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Enel

Annual Report Apr 19, 2022

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Annual Report

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Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2021

Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2021

Il presente documento è predisposto in formato PDF allo scopo di agevolarne la lettura. Tale documento rappresenta una versione supplementare rispetto a quella ufficiale conforme alle disposizioni del Regolamento delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea (Regolamento ESEF - European Single Electronic Format) e disponibile sul sito internet della Società (www.enel.com), nonché presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato denominato "eMarket STORAGE" ().

Enel is Open Power

POSIZIONAMENTO Open Power

VISIONE

Open Power per risolvere alcune tra le più grandi sfide del nostro mondo.

MISSIONE

  • Apriamo l'accesso all'energia a più persone.
  • Apriamo il mondo dell'energia alle nuove tecnologie.
  • Ci apriamo a nuovi usi dell'energia.
  • Ci apriamo a nuovi modi di gestire l'energia per la gente.
  • Ci apriamo a nuove partnership.

COMPORTAMENTI

  • Prende decisioni nell'attività quotidiana e se ne assume le responsabilità.
  • Condivide le informazioni mostrandosi collaborativo e aperto al contributo degli altri.
  • Mantiene gli impegni presi, portando avanti le attività con determinazione e passione.
  • Modifica velocemente le sue priorità se cambia il contesto.
  • Porta i risultati puntando all'eccellenza.
  • Adotta e promuove comportamenti sicuri e agisce proattivamente per migliorare le condizioni di salute, sicurezza e benessere.
  • Si impegna per l'integrazione di tutti, riconoscendo e valorizzando le differenze individuali (cultura, genere, età, disabilità, personalità ecc.).
  • Nel suo lavoro è attento ad assicurare la soddisfazione dei clienti e/o dei colleghi, agendo con efficacia e velocità.
  • Propone nuove soluzioni e non si arrende di fronte a ostacoli o insuccessi.
  • Riconosce il merito dei colleghi e dà feedback che ne migliorano il contributo.

VALORI

  • Fiducia
  • Proattività
  • Responsabilità
  • Innovazione

Lettera agli azionisti e agli altri stakeholder

Michele Crisostomo Presidente

Francesco Starace Amministratore Delegato e Direttore Generale

Utenti finali

Capacità

75 milioni

53,4 GW

rinnovabile gestita

Cari azionisti, cari stakeholder,

il 2021 è stato l'anno in cui il Gruppo Enel ha impresso una forte accelerazione alla sua strategia di transizione energetica verso un modello di business decarbonizzato basato sulla centralità del cliente.

Siamo il più grande operatore privato nel settore delle energie rinnovabili al mondo, con 53,4 GW di capacità gestita, e la più grande società privata di distribuzione di energia elettrica a livello globale, con oltre 75 milioni di utenti finali allacciati alle nostre reti, le più avanzate al mondo in termini di digitalizzazione. Inoltre, gestiamo la più estesa customer base tra le società private, con oltre 69 milioni di clienti.

Il nostro modello di business, interamente basato sulle piattaforme digitali, ci consente di cogliere in maniera ottimale le opportunità derivanti dalla transizione energetica in atto a livello globale.

Il contesto macroeconomico

Il contesto economico mondiale nel 2021 ha testimoniato un generalizzato recupero su scala globale, con una crescita stimata del PIL mondiale di circa il 5,8% su base annuale supportata dalle politiche fiscali governative e dai forti stimoli delle banche centrali, così come dall'efficace campagna vaccinale messa in atto in molti Paesi a partire dal secondo trimestre dell'anno.

Negli Stati Uniti il PIL ha registrato un aumento del 5,7% su base annuale nel 2021, anche se il calo nei consumi privati e nella produzione industriale, la carenza di materie prime e i prezzi dell'energia in forte aumento hanno frenato l'economia negli ultimi mesi dell'anno. Nell'Eurozona l'economia reale ha segnato una sostanziale ripresa nel 2021, con il PIL in crescita del 5,2% su base annuale, trainata da un forte recupero nel secondo e terzo trimestre ma con segnali di rallentamento nel quarto trimestre a causa dei repentini aumenti dei prezzi energetici e dell'introduzione di restrizioni sulle attività e sulla mobilità dovute alla forte diffusione della variante Omicron.

Similmente, in America Latina, l'andamento economico nel 2021 è stato fortemente condizionato dal progresso delle campagne vaccinali nazionali, con un aumento medio del PIL, nei principali Paesi di presenza, di quasi il 10% rispetto all'anno precedente.

La solida performance economico-finanziaria del Gruppo Enel nel corso del 2021 ha permesso di centrare gli obiettivi comunicati al mercato, tra cui l'EBITDA e l'utile netto ordinario.

La leadership del Gruppo in termini di sostenibilità è stata ancora una volta riconosciuta a livello mondiale anche dalla costante presenza in diversi importanti rating, indici e ranking di sostenibilità. Inoltre, Enel è stata confermata nei principali indici che monitorano la performance aziendale sulla diversità di genere.

Anche nel 2021 ci siamo confermati la prima utility europea per capitalizzazione di mercato e la seconda al mondo.

La generale ripresa e le riaperture delle attività commerciali a inizio 2021 hanno generato forti squilibri tra domanda e offerta creando severe distorsioni sulle catene di approvvigionamento e, di conseguenza, causando pressioni inflattive che si sono successivamente riverberate sui prezzi dei beni intermedi e di consumo. Nel corso del 2021 il mercato petrolifero ha visto una marcata crescita dei propri indici, dovuta all'ottimismo per la ripresa dell'attività economica, unita alle misure cautelative dell'OPEC per quanto riguarda i tagli alla produzione. Nel mercato del gas europeo si è registrata una elevata volatilità, determinata da fattori sia di domanda sia di offerta, che ha contribuito a un forte incremento dei prezzi nel quarto trimestre 2021. In aumento anche le quotazioni della CO2, a seguito del forte commitment espresso dalle autorità europee, che hanno manifestato la volontà di abbattere le emissioni di CO2 di almeno il 55% entro il 2030 determinando il rialzo del prezzo della commodity al di sopra degli 80 €/t a fine dicembre.

Le dinamiche rialziste registrate nel 2021 sui mercati delle commodity hanno determinato un forte aumento dei prezzi dell'energia elettrica in tutta Europa che, nel caso di Italia e Spagna, ha superato il 220% rispetto al 2020.

Il 2021 è stato un anno caratterizzato da forti rialzi anche per i prezzi dei principali metalli industriali. La ripresa delle attività economiche e l'avvio dei piani di investimento hanno spinto la domanda, mentre l'offerta, appesantita sia da criticità legate alla disponibilità sia da colli di bottiglia di natura logistica, si è trovata in difficoltà, generando scarsità sul mercato con conseguente forte rialzo dei prezzi. Lo scenario mondiale, già caratterizzato dalla situazione di elevata volatilità dei prezzi, è stato ulteriormente scosso a febbraio 2022 dall'intervento militare russo in Ucraina. Un conflitto drammatico per le conseguenze sulla popolazione civile e con un effetto profondo sugli equilibri geopolitici,

economici ed energetici mondiali, con ripercussioni importanti in particolar modo sulla sicurezza energetica dei Paesi dell'Unione Europea.

In questo scenario in continua evoluzione, il Gruppo monitora con attenzione il contesto internazionale valutando tempestivamente gli impatti sulle attività di business, sulla situazione finanziaria e sulla performance economica nei principali Paesi dell'Eurozona in cui è presente, con particolare riferimento alla minore disponibilità di approvvigionamento di materie prime dalle aree interessate dal conflitto e all'incremento generalizzato dei prezzi delle commodity.

I risultati economici

Utile netto ordinario

5,6 Miliardi di euro

+8% rispetto al 2020 Nel 2021 il Gruppo Enel ha proseguito il proprio percorso di crescita centrando tutti gli obiettivi comunicati al mercato finanziario, nonostante il perdurare dell'instabilità legata alla pandemia da COVID-19 e lo scenario di incertezza dovuto alla volatilità nei prezzi delle materie prime.

In particolare, l'esercizio 2021 si è chiuso con un EBITDA ordinario pari a 19,2 miliardi di euro, con un incremento del 6,7% rispetto al 2020. L'utile netto ordinario, sul quale viene calcolato il dividendo, ha raggiunto i 5,6

miliardi di euro, in crescita dell'8% rispetto all'anno precedente. Il dividendo per il 2021 ammonta a 38 centesimi di euro per azione, in aumento del 6,1% rispetto al 2020. In termini di generazione di cassa, nel 2021 l'FFO è stato di circa il 3% superiore rispetto all'anno precedente nonostante gli impatti sul capitale circolante legati all'ancora instabile situazione macroeconomica. Il debito netto è pari a 52,0 miliardi di euro, inferiore alle previsioni precedentemente fornite al mercato.

Principali avvenimenti

Come nei precedenti anni, anche nel 2021 Enel ha raggiunto un nuovo record in termini di capacità di generazione da fonti rinnovabili, realizzando a livello globale 5.120 MW di nuova capacità rinnovabile che include per la prima volta 220 MW di batterie, continuando nel contempo ad accrescere la propria pipeline di progetti fino a 370 GW in tutto il mondo. La capacità installata rinnovabile ha raggiunto i 53,4 GW compiendo un passo importante verso la decarbonizzazione completa del mix di generazione e dismettendo 1.983 MW di capacità

installata(1) a carbone.

Il 2021 ha segnato per il secondo anno consecutivo il record in termini di energia prodotta da fonti rinnovabili con circa 118 TWh, pari al 51% della produzione totale di Gruppo.

Come risultato, il Gruppo ha ridotto le emissioni specifiche di CO2, attestatesi a 227 gCO2eq/kWh, in decremento del 45% rispetto al valore del 2017, confermando la strada verso l'obiettivo certificato SBTi di 82 gCO2eq/kWh entro il 2030.

Grazie agli investimenti sulle reti e al contestuale impulso alla digitalizzazione

(1) 1.120 MW Litoral (Andalusia, Spagna), 548 MW La Spezia (Liguria, Italia) e 315 MW Unità 1 e 2 di Fusina (Veneto, Italia).

di sistemi e processi, abbiamo raggiunto 75 milioni di clienti connessi alle nostre reti, 60% dei quali dotato di smart meter, e superato 1 milione di prosumer (clienti che sono al contempo consumatori e produttori di energia elettrica) connessi alle reti del Gruppo. Inoltre, il volume di elettricità distribuita nelle nostre reti in tutto il mondo ha raggiunto 510 TWh nel 2021, superando i livelli registrati nel periodo prepandemico.

Per far fronte alle nuove esigenze di utilizzo della rete e al nuovo ruolo degli operatori di distribuzione elettrica (DSO), nel 2021 è stato lanciato, nell'ambito della COP26, il progetto Grid Futurability®, con il quale l'area di Global Infrastructure and Networks (GI&N) ha definito un percorso al 2030 per il rinnovo, il potenziamento, la digitalizzazione e l'espansione delle reti elettriche.

Il 2021 è stato un anno cruciale anche per l'avanzamento del progetto Grid Blue Sky, volto a ridisegnare il modello operativo con logica a piattaforma, rendendo le operazioni della rete significativamente più efficienti e abilitando nuovi servizi per i clienti.

Inoltre, nel corso del 2021 è stata lanciata Gridspertise, azienda nata dall'esperienza di successo del Gruppo nel campo dell'innovazione tecnologica e digitale delle reti di distribuzione con l'obiettivo di rendere disponibili le soluzioni innovative alle società di distribuzione terze per accelerare la transizione energetica. Il Gruppo conferma la sua leadership nella gestione della più ampia base clienti del mondo con 16 retailer, 69 milioni di clienti commodity e 7 milioni di clienti "beyond commodity".

Al fine di semplificare l'esperienza dei clienti massimizzandone la soddisfazione, ad aprile è stata creata la Funzione di Servizio di Global Customer Operations con la responsabilità di gestire e ottimizzare i processi di attivazione, fatturazione, credito e customer care, facendo leva su un modello operativo a piattaforma. Inoltre, per cogliere le incredibili opportunità offerte dal processo di elettrificazione che caratterizzerà il prossimo decennio, è stata creata una nuova unità organizzativa globale, Enel X Global Retail, con il compito di realizzare

un'unica strategia commerciale e di marketing verso i clienti finali, integrando il mercato della commodity con le soluzioni "beyond commodity" offerte dai business di Enel X. La nostra leadership si fortifica nel segmento Business to Government, nei servizi di gestione attiva della domanda per i nostri clienti industriali e nelle soluzioni di stoccaggio dell'energia proprie del segmento Business to Business. Nell'ottica di accelerare ulteriormente l'elettrificazione dei trasporti, abbiamo lanciato la nuova Enel X Way , con l'obiettivo di dare ancora più forza allo sviluppo della mobilità elettrica, business chiave per la transizione energetica.

Nell'ambito delle operazioni straordinarie, a dicembre 2021 ha avuto luogo il closing dell'operazione di cessione del 50% del capitale sociale di Open Fiber, detenuto da Enel, a favore di Macquarie Infrastructure and Real Assets e di CDP Equity, che ne hanno rilevato rispettivamente il 40% e il 10%.

Dal punto di vista finanziario si registra l'emissione, il 4 marzo 2021, di un'obbligazione ibrida perpetua equityaccounted per un importo di 2,25 miliardi di euro. L'operazione ha aumentato il portafoglio ibrido del Gruppo, portandolo a circa 5,6 miliardi di euro, rafforzando e ottimizzando ulteriormente la struttura patrimoniale del Gruppo.

Nel periodo compreso tra giugno e settembre 2021 sono stati emessi da parte di Enel prestiti obbligazionari "sustainability

linked" in euro e in dollari statunitensi per un importo totale equivalente a circa 10,1 miliardi di euro. Tali emissioni sono legate al raggiungimento dell'obiettivo di sostenibilità di Enel relativo alla riduzione di emissioni dirette di gas serra (Scope 1), e in linea con il "Sustainability-Linked Financing Framework" del Gruppo, aggiornato a gennaio 2021. Contestualmente, Enel ha eseguito operazioni di riacquisto e cancellazione di prestiti obbligazionari in circolazione non legati al perseguimento di obiettivi SDG tramite due operazioni di offerta pubblica di acquisto volontaria e l'esercizio di apposite opzioni

10,1 miliardi di euro Prestiti obbligazionari "sustainability linked" emessi tra giugno e settembre 2021

55 % Finanziamenti sostenibili su indebitamento lordo totale

di riacquisto per un importo complessivo in euro pari a circa 7,4 miliardi. I programmi di emissione e riacquisto di titoli obbligazionari hanno consentito il raggiungimento di un rapporto tra le fonti di finanziamento sostenibile e l'indebitamento lordo totale del Gruppo pari

a circa 55%, riducendo contestualmente il costo dell'indebitamento del Gruppo

all'attuale 3,5%.

Inoltre, il 5 marzo 2021 Enel ha firmato con un pool di banche una linea di credito revolving per un importo pari a 10 miliardi di euro e con durata di cinque anni. La linea di credito è legata al Key Performance Indicator (KPI) relativo alle emissioni dirette di gas a effetto serra.

Strategia e previsioni per il 2022-2024

Nello scorso decennio abbiamo visto come lo sviluppo delle rinnovabili sia stato il trend dominante nella generazione di energia grazie alla riduzione dei costi, consentendo alla decarbonizzazione di procedere a un ritmo più spedito.

Allo stesso modo ci aspettiamo che il processo di elettrificazione caratterizzi il decennio in corso, delineandosi come elemento cruciale per evitare le gravi conseguenze di un aumento della temperatura superiore a 1,5 °C rispetto ai livelli preindustriali.

Attraverso l'elettrificazione, infatti, i clienti convertiranno gradualmente i propri consumi energetici verso il vettore elettricità, con miglioramenti a livello di spesa, efficienza, emissioni e stabilità dei prezzi.

Con il nuovo Piano Strategico il Gruppo ha confermato il percorso verso il 2030 già tracciato, incrementando del 6% gli investimenti previsti nel precedente piano industriale fino a circa 210 miliardi di euro tra investimenti diretti e di terze parti. Il Gruppo ha confermato l'utilizzo di due modelli di business differenti (Ownership e Stewardship) per il raggiungimento degli obiettivi definiti, da applicare a seconda della geografia di interesse e del contesto operativo.

La strategia e il posizionamento del Gruppo previsto al 2030 hanno consentito di anticipare di 10 anni, dal 2050 al 2040, l'impegno "Net Zero" sia per le emissioni dirette sia per quelle indirette. In particolare, relativamente alla generazione di energia e alla vendita di elettricità e gas naturale ai clienti finali, Enel si è impegnata a raggiungere un valore di zero emissioni, senza ricorrere a misure di rimozione della

CO2 o soluzioni nature-based come la riforestazione.

Il Piano tramite il quale il Gruppo prevede di anticipare questo ambizioso traguardo si basa sull'implementazione di alcuni fondamentali passaggi strategici: (i) la previsione di abbandonare la generazione a carbone entro il 2027 e quella a gas entro il 2040, sostituendo il portafoglio termoelettrico con nuova capacità rinnovabile oltre ad avvalersi dell'ibridazione delle rinnovabili con soluzioni di accumulo; (ii) entro il 2040 l'elettricità venduta dal Gruppo sarà prodotta al 100% da rinnovabili ed entro lo stesso anno il Gruppo uscirà dall'attività di vendita retail di gas. A supporto dei target di lungo termine, nel periodo 2022-2024 il Gruppo prevede di investire direttamente circa 45 miliardi di euro, di cui 43 miliardi di euro attraverso il modello di Ownership, prevalentemente nella crescita e nel miglioramento delle reti e nello sviluppo delle rinnovabili, e circa 2 miliardi di euro attraverso quello di Stewardship, mobilitando al contempo 8 miliardi di euro di terze parti. Circa il 94% degli investimenti 2022-2024 su base consolidata risulta in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite e si stima che tali investimenti saranno allineati ai criteri della tassonomia europea in una percentuale superiore all'85%.

Il Gruppo prevede di incrementare la capacità rinnovabile gestita a circa 77 GW a fine 2024, arrivando quindi ad avere circa il 77% della produzione a zero emissioni, con una diminuzione delle emissioni specifiche di gas serra di oltre il 35% nello stesso periodo.

Nelle reti di distribuzione l'accelerazione

210 miliardi di euro Investimenti diretti e di terze parti al 2030

degli investimenti, grazie anche alle opportunità create dai Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza lanciati dall'Unione Europea, porterà a una crescita della Regulated Asset Base (RAB) di Gruppo del 14%, che raggiungerà circa 49 miliardi di euro nel 2024, consentendo di raggiungere un totale di circa 81 milioni di clienti serviti, 4 dei quali grazie all'applicazione del modello di Stewardship.

La centralità dei nostri clienti nel modello di business del Gruppo rende un punto fermo del nostro Piano il margine integrato, ovvero il margine derivante dalla vendita di energia prodotta e acquistata, la cui corretta gestione presuppone di ottimizzare congiuntamente sia la fase di vendita sia quella di approvvigionamento. Rispetto ai risultati 2021 prevediamo che il margine integrato cresca di 1,6 volte entro il 2024. Ciò sarà accompagnato da una diminuzione di circa il 15% del costo complessivo dell'energia venduta rispetto al 2021.

Quanto ai risultati, il Gruppo prevede che nel 2024 l'EBITDA ordinario raggiunga un valore compreso tra i 21,0 e i 21,6 miliardi di euro, crescendo di circa l'11% rispetto ai risultati conseguiti nel 2021. Al contempo, si prevede che l'utile netto ordinario aumenti di circa il 20% dai 5,6 miliardi di euro nel 2021 a un valore compreso fra 6,7 e 6,9 miliardi di euro nel 2024.

La politica dei dividendi di Enel per il periodo resta semplice, prevedibile e attraente. È previsto che gli azionisti ricevano un dividendo per azione (DPS) fisso che si prevede cresca del 13% dal 2021 al 2024, fino a raggiungere 0,43 €/azione.

Indice

LETTERA AGLI AZIONISTI E AGLI ALTRI STAKEHOLDER 6

RELAZIONE SULLA GESTIONE 14

Modello organizzativo di Enel 16
Gli azionisti di Enel 19
Organi sociali 20
Il titolo Enel 23
Attività di Enel SpA 26
Fatti di rilievo del 2021 27
Definizione degli indicatori
di performance
32
Andamento
economico-finanziario
di Enel SpA
33
Risultati delle principali
società controllate
38
Centralità delle persone 42
Ricerca e sviluppo 49
Principali rischi e opportunità 51
Prevedibile evoluzione
della gestione
58
Altre informazioni 60
Il sistema di incentivazione 63

CORPORATE GOVERNANCE 64

Relazione sul governo
societario e gli assetti
proprietari 66

BILANCIO DI ESERCIZIO 68
----------------------- ----
Prospetti contabili 70
Note di commento 77
Attestazione
dell'Amministratore Delegato
e del Dirigente preposto
170

RELAZIONI 172

Relazione del Collegio
Sindacale all'Assemblea
degli azionisti di Enel SpA
174
Relazione della Società
di revisione
190
Convocazione dell'Assemblea
ordinaria
195
Proposta di destinazione
dell'utile dell'esercizio
196

1. Relazione sulla gestione

La politica dei dividendi

La politica dei dividendi di Enel per il periodo resta semplice, prevedibile e attraente. È previsto che gli azionisti riceveranno un dividendo per azione fisso che si prevede cresca del 13% dal 2021 al 2024, fino a raggiungere 0,43 €/azione.

Cessione del 50% del capitale di Open Fiber

Nell'ambito delle operazioni straordinarie, a dicembre 2021 ha avuto luogo il closing dell'operazione di cessione del 50% del capitale sociale di Open Fiber SpA, detenuto da Enel, in favore di Macquarie Asset Management e di CDP Equity SpA.

Crescita delle fonti di finanziamento sostenibili

In linea con il "Sustainability-Linked Financing Framework" e in vista del raggiungimento dell'obiettivo di sostenibilità di Enel circa la riduzione di emissioni dirette di gas serra (Scope 1), è sempre più ampio il ricorso a strumenti di finanza sostenibile.

Modello organizzativo di Enel

Il Gruppo Enel ha adottato un modello organizzativo a matrice articolato in:

  • cinque Linee di Business Globali, responsabili in tutte le geografie del Gruppo di sviluppare, costruire, operare e manutenere gli asset, svolgere le attività di trading, nonché sviluppare e gestire il portafoglio di nuovi prodotti e servizi (oltre alla commodity);
  • quattro Aree e due Paesi, responsabili di gestire le relazioni con i clienti, le istituzioni e le autorità regolatorie, le vendite di elettricità, gas e di nuovi prodotti e servizi a livello Paese; di fornire servizi e attività di staff alle Linee di Business Globali presenti nel Paese di riferimento, integrando le attività delle Linee di Business presenti nei Paesi;
  • tre Funzioni Globali di Servizio, responsabili della gestione integrata di tutte le attività di Gruppo relative allo sviluppo e alla governance delle soluzioni digitali, degli acquisti e dei processi relativi ai clienti

La Holding è focalizzata sulle attività che presentano un rilevante contenuto di indirizzo, coordinamento e controllo nei confronti del Gruppo.

Tramite le sue Funzioni di Administration, Finance and Control, People and Organization, Communications, Legal and Corporate Affairs, Innovability (Innovation and Sustainability) e Audit, la Holding ha l'obiettivo di:

  • gestire le attività che presentano un potenziale di creazione di valore significativo per il Gruppo;
  • gestire le attività aventi lo scopo di proteggere il Gruppo da eventi che potrebbero avere un impatto negativo in termini economici, di immagine, di continuità del business;
  • supportare il Vertice aziendale e le Linee di Business/ Funzioni/Aree/Paesi nelle decisioni strategiche chiave in merito alle suddette attività e nel relativo controllo strategico.

La Holding esercita il proprio ruolo di indirizzo, coordinamento e controllo sostanzialmente attraverso due modalità:

  • la gestione diretta in cui, oltre a svolgere il ruolo di indirizzo, coordinamento e controllo, ha anche un ruolo di responsabilità totale o prevalente nella esecuzione delle attività (per es., finanza, M&A ecc.).
  • la gestione indiretta in cui ha un ruolo di indirizzo e supervisione mentre l'esecuzione delle attività è essenzialmente delegata alle Linee di Business/Funzioni/Aree/ Paesi sulla base di policy, processi e linee guida. Il ruolo di supervisione viene garantito attraverso processi di controllo ex-post.

Inoltre, al fine di assicurare un efficace livello di coordinamento e sviluppo delle suddette attività, è previsto un riporto tra le Funzioni di Holding sopra definite e le corrispondenti Funzioni di staff a livello di Linea di Business/Funzione/ Area/Paese. Tale riporto prevede che il Responsabile della Funzione di Holding gestisca congiuntamente al Responsabile della Linea di Business/Funzione/Area/Paese i processi di nomina, valutazione e sviluppo del responsabile della corrispettiva Funzione di Holding a livello di Linea di Business/ Funzione/Area/Paese.

Ciascuna Funzione di Holding ha la responsabilità della definizione di policy, processi, procedure e assetto organizzativo, per quanto di propria competenza, per l'intero Gruppo. Le Funzioni di Holding hanno anche il compito di supervisionare e gestire le famiglie professionali nelle rispettive Funzioni a livello Linea di Business/Funzione/Area/Paese.

Di seguito, in sintesi, le principali responsabilità attribuite alla Holding, da quest'ultima esercitate nel rispetto delle norme di diritto societario e dell'autonomia gestionale delle società controllate quotate e/o sottoposte a regime di separazione funzionale, vigenti nei vari Paesi.

Funzione Administration, Finance and Control

La Funzione Administration, Finance and Control ha la mission di:

  • gestire i processi di pianificazione strategica, pianificazione industriale, budgeting e reporting per il Gruppo; monitorare l'evoluzione dei risultati operativi e finanziari del Gruppo, identificando gli scostamenti e suggerendo le possibili azioni correttive;
  • supportare il Comitato Investimenti di Gruppo nella valutazione delle proposte di investimento;
  • condurre le operazioni M&A;
  • definire la struttura ottimale del capitale di Gruppo e la composizione del debito, gestire i finanziamenti, la liquidità e le relazioni con il sistema bancario internazionale, le istituzioni finanziarie, gli investitori e gli analisti

e gestire il rischio finanziario e le coperture assicurative per l'intero Gruppo;

  • redigere il Bilancio di Enel SpA e definire le linee guida e policy per la redazione dei bilanci delle società del Gruppo;
  • gestire gli adempimenti fiscali per Enel SpA e la pianificazione fiscale, linee guida e policy per il Gruppo;
  • monitorare e controllare i rischi relativi alle commodity, finanziari e strategici e qualsiasi rischio che possa potenzialmente influenzare il valore del Gruppo, con l'obiettivo di ottimizzare o minimizzare il loro impatto.

Funzione People and Organization

La Funzione People and Organization ha la mission di:

  • definire i modelli organizzativi in linea con le strategie di Gruppo, guidando i programmi di gestione del cambiamento;
  • gestire il budget e il piano pluriennale della Funzione a livello di Gruppo, definendo le linee guida e gli obiettivi; definire le linee guida del Gruppo per il processo di compensation e benefit; gestire le relazioni industriali;

Funzione Communications

La Funzione Communications ha la mission di:

  • sviluppare e gestire a livello globale l'identità del marchio Enel, facendo leva sulle risorse, le competenze e le eccellenze operative del Gruppo;
  • gestire le relazioni con i media globali;
  • sviluppare le competenze tecniche, professionali e manageriali del Gruppo in funzione delle esigenze del business, promuovendo integrazione trasversale e culturale;
  • definire le strategie e le linee guida del Gruppo per la gestione della salute, della sicurezza, dell'ambiente, della qualità e della security, assicurando la loro implementazione a livello Gruppo.
  • sviluppare e gestire la comunicazione interna dei contenuti locali e globali e definire le linee guida da applicare a livello di Paese;
  • gestire e ottimizzare i canali di comunicazione online di Gruppo, compresi i siti web e i social di Gruppo.

Funzione Legal and Corporate Affairs

La Funzione Legal and Corporate Affairs ha la mission di:

• fornire assistenza e supporto legale a tutto il Gruppo, identificando e gestendo le tematiche legali e le attività di contenzioso e assicurando la conformità delle attività svolte dalle società del Gruppo rispetto alla legge e alla

Funzione Innovability (Innovation and Sustainability)

La Funzione Innovability (Innovation and Sustainability) ha la mission di:

  • promuovere la condivisione e lo sviluppo di nuove idee su possibili modelli di business e nuove tecnologie, garantendo un monitoraggio strutturato sulle proposte dalla loro ricezione, all'incubazione dell'idea fino alla sua valorizzazione finale, coordinando le varie Linee di Business Globali e Funzioni di Servizio;
  • promuovere e identificare potenziali startup e partnership, in collaborazione con le Linee di Business Globali e i Paesi;

regolamentazione applicabile;

• gestire il sistema di corporate governance e fornire consulenza in materia (incluse le relazioni con le Autorità di vigilanza del mercato finanziario e la gestione degli organi sociali e del sistema delle procure).

  • promuovere, coordinare e supportare progetti innovativi tra le Linee di Business Globali;
  • promuovere e consolidare la strategia di Gruppo sull'innovazione e realizzare un'adeguata reportistica sulle attività di innovazione all'interno del Gruppo;
  • definire il Piano di Sostenibilità del Gruppo, fissando obiettivi specifici e monitorando il raggiungimento dei relativi risultati; curare i rapporti del Gruppo con gli organismi internazionali in materia di CSR, gestendo i progetti CSR/ CSV a livello di Gruppo.

Funzione Audit

La Funzione Audit ha la mission di:

  • valutare sistematicamente e indipendentemente l'efficacia e l'adeguatezza del Sistema di Controllo Interno del Gruppo Enel;
  • supportare ciascuna parte del Gruppo nel monitoraggio dei rischi e nell'identificazione di azioni di mitigazione.

Gli azionisti di Enel

Al 31 dicembre 2021 il capitale sociale di Enel SpA, interamente sottoscritto e versato, risulta pari a 10.166.679.946 euro, rappresentato da altrettante azioni ordinarie del valore nominale di 1 euro ciascuna ed è invariato rispetto a quello registrato al 31 dicembre 2020. Nel corso del 2021 la Società ha acquistato azioni proprie per un numero complessivo pari a 1.620.000, a servizio del Piano di incentivazione di lungo termine (Piano LTI) per il 2021 destinato al management di Enel e/o di società da essa controllate ai sensi dell'art. 2359 del codice civile Considerando le azioni proprie già in portafoglio, Enel SpA detiene complessivamente n. 4.889.152 azioni proprie, tutte a servizio dei Piani LTI per il 2019, per il 2020 e per il 2021.

Azionisti rilevanti

Al 31 dicembre 2021, in base alle risultanze del libro dei Soci e tenuto conto delle comunicazioni inviate alla CON-SOB e pervenute alla Società ai sensi dell'art. 120 del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, nonché delle altre informazioni a disposizione, gli azionisti in possesso di una partecipazione superiore al 3% del capitale della Società risultavano il Ministero dell'Economia e delle Finanze (con il 23,585% del capitale sociale), BlackRock Inc. (con il 5,000% del capitale sociale, posseduto a titolo di gestione del risparmio) e Capital Research and Management Company (con il 5,000% del capitale sociale, posseduto a titolo di gestione del risparmio).

Composizione dell'azionariato

Enel è una società quotata dal 1999 sul mercato Euronext Milan (già Mercato Telematico Azionario) organizzato e gestito da Borsa Italiana SpA, nella cui compagine sociale figurano i principali fondi d'investimento internazionali, compagnie di assicurazione, fondi pensione e fondi etici.

Con riguardo agli investitori ESG (Environmental, Social e Governance), i fondi SRI rappresentano, al 31 dicembre 2021, circa il 14,6% del capitale sociale (in linea con il dato al 31 dicembre 2020), mentre gli investitori firmatari dei PRI (Principles for Responsible Investment) rappresentano il 46,6% del capitale sociale (vs 47,8% al 31 dicembre 2020).

Organi sociali

Consiglio di Amministrazione

PRESIDENTE Michele Crisostomo AMMINISTRATORE DELEGATO E DIRETTORE GENERALE Francesco Starace

SEGRETARIO DEL CONSIGLIO Silvia Alessandra Fappani

CONSIGLIERI

Cesare Calari Costanza Esclapon de Villeneuve Samuel Leupold Alberto Marchi Mariana Mazzucato Mirella Pellegrini Anna Chiara Svelto

Collegio Sindacale

PRESIDENTE

Barbara Tadolini

SINDACI EFFETTIVI Romina Guglielmetti Claudio Sottoriva

SINDACI SUPPLENTI

Maurizio De Filippo Francesca Di Donato Piera Vitali

Società di revisione

KPMG SpA

(1) Il numero indicato per il 2020 si riferisce agli Amministratori qualificati come indipendenti ai sensi del Codice di Autodisciplina delle società quotate italiane (Edizione 2018). Il numero indicato per il 2021 si riferisce agli Amministratori qualificati come indipendenti ai sensi del Codice italiano di Corporate Governance (Edizione 2020).

Assetto dei poteri

Consiglio di Amministrazione

Il Consiglio è investito per statuto dei più ampi poteri per l'amministrazione ordinaria e straordinaria della Società e, in particolare, ha facoltà di compiere tutti gli atti che ritenga opportuni per l'attuazione e il raggiungimento dell'oggetto sociale.

Presidente del Consiglio di Amministrazione

Il Presidente ha per statuto i poteri di rappresentanza legale della Società e la firma sociale, presiede l'Assemblea, convoca e presiede il Consiglio di Amministrazione e verifica l'attuazione delle deliberazioni del Consiglio stesso. Al Presidente sono inoltre riconosciute, in base a deliberazione consiliare del 15 maggio 2020, alcune ulteriori attribuzioni di carattere non gestionale.

Amministratore Delegato

L'Amministratore Delegato ha anch'egli per statuto i poteri di rappresentanza legale della Società e la firma sociale ed è inoltre investito, in base a deliberazione consiliare del 15 maggio 2020, di tutti i poteri per l'amministrazione della Società, a eccezione di quelli diversamente attribuiti dalla legge, dallo Statuto o riservati al Consiglio di Amministrazione ai sensi della medesima deliberazione.

Il titolo Enel

Enel e i mercati finanziari

2021 2020
Margine operativo lordo per azione (euro)(1) 1,73 1,66
Risultato operativo per azione (euro) 0,76 0,83
Risultato netto del Gruppo per azione (euro) 0,31 0,26
Risultato netto ordinario del Gruppo per azione (euro) 0,55 0,51
Dividendo unitario (euro) 0,38 0,358
Patrimonio netto del Gruppo per azione (euro) 2,92 2,79
Prezzo massimo dell'anno (euro) 8,95 8,57
Prezzo minimo dell'anno (euro) 6,53 5,23
Prezzo medio del mese di dicembre (euro) 6,77 8,17
Capitalizzazione borsistica (milioni di euro)(1) 68.804 83.110
Numero di azioni al 31 dicembre (milioni)(2) 10.167 10.167

(1) Ai soli fini comparativi si è proceduto a effettuare una riclassifica da proventi finanziari a ricavi, per un importo di 87 milioni di euro nel 2020, della componente rilevata a Conto economico legata alla rimisurazione al fair value delle attività finanziarie connesse ai servizi in concessione delle attività di distribuzione in Brasile rientranti nell'ambito di applicazione dell'IFRIC 12. Tale ultima classificazione ha comportato effetti di pari importo sul risultato operativo. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 7 del Bilancio consolidato 2021.

(2) Calcolata sul prezzo medio del mese di dicembre.

(3) Il numero di azioni include n. 4.889.152 azioni proprie nel 2021 e n. 3.269.152 azioni proprie nel 2020.

Corrente(1) al 31.12.2021 al 31.12.2020
Rating
Standard & Poor's Outlook STABLE STABLE STABLE
M/L termine BBB+ BBB+ BBB+
Breve termine A-2 A-2 A-2
Moody's Outlook STABLE POSITIVE POSITIVE
M/L termine Baa1 Baa1 Baa2
Breve termine - - -
Fitch Outlook STABLE STABLE STABLE
M/L termine BBB+ A- A
Breve termine F2 F2 F2

(1) Dati aggiornati al 31 gennaio 2022.

Il contesto economico mondiale nel 2021 è stato caratterizzato da una generalizzata ripresa economica con una crescita stimata del PIL mondiale di circa il 5,8% su base annuale nel 2021. Tale recupero è stato reso possibile, soprattutto nei Paesi più sviluppati, attraverso un significativo supporto fiscale dei Governi e grazie a una rapida ed efficace campagna vaccinale.

Le riaperture a inizio 2021 hanno tuttavia generato forti squilibri tra domanda e offerta su scala globale causando forti distorsioni sulle catene di approvvigionamento e, di conseguenza, spingendo verso l'alto i prezzi delle materie prime e dei beni intermedi e di consumo.

Il PIL degli Stati Uniti, in aumento del 5,7% su base annuale nel 2021, è cresciuto nel secondo semestre meno delle attese di inizio anno.

Nell'Eurozona l'economia reale ha segnato una netta ripresa sia nel secondo sia nel terzo trimestre 2021, con il PIL annuale in crescita del 5,2%. Tuttavia, la ripresa economica ha rallentato nel quarto trimestre a causa di repentini aumenti dei prezzi energetici e di nuove ondate di casi per la variante Omicron che hanno spinto molti Paesi a reintrodurre chiusure delle attività e restrizioni sulla mobilità.

In America Latina la riapertura delle economie nazionali è coincisa con un aumento globale dei prezzi del cibo e dell'energia, un contesto di valute locali deboli e periodi di siccità grave in numerose zone rilevanti dell'area. Questi fenomeni hanno comportato un aumento del livello dei prezzi con l'inflazione attestatasi, in molti casi, ben al di sopra dei target delle banche centrali locali.

La ripresa economica si è riflessa anche sui mercati finanziari. I principali indici azionari europei hanno chiuso il 2021 positivamente; l'indice italiano FTSE-MIB +23,0%, l'indice spagnolo Ibex35 +7,9%, il DAX30 tedesco +15,8% e l'indice francese CAC40 +28,9%.

Il settore delle utility dell'area euro (EURO STOXX Utilities) ha chiuso l'esercizio con un incremento del 3,6%.

Infine, il titolo Enel ha concluso il 2021 con una quotazione di 7,046 euro per azione, con un decremento del 14,9% rispetto all'anno precedente.

Il 20 gennaio 2021 è stato liquidato un acconto sul divi-

dendo pari a 0,175 euro relativo agli utili 2020 e il 21 luglio 2021 è stato pagato il saldo del dividendo per lo stesso esercizio per un importo pari a 0,183 euro. L'ammontare totale dei dividendi distribuiti nel corso del 2021 è stato pari a 0,358 euro per azione, circa il 9% in più rispetto ai 0,328 euro distribuiti nel 2020.

In relazione all'utile netto ordinario relativo all'esercizio 2021, il 26 gennaio 2022 è stato pagato un acconto sul dividendo per un importo pari a 0,19 euro per azione, mentre il pagamento del saldo del dividendo è previsto il 20 luglio 2022.

Al 31 dicembre 2021 gli investitori istituzionali hanno ridotto la loro posizione rappresentando il 59,4% del capitale sociale (vs 62,3% al 31 dicembre 2020), mentre la quota degli investitori individuali è salita al 17,0% (vs 14,1% al 31 dicembre 2020). Rimane stabile al 23,6% la quota del Ministero dell'Economia e delle Finanze. I fondi SRI rappresentano circa il 14,6% del capitale sociale (essenzialmente invariato rispetto al 31 dicembre 2020) e il 24,6% degli investitori istituzionali (vs 23,4% al 31 dicembre 2020). Gli investitori firmatari dei PRI (Principles for Responsible Investment) rappresentano il 46,6% del capitale sociale (vs 47,8% al 31 dicembre 2020).

Per ulteriori informazioni si invita a visitare il sito web istituzionale (www.enel.com) alla sezione Investitori (https:// www.enel.com/it/investitori/in-evidenza) e a scaricare l'app "Enel Investor", dove possono essere reperite sia informazioni di carattere economico-finanziario (bilanci, relazioni semestrali e trimestrali, presentazioni alla comunità finanziaria, stime degli analisti e andamento delle contrattazioni di Borsa concernenti le azioni emesse da Enel e dalle principali società controllate quotate, rating e outlook assegnati dalle agenzie di credito), sia dati e documenti aggiornati di interesse per la generalità degli azionisti e degli obbligazionisti (comunicati stampa price sensitive, titoli obbligazionari in circolazione, programmi di emissioni obbligazionarie, composizione degli organi sociali di Enel, Statuto sociale e regolamento delle Assemblee, informazioni e documenti relativi alle Assemblee, procedure e altri documenti in tema di corporate governance, Codice Etico e modello organizzativo e gestionale.

Andamento degli investitori ESG

Sono anche disponibili punti di contatto specificamente dedicati agli azionisti individuali (numero telefonico: +39-0683054000; indirizzo di posta elettronica: azionisti.

Fonte: Bloomberg.

[email protected]) e agli investitori istituzionali (numero telefonico: +39-0683051; indirizzo di posta elettronica: [email protected]).

Andamento titolo Enel e indici EURO STOXX Utilities e FTSE-MIB, dal 1° gennaio 2021 al 31 gennaio 2022 (base 100)

Attività di Enel SpA

Enel SpA, nella propria funzione di holding industriale, definisce gli obiettivi strategici a livello di Gruppo e di società controllate e ne coordina l'attività. Le attività che Enel SpA, nell'ambito della propria funzione di indirizzo e coordinamento, presta nei confronti delle altre società del Gruppo, anche in relazione alla struttura organizzativa adottata dalla Società, possono essere così sintetizzate:

  • attività di Holding Functions, connesse al coordinamento dei processi di governance a livello di Gruppo:
    • Administration, Finance and Control;
    • People and Organization;
  • Communications;
  • Legal and Corporate Affairs;
  • Innovability (Innovation and Sustainability);
  • Audit.

Nell'ambito del Gruppo, Enel SpA sopperisce ai fabbisogni di liquidità principalmente con i flussi di cassa generati dalla gestione ordinaria e attraverso l'utilizzo di una pluralità di fonti di finanziamento, assicurando, inoltre, un'opportuna gestione delle eventuali eccedenze di liquidità.

Fatti di rilievo del 2021

Moody's migliora il rating a lungo termine di Enel a "Baa1"

In data 15 gennaio 2021 Moody's Investors Service (Moody's) ha annunciato di aver migliorato il rating sul debito a lungo termine di Enel SpA portandolo a "Baa1" rispetto al precedente "Baa2". Tra i principali elementi che hanno portato all'upgrade, Moody's ha individuato i seguenti:

• bassa volatilità degli utili sostenuta dalle grandi dimen-

sioni e dalla diversificazione geografica;

  • stabilità degli utili garantita dal business regolato delle reti e dalla generazione contrattualizzata, che rappresentano l'80% dell'EBITDA del Gruppo;
  • solidità finanziaria, con un indice funds from operations (FFO)/net debt superiore al 20%.

Fusione di EGP Américas SpA in Enel Américas SA

Nell'ambito dell'operazione di riorganizzazione societaria volta a integrare le attività rinnovabili non convenzionali del Gruppo Enel in Centro e Sud America (escluso il Cile) nella controllata quotata cilena Enel Américas SA, in data 1° febbraio 2021 si è realizzata la fusione per incorporazione transfrontaliera di Enel Rinnovabili Srl nella società di diritto cileno, anch'essa interamente controllata da Enel SpA, EGP Américas SpA.

In data 1° aprile 2021 si è realizzata la fusione per incorporazione di EGP Américas SpA in Enel Américas SA.

Emissione di nuove obbligazioni ibride per un ammontare complessivo di 2,25 miliardi di euro

In data 4 marzo 2021 la Società ha lanciato con successo sul mercato europeo l'emissione di un prestito obbligazionario non convertibile subordinato ibrido perpetuo multitranche denominato in euro destinato a investitori istituzionali, per un ammontare complessivo pari a 2,25 miliardi di euro (le "Nuove obbligazioni").

La nuova emissione rafforza e ottimizza la struttura patrimoniale del Gruppo con una componente incrementale di obbligazioni ibride, contribuendo così a sostenere la crescita del Gruppo delineata nel Piano Strategico 2021- 2023, che prevede investimenti diretti per circa 40 miliardi di euro nel periodo.

L'emissione è effettuata in esecuzione della delibera del 25 febbraio 2021 del Consiglio di Amministrazione della Società, il quale ha autorizzato l'emissione da parte di Enel, entro il 31 dicembre 2021, di uno o più prestiti obbligazionari non convertibili subordinati ibridi, per un importo massimo pari a 3 miliardi di euro.

Enel sottoscrive la più grande linea di credito revolving "sustainability linked"

In data 5 marzo 2021 Enel SpA e la sua società controllata di diritto olandese Enel Finance International NV (EFI) hanno sottoscritto la più grande linea di credito revolving "sustainability linked" per un ammontare di 10 miliardi di euro e una durata di cinque anni.

La linea di credito, che sarà utilizzata per soddisfare il fabbisogno finanziario del Gruppo, è legata al Key Performance Indicator relativo alle emissioni dirette di gas

a effetto serra (emissioni di CO2 equivalente Scope 1 del Gruppo derivanti dalla produzione di elettricità e calore), contribuendo al raggiungimento dell'Obiettivo di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goal - SDG) delle Nazioni Unite SDG 13 "Climate Action" e in linea con il "Sustainability-Linked Financing Framework" del Gruppo, rispetto al quale Vigeo Eiris ha rilasciato una Second-Party Opinion.

La linea di credito sostituisce la precedente linea di credito revolving da 10 miliardi di euro firmata da Enel ed EFI nel dicembre 2017 e presenta un costo complessivo inferiore rispetto alla precedente linea.

Offerta pubblica di acquisto volontaria parziale per le azioni e le American Depositary Shares di Enel Américas SA

Nell'ambito dell'operazione di riorganizzazione societaria volta a integrare le attività rinnovabili non convenzionali del Gruppo Enel in Centro e Sud America (escluso il Cile) nella controllata quotata cilena Enel Américas SA, in data 15 marzo la Società, come preannunciato al mercato, ha lanciato un'offerta pubblica di acquisto volontaria parziale sulle azioni ordinarie e sulle American Depositary Shares (ADS) di Enel Américas, fino a un massimo di 7.608.631.104 azioni (comprese le azioni rappresentate da ADS), pari al 10% del capitale sociale a quella data della medesima società (l'OPA).

In particolare, l'OPA si è articolata in un'offerta pubblica di acquisto volontaria negli Stati Uniti e in un'offerta pubblica di acquisto volontaria in Cile.

Il periodo d'offerta ha avuto inizio il 15 marzo e si è concluso il 13 aprile 2021.

L'OPA era condizionata all'efficacia della fusione per incorporazione di EGP Américas SpA in Enel Américas SA, che si è realizzata il 1° aprile 2021.

Il corrispettivo complessivo massimo di circa 1.065,2 miliardi di pesos cileni (pari a circa 1,3 miliardi di euro – calcolati al tasso di cambio del 15 aprile 2021 di 847,87 pesos cileni per 1 euro) è stato finanziato dai flussi di cassa della gestione corrente e dalla capacità di indebitamento esistente.

A seguito del completamento dell'offerta pubblica di acquisto parziale volontaria e del perfezionamento della fusione di EGP Américas, Enel possiede circa l'82,3% del capitale sociale attualmente in circolazione di Enel Américas.

Emissione di un "Sustainability-Linked Bond" da 3,25 miliardi di euro

In data 8 giugno 2021 Enel Finance International NV (EFI) ha collocato sul mercato Eurobond un "Sustainability-Linked Bond" da 3,25 miliardi di euro in tre tranche, legato al raggiungimento dell'obiettivo di sostenibilità di Enel relativo alla riduzione di emissioni dirette di gas serra (Scope 1), contribuendo all'Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 13 delle Nazioni Unite ("Climate Action") e in linea con il "Sustainability-Linked Financing Framework" del Gruppo.

Contestualmente, EFI ha lanciato un'offerta pubblica volontaria non vincolante per il riacquisto di quattro serie di obbligazioni convenzionali in circolazione che si è conclusa in data 15 giugno 2021.

Con la conclusione dell'offerta volontaria non vincolante lanciata l'8 giugno 2021, EFI ha riacquistato per cassa obbligazioni convenzionali in euro per un ammontare nominale complessivo pari a 1.069.426.000 di euro.

In linea con l'attuale Piano Strategico di Gruppo, l'operazione di liability management, insieme alla nuova emissione del "Sustainability-Linked Bond" multi-tranche lanciato lo scorso 8 giugno, accelererà ulteriormente il raggiungimento degli obiettivi di Gruppo legati al rapporto tra le fonti di finanziamento sostenibile e l'indebitamento lordo totale del Gruppo stesso, fissato al 48% nel 2023 e oltre il 70% nel 2030.

Acquisto di azioni proprie legato alla sostenibilità a servizio del Piano di incentivazione di lungo termine 2021

In data 17 giugno 2021 Enel SpA ha comunicato che il Consiglio di Amministrazione della Società, in attuazione dell'autorizzazione conferita dall'Assemblea degli azionisti del 20 maggio 2021, ha approvato l'avvio di un programma di acquisto di azioni proprie, per un numero di azioni pari a 1,62 milioni (il Programma), equivalenti a circa lo 0,016% del capitale sociale di Enel.

Il Programma, avviato in data 18 giugno 2021 e conclusosi il 21 luglio, è al servizio del Piano di incentivazione di lungo termine per il 2021 destinato al management di Enel e/o di società da questa controllate ai sensi dell'art. 2359 del codice civile (Piano LTI 2021), anch'esso approvato dall'Assemblea del 20 maggio 2021.

Nell'ambito del Programma, sono state acquistate complessive n. 1.620.000 azioni Enel (pari allo 0,015934% del capitale sociale), al prezzo medio ponderato per il volume di 7,8737 euro per azione e per un controvalore complessivo di 12.755.459 euro.

Considerando le azioni proprie già in portafoglio, Enel detiene complessivamente al 31 dicembre 2021 n.4.889.152 azioni proprie, pari allo 0,048090% del capitale sociale.

Enel Finance International riacquista obbligazioni per un ammontare nominale complessivo di 6 miliardi di dollari USA

Con data regolamento 23 luglio, Enel Finance International NV, la società finanziaria di diritto olandese controllata da Enel SpA, ha riacquistato per cassa quattro delle sue obbligazioni convenzionali, garantite da Enel, per un ammontare nominale complessivo di 6 miliardi di dollari statunitensi, a seguito dell'esercizio di un'opzione di rimborso prevista nei documenti di offerta delle rispettive obbligazioni. Il riacquisto è stato effettuato nell'ambito della strategia del Gruppo Enel per accelerare ulteriormente il raggiungimento dei suoi obiettivi legati al rapporto tra le fonti di finanziamento sostenibile e l'indebitamento lordo totale del Gruppo stesso, fissato al 48% nel 2023 e oltre il 70% nel 2030, e per ottimizzare la struttura delle passività del Gruppo mediante una gestione attiva delle scadenze e del costo del debito.

Enel colloca un "SustainabilityLinked Bond" da 3,5 miliardi di euro in tre tranche sul mercato Eurobond, lanciando contemporaneamente una Tender Offer su obbligazioni convenzionali denominate in dollari USA

In data 21 settembre 2021 Enel Finance International NV (EFI) ha collocato sul mercato Eurobond un "Sustainability-Linked Bond" da 3,5 miliardi di euro in tre tranche, legato al raggiungimento dell'obiettivo di sostenibilità di Enel relativo alla riduzione di emissioni dirette di gas serra (Scope 1), contribuendo all'Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 13 delle Nazioni Unite ("Climate Action") e in linea con il "Sustainability-Linked Financing Framework" del Gruppo. Contestualmente, EFI ha lanciato un'offerta pubblica volontaria non vincolante per il riacquisto parziale di tre serie di obbligazioni convenzionali in circolazione che si è conclusa lo scorso 4 ottobre 2021, per un importo complessivo di circa 1,47 miliardi di dollari statunitensi, accelerando così il raggiungimento degli obiettivi di Gruppo legati al rapporto tra le fonti di finanziamento sostenibile e l'indebitamento lordo totale del Gruppo stesso.

In data 5 ottobre 2021, a seguito dei risultati alla Early Expiry Date della "Tender Offer" lanciata il 21 settembre, EFI ha riacquistato e cancellato obbligazioni convenzionali per un ammontare complessivo di 1,47 miliardi di dollari statunitensi.

Cessione del 50% del capitale di Open Fiber per 2.650 milioni di euro

Facendo seguito a quanto deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 17 dicembre 2020 e del 30 aprile 2021, in data 3 dicembre si è perfezionata la cessione dell'intera partecipazione detenuta dalla Società in Open Fiber SpA, pari al 50% del capitale sociale, in favore di Macquarie Asset Management e di CDP Equity SpA (CDPE), a seguito del verificarsi di tutte le condizioni previste dai contratti con essi stipulati.

In particolare, a Macquarie Asset Management è stato ceduto il 40% del capitale di Open Fiber a fronte di un corrispettivo di circa 2.199 milioni di euro, di cui circa 79 milioni di euro a titolo di "ticking fee", calcolata dal 1° luglio 2021 fino al closing dell'operazione. Tale corrispettivo include il trasferimento dell'80% della porzione Enel dello "shareholders' loan" concesso a Open Fiber, comprensivo degli interessi maturati, pari a circa 248 milioni di euro.

Contestualmente a CDPE è stato ceduto il 10% del capitale di Open Fiber a fronte di un corrispettivo di circa 534 milioni di euro, di cui circa 4 milioni di euro a titolo di "ticking fee", calcolata dal 1° novembre 2021 fino al 30 novembre 2021. Tale corrispettivo include il trasferimento del 20% della porzione Enel dello "shareholders' loan" concesso a Open Fiber, comprensivo degli interessi maturati, pari a circa 62 milioni di euro.

Il corrispettivo complessivo incassato da Enel ammonta quindi a circa 2.733 milioni di euro, e ha comportato la rilevazione di un provento di 1.629 milioni di euro.

Operazione di consent solicitation rivolta ai portatori di un bond ibrido

In data 28 ottobre Enel ha lanciato un'operazione di consent solicitation rivolta ai portatori di un prestito obbligazionario non convertibile subordinato ibrido emesso dalla Società da 900 milioni di euro, volta ad allinearne i termini e le condizioni a quelli dei prestiti obbligazionari emessi nel 2020 e 2021. In data 9 dicembre 2021 l'Assemblea dei portatori del prestito obbligazionario ha approvato le proposte di modifica dei termini e condizioni del prestito obbligazionario. In particolare, le modifiche approvate prevedono, tra l'altro, che:

  • il prestito obbligazionario, originariamente emesso con una scadenza determinata e di lungo periodo, diventerà esigibile e pagabile e dovrà dunque essere rimborsato dalla Società solo in caso di scioglimento o liquidazione della stessa;
  • gli eventi di inadempimento, precedentemente previsti nel regolamento e nella ulteriore documentazione che disciplina il prestito obbligazionario, sono eliminati.

Il CdA di Enel delibera l'emissione di prestiti obbligazionari ibridi fino a un massimo di 3 miliardi di euro

In data 16 dicembre il Consiglio di Amministrazione di Enel ha autorizzato l'emissione da parte di Enel, entro il 31 dicembre 2022, di uno o più prestiti obbligazionari non convertibili subordinati ibridi, anche di natura perpetua, per un importo massimo pari al controvalore di 3 miliardi di euro, da collocare esclusivamente presso investitori istituzionali, europei ed extraeuropei, anche attraverso private placements.

Il Consiglio di Amministrazione di Enel, con la medesima deliberazione, ha inoltre revocato per la parte non ancora eseguita, pari a circa 0,75 miliardi di euro, la precedente delibera del 25 febbraio 2021 relativa all'emissione di uno o più prestiti obbligazionari da parte della Società, fatti salvi tutti gli effetti relativi alle emissioni già effettuate.

I nuovi prestiti, ove emessi, avranno la finalità di rafforzare ulteriormente la struttura patrimoniale e finanziaria del Gruppo e/o rifinanziare obbligazioni ibride di Enel in circolazione.

Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre demandato all'Amministratore Delegato il compito di decidere in merito all'emissione delle nuove obbligazioni e alle rispettive caratteristiche e, quindi, di fissare per ogni emissione, tenendo conto dell'evoluzione delle condizioni di mercato, i tempi, l'importo, la valuta, il tasso di interesse e gli ulteriori termini e condizioni, nonché le modalità di collocamento e l'eventuale quotazione presso mercati regolamentati o sistemi multilaterali di negoziazione.

Enel insieme con Intesa Sanpaolo per acquistare Mooney e creare una fintech europea

In data 23 dicembre 2021 Enel SpA, attraverso la società interamente controllata Enel X Srl, e Intesa Sanpaolo SpA, attraverso la controllata Banca 5 SpA, hanno siglato un accordo con Schumann Investments SA, società controllata dal fondo internazionale di private equity CVC Capital Partners Fund VI, per l'acquisizione del 70% del capitale sociale del Gruppo Mooney SpA, società fintech operante nei servizi di proximity banking e payments. In particolare, Enel X acquisirà il 50% del capitale di Mooney, mentre Banca 5, che attualmente già detiene il 30% del capitale di Mooney, aumenterà la propria partecipazione al 50%, venendosi in tal modo a creare un controllo congiunto di entrambe le parti su Mooney.

L'accordo, basato su un enterprise value del 100% di Mooney di 1.385 milioni di euro, prevede il riconoscimento al closing da parte di Enel X di un corrispettivo compreso tra 334 milioni di euro e 361 milioni di euro; tale corrispettivo è costituito da 220 milioni di euro per la parte di equity e da una componente variabile legata a un meccanismo di aggiustamento del prezzo al closing. Contestualmente Intesa Sanpaolo pagherà al closing un corrispettivo compreso tra 88 milioni di euro e 94 milioni di euro; tale corrispettivo è costituito a sua volta da 88 milioni di euro per l'equity, cui si aggiunge una componente variabile legata a un meccanismo di aggiustamento del prezzo al closing.

Definizione degli indicatori di performance

Al fine di illustrare i risultati economici della Società analizzandone la struttura patrimoniale e finanziaria, sono stati predisposti distinti schemi riclassificati diversi dai prospetti previsti dai princípi contabili IFRS-EU adottati dal Gruppo e da Enel SpA e contenuti rispettivamente nel Bilancio consolidato e nel Bilancio di esercizio. Tali schemi riclassificati contengono indicatori di performance alternativi rispetto a quelli risultanti direttamente dagli schemi del Bilancio consolidato e del Bilancio di esercizio e che il management ritiene utili ai fini del monitoraggio dell'andamento del Gruppo e della Capogruppo, nonché rappresentativi dei risultati economici e finanziari prodotti dal business.

In merito a tali indicatori, il 29 aprile 2021 la CONSOB ha emesso il Richiamo di Attenzione n. 5/21 che rende applicabili gli Orientamenti emanati il 4 marzo 2021 dalla European Securities and Markets Authority (ESMA) in materia di obblighi di informativa ai sensi del Regolamento UE 2017/1129 (c.d. "Regolamento sul Prospetto") che trovano applicazione dal 5 maggio 2021.

Gli Orientamenti aggiornano le precedenti Raccomandazioni CESR (ESMA/2013/319, nella versione rivisitata del 20 marzo 2013) a esclusione di quelle riguardanti gli emittenti che svolgono attività speciali di cui all'Allegato n. 29 del Regolamento Delegato (UE) 2019/980, le quali non sono state convertite in Orientamenti e rimangono tuttora applicabili.

A partire dal 5 maggio 2021, pertanto, i riferimenti contenuti in precedenti comunicazioni della CONSOB alle sopra richiamate Raccomandazioni CESR sul prospetto s'intendono sostituiti con gli Orientamenti ESMA in oggetto, ivi inclusi i riferimenti presenti nella Comunicazione n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 in materia di posizione finanziaria netta. Tali Orientamenti sono volti a promuovere l'utilità e la trasparenza degli indicatori alternativi di performance inclusi nelle informazioni regolamentate o nei prospetti rientranti

nell'ambito d'applicazione della Direttiva 2003/71/CE, al fine di migliorarne la comparabilità, l'affidabilità e la comprensibilità.

Nel seguito sono forniti, in linea con le comunicazioni sopra citate, i criteri utilizzati per la costruzione di tali indicatori.

Margine operativo lordo: rappresenta un indicatore della performance operativa ed è calcolato sommando al "Risultato operativo" gli "Ammortamenti e impairment".

Attività immobilizzate nette: determinate quale differenza tra le "Attività non correnti" e le "Passività non correnti" a esclusione:

• delle "Attività per imposte anticipate";

  • dei "Crediti finanziari diversi" inclusi nelle "Altre attività finanziarie non correnti";
  • dei "Finanziamenti a lungo termine";
  • dei "Benefíci ai dipendenti";
  • dei "Fondi rischi e oneri (quota non corrente)";
  • delle "Passività per imposte differite".

Capitale circolante netto: definito quale differenza tra le "Attività correnti" e le "Passività correnti" a esclusione:

  • della "Quota corrente dei crediti finanziari a lungo termine", dei "Cash collateral"; degli "Altri crediti finanziari" inclusi nelle "Altre attività finanziarie correnti";
  • delle "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti";
  • dei "Finanziamenti a breve termine" e delle "Quote correnti dei finanziamenti a lungo termine";
  • dei "Fondi rischi e oneri (quota corrente);
  • degli "Altri debiti finanziari" inclusi nelle "Altre passività correnti".

Capitale investito lordo: determinato quale somma algebrica delle "Attività immobilizzate nette" e del "Capitale circolante netto", delle "Passività per imposte differite" e delle "Attività per imposte anticipate.

Capitale investito netto: determinato quale somma algebrica del "Capitale investito lordo" e dei "Fondi rischi e oneri.

Indebitamento finanziario netto: rappresenta un indicatore della struttura finanziaria ed è determinato:

  • dai "Finanziamenti a lungo termine" e dai "Finanziamenti a breve termine e quote correnti dei finanziamenti a lungo termine" e tenendo conto dei "Debiti finanziari a breve" inclusi nelle "Altre passività correnti";
  • al netto delle "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti";
  • al netto della "Quota corrente dei crediti finanziari a lungo termine", dei "Cash collateral"; degli "Altri crediti finanziari" inclusi nelle "Altre attività finanziarie correnti";
  • al netto dei "Crediti finanziari diversi" inclusi nelle "Altre attività finanziarie non correnti".

Andamento economico-finanziario di Enel SpA

Risultati economici

La gestione economica di Enel SpA degli esercizi 2021 e 2020 è sintetizzata nel seguente prospetto.

Milioni di euro
2021 2020 2021-2020
Ricavi
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 125 116 9
Altri proventi 1.644 12 1.632
Totale 1.769 128 1.641
Costi
Acquisti di materiali di consumo 1 - 1
Servizi e godimento beni di terzi 197 171 26
Costo del personale 179 118 61
Altri costi operativi 14 13 1
Totale 391 302 89
Margine operativo lordo 1.378 (174) 1.552
Ammortamenti e impairment 734 189 545
Risultato operativo 644 (363) 1.007
Proventi/(Oneri) finanziari netti e da partecipazioni
Proventi da partecipazioni 4.451 3.148 1.303
Proventi finanziari 1.313 1.591 (278)
Oneri finanziari 1.760 2.172 (412)
Totale 4.004 2.567 1.437
Risultato prima delle imposte 4.648 2.204 2.444
Imposte (114) (122) 8
UTILE DELL'ESERCIZIO 4.762 2.326 2.436

I ricavi delle vendite e delle prestazioni si riferiscono ai ricavi per prestazioni rese alle società controllate per servizi manageriali, per servizi di assistenza informatica e per altre prestazioni. La variazione positiva di 9 milioni di euro è da ricondurre all'incremento dei ricavi relativi ai servizi informatici (16 milioni di euro), che compensa la riduzione dei ricavi per altre prestazioni (4 milioni di euro) e dei ricavi per prestazioni di servizi manageriali (3 milioni di euro).

Gli altri proventi comprendono la plusvalenza di 1.629 milioni di euro rilevata a seguito della cessione dell'intera partecipazione detenuta nella società a controllo congiunto Open Fiber SpA, pari al 50% del capitale sociale, in favore di Macquarie Asset Management (40%) e di CDP Equity SpA (10%) e il riaddebito dei costi per personale di Enel SpA in distacco presso altre società del Gruppo per 14 milioni di euro.

I costi per acquisti di materiali di consumo non presentano variazioni sostanziali rispetto all'esercizio precedente.

I costi per servizi e godimento beni di terzi riguardano prestazioni ricevute da terzi per 67 milioni di euro e da società del Gruppo per 130 milioni di euro.

Le prestazioni da terzi sono riferite principalmente a servizi di comunicazione, prestazioni professionali e tecniche, consulenze strategiche, di direzione e organizzazione

aziendale, prestazioni legali e notarili nonché a servizi informatici. Le prestazioni da società del Gruppo sono riferibili essenzialmente alle controllate Enel Global Services Srl ed Enel Italia SpA e sono relative a servizi di assistenza sistemica e applicativa, a servizi manageriali, a servizi di gestione amministrativa, a servizi di amministrazione del personale nonché a servizi connessi alla gestione degli automezzi a uso promiscuo e altri servizi connessi alla persona.

Il costo del personale ammonta complessivamente a 179 milioni di euro, con un incremento pari a 61 milioni di euro rispetto al 2020, riferibile principalmente ai costi per i piani di incentivo all'esodo del personale adottati dall'azienda.

Gli altri costi operativi non presentano variazioni sostanziali rispetto all'esercizio precedente.

Il margine operativo lordo, positivo per 1.378 milioni di euro, presenta rispetto al periodo a raffronto un incremento di 1.552 milioni di euro, da ricondurre alla variazione positiva degli altri proventi, compensata in parte dall'incremento dei costi del personale e dei costi per servizi e godimento beni di terzi.

Gli ammortamenti e impairment, pari a 734 milioni di euro, registrano un incremento di 545 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente.

La voce accoglie le rettifiche di valore delle partecipazioni detenute nelle società controllate Enel Green Power SpA (497 milioni di euro), E-Distribuţie Muntenia SA (145 milioni di euro), E-Distribuţie Banat SA (65 milioni di euro), E-Distribuţie Dobrogea SA (60 milioni di euro), Enel Global Thermal Generation Srl (19 milioni di euro), Enel Investment Holding BV (1 milione di euro) ed Enelpower SpA (1 milione di euro).

La voce inoltre comprende i ripristini di valore delle partecipazioni detenute nelle società controllate Enel Global Trading SpA (43 milioni di euro), Enel Italia SpA (41 milioni di euro) ed Enel Innovation Hubs Srl (7 milioni di euro).

Gli ammortamenti, pari a 37 milioni di euro, sono riferiti alle attività materiali per 4 milioni di euro e alle attività immateriali per 33 milioni di euro.

Nel 2020 gli ammortamenti e impairment erano pari a 189 milioni di euro e si riferivano principalmente a rettifiche di valore delle partecipazioni detenute in società controllate in Romania.

