AI Terminal

MODULE: AI_ANALYST
Interactive Q&A, Risk Assessment, Summarization
MODULE: DATA_EXTRACT
Excel Export, XBRL Parsing, Table Digitization
MODULE: PEER_COMP
Sector Benchmarking, Sentiment Analysis
SYSTEM ACCESS LOCKED
Authenticate / Register Log In

Enel

Annual Report Apr 19, 2022

4317_10-k_2022-04-19_4cc227c0-1492-4763-b341-44450dbc4d08.pdf

Annual Report

Open in Viewer

Opens in native device viewer

Relazione Finanziaria Annuale Consolidata 2021

Relazione Finanziaria Annuale Consolidata 2021

Il presente documento è predisposto in formato PDF allo scopo di agevolarne la lettura. Tale documento rappresenta una versione supplementare rispetto a quella ufficiale conforme alle disposizioni del Regolamento delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea (Regolamento ESEF - European Single Electronic Format) e disponibile sul sito internet della Società (www.enel.com), nonché presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato denominato "eMarket STORAGE" ().

Enel is Open Power

POSIZIONAMENTO Open Power

VISIONE

Open Power per risolvere alcune tra le più grandi sfide del nostro mondo.

MISSIONE

  • Apriamo l'accesso all'energia a più persone.
  • Apriamo il mondo dell'energia alle nuove tecnologie.
  • Ci apriamo a nuovi usi dell'energia.
  • Ci apriamo a nuovi modi di gestire l'energia per la gente.
  • Ci apriamo a nuove partnership.

COMPORTAMENTI

  • Prende decisioni nell'attività quotidiana e se ne assume le responsabilità.
  • Condivide le informazioni mostrandosi collaborativo e aperto al contributo degli altri.
  • Mantiene gli impegni presi, portando avanti le attività con determinazione e passione.
  • Modifica velocemente le sue priorità se cambia il contesto.
  • Porta i risultati puntando all'eccellenza.
  • Adotta e promuove comportamenti sicuri e agisce proattivamente per migliorare le condizioni di salute, sicurezza e benessere.
  • Si impegna per l'integrazione di tutti, riconoscendo e valorizzando le differenze individuali (cultura, genere, età, disabilità, personalità ecc.).
  • Nel suo lavoro è attento ad assicurare la soddisfazione dei clienti e/o dei colleghi, agendo con efficacia e velocità.
  • Propone nuove soluzioni e non si arrende di fronte a ostacoli o insuccessi.
  • Riconosce il merito dei colleghi e dà feedback che ne migliorano il contributo.

VALORI

  • Fiducia
  • Proattività
  • Responsabilità
  • Innovazione

Lettera agli azionisti e agli altri stakeholder

Michele Crisostomo Presidente

Francesco Starace Amministratore Delegato e Direttore Generale

53,4 GW

rinnovabile gestita

Utenti finali

Capacità

75 milioni

Cari azionisti, cari stakeholder,

il 2021 è stato l'anno in cui il Gruppo Enel ha impresso una forte accelerazione alla sua strategia di transizione energetica verso un modello di business decarbonizzato basato sulla centralità del cliente.

Siamo il più grande operatore privato nel settore delle energie rinnovabili al mondo, con 53,4 GW di capacità gestita, e la più grande società privata di distribuzione di energia elettrica a livello globale, con oltre 75 milioni di utenti finali allacciati alle nostre reti, le più avanzate al mondo in termini di digitalizzazione. Inoltre, gestiamo la più estesa customer base tra le società private, con oltre 69 milioni di clienti.

Il nostro modello di business, interamente basato sulle piattaforme digitali, ci consente di cogliere in maniera ottimale le opportunità derivanti dalla transizione energetica in atto a livello globale.

Il contesto macroeconomico

Il contesto economico mondiale nel 2021 ha testimoniato un generalizzato recupero su scala globale, con una crescita stimata del PIL mondiale di circa il 5,8% su base annuale supportata dalle politiche fiscali governative e dai forti stimoli delle banche centrali, così come dall'efficace campagna vaccinale messa in atto in molti Paesi a partire dal secondo trimestre dell'anno.

Negli Stati Uniti il PIL ha registrato un aumento del 5,7% su base annuale nel 2021, anche se il calo nei consumi privati e nella produzione industriale, la carenza di materie prime e i prezzi dell'energia in forte aumento hanno frenato l'economia negli ultimi mesi dell'anno. Nell'Eurozona l'economia reale ha segnato una sostanziale ripresa nel 2021, con il PIL in crescita del 5,2% su base annuale, trainata da un forte recupero nel secondo e terzo trimestre ma con segnali di rallentamento nel quarto trimestre a causa dei repentini aumenti dei prezzi energetici e dell'introduzione di restrizioni sulle attività e sulla mobilità dovute alla forte diffusione della variante Omicron.

Similmente, in America Latina, l'andamento economico nel 2021 è stato fortemente condizionato dal progresso delle campagne vaccinali nazionali, con un aumento medio del PIL, nei principali Paesi di presenza, di quasi il 10% rispetto all'anno precedente.

La solida performance economico-finanziaria del Gruppo Enel nel corso del 2021 ha permesso di centrare gli obiettivi comunicati al mercato, tra cui l'EBITDA e l'utile netto ordinario.

La leadership del Gruppo in termini di sostenibilità è stata ancora una volta riconosciuta a livello mondiale anche dalla costante presenza in diversi importanti rating, indici e ranking di sostenibilità. Inoltre, Enel è stata confermata nei principali indici che monitorano la performance aziendale sulla diversità di genere.

Anche nel 2021 ci siamo confermati la prima utility europea per capitalizzazione di mercato e la seconda al mondo.

La generale ripresa e le riaperture delle

attività commerciali a inizio 2021 hanno generato forti squilibri tra domanda e offerta creando severe distorsioni sulle catene di approvvigionamento e, di conseguenza, causando pressioni inflattive che si sono successivamente riverberate sui prezzi dei beni intermedi e di consumo. Nel corso del 2021 il mercato petrolifero ha visto una marcata crescita dei propri indici, dovuta all'ottimismo per la ripresa dell'attività economica, unita alle misure cautelative dell'OPEC per quanto riguarda i tagli alla produzione. Nel mercato del gas europeo si è registrata una elevata volatilità, determinata da fattori sia di domanda sia di offerta, che ha contribuito a un forte incremento dei prezzi nel quarto trimestre 2021. In aumento anche le quotazioni della CO2, a seguito del forte commitment espresso dalle autorità europee, che hanno manifestato la volontà di abbattere le emissioni di CO2 di almeno il 55% entro il 2030 determinando il rialzo del prezzo della commodity al di sopra degli 80 €/t a fine dicembre.

Le dinamiche rialziste registrate nel 2021 sui mercati delle commodity hanno determinato un forte aumento dei prezzi dell'energia elettrica in tutta Europa che, nel caso di Italia e Spagna, ha superato il 220% rispetto al 2020.

Il 2021 è stato un anno caratterizzato da forti rialzi anche per i prezzi dei principali metalli industriali. La ripresa delle attività economiche e l'avvio dei piani di investimento hanno spinto la domanda, mentre l'offerta, appesantita sia da criticità legate alla disponibilità sia da colli di bottiglia di natura logistica, si è trovata in difficoltà, generando scarsità sul mercato con conseguente forte rialzo dei prezzi.

Lo scenario mondiale, già caratterizzato dalla situazione di elevata volatilità dei prezzi, è stato ulteriormente scosso a febbraio 2022 dall'intervento militare russo in Ucraina. Un conflitto drammatico per le conseguenze sulla popolazione civile e con un effetto

profondo sugli equilibri geopolitici, economici ed energetici mondiali, con ripercussioni importanti in particolar modo sulla sicurezza energetica dei Paesi dell'Unione Europea.

In questo scenario in continua evoluzione, il Gruppo monitora con attenzione il contesto internazionale valutando tempestivamente gli impatti sulle attività di business, sulla situazione finanziaria e sulla performance economica nei principali Paesi dell'Eurozona in cui è presente, con particolare riferimento alla minore disponibilità di approvvigionamento di materie prime dalle aree interessate dal conflitto e all'incremento generalizzato dei prezzi delle commodity.

I risultati economici

Utile netto ordinario

+8% rispetto al 2020

Nel 2021 il Gruppo Enel ha proseguito il proprio percorso di crescita centrando tutti gli obiettivi comunicati al mercato finanziario, nonostante il perdurare dell'instabilità legata alla pandemia da COVID-19 e lo scenario di incertezza dovuto alla volatilità nei prezzi delle materie prime.

In particolare, l'esercizio 2021 si è chiuso con un EBITDA ordinario pari a 19,2 miliardi di euro, con un incremento del 6,7% rispetto al 2020. L'utile netto ordinario, sul quale viene calcolato il dividendo, ha raggiunto i 5,6

miliardi di euro, in crescita dell'8% rispetto all'anno precedente. Il dividendo per il 2021 ammonta a 38 centesimi di euro per azione, in aumento del 6,1% rispetto al 2020. In termini di generazione di cassa, nel 2021 l'FFO è stato di circa il 3% superiore rispetto all'anno precedente nonostante gli impatti sul capitale circolante legati all'ancora instabile situazione macroeconomica. Il debito netto è pari a 52,0 miliardi di euro, inferiore alle previsioni precedentemente fornite al mercato.

Principali avvenimenti

Come nei precedenti anni, anche nel 2021 Enel ha raggiunto un nuovo record in termini di capacità di generazione da fonti rinnovabili, realizzando a livello globale 5.120 MW di nuova capacità rinnovabile che include per la prima volta 220 MW di batterie, continuando nel contempo ad accrescere la propria pipeline di progetti fino a 370 GW in tutto il mondo. La capacità installata rinnovabile ha raggiunto i 53,4 GW compiendo un passo importante verso la decarbonizzazione

completa del mix di generazione e dismettendo 1.983 MW di capacità installata(1) a carbone.

Il 2021 ha segnato per il secondo anno consecutivo il record in termini di energia prodotta da fonti rinnovabili con circa 118 TWh, pari al 51% della produzione totale di Gruppo.

Come risultato, il Gruppo ha ridotto le emissioni specifiche di CO2, attestatesi a 227 gCO2eq/kWh, in decremento del 45% rispetto al valore del 2017, confermando la

(1) 1.120 MW Litoral (Andalusia, Spagna), 548 MW La Spezia (Liguria, Italia) e 315 MW Unità 1 e 2 di Fusina (Veneto, Italia).

strada verso l'obiettivo certificato SBTi di 82 gCO2eq/kWh entro il 2030.

Grazie agli investimenti sulle reti e al contestuale impulso alla digitalizzazione di sistemi e processi, abbiamo raggiunto 75 milioni di clienti connessi alle nostre reti, 60% dei quali dotato di smart meter, e superato 1 milione di prosumer (clienti che sono al contempo consumatori e produttori di energia elettrica) connessi alle reti del Gruppo. Inoltre, il volume di elettricità distribuita nelle nostre reti in tutto il mondo ha raggiunto 510 TWh nel 2021, superando i livelli registrati nel periodo prepandemico.

Per far fronte alle nuove esigenze di utilizzo della rete e al nuovo ruolo degli operatori di distribuzione elettrica (DSO), nel 2021 è stato lanciato, nell'ambito della COP26, il progetto Grid Futurability®, con il quale l'area di Global Infrastructure and Networks (GI&N) ha definito un percorso al 2030 per il rinnovo, il potenziamento, la digitalizzazione e l'espansione delle reti elettriche.

Il 2021 è stato un anno cruciale anche per l'avanzamento del progetto Grid Blue Sky, volto a ridisegnare il modello operativo con logica a piattaforma, rendendo le operazioni della rete significativamente più efficienti e abilitando nuovi servizi per i clienti.

Inoltre, nel corso del 2021 è stata lanciata Gridspertise, azienda nata dall'esperienza di successo del Gruppo nel campo dell'innovazione tecnologica e digitale delle reti di distribuzione con l'obiettivo di rendere disponibili le soluzioni innovative alle società di distribuzione terze per accelerare la transizione energetica. Il Gruppo conferma la sua leadership nella gestione della più ampia base clienti del mondo con 16 retailer, 69 milioni di clienti commodity e 7 milioni di clienti "beyond commodity".

Al fine di semplificare l'esperienza dei clienti massimizzandone la soddisfazione, ad aprile è stata creata la Funzione di Servizio di Global Customer Operations con la responsabilità di gestire e ottimizzare i processi di attivazione, fatturazione, credito e customer care, facendo leva su un modello operativo a piattaforma. Inoltre, per cogliere le incredibili opportunità offerte dal processo di elettrificazione che caratterizzerà il prossimo decennio, è stata creata una nuova unità organizzativa globale, Enel X Global Retail, con il compito di realizzare un'unica strategia commerciale e di marketing verso i clienti finali, integrando il mercato della commodity con le soluzioni "beyond commodity" offerte dai business di Enel X. La nostra leadership si fortifica nel segmento Business to Government, nei servizi di gestione attiva della domanda per i nostri clienti industriali e nelle soluzioni di stoccaggio dell'energia proprie del segmento Business to Business. Nell'ottica di accelerare ulteriormente l'elettrificazione dei trasporti, abbiamo lanciato la nuova Enel X Way, con l'obiettivo di dare ancora più forza allo sviluppo della mobilità elettrica, business chiave per la transizione energetica.

Nell'ambito delle operazioni straordinarie, a dicembre 2021 ha avuto luogo il closing dell'operazione di cessione del 50% del capitale sociale di Open Fiber, detenuto da Enel, a favore di Macquarie Infrastructure and Real Assets e di CDP Equity, che ne hanno rilevato rispettivamente il 40% e il 10%. Dal punto di vista finanziario si registra l'emissione, il 4 marzo 2021, di un'obbligazione ibrida perpetua equityaccounted per un importo di 2,25 miliardi di euro. L'operazione ha aumentato il portafoglio ibrido del Gruppo, portandolo a circa 5,6 miliardi di euro, rafforzando e ottimizzando ulteriormente la struttura patrimoniale del Gruppo.

Nel periodo compreso tra giugno e settembre 2021 sono stati emessi da parte di Enel prestiti obbligazionari "sustainability linked" in euro e in dollari statunitensi per un importo totale equivalente a circa 10,1 miliardi di euro. Tali emissioni sono legate al raggiungimento dell'obiettivo di sostenibilità di Enel relativo alla riduzione di emissioni dirette di gas serra (Scope 1), e in linea con il "Sustainability-Linked Financing Framework" del Gruppo, aggiornato a gennaio 2021.

Contestualmente, Enel ha eseguito operazioni di riacquisto e cancellazione di prestiti obbligazionari in circolazione non legati al perseguimento di obiettivi SDG

10,1 miliardi di euro Prestiti obbligazionari "sustainability linked" emessi tra giugno e settembre 2021

55 % Finanziamenti sostenibili su indebitamento lordo totale

tramite due operazioni di offerta pubblica di acquisto volontaria e l'esercizio di apposite opzioni di riacquisto per un importo complessivo in euro pari a circa 7,4 miliardi. I programmi di emissione e riacquisto di titoli obbligazionari hanno consentito il raggiungimento di un rapporto tra le fonti di finanziamento sostenibile e l'indebitamento lordo totale del Gruppo pari a circa 55%,

riducendo contestualmente il costo dell'indebitamento del Gruppo all'attuale 3,5%. Inoltre, il 5 marzo 2021 Enel ha firmato con un pool di banche una linea di credito revolving per un importo pari a 10 miliardi di euro e con durata di cinque anni. La linea di credito è legata al Key Performance Indicator (KPI) relativo alle emissioni dirette di gas a effetto serra.

Strategia e previsioni per il 2022-2024

Nello scorso decennio abbiamo visto come lo sviluppo delle rinnovabili sia stato il trend dominante nella generazione di energia grazie alla riduzione dei costi, consentendo alla decarbonizzazione di procedere a un ritmo più spedito.

Allo stesso modo ci aspettiamo che il processo di elettrificazione caratterizzi il decennio in corso, delineandosi come elemento cruciale per evitare le gravi conseguenze di un aumento della temperatura superiore a 1,5 °C rispetto ai livelli preindustriali.

Attraverso l'elettrificazione, infatti, i clienti convertiranno gradualmente i propri consumi energetici verso il vettore elettricità, con miglioramenti a livello di spesa, efficienza, emissioni e stabilità dei prezzi.

Con il nuovo Piano Strategico il Gruppo ha confermato il percorso verso il 2030 già tracciato, incrementando del 6% gli investimenti previsti nel precedente piano industriale fino a circa 210 miliardi di euro tra investimenti diretti e di terze parti.

Il Gruppo ha confermato l'utilizzo di due modelli di business differenti (Ownership e Stewardship) per il raggiungimento degli obiettivi definiti, da applicare a seconda della geografia di interesse e del contesto operativo.

La strategia e il posizionamento del Gruppo previsto al 2030 hanno consentito di anticipare di 10 anni, dal 2050 al 2040, l'impegno "Net Zero" sia per le emissioni dirette sia per quelle indirette. In particolare, relativamente alla generazione di energia e alla vendita di elettricità e gas naturale ai clienti finali, Enel si è impegnata a raggiungere un valore di zero emissioni, senza ricorrere a misure di rimozione della CO2 o soluzioni nature-based come la riforestazione.

Il Piano tramite il quale il Gruppo prevede di anticipare questo ambizioso traguardo si basa sull'implementazione di alcuni fondamentali passaggi strategici: (i) la previsione di abbandonare la generazione a carbone entro il 2027 e quella a gas entro il 2040, sostituendo il portafoglio termoelettrico con nuova capacità rinnovabile oltre ad avvalersi dell'ibridazione delle rinnovabili con soluzioni di accumulo; (ii) entro il 2040 l'elettricità venduta dal Gruppo sarà prodotta al 100% da rinnovabili ed entro lo stesso anno il Gruppo uscirà dall'attività di vendita retail di gas.

A supporto dei target di lungo termine, nel periodo 2022-2024 il Gruppo prevede di investire direttamente circa 45 miliardi di euro, di cui 43 miliardi di euro attraverso il modello di Ownership, prevalentemente nella crescita e nel miglioramento delle reti e nello sviluppo delle rinnovabili, e circa 2 miliardi di euro attraverso quello di Stewardship, mobilitando al contempo 8 miliardi di euro di terze parti.

Circa il 94% degli investimenti 2022-2024 su base consolidata risulta in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite e si stima che tali investimenti

saranno allineati ai criteri della tassonomia europea in una percentuale superiore all'85%.

Il Gruppo prevede di incrementare la capacità rinnovabile gestita a circa 77 GW a fine 2024, arrivando quindi ad avere circa il 77% della produzione a zero emissioni, con una diminuzione delle emissioni specifiche di gas serra di oltre il 35% nello stesso periodo.

Nelle reti di distribuzione l'accelerazione degli investimenti, grazie anche alle opportunità create dai Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza lanciati dall'Unione Europea, porterà a una crescita della Regulated Asset Base (RAB) di Gruppo del 14%, che raggiungerà circa 49 miliardi di euro nel 2024, consentendo di raggiungere un totale di circa 81 milioni di clienti serviti, 4 dei quali grazie all'applicazione del modello di Stewardship.

La centralità dei nostri clienti nel modello di business del Gruppo rende un punto fermo del nostro Piano il margine integrato, ovvero il margine derivante dalla vendita di energia prodotta e acquistata, la cui corretta gestione presuppone di ottimizzare congiuntamente sia la fase di vendita sia quella di approvvigionamento. Rispetto ai risultati 2021 prevediamo che il margine integrato cresca di 1,6 volte entro il 2024. Ciò sarà accompagnato da una diminuzione di circa il 15% del costo complessivo dell'energia venduta rispetto al 2021. Quanto ai risultati, il Gruppo prevede che nel 2024 l'EBITDA ordinario raggiunga un valore compreso tra i 21,0 e i 21,6 miliardi di euro, crescendo di circa l'11% rispetto ai risultati conseguiti nel 2021. Al contempo, si prevede che l'utile netto ordinario aumenti di circa il 20% dai 5,6 miliardi di euro nel 2021 a un valore compreso fra 6,7 e 6,9 miliardi di euro nel 2024.

La politica dei dividendi di Enel per il periodo resta semplice, prevedibile e attraente. È previsto che gli azionisti ricevano un dividendo per azione (DPS) fisso che si prevede cresca del 13% dal 2021 al 2024, fino a raggiungere 0,43 €/azione.

Indice

LETTERA AGLI AZIONISTI E AGLI ALTRI STAKEHOLDER 6

RELAZIONE SULLA GESTIONE

BASIS OF PRESENTATION 14

GRUPPO ENEL 20
Highlights 22
World Economic Forum
(WEF)
26
Tassonomia
dell'Unione Europea
28
Il processo di creazione
del valore e il modello
di business
31
Localizzazione geografica
di Enel
36

GOVERNANCE 38
Gli azionisti di Enel 40
Organi sociali 42
Sistema di
corporate governance
e assetto dei poteri di Enel
44
Modello organizzativo
di Enel
51
Il sistema di incentivazione 54
Valori e pilastri
dell'etica aziendale
55

STRATEGIA DEL GRUPPO E GESTIONE DEL RISCHIO 58

La strategia del Gruppo 60
Scenario di riferimento 74
- Il contesto macroeconomico 74
- Il settore dell'energia 76
- Cambiamento climatico
e scenari di lungo termine
79
- Valutazione dei rischi
e delle opportunità legati
al Piano Strategico
96
Risk management 98

LE PERFORMANCE
DEL GRUPPO
130
Definizione degli indicatori
di performance
132
Risultati del Gruppo 134
Valore economico generato
e distribuito per gli
stakeholder
162
Analisi patrimoniale
e finanziaria del Gruppo
163
Risultati economici
per Linea di Business
170
Il titolo Enel 205
Innovazione e digitalizzazione 208
Centralità delle persone 212
Fatti di rilievo del 2021 223
Aspetti normativi e tariffari 231

PROSPETTIVE FUTURE 252
Prevedibile evoluzione
della gestione
254
Altre informazioni 256

BILANCIO CONSOLIDATO

BILANCIO CONSOLIDATO 260

Prospetti contabili consolidati 262
Note di commento 269
Attestazione
dell'Amministratore Delegato
e del Dirigente preposto
442
RELAZIONI 443
Relazione del
Collegio Sindacale
443
Relazione della Società
di revisione
459
ALLEGATI 466
Imprese e partecipazioni
rilevanti del Gruppo Enel
al 31 dicembre 2021
466

Basis of Presentation

L'approccio di Enel al Corporate Reporting

La Relazione finanziaria annuale consolidata integrata di Enel, costituita dalla Relazione sulla gestione ispirata all'integrated thinking e dal Bilancio consolidato redatto secondo i princípi contabili internazionali IFRS/IAS, rappresenta il documento "Core" del sistema integrato di Corporate Reporting del Gruppo Enel, basato sulla trasparenza e responsabilità delle informazioni.

L'obiettivo della Relazione finanziaria annuale consolidata integrata di Enel è quello di raccontare il proprio pensiero strategico-sostenibile; nonché di presentare i risultati e le prospettive di medio e lungo termine del modello di business sostenibile e integrato che negli ultimi anni ha favorito la creazione di valore nel contesto del processo di transizione energetica.

Il Gruppo Enel si è ispirato all'approccio di reporting "Core&- More", disegnando il proprio sistema di Corporate Reporting al servizio di tutti gli stakeholder in modo connesso, logico e strutturato e sviluppando un proprio concept di presentazione delle informazioni economiche, sociali, ambientali e di governance, in linea con le specifiche normative, raccomandazioni di riferimento e best practice internazionali.

Il presente "Core Report" è volto a fornire una visione olistica del Gruppo, del proprio modello di business sostenibile e integrato e del relativo processo di creazione del valore nel medio e nel lungo termine, includendo le informazioni finanziarie e non-finanziarie qualitative e quantitative ritenute più rilevanti in base a un materiality assessment, che tiene in considerazione anche le aspettative di tutti gli stakeholder. I "More Report" includono, invece, anche sulla base di specifiche normative di riferimento, informazioni più dettagliate e supplementari rispetto al Core Report, le cui informazioni sono a esso connesse anche mediante "cross reference".

Corporate Reporting Framework

L'approccio CORE & MORE per il Gruppo Enel

Relazione e Bilancio di esercizio di Enel SpA Predisposti in conformità al comma 3 dell'a . 9 del decreto legislativo n. 38 del 28 febbraio 2005

Bilancio di Sostenibilità

Include la Dichiarazione consolidata di caraere non nanziario redaa ai sensi del decreto legislativo n. 254/2016 e presenta il modello di business sostenibile di Enel in grado di creare valore per tui gli stakeholder e di contribuire al raggiungimento dei 17 Obieivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite

Relazione nanziaria annuale consolidata 2021

Relazione sulla politica in materia di remunerazione

Descrive il Sistema di remunerazione di Enel, come previsto all'a . 123 ter del Testo Unico della Finanza

Relazione sul governo societario e gli assei proprietari

Descrive il Sistema di Corporate Governance di Enel ai sensi degli a t. 123 bis del Testo Unico della Finanza e 144 decies del Regolamento Emienti CONSOB

La Relazione finanziaria annuale consolidata integrata e l'analisi di materialità

La Relazione finanziaria annuale consolidata integrata, in quanto espressione dell'integrated thinking, si propone di rappresentare la capacità del modello di business di creare valore nel breve, medio e lungo termine per gli stakeholder, garantendo la connettività tra le informazioni in esso presentate.

Il Gruppo mantiene costanti relazioni con tutti gli stakeholder, al fine di comprendere e soddisfare le loro esigenze anche in termini di reporting, tenendo conto dell'importanza degli impatti del modello di business del Gruppo rispetto a tutti gli interessi coinvolti, in un'ottica di creazione di valore condiviso.

Le informazioni finanziarie e non finanziarie da presentare all'interno dei diversi documenti del sistema di Corporate Reporting sono selezionate in base alla relativa materialità determinata sulla base di specifici framework, metodologie e assessment.

Si riportano di seguito i princípi fondamentali di redazione della Relazione sulla gestione, rinviando alla specifica sezione "Forma e contenuto del Bilancio consolidato" per la base di presentazione del Bilancio consolidato.

La Relazione sulla gestione del Gruppo Enel integra elementi finanziari e di sostenibilità secondo un'analisi di materialità che tiene conto del fabbisogno informativo degli stakeholder, ivi inclusi il contributo di Enel al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) diffusi a livello internazionale dalle Nazioni Unite, inclusi nel Piano Strategico di Gruppo (ossia, "Affordable and Clean Energy" (SDG 7); "Industry, Innovation and Infrastructure" (SDG 9), "Sustainable Cities and Communities" (SDG 11), "Climate Action" (SDG 13)), e delle attività poste in essere per contribuire al relativo raggiungimento, per soddisfare le aspettative dei principali stakeholder della Relazione finanziaria annuale consolidata integrata.

Il Gruppo Enel conduce, inoltre, l'analisi della doppia materialità per i cui dettagli si rinvia alla nota metodologica (c.d. "double materiality") del Bilancio di Sostenibilità.

Oltre al concetto di rilevanza, le informazioni qualitative e quantitative sia finanziarie sia di sostenibilità riportate nella Relazione sulla gestione sono state predisposte e presentate in maniera tale da garantire la completezza, l'accuratezza, la neutralità e la comprensibilità delle stesse.

Le informazioni contenute nella Relazione sulla gestione sono inoltre coerenti con l'esercizio precedente.

Il Gruppo, a tal fine, applica le stesse metodologie di anno in anno, se non diversamente specificato, in conformità alle best practice internazionali in materia di integrated reporting e non-financial reporting.

Si evidenzia che ai fini della predisposizione delle informazioni di sostenibilità soprattutto quantitative, il Gruppo applica principalmente quanto previsto dallo Standard GRI (Global Reporting Initiative), in linea con il Bilancio di Sostenibilità, e dagli "Aspect" del supplemento GRI dedicato al settore Electric Utilities di riferimento ("Electric Utilities Sector Disclosures"). Inoltre, sono presi in considerazione gli indicatori proposti dal "Towards Common Metrics and Consistent Reporting of Sustainable Value Creation" del World Economic Forum (WEF), il cui dettaglio è evidenziato nel successivo capitolo denominato "WEF" e ripresi nella sezione "Le performance del Gruppo" del presente documento.

La Relazione sulla gestione del Gruppo è organizzata secondo le seguenti sezioni:

Governance

Illustra gli organi di governo del Gruppo, il relativo modello organizzativo e il relativo coinvolgimento nelle politiche di sostenibilità

Strategia del Gruppo e gestione del rischio

Partendo dalla visione macroeconomica, fornisce una panoramica della strategia del Gruppo e dei principali obiettivi del Piano Strategico illustrando anche i rischi ai quali è maggiormente esposto il Gruppo, ivi inclusi i rischi connessi al cambiamento climatico e le specifiche azioni di mitigazione. Questa sezione evidenzia, inoltre, le opportunità del modello di business anche in riferimento all'attuale scenario di transizione energetica

Tenendo conto dei risultati della matrice delle priorità e dei rilevanti impatti del clima nel processo di creazione del valore da parte del Gruppo, ciascuna sezione (denominata secondo i quattro pillar della Task Force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD): Governance, Strategia del Gruppo e gestione del rischio, Le performance del Gruppo e Prospettive future) include le informazioni relative al cambiamento climatico secondo quanto proposto dalla TCFD, che ha pubblicato nel giugno 2017 specifiche raccomandazioni, adottate dal Gruppo nel reporting volontario degli impatti finanziari legati ai rischi climatici.

con il modello di business integrato e

sostenibile di Enel

Il Gruppo ha tenuto conto anche delle raccomandazioni emesse dallo IASB nel mese di novembre 2019 "IFRS Standards and climate-related disclosures" e di novembre 2020 "Effects of climate-related matters on financial statements", le quali evidenziano che tale rischio deve essere considerato nelle assunzioni del management nell'esercizio del proprio judgement relativamente alle valutazioni delle poste di bilancio.

Allo scopo di garantire la connettività delle informazioni e di comunicare il modo in cui i progressi conseguiti nella sostenibilità contribuiscano al miglioramento dei risultati finanziari attuali e futuri, sono state individuate e presentate all'interno della Relazione sulla gestione relazioni chiare e coerenti tra le informazioni chiave finanziarie e di sostenibilità, per ciascuna delle sopra richiamate quattro sezioni.

Si specifica inoltre che la Relazione finanziaria annuale consolidata integrata di Enel è stata pubblicata nella sezione "Investitori" del sito internet di Enel (www.enel.com).

Matrice di connettività

Al fine di fornire una rappresentazione integrata del Gruppo e rappresentare la connettività delle informazioni, a partire dal 2020 il Gruppo Enel predispone una matrice che evidenzia le relazioni tra:

• gli obiettivi strategici e il contributo di Enel al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (SDG) e in particolare dei quattro obiettivi cardine del Piano Strategico (ossia, SDG 7, SDG 9, SDG 11 e SDG 13);

• la governance, la strategia del Gruppo e la gestione del rischio, le performance del gruppo e le prospettive future per ciascuna Linea di Business.

Strategici (p. 102)

geopolitiche

Finanziari (p. 121) Tasso di interesse

Commodity Tasso di cambio

Liquidità

Cyber security

Operativi (p. 125) Salute e sicurezza

Ambiente

Evoluzioni legislative e regolatorie Tendenze macroeconomiche e

Valore economico generato e distribuito

Innovazione e digitalizzazione (p. 208)

Produzione netta di energia elettrica Potenza efficiente netta installata

Margine operativo lordo ordinario Risultato operativo ordinario

Produzione netta di energia elettrica Potenza efficiente netta installata

Margine operativo lordo ordinario Risultato operativo ordinario

per gli stakeholder (p. 162)

MERCATI FINALI (p. 194)

Vendite di energia elettrica Vendite di gas naturale Risultati economici

per gli stakeholder (p. 162)

Margine operativo lordo ordinario Risultato operativo ordinario

Valore economico generato e distribuito

Innovazione e digitalizzazione (p. 208)

Margine operativo lordo ordinario Risultato operativo ordinario

per gli stakeholder (p. 162)

Valore economico generato e distribuito

Reti di distribuzione e trasporto di energia elettrica Frequenza media di interruzioni per cliente Durata media di interruzioni per cliente

Innovazione e digitalizzazione (p. 208) INFRASTRUTTURE E RETI (p. 188)

Margine operativo lordo ordinario Risultato operativo ordinario

Ricavi da fonte termoelettrica e nucleare

Valore economico generato e distribuito

Innovazione e digitalizzazione (p. 208)

GENERAZIONE TERMOELETTRICA E TRADING (p. 174)

Allocare capitale a supporto di una fornitura di energia elettrica decarbonizzata (p. 254)

Fare leva sulla creazione di valore lungo tutta la

Come risultato delle linee strategiche di cui sopra, l'EBITDA ordinario del Gruppo previsto in aumento del 5-6% in termini di tasso annuo di crescita composto (CAGR), a fronte di un utile netto ordinario di Gruppo previsto in aumento del 6-7%, sempre in

Si prevede che nel 2024 l'EBITDA ordinario di Gruppo raggiunga i 21-21,6 miliardi di euro, rispetto ai 19,2

L'utile netto ordinario di Gruppo è atteso in crescita a 6,7-6,9 miliardi di euro nel 2024, rispetto ai 5,6

La politica dei dividendi di Enel per il periodo 2022- 2024 rimane semplice, prevedibile e interessante. previsto che gli azionisti ricevano un dividendo per azione (DPS) fisso che si prevede cresca del 13% dal 2021 al 2024, fino a raggiungere 0,43 €/azione.

Accelerazione degli investimenti nelle energie rinnovabili a supporto della crescita industriale e nell'ambito delle politiche di decarbonizzazione

Maggiori investimenti nelle reti di distribuzione con l'obiettivo di migliorare la qualità del servizio e aumentare la flessibilità e resilienza della rete. Incremento degli investimenti dedicati

all'elettrificazione dei consumi, con l'obiettivo di valorizzare la crescita della base clienti, nonché al continuo efficientamento, sostenuto dallo sviluppo

Si prevede un EBITDA ordinario di 19-19,6 miliardi di euro e un utile netto ordinario di 5,6-5,8 miliardi

di piattaforme globali di business.

Anticipare gli obiettivi di "Net Zero"

dei clienti (p. 254)

value chain (p. 254)

sostenibile (p. 254)

2020-2030

termini di CAGR.

miliardi di euro nel 2021.

miliardi di euro nel 2021.

seguite dal Gruppo.

2022-2024

2022

di euro.

Abilitare l'elettrificazione della domanda di energia

per gli stakeholder (p. 162)

Dati operativi

Investimenti

Dati operativi

Investimenti

Dati operativi

Investimenti

ENEL X (p. 198) Dati operativi Demand response Punti luce Storage Punti di ricarica Risultati economici

Ricavi

Investimenti

Dati operativi

Perdite di rete Risultati economici

Investimenti

Ricavi

Ricavi

Ricavi

Risultati economici

Ricavi

Risultati economici

ENEL GREEN POWER (p. 180)

Rischi e opportunità strategiche legati al cambiamento climatico

Panorama competitivo

Credito e Controparte

Tecnologia Digitale (p. 124)

Digitalizzazione, Efficacia IT e Continuità del servizio

Procurement, logistica e supply chain

Persone e organizzazione

Compliance (p. 128) Protezione dati

Gestione del rischio Le performance del Gruppo Prospettive future
Valore economico generato e distribuito
per gli stakeholder (p. 162)
Innovazione e digitalizzazione (p. 208)
ENEL GREEN POWER (p. 180)
Dati operativi
• Produzione netta di energia elettrica
• Potenza efficiente netta installata
Risultati economici
• Ricavi
• Allocare capitale a supporto di una fornitura di
energia elettrica decarbonizzata (p. 254)
Strategici (p. 102) • Margine operativo lordo ordinario
• Risultato operativo ordinario
• Investimenti
• Abilitare l'elettrificazione della domanda di energia
dei clienti (p. 254)
• Evoluzioni legislative e regolatorie GENERAZIONE TERMOELETTRICA E TRADING (p. 174) • Fare leva sulla creazione di valore lungo tutta la
value chain (p. 254)
• Tendenze macroeconomiche e
geopolitiche
Dati operativi
• Produzione netta di energia elettrica
• Potenza efficiente netta installata
• Anticipare gli obiettivi di "Net Zero"
sostenibile (p. 254)
• Rischi e opportunità strategiche
legati al cambiamento climatico
Risultati economici
• Ricavi da fonte termoelettrica e nucleare
• Ricavi
• Panorama competitivo • Margine operativo lordo ordinario
• Risultato operativo ordinario
2020-2030
Finanziari (p. 121) • Investimenti Come risultato delle linee strategiche di cui sopra,
l'EBITDA ordinario del Gruppo previsto in aumento
• Tasso di interesse Valore economico generato e distribuito
per gli stakeholder (p. 162)
del 5-6% in termini di tasso annuo di crescita
composto (CAGR), a fronte di un utile netto ordinario
di Gruppo previsto in aumento del 6-7%, sempre in
• Commodity Innovazione e digitalizzazione (p. 208) termini di CAGR.
• Tasso di cambio MERCATI FINALI (p. 194)
• Credito e Controparte Dati operativi
• Vendite di energia elettrica
• Vendite di gas naturale
2022-2024
Si prevede che nel 2024 l'EBITDA ordinario di Gruppo
• Liquidità Risultati economici
• Ricavi
raggiunga i 21-21,6 miliardi di euro, rispetto ai 19,2
miliardi di euro nel 2021.
Tecnologia Digitale (p. 124) • Margine operativo lordo ordinario
• Risultato operativo ordinario
• Investimenti
L'utile netto ordinario di Gruppo è atteso in crescita
a 6,7-6,9 miliardi di euro nel 2024, rispetto ai 5,6
miliardi di euro nel 2021.
• Cyber security La politica dei dividendi di Enel per il periodo 2022-
• Digitalizzazione, Efficacia IT e
Continuità del servizio
Valore economico generato e distribuito
per gli stakeholder (p. 162)
Innovazione e digitalizzazione (p. 208)
2024 rimane semplice, prevedibile e interessante.
previsto che gli azionisti ricevano un dividendo per
azione (DPS) fisso che si prevede cresca del 13% dal
2021 al 2024, fino a raggiungere 0,43 €/azione.
ENEL X (p. 198)
Operativi (p. 125) Dati operativi 2022
• Salute e sicurezza • Demand response
• Punti luce
• Accelerazione degli investimenti nelle energie
• Storage rinnovabili a supporto della crescita industriale e
• Ambiente • Punti di ricarica nell'ambito delle politiche di decarbonizzazione
seguite dal Gruppo.
• Procurement, logistica e supply chain Risultati economici
• Ricavi
• Maggiori investimenti nelle reti di distribuzione
• Persone e organizzazione • Margine operativo lordo ordinario
• Risultato operativo ordinario
• Investimenti
con l'obiettivo di migliorare la qualità del servizio e
aumentare la flessibilità e resilienza della rete.
• Incremento degli investimenti dedicati
Compliance (p. 128)
• Protezione dati
Valore economico generato e distribuito
per gli stakeholder (p. 162)
Innovazione e digitalizzazione (p. 208)
all'elettrificazione dei consumi, con l'obiettivo di
valorizzare la crescita della base clienti, nonché al
continuo efficientamento, sostenuto dallo sviluppo
INFRASTRUTTURE E RETI (p. 188) di piattaforme globali di business.
Dati operativi
• Reti di distribuzione e trasporto di energia elettrica
• Frequenza media di interruzioni per cliente
• Durata media di interruzioni per cliente
• Si prevede un EBITDA ordinario di 19-19,6 miliardi
di euro e un utile netto ordinario di 5,6-5,8 miliardi
di euro.
• Perdite di rete
Risultati economici

Basis of Presentation 19

Ricavi

I business di Enel Creazione del valore

ENEL GREEN POWER AND THERMAL GENERATION

GLOBAL ENERGY AND COMMODITY MANAGEMENT

&

RETAIL

ENEL X

GLOBAL INFRASTRUCTURE

AND NETWORKS

  • Margine operativo lordo ordinario Risultato operativo ordinario
  • Investimenti

RELAZIONE SULLA GESTIONE

La catena del valore e il modello di business

Rappresentazione integrata di come il Gruppo trasforma le risorse disponibili in outcome e valore creato per gli stakeholder perseguendo prioritariamente gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) 7, 9, 11 e 13.

Le metriche del WEF e la tassonomia europea

Un'informativa chiara, trasparente e comparabile attraverso le metriche del WEF e la tassonomia europea.

Sviluppo sostenibile in 5 continenti

Il Gruppo Enel è presente in 47 Paesi con più di 1.000 società.

Highlights

Ricavi

Ricavi del Gruppo(1) (2)

+33,3%

88.006milioni di euro 66.004 nel 2020

MARGINE OPERATIVO LORDO(2)

+3,9%

17.567milioni di euro 16.903 nel 2020

MARGINE OPERATIVO LORDO ORDINARIO(2)

18.027 nel 2020

Risultati

Risultato netto del Gruppo

+22,2%

3.189milioni di euro 2.610 nel 2020

RISULTATO NETTO DEL GRUPPO ORDINARIO +7,6%

5.593milioni di euro 5.197 nel 2020

INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO +14,4%

Investimenti

Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali(3)

+27,5%

12.997milioni di euro

CASH FLOW DA ATTIVITÀ OPERATIVA -12,5%

Persone Dipendenti del Gruppo -0,7% 66.279numero dipendenti 66.717 nel 2020 INFORTUNI "LIFE

CHANGING" ENEL(4)

1numero dipendenti

  • nel 2020

(1) I dati relativi all'esercizio 2020 sono stati adeguati, ai soli fini comparativi, per tener conto degli effetti della diversa classificazione derivante dalla valutazione al fair value, alla fine del periodo, dei contratti outstanding per compravendita di commodity regolate con consegna fisica; tale diversa classificazione non ha comportato effetti sul risultato operativo. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 7 del Bilancio consolidato.

  • (2) Ai soli fini comparativi si è proceduto a effettuare una riclassifica da proventi finanziari a ricavi, per un importo di 87 milioni di euro nel 2020, della componente rilevata a Conto economico legata alla rimisurazione al fair value delle attività finanziarie connesse ai servizi in concessione delle attività di distribuzione in Brasile rientranti nell'ambito di applicazione dell'IFRIC 12. Tale ultima classificazione ha comportato effetti di pari importo sul risultato operativo. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 7 del Bilancio consolidato.
  • (3) Il dato del 2021 non include 111 milioni di euro riferiti al perimetro classificato come "posseduto per la vendita".

(4) Si considerano gli infortuni che hanno provocato conseguenze sulla salute tali da cambiare per sempre la vita di una persona.

Highlights delle Linee di Business

(1) I valori relativi ai dati 2020 sono stati modificati a seguito dell'applicazione della nuova metodologia di calcolo derivante dall'implementazione del progetto "Net Zero".

(2) Le emissioni specifiche sono calcolate considerando il totale delle emissioni dirette (Scope 1) rapportate al totale della produzione rinnovabile, nucleare e termoelettrica, compreso il contributo del calore.

(3) I dati del 2020 tengono conto di una loro più puntuale determinazione.

(4) Di cui smart meter di seconda generazione 23,5 milioni nel 2021 e 18,2 milioni nel 2020.

World Economic Forum (WEF)

L'International Business Council (IBC) del World Economic Forum ha sviluppato un report, denominato "Measuring Stakeholder Capitalism: Towards Common Metrics and Consistent Reporting of Sustainable Value Creation", con l'obiettivo di definire metriche comuni condivise per misurare, rendicontare e comparare i livelli di sostenibilità – in altri termini l'efficacia delle proprie azioni nel perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile indicati dall'ONU (SDG) – nel modello di business adottato per creare valore per gli stakeholder.

Le metriche si basano su standard esistenti e si propongono di aumentare la convergenza e la comparabilità tra i vari parametri utilizzati oggi nei report di sostenibilità.

Nella seguente tabella si riportano le rilevazioni dei 21 indicatori primari indicati nel report WEF.

Relazione finanziaria annuale consolidata integrata 2021
Pillar Theme 21 CORE KPI KPI rappresentativi dei 21
CORE KPI del WEF
2021 2020 Variazione Sezione/capitolo che accoglie
tutti i KPI e l'informativa relativa
ai 21 CORE KPI del WEF
Governing
purpose
Setting purpose Enel is Open Power
Quality of
governing body
Governance body
composition
Donne nel Consiglio di
Amministrazione (n.)
4 4 - capitolo "Organi sociali" nella
sezione "Governance"
Stakeholder
engagement
Material issues
impacting
stakeholder
capitolo "Basis of presentation"
Anti-corruption Dipendenti che hanno ricevuto
la formazione sulle politiche e
procedure anticorruzione (%)
30,3 40,0 (9,7) capitolo "Valori e pilastri
dell'etica aziendale" nella
Principles
of Governance
Ethical behavior Violazioni accertate per conflitto
di interesse/corruzione (n.)
7 2 5 sezione "Governance"
Protected
ethics advice
and reporting
mechanisms
Segnalazioni ricevute per
violazioni del Codice Etico
153 151 2 capitolo "Valori e pilastri
dell'etica aziendale" nella
sezione "Governance"
Risk and
opportunity
oversight
Integrating risk and
opportunity into
business process
capitolo "Risk management"
nella sezione "Strategia del
Gruppo e gestione del rischio"
Planet Climate change Greenhouse gas
(GHG) emissions
Emissioni dirette di gas serra -
Scope 1 (mln teq)
51,6 45,7 5,9
Emissioni indirette di gas serra
- Scope 2 - Acquisto di energia
dalla rete (location based) (mln teq)
4,3 4,1 0,2 capitolo "Lotta al cambiamento
climatico e sostenibilità
Emissioni indirette di gas serra
- Scope 2 - Acquisto di energia
dalla rete (market based) (mln teq)
7,1 6,9 0,2 ambientale" nella sezione "Le
performance del Gruppo"
Emissioni indirette di gas serra -
Scope 3 (mln teq)
69,1 64,9 4,2
TCFD
implementation
sezioni "Governance", "Strategia
del Gruppo e gestione del
rischio", "Le performance del
Gruppo", "Prospettive future"
Nature loss Land use and
ecological
sensitivity
Habitat recuperati (ha) 9.092 4.356 4.736 capitolo "Lotta al cambiamento
climatico e sostenibilità
ambientale" nella sezione "Le
performance del Gruppo"
Freshwater
availability
Water
consumption
and withdrawal in
water-stressed
areas
Prelievo di acqua (mln m3) 55,6 51,5 4,1
Prelievo di acqua in zone water
stressed (%)
27,4 23,3 4,1 capitolo "Lotta al cambiamento
climatico e sostenibilità
Consumo di acqua totale (mln m3) 26,3 20,4 5,9 ambientale" nella sezione "Le
performance del Gruppo"
Consumo di acqua in zone water
stressed (%)
33,8 31,6 2,2

Relazione finanziaria annuale consolidata integrata 2021
Pillar Theme 21 CORE KPI KPI rappresentativi dei 21
CORE KPI del WEF
2021 2020 Variazione Sezione/capitolo che accoglie
tutti i KPI e l'informativa relativa
ai 21 CORE KPI del WEF
Dignity and Diversity and
inclusion
Incidenza delle donne sul totale
dei dipendenti (%)
22,5 21,5 1,0 capitolo "Centralità delle
persone" nella sezione "Le
performance del Gruppo"
Pay equality Equal Remuneration Ratio (%) 81,1 83,3 (2,2) capitolo "Centralità delle
persone" nella sezione "Le
performance del Gruppo"
equality Wage level CEO Pay Ratio (%) (1) 91,0 145,0 (54,0)
Risk for incidents
of child, forced or
compulsory labor
Valutazione nella catena della
fornitura della tutela del lavoro
minorile e del rispetto del divieto
del lavoro forzato
capitolo "Valori e pilastri
dell'etica aziendale" nella
sezione "Governance"
Infortuni mortali - Enel (n.) 3 1 2
People Health and safety Indice di frequenza infortuni
mortali - Enel (i.)
0,024 0,008 0,016 capitolo "Centralità delle
Health and well
being
Infortuni "Life Changing" - Enel
(n.)
1 - 1 persone" nella sezione "Le
performance del Gruppo"
Indice di frequenza infortuni "Life
Changing" - Enel (i.)
0,008 - 0,008
Skills for the
future
Training provided Numero medio di ore di training
per dipendente (h/pro capite)
44,6 40,9 3,7 capitolo "Centralità delle
persone" nella sezione "Le
Costo per la formazione dei
dipendenti (milioni di euro)
23 19 4 performance del Gruppo"
Employment
and wealth
generation
Absolute number
and rate of
employment
Persone assunte (n.) 5.401 3.131 2.270
Tasso di ingresso (%) 8,1 4,7 3,4 capitolo "Centralità delle
persone" nella sezione "Le
Cessazioni (n.) 5.862 3.696 2.166 performance del Gruppo"
Turnover (%) 8,8 6,0 2,8
Prosperity Economic
contribution
capitolo "Valore economico
generato e distribuito per gli
stakeholder" nella sezione "Le
performance del Gruppo"
Financial
investment
contribution
Totale investimenti (milioni di
euro)
12.997 10.197 2.800 capitolo "Analisi patrimoniale
e finanziaria del Gruppo" nella
sezione "Le performance del
Gruppo"
Acquisto azioni proprie, dividendi
e acconti sui dividendi pagati
e coupon pagati a titolari di
obbligazioni ibride
5.054 4.755 299 Bilancio consolidato
Innovation in
better products
and services
Total R&D
expenses
Investimenti in ricerca e sviluppo
(milioni di euro)
130 111 19 capitolo "Innovazione e
digitalizzazione" nella sezione
"Le performance del Gruppo"
Community and
social vitality
Total tax paid Totale tasse pagate (milioni di
euro) (2)
4.127 4.260 (133) capitolo "Valore economico
generato e distribuito per gli
stakeholder" nella sezione "Le
performance del Gruppo"

(1) Rapporto tra la remunerazione totale dell'Amministratore Delegato/Direttore Generale di Enel e la remunerazione annua lorda media dei dipendenti del Gruppo. L'importo dell'anno 2020 è stato rideterminato per tener conto dei tassi di cambio al 2021.

(2) L'importo corrisponde al "Total Tax Borne" che rappresenta i costi per le imposte sostenuti dal Gruppo, per maggiori approfondimenti si rimanda al Bilancio di Sostenibilità 2020 e alla Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario. Si segnala che il dato del 2020 tiene conto di una più puntuale determinazione.

Tassonomia dell'Unione Europea

La tassonomia europea è stata adottata dall'Unione Europea con il Regolamento 2020/852, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea il 22 giugno 2020 ed entrato in vigore il 12 luglio dello stesso anno, e definisce sei obiettivi ambientali per identificare le attività economiche sostenibili dal punto di vista ambientale: mitigazione dei cambiamenti climatici; adattamento ai cambiamenti climatici; uso sostenibile e protezione delle acque e delle risorse marine; transizione verso un'economia circolare; prevenzione e riduzione dell'inquinamento; e protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi.

Pertanto, un'attività economica è definita sostenibile dal punto di vista ambientale se:

  • contribuisce in modo sostanziale al raggiungimento di uno o più dei sei obiettivi ambientali;
  • non arreca un danno significativo a nessuno degli obiettivi ambientali (Do No Significant Harm, DNSH);

• è svolta nel rispetto delle garanzie minime di salvaguardia. La tassonomia europea fornisce un sistema di classificazione, standardizzato e basato sulla scienza, per identificare le attività economiche sostenibili dal punto di vista ambientale e quindi agisce come un importante fattore abilitante per promuovere gli investimenti sostenibili e accelerare la decarbonizzazione dell'economia europea, creando al contempo sicurezza e trasparenza per gli investitori e supportando le aziende nella pianificazione della transizione "Net Zero".

Nonostante il regolamento della tassonomia preveda l'obbligo per le aziende di dichiarare l'allineamento alla tassonomia a partire da gennaio 2022, Enel si è posizionata come capofila e ha deciso di dare evidenza della sua adozione già nelle precedenti pubblicazioni Bilancio di Sostenibilità 2020 e Relazione finanziaria annuale consolidata 2020, oltre che durante i Capital Markets Day 2020 e 2021. Si fa presente che la rendicontazione della tassonomia UE ai sensi del regolamento UE e dell'atto delegato è riportata integralmente nel Bilancio di Sostenibilità 2021 - Dichiarazione di carattere non finanziario ai sensi del Regolamento (UE) 2020/852.

Il processo di implementazione della tassonomia europea in Enel

Attraverso un processo supervisionato da CEO e top management, coinvolgendo le competenti funzioni a livello aziendale e di Paese nonché tutte le Linee di Business, sono state definite cinque fasi per analizzare l'applicabilità della tassonomia europea lungo l'intera catena del valore e in tutti i Paesi in cui opera il Gruppo.

1. Identificazione delle attività economiche ammissibili:

sono state identificate tutte le attività all'interno del portafoglio del Gruppo incluse nell'Atto Delegato sul Clima. Il processo è stato condotto considerando esclusivamente l'obiettivo di mitigazione del cambiamento climatico in quanto scopo più materiale in riferimento al modello di business del Gruppo Enel e del settore di appartenenza.

  • 2. Analisi del contributo sostanziale: le attività ammissibili individuate nella fase precedente sono state analizzate approfonditamente per verificarne la rispondenza ai criteri tecnici specifici stabiliti per misurare il contributo sostanziale alla mitigazione del cambiamento climatico. L'analisi è stata condotta seguendo i criteri presenti nell'Atto Delegato sul Clima, ovvero:
    • analisi a livello tecnologico per le attività di generazione di energia. La soglia di 100 gCO2eq/kWh misurata in base al ciclo di vita è stata rispettata secondo il seguente approccio tecnologico:
      • carbone e combustibili fossili liquidi: tecnologia esclusa dalla tassonomia europea;
      • gas e nucleare: il 2 febbraio 2022 la Commissione Europea ha approvato in linea di principio un Atto Delegato Complementare sul clima che include, a condizioni rigorose, nell'elenco delle attività economiche coperte dalla tassonomia europea le attività riferite a energia nucleare e gas. Al momento della pubblicazione del presente Bilancio, l'Atto Delegato Complementare è in fase di approvazione/rifiuto da parte del Parlamento Europeo e del Consiglio. In tale contesto, la normativa non è ancora finalizzata e quindi la produzione di energia elettrica da attività gas e nucleare è stata considerata come "non ammissibile";
      • eolico, solare e accumulo di energia: sono esenti dalla verifica della soglia di intensità di carbonio in ragione del loro contributo sostanziale alla mitigazione del cambiamento climatico;
      • energia idroelettrica: la soglia di intensità di carbonio è stata verificata solo in quelle centrali la cui densità di potenza è inferiore a 5 W/m2 .Tutte le centrali con densità di potenza superiore a 5 W/m2 così come gli impianti ad acqua fluente e quelli di pompaggio sono esenti dalla verifica della soglia;
      • geotermico: la soglia è stata verificata effettuando valutazioni del ciclo di vita certificate da terze parti indipendenti.
    • analisi a livello geografico e di sistema per le attività di trasmissione e distribuzione di energia elettrica. Ai fini della classificazione delle attività come ammissibili è stato verificato, in tutti gli otto Paesi in cui Enel distribuisce energia elettrica, il rispetto di uno dei seguenti criteri di screening tecnici:
      • il DSO (Distribution System Operator), che costituisce il sistema interconnesso europeo;
      • il DSO non europeo, che appartiene ai Paesi con oltre il 67% della nuova capacità di produzione del sistema al di sotto del valore soglia per la generazione, pari a 100 gCO2eq/kWh, misurato sulla base del ciclo di vita, nel periodo 2016-2020;
      • il fattore medio di emissione della rete DSO non europea inferiore al valore soglia di 100 gCO2eq/kWh, misurato sulla base del ciclo di vita, secondo criteri di produzione di energia elettrica, nel periodo 2016-2020.

Le infrastrutture costruite nel 2021 e dedicate alla realizzazione di un collegamento diretto o all'ampliamento di un collegamento diretto esistente tra una sottostazione o la rete e un impianto di produzione di energia elettrica che supera la soglia di intensità di emissioni di 100 gCO2eq/kWh misurati sulla base del ciclo di vita sono state identificate ed escluse dalle attività allineate dei DSO;

  • analisi a livello di cluster di prodotto per la Linea di Business di Enel X. È stata effettuata un'analisi completa del portafoglio Enel X, classificando le attività ammissibili nei settori individuati nell'Atto Delegato sul Clima, come le costruzioni e le attività immobiliari, i trasporti o le attività professionali, scientifiche e tecniche;
  • analisi degli approvvigionamenti per le attività di vendita al dettaglio di energia. La quantità di energia venduta in Italia e Spagna dalle società che si occupano della vendita di energia, supportata da Certificati di Origine, è stata calcolata e considerata allineata alla tassonomia europea per la sua correlazione con i criteri di screening tecnico stabiliti nell'Atto Delegato sul Clima per la produzione di energia.
  • 3. Valutazione del principio di non arrecare danni significativi agli altri obiettivi (Do No Significant Harm - DNSH): è stata eseguita un'analisi delle procedure ambientali esistenti per verificare il rispetto dei criteri qualitativi DNSH per ciascuna tecnologia (per le attività di generazione di energia), regione (per le attività di trasmissione e distribuzione) e livello di cluster di prodotto (per attività della Linea di Business Enel X), adattate ai requisiti specifici previsti per ciascun obiettivo ambientale.
  • 4. Due diligence delle garanzie minime di salvaguardia sociale: è stato verificato che il processo di due diligence sui diritti umani del Gruppo copra l'intero perimetro di Enel.
  • 5. Calcolo delle metriche finanziarie: le corrispondenti metriche finanziarie sono state associate a ciascuna attività economica secondo la classificazione effettuata nei passaggi 1-4, come descritto nel capitolo "Dichiarazione sull'allineamento del business di Enel alla tassonomia europea" nella sezione "Le performance del Gruppo".

Attraverso questo processo Enel ha classificato tutte le sue attività economiche lungo la propria catena del valore secondo le seguenti tre categorie: ammissibili-allineate, ammissibili-non allineate, non ammissibili.

Ammissibile-allineata: si riferisce a un'attività economica che soddisfa contemporaneamente le tre condizioni seguenti:

• viene esplicitamente inclusa nel regolamento sulla tassonomia europea per il suo contributo sostanziale alla mitigazione dei cambiamenti climatici;

  • soddisfa i criteri specifici elaborati dal regolamento UE sulla tassonomia per tale specifico obiettivo ambientale;
  • soddisfa tutti i criteri DNSH e le garanzie minime di salvaguardia.

Ammissibile-non allineata: si riferisce a un'attività economica che:

  • viene esplicitamente inclusa nel regolamento sulla tassonomia europea per il suo contributo sostanziale alla mitigazione o all'adattamento ai cambiamenti climatici; ma
  • non soddisfa i criteri specifici sviluppati dal regolamento UE sulla tassonomia per tali specifici obiettivi ambientali; o
  • non soddisfa almeno uno dei DNSH e/o le garanzie minime di salvaguardia.

Non ammissibile: si riferisce a un'attività economica che

non è stata identificata dalla tassonomia europea come contributore sostanziale alla mitigazione del cambiamento climatico e, quindi, non è stato elaborato alcun criterio. La logica della Commissione Europea è che queste attività potrebbero:

  • non avere un impatto significativo sulla mitigazione dei cambiamenti climatici o potrebbero essere integrate nel regolamento sulla tassonomia europea in una fase successiva;
  • causare un impatto molto significativo sulla mitigazione del cambiamento climatico, quindi non possono essere ammissibili in ogni caso;
  • essere in attesa di una delibera definitiva delle autorità europee in merito alla loro classificazione (nucleare e gas).

Ammissibilità delle attività di Enel

Nel 2021 è stata aggiornata l'analisi di ammissibilità di Enel secondo il processo precedentemente descritto e la nuova definizione per le tre categorie sopra descritte e ai sensi della versione finale dell'Atto Delegato sul Clima pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea a dicembre 2021.

ammissibile" fino all'approvazione.

Il processo di creazione del valore e il modello di business

Il processo di creazione del valore

La presentazione integrata delle informazioni finanziarie e non finanziarie consente di comunicare in maniera efficace il modello di business e il processo di creazione di valore in termini sia di risultati sia di prospettive di breve e di medio-lungo termine. Gli aspetti ambientali, sociali ed economici sono sempre più significativi in un'ottica di valutazione della capacità di creare valore a beneficio dei vari stakeholder.

Nella rappresentazione grafica seguente si riassume la catena del valore del Gruppo Enel con i principali input utilizzati e come essi vengono trasformati in outcome e valore creato per gli stakeholder dall'organizzazione e dal suo modello di business nel breve termine. Per gli impatti di medio-lungo termine si rimanda a quanto riportato nel Bilancio di Sostenibilità.

Il Gruppo è caratterizzato da una governance solida e trasparente e da una strategia sostenibile che persegue prioritariamente gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) 7, 9, 11 e 13. Tali SDG rappresentano quindi gli obiettivi cui è tesa l'azione strategica del Gruppo e si concretizzano nella creazione di valore per il Gruppo stesso e per i suoi stakeholder.

|GOVERNANCE

|

|STRATEGIA DEL GRUPPO E GESTIONE DEL RISCH OI

|PROSPETTIVE FUTURE

CLIENTI

|

Il processo di creazione del valore e il modello di business

Le nostre risorse Il nostro modello di business

||AM

R•

CE DEL GRUPPO

SI

CHI E O PPORTUNITÀ

Planet

55,6 mln m3 Prelievo di acqua totale 27,4% Prelievo di acqua in zone water stressed 26,3 Totale consumi diretti di combustibile Mtep

People

66.279 Dipendenti Enel 22,5%Incidenza delle donne sul totale dei dipendenti 4.163 Donne in posizioni manageriali 170.421Persone ditte appaltatrici (FTE)

Prosperity

51.952 mln€ Indebitamento finanziario netto

42.342 mln€ Patrimonio netto del Gruppo

12.997 mln€ Investimenti(1)

18.070 mln€ Attività immateriali

11.636 mln€ Concessioni

84.572 mln€ Immobili, impianti e macchinari

87,1 GW Potenza efficiente netta installata totale

50,1 GW Potenza efficiente netta installata rinnovabile

2,2 mln km Rete di distribuzione elettrica

45,0 mln Utenti finali con smart meter attivi

75,2 mln Utenti finali

69,3 mln Clienti retail

157,2 mila Punti di ricarica totale

44% Donne nel Consiglio di Amministrazione 153 Segnalazioni al Codice Etico (di cui 41 violazioni)

(1) Il dato non include 111 milioni di euro riferiti al perimetro classificato come "posseduto per la vendita" nel 2021.

TRADING

||AMBIENTE ESTERNO

R•

|LE PERFORMANCE DEL GRUPPO

SI

CHI E O PPORTUNITÀ

|

G

E

N

ERAZIONE

DISTRIBUZIONE

8

(2) Per lo Scope 2 è stato considerato solo lo Scope 2 location based.

Modello di business

Il modello di business di Enel è stato strutturato per un più efficace raggiungimento degli obiettivi strategici del Gruppo che includono i suoi impegni nella lotta al cambiamento climatico.

Il modello di business declina come le unità organizzative dell'azienda, legate ai tre principali business di riferimento (Generazione, Distribuzione e Commercializzazione), debbano operare per cogliere tutti i possibili vantaggi dai principali trend di settore, possibilmente anche accelerandone la realizzazione.

Il ruolo definito per tutte le maggiori unità organizzative è finalizzato, nel contempo, a poter affrontare efficacemente tutti i rischi che propone il contesto del settore energetico in rapido mutamento.

Per poter beneficiare pienamente di tutte le opportunità emergenti dal contesto di mercato in cui opera, il Gruppo ha identificato due modelli di business differenti (Ownership e Stewardship) su cui poter contare per il raggiungimento delle ambizioni definite.

A seconda della geografia di interesse e del contesto operativo viene identificato il modello di business più opportuno ed efficace:

• il modello di business di Ownership, in cui il Gruppo effettua direttamente investimenti in rinnovabili, reti e clienti. Tale modello viene utilizzato quando si opera in Paesi in cui si può già far leva sull'intera catena del valore, dalla generazione all'integrazione con i clienti finali. Si tratta quindi dei Paesi che si definiscono "Tier 1", quali Italia, Spagna e Romania in Europa e Stati Uniti, Brasile, Cile, Colombia e Perù nelle Americhe. La centralità dei clienti nel modello di business del Gruppo rende un punto fermo del Piano il margine integrato, ovvero il margine derivante dalla vendita di energia prodotta e acquistata. La sua corretta gestione presuppone di ottimizzare congiuntamente sia la vendita di energia, considerando le diverse opzioni che i Paesi di presenza consentono, sia la fase di approvvigionamento, legato alla nostra produzione piuttosto che alle diverse opzioni di sourcing;

• il modello di business di Stewardship, in cui il Gruppo investe capitale in joint venture esistenti, di nuova costituzione o acquisendo partecipazioni di minoranza, al fine di massimizzare il valore del know-how sviluppato nei diversi business di presenza. Ciò attraverso l'attivazione di specifici servizi contrattuali verso i partner o anche attraverso la valorizzazione successiva di tali quote sul mercato. Questo modello si concentra principalmente, ma non esclusivamente, su Paesi "non Tier 1", dove la presenza del Gruppo non è integrata e si cerca di costruire partnership con terze parti per esplorare nuove aree geografiche oppure per valorizzare l'esperienza operativa del Gruppo in contesti alternativi.

In questo disegno ogni Paese agisce sul territorio di competenza in ottica matriciale rispetto alle più ampie e globali Linee di Business, gestendo attività come le relazioni col territorio, la regolamentazione, il mercato retail di riferimento e la comunicazione locale. La missione attuale di ogni business si può sintetizzare come segue:

Enel Green Power and Thermal Generation: attraverso questa Linea di Business il Gruppo accelera la transizione energetica continuando ad aumentare gli investimenti in nuova capacità di energie rinnovabili e gestisce la decarbonizzazione del proprio mix di produzione e dei Paesi dove opera, puntando sempre a contribuire a un adeguato livello di sicurezza e adeguatezza dei sistemi elettrici.

Global Energy and Commodity Management: tramite questa Linea di Business il Gruppo gestisce il margine integrato come un portafoglio unico in cui Generazione e Retail possano trovare sempre il migliore equilibrio; si gestiscono, inoltre, tutte le operazioni di trading sui Trading desk internazionali.

Distribuzione

Global Infrastructure and Networks: tramite lo sviluppo e la gestione delle infrastrutture abilitanti la transizione energetica, il Gruppo garantisce affidabilità nella fornitura di energia e qualità del servizio alle comunità attraverso reti resilienti e flessibili, facendo leva su efficienza, tecnologia e innovazione digitale, e assicurando adeguati ritorni sugli investimenti e generazione di cassa.

Clienti

  • Global Retail: con l'attività di vendita ai clienti finali il Gruppo si interfaccia localmente con milioni di famiglie, industrie, società. Grazie alla leva tecnologica si ravvede in un modello a piattaforma la possibilità di migliorare la soddisfazione e l'esperienza dei clienti, raggiungendo al contempo livelli di efficienza sempre più alti. Le unità di business ottimizzano la fornitura di energia alla propria base clienti, massimizzando il valore generato dal portafoglio anche attraverso la gestione di relazioni di lungo periodo con i clienti.
  • Enel X: abilita la transizione energetica agendo come acceleratore dell'elettrificazione e della decarbonizzazione dei clienti, assistendoli in un uso dell'energia più efficiente, spingendo la circolarità e facendo anche leva sugli asset del Gruppo Enel attraverso l'offerta di servizi innovativi "beyond commodity".

Nel 2021 sono nate inoltre le due nuove Linee di Business, Enel X Global Retail e Global e-Mobility, operative soltanto a partire dal 2022.

Enel X Global Retail ha l'obiettivo di gestire l'offerta energetica e di servizi "beyond commodity", nonché di ampliare la base clienti massimizzando il valore per il cliente, innovando e sviluppando i servizi offerti e gestendone l'intero ciclo di vita.

La Linea di Business Global e-Mobility è invece responsabile della gestione del portafoglio di soluzioni e-Mobility sia nei Paesi esistenti sia in quelli nuovi massimizzando il valore per il cliente, facendo leva anche su Enel X Global Retail per le attività di vendita. Ha l'obiettivo di innovare e sviluppare soluzioni di e-Mobility gestendo l'intero ciclo di vita.

Sfruttando le sinergie tra le diverse aree di business, attuando azioni attraverso la leva dell'innovazione, promuovendo i comportamenti di Open Power, il Gruppo Enel cerca di trovare soluzioni per ridurre l'impatto ambientale e soddisfare le esigenze dei clienti e delle comunità locali in cui opera, impegnandosi per garantire elevati standard di sicurezza per dipendenti e fornitori.

Localizzazione geografica di Enel

Il Gruppo Enel è presente in 47 Paesi nei diversi continenti con più di 1.000 società controllate. Di seguito la distribuzione geografica.

RELAZIONE SULLA GESTIONE

Sistema di corporate governance orientato all'obiettivo del successo sostenibile.

Modello di governance allineato alle best practice internazionali in materia.

Trasparenza e correttezza quali valori fondanti.

Gli azionisti di Enel

Al 31 dicembre 2021 il capitale sociale di Enel SpA, interamente sottoscritto e versato, risulta pari a 10.166.679.946 euro, rappresentato da altrettante azioni ordinarie del valore nominale di 1 euro ciascuna ed è invariato rispetto a quello registrato al 31 dicembre 2020. Nel corso del 2021 la Società ha acquistato azioni proprie per un numero complessivo pari a 1.620.000, a servizio del Piano di incentivazione di lungo termine (Piano LTI) per il 2021 destinato al management di Enel e/o di società da essa controllate ai sensi dell'art. 2359 del codice civile. Considerando le azioni proprie già in portafoglio, Enel SpA detiene complessivamente n. 4.889.152 azioni proprie, tutte a servizio dei Piani LTI per il 2019, per il 2020 e per il 2021.

Azionisti rilevanti

Al 31 dicembre 2021, in base alle risultanze del libro dei Soci e tenuto conto delle comunicazioni inviate alla CON-SOB e pervenute alla Società ai sensi dell'art. 120 del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, nonché delle altre informazioni a disposizione, gli azionisti in possesso di una partecipazione superiore al 3% del capitale della Società risultavano il Ministero dell'Economia e delle Finanze (con il 23,585% del capitale sociale), BlackRock Inc. (con il 5,000% del capitale sociale, posseduto a titolo di gestione del risparmio) e Capital Research and Management Company (con il 5,000% del capitale sociale, posseduto a titolo di gestione del risparmio).

Composizione dell'azionariato

Enel è una società quotata dal 1999 sul mercato Euronext Milan (già Mercato Telematico Azionario) organizzato e gestito da Borsa Italiana SpA, nella cui compagine sociale figurano i principali fondi d'investimento internazionali, compagnie di assicurazione, fondi pensione e fondi etici.

Con riguardo agli investitori ESG (Environmental, Social e Governance), i fondi SRI rappresentano, al 31 dicembre 2021, circa il 14,6% del capitale sociale (in linea con il dato al 31 dicembre 2020), mentre gli investitori firmatari dei PRI (Principles for Responsible Investment) rappresentano il 46,6% del capitale sociale (vs 47,8% al 31 dicembre 2020).

Organi sociali

Consiglio di Amministrazione

PRESIDENTE Michele Crisostomo AMMINISTRATORE DELEGATO E DIRETTORE GENERALE Francesco Starace

SEGRETARIO DEL CONSIGLIO Silvia Alessandra Fappani

CONSIGLIERI

Cesare Calari Costanza Esclapon de Villeneuve Samuel Leupold Alberto Marchi Mariana Mazzucato Mirella Pellegrini Anna Chiara Svelto

Collegio Sindacale

PRESIDENTE

Barbara Tadolini

SINDACI EFFETTIVI Romina Guglielmetti Claudio Sottoriva

SINDACI SUPPLENTI

Maurizio De Filippo Francesca Di Donato Piera Vitali

Società di revisione

KPMG SpA

(1) Il numero indicato per il 2020 si riferisce agli Amministratori qualificati come indipendenti ai sensi del Codice di Autodisciplina delle società quotate italiane (Edizione 2018). Il numero indicato per il 2021 si riferisce agli Amministratori qualificati come indipendenti ai sensi del Codice italiano di Corporate Governance (Edizione 2020).

Sistema di corporate governance e assetto dei poteri di Enel

Il sistema di corporate governance di Enel SpA è conforme ai princípi contenuti nel Codice italiano di Corporate Governance(2) (il "Codice di Corporate Governance"), nella edizione di gennaio 2020, cui la Società aderisce, e alle best practice internazionali. Il sistema di governo societario adottato da parte di Enel e del Gruppo societario che a essa fa capo risulta essenzialmente orientato all'obiettivo del successo sostenibile, in quanto mira alla creazione di valore per gli azionisti in un orizzonte di lungo termine, nella consapevolezza della rilevanza sotto il profilo ambientale e sociale delle attività in cui il Gruppo è impegnato e della conseguente necessità di considerare adeguatamente, nel relativo svolgimento, tutti gli interessi coinvolti.

In conformità a quanto previsto dalla legislazione italiana in materia di società con azioni quotate, l'organizzazione della Società si caratterizza per la presenza dei seguenti organi:

(2) Disponibile sul sito internet di Borsa Italiana (all'indirizzo https://www.borsaitaliana.it/comitato-corporate-governance/codice/2020.pdf).

3 Strategia del Gruppo e gestione del rischio 2 Governance 1 Gruppo Enel 4 Le performance del Gruppo 5 Prospettive future 6 Bilancio consolidato

Assemblea degli azionisti

Ha il compito di deliberare, tra l'altro, in sede ordinaria o straordinaria, in merito:

  • alla nomina e alla revoca dei componenti il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale e circa i relativi compensi ed eventuali azioni di responsabilità;
  • all'approvazione del Bilancio e alla destinazione degli utili;
  • all'acquisto e all'alienazione di azioni proprie;
  • alla politica in materia di remunerazione e alla sua attuazione;
  • ai piani di azionariato;
  • alle modificazioni dello Statuto sociale;
  • alle operazioni di fusione e scissione;
  • all'emissione di obbligazioni convertibili.

Consiglio di Amministrazione

riunioni svolte dal CdA nel 2021, 8 delle quali hanno affrontato questioni legate al clima, riflesse nelle strategie e nelle relative modalità

16

attuative

  • È investito per statuto dei più ampi poteri per l'amministrazione ordinaria e straordinaria della Società e ha facoltà di compiere tutti gli atti che ritenga opportuni per l'attuazione e il raggiungimento dell'oggetto sociale.
  • Riveste un ruolo centrale nell'ambito della governance aziendale, risultando titolare di poteri riguardanti gli indirizzi strategici, organizzativi e di controllo della Società e del Gruppo, di cui persegue il successo sostenibile. In tale contesto, esamina e approva la strategia aziendale, inclusi il budget annuale e il piano industriale (che incorporano i principali obiettivi e le azioni programmate, anche con riguardo ai temi della sostenibilità(3), per guidare la transizione energetica e fronteggiare il cambiamento climatico), tenendo conto dell'analisi dei temi rilevanti per la generazione di valore di lungo termine e promuovendo pertanto un modello di business sostenibile.
  • Svolge un ruolo di indirizzo e fornisce una valutazione sull'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi (c.d. "SCIGR"). Al riguardo, in particolare, definisce la natura e il livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici della Società e del Gruppo, includendo nelle proprie valutazioni tutti gli elementi che possono assumere rilievo nell'ottica del successo sostenibile della Società. Il SCIGR è costituito dall'insieme delle regole, delle procedure e delle strutture organizzative volte a consentire l'identificazione, la misurazione, la gestione e il monitoraggio dei principali rischi aziendali, ivi inclusi i rischi legati al cambiamento climatico e, più in generale, i rischi che le attività del Gruppo possano determinare in campo ambientale, sociale, del personale, del rispetto dei diritti umani.
  • Definisce la politica in materia di remunerazione degli Amministratori, dei Sindaci e dei dirigenti con responsabilità strategiche, in funzione del perseguimento del successo sostenibile della Società e tenendo conto della necessità di disporre, trattenere e motivare persone dotate della competenza e della professionalità richieste dal ruolo ricoperto, sottoponendo tale politica all'approvazione dell'Assemblea dei soci.
  • Tra le attività svolte nel corso del 2021, ha affrontato tematiche legate al clima in occasione (i) dell'esame e dell'approvazione del piano industriale della Società e del Gruppo; (ii) dell'aggiornamento del Codice Etico e della Policy sui Diritti Umani; (iii) della definizione della politica in materia di remunerazione di Enel per il 2021; (iv) dell'esame dei contenuti del Bilancio di Sostenibilità 2020, coincidente con la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario di cui al decreto legislativo n. 254/2016 per il medesimo esercizio. Inoltre, ha discusso questioni relative al clima nell'ambito degli approfondimenti dedicati a proposte legislative e alle attività di dialogo con gli investitori.
  • In relazione alla valorizzazione della diversità di genere, ha in particolare condiviso l'introduzione di un nuovo obiettivo di performance nel Piano Long-Term Incentive 2021, rappresentato dalla percentuale di donne nei piani di successione manageriale a fine 2023.
  • Si segnala, infine, che il Consiglio di Amministrazione riceve regolari aggiornamenti sugli impatti della pandemia da COVID-19 e sulle tematiche attinenti alla safety nei vari Paesi di presenza del Gruppo, nonché sugli sviluppi e sui contenuti significativi delle varie forme di dialogo intervenuto con gli investitori.

(3) Nell'ambito della sostenibilità rientrano, tra gli altri, i temi legati a cambiamento climatico, emissioni in atmosfera, gestione delle risorse idriche, biodiversità, economia circolare, salute e sicurezza, diversità, gestione e sviluppo delle persone che lavorano in azienda, relazioni con le comunità e i clienti, catena di fornitura, condotta etica e diritti umani.

In conformità a quanto disposto dal codice civile, il Consiglio di Amministrazione ha delegato parte delle proprie competenze gestionali all'Amministratore Delegato e, in base a quanto raccomandato dal Codice di Corporate Governance e previsto dalla normativa CONSOB di riferimento, ha nominato al proprio interno i seguenti Comitati con funzioni propositive e consultive.

