale | (2.104) | (740.215) | 738.111 |
La voce accoglie i proventi derivanti dalla partecipazione nella società Premium Wine Selection S.r.l. deliberati nel corso dell'esercizio e pari ad euro 75.000 (contro euro 90.000 dell'esercizio precedente).
Gli oneri sono relativi alla svalutazione della partecipazione in Pian di Rota (per euro 22.500) e del credito in Venezianische Weinbar Ag per euro 55 migliaia.
| Utili (perdite) su cambi | Esercizio 2021 | Esercizio 2020 | Variazione |
|---|---|---|---|
| utili su cambi | 534.852 | 621.948 | (87.097) |
| perdite su cambi | (336.831) | (676.284) | 339.454 |
| Totale | 198.021 | (54.336) | 252.357 |
| Imposte sul reddito | Esercizio 2021 | Esercizio 2020 | Variazione |
|---|---|---|---|
| imposte correnti | 2.456.929 | 393.147 | 2.063.782 |
| imposte differite (anticipate) | 18.950 | (658.814) | 677.763 |
| imposte es. precedenti | (16.026) | (522.456) | 506.430 |
| Totale | 2.459.852 | (788.123) | 3.247.975 |
Le imposte differite sono state calcolate secondo il criterio dell'allocazione globale, tenendo conto dell'ammontare cumulativo di tutte le differenze temporanee, sulla base delle aliquote medie attese in vigore nel momento in cui tali differenze temporanee si riverseranno (sulla base dell'aliquota effettiva dell'ultimo esercizio).
Le imposte anticipate sono state rilevate in quanto esiste la ragionevole certezza dell'esistenza, negli esercizi in cui si riverseranno le differenze temporanee deducibili, a fronte delle quali sono state iscritte le imposte anticipate, di un reddito imponibile non inferiore all'ammontare delle differenze che si andranno ad annullare.
Le principali differenze temporanee che hanno comportato la rilevazione di imposte differite e anticipate sono indicate nella tabella seguente unitamente ai relativi effetti.
| 31 dic 2021 | 31 dic 2020 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Ammontare differenze temporanee |
Effetto Fiscale | Ammontare differenze temporanee |
Effetto Fiscale | ||
| Attività per Imposte anticipate | 4.031.581 | 1.014.030 | 3.865.586 | 943.618 | |
| Perdite su cambi | 25.623 | 6.150 | 65.527 | 15.904 | |
| Bonus di bilancio amministratori | 228.827 | 54.918 | 62.784 | 15.068 | |
| Svalutazione crediti | 935.519 | 224.525 | 879.916 | 211.180 | |
| Mtm Irs | 164.193 | 39.406 | 311.776 | 81.422 | |
| Effetti FTA | 114.287 | 27.528 | 124.117 | 29.907 | |
| Perdite fiscali | 2.326.577 | 612.893 | 2.175.802 | 535.919 | |
| Altro | 236.555 | 48.610 | 245.664 | 54.217 | |
| Passività per Imposte differite | 4.695.164 | 1.323.457 | 3.242.001 | 882.054 | |
| utili su cambi | 39.440 | 9.466 | 50.304 | 12.073 | |
| dividendi non corrisposti | 12.375 | 2.970 | 12.375 | 2.970 | |
| Effetti FTA | 211.363 | 58.970 | 176.135 | 49.142 | |
| Allocazione di consolidamento | 1.292.413 | 310.179 | 1.384.728 | 332.335 | |
| Altro | 3.139.574 | 941.872 | 1.618.459 | 485.534 |
In ottemperanza all'obbligo di trasparenza di cui al comma 125 dell'art. 1 della L. 124/2017, si segnalano di seguito i contributi incassati nell'anno 2021:
Da parte della Controllante:
Contributi per piano formativo per euro 7.950 da Fondimpresa;
Contributi Agricoli per Domanda Unica, ricevuti da AVEPA per euro 3.647 (Reg. (UE) 1307/2013 e 1305/2013, DM 5465/2018, DGRV n. 146/2020, 148/2020 e 382/2020);
Da parte delle Controllate:
Le principali passività finanziarie del Gruppo comprendono i finanziamenti bancari, i leasing, i debiti commerciali, i debiti diversi e le garanzie finanziarie. L'obiettivo principale di tali passività è di finanziare le attività operative del Gruppo. Il Gruppo ha crediti finanziari, altri crediti, commerciali e non commerciali, e disponibilità liquide che si originano direttamente dall'attività operativa. Il Gruppo detiene inoltre contratti derivati. Il Gruppo è esposto a rischi finanziari connessi alla sua operatività:
Il Gruppo non è esposto a significative concentrazioni dei rischi. Il Gruppo monitora costantemente i rischi finanziari a cui è esposto, in modo da valutare anticipatamente i potenziali effetti negativi ed intraprendere le opportune azioni per mitigarli. La seguente sezione fornisce indicazioni qualitative e quantitative di riferimento sull'incertezza di tali rischi per il Gruppo.
