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Kme Group

Annual Report Apr 14, 2022

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Annual Report

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RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE ESERCIZIO 2021

Consiglio di Amministrazione del 31 marzo 2022

INTEK Group S.p.A. Sede Legale e Amministrativa: Foro Buonaparte, 44 - 20121 Milano - Italia Capitale sociale Euro 335.069.387,15 i.v. Cod. Fiscale e Reg. Imprese di Milano n° 00931330583 www.itkgroup.it

CERTIFIED

Sommario

L'impegno nel sociale 3
Organi di Amministrazione e Controllo 5
Relazione sull'andamento della gestione nell'esercizio 2021 6
Sintesi della struttura societaria del Gruppo 8
La Holding Intek Group SpA 9
Impatti dalla situazione in Ucraina 15
Evoluzione prevedibile della gestione 15
Andamento della gestione nei diversi settori di investimento 16
KME 16
Culti Milano SpA 21
Intek Investimenti SpA 23
Ducati Energia SpA 24
Altri investimenti 25
Operazioni di finanza straordinaria 26
Emissione ed assegnazione di warrant 26
Offerta pubblica di scambio volontaria totalitaria su azioni di risparmio Intek Group SpA 26
I risultati di Gruppo 27
Altre informazioni 27
Operazioni con parti correlate 27
Liti e controversie 27
Società controllante ed assetti proprietari 28
Azioni proprie 28
Aggiornamenti in materia di Governance 29
Adeguamento al Titolo VI del Regolamento Mercati - Deliberazione Consob n. 16191/2007 30
Informazioni di carattere non finanziario (D. Lgs. 254/2016) 30
Attività di ricerca e sviluppo 30
Il personale 30
Principali rischi e incertezze cui Intek Group SpA è esposta e gestione dei rischi finanziari 31
Fatti di rilievo successivi al 31 dicembre 2021 32
Proposta di approvazione del Bilancio relativo all'esercizio 2021 33
Relazione sul governo societario e sugli assetti proprietari 34
Relazione sulla politica della remunerazione e sui compensi corrisposti 97
Bilancio separato al 31 dicembre 2021 114
Prospetti di bilancio della Capogruppo 115
Note esplicative al bilancio separato 121
Attestazione del Presidente e del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari 157
Relazione del Collegio Sindacale 158
Relazione della società di revisione 174
Bilancio consolidato al 31 dicembre 2021 180
Prospetti di bilancio consolidato 181
Note esplicative al bilancio consolidato 187
Attestazione del Presidente e del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari 224
Relazione del Collegio Sindacale 225
Relazione della società di revisione 228

L'impegno nel sociale

Da 15 anni, Dynamo Camp opera per il diritto alla felicità di bambini e ragazzi con gravi patologie e delle loro famiglie. I programmi offerti dalla Onlus sono strutturati secondo il modello della Terapia Ricreativa Dynamo®, che ha obiettivo di svago e divertimento, ma anche e soprattutto di essere di stimolo alle capacità di ciascuno, di rinnovare la fiducia in sé stessi e la speranza, con benefici di lungo periodo sulla qualità di vita. Tutti i programmi sono gratuiti per bambini e famiglie.

Oltre che al Camp, luogo meraviglioso, immerso in un ambiente naturalistico unico, a Limestre in provincia di Pistoia, strutturato ad hoc, la Onlus porta i programmi fuori dal Camp, coinvolgendo bambini e ragazzi malati di numerose città del territorio nazionale. L'obiettivo è rendere la Terapia Ricreativa Dynamo ancora più accessibile e inclusiva, e continuativa, andando a coinvolgere bambini e ragazzi che l'hanno sperimentata a Dynamo Camp anche nella loro città, o andando a raggiungere bambini che non la conoscevano.

Proprio nel 2021, Dynamo Camp ha dato impulso a questo progetto con i Dynamo City Camp, in più città. A Milano, in particolare, ha allestito uno spazio ad hoc in Triennale Milano, offrendo una presenza continuativa giornaliera gratuita in tutto l'arco dell'anno, con programmi dedicati a bambini e genitori. Questa esperienza continuativa ha rivelato un bisogno enorme da parte delle famiglie. Spesso l'esperienza al Camp è vissuta come un unicum, come "l'esperienza", che entra nella tua vita e rivoluziona il modo di affrontarla. Far vivere di nuovo un'esperienza di Terapia Ricreativa o offrire addirittura continuità, come nel caso dei City Camp, aumenta i benefici per bambini, ragazzi e per le loro famiglie in termini di qualità della vita. Nel 2021, i Dynamo City Camp sono stati sviluppati anche a Firenze e Foggia, in collaborazione con associazioni attive sul territorio, e i Dynamo Programs in numerose regioni d'Italia.

Contemporaneamente all'ospitalità a Dynamo Camp, lo sviluppo dei programmi continuativi sul territorio nazionale, a partire da alcune città chiave, come Milano, Roma e Firenze, è una delle direttrici strategiche della Onlus.

Questi i numeri dell'impatto 2021: 9.854 ospiti e partecipanti ai programmi Dynamo, di cui 7.622 in presenza, in programmi Soli Camper (194), dedicati a bambini e ragazzi in autonomia dai genitori; in programmi Famiglie (1.534), rivolti all'intero nucleo con genitori e fratelli e sorelle; in Sessioni Straordynarie (376) dedicate a disabili adulti o minori in condizioni di disagio economico e sociale; nei Dynamo Programs (7.750) dedicati a bambini, fratelli e sorelle, genitori e, in minor numero, disabili adulti in residenze sanitarie per disabili.

Questi numeri di beneficiari raggiunti rispecchiano i livelli pre Covid.

Organi di Amministrazione e Controllo

Consiglio di Amministrazione (nominato dall'assemblea dell'8 giugno 2021)

Presidente Vincenzo Manes B
Vice Presidenti Diva Moriani B
Marcello Gallo B
Amministratori James Macdonald
Ruggero Magnoni
Francesca Marchetti A, C
Alessandra Pizzuti C
Serena Porcari
Alberto Previtali
Luca Ricciardi A,C
A. Consigliere indipendente
B. Amministratore esecutivo
C. Membro del Comitato per il Controllo e Rischi (Presidente Luca Ricciardi)
Collegio Sindacale (nominato dall'assemblea dell'8 giugno 2021)
Presidente Silvano Crescini
Sindaci Effettivi Marco Lombardi
Giovanna Villa
Sindaci Supplenti Elena Beretta
Cristina Sorrentino
Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili Giuseppe Mazza
Società di revisione
(nominata dall'assemblea del 31 maggio 2016) Deloitte & Touche
SpA
Rappresentante comune degli Azionisti di risparmio

(nominato dall'assemblea speciale dell'8 giugno 2021) Andrea Santarelli

Rappresentante Comune dei Portatori delle "Obbligazioni Intek Group SpA 2020/2025" Rossano Bortolotti

Relazione sull'andamento della gestione nell'esercizio 2021

L'andamento del 2021 è stato caratterizzato da un deciso recupero dell'attività economica favorito dal graduale allentamento delle misure di contenimento legate al Covid-19 e dai positivi effetti delle campagne vaccinali che hanno aumentato la fiducia di consumatori ed imprese, nonostante permangano incertezze legate al diffondersi delle varianti del virus. Gli interventi delle autorità centrali a sostegno della ripresa contribuiscono a favorire la ripresa di cui potranno continuare a beneficiare gli investimenti di Intek Group SpA (nel seguito anche "Intek" o la "Società"). I recenti accadimenti che hanno interessato Ucraina e Russia hanno purtroppo introdotto un clima di incertezza che si spera non duraturo, nella speranza di un rapido ritorno ad una situazione di pace e di normalità.

La Società si configura come holding di partecipazioni diversificate attraverso una gestione attiva degli investimenti in portafoglio mirante alla loro migliore valorizzazione, con una accentuata focalizzazione sulla loro capacità di generazione di cassa e di accrescimento del valore nel tempo.

In generale, Intek realizza investimenti con orizzonti temporali di medio termine, non caratterizzati da particolari vincoli settoriali. Tra le attività in portafoglio, la partecipazione in KME SE ("KME"), operante nel settore rame, rimane la più rilevante e ad essa, conseguentemente, vengono dedicate le maggiori attenzioni del management. In particolare, non pochi sforzi sono stati compiuti negli ultimi anni sia sul fronte della razionalizzazione dei business di KME, sia su quello della loro migliore valorizzazione, presente e prospettica, i cui risultati iniziano a vedersi in maniera apprezzabile.

Non si modifica rispetto al passato la convinzione che il portafoglio investimenti della Società debba essere valutato considerando, accanto ai risultati economici di periodo delle partecipazioni detenute, anche e soprattutto le variazioni di valore registrate nel tempo dai singoli asset nonché la loro capacità di trasformarsi in ricchezza per gli azionisti. Il lavoro effettuato sul gruppo KME, sia sul fronte della gestione ordinaria che su quello delle operazioni di natura straordinaria, in primis di M&A, ha seguito esattamente tali direttrici ed ha iniziato a raccogliere risultati importanti.

In base a tale impostazione, il bilancio separato di Intek, che consente una visione di maggior sintesi degli investimenti nei diversi settori, costituisce lo strumento maggiormente rappresentativo della struttura patrimoniale/finanziaria e dell'effettiva evoluzione economica della Società e dei suoi investimenti.

Per tale motivo il bilancio separato è sempre stato l'elemento informativo privilegiato dalla Società per la comunicazione dei risultati aziendali. La qualifica contabile di "investment entity", assunta dalla Società a partire dall'esercizio 2014, ha aumentato la portata informativa di tale documento, poiché gli investimenti sono valutati non al costo ma al fair value, con un costante adeguamento dei valori di bilancio. In conseguenza di tale impostazione, ed anche del processo di semplificazione societaria, il bilancio separato ed il bilancio consolidato, che esclude dall'area di consolidamento gli investimenti non strumentali, hanno sempre di più espresso grandezze significativamente simili. Con riferimento al 31 dicembre 2021, dopo la chiusura della liquidazione di I2 Capital Partners SGR SpA, Intek Group non detiene più alcuna partecipazione strumentale e pertanto le grandezze del bilancio separato e di quello consolidato sono ormai le medesime.

L'attività svolta da Intek non rientra in quelle di gestione collettiva del risparmio e, pertanto, per il suo esercizio non è richiesta l'iscrizione nell'albo previsto dall'art. 20 del TUF.

Vengono di seguito riportati i principali eventi che hanno caratterizzato l'attività di Intek e delle sue partecipate nel corso del 2021 e nei primi mesi del 2022 fino alla data di predisposizione della presente Relazione:

(i) Attività di valorizzazione del settore rame

In questo ambito sono state realizzate, nel corso del 2021 e dei primi mesi del 2022, importanti operazioni volte all'implementazione della strategia del gruppo KME di concentrarsi sui prodotti laminati in rame e sue leghe, in cui il gruppo è leader europeo e intende focalizzarsi e crescere nel futuro, dati gli interessanti tassi di crescita previsti per i principali mercati di riferimento.

Nel mese di gennaio 2022 è stato eseguito l'accordo con Paragon Partners GmbH ("Paragon"), fondo di private equity tedesco, per il trasferimento del controllo del business Speciali. L'accordo ha comportato la creazione di una società, posseduta al 55% da Paragon e al 45% da KME, in cui è stato conferito il predetto business. L'operazione ha consentito a KME di beneficiare dell'apporto di

risorse finanziarie per circa Euro 200 milioni, dopo il rimborso di circa Euro 20 milioni di finanziamenti infragruppo, relativi al capitale circolante, e dopo la concessione di un prestito di Euro 32 milioni che verrà rimborsato dalla società neocostituita.

Un'ulteriore dismissione è stata completata nel mese di febbraio 2022 con la cessione del business Wires (cavi) che era divenuto di proprietà di KME a seguito dell'acquisizione di MKM. Tale operazione ha consentito l'incasso di un importo complessivo di circa Euro 20 milioni più il valore del magazzino.

Relativamente al business Copper, nel mese di giugno 2021 è stata realizzata un'operazione di integrazione produttiva con S.A. Eredi Gnutti Metalli SpA ("EGM") che ha permesso il trasferimento a KME Italy SpA dell'attività dei laminati di EGM. Il corrispettivo di Euro 21,8 milioni è stato interamente reinvestito da EGM nella sottoscrizione di un aumento di capitale di KME Italy, corrispondente al 16% post-money. L'operazione consente di mettere a fattor comune know how, capacità produttiva, canali distributivi e presidi logistici, con l'obiettivo di generare efficienze operative e di accrescere la competitività sul mercato fornendo il miglior servizio alla clientela.

Sempre nel settore del Copper, nel mese di febbraio 2022 è stato siglato il contratto definitivo per l'acquisto di parte del segmento produttivo dei laminati piani di Aurubis AG. Il perimetro dell'operazione include lo stabilimento FRP di Zutphen (Olanda), nonché i centri di taglio di Birmingham (Regno Unito), Dolný Kubín (Slovacchia) e Mortara (Italia). La stipula del contratto fa seguito a quella del term-sheet sottoscritto nel mese di agosto 2021, mentre la finalizzazione dell'operazione, subordinata ad alcune condizioni sospensive (tra cui l'approvazione da parte delle competenti autorità di controllo antitrust), è prevista entro l'estate 2022.

Gli incassi delle operazioni straordinarie hanno consentito di programmare il rimborso parziale anticipato, entro il mese di aprile 2022, per Euro 190 milioni, del Prestito Obbligazionario KME SE di complessivi Euro 300 milioni in scadenza nel 2023; alla data di approvazione della presente Relazione tale rimborso è già stato effettuato per Euro 175 milioni.

Per il gruppo KME i ricavi delle vendite sono stati pari a Euro 2.172,5 milioni (+14,4% rispetto al 2020), i ricavi delle vendite al netto delle materie prime pari ad Euro 537,1 milioni (+13,8% rispetto al 2020) e l'EBITDA è stato di Euro 95,5 milioni (+27,2% rispetto al 2020).

(ii) Culti Milano SpA

Nel corso del 2021 Culti Milano e le sue controllate hanno fatto registrare un'importante crescita a livello commerciale, sostenuta da significative performance reddituali.

Il gruppo Culti Milano nel 2021 ha infatti raggiunto, a livello consolidato, ricavi per Euro 21,0 milioni (Euro 13,5 milioni nel 2020) ed un EBITDA di Euro 5,0 milioni (Euro 3,2 milioni nel 2020).

A tali risultati hanno contribuito anche i mercati asiatici grazie all'avvio operativo della joint venture costituita ad Hong Kong con un partner locale e della subsidiary di Shanghai nonché all'accresciuta presenza nella multicanalità (lo store su TMALL, aperto a fine 2020, ha avuto più di 35 mila acquisti).

(iii) Operazioni di finanza straordinaria

In data 28 giugno 2021 sono stati emessi ed assegnati gratuitamente a tutti gli azionisti, ordinari e di risparmio, "Warrant Intek Group 2021-2024" nel rapporto di n. 0,4 warrant ogni azione posseduta. Ogni warrant consente la sottoscrizione, entro il 28 giugno 2024, di una azione ordinaria Intek Group al prezzo fisso di esercizio di Euro 0,40. Sono stati complessivamente assegnati n. 172,9 milioni di warrant, il cui eventuale esercizio totale comporterà un aumento di capitale pari ad Euro 69,2 milioni.

Dal 30 giugno al 23 luglio 2021 si è svolta l'offerta pubblica di scambio volontaria totalitaria sulle azioni di risparmio Intek Group. Sono state portate in adesione complessivamente n. 33,8 milioni di azioni di risparmio (pari al 67,41% del capitale oggetto dell'offerta), tutte successivamente annullate. A fronte di tali adesioni, sono state emesse come corrispettivo n. 785.417 Obbligazioni "Intek Group S.p.A. 2020 - 2025" per un controvalore complessivo di Euro 17,0 milioni.

Sintesi della struttura societaria del Gruppo

Al 31 dicembre 2021 Intek Group deteneva le seguenti principali partecipazioni:

  • KME SE: a capo di un gruppo leader globale nella produzione e commercializzazione di semilavorati in rame e sue leghe, che sta concentrando la sua attività nel business Copper, principalmente prodotti laminati, dopo il trasferimento del 55% del business Speciali, finalizzato nel gennaio 2022;
  • Culti Milano SpA: quotata al mercato Euronext Growth Milan (già AIM Italia), sempre più orientata al benessere della persona, oltre al consolidamento della tradizionale attività nel campo della profumazione d'ambiente;
  • Intek Investimenti SpA: veicolo societario in cui è adesso concentrata l'attività di investimento e private equity di Intek Group con investimenti diversificati e prevalentemente di minoranza;
  • Ducati Energia SpA: partecipazione di minoranza di Intek Group (6,77% del capitale attraverso il possesso della totalità delle azioni speciali emesse), attiva in diversi e interessanti settori di attività (condensatori, rifasamento industriale, segnalamento ferroviario, strumenti di misura, mobilità sostenibile, Intelligent Transportation Systems).

Accanto agli investimenti in partecipazioni sono presenti nell'attivo di Intek altre attività residue di precedenti investimenti quali quelle in crediti rivenienti dalla gestione leasing e factoring ex-Fime.

La Holding Intek Group SpA

Intek Group ha realizzato nel passato investimenti con orizzonti temporali di medio termine, combinando la propria ottica imprenditoriale con una struttura finanziaria solida.

L'attuale allocazione delle risorse vede una forte concentrazione in primo luogo nell'investimento nel gruppo KME (90% del totale dell'attivo). All'interno di tale gruppo da alcuni anni si sono privilegiati i settori più performanti e promettenti, favorendo invece l'uscita dai comparti che presentino prospettive di valorizzazione ridotte. Si è inoltre contribuito, con un ruolo particolarmente attivo, al fenomeno di progressiva concentrazione operato negli ultimi anni dai maggiori player del settore. Intek contribuisce attivamente alla definizione delle strategie di business operata dal management delle singole controllate e opera un costante presidio dell'attività e delle performance delle stesse. In coerenza con tale impostazione, Intek Group è impegnata nell'individuazione di possibili accordi e/o opportunità di partnership con soggetti terzi, a vario titolo interessati alle società controllate od a loro singoli business, per la piena valorizzazione degli stessi, principalmente attraverso la realizzazione di operazioni straordinarie.

Vengono di seguito riportati, in sintesi, i principali dati patrimoniali di Intek Group al 31 dicembre 2021, raffrontati con quelli al 31 dicembre 2020:1

Situazione patrimoniale sintetica individuale
(in migliaia di Euro) 31 dic 2021 31 dic 2020
Restated (*)
KME 581.546 90,43% 510.875 90,09%
Culti Milano 28.904 4,49% 27.309 4,82%
Ducati Energia 16.700 2,60% 15.931 2,81%
Intek Investimenti 11.984 1,86% 10.241 1,81%
I2 Capital Partners SGR - 0,00% (104) -0,02%
Altri investimenti 1.995 0,31% 2.165 0,38%
Altre attività/passività 1.990 0,31% 673 0,12%
Investimenti netti 643.119 100,00% 567.090 100,00%
Obbligazioni in circolazione (**) 95.988 78.288
Disponibilità nette (4.572) (15.128)
Indebitamento finanziario netto holding 91.416 14,21% 63.160 11,14%
Patrimonio netto totale 551.703 85,79% 503.930 88,86%

Note: nel prospetto gli investimenti sono espressi al netto di rapporti di credito/debito finanziari in essere con Intek Group.

(*) Alcuni dati relativi al 2020 sono stati rideterminati per considerare retroattivamente gli effetti di un aggiornamento della "Policy per le modalità di determinazione del fair value" applicata alla voce di bilancio "Investimenti in partecipazioni e quote di fondi". Nello specifico, tale modifica è relativa all'eliminazione della previsione secondo cui non venivano rilevate modifiche nel valore di carico degli investimenti qualora il risultato della loro valutazione si discostava di meno dell'1,5%, in valore assoluto, dal valore di carico ante valutazione. Tale eliminazione ha comportato una riduzione di Euro 3,2 milioni sul risultato di esercizio 2020 e sul valore del patrimonio netto al 31 dicembre 2020, sia con riferimento al bilancio separato che al bilancio consolidato. Per maggiori approfondimenti si rimanda a quanto riportato nel comunicato stampa del 18 febbraio u.s. e nelle note esplicative ai bilanci.

(**) comprensivo degli interessi in maturazione.

1 Nella relazione sono utilizzati alcuni indicatori identificabili quali "Indicatori Alternativi di Performance" ("IAP") ai sensi della comunicazione Consob del 3 dicembre 2015 che riprende gli orientamenti "ESMA" ("European Securities and Markets Authority") del 5 ottobre 2015. Gli IAP sono intesi come indicatori finanziari di performance finanziaria, posizione finanziaria o flussi di cassa storici o futuri, diverso da un indicatore finanziario definito o specificato nella disciplina applicabile sull'informativa finanziaria. Gli IAP sono ricavati dal bilancio redatto conformemente alla disciplina applicabile sull'informativa finanziaria, mediante l'aggiunta o la sottrazione di importi dai dati presentati nel bilancio. Gli IAP sono stati coerenti nel tempo e non sono stati ridefiniti con riferimento ai precedenti esercizi.

Investimenti netti

Gli Investimenti netti facenti capo alla Società ammontavano al 31 dicembre 2021 ad Euro 643,1 milioni (Euro 567,1 milioni a fine 2020), di cui circa il 90% concentrati in KME SE. L'incremento degli Investimenti netti è legato principalmente agli effetti positivi delle valutazioni a fair value in particolare di KME SE (Euro 68,8 milioni) e Culti Milano SpA (Euro 1,6 milioni).

Patrimonio Netto

Il patrimonio netto della holding al 31 dicembre 2021 è pari ad Euro 551,7 milioni, rispetto ad Euro 503,9 milioni al 31 dicembre 2020. Alla variazione di Euro 47,8 milioni contribuiscono in misura positiva il risultato d'esercizio (Euro 65,3 milioni) ed in senso opposto gli effetti complessivi dell'offerta pubblica di scambio volontaria su azioni di risparmio (riduzione del patrimonio netto di Euro17,9 milioni).

Il patrimonio netto per azione è pari ad Euro 1,38 (Euro 1,17 al 31 dicembre 2020).

Al 31 dicembre 2021 il Capitale Sociale, ammontava ad Euro 335.069.210,90 ed era suddiviso in complessive n. 405.476.651 azioni, di cui n. 389.151.588 azioni ordinarie e n. 16.325.063 azioni di risparmio. Tutte le azioni sono prive dell'indicazione del valore nominale.

Nel corso dell'esercizio 2021, per effetto dell'esercizio di n. 20.110 warrant, sono state emesse altrettante azioni ordinarie. Ulteriori n. 17.625 warrant sono stati esercitati nel corso del 2022, fino alla data della presente Relazione, con la contestuale emissione di altrettante azioni ordinarie.

Al 31 dicembre 2021 la Società deteneva n. 6.937.311 azioni ordinarie proprie, pari all'1,783% del capitale ordinario. Nel corso del 2021 sono state acquistate n. 382.051 azioni ordinarie proprie con un esborso finanziario di Euro 128 migliaia.

Con riferimento alle azioni di risparmio invece, per effetto dell'offerta pubblica di scambio, sono state acquistate n. 33.772.954 azioni di risparmio e poi annullate, congiuntamente alle n. 11.801 azioni di risparmio proprie già in portafoglio.

La struttura delle fonti di finanziamento di Intek può essere così riassunta:

Gestione finanziaria

L'Indebitamento Finanziario Netto verso terzi holding (che esclude i finanziamenti infragruppo e le passività per leasing) ammontava al 31 dicembre 2021 ad Euro 91,4 milioni. La medesima grandezza al 31 dicembre 2020 era pari ad Euro 63,2 milioni. Il suo incremento è principalmente legato all'emissione dell'ulteriore tranche del Prestito Obbligazionario Intek Group 2020-2025 per effetto dell'offerta pubblica di scambio su azioni di risparmio.

Si segnala che, in data 4 marzo 2021, ESMA ha pubblicato un documento in tema di "Orientamenti in materia di obblighi di informativa ai sensi del regolamento sul prospetto". Il documento si pone l'obiettivo di stabilire prassi di vigilanza uniformi, efficienti ed efficaci tra le autorità competenti nella valutazione della completezza, della comprensibilità e della coerenza delle informazioni contenute nei prospetti informativi, nonché assicurare l'applicazione comune, uniforme e coerente degli obblighi di informativa stabiliti dal Regolamento delegato (UE) 2019/980. Il documento, recepito dalla Consob con un Richiamo di attenzione del 29 aprile 2021, ha introdotto un nuovo prospetto di calcolo della posizione finanziaria netta, come di seguito rappresentato.

L'indebitamento finanziario di Intek Group al 31 dicembre 2021, a raffronto con il 31 dicembre 2020, è di seguito descritto:

Indebitamento finanziario
(in migliaia di Euro) 31 dic 2021 31 dic 2020
A Disponibilità Liquide 4.698 15.286
B Mezzi equivalenti a disponibilità liquide - -
C Altre attività finanziarie 1.067 593
D Liquidità (A+B+C) 5.765 15.879
E Debito finanziario corrente 3.954 4.414
F Parte corrente del debito finanziario non corrente 603 572
G Indebitamento finanziario corrente (E+F) 4.557 4.986
H Indebitamento finanziario corrente netto (G-D) (1.208) (10.893)
I Debito finanziario non corrente 2.441 2.965
J Strumenti di debito 92.372 75.332
K Debiti commerciali e altri debiti non correnti - -
L Indebitamento finanziario non corrente (I + J + K) 94.813 78.297
M Totale indebitamento finanziario (H + L) 93.605 67.404

I finanziamenti bancari sono esposti al netto delle somme vincolate a garanzia degli stessi.

La riconciliazione tra indebitamento finanziario e indebitamento finanziario netto verso terzi holding è la seguente:

Riconciliazione indebitamento finanziario
(in migliaia di Euro) 31 dic 2021 31 dic 2020
Indebitamento finanziario 93.605 67.404
Crediti finanziari correnti verso controllate 831 521
Rettifica IFRS 9 su crediti verso controllate 24 17
Debiti finanziari verso controllate - (1.245)
Debiti finanziari per leasing a lungo termine (2.441) (2.965)
Debiti finanziari per leasing a breve termine (603) (572)
Indebitamento finanziario netto verso terzi holding 91.416 63.160

Flussi finanziari

I flussi finanziari degli esercizi 2021 e 2020 sono sintetizzabili come segue:

Rendiconto finanziario - metodo indiretto
(in migliaia di Euro) 2021 2020
Restated
(A) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti inizio anno 15.286 44.639
Risultato ante imposte 63.851 3.252
Ammortamenti immobilizzazioni materiali e immateriali 658 660
Svalutazione/(Rivalutazione) attività finanziarie correnti/non correnti (72.912) (10.902)
Variazione fondi pensione, TFR, stock option 714 (3)
Variazione dei fondi rischi e spese - (235)
(Incrementi) decrementi in partecipazioni di investimento 2 (7.271)
(Incrementi) decrementi in altri investimenti finanziari (268) -
Incrementi (decrementi) debiti finanziari verso correlate (536) 253
(Incrementi) decrementi crediti finanziari verso correlate (311) (3.011)
Dividendi ricevuti - 6.000
(Incrementi)/Decrementi crediti correnti (208) 79
Incrementi/(Decrementi) debiti correnti (613) 598
(B) Cash flow totale da attività operative (9.623) (10.580)
(Incrementi) di attività materiali e immateriali non correnti (363) (155)
Decrementi di attività materiali e immateriali non correnti 193 329
Incrementi/decrementi di altre attività/passività non correnti (609) (330)
(C) Cash flow da attività di investimento (779) (156)
(Acquisto) vendita azioni proprie (128) (192)
Rimborso Obbligazioni e Nuova Emissione - (27.712)
Pagamento interessi su obbligazioni (3.413) (5.085)
Incrementi (decrementi) debiti finanziari correnti e non correnti 3.355 4.820
(Incrementi) decrementi crediti finanziari correnti e non correnti - 9.552
(D) Cash flow da attività di finanziamento (186) (18.617)
(B) + (C)
(E) Variazione disponibilità liquide e mezzi equivalenti
+ (D)
(10.588) (29.353)
(F) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti di fine periodo
(A) + (E)
4.698 15.286

Conto economico riclassificato

Il conto economico riclassificato evidenzia, in forma scalare, la formazione del risultato netto dell'esercizio attraverso l'indicazione di grandezze comunemente utilizzate per dare rappresentazione sintetica dei risultati aziendali.

Conto economico riclassificato
(in migliaia di Euro) 2021 2020
Restated
Variazioni fair value e altri oneri/proventi gestione investimenti 74.185 11.875
Costi di gestione investimenti (279) (238)
Risultato lordo degli investimenti 73.906 11.637
Commissioni attive su garanzie prestate (a) 865 875
Costi netti di gestione (b) (5.180) (4.266)
Costo struttura (a) - (b) (4.315) (3.391)
Risultato operativo riclassificato 69.591 8.246
Oneri finanziari netti (3.934) (3.689)
Risultato ante imposte e poste non ricorrenti 65.657 4.557
Proventi/(Oneri) non ricorrenti (1.806) (1.304)
Risultato ante imposte 63.851 3.253
Imposte dell'esercizio 1.455 36
Risultato netto dell'esercizio 65.306 3.289

I "Proventi/(Oneri) non ricorrenti" includono le quote di ammortamento dei diritti d'uso relativi ad affitti da controllate, connessi principalmente all'immobile di Milano, Foro Buonaparte 44, sede della Società e di altre partecipate, ed i costi maturati ai sensi dell'IFRS 2 sui warrant assegnati al management.

Il "Risultato operativo riclassificato" è definito come il risultato derivante dalla gestione degli investimenti al netto dei costi di struttura ed esclude gli oneri finanziari netti, i proventi/(oneri) non ricorrenti e le imposte di esercizio.

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Impatti dalla situazione in Ucraina

Alla fine del mese di febbraio 2022 ha preso avvio un'operazione militare della Russia in Ucraina, che ha dato inizio ad un conflitto militare i cui esiti sono al momento non prevedibili. Il precipitare della situazione in Ucraina rischia di modificare in modo significativo lo scenario macroeconomico globale con profonde conseguenze. La Russia, infatti, ha un ruolo centrale nell'approvvigionamento energetico globale (produce circa il 18% del gas naturale e il 12% del petrolio) ed è un fornitore primario anche di molti metalli industriali e di materie prime agricole. La persistenza di condizioni di instabilità e tensione sui prezzi delle materie prime potrebbero intensificare l'aumento delle pressioni inflazionistiche e danneggiare la crescita attraverso l'erosione del potere d'acquisto dei consumatori.

La portata dell'impatto dipenderà senz'altro dal modo in cui evolverà il conflitto, dalla severità delle sanzioni dei paesi occidentali e dalle possibili azioni di ritorsione della Russia: le economie dei paesi sviluppati stanno ancora gestendo le complesse ricadute della crisi pandemica, e l'Europa è strutturalmente vulnerabile agli shock sui prezzi energetici. La situazione del conflitto è incerta e, allo stato attuale, è difficile prevedere l'evoluzione del quadro geopolitico e altresì quantificare gli impatti della crisi in Ucraina.

La Società e le sue controllate non sono esposte direttamente verso i Paesi colpiti dal conflitto, non avendo significativi rapporti commerciali con la Russia e l'Ucraina. La Società sta attentamente monitorando la situazione anche al fine di verificare quali possano essere gli impatti sui propri investimenti.

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Evoluzione prevedibile della gestione

L'evoluzione prevedibile della gestione sarà correlata all'andamento degli investimenti ed alla loro valorizzazione, entrambi dipendenti dalla ripresa della domanda a livello mondiale e dalle misure intraprese dai vari governi a sostegno dell'attività economica globale e dell'area dell'euro in particolare, per fronteggiare gli effetti della pandemia e del citato conflitto in corso tra Russia e Ucraina.

Andamento della gestione nei diversi settori di investimento

Viene nel seguito illustrato l'andamento degli investimenti in essere al 31 dicembre 2021, rappresentati in particolare dalle partecipazioni in KME SE e Culti Milano.

Si ricorda che le partecipazioni detenute per investimento sono valutate a fair value con impatto a conto economico.

Al 31 dicembre 2021, dopo la chiusura della liquidazione di I2 Capital Partners SGR SpA, Intek Group non detiene partecipazioni strumentali.

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KME

L'investimento nel settore Rame fa capo alla controllata tedesca KME SE e rappresenta da anni, come noto, il maggior investimento industriale del Gruppo Intek.

(in migliaia di Euro) 31 dic 2021 31 dic 2020
Restated
Partecipazione KME SE 578.300 509.500
Partecipazione KME Germany Bet. GmbH 1.700 1.400
Altro 1.546 (25)
Totale KME 581.546 510.875

L'incremento nel valore delle partecipazioni è da collegare unicamente agli effetti della valutazione a fair value delle stesse.

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Il gruppo KME è caratterizzato da una vasta gamma di prodotti in rame e sue leghe, oltre che da una struttura produttiva e organizzativa globale particolarmente articolata e complessa.

Nel corso del 2021 il gruppo KME è stato impegnato in diverse operazioni strategiche, la maggior parte già concluse alla data di redazione della presente Relazione, che prevedono sia il realizzo che il consolidamento di alcune attività in un settore interessato da alcuni anni da un processo di razionalizzazione e concentrazione dei diversi mercati da parte dei maggiori player mondiali.

In particolare, la strategia del gruppo KME è quella di concentrarsi sui prodotti laminati in rame e sue leghe, in cui il gruppo è leader europeo e intende focalizzarsi e crescere nel futuro, dati gli interessanti tassi di crescita previsti per i principali mercati di riferimento. Altro obiettivo fondamentale del gruppo è il suo progressivo deleveraging.

In tale contesto, il gruppo KME si è distinto con operazioni sia di vendita che di acquisto, come nel caso delle seguenti:

  • in ambito Copper, acquisizione di MKM, già nel corso del 2019, e dell'attività dei laminati di S.A. Eredi Gnutti Metalli ("EGM"), conclusasi nel giugno 2021 e che ha permesso il trasferimento a KME Italy SpA dell'attività dei laminati di EGM. Tale realtà produce ricavi per circa Euro 60 milioni ed occupa 70 dipendenti. Il corrispettivo di Euro 21,8 milioni è stato reinvestito da EGM nella sottoscrizione di un aumento di capitale riservato di KME Italy, di cui ora detiene il 16%. L'operazione consentirà di mettere a fattor comune know how, capacità produttiva, canali distributivi e presidi logistici, con l'obiettivo di produrre efficienze operative e di conseguire il necessario livello di competitività sul mercato per fornire il miglior servizio possibile alla clientela;
  • trasferimento del 55% del business degli Speciali a Paragon Partners GmbH ("Paragon"), fondo di private equity tedesco che gestisce attivi per Euro 1,2 miliardi circa, con closing effettuato nel gennaio 2022. Tale accordo, che ha comportato la creazione di una società, posseduta al 55% da Paragon e al 45% da KME, in cui è stato conferito il predetto business, ha consentito a KME l'apporto di risorse finanziarie per complessivi circa Euro 200 milioni, dopo il rimborso di circa Euro 20 milioni di finanziamenti infragruppo relativi al capitale circolante e dopo la concessione di un prestito di Euro 32 milioni che verrà rimborsato dalla stessa società di nuova costituzione. Il business degli Speciali di KME, aveva prodotto nel 2021 ricavi pari a circa Euro 282 milioni e un

EBITDA pari a circa Euro 48 milioni. L'operazione con Paragon contribuisce in maniera sostanziale anche al perseguimento dell'obiettivo di gruppo di progressivo deleveraging, permettendo al contempo di partecipare in quota parte alla futura creazione di valore del business degli Speciali;

  • cessione, completata nel mese di febbraio 2022, del business Wires (cavi) che era divenuto di proprietà di KME con l'acquisizione di MKM. Tale operazione, che ha fatto seguito alla sottoscrizione di un accordo contrattuale del novembre 2021, ha consentito l'incasso di un importo complessivo di Euro 20 milioni più il valore del magazzino. Il business Wires ha registrato nel 2021 un fatturato di circa Euro 87 milioni ed impiega circa 190 persone nello stabilimento di Hettstedt;
  • infine, sempre nel mese di febbraio 2022, è stato siglato il contratto per l'acquisto di parte del segmento produttivo dei laminati piani di Aurubis AG. Il perimetro dell'operazione, la cui finalizzazione è programmata per l'estate 2022 (subordinatamente all'avverarsi di alcune condizioni sospensive, tra le quali l'approvazione da parte dell'antitrust), include lo stabilimento FRP di Zutphen (Olanda), nonché i centri di taglio di Birmingham (Regno Unito), Dolný Kubín (Slovacchia) e Mortara (Italia), per un fatturato totale di circa Euro 280 milioni e 360 dipendenti. Il contratto fa seguito alla sottoscrizione di un term sheet avvenuta nel mese di agosto 2021.

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La divisione "Copper" presenta un'ampia gamma di prodotti destinati a molteplici impieghi nei settori, meccanico, automotive, medico, delle costruzioni e delle energie rinnovabili. Tale divisione comprende, inter alia, prodotti in rame laminato, prodotti per coperture e rivestimenti realizzati con rame riciclato al 100%, barre di rame di diversa dimensione e tipologia e una vasta gamma di tubi idraulici in rame destinati ad applicazioni idrauliche e di riscaldamento.

I prodotti della divisione "Speciali", di cui, anche dopo la cessione a Paragon, KME mantiene comunque un'interessenza del 45%, sono prodotti ad alta tecnologia, customizzabili sulla base delle esigenze dei clienti, con un elevato valore aggiunto e margini mediamente superiori agli altri semilavorati in rame. La divisione "Speciali" comprende, a sua volta, le seguenti due sotto-categorie di prodotto:

  • i prodotti "Engineering" si caratterizzano per un elevato valore aggiunto ed un'alta tecnologia che consentono di offrire soluzioni innovative ed alte prestazioni per la fusione nell'ambito dell'industria siderurgica e dei metalli non ferrosi. Tale categoria di prodotti comprende, inter alia, stampi per tubi, piastre di raffreddamento, ruote di colata e blocchi di fusione, oltre che un portafoglio completo di stampi per rifusione, doghe di rame, rulli di colata per la fusione di nastri di acciaio e alluminio;
  • i prodotti "Special Semis" sono prodotti speciali in leghe di rame destinati a varie applicazioni industriali, in particolar modo nei settori automotive, marittimo, chimico, petrolchimico e dell'ingegneria civile. Tale categoria di prodotti comprende, tra l'altro, tubazioni destinate a sottomarini e aeromobili, fasci di tubi per la trasmissione pneumatica e idraulica sulle lunghe distanze, barre, profili e tubi realizzati per applicazioni nella saldatura.

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Prezzi delle materie prime e inflazione

Nel corso del 2021 la maggior parte dei comparti delle materie prime ha continuato ad essere caratterizzata dalla ripresa di domanda e di prezzi iniziata nella seconda metà del 2020 dopo gli effetti che il Covid aveva provocato nella prima parte del 2020. I prezzi medi del greggio sono aumentati quasi del 70% nel 2021 rispetto al 2020. Le previsioni per il 2022 si attestano su livelli ancora più alti, anche a causa del deterioramento della situazione politica nell'Europa orientale.

I prezzi dei metalli hanno continuato a tendere al rialzo per gran parte del 2021. In particolare, il rame ha continuato la sua corsa iniziata nella seconda metà del 2020, finendo in un "corridoio" di quotazioni LME oscillanti tra \$ 9.000 per tonnellata e \$ 10.000 per tonnellata nel corso del 2021. E' prevedibile che la ripresa economica globale sostenga questo andamento anche nel 2022. La pressione sui prezzi è stata osservata anche in altri settori, come quello dei prodotti chimici, del legname, della plastica, del costo dei containers. Non sorprende pertanto che la crescente pressione inflazionistica, sia per i consumatori che per le industrie, sia

continuata anche nei primi mesi del 2022 ed abbia portato alla decisione di alcune Banche Centrali di aumentare i tassi di interesse.

I principali mercati di KME sono concentrati nell'Eurozona, il cui quadro economico complessivo appariva alquanto destabilizzato e volatile già prima della crisi Covid. Grazie alle campagne di vaccinazione condotte con successo e determinazione nell'UE e in altre parti del mondo, nel 2021 il PIL mondiale è cresciuto del 5,6% e nell'anno in corso si prevede un ulteriore incremento pari al 4,1%, anche se tali previsioni per il 2022 potrebbero essere potenzialmente influenzate dall'inflazione crescente e dagli impatti macroeconomici della guerra in Ucraina.

Dopo aver superato un 2020 piuttosto difficile, la produzione economica ha avuto una rapida ripresa nella maggior parte dei paesi e delle regioni del mondo, rafforzando la fiducia delle imprese private e delle organizzazioni governative. Nel 2021 l'UE ha lanciato un'iniziativa di ripresa post Covid denominata Next Generation Fund (607 miliardi di Euro) con l'obiettivo di portare ad una evoluzione e rafforzamento a seguito della pandemia, trasformando le economie e creando opportunità e posti di lavoro all'interno dell'UE. Questa iniziativa è previsto possa avere un impatto futuro molto positivo nei principali mercati di sbocco di KME.

Nel corso del 2021 tutte le principali economie sono uscite dalla recessione che ha caratterizzato il 2020. I paesi del G20 hanno registrato una crescita del PIL del 6,1% nel 2021 rispetto alla contrazione del 3,2% dell'anno precedente. Nel 2022 è prevista una ulteriore crescita del 4,4% nei paesi del G20.

L'economia dell'UE è cresciuta del 5,3% nel 2021 e dovrebbe aumentare ulteriormente del 4% nel 2022 e del 2,8% nel 2023. In particolare il PIL tedesco ha segnato un incremento del 2,7% nel 2021 dopo una riduzione del 5,5% nel 2020 e si prevede che aumenti del 3,6% nel 2022, mentre l'Italia ha registrato una crescita del 6,5% nel 2021, dopo una contrazione dell'8,9%, e dovrebbe realizzare un aumento del 4,7% nel 2022.

Andamento corrente del business

Divisione Copper

L'Eurozona rappresenta il principale mercato di sbocco di KME, seguito da Stati Uniti, Medio Oriente ed altre parti del mondo. La ripresa economica del 2021 ed il trend in crescita nei settori della digitalizzazione ed elettrificazione hanno sostenuto il miglioramento della performance di KME rispetto al 2020.

Nel 2021 tutti i mercati e settori di sbocco di KME hanno registrato una crescita. In ogni caso, gli aumenti più significativi si sono verificati nei settori automobilistico ed elettrico/elettronico. Questo sviluppo positivo ha caratterizzato in modo sostanzialmente uniforme l'esercizio 2021 e sta continuando anche nel 2022. Pertanto, KME si aspetta che la domanda e l'andamento dei propri mercati di sbocco rimanga forte anche per l'esercizio in corso. In ogni caso, sebbene KME non abbia esposizione nei confronti di Russia, Ucraina e Bielorussia è difficile valutare un potenziale impatto macroeconomico indiretto della guerra in Ucraina.

Al fine di compensare gli effetti degli elevati prezzi della materia prima e di aumentare la redditività aziendale, sono stati avviati e realizzati con successo due principali progetti:

  • Revisione della politica sui prezzi;
  • Il cambiamento delle condizioni di pagamento del metallo, nel novembre 2021, per applicare ai clienti il principio del pass-through, non solo per il prezzo del metallo, ma anche per il finanziamento relativo, mediante l'invio da parte del cliente del metallo in conto lavorazione o mediante il pagamento anticipato.

Divisione Prodotti Speciali

Anche le industrie siderurgiche hanno aumentato in modo significativo la produzione nella seconda metà del 2021 rispetto all'anno precedente, a seguito della crescente domanda da parte dei clienti, operanti nei settori delle costruzioni, dell'ingegneria meccanica e dell'automotive. Già nella prima metà del 2021 la produzione globale delle acciaierie ha registrato una crescita significativa del 14,4% su base annua a seguito dell'allentamento delle misure adottate localmente contro la pandemia, con la Cina che registra una crescita ad un tasso inferiore alla media. Si prevede che nel 2022 possa proseguire il sostanziale continuo aumento delle capacità nei mercati occidentali al di sopra del 4%, con la Cina che contribuirà in modo piatto alla crescita globale, prevista nella misura del 2,2%.

Nonostante il rischio di aumento dell'inflazione e la diversificata situazione pandemica a livello regionale, nel 2022 continuano a prevalere i segnali positivi. In considerazione del buon livello di acquisizione ordini registrato nel 2021 nei prodotti engineering, nonostante il rallentamento del business legato ai nuovi progetti nel 2021, è stato possibile mantenere un buon portafoglio ordini anche nella seconda metà del 2021 e quindi avviare il 2022 con buone prospettive.

Un analogo sviluppo del mercato è previsto anche per le applicazioni marittime. Il business relativo ai prodotti per la Marina, infatti, dovrebbe essere simile al 2021. Si prevede inoltre, nel corso della seconda metà del 2022, un rilancio dell'attività progettuale nel settore offshore e delle relative decisioni di investimento.

Infine, nei prodotti estrusi e trafilati KME ha registrato una ripresa dell'attività rispetto al 2020. Con un portafoglio ordini che è attualmente più elevato rispetto al 2020 ed al 2019, KME è ottimista sulla possibilità che il trend positivo del 2021 continui anche nel 2022.

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I principali risultati di KME SE per il 2021, a raffronto con l'esercizio precedente, possono essere così riassunti:

Principali risultati settore rame
(in milioni di Euro) 2021 2020 Variazione
Ricavi 2.172,5 1.898,6 14,4%
Ricavi (al netto materie prime) 537,1 100,0% 471,8 100,0% 13,8%
EBITDA 95,5 17,8% 75,1 15,9% 27,2%
EBIT 56,8 10,6% 31,1 6,6% 82,6%
Risultato ante poste non ricorrenti 12,3 2,3% (8,1) -1,7%
Proventi/(Oneri) non ricorrenti (19,1) (21,6) (0,0)
Indebitamento netto (al 31 dicembre) 249,4 270,7

I ricavi consolidati dell'esercizio 2021 sono stati pari a complessivi Euro 2.172,5 milioni, aumentati del 14,4% rispetto al 2020 (Euro 1.898,6 milioni). Al netto del valore delle materie prime, i ricavi sono aumentati da Euro 471,8 milioni a Euro 537,1 milioni, segnando un incremento del 13,8%.

L'utile operativo lordo (EBITDA) dell'esercizio 2021 è pari ad Euro 95,5 milioni con un aumento del 27,2% rispetto al 2020 (Euro 75,1 milioni).

L'utile operativo netto (EBIT) è pari ad Euro 56,8 milioni (Euro 31,1 milioni nel 2020).

Il risultato ante componenti non ricorrenti è positivo per Euro 12,3 milioni (negativo per Euro 8,1 milioni nel 2020).

Alla data della presente Relazione, KME ha approvato i principali dati economico-finanziari al lordo delle imposte.

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La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2021 è negativa per Euro 249,5 milioni rispetto ad Euro 270,7 milioni del precedente esercizio. La riduzione è principalmente dovuta all'ottimizzazione del fabbisogno di capitale circolante attraverso le nuove condizioni di pagamento del metallo da parte dei clienti.

A fine febbraio 2022, KME SE, anche ad esito delle operazioni straordinarie di cui sopra, ha deciso di procedere entro il mese di aprile 2022 al rimborso anticipato per Euro 190 milioni del Prestito Obbligazionario di complessivi Euro 300 milioni scadente nel 2023; alla data della presente Relazione tale rimborso è già stato effettuato per Euro 175 milioni.

Sempre nel febbraio 2022 è stata estesa, fino a fine novembre 2022, la durata del contratto di finanziamento in pool di Euro 320 milioni coordinato da Deutsche Bank. Questo ha automaticamente esteso anche la durata della linea di factoring di Factofrance dell'ammontare di Euro 150 milioni. Al 31 dicembre 2021 la controllata KME Mansfeld GmbH è rimasta con la Tranche B del finanziamento per un importo totale

di Euro 25 milioni con scadenza nel terzo trimestre 2024 ed un periodo di run off a partire dal terzo trimestre 2022.

Le linee di credito sono state utilizzate mediante lettere di credito (per Euro 393,9 milioni (Euro 394,9 milioni al 31 dicembre 2020) come mezzo di pagamento dei fornitori di metallo. Le relative passività fornitori sono esposte tra i debiti commerciali o altri debiti.

A marzo 2022, KME Italy SpA e Serravalle Copper Tubes Italy Srl, controllate italiane di KME SE, hanno stipulato un accordo di finanziamento della durata di 6 anni, per un importo totale di Euro 75 milioni, con un pool di banche supportate da garanzia SACE.

I finanziamenti sopra menzionati contengono financial covenants simili, soggetti a verifica trimestrale, ad eccezione del prestito obbligazionario, che è soggetto ad un "at incurrence covenant test" secondo gli standard dei bond ad alto rendimento.

Alla data del 31 dicembre 2021 il gruppo KME ha rispettato interamente tutti i covenants.

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Valutazione di KME nel bilancio di Intek

Il valore di iscrizione al 31 dicembre 2021 della partecipazione in KME SE è pari ad Euro 578,3 milioni a fronte di Euro 509,5 milioni al 31 dicembre 2020, l'incremento è legato unicamente agli effetti della valutazione della partecipazione.

Ai fini della valutazione di KME SE, basata sulla metodologia dell'Unlevered discounted cash flow (UDCF), sono stati utilizzati i dati del piano 2022-2026 (il "Piano") approvato dagli organi amministrativi di KME SE nel corso del 2022 e dagli stessi impiegato ai fini dell'impairment test sui propri asset. I flussi considerati nel Piano includono anche quelli relativi alla cessione del business Speciali.

Il tasso di attualizzazione (in continuità con gli esercizi precedenti, comprensivo di un premio addizionale dell'1,5% legato all'execution risk) è stato pari a 9,35% quando il precedente anno era stato pari a 9,34%. Il sostanziale ritorno ad una situazione di normalità grazie al progressivo diffondersi delle vaccinazioni ed agli interventi di rilancio previsti dalle autorità dalle autorità centrali che hanno di fatto superati il clima di incertezza legato alla situazione sanitaria ha fatto ritenere non più necessario considerare da parte di Intek Group l'ulteriore incremento dell'execution risk (incremento che era stato pari allo 0,75% sia in sede di bilancio 2020 che di semestrale 2021). Altro elemento a supporto di questa scelta sono stati i risultati 2021 di KME che hanno visto i dati consuntivi allineati a quelli previsti a budget.

Per giungere all'equity value di KME, il valore operativo così stimato, che include i flussi finanziari della cessione parziale del business Speciali, è stato successivamente rettificato, con la stessa metodologia adottata negli esercizi precedenti, per considerare oltre che la posizione finanziaria netta stimata del gruppo KME al 31 dicembre 2021, anche il valore di altre attività quali ad esempio il fair value dei surplus asset, costituiti da immobili non strumentali, in particolare quelli riferibili alla partecipazione in Immobiliare Pictea, e delle altre società non consolidate.

Il valore ottenuto è stato posto a confronto con quelli risultanti da altri metodi, in particolare con il metodo dei multipli di mercato e con quello dei multipli di transazione, utilizzando il parametro EV/EBITDA, calcolati utilizzando l'EBITDA storico e per il primo anche con quello prospettico (anche su tali metodi sono state operate le rettifiche di cui sopra). Tale confronto ha evidenziato uno scostamento ritenuto significativo ai sensi della "Policy per le modalità di determinazione del fair value" utilizzata dalla Società e, pertanto si è provveduto a considerare il risultato dei diversi metodi per individuare il valore di fair value ritenuto più significativo.

Per maggior dettagli si rimanda all'apposita sezione delle note illustrative al bilancio.

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Culti Milano SpA

Intek detiene il 77,17% del capitale sociale di Culti Milano SpA, società le cui azioni dal luglio 2017 sono negoziate sul mercato Euronext Growth Milan (ex AIM Italia). La quota di partecipazione è immutata rispetto al precedente esercizio.

(in migliaia di Euro) 31 dic 2021 31 dic 2020
Partecipazione Culti Milano SpA 28.904 27.300
Altro - 9
Totale Culti 28.904 27.309

L'incremento del valore della partecipazione è legato agli effetti della valutazione a fair value. Ai fini di tale valutazione sono state condotte analisi sui volumi scambiati che hanno evidenziato, rispetto agli anni precedenti, un significativo incremento tale da ritenere esistente un mercato attivo. Ciò ha condotto, nel rispetto delle previsioni degli IFRS, alla valutazione sulla base della quotazione di mercato che, alla data di riferimento del bilancio, era pari a Euro 12,1 per azione (Euro 14,6 il giorno precedente la predisposizione della presente Relazione). Tale valutazione, secondo il giudizio degli amministratori, non riflette pienamente il valore intrinseco della partecipazione. Si segnala al riguardo che se la valutazione fosse stata condotta, similarmente al precedente anno (quando il mercato di riferimento era stato considerato non attivo), con la metodologia dei multipli il valore della partecipazione sarebbe stato di oltre Euro 41 milioni.

L'attività di Culti Milano, che operava storicamente sia a livello nazionale che internazionale nel settore della produzione e distribuzione di fragranze d'ambiente d'alta gamma, uno specifico segmento del mercato del lusso, si è recentemente estesa al settore dei profumi e della cosmesi, evolvendosi da impresa di fragranze ad impresa volta al benessere della persona: dalla profumazione per l'ambiente (casa, auto, barca, etc.) a quella della persona (profumi, igiene personale, cosmesi).

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Le aperture delle Culti House (negozi mono-marca presenti in posizioni primarie in importanti città italiane), attualmente pari a 6, hanno svolto una duplice funzione: 1) il rafforzamento della "brand awareness" sul mercato nazionale, andando a coprire le aree di maggior interesse commerciale, e 2) la possibilità di introdurre le nuove collezioni personali e cosmetiche, creando così un collegamento con il comparto di mercato "benessere della persona". Particolare attenzione è stata posta alla rete commerciale internazionale che copre i principali mercati ed è presente in oltre 60 paesi.

In quest'ottica si inseriscono le acquisizioni della maggioranza del capitale sociale di Bakel Srl, società la cui attività è concentrata su prodotti cosmetici realizzati da principi attivi naturali, e di Scent Company Srl, attiva nel settore del branding olfattivo.

L'acquisizione del 50,01% di Bakel è stata perfezionata nel luglio 2019 con un investimento massimo pari a Euro 2,5 milioni, di cui Euro 2 milioni corrisposti al closing. I rimanenti massimi Euro 500 migliaia sono oggetto di un meccanismo incentivante, calcolato sulla componente reddituale della società, che terminerà con riferimento ai risultati del bilancio 2021. Ad oggi sono stati corrisposti, sulla base dei risultati del bilancio 2020, Euro 187 migliaia e pertanto l'importo residuo non potrà superare Euro 313 migliaia.

L'acquisizione del 51,00% di Scent Company è avvenuta nel giugno 2020, con un investimento di Euro 1,8 milioni. Il restante 49% è oggetto di opzioni put&call obbligatorie, da esercitarsi nel termine ultimo del triennio dalla data del closing per valori dell'enterprise value compresi in un range tra Euro 1,6 milioni e Euro 2,7 milioni.

Sempre nel corso del 2020, erano state anche avviate una joint venture ad Hong Kong e una subsidiary a Shanghai, che permetteranno di consolidare la presenza, già significativa, di Culti Milano nell'area orientale, permettendo così di creare le condizioni per una maggiore penetrazione anche di Scent Company, oltre che l'avvio delle attività commerciali di Bakel in tali territori. La joint venture ha iniziato la sua operatività nei primi mesi del 2021. La società si avvale di un know-how commerciale molto strutturato, pronto ad intercettare la crescita interna del mercato cinese e di Hong Kong, con lo scopo di intensificare gli sforzi fatti negli ultimi

anni a livello distributivo, con l'obiettivo di essere sempre più riconosciuti come marchio leader nelle fragranze per ambiente.

I principali indicatori consolidati possono essere così sintetizzati:

  • vendite complessive pari ad Euro 21,0 milioni (Euro 13,5 milioni nel 2020) registrando un incremento del 55% rispetto al periodo precedente. L'incremento delle vendite fatto registrare sia dalla capogruppo Culti Milano che da Bakel, beneficia altresì del pieno contributo nell'area di consolidamento di Scent Company, consolidata solo a partire dal secondo semestre 2020 e del contributo per Euro 3,7 milioni delle società controllate cinesi, la cui operatività è iniziata a febbraio 2021;
  • EBITDA di Euro 5,0 milioni (Euro 3,2 milioni nel 2020) con un incremento pari al 54,3% rispetto all'esercizio precedente;
  • EBIT di Euro 4,5 milioni (Euro 2,5 milioni nel 2020) registrando un incremento pari al 79% rispetto all'esercizio precedente;
  • utile netto di Euro 2,7 milioni (Euro 1,5 milioni nel 2020) con un incremento pari all'89% rispetto all'esercizio precedente;
  • posizione finanziaria netta: positiva per Euro 5,1 milioni (Euro 2,3 milioni al 31 dicembre 2020, +122%). Si evidenzia peraltro che nel corso dell'esercizio è stata perfezionata la costituzione della joint venture asiatica con un investimento di Euro 300 migliaia ed è stato riconosciuto un earn-out contrattuale relativo all'investimento della quota di controllo di Bakel, per Euro 187 migliaia.

Relativamente a Culti Milano, il comparto retail italiano ha avuto una ripresa rispetto al 2020 anche se penalizzato nei primi mesi dell'anno per le misure restrittive dovute al Covid-19. Nonostante ciò, si sono raggiunti i livelli di ricavi paragonabili al 2019. Con riferimento alle attività wholesale, sul territorio domestico, grazie alle attività intraprese sull'omnicanalità, si è avuta una crescita a due cifre rispetto ai livelli pre Covid. A livello di wholesale internazionale è stata rafforzata la presenza su taluni territori, in particolare con l'apertura in Estremo Oriente, siglando accordi di distribuzione con SGPL (India) e King Power Group (Thailandia). Si segnala anche una crescita nella multicanalità (ad esempio con lo store su TMALL che, dall'apertura avvenuta a fine 2020, ha avuto più di 35 mila acquisti).

Nel secondo semestre dell'esercizio sono da sottolineare le performance presso il department store Le Bon Marchè grazie ad un'attività condivisa con la controllata Scent Company. Il progetto capsule, ha intensificato l'uscita di alcune serie limitate di nuove fragranze. Sono stati lanciati anche progetti di branding olfattivo con Getty Museum e Lamborghini, che hanno suscitato un ottimo feedback dal mercato con il conseguente sold out dei prodotti. Sul fronte delle collezioni, si sono conseguiti dei risultati positivi dall'introduzione della linea "persona", che è stata oggetto di ampliamento della gamma sapone e creme.

Bakel ha intensificato il percorso verso la multicanalità, potenziando le reti commerciali dei canali di sbocco (profumeria e farmacia). L'espansione è proceduta bilanciando lo sviluppo brick & mortar (veicolo consulenziale) con il digitale (veicolo di contatto e informazione). Il canale farmacia sul mercato italiano è stato raddoppiato a numero di porte e valore. Sul fronte collezioni, la società ha consolidato il segmento che la distingue sul mercato, quello dei sieri anti-age, lanciando due formulazioni in grado di calamitare l'attenzione dei consumatori più esigenti in termini di performance cosmetica. I nuovi prodotti hanno raggiunto il 20% del valore della categoria di riferimento.

Per Scent Company sono state intraprese sinergie distributive con Culti Milano, in particolar modo sul mercato giapponese con il partner ACTUS. Con riferimento all'attività con clienti esistenti, è stato rinnovato il contratto con SKP Pechino oltre a quello di Gallerie Lafayette a Doha in Qatar. Inoltre, sono state avviate nuove forniture per i punti vendita Giorgio Armani a Parigi e Dusseldorf. In ambito di sviluppo commerciale, John Lewis ha scelto SCENT Company come partner per più malls, così come il gruppo PVH per i suoi brand Calvin Klein e Tommy Hilfigher. Bally è stato anche acquisito come nuovo cliente per una serie di punti vendita in Asia e America. È inoltre da sottolineare l'avvio di un progetto per l'update tecnologico delle scenting machine; questo sviluppo permetterà di usufruire a pieno la nuova tecnologia 5G.

Intek Investimenti SpA

(in migliaia di Euro) 31 dic 2021 31 dic 2020
Partecipazione Intek Investimenti 11.200 9.704
Crediti/Debiti finanziari v/Intek Investimenti 784 537
Totale Intek Investimenti 11.984 10.241

Intek Investimenti SpA è una subholding in cui sono confluiti, attraverso operazioni di trasferimento e conferimento di partecipazioni, precedenti investimenti di private equity di Intek Group e che effettua investimenti prevalentemente non di controllo.

Il bilancio di Intek Investimenti è redatto secondo i principi contabili italiani e le partecipazioni sono iscritte al costo, non riflettendo quindi eventuali plusvalori inespressi.

Intek Investimenti detiene una partecipazione del valore di Euro 2,1 milioni, pari all'8,81% del capitale, di Natural Capital Italia SpA Società Benefit (già Immobiliare Agricola Limestre Srl), che è pervenuta ad Intek Investimenti a seguito del conferimento nella medesima della partecipazione in Oasi Dynamo Agricola Srl, di cui Intek Investimenti deteneva il 42,86% (la restante quota era già detenuta da Natural Capital Italia SpA). L'acquisizione del controllo totalitario di Oasi Dynamo Agricola Srl permetterà a Natural Capital Italia SpA di meglio perseguire la sua attività di sviluppo nel settore dell'hospitality, per la gestione di hotel di pregio immersi nella natura, e di agricoltura e conservazione, concentrata sullo svolgimento di attività agricole con metodo tradizionale e sulla conservazione del patrimonio naturalistico.

Altra partecipazione di Intek Investimenti è rappresentata dalla quota del 60,72% di Isno 3 Srl in liquidazione (con un valore di bilancio di Euro 1,5 milioni), società in cui sono stati concentrati gli asset residui del fondo I2 Capital Partners e che comprendono:

- Procedura Festival Crociere

La sentenza della Corte di Cassazione ha dato esito negativo circa l'impugnazione della sentenza d'appello che aveva confermato le decisioni del Tribunale di Genova rigettando le principali domande avanzate da Isno 3 Srl in liquidazione; non sono emersi tuttavia impatti negativi per Isno3 in quanto gli accantonamenti di bilancio risultavano più che capienti.

  • Nuovi Investimenti SIM SpA

Per tale investimento residua un credito di nominali Euro 1,2 milioni (il cui valore di bilancio è stato rettificato ad Euro 0,5 milioni) vantato nei confronti di alcuni dei soggetti acquirenti di Nuovi Investimenti SIM SpA, per il quale è in essere un contenzioso, e la proprietà di alcuni immobili di valore contenuto situati a Biella.

  • Benten Srl

Al 31 dicembre 2021 le attività di Benten Srl (detenuta al 30%) ancora da realizzare sono costituite unicamente da crediti fiscali oggetto di contenziosi con l'Agenzia delle Entrate dell'ammontare complessivo di Euro 13,7 milioni.

Intek Investimenti è anche proprietaria, per un valore di Euro 0,3 milioni, di una quota del 31,13% del capitale de Il Post Srl, quotidiano online italiano.

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Intek Investimenti è inoltre titolare del credito finanziario nei confronti di Quattroduedue SpA di Euro 3,9 milioni, riveniente dalla chiusura della liquidazione della società controllata Breda Energia.

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La valutazione di Intek Investimenti è stata effettuata come somma delle parti valorizzando le singole attività e passività.

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Ducati Energia SpA

(in migliaia di Euro) 31 dic 2021 31 dic 2020
Partecipazione Ducati Energia 16.700 15.931
Totale Ducati Energia 16.700 15.931

La partecipazione in Ducati Energia è costituita dal 100% delle azioni speciali di categoria B, corrispondente al 6,77% del capitale sociale della stessa. Tali azioni beneficiano di un privilegio del 2% rispetto alle azioni ordinarie in caso di distribuzione di dividendi. È inoltre previsto che, in caso di cessione del controllo di Ducati Energia, tali azioni siano convertite in azioni ordinarie ed abbiano i medesimi diritti spettanti agli azionisti trasferenti.

Ducati Energia approva il proprio bilancio entro il 30 giugno; si riportano pertanto nel seguito i dati riferibili all'esercizio 2020. Dalle prime indicazioni ricevute, l'andamento del 2021, è stato positivo, come pure le aspettative per l'anno in corso.

Ducati Energia e le sue controllate contano oltre 1.400 dipendenti distribuiti in 9 stabilimenti in tutto il mondo ed operano in diversi settori di attività dalle applicazioni oggi particolarmente interessanti, tra cui: condensatori, rifasamento industriale ed elettronica di potenza, alternatori e sistemi di accensione per motori endotermici, veicoli elettrici e colonnine di ricarica, analizzatori di energia, sistemi per il telecontrollo delle reti elettriche, segnalamento ferroviario, sistemi ed apparecchiature autostradali e per il trasporto pubblico, generatori eolici.

Il gruppo Ducati Energia ha realizzato nel 2020 ricavi consolidati per Euro 218,7 milioni (Euro 250,2 milioni nel 2019), dei quali Euro 170,7 milioni (Euro 200,0 milioni nel 2019) in Italia e la parte residua all'estero. La riduzione dei ricavi ha interessato la Divisione Energia i cui ricavi sono stati pari ad Euro 156,6 milioni, a fronte di Euro 191,7 milioni nel 2019. La Divisione Sistemi ha contribuito ai ricavi per Euro 57,1 milioni (Euro 57,9 milioni nel 2019).

Nonostante la riduzione dei ricavi, la redditività del gruppo è migliorata. L'EBITDA dell'esercizio 2020 è stato infatti pari ad Euro 27,1 milioni rispetto ad Euro 23,2 milioni dell'esercizio precedente, mentre l'EBIT è stato pari ad Euro 20,1 milioni rispetto ad Euro 14,9 milioni del 2019.

L'Utile consolidato netto dell'esercizio 2020 è stato pari ad Euro 12,7 milioni, superiore rispetto al 2019 quando era stato pari ad Euro 10,0 milioni.

Nel corso del 2020 Ducati Energia ha continuato ad effettuare investimenti in sviluppo, in parte completati nel corso del 2021, destinati ad ampliare l'offerta di nuovi prodotti e l'inserimento in nuovi mercati, con buone prospettive di incremento di ricavi per il successivo triennio.

Nel 2021 il portafoglio ordini ha registrato nel primo quadrimestre una quota fatturabile nell'anno corrente pari a circa Euro 125 milioni con opzioni e consegne per il biennio successivo per ulteriori Euro 170 milioni circa, grazie principalmente al proseguimento della produzione di strumenti per la misurazione dei consumi di corrente elettrica (contatori).

In relazione ai singoli comparti di attività si rileva che il settore del Rifasamento non ha risentito dell'incertezza conseguente alla pandemia e ha visto l'avvio di nuovi progetti che garantiranno simili livelli di ricavi anche nel prossimo futuro.

Il settore dei Condensatori ha registrato un calo di fatturato del 5% rispetto al 2019 nonostante il prolungato lockdown abbia determinato una forte contrazione della domanda dei consumatori finali che ha avuto il suo apice nel secondo trimestre del 2020.

La divisione Generatori ha registrato nel corso del 2020 un incremento di ricavi pari a circa il 10% rispetto al precedente esercizio, soprattutto grazie all'aumento degli ordinativi del principale cliente del settore recreational, che nel 2020 ha acquisito nuove quote di mercato, compensando la contrazione registrata a livello globale.

Anche nel 2020 il settore Veicoli Elettrici ha registrato un notevole aumento nelle vendite grazie all'aggiudicazione di nuove commesse per la fornitura di mezzi a quattro ruote, che in virtù di operazioni contrattuali per la fornitura di ulteriori veicoli, hanno assicurato il mantenimento degli attuali livelli di ricavi anche per il 2021.

Per quanto concerne il settore Autostradale (ad esempio barriere ottiche e sistemi di esazione), nel 2020 sono proseguite le forniture di nuove apparecchiature con solide prospettive di incrementare i ricavi nei prossimi anni sia in Italia che all'estero. Sul 2021 è proseguito l'avanzamento di un'importante commessa nel nord Africa.

Il fatturato del settore Energia nel 2020 ha registrato un calo di circa il 4,5%, imputabile esclusivamente alla riduzione del prezzo del principale componente venduto conseguente alla riduzione del costo di produzione. Ciò ha permesso di mantenere inalterato il margine per la società.

La stretta collaborazione con le maggiori aziende di distribuzione di energia elettrica per la realizzazione di prodotti volti alla ricarica dei veicoli elettrici e l'aggiudicazione di nuovi contratti per la fornitura di strumenti di misurazione dei consumi di energia elettrica, permetteranno a Ducati Energia n prospettive di ulteriori incrementi negli anni successivi.

Il settore Ferroviario nel 2020 ha registrato un aumento di ricavi pari a circa il 20% rispetto all'esercizio precedente, grazie all'omologazione ed alla successiva realizzazione di nuovi sistemi di sicurezza. Per il 2021 era atteso sostanziale mantenimento dei livelli di ricavi attualmente raggiunti grazie al programma di upgrade tecnologico dei sistemi attualmente commercializzati.

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La partecipazione in Ducati Energia, stante la mancata disponibilità di un piano per sviluppare il metodo UCF, è stata valutata utilizzato il metodo dei multipli di mercato e quello dei multipli di transazione.

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Altri investimenti

(in migliaia di Euro) 31 dic 2021 31 dic 2020
Attività/Passività Fime 1.386 2.093
Attività/Passività ex ErgyCapital 82 82
Attività/Passività ex FEB - (327)
Altri 524 317
Totale Altri investimenti 1.992 2.165

La voce comprende attività e passività legate prevalentemente a precedenti investimenti.