Il risultato operativo, positivo per 644 milioni di euro, è in miglioramento di 1.007 milioni di euro rispetto al 2020. Tale variazione è da ricondurre alla rilevazione nella voce "Altri proventi" della plusvalenza derivante dalla cessione della partecipazione nella società a controllo congiunto Open Fiber SpA, compensata in parte dall'incremento delle rettifiche di valore effettuate nel 2021 sulle partecipazioni e dall'aumento del costo del personale e dei costi per servizi e godimento beni di terzi.

I proventi da partecipazioni, pari a 4.451 milioni di euro, si riferiscono ai dividendi deliberati dalle società controllate e collegate per 4.409 milioni di euro, dalle società a controllo congiunto per 41 milioni di euro e da altre partecipate per 1 milione di euro. Rispetto all'esercizio precedente, i proventi da partecipazioni si incrementano di 1.303 milioni di euro, per effetto sostanzialmente dei maggiori dividendi distribuiti dalla società controllata Enel Italia SpA a seguito del conferimento a quest'ultima delle partecipazioni detenute nelle società controllate italiane avvenuto all'inizio dell'esercizio 2020.

Gli oneri finanziari netti ammontano a 447 milioni di euro e riflettono essenzialmente gli interessi passivi sull'indebitamento finanziario (619 milioni di euro), in parte compensati dai proventi finanziari netti da contratti derivati per 182 milioni di euro.

Rispetto al precedente esercizio, gli oneri finanziari netti diminuiscono di 134 milioni di euro, per effetto della variazione positiva dei proventi finanziari netti da strumenti derivati (510 milioni di euro) in parte compensata dagli altri oneri finanziari netti connessi all'andamento negativo dei cambi (376 milioni di euro).

Le imposte sul reddito dell'esercizio evidenziano un risultato positivo di (114) milioni di euro, per effetto principalmente della riduzione della base imponibile IRES rispetto al risultato civilistico ante imposte, dovuta all'esclusione del 95% dei dividendi percepiti dalle società controllate e della plusvalenza realizzata a seguito della cessione di Open Fiber SpA e alla deducibilità degli interessi passivi di Enel SpA in capo al consolidato fiscale di Gruppo in base alle disposizioni in materia di IRES (art. 96 del Tuir).

Rispetto al precedente esercizio, la variazione di 8 milioni di euro è da ricondurre alla riduzione del reddito imponibile IRES stimato.

Il risultato netto dell'esercizio si attesta a 4.762 milioni di euro, a fronte di un utile dell'esercizio precedente di 2.326 milioni di euro. La variazione positiva di 2.436 milioni di euro è da ricondurre essenzialmente all'incremento degli altri proventi, dei proventi da partecipazioni e delle rettifiche di valore delle partecipazioni per i motivi sopra esposti.

Analisi della struttura patrimoniale

Milioni di euro
al 31.12.2021 al 31.12.2020 2021-2020
Attività immobilizzate nette:
- attività materiali e immateriali 155 121 34
- partecipazioni 60.269 50.622 9.647
- altre attività/(passività) non correnti nette (465) (757) 292
Totale 59.959 49.986 9.973
Capitale circolante netto:
- crediti commerciali 275 241 34
- altre attività/(passività) correnti nette (1.818) (1.340) (478)
- debiti commerciali (167) (92) (75)
Totale (1.710) (1.191) (519)
Capitale investito lordo 58.249 48.795 9.454
Fondi diversi:
- benefíci ai dipendenti (172) (200) 28
- fondi rischi e oneri e imposte differite nette 89 162 (73)
- attività per imposte anticipate 299 337 (38)
Totale (83) (38) (45)
Attività non correnti classificate come possedute per la vendita - 669 (669)
Capitale investito netto 58.166 49.426 8.740
Patrimonio netto 34.967 30.743 4.224
INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO 23.199 18.683 4.516

L'incremento delle attività immobilizzate nette è riferito essenzialmente:

• per 9.647 milioni di euro all'incremento del valore delle partecipazioni detenute in imprese controllate, sulle quali hanno influito sostanzialmente le seguenti operazioni: la ripatrimonializzazione a favore delle società controllate Enel Holding Finance Srl (6.075 milioni di euro) ed Enel Finance International NV (2.025 milioni di euro); l'incremento della partecipazione al capitale della società controllata cilena Enel Américas SA, a seguito del completamento dell'offerta pubblica di acquisto parziale volontaria (1.273 milioni di euro); i versamenti in conto capitale a favore delle società controllate Enel North America Inc. (665 milioni di euro), Enel Insurance NV (250 milioni di euro), Enel Global Services Srl (30 milioni di euro) ed Enel Global Thermal Generation Srl (20 milioni di euro). Hanno inoltre influito le rettifiche di valore delle partecipazioni detenute in Enel Green Power SpA, E-Distribuţie Muntenia SA, E-Distribuţie Banat SA, E-Distribuţie Dobrogea SA, Enel Global Thermal Generation Srl, Enel Investment Holding BV, Enelpower SpA per un totale complessivo di 788 milioni di euro e le rivalutazioni delle partecipazioni detenute in Enel Global Trading SpA, Enel Italia SpA ed Enel Innovation Hubs Srl per un totale complessivo di 91 milioni di euro;

  • per 34 milioni di euro alla movimentazione delle attività materiali e immateriali, derivante dal saldo netto positivo tra gli investimenti e gli ammortamenti dell'esercizio;
  • per 292 milioni di euro al decremento della voce "Altre attività/(passività) non correnti nette" per effetto essenzialmente del decremento del valore dei contratti derivati passivi non correnti (463 milioni di euro) e del valore dei contratti derivati attivi non correnti (137 milioni di euro).

Il capitale circolante netto registra un incremento di 519 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020. La variazione è riferibile:

• per 478 milioni di euro all'incremento della voce "Altre attività/(passività) correnti nette", conseguente all'aumento delle altre passività correnti, in particolare dei debiti verso l'erario (367 milioni di euro) e del debito verso gli azionisti per l'acconto sul dividendo 2021 (199 milioni di euro), parzialmente compensato dal decre-

mento del valore dei contratti derivati passivi correnti (127 milioni di euro);

  • per 34 milioni di euro all'incremento dei crediti commerciali, di cui 33 milioni di euro verso le società del Gruppo;
  • per 75 milioni di euro all'incremento dei debiti commerciali, di cui 67 milioni di euro verso le società del Gruppo.

Il capitale investito netto al 31 dicembre 2021 è pari a 58.166 milioni di euro ed è finanziato dal patrimonio netto per 34.967 milioni di euro e dall'indebitamento finanziario netto per 23.199 milioni di euro.

Il patrimonio netto, pari a 34.967 milioni di euro, è in aumento di 4.224 milioni di euro rispetto al precedente esercizio. In particolare, tale variazione è principalmente riferibile alla rilevazione dell'utile complessivo dell'esercizio 2021 (pari a 4.907 milioni di euro), alla distribuzione del saldo del dividendo dell'esercizio 2020 (complessivamente pari a 1.861 milioni di euro) e dell'acconto sul dividendo dell'esercizio 2021 (complessivamente pari a 1.932 milioni di euro), all'emissione di obbligazioni ibride perpetue per 2.214 milioni di euro e alla riconduzione a strumento ibrido di capitale, per effetto della modifica dei relativi termini e condizioni, di un prestito obbligazionario ibrido precedentemente emesso, per un valore di 967 milioni di euro, al netto dei costi di transazione.

L'indebitamento finanziario netto a fine esercizio è pari a 23.199 milioni di euro, con un'incidenza sul patrimonio netto pari al 66,3% (60,8% a fine 2020).

Analisi della struttura finanziaria

Milioni di euro
al 31.12.2021 al 31.12.2020 2021-2020
Indebitamento a lungo termine:
- finanziamenti bancari 2.508 1.000 1.508
- obbligazioni 4.324 5.139 (815)
- altri finanziamenti da contratti di leasing 1 1 -
- finanziamenti ricevuti da società controllate 18.739 11.157 7.582
Indebitamento a lungo termine 25.572 17.297 8.275
Crediti finanziari verso terzi (3) (273) 270
Indebitamento netto a lungo temine 25.569 17.024 8.545
Indebitamento/(Disponibilità) a breve termine:
- quota a breve dei finanziamenti a lungo termine 216 820 (604)
- indebitamento a breve verso banche 640 4 636
- cash collateral ricevuti 298 242 56
Indebitamento a breve termine 1.154 1.066 88
- quota a breve dei crediti finanziari a lungo termine - (1) 1
- altri crediti finanziari a breve (9) (4) (5)
- cash collateral versati (1.077) (1.584) 507
- posizione finanziaria netta a breve verso società del Gruppo (1.486) 4.309 (5.795)
- disponibilità presso banche e titoli a breve (952) (2.127) 1.175
Indebitamento/(Disponibilità) netto a breve termine (2.370) 1.659 (4.029)
INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO 23.199 18.683 4.516

L'indebitamento finanziario netto registra un incremento di 4.516 milioni di euro, come risultato di una maggiore esposizione debitoria netta a lungo termine per 8.545 milioni di euro, parzialmente compensata da un minore indebitamento finanziario netto a breve termine per 4.029 milioni di euro.

Le principali operazioni finanziarie effettuate nel corso del 2021 che hanno determinato l'incremento dell'indebita-

mento finanziario sono state:

  • l'incremento dei finanziamenti ricevuti da società controllate, rispetto a quanto rilevato al 31 dicembre 2020, per effetto di due nuovi Loan Agreement con Enel Finance International NV per un valore complessivo di 7.700 milioni di euro, solo parzialmente compensati dai rimborsi dei prestiti intercompany effettuati nel corso dell'anno;
  • la sottoscrizione di due finanziamenti bancari a lungo temine a tasso variabile per complessivi 502 milioni di euro;
  • utilizzo, per 1.000 milioni di euro, di una linea di credito bancaria revolving;
  • il rimborso di due finanziamenti bancari, giunti a scadenza, del valore di 200 milioni di euro e di 227 milioni

di dollari statunitensi (controvalore 196 milioni di euro);

• la riconduzione a strumento ibrido di capitale di un prestito obbligazionario subordinato ibrido, del valore complessivo di 900 milioni di euro, per effetto dell'operazione di consent solicitation posta in essere dalla Società, volta ad allineare i termini e le condizioni di tale prestito a quelli di nuova emissione.

Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti, pari a 952 milioni di euro, presentano un decremento di 1.175 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020, per effetto sostanzialmente delle operazioni straordinarie del periodo riguardanti investimenti in partecipazioni.

Si rimanda al paragrafo seguente "Flussi finanziari" per maggiori dettagli.

Flussi finanziari

Milioni di euro
2021 2020 2021-2022
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio dell'esercizio 2.127 4.153 (2.026)
Cash flow da attività operativa 6.687 4.499 2.188
Cash flow da attività di investimento (9.739) (3.784) (5.955)
Cash flow da attività di finanziamento 1.877 (2.741) 4.618
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell'esercizio 952 2.127 (1.175)

Il cash flow da attività operativa nell'esercizio 2021 è positivo per 6.687 milioni di euro, in crescita di 2.188 milioni di euro rispetto al valore dell'esercizio precedente, principalmente a seguito dei maggiori dividendi incassati, dei minori acconti pagati sulle imposte IRES per le società del Gruppo rientranti nel consolidato fiscale nazionale, dei minori utilizzi dei fondi e degli effetti connessi all'andamento negativo dei cambi.

Nel corso dell'esercizio il cash flow da attività di finanziamento ha generato liquidità per 1.877 milioni di euro. Tale risultato risente principalmente della liquidità generata dai nuovi finanziamenti a lungo termine (9.203 milioni di euro), dall'emissione di obbligazioni ibride perpetue per 2.213 milioni di euro, al netto degli oneri accessori connessi a tale emissione e degli oneri accessori relativi all'operazione di consent solicitation, in parte compensata dalla variazione netta negativa dei debiti finanziari a breve termine (5.200 milioni di euro), dal pagamento dei dividendi (3.664 milioni di euro) e dai rimborsi dei finanziamenti a lungo termine (847 milioni di euro).

Il cash flow da attività di investimento ha assorbito liquidità per 9.739 milioni di euro per effetto essenzialmente dei versamenti in conto capitale a favore di Enel Holding Finance (6.075 milioni di euro), di Enel Finance International NV (2.025 milioni di euro), di Enel North America (665 milioni di euro), di Enel Insurance NV (250 milioni di euro), dell'offerta pubblica di acquisto volontaria parziale sulle azioni ordinarie e sulle American Depositary Shares di Enel Américas (1.273 milioni di euro), e delle ripatrimonializzazioni a favore di Enel Global Services Srl (30 milioni di euro) e di Enel Global Thermal Generation Srl (20 milioni di euro), in parte compensati dalla liquidità generata dalla cessione della partecipazione detenuta nella società Open Fiber per 669 milioni di euro.

Il fabbisogno derivante dall'attività di investimento è stato fronteggiato principalmente dall'apporto del cash flow generato dall'attività operativa positivo per 6.687 milioni di euro e dalla liquidità generata dall'attività di finanziamento pari a 1.877 milioni di euro, oltre che dall'utilizzo delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti, che al 31 dicembre 2021 si attestano a 952 milioni di euro (2.127 milioni di euro al 1° gennaio 2021).

Risultati delle principali società controllate

Milioni di euro Bilancio Ricavi Costi Margine operativo
lordo
al
31.12.2021
al
31.12.2020
al
31.12.2021
al
31.12.2020
al
31.12.2021
al
31.12.2020
Endesa SA Consolidato 20.899 17.050 16.621 13.241 4.278 3.809
Enel Américas SA Consolidato 13.689 10.765 10.221 7.917 3.468 2.848
Enel Chile SA Consolidato 3.180 2.863 2.599 1.857 581 1.006
Enel Italia SpA Consolidato 790 770 843 698 (53) 72
Enel North America Inc. Consolidato 1.477 1.291 867 595 610 696
Enel Russia PJSC Consolidato 564 539 475 427 89 112
Enel Energie Muntenia SA Separato 682 585 715 539 (33) 46
Enel Energie SA Separato 700 596 699 549 1 47
Enel Finance International NV Separato 1.012 1.793 2.113 1.454 (1.101) 339
Enel Global Infrastructure and Networks Srl Separato 504 396 511 389 (7) 7
Enel Global Services Srl Separato 959 828 936 762 23 66
Enel Global Thermal Generation Srl Separato 116 127 133 130 (17) (3)
Enel Global Trading SpA Separato 23.680 13.173 23.547 12.884 133 289
Enel Green Power SpA Separato 286 239 288 283 (2) (44)
Enel Holding Finance Srl Separato - - - - - -
Enel Iberia SLU Separato 33 31 37 43 (4) (12)
Enel Innovation Hubs Srl Separato 6 7 6 6 - 1
Enel Insurance NV Separato 119 118 106 123 13 (5)
Enel Investment Holding BV Separato 2 2 3 2 (1) -
Enel Romania SA Separato 15 13 13 12 2 1
Enel X Srl Separato 112 95 118 117 (5) (22)
Enelpower SpA Separato - - - - - -
E-Distribuţie Banat SA Separato 116 111 96 75 20 36
E-Distribuţie Dobrogea SA Separato 108 104 85 66 23 38
E-Distribuţie Muntenia SA Separato 194 185 149 124 45 61

Risultato netto Imposte Risultato ante
imposte
Proventi/(Oneri)
finanziari netti
e da partecipazioni
Risultato operativo Ammortamenti e
impairment
al
al
31.12.2020
31.12.2021
31.12.2020
al
31.12.2021
al
31.12.2020
al
31.12.2021
al
31.12.2020
al
31.12.2021
al
31.12.2020
al
31.12.2021
al
31.12.2020
al
31.12.2021
388
1.457
467 1.788 1.924 (124) (32) 1.912 1.956 1.897 2.322
496
958
682 1.531 1.640 (353) (611) 1.884 2.251 964 1.217
(90)
111
17 (148) 128 (110) (160) (38) 288 1.044 293
21
2.110
(12) 2.659 2.098 2.656 2.270 3 (172) 69 119
64
113
28 220 141 (134) (132) 354 273 342 337
10
54
- 70 54 - - 70 54 42 35
5
(38)
(6) 27 (44) - 1 27 (45) 19 12
5
(9)
(1) 32 (10) 1 2 31 (12) 16 13
78
(740)
(175) 295 (915) (44) 186 339 (1.101) - -
5
(3)
(5) 5 (8) (1) (1) 5 (7) 2 -
4
(35)
(9) 2 (44) (3) (3) 5 (41) 61 64
2
(18)
(1) (8) (19) - (1) (8) (18) 5 1
80
(3)
57 269 54 (5) (56) 274 110 15 23
(30)
10
(11) (459) (1) (27) (39) (432) 38 388 (40)
-
-
- - - - - - - - -
(136)
7.620
83 1.049 7.703 1.061 7.706 (12) (3) - (1)
-
-
- 1 - - - 1 - - -
(1)
16
5 (4) 21 1 8 (5) 13 - -
-
(1)
- - (1) - - - (1) - -
-
1
- 1 1 - - 1 1 - 1
(10)
(17)
(5) (35) (22) (1) (4) (34) (18) 12 13
-
-
- - - - - - - - -
3
(3)
- 18 (3) 1 - 17 (3) 19 23
3
3
1 19 4 (1) - 20 4 18 19
4
(3)
1 17 (2) 2 1 15 (3) 46 48
E-MARKET
SDIR
CERTIFIED

Totale patrimonio netto e passività

Milioni di euro Bilancio Attività non correnti Attività correnti
al
31.12.2021
al
31.12.2020
al
31.12.2021
al
31.12.2020
Endesa SA Consolidato 28.316 25.828 11.652 6.234
Enel Américas SA Consolidato 24.630 16.915 6.235 5.036
Enel Chile SA Consolidato 8.534 7.890 1.315 1.177
Enel Italia SpA Consolidato 20.010 24.788 9.821 3.676
Enel North America Inc. Consolidato 11.295 8.361 1.198 577
Enel Russia PJSC Consolidato 900 648 223 227
Enel Energie Muntenia SA Separato 84 75 260 167
Enel Energie SA Separato 33 26 290 185
Enel Finance International NV Separato 40.869 31.843 8.793 5.005
Enel Global Infrastructure and Networks Srl Separato 190 13 403 408
Enel Global Services Srl Separato 189 196 568 470
Enel Global Thermal Generation Srl Separato 16 14 146 153
Enel Global Trading SpA Separato 914 371 44.129 6.566
Enel Green Power SpA Separato 2.153 2.200 1.029 907
Enel Holding Finance Srl Separato 7.872 1.798 2 2
Enel Iberia SLU Separato 26.599 20.555 1.136 1.497
Enel Innovation Hubs Srl Separato - - 26 26
Enel Insurance NV Separato 453 466 640 337
Enel Investment Holding BV Separato 1 1 5 6
Enel Romania SA Separato 5 5 21 17
Enel X Srl Separato 526 443 198 105
Enelpower SpA Separato 3 3 38 38
E-Distribuţie Banat SA Separato 399 382 87 108
E-Distribuţie Dobrogea SA Separato 359 358 53 44
E-Distribuţie Muntenia SA Separato 940 918 217 244

Totale attività
Passività non correnti
Passività correnti
Patrimonio netto
al
al
al
al
al
al
al
al
31.12.2020
31.12.2021
31.12.2020
31.12.2021
31.12.2020
31.12.2021
31.12.2020
31.12.2021
32.062
18.602
16.042
15.822
8.555
5.544
7.465
39.968
21.951
10.712
7.598
6.883
5.931
13.270
8.422
30.865
9.067
4.169
3.745
2.211
1.199
3.469
4.123
9.849
28.464
9.317
9.328
6.134
4.256
14.380
14.881
29.831
8.938
3.671
2.766
4.408
2.461
4.414
3.711
12.493
875
418
274
193
160
512
441
1.123
344
242
17
15
234
84
93
143
323
211
7
6
214
88
102
117
36.848
31.259
30.448
8.339
4.284
10.064
2.116
49.662
593
421
49
24
519
368
25
29
757
666
57
23
669
609
31
34
162
167
41
29
103
122
18
16
6.937
912
444
44.714
6.126
(583)
367
45.043
3.107
2.023
2.303
623
296
536
508
3.182
1.800
-
-
-
-
7.874
1.800
7.874
22.052
3.409
3.765
971
1.377
23.355
16.910
27.735
26
26
-
-
3
3
23
23
803
307
289
252
246
534
268
1.093
6
7
-
-
-
-
6
7
26
22
3
3
18
15
5
4
724
548
114
31
438
335
172
182
41
41
6
5
9
9
26
27
486
490
146
137
64
54
276
299
412
402
135
130
50
45
227
227
1.162
365
341
158
139
634
682
1.157

Centralità delle persone

I dipendenti di Enel SpA al 31 dicembre 2021 sono pari a 834 persone. Nel 2021 si registra un aumento dell'organico di 72 persone per effetto del saldo netto tra assunzioni e cessazioni.

Nel prospetto che segue è evidenziata la consistenza media dei dipendenti per categoria di appartenenza, confrontata con quella del periodo precedente, nonché la consistenza effettiva al 31 dicembre 2021.

Consistenza media Consistenza puntuale
2021 2020 2021-2020 al 31.12.2021
Manager 148 147 1 148
Middle manager 417 352 65 439
White collar 246 226 20 247
Totale 811 725 86 834

La tabella seguente evidenzia la variazione delle consistenze nel corso del periodo.

Consistenze al 31.12.2020 Assunzioni Cessazioni Mobilità
in entrata
Mobilità
in uscita
Consistenze al 31.12.2021
762 57 16 126 95 834

Formazione e sviluppo

Nell'evoluzione dell'emergenza COVID-19 la sicurezza del personale è stata garantita continuando nell'adozione delle misure di flessibilità attivate nel 2020. Nel 2021 la modalità di remote working è stata attivata per oltre 39.000 persone nei Paesi di presenza del Gruppo. Questa capacità di flessibilità e resilienza fa leva sull'esperienza consolidata di smart working, iniziata in Italia già dal 2016 e poi gradualmente diffusa in tutto il Gruppo, e sulla trasformazione tecnologica e digitale della strategia aziendale che ha reso Enel la prima azienda di servizi di pubblica utilità completamente in cloud.

La nuova modalità di lavoro ha beneficiato dei numerosi strumenti e servizi di supporto messi a disposizione delle persone, essenziali per lavorare da casa, assicurare la circolazione e condivisione delle informazioni e un'efficace organizzazione delle attività. Proseguono le iniziative di formazione e sensibilizzazione per accompagnare l'adozione di modalità lavorative completamente digitali e promuovere una cultura del lavoro basata su autonomia, delega e fiducia, e attenzione per il benessere delle persone e delle loro famiglie.

In questo contesto si rafforzano dunque i programmi di reskilling e upskilling mirati, i primi, all'apprendimento di abilità e competenze che consentono alle persone di ricoprire posizioni e ruoli differenti da quelli precedenti; i secondi, invece, allo sviluppo di percorsi di formazione e di empowerment che permettono un miglioramento dello svolgimento del proprio ruolo, accrescendo le competenze esistenti nella posizione attuale.

Nel corso del 2021 sono state effettuate azioni di dissemination sul tema dell'upskilling e del reskilling che hanno coinvolto le Funzioni di tutti i Paesi e le Linee di Business Globali del Gruppo: una challenge a livello globale e la realizzazione di 36 interviste ai senior executive sulle competenze attuali e del futuro. È stato inoltre avviato un gruppo di lavoro per la redazione di linee guida e la mappatura dei progetti, adottando una tassonomia comune in base alla quale l'upskilling, il reskilling e l'external skilling sono un insieme integrato di interventi che comprendono la formazione, lo sviluppo e l'ecosistema Enel nel suo complesso.

È stato rafforzato il networking europeo sui temi dell'upskilling e del reskilling aderendo all'iniziativa Upskill4the future di CSR Europe con il progetto People Business Partner R-evolution della società e-distribuzione destinato ai People Business Partner, primi facilitatori della transizione energetica nell'accompagnare le persone nel loro percorso di crescita professionale, e contribuendo alla redazione della Dichiarazione Congiunta tra le Parti

Sociali Europee, Joint statement on Just Transition, siglata a novembre.

Enel promuove attività formative per le proprie persone in quanto elemento fondante per garantirne un costante sviluppo. Ha trattato percorsi volti a favorire l'evoluzione del loro talento, la valorizzazione delle passioni e delle attitudini personali e lo sviluppo di nuovi linguaggi promuovendo anche la nascita di formatori interni (Train the Trainer). Nel 2021 sono state erogate circa 3 milioni di ore di formazione, in crescita rispetto all'anno precedente, il 20% in presenza e il resto da remoto. Ciò è stato possibile grazie al potenziamento dei tool digitali e della piattaforma E-Ducation, che hanno garantito l'accessibilità diffusa dei contenuti e una maggiore cultura della digitalizzazione per l'apprendimento. I percorsi formativi hanno riguardato tematiche legate ai comportamenti, aspetti tecnici, sicurezza, nuove competenze e alla cultura digitale. Il costo complessivo del training sostenuto nel 2021 dal Gruppo ammonta a 23 milioni di euro(2).

In un contesto del lavoro in veloce cambiamento, accelerato dalla crisi pandemica, il Gruppo si è posto l'ambizioso obiettivo di promuovere nei prossimi anni la digital sustainability attraverso una serie di iniziative di formazione che illustrino tutte quelle tecnologie che consentono alle proprie persone di lavorare e coesistere con l'ambiente circostante in modo sostenibile.

Per quanto riguarda le azioni di Sviluppo per la persona, nel 2021 è stato messo a punto ed esteso a tutto il Gruppo un nuovo modello di Performance Appraisal: l'Open Feedback Evaluation (OFE). Il programma, che coinvolge il 100% delle persone eleggibili del Gruppo, presenta alcuni tratti distintivi significativi rispetto al passato. In particolare, al fine di creare un dialogo costante tra e con le persone, la valutazione diventa continuativa e a 360 gradi, con tre momenti di confronto tra responsabili e collaboratori nel corso dell'anno. Il nuovo modello OFE si compone di tre dimensioni interdipendenti tra loro: il "Talento", che consiste nella messa in evidenza delle proprie competenze individuali basate sul Modello delle 15 Competenze Soft e legate ai 4 valori Open Power di Fiducia, Responsabilità, Innovazione e Proattività; la "Generosità", intesa come attitudine a entrare in relazione con gli altri, dedicando tempo nel riconoscere i talenti dei colleghi e mettendosi in gioco a propria volta richiedendo feedback sui propri, generando un meccanismo di crescita individuale e collettiva; e infine l'"Azione", ovvero la capacità, valutata dai responsabili nei confronti dei propri collaboratori, di conseguire gli obiettivi professionali.

Ascolto e miglioramento del benessere organizzativo

Facendo seguito alle precedenti iniziative già condotte da Enel finalizzate all'ascolto costante delle persone del Gruppo e che hanno portato negli anni allo sviluppo di specifici piani di azione per singole Funzioni di Holding, Linee di Business e aree geografiche grazie ai quali si è data risposta alle principali esigenze emerse (meritocrazia, sviluppo personale, work-life balance ecc.), a fine 2020 è stato lanciato il programma globale "Open Listening - intervista per costruire il nostro futuro". L'iniziativa globale, cui ha partecipato attivamente il 70% dei dipendenti, ha fornito importanti feedback sul clima interno ma anche sulle condizioni di lavoro, chiedendo ai colleghi di immaginare il futuro nell'era del "Next Normal": dalle modalità di lavoro a distanza agli spazi, dalle tecnologie innovative ai nuovi modelli di leadership del futuro.

Inoltre, nel corso del 2021, Enel ha costruito insieme alle persone un modello globale di Wellbeing che poggia su otto pilastri che impattano sulla soddisfazione generale: il benessere psicologico, fisico, sociale, etico, economico, culturale, il work-life harmony e il senso di protezione. Per misurare il benessere e rilevare le iniziative più importanti per le persone, è stata condotta una survey globale sul Wellbeing. I risultati della survey consentiranno di elaborare nel 2022 un Programma di Benessere Globale, col coinvolgimento di un team internazionale, eterogeneo e multiculturale.

Infine, il 2021 ha visto un altro importante momento di ascolto finalizzato a rilevare, tra le altre cose, gli aspetti del contesto di lavoro che i colleghi riconoscono come di valore e distintivi del Gruppo: la "Employer Value Proposition Survey". Grazie al progetto, che ha coinvolto i colleghi di tutto il mondo, sono stati analizzati anche il Net Promoter Score – ovvero l'indicatore che misura la soddisfazione dei dipendenti all'interno dell'azienda – e i principali attributi che vengono associati al brand Enel in qualità di "employer of choice". Sostenibilità, innovazione, sicurezza sul lavoro e work-life balance sono gli attributi principali emersi che coincidono anche con le principali preferenze dichiarate dalle persone nel momento in cui scelgono il luogo dove vogliono lavorare.

(2) Il consuntivo dei costi tiene conto della rilevazione sul conto specifico del training del sistema New Primo. Questo include tutti i costi esterni di formazione e allo stato attuale è l'unica forma di dato disponibile certificato da sistema sui costi del training.

Includere le diversità in Enel

L'inclusione delle diversità e la valorizzazione dei talenti multipli e unici delle persone rappresentano fattori essenziali dell'approccio Enel per la creazione di valore sostenibile di lungo periodo per tutti gli stakeholder.

L'impegno di Enel su diversità e inclusione è iniziato nel 2013 con l'emissione della Policy sui Diritti Umani, cui è seguita nel 2015 la policy globale Diversità e Inclusione, pubblicata in concomitanza con l'adesione di Enel ai princípi del WEP (Women's Empowerment Principles) promossi da UN Global Compact e UN Women e in coerenza con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'ONU. Nel 2019 è stata pubblicata la policy Global Workplace Harassment che esplicita il principio del rispetto dell'integrità e della dignità individuale sul luogo di lavoro e affronta il tema delle molestie sessuali e delle molestie legate a discriminazioni nel contesto lavorativo. Nel 2020 questi princípi sono richiamati nella dichiarazione "Statement against harassment". Infine, con un'attenzione verso l'inclusione di tutti e nell'ottica di assicurare pari opportunità di accesso alle informazioni e ai sistemi digitali, nel 2021 è stata emessa la policy globale sull'accessibilità digitale.

L'approccio alla diversità e all'inclusione si fonda sui princípi di non discriminazione, pari opportunità, dignità e inclusione di ogni persona al di là di ogni forma di diversità, equilibrio tra vita privata e lavoro, e si sostanzia in un organico set di azioni che promuovono la cura e l'espressione dell'unicità di ciascuna persona, una cultura organizzativa inclusiva e priva di pregiudizi, e un coerente mix di competenze, qualità ed esperienze che creano valore per le persone e il business.

Tra le iniziative più rilevanti sviluppate nel 2021 si segnalano le azioni dedicate per incidere in modo sistematico sui vari aspetti del gender gap e sull'inclusione della disabilità, i servizi specifici di ascolto e supporto messi a disposizione delle persone nel contesto dell'emergenza, i progetti dedicati a persone con vulnerabilità, le iniziative di sensibilizzazione sulle tematiche LGBTQ+ e la diversità culturale.

Negli ultimi anni un'intensa attività di sensibilizzazione ha permesso di diffondere e rafforzare la cultura dell'inclusione a ogni livello e contesto organizzativo, attraverso campagne di comunicazione ed eventi globali e locali dedicati. Nel 2021 sono state lanciate due campagne globali di sensibilizzazione sul tema dei bias e delle molestie sul luogo di lavoro per tutti i colleghi.

L'avanzamento delle politiche D&I è monitorato periodicamente attraverso un processo di reporting globale e un articolato set di KPI che misurano tutte le dimensioni di interesse ai fini interni ed esterni. In particolare, sul tema del genere sono definiti due obiettivi pubblici: assicurare un equo bilanciamento dei due generi nelle fasi iniziali dei processi di selezione e aumentare la rappresentanza delle donne manager e middle manager. Nel 2021 la presenza delle donne nei processi di selezione è stata del 52,1% con un trend crescente rispetto al 2020 (44%), le donne manager rappresentano il 23,6% (21,6% nel 2020) e le donne middle manager il 31,4% (30,4% nel 2020).

In tale ottica, è stata prevista l'introduzione nel Piano di Long-Term Incentive 2021 di un nuovo obiettivo di performance, con un peso pari al 5% del totale, rappresentato dalla "percentuale di donne nei piani di successione manageriale" a fine 2023.

Questo rappresenta un obiettivo per tutti i manager di Enel e/o di società da questa controllate, ivi incluso il Direttore Generale (nonché Amministratore Delegato) di Enel, che occupano posizioni apicali e/o di interesse strategico per il Gruppo, e pertanto sottolinea il forte impegno del Gruppo Enel nell'assicurare l'equa rappresentanza femminile anche nei bacini che alimentano i piani di successione manageriale e valorizza l'attenzione sempre maggiore riservata al tema della "gender equality".

Nell'ambito del progetto Value for Disability proseguono le azioni previste nel relativo action plan con l'emissione di una policy globale sull'accessibilità digitale e numerose iniziative di sensibilizzazione finalizzate a diffondere un nuovo approccio all'inclusione dei colleghi con disabilità e a promuoverne l'effettiva partecipazione. In Italia prosegue anche l'attivazione di nuovi servizi dedicati alle persone con malattie croniche e vulnerabili.

Ai fini del monitoraggio della parità retributiva, nel 2021 l'incremento della percentuale di donne manager del 2% (dal 21,6% al 23,6%) ha portato a una leggera flessione dell'indice di Equal Remuneration Ratio (ERR), passato dall'83,3% all'81,1%.

Continuano, inoltre, tutte le azioni di valorizzazione delle donne, non solo nei ruoli apicali, i cui effetti saranno pienamente apprezzabili nel medio-lungo periodo, considerando anche la dinamica generazionale.

La tabella di seguito mostra l'impegno di Enel sulla diversità e inclusione, esponendo l'incidenza del personale con disabilità, il numero delle donne manager e middle manager e il rapporto tra retribuzione media base delle donne rispetto agli uomini.

Diversità e inclusione

2021 2020 2021-2020
Incidenza del personale disabile o appartenente a categorie protette % 3,2 3,3 -0,1 -3,0%
Donne manager e middle manager n. 4.163 3.825 338 8,8%
Rapporto tra stipendio base e retribuzione:
Rapporto stipendio base donne/uomini: % 104,8 108,1 -3,3 -3,1%
manager % 84,6 86,7 -2,1 -2,4%
middle manager % 94,2 96,5 -2,3 -2,4%
white collar % 88,4 90,2 -1,8 -2,0%
blue collar % 111,2 77,0 34,2 44,4%
Rapporto retribuzione base donne/uomini: % 105,1 108,3 -3,2 -3,0%
manager % 81,1 83,3 -2,2 -2,6%
middle manager % 93,2 95,7 -2,5 -2,6%
white collar % 88,4 90,3 -1,9 -2,1%
blue collar % 112,0 77,8 34,2 44,0%

Salute e sicurezza sul lavoro

Enel considera la salute, la sicurezza e l'integrità psicofisica delle persone il bene più prezioso da tutelare in ogni momento della vita, al lavoro come a casa e nel tempo libero, e si impegna quindi a sviluppare e promuovere una solida cultura della sicurezza che garantisca un ambiente di lavoro sano e la tutela di tutti coloro che lavorano con e per il Gruppo. La tutela della salute e sicurezza propria e delle persone con cui si interagisce è una responsabilità di chiunque lavori in Enel. Per questo, come previsto nella Stop Work Policy del Gruppo, tutti sono tenuti a segnalare e fermare tempestivamente qualsiasi situazione a rischio o comportamento non sicuro. L'impegno costante di ognuno, l'integrazione della sicurezza nei processi aziendali e nella formazione, la segnalazione e l'analisi puntuale di tutte le evidenze, mancati infortuni, osservazioni di sicurezza, non conformità, controlli, il rigore nella selezione e nella gestione delle ditte appaltatrici, la condivisione trasversale delle esperienze e best practice nel Gruppo, nonché il confronto con i top player internazionali sono gli elementi fondanti della cultura della sicurezza in Enel. Nel corso del 2021 è stato ulteriormente sviluppato l'approccio "Data Driven Safety", volto alla definizione di indicatori di sicurezza di "prevenzione selettiva" che aiutino a identificare il Paese, la tecnologia e l'area a maggior rischio di accadimento di eventi fatali, al fine di indirizzare gli interventi di prevenzione e protezione, sia verso il personale interno sia verso quello appaltatore.

In particolare, l'approccio del Gruppo verso i fornitori è quello di considerare ognuno di essi come un partner con il quale condividere i princípi cardine della sicurezza e dell'ambiente, come l'obiettivo Zero Infortuni, e l'importanza della Stop Work Policy; strumenti che permettono di segnalare e fermare tempestivamente qualsiasi situazione di rischio ai danni delle persone e dell'ambiente. In tutte le fasi, dalla qualificazione fino alla assegnazione del contratto, il Gruppo ha adottato specifici strumenti per monitorare la gestione dei requisiti di Salute Sicurezza e Ambiente. Al puntuale monitoraggio si associa un processo continuativo di ispezioni in campo e di Consequence Management, definito sulla base del profilo di rischio safety e ambiente del fornitore, in un'ottica di miglioramento delle performance.

Inoltre, durante il 2021 è proseguito il programma di Contractor Safety Partnership, che si basa sulla condivisione di valori cardine di Enel sulla sicurezza. In particolare, attraverso le attività di Safety Support si propongono percorsi di miglioramento e si mette a disposizione dei fornitori l'esperienza interna, per supportare la formazione del personale contrattista, tenendo comunque ben separate le responsabilità dell'impresa appaltatrice rispetto a Enel.

Enel è impegnata a far crescere le competenze sulla sicurezza e ambiente in termini sia di conoscenza tecnica sia di approccio culturale, per promuovere un nuovo modo di lavorare, più sicuro per le persone e più sostenibile per l'ambiente. A tal fine nel 2021 si è rafforzato l'impegno della unità SHE Factory nella produzione, distribuzione ed erogazione di corsi e materiale formativo destinato al personale Enel e contrattista.

La tabella di seguito espone i principali indicatori relativamente alla sicurezza sul lavoro.

2021 2020 2021-2020
Numero di ore lavorate milioni di ore 423,362 403,333 20,028 5,0%
Enel milioni ore 123,421 125,264 (1,843) -1,5%
Imprese appaltatrici(1) milioni ore 299,940 278,069 21,871 7,9%
Numero di infortuni totali (TRI) n. 1.212 1.308 (96) -7,3%
Enel n. 156 196 (40) -20,4%
Imprese appaltatrici n. 1.056 1.112 (56) -5,0%
Indice di frequenza infortuni (TRI)(2) i 2,863 3,243 (0,380) -11,7%
Enel i 1,264 1,565 (0,301) -19,2%
Imprese appaltatrici i 3,521 3,999 (0,478) -12,0%
Numero di infortuni mortali n. 9 9 - -
Enel n. 3 1 2 -
Imprese appaltatrici n. 6 8 (2) -25,0%
Indice di frequenza infortuni mortali i 0,021 0,022 (0,001) -3,4%
Enel i 0,024 0,008 0,016 -
Imprese appaltatrici i 0,020 0,029 (0,009) -31,0%
Numero di infortuni "Life Changing"(3) n. 4 - 4 -
Enel n. 1 - 1 -
Imprese appaltatrici n. 3 - 3 -
Indice di frequenza infortuni "Life Changing" i 0,009 - 0,009 -
Enel i 0,008 - 0,008 -
Imprese appaltatrici i 0,010 - 0,010 -

(1) I dati del 2020 tengono conto di una loro più puntuale determinazione.

(2) Tale indice viene calcolato rapportando il numero di infortuni (tutti gli eventi infortunistici, anche quelli con tre o meno giorni di assenza) alle ore lavorate/1.000.000.

(3) Si considerano gli infortuni che hanno provocato conseguenze sulla salute tali da cambiare per sempre la vita di una persona (per es., amputazioni di arti, paralisi, danni neurologici ecc.).

Nel 2021 il Total Recordable Injury Frequency Rate (TRIFR) è diminuito rispetto al 2020 del 7,3% attestandosi a 2,9 eventi infortunistici ogni milione di ore lavorate. Questa diminuzione si riscontra sia nel personale Enel (-20,4%) sia nel personale delle imprese appaltatrici (-5,0%).

Nel 2021 si sono verificati:

  • n. 9 infortuni mortali, di cui n. 3 a dipendenti del Gruppo Enel (n. 2 in Italia e n. 1 in Brasile) e n. 6 a carico degli appaltatori (n. 2 in Brasile, n. 2 in Cile, n. 1 in Italia e n. 1 in Spagna);
  • n. 4 infortuni Life Changing (LCA), di cui n. 1 ha coinvolto un dipendente Enel in Brasile e n. 3 hanno coinvolto imprese appaltatrici (n. 1 in Brasile, n. 1 in Colombia e n. 1 in Spagna).

Le cause di questi infortuni sono principalmente associate a incidenti di tipo elettrico (n. 7), meccanico (n. 5) e chimico (n. 1).

Il Gruppo Enel ha definito un sistema strutturato di Gestione della Salute, basato su misure di prevenzione per sviluppare una cultura aziendale orientata alla promozione della salute psico-fisica e del benessere organizzativo e all'equilibrio tra vita personale e professionale. In quest'ottica, il Gruppo realizza campagne di sensibilizzazione globali e locali per promuovere stili di vita sani, sponsorizza programmi di screening volti a prevenire l'insorgenza di malattie e garantisce la fornitura di servizi medici. Il Gruppo Enel mette in atto un processo sistematico e continuo di identificazione e valutazione dei rischi da stress lavoro-correlato, in accordo con la policy Stress at Work Prevention and Well-being at Work Promotion, per la prevenzione, l'individuazione e la gestione dello stress in situazioni lavorative, fornendo anche una serie di indicazioni volte a promuovere la cultura del benessere organizzativo.

Il 2021 vede il Gruppo Enel focalizzato sul rafforzamento delle misure e programmi funzionali ai temi Wellbeing sempre più necessari al fine di garantire il benessere dei propri lavoratori nel contesto vissuto di pandemia ma guardando al futuro e alle nuove modalità di lavoro.

Nell'ambito del Gruppo è attivo, inoltre, un monitoraggio costante delle evoluzioni epidemiologiche e sanitarie, allo scopo di implementare piani di misure preventive e protettive della salute dei dipendenti e di chi opera per il Gruppo, sia a livello locale sia a livello globale. Fin dall'inizio dell'emergenza COVID-19 a febbraio 2020, Enel si è attivata per tutelare la salute di tutti i colleghi e garantire la continuità della forni-

tura di energia elettrica alle comunità in cui opera, in primis mediante la costituzione di specifiche Task Force globali e per Paese e, successivamente, dotando l'organizzazione di una unità responsabile al presidio di questo processo.

Lo scopo di questa unità, denominata Pandemic Emergency Management, è quello di assicurare il monitoraggio delle situazioni di emergenza, la definizione della strategia e delle policy globali e la loro adozione in ogni realtà del Gruppo, oltre che di indirizzare, integrare e monitorare tutte le azioni di prevenzione, protezione, tutela e intervento volte a proteggere la salute dei propri dipendenti e appaltatori, anche in relazione a fattori di rischio sanitari esogeni non strettamente correlati all'attività lavorativa.

Relazioni responsabili con le comunità

Instaurare relazioni solide e durature nel tempo con le comunità locali nei Paesi in cui Enel opera rappresenta un pilastro fondamentale della strategia del Gruppo. Questo, insieme alla costante attenzione ai fattori sociali e ambientali, ha permesso a Enel, da un lato, di implementare un nuovo modello di sviluppo equo che non lasci indietro nessuno e, dall'altro, di creare valore condiviso nel lungo periodo per tutti gli stakeholder.

Un modello declinato lungo l'intera catena del valore: dall'analisi proattiva delle necessità delle comunità anche in fase di sviluppo di nuovi business, alla realizzazione di cantieri e impianti sostenibili, fino alla gestione degli asset e degli impianti quali piattaforme di sviluppo dei territori in cui si trovano. Ulteriore evoluzione è costituita dall'estensione di tale approccio anche nel disegno, nello sviluppo e nella fornitura di servizi e prodotti energetici, oltre che nell'innovazione dei processi, facendo leva su nuove tecnologie e contribuendo a costruire comunità sempre più circolari, inclusive e sostenibili.

In linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG), Enel contribuisce concretamente al progresso sostenibile dei territori. Un impegno pienamente integrato nel nostro purpose e nei valori aziendali, dall'ampliamento delle infrastrutture ai programmi di istruzione e formazione professionale, ai progetti ideati per sostenere attività culturali ed economiche. Iniziative specifiche sono state volte a promuovere l'accesso all'energia e l'elettrificazione rurale e suburbana, affrontare la povertà energetica e promuovere l'inclusione sociale per le categorie più deboli della popolazione, impiegando anche nuove tecnologie e approcci di economia circolare, adottando una strategia che incorpori pienamente la sostenibilità nel modello di business e attività. Diverse le iniziative sviluppate a livello globale per la tutela della biodiversità, coerentemente con la strategia di decarbonizzazione di Gruppo.

In particolare, due sono le grandi sfide: la transizione energetica equa e sostenibile e la ripresa post pandemica. La transizione energetica rappresenta un importante acceleratore di crescita e modernizzazione dell'industria, grazie alle potenzialità che offre in termini di sviluppo economico, benessere, qualità della vita ed eguaglianza. Per cogliere queste opportunità sono necessarie politiche lungimiranti, che assicurino una transizione giusta e inclusiva e che tenga conto in particolare delle esigenze delle categorie sociali più esposte al cambiamento. Enel è convinta che per generare un profitto durevole occorra condividere valore con l'intero contesto in cui si opera.

Con il perdurare della pandemia da COVID-19 è continuato l'impegno a sostegno delle comunità, attivando iniziative specifiche sul recupero socioeconomico attraverso lo sviluppo di marketplace locali, favorendo l'accesso al credito e la promozione di modelli di business inclusivi a sostegno delle fasce più deboli della popolazione, con particolare attenzione alle persone in condizioni vulnerabili dal punto di vista fisico, sociale ed economico. Molti i progetti anche in tema di digitalizzazione per sostenere la connettività nelle aree rurali e l'alfabetizzazione informatica, incoraggiare la partecipazione delle donne nelle materie STEM e piattaforme di e-commerce e soluzioni online od offline a impatto positivo per le economie locali.

Nel 2021 sono stati realizzati oltre 2.400 progetti di sostenibilità con un coinvolgimento di più di 7,5 milioni di beneficiari nei diversi Paesi in cui Enel è presente. In particolare, i progetti di accesso all'energia economica, affidabile, sostenibile e moderna (SDG 7) a oggi hanno riguardato 13,2 milioni di persone(3), quelli a favore dello sviluppo economico e sociale delle comunità (SDG 8) hanno raggiunto i 3,7 milioni di beneficiari(4), mentre delle iniziative per promuovere un'educazione di qualità (SDG 4) hanno beneficiato 3 milioni di persone(5).

Per individuare le idee migliori per ogni territorio è previsto un percorso basato sulla condivisione con le comunità locali e l'ascolto degli stakeholder, che porta all'identificazione di interventi efficaci per rispondere a bisogni locali in sinergia con gli obiettivi aziendali.

(3) Dati cumulati 2015-2021 sul numero totale beneficiari raggiunti su SDG 7 a oggi.

(4) Dati cumulati 2015-2021 sul numero totale beneficiari raggiunti su SDG 8 a oggi.

(5) Dati cumulati 2015-2021 sul numero totale beneficiari raggiunti su SDG 4 a oggi.

Gli spunti emersi dallo stakeholder engagement e dal dialogo costante con le comunità rappresentano la base per la costruzione di partnership di lungo periodo che vedono il coinvolgimento attivo di Organizzazioni non Governative e startup, imprese e istituzioni radicate sul territorio. Un approccio che porta alla realizzazione di una vasta gamma di progetti in diversi ambiti, anche grazie all'attivazione di ecosistemi virtuosi come la piattaforma Open Innovability® che si basa sull'apertura e la condivisione, facilitando e promuovendo l'identificazione di idee e soluzioni sociali innovative. Nel 2021 sono state oltre 580 le partnership attive a livello internazionale, anche grazie a diversi strumenti come, per esempio, le piattaforme di crowdsourcing (openinnovability.com) e la rete di Innovation Hub.

Catena di fornitura sostenibile

Le prestazioni dei fornitori, oltre a garantire i necessari standard qualitativi, devono andare di pari passo con l'impegno di adottare le migliori pratiche in termini di diritti umani e condizioni di lavoro, di salute e sicurezza sul lavoro, di responsabilità ambientale ed etica. In Enel, le procedure di approvvigionamento sono volte a garantire la qualità delle prestazioni nel massimo rispetto dei princípi di economicità, efficacia, tempestività e correttezza e trasparenza. Il processo di acquisto svolge un ruolo centrale nella creazione del valore nelle sue diverse forme (sicurezza, risparmio, tempi, qualità, risultati, ricavi, flessibilità), grazie a una sempre maggiore interazione e integrazione con il mondo esterno e con le diverse parti dell'organizzazione aziendale. Nel 2021 il numero totale di fornitori con cui è stato stipulato un contratto è pari a oltre 6.100.

La gestione dei fornitori si articola in tre fasi fondamentali, necessarie anche per integrare nelle valutazioni gli aspetti ambientali, sociali e di governance: il sistema di qualificazione, la definizione delle condizioni generali di contratto e il sistema di Supplier Performance Management (SPM). Il sistema globale di qualificazione dei fornitori di Enel (al 31 dicembre 2021 circa 24.000 qualificazioni attive) consente, infatti, una valutazione accurata delle imprese che intendono partecipare alle procedure di appalto, attraverso l'analisi dei requisiti tecnici, economico-finanziari, legali, ambientali, di salute e sicurezza, di diritti umani ed etici e di onorabilità, e rappresenta una garanzia per l'azienda. Per quanto riguarda il processo di gara e di contrattazione, è proseguito l'impegno di Enel per introdurre aspetti legati alla sostenibilità nei processi di gara, attraverso non solo l'applicazione di specifici "K di sostenibilità" premianti, ma anche attraverso l'utilizzo di requisiti di sostenibilità cogenti che tengano conto di fattori ambientali, sociali e di safety dei fornitori. Per favorire l'applicazione e il monitoraggio di questi requisiti, nel corso del 2021 è stata implementata sul portale acquisti WeBUY la prima versione della libreria dei requisiti di sostenibilità, un elenco codificato di azioni di sostenibilità che i buyer possono applicare come requisiti cogenti in fase di gara. Sempre nei primi mesi del 2021 sono stati pubblicati tutti gli standard (Product Category Rules) necessari per ottenere l'EPD ("Dichiarazione Ambientale di Prodotto"), certificazione volta a quantificare, attestare e comunicare gli impatti generati durante l'intero ciclo di vita della fornitura (in termini di emissioni di CO2, consumo di acqua, impatto sul suolo, materiale riciclato ecc.). Questo processo ci consente di ricavare un benchmark di settore e di definire percorsi di miglioramento con i fornitori coinvolti, più di 200 su 13 categorie di prodotti strategici che coprono circa il 50% dello spending annuale del Gruppo sulle forniture. Sono inoltre previste specifiche clausole contrattuali in tutti i contratti di lavori, servizi e forniture in materia di sostenibilità, tra le quali il rispetto e la protezione dei diritti umani e il rispetto degli obblighi etico-sociali. Il sistema SPM è finalizzato invece al monitoraggio delle prestazioni dei fornitori in termini di qualità, tempestività e sostenibilità in esecuzione del contratto.

Sono inoltre proseguite le attività per una sempre maggiore integrazione dei temi ambientali, sociali e di governance nella strategia della catena di fornitura, creando valore condiviso con i fornitori. Tra queste, si segnalano gli incontri e le iniziative di informazione degli appaltatori in materia di sostenibilità, con specifico riferimento alla tutela della salute e sicurezza.

Ricerca e sviluppo

Enel SpA non svolge direttamente attività di ricerca e sviluppo in quanto, nell'ambito del Gruppo, tale attività viene svolta da alcune società controllate e collegate.

Innovazione e digitalizzazione

Innovazione e digitalizzazione sono per Enel elementi chiave della propria strategia, per crescere in un contesto in veloce trasformazione, garantendo elevati standard di sicurezza, business continuity ed efficienza operativa, e consentendo così nuovi usi dell'energia, nuovi modi di gestirla e renderla accessibile a sempre più persone.

Enel, inoltre, opera attraverso un modello di Open Innovability®, un ecosistema basato sulla condivisione che permette di connettere le aree dell'azienda con startup, partner industriali, piccole e medie imprese, centri di ricerca, università tramite diversi sistemi come, per esempio, le piattaforme di crowdsourcing e la rete di Innovation Hub. L'azienda ha all'attivo numerosi accordi di partnership di innovazione che, oltre ai campi d'azione tradizionali legati alle energie rinnovabili e alla generazione convenzionale, hanno promosso lo sviluppo di nuove soluzioni per l'e-mobility, le microgrid, l'efficienza energetica e l'industrial Internet of Things (IoT).

La strategia di innovazione di Enel fa leva sulla piattaforma online di crowdsourcing openinnovability.com e su una rete globale di 10 Innovation Hub (di cui 3 sono anche Lab) e 22 Lab (di cui 3 dedicati alle startup) che consolida il nuovo modello di collaborazione con le startup e le PMI. Queste ultime propongono soluzioni innovative e nuovi modelli di business ed Enel mette a disposizione le proprie competenze, le strutture per il collaudo e una rete globale di partner per supportarne lo sviluppo e l'eventuale scale-up. Gli Hub sono situati negli ecosistemi di innovazione più rilevanti per il Gruppo (Catania, Pisa, Milano, Silicon Valley, Boston, Rio de Janeiro, Madrid, Mosca, Santiago del Cile, Tel Aviv), gestiscono relazioni con tutti gli attori coinvolti nelle attività di innovazione e costituiscono la principale fonte di scouting di startup e PMI innovative. I Lab (tra i quali quelli di Milano, Pisa, Catania, San Paolo, Tel Aviv e Be'er Sheva sono i più rappresentativi) consentono alle startup di sviluppare e testare le proprie soluzioni insieme alle Linee di Business.

Nel corso del 2021, grazie al posizionamento stabile del Gruppo negli ecosistemi innovativi e all'intenso utilizzo della rete di Hub e Lab, sono state avviate oltre 90 iniziative di scouting (di cui più della metà sotto forma di bootcamp virtuali) in diverse aree tecnologiche. Questo ha permesso a Enel di incontrare più di 2.000 startup e di avviare più di 100 nuove collaborazioni.

La community di 500.000 solver anche nel 2021 ha consentito una presenza del crowdsourcing di Enel a livello globale con oltre 27 challenge di innovazione e sostenibilità lanciate su openinnovability.com. Nel 2021 Enel ha raggiunto un totale di oltre 177 challenge lanciate dalla nascita della piattaforma, 44.000 utenti registrati sul sito (circa 400.000 potenziali solutori provenienti dalle piattaforme dei partner) e circa 650.000 euro di premi monetari corrisposti ai vincitori.

Nel 2021 è stata avviata a livello di Gruppo l'integrazione della Open Innovation Culture e dell'Agile Transformation con l'obiettivo di fornire al business un supporto a 360 gradi, dalla generazione dell'idea alla fase di implementazione dei progetti, utilizzando metodologie Innovation e Agile come driver chiave per creare un vantaggio competitivo e portare a un'ottimizzazione dei costi nel tempo.

Sempre maggiore rilevanza assumono le attività per la promozione e sviluppo della cultura dell'innovazione e dell'imprenditorialità all'interno dell'azienda, attraverso molteplici iniziative quali per esempio la formazione dei colleghi con i corsi della Innovation Academy (molti dei quali gestiti con docenza interna), il progetto degli Innovation Ambassador, persone appassionate di innovazione e creatività che dedicano in maniera volontaria una parte del loro tempo lavorativo ad attività di supporto nella risoluzione di sfide aziendali con un approccio co-creativo e innovativo, e infine il progetto di intraprenditorialità "Make it Happen!", contest aziendale in cui i dipendenti possono proporre progetti di business innovativi o di efficientamento dei processi direttamente ai top manager dell'azienda.

Nel corso del 2021 Enel ha inoltre continuato a implementare il programma di partnership We4U - World energy 4 Universities con università e centri di ricerca nazionali e internazionali, con l'obiettivo di mantenere un dialogo costante e multidisciplinare focalizzato sulle sfide della transizione energetica.

Inoltre, sono proseguite le attività delle "innovation community", che coinvolgono diverse aree e professionalità all'interno dell'azienda. Alle community già esistenti di energy storage, blockchain, droni, realtà aumentata e virtuale, additive manufacturing, intelligenza artificiale, "wearables" (dispositivi indossabili), robotica e green hydrogen si sono aggiunte, nel 2021, altre quattro community su sensori, materiali, computer generative design e data monetization. Mentre per le tecnologie più di frontiera il ruolo delle community è esplorativo e di ricerca di possibili casi d'uso e applicazioni, in altre svolgono un ruolo di condivisione e diffusione di best practice che possano permettere alle tecnologie di scalare e avere un impatto sempre maggiore sul business: è il caso dei droni con le possibilità aperte dalla normativa sui voli oltre la linea di visuale (BVLOS), delle soluzioni robotiche soprattutto in ambito legged-robots e missioni autonome, della realtà virtuale e aumentata e delle applicazioni di intelligenza artificiale. Al 2021 sono stati investiti 130 milioni di euro (comprensivi

del costo del personale) in innovazione, ricerca e sviluppo.

Nel 2021 le attività di innovation in tema di cyber security hanno beneficiato della rete degli Innovation Hub, così come del loro portfolio di startup e delle partnership siglate a livello di Gruppo.

Queste interconnessioni hanno contribuito alla condivisione di best practice e modelli operativi, così come alla costruzione e al potenziamento di canali di info-sharing. In particolare, sono stati analizzati i servizi erogati da più di 20 startup ed effettuate attività di Proof of Concept – alcune ancora in corso, altre internalizzate – che indirizzano le tematiche riguardo alle quali, di seguito, si riportano le principali informazioni.

Sono stati, pertanto, approfonditi i seguenti ambiti tecnologici:

  • servizi di cyber protection e detection nell'ambito dei micro-servizi e in particolare per containers e istanze serverless in ambito DevSecOps;
  • soluzioni specifiche per la protezione dei sistemi industriali (OT) che per l'ambito di applicabilità spesso hanno bassa capacità computazionale e sono legati a sistemi legacy;
  • servizi per l'identificazione di vulnerabilità negli asset e nei servizi di terze parti utilizzate dall'organizzazione che possano minare la sicurezza dell'organizzazione stessa (external attack surface);
  • soluzioni che sfruttano le più elevate potenzialità di Artificial Intelligence e Machine Learning poste a servizio del potenziamento delle capability di detection delle minacce informatiche e dell'automazione del processo di analisi, correlazione e risposta agli incidenti;
  • soluzioni per l'identificazione di vulnerabilità presenti su asset e device (dispositivi mobili, IoT, web applications ecc.) con l'ausilio di tecniche innovative;
  • servizi che consentono di analizzare il firmware dei dispositivi IoT nell'arco di poche ore e di riconoscere rapidamente le vulnerabilità più rilevanti ottimizzando i tempi di esecuzione rispetto alle attività manuali.

Principali rischi e opportunità

Enel SpA, nella propria funzione di holding industriale, è esposta, nella sostanza ai medesimi rischi connessi al business del Gruppo, nonché a quelli più specifici di carattere finanziario correlati alla funzione di tesoreria centrale svolta per il Gruppo. Il modello di risk governance adottato da Enel SpA è in linea con i modelli più accreditati nel contesto internazionale e ha come obiettivi:

  • l'attuazione di un sistema integrato e diffuso per la gestione e il controllo dei rischi (SIGR);
  • la rappresentazione organica e univoca dei principali rischi (catalogo dei rischi);
  • l'adozione di processi, strumenti e metodologie che abilita-

no l'adozione di decisioni consapevoli che tengano conto della natura e del livello dei rischi e che ne colgano, al contempo, le relative opportunità.

In linea con il catalogo dei rischi di Gruppo, i rischi sono classificati in sei categorie: Strategici, Finanziari, Operativi, di Governance e Cultura, connessi alla Tecnologia Digitale e di Compliance.

Per contenere e/o ottimizzare l'esposizione a tali rischi, Enel svolge una serie di attività di analisi, misurazione, monitoraggio e gestione degli stessi.

Si descrivono di seguito le principali tipologie di rischio cui è esposta Enel SpA.

Rischi strategici

Rientrano in questa categoria i rischi dettagliati nei seguenti paragrafi.

Evoluzioni legislative e regolatorie

Il Gruppo si trova a operare in mercati regolamentati e il cambiamento delle regole di funzionamento dei vari sistemi, nonché le prescrizioni e gli obblighi che li caratterizzano, influiscono sull'andamento della gestione dovuti all'aumen• Evoluzioni legislative e regolatorie

  • Tendenze macroeconomiche e geopolitiche
  • Cambiamenti climatici
  • Panorama competitivo

to della complessità aziendale e dei risultati della Holding. A fronte dei rischi che possono derivare da fattori regolatori, si è operato per intensificare i rapporti con gli organismi di governo e regolazione locali adottando un approccio di trasparenza, comunicazione, collaborazione e proattività nell'affrontare e rimuovere le fonti di instabilità dell'assetto legislativo e regolamentare. In tale contesto Enel ha deciso di istituire specifiche Funzioni aziendali che monitorano le tematiche rilevanti legate all'evoluzione normativa e regolamentare a livello locale, nazionale e internazionale.

Tendenze macroeconomiche e geopolitiche

Il Gruppo mantiene una forte presenza internazionale, con circa il 50% dei ricavi generati all'estero e in diverse valute di riferimento. I flussi di cassa e gli asset aziendali sono pertanto esposti oltre che alla variazione del contesto macroeconomico e finanziario globale a fattori di rischio idiosincratico, quali: volatilità dei cambi e mutamento delle condizioni economiche, politiche, sociali e finanziarie nei vari Paesi di presenza. Rischi globali relativi a eventuali pan-

Cambiamenti climatici

Per identificare in maniera strutturata e coerente con le raccomandazioni della TCFD le principali tipologie di rischio e di opportunità e gli impatti sul business a essi associati, è stato adottato un framework che rappresenta in maniera esplicita le principali relazioni tra variabili di scenario e tipologie di rischio e opportunità, indicando le modalità di gestione strategiche e operative che considerano anche misure di mitigazione e adattamento.

Si identificano due principali macrocategorie di rischi/ opportunità: quelle derivanti dall'evoluzione delle variabili fisiche e quelle derivanti dall'evoluzione degli scenari di transizione.

I rischi fisici derivanti dal cambiamento climatico si possono classificare come fenomeni acuti (ovvero eventi estremi) e cronici: i primi sono legati al verificarsi di condizioni meteoclimatiche di estrema intensità, i secondi a cambiamenti graduali ma strutturali nelle condizioni climatiche. Gli eventi estremi potrebbero esporre a potenziale indisponidemie, come quella del 2020 relativa al COVID-19 che si è repentinamente estesa su scala mondiale deteriorando significativamente le prospettive di crescita nel breve-medio termine, o crisi che possano influenzare la continuità di approvvigionamento di materiali o materie prime, le migrazioni, le attività produttive dei singoli Paesi, sono parimenti considerati dati gli impatti strettamente legati alle matrici economiche, sociali e anche energetiche dei singoli Paesi.

bilità di asset e infrastrutture, costi di ripristino, disagi per i clienti ecc. Il mutamento cronico delle condizioni climatiche potrebbe esporre, invece, il Gruppo ad altri rischi od opportunità: per esempio, variazioni strutturali della temperatura potrebbero provocare variazioni della domanda elettrica ed effetti sulla produzione, mentre variazione della piovosità o ventosità potrebbero impattare il business del Gruppo in termini di minore o maggiore producibilità.

Con riferimento al processo di transizione energetica verso un modello più sostenibile e caratterizzato da una progressiva elettrificazione e riduzione delle emissioni di CO2, coerentemente con la strategia di decarbonizzazione del Gruppo, esistono rischi ma soprattutto opportunità legati sia al mutamento del contesto regolatorio e normativo, sia ai trend di sviluppo tecnologico, di elettrificazione e ai conseguenti sviluppi di mercato, con potenziali effetti anche sui prezzi delle commodity e dell'energia.

Panorama competitivo

I mercati e i business nei quali il Gruppo è presente sono interessati da processi di progressiva e crescente competizione ed evoluzione, da un punto vista sia tecnologico sia di regolamentazione, con tempistiche differenti da Paese a Paese.

Come risultato di questi processi, Enel è esposta a una crescente pressione competitiva ed, essendo l'elettricità il vettore di questo secolo, la competizione aumenta anche a opera di settori contigui, offrendo, d'altro canto, la possibilità alle utility di poter affacciarsi su nuovi business. Enel è presente nell'intera catena del valore dell'elettricità e ha portafoglio di attività diversificato sia in termini di tecnologie di generazione sia in termini di aree geografiche, settori e mercati in cui opera. Questa diversificazione, dal momento che costituisce un importante fattore di mitigazione, viene costantemente monitorata al fine di indirizzare e supportare le linee guida di sviluppo strategico.

controparte e il rischio di liquidità.

• Rischio di credito e controparte

• Tasso di interesse • Tasso di cambio

• Rischio di liquidità

fluenzarne il risultato. Essi includono il rischio di tasso di cambio, il rischio di tasso di interesse, il rischio di credito e

finizione di un sistema di limiti operativi, per ogni rischio, periodicamente monitorati dalle unità deputate al controllo dei rischi. Il sistema di limiti costituisce un supporto alle decisioni del management finalizzato al raggiungimento degli obiettivi tenendo sempre conto del trade off rischio/

Per un maggiore approfondimento sulla gestione dei rischi finanziari si rimanda alla nota 33 "Risk management" del

Rischi finanziari

Nell'esercizio della sua attività la Società è esposta a diversi rischi di natura finanziaria, anche in considerazione della funzione di tesoreria centrale svolta per il Gruppo che, se non opportunamente mitigati, possono direttamente in-

Enel ha adottato un sistema di governance dei rischi finanziari che prevede la presenza di specifici Comitati interni cui spettano le attività di indirizzo strategico e di supervisione della gestione dei rischi, nonché la definizione e l'applicazione di specifiche policy, che definiscono i ruoli e le responsabilità per i processi di gestione, monitoraggio e controllo dei rischi nel rispetto del principio della separazione organizzativa fra le strutture preposte alla gestione e quelle responsabili del monitoraggio e del controllo dei rischi. La governance dei rischi finanziari prevede, inoltre, la de-

Tasso di interesse

La Società è esposta al rischio che variazioni del livello dei tassi di interesse comportino variazioni inattese degli oneri finanziari netti o del valore di attività e passività finanziarie valutate al fair value.

L'esposizione al rischio di tasso di interesse deriva principalmente dalla variabilità delle condizioni di finanziamento, in caso di accensione di un nuovo debito, e dalla variabilità dei flussi di cassa relativi agli interessi prodotti dalla porzione di debito a tasso variabile.

La politica di gestione del rischio di tasso di interesse mira al contenimento degli oneri finanziari e della loro volatilità mediante l'ottimizzazione del portafoglio di passività finanziarie e la stipula di contratti finanziari derivati

Bilancio di esercizio.

sui mercati OTC.

opportunità.