I dati quantitativi di seguito riportati non hanno valenza previsionale; in particolare le sensitivity analysis sui rischi di mercato non possono riflettere la complessità e le relazioni correlate dei mercati che possono derivare da ogni cambiamento ipotizzato.
Il Gruppo è esposto a rischi derivanti dalla variazione dei tassi di cambio, che possono influire sul risultato economico e sul valore del patrimonio netto. In particolare, il rischio si riferisce alle quattro valute estere nelle quali il Gruppo opera, ovvero Dollaro USA, Dollaro Canadese, Corona Norvegese e Corona Svedese. Per esse usualmente l'azienda attiva programmi di copertura con vendita a termine di valuta.
Altro rischio è poi rappresentato dal fatto che il Gruppo ha una società controllata in Argentina; poiché la valuta di riferimento per il Gruppo è l'euro, i conti economici di tale società vengono convertiti al cambio medio del periodo. Variazioni dei tassi di cambio possono comportare effetti sul controvalore in euro di ricavi, costi e risultati economici. Analogamente, attività e passività possono assumere controvalori in euro diversi a seconda dell'andamento dei tassi di cambio. Come previsto dai principi contabili di riferimento, gli effetti di tali variazioni sono rilevati direttamente nel patrimonio netto, nella voce Riserva di traduzione. Il Gruppo monitora le principali esposizioni al rischio di cambio di conversione; peraltro, alla data di bilancio non vi erano coperture in essere a fronte di tali esposizioni. Una più attenta disamina sul caso Argentina è stata effettuata al paragrafo 5.h) Conversione delle poste in valuta / Argentina – economia iperinflazionata: impatti da applicazione IAS 29, dove sono stati descritti gli effetti contabilizzati nel bilancio sul tema in oggetto.
Sono state sottoposte ad analisi di sensitività le attività e passività commerciali verso terzi esistenti al 31 dicembre 2021 in Dollaro USA, Dollaro Canadese, Corona Norvegese e Corona Svedese, le quattro valute nei confronti delle quali il Gruppo risulta maggiormente esposto. La perdita potenziale derivante dalla variazione del fair value delle attività e passività finanziarie in conseguenza di un ipotetico ed immediato apprezzamento del 10% dell'euro su tali valute non produrrebbe risultati apprezzabili sul conto economico consolidato. Per contro, nel caso di un rafforzamento di pari intensità dell'euro nei confronti di tali valute, il Gruppo sosterrebbe minori oneri per circa lo stesso importo. Non sono state considerate nella sensitivity analysis le variazioni dei crediti e dei debiti a fronte dei quali sono state poste in essere operazioni di copertura.
Si ritiene ragionevole che la variazione dei tassi di cambio possa produrre, sugli strumenti derivati, un effetto economico opposto, di ammontare uguale alla variazione delle transazioni sottostanti coperte azzerando di fatto la variazione.
Le società del Gruppo utilizzano risorse finanziarie esterne sotto forma di debito e impiegano le liquidità disponibili in depositi bancari. Variazioni nei livelli dei tassi d'interesse di mercato influenzano il costo e il rendimento delle varie forme di finanziamento e di impiego incidendo pertanto sul livello di oneri finanziari del Gruppo.
La politica del Gruppo è di gestire il costo finanziario utilizzando una combinazione di tassi di indebitamento fissi e variabili. Anche a tal fine il Gruppo ha stipulato dei contratti di Interest Rate Swap (IRS), a fronte dei quali il Gruppo paga tipicamente degli interessi a tasso fisso, scambiandoli con interessi a tasso variabile, con riferimento a capitali nozionali predefiniti; i capitali nozionali, così come gli interessi a tasso variabile incassati dal Gruppo, sono a loro volta commisurati al valore residuo ed ai tassi debitori delle passività finanziarie coperte. Mediante la sottoscrizione degli IRS il Gruppo raggiunge pertanto l'obiettivo di rendere fisso il tasso di interesse sulle passività finanziarie coperte.