Sulle attività ex Fime è stato completamente realizzato il precedente patrimonio immobiliare. Nel corso dell'esercizio sono stati incassati complessivi Euro 1,2 milioni.

L'unica attività residua ex ErgyCapital è rappresentata dalla partecipazione in Ergyca Tracker 2.

Le attività/passività ex FEB si riferivano a debiti verso creditori irreperibili della procedura Bredafin Innovazione per i quali è intervenuta nel corso del 2021 la relativa prescrizione.

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Operazioni di finanza straordinaria

Nel corso del 2021 Intek ha realizzato le due seguenti operazioni di finanza straordinaria:

  • emissione ed assegnazione di warrant;
  • offerta pubblica di scambio volontaria totalitaria sulle azioni di risparmio Intek Group SpA.

Emissione ed assegnazione di warrant

In data 28 giugno 2021 sono stati emessi ed assegnati gratuitamente a favore di tutti gli azionisti, sia ordinari che di risparmio, complessivi n. 172,9 milioni di "Warrant Intek Group SpA 2021-2024" (i "Warrant"), il cui eventuale esercizio totale comporterà un aumento di capitale pari ad Euro 69,2 milioni.

Ogni Warrant consente di sottoscrivere ad un prezzo fisso di esercizio di Euro 0,40 (compreso di sovrapprezzo) un'azione ordinaria di nuova emissione, priva di valore nominale, e con le medesime caratteristiche di quelle in circolazione. Il termine ultimo di esercizio è rappresentato dal 28 giugno 2024.

Il rapporto di assegnazione dei Warrant, definito dal Consiglio di Amministrazione del 7 maggio 2021 a ciò delegato dall'Assemblea Straordinaria del 30 novembre 2020 che ne aveva deliberato l'emissione, è stato pari a n. 0,4 warrant per ogni azione detenuta.

Infine, a seguito dell'approvazione da parte dell'Assemblea ordinaria dell'8 giugno 2021 della Politica della Remunerazione per il triennio 2021-2023 e del "Piano di Incentivazione Intek Amministratori Esecutivi 2021-2024", sono stati emessi ed assegnati gratuitamente agli Amministratori esecutivi n. 25 milioni di warrant, sempre al prezzo di esercizio di Euro 0,40 ed esercitabili entro il 28 giugno 2024, che, se esercitati, daranno luogo ad un aumento di capitale di massimi Euro 10 milioni. L'Assemblea straordinaria dell'8 giugno 2021 ha inoltre deliberato un aumento di capitale sociale di Euro 5 milioni a servizio di ulteriori n. 12,5 milioni di warrant, che potranno essere eventualmente assegnati agli Amministratori esecutivi, anche parzialmente, da parte del Consiglio di Amministrazione, su basi e condizioni dallo stesso definite. Tali warrant avranno lo stesso prezzo di esercizio di Euro 0,40 e potranno essere esercitati a partire dal 1° luglio 2022 e fino al 28 giugno 2024.

Offerta pubblica di scambio volontaria totalitaria su azioni di risparmio Intek Group SpA

L'offerta pubblica di scambio volontaria totalitaria sulle Azioni di Risparmio (l'"Offerta"), che aveva ad oggetto massime n. 50.098.017 azioni di risparmio, ossia la totalità delle azioni di risparmio dedotte le n. 11.801 azioni di risparmio proprie, si è svolta dal 30 giugno al 23 luglio 2021 e prevedeva un corrispettivo rappresentato da n. 1 Obbligazione Intek Group SpA 2020-2025 (le "Obbligazioni"), del valore nominale unitario di Euro 21,60, per ogni n. 43 Azioni di Risparmio portate in adesione e acquistate per un controvalore nominale complessivo di circa massimi Euro 25,2 milioni.

Sono state portate in adesione all'Offerta n. 33.772.954 Azioni di Risparmio, rappresentative del 67,41% delle azioni di risparmio oggetto dell'Offerta.

Il pagamento del corrispettivo è avvenuto in data 30 luglio con emissione e consegna agli aderenti di complessive n. 785.417 Obbligazioni, per un controvalore complessivo pari a Euro 17,0 milioni. Agli aderenti è stato riconosciuto inoltre il rateo interessi sulle Obbligazioni dalla data di stacco della cedola in corso (i.e. 18 febbraio 2021) sino alla data del 30 luglio.

A seguito di tale emissione, il numero complessivo delle Obbligazioni Intek Group SpA 2020-2025 emesse è pari a 4.297.158, per un ammontare complessivo di Euro 92,8 milioni.

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I risultati di Gruppo

Il bilancio separato ed il bilancio consolidato di Intek Group al 31 dicembre 2021 esprimono gli stessi valori in quanto non vi sono società controllate incluse nel perimetro di consolidamento. La liquidazione della controllata I2 Capital Partners SGR SpA, consolidata integralmente fino al bilancio al 31 dicembre 2020, si è infatti conclusa in data 31 marzo 2021. Stante l'irrilevanza dei flussi di conto economico di tale controllata, il deconsolidamento è avvenuto alla data del primo gennaio 2021.

Pur in assenza di società controllate incluse nell'area di consolidamento, il bilancio consolidato al 31 dicembre 2021 è stato comunque predisposto, sulla base delle indicazioni del principio contabile IAS 27, in quanto vengono presentati i dati comparativi relativi al 2020; lo IAS 27 al Par. 8A stabilisce infatti che un'entità d'investimento che sia tenuta, per tutto l'esercizio corrente e per tutti gli esercizi comparativi presentati, ad applicare l'eccezione al consolidamento per tutte le proprie controllate in conformità al paragrafo 31 dell'IFRS 10 presenta come unico bilancio il proprio bilancio separato.

Si rimanda pertanto a quanto già illustrato in merito alla situazione economico e finanziaria di Intek Group SpA.

Altre informazioni

Operazioni con parti correlate

Le operazioni con parti correlate, ivi incluse le operazioni infragruppo, non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando nell'ordinario corso degli affari delle società del Gruppo e sono regolate applicando normali condizioni, determinate con parametri standard o a condizioni di mercato. Non vi sono state nel corso del 2021 operazioni qualificabili come di maggior rilevanza ai sensi della "Procedura in materia di operazioni con parti correlate".

Al 31 dicembre 2021 Intek vantava crediti commerciali verso KME SE e le sue controllate per Euro 2,8 milioni, prevalentemente per addebito di commissioni per garanzie e prestazioni di servizi oltre per le posizioni di consolidato fiscale.

Relativamente ai rapporti di natura finanziaria si segnalano i conti corrente di corrispondenza quello con saldo attivo di Euro 0,8 milioni con Intek Investimenti e quello con saldo attivo di Euro 0,1 milioni nei confronti di Immobiliare Pictea.

Da ultimo, per effetto dell'applicazione dell'IFRS 16, sono iscritte in bilancio passività finanziarie nei confronti di Immobiliare Pictea, società conferita a fine 2020 in KME SE, relative alla locazione degli immobili di Foro Buonaparte per complessivi Euro 2,9 milioni, dei quali Euro 0,5 milioni a breve.

Il dettaglio delle transazioni con le società controllate e controllanti, e più in generale con le parti correlate, è inserito nelle note esplicative al bilancio d'esercizio e al bilancio consolidato.

Liti e controversie

Viene di seguito fornito un aggiornamento in merito al contenzioso più significativo che interessa Intek Group.

Sono ancora in corso controversie pendenti dal primo semestre 2016 con alcuni azionisti di risparmio.

Quattro di tali cause sono state definite con sentenze di primo grado, tutte favorevoli alla Società, di cui tre impugnate davanti alle Corti d'Appello territorialmente competenti (Bari e Roma), ed una, invece, divenuta definitiva in quanto non appellata.

In particolare, dei tre giudizi di appello, a parte uno che sarà trattato nel 2023 a causa di continui rinvii della Corte d'Appello di Roma, due si sono conclusi rispettivamente davanti alla Corte d'Appello di Bari e davanti alla Corte d'Appello di Roma con sentenze che hanno confermato la decisione di primo grado e quindi la soccombenza dell'azionista di risparmio appellante, con condanna alla rifusione delle spese di lite in favore di Intek. Tali sentenze sono divenute definitive e sono state incassate le relative spese.

Le altre cinque cause, pendenti davanti al Tribunale di Bari per il medesimo oggetto, hanno subito ulteriori rinvii e ad oggi è fissata udienza al 4 maggio 2022 per la precisazione delle conclusioni (già in

precedenza fissata al 16 giugno 2021 e successivamente rinviata a causa dell'eccessivo carico del ruolo del Giudice assegnatario), avendo il Giudice rigettato tutte le istanze istruttorie formulate dalle controparti.

Intek Group, nella certezza di aver sempre agito nel pieno rispetto dei diritti e delle prerogative della Società e dei propri azionisti nonché delle norme di statuto, di legge e di regolamento, si è opposta con fermezza alle iniziative così avviate da taluni azionisti di risparmio nell'intenzione di assumere ogni più efficace misura a tutela dei propri interessi e della propria immagine.

Infine, è pendente una causa civile presso il Tribunale di Messina RG 4419/2016, attualmente in fase istruttoria, introdotta dal Fallimento Bazia Gardens contro Futura Funds Sicav PLC, Porcino Demetrio e Porcino Fabio, ove è stata chiesta e ottenuta l'integrazione del contraddittorio nei confronti di Intek Group e di Immobiliare Pictea in quanto parti di una cessione di credito che sarebbe stata posta a base della compravendita dell'immobile -di cui è giudizio- sito a Taormina tra le parti convenute Porcino e Futura Funds e di cui il Fallimento attore chiede l'annullamento per simulazione/declaratoria di inefficacia per revocatoria. Nel giudizio non vengono formulate domande dirette nei confronti di Intek e/o Immobiliare Pictea.

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Società controllante ed assetti proprietari

La Società è controllata da Quattroduedue Holding BV con sede in Amsterdam - Duivendrecht (Olanda), Entrada 306, 5th Floor, tramite la controllata totalitaria Quattroduedue SpA.

Alla data del 31 dicembre 2021, Quattroduedue Holding BV risultava in possesso indirettamente di n. 182.778.198 azioni ordinarie Intek Group, pari al 46,97% del capitale ordinario della Società e di n. 1.424.032 azioni di risparmio, pari all'8,72% del capitale di categoria. Non si sono avute variazioni nel corso dell'esercizio 2021.

Dal mese di giugno 2018, ricorrendone i presupposti e le condizioni previsti dalla normativa vigente e dallo Statuto sociale, ha avuto effetto la maggiorazione del diritto di voto con riferimento a n. 158.067.500 azioni ordinarie Intek Group detenute dal socio Quattroduedue SpA; pertanto, per effetto di tale maggiorazione, il numero complessivo dei diritti di voto spettanti, alla data attuale, a Quattroduedue SpA ammonta a n. 340.845.692, pari al 61,66% del totale dei n. 552.815.072 diritti di voto esercitabili nelle assemblee della Società. Tale percentuale sale al 62,44% al netto delle azioni ordinarie proprie detenute alla data di predisposizione della presente Relazione.

Intek Group non detiene azioni o quote della controllante e nel corso dell'esercizio 2021 non ha proceduto ad acquistare o alienare azioni e quote della controllante.

Si segnala che nel dicembre 2021 la Società ha ricevuto una dichiarazione da Banca Intesa Sanpaolo SpA con riferimento al possesso di strumenti finanziari (prestiti convertendi) che, ove vengano in essere i presupposti per la loro conversione, darebbero diritto all'attribuzione di una partecipazione pari al 17,610% dei diritti di voto della Società. Sulla base delle informazioni fornite dal socio Quattroduedue SpA, si tratta di tre prestiti obbligazionari convertendi e di un prestito obbligazionario convertibile emessi da Quattroduedue SpA e sottoscritti da Intesa Sanpaolo, con scadenza ora fissata al 30 aprile 2022.

Per ogni altra informazione relativa agli assetti proprietari, alla governance della Società e ad ogni altro adempimento, ivi compreso quello relativo all'adeguamento al titolo VI del regolamento mercati, si fa espresso rinvio alla apposita relazione predisposta ai sensi dell'art. 123 bis del D. Lgs 58/98, facente parte integrante della presente Relazione Finanziaria Annuale.

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Azioni proprie

Al 31 dicembre 2020 la Società deteneva n. 6.555.260 azioni ordinarie proprie (pari all'1,68% delle azioni di tale categoria) e n. 11.801 azioni proprie di risparmio (pari allo 0,024% del capitale di categoria). Nel marzo 2021 sono state acquistate n. 382.051 azioni ordinarie proprie con un esborso finanziario di Euro 128 migliaia e, nel luglio 2021 le azioni di risparmio proprie sono state annullate nell'ambito dell'Offerta Pubblica di Scambio. Pertanto, al 31 dicembre 2021 e alla data della presente Relazione Intek detiene in portafoglio n. 6.937.311 azioni ordinarie proprie (1,783% del capitale di categoria).

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Aggiornamenti in materia di Governance

In linea con quanto effettuato nei precedenti esercizi, si ritiene opportuno aggiornare le informazioni in materia di corporate governance fornite in occasione del bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2020 e della relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2021 e che trovano ulteriori e precisi dettagli nella "Relazione sul governo societario e sugli assetti proprietari".

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L'Assemblea degli azionisti dell'8 giugno 2021 ha approvato la relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione ed il bilancio chiuso al 31 dicembre 2020, nonché la proposta di destinazione dell'utile di esercizio di Euro 6.539.266 per il 5%, pari ad Euro 326.964, alla riserva legale, e per il residuo di Euro 6.212.302 mediante accantonamento in apposita riserva indisponibile, ai sensi dell'art. 6 del D. Lgs. 38/2005, degli utili rivenienti dall'applicazione del criterio del fair value.

Si è provveduto al rinnovo delle cariche sociali, nominando il Consiglio di amministrazione formato da dieci componenti (di cui uno proposto dalla lista di minoranza) ed il Collegio sindacale (il cui presidente ed un sindaco supplente sono stati tratti dalla lista di minoranza). I nuovi organi rimarranno in carica fino alla data dell'Assemblea che sarà convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2023.

L'Assemblea ha approvato inoltre la prima sezione della "Politica della Remunerazione" per il triennio 2021-2023 e ha deliberato in senso favorevole sulla seconda sezione della "Relazione sulla Remunerazione" relativa all'esercizio 2020, redatta ai sensi dell'art. 123-ter del D. Lgs. 58/98. È stato altresì approvato il "Piano di Incentivazione Intek Amministratori Esecutivi 2021-2024".

Il Consiglio di Amministrazione è stato inoltre autorizzato, nel rispetto nei limiti e delle modalità di legge, di statuto e di regolamento, all'acquisto e disposizione di azioni proprie.

Sempre in data 8 giugno si è tenuta l'Assemblea speciale degli azionisti di risparmio che ha nominato il nuovo rappresentante comune che rimarrà in carica fino alla data dell'Assemblea che sarà convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2023.

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Per quanto riguarda il capitale sociale, nel corso del 2021:

  • sono state annullate le numero 33.772.954 azioni di risparmio acquistate per effetto dell'Offerta pubblica volontaria e le numero 11.801 azioni di risparmio già detenute come azioni proprie, per complessive numero 33.784.755 azioni di risparmio annullate. Il capitale sociale è rimasto immutato;
  • sono state emesse n. 20.110 azioni ordinarie per effetto dell'esercizio di altrettanti Warrant Intek Group 2021-2024, portando così a n. 389.151.588 il totale delle azioni ordinarie emesse. Il capitale sociale è così aumentato di Euro 201,10.

Per effetto di tali operazioni, alla data del 31 dicembre 2021 il capitale sociale ammontava quindi ad Euro 335.069.210,90, rappresentato da numero 405.476.651 azioni di cui numero 389.151.588 azioni ordinarie e numero 16.325.063 azioni di risparmio.

Successivamente al 31 dicembre 2021 e fino alla data della presente Relazione sono stati esercitati ulteriori n. 17.625 warrant con l'emissione di altrettante azioni ordinarie, che hanno comportato un aumento di capitale di ulteriori Euro 176,25. Alla data della presente Relazione il capitale sociale ammonta pertanto a Euro 335.069.387,15, rappresentato da numero 405.494.276 azioni di cui numero 389.169.213 azioni ordinarie e numero 16.325.063 azioni di risparmio.

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Si ricorda che è in vigore dal 18 marzo 2016 la Direttiva Transparency (Decreto Legislativo 25/2016) che ha, tra l'altro, modificato il comma 5 dell'art. 154-ter del TUF, eliminando l'obbligo di pubblicazione del Resoconto Intermedio di Gestione e concedendo un maggior termine per l'approvazione della Relazione Semestrale consolidata. La Società, a partire dall'esercizio 2016, anche in considerazione della tipologia dei propri business, ha deciso di non procedere alla pubblicazione dei Resoconti Intermedi di Gestione al 31 marzo ed al 30 settembre.

Si segnala che il Consiglio di Amministrazione della Società, nella sua riunione del 14 settembre 2012, ha tra l'altro deciso di avvalersi della deroga prevista dagli artt. 70, comma VIII, e 71-bis del Regolamento Emittenti che dà facoltà alla società di essere esentata dall'obbligo di mettere a disposizione del pubblico un Documento Informativo in caso di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimenti di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

La Società ha provveduto all'adozione del Modello Organizzativo previsto dal D. Lgs. 231/01 ed al relativo Codice Etico, i cui ultimi aggiornamenti sono stati effettuati nel mese di marzo 2021.

Adeguamento al Titolo VI del Regolamento Mercati - Deliberazione Consob n. 16191/2007

Con riferimento a quanto previsto dagli artt. 36, 37 e 38 del Regolamento in oggetto si segnala che:

Intek Group in merito a quanto previsto dall'art. 36, non detiene partecipazioni rilevanti, ai sensi dell'art. 151 Regolamento Emittenti Consob, in paesi extra-UE;

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  • la Società, pur essendo controllata da Quattroduedue Holding B.V., ritiene di non essere soggetta ad attività di direzione e di coordinamento, così come prevista dagli artt. 2497 e seguenti del Codice Civile nonché dell'art. 37 del Regolamento Mercati, in quanto:
    • è provvista di una autonoma capacità negoziale nei rapporti con la clientela ed i fornitori;
    • non ha in essere con Quattroduedue Holding B.V. o sue controllate alcun rapporto di tesoreria accentrata;
  • in merito a quanto previsto dall'art. 38, la Società non rientra nell'ambito di applicazione in quanto il proprio oggetto sociale non prevede in via esclusiva l'attività di investimento in partecipazioni secondo limiti prefissati.

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Informazioni di carattere non finanziario (D. Lgs. 254/2016)

La Società non superando i parametri dimensionali, anche su base consolidata, previsti dalla norma in riferimento al numero dei dipendenti ed al volume dei ricavi non è tenuta a tale adempimento.

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Attività di ricerca e sviluppo

Stante la tipologia di attività svolta dalla Società, nel corso del 2021 non è stata condotta nessuna attività di ricerca e sviluppo.

Il personale

I dipendenti di Intek al 31 dicembre 2021 erano pari a 13, di cui n. 3 dirigenti e n. 10 impiegati. Nel mese di marzo 2021 i due dipendenti della controllata I2 Capital Partners SGR erano stati trasferiti in Intek Group.

A livello di consolidato il numero medio dei dipendenti (13 di cui n. 3 dirigenti e n. 10 impiegati) è rimasto invariato rispetto al precedente esercizio.

Per quanto concerne il trattamento economico ed ogni altro aspetto retributivo dei Dirigenti con responsabilità strategica si fa rinvio alla apposita Relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti, redatta in conformità alle apposite disposizioni emanate da Consob che verrà pubblicata nei termini di legge e di regolamento.

* * *

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Principali rischi e incertezze cui Intek Group SpA è esposta e gestione dei rischi finanziari

Intek Group nella sua posizione di holding di investimenti è esposta direttamente ai rischi legati alle operazioni di investimento e disinvestimento. I risultati economici della Società dipendono prevalentemente da tali operazioni e dai dividendi distribuiti dalle società partecipate e, quindi, in ultima istanza, riflettono oltre l'andamento economico anche le politiche di investimento e di distribuzione dei dividendi di quest'ultime.

Gli investimenti in partecipazioni societarie sono per loro natura investimenti connotati da un certo livello di rischio. Tali tipologie di investimenti, infatti, non garantiscono la certezza del rimborso del capitale investito ovvero possono produrre flussi di cassa insufficienti a remunerare il capitale investito o comunque tradursi in performance che possono risultare inferiori a quelle di mercato.

Inoltre il processo di disinvestimento potrebbe richiedere tempi più lunghi di quelli previsti e/o essere realizzato con modalità non pienamente soddisfacenti o a condizioni non remunerative, anche in dipendenza di contingenti situazioni di mercato. In particolare con riferimento alle partecipazioni in società non quotate, direttamente o indirettamente detenute, non si può garantire l'assenza di rischi connessi principalmente alla liquidabilità di tali partecipazioni e alla valutazione delle stesse, in considerazione: (a) della possibile assenza in tali società di sistemi di controllo analoghi a quelli richiesti per le società con titoli quotati, con la possibile conseguente indisponibilità di un flusso di informazioni almeno pari, sotto il profilo quantitativo e qualitativo, a quello disponibile per le società con titoli quotati; e (b) delle difficoltà di effettuare verifiche indipendenti nelle società e, quindi, valutare la completezza e l'accuratezza delle informazioni da esse fornite. Nel caso di partecipazioni non di controllo, siano esse di società quotate o non quotate, la possibilità di influire sulla gestione delle partecipazioni medesime per favorirne la crescita, anche attraverso il rapporto con il management e l'azionariato della partecipata, potrebbe essere limitata.

La presente Relazione contiene alcuni dati e dichiarazioni di carattere previsionale in merito agli obiettivi prefissati dal Gruppo Intek e ad alcune ipotesi inerenti l'evoluzione patrimoniale, economica e finanziaria della Capogruppo e delle società controllate.

I dati e le dichiarazioni previsionali sulle attività e sui risultati attesi della Società e delle società controllate sono basati su stime aziendali e assunzioni concernenti eventi futuri e incerti, fra i quali l'evoluzione dell'economia nei principali paesi europei in cui il Gruppo opera, il verificarsi dei quali potrebbe evidenziare, anche con riferimento alla particolare situazione dell'attività economica in conseguenza della diffusione del Covid-19 e delle misure restrittive adottate per il suo contenimento e degli sviluppi legati alla situazione in Ucraina, scostamenti potenzialmente significativi rispetto alle previsioni formulate. Non è possibile garantire che quanto previsto e atteso si realizzi effettivamente. Il Gruppo Intek è esposto inoltre alle fluttuazioni di mercato per le azioni quotate che detiene in portafoglio. I risultati definitivi del Gruppo Intek potrebbero, infatti, essere diversi da quelli ipotizzati a causa di rischi noti ed ignoti, incertezze ed altri fattori.

Tipologia dei rischi:

a) rischio di credito: non vi sono significative concentrazioni geografiche di crediti. Le linee guida in essere sono tali da assicurare un'idonea valutazione della solidità finanziaria dei clienti attraverso la selezione del portafoglio clienti sulla base dell'esperienza storica e delle informazioni patrimoniali e/o finanziarie;

b) rischio di liquidità: può sorgere dalle difficoltà ad ottenere finanziamenti a supporto delle attività operative nella giusta tempistica. Il Gruppo prevede di far fronte ai fabbisogni derivanti dai debiti finanziari in scadenza e dagli investimenti previsti attraverso i flussi della gestione operativa, la liquidità disponibile, il rinnovo o la concessione di nuovi finanziamenti bancari;

c) rischio di cambio: il Gruppo è esposto al rischio che i fair value degli investimenti al di fuori dell'area Euro fluttuino in relazione alla variazione di tassi di cambio;

d) rischio tasso di interesse: il rischio di tasso di interesse a cui è esposto il Gruppo è originato soprattutto da debiti finanziari non correnti. I debiti a tasso variabile espongono il Gruppo ad un rischio di cash flow, i debiti a tasso fisso implicano l'assunzione di un rischio da variazione del fair value;

e) rischio fluttuazione valore azioni: il Gruppo è esposto alle fluttuazioni di mercato per le azioni quotate che detiene in portafoglio ed alle variazioni dei parametri di mercato utilizzati per la determinazione del valore delle partecipazioni attraverso tecniche di valutazione. Il rischio di oscillazione dei valori di tali

partecipazioni azionarie, contabilizzate alla voce "investimenti in partecipazioni e quote di fondi" non è attivamente gestito con strumenti di copertura finanziaria.

* * *

Fatti di rilievo successivi al 31 dicembre 2021

Si rimanda a quanto già indicato nel corpo della relazione.

Proposta di approvazione del Bilancio relativo all'esercizio 2021

"L'Assemblea degli Azionisti di INTEK Group SpA, riunitasi in sede ordinaria in Milano, preso atto delle Relazioni del Collegio Sindacale e della Società di Revisione, udito e approvato quanto esposto dal Consiglio di Amministrazione

delibera

  • di approvare la Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021, come pure il bilancio, nel suo complesso e nelle singole appostazioni ed iscrizioni con gli stanziamenti e gli utilizzi proposti, che evidenzia un utile di esercizio di Euro 65.306.021;
  • di destinare l'utile di esercizio di Euro 65.306.021 come segue:
    • 5% alla riserva legale, pari ad Euro 3.265.301;
    • mediante accantonamento in apposita riserva indisponibile, ai sensi dell'art. 6 del D. Lgs. 38/2005, degli utili rivenienti dall'applicazione del criterio del fair value, per Euro 62.040.720."

Milano, 31 marzo 2022

Il Consiglio di Amministrazione Il Presidente (Vincenzo Manes)

ESERCIZIO 2021

RELAZIONE SUL GOVERNO SOCIETARIO

E

SUGLI ASSETTI PROPRIETARI

REDATTA AI SENSI DELL'ART. 123.BIS DEL D.LGS. 24 FEBBRAIO 1998 N. 58

DI

INTEK GROUP SPA

WWW.ITKGROUP.IT

APPROVATA DAL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DEL 31 MARZO 2022

INTEK Group S.p.A. Sede Legale e Amministrativa: Foro Buonaparte, 44 - 20121 Milano - Italia Capitale sociale Euro 335.069.387,15 i.v. Cod. Fiscale e Reg. Imprese di Milano n° 00931330583 www.itkgroup.it

Glossario 37
Premessa 39
1. PROFILO DELL'EMITTENTE 41
2. INFORMAZIONI SUGLI ASSETTI PROPRIETARI ALLA DATA DEL 31 MARZO 2022 42
a) Struttura del capitale sociale (ex art. 123-bis, comma 1, lett. a), TUF) 42
b) Restrizioni al trasferimento di titoli (ex art. 123-bis, comma 1, lett. b), TUF) 47
c) Partecipazioni rilevanti nel capitale (ex art. 123-bis, comma 1, lett. c), TUF) 47
d) Titoli che conferiscono diritti speciali (ex art. 123-bis, comma 1, lett. d), TUF) 47
e) Partecipazione azionaria dei dipendenti, meccanismo di esercizio dei diritti di voto (ex art.
123-bis, comma 1, lett. e), TUF) 48
f) Restrizioni al diritto di voto (ex art. 123-bis, comma 1, lett. f), TUF) 48
g) Accordi tra Azionisti (ex art. 123-bis, comma 1, lett. g), TUF) 48
h) Clausole di "change of control" (ex art. 123-bis, comma 1, lett. h), TUF) e disposizioni
statutarie in materia di OPA (ex artt. 104, comma 1-ter e 104-bis, comma 1, TUF) 48
i) Deleghe ad aumentare il capitale sociale ed autorizzazioni all'acquisto di azioni proprie (ex
art. 123-bis, comma 1, lett. m), TUF) 48
j) Attività di direzione e coordinamento (ex artt. 2497 e ss c.c.) 49
3. COMPLIANCE
(EX. ART.
123-BIS, COMMA 2, LETTERA A),
TUF) 49
4. CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 50
4.1. Ruolo del Consiglio di Amministrazione (ex art. 123-bis, comma 1, lett. l), TUF) 50
4.2. Nomina e sostituzione degli Amministratori (ex art. 123-bis, comma 1, lett. l), TUF) 51
4.3. Composizione del Consiglio di Amministrazione (ex art. 123-bis, comma 2, lett. d), TUF)
52
4.4. Funzionamento del Consiglio di Amministrazione (ex art. 123-bis, comma 2, lett. d), TUF)
55
4.5. Ruolo del Presidente 56
4.6. Consiglieri Esecutivi 57
4.7. Amministratori indipendenti e Lead Independent Director 58
Amministratori indipendenti 58
Lead Independent Director 58
5. GESTIONE DELLE INFORMAZIONI SOCIETARIE 59
Procedura per il trattamento delle Informazioni Privilegiate 59
Registro delle persone che hanno accesso ad informazioni privilegiate 60
Internal Dealing 60
6. COMITATI INTERNI AL CONSIGLIO (EX ART.
123-BIS, COMMA 2, LETT.D),
TUF) 61
7. AUTOVALUTAZIONE E SUCCESSIONE DEGLI AMMINISTRATORI –
COMITATO NOMINE 62
8. REMUNERAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI –
COMITATO REMUNERAZIONI 63

9. SISTEMA DI CONTROLLO E DI GESTIONE DEI RISCHI 64
9.1.
Chief Executive Officer 68
9.2.
Comitato Controllo e Rischi 68
9.3.
Responsabile della funzione di Internal Audit 69
9.4.
Modello Organizzativo ex D.Lgs. 231/2001 70
9.5.
Società di Revisione 71
9.6.
Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e altri ruoli e funzioni
aziendali 72
9.7.
Coordinamento tra i soggetti coinvolti nel sistema di controllo interno e di gestione dei
rischi 72
10. INTERESSI DEGLI AMMINISTRATORI ED OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE 72
11. COLLEGIO SINDACALE 76
11.1. Nomina dei Sindaci 76
11.2.
Composizione e Funzionamento del Collegio Sindacale (ex art. 123-bis, comma 2, lett. d) e
d-bis), TUF) 77
12. RAPPORTI CON GLI AZIONISTI 80
13. ASSEMBLEE (EX ART.
123-BIS, COMMA 2, LETT. C),
TUF) 81
14. ULTERIORI PRATICHE DI GOVERNO SOCIETARIO 84
15. CAMBIAMENTI DALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO 85
16. CONSIDERAZIONI SULLA LETTERA DEL 3 DICEMBRE 2021 DEL PRESIDENTE DEL COMITATO
PER LA CORPORATE GOVERNANCE 85

Tabelle:

n. 2.a Informazioni sulla struttura del capitale e sugli strumenti finanziari
n. 2.b Andamento dei titoli nel corso del 2021
n. 2.c Azionisti superiori al 5%
n. 4.a Struttura del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati costituiti
n. 4.b Incarichi di amministrazione e controllo ricoperti dagli Amministratori
n. 11.a Struttura del Collegio Sindacale
n. 11.b Incarichi di amministrazione e controllo ricoperti dai Sindaci

Glossario

Codice/Codice di Corporate Governance il Codice di Corporate Governance approvato
in via definitiva dal Comitato e pubblicato sul
proprio
sito
web
(https://www.borsaitaliana.it/comitato
corporate-governance/codice/2020.pdf) il 31
gennaio 2020 ed in vigore dal primo esercizio
successivo al 31 dicembre 2020.
Cod. Civ./c.c.: il Codice Civile italiano approvato con il
Regio Decreto 16 marzo 1942 – XX, n. 262 e
successive modificazioni ed integrazioni.
Comitato: il Comitato per la Corporate Governance, la
cui composizione è stata definita nel giugno
del 2011 da parte delle Associazioni di
impresa
(ABI,
ANIA,
Assonime,
Confindustria) e degli investitori professionali
(Assogestioni),
nonché
di
Borsa
Italiana
S.p.A.
Emittente/Società/Intek Group: Intek Group SpA
Esercizio: l'esercizio sociale chiusosi al 31 dicembre
2021, cui si riferisce la presente Relazione.
Modello: il modello di organizzazione e gestione
adottato dalla Società ai sensi del Decreto
Legislativo n. 231 del 2001.
Regolamento Emittenti: il Regolamento emanato dalla Consob con
deliberazione n. 11971 del 1999 (come
successivamente modificato) in materia di
emittenti.
Regolamento Mercati: il Regolamento emanato dalla Consob con
deliberazione
n.16191
del
2007
(come
successivamente modificato) in materia di
mercati.

Regolamento Parti Correlate: il Regolamento emanato dalla Consob con deliberazione n. 17221 del 2010 (come successivamente modificato) in materia di operazioni con parti correlate.

Relazione: la Relazione sul governo societario e gli assetti societari che le società sono tenute a redigere ai sensi dell'art. 123-bis del TUF.

Relazione sulla Remunerazione: la Relazione sulla politica della remunerazione e sui compensi corrisposti che le società sono tenute a redigere ai sensi dell'art. 123-ter del TUF.

Testo Unico della Finanza/TUF: il Decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58 come successivamente modificato.

Premessa

Il Consiglio di Amministrazione di Intek Group nella riunione del 31 marzo 2022, unitamente al progetto di bilancio relativo all'esercizio 2021, ha approvato anche la Relazione sul governo societario e gli assetti societari riferita a detto esercizio.

La Relazione qui riportata è redatta in conformità a quanto previsto dall'art. 123-bis del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (di seguito il "TUF"), come modificato dal D.Lgs. n. 254 del 30 dicembre 2016 ed ai criteri previsti dall'art. 89-bis del Regolamento Emittenti, nonché delle istruzioni al Regolamento Mercati emanate da Borsa Italiana SpA.

La Relazione si intende riferita alle prescrizioni del Codice di Corporate Governance, approvato in via definitiva e pubblicato sul sito del Comitato il 31 gennaio 2020 (https://www.borsaitaliana.it/comitato-corporate-governance/codice/2020.pdf) e vigente dal primo esercizio successivo al 31 dicembre 2020.

La struttura della presente Relazione risulta conforme al Format (nona edizione del gennaio 2022, consultabile sul sito web di Borsa Italiana alla pagina https://www.borsaitaliana.it/comitatocorporate-governance/documenti/format2022.pdf), predisposto da Borsa Italiana per la verifica della natura e del contenuto delle informazioni da inserire nella Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari e/o per i controlli di competenza del collegio sindacale (art. 149, comma 1, lettera c-bis del TUF).

Si ricorda comunque che l'utilizzo del Format (la cui prima edizione risale al 2008) non risulta in alcun modo obbligatorio ai fini dei suddetti adempimenti.

A tal fine si precisa che, in ossequio a quanto previsto dal secondo comma dell'art. 123-bis del TUF, le informazioni ivi richieste, contenute nella presente Relazione, vengono rese note al pubblico sia mediante allegazione della presente Relazione al fascicolo di bilancio relativo all'Esercizio che mediante pubblicazione sul sito web della Società (www.itkgroup.it).

In conformità a quanto disposto dall'art. 89-bis del Regolamento Emittenti, la Relazione evidenzia, secondo il criterio del "comply or explain":

  • i. l'adesione a ciascuna prescrizione del Codice;
  • ii. le motivazioni dell'eventuale inosservanza delle prescrizioni del Codice;
  • iii. le eventuali condotte tenute in luogo di quelle prescritte dal Codice.

A quest'ultimo riguardo, considerato che le società con azioni quotate in mercati regolamentati sono tenute a presentare all'assemblea convocata per l'approvazione del bilancio una relazione sulla remunerazione avente i contenuti previsti dal Regolamento Emittenti, al fine di evitare un'inutile duplicazione dell'informativa, le informazioni pertinenti in materia (cfr. paragrafo 8) vengono fornite mediante rinvio alle parti rilevanti della Relazione sulla remunerazione, così come già effettuato nella Relazione presentata con riferimento ai passati esercizi.

La presente Relazione è volta ad illustrare il modello di governo societario che Intek ha adottato nell'anno 2021, tenuto conto delle peculiarità della Società, finalizzato ad ottenere un suo sostanziale allineamento ai principi contenuti nel Codice, al quale la Società ha dichiarato di aderire sin dalla introduzione del previgente Codice di Autodisciplina, nonché alle relative raccomandazioni dell'Autorità di controllo, compatibilmente con la contenuta dimensione e struttura aziendale di Intek Group.

La Società ha provveduto, fin dal bilancio dell'esercizio chiuso al 30 giugno 2000, a fornire annualmente informazioni sulla propria corporate governance, sviluppando con continuità la qualità e la quantità delle stesse.

Sul sito www.itkgroup.it sono disponibili le singole Relazioni all'interno dei fascicoli di bilancio dei rispettivi esercizi; con decorrenza da quella relativa all'esercizio chiuso il 31 dicembre 2006.

Questa Relazione tiene infine conto del contenuto della lettera del 3 dicembre 2021, indirizzata dal Presidente del Comitato per la Corporate Governance ("Comitato CG") ai Presidenti dei Consigli di Amministrazione (e per conoscenza agli AD e ai Presidenti dei Collegi Sindacali) delle società quotate italiane, cui sono allegate le raccomandazioni del Comitato CG per il 2022 (le "Raccomandazioni") in uno con il nono Rapporto annuale sull'applicazione del Codice (il "Rapporto") relativo al 2021, da sottoporre all'esame del consiglio, dei comitati competenti e dell'organo di controllo.

Le Raccomandazioni, redatte tenendo conto che il 2022 rappresenterà il primo anno in cui le società dovranno comunicare le modalità di adesione al nuovo Codice, sono volte a supportare gli emittenti nel processo di adesione al nuovo Codice e al contempo a evidenziare l'opportunità di un corretto processo di adeguamento, dando comunque evidenza delle criticità emerse dai monitoraggi precedenti.

Le Raccomandazioni riguardano:

(i) l'integrazione della sostenibilità nelle strategie, nel sistema dei controlli e nelle remunerazioni, raccomandando che nella Relazione venga fornita una adeguata e sintetica informazione sulle modalità adottate per il suo perseguimento e sull'approccio adottato nella promozione del dialogo con gli stakeholder rilevanti fornendo informazioni sintetiche sul contenuto della politica di dialogo con la generalità degli azionisti, ferma restando l'opportunità di pubblicarla integralmente, o almeno nei suoi elementi essenziali, sul sito della società;

(ii) il nuovo approccio alla proporzionalità, raccomandando di voler valutare la classificazione della società rispetto alle categorie del Codice e le opzioni di semplificazione percorribili per le società "non- grandi" e/o "concentrate", nonché di voler indicare adeguatamente le scelte adottate.

(iii) la composizione dell'organo di amministrazione, raccomandando di voler fornire nella Relazione sul governo societario i criteri utilizzati per la valutazione della significatività delle relazioni professionali, commerciali o finanziarie e delle remunerazioni aggiuntive, anche con riferimento al Presidente del consiglio di amministrazione, qualora quest'ultimo sia stato valutato come indipendente ai sensi del Codice.

(iv) l'informativa pre-consiliare, invitando i consigli di amministrazione a curare la predisposizione dei regolamenti consiliari e dei comitati avendo particolare attenzione alla determinazione esplicita dei termini ritenuti congrui per l'invio della documentazione e all'esclusione di generiche esigenze di riservatezza quali possibili esimenti al rispetto di tali termini e raccomandando che nella Relazione venga adeguatamente illustrato l'effettivo rispetto del termine di preavviso precedentemente definito e, ove in casi eccezionali non sia stato possibile rispettare detto termine, spiegarne le ragioni e illustrare come siano stati forniti adeguati approfondimenti in sede consiliare.

(v) la nomina e la successione degli amministratori, con invito rivolto alle società a proprietà non concentrata ad esaminare adeguatamente le raccomandazioni ad esse rivolte rispetto al rinnovo del consiglio di amministrazione ed a richiedere a chi presenti una lista che contenga un numero di candidati superiore alla metà dei componenti da eleggere di fornire adeguata informativa (nella documentazione presentata per il deposito della lista) circa la rispondenza della lista stessa all'orientamento espresso dal consiglio uscente e di indicare il proprio candidato alla carica di Presidente.

(vi) la parità di genere, invitando le società a curare una adeguata informazione nella Relazione circa la concreta individuazione e applicazione di misure atte a promuovere la parità di trattamento e di opportunità tra i generi all'interno dell'intera organizzazione aziendale, monitorandone la concreta attuazione.

(vii) le politiche di remunerazione, raccomandando di considerare adeguatamente la coerenza dei parametri predeterminati e misurabili per la remunerazione variabile con gli obiettivi strategici

dell'attività di impresa e il perseguimento del successo sostenibile, valutando, se del caso, la previsione di parametri non finanziari. Con particolare riferimento ai parametri di remunerazione legati al raggiungimento di obiettivi ambientali e sociali, il Comitato raccomanda alle società di curare che tali parametri siano predeterminati e misurabili.

1. PROFILO DELL'EMITTENTE

L'operatività della Società, quale entità di investimento, si identifica in quella di una holding di interessi diversificati, la cui attività è indirizzata alla gestione dei beni e delle partecipazioni in portafoglio, orientata ad una ottica imprenditoriale dinamica focalizzata sulla generazione di cassa e sull'accrescimento del valore nel tempo degli investimenti, anche attraverso cessioni funzionali alle strategie di sviluppo.

Intek Group realizza investimenti con orizzonti temporali di medio-lungo termine, combinando la propria ottica imprenditoriale con una struttura finanziaria solida e mira alla ridefinizione di portafogli flessibili con cicli di investimento più ridotti e generazione di cassa più veloce.

La massimizzazione del valore degli asset gestiti viene perseguita attraverso la definizione di strategie di business ed il presidio della loro applicazione da parte delle società controllate, l'identificazione di accordi e/o opportunità di partnership, la valorizzazione di specifici asset e la gestione di operazioni straordinarie per le società controllate.

Modello di governance adottato dall'Emittente

La Società ha mantenuto nel tempo la propria struttura di corporate governance secondo il modello tradizionale ex artt. 2380-bis e seguenti c.c., caratterizzato dalla presenza dell'Assemblea degli Azionisti, del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale.

L'attività di revisione legale dei conti è svolta dalla società di revisione.

Le attribuzioni e le norme di funzionamento degli organi societari sono disciplinate, oltre che dalle disposizioni di legge e regolamentari pro tempore vigenti, dallo Statuto e da una serie di principi e procedure, periodicamente aggiornate in ragione dell'evoluzione normativa, dottrinale e giurisprudenziale e degli orientamenti e indirizzi del Consiglio.

Il Consiglio di Amministrazione dell'8 giugno 2021, tenutosi subito dopo l'assemblea che ne ha determinato la durata per gli esercizi per il periodo 2021 – 2023, ha deliberato di istituire unicamente il Comitato Controllo e Rischi, formato da tre Amministratori di cui due Amministratori indipendenti.

Infatti, come già avvenuto in precedenti esercizi, la Società ha ritenuto di non procedere alla istituzione del Comitato Nomine e del Comitato per la Remunerazione.

Per le motivazioni che hanno portato a questa decisione e per i rimedi previsti, si rimanda al capitolo 8 della presente Relazione ed alla Relazione sulla Remunerazione.

Per quanto riguarda le società controllate si precisa che la governance di KME SE, società di diritto tedesco, principale investimento di Intek Group, fino al 15 settembre 2021 era organizzata secondo il modello renano, in linea con la normale operatività delle società tedesche, ovvero attraverso un Consiglio di Sorveglianza (Aufsichtsrat) ed un Comitato di Gestione (Vorstand); in tale data, l'assemblea di KME SE ha deliberato il passaggio dal sistema dualistico a quello monistico e quindi la società è ora governata da un Consiglio di Amministrazione (Board of Directors).

Al fine di garantire effettive e trasparenti ripartizioni di ruoli e responsabilità dei propri organi sociali e, in particolare, un corretto equilibrio tra le funzioni di gestione e le funzioni di controllo, l'Emittente ha adottato un sistema di corporate governance, oltre che costantemente in linea con la continua evoluzione normativa e con le best practices nazionali ed internazionali, ispirato ai principi ed ai criteri applicativi raccomandati dal Codice.

Dichiarazione sulla natura di PMI dell'Emittente

Alla data della presente Relazione, si precisa che l'Emittente rientra nella definizione di PMI ai sensi dell'art. 1, comma 1, lettera w-quater.1) del TUF e dell'art. 2-ter del Regolamento Emittenti Consob, in considerazione dei valori di fatturato1 risultanti dal progetto di bilancio consolidato, pari ad Euro 75,3 milioni e di capitalizzazione media di mercato nel corso dell'esercizio 2021, pari ad Euro 151,6 milioni.

In particolare, la suddetta norma del TUF dispone che un'emittente assume la qualifica di PMI al sussistere di almeno uno dei seguenti requisiti da calcolarsi in base alle indicazioni fornite dall'art. 2 ter del Regolamento Emittenti: (i) un fatturato, anche anteriore all'ammissione alla negoziazione delle proprie azioni, inferiore a 300 milioni di Euro; (ii) una capitalizzazione di mercato inferiore ai 500 milioni di Euro. La Società, peraltro, cesserebbe di far parte della categoria delle PMI, ai fini delle richiamate disposizioni, in caso di superamento di entrambi i predetti limiti (di fatturato e capitalizzazione media di mercato), per tre esercizi, ovvero tre anni solari, consecutivi.

La Società è infatti inserita nell'elenco (gennaio 2022) pubblicato da Consob (http://www.consob.it/web/area-pubblica/emittenti-quotati-pmi) fra quelle che, sulla base dei dati di capitalizzazione e fatturato in possesso della Consob, ai sensi dell'art. 2-ter del Regolamento Consob n. 11971/1999, così come modificato dalla Delibera Consob n. 20621 del 10.10.2018, risultano PMI.

Alla luce di quanto precede, si rileva che la soglia rilevante per gli obblighi di comunicazione ai sensi dell'art. 120 TUF è pari al 5% del capitale sociale.

Dichiarazione sulla natura di società non grande ed a proprietà concentrata dell'Emittente

Si segnala inoltre che l'Emittente rientra nelle definizioni del Codice di "società non grande", con capitalizzazione inferiore ad Euro 1 miliardo l'ultimo giorno di mercato aperto di ciascuno dei tre anni solari precedenti e di "società a proprietà concentrata" e, come tale, alla stessa sono applicabili le misure di proporzionalità previste dal Codice.

2. INFORMAZIONI SUGLI ASSETTI PROPRIETARI ALLA DATA DEL 31 MARZO 2022

a) Struttura del capitale sociale (ex art. 123-bis, comma 1, lett. a), TUF)

Con riferimento alla data di approvazione della presente Relazione, il capitale sociale di Intek Group ammonta ad Euro 335.069.387,15 ed è composto da complessive n. 405.494.276 azioni, delle quali n. 389.169.213 azioni ordinarie, pari al 95,97% del capitale sociale e n. 16.325.063 azioni di risparmio, pari all'4,03% del capitale sociale, tutte prive di indicazione del valore nominale. Si precisa che, rispetto al 31 dicembre 2020 sono intervenute le seguenti variazioni:

  • annullamento, a seguito di adesione all'offerta pubblica di scambio sulle azioni di risparmio, di n. 33.784.755 azioni di risparmio (incluse le n. 11.801 azioni di risparmio già in portafoglio della Società);

  • emissione di n. 37.735 azioni ordinarie a seguito dell'esercizio, nel periodo luglio 2021 – febbraio 2022, di complessivi n. 37.735 Warrant Intek Group 2021-2024.

L'Emittente, sempre alla data di approvazione della presente Relazione, ha in portafoglio numero 6.937.311 azioni proprie ordinarie.

Le n. 389.169.213 azioni ordinarie complessivamente esistenti non attribuiscono diritti diversi o ulteriori rispetto a quelli previsti dalle disposizioni legislative applicabili e dallo Statuto.

Ogni azione dà diritto ad un voto e, salvo quanto previsto dalle disposizioni di legge in materia, non sono previste restrizioni al diritto di voto.

1 Rappresentato da Proventi netti da Gestione di Partecipazioni, Commissioni su garanzie prestate e Altri proventi operativi.

Il voto può essere esercitato anche per corrispondenza in conformità alla apposita procedura prevista dall'art. 11 dello Statuto Sociale.

Come riferito in altra parte della presente Relazione, la Società ha introdotto nell'esercizio 2015 modifiche allo statuto per recepire l'istituto della maggiorazione del diritto di voto in favore degli azionisti in possesso dei requisiti di legge che ne facciano espressa richiesta, con iscrizione degli stessi nell'apposito elenco speciale.

Analogamente, le numero 16.325.063 azioni di risparmio complessivamente esistenti non attribuiscono diritti diversi o ulteriori rispetto a quelli previsti dalle disposizioni legislative applicabili e dallo Statuto.

I diritti degli Azionisti di Risparmio sono riportati agli artt. 145 e ss. del TUF ed agli artt. 5, 8 e 28 dello Statuto sociale.

Il Rappresentante Comune degli azionisti di risparmio, che può partecipare con diritto di intervento alle Assemblee degli Azionisti titolari di azioni ordinarie ed i cui diritti sono indicati all'art. 26 dello Statuto, è il dott. Andrea Santarelli, nominato per gli esercizi 2021/2023 dall'Assemblea Speciale degli Azionisti di Risparmio tenutasi l'8 giugno 2021.

Le azioni di risparmio garantiscono i seguenti privilegi patrimoniali:

il diritto ad un dividendo privilegiato fino a concorrenza di Euro 0,07241 per azione in ragione di anno e, in ogni caso, il diritto ad un dividendo complessivo maggiorato rispetto alle azioni ordinarie nella misura di Euro 0,020722 per azione; fermo restando che, qualora in un esercizio sia stato assegnato alle azioni di risparmio un dividendo inferiore in ragione di anno ad Euro 0,07241 per azione, la differenza è computata in aumento del dividendo privilegiato nei due esercizi successivi;

in occasione della liquidazione della Società, in sede di riparto dell'attivo che residui, un diritto di preferenza per un importo pari ad Euro 1,001 per azione.

* * * * * *

L'Emittente ha deliberato, nell'ambito di una più articolata operazione di razionalizzazione dei propri strumenti finanziari, l'emissione di un prestito obbligazionario sottoscritto per complessivi Euro 75,9 milioni, rappresentato da n. 3.511.741 obbligazioni del valore nominale unitario di Euro 21,60 ammesse alla quotazione sul MOT a partire dal 18 febbraio 2020.

Come già illustrato nelle precedenti Relazioni afferenti agli esercizi 2019 e 2020, le principali caratteristiche del prestito obbligazionario in commento sono le seguenti:

quantitativo minimo di negoziazione / lotto minimo sul MOT: 5 obbligazioni del valore nominale unitario di Euro 21,60, per un controvalore nominale complessivo pari ad Euro 108,00;

  • tasso fisso nominale annuo pari al 4,5%;
  • periodicità della cedola: annuale;
  • data di godimento: 18 febbraio 2020;
  • data di scadenza: 18 febbraio 2025;

modalità di rimborso: in unica soluzione alla data di scadenza ad un prezzo pari al 100% del valore nominale;

rimborso anticipato volontario: ai sensi dell'art. 6 del regolamento del prestito obbligazionario, Intek Group ha la facoltà di rimborsare in anticipo, anche parzialmente, le obbligazioni, a decorrere dal secondo anno dalla data di godimento del prestito. Il prezzo di rimborso (espresso come percentuale della quota del valore nominale oggetto di rimborso) è

così definito, maggiorato degli interessi maturati e non ancora pagati sulle Obbligazioni oggetto di rimborso:

  • o dallo scadere del secondo anno e fino allo scadere del terzo: 102%
  • o dallo scadere del terzo anno e fino allo scadere del quarto: 101%
  • o dallo scadere del quarto anno e fino alla data di scadenza: 100%

Per maggiori informazioni sul prestito obbligazionario "Intek Group SpA 2020 – 2025" (codice ISIN IT0005394884), attualmente in essere, si fa rinvio a quanto riportato sul sito web della Società alla pagina https://www.itkgroup.it/it/prestobbligaz2020_2025.

* * * * *

L'assemblea del 30 novembre 2020, ha adottato le delibere funzionali alla esecuzione di un'offerta di scambio avente ad oggetto n. 50.098.017 azioni di risparmio Intek Group S.p.A., ossia la totalità delle azioni di risparmio dedotte le n. 11.801 azioni di risparmio proprie, con:

(i) l'autorizzazione, per un periodo di 6 (sei) mesi, a decorrere da tale data, all'acquisto della totalità delle Azioni di Risparmio della Società, al corrispettivo pari a n. 1 (una) Obbligazione "Intek Group S.p.A. 2020 – 2025", del valore nominale di Euro 21,60, ogni n. 43 Azioni di Risparmio e così per un controvalore complessivo massimo pari a Euro 25,2 milioni, da eseguire per il tramite di un'offerta pubblica di scambio volontaria totalitaria delle Azioni di Risparmio Intek Group S.p.A. con Obbligazioni 2020 ‐ 2025;

(ii) l'annullamento, con effetto dalla data di chiusura della predetta offerta pubblica di scambio, di tutte le Azioni di Risparmio Intek Group S.p.A. che risulteranno quali azioni proprie della Società, e così massime n. 50.109.818 Azioni di Risparmio Intek Group S.p.A., senza riduzione del capitale sociale;

(iii) le conseguenti modifiche dello statuto sociale, sempre con effetto dalla data di chiusura dell'offerta pubblica di scambio e subordinatamente alla condizione che in esito a detta offerta la Società abbia acquistato tutte le n. 50.109.818 Azioni di Risparmio in circolazione.

Sempre la stessa assemblea aveva poi deliberato:

(i) l'aumento del capitale sociale di Intek per massimi Euro 105,4 milioni, con emissione di massime numero 263.544.777 azioni ordinarie prive di valore nominale (le "Azioni di Compendio");

(ii) la emissione di massimi numero 263.544.777 warrant, denominati "Warrant Intek Group SpA 2021-2024" (i "Warrant"), da assegnarsi gratuitamente a tutti gli azionisti dell'Emittente, sia ordinari che di risparmio diversi dalla Società, in proporzione al numero delle azioni possedute, con un rapporto di assegnazione da determinarsi da parte del Consiglio di Amministrazione, prima dell'assegnazione dei warrant stessi, fra un minimo di 0,4 ed un massimo di 0,6 warrant per azione posseduta, fissando un rapporto di esercizio in ragione di numero 1 Azione di Compendio per ogni n. 1 Warrant esercitato (il "Rapporto di Esercizio"), al prezzo di esercizio fisso di Euro 0,40, comprensivo di sovrapprezzo (di cui Euro 0,01 da imputare a capitale sociale). Al Consiglio di Amministrazione veniva altresì rimessa la facoltà di indicare, prima dell'assegnazione dei warrant, la scadenza degli stessi in una data dal 30 marzo 2023 al 28 giugno 2024;

(iii) il Regolamento dei Warrant Intek Group S.p.A. 2021 – 2024;

(iv) l'aumento di capitale a pagamento, in via scindibile, di massimi Euro 105,4 milioni, comprensivi di sovrapprezzo, a servizio dell'esercizio dei Warrant, mediante emissione di massime n. 263.544.777 azioni ordinarie prive di valore nominale, con godimento regolare, riservato all'esercizio dei Warrant. Si precisa che l'aumento di capitale sarà di massimi Euro 70,2 milioni considerato che il rapporto di assegnazione è stato successivamente fissato a 0,4 Warrant per azione;

(v) l'emissione di massimi n. 25.000.000 di "Warrant Intek Group S.p.A. 2021 – 2024" da assegnare al management della Società, condizionata all'approvazione da parte dell'Assemblea dal piano di incentivazione all'uopo predisposto dal Consiglio di Amministrazione. Ogni warrant ha ad oggetto il diritto di sottoscrivere, nei periodi di esercizio indicati nel Regolamento e, comunque, entro la data del 28 giugno 2024, azioni ordinarie della Società di nuova emissione, secondo il rapporto di n. 1 Azione di Compendio per ogni n. 1 Warrant esercitato, al prezzo di esercizio di Euro 0,40, comprensivo di sovrapprezzo (di cui Euro 0,01 da imputare a capitale Sociale);

(vi) l'aumento di capitale sociale della Società a pagamento, in forma scindibile, con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell'art. 2441, comma 5, riservato irrevocabilmente al servizio dell'esercizio dei Warrant, per massimi complessivi Euro 10 milioni comprensivi di sovrapprezzo, mediante emissione di massime n. 25.000.000 azioni ordinarie prive di valore nominale, aventi le medesime caratteristiche di quelle in circolazione alla data di emissione.

Con delibera del 30 novembre 2020 il Consiglio di Amministrazione di Intek aveva deliberato di prorogare dal 31 dicembre 2020 al 30 giugno 2021 il termine finale entro il quale procedere all'emissione di ulteriori tranche del Prestito obbligazionario denominato "Intek Group S.p.A. 2020- 2025" (termine che era stato già prorogato dal 30 giugno 2020 al 31 dicembre 2020).

* * * * *

In data 14 gennaio 2021, la Società aveva comunicato ai sensi dell'art. 102 TUF la promozione dell'offerta pubblica di scambio volontaria totalitaria (d'ora in avanti, "l'Offerta di Scambio"), avente ad oggetto n. 50.098.017 azioni di risparmio Intek Group S.p.A., ossia la totalità delle azioni di risparmio dedotte le n. 11.801 azioni di risparmio proprie, prive di indicazione del valore nominale, emesse da Intek e negoziate sul MTA e, quale corrispettivo, obbligazioni "Intek Group S.p.A. 2020 – 2025" e l'emissione di massimi n. 263.544.777 "Warrant Intek Group S.p.A. 2021 – 2024" della Società da assegnare gratuitamente a tutti gli azionisti della Società, ordinari e di risparmio, diversi dalla Società stessa per le azioni da essa possedute, in proporzione al numero di azioni possedute, provvedendo, in data 2 febbraio 2021, ai sensi dell'art. 102, comma 3, del TUF e dell'art. 37-ter del Regolamento Emittenti, al deposito presso la Consob del documento di offerta per lo svolgimento della relativa istruttoria, poi sospesa in ragione della richiesta da parte di Consob di informazioni supplementari, disponendo la sospensione dei termini fino al completamento del quadro informativo e, in ogni caso, per un periodo non superiore a 15 giorni.

Successivamente, come comunicato in data 16 marzo 2021, il Consiglio di Amministrazione di Intek aveva deliberato di rinviare l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2020 alla seconda metà di aprile 2021 non risultando disponibili, a quel momento, i dati pre-consuntivi 2020 nell'estensione ritenuta sufficiente per fornire al mercato e agli azionisti di risparmio piena ed aggiornata informativa degli impatti della pandemia in corso sull'attività e sui risultati di Intek e delle sue partecipate per l'esercizio 2020.

In tale contesto, Consob provvedeva, tenuto conto della scadenza dell'istruttoria sul documento di offerta depositato il 2 febbraio 2021, a comunicare l'improcedibilità dell'istruttoria relativa all'Offerta in assenza di un prospetto informativo relativo alle Obbligazioni, presupposto oggettivo essenziale dell'Offerta.

Preso atto di tale esito, la Società aveva quindi comunicato l'intenzione di riproporre l'Offerta successivamente alla pubblicazione del bilancio al 31 dicembre 2020, ritenendo che, compatibilmente con l'ottenimento delle autorizzazioni da parte delle autorità competenti, l'assegnazione dei Warrant, che come già comunicato al mercato in data 9 ottobre e 30 novembre 2020 doveva avvenire prima dello svolgimento dell'Offerta, e l'Offerta medesima, potessero svolgersi entro il mese di luglio 2021.

Con comunicato diffuso in data 19 marzo 2021, la Società aveva evidenziato che il provvedimento di Consob relativo alla chiusura dell'istruttoria ha comportato solamente un

differimento dell'operazione, ivi compresa l'emissione ed assegnazione dei Warrant, differimento resosi necessario unicamente affinché il Prospetto Informativo relativo alle Obbligazioni Intek 2020-2025 e il Documento di Offerta di Scambio potessero includere i dati e le informazioni consuntive e non pre-consuntive relative all'esercizio 2020 ed agli eventuali impatti, se del caso, della pandemia così come richiesto dal richiamo di attenzione n. 1/2021 emesso da Consob in data 16 febbraio 2021 confermando l'intenzione di ripresentare l'operazione nella sua interezza immediatamente dopo la pubblicazione dei dati di bilancio 2020 prevista appunto nella seconda metà di aprile.

La Società promuoveva infatti l'Offerta di Scambio con il deposito presso CONSOB, in data 27 maggio 2021, del relativo documento di offerta (il "Documento di Offerta") e con delibera assembleare dell'8 giugno 2021 rinnovava le decisioni assunte con l'assemblea straordinaria del 30 novembre 2020.

Consob, in data 26 giugno 2021, approvava il Documento di Offerta relativo alla Offerta di Scambio ed il documento di registrazione riferito all'emissione e assegnazione gratuita di massimi n. 172.916.873 Warrant deliberata dall'Assemblea straordinaria di Intek Group S.p.A. in data 30 novembre 2020 (come rinnovata in data 8 giugno 2021), con ammissione a quotazione dei Warrant presso il Mercato Telematico Azionario (ora Euronext Milan).

In attuazione delle delibere dell'Assemblea straordinaria del 30 novembre 2020 e del Consiglio di Amministrazione del 7 maggio 2021, sono stati pertanto assegnati proporzionalmente e gratuitamente agli azionisti, sia ordinari che di risparmio, n. 172.916.873 warrant denominati "Warrant Intek Group S.p.A. 2021 – 2024" validi per la sottoscrizione di azioni ordinarie di nuova emissione di Intek, in ragione di n. 0,4 Warrant per ogni n. 1 azione ordinaria e/o di risparmio posseduta.

I Warrant, che hanno codice ISIN IT0005432668, sono stati assegnati e messi a disposizione degli azionisti tramite gli intermediari aderenti al sistema di gestione accentrata presso Monte Titoli S.p.A., previo stacco della cedola n. 4 per le azioni ordinarie e della cedola n. 5 per le azioni di risparmio in data 28 giugno 2021, data di avvio delle negoziazioni.

Con riferimento all'Offerta di Scambio, al termine del periodo di offerta, risultavano portate in adesione n. 33.772.954 Azioni di Risparmio, rappresentative del 67,41% delle Azioni di Risparmio oggetto dell'Offerta, del 67,40% del capitale di categoria e del 7,69% del capitale sociale dell'Offerente.

Sulla base dei risultati definitivi, e tenuto conto delle n. 11.801 Azioni di Risparmio proprie già detenute da Intek, quest'ultima – ad esito dell'Offerta – si è trovata a detenere complessive n. 33.784.755 Azioni di Risparmio proprie, rappresentative del 67,42% del capitale di categoria e del 7,69% del capitale sociale.

Le n. 33.784.755 Azioni di Risparmio proprie sono state annullate in esecuzione della delibera dell'Assemblea straordinaria di Intek del 30 novembre 2020 (come rinnovata in data 8 giugno 2021) senza procedere ad alcuna riduzione di capitale, con conseguente automatico incremento della "parità contabile implicita" delle azioni residue. Ad esito dell'annullamento, le Azioni di Risparmio residue in circolazione saranno pari a n. 16.325.063.

* * * * *

In allegato alla Relazione sono riportate due tabelle (rispettivamente Tabella 2.a e Tabella 2.b), la prima con l'anagrafica degli strumenti finanziari emessi dalla Società e la seconda con il loro andamento in Borsa nel corso dell'esercizio, evidenziando la sua capitalizzazione di Borsa.

Al riguardo, si ricorda che in apposita sezione del sito www.itkgroup.it è a disposizione un'area dedicata agli strumenti finanziari ed alla loro quotazione, il cui aggiornamento è effettuato in continuo, riportando così in tempo reale l'andamento delle loro rispettive contrattazioni.

b) Restrizioni al trasferimento di titoli (ex art. 123-bis, comma 1, lett. b), TUF)

Lo Statuto non prevede restrizioni al trasferimento né delle azioni né degli altri strumenti finanziari emessi da Intek attualmente in circolazione.

c) Partecipazioni rilevanti nel capitale (ex art. 123-bis, comma 1, lett. c), TUF)

La soglia di rilevanza prevista dall'art. 120, comma 2 del TUF, come già riferito, è pari al 5% del capitale sociale con diritto di voto.

Alla data della presente Relazione gli Azionisti che detengono, direttamente o indirettamente, partecipazioni superiori al 5% del capitale sociale dell'Emittente, tramite strutture piramidali o di partecipazione incrociata, secondo quanto risulta dalle comunicazioni effettuate ai sensi dell'art. 120 TUF, sono quelli indicati nella Tabella 2.c allegata alla presente Relazione.

L'azionariato ordinario della Società, aggiornato in base alle risultanze del Libro Soci, è composto da n. 18.950 Azionisti circa.

Con riferimento alla data del 31 dicembre 2021 la partecipazione di Quattroduedue Holding B.V. nella Società è pari a complessive n. 182.778.198 azioni ordinarie, corrispondenti al 46,966% del capitale sociale di tale categoria.

Detta partecipazione è detenuta tramite la controllata totalitaria Quattroduedue SpA per n. 182.778.192 azioni ordinarie mentre le residue n. 6 azioni ordinarie, che non influiscono sulla percentuale di cui sopra, sono di proprietà diretta di Quattroduedue Holding B.V..

Rispetto all'intero capitale sociale, le azioni ordinarie complessivamente così possedute da Quattroduedue Holding B.V. sono pari al 45,076%.

Quattroduedue Holding B.V. detiene inoltre, tramite Quattroduedue SpA, n. 1.424.032 azioni di risparmio corrispondenti all'8,723% del capitale sociale di tale categoria ed allo 0,351% dell'intero capitale sociale.

Come da comunicazione del 2 luglio 2019, il cui contenuto è stato oggetto di pubblicazione a mezzo stampa in pari data e di deposito presso il Registro delle Imprese di Milano, gli azionisti di Quattroduedue Holding B.V., Vincenzo Manes, tramite Mapa Srl (Milano), con una partecipazione del 35,12%, Ruggero Magnoni, tramite Likipi Holding S.A. (Lussemburgo), con una partecipazione del 32,44% ed Hanseatic Europe S.a.r.l. (Lussemburgo), con una partecipazione del 32,44%, aderiscono ad un patto parasociale avente ad oggetto le loro partecipazioni in detta Quattroduedue Holding B.V., con scadenza al 30 giugno 2022.

Nessuno dei soci detiene il controllo nè di detta società né di Intek Group, ai sensi dell'art. 93 del TUF.

La Società, alla data del 31 dicembre 2021, deteneva direttamente n. 6.937.311 azioni ordinarie proprie, pari all'1,78% del capitale di tale categoria e all'1,71% del capitale sociale complessivo.

Nel corso del 2022 non sono stati effettuati acquisti di azioni ordinarie pertanto, alla data della presente Relazione, il numero di azioni ordinarie proprie detenute è invariato.

d) Titoli che conferiscono diritti speciali (ex art. 123-bis, comma 1, lett. d), TUF)

Non sono stati emessi titoli che conferiscano diritti speciali di controllo, salvo quanto già riportato in altra sezione della presente Relazione con riferimento alle previsioni statutarie in ordine al voto maggiorato come ivi illustrate.

e) Partecipazione azionaria dei dipendenti, meccanismo di esercizio dei diritti di voto (ex art. 123-bis, comma 1, lett. e), TUF)

Non è previsto un sistema di partecipazione azionaria dei dipendenti.

f) Restrizioni al diritto di voto (ex art. 123-bis, comma 1, lett. f), TUF)

Salvo quanto previsto dalle disposizioni legislative applicabili e dallo Statuto, non sono previste restrizioni al diritto di voto.

Al riguardo, si ricorda che l'Assemblea degli Azionisti del 19 maggio 2006 ha deliberato l'introduzione nell'art. 4 dello Statuto Sociale della facoltà per l'Assemblea degli Azionisti di escludere, in operazioni di aumento del capitale sociale, il diritto di opzione nei limiti del 10% del capitale sociale preesistente, ai sensi e per gli effetti dell'art. 2441, comma 4, secondo periodo c.c..

Inoltre, l'art. 27 dello Statuto prevede che l'eventuale deliberazione di proroga della durata della Società (prevista al 31 dicembre 2050) non sia causa di recesso ai sensi dell'art. 2437 del Codice Civile.

g) Accordi tra Azionisti (ex art. 123-bis, comma 1, lett. g), TUF)

Alla Società non è stata comunicata l'esistenza di patti parasociali previsti dall'art. 122 del TUF, salvo quanto in precedenza indicato in merito al patto esistente tra i soci di Quattroduedue Holding B.V., scadente il 30 giugno 2022 e riportato sul sito web della società www.itkgroup.it.

h) Clausole di "change of control" (ex art. 123-bis, comma 1, lett. h), TUF) e disposizioni statutarie in materia di OPA (ex artt. 104, comma 1-ter e 104-bis, comma 1, TUF)

La Società, come pure le sue controllate, non hanno sottoscritto accordi che acquistino efficacia, siano modificati o si estinguano in caso di cambiamento di controllo della Società medesima.

La Società non ha adottato alcuna norma statutaria in deroga alle disposizioni sulla passivity rule di cui all'art. 104, comma I e II del TUF, né prevede l'applicazione delle regole di neutralizzazione di cui al successivo art. 104-bis, comma II e III del TUF in materia di offerte pubbliche di acquisto o di scambio.

i) Deleghe ad aumentare il capitale sociale ed autorizzazioni all'acquisto di azioni proprie (ex art. 123-bis, comma 1, lett. m), TUF)

Non sono in essere deleghe attribuite al Consiglio di Amministrazione ai sensi dell'art. 2443 del Codice Civile.