Il controllo del rischio attraverso specifici processi e indicatori consente di limitare i possibili impatti finanziari avversi e, al contempo, di ottimizzare la struttura del debito con un adeguato livello di flessibilità che garantisca il mantenimento della solidità e dell'equilibrio della struttura finanziaria.

A tale riguardo, si rileva che la volatilità che ha caratterizzato i mercati finanziari dall'inizio della pandemia in molti casi è rientrata ai livelli pre-COVID-19 ed è stata compensata da efficaci azioni di mitigazione del rischio tramite strumenti finanziari derivati.

Tasso di cambio

In ragione della diversificazione geografica e dell'accesso ai mercati internazionali per l'emissione di strumenti di debito, la Società è esposta al rischio che variazioni dei tassi di cambio tra la divisa di conto e le altre divise generino variazioni inattese delle grandezze economiche e patrimoniali riportate nei rispettivi bilanci di esercizio.

Principali rischi e opportunità 53

L'esposizione al rischio di tasso di cambio è principalmente legata al dollaro statunitense e deriva dai flussi di cassa relativi a investimenti, a dividendi derivanti da consociate estere, a flussi relativi alla compravendita di partecipazioni e dalle attività e passività finanziarie.

La politica di gestione del rischio di tasso di cambio è orientata alla copertura sistematica delle esposizioni alle quali è soggetta la Società.

Appositi processi operativi garantiscono la definizione e l'attuazione di opportune strategie di hedging, che tipicamente prevedono l'impiego di contratti finanziari derivati

Rischio di credito e controparte

La Società è esposta al rischio di credito e controparte, inteso come l'eventualità che un peggioramento del merito creditizio delle controparti di operazioni di natura finanziaria, causi effetti avversi sul valore atteso della posizione creditoria.

L'esposizione al rischio di credito e di controparte è riconducibile sostanzialmente alle attività di negoziazione di strumenti derivati, depositi bancari e più in generale di strumenti finanziari.

La mitigazione del rischio è perseguita attraverso la diversificazione di portafoglio (prediligendo controparti con merito creditizio elevato) nonché l'adozione di spe-

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità è il rischio che la Società, pur essendo solvibile, non sia in grado di far fronte tempestivamente ai propri impegni, o che sia in grado di farlo solo a condizioni economiche sfavorevoli a causa di situazioni di tensione o crisi sistemica (per es., credit crunch, crisi del debito sovrano ecc.) o della mutata percezione della sua rischiosità da parte del mercato.

Tra i fattori che definiscono la rischiosità percepita dal mercato, il merito creditizio, assegnato a Enel dalle agenzie di rating, riveste un ruolo determinante poiché influenza la sua possibilità di accedere alle fonti di finanziamento e le relative condizioni economiche. Un peggioramento di tale merito creditizio potrebbe, pertanto, costituire una limitazione all'accesso al mercato dei capitali e/o un incremento del costo delle fonti di finanziamento, con conseguenti effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria di Enel.

Nel corso del 2021 il profilo di rischio di Enel ha subíto una variazione rispetto al 2020 unicamente per Moody's, che stipulati sui mercati OTC.

Il controllo del rischio attraverso specifici processi e indicatori consente di limitare i possibili impatti finanziari avversi e, al contempo, di ottimizzare la gestione dei flussi di cassa dei portafogli gestiti.

A tale riguardo, si rileva che la volatilità che ha caratterizzato i mercati finanziari dall'inizio della pandemia in molti casi è rientrata ai livelli pre-COVID-19 ed è stata compensata da efficaci azioni di mitigazione del rischio tramite strumenti finanziari derivati.

cifici framework contrattuali standardizzati che prevedono clausole di mitigazione del rischio (per es., netting) ed eventualmente lo scambio di cash collateral.

Il processo di controllo basato su specifici indicatori di rischio e, dove possibile, di limiti consente di assicurare che gli impatti economico-finanziari, legati a possibile deterioramento del merito creditizio, siano contenuti entro livelli sostenibili.

Grazie alla politica di gestione e monitoraggio del rischio adottata da Enel, non si rilevano variazioni significative delle esposizioni finanziarie e dello standing creditizio delle controparti dovute a impatti COVID-19.

ha attribuito un rating "Baa1" con outlook stabile vs "Baa2" con outlook positivo del 2020. Per quanto riguarda le altre agenzie di rating si conferma: "BBB+" con outlook stabile, secondo Standard & Poor's; "A-" con outlook stabile, secondo Fitch.

La politica di gestione del rischio di liquidità di Enel è finalizzata al mantenimento di disponibilità liquide sufficienti a far fronte agli impegni attesi per un determinato orizzonte temporale senza far ricorso a ulteriori fonti di finanziamento, nonché al mantenimento di una riserva prudenziale di liquidità, sufficiente a far fronte a eventuali impegni inattesi. Inoltre, al fine di rispettare gli impegni di medio e lungo termine, Enel persegue una strategia di gestione dell'indebitamento che prevede una struttura diversificata delle fonti di finanziamento, cui ricorre per la copertura dei propri fabbisogni finanziari, e un profilo di scadenze equilibrato.

Con riferimento agli effetti provocati dalla pandemia, gli indici di rischio di liquidità di Enel si sono mantenuti al di sotto dei limiti fissati per l'anno 2021.

Tecnologia Digitale

I rischi ricondotti in questa categoria sono descritti nei seguenti paragrafi.

  • Cyber security
  • Digitalizzazione, efficacia IT e continuità del servizio

Cyber security

La velocità dello sviluppo tecnologico, suscettibile di generare sfide sempre nuove, la frequenza e l'intensità degli attacchi informatici in costante aumento, così come la tendenza a colpire infrastrutture critiche e settori industriali strategici, evidenziano il potenziale rischio che, in casi estremi, la normale operatività aziendale possa subire una battuta d'arresto.

In tale contesto, il rischio di cyber security rappresenta la possibilità che attacchi informatici compromettano i sistemi informativi aziendali (gestionali e industriali) avendo come principale conseguenza l'interruzione dei servizi erogati, la sottrazione di informazioni sensibili, con impatti sia economici sia reputazionali.

Gli attacchi informatici sono cambiati radicalmente negli ultimi anni: il numero è cresciuto esponenzialmente, così come il loro grado di complessità e impatto, risultando sempre più difficile identificarne la fonte in modo tempestivo. Nel caso di Enel, ciò è dovuto ai numerosi contesti in cui questo si trova a operare (dati, industria e persone), una circostanza che deve essere sommata alla complessità intrinseca e all'interconnessione delle risorse che, peraltro, nel corso degli anni sono state sempre più integrate nei quotidiani processi operativi.

Enel ha adottato un modello olistico di governance relativo alla cyber security, che si applica ai settori IT (Information Technology), OT (Operational Technology) e IoT (Internet of Things). Il framework si basa sull'impegno del top management, sulla direzione strategica globale, sul coinvolgimento di tutte le aree di business nonché delle unità impegnate nella progettazione e gestione dei sistemi. Esso si sforza, inoltre, di utilizzare le tecnologie di punta del mercato, di progettare processi aziendali ad hoc, di rafforzare la consapevolezza informatica da parte delle persone e di recepire i requisiti normativi relativi alla sicurezza informatica. In aggiunta, Enel ha definito e adottato una metodologia di gestione del rischio per la sicurezza informatica basata su approcci "risk-based" e "cyber security by design", rendendo così l'analisi dei rischi aziendali il passo fondamentale di tutte le decisioni strategiche. Enel ha, inoltre, creato il proprio Cyber Emergency Readiness Team (CERT), al fine di rispondere e gestire in modo proattivo eventuali incidenti nel campo della sicurezza informatica.

Digitalizzazione, efficacia IT e continuità del servizio

Enel sta effettuando una completa trasformazione digitale della gestione dell'intera catena del valore dell'energia, sviluppando nuovi modelli di business e digitalizzando i suoi processi aziendali. Una conseguenza di tale trasformazione digitale è che Enel è via via sempre più esposta a rischi legati al funzionamento dei sistemi IT (Information Technology) implementati in tutta l'azienda, che potrebbero condurre a interruzioni del servizio, perdite di dati e, conseguentemente, a un aumento dei costi operativi con impatti significativi a livello reputazionale, economici e finanziari. Il presidio di tali rischi è garantito da una serie di misure interne sviluppate dall'unità Global Digital Solutions, responsabile di guidare la trasformazione digitale di Enel; tale unità ha predisposto un sistema di controllo interno che, introducendo punti di controllo lungo tutta la catena del valore dell'Information Technology, consente di evitare il concretizzarsi di rischi relativi ad aspetti quali la realizzazione di servizi non aderenti alle esigenze del business, la mancanza di implementazione di adeguate misure di sicurezza e le interruzioni di servizio. Il sistema di controllo interno all'unità Global Digital Solutions presidia sia le attività svolte internamente sia quelle affidate a collaboratori e provider esterni. Enel sta inoltre promuovendo la diffusione di cultura e competenze digitali, al fine di guidare con successo la trasformazione digitale e minimizzare i rischi associati.

Rischi operativi

I rischi inclusi nella categoria dei rischi operativi per Enel SpA sono connessi a:

Persone e organizzazione

Le profonde trasformazioni del settore energetico, caratterizzate da una forte spinta tecnologica, richiedono la presenza di nuovi profili e competenze professionali, nonché un importante cambiamento di carattere culturale e organizzativo. Le organizzazioni devono orientarsi verso nuovi modelli di business, agili e flessibili. Politiche di valorizzazione delle diversità e di gestione e promozione dei talenti diventano elementi chiave in aziende che stanno gestendo la transizione e che hanno una presenza geografica diffusa.

Enel pone le persone che lavorano in azienda al centro del proprio modello di business: la gestione del capitale umano costituisce una priorità cui sono legati specifici obiettivi. Tra questi, i principali sono: lo sviluppo di capacità e di competenze digitali rese necessarie dalla Quarta Rivoluzione Industriale, nonché la promozione di programmi di

Ambiente

Nell'ultimo anno, in linea con una tendenza ormai consolidata, si è registrata una crescente sensibilità da parte di tutta la collettività rispetto ai rischi legati a modelli di sviluppo che generano impatti ambientali e che sfruttano risorse naturali scarse (tra cui molte materie prime ma anche l'acqua).

Le istituzioni, in risposta a queste esigenze, aggiornano le normative ambientali in senso più restrittivo, ponendo vincoli sempre più stringenti allo sviluppo di nuove iniziative industriali e, nei settori considerati più impattanti, favoriscono o impongono il superamento di tecnologie considerate non più sostenibili.

In questo contesto, le aziende di ciascun settore, e le aziende leader su tutte, sempre più consapevoli che i rischi ambientali sono sempre più anche rischi economici, sono chiamate a un accresciuto impegno e una maggiore responsabilità nell'individuazione e adozione di soluzioni tecniche e modelli di sviluppo innovativi e sostenibili.

Enel ha posto il requisito di una efficace prevenzione e minimizzazione degli impatti e dei rischi ambientali quale elemento fondamentale e discriminante alla base di ogni

  • Persone e organizzazione
  • Ambiente
  • Procurement, logistica e supply chain

reskilling e upskilling per i dipendenti al fine di supportare la transizione energetica; il corretto coinvolgimento dei dipendenti rispetto al purpose aziendale, che garantisce migliori risultati a fronte di una maggiore soddisfazione per le persone; lo sviluppo di sistemi di valutazione dell'ambiente lavorativo e delle performance; la diffusione della politica di diversità e inclusione, nonché di una cultura organizzativa inclusiva fondata sui princípi di non discriminazione e pari opportunità, driver fondamentale affinché tutti possano apportare il proprio contributo.

L'impegno di Enel nel sviluppare e diffondere la metodologia agile all'interno dei processi aziendali, efficacemente testata negli anni passati, ha contribuito a potenziare la resilienza e la flessibilità dei modelli organizzativi in risposta all'emergenza pandemica da COVID-19.

progetto, lungo il suo intero ciclo di vita.

L'adozione di Sistemi di Gestione Ambientale certificati ai sensi della ISO 14001, in tutte le divisioni del Gruppo, garantisce l'adozione di politiche e procedure strutturate per l'identificazione e la gestione dei rischi e delle opportunità ambientali associate a ogni attività aziendale. Un piano di controlli strutturato abbinato ad azioni e obiettivi di miglioramento ispirato alle migliori pratiche ambientali, con requisiti superiori rispetto a quelli richiesti dalle normative, mitiga il rischio di impatti negativi sulla qualità dell'ambiente e sugli ecosistemi coinvolti e quindi di incorrere a danni reputazionali e contenziosi legali.

Contribuiscono inoltre la molteplicità delle azioni per il raggiungimento degli sfidanti obiettivi di miglioramento ambientale fissati da Enel, riguardanti per esempio le emissioni atmosferiche, i rifiuti prodotti e i consumi idrici, soprattutto in aree a elevato water stress.

Con particolare riferimento al rischio di scarsità idrica, esso è mitigato direttamente dalla strategia di sviluppo di Enel basata sulla crescita della generazione da fonti rinnovabili che sostanzialmente non sono dipendenti dalla disponibili-

tà di acqua per il loro esercizio. Particolare attenzione è poi posta agli asset presenti in aree a elevato livello di water stress, con l'obiettivo di individuare soluzioni tecnologiche per ridurre i consumi.

Infine, la collaborazione costante con le autorità locali di gestione dei bacini idrografici consente di adottare le strategie condivise più efficaci per la gestione sostenibile degli asset di generazione idroelettrica.

Procurement, logistica e supply chain

I processi di acquisto e i relativi documenti di governance costituiscono un sistema strutturato di norme e punti di controllo che consentono di coniugare il raggiungimento degli obiettivi strategici con il rispetto dei princípi fondamentali espressi nel Codice Etico, nell'Enel Global Compliance Program, nel Piano Tolleranza Zero e nella Policy sui Diritti Umani, senza rinunciare alla promozione di iniziative volte a uno sviluppo economico sostenibile.

Le procedure che governano i processi di approvvigionamento sono tutte volte a garantire comportamenti orientati al massimo rispetto di valori chiave quali lealtà, professionalità, collaborazione, trasparenza e tracciabilità dei processi decisionali.

Tali princípi sono stati declinati nei processi e nei presidi organizzativi di cui Enel, in via di autoregolamentazione, ha deciso di dotarsi allo scopo di instaurare rapporti di fiducia con tutti i propri stakeholder, al fine di definire relazioni stabili e costruttive volte a garantire la competitività economica nel rispetto della tutela del lavoro minorile, le condizioni di salute e sicurezza sul lavoro e la responsabilità ambientale. In questo senso, il sistema procedurale degli acquisti prevede pressoché sistematicamente lo strumento della gara, assicurano la massima concorrenza e pari opportunità di accesso a tutti gli operatori che siano in possesso dei requisiti tecnici, economico/finanziari, ambientali, di sicurezza, dei diritti umani, legali ed etici.

L'approvvigionamento con affidamento diretto e senza procedura competitiva può avvenire solamente in casi eccezionali, opportunamente motivati, nel rispetto della normativa vigente in materia.

Il sistema di qualificazione fornitori costituisce una garanzia per il processo di approvvigionamento, perché consente di interpellare le imprese ritenute idonee a partecipare alle procedure di approvvigionamento, in quanto ritenuti di accertata affidabilità e in linea con la propria visione strategica e i medesimi valori.

Al processo di qualificazione fa da completamento il processo di Supplier Performance Management, volto a monitorare le performance dei fornitori sulla correttezza dei comportamenti in sede di gara, qualità, puntualità e sostenibilità nell'esecuzione del contratto.

L'efficacia della gestione del rischio della supply chain viene monitorata attraverso alcuni indicatori di performance, per i quali si definiscono soglie che indirizzano la definizione della strategia di approvvigionamento.

Compliance

• Rischi connessi alla protezione dei dati personali

Rischi connessi alla protezione dei dati personali

Nell'era della digitalizzazione e della globalizzazione dei mercati, la strategia di business di Enel si è focalizzata nell'accelerare il processo di trasformazione verso un modello di business basato su piattaforma digitale, attraverso un approccio data driven e incentrato sul cliente, che si sta implementando lungo l'intera catena del valore.

Ciò implica una naturale esposizione ai rischi legati alla protezione dei dati personali, anche in considerazione della sempre più corposa normativa in materia di privacy, la cui inadeguata attuazione può causare perdite economiche o finanziarie e danni reputazionali.

Al fine di gestire e mitigare questo rischio, Enel ha adottato un modello di governance globale di dati personali mediante l'attribuzione di ruoli privacy a tutti i livelli (inclusa la nomina dei Responsabili della Protezione dei Dati personali - RPD a livello globale e di Paese) nonché strumenti di compliance digitale per mappare applicativi e processi e gestire rischi rilevanti ai fini della protezione dei dati personali nel rispetto delle specificità delle normative di settore locali.

Prevedibile evoluzione della gestione

Il 2021 ha visto la progressiva diffusione dei vaccini anti COVID-19, che ha reso possibile una forte crescita a livello globale; in questo contesto il Gruppo ha assistito a una solida ripresa degli indicatori operativi in termini di generazione, distribuzione e vendita alla clientela finale di energia elettrica. In particolare, nel corso dell'anno il Gruppo Enel ha accelerato la costruzione di nuova capacità di energie rinnovabili, con oltre 5 GW di nuova capacità installata in tutto il mondo, che rappresenta il record assoluto per il Gruppo, con un incremento di più di 2 GW rispetto al 2020. Nel contempo il contesto macroeconomico è stato fortemente influenzato da una importante crescita nei prezzi delle materie prime, quali il gas e il carbone, che hanno un impatto diretto sul prezzo dell'energia elettrica. Questo ha contribuito a far sì che le autorità di alcuni Paesi europei intervenissero nel tentativo di calmierare l'aumento dei prezzi dell'elettricità per i consumatori finali, con misure in alcuni casi penalizzanti per le società operanti nel settore di generazione e vendita di elettricità.

In questo contesto, la diversificazione geografica del Gruppo, il suo modello di business integrato lungo la catena del valore, una struttura finanziaria solida e un elevato livello di digitalizzazione hanno permesso a Enel di mostrare una notevole resilienza, che si è riflessa nei risultati economico-finanziari dell'esercizio.

A novembre 2021 il Gruppo ha presentato il nuovo Piano Strategico, fornendo anche una visione dell'evoluzione del business per il decennio in corso.

In particolare, il Piano Strategico si focalizza su quattro linee strategiche.

Allocare capitale a supporto di una fornitura di energia elettrica decarbonizzata.

Tra il 2021 e il 2030 il Gruppo Enel prevede di mobilitare investimenti per complessivi 210 miliardi di euro, dei quali 170 miliardi di euro investiti direttamente dal Gruppo (con un incremento del 6% rispetto al Piano precedente) e 40 miliardi di euro catalizzati da terzi.

A fronte di tali investimenti, entro il 2030 il Gruppo Enel prevede di raggiungere una capacità rinnovabile complessiva di circa 154 GW, triplicando il portafoglio rinnovabili del Gruppo rispetto al 2020, nonché di aumentare la base clienti della rete di 12 milioni e di promuovere l'elettrificazione dei consumi energetici, aumentando di quasi il 30% i volumi di elettricità venduta e concentrandosi al contempo sullo sviluppo dei servizi "beyond commodity", quali la mobilità elettrica pubblica o behindthe-meter storage, in collaborazione con partner.

Abilitare l'elettrificazione della domanda di energia dei clienti.

Le azioni strategiche del Gruppo avranno l'obiettivo di incrementare il valore per i clienti nei segmenti Business to Consumer (B2C), Business to Business (B2B) e Business to Government (B2G), mediante l'aumento del livello di elettrificazione di tali clienti e il contestuale miglioramento dei servizi offerti. Nei Paesi "Tier 1"(6) si prevede che questa strategia mirata, abbinata a investimenti nell'asset base, produrrà un incremento del margine integrato di Gruppo pari a 2,6 volte tra il 2021 e il 2030, con il supporto di una piattaforma unificata in grado di gestire la più grande base di clienti al mondo tra gli operatori privati.

Fare leva sulla creazione di valore lungo tutta la value chain.

Al fine di rafforzare la strategia di focalizzazione sul cliente mediante l'impiego di piattaforme, nel 2021 il Gruppo ha creato la Linea di Business Global Customers, responsabile della definizione della strategia commerciale e di indirizzare l'allocazione del capitale verso le esigenze dei clienti, facendo leva sull'elettrificazione e raggiungendo al contempo livelli di servizio eccellenti. La rifocalizzazione del Gruppo si accompagnerà alla semplificazione e al ribilanciamento del suo portafoglio, mediante:

  • focus su Paesi "Tier 1";
  • risorse rese disponibili attraverso la dismissione di asset non più funzionali alla strategia del Gruppo; e
  • operazioni di fusione e acquisizione mirate a migliorare il posizionamento, acquisire competenze o generare sinergie.

Anticipare gli obiettivi di "Net Zero" sostenibile.

Il Gruppo ha anticipato di 10 anni l'impegno "Net Zero", dal 2050 al 2040, per tutte le emissioni lungo la catena del valore. Il Gruppo prevede di abbandonare la generazione termoelettrica entro il 2040, sostituendola con nuova capacità rinnovabile oltre ad avvalersi dell'ibridazione delle rinnovabili con soluzioni di accumulo. Inoltre, si prevede che entro il 2040 l'elettricità venduta dal Gruppo sarà interamente prodotta da rinnovabili e che entro lo stesso anno il Gruppo uscirà dall'attività di vendita retail di gas.

(6) Italia, Spagna, Romania, Stati Uniti, Brasile, Cile, Perù e Colombia.

Come risultato delle linee strategiche sopra descritte, tra il 2020 e il 2030 l'EBITDA ordinario del Gruppo è previsto in aumento del 5-6% in termini di tasso annuo di crescita composto (CAGR), a fronte di un utile netto ordinario di Gruppo previsto in aumento del 6-7%, sempre in termini di CAGR.

Con riferimento invece al periodo di Piano 2022-2024, si prevede che nel 2024 l'EBITDA ordinario di Gruppo raggiunga i 21-21,6 miliardi di euro, rispetto ai 19,2 miliardi di euro nel 2021.

L'utile netto ordinario di Gruppo è atteso in crescita a 6,7- 6,9 miliardi di euro nel 2024, rispetto ai 5,6 miliardi di euro nel 2021.

La politica dei dividendi di Enel per il periodo 2022-2024 rimane semplice, prevedibile e interessante. È previsto che gli azionisti ricevano un dividendo per azione (DPS) fisso che si prevede cresca del 13% dal 2021 al 2024, fino a raggiungere 0,43 €/azione.

Nel 2022 sono previsti:

  • l'accelerazione degli investimenti nelle energie rinnovabili, soprattutto in Iberia e in Nord America, a supporto della crescita industriale e nell'ambito delle politiche di decarbonizzazione seguite dal Gruppo;
  • maggiori investimenti nelle reti di distribuzione, specialmente in Italia, con l'obiettivo di migliorare ulteriormente la qualità del servizio e aumentare la flessibilità e resilienza della rete;
  • l'incremento degli investimenti dedicati all'elettrificazione dei consumi, con l'obiettivo di valorizzare la crescita della base clienti, nonché al continuo efficientamento, sostenuto dallo sviluppo di piattaforme globali di business.

Sulla base di quanto sopra esposto, qui di seguito si ricordano gli obiettivi economico-finanziari su cui si basa il Piano 2022-2024 del Gruppo.

Obiettivi finanziari
2021 2022 2023 2024
Crescita dei risultati
EBITDA ordinario (€mld) 19,2 19-19,6 20-20,6 21-21,6
Utile netto ordinario (€mld) 5,6 5,6-5,8 6,1-6,3 6,7-6,9
Creazione di valore
Dividendo per azione (€) 0,38 0,40 0,43 0,43

Altre informazioni

Società controllate estere extra UE

Si attesta che alla data di approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione del Bilancio di Enel SpA relativo all'esercizio 2021 – vale a dire al 17 marzo 2022 – sussistono nell'ambito del Gruppo Enel le "condizioni per la quotazione delle azioni di società controllanti società costituite e regolate dalla legge di Stati non appartenenti all'Unione Europea" (le "Società controllate estere extra UE") dettate dall'art. 15 del Regolamento Mercati approvato con delibera CONSOB n. 20249 del 28 dicembre 2017 (il "Regolamento Mercati").

In particolare, si segnala al riguardo che:

  • in applicazione dei parametri di significativa rilevanza ai fini del consolidamento richiamati nell'art. 15, comma 2, del Regolamento Mercati, sono state individuate nell'ambito del Gruppo Enel 44 società controllate estere extra UE cui la disciplina in questione risulta applicabile in base ai dati del Bilancio consolidato del Gruppo Enel al 31 dicembre 2020;
  • trattasi, in particolare, delle seguenti società: 1) Almeyda Solar SpA (società cilena fusa per incorporazione in data 1° gennaio 2021 in Enel Green Power Chile SA); 2) Ampla Energia e Serviços SA (società brasiliana del perimetro Enel Américas SA); 3) Aurora Wind Project LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 4) Celg Distribuição SA - Celg D (società brasiliana del perimetro Enel Américas SA); 5) Cimarron Bend Wind Holdings I LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 6) Codensa SA ESP (società colombiana fusa per incorporazione in data 1° marzo 2022 in Emgesa SA ESP); 7) Companhia Energética do Ceará - Coelce (società brasiliana del perimetro Enel Américas SA); 8) Dolores Wind SA de CV (società messicana del perimetro Enel Green Power SpA); 9) EGPNA Preferred Wind Holdings LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 10) Eletropaulo Metropolitana Eletricidade de São Paulo SA (società brasiliana del perimetro Enel Américas SA); 11) Emgesa SA ESP (società colombiana del perimetro Enel Américas SA, ridenominata Enel Colombia SA ESP in data 1° marzo 2022); 12) Empresa Distribuidora Sur SA - Edesur (società argentina del perimetro Enel Américas SA); 13) Enel Américas SA (società cilena direttamente controllata da Enel SpA); 14) Enel Brasil SA (società brasiliana del perimetro Enel Américas SA); 15) Enel Chile SA (società cilena direttamente controllata da Enel SpA); 16)

Enel Distribución Chile SA (società cilena del perimetro Enel Chile SA); 17) Enel Distribución Perú SAA (società peruviana del perimetro Enel Américas SA); 18) Enel Finance America LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 19) Enel Fortuna SA (società panamense del perimetro Enel Américas SA); 20) Enel Generación Chile SA (società cilena del perimetro Enel Chile SA); 21) Enel Generación Perú SAA (società peruviana del perimetro Enel Américas SA); 22) Enel Green Power Brasil Participações Ltda (società brasiliana fusa per incorporazione in data 4 novembre 2021 in Enel Brasil SA); 23) Enel Green Power Cachoeira Dourada SA (società brasiliana del perimetro Enel Américas SA); 24) Enel Green Power Chile SA (società cilena del perimetro Enel Chile SA); 25) Enel Green Power Diamond Vista Wind Project LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 26) Enel Green Power México S de RL de Cv (società messicana del perimetro Enel Green Power SpA); 27) Enel Green Power North America Inc. (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 28) Enel Green Power Perú SAC (società peruviana del perimetro Enel Américas SA); 29) Enel Green Power Rattlesnake Creek Wind Project LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 30) Enel Green Power RSA (Pty) Ltd (società sudafricana del perimetro Enel Green Power SpA); 31) Enel Green Power RSA 2 (RF) (Pty) Ltd (società sudafricana del perimetro Enel Green Power SpA); 32) Enel Kansas LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 33) Enel North America Inc. (società statunitense direttamente controllata da Enel SpA); 34) Enel Perú SAC (società peruviana del perimetro Enel Américas SA); 35) Enel Rinnovabile SA de CV (società messicana del perimetro Enel Green Power SpA); 36) Enel Russia PJSC (società russa direttamente controllata da Enel SpA); 37) Enel X North America Inc. (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 38) Geotérmica del Norte SA (società cilena del perimetro Enel Chile SA); 39) High Lonesome Wind Power LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 40) Red Dirt Wind Project LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 41) Rock Creek Wind Project LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 42) Thunder Ranch Wind Project LLC (società statunitense del perimetro Enel North

America Inc.); 43) Tradewind Energy Inc. (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 44) White Cloud Wind Project LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.);

  • lo Stato patrimoniale e il Conto economico di tutte le società sopra indicate, quali inseriti nel reporting package utilizzato ai fini della redazione del Bilancio consolidato del Gruppo Enel per l'esercizio 2021, verranno messi a disposizione del pubblico da parte di Enel SpA (secondo quanto previsto dall'art. 15, comma 1, lett. a) del Regolamento Mercati) almeno 15 giorni prima della data prevista per lo svolgimento dell'Assemblea ordinaria annuale – che verrà convocata per l'approvazione del Bilancio di esercizio 2021 d i Enel SpA – contestualmente ai prospetti riepilogativi dei dati essenziali dell'ultimo bilancio della generalità delle società controllate e collegate (ai sensi di quanto al riguardo disposto dall'art. 77, comma 2 bis, del Regolamento Emittenti approvato con delibera CONSOB n. 11971 del 14 maggio 1999);
  • gli statuti, la composizione e i poteri degli organi so-

Approvazione del Bilancio

L'Assemblea per l'approvazione del Bilancio, così come previsto dall'art. 9.2 dello Statuto di Enel SpA, è convocata entro 180 giorni dalla chiusura dell'esercizio sociale. L'utilizzo di tale termine rispetto a quello ordinario di 120 giorciali di tutte le società sopra indicate sono stati acquisiti da parte di Enel SpA e sono tenuti a disposizione della CONSOB, in versione aggiornata, ove da parte di quest'ultima fosse avanzata specifica richiesta di esibizione a fini di vigilanza (secondo quanto previsto dall'art. 15, comma 1, lett. b) del Regolamento Mercati);

  • è stato verificato da parte di Enel SpA che tutte le società sopra indicate:
    • forniscono al revisore della Capogruppo Enel SpA le informazioni necessarie al revisore medesimo per condurre l'attività di controllo dei conti annuali e infrannuali della stessa Enel SpA (secondo quanto previsto dall'art. 15, comma 1, lett. c)-i), del Regolamento Mercati);
    • dispongono di un sistema amministrativo-contabile idoneo a far pervenire regolarmente alla direzione e al revisore della Capogruppo Enel SpA i dati economici, patrimoniali e finanziari necessari per la redazione del Bilancio consolidato del Gruppo Enel (secondo quanto previsto dall'art. 15, comma 1, lett. c)-ii), del Regolamento Mercati).

ni dalla chiusura dell'esercizio sociale, consentito dall'art. 2364, comma 2 del codice civile, è motivato dalla circostanza che la Società è tenuta alla redazione del Bilancio consolidato.

Informativa sugli strumenti finanziari

Con riferimento all'informativa sugli strumenti finanziari richiesta dall'art. 2428, comma 2, n. 6 bis del codice civile, si rinvia a quanto illustrato nelle note 32 "Strumenti finanzia-

Operazioni con parti correlate

Per quanto attiene all'informativa sulle parti correlate e il dettaglio dei rapporti patrimoniali ed economici con parti correlate, si rinvia a quanto illustrato nella specifica nota 37.

Azioni proprie

Alla data del 31 dicembre 2021, le azioni proprie sono rappresentate da n. 4.889.152 azioni ordinarie di Enel SpA del valore nominale di 1 euro (n. 3.269.152 al 31 dicembre ri", 33 "Risk management", 34 "Derivati ed hedge accounting" e 35 "Fair value measurement".

2020), acquistate tramite un intermediario abilitato per un valore complessivo di 36 milioni di euro.

Operazioni atipiche e/o inusuali

Ai sensi della comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006 la Società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali nel corso dell'esercizio 2021. A tal proposito, sono definite come tali le operazioni che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica dell'accadimento possono dar luogo a dubbi sulla correttezza e/o completezza dell'informazione, sul conflitto di interesse, sulla salvaguardia del patrimonio aziendale, nonché sulla tutela degli azionisti di minoranza.

Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio

Per quanto attiene ai fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio, si rinvia a quanto illustrato di seguito nella specifica nota 42.

Il sistema di incentivazione

La Politica in materia di remunerazione di Enel per l'esercizio 2021, adottata dal Consiglio di Amministrazione su proposta del Comitato per le Nomine e le Remunerazioni e approvata dall'Assemblea degli azionisti del 20 maggio 2021, è stata definita tenendo conto (i) delle raccomandazioni contenute nel Codice italiano di Corporate Governance pubblicato il 31 gennaio 2020; (ii) delle best practice nazionali e internazionali; (iii) delle indicazioni emerse dal voto favorevole dell'Assemblea degli azionisti del 14 maggio 2020 sulla politica in materia di remunerazione per il 2020; (iv) degli esiti dell'attività di engagement su temi di governo societario svolta dalla Società nel periodo compreso tra gennaio e marzo 2021 con i principali proxy advisor e investitori istituzionali presenti nel capitale di Enel; (v) degli esiti di un'analisi di benchmark relativa al trattamento retributivo del Presidente del Consiglio di Amministrazione, dell'Amministratore Delegato/Direttore Generale e degli Amministratori non esecutivi di Enel per l'esercizio 2020, che è stata predisposta dal consulente indipendente Mercer.

Tale Politica è volta a (i) promuovere il successo sostenibile di Enel, che si sostanzia nella creazione di valore nel lungo termine a beneficio degli azionisti, tenendo in adeguata considerazione gli interessi degli altri stakeholder rilevanti, in modo da incentivare il raggiungimento degli obiettivi strategici; (ii) attrarre, trattenere e motivare persone dotate della competenza e della professionalità richieste dai delicati compiti manageriali loro affidati, tenendo conto del compenso e delle condizioni di lavoro dei dipendenti della Società e del Gruppo Enel; nonché (iii) promuovere la missione e i valori aziendali.

La Politica in materia di remunerazione per il 2021 prevede per l'Amministratore Delegato/Direttore Generale e per i dirigenti con responsabilità strategiche (DRS):

  • una componente fissa;
  • una componente variabile di breve termine (MBO), da riconoscere in funzione del raggiungimento di specifici obiettivi di performance. In particolare:
    • per l'Amministratore Delegato/Direttore Generale, l'MBO 2021 prevede i seguenti obiettivi annuali di performance:
      • utile netto ordinario consolidato;
      • Group Opex;
      • funds from operations/Indebitamento finanziario netto consolidato;
      • System Average Interruption Duration Index SAIDI;
      • sicurezza sui luoghi di lavoro;
  • per i DRS, i rispettivi MBO individuano obiettivi annuali, specifici e oggettivi, legati al business di riferimento e differenziati a seconda delle funzioni e responsabilità attribuite;
  • una componente variabile di lungo termine, legata alla partecipazione ad appositi piani di incentivazione di durata pluriennale. In particolare, per il 2021 tale componente è legata alla partecipazione al Piano di incentivazione di lungo termine destinato al management di Enel SpA e/o di società da questa controllate ai sensi dell'art. 2359 del codice civile (Piano LTI 2021), che prevede i seguenti obiettivi di performance di durata triennale:
    • TSR (Total Shareholder Return) medio Enel vs TSR medio Indice EURO STOXX Utilities - UEM nel triennio 2021-2023;
    • ROACE (Return on Average Capital Employed) cumulato nel triennio 2021-2023;
    • capacità installata netta consolidata da fonti rinnovabili/capacità installata netta consolidata totale a fine 2023;
    • emissioni di grammi di GHG Scope 1 per kWh equivalente prodotto dal Gruppo nel 2023;
    • percentuale di donne nei piani di successione manageriale a fine 2023.

Il Piano LTI 2021 prevede che il premio eventualmente maturato sia rappresentato da una componente azionaria, cui può aggiungersi – in funzione del livello di raggiungimento dei vari obiettivi – una componente monetaria. In particolare, è previsto che il 100% del premio base dell'Amministratore Delegato/Direttore Generale (rispetto a un ammontare massimo che può raggiungere il 280% del premio base) e il 50% del premio base dei DRS (rispetto a un ammontare massimo che può raggiungere il 180% del premio base) sia erogato in azioni Enel, previamente acquistate dalla Società. Inoltre, l'erogazione di una porzione rilevante della remunerazione variabile di lungo termine (pari al 70% del totale) è differita al secondo esercizio successivo rispetto al triennio di riferimento degli obiettivi del Piano LTI 2021 (c.d. "deferred payment").

Per ulteriori informazioni sul contenuto della Politica in materia di remunerazione per il 2021 si rinvia alla "Relazione sulla politica in materia di remunerazione di Enel per il 2021 e sui compensi corrisposti nel 2020", disponibile sul sito internet della Società (www.enel.com).

Il sistema di corporate governance di Enel SpA è conforme ai princípi contenuti nel Codice italiano di Corporate Governance(7) (il "Codice di Corporate Governance"), nella edizione di gennaio 2020, cui la Società aderisce, e alle best practice internazionali.

Il sistema di governo societario adottato da parte di Enel e del Gruppo societario che a essa fa capo risulta essenzialmente orientato all'obiettivo del successo sostenibile, in quanto mira alla creazione di valore per gli azionisti in un orizzonte di lungo termine, nella consapevolezza della rilevanza sotto il profilo ambientale e sociale delle attività in cui il Gruppo è impegnato e della conseguente necessità di considerare adeguatamente, nel relativo svolgimento, tutti gli interessi coinvolti.

In conformità a quanto previsto dalla legislazione italiana in materia di società con azioni quotate, l'organizzazione della Società si caratterizza per la presenza:

  • di un Consiglio di Amministrazione incaricato di provvedere in ordine alla gestione sociale, che ha istituito al suo interno (i) Comitati consiliari con funzioni istruttorie, propositive e consultive, al fine di assicurare un'adeguata ripartizione interna delle proprie funzioni, nonché (ii) un Comitato per le operazioni con parti correlate, che svolge le funzioni previste dalla normativa vigente e dalla apposita procedura aziendale;
  • di un Collegio Sindacale chiamato a vigilare: (i) circa l'osser-

vanza della legge e dello Statuto, nonché sul rispetto dei princípi di corretta amministrazione nello svolgimento delle attività sociali; (ii) sul processo di informativa finanziaria, nonché sull'adeguatezza della struttura organizzativa, del sistema di controllo interno e del sistema amministrativo-contabile della Società; (iii) sulla revisione legale dei conti annuali e dei conti consolidati, nonché circa l'indipendenza della Società di revisione legale dei conti; e, infine, (iv) sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario previste dal Codice di Corporate Governance;

• dell'Assemblea dei soci, competente a deliberare tra l'altro – in sede ordinaria o straordinaria – in merito: (i) alla nomina e alla revoca dei componenti il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale e circa i relativi compensi ed eventuali azioni di responsabilità; (ii) all'approvazione del Bilancio e alla destinazione degli utili; (iii) all'acquisto e all'alienazione di azioni proprie; (iv) alla politica in materia di remunerazione e alla sua attuazione; (v) ai piani di azionariato; (vi) alle modificazioni dello Statuto sociale; (vii) alle operazioni di fusione e scissione; (viii) all'emissione di obbligazioni convertibili.

L'attività di revisione legale dei conti risulta affidata a una società specializzata iscritta nell'apposito registro, nominata dall'Assemblea dei soci su proposta motivata del Collegio Sindacale.

Per informazioni dettagliate sul sistema di corporate governance si rinvia alla Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari di Enel, pubblicata sul sito internet della Società (www.enel.com, sezione "Governance").

(7) Disponibile sul sito internet di Borsa Italiana (all'indirizzohttps://www.borsaitaliana.it/comitato-corporate-governance/codice/2020.pdf).

3. Bilancio di esercizio

BILANCIO CONSOLIDATO

Risultato netto dell'esercizio a 4.762 milioni di euro

Il risultato beneficia dell'incremento degli altri proventi e dei proventi da partecipazioni. La variazione rispetto al periodo precedente è positiva di 2.436 milioni di euro.

Acconto sul dividendo dell'esercizio 2021 pari a 1.932 milioni di euro

In linea con la politica dei dividendi annunciata al mercato che prevede per l'esercizio 2021 un dividendo pari a 0,38 euro per azione, l'acconto sul dividendo è stato pari a 0,19 euro per azione.

Obbligazioni ibride perpetue

Emissione di nuove obbligazioni ibride perpetue per un ammontare complessivo di 2,25 miliardi di euro e riconduzione a strumenti di capitale di un prestito obbligazionario di 900 milioni di euro precedentemente emesso.

Prospetti contabili

Conto economico

Euro Note
2021 2020
di cui con parti
correlate
di cui con parti
correlate
Ricavi
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 4.a 125.426.702 125.382.065 116.175.032 116.162.588
Altri proventi 4.b 1.643.537.558 14.038.934 11.642.191 11.317.703
[Subtotale] 1.768.964.260 127.817.223
Costi
Acquisti di materiali di consumo 5.a 523.948 366.196 672.725 647.536
Servizi e godimento beni di terzi 5.b 196.758.516 129.741.926 171.405.582 108.524.257
Costo del personale 5.c 178.564.663 117.733.791
Ammortamenti e impairment 5.d 734.099.075 188.690.503
Altri costi operativi 5.e 13.637.338 680.506 12.595.075 576.583
[Subtotale] 1.123.583.540 491.097.676
Risultato operativo 645.380.720 (363.280.453)
Proventi da partecipazioni 6 4.450.596.876 4.449.822.148 3.148.370.771 3.147.532.252
Proventi finanziari da contratti derivati 7 1.072.689.763 253.243.181 1.143.550.898 557.110.979
Altri proventi finanziari 8 239.976.218 237.221.205 446.954.283 221.164.853
Oneri finanziari da contratti derivati 7 891.233.492 505.710.198 1.472.211.436 336.785.118
Altri oneri finanziari 8 869.140.792 203.472.671 699.775.150 152.072.619
[Subtotale] 4.002.888.573 2.566.889.366
Risultato prima delle imposte 4.648.269.293 2.203.608.913
Imposte 9 (114.212.964) (122.351.614)
UTILE DELL'ESERCIZIO 4.762.482.257 2.325.960.527

Prospetto dell'utile complessivo rilevato nell'esercizio

Euro
Note
2021 2020
Utile dell'esercizio 4.762.482.257 2.325.960.527
Altre componenti di Conto economico complessivo riclassificabili a Conto economico
(al netto delle imposte)
Quota efficace delle variazioni di fair value della copertura di flussi finanziari 124.454.364 (52.894.590)
Variazione del fair value dei costi di hedging 15.717.853 5.991.685
Altre componenti di Conto economico complessivo non riclassificabili a Conto economico
(al netto delle imposte)
Rimisurazione delle passività/(attività) nette per piani a benefíci definiti 4.564.511 (1.525.965)
Variazione del fair value di partecipazioni in altre imprese - (11.462.237)
Utili/(Perdite) rilevati direttamente a patrimonio netto
23
144.736.728 (59.891.107)
Utili/(Perdite) complessivi rilevati nell'esercizio 4.907.218.985 2.266.069.420

C

4
------------------

Stato patrimoniale

Euro Note
ATTIVITÀ al 31.12.2021 al 31.12.2020
di cui con parti
correlate
di cui con parti
correlate
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari 10 11.735.807 7.949.635
Attività immateriali 11 143.456.537 113.303.284
Attività per imposte anticipate 12 298.539.457 336.886.263
Partecipazioni 13 60.268.990.442 50.622.587.197
Derivati finanziari attivi non correnti 14 753.312.462 153.244.028 890.373.351 318.976.872
Altre attività finanziarie non correnti 15 15.417.338 280.263.365 270.460.845
Altre attività non correnti 16 99.043.140 86.843.927 127.590.612 107.775.760
[Totale] 61.590.495.183 52.378.953.707
Attività correnti
Crediti commerciali 17 275.247.959 276.190.306 240.797.578 241.790.428
Crediti per imposte sul reddito 18 141.877.919 197.139.713
Derivati finanziari attivi correnti 14 59.972.681 23.256.617 128.419.355 117.568.211
Altre attività finanziarie correnti 19 8.257.266.476 7.133.865.088 2.649.954.133 1.023.712.279
Altre attività correnti 20 1.063.147.760 1.044.515.604 660.655.255 620.672.572
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 21 952.254.599 2.126.512.961
[Totale] 10.749.767.394 6.003.478.995
Attività non correnti classificate come
possedute per la vendita
22 - 668.617.876
TOTALE ATTIVITÀ 72.340.262.577 59.051.050.578

3 Bilancio di esercizio 2 Corporate governance 1 Relazione sulla gestione 4 Relazioni

E-MARKET
SDIR
CERTIFIED
Euro
Note
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ al 31.12.2021 al 31.12.2020
di cui con parti
correlate
di cui con parti
correlate
Patrimonio netto
Capitale sociale 10.166.679.946 10.166.679.946
Riserva azioni proprie (36.046.337) (3.269.152)
Strumenti di capitale - obbligazioni ibride
perpetue
5.567.477.464 2.385.529.628
Altre riserve 11.510.379.340 11.300.253.202
Utili/(Perdite) accumulati 4.928.260.660 6.346.833.602
Utile dell'esercizio(1) 2.830.813.067 546.791.537
TOTALE PATRIMONIO NETTO
23
34.967.564.140 30.742.818.763
Passività non correnti
Finanziamenti a lungo termine
24
25.572.039.327 18.738.942.712 17.296.666.278 11.156.597.285
Benefíci ai dipendenti
25
171.939.929 200.000.795
Fondi rischi e oneri quota non corrente
26
49.212.156 14.665.522
Passività per imposte differite
12
149.317.756 149.176.256
Derivati finanziari passivi non correnti
14
1.300.244.640 25.575.645 1.762.837.887 4.390.181
Altre passività non correnti
27
29.470.863 8.473.280 19.218.194 8.453.536
[Subtotale] 27.272.224.671 19.442.564.932
Passività correnti
Finanziamenti a breve termine
24
6.563.294.343 5.624.719.235 5.303.284.362 5.057.198.692
Quote correnti dei finanziamenti a lungo
24
termine
215.621.277 117.654.573 820.437.782 46.307.451
Fondo rischi e oneri quota corrente
26
12.122.617 10.709.189
Debiti commerciali
28
167.020.616 116.525.041 91.990.760 49.542.499
Derivati finanziari passivi correnti
14
130.821.277 36.532.890 257.732.025 10.848.849
Altre passività finanziarie correnti
29
226.570.923 70.929.839 228.295.701 52.919.651
Altre passività correnti
31
2.785.022.713 220.243.966 2.153.217.064 157.694.024
[Subtotale] 10.100.473.766 8.865.666.883
TOTALE PASSIVITÀ 37.372.698.437 28.308.231.815
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ 72.340.262.577 59.051.050.578

(1) L'utile dell'esercizio, pari a 4.762 milioni di euro (2.326 milioni di euro nel 2020), è esposto al netto dell'acconto sul dividendo pari a 1.932 milioni di euro (1.779 milioni di euro nel 2020).

Riserve da rimisurazione delle passività/ (attività) nette per piani a benefíci definiti

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto (nota 23)

Riserva da
sovrapprezzo
Riserva negativa
per azioni
proprie in
Riserva per
strumenti
di capitale
obbligazioni
Riserve ex lege
Euro Capitale sociale azioni portafoglio ibride perpetue Riserva legale n. 292/1993
Al 1° gennaio 2020 10.166.679.946 7.487.065.216 (1.549.152) - 2.033.335.988 2.215.444.500
Acquisto azioni proprie - (11.070.869) (1.720.000) - - -
Strumenti di capitale -
obbligazioni ibride perpetue
- - - 2.385.529.628 - -
Riparto utile 2019
Distribuzione dividendi - - - - - -
Utili portati a nuovo - - - - - -
Acconto dividendo 2020(1) - - - - - -
Utile/(Perdita) complessivo
rilevato nell'esercizio
Utili e perdite rilevati direttamente
a patrimonio netto
- - - - - -
Altre variazioni - - - - - -
Utile dell'esercizio - - - - - -
Al 31 dicembre 2020 10.166.679.946 7.475.994.347 (3.269.152) 2.385.529.628 2.033.335.988 2.215.444.500
Altri movimenti - 20.021.716 (20.021.716) - - -
Acquisto azioni proprie - (42.879) (12.755.469) - - -
Strumenti di capitale -
obbligazioni ibride perpetue
- - - 3.181.947.836 - -
Coupon pagati a titolari di
obbligazioni ibride perpetue
- - - - - -
Riparto utile 2020
Distribuzione dividendi - - - - - -
Utili portati a nuovo - - - - - -
Acconto sul dividendo 2021(2) - - - - - -
Utile/(Perdita) complessivo
rilevato nell'esercizio
Utili e perdite rilevati direttamente
a patrimonio netto
- - - - - -
Riserva per pagamenti basati su
azioni (LTI)
- - - - - -
Utile dell'esercizio - - - - - -
Al 31 dicembre 2021 10.166.679.946 7.495.973.184 (36.046.337) 5.567.477.464 2.033.335.988 2.215.444.500

(1) Deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 5 novembre 2020 e messo in pagamento a decorrere dal 20 gennaio 2021.

(2) Deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 4 novembre 2021 e messo in pagamento a decorrere dal 26 gennaio 2022.

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto (nota 23)

(1) Deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 5 novembre 2020 e messo in pagamento a decorrere dal 20 gennaio 2021. (2) Deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 4 novembre 2021 e messo in pagamento a decorrere dal 26 gennaio 2022.

Utile/(Perdita) complessivo rilevato nell'esercizio

Utile/(Perdita) complessivo rilevato nell'esercizio

Totale
patrimonio
netto
Utile
dell'esercizio
Utili/(Perdite)
accumulati
Riserve da
rimisurazione
delle passività/
(attività) nette
per piani a
benefíci definiti
Riserve da
valutazione
di attività
finanziarie
FVOCI
Riserve da
valutazione
di strumenti
finanziari costi
di hedging
Riserve da
valutazione
di strumenti
finanziari di
cash flow hedge
Altre riserve
29.585.518.205 3.164.925.237 4.889.078.236 (37.716.279) 11.342.491 (21.969.471) (389.760.171) 68.641.664
(12.790.869) - - - - - - -
2.385.529.628 - - - - - - -
(1.707.741.973) (1.708.002.231) 260.258 - - - - -
- (1.456.923.006) 1.456.923.006 - - - - -
(1.778.596.888) (1.779.168.990) 572.102 - - - - -
-
(59.891.107)
- (1.525.965) (11.462.237) 5.991.685 (52.894.590) -
-
4.831.240
- - - - - 4.831.240
2.325.960.527
2.325.960.527
- - - - - -
546.791.537
30.742.818.763
6.346.833.602 (39.242.244) (119.746) (15.977.786) (442.654.761) 73.472.904
- - - - - - -
-
(12.798.348)
(36.046.337) - - - - 36.046.337
-
3.181.947.836
- - - - - -
(70.554.749) (70.554.749) - - - - -
(538.834.037) (1.860.502.430) (1.321.668.393) - - - - -
(7.957.500)
810.098
8.767.598 - - - - -
(1.931.669.190)
(1.930.740.251)
928.939 - - - - -
-
-
-
-
-
-
9.364.236
-
-
-
-
-
-
4.762.482.257
4.762.482.257
(318.200.397)
(259.933)
(119.746)
(34.677.733)
4.928.260.660
2.830.813.067
34.967.564.140
-
144.736.728
- 4.564.511 - 15.717.853 124.454.364 -
9.364.236
118.883.477

Rendiconto finanziario

Euro Note
2021 2020
di cui con parti
correlate
di cui con parti
correlate
Risultato prima delle imposte 4.648.269.293 2.203.608.913
Rettifiche per:
Ammortamenti e impairment 5.d 733.837.566 187.393.237
Effetti adeguamento cambi attività e passività in
valuta
136.964.008 (161.484.379)
Accantonamenti ai fondi 57.484.302 24.741.690
Dividendi da società controllate, collegate e altre
imprese
6 (4.450.596.876) (4.449.822.148) (3.148.370.772) (3.147.532.252)
(Proventi)/Oneri finanziari netti 307.629.019 218.718.799 738.983.753 (289.418.094)
Cash flow da attività operativa prima delle
variazioni del capitale circolante netto
1.433.587.312 (155.127.558)
Incremento/(Decremento) fondi (49.585.106) 37.477.938
(Incremento)/Decremento di crediti commerciali 17 (35.635.336) (34.399.878) 15.517.789 14.755.171
(Incremento)/Decremento di attività/passività
finanziarie e non
1.383.188.146 (77.967.325) 2.678.635.243 (11.892.687)
Incremento/(Decremento) di debiti commerciali 28 75.029.856 66.982.542 (72.990.729) (41.438.261)
Interessi attivi e altri proventi finanziari incassati 984.985.579 709.947.923 938.590.213 495.343.556
Interessi passivi e altri oneri finanziari pagati (1.101.636.478) (351.708.683) (1.295.589.597) (345.716.038)
Dividendi incassati da società controllate,
collegate, altre imprese
6 4.550.337.971 4.549.614.807 3.139.090.049 3.138.318.088
Imposte pagate (552.962.935) (786.689.066)
Cash flow da attività operativa (a) 6.687.309.009 4.498.914.282
Investimenti in attività materiali e immateriali 10-11 (69.732.442) (71.186.806)
Investimenti in partecipazioni 13 (10.338.316.034) (10.338.316.034) (5.237.814.213) (5.226.214.213)
Disinvestimenti da operazioni straordinarie 668.617.876 668.617.876 1.525.290.346
Cash flow da attività di investimento (b) (9.739.430.600) (3.783.710.673)
Nuove emissioni di debiti finanziari a lungo
termine
24 9.203.788.683 7.700.000.000 7.001.087.179 6.000.010.907
Rimborsi di debiti finanziari 24 (846.996.081) (46.307.451) (1.345.935.177) (46.318.097)
Variazione netta dei debiti/(crediti) finanziari a
lungo
183.426.475 886.526.527 (2.534.914.450) (2.833.455.259)
Variazione netta dei debiti/(crediti) finanziari a
breve
(5.199.163.804) (5.453.274.956) (3.102.612.039) (2.217.883.412)
Dividendi e acconti sui dividendi pagati 23 (3.664.298.335) (3.334.165.058)
Emissioni/(Rimborsi) di obbligazioni ibride 23 2.213.861.760 588.086.628
Acquisto azioni proprie 23 (12.755.469) (12.790.869)
Cash flow da attività di finanziamento (c) 1.877.863.229 (2.741.243.786)
Incremento/(Decremento) disponibilità liquide e
mezzi equivalenti (a+b+c)
(1.174.258.362) (2.026.040.177)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio
dell'esercizio
21 2.126.512.961 4.152.553.138
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine
dell'esercizio
21 952.254.599 2.126.512.961

Note di commento

1. Forma e contenuto del Bilancio

La società Enel SpA ha sede in Italia, a Roma, in viale Regina Margherita 137 ed è quotata dal 1999 sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana SpA. Enel è una multinazionale dell'energia e uno dei principali operatori integrati globali nei settori dell'elettricità e del gas, con un particolare focus su Europa e America Latina. La Società Enel SpA, in qualità di Capogruppo, ha predisposto il Bilancio consolidato del Gruppo Enel al 31 dicembre 2021, presentato in apposito e separato fascicolo. La pubblicazione del presente Bilancio di esercizio è stata autorizzata dagli Amministratori in data 17 marzo 2022. Il presente Bilancio è assoggettato a revisione legale da parte di KPMG SpA.

Base di presentazione

Il Bilancio relativo all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 rappresenta il bilancio separato della Capogruppo Enel SpA ed è stato predisposto in conformità ai princípi contabili internazionali (International Accounting Standards - IAS e International Financial Reporting Standards - IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) alle interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e dello Standing Interpretations Committee (SIC), riconosciuti nell'Unione Europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 e in vigore alla chiusura dell'esercizio. L'insieme di tutti i princípi e interpretazioni di riferimento sopraindicati è di seguito definito "IFRS-EU".

Il presente Bilancio è stato predisposto in attuazione del comma 3 dell'art. 9 del decreto legislativo n.38 del 28 febbraio 2005.

Il Bilancio di esercizio è costituito dal Conto economico, dal Prospetto dell'utile complessivo rilevato nell'esercizio, dallo Stato patrimoniale, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario e dalle relative Note di commento.

Nello Stato patrimoniale la classificazione delle attività e passività è effettuata secondo il criterio "corrente/non corrente" con separata presentazione delle attività classificate come possedute per la vendita e delle passività incluse in un gruppo in dismissione classificato come posseduto per la vendita. Le attività correnti, che includono le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti, sono quelle destinate a essere realizzate, cedute o consumate nel normale ciclo operativo della Società o nei 12 mesi successivi alla chiusura dell'esercizio; le passività correnti sono quelle per le quali è prevista l'estinzione nel normale ciclo operativo della Società o nei 12 mesi successivi alla chiusura dell'esercizio.

Il Conto economico presenta una classificazione dei costi in base alla loro natura, con separata presentazione dell'utile (perdita) netto delle continuing operations e di quello delle discontinued operations.

Il Rendiconto finanziario è preparato utilizzando il metodo indiretto, con separata presentazione del flusso di cassa da attività operativa, da attività di investimento e da attività di finanziamento associato alle discontinued operations.

Per maggiori dettagli sui flussi di cassa del Rendiconto finanziario, si rimanda al paragrafo relativo ai "Flussi finanziari" della Relazione sulla gestione.

Il Bilancio è redatto nella prospettiva della continuità aziendale applicando il metodo del costo storico, a eccezione delle voci di bilancio che secondo gli IFRS-EU sono rilevate al fair value, come indicato nei criteri di valutazione delle singole voci, e delle attività non correnti e dei gruppi in dismissione classificati come posseduti per la vendita che sono valutati al minore tra il valore contabile e il fair value al netto dei costi di vendita.

La valuta utilizzata per la presentazione degli schemi di bilancio è l'euro, valuta funzionale della Società, e i valori riportati nelle note di commento sono espressi in milioni di euro, salvo quando diversamente indicato.

Il Bilancio fornisce informativa comparativa del precedente esercizio.

2. Princípi contabili

2.1 Focus su tematiche non finanziarie

Informativa relativa al cambiamento climatico

Il cammino verso "Net Zero" è in corso a livello mondiale e i processi di decarbonizzazione e di elettrificazione dell'economia globale sono cruciali per evitare le gravi conseguenze di un aumento delle temperature superiore a 1,5 °C.

In tale prospettiva il Gruppo ha fissato come segue le proprie linee guida strategiche:

  • allocare capitale a supporto di una fornitura di elettricità decarbonizzata;
  • abilitare l'elettrificazione della domanda di energia dei clienti;
  • fare leva sulla creazione di valore lungo tutta la value chain;
  • anticipare gli obiettivi di "Net Zero" sostenibile al 2040.

Considerati i rischi relativi al cambiamento climatico e quanto stabilito dagli accordi di Parigi, il Gruppo ha deciso di raggiungere in anticipo gli obiettivi di carbon neutrality e rifletterne gli effetti nelle attività, passività, Conto economico evidenziando gli impatti significativi e prevedibili come richiesto dal Conceptual Framework dei princípi contabili internazionali.

Informazioni relative al COVID-19

Data la complessità dell'attuale contesto, il Gruppo ha monitorato attentamente l'evoluzione della pandemia da CO-VID-19 riguardo alle principali aree di interesse e nei principali Paesi in cui opera, in linea con le raccomandazioni dell'ESMA, contenute nei public statements(8) pubblicati nei mesi di marzo, maggio, luglio e ottobre 2020, e della CONSOB, di cui ai "Richiami di attenzione" n. 6/2020 del 9 aprile 2020, n. 8/2020 del 16 luglio 2020 e n. 1/2021 del 16 febbraio 2021.

Per quanto riguarda gli impatti della pandemia da CO-VID-19, le previsioni in merito alla futura evoluzione del contesto macroeconomico, finanziario e di business in cui opera il Gruppo, sebbene caratterizzate da un clima di incertezza, sono interiorizzate nei modelli e negli scenari presi a riferimento nelle diverse valutazioni e stime effettuate dal management riguardo ai valori contabili delle voci di Conto economico, delle attività e delle passività interessate da maggiore volatilità (tra cui i ricavi e costi, immobili, impianti e macchinari, attività immateriali, avviamento, benefíci ai dipendenti e strumenti finanziari).

2.2 Uso di stime e giudizi del management

La redazione del presente Bilancio, in applicazione degli IFRS-EU, richiede che il management prenda decisioni ed effettui stime e assunzioni che possono aver effetto sui valori dei ricavi, dei costi, delle attività e delle passività di bilancio e sulla relativa informativa, nonché sulle attività e passività potenziali alla data di riferimento. Le stime e i giudizi del management si basano sulle esperienze pregresse e su altri fattori considerati ragionevoli nella fattispecie; essi vengono adottati quando il valore contabile delle attività e passività non è facilmente desumibile da altre fonti. I risultati che si consuntiveranno, pertanto, potrebbero differire da tali stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi a Conto economico, qualora la revisione interessi solo quell'esercizio. Nel caso in cui, invece, la stessa interessi esercizi sia correnti sia futuri, la variazione è rilevata nell'esercizio in cui la revisione viene effettuata e nei relativi periodi futuri.

Al fine di una migliore comprensione del Bilancio, di seguito, sono indicate le principali voci di bilancio interessate dall'uso di stime contabili e le fattispecie che risentono di una significativa componente del giudizio del management, evidenziando le principali assunzioni utilizzate nel loro processo di valutazione, nel rispetto dei sopra richiamati princípi contabili internazionali. La criticità insita in tali valutazioni è determinata, infatti, dal ricorso ad assunzioni e/o a giudizi professionali relativi a tematiche per loro natura incerte.

Le modifiche delle condizioni alla base delle assunzioni e dei giudizi adottati potrebbero determinare un impatto significativo sui risultati successivi.

Inoltre, per quanto riguarda gli impatti della pandemia da COVID-19, le previsioni in merito alla futura evoluzione del contesto macroeconomico, finanziario e di business in cui opera la Società si caratterizzano per un elevato grado di

(8) ESMA 71-99-1290 dell'11 marzo 2020; ESMA 32-63-951 del 25 marzo 2020; ESMA 31-67-742 del 27 marzo 2020; ESMA 32-63-972 del 20 maggio 2020; ESMA 32-61-417 del 21 luglio 2020 ed ESMA 32-63-1041 del 28 ottobre 2020.

incertezza, che si riflette sulle valutazioni e sulle stime effettuate dal management riguardo ai valori contabili delle attività e delle passività interessate da maggiore volatilità. A tale riguardo, nei paragrafi seguenti sono fornite informazioni specifiche sulle stime e i giudizi delle aree di bilancio maggiormente interessate dalla pandemia da CO-VID-19, anche sulla base delle informazioni disponibili al 31 dicembre 2020 e considerando lo scenario in continua evoluzione.

Per quanto riguarda gli effetti delle tematiche legate al cambiamento climatico, la Società ha ritenuto che il cambiamento climatico rappresenti un elemento implicito nell'applicazione delle metodologie e dei modelli utilizzati per effettuare stime nella valutazione e/o misurazione di alcune voci contabili. Inoltre, la Società ha anche tenuto conto degli impatti del cambiamento climatico nei giudizi significativi fatti dal management.

Uso di stime

Recuperabilità delle partecipazioni

La Società valuta almeno annualmente la presenza di indicatori di impairment di ciascuna partecipazione, coerentemente con la propria strategia di gestione delle entità legali all'interno del Gruppo e, qualora si manifestino, assoggetta a impairment test tali attività. I processi e le modalità di valutazione e determinazione del valore recuperabile di ciascuna partecipazione sono basate su assunzioni a volte complesse che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli Amministratori, in particolare con riferimento all'identificazione di indicatori di impairment, alla previsione della loro redditività futura per il periodo del business plan di Gruppo, alla determinazione dei flussi di cassa normalizzati alla base della stima del valore terminale e alla determinazione dei tassi di crescita di lungo periodo e di attualizzazione applicati alle previsioni dei flussi di cassa futuri.

Impairment delle attività non finanziarie

Attività quali immobili, impianti e macchinari e attività immateriali subiscono una riduzione di valore quando il loro valore contabile supera il valore recuperabile, rappresentato dal maggiore fra il fair value, al netto dei costi di dismissione, e il valore d'uso.

Le verifiche del valore recuperabile vengono svolte secondo i criteri previsti dallo IAS 36 e più dettagliatamente descritti nelle specifiche note di riferimento.

Nel determinare il valore recuperabile, la Società applica generalmente il criterio del valore d'uso. Per valore d'uso si intende il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede abbiano origine dall'attività oggetto di valutazione, attualizzati utilizzando un tasso di sconto, al lordo delle imposte, che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività. I flussi finanziari futuri attesi utilizzati per determinare il valore d'uso si basano sul più recente piano industriale, approvato dal management, contenente le previsioni di volumi, ricavi, costi operativi e investimenti. Queste previsioni coprono il periodo dei prossimi tre anni; per gli esercizi successivi, si tiene conto:

  • delle ipotesi sull'evoluzione di lungo termine delle principali variabili considerate nel calcolo dei flussi di cassa, nonché della vita media utile residua degli asset o della durata delle concessioni, in base alle specificità dei business;
  • di un tasso di crescita a lungo termine pari alla crescita di lungo periodo della domanda elettrica e/o dell'inflazione (in funzione del Paese e del business) e comunque non eccedente il tasso medio di crescita nel lungo termine del mercato di riferimento.

Il valore recuperabile è sensibile alle stime e alle assunzioni utilizzate per la determinazione dell'ammontare dei flussi di cassa e ai tassi di attualizzazione applicati. Tuttavia, possibili variazioni negli assunti di base su cui si basano tali calcoli potrebbero produrre differenti valori recuperabili. L'analisi di ciascuno dei gruppi di attività non finanziarie è unica e richiede alla direzione aziendale l'uso di stime e ipotesi considerate prudenti e ragionevoli in relazione alle specifiche circostanze.

Nello scenario attuale, l'analisi degli indicatori di riduzione di valore è diventata ancora più importante in quanto si è cercato anche di valutare se l'impatto della pandemia da COVID-19 abbia potuto ridurre il valore contabile di alcune attività non finanziarie al 31 dicembre 2021. Per questo motivo, la Società ha attentamente considerato gli effetti della pandemia da COVID-19 nel determinare l'esistenza di eventuali indicazioni di impairment per le attività non finanziarie.

Inoltre, in linea con il suo modello di business e nel contesto dell'accelerazione della decarbonizzazione del mix di generazione e di guida del processo di transizione energetica, la Società ha anche attentamente valutato se le tematiche legate al cambiamento climatico abbiano inciso sulle ipotesi ragionevoli e sostenibili utilizzate per stimare le proiezioni dei flussi finanziari. A tal riguardo, ove necessario, la Società ha tenuto conto anche degli impatti derivanti dal cambiamento climatico nel lungo periodo, in particolare considerando nella stima del valore terminale un tasso di crescita di lungo termine allineato alla variazione della domanda elettrica risultante dai modelli energetici per Paese.

Le informazioni sulle principali assunzioni, utilizzate per stimare il valore recuperabile delle attività con riferimento agli impatti relativi alla pandemia da COVID-19 e al cambiamento climatico nonché quelle relative alle variazioni di tali assunzioni, sono fornite nelle specifiche note di riferimento.