Comitato per la Corporate Governance e la Sostenibilità

5 incontri svolti dal Comitato nel

2021, 4 dei quali hanno affrontato tematiche legate al clima, riflesse nelle strategie e nelle relative modalità attuative

Comitato Controllo e Rischi

17 incontri svolti dal Comitato nel 2021, 5 dei quali hanno affrontato tematiche legate al clima, riflesse nelle strategie e nelle relative modalità attuative

  • È costituito in maggioranza da Amministratori indipendenti e per tutto il 2021 è risultato composto dal Presidente del Consiglio di Amministrazione e da altri due Amministratori, tutti in possesso dei requisiti di indipendenza.
  • Ha il compito di assistere il Consiglio di Amministrazione nelle valutazioni e decisioni relative alla corporate governance della Società e del Gruppo e alla sostenibilità, incluse le tematiche in materia di cambiamento climatico e le dinamiche di interazione della Società con tutti gli stakeholder.
  • Relativamente alle tematiche di sostenibilità esamina, tra l'altro:
    • le linee guida del piano di sostenibilità, ivi inclusi gli obiettivi climatici definiti in tale piano, nonché la matrice di materialità, che individua i temi prioritari per gli stakeholder alla luce delle strategie industriali del Gruppo;
    • le modalità di attuazione della politica di sostenibilità;
    • l'impostazione generale e l'articolazione dei contenuti della Dichiarazione di carattere non finanziario e del Bilancio di Sostenibilità – eventualmente compendiati in un unico documento – nonché la completezza e la trasparenza dell'informativa da essi fornita, anche in materia di cambiamento climatico, e la relativa coerenza con i princípi previsti dallo standard di rendicontazione utilizzato, rilasciando in proposito un preventivo parere al Consiglio di Amministrazione chiamato ad approvare tali documenti.
  • Tra le attività svolte nel corso del 2021, ha affrontato tematiche legate al clima in occasione dell'esame: (i) del Bilancio di Sostenibilità 2020, coincidente con la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario di cui al decreto legislativo n. 254/2016 per il medesimo esercizio; (ii) dell'analisi di materialità e delle linee guida del Piano di Sostenibilità 2022-2024; (iii) della proposta di aggiornamento della Policy sui Diritti Umani; (iv) degli aggiornamenti sulle principali attività svolte nel 2021 dal Gruppo Enel in materia di sostenibilità, sullo stato di attuazione del Piano di Sostenibilità 2021-2023 e circa l'inclusione di Enel nei principali indici di sostenibilità.
  • È costituito da Amministratori non esecutivi, la maggioranza dei quali (tra cui il Presidente) indipendenti. Per tutto il 2021 è risultato composto da quattro Amministratori indipendenti.
  • Ha il compito di supportare le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al SCIGR, nonché quelle relative all'approvazione delle relazioni periodiche di carattere finanziario e non finanziario. In particolare, rilascia il proprio parere preventivo al Consiglio di Amministrazione, tra l'altro: (i) sulle linee di indirizzo del SCIGR, in modo che i principali rischi concernenti Enel e le società da essa controllate – ivi inclusi i vari rischi che possono assumere rilievo nell'ottica del successo sostenibile – risultino correttamente identificati, nonché adeguatamente misurati, gestiti e monitorati; (ii) sul grado di compatibilità dei rischi di cui al precedente punto (i) con una gestione dell'impresa coerente con gli obiettivi strategici individuati; (iii) sull'adeguatezza del SCIGR rispetto alle caratteristiche dell'impresa e al profilo di rischio assunto, nonché circa l'efficacia del sistema stesso.
  • Valuta l'idoneità dell'informazione periodica, finanziaria e non finanziaria, a rappresentare correttamente il modello di business, le strategie della Società e del Gruppo di cui essa è a capo, l'impatto delle attività aziendali e le performance conseguite, coordinandosi con il Comitato per la Corporate Governance e la Sostenibilità per quanto concerne l'informativa periodica non finanziaria.
  • Esamina le tematiche rilevanti ai fini del SCIGR trattate nella Dichiarazione di carattere non finanziario e nel Bilancio di Sostenibilità, eventualmente compendiati in un unico documento e contenenti la disclosure aziendale sul clima, rilasciando in proposito un preventivo parere al Consiglio di Amministrazione chiamato ad approvare tali documenti.
  • Tra le attività svolte nel corso del 2021, ha affrontato tematiche legate al clima in occasione dell'esame: (i) delle tematiche rilevanti ai fini del SCIGR trattate nel Bilancio di Sostenibilità 2020, coincidente con la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario di cui al decreto legislativo n. 254/2016 per il medesimo esercizio; (ii) degli approfondimenti sui rischi connessi alle dinamiche macro-economiche e ambientali e sui rischi climatici; (iii) della proposta di aggiornamento della Policy sui Diritti Umani; (iv) dell'analisi del grado di compatibilità dei principali rischi connessi agli obiettivi strategici del piano industriale.
  • Comitato per le Nomine e le Remunerazioni

12 incontri svolti dal Comitato nel 2021

  • È costituito da Amministratori non esecutivi, la maggioranza dei quali (tra cui il Presidente) indipendenti. Per tutto il 2021 è risultato composto da quattro Amministratori indipendenti.
  • Supporta il Consiglio di Amministrazione, tra l'altro, nelle valutazioni e decisioni relative alla dimensione e alla composizione ottimale del Consiglio stesso e dei suoi Comitati, nonché alla remunerazione degli Amministratori e dei dirigenti con responsabilità strategiche. Si segnala al riguardo che la politica in materia di remunerazione per il 2021 prevede che una porzione significativa della remunerazione variabile, sia di breve sia di lungo termine, dell'Amministratore Delegato/Direttore Generale e dei Dirigenti con responsabilità strategiche sia legata a obiettivi di performance concernenti la sostenibilità. In particolare, relativamente alla componente variabile di lungo termine della remunerazione dell'Amministratore Delegato/Direttore Generale e dei dirigenti con responsabilità strategiche, nel Piano Long-Term Incentive 2021 è stato introdotto un ulteriore obiettivo ESG rappresentato dalla percentuale di donne nei piani di successione manageriale a fine 2023. Al contempo, con specifico riguardo alla lotta al cambiamento climatico, è stato confermato l'obiettivo concernente il rapporto tra la capacità installata netta consolidata da fonti rinnovabili e la capacità installata netta consolidata totale, sia pur con un peso lievemente ridotto rispetto al Piano Long-Term Incentive 2020 per effetto dell'inserimento dell'obiettivo sopra indicato. Inoltre, il medesimo Piano Long-Term Incentive 2021 conferma tra gli obiettivi di performance anche la riduzione delle emissioni specifiche di gas serra, in coerenza con la strategia di decarbonizzazione del Gruppo, che prevede la progressiva riduzione di tali emissioni in linea con l'Accordo di Parigi. Per quanto concerne, invece, la componente variabile di breve termine della remunerazione dell'Amministratore Delegato/Direttore Generale, nella politica in materia di remunerazione per il 2021 è stato confermato l'obiettivo ESG concernente l'ulteriore miglioramento dei parametri di sicurezza sui luoghi di lavoro. Inoltre, alla luce del ruolo centrale riconosciuto alle reti di distribuzione nel perseguimento della decarbonizzazione e dell'elettrificazione dei consumi promosse dal Gruppo, è stato introdotto un nuovo obiettivo di performance che misura la durata media annua delle interruzioni di energia elettrica per cliente di bassa tensione (System Average Interruption Duration Index - SAIDI).

Comitato Parti Correlate

  • È costituito da Amministratori non esecutivi e indipendenti. Per tutto il 2021 è risultato composto da quattro Amministratori indipendenti. • Svolge le funzioni previste dalla normativa CONSOB di riferimento e dall'apposita procedura
  • Enel per la disciplina delle operazioni con parti correlate, essenzialmente al fine di formulare appositi pareri motivati sull'interesse di Enel – nonché delle società da essa direttamente e/o indirettamente controllate di volta in volta interessate – al compimento di operazioni con parti correlate, esprimendo un giudizio in merito alla convenienza e alla correttezza sostanziale delle relative condizioni, previa ricezione di flussi informativi tempestivi e adeguati.

• In qualità di principale responsabile della gestione della Società, è il soggetto principalmente

dalle Nazioni Unite nel 2019.

titolato a confrontarsi con gli investitori istituzionali, fornendo in occasione degli incontri con questi ultimi ogni opportuno chiarimento sulle materie che ricadono nelle deleghe gestionali affidategli, in linea con quanto indicato nella politica per la gestione del dialogo con gli investitori istituzionali e con la generalità degli azionisti e degli obbligazionisti di Enel.

• All'Amministratore Delegato è inoltre attribuito il ruolo di Amministratore incaricato dell'istituzione e del mantenimento dello SCIGR.

Attività di revisione legale dei conti

• Risulta affidata a una società specializzata iscritta nell'apposito registro, nominata dall'Assemblea dei soci su proposta motivata del Collegio Sindacale.

Buone pratiche di corporate governance

  • Facendo seguito all'ampio e articolato programma di induction organizzato nel corso del 2020 al fine di fornire agli Amministratori un'adeguata conoscenza dei settori di attività in cui opera il Gruppo (inclusi i temi legati alla sostenibilità), nel corso del 2021 tale programma è proseguito con specifici approfondimenti in materia di corporate governance e cambiamento climatico.
  • A fine 2021 e durante i primi due mesi del 2022, il Consiglio di Amministrazione ha effettuato, con l'assistenza di una società indipendente specializzata nel settore, una valutazione della dimensione, della composizione e del funzionamento del Consiglio stesso e dei suoi Comitati (c.d. "board review"), in linea con le più evolute pratiche di corporate governance diffuse all'estero e recepite dal Codice di Corporate Governance. La board review è stata svolta seguendo anche le modalità della "peer-to-peer review", ossia mediante la valutazione non solo del funzionamento dell'organo nel suo insieme, ma anche dello stile e del contenuto del contributo fornito da ciascuno dei suoi componenti, ed è stata estesa al Collegio Sindacale. Nell'ambito della board review una specifica attenzione è stata dedicata a verificare la percezione degli Amministratori in merito (i) all'attività di formazione svolta nel corso del 2021, nell'ambito del programma di induction, in relazione alla tematica del cambiamento climatico, nonché (ii) al coinvolgimento del Consiglio di Amministrazione sulle tematiche di sostenibilità e all'integrazione dei temi di sostenibilità nella strategia aziendale. Gli esiti della board review sono riportati nella Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari di Enel.
  • Il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale hanno approvato, ciascuno nel proprio ambito di competenza, specifiche politiche in materia di diversità. Tali politiche descrivono le caratteristiche ritenute ottimali per la composizione di tali organi, affinché ciascuno di essi possa esercitare nel modo più efficace i propri compiti, assumendo decisioni che possano concretamente avvalersi del contributo di una pluralità di qualificati punti di vista, in grado di esaminare le tematiche in discussione da prospettive diverse. La politica approvata dal Consiglio di Amministrazione prevede in particolare, per quanto riguarda le tipologie di diversità e i relativi obiettivi, che:
    • una composizione ottimale dovrebbe caratterizzarsi per la presenza di una maggioranza di Amministratori indipendenti;
    • anche quando le disposizioni di legge in materia di equilibrio tra i generi abbiano cessato di produrre effetto, sia importante continuare ad assicurare che almeno un terzo del Consiglio di Amministrazione, tanto al momento della nomina quanto nel corso del mandato, sia costituito da Amministratori del genere meno rappresentato;
    • la proiezione internazionale delle attività del Gruppo dovrebbe essere tenuta in considerazione, assicurando la presenza di almeno un terzo di Amministratori che abbiano maturato un'adeguata esperienza in ambito internazionale, ritenuta utile anche per prevenire l'omologazione delle opinioni e il fenomeno del "pensiero di gruppo";
    • per perseguire un equilibrio tra esigenze di continuità e rinnovamento nella gestione, occorrerebbe assicurare una bilanciata combinazione di diverse anzianità di carica – oltre che di fasce di età – all'interno del Consiglio di Amministrazione;
    • i Consiglieri non esecutivi dovrebbero essere rappresentati da figure con un profilo manageriale e/o professionale e/o accademico e/o istituzionale tale da realizzare un insieme di

competenze ed esperienze tra loro diverse e complementari;

– il Presidente e l'Amministratore Delegato, in considerazione della diversità dei ruoli svolti, dovrebbero possedere le competenze più adeguate (puntualmente indicate nella medesima politica) per un efficace svolgimento dei rispettivi compiti.

  • Si segnala, inoltre, che nel mese di luglio 2015 il Consiglio di Amministrazione ha approvato (e successivamente integrato nel mese di febbraio 2019) alcune raccomandazioni volte a rafforzare i presídi di governo societario delle società controllate da Enel aventi azioni quotate nei mercati regolamentati e ad assicurare al contempo il recepimento delle best practice locali in materia da parte delle medesime società. Tali raccomandazioni hanno a oggetto, tra l'altro, la composizione dell'organo di amministrazione, con riferimento alla quale si auspica che sia perseguito anche un obiettivo di integrazione di esperienze e competenze professionali e manageriali diverse, da coniugare, ove possibile, con la diversità di genere, di fasce di età e di anzianità di carica, fermo restando quanto previsto dalla normativa locale applicabile.
  • Al fine di disciplinare le modalità di svolgimento del dialogo che la Società intrattiene con gli investitori istituzionali e con la generalità dei suoi azionisti e obbligazionisti, nel mese di marzo 2021 il Consiglio di Amministrazione ha adottato, su proposta del Presidente formulata d'intesa con l'Amministratore Delegato, un'apposita politica (c.d. "Engagement Policy"), che ha cristallizzato in larga parte le prassi già seguite da Enel al fine di assicurare che tale dialogo sia basato sui princípi di correttezza e trasparenza e avvenga nel rispetto della disciplina comunitaria e nazionale in tema di abusi di mercato, nonché in linea con le best practice internazionali. Nell'elaborazione dell'Engagement Policy, che ha trovato regolare applicazione nel corso del 2021, si è tenuto conto delle best practice adottate in materia da parte degli investitori istituzionali e riflesse nei codici di "stewardship".

Per informazioni dettagliate sul sistema di corporate governance si rinvia alla Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari di Enel, pubblicata sul sito internet della Società (www.enel.com, sezione "Governance").

Modello organizzativo di Enel

La struttura organizzativa del Gruppo Enel si articola in una matrice che considera:

Linee di Business Globali

Alle Linee di Business Globali è affidato il compito di gestire e sviluppare gli asset, ottimizzandone le prestazioni e il ritorno sul capitale investito, nelle varie aree geografiche di presenza del Gruppo. Inoltre, in conformità con le politiche e normative di sicurezza, protezione e ambiente, esse hanno il compito di massimizzare l'efficienza dei processi gestiti e di applicare le migliori pratiche a livello mondiale condividendo con i Paesi la responsabilità su EBITDA, flussi di cassa e ricavi.

Il Gruppo, avvalendosi anche di uno specifico Comitato per gli Investimenti(4), beneficia di una visione industriale centralizzata dei progetti nelle varie Linee di Business. Ogni singolo progetto viene valutato non solo sulla base del ritorno finanziario, ma anche in relazione alle migliori tecnologie disponibili a livello di Gruppo che rispondono alle rinnovate linee strategiche, integrando in modo esplicito gli obiettivi SDG all'interno della strategia economico-finanziaria e promuovendo un modello di business low carbon. Inoltre, ogni Linea di Business contribuisce a guidare la leadership di Enel nella transizione energetica e nella lotta al cambiamento climatico attraverso la gestione dei relativi rischi e opportunità per il proprio perimetro di competenza. Nel 2021 la Linea di Business Global Power Generation, nata dalla fusione di Enel Green Power e Global Thermal Generation, è stata ridenominata Enel Green Power and Thermal Generation; in particolare, tale Linea di Business ha il compito di gestire in modo integrato la crescita della capacità rinnovabile, il processo di decarbonizzazione e la gestione degli asset di storage confermando quindi il ruolo di guida del Gruppo Enel nella transizione energetica.

Nel 2021 è nata la Linea di Business Enel X Global Retail che si occupa in modo specifico della gestione dell'offerta energetica e di servizi "beyond commodity", nonché di ampliare la base clienti massimizzando il valore del cliente. Inoltre, essa ha il compito di innovare e sviluppare i servizi offerti gestendo l'intero ciclo di vita, dall'ideazione allo sviluppo tecnologico, dal testing alla commercializzazione, alle attività di vendita, operation e post-vendita.

Nel 2021 è nata la Linea di Business Global e-Mobility che è responsabile della gestione del portafoglio di soluzioni e-Mobility sia nei Paesi esistenti sia in quelli nuovi massimizzando il valore per il cliente, facendo leva anche su Enel X Global Retail per le attività di vendita. Inoltre, essa si occupa di innovare e sviluppare soluzioni di e-Mobility gestendo l'intero ciclo di vita, dall'ideazione allo sviluppo tecnologico, dal testing alla commercializzazione, in linea con il resto dell'offerta retail.

Si segnala inoltre che è in corso di realizzazione il progetto Grid Blue Sky, che ha come obiettivi l'innovazione e digitalizzazione delle infrastrutture e reti per renderle un fattore abilitante per il raggiungimento degli obiettivi "Climate Action", grazie alla progressiva trasformazione di Enel in un gruppo platform-based.

Regioni e Paesi

Alle Regioni e Paesi è affidato il compito di gestire nell'ambito di ciascun Paese di presenza del Gruppo le relazioni con organi istituzionali e autorità regolatorie locali, nonché le attività di vendita di energia elettrica e gas, fornendo altresì supporto in termini di attività di staff e altri servizi alle Linee di Business. Inoltre, le Regioni e i Paesi hanno il compito di promuovere la decarbonizzazione e guidare la transizione energetica verso un modello di business low carbon all'interno delle aree di responsabilità.

(4) Il Comitato per gli Investimenti di Gruppo è composto dai responsabili di Administration, Finance and Control, Innovability, Legal and Corporate Affairs, Global Procurement, delle Regioni e dai direttori delle Linee di Business.

A tale matrice si associano in un'ottica di supporto al business:

Funzioni Globali di Servizio

Alle Funzioni Globali di Servizio è affidato il compito di gestire le attività di information and communication technology e gli acquisti a livello di Gruppo.

Nel corso del primo semestre 2021 è stata introdotta una nuova Funzione di Servizio denominata Global Customer Operations, la cui attività è incentrata sulla gestione dell'attivazione dei clienti, la fatturazione, la gestione del credito, l'assistenza ai clienti e i relativi processi di supporto a livello di Gruppo. È inoltre responsabile di:

  • definire e implementare la strategia delle azioni globali riguardanti i clienti, aumentando la soddisfazione e il valore del cliente e ottimizzando al contempo i costi di servizio e i relativi flussi di cassa;
  • gestire i processi operativi dei clienti, massimizzando l'eccellenza operativa e la centralità del cliente e sfruttando la tecnologia;
  • sviluppare e innovare modelli operativi e soluzioni per la gestione del ciclo di vita del cliente, massimizzando l'adattabilità al cambiamento interno ed esterno attraverso una leadership di mercato che innova sulla base di specifiche analisi dei dati.

Le Funzioni Globali di Servizio sono inoltre focalizzate sull'adozione responsabile di misure che permettano il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, nello specifico nella gestione della catena di fornitura e nella creazione di soluzioni digitali in modo da supportare lo sviluppo di tecnologie abilitanti la transizione energetica e la lotta al cambiamento climatico.

Funzioni di Holding

Alle Funzioni di Holding è affidato il compito di gestire i processi di governance a livello di Gruppo. In particolare, la Funzione Administration, Finance and Control è anche responsabile di consolidare l'analisi dello scenario e della gestione del processo di pianificazione strategica e finanziaria finalizzato alla promozione della decarbonizzazione del mix energetico e all'elettrificazione della domanda energetica, come azioni principali nella lotta al cambiamento climatico.

Il sistema di incentivazione

La Politica in materia di remunerazione di Enel per l'esercizio 2021, adottata dal Consiglio di Amministrazione su proposta del Comitato per le Nomine e le Remunerazioni e approvata dall'Assemblea degli azionisti del 20 maggio 2021, è stata definita tenendo conto (i) delle raccomandazioni contenute nel Codice italiano di Corporate Governance pubblicato il 31 gennaio 2020; (ii) delle best practice nazionali e internazionali; (iii) delle indicazioni emerse dal voto favorevole dell'Assemblea degli azionisti del 14 maggio 2020 sulla politica in materia di remunerazione per il 2020; (iv) degli esiti dell'attività di engagement su temi di governo societario svolta dalla Società nel periodo compreso tra gennaio e marzo 2021 con i principali proxy advisor e investitori istituzionali presenti nel capitale di Enel; (v) degli esiti di un'analisi di benchmark relativa al trattamento retributivo del Presidente del Consiglio di Amministrazione, dell'Amministratore Delegato/Direttore Generale e degli Amministratori non esecutivi di Enel per l'esercizio 2020, che è stata predisposta dal consulente indipendente Mercer.

Tale Politica è volta a (i) promuovere il successo sostenibile di Enel, che si sostanzia nella creazione di valore nel lungo termine a beneficio degli azionisti, tenendo in adeguata considerazione gli interessi degli altri stakeholder rilevanti, in modo da incentivare il raggiungimento degli obiettivi strategici; (ii) attrarre, trattenere e motivare persone dotate della competenza e della professionalità richieste dai delicati compiti manageriali loro affidati, tenendo conto del compenso e delle condizioni di lavoro dei dipendenti della Società e del Gruppo Enel; nonché (iii) promuovere la missione e i valori aziendali.

La Politica in materia di remunerazione per il 2021 prevede per l'Amministratore Delegato/Direttore Generale e per i dirigenti con responsabilità strategiche (DRS):

  • una componente fissa;
  • una componente variabile di breve termine (MBO), da riconoscere in funzione del raggiungimento di specifici obiettivi di performance. In particolare:
    • per l'Amministratore Delegato/Direttore Generale, l'MBO 2021 prevede i seguenti obiettivi annuali di performance:
      • Utile netto ordinario consolidato;
      • Group Opex;
      • funds from operations/Indebitamento finanziario netto consolidato;
      • System Average Interruption Duration Index SAIDI;
      • sicurezza sui luoghi di lavoro;
  • per i DRS, i rispettivi MBO individuano obiettivi annuali, specifici e oggettivi, legati al business di riferimento e differenziati a seconda delle funzioni e responsabilità attribuite;
  • una componente variabile di lungo termine, legata alla partecipazione ad appositi piani di incentivazione di durata pluriennale. In particolare, per il 2021 tale componente è legata alla partecipazione al Piano di incentivazione di lungo termine destinato al management di Enel SpA e/o di società da questa controllate ai sensi dell'art. 2359 del codice civile (Piano LTI 2021), che prevede i seguenti obiettivi di performance di durata triennale:
    • TSR (Total Shareholder Return) medio Enel vs TSR medio Indice EURO STOXX Utilities - UEM nel triennio 2021-2023;
    • ROACE (Return on Average Capital Employed) cumulato nel triennio 2021-2023;
    • capacità installata netta consolidata da fonti rinnovabili/capacità installata netta consolidata totale a fine 2023;
    • emissioni di grammi di GHG Scope 1 per kWh equivalente prodotto dal Gruppo nel 2023;
    • percentuale di donne nei piani di successione manageriale a fine 2023.

Il Piano LTI 2021 prevede che il premio eventualmente maturato sia rappresentato da una componente azionaria, cui può aggiungersi – in funzione del livello di raggiungimento dei vari obiettivi – una componente monetaria. In particolare, è previsto che il 100% del premio base dell'Amministratore Delegato/Direttore Generale (rispetto a un ammontare massimo che può raggiungere il 280% del premio base) e il 50% del premio base dei DRS (rispetto a un ammontare massimo che può raggiungere il 180% del premio base) sia erogato in azioni Enel, previamente acquistate dalla Società. Inoltre, l'erogazione di una porzione rilevante della remunerazione variabile di lungo termine (pari al 70% del totale) è differita al secondo esercizio successivo rispetto al triennio di riferimento degli obiettivi del Piano LTI 2021 (c.d. "deferred payment").

Per ulteriori informazioni sul contenuto della Politica in materia di remunerazione per il 2021 si rinvia alla "Relazione sulla politica in materia di remunerazione di Enel per il 2021 e sui compensi corrisposti nel 2020", disponibile sul sito internet della Società (www.enel.com).

Valori e pilastri dell'etica aziendale

Alla base delle proprie attività il Gruppo Enel dispone di un solido sistema etico, dinamico e costantemente orientato a recepire le migliori pratiche a livello nazionale e internazionale, che tutte le persone che lavorano in Enel e per Enel devono rispettare e applicare nella loro attività quotidiana. Un sistema che si fonda su specifici Compliance Program tra cui: Codice Etico, il Modello di organizzazione e gestione ex decreto legislativo n. 231/2001, l'Enel Global Compliance Program, il Piano "Tolleranza Zero contro la Corruzione", la Policy sui Diritti Umani e gli altri modelli di compliance nazionali eventualmente adottati dalle società del Gruppo in conformità alla normativa locale.

Codice Etico

Fin dal 2002 Enel ha adottato il Codice Etico, che esprime gli impegni e le responsabilità etiche nella conduzione degli affari, regolando e uniformando i comportamenti aziendali su standard improntati alla massima trasparenza e correttezza verso tutti gli stakeholder. Il Codice Etico ha validità sia in Italia sia all'estero, pur in considerazione della diversità culturale, sociale ed economica dei vari Paesi in cui il Gruppo opera. Enel richiede, inoltre, a tutte le imprese collegate o partecipate e ai principali fornitori e partner di adottare una condotta in linea con i princípi generali del Codice. Ogni violazione o sospetto di violazione degli Enel Compliance Program può essere segnalato, anche in forma anonima, tramite un'unica piattaforma a livello di Gruppo ("Ethics Point"). Nel mese di febbraio 2021 il Consiglio di Amministrazione ha approvato un ulteriore aggiornamento del Codice Etico al fine di allinearne il contenuto all'attuale contesto di riferimento, inclusa l'attuale mission aziendale e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, alla corrente struttura organizzativa e al sistema procedurale vigente, nonché alle best practice nazionali e internazionali in materia di diversity e privacy.

Relativamente al Codice Etico, la tabella di seguito evidenzia le ore medie di formazione pro capite, il totale delle segnalazioni ricevute e le violazioni accertate.

2021 2020 2021-2020
Totale segnalazioni ricevute per violazioni del Codice Etico 153 151 2 1,3%
Violazioni accertate del Codice Etico n. 41 26 15 57,7%
- di cui violazioni per conflitto di interesse/corruzione n. 7 2 5 -

Modello di organizzazione e gestione ex decreto legislativo n. 231/2001

Il decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, ha introdotto nell'ordinamento giuridico italiano un regime di responsabilità amministrativa (ma di fatto penale) a carico delle società, per alcune tipologie di reati commessi dai relativi Amministratori, dirigenti o dipendenti nell'interesse o a vantaggio delle società stesse. Enel, per prima in Italia, si è dotata di un Modello di organizzazione e gestione rispondente ai requisiti del decreto legislativo n. 231/2001 (Modello 231) già nel 2002, da allora costantemente aggiornato in linea con il quadro normativo di riferimento e il contesto organizzativo vigente.

Enel Global Compliance Program (EGCP)

A settembre 2016 Enel ha approvato il Global Compliance Program, rivolto alle società estere del Gruppo, che si qualifica come uno strumento di governance volto a rafforzare l'impegno etico e professionale del Gruppo nel prevenire la commissione all'estero di illeciti da cui possa derivare responsabilità penale d'impresa e i connessi rischi reputazionali. L'identificazione delle tipologie di reato rilevanti nell'Enel Global Compliance Program – cui si associa la previsione di standard comportamentali e di aree da monitorare in funzione preventiva – si basa su condotte illecite generalmente considerate tali nella maggior parte dei Paesi, quali per esempio i reati di corruzione, delitti contro la pubblica amministrazione, falso in bilancio, riciclaggio, reati commessi in violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro, reati ambientali ecc.

Piano "Tolleranza Zero contro la Corruzione" e sistema di gestione anticorruzione

In osservanza del decimo principio del Global Compact, in base al quale "le imprese si impegnano a contrastare la corruzione in ogni sua forma, incluse l'estorsione e le tangenti", Enel intende perseguire il proprio impegno nella lotta alla corruzione. Per questo è stato adottato nel 2006 il Piano "Tolleranza Zero contro la Corruzione" (il c.d. "Piano TZC"), confermando l'impegno del Gruppo, già descritto nel Codice Etico e nel Modello 231, ad assicurare condizioni di correttezza e trasparenza nella conduzione degli affari e delle attività aziendali, a tutela della propria posizione e immagine, del lavoro dei propri dipendenti, delle aspettative dei propri azionisti e di tutti gli altri stakeholder. A valle dell'ottenimento della certificazione anticorruzione ex ISO 37001 nel 2017 da parte di Enel SpA, il piano di certificazione 37001 è stato progressivamente esteso alle principali società controllate del Gruppo, italiane ed estere.

2021 2020 2021-2020
Formazione sulle politiche e procedure anticorruzione n. 20.074 26.660 (6.586) -24,7%
% 30,3 40,0 (9,7) -24,3%
Formazione sulle politiche e procedure anticorruzione per area geografica
Italia % 34,5 47,7 (13,2) -27,7%
Iberia % 37,4 20,2 17,2 85,1%
America Latina % 17,8 26,8 (9,0) -33,6%
Europa % 21,0 80,7 (59,7) -74,0%
Asia e Oceania % 27,7 28,4 (0,7) -2,5%
Nord e Centro America % 75,9 56,7 19,2 33,9%

Policy sui Diritti Umani

La Società ha adottato nel corso del 2013 una Policy sui Diritti Umani, che successivamente è stata approvata da tutte le società controllate del Gruppo, che, nel recepire le "Linee Guida su Business e Diritti Umani" dettate dall'ONU, definisce i princípi che tutti i collaboratori di Enel SpA e delle società da essa controllate si impegnano a rispettare in ragione della loro rilevanza nell'ambito delle proprie attività e relazioni di business in ogni Paese in cui opera, pur in considerazione delle diversità locali di tipo culturale, sociale ed economico, e richiedendo che ogni suo stakeholder adotti una condotta in linea con tali princípi.

Per stakeholder si intendono tutti coloro che hanno un

interesse diretto o indiretto nelle attività del Gruppo Enel quali, per esempio, i clienti, i dipendenti, di qualunque ordine e grado, i fornitori, gli appaltatori, i partner, altre imprese e le associazioni di categoria, la comunità finanziaria, la società civile, le comunità locali e le popolazioni indigene e tribali, le istituzioni nazionali e internazionali, i media, nonché le organizzazioni e istituzioni che li rappresentano. In considerazione dell'evoluzione del contesto di riferimento e del contesto operativo, organizzativo e gestionale di Enel, incluso l'allineamento al Codice Etico aggiornato a inizio anno, nel corso del 2021 è stata avviata una revisione della Policy sui Diritti Umani.

L'aggiornamento, analogamente alla stesura del 2013, è stato definito attraverso un processo di consultazione degli stakeholder rilevanti per la Società (interni, altre società, fornitori, esperti di diritti umani, "think tank", ONG) condotto secondo i criteri elencati nella guida ''UN Global Compact Guide for Business: How to Develop a Human Rights Policy''.

Il nuovo testo, approvato dal Consiglio di Amministrazione di Enel SpA il 4 novembre 2021, identifica dodici princípi (rispetto agli otto precedenti), sempre suddivisi in due macro-tematiche, come in precedenza: pratiche di lavoro e relazioni con le comunità.

La Policy sui Diritti Umani è un impegno a:

  • considerare proattivamente i bisogni e le priorità delle persone e della società perché ciò permette di innovare processi e prodotti, aspetto chiave per un modello di business sempre più competitivo, inclusivo e sostenibile, e ciò anche attraverso l'adozione di princípi di circolarità, di protezione del capitale naturale e della biodiversità;
  • promuovere il coinvolgimento dei principali stakeholder esterni e interni al fine di aumentare la loro consapevolezza e sviluppare un dialogo costruttivo che possa fornire un prezioso contributo all'ideazione di soluzioni per mitigare i cambiamenti climatici.

Tra i principali aggiornamenti, oltre all'inquadramento dell'impegno nel solco del contributo agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, si segnala: (i) l'introduzione di un richiamo su come degrado ambientale e cambiamento climatico siano interconnessi ai diritti umani, in quanto l'attuazione di misure che mitighino gli effetti delle attività umane sull'ambiente non può avvenire senza tener conto del loro impatto sociale; (ii) il rafforzamento del principio "Rispetto per le diversità e non-discriminazione" nonché del principio "Salute e sicurezza" nella parte relativa al benessere psicofisico e integrazione lavoro-vita privata; (iii) la maggiore granularità dell'impegno all'interno delle relazioni con le comunità, in particolare rispetto a comunità locali, popolazioni indigene e tribali, privacy e comunicazione.

Enel si è impegnata a vigilare sull'applicazione della Policy sui Diritti Umani (i) avvalendosi di un processo di due diligence specifico nei diversi Paesi in cui opera, (ii) promuovendo comportamenti in linea con una transizione giusta e inclusiva e (iii) comunicando in merito ai piani di azione sviluppati per prevenire e rimediare nei casi in cui si dovessero verificare criticità.

In particolare, il processo di due diligence sul sistema di gestione, orientato su cicli triennali e definito in linea con i principali riferimenti internazionali, quali i princípi guida su impresa e diritti umani delle Nazioni Unite, le linee guida dell'OCSE e le migliori pratiche internazionali, permette di individuare opportunità di miglioramento e sviluppare piani di azione specifici per ciascun Paese di presenza, che vengono accompagnati da un piano di miglioramento a livello centrale al fine di armonizzare e integrare processi e politiche definite a livello globale e applicate a livello locale. La totalità di tali piani di miglioramento viene anche integrata nel Piano di Sostenibilità.

Nel ciclo 2020-2022 sono state individuate circa 170 azioni che coprono il 100% delle operazioni e dei siti.

Per quanto riguarda, in particolare, la sostenibilità della catena di fornitura, la valutazione in materia di diritti umani avviene su tutti i potenziali fornitori attraverso un questionario dedicato in cui si analizzano le caratteristiche in merito a inclusione e diversity, tutela della privacy dei lavoratori, verifica della propria catena di fornitura, lavoro forzato o minorile, libertà di associazione e contrattazione collettiva e applicazione di condizioni di lavoro eque (tra cui salari adeguati e ore lavorate). Come sancito dalla Policy sui Diritti Umani, infatti, oltre a garantire i necessari standard qualitativi, le prestazioni dei fornitori devono andare di pari passo con l'impegno di adottare le migliori pratiche in termini di diritti umani e condizioni di lavoro (tra cui orari di lavoro adeguati, lavoro forzato o minorile, rispetto per la dignità personale, non-discriminazione e inclusione delle diversità, libertà di associazione e contrattazione collettiva), salute e sicurezza sul lavoro, responsabilità ambientale e rispetto della privacy by design e by default. Inoltre, le condizioni generali di contratto prevedono espressamente che i fornitori si impegnino ad adottare e attuare, tra gli altri, i princípi contenuti nella Policy sui Diritti Umani e nel Codice Etico di Gruppo e a rispettare le convenzioni "International Labour Organization" o la normativa vigente nel Paese in cui le attività devono eseguirsi, se più restrittive, e i princípi del Global Compact cui Enel aderisce garantendo che questi siano soddisfatti nello svolgimento di tutte le loro attività, eseguite sia dai propri dipendenti sia dai subappaltatori.

RELAZIONE SULLA GESTIONE

3. Strategia del Gruppo e gestione del rischio

Pianificazione di lungo periodo

Il decennio che stiamo vivendo sarà quello dell'elettrificazione: un passaggio fondamentale, assieme allo sviluppo delle rinnovabili, per accelerare sul processo di decarbonizzazione e conseguire gli ambiziosi obiettivi climatici.

Il nuovo Piano Industriale 2022-2024

All'interno delle più ampie ambizioni espresse per il posizionamento del Gruppo al 2030, il Piano Industriale 2022-2024 si pone idealmente all'inizio di un percorso di crescita che abbraccia tutto il decennio.

Gli scenari di riferimento

Valutare gli impatti di cambiamenti climatici e transizione energetica è cruciale per una pianificazione di lungo termine. A tal fine il Gruppo ha creato un framework complessivo e un processo capace di tradurre i dati in informazioni utili a massimizzare le opportunità e mitigare i rischi.

La strategia del Gruppo

La definizione della strategia di lungo periodo del Gruppo si basa sulla valutazione di opzioni che permettano la generazione di valore sostenibile per tutti gli stakeholder sul lungo termine.

Fondamentale è la valutazione del contesto esterno e della sua evoluzione: per definire il quadro di riferimento, viene sviluppato un framework completo di scenario planning, con l'obiettivo di prepararsi a catturare le opportunità e ad affrontare in modo più robusto rischi e incertezze future. L'analisi di quanto potrebbe accadere nel contesto esterno, unita al purpose del Gruppo e alla missione di Open Power, diventa funzionale alla definizione del posizionamento del Gruppo in tale contesto. Si identificano, quindi, le ambizioni di lungo termine e si disegnano le opzioni strategiche, che caratterizzano la pianificazione di lungo periodo.

Negli ultimi anni l'incremento di complessità del contesto di riferimento, unita alla velocità di cambiamento, ha fatto sì che anche il processo di definizione strategica del Gruppo evolvesse, al fine di intercettare quanto più possibile tale dinamismo, trasformandolo in un fattore abilitante alla definizione degli obiettivi.

In particolare, a oggi tale processo si articola nelle seguenti principali attività:

il dialogo strategico: un processo continuo di dialogo attivo lungo l'intero arco dell'anno e trasversale a tutte le Funzioni del Gruppo, tramite cui vengono individuati, approfonditi, discussi e indirizzati i temi ritenuti rilevanti (c.d. "strategic topics") per l'evoluzione e la crescita del Gruppo stesso. Il dialogo appartiene a una fase di design strategico, dove la comunicazione tra executive produce contributi di valore per arrivare alla definizione di nuove opzioni strategiche, ponendo l'accento anche su necessità di cambiamento culturale od organizzativo e di sinergie tra business. Tale processo, coordinato a livello di Gruppo, prevede dapprima l'individuazione dei topic, condivisi e integrati dal top management e approvati dal CEO. La fase successiva del processo di dialogo strategico prevede la strutturazione di gruppi di lavoro agili, all'interno dei quali vengono inserite tutte le professionalità necessarie alla corretta analisi di ogni topic, finalizzati alla preparazione di workshop dedicati o di opzioni strategiche da discutere.

La governance del processo è centrale e prevede milestone e deadline, definite anche sulla base della propedeuticità di alcune decisioni rispetto ad altre. In particolare, nel corso del 2021 i gruppi di lavoro creati su diversi topic sono stati organizzati per priorità strategiche (Elettrificazione, Valore per tutto il Sistema, Decarbonizzazione, Piattaforme e Transizione Digitale ecc.). Tale processo permette la corretta definizione delle opportunità legate a ciascun topic strategico (compresi gli eventuali impatti operativi, economici,

finanziari) e l'eventuale roadmap di implementazione delle iniziative necessarie. Gli output vengono poi discussi dal top management all'interno di incontri dedicati. Tra gli incontri ce n'è uno in particolare, denominato "Top Team Offsite", dove si trattano i topic prioritari con tutto il top management; le conclusioni più rilevanti vengono poi inserite nella pianificazione di lungo termine del Gruppo. Segue, poi, il Vertice Strategico, organizzato solitamente nel mese di ottobre al fine di condividere con il Consiglio di Amministrazione le linee dell'aggiornamento annuale del Piano Strategico. Questo framework garantisce la governance nel trattamento dei temi strategici, assicurando contemporaneamente rapidità nell'individuazione dei trend emergenti e il necessario coinvolgimento cross-business per una completa analisi di temi complessi e interdipendenti in presenza di una struttura organizzativa basata sulla matrice Paese/Linea di Business/ Funzione di Servizio;

  • il piano strategico: tale processo, alimentato in modo continuativo dai feedback derivanti dal dialogo strategico, converte in modelli quantitativi le informazioni da elaborare per definire la visione d'insieme dell'evoluzione industriale, economica e finanziaria del Gruppo, integrata da ipotesi di active portfolio management. La valutazione delle opzioni strategiche si effettua su un orizzonte temporale che va oltre quello della pianificazione industriale, tramite (i) la definizione e l'elaborazione quantitativa e qualitativa di scenari macroeconomici, energetici e climatici alternativi rispetto ai quali valutare la strategia complessiva, (ii) l'analisi basata su stress test relativi a diversi fattori, tra cui l'evoluzione del settore industriale, della tecnologia, dell'assetto competitivo e delle policy;
  • il posizionamento di lungo termine: dalle analisi e decisioni descritte ai punti precedenti si traggono le

Il Piano Strategico

Il decennio dell'elettrificazione - Il cammino verso "Net Zero" è in corso a livello mondiale e i processi di decarbonizzazione e di elettrificazione dell'economia globale sono cruciali per evitare le gravi conseguenze di un aumento delle temperature superiore a 1,5 °C rispetto ai livelli preindustriali). Gli scenari pubblicati più di recente sono concordi nell'indicare che il raggiungimento di obiettivi climatici ambiziosi richiede un'accelerazione dell'elettrificazione dei consumi energetici, combinata al processo di decarbonizzazione nella generazione di energia elettrica. I clienti saranno parte attiva e principali beneficiari di tale processo.

Negli ultimi 10 anni le rinnovabili sono diventate il trend dominante nella generazione di energia, grazie alla riduzione dei costi, consentendo alla decarbonizzazione di procedere a un ritmo più spedito: è stato un decennio di profondi cambiamenti nel mix di generazione di energia elettrica, destinato a proseguire a velocità sempre crescente. Il prossimo decennio sarà cruciale per il conseguimento degli obiettivi fissati dall'Accordo di Parigi nel 2015. Questo periodo sarà, al contempo, caratterizzato anche da crescenti interventi a favore dell'elettrificazione, attraverso la quale i clienti convertiranno gradualmente i evidenze per un posizionamento di lungo termine su molteplici argomenti, nonché sulla valutazione di ambizioni e target per il Gruppo;

le analisi dei fattori ESG e valutazione della materialità in ambito di sostenibilità: Enel svolge analisi ESG e di materialità con una metodologia sviluppata prendendo in considerazione le linee guida di numerosi standard internazionali (per es., Global Reporting Initiative - GRI, UN Global Compact, SDG Compass ecc.), con l'obiettivo di identificare e valutare le priorità per gli stakeholder e integrarle nella strategia di Gruppo.

La strategia del Gruppo Enel si è dimostrata in grado di creare valore in maniera sostenibile nel lungo termine, integrando appieno i temi di sostenibilità e di profonda attenzione per gli argomenti connessi al cambiamento climatico, garantendo allo stesso tempo un aumento della profittabilità.

Il Gruppo è tra le aziende leader che guidano la transizione energetica, attraverso la decarbonizzazione della produzione elettrica e di altre attività e l'elettrificazione dei consumi, che rappresentano opportunità sia per aumentare la creazione di valore per tutti sia per concorrere positivamente a un più rapido raggiungimento degli Obiettivi di Sostenibilità Globale definiti dall'ONU (Sustainable Development Goals) nell'Agenda 2030.

propri consumi energetici verso il vettore elettricità, con miglioramenti a livello di spesa, efficienza, emissioni e stabilità dei prezzi.

Al fine di rispondere più efficacemente alla prevista accelerazione degli investimenti, e contribuire a un più rapido raggiungimento dei principali obiettivi necessari alla lotta al cambiamento climatico, il Gruppo Enel intende far leva sui suoi progressi nell'ambito della digitalizzazione nonché sul suo posizionamento come:

  • primo operatore privato nel settore delle rinnovabili a livello mondiale, con 53,4 GW di capacità totale a livello globale;
  • principale gestore privato di reti al mondo, con oltre 75 milioni di clienti di rete;
  • operatore privato con la più grande base di clienti retail a livello mondiale, oltre 69 milioni in tutto il mondo.

Il modello di business - Per poter beneficiare pienamente di tutte le opportunità emergenti dal contesto di mercato in cui opera, il Gruppo ha identificato due modelli di business, Ownership e Stewardship. A seconda della geografia di interesse e del contesto operativo viene identificato il modello di business più opportuno ed efficace:

  • il modello di business di Ownership, in cui il Gruppo effettua direttamente investimenti in rinnovabili, reti e clienti. Tale modello viene utilizzato quando si opera in Paesi in cui si può già far leva sull'intera catena del valore, dalla generazione all'integrazione con i clienti finali. Si tratta quindi dei Paesi che si definiscono "Tier 1", quali Italia, Spagna e Romania in Europa e Stati Uniti, Brasile, Cile, Colombia e Perù nelle Americhe;
  • il modello di business di Stewardship, in cui il Gruppo investe capitale in joint venture esistenti, di nuova costituzione o acquisendo partecipazioni di minoranza, al fine di massimizzare il valore del know-how sviluppato nei diversi business di presenza. Ciò attraverso l'attivazione di specifici servizi contrattuali verso i partner o anche attraverso la valorizzazione successiva degli asset. Questo modello si concentra principalmente, ma non esclusivamente, su Paesi "non Tier 1", dove la presenza del Gruppo non è integrata e si cerca di co-

struire partnership con terze parti per esplorare nuove aree geografiche oppure per valorizzare l'esperienza operativa del Gruppo in contesti alternativi.

Le azioni strategiche - In tale prospettiva, il Gruppo ha fissato come segue le proprie linee guida strategiche.

I. Allocare capitale a supporto di una fornitura di elettricità decarbonizzata

Il Gruppo prevede di mobilitare 210 miliardi di euro tra il 2021 e il 2030. Di tale importo il Gruppo prevede di investire direttamente circa 170 miliardi di euro (+6% rispetto al Piano precedente) attraverso i modelli di business di Ownership e di Stewardship, con ulteriori 40 miliardi di euro catalizzati da quest'ultimo attraverso terzi.

Si prevede che tale allocazione di capitale accelererà il conseguimento degli obiettivi di elettrificazione e decarbonizzazione del Gruppo.

Capex per Linea di Business e per necessità dei clienti

(1) Vecchio Piano 2021-2030 include Capex consolidate in Stewardship di Enel X.

Entro il 2030 il Gruppo Enel prevede di raggiungere una capacità rinnovabile gestita complessiva di circa 154 GW, triplicando il suo portafoglio al 2020, nonché di aumentare la base clienti della rete di 12 milioni e di promuovere l'elettrificazione dei consumi energetici, aumentando di quasi il 30% i volumi di elettricità venduta e concentrandosi al contempo sullo sviluppo di servizi "beyond commodity", quali il potenziamento della rete di ricarica per la mobilità elettrica o quelli relativi al behind-the-meter storage e ai bus elettrici, in collaborazione con partner.

(2) Energia venduta su mercato libero + regolato + wholesale + PPA.

II. Abilitare l'elettrificazione della domanda di energia dei clienti

Le azioni strategiche del Gruppo avranno l'obiettivo di incrementare il valore per i clienti nei segmenti Business to Consumer (B2C), Business to Business (B2B) e Business to Government (B2G), mediante l'aumento del livello di elettrificazione di tali clienti e il contestuale miglioramento dei servizi offerti.

Nei Paesi "Tier 1" si prevede che questa strategia mirata, abbinata a investimenti nell'asset base, produca un incremento del margine integrato di Gruppo pari a 2,6 volte tra il 2021 e il 2030, con il supporto di una piattaforma unificata in grado di gestire la più grande base di clienti al mondo tra gli operatori privati.

Il Gruppo valorizzerà il proprio posizionamento integrato nei Paesi "Tier 1", dove si prevede:

  • un incremento dell'80% dei ricavi rispetto al 2021;
  • un calo del 40% del costo totale dell'energia venduta ai clienti da tutte le fonti energetiche rispetto al 2021.

  • (1) Vs 2020. Basato su portafoglio clienti Enel in Italia e Spagna.
  • (2) Basato su Paesi Tier 1; mercato libero.

L'aumento dei volumi dell'elettricità venduta e la crescita dei servizi "beyond commodity" si accompagneranno a una generale diminuzione dei costi. Nello specifico, si prevede che il costo totale della produzione si ridurrà del 50% circa, per effetto del maggiore ricorso alla produzione propria nelle vendite di energia oltre che dell'incremento della quota di rinnovabili nel mix di generazione del Gruppo, che passerà da circa il 60% nel 2021 a più dell'85% nel 2030 nei Paesi "Tier 1".

Si prevede che il valore creato dal Gruppo per i clienti potrebbe condurre a una riduzione fino al 40% della loro spesa energetica totale, unitamente a una riduzione fino all'80% della loro carbon footprint entro il 2030.

III. Fare leva sulla creazione di valore lungo tutta la value chain Al fine di rafforzare la strategia di focalizzazione sul cliente mediante l'impiego di piattaforme, il Gruppo ha creato la Linea di Business Global Customer Operations, responsabile della definizione della strategia commerciale e di indirizzare l'allocazione del capitale verso le esigenze dei clienti, facendo leva sull'elettrificazione e migliorando ulteriormente la qualità dei servizi offerti.

La rifocalizzazione del Gruppo si accompagnerà alla semplificazione e al ribilanciamento del suo portafoglio, mediante (i) focus su Paesi "Tier 1", (ii) risorse rese disponibili attraverso la dismissione di asset non più funzionali alla strategia del Gruppo e (iii) operazioni straordinarie mirate a migliorare il posizionamento, acquisire competenze o generare sinergie.

IV. Anticipare gli obiettivi di "Net Zero" sostenibile al 2040 La strategia definita e il posizionamento del Gruppo previsto al 2030 consentono di poter affermare l'impegno del Gruppo ad anticipare di 10 anni, dal 2050 al 2040, l'impegno "Net Zero" degli accordi di Parigi sia per le emissioni dirette sia per quelle indirette. Enel si è impegnata a raggiungere un valore di zero emissioni, senza l'utilizzo di alcuna tecnologia di rimozione del carbonio o soluzioni nature-based, relativamente alla generazione di energia e alla vendita di elettricità e gas naturale ai clienti finali.

Il piano tramite il quale il Gruppo prevede di anticipare tale ambizioso traguardo si basa sull'implementazioni di alcuni fondamentali step strategici: (i) la previsione di accelerare il processo di decarbonizzazione delle attività di generazione, sostituendo progressivamente il portafoglio termoelettrico con nuova capacità rinnovabile oltre ad avvalersi dell'ibridazione delle rinnovabili con soluzioni di accumulo; (ii) entro il 2040 l'elettricità venduta dal Gruppo sarà prodotta al 100% da rinnovabili ed entro lo stesso anno il Gruppo uscirà dall'attività di vendita retail di gas.

(1) Include 3,3 GW di capacità rinnovabile gestita.

Il piano investimenti

Il piano di investimenti del Gruppo è pienamente allineato al suo obiettivo di essere "Net Zero" entro il 2040 (in linea con l'obiettivo dell'Accordo di Parigi di limitare il riscaldamento globale a 1,5 °C). Di conseguenza investimenti in asset o prodotti ad alta intensità carbonica andranno via via decrescendo fino ad azzerarsi entro il 2040.

Coerentemente con questa visione, nel decennio il Gruppo prevede di investire direttamente circa 160 miliardi di euro mediante il modello di business di Ownership, principalmente nei Paesi "Tier 1".

In dettaglio:

• quasi la metà (circa 70 miliardi di euro) sarà dedicata alle Rinnovabili, per le quali è previsto – rispetto al 2020 – un incremento di circa 84 GW di capacità, dei quali 9 GW di accumulo, portando a 129 GW la capacità installata rinnovabile a livello consolidato entro il 2030. Si prevede che tale risultato sarà raggiunto valorizzando una pipeline in crescita, pari a circa 370 GW e più che raddoppiata rispetto a quella presentata l'anno scorso, unitamente a tre piattaforme globali per le attività di Business Development, Engineering and Construction e Operation and Maintenance;

• un ulteriore investimento di circa 70 miliardi di euro è previsto per il business Infrastrutture e Reti, in aumento di 10 miliardi di euro rispetto al Piano precedente e concentrato in Europa, con l'obiettivo di rafforzare la posizione del Gruppo come operatore globale in termini di dimensioni, qualità, efficienza e resilienza. Si prevede che tale investimento porti a una RAB (Regulatory Asset Base) di 65 miliardi di euro nel 2030, insieme alla completa digitalizzazione dell'intera base clienti della rete tramite gli smart meter. Lo sviluppo delle attività del Gruppo in tale settore beneficerà dell'implementazione di "Grid Blue Sky", una piattaforma digitale per la gestione degli asset della rete nel quadro di un modello globale unificato che pone il cliente al centro della catena del valore.

Nel quadro del modello di business di Stewardship, il Gruppo prevede di investire circa 10 miliardi di euro, catalizzan-

Obiettivo "Net Zero" al 2040

Nel 2019 Enel, rispondendo alla richiesta di azione da parte delle Nazioni Unite, ha sottoscritto l'impegno ad agire per limitare l'aumento delle temperature globali a 1,5 °C ed essere "Net Zero" entro il 2050 su tutta la sua catena del valore, incluse sia le emissioni dirette (Scope 1) sia quelle indirette (Scope 2 e 3).

Nel 2021 Enel ha annunciato l'anticipo del target "Impatto Net Zero" al 2040. In particolare, tale impegno comprende: (i) la riduzione del 100% delle emissioni dirette (Scope 1) e delle emissioni indirette legate alla vendita di gas (Scope 3 Gas); (ii) la riduzione di almeno il 90% di tutte le altre emissioni indirette (Scope 2 e 3). Tale obiettivo richiede non solo una forte accelerazione su rinnovabili ed efficienza energetica, ma anche un completo ripensamento del modello economico e della pianificazione degli investimenti. Con riferimento a questi ultimi per i prossimi 10 anni, il Piano Strategico presentato da Enel a novembre 2021 descrive come i cospicui investimenti previsti attraverso il modello di business di Ownership siano coerenti con l'obiettivo di riduzione delle emissioni dirette (Scope 1) di 82 gCO2eq/ kWh al 2030, obiettivo che è stato certificato dalla Science Based Targets initiative (SBTi) in linea con lo scenario di 1,5 °C definito con l'Accordo di Parigi. In particolare, gli

do al contempo ulteriori investimenti per circa 40 miliardi di euro da parte di terzi.

investimenti in nuova capacità rinnovabile consentiranno il raggiungimento di determinati Key Performance Indicators (KPI): le fonti rinnovabili peseranno per più dell'80% della capacità totale e per circa l'80% della produzione di energia elettrica nel 2030. Questo consentirà alla quota di produzione "emission-free" di crescere dal 65% nel 2020 a circa oltre l'85% nel 2030 e, conseguentemente, di tagliare le emissioni dirette da 211 gCO2eq/kWh nel 2020 a 82 gCO2eq/ kWh nel 2030.

L'obiettivo di raggiungere una totale decarbonizzazione entro il 2040 richiede un completo ripensamento del modello economico anche in termini di circolarità.

In questa direzione, Enel sta agendo sulla leva principale delle emissioni dirette e allo stesso tempo ripensando in senso ampio il proprio modello di business per intervenire su tutte le altre dimensioni.

Il Gruppo ha aumentato la propria consapevolezza nonché la trasparenza riguardo a tutte le categorie di emissioni indirette. Nonostante queste siano rilevabili su base volontaria, Enel ha eseguito un bilancio più approfondito delle emissioni provenienti da estrazione/trasporto di combustibile, perdite di rete, autoconsumo e rapporti con fornitori.

Net-zero commitment

Enel, in qualità di firmataria della campagna "Business Ambition for 1.5 °C" promossa dalle Nazioni Unite e da altre istituzioni, si impegna a fissare un obiettivo di lungo termine per raggiungere emissioni "Net Zero" su tutta la catena del valore entro il 2040 (anticipando il precedente obiettivo al 2050), incluse sia le emissioni dirette (Scope 1) sia le emissioni indirette (Scope 2 e 3), insieme agli obiettivi scientifici in tutti gli ambiti pertinenti e in linea con i criteri e le raccomandazioni della Science Based Targets initiative (SBTi).

GHG Target Ambito Scenario climatico Principali driver e azioni per raggiungere l'obiettivo
Breve termine
(2024)
140 gCO2eq/kWh
al 2024
100%
delle emissioni
GHG Scope 1(1)
1,5 °C(2)
Uscire gradualmente dalla capacità a carbone nel periodo
2022-2024 (peso percentuale della capacità a carbone sulla
capacità consolidata dal 7% nel 2021 a circa il 4% nel 2024)

Investire 17,3 miliardi di euro per accelerare lo sviluppo delle
energie rinnovabili installando 17 GW di nuova capacità
rinnovabile nel periodo 2022-2024, raggiungendo i 67 GW di
capacità rinnovabile consolidata entro il 2024
21,3 mln tCO2eq
al 2024
100%
delle emissioni
Scope 3 relative
alla vendita di
gas naturale nel
mercato finale
1,5 °C(2)
Promuovere il passaggio dei clienti dal gas all'elettricità
(soprattutto clienti residenziali)

Ottimizzare il portafoglio gas dei clienti (specialmente clienti
industriali)
≤130 gCO2eq/kWh
al 2024
100%
delle emissioni
Scope 1 e
Scope 3 relative
alla vendita di
elettricità nel
mercato finale
1,5 °C(2)
Aumentare la quota di energia rinnovabile venduta ai clienti,
incrementando la produzione rinnovabile del Gruppo
Medio termine
(2030)
82 gCO2eq/kWh
al 2030
(80% di riduzione
rispetto all'anno
base 2017)
100%
delle emissioni
GHG Scope 1(1)
1,5 °C,
certificato
SBTi

Uscire dalla generazione a carbone (eliminazione graduale di 16
GW di capacità di carbone)

Investire 65 miliardi di euro per accelerare lo sviluppo delle
energie rinnovabili installando 75 GW di capacità rinnovabile
nel periodo 2021-2030, raggiungendo 120 GW di capacità
rinnovabile consolidata entro il 2030 (3 volte la capacità
rinnovabile installata nell'anno base 2017)
11,4 mln tCO2eq al
2030
(55% di riduzione
rispetto all'anno
base 2017)
100%
delle emissioni
Scope 3 relative
alla vendita di
gas naturale nel
mercato finale
1,5 °C(3)
Aggiornamento target precedente, corrispondente a una
riduzione del 46% rispetto al precedente obiettivo al 2030

Promuovere il passaggio dei clienti dal gas all'elettricità
(soprattutto clienti residenziali)

Ottimizzazione del portafoglio gas dei clienti (specialmente
clienti industriali)
≤73 gCO2eq/kWh
al 2030
(80% di riduzione
rispetto all'anno
base 2017)
100%
delle emissioni
Scope 1 e
Scope 3 relative
alla vendita di
elettricità nel
mercato finale
1,5 °C(3)
Aumentare la quota di energia rinnovabile venduta ai clienti,
incrementando la produzione rinnovabile del Gruppo

  • (1) Anche se Enel monitora costantemente le emissioni Scope 2 e si impegna attivamente per la loro riduzione, il Gruppo non ha fissato uno specifico target di riduzione, in quanto rappresentavano meno del 4% delle emissioni di Scope 1 e Scope 2 totali nel 2017 (anno base del target certificato dalla SBTi). Pertanto, sono considerate marginali e rientrano nei criteri di esclusione secondo la metodologia SBTi, che fissa un margine del 5% sulle emissioni totali di Scope 1 e Scope 2.
  • (2) Non si è potuto validare ufficialmente il target da SBTi perché "i target devono coprire un minimo di 5 anni e un massimo di 15 anni dalla data in cui il target viene presentato alla SBTi per una convalida ufficiale". Tuttavia soddisfano il percorso di 1,5 °C stabilito dalla SBTi per il settore dei servizi elettrici (approccio di decarbonizzazione settoriale, SDA).
  • (3) Si prevede di richiedere certificazione SBTi del target a giugno 2022 e, comunque, in funzione delle tempistiche accordate da SBTi.
  • (4) Nel rispetto dell'impegno "Net Zero" del Gruppo, che include sia le emissioni dirette sia quelle indirette, verranno presi in considerazione target puntuali anche sulle ulteriori componenti di emissioni Scope 2 e Scope 3 in linea con il "Net Zero Standard" che la SBTi ha pubblicato a ottobre 2021.

3 Strategia del Gruppo e gestione del rischio 2 Governance 1 Gruppo Enel 4 Le performance del Gruppo 5 Prospettive future 6 Bilancio consolidato

La strategia del Gruppo Enel rispetto allo scenario IEA "Net Zero"

Lo scenario "Net Zero" dell'Agenzia Internazionale dell'Energia (IEA NZE) delinea uno dei possibili percorsi per raggiungere l'azzeramento delle emissioni globali nette entro il 2050. È lo scenario più ambizioso tra quelli definiti dall'Agenzia, sviluppato con l'obiettivo di ottenere una riduzione delle emissioni del sistema energetico in linea con l'obiettivo di contenere l'aumento medio delle temperature globali entro +1,5 °C. Rispetto agli altri scenari previsti dalla IEA, esiste un gap di riduzioni di emissioni da colmare attraverso una forte accelerazione in termini di policy, di tasso di elettrificazione e di sviluppo di capacità rinnovabile. Anche questo scenario, come tutti quelli sviluppati dalla IEA, si basa su processi industriali e modelli di consumo a oggi noti e su tecnologie a oggi esistenti, mentre non include eventuali disruption tecnologiche che potrebbero emergere nei prossimi anni.

Lo scenario IEA NZE è particolarmente utile per gli operatori di business allo scopo di valutare la sostenibilità delle proprie strategie rispetto a uno scenario "Net Zero" al 2050. La roadmap verso emissioni nette zero delineata in questo scenario, in particolare, fornisce utili signpost a livello globale e regionale rispetto all'evoluzione della pe-

netrazione delle tecnologie ritenute necessarie per raggiungere l'obiettivo. Tuttavia, non sono sempre disponibili dettagli a livello locale per testare assunzioni e ipotesi di business di maggiore granularità.

Rispetto alla strategia di Enel, i principali punti da rilevare sono relativi a:

  • uscita dalla generazione a gas entro il 2040, con una roadmap che non prevede nessun ricorso a tecnologie o soluzioni di cattura della CO2, non compatibili con il posizionamento strategico e tecnologico del Gruppo. Ciò prefigura pertanto un obiettivo zero, non "net" zero, sulle emissioni dirette, caratterizzato da una generazione di elettricità totalmente rinnovabile;
  • prospettive di elettrificazione dei consumi finali, che secondo la roadmap IEA NZE prevedono milestone che lascerebbero spazio a ulteriori opportunità di business dovute in particolare ai settori trasporto (per es., 60% delle vendite di auto a livello globale deve essere elettrico; nessuna nuova immatricolazione di auto a combustione interna dal 2035 ecc.) e riscaldamento/raffrescamento.

Il Piano di Sostenibilità

La centralità delle persone è uno dei pilastri della strategia sostenibile di Enel.

Il Gruppo si impegna a fornire le migliori condizioni e opportunità per le persone che lavorano in azienda, con l'obiettivo di affrontare le sfide della transizione energetica, in linea con l'impegno promosso dalle Nazioni Unite sulla "just transition" e sottoscritto nel 2019. Programmi di upskilling e reskilling e formazione specifica sulle competenze digitali sono affiancati da piani di azione dedicati allo sviluppo dei dipendenti e alla valorizzazione delle diversità, diretti a creare un ambiente di lavoro più inclusivo mediante obiettivi puntuali, anche in merito all'ascolto dei dipendenti e alla valutazione delle performance. In questo contesto, il Gruppo ha incrementato, rispetto all'anno precedente, gli obiettivi relativi alla percentuale di donne manager e middle manager, per raggiungere rispettivamente il 26,8% e il 33,4% al 2024.

Allo stesso tempo, uno dei pilastri della strategia sostenibile si fonda sull'importanza del rapporto con le comunità locali in cui il Gruppo opera, impegnandosi a raggiungere, nel periodo 2015-2030: 5 milioni di beneficiari di un'istruzione di qualità (SDG 4); 20 milioni di beneficiari per quanto riguarda l'energia pulita e accessibile (SDG 7); 8 milioni di beneficiari in termini di lavoro dignitoso e crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile (SDG 8).

A sostegno della strategia di sostenibilità del Gruppo, continua a essere centrale l'attenzione nei confronti della salute e sicurezza lungo l'intera catena del valore, resa possibile attraverso un costante e crescente monitoraggio. Il Gruppo si impegna a promuovere attraverso la catena di fornitura aspetti di sostenibilità e qualità nella relazione con i fornitori; risultano inoltre fondamentali una gestione ambientale orientata alla riduzione delle emissioni, dei consumi di acqua e delle risorse naturali e alla preservazione della biodiversità; una struttura di governance solida continua a rappresentare una delle fondamenta della strategia del Gruppo.

La transizione energetica non può, infine, prescindere da elementi abilitatori quali il digitale e la cyber security, per mezzo dei quali il Gruppo si impegna nella diffusione delle più avanzate soluzioni e azioni di verifica delle stesse (ethical hacking,vulnerability assessment e cyber exercise che coinvolgono impianti e siti industriali).

L'adozione di un modello di business pienamente sostenibile richiede un completo ripensamento anche in termini di circolarità. L'economia circolare è fondamentale in particolare per due ragioni: da un lato rappresenta una leva indispensabile per raggiungere gli obiettivi di decarboniz-

zazione agendo lungo tutta la catena del valore(5), oltre a contribuire positivamente a risolvere una serie di ulteriori criticità ambientali in termini di consumo di suolo, consumo d'acqua, generazione di rifiuti ecc.; dall'altro l'adozione su grande scala di tecnologie come fotovoltaico, batterie e mobilità elettrica richiede fin da subito un approccio circolare per quanto riguarda le materie prime, quelle critiche in particolare, lungo tutta la catena del valore.

Con questa consapevolezza, da diversi anni Enel ha incluso l'economia circolare tra i propri driver strategici:

  • attraverso un crescente ingaggio con i fornitori per misurare la circolarità di quanto acquista (per es., il progetto EPD che oggi copre le categorie strategiche del Gruppo e rappresenta circa il 55% dei prodotti acquistati a livello globale), l'implementazione di un sistema di tracciamento delle materie prime approvvigionate, e la co-innovazione con i fornitori puntando anche a soluzioni di chiusura dei cicli sviluppando con loro progetti ad hoc;
  • per quanto riguarda gli asset, puntando su nuovi modelli di utilizzo ed estensione della vita utile per gli asset in esercizio e potenziando il proprio focus attraverso progetti di rimanifattura e riciclo per quanto riguarda gli

Il Piano Industriale 2022-2024

All'interno delle più ampie ambizioni espresse per il posizionamento del Gruppo al 2030, il Piano Industriale 2022- 2024 si pone idealmente all'inizio di un percorso di crescita che abbraccia tutto il decennio.

Nei prossimi tre anni il Gruppo si posizionerà nel quadro degli obiettivi fissati per il 2030. In particolare, le strategie a medio e lungo termine sono pienamente allineate con le azioni strategiche di seguito descritte.

I. Allocare capitale a supporto di una fornitura di elettricità decarbonizzata

Il Gruppo prevede di investire direttamente un totale di circa 45 miliardi di euro nel periodo 2022-2024, pari a un incremento del 12% rispetto al Piano precedente, mobilitando al contempo ulteriori 8 miliardi di euro circa provenienti da terzi nel quadro del modello di business di Stewardship.

Nel periodo 2022-2024 il Gruppo prevede di investire circa 43 miliardi di euro tramite il modello di business di Ownership, con un allineamento del 94% agli Obiettivi di Sviluppo asset che vanno a fine vita;

• per quanto riguarda i clienti, da un lato aumentando la circolarità delle soluzioni offerte da Enel X per i clienti finali e dall'altro supportando i clienti in termini di misurazione e miglioramento della loro circolarità attraverso attività di reporting e consulenza.

Una transizione di questo tipo richiede non solo un cambiamento in termini di tecnologie e di modelli di business ma anche in termini di modalità di interazione all'interno della catena del valore e di funzionamento del modello economico nel senso più ampio, e a questo fine Enel sta collaborando con Istituzioni, aziende e stakeholder in tutti i Paesi di presenza. Tutto questo comporterà inoltre una forte trasformazione in termini di competenze e professionalità inducendo a puntare molto sulla formazione e su nuove modalità di collaborazione tra le varie aree del Gruppo.

Si è inoltre assistito a un crescente interesse del settore finanziario al tema negli ultimi anni ed Enel sta da tempo integrando le proprie attività con una vista finanziaria per far sì che le nuove iniziative siano concepite fin da subito economicamente competitive (e quindi scalabili) e che possano contribuire in termini di redditività e derisking alle prestazioni complessive del Gruppo.

Sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite; in particolare, saranno diretti al raggiungimento degli obiettivi previsti dall'SDG 7 ("Affordable and Clean Energy"), SDG 9 ("Industry, Innovation and Infrastructure") ed SDG 11 ("Sustainable Cities and Communities"), contribuendo tutti in tal modo alla lotta al cambiamento climatico (SDG 13 - "Climate Action").

L'allineamento degli investimenti previsti dal Piano Strategico del Gruppo con gli obiettivi di decarbonizzazione e riduzione delle emissioni di gas serra viene definito sulla base di una specifica metodologia attraverso la quale gli investimenti in rinnovabili e in power retail sono per natura riferibili all'SDG 7, gli investimenti nella rete di distribuzione sono riferibili all'SDG 9 e gli investimenti in Enel X sono riferibili all'SDG 11. Il 94% sopra menzionato esclude quindi gli investimenti in generazione convenzionale e in gas retail. Inoltre, si stima che gli investimenti previsti a Piano saranno allineati ai criteri della tassonomia UE in una percentuale compresa tra l'80% e il 90%, visto il sostanziale contributo alla mitigazione del cambiamento climatico.

(5) A oggi si stima che circa il 45% delle emissioni a livello Pianeta sia associato a estrazione e produzione di materiali, manifattura e dismissione.

Capex Enel

tassonomia EU(2)

(1) Vecchio Piano 2021-2030 include Capex consolidate in Stewardship di Enel X.

(2) Si riferisce solo a Capex relative al modello di Ownership.

Nel medesimo periodo il Gruppo prevede inoltre di investire circa 2 miliardi di euro (di cui il 27% in rinnovabili, il 17% nella rete di distribuzione e il restante 56% per abilitare l'elettrificazione dei clienti) nel quadro del modello di business di Stewardship mediante apporti di capitale e acquisizioni di partecipazioni di minoranza, mobilitando al contempo ulteriori 8 miliardi di euro circa di investimenti provenienti da terzi. Gli investimenti in generazione convenzionale sono previsti in riduzione progressiva nell'arco di piano.

Sul totale degli investimenti del Gruppo previsti dai modelli di Ownership e di Stewardship per il 2022-2024:

• circa 19 miliardi di euro si prevede siano destinati alle Rinnovabili, in particolare in Paesi dove il Gruppo beneficia di un business integrato con i clienti finali. Si prevede che la capacità rinnovabile totale del Gruppo aumenti a 77 GW dai 53 GW installati alla fine del 2021. Di conseguenza, si stima che la produzione a zero emissioni raggiunga il 77% nel 2024 e che nello stesso periodo le emissioni di CO2 per kWh diminuiscano di oltre il 35% rispetto al 2021, posizionando il Gruppo verso il conseguimento dei propri obiettivi "Net Zero" nei tempi previsti;

• circa 18 miliardi di euro si prevede siano destinati al business Infrastrutture e Reti, con un aumento del 12% rispetto al Piano precedente, come risultato di maggiori investimenti in Europa, che è previsto facciano leva anche sulle opportunità create dai Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza lanciati nell'UE. Grazie a questi investimenti, che hanno l'obiettivo di migliorare ulteriormente i livelli qualitativi e di resilienza della rete, si stima che la RAB del Gruppo raggiunga i 49 miliardi di euro, in crescita di quasi il 14% rispetto al 2021.

Capex destinati a Paesi Tier 1

II. Abilitare l'elettrificazione della domanda di energia dei clienti

Grazie al nuovo modello del Gruppo incentrato sui clienti, il margine integrato è atteso in crescita di 1,6 volte entro il 2024 rispetto al 2021. Nei prossimi tre anni si prevede che i ricavi da clienti aumentino del 26% e le vendite di elettricità crescano del 25%. Ciò sarà accompagnato da una diminuzione di circa il 15% del costo complessivo dell'energia venduta rispetto al 2021, che è anche frutto di una riduzione di circa il 23% nel costo medio di produzione.

III. Fare leva sulla creazione di valore lungo tutta la value chain

La gestione attiva degli asset verrà utilizzata per completare il processo di semplificazione del Gruppo Enel e rendere disponibili risorse che saranno impiegate per cogliere ulteriori opportunità di crescita. Si prevede che queste azioni producano un incremento degli utili di 300 milioni di euro a regime.

A livello di Gruppo, si prevede che l'EBITDA ordinario cresca del 11% dai 19,2 miliardi di euro del 2021 a un valore compreso fra 21,0 e 21,6 miliardi di euro nel 2024.

EBITDA cumulato per GBL Evoluzione EBITDA nel periodo 2021-2024

Si prevede che alla crescita dell'EBITDA ordinario di Gruppo contribuiscano i seguenti fattori:

  • la crescita delle Rinnovabili è il principale driver del periodo, con un contributo previsto di circa 2,0 miliardi di euro, su un totale contributo del business della generazione di 2,9 miliardi di euro; si prevede che l'evoluzione del portafoglio di generazione si traduca in una crescita del 45% dell'EBITDA di Enel Green Power(6) nel periodo di Piano, nello specifico dai 6,0 miliardi di euro nel 2021 a 8,7 miliardi di euro nel 2024;
  • l'EBITDA del business Clienti è previsto in crescita di circa il 40% nel periodo di Piano, raggiungendo 4,9 miliardi di

euro nel 2024 dai 3,4 miliardi di euro del 2021. Tale crescita è guidata dalle iniziative del Gruppo per una strategia integrata a livello commerciale e di capacità di generazione, dall'apporto di volumi di elettricità nel mercato libero e dai bisogni incrementali di servizi aggiuntivi;

• l'EBITDA del business Infrastrutture e Reti è previsto in aumento del 16% a 8,7 miliardi di euro nel 2024 dai 7,7 miliardi di euro del 2021. I principali fattori di crescita sono l'aumento della RAB, trainato dai maggiori investimenti, i programmi di efficientamento, gli aumenti tariffari per effetto dell'indicizzazione all'inflazione, soprattutto in America Latina, e l'incremento dei volumi di energia distribuita.

(6) Incluse le attività di generazione convenzionale.

Si prevede che l'utile netto ordinario aumenti di circa il 20% dai 5,6 miliardi di euro del 2021 a un valore compreso fra 6,7 e 6,9 miliardi di euro nel 2024, grazie alle dinamiche operative sopra descritte e alla continua ottimizzazione della gestione finanziaria di Gruppo. Questa ottimizzazione sarà conseguita soprattutto mediante l'aumento delle fonti di finanziamento sostenibili, che si prevede rappresenteranno circa il 65% del debito lordo totale nel 2024, portando a un costo dell'indebitamento lordo che si prevede diminuisca al 2,9% nel 2024 rispetto al 3,5% del 2021.

Si prevede che la leva finanziaria si mantenga stabile, con un rapporto net debt/EBITDA del Gruppo pari a 2,9 volte nel periodo di Piano e un indebitamento netto di Gruppo previsto a 61-62 miliardi di euro nel 2024 da 52 miliardi di euro nel 2021.

La politica dei dividendi di Enel per il periodo resta semplice, prevedibile e interessante. È previsto che gli azionisti ricevano un dividendo per azione (DPS) fisso che si prevede cresca del 13% dal 2021 al 2024, fino a raggiungere 0,43 euro/azione. Si stima che la crescita attesa a livello di utili, sommata al rendimento sottostante del dividendo ("Dividend Yield"), si tradurrà in un rendimento totale di circa il 13%.

2021 2022 2023 2024 Rendimento totale
Crescita
dei risultati
EBITDA
ordinario (€mld)
19,2 19-19,6 20-20,6 21-21,6
Utile netto
ordinario (€mld)
5,6 5,6-5,8 6,1-6,3 6,7-6,9
Creazione
di valore
DPS
Fisso (€/azione)
0,38 0,40 0,43 0,43 >13%
Dividend
Yield implicito(1)
5,4% 5,7% 6,1% 6,1%

(1) Prezzo azione Enel: 7 €/azione.

Scenario di riferimento

Il contesto macroeconomico

Il contesto economico mondiale nel 2021 è stato caratterizzato da una generalizzata ripresa economica con una crescita del PIL mondiale di circa il 5,8% su base annuale nel 2021, a seguito di una netta caduta di circa il 3,5% nell'anno precedente. Tale recupero è stato reso possibile, soprattutto nei Paesi più sviluppati, attraverso un significativo supporto fiscale dei Governi e a una rapida ed efficace vaccinazione che ha limitato, specialmente nel secondo semestre, l'introduzione di significative restrizioni sulle attività e sulla mobilità. Tuttavia, la diversa velocità di copertura vaccinale tra Paesi sviluppati e in via di sviluppo si è anche riflesso in modo sostanziale sui tassi di crescita del PIL definendo una chiara eterogeneità sulle tendenze di recupero delle economie.

Le generalizzate riaperture a inizio 2021 grazie alle prime somministrazioni dei vaccini hanno generato elevati squilibri tra domanda e offerta su scala globale causando forti distorsioni sulle catene di approvvigionamento e, di conseguenza, spingendo verso l'alto i prezzi delle materie prime. Tali pressioni inflattive si sono riversate anche sui prezzi dei beni intermedi e di consumo, creando spirali inflazionistiche che, accompagnate da severi colli di bottiglia dovuti a interruzioni logistiche, sono attese anche nel 2022.

Nei Paesi avanzati, il secondo semestre è stato caratterizzato da un inatteso rallentamento dell'economia a causa di fattori tra loro collegati, come le riacutizzazioni dei contagi da COVID-19 innescate dal propagarsi di nuove varianti su scala mondiale e colli di bottiglia dovuti a interruzioni logistiche. Con una domanda in ripresa supportata dalle riaperture, i limiti nella produzione accompagnata dai già crescenti prezzi delle materie prime hanno generato severe pressioni inflattive facendo raggiungere livelli record d'inflazione.

Il PIL degli Stati Uniti, in aumento del 5,7% su base annuale nel 2021, è cresciuto nel secondo semestre meno delle attese di inizio anno a causa di rallentamenti generali dei consumi privati e della produzione industriale dovuti alle diverse ondate di contagi da COVID-19, alla riduzione di supporto fiscale ai privati caratteristico nei primi mesi della crisi pandemica, alla mancanza di offerta di materie prime e a prezzi dell'energia in forte crescita. Per il 2022, le proiezioni confermano un rallentamento dell'economia, poiché il supporto dei risparmi privati in eccesso, che hanno rappresentato un fattore trainante per la ripresa di inizio 2021, andrà a scemare, oltre che una politica monetaria meno accomodante, con l'annuncio del tapering sugli acquisti di titoli da parte della Federal Reserve e possibili aumenti dei suoi principali tassi di interesse di riferimento già nel corso di quest'anno. Persistono, inoltre, rischi significativi legati alla situazione pandemica, pressioni inflattive almeno fino a fine anno e incertezza politica per le elezioni di metà mandato a novembre 2022.

In Eurozona, l'economia reale ha segnato una netta ripresa sia nel secondo sia nel terzo trimestre 2021, con il PIL annuale in crescita del 5,2%. Tuttavia, la ripresa economica ha rallentato nel quarto trimestre a causa di repentini aumenti dei prezzi energetici e di nuove ondate di casi per la variante Omicron che hanno spinto molti Paesi a reintrodurre chiusure delle attività e restrizioni sulla mobilità. Gli aumenti dei prezzi del comparto energia rappresentano un fattore di rischio cruciale soprattutto per la produzione industriale, più sensibile dei consumi privati, e quindi per le prospettive di crescita nel 2022. Tuttavia, tali pressioni inflattive per gli alti prezzi dell'energia e del gas naturale avranno impatti eterogenei sull'Eurozona, e gli investimenti saranno significativamente supportati dal piano di recupero Next Generation EU. Infine, la politica monetaria decisa dalla Banca Centrale Europea rimarrà accomodante nel 2022, anche se è stato annunciato che l'imponente programma di acquisto di titoli per l'emergenza pandemica (PEPP) andrà a ridursi gradualmente, ma non prima di marzo.