L'Assemblea degli Azionisti dell'8 giugno 2021 ha attribuito al Consiglio di Amministrazione una autorizzazione, ai sensi del combinato disposto degli artt. 2357 e 2357-ter del Codice Civile, nonché dell'art. 132 del D. Lgs. 58/98, per acquistare e disporre, per un periodo di 18 mesi a partire dalla data di delibera, azioni ordinarie ed azioni di risparmio proprie, nei limiti di legge e di regolamento, stabilendo quale impegno finanziario massimo Euro 5.000.000.

Alla data della Relazione, la Società detiene e dispone di n. 6.937.311 azioni ordinarie, pari all'1,78% del capitale votante ed all'1,71% del capitale sociale complessivo.

Nessuna delle società controllate detiene azioni di Intek Group.

Si precisa che lo Statuto non deroga alle disposizioni sulla passivity rule previste dall'art. 104, commi 1 e 1-bis, del TUF e non prevede l'applicazione delle regole di neutralizzazione contemplate dall'art. 104-bis, commi 2 e 3 del TUF.

j) Attività di direzione e coordinamento (ex artt. 2497 e ss c.c.)

La Società, pur essendo controllata, tramite Quattroduedue SpA, da Quattroduedue Holding B.V., come più sopra indicato, non è soggetta ad attività di direzione e di coordinamento ai sensi degli artt. 2497 e ss. del Codice Civile nonché dell'art. 37 del Regolamento Mercati, in quanto:

  • a) è provvista di una autonoma capacità negoziale nei rapporti con la clientela ed i fornitori;
  • b) non ha in essere con Quattroduedue Holding B.V. o altra società alla quale Quattroduedue Holding B.V. e Intek Group stessa facciano capo, alcun rapporto di tesoreria accentrata;
  • c) il Comitato Controllo e Rischi è composto da 3 Amministratori di cui 2 Amministratori Indipendenti anche ai sensi dell'art. 37, comma 1-bis del Regolamento Mercati.

* * * * *

Con riferimento alle ulteriori informazioni di cui all'art. 123-bis TUF, si rinvia ai successivi paragrafi della presente Relazione, come di seguito indicato:

  • le informazioni richieste dall'art. 123-bis, comma 1, lettera i), TUF relative agli accordi tra la società e gli amministratori che prevedono indennità in caso di dimissioni o licenziamento senza giusta causa o di cessazione del rapporto di lavoro a seguito di offerta pubblica di acquisto sono illustrate nella Relazione sulla Remunerazione relativa all'esercizio 2021;

  • le informazioni richieste dall'art. 123-bis, comma 1, lettera l), TUF relative alla nomina e alla sostituzione degli amministratori nonché alla modifica dello statuto sono illustrate nel paragrafo 4 della presente Relazione, dedicato al Consiglio;

  • le informazioni richieste dall'art. 123-bis, comma 2, lett. b), TUF relative alle principali caratteristiche dei sistemi di gestione dei rischi e di controllo interno sono illustrate nel paragrafo 9 della presente Relazione;

  • le informazioni richieste dall'art. 123-bis, comma 2, lett. c), TUF relative alle informazioni sui meccanismi di funzionamento dell'Assemblea degli Azionisti, sui principali poteri della stessa, sui diritti degli Azionisti e sulle modalità del loro esercizio sono illustrate nel paragrafo 13 della presente Relazione dedicato all'Assemblea;

  • le informazioni richieste dall'art. 123-bis, comma 2, lett. d), TUF relative alla composizione e al funzionamento degli organi di amministrazione e controllo e dei loro comitati sono illustrate ai paragrafi 4, 6, 7, 8, 9 e 11 della presente Relazione;

  • le informazioni richieste dall'art. 123-bis, comma 2, lett. d-bis), TUF, sono contenute nei paragrafi 4 e 11, relative alla descrizione delle politiche in materia di diversità applicate in relazione alla composizione degli organi di amministrazione, gestione e controllo relativamente ad aspetti quali l'età, la composizione di genere e il percorso formativo e professionale, assieme ad una descrizione degli obiettivi, delle modalità di attuazione e dei risultati di tali politiche.

In sede di autovalutazione il consiglio ha ritenuto adeguate le competenze professionali dei propri componenti e nel suo insieme, che sono quindi soggette a valutazione periodica.

3. COMPLIANCE (EX. ART. 123-BIS, COMMA 2, LETTERA A), TUF)

Intek Group aderisce al Codice, promuovendo l'introduzione dei relativi principi nel proprio sistema di governance, tenendo conto della peculiarità della propria struttura.

Nel caso in cui i principi ed i criteri applicativi del Codice non abbiano trovato completa attuazione, vengono fornite adeguate informazioni in merito ai motivi della mancata o parziale applicazione.

Il testo vigente del Codice è disponibile presso Borsa Italiana SpA, anche attraverso la consultazione del sito web del Comitato per la Corporate Governance alla pagina http://www.borsaitaliana.it/comitato-corporate-governance/codice/codice.htm.

Il Collegio Sindacale, come richiesto dall'art. 149, comma 1, lettera c.-bis del TUF vigila sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario previste dal Codice.

La Società, con periodicità annuale, fornisce informativa sul proprio sistema di governance e sull'adesione al Codice attraverso la presente Relazione, redatta anche ai sensi dell'art. 123-bis del TUF, che evidenzia il grado di adeguamento ai principi ed ai criteri applicativi previsti dal Codice e dalla best practice internazionale.

La Relazione è messa a disposizione degli Azionisti con la documentazione prevista per l'Assemblea di bilancio ed è inoltre tempestivamente pubblicata sul sito web della Società (www.itkgroup.it) nella sezione "Governance".

I Comitati, istituiti all'interno del Consiglio di Amministrazione (si rimanda sul punto ai successivi paragrafi 6, 7, 8 e 10 della presente Relazione) in conformità al Codice, si riuniscono e svolgono le funzioni secondo le previsioni del medesimo Codice.

L'esame della struttura della governance operativa della Società, così come delineata dallo Statuto, dalle procedure adottate e come illustrata nella presente Relazione, evidenzia l'impegno di Intek Group nell'adesione alle regole di best practice comunemente condivise.

Né la Società né sue controllate aventi rilevanza strategica sono soggette a disposizioni di legge non italiane che influenzino la struttura di corporate governance di Intek Group.

4. CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

4.1. Ruolo del Consiglio di Amministrazione (ex art. 123-bis, comma 1, lett. l), TUF)

Il Consiglio di Amministrazione ha tutti i più ampi poteri per l'organizzazione, la gestione e l'amministrazione ordinaria e straordinaria della Società per l'attuazione dell'oggetto sociale (art. 14 dello Statuto Sociale), ne determina le linee strategiche e ne persegue il raggiungimento, garantisce la continuità della gestione e provvede all'attribuzione delle deleghe agli Amministratori esecutivi (artt. 15 e 16 dello Statuto Sociale).

Sono altresì attribuiti alla competenza del Consiglio di Amministrazione i poteri di cui all'art. 2365 II co. Codice Civile, come previsto dall'art. 14 dello Statuto Sociale, in relazione alle deliberazioni concernenti operazioni di fusione e di scissione.

In aderenza a quanto stabilito dal Codice, viene messo in evidenza quale obiettivo prioritario del Consiglio di Amministrazione la creazione di valore in un orizzonte di medio-lungo periodo sottolineando, tra l'altro, il suo compito di definire la natura ed il livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici della Società.

In tale ambito, durante le riunioni del Consiglio, vengono tradizionalmente fornite informazioni di dettaglio sull'attività svolta e sulle operazioni più rilevanti al fine di implementare la loro conoscenza da parte di Amministratori e Sindaci.

In occasione della riunione del Consiglio di Amministrazione che ha esaminato la presente Relazione, sono state anche fornite informazioni sulle modifiche di natura legislativa e regolamentare intervenute nel periodo che hanno interessato la governance della Società.

Per quanto concerne i documenti contabili, rientra tra le competenze del Consiglio di Amministrazione quello di redigere:

  • il bilancio separato e quello consolidato di Gruppo al 31 dicembre;
  • la relazione semestrale al 30 giugno.

4.2. Nomina e sostituzione degli Amministratori (ex art. 123-bis, comma 1, lett. l), TUF)

Le norme applicabili alla nomina ed alla sostituzione dei componenti del Consiglio di Amministrazione sono quelle previste dalle disposizioni legislative applicabili, integrate da quelle contenute nell'art. 17 dello Statuto Sociale. Si evidenzia che l'assemblea straordinaria dell'11 giugno 2014, che ha apportato modifiche allo statuto sociale, ha adeguato gli articoli 17 e 22 alla disciplina inerente all'equilibrio dei generi nella composizione degli organi di amministrazione e controllo, come introdotta dalla L. 12 luglio 2011 n. 120 e relative disposizioni attuative. Ulteriori modifiche ai predetti articoli sono state approvate dall'Assemblea Straordinaria del 30 novembre 2020 per adeguamento alle nuove disposizioni normative in tema di quote di genere.

Gli Amministratori durano in carica per un periodo non superiore a tre esercizi e possono essere rieletti (art. 17 dello Statuto Sociale).

In occasione della presentazione della proposta di nomina di un nuovo Amministratore, l'Assemblea degli Azionisti è informata del suo curriculum vitae e degli incarichi di amministrazione e controllo ricoperti presso altre società.

La composizione dell'organo prevede un numero variabile di Amministratori tra un minimo di sette ed un massimo di undici.

La procedura di nomina riportata nell'art. 17 dello Statuto Sociale prevede che:

il deposito delle liste dei candidati sia effettuato almeno 25 giorni prima dell'Assemblea di prima convocazione e che le stesse siano rese disponibili almeno 21 giorni prima presso la sede sociale, sul sito web della Società e tramite Borsa Italiana SpA;

la quota di partecipazione per la presentazione delle liste sia pari alla percentuale più elevata tra quella individuata da Consob ai sensi dell'art. 144 quater del Regolamento Emittenti e quella definita da Consob stessa ai sensi della determinazione n. 60 del 28 gennaio 2022. A tal fine, in base a quanto previsto dai summenzionati Regolamenti Consob, la percentuale applicabile è pari al 2,5% del capitale ordinario;

al fine del riparto degli Amministratori da eleggere, non si tenga conto delle liste che non abbiano conseguito una percentuale di voti almeno pari alla metà della percentuale richiesta per la presentazione della lista;

alla lista presentata dalla minoranza che abbia ottenuto il maggior numero di voti sia riservata la nomina di un Amministratore;

la lista debba indicare quali candidati siano da considerarsi "Amministratori indipendenti" e l'art. 17 dello Statuto Sociale richiede la loro presenza "nel numero minimo e con i requisiti previsti per legge";

il requisito dell'indipendenza degli Amministratori sia valutato ai sensi dell'art. 147-ter, comma 4 del TUF nonché, dell'art. 148, comma 3 del TUF, in ragione di quanto stabilito su tale requisito ed anche con riferimento ai requisiti dell'onorabilità e della professionalità, ai sensi delle altre disposizioni applicabili e del Codice;

il riparto degli Amministratori da eleggere sia effettuato in base ad un criterio che assicuri l'equilibrio tra i generi. Il genere meno rappresentato deve ottenere un numero di candidati almeno pari a quanto previsto dalle norme di legge e di regolamento tempo per tempo applicabili, sempre comunque arrotondati all'eccesso.

Se nel corso dell'esercizio vengono a mancare uno o più amministratori, purché la maggioranza sia sempre costituita da amministratori nominati dall'Assemblea, si provvederà ai sensi dell'art. 2386 c.c. secondo quanto di seguito indicato:

a) il Consiglio di Amministrazione procede alla sostituzione nell'ambito della stessa lista cui apparteneva l'amministratore cessato, senza vincoli dal numero di elencazione nella lista e la successiva assemblea delibererà, con le maggioranze di legge, rispettando lo stesso criterio;

b) qualora non residuino nella predetta lista candidati non eletti in precedenza ovvero non in possesso dei requisiti richiesti, o comunque quando per qualsiasi ragione non sia possibile rispettare quanto disposto nella lettera a), il Consiglio di Amministrazione provvederà alla sostituzione, così come successivamente provvederà l'Assemblea, con le maggioranze di legge senza voto di lista.

In ogni caso, sia il Consiglio che l'Assemblea procederanno alla nomina in modo da assicurare la presenza di amministratori indipendenti nel numero complessivo minimo richiesto dalla normativa pro-tempore vigente ed il rispetto della disciplina pro tempore vigente inerente all'equilibrio tra i generi.

L'intera procedura per la nomina degli Amministratori è riportata dall'art. 17 dello Statuto Sociale ed è anche disponibile in apposita sezione del sito web www.itkgroup.it.

4.3. Composizione del Consiglio di Amministrazione (ex art. 123-bis, comma 2, lett. d), TUF)

L'attuale Consiglio di Amministrazione è stato nominato dall'Assemblea degli Azionisti dell'8 giugno 2021 che ha determinato in dieci (10) il numero dei componenti l'organo amministrativo (come riportato in precedenza, lo Statuto prevede un numero variabile di amministratori tra un minimo di 7 ed un massimo di 11).

La durata in carica è prevista per tre esercizi e quindi fino alla data dell'assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2023.

Nel rispetto della procedura di cui all'art. 17 dello Statuto Sociale, sono state presentate le seguenti liste:

  • Lista di Maggioranza presentata dall'azionista di maggioranza Quattroduedue SpA (con un possesso del 46,97% del capitale ordinario);

  • Lista di minoranza presentata da parte dei soci Alberto Previtali e Daniela Guatterini (titolari complessivamente del 4,53% del capitale ordinario).

L'Assemblea ha approvato la proposta di Quattroduedue SpA a maggioranza, con n. 340.914.306 voti favorevoli pari all'89,542% delle azioni rappresentate in assemblea ed al 61,673% delle azioni aventi diritto al voto; la lista di minoranza ha ottenuto n. 39.817.371 pari al 10,458% delle azioni rappresentate in assemblea ed al 7,203% delle azioni aventi diritto al voto.

Alla data della presente Relazione sono quindi in carica n. 10 Amministratori, di cui n. 9 tratti dalla lista presentata da Quattroduedue SpA e n. 1 tratto dalla lista di minoranza.

Con riferimento ai requisiti di professionalità dei membri del Consiglio di Amministrazione si segnala che (i) in sede di accettazione della propria candidatura, ciascuno dei consiglieri ha dichiarato di possedere i requisiti di onorabilità e professionalità normativamente previsti per la carica; e (ii) in occasione dell'autovalutazione annuale posta in essere, i consiglieri hanno altresì ritenuto adeguato al business caratteristico della Società tanto il bagaglio di competenze, esperienze e caratteristiche professionali dei singoli membri del Consiglio, quanto la dimensione, la composizione e il funzionamento del Consiglio medesimo e dei suoi comitati, anche con riferimento all'applicazione di criteri di diversità.

Il Consiglio di Amministrazione della Società nel corso del 2021 (riunione dell'8 giugno 2021), ha inoltre verificato la sussistenza dei requisiti normativi in capo a tutti i Consiglieri ed accertato il mantenimento dei requisiti di indipendenza da parte dei Consiglieri Francesca Marchetti e Luca Ricciardi.

Agli Amministratori è richiesto di evidenziare tempestivamente il venir meno del requisito della onorabilità di cui all'art. 147 quinquies del TUF.

Nel corso del 2021, la sussistenza di tale requisito è stata valutata anche ai sensi della normativa di Banca d'Italia (D.Lgs. n. 469 dell'11 novembre 1998).

Per quanto a conoscenza della Società, nessuno dei componenti il Consiglio di Amministrazione e/o degli altri dirigenti con responsabilità strategiche del Gruppo ha, negli ultimi cinque anni, riportato condanne in relazione a reati di frode, ne è stato associato nell'ambito dell'assolvimento dei propri incarichi a procedure concorsuali, amministrazione straordinaria o liquidazione coatta amministrativa, né, infine, è stato soggetto ad incriminazioni ufficiali e/o sanzioni da parte di autorità pubbliche o di regolamentazione (comprese le associazioni professionali designate) od a provvedimenti di interdizione da parte di un tribunale dalla carica di membro degli organi di amministrazione, di direzione o di vigilanza della Società o dallo svolgimento di attività di direzione e di gestione di qualsiasi emittente.

Le caratteristiche personali e professionali di ciascun Amministratore sono illustrate nei curricula depositati presso la sede sociale e disponibili sul sito istituzionale dell'Emittente nella sezione Governance/Organi Sociali (https://www.itkgroup.it/it/organisociali).

Per ulteriori dettagli si veda la Tabella 4.a allegata alla presente Relazione, in cui sono riportati i nominativi di ciascun componente il Consiglio in carica, con specificazione della carica rivestita, dell'anno di nascita, dell'anzianità di carica, della lista da cui è stato tratto, della qualifica di Amministratore esecutivo, Amministratore non esecutivo e di Amministratore Indipendente, delle presenze alle riunioni del Consiglio e dei Comitati nel corso dell'Esercizio, nonché del numero degli incarichi di amministrazione e controllo attualmente ricoperti in altre società quotate in mercati regolamentati, in società finanziarie, bancarie o assicurative o di rilevanti dimensioni.

Dalla data di chiusura dell'Esercizio non sono intervenuti cambiamenti nella composizione del Consiglio.

I nominativi degli Amministratori sono tradizionalmente riportati all'inizio dei fascicoli predisposti in occasione delle Assemblee della Società nonché della pubblicazione del bilancio e della relazione finanziaria semestrale.

Criteri e politiche di diversità

La Società non ha, alla data della presente Relazione, applicato specifici criteri di diversità, anche di genere, né ha provveduto all'adozione di una politica di diversità per il Consiglio di Amministrazione poiché ritiene sufficiente ai fini di un'adeguata composizione dell'organo di amministrazione il rispetto dei requisiti previsti dalle disposizioni normative e regolamentari pro-tempore vigenti, nonché di quanto previsto dallo Statuto sociale. In particolare, con riferimento alle disposizioni in tema di cosiddette "quote rosa", come da ultimo modificate dalla Legge 27 dicembre 2019 n. 160, e applicabili a decorrere dal primo rinnovo degli Organi di amministrazione e controllo dell'Emittente successivo al 1° gennaio 2020, data di entrata in vigore della predetta legge, si segnala che:

ai sensi dell'art. 147-ter, comma 1-ter, del TUF, il riparto degli amministratori deve essere effettuato in base a un criterio che assicuri l'equilibrio tra i generi; il genere meno rappresentato deve ottenere almeno due quinti degli amministratori eletti;

ai sensi dell'art. 17 dello Statuto sociale, nella composizione del Consiglio di Amministrazione deve essere assicurato l'equilibrio tra il genere maschile ed il genere femminile nel rispetto delle applicabili disposizioni di legge e regolamentari pro-tempore vigenti.

Si segnala che al Consiglio di Amministrazione attualmente in carica si applica il vigente art. 147-ter, comma 1-ter, del TUF, ai sensi del quale il genere meno rappresentato deve ottenere almeno due quinti degli amministratori eletti.

A tal proposito si ricorda che, alla data della presente Relazione e nel rispetto delle citate disposizioni, il Consiglio di Amministrazione della Società annovera quattro consiglieri di genere femminile su dieci, in linea con quanto previsto dalla norma in vigore.

Tale rappresentanza è inoltre assicurata anche nel Collegio Sindacale da un Sindaco Effettivo e da due Supplenti, nominati in occasione del rinnovo delle cariche sociali nel 2021.

Si segnala che l'Emittente non ha adottato nel corso dell'Esercizio specifiche misure finalizzate alla promozione della parità di trattamento e di opportunità tra i generi all'interno dell'azienda. Ciò premesso, l'Emittente ritiene che l'attuale organizzazione aziendale, oggetto di costante monitoraggio da parte dell'Emittente medesimo, permetta il raggiungimento dei predetti obiettivi.

Cumulo massimo agli incarichi ricoperti in altre società

Il Consiglio di Amministrazione ritiene di non limitare in via discrezionale il numero di incarichi che ciascun Amministratore può ricoprire, fermo restando il dovere di ciascun Consigliere di valutare la compatibilità delle cariche di Amministratore e Sindaco rivestite in altre società quotate in mercati regolamentati e fatti comunque salvi i diritti di legge e regolamentari, e ciò con riguardo:

  • alla qualifica personale e professionale dei propri componenti;
  • al numero ed alla rilevanza degli incarichi sopra dettagliati;
  • alla elevata partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione dei propri componenti.

Nel corso dell'Esercizio, nella seduta tenutasi in data 26 aprile 2021, il Consiglio, sulla base delle informazioni ricevute, all'esito della verifica degli incarichi attualmente ricoperti dai propri Consiglieri in altre società, ha ritenuto che il numero e la qualità degli incarichi rivestiti non interferisca e sia, pertanto, compatibile con un efficace svolgimento dell'incarico di Amministratore nell'Emittente.

Sulla base delle informazioni ricevute dagli Amministratori e in linea con le previsioni del Codice, si rimanda alla Tabella 4.b allegata alla presente Relazione per l'elenco degli incarichi di amministrazione e controllo ricoperti dagli Amministratori in carica in società per azioni (comprese quelle quotate in mercati regolamentati, anche esteri), in società in accomandita per azioni ed in società a responsabilità limitata.

Induction Programme

La Società, pur in considerazione

a) dell'elevata professionalità degli Amministratori,

b) dell'esperienza pluriennale maturata dalla quasi totalità degli Amministratori nel settore di attività in cui l'Emittente opera, nonché

c) dell'ampia informativa fornita da parte del Presidente e dei Vice Presidenti nel corso delle riunioni consiliari in relazione ad eventuali aggiornamenti normativi di interesse per la Società ed in ragione

d) delle notizie, dati e documenti che vengono periodicamente messi a disposizione degli amministratori stessi nelle varie riunioni del Consiglio in cui vengono fornite le informazioni in ordine all'andamento dei business del gruppo o assunte deliberazioni di natura strategica,

ha promosso nel corso dell'Esercizio ulteriori iniziative ad hoc finalizzate ad accrescere la conoscenza degli Amministratori del settore di attività della Società, delle dinamiche aziendali e della loro evoluzione nonché del quadro normativo di riferimento (c.d. "induction programme").

4.4. Funzionamento del Consiglio di Amministrazione (ex art. 123-bis, comma 2, lett. d), TUF)

Nel corso del 2021 il Consiglio di Amministrazione si è riunito 8 volte.

La durata media delle riunioni del Consiglio di Amministrazione è stata di circa 1 ora e mezza.

Nell'esercizio in corso il Consiglio di Amministrazione si è riunito 2 volte ed è stata programmata una ulteriore riunione.

E' prassi che la documentazione relativa agli argomenti all'ordine del giorno venga portata a conoscenza degli Amministratori e dei Sindaci in anticipo rispetto ad ogni riunione, utilizzando il mezzo della posta elettronica, ponendo il dovuto riguardo al rispetto delle procedure per documenti o informazioni di natura riservata.

Con riferimento alla Raccomandazione 12. c), si segnala che partecipa costantemente alle riunioni del Consiglio, il Segretario nonché Dirigente Preposto, Giuseppe Mazza, che è anche Direttore Amministrativo della Società. In determinate riunioni consiliari possono partecipare, su invito del Presidente, anche altri dirigenti della Società e/o del Gruppo e professionisti incaricati di assistere la Società su particolari tematiche o specifiche operazioni.

Il calendario delle riunioni di Consiglio viene comunicato non appena disponibile a Borsa Italiana, e comunque entro il 30 gennaio, ed è anche disponibile sul sito della Società www.itkgroup.it.

Il Presidente ha per Statuto (art. 20) la legale rappresentanza, anche in giudizio, della Società, oltre che la firma sociale.

Agli altri amministratori compete la rappresentanza sociale nei limiti dei poteri loro conferiti.

Con riferimento alla Raccomandazione 1.a) del Codice, al Consiglio sono riservati l'esame e l'approvazione dei piani strategici, industriali e finanziari e del sistema di governo societario.

Intek Group esercita attività di direzione e coordinamento su alcune delle sue controllate ed in particolare su Immobiliare Pictea Srl ed Intek Investimenti SpA, come comunicato, ai sensi dell'art. 2497-bis c.c., da parte degli amministratori di tali società.

Il Consiglio di Amministrazione, inoltre, assume ogni determinazione in ordine all'attribuzione ed alla revoca di deleghe agli amministratori esecutivi.

Il Consiglio valuta il generale andamento della gestione in occasione dell'esame delle relazioni periodiche, tenendo in considerazione, in particolare, le informazioni ricevute dagli organi delegati.

Si precisa che al Consiglio sono riservati:

l'esame e l'approvazione preventivi delle operazioni della Società, quando tali operazioni abbiano ad oggetto partecipazioni, aziende o rami di azienda per un valore, per singola operazione, eccedente Euro 20 Mln;

la sottoscrizione di prestiti obbligazionari anche convertibili emessi da società e/o enti nazionali od esteri di ammontare superiore ad Euro 20 Mln;

l'esame e l'approvazione preventiva delle operazioni della Società, quando siano svolte con parti correlate: (i) non ricadenti tra quelle ritenute esenti dall'applicazione della specifica procedura relativa alle operazioni con parti correlate e (ii) di ammontare superiore ad Euro 5 Mln;

la sottoscrizione di contratti di permuta, di acquisto o di vendita, anche a termine nonché di riporto, per importo superiore ad Euro 30 Mln, per ogni singola operazione, aventi ad oggetto titoli e strumenti finanziari di qualsiasi natura, quotati e costituenti disponibilità finanziaria; contratti di compravendita di opzioni relative a tali titoli per un importo superiore ad Euro 30 Mln per singola operazione calcolato sul capitale di riferimento;

l'acquisto, la vendita, la permuta ed il conferimento in società od enti costituiti o costituendi, di beni immobili di qualsiasi genere e natura, ovunque situati, eccedenti il valore di Euro 20 Mln per ciascun atto.

I poteri per importi inferiori a quelli di esclusiva competenza del Consiglio sono stati conferiti al Presidente ed ai Vice Presidenti.

Con cadenza semestrale il Consiglio esamina la relazione prodotta dal Comitato per il Controllo e Rischi in cui vengono forniti gli esiti delle verifiche dallo stesso effettuate ed il proprio giudizio in ordine alla adeguatezza del sistema di controllo interno della Società.

In occasione della riunione del 26 aprile 2021, il Consiglio ha esaminato il giudizio espresso al riguardo dal predetto Comitato che è stato positivo.

Il Consiglio ha inoltre effettuato la propria autovalutazione mediante la richiesta di compilazione di un questionario trasmesso a tutti gli Amministratori, e che non ha fatto emergere rilievi.

Nella riunione del 26 aprile 2021 il Consiglio ha effettuato una positiva valutazione sulla dimensione, composizione e funzionamento del Consiglio stesso e dei suoi comitati.

Tale determinazione ha preso in considerazione il numero dei componenti il Consiglio e degli amministratori esecutivi, anche con riferimento alla incidenza della componente rappresentata dagli amministratori indipendenti, per i quali è stata accertata la sussistenza del requisito di indipendenza, tenendo altresì conto del loro elevato profilo professionale.

Per le informazioni sulla politica di remunerazione adottata dalla Società e sui compensi percepiti dagli Amministratori e dai dirigenti strategici si rinvia alla apposita Relazione sulla Remunerazione resa disponibile sul sito web della Società (www.itkgroup.it) nei termini e con le modalità di legge e di regolamento.

Per quanto concerne la gestione dei conflitti di interesse e le operazioni con parti correlate della Società e del gruppo di cui la stessa è a capo, si rinvia a quanto verrà illustrato al riguardo nel successivo paragrafo 10.

Si precisa che non esistono delibere assembleari che prevedano deroghe al divieto di concorrenza previsto a carico degli Amministratori dall'art. 2390 cod. civ..

4.5. Ruolo del Presidente

Il Presidente, ai sensi dell'art. 20 dello Statuto Sociale, al quale si rinvia per maggior dettaglio, è il legale rappresentante della Società ed ha il potere di rappresentarla nei confronti dei terzi e in giudizio.

Vincenzo Manes è stato nominato Presidente del Consiglio di Amministrazione dall'assemblea dell'8 giugno 2021 e il successivo Consiglio gli ha confermato i seguenti principali poteri e facoltà:

il potere di coordinamento e di indirizzo nell'ambito delle deleghe attribuite agli altri amministratori esecutivi;

il potere di indirizzo, coordinamento e controllo della comunicazione esterna, compresa quella nei confronti degli Azionisti;

in particolare, ed esemplificativamente, al Presidente spettano, in coerenza con le direttive e le strategie decise dal Consiglio di Amministrazione, i poteri per quanto attiene alla gestione dell'attività della Società nell'area amministrativa, finanziaria, del controllo, legale, fiscale, assicurativa, delle risorse umane e dell'information technology, nonché nell'area delle attività industriali, commerciali e dei servizi. Per tali attività ha potere di indirizzo e coordinamento nei confronti di tutte le società del Gruppo tramite i rispettivi soggetti operativi e sempre nei limiti delle linee strategiche decise dal Consiglio di Amministrazione.

Nell'esercizio di tali poteri, il Presidente può stabilire regolamenti per i vari servizi interni, attribuire responsabilità e nominare procuratori, attribuendo loro i relativi poteri con firma singola o con firma congiunta a quella di altro procuratore, nonché dare ordini e disposizioni per l'organizzazione della Società ed il suo funzionamento. Sono previsti limiti di valore per l'esercizio delle deleghe compresi tra Euro 5 milioni ed Euro 30 milioni.

4.6. Consiglieri Esecutivi

Al Presidente, come già detto sono stati attribuiti poteri esecutivi per il compimento di operazioni in limiti compresi tra Euro 5 milioni ed Euro 30 milioni.

Il Consiglio di Amministrazione dell'8 giugno 2021 ha nominato due Vice Presidenti (Diva Moriani e Marcello Gallo), entrambi attualmente in carica.

Ai sensi dell'art. 16 dello Statuto, ciascun Vice Presidente può sostituire il Presidente in caso di assenza e/o impedimento di quest'ultimo.

Ai Vice Presidenti Diva Moriani e Marcello Gallo sono stati attribuiti dal Consiglio di Amministrazione i poteri per quanto attiene alla gestione dell'attività della Società nell'area amministrativa, finanziaria, del controllo, legale, fiscale, assicurativa e dell'information technology, nonché nell'area delle attività industriali, commerciali e dei servizi ed anche delle risorse umane e della comunicazione interna; per tali attività hanno potere di indirizzo e coordinamento nei confronti di tutte le società del Gruppo tramite i rispettivi soggetti operativi e sempre nei limiti delle linee strategiche decise dal Consiglio di Amministrazione e dal Presidente Vincenzo Manes.

Nell'esercizio di tali poteri, i Vice Presidenti possono stabilire regolamenti per i vari servizi interni, attribuire responsabilità e nominare procuratori, attribuendo loro i relativi poteri con firma singola o con firma congiunta a quella di altro procuratore, nonché dare ordini e disposizioni per l'organizzazione della Società ed il suo funzionamento.

Sono previsti limiti di valore per l'esercizio delle deleghe compresi tra Euro 2 milioni ed Euro 15 milioni.

Il Consiglio di Amministrazione non ha ritenuto opportuno costituire un Comitato Esecutivo, riservando al Presidente Vincenzo Manes ed ai Vice Presidenti Diva Moriani e Marcello Gallo i necessari poteri.

Non vi sono altri consiglieri muniti di deleghe gestionali o comunque da considerarsi esecutivi ai sensi di quanto previsto dal Codice.

Si segnala comunque che al Direttore Amministrativo, Giuseppe Mazza, sono stati attribuiti dal Presidente, con procura speciale in data 19 dicembre 2012, successivamente integrata in data 29 luglio 2014, poteri di ordinaria amministrazione da esercitarsi con firma singola, per operazioni con limiti di valore tra Euro 100 mila ed Euro 500 mila.

Si segnala che identici poteri sono stati attribuiti anche, con idonea procura rilasciata dal Presidente, a Roberto De Vitis, consulente esterno della Società che, fino al 31 marzo 2017 ha svolto le mansioni di Direttore Affari Legali e Societari della stessa.

Come meglio dettagliato nel paragrafo 10 per la parte dedicata alle operazioni con parti correlate, il Consiglio di Amministrazione ha attribuito al Presidente ed ai Vice Presidenti specifici poteri al riguardo.

Gli Amministratori esecutivi informano periodicamente il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione, nonché sulle operazioni di maggior rilievo effettuate dalla Società e dalle sue controllate.

Come già sottolineato, tale informativa contribuisce ad accrescere la conoscenza da parte degli Amministratori e dei Sindaci della realtà e delle dinamiche aziendali.

4.7. Amministratori indipendenti e Lead Independent Director

Amministratori indipendenti

Fanno parte dell'attuale Consiglio di Intek Group n. 2 (due) amministratori indipendenti.

Nel rispetto di quanto previsto dalla Raccomandazione 5 del Codice come pure nel rispetto degli artt. 147 ter, comma 4, e 148, comma 3, del TUF, nonché della comunicazione Consob n. DEM/9017893 del 26 febbraio 2009, per gli Amministratori Francesca Marchetti e Luca Ricciardi viene confermato il mantenimento della loro qualifica di "Amministratori Indipendenti" ai sensi delle predette disposizioni, valutazione condivisa anche per il 2021 dal Consiglio di Amministrazione e dal Collegio Sindacale.

Si ricorda che la valutazione viene effettuata alla data delle rispettive nomine assembleari e quindi ripetuta nell'ambito delle procedure per l'approvazione del bilancio dell'esercizio chiuso il 31 dicembre.

Si evidenzia inoltre che la Società ha ritenuto sufficiente il numero di due amministratori indipendenti, in considerazione della loro professionalità, autonomia e dell'elevato contributo alla discussione in seno al Consiglio di Amministrazione.

Si segnala, infine, che gli amministratori indipendenti si riuniscono almeno una volta all'anno, ovvero, ove necessario, in occasione di operazioni di particolare importanza nell'ambito delle attività del Comitato Controllo e Rischi, di cui fanno parte tutti gli amministratori indipendenti di Intek Group.

Lead Independent Director

La Raccomandazione 13 del Codice sottolinea l'importanza della nomina di un Lead Independent Director da parte del Consiglio di Amministrazione in presenza di particolari situazioni legate al controllo della società ed ai poteri attribuiti al Presidente del Consiglio di Amministrazione.

Nel caso di Intek Group, in ragione degli accordi esistenti nella compagine sociale di Quattroduedue Holding B.V., accordi dei quali è stato dato atto in precedenza, Vincenzo Manes non assume la qualifica di azionista di controllo di tale società né quindi di Intek Group.

Inoltre, sono stati opportunamente valutati anche i seguenti elementi:

il frazionamento delle deleghe sociali in capo non solo al Presidente, ma anche a due Vice Presidenti esecutivi, in via disgiunta tra loro;

la composizione del Comitato Controllo e Rischi formato da Amministratori non esecutivi ed in maggioranza indipendenti che si possono convocare e riunire autonomamente, anche al di fuori delle riunioni del Consiglio di Amministrazione.

In ragione di tali considerazioni, il Consiglio di Amministrazione non ha ritenuto di procedere alla nomina del c.d. "lead independent director" al fine del coordinamento delle eventuali istanze e contributi degli Amministratori non esecutivi.

5. GESTIONE DELLE INFORMAZIONI SOCIETARIE

Procedura per il trattamento delle Informazioni Privilegiate

Desiderando evidenziare che la comunicazione al mercato degli "eventi societari" deve essere tempestiva, completa, adeguata e non selettiva, la Società ha adottato nel 2002 il "Codice di Comportamento in materia di informazione societaria su fatti rilevanti", accogliendo le sollecitazioni in tal senso del "Codice" e dando una evidenza formale ai principi contenuti nella "Guida per l'informazione al mercato".

Con detto provvedimento, oggetto di successivi interventi, il Consiglio ha inteso dotarsi di una procedura per il trattamento delle informazioni privilegiate, al fine di monitorare l'accesso e la circolazione delle informazioni privilegiate prima della loro diffusione al pubblico, di assicurare il rispetto degli obblighi di riservatezza previsti dalle disposizioni di legge e di regolamento, nonché allo scopo di regolare la gestione interna e la comunicazione all'esterno delle predette informazioni.

Le successive innovazioni introdotte nella legislazione in materia di informazione societaria nel TUF, nonché da CONSOB a livello regolamentare e quindi da Borsa Italiana SpA, hanno portato ad una sua revisione nel marzo e nel novembre del 2006 e poi nel novembre del 2007.

In particolare, ricordiamo la nuova formulazione dell'art. 114 del TUF e, nel rispetto del successivo art. 115-bis, la conseguente individuazione delle persone, i c.d. "soggetti rilevanti", che hanno accesso alle c.d. "informazioni privilegiate", e la costituzione del relativo Registro con decorrenza dal 1° aprile 2006, strutturato in un format elettronico.

La procedura richiama prima di tutto gli Amministratori ed i Sindaci al rispetto della riservatezza delle informazioni privilegiate, principio esteso agli altri soggetti che per le loro funzioni possono ugualmente accedervi, riservando poi il loro trattamento a persone consapevoli della rilevanza della materia ed a conoscenza degli adempimenti e delle procedure in materia richiesti da CONSOB e da Borsa Italiana SpA.

Come anche riportato nel testo dell'art. 115-bis del TUF, la sua applicazione è riferita ai soggetti controllati dall'emittente quotato, escludendo quindi i soggetti controllanti.

La procedura in commento è in costante aggiornamento in funzione delle modifiche normative e/o regolamentari tempo per tempo introdotte, al fine di renderla ancora più adeguata ai diversi business del gruppo. L'ultimo aggiornamento è stato effettuato nel gennaio 2022.

La comunicazione all'esterno di informazioni privilegiate è effettuata mediante comunicati stampa – o altri mezzi idonei ai sensi di legge – il cui contenuto è approvato dal Presidente.

Di norma, ove possibile, i testi dei comunicati, approvati in bozza, vengono condivisi con i Consiglieri e i Sindaci in occasione delle relative riunioni del Consiglio.

I testi dei comunicati, una volta approvati dai competenti organi societari, vengono divulgati senza indugio a cura dei responsabili delle funzioni amministrative, in conformità con le disposizioni di volta in volta vigenti, anche mediante tempestiva pubblicazione sul sito internet dell'Emittente, dove rimarranno disponibili almeno per il tempo minimo previsto dalle predette disposizioni.

Ai fini che precedono, la Società potrà avvalersi di soggetti terzi secondo le modalità previste dalle vigenti disposizioni.

Gli Amministratori, i Sindaci, i collaboratori e tutti i dipendenti dell'Emittente e dei soggetti controllati sono tenuti a mantenere la riservatezza sulle informazioni privilegiate acquisite nello svolgimento dei loro compiti.

I soggetti predetti sono tenuti a dare immediata comunicazione anche di tutte le informazioni per le quali sussistano ragionevoli dubbi circa la natura di informazioni privilegiate, e ad osservare i medesimi obblighi di riservatezza sopra indicati, fino al momento in cui la natura di informazioni privilegiate non sia venuta meno o sia stata esclusa.

Il Presidente valuta la rilevanza delle informazioni ricevute e, qualora le ritenga Informazioni Privilegiate, ovvero abbia dubbi in proposito, predispone immediatamente, insieme al responsabile della funzione amministrativa, uno o più comunicati stampa.

L'Emittente può ritardare la comunicazione al pubblico delle Informazioni Privilegiate, anche inerenti i soggetti controllati, quando si è in presenza delle seguenti condizioni:

la comunicazione immediata pregiudicherebbe probabilmente i legittimi interessi dell'Emittente;

  • il ritardo nella comunicazione probabilmente non avrebbe l'effetto di fuorviare il pubblico;
  • l'Emittente è in grado di garantire la riservatezza di tali informazioni.

La valutazione della sussistenza delle predette circostanze è rimessa al Presidente.

La procedura per il trattamento delle informazioni privilegiate è portata a conoscenza di tutti gli Amministratori, i Sindaci, i collaboratori e i dipendenti dell'Emittente e dei soggetti controllati con mezzi idonei.

Registro delle persone che hanno accesso ad informazioni privilegiate

Con particolare riferimento all'obbligo per gli emittenti quotati di istituire e gestire un registro delle persone che hanno accesso ad Informazioni Privilegiate ai sensi di quanto previsto dall'art. 18 del Regolamento (UE) n. 596/2014 e nei regolamenti di esecuzione, la procedura per il trattamento delle informazioni privilegiate adottata dall'Emittente prevede l'istituzione di un registro dei soggetti informati (il "Registro") la cui gestione è affidata al Responsabile Affari Legali e Societari della Società o comunque a chi ne ricopre la funzione.

Per ciascun soggetto avente accesso, su base regolare od occasionale, ad informazioni privilegiate in ragione dell'attività lavorativa o professionale ovvero delle funzioni svolte per conto dell'Emittente, il Registro contiene i dati identificativi e le ulteriori informazioni richieste dalla normativa pro tempore vigente riferite ai Soggetti Informati iscritti nel Registro.

Il Registro deve essere aggiornato qualora cambi la ragione dell'iscrizione di un soggetto informato, ovvero quando un nuovo soggetto informato debba essere iscritto, ovvero quando occorra annotare che un soggetto informato non ha più accesso ad informazioni privilegiate.

Le informazioni contenute nel Registro devono essere conservate per almeno 5 (cinque) anni successivi al venir meno delle circostanze che ne hanno determinato l'iscrizione o l'aggiornamento.

Il soggetto responsabile della tenuta del Registro comunica tempestivamente ai Soggetti Informati la loro iscrizione nel Registro ed ogni aggiornamento delle informazioni che li riguardino, nonché gli obblighi derivanti dall'aver accesso alle informazioni privilegiate e le sanzioni relative (i) agli illeciti dell'abuso di informazioni privilegiate e della manipolazione del mercato e, più in generale, (ii) alla diffusione non autorizzata di informazioni privilegiate.

Internal Dealing

Con decorrenza dal 1° aprile 2006 ed a seguito dell'entrata in vigore delle disposizioni in materia di internal dealing introdotte nell'ordinamento dalla Legge 18 aprile 2005 n. 62 e dalle conseguenti modifiche contenute nel Regolamento Emittenti, l'Emittente si è dotato di uno specifico "Codice di Comportamento sull'Internal Dealing" (di seguito, il "Codice di Internal Dealing"), avente ad oggetto la disciplina degli obblighi informativi inerenti le operazioni su strumenti finanziari emessi dall'Emittente o altri strumenti finanziari ad essi collegati effettuate dai c.d. "soggetti rilevanti" e/o dalle persone ad essi strettamente legate, ai fini di assicurare la necessaria trasparenza e omogeneità informativa nei confronti del mercato.

Il Codice di Internal Dealing costantemente aggiornato nel corso degli anni in ragione dei successivi provvedimenti normativi in materia, anche in attuazione della disciplina contenuta nell'articolo 114,

settimo comma del TUF, nonché nell'art. 19 del Regolamento (UE) n. 596/2014 e nei relativi regolamenti di esecuzione, è stato modificato da ultimo in data 10 gennaio 2022.

Il suddetto Codice di Internal Dealing è disponibile sul sito internet dell'Emittente nella sezione "Governance/Internal Dealing".

Il Codice di Internal Dealing, oltre ad individuare i c.d. "soggetti rilevanti", definendone gli obblighi di comportamento e di informazione e il "soggetto preposto" al ricevimento, alla gestione e alla diffusione delle informazioni stesse, pone il divieto al compimento delle operazioni sugli strumenti finanziari della Società nei seguenti periodi: nei 30 (trenta) giorni antecedenti la data prevista per l'approvazione del progetto di bilancio di esercizio; nei 30 (trenta) giorni antecedenti la data prevista per l'approvazione della relazione finanziaria semestrale (c.d. "black out periods"). Tale divieto è divenuto obbligatorio per i "soggetti rilevanti" con l'entrata in vigore del Regolamento Europeo 596/2014 (c.d. MAR)

Le comunicazioni relative alle operazioni rilevanti ai sensi della disciplina dell'Internal Dealing compiute nel corso dell'Esercizio sono state rese note al mercato nel rispetto del Codice di Internal Dealing e sono disponibili sul sito istituzionale dell'Emittente alla pagina nella sezione "Governance/Internal Dealing".

Nel rispetto delle disposizioni in materia di remunerazione, le partecipazioni detenute nella Società e nelle sue controllate dagli Amministratori e dai Sindaci, nonché dei dirigenti strategici della Società e del Gruppo, sono riportate nella Relazione sulla Remunerazione alla quale si fa dunque rinvio.

* * *

Il Consiglio di Amministrazione, nella sua riunione del 14 settembre 2012, ha tra l'altro deciso di avvalersi della deroga prevista dagli artt. 70, comma VIII, e 71-bis del Regolamento Emittenti che dà facoltà alla società di essere esentata dall'obbligo di mettere a disposizione del pubblico un Documento Informativo in caso di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimenti di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

Si evidenzia che il 18 marzo 2016 è entrata in vigore la nuova Direttiva Transparency (Decreto Legislativo 25/2016) che ha, tra l'altro, modificato il n. 2 dell'art. 154-ter del TUF, eliminando l'obbligo di pubblicazione del Resoconto Intermedio di Gestione e concedendo un maggior termine per l'approvazione della Relazione Semestrale consolidata che deve essere diffusa quanto prima possibile e comunque entro 3 mesi dalla chiusura del semestre.

Sono stati conferiti appositi poteri a Consob per stabilire, con proprio regolamento, l'eventuale obbligo di pubblicazione di informazioni finanziarie periodiche aggiuntive. Al termine di una consultazione pubblica, Consob ha definito di non prevedere obblighi aggiuntivi lasciando alle singole società emittenti la scelta sulla pubblicazione o meno di detti aggiornamenti.

In considerazione di ciò, a partire dalla relazione sul primo trimestre 2016 la Società ha deciso di non procedere alla pubblicazione dei successivi resoconti intermedi di gestione al 31 marzo ed al 30 settembre. Sono comunque oggetto di tempestiva comunicazione le informazioni price sensitive.

6. COMITATI INTERNI AL CONSIGLIO (EX ART. 123-BIS, COMMA 2, LETT.D), TUF)

Per le ragioni già illustrate in precedenza e ribadite nel prosieguo della presente Relazione, la Società non ha istituito Comitati che assommino in sè più funzioni.

Il Comitato per il Controllo e Rischi è composto dagli Amministratori dott. Luca Ricciardi (Presidente), dott.ssa Francesca Marchetti e dott.ssa Alessandra Pizzuti.

I primi due componenti sono Amministratori indipendenti la cui esperienza professionale, anche in materia contabile e finanziaria e di gestione dei rischi, è stata ritenuta dal Consiglio di Amministrazione adeguata all'incarico.

Il Comitato Controllo e Rischi ha il compito di supportare, con una adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione con riferimento al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, nonché quelle sulla approvazione delle relazioni finanziarie periodiche.

Svolge, inoltre, attività di supporto in ordine alla conformità delle procedure in materia di operazioni con parti correlate, alle disposizioni legislative e regolamentari applicabili nonché sulla loro osservanza.

Per il maggiore dettaglio relativo all'attività del Comitato, si rinvia al successivo paragrafo 9.

La Società ha deciso, a partire dal 19 giugno 2015, di non istituire il Comitato per la Remunerazione, dotandosi di adeguate procedure per la determinazione della remunerazione degli amministratori esecutivi, come meglio illustrato nel successivo paragrafo 8 e nella Relazione sulla Remunerazione, cui si fa rinvio.

7. AUTOVALUTAZIONE E SUCCESSIONE DEGLI AMMINISTRATORI – COMITATO NOMINE

7.1. Autovalutazione e Successione degli Amministratori

Tenuto conto di quanto previsto dall'art. 147 ter comma 4 del TUF ed anche con riferimento alle disposizioni di cui alla Raccomandazione 11 del Codice, il Consiglio di Amministrazione ritiene la propria composizione, sia sotto l'aspetto numerico che professionale, sia anche in considerazione della presenza di due Amministratori indipendenti, adeguata alle dimensioni dell'azienda ed alle problematiche da affrontare; analoga considerazione viene estesa nei confronti del Comitato costituito.

Il Consiglio di Amministrazione ritiene adeguato l'assetto organizzativo, amministrativo e contabile della Società e delle società controllate aventi rilevanza strategica, con particolare riferimento al sistema del controllo interno ed alla gestione dei conflitti di interesse.

La presenza di Amministratori esecutivi provvisti di una specifica ed approfondita esperienza professionale multidisciplinare nelle materie di carattere finanziario, industriale ed amministrativo consente di "coprire" in maniera adeguata la parte più significativa dell'attività aziendale.

Gli Amministratori non esecutivi, a loro volta, apportano un sicuro contributo in termini di professionalità ed esperienza al Consiglio di Amministrazione ed al Comitato Controllo e Rischi di cui fanno parte.

La Società non ha adottato piani per la successione degli amministratori esecutivi, non ritenuti necessari in ragione della composizione dell'azionariato e dell'assetto delle deleghe.

Anche per quanto concerne gli orientamenti agli azionisti sulle figure professionali che debbano essere presenti in Consiglio si è ritenuto che la composizione, l'esperienza e l'attenzione degli azionisti di controllo della Società non richiedano la formulazione di detti orientamenti su aspetti di cui tali azionisti hanno completa conoscenza.

7.2. Comitato Nomine

Il Comitato per le Nomine non è stato istituito, in quanto, richiamando le disposizioni della Raccomandazione 5, il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto che gli Amministratori indipendenti, pari numericamente ad un quinto dei componenti il Consiglio di Amministrazione, siano caratterizzati da un rilevante livello di autorevolezza ed autonomia decisionale e che abbiano una adeguata conoscenza delle strutture della Società e del Gruppo.

Conseguentemente, il Consiglio di Amministrazione ritiene che:

i pareri in merito alla dimensione ed alla composizione del Consiglio di Amministrazione;

  • le proposte per la nomina di candidati alla carica di amministratore in caso di cooptazione ove occorra sostituire amministratori indipendenti;
  • la predisposizione di un eventuale piano per la successione di amministratori esecutivi;

possano essere discussi e decisi nell'ambito delle competenze e delle riunioni del Consiglio di Amministrazione stesso.

8. REMUNERAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI – COMITATO REMUNERAZIONI

8.1. Remunerazione degli Amministratori

Per le informazioni relative alle politiche di remunerazione adottate dall'Emittente e sui compensi percepiti dagli Amministratori, si rinvia alla apposita Relazione sulla Remunerazione, resa disponibile sul sito web della Società www.itkgroup.it nei termini di legge.

8.2. Comitato Remunerazioni

Il Consiglio di Amministrazione, nominato dall'assemblea dell'8 giugno 2021, ha ritenuto, al pari di quello precedentemente in carica, di non procedere alla ricostituzione del Comitato per la Remunerazione.

Il Consiglio ha ritenuto che la ridefinizione da parte della Società della propria mission strategica, dell'approccio al mercato e del nuovo assetto di governance, abbia reso più semplice, rispetto al passato, la gestione della politica delle remunerazioni, che riguarda unicamente gli Amministratori esecutivi della Società, mentre quella degli Amministratori e dei Dirigenti delle società controllate/partecipate, considerate come investimenti, è di competenza degli organi amministrativi delle singole società controllate/partecipate, fermo restando il coinvolgimento della capogruppo in relazione a compensi straordinari connessi alla dismissione degli investimenti.

I criteri di incentivazione degli Amministratori esecutivi saranno sempre più correlati al raggiungimento di specifici obiettivi di valorizzazione degli asset e delle partecipazioni in portafoglio (dividendi e capital gains) – e, quindi, in termini di creazione di "valore" per la Società – piuttosto che – come in passato - ad obiettivi di performance e/o redditività delle singole controllate.

In tale nuovo contesto, l'istituzione del Comitato per le remunerazioni avrebbe un ambito operativo estremamente limitato, tanto da non renderlo funzionale.

Si ritiene infatti che il Consiglio di Amministrazione, nella sua interezza, sia il soggetto che possa adeguatamente ed efficacemente procedere alla individuazione e fissazione dei criteri di incentivazione (legati alla valorizzazione degli asset come sopra indicato) sulla base dei quali determinare la componente variabile della remunerazione degli amministratori esecutivi e dei dirigenti con responsabilità strategica nonché per il monitoraggio dell'avvenuto raggiungimento degli obiettivi prestabiliti.

I compiti stabiliti dal Codice a proposito del Comitato per le remunerazioni (cfr. Raccomandazione 16) possono quindi essere svolti, nel caso specifico di Intek Group, dal Consiglio di Amministrazione.

Al fine di consentire all'organo amministrativo di condurre una valutazione la più consapevole e la più accorta possibile, il Consiglio di Amministrazione potrà farsi supportare, all'occorrenza, dall'expertise di almeno due amministratori indipendenti, cui rivolgersi, di volta in volta, per approfondimenti in merito alla remunerazione fissa e variabile da riconoscere agli Amministratori Esecutivi.

L'esperienza e la indipendenza di tali amministratori sono in grado di garantire al Consiglio un valido supporto, rendendo così pleonastica la nomina del Comitato per le Remunerazioni.

9. SISTEMA DI CONTROLLO E DI GESTIONE DEI RISCHI

Il Codice individua nel Sistema Controllo e Rischi (di seguito "SCIR") un insieme di regole procedure e strutture organizzative volti a consentire l'identificazione, la misurazione, la gestione ed il monitoraggio dei principali rischi aziendali.

Un efficace SCIR contribuisce ad una conduzione dell'impresa coerente con gli obiettivi aziendali definiti dal Consiglio di Amministrazione, favorisce l'assunzione di decisioni consapevoli e concorre ad assicurare la salvaguardia del patrimonio sociale, l'efficacia e l'efficienza dei processi aziendali, l'affidabilità dell'informazione societaria ed il rispetto di leggi, regolamenti e delle procedure interne.

Il sistema di controllo interno amministrativo-contabile di Intek Group, focalizzato sulla gestione dei rischi inerenti l'informativa finanziaria, non deve essere considerato separatamente dallo SCIR di cui costituisce una componente integrata, sebbene suscettibile di mantenimento autonomo, per ragioni di efficienza operativa, nell'ambito del programma di conformità ai requisiti di cui all'articolo 154-bis TUF del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari.

Tale sistema di controllo interno amministrativo-contabile è finalizzato a garantire l'attendibilità, l'accuratezza, l'affidabilità e la tempestività dell'informativa finanziaria.

Le linee guida seguite dalla Società relative alla progettazione, implementazione, monitoraggio e aggiornamento nel tempo del sistema, fanno riferimento alle best practice riconosciute a livello internazionale ed in particolare al COSO - Internal Control – Integrated Framework)2 , che fornisce la definizione del controllo interno quale processo predisposto dalla Direzione della Società e altri collaboratori per fornire una ragionevole sicurezza sulla realizzazione degli obiettivi compresi in tre categorie (operation, reporting e compliance objective). '

I principi seguiti, in accordo con il COSO - Internal Control – Integrated Framework, sono quelli di assicurare:

efficacia ed efficienza delle operazioni (operations objective);

redazione e pubblicazione reportistica finanziaria e non, interna ed esterna, attendibile, tempestiva e trasparente nonché conformi ai requisiti richiesti dai diversi enti regolamentari, organismi che definiscono standard riconosciuti o policy dell'entità (reporting objectives);

conformità alle leggi e regolamenti (compliance objectives).

Il COSO Report indica anche le componenti essenziali del sistema con riferimento alle seguenti aree:

ambiente di controllo: è alla base del sistema ed è caratterizzato dalla sensibilità del vertice aziendale di definire i fondamenti di regolamentazione e struttura (formalizzazione di ruoli, compiti e responsabilità, sistema di comunicazione interna, tempestività delle informazioni) in coerenza con le strategie e gli obiettivi aziendali;

valutazione del rischio: riguarda l'identificazione e l'analisi da parte del management dei rischi rilevanti al raggiungimento degli obiettivi predefiniti, nonché la determinazione delle modalità di gestione dei rischi stessi;

attività di controllo: sono le modalità (metodi, procedure e consuetudini) con cui vengono definiti ed eseguiti i controlli nell'organizzazione al fine di mitigare i rischi e garantire il raggiungimento degli obiettivi fissati dal management;

informazione e comunicazione: forniscono supporto a tutte le altre componenti di controllo, comunicando le responsabilità di controllo agli impiegati e fornendo informazioni nelle forme e nei tempi strutturati in modo tale che consentano alle persone di portare avanti i loro doveri;

2 COSO - Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission, Internal Control - Integrated Framework, May, 2013.

monitoraggio: è l'attività dei diversi soggetti aziendali volta a vigilare continuativamente sul corretto funzionamento del sistema, a risolvere sopravvenute criticità, nonché ad approntare azioni di mantenimento, aggiornamento e miglioramento del sistema stesso.

Le attività principali di un processo di gestione dei rischi aziendali sono le seguenti:

  • identificazione dei rischi;
  • valutazione dei rischi;
  • identificazione delle misure di gestione dei rischi;
  • valutazione delle misure di gestione dei rischi.

Descrizione delle principali caratteristiche del sistema di controllo interno amministrativocontabile

Al fine di adempiere alle disposizioni contenute nell'articolo 154-bis del D. Lgs. 58/98, relative all'attestazione dell'adeguatezza e dell'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio di esercizio e del bilancio consolidato della Società nel corso dell'Esercizio, il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari ha predisposto e svolto un programma di conformità ai requisiti di cui all'articolo 154-bis del TUF, con il supporto della società di consulenza Operari Srl SB.

L'impostazione del programma di conformità fa riferimento al COSO - Internal Control – Integrated Framework integrato dalle linee guida e "best practice" quali:

  • Testo Unico della Finanza D.Lgs. 58/98;
  • Regolamenti CONSOB;
  • Linee Guida ANDAF;

  • International Standards of Auditing;

  • International Professional Practices Framework of The Institute of Internal Auditors.

L'adozione di standard e di normative, sia a livello nazionale che internazionale, ha consentito di costruire un programma di lavoro finalizzato a garantire l'attendibilità3 , l'accuratezza4 , l'affidabilità5 e la tempestività6 dell'informativa finanziaria.

Tale approccio può essere sintetizzato nelle seguenti fasi metodologiche:

definizione del perimetro di attività in termini di entità e voci di bilancio rilevanti ai fini del programma di conformità in esame (fase di scoping);

analisi e valutazione dei rischi relativi all'informazione finanziaria sulle poste di bilancio giudicate rilevanti ai fini dell'attestazione del bilancio 2021 (fase di risk assessment);

identificazione e definizione del set dei controlli interni tra le entità incluse nel programma di conformità per l'Esercizio, attraverso l'integrazione dei sistemi di controllo interno di ciascuna entità in un unico Modello di "Sistema di controllo interno" uniforme ed applicabile alla capogruppo e alle controllate coinvolte nel progetto, caratterizzato da pratiche di controllo, principi e metodologie per il mantenimento e la valutazione del sistema di controllo interno unici e validi per le entità incluse nella fase di scoping (fase di Mappatura);

3 Attendibilità (dell'informativa): l'informativa che ha le caratteristiche di correttezza e conformità ai principi contabili generalmente accettati e ha i requisiti chiesti dalle leggi e dai regolamenti applicati

4 Accuratezza (dell'informativa): l'informativa che ha le caratteristiche di neutralità e precisione. L'informazione è considerata neutrale se è priva di distorsioni preconcette tese a influenzare il processo decisionale dei suoi utilizzatori al fine di ottenere un predeterminato risultato. 5

Affidabilità (dell'informativa): l'informativa che ha le caratteristiche di chiarezza e di completezza tali da indurre decisioni di investimento consapevoli da parte degli investitori. L'informativa è considerata chiara se facilita la comprensione di aspetti complessi della realtà aziendale, senza tuttavia divenire eccessiva e superflua.

6 Tempestività (dell'informativa): l'informativa che rispetta le scadenze previste per la sua pubblicazione

predisposizione e svolgimento delle procedure di test di conformità sui controlli interni amministrativo-contabili e documentazione dei risultati ottenuti, a fondamento del giudizio sulla loro efficacia ed effettiva applicazione nel periodo di riferimento da parte delle entità e lungo i processi inclusi nel perimetro progettuale (fase di compliance testing);

condivisione delle eventuali opportunità di miglioramento risultanti dalle attività di test svolte con il management per poter incentivare le azioni di miglioramento sul sistema di controllo interno.

Fasi del sistema di gestione dei rischi e di controllo interno esistenti in relazione al processo di informativa finanziaria

L'ambito del programma di conformità prende avvio dalla definizione, con l'ausilio di metodologie quantitative di analisi, del perimetro di attività, e quindi delle entità coinvolte e delle poste di bilancio rilevanti associate ai cicli di business alimentanti, includendo come parte attiva del sistema di controllo il processo di chiusura e di formazione del bilancio di esercizio e del bilancio consolidato.

Avvalendosi di approcci metodologici "risk-based" è stato condotto per Intek Group, un processo di identificazione e valutazione dei principali rischi legati all'informazione contabile.

L'attività di risk assessment amministrativo-contabile ha portato all'individuazione per ogni entità oggetto di analisi, della voce contabile rilevante, associata al relativo processo/flusso contabile alimentante. Ciascuna voce di bilancio è stata sottoposta ad una valutazione qualitativa del rischio inerente attraverso l'associazione e la successiva valutazione delle asserzioni di bilancio7 riferite alle voci contabili rilevanti.

I rischi e le attività di controllo individuati, sono stati integrati in un apposito framework popolato di specifici obiettivi di controllo classificati nello standard CAVR (8 ) e direttamente correlati con le asserzioni di bilancio di cui sopra.

I controlli in essere possono essere ricondotti, sulla base delle best practice internazionali, a due principali fattispecie:

entity level control, controlli che operano a livello di singola società (assegnazione di responsabilità, poteri e deleghe, separazione dei compiti e assegnazione di privilegi e di diritti di accesso alle applicazioni informatiche);

process level control, controlli che operano a livello di processo (autorizzazioni, effettuazione di riconciliazioni, svolgimento di verifiche di coerenza, ecc), nell'ambito dei processi operativi, di chiusura contabile e quelli cosiddetti "trasversali", effettuati nell'ambito dei servizi informatici.

Tali controlli possono essere: di tipo "preventive" o "detective", a seconda se vogliono prevenire il verificarsi oppure rilevare anomalie o frodi tali da causare errori nell'informativa finanziaria; di tipo "manuale" o "automatico" come i controlli applicativi effettuati sui sistemi informativi a supporto del business.

Al fine di esprimere un giudizio professionale sull'effettiva esecuzione ed efficacia dei controlli interni amministrativo-contabili nell'Esercizio e sulla base dei risultati del follow-up, le procedure di test di conformità sono state aggiornate e svolte, documentando i relativi risultati mediante la richiesta ai referenti aziendali delle evidenze dei controlli interni attesi, dei dati e delle transazioni eseguite e in genere della loro disponibilità a dimostrare che i controlli siano stati effettivamente eseguiti e/o che non siano occorsi degli errori relativamente alle transazioni selezionate. Durante lo svolgimento dei compliance test previsti dal programma di conformità descritto più sopra, la società di consulenza

Completezza (C): tutte le transazioni, le attività e le passività da rappresentare sono state effettivamente incluse in bilancio;

7 Esistenza e accadimento (E/O): le attività e le passività dell'impresa esistono a una certa data e le transazioni registrate rappresentano eventi realmente avvenuti durante un determinato periodo;

Diritti e obbligazioni (R/O): le attività e le passività dell'impresa rappresentano, rispettivamente, diritti e obbligazioni della stessa a una certa data; Valutazione e rilevazione (V/A): le attività, le passività, il patrimonio netto, i ricavi e i costi sono iscritti in bilancio al loro corretto ammontare, in accordo con i principi contabili di riferimento;

Presentazione e informativa (P/D): le poste di bilancio sono correttamente denominate, classificate e illustrate. 8

Operari S.r.l. ha fornito aggiornamenti sul piano di attività, sul suo stato di avanzamento e sugli esiti finali al Dirigente Preposto e da questi comunicati ai vertici aziendali ed all'Amministratore Incaricato, al Comitato Controllo e Rischi, che a sua volta ne riferisce al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale della Società.

Sulla base dei risultati di tale programma di conformità, il Presidente ed il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari hanno attestato l'adeguatezza e l'efficacia del sistema di controllo interno per l'Esercizio, nei termini e nelle forme previste dal Regolamento Emittenti CONSOB.

Il Sistema di Controllo e di Gestione dei Rischi è stato ulteriormente rafforzato a partire dal 2014 con l'elaborazione del Piano di Internal Audit basato sulla valutazione dei rischi inerenti ad Intek Group SpA eseguita da parte della stessa Funzione di Internal Audit. Tale risk assessment ha rappresentato, infatti, un'attività di supporto a beneficio del Comitato Controllo e Rischi, dell'Amministratore Incaricato e del Consiglio di Amministrazione nella sua interezza, nonché dei preposti al controllo interno, in merito alle rispettive responsabilità in materia di sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, consentendo l'identificazione dei principali rischi, in aggiunta a quelli di dominio amministrativo-contabile nonché quelli di conformità al D.Lgs. 231/2001, e ponendo le basi perché essi siano adeguatamente misurati, gestiti e monitorati, determinando la compatibilità di tali rischi con il profilo di rischio assunto.

Definito l'ambito di riferimento del processo di Internal Audit, è stato, infatti, possibile condurre la valutazione sui rischi su cui il Piano deve basarsi coerentemente alle previsioni del mandato della Funzione di Internal Auditing, nonché degli standard (incluso l'ISO 31000 sul Risk Management per la parte specifica di identificazione e valutazione dei rischi) e delle migliori pratiche di riferimento. L'ambito così delineato è costituito dai processi di business e di supporto allo stesso in essere presso Intek Group, ciascuno caratterizzato da propri specifici obiettivi nonché dalle relative incertezze (rischi) che possono compromettere o, viceversa, facilitare il raggiungimento di tali obiettivi.

La valutazione dei rischi eseguita ha avuto ad oggetto gli obiettivi (e rischi) appartenenti ai domini operativo e di conformità, con esclusione per quest'ultimo dei particolari ambiti già presidiati da specifici processi di valutazione e in generale gestione dei rischi (es. ambito 231/2001; ambito 81/08; etc.). Allo stesso modo, come già riferito in precedenza, l'ambito amministrativo-contabile è stato escluso dal processo di internal audit in quanto già presidiato in termini di valutazione dei rischi e dei controlli interni mediante lo specifico programma a supporto dell'attestazione del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari ex art. 154-bis del TUF.

D'accordo con lo standard ISO 31000, il risk assessment è un processo e come tale la Società ha programmato il suo completamento e continuo aggiornamento, anche sulla base dei risultati delle verifiche eseguite, nonché in funzione dei cambiamenti del contesto di riferimento.

Ruoli e funzioni coinvolte

Intek Group definisce una chiara individuazione dei ruoli e delle funzioni coinvolte nello SCIR alle diverse fasi di progettazione, implementazione, monitoraggio e aggiornamento del Sistema stesso, con particolare riferimento agli attori coinvolti nelle diverse fasi delle attività (Dirigente Preposto, Responsabile Internal Audit, Process Owner, Control Owner, Tester) che riportano all'Amministratore Incaricato.

Il Dirigente Preposto presidia il sistema di gestione dei rischi e di controllo interno in relazione all'informativa finanziaria ed è responsabile delle fasi di identificazione e valutazione dei rischi sull'informativa finanziaria e di identificazione e valutazione dei controlli a fronte dei rischi individuati.

A ciascuna delle fasi sopra menzionate corrisponde uno specifico output di sistema: anagrafica dei rischi, valutazione dei medesimi in termini di rischi inerente, anagrafica dei controlli e mappatura dei controlli ai rischi e alle voci di bilancio (framework di controllo), valutazione dei controlli, valutazione del rischio residuo e identificazione delle eventuali azioni di miglioramento.

La fase di valutazione dei rischi nonché dell'adeguatezza ed efficacia dei relativi controlli è eseguita dal Dirigente Preposto con il supporto della società di consulenza Operari S.r.l..

Il Dirigente Preposto, sulla base della valutazione del rischio inerente e dei relativi controlli, provvede alla valutazione del rischio residuo, alle eventuali attività di aggiornamento del framework, alla risoluzione di eventuali non conformità ed al loro monitoraggio.

9.1. Chief Executive Officer

Il Consiglio ha affidato al Presidente Vincenzo Manes, nella sua qualità di Chief Executive Officer, l'incarico dell'istituzione e mantenimento del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi (l'"Amministratore Incaricato") (Raccomandazione 32.b) del Codice).

Nell'ambito della sua funzione, l'Amministratore Incaricato ha sovrainteso all'identificazione dei principali rischi aziendali (strategici, operativi, finanziari e di compliance), tenendo conto delle caratteristiche delle attività svolte dalla Società e dalle sue controllate, e li ha sottoposti periodicamente all'esame del Consiglio (Raccomandazione 34.a) del Codice).

Ha inoltre dato esecuzione, in coordinamento unitamente ai preposti al controllo interno, alle linee di indirizzo definite dal Consiglio, curando la progettazione, realizzazione e gestione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e verificandone costantemente l'adeguatezza e l'efficacia.

Si è occupato dell'adattamento di tale sistema alla dinamica delle condizioni operative e del panorama legislativo e regolamentare.

L'Amministratore Incaricato ha il potere di chiedere al responsabile della funzione di internal audit, nell'ambito del mandato allo stesso conferito, lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative e sul rispetto delle regole e procedure interne nell'esecuzione di operazioni aziendali, dandone contestuale comunicazione al presidente del Comitato Controllo e Rischi e al presidente del Collegio Sindacale.

Infine, ove se ne è profilata la necessità, ha riferito tempestivamente al Comitato Controllo e Rischi e al Consiglio di Amministrazione in merito a problematiche e criticità emerse nello svolgimento della propria attività o di cui abbia avuto comunque notizia, affinché il Comitato (o il Consiglio) potesse prendere le opportune iniziative.