Perdite attese su attività finanziarie

A ciascuna data di riferimento del bilancio, la Società rileva un fondo per le perdite attese sui crediti commerciali e altre attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, gli strumenti di debito valutati al fair value rilevato a Conto economico complessivo, le attività derivanti da contratto con i clienti e tutte le altre attività rientranti nell'ambito di applicazione dell'impairment.

I fondi per perdite attese sulle attività finanziarie si basano su assunzioni riguardanti il rischio di default e le perdite attese. Nel formulare tali assunzioni e selezionare gli input per il calcolo della perdita attesa, il management utilizza il proprio giudizio professionale, basato sulla propria esperienza storica, sulle condizioni di mercato attuali, oltre che su stime prospettiche alla fine di ciascun periodo di riferimento del bilancio.

La perdita attesa (Expected Credit Loss, ECL) – calcolata utilizzando la probabilità di default (PD), la perdita in caso di default (LGD) e l'esposizione al rischio in caso di default (EAD) – è la differenza fra i flussi finanziari dovuti in base al contratto e i flussi finanziari attesi (comprensivi dei mancati incassi) attualizzati usando il tasso di interesse effettivo originario (EIR).

In particolare, per i crediti commerciali, le attività derivanti da contratti con i clienti (c.d. "contract assets") e i crediti per leasing, compresi quelli con una componente finanziaria significativa, la Società applica l'approccio semplificato, calcolando le perdite attese su un periodo corrispondente all'intera vita dell'attività, generalmente pari a 12 mesi.

Sulla base dello specifico mercato di riferimento e del quadro normativo applicabile, nonché delle aspettative di recupero oltre i 90 giorni, per tali crediti, ai fini del calcolo delle perdite attese è applicata principalmente una definizione di default pari a 180 giorni di scaduto, in quanto, in base alle valutazioni del management, è considerato quale indicatore maggiormente rappresentativo dell'incremento significativo del rischio di credito. Di conseguenza, le attività finanziarie scadute da oltre 90 giorni non sono generalmente considerate in default, fatta eccezione per alcuni specifici settori commerciali regolamentati.

Per i crediti commerciali e le attività derivanti da contratti con i clienti, la Società applica prevalentemente un approccio collettivo basato sul raggruppamento dei crediti in cluster. La Società adotta un approccio analitico solo per i crediti commerciali che il management considera singolarmente significativi e in presenza di specifiche informazioni sull'incremento significativo del rischio di credito.

In caso di valutazioni individuali, la PD è ottenuta prevalentemente da provider esterni.

Diversamente, in caso di valutazioni su base collettiva, i crediti commerciali sono raggruppati in base alle caratteristiche di rischio di credito condivise e informazioni sullo scaduto, considerando una specifica definizione di default. Si presuppone che le attività derivanti da contratti con i clienti presentino sostanzialmente le stesse caratteristiche di rischio dei crediti commerciali, a parità di tipologie contrattuali.

Al fine di misurare la ECL per i crediti commerciali su base collettiva, nonché per le attività derivanti da contratti con i clienti, la Socetà considera le seguenti assunzioni riguardo ai parametri sottostanti:

  • la PD, ipotizzata pari al tasso medio di default, è calcolata per cluster e considerando dati storici di almeno 24 mesi;
  • la LGD è funzione dei tassi di recupero di ciascun cluster, attualizzata in base al tasso di interesse effettivo;
  • l'EAD è stimata pari al valore contabile alla data di riferimento del bilancio al netto dei depositi di cassa, comprese le fatture emesse ma non scadute e le fatture da emettere.

Sulla base delle specifiche valutazioni del management, la rettifica forward-looking potrà essere applicata considerando informazioni qualitative e quantitative al fine di riflettere possibili eventi e scenari macroeconomici futuri, che potrebbero influenzare il rischio del portafoglio o dello strumento finanziario.

I dettagli degli assunti chiave e degli input utilizzati sono commentati nella nota 32 "Strumenti finanziari".

Determinazione del fair value di strumenti

Il fair value degli strumenti finanziari è determinato sulla base di prezzi direttamente osservabili sul mercato, ove disponibili, o, per gli strumenti finanziari non quotati, utilizzando specifiche tecniche di valutazione (principalmente basate sul present value) che massimizzano input osservabili sul mercato. Nelle rare circostanze ove ciò non fosse possibile, gli input sono stimati dal management tenendo conto delle caratteristiche degli strumenti oggetto di valutazione.

In conformità con il principio contabile internazionale IFRS 13, la Società include la misura del rischio di credito, sia della controparte (Credit Valuation Adjustment o CVA) sia proprio (Debit Valuation Adjustment o DVA), al fine di poter effettuare l'aggiustamento del fair value degli strumenti finanziari derivati per la corrispondente misura del rischio controparte, applicando la metodologia riportata alla nota 35 "Fair value measurement". Variazioni nelle assunzioni effettuate nella stima dei dati di input potrebbero avere effetti sul fair value rilevato in bilancio per tali strumenti, soprattutto nel contesto attuale nel quale i mercati sono volatili e le prospettive economiche altamente incerte e soggette a rapidi cambiamenti.

Piani pensionistici e altri piani per benefíci e altre prestazioni post-pensionamento

Una parte dei dipendenti della Società beneficia di piani pensionistici che offrono prestazioni previdenziali basate sulla storia retributiva e sui rispettivi anni di servizio. Alcuni

dipendenti beneficiano, inoltre, della copertura di altri piani di benefíci post-pensionamento.

I calcoli dei costi e delle passività associate a tali piani sono basati su stime effettuate da consulenti attuariali, che utilizzano una combinazione di fattori statistico-attuariali, tra cui dati statistici relativi agli anni passati e previsioni dei costi futuri. Sono inoltre considerati come componenti di stima gli indici di mortalità e di recesso, le ipotesi relative all'evoluzione futura dei tassi di sconto, dei tassi di crescita delle retribuzioni, dei tassi inflazionistici, nonché l'analisi dell'andamento tendenziale dei costi dell'assistenza sanitaria.

Tali stime potranno differire sostanzialmente dai risultati effettivi, per effetto dell'evoluzione delle condizioni economiche e di mercato, di incrementi/riduzione dei tassi di recesso e della durata di vita dei partecipanti, oltre che di variazioni dei costi effettivi dell'assistenza sanitaria.

Tali differenze potranno avere un impatto significativo sulla quantificazione della spesa previdenziale e degli altri oneri a questa collegati.

Per quanto riguarda la pandemia da COVID-19, la Società ha attentamente analizzato i possibili impatti della crisi economica generata dalla pandemia sulle ipotesi attuariali utilizzate nella valutazione delle passività attuariali e delle attività a servizio dei piani.

Fondi rischi e oneri

I fondi per rischi e oneri sono rilevati quando, alla data di riferimento, in presenza di un'obbligazione legale o implicita, derivante da un evento passato, è probabile che per soddisfare l'obbligazione si renderà necessario un esborso di risorse il cui ammontare è stimabile in modo attendibile. Se l'effetto è significativo, gli accantonamenti sono determinati attualizzando i flussi finanziari futuri attesi a un tasso di sconto al lordo delle imposte che riflette la valutazione corrente del mercato del costo del denaro in relazione al tempo e, se applicabile, il rischio specifico attribuibile all'obbligazione. Quando l'accantonamento è attualizzato, l'adeguamento periodico del valore attuale dovuto al fattore temporale è riflesso nel Conto economico come onere finanziario.

Laddove si supponga che tutte le spese, o una parte di esse, richieste per estinguere un'obbligazione vengano rimborsate da terzi, l'indennizzo, se virtualmente certo, è rilevato come un'attività distinta.

I fondi non comprendono passività per riflettere le incertezze sui trattamenti ai fini dell'imposta sul reddito che vengono rilevati come passività fiscale.

Per i contratti i cui costi non discrezionali necessari per adempiere alle obbligazioni assunte sono superiori ai benefíci economici che si suppone siano ottenibili dal contratto (contratti onerosi), la Società rileva un accantonamento pari al minore tra il costo necessario all'adempimento e qualsiasi risarcimento o sanzione derivante dall'inadempienza del contratto.

Le variazioni di stima degli accantonamenti al fondo sono riflesse nel Conto economico dell'esercizio in cui avviene la variazione.

Per maggiori dettagli riguardo i fondi rischi e oneri, si rinvia alla nota 26 "Fondi rischi e oneri".

La nota 40 "Attività e passività potenziali" fornisce anche informazioni riguardo alle passività potenziali maggiormente significative per la Società.

Contenziosi

La Società è parte in diversi procedimenti civili, amministrativi e fiscali, collegati al normale svolgimento delle proprie attività, che potrebbero generare passività di importo significativo, per i quali non è sempre oggettivamente possibile prevedere l'esito finale. La valutazione dei rischi legati ai suddetti procedimenti è basata su elementi complessi che per loro natura implicano il ricorso a giudizio degli Amministratori, anche tenendo conto degli elementi acquisiti da parte di consulenti esterni che assistono la Società, con riferimento alla loro classificazione tra le passività potenziali ovvero tra le passività.

Sono stati costituiti fondi destinati a coprire tutte le passività significative per i casi in cui i legali abbiano constatato la probabilità di un esito sfavorevole e una stima ragionevole dell'importo della perdita, la nota 40 fornisce l'informativa delle passività potenziali maggiormente significative per la Società.

Leasing

Quando il tasso di interesse implicito nel leasing non può essere determinato facilmente, la Società utilizza il tasso di finanziamento marginale alla data di decorrenza del leasing per calcolare il valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing. Tale tasso corrisponde a quello che il locatario dovrebbe pagare per un prestito, con una durata e con garanzie simili, necessario per ottenere un'attività di valore simile all'attività consistente nel diritto di utilizzo in un contesto economico simile. In assenza di input osservabili, la Società stima il tasso di finanziamento marginale sulla base di assunzioni che riflettono la durata e le condizioni contrattuali del leasing e su altre stime specifiche.

L'aspetto dell'IFRS 16 che ha richiesto il maggior ricorso al giudizio professionale da parte della Società riguarda la determinazione del tasso di finanziamento marginale, per la stima del valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing da corrispondere al locatore. In tale contesto, l'approccio della Società per la determinazione del tasso di finanziamento marginale è basato sulla valutazione delle tre seguenti componenti chiave: il tasso privo di rischio, che considera i flussi contrattuali dei pagamenti per il leasing in valuta, il contesto economico al momento della negoziazione del contratto di leasing e la sua durata; l'aggiustamento per il credit spread, al fine di calcolare un tasso di

finanziamento marginale specifico per il locatario tenendo conto dell'eventuale garanzia della Società capogruppo o di altre garanzie sottostanti; le rettifiche inerenti al contratto di leasing specifico, per riflettere nel calcolo del tasso di finanziamento marginale il fatto che il tasso di attualizzazione è direttamente collegato al tipo di attività sottostante, anziché a un tasso di finanziamento marginale generico. In particolare, il rischio di insolvenza per il locatore è mitigato dal suo diritto a reclamare l'attività sottostante.

Recupero di imposte anticipate

Al 31 dicembre 2021 il Bilancio di esercizio comprende attività per imposte anticipate, connesse alla rilevazione di perdite fiscali o di crediti d'imposta utilizzabili in esercizi successivi e a componenti di reddito a deducibilità tributaria differita, per un importo il cui recupero negli esercizi futuri è ritenuto dagli Amministratori altamente probabile. La recuperabilità delle suddette imposte anticipate è subordinata al conseguimento di redditi imponibili futuri sufficientemente capienti per l'assorbimento delle predette perdite fiscali e per l'utilizzo dei benefíci delle altre attività per imposte anticipate.

Significativi giudizi del management sono richiesti per determinare l'ammontare dell'imposte anticipate che possono essere rilevate in bilancio, in base alla tempistica e all'ammontare dei redditi imponibili futuri nonché alle future strategie di pianificazione fiscale e alle aliquote fiscali vigenti al momento del loro riversamento. Tuttavia, nel momento in cui si dovesse constatare che la Società non sia in grado di recuperare negli esercizi futuri la totalità o una parte delle imposte anticipate rilevate, la conseguente rettifica verrà imputata al Conto economico dell'esercizio in cui si verifica tale circostanza.

La recuperabilità delle attività per imposte anticipate è riesaminata a ogni chiusura di periodo; le attività per imposte anticipate non rilevate in bilancio sono nuovamente valutate a ogni data di riferimento del bilancio al fine di verificare le condizioni per la loro rilevazione.

Laddove previsto, la Società ha monitorato le tempistiche di recuperabilità delle imposte anticipate nonché quelle relative all'annullamento delle differenze temporanee deducibili, se presenti, come conseguenza della maggiore incertezza causata dalla pandemia da COVID-19.

Giudizi del management

Determinazione della vita utile di attività non finanziarie

Nel determinare la vita utile di immobili, impianti e macchinari e attività immateriali aventi vita utile definita, la Società considera non solo i benefíci economici futuri – contenuti nelle attività – fruiti tramite il loro utilizzo, ma anche molti altri fattori, quali il deterioramento fisico, l'obsolescenza del prodotto o servizio forniti dal bene (per es., tecnica, tecnologica o commerciale), restrizioni legali o altri vincoli similari (per es., sicurezza, ambientali ecc.) nell'utilizzo del bene, se la vita utile del bene dipende dalla vita utile di altri beni.

Inoltre, nella stima delle vite utili delle attività interessate, la Società ha tenuto conto del proprio impegno nell'ambito dell'Accordo di Parigi.

Valutazione dell'esistenza dei requisiti del controllo

Secondo le previsioni del principio contabile IFRS 10, il controllo è ottenuto quando la Società è esposta, a rendimenti variabili, o detiene diritti su tali rendimenti, derivanti dal rapporto con la società partecipata e ha la capacità di incidere su tali rendimenti, attraverso l'esercizio del proprio potere sulla società partecipata. Il potere è definito come la capacità attuale di dirigere le attività rilevanti della società partecipata in virtù di diritti sostanziali esistenti.

L'esistenza del controllo non dipende esclusivamente dal possesso della maggioranza dei diritti di voto, ma piuttosto, dai diritti sostanziali di ciascun investitore sulla società partecipata. Conseguentemente, è richiesto il giudizio del management per valutare specifiche situazioni che determinino diritti sostanziali che attribuiscono alla Società il potere di dirigere le attività rilevanti della società partecipata in modo da influenzarne i rendimenti.

Ai fini dell'assessment sul requisito del controllo, il management analizza tutti i fatti e le circostanze, inclusi gli accordi con gli altri investitori, i diritti derivanti da altri accordi contrattuali e dai diritti di voto potenziali (call option, warrant, put option assegnate ad azionisti minoritari ecc.). Tali altri fatti e circostanze possono risultare particolarmente rilevanti nell'ambito di tale valutazione soprattutto nei casi in cui la Società detiene meno della maggioranza dei diritti di voto, o diritti similari, della società partecipata.

Inoltre, anche se detiene più della metà dei diritti di voto di un'altra società, la Società considera tutti i fatti e le circostanze rilevanti nel valutare se controlla la società partecipata.

La Società riesamina l'esistenza delle condizioni di controllo su una partecipata quando i fatti e le circostanze indichino che ci sia stata una variazione di uno o più elementi considerati per la verifica della sua esistenza.

Si segnala, infine, come, nella valutazione dell'esistenza dei requisiti del controllo non siano state riscontrate situazioni di controllo de facto.

Valutazione dell'esistenza del controllo congiunto e del tipo di accordo a controllo congiunto

Secondo le previsioni del principio contabile IFRS 11, un accordo a controllo congiunto è un accordo nel quale due o

più parti detengono il controllo congiunto.

Si ha il controllo congiunto unicamente quando per le decisioni relative alle attività rilevanti è richiesto il consenso unanime delle parti che condividono il controllo.

Un accordo a controllo congiunto si può configurare come una joint venture o una joint operation. Una joint venture è un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto vantano diritti sulle attività nette dell'accordo. Per contro, una joint operation è un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto hanno diritti sulle attività e obbligazioni per le passività relative all'accordo.

Ai fini di determinare l'esistenza del controllo congiunto e il tipo di accordo a controllo congiunto, è richiesto il giudizio del management, che deve valutare i diritti e gli obblighi derivanti dall'accordo. A tal fine il management considera la struttura e la forma legale dell'accordo, i termini concordati tra le parti nell'accordo contrattuale e, quando rilevanti, altri fatti e circostanze.

La Società riesamina l'esistenza del controllo congiunto quando i fatti e le circostanze indicano che c'è stata una variazione di uno o più elementi precedentemente considerati per la verifica dell'esistenza del controllo congiunto e del tipo di controllo congiunto.

Valutazione dell'esistenza dell'influenza notevole su una società collegata

Le partecipazioni in imprese collegate sono quelle in cui la Società esercita un'influenza notevole, ossia quelle in cui si ha il potere di partecipare alla determinazione delle decisioni circa le politiche finanziarie e gestionali senza esercitare il controllo o il controllo congiunto su queste politiche. In linea generale, si presume che la Società abbia un'influenza notevole quando la stessa detiene una partecipazione di almeno il 20% sul capitale della partecipata. Al fine di determinare l'esistenza dell'influenza notevole è richiesto il giudizio del management che deve valutare tutti i fatti e le circostanze.

Classificazione e valutazione delle attività finanziarie

Alla data di rilevazione iniziale, al fine di classificare le attività finanziarie, come attività finanziarie al costo ammortizzato, al fair value rilevato tra le altre componenti di Conto economico complessivo e al fair value rilevato a Conto economico, il management valuta le caratteristiche contrattuali dei flussi di cassa dello strumento unitamente al modello di business adottato per gestire le attività finanziarie al fine di generare flussi di cassa.

Per valutare le caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali dello strumento, il management effettua "SPPI test" a livello di singolo strumento per determinare se lo stesso generi flussi di cassa che rappresentano solamente pagamento di capitale e interessi, effettuando specifiche valutazioni sulle clausole contrattuali degli strumenti finanziari così come analisi quantitative, qualora necessarie.

Il modello di business determina se i flussi di cassa deriveranno dall'incasso degli stessi in base al contratto, dalla vendita delle attività finanziarie o da entrambi.

Per maggiori dettagli, si rinvia alla nota 32 "Strumenti finanziari".

Hedge accounting

L'hedge accounting è applicato ai derivati al fine di riflettere in bilancio gli effetti delle strategie di risk management.

A tale scopo, la Società documenta all'inception della transazione, la relazione tra lo strumento di copertura e l'elemento coperto, così come l'obiettivo e la strategia di risk management. Inoltre, la Società valuta, sia all'inception della relazione sia su base sistematica, se gli strumenti di copertura sono altamente efficaci nel compensare le variazioni nel fair value o nei flussi di cassa degli elementi coperti.

Sulla base del giudizio degli Amministratori, la valutazione dell'efficacia basata sull'esistenza di una relazione economica tra gli strumenti di copertura e gli elementi coperti, sulla dominanza del rischio di credito sulle variazioni di valore e sull'hedge ratio, così come la misurazione dell'inefficacia, è valutata mediante un'assessment qualitativo o un calcolo quantitativo, a seconda degli specifici fatti e circostanze e delle caratteristiche degli strumenti di copertura e degli elementi coperti.

In relazione alle coperture dei flussi di cassa di transazioni future, il management valuta e documenta che le stesse sono altamente probabili e presentano una esposizione alle variazioni dei flussi di cassa che impatta il Conto economico.

Inoltre, nel corso dell'esercizio, la Società ha attentamente monitorato gli eventuali effetti delle incertezze legate alla pandemia da COVID-19 sulle proprie relazioni di copertura.

Per maggiori dettagli sulle assunzioni chiave sulla valutazione dell'efficacia e la misurazione dell'inefficacia, si rinvia alla nota 34.1 "Hedge accounting".

Leasing

Considerata la complessità richiesta per la valutazione dei contratti di leasing, unita alla loro durata a lungo termine, l'applicazione dell'IFRS 16 impone un significativo ricorso al giudizio professionale. In particolare, ciò è stato necessario per:

  • applicare la definizione di leasing a fattispecie tipiche dei settori in cui opera la Società;
  • identificare la componente di servizio nell'ambito dei contratti di leasing;
  • valutare eventuali opzioni di rinnovo e di risoluzione previste nei contratti al fine di determinare la durata del leasing, esaminando congiuntamente la probabilità di esercizio di tali opzioni e qualsiasi significativa miglioria sulle attività sottostanti;
  • identificare eventuali pagamenti variabili che dipendono da indici o tassi per determinare se le variazioni di questi ultimi possano avere un impatto sui futuri pagamenti per il leasing nonché sull'ammontare dell'attività consistente nel diritto di utilizzo;
  • stimare il tasso di attualizzazione per calcolare il valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing; per ulteriori dettagli sulle ipotesi usate per la stima di questo tasso si rinvia al paragrafo "Uso di stime".

Incertezza sui trattamenti ai fini dell'imposta sul reddito

La Società determina se prendere in considerazione ciascun trattamento fiscale incerto separatamente o congiuntamente a uno o più trattamenti fiscali incerti nonché se riportare l'effetto dell'incertezza usando il metodo dell'importo più probabile o il metodo del valore atteso, scegliendo quello che, secondo le sue proiezioni, meglio prevede la soluzione dell'incertezza.

La Società effettua un significativo ricorso al giudizio professionale nell'identificare le incertezze sui trattamenti ai fini delle imposte sul reddito e riesamina i giudizi e le stime effettuate in presenza di un cambiamento dei fatti e delle circostanze che potrebbe modificare la conclusione sull'accettabilità di un determinato trattamento fiscale oppure sulla stima degli effetti dell'incertezza, o entrambi.

2.3 Princípi contabili significativi

Parti correlate

Per parti correlate si intendono principalmente quelle che condividono con Enel SpA il medesimo soggetto controllante, le società che direttamente o indirettamente sono controllate da Enel SpA, le società collegate o joint venture (comprese le loro controllate) di Enel SpA, o le società collegate o joint venture (comprese le loro controllate) di qualsiasi società del Gruppo.

Nella definizione di parti correlate rientrano, inoltre, quelle entità che gestiscono piani di benefíci post-pensionistici per i dipendenti di Enel SpA o di sue società correlate (nello specifico, i fondi pensione FOPEN e FONDENEL), nonché i Sindaci e i loro stretti familiari, i dirigenti con responsabilità strategiche e i loro stretti familiari, di Enel SpA e di società da questa controllate. I dirigenti con responsabilità strategiche sono coloro che hanno il potere e la responsabilità, diretta o indiretta, della pianificazione, della direzione, del controllo delle attività della Società e comprendono i relativi Amministratori (esecutivi o meno).

Società controllate, collegate e joint venture

Il controllo è ottenuto quando la Società è esposta o ha diritto ai rendimenti variabili derivanti dal rapporto con la partecipata, indipendentemente dalla natura della loro relazione formale, e ha la capacità, attraverso l'esercizio del proprio potere sulla partecipata, di influenzarne i rendimenti.

Le società collegate sono quelle in cui la Società esercita un'influenza notevole, ossia il potere di partecipare alla determinazione delle decisioni circa le politiche finanziarie e gestionali della società partecipata senza esercitare il controllo o il controllo congiunto su queste politiche. Una joint venture è un accordo a controllo congiunto nel quale la Società detiene il controllo congiunto e vanta diritti sulle attività nette dell'accordo. Per controllo congiunto si intende la condivisione del controllo di un accordo, che esiste unicamente quando per le decisioni riguardanti le attività rilevanti è richiesto il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo.

Le partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture sono valutate al costo di acquisto. Il costo è rettificato per eventuali perdite di valore; queste ultime sono successivamente ripristinate qualora vengano meno i presupposti che le hanno determinate; il ripristino di valore non può eccedere il costo originario.

Nel caso in cui la perdita di pertinenza di Enel SpA ecceda il valore contabile della partecipazione e la partecipante sia obbligata ad adempiere a obbligazioni legali o implicite dell'impresa partecipata o comunque a coprirne le perdite, l'eventuale eccedenza rispetto al valore contabile è rilevata in un apposito fondo del passivo nell'ambito dei fondi rischi e oneri.

In caso di cessione, senza sostanza economica, di una partecipazione a una società sotto controllo comune, l'eventuale differenza tra il corrispettivo ricevuto e il valore di carico della partecipazione è rilevata nell'ambito del patrimonio netto.

Conversione delle poste in valuta

Le transazioni in valute diverse dalla valuta funzionale sono contabilizzate, al momento della rilevazione iniziale, al tasso di cambio a pronti in essere alla data dell'operazione. Successivamente, le attività e le passività monetarie denominate in valuta diversa dalla valuta funzionale sono convertite usando il tasso di cambio di chiusura (ossia, il tasso di cambio a pronti alla data di riferimento del bilancio).

Le attività e le passività non monetarie denominate in valuta estera, iscritte al costo storico, sono convertite usando il tasso di cambio in essere alla data di iniziale rilevazione dell'operazione. Le attività e le passività non monetarie denominate in valuta, iscritte al fair value, sono convertite utilizzando il tasso di cambio alla data di determinazione del fair value.

Le differenze di cambio eventualmente emergenti sono rilevate a Conto economico.

Nel determinare il tasso di cambio a pronti da utilizzare per la rilevazione iniziale dell'attività, del costo o del ricavo (o parte di essi) connessi all'eliminazione contabile di un'attività o passività non monetaria derivante dal pagamento o dal ricevimento di un anticipo in valuta estera, la data dell'operazione è quella in cui la Società rileva inizialmente l'attività o la passività non monetaria relativa all'anticipo.

Qualora vi siano più anticipi versati o ricevuti, la Società determina la data dell'operazione per ciascun anticipo versato o ricevuto.

Misurazione del fair value

Per tutte le valutazioni al fair value e per la relativa informativa integrativa, così come richiesto o consentito dai princípi contabili internazionali, la Società applica l'IFRS 13.

Il fair value rappresenta il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività nell'ambito di una transazione ordinaria posta in essere tra operatori di mercato, alla data di valutazione (c.d. "exit price").

La valutazione al fair value suppone che l'operazione di vendita dell'attività o di trasferimento della passività abbia luogo nel mercato principale, ossia nel mercato in cui ha luogo il maggior volume e livello di transazioni per l'attività o la passività. In assenza di un mercato principale, si suppone che la transazione abbia luogo nel mercato più vantaggioso al quale la Società ha accesso, vale a dire il mercato suscettibile di massimizzare i risultati della transazione di vendita dell'attività o di minimizzare l'ammontare da pagare per trasferire la passività.

Il fair value di un'attività o di una passività è determinato utilizzando le assunzioni che gli operatori di mercato prenderebbero in considerazione per definire il prezzo dell'attività o della passività, assumendo che gli stessi agiscano secondo il loro migliore interesse economico. Gli operatori di mercato sono acquirenti e venditori indipendenti, informati, in grado di concludere una transazione per l'attività o la passività e motivati, ma non obbligati o diversamente indotti a perfezionare la transazione.

Nella misurazione del fair value, la Società considera le caratteristiche delle specifiche attività o passività, in particolare:

  • per le attività non finanziarie considera la capacità di un operatore di mercato di generare benefíci economici impiegando l'attività nel suo massimo e migliore utilizzo o vendendola a un altro operatore di mercato capace di impiegarla nel suo massimo e migliore utilizzo;
  • per le passività e gli strumenti rappresentativi di capitale proprio, il fair value include l'effetto del cosiddetto "non-performance risk", ossia il rischio che la Società non sia in grado di adempiere alle proprie obbligazioni, compreso tra l'altro anche il rischio di credito proprio della Società;
  • nel caso di gruppi di attività e passività finanziarie gestiti sulla base della propria esposizione netta ai rischi di mercato o al rischio di credito, è ammessa la misurazione del fair value su base netta.

Nella misurazione del fair value delle attività e delle passività, la Società utilizza tecniche di valutazione adeguate alle circostanze e per le quali sono disponibili dati sufficienti per valutare il fair value stesso, massimizzando l'utilizzo di input osservabili e riducendo al minimo l'utilizzo di input non osservabili.

Immobili, impianti e macchinari

Gli immobili, impianti e macchinari sono iscritti al costo, al netto del fondo ammortamento e di qualsiasi perdita per riduzione di valore accumulata. Tale costo è comprensivo dei costi accessori direttamente attribuibili per portare il bene nel luogo e nelle condizioni necessarie alla sua messa in funzione per l'uso per cui è stato acquistato.

I costi sostenuti successivamente all'acquisto sono rilevati a incremento del valore contabile dell'elemento cui si riferiscono, qualora sia probabile che i futuri benefíci associati al costo sostenuto per sostituire una parte del bene affluiscano alla Società e il costo dell'elemento possa essere determinato attendibilmente. Tutti gli altri costi sono rilevati nel Conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti.

Gli immobili, impianti e macchinari, al netto del valore residuo, sono ammortizzati a quote costanti in base alla vita utile stimata del bene, che è riesaminata con periodicità annuale; eventuali cambiamenti sono riflessi prospetticamente. L'ammortamento ha inizio quando il bene è disponibile all'uso.

La vita utile stimata dei principali immobili, impianti e macchinari è la seguente:

Periodo di ammortamento
Migliorie su beni di terzi Minore tra il termine del
contratto e la vita utile residua
Fabbricati civili 40 anni
Altri beni 7 anni

I terreni non sono ammortizzati in quanto elementi a vita utile illimitata.

I beni rilevati nell'ambito degli immobili, impianti e macchinari sono eliminati contabilmente o al momento della loro dismissione (ossia, alla data in cui il destinatario ottiene il controllo) o quando nessun beneficio economico futuro è atteso dal loro utilizzo o dismissione.

Leasing

La Società detiene beni materiali utilizzati nello svolgimento della propria attività aziendale, attraverso contratti di leasing. Alla data di inizio del leasing, la Società determina se il contratto è, o contiene, un leasing.

La Società applica la definizione di leasing prevista dall'I-FRS 16 ai contratti stipulati o modificati il 1° gennaio 2019 o in data successiva; tale definizione è soddisfatta quando il contratto trasferisce il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività sottostante per un periodo di tempo in cambio di un corrispettivo.

Di converso, in caso di contratti stipulati prima del 1° gennaio 2019, la Società ha determinato se l'accordo fosse o contenesse un leasing conformemente all'IFRIC 4.

Alla data di decorrenza o alla modifica di un contratto che contiene una componente leasing e una o più ulteriori componenti leasing o non leasing, la Società ripartisce il corrispettivo del contratto tra ciascuna componente leasing in base ai rispettivi prezzi a sé stanti.

La Società rileva un'attività consistente nel diritto di utilizzo dell'attività sottostante e una passività del leasing alla data di decorrenza del contratto (ossia, la data in cui l'attività sottostante è disponibile per l'uso).

L'attività consistente nel diritto di utilizzo rappresenta il diritto del locatario a utilizzare l'attività sottostante per la durata del leasing; la sua valutazione iniziale è al costo, che comprende l'importo iniziale della passività del leasing rettificato per tutti i pagamenti dovuti per il leasing corrisposti alla data di decorrenza o precedentemente al netto degli incentivi di leasing ricevuti, più gli eventuali costi diretti iniziali sostenuti e una stima dei costi per lo smantellamento e la rimozione dell'attività sottostante e per il ripristino dell'attività sottostante o del sito in cui è ubicata.

La passività del leasing è inizialmente valutata al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing da corrispondere lungo la durata del leasing. Nel calcolare il valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing, la Società utilizza il tasso di finanziamento marginale del locatario alla data di decorrenza del leasing quando il tasso di interesse implicito del leasing non è facilmente determinabile.

I pagamenti variabili dovuti per il leasing che non dipendono da un indice o da un tasso sono rilevati come costi nel periodo in cui si verifica l'evento o la circostanza che fa scattare i pagamenti.

Dopo la data di decorrenza, la passività del leasing è valutata al costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo e rideterminata al verificarsi di taluni eventi.

La Società applica l'eccezione alla rilevazione prevista per i leasing a breve termine ai propri contratti con durata uguale o inferiore a 12 mesi dalla data di decorrenza. Applica, inoltre, l'eccezione alla rilevazione prevista per i leasing nei quali l'attività sottostante è di "modesto valore" e il cui importo è stimato come non significativo. Per esempio, la Società detiene in leasing alcune attrezzature per ufficio (ossia, PC, stampanti e fotocopiatrici) che sono considerate di modesto valore. I pagamenti dovuti per i leasing a breve termine e per i leasing in cui l'attività sottostante è di modesto valore sono rilevati come costo a quote costanti per la durata del leasing.

La Società espone le attività consistenti nel diritto di utilizzo che non soddisfano la definizione di investimento immobiliare nella voce "Immobili, impianti e macchinari" e le passività del leasing nei "Finanziamenti".

Conformemente con le disposizioni del principio, la Società espone separatamente gli interessi passivi sulle passività del leasing nella voce "Altri oneri finanziari" e le quote di ammortamento delle attività consistenti nel diritto di utilizzo nella voce "Ammortamenti e altri impairment".

Attività immateriali

Le attività immateriali riguardano le attività prive di consistenza fisica, identificabili, controllate dall'impresa e in grado di produrre benefíci economici futuri. Sono rilevate al costo di acquisto o di produzione interna, quando è probabile che dal loro utilizzo vengano generati benefíci economici futuri e il relativo costo può essere attendibilmente determinato.

Il costo è comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione necessari a rendere le attività disponibili per l'uso. I costi di sviluppo sono rilevati come attività immateriale solo quando la Società può dimostrare la fattibilità tecnica di completamento dell'attività immateriale, nonché di avere la capacità, l'intenzione e la disponibilità di risorse per completare l'attività per utilizzarla o venderla.

I costi di ricerca sono rilevati a Conto economico.

Le attività immateriali, aventi vita utile definita, sono rilevate al netto del fondo di ammortamento e delle eventuali perdite di valore accumulate.

L'ammortamento è calcolato a quote costanti in base alla vita utile stimata dell'attività, che è riesaminata con periodicità almeno annuale; eventuali cambiamenti dei criteri di ammortamento sono applicati prospetticamente. L'ammortamento ha inizio quando l'attività immateriale è disponibile per l'uso.

Di conseguenza, le attività immateriali non ancora disponibili per l'uso non sono ammortizzate ma sono sottoposte a verifica annuale di recuperabilità (impairment test).

Le attività immateriali della Società sono a vita utile definita. Le attività immateriali si riferiscono a software applicativi a titolo di proprietà con vita utile prevista tra tre e cinque anni. Le attività immateriali sono eliminate contabilmente o al momento della loro dismissione (alla data in cui il ricevente ne ottiene il controllo) o quando nessun beneficio economico futuro è atteso dal loro utilizzo o dismissione. L'eventuale utile o perdita, rilevato a Conto economico, è determinato come differenza tra il corrispettivo netto derivante dalla dismissione, determinato secondo le previsioni dell'IFRS 15 in merito al prezzo dell'operazione, e il valore netto contabile dell'attività eliminata.

Impairment delle attività non finanziarie

A ciascuna data di riferimento del bilancio, le attività non finanziarie sono analizzate al fine di verificare l'esistenza di indicatori di un'eventuale riduzione del loro valore.

Le attività immateriali con vita utile indefinita e le attività immateriali non ancora disponibili per l'uso sono sottoposte a verifica per riduzione di valore annualmente o più frequentemente in presenza di indicatori che facciano ritenere che le suddette attività possano aver subíto una riduzione di valore.

Se esiste indicazione di una riduzione di valore, il valore recuperabile di ciascuna attività interessata è stimato sulla base dell'utilizzo dell'attività e della sua dismissione futura, conformemente al più recente piano industriale del Gruppo. Per la stima del valore recuperabile, si rimanda al paragrafo "Uso di stime".

Il valore recuperabile è calcolato con riferimento a una singola attività, a meno che l'attività non sia in grado di generare flussi finanziari in entrata che siano ampiamente indipendenti da quelli derivanti da altre attività o gruppi di attività.

Qualora il valore contabile dell'attività sia superiore al suo valore recuperabile, è riconosciuta una perdita di valore rilevata a Conto economico nella voce "Ammortamenti e impairment".

Se vengono meno i presupposti per una svalutazione precedentemente effettuata, il valore contabile dell'attività è ripristinato con imputazione a Conto economico, nella voce "Ammortamenti e impairment", nei limiti del valore netto contabile che l'attività in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e se fossero stati effettuati gli eventuali relativi ammortamenti.

Strumenti finanziari

Per strumenti finanziari si intende qualsiasi contratto che dia origine a un'attività finanziaria per un'entità e a una passività finanziaria o a uno strumento rappresentativo di capitale per la controparte; sono rilevati e valutati secondo lo IAS 32 e l'IFRS 9.

Un'attività o una passività finanziaria è rilevata quando, e solo quando, la Società diviene parte delle clausole contrattuali dello strumento (trade date).

I crediti commerciali derivanti da contratti con la clientela, nell'ambito di applicazione dell'IFRS 15, sono inizialmente valutati al prezzo dell'operazione (come definito nell'IFRS 15) se tali crediti non contengono una componente finanziaria significativa o quando la Società applica l'espediente pratico consentito dall'IFRS 15.

Diversamente, la Società valuta inizialmente le attività finanziarie diverse dai crediti commerciali summenzionati al loro fair value più, nel caso di un'attività finanziaria non rilevata al fair value rilevato a Conto economico, i costi di transazione.

Le attività finanziarie sono classificate, alla data di rilevazione iniziale, come attività finanziarie al costo ammortizzato, al fair value rilevato tra le altre componenti di Conto economico complessivo e al fair value rilevato a Conto economico, sulla base sia del modello di business adottato dal Gruppo sia delle caratteristiche contrattuali dei flussi di cassa dello strumento.

A tal fine, la verifica finalizzata a stabilire se lo strumento generi flussi di cassa rappresentativi esclusivamente di pagamenti di capitale e interessi (SPPI) è definita "SPPI test" e viene eseguita a livello di singolo strumento.

Il modello di business della Società per la gestione delle attività finanziarie riguarda il modo in cui la stessa gestisce le proprie attività finanziarie al fine di generare flussi di cassa. Il modello di business determina se i flussi di cassa deriveranno dall'incasso degli stessi in base al contratto, dalla vendita delle attività finanziarie o da entrambi.

Ai fini della valutazione successiva, le attività finanziarie sono classificate in tre categorie:

  • attività finanziarie al costo ammortizzato (strumenti di debito);
  • attività finanziarie designate al fair value rilevato tra le altre componenti di Conto economico complessivo senza riciclo degli utili e perdite cumulati all'atto dell'eliminazione contabile (strumenti di capitale); e
  • attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico.

Attività finanziarie al costo ammortizzato

Sono classificati in tale categoria principalmente i crediti commerciali, gli altri crediti e i crediti finanziari.

Le attività finanziarie al costo ammortizzato sono detenute in un modello di business il cui obiettivo è quello di incas-

sare i flussi di cassa contrattuali e i cui termini contrattuali prevedono, a date specifiche, pagamenti di flussi di cassa rappresentati esclusivamente da capitale e interessi sul capitale da rimborsare.

Tali attività sono inizialmente rilevate al fair value, eventualmente rettificato dei costi di transazione e, successivamente, valutate al costo ammortizzato utilizzando il tasso di interesse effettivo, e sono soggette a impairment. Gli utili e le perdite da cancellazione contabile dell'attività, da modifica o da rettifica per impairment sono rilevati a Conto economico.

Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico complessivo (FVOCI) - Strumenti di capitale

In tale categoria sono principalmente classificate le partecipazioni in altre società irrevocabilmente designate come tali al momento della rilevazione iniziale.

Gli utili e le perdite di tali attività finanziarie non saranno mai riciclati a Conto economico. La Società può trasferire l'utile o la perdita cumulata all'interno del patrimonio netto.

Gli strumenti di capitale designati al fair value rilevato a Conto economico complessivo non sono assoggettati a impairment.

I dividendi su tali investimenti sono rilevati a Conto economico a meno che non rappresentino chiaramente un recupero di una parte del costo dell'investimento.

Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico

In tale categoria sono classificati principalmente: titoli, partecipazioni in altre società, investimenti finanziari detenuti in fondi detenuti per la negoziazione e attività finanziarie designate al fair value rilevato a Conto economico all'atto della rilevazione iniziale.

Le attività finanziarie classificate al fair value rilevato a Conto economico sono:

  • attività finanziarie con flussi di cassa che non sono rappresentati esclusivamente da pagamenti di capitale e interesse, indipendentemente dal modello di business;
  • attività finanziarie detenute per la negoziazione in quanto acquistate o detenute principalmente al fine di essere vendute o riacquistate entro breve termine;
  • strumenti di debito designati all'atto della rilevazione iniziale, in base all'opzione prevista dall'IFRS 9 (fair value option) se tale scelta elimina, o riduce in misura significativa, un accounting mismatch;
  • strumenti derivati, compresi i derivati impliciti, detenuti per la negoziazione o non designati come efficaci strumenti di copertura.

Tali attività finanziarie sono inizialmente rilevate al fair va-

lue, e successivamente gli utili e le perdite derivanti da variazioni del loro fair value sono rilevati a Conto economico.

In questa categoria sono incluse anche le partecipazioni in società quotate che la Società non ha designato irrevocabilmente come al fair value rilevato a OCI. Anche i dividendi su partecipazioni in società quotate sono rilevati fra gli altri proventi nel prospetto di Conto economico quando viene definito il diritto al pagamento.

Le attività finanziarie che si qualificano come corrispettivi potenziali sono ugualmente valutate al fair value rilevato a Conto economico.

Impairment delle attività finanziarie

A ciascuna data di riferimento del bilancio, la Società rileva un fondo per le perdite attese sui crediti commerciali e altre attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, gli strumenti di debito valutati al fair value rilevato a Conto economico complessivo (FVOCI), le attività derivanti da contratti con i clienti e tutte le altre attività rientranti nell'ambito di applicazione dell'impairment IFRS 9.

In base all'IFRS 9, dal 1° gennaio 2018 la Società applica un nuovo modello di impairment basato sulla determinazione delle perdite attese (ECL) utilizzando un approccio forward looking. In sostanza, il modello prevede:

  • l'applicazione di un unico framework di riferimento a tutte le attività finanziarie;
  • la rilevazione delle perdite attese su base continuativa e l'aggiornamento dell'importo di tali perdite alla fine di ogni esercizio, in modo da riflettere le variazioni di rischio di credito dello strumento finanziario;
  • la valutazione delle perdite attese sulla base di tutte le informazioni ragionevolmente ottenibili senza costi eccessivi, in relazione agli eventi passati, alle condizioni correnti e alle previsioni sulle condizioni future.

Per i crediti commerciali, le attività derivanti da contratti con i clienti e i crediti per leasing, compresi quelli con una componente finanziaria significativa, la Società applica l'approccio semplificato, calcolando le perdite attese su un periodo corrispondente all'intera vita dell'attività, generalmente pari a 12 mesi.

Per tutte le attività finanziarie diverse da crediti commerciali, attività derivanti da contratti con i clienti e crediti per leasing, la Società applica l'approccio generale in base all'IFRS 9, basato sulla valutazione di un incremento significativo del rischio di credito rispetto alla rilevazione iniziale. Secondo tale approccio, il fondo perdite attese su attività finanziarie è rilevato per un ammontare pari alle perdite attese lungo l'intera vita del credito, se il rischio di credito su tali attività finanziarie è aumentato significativamente, rispetto al momento della rilevazione iniziale, considerando tutte le informazioni ragionevolmente di-

mostrabili, ivi inclusi i dati prospettici.

Se, alla data di riferimento del bilancio, il rischio di credito sulle attività finanziarie non è aumentato in modo significativo rispetto alla rilevazione iniziale, la Società misura il fondo per perdite attese per un importo pari alle perdite attese a 12 mesi.

Per le attività finanziarie per cui, alla data di riferimento del precedente esercizio, la Società aveva rilevato un fondo perdite attese pari alle perdite attese lungo tutta la vita dello strumento, la Società rileva un fondo di importo pari alle perdite attese a 12 mesi qualora la condizione di incremento significativo del rischio di credito venga meno. La Società rileva a Conto economico, come perdita o ripristino di valore, l'importo delle perdite (o rivalutazioni) attese necessarie per rettificare il fondo perdite attese alla data di riferimento del bilancio ai sensi dell'IFRS 9.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Tale categoria comprende depositi disponibili a vista o a brevissimo termine, così come gli investimenti finanziari a breve termine e ad alta liquidità prontamente convertibili in un ammontare noto di cassa e soggetti a un irrilevante rischio di variazione di valore.

Passività finanziarie al costo ammortizzato

Tale categoria comprende principalmente finanziamenti, debiti commerciali, passività dei leasing finanziari e strumenti di debito.

Le passività finanziarie diverse dagli strumenti derivati sono rilevate quando la Società diviene parte delle clausole contrattuali dello strumento e sono valutate inizialmente al fair value rettificato dei costi di transazione direttamente attribuibili. Successivamente, le passività finanziarie sono valutate con il criterio del costo ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i pagamenti o incassi futuri stimati lungo la vita attesa dello strumento finanziario, od, ove opportuno un periodo più breve, al valore contabile netto dell'attività o passività finanziaria.

Passività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico

Le passività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico includono le passività finanziarie detenute per la negoziazione e le passività finanziarie designate al momento della rilevazione iniziale al fair value rilevato a Conto economico.

Le passività finanziarie sono classificate come "detenute per la negoziazione" quando sono assunte con la finalità di un loro riacquisto a breve termine. In questa categoria sono compresi anche gli strumenti finanziari derivati stipulati dalla Società e non designati quali strumenti di copertura in base all'IFRS 9. I derivati impliciti scorporati dal contratto ospite sono anch'essi classificati come al fair value rilevato a Conto economico a eccezione del caso in cui il derivato implicito è designato come efficace strumento di copertura.

Gli utili o le perdite delle passività al fair value rilevato a Conto economico sono rilevati a Conto economico.

Le passività finanziarie che all'atto della iscrizione iniziale sono designate come al fair value rilevato a Conto economico sono designate come tali alla data di prima rilevazione, solo se i criteri dell'IFRS 9 sono rispettati.

In tal caso, la parte della variazione di fair value attribuibile al proprio rischio di credito è rilevata nell'ambito del Conto economico complessivo.

La Società non ha designato alcuna passività finanziaria al fair value rilevato a Conto economico, alla rilevazione iniziale.

Le passività finanziarie che si qualificano come corrispettivi potenziali sono anche esse valutate al fair value rilevato a Conto economico.

Derecognition delle attività e passività finanziarie

Le attività finanziarie sono eliminate contabilmente ogni qualvolta si verifichi una delle seguenti condizioni:

  • il diritto contrattuale a ricevere i flussi di cassa connessi all'attività è scaduto;
  • la Società ha sostanzialmente trasferito tutti i rischi e benefíci connessi all'attività, trasferendo i suoi diritti a ricevere flussi di cassa dall'attività oppure assumendo un'obbligazione contrattuale a riversare i flussi di cassa ricevuti a uno o più eventuali beneficiari in virtù di un contratto che rispetta i requisiti previsti dall'IFRS 9 (c.d. "pass through test");
  • la Società non ha né trasferito né mantenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefíci connessi all'attività finanziaria ma ne ha trasferito il controllo.

Le passività finanziarie sono eliminate contabilmente quando sono estinte, ossia quando l'obbligazione contrattuale è adempiuta, cancellata o prescritta.

Quando una passività finanziaria esistente viene sostituita da un'altra verso lo stesso creditore a condizioni sostanzialmente diverse, o le condizioni di una passività esistente sono sostanzialmente modificate, tale sostituzione o modifica viene trattata come un'eliminazione contabile della passività originaria e la rilevazione di una nuova passività. La differenza tra i rispettivi valori contabili è rilevata a Conto economico.

Strumenti finanziari derivati

Un derivato è uno strumento finanziario o un altro contratto:

  • il cui valore cambia in relazione alle variazioni in un parametro definito "sottostante", quale tasso di interesse, prezzo di un titolo o di una merce, tasso di cambio in valuta estera, indice di prezzi o di tassi, rating di un credito o altra variabile;
  • che richiede un investimento netto iniziale pari a zero, o minore di quello che sarebbe richiesto per contratti con una risposta simile ai cambiamenti delle condizioni di mercato;
  • che è regolato a una data futura.

Gli strumenti derivati sono classificati come attività o passività finanziarie a seconda del fair value positivo o negativo e sono classificati come "detenuti per la negoziazione" all'interno di "Altri modelli di business" e valutati al fair value rilevato a Conto economico, a eccezione di quelli designati come efficaci strumenti di copertura.

Tutti i derivati detenuti per la negoziazione sono classificati come attività e passività correnti.

I derivati non detenuti per la negoziazione, ma valutati al fair value rilevato a Conto economico in quanto non si qualificano per l'hedge accounting, e i derivati designati come efficaci strumenti di copertura sono classificati come correnti o non correnti in base alla loro data di scadenza e all'intenzione della Società di detenere o meno tali strumenti fino alla scadenza.

Per maggiori dettagli sui derivati e sull'hedge accounting, si rinvia alla nota 34.1 "Hedge accounting".

Compensazione di attività e passività finanziarie

La Società compensa attività e passività finanziarie quando:

  • esiste un diritto legalmente esercitabile di compensare i valori rilevati in bilancio; e
  • vi è l'intenzione o di compensare su base netta o di realizzare l'attività e regolare la passività simultaneamente.

Attività non correnti (o gruppi in dismissione) classificate come possedute per la vendita e discontinued operations

Le attività non correnti (o gruppi in dismissione) sono classificate come possedute per la vendita se il loro valore contabile sarà recuperato principalmente con un'operazione di vendita anziché con il loro uso continuativo.

Tale criterio di classificazione è applicabile solo se le attività non correnti (o gruppi in dismissione) sono disponibili per la vendita immediata nelle loro condizioni attuali e la vendita è altamente probabile.

Quando la Società è coinvolta in un piano di vendita che

comporta la perdita dell'attività e sono soddisfatti i requisiti previsti dall'IFRS 5, tutte le attività e le passività della controllata sono classificate come possedute per la vendita indipendentemente se la Società manterrà, dopo la vendita, una partecipazione non di controllo nella società stessa.

La Società applica alle partecipazioni, o quote di partecipazioni, in società collegate o joint venture tali criteri di classificazione previsti dall'IFRS 5. La parte residua della partecipazione in società collegate o joint venture che non è stata classificata come posseduta per la vendita è contabilizzata con il metodo del patrimonio netto fino alla dismissione della parte classificata come posseduta per la vendita.

Le attività non correnti (o gruppi in dismissione) e le passività incluse in gruppi in dismissione classificate come possedute per la vendita sono presentate separatamente dalle altre attività e passività dello Stato patrimoniale.

Gli importi presentati per le attività non correnti o per le attività e passività di un gruppo in dismissione classificati come posseduti per la vendita non sono riclassificati o ripresentati per i periodi a raffronto.

Immediatamente prima della classificazione iniziale delle attività non correnti (o gruppi in dismissione) come possedute per la vendita, i valori contabili dell'attività (o del gruppo) sono valutati in conformità allo specifico principio contabile di riferimento applicabile a tali attività o passività. Le attività non correnti (o gruppi in dismissione) classificate come possedute per la vendita sono valutate al minore tra il valore contabile e il relativo fair value, al netto dei costi di vendita. Le perdite di valore per qualsiasi iniziale o successivo impairment dell'attività (o gruppo in dismissione) al fair value al netto dei costi di vendita e i ripristini di impairment sono rilevate a Conto economico nell'ambito delle continuing operations.

Se i criteri di classificazione non sono più soddisfatti, la Società non classifica più le attività (o il gruppo in dismissione) come possedute per la vendita. In questo caso tali attività sono valutate al minore tra:

  • il valore contabile prima che l'attività (o gruppo in dismissione) fosse classificata come posseduta per la vendita, rettificato per tutti gli ammortamenti o ripristini di valore che sarebbero stati altrimenti rilevati se l'attività (o il gruppo in dismissione) non fosse stata classificata come posseduta per la vendita; e
  • il suo valore recuperabile calcolato alla data della successiva decisione di non vendere, che è pari al maggiore tra il suo fair value al netto dei costi di dismissione e il suo valore d'uso.

Ogni rettifica al valore contabile dell'attività non corrente che cessa di essere classificata come posseduta per la vendita è rilevata nell'ambito del risultato delle continuing operations. Una discontinued operation è una componente della Società che è stata dismessa, o classificata come posseduta per la vendita, e:

• rappresenta un importante ramo autonomo di attività o area geografica di attività,

  • fa parte di un unico programma coordinato di dismissione di un importante ramo autonomo di attività o un'area geografica di attività; o
  • è una società controllata acquisita esclusivamente al fine della sua vendita.

La Società espone, in una voce separata del Conto economico, un unico importo rappresentato dal totale:

  • degli utili o delle perdite delle discontinued operations al netto degli effetti fiscali; e
  • della plusvalenza o minusvalenza, al netto degli effetti fiscali, rilevata a seguito della valutazione al fair value al netto dei costi di vendita, o della dismissione delle attività (o gruppo in dismissione) che costituiscono la discontinued operation.

I corrispondenti ammontari sono ripresentati nel Conto economico per i periodi a raffronto, cosicché l'informativa si riferisca a tutte le discontinued operations entro la data di riferimento dell'ultimo bilancio presentato. Se il Gruppo cessa di classificare un componente come posseduto per la vendita, i risultati del componente precedentemente esposto in bilancio tra le discontinued operations sono riclassificati e inclusi nell'ambito del risultato delle continuing operations per tutti gli esercizi presentati in bilancio.

Benefíci ai dipendenti

La passività relativa ai benefíci riconosciuti ai dipendenti ed erogati in coincidenza o successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro per piani a benefíci definiti o per altri benefíci a lungo termine erogati nel corso dell'attività lavorativa è determinata, separatamente per ciascun piano, sulla base di ipotesi attuariali stimando l'ammontare dei benefíci futuri che i dipendenti hanno maturato alla data di riferimento (attraverso il metodo di proiezione unitaria del credito). In maggior dettaglio, il valore attuale dei piani a benefíci definiti è calcolato utilizzando un tasso determinato in base ai rendimenti di mercato, alla data di riferimento di bilancio, di titoli obbligazionari di aziende primarie. Se non esiste un mercato profondo di titoli obbligazionari di aziende primarie nella valuta in cui l'obbligazione è espressa, viene utilizzato il corrispondente tasso di rendimento dei titoli pubblici.

La passività, al netto delle eventuali attività a servizio del piano, è rilevata per competenza lungo il periodo di maturazione del diritto. La valutazione della passività è effettuata da attuari indipendenti.

Se le attività a servizio del piano eccedono il valore attuale della relativa passività a benefíci definiti, il surplus viene rilevato come attività (nei limiti dell'eventuale massimale).

Con riferimento alle passività (attività) per i piani a benefíci definiti, gli utili e le perdite attuariali derivanti dalla valutazione attuariale delle passività, il rendimento delle attività a servizio del piano (al netto degli associati interessi attivi) e l'effetto del massimale di attività – asset ceiling – (al netto dei relativi interessi) sono rilevati nell'ambito delle altre componenti del Conto economico complessivo (OCI), quando si verificano. Per gli altri benefíci a lungo termine, i relativi utili e perdite attuariali sono rilevati a Conto economico.

In caso di modifica di un piano a benefíci definiti o di introduzione di un nuovo piano, l'eventuale costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro passate (past service cost) è rilevato immediatamente a Conto economico.

Inoltre, la Società è impegnata in piani a contribuzione definita per effetto dei quali paga contributi fissi a una entità distinta (un fondo) e non avrà un'obbligazione legale o implicita a pagare ulteriori contributi se il fondo non disponesse di risorse sufficienti a pagare tutti i benefíci ai dipendenti relativamente all'attività lavorativa svolta nell'esercizio corrente e in quelli precedenti. Tali piani sono generalmente istituiti con lo scopo di integrare le prestazioni pensionistiche successivamente alla fine del rapporto di lavoro. I costi relativi a tali piani sono rilevati a Conto economico sulla base della contribuzione effettuata nel periodo.

Termination benefit

Le passività per benefíci dovuti ai dipendenti per la cessazione anticipata del rapporto di lavoro derivano o dalla decisione da parte della Società di concludere il rapporto di lavoro con un dipendente prima della normale data di pensionamento oppure dalla scelta volontaria di un dipendente di accettare un'offerta, da parte della Società, di tali benefíci in cambio della cessazione del rapporto di lavoro. L'evento che dà origine a tale obbligazione è la cessazione del rapporto di lavoro piuttosto che l'esistenza di tale rapporto. I benefíci dovuti ai dipendenti per la cessazione anticipata del rapporto di lavoro sono rilevati nella data più immediata tra le seguenti:

  • il momento in cui la Società non può più ritirare l'offerta di tali benefíci; e
  • il momento in cui la Società rileva i costi di una ristrutturazione che rientra nell'ambito di applicazione dello IAS 37 e implica il pagamento di benefíci dovuti per la cessazione del rapporto di lavoro.

Tali passività sono valutate sulla base della natura del beneficio concesso. In particolare, quando i benefíci concessi rappresentano un miglioramento di altri benefíci successivi alla conclusione del rapporto di lavoro riconosciuti ai dipendenti, la relativa passività è valutata secondo le disposizioni previste per tale tipologia di benefíci. Altrimenti, se si prevede che i benefíci dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro saranno liquidati interamente entro 12 mesi dalla chiusura dell'esercizio in cui tali benefíci sono rilevati, la relativa passività è valutata secondo le disposizioni previste per i benefíci a breve termine; se si prevede che non saranno liquidati interamente entro 12 mesi dalla chiusura dell'esercizio in cui tali benefíci sono rilevati, la relativa passività è valutata secondo le disposizioni previste per gli altri benefíci a lungo termine.

Pagamenti basati su azioni

La Società attua operazioni con pagamento basato su azioni regolate con strumenti rappresentativi di capitale nell'ambito della politica in materia di remunerazione adottata per l'Amministratore Delegato e Direttore Generale e per i dirigenti con responsabilità strategiche.

I più recenti piani di incentivazione di lungo termine prevedono l'assegnazione ai destinatari di un incentivo rappresentato da una componente di natura azionaria e da una componente monetaria.

Al fine di regolare la componente azionaria mediante l'assegnazione gratuita di azioni Enel, è stato approvato un programma di acquisto di azioni proprie a servizio di tali piani. Per ulteriori dettagli sui piani di incentivazione basati su azioni, si rinvia alla nota 36 "Pagamenti basati su azioni". La Società rileva i servizi resi dai dipendenti come costo del personale e stima indirettamente il loro valore, e il corrispondente incremento del patrimonio netto, sulla base del fair value degli strumenti rappresentativi di capitale (ossia, azioni Enel) alla data di assegnazione.

Tale fair value si basa sul prezzo di mercato osservabile delle azioni Enel (sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana SpA), tenendo conto dei termini e delle condizioni in base ai quali le azioni sono stati assegnate (a eccezione delle condizioni di maturazione escluse dalla misurazione del fair value).

Il costo per queste operazioni con pagamento basato su azioni regolate con strumenti rappresentativi di capitale è riconosciuto a Conto economico, con contropartita a una specifica voce di patrimonio netto, lungo il periodo in cui le condizioni di servizio e di rendimento sono soddisfatte (periodo di maturazione).

Il costo complessivamente rilevato è rettificato a ogni data di riferimento del bilancio fino alla data di maturazione per riflettere la migliore stima disponibile alla Società del numero di strumenti rappresentativi di capitale per i quali ci si attende che le condizioni di servizio e quelle di rendimento diverse dalle condizioni di mercato saranno soddisfatte, cosicché l'importo rilevato alla fine si basa sul numero effettivo di strumenti rappresentativi di capitale che soddisfanno le condizioni di servizio e quelle di rendimento diverse dalle condizioni di mercato alla data di maturazione. Non è rilevato alcun costo per i premi che alla fine non maturano perché non sono state soddisfatte le condizioni di rendimento diverse da quelle di mercato e/o le condizioni di servizio. Per contro, le operazioni sono considerate maturate indipendentemente dal fatto che siano soddisfatte le condizioni di mercato o di non maturazione, purché siano soddisfatte tutte le altre condizioni di rendimento e/o di servizio.

Fondi rischi e oneri

I fondi per rischi e oneri sono rilevati quando, alla data di riferimento, in presenza di un'obbligazione legale o implicita, derivante da un evento passato, è probabile che per soddisfare l'obbligazione si renderà necessario un esborso di risorse il cui ammontare è stimabile in modo attendibile. Se l'effetto è significativo, gli accantonamenti sono determinati attualizzando i flussi finanziari futuri attesi a un tasso di sconto al lordo delle imposte che riflette la valutazione corrente del mercato del costo del denaro in relazione al tempo e, se applicabile, il rischio specifico attribuibile all'obbligazione. Quando l'accantonamento è attualizzato, l'adeguamento periodico del valore attuale dovuto al fattore temporale è riflesso nel Conto economico come onere finanziario.

Laddove si supponga che tutte le spese, o una parte di esse, richieste per estinguere un'obbligazione vengano rimborsate da terzi, l'indennizzo, se virtualmente certo, è rilevato come un'attività distinta.

I fondi non comprendono passività per riflettere le incertezze sui trattamenti ai fini dell'imposta sul reddito che vengono rilevati come passività fiscale.

Per i contratti i cui costi non discrezionali necessari per adempiere alle obbligazioni assunte sono superiori ai benefíci economici che si suppone siano ottenibili dal contratto (contratti onerosi), la Società rileva un accantonamento pari al minore tra il costo necessario all'adempimento e qualsiasi risarcimento o sanzione derivante dall'inadempienza del contratto.

Le variazioni di stima degli accantonamenti al fondo sono riflesse nel Conto economico dell'esercizio in cui avviene la variazione.

Ricavi provenienti da contratti con i clienti

La Società rileva i ricavi derivanti da contratti con clienti in modo da rappresentare fedelmente il trasferimento dei beni e servizi promessi ai clienti, per un ammontare che riflette il corrispettivo al quale la Società si aspetta di avere diritto in cambio dei beni e dei servizi forniti. La Società applica questo principio cardine utilizzando il modello costituito da cinque fasi (step) previsto dall'IFRS 15:

  • individuazione del contratto con il cliente (step 1);
  • individuazione delle obbligazioni di fare (step 2);
  • determinazione del prezzo dell'operazione (step 3);
  • ripartizione del prezzo dell'operazione (step 4);
  • rilevazione dei ricavi (step 5).

La Società rileva i ricavi quando (o man mano che) ciascuna obbligazione di fare è soddisfatta con il trasferimento del bene o servizio promesso al cliente, ovvero quando il cliente ne acquisisce il controllo.

Proventi e oneri finanziari da derivati

I proventi e oneri finanziari da derivati includono:

  • proventi e oneri da derivati valutati al fair value rilevato a Conto economico sul rischio di tasso di interesse e tasso di cambio;
  • proventi e oneri da derivati di fair value hedge sul rischio di tasso di interesse;
  • proventi e oneri da derivati di cash flow hedge sul rischio di tasso di interesse e tasso di cambio.

Altri proventi e oneri finanziari

Per tutte le attività e passività finanziarie valutate al costo ammortizzato e le attività finanziarie che maturano interessi classificate come al fair value rilevato a Conto economico complessivo, gli interessi attivi e passivi sono rilevati utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli interessi attivi sono rilevati nella misura in cui è probabi-

le che i benefíci economici affluiranno alla Società e il loro ammontare possa essere attendibilmente valutato.

Gli altri proventi e oneri finanziari includono anche le variazioni di fair value di strumenti finanziari diversi dai derivati.

Dividendi

I dividendi sono rilevati quando è stabilito il diritto incondizionato a ricevere il pagamento.

I dividendi e gli acconti sui dividendi pagabili agli azionisti della Società sono rappresentati come movimento del patrimonio netto alla data in cui sono approvati, rispettivamente, dall'Assemblea degli azionisti e dal Consiglio di Amministrazione.

Imposte sul reddito

Imposte correnti sul reddito

Le imposte correnti sul reddito dell'esercizio, iscritte tra i "debiti per imposte sul reddito" al netto degli acconti versati, ovvero nella voce "crediti per imposte sul reddito" qualora il saldo netto risulti a credito, sono determinate in base alla stima del reddito imponibile e in conformità alle disposizioni in vigore.

Tali debiti e crediti sono determinati applicando le aliquote fiscali previste da provvedimenti promulgati o sostanzialmente promulgati alla data di riferimento del bilancio.

Le imposte correnti sono rilevate nel Conto economico, a eccezione di quelle relative a voci rilevate al di fuori del Conto economico che sono riconosciute direttamente a patrimonio netto.

Imposte sul reddito differite e anticipate

Le imposte sul reddito differite e anticipate sono calcolate sulle differenze temporanee tra i valori patrimoniali iscritti in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali applicando l'aliquota fiscale in vigore alla data in cui la differenza temporanea si riverserà, determinata sulla base delle aliquote fiscali previste da provvedimenti promulgati o sostanzialmente promulgati alla data di riferimento.

Le passività fiscali differite sono rilevate in relazione alle differenze temporanee imponibili, salvo che tali passività derivino dalla rilevazione iniziale dell'avviamento o in riferimento a differenze temporanee imponibili riferibili a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, quando la Società è in grado di controllare i tempi dell'annullamento delle differenze temporanee ed è probabile che, nel prevedibile futuro, la differenza temporanea non si annullerà.

Le attività per imposte anticipate si riferiscono a tutte le differenze temporanee deducibili, nonché al riporto a nuovo di perdite fiscali e di crediti d'imposta non utilizzati. Per i dettagli riguardo alla recuperabilità di tali attività, si rimanda allo specifico paragrafo nell'ambito delle stime.

Le imposte sul reddito differite e anticipate sono rilevate nel Conto economico, a eccezione di quelle relative a voci rilevate al di fuori del Conto economico che sono riconosciute direttamente a patrimonio netto.

Le attività per imposte anticipate e le passività fiscali differite sono compensate solo se esiste un diritto legalmente esercitabile di compensare le attività fiscali correnti con le passività fiscali correnti e se sono relative a imposte sul reddito applicate dalla medesima Autorità Fiscale sullo stesso soggetto passivo d'imposta oppure su soggetti passivi d'imposta diversi che intendono regolare le passività e le attività fiscali correnti su base netta, o realizzare le attività e regolare le passività contemporaneamente, in ciascun esercizio successivo nel quale si prevede che siano regolati o recuperati ammontari significativi di passività o di attività fiscali differite.

Incertezza sui trattamenti ai fini dell'imposta sul reddito

Nella definizione di incertezza, andrà considerato se un dato trattamento fiscale risulterà accettabile per l'Autorità Fiscale. Se si ritiene probabile che l'Autorità Fiscale accetti il trattamento fiscale (con il termine "probabile" inteso come "più verosimile che non"), allora la Società rileva e valuta le proprie imposte correnti o differite attive e passive applicando le disposizioni dello IAS 12.

Di converso, se la Società ritiene che non sia probabile che l'Autorità Fiscale accetti il trattamento fiscale ai fini dell'imposta sul reddito, la Società dovrà riflettere l'effetto di tale incertezza avvalendosi del metodo che meglio prevede la risoluzione del trattamento fiscale incerto. La Società deve

decidere se prendere in considerazione ciascun trattamento fiscale incerto separatamente o congiuntamente a uno o più trattamenti fiscali incerti, scegliendo l'approccio che meglio prevede la soluzione dell'incertezza. Nel valutare se e in che modo l'incertezza incide sul trattamento fiscale, la Società ipotizza che l'Autorità Fiscale accetti o meno un trattamento fiscale incerto presumendo che la stessa, in fase di verifica, controllerà gli importi che ha il diritto di esaminare e che sarà a completa conoscenza

3. Nuovi princípi contabili, modifiche e interpretazioni

La Società ha adottato le seguenti modifiche ai princípi esistenti con data di efficacia dal 1° gennaio 2021.