In America Latina, il progresso delle campagne vaccinali nazionali ha portato a un drastico calo dei casi di COVID-19 nel secondo semestre 2021. L'associata riapertura delle economie nazionali è coincisa con un aumento globale dei prezzi del cibo e dell'energia, un contesto di valute locali deboli e periodi di siccità grave in numerose zone rilevanti dell'area. Questi fenomeni hanno comportato un generale aumento del livello dei prezzi con l'inflazione attestatasi, in molti casi, ben al di sopra dei target delle banche centrali locali. L'economia dell'Argentina ha mostrato segnali di ripresa con il PIL in crescita del 9,8% su base annuale nel 2021. Persistono problemi strutturali riguardanti principalmente inflazione e finanze pubbliche ma proseguono le trattative con il Fondo Monetario Internazionale su una ristrutturazione del debito per evitare il default nel 2022. In Brasile, la maggioranza dei settori economici ha recuperato i livelli pre-pandemia con una crescita del PIL stimata intorno al 4,7% su base annuale nel 2021. Gli alti livelli d'inflazione hanno comportato una politica monetaria restrittiva che, unita a un contenuto contributo alla crescita delle riaperture, scaturite dal processo di vaccinazione, proietta il Paese verso un 2022 di stagflazione. Ulteriori rischi al ribasso sono dati dall'incertezza politica con il precedente presidente Lula favorito per le prossime elezioni. L'economia cilena è stata trainata nel 2021 dalla ripresa del consumo privato e degli investimenti che hanno comportato un aumento del PIL su base annuale del 12%. I rischi

attuali provengono principalmente dalle incertezze legate alle scelte che farà il neo-eletto candidato di sinistra Gabriel Boric che, in un contesto di inflazione oltre il target nazionale e un deficit delle partite correnti in crescita, potrebbe portare avanti programmi troppo radicali con conseguenze sugli asset cileni tra cui la valuta locale, che ha avuto ripercussioni negative all'inizio del 2022. In Colombia, pressioni valutarie e inflazionistiche hanno comportato un aumento generalizzato dei prezzi con l'inflazione annuale attestatasi al 3,5% nel 2021. Per il 2022 rischi al ribasso sono rappresentati da un rallentamento dei prezzi del petrolio e della domanda globale nonostante una crescita del PIL su base annuale pari al 9,6% nel 2021. In Perù, per effetto delle riaperture e di una politica monetaria accomodante, il PIL è cresciuto su base annuale del 12,9% nel 2021. Per il 2022 i rischi di una crescita bassa o moderata sono riconducibili principalmente alla rimozione degli attuali stimoli fiscali e monetari e alla forte incertezza politica, con il presidente Castillo sopravvissuto a un tentativo di impeachment dopo soli quattro mesi dall'insediamento.

PIL e inflazione(1)

% PIL Inflazione
2021 2020 2021 2020 2021-2020
Italia 6,5 -9,0 2,0 -0,1 2,1
Spagna 5,0 -10,8 3,0 -0,3 3,3
Portogallo 4,9 -8,4 - - -
Grecia 8,8 -8,8 - - -
Argentina 9,8 -9,9 48,1 42,0 6,1
Romania 6,3 -3,7 4,1 2,6 1,5
Russia 4,4 -3,0 6,7 3,4 3,3
Brasile 4,7 -4,2 8,3 3,3 5,0
Cile 12,0 -6,0 4,5 3,0 1,5
Colombia 9,6 -6,8 3,5 2,5 1,0
Messico 5,2 -8,4 5,7 3,4 2,3
Perù 12,9 -11,0 4,0 1,8 2,2
Canada 4,7 -5,2 3,4 0,8 2,6
Stati Uniti 5,7 -3,4 4,7 1,2 3,5
Sudafrica 4,7 -6,4 4,5 3,3 1,2
India - - 5,1 6,8 -1,7

(1) I valori di PIL e inflazione sono la migliore stima disponibile alla data di pubblicazione e saranno soggetti a revisioni da parte degli istituti di statistica nazionali nei prossimi mesi.

Fonte: Istituti Nazionali di Statistica ed elaborazioni Enel su dati ISTAT, INE, EUROSTAT, IMF, OECD, Global Insight.

Tassi di cambio

2021 2020 2021-2020
Euro/Dollaro statunitense 1,18 1,14 3,39%
Euro/Sterlina britannica 0,86 0,89 -3,49%
Euro/Franco svizzero 1,08 1,07 0,93%
Dollaro statunitense/Yen giapponese 110 107 2,80%
Dollaro statunitense/Dollaro canadese 1,25 1,34 -7,20%
Dollaro statunitense/Dollaro australiano 1,33 1,45 -9,02%
Dollaro statunitense/Rublo russo 73,71 72,29 1,93%
Dollaro statunitense/Peso argentino 95,16 70,68 25,73%
Dollaro statunitense/Real brasiliano 5,40 5,16 4,44%
Dollaro statunitense/Peso cileno 760,72 791,61 -4,06%
Dollaro statunitense/Peso colombiano 3.747,97 3.692,87 1,47%
Dollaro statunitense/Sol peruviano 3,88 3,50 9,79%
Dollaro statunitense/Peso messicano 20,29 21,48 -5,86%
Dollaro statunitense/Lira turca 8,90 7,02 21,12%
Dollaro statunitense/Rupia indiana 73,93 74,08 -0,20%
Dollaro statunitense/Rand sudafricano 14,79 16,46 -11,29%

Il settore dell'energia

Il contesto energetico - Commodity 2021

Nel corso del 2021 il mercato petrolifero ha visto una marcata crescita dei propri indici, dovuta all'ottimismo per la ripresa dell'attività economica, unita alle misure cautelari dell'OPEC+ in materia di tagli alla produzione, che hanno determinato tensioni sugli indici di prezzo nel secondo e terzo trimestre. Dopo aver raggiunto un picco nel mese di ottobre, anche a seguito della diffusione di nuove varianti di COVID-19, i prezzi hanno iniziato ad assestarsi, attestandosi al di sotto dei 75 \$/barile nel mese di dicembre.

Durante il 2021 il mercato del gas europeo ha registrato una elevata volatilità, determinata da fattori sia di domanda sia di offerta. Nel primo semestre dell'anno le temperature più basse della media e una heating season protrattasi fino a maggio hanno determinato un progressivo depauperamento degli stoccaggi gas in Europa, con conseguente aumento della domanda durante i mesi estivi.

Sul fronte dell'offerta, invece, le esportazioni di GNL dagli Stati Uniti sono state attirate sul mercato asiatico, acuendo la scarsità della commodity.

Il rialzo dei prezzi del gas, unito alla forte domanda cinese, ha determinato a sua volta l'incremento dei prezzi del carbone, che hanno raggiunto un picco di 231 \$/t nel mese di ottobre, per poi diminuire già a novembre al di sotto dei 150\$/t a seguito alla riapertura di alcuni giacimenti in Cina, che ha determinato un allentamento della tensione lato offerta.

2021 2020 2021-2020
Brent \$/bbl 71 43 65,1%
API2 \$/t 120 50 140,0%
TTF €/MWh 46 9 411,1%
CO2 €/t 53 25 112,0%
Rame \$/t 9.310 6.177 50,7%
Alluminio \$/t 2.472 1.704 45,1%
Nichel \$/t 18.461 13.787 33,9%

In aumento anche le quotazioni dell'ETS CO2, a seguito del forte commitment espresso dalle autorità europee, culminato nell'approvazione a luglio del pacchetto "Fit for 55", in cui si esprime la volontà di abbattere le emissioni di CO2 di almeno il 55% entro il 2030. Le aspettative di prezzi in crescita, unite alla tensione sul mercato gas e all'aumento di posizioni speculative su questo mercato, hanno determinato il rialzo del prezzo della commodity, che alla fine di dicembre si attestava al di sopra degli 80 €/t.

Analogamente a quanto accaduto per le commodity energetiche, il 2021 è stato un anno molto volatile e caratterizzato da forti rialzi anche per i prezzi dei principali metalli industriali. La ripresa delle attività economiche post CO-VID-19, da un lato, e l'avvio dei piani di investimento e ripresa a livello globale incentrati sulla transizione energetica, dall'altro, hanno spinto in forte rialzo la domanda di metalli. In parallelo l'offerta, intrinsecamente poco elastica e appesantita sia da criticità legate alla disponibilità sia da colli di bottiglia di natura logistica e di trasporto, non è riuscita a seguire il ritmo di crescita della domanda generando scarsità sul mercato con conseguente forte rialzo dei prezzi.

Per quanto riguarda rame e alluminio, dopo i massimi raggiunti durante l'anno (oltre 10.000 \$/t a maggio per il rame e intorno ai 3.000 \$/t a ottobre per l'alluminio), i prezzi sembrano essersi stabilizzati durante l'ultimo trimestre, anche se su livelli elevati, con fondamentali di mercato meno tesi anche all'orizzonte.

Similmente, per quanto concerne l'acciaio, dopo i picchi registrati nel terzo trimestre 2021, abbiamo assistito a un calo della domanda derivante sia dal rallentamento dell'economia cinese, sia dalle limitazioni di natura ambientale ed energetica che hanno frenato la produzione delle fonderie in Estremo Oriente. Tutto ciò ha consentito una sostanziale stabilizzazione dei prezzi negli ultimi mesi dell'anno.

Per quanto riguarda infine i metalli per le batterie, in particolare nichel, litio e cobalto, abbiamo assistito a prezzi in continua ascesa durante tutto l'arco dell'anno, trascinati da fondamentali di mercato tesi e in particolare da una domanda dal settore dei veicoli elettrici ed energetico in generale che non ha visto rallentamenti.

Si rimanda al capitolo "Lotta al cambiamento climatico e sostenibilità ambientale" per un approfondimento relativo alla gestione circolare delle materie prime legate alla transizione energetica.

I mercati dell'energia elettrica e del gas naturale

La domanda di energia elettrica

Andamento della domanda di energia elettrica(1)

TWh
2021 2020 2021-2020
Italia 319,3 302,8 5,4%
Spagna(2) 256,4 250,1 2,5%
Romania 62,2 59,3 4,9%
Russia(3) 820,1 778,6 5,3%
Argentina 138,7 131,7 5,3%
Brasile 609,0 586,6 3,8%
Cile 81,5 77,7 4,9%
Colombia 74,1 70,4 5,3%

(1) Al lordo delle perdite di rete.

(2) Dato nazionale

(3) Europa/Urali.

Fonte: elaborazioni Enel su dati TSO. I valori sono la migliore stima disponibile alla data di pubblicazione e potrebbero essere soggetti a revisioni da parte dei TSO nei prossimi mesi.

Il 2021 è stato caratterizzato da una generalizzata ripresa dei consumi elettrici, tornati nella maggior parte dei Paesi di presenza a livelli pre-pandemici.

In Italia la domanda elettrica è cresciuta del 5,4%, complice la progressiva riapertura di vari settori dell'economia. In recupero anche la Spagna, che registra una crescita del 2,5% rispetto al 2020, anche se si attesta al di sotto dei livelli pre-pandemici (-2,9% vs 2019). Questa differenza è dovuta alla più lenta ripresa dalla normale attività economica, che ha pesato sulla domanda del settore terziario, unita a temperature estive al di sotto della media stagionale.

Gli alti prezzi dell'energia elettrica registrati in Europa nel

quarto trimestre hanno comunque avuto un impatto sui consumi industriali, e si prevedono fenomeni di demand destruction anche sul primo trimestre 2022, stante l'attuale tensione sui mercati europei.

In aumento anche i consumi in Russia e Romania, rispettivamente del 5,3% e del 4,9%.

Dinamiche analoghe sono state registrate in America Latina, in cui la domanda elettrica è cresciuta in media del 4,8%. Particolarmente sostenuta è stata la crescita registrata in Argentina (+5,3%), in Colombia (+5,3%) e in Cile (+4,9%); in quest'ultimo Paese la domanda era cresciuta anche nel 2020, seppur in misura molto lieve (+0,8%).

I prezzi dell'energia elettrica

Prezzi dell'energia elettrica

Prezzo medio
baseload 2021
(€/MWh)
Variazione prezzo
medio baseload
2021-2020
Prezzo medio
peakload 2021
(€/MWh)
Variazione prezzo
medio peakload
2021-2020
Italia 125,0 86,1 139,8 95,2
Spagna 111,5 77,5 120,8 84,8

Rispetto al 2020, i prezzi dell'energia elettrica in Italia e Spagna sono fortemente aumentati, a causa delle dinamiche rialziste registrate nel 2021 sui mercati delle commodity. In particolare, il forte aumento del prezzo del gas, congiuntamente a una minor produzione delle fonti rinnovabili e ad alcune manutenzioni di centrali nucleari in Europa, ha portato i prezzi dell'energia elettrica di Italia e Spagna ad aumentare di oltre il 220% rispetto al 2020, raggiungendo nel corso del quarto trimestre 2021 veri e propri massimi storici. Si ritiene che la tensione sui prezzi dell'energia elettrica registrata alla fine del 2021, continuerà anche nel 2022.

Di seguito la tabella che riepiloga i prezzi dei mercati finali per i principali segmenti di consumo.

Andamento dei prezzi nei principali mercati

Centesimi di euro/kWh
2021 2020 2021-2020
Mercato finale (residenziale)(1)
Italia 0,1432 0,1357 5,5%
Romania 0,1115 0,1043 6,9%
Spagna 0,1358 0,1219 11,4%
Mercato finale (industriale)(2)
Italia 0,0939 0,0867 8,3%
Romania 0,0824 0,0869 -5,2%
Spagna 0,0931 0,0834 11,6%

(1) Prezzo annuale al netto imposte - consumo annuo compreso tra 2.500 kWh e 5.000 kWh.

(2) Prezzo annuale al netto imposte - consumo annuo compreso tra 70.000 MWh e 150.000 MWh.

Fonte: Eurostat.

I mercati del gas naturale

Domanda di gas naturale

Miliardi di m3
2021 2020 2021-2020
Italia 75,0 70,0 5,0 7,1%
Spagna 32,5 31,0 1,5 4,8%

La ripartenza di vari settori dell'economia, unita a un inverno particolarmente lungo e rigido nell'emisfero settentrionale, ha trainato la domanda globale di gas nel 2021.

In Italia e Spagna la domanda è cresciuta rispettivamente del 7,1% e del 4,8%.

Domanda di gas naturale in Italia

Miliardi di m3
2021 2020 2021-2020
Reti di distribuzione 33,4 31,0 2,4 7,7%
Industria 14,0 13,0 1,0 7,7%
Termoelettrico 25,9 25,0 0,9 3,6%
Altro(1) 1,7 1,0 0,7 70,0%
Totale 75,0 70,0 5,0 7,1%

(1) Include altri consumi e perdite.

Fonte: elaborazioni Enel su dati del Ministero dello Sviluppo Economico e di Snam Rete Gas.

In Italia l'aumento della domanda rispetto al 2020 è stato pari al 7,1%, particolarmente forte nelle reti di distribuzione (+7,7%) e nell'industria (+7,7%), a causa della maggior domanda di gas per riscaldamento e produzione industriale; meno marcato, ma comunque significativo, il recupero del settore termoelettrico (+3,6%).

Cambiamento climatico e scenari di lungo termine

Enel promuove la trasparenza nella propria disclosure relativa al cambiamento climatico e lavora per mostrare ai propri stakeholder che sta affrontando il cambiamento climatico in modo diligente e determinato. Enel si è pubblicamente impegnata ad adottare le raccomandazioni della Task Force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD) del Financial Stability Board e a seguire tutti gli aggiornamenti pubblicati. Il Gruppo sta anche integrando le "Guidelines on reporting climate-related information" pubblicate dalla Commissione Europea nel giugno 2019, che, insieme alla TCFD e allo standard GRI, costituiscono

Analisi di scenario

La valutazione del contesto esterno e della sua evoluzione costituisce una parte fondamentale su cui si basa la definizione della strategia di Enel: in un mondo complesso e in condizioni di incertezza rispetto al futuro, definire una strategia solida e resiliente è di cruciale importanza per alimentare la creazione di valore per tutti gli stakeholder. Il processo di pianificazione strategica di Enel parte quindi dall'analisi dell'evoluzione dell'ambiente esterno, con particolare riferimento al cambiamento climatico e al processo di transizione energetica. A tal fine, il Gruppo adotta un approccio strutturato per l'analisi di scenario, con l'obiettivo di massimizzare le opportunità e mitigare i rischi.

La pianificazione tramite l'utilizzo di scenari si basa sulla definizione di "futuri alternativi", definiti da alcune variabili di incertezza chiave quali, per esempio, il raggiungimento degli obiettivi definiti nell'Accordo di Parigi o lo sviluppo tecnologico. Rispetto a un approccio di forecasting, gli scenari offrono maggiore flessibilità e permettono di prepararsi ad affrontare rischi e cogliere opportunità. Infatti, l'approccio di forecasting comprende proiezioni basate su tendenze passate, che quindi non anticipano cambiamenti, rischi o incertezze significative.

In Enel gli scenari vengono utilizzati nei processi di pianificazione, allocazione di capitale, posizionamento strategico e valutazione dei rischi e della resilienza della strategia. L'elaborazione di scenari aiuta le aziende a prendere il principale framework relativo alla divulgazione da parte del Gruppo delle tematiche legate al cambiamento climatico nel corso del 2021. In merito alle analisi di scenario, Enel è stata coinvolta in un gruppo di lavoro per sviluppare specifiche raccomandazioni a supporto dell'attuazione delle linee guida della TCFD su tale ambito. Il TCFD Advisory Council ha lavorato sugli scenari nel 2020 e da allora Enel è stata coinvolta in diverse iniziative riguardanti le analisi di scenario, condividendo la propria esperienza a supporto di un'implementazione sempre più diffusa e trasparente di tali pratiche in un numero crescente di aziende.

decisioni strategiche in condizioni complesse e incerte, esplorando futuri plausibili alternativi, consentendo di disegnare diversi percorsi, tempistiche e opzioni di mitigazione ed eseguire analisi basate sui rischi chiave per sfidare il pensiero strategico.

Nel corso del 2021 la definizione del framework di scenario è stata oggetto di un workstream specifico a supporto del processo decisionale ("dialogo strategico"). La tematica è stata analizzata con workshop dedicati con il top management, che hanno riguardato l'identificazione dei principali trend, disruption, incertezze future e possibili narrative di scenario.

Nell'ambito del processo per la definizione degli scenari Enel di lungo termine, i trend di medio e lungo termine identificati sono stati analizzati in modo approfondito e i risultati dell'analisi sono confluiti in un documento di sintesi della visione industriale a uso interno ("Industry View"). Tale documento, elaborato a supporto del processo decisionale, fornisce una panoramica delle forze strutturali, delle macro-tendenze, delle potenziali disruption e delle tecnologie che incidono sullo sviluppo dell'industria e dell'economia, e ne descrive i potenziali impatti sull'attività aziendale. Rappresenta quindi una base di riferimento per la definizione di azioni volte a guidare, prevenire e adattarsi a cambiamenti ed evoluzioni sui business di riferimento, nonché a cogliere le opportunità a essi associate, sviluppando anche una consapevolezza dei rischi connessi.

È stata inoltre condotta un'attività di analisi e benchmarking degli scenari esterni energetici di transizione che, insieme all'analisi di report rilevanti sugli andamenti macroeconomici, di commodity e climatici, ha alimentato la modellistica interna per la definizione delle assunzioni degli scenari di lungo termine.

Scenari interni Enel

che alimentano il "dialogo strategico" e la pianificazione

degli scenari.

Visione completa sulle varianti macroeconomiche, finanziarie, energetiche e climatiche.

di dati e indicatori di performance provenienti da

report rilevanti.

All'interno di questo framework, ogni narrativa di scenario è stata elaborata in modo da assicurare coerenza tra gli scenari di transizione energetica e gli scenari climatici, sulla base dei quali sono analizzati i fenomeni fisici acuti e cronici.

L'attività di benchmarking degli scenari esterni sopracitata rappresenta un punto di partenza fondamentale per costruire scenari interni robusti. Esistono molti scenari energetici globali di transizione, pubblicati da vari provider e progettati per una vasta gamma di scopi, dalla pianificazione governativa al supporto dei processi decisionali aziendali. L'attività di benchmarking consiste nell'analisi degli scenari prodotti da enti e organizzazioni esterne al fine di confrontarne i risultati in termini di mix energetici, trend emissivi e scelte tecnologiche, e di identificare per ciascuno di essi i principali driver della transizione energetica.

Gli scenari energetici globali sono tipicamente classificati per famiglie di scenario in funzione del livello di ambizione climatica.

• Business as usual/Stated policies: scenari energetici basati su business as usual/politiche correnti. Forniscono un punto di riferimento piuttosto conservativo per il futuro, rappresentando l'evoluzione del sistema energetico in mancanza di politiche climatiche ed energetiche aggiuntive. Questi scenari non arrivano a raggiungere gli obiettivi dell'Accordo di Parigi.

  • Paris Aligned: scenari energetici allineati all'Accordo di Parigi, ovvero che includono un obiettivo di contenimento dell'aumento di temperatura media globale "ben al di sotto di 2 °C" rispetto ai livelli preindustriali. Per raggiungere tale obiettivo, gli scenari di questa categoria considerano nuove e più ambiziose politiche per l'elettrificazione degli usi finali e per lo sviluppo delle rinnovabili.
  • Paris Ambitious: scenari energetici globali che tracciano un percorso verso emissioni nette di gas serra pari a zero entro il 2050, coerente con l'obiettivo più ambizioso dell'Accordo di Parigi, ovvero la stabilizzazione dell'aumento medio delle temperature globali entro 1,5 °C. Tutti gli scenari di questa famiglia concordano che i driver principali della transizione energetica verso "Net Zero" entro il 2050 siano il processo di elettrificazione degli usi finali e l'aumento di generazione elettrica da rinnovabili sia nel medio sia nel lungo termine. Differiscono invece tra loro per le soluzioni aggiuntive necessarie nel lungo termine per colmare il gap verso l'obiettivo emissioni nette zero, assegnando diversa rilevanza ai contributi di differenti tecnologie e ai cambiamenti comportamentali dei consumatori.

In generale, quello che emerge dall'analisi sistematica dei diversi scenari è che quelli maggiormente sfidanti dal punto di vista della mitigazione del cambiamento climatico sottendono una maggiore penetrazione del vettore elettrico e della generazione rinnovabile.

NZ@2050/~1,5 °C ≤ 2 °C > 2 °C

Al 2050 | Fonte grafico: elaborazione interna basata su IEA (2021), World Energy Outlook 2021 | BNEF (2021), New Energy Outlook | IRENA (2020), Global Renewables Outlook | IRENA (2021), World Energy Transition Outlook.

Uno scenario climatico, più scenari di transizione energetica

Uno scenario di transizione energetica rappresenta una possibile evoluzione del contributo delle diverse fonti energetiche in uno specifico contesto economico, sociale, regolatorio, di policy, e in funzione delle opzioni tecnologiche disponibili. Le assunzioni macroeconomiche e sociali determinano la domanda di servizio, mentre i vincoli regolatori, di policy e di costo definiscono il mix ottimale di tecnologie per soddisfare tale domanda. A ciascuno scenario è associato un trend di emissioni di gas serra.

Un determinato risultato di lungo periodo di innalzamento della temperatura può essere invece associato a differenti trend di emissioni di gas serra e pertanto a più di uno scenario di transizione. Infatti, ogni scenario energetico è associato, in maniera più o meno stringente, a una specifica traiettoria climatica definita dall'Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) e di conseguenza a un range di

incremento di temperatura, stimata con un certo grado di probabilità in un arco temporale definito(7). A loro volta, diversi aumenti della temperatura terrestre mondiale al 2100, e, quindi, diversi scenari futuri di surriscaldamento globale, modificano l'andamento anche delle altre variabili climatiche (precipitazioni, vento ecc.), causando variazioni nell'intensità e nella frequenza dei fenomeni fisici (ondate di calore, piogge estreme ecc.). Occorre sottolineare che questi cambiamenti riguardano l'intero globo, ma i fenomeni si manifestano in maniera differenziata a livello regionale e locale.

Ciò premesso, uno scenario globale energetico è allineato all'Accordo di Parigi quando il risultato complessivo, in termini di trend di emissioni di gas serra, è associabile a un incremento di temperatura media globale in linea con l'obiettivo di mantenere "l'aumento della temperatura media mondiale ben al di sotto di 2 °C rispetto ai livelli preindustriali" e di proseguire "l'azione volta a limitare tale aumento a 1,5 °C"(8).

Gli scenari Enel di lungo termine

I temi della transizione industriale ed economica verso soluzioni che possano ridurre le concentrazioni di CO2 in atmosfera sono gli elementi caratteristici dello "scenario di transizione energetica", mentre le tematiche connesse ai trend futuri delle variabili climatiche (in termini di fenomeni acuti e cronici) definiscono il cosiddetto "scenario fisico". Gli scenari sono costruiti nell'ottica di un framework complessivo che assicuri la coerenza tra le assunzioni di transizione e le proiezioni climatiche.

L'acquisizione e l'elaborazione della grande mole di informazioni e dati necessari alla definizione degli scenari, nonché l'individuazione delle metodologie e delle metriche necessarie a interpretare fenomeni complessi e – nel caso degli scenari climatici – ad altissima risoluzione, richiedono un continuo dialogo sia con i riferimenti esterni sia con quelli interni. Per valutare gli effetti dei fenomeni di transizione e fisici sul sistema energetico, per esempio, il Gruppo si avvale di modelli che, per ogni Paese analizzato, descrivono il sistema energetico tenendo conto delle specificità a livello tecnologico, socioeconomico, di policy e regolatorio.

(7) Per esempio, lo scenario SSP1-1.9 (che include le assunzioni dello scenario SSP1 e delle proiezioni climatiche RCP 1.9), che prevede un declino immediato delle emissioni climalteranti fino a raggiungere emissioni nette zero intorno al 2050, seguito da emissioni nette negative, conduce a una stima di un aumento medio delle temperature globali di 1,4 °C al 2081-2100, con una possibilità stimata in "molto probabile" (ovvero con un grado di probabilità tra il 90 e il 100%) che l'aumento di temperatura media si collochi tra 1,0 e 1,8 °C. Lo scenario SSP1-2.6 considera una riduzione delle emissioni più lenta, con il raggiungimento delle emissioni nette nulle nella seconda metà del secolo, ed è associato a una stima dell'incremento medio della temperatura globale di 1,8 °C al 2081-2100 (best estimate), che sarà molto probabilmente compreso nell'intervallo 1,3 °C-2,4 °C (very likely range).

(8) Accordo di Parigi, traduzione in italiano pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea. https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:22016A1019(01)&from=IT.

L'adozione degli scenari descritti e la loro integrazione nei processi aziendali tengono conto delle linee guida della TCFD ed è un fattore abilitante alla valutazione dei rischi e delle opportunità connessi al cambiamento climatico.

Gli scenari Enel di transizione energetica

Lo scenario di transizione descrive come produzione e consumo di energia evolvono nei vari settori in uno specifico contesto economico, sociale, di policy e regolatorio; a esso corrisponde un trend di emissione di gas serra (GHG).

Le principali assunzioni considerate nella definizione degli scenari di transizione energetica riguardano:

  • le policy e i provvedimenti regolatori locali per contrastare il cambiamento climatico, quali le misure per ridurre le emissioni di anidride carbonica e il consumo di combustibili fossili, per incrementare l'efficienza energetica e la decarbonizzazione del settore elettrico;
  • il contesto globale macroeconomico ed energetico (per es., in termini di prodotto interno lordo, popolazione e prezzo delle commodity), considerando benchmark internazionali tra cui l'International Energy Agency (IEA), Bloomberg New Energy Finance (BNEF), International Institute for Applied Systems Analysis (IIASA)(9), e altri;
  • l'evoluzione delle tecnologie di produzione, conversione e consumo di energia, in termini sia di parametri tecnici di funzionamento sia di costi.

Nel 2021 Enel ha rivisto il framework degli scenari di transizione energetica di medio-lungo termine, definendo tre Il processo che traduce i fenomeni di scenario in informazioni utili alle decisioni industriali e strategiche può essere sintetizzato in cinque passi:

narrative di scenario alternative.

piani resilienza)

  • Scenario Paris Prevede il raggiungimento degli obiettivi dell'Accordo di Parigi, quindi un livello di ambizione climatica significativamente più elevato del business as usual. L'incremento di ambizione è supportato da una maggiore elettrificazione dei consumi e da un crescente sviluppo delle rinnovabili.
  • Scenario Slow Transition Scenario caratterizzato da una transizione energetica più lenta, che non consente di raggiungere gli obiettivi dell'Accordo di Parigi. Questo scenario comporta un incremento minore delle rinnovabili e un processo di elettrificazione meno sostenuto rispetto allo scenario Paris, soprattutto nel breve termine (ritardo nell'attuazione della transizione).
  • Scenario Best Place È costruito per testare ipotesi migliorative rispetto allo scenario Paris. Anche in questo scenario gli obiettivi dell'Accordo di Parigi sono raggiunti, ma si considera un ventaglio più ampio di opzioni tecnologiche: per esempio, una maggiore penetrazione dell'idrogeno verde, ovvero prodotto tramite elettricità rinnovabile, usato in maniera più diffusa nei settori hard-to-abate, facilitando il processo di decarbonizzazione verso emissioni nette zero.

(9) Per quanto riguarda lo IIASA, per esempio, sono stati presi in considerazione i fondamentali relativi alla domanda di commodity e alla popolazione sottostante gli "Shared Socioeconomic Pathways (SSPs)", in cui si proiettano differenti scenari che descrivono l'evoluzione socioeconomica e delle policy in coerenza con gli scenari climatici. Le informazioni derivanti dagli "SSPs" sono utilizzate, unitamente alla modellistica interna, a supporto delle previsioni di lungo periodo, come per esempio quelle della domanda elettrica e dei prezzi delle commodity.

Enel ha scelto come riferimento per la pianificazione di lungo termine lo scenario Paris, che prevede il raggiungimento degli obiettivi dell'Accordo di Parigi, diversamente dallo scorso anno in cui lo scenario di riferimento era a politiche correnti. Ciò nella convinzione che, a livello globale, Governi, imprese, organizzazioni e cittadini parteciperanno efficacemente al comune sforzo di mitigazione delle emissioni di gas serra. L'aumento degli impegni "Net Zero" degli Stati nel corso del 2021, che attualmente coprono l'88% delle emissioni globali(10), e il risultato della COP26 supportano la scelta di eleggere come riferimento di lungo termine per Enel uno scenario che raggiunga gli obiettivi di Parigi. Rispetto alla possibilità di assumere come scenario di riferimento per la pianificazione di lungo termine il raggiungimento dell'obiettivo più sfidante dell'Accordo di Parigi, ovvero di stabilizzare la temperatura media globale entro +1,5 °C, permane evidentemente l'incertezza che alcuni Paesi potrebbero mantenersi su traiettorie inerziali, ritardando il processo di decarbonizzazione verso emissioni nette zero entro il 2050. Data questa premessa rispetto al contesto esterno, il Gruppo Enel opera un modello di business di per sé in linea con il massimo dell'ambizione degli obiettivi dell'Accordo di Parigi, ovvero coerente con un aumento della temperatura media

globale di 1,5 °C al 2100. Enel ha fissato un obiettivo a lungo termine per raggiungere zero emissioni dirette (Scope 1), con una generazione di elettricità totalmente rinnovabile, e zero emissioni collegate all'attività di vendita al dettaglio di energia (Scope 3).

Le assunzioni sugli andamenti dei prezzi delle commodity in input allo scenario Paris sono coerenti con gli scenari esterni che raggiungono gli obiettivi dell'Accordo di Parigi. In particolare, si considera al 2030 una crescita sostenuta del prezzo della CO2, causata dalla progressiva riduzione dell'offerta di permessi a fronte di una crescente domanda, e una stabilizzazione dei prezzi del carbone, dovuta alla domanda in decrescita. Per quanto riguarda il gas, si ritiene che le tensioni sul prezzo si allenteranno nei prossimi anni alla luce di un riallineamento tra domanda e offerta a livello globale. Infine, si prevede una progressiva stabilizzazione del prezzo del petrolio, di cui stimiamo il picco di domanda intorno al 2030.

Di seguito, i valori indicati come "Scenario Enel" rappresentano le assunzioni dello scenario di riferimento del Gruppo, utili per diverse applicazioni, quali quelle relative ad attività di pianificazione e valutazioni di impairment.

(1) Fonte: IEA, Sustainable Development Scenario e Net Zero Scenario; BNEF; IHS green case scenario; Enerdata green scenario. N.B. Gli scenari utilizzati come benchmark sono stati pubblicati in diversi momenti dell'anno e potrebbero non essere aggiornati con le ultime dinamiche di mercato.

(2) Consuntivo.

(10) Al 28 dicembre 2021.

I due scenari alternativi Slow Transition e Best Place vengono utilizzati per gli stress test strategici, la valutazione dei rischi e l'identificazione di opportunità di business.

Analisi dei principali elementi degli scenari di transizione

Il Gruppo elabora scenari di transizione energetica a fronte della definizione delle assunzioni riguardo all'evoluzione delle policy, delle tecnologie e di altre variabili di contesto macroeconomico e di commodity.

Lo scenario di riferimento Enel – lo scenario Paris – prevede un'ambizione in termini di decarbonizzazione coerente con il raggiungimento dell'Accordo di Parigi, sostenuta da una crescente elettrificazione dei consumi finali di energia e dallo sviluppo di capacità rinnovabile.

La definizione dello scenario Paris a livello locale è stata impostata secondo due approcci differenti, a seconda della disponibilità di modelli fondamentali per la simulazione dell'equilibrio di lungo termine dell'intero sistema energetico. In particolare, nei principali Paesi di presenza per cui si dispone di tali modelli (Italia, Spagna e Brasile per il momento) è stato utilizzato un approccio "bottom up", imponendo esplicitamente al sistema Paese un vincolo sull'evoluzione delle emissioni di CO2. La valorizzazione delle variabili di scenario rilevanti per le attività del Gruppo (tra cui la domanda elettrica, il tasso di elettrificazione, la capacità rinnovabile e di generazione distribuita, il numero di veicoli elettrici e la produzione di idrogeno verde) è stata dunque determinata dal modello con un orizzonte temporale fino al 2050, in coerenza con il vincolo sulle emissioni e in un'ottica di minimizzazione dei costi per il sistema. Per il resto del mondo l'approccio è stato di tipo "top down", ovvero le variabili di interesse sono state determinate attraverso analisi di consenso rispetto a scenari esterni allineati agli obiettivi dell'Accordo di Parigi, messi a disposizione da enti e provider internazionali accreditati. I due differenti approcci sono stati utilizzati anche per la definizione a livello locale degli scenari alternativi Slow Transition e Best Place.

Nello scenario Paris, i Paesi europei hanno un trend di decrescita delle emissioni coerente con il pacchetto europeo "Fit for 55", grazie a una maggiore elettrificazione dei consumi finali, supportata da un crescente contributo delle rinnovabili nel mix di generazione elettrica. Più in particolare, in Italia, lo scenario Paris, più ambizioso rispetto al piano nazionale in vigore, vede un aumento dell'elettrificazione al 28% al 2030 (rispetto al 22% del 2021), con un livello di generazione rinnovabile tale da soddisfare il 70% della domanda elettrica (rispetto a circa il 55% del piano nazionale alla stessa data). Anche la Romania vede un incremento dell'elettrificazione dei consumi e del ruolo delle rinnovabili per perseguire una riduzione delle emissioni più spinta rispetto a quanto previsto dall'attuale piano nazionale. Per la Spagna, il livello di ambizione definito nel piano nazionale è in linea con il raggiungimento degli obiettivi dell'Accordo di Parigi; in considerazione di ciò, lo scenario Paris prevede al 2030 un tasso di elettrificazione del 29% e uno sviluppo di capacità rinnovabile tale da portare a oltre l'80% la quota della domanda di elettricità soddisfatta con generazione rinnovabile. Per il Brasile, lo scenario Paris è stato definito assumendo il raggiungimento del target di emissioni nette zero entro il 2050. Per i restanti Paesi di interesse del Gruppo, lo scenario Paris, così come gli scenari alternativi, è stato definito a partire da un'analisi di consensus degli scenari esterni disponibili.

Lo scenario Slow Transition vede un minore livello di ambizione nella lotta al cambiamento climatico, che si traduce in un minore sviluppo di rinnovabili e in una minore crescita dell'elettrificazione a tutti i livelli. Questo scenario è costruito ipotizzando che i Paesi rimangano sostanzialmente ancorati agli attuali piani nazionali, qualora questi non esprimano un'ambizione climatica coerente con il raggiungimento degli accordi di Parigi, o che l'ambizione, se alta, non sia supportata da politiche implementative adeguate. Quest'ultimo caso vale per esempio per la Spagna, che nello scenario Slow Transition disattende l'ambizione del piano nazionale per un ritardo nell'implementazione delle politiche abilitanti una maggiore penetrazione di rinnovabili e tecnologie elettriche.

Lo scenario Best Place assume una più rapida riduzione dei costi delle tecnologie di produzione dell'idrogeno verde. Questa dinamica si traduce in una sua maggiore penetrazione nei settori hard-to-abate, a discapito dell'idrogeno blu e grigio (idrogeno prodotto da gas, rispettivamente con e senza l'utilizzo di tecnologie CCS), comportando un aumento della domanda elettrica e delle installazioni di capacità rinnovabile nei Paesi oggetto dell'analisi rispetto allo scenario Paris.

Con l'ausilio dei modelli fondamentali di sistema è stato possibile stimare anche l'impatto di misure di efficienza energetica sia sui consumi energetici sia sull'andamento della domanda elettrica. Inoltre, è stato quantificato il beneficio dell'elettrificazione degli usi domestici e di trasporto per la famiglia media in termini di minore bolletta energetica e contributo emissivo. La stessa valutazione è stata realizzata in relazione a un cliente medio Enel, che è risultato essere più elettrificato rispetto alla media nazionale del rispettivo Paese, in conseguenza della strategia di elettrificazione di Enel.

Infine, è stato valutato l'impatto di ciascuno scenario in termini di riduzione dei consumi complessivi di combustibili fossili e di dipendenza energetica.

Nell'ambito del processo di definizione dello scenario è stata sviluppata anche un'analisi specifica sulla mobilità elettrica in America Latina per individuare i principali driver di elettrificazione dei consumi finali. Alcuni Paesi in particolare stanno lavorando per promuovere la mobilità elettrica nella regione: Cile e Colombia, per esempio, hanno fissato obiettivi specifici legati alla mobilità elettrica e i Governi stanno implementando politiche chiare per favorire lo sviluppo di questo mercato. La maggior parte degli scenari prevede che la mobilità elettrica privata dovrebbe decollare nella regione tra il 2025 e il 2030, quando i costi diventeranno più competitivi.

Lo scenario climatico fisico

Negli scenari, il ruolo del cambiamento climatico è sempre più importante e produce effetti non solo in termini di transizione dell'economia verso emissioni "Net Zero", ma anche in termini di impatti fisici, classificabili in:

  • fenomeni acuti (ondate di calore, alluvioni, uragani ecc.) e il loro potenziale impatto sugli asset industriali;
  • fenomeni cronici relativi a modifiche strutturali del clima, come il trend di aumento della temperatura, l'innalzamento del livello del mare ecc., che possono determinare per esempio una variazione costante della produzione degli impianti e una modifica dei profili di consumo dell'energia elettrica nei settori residenziale e commerciale.

Tra le proiezioni climatiche sviluppate dall'Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) su scala globale, il Gruppo ne ha selezionate tre, coerenti con quelle considerate nell'ultimo rapporto dell'IPCC nell'ambito del sesto ciclo di valutazione (AR6). Tali scenari sono associati a pattern di emissioni legati a un livello del cosiddetto "Representative Concentration Pathway" (RCP), ognuno dei quali è collegato a uno dei cinque scenari definiti dalla comunità scientifica come Shared Socioeconomic Pathways (SSP). Gli scenari SSP includono ipotesi generali come quelle su popolazione, urbanizzazione ecc. I tre scenari fisici considerati dal Gruppo sono di seguito descritti.

  • SSP1-RCP 2.6: compatibile con un range di riscaldamento globale al di sotto dei 2 °C, rispetto ai livelli preindustriali (1850-1900), entro il 2100 (l'IPCC proietta ~+1,8 °C in media rispetto al periodo 1850-1900 con il 44% di probabilità di restare al sotto 1,5 °C e il 78% di restare sotto i +2 °C(11)); nelle analisi che considerano sia variabili fisiche sia variabili di transizione, il Gruppo associa lo scenario SSP1-RCP 2.6 agli scenari Paris e Best Place.
  • SSP2-RCP 4.5: compatibile con uno scenario intermedio, in cui si prevede un aumento medio di tempe-

ratura di circa 2,7 °C entro il 2100, rispetto al periodo 1850-1900. Lo scenario RCP 4.5 è quello che più rappresenta l'attuale contesto climatico e politico a livello globale e le correlate ipotesi di transizione. Tale scenario proietta un riscaldamento globale coerente con l'intorno delle stime di incremento di temperatura che considerano le policy correnti a livello globale(12); nelle analisi che considerano sia variabili fisiche sia variabili di transizione, il Gruppo associa lo scenario SSP2-RCP 4.5 allo scenario Slow Transition.

• SSP5-RCP 8.5: compatibile con uno scenario dove non si attuano particolari misure di contrasto al cambiamento climatico. In tale scenario si stima un aumento della temperatura globale di circa +4,4 °C, rispetto ai livelli preindustriali entro il 2100 (certamente al di sopra dei 3 °C e con il 62% di probabilità > +4 °C secondo le stime IPCC).

Il Gruppo considera lo scenario RCP 8.5 come un worst case climatico, utilizzato per valutare gli effetti dei fenomeni fisici in un contesto di cambiamento climatico particolarmente forte, ma attualmente ritenuto poco probabile. Lo scenario RCP 2.6 viene utilizzato sia per l'assessment dei fenomeni fisici, sia per le analisi che considerano una transizione energetica coerente con gli obiettivi più ambiziosi in termini di mitigazione.

Le analisi effettuate sugli scenari fisici hanno considerato sia i fenomeni cronici sia i fenomeni acuti. Il Gruppo considera, per la descrizione di specifici eventi complessi di interesse, dati e analisi effettuate sia da soggetti privati sia da istituzioni pubbliche e accademiche.

Gli scenari climatici sono globali e, al fine di definirne il loro effetto nelle aree di rilevanza per il Gruppo, devono essere analizzati a livello locale. Tra le partnership attive, è in corso una collaborazione con il dipartimento di Scienze della Terra dell'International Centre for Theoretical Physics (ICTP) di Trieste. Nell'ambito di tale collaborazione l'ICTP fornisce le proiezioni delle principali variabili climatiche con una risoluzione che varia da maglie di ~12 km di lato a ~100 km e orizzonte temporale 2020-2050. Le principali variabili in questione sono rappresentate da temperatura, precipitazioni di neve e pioggia e radiazione solare. Rispetto alle analisi condotte in passato, gli studi correnti si basano sull'utilizzo di più modelli climatici regionali: quello elaborato dall'ICTP unito ad altre cinque simulazioni, selezionate come rappresentative dell'ensemble di modelli climatici attualmente presenti in letteratura. L'output dell'ensemble è rappresentativo dei vari modelli climatici, mediati tra loro. Questa tecnica è solitamente utilizzata nella comunità

(11) IPCC Fifth Assessment Report, Working Group 1, "Long-term Climate Change: Projections, Commitments and Irreversibility".

(12) Climate Action Tracker Thermometer, stime di riscaldamento globale al 2100 considerando le attuali "policies & actions" e "2030 targets only" (aggiornamento novembre 2021).

scientifica per ottenere un'analisi più robusta e scevra da eventuali bias e mediata sulle diverse assunzioni che potrebbero caratterizzare il singolo modello.

In questa fase di studio le proiezioni future sono state analizzate per Italia, Spagna e tutti i Paesi di interesse del Gruppo in Sud America, ottenendo, anche grazie all'utilizzo dell'ensemble di modelli, una più definita rappresentazione dello scenario fisico. Inoltre, in maniera analoga il Gruppo sta analizzando anche i dati relativi alle proiezioni climatiche per il Nord America.

L'ICTP fornisce anche supporto scientifico nell'interpretazione di qualsiasi altro dato climatico acquisito. Si utilizzano comunque scenari climatici nei Paesi di interesse del Gruppo in maniera tale da consentire una valutazione del rischio climatico omogenea.

Alcuni di questi fenomeni sottendono elevati livelli di complessità, in quanto dipendono non solo dai trend climatici ma anche dalle specifiche caratteristiche del territorio e necessitano di un'ulteriore attività modellistica per una loro rappresentazione ad alta risoluzione. Per questo motivo, oltre agli scenari climatici forniti da ICTP, il Gruppo ricorre anche all'utilizzo di mappe di Natural Hazard. Questo strumento consente di ottenere, con una elevata risoluzione spaziale, i tempi di ritorno di una serie di eventi, quali per esempio tempeste, uragani e alluvioni. L'utilizzo di queste mappe, come descritto nella sezione "Rischi e opportunità strategiche legati al cambiamento climatico", è ampiamente consolidato nel Gruppo, che già usa questi dati basati sull'orizzonte storico per ottimizzare le strategie assicurative. Inoltre, è in corso il lavoro necessario per poter usufruire di queste informazioni elaborate anche in coerenza con le proiezioni degli scenari climatici.

Infine, il Gruppo ha acquisito le competenze e gli strumenti per ottenere ed elaborare autonomamente gli output grezzi pubblicati dalla comunità scientifica, così da avere una vista di alto livello e globale dell'evoluzione a lungo termine delle variabili climatiche di interesse. Queste fonti sono gli output dei modelli climatici e regionali di CMIP6(13) e COR-DEX(14). CMIP6 è il sesto assessment del Coupled Model Intercomparison Project (CMIP), un progetto del World Climate Research Programme (WCRP) e del Working Group of Coupled Modelling (WGCM) che fornisce dati climatici grezzi dai modelli climatici globali. Questi sono utilizzati per valutare le metriche standard su scala globale con una risoluzione di circa 100 km x 100 km. CORDEX (Coordinated Regional Climate Downscaling Experiment) è anch'esso inquadrato nell'ambito del WCRP, e produce proiezioni climatiche regionali a più alta risoluzione.

Analisi scenari fisici - Integrazione degli scenari climatici nel modello di Open Country Risk

Oltre all'utilizzo dei dati ad alta risoluzione per effettuare analisi puntuali sull'impatto dei fenomeni fisici, il Gruppo ha elaborato anche un framework di analisi di più alto livello, che consente di ottenere una valutazione a livello Paese dell'evoluzione di alcuni hazard climatici a livello globale, in maniera omogenea per tutte le geografie. In particolare, è stato adottato un approccio modulare che consentirà in maniera evolutiva di migliorare progressivamente le analisi includendo nuovi fenomeni fisici e affinando metodologie e dati di riferimento. Attualmente, sono inclusi quattro fenomeni climatici: due legati alle temperature estreme, uno relativo alle piogge intense e uno alla siccità. I fenomeni sono descritti con un indice numerico, elaborato sulla base della distribuzione mondiale con una risoluzione di ~100 km x 100 km, e sintetizzati in un indice composito. Questo lavoro ha consentito di integrare nel modello di Open Country Risk anche una dimensione legata al cambiamento climatico. Ciò permette allo strumento di includere, oltre agli aspetti già considerati nei modelli di Country Risk, anche gli aspetti legati ai rischi fisici, considerati nel modello come causa di stress a livello ambientale ed economico di un Paese. Il modello di Open Country Risk è descritto in maggior dettaglio nella sezione "Tendenze macroeconomiche e geopolitiche".

Analisi scenari fisici - Italia

Fenomeni acuti: per l'Italia è stato innanzitutto analizzato il fenomeno delle precipitazioni acute, studiando la variazione delle piogge giornaliere al di sopra del novantacinquesimo percentile, calcolate come millimetri annuali medi nei periodi di riferimento. Come si evince dalla figura sottostante a sinistra, confrontando il periodo 2030-2050 con il periodo storico 1990-2020, nello scenario RCP 2.6 le precipitazioni intense aumenteranno soprattutto a nordest e sulla costa tirrenica in modo significativo. È interessante notare come, sempre nell'RCP 2.6, questo generale aumento delle piogge estreme sia accompagnato da una lieve diminuzione della somma annuale delle precipitazioni giornaliere escluse quelle acute (figura a destra). Anche negli altri scenari (RCP 4.5 e 8.5) si può osservare la stessa dicotomia tra piogge intense e medie.

(13) https://www.wcrp-climate.org/wgcm-cmip/wgcm-cmip6.

(14) https://cordex.org/.

Precipitazioni acute e precipitazioni medie (ovvero piogge totali al netto di quelle acute): differenziale tra RCP 2.6 (2030-2050) e periodo storico (2000-2020)

Come già emerso dalle analisi pubblicate precedentemente dal Gruppo, anche le ondate di calore e il rischio incendio subiranno variazioni importanti, aumentando entrambi nei vari scenari climatici considerati. In particolare, il rischio incendio è descritto tramite il Fire Weather Index (FWI), un indicatore ampiamente utilizzato a livello internazionale che tiene in conto la temperatura, l'umidità, la pioggia e il vento al fine di stimare un indice di rischio incendio. I dati, forniti dall'ICTP, possono essere utili a caratterizzare l'andamento del rischio incendio per supportare il business nella sua corretta gestione. Gli studi condotti, che esaminano la variazione nelle proiezioni al 2030-2050 rispetto al 1990-2010, evidenziano come in tutti gli scenari si riscontri un aumento del numero di giorni ad alto rischio (valore dell'indice > 45) nella stagione estiva. Questo cambiamento interessa principalmente le isole e le regioni meridionali del Paese, dove l'aumento dei giorni a rischio estremo va da circa +6 a +8 giorni rispetto allo storico.

Fenomeni cronici: i cambiamenti cronici di temperatura possono essere analizzati per avere informazioni circa i potenziali effetti sulla richiesta di raffrescamento e riscaldamento dei sistemi energetici locali. Analogamente a quanto fatto nel 2020, per la misurazione del fabbisogno termico sono stati utilizzati gli Heating Degree Days (HDD), ovvero la sommatoria, estesa a tutti i giorni dell'anno con Tmedia ≤ 15 °C, delle differenze tra la temperatura interna (Tinterna assunta 18 °C) e la temperatura media, e i Cooling Degree Days (CDD), ovvero la sommatoria, estesa a tutti i giorni dell'anno con Tmedia ≥ 24 °C, delle differenze tra la Tmedia e la Tinterna (assunta 21 °C), rispettivamente per il fabbisogno di riscaldamento e raffrescamento. L'analisi per l'Italia è stata affinata sia aumentando il numero di modelli considerati, che passano da 3 a 6, sia aumentando la risoluzione dei dati, da circa 50 km x 50 km a circa 12 km x 12 km. I dati medi per Paese sono stati calcolati come media sulla nazione, pesando ogni nodo geografico per la popolazione grazie all'utilizzo degli Shared Socioeconomic Pathways (SSP) associati a ogni scenario RCP. Nel periodo 2030-2050 si osserva una riduzione di fabbisogno di riscaldamento dal 7% al 15% rispetto al periodo 2000- 2020 nei diversi scenari, mentre i CDD risultano sempre maggiori rispetto al periodo storico, con un andamento crescente passando dallo scenario RCP 2.6 (+~50%) all'R-CP 8.5 (+~100%).

Analisi scenari fisici - Spagna

Fenomeni acuti: per quanto riguarda il rischio incendio, il numero di giorni a rischio estremo (cioè con l'indice del Fire Weather Index > 45) risulta maggiore nello scenario RCP 8.5 rispetto allo scenario RCP 2.6, e sempre in aumenrebbero cambi significativi, con una tendenza generale di lieve diminuzione nel sud Italia e di lieve aumento nel nord del Paese negli scenari RCP 2.6 e RCP 4.5.

to rispetto alla media storica. In particolare, la zona della Spagna che vedrà aumentare di più il numero medio di giorni all'anno, nella stagione estiva, caratterizzati da alto rischio incendio è il centro-sud in tutti gli scenari futuri.

Aumento del numero medio di giorni all'anno, nella stagione estiva, caratterizzati da alto rischio incendio nei diversi RCP rispetto al valore storico (2000-2020)

Le ondate di calore, come già evidenziato dalle analisi pubblicate precedentemente dal Gruppo, saranno più diffuse geograficamente e più frequenti nel periodo 2030-2050, in particolar modo nella parte meridionale del Paese.

Le precipitazioni estreme, infine, subiranno variazioni di frequenza nella maggior parte del territorio spagnolo. Da un'analisi preliminare, considerando i millimetri medi annui relativi a giornate di pioggia con intensità superiore al novantacinquesimo percentile, è emersa una riduzione in alcune aree a sud del Paese già nello scenario RCP 2.6.

Fenomeni cronici: l'analisi sulla potenziale richiesta di raffrescamento e riscaldamento è stata affinata e aggiornata in maniera analoga a quanto fatto per l'Italia. In termini di Heating Degree Days (HDD) e di Cooling Degree Days (CDD), nel periodo 2030-2050, rispetto al periodo 1990- 2020, si stima una riduzione degli HDD in tutti gli scenari, da -8% nell'RCP 2.6 a -17% nell'RCP 8.5. I dati confermano anche l'aumento dei CDD (+35%) nello scenario RCP 2.6 e una loro variazione rispettivamente pari a +58% e +81% negli scenari RCP 4.5 e RCP 8.5.

Per quanto riguarda le piogge, sono state analizzate le variazioni nei bacini di interesse per la produzione idroelettrica del Gruppo. Da un'analisi preliminare, i dati non evidenziano variazioni sensibili confrontando il periodo 2030- 2050 e il periodo 1990-2009, con una tendenza generale di lieve diminuzione nel sud della Spagna in tutti gli scenari.

Analisi scenari fisici - America Latina

Fenomeni acuti: in Paesi molto estesi come il Brasile, il trend dei fenomeni acuti può mostrare andamenti sensibilmente differenti nelle varie zone. Per avere una visione di insieme su tutto il continente e individuare le aree di maggiore interesse su cui approfondire gli studi, sono stati analizzati alcuni fenomeni acuti utilizzando metriche standard. Le analisi sono state condotte elaborando dati di un ensemble di 6 modelli climatici con una risoluzione spaziale di 25 km x 25 km.

Al fine di studiare il fenomeno delle temperature estreme è stato utilizzato il Warm Spell Duration Index (WSDI), che considera ondate di calore caratterizzate da almeno 6 giorni consecutivi con una temperatura giornaliera massima superiore al novantesimo percentile. Confrontando il periodo 2030-2050 con il periodo 1990-2020, i dati mostrano un incremento significativo dei giorni caratterizzati da ondate di calore già nello scenario RCP 2.6, specialmente in alcune aree del Brasile, in Colombia, in Perù e nel Cile settentrionale. Questo aumento delle temperature estreme sarà ancora più accentuato negli altri scenari, specialmente nell'RCP 8.5.

Warm Spell Duration Index (Heat stress): differenziale tra RCP (2030-50) e periodo storico (2000-2020)

Per quanto riguarda le precipitazioni estreme, sono state considerate le piogge giornaliere superiori al novantacinquesimo percentile, analogamente a quanto fatto per Italia e Spagna. I cambiamenti futuri per questo fenomeno sono meno omogenei. Nello scenario RCP 2.6 in alcune aree, come per esempio a nord del Brasile e nell'Argentina settentrionale, sono proiettate riduzioni, mentre in altre zone, come nella parte ovest della Colombia e in alcune aree di Brasile e Perù, sono attesi incrementi delle piogge estreme.

Fenomeni cronici: per i principali Paesi di presenza è stato effettuato lo studio delle potenziali variazioni nella richiesta di riscaldamento e raffrescamento legate ai cambiamenti cronici delle temperature. Anche in questo caso sono state calcolate le variazioni di Heating Degree Days (HDD) e di Cooling Degree Days (CDD) nel periodo 2030-2050 rispetto al periodo 1990-2020, a partire dai dati di 6 modelli, con una risoluzione di 25 km x 25 km. I dati medi per Paese sono stati calcolati come media sulla nazione, pesando ogni nodo geografico per la popolazione grazie all'utilizzo degli Shared Socioeconomic Pathways (SSP) associati a ogni scenario RCP. In ogni Paese studiato, i CDD aumentano progressivamente in tutti gli scenari: nello scenario RCP 2.6 aumentano del 42% in Cile, mentre l'incremento è tra il 14% e il 19% negli altri Paesi considerati. Nello scenario RCP 4.5 tale aumento diventa del 108% in Cile e poco superiore al 25% per Argentina, Brasile e Perù, mentre si attesta al 20% per la Colombia. L'incremento dei CDD rispetto al periodo storico è ancora più marcato nello scenario RCP 8.5. Per quanto riguarda gli HDD, nello scenario RCP 2.6 si stima una riduzione considerevole in Colombia (-51%), Brasile (-21%) e Perù (-15%). Tale trend si intensifica nello scenario RCP 4.5: ~-61% in Colombia, ~-28% in Brasile e ~-20% in Perù.

CDD e HDD nei Paesi di interesse per il Gruppo: differenziale tra RCP 2.6 e periodo storico (2000-2020)

Per quanto riguarda le piogge, sono state analizzate le variazioni nei bacini di interesse per la produzione idroelettrica del Gruppo. Le prime analisi, che confrontano le proiezioni 2030-2050 nei tre scenari rispetto al periodo storico 1990-2009, mostrano prevalentemente un trend di riduzione cronica delle piogge. Le diminuzioni medie più significative sono previste in Cile e in Colombia, con valori

di poco inferiori al 10%. Un approfondimento dei dati medi in Cile mostra che nei bacini considerati le piogge attese nel periodo 2030-2050 sono in linea con quelle già sperimentate nell'ultimo decennio (2010-2019); tali dati evidenziano come in questi bacini si stia già sperimentando il cambiamento climatico rispetto al periodo storico considerato come riferimento.

Effetto complessivo degli scenari di transizione e degli scenari fisici sulla domanda elettrica

Italia e Spagna

Tramite l'utilizzo di modelli di sistema energetico integrati è possibile quantificare le singole domande di servizio di un Paese. Tale livello di dettaglio consente quindi di discriminare gli specifici effetti che un cambiamento della temperatura può avere sul fabbisogno energetico. Per tale scopo, gli scenari di transizione Paris, Slow Transition e Best Place descritti precedentemente sono stati espansi per includere l'effetto che l'aumento di temperatura, quantificato attraverso la metrica degli Heating Degree Days (HDD) e dei Cooling Degree Days (CDD) come descritto in precedenza, ha sulle domande di energia (totale, non solo elettrica) per scopi di raffrescamento e riscaldamento nei settori residenziale e commerciale. La definizione di uno scenario base strategico in linea con il raggiungimento degli obiettivi di Parigi e con gli impegni di riduzione delle emissioni di gas serra assunti a livello europeo(15) ci ha consentito di associare HDD e CDD coerenti con l'RCP 2.6 agli scenari Paris e Best Place, mentre quelli coerenti con l'RCP 4.5 allo scenario Slow Transition; per stressare ulteriormente le analisi, quest'ultimo scenario è stato anche associato a un RCP 8.5. Viste le policy correnti e il forte focus dell'Unione Europea sul tema della Carbon Neutrality entro il 2050, tutti e tre gli scenari (Paris, Slow Transition e Best Place) per l'Italia e la Spagna convergono a tale risultato; tuttavia, allo scenario Slow Transition è associato, come sopra specificato, un RCP diverso e più alto, perché a esso corrisponde un trend di riduzione delle emissioni di gas serra più lento.

(15) Commissione Europea - Fit for 55: https://www.consilium.europa.eu/it/policies/green-deal/eu-plan-for-a-green-transition/.

Per quanto riguarda l'effetto della transizione considerata singolarmente, la maggiore velocità nel raggiungimento della Carbon Neutrality dello scenario Paris ne fa uno scenario mediamente più elettrificato rispetto allo scenario Slow Transition, che vede nel periodo 2031-2050 valori mediamente inferiori della domanda elettrica di circa il 2% per l'Italia e circa l'1,5% per la Spagna. A sua volta, come anticipato, il ruolo fondamentale che l'idrogeno verde gioca nella caratterizzazione dello scenario Best Place porta a valori di domanda elettrica ben maggiori rispetto allo scenario Paris, del 19% per Italia e del 15% per Spagna.

In maniera analoga a quanto evidenziato lo scorso anno, la velocità della transizione energetica ha un impatto sul livello di domanda elettrica ben maggiore rispetto agli effetti dell'incremento della temperatura derivanti dal cambiamento climatico: le politiche di decarbonizzazione, insieme all'innovazione tecnologica, alla responsabilità sociale e al conseguente mutamento del comportamento dei consumatori, avranno un ruolo attivo nell'evoluzione della domanda elettrica e del mix energetico in generale. In ogni caso, però, dall'analisi risulta evidente come un aumento della temperatura derivante dal cambiamento climatico determini un incremento della domanda elettrica, seppur contenuto nel range del punto percentuale sia per l'Italia sia per la Spagna.

Considerando la vista integrata, l'effetto potenziale di scenari di transizione più ambiziosi ha un impatto più significativo sulla domanda elettrica rispetto all'incremento di temperatura conseguente al cambiamento climatico.

Se da un lato i trend relativi ai gradi giorno (HDD e CDD) sono simili, per quanto riguarda la domanda elettrica le differenze percentuali della Spagna tra i tre scenari sono inferiori rispetto all'Italia. La differenza sostanziale riguarda il sistema energetico al 2030: per la Spagna, infatti, il piano energetico nazionale già in essere risulta molto ambizioso e in linea con un pathway climatico RCP 2.6, pertanto lo scenario di transizione lenta risulta più vicino allo scenario Paris. Di conseguenza, ci si attende meno variabilità in termini di evoluzione del sistema energetico e quindi di domanda elettrica nel periodo 2031-2050.

Italia - Effetto medio sulla domanda elettrica (2031-2050) dei tre scenari di transizione accoppiati ai relativi RCP 2.6 e 4.5

Baseline RCP 2.6 Paris Baseline RCP 2.6 Paris -1,3% 19% Effetto temperatura Effetto temperatura Effetto transizione Effetto transizione Baseline RCP 4.5 Slow Transition Baseline RCP 2.6 Best Place -2,1% 19% 0,8% Italia

Da Paris RCP 2.6 a Slow Transition RCP 4.5 Da Paris RCP 2.6 a Best Place RCP 2.6

Spagna - Effetto medio sulla domanda elettrica (2031-2050) dei tre scenari di transizione accoppiati ai relativi RCP 2.6 e 4.5

Da Paris RCP 2.6 a Slow Transition RCP 4.5 Da Paris RCP 2.6 a Best Place RCP 2.6

Con lo scopo di indagare ulteriormente quale sia l'effetto della temperatura sugli scenari di transizione e allo stesso tempo espandere il ventaglio delle assunzioni riguardanti il cambiamento climatico, è stata condotta un'analisi di sensitività associando lo scenario Slow Transition all'RCP 8.5, oltre che all'RCP 4.5. Assumere un tale ulteriore incremento della temperatura, a parità di transizione energetica, porta a una variazione più contenuta della domanda pari a -0,8% per l'Italia e -0,6% per la Spagna.

Effetto della temperatura e della transizione sulla domanda elettrica, media sul periodo specificato dei contributi di
temperatura e transizione per le diverse combinazioni di scenari di transizione e pathway climatici
Paris vs Slow Transition RCP 4.5 Paris vs Slow Transition RCP 8.5 Paris vs Best Place
Effetto
transizione
Effetto
temperatura
da RCP 2.6 a
RCP 4.5
Impatto
totale
Effetto
transizione
Effetto
temperatura
da RCP 2.6 a
RCP 8.5
Impatto
totale
Effetto
transizione
Effetto
temperatura
da RCP 2.6 a
RCP 2.6
Impatto
totale
Italia 2022-2030 -1,3% 0,0% -1,3% -1,3% 0% -1,3% 2,7% 0,0% 2,7%
2031-2050 -2,1% 0,8% -1,3% -2.1% 1,3% -0,8% 19,0% 0,0% 19,0%
Spagna 2022-2030 -0,9% 0,0% -0,9% -0,9% 0,0% -0,9% 3,1% 0,0% 3,1%
2031-2050 -1,6% 0,5% -1,1% -1,6% 0,9% -0,6% 15,2% 0,0% 15,2%

Come considerazione finale è tuttavia doveroso evidenziare che, negli anni futuri, un'elettrificazione del servizio di riscaldamento sul settore residenziale superiore a quella stimata potrebbe cambiare in entrambi i Paesi sia il segno sia la dimensione dell'effetto relativo alle temperature. Da ciò, la necessità di monitorare in sede di revisione annuale l'evoluzione temporale della quota di elettrificazione del servizio di riscaldamento.

Effetto della variazione delle temperature sulla domanda elettrica nei principali Paesi del Gruppo in America Latina

Nei Paesi dell'America Latina l'impatto dell'andamento delle temperature, quantificato attraverso la metrica degli Heating Degree Days (HDD) e dei Cooling Degree Days (CDD), è stato stimato attraverso modelli econometrici di previsione basati sull'elasticità storica.

Dalle analisi effettuate si evince che il Brasile potrebbe riscontrare un aumento della domanda significativo a causa dell'incremento della temperatura, aumento stimato tra lo 0,8% e l'1,5% della domanda prospettica (calcolata come media delle previsioni di domanda nel periodo 2030- 2050). Il fattore trainante sarebbe la maggior domanda per raffrescamento prevista nel Paese; tale variazione viene confermata anche utilizzando un approccio modellistico di sistema. Tali stime sono comunque soggette a un rilevante grado di incertezza data la volatilità della crescita economica brasiliana.

Anche in Argentina rileviamo un possibile aumento della domanda legato a un aumento della temperatura, stimato tra lo 0,3% e lo 0,6% della domanda prospettica; analogamente al Brasile, tale stima è ampiamente dipendente dalla componente macroeconomica di questo Paese in termini di domanda elettrica.

Stesse considerazioni possono essere estese anche agli altri Paesi di presenza del Gruppo. In particolare, nel resto del Sud America, dove analogamente osserviamo un'elasticità positiva della domanda elettrica alle temperature, l'atteso innalzamento delle temperature risulterebbe comunque meno impattante rispetto alle dinamiche legate alla crescita economica. In Cile e Colombia, infatti, le evidenze storiche mostrano ancora un forte coupling tra la crescita della domanda elettrica e la crescita del PIL, con la domanda del settore industriale che arriva a pesare circa il 50% sui consumi elettrici. Inoltre, la variabilità del contesto macroeconomico potrebbe avere ripercussioni sull'elettrificazione dei settori residenziali e terziario, che rappresentano i driver più immediati dell'incremento della domanda elettrica in caso di aumento delle temperature.

Riportiamo di seguito una tabella di sintesi con i range dei principali effetti di temperatura per i Paesi del Sud America ottenuti applicando un intervallo di confidenza del 95% al nostro caso base.

Limite
superiore
Effetto di temperatura (medio annuo)
Paese Da RCP 2.6 a RCP 4.5 Da RCP 2.6 a RCP 8.5
TWh % TWh %
Argentina 0,68 0,3 1,37 0,6
Brasile 7,92 0,8 15,83 1,5
Cile 0,05 0,0 0,10 0,1
Colombia 0,08 0,1 0,17 0,1
Limite
inferiore
Effetto di temperatura (medio annuo)
Paese Da RCP 2.6 a RCP 4.5 Da RCP 2.6 a RCP 8.5
TWh % TWh %
Argentina 0,57 0,3 1,15 0,5
Brasile 2,48 0 4,96 0
Cile 0,01 0,0 0,01 0,0
Colombia 0,02 0,0 0,05 0,0

Effetto della variazione delle temperature sulla domanda elettrica di Paesi del Gruppo in America Latina (media 2030-2050).

Valutazione dei rischi e delle opportunità legati al Piano Strategico

Il processo di definizione delle strategie del Gruppo viene accompagnato da un'accurata analisi dei rischi e delle opportunità a esse connessi.

L'identificazione dei rischi e delle opportunità all'interno del processo di pianificazione strategica e industriale del Gruppo Enel è disegnata per affrontare in modo integrato l'orizzonte di Piano.

Sebbene la strategia sottostante il Piano, come sopra descritto, preveda un'attenta fase di analisi e verifica delle variabili e dei fattori di rischio strategico, permangono comunque assunzioni di scenario, o riguardanti eventi futuri, che non necessariamente si verificheranno, dipendendo da variabili non controllabili dal management e le cui evoluzioni si potranno verificare sia upside sia downside.

Annualmente, prima di poter approvare il Piano Strategico, viene presentata al Comitato Controllo e Rischi nominato dal Consiglio di Amministrazione, un'analisi quantitativa dei rischi e delle opportunità legati al posizionamento strategico del Gruppo. In particolare, vengono individuati i fattori di rischio quali le variabili macroeconomiche ed energetiche (come i tassi di cambio, l'inflazione, le commodity e le domande elettriche), il regolatorio, i fenomeni meteoclimatici e rischi legati alla competizione.

In base alla natura dei fattori di rischi e opportunità, si sceglie la modalità di analisi che ne rappresenti al meglio la volatilità. In pratica si opta per un'analisi di natura scenaristica, per tutte quelle variabili la cui serie storica dei mercati fornisce una stima robusta per ipotizzare i livelli di correlazione e volatilità rappresentativa per la rischiosità futura, e un'analisi di tipo deterministico, basate su what-if relative alle possibili evoluzioni del business rispetto ai principali fattori di rischio per l'execution del Piano Industriale.

Viene inoltre monitorata la validità dei risultati attraverso analisi ex post per cluster di rischio. Nel 2021, gran parte degli upside e downside realmente accaduti sono ampiamente rientrati nei limiti stimati dai modelli di rischio del Piano Strategico presentato a fine 2020.

Focalizzandosi sull'analisi di rischio scenaristica per il Piano Strategico, i tassi di cambio, le domande elettriche e la volatilità dei prezzi dell'energia e delle commodity rappresentano la quasi totalità della volatilità. In particolare, tra le valute più impattanti, oltre al dollaro, risultano il peso cileno, quello colombiano e il real brasiliano. Tuttavia, l'assetto del Gruppo è tale che l'impatto della volatilità delle monete sudamericane impatta sull'utile nettoper percentuali poco rilevanti. Per le volatilità dei prezzi dell'energia e delle fluttuazioni delle commodity sui margini, l'Italia e la Spagna ne descrivono la quasi totalità dell'esposizione.

Seguendo gli altri fattori di rischio, come quelli legati ai fenomeni meteoclimatici, si evince che la diversificazione geografica permette di ridurre significativamente l'esposizione dovuta alle risorse rinnovabili – fattore molto positivo considerando il posizionamento del Gruppo e la progressiva crescita in energie rinnovabili. Inoltre, in ottica di cambiamento climatico, il rischio legato agli eventi "acuti" viene gestito nell'ambito degli investimenti di adattamento al cambiamento climatico e della strategia assicurativa di Gruppo.

Per quanto riguarda i fattori di rischio stimati in modalità deterministica, il monitoraggio di tutti i possibili aspetti regolatori, risulta essere determinante per gli eventuali upside e downside sul Gruppo.

In generale, le correlazioni fra tutti i fattori di rischio creano effetti diversificazione che mitigano sensibilmente le esposizioni totali.

Risk management

Il Gruppo adotta un modello di risk governance supportato da princípi (Risk Governance Pillars) e da una omogenea tassonomia dei rischi per il Gruppo (Risk Catalogue). Il governo dei rischi di Gruppo è fondato su un set di elementi strutturato e formalizzato definito e aggiornato periodicamente in coerenza con le evoluzioni del Gruppo, con lo standard internazionale di gestione del rischio ISO 31000 e con le migliori pratiche di gestione dei rischi.

Assegnazione chiara e definita di ruoli e responsabilità

(1 = Management, 2 = Controllo, 3 = Internal Audit).

Sistema di procedure organizzative

per definire i processi relativi a misurazione, gestione, monitoraggio e controllo dei rischi più significativi.

continuo e strutturato rivolto ai decision-maker relativo a esposizioni a rischio e metriche, fornite a livello di Gruppo, Linee di Business e aree geografiche rilevanti.

sulla base del principio "3 linee di difesa"

4Tre linee di difesa

e policy di rischio

6Sistema di reporting

5

I pilastri della Risk Governance

I pilastri della Risk Governance prevedono:

1 Comitato Rischi di Gruppo

istituito ai massimi livelli e guidato dall'Amministratore Delegato del Gruppo Enel.

2 Comitati rischi localizzati

sulle principali Linee di Business e perimetri geografici (Paesi e Regioni), guidati dal Responsabile della Funzione di competenza (Responsabile Linea di Business/Paese/ Regione) e coordinati con il Comitato Rischi di Gruppo.

3 Risk Appetite Framework

espressamente formalizzata nel catalogo dei rischi di Gruppo.

Catalogo dei rischi

Enel, in considerazione della propria operatività, adotta una classificazione dei rischi ai quali è esposto che prevede sei categorie: Strategici, Finanziari, connessi alla Tecnologia Digitale, Operativi, di Compliance e di Governance e Cultura.

Strategici Finanziari Governance e Cultura Operativi Tecnologia Digitale Compliance RISCHI

Il catalogo dei rischi fa da riferimento per tutte le aree del Gruppo e per tutte le strutture interessate nei processi di gestione e di monitoraggio. L'adozione di un linguaggio comune agevola la mappatura e la rappresentazione organica dei rischi all'interno del Gruppo permettendo così l'identificazione di quelli che impattano i processi di Gruppo e dei ruoli delle unità organizzative coinvolte nella loro gestione.

Di seguito vengono descritte le sei categorie di rischio in relazione agli impatti sul Gruppo previsti nel catalogo dei rischi.

Categoria Rischio Definizione
Cambiamenti climatici Rischi legati a iniziative strategiche e operative di adattamento e
mitigazione ai cambiamenti climatici non tempestive o non adeguate.
Panorama competitivo Rischi legati a tendenze evolutive del mercato che possono influire
sul posizionamento competitivo sui mercati, sulla crescita e
redditività del Gruppo.
Innovazione Rischi derivanti dall'inadeguatezza dello scouting tecnologico, analisi
errate o incomplete su incertezza, complessità e grado di fattibilità
di progetti innovativi.
Strategici Evoluzioni legislative
e regolatorie
Rischi dovuti ad evoluzioni avverse del panorama legislativo o
regolamentare, non prontamente identificati, valutati e gestiti.
Tendenze macroeconomiche
e geopolitiche
Rischi derivanti dal deterioramento del contesto economico e
geopolitico globale causato da crisi economiche, finanziarie,
politiche, sociali o macroeconomiche.
Pianificazione strategica
e allocazione del capitale
Rischi imputabili a ipotesi di scenario che non colgono le tendenze
emergenti compromettendo l'attuazione di azioni di mitigazione
tempestive.
Cultura ed etica aziendale Rischi connessi a inadeguata integrazione, all'interno dei processi
e delle attività aziendali, dei principi etici, di diversità e di pari
opportunità definiti dal Gruppo.
Governance Governo aziendale Rischio imputabile a regole di governo societario inefficaci e/o
mancanza di integrità e trasparenza all'interno dei processi
decisionali.
e Cultura Reputazione Rischio di incidere negativamente sull'immagine pubblica del
Gruppo e di pregiudicare il rapporto di fiducia con gli azionisti.
Parti interessate Rischio di coinvolgere in modo inefficace i principali stakeholder
sul posizionamento strategico di Enel in materia di sostenibilità
e obiettivi finanziari, con potenziali effetti negativi sulla sua
reputazione e competitività.
Efficacia IT Rischi attribuibili a un supporto inefficace dei sistemi IT ai processi
aziendali e alle attività operative.
Cyber security Rischi derivanti da attacchi informatici e furti di dati sensibili
dell'azienda e dei clienti, ascrivibili alla mancanza di sicurezza di reti,
sistemi operativi e database.
Tecnologia
Digitale
Digitalizzazione Rischio di gestire processi aziendali inefficaci e di sostenere costi
operativi più elevati a causa della mancanza di digitalizzazione in
termini di copertura dei flussi di lavoro, integrazione di sistemi e
adozione di nuove tecnologie.
Continuità del servizio Rischi dovuti a esposizione dei sistemi IT/OT a interruzioni del
servizio e perdite di dati.

Categoria Rischio Definizione
Finanziari Adeguatezza della struttura
del capitale e accesso ai
finanziamenti
Rischio che il rapporto debito/patrimonio netto del Gruppo o il mix
tra il debito a lungo e breve termine possano non essere adeguati
a supportare la flessibilità finanziaria, consentire il libero accesso a
fonti di finanziamento e raggiungere gli obiettivi del costo del debito.
Tasso di interesse Rischi ascrivibili a fluttuazioni avverse dei tassi di interesse che
incidono sugli oneri finanziari o sull'adeguamento di fair value di
attività e passività finanziarie sensibili.
Commodity Rischi relativi ad andamenti avversi del mercato delle materie prime,
a movimenti di volatilità dei prezzi o mancanza di domanda di
materie prime e risorse naturali.
Tasso di cambio Rischi associati a variazioni sfavorevoli dei tassi di cambio
che incidono su costi e ricavi denominati in valuta estera,
sull'adeguamento di far value di attività e passività finanziarie
sensibili e sul consolidamento di società controllate con diverse
valute contabili.
Credito e Controparte Rischi causati dall'inadempienza agli obblighi contrattuali di
pagamento e consegna, deterioramento del credito, esposizioni
significative verso un'unica controparte o controparti operanti nello
stesso settore o area geografica.
Liquidità Potenziali impatti dovuti all'incapacità di far fronte tempestivamente
ai propri impegni finanziari di breve termine se non a condizioni
economiche sfavorevoli o di liquidare attività sui mercati finanziari in
presenza di vincoli al disinvestimento di attività.
Protezione del patrimonio Rischi derivanti da inefficaci attività di tutela sulle attività patrimoniali
(furti, appropriazione indebita, gestione inadeguata) e finanziarie del
Gruppo (assicurazioni, presídi legali).
Interruzione del
business
Rischio di interruzione parziale o totale dell'attività aziendale
derivante da guasti tecnici, malfunzionamenti, errori umani,
sabotaggi, indisponibilità di materie prime o eventi atmosferici
avversi.
Esigenze e soddisfazione
dei clienti
Rischio legato al mancato o inadeguato soddisfacimento delle
aspettative e dei bisogni dei clienti in termini di qualità, accessibilità,
sostenibilità e innovazione.
Operativi Ambiente Impatti significativi sulla qualità dell'ambiente e sugli ecosistemi
coinvolti a seguito di una violazione del rispetto delle leggi
ambientali.
Salute e sicurezza Potenziali impatti sulle condizioni di salute e sicurezza dei
dipendenti e delle parti coinvolte a seguito di violazione del rispetto
di leggi in materia di salute e sicurezza.
Proprietà intellettuale Rischio legato a violazioni o frodi della proprietà intellettuale del
Gruppo.
Persone e
organizzazione
Impatti riconducibili a strutture organizzative o competenze interne
del personale per inefficaci processi di reclutamento, formazione e
incentivazione.
Efficienza del processo Rischio dovuto a gestione e monitoraggio inadeguati dei processi e
delle attività operative.
Procurement,
logistica e supply chain
Potenziali effetti causati da attività degli approvvigionamenti o di
gestione dei contratti non adeguati.
Gestione della qualità
del servizio
Rischio imputabile all'incapacità di terzi/fornitori di servizi interni di
soddisfare i livelli di servizio concordati.