9.2. Comitato Controllo e Rischi

Il Comitato Controllo e Rischi è composto dagli Amministratori non esecutivi dott. Luca Ricciardi (Presidente), dott.ssa Francesca Marchetti e dott.ssa Alessandra Pizzuti.

I primi due componenti sono Amministratori indipendenti la cui esperienza professionale, anche in materia contabile e finanziaria e di gestione dei rischi, è stata ritenuta dal Consiglio di Amministrazione adeguata all'incarico.

Il Comitato Controllo e Rischi di Intek Group fissa le linee di indirizzo e di verifica del sistema del controllo interno teso all'individuazione ed alla gestione dei principali rischi aziendali, e in tale ambito:

assiste il Consiglio di Amministrazione nell'espletamento dei compiti allo stesso affidati in materia di controllo interno e gestione dei rischi;

valuta, unitamente al dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili ed ai revisori, il corretto utilizzo dei principi contabili e la loro omogeneità anche ai fini della redazione del bilancio consolidato;

esprime pareri su specifici aspetti inerenti alla identificazione dei principali rischi aziendali nonché alla progettazione realizzazione e gestione del sistema di controllo interno;

esamina il piano di lavoro nonché le relazioni periodiche predisposti dalla funzione di internal audit;

monitora l'autonomia, l'adeguatezza, l'efficacia, e l'efficienza della funzione di internal audit;

può chiedere alla funzione di internal audit lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative, dandone contestuale comunicazione al Presidente del Collegio Sindacale;

riferisce al Consiglio, almeno semestralmente, in occasione della relazione finanziaria annuale e semestrale, sull'attività svolta nonché sulla adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;

supporta, con adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative alla gestione di rischi derivanti da fatti pregiudizievoli di cui il Consiglio di Amministrazione sia venuto a conoscenza.

Il Comitato ha accesso alle informazioni aziendali necessarie per lo svolgimento delle sue funzioni.

Alle sue riunioni sono invitati il Presidente Vincenzo Manes, anche nella sua qualità di Amministratore Incaricato, e l'intero Collegio Sindacale.

Il Comitato si è riunito 4 volte nel 2021 (5 precedente esercizio), e la partecipazione dei suoi componenti è stata pari al 100%.

Alle riunioni, oggetto di verbalizzazione, ha sempre partecipato almeno un componente del Collegio Sindacale.

Nel corso dell'esercizio 2022 si è riunito 2 volte; non è previsto un calendario per le sue prossime riunioni.

Per l'assolvimento dei propri compiti, non sono state messe a disposizione del Comitato specifiche risorse finanziarie, potendo questo utilizzare, all'occorrenza, le strutture della Società o far ricorso al supporto di consulenti esterni di propria fiducia, a spese della Società.

9.3. Responsabile della funzione di Internal Audit

L'attività di "internal audit" si identifica con quella del Responsabile del Controllo Interno.

Il Responsabile del Controllo Interno è nominato direttamente dal Consiglio di Amministrazione, su proposta del Presidente al quale riferisce con continuità, senza cadenze temporali predeterminate; è gerarchicamente indipendente da ogni responsabile di aree operative e, a sua volta, non è responsabile di alcuna di esse. Riferisce inoltre al Comitato per il Controllo Interno ed al Collegio Sindacale.

La sua attività si identifica con quella di "internal audit", rispettando così la disposizione in tal senso contenuta nel Codice.

Il Responsabile ha accesso diretto a tutte le informazioni utili per lo svolgimento del proprio incarico e la sua attività è finalizzata alla verifica ed alla valutazione della adeguatezza e della efficacia del sistema di controllo interno della Società nonché alla aderenza delle attività delle diverse funzioni aziendali alle procedure, alle politiche aziendali, alle leggi ed ai regolamenti esistenti, con particolare attenzione alla affidabilità ed integrità delle informazioni gestite, alla salvaguardia del patrimonio aziendale, alla adeguatezza dei principi contabili utilizzati ed alla loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio, da effettuarsi unitamente al Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari.

Il Consiglio di Amministrazione, nel rispetto dell'art. 6, Raccomandazione 33, lett. a) del Codice, definisce le linee di indirizzo del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi,

in modo che i principali rischi della Società e delle sue controllate siano identificati e monitorati in un'ottica di seria e corretta gestione dell'impresa.

In virtù delle dimensioni e struttura di Intek Group e della accentuazione della sua attività di holding di partecipazioni, la funzione di controllo interno è stata esternalizzata, affidandola a soggetto di adeguata professionalità ed esperienza.

Il Consiglio di Amministrazione dell'8 giugno 2021, con il parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi e sentito il Collegio Sindacale, ha conferito l'incarico di Internal Auditing per gli esercizi 2021-2023 a Operari Srl, soggetto che già assiste la Società nell'ambito delle verifiche delle procedure previste dalla Legge 262/2005.

Il responsabile della funzione in commento è stato individuato nel dott. Vittorio Gennaro, Partner e Amministratore Delegato di Operari Srl, che ricopre in tale veste anche il ruolo di terzo componente dell'Organismo di Vigilanza ex D. Lgs. 231/2001.

9.4. Modello Organizzativo ex D.Lgs. 231/2001

La Società ha adottato un "Modello di organizzazione e di gestione ex D.Lgs. n. 231/01", (il "Modello") che viene aggiornato in ragione delle modifiche introdotte nel tempo nella normativa di riferimento, tenendo conto delle attività di prevenzione dei rischi reato nelle aree sensibili di attività della Società (con particolare riferimento ai reati societari ed agli abusi di mercato).

Il Modello è stato da ultimo aggiornato dal Consiglio di Amministrazione del 16 marzo 2021, così da tener conto delle novità normative intervenute dall'epoca della precedente revisione dello stesso.

Il Modello si compone nelle seguenti parti:

"Parte Generale" che illustra i contenuti del D.Lgs. 231/2001, la funzione del modello di organizzazione, gestione e controllo, i compiti dell'Organismo di Vigilanza, il sistema disciplinare e, in generale, i principi, le logiche e la struttura del Modello stesso;

"Parti Speciali" che si riferiscono alle specifiche tipologie di reato analizzate ed alle attività sensibili identificate, ai fini della prevenzione dei reati previsti dal D.Lgs. 231/2001; tali parti speciali riguardano in particolare: i reati nei rapporti con le Pubbliche Amministrazioni; i reati in materia di igiene e sicurezza sul lavoro; i reati societari; i reati di corruzione tra privati; i reati di abuso e manipolazione di mercato; i reati di ricettazione, riciclaggio ed impiego di danaro proveniente da attività illecita, i reati in materia di criminalità informatica;

  • Codice Etico;
  • gli allegati richiamati nelle singole parti.

Le regole contenute nel Modello si applicano a tutti coloro che svolgono, anche di fatto, funzioni di gestione, amministrazione, direzione o controllo in Intek Group, ai loro sottoposti, sia dipendenti che collaboratori, nonché a tutti i consulenti, agenti, procuratori e, più in generale, terzi che agiscono anche di fatto per conto della Società, nei limiti dei poteri a questi delegati e relativamente all'ambito delle attività emerse come "a rischio".

Il Consiglio di Amministrazione ha altresì nominato un Organismo di Vigilanza dotato di autonomi poteri di iniziativa e controllo con la funzione di vigilare sull'efficacia e sull'aggiornamento del modello e/o dei suoi elementi costituitivi.

L'Organismo di Vigilanza deve in particolare:

verificare l'efficacia, la coerenza e l'adeguatezza del Modello adottato, proponendo alle funzioni aziendali a ciò preposte le modifiche e le integrazioni eventualmente necessarie;

riferire con cadenza semestrale al Consiglio di Amministrazione circa lo stato di attuazione e l'operatività del Modello;

promuovere, di concerto con le funzioni aziendali a ciò preposte, programmi di formazione/informazione e comunicazione interna, con riferimento al Modello, agli standard di comportamento e alle procedure adottate ai sensi del D.Lgs. 231/2001;

prevedere meccanismi di reporting interno che rendano sistematicamente disponibili da parte delle diverse funzioni aziendali informazioni utili allo svolgimento della funzione di monitoraggio della validità del modello;

rispondere adeguatamente alle manifestazioni di cattiva condotta proponendo alle funzioni aziendali a ciò preposte l'applicazione dei sistemi disciplinari interni.

Alla data della presente Relazione, l'Organismo di Vigilanza, nominato dal Consiglio di Amministrazione nella riunione dell'8 giugno 2021, è in carica per gli esercizi 2021-2022-2023 e risulta composto da due professionisti esterni, l'Avv. Fabio Ambrosiani (Presidente) e l'Avv. Elena Pagliarani e dal Responsabile della Funzione di Internal Audit, Dott. Vittorio Gennaro.

L'Emittente non si è avvalso della facoltà di attribuire le funzioni dell'Organismo di Vigilanza al Collegio Sindacale. In particolare, anche considerato l'attuale sistema dei controlli implementato da Intek Group e la best practice in materia, si ritiene che i compiti attribuiti dalla legge all'Organismo di Vigilanza possano essere più efficacemente perseguiti attraverso un organismo di vigilanza ad hoc plurisoggettivo che unisca in sé competenze e professionalità diverse, rendendo così più efficace e penetrante l'attività dell'Organismo di Vigilanza.

Un estratto del Modello è consultabile sul sito www.itkgroup.it nella sezione profilo.

9.5. Società di Revisione

Deloitte & Touche SpA (di seguito "Deloitte") è la Società incaricata ai sensi degli artt. 155 e ss. del TUF della revisione legale del bilancio consolidato e del bilancio separato, nonché della relazione semestrale consolidata limitata di Intek Group SpA.

Deloitte ricopre il ruolo di "revisore principale" e l'incarico in corso è stato deliberato dall'Assemblea del 31 maggio 2016, a seguito di proposta motivata formulata dal Collegio Sindacale e terminerà con il bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024.

Il responsabile dell'incarico per la Società di Revisione è il dott. Giuseppe Avolio. L'art. 17, comma IV del D.Lgs. n. 39 del 27 gennaio 2010 (il c.d. "Testo Unico della Revisione") fissa in n. 6 esercizi, il massimo di durata per tale responsabilità.

L'entità del totale dei compensi corrisposti nel 2021 dalla Società è di complessivi Euro 151 migliaia.

Sempre per il 2021, il totale dei compensi a livello di società controllate è stato di Euro 1.210 migliaia.

Nel corso dell'Esercizio sono stati assegnati, da parte di Intek e delle sue controllante, alla Società di Revisione ed alle società facenti parte dello stesso network, ulteriori incarichi per Euro 180 migliaia.

Per il relativo dettaglio si rinvia alla nota integrativa del bilancio separato relativa all'Esercizio in commento.

Il Collegio Sindacale, nell'ambito della sua attività di vigilanza, verifica l'indipendenza della Società di Revisione.

9.6. Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e altri ruoli e funzioni aziendali

Il Consiglio di Amministrazione del 14 maggio 2013 ha nominato, con il parere favorevole del Collegio Sindacale, il Direttore Amministrativo Giuseppe Mazza, in considerazione dei requisiti professionali, delle caratteristiche e delle competenze di cui è in possesso, conferendogli idonei poteri e mezzi per l'esercizio dei compiti a lui attribuiti, quale Dirigente Preposto.

Il Consiglio di Amministrazione dell'8 giugno 2021 ha rinnovato detto incarico a Giuseppe Mazza.

L'incarico ha una durata pari a quella del Consiglio di Amministrazione, quindi fino alla data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio dell'esercizio che chiuderà il 31 dicembre 2023.

Il Dirigente preposto informa periodicamente l'Amministratore Incaricato, il Comitato Controllo e Rischi ed il Collegio Sindacale sull'attività svolta e collabora con continuità con la Società di Revisione.

9.7. Coordinamento tra i soggetti coinvolti nel sistema di controllo interno e di gestione dei rischi

La condivisione delle informazioni che si generano nei diversi ambiti di attività è assicurata da un flusso informativo strutturato che vede l'attiva partecipazione di tutti i soggetti investiti di funzioni all'interno del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, anche con riferimento alle funzioni in tale ambito svolte dal Comitato Controllo e Rischi, dal Collegio Sindacale e dall'Amministratore Incaricato.

Tale flusso informativo trova il suo momento di coordinamento in occasione delle riunioni del Comitato Controllo e Rischi, cui partecipano tutte le funzioni aziendali coinvolte.

Al riguardo si segnala l'attività del Dirigente Preposto che, unitamente al Presidente, fornisce, inoltre, l'attestazione prevista dal comma 5 dell'art. 154-bis TUF.

* * * * * *

Nel rispetto del Codice, il Consiglio di Amministrazione ritiene che il sistema di controllo interno della Società sia adeguato a presidiare i rischi tipici delle principali attività esercitate ed in grado di garantire la salvaguardia del patrimonio sociale, l'efficienza e l'efficacia delle operazioni aziendali, l'affidabilità dell'informazione finanziaria nonché il rispetto di leggi e di regolamenti.

10. INTERESSI DEGLI AMMINISTRATORI ED OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

Gli Amministratori provvisti di deleghe riferiscono al Consiglio di Amministrazione ed al Collegio Sindacale in merito alle operazioni con riferimento alle quali abbiano un interesse personale, non necessariamente in conflitto con gli interessi della Società.

La Procedura in materia di operazioni con parti correlate (di seguito la "Procedura"), adottata nel marzo 2003, è stata aggiornata più volte nel corso degli anni, l'ultima delle quali in data 30 giugno 2021 per adeguamento alle intervenute modifiche regolamentari.

Detta Procedura tiene conto di quanto raccomandato da Consob, dà sostanza alla norma statutaria ed è conforme a quanto previsto dal Regolamento in materia adottato da CONSOB con propria delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 (di seguito il "Regolamento Parti Correlate") che in particolare richiede che le operazioni con parte correlate, realizzate direttamente o per il tramite di società controllate, debbano essere effettuate nel rispetto dei principi di:

trasparenza;

  • correttezza sostanziale;
  • correttezza della procedura.

Il Consiglio di Amministrazione ritiene che la procedura prevista sia adeguata alla gestione dei conflitti di interesse.

Di seguito si riportano le disposizioni più significative della Procedura che è disponibile nella sua interezza nella sezione "Governance/Parti Correlate" del sito web della Società (www.itkgroup.it).

Le parti correlate sono quelle come definite ed indicate da CONSOB.

Il Consiglio di Amministrazione del 5 agosto 2015 ha definito di non considerare più quali parti correlate gli Amministratori esecutivi della subholding KME SE in quanto considerata come investimento.

Gli Amministratori ed i Sindaci della Società e delle sue controllate, come sopra individuate, ove abbiano un interesse, per conto proprio o di terzi, in una operazione, ne informano il Consiglio di Amministrazione, nella persona del suo Presidente, precisandone la natura, i termini, l'origine e la portata. Gli Amministratori per i quali sussista tale interesse hanno inoltre l'obbligo di astenersi dal voto e di assentarsi durante la relativa discussione, fatta comunque salva una diversa unanime determinazione del Consiglio.

E' inoltre prevista una procedura interna diretta alla redazione, gestione ed al mantenimento dell'elenco delle parti correlate provvedendo al suo aggiornamento su base semestrale, tenendo conto delle informazioni ricevute dagli Amministratori e dai Sindaci nonché dagli altri dirigenti con responsabilità strategiche.

Le società controllate del Gruppo sono tenute al rispetto della Procedura, per quanto applicabile, ed assicurano il flusso delle informazioni alla Società.

Per "operazioni con parti correlate" si intende qualunque trasferimento di risorse, servizi o obbligazioni fra parti correlate, indipendentemente dal fatto che sia stato pattuito un corrispettivo.

Si considerano comunque incluse:

le operazioni di fusione, di scissione per incorporazione o di scissione in senso stretto non proporzionale, ove realizzate con parti correlate;

ogni decisione relativa all'assegnazione di remunerazioni o benefici economici, sotto qualsiasi forma, ai componenti degli organi di amministrazione e controllo e ai dirigenti con responsabilità strategiche.

Nel rispetto di quanto indicato dal Regolamento CONSOB e dai suoi allegati, le operazioni sono suddivise in:

  • operazioni di maggiore rilevanza;
  • operazioni di minore rilevanza;
  • operazioni esenti.

Il Comitato Controllo e Rischi, cui sono assegnate le funzioni del comitato parti correlate:

vigila sulla conformità delle procedure in materia di operazioni con parti correlate alle disposizioni legislative e regolamentari applicabili nonché sulla loro osservanza;

esprime al Consiglio di Amministrazione il proprio parere sull'interesse della Società al compimento delle operazioni con parti correlate nonché sulla convenienza e sulla correttezza sostanziale delle relative condizioni.

In presenza di operazioni di maggiore rilevanza, il Comitato deve essere coinvolto già in fase di trattative nonchè in quella istruttoria attraverso la ricezione di un flusso informativo completo e tempestivo.

Il Comitato ha facoltà di richiedere informazioni e di formulare osservazioni agli organi delegati ed ai soggetti incaricati della conduzione delle trattative, nonché di farsi assistere da propri esperti indipendenti, a spese della Società, ai fini della valutazione delle caratteristiche dell'operazione.

Le decisioni del Comitato sono regolarmente assunte a maggioranza e sono previste specifiche procedure alternative in presenza di operazioni nelle quali i suoi stessi componenti rivestano la qualifica di parti correlate.

Le riunioni del Comitato sono verbalizzate a cura del Segretario del Consiglio di Amministrazione e, ove applicabile, devono riportare le motivazioni in merito all'interesse della Società al compimento dell'operazione nonché alla convenienza ed alla correttezza sostanziale delle relative condizioni.

Le operazioni di maggiore rilevanza sono sottoposte alla preventiva approvazione del Consiglio di Amministrazione che delibera al riguardo nel rispetto delle procedure previste dall'art. 19 dello Statuto Sociale, sentito il parere motivato del Comitato Parti Correlate, composto dai medesimi membri del Comitato Controllo e Rischi, sull'interesse della Società al compimento dell'operazione, nonché sulla convenienza e sulla correttezza sostanziale delle relative condizioni.

Il parere del Comitato ha natura vincolante, con l'avvertenza che l'operazione di maggiore rilevanza che non avesse ricevuto tale preventiva approvazione non potrà essere eseguita dal Consiglio di Amministrazione.

Qualora il Consiglio di Amministrazione intenda comunque eseguirla, deve convocare senza indugio l'Assemblea degli Azionisti in sede ordinaria ponendo all'ordine del giorno l'approvazione della predetta operazione. L'Assemblea delibera al riguardo con le maggioranze previste dallo Statuto Sociale.

L'operazione si intende non approvata, e quindi non potrà essere eseguita, solo qualora la maggioranza dei soci non correlati votanti esprima voto contrario all'operazione e qualora i soci non correlati presenti in Assemblea rappresentino almeno il 10% del capitale sociale con diritto di voto.

Le operazioni di minore rilevanza di cui all'art. 11 del Regolamento Interno sono invece esaminate e deliberate dall'organo societario competente in forza delle procedure pro-tempore vigenti.

La Procedura prevede che il Presidente, ed in caso di sua assenza o impedimento, ed in via d'urgenza, ciascun Vice Presidente, purché singolarmente non in conflitto di interessi nella medesima operazione, abbiano il potere di approvare le operazioni con parti correlate della Società e delle sue società controllate di importo non superiore ad Euro 5 milioni.

Inoltre, le corrispondenti operazioni di importo superiore ad Euro 5 milioni, nonché quelle di importo inferiore per le quali sussista una situazione di conflitto di interessi in capo contemporaneamente, sia al Presidente che ad entrambi i Vice Presidenti, devono essere sottoposte alla preventiva approvazione del Consiglio di Amministrazione della Società.

In entrambi i casi, le operazioni sono comunque sottoposte al preventivo parere motivato non vincolante del Comitato Parti Correlate sull'interesse al compimento dell'operazione nonché sulla convenienza e sulla correttezza sostanziale delle relative condizioni.

Nel caso di operazioni rientranti nell'ambito delle decisioni riservate al Presidente (o ai Vice Presidenti) sulle quali il Comitato abbia espresso un proprio parere motivato negativo, il Presidente ne informa senza indugio gli altri componenti del Consiglio di Amministrazione. E' facoltà di ciascuno dei componenti non esecutivi del Consiglio di Amministrazione, esclusi i membri del Comitato Controllo e Rischi, richiedere entro il termine di tre giorni la convocazione dello stesso al fine di deliberare in merito alla approvazione di tali operazioni.

Le disposizioni del Regolamento Interno non si applicano:

  1. alle deliberazioni in materia di remunerazione degli Amministratori investiti di particolari cariche rientranti nell'importo complessivo preventivamente determinato dall'Assemblea degli Azionisti ai sensi dell'art. 2389, comma 3, del Codice Civile;

  1. alle operazioni di importo inferiore ad Euro 100.000,00 nei confronti dei soggetti persone fisiche e non superiori ad Euro 500.000,00 (in entrambi i casi gli importi si intendono determinati su base annua e quindi anche cumulativamente) nei confronti degli altri soggetti;

  2. ai c.d. "Piani di Compenso" basati su strumenti finanziari approvati dall'Assemblea ai sensi dell'art. 114-bis del TUF ed alle relative operazioni esecutive;

  3. alle deliberazioni in materia di remunerazione di Amministratori investiti di particolari cariche, diverse da quelle di cui al punto 1, solo nel caso siano rispettate le condizioni previste dalle disposizioni in materia di cui all'art. 13, comma 3 lett. a) e b) del Regolamento Parti Correlate;

  4. alle operazioni ordinarie concluse a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard;

  5. alle operazioni con o tra società controllate nonché alle operazioni con società collegate qualora nelle società controllate o collegate controparti dell'operazione non vi siano interessi, qualificati come significativi ai sensi del Regolamento Interno, di altre parti correlate della Società.

Per le operazioni di maggiore rilevanza non soggette all'obbligo di pubblicazione del "Documento Informativo" ai sensi delle disposizioni applicabili, la Società:

  1. comunica a CONSOB, entro i termini previsti dalle disposizioni applicabili, il nominativo della controparte, l'oggetto ed il corrispettivo delle operazioni;

  2. indica nella Relazione Intermedia sulla Gestione e nella Relazione sulla Gestione Annuale quali operazioni soggette agli obblighi informativi sono state concluse avvalendosi dell'esclusione.

Ai fini di valutare la non applicabilità del Regolamento Interno, non si considerano "interessi significativi":

  1. la mera condivisione di uno o più amministratori o dirigenti con responsabilità strategiche tra la Società e le società controllate e collegate;

  2. la sussistenza di rapporti di natura patrimoniale, esclusi quelli di cui al punto n. 3 che segue e in generale quelli derivanti da remunerazioni di dirigenti con responsabilità strategiche, di entità non superiore ad Euro 200.000,00 (importo determinato anche cumulativamente su base annua) tra le società controllate e collegate, da un lato, ed altre parti correlate della Società, dall'altro e che comunque influenzino, o siano influenzati, dall'operazione in discussione;

  3. l'esistenza di Piani di Incentivazione basati su strumenti finanziari (o comunque di remunerazioni variabili) dipendenti dai risultati conseguiti dalle società controllate o collegate con le quali l'operazione è svolta i cui beneficiari siano amministratori o dirigenti con responsabilità strategiche anche della Società, e quando l'operazione in discussione abbia un'incidenza inferiore al 5% rispetto ai risultati conseguiti dalle società controllate e collegate sui quali sono calcolate le incentivazioni;

  4. la società controllata o collegata sia partecipata dal soggetto che controlla la Società qualora il peso effettivo di tale partecipazione non superi il peso effettivo della partecipazione detenuta dal medesimo soggetto nella Società.

Qualora sia prevista l'effettuazione di una serie di operazioni omogenee con determinate categorie di parti correlate nell'arco di un anno, è possibile che le stesse siano autorizzate dal Consiglio di Amministrazione nell'ambito di una "Delibera Quadro".

La Società fornisce informazione, nella Relazione Intermedia sulla Gestione e nella Relazione sulla Gestione Annuale, come previste dall'art. 154-ter del TUF:

sulle singole operazioni di maggiore rilevanza concluse nel periodo di riferimento;

sulle altre eventuali singole operazioni con parti correlate, come definite ai sensi dell'art. 2427, comma 2 del Codice Civile, sempre concluse nel periodo di riferimento, che abbiano influito in misura rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati della Società;

su qualsiasi modifica o sviluppo delle operazioni con parti correlate descritte nell'ultima relazione annuale che abbiano avuto un effetto rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati della Società nel periodo di riferimento.

In presenza di un parere negativo espresso dal Comitato in materia di operazioni di minore rilevanza, la Società mette a disposizione del pubblico, entro 15 giorni dalla chiusura di ciascun trimestre dell'esercizio e nel rispetto delle condizioni, termini e modalità previste dal Regolamento CONSOB, un "Documento" contenente la descrizione delle predette operazioni.

Ogni trimestre deve essere fornita al Consiglio di Amministrazione ed al Collegio Sindacale, a cura degli Amministratori Esecutivi della Società, una specifica informativa sulle operazioni con parti correlate non soggette a preventiva approvazione del Consiglio di Amministrazione.

L'informativa deve riguardare la natura della correlazione, le condizioni, in particolare quelle economiche, le modalità ed i tempi di realizzazione dell'operazione, il procedimento valutativo seguito, l'interesse e le motivazioni sottostanti alla stessa.

Deve essere inoltre fornita specifica informativa sull'esecuzione delle operazioni preventivamente approvate dal Consiglio di Amministrazione anche attraverso le c.d. "Delibere Quadro".

In occasione di operazioni di maggiore rilevanza, realizzate anche da società controllate italiane o estere, è predisposto, ai sensi dell'art. 114 comma 5 del "TUF", un "Documento Informativo" redatto in conformità dell'Allegato 4 del Regolamento Parti Correlate, allegato al Regolamento Interno sub lettera c) come sua parte sostanziale.

Il Consiglio di Amministrazione si è riservato di verificare periodicamente l'efficacia della procedura adottata provvedendo in ogni caso alla sua revisione in contraddittorio con il Collegio Sindacale su base triennale, fatta comunque salva la possibilità di interventi più tempestivi anche al fine di assicurare la migliore efficienza del Regolamento medesimo.

Gli artt. 10 (Convocazione dell'Assemblea) e 14 (Amministrazione della società) dello Statuto Sociale consentono al Consiglio di Amministrazione, qualora l'operazione con la parte correlata rivesta carattere di urgenza e non debba essere sottoposta alla approvazione dell'Assemblea degli Azionisti, di eseguirla immediatamente nel rispetto delle condizioni previste dal Regolamento Parti Correlate.

Se l'operazione fosse poi eseguita tramite una società controllata, il Consiglio di Amministrazione ne dovrà essere informato in occasione della sua prima riunione successiva all'effettuazione dell'operazione in commento. Inoltre, in presenza di operazioni da sottoporre alla approvazione dell'Assemblea degli Azionisti che abbiano carattere di urgenza e che siano collegate a situazioni di crisi aziendale, l'operazione potrà essere eseguita dal Consiglio di Amministrazione in deroga alle disposizioni in materia purché alla successiva Assemblea chiamata a deliberare al riguardo si applichino le disposizioni previste dal Regolamento Parti Correlate per tali situazioni.

11. COLLEGIO SINDACALE

11.1. Nomina dei Sindaci

Il Collegio Sindacale vigila sulla osservanza della legge e dello Statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione ed in particolare sulla adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile della Società e sul suo concreto funzionamento.

L'art. 22 dello Statuto Sociale è interamente dedicato al Collegio Sindacale e, oltre ai requisiti di onorabilità e di professionalità che debbono possedere i suoi componenti, indica la procedura per la loro nomina che tra l'altro prevede:

il deposito della lista per la nomina e del curriculum vitae di ciascun candidato almeno 25 giorni prima della Assemblea di prima convocazione e quindi resa disponibile almeno 21 giorni prima presso la sede sociale, sul sito web della Società e tramite Borsa Italiana SpA. La

lista deve essere corredata delle informazioni sull'identità dei soci che l'hanno presentata, con la percentuale di partecipazione complessiva detenuta e dichiarazione da parte dei soci diversi da quelli che detengono, anche congiuntamente una partecipazione di controllo o di maggioranza relativa, attestante l'assenza di rapporti di collegamento. Deve inoltre contenere una esauriente informativa sulle caratteristiche personali e professionali unitamente a dichiarazione di accettazione della candidatura;

qualora entro tale termine sia stata presentata una sola lista ovvero liste collegate tra loro ai sensi delle disposizioni vigenti, possono essere depositate liste sino al terzo giorno successivo alla data di scadenza del termine per il deposito presso la sede sociale. In tal caso, la soglia è ridotta alla metà;

l'inserimento nella lista di un sindaco supplente di designazione della minoranza destinato a sostituire il componente di minoranza che fosse cessato dalla carica;

in caso di parità di voti fra due o più liste, l'elezione a sindaci dei candidati della lista che sia stata presentata dagli Azionisti in possesso della maggiore partecipazione ovvero, in subordine, dal maggior numero di Azionisti;

hanno diritto a presentare la lista coloro che, da soli od insieme ad altri, detengano una partecipazione, espressa in azioni ordinarie, in misura pari alla percentuale più elevata individuata dall'art. 147 ter comma 1 del TUF nel rispetto delle disposizioni emanate da Consob. In base a quanto previsto dal comma 2 dell'art. 144 quater del TUF la percentuale applicabile è pari al 2,5% del capitale ordinario, come previsto da Consob con determinazione n. 60 del 28 gennaio 2022;

le liste che presentino un numero complessivo di candidati pari o superiore a tre devono essere composte da candidati appartenenti ad entrambi i generi, in modo che appartengano al genere meno rappresentato un numero di candidati almeno pari a quanto previsto dalle norme di legge e di regolamento tempo per tempo applicabili (comunque arrotondato all'eccesso). Ciò sia per i sindaci effettivi che per quelli supplenti;

in caso di sostituzione di un sindaco, subentra il supplente appartenente alla medesima lista di quello cessato, nel rispetto della disciplina pro tempore vigente inerente all'equilibrio tra generi.

Si ricorda, in particolare, che i Sindaci non possono ricoprire più di cinque analoghi incarichi in società emittenti, come richiesto dagli artt. 148-bis del TUF e 144 terdecies del Regolamento.

Le disposizioni statutarie relative alla nomina del Collegio Sindacale sono disponibili nella sezione "Profilo/Statuto" del sito internet della Società (www.itkgroup.it) e si ricorda che la procedura è stata aggiornata e resa conforme alle nuove disposizioni in materia, da ultimo con deliberazione dell'assemblea straordinaria degli azionisti del 30 novembre 2020.

11.2. Composizione e Funzionamento del Collegio Sindacale (ex art. 123-bis, comma 2, lett. d) e d-bis), TUF)

L'attuale Collegio Sindacale è stato nominato dall'Assemblea degli Azionisti dell'8 giugno 2021 per gli esercizi 2021, 2022 e 2023 e quindi scadrà in occasione della Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2023.

Nel rispetto della procedura di cui all'art. 22 dello Statuto Sociale, sono state presentate le seguenti liste:

  • Lista di Maggioranza presentata dall'azionista di maggioranza Quattroduedue SpA (con un possesso del 46,97% del capitale ordinario);

  • Lista di minoranza presentata da parte dei soci Alberto Previtali e Daniela Guatterini (titolari complessivamente del 4,53% del capitale ordinario).

L'Assemblea ha approvato la proposta di Quattroduedue SpA a maggioranza, con n. 340.845.692 voti favorevoli pari all'89,524% delle azioni rappresentate in assemblea ed al 61,661% delle azioni aventi diritto al voto; la lista di minoranza ha ottenuto n. 39.885.985 pari al 10,476% delle azioni rappresentate in assemblea ed al 7,216% delle azioni aventi diritto al voto.

Si precisa che sono stati designati attraverso la lista presentata dagli Azionisti di minoranza (che l'art. 22 dello Statuto individua in una percentuale pari a quella più elevata determinata ai sensi degli artt. 147 ter, comma 1 del TUF e 144 quater del Regolamento Emittenti) il Presidente del Collegio Sindacale Silvano Crescini ed il Sindaco Supplente Cristina Sorrentino.

Si osserva che tale sua composizione è conforme alle disposizioni in materia delle c.d. "quote di genere" in ragione della presenza del Sindaco Effettivo Giovanna Villa e dei Sindaci Supplenti Elena Beretta e Cristina Sorrentino.

I nominativi di tutti i componenti del Collegio Sindacale in carica nel corso del 2021 sono elencati nella allegata Tabella 11.a riportando un breve curriculum vitae di ciascuno di loro, disponibile anche in apposita sezione del sito https://www.itkgroup.it/it/organisociali.

* * * * * *

Per quanto a conoscenza della Società, nessuno dei componenti il Collegio Sindacale ha, negli ultimi cinque anni, riportato condanne in relazione a reati di frode, ne è stato associato nell'ambito dell'assolvimento dei propri incarichi a procedure concorsuali, amministrazione straordinaria o liquidazione coatta amministrativa, né, infine, è stato soggetto ad incriminazioni ufficiali e/o sanzioni da parte di autorità pubbliche o di regolamentazione (comprese le associazioni professionali designate) od a provvedimenti di interdizione da parte di un tribunale dalla carica di membro degli organi di amministrazione, di direzione o di vigilanza della Società o dallo svolgimento di attività di direzione e di gestione di qualsiasi emittente.

I singoli componenti del Collegio Sindacale hanno dichiarato, in occasione della loro nomina, di possedere i requisiti di professionalità e di onorabilità previsti dalle disposizioni vigenti e dallo Statuto, come pure di non trovarsi in alcuna delle condizioni ostative e di cui all'art. 148 del TUF, impegnandosi a comunicare alla Società ogni eventuale mutamento entro 30 giorni dal suo verificarsi.

Con riferimento agli obblighi informativi previsti dall'art. 123-bis, comma 2, lett.d-bis), circa la verifica dell'indipendenza dei componenti il Collegio Sindacale, come infra riferito, la Società vi ha dato corso pur rientrando tra i soggetti esonerati dalla norma in commento per l'insussistenza di due dei tre parametri a tal fine previsti (ricavi inferiori ad Euro 40 milioni e dipendenti inferiori a n. 250).

Il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale, infatti, procedono annualmente alla verifica della sussistenza in capo a ciascuno dei suoi componenti del requisito della indipendenza in base ai criteri previsti per legge e dall'art. 2, Raccomandazioni 6 e 9 del Codice.

Tali verifiche hanno interessato nel 2021 l'incarico dei Sindaci Marco Lombardi ed Elena Beretta in quanto presenti, come sindaci effettivi, in altri Collegi Sindacali di società del Gruppo e di società partecipate come di seguito dettagliato.

Al riguardo si è ritenuto che tali situazioni non limitino la loro indipendenza in ragione delle loro caratteristiche personali ed in quanto non rappresentano relazioni professionali "significative" nell'ambito complessivo della loro attività.

Il Collegio Sindacale ha dato atto dell'esito di tali accertamenti confermati anche nel rispetto dell'art. 149, comma I, lettera c.-bis del TUF che gli richiede di vigilare sulle modalità di concreta attuazione del Codice.

Gli incarichi di amministrazione e controllo ricoperti dai Sindaci presso altre società e nel Gruppo sono indicati nella Tabella 11.b, allegata alla presente Relazione, e sono messi a disposizione dell'Assemblea degli Azionisti al momento della loro nomina.

Il loro attuale numero e rilevanza sono sempre inferiori per ciascun Sindaco alle soglie previste da CONSOB e dalle sopra ricordate regole deontologiche.

Ai membri del Collegio Sindacale sono conferite le funzioni e le responsabilità ad essi assegnate dal Codice Civile.

L'art. 2402 primo comma, c.c. prevede che il Collegio Sindacale vigili sull'osservanza della legge e dello statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione ed in particolare sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dalla società e sul suo concreto funzionamento.

A seguito dell'entrata in vigore del D. Lgs. 39 del 27 gennaio 2010, relativo alla revisione legale dei conti, il Collegio Sindacale ha assunto anche il compito di "Comitato per il controllo interno e la revisione contabile".

L'istituzione di questo Comitato è finalizzata a minimizzare i rischi finanziari e operativi, i rischi di inosservanza delle disposizioni di Legge e/o di regolamento e di migliorare la qualità dell'informativa finanziaria. Il Comitato, che è stato individuato dal legislatore italiano nel Collegio Sindacale, ha i seguenti compiti:

monitorare il processo di informativa finanziaria;

controllare l'efficacia dei sistemi di controllo interno, di revisione interna e di gestione del rischio;

monitorare la revisione legale dei conti e verificare l'indipendenza del revisore o dell'impresa di revisione.

Il Collegio Sindacale svolge la sua attività regolarmente ed assiste costantemente alle riunioni del Consiglio di Amministrazione nonché degli altri Comitati costituiti, coordinando in particolare la propria attività con la funzione di internal audit e con il Comitato Controllo e Rischi. Inoltre, il Collegio Sindacale ha nel tempo acquisita e sviluppata, e poi mantenuta in occasione dei mutamenti intervenuti nei suoi componenti, la possibilità di un contatto continuo con gli uffici della Società ai quali si rivolge direttamente ed in piena autonomia.

I suoi rapporti con la Società di Revisione sono improntati alla collaborazione ed allo scambio dei dati e delle informazioni.

In tale ambito, inoltre, il Collegio Sindacale vigila sull'indipendenza della Società di Revisione.

Nel rispetto delle disposizioni in materia di remunerazioni, i compensi corrisposti ai Sindaci Effettivi sono riportati nella tabella predisposta secondo le disposizioni di CONSOB (ovvero "Schema 1" dell'allegato 3C del Regolamento Emittenti) contenuta nella Relazione sulla Remunerazione, ritenendoli commisurati all'impegno richiesto, alla rilevanza del ruolo ricoperto nonché alle caratteristiche dimensionali e settoriali della Società.

Durante l'esercizio 2021, il Collegio Sindacale si è riunito 7 volte (6 nel 2020); la partecipazione alle riunioni da parte dei suoi componenti è stata del 95% (100% nell'anno precedente). La durata media delle riunioni del Collegio Sindacale è stata di circa 1 ora e mezza.

Nel corso del corrente esercizio il Collegio Sindacale si è riunito 5 volte.

Nel 2021 almeno due componenti del Collegio Sindacale hanno preso parte a tutte le riunioni del Comitato Controllo e Rischi.

La partecipazione a dette riunioni può essere individuata anche come momento di coordinamento dei flussi informativi per quanto attiene alle rispettive funzioni delle attività

dello stesso Collegio, del responsabile della funzione di Internal Auditing, dell'Amministratore Incaricato, della Società di Revisione e dei dirigenti amministrativi della Società.

La Società, come già riferito in altra sezione della presente Relazione, non ha adottato politiche in materia di diversità anche in relazione alla composizione degli organi di controllo, valutando in sede di nomina la scelta di ciascun soggetto investito di tale funzione in relazione al suo percorso formativo e professionale.

12. RAPPORTI CON GLI AZIONISTI

In occasione di tutte le Assemblee, viene messo a disposizione di coloro che vi prendono parte un fascicolo con la relativa documentazione. La qualità e la tempestività della comunicazione verso l'esterno, quali elementi fondamentali per assicurare la migliore informazione agli Azionisti ed al mercato, sono perseguite anche attraverso l'utilizzo e lo sviluppo del sito web www.itkgroup.it.

Fino al 30 novembre 2012, il sito web della società www.kme.com conteneva sia le informazioni di carattere legale e finanziario della società (KME Group SpA) sia le informazioni sull'attività e sui prodotti delle società industriali del Gruppo.

Il 1° dicembre 2012, a seguito del cambio di denominazione in Intek Group, la società ha adottato un nuovo sito web raggiungibile all'indirizzo www.itkgroup.it al quale vengono rinviati i visitatori sia dal sito www.kme.com, che adesso rappresenta solo le attività industriali della partecipata KME SE, che dal sito www.itk.it.

Il sito è accessibile senza restrizioni, gli argomenti sono facilmente reperibili e le informazioni di maggiore attualità sono opportunamente evidenziate. In particolare, è opportunamente precisato il riferimento alla pagina web nella quale l'informazione può essere consultata.

Il suo aggiornamento avviene in contemporanea rispetto alla immissione dei comunicati nel circuito telematico che, fino al 28 maggio 2012, è stato costituito dal sistema NIS (Network Information System) gestito da Borsa Italiana SpA e poi dal sistema "SDIR/NIS".

Da tale data, a seguito del recepimento nell'ordinamento nazionale della Direttiva 2004/109/CE (la c.d. "Direttiva Transparency"), CONSOB, con propria delibera n. 18159 del 4 aprile 2012, ha infatti modificato la precedente situazione autorizzando l'esercizio del sistema di diffusione delle informazioni regolamentate oggi denominato "eMarketSDIR" e gestito da Spafid Connect SpA. L'adesione a tale servizio è evidenziata nella home page del sito web della Società.

Il sistema consente la diffusione al pubblico dei comunicati emessi dalla Società attraverso il loro invio alle agenzie di stampa collegate al sistema stesso, a Borsa Italiana SpA, che le riporta a sua volta in un proprio avviso, ed a CONSOB.

Sul sito sono reperibili informazioni di carattere storico, documentale, contabile e finanziario (bilancio annuale, relazioni semestrali, prospetti ed altri documenti nel tempo prodotti) insieme a quelle relative agli eventi societari (quali ad esempio il calendario annuale degli eventi societari, la relazione sulla corporate governance e quella sulla remunerazione, i termini e le modalità per l'esercizio di diritti, il dettaglio per la convocazione delle assemblee e per le modalità di partecipazione alle stesse, le procedure di nomina del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale).

Una sezione del sito è dedicata all'informazione borsistica, dove è possibile riscontrare gli andamenti delle quotazioni di borsa, aggiornati in continuo, di tutti gli strumenti finanziari emessi dalla Società, con le rispettive rappresentazioni grafiche.

Un'ampia sezione del sito è poi dedicata alla corporate governance (cariche sociali, caratteristiche dei titoli emessi, Regolamento delle obbligazioni, Procedure e Codici Interni, verbali delle Assemblee degli Azionisti), con aree specifiche "dedicate" alle eventuali operazioni straordinarie in corso.

Una parte significativa delle informazioni, con particolare riferimento ai comunicati stampa, ai bilanci ed alle relazioni contabili di periodo, è disponibile anche in lingua inglese.

Nel corso del 2021, il sito www.itkgroup.it, disponibile in italiano ed in inglese, ha riscontrato oltre 193 mila contatti da parte di oltre 172 mila visitatori con oltre 430 mila pagine viste. Il picco di accessi al sito è concentrato nel mese di dicembre 2021.

E' possibile inviare richieste alla Società anche via e-mail rivolgendosi all'indirizzo [email protected].

L'attività informativa di investor relations è svolta dalle singole funzioni aziendali per le rispettive aree di competenza.

La scelta tiene conto delle attuali risorse e strutture interne della Società e, in ogni caso, consente di assicurare un servizio adeguato alle necessità ed alle richieste.

In occasione delle singole Assemblee degli Azionisti, sul sito web è stata dedicata una specifica area dove è possibile reperire tutta la documentazione sugli argomenti all'Ordine del Giorno nonché quella relativa alle modalità di partecipazione degli Azionisti ordinari alle loro Assemblee, così come anche richiesto dall'art. 125 quater del TUF.

Analoga iniziativa è presa per gli Azionisti di Risparmio nonché per i titolari delle obbligazioni.

Il Consiglio di Amministrazione ritiene che un sito web accessibile senza restrizioni ed aggiornato tempestivamente migliori ed incrementi la qualità e la quantità delle informazioni sulla Società e sul Gruppo, consentendo agli Azionisti, come pure ai titolari degli altri strumenti finanziari emessi dalla società ed al mercato, di disporre di uno strumento fondamentale per valutare la società e le sue iniziative.

La tempestività e le modalità con le quali le informazioni relative alle operazioni effettuate nel corso del 2021 sono state messe a disposizione hanno confermato la validità di tale scelta nella prospettiva di riservare in futuro una sempre maggiore attenzione alla comunicazione ed all'organizzazione ed all'aggiornamento del sito web della Società, elemento sempre di più strategico al fine di consentire a tutti i soggetti, senza restrizioni di sorta, la conoscenza più ampia ed immediata della Società.

In virtù delle misure così adottate che permettono di fornire una serie di informazioni di facile accesso e della contenuta dimensione aziendale, non è stata istituita una apposita struttura incaricata di gestire i rapporti con gli azionisti, risultando efficace a tal fine l'attività informativa svolta dagli uffici amministrativi della Società investiti di volta in volta dalle richieste fatte dagli azionisti.

La Società, nel gennaio 2022 ha approvato una Politica per la gestione del dialogo con gli investitori (c.d. Stakeholder engagement policy).

13. ASSEMBLEE (EX ART. 123-BIS, COMMA 2, LETT. C), TUF)

Le competenze e attribuzioni dell'Assemblea sono quelle previste dal Codice Civile e dal TUF.

L'avvenuto recepimento della Direttiva UE n. 36/2007, comunemente nota come "direttiva shareholdersrights", ha profondamente innovato le disposizioni in merito alla partecipazione degli Azionisti alla vita delle società quotate. Ulteriori modifiche sono state introdotte dal D. Lgs. 18 giugno 2012 n. 91, e dalle sue successive modifiche.

L'Assemblea degli Azionisti è infatti ora costituita da coloro ai quali spetta il diritto di voto per i quali sia pervenuta alla Società la prescritta comunicazione da parte degli intermediari autorizzati, ai sensi delle vigenti disposizioni, sulla base delle evidenze delle proprie scritture contabili relative al termine della giornata contabile del settimo giorno di mercato aperto precedente la data fissata per l'Assemblea in prima convocazione, e pervenuta alla Società nei termini di legge.

Le conseguenti modifiche sono state già introdotte nello Statuto e nelle procedure interne e sono dirette a confermare e ad assicurare la parità di trattamento di tutti gli Azionisti che si trovino nella stessa posizione per quanto concerne la partecipazione e l'esercizio del diritto di voto in Assemblea.

Lo Statuto (artt. 2 e 14) consente al Consiglio di Amministrazione di deliberare in merito alla determinazione della sede sociale e di quella secondaria, alla fusione ed alla scissione di società

controllate, di ridurre il capitale sociale in caso di recesso di un socio e per adeguarlo a nuove disposizioni di legge nonché la competenza in particolari casi di operazioni con parti correlate sempre nel rispetto naturalmente delle deroghe consentite dalle disposizioni vigenti.

Si ricorda che nell'art. 10 dello Statuto Sociale si prevede che la convocazione avvenga tramite pubblicazione sul sito web della Società, e qualora richiesto sulla Gazzetta Ufficiale, ma che si è anche mantenuta la decisione di pubblicare il relativo avviso su un quotidiano, che per quanto di interesse sono: "Il Sole 24 Ore" – "MF/Milano Finanza" – "Italia Oggi"; in tal caso anche solo per estratto.

Nel 2012, sempre nell'ambito delle disposizioni già ricordate, anche le disposizioni dell'art. 125-bis del TUF relative alla redazione dell'avviso di convocazione delle assemblee sono state ulteriormente modificate.

In ogni caso, si segnala che il sito www.itkgroup.it contiene una specifica area destinata alla materia della corporate governance, area che si è continuamente arricchita e sviluppata. In occasione delle singole Assemblee, un'area specifica è dedicata alla documentazione relativa, comprendendo non solo la documentazione sugli argomenti all'Ordine del Giorno ma anche quella relativa all'esercizio dei diritti degli Azionisti così come previsto dall'art. 125 quater del TUF, quale, ad esempio, il format per il voto per delega, la documentazione per la nomina del Rappresentante Designato e quella per l'esercizio del voto per corrispondenza. Nella medesima area sono pure riportate le modalità per proporre domande in occasione di una Assemblea e per richiedere integrazioni all'Ordine del Giorno.

In merito alle disposizioni relative al deposito delle azioni per la partecipazione all'Assemblea, l'art. 11 (Intervento e rappresentanza in Assemblea) dello Statuto Sociale recepisce il principio denominato della "record date"; in pratica, la partecipazione alle Assemblee è ora collegata alle evidenze delle scritture contabili risultanti alla giornata del settimo giorno di mercato aperto precedente la data fissata per l'Assemblea di prima convocazione.

Le disposizioni, ai sensi delle regole relative alle Assemblee degli Azionisti, sono state estese anche alle Assemblee Speciali dei portatori di altri strumenti finanziari emessi dalla Società che fossero ammessi alla negoziazione in un mercato regolamentato, quindi alle azioni di risparmio ed alle obbligazioni.

Si segnalano anche le disposizioni in materia di rilascio della delega e di notifica in via elettronica della stessa, pure contenuti nell'art. 11 dello Statuto Sociale che comprende anche le disposizioni per esercitare il voto per corrispondenza.

Le ulteriori modalità di partecipazione all'Assemblea sono contenute nell'art. 10 (Convocazione dell'Assemblea) dello Statuto Sociale; si segnalano, in particolare, le disposizioni a tutela delle minoranze in sede di nomina degli Amministratori e dei Sindaci.

Come elemento di difformità rispetto al Codice, si segnala che la Società ha ritenuto di non dotarsi di un autonomo "Regolamento di Assemblea" in quanto le relative disposizioni sono contenute nel Titolo III dello Statuto Sociale, il cui testo è disponibile nel sito web della Società www.itkgroup.it nella sezione Profilo/Statuto.

Nell'area Governance/Assemblee, con riferimento alla più vicina Assemblea degli Azionisti che fosse convocata, è possibile reperire ogni informazione di maggiore dettaglio in merito alla partecipazione alla specifica assemblea ed alla facoltà di porre domande.

Al riguardo, si ricorda in particolare l'art. 12 (Presidenza dell'Assemblea) dello Statuto Sociale che richiede espressamente al Presidente dell'Assemblea di garantire il corretto svolgimento dei lavori, dirigendo e regolando la discussione ed intervenendo sulla durata dei singoli interventi.

Alle Assemblee dei titolari di azioni ordinarie non possono partecipare i titolari di azioni di risparmio né delle obbligazioni.

Ogni azione dà diritto ad un voto e, salvo quanto previsto dalle disposizioni di legge in materia, non sono previste restrizioni al diritto di voto.

L'assemblea straordinaria del 19 giugno 2015 ha introdotto gli articoli 11-bis, 11-ter ed 11-quater, istituendo la maggiorazione del diritto di voto in favore degli azionisti in possesso dei requisiti di legge che ne facciano richiesta con la iscrizione nell'apposito elenco speciale che la Società ha istituito ed al quale attualmente risultano iscritti n. 2 azionisti.

Alla data del 31 dicembre 2021 risultavano n. 163.645.859 azioni aventi maturato il diritto di voto maggiorato; l'ammontare risultava invariato alla data della Relazione; i diritti di voto ammontano complessivamente a n. 552.815.072.

L'elenco degli azionisti che, alla data della Relazione, hanno ottenuto l'iscrizione nell'elenco dei soci con diritto alla maggiorazione di voto è pubblicato sul sito internet dell'Emittente www.itkgroup.it, Sezione "Governance".

Nel corso dell'esercizio 2021, si sono tenute, in data 8 giugno, le seguenti assemblee: (i) Assemblea ordinaria e straordinaria per approvazione bilancio, politica della remunerazione, nomina degli organi sociali e proroga dell'autorizzazione all'acquisto azioni di risparmio ed annullamento delle stesse e (ii) Assemblea speciale degli azionisti di risparmio per la nomina del Rappresentante Comune.

Nel corso del 2022, alla data della presente Relazione, non si è tenuta alcuna Assemblea.

Lo Statuto Sociale, salvo per quanto diversamente previsto dalle disposizioni legislative applicabili, non può essere modificato se non a seguito di deliberazione adottata dalla Assemblea degli Azionisti con le formalità, i quorum e le maggioranze previste dalle disposizioni legislative applicabili.

Lo Statuto Sociale contiene disposizioni a tutela degli Azionisti di minoranza in materia di convocazione dell'Assemblea e di integrazione del suo Ordine del Giorno (art. 10) e di nomina del Consiglio di Amministrazione (art. 17) e del Collegio Sindacale (art. 22), in merito alle facoltà di raccogliere deleghe di voto e di esercitare il diritto di voto per corrispondenza (art. 11) ed agli obblighi informativi degli amministratori esecutivi nei confronti degli altri consiglieri e del Collegio Sindacale (artt. 14 e 18) e del Rappresentante Comune degli Azionisti di Risparmio (art. 26).

In particolare, gli artt. 17 (Nomina e composizione del Consiglio di Amministrazione, durata in carica dei suoi componenti) e 22 (Collegio Sindacale) sono stati modificati nel corso del 2007, introducendo il metodo del voto di lista a favore delle minoranze e nel 2014 e nel 2020, adeguandoli alla disciplina inerente all'equilibrio dei generi nella composizione degli organi di amministrazione e controllo, come introdotta dalla Legge n. 120/2011.

Si segnalano inoltre gli artt. 5 e 13 dello statuto che prevedono rispettivamente la facoltà di richiedere l'identificazione degli Azionisti (art. 83 duodecies del TUF) e il diritto degli Azionisti di proporre domande prima dell'Assemblea (art. 125-bis, comma 4, lett. b), n. 1) del TUF).

Si ribadisce che le più volte richiamate disposizioni entrate in vigore nel 2012 prevedono che l'avviso di convocazione indichi il termine entro il quale possono essere proposte domande prima dell'Assemblea, statuendo che tale termine non possa essere anteriore a tre giorni precedenti l'Assemblea di prima o di unica convocazione, ovvero a cinque giorni precedenti la predetta qualora l'avviso di convocazione preveda che la Società fornisca una risposta prima dell'Assemblea. In tal caso, le risposte dovranno essere fornite almeno due giorni prima dell'Assemblea, anche mediante pubblicazione in apposita sezione del sito web della Società.

La legittimazione a porre domande spetta ai soggetti titolari del diritto di voto e non ai soci.

Integrazione dell'Ordine del Giorno e presentazione di nuove proposte di delibera

Nell'art. 10 dello Statuto Sociale è evidenziato, nel rispetto dell'art. 126-bis del TUF, che i Soci che rappresentino almeno un quarantesimo del capitale sociale possono chiedere, entro 10 giorni dalla pubblicazione dell'avviso di convocazione dell'Assemblea, l'integrazione dell'elenco delle materie da trattare. La richiesta deve essere presentata per iscritto e deve contenere indicazione degli argomenti da trattare.

L'integrazione non è ammessa per gli argomenti sui quali l'Assemblea delibera, a norma di legge, su proposta degli Amministratori o sulla base di un progetto o di una relazione dagli stessi predisposta, diversa da quelli di cui all'art. 125 ter, comma 1 del TUF.

La disposizione in parola, a seguito delle modifiche del 2012, è stata integrata al fine di consentire ai Soci che rappresentino una analoga partecipazione, di presentare, sempre entro 10 giorni dalla pubblicazione dell'avviso di convocazione e secondo un procedimento simile a quello previsto per l'integrazione dell'Ordine del Giorno, proposte di delibera su materie già all'Ordine del Giorno.

In ogni caso, colui al quale spetta il diritto di voto può presentare individualmente proposte di deliberazione in Assemblea.

Nei termini di legge, la richiesta d'integrazione e/o della presentazione di una nuova proposta di delibera vengono rese note con le stesse modalità previste per la convocazione dell'Assemblea almeno quindici giorni prima di quello fissato per la medesima, mettendo a disposizione la Relazione predisposta dai Soci, accompagnata da eventuali valutazioni del Consiglio di Amministrazione.

Richiesta di convocazione dell'Assemblea

L'art. 10 dello Statuto Sociale, in coerenza con quanto previsto dall'art. 2367 del Codice Civile, prevede che gli Azionisti che rappresentino almeno il ventesimo del capitale sociale espresso in azioni ordinarie possono chiedere al Presidente del Consiglio di Amministrazione di convocare l'Assemblea.

La richiesta dovrà essere formulata a mezzo di lettera raccomandata e dovrà contenere l'elenco degli elementi da inserire all'Ordine del Giorno e la dettagliata elencazione dei richiedenti, allegando copia di idonea comunicazione rilasciata dagli intermediari autorizzati attestante la titolarità ed il numero delle azioni possedute.

Si ricorda che, a seguito della normativa emanata nell'ambito della emergenza causata dalla pandemia da Covid-19, ed in particolare con riferimento a quanto disposto dall' art. 106 del D.L. 17 marzo 2020 n.18, come prorogato da ultimo per effetto dell'art. 3 del Decreto Legge 30 dicembre 2021, n. 228, con riferimento alle assemblee tenute entro il 31 luglio 2022:

  • i. con l'avviso di convocazione delle assemblee ordinarie o straordinarie si possono prevedere, anche in deroga alle diverse disposizioni statutarie, l'espressione del voto in via elettronica o per corrispondenza e l'intervento all'assemblea mediante mezzi di telecomunicazione; è altresì possibile prevedere che l'assemblea si svolga, anche esclusivamente, mediante mezzi di telecomunicazione che garantiscano l'identificazione dei partecipanti, la loro partecipazione e l'esercizio del diritto di voto, ai sensi e per gli effetti di cui agli articoli 2370, quarto comma, codice civile senza in ogni caso la necessità che si trovino nel medesimo luogo, ove previsti, il presidente, il segretario o il notaio;
  • ii. le società con azioni quotate possono designare per le assemblee ordinarie o straordinarie il rappresentante previsto dall'articolo 135-undecies del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, anche ove lo statuto disponga diversamente e possono altresì prevedere nell'avviso di convocazione che l'intervento in assemblea si svolga esclusivamente tramite il rappresentante designato ai sensi dell'articolo 135-undecies del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58; al predetto rappresentante designato possono essere conferite anche deleghe o subdeleghe ai sensi dell'articolo 135-novies del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, in deroga all'art. 135 undecies, comma 4, del medesimo decreto.

14. ULTERIORI PRATICHE DI GOVERNO SOCIETARIO

L'Emittente, oltre al Modello organizzativo ai sensi del D. Lgs. 231/2001 e alle procedure di controllo contabile illustrate nel paragrafo 10 della Relazione, non adotta pratiche di governo societarie ulteriori rispetto a quelle previste dalle norme legislative e regolamentari.

15. CAMBIAMENTI DALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO

A far data dalla chiusura dell'Esercizio non si sono verificati altri cambiamenti nella struttura di corporate governance rispetto a quelli segnalati nelle specifiche sezioni.

16. CONSIDERAZIONI SULLA LETTERA DEL 3 DICEMBRE 2021 DEL PRESIDENTE DEL COMITATO PER LA CORPORATE GOVERNANCE

La già richiamata lettera del 3 dicembre 2021, con cui il Presidente del Comitato CG ha svolto le Raccomandazioni, come in precedenza sintetizzate, è stata portata all'attenzione del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e del Comitato Controllo e Rischi dell'Emittente nella riunione del 31 marzo 2022.

Al riguardo, il Consiglio di Amministrazione preso atto di dette Raccomandazioni, ha osservato:

  • (i) sul tema della politica di dialogo con gli azionisti, l'Emittente ritiene di avere adottato adeguate modalità di dialogo con gli stakeholder, basate anche, all'occorrenza, su un contatto diretto e su una costante alimentazione dell'informazione sul sito web della Società. E' stata introdotta una apposita politica, come indicato al precedente paragrafo 12;
  • (ii) sul tema della proporzionalità, attesa la dimensione della Società e la composizione della propria compagine sociale, Intek rientra nel novero delle società "non- grandi" e/o "concentrate" e quindi, pur nel sostanziale rispetto delle disposizioni del Codice, anche per la sua contenuta struttura organizzativa, Intek persegue le opzioni di semplificazione percorribili per tal tipo di società;
  • (iii) sul tema della composizione dell'organo di amministrazione, Intek ritiene di avere adottato criteri di valutazione dell'indipendenza dei propri amministratori basati sulla professionalità e l'esperienza, tali da garantire il rispetto delle prescrizioni e delle raccomandazioni fornite dal Codice;
  • (iv) sul tema della gestione dell'informativa pre-consiliare, la Società ha valutato la sussistenza di una complessiva adeguatezza delle regole di funzionamento del Consiglio e dei propri Comitati, anche per quanto concerne le modalità di verbalizzazione delle riunioni e le procedure e le prassi per l'invio preventivo e la gestione dell'informativa agli amministratori e le modalità di protezioni delle informazioni e dei dati forniti, tutelando la tempestività e la completezza dei flussi informativi. Ha inoltre adottato un apposito Regolamento relativo al funzionamento del Consiglio e dei Comitati;
  • (v) sul tema della nomina e successione degli amministratori, attesa anche la propria natura di società non grande, Intek ritiene che le misure in concreto adottate, anche a livello di disposizioni statutarie per le modalità di formazione delle liste, che sia garantito un adeguato rispetto delle prescrizioni della normativa, anche regolamentare, e del Codice, in materia;
  • (vi) sul tema della parità di genere, Intek ritiene che vi sia una complessiva adeguatezza dell'organizzazione aziendale con riferimento alla parità di genere e trattamento anche con riferimento alla conformità della composizione degli organi sociali alla normativa, anche regolamentare, vigente in materia di quote di genere;
  • (vii) sul tema delle politiche di remunerazione, oltre al rinvio alla apposita relazione per ogni ulteriore riferimento, l'Emittente ha valutato di avere adottato regole chiare e misurabili per l'erogazione della componente variabile allineando i parametri individuati per la remunerazione variabile con gli obiettivi strategici dell'attività di impresa.

* * *

.

Tabella 2.a: INFORMAZIONI SULLA STRUTTURA DEL CAPITALE E SUGLI STRUMENTI FINANZIARI

STRUTTURA DEL CAPITALE SOCIALE
Codice ISIN n. Azioni
in circolazione
% rispetto al
c.s.
n. Diritti di voto
Azioni ordinarie
senza maggiorazione di voto
225.523.354 225.523.354
Azioni ordinarie
con maggiorazione di voto
IT0004552359 163.645.859 95,97% 327.291.718
Azioni di risparmio al portatore IT0004552367
Azioni di risparmio nominative IT0004552375 16.325.063 4,03% n/a
Totali 405.494.276 100,00% 552.815.072
ALTRI STRUMENTI FINANZIARI
Codice ISIN n. strumenti in
circolazione
Obbligazioni non convertibili "Intek Group SpA 2020-2025" IT0005394884 4.297.158
Warrant Intek Group SpA 2021-2024 IT0005432668 172.870.418

* * * * * *

Tabella 2.b: ANDAMENTO DEI TITOLI NEL CORSO DEL 2021

ANDAMENTO TITOLI
Valore massimo Valore minimo
Mese Quotazione Mese
Quotazione
Azioni ordinarie Dicembre 0,5200 Maggio 0,3008
Azioni di risparmio Dicembre 0,6640 Marzo 0,4758
Obbligazioni Intek Group
2020-2025
Febbraio 106,0100 Maggio 102,1900
Warrant Intek Group SpA
2021-2024
Dicembre 0,1445 Ottobre 0,0498

Relazioni con gli azionisti: telefono: 02 806291 FAX: 02 8062940 Email: [email protected] Website: www.itkgroup.it

* * * * * *

Tabella 2.c PARTECIPAZIONI RILEVANTI NEL CAPITALE

PARTECIPAZIONI RILEVANTI NEL CAPITALE
Dichiarante Azionista diretto Quota % su capitale
ordinario
Quota % su capitale
votante
Quattroduedue Holding
BV
Quattroduedue SpA 46,97% 61,66%

Tabella 4.a

Struttura del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati costituiti

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Note

Nella tabella sono indicate le presenze alle riunioni verbalizzate. E' da ricordare che tutti i componenti dei Comitati e gli invitati alle riunioni, al di là della loro presenza alle stesse, ricevono con dovuto anticipo la documentazione e le informazioni relative ai punti all'Ordine del Giorno, partecipando al loro esame in preparazione delle deliberazioni da assumere.

* Per data di prima nomina di ciascun amministratore si intende la data in cui l'amministratore è stato nominato per la prima volta (in assoluto) nel CdA dell'Emittente.

** In questa colonna è indicata la lista da cui è stato tratto ciascun amministratore ("M": lista di maggioranza; "m": lista di minoranza; "CdA": lista presentata dal CdA).

*** In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato in altre società quotate in mercati regolamentati, anche esteri, in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni. Nella Tabella 4.b è riportato l'elenco di tali società con riferimento a ciascun consigliere, precisando se la società in cui è ricoperto l'incarico fa parte o meno del gruppo che fa capo o di cui è parte l'Emittente.

(*) In questa colonna è indicata la partecipazione degli amministratori alle riunioni rispettivamente del C.d.A. e dei comitati (n. di presenze/n. di riunioni svolte durante l'effettivo periodo di carica del soggetto interessato).

(**) In questa colonna è indicata la qualifica del Consigliere all'interno del Comitato: "P" se Presidente; "M" se membro.

(***) Comitato non più istituito come da delibera del C.d.A. del 19 giugno 2015, dell'8 maggio 2018 e dell'8 giugno 2021.

Tabella 4.b

Di seguito sono riportati per ciascun Amministratore le cariche di amministratore o sindaco ricoperte dagli stessi alla data del 31 dicembre 2021 in altre società per azioni, in società in accomandita per azioni ed in società a responsabilità limitata, nonché le cariche in fondazioni e associazioni.

Nominativo Società Carica

Vincenzo Manes
Nextep Srl Società Benefit (1) Presidente del Consiglio di Amministrazione
Quattroduedue Holding B.V. Membro del Consiglio di Sorveglianza
KME SE (1) Presidente Esecutivo
Tod's Group (2) Membro del Consiglio di Amministrazione e dei
Comitati Remunerazione e CO/Rischi
Compagnia Immobiliare Azionaria (CIA)
SpA (2)
Membro del Consiglio di Amministrazione
Class Editori SpA (2) Membro del Consiglio di Amministrazione
Fondazione Dynamo Motore di
Filantropia
Presidente del Consiglio di Amministrazione
Fondazione Adriano Olivetti Membro del Consiglio di Amministrazione
Fondazione La Triennale di Milano Membro del Consiglio di Amministrazione
Fondazione Italia Sociale Presidente
Fondazione Donor Italia Membro del Consiglio di Amministrazione
Robert Kennedy Human Rights Membro del Consiglio di Amministrazione
Diva Moriani
Nextep Srl Società Benefit (1) Amministratore Delegato
Dynamo Academy S.r.l. Impresa Sociale Membro del Consiglio di Amministrazione
Vice Presidente esecutivo del Consiglio di
KME SE (1) Amministrazione
Chief Transformation Officier - CTO
KME Germany GmbH (1) Presidente
KME Mansfeld GmbH (1) Presidente
KME Srl (1) Membro del Consiglio di Amministrazione
Membro del Consiglio di Amministrazione –
Moncler SpA (2) Presidente dei Comitato Remunerazione e Nomine e
Membro del Comitato Parti Correlate
Membro del Consiglio di Amministrazione –
Assicurazioni Generali (2) Presidente del Comitato Nomine e Remunerazione e
Membro del Comitato Parti Correlate
Culti Milano SpA (1) Membro del Consiglio di Amministrazione
Fondazione Dynamo Motore di Membro del Consiglio di Amministrazione
Filantropia

Marcello Gallo
Intek Investimenti SpA (1) Amministratore Delegato
Immobiliare Pictea Srl (1) Presidente del Consiglio di Amministrazione
ISNO 3 S.r.l. in liquidazione (1) Liquidatore
Benten Srl Membro del Consiglio di Amministrazione
KME SE (1) Membro del Consiglio di Amministrazione
KME Germany Bet. GmbH (1) Membro del Consiglio di Sorveglianza
Dynamo Academy S.r.l. Impresa Sociale Membro del Consiglio di Amministrazione
Fondazione Dynamo – Motore di
Filantropia Membro del Consiglio di Amministrazione
Fondazione Vita Presidente del Consiglio di Amministrazione
Fondazione Dynamo Camp Onlus Membro del Consiglio di Amministrazione
Fondazione Donor Italia Onlus Presidente
Vita Società Editoriale SpA Vice Presidente Vicario del Consiglio di
Amministrazione
James Macdonald
Hanseatic Americas Ltd. Director
Hanseatic Europe Sarl Manager
Hansabay Pty. Ltd. Director
Abolango Stiftung Director
Ruggero Magnoni
Compagnie Financiere Richemont SA Membro del Consiglio di Amministrazione e Membro
Audit Committee
Compagnie Financiere Rupert SCA Unlimited Partner / Socio Accomandatario e Membro
del Consiglio di Amministrazione
FMSI Social Investment Srl Impresa
Sociale
Membro del Consiglio di Amministrazione
IMMSI SpA (2) Membro del Consiglio di Amministrazione
Omniainvest SpA Membro del Consiglio di Amministrazione
M&M Capital Ltd. Chairman
Quattroduedue Holding BV Membro del Consiglio di Sorveglianza
IFM Investors Senior Advisor to IFM Global Infrastructure Fund
Likipi Holding SA Chairman
Autostrade Lombarde SpA Membro del Consiglio di Amministrazione
Società di Progetto Brebemi SpA Membro del Consiglio di Amministrazione
Fondazione Dynamo Motore di
Filantropia
Membro del Consiglio di Amministrazione
Fondazione Giuliano e Maria Carmen
Magnoni Onlus
Socio Fondatore e Presidente
Fondazione Laureus Sport for Good Italia
Onlus
Socio Fondatore e Presidente
91

Fondazione Cologni dei Mestieri d'Arte Membro del Consiglio di Amministrazione
Trilantic Capital Partners Europe Senior Advisor e Membro dell' Advisory Council
Lehman Brothers Foundation Europe Trustee
Alessandra Pizzuti
KME SE (1) Membro del Consiglio di Amministrazione
KME Germany GmbH (1) Membro del Consiglio di Sorveglianza
KME Mansfeld GmbH (1) Membro del Consiglio di Sorveglianza
Luca Ricciardi n/a n/a
Francesca Marchetti
Riantima Immobiliare Srl Revisore Unico
Alberto Previtali
Owl SpA Membro del Consiglio di Amministrazione
Gum Consulting SpA Membro del Consiglio di Amministrazione
Diurno Srl Amministratore Unico
Maria Serena Porcari
Fondazione Dynamo Motore di
Filantropia
Consigliere Delegato
Fondazione Dynamo Camp Onlus Presidente
Dynamo Academy Srl Impresa sociale Presidente
Natural Capital Italia SpA Società Benefit Membro del Consiglio di Amministrazione
CP Energy Crispiano Srl Membro del Consiglio di Amministrazione
Serious Fun Children's Network USA Membro del Consiglio di Amministrazione
Membro indipendente del Consiglio di
CIR SpA Amministrazione
Fondazione Hospice Maria Teresa
Chiantore Seragnoli Membro del Consiglio di Amministrazione
Membro del Consiglio di Amministrazione in quota
Università Commerciale Luigi Bocconi Città Metropolitana di Milano
Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia Membro del Consiglio Generale
e Pescia
Membro del Comitato Scientifico per la Sostenibilità a
ICCREA Gruppo Bancario supporto del CdA

(1) società facente capo ad Intek Group SpA;

(2) società quotata in un mercato regolamentato.