"Amendments to IFRS 9, IAS 39, IFRS 7, and IFRS 16 - Interest Rate Benchmark Reform - Phase 2", emesso ad agosto 2020. Le modifiche integrano quelle emesse nel 2019 (Riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse - Fase 1) e affrontano temi che potrebbero influire sull'informativa finanziaria dopo che un indice di riferimento è stato riformato o sostituito con un tasso di riferimento alternativo per effetto della riforma. Gli obiettivi delle modifiche della Fase 2 sono di assistere le società: (i) nell'applicare gli IFRS quando vengono apportate modifiche ai flussi finanziari contrattuali o alle relazioni di copertura a causa della riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse; e (ii) nel fornire informazioni utili agli utilizzatori del bilancio.

Inoltre, quando le esenzioni della Fase 1 cessano di essere applicabili, le società sono tenute a modificare la documentazione della relazione di copertura per riflettere i cambiamenti richiesti dalla riforma IBOR entro la fine dell'esercizio durante il quale vengono apportate le modifiche (tali modifiche non costituiscono una cessazione della relazione di copertura). Gli importi accumulati nella riserva di cash flow hedge, quando si modifica la descrizione di un elemento coperto nella documentazione della relazione di copertura, si ritengono basati sul tasso di riferimento alternativo in base al quale sono determinati i flussi finanziari futuri coperti.

Le modifiche richiederanno di fornire informazioni ag-

di tutte le relative informazioni. La Società riflette l'effetto dell'incertezza nel determinare le imposte correnti e differite, usando il metodo del valore atteso o dell'importo più probabile, a seconda di quale metodo meglio prevede la soluzione dell'incertezza.

Poiché le posizioni fiscali incerte si riferiscono alla definizione di imposte sul reddito, la Società espone le attività/ passività fiscali incerte come imposte correnti o imposte differite.

giuntive circa l'esposizione della società ai rischi derivanti dalla Riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse e sulle relative attività di gestione del rischio.

"Amendment to IFRS 16: COVID 19-related rent concessions beyond 30 June 2021", emesso il 28 maggio 2020 al fine di consentire ai locatari di non contabilizzare concessioni sui canoni (sospensione dei canoni, dilazioni dei pagamenti dovuti per il leasing, riduzioni di canoni per un periodo di tempo, eventualmente seguite da aumenti dei canoni di locazione in periodi futuri) come modifiche del leasing se sono una diretta conseguenza della pandemia da COVID-19 e soddisfano determinate condizioni. Secondo l'IFRS 16, una modifica del leasing è una modifica dell'oggetto o del corrispettivo di un leasing non prevista nei termini e nelle condizioni contrattuali originarie del leasing; pertanto, le concessioni sui canoni sarebbero modifiche del leasing, a meno che non fossero previste nel contratto originale del leasing. La modifica si applica solo ai locatari, mentre i locatori sono tenuti ad applicare le disposizioni attuali dell'IFRS 16.

La modifica doveva essere applicata fino al 30 giugno 2021 ma, in considerazione del persistere degli impatti della pandemia da COVID-19, il 31 marzo 2021 lo IASB ha prorogato il periodo di applicazione dell'espediente pratico al 30 giugno 2022.

L'applicazione di queste modifiche non ha comportato impatti significativi nel presente Bilancio di esercizio.

Informazioni sul Conto economico

Ricavi

4.a Ricavi delle vendite e delle prestazioni - Euro 125 milioni

I "Ricavi delle vendite e delle prestazioni" sono composti come riportato di seguito.

Milioni di euro
2021 2020 2021-2020
Ricavi delle vendite e delle prestazioni
Società del Gruppo 125 116 9
Terzi - - -
Totale ricavi delle vendite e delle prestazioni 125 116 9

I "Ricavi delle vendite e delle prestazioni" si riferiscono ai ricavi per prestazioni di servizi manageriali rese alle società controllate (78 milioni di euro), ai ricavi per servizi di assistenza informatica (43 milioni di euro) e ai ricavi per altre prestazioni (4 milioni di euro). La variazione positiva di 9 milioni di euro è da ricondurre all'incremento dei ricavi relativi ai servizi informatici (16 milioni di euro), che compensa la riduzione dei ricavi per altre prestazioni (4 milioni di euro) e dei ricavi per prestazioni di servizi manageriali (3 milioni di euro).

4.b Altri proventi - Euro 1.644 milioni

Gli "Altri proventi" comprendono la plusvalenza di 1.629 milioni di euro, derivante dalla cessione dell'intera partecipazione detenuta in Open Fiber SpA pari al 50% del capitale sociale, in favore di Macquarie Asset Management

Costi

5.a Acquisti di materiale di consumo - Euro 1 milione

I costi per acquisti di materiali di consumo non presentano variazioni sostanziali rispetto all'esercizio precedente.

I "Ricavi delle vendite e delle prestazioni" possono essere suddivisi per area geografica come di seguito:

  • 59 milioni di euro in Italia (64 milioni di euro nel 2020);
  • 24 milioni di euro in Europa Paesi UE (29 milioni di euro nel 2020);
  • 2 milioni di euro in Europa Paesi extra UE (1 milione di euro nel 2020);
  • 40 milioni di euro in Altri Paesi (22 milioni di euro nel 2020).

(40%) e di CDP Equity SpA (10%) e il riaddebito dei costi per personale di Enel SpA in distacco presso altre società del Gruppo per 14 milioni di euro.

5.b Servizi e godimento beni di terzi - Euro 197 milioni

I costi per prestazioni di servizi e godimento beni di terzi sono ripartiti come di seguito dettagliato.

Milioni di euro
2021 2020 2021-2020
Costi per servizi 192 165 27
Costi per godimento beni di terzi 5 6 (1)
Totale servizi e godimento beni di terzi 197 171 26

I "Costi per servizi" si riferiscono a servizi resi da terzi per 67 milioni di euro (62 milioni di euro nel 2020) e da società del Gruppo per 125 milioni di euro (103 milioni di euro nel 2020).

I costi per servizi resi da società del Gruppo registrano un incremento pari a 22 milioni di euro, da ricondursi essenzialmente per 13 milioni di euro ai costi per servizi manageriali e per 6 milioni di euro alle spese per servizi di assistenza sistemica, mentre i costi per servizi resi da terzi presentano una variazione in aumento di 5 milioni di euro, riconducibile essenzialmente a maggiori costi per prestazioni professionali e per spese di comunicazione.

I "Costi per godimento beni di terzi" sono rappresentati essenzialmente da costi per godimento di beni di proprietà della controllata Enel Italia SpA.

5.c Costo del personale - Euro 179 milioni

I costi sostenuti per il personale risultano composti come di seguito riportato.

Milioni di euro
Note 2021 2020 2021-2020
Salari e stipendi 76 68 8
Oneri sociali 25 22 3
Benefíci successivi al rapporto di lavoro
25
6 6 -
Altri benefíci a lungo termine
25
8 14 (6)
Pagamenti basati su azioni 4 2 2
Altri costi e altri piani di incentivazione 60 6 54
Totale costo del personale 179 118 61

Il "Costo del personale" ammonta complessivamente a 179 milioni di euro con un incremento pari a 61 milioni di euro rispetto al 2020, riferibile principalmente ai costi per i piani di incentivo all'esodo del personale adottati dall'azienda. Il costo pari a 4 milioni di euro relativo ai pagamenti basati su azioni si riferisce alla componente azionaria dei piani di incentivazione a lungo termine 2019, 2020 e 2021 assegnati dalla Capogruppo ai propri dipendenti.

Nel prospetto che segue è evidenziata la consistenza media dei dipendenti per categoria di appartenenza, confrontata con quella del periodo precedente, nonché la consistenza effettiva al 31 dicembre 2021.

N. Consistenza media Consistenza puntuale
2021 2020 2021-2020 al 31.12.2021
Manager 148 147 1 148
Middle manager 417 352 65 439
White collar 246 226 20 247
Totale 811 725 86 834

5.d Ammortamenti e impairment - Euro 734 milioni

Milioni di euro
2021 2020 2021-2020
Ammortamenti delle attività materiali 5 4 1
Ammortamenti delle attività immateriali 32 24 8
Impairment 788 161 627
Ripristini di valore 91 - 91
Totale ammortamenti e impairment 734 189 545

La voce "Impairment" si riferisce alle rettifiche di valore effettuate sulle partecipazioni detenute nelle società controllate Enel Green Power SpA (497 milioni di euro), E-Distribuţie Muntenia SA (145 milioni di euro), E-Distribuţie Banat SA (65 milioni di euro), E-Distribuţie Dobrogea SA (60 milioni di euro), Enel Global Thermal Generation Srl (19 milioni di euro), Enel Investment Holding BV (1 milione di euro) ed Enelpower SpA (1 milione di euro).

La voce "Ripristini di valore" comprende le rivalutazioni delle società controllate Enel Global Trading SpA (43 milioni di euro), Enel Italia SpA (41 milioni di euro) ed Enel Innovation Hubs Srl (7 milioni di euro).

Gli ammortamenti, pari a 37 milioni di euro, sono riferiti alle

5.e Altri costi operativi - Euro 14 milioni

La voce "Altri costi operativi" non presenta variazioni sostanziali rispetto al valore rilevato nell'esercizio precedente.

6. Proventi da partecipazioni - Euro 4.451 milioni

I proventi da partecipazioni, pari a 4.451 milioni di euro, si riferiscono ai dividendi e agli acconti sui dividendi deliberati nel 2021 dalle società controllate e collegate per 4.409 milioni di euro, da società a controllo congiunto per 41 milioni di euro e dalle altre imprese per 1 milione di euro. Rispetto all'esercizio precedente, la variazione positiva di 1.303 milioni di euro è dovuta principalmente alla distribuzione di maggiori dividendi da parte di Enel Italia SpA

a seguito del conferimento a quest'ultima delle partecipa-

zioni detenute nelle società controllate italiane, nell'ambito dell'operazione di riorganizzazione delle partecipazioni italiane avvenuta all'inizio dell'esercizio 2020.

attività materiali per 5 milioni di euro e alle attività immate-

Nel 2020 gli ammortamenti e impairment, pari a 189 milioni di euro, si riferivano principalmente a rettifiche di valore delle partecipazioni detenute in società controllate in Romania, E-Distribuţie Muntenia SA per 97 milioni di euro ed

Per i dettagli sui criteri adottati per la determinazione della perdita di valore relativamente alle partecipazioni detenute in Enel Green Power SpA, E-Distribuţie Muntenia SA, E-Distribuţie Banat SA ed E-Distribuţie Dobrogea SA si rinvia

E-Distribuţie Banat SA per 39 milioni di euro.

alla successiva nota 13 "Partecipazioni".

riali per 32 milioni di euro.

A fine periodo risultavano da incassare gli acconti sul dividendo dell'esercizio 2021 deliberati dalle società controllate Enel Iberia SLU (300 milioni di euro), Enel Américas SA (64 milioni di euro) ed Enel Chile SA (4 milioni di euro), successivamente incassati nei primi mesi dell'esercizio 2022.

Milioni di euro 2021 2020 2021-2020
Dividendi da imprese controllate e collegate 4.409 3.106 1.303
Enel Américas SA 303 440 (137)
Enel Chile SA 168 185 (17)
Enel Energie Muntenia SA 6 14 (8)
Enel Energie SA 2 - 2
Enel Global Trading SpA 86 - 86
Enel Green Power SpA - 667 (667)
Enel Iberia SLU 1.175 983 192
Enel Italia SpA 2.609 392 2.217
Enel Rinnovabili Srl 25 - 25
Enel Russia PJSC - 20 (20)
E-Distribuţie Banat SA 8 95 (87)
E-Distribuţie Dobrogea SA - 54 (54)
E-Distribuţie Muntenia SA 27 256 (229)
Dividendi da imprese a controllo congiunto 41 41 -
Rusenergosbyt LLC 41 41 -
Dividendi da altre imprese 1 1 -
Empresa Propietaria de la Red SA 1 1 -
Totale proventi da partecipazioni 4.451 3.148 1.303

7. Proventi/(Oneri) finanziari netti da contratti derivati - Euro 182 milioni

Il dettaglio è di seguito specificato.

Milioni di euro
2021 2020 2021-2020
Proventi finanziari da contratti derivati:
- posti in essere nell'interesse di società del Gruppo: 786 978 (192)
- proventi da derivati al fair value rilevato a Conto economico 786 978 (192)
- posti in essere nell'interesse di Enel SpA: 287 166 121
- proventi da derivati di cash flow hedge 246 71 175
- proventi da derivati al fair value rilevato a Conto economico 41 95 (54)
Totale proventi finanziari da contratti derivati 1.073 1.144 (71)
Oneri finanziari da contratti derivati:
- posti in essere nell'interesse di società del Gruppo: 785 860 (75)
- oneri da derivati al fair value rilevato a Conto economico 785 860 (75)
- posti in essere nell'interesse di Enel SpA: 106 612 (506)
- oneri da derivati di cash flow hedge 86 277 (191)
- oneri da derivati al fair value rilevato a Conto economico 20 335 (315)
Totale oneri finanziari da contratti derivati 891 1.472 (581)
TOTALE PROVENTI/(ONERI) FINANZIARI NETTI DA CONTRATTI DERIVATI 182 (328) 510

I proventi finanziari netti da contratti derivati ammontano a 182 milioni di euro (328 milioni di euro di oneri finanziari netti nel 2020), e riflettono essenzialmente l'andamento del cambio dell'euro nei confronti del dollaro statunitense e della sterlina inglese.

La variazione positiva di 510 milioni di euro, rispetto a

quanto rilevato nel precedente esercizio, è determinata dal decremento degli oneri finanziari netti da derivati stipulati nell'interesse di Enel SpA, sia per derivati di cash flow hedge (366 milioni di euro) sia per derivati al fair value rilevato a Conto economico (261 milioni di euro), sia su tassi di interesse sia su tassi di cambio, compensati in parte dall'incre-

mento degli oneri finanziari netti da derivati posti in essere nell'interesse di società del Gruppo (117 milioni di euro).

Per maggiori dettagli sui derivati si rinvia alla nota 32 "Strumenti finanziari" e alla nota 34 "Derivati ed hedge accounting".

8. Altri proventi/(oneri) finanziari netti - Euro (629) milioni

Il dettaglio è di seguito specificato.

Milioni di euro
2021 2020 2021-2020
Altri proventi finanziari
Interessi attivi
Interessi attivi su attività finanziarie a lungo termine 15 13 2
Interessi attivi su attività finanziarie a breve termine 27 26 1
Totale 42 39 3
Differenze positive di cambio 1 224 (223)
Altro 197 184 13
Totale altri proventi finanziari 240 447 (207)
Altri oneri finanziari
Interessi passivi
Interessi passivi su finanziamenti bancari 51 45 6
Interessi passivi su prestiti obbligazionari 365 453 (88)
Interessi passivi su altri finanziamenti 203 153 50
Totale 619 651 (32)
Differenze negative di cambio 179 26 153
Interessi passivi su piani a benefíci definiti e altri benefíci a lungo termine
relativi al personale
1 1 -
Oneri finanziari su operazioni gestione del debito 68 - 68
Altro 2 22 (20)
Totale altri oneri finanziari 869 700 169
TOTALE ALTRI PROVENTI/(ONERI) FINANZIARI NETTI (629) (253) (376)

Gli altri proventi finanziari, pari a 240 milioni di euro, registrano un decremento di 207 milioni di euro rispetto al precedente esercizio. Tale decremento si riferisce principalmente:

  • alla riduzione delle differenze positive di cambio per 223 milioni di euro che risente soprattutto dell'andamento dei tassi di cambio associati all'indebitamento netto in valuta diversa dall'euro;
  • all'aumento degli altri proventi (13 milioni di euro) relativi alle commissioni sulle garanzie rilasciate nell'interesse delle altre società del Gruppo.

Gli altri oneri finanziari, pari a 869 milioni di euro, registrano un incremento di 169 milioni di euro rispetto all'esercizio 2020 dovuto essenzialmente ai seguenti fenomeni:

  • all'aumento delle differenze negative di cambio per 153 milioni di euro che risente dell'andamento dei tassi di cambio associati all'indebitamento netto in valuta diversa dall'euro;
  • all'incremento degli oneri finanziari su operazioni di gestione del debito, per 68 milioni di euro, a seguito dell'operazione di consent solicitation posta in essere dalla

Società nel mese di dicembre, che ha determinato la riconduzione a strumento ibrido di capitale, per effetto della modifica dei relativi termini e condizioni, del prestito obbligazionario con scadenza il 25 maggio 2080 e importo in circolazione pari a 900 milioni di euro. Tali oneri si riferiscono alla differenza tra il fair value dello strumento ibrido e il valore contabile del prestito obbligazionario;

  • alla riduzione degli interessi passivi sui debiti finanziari per un valore complessivo di 32 milioni di euro che riflette essenzialmente i minori interessi sui prestiti obbligazionari per 88 milioni di euro come risultato della strategia finanziaria della Società volta alla gestione attiva delle scadenze e del costo del debito, parzialmente compensata dall'incremento degli interessi passivi sui finanziamenti bancari (per 6 milioni di euro) e sui finanziamenti ricevuti da Enel Finance International NV per 50 milioni di euro;
  • alla diminuzione degli altri oneri (20 milioni di euro) che lo scorso anno risentivano delle commissioni connesse alla Tender Offer volta al riacquisto e alla successiva cancellazione delle obbligazioni ibride in sterline.

9. Imposte - Euro (114) milioni

Milioni di euro
2021 2020 2021-2020
Imposte correnti (107) (122) 15
Imposte anticipate (5) 4 (9)
Imposte differite (2) (4) 2
Totale imposte (114) (122) 8

Le imposte sul reddito dell'esercizio 2021 risultano complessivamente positive per 114 milioni di euro, per effetto principalmente della riduzione della base imponibile IRES rispetto al risultato civilistico ante imposte, dovuta all'esclusione del 95% dei dividendi percepiti dalle società controllate e della plusvalenza realizzata a seguito della cessione di Open Fiber SpA, e alla deducibilità degli interessi passivi di Enel SpA in capo al consolidato fiscale di Gruppo in base alle disposizioni in materia di IRES (art. 96 del TUIR).

Nella tabella che segue viene rappresentata la riconciliazione dell'aliquota fiscale teorica con quella effettiva.

Milioni di euro
2021 Incidenza % 2020 Incidenza %
Risultato ante imposte 4.648 2.204
Imposte teoriche IRES 1.116 24,0% 529 24,0%
Minori imposte:
- dividendi da partecipazione incassati (1.015) -21,8% (718) -32,6%
- dividendi da partecipazione non incassati (4) -0,1% (6) -0,3%
- utilizzo fondi (13) -0,3% (12) -0,5%
- altre (48) -1,0% (3) -0,1%
- plusvalenze Open Fiber (371) -8,0%
Maggiori imposte:
- svalutazioni/(rivalutazioni) dell'esercizio 189 4,1% 39 1,8%
- accantonamento ai fondi 18 0,4% 9 0,4%
- sopravvenienze passive 1 - 8 0,4%
- altre 8 0,2% 14 0,6%
Totale imposte correnti sul reddito (IRES) (119) -2,5% (140) -6,4%
IRAP - - - -
Imposte estere 24 0,5% 1 -
Differenza su stime imposte anni precedenti (12) -0,3% (11) -0,5%
Ritenute definitive su dividendi da partecipazioni estere - - 28 1,3%
Totale fiscalità differita (7) -0,2% - -
- di cui effetto variazione aliquota - -
- di cui movimenti dell'anno (7) (1)
- di cui differenza stime anni precedenti - 1
TOTALE IMPOSTE SUL REDDITO (114) -2,5% (122) -5,5%

Informazioni sullo Stato patrimoniale

Attivo

10. Immobili, impianti e macchinari - Euro 12 milioni

Il dettaglio e la movimentazione delle attività materiali relativi agli esercizi 2020 e 2021 sono di seguito rappresentati.

Impianti e Attrezzature
industriali e
Migliorie
su immobili
Immob.
in corso
Milioni di euro Terreni Fabbricati macchinari commerciali Altri beni di terzi e acconti Totale
Costo storico 1 5 3 5 27 41 1 83
Fondo ammortamento - (2) (3) (5) (22) (41) - (73)
Consistenza al 31.12.2019 1 3 - - 5 - 1 10
Investimenti - - - - - - - -
Ammortamenti - (1) - - (1) - - (2)
Totale variazioni - (1) - - (1) - - (2)
Costo storico 1 5 3 5 27 41 1 83
Fondo ammortamento - (3) (3) (5) (23) (41) - (75)
Consistenza al 31.12.2020 1 2 - - 4 - 1 8
Investimenti - 1 - - 6 - - 7
Passaggi in esercizio - - - - - 1 (1) -
Ammortamenti - (1) - - (2) - - (3)
Totale variazioni - - - - 4 1 (1) 4
Costo storico 1 6 3 5 33 42 - 90
Fondo ammortamento - (4) (3) (5) (25) (41) - (78)
Consistenza al 31.12.2021 1 2 - - 8 1 - 12

Gli "Immobili, impianti e macchinari" risultano complessivamente pari a 12 milioni di euro ed evidenziano, rispetto all'esercizio precedente, un incremento di 4 milioni di euro da riferirsi al saldo positivo tra gli investimenti effettuati nel corso dell'esercizio 2021 (7 milioni di euro) e gli ammortamenti rilevati nello stesso periodo (3 milioni di euro).

11. Attività immateriali - Euro 143 milioni

Le "Attività immateriali", tutte a vita utile definita, sono di seguito rappresentate.

Milioni di euro Diritti di brevetto industriale
e di utilizzazione delle opere
dell'ingegno
Altre
attività immateriali
in corso
Totale
Consistenza al 31.12.2019 55 12 67
Investimenti 23 47 70
Passaggi in esercizio - - -
Ammortamenti (24) - (24)
Totale variazioni (1) 47 46
Consistenza al 31.12.2020 54 59 113
Investimenti 42 20 62
Passaggi in esercizio 24 (24) -
Ammortamenti (32) - (32)
Totale variazioni 34 (4) 30
Consistenza al 31.12.2021 88 55 143

I "Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere dell'ingegno", pari a 88 milioni di euro (54 milioni di euro nel 2020), sono relativi in prevalenza a costi sostenuti per l'acquisto di software applicativi a titolo di proprietà e per le manutenzioni evolutive sugli stessi. L'ammortamento è calcolato a quote costanti in relazione alle residue possibilità di utilizzazione (mediamente in tre esercizi). Gli investimenti pari a 42 milioni di euro hanno riguardato progetti di Information Technology connessi agli sviluppi digital per l'informatizzazione di processi aziendali, di compliance e di reporting delle funzioni della Holding, in particolare nelle aree Administration, Finance and Control, Legal and Corporate Affairs, Health and Safety, Communications, Innovability e Audit.

Le "Altre attività immateriali in corso" sono principalmente relative alle attività evolutive per i sistemi informatici delle Funzioni aziendali di Enel SpA. Nel 2021 sono pari a 55 milioni di euro, presentando un decremento di 4 milioni di euro dovuto al saldo netto negativo tra gli investimenti effettuati nel corso del periodo e i passaggi in esercizio.

12. Attività per imposte anticipate e Passività per imposte differite - Euro 299 milioni ed euro 149 milioni

Nel seguito vengono dettagliati i movimenti delle "Attività per imposte anticipate" e delle "Passività per imposte differite" per tipologia di differenze temporali.

Increm./(Decrem.)
con imputazione a
Increm./(Decrem.)
con imputazione a
Milioni di euro al 31.12.2020 Conto economico patrimonio netto al 31.12.2021
Totale Totale
Attività per imposte anticipate
Natura delle differenze temporanee:
- accantonamenti per rischi e oneri e perdite di valore 3 - - 3
- strumenti finanziari derivati 287 - (42) 245
- altre partite 47 6 (2) 51
Totale attività per imposte anticipate 337 6 (44) 299
Passività per imposte differite
Natura delle differenze temporanee:
- valutazione strumenti finanziari 143 - 2 145
- altre partite 6 (2) - 4
Totale passività per imposte differite 149 (2) 2 149
Attività per imposte anticipate su IRES risultanti anche dopo
un'eventuale compensazione
188 - - 150

Le "Attività per imposte anticipate" pari a 299 milioni di euro (337 milioni di euro al 31 dicembre 2020) si riferiscono essenzialmente alla fiscalità anticipata connessa alla valutazione al fair value delle operazioni di cash flow hedge. Le "Passività per imposte differite" pari a 149 milioni di euro (149 milioni di euro al 31 dicembre 2020) sono invariate rispetto al 2020 e si riferiscono principalmente alla fiscalità differita relativa alla valutazione al fair value degli strumenti finanziari di cash flow hedge.

Il valore delle imposte anticipate e differite è stato determinato applicando l'aliquota IRES del 24%.

13. Partecipazioni - Euro 60.269 milioni

Il seguente prospetto riassume i movimenti intervenuti nell'esercizio per ciascuna partecipazione, con i corrispondenti valori di inizio e fine esercizio, nonché l'elenco delle

partecipazioni possedute nelle società controllate, a controllo congiunto, collegate e in altre imprese.

Milioni di euro Costo
originario
(Svalutazioni)
Rivalutazioni
Altre variazioni
IFRIC 11 e IFRS 2
Valore a
bilancio
Quota di
possesso %
A) Imprese controllate
Enel Global Infrastructure and Networks

Apporti in

Acquisizioni/

Milioni di euro Costo
originario
(Svalutazioni)
Rivalutazioni
Altre variazioni
IFRIC 11 e IFRS 2
Valore a
bilancio
Quota di
possesso %
conto capitale
e a copertura
perdite
(Cessioni)/
(Liquidazioni)/
(Rimborsi)
al 31.12.2020
A) Imprese controllate
Enel Global Infrastructure and Networks
Srl
59 - - 59 100,0 - -
Enel Global Services Srl 40 (1) - 39 100,0 30 -
Enel Global Thermal Generation Srl 37 (20) - 17 100,0 20 -
Enel Global Trading SpA 1.401 (205) 1 1.197 100,0 - -
Enel Green Power SpA 2.006 - 2 2.008 100,0 - -
Enel Holding Finance Srl 1.800 - - 1.800 100,0 6.075 -
Enel Iberia SLU 13.713 - - 13.713 100,0 - -
Enel Innovation Hubs Srl 70 (54) - 16 100,0 - -
Enel Insurance NV 252 - - 252 100,0 250 -
Enel Investment Holding BV 4.497 (4.489) - 8 100,0 - -
Enel Italia SpA 12.790 (41) 3 12.752 100,0 - -
Enel North America Inc. 2.490 - - 2.490 100,0 665 -
Enel Romania SA 15 - - 15 100,0 - -
Enel X Srl 270 - - 270 100,0 - -
Enelpower SpA 189 (162) - 27 100,0 - -
Vektör Enerjí Üretim AŞ - - - - 100,0 - -
Enel Américas SA 5.715 - - 5.715 65,0 - 1.273
E-Distribuţie Muntenia SA 952 (97) - 855 78,0 - -
Enel Energie Muntenia SA 330 - - 330 78,0 - -
Enel Chile SA 2.671 - - 2.671 64,9 - -
Enel Russia PJSC 442 (110) - 332 56,4 - -
E-Distribuţie Banat SA 421 (171) - 250 51,0 - -
E-Distribuţie Dobrogea SA 261 - - 261 51,0 - -
Enel Energie SA 208 - - 208 51,0 - -
Enel Finance International NV 599 - - 599 25,0 2.025 -
Enel Green Power Chile SA - - - - - - -
EGP Américas SpA - - - - 100,0 - -
Enel Rinnovabili Srl 4.669 - - 4.669 100,0 - -
Totale controllate 55.897 (5.350) 6 50.553 9.065 1.273
B) Imprese a controllo congiunto
Rusenergosbyt LLC 41 - - 41 49,5 - -
Totale controllo congiunto 41 - - 41 - -
C) Imprese collegate
CESI SpA 23 - - 23 42,7 - -
Totale collegate 23 - - 23 - -
D) Altre imprese
Compañía de Trasmisión del Mercosur
Ltda
- - - - - - -
Elcogas SA 5 (5) - - 4,3 - -
Empresa Propietaria de la Red SA 5 - - 5 11,1 - -
Idrosicilia SpA
Red Centroamericana de
Telecomunicaciones SA
-
-
-
-
-
-
-
-
1,0
11,1
-
-
-
-
Totale altre imprese 10 (5) - 5 - -
TOTALE PARTECIPAZIONI 55.971 (5.355) 6 50.622 9.065 1.273
6.075
-
- (497) (497) 2.006 (497) 3 1.512 100,0
- - 6.075 7.875 - - 7.875 100,0
- - - 13.713 - - 13.713 100,0
- 7 7 70 (47) - 23 100,0
- - 250 502 - - 502 100,0
- (1) (1) 4.497 (4.490) - 7 100,0
- 41 41 12.790 - 4 12.794 100,0
- - 665 3.155 - - 3.155 100,0
- - - 15 - - 15 100,0
- - - 270 - 2 272 100,0
- (1) (1) 189 (163) - 26 100,0
- - - - - - - 100,0
4.669 - 5.942 11.657 - - 11.657 82,3
- (145) (145) 952 (242) - 710 78,0
- - - 330 - - 330 78,0
- - - 2.671 - - 2.671 64,9
- - - 442 (110) - 332 56,4
- (65) (65) 421 (236) - 185 51,0
- (60) (60) 261 (60) - 201 51,0
- - - 208 - - 208 51,0
- - 2.025 2.624 - - 2.624 25,0
- - - - - - - -
- - - - - - - -
(4.669) - (4.669) - - - - -
- (697) 9.641 66.235 (6.047) 12 60.200
- - - 41 - 41 49,5
-
- - - 41 - - 41
- - - 23 - - 23 42,7
- - - 23 - - 23
- - - - - - - -
- - - 5 (5) - - 4,3
- - - 5 - - 5 11,1
- - - - - - -
-
-
-
-
-
-
-
10
-
(5)
-
-
-
5
1,0
11,1

valore Saldo movimenti Costo originario

Rettifiche di

Milioni di euro

A) Imprese controllate

Enel Global Infrastructure and Networks

Costo originario

(Svalutazioni) Rivalutazioni

Altre variazioni IFRIC 11 e IFRS 2

Valore a bilancio

Quota di possesso %

Apporti in conto capitale e a copertura perdite

Acquisizioni/ (Cessioni)/ (Liquidazioni)/

(Rimborsi) Fusioni/Scissioni

Srl 59 - - 59 100,0 - - - - - 59 - 1 60 100,0 Enel Global Services Srl 40 (1) - 39 100,0 30 - - - 30 70 (1) - 69 100,0 Enel Global Thermal Generation Srl 37 (20) - 17 100,0 20 - - (19) 1 57 (39) - 18 100,0 Enel Global Trading SpA 1.401 (205) 1 1.197 100,0 - - - 43 43 1.401 (162) 2 1.241 100,0

al 31.12.2020 Movimenti del 2021 al 31.12.2021

Altre variazioni

IFRIC 11 e IFRS 2 Valore a bilancio

(Svalutazioni) Rivalutazioni

Quota di possesso %

Si riporta di seguito la movimentazione delle partecipazioni intervenuta nel corso dell'esercizio 2021.

Milioni di euro
Incrementi
Fusione per incorporazione di Enel Rinnovabili Srl in EGP Américas SpA 4.669
Fusione per incorporazione di EGP Américas SpA in Enel Américas SA 4.669
Offerta pubblica di acquisto volontaria parziale delle azioni di Enel Américas SA 1.273
Versamento in conto capitale a favore di Enel Insurance NV 250
Ripatrimonializzazione a favore di Enel Finance International NV 2.025
Ripatrimonializzazione a favore di Enel Holding Finance Srl 6.075
Versamento in conto capitale a favore di Enel North America Inc. 665
Ripatrimonializzazione a favore di Enel Global Services Srl 30
Ripatrimonializzazione a favore di Enel Global Thermal Generation Srl 20
Ripristino di valore di Enel Global Trading SpA 43
Ripristino di valore di Enel Innovation Hubs Srl 7
Ripristino di valore di Enel Italia SpA 41
Totale incrementi 19.767
Decrementi
Fusione di Enel Rinnovabili Srl In EGP Américas SpA (4.669)
Fusione di EGP Américas SpA in Enel Américas SA (4.669)
Adeguamento di valore della partecipazione detenuta in Enel Green Power SpA (497)
Adeguamento di valore della partecipazione detenuta in E-Distribuţie Muntenia SA (145)
Adeguamento di valore della partecipazione detenuta in E-Distribuţie Banat SA (65)
Adeguamento di valore della partecipazione detenuta in E-Distribuţie Dobrogea SA (60)
Adeguamento di valore della partecipazione detenuta in Enel Global Thermal Generation Srl (19)
Adeguamento di valore della partecipazione detenuta in Enelpower SpA (1)
Adeguamento di valore della partecipazione detenuta in Enel Investment Holding BV (1)
Totale decrementi (10.126)
SALDO MOVIMENTI 9.641

Nel corso dell'esercizio 2021 il valore delle partecipazioni in imprese controllate, a controllo congiunto, collegate e in altre imprese ha registrato un incremento di 9.641 milioni di euro a seguito:

• dell'offerta pubblica di acquisto volontaria parziale, lanciata il 15 marzo 2021, sulle azioni ordinarie e sulle American Depositary Shares (ADS) di Enel Américas, fino a un massimo di 7.608.631.104 azioni (comprese le azioni rappresentate da ADS), pari al 10% del capitale sociale a tale data della medesima società. Tale operazione rientra nel progetto di riorganizzazione societaria volta a integrare le attività rinnovabili non convenzionali del Gruppo Enel in Centro e Sud America (escluso il Cile) nella controllata quotata cilena Enel Américas SA. L'offerta ha avuto inizio il 15 marzo e si è conclusa il 13 aprile 2021 e si è articolata in un'offerta pubblica di acquisto volontaria negli Stati Uniti e in un'offerta pubblica di acquisto volontaria in Cile.

L'offerta era condizionata all'efficacia della fusione per incorporazione di EGP Américas SpA in Enel Américas SA, che si è realizzata il 1° aprile 2021. Nell'ambito di tale progetto si inquadra anche la fusione per incorporazione transfrontaliera, in data 1° febbraio 2021, della società Enel Rinnovabili Srl nella società di diritto cileno EGP Américas SpA,, anch'essa interamente controllata da Enel SpA, successivamente incorporata da Enel Américas come sopra descritto. Alla data di efficacia della fusione il valore contabile della partecipazione di Enel SpA nella società EGP Américas SpA risultava pari a 4.669 milioni di euro.

Sulla base dei dati finali, per effetto dell'applicazione di un meccanismo di riparto, Enel ha accettato di acquistare, nell'ambito dell'offerta cilena, 6.903.312.254 azioni a un prezzo di 140 pesos cileni per azione in denaro, pagabile in pesos cileni, e, nell'ambito dell'offerta statunitense, 14.104.937 ADS rappresentative di 705.246.850 azioni a un prezzo di 7.000 pesos cileni per ADS in denaro, con corrispettivo pagabile in dollari statunitensi, senza interessi e al netto delle ritenute d'imposta e delle commissioni di distribuzione applicabili.

Il corrispettivo complessivo par a 1.271 milioni di euro è stato finanziato dai flussi di cassa della gestione corrente e dalla capacità di indebitamento esistente. Sul valore della partecipazione sono stati inoltre capitalizzati oneri accessori per 2 milioni di euro.

A seguito del completamento dell'offerta pubblica di acquisto parziale volontaria e del perfezionamento della fusione di EGP Américas, Enel possiede circa l'82,3% del capitale sociale attualmente in circolazione di Enel Américas;

  • del versamento in conto capitale, in data 28 giugno 2021, a favore di Enel Insurance NV, compagnia assicurativa "captive" del Gruppo, di un importo pari a 250 milioni di euro al fine di supportarne il business riassicurativo a favore delle società del Gruppo in un contesto di mercati con prezzi in costante crescita;
  • dei versamenti in conto capitale, in data 6 ottobre 2021, a favore di Enel Finance International NV, società finanziaria di diritto olandese, di un importo pari a 2.025 milioni di euro e a favore della controllata Enel Holding Finance Srl, titolare del 75% del capitale sociale di Enel Finance International NV, di un importo pari a 6.075 milioni di euro da destinare a un contestuale versamento in conto capitale di eguale importo in favore di Enel Finance International NV al fine di rafforzarne la struttura patrimoniale e finanziaria;
  • dei versamenti in conto capitale, in data 29 novembre 2021 e 10 dicembre 2021, a favore della controllata Enel North America Inc., di un importo complessivo di 665 milioni di euro per supportare le necessità di business delle società controllate;
  • della ripatrimonializzazione, in data 22 dicembre 2021, della controllata Enel Global Services Srl mediante rinuncia a parte del credito finanziario vantato nei confronti della stessa sul conto corrente intersocietario per un importo pari a 30 milioni di euro;
  • della ripatrimonializzazione, in data 22 dicembre 2021, della controllata Enel Global Thermal Generation Srl mediante rinuncia a parte del credito finanziario vantato nei confronti della stessa sul conto corrente intersocietario per un importo pari a 20 milioni di euro;
  • dell'adeguamento di valore della partecipazione detenuta nella società controllata Enel Green Power SpA per 497 milioni di euro per riflettere le assunzioni del nuovo piano industriale delle società controllate;
  • dell'adeguamento di valore della partecipazione detenuta nella società controllata E-Distribuţie Muntenia SA per 145 milioni di euro per tenere conto delle assunzioni del nuovo piano industriale;
  • dell'adeguamento di valore della partecipazione detenu-

ta nella società controllata E-Distribuţie Banat SA per 65 milioni di euro per tenere conto delle assunzioni del nuovo piano industriale;

  • dell'adeguamento di valore della partecipazione detenuta nella società controllata E-Distribuţie Dobrogea SA per 60 milioni di euro per tenere conto delle assunzioni del nuovo piano industriale;
  • dell'adeguamento di valore della partecipazione detenuta nella società controllata Enel Global Thermal Generation Srl per 19 milioni di euro per tenere conto della situazione economico- patrimoniale della società;
  • dell'adeguamento di valore della partecipazione detenuta nella società controllata Enelpower SpA per 1 milione di euro per tenere conto della situazione economico-patrimoniale della società;
  • dell'adeguamento di valore della partecipazione detenuta nella società controllata Enel Investment Holding BV per 1 milione di euro per tenere conto della situazione economico-patrimoniale della società;
  • del ripristino, per 43 milioni di euro, del valore della partecipazione detenuta in Enel Global Trading SpA per tenere conto delle assunzioni del nuovo piano industriale;
  • del ripristino, per 41 milioni di euro, del valore della partecipazione detenuta in Enel Italia SpA per riflettere il maggior valore della società a seguito del consolidamento della nuova struttura societaria derivante dalla riorganizzazione avvenuta nel 2020 con il conferimento delle partecipazioni delle società operative italiane;
  • del ripristino, per 7 milioni di euro, del valore della partecipazione detenuta in Enel Innovation Hubs Srl per tenere conto della situazione economico-patrimoniale della società.

Secondo quanto previsto dall'IFRS 2, il valore delle partecipazioni nelle società controllate coinvolte nel Piano di incentivazione di lungo termine per il 2019, il 2020 e il 2021 è stato incrementato inoltre del valore corrispondente al fair value della componente azionaria di competenza dell'esercizio in contropartita a specifiche riserve di patrimonio netto, per un valore complessivo di 6 milioni di euro. Nel caso di assegnazione di strumenti di capitale in favore di dipendenti di controllate indirette, è stato incrementato il valore della partecipazione nella controllata diretta.

Nella tabella che segue vengono riportate le assunzioni che hanno caratterizzato la perdita di valore relativamente alle partecipazioni detenute in Enel Green Power SpA, E-Distribuţie Muntenia SA, E-Distribuţie Banat SA ed E-Distribuţie Dobrogea SA e il ripristino di valore relativamente alla partecipazione detenuta in Enel Global Trading SpA.

Milioni di euro Costo
originario
Tasso di
crescita(1)
Tasso di
sconto
WACC
pre-tax(2)
Periodo
esplicito
flussi di
cassa
Terminal
value(3)
Costo
originario
Tasso di
crescita(1)
Tasso di
sconto
WACC
pre-tax(2)
Periodo
esplicito
flussi di
cassa
Terminal
value(3)
al 31.12.2021 al 31.12.2020
E-Distribuţie Muntenia SA 855 2,7% 6.2% 3 anni Perpetuità 952 2,7% 7,0% 3 anni Perpetuità
E-Distribuţie Banat SA 250 2,7% 6.2% 3 anni Perpetuità 289 2,7% 7,0% 3 anni Perpetuità
E-Distribuţie Dobrogea SA 261 2.7% 6.2% 3 anni Perpetuità n.a. n.a. n.a. n.a. n.a.
Enel Green Power SpA 2.008 1.7% 7.6% 3 anni Annuity/
24 anni
n.a. n.a. n.a. n.a. n.a.
Enel Global Trading SpA 1.198 1.7% 6.3% 3 anni Perpetuità n.a. n.a. n.a. n.a. n.a.

(1) Tasso di crescita perpetua del flusso di cassa dopo il periodo esplicito.

(2) Il WACC pre-tax calcolato con il metodo iterativo: il tasso di sconto che permette che il valore d'uso calcolato con i flussi pre-tax sia equivalente a quello calcolato con flussi post-tax scontati al WACC post-tax.

(3) Il valore del terminal value è stato stimato attraverso una rendita perpetua o una rendita attesa annua a rendimento crescente per gli anni indicati in colonna.

La stima del valore recuperabile delle partecipazioni iscritto in bilancio attraverso i test di impairment è stata effettuata determinando l'equity value delle partecipazioni in esame mediante una stima del valore d'uso basata sull'utilizzo di modelli discounted cash flow, che prevedono la stima dei flussi di cassa attesi e l'applicazione di un appropriato tasso di attualizzazione, determinato utilizzando input di mercato quali tassi risk-free, beta e market risk premium. Ai fini del confronto con il valore di carico delle partecipazioni, l'enterprise value risultante dalla stima dei flussi di cassa futuri è stato convertito in equity value decurtandolo della posizione finanziaria netta della partecipazione. I flussi di cassa sono stati determinati sulla base delle migliori informazioni disponibili al momento della stima e desumibili per il periodo esplicito dal piano industriale triennale per il periodo 2022-2024 approvato dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, in data 23 novembre 2021, contenente le previsioni in ordine ai volumi, ai ricavi, ai costi operativi, agli investimenti, agli assetti industriali e commerciali, nonché all'andamento delle principali variabili macroeconomiche (inflazione, tassi di interesse nominali e tassi di cambio) e delle commodity. Si segnala che il periodo esplicito dei flussi di cassa preso in considerazione per l'impairment test di tali partecipazioni varia in funzione delle specificità e dei cicli economici dei business relativi alle diverse partecipazioni. Il valore terminale invece è stato stimato come rendita perpetua o rendita annua con un tasso di crescita nominale pari alla crescita di lungo periodo della domanda elettrica e/o dell'inflazione (in funzione del Paese di appartenenza e del business) e comunque non eccedente il tasso medio di crescita nel lungo termine del mercato di riferimento.

Relativamente alle partecipazioni detenute nelle società Enel Global Services, Enel North Americas Inc., Enel Américas SA, Enel Energie Muntenia SA, Enel Energie SA, Enel Romania SA, Enel Russia PJSC, Enel Global Infrastructure and Networks Srl, Enel X Srl, Rusenergosbyt, il valore in bilancio è ritenuto recuperabile ancorché individualmente superiore rispetto al patrimonio netto al 31 dicembre 2021 di ciascuna delle società partecipate. Si ritiene infatti che tale circostanza non è da considerarsi un indicatore di perdita di valore durevole della partecipazione ma un temporaneo disallineamento tra i due valori. In particolare, per le società Enel Global Services, Enel North Americas Inc., Enel Américas SA, Enel Energie Muntenia SA, Enel Energie SA, Enel Romania SA, Enel Russia PJSC, Enel Global Infrastructure and Networks Srl, Enel X Srl, Rusenergosbyt, la differenza negativa tra il carrying amount delle partecipazioni e il patrimonio netto delle stesse ha rappresentato un trigger event, a seguito del quale è stato determinato mediante esercizio di impairment il valore dell'equity value delle partecipazioni in considerazione dei flussi di cassa futuri attesi. A esito di tale esercizio è emerso un maggior valore non riflesso nel patrimonio netto contabile tale da confermare la piena recuperabilità del valore delle partecipazioni.

Si rileva, a tale proposito, che le partecipazioni oggetto di analisi hanno superato i test di impairment.

I certificati azionari relativi alle partecipazioni in società controllate italiane detenute da Enel SpA sono presso il Monte dei Paschi di Siena, in conto deposito titoli a custodia.

Nel prospetto che segue è riportata la composizione del capitale sociale e del patrimonio netto di ciascuna delle partecipazioni in imprese controllate, a controllo congiunto, collegate e in altre imprese al 31 dicembre 2021.

3 Bilancio di esercizio 2 Corporate governance 1 Relazione sulla gestione 4 Relazioni

Sede legale Valuta Capitale sociale Patrimonio
netto (milioni
di euro)
Utile/(Perdita)
ultimo esercizio
(milioni di euro)
Quota di
possesso %
Valore a
bilancio (milioni
di euro)
A) Imprese controllate
Enel Global Infrastructure
and Networks Srl
Roma EUR 10.100.000 25 (3) 100,0 60
Enel Global Services Srl Roma EUR 10.000 31 (35) 100,0 69
Enel Global Thermal
Generation Srl
Roma EUR 11.000.000 18 (18) 100,0 18
Enel Global Trading SpA Roma EUR 90.885.000 (583) (3) 100,0 1.241
Enel Green Power SpA Roma EUR 272.000.000 536 10 100,0 1.512
Enel Holding Finance Srl Roma EUR 10.000 7.874 - 100,0 7.875
Enel Iberia SLU Madrid EUR 336.142.500 23.355 7.620 100,0 13.713
Enel Innovation Hubs Srl Roma EUR 1.100.000 23 - 100,0 23
Enel Insurance NV Amsterdam EUR 60.000 534 16 100,0 502
Enel Investment Holding BV Amsterdam EUR 1.000.000 7 (1) 100,0 7
Enel Italia SpA Roma EUR 100.000.000 14.380 2.110 100,0 12.794
Enel North America Inc. Andover USD 50 4.414 113 100,0 3.155
Enel Romania SA Buftea, Ilfov County RON 200.000 5 1 100,0 15
Enel X Srl Roma EUR 1.050.000 172 (17) 100,0 272
Enelpower SpA Milano EUR 2.000.000 26 - 100,0 26
Vektör Enerjí Üretim AŞ Istanbul TRY 3.500.000 (8) (5) 100,0 -
Enel Américas SA Santiago USD 15.799.498.545 13.270 958 82,3 11.657
E-Distribuţie Muntenia SA Bucarest RON 271.635.250 634 (3) 78,0 710
Enel Energie Muntenia SA Bucarest RON 37.004.350 93 (38) 78,0 330
Enel Chile SA Santiago CLP 3.882.103.470.184 3.469 111 64,9 2.671
Enel Russia PJSC Yekaterinburg RUB 35.371.898.370 512 54 56,4 332
E-Distribuţie Banat SA Timisoara RON 382.158.580 276 (3) 51,0 185
E-Distribuţie Dobrogea SA Costanza RON 280.285.560 227 3 51,0 201
Enel Energie SA Bucarest RON 140.000.000 102 (9) 51,0 208
Enel Finance International NV Amsterdam EUR 1.478.810.371 10.064 (740) 25,0 2.624
Enel Green Power Chile SA Santiago USD 842.121.531 1.105 32 - -
B) Imprese a controllo
congiunto
Rusenersgobyt LLC Mosca RUB 18.000.000 24 90 49,5 41
C) Imprese collegate
Cesi SpA(1) Milano EUR 8.550.000 113 (10) 42,7 23
D) Altre imprese
Compañía de Trasmisión del
Mercosur SA
Buenos Aires ARS 2.025.191.313 - 2 - -
Elcogas SA in liquidazione Puertollano EUR 809.690 (113) (1) 4,3 -
Empresa Propietaria de la
Red SA
Panama USD 58.500.000 134 11 11,1 5
Idrosicilia SpA Milano EUR 22.520.000 - - 1,0 -
Red Centroamericana de
Telecomunicaciones SA
Panama USD 2.700.000 (7) (2) 11,1 -

(1) I valori del capitale sociale, del patrimonio netto e del risultato dell'esercizio si riferiscono al Bilancio al 31 dicembre 2020.

Le "Partecipazioni in altre imprese" al 31 dicembre 2021 sono tutte riferite a società non quotate. In fase di transizione all'IFRS 9 è stata applicata l'opzione ammessa dal nuovo principio di valutare queste attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico complessivo.

La partecipazione in Elcogas SA è stata completamente svalutata nel 2014 e dal 1° gennaio 2015, la società, di cui si possiede il 4,3%, è ancora in liquidazione. Anche il relativo credito partecipativo di 6 milioni di euro, concesso nel 2014, è stato svalutato per tenere conto delle perdite accumulate.

1 1 > C

Milioni di euro
al 31.12.2021 al 31.12.2020
Partecipazioni in società non quotate valutate al FVOCI 5 5
Empresa Propietaria de la Red SA 5 5
Red Centroamericana de Telecomunicaciones SA - -
Compañía de Trasmisión del Mercosur SA - -
Elcogas SA in liquidazione - -
Idrosicilia SpA - -

14. Derivati - Euro 753 milioni, euro 60 milioni, euro 1.300 milioni, euro 131 milioni

Milioni di euro Non correnti Correnti
al 31.12.2021 al 31.12.2020 al 31.12.2021 al 31.12.2020
Attività finanziarie - Derivati 753 890 60 128
Passività finanziarie - Derivati 1.300 1.763 131 258

Per maggiori dettagli sulla natura, la rilevazione e la classificazione dei derivati, che sono inclusi nelle attività e passività finanziarie, si rimanda alle note 32 "Strumenti finanziari" e 34 "Derivati ed hedge accounting".

15. Altre attività finanziarie non correnti - Euro 16 milioni

La composizione di tale voce è la seguente:

Milioni di euro
Note al 31.12.2021 al 31.12.2020 2021-2020
Risconti attivi finanziari 13 7 6
Altre attività finanziarie non correnti incluse nell'indebitamento 15.1 3 273 (270)
Totale 16 280 (264)

I "Risconti attivi finanziari" si riferiscono alla quota residua dei costi di transazione sulla linea di credito revolving di 10 miliardi di euro, stipulata il 18 dicembre 2017, di durata quinquennale, tra Enel SpA, Enel Finance International NV e Mediobanca. La voce accoglie la quota non corrente di tali costi e il rilascio a Conto economico è in funzione della tipologia della fee e della durata della linea.

15.1 Altre attività finanziarie non correnti incluse nell'indebitamento - Euro 3 milioni

Milioni di euro
Note al 31.12.2021 al 31.12.2020 2021-2020
Crediti finanziari 32.1.1 - 270 (270)
Altri crediti finanziari 3 3 -
Totale 3 273 (270)

Nell'esercizio precedente la voce "Crediti finanziari" includeva i finanziamenti erogati alla società a controllo congiunto Open Fiber SpA, che è stata ceduta nel mese di dicembre 2021.

no esclusivamente ai prestiti ai dipendenti.

Gli altri crediti finanziari, pari a 3 milioni di euro, si riferisco-

16. Altre attività non correnti - Euro 99 milioni

La voce accoglie le partite di seguito descritte.

Milioni di euro
al 31.12.2021 al 31.12.2020 2021-2020
Crediti tributari 12 20 (8)
Crediti verso società controllate per accollo PIA 87 108 (21)
Totale altre attività non correnti 99 128 (29)

La voce "Crediti tributari" accoglie il credito residuo emerso in seguito alla presentazione delle istanze di rimborso per le maggiori imposte sui redditi versate, per effetto della mancata deduzione parziale dell'IRAP nella determinazione del reddito imponibile IRES. Le suddette istanze sono state presentate da Enel SpA per proprio conto per l'esercizio 2003, mentre per le annualità 2004-2011 sono state presentate sia per proprio conto sia in qualità di società consolidante.

La voce "Crediti tributari" comprende inoltre il credito pari a 3 milioni di euro derivante dal calcolo definitivo della Withholding Tax applicata sui dividendi di Enel Américas SA di competenza dell'esercizio 2021.

Nell'esercizio precedente il credito derivante dal calcolo definitivo della Withholding Tax sui dividendi di Enel Américas SA di competenza dell'esercizio 2019 ed erogati nell'esercizio 2020 era pari a 11 milioni di euro; nel corso del 2021 tale credito è stato riclassificato nella voce "Crediti per imposte sul reddito", in quanto il rimborso è previsto entro il primo semestre 2022.

La voce "Crediti verso società controllate per accollo PIA" si riferisce ai crediti derivanti dall'accollo da parte delle società del Gruppo delle rispettive quote di competenza della Previdenza Integrativa Aziendale (PIA). I termini dell'accordo prevedono che le società del Gruppo accollanti rimborseranno i costi per estinguere l'obbligazione a benefíci definiti, che sorge in capo alla Capogruppo ed è iscritta alla voce "Benefíci ai dipendenti".

Sulla base delle previsioni attuariali formulate secondo le correnti assunzioni, la quota esigibile oltre il 5° anno dei "Crediti verso società controllate per accollo PIA" è stimata pari a 25 milioni di euro (40 milioni di euro al 31 dicembre 2020).

17. Crediti commerciali - Euro 275 milioni

La voce è composta come di seguito illustrato.

Milioni di euro
al 31.12.2021 al 31.12.2020 2021-2020
Crediti commerciali:
- verso imprese controllate 260 227 33
- verso clienti terzi 15 14 1
Totale 275 241 34

I crediti commerciali verso imprese controllate si riferiscono principalmente ai servizi di indirizzo e coordinamento e alle altre attività svolte da Enel SpA a favore delle società del Gruppo. I crediti verso clienti terzi sono riferiti a prestazioni di diversa natura.

I crediti commerciali verso imprese controllate sono di seguito dettagliati per società.

al 31.12.2021
al 31.12.2020
2021-2020
Imprese controllate
Edistribución Redes Digitales SL
7
8
(1)
e-distribuzione SpA
22
26
(4)
Endesa Energía SA
3
3
-
Endesa Generación SA
2
2
-
Endesa SA
10
6
4
Enel Américas SA
5
4
1
Enel Brasil SA
70
42
28
Enel Chile SA
7
4
3
Enel Distribución Chile SA
5
6
(1)
Enel Distribución Perú SAA
3
3
-
Enel Energia SpA
9
10
(1)
Enel Generación Chile SA
4
2
2
Enel Generación Perú SAA
2
3
(1)
Enel Global Infrastructure and Networks Srl
4
3
1
Enel Global Services Srl
12
12
-
Enel Green Power Chile SA
1
2
(1)
Enel Green Power Hellas SA
2
6
(4)
Enel Green Power Italia Srl
4
5
(1)
Enel Green Power North America Inc.
5
2
3
Enel Green Power SpA
3
6
(3)
Enel Italia SpA
-
2
(2)
Enel North America Inc.
7
5
2
Enel Produzione SpA
4
5
(1)
Enel Romania Srl
5
4
1
Enel Russia PJSC
9
7
2
Enel X Srl
5
1
4
E-Distribuţie Banat SA
6
6
-
E-Distribuţie Dobrogea SA
3
5
(2)
E-Distribuţie Muntenia SA
9
9
-
Gas y Electricidad Generación SAU
2
2
-
Servizio Elettrico Nazionale SpA
2
2
-
Vektör Enerjí Üretim AŞ
8
8
-
Altre
20
16
4
Totale
260
227
33
Milioni di euro

Nella seguente tabella si riportano i crediti commerciali suddivisi per area geografica.

Milioni di euro
al 31.12.2021 al 31.12.2020 2021-2020
Italia 70 73 (3)
Europa - UE 70 70 -
Europa - extra UE 10 9 1
Altri 125 89 36
Totale 275 241 34

18. Crediti per imposte sul reddito - Euro 142 milioni

I crediti per imposte sul reddito al 31 dicembre 2021 ammontano a 142 milioni di euro e si riferiscono essenzialmente al credito IRES della Società per la stima delle imposte dell'esercizio 2021 (119 milioni di euro) e al credito per Withholding Tax per i dividendi delle società Enel Américas SA ed Enel Chile SA (16 milioni di euro).

19. Altre attività finanziarie correnti - Euro 8.257 milioni

La voce accoglie le partite di seguito dettagliate.

Milioni di euro
Note al 31.12.2021 al 31.12.2020 2021-2020
Altre attività finanziarie correnti incluse nell'indebitamento 19.1 8.197 2.337 5.860
Altre attività finanziarie correnti 60 313 (253)
Totale 8.257 2.650 5.607

Per la voce "Altre attività finanziarie correnti incluse nell'indebitamento" si rimanda alla nota 19.1.

La voce "Altre attività finanziarie correnti" si riferisce essenzialmente ai crediti maturati verso le società del Gruppo per interessi e altre competenze derivanti dai contratti

19.1 Altre attività finanziarie correnti incluse nell'indebitamento – Euro 8.197 milioni

di servizi finanziari per 15 milioni di euro (239 milioni di euro al 31 dicembre 2020), a ratei attivi finanziari correnti per 37 milioni di euro (61 milioni di euro al 31 dicembre 2020) e a risconti attivi finanziari correnti per 5 milioni di euro (11 milioni di euro al 31 dicembre 2020).

Milioni di euro
Note al 31.12.2021 al 31.12.2020 2021-2020
Crediti finanziari verso società del Gruppo:
- crediti finanziari a breve termine (conto corrente intersocietario) 32.1.1 7.111 748 6.363
Crediti finanziari verso terzi:
- quota corrente dei crediti finanziari a lungo - 1 (1)
- altri crediti finanziari 9 4 5
- cash collateral per accordi di marginazione su derivati OTC 32.1.1 1.077 1.584 (507)
Totale 8.197 2.337 5.860

20. Altre attività correnti - Euro 1.063 milioni

La composizione di tale voce al 31 dicembre 2021 è di seguito descritta.

Milioni di euro
al 31.12.2021 al 31.12.2020 2021-2020
Crediti tributari 4 27 (23)
Altri crediti verso società del Gruppo 1.044 621 423
Crediti verso altri 15 13 2
Totale 1.063 661 402

I "Crediti tributari", pari a 4 milioni di euro, si riferiscono a crediti pregressi per imposte sul reddito.

Nell'esercizio precedente la voce comprendeva il credito

residuo dell'acconto IVA 2020 per 22 milioni di euro. La variazione rispetto all'esercizio precedente è dovuta essenzialmente al mancato versamento dell'acconto IVA nel 2021, in linea con i chiarimenti resi dall'Agenzia delle Entrate secondo cui nel primo anno di costituzione del soggetto unico ai fini IVA l'acconto non è dovuto in quanto privo dei dati posti a base del calcolo dell'acconto stesso.

Gli "Altri crediti verso società del Gruppo" sono relativi essenzialmente ai crediti per l'acconto sul dividendo deliberato nel 2021 dalle società controllate Enel Iberia SLU, Enel Américas SA ed Enel Chile SA (rispettivamente pari a 300 milioni di euro, 64 milioni di euro e 4 milioni di euro) incassati nei primi mesi dell'esercizio 2022, ai crediti tributari IRES verso le società del Gruppo aderenti all'istituto del consolidato fiscale nazionale (129 milioni di euro) nonché ai crediti per IVA verso le società controllate aderenti all'IVA di Gruppo (547 milioni di euro). I "Crediti verso altri", pari a 15 milioni di euro al 31 dicembre

2021, presentano un incremento di 2 milioni di euro rispetto a quanto rilevato nel 2020.

21. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti - Euro 952 milioni

Le disponibilità liquide sono di seguito dettagliate.

Totale 952 2.127 (1.175)
Denaro e valori in cassa - - -
Depositi bancari e postali 952 2.127 (1.175)
al 31.12.2021 al 31.12.2020 2021-2020
Milioni di euro

Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti, pari a 952 milioni di euro, presentano un decremento di 1.175 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020 per l'effetto congiunto delle operazioni straordinarie del periodo riguardanti investimenti in partecipazioni, in parte compensate dal cash flow generato dall'ordinaria gestione operativa.

Il cash flow da attività operativa nell'esercizio 2021 è positivo per 6.687 milioni di euro, in crescita di 2.188 milioni di euro rispetto al valore dell'esercizio precedente, principalmente a seguito dei maggiori dividendi incassati, dei minori acconti pagati sulle imposte IRES per le società del Gruppo rientranti nel consolidato fiscale nazionale, dei minori utilizzi dei fondi e degli effetti connessi all'andamento negativo dei cambi.

Nel corso dell'esercizio il cash flow da attività di finanziamento ha generato liquidità per 1.877 milioni di euro. Tale risultato risente principalmente della liquidità generata dai nuovi finanziamenti a lungo termine (9.203 milioni di euro) e dall'emissione di obbligazioni ibride perpetue per 2.213 milioni di euro, al netto degli oneri accessori connessi a tale emissione e degli oneri accessori relativi all'operazione di consent solicitation, in parte compensata dalla variazione netta negativa dei debiti finanziari a breve termine (5.200 milioni di euro), dal pagamento dei dividendi (3.664 milioni di euro) e dai rimborsi dei finanziamenti a lungo termine (847 milioni di euro).

Il cash flow da attività di investimento ha assorbito liquidità per 9.739 milioni di euro per effetto essenzialmente dei versamenti in conto capitale a favore di Enel Holding Finance (6.075 milioni di euro), di Enel Finance International NV (2.025 milioni di euro), di Enel North America (665 milioni di euro) e di Enel Insurance NV (250 milioni di euro), dell'offerta pubblica di acquisto volontaria parziale sulle azioni ordinarie e sulle American Depositary Shares di Enel Américas (1.273 milioni di euro) e delle ripatrimonializzazioni a favore di Enel Global Services Srl (30 milioni di euro) e di Enel Global Thermal Generation Srl (20 milioni di euro), in parte compensati dalla liquidità generata dalla cessione della partecipazione detenuta nella società Open Fiber per 669 milioni di euro.

Il fabbisogno derivante dall'attività di investimento è stato fronteggiato principalmente dall'apporto del cash flow generato dall'attività operativa positivo per 6.687 milioni di euro e dalla liquidità generata dall'attività di finanziamento pari a 1.877 milioni di euro oltre che dall'utilizzo delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti, che al 31 dicembre 2021 si attestano a 952 milioni di euro (2.127 milioni di euro al 1° gennaio 2021).

22. Attività non correnti classificate come possedute per la vendita

Le "Attività non correnti classificate come possedute per la vendita" accoglievano al 31 dicembre 2020 il valore della partecipazione detenuta nella società a controllo congiunto Open Fiber (669 milioni di euro), riclassificata in tale voce conseguentemente all'offerta vincolante pervenuta da Macquarie Infrastructure and Real Assets per l'acquisto del 50% del capitale di Open Fiber SpA, posseduto da Enel. ne dell'intera partecipazione, di cui il 40% in favore di Macquarie Asset Management e il 10% a favore di CDP Equity SpA.

Il corrispettivo complessivo incassato ammonta a circa 2.733 milioni di euro, e ha comportato la rilevazione di un provento di 1.629 milioni di euro.

Passivo

23. Patrimonio netto - Euro 34.967 milioni

Il patrimonio netto è pari a 34.967 milioni di euro, in aumento di 4.224 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020. Tale variazione è principalmente riferibile:

  • all'utile complessivo rilevato nell'esercizio pari a 4.907 milioni di euro;
  • alla distribuzione del saldo del dividendo dell'esercizio 2020 nella misura di 0,183 euro per azione (complessivamente pari a 1.861 milioni di euro), così come deliberato dall'Assemblea degli azionisti in data 20 maggio 2021, e dell'acconto sul dividendo dell'esercizio 2021 deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 4 novembre 2021 e messo in pagamento a decorrere dal 26 gennaio 2022 (0,19 euro per azione per complessivi 1.932 milioni di euro);
  • all'emissione di obbligazioni ibride perpetue per 2.214 milioni di euro e alla riconduzione a strumento ibrido di capitale, per effetto della modifica dei relativi termini e condizioni, di un prestito obbligazionario ibrido precedentemente emesso, per un valore di 967 milioni di euro, al netto dei costi di transazione.

Capitale sociale - Euro 10.167 milioni

Al 31 dicembre 2021 il capitale sociale di Enel SpA, interamente sottoscritto e versato, risulta pari a 10.166.679.946 euro, rappresentato da altrettante azioni ordinarie del valore nominale di 1 euro ciascuna. L'indicato importo del capitale di Enel SpA risulta quindi invariato rispetto a quello registrato al 31 dicembre 2020.

Al 31 dicembre 2021, in base alle risultanze del libro dei Soci e tenuto conto delle comunicazioni inviate alla CON-SOB e pervenute alla Società ai sensi dell'art. 120 del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, nonché delle altre informazioni a disposizione, gli azionisti in possesso di una partecipazione superiore al 3% del capitale della Società risultavano il Ministero dell'Economia e delle Finanze (con il 23,585% del capitale sociale), BlackRock Inc. (con il 5,000% del capitale sociale, posseduto a titolo di gestione del risparmio) e Capital Research and Management Company (con il 5,000% del capitale sociale, posseduto a titolo di gestione del risparmio).

Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio - Euro (36) milioni

Alla data del 31 dicembre 2021, le azioni proprie sono rappresentate da n. 4.889.152 azioni ordinarie di Enel SpA del valore nominale di 1 euro (n. 3.269.152 al 31 dicembre 2020), acquistate tramite un intermediario abilitato per un valore complessivo di circa 36 milioni di euro.

In data 17 giugno 2021 il Consiglio di Amministrazione della Società, in attuazione dell'autorizzazione conferita dall'Assemblea degli azionisti del 20 maggio 2021, ha approvato l'avvio di un programma di acquisto di azioni proprie, per un numero di azioni pari a 1,62 milioni, equivalenti a circa lo 0,016% del capitale sociale di Enel.

Il programma, avviato in data 18 giugno 2021 e conclusosi il 21 luglio, era al servizio del Piano di incentivazione di lungo termine per il 2021 destinato al management di Enel e/o di società da questa controllate ai sensi dell'art. 2359 del codice civile (Piano LTI 2021), anch'esso approvato dall'Assemblea del 20 maggio 2021.

Per effetto delle operazioni sopra descritte sono state acquistate complessive n. 1.620.000 azioni Enel (pari allo 0,015934% del capitale sociale), al prezzo medio ponderato per il volume di 7,8737 euro per azione e per un controvalore complessivo di 12.755.469 euro.

Considerando le azioni proprie già in portafoglio, al 31 dicembre 2021 Enel detiene complessivamente n. 4.889.152 azioni proprie, pari allo 0,048090% del capitale sociale, al servizio del Piano di incentivazione di lungo termine (Piano LTI) per gli anni 2019, 2020 e 2021.