<-- PDF CHUNK SEPARATOR -->

Categoria Rischio Definizione
Conformità contabile Potenziali impatti per violazione del rispetto di leggi e regolamenti
contabili internazionali e nazionali per errata applicazione e/o
interpretazione dei princípi contabili internazionali adottati dal
Gruppo.
Conformità antitrust e diritti dei
consumatori
Rischio legato alla violazione delle leggi e dei regolamenti antitrust
sui diritti dei consumatori.
Corruzione Impatti negativi a seguito di dolo o corruzione da parte di soggetti
all'interno o all'esterno del Gruppo al fine di ottenere un ingiusto o
illecito vantaggio.
Compliance Protezione dei dati personali Rischi imputabili alla violazione del rispetto delle leggi applicabili in
materia di protezione dei dati e della privacy.
Divulgazione esterna Rischio connesso a diffusione di segnalazioni, documenti contabili,
comunicazioni o altri avvisi con informazioni errate, inesatte o
incomplete.
Conformità alla regolamentazione
finanziaria
Rischi imputabili alla violazione delle leggi e dei regolamenti
finanziari internazionali o nazionali.
Conformità alla normativa fiscale Rischio legato alla violazione delle leggi e dei regolamenti fiscali
internazionali o nazionali.
Conformità alle altre leggi e
regolamenti
Rischio derivante dal mancato rispetto di altre leggi e regolamenti
internazionali, nazionali o locali non precedentemente descritti (per
es., rispetto a mercati elettrici, distribuzione, generazione, appalti,
autorizzazioni, campi di Borsa e golden power ecc.).

Sistema di controllo interno e di gestione dei rischi

Per un governo efficace dei rischi aziendali, Enel si è dotata di un sistema di controllo interno e di gestione dei rischi (c.d. "SCIGR"), periodicamente aggiornato, che rafforza la consapevolezza del profilo di rischio con le relative opportunità. Tale sistema è costituito dall'insieme delle regole, delle procedure e delle strutture organizzative volte a consentire l'identificazione, la misurazione, la gestione e il monitoraggio dei principali rischi aziendali nell'ambito del Gruppo.

Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi permette di definire in maniera articolata – per ciascun rischio e secondo un approccio integrato – la strategia di rischio, gli opportuni presídi gestionali e di controllo, nonché lo sviluppo e l'aggiornamento di metriche, modelli per la misura dei rischi e limiti di rischio.

In relazione all'epidemia da COVID-19, diffusasi dagli inizi del 2020 e ancora in corso, le azioni intraprese in questi anni dal Gruppo per aumentarne la resilienza allo scenario possono far leva su una solida posizione finanziaria, sulla diversificazione geografica e su un modello di business integrato in grado di attenuare e fronteggiare eventi imprevisti ed effetti potenziali con azioni di mitigazione e piani di contingency.

Rischi strategici

Questa sezione è dedicata alla disclosure sui seguenti rischi strategici:

Evoluzioni legislative e regolatorie

Il Gruppo si trova a operare in mercati regolamentati e il cambiamento delle regole di funzionamento dei vari sistemi, nonché le prescrizioni e gli obblighi che li caratterizzano, influiscono sull'andamento della gestione e dei risultati della Holding. In questo senso le evoluzioni legislative e regolamentari vengono costantemente monitorate, come per esempio:

  • i processi di revisione periodica della regolazione in ambito distribuzione;
  • i processi di liberalizzazione dei mercati elettrici, con par-
  • Evoluzioni legislative e regolatorie
  • Tendenze macroeconomiche e geopolitiche
  • Rischi e opportunità strategiche legati al cambiamento climatico
  • Panorama competitivo

ticolare attenzione all'accelerazione prevista sul perimetro Italia, e alle aspettative di evoluzione in Sud America;

• le evoluzioni sui meccanismi di capacity payment in ambito produzione.

A fronte dei rischi che possono derivare da tali evoluzioni, si è operato per intensificare i rapporti con gli organismi di governo e regolazione locali adottando un approccio di trasparenza, collaborazione e proattività nell'affrontare e rimuovere le fonti di instabilità dell'assetto legislativo e regolamentare.

Tendenze macroeconomiche e geopolitiche

La forte internazionalizzazione del Gruppo – localizzato in varie regioni, tra cui Sud America, Nord America, Africa e Russia – sottopone Enel all'obbligo di considerare e valutare il cosiddetto "rischio Paese", consistente nei rischi di natura macroeconomica e finanziaria, istituzionale, sociale, climatica, e quelli associati al settore energetico, il cui verificarsi potrebbe determinare un significativo effetto negativo sia sui flussi reddituali sia sul valore degli asset aziendali. Enel, a tal proposito, si è dotata di un modello di valutazione quantitativa di Open Country Risk capace di monitorare puntualmente la rischiosità dei Paesi all'interno del proprio perimetro.

Open Country Risk è un modello quantitativo che estende la definizione più convenzionale di rischio Paese definita nella letteratura esistente fornendo un'analisi più completa dei rischi inglobando fattori economici, finanziari, politici, climatici ed energetici.

Il modello di Open Country Risk ambisce a superare la definizione più convenzionale di rischio Paese focalizzata sulla capacità di un Governo di ripagare il proprio debito emesso e a offrire una visione più ampia dei fattori di rischio che possono impattare un Paese. Nello specifico, il modello si articola in quattro componenti di rischio: fattori economici, istituzionali e politici, sociali, ed energetici.

Più nello specifico, il modello di Open Country Risk ha pertanto l'ambizione di misurare la resilienza economica dei singoli Paesi, definita come equilibrio della loro posizione verso l'esterno, l'efficacia delle politiche interne, la vulnerabilità del sistema bancario e corporativo che possono far presagire crisi sistemiche, la sua appetibilità in termini di crescita economica, e infine una quantificazione degli eventi climatici estremi come causa di stress a livello ambientale ed economico (economic factors). A ciò si aggiunge una valutazione sulla robustezza delle istituzioni e del contesto politico (institutional and political factors), una approfondita analisi dei fenomeni sociali e dei diritti umani volta a misurare il livello di benessere, inclusione e progresso sociale (social factors), l'efficacia del sistema energetico e il suo posizionamento all'interno del processo di transizione energetica, fattori indispensabili per valutare la sostenibilità degli investimenti in un orizzonte di medio-lungo termine (energy factors).

Nello specifico, l'introduzione di eventi climatici estremi all'interno dell'Open Country Risk consente di elaborare una valutazione sull'evoluzione di alcuni hazard climatici a livello Paese su scala globale in maniera omogenea. Maggiori informazioni sugli scenari climatici e sul framework utilizzato all'interno del modello di Open Country Risk sono descritte nel capitolo "Rischi e opportunità strategiche legati al cambiamento climatico".

Infine, per la parte di analisi relativa al processo di transizione energetica, il modello di Open Country Risk include anche analisi di rischio e opportunità in ottica previsionale quantificando le azioni e il percorso intrapreso dai singoli Paesi. Per esempio, il modello include diversi fattori relativi al peso delle fonti rinnovabili nella generazione energetica, al processo di elettrificazione e al grado di sostenibilità ambientale del sistema energetico nazionale, che, complessivamente, rappresentano caratteristiche cruciali per valutare le potenzialità di crescita e attrattività del Paese nel medio-lungo termine.

Al fine di mitigare tale rischio, il modello supporta i processi di allocazione del capitale e di valutazione degli investimenti. A ulteriore sostegno del processo di valutazione degli investimenti, Enel ha adottato una metodologia, denominata "Total Societal Impact", che, con un approccio integrato fondato su modelli economici avanzati, esprime in maniera chiara e robusta gli impatti diretti, indiretti e indotti degli investimenti a livello nazionale, regionale o locale delle iniziative di investimento. Attraverso la quantificazione di metriche standard a livello internazionale, il Total Societal Impact copre una vasta gamma di indicatori economici, sociali e ambientali che risultano strategici per una corretta valutazione del contributo sociale e ambientale dei progetti di Enel. Considerando, infatti, alcuni degli indicatori analizzabili, come il contributo al PIL, l'incremento di reddito delle fasce sociali più deboli, il calcolo delle emissioni evitate di anidride carbonica e il recupero dei materiali a fine vita in un'ottica di economia circolare, risulta chiaro come ormai sia indispensabile avere una visione d'insieme per valutare un determinato progetto in un determinato Paese nell'ottica di creazione di valore condiviso per tutti.

Il 2021 rappresenta il secondo anno di fila in cui il mondo affronta la crisi sanitaria causata da COVID-19. Tuttavia, quest'anno le economie di molti Paesi sia maturi sia in via di sviluppo hanno conseguito una significativa ripresa dopo il netto declino verificatosi nel 2020, con una crescita stimata del PIL mondiale di circa il 5,8% su base annuale nel 2021. Tale risultato è stato principalmente raggiunto grazie ad alti tassi di vaccinazione, anche se rimane tuttora un elevato livello di eterogeneità nella copertura vaccinale tra Paesi ad alto e basso reddito, e attraverso politiche fiscali e monetarie espansive adottate dai Governi e dalle banche centrali.

I recenti dati mostrano che le prospettive di crescita nel 2022 sono meno ottimistiche e destinate a decelerare rispetto all'anno precedente, con una crescita stimata del PIL mondiale di circa il 4% su base annuale, a causa di possibili fattori come riacutizzazioni dei contagi da CO-VID-19 innescate dal propagarsi di nuove varianti su scala mondiale, pressioni inflattive ancora sostenute con prezzi più elevati di cibo ed energia che possono sfociare in un generale disancoraggio delle aspettative d'inflazione dai target perseguiti dalle banche centrali, e nuove interruzioni di approvvigionamento.

Infine, in America Latina sono presenti diversi fattori di rischio sia economici sia sociopolitici da monitorare con attenzione. Il riacuirsi della pandemia, causato dalla diffusione di nuove varianti, può per esempio mettere a dura prova i sistemi sanitari dei Paesi dell'area. Le banche centrali sono state tra le più reattive ad alzare i tassi di interesse in risposta agli elevati livelli d'inflazione, e potrebbero anche nel 2022 continuare ad adottare tali strategie restrittive rappresentando un rischio al ribasso sulla ripresa economica. Sono presenti, infine, rischi connessi a elevati livelli di indebitamento pubblico accumulati da parte dei Governi in questi due anni di crisi pandemica, e incertezza politica legata alle elezioni in Brasile e Colombia e a una possibile agenda politica troppo radicale perseguita dal nuovo presidente del Cile Gabriel Boric.

Rischi e opportunità strategiche legati al cambiamento climatico

Processo di identificazione e gestione dei rischi legati al cambiamento climatico e azioni per cogliere le opportunità

I cambiamenti climatici e la transizione energetica, come già discusso nei capitoli precedenti, avranno effetti sulle attività del Gruppo secondo varie dinamiche.

Per identificare in maniera strutturata e coerente con le raccomandazioni della Task Force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD) le principali tipologie di rischio e di opportunità e gli impatti sul business a esse associati, è stato adottato un framework che rappresenta in maniera esplicita le principali relazioni tra variabili di scenario e tipologie di rischio e opportunità, indicando le modalità di gestione strategiche e operative che considerano anche misure di mitigazione e adattamento.

Si identificano due principali macrocategorie di rischi/ opportunità: quelle derivanti dall'evoluzione delle variabili fisiche e quelle derivanti dall'evoluzione degli scenari di transizione. Il framework descritto è realizzato in un'ottica di coerenza complessiva, che consente di analizzare e valutare l'impatto dei fenomeni fisici e di transizione secondo scenari alternativi solidi, costruiti grazie a un approccio quantitativo e modellistico unito al dialogo continuo sia con gli stakeholder interni, sia con autorevoli riferimenti esterni.

I rischi fisici vengono suddivisi a loro volta tra acuti (ovvero eventi estremi) e cronici: i primi sono legati al verificarsi di condizioni meteoclimatiche di estrema intensità, i secondi sono legati a cambiamenti graduali ma strutturali nelle condizioni climatiche.

Gli eventi estremi espongono il Gruppo a: potenziale indisponibilità più o meno prolungata di asset e infrastrutture, costi di ripristino, disagi per i clienti ecc. Il mutamento cronico delle condizioni climatiche espone, invece, il Gruppo ad altri rischi od opportunità: per esempio, variazioni strutturali di temperatura potrebbero provocare variazioni della domanda elettrica ed effetti sulla produzione, mentre variazioni della piovosità o ventosità potrebbero impattare il business del Gruppo in termini di minore o maggiore producibilità.

In riferimento al processo di transizione energetica verso un modello più sostenibile e caratterizzato da una progressiva riduzione delle emissioni di CO2, esistono rischi e opportunità legati sia al mutamento del contesto regolatorio e normativo, sia ai trend di sviluppo tecnologico e competitivo, di elettrificazione e alle conseguenti dinamiche di mercato.

Coerentemente con gli scenari climatici e di transizione utilizzati da Enel per la definizione di rischi e opportunità, emerge come i principali fenomeni legati alla transizione comincino a essere visibili in funzione dell'adozione di comportamenti da parte dei clienti, strategie industriali da parte di tutti i settori economici, e politiche di regolamentazione. Entro il 2030 i trend di transizione saranno visibili in funzione dell'evoluzione del contesto: il Gruppo Enel ha scelto di guidare e rendere possibile la transizione preparandosi a coglierne tutte le opportunità. Come descritto in precedenza, le scelte strategiche già fortemente orientate alla transizione energetica, con più del 90% degli investimenti dedicati al miglioramento di alcuni dei Sustainable Development Goals, consentono di adottare "by design" la mitigazione dei rischi e la massimizzazione delle opportunità attraverso un posizionamento che tiene conto dei fenomeni di medio e lungo periodo individuati. Alle scelte strategiche si affiancano le best practice operative adottate dal Gruppo.

Fenomeni di
scenario
Orizzonte
temporale
Categoria di
rischio e
opportunità
Descrizione Descrizione
impatto
Modalità
di gestione
Fisico acuto A partire
dal breve
periodo
(1-3 anni)
Eventi estremi Rischio: eventi
meteoclimatici
particolarmente
estremi per intensità.
Gli eventi estremi possono
causare impatti in termini di
danni agli asset e mancata
operatività.
Il Gruppo adotta le migliori practiche
per gestire il rientro in operatività nel
minor tempo possibile. Inoltre lavora per
implementare piani di investimento per la
resilienza (per es., caso Italia). In relazione
alle attività di risk assessment in ambito
assicurativo, il Gruppo gestisce un
programma di loss prevention per i rischi
property, volto anche alla valutazione
delle principali esposizioni legate agli
eventi naturali, coadiuvato da attività
di prevenzione manutentiva e politiche
interne di gestione del rischio.
In prospettiva futura saranno integrati
nelle valutazioni anche i potenziali impatti
derivati dai trend delle variabili climatiche
più rilevanti che si dovessero manifestare
nel lungo periodo.
Fisico cronico A partire
dal lungo
periodo
(2030-2050)
Mercato Rischio/opportunità:
maggiore o minore
domanda elettrica;
maggiore o minore
produzione.
La domanda elettrica
è influenzata anche
dalla temperatura, le
cui oscillazioni possono
provocare impatti sul
business. Anche la
produzione da fonti
rinnovabili può essere
influenzata da cambiamenti
strutturali nella disponibilità
delle risorse.
La diversificazione geografica e
tecnologica del Gruppo fa sì che gli
impatti di variazione (positivi e negativi)
di una singola variabile siano mitigati a
livello globale. Per una gestione sempre
informata dei fenomeni meteoclimatici
il Gruppo adotta una serie di pratiche
come, per esempio, previsioni
meteorologiche, monitoraggio in tempo
reale degli impianti e scenari climatici
di lungo periodo per valutare eventuali
variazioni croniche nella disponibilità
delle risorse rinnovabili.
Transizione A partire
dal breve
periodo
(1-3 anni)
Policy &
Regulation
Rischio/opportunità:
politiche su prezzo
ed emissioni CO2
,
incentivi alla transizione
energetica, maggiore
spazio per investimenti in
rinnovabili e regolazione
in materia di resilienza.
Gli effetti delle policy in
materia di transizione
energetica e resilienza
possono impattare su
volumi e marginalità degli
investimenti.
Il Gruppo minimizza l'esposizione
ai rischi attraverso la progressiva
decarbonizzazione della sua flotta di
produzione. Le azioni strategiche del
Gruppo, che concentra gli investimenti
su rinnovabili, reti e clienti, consentono
di mitigare i potenziali rischi e sfruttare
le opportunità relative alla transizione
energetica. Il Gruppo, inoltre, fornisce
un contributo attivo nella definizione
delle politiche pubbliche attraverso
attività di advocacy. Tali attività si
innestano su piattaforme di dialogo con
gli stakeholder denominate "Energy
Transition Roadmaps" mirate a esplorare
nei diversi Paesi dove Enel opera scenari
di decarbonizzazione nazionale in termini
ambientali, economici e sociali.
Transizione A partire
dal medio
periodo
(2025-2029)
Mercato Rischio/opportunità:
cambiamenti nei prezzi di
commodity, raw material
ed energia, evoluzione
del mix energetico,
cambiamenti nei consumi
retail, modifica dell'assetto
competitivo.
Considerando due scenari
di transizione alternativi, il
Gruppo valuta gli impatti
di differenti trend di
aumento del peso delle fonti
rinnovabili nel mix energetico
e dell'elettrificazione dei
consumi finali.
Il Gruppo massimizza le opportunità
grazie a una strategia orientata alla
transizione energetica, all'elettrificazione
dei consumi e al forte sviluppo della
produzione rinnovabile.
Transizione A partire
dal medio
periodo
(2025-2029)
Product &
Services
Opportunità: maggiori
margini e maggiore
spazio per investimenti
come conseguenza
Considerando due scenari
di transizione alternativi,
il Gruppo valuta l'impatto
di differenti trend di
elettrificazione dei consumi.
Il Gruppo massimizza le opportunità
grazie a un forte posizionamento
strategico su nuovi business e servizi
"beyond commodity".
A partire
dal medio
periodo
(2025-2029)
Technology della transizione in
termini di penetrazione
del trasporto elettrico
e di nuove tecnologie
per l'elettrificazione
ed efficientamento dei
consumi finali.
A fronte del trend di
penetrazione di tecnologie
di elettrificazione ed
efficienza, considerando
due scenari di transizione
alternativi, il Gruppo valuta
le potenziali opportunità per
scalare i business correnti.
Il Gruppo massimizza le opportunità
grazie a un forte posizionamento
strategico sulle reti a livello globale.

Il framework sopra illustrato evidenzia anche i rapporti che collegano gli scenari fisici e di transizione con i potenziali effetti sul business del Gruppo.

Tali effetti possono essere valutati su tre orizzonti temporali: il breve-medio periodo (1-3 anni), nel quale si possono fare analisi di sensibilità a partire dal Piano Strategico presentato ai mercati nel 2021; il medio periodo (fino al 2029), nel quale è possibile apprezzare gli effetti della transizione energetica; il lungo periodo (2030-2050), nel quale si dovrebbero iniziare a manifestare cambiamenti cronici strutturali a livello climatico.

Allo scopo di facilitare la corretta identificazione e gestione di rischi e opportunità legati al cambiamento climatico, nel 2021 è stata pubblicata una policy di Gruppo che descrive le linee guida comuni per la valutazione dei rischi e delle opportunità legati al cambiamento climatico. La policy "Climate change risks and opportunities" definisce un approccio condiviso per l'integrazione dei temi relativi al cambiamento climatico e alla transizione energetica nei processi e nelle attività del Gruppo, informando così le scelte industriali e strategiche per migliorare la resilienza del business e la creazione di valore sostenibile sul lungo termine, in coerenza con la strategia di adattamento e mitigazione. I passi principali considerati nella policy sono di seguito descritti.

  • Prioritizzazione dei fenomeni e analisi degli scenari. Queste attività includono l'identificazione dei fenomeni fisici e di transizione rilevanti per il Gruppo e la conseguente elaborazione degli scenari da considerare, elaborati tramite analisi e lavorazione di dati da fonti interne ed esterne. Per i fenomeni identificati si possono sviluppare le funzioni che collegano gli scenari (per es., dati sulla variazione delle risorse rinnovabili) all'operatività del business (per es., variazione di producibilità attesa).
  • Valutazione degli impatti. Comprende tutte le analisi e le attività necessarie a quantificare gli effetti a livello operativo, economico e finanziario, in funzione dei processi nei quali queste si integrano (per es., design di nuove costruzioni, o valutazione delle performance operative ecc.).
  • Azioni operative e strategiche. Le informazioni ricavate dalle attività precedenti sono integrate nei processi, informando le decisioni del Gruppo e le attività di business. Alcuni esempi di attività e processi che ne beneficiano sono l'allocazione del capitale, per esempio per la valutazione degli investimenti sugli asset esistenti o sui nuovi progetti, la definizione di piani di resilienza, le attività di gestione e di finanziamento del rischio, le attività di ingegneria e business development.

Di seguito saranno descritte le principali fonti di rischi e opportunità individuate, le best practice operative per la gestione dei fenomeni meteoclimatici e le valutazioni di impatto qualitative e quantitative effettuate a oggi. Tutte le attività sopra menzionate sono svolte nel corso dell'anno grazie a un impegno continuo per analizzare, valutare e gestire le informazioni elaborate. Come la TCFD dichiara, il processo di disclosure dei rischi e opportunità legati ai cambiamenti climatici sarà graduale e incrementale di anno in anno.

La resilienza di Enel rispetto a transizione energetica e cambiamento climatico

Gli impatti dei cambiamenti climatici, l'evoluzione tecnologica, l'evoluzione delle policy e i mutamenti dei fondamentali macroeconomici determinano una crescente importanza di definire strategie aziendali resilienti, ovvero capaci di resistere agli shock esterni, e quindi di assorbire le cause di potenziali crisi e di prosperare anche quando le condizioni esterne si modificano, anche velocemente. Considerare congiuntamente i fenomeni legati agli scenari di transizione energetica e i diversi scenari di cambiamento climatico è quindi propedeutico alla definizione di una pianificazione di lungo termine.

L'insieme degli scenari di transizione e climatici contribuisce a indirizzare decisioni strategiche e industriali tenendo conto, per esempio, dei futuri effetti della temperatura sulla domanda elettrica, degli investimenti necessari per supportare la crescente elettrificazione e decarbonizzazione, dell'evoluzione del contesto di mercato e delle abitudini dei consumatori. Visto che Enel nel suo Piano Strategico concentra più del 94% degli investimenti per contrastare il cambiamento climatico attraverso l'incremento progressivo della generazione da fonti rinnovabili e lo sviluppo di infrastrutture e servizi per guidare i sistemi energetici e i clienti verso una progressiva elettrificazione, prevedendo allo stesso tempo la riduzione significativa dell'uso dei combustibili fossili, by design gli investimenti e le attività del Gruppo definiscono una crescita di lungo termine allineata a una transizione energetica coerente con l'Accordo di Parigi.

L'applicazione degli scenari climatici di lungo termine consente di costruire piani di adattamento per il portafoglio di asset e attività del Gruppo. Gli scenari climatici vengono sviluppati a partire dall'identificazione dei fenomeni fisici più rilevanti per ogni business (come ondate di calore, piogge estreme, rischio incendio ecc.), per produrre analisi che forniscono sia indicazioni ad alto livello (come indici di country risk tra loro comparabili), sia dati ad alta risoluzione, che consentono di studiare gli hazard fisici a livello di singolo sito. L'approccio vale sia per il portafoglio esistente sia per i nuovi investimenti. La valutazione della vulnerabilità degli asset consente di individuare delle azioni prioritarie per incrementare la resilienza.

3 Strategia del Gruppo e gestione del rischio 2 Governance 1 Gruppo Enel 4 Le performance del Gruppo 5 Prospettive future 6 Bilancio consolidato

Integrazione degli scenari

Ad alto livello (per es., Open Country Risk, evoluzione del sistema energetico) Sito specica (per es., dati climatici ad alta risoluzione)

Individuazione delle priorità

Denizione delle priorità di ada
amento a livello locale
e dei principali rischi e azioni di adaamento a livello Paese

Analisi della vulnerabilità per quanticare il rischio a livello di asset (esistenti e nuovi investimenti)

Piani di ada amento

Denizione di piani di ada
amento di lungo termine
per incrementare la resilienza

Fenomeni fisici acuti e cronici: ripercussioni sul business, rischi e opportunità

Per quanto concerne i rischi e le opportunità associati alle variabili fisiche, e prendendo a riferimento gli scenari dell'Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), si prova a valutare l'andamento delle seguenti variabili e gli associati fenomeni operativi e industriali come potenziali rischi e opportunità.

Cambiamenti fisici cronici fonti di rischi e opportunità

Dagli scenari climatici sviluppati insieme all'International Centre for Theoretical Physics (ICTP) di Trieste non emergono certezze di variazioni strutturali prima del 2030, mentre si potrebbero iniziare ad apprezzare variazioni tra il 2030 e il 2050.

I principali impatti dei cambiamenti fisici cronici dovrebbero produrre effetti sulle seguenti variabili:

Variabili impattate dai cambiamenti fisici cronici

  • Domanda elettrica: variazione del livello medio delle temperature con effetto su potenziale incremento e/o riduzione del fabbisogno di energia elettrica.
  • Produzione termoelettrica: variazione del livello e delle temperature medie dei mari e dei fiumi con effetti sulla produzione termoelettrica.
  • Produzione idroelettrica: variazione del livello medio di precipitazioni piovose e nevose e delle temperature con potenziale incremento e/o riduzione della produzione idroelettrica.
  • Produzione solare: variazione del livello medio di irraggiamento solare, temperatura e pioggia con potenziale incremento e/o riduzione della produzione solare.
  • Produzione eolica: variazione del livello medio di ventosità con potenziale incremento e/o riduzione della produzione eolica.

In merito agli effetti dei cambiamenti fisici cronici, il Gruppo lavorerà per stimare al meglio le relazioni tra i cambiamenti delle variabili fisiche e la variazione della producibilità relativa ai singoli impianti per le diverse tecnologie. Nell'ambito della valutazione degli effetti dei cambiamenti climatici di lungo periodo si è proceduto con l'individuazione degli eventi cronici rilevanti per ciascuna tecnologia e con l'avvio delle analisi dei relativi impatti in termini di producibilità.

Le prime evidenze di scenario mostrano che cambiamenti cronici strutturali nei trend recenti delle variabili fisiche si manifesteranno in maniera sensibile a partire dal 2030. Tuttavia, al fine di avere una stima indicativa dei potenziali impatti, e includere l'eventuale possibilità di anticipo di effetti cronici, è possibile effettuare uno stress test del Piano Industriale sui fattori potenzialmente influenzati dallo scenario fisico, pur prescindendo da una relazione diretta con le variabili climatiche. Naturalmente questo stress test ha una probabilità di accadimento estremamente bassa sulla base degli eventi storici e della diversificazione geografica. Le variabili esaminate sono: la domanda elettrica (+/- 1% annuo), le cui variazioni producono potenziali impatti sui business della generazione e sul retail, che è stata stressata contestualmente su tutti i Paesi di presenza del Gruppo; la producibilità degli impianti rinnovabili (+/- 10% su un singolo anno), le cui variazioni producono potenziali impatti sul business della generazione, che è stata stressata in maniera separata a livello di singola tecnologia sul perimetro globale. I dati mostrati fanno riferimento all'effetto su un singolo anno per una singola tecnologia di produzione e includono sia l'effetto volume sia l'effetto prezzo.

3 Strategia del Gruppo e gestione del rischio 2 Governance 1 Gruppo Enel 4 Le performance del Gruppo 5 Prospettive future 6 Bilancio consolidato

Orizzonte temporale
Breve (fino a 3 anni)
Downside scenario policy correnti Upside scenario policy correnti
Medio (fino al 2030)
Lungo (2030-2050)
Quantificazione - range
Fenomeni
di
scenario
Categoria
di rischio e
opportunità Descrizione Orizzonte
temporale
Descrizione impatto GBL
interessate
Perimetro Quantificazio
ne - Tipologia
impatto
Upside/
Downside
< 100
€mln
100-300
€mln
> 300
€mln
Fisico
Mercato
cronico
Rischio/
opportunità:
maggiore
Breve
o minore
domanda
elettrica.
La domanda
elettrica è
influenzata anche
dalla temperatura,
le cui oscillazioni
possono provocare
impatti sul business.
Sebbene variazioni
strutturali non
dovrebbero
manifestarsi nel
breve-medio
periodo, per
valutare la sensibilità
dei risultati del
Gruppo a potenziali
variazioni di
temperatura si
utilizzano analisi di
sensitivity rispetto
a variazioni di
domanda elettrica di
+/- 1% sul totale di
Gruppo.
Enel Green
Power and
Thermal
Generation e
Infrastructure
and Networks
Gruppo EBITDA/anno +1%
-1%
La produzione
rinnovabile è
influenzata anche
dalla disponibilità
delle risorse, le cui
oscillazioni possono
provocare impatti sul
business. Sebbene
variazioni strutturali
non dovrebbero
manifestarsi nel
breve-medio
Enel Green
Power and
Thermal
Generation
Gruppo
Producibilità
Idroelettrica
EBITDA/anno +10%
Rischio/
opportunità:
maggiore
-10%
Fisico Gruppo +10%
Mercato
cronico
Breve
o minore
produzione
rinnovabile.
periodo, per
valutare la sensibilità
dei risultati del
Gruppo a potenziali
variazioni di
Producibilità
Eolica
EBITDA/anno -10%
temperatura si
utilizzano analisi
di sensitivity
rispetto a variazioni
di producibilità
Gruppo
Producibilità
EBITDA/anno +10%
elettrica del +/-
10% su singola
tecnologia.
Solare -10%

Analisi preliminari sull'impatto dei cambiamenti climatici cronici sulla generazione rinnovabile

Sono state effettuate analisi preliminari per tradurre i cambiamenti climatici cronici in impatti sulla producibilità per le principali tecnologie rinnovabili del Gruppo: eolico, solare e idroelettrico.

Per ogni tecnologia sono stati selezionati due siti pilota, in base alla posizione geografica e la disponibilità di dati storici sul sito, per i quali è stata calcolata, a partire dai dati osservati, una funzione link che permette di tradurre i trend delle variabili climatiche in informazioni sulla produzione. Questa funzione è stata poi applicata ai dati delle proiezioni climatiche, per stimare la differenza di producibilità attesa nel 2030-2050 rispetto allo storico.

Riportiamo di seguito i risultati ottenuti da queste prime analisi sui siti pilota.

Siti pilota Parametri input Risultati
Sito 1
Sito 2
Variabili climatiche usate per il calcolo della
funzione link: velocità del vento, densità dell'aria
Time step: mensile
Orizzonte temporale: 2030-2050 vs Hist
Sito 1: producibile in linea con lo storico nello
scenario RCP 2.6, e in lieve diminuzione negli
scenari RCP 4.5 e RCP 8.5
Sito 2: producibile stabile negli scenari RCP
2.6 e RCP 4.5, e in lieve crescita nell'RCP 8.5
Sito 1
Sito 2
Variabili climatiche usate per il calcolo della
funzione link: Global Horizontal Irradiance (GHI),
temperatura
Time step: giornaliero
Orizzonte temporale: 2030-2050 vs Hist
Non sono state evidenziate variazioni rilevanti
per il business in entrambi gli impianti
analizzati
Bacino 2
Bacino 1
Variabili climatiche usate per il calcolo della
funzione link: precipitazione, temperatura
Time step: mensile
Orizzonte temporale: 2030-2050 vs Hist
Per entrambi i siti il producibile medio rimane
costante nello scenario RCP 2.6, mentre risulta
in lieve diminuzione nello scenario RCP 8.5

Con lieve crescita o lieve diminuzione si indica una variazione che non supera il ± 5%.

Cambiamenti fisici acuti fonti di rischi e opportunità

Per quanto riguarda i fenomeni fisici acuti (eventi estremi), l'intensità e la frequenza dei fenomeni fisici estremi possono arrecare danni fisici rilevanti e inaspettati sugli asset ed esternalità negative legate all'interruzione del servizio. Nell'ambito degli scenari legati al cambiamento climatico, la componente fisica acuta riveste un ruolo di primo piano nella definizione dei rischi cui è esposto il Gruppo, sia per l'ampia diversificazione geografica del proprio portafoglio di asset, sia per l'importanza primaria delle risorse naturali rinnovabili nella produzione di energia elettrica.

I fenomeni fisici acuti, nelle diverse casistiche quali tempeste di vento, inondazioni, ondate di calore, ondate di gelo ecc., si caratterizzano per una notevole intensità e una frequenza di accadimento non alta nel breve periodo, ma che, considerando gli scenari climatici futuri di medio e lungo periodo, vede un netto trend di crescita.

Quindi il Gruppo, per i motivi sopra descritti, già attualmente si trova a dover gestire il rischio derivante da eventi estremi nel breve periodo. Contemporaneamente, si sta estendendo la metodologia anche a orizzonti temporali più ampi (al 2050) secondo gli scenari di cambiamento climatico individuati (RCP 8.5, 4.5 e 2.6).

Metodologia di valutazione del rischio da eventi acuti

Al fine di quantificare il rischio derivante da eventi acuti, il Gruppo fa riferimento a una consolidata metodologia di analisi del rischio catastrofico, utilizzata nel settore assicu-

rativo e anche nei report dell'IPCC(16). Attraverso le proprie unità di business di assicurazione e la società captive di assicurazione Enel Insurance NV il Gruppo gestisce le diverse fasi legate ai rischi derivanti da catastrofi naturali: dalla valutazione e quantificazione alle corrispondenti coperture per ridurre al minimo gli impatti.

La metodologia è applicabile all'insieme degli eventi estremi che possono essere oggetto di analisi, quali le tempeste di vento, le ondate di calore, i cicloni tropicali, le inondazioni ecc. In tutte le suddette tipologie di catastrofi naturali, comunque, si individuano tre fattori indipendenti che, sinteticamente, sono di seguito descritti.

• La probabilità dell'evento (c.d. "Hazard"), cioè la sua frequenza teorica su uno specifico arco temporale: il tempo di ritorno. In altre parole, un evento catastrofale che abbia, per esempio, un tempo di ritorno di 250 anni implica che a esso sia associabile una probabilità dello 0,4% che possa accadere in un anno. Tale informazione, necessaria alla valutazione del livello di frequenza dell'evento, è poi associata alla sua distribuzione geografica rispetto ai diversi luoghi dove sono presenti gli asset del portafoglio.

Quindi il Gruppo adotta, a tal fine, lo strumento delle mappe di hazard che associano, per le diverse tipologie di catastrofi naturali, a ogni punto geografico della mappa globale, la corrispondente stima della frequenza associata all'evento estremo. Queste informazioni, organizzate in veri e propri database geo-referenziati, possono essere fornite da società globali di ri-assicurazione, società di consulenza meteorologica o istituzioni accademiche.

• La vulnerabilità, che, in termini percentuali, indica quan-

to valore viene perso e/o danneggiato al verificarsi dell'evento catastrofico. In termini più specifici, quindi, si può far riferimento al danneggiamento di asset materiali, all'impatto sulla continuità della produzione e/o distribuzione di energia elettrica, o anche all'erogazione dei servizi elettrici offerti al cliente finale.

Il Gruppo, soprattutto nel caso di danni ai propri asset, realizza e promuove specifiche analisi di vulnerabilità relative a ogni tecnologia presente nel proprio portafoglio: impianti di produzione solari, eolici, idroelettrici, reti di trasmissione e distribuzione, cabine primarie e secondarie ecc. Tali analisi, naturalmente, sono poi focalizzate sugli eventi estremi che impattano maggiormente le diverse tipologie di tecnologie; dunque, in questo modo, si viene a definire una sorta di matrice che associa ai singoli eventi catastrofici naturali la corrispondente tipologia di asset impattata in modo rilevante.

• L'esposizione è l'insieme dei valori economici, presenti nel portafoglio del Gruppo, che possono avere impatti non trascurabili in presenza di eventi naturali catastrofali. Anche in questo caso, le dimensioni delle analisi sono specifiche per le diverse tecnologie di produzione, per gli asset della distribuzione e per i servizi al cliente finale.

L'insieme dei tre fattori sopra descritti (hazard, vulnerabilità ed esposizione) costituisce l'elemento fondamentale per la valutazione del rischio derivante da eventi estremi. In tal senso il Gruppo, rispetto agli scenari di cambiamento climatico, differenzia le analisi di rischio a seconda delle specificità dei diversi orizzonti temporali associati. Nella seguente tabella è, quindi, riportato sinteticamente lo schema adottato per la valutazione degli impatti derivanti da fenomeni fisici acuti.

Orizzonte temporale Hazard Vulnerabilità Esposizione
Breve termine (1-3 anni) Mappe di hazard basate su dati
storici e modelli meteorologici
La vulnerabilità, essendo legata
al tipo di evento estremo, alle
specifiche della tipologia di
Valori del Gruppo nel breve
termine
Lungo termine (al 2050 e/o 2100) Mappe di hazard e studi specifici
per i diversi scenari climatici RCP
dell'IPCC
danno e ai requisiti tecnici
della tecnologia in esame, è
essenzialmente indipendente
dagli orizzonti temporali
Valori del Gruppo nella loro
evoluzione di lungo termine

T. Bernold. "Industrial Risk Management". Elsevier Science Ltd.

(16) L. Wilson, "Industrial Safety and Risk Management". University of Alberta Press.

Kumamoto, H. and Henley, E. J., 1996, Probabilistic Risk Assessment And Management For Engineers And Scientists, IEEE Press, ISBN 0-7803100-47 Nasim Uddin, Alfredo H.S. Ang. (eds.), 2012, Quantitative risk assessment (QRA) for natural hazards, American Society of Civil Engineers CDRM Monograph no. 5 UNISDR, 2011. Global Assessment Report on Disaster Risk Reduction: Revealing Risk, Redefining Development. United Nations International Strategy for

Disaster Reduction. Geneva, Switzerland. Managing the Risks of Extreme Events and Disasters to Advance Climate Change Adaptation - A Special Report of Working Groups I-II of the Intergovern-

mental Panel on Climate Change (IPCC). Cambridge University Press, Cambridge, UK, and New York, NY, USA.

Nel caso della vulnerabilità di asset all'interno del portafoglio, quindi, si è definita, in collaborazione con le relative Linee di Business Globali del Gruppo, una tabella di priorità di impatti dei principali eventi estremi sulle diverse tecnologie.

L'evento "Neve umida/intensa" include il manicotto di ghiaccio, rilevante per Infrastructure and Networks.

Gestione del rischio da eventi estremi nel breve termine

Nell'orizzonte di breve termine (1-3 anni) il Gruppo, oltre a quanto illustrato precedentemente in termini di valutazione e quantificazione del rischio, mette in atto azioni volte alla riduzione degli impatti che il business può subire in seguito a eventi estremi di tipo catastrofale. In tal senso si possono distinguere due principali tipologie di azioni: la definizione di una efficace copertura assicurativa e le diverse attività di adattamento al cambiamento climatico, legate alla prevenzione dei danni che potrebbero derivare da eventi estremi.

Di seguito si illustrano le caratteristiche generali di tali azioni e, naturalmente, nel caso delle attività di adattamento per la prevenzione e mitigazione dei danni, si farà riferimento specifico alle Linee di Business Globali di Generazione e di Infrastructure and Networks del Gruppo.

Impatti degli eventi fisici acuti sul Gruppo

Il Gruppo Enel possiede un portafoglio ben diversificato in termini di tecnologie, distribuzione geografica e dimensione degli asset e, di conseguenza, anche l'esposizione del portafoglio ai rischi naturali è diversificata. il Gruppo mette in atto varie misure di mitigazione del rischio che, come verrà descritto di seguito, includono sia le coperture assicurative sia altre azioni manageriali e operative atte a ridurre ulteriormente il profilo di rischio dell'azienda.

Infatti, le evidenze empiriche riportano ripercussioni trascurabili di tali rischi, come dimostrano i dati relativi agli ultimi cinque anni. Considerando gli eventi più rilevanti, definiti come gli accadimenti con impatto lordo >10 milioni di euro, il valore cumulato dell'impatto lordo ammonta a ~270 milioni di euro, che rappresenta meno dello 0,14% dei valori assicurati del Gruppo al 2022, pari a ~202 miliardi di euro, la maggior parte dei quali recuperati tramite rimborsi assicurativi.

3 Strategia del Gruppo e gestione del rischio 2 Governance 1 Gruppo Enel 4 Le performance del Gruppo 5 Prospettive future 6 Bilancio consolidato

Il Gruppo, annualmente, definisce programmi globali di assicurazione per i propri business, presenti nei diversi Paesi in cui opera. I due programmi principali, in termini di ampiezza di copertura e di volumi, sono i seguenti:

  • il Programma Property per ciò che concerne i danni materiali che possono subire gli asset e l'interruzione del business che ne deriva. Quindi, oltre al costo per la ricostruzione a nuovo dell'asset (o di sue parti), si remunerano, entro i limiti e le condizioni definite nelle polizze, anche le perdite economiche dovute ai loro fermi in termini di produzione e/o di distribuzione dell'energia elettrica;
  • il Programma Liability che copre i danni a terze parti, conseguenti anche agli impatti che possono avere eventi estremi sugli asset e sul business del Gruppo.

A partire da una efficace valutazione del rischio, si possono dunque definire adeguati limiti e condizioni assicurative all'interno delle polizze di copertura e questo vale anche nel caso di eventi estremi naturali, legati al cambiamento climatico. Infatti, in quest'ultimo caso gli impatti sul business possono essere notevoli ma, come si è verificato nei casi accaduti in passato e in diverse località del mondo, il Gruppo ha mostrato una assoluta resilienza, grazie agli ampi limiti di copertura assicurativa che sono anche conseguenza di una solida struttura di ri-assicurazione, rispetto alla società captive Enel Insurance NV del Gruppo.

In un tale contesto di efficace copertura assicurativa non sono comunque meno rilevanti le azioni che il Gruppo pone in essere nell'ambito della prevenzione manutentiva degli asset di produzione e distribuzione dell'energia elettrica. Infatti, se da un lato gli effetti di tali attività hanno immediato riscontro nella mitigazione degli impatti dovuti agli eventi estremi, dall'altro sono presupposto necessario per ottimizzare il risk financing e minimizzare, rispetto al mercato assicurativo, i costi dei propri programmi globali di copertura, tra cui anche il rischio legato agli eventi catastrofali naturali. Tale strategia adattiva si sostanzia in strategie e azioni manageriali, non solo assicurative, che si modificano con le condizioni al contorno; per esempio, il Gruppo è riuscito a sterilizzare gran parte del trend in forte rialzo dei premi sui mercati assicurativi tramite modifiche alle politiche di retention del rischio sugli asset, nonché tramite politiche di trasferimento interno del rischio che premiano le Linee di Business più virtuose dal punto di vista della risk mitigation. In quest'ottica, assumono un ruolo cruciale il metodo e le informazioni estratte dalle analisi degli eventi ex post che permettono di definire processi e pratiche per la mitigazione di eventi simili in futuro.

Le attività di adattamento al cambiamento climatico nel Gruppo Enel

Il Gruppo implementa soluzioni di adattamento agli eventi meteo e climatici, al fine di gestire efficacemente i fenomeni cronici e acuti di interesse per ogni attività e Linea di Business.

Le soluzioni di adattamento possono riguardare sia azioni implementate nel breve periodo sia eventuali decisioni a lungo termine, come la pianificazione di investimenti in risposta ai fenomeni climatici. Le attività di adattamento comprendono anche le procedure, le policy e le best practice.

Per i nuovi investimenti si può inoltre agire già nella fase di progettazione e costruzione, per ridurre by design l'impatto dei rischi climatici (per es., attraverso valutazione del rischio e della vulnerabilità in fase di progettazione) e per tener conto degli eventuali effetti cronici (per es., l'inclusione degli scenari climatici nelle stime sulle risorse rinnovabili a lungo termine).

Identificati i fenomeni meteo e climatici di interesse, le attività implementate per massimizzare la capacità di adattamento possono essere classificate nella maniera seguente:

  • prevenzione e gestione eventi avversi: procedure per prepararsi in anticipo ad affrontare eventi estremi (per es., l'acquisizione di dati meteo previsionali a breve termine e formazione) e procedure per il ripristino delle normali attività nel più breve periodo di tempo (per es., la definizione di procedure operative e organizzative da mettere in pratica in caso di eventi critici);
  • potenziamento della resilienza degli asset: attività e interventi mirati a incrementare la resilienza degli asset, come per esempio la valutazione quantitativa dei potenziali rischi acuti e cronici per definire al meglio sia requisiti in fase di design sia azioni da implementare su asset esistenti.

Nella tabella seguente è riportata una sintesi di alto livello che vuole rappresentare il tipo di azioni che Enel attua per una corretta gestione degli eventi avversi e per aumentare la resilienza a fronte di fenomeni meteo e della loro evoluzione a causa del cambiamento climatico. Nei paragrafi successivi alcune attività vengono descritte in maggiore dettaglio.

Linea di Business A. Prevenzione e gestione eventi avversi B. Potenziamento resilienza degli asset
Enel Green Power and
Thermal Generation
Asset esistenti
1. Gestione incidenti ed eventi critici
2. Piani e procedure di gestione emergenze sito specifici
3. Tool specifici per la previsione di eventi estremi
imminenti
Asset esistenti
1. Linee guida per risk assessment e design tecnologia
idraulica
2. Processi di "Lesson Learned Feedback" da O&M verso
E&C e BD
Nuove costruzioni
In aggiunta a quanto fatto per gli asset esistenti:
1. Climate Change Risk Assessment (CCRA) inclusi nei
documenti di impatto ambientale (pilota)
Global Infrastructure
and Networks
Asset esistenti
1. Strategie e linee guida su azioni di Risk Prevention,
Readiness, Response, Recovery sulla rete di
distribuzione
2. Linee guida globali di Infrastructure and Networks per
la gestione emergenze ed eventi critici
3. Misure di prevenzione del rischio e di preparazione
in caso di incendi su installazioni elettriche (linee,
trasformatori ecc.)
Asset esistenti e nuove costruzioni
1. Linee guida per la definizione di piani di incremento
della resilienza delle reti (per es., "Network Resilience
Enhancement Plan" di e-distribuzione)
Enel X Asset esistenti
1. Enel X Critical Event Management
2. e-Mobility: linee guida per manutenzione e
monitoraggio degli asset (riparazione o sostituzione
delle infrastrutture di ricarica)
Asset esistenti
1. e-Mobility: programma di miglioramento continuo
(Continuous Improvement)

Attività di adattamento - Generazione

Enel Green Power and Thermal Generation e

Infrastructure and Networks

Per quanto riguarda la generazione, nel tempo il Gruppo ha sia effettuato interventi mirati su siti specifici sia instaurato attività e processi di gestione ad hoc.

Tra le azioni su siti specifici negli ultimi anni, citiamo per esempio:

  • miglioramento dei sistemi di gestione delle acque di raffreddamento di alcuni impianti per compensare fenomeni derivanti dall'abbassamento dei fiumi, come per esempio il Po in Italia;
  • specifici interventi tecnologici ("fogging systems") per migliorare il flusso dell'aria in ingresso e compensare la riduzione di potenza dovuta all'aumento della temperatura ambiente nei CCGT;
  • installazione di pompe di drenaggio, sollevamento del terrapieno, pulizia periodica dei canali, e interventi per rafforzare i terreni adiacenti agli impianti rispetto a eventi franosi e per mitigare i rischi di alluvione;
  • rivalutazione periodica sito-specifica per gli impianti idroelettrici degli scenari di alluvione attraverso simulazioni numeriche. Gli scenari elaborati sono gestiti con azioni di mitigazione e interventi sulle opere civili, sulle dighe e sulle opere di presa.

Per la corretta gestione dei fenomeni meteo avversi nell'ambito della generazione di energia elettrica, il Gruppo adotta una serie di best practice come:

Practice di
Gruppo per la
gestione dei
fenomeni meteo
nell'ambito della
generazione
Ambiti principali:

Maintenance

O&M Operation

  • previsioni meteo per monitorare la disponibilità della risorsa rinnovabile e il verificarsi degli eventi estremi, con sistemi di allerta che garantiscano la protezione di persone e asset;
  • simulazioni idrologiche, rilievi del territorio (anche con droni), monitoraggio di eventuali vulnerabilità attraverso sistemi digitali GIS (Geographic Information System) e misure satellitari;
  • monitoraggio avanzato di oltre 100.000 parametri (con oltre 160 milioni di misure storiche) rilevati su dighe e opere civili idroelettriche;
  • monitoraggio in tempo reale da remoto degli impianti di produzione elettrica;
  • safe room negli impianti situati in zone esposte a tornado e uragani, come per esempio quelli eolici in Oklahoma, negli Stati Uniti;
  • adozione di linee guida specifiche per l'esecuzione di studi idrologici e idraulici sin dalle prime fasi di sviluppo, volte a valutare i rischi interni di impianto e verso le aree esterne all'impianto, con applicazione in fase di progettazione delle opere di drenaggio e di mitigazione del principio di invarianza idraulica;
  • verifica di potenziali trend climatici per i principali parametri di progetto al fine di tenerne conto nel dimensionamento dei sistemi per progetti rilevanti (per es., valutazioni sulla temperatura della sorgente fredda al fine di garantire maggiore flessibilità nel raffreddamento nei nuovi

Dams and Hydraulic Infrastructure Safety

Critical Event Management

CCGT) e di opere civili specifiche (per es., valutazioni sulla piovosità per il progetto dei sistemi di drenaggio in impianti solari);

• stima di velocità del vento estreme utilizzando database aggiornati contenenti i registri e le traiettorie storiche di uragani e tempeste tropicali, con conseguente selezione della tecnologia delle turbine eoliche più adatta alle condizioni emerse.

In aggiunta, per reagire prontamente agli eventi avversi, il Gruppo adotta procedure dedicate per la gestione delle emergenze con protocolli di comunicazione in tempo reale, pianificazione e gestione di tutte le attività per il ripristino delle attività operative in breve tempo e check-list standard per la valutazione dei danni e il ritorno in servizio in sicurezza in tutti gli impianti nel tempo più breve possibile. Una soluzione per minimizzare gli impatti dei fenomeni climatici è rappresentata dal processo di "Lesson Learned Feedback", che viene implementato dalle Funzioni tecniche ed è regolato dal modello operativo esistente e influenza i progetti futuri.

Attività di adattamento - Infrastructure and Networks

Nella Linea di Business Infrastructure and Networks il Gruppo Enel, per far fronte agli eventi climatici estremi, ha adottato un approccio denominato "4R" che in un'opportuna policy (che vuole assicurare una strategia innovativa per la resilienza delle reti di distribuzione) definisce le misure da adottare sia in fase di preparazione di un'emergenza sulla rete, sia per un repentino ripristino del servizio ex post, ovvero una volta che gli eventi climatici hanno causato danni agli asset e/o disalimentazioni. La strategia delle 4R si articola in quattro fasi.

• Risk Prevention: include azioni che consentano di ridurre la probabilità di perdere elementi di rete a causa di un evento e/o a minimizzare i suoi effetti, ovvero sia interventi atti ad aumentare la robustezza dell'infrastruttura sia interventi di manutenzione.

  • Readiness: comprende tutti gli interventi finalizzati a migliorare la tempestività con cui viene identificato un evento potenzialmente critico, ad assicurare il coordinamento con la Protezione Civile e le istituzioni locali, nonché a predisporre le necessarie risorse una volta che un disservizio si sia verificato sulla rete.
  • Response: rappresenta la fase in cui viene valutata la capacità operativa di far fronte a un'emergenza al verificarsi di un evento estremo, direttamente correlata alla capacità di mobilitare risorse operative sul campo e alla possibilità di effettuare manovre telecomandate di rialimentazione tramite collegamenti resilienti di backup.
  • Recovery: è l'ultima fase, nella quale si ha l'obiettivo di far tornare la rete, quanto prima, in condizioni di funzionamento ordinarie, nei casi in cui l'evento meteo estremo abbia determinato interruzioni del servizio nonostante tutte le misure di incremento della resilienza precedentemente adottate.

La Linea di Business, seguendo tale approccio, ha predisposto diverse policy su azioni specifiche volte a trattare i vari aspetti e i diversi rischi inerenti al climate change. In particolare:

Guidelines for Readiness Response and Recovery actions during emergencies

Guideline for Network Resilience Enhancement Plan

Una policy relativa alle ultime tre fasi dell'approccio 4R indica le linee guida e le misure volte a migliorare le strategie di preparazione, a mitigare l'impatto delle interruzioni totali e, infine, a ripristinare il servizio al maggior numero possibile di clienti nel più breve tempo possibile.

Una policy dedicata si prefigge l'obiettivo di identificare gli eventi climatici straordinari più impattanti sulla rete, di valutare specifici KPI della rete AS-IS e il miglioramento degli stessi in base a interventi proposti per poterne, infine, valutare l'ordine di priorità. In tal modo si vanno a selezionare le azioni che, poste in atto, minimizzano l'impatto sulla rete di eventi estremi particolarmente critici in una determinata area/regione. La policy si colloca, quindi, nelle prime due fasi dell'approccio 4R, suggerendo misure in merito a Risk Prevention e Readiness.

In Italia, questa Policy si traduce nel Piano Resilienza che e-distribuzione predispone annualmente dal 2017 e che rappresenta un addendum del Piano di Sviluppo nel quale si prevedono investimenti ad hoc, su un orizzonte di tre anni, che mirano a ridurre l'impatto di eventi estremi appartenenti a determinati cluster critici: ondate di calore, manicotto di ghiaccio e tempeste di vento (caduta di alberi ad alto fusto). Nel periodo 2017-2020 sono stati già investiti circa 520 milioni di euro e circa ulteriori 345 milioni di euro verranno impiegati anche nel triennio successivo,

come specificato nell'addendum al Piano 2021-2023. A fronte di questi rischi sono stati pianificati investimenti come la sostituzione mirata dei conduttori nudi con cavo isolato, in alcuni casi interramento dei cavi, oppure soluzioni che prevedano vie di rialimentazione non vulnerabili ai fenomeni sopra citati.

Così come in Italia, anche negli altri Paesi, sia in Europa sia in Sud America, si stanno approfondendo temi analoghi, per poter predisporre un processo di pianificazione investimenti ad hoc, in grado di incrementare il grado di resilienza delle reti agli eventi estremi, sempre tenendo conto delle diverse peculiarità di ogni realtà territoriale.

Measures for Risk Prevention and Preparation in case of wildfires affecting the electrical installations

Una policy dedicata al rischio incendi definisce un approccio integrato di gestione delle emergenze applicato al fenomeno incendi boschivi, sia nei casi in cui siano originati da fenomeni esterni alle reti e sia nei casi, seppure molto minoritari, in cui siano causati dalle reti stesse e, comunque, in ogni caso siano potenzialmente pericolosi per gli impianti Enel. Il documento fornisce linee guida, da calare nelle diverse realtà di presenza, al fine di individuare aree/impianti a rischio, di definire specifiche misure di prevenzione (per es., valutazione di specifici piani manutentivi ed eventuali interventi di rafforzamento) e, nel caso di manifestazione dell'incendio, di gestire in maniera ottimale l'emergenza per limitarne l'impatto e ripristinare quanto prima il servizio.

Azioni di supporto

Implementazione di sistemi di previsione meteorologica, di monitoraggio dello stato della rete e di valutazione dell'impatto dei fenomeni climatici critici sulla rete, predisposizione di piani operativi e organizzazione di apposite esercitazioni. In tal senso, particolare rilevanza è rappresentata da accordi preventivi per la mobilitazione di risorse straordinarie – preventivamente identificate per far fronte all'emergenza – sia interne sia di imprese contrattiste. Per esempio, in Italia si è partiti con trial di sensori di linee aree in zone particolarmente esposte ai fenomeni neve e vento (progetto Newman).

In aggiunta, non solo al fine di valutare le emergenze meteo nel breve-medio termine, ma anche in considerazione del cambiamento climatico al quale si sta assistendo, partendo dalla mappatura dei fenomeni rilevanti a livello globale, Infrastructure and Networks sta conducendo analisi dei rischi climatici specifici nei Paesi di presenza, per associare a ciascun fenomeno un livello di rischio e prioritizzare le aree maggiormente esposte.

Infrastructure and Networks sta infatti collaborando con i principali istituti di ricerca per analizzare l'andamento dei fenomeni maggiormente critici nei diversi Paesi di presenza per stimarne l'impatto futuro sulla rete nel medio-lungo termine. Si riportano alcuni esempi.

Precipitazioni intense/tempeste di vento

• Nel corso del 2021 si è avviata una selezione di partner esterni per approfondire scenari di evoluzione del fenomeno di precipitazioni intense in diversi Paesi. Per esempio, per il fenomeno della ciclogenesi esplosiva in Spagna si è effettuata una raccolta preliminare degli eventi di maggiore impatto sulla rete, seguendo la policy che riguarda il miglioramento della resilienza delle reti, che costituirà la base per le successive analisi di dettaglio a partire dal 2022.

Ondate di calore

• Nel 2021 si è ulteriormente approfondito il fenomeno

delle ondate di calore, che ha già fornito i primi risultati per il perimetro Italia nel 2020, negli altri Paesi di presenza. Tale evento critico è caratterizzato dal permanere per più giorni di alte temperature in corrispondenza di assenza di precipitazioni e, ostacolando lo smaltimento del calore delle linee in cavo interrato, provoca un anomalo incremento del rischio di guasti multipli sulle reti soprattutto nelle aree urbane e nei centri di turismo estivo.

  • In particolare, in Spagna, nonostante l'aumento della frequenza e della intensità del fenomeno climatico, soprattutto laddove la presenza di cavi interrati è relativamente bassa, nessuna correlazione storica significativa ondate di calore-guasti è stata riscontrata dalle analisi condotte a oggi.
  • Infine, a partire dal 2022, sono previste valutazioni per effettuare analoghe analisi anche in altre geografie.

Incendi

• Relativamente al rischio incendio, nonostante la scarsa rilevanza di eventi a oggi registrata, la Linea di Business, unitamente alla policy sopra descritta, sta predisponendo un approfondimento degli scenari al 2050 sull'evoluzione del fenomeno per un eventuale perfezionamento della policy stessa. A oggi ciascun Paese ha condotto uno studio per individuare le aree a maggior rischio incendio in ambito forestale. Tale studio oggi si avvale anche di una mappatura GIS (Geographic Information

System) per la più precisa individuazione delle reti rispetto ai diversi contesti ambientali (aree naturali protette, forestali, habitat). In tal modo è possibile adottare interventi progettuali costruttivi o manutentivi ancor più efficaci in ottica di prevenzione del rischio incendi.

Inclusione degli effetti del cambiamento climatico nella valutazione di nuovi progetti

Molte attività legate alla valutazione e realizzazione di nuovi progetti possono beneficiare delle analisi climatiche, sia generali sia sito specifiche, che il Gruppo sta iniziando a integrare con quelle già considerate nella valutazione dei nuovi progetti. Per esempio:

  • studi preliminari: in questa fase i dati climatici possono offrire screening preliminari, attraverso l'analisi di specifici fenomeni climatici, come quelli mostrati precedentemente nell'analisi degli scenari fisici, e indicatori sintetici come quello di Climate Risk Index, integrato nell'Open Country Risk. Questi dati forniscono una misura preliminare dei fenomeni maggiormente rilevanti nell'area, tra quelli identificati come di interesse per ogni tecnologia;
  • stima della producibilità attesa: gli scenari climatici saranno progressivamente integrati per consentire di valutare come il cambiamento climatico modificherà la disponibilità della risorsa rinnovabile sul sito specifico. Nell'approfondimento relativo alle analisi preliminari sulla producibilità viene descritto l'approccio applicato per ora su alcuni siti pilota, per poi scalarlo sull'intero portafoglio di generazione;
  • analisi di impatto ambientale: il Gruppo ha cominciato a integrare, nel set della documentazione prodotta, il Climate Change Risk Assessment, che contiene una rappresentazione dei principali fenomeni fisici e del loro cambiamento atteso nell'area;
  • design resiliente: come descritto, tra le attività di adattamento al cambiamento climatico assumono grande rilevanza quelle rivolte alla progettazione di asset resilienti by design; il Gruppo sta lavorando per considerare progressivamente le analisi basate sui dati climatici, per esempio l'incremento di frequenza e intensità degli eventi acuti. Queste ultime integreranno le analisi esistenti basate sui dati storici già in uso al fine di aumentare la resilienza degli asset futuri, comprendendo tutte le azioni di adattamento eventualmente necessarie nel corso della vita utile del progetto.

Fenomeni di transizione: ripercussioni sul business, rischi e opportunità

Per quanto concerne i rischi e le opportunità associati a variabili di transizione, guardando i diversi scenari di riferimento in combinazione con gli elementi che compongono il processo di identificazione del rischio (per es., contesto competitivo, visione a lungo termine dell'industria, analisi di materialità, evoluzione tecnologica ecc.), vengono individuati i driver di potenziali rischi e opportunità, con priorità ai fenomeni a maggiore rilevanza. I principali rischi e opportunità individuate sono di seguito descritti.

Policy & Regulation

Limiti alle emissioni e carbon pricing

Introduzione di leggi e regolamenti che introducano limiti emissivi più stringenti per via sia amministrativa (non market driven) sia market based.

  • Opportunità: sia strumenti regolatori tipo Command & Control sia meccanismi di mercato che rafforzino i segnali di prezzo della CO2 favorendo gli investimenti in tecnologie carbon-free.
  • Rischio: mancanza di un approccio coordinato dei diversi attori e policy maker e scarsa efficacia degli strumenti di policy posti in essere, con conseguenze sulla velocità dei trend di elettrificazione e decarbonizzazione nei vari settori, rispetto a una strategia di Gruppo orientata in maniera decisa verso la transizione energetica.

Incentivi alla transizione energetica

Incentivi e opportunità di sviluppo in ottica di transizione energetica, con conseguente orientamento del sistema energetico verso l'utilizzo di fonti a basso contenuto emissivo come mainstream dei mix energetici dei Paesi, maggiore elettrificazione dei consumi, efficienza energetica, flessibilità del sistema elettrico e potenziamento delle infrastrutture, con impatti positivi in termini di ritorno sugli investimenti e nuove opportunità di business.

  • Opportunità: volumi e margini addizionali dovuti a investimenti aggiuntivi nel settore elettrico, in linea con la strategia di elettrificazione, decarbonizzazione e potenziamento/digitalizzazione delle infrastrutture abilitanti.
  • Rischio: presenza di ostacoli al raggiungimento dei target della transizione energetica, dovuti a framework regolatori non efficaci nel sostenere la transizione energetica, lentezza nei processi di autorizzazioni amministrative, mancato potenziamento della rete elettrica ecc.
Regolazione
Miglioramento degli standard o introduzione di meccanismi ad hoc per regolare gli investimenti
in materia di
in resilienza, nel contesto dell'evoluzione del cambiamento climatico.

resilienza
tinuità del servizio per le comunità.

reputazionale.
Misure finanziarie
Incentivi alla transizione energetica attraverso appropriate misure di policy e strumenti finanziari,
per la transizione
in grado di supportare un framework di investimento e un posizionamento dei policy maker di
energetica
lungo termine, credibile e stabile. Introduzione di regole e/o strumenti finanziari pubblici e privati
(per es., fondi, meccanismi, tassonomie, benchmark) volti all'integrazione della sostenibilità nei
mercati finanziari e negli strumenti di finanza pubblica.

agevolato (fondi e bandi) per la transizione.

causa di una diversa applicabilità sul perimetro geografico del Gruppo.
Market
Dinamiche di
Le dinamiche di mercato, come quelle relative alla variabilità dei prezzi delle commodity, l'incre
mercato
mento dei consumi elettrici per effetto della transizione energetica e la penetrazione delle rinno
vabili e della generazione distribuita hanno impatto sui driver di business, con effetti sulla margi
nalità e sui volumi di produzione e vendita.

spazi per le rinnovabili e per tutte le fonti di flessibilità.

Rischio: esposizione delle tecnologie "merchant" alla volatilità dei prezzi di mercato.
Technology
Penetrazione
Progressiva penetrazione di nuove tecnologie come veicoli elettrici, storage, demand response e
tecnologie a

supporto della
transizione
dalla produzione di idrogeno verde.

rage e veicoli elettrici.
Products &
Services
Elettrificazione
Con la progressiva elettrificazione degli usi finali, cresce la penetrazione di prodotti in grado di
dei consumi
garantire minori costi e minore impatto in termini di emissioni locali nel settore residenziale e in
residenziali e dei
dustriale (per es., diffusione di pompe di calore).
Opportunità: benefíci dalla messa in opera di investimenti che riducano i rischi di qualità e con
Rischio: in caso di eventi estremi di particolare importanza il cui impatto sia superiore alle attese,
si prefigurerebbe il rischio di mancato recovery in tempi adeguati e conseguentemente rischio
Opportunità: creazione di nuovi mercati e prodotti di finanza sostenibile in coerenza con il fra
mework di investimento, attivando la possibilità di maggiori risorse pubbliche per la decarbo
nizzazione e l'accesso a risorse finanziarie in linea con gli obiettivi di transizione energetica e
relativi impatti sul costo e sugli oneri di finanziamento; introduzione di strumenti di supporto
Rischio: azioni e strumenti non sufficienti a fornire incentivi coerenti con un posizionamento
complessivo in ottica di transizione energetica, incertezza o rallentamento sull'introduzione di
nuovi strumenti e regole per effetto del peggioramento delle condizioni di finanza pubblica o a
Opportunità: effetti positivi derivanti dall'incremento della domanda elettrica e dai maggiori
idrogeno verde; leva digitale per trasformare i modelli operativi e i modelli di business "a piattaforma".
Opportunità: investimenti nello sviluppo di soluzioni tecnologiche, nonché effetti positivi de
rivanti dall'incremento della domanda elettrica e dai maggiori spazi per le rinnovabili derivanti
Rischio: rallentamenti e interruzione alla supply chain dei raw material, compresi i metalli per le
batterie (quali litio, nichel e cobalto) e i semiconduttori, potrebbero comportare ritardi negli ap
provvigionamenti e/o incremento di costi, tali da rallentare la penetrazione delle rinnovabili, sto
processi industriali
Opportunità: aumento dei consumi elettrici nel contesto di una riduzione dei consumi energe

  • tici, grazie alla maggiore efficienza del vettore elettrico.
  • Rischio: aumento della competizione in questo segmento di mercato.

Mobilità elettrica

Utilizzo di modalità di trasporto più efficienti ed efficaci dal punto di vista del cambiamento climatico, con particolare riferimento allo sviluppo della mobilità elettrica e delle infrastrutture di ricarica; elettrificazione dei consumi industriali.

  • Opportunità: effetti positivi derivanti dall'incremento della domanda elettrica e dai maggiori margini collegati alla penetrazione del trasporto elettrico e ai relativi servizi "beyond commodity".
  • Rischio: aumento della competizione in questo segmento di mercato.

Il Gruppo ha già messo in campo azioni strategiche volte a mitigare i potenziali rischi e sfruttare le opportunità relative alle variabili di transizione. Grazie a una strategia industriale e finanziaria che incorpora i fattori ESG, con un approccio integrato in ottica di sostenibilità e innovazione, è possibile creare valore condiviso nel lungo termine.

La strategia orientata alla completa decarbonizzazione e alla transizione energetica rende il Gruppo resiliente ai rischi derivanti dall'introduzione di policy più ambiziose in termini di riduzione delle emissioni, e massimizza le opportunità per lo sviluppo di generazione rinnovabile, infrastrutture e tecnologie abilitanti.

A differenza degli impatti climatici cronici, è possibile affermare che le evidenze di scenario di transizione possono avere impatti già nel breve e nel medio-lungo periodo (entro il 2030).

Analogamente a quanto fatto per le variabili climatiche, è possibile effettuare uno stress test del Piano Industriale corrente (2022-2024) sui fattori potenzialmente influenzati dallo scenario di transizione, con particolare riferimento al prezzo della CO2 (ETS). Esaminando le principali variabili di transizione, infatti, il prezzo della CO2 risulta essere un driver attendibile delle misure regolatorie che possono accelerare il processo di transizione. Per valutare l'impatto della possibile modifica di questo driver vengono rappresentati gli effetti di un potenziale aumento del prezzo della CO2 di +/-10% sul perimetro geografico di Italia e Spagna. Tale variazione di prezzo andrebbe a modificare il prezzo di equilibrio di entrambi i mercati wholesale, con ripercussioni sui margini della Global Power Generation, sia degli impianti convenzionali sia di quelli rinnovabili.

Per quantificare i rischi e le opportunità derivanti dalla transizione energetica nel lungo periodo, sono stati presi in considerazione gli scenari di transizione descritti nel capitolo "Gli scenari Enel di transizione energetica". Sono stati quindi identificati gli effetti degli scenari Slow Transition e Best Place sulle variabili che maggiormente possono avere un impatto sul business, in particolare la domanda elettrica, influenzata dalle dinamiche di elettrificazione dei consumi e quindi di penetrazione delle tecnologie elettriche, e il mix di generazione elettrica. Tali considerazioni offrono spunti per determinare quale potrà essere il posizionamento strategico del Gruppo in ottica di allocazione delle risorse.

Lo scenario di riferimento Enel – scenario Paris – prevede una crescente ambizione in termini di decarbonizzazione ed efficienza energetica, sostenuta da una maggiore elettrificazione dei consumi finali di energia e dallo sviluppo di capacità rinnovabile. Le dinamiche relative alla transizione energetica potranno portare crescenti opportunità per il Gruppo. In particolare, sul mercato elettrico retail, la progressiva elettrificazione dei consumi finali – in particolare dei trasporti e del settore residenziale – condurrà a un sensibile aumento dei consumi elettrici a discapito dei consumi di vettori energetici diversi e più emissivi. Parimenti, il progressivo aumento della quota rinnovabile nel mix energetico dovrebbe comportare nel medio-lungo periodo una riduzione del prezzo dell'elettricità all'ingrosso; tale impatto risulta comunque contenuto, considerando invariato nel medio termine il market design basato sul system marginal price. Eventuali strutture di mercato alternative potrebbero indurre effetti differenti.

In riferimento agli impatti economici che potrebbero determinarsi al variare degli scenari di transizione, il Gruppo ha effettuato analisi relative agli impatti in termini di EBITDA che gli scenari Slow Transition e Best Place apporterebbero ai risultati del 2030 rispetto allo scenario Paris di riferimento.

In riferimento all'elettrificazione dei consumi, lo scenario Slow Transition prevede tassi di penetrazione minori delle più efficienti tecnologie elettriche, in particolare auto elettriche e pompe di calore, causando un decremento di domanda elettrica rispetto allo scenario Paris, che si stima possa determinare impatti contenuti sul business Retail commodity e "beyond commodity" Allo stesso tempo, la minore domanda elettrica determina un minore spazio di sviluppo per la capacità rinnovabile, con impatti sul business della generazione. In riferimento allo scenario Best Place, si assume una più rapida riduzione dei costi delle tecnologie di produzione dell'idrogeno verde. Ciò si traduce in una maggiore penetrazione di questo vettore energetico, a discapito dell'idrogeno blu e grigio, con un conseguente effetto additivo sulla domanda elettrica nazionale e sulle installazioni di capacità rinnovabile rispetto allo scenario Paris.

Tutti gli scenari, ma in misura maggiore gli scenari Paris e Best Place, comporteranno sulle diverse geografie un considerevole incremento delle complessità che dovranno essere

gestite dalle reti. Si prevede, infatti, un significativo incremento di generazione distribuita e di altre risorse, quali per esempio i sistemi di accumulo, una maggior penetrazione di mobilità elettrica con le relative infrastrutture di ricarica, nonché il crescente tasso di elettrificazione dei consumi e la comparsa di nuovi attori con nuove modalità di consumo. Questo contesto comporterà una decentralizzazione dei punti di prelievo/immissione, un aumento della domanda elettrica e della potenza media richiesta, e una forte variabilità dei flussi di energia, richiedendo una gestione dinamica e flessibile della rete. Il Gruppo, pertanto, prevede che in questo scenario occorrano investimenti incrementali necessari a garantire le connessioni e adeguati livelli di qualità e resilienza, favorendo l'adozione di modelli operativi innovativi. Tali investimenti dovranno essere accompagnati da coerenti scenari di policy e regolazione per garantire adeguati ritorni economici sul perimetro della Linea di Business Infrastructure and Networks.

Orizzonte temporale
Breve (fino a 3 anni)
Medio (fino al 2030)
Lungo (2030-2050)
Upside Downside
Categoria Quantificazione - range
di rischio e
opportunità
Orizzonte
temporale
Dimensione analisi GBL
interessate
Perimetro Descrizione
impatto
Quantificazione -
Tipologia impatto
< 100
€mln
100-300
€mln
> 300
€mln
Policy &
Regulation
Breve/
medio
A parità di scenario
Paris, il Gruppo ha
valutato l'impatto
sul margine dovuto
a interventi sul
prezzo della CO2.
Enel Green
Power and
Thermal
Generation
Italia e
Iberia
Considerando i
potenziali effetti delle
misure regolatorie
per incentivare
la transizione
energetica, il Gruppo
EBITDA/anno 10% -
Upside vs
Paris
valuta l'esposizione
a variazioni di prezzo
della CO2
di +/- 10%
attraverso analisi di
sensitivity.
-10% -
Downside
vs Paris
Mercato Medio Considerando
due scenari
di transizione
alternativi, il Gruppo
ha valutato gli effetti
della maggiore
penetrazione delle
rinnovabili sul prezzo
power di riferimento
e sulla capacità
addizionale al 2030.
Enel Green
Power and
Thermal
Generation
Global Maggiore spazio
per investimenti
in nuova capacità
rinnovabile associata
a decremento
del prezzo power
per la maggiore
penetrazione delle
rinnovabili.
EDITDA 2030
Best Place
vs Paris
Minore spazio per
investimenti in nuova
capacità rinnovabile
con possibile
aumento del prezzo
power per la minore
penetrazione delle
rinnovabili.
EDITDA 2030
Slow Transition
vs Paris
Mercato/
Products
& Services
Medio Considerando
due scenari
di transizione
alternativi, il
Gruppo ha valutato
gli effetti dei trend
di efficienza,
di adozione di
apparecchi elettrici
e di penetrazione
Customer
di EV per valutarne
i potenziali impatti
sui consumi
di commodity,
comprensivi
degli effetti
sul portafoglio
clienti gas dovuti
alla maggiore
elettrificazione, e
sulla domanda di
servizi "beyond
commodity".
Maggiori margini
dagli effetti della
transizione in termini
di elettrificazione
dei consumi,
principalmente
legati alle previsioni
di aumento
dell'idrogeno verde.
EDITDA 2030
Best Place
vs Paris
Global Minori margini
dagli effetti
della transizione
rallentata in termini
di elettrificazione
dei consumi,
principalmente
su residenziale
e trasporto, e
penetrazione ridotta
di nuove tecnologie.
EDITDA 2030
Slow Transition
vs Paris

Nota: le stime degli impatti di transizione tengono conto degli attuali livelli di copertura.

Panorama competitivo

I mercati e i business nei quali il Gruppo è presente sono interessati da processi di progressiva e crescente competizione ed evoluzione, da un punto vista sia tecnologico sia di regolamentazione, con tempistiche differenti da Paese a Paese.

Come risultato di questi processi, Enel è esposta a una crescente pressione competitiva ed, essendo l'elettricità il vettore di questo secolo, la competizione aumenta anche a opera di settori contigui, offrendo, d'altro canto, la possibilità alle utility di poter affacciarsi su nuovi business.

La differenziazione su cui il Gruppo può contare, sia a livello geografico sia in merito ai diversi settori in cui esso opera, costituisce un importante fattore di mitigazione ma al fine di orientare al meglio le linee guida di sviluppo strategico l'evoluzione del panorama competitivo viene costantemente monitorata, sia all'interno sia all'esterno del mondo delle utility.

Rischi finanziari

Nell'esercizio della sua attività, Enel è esposta a diversi rischi di natura finanziaria che, se non opportunamente mitigati, possono direttamente influenzarne il risultato.

Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi (SCI-GR), prevede la definizione di policy che identificano i ruoli e le responsabilità per i processi di gestione, monitoraggio e controllo dei rischi nel rispetto del principio della separazione organizzativa fra le strutture preposte alla gestione e quelle responsabili del monitoraggio e del controllo dei rischi. La governance dei rischi finanziari prevede, inoltre, la defiIn linea con il catalogo dei rischi del Gruppo, i rischi inclusi nella categoria in oggetto sono i seguenti:

  • Tasso di interesse
  • Commodity
  • Tasso di cambio
  • Credito e Controparte
  • Liquidità

nizione di un sistema di limiti operativi, a livello di Gruppo e di singole Regioni e Paesi, per ogni rischio, periodicamente monitorati dalle unità deputate al controllo dei rischi. Il sistema dei limiti operativi costituisce per il Gruppo un supporto alle decisioni finalizzato al raggiungimento degli obiettivi. Per un maggiore approfondimento sulla gestione dei rischi finanziari si rimanda alla nota 47 del Bilancio consolidato.

Il Gruppo è esposto al rischio che variazioni del livello dei tassi di interesse comportino variazioni inattese degli oneri finanziari netti o del valore di attività e passività finanziarie valutate al fair value. L'esposizione al rischio di tasso di interesse deriva principalmente dalla variabilità delle condizioni di finanziamento, in caso di accensione di un nuovo debito, e dalla variabilità dei flussi di cassa relativi agli interessi prodotti dalla porzione di debito a tasso variabile.

La politica di gestione del rischio di tasso di interesse mira al contenimento degli oneri finanziari e della loro volatilità mediante l'ottimizzazione del portafoglio di passività finanziarie del Gruppo e anche attraverso la stipula di contratti finanziari derivati sui mercati OTC.

Il controllo del rischio attraverso specifici processi, indicatori di rischio e limiti operativi consente di contenere i possibili impatti finanziari avversi e, al contempo, di ottimizzare la struttura del debito con un adeguato grado di flessibilità.

A tale riguardo, si rileva che la volatilità che ha caratterizzato i mercati finanziari dall'inizio della pandemia in molti casi è rientrata ai livelli pre-COVID-19 ed è stata compensata da efficaci azioni di mitigazione del rischio tramite strumenti finanziari derivati.

Commodity

Tasso di interesse

Enel opera sui mercati energetici e per questa sua attività è esposta al rischio di subire perdite economiche o finanziarie sia a causa di una maggiore volatilità dei prezzi delle commodity energetiche – tra cui energia elettrica, gas e combustibili – e delle materie prime, come minerali e metalli (rischio di prezzo), sia per la mancanza di domanda sia per l'indisponibilità di commodity

energetiche e materie prime (rischio di volume).

Questi rischi, se non efficacemente gestiti, ne possono influenzare in modo significativo i risultati. Per mitigare tale esposizione, il Gruppo ha sviluppato una strategia di stabilizzazione dei margini che prevede il ricorso alla contrattualizzazione anticipata sia dell'approvvigionamento dei combustibili e dei materiali sia delle forniture ai clienti finali e agli operatori del mercato all'ingrosso.