TABELLA 11.a

Struttura del Collegio Sindacale

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N. riunioni svolte durante l'Esercizio di riferimento: 7

Indicare il quorum richiesto per la presentazione delle liste da parte delle minoranze per l'elezione di uno o più membri (ex art. 148 TUF): 2,5%

Note

* Per data di prima nomina di ciascun sindaco si intende la data in cui il sindaco è stato nominato per la prima volta (in assoluto) nel Collegio Sindacale dell'Emittente.

** In questa colonna è indicata la lista da cui è stato tratto ciascun sindaco ("M": lista di maggioranza; "m": lista di minoranza).

*** In questa colonna è indicata la partecipazione dei sindaci alle riunioni del C.S. (n. di presenze/n. di riunioni svolte durante l'effettivo periodo di carica del soggetto interessato).

Tabella 11.b

Di seguito, sono riportate, per tutti i Sindaci in carica nell'esercizio cui fa riferimento la presente Relazione, le cariche di Amministratore o Sindaco ricoperte dagli stessi alla data del 31 dicembre 2021 in altre società per azioni, in società in accomandita per azioni ed in società a responsabilità limitata.

Nominativo Società Carica
Silvano Crescini
Retelit SpA (2) Membro dell'OdV
Retelit Digital Services SpA Membro dell'OdV
Altachiara Srl Presidente del Collegio Sindacale
De Gasperi SpA Presidente del Collegio Sindacale
Sial Srl Presidente del Collegio Sindacale
Calise Srl Sindaco Unico
Bracca SpA Sindaco effettivo
Fonti Pineta SpA Sindaco effettivo
Global Payments SpA Sindaco effettivo
OWL SpA Sindaco effettivo
Rondo Schio Srl Sindaco effettivo
Giovanna Villa
Lenovo Italy Srl Sindaco Unico e Membro dell'OdV
Lenovo Global Technology Srl Sindaco Unico e Membro dell'OdV
Skylink Srl Sindaco effettivo
Italian Gasket SpA Membro dell'OdV
Membro del Consiglio di Amministrazione –
BFF Bank SpA Presidente dei Comitati Remunerazione e
Operazioni con Parti Correlate
Marco Lombardi
Brandini SpA Presidente del Collegio Sindacale
KME Italy SpA (1) Presidente del Collegio Sindacale
Natural Capital Italia SpA SB (1) Presidente del Collegio Sindacale
First Capital SpA Sindaco effettivo
Value First Sicaf SpA Sindaco effettivo
Palomar SpA Sindaco effettivo
Fondazione Angeli del bello Membro del Collegio dei Revisori
Klab Kids Revisore

Elena Beretta

Carcano Antonio SpA Sindaco supplente
Fratelli Consolandi Srl Sindaco effettivo

Impresa Costruzioni Grassi e Crespi Srl Sindaco supplente
Intek Investimenti SpA (1) Sindaco effettivo
Quattroduedue SpA Sindaco effettivo
Romeo Maestri & Figli SpA Sindaco supplente

Cristina Sorrentino

MG Equity Securities SpA Presidente del Collegio Sindacale
Simplex Rapid Srl Presidente del Collegio Sindacale
Imbo SpA Presidente del Collegio Sindacale
Cortec SpA Presidente del Collegio Sindacale
Tecma SpA Presidente del Collegio Sindacale
Tecnutensil Srl Presidente del Collegio Sindacale
Ghezzi Services Srl Revisore Legale
Daq-lan Srl unipersonale Revisore Legale

Alberto Villani

AGB Nielsen M.R. Holding SpA Presidente Collegio Sindacale
Areef 2 Palio – Sicaf SpA Sindaco effettivo
BBC Italia Srl Membro del Consiglio di Amministrazione
Bennet SpA Sindaco effettivo
Bennet Holding SpA Sindaco effettivo
BTSR International SpA Presidente Collegio Sindacale
Compagnia Padana per Investimenti SpA Sindaco supplente
Carcano Antonio SpA Sindaco effettivo
De Longhi Capital Services Srl Presidente Collegio Sindacale
De Longhi Appliances Srl Presidente Collegio Sindacale
De Longhi SpA Sindaco effettivo
Edra SpA Presidente Collegio Sindacale
Effe 2005 Gruppo Feltrinelli SpA Sindaco effettivo
Finmeg Srl Sindaco effettivo
Fratelli Consolandi Srl Presidente Collegio Sindacale
Gallerie Commerciali Bennet SpA Sindaco effettivo
HDP SpA Presidente Collegio Sindacale
Impresa Costruzioni Grassi & Crespi Srl Sindaco supplente
Impresa Luigi Notari SpA Sindaco supplente
Meg Property SpA Sindaco effettivo
Nuova GS SpA Sindaco effettivo
Over Light SpA Sindaco effettivo
Pirelli & C. SpA (2) Sindaco effettivo
Quattroduedue SpA Presidente Collegio Sindacale
Royal Immobiliare Srl Amministratore Unico

San Remo Games Srl Sindaco Unico
Selecta Digital SpA Presidente Collegio Sindacale
Selecta Industrial Operations SpA Presidente Collegio Sindacale
SO.SE.A. Srl Membro del Consiglio di Amministrazione
Srl Immobiliare Rimini Amministratore Delegato
Tenuta Montemagno Soc. Agricola SpA Presidente Collegio Sindacale
Vetus Mediolanum SpA Presidente Collegio Sindacale
Vianord Engineering SpAs Membro del Consiglio di Amministrazione
Zenato Azienda vitivinicola Srl Presidente Collegio Sindacale

Andrea Zonca

Axxam SpA Sindaco effettivo
Dalmar SpA Sindaco effettivo
Envea SpA Sindaco effettivo
Fidiger SpA Presidente Collegio Sindacale e Membro dell'OdV
Impresa Costruzioni Grassi & Crespi Srl Sindaco effettivo
Impresa Luigi Notari SpA Sindaco effettivo
Over Light SpA Sindaco effettivo
Reusch International SpA Membro del Consiglio di Amministrazione
Rodigas Srl Presidente Collegio Sindacale
Romeo Maestri & Figli SpA Sindaco effettivo
So.Se.Co. Srl Membro del Consiglio di Amministrazione
Tankoa Yachts SpA Sindaco effettivo
Trustfid SpA Presidente Collegio Sindacale
  • (1) società facente capo a INTEK Group S.p.A.
  • (2) società quotata in un mercato regolamentato.

RELAZIONE SULLA POLITICA DELLA REMUNERAZIONE ESERCIZI 2021-2023

E SUI COMPENSI CORRISPOSTI ESERCIZIO 2021

Redatta ai sensi dell'art. 123-ter del TUF e dell'art. 84-quater Delibera Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche

Consiglio di Amministrazione del 31 marzo 2022

Sede Legale e Amministrativa: 20121 Milano - Foro Buonaparte, 44 Capitale sociale Euro 335.069.387,15 i.v. Cod. Fiscale e Reg. Imprese di Milano n° 00931330583 www.itkgroup.it

1.1 Prima parte: Informazioni in merito alle voci che compongono la remunerazione 100
1.1.1 Il Consiglio di Amministrazione 100
1.1.1.1 Compensi statutari ed assembleari. 100
1.1.1.2 Compensi degli Amministratori con particolari cariche. 100
1.1.1.3 Compensi degli Amministratori non esecutivi nell'ambito dei Comitati. 100
1.1.2 Compensi dei Dirigenti strategici e di altri Dirigenti. 101
1.1.3 Piani di stock option 101
1.1.4 Il Collegio Sindacale 101
1.1.5 Informazioni in caso di cessazione dalla carica di Amministratori 101
1.1.6 Informazioni relative a deroghe nell'applicazione della Politica 2021-2023 nell'esercizio 2021
101
1.1.7
variabili
Informazioni relative all'applicazione di meccanismi di correzione ex post delle componenti
101
1.1.8 Informazioni ulteriori esercizi 2019, 2020 e 2021 101
1.1.9 Informazioni relative a come sia stato tenuto in considerazione il voto espresso dalla assemblea
sulla seconda sezione della Relazione dell'esercizio precedente 102
1.2 Parte seconda – Tabelle 103
1.2.1 Compensi dei componenti degli organi di amministrazione e controllo ed ai dirigenti con
responsabilità strategica 103
1.2.2 Stock Option 106
1.2.3 Altri piani non monetari diversi dalle stock option 108
1.2.4 Piano di incentivazione monetaria 110
1.2.5 Partecipazioni detenute dai componenti degli organi di amministrazione e controllo e dai
Dirigenti con responsabilità strategiche. 112

Signori Azionisti,

il presente documento illustra illustra l'attuazione delle politiche retributive vigenti e quindi dei compensi corrisposti nell'esercizio 2021 (di seguito la "Relazione sui Compensi" o anche solo "Relazione").

Tali compensi sono stati corrisposti sulla base della Politica della Remunerazione per gli esercizi 2021 – 2023 (di seguito "Politica" o la "Politica 2021-2023") proposta dal Consiglio di Amministrazione di Intek Group (di seguito "Intek Group" o la "Società") del 7 maggio 2021 e approvata dall'Assemblea della Società dell'8 giugno 2021.

Stante la validità triennale della Politica, non è stata pertanto predisposta la Sezione I prevista dall'allegato 3A, schema 7 bis, Sezione I, del Regolamento Emittenti, rimandando al documento predisposto in occasione di approvazione della stessa.

La Relazione sui compensi corrisposti

La Relazione sui Compensi è un documento approvato dal Consiglio di Amministrazione, redatto in conformità all'allegato 3A, schema 7 bis, Sezione II, del Regolamento Emittenti, che viene depositato presso la sede legale della Società e pubblicato nel proprio sito internet, almeno 21 giorni prima della Assemblea degli Azionisti chiamata annualmente ad approvare il bilancio. La Relazione è riferita all'esercizio 2021 ed in particolare è dedicata, anche mediante l'utilizzo di specifiche tabelle, alla illustrazione in via analitica delle remunerazioni attribuite nel corso di tale esercizio agli Amministratori, ai Sindaci, ai Direttori Generali e ai Dirigenti con responsabilità strategiche.

In continuità con quanto effettuato nei precedenti esercizi, seguendo le indicazioni contenute nel format predisposto da Borsa Italiana SpA (IX edizione – gennaio 2022) per la "Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari" ("Relazione sulla Governance"), si è ritenuto di inserire nella presente Relazione le informazioni richieste dal Codice al fine di evitare un'inutile duplicazione di informativa. Di tale scelta è stata data evidenza anche nella appena ricordata Relazione sulla Governance.

Sempre nel rispetto di tali indicazioni, la Relazione sulla Governance e la presente Relazione sono messe a disposizione presso la sede legale della Società e nella sezione governance del sito web www.itkgroup.it. In ragione dei loro rispettivi contenuti e delle numerose reciproche sovrapposizioni, si raccomanda la loro lettura ed il loro esame in modo congiunto.

La Relazione sui Compensi è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione nella sua riunione del 31 marzo 2022.

1 Sezione II – Relazione sui compensi corrisposti nell'esercizio 2021

1.1 Prima parte: Informazioni in merito alle voci che compongono la remunerazione

La presente Sezione II illustra, con riferimento all'esercizio 2021, primo anno di applicazione della Politica 2021-2023, i compensi percepiti dai componenti degli organi di amministrazione e controllo (con specifica indicazione nominativa per gli Amministratori Esecutivi).

1.1.1 Il Consiglio di Amministrazione

1.1.1.1 Compensi statutari ed assembleari.

Per tutti gli Amministratori, esecutivi e non esecutivi, l'art. 8 dello Statuto della Società prevede una partecipazione agli utili netti annuali nella misura del 2% di quanto ne residua dopo la destinazione a riserva legale.

L'assemblea dell'8 giugno 2021 ha determinato, per il triennio 2021-2023, una indennità di Euro 16.500 su base annua per ciascun amministratore, con una maggiorazione del 50% a favore degli amministratori che facciano parte di Comitati istituiti dalla Società.

1.1.1.2 Compensi degli Amministratori con particolari cariche.

Come previsto dalla Politica, il compenso degli Amministratori esecutivi è deliberato dal Consiglio di Amministrazione, sentito il parere del Collegio sindacale; sono Amministratori esecutivi il Presidente Vincenzo Manes ed i Vice Presidenti Diva Moriani e Marcello Gallo.

L'articolo 21 dello statuto consente all'Assemblea degli Azionisti di attribuire agli amministratori una indennità fissa.

Il Consiglio di Amministrazione dell'8 giugno 2021 ha deliberato di attribuire al Presidente Vincenzo Manes una remunerazione fissa di Euro 700.000 annui per il periodo dall'8 giugno 2021 fino alla data della assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2023. Ai Vice Presidenti Diva Moriani e Marcello Gallo è stata attribuita una remunerazione fissa di Euro 100.000 annui ciascuno per lo stesso periodo.

Con riferimento all'esercizio 2021, gli Amministratori Esecutivi non hanno maturato alcun compenso variabile.

Dunque, la retribuzione totale erogata nel corso dell'esercizio 2021 agli Amministratori Esecutivi è stata la seguente:

  • al Presidente, Vincenzo Manes: Euro 700.000, unicamente come quota fissa;
  • al Vice Presidente Diva Moriani: Euro 100.000, unicamente come quota fissa;
  • al Vice Presidente Marcello Gallo: Euro 100.000, unicamente come quota fissa.

Per i dettagli di calcolo, si veda la Tabella 1 della presente Sezione II.

Agli stessi, nel corso del 2021, nell'ambito del "Piano di Incentivazione Intek Amministratori Esecutivi 2021-2024" approvato dall'Assemblea ordinaria dell'8 giugno 2021, sono stati attribuiti gratuitamente complessivi n. 25.000.000 Warrant, come segue:

  • n. 11.250.000 Warrant al Presidente Vincenzo Manes;
  • n. 10.000.000 Warrant al Vice Presidente Diva Moriani;
  • n. 3.750.000 Warrant al Vice Presidente Marcello Gallo.

1.1.1.3 Compensi degli Amministratori non esecutivi nell'ambito dei Comitati.

La remunerazione degli Amministratori non esecutivi è integrata in ragione della loro partecipazione ai Comitati esistenti (maggiorazione del 50%).

Il compenso loro attribuito statutariamente insieme agli altri Amministratori, e collegato al positivo risultato dell'esercizio, consente loro di partecipare, seppure in maniera non particolarmente significativa, ai risultati economici della Società.

1.1.2 Compensi dei Dirigenti strategici e di altri Dirigenti.

La Società, allo stato attuale, ha individuato quale altro Dirigente con responsabilità strategiche, il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Giuseppe Mazza, con la precisazione che lo stesso, nel rispetto dell'art. 7 del Codice, non riceve alcun compenso aggiuntivo per tale incarico.

1.1.3 Piani di stock option

Si segnala che al momento è in essere unicamente il "Piano di Incentivazione Intek Amministratori esecutivi 2021-2024" che prevede assegnazione di Warrant.

1.1.4 Il Collegio Sindacale

Il compenso del Presidente del Collegio Sindacale e dei due Sindaci Effettivi è stato determinato su base annuale e per tutta la durata dell'incarico (esercizi 2021-2022-2023), da parte dell'Assemblea degli Azionisti al momento della loro nomina.

Per completezza espositiva, si ricorda che, in merito alla verifica sulla sussistenza del requisito dell'indipendenza dei componenti il Collegio Sindacale, vengono prese in considerazioni le "situazioni sostanziali" dei singoli rapporti tra i Sindaci ed il Gruppo, ovvero l'insieme delle relazioni economiche intercorrenti; al riguardo si rinvia al paragrafo dedicato al Collegio Sindacale nella "Relazione sulla Governance".

1.1.5 Informazioni in caso di cessazione dalla carica di Amministratori

Nel corso dell'esercizio 2021 il Consiglio di Amministrazione in carica ha terminato il proprio mandato per gli esercizi 2019-2021. Nessuna remunerazione legata a tale cessazione è stata riconosciuta dalla Società.

1.1.6 Informazioni relative a deroghe nell'applicazione della Politica 2021-2023 nell'esercizio 2021

Non si sono verificati casi nell'esercizio 2021.

1.1.7 Informazioni relative all'applicazione di meccanismi di correzione ex post delle componenti variabili

Non si sono verificati casi nell'esercizio 2021.

1.1.8 Informazioni ulteriori esercizi 2019, 2020 e 2021

Si forniscono di seguito informazioni ulteriori relative agli esercizi 2019, 2020 e 2021, con riferimento a:

(importi in Euro) Società che redige il bilancio Compensi totali
Amministratore
Esecutivo
Vincenzo
Manes
Diva
Moriani
Marcello
Gallo
Vincenzo
Manes
Diva
Moriani
Marcello
Gallo
Esercizio 2019 736.899 116.500 116.500 1.141.899 551.942 491.200
Esercizio 2020 736.899 116.500 116.500 1.152.241 555.222 541.340
Esercizio 2021 736.899 116.500 307.090 1.144.694 607.856 517.612

a) remunerazione totale degli Amministratori Esecutivi:

b) risultati della Società

Patrimonio netto per azione

Esercizio 2019 1,15
Esercizio 2020 1,17
Esercizio 2021 1,40

c) remunerazione annua lorda media parametrata sui dipendenti a tempo pieno di Intek Group, dei dipendenti diversi dai soggetti la cui remunerazione è indicata nominativamente nella presente Sezione II.

Retribuzione annua lorda

Esercizio 2019 Euro 62.401
Esercizio 2020 Euro 63.674
Esercizio 2021 Euro 62.927

In relazione alla natura e all'attività della Società come parametro di riferimento sono stati utilizzati i dati relativi unicamente ad Intek Group in quanto non vi sono altre società incluse nel perimetro di consolidamento.

1.1.9 Informazioni relative a come sia stato tenuto in considerazione il voto espresso dalla assemblea sulla seconda sezione della Relazione dell'esercizio precedente

Il dibattito assembleare di approvazione della precedente Politica non ha fornito spunti tali da dover essere considerati né sono pervenute alla Società richieste o comunicazioni da parte di azionisti dalla data di assemblea alla data odierna. Qualora ciò si verificasse in futuro, la Società prenderà in considerazione tali elementi nel corso della stesura e della approvazione delle future Politiche di remunerazione.

1.2 Parte seconda – Tabelle

1.2.1 Compensi dei componenti degli organi di amministrazione e controllo ed ai dirigenti con responsabilità strategica

Il dettaglio dei compensi degli degli organi di amministrazione e controllo ed ai dirigenti con responsabilità strategica, relativi all'esercizio 2021, anche in Società controllate, è riportato nella tabella che segue predisposta secondo le disposizioni previste da CONSOB (ovvero lo "Schema 7 bis" – Tabella 1 - di cui all'Allegato 3 A del Regolamento Emittenti).

Compensi corrisposti ai componenti degli organi di amministrazione e controllo ed ai dirigenti con responsabilità strategica

(A) (B) (C) (D) (1) (2) (3) (4) (5) (6) (7) (8)
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(1) Euro 16.500 per compenso fisso deliberato dall'Assemblea, Euro 700.000 per la carica di Presidente di Intek Group SpA Euro 407.795 in qualità di componente del Supervisory Board (Euro 254.795) e del Vorstand (Euro 153.000) di KME SE I benefici non monetari (Euro 20.399) sono corrisposti per la funzione di Presidente di Intek Group SpA (2) Euro 16.500 per compenso fisso deliberato dall'Assemblea, Euro 100.000 per la carica di Vice Presidente di Intek Group SpA Euro 222.151 in qualità di componente del Supervisory Board (Euro 151.151) e del Vorstand (Euro 66.000) di KME SE Euro 6.000 in qualità di componente del Supervisory Board di KME Germany Gmbh e Euro 6.000 in qualità di componente del Supervisory Board di KME Mansfeld Gmbh Euro 5.000 in qualità di componente del consiglio di amministrazione di Culti Milano SpA Euro 250.510 per la carica di dirigente di KME Srl (inclusivi di Euro 519 per rimborsi forfettari) I benefici non monetari (Euro 6.695) sono corrisposti per la funzione di dirigente di KME Srl (3) Euro 16.500 per compenso fisso deliberato dall'Assemblea, Euro 100.000 per la carica di Vice Presidente di Intek Group SpA ed Euro 189.906 come dirigente dal 1 aprile al 31 dicembre 2022 Euro 55.770 come dirigente in I2 Capital Partners SGR SpA dal 1 gennaio al 31 marzo 2021 Euro 35.000 come liquidatore di Isno 3 Srl in liquidazione, Euro 24.658 come Amministratore Delegato di Intek Investimenti SpA ed Euro 11.324 come Presidente di Immobiliare Pictea Srl Euro 49.671 per la carica di componente del Supervisory Board di KME Germany Gmbh I benefici non monetari (Euro 6.428) sono corrisposti per la funzione di dirigente di Intek Group SpA (Euro. 4.821) e fino al 31 marzo 2021 di I2 Capital Partners SGR SpA (Euro 1.607) (4) Euro 7.142 per compenso fisso deliberato dall'Assemblea ed Euro 3.752 per la carica di presidente del Comitato Controllo e Rischi (pro-quota dal 01/01/2021 al 08/06/2021) (5) Euro 16.500 per compenso fisso deliberato dall'Assemblea (6) Euro 16.500 per compenso fisso deliberato dall'Assemblea oltre a gettone di presenza per Euro 600 (7) Euro 16.500 per compenso fisso deliberato dall'Assemblea ed Euro 8.250 per la carica di componente del Comitato Controllo e Rischi (8) Euro 16.500 per compenso fisso deliberato dall'Assemblea ed Euro 4.678 per la carica di componente del Comitato Controllo e Rischi dal 08/06/2021 al 31/12/2021 Euro 106.923 come dirigente di KME Srl, Euro 30.082 per la carica di componente del Supervisory Board di KME SE. Euro 658 per la carica di componente del Supervisory Board di KME SE ed Euro 658 per la carica di componente del Supervisory Board di KME Mansfeld Gmbh I benefici non monetari (Euro 4.703) sono corrisposti per la funzione di dirigente di KME Srl. (9) Euro 9.358 per compenso fisso deliberato dall'Assemblea (pro-quota dal 08/06/2021 al 31/12/2021) (10) Euro 9.358 per compenso fisso deliberato dall'Assemblea (pro-quota dal 08/06/2021 al 31/12/2021) oltre a gettone di presenza per Euro 600 (11) Euro 16.500 per compenso fisso deliberato dall'Assemblea oltre a gettone di presenza per Euro 600 (12) Euro 25.962 per compenso fisso deliberato dall'Assemblea (pro-quota dal 08/06/2021 al 31/12/2021) oltre a gettone di presenza per Euro 600 (13) Euro 20.038 per compenso fisso deliberato dall'Assemblea come Presidente del Collegio Sindacale (dal 01/01/2021 al 08/06/2021) ed Euro 17.946 per compenso fisso deliberato dall'Assemblea come sindaco effettivo (dal 08/06/2021 al 31/12/2021) Euro 23.000 compenso come Presidente del Collegio Sindacale di KME Italy SpA dal 01/01/2021 al 31/12/2021 ed Euro 892 compenso come Presidente del Collegio Sindacale di Natural Capital Italia SpA SB dal 01/12/2021 al 31/12/2021 (14) Euro 31.000 per compenso fisso deliberato dall'Assemblea (15) Euro 13.504 per compenso fisso deliberato dall'Assemblea (pro-quota dal 01/01/2021 al 08/06/2021) (*) Euro 8.250 per Comitato Controllo e Rischi pro quota per la durata in carica

1.2.2 Stock Option

Come già segnalato in precedenza non vi sono in essere strumenti di questo tipo.

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Stock option assegnate ai componenti dell'organo di amministrazione, ai direttori generali e agli altri Dirigenti con responsabilità strategica

1.2.3 Altri piani non monetari diversi dalle stock option

Piani di incentivazione non monetari diversi dalle stock option a favore dei componenti dell'organo di amministrazione, dei direttori generali e degli altri dirigenti con responsabilità strategiche

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97

1.2.4 Piano di incentivazione monetaria

Nella tabella che segue si riporta il piano di incentivazione monetaria nella forma prevista dalla tabella 3 B dello schema n. 7-bis di cui all'Allegato 3 A del Regolamento Emittenti.

Piani di incentivazione monetari a favore dei componenti dell'organo di amministrazione, dei direttori generali e degli altri dirigenti con responsabilità strategiche

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A)
(
B)
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2)
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III)
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- - - - - -

1.2.5 Partecipazioni detenute dai componenti degli organi di amministrazione e controllo e dai Dirigenti con responsabilità strategiche.

Le partecipazioni detenute dai componenti degli organi di amministrazione e controllo e dai Dirigenti con responsabilità strategiche, sono raccolte nella presente Relazione utilizzando lo schema previsto da CONSOB (ovvero lo "Schema 7 ter" – Tabella 1 – di cui all'Allegato 3 A del Regolamento Emittenti).

Partecipazioni detenute dai componenti degli organi di amministrazione e controllo e dai direttori generali

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(*) a seguito adesione a OPS su Azioni di Risparmio

Partecipazioni degli altri Dirigenti con Responsabilità strategiche

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Bilancio separato al 31 dicembre 2021

INTEK Group SpA Sede Legale e Amministrativa: Foro Buonaparte, 44 - 20121 Milano - Italia Capitale sociale Euro 335.069.387,15 i.v. Cod. Fiscale e Reg. Imprese di Milano n° 00931330583 www.itkgroup.it

Prospetto della Situazione Patrimoniale e Finanziaria – Attivo

(in unità di Euro) Rif.
Nota
31-dic-21 31-dic-20
di cui parti
correlate
di cui parti
correlate
Investimenti in partecipazioni e quote di fondi 4.1 637.123.479 620.201.471 564.156.230 547.991.346
Partecipazioni strumentali 4.2 - - 767.723 767.723
Attività finanziarie non correnti 4.3 4.709 4.709 134.058 134.058
Immobili, impianti e macchinari 4.4 3.492.672 - 3.877.831 -
Investimenti immobiliari 4.5 32.289 - 140.104 -
Attività immateriali 4.6 12.033 - 6.637 -
Altre attività non correnti 4.7 2.961 - 2.961 -
Attività per imposte differite 4.21 2.761.882 - 3.037.123 -
Totale Attività non correnti 643.430.025 572.122.667
Attività finanziarie correnti 4.8 26.444.454 1.066.913 26.480.275 1.371.317
Crediti commerciali 4.9 5.039.105 2.051.776 4.534.501 916.823
Altri crediti ed attività correnti 4.10 5.679.530 2.494.704 4.083.033 1.144.943
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 4.11 4.698.297 - 15.286.154 -
Totale Attività correnti 41.861.386 50.383.963
Totale Attività 685.291.411 622.506.630

In applicazione del principio contabile IAS 8, paragrafo 42, alcuni valori di bilancio al 31 dicembre 2020 sono stati rideterminati; per dettagli si rimanda alla nota esplicativa 2.2.

Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio.

Le informazioni sulle operazioni con parti correlate sono contenute nella nota esplicativa 7.11.

Prospetto della Situazione Patrimoniale e Finanziaria – Passivo

(in unità di Euro) Rif.
Nota
31-dic-21 31-dic-20
di cui parti
correlate
di cui parti
correlate
Capitale sociale 335.069.211 - 335.069.010 -
Altre riserve 97.029.465 - 94.389.655 -
Azioni proprie (2.133.266) - (2.011.911) -
Risultati di esercizi precedenti 53.840.132 - 71.141.883 -
Riserva Stock Option 2.591.879 - 2.051.902 -
Utile (perdita) dell'esercizio 65.306.021 - 3.289.422 -
Totale Patrimonio netto 4.12 551.703.442 503.929.961
Benefici ai dipendenti 4.13 417.892 - 232.466 -
Passività per imposte differite 4.21 2.220.870 - 2.057.797 -
Debiti e passività finanziarie non correnti 4.14 2.445.502 2.394.789 3.099.170 2.911.140
Titoli obbligazionari 4.15 92.371.656 - 75.331.877 -
Altre passività non correnti 4.16 113.141 - 721.536 -
Fondi per rischi ed oneri 4.17 290.937 - 290.937 -
Totale Passività non correnti 97.859.998 81.733.783
Debiti e passività finanziarie correnti 4.18 29.676.656 463.530 30.816.705 1.682.359
Debiti verso fornitori 4.19 2.238.515 537.677 1.866.358 547.408
Altre passività correnti 4.20 3.812.800 1.316.035 4.159.823 1.642.466
Totale Passività correnti 35.727.971 36.842.886
Totale Passività e Patrimonio netto 685.291.411 622.506.630

In applicazione del principio contabile IAS 8, paragrafo 42, alcuni valori di bilancio al 31 dicembre 2020 sono stati rideterminati; per dettagli si rimanda alla nota esplicativa 2.2.

Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio.

Le informazioni sulle operazioni con parti correlate sono contenute nella nota esplicativa 7.11.

Prospetto dell'utile (perdita) dell'esercizio e delle altre componenti di conto economico complessivo

(in unità di Euro) Rif.
Nota
2021 2020
di cui parti
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Proventi Netti da Gestione di Partecipazioni 6.1 73.388.243 72.336.450 11.219.270 11.301.586
Commissioni su garanzie prestate 6.2 865.210 865.210 875.883 875.883
Altri proventi 6.3 1.006.925 130.458 779.976 168.513
Costo del lavoro 6.4 (1.866.861) (365.906) (1.517.510) -
Ammortamenti, impairment e svalutazioni 6.5 (657.504) - (660.728) -
Altri costi operativi 6.6 (4.801.989) (1.489.394) (3.755.562) (1.407.638)
Risultato Operativo 67.934.024 6.941.329
Proventi Finanziari 6.7 291.794 202.713 857.211 491.790
Oneri Finanziari 6.7 (4.375.043) (179.559) (4.546.060) (230.527)
Oneri Finanziari Netti (4.083.249) (3.688.849)
Risultato Ante Imposte 63.850.775 3.252.480
Imposte correnti 6.8 1.893.559 - 708.579 -
Imposte differite 6.8 (438.313) - (671.637) -
Totale Imposte sul reddito 1.455.246 36.942
Risultato netto attività continue 65.306.021 3.289.422
Risultato netto attività discontinue - -
Risultato d'esercizio 65.306.021 3.289.422
Altri componenti del conto economico complessivo:
Valutazione benefici definiti a dipendenti (11.825) (4.303)
Imposte su altri componenti del conto
economico complessivo
- -
Componenti che non potranno essere
riclassificate nel risultato d'esercizio
(11.825) (4.303)
Componenti che potranno essere
riclassificate nel risultato d'esercizio
- -
Altri componenti del conto economico complessivo: (11.825) (4.303)
Totale conto economico complessivo dell'esercizio 65.294.196 3.285.119

In applicazione del principio contabile IAS 8, paragrafo 42, alcuni valori di bilancio 2020 sono stati rideterminati; per dettagli si rimanda alla nota esplicativa 2.2.

Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio.

Le informazioni sulle operazioni con parti correlate sono contenute nella nota esplicativa 7.11.

Prospetto delle variazioni di patrimonio netto al 31 dicembre 2020

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Al 31 dicembre 2020 Intek Group deteneva direttamente numero 6.555.260 azioni ordinarie e 11.801 azioni di risparmio tutte prive di valore nominale. Tutte le azioni sono state quindi riclassificate per intero in diminuzione del capitale sociale.

Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio.

Prospetto delle variazioni di patrimonio netto al 31 dicembre 2021

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Al 31 dicembre 2021 Intek Group deteneva direttamente numero 6.937.311 azioni ordinarie prive di valore nominale. Tutte le azioni sono state quindi riclassificate per intero in diminuzione del capitale sociale.

Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio.

Rendiconto finanziario – metodo indiretto

(in migliaia di Euro) 2021 2020
(A) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti inizio anno 15.286 44.639
Risultato ante imposte 63.851 3.252
Ammortamenti immobilizzazioni materiali e immateriali 658 660
Svalutazione/(Rivalutazione) attività finanziarie correnti/non correnti (72.912) (10.902)
Variazione fondi pensione, TFR, stock option 714 (3)
Variazione dei fondi rischi e spese - (235)
(Incrementi) decrementi in partecipazioni di investimento 2 (7.271)
(Incrementi) decrementi in altri investimenti finanziari (268) -
Incrementi (decrementi) debiti finanziari verso correlate (536) 253
(Incrementi) decrementi crediti finanziari verso correlate (311) (3.011)
Dividendi ricevuti - 6.000
(Incrementi)/Decrementi crediti correnti (208) 79
Incrementi/(Decrementi) debiti correnti (613) 598
(B) Cash flow totale da attività operative (9.623) (10.580)
(Incrementi) di attività materiali e immateriali non correnti (363) (155)
Decrementi di attività materiali e immateriali non correnti 193 329
Incrementi/decrementi di altre attività/passività non correnti (609) (330)
(C) Cash flow da attività di investimento (779) (156)
(Acquisto) vendita azioni proprie (128) (192)
Rimborso Obbligazioni e Nuova Emissione - (27.712)
Pagamento interessi su obbligazioni (3.413) (5.085)
Incrementi (decrementi) debiti finanziari correnti e non correnti 3.355 4.820
(Incrementi) decrementi crediti finanziari correnti e non correnti - 9.552
(D) Cash flow da attività di finanziamento (186) (18.617)
(E) Variazione disponibilità liquide e mezzi equivalenti (B) + (C) + (D) (10.588) (29.353)
(F) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti di fine
periodo
(A) + (E) 4.698 15.286

Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio.

Note esplicative

1. Informazioni generali

Intek Group è una holding di interessi diversificati, la cui attività è indirizzata alla gestione dei beni e delle partecipazioni in portafoglio, orientata da un'ottica imprenditoriale dinamica focalizzata sulla generazione di cassa e sull'accrescimento del valore nel tempo degli investimenti, anche attraverso cessioni funzionali alle strategie di sviluppo.

Intek Group è una Società per Azioni iscritta in Italia presso il registro delle imprese di Milano con il numero 00931330583 ed i suoi titoli sono quotati presso il mercato Euronext Milan organizzato e gestito da Borsa Italiana SpA.

Il progetto di bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2021 (il "Bilancio") è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 31 marzo 2022.

Intek Group, pur essendo controllata da Quattroduedue Holding B.V., attraverso la controllata totalitaria Quattroduedue SpA, non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento, così come prevista dagli artt. 2497 e ss. del Codice Civile nonché dell'art. 37 del Regolamento Mercati, in quanto:

  • è provvista di una autonoma capacità negoziale nei rapporti con la clientela ed i fornitori;
  • non ha in essere con la controllante o altra società facente capo ad essa alcun rapporto di tesoreria accentrata.

2. Criteri contabili adottati

2.1. Valutazione sulla qualifica di entità di investimento

Intek Group ritiene di soddisfare le caratteristiche previste dai paragrafi 27 e 28 dell'IFRS 10 per la qualifica di entità di investimento.

Il paragrafo 27 dell'IFRS 10 richiede che la società:

  • a) ottenga fondi da uno o più investitori al fine di fornire loro servizi di gestione degli investimenti;
  • b) si impegni nei confronti dei propri investitori a perseguire la finalità commerciale di investire i fondi esclusivamente per ottenere rendimenti dalla rivalutazione del capitale, dai proventi dell'investimento o da entrambi; e
  • c) calcoli e valuti i rendimenti della quasi totalità degli investimenti in base al fair value.

Le caratteristiche tipiche delle entità di investimento previste dal paragrafo 28 dell'IFRS 10 sono le seguenti:

  • a) ha più di un investimento;
  • b) ha più di un investitore;
  • c) ha investitori che non sono parti correlate della entità; e
  • d) ha interessenze partecipative in forma di capitale o interessenze similari.

Il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2021 è stato pertanto redatto applicando i principi contabili relativi alle entità di investimento e quindi misurando a fair value gli investimenti in società controllate non strumentali.

Si precisa che l'attività svolta dalla Società non è riconducibile nell'ambito di applicazione delle normative in tema di gestione collettiva del risparmio. Al riguardo si specifica che anche i principi contabili delle entità di investimento adottati non costituiscono comunque un elemento rilevante per qualificare Intek Group quale ente di gestione collettiva del risparmio e quindi non è necessaria, ai fini della loro applicazione, l'iscrizione della Società nell'albo previsto dall'art. 20 del D. Lgs. 58/98.

2.2. Criteri di redazione

Il bilancio separato al 31 dicembre 2021 è stato redatto ai sensi dell'art. 154 ter del D. Lgs. 58/1998 ed è conforme agli International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. n. 38/2005 qualora applicabili.

Il bilancio separato è costituito dal prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, dal prospetto dell'utile (perdita) dell'esercizio e delle altre componenti di conto economico complessivo, dal rendiconto finanziario, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, nonché dalle relative note esplicative. I prospetti contabili e le note illustrative al bilancio presentano, oltre agli importi relativi al periodo di riferimento, anche i corrispondenti dati di raffronto riferiti al bilancio al 31 dicembre 2020. Non si sono avute modifiche nella forma dei prospetti rispetto a quelli precedentemente presentati.

Conformemente alla Direttiva 2004/109/CE (la "Direttiva Transparency") modificata dalla Direttiva 2013/50/UE e al Regolamento Delegato (UE) 2019/815 (il "Regolamento ESEF"), già richiamati nei Criteri di redazione del Bilancio consolidato, sebbene la marcatura secondo il linguaggio iXBRL sia prevista esclusivamente per i prospetti contabili consolidati, il presente bilancio d'esercizio di Intek Group S.p.A. è elaborato utilizzando il formato XHTML.

I depositi dell'intero documento, presso le sedi e le istituzioni competenti, sono effettuati ai sensi di legge.

Rideterminazione degli importi comparativi relativi al 2020

Si evidenzia che la Società ha rideterminato alcuni importi comparativi per l'esercizio 2020.

Nel bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2020, nella valutazione della voce "Investimenti in partecipazioni e quote di fondi", la Società aveva applicato una versione aggiornata della propria "Policy per le modalità di determinazione del fair value" che includeva la definizione di un intervallo percentuale all'interno del quale gli scostamenti di fair value rispetto al valore di carico erano reputati non significativi e pertanto non davano luogo a modifiche del valore di carico in precedenza rilevato. Nell'introduzione di tale intervallo, era stato fatto riferimento ai principi generali di significatività dell'informativa finanziaria, ritenendo che variazioni del valore delle partecipazioni nell'ambito della soglia individuata non fossero rilevanti per l'utilizzatore del bilancio.

Per effetto del suddetto aggiornamento, nel bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2020, con riferimento alla determinazione del fair value delle proprie partecipazioni in titoli non quotati detenute per finalità di investimento, erano, pertanto, stati considerati non significativi - e di conseguenza non erano state apportate modifiche del valore di carico delle partecipazioni - gli scostamenti in valore assoluto non superiori all'1,5% tra il risultato del processo valutativo e il valore di carico ante-valutazione.

Consob, nell'ambito della propria attività di vigilanza, ha ritenuto che la suddetta soglia di significatività del fair value pari all'1,5% applicabile alle valutazioni annuali (nonché quella del 10% applicabile alle situazioni infra-annuali)comportasse l'introduzione di elementi di arbitrarietà nella determinazione del fair value, con conseguente non conformità al principio contabile internazionale IFRS 13 "Valutazione del fair value", il quale non prevede l'applicazione di fattori correttivi una volta determinato il fair value in applicazione delle metodologie previste e disciplinate dal medesimo principio contabile né nelle regole previste dall'IFRS 9.

A fronte di quanto rilevato dalla Consob con riferimento a quanto applicabile ai bilanci annuali, la Società ha proceduto all'aggiornamento della "Policy per le modalità di determinazione del fair value" eliminando la soglia di significatività dell'1,5%; pertanto, per considerarne retroattivamente gli effetti, ha rideterminato, ai sensi dello IAS 8 paragrafo 42, lettera a), alcuni importi relativi all'esercizio 2020.

La rideterminazione degli importi riferiti alla data del 31 dicembre 2020 ha comportato una riduzione:

di Euro 3.289 migliaia per la voce dell'attivo "Investimenti in partecipazioni e quote di fondi" e di Euro 39 migliaia per la voce del passivo "Passività per imposte differite";

di Euro 3.289 migliaia per la voce del conto economico "Proventi netti da gestione di partecipazioni" e di Euro 39 migliaia dei costi rilevati nella voce "Imposte differite".

A fronte di tali modifiche, il patrimonio netto ed il risultato d'esercizio al 31 dicembre 2020 risultano inferiori di Euro 3.250 migliaia rispetto ai valori originariamente pubblicati; gli effetti possono così essere dettagliati:

Prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria - attivo
(in unità di Euro) 31/12/2020
Importi
rideterminati
31/12/2020
Importi
originari
Investimenti in partecipazioni e quote di fondi 564.156.230 567.445.546
Totale Attività non correnti 572.122.667 575.411.983
Totale Attività correnti 50.383.963 50.383.963
Totale Attività 622.506.630 625.795.946
Prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria - passivo
(in unità di Euro) 31/12/2020
Importi
rideterminati
31/12/2020
Importi
originari
Utile (perdita) dell'esercizio 3.289.422 6.539.266
Totale Patrimonio netto 503.929.961 507.179.805
Passività per imposte differite 2.057.797 2.097.269
Totale Passività non correnti 81.733.783 81.773.255
Totale Passività correnti 36.842.886 36.842.886
Totale Passività e Patrimonio netto 622.506.630 625.795.946
Prospetto dell'utile (perdita) d'esercizio e delle altre componenti di conto economico complessivo
(in unità di Euro) 2020
Importi
rideterminati
2020
Importi
originari
Proventi Netti da Gestione di Partecipazioni 11.219.270 14.508.586
Risultato Operativo 6.941.329 10.230.645
Risultato Ante Imposte 3.252.480 6.541.796
Imposte differite (671.637) (711.109)
Totale Imposte sul reddito 36.942 (2.530)
Risultato netto attività continue 3.289.422 6.539.266
Risultato d'esercizio 3.289.422 6.539.266
Totale conto economico complessivo dell'esercizio 3.285.119 6.534.963

Stante quanto sopra esposto in merito ai saldi comparativi relativi al 2020, nel presente Bilancio sono riportati gli importi rideterminati.

***

Il prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria è predisposto classificando distintamente attività correnti e non correnti e passività correnti e non correnti.

La Società ha optato per la presentazione di un unico prospetto dell'utile (perdita) dell'esercizio e delle altre componenti di conto economico complessivo in cui sono presentate per natura le voci di ricavo e costo rilevate nell'esercizio, ivi compresi gli oneri finanziari e gli oneri tributari. È data evidenza nella sezione delle "Altre componenti di conto economico complessivo", degli elementi che, su specifica indicazione di singoli IFRS, sono rilevati al di fuori dell'utile (perdita) dell'esercizio corrente. Tali elementi sono suddivisi in due categorie:

  • quelli che non saranno successivamente riclassificati nell'utile (perdita) d'esercizio;
  • quelli che saranno successivamente riclassificati nell'utile (perdita) d'esercizio, quando saranno soddisfatte determinate condizioni.

Il metodo utilizzato per la presentazione dei flussi finanziari all'interno del rendiconto finanziario è quello indiretto, secondo il quale il risultato d'esercizio è rettificato per gli effetti:

  • delle variazioni di crediti e debiti generati dall'attività operativa;
  • delle operazioni di natura non monetaria;
  • di tutti gli altri elementi i cui effetti monetari sono flussi finanziari dell'attività di investimento o finanziaria.

Il presente Bilancio è, inoltre, redatto nel presupposto della continuità aziendale, secondo quanto previsto dal principio contabile IAS 1, non sussistendo dubbi o incertezze circa la capacità della Società di proseguire la propria attività e di continuare ad operare come un'entità in funzionamento per il prevedibile futuro.

Nella redazione del presente Bilancio gli Amministratori hanno tenuto conto del principio della competenza, della comprensibilità, significatività, rilevanza, attendibilità, neutralità, prudenza e comparabilità ed hanno applicato i medesimi principi adottati nella redazione del bilancio al 31 dicembre 2020, fatta eccezione per i principi contabili entrati in vigore al 1° gennaio 2021.

Il dettaglio dei principi contabili, emendamenti e interpretazioni di nuova applicazione per la Società, la cui applicazione non ha comportato effetti sul patrimonio netto e sul risultato dell'esercizio, è il seguente:

  • In data 28 maggio 2020 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Covid-19 Related Rent Concessions (Amendment to IFRS 16)". Il documento prevede per i locatari la facoltà di contabilizzare le riduzioni dei canoni connesse al Covid-19 senza dover valutare, tramite l'analisi dei contratti, se è rispettata la definizione di lease modification dell'IFRS 16. Pertanto i locatari che applicano tale facoltà potranno contabilizzare gli effetti delle riduzioni dei canoni di affitto direttamente a conto economico alla data di efficacia della riduzione. L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio della Società.
  • In data 25 giugno 2020 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Extension of the Temporary Exemption from Applying IFRS 9 (Amendments to IFRS 4)". Le modifiche permettono di estendere l'esenzione temporanea dall'applicazione IFRS 9 fino al 1° gennaio 2023 per le compagnie assicurative. L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio sul bilancio della Società.
  • In data 27 agosto 2020 lo IASB ha pubblicato, alla luce della riforma sui tassi di interesse interbancari quale l'IBOR, il documento "Interest Rate Benchmark Reform - Phase 2" che contiene emendamenti ai seguenti standard:
    • IFRS 9 Financial Instruments;
    • IAS 39 Financial Instruments: Recognition and Measurement;
    • IFRS 7 Financial Instruments: Disclosures;

  • IFRS 4 Insurance Contracts; e
  • IFRS 16 Leases.

Tutte le modifiche sono entrate in vigore il 1° gennaio 2021. L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio della Società.

La Società non ha ancora applicato quei principi contabili, elencati successivamente al paragrafo 2.21, che, seppure già emanati dallo IASB, hanno data di decorrenza successiva a quella di riferimento del presente bilancio o non hanno ancora completato il processo di omologazione da parte dell'Unione Europea.

Gli accadimenti e le operazioni aziendali sono rilevati e rappresentati in conformità alla loro sostanza e realtà economica e non solamente secondo la loro forma legale.

Apposite note esplicative presenti nella Relazione sull'andamento della gestione illustrano contenuto e significato degli indicatori alternativi di performance, se utilizzati, non previsti dagli IFRS, in linea con la raccomandazione del CESR 05 – 178b pubblicata il 3 novembre 2005.

Il presente bilancio è espresso in Euro, moneta funzionale della Società. Il prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria e quello dell'utile (perdita) dell'esercizio e delle altre componenti di conto economico complessivo sono predisposti in unità di Euro mentre il prospetto delle variazioni di patrimonio netto ed il rendiconto finanziario in migliaia di Euro. I dati delle note esplicative, se non diversamente indicato, sono espressi in migliaia di Euro.

Inoltre, nel contesto conseguente l'epidemia da Covid-19 nonché del conflitto in corso tra Russia e Ucraina, nella redazione del Bilancio si è tenuto conto dei documenti di tipo interpretativo e di supporto all'applicazione dei principi contabili emanati dagli organismi regolamentari internazionali e di vigilanza italiani e dagli standard setter (Richiami di attenzione di Consob e public statement emanati dall'ESMA).

L'ammontare dell'"Indebitamento finanziario", con il dettaglio delle principali componenti, è indicato nel relativo prospetto riportato nella Relazione sull'andamento della gestione. Tale prospetto è conforme agli orientamenti ESMA pubblicati il 4 marzo 2021 nonché alle indicazioni della Consob come recepito nel relativo Richiamo di attenzione del 29 aprile 2021 coerentemente al quale sono stati riclassificati anche i dati al 31 dicembre 2020.

2.3. Investimenti in partecipazioni e quote di fondi

La voce comprende gli investimenti, anche di controllo, in partecipazioni effettuati per ottenere rendimenti dalla rivalutazione del capitale, dai proventi dell'investimento o da entrambi. Sono comprese in questa voce anche le eventuali quote di fondi di investimento.

Queste attività sono valutate al fair value con imputazione degli effetti a conto economico.

Misurazione del fair value

Il fair value iniziale è determinato per mezzo del prezzo di transazione, pari quindi al corrispettivo pagato.

Successivamente, e ad ogni data di bilancio, il fair value degli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo si basa sui prezzi di mercato. I prezzi di mercato utilizzati per i derivati sono i bid price, mentre per le passività finanziarie sono gli ask price.

Il fair value di strumenti che non sono quotati in un mercato attivo è determinato utilizzando tecniche di valutazione basate su una serie di metodi ed assunzioni legate a condizioni di mercato alla data di bilancio. Le tecniche di valutazione utilizzate sono il metodo basato sui flussi di cassa (discounted cash flows), il metodo dei multipli di mercato o di transazioni, il metodo del costo ed il metodo patrimoniale.

Le tecniche di valutazione basate sul discounted cash flows, generalmente consistono nella determinazione di una stima dei flussi di cassa futuri attesi lungo la vita dello strumento. Il modello richiede la stima dei flussi di cassa e l'adozione di parametri di mercato per lo sconto: il tasso o il margine di sconto riflette lo spread di credito e/o di finanziamento richiesti dal mercato per strumenti con profili di rischio e di liquidità simili, al fine di definire un "valore attualizzato".

Il metodo dei multipli di mercato consiste nello stimare il valore corrente teorico considerando le indicazioni espresse dal mercato relativamente ad un campione di società quotate aventi un profilo di business assimilabile all'azienda da valutare. Il metodo dei multipli delle transazioni comparabili consiste nel riconoscere all'azienda un valore pari ai prezzi fatti in transazioni recenti, aventi per oggetto aziende similari operanti nello stesso settore di quella da valutare.

Il metodo patrimoniale si basa sulle situazioni patrimoniali rettificando tutte le voci dell'attivo e del passivo sulla base del loro fair value.

2.4. Partecipazioni strumentali

Tutte le partecipazioni strumentali in controllate, collegate e joint venture sono valutate al costo rettificato per perdite durevoli di valore.

2.5. Attività e passività finanziarie - Determinazione della perdita durevole di valore (impairment)

Tutte le attività e le passività finanziarie, ad eccezione delle "Attività e passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico", sono soggette a verifica per riduzione di valore.

Un'attività finanziaria ha subito una perdita di valore se vi è qualche obiettiva evidenza che uno o più eventi hanno avuto un effetto negativo sui flussi finanziari stimati attesi di quell'attività.

Una perdita di valore di un'attività finanziaria valutata al costo ammortizzato corrisponde alla differenza fra il valore contabile e il valore attuale dei flussi finanziari stimati attesi attualizzati al tasso di interesse effettivo originale. La perdita di valore di un'attività finanziaria disponibile per la vendita è calcolata sulla base del fair value di detta attività.

Tutte le perdite di valore sono rilevate a conto economico. L'eventuale perdita accumulata di un'attività finanziaria disponibile per la vendita rilevata precedentemente a patrimonio netto, laddove sussistono evidenze obiettive di aver superato le soglie di significatività e di durevolezza, viene trasferita a conto economico anche se l'attività finanziaria non è stata eliminata.

Le perdite di valore vengono ripristinate se il successivo incremento del valore può essere oggettivamente collegato ad un evento che si è verificato successivamente alla riduzione del valore.

2.6. Altre attività finanziarie

Le attività e le passività finanziarie non derivate, con l'eccezione degli strumenti finanziari rappresentativi di capitale, con pagamenti fissi o determinabili, non quotate in un mercato attivo e non appartenenti alle precedenti categorie, sono classificate come "finanziamenti e crediti" e sono valutate al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo. Per i finanziamenti e crediti correnti e in generale per tutti i crediti e debiti commerciali a breve termine per i quali la componente temporale ha scarsa rilevanza si presume che il costo ammortizzato coincida con il valore contabile.

2.7. Immobili, impianti e macchinari

Investimenti in beni strumentali di proprietà

Gli immobili, impianti e macchinari sono iscritti al costo d'acquisizione o di produzione, comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione e sono esposti al netto dei relativi ammortamenti e di eventuali perdite di valore determinate secondo le modalità descritte in seguito. Se un elemento di immobili, impianti e macchinari è composto da vari componenti aventi vite utili differenti, tali componenti sono contabilizzati separatamente.

Gli immobili, impianti e macchinari sono valutati al costo, al netto degli ammortamenti e delle perdite durevoli di valore accumulate.

Gli ammortamenti sono contabilizzati a partire dal mese in cui il cespite è disponibile per l'uso, oppure è potenzialmente in grado di fornire i benefici economici ad esso associati. Sono imputati su base mensile a quote costanti fino ad esaurimento della vita utile, oppure, per le dismissioni, fino all'ultimo mese di utilizzo.

La vita utile è costantemente verificata tenendo in considerazione eventuali cambiamenti nell'intensità di utilizzo dei beni ed eventuali cambiamenti ai piani d'ammortamento sono apportati con applicazione prospettica.

Gli ammortamenti sono calcolati in base alle seguenti vite utili:

Impianti e macchinari da 10 a 40 anni
Altri beni da 4 a 10 anni

Immobilizzazioni in leasing

Un contratto, o parte di esso, è classificato come leasing se, in cambio di un corrispettivo, conferisce il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività specificata per un periodo di tempo, quindi, se lungo tutto il periodo di utilizzo del bene si godrà di entrambi i seguenti diritti:

  • il diritto di ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici derivanti dall'utilizzo dell'attività; e
  • il diritto di decidere sull'utilizzo dell'attività.

In caso di modifica dei termini e delle condizioni del contratto si procede ad una nuova valutazione per determinare se il contratto è o contiene un leasing.

La Società non applica le presenti regole:

  • ai leasing di attività immateriali;
  • ai leasing a breve termine (durata minore o uguale a 12 mesi);
  • ai leasing in cui l'attività sottostante sia di modesto valore (attività il cui valore unitario è minore o uguale a Euro 5.000).

Una volta verificato se un contratto si configuri quale leasing, alla data di decorrenza del contratto vengono rilevate l'attività consistente nel diritto di utilizzo e la passività del leasing.

La valutazione iniziale dell'attività consistente nel diritto di utilizzo avviene al costo che comprende:

  • l'importo della valutazione iniziale della passività del leasing;
  • i pagamenti dovuti per il leasing effettuati alla data o prima della data di decorrenza al netto degli incentivi al leasing ricevuti;
  • i costi iniziali diretti sostenuti dal locatario; e
  • la stima dei costi che si dovranno sostenere per lo smantellamento e la rimozione dell'attività sottostante e per il ripristino del sito in cui è ubicata o per il ripristino dell'attività sottostante nelle condizioni previste dai termini e dalle condizioni del leasing.

La valutazione iniziale della passività del leasing avviene al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non versati a tale data. I pagamenti dovuti per il leasing sono attualizzati utilizzando il tasso di finanziamento ritenuto maggiormente rappresentativo del costo del denaro.

La contabilizzazione come leasing avviene per ogni componente di leasing separandola dalle componenti non di leasing.

La durata del leasing è determinata come il periodo non annullabile del leasing, a cui vanno aggiunti entrambi i seguenti periodi:

  • periodi coperti da un'opzione di proroga del leasing, se si ha la ragionevole certezza di esercitare l'opzione; e
  • periodi coperti dall'opzione di risoluzione del leasing, se si ha la ragionevole certezza di non esercitare l'opzione.

In caso di cambiamento del periodo non annullabile del leasing, si provvede alla rideterminazione della durata del leasing.

Dopo la data di iscrizione iniziale, la valutazione dell'attività avviene applicando il modello del costo. Le attività consistenti nel diritto di utilizzo sono ammortizzate dalla data di decorrenza del contratto sino al termine della durata del leasing.

Dopo la data di decorrenza la passività del leasing è valutata:

  • aumentando il valore contabile per tener conto degli interessi sulla passività del leasing;
  • diminuendo il valore contabile per tener conto dei pagamenti effettuati per il leasing;
  • rideterminando il valore contabile per tener conto di eventuali nuove valutazioni o modifiche del leasing o della revisione dei pagamenti dovuti per il leasing.

Gli interessi sulla passività del leasing e i pagamenti variabili dovuti per il leasing, non inclusi nella valutazione della passività del leasing, sono rilevati a conto economico nell'esercizio in cui si verifica l'evento o la circostanza che fa scattare i pagamenti.

In bilancio le attività consistenti nel diritto di utilizzo sono esposte separatamente dalle altre attività, le passività del leasing separatamente dalle altre passività finanziarie, gli interessi passivi sulla passività del leasing sono rilevati come oneri finanziari e separatamente dalla quota di ammortamento dell'attività consistente nel diritto di utilizzo.

Perdite di valore durevoli

In presenza di indicatori specifici di perdite di valore durevoli, immobili, impianti e macchinari sono soggetti ad una verifica di perdita di valore ("impairment test"). La verifica consiste nella stima del valore recuperabile dell'attività, definito come il maggiore fra il prezzo netto di vendita e il suo valore d'uso, e nel confronto con il relativo valore netto contabile. Il valore recuperabile è il maggiore tra il valore d'uso e il suo fair value dedotti i costi di vendita. Per determinare il valore d'uso i flussi finanziari attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto, al lordo delle imposte, che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività. Se il valore recuperabile è inferiore al valore contabile, quest'ultimo viene ridotto al valore recuperabile; tale riduzione viene imputata a conto economico ovvero a riserva di rivalutazione che sia stata precedentemente costituita in sede di rivalutazione dell'attività interessata. Successive ed eventuali rivalutazioni seguono il percorso inverso. Per le informazioni relative all'impairment test si rinvia a quanto indicato nel paragrafo "Attività e passività finanziarie".

2.8. Investimenti immobiliari

Si tratta di terreni e fabbricati posseduti al fine di percepire canoni di locazione o per l'apprezzamento del capitale investito o per entrambe le motivazioni. Dette attività sono valutate al fair value e quindi non sono sistematicamente ammortizzate.

2.9. Attività immateriali

(a) Avviamento

L'avviamento si riferisce alla differenza fra il costo di acquisizione di un business ed il valore corrente di attività, passività e passività potenziali del business alla data di acquisizione. L'avviamento e le altre attività immateriali aventi vita utile indefinita non sono oggetto di ammortamento; la recuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata annualmente e comunque quando si verificano eventi che facciano presupporre una riduzione di valore. Le eventuali svalutazioni non sono oggetto di ripristini di valore.

(b) Altre attività immateriali a vita utile definita

Riguardano le attività prive di consistenza fisica, identificabili, controllate dall'impresa e in grado di produrre benefici economici futuri.

Le attività immateriali sono ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile intesa come la stima del periodo in cui le attività sono utilizzate dall'impresa, in genere in un arco temporale fra i 3 e i 5 anni. Il loro valore residuo al termine della vita utile è ipotizzato uguale a zero.

Dette attività sono inoltre espresse al netto di eventuali svalutazioni per riduzioni durevoli di valore adottando i medesimi criteri indicati per la voce "Immobili, impianti e macchinari".

2.10. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Comprendono la cassa, i depositi a vista e gli investimenti finanziari a breve termine ad alta liquidità che sono prontamente convertibili in valori di cassa noti e che sono soggetti ad un rischio irrilevante di variazione di valore (IAS 7 paragrafo 7).

2.11. Patrimonio netto

Il capitale sociale è costituito da azioni ordinarie e da azioni di risparmio, tutte prive di valore nominale, sottoscritte e versate alla data di riferimento del presente bilancio, ridotto eventualmente dei crediti verso soci per decimi ancora da versare. Il valore delle azioni proprie riacquistate, secondo quanto previsto dallo IAS 32, è esposto in diminuzione del capitale emesso. Tale rappresentazione è data però unicamente nelle note esplicative, mentre nei prospetti il costo storico delle azioni proprie possedute figura distintamente con segno negativo a riduzione del patrimonio netto.

I costi per operazioni sul patrimonio netto sono imputati direttamente a riduzione delle riserve.

2.12. Crediti e debiti

I crediti e i debiti sono rilevati al costo ammortizzato. Quando l'effetto dell'attualizzazione risulta irrilevante, come per i crediti e i debiti commerciali a breve termine, l'iscrizione avviene al loro valore nominale.

2.13. Imposte correnti e differite

L'onere fiscale dell'esercizio comprende l'onere fiscale corrente e l'onere fiscale differito. Le imposte sul reddito sono rilevate a conto economico, fatta eccezione per quelle relative a operazioni rilevate direttamente nel patrimonio netto che sono contabilizzate nello stesso.

L'onere fiscale corrente rappresenta la stima dell'importo delle imposte sul reddito dovute calcolate sul reddito imponibile dell'esercizio, determinato applicando le aliquote fiscali vigenti o quelle sostanzialmente in vigore alla data di chiusura dell'esercizio. Le imposte differite sono stanziate secondo il metodo patrimoniale, calcolando le differenze temporanee tra i valori contabili delle attività e delle passività iscritti in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali. Le imposte differite non sono stanziate per le seguenti differenze temporanee: rilevazione iniziale di attività o passività in un'operazione diversa dall'aggregazione aziendale che non influenza né l'utile (o perdita) contabile né il reddito imponibile (o perdita fiscale), nonché per le differenze relative a investimenti in società controllate e a controllo congiunto nella misura in cui è probabile che, nel prevedibile futuro, la differenza temporanea non si riverserà. Inoltre, la Società non rileva le passività fiscali differite derivanti dalla rilevazione iniziale dell'avviamento. Le attività e le passività per imposte differite sono valutate utilizzando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili nell'esercizio in cui sarà realizzata l'attività o sarà estinta la passività a cui si riferiscono, sulla base delle aliquote fiscali stabilite da provvedimenti in vigore o sostanzialmente in vigore alla data di chiusura dell'esercizio. Le attività e le passività per imposte differite sono compensate in presenza di un diritto legalmente esercitabile di compensare le attività fiscali correnti con le passività fiscali correnti e se le attività e le passività per imposte differite sono relative a imposte sul reddito applicate dalla medesima autorità fiscale sullo stesso soggetto passivo d'imposta o soggetti passivi d'imposta diversi che intendono regolare le passività e le attività fiscali correnti su base netta, o realizzare le attività e regolare le passività contemporaneamente.

Le attività per imposte differite sono rilevate nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere utilizzate tali attività. Il valore delle attività per imposte differite viene rivisto ad ogni data di chiusura dell'esercizio e viene ridotto nella misura in cui non è più probabile che il relativo beneficio fiscale sia realizzabile.

2.14. Benefici ai dipendenti

I benefici successivi al rapporto di lavoro sono definiti sulla base di programmi che in funzione delle loro caratteristiche sono distinti in programmi a "contributi definiti" e programmi a "benefici definiti". Nei programmi a contributi definiti l'obbligazione dell'impresa, limitata al versamento dei contributi a un'entità giuridicamente distinta (può essere anche lo Stato o un patrimonio), è costituita dai contributi dovuti alla data

di riferimento del bilancio. La passività relativa ai programmi a benefici definiti, come il trattamento di fine rapporto definito dall'art. 2120 C.C., al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata sulla base di ipotesi attuariali ed è rilevata per competenza coerentemente al periodo lavorativo necessario all'ottenimento dei benefici. Gli utili e le perdite attuariali relative ai programmi a benefici definiti derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali o da modifiche delle condizioni dei piani sono immediatamente rilevati tra le componenti di conto economico complessivo.

Le valutazioni dei programmi a benefici definiti sono eseguite da attuari indipendenti.

2.15. Fondi rischi ed oneri

I fondi per rischi ed oneri sono passività con scadenza o ammontare incerti. Tali fondi sono rilevati solo

se:

  • la Società ha un'obbligazione in corso (legale o implicita) quale risultato di un evento passato;
  • è probabile che per adempiere all'obbligazione si renderà necessario l'impiego di risorse atte a produrre benefici economici;
  • può essere fatta una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione.

Gli importi accantonati sono quindi le migliori stime dell'onere necessario per estinguere l'obbligazione o per trasferirla a terzi alla data di riferimento del bilancio. Laddove l'effetto del valore attuale del denaro è un aspetto rilevante, l'importo di un accantonamento è rappresentato dal valore attuale degli oneri che si suppone saranno necessari per estinguere l'obbligazione.

2.16. Riconoscimento dei ricavi

Il riconoscimento dei ricavi avviene attraverso le seguenti fasi:

  • identificazione del contratto (o dei contratti) con il cliente;
  • individuazione delle obbligazioni di fare (o "performance obligations");
  • determinazione del prezzo della transazione: il prezzo della transazione è l'importo del corrispettivo a cui si ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento al cliente dei servizi promessi;
  • ripartizione del prezzo dell'operazione tra le "performance obligations" del contratto;
  • riconoscimento del ricavo nel momento del soddisfacimento della "performance obligation".

Specificatamente i ricavi possono essere riconosciuti:

  • in un momento preciso, quando è adempiuta l'obbligazione di fare trasferendo al cliente il bene o servizio promesso ("at a point in time"), o
  • nel corso del tempo, mano a mano che è adempiuta l'obbligazione di fare, trasferendo al cliente il bene o servizio promesso ("over time").

2.17. Dividendi

I dividendi da distribuire sono riconosciuti come passività solo nel periodo nel quale gli stessi sono stati deliberati dall'Assemblea degli Azionisti. I dividendi da percepire sono rilevati soltanto quando è stabilito il diritto a ricevere il pagamento.

2.18. Attività non correnti detenute per la vendita (IFRS 5)

Sono classificate in questa categoria le attività non correnti quando è previsto che il loro valore contabile sarà recuperato principalmente con un'operazione di vendita anziché con il loro uso continuativo. L'operazione di vendita deve essere altamente probabile, con una realizzazione prevista all'interno dei dodici mesi. Le perdite per riduzione di valore derivanti dalla classificazione iniziale o dalle valutazioni successive sono rilevate nel conto economico dell'esercizio.

2.19. Utile (perdita) per azione

Ai sensi dello IAS 33 paragrafo 4 tale informativa viene presentata soltanto sulla base dei dati consolidati.

2.20. Uso delle stime

La redazione del bilancio separato e delle relative note in applicazione agli IFRS richiede da parte degli Amministratori l'effettuazione di stime e di assunzioni che influenzino i valori delle attività e delle passività di bilancio. Le stime sono state utilizzate principalmente per la determinazione: del fair value degli investimenti in partecipazioni e fondi, degli investimenti immobiliari, della vita utile delle immobilizzazioni e del relativo valore recuperabile, degli accantonamenti per rischi su crediti, delle eventuali perdite durevoli di valore, dei costi connessi ai benefici ai dipendenti, della stima del carico di imposta corrente e differito, della stima delle attività immateriali a vita indefinita e degli accantonamenti e fondi.

Tali stime ed assunzioni saranno riviste periodicamente ed eventuali effetti saranno riflessi immediatamente a conto economico. Alla data di riferimento del presente bilancio gli Amministratori ritengono, comunque, che le stime e le assunzioni utilizzate riflettano la migliore valutazione possibile date le informazioni disponibili. Gli Amministratori ritengono inoltre che le stime e le assunzioni adottate non comportino rettifiche materiali ai valori contabili delle attività e passività.

2.21. Principi contabili non ancora applicati

I seguenti principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS omologati dall'Unione Europea, non ancora obbligatoriamente applicabili non sono stati adottati in via anticipata dalla Società al 31 dicembre 2021:

  • In data 18 maggio 2017 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 17 Insurance Contracts che è destinato a sostituire il principio IFRS 4 – Insurance Contracts. L'obiettivo del nuovo principio è quello di garantire che un'entità fornisca informazioni pertinenti che rappresentano fedelmente i diritti e gli obblighi derivanti dai contratti assicurativi emessi. Lo IASB ha sviluppato lo standard per eliminare incongruenze e debolezze delle politiche contabili esistenti, fornendo un quadro unico principle-based per tenere conto di tutti i tipi di contratti di assicurazione, inclusi i contratti di riassicurazione che un assicuratore detiene. Il principio non risulta applicabile all'attività della Società.
  • In data 14 maggio 2020 lo IASB ha pubblicato i seguenti emendamenti denominati:
    • Amendments to IFRS 3 Business Combinations: le modifiche hanno lo scopo di aggiornare il riferimento presente nell'IFRS 3 al Conceptual Framework nella versione rivista, senza che ciò comporti modifiche alle disposizioni del principio IFRS 3.
    • Amendments to IAS 16 Property, Plant and Equipment: le modifiche hanno lo scopo di non consentire di dedurre dal costo delle attività materiali l'importo ricevuto dalla vendita di beni prodotti nella fase di test dell'attività stessa. Tali ricavi di vendita e i relativi costi saranno pertanto rilevati nel conto economico.
    • Amendments to IAS 37 Provisions, Contingent Liabilities and Contingent Assets: l'emendamento chiarisce che nella stima sull'eventuale onerosità di un contratto si devono considerare tutti i costi direttamente imputabili al contratto. Di conseguenza, la valutazione sull'eventuale onerosità di un contratto include non solo i costi incrementali (come ad esempio, il costo del materiale diretto impiegato nella lavorazione), ma anche tutti i costi che l'impresa non può evitare in quanto ha stipulato il contratto (come ad esempio, la quota del costo del personale e dell'ammortamento dei macchinari impiegati per l'adempimento del contratto).
    • Annual Improvements 2018-2020: le modifiche sono state apportate all'IFRS 1 First-time Adoption of International Financial Reporting Standards, all'IFRS 9 Financial Instruments, allo IAS 41 Agriculture e agli Illustrative Examples dell'IFRS 16 Leases.