Tenuto conto di quanto previsto dall'art. 2357 ter comma 2 del codice civile, le azioni proprie non concorrono alla distribuzione del dividendo.

Obbligazioni ibride perpetue - Euro 5.567 milioni di euro

La voce accoglie il valore nominale, al netto dei costi di transazione, dei prestiti obbligazionari non convertibili subordinati ibridi perpetui denominati in euro destinati a investitori istituzionali.

In data 4 marzo 2021 la Società ha emesso un prestito obbligazionario non convertibile subordinato ibrido perpetuo multitranche denominato in euro destinato a investitori istituzionali, per un valore nominale complessivo pari a 2.250 milioni di euro.

Tali obbligazioni sono state iscritte al netto dei costi di transazione per un valore complessivo pari a 2.214 milioni di euro.

L'emissione è stata effettuata in esecuzione della delibera del 25 febbraio 2021 del Consiglio di Amministrazione della Società, il quale ha autorizzato l'emissione da parte della Società, entro il 31 dicembre 2021, di uno o più prestiti obbligazionari non convertibili subordinati ibridi, per un importo massimo pari a 3 miliardi di euro.

Le obbligazioni sono quotate sul mercato regolamentato della Borsa d'Irlanda.

In data 9 dicembre 2021, a seguito del lancio di un'operazione di consent solicitation nel mese di ottobre, l'Assemblea dei portatori del prestito obbligazionario non convertibile subordinato ibrido emesso dalla Società con scadenza 25 maggio 2080 e di importo in circolazione pari a 900 milioni di euro ha approvato le proposte di modifica dei termini e condizioni, volte ad allineare questi ultimi ai termini e condizioni delle obbligazioni non convertibili subordinate ibride perpetue lanciate da Enel nel 2020 e nel 2021.

In particolare, le modifiche approvate prevedono, tra l'altro, che il prestito obbligazionario, originariamente emesso con una scadenza determinata e di lungo periodo, diventerà esigibile e pagabile e dovrà dunque essere rimborsato dalla Società solo in caso di scioglimento o liquidazione della stessa e che gli eventi di inadempimento, precedentemente previsti nel regolamento e nella ulteriore documentazione che disciplina il prestito obbligazionario, sono eliminati.

Il prestito obbligazionario è stato iscritto al fair value al netto dei costi di transazione per un valore complessivo pari a 967 milioni di euro.

Altre riserve - Euro 11.511 milioni

Riserva da sovrapprezzo azioni - Euro 7.496 milioni

La riserva sovrapprezzo azioni al 31 dicembre 2021 risulta pari a 7.496 milioni di euro, in aumento di 20 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente per effetto di una diversa esposizione delle voci relative alle riserve per acquisto di azioni proprie.

Riserva legale - Euro 2.034 milioni

La riserva legale, pari al 20,0% del capitale sociale, non presenta variazioni rispetto al precedente esercizio.

Riserva ex lege n. 292/1993 - Euro 2.215 milioni

Evidenzia la quota residua delle rettifiche di valore effettuate in sede di trasformazione di Enel da ente pubblico a società per azioni.

In caso di distribuzione si rende applicabile il regime fiscale previsto per le riserve di capitale ex art. 47 del TUIR.

Altre riserve - Euro 119 milioni

La voce comprende la riserva per contributi in conto capitale di 19 milioni di euro che riflette il 50% dei contributi acquisiti da enti pubblici e organismi comunitari, in forza di leggi, per la realizzazione di nuove opere (ai sensi dell'art. 55 del decreto del Presidente della Repubblica n. 917/1986) rilevati a patrimonio netto al fine di usufruire del beneficio di sospensione della tassazione.

Comprende inoltre la riserva indisponibile costituita per l'acquisto di azioni proprie per 36 milioni di euro in esecuzione delle deliberazioni dell'Assemblea Ordinaria degli Azionisti di Enel SpA e le riserve costituite per rilevare il controvalore della componente azionaria assegnata al management della Società e delle società controllate nell'ambito dei Piani Long-Term Incentive 2019, 2020 e 2021 per un valore pari a 15 milioni di euro. Per ulteriori dettagli si rinvia alla nota 36 "Pagamenti basati su azioni".

La voce accoglie infine la riserva stock option di 29 milioni di euro e altre riserve per 20 milioni di euro.

Riserve da valutazione di strumenti finanziari - Euro (318) milioni

La voce al 31 dicembre 2021 è costituita dalle riserve da valutazione di strumenti finanziari derivati di cash flow hedge negative per 318 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale positivo pari a 100 milioni di euro).

Riserve da rimisurazione delle passività/(attività) nette per piani a benefíci definiti - Euro (35) milioni

Al 31 dicembre 2021 le riserve per piani a benefíci definiti sono pari a 35 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale positivo pari a 8 milioni di euro). Le riserve accolgono gli utili e le perdite attuariali rilevati direttamente a patrimonio netto, non essendo più applicabile il cosiddetto "corridor approach" secondo la nuova versione del principio contabile "IAS 19 - Benefíci per i dipendenti".

Di seguito viene riportata una tabella che evidenzia i movimenti delle riserve da valutazione di strumenti finanziari e da rimisurazione delle passività/attività per piani a benefíci definiti avvenuti nel corso degli esercizi 2020 e 2021.

3 Bilancio di esercizio 2 Corporate governance 1 Relazione sulla gestione 4 Relazioni

E-MARKET
SDIR
CERTIFIED
Milioni di euro Utili/
(Perdite)
lordi rilevati
a patrimonio
netto
nell'esercizio
Rilasci
a Conto
economico
lordi
Imposte Altre
movimentazioni
Utili/
(Perdite)
lordi rilevati
a patrimonio
netto
nell'esercizio
Rilasci
a Conto
economico
lordi
Imposte Altre
movimentazioni
al
01.01.2020
al
31.12.2020
al
31.12.2021
Riserve da
valutazione
di strumenti
finanziari di cash
flow hedge
(390) (214) 147 17 (3) (443) 347 (169) (39) (14) (318)
Riserve da
valutazione
di strumenti
finanziari di costi
di hedging
(22) 8 (2) - - (16) 21 - (5) - -
Riserve attività
finanziarie
FVOCI
11 - - - (11) - - - - - -
Riserve da
rimisurazione
delle passività/
(attività) nette
per piani a
benefíci definiti
(37) (2) - - - (39) 6 - (2) - (35)
Utili/(Perdite)
rilevati
direttamente
a patrimonio
netto
(438) (208) 145 17 (14) (498) 374 (169) (46) (14) (353)

Utili e perdite accumulati - Euro 4.928 milioni

Nell'esercizio 2021 la voce ha presentato una variazione in diminuzione di 1.418 milioni di euro per effetto:

• di quanto deliberato dall'Assemblea degli azionisti del 20 maggio 2021, che ha previsto la distribuzione in favore degli azionisti, a titolo di saldo del dividendo, di un importo pari a 1.322 milioni di euro e la destinazione a tale riserva della parte residua dell'utile d'esercizio per un valore complessivo di 10 milioni di euro, comprensivo della quota di saldo del dividendo non distribuito a fronte delle azioni proprie che sono risultate in portafoglio alla "record date" del 20 luglio 2021;

  • della destinazione a favore dei detentori di obbligazioni ibride perpetue di coupon per un valore complessivo pari a 71 milioni di euro;
  • dell'utilizzo di tale riserva per l'acquisto di azioni proprie (36 milioni di euro).

Utile dell'esercizio - Euro 2.830 milioni

L'utile dell'esercizio 2021, al netto dell'acconto sul dividendo 2021 di 0,19 euro per azione (per complessivi 1.932 milioni di euro), è pari a 2.830 milioni di euro.

Di seguito si riporta la tabella che evidenzia la disponibilità e distribuibilità delle riserve.

Milioni di euro
al 31.12.2021 Possibilità di utilizzare Quota disponibile
Capitale sociale 10.167
Riserve di capitale:
- riserva da sovrapprezzo azioni 7.496 ABC 7.496
- strumenti di capitale - obbligazioni ibride perpetue 5.567
Riserve di utili:
- riserva legale 2.034 B
-riserva negativa per azioni proprie in portafoglio (36)
- riserva ex lege n. 292/1993 2.215 ABC 2.215
- riserve da valutazione di strumenti finanziari (318)
- riserva attività finanziarie FVOCI -
- riserva contributi in conto capitale 19 ABC 19
- riserva stock option 29 ABC 29(1) (2)
- riserva da rimisurazione delle passività per piani a benefíci definiti (35)
- riserva per pagamenti basati su azioni (LTI) 15
- altre 56 ABC 20
Utili/(Perdite) accumulati 4.928 ABC 4.928
Totale 32.137 14.707
di cui quota distribuibile 14.704

A: aumento di capitale.

B: per copertura perdite.

C: per distribuzione ai soci. (1) Relativi a opzioni non più esercitabili.

(2) Non è distribuibile per un importo pari a 3 milioni di euro relativi alle opzioni assegnate dalla Capogruppo ai dipendenti di società controllate e non più esercitabili.

Non sussistono limitazioni alla distribuzione delle riserve a norma dell'art. 2426, comma 1, n. 5 codice civile, in quanto non vi sono costi d'impianto e di ampliamento e costi di ricerca e sviluppo non ammortizzati, ovvero deroghe di cui all'art. 2423, comma 4 del codice civile.

Si evidenzia che nei precedenti tre esercizi una parte della riserva disponibile denominata "utili e perdite accumulati" è stata utilizzata per un importo pari a 1.322 milioni di euro per la distribuzione di dividendi a favore degli azionisti.

23.1 Dividendi

La tabella seguente evidenzia i dividendi distribuiti dalla società negli esercizi 2020 e 2021.

Ammontare distribuito (milioni di euro) Dividendo per azione (euro)
Dividendi distribuiti nel 2020
Dividendi relativi al 2019 3.334 0,328
Acconto sul dividendo 2020(1) - -
Dividendi straordinari - -
Totale dividendi distribuiti nel 2020 3.334 0,328
Dividendi distribuiti nel 2021
Dividendi relativi al 2020 3.638 0,358
Acconto sul dividendo 2021(2) - -
Dividendi straordinari - -
Totale dividendi distribuiti nel 2021 3.638 0,358

(1) Deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 5 novembre 2020 e messo in pagamento a decorrere dal 20 gennaio 2021 (acconto dividendo per azione 0,175 euro per complessivi 1.779 milioni di euro).

(2) Deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 4 novembre 2021 e messo in pagamento a decorrere dal 26 gennaio 2022 (acconto dividendo per azione 0,19 euro per complessivi 1.932 milioni di euro).

I dividendi distribuiti sono esposti al netto delle quote spettanti alle azioni proprie risultate in portafoglio alle rispettive "record date". Tali quote sono state oggetto di rinuncia all'incasso da parte della Società e destinate alla riserva denominata "utili accumulati".

Il dividendo dell'esercizio 2021, pari a euro 0,38 per azione, per un ammontare complessivo di 3.863 milioni di euro (di cui 0,19 euro per azione per complessivi 1.932 milioni di euro a titolo di acconto), verrà proposto all'Assemblea degli azionisti del 19 maggio 2022 riunita in unica convocazione. Il presente Bilancio non tiene conto degli effetti della distribuzione ai soci del dividendo dell'esercizio 2021, se non per il debito verso gli azionisti per l'acconto sul dividendo 2021, deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 4 novembre 2021 per un importo massimo potenziale di 1.932 milioni di euro, e messo in pagamento a decorrere dal 26 gennaio 2022 al netto della quota spettante alle 4.889.152 azioni proprie risultate in portafoglio alla "record date" del 25 gennaio 2022.

Nel corso dell'esercizio la Società ha inoltre pagato ai detentori di obbligazioni ibride perpetue coupon per un valore complessivo di 71 milioni di euro.

23.2 Gestione del capitale

Gli obiettivi identificati dalla Società nella gestione del capitale sono la salvaguardia della continuità aziendale, la creazione di valore per gli stakeholder e il supporto allo sviluppo del Gruppo. In particolare, la Società persegue il mantenimento di un adeguato livello di capitalizzazione che permetta di realizzare un soddisfacente ritorno economico per gli azionisti e l'accesso a fonti esterne di finanziamento anche attraverso il conseguimento di un rating adeguato.

In tal contesto, la Società gestisce la propria struttura di capitale ed effettua aggiustamenti alla stessa, qualora i cambiamenti delle condizioni economiche lo richiedano. Non vi sono state modifiche sostanziali agli obiettivi, alle politiche o ai processi nel corso dell'esercizio 2021.

A tal fine, la Società monitora costantemente l'evoluzione del livello di indebitamento in rapporto al patrimonio netto, la cui situazione al 31 dicembre 2021 e 2020 è sintetizzata nella seguente tabella.

Milioni di euro
al 31.12.2021 al 31.12.2020 2021-2020
Posizione finanziaria non corrente (25.572) (17.297) (8.275)
Posizione finanziaria corrente netta 2.370 (1.659) 4.029
Crediti finanziari non correnti e titoli a lungo termine 3 273 (270)
Indebitamento finanziario netto (23.199) (18.683) (4.516)
Patrimonio netto 34.967 30.743 4.224
Indice debt/equity (0,66) (0,61) (0,05)

24. Finanziamenti - Euro 25.572 milioni, euro 216 milioni, euro 6.563 milioni

Milioni di euro Non corrente Corrente
al 31.12.2021 al 31.12.2020 al 31.12.2021 al 31.12.2020
Finanziamenti a lungo termine 25.572 17.297 216 820
Finanziamenti a breve termine - - 6.563 5.303

Per maggiori dettagli sulla natura, rilevazione e classificazione dei finanziamenti si rimanda alla nota 32 "Strumenti finanziari".

25. Benefíci ai dipendenti - Euro 172 milioni

La Società riconosce ai dipendenti varie forme di benefíci individuati nelle prestazioni connesse a trattamento di fine rapporto di lavoro, indennità per mensilità aggiuntive e indennità sostitutiva del preavviso, premi di fedeltà, previdenza integrativa aziendale, assistenza sanitaria, indennità aggiuntiva contributi FOPEN, contributi FOPEN superiori al limite fiscalmente deducibile e piani di incentivazione al personale.

La voce accoglie gli accantonamenti destinati a coprire i benefíci dovuti al momento della cessazione del rapporto di lavoro o successivamente al rapporto di lavoro per piani a benefíci definiti nonché altri benefíci a lungo termine spettanti ai dipendenti in forza di legge, di contratto o per altre forme di incentivazione ai dipendenti.

Le obbligazioni, in linea con le previsioni dello IAS 19, sono state determinate sulla base del "metodo della proiezione unitaria del credito".

Nel seguito si evidenziano la variazione intervenuta nell'e-

sercizio delle passività attuariali e la riconciliazione delle stesse con le passività rilevate in bilancio rispettivamente al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020.

Milioni di euro 2021 2020
Benefíci
pensionistici
Assistenza
sanitaria
Altri
benefíci
Totale Benefíci
pensionistici
Assistenza
sanitaria
Altri
benefíci
Totale
VARIAZIONI NELLA PASSIVITÀ
ATTUARIALE
Passività attuariale al 1° gennaio 151 32 17 200 166 35 15 216
Costo previdenziale relativo alle
prestazioni di lavoro correnti
- 1 8 9 - 1 14 15
Interessi passivi - - - - 1 - - 1
Perdite/(Utili) attuariali risultanti da
variazioni nelle ipotesi demografiche
(9) (2) - (11) 1 - - 1
Perdite/(Utili) attuariali risultanti da
variazioni nelle ipotesi finanziarie
- 3 - 3 1 - - 1
Rettifiche basate sull'esperienza passata - 2 - 2 2 (2) - -
Costo relativo alle prestazioni di lavoro
passate
(1) - - (1) - - - -
Perdite/(Utili) al momento dell'estinzione - - - - - - - -
Contributi del datore di lavoro - - - - - - - -
Contributi dei partecipanti al piano - - - - - - - -
Pagamenti per estinzioni - - - - - - - -
Altri pagamenti (18) (2) (11) (31) (20) (2) (10) (32)
Altri movimenti - - 1 1 - - (2) (2)
Passività attuariale al 31 dicembre 123 34 15 172 151 32 17 200

Milioni di euro

2021 2020
Perdite/(Utili) rilevati a Conto economico
Costo previdenziale 9 14
Interessi passivi - 1
Perdite/(Utili) al momento dell'estinzione - -
Totale 9 15

Milioni di euro

2021 2020
Perdite/(Utili) da rimisurazione rilevati nelle OCI
Perdite/(Utili) attuariali sui piani a benefíci definiti (6) 2
Altre variazioni - -
Totale (6) 2

ll costo relativo alle prestazioni di lavoro correnti per benefíci ai dipendenti relativo al 2021 è pari a 9 milioni di euro (15 milioni nel 2020).

Le principali assunzioni, determinate in coerenza con l'esercizio precedente, utilizzate nella stima attuariale delle passività per benefíci ai dipendenti sono di seguito riportate.

2021 2020
Tasso di attualizzazione 0,00%-0,80% 0,00%-0,50%
Tasso di incremento delle retribuzioni 0,80%-1,80% 0,50%-2,50%
Tasso di incremento costo spese sanitarie 2,50% 1,50%

Di seguito si riporta un'analisi di sensitività che illustra gli effetti sulla passività per assistenza sanitaria definiti a seguito di variazioni, ragionevolmente possibili alla fine dell'esercizio, delle singole ipotesi attuariali rilevanti adottate nella stima della predetta passività.

Milioni di euro
Incremento
0,5% tasso di
attualizzazione
Decremento
0,5% tasso di
attualizzazione
Incremento
0,5% tasso di
inflazione
Incremento
0,5% delle
retribuzioni
Incremento
0,5% delle
pensioni
in corso di
erogazione
Incremento 1%
costi assistenza
sanitaria
Incremento
di 1 anno
dell'aspettativa
di vita
dipendenti
in forza e
pensionati
Piani medici: ASEM (2) 2 (2) 5 36

26. Fondi rischi e oneri - Euro 61 milioni

I "Fondi rischi e oneri" sono destinati a coprire le passività potenziali ritenute probabili che potrebbero derivare alla Società da vertenze giudiziali e da altro contenzioso, senza considerare gli effetti delle vertenze che si stima abbiano un esito positivo e di quelle per le quali un eventuale onere non sia ragionevolmente quantificabile.

Nel determinare l'entità del fondo si considerano sia gli oneri presunti che potrebbero derivare da vertenze giudiziali e da altro contenzioso intervenuti nell'esercizio, sia l'aggiornamento delle stime sulle posizioni sorte in esercizi precedenti e non riguardanti i rami aziendali conferiti.

La movimentazione dei fondi rischi e oneri è di seguito riportata.

Rilevazione a Conto economico
Milioni di euro Accantonamenti Rilasci Utilizzi Altri movimenti Totale
al 31.12.2020 al 31.12.2021
di cui quota
corrente
Fondo contenzioso, rischi e oneri
diversi:
- contenzioso legale 5 3 (4) (1) - 3 1
- altri 6 - - - - 6 3
Totale fondo contenzioso, rischi e
oneri diversi
11 3 (4) (1) - 9 4
Fondo oneri per incentivi all'esodo 14 44 - (6) - 52 8
TOTALE FONDI RISCHI E ONERI 25 47 (4) (7) - 61 12

Il decremento del fondo relativo al contenzioso legale, pari a 2 milioni di euro, riflette prevalentemente i rilasci a Conto economico per la definizione di alcuni contenziosi. Il suddetto fondo è riferito principalmente a cause di lavoro. Il fondo rischi e oneri altri, pari a 6 milioni di euro, risulta in-

27. Altre passività non correnti - Euro 30 milioni

Le "Altre passività non correnti", pari a 30 milioni di euro (19 milioni di euro al 31 dicembre 2020), sono riferite al debito residuo verso le società del Gruppo, inizialmente rilevato in seguito alla presentazione da parte di Enel SpA, in qualità di società consolidante, delle istanze di rimborso per le annualità 2004-2011, per le maggiori imposte sui redditi versate per effetto della mancata deduzione parziale dell'IRAP nella determinazione del reddito imponibile IRES. La contropartivariato rispetto all'esercizio precedente.

La variazione in aumento pari a 38 milioni di euro del fondo per incentivi all'esodo del personale adottati dall'azienda risente degli accantonamenti dell'esercizio pari a 44 milioni di euro al netto degli utilizzi del periodo pari a 6 milioni di euro.

ta di tale debito verso le società controllate ha trovato rilevazione tra i crediti tributari non correnti (nota 16).

La voce comprende inoltre il debito verso i dipendenti (14 milioni di euro) per i piani di incentivo all'esodo del personale adottati dall'azienda. e la quota non corrente dei risconti passivi relativi a commissioni up-front realizzate alla stipula di alcuni contratti derivati di cambio di copertura per 7 milioni di euro (8 milioni di euro al 31 dicembre 2020), stipulati in anni precedenti, il cui rilascio a Conto economico viene effettuato sulla base di un piano di ammortamento per tutta la durata del derivato stesso.

28. Debiti commerciali - Euro 167 milioni

Milioni di euro
al 31.12.2021 al 31.12.2020 2021-2020
Debiti commerciali:
- verso terzi 51 43 8
- verso società del Gruppo 116 49 67
Totale 167 92 75

I "Debiti commerciali" accolgono prevalentemente i debiti per le forniture di servizi, nonché quelli relativi a prestazioni diverse per le attività svolte nel corso dell'esercizio 2021, e sono costituiti da debiti verso terzi per 51 milioni di euro (43 milioni di euro al 31 dicembre 2020) e da debiti verso società del Gruppo per 116 milioni di euro (49 milioni di euro al 31 dicembre 2020).

I debiti commerciali verso imprese controllate al 31 dicembre 2021 sono di seguito dettagliati.

Milioni di euro
al 31.12.2021 al 31.12.2020 2021-2020
Imprese controllate
Endesa SA 1 2 (1)
Enel Global Infrastructure and Networks Srl 22 6 16
Enel Global Services Srl 62 5 57
Enel Global Trading SpA 1 1 -
Enel Green Power SpA 4 4 -
Enel Iberia SLU 5 4 1
Enel Innovation Hubs Srl 4 6 (2)
Enel Italia SpA 5 7 (2)
Enel Produzione SpA 1 1 -
Altre 11 13 (2)
Totale 116 49 67

Nella seguente tabella sono riportati i debiti commerciali suddivisi per area geografica di destinazione.

al 31.12.2021 al 31.12.2020 2021-2020
145 68 77
16 19 (3)
2 1 1
4 4 -
167 92 75

29. Altre passività finanziarie correnti - Euro 227 milioni

Le "Altre passività finanziarie correnti" sono riferite principalmente a interessi passivi maturati sull'indebitamento in essere a fine esercizio.

Milioni di euro
al 31.12.2021 al 31.12.2020 2021-2020
Passività finanziarie differite 215 216 (1)
Altre partite 12 12 -
Totale 227 228 (1)

In particolare, le "Passività finanziarie differite" si riferiscono principalmente a interessi passivi di competenza del periodo maturati sui debiti finanziari, mentre le "Altre partite" accolgono i debiti verso le banche e verso le società del Gruppo, maturati al 31 dicembre 2021, liquidabili nel periodo successivo, connessi a oneri finanziari realizzati su derivati di copertura su cambio commodity posti in essere nell'interesse delle società del Gruppo.

30. Posizione finanziaria netta e crediti finanziari e titoli a lungo termine - Euro 23.199 milioni

La tabella seguente mostra la ricostruzione dell'indebitamento finanziario netto a partire dalle voci presenti nello schema di Stato patrimoniale.

Milioni di euro
Note al 31.12.2021 al 31.12.2020 2021-2020
Finanziamenti a lungo termine 24 25.572 17.297 8.275
Finanziamenti a breve termine 24 6.563 5.303 1.260
Quota corrente dei finanziamenti a lungo termine 24 216 820 (604)
Altre attività finanziarie non correnti incluse nell'indebitamento 15.1 3 273 (270)
Altre attività finanziarie correnti incluse nell'indebitamento 19.1 8.197 2.337 5.860
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 21 952 2.127 (1.175)
Totale 23.199 18.683 4.516

Nel seguito viene riportata la posizione finanziaria netta, rispettivamente al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020, in linea con l'Orientamento n. 39, emanato il 4 marzo 2021 dall'ESMA, applicabile dal 5 maggio 2021, e con il Richiamo di Attenzione n. 5/2021 emesso dalla CONSOB il 29 aprile 2021, riconciliata con l'indebitamento finanziario netto predisposto secondo le modalità di rappresentazione del Gruppo Enel.

A tal proposito, si precisa che i riferimenti alle raccomandazioni CESR, contenuti nelle precedenti comunicazioni CONSOB, si intendono sostituiti dall'orientamento ESMA sopra citato, ivi inclusi i riferimenti presenti nella Comunicazione n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 in materia di posizione finanziaria netta.

Milioni di euro
al 31.12.2021 al 31.12.2020 2021-2020
di cui con
parti correlate
parti correlate di cui con
Liquidità
Depositi bancari e postali 952 2.127 (1.175)
Disponibilità liquide 952 2.127 (1.175)
Mezzi equivalenti a disponibilità liquide - - -

di cui con
parti correlate
di cui con
parti correlate
Liquidità
Depositi bancari e postali 952 2.127 (1.175)
Disponibilità liquide 952 2.127 (1.175)
Mezzi equivalenti a disponibilità liquide - - -
Crediti finanziari a breve termine 8.197 2.336 5.861
Quota corrente dei crediti finanziari a lungo termine - 1 (1)
Altre attività finanziarie correnti 8.197 7.111 2.337 748 5.860
Liquidità 9.149 4.464 4.685
Indebitamento finanziario corrente
Debiti bancari correnti (640) (4) (636)
Altri debiti finanziari correnti (5.923) (5.625) (5.299) (5.057) (624)
Debito finanziario corrente (inclusi gli strumenti di debito) (6.563) (5.303) (1.260)
Quota corrente dei debiti finanziari non correnti (216) (820) 604
Quota corrente del debito finanziario non corrente (216) (820) 604
Indebitamento finanziario corrente (6.779) (6.123) (656)
Indebitamento finanziario corrente netto 2.370 (1.659) 4.029
Indebitamento finanziario non corrente
Debiti bancari non correnti (2.508) (1.000) (1.508)
Finanziamenti non bancari (leasing) (1) (1) -
Altri debiti non correnti (18.739) (11.157) (7.582)
Debito finanziario non corrente (esclusi la parte corrente e gli
strumenti di debito)
(21.248) (12.158) (9.090)
Obbligazioni emesse (4.324) (5.139) 815
Debiti commerciali e altri debiti non correnti non
remunerati che presentano una significativa componente di
finanziamento
- - -
Indebitamento finanziario non corrente (25.572) (17.297) (8.275)
Totale indebitamento finanziario come da Comunicazione
CONSOB
(23.202) (18.956) (4.246)
Crediti finanziari non correnti 3 - 273 270 (270)
INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO (23.199) (18.683) (4.516)

Si precisa che il presente prospetto della posizione finanziaria netta non include le attività e passività finanziarie relative a derivati in quanto i contratti derivati non designati in hedge accounting sono in ogni caso stipulati dalla Società, essenzialmente, con finalità di copertura gestionale. Al 31 dicembre 2021 tali attività e passività finanziarie sono esposte separatamente nello schema di Stato patrimoniale nelle seguenti voci: "Derivati finanziari attivi non correnti"

per 753 milioni di euro (890 milioni di euro al 31 dicembre 2020), "Derivati finanziari attivi correnti" per 60 milioni di euro (128 milioni di euro al 31 dicembre 2020), "Derivati finanziari passivi non correnti" per 1.300 milioni di euro (1.763 milioni di euro al 31 dicembre 2020), e "Derivati finanziari passivi correnti" per 131 milioni di euro (258 milioni di euro al 31 dicembre 2020).

31. Altre passività correnti - Euro 2.785 milioni

Milioni di euro
al 31.12.2021 al 31.12.2020 2021-2020
Debiti tributari 551 184 367
Debiti diversi verso società del Gruppo 220 158 62
Debiti verso il personale, associazioni ricreative e assistenziali 18 17 1
Debiti verso istituti di previdenza 8 7 1
Debiti verso clienti per depositi cauzionali e rimborsi 2 1 1
Altri 1.986 1.787 199
Totale 2.785 2.154 631

I "Debiti tributari", pari a 551 milioni di euro, sono relativi ai debiti verso l'Erario per l'imposta sui redditi delle società (IRES) delle società aderenti al consolidato fiscale nazionale (250 milioni di euro) e per la liquidazione dell'IVA relativa al quarto trimestre 2021 del Gruppo IVA (296 milioni di euro). La voce "Debiti diversi verso società del Gruppo", pari a 220 milioni di euro, si riferisce per 86 milioni di euro ai debiti generati dal consolidato fiscale IRES (106 milioni di euro al 31 dicembre 2020) e per 134 milioni di euro a debiti generati dal Gruppo IVA (51 milioni di euro al 31 dicembre 2020). L'incremento di 62 milioni di euro riflette l'andamento delle sopra riportate posizioni debitorie.

I debiti "Altri", pari a 1.986 milioni di euro, includono i debiti relativi ai dividendi da corrispondere agli azionisti rappresentati essenzialmente dai debiti per l'acconto sul dividendo dell'esercizio 2021, pari a 1.932 milioni di euro, deliberato dal Consiglio di Amministrazione di Enel SpA nella seduta del 4 novembre 2021 e messo in pagamento a decorrere dal 26 gennaio 2022 (0,19 euro per azione per l'esercizio 2021; 0,175 euro per azione per l'esercizio 2020).

32. Strumenti finanziari

32.1 Attività finanziarie per categoria

La tabella seguente indica il valore contabile di ciascuna categoria delle attività finanziarie previste dall'IFRS 9, distinte tra attività finanziarie correnti e non correnti, esponendo separatamente i derivati di copertura e i derivati misurati al fair value rilevato a Conto economico.

Milioni di euro Non corrente Corrente
Note al 31.12.2021 al 31.12.2020 al 31.12.2021 al 31.12.2020
Attività finanziarie a costo ammortizzato
32.1.1
3 273 9.812 5.460
Attività finanziarie a FVOCI
Partecipazioni in altre società
32.1.2
5 5 - -
Totale attività finanziarie a FVOCI 5 5 - -
Attività finanziarie a FVTPL
Derivati attivi a FVTPL
34
178 323 60 128
Totale attività finanziarie a FVTPL 178 323 60 128
Derivati attivi designati come strumenti di copertura
Derivati di cash flow hedge
34
575 567 - -
Totale derivati attivi designati come strumenti di copertura 575 567 - -
TOTALE 761 1.168 9.872 5.588

Per maggiori dettagli sulla rilevazione e classificazione dei derivati attivi correnti e non correnti si rimanda alla nota 34 "Derivati ed hedge accounting".

La tabella seguente espone le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato per natura, suddivise in attività finanziarie correnti e non correnti.

Milioni di euro Non corrente Corrente
Note al 31.12.2021 al 31.12.2020 Note al 31.12.2021 al 31.12.2020
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti - - 21 952 2.127
Crediti commerciali - - 17 275 241
Crediti finanziari verso società del Gruppo
Crediti su conto corrente intersocietario - - 19.1 7.111 748
Altri crediti finanziari - - 14 239
Totale crediti finanziari verso società del Gruppo - - 7.125 987
Crediti finanziari verso terzi
Crediti finanziari
15.1
- 270 - -
Quote correnti dei crediti finanziari a lungo - - - 1
Cash collateral per accordi di marginazione su derivati OTC - - 19.1 1.077 1.584
Altri crediti finanziari 3 3 13 5
Totale crediti finanziari verso terzi 3 273 1.090 1.590
Altri crediti - - 370 515
TOTALE 3 273 9.812 5.460

Le variazioni principali rispetto all'esercizio 2020 riguardano:

  • le "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti", che si sono decrementate di 1.175 milioni di euro, per l'effetto congiunto delle operazioni straordinarie del periodo riguardanti investimenti in partecipazioni in parte compensate dal cash flow generato dall'ordinaria gestione operativa;
  • i "crediti finanziari verso società del Gruppo", in incremento di 6.138 milioni di euro per effetto principalmente della variazione positiva dei crediti vantati sul conto corrente intersocietario intrattenuto con le società del Gruppo (6.363 milioni di euro), in parte compensata dalla diminuzione degli altri crediti finanziari (225 milioni di euro) riconducibili allo "shareholders' loan" verso Open Fiber oggetto di trasferimento a seguito della cessione della partecipazione perfezionata il 3 dicembre 2021;
  • i minori cash collateral versati alle controparti per l'operatività su contratti derivati per 507 milioni di euro;
  • gli "altri crediti" in diminuzione di 145 milioni di euro per effetto dei minori crediti per dividendi deliberati dalle società controllate e ancora da incassare al 31 dicembre 2021.

Impairment delle attività finanziarie al costo ammortizzato

Le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato al 31 dicembre 2021 sono pari a 9.815 milioni di euro e sono rilevate al netto del fondo perdite attese, pari a 12 milioni di euro al 31 dicembre 2021.

L'impairment calcolato sulle disponibilità liquide e mezzi equivalenti e sugli altri crediti ha rilevato una perdita attesa non rilevante.

La perdita attesa (Expected Credit Loss, ECL) – calcolata utilizzando la probabilità di default (PD), la perdita in caso di default (LGD) e l'esposizione al rischio in caso di default (EAD) – è la differenza fra i flussi finanziari dovuti in base al contratto e i flussi finanziari attesi (comprensivi dei mancati incassi) attualizzati usando il tasso di interesse effettivo originario.

La verifica della variazione del rischio di credito è stata effettuata su:

  • base individuale, in presenza di crediti valutabili singolarmente in base alle informazioni disponibili;
  • base collettiva negli altri casi.

La tabella seguente riporta le perdite attese per ogni classe di attività finanziaria misurata al costo ammortizzato.

Milioni di euro
al 31.12.2021 al 31.12.2020
Valore contabile
lordo
Fondo perdite
attese
Totale Valore contabile
lordo
Fondo perdite
attese
Totale
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 952 - 952 2.127 - 2.127
Crediti commerciali 282 7 275 246 5 241
Crediti finanziari verso società del Gruppo 7.125 - 7.125 987 - 987
Crediti finanziari verso terzi 1.098 5 1.093 1.869 6 1.863
Altri crediti 370 - 370 515 - 515
Totale 9.827 12 9.815 5.744 11 5.733

La tabella seguente indica la movimentazione del fondo perdite attese su crediti finanziari e commerciali:

Milioni di euro Fondo perdite attese
Crediti finanziari Crediti commerciali
Individuale Collettivo Totale Individuale Collettivo Totale
01.01.2020 IFRS 9 7 - 7 - 5 5
Impairment - - - - 1 1
Utilizzi - - - - - -
Rilasci 2 - 2 - - -
Totale al 31.12.2020 IFRS 9 5 - 5 - 6 6
Impairment - - - 1 - 1
Utilizzi - - - - - -
Rilasci - - - - - -
Totale al 31.12.2021 IFRS 9 5 - 5 1 6 7

32.1.2 Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico complessivo (FVOCI)

In tale categoria sono principalmente classificate le partecipazioni in società non quotate irrevocabilmente designate come tali al momento della rilevazione iniziale.

Le partecipazioni in altre imprese, pari a 5 milioni di euro, sono rappresentate essenzialmente dalla partecipazione detenuta da Enel SpA nella società Empresa Propietaria de la Red SA.

32.1.3 Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico (FVTPL)

In tale categoria sono esclusivamente rilevati i derivati attivi correnti e non correnti relativi, principalmente, alle operazioni di copertura dell'indebitamento delle società del Gruppo per i quali si rimanda alla nota 34.2 "Derivati al fair value through profit or loss".

32.2 Passività finanziarie per categoria

La tabella seguente indica il valore contabile di ciascuna categoria delle passività finanziarie previste dall'IFRS 9, distinte tra passività finanziarie correnti e non correnti, esponendo separatamente i derivati di copertura e i derivati misurati al fair value rilevato a Conto economico.

Milioni di euro Non corrente Corrente
Note al 31.12.2021 al 31.12.2020 al 31.12.2021 al 31.12.2020
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 32.2.1 25.572 17.297 8.935 8.007
Passività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico
Derivati passivi al FVTPL 34 180 324 131 218
Totale 180 324 131 218
Derivati passivi designati come strumenti di copertura
Derivati di cash flow hedge 34 1.120 1.439 - 40
Totale 1.120 1.439 - 40
TOTALE 26.872 19.060 9.066 8.265

Per maggiori dettagli sulla rilevazione e classificazione dei derivati passivi correnti e non correnti si rimanda alla nota 34 "Derivati ed hedge accounting".

Per maggiori informazioni sulla valutazione al fair value, si prega di far riferimento alla nota 35 "Fair value measurement".

32.2.1 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato

La tabella seguente espone le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato per natura, suddivise in passività finanziarie correnti e non correnti.

Milioni di euro Non corrente Corrente
Note al 31.12.2021 al 31.12.2020 Note al 31.12.2021 al 31.12.2020
Finanziamenti a lungo termine
24
25.572 17.297 216 820
Finanziamenti a breve termine - - 24 6.563 5.303
Debiti commerciali - - 28 167 92
Altre passività finanziarie correnti - - 31 1.989 1.792
Totale 25.572 17.297 8.935 8.007

Le altre passività finanziarie correnti includono i debiti relativi ai dividendi da corrispondere agli azionisti rappresentati essenzialmente dai debiti per l'acconto sul dividendo dell'esercizio 2021, pari a 1.932 milioni di euro, deliberato dal Consiglio di Amministrazione di Enel SpA nella seduta del 4 novembre 2021 e messo in pagamento a decorrere dal 26 gennaio 2022 (0,19 euro per azione per l'esercizio 2021; 0,175 euro per azione per l'esercizio 2020).

Finanziamenti

Finanziamenti a lungo termine (incluse le quote in scadenza nei 12 mesi successivi) - Euro 25.788 milioni

Il debito a lungo termine, relativo a prestiti obbligazionari, a finanziamenti bancari nonché a finanziamenti ricevuti da società del Gruppo, in euro e in altre valute, incluse le quote in scadenza entro i 12 mesi (pari a 216 milioni di euro), ammonta al 31 dicembre 2021 a 25.788 milioni di euro.

La tabella seguente indica il valore nominale, il valore contabile e il fair value dei finanziamenti a lungo termine al 31 dicembre 2021, inclusa la quota in scadenza nei 12 mesi successivi, aggregati per tipologia di finanziamento e di tasso di interesse. Per gli strumenti di debito quotati, il fair value è determinato utilizzando le quotazioni ufficiali. Per gli strumenti di debito non quotati, il fair value è determinato mediante modelli di valutazione appropriati per ciascuna categoria di strumento finanziario e utilizzando i dati di mercato relativi alla data di chiusura dell'esercizio, ivi inclusi gli spread creditizi del Gruppo.

3 Bilancio di esercizio 2 Corporate governance 1 Relazione sulla gestione 4 Relazioni

Milioni di euro Valore
nominale
Valore
contabile
Quota
corrente
Quota
con
scadenza
oltre i 12
mesi
Fair value Valore
nominale
Valore
contabile
Quota
corrente
Quota
con
scadenza
oltre i 12
mesi
Fair value Valore
contabile
al 31.12.2021 al 31.12.2020 2021-2020
Obbligazioni:
- tasso fisso 3.571 3.549 - 3.549 4.378 4.619 4.545 278 4.267 5.804 (996)
- tasso variabile 872 872 97 775 944 982 982 110 872 1.047 (110)
Totale 4.443 4.421 97 4.324 5.322 5.601 5.527 388 5.139 6.851 (1.106)
Finanziamenti bancari:
- tasso variabile 2.508 2.508 - 2.508 2.539 1.385 1.385 385 1.000 1.398 1.123
Totale 2.508 2.508 - 2.508 2.539 1.385 1.385 385 1.000 1.398 1.123
Finanziamenti non
bancari:
- da contratti di leasing
a tasso fisso
2 2 1 1 2 2 2 1 1 2 -
Totale 2 2 1 1 2 2 2 1 1 2 -
Finanziamenti da
società del Gruppo:
- tasso fisso 13.258 13.258 72 13.186 13.768 5.558 5.558 - 5.558 5.992 7.700
- tasso variabile 5.599 5.599 46 5.553 5.924 5.645 5.645 46 5.599 5.706 (46)
Totale 18.857 18.857 118 18.739 19.692 11.203 11.203 46 11.157 11.698 7.654
Totale finanziamenti a
tasso fisso
16.831 16.809 73 16.736 18.148 10.179 10.105 279 9.826 11.798 6.704
Totale finanziamenti a
tasso variabile
8.979 8.979 143 8.836 9.407 8.012 8.012 541 7.471 8.151 967
TOTALE 25.810 25.788 216 25.572 27.555 18.191 18.117 820 17.297 19.949 7.671

Per maggiori informazioni sull'analisi delle scadenze dei finanziamenti, si rinvia alla nota 33 "Risk management", e sui livelli del fair value si rinvia alla nota 35 "Fair value measurement".

Viene di seguito rappresentato l'indebitamento finanziario a lungo termine per valuta di origine con l'indicazione del tasso di interesse.

Finanziamenti a lungo termine per valuta e tasso di interesse

Milioni di euro Saldo contabile Valore
nominale
Tasso medio
di interesse in
vigore
Tasso di
interesse
effettivo in
vigore
al 31.12.2020 al 31.12.2021 al 31.12.2021
Euro 15.996 23.689 23.695 1,7% 1,7%
Dollari statunitensi 1.197 1.406 1.412 7,0% 7,4%
Sterline inglesi 924 692 702 5,7% 5,9%
Altre valute - 1 1 - -
Totale valute non euro 2.121 2.099 2.115
TOTALE 18.117 25.788 25.810

La movimentazione del valore nominale dell'indebitamento

a lungo termine è riepilogata nella seguente tabella.

Milioni di euro Valore
nominale
Rimborsi Nuove
emissioni
Altre
movimentazioni
Differenze di
cambio
Valore
nominale
al 31.12.2020 al 31.12.2021
Obbligazioni 5.601 (403) - (900) 145 4.443
Finanziamenti bancari 1.385 (396) 1.502 - 17 2.508
Finanziamenti non bancari 2 (2) 2 - - 2
Finanziamenti da società del Gruppo 11.203 (46) 7.700 - - 18.857
Totale 18.191 (847) 9.204 (900) 162 25.810

Rispetto al 31 dicembre 2020, il valore nominale dell'indebitamento a lungo termine presenta nel complesso un incremento di 7.619 milioni di euro, dovuto principalmente:

  • all'aumento dei finanziamenti bancari generato da tre nuovi finanziamenti a tassi variabili, rispettivamente da 200 milioni di euro, 302 milioni di euro e 1.000 milioni di euro, quest'ultimo relativo a una linea di credito revolving, tutti legati a obiettivi di sostenibilità, solo parzialmente compensato dal rimborso di un prestito a tasso variabile di 200 milioni di euro avvenuto nel mese di giugno 2021 e di un prestito in dollari statunitensi a tasso variabile rimborsato nel mese di ottobre 2021;
  • all'aumento dei finanziamenti da società del Gruppo per effetto di due nuovi finanziamenti con Enel Finance International per complessivi 7.700 milioni di euro, solo parzialmente compensato dai rimborsi dei prestiti intercompany effettuati nel corso dell'anno.

Si evidenzia che le altre movimentazioni, pari a 900 milioni di euro, fanno riferimento a un prestito obbligazionario non convertibile subordinato ibrido in euro oggetto, nel mese di dicembre 2021, di una operazione di consent solicitation volta ad allineare i termini e le condizioni di tale obbligazione a quelle dei prestiti obbligazionari non convertibili subordinati ibridi perpetui lanciati nel corso del 2020 e del 2021; la modifica dei termini e delle condizioni ha comportato la variazione del trattamento contabile di tale obbligazione che non viene più rilevata contabilmente come debito ma come strumento rappresentativo del capitale.

La tabella seguente indica le caratteristiche dei finanziamenti bancari posti in essere nell'esercizio 2021 convertiti in euro al cambio del 31 dicembre 2021.

Nuove emissioni di finanziamenti

Tipo di finanziamento Emittente Data di
emissione
Importo
finanziato
(milioni di euro)
Valuta Tasso di interesse (%) Tipo di tasso di
interesse
Scadenza
Finanziamenti bancari
Enel SpA 05.05.2021 200 EUR Euribor 6M + 0,3% Tasso variabile 03.05.2024
Enel SpA 12.10.2021 308 USD USD SOFR 3M CMP 5LB + 0,7% Tasso variabile 12.10.2025
Enel SpA 30.12.2021 1.000 EUR Euribor 6M + 0,4% Tasso variabile 05.03.2026
Totale 1.508

Si evidenzia che nel mese di marzo 2021 Enel ha sottoscritto insieme alla sua controllata Enel Finance International (EFI) una linea di credito revolving "sustainability linked" per un ammontare di 10.000 milioni di euro e una durata di 5 anni. La linea di credito sostituisce la precedente linea di credito revolving firmata da Enel ed EFI nel dicembre 2017 ed è legata al Key Performance Indicator (KPI) relativo alle emissioni dirette di gas a effetto serra (emissioni di CO2 equivalente Scope 1 del Gruppo derivanti dalla produzione di elettricità e calore), contribuendo al raggiungimento dell'obiettivo di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (Sustainable Development Goal - SDG) 13 "Climate Action" e in linea con il "Sustainability-Linked Financing Framework" del Gruppo, rispetto al quale Vigeo Eiris ha rilasciato una Second-Party Opinion, entrambi aggiornati a gennaio 2021.

L'operazione fa parte della strategia finanziaria di Enel, che è sempre più improntata alla finanza sostenibile e si pone in linea con l'obiettivo di raggiungere una quota di fonti di finanziamento sostenibile – sul debito lordo totale del Gruppo – pari al 48% nel 2023 e maggiore del 70% nel 2030, come previsto dal Piano Strategico di Gruppo.

Si evidenzia infine che i nuovi finanziamenti bancari, accesi durante l'anno, ne accolgono uno sottoscritto in valuta estera (USD) sul quale alla fine dell'esercizio 2021 è stato rilevato un adeguamento cambio negativo pari a 6 milioni di euro.

I principali debiti finanziari a lungo termine di Enel SpA contengono i covenant tipici della prassi internazionale. Tali indebitamenti sono rappresentati principalmente dalle emissioni obbligazionarie effettuate nell'ambito del programma di Global/Euro Medium Term Notes, dalle emissioni di strumenti obbligazionari non convertibili, subordinati ibridi (i c.d. "Bond Ibridi"), dal Revolving Facility Agreement sottoscritto in data 5 marzo 2021 da Enel SpA ed Enel Finance International NV con un pool di banche, per un importo fino a 10 miliardi di euro, dal "Sustainability-Linked Loan Facility Agreement" sottoscritto da Enel SpA il 15 ottobre 2020 con un pool di banche, per un importo fino a 1 miliardo di euro, dai contratti di finanziamento sottoscritti da Enel SpA con UniCredit SpA e dal Facility Agreement sottoscritto in data 5 ottobre 2021 da Enel SpA con Bank of America Europe Designated Activity Company, per un importo pari a 348.750.000 dollari statunitensi (per un controvalore pari a 300 milioni di euro, alla data di sottoscrizione del finanziamento).

I principali covenant relativi alle emissioni obbligazionarie effettuate nell'ambito del programma di Global/Euro Medium Term Notes di Enel SpA ed Enel Finance International NV (inclusi i c.d. "Green Bonds" di Enel Finance International NV, garantiti da Enel SpA, utilizzati per finanziare i c.d. "eligible green projects" del Gruppo) e quelli relativi ai prestiti obbligazionari emessi da Enel Finance International NV sul mercato americano, garantiti da Enel SpA, possono essere riassunti come segue:

  • clausole di "negative pledge", in base alle quali l'emittente e il garante non possono creare o mantenere in essere (se non per effetto di disposizione di legge) ipoteche, pegni o altri vincoli, su tutti o parte dei propri beni o ricavi, a garanzia di determinati indebitamenti finanziari, a meno che gli stessi vincoli non siano estesi pariteticamente o pro quota ai prestiti obbligazionari in questione;
  • clausole di "pari passu", in base alle quali i titoli obbligazionari e le relative garanzie costituiscono diretto, incondizionato e non garantito obbligo dell'emittente e del garante, sono senza preferenza tra loro e sono almeno allo stesso livello di "seniority" degli altri prestiti, non subordinati e non garantiti, presenti e futuri, dell'emittente e del garante;
  • clausole di "cross default", in base alle quali, nel caso si verifichi un evento di inadempimento (superiore a specifiche soglie di rilevanza) su un determinato indebitamento finanziario dell'emittente, del garante o delle società rilevanti, si verifica un inadempimento anche sui prestiti obbligazionari in questione che possono diventare immediatamente esigibili.

A partire dal 2019 Enel Finance International NV ha emesso sul mercato europeo (nell'ambito del programma di emissioni obbligazionarie Euro Medium Term Notes - EMTN) e sul mercato americano alcuni prestiti obbligazionari "sostenibili", entrambi garantiti da Enel SpA, legati al raggiungimento di alcuni degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite che contengono gli stessi covenant degli altri prestiti obbligazionari della stessa tipologia.

I principali covenant relativi ai Bond Ibridi di Enel SpA, inclusi i Bond Ibridi "perpetui" che prevedono l'obbligo di rimborso solo in caso di scioglimento o liquidazione della Società, possono essere riassunti come segue:

  • clausole di subordinazione, in base alle quali ciascuno strumento obbligazionario ibrido è subordinato a tutte le altre emissioni obbligazionarie dell'emittente e ha un livello di "seniority" pari a quello degli altri strumenti finanziari ibridi emessi e superiore a quello degli strumenti di "equity";
  • divieto di fusione con un'altra società e divieto di vendita o locazione di tutti o di una parte sostanziale dei propri asset a un'altra società, a meno che quest'ultima non subentri in tutte le obbligazioni in essere dell'emittente.

I principali covenant previsti nel Revolving Facility Agreement e negli altri contratti di finanziamento sottoscritti da Enel SpA, similari nella loro struttura, possono essere riassunti come segue:

• clausola di "negative pledge", in base alle quali il debitore e, in alcuni casi, le società rilevanti non possono creare o mantenere in essere ipoteche, pegni o altri vincoli su tutti o parte dei propri beni o attività, a garanzia di determinati indebitamenti finanziari, fatta eccezione per i vincoli espressamente ammessi;

  • clausole sulle "disposals", in base alle quali il debitore e, in alcuni casi, le società controllate di Enel non possono compiere atti di disposizione di tutti o di una parte rilevante dei propri beni o attività, fatta eccezione per gli atti di disposizione espressamente ammessi;
  • clausole di "pari passu", in base alle quali gli impegni di pagamento del debitore hanno lo stesso livello di "seniority" degli altri suoi obblighi di pagamento non garantiti e non subordinati;
  • clausole di "change of control" che trovano applicazione nel caso in cui (i) Enel divenga controllata da uno o più soggetti diversi dallo Stato italiano ovvero (ii) Enel o una delle società da essa controllate conferiscano una rilevante porzione delle attività del Gruppo a soggetti a esso esterni tale che l'affidabilità del Gruppo, sotto il profilo finanziario, risulti significativamente compromessa. Il verificarsi di una delle suddette ipotesi può dare luogo (a) alla rinegoziazione dei termini e delle condizioni del finanziamento o (b) al rimborso anticipato obbligatorio del finanziamento da parte del debitore;
  • clausole di "cross default", in base alle quali, nel caso si verifichi un inadempimento (superiore a specifiche soglie di rilevanza) su un determinato indebitamento finanziario del debitore o delle società rilevanti, si verifica

un inadempimento anche sui finanziamenti in questione che possono diventare immediatamente esigibili.

Gli indebitamenti finanziari presi in considerazione prevedono gli "events of default" tipici della prassi internazionale, quali, per esempio, insolvenza, procedure concorsuali e cessazione dell'attività d'impresa.

Nessuno dei covenant sopra considerati risulta a oggi disatteso.

Si precisa infine che Enel SpA ha rilasciato nell'interesse di alcune società del Gruppo alcune garanzie, a fronte degli impegni assunti nell'ambito dei contratti di finanziamento passivi. Tali garanzie e i relativi contratti di finanziamento includono, anche a carico di Enel SpA, in qualità di garante, taluni covenant ed "events of default" tipici della prassi internazionale.

Struttura del debito a lungo termine dopo la copertura

La tabella indica l'effetto della copertura del rischio di cambio sulla struttura del debito a lungo termine lordo (incluse le quote in scadenza nei 12 mesi successivi).

Milioni di euro al 31.12.2021 al 31.12.2020
Struttura iniziale del debito Debito
coperto
Struttura
del debito
dopo la
copertura
Struttura iniziale del debito Debito
coperto
Struttura
del debito
dopo la
copertura
Valore
contabile
Valore
nominale
% Valore
contabile
Valore
nominale
%
Euro 23.690 23.696 91,8% 2.114 25.810 15.996 16.052 88,2% 2.139 18.191
Dollari statunitensi 1.406 1.412 5,5% (1.412) - 1.197 1.204 6,6% (1.204) -
Sterline inglesi 692 702 2,7% (702) - 924 935 5,2% (935) -
Totale 25.788 25.810 100,0% - 25.810 18.117 18.191 - 18.191

La tabella seguente indica l'effetto della copertura sul rischio di tasso di interesse sull'ammontare lordo dei debiti a lungo termine in essere alla data di riferimento del bilancio.

Debiti lordi a lungo termine

% al 31.12.2021 al 31.12.2020
Prima della copertura Dopo la copertura Prima della copertura Dopo la copertura
Tasso variabile 34,8 29,8 44,0 37,0
Tasso fisso 65,2 70,2 56,0 63,0
Totale 100,0 100,0 100,0 100,0

Finanziamenti a breve termine - Euro 6.563 milioni La tabella seguente indica i finanziamenti a breve termine al 31 dicembre 2021, distinti per natura.

al 31.12.2021 al 31.12.2020 2021-2020
590 - 590
50 4 46
298 242 56
938 246 692
5.625 5.057 568
5.625 5.057 568
6.563 5.303 1.260

Si precisa che il fair value dei finanziamenti correnti è equivalente al loro valore contabile in quanto l'effetto dell'attualizzazione non è significativo.

32.2.2 Passività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico (FVTPL)

In tale categoria sono esclusivamente rilevati i derivati passivi correnti e non correnti relativi, principalmente, alle operazioni di copertura dell'indebitamento delle società del Gruppo per i quali si rimanda alla nota 34.2 "Derivati al fair value through profit or loss".

32.2.3 Utili/(Perdite) netti

La tabella seguente presenta gli utili e le perdite nette per categoria di strumento finanziario, escludendo i derivati.

Milioni di euro di cui: Impairment/
Ripristini di
Utili/(Perdite) netti
impairment
al 31.12.2021 al 31.12.2020 al 31.12.2021
Attività finanziarie misurate al costo ammortizzato 232 234 -
Attività finanziarie a FVOCI 1 1 -
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato (743) (505) -

Per informazioni su utili e perdite nette su strumenti finanziari derivati, si rinvia alla nota 7 "Proventi/(Oneri) finanziari netti da contratti derivati".

33. Risk management

Rischi finanziari

La Società, nello svolgimento della propria attività, è esposta a una varietà di rischi finanziari quali il rischio di tasso di interesse, il rischio tasso di cambio, il rischio di credito e controparte e il rischio di liquidità.

Enel SpA ha adottato un sistema di governance dei rischi finanziari che prevede la presenza di Comitati interni e l'impiego di apposite policy e limiti operativi. L'obiettivo è quello di mitigare opportunamente i rischi finanziari al fine di evitare variazioni inattese sul risultato economico senza precludersi, nel contempo, la possibilità di cogliere eventuali opportunità.

Tasso di interesse e di cambio

Enel SpA, nell'esercizio dell'attività di holding industriale, è esposta al rischio di oscillazione dei tassi di interesse e dei tassi di cambio.

Il rischio di tasso di interesse e il rischio di tasso di cambio nascono principalmente dalla presenza di strumenti finanziari.

Le principali passività finanziarie detenute dalla Società comprendono i prestiti obbligazionari, i finanziamenti bancari, i debiti verso altri finanziatori, i derivati, i depositi in denaro ricevuti a garanzia di contratti derivati (cash collateral) nonché i debiti commerciali. Lo scopo principale di tali strumenti finanziari è quello di finanziare l'attività della Società.

Le principali attività finanziarie, detenute dalla Società comprendono i crediti finanziari, i derivati, i depositi in denaro forniti a garanzia di contratti derivati (cash collateral), le disponibilità liquide e i depositi a breve termine, nonché i crediti commerciali. Per maggiori dettagli, si rinvia alla nota 32 "Strumenti finanziari".

La fonte dell'esposizione al rischio di tasso di interesse e di tasso di cambio non ha subíto variazioni rispetto al precedente esercizio.

Enel SpA, inoltre, in qualità di Capogruppo, accentra parte delle attività di tesoreria e di accesso ai mercati finanziari per quanto concerne la conclusione di contratti derivati di natura finanziaria su tassi e cambi. Nell'ambito di tali attività, Enel SpA effettua nei confronti delle società del Gruppo attività di intermediazione con il mercato assumendo posizioni, anche rilevanti in termini di nozionale, che però non rappresentano per la stessa fonte di esposizione ai rischi suddetti.

Nel 2021 il Gruppo si è posizionato al di sotto delle soglie di clearing per tutte le asset class di attività previste da EMIR (Regolamento UE n. 648/2012), mantenendo la classificazione di controparte non finanziaria con soglie di operatività non rilevanti (NFC-).

Nel prosieguo si dà evidenza delle consistenze delle operazioni su strumenti finanziari derivati in essere al 31 dicembre 2021, indicando per ciascuna classe di strumenti il valore nozionale.

Il valore nozionale di un contratto derivato è l'importo in base al quale sono scambiati i flussi; tale ammontare può essere espresso sia in termini di valore monetario sia in termini di quantità (quali, per es., tonnellate, convertite in euro moltiplicando l'ammontare nozionale per il prezzo fissato). Gli importi nozionali dei derivati qui riportati non rappresentano necessariamente valori scambiati fra le parti e di conseguenza non possono essere considerati una misura dell'esposizione creditizia della Società.

Tasso di interesse

Il rischio di tasso di interesse è il rischio che il fair value o i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni nel livello di mercato dei tassi di interesse.

Per la Società il rischio di tasso di interesse si manifesta come variazione nei flussi connessi al pagamento degli interessi sulle passività finanziarie indicizzate a tasso variabile, come variazione delle condizioni economiche nella negoziazione dei nuovi strumenti di debito, nonché come variazioni avverse del valore di attività/passività finanziarie valutate al fair value, tipicamente strumenti di debito a tasso fisso.

La gestione del rischio di tasso di interesse ha il duplice obiettivo di ridurre l'ammontare di indebitamento soggetto alla variazione dei tassi di interesse e di contenere il costo della provvista, limitando la volatilità dei risultati.

Tale obiettivo viene raggiunto attraverso la diversificazione strategica del portafoglio di passività finanziarie per tipologia contrattuale, durata nonché condizioni di tasso e modificando il profilo di rischio di specifiche esposizioni attraverso la stipula di strumenti finanziari derivati OTC, principalmente interest rate swap.

Si evidenzia di seguito il valore nozionale dei contratti in essere a fine esercizio.

Milioni di euro Valore nozionale
al 31.12.2021 al 31.12.2020
Derivati su tasso di interesse
Interest rate swap 6.699 7.061
Totale 6.699 7.061

La scadenza di tali contratti non eccede la scadenza della passività finanziaria sottostante cosicché ogni variazione nel fair value e/o nei flussi di cassa attesi di tali contratti è bilanciata da una corrispondente variazione nel fair value e/o nei flussi di cassa attesi della posizione sottostante.

I contratti di interest rate swap prevedono tipicamente lo scambio periodico di flussi di interesse a tasso variabile contro flussi di interesse a tasso fisso, entrambi calcolati su un medesimo capitale nozionale di riferimento.

Il valore nozionale degli interest rate swap in essere a fine esercizio, pari a 6.699 milioni di euro (7.061 milioni di euro al 31 dicembre 2020), è relativo per 2.540 milioni di euro a operazioni di copertura riferite alla propria quota di indebitamento e per 4.159 milioni di euro a operazioni di copertura dell'indebitamento delle società del Gruppo verso il mercato e intermediate per un corrispondente valore di nozionale con le società stesse. La variazione in diminuzione del valore nominale complessivo è dovuta sostanzialmente alla normale riduzione del capitale residuo degli strumenti su tasso di tipo amortizing.

Per maggiori dettagli sui derivati su tasso di interesse, si prega di far riferimento alla nota 34 "Derivati ed hedge accounting".

L'ammontare dell'indebitamento a tasso variabile che non è oggetto di copertura del rischio di tasso di interesse rappresenta il principale elemento di rischio a causa del potenziale impatto negativo sul Conto economico, in termini di maggiori oneri finanziari, nel caso di un eventuale aumento del livello dei tassi di interesse di mercato.

Al 31 dicembre 2021 il 34,8% (44% al 31 dicembre 2020) dell'indebitamento finanziario lordo a lungo termine è espresso a tassi variabili. Tenuto conto di efficaci relazioni di copertura dei flussi finanziari connessi al rischio di tasso di interesse (in base a quanto previsto dall'IFRS 9), l'indebitamento finanziario lordo a lungo termine, al 31 dicembre 2021, risulta essere coperto per il 70,2% rispetto all'esposizione (coperto per il 63% al 31 dicembre 2020). Il rapporto risulta sostanzialmente invariato ove si considerassero nel rapporto anche quei derivati, ritenuti di copertura sotto il profilo gestionale ma che non hanno tutti i requisiti necessari per essere considerati tali anche da un punto di vista contabile.

Analisi di sensitività del tasso di interesse

La Società effettua l'analisi di sensitività attraverso la stima degli effetti della variazione nel livello dei tassi di interesse sul valore delle poste di bilancio relative al portafoglio in strumenti finanziari.

In particolare, l'analisi di sensitività misura il potenziale impatto di scenari di mercato sia a patrimonio netto, per la componente di copertura dei derivati in cash flow hedge, sia a Conto economico per i derivati in fair value hedge, sul fair value degli strumenti finanziari derivati e sulla quota parte di indebitamento lordo a lungo termine non coperto da strumenti finanziari derivati.

Tali scenari sono rappresentati dalla traslazione parallela in aumento e in diminuzione nella curva dei tassi di interesse di riferimento alla data di bilancio.

Non ci sono variazioni rispetto al periodo precedente nei metodi e nelle assunzioni utilizzate nell'analisi di sensitività.

Mantenendo costanti tutte le altre variabili, il risultato prima delle imposte è impattato come segue:

Milioni di euro
al 31.12.2021 al 31.12.2020
Impatto a Conto
economico
(al lordo delle imposte)
Impatto a patrimonio netto
(al lordo delle imposte)
Impatto a Conto
economico
(al lordo delle imposte)
Impatto a patrimonio netto
(al lordo delle imposte)
Punti
base
Incremento Decremento Incremento Decremento Incremento Decremento Incremento Decremento
Variazione degli oneri
finanziari sul debito lordo
a lungo termine a tasso
variabile dopo le coperture
25 19 (19) - - 17 (17) - -
Variazione del fair value
degli strumenti finanziari
derivati classificati non di
copertura
25 4 (4) - - 6 (6) - -
Variazione del fair value
degli strumenti finanziari
derivati designati come
strumenti di copertura
Cash flow hedge 25 - - 48 (48) - - 52 (52)
Fair value hedge 25 - - - - - - - -

Tasso di cambio

Il rischio tasso di cambio è il rischio che il fair value o i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino a seguito di variazioni nel livello di mercato dei tassi di cambio. Per Enel SpA la principale fonte di rischio di tasso di cambio deriva dalla presenza di strumenti finanziari monetari denominati in una valuta diversa dall'euro, principalmente prestiti obbligazionari emessi in valuta estera.

L'esposizione al rischio di cambio non ha subíto variazioni rispetto al precedente esercizio.

Per maggiori dettagli si prega di far riferimento alla nota 32 "Strumenti finanziari".

Al fine di minimizzare l'esposizione al rischio di oscillazione dei tassi di cambio la Società pone in essere, tipicamente sul mercato over the counter (OTC), diverse tipologie di contratti derivati e in particolare currency forward e cross currency interest rate swap, la cui scadenza non eccede quella dell'esposizione sottostante.

I currency forward sono contratti con i quali le controparti concordano lo scambio di due flussi di capitale denominati in divise diverse, a una determinata data futura e a un certo tasso di cambio (c.d. "strike"); tali contratti possono prevedere la consegna effettiva dei due flussi (deliverable forward) o la corresponsione del differenziale tra il tasso di cambio strike e il livello del cambio prevalente sul mercato alla scadenza (non deliverable forward).

I cross currency interest rate swap sono utilizzati per trasformare una passività a lungo termine denominata in divisa estera, a tasso fisso o variabile, in un'equivalente passività denominata in euro, a tasso variabile o fisso. Oltre ad avere i nozionali di riferimento denominati in divise diverse, tali strumenti differiscono dagli interest rate swap in quanto prevedono sia lo scambio periodico di flussi di interesse sia lo scambio finale dei flussi di capitale.

Nella seguente tabella viene fornito, alla data del 31 dicembre 2021 e del 31 dicembre 2020, il valore nozionale delle operazioni in essere suddivise per tipologia di posta coperta.

Milioni di euro Valore nozionale
al 31.12.2021 al 31.12.2020
Derivati su cambi
Forward: 7.894 5.164
- forward a copertura del rischio cambio connesso alle commodity 5.216 4.472
- forward a copertura dei flussi futuri 2.347 389
- altri contratti forward 331 303
Cross currency interest rate swap 3.078 3.050
Totale 10.972 8.214

In particolare, si evidenziano:

  • contratti di currency forward per un ammontare nozionale complessivo di 5.216 milioni di euro, relativi per 2.608 milioni di euro alla copertura del rischio cambio connesso al processo di approvvigionamento di commodity energetiche da parte delle società del Gruppo intermediate in modo speculare con il mercato;
  • contratti di currency forward per un ammontare nozionale complessivo di 2.347 milioni di euro, connessi alla copertura del rischio cambio relativo ad altri flussi attesi in valute diverse dall'euro, di cui 1.176 milioni di euro conclusi con il mercato;
  • contratti di currency forward per un ammontare nozionale complessivo di 331 milioni di euro, di cui 165 milioni di euro conclusi con il mercato e relativi alla copertura del rischio cambio derivante da spese per investimenti (145 milioni di euro) e, in minor misura, da spese operative;
  • contratti di cross currency interest rate swap per un ammontare nozionale di 3.078 milioni di euro finalizzati alla copertura del rischio cambio dell'indebitamento, proprio o di società del Gruppo, denominato in valuta diversa dall'euro.

Per maggiori dettagli sui derivati su cambi si rinvia alla nota 34 "Derivati ed hedge accounting".

In base all'analisi dell'indebitamento, si rileva che l'8,2% dell'indebitamento a lungo termine lordo è espresso in valute diverse dall'euro.