Una variazione positiva o negativa del 10% dei tassi di interesse correntemente applicati alla posizione finanziaria netta del Gruppo non coperta dagli Interest Rate Swap non produrrebbe risultati apprezzabili sul conto economico consolidato.
Il rischio di credito rappresenta l'esposizione del Gruppo a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti commerciali. Il rischio è gestito per alcuni clienti mediante l'ottenimento di idonee garanzie in fase contrattuale, per gli altri soggetti attraverso un continuo monitoraggio della situazione dei crediti, finalizzato ad anticipare e prevenire possibili crisi di liquidità. I clienti del Gruppo sono in ogni caso per la maggior parte noti ed affidabili. Non ci sono inoltre concentrazioni significative di rischio di credito all'interno del Gruppo.
Sono oggetto di svalutazione individuale le posizioni, se singolarmente significative, per le quali si rileva un'oggettiva condizione di inesigibilità parziale o totale. L'ammontare della svalutazione tiene conto di una stima dei flussi recuperabili e della relativa data di incasso e degli oneri e spese di recupero futuri. A fronte di crediti che non sono oggetto di svalutazione individuale vengono stanziati dei fondi su base collettiva, tenuto conto dell'esposizione storica e di dati statistici.
Il Gruppo è esposto ai rischi derivanti dalle oscillazioni dei prezzi delle materie prime che possono influire sul risultato economico e sulla redditività. La situazione di mercato non fa prevedere movimenti che comportino rischi specifici e, in ogni caso, il rischio prezzo legato alla materia prima è mitigato dalla produzione di uve del Gruppo, dall'usuale ampio stock di materia prima, conseguente alle necessità di invecchiamento e dagli accordi con fornitori stabili e fidelizzati.
Il Gruppo è soggetto al rischio di attacchi digitali solitamente finalizzati all'accesso, alla trasformazione o alla distruzione di informazioni sensibili, nonché all'estorsione di denaro agli utenti o all'interruzione dei normali processi aziendali. L'implementazione di misure di cybersecurity efficaci è particolarmente impegnativa oggi perché ci sono più dispositivi che persone e gli hacker stanno diventando sempre più innovativi.
Il Gruppo persegue il corretto, sicuro, trasparente e adeguato utilizzo della struttura informatica e informativa, compresi i dispositivi, i portali e i siti istituzionali, i siti aziendali, le firma digitali e la relativa manutenzione e aggiornamento e mantenimento nel tempo delle prestazioni e delle condizioni di sicurezza. Il Gruppo persegue il corretto, sicuro, trasparente e adeguato utilizzo dei dati personali, e delle informazioni aziendali, al fine di permettere lo svolgimento delle attività, anche con i soggetti esterni, garantendo l'integrità, il trattamento previsto, la disponibilità la conservazione e la cancellazione e distruzione degli stessi.
Tutto ciò è reso possibile tramite la protezione dell'infrastruttura informatica attraverso sistemi di difesa da attacchi esterni e prevenzione delle intrusioni informatiche, con soluzioni tecniche e software dedicati, costantemente monitorati e aggiornati alle nuove minacce.
L'esecuzione periodica di test di sicurezza informatica e delle informazioni su supporti removibili, secondo uno specifico piano di sorveglianza e controllo, come presidio contro le minacce cyber e per rilevare le vulnerabilità del sistema informatico e dei luoghi fisici, garantiscono l'efficienza e l'efficacia delle procedure poste in essere nell'ottica anche del continuo miglioramento.
Queste misure sono integrate con la gestione di un altro aspetto fondamentale per la sicurezza dei dati e la prevenzione dei delitti informatici, rappresentato dalle misure comportamentali che deve essere tenuto da ciascun utente.
La Controllante ha definito l'organizzazione dell'infrastruttura Hardware e Software di Gruppo, per la protezione dei dati e delle informazioni, e cura il mantenimento nel tempo dei livelli di sicurezza e prestazione.
Si riporta di seguito il prospetto che riepiloga gli strumenti finanziari detenuti dal Gruppo, come definiti dallo IAS 39, la relativa categoria di appartenenza ai sensi del medesimo principio, ed i corrispondenti fair value.