Enel si è dotata, inoltre, di una procedura formale che prevede la misurazione del rischio residuo, la definizione di un limite di rischio massimo accettabile e la realizzazione di operazioni di copertura mediante il ricorso a contratti derivati sui mercati regolamentati e sui mercati Over The Counter (OTC). Il processo di controllo del rischio di commodity consente di limitare l'impatto sui margini delle variazioni impreviste dei prezzi di mercato e, al contempo, garantisce un adeguato margine di flessibilità che consente di cogliere opportunità nel breve termine. A partire dal 2021 il monitoraggio del rischio è stato esteso alle principali materie prime cui il Gruppo è esposto.

Allo scopo di mitigare il rischio di interruzione delle forniture di combustibili e materie prime, il Gruppo ha sviluppato una strategia di diversificazione delle fonti di approvvigionamento ricorrendo a fornitori dislocati in differenti aree geografiche.

Nel 2021, la diffusione pandemica del virus COVID-19 ha generato una complessa crisi economica a livello globale, provocando incrementi significativi nelle volatilità dei prezzi delle commodity energetiche e delle materie prime. Enel ha contenuto il rischio al di sotto dei livelli limite stimati nel 2020 per l'anno 2021, grazie a un'attenta e tempestiva attività di mitigazione, alla diversificazione geografica del business e al crescente impulso dato alla transizione energetica verso il processo di decarbonizzazione e l'utilizzo di fonti rinnovabili per la generazione di energia. Infine, l'adozione di strategie globali e locali, quali per esempio l'elasticità nelle clausole contrattuali e tecniche di proxy hedging (nel caso in cui gli strumenti derivati di copertura non siano disponibili sul mercato o non siano sufficientemente liquidi), ha consentito di ottimizzare i risultati anche in un contesto di mercato altamente dinamico.

Rischio tasso di cambio

In ragione della diversificazione geografica, dell'accesso ai mercati internazionali per l'emissione di strumenti di debito e dell'operatività sulle commodity, le società del Gruppo sono esposte al rischio che variazioni dei tassi di cambio tra la divisa di conto e le altre divise generino variazioni inattese delle grandezze economiche e patrimoniali riportate nei rispettivi bilanci di esercizio. Dato l'attuale assetto di Enel, l'esposizione al rischio di tasso di cambio è principalmente legata al dollaro statunitense e deriva da:

  • flussi di cassa connessi alla compravendita di combustibili ed energia;
  • flussi di cassa relativi a investimenti, a dividendi derivanti da consociate estere e a flussi relativi alla compravendita di partecipazioni;
  • flussi di cassa connessi a rapporti commerciali;
  • attività e passività finanziarie.

I possibili impatti del rischio cambio si riflettono su:

  • costi e ricavi denominati in valuta estera rispetto al momento in cui sono state definite le condizioni di prezzo o è stata presa la decisione di investimento (rischio economico);
  • rivalutazioni o adeguamenti al fair value di attività e passività finanziarie sensibili al tasso di cambio (rischio di transazione);
  • il consolidamento delle società controllate aventi valute contabili diverse (rischio di conversione).

La politica di gestione del rischio di tasso di cambio è orientata alla copertura sistematica delle esposizioni alle quali sono soggette le società del Gruppo, a eccezione del rischio di conversione.

Appositi processi operativi garantiscono la definizione e l'attuazione di opportune strategie di hedging, che tipicamente impiegano contratti finanziari derivati stipulati sui mercati OTC. Il controllo del rischio attraverso specifici processi e indicatori consente di limitare i possibili impatti finanziari avversi e, al contempo, di ottimizzare la gestione dei flussi di cassa dei portafogli gestiti.

Nel corso dell'anno la gestione del rischio tasso di cambio è proseguita nell'ambito del rispetto della citata politica di gestione dei rischi, senza difficoltà da rilevare nell'accesso al mercato dei derivati. Si rileva che la volatilità che ha caratterizzato i mercati finanziari durante la pandemia in molti casi è rientrata ai livelli pre-COVID-19 ed è stata compensata da azioni di mitigazione del rischio tramite strumenti finanziari derivati.

Credito e Controparte

Le operazioni commerciali, su commodity e di natura finanziaria espongono il Gruppo al rischio di credito, ovvero all'eventualità che un peggioramento del merito creditizio delle controparti o l'inadempimento degli obblighi contrattuali di pagamento determini l'interruzione dei flussi di cassa in entrata e l'aumento dei costi di incasso (rischio di regolamento) nonché minori flussi di ricavi dovuti alla sostituzione di operazioni originarie con analoghe negoziate a condizioni di mercato sfavorevoli (rischio di sostituzione). Si può incorrere inoltre in rischi reputazionali ed economici derivanti da un'esposizione significativa verso una singola controparte, gruppi di clienti correlati o controparti operanti nello stesso settore ovvero appartenenti alla stessa area geografica.

L'esposizione al rischio di credito è riconducibile alle seguenti tipologie di operatività:

  • vendita e distribuzione di energia elettrica e gas nei mercati liberi e regolamentati e fornitura di beni e servizi (crediti commerciali);
  • attività di negoziazione che comportano uno scambio fisico o da operazioni su strumenti finanziari (portafoglio commodity);
  • attività di negoziazione di strumenti derivati, depositi bancari e più in generale di strumenti finanziari (portafoglio finanziario).

La politica di gestione del rischio di credito derivante da attività commerciali e transazioni su commodity prevede la valutazione preliminare del merito creditizio delle controparti e l'adozione di strumenti di mitigazione quali l'acquisizione di garanzie.

Il processo di controllo basato su specifici indicatori di rischio e, dove possibile, di limiti, consente di assicurare che gli impatti economico-finanziari, legati al possibile deterioramento del merito creditizio, siano contenuti entro livelli sostenibili. Al contempo, viene salvaguardata la necessaria flessibilità per ottimizzare la gestione dei portafogli.

Inoltre, il Gruppo pone in essere operazioni di cessione dei crediti senza rivalsa (pro soluto), che danno luogo all'integrale eliminazione dal bilancio delle corrispondenti attività oggetto di cessione. Con riferimento, infine, all'operatività finanziaria e su commodity, la mitigazione del rischio è perseguita attraverso la diversificazione di portafoglio (prediligendo controparti con merito creditizio elevato) nonché l'adozione di specifici framework contrattuali standardizzati che prevedono clausole di mitigazione del rischio (per es., netting) ed eventualmente lo scambio di cash collateral. Nonostante peggioramenti delle curve di incasso su alcuni segmenti di clientela di cui si è tenuto conto nella valutazione dell'impairment dei crediti commerciali, il portafoglio di Gruppo ha dimostrato – fino a oggi – resilienza alla crisi pandemica globale. Tutto ciò grazie a un rafforzamento dei canali di incasso digitali e a una solida diversificazione dei clienti commerciali che hanno avuto una bassa esposizione agli impatti del COVID (per es., utility e società di distribuzione).

Liquidità

La politica di gestione del rischio di liquidità di Enel è finalizzata al mantenimento di disponibilità liquide sufficienti a far fronte agli impegni attesi per un determinato orizzonte temporale senza far ricorso a ulteriori fonti di finanziamento, nonché al mantenimento di una riserva prudenziale di liquidità, sufficiente a far fronte a eventuali impegni inattesi. Inoltre, al fine di rispettare gli impegni di medio e lungo termine, Enel persegue una strategia di gestione dell'indebitamento che prevede una struttura diversificata delle fonti di finanziamento, cui ricorre per la copertura dei propri fabbisogni finanziari, e un profilo di scadenze equilibrato.

Il rischio di liquidità è il rischio che il Gruppo, pur essendo solvibile, non sia in grado di far fronte tempestivamente ai propri impegni, che sia in grado di farlo solo a condizioni economiche sfavorevoli, o che sia in presenza di vincoli al disinvestimento di attività con conseguenti minusvalenze,

a causa di situazioni di tensione o crisi sistemica (per es., credit crunch, crisi del debito sovrano ecc.) o della mutata percezione della sua rischiosità da parte del mercato.

Tra i fattori che definiscono la rischiosità percepita dal mercato, il merito creditizio, assegnato a Enel dalle agenzie di rating, riveste un ruolo determinante poiché influenza la sua possibilità di accedere alle fonti di finanziamento e le relative condizioni economiche. Un peggioramento di tale merito creditizio potrebbe, pertanto, costituire una limitazione all'accesso al mercato dei capitali e/o un incremento del costo delle fonti di finanziamento, con conseguenti effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

Nel corso del 2021 il profilo di rischio di Enel ha subíto variazioni rispetto al 2020 soltanto per Moody's, la cui valutazione è passata da un rating di "Baa2" con outlook positivo a "Baa1" con outlook stabile. Si confermano invece i rating "BBB+" con outlook stabile secondo Standard & Poor's e "A-" con outlook stabile secondo Fitch.

Al fine di garantire una efficiente gestione della liquidità, l'attività di tesoreria è in larga parte accentrata a livello di Holding, provvedendo al fabbisogno di liquidità primariamente con i flussi di cassa generati dalla gestione ordinaria e assicurando un'opportuna gestione delle eventuali eccedenze.

Relativamente agli effetti COVID-19, si rileva che nonostante gli effetti della pandemia, gli indici di rischio di liquidity monitorati per il Gruppo si sono mantenuti all'interno dei limiti fissati per l'anno 2021.

Tecnologia Digitale

I rischi rappresentati in questa sezione sono i seguenti:

  • Cyber security
  • Digitalizzazione, efficacia IT e continuità del servizio

Cyber security

La velocità dello sviluppo tecnologico, suscettibile di generare sfide sempre nuove, la frequenza e l'intensità degli attacchi informatici in costante aumento, così come la tendenza a colpire infrastrutture critiche e settori industriali strategici, evidenziano il potenziale rischio che, in casi estremi, la normale operatività aziendale possa subire una battuta d'arresto. Gli attacchi informatici sono cambiati radicalmente negli ultimi anni: il numero è cresciuto esponenzialmente, così come il loro grado di complessità e impatto (furti di dati aziendali e relativi alla clientela), risultando sempre più difficile identificarne la fonte in modo tempestivo. Nel caso del Gruppo, ciò è dovuto ai numerosi contesti in cui questo si trova a operare (dati, industria e persone), una circostanza che deve essere sommata alla complessità intrinseca e all'interconnessione delle risorse che, peraltro, nel corso degli anni sono state sempre più integrate nei quotidiani processi operativi del Gruppo. Il Gruppo ha adottato un modello olistico di governance relativo alla cyber security, che si applica ai settori IT (Information Technology), OT (Operational Technology) e IoT (Internet of Things). Il framework si basa sull'impegno del top management, sulla direzione strategica globale, sul coinvolgimento di tutte le aree di business nonché delle unità impegnate nel disegno e nell'implementazione dei sistemi. Esso si sforza, inoltre, di utilizzare le tecnologie di punta del mercato, di progettare processi aziendali ad hoc, di rafforzare la consapevolezza informatica da parte delle persone e di recepire i requisiti normativi relativi alla sicurezza informatica.

In aggiunta, il Gruppo ha definito e adottato una metodologia di gestione del rischio per la sicurezza informatica basata su approcci "risk-based" e "cyber-security by design", rendendo così l'analisi dei rischi aziendali il passo fondamentale di tutte le decisioni strategiche. Enel ha, inoltre,

creato il proprio Cyber Emergency Readiness Team (CERT), al fine di rispondere e gestire in modo proattivo eventuali incidenti nel campo della sicurezza informatica. Inoltre, già dal 2019, al fine di mitigare l'esposizione al rischio cyber non solamente con contromi-

sure tecniche, il Gruppo ha stipulato un'assicurazione sui rischi connessi alla cyber security.

Digitalizzazione, efficacia IT e continuità del servizio

Il Gruppo sta effettuando una completa trasformazione digitale della gestione dell'intera catena del valore dell'energia, sviluppando nuovi modelli di business e digitalizzando i suoi processi aziendali, integrando i sistemi e adottando nuove tecnologie. Una conseguenza di tale trasformazione digitale è che il Gruppo è via via sempre più esposto a rischi legati al funzionamento dei sistemi IT (Information Technology) integrati in tutta l'azienda, con impatti sui processi e le attività operative, che potrebbero condurre all'esposizione dei sistemi IT e OT a interruzioni del servizio o a perdite di dati. Il presidio di tali rischi è garantito da una serie di misure interne sviluppate dall'unità Global Digital Solutions (GDS), responsabile di guidare la trasformazione digitale del Gruppo. Tale unità ha predisposto un sistema di controllo interno che, introducendo punti di controllo lungo tutta la catena del valore dell'Information Technology, consente di evitare il concretizzarsi di rischi relativi ad aspetti quali la realizzazione di servizi non aderenti alle esigenze del business, la mancanza di adozione di adeguate misure di sicurezza e le interruzioni di servizio. Il sistema di controllo interno all'unità Global Digital Solutions presidia sia le attività svolte internamente sia quelle affidate a collaboratori e provider esterni. Enel sta inoltre promuovendo la diffusione di cultura e competenze digitali all'interno del Gruppo, al fine di guidare con successo la trasformazione digitale e minimizzare i rischi associati.

Rischi operativi

I rischi rappresentati in questa sezione sono i seguenti:

  • Salute e sicurezza
  • Ambiente
  • Procurement, logistica e supply chain
  • Persone e organizzazione

Salute e sicurezza

I principali rischi per la salute e sicurezza cui è esposto il personale di Enel e delle imprese appaltatrici sono da ricondursi allo svolgimento delle attività operative presso i siti e gli asset del Gruppo. Infatti, la violazione del rispetto delle leggi, dei regolamenti e delle procedure vigenti in materia di salute e sicurezza, ambienti di lavoro, gestione delle strutture, asset e processi aziendali, che possano avere un impatto negativo sulle condizioni di salute di dipendenti, lavoratori e stakeholder, può innescare il rischio di incorrere in sanzioni amministrative o giudiziarie e relativi impatti economico-finanziari e reputazionali. L'identificazione di tali rischi è stata effettuata attraverso un'analisi dei principali eventi occorsi negli ultimi tre anni. In particolare, in termini di probabilità di accadimento, i rischi di tipo meccanico (cadute, urti, schiacciamenti e tagli) sono quelli più rilevanti, mentre, in termini di potenziale impatto associato, i rischi di tipo elettrico sono quelli che comportano le conseguenze più gravi (infortuni mortali).

Peraltro, in relazione alla presenza del Gruppo in differenti contesti geografici a livello mondiale, dipendenti e appaltatori potrebbero essere esposti a rischi sanitari correlati a potenziali malattie infettive emergenti, di carattere epidemico e potenzialmente pandemico, suscettibili di impattare sulla loro salute e sul loro benessere.

Enel si è dotata di una Dichiarazione di impegno per la Salute e Sicurezza, sottoscritta dal top management del Gruppo.

Nell'attuazione della Politica, ogni Linea di Business del Gruppo è dotata di un proprio Sistema di Gestione della Salute e della Sicurezza conforme allo standard internazionale BS OHSAS 18001 che si basa sull'identificazione dei pericoli, sulla valutazione qualitativa e quantitativa dei rischi, sulla pianificazione e attuazione delle misure di prevenzione e protezione, sulla verifica dell'efficacia delle misure di prevenzione e protezione e sulle eventuali azioni correttive. Questo sistema considera anche il rigore nella

selezione e nella gestione degli appaltatori e dei fornitori e la promozione del loro coinvolgimento nei programmi di miglioramento continuo delle performance di sicurezza.

Il Gruppo Enel ha definito un sistema strutturato di gestione della salute, basato su misure di prevenzione e di protezione, funzionale anche allo sviluppo di una cultura aziendale orientata alla promozione della salute psico-fisica e del benessere organizzativo dei lavoratori, nonché all'equilibrio tra vita personale e professionale.

Inoltre, in relazione alle emergenze relative ai rischi legati all'attuale e perdurante scenario pandemico, è stata costituita un'unità all'interno della Funzione Personale e Organizzazione di Holding con riferimenti in ciascuna Linea di

Ambiente

Negli ultimi anni è maturata una crescente sensibilità da parte di tutta la collettività rispetto ai rischi legati a modelli di sviluppo che generano impatti sulla qualità dell'ambiente e sugli ecosistemi, con lo sfruttamento di risorse naturali scarse (tra cui materie prime e acqua).

In alcuni casi, gli effetti sinergici tra questi impatti, come per esempio il riscaldamento globale e il crescente sfruttamento e degrado delle risorse idriche, accrescono il rischio di insorgenza di emergenze ambientali nelle aree più sensibili del pianeta, con il rischio di competizione per i diversi usi della risorsa idrica, quali quello industriale, agricolo e civile. Le istituzioni, in risposta a queste esigenze, aggiornano le normative ambientali in senso più restrittivo, ponendo vincoli sempre più stringenti allo sviluppo di nuove iniziative industriali e, nei settori considerati più impattanti, favoriscono o impongono il superamento di tecnologie considerate non più sostenibili.

Nello specifico, la Commissione EU ha lanciato un piano di lavoro per la definizione di target sfidanti sul recupero ambientale, in ambito sia di qualità dell'aria sia di recupero del territorio su ambiti fluviali e terreni contaminati, e per la riduzione della perdita della biodiversità.

In questo contesto, le aziende di ciascun settore, e le aziende leader su tutte, sempre più consapevoli che i rischi ambientali sono anche rischi economici, sono chiamate a un accresciuto impegno e a una maggiore responsabilità nell'individuazione e adozione di soluzioni tecniche e modelli di sviluppo innovativi e sostenibili.

Enel ha posto il requisito di un'efficace prevenzione e minimizzazione degli impatti e dei rischi ambientali quale elemento fondamentale alla base di ogni progetto, lungo il suo intero ciclo di vita. L'adozione di Sistemi di Gestione Business e Paese, al fine di assicurare la definizione della strategia e delle policy globali per la gestione dell'emergenza e la loro adozione in ogni realtà del Gruppo. In particolare, questo assetto organizzativo e i relativi processi gestionali consentono di indirizzare, integrare e monitorare, sia a livello di Gruppo sia nei singoli Paesi in cui esso opera, tutte le azioni di prevenzione, protezione, tutela e intervento volte a proteggere la salute dei propri dipendenti e appaltatori in relazione a fattori di rischio sanitari esogeni non strettamente correlati all'attività lavorativa. Ulteriori informazioni sulla gestione dei rischi sono riportate nel capitolo "Salute e sicurezza sul lavoro".

Ambientale certificati ai sensi della ISO 14001 nel Gruppo garantisce l'adozione di politiche e procedure strutturate per l'identificazione e la gestione dei rischi e delle opportunità ambientali associate a ogni attività aziendale. Un piano di controlli strutturato abbinato ad azioni e obiettivi di miglioramento ispirati alle migliori pratiche ambientali, con requisiti superiori rispetto a quelli legati alla semplice compliance normativa ambientale, mitiga il rischio di impatti sulla matrice ambientale, di danni reputazionali e di contenziosi legali. Contribuisce inoltre la molteplicità delle azioni per il raggiungimento degli sfidanti obiettivi di miglioramento ambientale fissati da Enel, riguardanti per esempio le emissioni atmosferiche, i rifiuti prodotti e i consumi idrici, soprattutto in aree a elevato water stress.

Il rischio di scarsità idrica è mitigato direttamente dalla strategia di sviluppo di Enel basata sulla crescita della generazione da fonti rinnovabili, che sostanzialmente non sono dipendenti dalla disponibilità di acqua per il loro esercizio. Particolare attenzione è poi posta agli asset presenti in aree a elevato livello di water stress, con l'obiettivo di individuare soluzioni tecnologiche per ridurre i consumi. La collaborazione costante con le autorità locali di gestione dei bacini idrografici consente di adottare le strategie condivise più efficaci per la gestione sostenibile degli asset di generazione idroelettrica.

Infine, in ambito della tutela della biodiversità è stata svolta un'analisi degli impatti/dipendenze del business sulle/dalle risorse naturali e sono stati definiti ambiti prioritari di azione su tutta la catena del valore. Sulla base di questa analisi sono poste in atto opportune azioni di monitoraggio terrestre, marino e fluviale per verificare l'efficacia delle misure adottate al fine di proteggere, restaurare e conservare la biodiversità.

3 Strategia del Gruppo e gestione del rischio 2 Governance 1 Gruppo Enel 4 Le performance del Gruppo 5 Prospettive future 6 Bilancio consolidato

Procurement, logistica e supply chain

I processi di acquisto del Global Procurement e i relativi documenti di governance costituiscono un sistema strutturato di norme e punti di controllo che consentono di coniugare la realizzazione degli obiettivi economici di business al pieno rispetto dei princípi fondamentali espressi nel Codice Etico, nell'Enel Global Compliance Program, nel Piano Tolleranza Zero e nella Policy sui Diritti Umani, senza rinunciare alla promozione di iniziative volte a uno sviluppo economico sostenibile.

Tali princípi sono stati declinati nei processi e nei presídi organizzativi di cui Enel, in via di autoregolamentazione, ha deciso di dotarsi allo scopo di instaurare rapporti di fiducia con tutti i propri stakeholder, nonché definire relazioni stabili e costruttive che non garantiscano esclusivamente competitività economica ma che tengano conto delle migliori pratiche in ambiti essenziali per il Gruppo, quali la tutela del lavoro minorile, le condizioni di salute e sicurezza sul lavoro e la responsabilità ambientale. Grazie alla maggiore interazione e integrazione con il mondo esterno e con le diverse parti dell'organizzazione aziendale, il processo di acquisto assume sempre più un ruolo centrale nella creazione del valore. Il Global Procurement contribuisce a una catena di fornitura resiliente e sostenibile, a ragionare in ottica di economia circolare e a favorire l'innovazione, condividendo i valori e gli obiettivi del Gruppo con i fornitori che, in questo modo, diventano abilitatori del raggiungimento dei target di Enel.

Più specificamente, nelle gare sono introdotti fattori premianti volti a generare comportamenti virtuosi da parte dei nostri fornitori: a titolo di esempio, l'impatto ambientale di qualsiasi cliente è fortemente influenzato dall'impatto della sua catena di fornitura a monte ed è per questo che il Global Procurement spinge i propri fornitori a misurare oggettivamente la propria carbon footprint e a intraprendere percorsi di miglioramento.

Dal punto di vista del processo di approvvigionamento, le diverse unità di approvvigionamento adottano pressoché sistematicamente lo strumento della gara, assicurando così la massima concorrenza e pari opportunità di accesso a tutti gli operatori che siano in possesso dei requisiti tecnici, economico/finanziari, ambientali, di sicurezza, di diritti umani, legali ed etici. L'approvvigionamento con affidamento diretto e senza procedura competitiva può avvenire solamente in casi eccezionali, opportunamente motivati, nel rispetto della normativa vigente in materia.

Inoltre, il sistema globale di qualificazione dei fornitori, unico per tutto il Gruppo Enel, ancora prima che il processo di approvvigionamento abbia inizio, verifica che i potenziali fornitori che intendano partecipare alle procedure di acquisto siano in linea con la visione strategica e le aspettative aziendali su tutti i profili e requisiti citati e che aderiscano ai medesimi valori.

Relativamente al sistema di governance dei rischi, il Global Procurement è focalizzato sull'applicazione delle metriche che indichino il livello di rischio prima e dopo l'azione di mitigazione, al fine di attuare azioni precauzionali per ridurre l'incertezza a un livello tollerabile o mitigare gli eventuali impatti in tutte le aree di business, tecnologiche e geografiche. L'efficacia della gestione del rischio della supply chain viene monitorata attraverso specifici indicatori, tra i quali la probabilità di insolvenza, la concentrazione dei contratti verso singoli fornitori o gruppi industriali, la dipendenza del fornitore verso Enel, l'indice di performance sulla correttezza dei comportamenti in sede di gara, qualità, puntualità e sostenibilità nell'esecuzione del contratto, il country risk ecc., per i quali si definiscono soglie che indirizzano la definizione della strategia di approvvigionamento, di negoziazione e di aggiudicazione di una gara, consentendo scelte consapevoli di rischio e beneficio potenziale (saving).

Le azioni intraprese per contrastare gli impatti derivanti dall'emergenza COVID-19 sono state incentrate sulla differenziazione delle fonti di approvvigionamento per evitare interruzioni nella catena di fornitura e nella remotizzazione delle attività che ordinariamente richiederebbero un'interazione fisica tra Enel e il fornitore (per es., sopralluoghi presso l'impresa).

Persone e organizzazione

Enel si pone l'obiettivo di guidare la transizione verso un sistema più sostenibile, essenziale per il futuro del pianeta, accelerando il processo di decarbonizzazione del nostro mix energetico attraverso la crescita rinnovabile e la sempre maggiore elettrificazione dei consumi.

Enel potrebbe essere esposta al rischio di incorrere in sanzioni giudiziarie o amministrative, perdite economiche o finanziarie e danni reputazionali a seguito di un'interruzione parziale o totale delle operazioni commerciali e dell'erogazione del servizio elettrico ai clienti, derivante da guasti tecnici, malfunzionamenti di beni e impianti, errori umani, sabotaggi, indisponibilità di materie prime o eventi atmosferici avversi, o malattie infettive aventi un potenziale epidemico o pandemico che potrebbero limitare il regolare funzionamento delle attività del Gruppo o della sua catena di fornitura.

Le profonde trasformazioni del settore energetico aumentano la rilevanza di avere nuovi profili e competenze professionali, nonché di un importante cambiamento di carat-

tere culturale e organizzativo al fine di poter raggiungere gli obiettivi del Gruppo. Le organizzazioni devono orientarsi verso nuovi modelli di business, agili e flessibili. Politiche di valorizzazione delle diversità e di gestione e promozione dei talenti diventano elementi chiave in aziende che stanno gestendo la transizione e che hanno una presenza geografica diffusa.

Enel pone le persone che lavorano in azienda al centro del proprio modello di business. La gestione del capitale umano costituisce una priorità cui sono legati specifici obiettivi, tra cui i principali sono: lo sviluppo di capacità e di competenze digitali; la promozione di programmi di reskilling e upskilling per i dipendenti al fine di supportare la transizione energetica, ma anche di external skilling per favorire lo sviluppo di un ecosistema di riferimento; il corretto coinvolgimento diffuso rispetto al purpose aziendale, che garantisce migliori risultati a fronte di una maggiore soddisfazione per le persone; lo sviluppo di sistemi di valutazione dell'ambiente lavorativo e delle performance; la diffusione in tutti i Paesi di presenza del Gruppo della politica di diversità e inclusione, nonché di una cultura organizzativa inclusiva fondata sui princípi di non discriminazione e pari opportunità, driver fondamentali per attrarre e mantenere talenti.

Il Gruppo è impegnato nel potenziamento della resilienza e della flessibilità dei modelli organizzativi attraverso la semplificazione e la digitalizzazione dei processi, al fine di abilitare l'efficacia e l'autonomia delle persone che lavorano in azienda all'interno di nuovi schemi di lavoro agile, già efficacemente testati in risposta all'emergenza pandemica da COVID-19, che saranno elemento chiave dei modelli di lavoro futuri.

Compliance

In questa sezione è riportato il rischio indicato di seguito:

Rischi connessi alla protezione dei dati personali

Nell'era della digitalizzazione e della globalizzazione dei mercati, la strategia di business di Enel si è focalizzata sull'accelerazione del processo di trasformazione verso un modello di business basato su piattaforma digitale, attraverso un approccio data driven e incentrato sul cliente, che si sta sviluppando lungo l'intera catena del valore.

Il Gruppo, presente in più di 40 Paesi, ha la più ampia base di clienti nel settore dei servizi pubblici (oltre 69 milioni di clienti), mentre oltre 66.000 persone sono attualmente impiegate dalla Società; di conseguenza, il nuovo modello di business del Gruppo richiede la gestione di un volume di dati personali sempre più importante e crescente, per raggiungere i risultati finanziari e di business previsti nel Piano Strategico 2021-2023.

Ciò implica un'esposizione ai rischi legati alla protezione dei dati personali (anche in considerazione della sempre più corposa normativa in materia di privacy in gran parte dei Paesi in cui Enel è presente). Tali rischi si possono concretizzare in una perdita di confidenzialità, integrità e disponibilità dei dati personali di clienti, dipendenti e terze parti (per es., fornitori), causando sanzioni proporzionate al fatturato globale, interdizioni di processi e conseguenti perdite economiche o finanziarie, nonché danni reputazionali.

Al fine di gestire e mitigare questo rischio, Enel ha adottato un modello di governance globale di dati personali anche mediante la nomina di figure che si occupano di privacy a tutti i livelli (inclusi i Responsabili della Protezione dei Dati personali – RPD – a livello globale e di Paese), nonché tramite l'adozione di strumenti di compliance digitale per mappare applicativi e processi e gestire rischi rilevanti ai fini della protezione dei dati personali, nel rispetto delle specificità delle normative di settore locali.

RELAZIONE SULLA GESTIONE

Le performance 4. del Gruppo

Informazioni integrate

I risultati financial e non-financial sono riportati in forma integrata per dare una visione complessiva dell'andamento del Gruppo.

Risultato netto del Gruppo ordinario 2021 in crescita del 7,6% rispetto al 2020

Miglioramento dei risultati operativi ordinari e minori interessenze di terzi a seguito delle operazioni di riorganizzazione del Gruppo in America Latina.

Gli investimenti raggiungono i 13 miliardi di euro per accelerare la transizione energetica

43,6% in Enel Green Power e 40,7% in Infrastrutture e Reti. L'84,6% del totale degli investimenti è riferito alle attività di business allineate alla tassonomia europea.

55% del debito formato da finanziamenti sostenibili

Il Gruppo, in linea con il suo "Sustainability-Linked Financing Framework", è sempre più attivo nello sviluppo di strumenti di finanza sostenibile con KPI legati al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG).

Definizione degli indicatori di performance

Al fine di illustrare i risultati economici del Gruppo e della Capogruppo analizzandone la struttura patrimoniale e finanziaria, sono stati predisposti distinti schemi riclassificati diversi dai prospetti previsti dai princípi contabili IFRS-EU adottati dal Gruppo e da Enel SpA e contenuti rispettivamente nel Bilancio consolidato e nel Bilancio di esercizio. Tali schemi riclassificati contengono indicatori di performance alternativi rispetto a quelli risultanti direttamente dagli schemi del Bilancio consolidato e del Bilancio di esercizio e che il management ritiene utili ai fini del monitoraggio dell'andamento del Gruppo e della Capogruppo, nonché rappresentativi dei risultati economici e finanziari prodotti dal business.

In merito a tali indicatori, il 29 aprile 2021 la CONSOB ha emesso il Richiamo di Attenzione n. 5/21 che rende applicabili gli Orientamenti emanati il 4 marzo 2021 dalla European Securities and Markets Authority (ESMA) in materia di obblighi di informativa ai sensi del Regolamento UE 2017/1129 (c.d. "Regolamento sul Prospetto") che trovano applicazione dal 5 maggio 2021.

Gli Orientamenti aggiornano le precedenti Raccomandazioni CESR (ESMA/2013/319, nella versione rivisitata del 20 marzo 2013) a esclusione di quelle riguardanti gli emittenti che svolgono attività speciali di cui all'Allegato n. 29 del Regolamento Delegato (UE) 2019/980, le quali non sono state convertite in Orientamenti e rimangono tuttora applicabili. A partire dal 5 maggio 2021, pertanto, i riferimenti contenuti in precedenti comunicazioni della CONSOB alle sopra richiamate Raccomandazioni CESR sul prospetto s'intendono sostituiti con gli Orientamenti ESMA in oggetto, ivi inclusi i riferimenti presenti nella Comunicazione n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 in materia di posizione finanziaria netta.

Tali Orientamenti sono volti a promuovere l'utilità e la trasparenza degli indicatori alternativi di performance inclusi nelle informazioni regolamentate o nei prospetti rientranti nell'ambito d'applicazione della Direttiva 2003/71/CE, al fine di migliorarne la comparabilità, l'affidabilità e la comprensibilità.

Nel seguito sono forniti, in linea con le comunicazioni sopra citate, i criteri utilizzati per la costruzione di tali indicatori.

Margine operativo lordo: rappresenta un indicatore della performance operativa ed è calcolato sommando al "Risultato operativo" gli "Ammortamenti e impairment".

Margine operativo lordo ordinario: è definito come il "Margine operativo lordo" riconducibile alla sola gestione caratteristica, collegata ai modelli di business di Ownership e Stewardship. Esclude gli oneri associati a piani di ristrutturazione aziendale e i costi direttamente riconducibili alla pandemia da COVID-19.

Risultato operativo ordinario: è definito come il "Risultato operativo" riconducibile alla sola gestione caratteristica, collegata ai modelli di business di Ownership e Stewardship.

È determinato eliminando dal "Risultato operativo" gli effetti delle operazioni non legate alla gestione caratteristica commentate relativamente al margine operativo lordo ed escludendo gli impairment significativi rilevati sugli asset e/o gruppi di asset a esito di un processo di impairment test (ivi incluse le relative riprese di valore) o a seguito della classificazione tra le "Attività possedute per la vendita".

Risultato netto del Gruppo ordinario: è definito come il "Risultato netto del Gruppo" riconducibile alla sola gestione caratteristica, collegata ai modelli di business di Ownership e Stewardship.

È pari al "Risultato netto del Gruppo" rettificato principalmente delle partite precedentemente commentate nel "Risultato operativo ordinario" al netto degli eventuali effetti fiscali e delle interessenze di terzi.

EBITDA ordinario low carbon: rappresenta il margine operativo lordo ordinario dell'insieme dei prodotti, servizi e tecnologie low carbon ricompresi nelle seguenti Linee di Business: Enel Green Power, Infrastrutture e Reti, Enel X e Mercati finali (escludendo il gas).

Attività immobilizzate nette: determinate quale differenza tra le "Attività non correnti" e le "Passività non correnti" a esclusione:

  • delle "Attività per imposte anticipate";
  • dei "Titoli" e dei "Crediti finanziari diversi" inclusi nelle "Altre attività finanziarie non correnti";
  • dei "Finanziamenti a lungo termine";
  • dei "Benefíci ai dipendenti";
  • dei "Fondi rischi e oneri (quota non corrente)";
  • delle "Passività per imposte differite".

Capitale circolante netto: definito quale differenza tra le "Attività correnti" e le "Passività correnti" a esclusione:

  • della "Quota corrente dei crediti finanziari a lungo termine", dei "Crediti per factoring", dei "Titoli", dei "Cash collateral" e degli "Altri crediti finanziari" inclusi nelle "Altre attività finanziarie correnti";
  • delle "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti";
  • dei "Finanziamenti a breve termine" e delle "Quote correnti dei finanziamenti a lungo termine";
  • dei "Fondi rischi e oneri" (quota corrente);
  • delle "Altre passività finanziarie incluse nell'indebitamento".

Attività nette possedute per la vendita: definite come somma algebrica delle "Attività possedute per la vendita" e delle "Passività possedute per la vendita".

Capitale investito netto: determinato quale somma algebrica delle "Attività immobilizzate nette" e del "Capitale circolante netto", dei "Fondi rischi e oneri", delle "Passività per

Principali variazioni dell'area di consolidamento

Nei due esercizi in analisi l'area di consolidamento ha subíto alcune modifiche. Per maggiori dettagli si rinvia alla successiva nota 8 del Bilancio consolidato.

imposte differite" e delle "Attività per imposte anticipate", nonché delle "Attività nette possedute per la vendita".

Indebitamento finanziario netto: rappresenta un indicatore della struttura finanziaria ed è determinato:

  • dai "Finanziamenti a lungo termine", dai "Finanziamenti a breve termine" e dalle "Quote correnti dei finanziamenti a lungo termine", tenendo conto dei "Debiti finanziari a lungo e a breve termine" inclusi rispettivamente nelle "Altre passività finanziarie non correnti" e nelle "Altre passività finanziarie correnti";
  • al netto delle "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti";
  • al netto della "Quota corrente dei crediti finanziari a lungo termine", dei "Titoli correnti" e degli "Altri crediti finanziari" inclusi nelle "Altre attività finanziarie correnti";
  • al netto dei "Titoli non correnti" e dei "Crediti finanziari non correnti" inclusi nelle "Altre attività finanziarie non correnti".

Risultati del Gruppo

(1) Di cui smart meter di seconda generazione 23,5 milioni nel 2021 e 18,2 milioni nel 2020.

Di seguito si illustrano i risultati operativi, ambientali ed economici del Gruppo.

Dati operativi

SDG 2021 2020 2021-2020
Produzione netta di energia elettrica (TWh) 222,6 207,1 15,5
di cui:
7 - rinnovabile (TWh) 108,8 105,4 3,4
Potenza efficiente netta installata totale (GW) 87,1 84,0 3,1
7 Potenza efficiente netta installata rinnovabile (GW) 50,1 45,0 5,1
7 Potenza efficiente netta installata rinnovabile (%) 57,5% 53,6% 3,9
7 Potenza efficiente installata aggiuntiva rinnovabile (GW) 5,18 2,91 2,27
9 Energia trasportata sulla rete di distribuzione di Enel (TWh)(1) 510,3 485,2 25,1
9 Utenti finali con smart meter attivi (n.)(1) (2) 44.968.974 44.293.483 675.491
9 Rete di distribuzione e trasmissione di energia elettrica (km)(1) 2.233.368 2.232.023 1.345
Utenti finali (n.) 75.178.777 74.303.931 874.846
Energia venduta da Enel (TWh) 309,4 298,2 11,2
Vendite di gas alla clientela finale (miliardi di m3) 9,9 9,7 0,2
Clienti retail (n.) 69.342.818 69.517.932 (175.114)
- di cui mercato libero(1) 24.839.600 22.931.809 1.907.791
11 Demand response (MW) 7.713 6.038 1.675
11 Punti di ricarica (n.)(1) 157.209 105.079 52.130
11 Storage (MW) 375 123 252

(1) I dati del 2020 tengono conto di una loro più puntuale determinazione.

(2) Di cui smart meter di seconda generazione 23,5 milioni nel 2021 e 18,2 milioni nel 2020.

L'energia netta prodotta da Enel nel 2021 registra un incremento di 15,5 TWh (+7,5%) rispetto al valore registrato nel 2020, da attribuire principalmente a una maggiore produzione da fonte eolica (+6,8 TWh) prevalentemente in Brasile e Nord America e a un maggiore apporto degli impianti a ciclo combinato (+8,4 TWh) soprattutto in Italia, Spagna e Cile.

48,9%

Energia elettrica netta prodotta per fonte (2021)

A fine dicembre 2021 la potenza efficiente netta installata totale del Gruppo è pari a 87,1 GW, in aumento rispetto al 2020 di 3,1 GW. Nel corso del 2021 sono stati installati 2,6 GW di nuova capacità eolica e 2,2 GW di nuova capacità solare; inol-50,9% nel 2020 49,1% nel 2020

tre sono state consolidate integralmente alcune società in Australia (0,3 GW solare), valutate con il metodo del patrimonio netto fino al 31 dicembre 2020, e sono stati dismessi alcuni impianti a carbone in Italia e Spagna per complessivi 2,0 GW. 51,1%

17,3% Ciclo combinato

32,0% Idroelerica Potenza efficiente netta installata per fonte (2021)

Risultati del Gruppo 137

6 Bilancio consolidato IR E-MARKET
CERTIFIED

A fine dicembre 2021 la potenza efficiente netta installata rinnovabile del Gruppo ha raggiunto i 50,1 GW, in aumento

rispetto al 2020 di 5,1 GW, e rappresenta il 57,5% del totale della potenza efficiente netta installata.

Lotta al cambiamento climatico e sostenibilità ambientale

227 gCO2eq /kWh EMISSIONI DIRETTE DI GAS SERRA

- SCOPE 1 - SPECIFICHE +5,1% rispetto al 2020

€ 17.335milioni EBITDA ORDINARIO PER PRODOTTI, SERVIZI E TECNOLOGIA LOW CARBON 26,3 mln m3 CONSUMO DI ACQUA TOTALE +28,9% rispetto al 2020

€ 12.302milioni CAPEX PER PRODOTTI, SERVIZI E TECNOLOGIA LOW CARBON

Principali indicatori legati al cambiamento climatico e alla sostenibilità ambientale

2021 2020 2021-2020
Emissioni dirette di gas serra - Scope 1(1) (mln teq) 51,6 45,7 5,9 12,9%
Emissioni indirette di gas serra - Scope 2 - location based(1) (mln teq) 4,3 4,1 0,2 4,9%
Emissioni indirette di gas serra - Scope 2 - market based(1) (mln teq) 7,1 6,9 0,2 2,9%
Emissioni indirette di gas serra - Scope 3(1) (mln teq) 69,1 64,9 4,2 6,5%
- di cui emissioni relative a vendite di gas(1) (mln teq) 22,3 21,9 0,4 1,8%
Emissioni dirette di gas serra - Scope 1 - specifiche(1) (2) (gCO2eq/kWh) 227 216 11 5,1%
Emissioni specifiche SO2 (g/kWh) 0,07 0,10 (0,03) -30,0%
Emissioni specifiche NOx (g/kWh) 0,35 0,36 (0,01) -2,8%
Emissioni specifiche Polveri (g/kWh) 0,005 0,01 (0,005) -50,0%
Incidenza generazione a zero emissioni sul totale (%) 60,3 63,4 (3,1) -4,9%
Totale consumi diretti di combustibile (Mtep) 26,3 23,9 2,4 10,0%
Rendimento medio parco termoelettrico(3) (%) 44,4 44,2 0,2 0,5%
Prelievo di acqua in zone water stressed(4) (%) 27,4 23,3 4,1 17,6%
Fabbisogno specifico di acqua per produzione complessiva (l/kWh) 0,2 0,2 - -
Prezzo di riferimento della CO2 (euro) 53,24 24,72 28,52 -
EBITDA ordinario per prodotti, servizi e tecnologia low carbon(5) (milioni di euro) 17.335 15.703 1.632 10,4%
Capex per prodotti, servizi e tecnologia low carbon (milioni di euro) 12.302 9.575 2.727 28,5%
Incidenza Capex per prodotti, servizi e tecnologie low carbon sul totale (%) 94,0 94,0 - -

(1) I valori relativi ai dati del 2020 sono stati modificati a seguito dell'applicazione della nuova metodologia di calcolo derivante dall'implementazione del progetto "Net Zero".

(2) Le emissioni specifiche sono calcolate considerando il totale delle emissioni dirette (Scope1) rapportate al totale della produzione rinnovabile, nucleare e termoelettrica, compreso il contributo del calore.

(3) Il calcolo non considera gli impianti O&G italiani in fase di dismissione/marginali. Inoltre, i valori non tengono in considerazione il consumo e la generazione per la cogenerazione relativa al parco termoelettrico russo. Il valore medio di rendimento è calcolato sugli impianti del parco ed è pesato sui valori di produzione. (4) I valori relativi ai dati del 2020 sono stati ricalcolati a seguito di un ampliamento del perimetro degli impianti ricadenti in aree water stressed.

(5) Ai soli fini comparativi si è proceduto a effettuare una riclassifica da proventi finanziari a ricavi, per un importo di 87 milioni di euro nel 2020, della componente rilevata a Conto economico legata alla rimisurazione al fair value delle attività finanziarie connesse ai servizi in concessione delle attività di distribuzione in Brasile rientranti nell'ambito di applicazione dell'IFRIC 12. Tale ultima classificazione ha comportato effetti di pari importo sul risultato operativo. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 7 del Bilancio consolidato.

60,3%

GENERAZIONE A ZERO EMISSIONI (incidenza % sul totale)

L'ambizione del Gruppo alla leadership nella lotta al cambiamento climatico si è ulteriormente rafforzata nel 2021: è stato confermato il target di riduzione dell'80% entro il 2030 delle emissioni Scope 1 misurate al 2017, in linea con lo scenario di contenimento dell'aumento della temperatura di 1,5 °C rispetto ai livelli preindustriali, come certificato dalla Science Based Targets initiative (SBTi), e l'obiettivo "Net Zero" entro il 2040.

L'anno 2021 si è chiuso con una riduzione del 6% dell'intensità di carbonio rispetto all'anno base.

Le emissioni dirette di CO2 equivalente (Scope 1) sono state pari a 51,6 milioni di tonnellate, registrando un aumento del 12,9% rispetto al 2020. Tale aumento è dovuto alla crescente domanda di energia elettrica rispetto all'anno precedente, con una maggiore produzione termoelettrica che ha compensato la scarsa produzione idroelettrica dell'anno.

L'energia prodotta da Enel nel 2021 da fonti a emissioni zero si attesta al 60,3% della produzione totale, in leggera diminuzione rispetto al 2020, a causa di un aumento della produzione da fonti fossili, ma in significativo aumento rispetto al 2019 (era pari al 54,9%), per l'incremento della generazione da fonte solare ed eolica.

I valori specifici di SO2 e Polveri sono in diminuzione rispetto al 2020, rispettivamente del 30% e del 50%. Anche le emissioni specifiche di NOx registrano un leggero abbassamento, del 2,8%, rispetto al 2020).

Gestione responsabile della risorsa idrica

2021 2020 2021-2020
Totale prelievi (mln m3) 55,6 51,5 4,1 8,0%
Prelievo di acqua in zone water stressed(1) (%) 27,4 23,3 4,1 17,6%
Fabbisogno specifico di acqua per produzione complessiva (l/kWheq) 0,2 0,2 - -
Consumo di acqua totale (mln m3) 26,3 20,4 5,9 28,9%
Consumo di acqua in zone water stressed(1) (%) 33,8 31,6 2,2 7,0%

(1) I valori relativi ai dati del 2020 sono stati ricalcolati a seguito di un ampliamento del perimetro degli impianti ricadenti in aree water stressed.

L'acqua rappresenta un elemento essenziale per la produzione elettrica, per quanto il progressivo passaggio alle fonti rinnovabili, in particolare solare ed eolico, ne riducano il fabbisogno specifico.

Enel effettua il costante monitoraggio di tutti i siti di produzione che si trovano in zone a rischio di scarsità idrica (aree water stressed) al fine di garantire la più efficiente gestione della risorsa.

Il monitoraggio dei siti avviene attraverso i seguenti livelli di analisi:

  • mappatura dei siti di produzione ricadenti in aree water stressed individuate con riferimento alle condizioni di "baseline water stress indicate dal World Resources Institute nell'"Aqueduct Water Risk Atlas";
  • individuazione dei siti di produzione "critici", ossia di

no approvvigionamenti di acqua dolce per esigenze di processo; • verifica delle modalità di gestione della risorsa idrica

quelli ubicati in aree water stressed, e in cui si effettua-

adottate in questi impianti, al fine di minimizzare i consumi e massimizzare i prelievi da fonti di minor pregio o non scarse (acque reflue, industriali e di mare).

Circa il 14% del totale dell'energia prodotta dal Gruppo Enel ha utilizzato acqua dolce in zone water stressed. Nel 2021 il fabbisogno complessivo di acqua(17) è stato pari a 46,5 milioni di metri cubi, in incremento rispetto all'anno precedente (+8%) a causa della maggiore produzione termoelettrica. Il fabbisogno specifico di acqua del 2021 è stato pari a 0,2 l/kWheq.

Tutela della biodiversità

La tutela della biodiversità è uno degli obiettivi strategici della politica ambientale di Enel. Nei diversi territori in cui il Gruppo è presente vengono promossi specifici progetti allo scopo di contribuire alla salvaguardia degli ecosistemi, delle specie e dei relativi habitat. I progetti comprendono una vasta gamma di interventi: inventari e monitoraggi, programmi di tutela specifici per la conservazione di particolari specie a rischio di estinzione, studi e ricerche

(17) Il fabbisogno idrico è costituito da tutte le quote di prelievi di acqua da fonti superficiali (comprese le acque piovane recuperate), sotterranee, da terze parti, di mare e da reflui (quota relativa agli approvvigionamenti da terze parti) utilizzate per esigenze di processo e per il raffreddamento in ciclo chiuso, tranne la quota di acqua di mare rigettata in mare dopo il processo di desalinizzazione (salamoia). Quest'ultima voce (salamoia) concorre invece alla quota dei prelievi.

metodologiche, ripopolamenti e reimpianti, realizzazione di supporti infrastrutturali per favorire la presenza e il movimento delle specie (per es., nidi artificiali nelle linee di distribuzione per l'avifauna, scale di risalita presso gli impianti idroelettrici per la fauna ittica), programmi di restaurazione ecologica e riforestazioni.

Nel 2021 sono stati attivi 183 progetti per la tutela delle

specie e degli habitat naturali, per una superficie interessata dal recupero di habitat di 9.092 ettari. La superficie interessata da progetti di ripristino nel 2021 è aumentata rispetto all'anno precedente (4.356 ettari nel 2020) sia per l'avvio di nuovi progetti di restauro sia per l'effettivo incremento delle superfici oggetto di ripristino nell'ambito di progetti già attivi in precedenza.

Distribuzione e accesso all'energia elettrica, ecosistemi e piattaforme

L'energia trasportata sulla rete di distribuzione di Enel nel 2021 è pari a 510,3 TWh, in aumento di 25,1 TWh (+5,2%) rispetto al valore nel 2020, registrato essenzialmente in Italia (+12,3 TWh), in Spagna (+6,6 TWh) e in Brasile (+2,5 TWh). Il numero degli utenti finali di Enel con smart meter attivi registra nel 2021 un incremento di 675.491 unità, principalmente in Italia (+332.311) e Romania (+205.006).

L'energia venduta da Enel nel 2021 è pari a 309,4 TWh e registra un incremento di 11,2 TWh (+3,8%) rispetto all'esercizio precedente. Si rilevano maggiori quantità vendute prevalentemente in Italia (+2,6 TWh) e in America Latina (+9,5 TWh), principalmente in Brasile (+4,1 TWh) e in Cile (+3,7 TWh). Inoltre, il gas venduto nel 2021 è pari a 9,9 miliardi di metri cubi, in aumento di 0,2 miliardi di metri cubi rispetto all'esercizio precedente.

La leadership di un'azienda come Enel passa necessariamente attraverso la cura del cliente e l'attenzione per un servizio di qualità: aspetti che non si riferiscono soltanto alla fornitura di energia elettrica e/o gas naturale, ma anche e soprattutto agli aspetti intangibili del servizio relativi alla percezione e alla soddisfazione del cliente.

Attraverso i prodotti di fornitura rivolti sia al mercato residenziale sia a quello business, Enel propone offerte dedicate che garantiscono un minor impatto ambientale e un'attenzione verso le fasce più vulnerabili. In tutti i Paesi in cui il Gruppo opera, infatti, vi sono forme di sostegno (spesso legate a iniziative statali) che agevolano alcune fasce della popolazione nel pagamento dei costi dell'elettricità e del gas, così da consentire un accesso paritario all'energia.

Sono numerosi i processi che Enel ha definito per garantire con continuità un servizio di qualità ai clienti. In Italia vengono svolti monitoraggi sistematici sui processi di vendita e gestionali per garantire la qualità commerciale di tutti i canali di contatto (servizio clienti telefonico, negozi e Punti Enel, bollette, app, email, social media, account manager, fax).

L'obiettivo è assicurare la conformità alle prescrizioni nel rispetto della normativa vigente, della privacy e delle norme a tutela della libertà e dignità dei lavoratori.

Al fine di assicurare la qualità, l'accessibilità e l'affidabilità del servizio, Enel si impegna a garantire una rete elettrica efficiente e digitalizzata, che abiliti uno stile di vita più sostenibile attraverso l'utilizzo dell'energia elettrica per tutti i nostri clienti. Enel, in qualità di DSO (Distribution System Operator), ha accolto le sfide della transizione energetica per sviluppare la rete del futuro: intelligente, moderna e digitale. Per sostenere questa ambiziosa trasformazione, è stato lanciato Grid Futurability®, una nuova strategia di lungo periodo volta a disegnare la rete che Enel intende realizzare al 2030, dal punto di vista sia industriale sia di integrazione con gli stakeholder, con l'obiettivo di prepararla per sostenere un mondo decarbonizzato ed elettrificato. La rete rappresenta anche una 'miniera di materiali', che

opportunamente rigenerati possono essere utilizzati come input per la produzione di nuovi asset o di nuovi prodotti in altre filiere produttive. Attraverso un approccio denominato "grid mining" si sta analizzando l'intera catena del valore degli asset al fine di recuperare materiali/dispositivi di valore da infrastrutture di rete obsolete, con l'obiettivo di ridurre al minimo l'impatto ambientale e il consumo di risorse massimizzando gli aspetti sociali positivi, in ottica di creare valore nel lungo termine.

Enel prosegue inoltre il suo impegno per una sempre maggiore digitalizzazione, diffusione della fatturazione elettronica e sviluppo di nuovi servizi. Con Enel X Enel offre soluzioni innovative per i clienti residenziali (smart home, domotica, solare, caldaie, servizi di manutenzione, illuminazione ecc.), per la Pubblica Amministrazione (illuminazione pubblica, servizi di monitoraggio per le smart city, servizi di sicurezza ecc.), per i grandi clienti (demand response, consulenza ed efficienza energetica), e promuove la mobilità elettrica attraverso lo sviluppo di infrastrutture di ricarica pubbliche e private.

I punti di ricarica di Enel nel 2021 sono in crescita rispetto al 2020 di 52.130 unità. I punti di ricarica realizzati a privati registrano un incremento di 48.430 unità prevalentemente in Nord America e in Italia, mentre i punti di ricarica pubblici sono incrementati di 3.700 unità principalmente in Italia e in Spagna.

Risultati economici del Gruppo

€ 17.567 milioni

MARGINE OPERATIVO LORDO € 16.903 milioni nel 2020

€ 19.210 milioni

MARGINE OPERATIVO LORDO ORDINARIO

di cui 68,7% ammissibile e allineato secondo la tassonomia europea

€ 7.680 milioni RISULTATO OPERATIVO -9,2% rispetto al 2020

€ 12.235 milioni RISULTATO OPERATIVO ORDINARIO

di cui 28,4% da Enel Green Power

€ 3.189 milioni RISULTATO NETTO DEL GRUPPO +22,2% rispetto al 2020

€ 5.593milioni RISULTATO NETTO DEL GRUPPO ORDINARIO

+7,6% rispetto al 2020

Milioni di euro Conto economico ordinario(1) Conto economico
2021 2020 2021-2020 2021 2020 2021-2020
Ricavi(2) (3) 88.006 66.004 22.002 33,3% 88.006 66.004 22.002 33,3%
Costi(2) 71.318 47.878 23.440 49,0% 72.961 49.002 23.959 48,9%
Risultati netti da contratti su commodity(2) 2.522 (99) 2.621 - 2.522 (99) 2.621 -
Margine operativo lordo(3) 19.210 18.027 1.183 6,6% 17.567 16.903 664 3,9%
Ammortamenti e impairment 6.975 6.656 319 4,8% 9.887 8.448 1.439 17,0%
Risultato operativo(3) 12.235 11.371 864 7,6% 7.680 8.455 (775) -9,2%
Proventi finanziari(3) 5.420 4.520 900 19,9% 5.424 4.520 904 20,0%
Oneri finanziari 8.247 6.804 1.443 21,2% 8.175 7.213 962 13,3%
Totale proventi/(oneri) finanziari netti(3) (2.827) (2.284) (543) -23,8% (2.751) (2.693) (58) -2,2%
Quota dei proventi/(oneri) derivanti da partecipazioni
valutate con il metodo del patrimonio netto
102 134 (32) -23,9% 571 (299) 870 -
Risultato prima delle imposte 9.510 9.221 289 3,1% 5.500 5.463 37 0,7%
Imposte 2.831 2.541 290 11,4% 1.643 1.841 (198) -10,8%
Risultato delle continuing operations 6.679 6.680 (1) - 3.857 3.622 235 6,5%
Risultato delle discontinued operations - - - - - - - -
Risultato netto del periodo (Gruppo e terzi) 6.679 6.680 (1) - 3.857 3.622 235 6,5%
Quota di interessenza del Gruppo 5.593 5.197 396 7,6% 3.189 2.610 579 22,2%
Quota di interessenza di terzi 1.086 1.483 (397) -26,8% 668 1.012 (344) -34,0%

(1) Il Conto economico ordinario non include le partite non ricorrenti. Nella sintesi dei risultati si riporta la riconciliazione tra dati reported e dati ordinari per le seguenti grandezze economiche: margine operativo lordo, risultato operativo e risultato netto del periodo del Gruppo (quota di interessenza del Gruppo). (2) I dati relativi all'esercizio 2020 sono stati adeguati, ai soli fini comparativi, per tener conto degli effetti della diversa classificazione derivante dalla valutazione

al fair value, alla fine del periodo, dei contratti outstanding per compravendita di commodity regolate con consegna fisica; tale diversa classificazione non ha comportato effetti sul risultato operativo. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 7 del Bilancio consolidato.

(3) Ai soli fini comparativi si è proceduto a effettuare una riclassifica da proventi finanziari a ricavi, per un importo di 87 milioni di euro nel 2020, della componente rilevata a Conto economico legata alla rimisurazione al fair value delle attività finanziarie connesse ai servizi in concessione delle attività di distribuzione in Brasile rientranti nell'ambito di applicazione dell'IFRIC 12. Tale ultima classificazione ha comportato effetti di pari importo sul risultato operativo. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 7 del Bilancio consolidato.

Ricavi

Milioni di euro
2021 2020 2021-2020
Vendite energia elettrica 46.963 34.745 12.218 35,2%
Trasporto energia elettrica 10.732 10.710 22 0,2%
Corrispettivi da gestori di rete 800 932 (132) -14,2%
Contributi da operatori istituzionali di mercato 833 1.395 (562) -40,3%
Vendite gas 4.823 2.718 2.105 77,4%
Trasporto gas 599 611 (12) -2,0%
Vendite di combustibili 1.791 602 1.189 -
Contributi di allacciamento alle reti elettriche e del gas 787 759 28 3,7%
Ricavi per lavori e servizi su ordinazione(1) 1.268 819 449 54,8%
Vendite di commodity con consegna fisica e relativi risultati da valutazione
di contratti chiusi nel periodo(2)
13.421 8.669 4.752 54,8%
Altri proventi 5.989 4.044 1.945 48,1%
Totale(1) (2) 88.006 66.004 22.002 33,3%

(1) Ai soli fini comparativi si è proceduto a effettuare una riclassifica da proventi finanziari a ricavi, per un importo di 87 milioni di euro nel 2020, della componente rilevata a Conto economico legata alla rimisurazione al fair value delle attività finanziarie connesse ai servizi in concessione delle attività di distribuzione in Brasile rientranti nell'ambito di applicazione dell'IFRIC 12. Tale ultima classificazione ha comportato effetti di pari importo sul risultato operativo. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 7 del Bilancio consolidato.

(2) I dati relativi all'esercizio 2020 sono stati adeguati, ai soli fini comparativi, per tener conto degli effetti della diversa classificazione derivante dalla valutazione al fair value, alla fine del periodo, dei contratti outstanding per compravendita di commodity regolate con consegna fisica; tale diversa classificazione non ha comportato effetti sul risultato operativo. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 7 del Bilancio consolidato.

Nel 2021 i ricavi registrano un incremento di 22.002 milioni di euro per effetto delle maggiori vendite di energia elettrica, a prezzi medi crescenti, prevalentemente nei Mercati finali e nella generazione da fonti rinnovabili soprattutto in Brasile e in Italia. Tali effetti sono stati ulteriormente amplificati dalle maggiori vendite realizzate nel corso del 2021 relativamente ai contratti di vendita di commodity con consegna fisica, dalla generazione termoelettrica per i maggiori volumi a prezzi crescenti soprattutto in Italia, Spagna e America Latina e dai maggiori ricavi registrati dalle società di distribuzione in Brasile.

Si segnala inoltre, negli "Altri proventi", la plusvalenza re-

alizzata dalla cessione di Open Fiber per un ammontare complessivo di 1.763 milioni di euro.

Infine, con riferimento ai ricavi, si riportano i risultati dell'allineamento di tale metrica alla tassonomia europea in ragione del loro contributo sostanziale all'obiettivo di mitigazione del cambiamento climatico, nel rispetto del principio di non arrecare danno agli altri obiettivi ambientali (DNSH) e delle garanzie minime di salvaguardia sociale, secondo quanto specificato nei capitoli "Tassonomia dell'Unione Europea" e "Dichiarazione sull'allineamento del business di Enel alla tassonomia europea".

32,6%

Fatturato "Ricavi" in base alla tassonomia europea

(1) Escludendo dal fatturato totale la plusvalenza ottenuta dalla vendita di Open Fiber, il fatturato ammissibile-allineato corrisponde a 40,8%.

Ammissibili-allineate Ammissibili-non allineate Non ammissibili

Il 39,9% del fatturato "Ricavi" è riferito alle attività di business allineate alla tassonomia dell'UE, rispetto al 46,2% nel 2020. Considerando tutta la vendita al dettaglio di energia elettrica come "non ammissibile", risulta allineato il 32,6% del fatturato.

Nonostante l'aumento dei ricavi riferiti alle attività ammissibili-allineate alla tassonomia, nel 2021 rispetto al 2020 (per 4.654 milioni di euro), soprattutto per la crescita della produzione di energia da fonti rinnovabili, delle attività di trasmissione e distribuzione e delle vendite di energia elettrica certificata da garanzie di origine, l'incremento dei ricavi ottenuti dalle attività non ammissibili, essenzialmente per l'aumento delle attività di trading, della produzione termoelettrica e della vendita di gas nel mercato al dettaglio, ha determinato nel 2021 la riduzione della percentuale dei ricavi riferiti alle attività ammissibili-allineate.

di euro

Costi

Milioni di euro
2021 2020 2021-2020
Acquisto di energia elettrica (1) 28.359 16.111 12.248 76,0%
Consumi di combustibili per generazione di energia elettrica 4.486 2.634 1.852 70,3%
Combustibili per trading e gas per vendite ai clienti finali(1) 16.414 7.506 8.908 -
Materiali(1) 3.530 2.465 1.065 43,2%
Costo del personale 5.281 4.793 488 10,2%
Servizi e godimento beni di terzi 15.913 15.676 237 1,5%
Altri costi operativi 2.095 2.202 (107) -4,9%
Costi capitalizzati (3.117) (2.385) (732) -30,7%
Totale(1) 72.961 49.002 23.959 48,9%

(1) I dati relativi all'esercizio 2020 sono stati adeguati, ai soli fini comparativi, per tener conto degli effetti della diversa classificazione derivante dalla valutazione al fair value, alla fine del periodo, dei contratti outstanding per compravendita di commodity regolate con consegna fisica; tale diversa classificazione non ha comportato effetti sul risultato operativo. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 7 del Bilancio consolidato.

I costi si incrementano prevalentemente per i maggiori approvvigionamenti di commodity soprattutto in relazione all'aumento dei prezzi medi dei combustibili in generale (soprattutto del gas) e dell'elettricità.

Per maggiori dettagli sui costi dell'esercizio si rimanda alle note del Bilancio consolidato.

Inoltre, con riferimento alle spese operative ordinarie (Opex

ordinarie), si riportano i risultati dell'allineamento di tale metrica alla tassonomia europea in relazione al loro contributo sostanziale all'obiettivo di mitigazione del cambiamento climatico, nel rispetto del principio di non arrecare danno agli altri obiettivi ambientali (DNSH) e delle garanzie minime di salvaguardia sociale, secondo quanto specificato nei capitoli "Tassonomia dell'Unione Europea" e "Dichiarazione sull'allineamento del business di Enel alla tassonomia europea".

Spese operative (Opex) in base alla tassonomia europea

(1) Riferito solamente alla tipologia di costi richiesti dalla tassonomia.

Il 64,6% delle spese operative (Opex) è riferito alle spese operative ordinarie delle attività di business allineate alla tassonomia dell'UE, rispetto al 65,6% nel 2020. Considerando tutta la vendita al dettaglio di energia elettrica come "non ammissibile", risulta allineato il 64,2% delle spese operative.

La percentuale delle spese operative ordinarie delle attività ammissibili-allineate alla tassonomia diminuisce nel 2021 rispetto al 2020 principalmente per una leggera flessione dei costi di trasmissione e distribuzione di energia elettrica (attività ammissibili e allineate alla tassonomia) e per l'aumento dei costi delle attività di generazione termoelettrica.

Risultati netti da contratti su commodity

I risultati netti da contratti su commodity nel corso del 2021 rispetto all'esercizio precedente registrano un incre-

mento di 2.621 milioni di euro prevalentemente per effetto dell'oscillazione dei prezzi sul mercato.

Margine operativo lordo ordinario

La seguente tabella espone l'andamento del margine operativo lordo ordinario per Linea di Business.

Milioni di euro
2021 2020 2021-2020
Generazione Termoelettrica e Trading 1.702 2.230 (528) -23,7%
Enel Green Power 4.815 4.721 94 2,0%
Infrastrutture e Reti(1) 7.663 7.801 (138) -1,8%
Mercati finali 3.086 3.197 (111) -3,5%
Enel X 298 161 137 85,1%
Servizi 79 94 (15) -16,0%
Holding e Altro 1.567 (177) 1.744 -
Totale(1) 19.210 18.027 1.183 6,6%

(1) Ai soli fini comparativi si è proceduto a effettuare una riclassifica da proventi finanziari a ricavi, per un importo di 87 milioni di euro nel 2020, della componente rilevata a Conto economico legata alla rimisurazione al fair value delle attività finanziarie connesse ai servizi in concessione delle attività di distribuzione in Brasile rientranti nell'ambito di applicazione dell'IFRIC 12. Tale ultima classificazione ha comportato effetti di pari importo sul risultato operativo. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 7 del Bilancio consolidato.

L'incremento del margine operativo lordo ordinario è principalmente ascrivibile allo sviluppo di nuove iniziative commerciali di Enel X, soprattutto in Italia, e all'entrata in funzione di nuovi impianti di generazione rinnovabile, soprattutto in Brasile oltreché alla plusvalenza realizzata dalla cessione di Open Fiber nell'ambito del modello di business di Stewardship.

Tali effetti sono stati solo in parte compensati da minori margini, prevalentemente in Italia, sulle attività di trading e sui Mercati finali per il rilascio di un fondo (per 75 milioni di euro) nel 2020 relativo a una vertenza con un trader e per la rilevazione di una multa di 27 milioni di euro comminata dal Garante sulla privacy nel 2021. Il margine operativo lordo risente dello sfavorevole andamento dei cambi per 314 milioni di euro soprattutto in America Latina.

Si segnalano, infine, i seguenti ulteriori effetti che tra di loro sostanzialmente si compensano:

  • rilascio, nel 2020, in Spagna, del fondo sconto energia al netto degli accantonamenti degli incentivi all'esodo per complessivi 377 milioni di euro;
  • maggiori accantonamenti, nel 2020, per incentivi all'esodo in Italia per l'applicazione dell'art. 4 della Legge Fornero per 126 milioni di euro;
  • rilascio nel 2021 di accantonamenti effettuati in precedenza a seguito della chiusura del contenzioso relativo ai canoni idraulici in Spagna per un importo pari a 300 milioni di euro;
  • proventi, rilevati nel 2021, derivanti dal rimborso legato al piano di assegnazione gratuita della CO2 in Spagna per 186 milioni di euro;
  • minori altri proventi connessi al business elettrico (288 milioni di euro), principalmente legati al reintegro degli oneri di sistema e dei corrispettivi di rete (delibere n. 50/2018 e n. 461/2020 dell'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA)), nell'ambito della distribuzione in Italia.

Inoltre, con riferimento al margine operativo lordo ordinario (EBITDA ordinario), si riportano i risultati dell'allineamento di tale metrica alla tassonomia europea in relazione al suo contributo sostanziale all'obiettivo di mitigazione del cambiamento climatico, nel rispetto del principio di non arrecare danno agli altri obiettivi ambientali (DNSH) e delle garanzie minime di salvaguardia sociale, secondo quanto specificato nei capitoli "Tassonomia dell'Unione Europea" e "Dichiarazione sull'allineamento del business di Enel alla tassonomia europea".

Margine operativo lordo ordinario in base alla tassonomia europea

(1) Escludendo dall'EBITDA ordinario la plusvalenza ottenuta dalla vendita di Open Fiber, l'EBITDA ordinario ammissibile-allineato corrisponde a 75,6%.

Ammissibili-allineate Ammissibili-non allineate Non ammissibili

Il 68,7% del margine operativo lordo ordinario è riferito alle attività di business allineate alla tassonomia europea, rispetto al 73,4% nel 2020.

Considerando tutta la vendita al dettaglio di energia elettrica come "non ammissibile", risulta allineato il 65,8% del margine operativo lordo ordinario nel 2021.

La percentuale del margine operativo lordo ordinario delle attività ammissibili-allineate alla tassonomia europea diminuisce nel 2021 rispetto al 2020 principalmente per i fenomeni già commentati in "Fatturato 'Ricavi' in base alla tassonomia europea".

Margine operativo lordo

Milioni di euro 2021
Generazione
Termoelettrica e Trading
Enel Green
Power
Infrastrutture
e Reti
Mercati
finali
Enel X Servizi Holding
e Altro
Totale
Margine operativo lordo ordinario 1.702 4.815 7.663 3.086 298 79 1.567 19.210
Oneri per transizione energetica
e digitalizzazione
(795) (47) (423) (94) (15) (160) (56) (1.590)
Costi da COVID-19 (8) (7) (30) (2) - (5) (1) (53)
Margine operativo lordo 899 4.761 7.210 2.990 283 (86) 1.510 17.567
Milioni di euro 2020
Generazione
Termoelettrica e Trading
Enel Green
Power
Infrastrutture e
Reti(1)
Mercati
finali
Enel X Servizi Holding
e Altro
Totale(1)
Margine operativo lordo ordinario 2.230 4.721 7.801 3.197 161 94 (177) 18.027
Oneri per transizione energetica
e digitalizzazione
(517) (64) (231) (65) (7) (95) (12) (991)
Costi da COVID-19 (13) (10) (50) (11) (2) (46) (1) (133)
Margine operativo lordo 1.700 4.647 7.520 3.121 152 (47) (190) 16.903

(1) Ai soli fini comparativi si è proceduto a effettuare una riclassifica da proventi finanziari a ricavi, per un importo di 87 milioni di euro nel 2020, della componente rilevata a Conto economico legata alla rimisurazione al fair value delle attività finanziarie connesse ai servizi in concessione delle attività di distribuzione in Brasile rientranti nell'ambito di applicazione dell'IFRIC 12. Tale ultima classificazione ha comportato effetti di pari importo sul risultato operativo. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 7 del Bilancio consolidato.

Il Gruppo ha proseguito il processo di transizione energetica e digitalizzazione con ulteriori accantonamenti ai costi del personale, ai costi per la ristrutturazione e riconversione di taluni impianti in Italia e adeguamenti di valore dei magazzini combustibili e parti di ricambio associati agli impianti a carbone che non sono stati ricompresi nel margine operativo lordo ordinario.

Risultato operativo ordinario

Milioni di euro
2021 2020 2021-2020
Generazione Termoelettrica e Trading 729 1.456 (727) -49,9%
Enel Green Power 3.480 3.460 20 0,6%
Infrastrutture e Reti(1) 4.813 4.846 (33) -0,7%
Mercati finali 1.753 1.906 (153) -8,0%
Enel X 44 (7) 51 -
Servizi (113) (85) (28) -32,9%
Holding e Altro 1.529 (205) 1.734 -
Totale(1) 12.235 11.371 864 7,6%

(1) Ai soli fini comparativi si è proceduto a effettuare una riclassifica da proventi finanziari a ricavi, per un importo di 87 milioni di euro nel 2020, della componente (rilevata a Conto economico legata alla rimisurazione al fair value delle attività finanziarie connesse ai servizi in concessione delle attività di distribuzione in Brasile rientranti nell'ambito di applicazione dell'IFRIC 12. Tale ultima classificazione ha comportato effetti di pari importo sul risultato operativo. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 7 del Bilancio consolidato.

Il risultato operativo ordinario del 2021 si incrementa di 864 milioni di euro per effetto di quanto commentato sopra per il margine operativo lordo ordinario e soprattutto dei maggiori ammortamenti rilevati nel corso del 2021 nell'ambito della distribuzione in Italia e in Spagna per l'obsolescenza tecnica di taluni contatori elettronici, che hanno comportato la riduzione della loro vita utile residua, e dei nuovi impianti entrati in funzione nel corso degli ultimi due anni.

Risultato operativo

Milioni di euro 2021
Generazione
Termoelettrica
e Trading
Enel Green
Power
Infrastrutture
e Reti
Mercati
finali
Enel X Servizi Holding e
Altro
Totale
Risultato operativo ordinario 729 3.480 4.813 1.753 44 (113) 1.529 12.235
Oneri e adeguamento di valore per
transizione energetica e digitalizzazione
(1.819) (47) (423) (94) (15) (160) (56) (2.614)
Adeguamento di valore impianti di
produzione situati in Spagna - Territori Non
Peninsulari, Messico e Australia
(1.488) (185) - - - - - (1.673)
Altri adeguamenti di valore - (159) (12) - 1 (45) - (215)
Costi da COVID-19 (8) (7) (30) (2) - (5) (1) (53)
Risultato operativo (2.586) 3.082 4.348 1.657 30 (323) 1.472 7.680
Milioni di euro 2020
Generazione
Termoelettrica
e Trading
Enel Green
Power
Infrastrutture
e Reti(1)
Mercati
finali
Enel X Servizi Holding e
Altro
Totale(1)
Risultato operativo ordinario 1.456 3.460 4.846 1.906 (7) (85) (205) 11.371
Oneri e adeguamento di valore per
transizione energetica e digitalizzazione
(1.422) (50) (231) (65) (7) (95) (12) (1.882)
Adeguamenti di valore delle CGU Messico,
Australia e Argentina
- (534) (216) - - - - (750)
Altri adeguamenti di valore (6) (132) - (13) - - - (151)
Costi da COVID-19 (13) (10) (50) (11) (2) (46) (1) (133)
Risultato operativo 15 2.734 4.349 1.817 (16) (226) (218) 8.455

(1) Ai soli fini comparativi si è proceduto a effettuare una riclassifica da proventi finanziari a ricavi, per un importo di 87 milioni di euro nel 2020, della componente rilevata a Conto economico legata alla rimisurazione al fair value delle attività finanziarie connesse ai servizi in concessione delle attività di distribuzione in Brasile rientranti nell'ambito di applicazione dell'IFRIC 12. Tale ultima classificazione ha comportato effetti di pari importo sul risultato operativo. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 7 del Bilancio consolidato.

Tra le partite non ricorrenti maggiormente significative, oltre a quanto già commentato nel margine operativo lordo, si evidenziano gli adeguamenti di valore degli impianti a carbone, soprattutto in Italia, nell'ambito della più ampia transizione energetica che costituisce un pillar strategico del Gruppo, e gli adeguamenti di valore, a seguito di impairment test, delle attività relative alle CGU della Spagna per i Territori Non Peninsulari (per 1.488 milioni di euro), del Messico (per 155 milioni di euro) e dell'Australia (per 30 milioni di euro).

Gli altri adeguamenti di valore includono principalmente l'impairment delle attività associate all'impianto PH Chucas in Costa Rica per riflettere il deterioramento della redditività futura di tale impianto e la svalutazione di 45 milioni di euro della sede centrale a seguito della parziale demolizione dell'immobile oggetto di ristrutturazione.

3 Strategia del Gruppo e gestione del rischio 2 Governance 1 Gruppo Enel 4 Le performance del Gruppo 5 Prospettive future 6 Bilancio consolidato

Risultato netto del Gruppo ordinario

Il risultato netto del Gruppo ordinario del 2021 ammonta a 5.593 milioni di euro rispetto ai 5.197 milioni di euro dell'analogo periodo dell'esercizio precedente.

Tale incremento è riconducibile alle commentate variazioni positive del risultato operativo ordinario, in parte compensate dalla maggiore incidenza delle imposte.

A tal proposito l'incidenza fiscale è maggiore nel 2021 per effetto:

• delle riforme fiscali in Argentina e Colombia;

Risultato netto del Gruppo

Il risultato netto del Gruppo del 2021 ammonta a 3.189 milioni di euro (2.610 milioni di euro nel 2020), con un aumento di 579 milioni di euro rispetto al 2020. Nella seguente tabella è rappresentata la riconciliazione tra risultato netto

  • dell'ispezione fiscale in Enel Iberia e del relativo adeguamento del credito fiscale;
  • del beneficio fiscale rilevato nel 2020 in Italia con riferimento al Patent Box.

Tali effetti sono stati parzialmente compensati dall'applicazione del regime fiscale agevolato PEX sulla plusvalenza realizzata sulla cessione della partecipazione in Open Fiber.

del Gruppo ordinario e risultato netto del Gruppo, con evidenza degli elementi non ordinari e dei rispettivi effetti sul risultato, al netto dei relativi effetti fiscali e delle interessenze di terzi.

Milioni di euro
2021 2020
Risultato netto del Gruppo ordinario 5.593 5.197
Oneri e adeguamento di valore per transizione energetica e digitalizzazione (1.839) (1.020)
Adeguamento di valore su attività di produzione di energia elettrica (1.027) (637)
Altri adeguamenti di valore (42) (11)
Costi da COVID-19 (36) (86)
Adeguamento di valore di talune attività riferite alla cessione della partecipazione in Slovenské elektrárne 540 (833)
Risultato netto del Gruppo 3.189 2.610

Dichiarazione sull'allineamento del business di Enel alla tassonomia europea

Processo di calcolo delle metriche finanziarie

Come descritto nel capitolo "Tassonomia dell'Unione Europea" Enel, attraverso uno specifico processo d'implementazione, ha classificato tutte le sue attività economiche lungo la propria catena del valore secondo le seguenti tre categorie: ammissibili-allineate, ammissibili-non allineate, non ammissibili.

Il calcolo delle metriche finanziarie associate a ciascuna attività economica è stato effettuato mediante uno specifico processo durante il quale sono stati implementati i seguenti criteri e fatte le seguenti considerazioni.