Tenuto conto delle operazioni di copertura dal rischio di tasso di cambio e della quota di indebitamento in valuta estera che è espressa nella valuta di conto o nella valuta funzionale della società, l'indebitamento risulta essere interamente coperto mediante operazioni di cross currency interest rate swap.

Analisi di sensitività del rischio di cambio

La Società effettua l'analisi di sensitività attraverso la stima degli effetti della variazione nel livello dei tassi di cambio sul portafoglio in strumenti finanziari.

In particolare, l'analisi di sensitività misura il potenziale impatto di scenari di mercato sia a patrimonio netto, per la componente di copertura dei derivati in cash flow hedge, sia a Conto economico per i derivati in fair value hedge, sul fair value degli strumenti finanziari derivati e sulla quota

parte di indebitamento lordo a lungo termine non coperto da strumenti finanziari derivati.

Tali scenari sono rappresentati dall'apprezzamento/deprezzamento del tasso di cambio dell'euro verso tutte le divise estere rispetto al valore rilevato alla data di bilancio.

Non ci sono variazioni rispetto al periodo precedente nei metodi e nelle assunzioni utilizzate nell'analisi di sensitività. Mantenendo costanti tutte le altre variabili, il risultato prima delle imposte è impattato come segue.

Milioni di euro
al 31.12.2021 al 31.12.2020
Impatto a Conto
Impatto a patrimonio
economico
netto
(al lordo delle imposte)
(al lordo delle imposte)
Impatto a Conto
economico
(al lordo delle imposte)
Impatto a patrimonio
netto
(al lordo delle imposte)
Tasso di
cambio
Apprezza
mento euro
Deprezza
mento euro
Apprezza
mento euro
Deprezza
mento euro
Apprezza
mento euro
Deprezza
mento euro
Apprezza
mento euro
Deprezza
mento euro
Variazione degli oneri
finanziari sul debito lordo
a lungo termine a tasso
variabile in valuta estera
dopo le coperture
10% - - - - - - - -
Variazione del fair value degli
strumenti finanziari derivati
classificati non di copertura
10% (3) 3 - - 3 (3) - -
Variazione del fair value
degli strumenti finanziari
derivati designati come
strumenti di copertura:
Cash flow hedge 10% - - (254) 310 - - (271) 331
Fair value hedge 10% - - - - - - - -

Credito e Controparte

Il rischio di credito è rappresentato dall'eventualità di un peggioramento del merito creditizio delle controparti di operazioni finanziarie che determina effetti avversi sulla posizione creditoria. La Società è esposta al rischio di credito nell'ambito dell'attività finanziaria, ivi inclusa l'operatività in strumenti derivati (su sottostanti tipicamente finanziari), i depositi con banche e società finanziarie, le transazioni in valuta estera e la negoziazione di altri strumenti finanziari.

Le fonti dell'esposizione al rischio di credito non hanno subíto variazioni rilevanti rispetto al precedente esercizio. La gestione del rischio di credito da parte della Società è fondata sulla selezione delle controparti tra le primarie istituzioni finanziarie nazionali e internazionali con elevato standing creditizio considerate solvibili sia dal mercato sia da valutazioni interne, diversificando le esposizioni tra le stesse. Il monitoraggio delle esposizioni creditizie e del relativo rischio di credito è effettuato periodicamente dalle unità deputate al controllo dei rischi nell'ambito delle policy e procedure definite dalla governance dei rischi di Gruppo, anche al fine di individuare tempestivamente le eventuali azioni di mitigazione da porre in essere.

In tale ambito generale, Enel SpA ha peraltro sottoscritto con le principali istituzioni finanziarie con cui opera accordi di marginazione che prevedono lo scambio di cash collateral, in grado di mitigare significativamente l'esposizione al rischio di controparte.

Crediti finanziari

Milioni di euro
Staging Base per la
rilevazione del fondo
perdite attese
Loss rate medio
(PD*LGD)
Valore contabile
lordo
Fondo perdite
attese
Valore netto
al 31.12.2021
Performing 12 m ECL 0,06% 8.219 5 8.214
Underperforming Lifetime ECL - - -
Non-performing - - -
Totale 8.219 5 8.214

Crediti commerciali e altri crediti: valutazione collettiva

Milioni di euro al 31.12.2021
Loss rate
medio
(PD*LGD)
Valore
contabile lordo
Fondo perdite
attese
Valore netto
Crediti commerciali
Crediti commerciali non scaduti 64 - 64
Crediti commerciali scaduti:
- più di 180 giorni (credit impaired) 3,21% 218 7 211
Totale crediti commerciali 282 7 275
Altri crediti
Altri crediti non scaduti 370 - 370
Altri crediti scaduti - - -
Totale altri crediti 370 - 370
TOTALE 652 7 645

Liquidità

Il rischio di liquidità è il rischio che la Società possa incorrere in difficoltà di adempimento alle proprie obbligazioni associate a passività finanziarie che sono regolate tramite cassa o altre attività finanziarie.

Gli obiettivi di gestione del rischio di liquidità sono:

  • garantire un adeguato livello di liquidità per la Società, minimizzando il relativo costo opportunità;
  • mantenere una struttura del debito equilibrata in termini di profilo di maturity e fonti di finanziamento.

Nel breve periodo, il rischio di liquidità è mitigato garantendo un adeguato livello di liquidità e risorse incondizionatamente disponibili, ivi comprese disponibilità liquide e depositi a breve termine, le linee di credito committed disponibili e un portafoglio di attività altamente liquide. Nel lungo termine, il rischio di liquidità è mitigato garantendo un profilo di maturity del debito equilibrato, la diversificazione delle fonti di finanziamento in termini di strumenti, mercati, valute e controparti.

Al 31 dicembre 2021 Enel SpA aveva a disposizione complessivamente 952 milioni di euro di disponibilità liquide e mezzi equivalenti (2.127 milioni di euro al 31 dicembre 2020), nonché linee di credito committed per 5.500 milioni di euro interamente disponibili con scadenza oltre un anno (9.208 milioni di euro al 31 dicembre 2020).

Maturity analysis

La seguente tabella sintetizza il profilo temporale del piano di scadenza del debito a lungo termine della Società.

E-MARKET
SDIR
CERTIFIED
Milioni di euro Scadenza entro
Meno di 3
mesi
Da 3 mesi a
1 anno
Da 1 a 2
anni
Da 2 a 5
anni
Maggiore di
5 anni
Obbligazioni:
- tasso fisso - - 1.098 747 1.704
- tasso variabile - 97 97 291 387
Totale - 97 1.195 1.038 2.091
Finanziamenti bancari:
- tasso variabile - - - 2.508 -
Totale - - - 2.508 -
Finanziamenti non bancari:
- da contratti di leasing a tasso fisso - 1 1 - -
Totale - 1 1 - -
Finanziamenti da società del Gruppo:
- tasso fisso 36 36 1.286 258 11.642
- tasso variabile 23 23 46 138 5.369
Totale 59 59 1.332 396 17.011
TOTALE 59 157 2.528 3.942 19.102

Compensazione di attività e passività finanziarie

La seguente tabella espone le attività e le passività finanziarie nette di bilancio. In particolare, si evidenzia che non esistono posizioni in derivati compensate in bilancio, in quanto non è intenzione della Società procedere alla regolazione netta delle posizioni attive e passive. Come previsto dalle attuali normative di mercato e a garanzia delle operazioni in derivati, Enel SpA ha sottoscritto con le principali istituzioni finanziarie con cui opera accordi di marginazione che prevedono lo scambio di cash collateral, ripartiti come in tabella.

Milioni di euro al 31.12.2021
(a) (b) (c)=(a)-(b) (d) (e)=(c)-(d)
Importi correlati non compensati
in bilancio
(d)(i),(d)(ii) (d)(iii)
Valore lordo
delle attività/
(passività)
finanziarie
rilevate
Valore lordo delle
attvità/(passività)
finanziarie
rilevate
compensate in
bilancio
Valore netto
delle attività/
(passività)
finanziarie
esposte in
bilancio
Strumenti
finanziari
Quota valore
netto delle
attività/(passività)
finanziarie
garantita da cash
collateral
Valore netto
delle attività/
(passività)
finanziarie
ATTIVITÀ FINANZIARIE
Derivati attivi:
- sul rischio di tasso di interesse 153 - 153 - (392) (239)
- sul rischio di cambio 660 - 660 - (277) 383
Totale derivati attivi 813 - 813 - (669) 144
TOTALE ATTIVITÀ FINANZIARIE 813 - 813 - (669) 144
PASSIVITÀ FINANZIARIE
Derivati passivi:
- sul rischio di tasso di interesse (564) - (564) - 622 58
- sul rischio di cambio (867) - (867) - 826 (41)
Totale derivati passivi (1.431) - (1.431) - 1.448 17
TOTALE PASSIVITÀ FINANZIARIE (1.431) - (1.431) - 1.448 17
TOTALE ATTIVITÀ/(PASSIVITÀ)
FINANZIARIE NETTE
(618) - (618) - 779 161

34. Derivati ed hedge accounting

Le tabelle seguenti indicano il valore nozionale e il fair value dei derivati attivi e passivi, per tipologia di relazione di copertura e rischio coperto, suddivisi rispettivamente in attività e passività finanziarie correnti e non correnti.

Il valore nozionale di un contratto derivato è l'ammontare in base al quale i flussi di cassa sono scambiati. Questo importo può essere espresso sia in termini di valore monetario sia in termini di quantità (quali, per es., tonnellate convertite in euro moltiplicando il valore nozionale per il prezzo fissato). Gli importi denominati in valute diverse dall'euro sono convertiti in euro applicando i tassi di cambio ufficiali di fine periodo forniti da World Markets Refinitiv (WMR) Company.

Milioni di euro Non corrente Corrente
Valore nozionale Fair value Valore nozionale Fair value
DERIVATI ATTIVI al
31.12.2021
al
31.12.2020
al
31.12.2021
al
31.12.2020
2021-2020 al
31.12.2021
al
31.12.2020
al
31.12.2021
al
31.12.2020
2021-2020
Derivati designati
come strumenti di
copertura
Cash flow hedge:
- sul rischio di
tasso di cambio
2.114 1.473 575 567 8 - - - - -
Totale cash flow
hedge
2.114 1.473 575 567 8 - - - - -
Derivati al FVTPL:
- sul rischio di
tasso di interesse
2.080 2.261 153 254 (101) - - - - -
- sul rischio di
tasso di cambio
642 896 25 69 (44) 3.411 1.786 60 128 (68)
Totale derivati al
FVTPL
2.722 3.157 178 323 (145) 3.411 1.786 60 128 (68)
TOTALE DERIVATI
ATTIVI
4.836 4.630 753 890 (137) 3.411 1.786 60 128 (68)
Milioni di euro Non corrente Corrente
Valore nozionale Fair value Valore nozionale Fair value
DERIVATI PASSIVI al
31.12.2021
al
31.12.2020
al
31.12.2021
al
31.12.2020
2021-2020 al
31.12.2021
al
31.12.2020
al
31.12.2021
al
31.12.2020
2021-2020
Derivati designati
come strumenti di
copertura
Cash flow hedge:
- sul rischio di
tasso di interesse
2.440 2.440 339 469 (130) - - - - -
- sul rischio di
tasso di cambio
712 670 781 970 (189) - 463 - 40 (40)
Totale cash flow
hedge
3.152 3.110 1.120 1.439 (319) - 463 - 40 (40)
Derivati al FVTPL:
- sul rischio di
tasso di interesse
2.080 2.261 154 255 (101) 100 100 71 87 (16)
- sul rischio di
tasso di cambio
660 896 26 69 (43) 3.433 1.826 60 131 (71)
- sul rischio
di prezzo su
commodity
- - - - - - - - - -
Totale derivati al
FVTPL
2.740 3.157 180 324 (144) 3.533 1.926 131 218 (87)
TOTALE DERIVATI
PASSIVI
5.892 6.267 1.300 1.763 (463) 3.533 2.389 131 258 (127)

34.1 Hedge accounting

I contratti derivati sono rilevati inizialmente al fair value, alla data di negoziazione del contratto, e successivamente sono rimisurati al loro fair value. Il metodo di rilevazione degli utili e delle perdite relativi a un derivato è dipendente dalla designazione dello stesso quale strumento di copertura, e in tal caso dalla natura dell'elemento coperto.

L'hedge accounting è applicato ai contratti derivati stipulati al fine di ridurre i rischi di tasso di interesse, rischio di cambio e rischio di prezzo delle commodity quando sono rispettati tutti i criteri previsti dall'IFRS 9.

All'inception della transazione, la Società deve documentare la relazione di copertura distinguendo tra strumenti di copertura ed elementi coperti, nonché tra strategia e obiettivi di risk management. Inoltre, la Società documenta, all'inception e successivamente su base sistematica, la propria valutazione in base alla quale gli strumenti di copertura risultano altamente efficaci a compensare le variazioni di fair value e dei flussi di cassa degli elementi coperti.

Per le transazioni altamente probabili designate come elementi coperti di una relazione di cash flow hedge, la Società valuta e documenta il fatto che tali operazioni sono altamente probabili e presentano un rischio di variazione dei flussi finanziari che impatta sul Conto economico.

In relazione alla natura dei rischi cui è esposta, la Società designa i derivati come strumenti di copertura in una delle seguenti relazioni di copertura:

  • cash flow hedge
  • fair value hedge.

Per maggiori dettagli sulla natura e l'entità dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari cui la società è esposta si rimanda alla nota 33 "Risk management".

Affinché una relazione di copertura risulti efficace deve soddisfare i seguenti criteri:

  • esistenza di una relazione economica tra lo strumento di copertura e l'elemento coperto;
  • l'effetto del rischio di credito non prevale sulle variazioni di valore risultanti dalla relazione economica;
  • l'hedge ratio definito al momento della designazione iniziale risulta pari a quello utilizzato a fini di gestione del rischio (ossia, stessa quantità dell'elemento coperto che l'entità effettivamente copre e stessa quantità dello strumento di copertura che l'entità effettivamente utilizza per coprire l'elemento coperto).

In base ai requisiti dell'IFRS 9, l'esistenza di una relazione economica è verificata dalla Società mediante un'analisi qualitativa o un calcolo quantitativo, in base alle circostanze seguenti:

  • se il rischio sottostante dello strumento di copertura e dell'elemento coperto è lo stesso, l'esistenza di una relazione economica sarà dimostrata mediante un'analisi qualitativa;
  • diversamente, se il rischio sottostante dello strumento

di copertura e dell'elemento coperto non è lo stesso, l'esistenza di una relazione economica sarà dimostrata attraverso un metodo quantitativo oltre all'analisi qualitativa sulla natura della relazione economica (ossia, regressione lineare).

Per dimostrare che l'andamento dello strumento di copertura è in linea con quello dell'elemento coperto, saranno analizzati diversi scenari.

Per la copertura del rischio di prezzo delle commodity, l'esistenza di una relazione economica si desume da una matrice di ranking che definisce, per ciascuna possibile componente di rischio, un set di tutti i derivati standard disponibili sul mercato classificati in base alla loro efficacia nella copertura del rischio considerato.

Al fine di valutare gli effetti del rischio di credito, la Società valuta l'esistenza di misure di mitigazione del rischio (costituzione di garanzie, break up clause, master netting agreements ecc.).

La Società ha stabilito un hedge ratio di 1:1 per tutte le relazioni di copertura (inclusa la copertura del rischio di prezzo su commodity) per cui il rischio sottostante il derivato di copertura è identico al rischio coperto, al fine di ridurre al minimo l'inefficacia della copertura.

L'inefficacia della copertura è valutata mediante una analisi qualitativa o un calcolo quantitativo, a seconda delle circostanze:

  • se i critical term dell'elemento coperto e dello strumento di copertura corrispondono e non si rilevano ulteriori fonti di inefficacia incluso il credit risk adjustment sul derivato di copertura, la relazione di copertura è considerata pienamente efficace sulla base di un'analisi qualitativa;
  • se i critical term dell'elemento coperto e dello strumento di copertura non corrispondono o si rileva almeno una fonte di inefficacia, l'inefficacia della copertura sarà quantificata applicando il metodo del "dollar offset" cumulativo usando il derivato ipotetico. Tale metodo confronta le variazioni di fair value dello strumento di copertura e del derivato ipotetico tra la data di riferimento del bilancio e la data di inizio della copertura.

Le principali cause di inefficacia delle coperture possono essere le seguenti:

  • basis difference (ossia, i fair value o flussi finanziari dell'elemento coperto dipendono da una variabile diversa dalla variabile che causa la variazione del fair value o dei flussi finanziari nello strumento di copertura);
  • differenze di timing (ossia, l'elemento coperto e lo strumento di copertura si verificano o sono regolati a date diverse);
  • differenze di quantità o di importo nozionale (ossia, l'elemento coperto e lo strumento di copertura si basano su quantità o importi nozionali diversi);

  • altri rischi (ossia, le variazioni del fair value o dei flussi finanziari di uno strumento di copertura o elemento coperto sono collegate a rischi diversi dal rischio specifico oggetto di copertura);
  • rischio di credito (ossia, il rischio di credito di controparte impatta diversamente sulle variazioni del fair value degli strumenti di copertura e dell'elemento coperto).

Cash flow hedge

Il cash flow hedge è applicato con l'intento di coprire la Società dall'esposizione al rischio di variazioni dei flussi di cassa attesi attribuibili a un rischio specifico associato a un'attività, una passività o una transazione prevista altamente probabile che potrebbe impattare il Conto economico.

La quota efficace delle variazioni del fair value dei derivati, che sono designati e si qualificano di cash flow hedge, è rilevata a patrimonio netto tra le "altre componenti di Conto economico complessivo (OCI)". L'utile o la perdita relativa alla quota di inefficacia è rilevata immediatamente a Conto economico.

Gli importi rilevati a patrimonio netto sono rilasciati a Conto economico nel periodo in cui l'elemento coperto impatta il Conto economico (per es., quando si verifica la vendita attesa oggetto di copertura).

Se l'elemento coperto comporta l'iscrizione di un'attività non finanziaria (ossia, terreni, impianti e macchinari o magazzino ecc.) o di una passività non finanziaria, o di una transazione prevista altamente probabile oggetto di copertura relativa a una attività o passività non finanziaria diventa un impegno irrevocabile cui si applica il fair value hedge, l'importo cumulato a patrimonio netto (ossia, riserva cash flow) sarà stornato e incluso nel valore iniziale (ossia, costo o altro valore contabile) dell'attività o passività coperte (ossia, "basis adjustment").

Quando uno strumento di copertura giunge a scadenza o è venduto, oppure quando la copertura non soddisfa più i criteri per l'applicazione dell'hedge accounting, gli utili e le perdite cumulati rilevati a patrimonio netto fino a tale momento rimangono sospesi a patrimonio netto e saranno rilevati a Conto economico quando la transazione futura sarà definitivamente rilevata a Conto economico. Quando una transazione prevista non è più ritenuta probabile, gli utili o perdite rilevati a patrimonio netto sono rilasciati immediatamente a Conto economico.

Per le relazioni di copertura che utilizzano i forward come strumento di copertura, in cui solo la variazione di valore dell'elemento spot è designata come strumento di copertura, la contabilizzazione dei punti forward (a Conto economico piuttosto che OCI) viene definita caso per caso. Tale approccio è applicato dalla Società per la copertura del rischio di cambio sugli investimenti delle società operanti nel business delle rinnovabili.

Diversamente, nei rapporti di copertura che utilizzano il cross currency interest rate swap come strumento di copertura, la Società separa i basis spread della valuta estera, nella designazione del derivato di copertura, e li rileva nel Conto economico complessivo (OCI) nella riserva costi di hedging.

Con specifico riferimento alle coperture di cash flow hedge del rischio di prezzo delle commodity, allo scopo di migliorare la coerenza delle stesse alla strategia di risk management, la Società applica un approccio dinamico di hedge accounting basato su specifici requisiti di liquidità (c.d.. "Liquidity Based Approach").

Tale approccio richiede di designare le coperture mediante l'utilizzo dei derivati più liquidi disponibili sul mercato e di sostituirli con altri, più efficaci nella copertura del rischio in oggetto.

Coerentemente con la strategia di risk management, il Liquidity Based Approach consente il roll-over di un derivato attraverso la sostituzione dello stesso con un nuovo derivato, non solo in caso di scadenza, ma anche nel corso della relazione di copertura, se e solo se il nuovo derivato soddisfa entrambi i seguenti requisiti:

  • rappresenta una best proxy rispetto al vecchio derivato, in termini di ranking;
  • soddisfa specifici requisiti di liquidità.

Il soddisfacimento dei predetti requisiti è verificato trimestralmente.

Alla data del roll-over, la relazione di copertura non viene discontinuata. Pertanto, a partire da tale data, le variazioni di fair value efficaci del nuovo derivato dovranno essere rilevate in contropartita al patrimonio netto (ossia, riserva di cash flow hedge), mentre le variazioni di fair value del vecchio derivato dovranno essere rilevate a Conto economico.

Attualmente la Società utilizza tali relazioni di copertura al fine di minimizzare la volatilità del Conto economico.

Riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse - "riforma IBOR"

Overview

Gli indici di riferimento basati sui mercati interbancari (Interbank Offered Rates, "IBOR") rappresentano tassi di riferimento ai quali le banche possono prendere in prestito fondi nel mercato interbancario su base non garantita, per un dato periodo che va dall'overnight ai 12 mesi, in una determinata divisa.

Negli anni recenti ci sono stati vari casi di manipolazione di tali tassi da parte delle banche che contribuiscono al loro calcolo, e per questa ragione gli enti regolatori nel mondo hanno iniziato una fondamentale riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse, che include la sostituzione di alcuni indici di riferimento con tassi di riferimento alternativi privi di rischio ("riforma IBOR").

La principale esposizione della Società è basata sull'Euribor.

L'Euribor è ancora considerato in linea con l'European Benchmarks Regulation (BMR) e questo consente ai partecipanti al mercato di continuare a utilizzarlo sia per i contratti esistenti sia per quelli nuovi.

In linea con le più recenti pubblicazioni su questo tema da parte dei maggiori enti regolatori:

  • gli indici USD LIBOR 1 mese, 3 mesi e 6 mesi diventeranno non rappresentativi dopo il 30 giugno 2023 e il tasso di riferimento alternativo sarà il Secured Overnight Financing Rate (SOFR);
  • gli indici GBP LIBOR 1 mese, 3 mesi e 6 mesi diventeranno non rappresentativi dopo il 31 dicembre 2021 e il tasso di riferimento alternativo sarà lo Sterling Overnight Index Average (SONIA).

In conseguenza della riforma IBOR sono state previste alcune deroghe temporanee alle regole sulle relazioni di copertura in attuazione delle modifiche all'IFRS 9 emesse a settembre 2019 (fase 1) e ad agosto 2020 (fase 2) per indirizzare, rispettivamente:

  • tematiche ante sostituzione che impattano l'informativa finanziaria nel periodo che precede la sostituzione di un indice di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse esistente con un tasso alternativo pressoché privo di rischio (fase 1); e
  • tematiche post-sostituzione che potrebbero impattare l'informativa finanziaria quando un indice di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse esistente è riformato o sostituito e dunque quando non c'è più l'incertezza iniziale, ma i contratti e le relazioni di copertura devono ancora essere aggiornate per riflettere i nuovi tassi di riferimento (fase 2).

Impatto della riforma IBOR

In un contesto di incertezza che riguarda la transizione IBOR nei vari Paesi, la Società ha definito il perimetro globale, in termini di numerosità e di valore nominale, dei contratti impattati dalla riforma. Inoltre, alcune modifiche contrattuali sono già state effettuate nei contratti precedentemente indicizzati al GBP LIBOR e altre lo saranno durante gli anni 2022-2023 sulla base dell'evoluzione della riforma IBOR e delle migliori pratiche di mercato.

Debiti e derivati

La Società detiene debito a tasso variabile principalmente indicizzato all'Euribor che è in gran parte coperto attraverso strumenti finanziari derivati per scopi di gestione del rischio.

Alla data di riferimento del bilancio, non ci sono azioni pianificate dalla Società con riguardo all'Euribor poiché, come sopra esposto, questo indice è stato interamente riformato per essere in linea con la European Union Benchmarks Regulation. Nonostante la continuità sull'Euribor, clausole di sostituzione potrebbero essere richieste e dunque potrebbero essere implementate dalla Società all'interno dei nuovi contratti in accordo con l'evoluzione delle migliori

pratiche di mercato.

Durante il 2021 la Società ha stipulato nuovi prestiti in dollari statunitensi indicizzati al SOFR e ha proattivamente modificato l'esistente esposizione in derivati passando dal GPB LIBOR al SONIA. Il principale obiettivo dei prossimi mesi sarà come utilizzare i nuovi tassi alternativi pressoché privi di rischio per le nuove transazioni finanziarie.

Gli strumenti derivati della Società sono gestiti tramite contratti principalmente basati su accordi quadro definiti dall'ISDA (International Swaps and Derivatives Association). L'ISDA ha rivisto i suoi contratti standardizzati alla luce della riforma IBOR e modificato le scelte relative ai tassi variabili all'interno delle definizioni ISDA del 2006 per includere clausole di sostituzione applicabili alla dismissione permanente di specifici indici di riferimento chiave; questi cambiamenti sono divenuti efficaci il 25 gennaio 2021. Le transazioni incorporate nelle definizioni ISDA del 2006 effettuate il 25 gennaio 2021, o successivamente, includono le scelte sui tassi variabili rettificate (per es., la scelta sul tasso variabile con la clausola di sostituzione), mentre le altre transazioni concluse ante tale data (c.d. "contratti derivati precedenti") continuano a essere basate sulle definizioni ISDA del 2006.

Per questo motivo l'ISDA ha pubblicato un protocollo IBOR di sostituzione per facilitare le modifiche multilaterali così da includere le definizioni rettificate.

La Società sta valutando se: (i) aderire o meno al suddetto protocollo, in base alla sua esposizione e all'evoluzione della riforma IBOR, oppure (ii) rettificare in anticipo i contratti impattati bilateralmente dalla riforma.

Relazioni di copertura

Alla data di riferimento del bilancio gli elementi coperti e gli strumenti di copertura sono principalmente indicizzati all'Euribor.

La Società ha valutato l'impatto dell'incertezza dovuta alla riforma IBOR sulle relazioni di copertura al 31 dicembre 2021 con riferimento sia agli strumenti di copertura sia agli elementi coperti. Sia gli elementi coperti che gli strumenti di copertura cambieranno parametrizzazione passando da indici di riferimento basati su mercati interbancari (IBOR) a tassi sostitutivi di riferimento pressoché privi di rischio (RFRs) come risultato delle modifiche contrattuali che saranno efficaci nei prossimi anni.

La Società gestisce l'incertezza relativa a tali relazioni di copertura continuando ad applicare le deroghe temporanee previste dalle modifiche all'IFRS 9 emesse a settembre 2019 (fase 1). Si è quindi ritenuto che gli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse su cui sono basati i flussi di cassa degli elementi coperti o degli strumenti di copertura non si modificassero come conseguenza della riforma IBOR. La deroga è stata applicata relativamente ai seguenti requisiti delle relazioni di copertura:

• determinare se una transazione attesa è altamente probabile;

  • stabilire se i flussi di cassa futuri coperti si verificheranno in una relazione cessata di copertura di tipo cash flow hedge;
  • valutare la relazione economica tra l'elemento coperto e lo strumento di copertura.

Le relazioni di copertura impattate potrebbero incorrere in un'inefficacia attribuibile a differenti sostituzioni di indici di riferimento esistenti con tassi di riferimento alternativi pressoché privi di rischio. In ogni caso la Società lavorerà per implementare le sostituzioni nello stesso momento.

Inoltre, la Società ha modificato il riferimento al GBP LIBOR nei suoi strumenti di copertura su tasso di interesse utilizzati nelle relazioni di copertura di tipo cash flow hedge con il nuovo, economicamente equivalente, indice di riferimento SONIA alla fine del 2021; quindi non esiste più incertezza sul come e quando la sostituzione potrà avvenire con riferimento sia agli elementi coperti sia agli strumenti di copertura. Conseguentemente la Società non applica più a queste relazioni di copertura le modifiche all'IFRS 9 emesse a settembre 2019 (fase 1) e, di conseguenza, ha iniziato ad applicare le modifiche all'IFRS 9 emesse ad agosto 2020 (fase 2), modificando la designazione formale della relazione di copertura come richiesto dalla riforma IBOR e senza considerare tale evento come una cessazione della relazione di copertura.

Inoltre, per le relazioni di copertura di tipo cash flow hedge, nel modificare la descrizione dell'elemento coperto nella relazione di copertura, gli importi accumulati nella riserva di cash flow hedge sono stati considerati basati sull'indice di riferimento alternativo su cui sono determinati i futuri flussi di cassa coperti.

La seguente tabella fornisce il dettaglio dei valori nozionali degli strumenti di copertura per i quali le modifiche all'IFRS 9, sia di fase 1 sia di fase 2, sono state applicate al 31 dicembre 2021, suddivisi per indice di riferimento alternativo per la determinazione del tasso di interesse.

Milioni di euro Valore nozionale
al 31.12.2021
Strumenti di copertura(1) Fase 1 Fase 2
USD LIBOR/SOFR - -
GBP LIBOR/SONIA - 1.309
Totale - 1.309

(1) Poiché le relazioni di copertura menzionate sono considerate altamente efficaci, gli importi specificati in tabella come "strumenti di copertura" de facto rappresentano gli importi equivalenti dei relativi elementi coperti.

Contratti non ancora modificati inclusi quelli con clausole di sostituzione specifiche

La Società monitora l'evoluzione della transizione dai vecchi indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse ai nuovi, rivedendo gli importi totali dei contratti ancora non indicizzati ai nuovi tassi di riferimento e gli importi dei contratti, tra questi, che già includono specifiche clausole di sostituzione. La Società considera un contratto non ancora transitato a un tasso di riferimento alternativo quando il tasso di interesse del contratto è indicizzato a un indice di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse ancora soggetto a riforma IBOR e dunque quando esistono ancora le incertezze sul come e quando avverrà la sostituzione con il nuovo tasso di riferimento.

Fair value hedge

Il fair value hedge è utilizzato dalla Società per la copertura delle variazioni del fair value di attività, passività o impegni irrevocabili, che sono attribuibili a un rischio specifico e potrebbero impattare il Conto economico.

Le variazioni di fair value di derivati che si qualificano e sono designati come strumenti di copertura sono rilevate a Conto economico, coerentemente con le variazioni di fair value dell'elemento coperto che sono attribuibili al rischio coperto.

Se la copertura non soddisfa più i criteri per l'applicazione dell'hedge accounting, l'adeguamento del valore contabile dell'elemento coperto, per il quale viene utilizzato il metodo del tasso di interesse effettivo, è ammortizzato a Conto economico lungo la vita residua dell'elemento coperto.

Attualmente la Società non utilizza tali relazioni di copertura.

Per maggiori informazioni sulla valutazione al fair value dei contratti derivati, si veda la nota 35 "Fair value measurement".

34.1.1 Relazione di copertura per tipologia di rischio di credito

Rischio di tasso di interesse

La tabella seguente espone il valore nozionale e il tasso medio degli strumenti di copertura sul rischio di tasso di interesse sulle transazioni in essere al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020 suddivisi per scadenza.

E-MARKET
SDIR
CERTIFIED
Milioni di euro
Al 31.12.2021 2022 2023 2024 2025 2026 Oltre Totale
Interest rate swap
Valore nozionale - - - 500 500 1.440 2.440
Tasso di interesse medio IRS - - - 1,63 1,78 2,35
Milioni di euro
Al 31.12.2020 2021 2022 2023 2024 2025 Oltre Totale
Interest rate swap
Valore nozionale - - - - 500 1.940 2.440
Tasso di interesse medio IRS - - - - 1,63 2,20(1)

(1) Il dato ha subíto una rideterminazione rispetto a quanto pubblicato nel Bilancio di esercizio relativo all'esercizio 2020.

Gli interest rate swap in essere a fine esercizio e designati come strumenti di copertura presentano una relazione di copertura di cash flow hedge con l'elemento coperto. I derivati di cash flow hedge sono relativi alla copertura di alcuni prestiti obbligazionari a tasso variabile emessi a partire dal 2001 e di finanziamenti bancari a tasso variabile negoziati nel corso del 2020.

La tabella seguente espone il valore nozionale e il fair value dei derivati di copertura del rischio di tasso di interesse al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020.

Milioni di euro Valore nozionale Fair value attività Valore nozionale Fair value passività
al
31.12.2021
al
31.12.2020
al
31.12.2021
al
31.12.2020
al
31.12.2021
al
31.12.2020
al
31.12.2021
al
31.12.2020
Derivati di cash flow hedge - - - - 2.440 2.440 (339) (469)
Interest rate swap - - - - 2.440 2.440 (339) (469)

Il miglioramento del fair value dei derivati rispetto al precedente esercizio è dovuto principalmente al generale rialzo della curva dei tassi di interesse verificatasi nel corso del 2021.

Nella tabella seguente sono indicati i flussi di cassa attesi negli esercizi futuri relativi ai derivati di cash flow hedge di copertura tasso di interesse.

Milioni di euro Fair value Distribuzione dei flussi di cassa attesi
Derivati CFH su tasso di interesse al 31.12.2021 2022 2023 2024 2025 2026 Oltre
Fair value positivo - - - - - - -
Fair value negativo (339) (40) (53) (47) (40) (36) (131)

Gli impatti degli strumenti di copertura del rischio di tasso di interesse sullo Stato patrimoniale sono i seguenti:

Milioni di euro Valore nozionale Valore contabile Fair value utilizzato per la misurazione
dell'inefficacia del periodo
Al 31.12.2021
Interest rate swap 2.440 (339) (339)
Al 31.12.2020
Interest rate swap 2.440 (469) (469)

Gli impatti degli elementi coperti esposti al rischio di tasso di interesse sullo Stato patrimoniale sono i seguenti:

Milioni di euro Fair value utilizzato
per la misurazione
dell'inefficacia del
periodo
Riserva
cash flow
hegde
Riserva
costi di
hedging
Fair value utilizzato
per la misurazione
dell'inefficacia del
periodo
Riserva
cash flow
hegde
Riserva
costi di
hedging
2021 2020
Finanziamenti a tasso variabile 252 (252) - 469 (469) -
Totale 252 (252) - 469 (469) -

La seguente tabella espone l'effetto della copertura di cash flow hedge di tasso nel Conto economico e nelle altre componenti dell'utile complessivo.

Milioni di euro Totale utile/
perdita rilevato
a OCI utile/
(perdita)
Parte off
market rilevata
a Conto
economico
Voce di Conto
economico nel
prospetto utile/
perdita
Costi di
hedging
Importo
riclassificato
da OCI a Conto
economico
Voce nel Conto
economico di
profitto o perdita
Al 31.12.2021
Finanziamenti a tasso variabile 112 - - (13) proventi finanziari
Totale al 31.12.2021 112 - - (13)
Al 31.12.2020
Finanziamenti a tasso variabile (88) - - 9 oneri finanziari
Totale al 31.12.2020 (88) - - 9

Rischio di tasso di cambio

La seguente tabella espone il valore nozionale e il tasso medio degli strumenti di copertura del rischio di cambio sulle transazioni in essere al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020, suddivisi per scadenza.

Milioni di euro
Al 31.12.2021 2022 2023 2024 2025 2026 Oltre Totale
Cross currency interest rate swap
Valore nozionale totale - 1.103 - 308 - 1.415 2.826
Valore nozionale CCS EUR/USD - 1.103 - 308 - - 1.411
Tasso di cambio contrattuale medio EUR/USD 1,33 1,16
Valore nozionale CCS EUR/GBP - - - - - 1.415 1.415
Tasso di cambio contrattuale medio EUR/GBP 0,68
Milioni di euro
Al 31.12.2020 2021 2022 2023 2024 2025 Oltre Totale
Cross currency interest rate swap
Valore nozionale totale 463 - 1.019 - - 1.327 2.809
Valore nozionale CCS EUR/USD 185 - 1.019 - - - 1.204
Tasso di cambio contrattuale medio EUR/USD 1,13 1,34
Valore nozionale CCS EUR/GBP 278 - - - - 1.327 1.605
Tasso di cambio contrattuale medio EUR/GBP 0,82 0,68

La tabella seguente espone il valore nozionale e il fair value degli strumenti di copertura del rischio di cambio sulle transazioni in essere al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020 per tipologia di elemento coperto.

Milioni di euro Fair value Valore
nozionale
Fair value Valore
nozionale
Attività Passività Attività Passività
Strumento di copertura Elemento coperto al 31.12.2021 al 31.12.2020
Cross currency interest
rate swap
Finanziamenti in valuta
estera a tasso fisso
339 (553) 2.518 567 (995) 2.624
Cross currency interest
rate swap
Finanziamenti in valuta
estera a tasso variabile
8 - 308 - (15) 185
Totale 347 (553) 2.826 567 (1.010) 2.809

I cross currency interest rate swap in essere a fine esercizio e designati come strumenti di copertura presentano una relazione di copertura di cash flow hedge con l'elemento coperto. In particolare, tali derivati sono relativi alla copertura di prestiti obbligazionari in valuta estera a tasso fisso, nonché alla copertura di un finanziamento in dollari statunitensi a tasso variabile scaduto e rinnovato nel corso del 2021 con Bank of America.

La tabella seguente espone il valore nozionale e il fair value dei derivati di copertura del rischio di cambio al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020, suddivisi per tipologia di relazione di copertura.

Milioni di euro Valore nozionale Fair value attività Valore nozionale Fair value passività
al
31.12.2021
al
31.12.2020
al
31.12.2021
al
31.12.2020
al
31.12.2021
al
31.12.2020
al
31.12.2021
al
31.12.2020
Derivati di cash flow hedge 2.114 1.676 575 567 712 1.133 (781) (1.010)
Cross currency interest rate
swap
2.114 1.676 575 567 712 1.133 (781) (1.010)

Al 31 dicembre 2021 i cross currency interest rate swap presentano un valore nozionale pari a 2.826 milioni di euro (2.809 milioni di euro al 31 dicembre 2020) e un fair value complessivamente negativo pari a 206 milioni di euro (negativo per 443 milioni di euro al 31 dicembre 2020). Il lieve incremento del valore nozionale, pari a 17 milioni di

euro, è dovuto principalmente ai seguenti fenomeni: • 463 milioni di euro a fronte di cross currency interest

rate swap giunti a naturale scadenza;

  • 308 milioni di euro per il rinnovo del cross currency interest rate swap e del relativo finanziamento a tasso variabile in dollari statunitensi;
  • 172 milioni di euro in aumento dovuto principalmente all'andamento del cambio dell'euro rispetto al dollaro statunitense e alla sterlina inglese.

L'impatto degli strumenti di copertura del rischio di cambio sullo Stato patrimoniale è il seguente:

Milioni di euro Valore nozionale Valore contabile Fair value utilizzato per la
misurazione dell'inefficacia del
periodo
Al 31.12.2021
Cross currency interest rate swap 2.826 (206) (206)
Al 31.12.2020
Cross currency interest rate swap 2.809 (443) (431)

Gli impatti degli elementi coperti esposti al rischio di cambio sullo Stato patrimoniale sono i seguenti:

Milioni di euro Fair value utilizzato
per la misurazione
dell'inefficacia del
periodo
Riserva cash
flow hegde
Riserva costi di
hedging
Fair value utilizzato
per la misurazione
dell'inefficacia del
periodo
Riserva cash
flow hegde
Riserva costi di
hedging
2021 2020
Finanziamenti a tasso fisso in
valuta estera
213 (213) - (407) (407) (21)
Finanziamenti a tasso variabile
in valuta estera
(8) 8 - (15) (15) -
Totale 206 (206) - (422) (422) (21)

La seguente tabella espone l'effetto della copertura di cash flow hedge di cambio sul Conto economico e sulle altre componenti dell'utile complessivo.

Milioni di euro Totale Utile/
Perdita
rilevato a OCI
utile/(perdita)
Inefficacia
rilevata
a Conto
economico
Voce di Conto
economico
nel prospetto
dell'utile/
perdita
Costi di
hedging
Importo
riclassificato
da OCI
a Conto
economico
Voce nel Conto
economico di
profitto o perdita
Al 31.12.2021
Finanziamenti a tasso fisso in valuta estera 251 - 21 (196) oneri finanziari
Finanziamenti a tasso variabile in valuta
estera
(15) - - 15 proventi finanziari
Totale al 31.12.2021 236 - 21 (181)
Al 31.12.2020
Finanziamenti a tasso fisso in valuta estera (123) - 8 123 proventi finanziari
Finanziamenti a tasso variabile in valuta
estera
(12) - - 12 proventi finanziari
Totale al 31.12.2020 (135) - 8 135

Nella tabella seguente sono indicati i flussi di cassa attesi negli esercizi futuri relativi ai derivati di cash flow hedge sul rischio di tasso di cambio:

Milioni di euro Fair value
Distribuzione dei flussi di cassa attesi
Derivati CFH su tasso di cambio al 31.12.2021 2022 2023 2024 2025 2026 Oltre
Fair value positivo 575 59 219 31 39 28 301
Fair value negativo (781) (39) (35) (35) (36) (37) (545)

34.1.2 Impatto dei derivati di cash flow hedge a patrimonio netto al lordo dell'effetto fiscale

Milioni di euro Costi di
hedging
Variazioni
lorde del fair
value rilevate
a patrimonio
netto
Variazioni
lorde del fair
value a Conto
economico
Variazioni
lorde del fair
value a Conto
economico
-Inefficacia
Costi di
hedging
Variazioni
lorde del fair
value rilevate
a patrimonio
netto
Variazioni
lorde del fair
value a Conto
economico
Variazioni
lorde del fair
value a Conto
economico
-Inefficacia
al 31.12. 2021 al 31.12.2020
Copertura dei
tassi di interesse
- 112 (13) - - (88) 9 -
Copertura del
tasso di cambio
21 236 (181) - 17 (135) 136 -
Derivati di
hedging
21 348 (194) - 17 (223) 145 -

34.2 Derivati al fair value through profit or loss

La tabella seguente espone il valore nozionale e il fair value dei derivati al FVTPL in essere al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020 per ciascun tipo di rischio.

Milioni di euro Valore nozionale Fair value attività Valore nozionale Fair value passività
al
31.12.2021
al
31.12.2020
al
31.12.2021
al
31.12.2020
al
31.12.2021
al
31.12.2020
al
31.12.2021
al
31.12.2020
Derivati FVTPL sul rischio di
tasso di interesse
2.080 2.261 153 254 2.180 2.361 (225) (342)
Interest rate swap 2.080 2.261 153 254 2.180 2.361 (225) (342)
Derivati FVTPL sul rischio di
tasso di cambio
4.053 2.682 85 197 4.093 2.722 (86) (199)
Forward 3.927 2.562 72 193 3.967 2.602 (73) (195)
Cross currency interest rate
swap
126 120 13 4 126 120 (13) (4)
Totale derivati FVTPL 6.133 4.943 238 451 6.273 5.083 (311) (541)

Al 31 dicembre 2021 i derivati al fair value through profit or loss su tassi di interesse, cambio e altro presentano un valore nozionale complessivamente pari a 12.406 milioni di euro (10.026 milioni di euro al 31 dicembre 2020) e un fair value complessivamente negativo pari a 72 milioni di euro (negativo per 90 milioni di euro al 31 dicembre 2020).

Gli interest rate swap in essere a fine esercizio, pari a 4.260 milioni di euro, sono relativi, principalmente, a operazioni di copertura dell'indebitamento delle società del Gruppo verso il mercato (per 2.180 milioni di euro) e intermediate con le società stesse per 2.080 milioni di euro.

Il valore nozionale complessivo, evidenzia una riduzione, rispetto al precedente esercizio, pari a 362 milioni di euro dovuto complessivamente alla riduzione del capitale residuo degli interest rate swap di tipo amortizing.

I contratti forward a copertura del rischio cambio presentano un valore nominale complessivo di 7.894 milioni di euro (5.164 milioni di euro al 31 dicembre 2020). I currency forward stipulati con controparti esterne, pari a 3.949 milioni di euro (2.602 milioni di euro al 31 dicembre 2020), si riferiscono principalmente a operazioni in derivati OTC posti in essere al fine di mitigare il rischio di cambio connesso al prezzo delle commodity energetiche nell'ambito del relativo processo di approvvigionamento da parte delle società del Gruppo e intermediate in modo speculare con il mercato, ai flussi attesi in valute diverse dalla moneta di conto connessi all'acquisizione di commodity non energetiche e di beni d'investimento nel settore delle energie rinnovabili e delle infrastrutture e reti (contatori digitali di ultima generazione), ai flussi attesi in valute diverse dall'euro relativi ai costi operativi della fornitura di servizi cloud, nonché ai flussi attesi in divisa estera conseguenti agli ac-

conti su dividendi deliberati dalle società controllate. Le variazioni del valore nozionale e del fair value, rispetto al precedente esercizio, sono connesse alla normale operatività.

I cross currency interest rate swap, per un ammontare nozionale di 126 milioni di euro (120 milioni di euro al 31 dicembre 2020), si riferiscono alle operazioni di copertura del rischio cambio dell'indebitamento delle società del Gruppo, denominato in valuta diversa dall'euro, e intermediate in modo speculare con il mercato.

35. Fair value measurement

La Società determina il fair value in conformità all'IFRS 13 ogni volta che tale misurazione è richiesta dai princípi contabili internazionali.

Il fair value rappresenta il valore stimato di scambio che si percepirebbe per la vendita di un'attività finanziaria o si riceverebbe per l'acquisto di una passività finanziaria. La sua stima migliore è il prezzo di mercato, ossia il suo prezzo corrente, pubblicamente disponibile ed effettivamente negoziato su un mercato liquido e attivo.

Il fair value delle attività e delle passività è classificato in una gerarchia del fair value che prevede tre livelli, definiti come segue, in base agli input e alle tecniche di valutazione utilizzati per valutare il fair value:

  • Livello 1: prezzi quotati (non modificati) su mercati attivi per attività o passività identiche cui la Società può accedere alla data di valutazione;
  • Livello 2: input diversi da prezzi quotati di cui al Livello 1 che sono osservabili per l'attività o per la passività, sia direttamente (come i prezzi) sia indirettamente (derivati da prezzi);
  • Livello 3: input per l'attività e la passività non basati su dati osservabili di mercato (input non osservabili).

In questa nota sono fornite le disclosure con l'obiettivo di valutare quanto segue:

  • per le attività e le passività valutate al fair value nello Stato patrimoniale dopo la rilevazione iniziale, su base ricorrente o non ricorrente, le tecniche di valutazione e gli input utilizzati per elaborare tali valutazioni; e
  • per le valutazioni ricorrenti al fair value effettuate utilizzando input significativi non osservabili (Livello 3), l'effetto delle valutazioni sull'utile (perdita) di esercizio o sulle altre componenti di Conto economico complessivo del periodo.

A tale scopo:

  • le valutazioni ricorrenti al fair value di attività o passività sono quelle che gli IFRS richiedono o permettono nello Stato patrimoniale alla fine di ogni periodo;
  • le valutazioni non ricorrenti al fair value di attività o passività sono quelle che gli IFRS richiedono o permettono nello Stato patrimoniale in particolari circostanze.

Il fair value di un contratto derivato è determinato utilizzando le quotazioni ufficiali per gli strumenti scambiati in mercati regolamentati. Il fair value degli strumenti non quotati in mercati regolamentati è determinato mediante modelli di valutazione appropriati per ciascuna categoria di strumento finanziario e utilizzando i dati di mercato relativi alla data di chiusura dell'esercizio contabile (quali tassi di interesse, tassi di cambio, volatilità) attualizzando i flussi di cassa attesi in base alle curve dei tassi di interesse e convertendo in euro gli importi espressi in divise diverse dall'euro utilizzando i tassi di cambio forniti da World Markets Refinitiv (WMR) Company. Per i contratti relativi a commodity, la valutazione è effettuata utilizzando, ove disponibili, quotazioni relative ai medesimi strumenti di mercato sia regolamentati sia non regolamentati.

In conformità con i nuovi princípi contabili internazionali, la Società ha introdotto nel corso del 2013 la misura del rischio di credito, sia della controparte (Credit Valuation Adjustment o CVA) sia proprio (Debit Valuation Adjustment o DVA), al fine di poter effettuare l'aggiustamento del fair value per la corrispondente misura del rischio controparte. In particolare, la Società misura il CVA/DVA utilizzando la tecnica di valutazione basata sulla Potential Future Exposure dell'esposizione netta di controparte e allocando, successivamente, l'aggiustamento sui singoli strumenti finanziari che lo costituiscono. Tale tecnica si avvale unicamente di input osservabili sul mercato. Variazioni nelle assunzioni effettuate nella stima dei dati di input potrebbero avere effetti sul fair value rilevato in bilancio per tali strumenti.

Il valore nozionale di un contratto derivato è l'importo in base al quale sono scambiati i flussi; tale ammontare può essere espresso sia in termini di valore monetario sia in termini di quantità (quali, per es., tonnellate, convertite in euro moltiplicando l'ammontare nozionale per il prezzo fissato). Gli ammontari espressi in valute diverse dall'euro sono convertiti in euro applicando i tassi di cambio ufficiali di fine periodo forniti da World Markets Refinitiv (WMR) Company. Gli importi nozionali dei derivati qui riportati non rappresentano necessariamente ammontari scambiati fra le parti e di conseguenza non possono essere considerati una misura dell'esposizione creditizia della Società.

Per gli strumenti di debito quotati il fair value è determinato utilizzando le quotazioni ufficiali. Per gli strumenti di debito non quotati il fair value è determinato mediante modelli di valutazione appropriati per ciascuna categoria di strumento finanziario e utilizzando i dati di mercato relativi alla data di chiusura dell'esercizio, ivi inclusi gli spread creditizi di Enel.

35.1 Attività valutate al fair value nello Stato patrimoniale

Nella tabella che segue sono esposti, per ogni classe di attività valutata al fair value nello Stato patrimoniale, su base ricorrente e non ricorrente, la valutazione al fair value alla fine del periodo e il livello nella gerarchia del fair value in cui è stata classificata la valutazione al fair value.

Milioni di euro Attività non correnti Attività correnti
Note Fair value al
31.12.2021
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Fair value al
31.12.2021
Livello 1 Livello 2 Livello 3
Derivati
Cash flow hedge:
- sul rischio di tasso di cambio 34 575 - 575 - - - - -
Totale cash flow hedge 575 - 575 - - - - -
Fair value through profit or loss:
- sul rischio di tasso di interesse 34 153 - 153 - - - - -
- sul rischio di tasso di cambio 34 25 - 25 - 60 - 60 -
Totale fair value through profit
or loss
178 - 178 - 60 - 60 -
TOTALE 753 - 753 - 60 - 60 -

35.2 Passività valutate al fair value nello Stato patrimoniale

Nella tabella che segue sono esposti, per ogni classe di passività valutata al fair value nello Stato patrimoniale, su base ricorrente e non ricorrente, la valutazione al fair value alla fine del periodo e il livello nella gerarchia del fair value in cui è stata classificata la valutazione al fair value.

Milioni di euro Passività non correnti Passività correnti
Note Fair value al
31.12.2021
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Fair value al
31.12.2021
Livello 1 Livello 2 Livello 3
Derivati
Cash flow hedge:
- sul rischio di tasso di interesse 34 339 - 339 - - - - -
- sul rischio di tasso di cambio 34 781 - 781 - - - - -
Totale cash flow hedge 1.120 - 1.120 - - - - -
Fair value through profit or loss:
- sul rischio di tasso di interesse 34 154 - 154 - 71 - 71 -
- sul rischio di tasso di cambio 34 26 - 26 - 60 - 60 -
Totale fair value through profit
or loss
180 - 180 - 131 - 131 -
TOTALE 1.300 - 1.300 - 131 - 131 -

35.3 Passività non valutate al fair value nello Stato patrimoniale

Nella tabella che segue sono esposti, per ogni classe di passività non valutata al fair value nello Stato patrimoniale, ma per la quale il fair value deve essere indicato, il fair value alla fine del periodo e il livello nella gerarchia del fair value in cui è stata classificata tale valutazione.

Milioni di euro PASSIVITÀ
Note Fair value al
31.12.2021
Livello 1 Livello 2 Livello 3
Obbligazioni:
- tasso fisso 32.2.1 4.378 4.378 - -
- tasso variabile 32.2.1 944 52 892 -
Totale obbligazioni 5.322 4.430 892 -
Finanziamenti bancari:
- tasso variabile 32.2.1 2.539 - 2.539 -
Totale finanziamenti bancari 2.539 - 2.539 -
Finanziamenti non bancari:
- contratti di leasing a tasso fisso 32.2.1 2 - 2 -
Totale finanziamenti non bancari 2 - 2 -
Finanziamenti da società del Gruppo:
- tasso fisso 32.2.1 13.768 - 13.768 -
- tasso variabile 32.2.1 5.924 - 5.924 -
Totale finanziamenti da società del Gruppo 19.692 - 19.692 -
TOTALE 27.555 4.430 23.125 -

36. Pagamenti basati su azioni

A partire dall'esercizio 2019, l'Assemblea degli azionisti di Enel SpA ("Enel" o la "Società") ha deliberato con cadenza annuale l'adozione di piani di incentivazione di lungo termine su base azionaria destinati al management della stessa Enel e/o di società da questa controllate ai sensi dell'art. 2359 del codice civile; in particolare, ciascuno dei piani di incentivazione approvati (ossia, Piano di incentivazione di lungo termine per il 2019; Piano di incentivazione di lungo termine per il 2020; Piano di incentivazione di lungo termine per il 2021; di seguito, rispettivamente "Piano LTI 2019", "Piano LTI 2020", "Piano LTI 2021" e, congiuntamente, i "Piani") prevede, subordinatamente al raggiungimento di specifici obiettivi di performance, l'assegnazione di azioni ordinarie della Società ("Azioni") ai rispettivi beneficiari.

Nello specifico, i Piani approvati sono rivolti all'Amministratore Delegato/Direttore Generale di Enel e ai manager del Gruppo Enel che occupano le posizioni più direttamente responsabili dei risultati aziendali o considerate di interesse strategico e prevedono l'assegnazione ai destinatari di un incentivo rappresentato da una componente di natura monetaria e da una componente azionaria. Il suddetto incentivo – determinato, al momento dell'assegnazione, in un valore base calcolato in rapporto alla remunerazione fissa del singolo destinatario – può variare, in funzione del livello di raggiungimento di ciascuno degli obiettivi di performance triennali previsti dai Piani, da zero fino a un massimo del 280% ovvero del 180% del valore base nel caso, rispettivamente, dell'Amministratore Delegato/Direttore Generale ovvero degli altri destinatari.

Tali Piani prevedono inoltre che, rispetto al totale dell'incentivo effettivamente maturato, il premio sia interamente corrisposto in Azioni (i) per l'Amministratore Delegato/ Direttore Generale, fino al 100% del valore base assegnato e (ii) per gli altri destinatari, fino al 50% del valore base assegnato.

L'erogazione dell'incentivo previsto dai singoli Piani è subordinata al raggiungimento di specifici obiettivi di performance nel corso del triennio di riferimento (c.d. "performance period"). Qualora tali obiettivi siano raggiunti, l'incentivo maturato sarà erogato ai destinatari – sia per la componente azionaria sia per quella monetaria – per il 30% nel primo esercizio successivo al termine del performance period triennale e per il restante 70% nel secondo esercizio successivo al termine del performance period triennale. L'erogazione di una porzione rilevante della remunerazione variabile di lungo termine (pari al 70% del totale) risulta quindi differita al secondo esercizio successivo rispetto al triennio di riferimento degli obiettivi di performance dei singoli Piani (c.d. "deferred payment").

Nella tabella di seguito rappresentata vengono riportate

alcune informazioni relative al Piano LTI 2019, al Piano LTI 2020 e al Piano LTI 2021.

Per ulteriori informazioni sulle caratteristiche dei Piani si rinvia ai rispettivi Documenti informativi, predisposti ai sensi dell'art. 84 bis del Regolamento adottato dalla CON-SOB con delibera del 14 maggio 1999 n. 11971 ("Regolamento Emittenti") e messi a disposizione del pubblico nella sezione del sito internet della Società (www.enel.com) dedicata alle Assemblee degli azionisti di riferimento, svoltesi rispettivamente in data 16 maggio 2019, 14 maggio 2020 e 20 maggio 2021.

Data di assegnazione
delle Azioni
Performance
period
Verifica
raggiungimento obiettivi
Erogazione
dell'incentivo
Piano LTI 2019 12.11.2019(9) 2019-2021 2022(10) 2022-2023
Piano LTI 2020 17.09.2020(11) 2020-2022 2023(12) 2023-2024
Piano LTI 2021 16.09.2021(13) 2021-2023 2024(14) 2024-2025

In attuazione delle autorizzazioni conferite dalle Assemblee degli azionisti tenutesi nelle date sopra richiamate (16 maggio 2019, 14 maggio 2020 e 20 maggio 2021) e nel rispetto dei relativi termini e condizioni, il Consiglio di Amministrazione ha approvato – nelle adunanze del 19 settembre 2019, 29 luglio 2020 e 17 giugno 2021 – l'avvio di programmi di acquisto di Azioni proprie a servizio rispettivamente del Piano LTI 2019, del Piano LTI 2020 e del Piano LTI 2021. Il numero di Azioni il cui acquisto è stato autorizzato dal Consiglio di Amministrazione per ciascun Piano, l'effettivo numero di Azioni acquistate, il relativo prezzo medio ponderato e il controvalore complessivo sono di seguito rappresentati.

Acquisti autorizzati dal Consiglio di
Amministrazione
Numero di azioni Numero di azioni Prezzo medio
ponderato (euro per
azione)
Controvalore
complessivo (euro)
Piano LTI 2019 Numero non superiore a 2.500.000
per un corrispettivo massimo
di 10.500.000 milioni di euro
1.549.152(15) 6,7779 10.499.999
Piano LTI 2020 1.720.000 1.720.000(16) 7,4366 12.790.870
Piano LTI 2021 1.620.000 1.620.000(17) 7,8737 12.755.459

(9) La data si riferisce alla riunione del Consiglio di Amministrazione che ha approvato modalità e tempi di assegnazione del Piano LTI 2019 ai destinatari (tenuto conto della proposta formulata dal Comitato per le Nomine e le Remunerazioni nella riunione dell'11 novembre 2019).

(10) In occasione dell'approvazione del Bilancio consolidato del Gruppo Enel al 31 dicembre 2021, il Consiglio di Amministrazione procederà alla verifica del livello di raggiungimento degli obiettivi di performance del Piano LTI 2019.

(11) La data si riferisce alla riunione del Consiglio di Amministrazione che ha approvato modalità e tempi di assegnazione del Piano LTI 2020 ai destinatari (tenuto conto della proposta formulata dal Comitato per le Nomine e le Remunerazioni nella riunione del 16 settembre 2020).

(12) In occasione dell'approvazione del Bilancio consolidato del Gruppo Enel al 31 dicembre 2022, il Consiglio di Amministrazione procederà alla verifica del livello di raggiungimento degli obiettivi di performance del Piano LTI 2020.

(13) La data si riferisce alla riunione del Consiglio di Amministrazione che ha approvato modalità e tempi di assegnazione del Piano LTI 2021 ai destinatari (tenuto conto della proposta formulata dal Comitato per le Nomine e le Remunerazioni nella riunione del 9 giugno 2021).

(14) In occasione dell'approvazione del Bilancio consolidato del Gruppo Enel al 31 dicembre 2023, il Consiglio di Amministrazione procederà alla verifica del livello di raggiungimento degli obiettivi di performance del Piano LTI 2021.

(15) Azioni acquistate nel periodo compreso tra il 23 settembre e il 2 dicembre 2019, equivalenti allo 0,015% circa del capitale sociale.

(16) Azioni acquistate nel periodo compreso tra il 3 settembre e il 28 ottobre 2020, equivalenti allo 0,017% circa del capitale sociale.

(17) Azioni acquistate nel periodo compreso tra il 18 giugno e il 21 luglio 2021, equivalenti allo 0,016% circa del capitale sociale.

Per effetto degli acquisti effettuati a servizio del Piano LTI 2019, del Piano LTI 2020 e del Piano LTI 2021, al 31 dicembre 2021 Enel detiene complessivamente n. 4.889.152 Azioni proprie, pari allo 0,048% circa del capitale sociale.

Le seguenti informazioni riguardano gli strumenti rappresentativi di capitale assegnati durante gli esercizi 2019, 2020 e 2021.

2021 2020 2019
Numero azioni
assegnate
alla data di
assegnazione
Fair value
per azione
alla data di
assegnazione
Numero
di azioni
potenzialmente
erogabili
Numero azioni
assegnate
alla data di
assegnazione
Fair value
per azione
alla data di
assegnazione
Numero
di azioni
potenzialmente
erogabili
Numero azioni
assegnate
alla data di
assegnazione
Fair value
per azione
alla data di
assegnazione
Numero
di azioni
potenzialmente
erogabili
Piano LTI
2019
1.529.182 1.529.182 1.538.547 6,983 1.538.547
Piano LTI
2020
1.638.775 1.638.775(18) 7,38 1.638.775(19)
Piano LTI
2021
1.577.773 7,001 1.577.773

Il fair value di tali strumenti rappresentativi di capitale è misurato sulla base del prezzo di mercato delle Azioni alla data di assegnazione(20).

Il costo relativo alla componente azionaria è determinato con riferimento al fair value degli strumenti rappresentativi di capitale assegnati ed è rilevato lungo la durata del vesting period in contropartita alle riserve di patrimonio netto.

I costi totali del Gruppo rilevati a Conto economico ammontano a 9 milioni di euro nell'esercizio 2021 (5 milioni di euro nel 2020).

Non ci sono state cancellazioni o modifiche che hanno interessato il Piano LTI 2021 e/o il Piano LTI 2020 e/o il Piano LTI 2019.

37. Informativa sulle parti correlate

Le parti correlate sono state individuate sulla base di quanto disposto dai princípi contabili internazionali e dalle disposizioni CONSOB emanate in materia.

Le operazioni compiute da Enel SpA con società controllate riguardano principalmente le prestazioni di servizi, la provvista e l'impiego di mezzi finanziari, la copertura di rischi assicurativi, l'attività di assistenza in materia di organizzazione e gestione del personale, legale e societaria, nonché l'indirizzo e il coordinamento delle attività amministrative e fiscali.

Tutte le operazioni fanno parte dell'ordinaria gestione, sono effettuate nell'interesse della Società e sono regolate a condizione di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero applicate tra due parti indipendenti.

Si ricorda infine che, nell'ambito delle regole di corporate governance di cui si è dotato il Gruppo Enel, descritte dettagliatamente nella Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari disponibile sul sito internet della Società (www.enel.com), sono state previste le condizioni per assicurare che le operazioni con parti correlate vengano effettuate nel rispetto di criteri di trasparenza nonché di correttezza procedurale e sostanziale.

In merito all'informativa sulla retribuzione dei dirigenti con responsabilità strategiche, prevista dallo IAS 24, si rimanda alle seguenti tabelle:

(18) Il dato ha subíto una rideterminazione rispetto a quello pubblicato nel Bilancio di esercizio relativo all'esercizio 2020.

(19) Il dato ha subíto una rideterminazione rispetto a quello pubblicato nel Bilancio di esercizio relativo all'esercizio 2020.

(20) Con riferimento al Piano LTI 2019, la data di assegnazione si riferisce al 12 novembre 2019, ovverosia alla data della riunione del Consiglio di Amministrazione che ha approvato modalità e tempi di assegnazione del Piano LTI 2019 ai destinatari.

Con riferimento al Piano LTI 2020, la data di assegnazione si riferisce al 17 settembre 2020, ovverosia alla data della riunione del Consiglio di Amministrazione che ha approvato modalità e tempi di assegnazione del Piano LTI 2020 ai destinatari.

Con riferimento al Piano LTI 2021, la data di assegnazione si riferisce al 16 settembre 2021, ovverosia alla data della riunione del Consiglio di Amministrazione che ha approvato modalità e tempi di assegnazione del Piano LTI 2021 ai destinatari.

Milioni di euro
2021 2020 2021-2020
Compensi riferiti ai componenti del Consiglio di Amministrazione e del
Collegio Sindacale, al Direttore Generale
Benefíci a breve termine per i dipendenti 5 6 (1) -16,7%
Altri benefíci a lungo termine 1 4 (3) -75,0%
Totale 6 10 (4) -40,0%

3 Bilancio di esercizio 2 Corporate governance 1 Relazione sulla gestione 4 Relazioni

Milioni di euro
2021 2020 2021-2020
Compensi riferiti ai dirigenti con responsabilità strategiche
Benefíci a breve termine per i dipendenti 13 13 - -
Altri benefíci a lungo termine 4 8 (4) -50,0%
Totale 17 21 (4) -19,0%

Nel corso del mese di novembre 2010 il Consiglio di Amministrazione di Enel SpA ha approvato una procedura che disciplina l'approvazione e l'esecuzione delle operazioni con parti correlate poste in essere da Enel SpA, direttamente ovvero per il tramite di società controllate. Tale procedura (reperibile all'indirizzo https://www.enel.com/ it/investitori/governance/statuto-regolamenti-politiche sia nella versione vigente sino al 30 giugno 2021 sia nella versione da ultimo modificata dal Consiglio di Amministrazione nel medesimo mese di giugno 2021 e con efficacia dal 1° luglio 2021) individua una serie di regole volte ad assicurare la trasparenza e la correttezza, sia sostanziale sia procedurale, delle operazioni con parti correlate ed è stata adottata in attuazione di quanto disposto dall'art. 2391 bis del codice civile e dalla disciplina attuativa dettata dalla CONSOB. Si segnala che nel corso dell'esercizio 2021 non sono state realizzate operazioni con parti correlate per le quali fosse necessario procedere all'inserimento in bilancio dell'informativa richiesta dal Regolamento adottato in materia con delibera CONSOB n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche e integrazioni.