Attività finanziarie
| 31 dic 2021 | Finanziam.ti e crediti |
Investimenti posseduti fino a scadenza |
Attività finanz. disponibili per la vendita |
Attività finanz. al fair value rilevate a conto economico |
Totale | Fair Value |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività finanziarie come da bilancio | ||||||
| Attività finanziarie non correnti |
55.361 | 0 | 0 | 5.987.582 | 6.042.943 | 6.042.943 |
| Altre attività non correnti | 254.161 | 0 | 0 | 0 | 254.161 | 254.161 |
| Crediti commerciali e altri crediti correnti |
17.268.129 | 0 | 0 | 0 | 17.268.129 | 17.268.129 |
| Altre attività finanziarie correnti |
1.033 | 0 | 0 | 0 | 1.033 | 1.033 |
| Totale attività finanziarie | 17.578.685 | 0 | 0 | 5.987.582 | 23.566.267 | 23.566.267 |

| 31 dic 2020 | Finanziam.ti e crediti |
Investimenti posseduti fino a scadenza |
Attività finanz. disponibili per la vendita |
Attività finanz. al fair value rilevate a conto economico |
Totale | Fair Value |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività finanziarie come da bilancio | ||||||
| Attività finanziarie non correnti |
55.834 | 0 | 0 | 0 | 55.834 | 55.834 |
| Altre attività non correnti | 252.952 | 0 | 0 | 0 | 252.952 | 252.952 |
| Crediti commerciali e altri crediti correnti |
13.438.795 | 0 | 0 | 0 | 13.438.795 | 13.438.795 |
| Altre attività finanziarie correnti |
1.033 | 0 | 0 | 0 | 1.033 | 1.033 |
| Totale attività finanziarie | 13.748.614 | 0 | 0 | 0 | 13.748.614 | 13.748.614 |
Passività finanziarie
| 31 dic 2021 | Passività al costo ammortizzato |
Strumenti derivati |
Passività finanz. al fair value rilevate a conto economico |
Totale | Fair Value | ||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Passività finanziarie come da bilancio | |||||||
| Passività finanziarie non correnti | 38.747.156 | 0 | 0 | 38.747.156 | 38.747.156 | ||
| Passività finanziarie correnti | 7.115.392 | 0 | 0 | 7.115.392 | 7.115.392 | ||
| Debiti commerciali e altri debiti correnti |
16.863.412 | 344.768 | 0 | 17.208.180 | 17.208.180 | ||
| Totale passività finanziarie | 62.725.960 | 344.768 | 0 | 63.070.728 | 63.070.728 |
| 31 dic 2020 | Passività al costo ammortizzato |
Strumenti derivati |
Passività finanz. al fair value rilevate a conto economico |
Totale | Fair Value |
|---|---|---|---|---|---|
| Passività finanziarie come da bilancio | |||||
| Passività finanziarie non correnti | 32.373.759 | 0 | 0 | 32.373.759 | 32.373.759 |
| Passività finanziarie correnti | 5.129.219 | 0 | 0 | 5.129.219 | 5.129.219 |
| Debiti commerciali e altri debiti correnti |
11.935.512 | 339.259 | 0 | 12.274.771 | 12.274.771 |
| Totale passività finanziarie | 49.438.491 | 339.259 | 0 | 49.777.749 | 49.777.749 |
Per quanto attiene agli strumenti finanziari iscritti in bilancio al Fair Value al 31 dicembre 2021, la tabella seguente illustra la tipologia di strumento, il suo valore in unità di euro alla data di bilancio e la gerarchia di valutazione utilizzata:

| Tipo operazione | 31 dic 2021 | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 |
|---|---|---|---|---|
| Attività finanziarie | ||||
| Attività finanziarie non correnti | 6.042.943 | 5.987.582 | 0 | 55.361 |
| Altre attività non correnti | 254.161 | 0 | 0 | 254.161 |
| Crediti commerciali e altri crediti correnti | 17.268.129 | 0 | 0 | 17.268.129 |
| Altre attività finanziarie correnti | 1.033 | 0 | 0 | 1.033 |
| Totale attività finanziarie | 23.566.267 | 5.987.582 | 0 | 17.578.685 |
| Passività finanziarie | ||||
| Passività finanziarie non correnti | 38.747.156 | 0 | 0 | 38.747.156 |
| Passività finanziarie correnti | 7.115.392 | 0 | 0 | 7.115.392 |
| Debiti commerciali e altri debiti correnti | 17.208.180 | 344.768 | 0 | 16.863.412 |
| Totale passività finanziarie | 63.070.728 | 344.768 | 0 | 62.725.960 |
(Rif. art. 2427, primo comma, n. 22-bis, C.c.)
Nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 risultano realizzate operazioni con parti correlate di natura ordinaria ed effettuate a condizioni equivalenti a quelle prevalenti in libere transazioni, ascrivibili alle seguenti categorie: (i) Acquisto di beni (ii) Prestazione di servizi.
In riferimento all'IFRS 24, all'art. 2391 bis C.C. e alla delibera CONSOB n. 17221 del 12/03/2010, si evidenzia che il Gruppo ha posto in essere alcune operazioni in linea con i periodi precedenti a condizioni di mercato, come risulta dai prospetti sotto riportati ed espressi in migliaia di euro4 .
Le informazioni relative alle singole operazioni sono state aggregate secondo la loro natura, salvo quando la loro separata indicazione sia stata ritenuta necessaria per comprendere gli effetti delle operazioni medesime sulla situazione patrimoniale e finanziaria e sul risultato economico consolidato.
| Parti correlate - debiti e crediti (euro/000) | 2021 | 2020 |
|---|---|---|
| a) Società partecipate debiti crediti |
161 983 |
179 971 |
| b) Amministratori e sindaci della Capogruppo e delle controllate e dirigenti strategici debiti crediti immobilizzazioni |
353 -6 0 |
127 1 33 |
| c) Stretti familiari dei soggetti b) debiti immobilizzazioni d) Società collegate ai soggetti b) e c) debiti |
4 0 2 |
3 3 0 |
4 Periodo comparativo adeguato in ottemperanza alla normativa di riferimento.

| tutti gli importi sono espressi in unità di euro | |
|---|---|
| Parti correlate - costi e ricavi (euro/000) | 2021 | 2020 |
|---|---|---|
| a) Società partecipate | ||
| ricavi della capogruppo | 1.505 | 1.806 |
| costi della capogruppo | 699 | 937 |
| dividendi percepiti dalla capogruppo | 75 | 90 |
| b) Amministratori e sindaci della Capogruppo e delle controllate e dirigenti strategici | ||
| ricavi | 5 | 3 |
| costo del personale | 1.517 | 1.584 |
| compenso amministratori | 1.308 | 1.140 |
| compenso sindaci | 72 | 38 |
| costi per diritti d'uso | 33 | 34 |
| c) Stretti familiari dei soggetti b) | ||
| compenso amministratori | 35 | 35 |
| costo del personale | 101 | 24 |
| costi per servizi | 0 | 8 |
| d) Società collegate ai soggetti b) e c) | ||
| costi per servizi | 3 | 0 |
Ai sensi di legge si evidenziano i compensi complessivi spettanti agli amministratori, ai membri del Collegio sindacale della Capogruppo ed alla società di revisione, compresi anche quelli per lo svolgimento di tali funzioni anche in altre imprese incluse nel consolidamento e delle Controllate con CdA e collegio sindacale in carica.
| Compensi spettanti agli Amministratori, ai Sindaci ed alla Società di revisione |
2021 |
|---|---|
| Amministratori | 1.942.066 |
| Collegio sindacale | 95.504 |
| Revisore Unico | 6.240 |
| Società di revisione | 73.500 |
| servizi di revisione contabile | 70.500 |
| altri servizi | 3.000 |
| Totale | 2.117.310 |
La Capogruppo ha in essere con i propri clienti, fornitori, lavoratori e associazioni di categoria, altri partner commerciali e finanziari numerosi accordi contrattuali che prevedono impegni reciproci di vario tipo e di varia durata i cui effetti risultano dalla situazione patrimoniale-finanziaria se e per quanto ciò risulti corretto sulla base dei principi contabili applicati, con particolare riferimento al principio di competenza, mentre per ciò che attiene agli effetti futuri, essi ovviamente non risultano dalla situazione patrimoniale-finanziaria ove coerente con quanto prescritto dai principi contabili.
I suddetti accordi sono tutti però rientranti nell'ambito di quella che si può definire "normale gestione industriale, commerciale e finanziaria", considerata la dimensione e la complessità organizzativa del Gruppo.
Il Consiglio di Amministrazione
Dott. Sandro Boscaini
Presidente
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