Tutte le modifiche entreranno in vigore il 1° gennaio 2022. Al momento non sono attesi impatti significativi dall'introduzione di queste modifiche.

Al 31 dicembre 2021 gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti:

  • In data 23 gennaio 2020 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Classification of Liabilities as Current or Non-current". Il documento ha l'obiettivo di chiarire come classificare i debiti e le altre passività a breve o lungo termine. Le modifiche entrano in vigore dal 1° gennaio 2022 ma lo IASB ha emesso un exposure draft per rinviarne l'entrata in vigore al 1° gennaio 2023; è comunque consentita un'applicazione anticipata. Non è atteso un effetto significativo nel bilancio della Società dall'adozione di tale emendamento.
  • In data 30 gennaio 2014 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 14 Regulatory Deferral Accounts che consente solo a coloro che adottano gli IFRS per la prima volta di continuare a rilevare gli importi relativi alle attività soggette a tariffe regolamentate ("Rate Regulation Activities") secondo i precedenti principi contabili adottati. Non essendo Intek Group SpA un first-time adopter, tale principio non risulta applicabile.
  • In data 12 febbraio 2021 lo IASB ha pubblicato due emendamenti denominati "Disclosure of Accounting Policies—Amendments to IAS 1 and IFRS Practice Statement 2" e "Definition of Accounting Estimates—Amendments to IAS 8". Le modifiche sono volte a migliorare la disclosure sulle accounting policy in modo da fornire informazioni più utili agli investitori e agli altri utilizzatori primari del bilancio nonché ad aiutare le società a distinguere i cambiamenti nelle stime contabili dai cambiamenti di accounting policy. Le modifiche si applicheranno dal 1° gennaio 2023, ma è consentita un'applicazione anticipata. Non sono attesi effetti significativi nel bilancio della Società dall'adozione di tali emendamenti.
  • In data 7 maggio 2021 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 12 Income Taxes: Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction". Il documento chiarisce come devono essere contabilizzate le imposte differite su alcune operazioni che possono generare attività e passività di pari ammontare, quali il leasing e gli obblighi di smantellamento. Le modifiche si applicheranno dal 1° gennaio 2023, ma è consentita un'applicazione anticipata. Non sono attesi effetti significativi nel bilancio della Società dall'adozione di tale emendamento.
  • In data 9 dicembre 2021, lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IFRS 17 Insurance contracts: Initial Application of IFRS 17 and IFRS 9 – Comparative Information". L'emendamento è un'opzione di transizione relativa alle informazioni comparative sulle attività finanziarie presentate alla data di applicazione iniziale dell'IFRS 17. L'emendamento è volto ad evitare disallineamenti contabili temporanei tra attività finanziarie e passività di contratti assicurativi, e quindi a migliorare l'utilità delle informazioni comparative per i lettori di bilancio. Le modifiche si applicheranno dal 1° gennaio 2023, unitamente all'applicazione del principio IFRS 17. Considerata l'attività della Società non sono previsti effetti dall'applicazione del principio.

3. Politica di gestione dei rischi finanziari

Intek Group nella sua posizione di holding di investimenti dinamica è esposta direttamente ai rischi legati alle operazioni di investimento e disinvestimento. I risultati economici della Società dipendono prevalentemente da tali operazioni e dai dividendi distribuiti dalle società controllate e, quindi, in ultima istanza, riflettono oltre l'andamento economico anche le politiche di investimento e di distribuzione dei dividendi di quest'ultime.

Gli investimenti in partecipazioni societarie sono per loro natura investimenti connotati da un certo livello di rischio. Tali tipologie di investimenti, infatti, non garantiscono la certezza del rimborso del capitale investito ovvero possono produrre flussi di cassa insufficienti a remunerare il capitale investito o comunque tradursi in performance che possono risultare inferiori a quelle di mercato.

Inoltre il processo di disinvestimento potrebbe richiedere tempi più lunghi di quelli previsti e/o essere realizzato con modalità non pienamente soddisfacenti o a condizioni non remunerative. In particolare con riferimento alle partecipazioni in società non quotate, direttamente o indirettamente, detenute, non si può garantire l'assenza di rischi connessi principalmente alla liquidabilità di tali partecipazioni e alla valutazione delle stesse, in considerazione: (a) della possibile assenza in tali società di sistemi di controllo analoghi a quelli richiesti per le società con titoli quotati, con la possibile conseguente indisponibilità di un flusso di informazioni almeno pari, sotto il profilo quantitativo e qualitativo, a quello disponibile per le società con titoli quotati; e (b) delle difficoltà di effettuare verifiche indipendenti nelle società e, quindi, valutare la completezza e l'accuratezza delle informazioni da esse fornite. Nel caso di partecipazioni non di controllo, siano esse di società quotate o non quotate, la possibilità di influire sulla gestione delle partecipazioni medesime per favorirne la crescita, anche attraverso il rapporto con il management e l'azionariato della partecipata, potrebbe essere limitata.

Con riferimento agli impatti derivanti dalla pandemia da Covid-19 ed ai relativi rischi connessi si rimanda a quanto descritto nella Relazione sull'andamento della gestione.

Tipologia dei rischi:

a) rischio di credito: non vi sono significative concentrazioni geografiche di crediti. Le linee guida in essere sono tali da assicurare un'idonea valutazione della solidità finanziaria dei clienti attraverso la selezione del portafoglio clienti sulla base dell'esperienza storica e delle informazioni patrimoniali e/o finanziarie;

b) rischio di liquidità: può sorgere dalle difficoltà ad ottenere finanziamenti a supporto delle attività operative nella giusta tempistica. I flussi di cassa in entrata e in uscita e la liquidità sono monitorati e coordinati centralmente. La Società prevede di far fronte ai fabbisogni derivanti dai debiti finanziari in scadenza e dagli investimenti previsti attraverso i flussi della gestione operativa, la liquidità disponibile, il rinnovo o il finanziamento dei prestiti bancari;

c) rischio di cambio: la Società è esposta a tale rischio solo indirettamente per il rischio che il fair value degli investimenti operanti anche in valute diverse dall'Euro sia influenzato da variazioni di tassi di cambio;

d) rischio tasso di interesse: il rischio di tasso di interesse a cui è esposta la Società è originato soprattutto da debiti finanziari non correnti. I debiti a tasso variabile espongono la Società ad un rischio di cash flow, i debiti a tasso fisso implicano l'assunzione di un rischio da variazione del fair value;

e) rischio fluttuazione valore azioni: la Società è esposta alle fluttuazioni di mercato per le azioni quotate che detiene in portafoglio ed alle variazioni dei parametri di mercato utilizzati per la determinazione del valore delle partecipazioni attraverso tecniche di valutazione. Il rischio di oscillazione dei valori di tali partecipazioni azionarie, contabilizzate alla voce "Investimenti in partecipazioni e quote di fondi" non è attivamente gestito con strumenti di copertura finanziaria.

4. Note esplicative al prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria

(in migliaia di Euro) 31 dic 2021 31 dic 2020 Variazione
Partecipazioni in controllate 620.201 547.991 72.210
Altre partecipazioni 16.922 16.165 757
Investimenti in partecipazioni e quote di fondi 637.123 564.156 72.967

4.1. Investimenti in partecipazioni e quote di fondi

Il dettaglio della voce è il seguente:

Denominazione Sede Quota
posseduta
Fair value
31/12/2021
Fair value
31/12/2020
Differenza
Controllate e collegate
KME SE Osnabruck (D) 99,00% 578.300 509.500 68.800
Culti Milano SpA Milano 77,17% 28.904 27.300 1.604
Intek Investimenti SpA Milano 100,00% 11.200 9.704 1.496
KME Germany Bet. GmbH Osnabruck (D) 100,00% 1.700 1.400 300
Ergyca Tracker 2 Srl Firenze 51,00% 81 81 -
Newint Srl Milano 100,00% 10 - 10
Nextep Srl Società Benefit Milano 60,00% 6 6 -
Totale Controllate e collegate 620.201 547.991 72.210
Ducati Energia SpA Bologna 16.700 15.931 769
Vita Società Editoriale SpA Milano 222 222 -
Altre - 12 (12)
Totale altre partecipazioni 16.922 16.165 757
Investimenti in partecipazioni e quote di fondi 637.123 564.156 72.967

Il dettaglio dei movimenti intervenuti nell'esercizio è il seguente:

Denominazione Fair value
31/12/2020
Incrementi Decrementi Valutazioni
attive
Fair value
31/12/2021
Controllate e collegate
KME SE 509.500 - - 68.800 578.300
Culti Milano SpA 27.300 - - 1.604 28.904
Intek Investimenti SpA 9.704 - - 1.496 11.200
KME Germany Bet. GmbH 1.400 - - 300 1.700
Ergyca Tracker 2 Srl 81 - - - 81
Newint Srl - 10 - - 10
Nextep Srl Società Benefit 6 - - - 6
Totale Controllate e collegate 547.991 10 - 72.200 620.201
Ducati Energia SpA 15.931 - - 769 16.700
Società Editoriale Vita 222 - - - 222
Altre 12 - (12) - -
Totale altre partecipazioni 16.165 - (12) 769 16.922
Investimenti in partecipazioni e quote di fondi 564.156 10 (12) 72.969 637.123

Per la valutazione degli investimenti si è fatto riferimento alla policy di determinazione del fair value aggiornata come indicato nella nota esplicativa 2.2.

Il fair value della partecipazione in KME SE è stato stimato, con il supporto di un consulente esterno, sulla base della metodologia dell'Unlevered discounted cash flow (UDCF) attualizzando i flussi di cassa operativi generati dagli assets stessi (al netto dell'effetto fiscale) e di altri metodi, quali, il metodo dei multipli di mercato e quello dei multipli di transazione.

Il metodo UDCF è stato sviluppato utilizzando come base informativa le proiezioni economiche e le variazioni di alcune poste patrimoniali contenute nel Piano Industriale 2022 - 2026 (il "Piano"), elaborato ed approvato dagli organi amministrativi di KME SE ed utilizzato dagli stessi ai fini del test di impairment nel bilancio di KME SE e delle sue controllate. La proiezione dei flussi finanziari è basata sulle proiezioni approvate dalla direzione aziendale escludendo tuttavia eventuali flussi in entrata o in uscita che si stimino derivare da future ristrutturazioni, miglioramenti o ottimizzazione dell'andamento dell'attività formalmente non approvati.

Il Piano prevede nel corso del primo anno un incremento dei risultati per effetto dell'implementazione di una revisione della politica dei prezzi già avviata da parte di KME nel corso della seconda parte del 2021 e di un cambio di business model, anch'esso già avviato, che riduce gli impegni finanziari di KME tramite anticipi ottenuti dalla clientela.

Di seguito le assunzioni principali alla base del Piano:

  • decremento nei volumi di vendita di circa lo 0,9% annuo (a fronte di un aumento della domanda di rame stimata a livello globale (CAGR 2022-2025) al 2,35%);
  • crescita del valore aggiunto (CAGR 2022-2026 circa 4,2%) parzialmente legato anche alla ipotizzata crescita nel prezzo del rame. L'incremento del prezzo del rame è supportato dalle previsioni contenute negli studi dei principali operatori finanziari (CAGR 2022-2026 pari al 1,6%);
  • significativo recupero di EBITDA con un CAGR del 11,40%.; recupero, grazie anche alle politiche di prezzo, dell'EBITDA margin (dal 3 al 6%) che si mantiene comunque al di sotto di quello dei competitor.
  • investimenti sostanzialmente stabili e mediamente pari al 5,0% del capitale investito netto.

Il terminal value è stato calcolato assumendo l'EBITDA di lungo periodo pari alla media dell'EBITDA di Piano degli ultimi 5 anni (periodo esplicito), ammortamenti pari agli investimenti ed utilizzando un tasso di crescita di lungo periodo "g" pari a zero.

Il tasso di sconto WACC rappresentativo del costo medio del capitale (WACC, anch'esso post tax) è stato determinato in considerazione dei seguenti parametri:

  • risk free-rate: media ponderata dei bond governativi a 10 anni di ciascun paese in cui il gruppo KME opera;
  • market risk premium: pari al 5,0%, in linea con la prassi valutativa italiana;
  • costo del debito: tasso swap USD a 10 anni al dicembre 2021 incrementato di uno spread del 2,00%, per un tasso lordo complessivo del 2,99%;
  • Beta unlevered 0,79: media dei coefficienti beta unlevered di un campione di società quotate comparabili;
  • Premio addizionale Alpha sul costo del capitale proprio pari al 4%.

Ai fini delle proprie analisi di impairment il management di KME ha incrementato il tasso di attualizzazione di un premio addizionale dell'1,5% legato all'execution risk giungendo così ad un WACC pari a 9,35% (tasso del 9,34% al 31 dicembre 2020).

Tale tasso è stato confermato anche da Intek ai fini della stima del valore di fair value di KME. Il sostanziale ritorno ad una situazione di normalità, grazie al progressivo diffondersi delle vaccinazioni ed agli interventi di rilancio previsti dalle autorità centrali che hanno di fatto consentito di superare il clima di incertezza legato alla situazione sanitaria, ha fatto ritenere non più necessario considerare da parte di Intek

Group un incremento dell'execution risk (incremento che era stato pari allo 0,75% sia in sede di predisposizione del bilancio 2020 che della relazione semestrale 2021). Altro elemento a supporto di questa scelta sono stati i risultati 2021 di KME che hanno visto i dati consuntivi allineati a quelli previsti a budget. Si segnala che ogni modifica di mezzo punto percentuale nel tasso di sconto comporta una variazione di circa Euro 25 milioni sull'equity value di KME.

Tale analisi ha condotto ad un valore attuale dei flussi di cassa di KME, inclusivi degli effetti della cessione del business degli Speciali, pari a circa 770 milioni.

Per giungere all'equity value di KME, il valore operativo così stimato è stato successivamente rettificato, con la stessa metodologia degli esercizi precedenti, per considerare in un'ottica valutativa di somma delle parti:

  • il fair value delle attività detenute per la vendita rappresentate dalla partecipazione totalitaria in Tréfimetaux;
  • il fair value della partecipazione al 45% nella newco costituita in occasione del trasferimento del controllo del business Speciali;
  • il fair value della joint venture KMD;
  • il fair value dei surplus assets, costituiti da immobili non strumentali, in particolare quelli detenuti da Immobiliare Pictea Srl, e delle altre società non consolidate;
  • in negativo del valore della quota del 16% detenuta da terzi in KME Italy;
  • la posizione finanziaria netta del gruppo KME stimata al 31 dicembre 2021.

L'equity value così determinato è pari ad Euro 681 milioni.

Tale valore è stato posto a confronto, sempre con l'ausilio del consulente esterno, con quelli risultanti da altri metodi in particolare con il metodo dei multipli di mercato e quello dei multipli di transazione utilizzando il multiplo EV/EBITDA, calcolati utilizzando l'EBITDA storico e per i multipli di mercato anche l'EBITDA prospettico. Anche per tali metodi si è provveduto a considerare le rettifiche descritte in precedenza per giungere al valore dell'equity value.

Il confronto tra diversi metodi ha la finalità di determinare nella misura più ragionevole il fair value dell'investimento e nell'ambito dei valori ottenuti dai diversi metodi di individuare quello più ragionevole nella specifica circostanza. Tali modalità applicative sono richiamate dai paragrafi 63 e 65 dell'IFRS 13.

La media degli enterprise value risultante dagli altri metodi ha evidenziato scostamenti superiori del 20% rispetto a quelli ottenuti dal metodo UDCF e, pertanto, in applicazione di quanto previsto dalla "Policy per le modalità di determinazione del fair value" si è provveduto a considerare i risultati ottenuti con i diversi metodi, individuando quale valore più rappresentativo un equity value pari ad Euro 589 milioni. Tale valore emerge dalla ponderazione dei valori rivenienti dalle diverse metodologie; le percentuali di ponderazione hanno attribuito maggior peso (40%) al metodo UDCF (coerentemente con il fatto che esso è in grado di catturare le caratteristiche intrinseche della società oggetto di valutazione, a partire dai dati di Piano utilizzati come input), mentre ai risultati rivenienti dagli altri metodi viene riconosciuto un peso percentuale omogeneo (20% per ciascun metodo). Gli intervalli della percentuale di ponderazione e la suddivisione in maniera omogenea tra i diversi metodi è definita ex-ante all'interno della "Policy per le modalità determinazione del fair value" al fine di mitigare la soggettività insita nella scelta dei pesi, conferendo alla stima un maggior grado di ragionevolezza e di continuità degli specifici criteri di applicazione.

L'equity value è stato poi ricondotto alla quota di partecipazione detenuta da Intek Group considerando altresì le clausole di earn out sottoscritte nell'ambito degli accordi di cessione nell'ambito dell'acquisizione di MKM, giungendo ad un valore stimato di Euro 578,3 milioni. Tale valore rappresenta un incremento di Euro 68,8 milioni rispetto a quello al 31 dicembre 2020 (+ 13,5%).

Il sopra descritto processo di stima è caratterizzato da significativi profili di complessità e soggettività, basandosi, nel caso della metodologia Unlevered Discounted Cash Flow, su assunzioni riguardanti, tra l'altro, la previsione dei flussi di cassa attesi dalla partecipata, la determinazione di un appropriato tasso di attualizzazione (WACC) e di un tasso di crescita di lungo periodo (g-rate); tali assunzioni sono influenzate da aspettative future e da condizioni di mercato, con particolare riferimento al mercato europeo del rame. Elementi di soggettività, peraltro, caratterizzano anche l'applicazione delle metodologie fondate sui multipli, in

relazione alla scelta e definizione dei campioni di riferimento ed anche agli ulteriori elementi considerati per giungere all'equity value.

Per la partecipazione in Culti Milano, quotata sul mercato Euronext Growth Milan (ex AIM) sono state condotte analisi sui volumi scambiati anche con riferimento ai comparables. Tali analisi hanno evidenziato che nel corso del 2021 i volumi di scambio del titolo Culti Milano sono stati in linea con quelli dei comparables ed hanno quindi fatto ritenere l'esistenza di un mercato attivo. Ciò ha condotto, nel rispetto delle previsioni degli IFRS, alla valutazione del fair value sulla base del valore della quotazione di mercato che alla data di riferimento del bilancio era pari a Euro 12,1 per azione (Euro 14,6 il giorno al 30 marzo 2022). Tale valutazione, secondo il giudizio degli amministratori, non riflette pienamente il valore intrinseco della partecipazione. Si segnala al riguardo che se la valutazione fosse stata condotta con la metodologia dei multipli, similarmente a quanto effettuato per il precedente anno (quando il mercato di riferimento era stato considerato non attivo), il valore della partecipazione sarebbe stato di oltre Euro 41 milioni, con un incremento della valutazione di Euro 12 milioni.

La partecipazione in Ducati Energia, stante la mancata disponibilità di un piano per sviluppare il metodo UDCF, è stata valutata utilizzato il metodo dei multipli di mercato e quello dei multipli di transazione applicati ai dati preconsuntivi del 2021.

Per le altre partecipazioni si è fatto principalmente riferimento al valore del patrimonio netto delle stesse rettificandolo sulla base dei valori correnti delle relative attività.

4.2. Partecipazioni strumentali

A seguito della conclusione della procedura di liquidazione di I2 Capital Partners SGR SpA avvenuta nel primo semestre 2021, non vi sono più partecipazioni di tale tipologia e la voce risulta pertanto azzerata.

Denominazione Sede Quota
posseduta
Valore
iscrizione
31/12/2021
Valore
iscrizione
31/12/2020
Differenza
I2 Capital Partners SGR SpA in liqu. Milano 100,00% - 768 (768)
Totale Partecipazioni strumentali - 768 (768)

4.3. Attività finanziarie non correnti

La voce è così composta:

(in migliaia di Euro) 31 dic 2021 31 dic 2020 Variazione
Crediti per commissioni su garanzie 5 134 (129)
Attività finanziarie non correnti 5 134 (129)

I "Crediti per commissioni su garanzie" rappresentano il valore attuale delle commissioni da percepire negli esercizi futuri, riferite ad oltre i 12 mesi, per le garanzie prestate da Intek Group su finanziamenti e affidamenti ottenuti da controllate non consolidate, a favore degli istituti di credito e nell'interesse delle predette società. A tali crediti corrispondono debiti di pari importo.

4.4. Immobili, impianti e macchinari

Il dettaglio della voce è il seguente:

(in migliaia di Euro) 31 dic 2021 31 dic 2020 Variazione
Fabbricati 2.766 3.297 (531)
Altri beni 727 581 146
Immobili, impianti e macchinari 3.493 3.878 (385)

Di seguito la suddivisione tra beni di proprietà e beni in leasing:

(in migliaia di Euro) Di proprietà In leasing Totale
Fabbricati - 2.766 2.766
Altri beni 649 78 727
Immobili, impianti e macchinari 649 2.844 3.493

Per i beni di proprietà i movimenti dell'esercizio in esame e di quello precedente sono così analizzabili:

(in migliaia di Euro) Fabbricati Impianti e
macchinari
Altri beni Totale
Costo
Saldo al 31 dicembre 2019 - 170 2.186 2.356
Incrementi - - 47 47
Cessioni - - (149) (149)
Saldo al 31 dicembre 2020 - 170 2.084 2.254
Incrementi - - 186 186
Saldo al 31 dicembre 2021 - 170 2.270 2.440
Ammortamento cumulato
Saldo al 31 dicembre 2019 - 170 1.705 1.875
Incrementi - - 32 32
Cessioni - - (149) (149)
Saldo al 31 dicembre 2020 - 170 1.588 1.758
Incrementi - - 33 33
Saldo al 31 dicembre 2021 - 170 1.621 1.791
Valore netto
31-dic-2019 - - 481 481
31-dic-2020 - - 496 496
31-dic-2021 - - 649 649

Con riferimento ai beni in leasing, la movimentazione è stata la seguente:

(in migliaia di Euro) Fabbricati Impianti e
macchinari
Altri beni Totale
Costo
Saldo al 31 dicembre 2019 4.403 - 116 4.519
Incrementi 53 - 53 106
Cessioni - - (43) (43)
Saldo al 31 dicembre 2020 4.456 - 126 4.582
Incrementi 132 - 37 169
Cessioni (82) - (33) (115)
Saldo al 31 dicembre 2021 4.506 - 130 4.636
Ammortamento cumulato
Saldo al 31 dicembre 2019 578 - 33 611
Incrementi 581 - 44 625
Cessioni - - (36) (36)
Saldo al 31 dicembre 2020 1.159 - 41 1.200
Incrementi 581 - 40 621
Cessioni - - (29) (29)
Saldo al 31 dicembre 2021 1.740 - 52 1.792
Valore netto
31-dic-2019 3.825 - 83 3.908
31-dic-2020 3.297 - 85 3.382
31-dic-2021 2.766 - 78 2.844

4.5. Investimenti immobiliari

Investimenti immobiliari 32 140 (108)
(in migliaia di Euro) 31 dic 2021 31 dic 2020 Variazione

La variazione è riconducibile alla vendita di alcune unità immobiliari avvenuta nell'esercizio.

4.6. Attività immateriali

(in migliaia di Euro) 31 dic 2021 31 dic 2020 Variazione
Altre 12 7 5
Attività immateriali 12 7 5

La voce è riferita ad attività che hanno vita utile definita e sono relative a software.

Le movimentazioni relative all'esercizio in esame ed a quello precedente sono le seguenti:

(in migliaia di Euro) Totale
Costo
Saldo al 31 dicembre 2019 20
Incrementi 2
Saldo al 31 dicembre 2020 22
Incrementi 8
Saldo al 31 dicembre 2021 30
Ammortamento cumulato
Saldo al 31 dicembre 2019 12
Incrementi 3
Saldo al 31 dicembre 2020 15
Incrementi 3
Saldo al 31 dicembre 2021 18
Valore netto
31-dic-2019 8
31-dic-2020 7
31-dic-2021 12

4.7. Altre attività non correnti

(in migliaia di Euro) 31 dic 2021 31 dic 2020 Variazione
Altri crediti 3 3 -
Altre attività non correnti 3 3 -

La voce è relativa unicamente a depositi cauzionali.

4.8. Attività finanziarie correnti

(in migliaia di Euro) 31 dic 2021 31 dic 2020 Variazione
Crediti finanziari verso correlate 832 521 311
Crediti per commissioni su garanzie 235 850 (615)
Attività finanziarie detenute per la negoziazione 257 57 200
Altre attività finanziarie correnti 25.120 25.052 68
Attività finanziarie correnti 26.444 26.480 (36)

I "Crediti finanziari verso correlate" al 31 dicembre 2021 sono relativi al finanziamento in conto corrente reciproco in essere con la controllata diretta Intek Investimenti SpA per Euro 762 migliaia e con la controllata indiretta Immobiliare Pictea Srl per Euro 70 migliaia.

I "Crediti per commissioni su garanzie" rappresentano l'ammontare delle commissioni da percepire entro i prossimi 12 mesi per le garanzie prestate da Intek Group su finanziamenti e affidamenti ottenuti da società controllate in particolare KME SE, a favore degli istituti di credito finanziatori e nell'interesse delle predette società. A tali crediti corrispondono debiti di pari importo.

La voce "Altre attività finanziarie correnti" comprende per Euro 24.886 migliaia un deposito oggetto di pegno a garanzia della linea di credito in essere con Banco BPM ed in scadenza a giugno 2022.

In riferimento a quanto indicato da Consob con la Comunicazione n. DEM/11070007 del 5 agosto 2011, che ha ripreso il documento emesso dall'European Securities and Markets Authority (ESMA), si segnala che la Società non ha investimenti in titoli di debito sovrano.

4.9. Crediti commerciali

(in migliaia di Euro) 31 dic 2021 31 dic 2020 Variazione
Crediti da attività di leasing e factoring 2.987 3.618 (631)
Crediti verso imprese correlate 2.052 917 1.135
Crediti commerciali 5.039 4.535 504

I "Crediti da attività di leasing e di factoring" sono rappresentati da crediti non in bonis relativi all'attività in precedenza condotta da Fime Leasing e Fime Factoring. La loro variazione è determinata prevalentemente da incassi del periodo.

I "Crediti verso imprese correlate" si riferiscono principalmente alle commissioni per garanzie già fatturate ed a servizi amministrativi prestati.

4.10. Altri crediti ed attività correnti

(in migliaia di Euro) 31 dic 2021 31 dic 2020 Variazione
Crediti tributari 643 653 (10)
Ratei e risconti attivi 109 34 75
Crediti verso correlate 2.495 1.145 1.350
Altri crediti 2.433 2.251 182
Altri crediti ed attività correnti 5.680 4.083 1.597

I "Crediti tributari" comprendono crediti per imposte dirette per Euro 181 migliaia e crediti IVA per Euro 461 migliaia.

L'iscrizione dei ratei e risconti attivi è dovuta alla rilevazione di costi anticipati principalmente per spese di viaggio e servizi di competenza dei successivi periodi.

I "Crediti verso correlate" includono posizioni sorte nell'ambito del consolidato fiscale.

Nella voce "Altri crediti" sono principalmente ricompresi costi sospesi relativi a progetti in corso di cui Euro 2.273 migliaia afferenti a consulenze effettuate nell'ambito di operazioni straordinarie non ancora finalizzate.

Tutti i crediti sono scadenti entro dodici mesi.

4.11. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti" sono costituite da depositi bancari e postali e da valori in cassa.

(in migliaia di Euro) 31 dic 2021 31 dic 2020 Variazione
Depositi bancari e postali 4.695 15.281 (10.586)
Cassa e disponibilità liquide 3 5 (2)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 4.698 15.286 (10.588)

Per il dettaglio della liquidità generata e assorbita nel corso dell'esercizio si rimanda al Rendiconto finanziario della Società.

4.12. Patrimonio netto

Il "Capitale Sociale" al 31 dicembre 2021 è pari a Euro 335.069.210,90 suddiviso in n. 389.151.588 azioni ordinarie (95,974% sul capitale) e n. 16.325.063 azioni di risparmio (4,026% sul capitale). Tutte le azioni sono prive di indicazione del valore nominale.

Nel corso dell'esercizio sono state emesse n. 20.110 azioni ordinarie a seguito dell'esercizio di warrant e sono state annullate n. 33.784.755 azioni di risparmio in conseguenza dell'offerta pubblica di scambio.

Al 31 dicembre 2021 la Società detiene n. 6.937.311 azioni ordinarie proprie pari all'1,783% del capitale ordinario (1,711% sul capitale complessivo). Nel corso dell'esercizio 2021 sono infatti state acquistate n. 382.051 azioni ordinarie e sono state annullate n. 11.801 azioni di risparmio già detenute in portafoglio; a seguito di tali operazioni, la "Riserva azioni proprie in portafoglio" si è incrementata di Euro 121 migliaia.

Le riserve "Risultati esercizi precedenti" e "Riserva Stock Option", entrambe disponibili, dell'importo rispettivamente di Euro 53.840 migliaia (Euro 71.142 migliaia al 31 dicembre 2020) e di Euro 2.592 migliaia (Euro 2.052 migliaia al 31 dicembre 2020) si movimentano rispettivamente per l'effetto dell'operazione di scambio sulle azioni di risparmio e per gli effetti dell'IFRS 2 sui warrant assegnati al management.

Il dettaglio delle "Altre riserve" è il seguente:

(in unità di Euro) 31 dic 2021 31 dic 2020 Variazione
Riserva legale 9.087.214 8.760.250 326.964
Riserva sovrapprezzo azioni 4.031.763 4.020.857 10.906
Riserva disponibile (straordinaria) 9.261.714 9.389.936 (128.222)
Riserva disavanzo fusione ErgyCapital 2.172.158 2.172.158 -
Riserva azioni proprie in portafoglio 2.133.266 2.011.911 121.355
Riserva indisponibile 68.696.097 65.733.638 2.962.459
Riserva in sospensione di imposta 3.484.481 3.484.481 -
Oneri per aumento di capitale (399.111) (399.111) -
Riserva per Costi OPSC e Warrant 2021 (641.828) - (641.828)
Riserva per Costi OPS 2012 (801.606) (801.606) -
Riserva per differenze IFRS su TFR (23.141) (11.317) (11.824)
Riserva plus/minus azioni proprie 28.458 28.458 -
Altre riserve 97.029.465 94.389.655 2.639.810

La "Riserva legale" e la "Riserva indisponibile", costituita ai sensi del D. Lgs 38/2005 sono utilizzabili per la copertura delle perdite. Si segnala altresì che le plusvalenze da fair value non realizzate non hanno concorso all'utile distribuibile e quindi al privilegio spettante a favore degli azionisti di risparmio.

La "Riserva sovrapprezzo azioni" è disponibile ma non può essere distribuita agli azionisti fino a che la riserva legale non sarà pari ad un quinto del capitale sociale ai sensi dell'art. 2431 del Codice Civile.

La "Riserva avanzo di fusione ErgyCapital" ha avuto origine nell'esercizio 2017 per effetto della differenza tra il valore di patrimonio netto apportato dai soci terzi dell'incorporata ed il valore delle azioni emesse.

La "Riserva in sospensione di imposta" e la "Riserva Costi per OPS" si sono originate nell'ambito delle operazioni straordinarie del 2012, la prima riviene dalla incorporata Intek, mentre la seconda trae origine dai costi sostenuti per le operazioni sul capitale. Anche la riserva "Oneri per aumento di capitale" ha natura similare. Nell'esercizio è stata costituita la "Riserva per costi OPSC e Warrant 2021" che accoglie i costi sostenuti per le relative operazioni.

4.13. Benefici a dipendenti

La voce è relativa al "Trattamento di Fine Rapporto"; l'importo, determinato sulla base delle competenze maturate alla fine del periodo in base alla legge ed ai contratti di lavoro ed al principio contabile IAS 19, è così composto:

(in migliaia di Euro) 31 dic 2020 Incrementi Versamenti a
Fondi
31 dic 2021
Impiegati 186 85 (8) 263
Dirigenti 2 124 (28) 98
Rettifiche IAS/IFRS 44 13 - 57
Benefici a dipendenti 232 222 (36) 418

I principali criteri utilizzati nella valutazione dei "Benefici a dipendenti" sono stati i seguenti:

Criteri generali adottati 31 dic 2021 31 dic 2020
Tasso di attualizzazione 0,98% 0,34%
Tasso incremento retribuzioni future 1% 1%
Vita lavorativa residua media 12,0 anni 15,6 anni
Criteri generali adottati

Per la valutazione attuariale del TFR è stato utilizzato anche al 31 dicembre 2021 un tasso di attualizzazione basato sull'indice "Iboxx Eurozone Corporate AA".

4.14. Debiti e passività finanziarie non correnti

(in migliaia di Euro) 31 dic 2021 31 dic 2020 Variazione
Debiti per leasing - parti correlate 2.394 2.911 (516)
Debiti per leasing 46 54 (8)
Debiti per garanzie finanziarie rilasciate 5 134 (129)
Debiti e passività finanziarie non correnti 2.445 3.099 (653)

Le voci "Debiti per leasing" rappresentano le passività finanziarie, con scadenza oltre i dodici mesi, iscritti in applicazione del principio contabile IFRS 16 e si riferiscono ad immobili e autovetture; le passività nei confronti di parti correlate si riferiscono ai debiti verso Immobiliare Pictea per le locazioni passive degli immobili di Milano, Foro Buonaparte.

La voce "Debiti per garanzie finanziarie rilasciate" rappresenta la contropartita della posta iscritta nelle attività finanziarie non correnti avente la stessa origine e rappresenta il fair value delle passività contratte, a

fronte delle garanzie rilasciate, avendo valutato le eventuali situazioni di rischiosità e di conseguenza le passività potenziali, ai sensi del principio contabile IAS 37. Dal momento che la voce è riferita totalmente a garanzie connesse a finanziamenti ottenuti da società controllate si ritiene che il valore attuale delle commissioni da percepire, rilevato nell'ambito delle attività finanziarie "correnti" e "non correnti", rappresenti la miglior stima del fair value delle passività potenziali in relazione alle garanzie rilasciate.

4.15. Titoli obbligazionari

(in migliaia di Euro) 31 dic 2021 31 dic 2020 Variazione
Obbligazioni Intek Group 2020/2025 92.372 75.332 17.040
Titoli obbligazionari 92.372 75.332 17.040

La voce si riferisce alle Obbligazioni Intek Group 2020/2025, emesse nel febbraio 2020 con un tasso fisso del 4,5%, in circolazione per nominali Euro 75.854 migliaia a cui si sono aggiunte nel corso del 2021 ulteriori nominali Euro 16.965 migliaia emessi in conseguenza della offerta pubblica di scambio sulle azioni di risparmio. Sono esposte al netto dei costi di emissione che vengono differiti lungo la durata del titolo in misura tale da determinare un tasso di interesse effettivo costante.

4.16. Altre passività non correnti

(in migliaia di Euro) 31 dic 2021 31 dic 2020 Variazione
Debiti per garanzie rilasciate 18 300 (282)
Debiti per "special situations" 95 422 (327)
Altre passività non correnti 113 722 (609)

I "Debiti per garanzie rilasciate" si riferivano per Euro 282 migliaia alla quota non corrente del debito per passività fiscali, per il quale è stata ottenuta rateazione in 48 mesi scadente nel novembre 2022, assunto dalla Società a fronte di garanzie rilasciate in occasione della cessione di una partecipazione. La quota residua al 31 dicembre 2021 è stata classificata tra le passività correnti.

I "Debiti per special situations" sono originati nell'ambito di assunzione di concordati e si riferiscono ad anticipi legati a posizioni ex Fime Leasing. Nel corso dell'esercizio sono state stralciate in quanto prescritte posizioni per Euro 327 migliaia riferibili a creditori irreperibili della procedura ex FEB – Ernesto Breda SpA.

4.17. Fondi per rischi ed oneri

Di seguito si fornisce il prospetto riepilogativo dei movimenti relativi ai fondi per rischi ed oneri:

31 dicembre 2020 Rilasci/ 31 dicembre 2021
(in migliaia di Euro) Quota a
lungo
Quota
corrente
Totale Incrementi utilizzi Quota a
lungo
Quota
corrente
Totale
Fondi rischi contenziosi fiscali 291 - 291 - - 291 - 291
Totale 291 - 291 - - 291 - 291

I "Fondi rischi contenziosi fiscali" sono relativi a contenziosi in materia di imposta di registro e di Invim del gruppo Fime già giunti a sentenza definitiva, accantonati nella misura massima della passività stimabile.

Alla data di approvazione del presente bilancio non esistono, a conoscenza degli Amministratori, altre passività potenziali significative.

4.18. Debiti e passività finanziarie correnti

(in migliaia di Euro) 31 dic 2021 31 dic 2020 Variazione
Debiti verso istituti di credito 25.223 25.194 29
Debiti per obbligazioni 3.616 2.956 660
Debiti verso imprese correlate - 1.245 (1.245)
Debiti per garanzie finanziarie rilasciate 235 850 (615)
Debiti per leasing - parti correlate 465 438 27
Debiti per leasing 138 134 4
Debiti e passività finanziarie correnti 29.677 30.817 (1.140)

I "Debiti verso istituti di credito" si riferiscono ad una linea di credito di Euro 25.000 migliaia, e relativi interessi, in essere con Banco BPM, con scadenza a giugno 2022 e garantita per pari importo da conto corrente oggetto di pegno.

La voce "Debiti per obbligazioni" pari ad Euro 3.616 migliaia è relativa agli interessi in corso di maturazione sul Prestito Obbligazionario Intek Group SpA 2020-2025.

La voce "Debiti verso imprese correlate" del 31 dicembre 2020 rappresentava il saldo dei conti correnti di corrispondenza, stipulati a tasso di mercato con remunerazione prevista pari ad Euribor maggiorato da uno spread, in essere con:

  • I2 Capital Partners SGR SpA in liquidazione per Euro 872 migliaia;
  • Immobiliare Pictea Srl per Euro 373 migliaia.

I "Debiti per garanzie finanziarie rilasciate" rappresentano la contropartita della posta avente la stessa origine, iscritta nelle attività finanziarie correnti; si veda al riguardo il commento ai paragrafi 4.8 e 4.14.

I "Debiti per leasing" sono relativi alla quota a breve termine delle passività finanziarie iscritte in applicazione del principio contabile IFRS 16.

4.19. Debiti verso fornitori

Si ritiene che il valore contabile dei debiti commerciali approssimi il loro fair value.

(in migliaia di Euro) 31 dic 2021 31 dic 2020 Variazione
Debiti verso fornitori – terzi 1.700 1.319 382
Debiti verso fornitori – parti correlate 538 547 (9)
Debiti verso fornitori 2.238 1.866 373

4.20. Altre passività correnti

(in migliaia di Euro) 31 dic 2021 31 dic 2020 Variazione
Debiti verso amministratori per Trattamento Fine
Mandato
769 746 23
Debiti verso clienti ex leasing 1.266 1.306 (40)
Debiti verso dipendenti 221 157 64
Debiti tributari 126 123 3
Debiti verso correlate 547 896 (349)
Debiti verso istituti previdenziali 91 69 22
Altri debiti 793 863 (70)
Altre passività correnti 3.813 4.160 (347)

I "Debiti verso clienti ex leasing" sono relativi a somme incassate a titolo di anticipo dai clienti e non compensati con poste creditorie.

Nei "Debiti verso correlate" sono compresi i debiti verso amministratori per i compensi maturati.

I "Debiti verso amministratori per Trattamento Fine Mandato" sono riferiti al residuo debito nei confronti del Presidente del Consiglio di Amministrazione per il trattamento di fine mandato maturato fino al 31 dicembre 2012, data in cui è cessato tale istituto. Il Presidente ha concordato di prorogare al 31 dicembre 2022 la data di scadenza del pagamento.

La voce "Debiti verso dipendenti" si riferisce principalmente alle competenze maturate ma non ancora liquidate.

La voce "Debiti tributari" include principalmente, sia al 31 dicembre 2021 che al 31 dicembre 2020, debiti verso l'Erario per ritenute d'acconto da versare.

Nella voce "Altri debiti" è compresa la quota corrente del debito legato a garanzie rilasciate già commentato nella nota 4.16.

4.21. Imposte differite attive e passive

(in migliaia di Euro) 31 dic 2021 31 dic 2020 Variazione
Imposte differite attive 2.762 3.037 (275)
Imposte differite passive (2.221) (2.058) (163)
Imposte differite attive e passive 541 979 (438)

Di seguito si fornisce il dettaglio della fiscalità differita attiva e passiva suddivisa per voce di bilancio:

(in migliaia di Euro) Attività per imposte differite Passività per imposte differite
31 dic 2021 31 dic 2020 31 dic 2021 31 dic 2020
Investimenti immobiliari 9 9 - -
Investimenti in partecipazioni - - 1.602 1.509
Crediti commerciali 1.370 1.756 619 549
Attività finanziarie correnti 34 34 - -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti - 14 - -
Altre passività correnti 515 520 - -
Imposte differite su componenti
patrimonio netto
130 - - -
Imposte differite su perdite fiscali
pregresse
704 704 - -
Totale 2.762 3.037 2.221 2.058

Le imposte differite sono calcolate sulle differenze temporanee tra i valori delle attività e delle passività iscritte in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali.

L'iscrizione delle imposte differite su perdite fiscali pregresse è effettuata soltanto quando il loro recupero è altamente probabile, anche in considerazione del consolidato fiscale di cui Intek Group è la Capogruppo.

5. Impegni e garanzie

Intek Group è garante a favore di KME SE e delle sue principali controllate per Euro 100 milioni per il finanziamento ottenuto da un pool di Istituti bancari e per ulteriori affidamenti bancari per Euro 15,25 milioni.

È inoltre oggetto di garanzia un mutuo erogato a Tecno Servizi Srl (società incorporata in Immobiliare Pictea nel 2017) da parte di Mediocredito per originari Euro 7,8 milioni avente valore residuo di Euro 4,8 milioni.

Nel dicembre 2015 Intek Group ha concesso la propria disponibilità al rilascio di una garanzia di massimi Euro 5,0 milioni a favore di Associazione Dynamo nell'ambito dell'erogazione di un mutuo fondiario per la ristrutturazione di alcuni immobili di Limestre. Il mutuo è peraltro già assistito da altre garanzie reali; al 31 dicembre 2021 ammonta a Euro 1,6 milioni.

6. Note esplicative al conto economico

6.1. Proventi Netti da Gestione di Partecipazioni

La voce è così dettagliata:

(in migliaia di Euro) 2021 2020 Variazione Variazione %
Valutazione a fair value di partecipazioni 72.970 6.358 66.612 1047,69%
Dividendi 475 6.268 (5.793) -92,42%
Rettifiche di valore su partecipazioni e titoli - (1.417) 1.417 -100,00%
Utili/perdite da cessione partecipazioni e titoli (57) 10 (67) -670,00%
Proventi Netti da Gestione di Partecipazioni 73.388 11.219 62.169 554,14%

In particolare:

  • la valutazione a fair value di partecipazioni si riferisce per Euro 68.800 migliaia a KME SE, per Euro 1.604 migliaia a Culti Milano SpA, per Euro 1.496 migliaia a Intek Investimenti SpA, per Euro 769 migliaia a Ducati Energia SpA e per Euro 300 migliaia a KME Germany Bet. GmbH;
  • i dividendi provengono per Euro 285 migliaia da Ducati Energia e per Euro 191 migliaia da Culti Milano;
  • le perdite da cessione sono legate alla chiusura della liquidazione di I2 Capital Partners SGR avvenuta nel primo semestre 2021.

Per maggior dettagli si rimanda ai commenti delle corrispondenti voci dell'attivo.

6.2. Commissioni su garanzie prestate

(in migliaia di Euro) 2021 2020 Variazione Variazione %
Commissioni su garanzie prestate 865 876 (11) -1,26%
Commissioni su garanzie prestate 865 876 (11) -1,26%

Si riferiscono alla remunerazione delle garanzie prestate a partecipate per l'ottenimento di finanziamenti.

6.3. Altri proventi

(in migliaia di Euro) 2021 2020 Variazione Variazione %
Proventi da "special situations" 767 538 229 42,57%
Prestazioni di servizi a correlate 130 168 (38) -22,62%
Altri ricavi e proventi 110 74 36 48,65%
Altri proventi 1.007 780 227 29,10%

I "Proventi da special situations" sono relativi all'attività di Intek legata ad operazioni di assunzioni di concordati.

La posta "Prestazioni di servizi a correlate" accoglie unicamente gli importi fatturati per prestazioni di assistenza amministrativa a società correlate.

6.4. Costo del lavoro

(in migliaia di Euro) 2021 2020 Variazione Variazione %
Salari e stipendi (965) (734) (231) 31,47%
Oneri sociali (321) (241) (80) 33,20%
Altri costi del personale (581) (543) (38) 7,00%
Costo del lavoro (1.867) (1.518) (349) 22,99%

L'incremento della voce è relativo al trasferimento di due dipendenti (un dirigente ed un impiegato) da I2 Capital Partners SGR SpA avvenuto a fine marzo 2021.

Negli altri costi del personale sono inclusi i compensi a collaboratori per Euro 314 migliaia, a cui si aggiungono oneri contributivi per Euro 110 migliaia, i costi per un piano welfare per Euro 80 migliaia e l'accantonamento a trattamento di fine rapporto del personale per Euro 76 migliaia.

Qui di seguito si riporta il numero medio dei dipendenti:

31 dic 2021 31 dic 2020 Variazione
Dirigenti 3 2 1
Impiegati 10 10 -
Numero medio di dipendenti 13 12 1

6.5. Ammortamenti, impairment e svalutazioni

(in migliaia di Euro) 2021 2020 Variazione Variazione %
Ammortamento su immobili, impianti e macchinari (33) (32) (1) 3,13%
Ammortamento su beni in leasing (621) (626) 5 -0,80%
Ammortamento su attività immateriali (3) (3) - 0,00%
Ammortamenti, impairment e svalutazioni (657) (661) 4 -0,61%

6.6. Altri costi operativi

(in migliaia di Euro) 2021 2020 Variazione Variazione %
Emolumenti amministratori e sindaci (1.228) (1.215) (13) 1,07%
Prestazioni professionali (1.448) (1.190) (258) 21,68%
Spese di viaggio (375) (234) (141) 60,26%
Locazioni immobiliari (265) (247) (18) 7,29%
Contributi associativi (232) (221) (11) 4,98%
Costi diversi netti (250) (113) (137) 121,24%
Pubblicità legale e societaria (108) (147) 39 -26,53%
Altre spese per il personale (95) (64) (31) 48,44%
Premi assicurativi (90) (70) (20) 28,57%
Elettricità, riscaldamento, postali e telefonici (41) (35) (6) 17,14%
Manutenzioni (40) (23) (17) 73,91%
Oneri tributari diversi (37) (42) 5 -11,90%
Beneficenze (26) (10) (16) 160,00%
Canoni di leasing e noleggi (17) (26) 9 -34,62%
Oneri per servizi da banche (8) (6) (2) 33,33%
Formazione e seminari (2) (14) 12 -85,71%
(4.262) (3.657) (605) 16,54%
Oneri su warrant management (540) - (540) n/a
Perdite su crediti - (99) 99 -100,00%
Altri costi operativi (4.802) (3.756) (1.046) 27,85%

Gli "Oneri su warrant management" accolgono gli effetti del calcolo attuariale in applicazione delle previsioni dell'IFRS 2 e hanno come contropartita un incremento di patrimonio netto.

6.7. Oneri finanziari netti

(in migliaia di Euro) 2021 2020 Variazione Variazione %
Interessi attivi da società gruppo 203 492 (289) -58,74%
Altri interessi e proventi finanziari 89 365 (276) -75,62%
Totale proventi finanziari 292 857 (565) -65,93%
Interessi passivi da società del gruppo (30) (60) 30 -50,00%
Interessi passivi su finanziamenti (225) (195) (30) 15,38%
Interessi passivi su titoli emessi (3.940) (3.851) (89) 2,31%
Interessi passivi per leasing (157) (178) 21 -11,80%
Altri oneri finanziari (23) (262) 239 -91,22%
Totale oneri finanziari (4.375) (4.546) 171 -3,76%
Totale oneri finanziari netti (4.083) (3.689) (394) 10,68%

Il dettaglio degli interessi attivi e passivi verso parti correlate è riportato all'interno del paragrafo 7.11.

6.8. Imposte correnti e differite

(in migliaia di Euro) 2021 2020 Variazione Variazione %
Imposte correnti 1.893 708 1.185 167,14%
Imposte differite (438) (672) 234 -34,82%
Imposte correnti e differite 1.455 36 1.419 n/a

A decorrere dal 2007, Intek Group SpA e la maggioranza delle sue controllate italiane hanno esercitato l'opzione per l'adesione al regime del "consolidato fiscale nazionale" determinando l'IRES su una base imponibile corrispondente alla somma algebrica degli imponibili positivi e negativi delle singole società. I rapporti economici, oltre alle responsabilità e agli obblighi reciproci, sono definiti nell'accordo e regolamento relativi all'opzione per il consolidato fiscale nazionale secondo il quale la controllante e/o le controllate con imponibile negativo ricevono una compensazione pari al relativo risparmio d'imposta realizzato dalla controllante e/o le controllate con imponibile positivo.

Correlazione tra oneri fiscali e risultato contabile:

(in migliaia di Euro) 2021 2020
Risultato Ante Imposte 63.851 3.253
Imposte calcolate sull'aliquota fiscale teorica (15.324) (781)
Riconciliazione:
Effetto dovuto alle diverse aliquote fiscali - -
Altri effetti:
- Svalutazioni di titoli e partecipazioni non deducibili/non imponibili (14) (1.351)
- Valutazioni a fair value 17.513 1.276
- Altro (1.087) 1.189
- Imposte anno precedente 367 (296)
Totale imposte effettive a conto economico 1.455 37

7. Altre informazioni

7.1. Strumenti finanziari per categorie

La seguente tabella espone il totale delle singole categorie di strumenti finanziari:

(in migliaia di Euro) 31 dic 2021 31 dic 2020 Variazione
Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico 637.620 509.243 128.377
Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico
complessivo
- - -
Costo ammortizzato 40.729 81.361 (40.632)
Attività finanziarie disponibili per la vendita - - -
Attività finanziarie 678.349 590.604 87.745
Passività finanziarie al fair value rilevato a conto
economico
(240) (1.357) 1.117
Passività finanziarie e debiti al costo ammortizzato (130.292) (120.585) (9.707)
Passività finanziarie (130.532) (121.942) (8.590)

7.2. Strumenti finanziari per voce di bilancio

Di seguito la riconciliazione degli strumenti finanziari con le voci di bilancio al 31 dicembre 2021:

(in migliaia di Euro) Totale Misurato al
costo
ammortizzato
Misurato al
fair value
Non
disciplinato ex
IFRS 7
Investimenti in partecipazioni e quote di fondi 637.123 - 637.123
Partecipazioni strumentali - - - -
Altre attività non correnti 3 3 - -
Attività finanziarie non correnti 5 - 5 -
Crediti commerciali 5.039 5.039 - -
Altri crediti e attività correnti 5.680 5.037 - 643
Attività finanziarie correnti 26.444 25.952 492 -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 4.698 4.698 - -
Totale attività finanziarie 678.992 40.729 637.620 643
Debiti e passività finanziarie non correnti (2.445) (2.440) (5) -
Titoli obbligazionari e SFP (92.372) (92.372) -
Altre passività non correnti (113) (113) - -
Debiti e passività finanziarie correnti (29.677) (29.442) (235) -
Debiti verso fornitori (2.238) (2.238) - -
Altre passività correnti (3.813) (3.687) - (126)
Totale passività finanziarie (130.658) (130.292) (240) (126)

7.3. Valore nozionale degli strumenti finanziari e dei derivati

Non vi sono strumenti finanziari derivati iscritti in bilancio al 31 dicembre 2021.

7.4. Esposizione al rischio credito e perdite durevoli di valore

Il valore contabile delle attività finanziarie rappresenta l'esposizione massima di Intek Group al rischio credito.

7.5. Esposizione al rischio cambio

Alla data di riferimento del presente bilancio Intek Group SpA non aveva poste di bilancio o impegni di vendita o di acquisto denominate in valuta estera.

7.6. Esposizione al rischio fluttuazione valore azioni

Il valore contabile delle attività finanziarie rappresenta l'esposizione massima di Intek Group a tale rischio.

7.7. Esposizione al rischio tasso di interesse

Al 31 dicembre 2021 le attività e passività finanziarie della Società fruttifere di interessi presentano la seguente esposizione al rischio tasso di interesse:

(in migliaia di Euro) 31 dic 2021 31 dic 2020
Attività finanziarie - -
Passività finanziarie (95.415) (78.869)
Strumenti a tasso fisso (95.415) (78.869)
Attività finanziarie 30.412 40.854
Passività finanziarie (25.223) (26.439)
Strumenti a tasso variabile 5.189 14.415

Le Passività finanziarie a tasso fisso sono principalmente relative alle obbligazioni in circolazione ed alle passività finanziarie per leasing.

7.8. Analisi di sensitività dei flussi finanziari degli strumenti finanziari a tasso variabile

Un incremento (o decremento) di 50 basis point (bps) dei tassi di interesse attivi e passivi, alla data di chiusura del presente bilancio, produrrebbe un effetto sul patrimonio netto e sul risultato di esercizio di circa Euro 25 migliaia.

7.9. Fair value e valore contabile

Ai sensi dell'IFRS 13 par. 91 si dichiara che il valore contabile delle attività e passività finanziarie riconosciute nel presente Bilancio non si discosta dal loro fair value.

7.10. Livelli gerarchici di valutazione del fair value

L'IFRS 7 par. 27A e l'IFRS 13 richiedono che gli strumenti finanziari rilevati nella situazione patrimoniale-finanziaria al fair value siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value stesso.

I livelli previsti dal principio di riferimento sono tre:

  • Livello 1 quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione;
  • Livello 2 input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;
  • Livello 3 input che non sono basati su dati di mercato osservabili.

L'analisi di attività e passività secondo il livello di fair value è la seguente:
(in migliaia di Euro) Totale
Fair value
Livello 1 Livello 2 Livello 3
Investimenti in partecipazioni e quote di fondi 637.123 28.904 - 608.219
Attività finanziarie non correnti 5 - - 5
Attività finanziarie correnti 492 - - 492
Totale attività finanziarie 637.620 28.904 - 608.716
Debiti e passività finanziarie non correnti (5) - - (5)
Debiti e passività finanziarie correnti (235) - - (235)
Totale passività finanziarie (240) - - (240)

Gli strumenti finanziari rilevati nella situazione patrimoniale–finanziaria al fair value sono rappresentati da investimenti partecipativi e da garanzie rilasciate per la cui valutazione sono utilizzati input di livello 3, fatta eccezione per l'investimento in Culti Milano SpA che nell'esercizio 2021 è stato valutato sulla base dei prezzi di mercato. Per la determinazione del fair value degli investimenti partecipativi si rimanda all'apposita nota esplicativa 4.1. Il fair value delle garanzie rilasciate è determinato applicando un'aliquota ritenuta rappresentativa del rischio assunto.

7.11. Pubblicità dei corrispettivi dei servizi forniti dalla Società di revisione

Ai sensi dell'art. 149-duodecies "Regolamento Emittenti", di seguito è riportata la tabella riassuntiva con l'indicazione dei corrispettivi, di competenza dell'esercizio, a fronte dei servizi forniti alla Società ed alle società controllate dalla società di revisione Deloitte & Touche SpA e da altre società del network:

(in migliaia di Euro) Totale Intek Group Controllate
a) servizi di revisione 1.361 151 1.210
b) servizi diversi dalla revisione 180 68 112
- servizi di verifica finalizzati all'emissione di attestazione relative 106 5 101
a covenants finanziari, pareri di congruità 63 63 -
- altri servizi 11 - 11
c) servizi delle entità appartenenti alla rete della società di revisione - - -
Corrispettivi alla società di revisione 1.541 219 1.322

7.12. Dettaglio rapporti con parti correlate

Nelle tabelle seguenti si evidenziano i rapporti di debito, credito e di costi e ricavi con parti correlate. Si rimanda a quanto già indicato nei commenti alle singole poste di bilancio per la natura delle operazioni.

Attività/Passività

(in migliaia di Euro) Attività
finanziarie
non
correnti
Attività
finanziarie
correnti
Crediti
Commerciali
Altri
crediti e
attività
correnti
Debiti e
passività
finanziarie
non
correnti
Debiti e
passività
finanziarie
correnti
Fornitori Altre
passività
correnti
Ergyca Tracker 2 Srl - - - - - - - (19)
Immobiliare Pictea Srl - 70 11 - (2.395) (464) - -
Intek Investimenti SpA - 762 - - - - - -
Isno 3 Srl in liquidazione - - 9 - - - - -
KME Germany GmbH - - 62 - - - (30) -
KME Germany Bet. GmbH - - - - - - - -
KME Italy SpA - - 158 805 - - (5) -
KME Mansfeld GmbH - - - - - - (19) -
Kmetal SpA - - - 67 - - - -
KME SE - - 1.638 - - - (323) -
KME Srl - - - - - - (51) (143)
KME Yorkshire Ltd - - - - - - (8) -
Natural Capital Italia SpA SB - - 50 - - - - -
Nextep Srl SB - - 17 - - - - -
Oasi Dynamo Foodco Srl - - - - - - (11) -
Quattroduedue SpA - - 89 - - - - -
Serravalle Copper Tubes Italy Srl - - - 19 - - - -
Società Agricola Agrienergia Srl - - 16 77 - - - -
Trèfimetaux SA - - 2 - - - - -
Amministratori e Sindaci - - - - - - (91) (1.154)
Crediti per garanzie 5 235 - - - - - -
Crediti/Debiti per Consolidato
Fiscale
- - - 1.527 - - - -
5 1.067 2.052 2.495 (2.395) (464) (538) (1.316)
Totale voce bilancio 5 26.444 5.039 5.680 (2.445) (29.677) (2.238) (3.813)
Incidenza 100,00% 4,03% 40,72% 43,93% 97,96% 1,56% 24,04% 34,51%

Flussi di conto economico

(in migliaia di Euro) Proventi Netti da
Gestione di
Partecipazioni
Commissioni
su garanzie
prestate
Altri
proventi
operativi
Costo del
lavoro e
altri costi
operativi
Proventi
finanziari
Oneri
finanziari
Culti Milano SpA 1.795 - 15 (1) - -
EM Moulds SpA - 10 - - - -
I2 Capital Partners SGR SpA in liq. (54) - 13 - - (4)
Immobiliare Pictea Srl - 5 25 (157) 4 (152)
Intek Investimenti SpA 1.495 - 15 - 21 -
Isno 3 Srl in liquidazione - - 15 - - -
KME Germany GmbH - - - (3) - -
KME Germany Bet. GmbH 300 - - - - -
KME Italy SpA - 66 - (4) - -
KME Mansfeld GmbH - - - (18) - -
Kmetal SpA - - - - - -
KME Special Products GmbH & Co.KG - 31 - - - -
KME SE 68.800 750 - (23) 126 -
KME Srl - - - (44) - -
Oasi Dynamo Foodco Srl - - - (11) - -
Quattroduedue SpA - - 15 - - -
Società Agricola Agrienergia Srl - - 32 - - -
Trèfimetaux SA - 3 - - - -
Amministratori/Sindaci - - - (1.594) 52 (24)
72.336 865 130 (1.855) 203 (180)
Totale voce bilancio 73.388 865 1.007 (6.669) 292 (4.375)
Incidenza 98,57% 100,00% 12,91% 27,82% 69,52% 4,11%

7.13. Proposta di approvazione del Bilancio relativo all'esercizio 2021

Si rimanda a quanto già indicato nella Relazione sull'andamento della gestione.

Elenco delle partecipazioni dirette al 31 dicembre 2021

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(*): iscritte nella voce "Investimenti in partecipazioni e quote di fondi"

(**) Valore di bilancio al 31 dicembre 2020 rideterminato ai sensi del principio contabile IAS 8, paragrafo 42 lettera a); per dettagli si rimanda a quanto riportato nella nota esplicativa 2.2.

(1): partecipazione strumentale di cui si è concluso il processo di liquidazione nel corso del 2021

Elenco delle partecipazioni indirette al 31 dicembre 2021
Denominazione Sociale Sede legale Attività Divisa Capitale
Sociale
% di
Partecipazione
Società Partecipante Partecipazione
Totale
Acqua Dynamo Srl Società Benefit Italia Commerciale Euro 27.000 40,00% Intek Investimenti SpA 40,00%
AML - Azienda Metalli Laminati SpA Italia Industriale Euro 3.300.000 24,24% KME Mansfeld GmbH 24,00%
AMT - Advanced Mould Technology India
Private Ltd.
India Servizi INR 40.000.000 71,50% KME Special Products GmbH & Co. KG 70,79%
Bakel Srl Italia Commerciale Euro 100.000 50,01% Culti Milano SpA 38,59%
Bertram's GmbH Germania Servizi Euro 300.000 100,00% KME Germany GmbH 99,00%
Culti Milano Asia Ltd. Cina Commerciale HKD 5.000.000 60,00% Culti Milano SpA 59,40%
Cuprum S.A.U. Spagna Servizi Euro 60.910 100,00% KME Special Products GmbH & Co. KG 99,00%
Dalian Dashan Chrystallizer Co. Ltd. Cina Industriale RMB 40.000.000 70,00% KME SE 69,30%
Dalian Dashan Heavy Machinery Co. Ltd. Cina Industriale RMB 20.000.000 70,00% KME SE 69,30%
Dalian Dashan Surface Machinery Co. Ltd.
Dynamo Academy Srl Impresa sociale
Cina
Italia
Industriale
Servizi
RMB
Euro
10.000.000
10.000
70,00% KME SE
25,00% Immobiliare Pictea Srl
69,30%
24,75%
Dynamo The Good Company Srl Società
Benefit Italia Commerciale Euro 12.700 21,26% Intek Investimenti SpA 21,05%
EM Moulds SpA Italia Industriale Euro 3.090.000 100,00% KME Special Products GmbH & Co. KG 99,00%
Evidal Schmoele Verwaltungsgesellschaft
mbH
Germania Non operativa Euro 30.000 50,00% KME SE 49,50%
Fossati Uno Srl Italia Immobiliare Euro 100.000 35,00% Immobiliare Pictea Srl 34,65%
Il Post Srl Italia Editoriale Euro 396.516 31,13% Intek Investimenti SpA 30,82%
Ilnor Srl Italia Industriale Euro 10.000 100,00% KME Italy SpA 83,16%
Immobiliare Pictea Srl Italia Immobiliare Euro 80.000 100,00% KME SE 99,00%
Irish Metal Industries Ltd. In liquidation Irlanda in liquidazione Euro 127 100,00% KME Yorkshire Ltd. 99,00%
ISNO 3 Srl in liquidazione
KMD (HK) Holding Limited
Italia
Cina
in liquidazione
Holding
Euro
USD
1.754.906
198.000.000
60,72% Intek Investimenti SpA
50,00% KME SE
60,11%
49,50%
KMD Connectors Stolberg GmbH Germania Industriale Euro 1.000.000 100,00% KMD (HK) Holdings Ltd. 49,50%
KMD Precise Copper Strip Co. Ltd. Cina Industriale USD 239.214.000 100,00% KMD (HK) Holdings Ltd. 49,50%
KME – MAGMA Service Ukraine LLC Ucraina Commerciale UAH 14.174.000 70,00% KME Special Products GmbH & Co. KG 69,30%
KME Srl Italia Servizi Euro 115.000 100,00% KME SE 99,00%
KME (Suisse) S.A. Svizzera Commerciale CHF 100.000 100,00% KME Germany GmbH 99,00%
KME America Inc. Stati Uniti Commerciale USD 5.000 100,00% KME Germany GmbH 99,00%
KME America Marine Holding Inc. Stati Uniti Holding USD 4.800.000 100,00% KME Special Products GmbH & Co. KG 99,00%
KME America Marine Tube and Fitting, LLC Stati Uniti Progettazione USD 2.132.000 100,00% KME America Marine Holding Inc. 99,00%
KME AssetCo GmbH Germania Altro Euro 25.000 100,00% KME Special Products GmbH & Co. KG 99,00%
KME Chile Lda. In liquidation Cile in liquidazione PSC 9.000.000 100,00% KME Germany GmbH 99,00%
KME Germany GmbH Germania Industriale Euro 20.000.000 100,00% KME SE 99,00%
KME Grundstuecksgesellschaft SE & Co. KG Germania Immobiliare Euro 50.000 99,00% KME SE
1,00% KME Germany GmbH 99,00%
KME India Private Ltd. In liquidation India in liquidazione INR 6.500.000 99,80% KME Special Products GmbH & Co. KG 99,00%
0,20% KME SE
KME Italy SpA Italia Industriale Euro 44.602.903 84,00% KME SE 83,16%
KME Kalip Servis Sanavi ve Ticaret A.S. Turchia Commerciale TRY 950.000 85,00% KME Special Products GmbH & Co. KG 84,15%
KME Mansfeld GmbH Germania Industriale Euro 38.349.000 100,00% KME SE 99,00%
KME Metale Sp. z o.o. Polonia Commerciale PLN 8.112.500 100,00% KME Germany GmbH 99,00%
KME Metals (Shanghai) Trading Ltd. Cina Commerciale USD 100.000 100,00% KME SE 99,00%
KME Moulds Mexico S.A. de C.V. Messico Servizi MXN 7.642.237 99,99% KME Special Products GmbH & Co. KG 99,00%
0,01% KME SE
KME Real Estate GmbH & Co. KG Germania Commerciale Euro 100.000 100,00% KME SE 99,00%
KME Recycle Srl in liquidazione Italia in liquidazione Euro 2.000.000 100,00% KME SE 99,00%
KME Rolled France SAS Francia Industriale Euro 2.540.000 100,00% KME Italy SpA 83,16%
KME Service Russland Ltd. Russia Servizi RUB 10.286.000 70,00% KME Special Products GmbH & Co. KG 69,30%
KME Spain S.A.U. Spagna Commerciale Euro 92.446 100,00% KME SE 99,00%
KME Special Holding GmbH
KME Special Products GmbH & Co. KG
Germania
Germania
holding
Industriale
Euro
Euro
25.000
500
100,00% KME SE
100,00% KME SE
99,00%
99,00%
KME Special Products & Solutions GmbH Germania Industriale
Attività di agenzia ai fini di
Euro 25.000 100,00% KME Special Products GmbH & Co. KG 99,00%
KMETAL SpA Italia acquisto e vendita metalli Euro 100.000 100,00% KME SE 99,00%
KME Yorkshire Ltd. Gran Bretagna Industriale LST 10.014.603 100,00% KME SE 99,00%
Mecchld Srl Italia Holding Euro 40.000 20,00% Intek Investimenti SpA 20,00%
MKM France Eurl in liquidation Francia in liquidazione Euro 21.000 100,00% KME Mansfeld GmbH 99,00%
Natural Capital Italia SpA Società Benefit Italia Immobiliare Euro 147.500 74,58% Immobiliare Pictea Srl
8,81% Intek Investimenti SpA
82,64%
Oasi Dynamo Società Agricola Srl Italia Attività agricola Euro 35.000 100,00% Natural Capital Italia SpA Società Benefit 82,64%
Oasi Dynamo FoodCo Srl Italia Commercio alimentari Euro 10.000 100,00% Natural Capital Italia SpA Società Benefit 82,64%
Scent Company Srl Italia Commerciale Euro 100.000 51,00% Culti Milano SpA 39,36%
Serravalle Copper Tubes Italy Srl Italia Industriale Euro 3.000.000 100,00% Trefimetaux SAS 99,00%
Società Agricola Agrienergia Srl Italia Industriale Euro 20.000 51,00% Oasi Dynamo Società Agricola Srl 42,15%
Special Steels & Alloys SE Asia Pte Ltd. Singapore Commerciale \$SG 352.088 28,41% KME Special Products GmbH & Co. KG 28,13%
Tekvalia AG Svizzera Non operativa CHF 2.100.000 49,00% KMETAL SpA 48,51%
Trefimetaux SAS
Valika SAS
Francia
Francia
Industriale
Commercio metalli
Euro
Euro
11.000.000
200.000
100,00% KME SE 51,00% KME Recycle Srl in liquidazione 99,00%
50,49%

ATTESTAZIONE SUL BILANCIO D'ESERCIZIO AI SENSI DELL'ART. 154 BIS, COMMA 5 DEL D. LGS. 58/98 E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI

    1. I sottoscritti Vincenzo Manes, in qualità di Presidente, e Giuseppe Mazza, in qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di INTEK Group S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
    2. l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
    3. l'effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio nel corso del 2021, ivi comprese le policy di cui si è dotata la Società per rispettare i requisiti previsti dall'IFRS 10 relativamente alle Entità di Investimento.

    1. Al riguardo si segnala che non sono emersi aspetti di rilievo.
    1. Si attesta, inoltre, che:
    2. 3.1. il bilancio d'esercizio:
      • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002. Al presente bilancio è stato applicato il principio contabile relativo alle Entità di Investimento (apportate modifiche agli IFRS 10 e 12 ed allo IAS 27, come introdotto dal Regolamento UE n. 1174/2013);
      • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
      • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente;
    3. 3.2 la Relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui è esposto.