  • Le tre metriche finanziarie richieste dal regolamento UE sulla tassonomia – fatturato "Ricavi", spese in conto capitale - (Capex) "Investimenti" e spese operative - (Opex) "spese operative ordinarie" – sono state calcolate secondo l'analisi di ammissibilità descritta nel capitolo "Tassonomia dell'Unione Europea".
  • Sebbene non espressamente richiesto, Enel ha effettuato anche una valutazione in termini di margine operativo lordo ordinario, ritenendo che tale metrica rappresenti l'effettiva performance finanziaria di utility integrate come Enel.
  • Le informazioni finanziarie sono state raccolte dal sistema di contabilità informatico utilizzato dal Gruppo Enel ovvero dai sistemi gestionali in uso presso le Linee di Business aziendali. Tuttavia, alcune deleghe sono state effettuate anche per fornire una rappresentazione più dettagliata delle cifre o per escludere alcune attività specifiche dal calcolo complessivo dell'allineamento ammissibile (come la produzione idroelettrica non allineata o l'infrastruttura considerata ammissibile-non allineata tra i sistemi di distribuzione ammissibili-allineati). Per esempio, sono state utilizzate le seguenti proxy:
    • idroelettrico: le centrali idroelettriche ammissibili-non allineate sono state escluse considerando la loro produzione moltiplicata per il ricavo unitario medio degli anni 2020 e 2021. Tale approccio è stato esteso anche agli investimenti, alle spese operative ordinarie e al margine operativo lordo ordinario;
    • distribuzione: sono stati esclusi i nuovi collegamenti tra una sottostazione o rete e un impianto di produzione di energia elettrica con una intensità di gas serra superiore alla soglia di 100 gCO2eq/kWh considerando la loro potenza (in MW) moltiplicata per i ricavi medi (K€/MW) per il 2020 e il 2021. Questo approccio è stato applicato solo ai ricavi e agli investimenti.
  • I dati finanziari aggregati, presenti nella reportistica, si riferiscono ai valori di "settore" e includono le voci relative a terze parti e agli scambi intersettoriali.
  • I ricavi relativi alle attività di vendita di energia sono stati calcolati considerando la quantità di energia venduta al dettaglio dalle società del Gruppo in Italia e Spagna attraverso Certificati di Origine (sulla base dei dati delle autorità nazionali) e applicando il ricavo unitario medio. Tali ricavi sono considerati ammissibili-allineati in quanto si riferiscono all'elettricità prodotta tramite tecnologie che rispettano i criteri di screening tecnico della tassonomia europea. Tale approccio è stato adottato anche per gli investimenti, le spese operative ordinarie e il margine operativo lordo ordinario. Per evitare doppi conteggi, i ricavi ammissibili per settore sono al netto degli scambi intersettoriali (Enel Green Power, Distribuzione e Retail).
  • I dati del 2020 sono stati rideterminati sulla base della nuova analisi di ammissibilità effettuata nel 2021 dopo la pubblicazione del Bilancio di Sostenibilità 2020 e la pubblicazione dell'Atto Delegato sul Clima nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea. Le principali differenze in ciascun segmento di attività sono le seguenti:
    • produzione di elettricità: il 100% della capacità installata geotermica è ora considerato ammissibile-allineato rispetto al 10% dell'analisi precedente, mentre un ulteriore 0,5% della capacità installata idroelettrica è ora considerato ammissibile (dal 99% al 99,5%);
    • trasmissione e distribuzione di elettricità: i DSO in Cile, Colombia e Perù sono ora considerati idonei e le nuove infrastrutture installate nel 2020 per collegare le centrali elettriche che presentano una soglia di intensità di carbonio superiore a 100 gCO2eq/kWh sono state escluse dai dati finanziari di tutti i DSO ammissibili-allineati;
    • Enel X: le soluzioni e-Home e di energia distribuita sono ora considerate ammissibili-allineate (considerate non ammissibili in precedenza);
    • vendita: le attività di vendita al dettaglio di energia elettrica in Italia e Spagna tramite Certificati di Origine sono ora considerate ammissbili-allineate (considerate non ammissibili in precedenza).
  • Il totale dei ricavi, degli investimenti, e del margine operativo lordo ordinario di ogni specifica attività corrisponde ai valori totali del Gruppo, mentre il totale spese operative ordinarie di ogni specifica attività corrisponde solamente ai costi totali ordinari delle tipologie di spese operative previste dalla tassonomia europea.
  • La quota dei KPI relativi a ogni singola attività economica è calcolata sul totale dei ricavi, degli investimenti e del margine operativo lordo ordinario del Gruppo e sul totale dei costi ordinari relativi delle tipologie di spese

operative previste dalla tassonomia europea. La quota di ricavi, investimenti, spese operative ordinarie e del margine operativo lordo ordinario di ogni singola attività economica contribuisce all'obiettivo di mitigazione del cambiamento climatico. Questo è l'unico obiettivo della tassonomia europea riportato nella tabella in quanto l'analisi di allineamento è stata eseguita solo per questo obiettivo poiché è più rilevante dell'obiettivo di adattamento al cambiamento climatico e i criteri per gli altri obiettivi ambientali non sono ancora disponibili.

Il Piano Strategico 2021-2023 presentato in occasione del Capital Markets Day 2020 tenutosi a novembre 2020 ha dichiarato un intervallo compreso tra l'80% e il 90% degli investimenti allineato alla tassonomia europea per il triennio a causa dell'incertezza dal punto di vista normativo quando è stato annunciato (l'Atto Delegato sul Clima non era stato ancora approvato). Tuttavia, l'85,6% delle spese in conto capitale stabilite per il 2021 nel Piano Strategico 2021-2023 è ora considerato allineato alla tassonomia europea secondo l'analisi aggiornata nel 2021. Per i dati 2020 rideterminati si considerano le stesse principali variazioni. Inoltre, il nuovo Piano Strategico 2022-2024 presentato nel Capital Markets Day 2021 prevede che oltre l'85% delle spese in conto capitale sarà destinato ad attività allineate nel periodo 2022-2024.

Dichiarazione sull'allineamento del business di Enel alla tassonomia europea

Nel 2021 il livello di allineamento delle attività economiche del Gruppo alla tassonomia europea, in ragione del loro contributo sostanziale all'obiettivo di mitigazione del cambiamento climatico, nel rispetto del principio di non arrecare danno agli altri obiettivi ambientali (DNSH) e delle garanzie minime di salvaguardia sociale, è evidenziato nelle tabelle di seguito riportate e nei capitoli "Ricavi", "Costi", "Margine operativo lordo ordinario" e "Investimenti". Infine, si fa presente che la rendicontazione della tassonomia UE ai sensi del regolamento UE e dell'atto delegato è riportata integralmente nel Bilancio di Sostenibilità 2021 - Dichiarazione di carattere non finanziario ai sensi del Regolamento (UE) 2020/852.

Fatturato "Ricavi" in base alla tassonomia europea

Criteri DNSH ("Non arrecare un danno significativo")(4) Categoria(6)
Codice
Regola
"Ricavi"(1) 2021
Fatturato
"Ricavi"(2) 2021
fatturato
Quota
"Ricavi"(1) 2020
Fatturato
Quota fatturato
"Ricavi"(2) 2020
mitigazione del
sostanziale alla
cambiamento
Contributo
climatico(3)
Mitigazione del
cambiamento
climatico
Adattamento al
cambiamento
climatico
Acqua e risorse
marine
Economia
circolare
Inquinamento Biodiversità ed
ecosistemi
salvaguardia(5)
minime di
Garanzie
abilitante
Attività
transizione
Attività di
Attività
economica
mento
tassono
mia
milioni
di euro
% milioni
di euro
% % S/N S/N S/N S/N S/N S/N S/N A T
A.1 Attività ammissibili e
allineate alla tassonomia
Produzione di energia
elettrica a partire
dall'energia eolica
4.3 2.392 2,7 2.195 3,3 100,0 S S S S
Produzione di energia
elettrica mediante
tecnologia solare
fotovoltaica
4.1 761 0,9 477 0,7 100,0 S S S S
Produzione di energia
elettrica a partire
dall'energia idroelettrica
4.5 5.976 6,8 4.543 6,9 100,0 S S S S
Produzione di energia
elettrica a partire
dall'energia geotermica
4.6 380 0,4 484 0,8 100,0 S S S S S
Accumulo di energia
elettrica
4.10 - - - - 100,0 S S S S S
Intercompany tra Enel
Green Power e Retail
(795) (0,9) (760) (1,2) S S S S
Trasmissione e
distribuzione di energia
elettrica
4.9 19.907 22,6 18.761 28,4 100,0 S A
Intercompany tra
e-distribuzione e Retail
(770) (0,9) (786) (1,2) S S
Installazione,
manutenzione e
riparazione di dispositivi
per l'efficienza energetica
7.3 (d) 239 0,3 243 0,4 100,0 S S S
(Enel X - Smart Lighting)
Trasporto urbano e
suburbano, trasporto di
passeggeri su strada
6.3 (a) 62 0,1 5 - 100,0 S S S S
(Enel X - e-Bus)
Installazione,
manutenzione e
riparazione di dispositivi
per l'efficienza energetica
7.3 (a-e) 9 - 1 - 100,0 S S S
(Enel X - Energy Efficiency)
7.3 Installazione,
manutenzione e
riparazione di dispositivi
per l'efficienza energetica
7.5 Installazione,
manutenzione
e riparazione di
strumenti e dispositivi
per la misurazione, la
regolazione e il controllo
delle prestazioni
energetiche degli edifici
7.3 (a-e)
7.5 (a)
7.6 (a)
334 0,4 223 0,4 100,0 S S S
7.6 Installazione,
manutenzione e
riparazione di tecnologie
per le energie rinnovabili
(Enel X - Home/Vivi Meglio
Unifamiliare)
Criteri DNSH ("Non arrecare un danno significativo")(4) Categoria(6)
Codice
Regola
"Ricavi"(1) 2021
Fatturato
"Ricavi"(2) 2021
fatturato
Quota
"Ricavi"(1) 2020
Fatturato
Quota fatturato
"Ricavi"(2) 2020
mitigazione del
sostanziale alla
cambiamento
Contributo
climatico(3)
Mitigazione del
cambiamento
climatico
Adattamento al
cambiamento
climatico
Acqua e risorse
marine
Economia
circolare
Inquinamento Biodiversità ed
ecosistemi
salvaguardia(5)
minime di
Garanzie
abilitante
Attività
transizione
Attività di
Attività
economica
mento
tassono
mia
milioni
di euro
% milioni
di euro
% % S/N S/N S/N S/N S/N S/N S/N A T
Installazione, manutenzione
e riparazione di dispositivi
per l'efficienza energetica
7.3 (a-e) 9 - 1 - 100,0 S S S
(Enel X - Condominium)
Servizi professionali relativi
alla prestazione energetica
degli edifici
9.3 88 0,1 98 0,1 100,0 S S
(Enel X - Customer Insight)
7.3 Installazione,
manutenzione e
riparazione di dispositivi
per l'efficienza energetica
7.6 Installazione, 7.3 (d,e) 55 - 44 0,1 100,0 S S S
manutenzione e
riparazione di tecnologie
per le energie rinnovabili
7.6 (a)
(Enel X - Distributed
Energy)
Installazione, manutenzione
e riparazione di tecnologie
per le energie rinnovabili
7.6 (f) 24 - 16 - 100,0 S S
(Enel X - Battery Energy
Storage)
6.13 Infrastrutture per la
mobilità personale
7.4 Installazione,
manutenzione e
riparazione di stazioni di
ricarica per veicoli elettrici
negli edifici (e negli spazi
adibiti a parcheggio di
pertinenza degli edifici)
6.13
7.4
63 0,1 32 - 100,0 S S S S S S
(Enel X - Mobility)
Mercato (vendita di
energia con Certificati di
Origine a clienti finali)
6.416 7,3 4.919 7,5
Fatturato delle attività
ammissibili e allineate alla
tassonomia (A.1)
35.150 39,9 30.496 46,2 100,0
A.2 Attività ammissibili
e non allineate alla
tassonomia
Produzione di energia
elettrica a partire
dall'energia idroelettrica
4.5 28 - 18 -
Trasmissione e
distribuzione di energia
elettrica (Argentina e
nuove connessioni a
impianti con soglia
>100 gCO2eq/kWh)
4.9 689 0,8 648 1,0
Mercato (vendita di
energia senza Certificati
di Origine a clienti finali)
24.890 28,3 19.916 30,2
Fatturato delle attività
ammissibili e non allineate
alla tassonomia (A.2)
25.607 29,1 20.582 31,2
Totale (A.1 + A.2) 60.757 69,0 51.078 77,4

B. ATTIVITÀ NON AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA

Fatturato delle attività non ammissibili alla tassonomia (B)

ad A.1, A.2 o B.

Criteri DNSH ("Non arrecare un danno significativo")(4) Categoria(6)
Codice
Regola
"Ricavi"(1) 2021
Fatturato
"Ricavi"(2) 2021
fatturato
Quota
"Ricavi"(1) 2020
Fatturato
Quota fatturato
"Ricavi"(2) 2020
mitigazione del
sostanziale alla
cambiamento
Contributo
climatico(3)
Mitigazione del
cambiamento
climatico
Adattamento al
cambiamento
climatico
Acqua e risorse
marine
Economia
circolare
Inquinamento Biodiversità ed
ecosistemi
salvaguardia(5)
minime di
Garanzie
abilitante
Attività
transizione
Attività di
Attività
economica
mento
tassono
mia
milioni
di euro
% milioni
di euro
% % S/N S/N S/N S/N S/N S/N S/N A T
B. Attività non ammissibili
alla tassonomia
Produzione di energia
elettrica da carbone e
combustibili liquidi fossili
1.904 2,2 1.639 2,5
Produzione di energia
elettrica da gas
8.064 9,1 4.783 7,2
Produzione di energia
elettrica da nucleare
1.388 1,6 1.342 2,0
Enel X (solo attività non
ammissibili)
798 0,9 585 0,9
Trading (vendita di energia
all'ingrosso)
21.799 24,8 13.973 21,2
Mercato (vendita di gas a
clienti finali)
6.276 7,1 3.821 5,8
Servizi, Holding e Altro 3.930 4,5 2.025 3,1
Elisioni e rettifiche (16.910) (19,2) (13.242) (20,1)

(5) Garanzie minime di salvaguardia: indica se le garanzie minime di salvaguardia sociale sono rispettate per ciascuna singola attività. (6) Categoria: specifica se l'attività fornisce un contributo diretto alla mitigazione del clima oppure è un'attività abilitante o di transizione.

(1) Fatturato "Ricavi": ricavi di ogni singola attività. Se un'attività è presente sia in A.1 sia in A.2 o B, il dato si riferisce alla proporzione dell'attività che corrisponde

(3) Contributo sostanziale alla mitigazione del cambiamento climatico: si riferisce alla quota dei ricavi di ogni singola attività economica (indicata nella colonna Fatturato "Ricavi") che contribuisce alla mitigazione del cambiamento climatico. Questo è l'unico obiettivo della tassonomia europea riportato nella tabella in quanto l'analisi di allineamento è stata eseguita solo per questo obiettivo poiché considerato più rilevante rispetto all'obiettivo di adattamento al cambia-

27.249 31,0 14.926 22,6

(2) Quota fatturato "Ricavi": incidenza percentuale dei ricavi di ogni singola attività economica sui ricavi totali del Gruppo.

Totale (A + B) 88.006 100,0 66.004 100,0

mento climatico, mentre i criteri per gli altri obiettivi ambientali non sono ancora disponibili. (4) DNSH: per ciascuna attività sono specificati gli obiettivi ambientali rispondenti ai criteri DNSH.

Spese in conto capitale (Capex) "Investimenti" in base alla tassonomia europea

Codice
Regola
mento
tassono
mia
capitale (Capex)
"Investimenti"(1)
Spese in conto
2021
milioni
(Capex) "Investi
Quota spese in
conto capitale
menti"(2) 2021
capitale (Capex)
"Investimenti"(1)
Spese in conto
(Capex) "Investi
Quota spese in
conto capitale
menti"(2) 2020
mitigazione del
sostanziale alla
cambiamento
Mitigazione del Adattamento al Attività abilitante
2020 Contributo
climatico(3)
cambiamento
climatico
cambiamento
climatico
Acqua e risorse
marine
Economia
circolare
Inquinamento Biodiversità ed
ecosistemi
Garanzie minime
di salvaguardia(5)
transizione
Attività di
Attività
economica
di euro % milioni
di euro
% % S/N S/N S/N S/N S/N S/N S/N A T
A.1 Attività ammissibili e
allineate alla tassonomia
Produzione di energia
elettrica a partire
dall'energia eolica
4.3 2.971 22,6 2.601 25,5 100,0 S S S S
Produzione di energia
elettrica mediante
tecnologia solare
fotovoltaica
4.1 1.991 15,2 1.430 14,0 100,0 S S S S
Produzione di energia
elettrica a partire
dall'energia idroelettrica
4.5 416 3,2 333 3,3 100,0 S S S S
Produzione di energia
elettrica a partire
dall'energia geotermica
4.6 122 0,9 146 1,4 100,0 S S S S S
Accumulo di energia
elettrica
4.10 153 1,2 23 0,2 100,0 S S S S S
Trasmissione e
distribuzione di energia
elettrica
4.9 5.109 39,0 3.836 37,6 100,0 S S S S S A
Installazione,
manutenzione e
riparazione di dispositivi
per l'efficienza energetica
7.3 (d) 53 0,4 47 0,5 100,0 S S S
(Enel X - Smart Lighting)
Trasporto urbano e
suburbano, trasporto di
passeggeri su strada
6.3 (a) (1) - 32 0,3 100,0 S S S S
(Enel X - e-Bus)
Installazione,
manutenzione e
riparazione di dispositivi
per l'efficienza energetica
7.3 (a-e) 2 - 1 - 100,0 S S S
(Enel X - Energy Efficiency)
7.3 Installazione,
manutenzione e
riparazione di dispositivi
per l'efficienza energetica
7.5 Installazione,
manutenzione
e riparazione di
strumenti e dispositivi
per la misurazione, la
regolazione e il controllo
delle prestazioni
energetiche degli edifici
7.3 (a-e)
7.5 (a)
7.6 (a)
54 0,4 35 0,4 100,0 S S S
7.6 Installazione,
manutenzione e
riparazione di tecnologie
per le energie rinnovabili
(Enel X - Home/Vivi
Meglio Unifamiliare)
Installazione,
manutenzione e
riparazione di dispositivi
per l'efficienza energetica
(Enel X - Condominium)
7.3 (a-e) 3 - - - 100,0 S S S
Criteri DNSH ("Non arrecare un danno significativo")(4) Categoria(6)
Codice
Regola
capitale (Capex)
"Investimenti"(1)
Spese in conto
2021
(Capex) "Investi
Quota spese in
conto capitale
menti"(2) 2021
capitale (Capex)
"Investimenti"(1)
Spese in conto
2020
(Capex) "Investi
Quota spese in
conto capitale
menti"(2) 2020
mitigazione del
sostanziale alla
cambiamento
Contributo
climatico(3)
Mitigazione del
cambiamento
climatico
Adattamento al
cambiamento
climatico
Acqua e risorse
marine
Economia
circolare
Inquinamento Biodiversità ed
ecosistemi
Garanzie minime
di salvaguardia(5)
Attività abilitante transizione
Attività di
Attività
economica
mento
tassono
mia
milioni
di euro
% milioni
di euro
% % S/N S/N S/N S/N S/N S/N S/N A T
Servizi professionali
relativi alla prestazione
energetica degli edifici
(Enel X - Customer
9.3 3 - 1 - 100,0 S S
Insight)
7.3 Installazione,
manutenzione e
riparazione di dispositivi
per l'efficienza
energetica
7.3 (d,e)
7.6 Installazione,
manutenzione e
riparazione di tecnologie
per le energie rinnovabili
7.6 (a) 8 0,1 7 0,1 100,0 S S S
(Enel X - Distributed
Energy)
Installazione,
manutenzione e
riparazione di tecnologie
per le energie rinnovabili
7.6 (f) 34 0,3 10 0,1 100,0 S S
(Enel X - Battery Energy
Storage)
6.13 Infrastrutture per la
mobilità personale
7.4 Installazione,
manutenzione e
riparazione di stazioni
di ricarica per veicoli
elettrici negli edifici
(e negli spazi adibiti a
parcheggio di pertinenza
degli edifici)
6.13
7.4
51 0,4 45 0,4 100,0 S S S S S S
(Enel X - Mobility)
Mercato (vendita di
energia con Certificati di
Origine a clienti finali)
121 0,9 88 0,9
Capex delle attività
ammissibili e allineate
alla Tassonomia (A.1)
11.090 84,6 8.635 84,7 100,0
A.2 Attività ammissibili
e non allineate alla
Tassonomia
Produzione di energia
elettrica a partire
dall'energia idroelettrica
4.5 2 - 2 -
Trasmissione e
distribuzione di energia
elettrica (Argentina e
nuove connessioni a
impianti con soglia
>100 gCO2eq/kWh)
4.9 174 1,3 100 1,0
Mercato (vendita di
energia senza Certificati
di Origine a clienti finali)
425 3,3 305 3,0
Capex delle attività
ammissibili e non
allineate alla tassonomia
(A.2)
601 4,6 407 4,0

A1. ATTIVITÀ AMMISSIBILI-ALLINEATE ALLA TASSONOMIA

Totale (A.1 + A.2) 11.691 89,2 9.042 88,7

Criteri DNSH ("Non arrecare un danno significativo")(4) Categoria(6)
Codice
Regola
capitale (Capex)
"Investimenti"(1)
Spese in conto
2021
(Capex) "Investi
Quota spese in
conto capitale
menti"(2) 2021
capitale (Capex)
"Investimenti"(1)
Spese in conto
2020
(Capex) "Investi
Quota spese in
conto capitale
menti"(2) 2020
mitigazione del
sostanziale alla
cambiamento
Contributo
climatico(3)
Mitigazione del
cambiamento
climatico
Adattamento al
cambiamento
climatico
Acqua e risorse
marine
Economia
circolare
Inquinamento Biodiversità ed
ecosistemi
Garanzie minime
di salvaguardia(5)
Attività abilitante transizione
Attività di
Attività
economica
mento
tassono
mia
milioni
di euro
% milioni
di euro
% % S/N S/N S/N S/N S/N S/N S/N A T
B. Attività non ammissibili
alla tassonomia
Produzione di energia
elettrica da carbone
e combustibili liquidi
fossili
49 0,4 67 0,7
Produzione di energia
elettrica da gas
499 3,8 383 3,8
Produzione di energia
elettrica da nucleare
165 1,3 146 1,4
Enel X (solo attività non
ammissibili)
160 1,2 125 1,2
Trading (vendita di
energia all'ingrosso)
65 0,5 54 0,5
Mercato (vendita di gas
a clienti finali)
97 0,7 67 0,6
Servizi, Holding e Altro 207 1,6 174 1,7
Rettifiche 175 1,3 139 1,4
Capex delle attività
non ammissibili alla
tassonomia (B)
1.417 10,8 1.155 11,3
Totale (A + B) 13.108 100,0 10.197 100,0

(1) Spese in conto capitale (Capex) "Investimenti": investimenti di ogni singola attività. Se un'attività è presente sia in A.1 sia in A.2 o B, il dato si riferisce alla proporzione dell'attività che corrisponde ad A.1, A.2 o B.

(2) Quota spese in conto capitale (Capex) "Investimenti": incidenza percentuale degli investimenti di ogni singola attività economica sugli investimenti totali del Gruppo.

(3) Contributo sostanziale alla mitigazione del cambiamento climatico: si riferisce alla quota degli investimenti (Capex) di ogni singola attività economica (indicata nella colonna Spese in conto capitale (Capex) "Investimenti") che contribuisce alla mitigazione del cambiamento climatico. Questo è l'unico obiettivo della tassonomia europea riportato nella tabella in quanto l'analisi di allineamento è stata eseguita solo per questo obiettivo poiché considerato più rilevante rispetto all'obiettivo di adattamento al cambiamento climatico, mentre i criteri per gli altri obiettivi ambientali non sono ancora disponibili.

(4) DNSH: per ciascuna attività sono specificati gli obiettivi ambientali rispondenti ai criteri DNSH.

(5) Garanzie minime di salvaguardia: indica se le garanzie minime di salvaguardia sociale sono rispettate per ciascuna singola attività.

(6) Categoria: specifica se l'attività fornisce un contributo diretto alla mitigazione del clima oppure è un'attività abilitante o di transizione.

Spese operative (Opex) in base alla tassonomia europea

Criteri DNSH ("Non arrecare un danno significativo")(4) Categoria(6)
Codice
Regola
(Opex)(1) 2021
operative
Spese
(Opex)(2) 2021
Quota spese
operative
Spese operative
(Opex)(1) 2020
(Opex)(2) 2020
Quota spese
operative
mitigazione del
sostanziale alla
cambiamento
Contributo
climatico(3)
Mitigazione del
cambiamento
climatico
Adattamento al
cambiamento
climatico
Acqua e risorse
marine
Economia
circolare
Inquinamento Biodiversità ed
ecosistemi
salvaguardia(5)
minime di
Garanzie
abilitante
Attività
transizione
Attività di
Attività
economica
mento
tassono
mia
milioni
di euro
% milioni
di euro
% % S/N S/N S/N S/N S/N S/N S/N A T
A.1 Attività ammissibili e
allineate alla tassonomia
Produzione di energia
elettrica a partire
dall'energia eolica
4.3 101 7,3 86 5,9 100,0 S S S S
Produzione di energia
elettrica mediante
tecnologia solare
fotovoltaica
4.1 44 3,2 27 1,9 100,0 S S S S
Produzione di energia
elettrica a partire
dall'energia idroelettrica
4.5 188 13,5 191 13,1 100,0 S S S S
Produzione di energia
elettrica a partire
dall'energia geotermica
4.6 6 0,4 6 0,4 100,0 S S S S S
Accumulo di energia
elettrica
4.10 - - - - 100,0 S S S S S
Trasmissione e
distribuzione di energia
elettrica
4.9 546 39,3 636 43,5 A
Installazione,
manutenzione e
riparazione di dispositivi
per l'efficienza energetica
7.3 (d) 2 0,1 2 0,1 100,0 S S S S S
(Enel X - Smart Lighting)
Trasporto urbano e
suburbano, trasporto di
passeggeri su strada
6.3 (a) - - - -
(Enel X - e-Bus)
Installazione,
manutenzione e
riparazione di dispositivi
per l'efficienza energetica
7.3 (a-e) - - - - 100,0 S S S
(Enel X - Energy Efficiency)
7.3 Installazione,
manutenzione e
riparazione di dispositivi
per l'efficienza energetica
7.5 Installazione,
manutenzione
e riparazione di
strumenti e dispositivi
per la misurazione, la
regolazione e il controllo
delle prestazioni
energetiche degli edifici
7.3 (a-e)
7.5 (a)
7.6 (a)
2 0,1 1 0,1 100,0 S S S S
7.6 Installazione,
manutenzione e
riparazione di tecnologie
per le energie rinnovabili
(Enel X - Home/Vivi Meglio
Unifamiliare)
Installazione,
manutenzione e
riparazione di dispositivi
per l'efficienza energetica
(Enel X - Condominium)
7.3 (a-e) - - - - 100,0 S S S
Criteri DNSH ("Non arrecare un danno significativo")(4) Categoria(6)
Codice
Regola
(Opex)(1) 2021
operative
Spese
(Opex)(2) 2021
Quota spese
operative
Spese operative
(Opex)(1) 2020
(Opex)(2) 2020
Quota spese
operative
mitigazione del
sostanziale alla
cambiamento
Contributo
climatico(3)
Mitigazione del
cambiamento
climatico
Adattamento al
cambiamento
climatico
Acqua e risorse
marine
Economia
circolare
Inquinamento Biodiversità ed
ecosistemi
salvaguardia(5)
minime di
Garanzie
abilitante
Attività
transizione
Attività di
Attività
economica
mento
tassono
mia
milioni
di euro
% milioni
di euro
% % S/N S/N S/N S/N S/N S/N S/N A T
Servizi professionali relativi
alla prestazione energetica
degli edifici
(Enel X - Customer Insight)
9.3 1 0,1 1 0,1 100,0 S S S
7.3 Installazione,
manutenzione e
riparazione di dispositivi
per l'efficienza energetica
7.6 Installazione,
manutenzione e
riparazione di tecnologie
per le energie rinnovabili
(Enel X - Distributed
Energy)
7.3 (d,e)
7.6 (a)
- - - - 100,0 S S S
Installazione,
manutenzione e
riparazione di tecnologie
per le energie rinnovabili
(Enel X - Battery Energy
Storage)
7.6 (f) 1 0,1 1 0,1 100,0 S S
6.13 Infrastrutture per la
mobilità personale
7.4 Installazione,
manutenzione e
riparazione di stazioni di
ricarica per veicoli elettrici
negli edifici (e negli spazi
adibiti a parcheggio di
pertinenza degli edifici)
6.13
7.4
1 0,1 2 0,1 100,0 S S S
(Enel X - Mobility)
Mercato (vendita di
energia con Certificati di
Origine a clienti finali)
6 0,4 5 0,3 100,0 S S
Opex delle attività
ammissibili e allineate
alla tassonomia (A.1)
898 64,6 958 65,6 100,0
A.2 Attività ammissibili
e non allineate alla
tassonomia
Produzione di energia
elettrica a partire
dall'energia idroelettrica
4.5 1 0,1 1 -
Trasmissione e
distribuzione di energia
elettrica (Argentina e
nuove connessioni a
impianti con soglia
> 100 gCO2eq/kWh)
4.9 25 1,8 19 1,3
Mercato (vendita di
energia senza Certificati di
Origine a clienti finali)
34 2,4 29 2,0
Opex delle attività
ammissibili e non allineate
alla tassonomia (A.2)
60 4,3 49 3,3
Totale (A.1 + A.2) 958 68,9 1.007 68,9
Criteri DNSH ("Non arrecare un danno significativo")(4) Categoria(6)
Codice
Regola
(Opex)(1) 2021
operative
Spese
(Opex)(2) 2021
Quota spese
operative
Spese operative
(Opex)(1) 2020
(Opex)(2) 2020
Quota spese
operative
mitigazione del
sostanziale alla
cambiamento
Contributo
climatico(3)
Mitigazione del
cambiamento
climatico
Adattamento al
cambiamento
climatico
Acqua e risorse
marine
Economia
circolare
Inquinamento Biodiversità ed
ecosistemi
salvaguardia(5)
minime di
Garanzie
abilitante
Attività
transizione
Attività di
Attività
economica
mento
tassono
mia
milioni
di euro
% milioni
di euro
% % S/N S/N S/N S/N S/N S/N S/N A T
B. Attività non
ammissibili alla
tassonomia
Produzione di energia
elettrica da carbone e
combustibili liquidi fossili
59 4,2 78 5,3
Produzione di energia
elettrica da gas
228 16,4 233 15,9
Produzione di energia
elettrica da nucleare
97 7,0 95 6,5
Enel X (solo attività non
ammissibili)
18 1,3 13 0,9
Trading (vendita di energia
all'ingrosso)
8 0,6 9 0,7
Mercato (vendita di gas a
clienti finali)
8 0,6 5 0,3
Servizi, Holding e Altro 99 7,1 101 7,0
Elisioni e rettifiche (85) (6,1) (80) (5,5)
Opex delle attività
non ammissibili alla
tassonomia (B)
432 31,1 454 31,1
Totale (A + B) 1.390 100,0 1.461 100,0

(1) Spese operative (Opex): spese operative ordinarie di ogni singola attività. Se un'attività è presente sia in A.1 sia in A.2 o B, il dato si riferisce alla proporzione dell'attività che corrisponde ad A.1, A.2 o B.

(2) Quota spese operative (Opex): incidenza percentuale delle spese operative ordinarie di ogni singola attività economica sul totale delle spese operative ordinarie richieste dalla tassonomia a livello di Gruppo.

(3) Contributo sostanziale alla mitigazione del cambiamento climatico: si riferisce alla quota di spese operative ordinarie (Opex ordinarie) di ogni singola attività economica (indicata nella colonna Spese operative (Opex)) che contribuisce alla mitigazione del cambiamento climatico. Questo è l'unico obiettivo della tassonomia europea riportato nella tabella in quanto l'analisi di allineamento è stata eseguita solo per questo obiettivo poiché considerato più rilevante rispetto all'obiettivo di adattamento al cambiamento climatico, mentre i criteri per gli altri obiettivi ambientali non sono ancora disponibili.

(4) DNSH: per ciascuna attività sono specificati gli obiettivi ambientali rispondenti ai criteri DNSH.

(5) Garanzie minime di salvaguardia: indica se le garanzie minime di salvaguardia sociale sono rispettate per ciascuna singola attività.

(6) Categoria: specifica se l'attività fornisce un contributo diretto alla mitigazione del clima oppure è un'attività abilitante o di transizione.

Margine operativo lordo ordinario in base alla tassonomia europea

Criteri DNSH ("Non arrecare un danno significativo")(4) Categoria(6)
Codice
Regola
ordinario(1) 2021
lordo (EBITDA)
operativo
Margine
ordinario(2) 2021
Quota margine
lordo (EBITDA)
operativo
ordinario(1) 2020
lordo (EBITDA)
operativo
Margine
ordinario(2) 2020
Quota margine
lordo (EBITDA)
operativo
mitigazione del
sostanziale alla
cambiamento
Contributo
climatico(3)
Mitigazione del
cambiamento
climatico
Adattamento al
cambiamento
climatico
Acqua e risorse
marine
Economia
circolare
Inquinamento Biodiversità ed
ecosistemi
salvaguardia(5)
minime di
Garanzie
abilitante
Attività
transizione
Attività di
Attività
economica
mento
tassono
mia
milioni
di euro
% milioni
di euro
% % S/N S/N S/N S/N S/N S/N S/N A T
A.1 Attività ammissibili e
allineate alla tassonomia
Produzione di energia
elettrica a partire
dall'energia eolica
4.3 1.393 7,3 1.490 8,3 100,0 S S S S
Produzione di energia
elettrica mediante
tecnologia solare
fotovoltaica
4.1 384 2,0 340 1,9 100,0 S S S S
Produzione di energia
elettrica a partire
dall'energia idroelettrica
4.5 2.771 14,4 2.570 14,2 100,0 S S S S
Produzione di energia
elettrica a partire
dall'energia geotermica
4.6 236 1,2 350 1,9 100,0 S S S S S
Accumulo di energia
elettrica
4.10 - - - - 100,0 S S S S S
Trasmissione e
distribuzione di energia
elettrica
4.9 7.616 39,7 7.748 43,0 100,0 S S S S S A
Installazione,
manutenzione e
riparazione di dispositivi
per l'efficienza energetica
7.3 (d) 73 0,4 91 0,5 100,0 S S S
(Enel X - Smart Lighting)
Trasporto urbano e
suburbano, trasporto di
passeggeri su strada
6.3 (a) 14 0,1 2 - 100,0 S S S S
(Enel X - e-Bus)
Installazione,
manutenzione e
riparazione di dispositivi
per l'efficienza energetica
7.3 (a-e) 2 - - - 100,0 S S S
(Enel X - Energy Efficiency)
7.3 Installazione,
manutenzione e
riparazione di dispositivi
per l'efficienza energetica
7.5 Installazione,
manutenzione
e riparazione di
strumenti e dispositivi
per la misurazione, la
regolazione e il controllo
delle prestazioni
energetiche degli edifici
7.6 Installazione,
7.3 (a-e)
7.5 (a)
7.6 (a)
135 0,7 89 0,5 100,0 S S S
manutenzione e
riparazione di tecnologie
per le energie rinnovabili
(Enel X - Home/Vivi Meglio
Unifamiliare)
Installazione,
manutenzione e
riparazione di dispositivi
per l'efficienza energetica
(Enel X - Condominium)
7.3 (a-e) 1 - - - 100,0 S S S
Codice
Regola
ordinario(1) 2021
lordo (EBITDA)
operativo
Margine
ordinario(2) 2021
Quota margine
lordo (EBITDA)
operativo
ordinario(1) 2020
lordo (EBITDA)
operativo
Margine
ordinario(2) 2020
Quota margine
lordo (EBITDA)
operativo
mitigazione del
sostanziale alla
cambiamento
Contributo
climatico(3)
Mitigazione del
cambiamento
climatico
Adattamento al
cambiamento
climatico
Acqua e risorse
marine
Economia
circolare
Inquinamento Biodiversità ed
ecosistemi
salvaguardia(5)
minime di
Garanzie
abilitante
Attività
transizione
Attività di
Attività
economica
mento
tassono
mia
milioni
di euro
% milioni
di euro
% % S/N S/N S/N S/N S/N S/N S/N A T
Servizi professionali relativi
alla prestazione energetica
degli edifici
9.3 16 0,1 13 0,1 100,0 S S
(Enel X - Customer Insight)
7.3 Installazione,
manutenzione e
riparazione di dispositivi
per l'efficienza energetica
7.6 Installazione,
manutenzione e
riparazione di tecnologie
per le energie rinnovabili
7.3 (d,e)
7.6 (a)
5 - 3 - 100,0 S S S
(Enel X - Distributed
Energy)
Installazione,
manutenzione e
riparazione di tecnologie
per le energie rinnovabili.
7.6 (f) (3) - 3 - 100,0 S S
(Enel X - Battery Energy
Storage)
6.13 Infrastrutture per la
mobilità personale
7.4 Installazione,
manutenzione e
riparazione di stazioni di
ricarica per veicoli elettrici
negli edifici (e negli spazi
adibiti a parcheggio di
pertinenza degli edifici)
6.13
7.4
(11) (0,1) (40) (0,2) 100,0 S S S S S S
(Enel X - Mobility)
Mercato (vendita di
energia con Certificati di
Origine a clienti finali)
565 2,9 568 3,2
EBITDA ordinario delle
attività ammissibili e
allineate alla tassonomia
(A.1)
13.197 68,7 13.227 73,4 100,0
A.2 Attività ammissibili
e non allineate alla
tassonomia
Produzione di energia
elettrica a partire
dall'energia idroelettrica
4.5 17 0,1 9 -
Trasmissione e
distribuzione di energia
elettrica (Argentina e
nuove connessioni a
impianti con soglia
>100 gCO2eq/kWh)
4.9 4 - 48 0,3
Mercato (vendita di
energia senza Certificati di
Origine a clienti finali)
1.990 10,4 2.065 11,4
EBITDA ordinario delle
attività ammissibili e non
allineate alla tassonomia
(A.2)
2.011 10,5 2.122 11,7
Totale (A.1 + A.2) 15.208 79,2 15.349 85,1

Criteri DNSH ("Non arrecare un danno significativo")(4) Categoria(6)

Criteri DNSH ("Non arrecare un danno significativo")(4) Categoria(6)
Codice
Regola
ordinario(1) 2021
lordo (EBITDA)
operativo
Margine
ordinario(2) 2021
Quota margine
lordo (EBITDA)
operativo
ordinario(1) 2020
lordo (EBITDA)
operativo
Margine
ordinario(2) 2020
Quota margine
lordo (EBITDA)
operativo
mitigazione del
sostanziale alla
cambiamento
Contributo
climatico(3)
Mitigazione del
cambiamento
climatico
Adattamento al
cambiamento
climatico
Acqua e risorse
marine
Economia
circolare
Inquinamento Biodiversità ed
ecosistemi
salvaguardia(5)
minime di
Garanzie
abilitante
Attività
transizione
Attività di
Attività
economica
mento
tassono
mia
milioni
di euro
% milioni
di euro
% % S/N S/N S/N S/N S/N S/N S/N A T
B. Attività non ammissibili
alla tassonomia
Produzione di energia
elettrica da carbone e
combustibili liquidi fossili
282 1,4 535 3,0
Produzione di energia
elettrica da gas
906 4,7 659 3,7
Produzione di energia
elettrica da nucleare
416 2,2 439 2,4
Enel X (solo attività non
ammissibili)
68 0,3 1 -
Trading (vendita di energia
all'ingrosso)
98 0,5 597 3,3
Mercato (vendita di gas a
clienti finali)
422 2,2 447 2,5
Servizi, Holding e Altro 1.645 8,6 (83) (0,5)
Rettifiche 165 0,9 83 0,5
EBITDA ordinario delle
attività non ammissibili
alla tassonomia (B)
4.002 20,8 2.678 14,9
Totale (A + B) 19.210 100,0 18.027 100,0

(1) Margine operativo lordo (EBITDA) ordinario: margine operativo lordo ordinario su ogni singola attività. Se un'attività è presente sia in A.1 sia in A.2 o B, il dato si riferisce alla proporzione dell'attività che corrisponde ad A.1, A.2 o B.

(2) Quota margine operativo lordo (EBITDA) ordinario: incidenza percenturale del Margine operativo lordo ordinario di ogni singola attività economica sul margine operativo lordo ordinario totale del Gruppo.

(3) Contributo sostanziale alla mitigazione del cambiamento climatico: si riferisce alla quota del margine operativo lordo ordinario di ogni singola attività economica (indicata nella colonna Margine operativo lordo (EBITDA) ordinario) che contribuisce alla mitigazione del cambiamento climatico. Questo è l'unico obiettivo della tassonomia europea riportato nella tabella in quanto l'analisi di allineamento è stata eseguita solo per questo obiettivo poiché considerato più rilevante rispetto all'obiettivo di adattamento al cambiamento climatico, mentre i criteri per gli altri obiettivi ambientali non sono ancora disponibili.

(4) DNSH: per ciascuna attività sono specificati gli obiettivi ambientali rispondenti ai criteri DNSH.

(5) Garanzie minime di salvaguardia: indica se le garanzie minime di salvaguardia sociale sono rispettate per ciascuna singola attività.

(6) Categoria: specifica se l'attività fornisce un contributo diretto alla mitigazione del clima oppure è un'attività abilitante o di transizione.

Valore economico generato e distribuito per gli stakeholder

Milioni di euro
2021 2020
Valore economico generato direttamente(1) (2) 88.084 66.100
Valore economico distribuito direttamente
Costi operativi(1) 63.768 42.634
Costo del personale e benefit 4.415 3.956
Pagamenti a finanziatori di capitale (azionisti e finanziatori) 7.428 7.082
Pagamenti alla Pubblica Amministrazione(3) (4) 4.127 4.260
Totale valore economico distribuito(1) (4) 79.738 57.932
Valore economico trattenuto(1) (2) (4) 8.346 8.168

(1) Ai soli fini comparativi si è proceduto a effettuare una riclassifica da proventi finanziari a ricavi, per un importo di 87 milioni di euro nel 2020, della componente rilevata a Conto economico legata alla rimisurazione al fair value delle attività finanziarie connesse ai servizi in concessione delle attività di distribuzione in Brasile rientranti nell'ambito di applicazione dell'IFRIC 12. Tale ultima classificazione ha comportato effetti di pari importo sul risultato operativo. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 7 del Bilancio consolidato.

(2) I dati relativi all'esercizio 2020 sono stati adeguati, ai soli fini comparativi, per tener conto degli effetti della diversa classificazione derivante dalla valutazione al fair value, alla fine del periodo, dei contratti outstanding per compravendita di commodity regolate con consegna fisica; tale diversa classificazione non ha comportato effetti sul risultato operativo. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 7 del Bilancio consolidato.

(3) L'importo corrisponde al "Total Taxe Borne", che rappresenta i costi per le imposte sostenuti dal Gruppo; per maggiori approfondimenti si rimanda al Bilancio di Sostenibilità 2021 e alla Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario.

(4) Il dato del 2020 tiene conto di una più puntuale determinazione.

Il valore economico generato e distribuito direttamente da Enel, secondo i criteri stabiliti dal GRI 201, fornisce un'utile indicazione di come il Gruppo abbia creato ricchezza per tutti gli stakeholder. L'incremento del valore economico generato direttamente e dei costi operativi risente del forte rialzo dei prezzi delle commodity, in particolare del gas.

I pagamenti ai finanziatori di capitale si incrementano per effetto degli oneri legati alla chiusura anticipata di talune emissioni obbligazionarie.

Analisi patrimoniale e finanziaria del Gruppo

€ 94.294milioni CAPITALE INVESTITO NETTO

€ 87.772 milioni nel 2020

€ 51.952milioni

INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO

+14,4% rispetto al 2020

55,0%

FINANZIAMENTI SOSTENIBILI

su indebitamento lordo € 71.969 milioni

€ 13.108milioni

TOTALE INVESTIMENTI

di cui 84,6% ammissibili e allineati secondo la tassonomia europea

Capitale investito netto e relativa copertura

Milioni di euro
al 31.12.2021 al 31.12.2020 2021-2020
Attività immobilizzate nette:
- attività materiali e immateriali 102.733 96.489 6.244 6,5%
- avviamento 13.821 13.779 42 0,3%
- partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto 704 861 (157) -18,2%
- altre attività/(passività) non correnti nette (4.496) (6.807) 2.311 34,0%
Totale attività immobilizzate nette 112.762 104.322 8.440 8,1%
Capitale circolante netto:
- crediti commerciali 16.076 12.046 4.030 33,5%
- rimanenze 3.109 2.401 708 29,5%
- crediti netti verso operatori istituzionali di mercato (762) (2.755) 1.993 72,3%
- altre attività/(passività) correnti nette (10.940) (6.977) (3.963) -56,8%
- debiti commerciali (16.959) (12.859) (4.100) -31,9%
Totale capitale circolante netto (9.476) (8.144) (1.332) -16,4%
Capitale investito lordo 103.286 96.178 7.108 7,4%
Fondi diversi:
- benefíci ai dipendenti (2.724) (2.964) 240 8,1%
- fondi rischi e oneri e imposte differite nette (6.548) (6.050) (498) -8,2%
Totale fondi diversi (9.272) (9.014) (258) -2,9%
Attività nette possedute per la vendita 280 608 (328) -53,9%
Capitale investito netto 94.294 87.772 6.522 7,4%
Patrimonio netto complessivo 42.342 42.357 (15) -
Indebitamento finanziario netto 51.952 45.415 6.537 14,4%

Le attività materiali e immateriali aumentano essenzialmente per gli investimenti del periodo (12.090 milioni di euro) e per le variazioni di perimetro (395 milioni di euro), soprattutto riferite all'acquisizione del controllo di Enel Green Power Australia. Tali impatti sono stati parzialmente compensati prevalentemente dagli ammortamenti e impairment rilevati nell'esercizio per 8.695 milioni di euro.

L'avviamento si incrementa a seguito dell'adeguamento dei cambi.

Le altre attività non correnti nette si sono incrementate per gli adeguamenti al fair value dei derivati e per l'incremento delle attività finanziarie connesse a servizi in concessione per i quali si applica l'IFRIC 12.

Le partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto si riducono prevalentemente a seguito dell'adeguamento di valore della partecipazione detenuta in Slovak Power Holding soprattutto per l'andamento negativo del fair value dei derivati di cash flow hedge.

Le attività nette possedute per la vendita si riferiscono principalmente a taluni progetti avviati in Sudafrica per i quali esiste un'offerta vincolante per la loro futura cessione. La riduzione è dovuta alla cessione avvenuta nel corso del 2021 di Open Fiber e alla cessione di Enel Green Power Bulgaria.

Il capitale investito netto al 31 dicembre 2021 è pari a 94.294 milioni di euro ed è finanziato dal patrimonio netto del Gruppo e di terzi per 42.342 milioni di euro e dall'indebitamento finanziario netto per 51.952 milioni di euro. Quest'ultimo, al 31 dicembre 2021, presenta un'incidenza sul patrimonio netto di 1,23 (1,07 al 31 dicembre 2020).

Indebitamento finanziario netto

L'indebitamento finanziario netto è dettagliato, in quanto a composizione e variazioni, nel seguente prospetto.

Milioni di euro
al 31.12.2021 al 31.12.2020 2021-2020
Indebitamento a lungo termine:
- finanziamenti bancari 12.579 8.663 3.916 45,2%
- obbligazioni 39.099 38.357 742 1,9%
- debiti verso altri finanziatori(1) 2.942 2.499 443 17,7%
Indebitamento a lungo termine 54.620 49.519 5.101 10,3%
Crediti finanziari e titoli a lungo termine (2.692) (2.745) 53 1,9%
Indebitamento netto a lungo termine 51.928 46.774 5.154 11,0%
Indebitamento a breve termine
Finanziamenti bancari:
- quota a breve dei finanziamenti bancari a lungo termine 989 1.369 (380) -27,8%
- altri finanziamenti a breve verso banche 1.329 711 618 86,9%
Indebitamento bancario a breve termine 2.318 2.080 238 11,4%
Obbligazioni (quota a breve) 2.700 1.412 1.288 91,2%
Debiti verso altri finanziatori (quota a breve) 342 387 (45) -11,6%
Commercial paper 10.708 4.854 5.854 -
Cash collateral su derivati e altri finanziamenti 918 370 548 -
Altri debiti finanziari a breve termine(2) 363 415 (52) -12,5%
Indebitamento verso altri finanziatori a breve termine 15.031 7.438 7.593 -
Crediti finanziari a lungo termine (quota a breve) (1.538) (1.428) (110) -7,7%
Crediti finanziari - cash collateral (6.485) (3.223) (3.262) -
Altri crediti finanziari a breve termine (356) (253) (103) -40,7%
Disponibilità presso banche e titoli a breve (8.946) (5.973) (2.973) -49,8%
Disponibilità e crediti finanziari a breve (17.325) (10.877) (6.448) -59,3%
Indebitamento netto a breve termine 24 (1.359) 1.383 -
INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO 51.952 45.415 6.537 14,4%
Indebitamento finanziario "Attività classificate come possedute per la vendita" 699 646 53 8,2%

(1) Include gli "Altri debiti finanziari non correnti" esposti nella voce "Altre passività finanziarie non correnti" dello Stato patrimoniale.

(2) Include debiti finanziari correnti ricompresi nelle Altre passività finanziarie correnti dello Stato patrimoniale.

L'indebitamento finanziario netto, pari a 51.952 milioni di euro al 31 dicembre 2021, registra un incremento di 6.537 milioni di euro rispetto ai 45.415 milioni di euro del 31 dicembre 2020, dovuto principalmente: (i) al fabbisogno generato dagli investimenti del periodo (13.108 milioni di euro comprensivi di 111 milioni di euro riclassificati come disponibili per la vendita), inclusi i contract asset; (ii) al pagamento di dividendi per complessivi 5.041 milioni di euro, comprensivi di coupon pagati a titolari di obbligazioni ibride per 71 milioni di euro; (iii) alle operazioni su minoranze azionarie (1.295 milioni di euro) relative principalmente all'incremento della quota di interessenza in Enel Américas a seguito dell'OPA lanciata in data 15 marzo 2021; (iv) allo sfavorevole andamento dei cambi per 1.918 milioni di euro; (v) all'incremento del debito per leasing (479 milioni di euro); (vi) ai pagamenti e al consoli-

damento del debito legati a operazioni di business combination in Australia, Spagna e Italia per complessivi 283 milioni di euro.

I positivi flussi di cassa generati dalla gestione operativa (10.069 milioni di euro), l'emissione di obbligazioni ibride perpetue (2.214 milioni di euro al netto dei costi di transazione), la conversione di obbligazioni ibride in obbligazioni ibride perpetue (967 milioni di euro al netto di costi di transazione) e la liquidità generata dalla cessione di Open Fiber per 2.423 milioni di euro hanno parzialmente compensato il fabbisogno finanziario connesso alle fattispecie sopra evidenziate.

Al 31 dicembre 2021 l'indebitamento finanziario lordo, in aumento di 12.932 milioni di euro rispetto all'anno precedente, è pari a 71.969 milioni di euro.

Indebitamento finanziario lordo

Milioni di euro al 31.12.2021 al 31.12.2020
Indebitamento
lordo a lungo
termine
Indebitamento
lordo a breve
termine
Indebitamento
lordo
Indebitamento
lordo a lungo
termine
Indebitamento
lordo a breve
termine
Indebitamento
lordo
Indebitamento finanziario lordo 58.651 13.318 71.969 52.687 6.350 59.037
di cui:
- finanziamenti sostenibili 28.973 10.474 39.447 15.748 3.901 19.649
Finaziamenti sostenibili/
Totale indebitamento lordo (%)
55% 33%

Più specificamente, l'indebitamento finanziario lordo a lungo termine (inclusa la quota a breve termine) è pari a 58.651 milioni di euro, di cui 28.973 milioni di euro relativi a finanziamenti sostenibili, e risulta costituito da:

  • obbligazioni per 41.799 milioni di euro, di cui 18.003 milioni di euro relativi a obbligazioni sostenibili, in aumento di 2.030 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020. La movimentazione dei prestiti obbligazionari è stata determinata principalmente dalle numerose emissioni "sustainability linked" effettuate da Enel Finance International nel corso del 2021, solo parzialmente compensate dai rimborsi a scadenza dei prestiti obbligazionari, dai riacquisti anticipati di obbligazioni convenzionali effettuati dalla stessa Enel Finance International e da una operazione di consent solicitation per un ammontare pari a 900 milioni di euro posta in essere da Enel SpA su un prestito obbligazionario non convertibile subordinato ibrido convertito in ibrido perpetuo e pertanto rilevato contabilmente come strumento rappresentativo del capitale e non più come strumento di debito;
  • finanziamenti bancari pari a 13.568 milioni di euro, di cui 10.970 milioni di euro relativi a finanziamenti sostenibili; tali finanziamenti aumentano di 3.536 milioni di euro rispetto all'anno precedente per effetto principalmente dell'utilizzo di nuovi finanziamenti e delle differenze negative di cambio, solo parzialmente compensati dai rimborsi effettuati nel periodo. Tra i nuovi finanziamenti

bancari si segnalano:

  • 1.508 milioni di euro relativi all'utilizzo di tre finanziamenti a tasso variabile concessi a Enel SpA e legati a obiettivi di sostenibilità;
  • 1.400 milioni di euro relativi a vari finanziamenti concessi a Endesa e legati a obiettivi di sostenibilità;
  • 300 milioni di euro relativi all'utilizzo di due finanziamenti a tasso variabile concessi a e-distribuzione dalla Banca Europea per gli Investimenti e legati a obiettivi di sostenibilità;
  • debiti verso altri finanziatori pari a 3.284 milioni di euro, in aumento di 398 milioni di euro rispetto all'anno precedente.

L'indebitamento finanziario lordo a breve termine, che evidenzia un incremento di 6.968 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020, è pari a 13.318 milioni di euro ed è formato principalmente da commercial paper pari a 10.708 milioni di euro, di cui 10.343 milioni di euro legati a obiettivi di sostenibilità.

Le disponibilità e i crediti finanziari a breve e lungo termine, pari a 20.017 milioni di euro, registrano un incremento

di 6.395 milioni di euro rispetto a fine 2020 dovuto principalmente all'incremento dei crediti finanziari per cash collateral pari a 3.262 milioni di euro e delle disponibilità presso banche e titoli a breve per 2.973 milioni di euro.

Finanza sostenibile: finanza privata e pubblica per mobilitare capitali al servizio degli obiettivi climatici

Per Enel, "finanza sostenibile" significa sinergia tra finanza privata e pubblica. In particolare, la finanza privata veicola capitale privato verso investimenti sostenibili ovvero a beneficio di società la cui azione strategica mira a determinati obiettivi di sostenibilità, riflettendo il valore economico e finanziario della sostenibilità in un minor costo del debito. La finanza pubblica, d'altro canto, stimola la realizzazione di investimenti sostenibili, attraverso contributi a fondo perduto e prestiti a tassi di interesse agevolati.

In Enel, la finanza sostenibile gioca un ruolo cruciale nel supportare la crescita sostenibile del Gruppo, rappresentando, a fine 2021, più della metà del debito lordo e contribuendo a una progressiva riduzione del costo dell'indebitamento, attraverso il riconoscimento del valore della sostenibilità.

È per questo motivo che durante il 2021 Enel ha allargato l'approccio "sustainability linked" a tutti i suoi strumenti di indebitamento finanziario, attraverso la pubblicazione del "Sustainability-Linked Financing Framework", un documento onnicomprensivo con cui Enel ha illustrato come la sostenibilità possa essere integrata nelle diverse tipologie di operazioni finanziarie dell'azienda: linee di credito, commercial paper, emissioni obbligazionarie, garanzie e derivati su tassi di interesse e cambi.

Enel è stata la prima società a strutturare un framework con tali caratteristiche. Tale framework stabilisce un set di KPI, target e princípi che disciplinano lo sviluppo della finanza sostenibile in tutto il Gruppo con ambizione e trasparenza, legando la strategia finanziaria agli obiettivi di sostenibilità.

Gli strumenti finanziari e le operazioni finanziarie del Gruppo possono pertanto avere un tasso di interesse o altri termini finanziari o strutturali legati al raggiungimento di obiettivi in tema di riduzione delle emissioni dirette di gas serra (SDG 13 "Climate Action") e in tema di crescita della capacità installata alimentata da fonti rinnovabili (SDG 7 "Affordable and Clean Energy").

Il "Sustainability-Linked Financing Framework" è stato aggiornato a gennaio 2022 a seguito della presentazione del nuovo Piano Strategico e include, in particolare, l'ambizioso obiettivo di azzeramento di emissioni dirette di gas serra (Scope 1), anticipato dal 2050 al 2040.

Valori consuntivati Target
2021 2021 2022 2023 2024 2030 2040
Ammontare delle emissioni dirette
di gas a effetto serra (Scope 1) - specifiche
227
gCO2eq/kWh
148
gCO2eq/kWh
140
gCO2eq/kWh
82
gCO2eq/kWh
0
gCO2eq/kWh
Percentuale di capacità installata
rinnovabile(1)
57,5% 55% 60% 65% 66% 80% 100%

(1) Nel calcolo del KPI non sono stati considerati 3.9 MW di capacità acquistata, derivante da impianti di produzione di energia acquisiti dal Gruppo, secondo i termini descritti nella documentazione contrattuale dei singoli strumenti.

Avendo conseguito, al 2021, una percentuale di capacità installata rinnovabile pari a 57,5%, Enel ha raggiunto l'obiettivo fissato in tutti quegli strumenti finanziari nei quali il tasso di interesse o altri termini finanziari o strutturali dell'operazione sono legati al raggiungimento di una percentuale di capacità installata rinnovabile pari o superiore al 55%. Si segnala, in particolare, il raggiungimento degli obiettivi contenuti nei primi prestiti obbligazionari "sustainability linked" emessi da Enel Finance International NV (EFI) nel 2019 sul mercato statunitense ed europeo.

Inoltre, il 2021 ha rappresentato un anno avvincente per il Gruppo e per la sua strategia di finanza sostenibile, con operazioni strutturate per più di 30 miliardi di euro equivalenti. Partendo dalle esposizioni proprie delle diverse attività industriali, Enel ha sottoscritto, con più controparti finanziarie, accordi sia per derivati sia per garanzie sostenibili, legati entrambi alla capacità del Gruppo di realizzare i propri obiettivi di sostenibilità negli anni successivi.

Inoltre, a marzo 2021, Enel ha firmato una Sustainability-Lin-

ked Revolving Credit Facility da 10 miliardi di euro, la più grande linea sostenibile al mondo al momento della firma, legata all'obiettivo SDG 13. Nel mese di maggio 2021 Enel Finance America LLC ha strutturato un programma di commercial paper da 5 miliardi di dollari statunitensi, anch'esso con riferimento al medesimo obiettivo sostenibile.

Sul fronte delle emissioni obbligazionarie, nel periodo compreso tra giugno 2021 e settembre 2021 sono stati emessi da parte della società controllata EFI prestiti obbligazionari "sustainability linked"in euro e in dollari per un importo totale equivalente a circa 10 miliardi di euro.

Tali emissioni sono legate al raggiungimento dell'obiettivo di sostenibilità di Enel relativo alla riduzione di emissioni dirette di gas serra (Scope 1), in linea con il "Sustainability-Linked Financing Framework" del Gruppo. Contestualmente, EFI ha eseguito operazioni di riacquisto di prestiti obbligazionari convenzionali in circolazione, non legati al perseguimento di obiettivi SDG, per un importo complessivo pari a circa 8 miliardi di euro, tramite operazioni di offerta pubblica di acquisto volontaria e attraverso l'esercizio di apposite opzioni di riacquisto.

Tale programma di riacquisto di titoli obbligazionari, insieme alle nuove emissioni obbligazionarie "sustainability linked", ha consentito il raggiungimento di un rapporto tra le fonti di finanziamento sostenibile e l'indebitamento lordo totale del Gruppo pari a circa 55% a fine 2021, permettendo altresì una contestuale riduzione del costo dell'indebitamento del Gruppo e fornendo altresì un importante strumento di protezione da potenziali rialzi dei tassi di interesse dovuti all'accelerazione della ripresa economica, oltre che dalle politiche monetarie meno espansive delle banche centrali in risposta all'aumento dell'inflazione.

Nell'ambito della finanza pubblica il Gruppo supporta il piano di ripresa economica e mira a diventare un partner strategico per l'implementazione del Green Deal e del Recovery Plan a livello sia europeo sia nazionale. L'obiettivo è guidare una ripresa sostenibile, rapida ed efficace, attraverso un'ampia pipeline di progetti cantierabili incentrati su decarbonizzazione, reti elettriche ed elettrificazione, volti all'accelerazione della transizione verde e digitale dell'economia europea con un impatto significativo in termini di PIL, occupazione e riduzione di emissioni CO2 e in pieno allineamento con la tassonomia europea. A tal fine, il Gruppo ha identificato potenziali iniziative per circa 5,4 miliardi di euro di investimenti per il periodo 2022-2027 con impatto diretto sul Gruppo e in linea con le componenti dei Piani di Recovery nazionali in Italia, Spagna e Romania. Tali iniziative sono incentrate su idrogeno verde, rinnovabili e storage, rilancio dell'industria manufatturiera del fotovoltaico, smart grid, resilienza delle reti e infrastrutture di ricarica per la mobilità elettrica. Si stima che tali investimenti avranno un impatto addizionale sul PIL per circa 13,2 miliardi di euro, creando

oltre 18.000 nuovi posti di lavoro.

Il Gruppo ha inoltre definito ulteriori linee progettuali con impatto indiretto in termini di benefíci e volte alla promozione di partnership con soggetti sia pubblici sia privati, in ottica di decarbonizzazione ed elettrificazione dei consumi mediante la diffusione di flotte di bus elettrici, la transizione verso i porti verdi e la promozione dell'efficienza energetica negli edifici pubblici.

Inoltre, nel contesto dei finanziamenti agevolati provenienti da istituzioni finanziarie internazionali e nazionali, il Gruppo sta guidando un processo di innovazione volto ad accelerare la mobilitazione di capitali a sostegno della crescita sostenibile, tramite l'impiego di strumenti finanziari "sustainability linked".

Più in particolare, nel corso del 2021 il Gruppo ha firmato prestiti agevolati per un totale di 1,3 miliardi di euro che prevedono, sulla scia della finanza privata, l'inclusione di meccanismi "sustainability linked" legati all'SDG 13. Tra le principali operazioni, merita una particolare menzione il contratto di finanziamento "sustainability linked" per complessivi 600 milioni di euro tra e-distribuzione, società del Gruppo, e la Banca Europea per gli Investimenti (BEI), primo accordo di finanziamento "sustainability linked" per la BEI.

Nei prossimi anni Enel continuerà ad avvalersi di strumenti di finanza sostenibile, con l'obiettivo di raggiungere una quota di debito sostenibile sul totale dell'indebitamento di Gruppo pari a circa il 65% nel 2024 e oltre il 70% nel 2030.

La finanza "sustainability linked" continuerà quindi a rappresentare lo strumento perfetto per collegare obiettivi climatici ambiziosi alle strutture di finanziamento e affrontare le sfide future in tema di transizione energetica.

Flussi finanziari

Milioni di euro
2021 2020 2021-2020
Disponibilità e mezzi equivalenti all'inizio dell'esercizio(1) 6.002 9.080 (3.078)
Cash flow da attività operativa 10.069 11.508 (1.439)
Cash flow da attività di investimento (10.875) (10.117) (758)
Cash flow da attività di finanziamento 3.777 (3.972) 7.749
Effetto variazione cambi su disponibilità liquide e mezzi equivalenti 17 (497) 514
Disponibilità e mezzi equivalenti alla fine dell'esercizio(2) 8.990 6.002 2.988

(1) Di cui "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti" per 5.906 milioni di euro al 1° gennaio 2021 (9.029 milioni di euro al 1° gennaio 2020), "Titoli a breve" pari a 67 milioni di euro al 1° gennaio 2021 (51 milioni di euro al 1° gennaio 2020) e "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti" delle "Attività possedute per la vendita" pari a 29 milioni di euro al 1° gennaio 2021.

(2) Di cui "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti" per 8.858 milioni di euro al 31 dicembre 2021 (5.906 milioni di euro al 31 dicembre 2020), "Titoli a breve" pari a 88 milioni di euro al 31 dicembre 2021 (67 milioni di euro al 31 dicembre 2020) e "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti" delle "Attività possedute per la vendita" pari a 44 milioni di euro al 31 dicembre 2021 (29 milioni di euro al 31 dicembre 2020).

Il cash flow da attività operativa nell'esercizio 2021 è positivo per 10.069 milioni di euro, in riduzione di 1.439 milioni di euro rispetto al valore dell'esercizio precedente, principalmente a seguito dei maggiori oneri finanziari pagati per l'estinzione anticipata di taluni finanziamenti sostituiti da nuove emissioni obbligazionarie a tassi di interesse più vantaggiosi e delle più alte imposte pagate.

Il cash flow da attività di investimento nell'esercizio 2021 ha assorbito liquidità per 10.875 milioni di euro, mentre nel 2020 ne aveva assorbita per 10.117 milioni di euro.

In particolare, gli investimenti in attività materiali, immateriali, investimenti immobiliari e attività derivanti da contratti con i clienti, pari a 13.108 milioni di euro (inclusivi di 111 milioni di euro riclassificati come disponibili per la vendita), sono in crescita rispetto all'esercizio precedente, come analizzato in dettaglio nel commento del paragrafo successivo.

Gli investimenti in imprese o rami di imprese, espressi al netto delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti acquisiti, ammontano a 283 milioni di euro e si riferiscono principalmente all'acquisizione di talune attività nell'ambito delle rinnovabili in Spagna per 79 milioni di euro, al consolidamento integrale del debito finanziario netto di alcune società australiane valutate con il metodo del patrimonio netto fino a dicembre 2020 e all'acquisto di CityPoste Payment SpA per un corrispettivo di circa 19 milioni di euro.

Le dismissioni di imprese o rami di imprese, espresse al netto delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti ceduti, sono pari a 61 milioni di euro e si riferiscono principalmente alla cessione del parco eolico in Bulgaria.

La liquidità generata dal decremento di altre attività di investimento nel 2021, pari a 2.455 milioni di euro, si riferisce prevalentemente alla variazione di cassa per 2.423 milioni di euro, realizzata a seguito della cessione di Open Fiber.

Il cash flow da attività di finanziamento ha generato liquidità per complessivi 3.777 milioni di euro, mentre nell'esercizio 2020 ne aveva assorbita per 3.972 milioni di euro. Il flusso dell'esercizio 2021 è sostanzialmente relativo:

  • al pagamento dei dividendi per 4.970 milioni di euro, cui si aggiungono 71 milioni di euro pagati a titolari di obbligazioni ibride perpetue;
  • al fabbisogno generato da operazioni su minoranze azionarie per 1.295 milioni di euro e relative principalmente all'incremento della quota di interessenza in Enel Américas a seguito dell'OPA lanciata in data 15 marzo 2021;
  • all'incremento netto quale saldo tra rimborsi, nuove accensioni e altre variazioni di debiti finanziari per 7.913 milioni di euro;
  • alla liquidità generata per 2.213 milioni di euro a seguito dell'emissione di un prestito obbligazionario non convertibile subordinato ibrido perpetuo, al netto degli oneri accessori connessi a tale emissione e degli oneri accessori relativi alla conversione di alcune obbligazioni in obbligazioni ibride perpetue.

Nel 2021 il cash flow da attività di investimento pari a 10.875 milioni di euro ha interamente assorbito il cash flow generato dall'attività operativa per 10.069 milioni di euro e per la differenza si è fatto ricorso ad attività di finanziamento per complessivi 3.777 milioni di euro. La differenza trova riscontro nell'incremento delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti che al 31 dicembre 2021 risultano pari a 8.990 milioni di euro a fronte di 6.002 milioni di euro a fine 2020. Tale variazione risente anche degli effetti connessi all'andamento positivo dei cambi delle diverse valute locali rispetto all'euro per 17 milioni di euro.

Investimenti

Milioni di euro
2021 2020 2021-2020
Generazione Termoelettrica e Trading 822 694 128 18,4%
Enel Green Power 5.662(1) 4.629 1.033 22,3%
Infrastrutture e Reti 5.296 3.937 1.359 34,5%
Mercati finali 643 460 183 39,8%
Enel X 367 303 64 21,1%
Servizi 139 103 36 35,0%
Holding e Altro 68 71 (3) -4,2%
Totale 12.997 10.197 2.800 27,5%

(1) Il dato non include 111 milioni di euro riferiti al perimetro classificato come "posseduto per la vendita".

Gli investimenti aumentano di 2.800 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente.

In linea con gli accordi di Parigi in termini di riduzione delle emissioni di CO2, guidato da obiettivi di efficienza energetica e di transizione energetica, il Gruppo Enel ha investito prevalentemente nelle rinnovabili. In particolare, l'aumento ha riguardato soprattutto gli Stati Uniti (579 milioni di euro), Iberia (253 milioni di euro), Colombia (192 milioni di euro), Italia (123 milioni di euro), India (122 milioni di euro), Russia (68 milioni di euro), Cile (66 milioni di euro), Perù (26 milioni di euro), Panama (25 milioni di euro) e Brasile (30 milioni di euro al netto del forte impatto sfavorevole dei cambi per 62 milioni di euro). Tali aumenti sono solo in parte mitigati dai minori investimenti in Sudafrica (338 milioni di euro),

Messico (118 milioni di euro) e Grecia (23 milioni di euro). Al fine di rispondere agli eventi climatici esterni sempre più mutevoli e quindi investire sulla resilienza delle reti, in aumento sono risultati anche gli investimenti della distribuzione.

Maggiori sono gli investimenti della distribuzione in Italia (588 milioni di euro), Brasile (335 milioni di euro) e Iberia (243 milioni di euro), per il progetto Grid Blue Sky e per attività Quality e Remote Control, Argentina (74 milioni di euro), Cile (38 milioni di euro), Perù (29 milioni di euro), Colombia (31 milioni di euro) e Romania (10 milioni di euro).

In aumento sono gli investimenti nella Linea di Business dei Mercati finali, soprattutto in Italia (117 milioni di euro), Iberia (57 milioni di euro) e Romania (9 milioni di euro) essenzialmente per attività di digitalizzazione dei processi operativi di gestione della clientela.

L'incremento degli investimenti di Enel X si registra principalmente in Italia per 63 milioni di euro nel business e-Home con l'iniziativa commerciale Vivi Meglio per l'aumento dei volumi gestiti e per investimenti volti allo sviluppo di piattaforme tecnologiche globali per la gestione digitale del business, in Nord America (10 milioni di euro) per lo sviluppo di attività di storage e in Iberia nel business e-Home, a seguito del maggior volume di vendite rispetto al 2020. Tali effetti sono in parte compensati da minori investimenti in America Latina. La crescita degli investimenti nell'ambito della Generazione Termoelettrica e Trading, soprattutto in Italia (123 milioni di euro), è ascrivibile alla riconversione di taluni impianti a carbone in impianti a gas a più basse emissioni di CO2.

Infine, con riferimento agli investimenti (Capex), si riportano i risultati dell'allineamento di tale metrica alla tassonomia europea in relazione al loro contributo sostanziale all'obiettivo di mitigazione del cambiamento climatico, nel rispetto del principio di non arrecare danno agli altri obiettivi ambientali (DNSH) e delle garanzie minime di salvaguardia sociale secondo quanto specificato nei capitoli "Tassonomia dell'Unione Europea" e "Dichiarazione sull'allineamento del business di Enel alla tassonomia europea".

Spese in conto capitale - (Capex) "Investimenti" in base alla tassonomia europea(1)

(1) Include 111 milioni di euro riferiti al perimetro classificato come posseduto per la vendita.

L'84,6% delle spese in conto capitale - (Capex) "Investimenti" è riferito alle attività di business allineate alla tassonomia dell'UE, rispetto all'84,7% nel 2020.

Considerando tutta la vendita al dettaglio di energia elettrica come "non ammissibile", risulta allineato l'83,7% della spesa in conto capitale.

La percentuale degli investimenti delle attività ammissibili-allineate alla tassonomia è in linea con il valore del 2020.

L'incidenza percentuale degli investimenti del 2021 per le attività ammissibili-allineate è dell'1,9% inferiore al valore degli investimenti pianificato per il 2021 nel Piano Strategico 2021-2023 per le stesse attività. In termini assoluti l'ammontare degli investimenti del 2021 per le attività ammissibili-allineate risulta più alto di quello pianificato, soprattutto per i maggiori investimenti per incrementare la capacità rinnovabile del Gruppo (per 683 milioni di euro) rispetto a quelli previsti; tuttavia, sono stati effettuati anche maggiori investimenti in attività ammissibili-non allineate e in quelle non ammissibili (per 412 milioni di euro), in particolare su attività che riguardano la trasmissione e distribuzione di energia elettrica, la vendita di energia non certificata da garanzie di origine e la generazione termoelettrica.

Risultati economici per Linea di Business

La rappresentazione dei risultati economici per Linea di Business è effettuata in base all'approccio utilizzato dal management per monitorare le performance del Gruppo nei due esercizi messi a confronto, tenuto conto del modello operativo adottato e descritto in precedenza.

In merito all'informativa per settore operativo si segnala che il management comunica al mercato i propri risultati a partire dalle Linee di Business e il Gruppo ha adottato quindi la seguente impostazione settoriale:

  • settore primario: Linea di Business;
  • settore secondario: area geografica.

La Linea di Business, quindi, risulta essere la discriminante principale e predominante nelle analisi svolte e nelle decisioni prese dal management del Gruppo, ed è pienamente coerente con la reportistica interna predisposta a tali fini dal momento che i risultati vengono misurati e valutati in primis per ciascuna Linea di Business e solo successivamente si declinano per Paese.

La seguente rappresentazione grafica schematizza quanto sopra riportato.

HOLDING
Regioni/ Business locali
Paesi Generazione
Termoelettrica
Trading Enel Green
Power
Infrastrutture
e Reti
Enel X Mercati
finali
Servizi
Italia
Iberia
Europa
Africa, Asia
e Oceania
Nord
America
America
Latina

Il modello organizzativo continua a essere basato su una struttura matriciale articolata in Linee di Business (Generazione Termoelettrica e Trading, Enel Green Power, Infrastrutture e Reti, Mercati finali, Enel X, Servizi e Holding/Altro) e aree geografiche (Italia, Iberia, Europa, America Latina, Nord America, Africa, Asia e Oceania, Central/Holding).

Risultati per Linea di Business del 2021 e del 2020

Risultati 2021(1)

Milioni di euro Generazione
Termoelettrica
e Trading
Enel Green
Power
Infrastrutture
e Reti
Mercati
finali
Enel X Servizi Holding e
Altro
Totale
reporting
segment
Elisioni e
rettifiche
Totale
Ricavi e altri proventi verso terzi 22.883 7.244 17.164 37.396 1.513 20 1.786 88.006 - 88.006
Ricavi e altri proventi
intersettoriali
10.272 2.282 3.492 1.312 28 1.977 148 19.511 (19.511) -
Totale ricavi 33.155 9.526 20.656 38.708 1.541 1.997 1.934 107.517 (19.511) 88.006
Risultati netti da contratti
su commodity
535 (55) - 2.044 - - (2) 2.522 - 2.522
Margine operativo lordo 899 4.761 7.210 2.990 283 (86) 1.510 17.567 - 17.567
Ammortamenti e impairment 3.485 1.679 2.862 1.333 253 237 38 9.887 - 9.887
Risultato operativo (2.586) 3.082 4.348 1.657 30 (323) 1.472 7.680 - 7.680
Investimenti 822 5.662(2) 5.296 643 367 139 68 12.997 - 12.997

(1) I ricavi di settore comprendono sia i ricavi verso terzi sia i ricavi intersettoriali realizzati da ciascun settore nei confronti degli altri.

(2) Il dato non include 111 milioni di euro riclassificati come disponibili per la vendita.

Risultati 2020(1) (2) (3) (4)

Milioni di euro Generazione
Termoelettrica
e Trading
Enel Green
Power
Infrastrutture
e Reti
Mercati
finali
Enel X Servizi Holding e
Altro
Totale
reporting
segment
Elisioni e
rettifiche
Totale
Ricavi e altri proventi verso terzi 14.332 5.852 15.919 28.793 1.097 2 9 66.004 - 66.004
Ricavi e altri proventi
intersettoriali
7.404 1.840 3.510 715 24 1.868 145 15.506 (15.506) -
Totale ricavi 21.736 7.692 19.429 29.508 1.121 1.870 154 81.510 (15.506) 66.004
Risultati netti da contratti su
commodity
(421) 68 - 264 - (6) (4) (99) - (99)
Margine operativo lordo 1.700 4.647 7.520 3.121 152 (47) (190) 16.903 - 16.903
Ammortamenti e impairment 1.685 1.913 3.171 1.304 168 179 28 8.448 - 8.448
Risultato operativo 15 2.734 4.349 1.817 (16) (226) (218) 8.455 - 8.455
Investimenti 694 4.629 3.937 460 303 103 71 10.197 - 10.197

(1) I ricavi di settore comprendono sia i ricavi verso terzi sia i ricavi intersettoriali realizzati da ciascun settore nei confronti degli altri.

(2) I dati relativi ai ricavi terzi e intersettoriali tengono conto di una più puntuale determinazione.

(3) I dati relativi all'esercizio 2020 sono stati adeguati, ai soli fini comparativi, per tener conto degli effetti della diversa classificazione derivante dalla valutazione al fair value, alla fine del periodo, dei contratti outstanding per compravendita di commodity regolate con consegna fisica; tale diversa classificazione non ha comportato effetti sul risultato operativo. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 7 del Bilancio consolidato.

(4) Ai soli fini comparativi si è proceduto a effettuare una riclassifica da proventi finanziari a ricavi, per un importo di 87 milioni di euro nel 2020, della componente rilevata a Conto economico legata alla rimisurazione al fair value delle attività finanziarie connesse ai servizi in concessione delle attività di distribuzione in Brasile rientranti nell'ambito di applicazione dell'IFRIC 12. Tale ultima classificazione ha comportato effetti di pari importo sul risultato operativo. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 7 del Bilancio consolidato.

Oltre a quanto già sopra evidenziato, il Gruppo monitora i risultati ottenuti anche relativamente all'area geografica, classificando i risultati in base alle diverse Regioni/Paesi. Nella seguente tabella il margine operativo lordo ordinario è presentato per i due periodi a confronto, con l'obiettivo di assicurare una visibilità dei risultati non solo per Linea di Business, ma anche per Regione/Paese.

Si precisa che il margine operativo lordo ordinario non include le partite non ricorrenti, per l'eventuale riconciliazione con il margine operativo lordo si rimanda quindi al paragrafo relativo ai "Risultati economici del Gruppo".

E-MARKET
SDIR
CERTIFIED

Margine operativo lordo ordinario(1) (2)

Milioni di euro Generazione Termoelettrica
e Trading
Enel Green Power
Infrastrutture e Reti
Mercati finali
2021 2020 2021-
2020
2021 2020 2021-
2020
2021 2020 2021-
2020
2021 2020 2021-
2020
Italia 464 488 (24) 1.184 1.362 (178) 3.836 3.861 (25) 2.311 2.372 (61)
Iberia 844 1.258 (414) 840 436 404 1.877 2.114 (237) 547 530 17
America Latina 350 340 10 1.809 1.982 (173) 1.810 1.684 126 263 203 60
Argentina 97 85 12 24 28 (4) 3 47 (44) 12 (7) 19
Brasile 132 66 66 334 271 63 1.120 964 156 136 107 29
Cile (49) 64 (113) 536 825 (289) 144 157 (13) 44 25 19
Colombia 58 11 47 601 575 26 385 362 23 49 56 (7)
Perù 114 115 (1) 141 136 5 158 154 4 22 22 -
Panama (2) (1) (1) 127 102 25 - - - - - -
Altri Paesi - - - 46 45 1 - - - - - -
Europa 81 118 (37) 177 162 15 96 136 (40) (41) 83 (124)
Romania (2) (2) - 82 79 3 96 136 (40) (41) 83 (124)
Russia 83 120 (37) 5 (7) 12 - - - - - -
Altri Paesi - - - 90 90 - - - - - - -
Nord America (39) 17 (56) 699 769 (70) - - - 6 9 (3)
Stati Uniti e Canada (35) 18 (53) 627 695 (68) - - - - - -
Messico (4) (1) (3) 72 74 (2) - - - 6 9 (3)
Africa, Asia e Oceania - - - 110 54 56 - - - - - -
Sudafrica - - - 82 53 29 - - - - - -
India - - - 3 6 (3) - - - - - -
Altri Paesi - - - 25 (5) 30 - - - - - -
Altro 2 9 (7) (4) (44) 40 44 6 38 - - -
Totale 1.702 2.230 (528) 4.815 4.721 94 7.663 7.801 (138) 3.086 3.197 (111)

(1) Il margine operativo lordo ordinario non include le partite non ricorrenti; per l'eventuale riconciliazione con il margine operativo lordo si rimanda al paragrafo relativo ai "Risultati economici del Gruppo".