Di seguito si evidenziano i rapporti di natura commerciale, finanziaria e diversi tenuti dalla Società con le proprie parti correlate

Rapporti commerciali e diversi Esercizio 2021

Costi Ricavi
Milioni di euro Crediti Debiti Beni Servizi Beni Servizi
al 31.12.2021 al 31.12.2021 2021 2021
Imprese controllate, a controllo congiunto e collegate
Celg Distribuição SA 1 - - - - -
Central Geradora Termelétrica Fortaleza SA 1 - - - - -
Codensa SA ESP 1 - - - - 2
Edistribución Redes Digitales SL 7 1 - - - 5
e-distribuzione SpA 102 49 - - - 25
Emgesa SA 1 - - - - 1
Empresa Distribuidora Sur SA - Edesur 1 - - - - 1
Endesa Energía SA 3 2 - - - 2
Endesa Generación SA 2 1 - - - 3
Endesa Medios y Sistemas SL 1 - - - - 1
Endesa Operaciones y Servicios Comerciales SL - - - - - 1
Endesa SA 10 1 - - - 7
Enel Américas SA 69 - - - - 1
Enel Brasil SA 69 1 - - - 27
Enel Chile SA 11 - - - - 3
Enel Distribución Chile SA 5 - - - - 2
Enel Distribución Perú SAA 3 - - - - 2
Enel Energía SA de Cv 1 - - - - 1
Enel Energia SpA 431 - - - - 8
Enel Energie Muntenia SA 1 - - - - 1
Enel Finance America LLC 2 - - - - -
Enel Generación Chile SA 4 - - - - 3
Enel Generación Costanera SA 1 - - - - -
Enel Generación Perú SA 2 - - - - 1
Enel Global Infrastructure and Networks Srl 7 22 - 19 - 4
Enel Global Services Srl 12 86 - 66 - 1
Enel Global Thermal Generation Srl - 3 - 1 - 1
Enel Global Trading SpA 5 9 - - - 1
Enel Green Power Chile SA 2 - - - - -
Enel Green Power España SL 2 - - - - 1
Enel Green Power Hellas SA 2 - - - - -
Enel Green Power India Private Limited 1 - - - - -
Enel Green Power Italia Srl 4 9 - - - 4
Enel Green Power North America Inc. 5 - - - - 3
Enel Green Power Romania Srl 1 1 - - - -
Enel Green Power Rus LLC 1 - - - - -
Enel Green Power SpA 3 13 - 3 - 2
Enel Iberia SLU 300 6 - 5 - -
Enel Innovation Hubs Srl - 4 - 6 - -
Enel Italia SpA 4 20 - 28 - 3
Enel North America Inc. 7 1 - - - 2
Enel Produzione SpA 59 62 - - - 4
Enel Romania Srl 4 3 - 3 - 1
Enel Russia PJSC 9 - - - - 2
Enel Servicii Comune SA 1 - - - - 1
Enel Sole Srl 1 4 - - - 1
Enel Trading Argentina Srl 1 - - - - -
Enel X Financial Services Srl - 4 - - - -
Enel X Italia SpA 11 3 - - - -
Enel X Mobility Srl - 3 - - - -
Enel X North America Inc. 1 - - - - -
Enel X Srl 5 3 - - - 5
Energía Nueva Energía Limpia México S de RL de Cv 1 - - - - -
E-Distribuţie Banat SA 6 - - - - -
E-Distribuţie Dobrogea SA 3 - - - - -
E-Distribuţie Muntenia SA 9 - - - - 1
Gas y Electricidad Generación SAU 2 - - - - -
Gridspertise Srl 4 - - - - -
Rusenergosbyt LLC 1 - - - - -
Servizio Elettrico Nazionale SpA 180 32 - - - 2
Slovenské elektrárne AS 13 - - - - 1
Società Elettrica Trigno Srl - 1 - - - -
Unión Eléctrica de Canarias Generación SAU 1 1 - - - -
Vektör Enerjí Üretim AŞ 8 - - - - -
Totale imprese controllate, a controllo congiunto e collegate 1.405 345 - 131 - 137
Altre parti correlate
Cesi SpA - - - - 1
Fondazione Centro Studi Enel 2 - - - - 1
GSE 1 - - - - -
Totale altre parti correlate 3 - - - - 2
TOTALE 1.408 345 - 131 - 139

Esercizio 2020

Costi Ricavi
Milioni di euro Crediti Debiti Beni Servizi Beni Servizi
al 31.12.2020 al 31.12.2020 2020 2020
Imprese controllate, a controllo congiunto e collegate
Central Geradora Termelétrica Fortaleza SA 1 - - - - -
Codensa SA ESP 1 - - - - 1
Edistribución Redes Digitales SL 8 3 - - - 7
e-distribuzione SpA 119 67 - - - 25
Emgesa SA - - - - - 1
Endesa Energía SA 3 3 - 1 - 3
Endesa Generación SA 2 1 - - - 3
Endesa Medios y Sistemas SL 1 - - 1 - 1
Endesa Operaciones y Servicios Comerciales SL - - - - - 1
Endesa Red SA 1 - - - - -
Endesa SA 6 2 - - - 7
Enel Américas SA 43 - - - - 1
Enel Brasil SA 42 1 - 1 - 11
Enel Chile SA 4 - - - - 1
Enel Distribución Chile SA 6 - - - - 1
Enel Distribución Perú SAA 3 - - - - 1
Energía SA de Cv 1 - - - - -
Enel Energia SpA 24 26 - - - 9
Enel Finance America LLC 1 - - - - -
Enel Generación Chile SA 2 - - - - 2
Enel Generación Costanera SA 1 - - - - 1
Enel Generación Perú SAC 3 - - - - 1
Enel Generación Piura SA 1 - - - - -
Enel Global Infrastructure and Networks Srl 8 6 - 3 - 1
Enel Global Services Srl 14 5 - 63 - 1
Enel Global Thermal Generation Srl 4 1 - 1 - -
Enel Global Trading SpA 32 4 - - - 1
Enel Green Power Chile SA 2 - - - - -
Enel Green Power España SL 1 - - - - 1
Enel Green Power Hellas SA 6 - - - - 1
Enel Green Power Italia Srl 6 1 - - - 5
Enel Green Power North America Inc. 2 - - - - 2
Enel Green Power Romania Srl 1 1 - - - 1
Enel Green Power Rus LLC 1 - - - - -
Enel Green Power SpA 7 22 - 3 - 7
Enel Iberia SLU 476 5 - 3 - 1
Enel Innovation Hubs Srl - 6 - 7 - -
Enel Italia SpA 16 7 - 27 - 2
Enel North America Inc. 5 1 - - - 3
Enel Produzione SpA 43 20 - - - 4
Enel Romania Srl 4 2 - - - 2
Enel Russia PJSC 7 1 - - - 1
Enel Servicii Comune SA 1 - - - - 1
Enel Sole Srl - - - - - 1
Enel X Italia SpA - - - - - 1
Enel X Mobility Srl - 2 - - - -
Enel X Srl 2 5 - - - 4
Enel.si Srl - 2 - - - -
Energía Nueva Energía Limpia México S de RL de Cv 1 - - - - 1
E-Distribuţie Banat SA 6 - - - - 1
E-Distribuţie Dobrogea SA 5 - - - - 1
E-Distribuţie Muntenia SA 9 - - - - 1
Gas y Electricidad Generación SAU 2 - - - - -
Rusenergosbyt LLC 1 - - - - 1
Servizio Elettrico Nazionale SpA 12 21 - - - 2
Slovenské elektrárne AS 13 - - - - 1
Unión Eléctrica de Canarias Generación SAU 1 1 - - - 1
Vektör Enerjí Üretim AŞ 8 - - - - -
Totale imprese controllate, a controllo congiunto e collegate 969 216 - 110 - 126
Altre parti correlate
Fondazione Centro Studi Enel 1 - - - - 1
GSE 1 - - - - -
Totale altre parti correlate 2 - - - - -
TOTALE 971 216 - 110 - 127

Rapporti finanziari

Esercizio 2021

Milioni di euro Crediti Debiti Garanzie Oneri Proventi Dividendi
al 31.12.2021 2021
Imprese controllate, a controllo congiunto e collegate
Concert Srl - 2 - - - -
e-distribuzione SpA - - 3.960 - 8 -
Enel Américas SA - - - - - 303
Enel Brasil SA 103 - 2.204 - 3 -
Enel Chile SA - - - - - 168
Enel Energia SpA - - 809 - 2 -
Enel Energie Muntenia SA - - - - - 6
Enel Energie SA - - - - - 2
Enel Finance America LLC - - 3.035 - 2 -
Enel Finance International NV 1 24.247 45.640 215 66 -
Enel Global Infrastructure and Networks Srl 300 - 7 - 1 -
Enel Global Services Srl 204 1 5 5 3 -
Enel Global Thermal Generation Srl 52 - 11 - 1 -
Enel Global Trading SpA 4.471 39 2.422 355 197 86
Enel Green Power Australia (Pty) Ltd 2 - 37 - 1 -
Enel Green Power Brasil Participações Ltd - - - - 18 -
Enel Green Power Chile Ltda - - 1 - - -
Enel Green Power Colombia SAS 2 - 315 - 2 -
Enel Green Power Costa Rica SA - - 8 - - -
Enel Green Power Development Srl 1 1 - 1 2 -
Enel Green Power Hellas SA - - 60 - 1 -
Enel Green Power India Private Limited - - 149 - 1 -
Enel Green Power Italia Srl - - 472 - 2 -
Enel Green Power México S de RL de Cv 68 - 964 - 25 -
Enel Green Power Panama SA - - 5 - - -
Enel Green Power Perú SAC 11 - 87 4 6 -
Enel Green Power Romania Srl 1 - 117 - - -
Enel Green Power RSA (Pty) Ltd 39 - 104 - 7 -
Enel Green Power RUS LLC - - - - 1 -
Enel Green Power South Africa - - 843 - - -
Enel Green Power SpA 254 - 555 13 14 -
Enel Holding Finance Srl - 1 - - - -
Enel Iberia SLU - - - - - 1.175
Enel Innovation Hubs Srl - 21 1 - - -
Enel Insurance NV - 250 94 - - -
Enel Investment Holding BV - 2 - - - -
Enel Italia SpA 1.417 8 3.496 110 68 2.609
Enel North America Inc. 35 - 14.557 - 34 -
Enel Produzione SpA - - 651 - 1 -
Enel Rinnovabili Srl - - - - - 25
Enel Sole Srl - - 284 - 1 -
Enel Trade Energy Srl - - 4 - - -
Enel X Australia (Pty) Ltd - - 3 - - -
Enel X International Srl 47 - - - - -
Enel X Italia SpA - - 16 - - -
Enel X Mobility Srl - - 53 - - -
Enel X North America Inc. - - 36 - - -
Enel X Polska Sp. zo.o. - - 15 - - -
Enel X Srl 280 - 1 - 2 -
Enel X UK Limited - - 15 - - -
Enelpower SpA - 37 - - - -
EnerNOC Ireland Limited - - 5 - - -
E-Distribuţie Banat SA - - - - - 8
E-Distribuţie Muntenia SA - - - - - 27
Generadora Montecristo SA - - 2 - - -
Gridspertise Srl - 5 29 6 - -
Nuove Energie Srl 21 - 85 - 1 -
Open Fiber SpA - - - - 15 -
Parque Eólico Pampa SA 1 - - - - -
Rusenergosbyt LLC - - - - - 41
Servizio Elettrico Nazionale SpA - - 1.193 - 5 -
Totale 7.310 24.614 82.350 709 490 4.450

Esercizio 2020

Milioni di euro Crediti Debiti Garanzie Oneri Proventi Dividendi
al 31.12.2020 2020
Imprese controllate, a controllo congiunto e collegate
Concert Srl - 1 - - - -
e-distribuzione SpA 12 - 4.115 - 14 -
Empresa Propietaria de la Red SA - - - - - 1
Enel Américas SA - - - - - 440
Enel Chile SA - - - - - 185
Enel Energia SpA 4 - 1.379 - 4 -
Enel Energie Muntenia SA - - - - - 14
Enel Finance America LLC - - 1.251 - 1 -
Enel Finance International NV 63 13.532 39.044 254 186 -
Enel Global Infrastructure and Networks Srl 39 - 23 - 1 -
Enel Global Services Srl 226 - 2 3 9 -
Enel Global Thermal Generation Srl 79 - 7 - - -
Enel Global Trading SpA 188 166 1.506 209 349 -
Enel Green Power Australia (Pty)Ltd 1 - 33 - - -
Enel Green Power Brasil Participações Ltd 82 - 2.523 - (4) -
Enel Green Power Chile Ltda - - 1 - - -
Enel Green Power Colombia SAS 3 - 133 - 2 -
Enel Green Power Costa Rica SA - - 7 - - -
Enel Green Power Development Srl - 2 - - - -
Enel Green Power Hellas SA - - 60 - 1 -
Enel Green Power Italia Srl 2 - 634 - 2 -
Enel Green Power México S de RL de Cv 71 - 2.150 - 33 -
Enel Green Power Panama SA - - 8 - - -
Enel Green Power Perú SAC 19 - 87 - 7 -
Enel Green Power Romania Srl 1 - 29 - - -
Enel Green Power RSA (Pty) Ltd 31 - - - 9 -
Enel Green Power RUS LLC - - 50 - - -
Enel Green Power South Africa - - 876 - - -
Enel Green Power SpA 28 177 847 19 24 667
Enel Holding Finance Srl - 2 - - - -
Enel Iberia SLU - - - - - 983
Enel Innovation Hubs Srl - 19 1 - - -
Enel Italia SpA(1) 255 1.495 2.319 4 80 392
Enel North America Inc. 29 - 11.686 - 29 -
Enel Produzione SpA 6 - 1.214 - 8 -
Enel Rinnovabili Srl - 897 - - - -
Enel Russia PJSC - - - - - 20
Enel Sole Srl 1 - 296 - 1 -
Enel X International Srl 30 - - - - -
Enel X Italia SpA - - 2 - - -
Enel X Mobility Srl - - 53 - - -
Enel X North America Inc. 1 - 36 - - -
Enel X Polska Sp. zo.o. - - 16 - - -
Enel X Srl 241 - - - 1 -
Enel X UK Limited - - 9 - - -
Enel.si Srl 1 - 15 - - -
Enelpower SpA - 37 - - - -
EnerNOC Ireland Limited - - 5 - - -
E-Distribuţie Banat SA - - - - - 95
E-Distribuţie Dobrogea SA - - - - - 54
E-Distribuţie Muntenia SA - - - - - 256
Nuove Energie Srl 16 - 85 - 1 -
Open Fiber SpA 295 - 16 - 13 -
Parque Eólico Pampa SA 1 - 20 - 1 -
Rusenergosbyt LLC - - - - - 41
Servizio Elettrico Nazionale SpA 6 - 1.197 - 6 -
Totale 1.731 16.328 71.735 489 778 3.148

(1) Il dato relativo alle garanzie ha subíto una rideterminazione rispetto a quello pubblicato nel Bilancio di esercizio relativo all'esercizio 2020.

Di seguito si evidenzia l'incidenza dei rapporti con parti correlate sulla situazione patrimoniale, sul risultato economico e sui flussi finanziari.

Incidenza sulla situazione patrimoniale

Milioni di euro Totale Correlate Incidenza % Totale Correlate Incidenza %
al 31.12.2021 al 31.12.2020
Attività
Derivati - non correnti 753 153 20,3% 890 319 35,8%
Altre attività finanziarie non correnti 16 - - 280 270 96,4%
Altre attività non correnti 99 87 87,9% 128 108 84,4%
Crediti commerciali 275 276 - 241 242 -
Derivati - correnti 60 23 38,3% 128 118 92,2%
Altre attività finanziarie correnti 8.257 7.134 86,4% 2.650 1.024 38,6%
Altre attività correnti 1.063 1.045 98,3% 661 621 93,9%
Passività
Finanziamenti a lungo termine 25.572 18.739 73,3% 17.297 11.157 64,5%
Derivati - non correnti 1.300 25 1,9% 1.763 4 0,2%
Altre passività non correnti 30 8 26,7% 19 8 42,1%
Finanziamenti a breve termine 6.563 5.625 85,7% 5.303 5.057 95,4%
Quote correnti dei finanziamenti a lungo termine 216 118 54,6% 820 46 5,6%
Debiti commerciali 167 117 70,1% 92 50 54,3%
Derivati - correnti 131 36 27,5% 258 11 4,3%
Altre passività finanziarie correnti 227 71 31,3% 228 53 23,2%
Altre passività correnti 2.785 220 7,9% 2.154 158 7,3%

Incidenza sul risultato economico

Milioni di euro Totale Correlate Incidenza % Totale Correlate Incidenza %
2021 2020
Ricavi 1.769 139 7,9% 128 127 99,2%
Servizi e altri costi operativi 390 131 33,6% 302 110 36,4%
Proventi da partecipazioni 4.451 4.450 - 3.148 3.148 -
Proventi finanziari da contratti derivati 1.073 253 23,6% 1.144 557 48,7%
Altri proventi finanziari 240 237 98,8% 447 221 49,4%
Oneri finanziari da contratti derivati 891 506 56,8% 1.472 337 22,9%
Altri oneri finanziari 869 203 23,4% 700 152 21,7%

Incidenza sui flussi finanziari

Milioni di euro Totale Correlate Incidenza % Totale Correlate Incidenza %
2021 2020
Cash flow da attività operativa 6.687 632 9,5% 4.499 (188) -4,2%
Cash flow da attività di investimento (9.739) (9.669) 99,3% (3.784) (5.226) -
Cash flow da attività di finanziamento 1.877 3.088 - (2.741) 903 -32,9%

38. Erogazioni pubbliche - Informativa ex art. 1, commi 125-129, legge n. 124/2017

Ai sensi dell'art. 1, commi 125 e 126, della legge n. 124/2017 e successive modificazioni, di seguito sono indicate le informazioni in merito alle erogazioni ricevute da enti e amministrazioni pubbliche italiane, nonché le erogazioni concesse da Enel SpA a imprese, persone ed enti pubblici e privati. L'informativa tiene conto: (i) delle erogazioni ricevute da soggetti pubblici/entità statali italiani; e (ii) delle erogazioni concesse da Enel SpA a soggetti pubblici o privati residenti o stabiliti in Italia.

L'informativa di seguito presentata include le erogazioni di importo superiore a 10.000 euro, effettuate dal medesimo soggetto erogante nel corso del 2021, anche tramite una pluralità di transazioni economiche. Il criterio di rilevazione utilizzato è quello cosiddetto "di cassa".

Per quanto attiene alle erogazioni concesse, sono di seguito indicate le fattispecie rilevanti.

Euro
Soggetto beneficiario Importo erogato Descrizione del contributo versato
Enel Cuore Onlus 40.000 Contributo anno 2021
OECD International Energy Agency (IEA) 75.000 Erogazione liberale 2021
Ashoka Italia Onlus 20.000 Erogazione liberale 2021
European University Institute 100.000 Erogazione liberale a sostegno delle attività di ricerca
Università Commerciale Luigi Bocconi 65.000 Erogazione liberale a sostegno di borse di studio
Totale erogazioni effettuate 300.000

39. Impegni contrattuali e garanzie

Milioni di euro
al 31.12.2021 al 31.12.2020 2021-2020
Fideiussioni e garanzie prestate a:
- terzi 18 18 -
- imprese controllate 82.350 71.735 10.615
Totale 82.368 71.753 10.615

Le fideiussioni prestate a terzi riguardano sostanzialmente una fideiussione bancaria a favore del Banco Centroamericano de Integración Económica (BCIE) per un controvalore di 17 milioni di euro acquisita a seguito della fusione per incorporazione di Enel South America Srl in Enel S.p.A nell'esercizio 2017.

Le altre fideiussioni e garanzie rilasciate nell'interesse di società controllate si riferiscono:

  • per 40.537 milioni di euro a garanzie emesse nell'interesse di Enel Finance International NV a copertura di emissioni obbligazionarie sui mercati europei e internazionali;
  • per 19.443 milioni di euro a garanzie emesse nell'interesse delle diverse società del perimetro delle energie rinnovabili per lo sviluppo di nuovi progetti in linea con il piano industriale;
  • per 5.103 milioni di euro a garanzie emesse nell'interesse di Enel Finance International NV a copertura del programma di euro commercial paper;
  • per 3.553 milioni di euro alle garanzie rilasciate alla BEI (Banca Europea per gli Investimenti), per finanziamenti concessi a e-distribuzione SpA, Enel Produzione SpA, Enel Green Power SpA, Enel Green Power Italia Srl, Enel

Green Power Perú SAC, Enel Sole Srl ed Enel X Mobility Srl;

  • per 2.714 milioni di euro a garanzie emesse nell'interesse della società di diritto americano Enel Finance America LLC, a copertura del programma di commercial paper presso il mercato nordamericano;
  • per 1.407 milioni di euro a garanzie in favore di Cassa Depositi e Prestiti emesse nell'interesse di e-distribuzione SpA, beneficiaria del mutuo Enel Efficienza Rete II;
  • per 1.150 milioni di euro a una garanzia rilasciata da Enel SpA all'Acquirente Unico, nell'interesse di Servizio Elettrico Nazionale SpA, per le obbligazioni assunte nell'ambito del contratto di acquisto di energia elettrica;
  • per 939 milioni di euro a garanzie rilasciate in favore dell'INPS nell'interesse di varie società del Gruppo, i cui dipendenti hanno aderito alla manovra strutturale di adeguamento dell'organico (art.4 legge 92/2012);
  • per 795 milioni di euro a garanzie rilasciate a Terna nell'interesse di e-distribuzione SpA, Enel Global Trading SpA, Enel Produzione SpA, Enel X Italia SpA, Enel Green Power Italia Srl ed Enel Energia SpA, relative alle "convenzioni per il servizio di trasmissione dell'energia elettrica";
  • per 295 milioni di euro a garanzie rilasciate in favore di Snam Rete Gas nell'interesse di Enel Global Trading SpA, Enel X Italia Srl, Enel Produzione SpA e Nuove Energie Srl per "capacità di trasporto gas";
  • per 750 milioni di euro a controgaranzie rilasciate in favore delle banche che hanno garantito il Gestore dei Mercati Energetici, nell'interesse di Enel Global Trading SpA e di Enel Produzione SpA;
  • per 67 milioni di euro a garanzie rilasciate all'Amministrazione Finanziaria per l'adesione alla procedura "IVA di Gruppo", nell'interesse della società Enel Produzione SpA;
  • per 50 milioni di euro a garanzie rilasciate in favore di RWE Supply & Trading GmbH e nell'interesse di Enel Global Trading SpA per "acquisti di energia elettrica";
  • per 50 milioni di euro a una garanzia rilasciata a E.ON Energy Trading nell'interesse di Enel Global Trading SpA per "attività di trading sul mercato elettrico";
  • per 37 milioni di euro alla garanzia rilasciata nell'interesse di Enel Italia SpA in favore di Excelsia Nove per il corretto adempimento degli obblighi derivanti dai contratti di locazione;
  • per 33 milioni di euro a una garanzia rilasciata in favore di Wingas GmbH & CO.KG e nell'interesse di Enel Global Trading SpA per "forniture di gas";
  • per 5.427 milioni di euro a garanzie rilasciate a beneficiari diversi nel quadro delle attività di assistenza finanziaria svolta dalla Holding nell'interesse delle società controllate.

Rispetto al 31 dicembre 2020, l'incremento delle altre fideiussioni e garanzie rilasciate nell'interesse di società controllate è ascrivibile principalmente all'emissione di prestiti obbligazionari, nell'ambito della strategia di finanziamento del Gruppo Enel e di rifinanziamento del debito consolidato.

In particolare, Enel Finance International NV ha collocato sul mercato emissioni obbligazionarie "sustainability linked" per un ammontare complessivo equivalente a circa 10,1 miliardi di euro e un costo medio pari a 0,5%. Tale programma, unitamente al riacquisto di obbligazioni convenzionali, ha consentito il raggiungimento di un rapporto tra le fonti di finanziamento sostenibile e l'indebitamento lordo totale del Gruppo pari a circa 50%, riducendo contestualmente il costo dell'indebitamento del Gruppo stesso.

Tali prestiti obbligazionari, rivolti a investitori istituzionali, sono garantiti dalla stessa Enel SpA.

Si evidenzia inoltre che Enel SpA in qualità di controllante ha concesso a favore di alcune società del Gruppo lettere di patronage essenzialmente relative a operazioni di cessione di crediti.

40. Attività e passività potenziali

Procedimento antitrust Enel, Enel Energia e Servizio Elettrico Nazionale - Italia

Con provvedimento notificato in data 11 maggio 2017, l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha avviato, con contestuale svolgimento di ispezioni, un procedimento per presunto abuso di posizione dominante nei confronti di Enel SpA (Enel), Enel Energia SpA (EE) e Servizio Elettrico Nazionale SpA (SEN). Il procedimento è stato avviato sulla base di segnalazioni effettuate dall'Associazione italiana di Grossisti di Energia e Trader (AIGET), dalla società Green Network SpA (GN), nonché sulla base di alcune segnalazioni di singoli consumatori.

In data 20 dicembre 2018 l'AGCM ha adottato il provvedimento finale del procedimento con il quale ha disposto l'irrogazione di una sanzione amministrativa pecuniaria di euro 93.084.790,50 nei confronti delle società Enel, SEN ed EE, per violazione dell'art. 102 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea (TFUE).

La condotta contestata consisterebbe nell'adozione di una strategia volta a escludere i concorrenti dal mercato libero della fornitura retail, realizzata dalle società operative del Gruppo, e in particolare da EE, che si sarebbero avvalse del consenso privacy rilasciato per finalità commerciali per veicolare le proprie offerte in ambito infragruppo, al fine, in particolare, di contattare i clienti di SEN forniti sul mercato tutelato.

Relativamente alle ulteriori contestazioni mosse con il provvedimento di avvio del procedimento, riguardanti l'organizzazione e lo svolgimento delle attività di vendita all'interno dei punti fisici sul territorio (Punti Enel e Punti Enel Negozi Partner) e alle politiche di winback denunciate da GN, l'AGCM è giunta, invece, alla conclusione che le evidenze istruttorie non abbiano fornito un quadro probatorio sufficiente per imputare alle società del Gruppo alcuna condotta abusiva.

Le società coinvolte hanno contestato il provvedimento dell'AGCM e presentato ricorso per l'annullamento avanti al TAR Lazio. La decisione del TAR, depositata in data 17 ottobre 2019, in parziale accoglimento dei ricorsi presentati da SEN ed EE, ha rideterminato il periodo dell'abuso in 1 anno e 9 mesi – in luogo dell'originario periodo di 5 anni e 5 mesi – imponendo all'AGCM di rideterminare la sanzione secondo i criteri specificati in motivazione. Con la medesima decisione il TAR ha invece respinto il ricorso di Enel – volto a contestare la asserita responsabilità solidale della Capogruppo con SEN ed EE. Da tale decisione non sono conseguiti autonomi effetti economici rispetto all'ordine imposto all'AGCM di rideterminare la sanzione. Con provvedimento del 27 novembre 2019 l'AGCM ha rideterminato la sanzione quantificandola in 27.529.786,46 euro.

Le sentenze del TAR sono state impugnate in appello avanti al Consiglio di Stato dalle tre società del Gruppo Enel ed è stata contestualmente presentata istanza cautelare per la sospensione del provvedimento di rideterminazione della sanzione adottato dall'AGCM. Con ordinanza del 20 luglio 2020, il Consiglio di Stato, previa riunione delle tre impugnazioni, ha sospeso il giudizio e disposto il rinvio pregiudiziale dinanzi alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea (CGUE) ai sensi dell'art. 267 TFUE, formulando alcuni quesiti volti a chiarire l'interpretazione del concetto di "abuso di posizione dominante" da applicarsi al caso di specie. L'11 e il 18 settembre 2020, la CGUE ha notificato, rispettivamente, a EE e SEN e a Enel, l'avvio del procedimento ai sensi dell'art. 267 TFUE. Le società hanno presentato memorie e, successivamente, EE e SEN hanno partecipato all'udienza dibattimentale tenutasi il 9 settembre 2021. Alla successiva udienza del 9 dicembre 2021 sono state presentate alla CGUE le conclusioni dell'Avvocato Generale.

Nelle more dell'avvio del procedimento avanti alla CGUE, Enel, EE e SEN hanno presentato un'ulteriore istanza cautelare per la sospensione dell'esecutività della sentenza del TAR impugnata e del provvedimento di rideterminazione della sanzione.

Con tre distinte ordinanze di identico testo, pubblicate il 16 novembre 2020, il Consiglio di Stato ha accolto l'istanza di sospensiva delle società Enel richiedendo, a garanzia del pagamento della sanzione per l'ipotesi di eventuale esito sfavorevole del giudizio, il rilascio di una fideiussione a prima richiesta in favore dell'AGCM corrispondente all'importo della sanzione rideterminata e sospesa in via cautelare. La garanzia è stata regolarmente rilasciata.

Con separato provvedimento il Consiglio di Stato aveva altresì fissato per l'11 novembre 2021 la data della discussione finale di merito del ricorso in appello. Tale udienza è stata rinviata in attesa della decisione della CGUE.

Contenzioso BEG - Italia, Francia, Olanda, Lussemburgo

A conclusione di un procedimento arbitrale avviato in Italia dalla società BEG SpA (BEG), Enelpower SpA (Enelpower) ha ottenuto nel 2002 un lodo favorevole, confermato nel 2010 da una pronuncia della Corte di Cassazione, con cui è stata integralmente rigettata la domanda risarcitoria avversaria in relazione al presunto inadempimento di Enelpower di un accordo per la costruzione di una centrale idroelettrica in Albania. Successivamente BEG, attraverso la propria controllata Albania BEG Ambient Shpk (ABA), società di diritto albanese, ha avviato in Albania un giudizio contro Enelpower ed Enel SpA (Enel), in relazione alla medesima questione, ottenendo dal Tribunale Distrettuale di Tirana, in data 24 marzo 2009, una decisione, confermata dalla Cassazione albanese, che condanna Enelpower ed Enel al risarcimento di un danno extracontrattuale di circa 25 milioni di euro per il 2004 e di un ulteriore danno, non quantificato, per gli anni successivi. ABA, in virtù di tale decisione, ha chiesto il pagamento a Enel di oltre 430 milioni di euro.

Con sentenza del 16 giugno 2015 si è concluso il primo grado dell'ulteriore giudizio intrapreso da Enel ed Enelpower dinanzi al Tribunale di Roma, teso a ottenere l'accertamento della responsabilità di BEG per avere aggirato la pronuncia del lodo reso in Italia a favore di Enelpower mediante le predette iniziative assunte dalla controllata ABA. Con tale azione, Enelpower ed Enel chiedevano la condanna di BEG a risarcire il danno in misura pari alla somma che Enel ed Enelpower dovessero essere tenute a corrispondere ad ABA in caso di esecuzione della sentenza albanese. Con la suddetta sentenza il Tribunale di Roma ha dichiarato il difetto di legittimazione passiva di BEG ovvero, in via gradata, la inammissibilità della domanda per difetto di interesse ad agire di Enel ed Enelpower, in quanto la sentenza albanese non è ancora stata dichiarata esecutiva in alcun Paese, con compensazione delle spese del giudizio. Enel ed Enelpower hanno proposto appello avverso la citata sentenza di primo grado avanti alla Corte d'Appello di Roma, chiedendone l'integrale riforma. Il giudizio è in decisione.

Il 5 novembre 2016 Enel ed Enelpower hanno promosso un giudizio dinanzi alla Corte di Cassazione albanese, chiedendo la revocazione della sentenza emessa dal Tribunale distrettuale di Tirana in data 24 marzo 2009. Il procedimento è tuttora pendente.

In data 20 maggio 2021 la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo (CEDU) ha emesso la sentenza con la quale ha deciso sul ricorso promosso da BEG contro lo Stato italiano per violazione dell'art. 6.1 della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo. Con tale decisione la Corte ha respinto la richiesta di BEG di riaprire il procedimento arbitrale e ha, altresì, rigettato la domanda risarcitoria di BEG per danni patrimoniali pari a circa 1,2 miliardi di euro, per insussistenza del nesso di causalità con la condotta contestata, riconoscendole un risarcimento di soli 15.000,00 euro per danni non patrimoniali.

Ciononostante, il 29 dicembre 2021, BEG, con un'azione che la Società e i suoi legali ritengono infondata e pretestuosa, ha deciso ugualmente di convenire in giudizio dinanzi al Tribunale di Milano lo Stato italiano, per chiedere, come conseguenza della sentenza della CEDU, il risarcimento a titolo di responsabilità extracontrattuale di un importo quantificato in circa 1,8 miliardi di euro. In tale giudizio BEG ha altresì convenuto, a titolo di responsabilità solidale, Enel ed Enelpower. L'udienza di prima comparizione è attualmente prevista per il 27 aprile 2022. Enel ed Enelpower stanno predisponendo le proprie difese per la costituzione in giudizio.

Procedimenti intrapresi da Albania BEG Ambient Shpk (ABA) per il riconoscimento della sentenza del Tribunale di Tirana del 24 marzo 2009

Francia

Nel febbraio 2012 ABA ha convenuto Enel ed Enelpower davanti al Tribunal de Grande Instance di Parigi (TGI) per ottenere il riconoscimento della sentenza albanese in Francia. Enel ed Enelpower si sono costituite in giudizio contestando tale iniziativa.

Successivamente all'instaurazione di tale giudizio, tra il 2012 e il 2013 sono stati altresì notificati a Enel France alcuni provvedimenti di sequestro conservativo presso terzi (Saisie Conservatoire de Créances) in favore di ABA di eventuali crediti vantati da Enel nei confronti di Enel France.

Il 29 gennaio 2018 il TGI ha emesso una decisione favorevole a Enel ed Enelpower negando ad ABA il riconoscimento e l'esecuzione in Francia della sentenza del Tribunale di Tirana per insussistenza dei requisiti richiesti dal diritto francese ai fini dell'exequatur. In particolare, fra l'altro, il TGI ha statuito che: (i) la sentenza albanese contrasta con un giudicato preesistente (il lodo arbitrale del 2002) e (ii) la circostanza che BEG abbia cercato di ottenere in Albania ciò che non è riuscita a ottenere nel giudizio arbitrale italiano, riproponendo la medesima domanda tramite la sua controllata ABA, costituisce una frode alla legge. ABA ha proposto appello avverso la citata sentenza. Con sentenza del 4 maggio 2021 la Corte d'Appello di Parigi ha rigettato integralmente il ricorso di ABA, condannandola altresì a rifondere a Enel ed Enelpower 200.000,00 euro ciascuna a titolo di spese legali. In particolare, la Corte d'Appello ha confermato integralmente quanto statuito dal TGI con riguardo all'inconciliabilità della sentenza albanese con il lodo arbitrale del 2002, il quale, avendo valore di cosa giudicata ai sensi del diritto francese, non necessita di un controllo incidentale da parte del giudice. In data 21 giugno 2021 ABA ha presentato ricorso dinanzi la Cour de Cassation avverso la sentenza della Corte d'Appello di Parigi. Enel ed Enelpower stanno predisponendo le proprie difese per la costituzione in giudizio dinanzi alla Cour de Cassation. Enel ed Enelpower hanno, infine, avviato un separato giudizio volto a ottenere la liberazione dei sequestri conservativi ottenuti da ABA e venuti meno in conseguenza della sentenza di appello.

Olanda

A fine luglio 2014 ABA ha promosso dinanzi al Tribunale di Amsterdam un procedimento per ottenere il riconoscimento e l'esecuzione della decisione albanese in Olanda. Con sentenza del 29 giugno 2016 il Tribunale di primo grado ha riconosciuto la sentenza albanese nei Paesi Bassi e ha pertanto ordinato a Enel ed Enelpower di pagare la somma di 433.091.870,00 euro ad ABA, oltre spese e accessori per 60.673,78 euro. Con il medesimo provvedimento il Tribunale di Amsterdam ha tuttavia respinto la richiesta di ABA di dichiarare la sentenza provvisoriamente esecutiva.

Con una prima decisione del 17 luglio 2018 la Corte d'Appello di Amsterdam ha accolto l'appello proposto da Enel ed Enelpower dichiarando che la sentenza albanese non può essere riconosciuta ed eseguita nei Paesi Bassi, in quanto arbitraria e manifestamente irragionevole, e pertanto contraria all'ordine pubblico olandese.

Il procedimento dinanzi alla Corte d'Appello è proseguito relativamente alla domanda subordinata avanzata da ABA volta a ottenere dalla Corte olandese una decisione sul merito della controversia oggetto del contenzioso in Albania, e in particolare sull'asserita responsabilità extracontrattuale di Enel ed Enelpower in merito alla mancata costruzione della centrale in Albania.

Con sentenza definitiva del 3 dicembre 2019 la Corte d'Appello di Amsterdam ha integralmente annullato la sentenza di primo grado del 29 giugno 2016, rigettando ogni pretesa avanzata da ABA. La Corte è giunta a questa conclusione dopo aver affermato la propria giurisdizione sulla domanda subordinata di ABA e aver analizzato nuovamente il merito della causa ai sensi del diritto albanese e affermato l'insussistenza di qualsiasi responsabilità extracontrattuale in capo a Enel ed Enelpower. In conseguenza della decisione della Corte d'Appello, Enel ed Enelpower non sono tenute a versare alcuna somma ad ABA che, al contrario, è stata condannata dalla Corte d'Appello a rimborsare alle società i danni sofferti per aver subíto sequestri conservativi illegittimi, da quantificarsi nell'ambito di un apposito procedimento, e le spese del procedimento di primo grado e di appello.

ABA ha impugnato la sentenza della Corte d'Appello dinanzi alla Corte Suprema olandese. In seguito al deposito del parere dell'Avvocato Generale che ha concluso in favore di Enel ed Enelpower, richiedendo il rigetto del ricorso proposto da ABA, il 16 luglio 2021 la Corte Suprema ha rigettato integralmente le pretese di ABA condannandola a rifondere le spese del giudizio. La decisione della Corte d'Appello è così passata in giudicato e, pertanto, nessun giudizio è più pendente nei Paesi Bassi.

Lussemburgo

In Lussemburgo, sempre su iniziativa di ABA, sono stati notificati a J.P. Morgan Bank Luxembourg SA alcuni sequestri conservativi presso terzi di eventuali crediti vantati da entrambe le società del Gruppo Enel nei confronti della banca.

Parallelamente, ABA ha avviato un procedimento volto a riconoscere in Lussemburgo la sentenza del Tribunale di Tirana. Il procedimento si trova ancora in una fase iniziale e nessun provvedimento giudiziario è stato ancora assunto.

USA e Irlanda

Nel 2014 ABA aveva avviato due procedimenti di exequatur dinanzi ai tribunali dello Stato di New York e d'Irlanda volti a ottenere il riconoscimento della sentenza albanese in tali Paesi. Entrambi i procedimenti si sono conclusi favorevolmente per Enel ed Enelpower, rispettivamente, in data 23 febbraio e 26 febbraio 2018. Pertanto, non esistono procedimenti allo stato pendenti né in Irlanda, né nello Stato di New York.

Arbitrato Kino - Messico

In data 16 settembre 2020 è stata notificata a Kino Contractor SA de Cv (Kino Contractor), Kino Facilities Manager SA de Cv (Kino Facilities) ed Enel SpA (Enel) una domanda di arbitrato presentata da Parque Solar Don José SA de Cv, Villanueva Solar SA de Cv e Parque Solar Villanueva Tres SA de Cv (insieme, le "Società di Progetto"), nella quale le Società di Progetto lamentano la violazione (i) da parte di Kino Contractor di alcune previsioni dell'EPC Contract e (ii) da parte di Kino Facilities di alcune previsioni dell'Asset Management Agreement, entrambi contratti relativi ai progetti solari di proprietà delle tre società attrici.

Enel – la quale è garante delle obbligazioni assunte da Kino Contractor e Kino Facilities in forza dei predetti contratti – è stata altresì chiamata in arbitrato, ma senza che siano state avanzate – per il momento – nei suoi confronti specifiche domande.

Le Società di Progetto, nelle quali Enel Green Power SpA è azionista minoritario, sono controllate da CDPQ Infraestructura Participación SA de Cv (controllata da Caisse de Dépôt et Placement du Québec) e CKD Infraestructura México SA de Cv. Dopo la domanda di arbitrato e la relativa risposta dei convenuti, le parti si sono scambiate ulteriori memorie introduttive, nell'ambito delle quali la pretesa economica delle controparti è stata quantificata in circa 140 milioni di dollari statunitensi, mentre Kino Facilities ha quantificato la propria domanda riconvenzionale in circa 3,3 milioni di dollari statunitensi. Attualmente è in corso la fase di produzione documentale.

41. Princípi contabili di futura applicazione

Di seguito l'elenco dei princípi, modifiche ai princípi e interpretazioni la cui data di efficacia per la Società è successiva al 31 dicembre 2021.

  • Amendments to IAS 1 Classification of Liabilities as Current or Non-current", emesso a gennaio 2020. Le modifiche interessano le previsioni dello IAS 1 relativamente alla presentazione delle passività. Più nel dettaglio, le modifiche chiariscono:
    • i criteri per classificare una passività come corrente o non corrente, specificando cosa si intende per diritto

di una società a differire il regolamento e che tale diritto deve esistere alla fine dell'esercizio;

  • che la classificazione non è influenzata dalle intenzioni o aspettative del management su quando una società eserciterà il suo diritto di differire il regolamento di una passività;
  • che esiste un diritto di differire solo se la società soddisfa le condizioni specificate nel contratto di prestito alla fine dell'esercizio, anche se il creditore non verifica la conformità fino a una data successiva; e
  • che il regolamento si riferisce al trasferimento alla controparte di liquidità, strumenti rappresentativi di capitale, altri beni o servizi.

Le modifiche saranno applicabili, previa omologazione, a partire dagli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2023 o successivamente. È consentita un'applicazione anticipata.

• "Amendments to IFRS 3 - Reference to the Conceptual Framework", emesso a maggio 2020. Le modifiche intendono sostituire un riferimento alle definizioni di attività e passività fornite dal Revised Conceptual Framework for Financial Reporting emesso a marzo 2018 (Conceptual Framework) senza modificare in modo significativo le sue disposizioni.

Le modifiche hanno anche aggiunto all'IFRS 3 una disposizione in base alla quale, relativamente alle operazioni e altri eventi che rientrano nell'ambito di applicazione dello "IAS 37 - Accantonamenti, passività e attività potenziali" o "IFRIC 21 - Tributi", un acquirente applica i suddetti princípi, invece del Conceptual Framework, per identificare le passività che ha assunto in un'aggregazione aziendale.

Infine, le modifiche chiariscono le linee guida esistenti nell'IFRS 3 per le attività potenziali acquisite in un'aggregazione aziendale, specificando che, se non è sicuro che un'attività esista alla data di acquisizione, la possibile attività non si qualifica per la rilevazione contabile.

Le modifiche saranno applicabili a partire dagli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2022 o successivamente.

  • "Amendments to IAS 16 Property, Plant and Equipment: Proceeds before Intended Use", emesso a maggio 2020. Le modifiche vietano alle società di dedurre dal costo di un elemento di immobili, impianti e macchinari qualsiasi provento derivante dalla vendita di elementi prodotti mentre si porta tale bene nel luogo e nelle condizioni necessarie al funzionamento nel modo inteso dalla direzione aziendale. Al contrario, una società deve rilevare i proventi derivanti dalla vendita di tali elementi e i costi relativi alla loro produzione a Conto economico. Le modifiche saranno applicabili a partire dagli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2022 o successivamente. È consentita un'applicazione anticipata.
  • "Amendments to IAS 37 Onerous Contracts Costs of Fulfilling a Contract", emesso a maggio 2020. Le modifiche specificano quali costi una società include nella de-

terminazione del costo necessario all'adempimento di un contratto al fine di valutare se il contratto è oneroso. A tal fine, il "costo necessario all'adempimento" di un contratto comprende i costi che si riferiscono direttamente al contratto; questi ultimi possono essere o costi incrementali necessari per l'adempimento di tale contratto oppure una ripartizione di altri costi direttamente correlati all'adempimento del contratto. Le modifiche saranno applicabili a partire dagli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2022 o successivamente. È consentita un'applicazione anticipata.

  • "Annual improvements to IFRS Standards 2018-2020", emesso a maggio 2020. Il documento apporta principalmente modifiche ai seguenti princípi:
    • IFRS 1 Prima Adozione degli International Financial Reporting Standards"; la modifica semplifica l'applicazione dell'IFRS 1 per una società partecipata (controllata, collegata e joint venture) che diventa neo-utilizzatrice degli IFRS dopo la sua controllante/partecipante. In particolare, se la società partecipata adotta gli IFRS dopo la sua controllante/partecipante e applica l'IFRS 1.D16 (a), allora tale società partecipata può scegliere di misurare le differenze cumulative di conversione per tutte le gestioni estere agli importi inclusi nel bilancio consolidato della controllante/partecipante, basato sulla data di transizione di quest'ultima agli IFRS;
    • IFRS 9 Strumenti Finanziari"; con riferimento alle commissioni incluse nel test del "10 per cento" per la derecognition delle passività finanziarie, la modifica chiarisce quali sono le commissioni che una società include nel valutare se i termini di una passività finanziaria (nuova o modificata) siano sostanzialmente diversi dai termini della passività finanziaria originaria. Nel determinare tali commissioni pagate al netto delle commissioni ricevute, il debitore include soltanto le commissioni pagate o ricevute tra il debitore e il creditore, comprese le commissioni pagate o ricevute dal debitore o dal creditore per conto dell'altra parte;
    • IFRS 16 Leasing"; l'International Accounting Standards Board ha modificato l'Esempio illustrativo 13 che accompagna l'"IFRS 16 - Leasing". In particolare, la modifica elimina la probabile confusione nell'applicazione dell'IFRS 16 per il modo in cui l'Esempio illustrativo 13 aveva illustrato i requisiti per gli incentivi al leasing. In effetti, l'esempio includeva un rimborso per migliorie su beni di terzi senza fornire una spiegazione sul fatto che il rimborso soddisfacesse la definizione di incentivo al leasing. La modifica rimuove dall'esempio l'illustrazione del rimborso relativa a migliorie su beni di terzi;
    • IAS 41 Agricoltura"; la modifica rimuove la disposizione di escludere i flussi di cassa dalla tassazione quando si valuta il fair value. Pertanto, la società deve utilizzare flussi finanziari al netto delle imposte e un'aliquota al netto delle imposte per attualizzare tali flussi

finanziari.

Le modifiche devono essere applicate prospetticamente a partire dagli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2022 o successivamente. È consentita un'applicazione anticipata.

  • "Amendments to IAS 1 and IFRS Practice Statement 2 - Disclosure of Accounting Policies", emesso a febbraio 2021. Le modifiche hanno lo scopo di supportare le società nel decidere quali princípi contabili illustrare in bilancio. Le modifiche allo IAS 1 richiedono alle società di fornire informazioni sui princípi contabili rilevanti, piuttosto che su quelli significativi. Una guida su come applicare il concetto di materialità all'informativa sui princípi contabili è fornita dalle modifiche all'IFRS Practice Statement 2. Le modifiche saranno applicabili a partire dagli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2023 o successivamente. È consentita un'applicazione anticipata.
  • "Amendments to IAS 8 Definition of Accounting Estimates", emesso a febbraio 2021. Le modifiche hanno lo scopo di supportare le società nel distinguere tra cambiamenti nei princípi contabili e cambiamenti nelle stime contabili; la definizione di cambiamenti nelle stime contabili è sostituita con una definizione di stime contabili come "importi monetari che in bilancio sono soggetti a incertezza nella misurazione". Le modifiche saranno applicabili a partire dagli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2023 o successivamente. È consentita un'applicazione anticipata.
  • "Amendments to IAS 12 Income Taxes: Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction", emesso a maggio 2021. Le modifiche richiedono alle società di rilevare fiscalità differita sulle transazioni che, alla rilevazione iniziale, danno origine a differenze temporanee imponibili e deducibili di uguale ammontare. Le modifiche saranno applicabili, previa omologazione, a partire dagli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2023 o successivamente. È consentita un'applicazione anticipata.
  • "Amendments to IFRS 10 and IAS 28 Sale or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture", emesso a settembre 2014. Le modifiche chiariscono il trattamento contabile di vendite o conferimenti di attività tra un investitore e le sue collegate o joint venture. Le modifiche confermano che il trattamento contabile varia a seconda che le attività vendute o conferite a una società collegata o joint venture costituiscano un "business" (come definito dall'IFRS 3). Lo IASB ha rinviato indefinitamente la data di prima applicazione delle modifiche in oggetto.
  • "IFRS 17 Insurance Contracts", emesso a maggio 2017. Il principio sarà applicabile a partire dagli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2023 o successivamente. È consentita un'applicazione anticipata.

La Società sta valutando i potenziali effetti derivanti dalla futura applicazione delle nuove disposizioni.

42. Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio

Enel colloca un "Sustainability-Linked Bond" da 2,75 miliardi di euro in tre tranche sul mercato Eurobond

In data 10 gennaio 2022 Enel Finance International NV, la società finanziaria di diritto olandese controllata da Enel SpA, ha collocato un "Sustainability-Linked Bond" da 2,75 miliardi di euro in tre tranche, legato al raggiungimento dell'obiettivo di sostenibilità di Enel relativo alla riduzione di emissioni dirette di gas serra (Scope 1), contribuendo all'Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 13 delle Nazioni Unite ("Climate Action") e in conformità con il "Sustainability-Linked Financing Framework" del Gruppo.

Fitch rivede il rating di Enel a lungo termine a "BBB+" e conferma il rating a breve termine a "F-2". Outlook stabile

L'agenzia Fitch Ratings ha comunicato in data 4 febbraio 2022 di aver rivisto il rating a lungo termine di Enel SpA portandolo a "BBB+" dal precedente livello di "A-". La stessa agenzia ha altresì confermato a "F-2" il rating a breve termine di Enel. L'outlook resta stabile.

Stando a quanto comunicato dall'agenzia, la modifica del rating di Enel riflette principalmente il previsto aumento della leva finanziaria nel medio termine, dovuto alle opportunità di investimento che hanno portato Enel a espandere progressivamente il suo piano di Capex nel contesto della transizione energetica.

Conflitto Russia-Ucraina

Il 24 febbraio 2022 il Presidente russo ha annunciato "un'operazione militare speciale" in territorio ucraìno che ha determinato lo scoppio del conflitto tra i due Paesi.

Nelle settimane precedenti erano stati compiuti vari tentativi per una soluzione diplomatica della tensione tra Russia e Ucraìna che, in seguito a vaste e prolungate manovre militari delle forze armate russe lungo il confine ucraìno, perdurava già da tempo. Con il passare dei giorni, si è assistito a un'escalation delle ostilità, con un intensificarsi degli scontri.

L'intervento militare russo in Ucraìna ha determinato pronte reazioni da parte di diversi Stati e Organizzazioni sovranazionali. In particolare, il Consiglio Europeo si è espresso affinché la Russia cessi immediatamente le ostilità e ritiri le sue forze armate dall'Ucraìna nel rispetto del diritto internazionale; anche l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, con una sessione di emergenza, ha approvato una risoluzione per condannare l'azione militare russa in Ucraìna e per chiedere alla Russia di ritirare l'esercito.

Allo stesso tempo, la Commissione Europea sta fronteggiando la crisi umanitaria generata dal conflitto in Ucraìna con aiuti umanitari e con programmi di aiuti di emergenza, anche tramite un maggiore sostegno finanziario al Paese. Sono in corso negoziazioni tra le parti coinvolte al fine di individuare le soluzioni diplomatiche più appropriate per scongiurare che questa situazione si trasformi in una minaccia alla pace e alla sicurezza internazionale.

L'Unione Europea e altri Paesi (per es., Stati Uniti, Regno Unito, Australia, Giappone, Svizzera ecc.) hanno imposto severe misure sanzionatorie alla Russia che, seppur con diversi termini di efficacia, colpiscono i settori strategici dell'economia del Paese, il settore finanziario e impongono restrizioni personali al Presidente russo e ad altre figure politiche e imprenditoriali. Le principali sanzioni europee riguardano:

  • il congelamento degli asset russi nell'Eurozona;
  • il blocco dell'accesso delle banche russe ai mercati finanziari europei;
  • le misure di controllo delle esportazioni (incluso il divieto di esportazione di beni verso la Russia e la Bielorussia nei settori aeronautico, marittimo, spaziale, tecnologico e dei beni "a duplice uso");
  • il blocco delle transazioni commerciali con le regioni ucraìne di Donetsk e Luhansk;
  • l'esclusione delle principali banche russe dal sistema internazionale di transazioni SWIFT;
  • il blocco dei conti correnti con il gruppo bancario Sberbank;
  • la chiusura dello spazio aereo ai voli russi;
  • il congelamento dei patrimoni personali del Presidente russo e di oligarchi, politici e alti dirigenti delle società russe che lo sostengono.

Tali sanzioni hanno prodotto i primi impatti sull'andamento del tasso di cambio della divisa (il rublo si è fortemente deprezzato nei confronti dell'euro e del dollaro statunitense), sui tassi di interesse locali (aumentati al 20% dalla Banca Centrale russa) e sul corso dei valori azionari delle società quotate alla Borsa di Mosca (con una flessione importante registrata nel mese di marzo).

Alle difficoltà finanziarie si è associato anche un aumentato livello dei rischi informatici, cui sono esposte imprese e amministrazioni, che sta rendendo necessario adottare adeguate misure di difesa e massimi controlli interni per la protezione delle proprie infrastrutture digitali.

Considerato lo scenario di riferimento, il Gruppo Enel ha attivato una Task Force allo scopo di monitorare attentamente lo status e l'evoluzione dell'attuale situazione generata dalla crisi e gestire potenzialmente i rischi.

Attualmente il Gruppo Enel è presente in Russia attraverso alcune società di cui detiene il controllo o il controllo congiunto con altri investitori.

Nel dettaglio, Enel SpA controlla il 56,43% di Enel Russia PJSC, società quotata presso la Borsa di Mosca che svolge attività di generazione di energia elettrica principalmente attraverso

tre impianti di generazione termoelettrica e detiene partecipazioni totalitarie in tre società di generazione da fonti rinnovabili.

Inoltre, la Società detiene direttamente una partecipazione, pari al 49,5%, nella società a controllo congiunto Rusenergosbyt LLC, operante nella Linea di Business Mercati finali.

A fine 2021, i tre impianti di generazione termoelettrica operanti in Russia hanno una capacità installata pari a 5.276 MW, mentre la capacità installata rinnovabile eolica è pari a 228 MW (inclusi 138 MW di capacità addizionale parziale dell'impianto Murmansk Kolskaya Wind Farm in fase di costruzione).

Il contributo delle società operanti in Russia ai principali indicatori economici consolidati nel 2021 (considerando il tasso di cambio medio 2021 euro/rublo di 87,18) non è significativo e si sostanzia in ricavi per 564 milioni di euro (0,6% sul totale dei ricavi consolidati del Gruppo Enel), risultato operativo per 51 milioni di euro (0,7% sul totale del risultato operativo del Gruppo Enel) e in una contribuzione all'utile netto di Gruppo per 64 milioni di euro (2,0% sull'utile netto del Gruppo Enel).

Il Gruppo Enel monitora costantemente i riflessi della crisi internazionale sulle proprie attività di business in Russia (in particolare, in termini di approvvigionamento dei materiali, dei servizi e della manodopera), valutando anche l'evoluzione delle variabili di mercato (per es., tassi di cambio, tassi di interesse) e tenendo soprattutto in considerazione i potenziali impatti economici e patrimoniali causati dall'effetto cambio negativo relativo al deprezzamento del rublo nei confronti dell'euro. Inoltre, il Gruppo Enel tiene conto degli sviluppi connessi alle contro-sanzioni previste dalla Russia aventi per oggetto gli investimenti detenuti nel Paese.

Il Gruppo Enel ha avviato alcune analisi volte alla valutazione degli impatti indiretti della guerra in Ucraìna sulle attività di business, sulla situazione finanziaria e sulla performance economica nei principali Paesi dell'Eurozona in cui è presente, con particolare riferimento alla minore disponibilità di approvvigionamento di materie prime dalle aree interessate dal conflitto e all'incremento generalizzato dei prezzi delle commodity.

Il Gruppo Enel non ha contratti di approvvigionamento gas (pipeline e LNG) con la Russia, ma in Italia, a livello normativo e regolatorio, si stanno valutando le misure per ridurre il fabbisogno di gas e per contenerne la volatilità di prezzo sui mercati di riferimento; mentre in Spagna (dove il Gruppo Enel è presente con la sua controllata Endesa SA), oltre al contesto regolatorio, il Gruppo Enel sta altresì analizzando gli effetti sugli ordini di combustibile nucleare dalla Russia.

Particolare attenzione viene altresì prestata agli impatti della guerra sulle attività in Slovacchia, dove il Gruppo Enel è presente con la società a controllo congiunto Slovenské elektrárne AS (SE), di cui Enel SpA detiene indirettamente il 33% del capitale, operante nella generazione di energia elettrica da fonte nucleare, termica e idroelettrica con una capacità installata di 4 GW. Con riferimento agli impianti nucleari, sussistono correlazioni con la Russia in termini di attività tecnico-operative (fornitura del combustibile nucleare e della tecnologia), di investimenti (fornitori russi coinvolti nella costruzione dell'impianto MO3/4, al momento non interessati dalle sanzioni) e di finanziamenti (esposizione debitoria di SE con la banca Sberbank).

In uno scenario in continua evoluzione, caratterizzato da una notevole incertezza regolatoria e da un contesto di prezzi elevati e volatili, è attivo da parte del Gruppo Enel un monitoraggio costante delle variabili macroeconomiche e di business per avere disponibile in tempo reale la miglior stima dei potenziali impatti connessi ai cambi regolatori, alle sanzioni e alle restrizioni sugli asset detenuti, nonché sui fornitori e sui contratti applicabili al Gruppo Enel, tenendo anche in considerazione le diverse raccomandazioni degli organismi di vigilanza nazionali e sovranazionali(21) sul tema.

(21) ESMA n.71-99-1864 del 14 marzo 2022; Richiamo di Attenzione CONSOB del notiziario settimanale 9-14 marzo 2022.

43. Compensi alla Società di revisione ai sensi dell'art. 149 duodecies del "Regolamento Emittenti CONSOB"

I corrispettivi di competenza dell'esercizio 2021 riconosciuti da Enel SpA e dalle sue controllate al 31 dicembre 2021 alla Società di revisione e alle entità appartenenti al suo network, a fronte di prestazioni di servizi, sono riepilogati nella tabella che segue, redatta secondo quanto indicato dall'art. 149 duodecies del "Regolamento Emittenti CONSOB".

Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il servizio Compensi (milioni di euro)
Enel SpA
di cui:
Revisione contabile - KPMG SpA 0,4
- entità della rete KPMG -
Servizi di attestazione di cui:
- KPMG SpA 1,1
- entità della rete KMPG -
Altri servizi di cui:
- KPMG SpA -
- entità della rete KPMG -
Totale 1,5
Società controllate da Enel SpA
Revisione contabile di cui:
- KPMG SpA 3,5
- entità della rete KPMG 7,6
Servizi di attestazione di cui:
- KPMG SpA 1,2
- entità della rete KPMG 1,0
Altri servizi di cui:
- KPMG SpA 0,1
- entità della rete KPMG -
Totale 13,4
TOTALE 14,9

Attestazione dell'Amministratore Delegato e del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari relativa al Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2021, ai sensi dell'art. 154-bis, comma 5, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 e dell'art. 81-ter del Regolamento CONSOB 14 maggio 1999, n. 11971

INTERNAL

    1. I sottoscritti Francesco Starace e Alberto De Paoli, nella qualità rispettivamente di Amministratore Delegato e di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Enel SpA attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154 bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
    2. a. l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
    3. b. l'effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio di esercizio di Enel SpA nel corso del periodo compreso tra il 1° gennaio 2021 ed il 31 dicembre 2021.

    1. Al riguardo si segnala che:
    2. a. l'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio di esercizio di Enel SpA è stata verificata mediante la valutazione del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria. Tale valutazione è stata effettuata prendendo a riferimento i criteri stabiliti nel modello "Internal Controls – Integrated Framework" emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission ("COSO");
    3. b. dalla valutazione del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria non sono emersi aspetti di rilievo.
    1. Si attesta inoltre che il Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2021:
    2. a. è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
    3. b. corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
    4. c. è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente.
    1. Si attesta infine che la relazione sulla gestione, che correda il Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2021, comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui è esposto.

Roma, 17 marzo 2022

Francesco Starace Amministratore Delegato di Enel SpA

STARACE/ FRANCESCO/ 2016130577A 37 Firmato digitalmente da STARACE/ FRANCESCO/2016130 577A37 Data: 2022.03.17 08:50:28 +01'00'

Alberto De Paoli

Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Enel SpA

ALBERTO MARIA GIUSEPPE DE PAOLI

Firmato digitalmente da ALBERTO MARIA GIUSEPPE DE PAOLI ND: dnQualifier=2017503298228, c=IT, o=GRUPPO ENEL/00811720580, serialNumber=TINIT-DPLLRT65R01G388C, title=GRUPPO ENEL, sn=DE PAOLI, givenName=ALBERTO MARIA GIUSEPPE, cn=ALBERTO MARIA GIUSEPPE DE PAOLI Data: 2022.03.17 08:03:10 +01'00'

Pagina volutamente lasciata in bianco

Relazione del Collegio Sindacale all'Assemblea degli azionisti di Enel SpA (ai sensi dell'art. 153 del decreto legislativo n. 58/1998)

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Relazione della Società di revisione

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Convocazione dell'Assemblea ordinaria

L'Assemblea degli azionisti è convocata in sede ordinaria per il giorno 19 maggio 2022, in unica convocazione, alle ore 14:00, in Roma, in via Pietro de Coubertin n. 30, per discutere e deliberare sul seguente

ORDINE DEL GIORNO

  • 1. Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2021. Relazioni del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e della Società di revisione. Deliberazioni relative. Presentazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2021 e della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario relativa all'esercizio 2021.
  • 2. Destinazione dell'utile di esercizio.
  • 3. Autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie, previa revoca dell'autorizzazione conferita dall'Assemblea ordinaria del 20 maggio 2021. Deliberazioni inerenti e conseguenti.
  • 4. Nomina del Collegio Sindacale.
  • 5. Determinazione della retribuzione dei componenti effettivi del Collegio Sindacale.
  • 6. Piano 2022 di incentivazione di lungo termine destinato al management di Enel SpA e/o di società da questa controllate ai sensi dell'art. 2359 del codice civile.
  • 7. Relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti:
    • 7.1 Prima sezione: relazione sulla politica di remunerazione per il 2022 (deliberazione vincolante);
    • 7.2 Seconda sezione: relazione sui compensi corrisposti nel 2021 (deliberazione non vincolante).

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Michele Crisostomo

Proposta di destinazione dell'utile dell'esercizio

Signori azionisti,

si ricorda che la politica dei dividendi contemplata dal Piano Strategico 2021-2023 (illustrato alla comunità finanziaria nel mese di novembre 2020) prevede, con specifico riferimento ai risultati dell'esercizio 2021, la corresponsione agli azionisti di un dividendo fisso pari a complessivi 0,38 euro per azione, da corrispondere in due tranche, con pagamento programmato nei mesi di gennaio, a titolo di acconto, e di luglio, a titolo di saldo.

Alla luce di quanto precede, il Consiglio di Amministrazione, nella seduta del 4 novembre 2021, ha deliberato, ai sensi dell'art. 2433 bis del codice civile e dell'art. 26.3 dello Statuto sociale, la distribuzione di un acconto sul dividendo dell'esercizio 2021 pari a 0,19 euro per azione, che è stato posto in pagamento, al lordo delle eventuali ritenute di legge, a decorrere dal 26 gennaio 2022. A tale acconto sul dividendo non hanno concorso le n. 4.889.152 azioni proprie in portafoglio alla "record date" del 25 gennaio 2022. In concreto, quindi, l'acconto sul dividendo dell'esercizio 2021 effettivamente distribuito agli azionisti è ammontato a 1.930.740.250,86 euro, mentre un importo di 928.938,88 euro è stato destinato alla riserva "utili accumulati" a fronte delle azioni proprie risultate in portafoglio alla "record date" sopra indicata.

Tenuto conto che l'utile netto civilistico di Enel SpA relativo all'esercizio 2021 ammonta a circa 4.762 milioni di euro e considerato l'acconto sul dividendo già distribuito, il Consiglio di Amministrazione Vi propone la distribuzione di un saldo dividendo pari a 0,19 euro per azione (per un importo complessivo massimo pari a circa 1.932 milioni di euro, secondo quanto appresso indicato), da mettere in pagamento nel mese di luglio 2022.

Si segnala inoltre che, a partire dall'esercizio 2020, il Consiglio di Amministrazione ha autorizzato l'emissione di prestiti obbligazionari non convertibili subordinati ibridi con durata cosiddetta "perpetua". Questi ultimi, ai sensi dei princípi contabili internazionali IAS/IFRS, sono rappresentati contabilmente tra gli strumenti di capitale e i relativi interessi devono essere contabilizzati a rettifica del patrimonio netto nel momento stesso in cui sorge l'obbligazione di pagamento. A tale riguardo, nel corso dell'esercizio 2021 Enel SpA ha posto in pagamento, a favore dei possessori dei suddetti prestiti obbligazionari, un importo complessivo pari a circa 71 milioni di euro.

Tutto ciò premesso, e considerato che la riserva legale già ammonta alla misura massima pari a un quinto del capitale sociale (secondo quanto previsto dall'art. 2430, comma 1, del codice civile), sottoponiamo alla Vostra approvazione il seguente

ORDINE DEL GIORNO

L'Assemblea di Enel SpA, esaminata la relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione,

DELIBERA

1. di destinare come segue l'utile netto dell'esercizio 2021 di Enel SpA, pari a 4.762.482.257,12 euro:

  • alla distribuzione in favore degli azionisti:
    • 0,19 euro per ognuna delle 10.161.790.794 azioni ordinarie risultate in circolazione alla data di "stacco cedola" (tenuto conto delle 4.889.152 azioni proprie risultate in portafoglio alla "record date" indicata nel presente punto elenco), a copertura dell'acconto sul dividendo messo in pagamento a decorrere dal 26 gennaio 2022, previo stacco in data 24 gennaio 2022 della cedola n. 35 e "record date" (ossia, data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso, ai sensi dell'art. 83 terdecies del decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58 e dell'art. 2.6.6, comma 2, del Regolamento dei Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana SpA) coincidente con il 25 gennaio 2022, per un importo complessivo pari a 1.930.740.250,86 euro;
    • 0,19 euro per ognuna delle 10.166.679.946 azioni ordinarie che risulteranno in circolazione alla data di "stacco cedola" del 18 luglio 2022 (al netto delle azioni proprie che risulteranno in portafoglio alla "record date" indicata nel punto 2 della presente delibera), a titolo di saldo del dividendo, per un importo complessivo massimo pari a 1.931.669.189,74 euro;
  • alla riserva denominata "utili accumulati" a copertura degli importi pagati nel corso del 2021, alla scadenza delle rispettive cedole, ai possessori dei prestiti obbligazionari non convertibili subordinati ibridi con durata cosiddetta "perpetua" emessi da Enel SpA, per un importo complessivo pari a 70.554.748,57 euro;
  • alla medesima riserva denominata "utili accumulati" la parte residua dell'utile stesso, per un importo complessivo minimo di 829.518.067,95 euro, che potrà incrementarsi in relazione al saldo del dividendo non distribuito a fronte delle azioni proprie che risulteranno in portafoglio alla "record date" indicata nel punto 2 della presente delibera;
  • 2. di porre in pagamento, al lordo delle eventuali ritenute di legge, il saldo del dividendo di 0,19 euro per azione ordinaria al netto delle azioni proprie che risulteranno in portafoglio alla "record date" appresso indicata – a decorrere dal 20 luglio 2022, con "data stacco" della cedola n. 36 coincidente con il 18 luglio 2022 e "record date" (ossia, data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso, ai sensi dell'art. 83 terdecies del decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58 e dell'art. 2.6.6, comma 2, del Regolamento dei Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana SpA) coincidente con il 19 luglio 2022.

Concept design e realizzazione Gpt Group

Revisione testi postScriptum di Paola Urbani

Pubblicazione fuori commercio

A cura di Comunicazione Enel

Enel Società per azioni Sede legale 00198 Roma Viale Regina Margherita, 137 Capitale sociale Euro 10.166.679.946 i.v. Registro Imprese di Roma, Codice Fiscale 00811720580 R.E.A. 756032 Partita IVA 15844561009

© Enel SpA 00198 Roma, Viale Regina Margherita, 137

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