Milano, 31 marzo 2022

Il Presidente

Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

______________________ f.to Vincenzo Manes

__________________________ f.to Giuseppe Mazza

Relazione del Collegio Sindacale all' assemblea degli azionisti di INTEK Group S.p.A. al bilancio di esercizio al 31.12.2021 ai sensi art 153 TUF D. Lgs. 58/1998 ed art. 2429 comma 2 C.C.

Signori Azionisti,

il Collegio Sindacale riferisce sulle attività di vigilanza previste dalla legge, in particolare dall'art. 153 del D.Lgs. 58/98 ("TUF"), dalle Norme di comportamento del Collegio Sindacale di società quotate emanate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, dalle raccomandazioni Consob in materia di controlli societari e attività del Collegio Sindacale, dagli artt. 2429 e ss. del codice civile nonché ai sensi degli artt. 17 e 19 D.Lgs. n. 39/2010 e dalle indicazioni contenute nel Codice di Corporate Governance.

La presente relazione viene suddivisa, come ogni anno, in singoli capitoli corrispondenti agli obblighi di informazione richiesti dalla CONSOB e consigliati dal Consiglio Nazionale Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, al fine di una migliore intellegibilità e comparabilità.

Il nuovo Collegio Sindacale scrivente è stato nominato dall'assemblea dell'8 giugno 2021 per il triennio sino alla data dell'assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2023.

Il Collegio Sindacale per il 2021 ha valutato l'idoneità dei propri componenti e l'adeguata composizione dell'organo con riferimento ai requisiti di professionalità, competenza, onorabilità, correttezza, indipendenza e

1

insussistenza di cause di incompatibilità richiesti dalla normativa, nonché alla disponibilità di tempo e di risorse adeguate alla complessità.

I componenti del Collegio Sindacale hanno rispettato il limite al cumulo degli incarichi previsto dall'art.144-terdecies del Regolamento Emittenti e dal Decreto Ministeriale n. 169/2020.

Operazioni di maggior rilievo dell'esercizio 2021 a livello di Gruppo

Le operazioni di maggior rilievo che si sono verificate nel 2021 e nell'esercizio in corso, sino alla data di redazione della presente relazione, sono state le seguenti:

Settore rame

In questo settore si sono realizzate importanti operazioni volte all'implementazione della strategia del gruppo KME di concentra rsi sui prodotti laminati in rame e sue leghe, in cui il gruppo è leader europeo e intende focalizzarsi e crescere nel futuro, dati gli interessanti tassi di crescita previsti per i principali mercati di riferimento.

Nel mese di gennaio 2022 è stato eseguito l'accordo con Paragon Partners GmbH ("Paragon"), fondo di private equity tedesco, per il trasferimento del controllo del business Speciali. L'accordo ha comportato la creazione di una società, posseduta al 55% da Paragon e al 45% da KME, in cui è stato conferito il predetto business. L'operazione ha consentito a KME di beneficiare dell'apporto di risorse finanziarie per circa Euro 200 milioni, dopo il rimborso di circa Euro 20 milioni di finanziamenti infragruppo relativi al capitale circolante e dopo la concessione di un prestito di Euro 32 milioni che verrà rimborsato dalla stessa società di nuova costituzione.

Un'ulteriore dismissione è stata completata nel mese di febbraio 2022 con la cessione del business Wires (cavi) che era divenuto di proprietà di KME a seguito dell'acquisizione di MKM. Tale operazione ha consentito l'incasso di un importo complessivo di circa Euro 20 milioni più il valore del magazzino.

Relativamente al business Copper è stata realizzata, nel mese di giugno 2021, un'operazione di integrazione produttiva con S.A. Eredi Gnutti Metalli SpA ("EGM") che ha permesso il trasferimento a KME Italy SpA dell'attività dei laminati di EGM. Il corrispettivo di Euro 21,8 milioni è stato interamente reinvestito da EGM nella sottoscrizione di aumento di capitale di KME Italy, corrispondente al 16% post-money. L'operazione consente di mettere a fattor comune il know how, la capacità produttiva, i canali distributivi e i presidi logistici, con l'obiettivo di generare efficienze operative e di accrescere la competitività sul mercato, fornendo il miglior servizio alla clientela.

Sempre nel settore del Copper è stato siglato nel mese di febbraio 2022 il contratto definitivo per l'acquisto di parte del segmento produttivo dei laminati piani di Aurubis AG. Il perimetro dell'operazione include lo stabilimento FRP di Zutphen (Olanda), nonché i centri di taglio di Birmingham (Regno Unito), Dolny Kubìn (Slovacchia) e Mortara (Italia). La stipula del contratto fa seguito a quella del term-sheet sottoscritto nel mese di agosto 2021; la finalizzazione dell'operazione, subordinata ad alcune condizioni sospensive, tra cui l'approvazione da parte delle competenti autorità di controllo antitrust, è prevista entro l'estate 2022.

Gli incassi delle operazioni straordinarie hanno consentito di programmare il rimborso parziale anticipato entro il mese di aprile 2022, per Euro 190 milioni, del Prestito Obbligazionario KME dei complessivi 300 milioni in scadenza nel

2023; alla data della presente relazione tale rimborso è già stato effettuato per Euro 175 milioni.

Per il gruppo KME, i ricavi delle vendite sono stati pari a Euro 2.172,5 milioni (+14,4% rispetto al 2020), i ricavi delle vendite al netto delle materie prime pari a Euro 537,1 milioni (+13,8% rispetto al 2020) e l'EBITDA è stato di Euro 95,5 milioni (+27,2% rispetto al 2020).

Culti Milano S.p.A.

Nel corso del 2021 Culti Milano e le sue controllate hanno fatto registrare un'importante crescita a livello commerciale, sostenuta da significative performance reddituali.

Il gruppo Culti Milano nel 2021 ha infatti raggiunto, a livello consolidato, ricavi per Euro 21,0 milioni (Euro 13,5 milioni nel 2020) ed un EBITDA di Euro 5,0 milioni (Euro 3,2 milioni nel 2020).

A tali risultati hanno contribuito anche i mercati asiatici grazie all'avvio operativo della joint venture costituita ad Hong Kong con un partner locale e della subsidiary di Shanghai, nonché all'accresciuta presenza nella multicanalità (lo store su TMALL, aperto a fine 2020, ha avuto più di 35 mila acquisti).

Operazioni di finanza straordinaria

Sotto il profilo finanziario, le operazioni di maggior rilievo nel corso dell'esercizio 2021 sono state le seguenti:

1) In data 28 giugno 2021 sono stati emessi ed assegnati gratuitamente a tutti gli azionisti, sia ordinari che di risparmio, "Warrant Intek Group S.p.A. 2021-2024" nel rapporto di n. 0,4 warrant ogni azione posseduta. Ogni warrant consente la sottoscrizione, entro il 28 giugno 2024, di una azione ordinaria Intek Group al prezzo fisso di esercizio di Euro 0,40. Sono stati complessivamente assegnati

n. 172,9 milioni di warrant, il cui eventuale esercizio totale comporterà un aumento di capitale pari ad Euro 69,2 milioni.

2) Dal 30 giugno al 23 luglio 2021 si è svolta l'offerta pubblica di scambio volontaria totalitaria sulle azioni di risparmio Intek Group. Sono state portate in adesione complessivamente n. 33,8 milioni di azioni di risparmio (pari al 67,41% del capitale oggetto dell'offerta), tutte successivamente annullate. A fronte di tali adesioni, sono state emesse come corrispettivo n. 785.417 Obbligazioni "Intek Group S.p.A. 2020-2025" per un controvalore complessivo di Euro 17,0 milioni.

Principi contabili applicati quale Entità di Investimento

Il bilancio separato, così come quello consolidato, sono stati redatti utilizzando i principi contabili previsti per le entità di investimento ai sensi dell'IFRS 10 e quindi con la valutazione al fair value, con effetto a conto economico, delle partecipazioni detenute per investimento, che costituiscono per la Società la posta dell'attivo di maggiore significatività e rilevanza.

In relazione alla concreta applicazione di tale criterio, che ha notevoli impatti sul bilancio di esercizio della Società, il Collegio Sindacale ha verificato, anche attraverso incontri con il management e con la società di revisione, che la determinazione del fair value fosse ragionevole ed effettuata con il supporto di un esperto indipendente ed affidabile, identificato nella società EY Advisory SpA.

In esito a tali verifiche, non sono emersi elementi di incongruenza e/o illogicità delle conclusioni raggiunte.

La seguente tabella riepiloga i risultati delle valutazioni nel bilancio 2021 riguardanti le partecipazioni detenute per investimento, confrontati con i valori di iscrizione del precedente esercizio:

Denominazione Sede Quota Fair value Fair value Differenza
Controllate e collegate posseduta 31/12/2021 31/12/2020
KME SE Osnabruck 99,00% 578.300 509.500 68.800
Culti Milano SpA Milano 77,17% 28.904 27.300 1.604
(D)
Intek Investimenti SpA Milano 100,00% 11.200 9.704 1.496
KME Germany Bet. GmbH Osnabruck 100,00% 1.700 1.400 300
Ergyca Tracker 2 Srl Firenze
(D)
51,00% 81 81 -
Newint Srl Milano 100,00% 10 - 10
Nextep Srl Società Benefit Milano 60,00% 6 6 -
Totale Controllate e collegate 620.201 547.991 72.210
Ducati Energia SpA Bologna 16.700 15.931 769
Vita Società Editoriale SpA Milano 222 222 -
Altre - 12 (12)
Totale altre partecipazioni 16.922 16.165 757
Investimenti in partecipazioni e quote di fondi 637.123 564.156 72.967

L'incremento significativo della valutazione a fair value è legato agli effetti positivi della valutazione di KME SE (Euro 68,8 milioni) - che ha conseguito risultati in significativa crescita - e di Culti Milano SpA (Euro 1,6 milioni), che attraverso l'avvio di una joint venture in Cina ha avuto un incremento superiore al 50% sia dei ricavi a livello di consolidato che del relativo EBITDA.

Con riferimento a tali due partecipazioni si è ottenuta la valutazione specifica da parte del sopramenzionato advisor indipendente EY Advisory SpA, ulteriormente commentata e discussa con la società di revisione. Relativamente a Culti Milano

SpA (le cui azioni sono negoziate sul mercato Euronext Growth Milan, le analisi svolte dall'advisor hanno condotto a ritenere esistente un mercato attivo per le sue azioni e pertanto, ai sensi dell'IFRS 13, la valutazione della partecipazione è stata effettuata sulla base del valore puntuale della quotazione di borsa.

Nel corso dell'esercizio 2021 Consob, nell'ambito della sua attività di vigilanza, ha ritenuto che la Policy per le modalità di determinazione del fair value adottata da Intek Group, che includeva la definizione di un intervallo percentuale all'interno del quale gli scostamenti di fair value rispetto al valore di carico erano reputati non significativi e quindi non davano luogo a modifiche del valore di carico precedentemente rilevato, comportasse l'introduzione di elementi di arbitrarietà nella determinazione del valore delle partecipazioni in contrasto con IFRS 13 "Valutazione al fair value" che non prevede l'applicazione di fattori correttivi e con le regole previste dall'IFRS 9 "Strumenti finanziari".

Di conseguenza alcuni importi relativi all'esercizio 2020 sono stati rideterminati ai sensi dello IAS 8 per considerare retroattivamente gli effetti dell'eliminazione del suddetto intervallo percentuale applicabile alle valutazioni effettuate in sede di bilancio annuale.

Maggiori dettagli sono stati riportati nei commenti delle Note esplicative al bilancio.

Operazioni atipiche od inusuali, comprese quelle infra-gruppo o con parti correlate, nel corso dell'esercizio 2021.

Non risulta al Collegio Sindacale l'effettuazione di operazioni atipiche od inusuali nel corso dell'esercizio 2021.

Per le operazioni con parti correlate, tutte di natura ordinaria, si rinvia ai dettagli e commenti forniti nelle Note esplicative al bilancio e nella Relazione sull'andamento della Gestione.

Dette operazioni sono essenzialmente costituite da prestazioni di servizi - anche di natura finanziaria ed amministrativa - e da rapporti di credito-debito derivanti da operazioni di finanziamento.

Il Collegio Sindacale ha partecipato alle riunioni del Comitato Controllo e Rischi del 2021 ed ha avuto gli opportuni aggiornamenti sia dalla funzione di Internal Audit che dall'Organismo di Vigilanza ex D. Lgs. 231/2001, in apposite riunioni con i singoli componenti dalle quali non sono emerse criticità.

Osservazioni o richiami di informativa da parte della società di revisione/denunce da parte di soci ex art. 2408 C.C./esposti

Il Collegio Sindacale nel corso del 2021 e sino alla data di redazione della presente relazione non ha ricevuto denunce ex art 2408 c.c..

Incarichi alla società di revisione Deloitte & Touche S.p.A.

La sintesi degli incarichi e compensi della società di revisione è la seguente:

(in migliaia di Euro) Totale Intek
Group
Controllate
a) servizi di revisione 1.361 151 1.210
b) servizi diversi dalla revisione 180 68 112
- servizi di verifica finalizzati all'emissione di attestazione
relative
106 5 101
a covenants finanziari, pareri di congruità 63 63 -
- altri servizi 11 - 11
c) servizi delle entità appartenenti alla rete della società di revisione - - -
Corrispettivi alla società di revisione 1.541 219 1.322

In particolare il Collegio Sindacale ha verificato che gli incarichi conferiti, diversi dalla revisione, non presentassero potenziali rischi in termini di indipendenza.

Da evidenziare che il quadro normativo relativo alla predisposizione delle relazioni finanziarie annuali degli emittenti di valori mobiliari quotati nei mercati regolamentati dell'Unione Europea e alla relativa attività di revisione legale è stato oggetto di una importante novità. La Commissione Europea ha esercitato la delega prevista nel Regolamento Delegato UE 2019/815 in materia di norme tecniche che ha stabilito l'obbligo di adozione del formato elettronico unico di comunicazione denominato ESEF (European Single Elettronic Format) che comporta l'obbligo per gli Emittenti di redigere la relazione finanziaria annuale nel linguaggio XHTML utilizzando il linguaggio iXBRL (Inline Extensible Business Reporting Language) per la marcatura dei prospetti contabili consolidati. Tale novità si applica a partire dalle relazioni finanziarie relative agli esercizi avviati a decorrere dal 1° gennaio 2021 con un conseguente maggior impegno da parte della società di revisione che, per l'esercizio 2021, si attesta a 225 ore con corrispettivi di Euro 15.000.

Pareri rilasciati ai sensi di legge dalla società di revisione

La società di revisione non ha emesso nel corso del 2021 pareri diversi da quelli relativi all'attività di revisione, fatta eccezione per un parere di congruità ex art. 2441, quinto e sesto comma, codice civile e art.158, primo comma, del D. Lgs. 58/1998 in merito ad un aumento di capitale sociale con esclusione del diritto d'opzione emesso in data 17 maggio 2021.

Attività di vigilanza sull'osservanza della legge e dello statuto

Il Collegio Sindacale ha regolarmente assistito alle riunioni del Consiglio di Amministrazione ed ha avuto regolari contatti, come sopra già evidenziato, sia con l'Internal Audit e l'Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001 che con la società di revisione Deloitte & Touche SpA; ha altresì partecipato a tutte le riunioni del Comitato Controllo e Rischi, oltre ovviamente ad un continuo confronto con la Società.

Nell'esercizio 2021, il Collegio Sindacale si è riunito 7 volte (di cui 3 volte l'attuale Collegio); la partecipazione alle riunioni da parte dei suoi componenti è stata del 95% (100% nel precedente esercizio).

Nel corso del corrente esercizio il Collegio Sindacale si è riunito 5 volte.

In relazione alla disciplina ed al funzionamento degli organi sociali si rinvia alla esaustiva Relazione sulla Corporate Governance, contenuta nella relazione accompagnatoria del bilancio.

Nell'adempimento dei suoi doveri di vigilanza ed in occasione delle riunioni e dei frequenti contatti sopra richiamati, il Collegio Sindacale, ha constatato: a) che nell'esercizio sono state osservate le disposizioni di legge e di statuto; b) il rispetto dei principi di corretta amministrazione e l'esistenza di una adeguata struttura amministrativa e di un adeguato sistema di controllo interno; c) che non sono emersi aspetti rilevanti nel corso delle riunioni con la società di revisione e con gli Amministratori, anche ai sensi dell'art. 150 D. Lgs. 58/1998; d) che le società controllate hanno fornito tutte le notizie necessarie alla controllante per adempiere agli obblighi informativi di legge e la controllante ha

impartito adeguate disposizioni, anche ai sensi dell'art. 114 comma 2, D. Lgs. 58/1998;

e) che non risultano omessi obblighi informativi alle Autorità di Vigilanza.

Il Collegio Sindacale, laddove ritenuto necessario, ha avuto altresì contatti sia con Sindaci di alcune società controllate e con i responsabili delle società di revisione.

La Società ha provveduto a pubblicare, ai sensi delle vigenti disposizioni in materia, apposita Relazione sulla Corporate Governance, ritenuta idonea allo scopo dal sottoscritto Collegio Sindacale; nel corso dell'attività di vigilanza non risultano violazioni di tali regole.

La struttura organizzativa della Società appare adeguata alla sua attività.

Il Collegio Sindacale ha inoltre verificato che:

  • la Società ha aderito al Codice di Corporate Governance predisposto da Borsa Italiana S.p.A.;

  • la Società ha regolarmente istituito il Comitato per il Controllo e Rischi, comitato che ha regolarmente operato nel corso del 2021;

  • fanno parte del Consiglio n. 2 amministratori indipendenti, numero ritenuto adeguato per lo svolgimento delle attività del Consiglio;

  • gli Amministratori Esecutivi hanno riportato al Consiglio l'attività svolta nell'ambito delle deleghe loro conferite.

In conclusione, il Collegio Sindacale, sulla base dei flussi informativi interni ed esterni acquisiti, ha verificato che è garantita la conformità della struttura organizzativa, delle procedure interne, degli atti sociali e delle deliberazioni degli organi sociali alle norme di legge, alle disposizioni statutarie e ai regolamenti

applicabili, nonché ai codici di comportamento ai quali la Società abbia dichiarato di attenersi.

Il Collegio Sindacale dà atto che ciascun organo o funzione della Società ha adempiuto agli obblighi informativi previsti dalla normativa applicabile.

Il Collegio Sindacale riferisce che non risultano interessi che uno o più sindaci abbiano avuto, per conto proprio o di terzi, in una determinata operazione durante l'esercizio 2021.

Tali attività hanno comportato le seguenti conclusioni:

Attività di vigilanza sul rispetto dei principi di corretta amministrazione

Sulla base delle informazioni acquisite, il Collegio Sindacale dà atto che le scelte gestionali sono ispirate al principio di corretta informazione e di ragionevolezza e che gli Amministratori sono consapevoli della rischiosità e degli effetti delle operazioni compiute.

Attività di vigilanza sull'adeguatezza del sistema di gestione del rischio

Rispetto alla raccomandazione Consob del 18 marzo 2022, che richiama l'attenzione degli Emittenti sull'impatto della guerra in Ucraina, il Collegio Sindacale fa presente che Intek Group e le sue controllate non hanno significativi rapporti commerciali con la Russia e l'Ucraina anche se, ovviamente, il clima di incertezza che discende dall'attuale politica, anche con gli impatti sull'incremento dei prezzi e sull'approvvigionamento della materia prima, potrebbe influenzare l'andamento e le prospettive di sviluppo al momento non prevedibili.

L'evoluzione della gestione sarà correlata all'andamento degli investimenti e alla loro valorizzazione, entrambi dipendenti dalla ripresa della domanda a livello mondiale e dalle misure intraprese dai vari governi a sostegno dell'attività

economica globale e dall'area dell'euro in particolare, per fronteggiare anche gli effetti della pandemia da Covid-19 e dell'attuale situazione politica internazionale.

Attività di vigilanza sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo

Sulla base delle informazioni acquisite e di quanto sopra esposto, il Collegio Sindacale ritiene adeguato l'assetto organizzativo, in termini di struttura, procedure, competenze e responsabilità, anche in considerazione delle dimensioni e dell'oggetto della Società.

In particolare il Collegio Sindacale ha verificato, anche ai sensi dell'art 2086 c.c., che la Società è dotata di un assetto organizzativo che consente di rilevare eventuali situazioni di crisi di impresa ed ha positivamente verificato in concreto le risultanze di tale assetto organizzativo.

Anche la relazione della funzione di Internal Audit non evidenzia alcun rilievo. Nel corso dell'esercizio 2021 non sono emerse, come detto, criticità in relazione alla indipendenza di ciascun membro del Collegio Sindacale, né con riguardo al funzionamento dello stesso.

Pari assenza di criticità è stata rilevata nel funzionamento del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Controllo e Rischi, con particolare riferimento allo svolgimento delle funzioni degli Amministratori indipendenti, i quali, in seno al Consiglio di Amministrazione, hanno svolto le loro funzioni anche con riferimento alle retribuzioni agli Amministratori, stante la mancanza di un Comitato Remunerazioni.

Sul funzionamento degli organi sociali, al fine di evitare sovrapposizioni, si rinvia alla apposita Relazione sulla Corporate Governance predisposta dagli Amministratori.

Attività di vigilanza sull'adeguatezza del sistema di controllo interno

Sulla base delle informazioni acquisite, il Collegio Sindacale riferisce che il complessivo sistema di controllo interno, di internal audit e di gestione dei rischi, con particolare riferimento all'attività del Comitato Controllo e Rischi, appare adeguato.

In particolare non vi sono osservazioni sulla relazione dell'attività svolta da detto Comitato.

Attività di vigilanza sull'adeguatezza del sistema amministrativo contabile e sull'attività di revisione legale dei conti

Il Collegio Sindacale ha avuto regolare contatto con la società di revisione Deloitte & Touche S.p.A., valutando altresì le soglie di materialità adottate e le modalità di assunzione dei dati delle partecipazioni controllate.

Deloitte & Touche S.p.A. ha rilasciato in data odierna la propria relazione al bilancio senza rilievi.

Non risultano elementi di criticità, con particolare riferimento al requisito dell'indipendenza del revisore, anche sulla base della dichiarazione fornita in data odierna dal revisore stesso.

In data odierna la Società di revisione ha emesso anche la Relazione aggiuntiva per il Comitato per il controllo interno e la revisione contabile (Art. 11, Regolamento (UE) 537/2014).

Il Collegio Sindacale ha altresì verificato che i prospetti di bilancio sono stati redatti secondo i principi contabili adottabili e che nelle note al bilancio sono stati indicati i criteri di valutazione adottati, la loro conformità ai principi contabili relativi e le altre informazioni previste dalle norme vigenti.

Modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario

In relazione alla corporate governance ed al suo adeguamento, sulla base delle informazioni acquisite, il Collegio Sindacale ribadisce che la Società ha aderito al Codice di Corporate Governance predisposto da Borsa Italiana S.p.A., senza che siano state rilevate criticità nel corso dell'esercizio.

Attività di vigilanza sui rapporti con società controllate e controllanti

Il Collegio Sindacale ha ricevuto costanti flussi informativi circa i rapporti con le società controllate, anche tramite la costante partecipazione alle riunioni del Comitato Controllo e Rischi.

Il Collegio Sindacale ha altresì assunto autonome informazioni da parte degli organi di controllo delle società controllate, laddove necessario.

Attività di vigilanza sulle operazioni con parti correlate

In relazione alle operazioni con parti correlate il Collegio Sindacale, soprattutto tramite la partecipazione alle riunioni del Comitato Controllo e Rischi, ha avuto notizia delle operazioni con parti correlate, senza che siano emersi rilievi.

Considerazioni relative al bilancio di esercizio 2021

Il bilancio dell'esercizio al 31 dicembre 2021 evidenzia un utile di Euro 65.306.021, la cui destinazione viene proposta come segue:

  • 5% alla riserva legale, pari ad Euro 3.265.301;
  • mediante accantonamento in apposita riserva indisponibile, ai sensi dell'art. 6 del D. Lgs. 38/2005, degli utili rivenienti dall'applicazione del criterio del fair value, per Euro 62.040.720.

La società di revisione ha rilasciato la propria relazione senza riserve contenente il positivo giudizio sul bilancio, in data 14 aprile 2022.

Il Presidente della Società, Vincenzo Manes, ed il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Giuseppe Mazza, hanno consegnato agli Amministratori ed ai Sindaci, in data 31 marzo 2022, una dichiarazione scritta con la quale attestano, anche tenuto conto dell'art. 154 bis del D. Lgs. n. 58/1998, l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio, sia di esercizio che consolidato, dell'esercizio 2021, precisando la conformità degli stessi ai principi contabili internazionali.

Proposta all'assemblea

Il Collegio Sindacale esprime parere favorevole alla approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2021 ed alla relativa destinazione dell'utile di esercizio, come evidenziato nella Relazione Finanziaria Annuale dell'esercizio 2021 predisposta dal Consiglio di Amministrazione.

Milano, il 14 Aprile 2022

IL COLLEGIO SINDACALE (con consenso unanime)

Il Presidente del Collegio Sindacale

(f.to Dott. Silvano Crescini)

-

-

-

Bilancio consolidato al 31 dicembre 2021

INTEK Group SpA Sede Legale e Amministrativa: Foro Buonaparte, 44 - 20121 Milano - Italia Capitale sociale Euro 335.069.387,15 i.v. Cod. Fiscale e Reg. Imprese di Milano n° 00931330583 www.itkgroup.it

Prospetto della Situazione Patrimoniale e Finanziaria Consolidata – Attivo

(in migliaia di Euro) Rif.
Nota
31-dic-21 31-dic-20
di cui parti
correlate
di cui parti
correlate
Investimenti in partecipazioni e quote di fondi 4.1 637.123 620.201 564.156 547.991
Attività finanziarie non correnti 4.2 5 5 134 134
Immobili, impianti e macchinari 4.3 3.493 3.925
Investimenti immobiliari 4.4 32 140
Attività immateriali 4.5 12 7
Altre attività non correnti 4.6 3 - 3 -
Attività per imposte differite 4.20 2.762 3.037
Totale Attività non correnti 643.430 571.402
Attività finanziarie correnti 4.7 26.444 1.067 26.480 1.371
Crediti commerciali 4.8 5.039 2.052 4.534 916
Altri crediti ed attività correnti 4.9 5.680 2.495 4.122 1.144
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 4.10 4.698 15.415
Totale Attività correnti 41.861 50.551
Totale Attività 685.291 621.953

In applicazione del principio contabile IAS 8, paragrafo 42, alcuni valori di bilancio al 31 dicembre 2020 sono stati rideterminati; per dettagli si rimanda alla nota esplicativa 2.2.

Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio consolidato.

Le informazioni sulle operazioni con parti correlate sono contenute nella nota esplicativa 4.21.

Prospetto della Situazione Patrimoniale e Finanziaria Consolidata – Passivo

(in migliaia di Euro) Rif.
Nota
31-dic-21 31-dic-20
di cui parti
correlate
di cui parti
correlate
Capitale sociale 335.069 335.069
Altre Riserve 99.644 98.469
Azioni proprie (2.133) (2.012)
Risultati di esercizi precedenti 53.840 71.143
Riserva altri componenti
Conto economico complessivo
(23) (12)
Utile (perdita) del periodo 65.306 1.273
Patrimonio netto di Gruppo 4.11 551.703 503.930
Partecipazioni di terzi - -
Totale Patrimonio netto 4.11 551.703 503.930
Benefici ai dipendenti 4.12 418 368
Passività per imposte differite 4.20 2.221 2.057
Debiti e passività finanziarie non correnti 4.13 2.445 2.395 3.130 2.911
Titoli obbligazionari 4.14 92.372 75.332
Altre passività non correnti 4.15 113 - 722 -
Fondi per rischi ed oneri 4.16 291 291
Totale Passività non correnti 97.860 81.900
Debiti e passività finanziarie correnti 4.17 29.677 464 29.960 815
Debiti verso fornitori 4.18 2.238 538 1.905 560
Altre passività correnti 4.19 3.813 1.316 4.258 1.642
Totale Passività correnti 35.728 36.123
Totale Passività e Patrimonio netto 685.291 621.953

In applicazione del principio contabile IAS 8, paragrafo 42, alcuni valori di bilancio al 31 dicembre 2020 sono stati rideterminati; per dettagli si rimanda alla nota esplicativa 2.2.

Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio consolidato.

Le informazioni sulle operazioni con parti correlate sono contenute nella nota esplicativa 4.21.

Prospetto dell'utile (perdita) dell'esercizio e delle altre componenti di conto economico complessivo consolidato

(in migliaia di Euro) Rif.
Nota
2021 2020
di cui parti
correlate
di cui parti
correlate
Proventi Netti da Gestione di Partecipazioni 5.1 73.388 72.336 11.460 11.356
Commissioni su garanzie prestate 5.2 865 865 876 876
Altri proventi 5.3 1.007 130 772 94
Costo del lavoro 5.4 (1.867) (366) (1.968) -
Ammortamenti, impairment e svalutazioni 5.5 (657) (803)
Altri costi operativi 5.6 (4.802) (1.489) (4.756) (1.239)
Risultato Operativo 67.934 5.581
Proventi Finanziari 292 203 379 269
Oneri Finanziari (4.375) (180) (4.637) (43)
Oneri Finanziari Netti 5.7 (4.083) (4.258)
Risultato Ante Imposte 63.851 1.323
Imposte correnti 5.8 1.893 475
Imposte differite 5.8 (438) (525)
Totale Imposte sul reddito 1.455 (50)
Risultato netto dell'esercizio 65.306 1.273
Altri componenti del conto economico complessivo:
Valutazione benefici definiti a dipendenti (12) (6)
Componenti che non potranno essere riclassificate
nel risultato d'esercizio
(12) (6)
Variazione netta della riserva di cash flow hedge - (31)
Imposte su altri componenti del c. e. complessivo - 7
Componenti che potranno essere riclassificate nel
risultato d'esercizio
- (24)
Altri componenti del conto economico complessivo
al netto degli effetti fiscali:
(12) (30)
Totale conto economico complessivo dell'esercizio 65.294 1.243
Risultato del periodo attribuibile:
- interessenze di pertinenza dei terzi - -
- agli azionisti della controllante 65.306 1.273
Risultato del periodo 65.306 1.273
Totale conto economico complessivo attribuibile:
- interessenze di pertinenza dei terzi - -
- agli azionisti della controllante 65.294 1.243
Totale conto economico complessivo del periodo 65.294 1.243
Utile per azione (dati in unità di Euro)
Utile (perdita) base per azione 0,1533 (0,0054)
Utile (perdita) diluito per azione 0,1041 (0,0054)

In applicazione del principio contabile IAS 8, paragrafo 42, alcuni valori del bilancio 2020 sono stati rideterminati; per dettagli si rimanda alla nota esplicativa 2.2.

Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio consolidato.

Le informazioni sulle operazioni con parti correlate sono contenute nella nota esplicativa 4.21.

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Prospetto delle variazioni di patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2020

Al 31 dicembre 2020 Intek Group deteneva direttamente numero 6.555.260 azioni ordinarie e 11.801 azioni di risparmio tutte prive di valore nominale. Tutte le azioni sono state quindi riclassificate per intero in diminuzione del capitale sociale.

Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio consolidato.

Prospetto delle variazioni di patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2021

(in migliaia di Euro) Capitale
sociale
Altre
riserve
Azioni
proprie
Risultati
esercizi
precedenti
Riserva altri
componenti
conto
economico
complessivo
Risultato di
esercizio
Totale
patrimonio
di Gruppo
Interessenze
di terzi
Totale
patrimonio
consolidato
Patrimonio netto al 31 dicembre 2020 335.069 98.469 (2.012) 71.143 (12) 1.273 503.930 - 503.930
Allocazione risultato della Capogruppo - 3.289 - - - (3.289) - - -
Allocazione risultato delle controllate - (2.016) - - - 2.016 - - -
Acquisto azioni proprie - - (128) - - - (128) - (128)
Acquisto e annullamento azioni proprie di risparmio (OPS) - (638) 7 (17.302) - - (17.933) - (17.933)
Warrant management - 540 - - - - 540 - 540
Altri - - - - - - - - -
Componenti del conto economico complessivo - - - (1) (11) - (12) - (12)
Risultato del periodo - - - - - 65.306 65.306 - 65.306
Totale conto economico complessivo - - - (1) (11) 65.306 65.294 - 65.294
Patrimonio netto al 31 dicembre 2021 335.069 99.644 (2.133) 53.840 (23) 65.306 551.703 - 551.703
Riclassifica azioni proprie (2.133) - 2.133 - - - - - -
Patrimonio netto al 31 dicembre 2021 332.936 99.644 - 53.840 (23) 65.306 551.703 - 551.703

Al 31 dicembre 2021 Intek Group deteneva direttamente numero 6.937.311 azioni ordinarie prive di valore nominale. Tutte le azioni sono state quindi riclassificate per intero in diminuzione del capitale sociale.

Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio consolidato.

Rendiconto finanziario consolidato – metodo indiretto

(in migliaia di Euro) 2021 2020
(A) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti inizio anno 15.415 44.904
Risultato ante imposte 63.851 1.323
Ammortamenti immobilizzazioni materiali e immateriali 658 579
Svalutazione/(Rivalutazione) attività non correnti diverse dalle att. finanziarie - 693
Svalutazione/(Rivalutazione) investimenti e attività finanziarie (72.912) (9.834)
Variazione fondi pensione, TFR, stock option 714 8
Variazione dei fondi rischi e spese (235)
(Incrementi) decrementi in partecipazioni (268) (1.987)
(Incrementi) decrementi in investimenti finanziari e attività finanziarie (536) -
Incrementi (decrementi) debiti finanziari correnti e non correnti verso correlate (311) (3.232)
(Incrementi) decrementi crediti finanziari correnti e non correnti verso correlate - 1.900
(Incrementi)/Decrementi crediti correnti (208) 127
Incrementi/(Decrementi) debiti correnti (613) 547
(B) Cash flow totale da attività operative (9.623) (10.111)
(Incrementi) di attività materiali e immateriali non correnti (363) (680)
Decrementi di attività materiali e immateriali non correnti 193 623
Incrementi/decrementi di altre attività/passività non correnti (489)
(C) Cash flow da attività di investimento (908) (546)
(Acquisto) vendita azioni proprie e similari (128) (192)
Incrementi/(Decrementi) debiti finanziari correnti e non correnti (58) (3.051)
(Incrementi)/Decrementi crediti finanziari correnti e non correnti (15.448)
(D) Cash flow da attività di finanziamento (186) (18.691)
(E) Variazione disponibilità liquide e mezzi equivalenti
(B) + (C) + (D)
(10.717) (29.348)
(F) Variazione area di consolidamento - (141)
(G) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti di fine
(A) + (E) + (F)
periodo
4.698 15.415

Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio consolidato.

Note esplicative

1. Informazioni generali

Intek Group è una holding di interessi diversificati, la cui attività è indirizzata alla gestione dei beni e delle partecipazioni in portafoglio, orientata da un'ottica imprenditoriale dinamica, focalizzata sulla generazione di cassa e sull'accrescimento del valore nel tempo degli investimenti, anche attraverso cessioni funzionali alle strategie di sviluppo.

Intek Group è una Società per Azioni iscritta in Italia presso il registro delle imprese di Milano con il numero 00931330583, opera in Italia ed i suoi titoli sono quotati presso il mercato Euronext Milan organizzato e gestito da Borsa Italiana SpA.

Intek Group, pur essendo controllata da Quattroduedue Holding B.V., attraverso la controllata totalitaria Quattroduedue SpA, non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento, così come prevista dagli artt. 2497 e ss. del Codice Civile nonché dall'art. 37 del Regolamento Mercati, in quanto:

  • a) è provvista di una autonoma capacità negoziale nei rapporti con la clientela ed i fornitori;
  • b) non ha in essere con la controllante o altra società facente capo ad essa alcun rapporto di tesoreria accentrata.

Il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2021 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione il 31 marzo 2022 e verrà pubblicato nei previsti termini di legge e di regolamento.

2. Criteri contabili adottati

2.1. Valutazione sulla qualifica di Entità di investimento

Intek Group ritiene di soddisfare le caratteristiche previste dai paragrafi 27 e 28 dell'IFRS 10 per la qualifica di Entità di investimento.

Il paragrafo 27 dell'IFRS 10 richiede che l'entità:

  • a) ottenga fondi da uno o più investitori al fine di fornire loro servizi di gestione degli investimenti;
  • b) si impegni nei confronti dei propri investitori a perseguire la finalità commerciale di investire i fondi esclusivamente per ottenere rendimenti dalla rivalutazione del capitale, dai proventi dell'investimento o da entrambi; e
  • c) calcoli e valuti i rendimenti della quasi totalità degli investimenti in base al fair value.

Le caratteristiche tipiche delle Entità di investimento previste dal paragrafo 28 dell'IFRS 10 sono le seguenti:

  • ha più di un investimento;
  • ha più di un investitore;
  • ha investitori che non sono parti correlate della entità; e
  • ha interessenze partecipative in forma di capitale o interessenze similari.

Il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2021 è stato pertanto redatto applicando i principi contabili relativi alle Entità di investimento e quindi misurando a fair value gli investimenti in società controllate non strumentali che non vengono pertanto consolidati integralmente in linea con quanto effettuato a partire dal bilancio al 31 dicembre 2014.

2.2. Criteri di redazione

Il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2021 è stato redatto ai sensi dell'art. 154 ter del D. Lgs. 58/1998 ed è conforme agli International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del

Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. n. 38/2005.

Il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2021 è costituito dal prospetto della situazione patrimonialefinanziaria consolidata, dal prospetto dell'utile (perdita) dell'esercizio e delle altre componenti di conto economico complessivo consolidato, dal rendiconto finanziario consolidato, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato, nonché dalle relative note esplicative. I prospetti contabili e le note esplicative al bilancio consolidato presentano, oltre agli importi relativi al periodo di riferimento, anche i corrispondenti dati di raffronto con l'esercizio precedente. Non si sono avute modifiche nella forma dei prospetti di bilancio rispetto a quelli presentati al 31 dicembre 2020.

La Direttiva 2004/109/CE (la "Direttiva Transparency") modificata dalla Direttiva 2013/50/UE e il Regolamento Delegato (UE) 2019/815 (il "Regolamento ESEF") hanno introdotto l'obbligo per gli emittenti di valori mobiliari quotati nei mercati regolamentati dell'Unione Europea di redigere la relazione finanziaria annuale nel linguaggio eXtensible Hypertext Markup Language ("XHTML"), sulla base del formato elettronico unico di comunicazione ESEF ("European Single Electronic Format"), approvato da ESMA. Ciò al fine di rendere le relazioni finanziarie annuali leggibili sia da utenti umani che da dispositivi automatici e migliorare la comparabilità e l'analisi delle informazioni incluse nelle relazioni finanziarie annuali.

Pertanto a partire dall'esercizio finanziario che inizia il 1° gennaio 2021 è previsto che la relazione finanziaria annuale venga redatta e pubblicata nel formato XHTML utilizzando il linguaggio Inline Extensible Business Reporting Language ("iXBRL") solo per la marcatura dei prospetti contabili consolidati.

Inoltre, a partire dall'esercizio finanziario che inizia il 1° gennaio 2022, gli emittenti saranno tenuti a marcare anche le informazioni contenute nella nota integrativa consolidata.

Il documento in formato PDF non costituisce adempimento agli obblighi derivanti dalla Direttiva Transparency e dal Regolamento ESEF per il quale è stato elaborato apposito formato XHTML. I depositi dell'intero documento, presso le sedi e le istituzioni competenti, sono effettuati ai sensi di legge.

Il 29 ottobre 2021, l'ESMA ha pubblicato la dichiarazione annuale "European common enforcement priorities for 2021 annual financial reports" in cui, tra l'altro, delinea le priorità sulle quali devono focalizzarsi le società quotate nella predisposizione delle relazioni finanziarie annuali del 2021 e ha richiamato l'applicazione del Regolamento ESEF.

Rideterminazione degli importi comparativi relativi al 2020

Si evidenzia che sono stati rideterminati alcuni importi comparativi per l'esercizio 2020.

Nel bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2020, e di riflesso nel bilancio consolidato, nella valutazione della voce "Investimenti in partecipazioni e quote di fondi", Intek Group aveva applicato una versione aggiornata della propria "Policy per le modalità di determinazione del fair value" che includeva la definizione di un intervallo percentuale all'interno del quale gli scostamenti di fair value rispetto al valore di carico erano reputati non significativi e pertanto non davano luogo a modifiche del valore di carico in precedenza rilevato. Nell'introduzione di tale intervallo, era stato fatto riferimento ai principi generali di significatività dell'informativa finanziaria, ritenendo che variazioni del valore delle partecipazioni nell'ambito della soglia individuata non fossero rilevanti per l'utilizzatore del bilancio.

Per effetto del suddetto aggiornamento, nel bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2020, con riferimento alla determinazione del fair value delle proprie partecipazioni in titoli non quotati detenute per finalità di investimento, erano, pertanto, stati considerati non significativi - e di conseguenza non erano state apportate modifiche del valore di carico delle partecipazioni - gli scostamenti in valore assoluto non superiori all'1,5% tra il risultato del processo valutativo e il valore di carico ante-valutazione.

Consob, nell'ambito della propria attività di vigilanza, ha ritenuto che la suddetta soglia di significatività del fair value pari all'1,5% applicabile alle valutazioni annuali (nonché quella del 10% applicabile alle situazioni infra-annuali) comportasse l'introduzione di elementi di arbitrarietà nella determinazione del fair value, con conseguente non conformità al principio contabile internazionale IFRS 13 "Valutazione del fair value", il quale non prevede l'applicazione di fattori correttivi una volta determinato il fair value in applicazione delle metodologie previste e disciplinate dal medesimo principio contabile né nelle regole previste dall'IFRS 9.

A fronte di quanto rilevato dalla Consob con riferimento a quanto applicabile ai bilanci annuali, Intek ha proceduto all'aggiornamento della "Policy per le modalità di determinazione del fair value" eliminando la soglia di significatività dell'1,5%; pertanto per considerarne retroattivamente gli effetti ha rideterminato, ai sensi dello IAS 8 paragrafo 42, lettera a), alcuni importi relativi all'esercizio 2020.

La rideterminazione degli importi riferiti alla data del 31 dicembre 2020 ha comportato una riduzione:

  • di Euro 3.289 migliaia per la voce dell'attivo "Investimenti in partecipazioni e quote di fondi" e di Euro 39 migliaia per la voce del passivo "Passività per imposte differite";
  • di Euro 3.289 migliaia per la voce del conto economico "Proventi netti da gestione di partecipazioni" e di Euro 39 migliaia dei costi rilevati nella voce "Imposte differite".

A fronte di tali modifiche, il patrimonio netto ed il risultato d'esercizio al 31 dicembre 2020 risultano inferiori di Euro 3.250 migliaia rispetto ai valori originariamente pubblicati; gli effetti possono così essere dettagliati:

Prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria consolidata - attivo
31/12/2020 31/12/2020
(in migliaia di Euro) Importi Importi
rideterminati originari
Investimenti in partecipazioni e quote di fondi 564.156 567.446
Totale Attività non correnti 571.402 574.692
Totale Attività correnti 50.551 50.551
Totale Attività 621.953 625.243
Prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria consolidata - passivo
(in migliaia di Euro) 31/12/2020
Importi
rideterminati
31/12/2020
Importi
originari
Utile (perdita) dell'esercizio 1.273 4.523
Totale Patrimonio netto 503.930 507.180
Passività per imposte differite 2.057 2.097
Totale Passività non correnti 81.900 81.940
Totale Passività correnti 36.123 36.123
Totale Passività e Patrimonio netto 621.953 625.243
Prospetto dell'utile (perdita) d'esercizio e delle altre componenti di conto economico complessivo consolidato
(in migliaia di Euro) 2020
Importi
rideterminati
2020
Importi
originari
Proventi Netti da Gestione di Partecipazioni 11.460 14.750
Risultato Operativo 5.581 8.871
Risultato Ante Imposte 1.323 4.613
Imposte differite (525) (565)
Totale Imposte sul reddito (50) (90)
Risultato netto dell'esercizio 1.273 4.523
Totale conto economico complessivo dell'esercizio 1.243 4.493
Utile per azione (dati in unità di Euro)
Utile (perdita) base per azione (0,0054) 0,0021
Utile (perdita) diluito per azione (0,0054) 0,0021

Stante quanto sopra esposto in merito ai saldi comparativi relativi al 2020, nel presente Bilancio consolidato sono riportati gli importi rideterminati.

Il presente bilancio consolidato è redatto nel presupposto della continuità aziendale, secondo quanto previsto dal principio contabile IAS 1.

***

Nella redazione del presente bilancio consolidato gli Amministratori hanno tenuto conto del principio della competenza, della comprensibilità, significatività, rilevanza, attendibilità, neutralità, prudenza e comparabilità ed hanno applicato i medesimi principi adottati nella redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2020, fatta eccezione per i principi contabili entrati in vigore al 1° gennaio 2021 di seguito elencati, la cui applicazione non ha comunque comportato effetti.

  • In data 28 maggio 2020 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Covid-19 Related Rent Concessions (Amendment to IFRS 16)". Il documento prevede per i locatari la facoltà di contabilizzare le riduzioni dei canoni connesse al Covid-19 senza dover valutare, tramite l'analisi dei contratti, se è rispettata la definizione di lease modification dell'IFRS 16. Pertanto i locatari che applicano tale facoltà potranno contabilizzare gli effetti delle riduzioni dei canoni di affitto direttamente a conto economico alla data di efficacia della riduzione. L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.
  • In data 25 giugno 2020 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Extension of the Temporary Exemption from Applying IFRS 9 (Amendments to IFRS 4)". Le modifiche permettono di estendere l'esenzione temporanea dall'applicazione IFRS 9 fino al 1° gennaio 2023 per le compagnie assicurative. L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.
  • In data 27 agosto 2020 lo IASB ha pubblicato, alla luce della riforma sui tassi di interesse interbancari quale l'IBOR, il documento "Interest Rate Benchmark Reform - Phase 2" che contiene emendamenti ai seguenti standard:
    • IFRS 9 Financial Instruments;
    • IAS 39 Financial Instruments: Recognition and Measurement;
    • IFRS 7 Financial Instruments: Disclosures;

  • IFRS 4 Insurance Contracts; e
  • IFRS 16 Leases.

Tutte le modifiche sono entrate in vigore il 1° gennaio 2021. L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.

Il Gruppo non ha ancora applicato quei principi contabili, elencati successivamente al paragrafo 2.21, che, pur se emanati dallo IASB, hanno data di decorrenza successiva a quella di riferimento del presente bilancio consolidato o non hanno ancora completato il processo di adozione da parte dell'Unione Europea.

Gli accadimenti e le operazioni aziendali sono rilevati e rappresentati in conformità alla loro sostanza e realtà economica e non solamente secondo la loro forma legale.

Apposite note esplicative presenti nella Relazione sull'andamento della gestione illustrano contenuto e significato degli indicatori alternativi di performance, se utilizzati, non previsti dagli IFRS, in linea con la raccomandazione del CESR 05 – 178b pubblicata il 3 novembre 2005.

Il presente bilancio consolidato è espresso in Euro, moneta funzionale della Capogruppo e di tutte le controllate consolidate. I prospetti ed i dati delle note esplicative, se non diversamente indicato, sono in migliaia di Euro.

Inoltre, nel contesto conseguente l'epidemia da Covid-19 nonché del conflitto in corso tra Russia e Ucraina, nella redazione del Bilancio si è tenuto conto dei documenti di tipo interpretativo e di supporto all'applicazione dei principi contabili emanati dagli organismi regolamentari internazionali e di vigilanza italiani e dagli standard setter (Richiami di attenzione di Consob e public statement emanati dall'ESMA).

2.3. Principi di consolidamento

Tali principi interessano unicamente le partecipazioni in società controllate aventi natura strumentale in quanto dall'area di consolidamento restano escluse le partecipate detenute per investimento.

Le controllate sono tutte le società sulle quali Intek Group ha contemporaneamente:

  • il potere cioè detiene validi diritti che gli conferiscono la capacità attuale di dirigere le attività rilevanti, ossia le attività che incidono in maniera significativa sui rendimenti;
  • l'esposizione o i diritti a rendimenti variabili derivanti dal rapporto con la stessa;
  • la capacità di esercitare il proprio potere.

Le attività e le passività, gli oneri ed i proventi delle imprese controllate consolidate con il metodo integrale sono assunti integralmente nel bilancio consolidato; il valore delle partecipazioni è eliminato a fronte della corrispondente frazione di patrimonio netto delle imprese partecipate attribuendo ai singoli elementi dell'attivo e del passivo patrimoniale il loro valore corrente alla data d'acquisizione del controllo. L'eventuale differenza residua, se positiva, è iscritta nella voce dell'attivo "avviamento e differenze di consolidamento"; se negativa, a conto economico. Le quote del patrimonio netto e dell'utile di competenza delle minoranze sono iscritte in apposite voci di bilancio. Dopo la rilevazione iniziale, "l'avviamento" è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate secondo quanto previsto dallo IAS 36 Riduzione durevole di valore delle attività.

Gli utili derivanti da operazioni infragruppo non ancora realizzati nei confronti dei terzi, se significativi, sono eliminati. Sono altresì oggetto di eliminazione i crediti, i debiti, i proventi, gli oneri, le garanzie, gli impegni e i rischi tra imprese consolidate. Le perdite infragruppo non sono eliminate perché considerate rappresentative di un effettivo minor valore del bene ceduto. Tutti i bilanci delle controllate sono, se necessario, rettificati allo scopo di ottenere l'uniformità dei principi e dei criteri di valutazione adottati a livello di Gruppo.

Tutte le entità incluse nell'area di consolidamento hanno l'esercizio sociale coincidente con l'anno solare e redigono il bilancio in Euro.

Nell'ipotesi di cessione o conferimento di una società partecipata, il deconsolidamento viene contabilizzato dalla data di effettiva perdita del controllo.

Nel caso di conferimento di una società controllata in una società controllata congiuntamente o collegata, il riconoscimento dell'utile o della perdita derivante dalla perdita del controllo viene contabilizzata a conto economico, così come previsto dall'IFRS 10, paragrafo 25. In tal caso:

  • a) sono eliminate contabilmente le attività e le passività della ex controllata dal prospetto consolidato della situazione patrimoniale-finanziaria;
  • b) viene rilevata qualsiasi partecipazione mantenuta nella ex controllata al rispettivo fair value alla data della perdita del controllo e, successivamente, viene contabilizzata insieme a qualsiasi ammontare dovuto dalla o alla ex controllata secondo quanto previsto dai pertinenti IFRS. Tale fair value diventa la base per la successiva contabilizzazione dell'investimento;
  • c) vengono rilevati l'utile o la perdita correlati alla perdita del controllo attribuibile all'ex partecipazione di maggioranza;
  • d) vengono riclassificati nel prospetto dell'utile (perdita) d'esercizio o trasferiti direttamente negli utili portati a nuovo, se previsti da altri IFRS, gli ammontari rilevati tra le altre componenti di conto economico complessivo relativo alla ex controllata.

Ad esito della chiusura, al 31 marzo 2021, della liquidazione della controllata I2 Capital Partners SGR SpA, società strumentale consolidata integralmente fino al bilancio al 31 dicembre 2020, si segnala una variazione del perimetro di consolidamento. Il presente bilancio consolidato non include infatti società consolidate con il metodo integrale. Stante la non significatività dei flussi di conto economico dei primi tre mesi del 2021 di I2 Capital Partners SGR SpA (perdita di Euro 56 migliaia al 31 marzo 2021), il deconsolidamento è avvenuto alla data del primo gennaio 2021.

Per completezza di informazione si ricorda che i flussi economici e finanziari del 2020 includevano anche quelli della partecipata Immobiliare Pictea Srl che a fine dicembre 2020 era stata oggetto di conferimento a KME SE.

2.4. Investimenti in partecipazioni e quote di fondi

La voce comprende gli investimenti, anche di controllo, in partecipazioni effettuati per ottenere rendimenti dalla rivalutazione del capitale, dai proventi dell'investimento o da entrambi. Sono comprese in questa voce anche le quote di fondi di investimento.

Queste attività sono valutate al fair value con imputazione degli effetti a conto economico.

Misurazione del fair value

Il fair value iniziale è determinato per mezzo del prezzo di transazione, pari quindi al corrispettivo pagato.

Successivamente, e ad ogni data di bilancio, il fair value degli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo si basa sui prezzi di mercato.

Il fair value di strumenti che non sono quotati in un mercato attivo è determinato utilizzando tecniche di valutazione basate su una serie di metodi ed assunzioni legate a condizioni di mercato alla data di bilancio. Le tecniche di valutazione utilizzate sono il metodo basato sui flussi di cassa (discounted cash flows), il metodo dei multipli di mercato o di transazioni, il metodo del costo ed il metodo patrimoniale.

Le tecniche di valutazione basate sul discounted cash flows, generalmente consistono nella determinazione di una stima dei flussi di cassa futuri attesi lungo la vita dello strumento. Il modello richiede la stima dei flussi di cassa e l'adozione di parametri di mercato per lo sconto: il tasso o il margine di sconto riflette lo spread di credito e/o di finanziamento richiesti dal mercato per strumenti con profili di rischio e di liquidità simili, al fine di definire un "valore attualizzato".

Il metodo dei multipli di mercato consiste nello stimare il valore corrente teorico considerando le indicazioni espresse dal mercato relativamente ad un campione di società quotate aventi un profilo di business assimilabile all'azienda da valutare. Il metodo dei multipli delle transazioni comparabili consiste nel riconoscere all'azienda un valore pari ai prezzi fatti in transazioni recenti, aventi per oggetto aziende similari operanti nello stesso settore di quella da valutare.

Il metodo patrimoniale si basa sulle situazioni patrimoniali rettificando le voci dell'attivo e del passivo sulla base del loro fair value.

Si segnala che, sulla base dell'articolo 264b HGB (German Commercial Code) le controllate indirette KME Special Products GmbH & Co. KG, Osnabrück, KME Grundstücksgesellschaft SE & Co. KG, Osnabrück e KME Real Estate GmbH & Co. KG, Osnabrück non rendono pubblici i propri bilanci. Le previsioni di legge tedesche (§ 264b No. 3 HGB and § 264 (3) No. 3 HGB), richiedono in tali casi l'indicazione che la controllata diretta KME SE e le sue controllate KME Special Products GmbH & Co. KG, KME Grundstücksgesellschaft SE & Co. KG e KME Real Estate GmbH & Co. KG siano incluse nel bilancio consolidato di Intek Group, anche se con valutazione a fair value.

2.5. Investimenti immobiliari

Si tratta di immobili non utilizzati nella produzione o nella fornitura di beni o servizi da parte del Gruppo. Dette attività sono valutate al fair value rilevando eventuali variazioni a conto economico e quindi non soggette a sistematico ammortamento.

Per la determinazione del fair value si fa riferimento ad un valore determinato prevalentemente attraverso perizie esterne, redatte da terzi indipendenti in possesso di qualifiche professionali riconosciute e che vantano esperienze nella tipologia di immobili. Tali perizie si basano sul valore per metro quadrato stimato sulla base delle valutazioni effettuate dall'agenzia del territorio per immobili ubicati nella stessa area, con la stessa destinazione e considerando lo stato di manutenzione e tenuto conto delle potenzialità immobiliari future.

2.6. Attività e passività finanziarie

Le attività e passività finanziarie sono classificate in tre diverse categorie:

  • Strumenti finanziari valutati al fair value con impatto a conto economico;
  • Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva;
  • Strumenti finanziari valutate al costo ammortizzato.

Strumenti finanziari valutati al fair value con impatto a conto economico

Le attività e le passività finanziarie acquisite o detenute principalmente con il fine di vendita sono classificate come "attività o passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico".

Un'attività finanziaria non derivata può essere designata al fair value qualora tale designazione consenta di evitare accounting mismatch derivanti dalla valutazione di attività e di associate passività secondo criteri valutativi diversi.

Le passività finanziarie, analogamente alle attività finanziarie, possono essere designate, coerentemente a quanto disposto da IFRS 9, al momento della rilevazione iniziale, come passività finanziarie valutate al fair value, purché:

  • tale designazione elimini o riduca notevolmente una discordanza che altrimenti risulterebbe dalla valutazione su basi diverse di attività o passività e dei relativi utili e perdite; ovvero
  • un gruppo di attività finanziarie, di passività finanziarie o di entrambe sia gestito e valutato al fair value secondo una gestione del rischio o una strategia di investimento documentata internamente agli Organi Amministrativi delle entità.

Un'attività finanziaria è classificata fra le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value qualora la stessa non soddisfi le condizioni, in termini di business model o di caratteristiche dei flussi di cassa, per la valutazione al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

In particolare sono classificati in questo portafoglio:

  • strumenti di debito, titoli e finanziamenti il cui business model non risulta essere né held to collectheld to collect and sell ma che non appartengono al portafoglio di negoziazione;
  • strumenti di debito, titoli e finanziamenti, i cui flussi di cassa non rappresentano solamente la corresponsione di capitale e interessi;

  • quote di Oicr;
  • strumenti di capitale non detenuti per finalità di negoziazione per i quali l'entità non applica l'opzione concessa dal principio IFRS 9 di valutare questi strumenti al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

Un'attività finanziaria è classificata fra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva qualora:

  • l'obiettivo del suo business model sia perseguito mediante sia la raccolta dei flussi finanziari contrattuali sia la vendita delle attività finanziarie ("held-to-collect and sell");
  • i relativi flussi di cassa rappresentino solamente la corresponsione di capitale e interessi.

Inoltre sono classificati in questa categoria, gli strumenti di capitale non detenuti per finalità di negoziazione per i quali l'entità applica l'opzione contabile concessa dal principio IFRS 9 di valutare questi strumenti al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Strumenti finanziari valutate al costo ammortizzato

Un'attività finanziaria è classificata fra le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato qualora:

  • l'obiettivo del suo business model sia il possesso di attività finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali ("held- to-collect");
  • i relativi flussi di cassa rappresentino solamente la corresponsione di capitale e interessi.

Le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato comprendono gli strumenti finanziari (diversi dalle passività di negoziazione e da quelle designate al fair value) rappresentativi delle diverse forme di provvista di fondi da terzi.

Misurazione del fair value

Il fair value delle attività e delle passività finanziarie al fair value è determinato al momento della loro rilevazione iniziale per mezzo del prezzo di transazione, pari quindi al corrispettivo pagato o ricevuto.

Successivamente, e ad ogni data di bilancio, il fair value degli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo si basa sui prezzi di mercato. I prezzi di mercato utilizzati per i derivati sono i bid price, mentre per le passività finanziarie sono gli ask price. Il fair value di strumenti che non sono quotati in un mercato attivo è determinato utilizzando tecniche di valutazione, basate su una serie di metodi ed assunzioni legate a condizioni di mercato alla data di bilancio.

Il fair value degli strumenti finanziari non derivati non quotati è determinato scontando i flussi finanziari futuri per mezzo del tasso di interesse di mercato alla data di riferimento del bilancio.

Determinazione della perdita durevole di valore (impairment)

Tutte le attività e le passività finanziarie, ad eccezione delle "Attività e passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico", sono soggette a verifica per riduzione di valore conformemente a quanto definito dall'IFRS 9 e quindi considerando anche gli effetti delle expected losses.

Un'attività finanziaria ha subito una perdita di valore se vi è qualche obiettiva evidenza che uno o più eventi hanno avuto un effetto negativo sui flussi finanziari stimati attesi di quell'attività.

Una perdita di valore di un'attività finanziaria valutata al costo ammortizzato corrisponde alla differenza fra il valore contabile e il valore attuale dei flussi finanziari stimati attesi attualizzati al tasso di interesse effettivo originale. La perdita di valore di un'attività finanziaria al fair value rilevato a conto economico complessivo è calcolata sulla base del fair value di detta attività.

Tutte le perdite di valore sono rilevate a conto economico. L'eventuale perdita accumulata di un'attività finanziaria al fair value rilevato a conto economico complessivo, laddove sussistano evidenze obiettive di aver superato le soglie di significatività e di durevolezza, viene trasferita a conto economico anche se l'attività finanziaria non è stata eliminata.

Le perdite vengono ripristinate se il successivo incremento del valore può essere oggettivamente collegato ad un evento che si è verificato successivamente alla riduzione dello stesso. Nel caso delle attività valutate al costo ammortizzato e delle attività a fair value rilevato a conto economico complessivo corrispondenti a titoli di debito, il ripristino è rilevato a conto economico.

2.7. Immobili, impianti e macchinari

Investimenti in beni strumentali di proprietà

Gli immobili, impianti e macchinari sono iscritti al costo d'acquisizione o di produzione, comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione e sono esposti al netto dei relativi ammortamenti e di eventuali perdite di valore determinate secondo le modalità descritte in seguito. Se un elemento di immobili, impianti e macchinari è composto da vari componenti aventi vite utili differenti, tali componenti sono contabilizzati separatamente.

Gli immobili, impianti e macchinari sono valutati al costo, al netto degli ammortamenti e delle perdite durevoli di valore accumulate, ad eccezione dei terreni che non sono ammortizzati e che sono valutati al costo al netto delle perdite di valore accumulate.

I costi di manutenzione ordinaria sono spesati nell'esercizio di sostenimento mentre i costi di sostituzione di alcune parti delle immobilizzazioni ed i costi di manutenzione straordinaria sono capitalizzati quando è probabile che da questi derivino futuri benefici economici misurabili. Gli oneri finanziari relativi all'acquisto di immobilizzazioni sono capitalizzati ai sensi dello IAS 23.

Gli ammortamenti sono contabilizzati a partire dal mese in cui il cespite è disponibile per l'uso, oppure è potenzialmente in grado di fornire i benefici economici ad esso associati. Sono imputati su base mensile a quote costanti fino ad esaurimento della vita utile, oppure, per le dismissioni, fino all'ultimo mese di utilizzo.

La vita utile è costantemente verificata tenendo in considerazione eventuali cambiamenti nell'intensità di utilizzo dei beni ed eventuali cambiamenti ai piani d'ammortamento sono apportati con applicazione prospettica.

Gli ammortamenti sono calcolati in base alle seguenti vite utili:

Fabbricati da 25 a 50 anni
Impianti e macchinari da 10 a 40 anni
Altre attrezzature da 5 a 15 anni

Immobilizzazioni in leasing

Un contratto, o parte di esso, è classificato come leasing se, in cambio di un corrispettivo, conferisce il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività specificata per un periodo di tempo, quindi, se lungo tutto il periodo di utilizzo del bene si godrà di entrambi i seguenti diritti:

  • il diritto di ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici derivanti dall'utilizzo dell'attività; e
  • il diritto di decidere sull'utilizzo dell'attività.

In caso di modifica dei termini e delle condizioni del contratto si procede ad una nuova valutazione per determinare se il contratto è o contiene un leasing.

Il Gruppo non applica le presenti regole:

  • ai leasing di attività immateriali;
  • ai leasing a breve termine (durata minore o uguale a 12 mesi);
  • ai leasing in cui l'attività sottostante sia di modesto valore (attività il cui valore unitario è minore o uguale a Euro 5.000).

Una volta verificato se un contratto si configuri quale leasing, alla data di decorrenza del contratto vengono rilevate l'attività consistente nel diritto di utilizzo e la passività del leasing.

La valutazione iniziale dell'attività consistente nel diritto di utilizzo avviene al costo che comprende:

  • l'importo della valutazione iniziale della passività del leasing;
  • i pagamenti dovuti per il leasing effettuati alla data o prima della data di decorrenza al netto degli incentivi al leasing ricevuti;
  • i costi iniziali diretti sostenuti dal locatario; e
  • la stima dei costi che si dovranno sostenere per lo smantellamento e la rimozione dell'attività sottostante e per il ripristino del sito in cui è ubicata o per il ripristino dell'attività sottostante nelle condizioni previste dai termini e dalle condizioni del leasing.

La valutazione iniziale della passività del leasing avviene al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non versati a tale data. I pagamenti dovuti per il leasing sono attualizzati utilizzando il tasso di finanziamento ritenuto maggiormente rappresentativo del costo del denaro.

La contabilizzazione come leasing avviene per ogni componente di leasing separandola dalle componenti non di leasing.

La durata del leasing è determinata come il periodo non annullabile del leasing, a cui vanno aggiunti entrambi i seguenti periodi:

  • periodi coperti da un'opzione di proroga del leasing, se si ha la ragionevole certezza di esercitare l'opzione; e
  • periodi coperti dall'opzione di risoluzione del leasing, se si ha la ragionevole certezza di non esercitare l'opzione.

In caso di cambiamento del periodo non annullabile del leasing, si provvede alla rideterminazione della durata del leasing.

Dopo la data di iscrizione iniziale, la valutazione dell'attività avviene applicando il modello del costo. Le attività consistenti nel diritto di utilizzo sono ammortizzate dalla data di decorrenza del contratto sino al termine della durata del leasing.

Dopo la data di decorrenza la passività del leasing è valutata:

  • aumentando il valore contabile per tener conto degli interessi sulla passività del leasing;
  • diminuendo il valore contabile per tener conto dei pagamenti effettuati per il leasing;
  • rideterminando il valore contabile per tener conto di eventuali nuove valutazioni o modifiche del leasing o della revisione dei pagamenti dovuti per il leasing.

Gli interessi sulla passività del leasing e i pagamenti variabili dovuti per il leasing, non inclusi nella valutazione della passività del leasing, sono rilevati a conto economico nell'esercizio in cui si verifica l'evento o la circostanza che fa scattare i pagamenti.

In bilancio le attività consistenti nel diritto di utilizzo sono esposte separatamente dalle altre attività, le passività del leasing separatamente dalle altre passività finanziarie, gli interessi passivi sulla passività del leasing sono rilevati come oneri finanziari e separatamente dalla quota di ammortamento dell'attività consistente nel diritto di utilizzo.

Perdite di valore durevoli

In presenza di indicatori specifici di perdite di valore durevoli, immobili, impianti e macchinari sono soggetti ad una verifica di perdita di valore ("impairment test"). La verifica consiste nella stima del valore recuperabile dell'attività, definito come il maggiore fra il prezzo netto di vendita e il suo valore d'uso, e nel confronto con il relativo valore netto contabile. Il valore recuperabile è il maggiore tra il valore d'uso e il suo fair value dedotti i costi di vendita. Per determinare il valore d'uso i flussi finanziari attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto, al lordo delle imposte, che rifletta le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività. Se il valore recuperabile è inferiore al valore contabile, quest'ultimo viene ridotto al valore recuperabile; tale riduzione viene imputata a conto economico ovvero a riserva di rivalutazione che sia stata precedentemente costituita in sede di rivalutazione dell'attività interessata. Successive ed eventuali rivalutazioni seguono il percorso inverso.

2.8. Attività immateriali

(a) Avviamento

L'avviamento si riferisce alla differenza fra il costo di acquisizione delle partecipazioni ed il valore corrente di attività, passività e passività potenziali della controllata alla data di acquisizione. L'avviamento e le altre attività immateriali aventi vita utile indefinita non sono oggetto di ammortamento; la recuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata annualmente e comunque quando si verificano eventi che facciano presupporre una riduzione di valore. Le eventuali svalutazioni non sono oggetto di ripristini di valore.

(b) Altre attività immateriali a vita utile definita

Riguardano le attività prive di consistenza fisica, identificabili, controllate dall'impresa e in grado di produrre benefici economici futuri.

Le attività immateriali sono valutate inizialmente e rispettivamente al costo e al fair value comprensivi degli oneri di diretta attribuzione. Esse sono poi ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile intesa come la stima del periodo di utilizzo, in genere in un arco temporale fra i 3 e i 5 anni. Il loro valore residuo al termine della vita utile è ipotizzato uguale a zero.

Dette attività sono inoltre espresse al netto di eventuali svalutazioni per riduzioni durevoli di valore adottando i medesimi criteri indicati per la voce "Immobili, impianti e macchinari".

2.9. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Comprendono la cassa, i depositi a vista e gli investimenti finanziari a breve termine ad alta liquidità che sono prontamente convertibili in un ammontare noto di denaro e che sono soggetti ad un rischio irrilevante di variazione di valore (IAS 7 paragrafo 7).

2.10. Patrimonio netto

Il capitale sociale è costituito da azioni ordinarie e da azioni di risparmio, tutte prive di valore nominale, sottoscritte e versate alla data di riferimento del presente bilancio, ridotto eventualmente dei crediti verso soci per decimi ancora da versare. Il valore delle azioni proprie, secondo quanto previsto dallo IAS 32, è esposto in diminuzione del capitale emesso. Tale rappresentazione è data però unicamente nelle note esplicative, mentre nei prospetti il costo storico delle azioni proprie possedute figura distintamente con segno negativo a riduzione del patrimonio netto.

I costi per operazioni sul patrimonio netto sono imputati direttamente a riduzione delle riserve.

2.11. Crediti e debiti

I crediti e i debiti sono rilevati al fair value che normalmente coincide con il valore nominale quando l'effetto dell'attualizzazione risulta irrilevante.

2.12. Imposte correnti e differite

L'onere fiscale dell'esercizio comprende l'onere fiscale corrente e l'onere fiscale differito. Le imposte sul reddito sono rilevate a conto economico, fatta eccezione per quelle relative a operazioni rilevate direttamente nel patrimonio netto che sono contabilizzate nello stesso.