(2) Ai soli fini comparativi si è proceduto a effettuare una riclassifica da proventi finanziari a ricavi, per un importo di 87 milioni di euro nel 2020, della componente rilevata a Conto economico legata alla rimisurazione al fair value delle attività finanziarie connesse ai servizi in concessione delle attività di distribuzione in Brasile rientranti nell'ambito di applicazione dell'IFRIC 12. Tale ultima classificazione ha comportato effetti di pari importo sul risultato operativo. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 7 del Bilancio consolidato.

Margine operativo lordo ordinario(1) (2)

relativo ai "Risultati economici del Gruppo".

dettagli si rimanda alla nota 7 del Bilancio consolidato.

Generazione Termoelettrica

(1) Il margine operativo lordo ordinario non include le partite non ricorrenti; per l'eventuale riconciliazione con il margine operativo lordo si rimanda al paragrafo

(2) Ai soli fini comparativi si è proceduto a effettuare una riclassifica da proventi finanziari a ricavi, per un importo di 87 milioni di euro nel 2020, della componente rilevata a Conto economico legata alla rimisurazione al fair value delle attività finanziarie connesse ai servizi in concessione delle attività di distribuzione in Brasile rientranti nell'ambito di applicazione dell'IFRIC 12. Tale ultima classificazione ha comportato effetti di pari importo sul risultato operativo. Per maggiori

Totale Holding e Altro Servizi Enel X
2021-
2020
2020
2021 2021-
2020
2020 2021 2021-
2020
2020 2021 2021-
2020
2020 2021
8.204
(222)
7.982 - - - (27) 83 56 93 38 131
4.413
(222)
4.191 - - - 1 30 31 7 45 52
4.207
40
4.247 - - - 9 (86) (77) 8 84 92
153
(15)
138 - - - - (3) (3) 2 3 5
1.391
314
1.705 - - - 1 (19) (18) (1) 2 1
1.022
(383)
639 - - - 9 (64) (55) 4 15 19
1.046
97
1.143 - - - - - - 8 42 50
449 451 - - - (1) - (1) (5) 22 17
101
24
125 - - - - - - - - -
45 46 - - - - - - - - -
512
(175)
337 - - - 3 4 7 8 9 17
310
(157)
153 - - - 3 4 7 1 10 11
112
(24)
88 - - - - - - 1 (1) -
90 96 - - - - - - 6 - 6
781
(94)
687 1 (2) (1) 3 (3) - 31 (9) 22
699
(86)
613 1 (2) (1) 3 (3) - 31 (9) 22
82
(8)
74 - - - - - - - - -
56
54
110 - - - - - - (2) 2 -
55
27
82 - - - - - - (2) 2 -
6
(3)
3 - - - - - - - - -
(5)
30
25 - - - - - - - - -
(146)
1.802
1.656 1.743 (175) 1.568 (4) 66 62 (8) (8) (16)
18.027
1.183
19.210 1.744 (177) 1.567 (15) 94 79 137 161 298

Generazione Termoelettrica e Trading

Generazione Termoelettrica e Trading

37 GW

POTENZA EFFICIENTE NETTA INSTALLATA -22,4% da impianti a carbone rispetto al 2020

2,2%

RICAVI "COAL"

sul totale ricavi del Gruppo

113,8 TWh

PRODUZIONE NETTA DI ENERGIA ELETTRICA +5,3% da impianti a carbone rispetto al 2020

€ 1.702 milioni MARGINE OPERATIVO LORDO ORDINARIO

€ 2.230 mln nel 2020

Dati operativi

Produzione netta di energia elettrica

Milioni di kWh
2021 2020
2021-2020
Impianti a carbone 13.858 13.155 703 5,3%
Impianti a olio combustibile e turbogas 22.709 19.401 3.308 17,1%
Impianti a ciclo combinato 51.718 43.353 8.365 19,3%
Impianti nucleari 25.504 25.839 (335) -1,3%
Totale produzione netta 113.789 101.748 12.041 11,8%
- di cui Italia 23.808 19.044 4.764 25,0%
- di cui Iberia 44.799 42.853 1.946 4,5%
- di cui America Latina 23.934 21.764 2.170 10,0%
- di cui Europa 21.248 18.087 3.161 17,5%

L'incremento della produzione termoelettrica è attribuibile essenzialmente a un aumento della generazione sia da impianti a ciclo combinato per 8.365 milioni di kWh, sia da impianti a olio combustibile e turbogas per 3.308 milioni di kWh. La variazione in aumento da impianti a ciclo combinato è stata registrata principalmente in Italia (3.158 milioni di kWh), Iberia (3.078 milioni di kWh) e America Latina (1.905 milioni di kWh), mentre la variazione in aumento da impianti a olio combustibile e turbogas è stata registrata prevalentemente in Russia (2.938 milioni di kWh).

Potenza efficiente netta installata

MW
2021 2020 2021-2020
Impianti a carbone 6.910 8.903 (1.993) -22,4%
Impianti a olio combustibile e turbogas 11.715 11.711 4 -
Impianti a ciclo combinato 15.039 15.009 30 0,2%
Impianti nucleari 3.328 3.328 - -
Totale 36.992 38.951 (1.959) -5,0%
- di cui Italia 11.569 12.414 (845) -6,8%
- di cui Iberia 12.751 13.871 (1.120) -8,1%
- di cui America Latina 7.396 7.406 (10) -0,1%
- di cui Europa 5.276 5.260 16 0,3%

Rispetto al 2020, il decremento della potenza efficiente netta installata, pari a 1.959 MW, è principalmente riconducibile alla dismissione di impianti a carbone in Spagna e in Italia.

Risultati economici

Milioni di euro
2021 2020 2021-2020
Ricavi(1) 33.155 21.736 11.419 52,5%
Margine operativo lordo 899 1.700 (801) -47,1%
Margine operativo lordo ordinario 1.702 2.230 (528) -23,7%
Risultato operativo (2.586) 15 (2.601) -
Risultato operativo ordinario 729 1.456 (727) -49,9%
Investimenti 822 694 128 18,4%

(1) I dati relativi all'esercizio 2020 sono stati adeguati, ai soli fini comparativi, per tener conto degli effetti della diversa classificazione derivante dalla valutazione al fair value, alla fine del periodo, dei contratti outstanding per compravendita di commodity regolate con consegna fisica; tale diversa classificazione non ha comportato effetti sul risultato operativo. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 7 del Bilancio consolidato.

Relativamente ai ricavi, si evidenzia che l'incidenza percentuale dei ricavi da impianti a carbone, a seguito delle scelte strategiche aziendali che si ispirano a un modello di business sostenibile in cui si perseguono, tra gli altri, obiettivi di lotta al cambiamento climatico, registra una diminuzione come risulta anche dalla seguente tabella:

Ricavi da fonte termoelettrica e nucleare

Milioni di euro
2021 2020
Ricavi(1) (2)
Ricavi da generazione termoelettrica 13.501 7.517
- di cui da generazione a carbone 1.904 1.639
Ricavi da generazione nucleare 1.403 1.360
Percentuale dei ricavi da generazione termoelettrica sul totale ricavi 15,3% 11,4%
- di cui dei ricavi da generazione a carbone sul totale ricavi 2,2% 2,5%
Percentuale dei ricavi da generazione nucleare sul totale ricavi 1,6% 2,1%

(1) I ricavi oggetto di analisi si riferiscono a quelli di "settore" e comprendono le partite verso terzi e gli scambi intersettoriali realizzati da ciascun settore nei confronti degli altri.

(2) I dati relativi all'esercizio 2020 sono stati adeguati, ai soli fini comparativi, per tener conto degli effetti della diversa classificazione derivante dalla valutazione al fair value, alla fine del periodo, dei contratti outstanding per compravendita di commodity regolate con consegna fisica; tale diversa classificazione non ha comportato effetti sul risultato operativo. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 7 del Bilancio consolidato.

Nelle seguenti tabelle sono evidenziati i risultati economici suddivisi per Regione/Paese nel 2021.

Ricavi(1)

Milioni di euro
2021 2020
2021-2020
Italia(1) 22.816 14.965 7.851 52,5%
Iberia(1) 8.344 5.125 3.219 62,8%
America Latina 2.390 1.304 1.086 83,3%
- di cui Argentina 165 148 17 11,5%
- di cui Brasile 957 182 775 -
- di cui Cile 899 627 272 43,4%
- di cui Colombia 186 183 3 1,6%
- di cui Perù 183 164 19 11,6%
Nord America 100 12 88 -
Europa 554 539 15 2,8%
- di cui Romania 4 - 4 -
- di cui Russia 550 539 11 2,0%
Altro 122 130 (8) -6,2%
Elisioni e rettifiche (1.171) (339) (832) -
Totale 33.155 21.736 11.419 52,5%

(1) I dati relativi all'esercizio 2020 sono stati adeguati, ai soli fini comparativi, per tener conto degli effetti della diversa classificazione derivante dalla valutazione al fair value, alla fine del periodo, dei contratti outstanding per compravendita di commodity regolate con consegna fisica; tale diversa classificazione non ha comportato effetti sul risultato operativo. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 7 del presente Bilancio consolidato.

I ricavi del 2021 sono pari a 33.155 milioni di euro, con un incremento di 11.419 milioni di euro rispetto a quelli del 2020. La variazione si riferisce prevalentemente:

  • all'Italia, prevalentemente per l'aumento delle vendite di energia elettrica e di gas che riflette l'andamento al rialzo dei prezzi delle commodity, soprattutto del gas. e l'incremento della produzione di energia termoelettrica;
  • alla Spagna, per l'aumento dei ricavi di vendita di energia elettrica connessi soprattutto all'aumento dei prezzi medi e alla rilevazione dell'indennizzo relativo ai diritti di emissione di CO2 assegnati dal "Plan Nacional de Asignación de Derechos de Emisión" (PNA) per 186 milioni di euro.

Margine operativo lordo ordinario

Milioni di euro
2021 2020 2021-2020
Italia 464 488 (24) -4,9%
Iberia 844 1.258 (414) -32,9%
America Latina 350 340 10 2,9%
- di cui Argentina 97 85 12 14,1%
- di cui Brasile 132 66 66 -
- di cui Cile (49) 64 (113) -
- di cui Colombia 58 11 47 -
- di cui Perù 114 115 (1) -0,9%
- di cui Panama (2) (1) (1) -
Nord America (39) 17 (56) -
Europa 81 118 (37) -31,4%
- di cui Romania (2) (2) - -
- di cui Russia 83 120 (37) -30,8%
Altro 2 9 (7) -77,8%
Totale 1.702 2.230 (528) -23,7%

Il decremento del margine operativo lordo ordinario del 2021 di 528 milioni di euro è riferibile principalmente:

  • alla riduzione in Iberia per 414 milioni di euro sostanzialmente riconducibile:
    • ai maggiori costi relativi all'acquisto di commodity energetiche e ai maggiori oneri da derivati su tali commodity, prevalentemente per effetto dell'oscillazione dei prezzi sul mercato;
    • ai maggiori costi del personale dovuti prevalentemente al rilascio nel 2020 del fondo per lo sconto energia al netto degli accantonamenti degli incentivi all'esodo.

Tali effetti negativi sono stati solo parzialmente compensati dall'aumento dei ricavi per vendita di energia elettrica connesso soprattutto all'aumento dei prezzi medi e dalla rilevazione dell'indennizzo relativo ai diritti di emissione di CO2 assegnati dal "Plan Nacional de Asignación de Derechos de Emisión" (PNA) per 186 milioni di euro;

  • alla variazione negativa del margine in Nord America per 56 milioni di euro essenzialmente determinata dai peggiori risultati netti da contratti su commodity;
  • al decremento del margine in Russia per 37 milioni di

euro prevalentemente ascrivibile all'abolizione del capacity payment per le centrali a gas;

• alla riduzione del margine in Cile per 113 milioni di euro dovuta prevalentemente alla rilevazione di maggiori costi di acquisto di commodity, soprattutto del gas, per un incremento sia dei prezzi sia dei volumi, in relazione alle maggiori quantità prodotte dagli impianti a ciclo combinato. Tale effetto è solo parzialmente compensato da un incremento dei ricavi per vendita di energia elettrica e dai migliori risultati netti da contratti su commodity.

Tali effetti sono stati in parte compensati dal miglioramento del margine in Brasile, per 66 milioni di euro, principalmente legato all'aumento dei ricavi di vendita per l'incremento dei volumi e dei prezzi medi.

Il margine operativo lordo pari a 899 milioni di euro (1.700 milioni di euro nel 2020) risente per 795 milioni di euro dei costi relativi alle attività, dirette e indirette, previste nei piani di riconversione del personale legati alla transizione energetica e alla digitalizzazione, principalmente in Italia, e per 8 milioni dei costi sostenuti a seguito della pandemia da COVID-19 per sanificazioni di ambienti di lavoro, dispositivi di protezione individuale e donazioni.

Risultato operativo ordinario

Milioni di euro
2021 2020 2021-2020
Italia 265 386 (121) -31,3%
Iberia 271 787 (516) -65,6%
America Latina 180 179 1 0,6%
- di cui Argentina 27 32 (5) -15,6%
- di cui Brasile 120 56 64 -
- di cui Cile (91) 17 (108) -
- di cui Colombia 41 (6) 47 -
- di cui Perù 86 80 6 7,5%
- di cui altri Paesi (3) - (3) -
Nord America (39) 14 (53) -
Europa 52 82 (30) -36,6%
- di cui Romania (2) (2) - -
- di cui Russia 54 84 (30) -35,7%
Altro - 8 (8) -
Totale 729 1.456 (727) -49,9%

Il decremento del risultato operativo ordinario, oltre a quanto già commentato nel margine operativo lordo ordinario, è connesso ai maggiori ammortamenti e impairment (complessivamente pari a 199 milioni di euro) rilevati nel corso del 2021 rispetto all'esercizio precedente, principalmente relativi ai maggiori oneri di smantellamento delle centrali termiche, soprattutto a carbone.

Il risultato operativo del 2021 risulta negativo ed è pari a 2.586 milioni di euro (15 milioni di euro nel 2020) risente, oltre a quanto già commentato nel risultato operativo ordinario, degli adeguamenti di valore di alcuni impianti in Spagna per 1.488 milioni di euro, degli oneri relativi ai piani di ristrutturazione per transizione energetica e digitalizzazione, principalmente in Italia, per 1.819 milioni di euro e dei costi non ricorrenti sostenuti per fronteggiare la pandemia COVID-19 per sanificazione di ambienti di lavoro, dispositivi di protezione individuale e donazioni per 8 milioni di euro.

Investimenti

Milioni di euro
2021 2020 2021-2020
Italia 303 180 123 68,3%
Iberia 334 331 3 0,9%
America Latina 143 120 23 19,2%
Nord America 8 7 1 14,3%
Europa 34 56 (22) -39,3%
Totale 822 694 128 18,4%

L'incremento degli investimenti, pari a 128 milioni di euro, si riferisce principalmente all'Italia. In particolare, gli investimenti effettuati in Italia nel 2021 riguardano essenzialmente la riconversione di alcuni impianti nell'ambito dei progetti di transizione energetica, attività per il miglioramento della qualità del servizio e attività di digitalizzazione.

(1) Il dato non include 111 milioni di euro riferiti al perimetro classificato come "posseduto per la vendita".

Dati operativi

Produzione netta di energia elettrica

Milioni di kWh
2021 2020 2021-2020
Idroelettrica 57.001 62.437 (5.436) -8,7%
Geotermoelettrica(1) 6.086 6.128 (42) -0,7%
Eolica 37.791 30.992 6.799 21,9%
Solare 7.899 5.763 2.136 37,1%
Altre fonti(1) 40 40 - -
Totale produzione netta 108.817 105.360 3.457 3,3%
- di cui Italia 24.157 23.451 706 3,0%
- di cui Iberia 12.794 13.415 (621) -4,6%
- di cui America Latina 46.441 47.400 (959) -2,0%
- di cui Europa 2.488 2.374 114 4,8%
- di cui Nord America 20.356 17.182 3.174 18,5%

(1) I dati del 2020 tengono conto di una più puntuale determinazione dell'energia prodotta.

La produzione netta di energia elettrica nel 2021 registra un incremento del 3,3% rispetto al 2020 conseguente alla maggiore produzione da fonte eolica e solare, in parte compensata dalla minore produzione da fonte idroelettrica e geotermoelettrica.

Le variazioni più rilevanti da fonte eolica si registrano in Brasile (+3.138 milioni di kWh), negli Stati Uniti (+1.916 milioni di kWh), in Sudafrica (+550 milioni di kWh), in Messico (+497 milioni di kWh), in Iberia (+370 milioni di kWh), in Russia (+149 milioni di kWh) e in Canada (+104 milioni di kWh).

Il 37,1% di incremento delle quantità prodotte da fonte solare è riconducibile prevalentemente a Iberia (+569 milioni di kWh), Stati Uniti (+580 milioni di kWh), Australia (+477 milioni di kWh) e Brasile (+402 milioni di kWh).

La produzione da fonte idroelettrica ha registrato una forte riduzione a causa della minore idraulicità in America Latina (-4.597 milioni di kWh) e Iberia (-1.560 milioni di kWh), in minima parte compensata dalla maggiore produzione in Italia (+691 milioni di kWh).

Potenza efficiente netta installata

MW
2021 2020 2021-2020
Idroelettrica 27.847 27.820 27 0,1%
Geotermoelettrica 915 882 33 3,7%
Eolica 14.903 12.412 2.491 20,1%
Solare 6.395 3.897 2.498 64,1%
Altre fonti 6 5 1 20,0%
Totale potenza efficiente netta 50.066 45.016 5.050 11,2%
- di cui Italia 14.040 13.986 54 0,4%
- di cui Iberia 8.390 7.781 609 7,8%
- di cui America Latina 16.506 14.554 1.952 13,4%
- di cui Europa 1.248 1.141 107 9,4%
- di cui Nord America 7.941 6.643 1.298 19,5%
- di cui Africa, Asia e Oceania 1.941 911 1.030 -

L'incremento della potenza efficiente netta è dovuto principalmente all'entrata in esercizio di impianti solari negli Stati Uniti, Cile e Brasile ed eolici in Brasile, Stati Uniti e Sudafrica, nonché all'effetto del consolidamento integrale di alcune società in Australia, valutate con il metodo del patrimonio netto fino al 31 dicembre 2020.

Risultati economici

Milioni di euro
2021 2020 2021-2020
Ricavi 9.526 7.692 1.834 23,8%
Margine operativo lordo 4.761 4.647 114 2,5%
Margine operativo lordo ordinario 4.815 4.721 94 2,0%
Risultato operativo 3.082 2.734 348 12,7%
Risultato operativo ordinario 3.480 3.460 20 0,6%
Investimenti 5.662(1) 4.629 1.033 22,3%

(1) Il dato non include 111 milioni di euro riferiti al perimetro classificato come "posseduto per la vendita".

Nelle seguenti tabelle sono evidenziati i risultati economici suddivisi per Regione/Paese nel 2021.

Ricavi

2021 2020 2021-2020
2.725 2.154 571 26,5%
900 771 129 16,7%
4.235 3.234 1.001 31,0%
37 39 (2) -5,1%
1.551 837 714 85,3%
1.375 1.209 166 13,7%
884 814 70 8,6%
141 132 9 6,8%
153 136 17 12,5%
94 67 27 40,3%
1.147 1.156 (9) -0,8%
971 1.018 (47) -4,6%
176 138 38 27,5%
358 323 35 10,8%
220 198 22 11,1%
13 - 13 -
125 114 11 9,6%
- 9 (9) -
- 2 (2) -
175 99 76 76,8%
264 226 38 16,8%
(278) (271) (7) -2,6%
9.526 7.692 1.834 23,8%

L'incremento dei ricavi rispetto al 2020 è riconducibile principalmente:

  • all'aumento delle vendite di energia elettrica realizzate in Brasile per le maggiori importazioni da Argentina e Uruguay e per l'entrata in funzione di nuovi impianti;
  • all'aumento dei ricavi in Italia e in Spagna connessi all'aumento dei prezzi medi dell'energia;
  • al consolidamento integrale di alcune società australiane, valutate con il metodo del patrimonio netto fino al 31 dicembre 2020.
E-MARKET
SDIR
CERTIFIED

Margine operativo lordo ordinario

Milioni di euro
2021 2020 2021-2020
Italia 1.184 1.362 (178) -13,1%
Iberia 840 436 404 92,7%
America Latina 1.809 1.982 (173) -8,7%
- di cui Argentina 24 28 (4) -14,3%
- di cui Brasile 334 271 63 23,2%
- di cui Cile 536 825 (289) -35,0%
- di cui Colombia 601 575 26 4,5%
- di cui Perù 141 136 5 3,7%
- di cui Panama 127 102 25 24,5%
- di cui altri Paesi 46 45 1 2,2%
Nord America 699 769 (70) -9,1%
- di cui Stati Uniti e Canada 627 695 (68) -9,8%
- di cui Messico 72 74 (2) -2,7%
Europa 177 162 15 9,3%
- di cui Romania 82 79 3 3,8%
- di cui Russia 5 (7) 12 -
- di cui Grecia 95 85 10 11,8%
- di cui Bulgaria - 7 (7) -
- di cui altri Paesi (5) (2) (3) -
Africa, Asia e Oceania 110 54 56 -
Altro (4) (44) 40 90,9%
Totale 4.815 4.721 94 2,0%

La variazione positiva del margine operativo lordo ordinario è riconducibile principalmente:

  • all'aumento del margine operativo lordo in Spagna soprattutto per il rilascio di accantonamenti effettuati in precedenza relativi a canoni idroelettrici a seguito dell'esito favorevole di un contenzioso nonché alle maggiori quantità prodotte e vendute dagli impianti eolici e solari e ai più alti prezzi medi dell'energia;
  • al maggior margine in Africa, Asia e Oceania principalmente per il consolidamento integrale di alcune società in Australia, valutate con il metodo del patrimonio netto fino al 31 dicembre 2020, nonché per la maggiore produzione dei nuovi impianti eolici entrati in esercizio in Sudafrica;
  • alla riduzione del margine in Italia principalmente per effetto del decremento del volume sui mercati spot, delle minori performance degli impianti idroelettrici e dell'aumento degli oneri da derivati su commodity;
  • al minore margine in America Latina dovuto prevalentemente all'effetto cambi negativo e alla riduzione del margine in Cile principalmente per la minor produzione da fonte idroelettrica, dovuta alla scarsa idraulicità del Paese, che ha comportato più alti costi di approvvigionamento delle commodity per far fronte alle maggiori quantità vendute attraverso contratti di PPA (Power Pur-

chase Agreement); tale impatto è in parte compensato dal miglioramento del margine in Brasile per le maggiori quantità di energia prodotte e vendute, per l'entrata in esercizio di nuovi impianti, e per l'effetto dei prezzi sui nuovi contratti di PPA stipulati, nonché dal più alto margine energia in Colombia per l'effetto positivo dei prezzi;

• alla riduzione del margine in Nord America, principalmente Stati Uniti e Canada, a causa del peggioramento del margine energia, nonché per la contabilizzazione nel 2020 dei maggiori proventi per indennizzi e contenziosi (31 milioni di euro) e per la vendita del progetto eolico Haystack da parte di Tradewind (45 milioni di euro). Tali effetti sono in parte compensati dai maggiori proventi per tax partnership (42 milioni di euro) rilevati a seguito dell'entrata in funzione di nuovi impianti di Enel North America, in particolare Azure Blue Jay, Lily Solar e Rochaven Ranchland.

Il margine operativo lordo pari a 4.761 milioni di euro (4.647 milioni di euro nel 2020) risente per 47 milioni di euro degli oneri accantonati per la transizione energetica e la digitalizzazione e per 7 milioni di euro dei costi sostenuti a seguito della pandemia da COVID-19 per sanificazioni di ambienti di lavoro, dispositivi di protezione individuale e donazioni.

Risultato operativo ordinario

Milioni di euro
2021
2020
2021-2020
Italia 902 1.072 (170) -15,9%
Iberia 609 237 372 -
America Latina 1.448 1.605 (157) -9,8%
- di cui Argentina 18 22 (4) -18,2%
- di cui Brasile 253 208 45 21,6%
- di cui Cile 378 660 (282) -42,7%
- di cui Colombia 553 523 30 5,7%
- di cui Perù 107 99 8 8,1%
- di cui Panama 112 83 29 34,9%
- di cui altri Paesi 27 10 17 -
Nord America 382 487 (105) -21,6%
- di cui Stati Uniti e Canada 334 444 (110) -24,8%
- di cui Messico 48 43 5 11,6%
Europa 114 93 21 22,6%
- di cui Romania 61 58 3 5,2%
- di cui Russia (1) (13) 12 92,3%
- di cui Grecia 61 47 14 29,8%
- di cui Bulgaria - 4 (4) -
- di cui altri Paesi (7) (3) (4) -
Africa, Asia e Oceania 46 21 25 -
Altro (21) (55) 34 61,8%
Totale 3.480 3.460 20 0,6%

Il risultato operativo ordinario del 2021, in aumento di 20 milioni di euro rispetto al 2020, risente di ammortamenti e impairment per 1.335 milioni di euro (1.261 milioni di euro nel 2020). Questi ultimi fanno riferimento principalmente ad ammortamenti di attività materiali, in aumento di 59 milioni di euro rispetto al 2020, per effetto dei nuovi investimenti realizzati negli ultimi anni.

Il risultato operativo del 2021 pari a 3.082 milioni di euro (2.734 milioni di euro nel 2020) risente di quanto già commentato nel margine operativo lordo e nel risultato operativo ordinario, degli adeguamenti di valore di alcuni impianti in Messico e Australia per 185 milioni di euro e di altri adeguamenti di valore per complessivi 159 milioni di euro riferiti principalmente alle attività associate all'impianto in concessione di PH Chucas in Costa Rica.

Investimenti

Milioni di euro
2021 2020 2021-2020
Italia 406 283 123 43,5%
Iberia 713 460 253 55,0%
America Latina 1.864 1.514 350 23,1%
Nord America 2.238 1.773 465 26,2%
Europa 204 157 47 29,9%
Africa, Asia e Oceania 207 414 (207) -50,0%
Altro 30 28 2 7,1%
Totale 5.662(1) 4.629 1.033 22,3%

(1) Il dato non include 111 milioni di euro riferiti al perimetro classificato come "posseduto per la vendita".

Gli investimenti del 2021 registrano un incremento di 1.033 milioni di euro rispetto al valore registrato nell'analogo periodo dell'esercizio precedente. In particolare, tale variazione è attribuibile a:

  • maggiori investimenti in Nord America per 465 milioni di euro, riferiti prevalentemente ai maggiori investimenti negli Stati Uniti in impianti solari (378 milioni di euro) ed eolici (78 milioni di euro);
  • maggiori investimenti in America Latina pari a 350 milioni e principalmente in impianti eolici (361 milioni di euro) e idroelettrici (39 milioni di euro), compensati dal decremento degli investimenti in impianti fotovoltaici (67 milioni di euro) e geotermici (19 milioni di euro); i maggiori investimenti sono concentrati prevalentemente in Colombia, Cile e Brasile;
  • maggiori investimenti in Iberia per 253 milioni di euro prevalentemente in impianti solari (146 milioni di euro), eolici (98 milioni di euro) e idroelettrici (8 milioni di euro);
  • più alti investimenti in Italia per 123 milioni di euro principalmente in impianti eolici (93 milioni di euro), solari (19 milioni di euro) e idroelettrici (23 milioni di euro), in minima parte compensati dalla riduzione degli impianti geotermici (7 milioni di euro);
  • maggiori investimenti in Europa per 47 milioni di euro, in particolare in impianti eolici in Russia (67 milioni di euro). Tale effetto è in parte compensato dai minori investimenti realizzati in Grecia per 23 milioni di euro;
  • minori investimenti in Africa, Asia e Oceania per 207 milioni di euro riferiti principalmente a investimenti più bassi in impianti eolici (292 milioni di euro) concentrati in Sudafrica (111 milioni di euro sono stati riclassificati come posseduti per la vendita), in parte compensati da maggiori investimenti in impianti eolici in India (47 milioni di euro) e fotovoltaici (85 milioni di euro) prevalentemente in India e Australia.

Infrastrutture e Reti

510,3TWh

ENERGIA TRASPORTATA SULLA RETE DI DISTRIBUZIONE ENEL

485,2 TWh nel 2020

€ 7.663milioni

MARGINE OPERATIVO LORDO ORDINARIO

€ 7.801 mln nel 2020

INVESTIMENTI

40,7% sul totale investimenti del Gruppo

Dati operativi

Reti di distribuzione e trasporto di energia elettrica

Milioni di kWh
2021 2021-2020
Energia trasportata sulla rete di distribuzione di Enel(1) 510.257 485.229 25.028 5,2%
- di cui Italia 226.715 214.401 12.314 5,7%
- di cui Iberia 131.090 124.486 6.604 5,3%
- di cui America Latina 136.407 130.968 5.439 4,2%
- di cui Europa 16.045 15.374 671 4,4%
Utenti finali con smart meter attivi (n.)(1) 44.968.974 44.293.483 675.491 1,5%

(1) I dati del 2020 tengono conto di una più puntuale rideterminazione.

Nel corso del 2021 si riscontra un incremento dell'energia trasportata sulla rete (5,2%) da ricondursi principalmente:

  • all'Italia (5,7%), dove si registra un incremento della domanda di energia elettrica distribuita ai clienti in bassa, media, alta e altissima tensione mentre si decrementa leggermente l'energia distribuita ad altri distributori;
  • all'Iberia (5,3%), dove l'incremento è dovuto essenzialmente all'aumento di energia trasportata da Edistribu-

ción Redes Digitales SL per effetto del lockdown del 2020 derivante dalla pandemia COVID-19;

  • all'America Latina (4,2%), per l'incremento dei volumi vettoriati principalmente in Perù, Colombia e Argentina;
  • all'Europa (4,4%), dove l'incremento dell'energia distribuita è stato rilevato in Romania ed è attribuibile sia al settore dei clienti business sia a quello dei clienti residenziali.

Frequenza media di interruzioni per cliente

2021 2020 2021-2020
SAIFI (n. medio)
Italia 1,8 1,7 0,1 5,9%
Iberia 1,4 1,4 - -
Argentina(1) 4,9 4,4 0,5 11,4%
Brasile 4,8 5,4 (0,6) -11,1%
Cile 1,5 1,5 - -
Colombia 5,2 5,6 (0,4) -7,1%
Perù 2,3 2,6 (0,3) -11,5%
Romania 2,9 3,4 (0,5) -14,7%

(1) I dati del 2020 tengono conto di una più puntuale determinazione della frequenza media.

Durata media di interruzioni per cliente

2021 2020 2021-2020
SAIDI (minuti medi)
Italia(1) 42,9 42,1 0,8 1,9%
Iberia(1) 70,0 77,5 (7,5) -9,7%
Argentina(1) 797,3 839,4 (42,1) -5,0%
Brasile 607,9 678,8 (70,9) -10,4%
Cile 152,3 171,2 (18,9) -11,0%
Colombia 401,4 466,6 (65,2) -14,0%
Perù(1) 413,9 418,6 (4,7) -1,1%
Romania 109,7 134,5 (24,8) -18,4%

(1) I dati del 2020 tengono conto di una più puntuale determinazione della durata media.

Come evidenziato nelle tabelle sopra riportate, il livello qualitativo del servizio registra un miglioramento in quasi tutte le aree geografiche anche se l'indicatore SAIDI relativo alle interruzioni in Argentina è tuttora elevato, in particolare per guasti ai sistemi di trasmissione di alta tensione non gestiti dal Gruppo.

Perdite di rete

2021 2020 2021-2020
Perdite di rete (% media)
Italia 4,7 4,9 (0,2) -4,1%
Iberia(1) 7,1 7,3 (0,2) -2,7%
Argentina 18,0 18,9 (0,9) -4,8%
Brasile 13,1 13,4 (0,3) -2,2%
Cile 5,2 5,2 - -
Colombia 7,5 7,6 (0,1) -1,3%
Perù 8,5 8,8 (0,3) -3,4%
Romania 8,7 9,2 (0,5) -5,4%

(1) I dati del 2020 tengono conto di una più puntuale determinazione delle perdite di rete.

Risultati economici

Milioni di euro
2021 2020 2021-2020
Ricavi(1) 20.656 19.429 1.227 6,3%
Margine operativo lordo(1) 7.210 7.520 (310) -4,1%
Margine operativo lordo ordinario(1) 7.663 7.801 (138) -1,8%
Risultato operativo(1) 4.348 4.349 (1) -
Risultato operativo ordinario(1) 4.813 4.846 (33) -0,7%
Investimenti 5.296 3.937 1.359 34,5%

(1) Ai soli fini comparativi si è proceduto a effettuare una riclassifica da proventi finanziari a ricavi, per un importo di 87 milioni di euro nel 2020, della componente rilevata a Conto economico legata alla rimisurazione al fair value delle attività finanziarie connesse ai servizi in concessione delle attività di distribuzione in Brasile rientranti nell'ambito di applicazione dell'IFRIC 12. Tale ultima classificazione ha comportato effetti di pari importo sul risultato operativo. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 7 del Bilancio consolidato.

Nelle seguenti tabelle sono evidenziati i risultati economici suddivisi per Regione/Paese nel 2021.

Ricavi

Milioni di euro
2021 2020 2021-2020
Italia 7.326 7.488 (162) -2,2%
Iberia 2.489 2.617 (128) -4,9%
America Latina 10.366 8.908 1.458 16,4%
- di cui Argentina 688 647 41 6,3%
- di cui Brasile(1) 7.109 5.736 1.373 23,9%
- di cui Cile 1.262 1.229 33 2,7%
- di cui Colombia 630 601 29 4,8%
- di cui Perù 677 695 (18) -2,6%
Europa 414 396 18 4,5%
Altro 590 393 197 50,1%
Elisioni e rettifiche (529) (373) (156) -41,8%
Totale(1) 20.656 19.429 1.227 6,3%

(1) Ai soli fini comparativi si è proceduto a effettuare una riclassifica da proventi finanziari a ricavi, per un importo di 87 milioni di euro nel 2020, della componente rilevata a Conto economico legata alla rimisurazione al fair value delle attività finanziarie connesse ai servizi in concessione delle attività di distribuzione in Brasile rientranti nell'ambito di applicazione dell'IFRIC 12. Tale ultima classificazione ha comportato effetti di pari importo sul risultato operativo. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 7 del Bilancio consolidato.

L'incremento dei ricavi è riconducibile principalmente al Brasile ed è dovuto all'aumento dei volumi di energia distribuita e agli adeguamenti tariffari.

Tale incremento è in parte mitigato dalla riduzione dei ricavi in:

• Italia, dovuta essenzialmente alla rilevazione nel 2020

del provento connesso all'applicazione delle delibere n. 50/2018 e n. 461/2020 dell'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA);

• Iberia, dovuta principalmente alla riduzione del tasso di remunerazione finanziaria applicabile dal 1° gennaio 2021 sul trasporto energia.

1
0

Margine operativo lordo ordinario

Milioni di euro
2021 2020 2021-2020
Italia 3.836 3.861 (25) -0,6%
Iberia 1.877 2.114 (237) -11,2%
America Latina 1.810 1.684 126 7,5%
- di cui Argentina 3 47 (44) -93,6%
- di cui Brasile(1) 1.120 964 156 16,2%
- di cui Cile 144 157 (13) -8,3%
- di cui Colombia 385 362 23 6,4%
- di cui Perù 158 154 4 2,6%
Europa 96 136 (40) -29,4%
Altro 44 6 38 -
Totale(1) 7.663 7.801 (138) -1,8%

(1) Ai soli fini comparativi si è proceduto a effettuare una riclassifica da proventi finanziari a ricavi, per un importo di 87 milioni di euro nel 2020, della componente rilevata a Conto economico legata alla rimisurazione al fair value delle attività finanziarie connesse ai servizi in concessione delle attività di distribuzione in Brasile rientranti nell'ambito di applicazione dell'IFRIC 12. Tale ultima classificazione ha comportato effetti di pari importo sul risultato operativo. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 7 del Bilancio consolidato.

Il margine operativo lordo ordinario si decrementa in particolar modo in Spagna per il rilascio del fondo relativo allo sconto energia rilevato nel 2020 (269 milioni di euro). Tale effetto è in parte compensato da un incremento del margine in Brasile per i maggiori volumi vettoriati a prezzi medi crescenti per effetto degli adeguamenti tariffari del periodo.

Il margine operativo lordo pari a 7.210 milioni di euro (7.520 milioni di euro nel 2020) risente di quanto commentato per il margine operativo lordo ordinario e delle seguenti partite non ricorrenti:

  • degli oneri accantonati a fronte dei piani di ristrutturazione per transizione energetica e digitalizzazione principalmente in Italia e Brasile (389 milioni di euro) e degli oneri connessi alla rimozione di taluni contatori oggetto di sostituzione (34 milioni di euro);
  • dei costi sostenuti a causa della pandemia COVID-19 per sanificazioni di ambienti di lavoro, dispositivi di protezione individuale e donazioni (30 milioni di euro).

Risultato operativo ordinario

Milioni di euro
2021 2020 2021-2020
Italia 2.500 2.407 93 3,9%
Iberia 1.094 1.364 (270) -19,8%
America Latina 1.175 1.018 157 15,4%
- di cui Argentina (25) 31 (56) -
- di cui Brasile(1) 708 527 181 34,3%
- di cui Cile 95 110 (15) -13,6%
- di cui Colombia 297 261 36 13,8%
- di cui Perù 100 89 11 12,4%
Europa 6 54 (48) -88,9%
Altro 38 3 35 -
Totale(1) 4.813 4.846 (33) -0,7%

(1) Ai soli fini comparativi si è proceduto a effettuare una riclassifica da proventi finanziari a ricavi, per un importo di 87 milioni di euro nel 2020, della componente rilevata a Conto economico legata alla rimisurazione al fair value delle attività finanziarie connesse ai servizi in concessione delle attività di distribuzione in Brasile rientranti nell'ambito di applicazione dell'IFRIC 12. Tale ultima classificazione ha comportato effetti di pari importo sul risultato operativo. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 7 del Bilancio consolidato.

La diminuzione del risultato operativo ordinario del 2021, inclusivo di ammortamenti e impairment per 2.850 milioni di euro (2.955 milioni di euro nel 2020), è riconducibile ai fenomeni commentati per il margine operativo lordo ordinario. Tale effetto è parzialmente mitigato dall'incremento in Italia dovuto principalmente alle minori svalutazioni dei crediti commerciali rispetto all'anno precedente (225 milioni di euro), in parte compensate per 57 milioni di euro dai maggiori ammortamenti scaturiti dalla riduzione della vita utile dei contatori elettronici di prima generazione.

Il risultato operativo del 2021 pari a 4.348 milioni di euro (4.349 milioni di euro nel 2020) risente di quanto già commentato nel risultato operativo ordinario.

Investimenti

Milioni di euro 2021 2020 2021-2020 Italia 2.554 1.966 588 29,9% Iberia 874 631 243 38,5% America Latina 1.663 1.156 507 43,9% Europa 192 182 10 5,5% Altro 13 2 11 - Totale 5.296 3.937 1.359 34,5%

Gli investimenti nei due periodi messi a confronto registrano un incremento complessivo di 1.359 milioni di euro. In particolare, l'aumento è riconducibile:

• all'Italia, per l'incremento delle nuove connessioni ai clienti e per il miglioramento della qualità del servizio (attraverso i progetti e-grid e DSO 4.0). Si segnala, inoltre, l'incremento degli investimenti per l'introduzione dei contatori elettronici di ultima generazione per un importo di 46 milioni di euro a seguito della ripresa delle attività di sostituzione massiva dei contatori rallentate lo scorso anno dall'emergenza COVID-19;

  • alla Spagna, per l'incremento degli investimenti relativi alle linee di distribuzione, alle substazioni, ai trasformatori e agli apparati di misurazione;
  • all'America Latina e in particolar modo al Brasile, per l'incremento degli investimenti relativi alle linee di distribuzione e alle substazioni, alle attività di manutenzione e all'incremento di nuove connessioni.

Mercati finali

Mercati finali

309,4TWh

ENERGIA ELETTRICA VENDUTA 298,2 TWh nel 2020

€ 3.086milioni

MARGINE OPERATIVO LORDO ORDINARIO

€ 3.197 mln nel 2020

69,3 milioni CLIENTI

RETAIL

di cui 24,8 mln mercato libero

Dati operativi

Vendite di energia elettrica

Milioni di kWh
2021 2020 2021-2020
175.958 160.202 15.756 9,8%
133.467 137.984 (4.517) -3,3%
309.425 298.186 11.239 3,8%
92.768 90.205 2.563 2,8%
79.457 80.772 (1.315) -1,6%
127.906 118.388 9.518 8,0%
9.294 8.821 473 5,4%

I maggiori volumi di energia elettrica venduti nel 2021 si riscontrano in particolare nel mercato libero relativo ai clienti Business to Business (B2B) prevalentemente in Italia e America Latina. Nel mercato regolato, invece, si rileva una diminuzione dei volumi in entrambi i segmenti di clientela (Business to Consumer e B2B), dovuta, principalmente, al minore numero di clienti rispetto al 2020.

Vendite di gas naturale

Milioni di m3
2021 2020 2021-2020
Business to Consumer 3.731 3.637 94 2,6%
Business to Business 6.142 6.071 71 1,2%
Totale(1) 9.873 9.708 165 1,7%
- di cui Italia 4.353 4.429 (76) -1,7%
- di cui Iberia 5.180 5.022 158 3,1%
- di cui America Latina 160 155 5 3,2%
- di cui Europa(1) 180 102 78 76,5%

(1) I dati del 2020 tengono conto di una più puntuale determinazione dei volumi venduti.

I maggiori volumi venduti prevalentemente in Spagna e in Romania nel 2021 sono stati in parte compensati dalla riduzione dei consumi in Italia nel segmento dei clienti B2B. Il numero totale di clienti retail del Gruppo ammonta a 69.342.818, di cui 24.839.600 relativi al mercato libero, mentre al 31 dicembre 2020 ammontavano a 69.517.932, di cui 22.931.809 afferenti al mercato libero.

Risultati economici

Milioni di euro
2021 2020 2021-2020
Ricavi 38.708 29.508 9.200 31,2%
Margine operativo lordo 2.990 3.121 (131) -4,2%
Margine operativo lordo ordinario 3.086 3.197 (111) -3,5%
Risultato operativo 1.657 1.817 (160) -8,8%
Risultato operativo ordinario 1.753 1.906 (153) -8,0%
Investimenti 643 460 183 39,8%

Nelle seguenti tabelle sono evidenziati i risultati economici suddivisi per Regione/Paese nel 2021.

Ricavi

Milioni di euro 2021 2020 2021-2020 Italia 19.818 14.869 4.949 33,3% Iberia 16.177 11.987 4.190 35,0% America Latina 1.393 1.492 (99) -6,6% - di cui Argentina 2 - 2 - - di cui Brasile 349 299 50 16,7% - di cui Cile 93 271 (178) -65,7% - di cui Colombia 760 705 55 7,8% - di cui Perù 189 217 (28) -12,9% Nord America 7 10 (3) -30,0% Europa 1.309 1.150 159 13,8% Altro 4 - 4 - Totale 38.708 29.508 9.200 31,2%

I ricavi del 2021 registrano un incremento del 31,2% rispetto all'esercizio precedente, prevalentemente per maggiori proventi da "Vendite di energia elettrica" (+6.637 milioni di euro) e "Vendite di gas" (+2.459 milioni di euro) a seguito dei maggiori volumi e prezzi di vendita in Italia e in Spagna.

Margine operativo lordo ordinario

Milioni di euro
2021 2020 2021-2020
Italia 2.311 2.372 (61) -2,6%
Iberia 547 530 17 3,2%
America Latina 263 203 60 29,6%
- di cui Argentina 12 (7) 19 -
- di cui Brasile 136 107 29 27,1%
- di cui Cile 44 25 19 76,0%
- di cui Colombia 49 56 (7) -12,5%
- di cui Perù 22 22 - -
Nord America 6 9 (3) -33,3%
Europa (41) 83 (124) -
Totale 3.086 3.197 (111) -3,5%

Il margine operativo lordo ordinario del 2021 si riduce essenzialmente a seguito di:

  • un decremento del margine in Romania per 124 milioni di euro che risente prevalentemente dei maggiori costi di acquisto dell'energia (257 milioni di euro), solo in parte compensati dai maggiori ricavi delle vendite (120 milioni di euro);
  • un decremento del margine in Italia per 61 milioni di euro, dove il minor margine per 120 milioni di euro sul mercato regolato, dovuto principalmente ai minori ricavi riconosciuti per il servizio di commercializzazione alla vendita, è stato in parte compensato dal maggior margine conseguito sul mercato libero per 59 milioni di euro riconducibile prevalentemente ai maggiori volumi venduti grazie anche alla crescita del numero dei clienti; la riduzione del margine è anche dovuta a minori costi operativi nel 2020 a seguito del rilascio di un fondo re-

lativo alla vertenza con un trader e alla rilevazione di una multa di 27 milioni di euro comminata dal Garante sulla privacy nel 2021.

Tali effetti negativi sono stati solo in parte compensati dall'incremento del margine in America Latina per 60 milioni di euro soprattutto in Brasile a seguito di adeguamenti tariffari e maggiori quantità vendute.

Il margine operativo lordo risulta pari a 2.990 milioni di euro (3.121 milioni di euro nel 2020) e, oltre a risentire degli effetti commentati per il margine operativo lordo ordinario, include anche le partite non ricorrenti relative agli oneri accantonati a fronte dei piani di ristrutturazione per transizione energetica e digitalizzazione (94 milioni di euro) e i costi non ricorrenti dovuti al COVID-19 per sanificazioni di ambienti di lavoro, dispositivi di protezione individuale e donazioni (2 milioni di euro).

Risultato operativo ordinario

Milioni di euro
2021 2020 2021-2020
Italia 1.508 1.548 (40) -2,6%
Iberia 345 304 41 13,5%
America Latina (41) (6) (35) -
- di cui Argentina 4 (44) 48 -
- di cui Brasile (113) (26) (87) -
- di cui Cile 20 11 9 81,8%
- di cui Colombia 31 41 (10) -24,4%
- di cui Perù 17 12 5 41,7%
Nord America 5 9 (4) -44,4%
Europa (64) 51 (115) -
Totale 1.753 1.906 (153) -8,0%

Il risultato operativo ordinario risente degli effetti commentati in precedenza per il margine operativo lordo ordinario, oltre che dei maggiori ammortamenti, per 42 milioni di euro, prevalentemente riferibili alle attività immateriali in Italia e in Spagna.

Il risultato operativo del 2021 pari a 1.657 milioni di euro (1.817 milioni di euro nel 2020) risente di quanto commentato nel margine operativo lordo e dei maggiori ammortamenti e impairment in Italia e Spagna già commentati sopra.

Investimenti

Milioni di euro
2021 2020 2021-2020
Italia 427 310 117 37,7%
Iberia 196 139 57 41,0%
Europa 20 11 9 81,8%
Totale 643 460 183 39,8%

La variazione positiva degli investimenti è principalmente riconducibile alle maggiori capitalizzazioni per gli oneri legati alle acquisizioni di nuovi contratti con la clientela.

Dati operativi

2021 2020 2021-2020
Demand response (MW) 7.713 6.038 1.675 27,7%
Punti luce (migliaia di unità) 2.821 2.794 27 1,0%
Storage (MW) 375 123 252 -
Punti di ricarica (n.)(1) 157.209 105.079 52.130 49,6%

(1) I dati del 2020 tengono conto di una loro più puntuale determinazione.

I punti di ricarica realizzati a privati registrano un incremento di 48.430 unità prevalentemente in Nord America e in Italia, mentre i punti di ricarica pubblici sono incrementati di 3.700 unità principalmente in Italia e in Spagna.

Risultati economici

Milioni di euro
2021 2020 2021-2020
Ricavi 1.541 1.121 420 37,5%
Margine operativo lordo 283 152 131 86,2%
Margine operativo lordo ordinario 298 161 137 85,1%
Risultato operativo 30 (16) 46 -
Risultato operativo ordinario 44 (7) 51 -
Investimenti 367 303 64 21,1%

Nelle seguenti tabelle sono evidenziati i risultati economici suddivisi per Regione/Paese nel 2021.

Ricavi

Milioni di euro
2021 2020 2021-2020
Italia 536 324 212 65,4%
Iberia 271 244 27 11,1%
America Latina 275 218 57 26,1%
- di cui Argentina 12 7 5 71,4%
- di cui Brasile 23 20 3 15,0%
- di cui Cile 66 68 (2) -2,9%
- di cui Colombia 127 75 52 69,3%
- di cui Perù 47 48 (1) -2,1%
Nord America 274 192 82 42,7%
Europa 88 53 35 66,0%
Africa, Asia e Oceania 67 55 12 21,8%
Altro 164 156 8 5,1%
Elisioni e rettifiche (134) (121) (13) -10,7%
Totale 1.541 1.121 420 37,5%

I ricavi del 2021 registrano un incremento del 37,5% rispetto all'esercizio precedente. In particolare si registrano maggiori proventi:

  • in Colombia, per le attività legate al progetto e-Bus;
  • in Nord America, per la crescita nell'attività di demand response.
  • in Italia, per i risultati positivi delle iniziative commerciali di riqualificazione energetica e sismica nei business e-Home e Vivi Meglio;

Margine operativo lordo ordinario

Milioni di euro
2021 2020 2021-2020
Italia 131 38 93 -
Iberia 52 45 7 15,6%
America Latina 92 84 8 9,5%
- di cui Argentina 5 3 2 66,7%
- di cui Brasile 1 2 (1) -50,0%
- di cui Cile 19 15 4 26,7%
- di cui Colombia 50 42 8 19,0%
- di cui Perù 17 22 (5) -22,7%
Nord America 22 (9) 31 -
Europa 17 9 8 88,9%
Africa, Asia e Oceania - 2 (2) -
Altro (16) (8) (8) -
Totale 298 161 137 85,1%

Il margine operativo lordo ordinario si incrementa prevalentemente in Italia e Nord America per la migliore marginalità dei servizi associati, rispettivamente, alle nuove iniziative commerciali e alle attività di demand response. Il margine operativo lordo ammonta a 283 milioni di euro (152 milioni di euro nel 2020). La differenza nel 2021 rispetto al margine operativo lordo ordinario, pari a 15 milioni di euro, è relativa agli oneri accantonati a fronte dei piani di ristrutturazione per transizione energetica e digitalizzazione.

<-- PDF CHUNK SEPARATOR -->

Risultato operativo ordinario

Milioni di euro
2021 2020 2021-2020
Italia 17 (11) 28 -
Iberia 4 (1) 5 -
America Latina 72 72 - -
- di cui Argentina 5 3 2 66,7%
- di cui Brasile 1 (2) 3 -
- di cui Cile 17 14 3 21,4%
- di cui Colombia 39 41 (2) -4,9%
- di cui Perù 10 16 (6) -37,5%
Nord America (22) (52) 30 57,7%
Europa 13 3 10 -
Africa, Asia e Oceania (3) (1) (2) -
Altro (37) (17) (20) -
Totale 44 (7) 51 -

Il risultato operativo ordinario risulta inclusivo di ammortamenti e impairment per 254 milioni di euro (168 milioni di euro nel 2020). L'incremento degli ammortamenti e impairment è sostanzialmente riconducibile ai maggiori ammortamenti di attività immateriali registrati in Enel X Italia.

Il risultato operativo del 2021 pari a 30 milioni di euro (-16 milioni di euro nel 2020) risente di quanto commentato nel margine operativo lordo, del positivo adeguamento di valore dell'impianto storage di Cremzow (1 milione di euro) e dei maggiori ammortamenti di attività immateriali registrati in Enel X Italia.

Investimenti

Milioni di euro
2021 2020 2021-2020
Italia 99 70 29 41,4%
Iberia 54 50 4 8,0%
America Latina 48 67 (19) -28,4%
Nord America 46 36 10 27,8%
Europa 4 5 (1) -20,0%
Africa, Asia e Oceania 10 3 7 -
Altro 106 72 34 47,2%
Totale 367 303 64 21,1%

Gli investimenti crescono prevalentemente in Italia nel business Vivi Meglio per l'incremento dei volumi gestiti, in Nord America come conseguenza della crescita nell'attività di storage e in Iberia nel business e-Home, a seguito del maggior volume di vendite rispetto al 2020.

Inoltre, un rilevante incremento è stato registrato in Enel X Srl per gli investimenti volti allo sviluppo di piattaforme tecnologiche globali per la gestione digitale del business. La riduzione degli investimenti in America Latina è dovuta principalmente all'esecuzione, nel 2020, di progetti legati al business degli e-Bus in Colombia. Tale riduzione è stata parzialmente compensata dai maggiori investimenti in progetti di Smart Lighting in Perù e in progetti di Distributed Energies in Brasile.

Risultati economici

Milioni di euro
2021 2020 2021-2020
Ricavi(1) 3.931 2.024 1.907 94,2%
Margine operativo lordo 1.424 (237) 1.661 -
Margine operativo lordo ordinario 1.646 (83) 1.729 -
Risultato operativo 1.149 (444) 1.593 -
Risultato operativo ordinario 1.416 (290) 1.706 -
Investimenti 207 174 33 19,0%

(1) Per una migliore rappresentazione sono state attribuite al settore Holding alcune elisioni interne in precedenza riportate nelle Elisioni e rettifiche intersettoriali per un importo pari a 115 milioni di euro per l'anno 2020.

Nelle seguenti tabelle sono evidenziati i risultati economici suddivisi per Regione/Paese nel 2021.

Ricavi

Milioni di euro
2021 2020 2021-2020
Italia 760 749 11 1,5%
Iberia 465 480 (15) -3,1%
America Latina 17 13 4 30,8%
Europa 24 24 - -
Altro(1) 2.895 988 1.907 -
Elisioni e rettifiche (230) (230) - -
Totale 3.931 2.024 1.907 94,2%

(1) Per una migliore rappresentazione sono state attribuite al settore Holding alcune elisioni interne in precedenza riportate nelle Elisioni e rettifiche intersettoriali per un importo pari a 115 milioni di euro per l'anno 2020.

L'incremento dei ricavi nel 2021 è riconducibile prevalentemente alla plusvalenza legata alla cessione di Open Fiber, nell'ambito del modello di business di Stewardship, pari a 1.763 milioni di euro e all'incremento dei servizi prestati alle altre Linee di Business.

Margine operativo lordo ordinario

Milioni di euro
2021 2020 2021-2020
Italia 56 83 (27) -32,5%
Iberia 31 30 1 3,3%
America Latina (77) (86) 9 10,5%
Nord America (1) (5) 4 80,0%
Europa 7 4 3 75,0%
Altro 1.630 (109) 1.739 -
Totale 1.646 (83) 1.729 -

L'incremento del margine operativo lordo ordinario nel 2021 è ascrivibile prevalentemente alla suddetta variazione dei ricavi, in parte compensata da maggiori costi per servizi, soprattutto per attività informatiche, e da maggiori accantonamenti per contenziosi in Italia.

Il margine operativo lordo risulta pari a 1.424 milioni di euro (237 milioni di euro negativi nel 2020). Le partite straordinarie presenti nel 2021 sono rappresentate quasi esclusivamente dagli accantonamenti ai piani di ristrutturazione e digitalizzazione per complessivi 216 milioni di euro. I costi sostenuti per la pandemia da COVID-19 per sanificazioni di ambienti di lavoro, dispositivi di protezione individuale e donazioni pari a 6 milioni di euro si sono ridotti di 41 milioni di euro rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente.

Risultato operativo ordinario

Milioni di euro
2021 2020 2021-2020
Italia (16) 14 (30) -
Iberia (20) (16) (4) -25,0%
America Latina (79) (88) 9 10,2%
Nord America (1) (6) 5 83,3%
Europa 5 3 2 66,7%
Altro 1.527 (197) 1.724 -
Totale 1.416 (290) 1.706 -

Il risultato operativo ordinario del 2021 è sostanzialmente in linea con l'incremento del margine operativo lordo ordinario, tenuto conto di maggiori ammortamenti e impairment per 23 milioni di euro.

(444 milioni di euro negativi nel 2020) risente di quanto già commentato nel margine operativo lordo e nel risultato operativo ordinario e dell'impairment di 45 milioni della sede centrale del Gruppo a Roma a seguito della parziale demolizione dell'immobile oggetto di ristrutturazione.

Il risultato operativo del 2021 pari a 1.149 milioni di euro

Investimenti

Milioni di euro
2021 2020 2021-2020
Italia 53 33 20 60,6%
Iberia 32 27 5 18,5%
America Latina 4 3 1 33,3%
Nord America 1 - 1 -
Europa 1 - 1 -
Altro 116 111 5 4,5%
Totale 207 174 33 19,0%

L'incremento degli investimenti nel 2021 in Italia è da attribuire principalmente ai lavori di ristrutturazione sugli immobili e a sviluppo software.

Il titolo Enel

Enel e i mercati finanziari

2021 2020
Margine operativo lordo per azione (euro)(1) 1,73 1,66
Risultato operativo per azione (euro)(1) 0,76 0,83
Risultato netto del Gruppo per azione (euro) 0,31 0,26
Risultato netto del Gruppo ordinario per azione (euro) 0,55 0,51
Dividendo unitario (euro) 0,380 0,358
Patrimonio netto del Gruppo per azione (euro) 2,92 2,79
Prezzo massimo dell'anno (euro) 8,95 8,57
Prezzo minimo dell'anno (euro) 6,53 5,23
Prezzo medio del mese di dicembre (euro) 6,77 8,17
Capitalizzazione borsistica (milioni di euro)(2) 68.804 83.110
Numero di azioni al 31 dicembre (milioni)(3) 10.167 10.167

(1) Ai soli fini comparativi si è proceduto a effettuare una riclassifica da proventi finanziari a ricavi, per un importo di 87 milioni di euro nel 2020, della componente rilevata a Conto economico legata alla rimisurazione al fair value delle attività finanziarie connesse ai servizi in concessione delle attività di distribuzione in Brasile rientranti nell'ambito di applicazione dell'IFRIC 12. Tale ultima classificazione ha comportato effetti di pari importo sul risultato operativo. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 7 del Bilancio consolidato.

(2) Calcolata sul prezzo medio del mese di dicembre.

(3) Il numero di azioni include n. 4.889.152 azioni proprie nel 2021 e n. 3.269.152 azioni proprie nel 2020.

Corrente(1) al 31.12.2021 al 31.12.2020 al 31.12.2019
Rating
Standard & Poor's Outlook STABLE STABLE STABLE STABLE
M/L termine BBB+ BBB+ BBB+ BBB+
Breve termine A-2 A-2 A-2 A-2
Moody's Outlook STABLE POSITIVE POSITIVE POSITIVE
M/L termine Baa1 Baa1 Baa2 Baa2
Breve termine - - - -
Fitch Outlook STABLE STABLE STABLE STABLE
M/L termine BBB+ A- A- A
Breve termine F2 F2 F2 F2

(1) Dati aggiornati al 31 gennaio 2022.

Il contesto economico mondiale nel 2021 è stato caratterizzato da una generalizzata ripresa economica con una crescita stimata del PIL mondiale di circa il 5,8% su base annuale nel 2021. Tale recupero è stato reso possibile, soprattutto nei Paesi più sviluppati, attraverso un significativo supporto fiscale dei Governi e grazie a una rapida ed efficace campagna vaccinale. Le riaperture a inizio 2021 hanno tuttavia generato forti squilibri tra domanda e offerta su scala globale causando forti distorsioni sulle catene di approvvigionamento e, di conseguenza, spingendo verso l'alto i prezzi delle materie prime e dei beni intermedi e di consumo.

Il PIL degli Stati Uniti, in aumento del 5,7% su base annuale nel 2021, è cresciuto nel secondo semestre meno delle attese di inizio anno.

Nell'Eurozona l'economia reale ha segnato una netta ripresa sia nel secondo sia nel terzo trimestre 2021, con il PIL annuale in crescita del 5,2%. Tuttavia, la ripresa economica ha rallentato nel quarto trimestre a causa di repentini aumenti dei prezzi energetici e di nuove ondate di casi per la variante Omicron che hanno spinto molti Paesi a reintrodurre chiusure delle attività e restrizioni sulla mobilità.

In America Latina la riapertura delle economie nazionali è

coincisa con un aumento globale dei prezzi del cibo e dell'energia, un contesto di valute locali deboli e periodi di siccità grave in numerose zone rilevanti dell'area. Questi fenomeni hanno comportato un aumento del livello dei prezzi con l'inflazione attestatasi, in molti casi, ben al di sopra dei target delle banche centrali locali.

La ripresa economica si è riflessa anche sui mercati finanziari. I principali indici azionari europei hanno chiuso il 2021 positivamente; l'indice italiano FTSE-MIB +23,0%, l'indice spagnolo Ibex35 +7,9%, il DAX30 tedesco +15,8% e l'indice francese CAC40 +28,9%.

Il settore delle utility dell'area euro (EURO STOXX Utilities) ha chiuso l'esercizio con un incremento del 3,6%.

Infine, il titolo Enel ha concluso il 2021 con una quotazione di 7,046 euro per azione, con un decremento del 14,9% rispetto all'anno precedente.

Il 20 gennaio 2021 è stato liquidato un acconto sul dividendo pari a 0,175 euro relativo agli utili 2020 e il 21 luglio 2021 è stato pagato il saldo del dividendo per lo stesso esercizio per un importo pari a 0,183 euro. L'ammontare totale dei dividendi distribuiti nel corso del 2021 è stato pari a 0,358 euro per azione, circa il 9% in più rispetto ai 0,328 euro distribuiti nel 2020.

In relazione all'utile netto ordinario relativo all'esercizio 2021, il 26 gennaio 2022 è stato pagato un acconto sul dividendo per un importo pari a 0,19 euro per azione, mentre il pagamento del saldo del dividendo è previsto il 20 luglio 2022.

Al 31 dicembre 2021 gli investitori istituzionali hanno ridotto la loro posizione rappresentando il 59,4% del capitale sociale (vs 62,3% al 31 dicembre 2020), mentre la quota degli investitori individuali è salita al 17,0% (vs 14,1% al 31 dicembre 2020). Rimane stabile al 23,6% la quota del Ministero dell'Economia e delle Finanze. I fondi SRI rappresentano circa il 14,6% del capitale sociale (essenzialmente invariato rispetto al 31 dicembre 2020) e il 24,6% degli investitori istituzionali (vs 23,4% al 31 dicembre 2020). Gli investitori firmatari dei PRI (Principles for Responsible Investment) rappresentano il 46,6% del capitale sociale (vs 47,8% al 31 dicembre 2020).

Per ulteriori informazioni si invita a visitare il sito web istituzionale (www.enel.com) alla sezione Investitori (https://www. enel.com/it/investitori/in-evidenza) e a scaricare l'app "Enel Investor", dove possono essere reperite sia informazioni di carattere economico-finanziario (bilanci, relazioni semestrali e trimestrali, presentazioni alla comunità finanziaria, stime degli analisti e andamento delle contrattazioni di Borsa concernenti le azioni emesse da Enel e dalle principali società controllate quotate, rating e outlook assegnati dalle agenzie di credito), sia dati e documenti aggiornati di interesse per la generalità degli azionisti e degli obbligazionisti (comunicati stampa price sensitive, titoli obbligazionari in circolazione, programmi di emissioni obbligazionarie, composizione degli organi sociali di Enel, Statuto sociale e regolamento delle Assemblee, informazioni e documenti relativi alle Assemblee, procedure e altri documenti in tema di corporate governance, Codice Etico e modello organizzativo e gestionale).

Sono anche disponibili punti di contatto specificamente dedicati agli azionisti individuali (numero telefonico: +39- 0683054000; indirizzo di posta elettronica: azionisti.retail@ enel.com) e agli investitori istituzionali (numero telefonico: +39-0683051; indirizzo di posta elettronica: [email protected]).

Andamento degli investitori ESG

Andamento titolo Enel e indici EURO STOXX Utilities e FTSE-MIB dal 1° gennaio 2021 al 31 gennaio 2022 (base 100)

Innovazione e digitalizzazione

Innovazione e digitalizzazione sono per Enel elementi chiave della propria strategia, per crescere in un contesto in veloce trasformazione, garantendo elevati standard di sicurezza, business continuity ed efficienza operativa, e consentendo così nuovi usi dell'energia, nuovi modi di gestirla e renderla accessibile a sempre più persone.

Enel, inoltre, opera attraverso un modello di Open Innovability®, un ecosistema basato sulla condivisione che permette di connettere le aree dell'azienda con startup, partner industriali, piccole e medie imprese, centri di ricerca, università tramite diversi sistemi come, per esempio, le piattaforme di crowdsourcing e la rete di Innovation Hub. L'azienda ha all'attivo numerosi accordi di partnership di innovazione che, oltre ai campi d'azione tradizionali legati alle energie rinnovabili e alla generazione convenzionale, hanno promosso lo sviluppo di nuove soluzioni per l'e-mobility, le microgrid, l'efficienza energetica e l'industrial Internet of Things (IoT).

La strategia di innovazione di Enel fa leva sulla piattaforma online di crowdsourcing openinnovability.com e su una rete globale di 10 Innovation Hub (di cui 3 sono anche Lab) e 22 Lab (di cui 3 dedicati alle startup) che consolida il nuovo modello di collaborazione con le startup e le PMI. Queste ultime propongono soluzioni innovative e nuovi modelli di business ed Enel mette a disposizione le proprie competenze, le strutture per il collaudo e una rete globale di partner per supportarne lo sviluppo e l'eventuale scale-up. Gli Hub sono situati negli ecosistemi di innovazione più rilevanti per il Gruppo (Catania, Pisa, Milano, Silicon Valley, Boston, Rio de Janeiro, Madrid, Mosca, Santiago del Cile, Tel Aviv), gestiscono relazioni con tutti gli attori coinvolti nelle attività di innovazione e costituiscono la principale fonte di scouting di startup e PMI innovative. I Lab (tra i quali quelli di Milano, Pisa, Catania, San Paolo, Tel Aviv e Be'er Sheva sono i più rappresentativi) consentono alle startup di sviluppare e testare le proprie soluzioni insieme alle Linee di Business.

Nel corso del 2021, grazie al posizionamento stabile del Gruppo negli ecosistemi innovativi e all'intenso utilizzo della rete di Hub e Lab, sono state avviate oltre 90 iniziative di scouting (di cui più della metà sotto forma di bootcamp virtuali) in diverse aree tecnologiche. Questo ha permesso a Enel di incontrare più di 2.000 startup e di avviare più di 100 nuove collaborazioni.

La community di 500.000 solver anche nel 2021 ha consentito una presenza del crowdsourcing di Enel a livello globale con oltre 27 challenge di innovazione e sostenibilità lanciate su openinnovability.com. Nel 2021 Enel ha raggiunto un totale di oltre 177 challenge lanciate dalla nascita della piattaforma, 44.000 utenti registrati sul sito (circa 400.000 potenziali solutori provenienti dalle piattaforme dei partner) e circa 650.000 euro di premi monetari corrisposti ai vincitori.

Nel 2021 è stata avviata a livello di Gruppo l'integrazione della Open Innovation Culture e dell'Agile Transformation con l'obiettivo di fornire al business un supporto a 360 gradi, dalla generazione dell'idea alla fase di implementazione dei progetti, utilizzando metodologie Innovation e Agile come driver chiave per creare un vantaggio competitivo e portare a un'ottimizzazione dei costi nel tempo.

Sempre maggiore rilevanza assumono le attività per la promozione e sviluppo della cultura dell'innovazione e dell'imprenditorialità all'interno dell'azienda, attraverso molteplici iniziative quali per esempio la formazione dei colleghi con i corsi della Innovation Academy (molti dei quali gestiti con docenza interna), il progetto degli Innovation Ambassador, persone appassionate di innovazione e creatività che dedicano in maniera volontaria una parte del loro tempo lavorativo ad attività di supporto nella risoluzione di sfide aziendali con un approccio co-creativo e innovativo, e infine il progetto di intraprenditorialità "Make it Happen!", contest aziendale in cui i dipendenti possono proporre progetti di business innovativi o di efficientamento dei processi direttamente ai top manager dell'azienda.

Nel corso del 2021 Enel ha inoltre continuato a implementare il programma di partnership We4U - World energy 4 Universities con università e centri di ricerca nazionali e internazionali, con l'obiettivo di mantenere un dialogo costante e multidisciplinare focalizzato sulle sfide della transizione energetica.

Inoltre, sono proseguite le attività delle "innovation community", che coinvolgono diverse aree e professionalità all'interno dell'azienda. Alle community già esistenti di energy storage, blockchain, droni, realtà aumentata e virtuale, additive manufacturing, intelligenza artificiale, "wearables" (dispositivi indossabili), robotica e green hydrogen, si sono aggiunte, nel 2021, altre quattro community su sensori, materiali, computer generative design e data monetization. Mentre per le tecnologie più di frontiera il ruolo delle community è esplorativo e di ricerca di possibili casi d'uso e applicazioni, in altre svolgono un ruolo di condivisione e diffusione di best practice che possano permettere alle tecnologie di scalare e avere un impatto sempre maggiore sul business: è il caso dei droni con le possibilità aperte dalla normativa sui voli oltre la linea di visuale (BVLOS),

delle soluzioni robotiche soprattutto in ambito legged-robots e missioni autonome, della realtà virtuale e aumentata e delle applicazioni di intelligenza artificiale.

Al 2021 sono stati investiti 130 milioni di euro (comprensivi del costo del personale) in innovazione, ricerca e sviluppo.

Nel 2021 le attività di innovation in tema di cyber security hanno beneficiato della rete degli Innovation Hub, così come del loro portfolio di startup e delle partnership siglate a livello di Gruppo.

Queste interconnessioni hanno contribuito alla condivisione di best practice e modelli operativi, così come alla costruzione e al potenziamento di canali di info-sharing. In particolare, sono stati analizzati i servizi erogati da più di 20 startup ed effettuate attività di Proof of Concept – alcune ancora in corso, altre internalizzate – che indirizzano le tematiche riguardo alle quali, di seguito, si riportano le principali informazioni.

Sono stati, pertanto, approfonditi i seguenti ambiti tecnologici:

• servizi di cyber protection e detection nell'ambito dei

Intellectual property

In continuità con l'esercizio precedente, anche per l'esercizio 2021 Enel ha rinnovato e rafforzato il proprio impegno nella valorizzazione e nello sviluppo del suo portafoglio di proprietà intellettuale (IP), quale fonte di vantaggio competitivo per il Gruppo.

L'ecosistema di Open Innovability® genera, infatti, innovazione attraverso la creazione e la condivisione di soluzioni interne ed esterne che danno vita a idee che consentono di propagare in maniera sicura e sostenibile le soluzioni tecnologiche mediante le quali si attuano i programmi di elettrificazione, platformization e stewardship, ma che allo stesso tempo esigono adeguate forme di tutela giuridica. Sono espressione di tale impulso di innovazione gli investimenti in attività intangibili del Gruppo, i quali mostrano un incremento consistente, in linea con la suddetta direttrice strategica, con particolare riferimento agli applicativi informatici e digitali.

Gli investimenti si sono focalizzati su tutte le Linee di Business Globali del Gruppo e hanno riguardato principalmente:

• nella Linea di Business Globale Global Power Generation, lo sviluppo di soluzioni tecniche innovative nell'ambito della produzione di energia da fonte rinnovabile solare che puntano, da un lato, alla realizzazione di un innovativo sistema d'installazione rapida e automatizzabile dei pannelli fotovoltaici e, dall'altro, a un aumento della produzione fotovoltaica degli impianti incrementando a livello micro- e nanometrico i meccanismi di micro-servizi e in particolare per containers e istanze serverless in ambito DevSecOps;

  • soluzioni specifiche per la protezione dei sistemi industriali (OT) che per l'ambito di applicabilità spesso hanno bassa capacità computazionale e sono legati a sistemi legacy;
  • servizi per l'identificazione di vulnerabilità negli asset e nei servizi di terze parti utilizzate dall'organizzazione che possano minare la sicurezza dell'organizzazione stessa (external attack surface);
  • soluzioni che sfruttano le più elevate potenzialità di Artificial Intelligence e Machine Learning poste a servizio del potenziamento delle capability di detection delle minacce informatiche e dell'automazione del processo di analisi, correlazione e risposta agli incidenti;
  • soluzioni per l'identificazione di vulnerabilità presenti su asset e device (dispositivi mobili, IoT, web applications ecc.) con l'ausilio di tecniche innovative;
  • servizi che consentono di analizzare il firmware dei dispositivi IoT nell'arco di poche ore e di riconoscere rapidamente le vulnerabilità più rilevanti ottimizzando i tempi di esecuzione rispetto alle attività manuali.

trasferimento delle cariche in corrispondenza di diversi strati sia in celle singole a eterogiunzione sia in sistemi tandem;

  • nella Global Infrastructure and Networks, la creazione di piattaforme per lo sfruttamento di esternalità di rete nel mercato dei servizi, nonché per l'automazione della gestione delle utenze;
  • nella Linea di Business Globale Enel X, lo sviluppo di applicazioni nel business della telemedicina e piattaforme in ambito di vivibilità urbana, con particolare riferimento, rispettivamente, all'app Smart Axistance eWell, studiata e gestita in collaborazione con i migliori specialisti della Fondazione Policlinico Gemelli, e alla piattaforma 15 Minutes City Index, sviluppata in collaborazione con l'Università di Firenze; e infine
  • nella neocostituita Linea di Business Globale e-Mobility, la definizione di forme di protezione per le proprie solution in ambito di ricarica elettrica, fra cui il design comunitario posto a tutela del Juice Media, un prodotto innovativo che consente di offrire contemporaneamente in un'unica struttura la ricarica elettrica e servizi di advertising multimediali.

Il Gruppo sta, inoltre, investendo risorse nello sviluppo di soluzioni innovative a elevata densità di IP, principalmente nelle forme di protezione autoriale e di segreto commerciale, concernenti modelli climatici e modelli quantitativi avanzati per l'analisi dei sistemi energetici volti a supportare i processi di decarbonizzazione ed elettrificazione nelle principali geografie di interesse, con una visione integrata e rivolta al futuro.

Al 31 dicembre 2021 il Gruppo dispone, complessivamente, di 892 titoli per brevetti di invenzione appartenenti a 146 famiglie tecnologiche; di questi, 749 sono titoli concessi e 143 domande pendenti. Si tratta di un portafoglio che assicura protezione su tutti i mercati in cui il Gruppo è presente. Per una analisi particolareggiata dei titoli IP maggiormente significativi di ciascuna Linea di Business Globale, si rinvia alla sezione sulla proprietà intellettuale all'interno del Bilancio di Sostenibilità. All'aumento in termini numerici di tutto il portafoglio di titoli di proprietà intellettuale del Gruppo Enel corrispondono crescenti sforzi interni volti a rafforzare l'infrastruttura informativa necessaria alla immediata identificazione dell'innovazione generata, alla sua valutazione e protezione, nonché al monitoraggio continuo dell'evoluzione del portafoglio, in vista di un continuo e accurato allineamento tra traiettorie tecnologiche e commerciali e corrispondenti forme di presidio del vantaggio competitivo assicurato dai diritti di proprietà intellettuale. Il Gruppo intende continuare a sostenere e favorire lo sviluppo del proprio modello di innovazione anche attraverso specifici progetti di divulgazione interna da parte della unità di Intellectual Property, e a tale proposito nel corso del 2021 è stata introdotta la nuova procedura in ambito di Intellectual Property Management e sono stati sviluppati strumenti di reportistica direzionale tesi a valorizzare la condivisione di tutta l'informazione sul valore generato in Enel secondo il modello di Open Innovability®: anche a tale riguardo si rinvia ai contenuti della sezione dedicata alla proprietà intellettuale all'interno del Bilancio di Sostenibilità.

La nuova procedura di Intellectual Property Management

La gestione della IP del Gruppo è regolamentata all'interno della nuova procedura di Intellectual Property Management. Essa comprende tutte le fasi della vita della proprietà intellettuale, dal momento di concezione delle invenzioni a quello della protezione e mantenimento del portafoglio e dei rapporti con controparti esterne. In particolare, la procedura disciplina i casi in cui la proprietà intellettuale generata in Enel viene trasferita all'esterno in contesti quali: (i) la ricerca collaborativa, (ii) il procurement, (iii) i rapporti con le startup, (iv) le operazioni di fusioni, acquisizioni e di stewardship, (v) le acquisizioni dirette o in licenza di beni intangibili di Enel e di terze parti.

Vengono così disciplinate le modalità di protezione degli asset intangibili, il monitoraggio del loro uso e le metriche per la misurazione anche quantitativa della performance del Gruppo nella gestione della proprietà intellettuale, tracciando elementi utili per future azioni di pianificazione e valorizzazione degli asset e di mappatura del rischio.

Il progetto Intellectual Property Reporting

A partire dal 2020 Enel si è posta la sfida – avvertita comunemente ma non definitivamente risolta finora a livello di prassi aziendale nelle varie società tecnologiche mondiali – della corretta raffigurazione del patrimonio intellettuale nella comunicazione non finanziaria. È stato in ossequio a siffatta esigenza che si è proceduto innanzitutto a una ricognizione quantitativa e qualitativa del patrimonio esistente e alla sua sistematizzazione, sia nelle componenti codificate e titolate (brevetti, design, modelli di utilità) sia per il trade secret. Nel 2021 Enel ha posto le basi per la definizione di un processo interno di reporting non finanziario della proprietà intellettuale, basato su una metodologia proprietaria capace di dare continuità, esercizio dopo esercizio, all'attività di valutazione e valorizzazione dell'intangibile aziendale, in vista di una sua prospettica comunicazione anche all'esterno.

La metodologia in via di definizione è applicabile a tutti i progetti interni di Enel destinati a generare proprietà intellettuale e si basa sulla necessaria e preventiva individuazione delle varie componenti cui un progetto dà vita in termini, tra l'altro, di documentazione, tecnologia, algoritmi, processi, prodotti, layout, schemi e dashboard. A ciascuna ontologia dell'immateriale – cioè agli elementi intangibili individuati – vengono fatte corrispondere una o più forme di diritti di proprietà intellettuale, per misurare così l'intensità dei risultati del progetto in termini di contenuto intellettuale. La metodologia interna prevede anche un esercizio di valutazione della proprietà intellettuale generata internamente che, pur non intendendo in alcun modo sostituirsi ad altri metodi di valutazione adottati all'interno del Gruppo Enel per la determinazione del fair value e fondati su metodologie reddituali, consente di cogliere il valore intrinseco di tali intangibili facendo leva su elementi di carattere patrimoniale e fornendo un'indicazione dell'investimento che si renderebbe necessario sostenere per la replica della soluzione tecnologica valutata.

A livello sperimentale, per un'analisi più articolata delle problematiche scaturenti dall'applicazione di tale metodologia quali-quantitativa, sono stati selezionati all'interno delle Linee di Business Globali, delle Funzioni di Servizio Globali e delle Funzioni di Staff alcuni progetti che hanno contribuito alla generazione di IP internamente al Gruppo Enel. La metodologia è stata testata e perfezionata su di essi sulla base dell'esperienza concreta e tenuto conto delle specificità tecniche e organizzative dei vari ambiti.