L'onere fiscale corrente rappresenta la stima dell'importo delle imposte sul reddito dovute calcolate sul reddito imponibile dell'esercizio, determinato applicando le aliquote fiscali vigenti o quelle sostanzialmente in vigore alla data di chiusura dell'esercizio. Le imposte differite sono stanziate secondo il metodo patrimoniale, calcolando le differenze temporanee tra i valori contabili delle attività e delle passività iscritti in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali. Le imposte differite non sono stanziate per le seguenti differenze temporanee: rilevazione iniziale di attività o passività in un'operazione diversa dall'aggregazione aziendale che non influenzi né l'utile (o perdita) contabile né il reddito imponibile (o perdita fiscale), nonché per le differenze relative a investimenti in società controllate e a controllo congiunto nella misura in cui è probabile che, nel presumibile futuro, la differenza temporanea non si riverserà. Le attività e le passività per imposte differite sono valutate utilizzando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili

nell'esercizio in cui sarà realizzata l'attività o sarà estinta la passività a cui si riferiscono, sulla base delle aliquote fiscali stabilite da provvedimenti in vigore o sostanzialmente in vigore alla data di chiusura dell'esercizio. Le attività e le passività per imposte differite sono compensate in presenza di un diritto legalmente esercitabile di compensare le attività fiscali correnti con le passività fiscali correnti e se le attività e le passività per imposte differite sono relative a imposte sul reddito applicate dalla medesima autorità fiscale sullo stesso soggetto passivo d'imposta o soggetti passivi d'imposta diversi che intendono regolare le passività e le attività fiscali correnti su base netta, o realizzare le attività e regolare le passività contemporaneamente.

Le attività per imposte differite sono rilevate nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale le stesse possano essere utilizzate. Il valore delle attività per imposte differite viene rivisto ad ogni data di chiusura e viene ridotto nella misura in cui non è più probabile che il relativo beneficio fiscale sia realizzabile.

2.13. Benefici ai dipendenti

I benefici successivi al rapporto di lavoro sono definiti sulla base di programmi che in funzione delle loro caratteristiche sono distinti in programmi a "contributi definiti" e programmi a "benefici definiti". Nei programmi a contributi definiti l'obbligazione dell'impresa, limitata al versamento dei contributi a un'entità giuridicamente distinta, è costituita dai contributi dovuti alla data di riferimento del bilancio.

La passività relativa ai programmi a benefici definiti, come il trattamento di fine rapporto definito dall'art. 2120 C.C., al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata, con il supporto di esperti indipendenti, sulla base di ipotesi attuariali ed è rilevata per competenza coerentemente al periodo lavorativo necessario all'ottenimento dei benefici. Gli utili e le perdite attuariali relative ai programmi a benefici definiti derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali o da modifiche delle condizioni dei piani sono immediatamente rilevati tra le componenti di conto economico complessivo.

2.14. Fondi rischi ed oneri

I fondi per rischi ed oneri sono passività con scadenza o ammontare incerti. Tali fondi sono rilevati solo se:

  • il Gruppo ha un'obbligazione in corso (legale o implicita) quale risultato di un evento passato;
  • è probabile che per adempiere all'obbligazione si renderà necessario l'impiego di risorse atte a produrre benefici economici;
  • può essere fatta una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione.

Gli importi accantonati sono quindi le migliori stime dell'onere necessario per estinguere l'obbligazione o per trasferirla a terzi alla data di riferimento del bilancio. Laddove l'effetto del valore attuale del denaro è un aspetto rilevante, l'importo di un accantonamento è rappresentato dal valore attuale degli oneri che si suppone saranno necessari per estinguere l'obbligazione.

2.15. Dividendi

I dividendi da distribuire sono riconosciuti come passività solo nell'esercizio nel quale gli stessi sono stati deliberati dall'Assemblea degli Azionisti. I dividendi da percepire sono rilevati soltanto quando è stabilito il diritto a ricevere il pagamento.

2.16. Attività non correnti detenute per la vendita (IFRS 5)

Sono classificate in questa categoria le attività non correnti quando è previsto che il loro valore contabile sarà recuperato principalmente con un'operazione di vendita anziché con il loro uso continuativo. L'operazione di vendita deve essere altamente probabile, con una realizzazione prevista all'interno dei dodici mesi. Se la vendita è prevista concludersi dopo più di un anno, sono valutati i costi di vendita al loro valore attuale. Qualsiasi incremento nel valore attuale dei costi di vendita derivante dal trascorrere nel tempo è rilevata come componente finanziaria nel conto economico.

2.17. Riconoscimento dei ricavi

Il riconoscimento dei ricavi avviene attraverso le seguenti fasi:

  • identificazione del contratto (o dei contratti) con il cliente;
  • individuazione delle obbligazioni di fare (o "performance obligations");
  • determinazione del prezzo della transazione: il prezzo della transazione è l'importo del corrispettivo a cui si ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento al cliente dei servizi promessi;
  • ripartizione del prezzo dell'operazione tra le "performance obligations" del contratto;
  • riconoscimento del ricavo nel momento del soddisfacimento della "performance obligation".

Specificatamente i ricavi possono essere riconosciuti:

  • in un momento preciso, quando è adempiuta l'obbligazione di fare trasferendo al cliente il bene o servizio promesso ("at a point in time"), o
  • nel corso del tempo, mano a mano che è adempiuta l'obbligazione di fare, trasferendo al cliente il bene o servizio promesso ("over time").

2.18. Oneri e proventi finanziari

Gli oneri e proventi finanziari sono rilevati a conto economico in base al principio della maturazione.

2.19. Utile (perdita) per azione

Per il calcolo dell'utile (perdita) base e diluita per azione ordinaria sono stati impiegati i seguenti criteri:

  • a) al numeratore è utilizzato il risultato economico attribuibile all'entità Capogruppo rettificato del risultato che deve essere attribuito, per l'anno in corso, alle azioni di risparmio in circolazione al netto delle azioni proprie di risparmio detenute direttamente o tramite controllate;
  • b) al denominatore dell'indicatore "utile base per azione" è applicata la media ponderata delle azioni in circolazione nell'esercizio al netto delle azioni proprie;
  • c) al denominatore dell'indicatore "utile diluito per azione" la media ponderata delle azioni ordinarie è rettificata ipotizzando l'emissione di nuove azioni ordinarie in seguito:
    • i) alla conversione di tutti i warrant eventualmente in circolazione;
    • ii) all'esercizio di tutte le stock option eventualmente assegnate.

In detto calcolo si ipotizza che le conversioni dei warrant e l'esercizio delle stock option siano avvenuti all'inizio dell'esercizio e che non vi siano maggiori proventi o minori oneri derivanti da questi accadimenti.

Il calcolo al 31 dicembre 2021 dell'utile base per azione è stato effettuato considerando il risultato netto di Gruppo al netto della quota spettante alle azioni di risparmio, attribuibile ai possessori di azioni ordinarie in circolazione e il numero medio ponderato di azioni in circolazione pari a 418.197.377 tenendo conto delle eventuali operazioni di frazionamento e/o raggruppamento e degli eventuali aumenti/riduzioni di capitale sociale ai sensi dello IAS 33 par. 64.

2.20. Uso delle stime

La redazione del bilancio consolidato e delle relative note in applicazione agli IFRS richiede da parte degli Amministratori l'effettuazione di stime e di assunzioni che influenzino i valori delle attività e delle passività di bilancio. Le stime sono state utilizzate principalmente per la determinazione: del fair value degli investimenti in partecipazioni e fondi, degli investimenti immobiliari, delle vite utili delle immobilizzazioni e del relativo valore recuperabile, degli accantonamenti per rischi su crediti, delle eventuali perdite durevoli di valore, dei costi connessi ai benefici ai dipendenti, della stima del carico di imposta corrente e differito e degli accantonamenti e fondi.

Tali stime ed assunzioni saranno riviste periodicamente ed eventuali effetti saranno riflessi immediatamente a conto economico. Alla data di riferimento del presente bilancio consolidato gli Amministratori ritengono, comunque, che le stime e le assunzioni utilizzate riflettano la migliore valutazione possibile date le informazioni disponibili. Gli Amministratori ritengono inoltre che le stime e le assunzioni adottate non comportino rettifiche materiali ai valori contabili delle attività e passività.

2.21. Principi contabili non ancora applicati

I seguenti principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS omologati dall'Unione Europea, non ancora obbligatoriamente applicabili non sono stati adottati in via anticipata dal Gruppo al 31 dicembre 2021:

  • In data 18 maggio 2017 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 17 Insurance Contracts che è destinato a sostituire il principio IFRS 4 – Insurance Contracts. L'obiettivo del nuovo principio è quello di garantire che un'entità fornisca informazioni pertinenti che rappresentano fedelmente i diritti e gli obblighi derivanti dai contratti assicurativi emessi. Lo IASB ha sviluppato lo standard per eliminare incongruenze e debolezze delle politiche contabili esistenti, fornendo un quadro unico principle-based per tenere conto di tutti i tipi di contratti di assicurazione, inclusi i contratti di riassicurazione che un assicuratore detiene. Il principio non risulta applicabile all'attività del Gruppo.
  • In data 14 maggio 2020 lo IASB ha pubblicato i seguenti emendamenti denominati:
    • Amendments to IFRS 3 Business Combinations: le modifiche hanno lo scopo di aggiornare il riferimento presente nell'IFRS 3 al Conceptual Framework nella versione rivista, senza che ciò comporti modifiche alle disposizioni del principio IFRS 3.
    • Amendments to IAS 16 Property, Plant and Equipment: le modifiche hanno lo scopo di non consentire di dedurre dal costo delle attività materiali l'importo ricevuto dalla vendita di beni prodotti nella fase di test dell'attività stessa. Tali ricavi di vendita e i relativi costi saranno pertanto rilevati nel conto economico.
    • Amendments to IAS 37 Provisions, Contingent Liabilities and Contingent Assets: l'emendamento chiarisce che nella stima sull'eventuale onerosità di un contratto si devono considerare tutti i costi direttamente imputabili al contratto. Di conseguenza, la valutazione sull'eventuale onerosità di un contratto include non solo i costi incrementali (come ad esempio, il costo del materiale diretto impiegato nella lavorazione), ma anche tutti i costi che l'impresa non può evitare in quanto ha stipulato il contratto (come ad esempio, la quota del costo del personale e dell'ammortamento dei macchinari impiegati per l'adempimento del contratto).
    • Annual Improvements 2018-2020: le modifiche sono state apportate all'IFRS 1 First-time Adoption of International Financial Reporting Standards, all'IFRS 9 Financial Instruments, allo IAS 41 Agriculture e agli Illustrative Examples dell'IFRS 16 Leases.

Tutte le modifiche entreranno in vigore il 1° gennaio 2022. Al momento non sono attesi impatti significativi dall'introduzione di queste modifiche.

Al 31 dicembre 2021 gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti:

  • In data 23 gennaio 2020 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Classification of Liabilities as Current or Non-current". Il documento ha l'obiettivo di chiarire come classificare i debiti e le altre passività a breve o lungo termine. Le modifiche entrano in vigore dal 1° gennaio 2022 ma lo IASB ha emesso un exposure draft per rinviarne l'entrata in vigore al 1° gennaio 2023; è comunque consentita un'applicazione anticipata. Non è atteso un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tale emendamento.
  • In data 30 gennaio 2014 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 14 Regulatory Deferral Accounts che consente solo a coloro che adottano gli IFRS per la prima volta di continuare a rilevare gli importi relativi alle attività soggette a tariffe regolamentate ("Rate Regulation Activities") secondo i precedenti principi contabili adottati. Non essendo il Gruppo un first-time adopter, tale principio non risulta applicabile

  • In data 12 febbraio 2021 lo IASB ha pubblicato due emendamenti denominati "Disclosure of Accounting Policies—Amendments to IAS 1 and IFRS Practice Statement 2" e "Definition of Accounting Estimates—Amendments to IAS 8". Le modifiche sono volte a migliorare la disclosure sulle accounting policy in modo da fornire informazioni più utili agli investitori e agli altri utilizzatori primari del bilancio nonché ad aiutare le società a distinguere i cambiamenti nelle stime contabili dai cambiamenti di accounting policy. Le modifiche si applicheranno dal 1° gennaio 2023, ma è consentita un'applicazione anticipata. Non sono attesi effetti significativi nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tali emendamenti.
  • In data 7 maggio 2021 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 12 Income Taxes: Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction". Il documento chiarisce come devono essere contabilizzate le imposte differite su alcune operazioni che possono generare attività e passività di pari ammontare, quali il leasing e gli obblighi di smantellamento. Le modifiche si applicheranno dal 1° gennaio 2023, ma è consentita un'applicazione anticipata. Non sono attesi effetti significativi nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tale emendamento.
  • In data 9 dicembre 2021, lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IFRS 17 Insurance contracts: Initial Application of IFRS 17 and IFRS 9 – Comparative Information". L'emendamento è un'opzione di transizione relativa alle informazioni comparative sulle attività finanziarie presentate alla data di applicazione iniziale dell'IFRS 17. L'emendamento è volto ad evitare disallineamenti contabili temporanei tra attività finanziarie e passività di contratti assicurativi, e quindi a migliorare l'utilità delle informazioni comparative per i lettori di bilancio. Le modifiche si applicheranno dal 1° gennaio 2023, unitamente all'applicazione del principio IFRS 17. Considerata l'attività del Gruppo non sono previsti effetti dall'applicazione del principio.

3. Politica di gestione dei rischi finanziari

Intek Group nella sua posizione di holding di investimenti dinamica è esposta direttamente ai rischi legati alle operazioni di investimento e disinvestimento. I risultati economici del Gruppo dipendono prevalentemente da tali operazioni e dai dividendi distribuiti dalle società controllate e, quindi, in ultima istanza, riflettono oltre l'andamento economico anche le politiche di investimento e di distribuzione dei dividendi di quest'ultime.

Gli investimenti in partecipazioni societarie sono per loro natura investimenti connotati da un certo livello di rischio. Tali tipologie di investimenti, infatti, non garantiscono la certezza del rimborso del capitale investito ovvero possono produrre flussi di cassa insufficienti a remunerare il capitale investito o comunque tradursi in performance che possono risultare inferiori a quelle di mercato.

Inoltre il processo di disinvestimento potrebbe richiedere tempi più lunghi di quelli previsti e/o essere realizzato con modalità non pienamente soddisfacenti o a condizioni non remunerative. In particolare con riferimento alle partecipazioni detenute direttamente o indirettamente in società non quotate non si può garantire l'assenza di rischi connessi principalmente alla liquidabilità di tali partecipazioni e alla valutazione delle stesse, in considerazione: (a) della possibile assenza in tali società di sistemi di controllo analoghi a quelli richiesti per le società con titoli quotati, con la possibile conseguente indisponibilità di un flusso di informazioni almeno pari, sotto il profilo quantitativo e qualitativo, a quello disponibile per le società con titoli quotati; e (b) delle difficoltà di effettuare verifiche indipendenti nelle società e, quindi, valutare la completezza e l'accuratezza delle informazioni da esse fornite. Nel caso di partecipazioni non di controllo, siano esse di società quotate o non quotate, la possibilità di influire sulla gestione delle partecipazioni medesime per favorirne la crescita, anche attraverso il rapporto con il management e l'azionariato della partecipata, potrebbe essere limitata.

Con riferimento agli impatti derivanti dalla pandemia da Covid-19 ed ai relativi rischi connessi si rimanda a quanto descritto nella Relazione sull'andamento della gestione.

Tipologia dei rischi:

a) rischio di credito: stante l'attività del Gruppo non vi sono significativi crediti nei confronti di soggetti terzi;

b) rischio di liquidità: può sorgere dalle difficoltà ad ottenere finanziamenti a supporto delle attività operative nella giusta tempistica. I flussi di cassa in entrata e in uscita e la liquidità sono monitorati

centralmente. Il Gruppo prevede di far fronte ai fabbisogni derivanti dai debiti finanziari in scadenza e dagli investimenti previsti attraverso i flussi della gestione operativa, la liquidità disponibile, il rinnovo o il finanziamento dei prestiti bancari o l'emissione di nuovi prestiti obbligazionari;

c) rischio di cambio: il Gruppo è esposto a tale rischio solo indirettamente per il rischio che il fair value degli investimenti operanti anche in valute diverse dall'Euro sia influenzato da variazioni di tassi di cambio;

d) rischio tasso di interesse: il rischio di tasso di interesse a cui è esposto il Gruppo è originato soprattutto da debiti finanziari non correnti. I debiti a tasso variabile espongono il Gruppo ad un rischio di cash flow, i debiti a tasso fisso implicano l'assunzione di un rischio da variazione del fair value;

e) rischio fluttuazione valore azioni: il Gruppo è esposto alle fluttuazioni di mercato per le azioni quotate che detiene in portafoglio ed alle variazioni dei parametri di mercato utilizzati per la determinazione del valore delle partecipazioni attraverso tecniche di valutazione. Il rischio di oscillazione dei valori di tali partecipazioni azionarie, contabilizzate alla voce "Investimenti in partecipazioni e quote di fondi" non è attivamente gestito con strumenti di copertura finanziaria.

4. Note esplicative al prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria consolidata

4.1. Investimenti in partecipazioni e quote di fondi

(in migliaia di Euro) 31 dic 2021 31 dic 2020 Variazioni
Partecipazioni in controllate e collegate 620.201 547.991 72.210
Partecipazioni in altre imprese 16.922 16.165 757
Investimenti in partecipazioni e quote di fondi 637.123 564.156 72.967

Il dettaglio della voce, con i relativi movimenti dell'esercizio, è il seguente:

Denominazione Quota posseduta
al 31/12/2021
31/12/2020 Incrementi Decrementi Variazioni
positive
fair value
Variazioni
negative
fair value
31/12/2021
KME SE 99,00% 509.500 - - 68.800 - 578.300
Culti Milano SpA 77,17% 27.300 - - 1.604 - 28.904
Intek Investimenti SpA 100,00% 9.704 - - 1.496 - 11.200
KME Germany Bet. GmbH 100,00% 1.400 - - 300 - 1.700
Ergyca Tracker 2 Srl 51,00% 81 - - - - 81
Newint Srl 100,00% - 10 - - - 10
Nextep Società Benefit Srl 60,00% 6 - - - - 6
Totale Controllate e Collegate 547.991 10 - 72.200 - 620.201
Ducati Energia SpA 15.931 - - 769 - 16.700
Vita Società Editoriale SpA 222 - - - - 222
Altre minori 12 - (12) - - -
Totale altre partecipazioni 16.165 - (12) 769 - 16.922
Investimenti in partecipazioni e quote di fondi 564.156 10 (12) 72.969 - 637.123

Per la valutazione degli investimenti si è fatto riferimento alla policy di determinazione del fair value, aggiornata come indicato nella nota esplicativa 2.2.

Il fair value della partecipazione in KME SE è stato stimato, con il supporto di un consulente esterno, sulla base della metodologia dell'Unlevered discounted cash flow (UDCF) attualizzando i flussi di cassa operativi generati dagli assets stessi (al netto dell'effetto fiscale) e di altri metodi, quali, il metodo dei multipli di mercato e quello dei multipli di transazione.

Il metodo UDCF è stato sviluppato utilizzando come base informativa le proiezioni economiche e le variazioni di alcune poste patrimoniali contenute nel Piano Industriale 2022 - 2026 (il "Piano"), elaborato ed approvato dagli organi amministrativi di KME SE ed utilizzato dagli stessi ai fini del test di impairment nel bilancio di KME SE e delle sue controllate. La proiezione dei flussi finanziari è basata sulle proiezioni approvate dalla direzione aziendale escludendo tuttavia eventuali flussi in entrata o in uscita che si stimino derivare da future ristrutturazioni, miglioramenti o ottimizzazione dell'andamento dell'attività formalmente non approvati.

Il Piano prevede nel corso del primo anno un incremento dei risultati per effetto dell'implementazione di una revisione della politica dei prezzi già avviata da parte di KME nel corso della seconda parte del 2021 e di un cambio di business model, anch'esso già avviato, che riduce gli impegni finanziari di KME tramite anticipi ottenuti dalla clientela.

Di seguito le assunzioni principali alla base del Piano:

  • decremento nei volumi di vendita di circa lo 0,9% annuo (a fronte di un aumento della domanda di rame stimata a livello globale (CAGR 2022-2025) al 2,35%);
  • crescita del valore aggiunto (CAGR 2022-2026 circa 4,2%) parzialmente legato anche alla ipotizzata crescita nel prezzo del rame. L'incremento del prezzo del rame è supportato dalle

previsioni contenute negli studi dei principali operatori finanziari (CAGR 2022-2026 pari al 1,6%);

  • significativo recupero di EBITDA con un CAGR del 11,40%; recupero, grazie anche alle politiche di prezzo, dell'EBITDA margin (dal 3 al 6%) che si mantiene comunque al di sotto di quello dei competitor.
  • investimenti sostanzialmente stabili e mediamente pari al 5,0% del capitale investito netto.

Il terminal value è stato calcolato assumendo l'EBITDA di lungo periodo pari alla media dell'EBITDA di Piano degli ultimi 5 anni (periodo esplicito), ammortamenti pari agli investimenti ed utilizzando un tasso di crescita di lungo periodo "g" pari a zero.

Il tasso di sconto WACC rappresentativo del costo medio del capitale (WACC, anch'esso post tax) è stato determinato in considerazione dei seguenti parametri:

  • risk free-rate: media ponderata dei bond governativi a 10 anni di ciascun paese in cui il gruppo KME opera;
  • market risk premium: pari al 5,0%, in linea con la prassi valutativa italiana;
  • costo del debito: tasso swap USD a 10 anni al dicembre 2021 incrementato di uno spread del 2,00%, per un tasso lordo complessivo del 2,99%;
  • Beta unlevered 0,79: media dei coefficienti beta unlevered di un campione di società quotate comparabili;
  • Premio addizionale Alpha sul costo del capitale proprio pari al 4%.

Ai fini delle proprie analisi di impairment il management di KME ha incrementato il tasso di attualizzazione di un premio addizionale dell'1,5% legato all'execution risk giungendo così ad un WACC pari a 9,35% (tasso del 9,34% al 31 dicembre 2020).

Tale tasso è stato confermato anche da Intek ai fini della stima del valore di fair value di KME. Il sostanziale ritorno ad una situazione di normalità, grazie al progressivo diffondersi delle vaccinazioni ed agli interventi di rilancio previsti dalle autorità centrali che hanno di fatto consentito di superare il clima di incertezza legato alla situazione sanitaria, ha fatto ritenere non più necessario considerare da parte di Intek Group un incremento dell'execution risk (incremento che era stato pari allo 0,75% sia in sede di predisposizione del bilancio 2020 che della relazione semestrale 2021). Altro elemento a supporto di questa scelta sono stati i risultati 2021 di KME che hanno visto i dati consuntivi allineati a quelli previsti a budget. Si segnala che ogni modifica di mezzo punto percentuale nel tasso di sconto comporta una variazione di circa Euro 25 milioni sull'equity value di KME.

Tale analisi ha condotto ad un valore attuale dei flussi di cassa di KME, inclusivi degli effetti della cessione del business degli Speciali, pari a circa 770 milioni.

Per giungere all'equity value di KME, il valore operativo così stimato è stato successivamente rettificato, con la stessa metodologia degli esercizi precedenti, per considerare in un'ottica valutativa di somma delle parti:

  • il fair value delle attività detenute per la vendita rappresentate dalla partecipazione totalitaria in Tréfimetaux;
  • il fair value della partecipazione al 45% nella newco costituita in occasione del trasferimento del controllo del business Speciali;
  • il fair value della joint venture KMD;
  • il fair value dei surplus assets, costituiti da immobili non strumentali, in particolare quelli detenuti da Immobiliare Pictea Srl, e delle altre società non consolidate;
  • in negativo del valore della quota del 16% detenuta da terzi in KME Italy;
  • la posizione finanziaria netta del gruppo KME stimata al 31 dicembre 2021.

L'equity value così determinato è pari ad Euro 681 milioni.

Tale valore è stato posto a confronto, sempre con l'ausilio del consulente esterno, con quelli risultanti da altri metodi in particolare con il metodo dei multipli di mercato e quello dei multipli di transazione utilizzando il multiplo EV/EBITDA, calcolati utilizzando l'EBITDA storico e per i multipli di mercato anche l'EBITDA prospettico. Anche per tali metodi si è provveduto a considerare le rettifiche descritte in precedenza per giungere al valore dell'equity value.

Il confronto tra diversi metodi ha la finalità di determinare nella misura più ragionevole il fair value dell'investimento e nell'ambito dei valori ottenuti dai diversi metodi di individuare quello più ragionevole nella specifica circostanza. Tali modalità applicative sono richiamate dai paragrafi 63 e 65 dell'IFRS 13.

La media degli enterprise value risultante dagli altri metodi ha evidenziato scostamenti superiori del 20% rispetto a quelli ottenuti dal metodo UDCF e, pertanto, in applicazione di quanto previsto dalla "Policy per le modalità determinazione del fair value" si è provveduto a considerare i risultati ottenuti con i diversi metodi, individuando quale valore più rappresentativo un equity value pari ad Euro 589 milioni. Tale valore emerge dalla ponderazione dei valori rivenienti dalle diverse metodologie; le percentuali di ponderazione hanno attribuito maggior peso (40%) al metodo UDCF (coerentemente con il fatto che esso è in grado di catturare le caratteristiche intrinseche della società oggetto di valutazione, a partire dai dati di Piano utilizzati come input), mentre ai risultati rivenienti dagli altri metodi viene riconosciuto un peso percentuale omogeneo (20% per ciascun metodo). Gli intervalli della percentuale di ponderazione e la suddivisione in maniera omogenea tra i diversi metodi è definita ex-ante all'interno della "Policy per le modalità determinazione del fair value" al fine di mitigare la soggettività insita nella scelta dei pesi, conferendo alla stima un maggior grado di ragionevolezza e di continuità degli specifici criteri di applicazione.

L'equity value è stato poi ricondotto alla quota di partecipazione detenuta da Intek Group considerando altresì le clausole di earn out sottoscritte nell'ambito degli accordi di cessione nell'ambito dell'acquisizione di MKM, giungendo ad un valore stimato di Euro 578,3 milioni. Tale valore rappresenta un incremento di Euro 68,8 milioni rispetto a quello al 31 dicembre 2020 (+13,5%).

Il sopra descritto processo di stima è caratterizzato da significativi profili di complessità e soggettività, basandosi, nel caso della metodologia Unlevered Discounted Cash Flow, su assunzioni riguardanti, tra l'altro, la previsione dei flussi di cassa attesi dalla partecipata, la determinazione di un appropriato tasso di attualizzazione (WACC) e di un tasso di crescita di lungo periodo (g-rate); tali assunzioni sono influenzate da aspettative future e da condizioni di mercato, con particolare riferimento al mercato europeo del rame. Elementi di soggettività, peraltro, caratterizzano anche l'applicazione delle metodologie fondate sui multipli, in relazione alla scelta e definizione dei campioni di riferimento ed anche agli ulteriori elementi considerati per giungere all'equity value.

Per la partecipazione in Culti Milano, quotata sul mercato Euronext Growth Milan (ex AIM) sono state condotte analisi sui volumi scambiati anche con riferimento ai comparables. Tali analisi hanno evidenziato che nel corso del 2021 i volumi di scambio del titolo Culti Milano sono stati in linea con quelli dei comparables ed hanno quindi fatto ritenere l'esistenza di un mercato attivo. Ciò ha condotto, nel rispetto delle previsioni degli IFRS, alla valutazione del fair value sulla base del valore della quotazione di mercato che alla data di riferimento del bilancio era pari a Euro 12,1 per azione (Euro 14,6 al 30 marzo 2022). Tale valutazione, secondo il giudizio degli amministratori, non riflette pienamente il valore intrinseco della partecipazione. Si segnala al riguardo che se la valutazione fosse stata condotta con la metodologia dei multipli, similarmente a quanto effettuato per il precedente anno (quando il mercato di riferimento era stato considerato non attivo) il valore della partecipazione sarebbe stato di oltre Euro 41 milioni, con un incremento della valutazione di Euro 12 milioni.

La partecipazione in Ducati Energia, stante la mancata disponibilità di un piano per sviluppare il metodo UDCF, è stata valutata utilizzato il metodo dei multipli di mercato e quello dei multipli di transazione applicati ai dati preconsuntivi del 2021.

Per le altre partecipazioni si è fatto principalmente riferimento al valore del patrimonio netto delle stesse rettificandolo sulla base dei valori correnti delle relative attività.

4.2. Attività finanziarie non correnti

La voce può essere così analizzata:

(in migliaia di Euro) 31 dic 2021 31 dic 2020 Variazioni
Crediti per commissioni su garanzie rilasciate 5 134 (129)
Attività finanziarie non correnti 5 134 (129)

I "Crediti per commissioni su garanzie rilasciate" rappresentano il valore attuale delle commissioni da percepire negli esercizi futuri, riferite ad oltre i 12 mesi, per le garanzie prestate dalla Capogruppo su finanziamenti e affidamenti ottenuti da controllate non consolidate, a favore degli istituti di credito e nell'interesse delle predette società. A tali crediti corrispondono debiti di pari importo.

4.3. Immobili, impianti e macchinari:

Il dettaglio della voce è il seguente:

(in migliaia di Euro) 31 dic 2021 31 dic 2020 Variazioni
Fabbricati 2.766 3.297 (531)
Altri beni 727 628 99
Immobili, impianti e macchinari 3.493 3.925 (432)

Di seguito la suddivisione tra beni di proprietà e beni in leasing:

(in migliaia di Euro) Di proprietà In leasing Totale
Fabbricati - 2.766 2.766
Altri beni 649 78 727
Immobili, impianti e macchinari 649 2.844 3.493

Per i beni di proprietà i movimenti dell'esercizio in esame sono così analizzabili:

(in migliaia di Euro) Fabbricati Impianti e
macchinari
Beni mobili Totale
Valore lordo - - 2.405 2.405
Ammortamenti accumulati - - (1.905) (1.905)
Totale al 31 dicembre 2020 - - 500 500
Valore lordo al 31 dicembre 2020 - - 2.405 2.405
Acquisti del periodo - - 186 186
Riclassificazioni - 170 (170) -
Variazione area di consolidamento (costo) - - (147) (147)
Cessioni (costo) - - (4) (4)
Valore lordo al 31 dicembre 2021 - 170 2.270 2.440
Ammortamenti cumulati al 31 dicembre 2020 - - (1.905) (1.905)
Variazione area di consolidamento (fondo amm.to) - - 143 143
Ammortamenti, impairment e svalutazioni - - (33) (33)
Cessioni (fondo ammortamento) - - 4 4
Ammortamenti cumulati al 31 dicembre 2021 - (170) (1.621) (1.791)
Valore lordo - 170 2.270 2.440
Ammortamenti accumulati - (170) (1.621) (1.792)
Totale al 31 dicembre 2021 - - 649 649

(in migliaia di Euro) Fabbricati Impianti e
macchinari
Beni mobili Totale
Valore lordo 4.542 - 176 4.718
Ammortamenti accumulati (1.245) - (48) (1.293)
Totale al 31 dicembre 2020 3.297 - 128 3.425
Valore lordo al 31 dicembre 2020 4.542 - 176 4.718
Acquisti del periodo 132 - 37 169
Variazione area di consolidamento (costo) - - (50) (50)
Cessioni (costo) (82) - (33) (115)
Valore lordo al 31 dicembre 2021 4.592 - 130 4.722
Ammortamenti cumulati al 31 dicembre 2020 (1.245) - (48) (1.293)
Variazione area di consolidamento (fondo amm.to) - - 7 7
Ammortamenti, impairment e svalutazioni (581) - (40) (621)
Cessioni (fondo ammortamento) - - 29 29
Ammortamenti cumulati al 31 dicembre 2021 (1.826) - (52) (1.878)
Valore lordo 4.592 - 130 4.722
Ammortamenti accumulati (1.826) - (52) (1.878)
Totale al 31 dicembre 2021 2.766 - 78 2.844

Con riferimento ai beni in leasing la movimentazione è stata la seguente:

4.4. Investimenti immobiliari

(in migliaia di Euro) 31 dic 2021 31 dic 2020 Variazioni
Investimenti immobiliari 32 140 (108)

La variazione è riconducibile alla vendita di alcune unità immobiliari avvenuta nell'esercizio.

4.5. Attività immateriali

(in migliaia di Euro) 31 dic 2021 31 dic 2020 Variazioni
Altre 12 7 5
Attività immateriali 12 7 5

La voce è riferita ad attivitàche hanno vita utile definita e sono relative a software.

Nel corso dell'esercizio le movimentazioni sono così analizzabili:

(in migliaia di Euro) Totale
Valore lordo 20
Ammortamenti accumulati (13)
Totale al 31 dicembre 2020 7
Valore lordo al 31 dicembre 2020 20
Acquisti del periodo 8
Riclassificazioni 2
Valore lordo al 31 dicembre 2021 30
Ammortamenti cumulati al 31 dicembre 2020 (13)
Ammortamenti, impairment e svalutazioni (3)
Riclassificazioni (2)
Ammortamenti cumulati al 31 dicembre 2021 (18)
Valore lordo 30
Ammortamenti accumulati (18)
Totale al 31 dicembre 2021 12

4.6. Altre attività non correnti

Il contenuto della voce è il seguente:

(in migliaia di Euro) 31 dic 2021 31 dic 2020 Variazioni
Depositi cauzionali 3 3 -
Altre attività non correnti 3 3 -

4.7. Attività finanziarie correnti

(in migliaia di Euro) 31 dic 2021 31 dic 2020 Variazioni
Crediti finanziari verso correlate 832 521 311
Crediti per commissioni su garanzie rilasciate 235 850 (615)
Investimenti in titoli 257 57 200
Altre attività finanziarie correnti 25.120 25.052 68
Attività finanziarie correnti 26.444 26.480 (36)

I "Crediti finanziari verso correlate" al 31 dicembre 2021 sono relativi al finanziamento in conto corrente reciproco in essere con la controllata diretta Intek Investimenti SpA per Euro 762 migliaia e con la controllata indiretta Immobiliare Pictea Srl per Euro 70 migliaia.

I "Crediti per commissioni su garanzie" rappresentano l'ammontare delle commissioni da percepire entro i prossimi 12 mesi per le garanzie prestate da Intek Group su finanziamenti e affidamenti ottenuti da società controllate in particolare KME SE, a favore degli istituti di credito finanziatori e nell'interesse delle predette società. A tali crediti corrispondono debiti di pari importo.

La voce "Altre attività finanziarie correnti" comprende per Euro 24.886 migliaia un deposito oggetto di pegno a garanzia della linea di credito in essere con Banco BPM ed in scadenza a giugno 2022.

In riferimento a quanto indicato da Consob con la Comunicazione n. DEM/11070007 del 5 agosto 2011, che ha ripreso il documento emesso dall'European Securities and Markets Authority (ESMA), si segnala che il Gruppo non ha investimenti in titoli di debito sovrano.

4.8. Crediti commerciali

(in migliaia di Euro) 31 dic 2021 31 dic 2020 Variazioni
Crediti verso imprese correlate 2.052 916 1.136
Crediti per factoring/leasing 2.987 3.618 (631)
Crediti commerciali 5.039 4.534 505

I "Crediti da attività di leasing e di factoring" sono rappresentati da crediti non in bonis relativi all'attività in precedenza condotta da Fime Leasing e Fime Factoring. La loro variazione è determinata prevalentemente da incassi del periodo.

I "Crediti verso imprese correlate" si riferiscono principalmente alle commissioni per garanzie già fatturate ed a servizi amministrativi prestati.

4.9. Altri crediti ed attività correnti

(in migliaia di Euro) 31 dic 2021 31 dic 2020 Variazioni
Crediti tributari 643 667 (24)
Ratei e risconti attivi 109 34 75
Crediti verso correlate 2.495 1.144 1.351
Altri crediti 2.433 2.277 156
Altri crediti ed attività correnti 5.680 4.122 1.558

I "Crediti tributari" comprendono crediti per imposte dirette per Euro 181 migliaia e crediti IVA per Euro 461 migliaia.

L'iscrizione dei ratei e risconti attivi è dovuta alla rilevazione di costi anticipati principalmente per spese di viaggio e servizi di competenza dei successivi periodi.

I "Crediti verso correlate" includono posizioni sorte nell'ambito del consolidato fiscale.

4.10. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti" sono costituite da depositi bancari e da valori in cassa.

(in migliaia di Euro) 31 dic 2021 31 dic 2020 Variazioni
Depositi bancari e postali 4.695 15.410 (10.715)
Cassa e disponibilità liquide 3 5 (2)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 4.698 15.415 (10.717)

Per il dettaglio della liquidità generata e assorbita nel corso dell'esercizio si rimanda al Rendiconto finanziario consolidato.

4.11. Patrimonio netto di Gruppo

Per l'illustrazione delle variazioni del patrimonio netto consolidato si rimanda al "Prospetto delle variazioni del patrimonio netto".

Nel corso dell'esercizio sono state emesse n. 20.110 azioni ordinarie a seguito dell'esercizio di warrant e sono state annullate n. 33.784.755 azioni di risparmio in conseguenza dell'offerta pubblica di scambio.

Al 31 dicembre 2021 Intek detiene n. 6.937.311 azioni ordinarie proprie pari all'1,783% del capitale ordinario (1,711% sul capitale complessivo). Nel corso dell'esercizio 2021 sono infatti state acquistate n. 382.051 azioni ordinarie e sono state annullate n. 11.801 azioni di risparmio già detenute in portafoglio. A seguito di tali operazioni, la "Riserva azioni proprie in portafoglio" si è incrementata di Euro 121 migliaia.

La riserva "Risultati esercizi precedenti", disponibile, dell'importo di Euro 53.840 migliaia (Euro 71.143 migliaia al 31 dicembre 2020) si movimenta per l'effetto dell'operazione straordinaria effettuata da Intek Group SpA relativa all'offerta pubblica di scambio volontaria totalitaria sulle proprie azioni di risparmio.

4.12. Benefici ai dipendenti

La voce è relativa al "Trattamento di fine rapporto"; l'importo, determinato sulla base delle competenze maturate alla fine del periodo in base alla legge ed ai contratti di lavoro ed al principio contabile IAS 19, è così composto:

(in migliaia di Euro) 31 dic 2021 31 dic 2020 Variazione
Dirigenti 98 88 10
Impiegati 263 231 32
Rettifica IAS/IFRS 57 49 8
Benefici ai dipendenti 418 368 50

La movimentazione della voce è la seguente:

(in migliaia di Euro) 31 dic 2020 Incrementi Versamenti a
fondo
31 dic 2021
Dirigenti 88 38 (28) 98
Impiegati 231 41 (9) 263
Differenze IAS/IFRS 49 8 - 57
Benefici a dipendenti 368 87 (37) 418

I principali criteri utilizzati nella valutazione dei "Benefici a dipendenti" sono stati i seguenti:

Criteri generali adottati 31 dic 2021 31 dic 2020
Tasso di attualizzazione 0,98% -0,02-0,34%
Tasso incremento retribuzioni future 1% 0,5-1,0%
Vita lavorativa residua media 12,0 anni 5,8-15,6 anni
Criteri generali adottati

Per la valutazione attuariale del TFR è stato utilizzato anche al 31 dicembre 2021 un tasso di attualizzazione basato sull'indice "Iboxx Eurozone Corporate AA".

4.13. Debiti e passività finanziarie non correnti

Il dettaglio della voce è il seguente:

(in migliaia di Euro) 31 dic 2021 31 dic 2020 Variazioni
Debiti per leasing - parti correlate 2.394 2.911 (517)
Debiti per leasing 46 85 (39)
Debiti per garanzie finanziarie rilasciate 5 134 (129)
Debiti e passività finanziarie non correnti 2.445 3.130 (685)

Le voci "Debiti per leasing" rappresentano le passività finanziarie, con scadenza oltre i dodici mesi, iscritte per l'applicazione dell'IFRS 16 e si riferiscono ad immobili e autovetture; le passività nei confronti di parti correlate si riferiscono ai debiti verso Immobiliare Pictea per le locazioni passive degli immobili di Milano, Foro Buonaparte.

Per i "Debiti per garanzie finanziarie rilasciate" si rimanda alla nota 4.2 "Attività finanziarie non correnti".

4.14. Titoli obbligazionari

(in migliaia di Euro) 31 dic 2021 31 dic 2020 Variazioni
Obbligazioni Intek Group 2020/2025 92.372 75.332 17.040
Titoli obbligazionari 92.372 75.332 17.040

La voce si riferisce alle Obbligazioni Intek Group 2020/2025, emesse nel febbraio 2020 con un tasso fisso del 4,5%, in circolazione per nominali Euro 75.854 migliaia a cui si sono aggiunte nel corso del 2021 ulteriori nominali Euro 16.965 migliaia emessi in conseguenza della offerta pubblica di scambio sulle azioni di risparmio. Sono esposte al netto dei costi di emissione che vengono differiti lungo la durata del titolo in misura tale da determinare un tasso di interesse effettivo costante.

4.15. Altre passività non correnti

(in migliaia di Euro) 31 dic 2021 31 dic 2020 Variazioni
Debiti per garanzie rilasciate 18 300 (282)
Debiti per "special situations" 95 422 (327)
Altre passività non correnti 113 722 (609)

I "Debiti per garanzie rilasciate" si riferivano per Euro 282 migliaia alla quota non corrente del debito per passività fiscali, per il quale è stata ottenuta rateazione in 48 mesi scadente nel novembre 2022, assunto da Intek a fronte di garanzie rilasciate in occasione della cessione di una partecipazione. La quota residua al 31 dicembre 2021 è stata classificata tra le passività correnti.

I "Debiti per special situations" sono originati nell'ambito di assunzione di concordati e si riferiscono ad anticipi legati a posizioni ex Fime Leasing. Nel corso dell'esercizio sono state stralciate in quanto prescritte posizioni per Euro 327 migliaia riferibili a creditori irreperibili della procedura ex FEB – Ernesto Breda SpA.

4.16. Fondi per rischi ed oneri

Di seguito si fornisce il prospetto riepilogativo dei movimenti relativi ai fondi rischi ed oneri:

(in migliaia di Euro) 31 dicembre 2020 Incrementi Rilasci/utilizzi 31 dicembre 2021
Fondi rischi contenziosi fiscali 291 - - 291
Totale 291 - - 291

I "Fondi rischi contenziosi fiscali" sono relativi a contenziosi in materia di imposta di registro e di Invim del gruppo Fime, accantonati nella misura massima della passività stimabile.

Alla data di approvazione del presente bilancio consolidato non esistono, a conoscenza degli Amministratori, altre passività potenziali significative.

4.17. Debiti e passività finanziarie correnti

(in migliaia di Euro) 31 dic 2021 31 dic 2020 Variazione
Debiti verso istituti di credito 25.223 25.194 29
Debiti per obbligazioni 3.616 2.956 660
Debiti verso imprese correlate - 373 (373)
Debiti per garanzie finanziarie rilasciate 235 850 (615)
Debiti per leasing - parti correlate 464 442 23
Debiti per leasing 139 145 (8)
Debiti e passività finanziarie correnti 29.677 29.960 (284)

I "Debiti verso istituti di credito" si riferiscono ad una linea di credito di Euro 25.000 migliaia, e relativi interessi, in essere con Banco BPM, con scadenza a giugno 2022 e garantita per pari importo da conto corrente oggetto di pegno.

La voce "Debiti per obbligazioni" pari ad Euro 3.616 migliaia è relativa agli interessi in corso di maturazione sul Prestito Obbligazionario Intek Group SpA 2020-2025.

La voce "Debiti verso imprese correlate" del 31 dicembre 2020 rappresentava il saldo del conto corrente di corrispondenza, stipulato a tasso di mercato con remunerazione prevista pari ad Euribor maggiorato da uno spread, in essere con Immobiliare Pictea Srl per Euro 373 migliaia.

I "Debiti per garanzie finanziarie rilasciate" rappresentano la contropartita della posta avente la stessa origine, iscritta nelle attività finanziarie correnti; si veda al riguardo il commento ai paragrafi 4.7 e 4.13.

I "Debiti per leasing" sono relativi alla quota a breve termine della passività finanziaria in applicazione del principio contabile IFRS 16.

4.18. Debiti verso fornitori
(in migliaia di Euro) 31 dic 2021 31 dic 2020 Variazione
Debiti verso fornitori – terzi 1.700 1.345 355
Debiti verso fornitori – parti correlate 538 560 (22)
Debiti verso fornitori 2.238 1.905 333

Si ritiene che il valore contabile dei debiti commerciali approssimi il loro fair value.

4.19. Altre passività correnti

(in migliaia di Euro) 31 dic 2021 31 dic 2020 Variazione
Debiti verso dipendenti 221 196 25
Debiti verso istituti previdenziali 91 101 (10)
Debiti tributari 126 150 (24)
Debiti verso amministratori per Trattamento Fine Mandato 769 746 23
Debiti verso correlate 547 896 (349)
Altri debiti 2.059 2.169 (110)
Altre passività correnti 3.813 4.258 (445)

La voce "Debiti verso dipendenti" si riferisce principalmente alle competenze maturate ma non ancora liquidate.

La voce "Debiti tributari" include principalmente, sia al 31 dicembre 2021 che al 31 dicembre 2020, debiti verso l'Erario, per ritenute d'acconto da versare.

I "Debiti verso amministratori per Trattamento Fine Mandato" sono riferiti al residuo debito nei confronti del Presidente per il trattamento di fine mandato maturato fino al 31 dicembre 2012, data in cui è cessato tale istituto. Il Presidente ha concordato di prorogare al 31 dicembre 2022 la data di scadenza del pagamento.

Nei "Debiti verso correlate" sono compresi i debiti verso amministratori per i compensi maturati.

Nella voce "Altri debiti" sono comprese per Euro 1.266 migliaia somme incassate a titolo di anticipo dai clienti ex-leasing e non compensate con poste creditorie.

4.20. Imposte differite attive e passive

(in migliaia di Euro) 31 dic 2021 31 dic 2020 Variazione
Imposte differite attive 2.762 3.037 (275)
Imposte differite passive (2.221) (2.057) (164)
Imposte differite attive e passive 541 980 (439)

Di seguito si fornisce il dettaglio della fiscalità differita attiva e passiva suddivisa per voce di bilancio:

Imposte differite attive Imposte differite passive
(in migliaia di Euro) 31 dic 2021 31 dic 2020 31 dic 2021 31 dic 2020
Investimenti immobiliari 9 9 - -
Partecipazioni/Investimenti finanziari - - (1.602) (1.548)
Crediti commerciali 1.370 1.756 (619) (509)
Attività finanziarie correnti 34 34 - -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti - 14 - -
Altre passività correnti 515 520 - -
Imposte differite su componenti di patrimonio netto 130 - - -
Imposte differite su perdite fiscali pregresse 704 704 - -
Totale 2.762 3.037 (2.221) (2.057)

4.21. Informativa sulle operazioni con parti correlate

Nelle tabelle seguenti si evidenziano i rapporti di debito, credito e di costi e ricavi con parti correlate. Le transazioni che hanno generato queste poste sono state eseguite a prezzi e valori di mercato. Si rimanda a quanto già indicato nei commenti alle singole poste di bilancio per la natura delle operazioni.

(in migliaia di Euro) Attività
finanziarie
non
correnti
Attività
finanziarie
correnti
Crediti
Commerciali
Altri
crediti
ed
attività
correnti
Debiti e
passività
finanziarie
non
correnti
Debiti e
passività
finanziari\e
correnti
Fornitori Altre
passività
correnti
Ergyca Tracker 2 Srl - - - - - - - (19)
Immobiliare Pictea Srl - 70 11 - (2.395) (464) - -
Intek Investimenti SpA - 762 - - - - - -
Isno 3 Srl in liquidazione - - 9 - - - - -
KME Germany GmbH - - 62 - - - (30) -
KME Italy SpA - - 158 805 - - (5) -
KME Mansfeld GmbH - - - - - - (19) -
KMetal SpA - - - 67 - - - -
KME SE - - 1.638 - - - (323) -
KME Srl - - - - - - (51) (143)
KME Yorkshire Ltd - - - - - - (8) -
Natural Capital Italia SpA SB - - 50 - - - - -
Nextep Srl SB - - 17 - - - - -
Oasi Dynamo Foodco Srl - - - - - - (11) -
Quattroduedue SpA - - 89 - - - - -
Serravalle Copper Tubes Italy Srl - - - 19 - - - -
Società Agricola Agrienergia Srl - - 12 77 - - - -
Trèfimetaux SA - - 6 - - - - -
Amministratori e Sindaci - - - - - - (91) (1.154)
Crediti per garanzie 5 235 - - - - - -
Crediti/Debiti per Consolidato
Fiscale
- - - 1.527 - - - -
5 1.067 2.052 2.495 (2.395) (464) (538) (1.316)
Totale voce bilancio 5 26.444 5.039 5.680 (2.445) (29.677) (2.238) (3.813)
Incidenza percentuale 100,00% 4,03% 40,72% 43,93% 97,96% 1,56% 24,04% 34,51%

Rapporti di credito e debito

Flussi di costi e ricavi

(in migliaia di Euro) Commissioni
su garanzie
prestate
Altri
proventi
operativi
Costo del
lavoro e altri
costi
operativi
Proventi
finanziari
Oneri
finanziari
Culti Milano SpA - 15 (1) - -
EM Moulds SpA 10 - - - -
I2 Capital Partners SGR SpA in liq. - 13 - - (4)
Immobiliare Pictea Srl 5 25 (157) 4 (152)
Intek Investimenti SpA - 15 - 21 -
Isno 3 Srl in liquidazione - 15 - - -
KME Germany GmbH - - (3) - -
KME Italy SpA 66 - (4) - -
KME Mansfeld GmbH - - (18) - -
KME Special Products GmbH & Co. KG 31 - - - -
KME SE 750 - (23) 126 -
KME Srl - - (44) - -
Oasi Dynamo Foodco Srl - - (11) - -
Quattroduedue SpA - 15 - - -
Società Agricola Agrienergia Srl - 32 - - -
Trèfimetaux SA 3 - - - -
Amministratori/Sindaci - - (1.594) 52 (24)
865 130 (1.855) 203 (180)
Totale voce bilancio 865 1.007 (6.669) 292 (4.375)
Incidenza percentuale 100,00% 12,91% 27,82% 69,52% 4,11%

5. Note esplicative al conto economico consolidato

Ai sensi della Comunicazione Consob n. 6064293/06 si precisa che il Gruppo non ha effettuato nel corso del periodo in esame "operazioni atipiche e/o inusuali".

5.1. Proventi Netti da Gestione di Partecipazioni

Il dettaglio della voce è il seguente:

(in migliaia di Euro) 2021 2020 Variazione Variazione %
Rettifiche di valore su partecipazioni e titoli - (382) 382 -100,00%
Utili/Perdite cessione quote di fondi e titoli (57) 10 (67) n/a
Valutazione a fair value di partecipazioni 72.970 11.460 61.510 n/a
Dividendi 475 372 103 27,69%
Proventi Netti da Gestione di Partecipazioni 73.388 11.460 61.928 n/a

In particolare:

  • la valutazione a fair value di partecipazioni si riferisce per Euro 68.800 migliaia a KME SE, per Euro 1.604 migliaia a Culti Milano SpA, per Euro 1.496 migliaia a Intek Investimenti SpA, per Euro 769 migliaia a Ducati Energia SpA e per Euro 300 migliaia a KME Germany Bet. GmbH;
  • i dividendi provengono per Euro 285 migliaia da Ducati Energia e per Euro 191 migliaia da Culti Milano;
  • le perdite da cessione sono legate alla chiusura della liquidazione di I2 Capital Partners SGR avvenuta nel primo semestre 2021.

Per maggior dettagli si rimanda ai commenti delle corrispondenti voci dell'attivo.

5.2. Commissioni su garanzie prestate

(in migliaia di Euro) 2021 2020 Variazione Variazione %
Commissioni su garanzie prestate 865 876 (11) -1,26%
Commissioni su garanzie prestate 865 876 (11) -1,26%

Si riferiscono alla remunerazione delle garanzie prestate a partecipate strumentali e di investimento per l'ottenimento di finanziamenti.

5.3. Altri proventi

(in migliaia di Euro) 2021 2020 Variazione Variazione %
Proventi da "special situations" 767 538 229 42,57%
Affitti attivi - 105 (105) -100,00%
Prestazioni di servizi a correlate 130 94 36 38,30%
Altri 110 35 75 n/a
Altri proventi 1.007 772 235 30,44%

I "Proventi da special situations" sono relativi all'attività di Intek legata ad operazioni di assunzioni di concordati; in particolare per 327 migliaia si riferiscono a debiti verso creditori irreperibili della procedura Bredafin Innovazione per i quali è intervenuta nel corso del 2021 la relativa prescrizione.

La posta "Prestazioni di servizi a correlate" accoglie unicamente gli importi fatturati per prestazioni di assistenza amministrativa a società correlate.

5.4. Costo del lavoro

(in migliaia di Euro) 2021 2020 Variazione Variazione %
Salari e stipendi (965) (1.040) 75 -7,21%
Oneri sociali (321) (342) 21 -6,14%
Altri costi del personale (581) (586) 5 -0,85%
Costo del lavoro (1.867) (1.968) 101 -5,13%

Negli altri costi del personale sono inclusi i compensi a collaboratori per Euro 314 migliaia, a cui si aggiungono oneri contributivi per Euro 110 migliaia, i costi per un piano welfare per Euro 80 migliaia e l'accantonamento a trattamento di fine rapporto del personale per Euro 76 migliaia.

Qui di seguito si riporta il numero medio dei dipendenti:

31/12/2021 31/12/2020 Variazione Variazione %
Dirigenti 3 3 - 0,00%
23,08% 23,08%
Impiegati 10 10 - 0,00%
76,92% 76,92%
Totale addetti (medio) 13 13 - 0,00%
100,00% 100,00%

5.5. Ammortamenti, impairment e svalutazioni

Si rimanda ai commenti delle singole voci di attivo.

(in migliaia di Euro) 2021 2020 Variazione Variazione %
Ammortamento su immobilizzazioni materiali (621) (413) (208) 50,36%
Ammortamento su beni in leasing (33) (163) 129 -79,75%
Ammortamento su immobilizzazioni immateriali (3) (3) - 0,00%
Rettifiche su investimenti immobiliari - (224) 224 -100,00%
Ammortamenti, impairment e svalutazioni (657) (803) 145 -18,18%

5.6. Altri costi operativi

(in migliaia di Euro) 2021 2020 Variazione Variazione %
Emolumenti amministratori e sindaci (1.228) (1.494) 266 -17,80%
Prestazioni professionali (1.448) (1.426) (22) 1,54%
Spese di viaggio (375) (238) (137) 57,56%
Compensi a controllate per servizi (95) - (95) n/a
Altri costi per il personale - (68) 68 -100,00%
Pubblicità legale e societaria (108) (147) 39 -26,53%
Elettricità, riscaldamento, postali e telefoniche (41) (184) 143 -77,72%
Premi assicurativi (90) (98) 8 -8,16%
Formazione e seminari (2) (14) 12 -85,71%
Locazioni immobiliari (265) (81) (184) n/a
Manutenzioni (40) (207) 167 -80,68%
Canoni di leasing e noleggi (17) (76) 59 -77,63%
Oneri tributari diversi (37) (251) 214 -85,26%
Contributi associativi (232) (233) 1 -0,43%
Costi diversi netti (250) (121) (129) 106,61%
Beneficenze (26) (10) (16) 160,00%
Oneri per servizi da banche (8) (9) 1 -11,11%
(4.262) (4.657) 395 -8,48%
Oneri su warrant management (540) - (540) n/a
Perdite su crediti - (99) 99 -100,00%
Altri costi operativi (4.802) (4.756) (46) 0,97%

Gli "oneri su warrant management" accolgono gli effetti del calcolo attuariale in applicazione delle previsioni dell'IFRS 2 e hanno come contropartita un incremento di patrimonio netto.

5.7. Oneri finanziari netti

(in migliaia di Euro) 2021 2020 Variazione Variazione %
Interessi attivi da correlate 203 269 (66) -24,54%
Altri interessi e proventi finanziari 89 110 (21) -19,09%
Totale proventi finanziari 292 379 (87) -22,96%
Interessi passivi a correlate (30) (43) 13 -30,23%
Interessi passivi su finanziamenti (225) (402) 177 -44,03%
Interessi passivi su titoli emessi (3.940) (3.851) (89) 2,31%
Interessi passivi su contratti di leasing (157) (8) (149) n/a
Altri interessi passivi (23) (51) 28 -54,90%
Altri oneri finanziari - (282) 282 -100,00%
Totale oneri finanziari (4.375) (4.637) 262 -5,65%
Totale oneri finanziari netti (4.083) (4.258) 175 -4,11%

5.8. Imposte correnti e differite

(in migliaia di Euro) 2021 2020 Variazione Variazione %
Imposte correnti 1.893 475 1.418 n/a
Imposte differite (438) (525) 87 -16,57%
Imposte correnti e differite 1.455 (50) 1.505 n/a

A decorrere dal 2007 Intek Group e la maggior parte delle sue controllate italiane hanno esercitato l'opzione per il regime fiscale del "consolidato fiscale nazionale" determinando l'IRES su una base imponibile corrispondente alla somma algebrica degli imponibili positivi e negativi delle singole società. I rapporti economici, oltre alle responsabilità e agli obblighi reciproci, sono definiti nell'accordo e regolamento relativi all'opzione per il consolidato fiscale nazionale secondo il quale la controllante e/o le controllate con imponibile negativo ricevono una compensazione pari al relativo risparmio d'imposta realizzato dalla controllante e/o le controllate con imponibile positivo.

Correlazione fra oneri fiscali e risultato contabile:
(in migliaia di Euro) 2021 2020
Risultato ante imposte 63.851 1.323
Carico fiscale teorico (aliquota fiscale utilizzata 24%) (15.324) (317)
Riconciliazione:
Effetto dovuto alle diverse aliquote fiscali - -
Altri effetti:
- (Oneri) non deducibili e proventi non imponibili (1.101) (428)
- Rivalutazioni/Svalutazioni su partecipazioni e titoli 17.513 1.183
- Imposte correnti esercizi precedenti 367 (488)
Imposte rilevate a conto economico 1.455 (50)

6. Altre informazioni

6.1. Strumenti finanziari per categorie

31 dic 2021 31 dic 2020 Variazione
Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico 637.620 565.197 72.423
Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico
complessivo
- - -
Costo ammortizzato 40.729 48.980 (8.251)
Attività finanziarie 678.349 614.177 64.172
Passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico (240) (984) 744
Passività finanziarie e debiti al costo ammortizzato (130.292) (114.173) (16.1119)
Passività finanziarie (130.532) (115.157) (15.375)

6.2. Strumenti finanziari per voce di bilancio

Strumenti finanziari e riconciliazione con le voci di bilancio al 31 dicembre 2021:

(in migliaia di Euro) Totale Misurato al
costo
ammortizzato
Misurato al
fair value
Non
disciplinato ex
IFRS 7
Investimenti in partecipazioni e quote di fondi 637.123 - 637.123 -
Attività finanziarie non correnti 5 - 5 -
Altre attività non correnti 3 3 - -
Crediti commerciali 5.039 5.039 - -
Altri crediti e attività correnti 5.680 5.037 - 643
Attività finanziarie correnti 26.444 25.952 492 -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 4.698 4.698 - -
Totale attività finanziarie 678.992 40.729 637.620 643
Debiti e passività finanziarie non correnti (2.445) (2.440) (5) -
Obbligazioni (92.372) (92.372) - -
Altre passività non correnti (113) (113) - -
Debiti e passività finanziarie correnti (29.677) (29.442) (235) -
Debiti verso fornitori (2.238) (2.238) - -
Altre passività correnti (3.813) (3.687) - (126)
Totale passività finanziarie (130.658) (130.292) (240) (126)

Il valore contabile delle attività e passività finanziarie riconosciute nel presente bilancio non si discosta dal loro fair value.

I livelli di fair value previsti sono tre:

  • Livello 1 quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione;
  • Livello 2 input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;
  • Livello 3 input che non sono basati su dati di mercato osservabili.

L'analisi di attività e passività finanziarie secondo il livello di fair value è la seguente:

(in migliaia di Euro) Totale
Fair value
Livello 1 Livello 2 Livello 3
Investimenti in partecipazioni e quote di fondi 637.123 28.904 - 608.219
Attività finanziarie non correnti 5 - - 5
Attività finanziarie correnti 492 - - 492
Totale attività finanziarie 637.620 28.904 - 608.716
Debiti e passività finanziarie non correnti (5) - - (5)
Debiti e passività finanziarie correnti (235) - - (235)
Totale passività finanziarie (240) - - (240)

Gli strumenti finanziari rilevati nella situazione patrimoniale–finanziaria al fair value sono rappresentati da investimenti partecipativi e da garanzie rilasciate per la cui valutazione sono utilizzati input di livello 3, fatta eccezione per l'investimento in Culti Milano SpA che nell'esercizio 2021 è stato valutato sulla base dei prezzi di mercato. Per la determinazione del fair value degli investimenti partecipativi si rimanda all'apposita nota esplicativa 4.1. Il fair value delle garanzie rilasciate è determinato applicando un'aliquota ritenuta rappresentativa del rischio assunto.

6.3. Valore nozionale degli strumenti finanziari e dei derivati

Non vi sono strumenti finanziari derivati iscritti in bilancio al 31 dicembre 2021.

6.4. Esposizione al rischio credito e perdite durevoli di valore

Il valore contabile delle attività finanziarie rappresenta l'esposizione massima del Gruppo al rischio credito.

6.5. Esposizione al rischio cambio

Al 31 dicembre 2021 non sono presenti attività e passività in valuta estera.

6.6. Esposizione al rischio fluttuazione valore azioni

Il valore contabile delle attività finanziarie rappresenta l'esposizione massima del Gruppo a tale rischio.

6.7. Esposizione al rischio tasso di interesse

Al 31 dicembre 2021 le attività e passività finanziarie del Gruppo fruttifere di interessi presentano la seguente esposizione al rischio tasso di interesse:

(in migliaia di Euro) 31 dic 2021 31 dic 2020
Attività finanziarie - -
Passività finanziarie (95.415) (78.915)
Strumenti a tasso fisso (95.415) (78.915)
Attività finanziarie 30.412 40.983
Passività finanziarie (25.223) (25.567)
Strumenti a tasso variabile 5.189 15.416

Un incremento (o decremento) di 50 basis point dei tassi di interesse alla data di riferimento del presente bilancio comporterebbe un incremento (decremento) del patrimonio netto e del risultato di circa Euro 25 migliaia.

6.8. Esposizione al rischio liquidità

Il rischio di liquidità può sorgere dalle difficoltà ad ottenere finanziamenti a supporto delle attività operative nella giusta tempistica.

* * *

7. Impegni e garanzie

Intek Group è garante a favore di KME SE e delle sue principali controllate per Euro 100 milioni per il finanziamento ottenuto da un pool di Istituti bancari e per ulteriori affidamenti bancari per Euro 15,25 milioni.

È inoltre oggetto di garanzia un mutuo erogato a Tecno Servizi Srl (società incorporata in Immobiliare Pictea nel 2017) da parte di Mediocredito per originari Euro 7,8 milioni avente valore residuo di Euro 4,8 milioni.

Nel dicembre 2015 Intek Group ha concesso la propria disponibilità al rilascio di una garanzia di massimi Euro 5,0 milioni a favore di Associazione Dynamo nell'ambito dell'erogazione di un mutuo fondiario per la ristrutturazione di alcuni immobili di Limestre. Il mutuo è peraltro già assistito da altre garanzie reali; al 31 dicembre 2021 ammonta a Euro 1,6 milioni.

Allegati alle note esplicative:

Prospetto di raccordo tra il risultato della capogruppo Intek Group SpA ed il risultato consolidato di spettanza dell'esercizio 2021:

Non vi sono differenze tra il risultato d'esercizio della Capogruppo e quello consolidato: sono entrambi pari a Euro 65.306 migliaia.

Prospetto di raccordo tra il patrimonio della capogruppo Intek Group SpA ed il patrimonio consolidato di spettanza al 31 dicembre 2021:

Non vi sono differenze tra il patrimonio netto della Capogruppo e quello consolidato: sono entrambi pari a Euro 551.703 migliaia.

ATTESTAZIONE SUL BILANCIO CONSOLIDATO AI SENSI DELL'ART. 154 BIS, COMMA 5 DEL D. LGS. 58/98 E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI

    1. I sottoscritti Vincenzo Manes, in qualità di Presidente, e Giuseppe Mazza, in qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di INTEK Group S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
    2. l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
    3. l'effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato nel corso dell'esercizio 2021, ivi comprese le policy di cui si è dotata la Società per rispettare i requisiti previsti dall'IFRS 10 relativamente alle Entità di Investimento.

    1. Al riguardo si segnala che non sono emersi aspetti di rilievo.
    1. Si attesta, inoltre, che:
    2. 3.1. il bilancio consolidato:
      • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002. Al presente bilancio è stato applicato il principio contabile relativo alle Entità di Investimento (apportate modifiche agli IFRS 10 e 12 ed allo IAS 27, come introdotto dal Regolamento UE n. 1174/2013);
      • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
      • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento;
    3. 3.2 la Relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui è esposto.

Milano, 31 marzo 2022

Il Presidente

Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

______________________ f.to Vincenzo Manes

__________________________ f.to Giuseppe Mazza

Relazione del Collegio Sindacale di INTEK Group S.p.A. al bilancio consolidato al 31 dicembre 2021

Il Collegio Sindacale presenta come ogni anno, seppur non obbligatoria, una sua breve relazione al bilancio consolidato al 31 dicembre 2021, nell'ambito dei doveri di vigilanza sull'osservanza della legge e dell'atto costitutivo.

Inoltre, la presente relazione viene redatta secondo il principio secondo il quale argomenti o documenti sottoposti dagli Amministratori all'Assemblea, sono oggetto di esame da parte del Collegio Sindacale, che riferisce all'Assemblea stessa.

Al fine di evitare inutili duplicazioni, la presente relazione deve intendersi complementare a quella relativa al bilancio di esercizio al 31 dicembre 2021, che pertanto deve intendersi integralmente qui richiamata.

PRINCIPI CONTABILI ADOTTATI – EFFETTI SUL BILANCIO CONSOLIDATO

Come già ampiamente evidenziato nella relazione al bilancio di esercizio, la qualifica di Entità di investimento, prevista dal paragrafo 27 dell'IFRS 10, comporta che il bilancio consolidato si differenzi dal bilancio separato unicamente per quelle partecipazioni non valutate al fair value e consolidate con metodo integrale, che costituiscono certamente le partecipazioni che, da un punto di vista contabile e di valutazione, hanno minori impatti sul bilancio consolidato. Si segnala che dopo la chiusura della procedura di liquidazione della controllata I2 Capital Partners SGR SpA non vi sono partecipazioni consolidate integralmente.

In relazione alla misurazione del predetto fair value, che costituisce certamente l'elemento di maggiore rilevanza sia per il bilancio separato che per quello consolidato, come evidenziato anche in sede di relazione al bilancio separato, il Collegio ha specificatamente verificato che la stessa fosse effettuata con il supporto di un advisor indipendente e qualificato, identificato nella EY Advisory SpA.

La conseguenza principale di quanto sopra esposto è che non vi sono più differenze tra i valori espressi nel bilancio separato e quelli espressi nel bilancio consolidato, se non per i dati comparativi dove tra l'altro vi era già perfetta corrispondenza a livello di patrimonio netto.

AREA DI CONSOLIDAMENTO

Come già indicato, si segnala che al 31 marzo 2021 si è conclusa la liquidazione della società I2 Capital Partners SGR SpA e pertanto, al 31 dicembre 2021, la Società non detiene alcuna partecipazione strumentale.

Non vi sono differenze tra il risultato d'esercizio della Capogruppo e quello consolidato né tra il patrimonio netto della Capogruppo e quello consolidato. Il bilancio consolidato riferito all'esercizio 2021 è stato comunque predisposto sulla base delle indicazioni del principio contabile IAS 27 Par.8A in quanto vengono presentati i dati comparativi relativi al 2020.

DOCUMENTI CONTABILI COSTITUENTI IL BILANCIO CONSOLIDATO

Il Presidente della Società, Vincenzo Manes, ed il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Giuseppe Mazza, hanno consegnato in data 31 marzo 2022 agli Amministratori ed ai Sindaci, una dichiarazione scritta con la quale attestano, anche tenuto conto dell'art. 154 bis del D. Lgs n. 58/1998, l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio sia individuale che consolidato dell'esercizio 2021, precisando la conformità degli stessi ai principi contabili internazionali.

La società di revisione Deloitte & Touche S.p.A. ha rilasciato la propria relazione senza riserve contenente il positivo giudizio sul bilancio consolidato, in data 14 aprile 2022.

Il contenuto informativo della parte della Relazione riservata al bilancio consolidato (principi contabili applicati, note illustrative, allegati) è esauriente.

Le informazioni sui principali indicatori di risultato, sia finanziari che non finanziari, sono desumibili dalle varie tabelle esplicative delle note illustrative al bilancio consolidato.

In relazione alle operazioni di maggior rilievo dell'esercizio 2021, alle operazioni con parti correlate e/o infragruppo, alle denunce od esposti da parte dei soci o di terzi ed in generale per quanto riguarda l'attività di vigilanza e le verifiche svolte, si rinvia alla relazione del Collegio al bilancio di esercizio 2021.

In conclusione, il Collegio ritiene che il bilancio consolidato ed i documenti che lo accompagnano, illustrino in modo adeguato la situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo per l'esercizio 2021.

Del bilancio consolidato e di quanto lo correda, l'Assemblea deve tenere conto solamente ai fini informativi, trattandosi di atto che non è soggetto ad approvazione.

Milano, il 14 Aprile 2022

IL COLLEGIO SINDACALE (con consenso unanime) Il Presidente del Collegio Sindacale (f.to Dott. Silvano Crescini)

Procedure di revisione Nell'ambito delle attività di revisione sono state svolte, anche con il supporto
svolte di specialisti in materia di valutazioni aziendali appartenenti alla rete
Deloitte, le seguenti principali procedure:

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