Nel concreto, tra le più interessanti applicazioni pratiche della metodologia di Intellectual Property Reporting vale la pena di ricordare Grid Blue Sky, progetto di punta della Linea di Business Global Infrastructure and Networks (una anticipazione del quale è stata data nel Bilancio di Sostenibilità 2020), e il complesso dell'intangibile della fabbrica di 3SUN, avente come scopo la produzione di pannelli solari bi-facciali a eterogiunzione sulla base della tecnologia proprietaria di Enel.

Il progetto Grid Blue Sky mira a una reingegnerizzazione complessiva del modello operativo delle reti per la gestione integrata di tutte le attività, da quelle di progettazione e pianificazione alle attività di esercizio e manutenzione, all'interazione con i clienti e al supporto di nuovi modelli di business del distributore, il tutto in modo tale che le varie funzionalità siano nativamente compatibili con i diversi aspetti dell'ambito operativo, inclusi quelli di natura regolatoria tipici dei mercati dell'energia. Grid Blue Sky poggia su un paradigma di sviluppo innovativo, che rende la sua architettura scalabile, sostenibile e resiliente, perché basata sull'idea che tutte le attività che l'operatore svolge avvengano mediante accesso a un'unica piattaforma integrata su cui convergono i dati. Questo evita il bisogno di sviluppare soluzioni verticali ridondanti, perché la base dei dati è comune e apre alla possibilità di sviluppare innumerevoli servizi e anche di integrare soluzioni di terzi. La piattaforma comprende le seguenti componenti:

  • asset owner, che riguarda tutto ciò che attiene alla pianificazione e sviluppo della rete elettrica;
  • asset operator, che riguarda la gestione della rete in termini di processi di esercizio e manutenzione;
  • customer engagement, che presidia il processo di interazione con il cliente che potrà così beneficiare di una piattaforma unica di interazione e gestione della relazione; e
  • system operator, che si affaccia al futuro della distribuzione elettrica, guardando a prospettive a oggi non ancora regolate relative all'uso della flessibilità offerta dalle risorse connesse alle reti per risolvere problemi di congestioni e regolazione di tensione.

L'esame del progetto mediante la metodologia dell'Intellectual Property Reporting ha consentito di individuare le varie componenti immateriali che concorrono a formare la piattaforma e confermato la grande densità di proprietà intellettuale di Grid Blue Sky. La ricerca della corrispondenza tra elementi immateriali e forme di protezione – che è parte della metodologia inaugurata da Enel – rivela la presenza di diritti d'autore su tutto il codice sorgente che è alla base della piattaforma, nonché su tutti gli aspetti di conceptual design e di flussi informativi alla base del modello operativo e su tutti gli elementi grafici originali (interfacce utente e dashboard di lettura dei dati). Inoltre, in applicazione della procedura interna sulla protezione dei segreti commerciali, sono state individuate, isolate e codificate tutte le componenti di natura confidenziale che sottendono la grande conoscenza di Enel nella gestione della rete e che si estrinsecano in aspetti tecnologici, organizzativi, economici, finanziari e di marketing.

Analogamente, l'esercizio di codifica dell'immateriale e di individuazione delle forme di protezione è stato condotto su 3SUN di Enel Green Power, la fabbrica che studia e sviluppa le applicazioni del fotovoltaico di nuova generazione. In effetti, Enel da tempo si è posta all'avanguardia nel design dei pannelli solari bi-facciali a eterogiunzione, che aumentano l'efficienza degli impianti attraverso la maggiore capacità di cattura della radiazione solare. La conoscenza di 3SUN in materia non riguarda soltanto il pannello come tale, ma anche i materiali innovativi, le metodiche di assemblaggio, nonché tutte le conoscenze di natura industriale per la realizzazione e la gestione automatizzata (in ottica Industria 4.0) delle linee produttive. La codifica della proprietà intellettuale nel caso di 3SUN ha fatto emergere tutte le componenti tecnologiche e le relative forme di protezione, che riguardano un nutrito gruppo di famiglie brevettuali sui processi implementati, sui materiali e sulle tecniche di eterogiunzione dei pannelli, nonché un cospicuo insieme di conoscenze segrete, adeguatamente identificate e protette, necessarie per la produzione dei pannelli, nonché un know-how produttivo specifico che ha a oggetto direttamente la realizzazione di tutte le componenti della Gigafactory.

I casi di Grid Blue Sky e di 3SUN sono rappresentativi ed emblematici del lavoro assiduo che Enel sta svolgendo da diversi esercizi, affinché sia sempre più visibile all'esterno come la proprietà intellettuale sia strumentale alla generazione e alla conservazione del vantaggio competitivo aziendale, sia nei casi di sfruttamento diretto e interno delle soluzioni tecnologiche (come nel caso di 3SUN), sia nei casi in cui il presidio proprietario è strumentale alla logica di condivisione della conoscenza in chiave di open innovation e di abilitazione di nuovi modelli di business (come nel caso di Grid Blue Sky).

Centralità delle persone

Gestione e valorizzazione delle persone di Enel

Al 31 dicembre 2021 i dipendenti sono pari a 66.279 persone (66.717 persone al 31 dicembre 2020). Nel 2021 si registra una diminuzione dell'organico del Gruppo di 438 persone per effetto del saldo netto tra assunzioni e cessazioni dell'esercizio (-461 persone) e della variazione di perimetro (complessivamente pari a +23 persone), tra cui si segnala la cessione della società Enel Green Power Bulgaria e l'acquisizione della società CityPoste Payment SpA in Italia.

Nelle tabelle di seguito riportate si analizzano la consistenza dei dipendenti e la relativa variazione per genere, fascia d'età, inquadramento e area geografica. Inoltre, solo per la consistenza dei dipendenti è esposta anche l'analisi per Linea di Business.

Consistenza dei dipendenti

2021 2020 2021-2020
Dipendenti per genere:
n.
66.279 66.717 (438) -0,7%
- di cui uomini
n.
51.341 52.346 (1.005) -1,9%
% 77,5 78,5 -1,0 -1,3%
- di cui donne
n.
14.938 14.371 567 3,9%
% 22,5 21,5 1,0 4,7%
Dipendenti per fasce di età:
n.
66.279 66.717 (438) -0,7%
- <30
n.
7.761 7.289 472 6,5%
% 11,7 10,9 0,8 7,3%
- 30-50
n.
38.024 36.355 1.669 4,6%
% 57,4 54,5 2,9 5,3%
- >50
n.
20.494 23.073 (2.579) -11,2%
% 30,9 34,6 -3,7 -10,7%
Dipendenti per inquadramento:
n.
66.279 66.717 (438) -0,7%
- manager
%
2,1 2,1 - -
- middle manager
%
18,5 17,4 1,1 6,3%
- white collar
%
53,6 53,8 -0,2 -0,4%
- blue collar
%
25,8 26,7 -0,9 -3,4%
Dipendenti per area geografica
n.
66.279 66.717 (438) -0,7%
Italia
n.
30.276 29.800 476 1,6%
% 45,7 44,7 1,0 2,2%
Iberia
n.
9.518 9.781 (263) -2,7%
% 14,4 14,7 -0,3 -2,0%
America Latina
n.
18.763 19.838 (1.075) -5,4%
% 28,3 29,7 -1,4 -4,7%
Europa
n.
4.994 4.966 28 0,6%
% 7,5 7,4 0,1 1,4%
Nord America
n.
1.914 1.639 275 16,8%
% 2,9 2,5 0,4 16,0%
Africa, Asia e Oceania
n.
814 693 121 17,5%
% 1,2 1,0 0,2 20,0%

Consistenza dei dipendenti per Linea di Business

N.
al 31.12.2021 al 31.12.2020 Percentuale sul totale
al 31.12.2021
Percentuale sul totale
al 31.12.2020
Generazione Termoelettrica e Trading 7.847 8.142 11,8% 12,2%
Enel Green Power 8.989 8.298 13,5% 12,4%
Infrastrutture e Reti 33.263 34.332 50,2% 51,5%
Mercati finali 6.148 6.324 9,3% 9,5%
Enel X 3.352 2.989 5,1% 4,5%
Servizi 5.734 5.731 8,7% 8,6%
Holding e Altro 946 901 1,4% 1,3%
Totale 66.279 66.717 100% 100%

Variazione della consistenza dei dipendenti

Consistenza al 31 dicembre 2020 66.717
Assunzioni 5.401
Cessazioni (5.862)
Variazioni di perimetro 23
Consistenza al 31 dicembre 2021 66.279

Analisi della variazione della consistenza

2021 2020 2021-2020
Tasso di ingresso
%
8,1 4,7 3,4 72,3%
Persone in entrata per genere:
n.
5.401 3.131 2.270,0 72,5%
- di cui uomini
n.
3.764 2.203 1.561 70,9%
% 69,7 70,4 -0,7 -1,0%
- di cui donne
n.
1.637 928 709 76,4%
% 30,3 29,6 0,7 2,4%
Persone in entrata per fasce d'età:
n.
5.401 3.131 2.270 72,5%
- <30
n.
2.579 1.363 1.216 89,2%
% 47,8 43,5 4,3 9,9%
- 30-50
n.
2.653 1.700 953 56,1%
% 49,1 54,3 -5,2 -9,6%
- >50
n.
169 68 101 -
% 3,1 2,2 0,9 40,9%
Persone in entrata per area geografica
n.
5.401 3.131 2.270 72,5%
Italia
n.
1.697 1.044 653 62,5%
% 31,5 33,3 -1,8 -5,4%
Iberia
n.
693 257 436 -
% 12,8 8,2 4,6 56,1%
America Latina
n.
1.704 991 713 71,9%
% 31,5 31,7 -0,2 -0,6%
Europa
n.
439 280 159 56,8%
% 8,1 8,9 -0,8 -9,0%
Nord America
n.
636 362 274 75,7%
% 11,8 11,6 0,2 1,7%
Africa, Asia e Oceania
n.
232 197 35 17,8%
% 4,3 6,3 -2,0 -31,7%
2021 2020 2021-2020
Tasso di turnover % 8,8 6,0 2,8 46,7%
Cessazioni per genere: n. 5.862 3.696 2.166 58,6%
- di cui uomini n. 4.779 3.001 1.778 59,2%
% 81,5 81,2 0,3 0,4%
- di cui donne n. 1.083 695 388 55,8%
% 18,5 18,8 -0,3 -1,6%
Cessazioni per fasce d'età: n. 5.862 3.696 2.166 58,6%
- <30 n. 702 547 155 28,3%
% 12,0 14,8 -2,8 -18,9%
- 30-50 n. 2.275 1.273 1.002 78,7%
% 38,8 34,4 4,4 12,8%
- >50 n. 2.885 1.876 1.009 53,8%
% 49,2 50,8 -1,6 -3,1%
Cessazioni per area geografica n. 5.862 3.696 2.166 58,6%
Italia n. 1.249 1.011 238 23,5%
% 21,3 27,3 -6,0 -22,0%
Iberia n. 956 599 357 59,6%
% 16,3 16,2 0,1 0,6%
America Latina n. 2.779 1.393 1.386 99,5%
% 47,4 37,7 9,7 25,7%
Europa n. 406 299 107 35,8%
% 6,9 8,1 -1,2 -14,8%
Nord America n. 361 313 48 15,3%
% 6,2 8,5 -2,3 -27,1%
Africa, Asia e Oceania n. 111 81 30 37,0%
% 1,9 2,2 -0,3 -13,6%

Formazione e sviluppo

Nell'evoluzione dell'emergenza COVID-19 la sicurezza del personale è stata garantita continuando nell'adozione delle misure di flessibilità attivate nel 2020. Nel 2021 la modalità di remote working è stata attivata per oltre 39.000 persone nei Paesi di presenza del Gruppo. Questa capacità di flessibilità e resilienza fa leva sull'esperienza consolidata di smart working, iniziata in Italia già dal 2016 e poi gradualmente diffusa in tutto il Gruppo, e sulla trasformazione tecnologica e digitale della strategia aziendale che ha reso Enel la prima azienda di servizi di pubblica utilità completamente in cloud.

La nuova modalità di lavoro ha beneficiato dei numerosi strumenti e servizi di supporto messi a disposizione delle persone, essenziali per lavorare da casa, assicurare la circolazione e condivisione delle informazioni e un'efficace organizzazione delle attività. Proseguono le iniziative di formazione e sensibilizzazione per accompagnare l'adozione di modalità lavorative completamente digitali e promuovere una cultura del lavoro basata su autonomia, delega e fiducia, e attenzione per il benessere delle persone e delle loro famiglie.

In questo contesto si rafforzano dunque i programmi di reskilling e upskilling mirati, i primi, all'apprendimento di abilità e competenze che consentono alle persone di ricoprire posizioni e ruoli differenti da quelli precedenti; i secondi, invece, allo sviluppo di percorsi di formazione e di empowerment che permettono un miglioramento dello svolgimento del proprio ruolo, accrescendo le competenze esistenti nella posizione attuale.

Nel corso del 2021 sono state effettuate azioni di dissemination sul tema dell'upskilling e del reskilling che hanno coinvolto le Funzioni di tutti i Paesi e le Linee di Business Globali del Gruppo: una challenge a livello globale e la realizzazione di 36 interviste ai senior executive sulle competenze attuali e del futuro. È stato inoltre avviato un gruppo di lavoro per la redazione di linee guida e la mappatura dei progetti, adottando una tassonomia comune in base alla quale l'upskilling, il reskilling e l'external skilling sono un insieme integrato di interventi che comprendono la formazione, lo sviluppo e l'ecosistema Enel nel suo complesso. È stato rafforzato il networking europeo sui temi dell'upskilling e del reskilling aderendo all'iniziativa Upskill4the futu-

re di CSR Europe con il progetto People Business Partner R-evolution della società e-distribuzione destinato ai People Business Partner, primi facilitatori della transizione energetica nell'accompagnare le persone nel loro percorso di crescita professionale, e contribuendo alla redazione della Dichiarazione Congiunta tra le Parti Sociali Europee, Joint statement on Just Transition, siglata a novembre.

Enel promuove attività formative per le proprie persone in quanto elemento fondante per garantirne un costante sviluppo. Ha trattato percorsi volti a favorire l'evoluzione del loro talento, la valorizzazione delle passioni e delle attitudini personali e lo sviluppo di nuovi linguaggi promuovendo anche la nascita di formatori interni (Train the Trainer). Nel 2021 sono state erogate circa 3 milioni di ore di formazione, in crescita rispetto all'anno precedente, il 20% in presenza e il resto da remoto. Ciò è stato possibile grazie al potenziamento dei tool digitali e della piattaforma E-Ducation, che hanno garantito l'accessibilità diffusa dei contenuti e una maggiore cultura della digitalizzazione per l'apprendimento. I percorsi formativi hanno riguardato tematiche legate ai comportamenti, aspetti tecnici, sicurezza, nuove competenze e alla cultura digitale.

Il costo complessivo del training sostenuto nel 2021 dal Gruppo ammonta a 23 milioni di euro(18).

Formazione media per dipendente

2021 2020 2021-2020
Numero medio di ore di training h/pro capite 44,6 40,9 3,7 9,0%
Numero medio di ore di formazione per inquadramento:
- manager h/pro capite 29,6 31,9 (2,3) -7,2%
- middle manager h/pro capite 41,9 41,4 0,5 1,2%
- white collar h/pro capite 38,4 35,7 2,7 7,6%
- blue collar h/pro capite 60,3 51,4 8,9 17,3%
Numero medio di ore di formazione per genere:
- uomini h/pro capite 46,5 40,4 6,1 15,1%
- donne h/pro capite 37,7 42,7 (5,0) -11,7%

In un contesto del lavoro in veloce cambiamento, accelerato dalla crisi pandemica, il Gruppo si è posto l'ambizioso obiettivo di promuovere nei prossimi anni la digital sustainability attraverso una serie di iniziative di formazione che illustrino tutte quelle tecnologie che consentono alle proprie persone di lavorare e coesistere con l'ambiente circostante in modo sostenibile.

Per quanto riguarda le azioni di Sviluppo per la persona, nel 2021 è stato messo a punto ed esteso a tutto il Gruppo un nuovo modello di Performance Appraisal: l'Open Feedback Evaluation (OFE). Il programma, che coinvolge il 100% delle persone eleggibili del Gruppo, presenta alcuni tratti distintivi significativi rispetto al passato. In particolare, al fine di creare un dialogo costante tra e con le persone, la valutazione diventa continuativa e a 360 gradi, con tre momenti di confronto tra responsabili e collaboratori nel corso dell'anno. Il nuovo modello OFE si compone di tre dimensioni interdipendenti tra loro: il "Talento", che consiste nella messa in evidenza delle proprie competenze individuali basate sul Modello delle 15 Competenze Soft e legate ai 4 valori Open Power di Fiducia, Responsabilità, Innovazione e Proattività; la "Generosità", intesa come attitudine a entrare in relazione con gli altri, dedicando tempo nel riconoscere i talenti dei colleghi e mettendosi in gioco a propria volta richiedendo feedback sui propri, generando un meccanismo di crescita individuale e collettiva; e infine l'"Azione", ovvero la capacità, valutata dai responsabili nei confronti dei propri collaboratori, di conseguire gli obiettivi professionali.

Ascolto e miglioramento del benessere organizzativo

Facendo seguito alle precedenti iniziative già condotte da Enel finalizzate all'ascolto costante delle persone del Gruppo e che hanno portato negli anni allo sviluppo di specifici piani di azione per singole Funzioni di Holding, Linee di Business e aree geografiche grazie ai quali si è data risposta alle principali esigenze emerse (meritocrazia, sviluppo personale, work-life balance ecc.), a fine 2020 è stato lanciato il programma globale "Open Listening - intervista per

(18) Il consuntivo dei costi tiene conto della rilevazione sul conto specifico del training del sistema New Primo. Questo include tutti i costi esterni di formazione e allo stato attuale è l'unica forma di dato disponibile certificato da sistema sui costi del training.

costruire il nostro futuro". L'iniziativa globale, cui ha partecipato attivamente il 70% dei dipendenti, ha fornito importanti feedback sul clima interno ma anche sulle condizioni di lavoro, chiedendo ai colleghi di immaginare il futuro nell'era del "Next Normal": dalle modalità di lavoro a distanza agli spazi, dalle tecnologie innovative ai nuovi modelli di leadership del futuro.

Inoltre, nel corso del 2021, Enel ha costruito insieme alle persone un modello globale di Wellbeing che poggia su otto pilastri che impattano sulla soddisfazione generale: il benessere psicologico, fisico, sociale, etico, economico, culturale, il work-life harmony e il senso di protezione. Per misurare il benessere e rilevare le iniziative più importanti per le persone, è stata condotta una survey globale sul Wellbeing. I risultati della survey consentiranno di elaborare nel 2022 un Programma di Benessere Globale, col

Includere le diversità in Enel

L'inclusione delle diversità e la valorizzazione dei talenti multipli e unici delle persone rappresentano fattori essenziali dell'approccio Enel per la creazione di valore sostenibile di lungo periodo per tutti gli stakeholder.

L'impegno di Enel su diversità e inclusione è iniziato nel 2013 con l'emissione della Policy sui Diritti Umani, cui è seguita nel 2015 la policy globale Diversità e Inclusione, pubblicata in concomitanza con l'adesione di Enel ai princípi del WEP (Women's Empowerment Principles) promossi da UN Global Compact e UN Women e in coerenza con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'ONU. Nel 2019 è stata pubblicata la policy Global Workplace Harassment che esplicita il principio del rispetto dell'integrità e della dignità individuale sul luogo di lavoro e affronta il tema delle molestie sessuali e delle molestie legate a discriminazioni nel contesto lavorativo. Nel 2020 questi princípi sono richiamati nella dichiarazione "Statement against harassment". Infine, con un'attenzione verso l'inclusione di tutti e nell'ottica di assicurare pari opportunità di accesso alle informazioni e ai sistemi digitali, nel 2021 è stata emessa la policy globale sull'accessibilità digitale.

L'approccio alla diversità e all'inclusione si fonda sui princípi di non discriminazione, pari opportunità, dignità e inclusione di ogni persona al di là di ogni forma di diversità, equilibrio tra vita privata e lavoro, e si sostanzia in un organico set di azioni che promuovono la cura e l'espressione dell'unicità di ciascuna persona, una cultura organizzativa inclusiva e priva di pregiudizi, e un coerente mix di competenze, qualità ed esperienze che creano valore per le persone e il business.

Tra le iniziative più rilevanti sviluppate nel 2021 si segnalano le azioni dedicate per incidere in modo sistematico sui coinvolgimento di un team internazionale, eterogeneo e multiculturale.

Infine, il 2021 ha visto un altro importante momento di ascolto finalizzato a rilevare, tra le altre cose, gli aspetti del contesto di lavoro che i colleghi riconoscono come di valore e distintivi del Gruppo: la "Employer Value Proposition Survey". Grazie al progetto, che ha coinvolto i colleghi di tutto il mondo, sono stati analizzati anche il Net Promoter Score – ovvero l'indicatore che misura la soddisfazione dei dipendenti all'interno dell'azienda – e i principali attributi che vengono associati al brand Enel in qualità di "employer of choice". Sostenibilità, innovazione, sicurezza sul lavoro e work-life balance sono gli attributi principali emersi che coincidono anche con le principali preferenze dichiarate dalle persone nel momento in cui scelgono il luogo dove vogliono lavorare.

vari aspetti del gender gap e sull'inclusione della disabilità, i servizi specifici di ascolto e supporto messi a disposizione delle persone nel contesto dell'emergenza, i progetti dedicati a persone con vulnerabilità, le iniziative di sensibilizzazione sulle tematiche LGBTQ+ e la diversità culturale. Negli ultimi anni un'intensa attività di sensibilizzazione ha permesso di diffondere e rafforzare la cultura dell'inclusione a ogni livello e contesto organizzativo, attraverso campagne di comunicazione ed eventi globali e locali dedicati. Nel 2021 sono state lanciate due campagne globali di sensibilizzazione sul tema dei bias e delle molestie sul luogo di lavoro per tutti i colleghi.

L'avanzamento delle politiche D&I è monitorato periodicamente attraverso un processo di reporting globale e un articolato set di KPI che misurano tutte le dimensioni di interesse ai fini interni ed esterni. In particolare, sul tema del genere sono definiti due obiettivi pubblici: assicurare un equo bilanciamento dei due generi nelle fasi iniziali dei processi di selezione e aumentare la rappresentanza delle donne manager e middle manager. Nel 2021 la presenza delle donne nei processi di selezione è stata del 52,1% con un trend crescente rispetto al 2020 (44%), le donne manager rappresentano il 23,6% (21,6% nel 2020) e le donne middle manager il 31,4% (30,4% nel 2020).

In tale ottica, è stata prevista l'introduzione nel Piano di Long-Term Incentive 2021 di un nuovo obiettivo di performance, con un peso pari al 5% del totale, rappresentato dalla "percentuale di donne nei piani di successione manageriale" a fine 2023.

Questo rappresenta un obiettivo per tutti i manager di Enel e/o di società da questa controllate, ivi incluso il Direttore Generale (nonché Amministratore Delegato) di Enel, che occupano posizioni apicali e/o di interesse strategico per il Gruppo, e pertanto sottolinea il forte impegno del Gruppo

Enel nell'assicurare l'equa rappresentanza femminile anche nei bacini che alimentano i piani di successione manageriale e valorizza l'attenzione sempre maggiore riservata al tema della "gender equality".

Nell'ambito del progetto Value for Disability proseguono le azioni previste nel relativo action plan con l'emissione di una policy globale sull'accessibilità digitale e numerose iniziative di sensibilizzazione finalizzate a diffondere un nuovo approccio all'inclusione dei colleghi con disabilità e a promuoverne l'effettiva partecipazione. In Italia prosegue anche l'attivazione di nuovi servizi dedicati alle persone con malattie croniche e vulnerabili.

Ai fini del monitoraggio della parità retributiva, nel 2021 l'incremento della percentuale di donne manager del 2% (dal 21,6% al 23,6%) ha portato a una leggera flessione dell'indice di Equal Remuneration Ratio (ERR), passato dall'83,3% all'81,1%.

Continuano, inoltre, tutte le azioni di valorizzazione delle donne, non solo nei ruoli apicali, i cui effetti saranno pienamente apprezzabili nel medio-lungo periodo, considerando anche la dinamica generazionale.

La tabella di seguito mostra l'impegno di Enel sulla diversità e inclusione, esponendo l'incidenza del personale con disabilità, il numero delle donne manager e middle manager e il rapporto tra retribuzione media base delle donne rispetto agli uomini.

Diversità e inclusione

2021 2020 2021-2020
Incidenza del personale disabile o appartenente a categorie protette % 3,2 3,3 -0,1 -3,0%
Donne manager e middle manager n. 4.163 3.825 338 8,8%
Rapporto tra stipendio base e retribuzione
Rapporto stipendio base donne/uomini: % 104,8 108,1 -3,3 -3,1%
- manager % 84,6 86,7 -2,1 -2,4%
- middle manager % 94,2 96,5 -2,3 -2,4%
- white collar % 88,4 90,2 -1,8 -2,0%
- blue collar % 111,2 77,0 34,2 44,4%
Rapporto retribuzione base donne/uomini: % 105,1 108,3 -3,2 -3,0%
- manager % 81,1 83,3 -2,2 -2,6%
- middle manager % 93,2 95,7 -2,5 -2,6%
- white collar % 88,4 90,3 -1,9 -2,1%
- blue collar % 112,0 77,8 34,2 44,0%

Salute e sicurezza sul lavoro

Enel considera la salute, la sicurezza e l'integrità psicofisica delle persone il bene più prezioso da tutelare in ogni momento della vita, al lavoro come a casa e nel tempo libero, e si impegna quindi a sviluppare e promuovere una solida cultura della sicurezza che garantisca un ambiente di lavoro sano e la tutela di tutti coloro che lavorano con e per il Gruppo. La tutela della salute e sicurezza propria e delle persone con cui si interagisce è una responsabilità di chiunque lavori in Enel. Per questo, come previsto nella Stop Work Policy del Gruppo, tutti sono tenuti a segnalare e fermare tempestivamente qualsiasi situazione a rischio o comportamento non sicuro. L'impegno costante di ognuno, l'integrazione della sicurezza nei processi aziendali e nella formazione, la segnalazione e l'analisi puntuale di tutte le evidenze, mancati infortuni, osservazioni di sicurezza, non conformità, controlli, il rigore nella selezione e nella gestione delle ditte appaltatrici, la condivisione trasversale delle esperienze e best practice nel Gruppo, nonché il confronto con i top player internazionali sono gli elementi fondanti della cultura della sicurezza in Enel. Nel corso del 2021 è stato ulteriormente sviluppato l'approccio "Data Driven Safety", volto alla definizione di indicatori di sicurezza di "prevenzione selettiva" che aiutino a identificare il Paese, la tecnologia e l'area a maggior rischio di accadimento di eventi fatali, al fine di indirizzare gli interventi di prevenzione e protezione, sia verso il personale interno sia verso quello appaltatore.

In particolare, l'approccio del Gruppo verso i fornitori è quello di considerare ognuno di essi come un partner con il quale condividere i princípi cardine della sicurezza e dell'ambiente, come l'obiettivo Zero Infortuni, e l'importanza della Stop Work Policy; strumenti che permettono di segnalare e fermare tempestivamente qualsiasi situazione di rischio ai danni delle persone e dell'ambiente. In tutte le fasi, dalla qualificazione fino alla assegnazione del contratto, il Gruppo ha adottato specifici strumenti per monitorare la gestione dei requisiti di Salute Sicurezza e Ambiente. Al puntuale monitoraggio si associa un processo continuativo di ispezioni in campo e di Consequence Management, definito sulla base del profilo di rischio safety e ambiente del fornitore, in un'ottica di miglioramento delle performance.

Inoltre, durante il 2021 è proseguito il programma di Contractor Safety Partnership, che si basa sulla condivisione di valori cardine di Enel sulla sicurezza. In particolare, attraverso le attività di Safety Support si propongono percorsi di miglioramento e si mette a disposizione dei fornitori l'esperienza interna, per supportare la formazione del personale contrattista, tenendo comunque ben separate le responsabilità dell'impresa appaltatrice rispetto a Enel.

Enel è impegnata a far crescere le competenze sulla sicurezza e ambiente in termini sia di conoscenza tecnica sia di approccio culturale, per promuovere un nuovo modo di lavorare, più sicuro per le persone e più sostenibile per l'ambiente. A tal fine nel 2021 si è rafforzato l'impegno della unità SHE Factory nella produzione, distribuzione ed erogazione di corsi e materiale formativo destinato al personale Enel e contrattista.

La tabella di seguito espone i principali indicatori relativamente alla sicurezza sul lavoro.

2021 2020 2021-2020
Numero di ore lavorate milioni di ore 423,362 403,333 20,028 5,0%
Enel milioni ore 123,421 125,264 (1,843) -1,5%
Imprese appaltatrici(1) milioni ore 299,940 278,069 21,871 7,9%
Numero di infortuni totali (TRI) n. 1.212 1.308 (96) -7,3%
Enel n. 156 196 (40) -20,4%
Imprese appaltatrici n. 1.056 1.112 (56) -5,0%
Indice di frequenza infortuni (TRI)(2) i 2,863 3,243 (0,380) -11,7%
Enel i 1,264 1,565 (0,301) -19,2%
Imprese appaltatrici i 3,521 3,999 (0,478) -12,0%
Numero di infortuni mortali n. 9 9 - -
Enel n. 3 1 2 -
Imprese appaltatrici n. 6 8 (2) -25,0%
Indice di frequenza infortuni mortali i 0,021 0,022 (0,001) -3,4%
Enel i 0,024 0,008 0,016 -
Imprese appaltatrici i 0,020 0,029 (0,009) -31,0%
Numero di infortuni "Life Changing"(3) n. 4 - 4 -
Enel n. 1 - 1 -
Imprese appaltatrici n. 3 - 3 -
Indice di frequenza infortuni "Life Changing" i 0,009 - 0,009 -
Enel i 0,008 - 0,008 -
Imprese appaltatrici i 0,010 - 0,010 -

(1) I dati del 2020 tengono conto di una loro più puntuale determinazione.

(2) Tale indice viene calcolato rapportando il numero di infortuni (tutti gli eventi infortunistici, anche quelli con tre o meno giorni di assenza) alle ore lavorate/1.000.000.

(3) Si considerano gli infortuni che hanno provocato conseguenze sulla salute tali da cambiare per sempre la vita di una persona (per es., amputazioni di arti, paralisi, danni neurologici ecc.).

Nel 2021 il Total Recordable Injury (TRI) è diminuito rispetto al 2020 del 7,3%. Questa diminuzione si riscontra sia nel personale Enel (-20,4%) sia nel personale delle imprese appaltatrici (-5,0%).

Nel 2021 si sono verificati:

  • n. 9 infortuni mortali, di cui n. 3 a dipendenti del Gruppo Enel (n. 2 in Italia e n. 1 in Brasile) e n. 6 a carico degli appaltatori (n. 2 in Brasile, n. 2 in Cile, n. 1 in Italia e n. 1 in Spagna);
  • n. 4 infortuni Life Changing (LCA), di cui n. 1 ha coinvolto un dipendente Enel in Brasile e n. 3 hanno coinvolto imprese appaltatrici (n. 1 in Brasile, n. 1 in Colombia e n. 1 in Spagna).

Le cause di questi infortuni sono principalmente associate a incidenti di tipo elettrico (n. 7), meccanico (n. 5) e chimico (n. 1).

Il Gruppo Enel ha definito un sistema strutturato di Gestione della Salute, basato su misure di prevenzione per sviluppare una cultura aziendale orientata alla promozione della salute psico-fisica e del benessere organizzativo e all'equilibrio tra vita personale e professionale. In quest'ottica, il Gruppo realizza campagne di sensibilizzazione globali e locali per promuovere stili di vita sani, sponsorizza programmi di screening volti a prevenire l'insorgenza di malattie e garantisce

la fornitura di servizi medici. Il Gruppo Enel mette in atto un processo sistematico e continuo di identificazione e valutazione dei rischi da stress lavoro-correlato, in accordo con la policy Stress at Work Prevention and Well-being at Work Promotion, per la prevenzione, l'individuazione e la gestione dello stress in situazioni lavorative, fornendo anche una serie di indicazioni volte a promuovere la cultura del benessere organizzativo.

Il 2021 vede il Gruppo Enel focalizzato sul rafforzamento delle misure e programmi funzionali ai temi Wellbeing sempre più necessari al fine di garantire il benessere dei propri lavoratori nel contesto vissuto di pandemia ma guardando al futuro e alle nuove modalità di lavoro.

Nell'ambito del Gruppo è attivo, inoltre, un monitoraggio costante delle evoluzioni epidemiologiche e sanitarie, allo scopo di implementare piani di misure preventive e protettive della salute dei dipendenti e di chi opera per il Gruppo, sia a livello locale sia a livello globale. Fin dall'inizio dell'emergenza COVID-19 a febbraio 2020, Enel si è attivata per tutelare la salute di tutti i colleghi e garantire la continuità della fornitura di energia elettrica alle comunità in cui opera, in primis mediante la costituzione di specifiche Task Force globali e per Paese e, successivamente, dotando l'organizzazione di una unità responsabile al presidio di questo processo.

Lo scopo di questa unità, denominata Pandemic Emergency Management, è quello di assicurare il monitoraggio delle situazioni di emergenza, la definizione della strategia e delle policy globali e la loro adozione in ogni realtà del Gruppo, oltre che di indirizzare, integrare e monitorare tutte le azioni di prevenzione, protezione, tutela e intervento volte a proteggere la salute dei propri dipendenti e appaltatori, anche in relazione a fattori di rischio sanitari esogeni non strettamente correlati all'attività lavorativa.

Relazioni responsabili con le comunità

Instaurare relazioni solide e durature nel tempo con le comunità locali nei Paesi in cui Enel opera rappresenta un pilastro fondamentale della strategia del Gruppo. Questo, insieme alla costante attenzione ai fattori sociali e ambientali, ha permesso a Enel, da un lato, di implementare un nuovo modello di sviluppo equo che non lasci indietro nessuno e, dall'altro, di creare valore condiviso nel lungo periodo per tutti gli stakeholder.

Un modello declinato lungo l'intera catena del valore: dall'analisi proattiva delle necessità delle comunità anche in fase di sviluppo di nuovi business, alla realizzazione di cantieri e impianti sostenibili, fino alla gestione degli asset e degli impianti quali piattaforme di sviluppo dei territori in cui si trovano. Ulteriore evoluzione è costituita dall'estensione di tale approccio anche nel disegno, nello sviluppo e nella fornitura di servizi e prodotti energetici, oltre che nell'innovazione dei processi, facendo leva su nuove tecnologie e contribuendo a costruire comunità sempre più circolari, inclusive e sostenibili.

In linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG), Enel contribuisce concretamente al progresso sostenibile dei territori. Un impegno pienamente integrato nel nostro purpose e nei valori aziendali, dall'ampliamento delle infrastrutture ai programmi di istruzione e formazione professionale, ai progetti ideati per sostenere attività culturali ed economiche. Iniziative specifiche sono state volte a promuovere l'accesso all'energia e l'elettrificazione rurale e suburbana, affrontare la povertà energetica e promuovere l'inclusione sociale per le categorie più deboli della popolazione, impiegando anche nuove tecnologie e approcci di economia circolare, adottando una strategia che incorpori pienamente la sostenibilità nel modello di business e attività. Diverse le iniziative sviluppate a livello globale per la tutela della biodiversità, coerentemente con la strategia di decarbonizzazione di Gruppo.

In particolare, due sono le grandi sfide: la transizione energetica equa e sostenibile e la ripresa post pandemica.

La transizione energetica rappresenta un importante acceleratore di crescita e modernizzazione dell'industria, grazie alle potenzialità che offre in termini di sviluppo economico, benessere, qualità della vita ed eguaglianza. Per cogliere queste opportunità sono necessarie politiche lungimiranti, che assicurino una transizione giusta e inclusiva e che tenga conto in particolare delle esigenze delle categorie sociali più esposte al cambiamento. Enel è convinta che per generare un profitto durevole occorra condividere valore con l'intero contesto in cui si opera.

Con il perdurare della pandemia da COVID-19 è continuato l'impegno a sostegno delle comunità, attivando iniziative specifiche sul recupero socioeconomico attraverso lo sviluppo di marketplace locali, favorendo l'accesso al credito e la promozione di modelli di business inclusivi a sostegno delle fasce più deboli della popolazione, con particolare attenzione alle persone in condizioni vulnerabili dal punto di vista fisico, sociale ed economico. Molti i progetti anche in tema di digitalizzazione per sostenere la connettività nelle aree rurali e l'alfabetizzazione informatica, incoraggiare la partecipazione delle donne nelle materie STEM e piattaforme di e-commerce e soluzioni online od offline a impatto positivo per le economie locali.

Nel 2021 sono stati realizzati oltre 2.400 progetti di sostenibilità con un coinvolgimento di più di 7,5 milioni di beneficiari nei diversi Paesi in cui Enel è presente. In particolare, i progetti di accesso all'energia economica, affidabile, soste-

nibile e moderna (SDG 7) a oggi hanno riguardato 13,2 milioni di persone(19), quelli a favore dello sviluppo economico e sociale delle comunità (SDG 8) hanno raggiunto i 3,7 milioni di beneficiari(20), mentre delle iniziative per promuovere un'educazione di qualità (SDG 4) hanno beneficiato 3 milioni di persone(21).

Per individuare le idee migliori per ogni territorio è previsto un percorso basato sulla condivisione con le comunità locali e l'ascolto degli stakeholder, che porta all'identificazione di interventi efficaci per rispondere a bisogni locali in sinergia con gli obiettivi aziendali.

Gli spunti emersi dallo stakeholder engagement e dal dia-

Catena di fornitura sostenibile

Le prestazioni dei fornitori, oltre a garantire i necessari standard qualitativi, devono andare di pari passo con l'impegno di adottare le migliori pratiche in termini di diritti umani e condizioni di lavoro, di salute e sicurezza sul lavoro, di responsabilità ambientale ed etica. In Enel, le procedure di approvvigionamento sono volte a garantire la qualità delle prestazioni nel massimo rispetto dei princípi di economicità, efficacia, tempestività e correttezza e trasparenza. Il processo di acquisto svolge un ruolo centrale nella creazione del valore nelle sue diverse forme (sicurezza, risparmio, tempi, qualità, risultati, ricavi, flessibilità), grazie a una sempre maggiore interazione e integrazione con il mondo esterno e con le diverse parti dell'organizzazione aziendale. Il totale dei fornitori qualificati con un contratto ancora attivo a fine 2021 è pari a circa 6.900.

La gestione dei fornitori si articola in tre fasi fondamentali, necessarie anche per integrare nelle valutazioni gli aspetti ambientali, sociali e di governance: il sistema di qualificazione, la definizione delle condizioni generali di contratto e il sistema di Supplier Performance Management (SPM). Il sistema globale di qualificazione dei fornitori di Enel (al 31 dicembre 2021 circa 14.000 qualificazioni attive) consente, infatti, una valutazione accurata delle imprese che intendono partecipare alle procedure di appalto, attraverso l'analisi dei requisiti tecnici, economico-finanziari, legali, ambientali, di salute e sicurezza, di diritti umani ed etici e di onorabilità, e rappresenta una garanzia per l'azienda. Per quanto riguarda il processo di gara e di contrattazione, è proseguito l'impegno di Enel per introdurre aspetti legati alla sostenibilità nei processi di gara, attraverso non solo l'applicazione di specifici "K di sostenibilità" premianti, ma anche attraverso l'utilizlogo costante con le comunità rappresentano la base per la costruzione di partnership di lungo periodo che vedono il coinvolgimento attivo di Organizzazioni non Governative e startup, imprese e istituzioni radicate sul territorio. Un approccio che porta alla realizzazione di una vasta gamma di progetti in diversi ambiti, anche grazie all'attivazione di ecosistemi virtuosi come la piattaforma Open Innovability® che si basa sull'apertura e la condivisione, facilitando e promuovendo l'identificazione di idee e soluzioni sociali innovative. Nel 2021 sono state oltre 580 le partnership attive a livello internazionale, anche grazie a diversi strumenti come, per esempio, le piattaforme di crowdsourcing (openinnovability. com) e la rete di Innovation Hub.

zo di requisiti di sostenibilità cogenti che tengano conto di fattori ambientali, sociali e di safety dei fornitori. Per favorire l'applicazione e il monitoraggio di questi requisiti, nel corso del 2021 è stata implementata sul portale acquisti WeBUY la prima versione della libreria dei requisiti di sostenibilità, un elenco codificato di azioni di sostenibilità che i buyer possono applicare come requisiti cogenti in fase di gara. Sempre nei primi mesi del 2021 sono stati pubblicati tutti gli standard (Product Category Rules) necessari per ottenere l'EPD ("Dichiarazione Ambientale di Prodotto"), certificazione volta a quantificare, attestare e comunicare gli impatti generati durante l'intero ciclo di vita della fornitura (in termini di emissioni di CO2 , consumo di acqua, impatto sul suolo, materiale riciclato ecc.). Questo processo ci consente di ricavare un benchmark di settore e di definire percorsi di miglioramento con i fornitori coinvolti, più di 200 su 13 categorie di prodotti strategici che coprono circa il 50% dello spending annuale del Gruppo sulle forniture. Sono inoltre previste specifiche clausole contrattuali in tutti i contratti di lavori, servizi e forniture in materia di sostenibilità, tra le quali il rispetto e la protezione dei diritti umani e il rispetto degli obblighi etico-sociali. Il sistema SPM è finalizzato invece al monitoraggio delle prestazioni dei fornitori in termini di qualità, tempestività e sostenibilità in esecuzione del contratto.

Sono inoltre proseguite le attività per una sempre maggiore integrazione dei temi ambientali, sociali e di governance nella strategia della catena di fornitura, creando valore condiviso con i fornitori. Tra queste, si segnalano gli incontri e le iniziative di informazione degli appaltatori in materia di sostenibilità, con specifico riferimento alla tutela della salute e sicurezza.

(19) Dati cumulati 2015-2021 sul numero totale beneficiari raggiunti su SDG 7 a oggi.

(20) Dati cumulati 2015-2021 sul numero totale beneficiari raggiunti su SDG 8 a oggi.

(21) Dati cumulati 2015-2021 sul numero totale beneficiari raggiunti su SDG 4 a oggi.

L'economia circolare

L'economia circolare rappresenta per Enel un driver strategico per ripensare l'attuale modello di sviluppo coniugando innovazione, competitività e sostenibilità in modo da rispondere alle grandi sfide ambientali e sociali di oggi. La visione del Gruppo si fonda su cinque pilastri, che agiscono attraverso tre leve principali: il design (ossia, la progettazione, i materiali utilizzati), le modalità di utilizzo (ossia, l'estensione della vita utile, lo sharing, il product as a service) e la chiusura dei cicli (ossia, riuso, rimanifattura, riciclo).

Perché il risultato sia effettivamente trasformativo, l'approccio circolare deve inevitabilmente abbracciare l'intera catena del valore. Per questa ragione è stato implementato in tutte le attività del Gruppo, agendo sia attraverso le Linee di Business, per quanto concerne tecnologie e modelli di business, sia attraverso i Paesi, per quanto concerne sinergie cross-settoriali, collaborazioni ed ecosistema.

Dal 2018 è operativo un progetto globale con i fornitori per misurare la circolarità di quanto acquistiamo, premiare i più virtuosi e fare co-innovazione per ripensare assieme asset e prodotti. Le aree di generazione e di distribuzione attraverso l'innovazione stanno sia rivedendo la catena del valore dei nuovi asset installati, come per esempio smart meter, fotovoltaico, eolico, nell'ottica circolare, sia valorizzando gli asset in

esercizio. La Divisione Global Energy and Commodity Management supporta questa transizione estendendo le proprie competenze agli ambiti dei nuovi materiali e delle materie prime seconde. Enel X si propone come acceleratore della circolarità dei propri clienti sia misurando e migliorando continuamente i propri prodotti e servizi, sia fornendo veri e propri servizi di misurazione e consulenza ai clienti per aumentare la loro circolarità.

Enel fin dalle fasi iniziali di adozione di un approccio circolare ha posto un forte focus sulla misurazione dei benefíci ambientali ed economici della circolarità, con la consapevolezza che un modello che superi e idealmente elimini il consumo di risorse non rinnovabili deve essere misurabile per poter essere non solo sostenibile ma anche economicamente competitivo. Dal 2020, nell'ambito del Capital Markets Day, per esempio, il Gruppo ha introdotto un indicatore di circolarità associato al parco di generazione elettrica che integra gli indicatori esistenti sulle emissioni dirette. In particolare, questo ulteriore indicatore fotografa l'evoluzione negli anni del consumo di materiali a vita intera per MWh generato, misurando il consumo dei materiali lungo tutto il ciclo di vita: dalla produzione all'installazione fino alla dismissione degli asset di produzione.

Un modello di business basato sulla circolarità richiede la massima collaborazione tra tutti gli attori chiave: è per questo che Enel ritiene fondamentale aprire linee di comunicazione e collaborazione con chi condivide questa visione, coinvolgendo le filiere e promuovendo iniziative comuni (anche di tipo formativo) per salvaguardare le risorse naturali e aumentare la competitività di un Paese.

Infine, nella convinzione che la transizione verso un'economia circolare genererà molteplici benefíci economici, sociali e ambientali, riteniamo che la finanza del Gruppo possa svolgere un ruolo fondamentale nell'accelerare questa transizione, fornendo assistenza finanziaria alle imprese e ai progetti che implementano modelli di business circolari supportando lo sviluppo delle nuove tecnologie innovative necessarie per consentire il funzionamento di nuovi modelli di business circolari.

Fatti di rilievo del 2021

Enel chiude il gruppo I della centrale a carbone Bocamina con tre anni di anticipo rispetto alla data prevista nel Piano Nazionale di Decarbonizzazione del Cile

In data 4 gennaio 2021 il Gruppo Enel ha effettuato la disconnessione dalla rete elettrica e la cessazione delle attività del gruppo I della centrale a carbone Bocamina, nella municipalità di Coronel, in Cile. Il gruppo I da 128 MW è stato disconnesso dalla rete elettrica con tre anni di anticipo rispetto alla data individuata nel Piano Nazionale di Decarbonizzazione cileno. Tale traguardo – che si unisce alla chiusura della centrale a carbone di Tarapacá il 31 dicembre 2019 e a quella dell'ultimo impianto a carbone di Enel in Cile, il gruppo II di Bocamina, prevista per maggio 2022 – segna un ulteriore progresso nella decarbonizzazione del mix di generazione di Enel in Cile.

Moody's migliora il rating a lungo termine di Enel a "Baa1"

In data 15 gennaio 2021 Moody's Investors Service (Moody's) ha annunciato di aver migliorato il rating sul debito a lungo termine di Enel SpA portandolo a "Baa1" rispetto al precedente "Baa2". Tra i principali elementi che hanno portato all'upgrade, Moody's ha individuato i seguenti:

  • bassa volatilità degli utili sostenuta dalle grandi dimensioni e dalla diversificazione geografica;
  • stabilità degli utili garantita dal business regolato delle reti e dalla generazione contrattualizzata, che rappresentano l'80% dell'EBITDA del Gruppo;
  • solidità finanziaria, con un indice funds from operations (FFO)/net debt superiore al 20%.

Enel emette prestiti obbligazionari ibridi

In data 25 febbraio 2021 il Consiglio di Amministrazione di Enel SpA ha autorizzato l'emissione da parte di Enel, entro il 31 dicembre 2021, di uno o più prestiti obbligazionari non convertibili subordinati ibridi, anche di natura perpetua, per un importo massimo pari al controvalore di 3 miliardi di euro, da collocare esclusivamente presso investitori istituzionali, europei ed extraeuropei, anche attraverso private placement. Successivamente, in data 4 marzo 2021, in esecuzione di tale delibera Enel ha emesso un nuovo prestito obbligazionario ibrido perpetuo per 2,25 miliardi di euro.

Enel sottoscrive la più grande linea di credito revolving "sustainability-linked"

In data 5 marzo 2021 Enel e la sua società controllata di diritto olandese Enel Finance International NV (EFI) hanno sottoscritto la più grande linea di credito revolving "sustainability-linked" per un ammontare di 10 miliardi di euro e una durata di cinque anni. La linea di credito, che sarà utilizzata per soddisfare il fabbisogno finanziario del Gruppo, è legata al Key Performance Indicator relativo alle emissioni dirette di gas a effetto serra (emissioni di CO2 equivalente Scope 1 del Gruppo derivanti dalla produzione di elettricità e calore), contribuendo al raggiungimento dell'Obiettivo di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goal - SDG) delle Nazioni Unite SDG 13 "Climate Action" e in linea con il "Sustainability-Linked Financing Framework" del Gruppo, rispetto al quale Vigeo Eiris ha rilasciato una Second-Party Opinion. La linea di credito sostituisce la precedente linea di credito revolving da 10 miliardi di euro firmata da Enel ed EFI nel dicembre 2017 e presenta un costo complessivo inferiore rispetto alla precedente linea.

Offerta pubblica di acquisto volontaria parziale per le azioni e le American Depositary Shares di Enel Américas SA

Nell'ambito dell'operazione di riorganizzazione societaria volta a integrare le attività rinnovabili non convenzionali del Gruppo Enel in Centro e Sud America (escluso il Cile) nella controllata quotata cilena Enel Américas SA, in data 15 marzo 2021 Enel SpA, come preannunciato al mercato, ha lanciato una offerta pubblica di acquisto volontaria parziale sulle azioni ordinarie (Azioni) e sulle American Depositary Shares (ADS) di Enel Américas, fino a un massimo di 7.608.631.104 azioni (comprese le Azioni rappresentate da ADS), pari al 10% del capitale sociale a quella data della medesima società (l'OPA). In particolare, l'OPA si è articolata in un'offerta pubblica di acquisto volontaria negli Stati Uniti e in un'offerta pubblica di acquisto volontaria in Cile. Il periodo d'offerta ha avuto inizio il 15 marzo e si è concluso il 13 aprile 2021. L'OPA era condizionata all'efficacia della fusione per incorporazione di EGP Américas SpA in Enel Américas SA, che si è realizzata il 1° aprile 2021. Il corrispettivo complessivo massimo di circa 1.065,2 miliardi di pesos cileni (pari a circa 1,3 miliardi di euro – calcolati al tasso di cambio del 15 aprile 2021 di 847,87 pesos cileni per 1 euro) è stato finanziato dai flussi di cassa della gestione corrente e dalla capacità

di indebitamento esistente. A seguito del completamento dell'offerta pubblica di acquisto parziale volontaria e del perfezionamento della fusione di EGP Américas, Enel possiede circa l'82,3% del capitale sociale attualmente in circolazione di Enel Américas.

Cessione del 50% del capitale di Open Fiber

In data 30 aprile 2021 il Consiglio di Amministrazione di Enel SpA ha deliberato di avviare le procedure finalizzate alla cessione del 10% del capitale di Open Fiber SpA a CDP Equity SpA (CDPE), subordinato al contestuale perfezionamento della cessione, esaminata e valutata favorevolmente dal Consiglio di Amministrazione di Enel nell'adunanza del 17 dicembre 2020, del 40% del capitale di Open Fiber da Enel a Macquarie Asset Management, nonché al versamento in favore di Open Fiber, in linea con gli impegni dei soci già previsti dal relativo piano industriale attuale, di un apporto di capitale di ammontare complessivo fino a 194 milioni di euro, di cui 97 milioni di euro di competenza Enel.

I contratti per la cessione dell'intera partecipazione, pari al 50% del capitale, di Open Fiber, di cui il 40% a Macquarie Asset Management e il 10% a CDPE sono stati conclusi in data 5 agosto 2021. In particolare, il contratto relativo alla cessione a Macquarie Asset Management del 40% del capitale di Open Fiber prevedeva un corrispettivo di 2.120 milioni di euro, inclusivo del trasferimento dell'80% della porzione Enel dello "shareholders' loan" concesso a Open Fiber, comprensivo degli interessi maturati. Il contratto relativo alla cessione a CDPE del 10% del capitale di Open Fiber prevedeva a sua volta un corrispettivo di 530 milioni di euro, inclusivo del trasferimento a CDPE del 20% della porzione Enel dello "shareholders' loan" concesso a Open Fiber, comprensivo degli interessi maturati. I contratti sopra indicati prevedevano inoltre il riconoscimento in favore di Enel degli "earn-out", legati a eventi futuri e incerti, descritti nei comunicati stampa del 17 dicembre 2020 e del 30 aprile 2021.

In data 3 dicembre 2021 Enel SpA ha perfezionato la cessione dell'intera partecipazione da essa detenuta in Open Fiber SpA, pari al 50% del capitale sociale, in favore di Macquarie Asset Management e di CDPE, a seguito del verificarsi di tutte le condizioni previste dai contratti con essi stipulati, di cui il 40% a Macquarie Asset Management per un corrispettivo di circa 2.199 milioni di euro e il 10% a CDP Equity per un corrispettivo di circa 534 milioni di euro.

Il corrispettivo complessivo incassato da Enel è stato pari quindi a circa 2.733 milioni di euro e ha comportato la rilevazione di un provento a livello di Gruppo di circa 1.763 milioni di euro.

Enel aggiorna il suo Programma di emissione di US Commercial Paper nell'ambito dell'SDG 13, il primo del suo genere negli Stati Uniti

In data 11 maggio 2021 Enel, attraverso la sua controllata statunitense Enel Finance America LLC, ha rinnovato il suo Programma di emissione di Commercial Paper da 3 miliardi di dollari statunitensi istituito nel 2019, elevandone l'importo a 5 miliardi di dollari statunitensi e collegandolo all'Obiettivo di sviluppo sostenibile (SDG) 13 delle Nazioni Unite "Climate Action". In linea con il "Sustainability-Linked Financing Framework" di Enel, il Programma riflette gli obiettivi di riduzione delle emissioni dirette di gas serra del Gruppo Enel per il 2023 e il 2030. Il Programma è parte della strategia di finanza sostenibile di Enel, in linea con l'obiettivo di raggiungere una quota di fonti di finanziamento sostenibile – sul debito lordo totale del Gruppo – pari al 48% nel 2023 e superiore al 70% nel 2030.

Enel colloca con successo un "Sustainability-Linked Bond" da 3,25 miliardi di euro in tre tranche sul mercato Eurobond, lanciando contemporaneamente una Tender Offer su obbligazioni convenzionali

In data 8 giugno 2021 Enel Finance International NV (EFI) ha collocato sul mercato Eurobond un "Sustainability-Linked Bond" da 3,25 miliardi di euro in tre tranche, legato al raggiungimento dell'obiettivo di sostenibilità di Enel relativo alla riduzione di emissioni dirette di gas serra (Scope 1), contribuendo all'Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 13 delle Nazioni Unite ("Climate Action") e in linea con il "Sustainability-Linked Financing Framework" del Gruppo. Contestualmente, EFI ha lanciato un'offerta pubblica volontaria non vincolante per il riacquisto di quattro serie di obbligazioni convenzionali in circolazione che si è conclusa in data 15 giugno 2021. Pertanto, la società riacquisterà per cassa obbligazioni convenzionali in euro per un ammontare nominale complessivo pari a 1.069.426.000 euro. Il successo dell'operazione permetterà di accelerare il raggiungimento degli obiettivi di Gruppo legati al rapporto tra le fonti di finanziamento sostenibile e l'indebitamento lordo totale del Gruppo stesso.

Enel Green Power mette in esercizio il più grande parco eolico dell'America del Sud, Lagoa dos Ventos, in Brasile

In data 10 giugno 2021 la controllata brasiliana per le rinnovabili del Gruppo Enel, Enel Green Power Brasil Participações Ltda, ha messo in esercizio il parco eolico Lagoa dos Ventos da 716 MW, l'impianto eolico più grande attualmente in fun-

zione nell'America del Sud e il più esteso di Enel Green Power di questo tipo a livello mondiale. La costruzione dell'impianto ha richiesto un investimento di circa 3 miliardi di real brasiliani, pari a quasi 620 milioni di euro. Enel sta inoltre investendo circa 360 milioni di euro nella costruzione di un progetto eolico da 396 MW, che porterà la capacità complessiva di Lagoa dos Ventos a circa 1,1 GW.

Acquisto di azioni proprie a servizio del Piano di incentivazione di lungo termine 2021 e conclusione del Programma di buyback

In data 17 giugno 2021 il Consiglio di Amministrazione di Enel SpA, in attuazione dell'autorizzazione conferita dall'Assemblea degli azionisti del 20 maggio 2021, ha approvato l'avvio di un programma di acquisto di azioni proprie, per un numero di azioni pari a 1,62 milioni (il Programma), equivalenti a circa lo 0,016% del capitale sociale di Enel. Il Programma è stato introdotto al servizio del Piano di incentivazione di lungo termine per il 2021 destinato al management di Enel e/o di società da questa controllate ai sensi dell'art. 2359 del codice civile (Piano LTI 2021), anch'esso approvato dall'Assemblea del 20 maggio 2021. Ai fini dell'esecuzione del Programma, la Società ha conferito un incarico a un intermediario abilitato e, in linea con l'impegno di Enel per un modello di sviluppo sostenibile, il prezzo di acquisto delle azioni dall'intermediario era legato al raggiungimento dell'obiettivo di performance del Piano LTI 2021 rappresentato dalle emissioni dirette di gas serra (GHG Scope 1) per kWh equivalente prodotto dal Gruppo Enel nel 2023.

Nell'ambito del Programma, sono state acquistate complessive n. 1.620.000 azioni Enel (pari allo 0,015934% del capitale sociale), al prezzo medio ponderato per il volume di 7,8737 euro per azione e per un controvalore complessivo di 12.755.458,734 euro. Considerando le azioni proprie già in portafoglio, Enel detiene complessivamente al 31 dicembre 2021 n. 4.889.152 azioni proprie, pari allo 0,048090% del capitale sociale.

Da BEI il primo accordo di finanziamento "sustainability-linked" da 600 milioni di euro per e-distribuzione

In data 1° luglio 2021 e-distribuzione, società del Gruppo Enel, e la Banca Europea per gli Investimenti (BEI) hanno siglato la prima tranche da 300 milioni di euro di un finanziamento "sustainability-linked" per complessivi 600 milioni di euro. Si tratta del primo contratto di finanziamento della BEI collegato alla sostenibilità, relativo al raggiungimento da parte di Enel dell'obiettivo di riduzione delle emissioni dirette di gas serra (Scope 1), in linea con il Sustainable Development Goal (SDG) 13 delle Nazioni Unite ("Climate Action") e con il "Sustainability-Linked Financing Framework" del Gruppo.

Procedimento penale avviato nei confronti di e-distribuzione in relazione a un evento infortunistico - Italia

Il 1° luglio 2021 e-distribuzione SpA ha avuto notizia di un procedimento a carico di alcuni suoi dipendenti e manager, e della stessa e-distribuzione SpA ai sensi del decreto legislativo n. 231/2001, avviato dalla Procura della Repubblica di Taranto, a seguito dell'evento infortunistico verificatosi la notte tra il 27 e il 28 giugno 2021 ai danni di un dipendente di una ditta appaltatrice. Il procedimento è in una fase del tutto iniziale e l'individuazione degli indagati è provvisoria e risponde, nella fase delle indagini, all'esigenza di consentirne la partecipazione all'accertamento tecnico non ripetibile disposto dal Pubblico Ministero.

La relazione del consulente tecnico del Pubblico Ministero, datata 15 dicembre 2021, è stata depositata e acquisita al fascicolo di quest'ultimo.

Enel colloca un "Sustainability-Linked Bond" multitranche per 4 miliardi di dollari statunitensi sui mercati USA e internazionali, accelerando ulteriormente il raggiungimento dei suoi obiettivi di finanza sostenibile

In data 8 luglio 2021 Enel Finance International NV (EFI) ha collocato un "Sustainability-Linked Bond" multitranche da 4 miliardi di dollari statunitensi, legato al raggiungimento dell'obiettivo di sostenibilità di Enel relativo alla riduzione di emissioni dirette di gas serra (Scope 1), contribuendo all'Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 13 delle Nazioni Unite ("Climate Action") e in linea con il "Sustainability-Linked Financing Framework" del Gruppo. L'emissione è stata finalizzata al riacquisto, avvenuto in data 20 luglio 2021, di quattro obbligazioni convenzionali di EFI aventi un ammontare nominale complessivo di 6 miliardi di dollari statunitensi. L'operazione rientra nell'ambito della strategia del Gruppo Enel per accelerare ulteriormente il raggiungimento degli obiettivi legati al rapporto tra le fonti di finanziamento sostenibile e l'indebitamento lordo totale del Gruppo stesso.

Accordo tra Enel ed ERG per l'acquisizione di 527 MW di impianti idroelettrici

In data 2 agosto 2021 la controllata Enel Produzione SpA ha sottoscritto l'accordo per l'acquisizione dell'intero capitale sociale di ERG Hydro Srl (società interamente controllata da ERG SpA) che detiene un portafoglio di impianti idroelettrici per 527 MW di capacità installata, a fronte di un corrispettivo di 1.039 milioni di euro, per un enterprise value di 1.000 milioni di euro.

In data 3 gennaio 2022 Enel Produzione SpA ha perfezionato

l'acquisizione dell'intero capitale sociale di ERG Hydro Srl da ERG Power Generation SpA.

Enel Produzione ha riconosciuto un corrispettivo di circa 1.039 milioni di euro, cui si è aggiunto al closing un primo aggiustamento prezzo di circa 226 milioni di euro concernente la valorizzazione del mark to market di alcuni derivati di copertura di ERG Power Generation relativi a parte dell'energia prodotta in futuro dagli impianti di ERG Hydro. L'accordo di compravendita prevede inoltre un ulteriore aggiustamento del corrispettivo nei mesi successivi, che sarà effettuato principalmente in base alla variazione di capitale circolante netto e posizione finanziaria netta di ERG Hydro e all'effettivo livello delle riserve d'acqua di alcuni bacini inclusi nel perimetro. Gli impianti detenuti da ERG Hydro, situati tra Umbria, Lazio e Marche, hanno una capacità installata di 527 MW e una produzione media annua di circa 1,5 TWh.

Enel colloca un "Sustainability-Linked Bond" da 3,5 miliardi di euro in tre tranche sul mercato Eurobond, lanciando contemporaneamente una Tender Offer su obbligazioni convenzionali denominate in dollari USA

In data 21 settembre 2021 Enel Finance International NV (EFI) ha collocato sul mercato Eurobond un "Sustainability-Linked Bond" da 3,5 miliardi di euro in tre tranche, legato al raggiungimento dell'obiettivo di sostenibilità di Enel relativo alla riduzione di emissioni dirette di gas serra (Scope 1), contribuendo all'Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 13 delle Nazioni Unite ("Climate Action") e in linea con il "Sustainability-Linked Financing Framework" del Gruppo. Contestualmente, EFI ha lanciato un'offerta pubblica volontaria non vincolante per il riacquisto parziale di tre serie di obbligazioni convenzionali in circolazione che si è conclusa lo scorso 4 ottobre 2021, per un importo complessivo di circa 1,47 miliardi di dollari statunitensi, accelerando così il raggiungimento degli obiettivi di Gruppo legati al rapporto tra le fonti di finanziamento sostenibile e l'indebitamento lordo totale del Gruppo stesso. In data 5 ottobre 2021, a seguito dei risultati alla Early Expiry Date della Tender Offer lanciata il 21 settembre, EFI ha riacquistato e cancellato obbligazioni convenzionali per un ammontare complessivo di 1,47 miliardi di dollari statunitensi.

Enel presenta Gridspertise, la società dedicata alla trasformazione digitale delle reti elettriche

In data 23 settembre 2021 è stata presentata Gridspertise, società interamente controllata da Enel attraverso la sua controllata Enel Global Infrastructure and Networks. La società farà leva sulle competenze di Enel nel collaudare, valutare e implementare su larga scala le migliori tecnologie per la gestione di reti elettriche intelligenti in tutto il mondo, al fine di fornire soluzioni collaudate ai gestori dei sistemi di distribuzione (DSO).

Procedimenti sanzionatori avviati dalla Direzione Generale dell'Energia del Governo delle Isole Canarie - Spagna

Il 6 ottobre 2021 la Direzione Generale dell'Energia del Governo delle Isole Canarie (Direzione Generale dell'Energia) ha notificato a Edistribución Redes Digitales SLU (EDRD) tre risoluzioni per l'avvio di altrettanti procedimenti disciplinari (ES.AE.LP 006/2019ES, AE.LP 007/2019ES e AE.LP 008/2019), rispettivamente, per presunte violazioni consistenti nell'ingiustificato rifiuto o alterazione del permesso di connessione a un punto della rete e nell'inosservanza degli obblighi di manutenzione e di corretto funzionamento di un servizio di contatto per reclami e incidenti. Il 29 ottobre 2021 EDRD ha presentato memorie scritte in ogni procedimento. L'importo delle sanzioni che potrebbero essere irrogate nei tre procedimenti è rispettivamente pari a 11, 18 e 28 milioni di euro.

Il 24 gennaio 2022 la Direzione Generale dell'Energia ha notificato a EDRD una nuova risoluzione, datata 18 novembre 2021, con la quale è stato avviato un ulteriore procedimento disciplinare per la presunta commissione di cinque infrazioni classificate come continuate e gravi e di due infrazioni classificate come molto gravi e non continuate, segnalando la possibilità di applicare una sanzione per un ammontare massimo di 94 milioni di euro. Le infrazioni contestate si riferiscono nuovamente alle richieste di accesso e connessione alla rete, all'esecuzione delle connessioni, al trattamento delle richieste dei clienti, alle informazioni fornite, ai sistemi implementati e ai ritardi nell'esecuzione. Allo stato, nessuna sanzione è stata irrogata.

Operazione di consent solicitation rivolta ai portatori di un bond ibrido

In data 28 ottobre 2021 Enel SpA ha lanciato un'operazione di consent solicitation rivolta ai portatori di un prestito obbligazionario non convertibile subordinato ibrido emesso dalla Società da 900 milioni di euro, volta ad allinearne i termini e le condizioni a quelli dei prestiti obbligazionari non convertibili subordinati ibridi perpetui lanciati dalla stessa Enel nel 2020 e nel 2021.

In data 9 dicembre 2021 l'Assemblea dei portatori del prestito obbligazionario ha approvato le proposte di modifica dei termini e condizioni del prestito obbligazionario. In particolare, le modifiche approvate hanno previsto, tra l'altro, che:

• il prestito obbligazionario, originariamente emesso con una scadenza determinata e di lungo periodo, diventerà esigibile e pagabile e dovrà dunque essere rimborsato

dalla Società solo in caso di scioglimento o liquidazione della stessa;

• gli eventi di inadempimento, precedentemente previsti nel regolamento e nella ulteriore documentazione che disciplina il prestito obbligazionario, sono eliminati.

Funac e beneficio fiscale ICMS - Brasile

In data 5 febbraio 2019 è stata promulgata la legge n. 20416 con la quale lo Stato di Goiás ha ridotto dal 27 gennaio 2015 al 24 aprile 2012 il periodo di operatività sia del fondo Funac (istituito in forza della legge n. 17555 del 20 gennaio 2012), sia del sistema di beneficio fiscale (istituito in forza della legge n. 19473 del 3 novembre 2016) che permette a Celg Distribuição SA (Celg-D) di ottenere il rimborso del pagamento di alcune somme tramite una compensazione fiscale con il pagamento dell'ICMS - Imposto sobre Circulação de Mercadorias e Serviços (imposta sulla circolazione di beni e servizi).

Il 25 febbraio 2019 Celg-D ha impugnato la legge n. 20416 dinanzi al Tribunale dello Stato di Goiás attraverso una domanda ("writ of mandamus") con una contestuale richiesta di sospensione cautelare che è stata respinta in via preliminare in data 26 febbraio 2019. Celg-D ha presentato appello avverso questa decisione, che è stato accolto dal Tribunale dello Stato di Goiás in data 11 giugno 2019. In data 1° ottobre 2019 lo stesso Tribunale dello Stato di Goiás ha emesso un'ordinanza con la quale ha revocato la misura cautelare precedentemente concessa in favore di Celg-D e, pertanto, gli effetti della legge sono stati ripristinati a partire da tale data. Avverso tale decisione Celg-D ha presentato ricorso sostenendo che il diritto alla garanzia dei crediti fiscali ha un fondamento sia legale sia contrattuale e che, pertanto, risultano palesemente illegittime le azioni che lo Stato di Goiás ha posto in essere allo scopo di sospendere integralmente l'applicazione di tali leggi. In data 2 ottobre 2019 il ricorso presentato da Celg-D è stato rigettato. Successivamente, il 21 novembre 2019, Celg-D ha impugnato questa decisione dinanzi al Superior Tribunal de Justiça (STJ). Il 27 febbraio 2020 il Tribunal de Justiça (TJ) ha dichiarato inammissibile tale impugnazione. Celg-D ha impugnato anche questa decisione dinanzi al STJ in data 5 maggio 2020 e il procedimento è in corso di svolgimento. Nell'ambito del procedimento di merito ("writ of mandamus"), il 14 luglio 2021 il Tribunale dello Stato di Goiás ha sollevato una questione di legittimità costituzionale dinanzi a una sezione specializzata dello stesso Tribunale.

Il 5 ottobre 2021 Il Pubblico Ministero ha concluso per l'improcedibilità della questione di legittimità costituzionale. Il 9 novembre 2021 la sezione specializzata del TJ ha accolto la posizione del Pubblico Ministero e ha rigettato la questione di costituzionalità, disponendo il rinvio della causa dinanzi al giudice del merito.

Inoltre, è importante sottolineare che la copertura del fondo Funac è prevista contrattualmente nell'ambito dell'accordo per l'acquisizione di Celg-D da parte di Enel Brasil SA.

In data 26 aprile 2019 è stata promulgata la legge n. 20468 con la quale lo Stato di Goiás ha revocato integralmente il sistema di beneficio fiscale sopra menzionato. In data 5 maggio 2019 Celg-D ha presentato una domanda giudiziale ordinaria e una contestuale richiesta di sospensione cautelare nei confronti dello Stato di Goiás per contestare la suddetta legge. Il 16 settembre 2019 il Tribunale dello Stato di Goiás ha rigettato la domanda cautelare, sul presupposto dell'assenza dei requisiti cautelari in materia di "periculum in mora". Il 26 settembre 2019 Celg-D ha presentato appello (agravo de instrumento) dinanzi al Tribunale dello Stato di Goiás contro la decisione che ha rigettato la concessione della misura cautelare, sostenendo che la revoca della legge in materia di crediti fiscali è incostituzionale nella misura in cui tali crediti sono stati stabiliti in conformità alla legge applicabile e costituiscono diritti acquisiti. Il 7 settembre 2020 lo Stato di Goiás ha presentato la sua memoria di replica alla domanda cautelare in appello. Con provvedimento reso all'udienza del 20 luglio 2021, e successivamente confermato in data 17 settembre 2021, il Tribunale dello Stato di Goiás ha rigettato la domanda cautelare di Celg-D.

Inoltre, si rileva che l'associazione brasiliana delle società di distribuzione di energia elettrica (ABRADEE) aveva presentato dinanzi alla Corte Costituzionale brasiliana (Supremo Tribunal Federal) un'azione di costituzionalità relativamente alle Leggi n. 20416 e n. 20468, che era stata poi respinta il 3 giugno 2020 attraverso una decisione individuale del giudice relatore sul presupposto dell'assenza dei requisiti formali. Il 24 giugno 2020 ABRADEE ha presentato ricorso (agravo regimental) contro tale decisione. In data 21 settembre 2020 la Corte Suprema del Brasile, senza entrare nel merito della vicenda, ha respinto il ricorso di ABRADEE per ragioni formali e il procedimento si è concluso. Il 15 ottobre 2020 ABRADEE ha presentato ricorso avverso questa decisione. In data 8 marzo 2021 la Corte Suprema del Brasile ha respinto il ricorso di ABRADEE e la decisione è passata in giudicato il 5 aprile 2021.

Chiusura della centrale a carbone di La Spezia

In data 2 dicembre 2021 Enel SpA ha ricevuto l'autorizzazione finale dal Ministero della Transizione Ecologica per la cessazione definitiva dell'impianto a carbone della centrale termoelettrica "Eugenio Montale" di La Spezia.

Emissione di prestiti obbligazionari ibridi

In data 16 dicembre 2021 il Consiglio di Amministrazione di Enel SpA ha autorizzato l'emissione da parte di Enel, entro il 31 dicembre 2022, di uno o più prestiti obbligazionari non convertibili subordinati ibridi, anche di natura perpetua, per un importo massimo pari al controvalore di 3 miliardi di euro, da collocare esclusivamente presso investitori istituzionali, europei ed extraeuropei, anche attraverso private placement. Il Consiglio di Amministrazione di Enel ha inoltre revocato per la parte non ancora eseguita, pari a circa 0,75 miliardi di euro, la precedente delibera del 25 febbraio 2021 relativa all'emissione di uno o più prestiti obbligazionari da parte della Società, fatti salvi tutti gli effetti relativi alle emissioni già effettuate.

Procedimento penale centrale di Pietrafitta - Italia

In relazione alla centrale termoelettrica di Pietrafitta, la Procura di Perugia aveva avviato un'indagine nei confronti di alcuni esponenti di Enel Produzione SpA, nonché di alcuni terzi oggi proprietari dei terreni adiacenti la centrale – un tempo di Enel – sui quali erano state rinvenute delle ceneri. I reati contestati sono i seguenti: omessa bonifica (art. 452 terdecies c.p.), in relazione ad alcune aree interessate dallo sversamento di ceneri prodotte fino agli anni Ottanta dalla centrale di Pietrafitta e da altre centrali della società, nonché di altre aree sulle quali è stata rinvenuta una contaminazione di policlorobifenili (PCB) provenienti da alcune macchine di miniera in disuso; inquinamento ambientale (art. 452 bis c.p.), legato alla predetta contaminazione con PCB, rispetto al quale è stata contestata, altresì, a Enel Produzione SpA la responsabilità amministrativa ai sensi del decreto legislativo n. 231/2001.

Rispetto a tali reati, nell'estate 2019 Enel Produzione SpA ha presentato una richiesta di archiviazione, che è stata accolta dal PM per il reato di inquinamento ambientale, con la conseguente archiviazione anche dell'imputazione ai sensi del decreto legislativo n. 231/2001.

Alcune associazioni ambientaliste hanno presentato opposizione all'archiviazione e il 21 febbraio 2020 si è tenuta dinanzi al GIP l'udienza di discussione, conclusasi con un provvedimento di archiviazione (28 maggio 2020) che ha, in sintesi, accolto tutte le difese di Enel, valorizzando gli argomenti difensivi proposti e confermando l'archiviazione altresì di ogni altra ipotesi di reato – comunque già non contestata dalla Procura – afferente ai possibili riflessi sulla salute a causa della presenza delle ceneri.

Pertanto, l'azione penale prosegue in relazione al solo reato di omessa bonifica, rispetto al quale i dipendenti di Enel Produzione SpA hanno presentato, a dicembre 2019, istanza di sospensione del procedimento con messa alla prova, consistente nell'attuazione di un programma concordato con gli uffici della Procura che costituisce condotta riparatoria proporzionata e congrua rispetto alle contestazioni formulate nei confronti degli indagati. L'udienza di messa alla prova si è tenuta il 29 ottobre 2020, data in cui il Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Perugia ha accolto la richiesta di messa alla prova. L'udienza è stata poi rinviata al 18 febbraio 2021, data in cui è stato approvato il programma proposto da Enel Produzione, stabilendo un termine di nove mesi per l'esecuzione dello stesso.

All'udienza del 16 dicembre 2021 il giudice, dopo ampia discussione, verificato l'adempimento del programma, ha dichiarato l'estinzione dei reati contestati in conseguenza dell'esito positivo delle attività di messa alla prova.

BEI ed Enel stipulano un finanziamento "sustainability linked" da 120 milioni di euro per la transizione energetica in Italia

In data 20 dicembre Enel e la Banca Europea per gli Investimenti (BEI) hanno stipulato un finanziamento "sustainability-linked" da 120 milioni di euro per la transizione energetica in Italia. Il finanziamento della BEI a Enel Italia fa parte del programma di prestiti della banca collegato alla sostenibilità, relativo al raggiungimento da parte di Enel dell'obiettivo di riduzione delle emissioni dirette di gas serra (Scope 1), in linea con il Sustainable Development Goal (SDG) 13 delle Nazioni Unite ("Climate Action") e con il "Sustainability-Linked Financing Framework" del Gruppo.

Enel rinnova la sua partnership con Cinven in Ufinet Latam

In data 21 dicembre 2021 Enel SpA, tramite Enel X International Srl, società interamente controllata da Enel X Srl, ha siglato un nuovo accordo con una holding controllata da Sixth Cinven Fund e una holding controllata da Seventh Cinven Fund – fondi entrambi gestiti dalla società di private equity internazionale Cinven – avente a oggetto l'acquisto in via indiretta, per il tramite di una holding, di circa il 79% del capitale di Ufinet Latam SLU da Sixth Cinven Fund a fronte di un corrispettivo di 1.320 milioni di euro e la contestuale vendita dell'80,5% del capitale della società a Seventh Cinven Fund per un corrispettivo di circa 1.240 milioni di euro, al fine di rinnovare la partnership in essere in Ufinet. Enel X International riceverà contestualmente circa 140 milioni di euro a titolo di distribuzione di riserve disponibili di Ufinet, cifra soggetta a potenziali aggiustamenti al closing.

In base a tale accordo, Enel X International manterrà quindi una partecipazione indiretta del 19,5% nel capitale di Ufinet mentre Seventh Cinven Fund risulterà titolare del restante 80,5%.

3 Strategia del Gruppo e gestione del rischio 2 Governance 1 Gruppo Enel 4 Le performance del Gruppo 5 Prospettive future 6 Bilancio consolidato

Concessioni idroelettriche - Italia

La disciplina nazionale delle concessioni idroelettriche di grande derivazione è stata da ultimo modificata dal cosiddetto "D.L. Semplificazioni" (decreto legge n. 135 del 2018 convertito in legge 11 febbraio 2019, n. 12), che ha introdotto una serie di novità in tema di affidamento di tali concessioni alla loro scadenza e in tema di valorizzazione dei beni e opere a esse collegate e da trasferire al nuovo concessionario. Tale normativa ha anche introdotto alcune modifiche in materia di canoni concessori, prevedendo una quota fissa e una quota variabile del canone, nonché l'obbligo di fornire energia gratuita a favore di enti pubblici (220 kWh di energia per ogni kW di potenza nominale media di concessione). In attuazione di tale legge statale e sulla base di una specifica delega, diverse Regioni (Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Provincia di Trento, Calabria e Basilicata) hanno emanato leggi regionali.

Sia la normativa statale che quella regionale di attuazione, ad avviso di Enel Green Power Italia ed Enel Produzione, violano princípi comunitari e princípi costituzionali quali per esempio il diritto di proprietà, il principio di certezza del diritto, il principio di proporzionalità e del legittimo affidamento, la libertà di impresa. In particolare, le norme non prevedono espressamente il trasferimento del ramo d'azienda dal concessionario uscente a quello subentrante, e prevedono criteri inadeguati per la valorizzazione delle opere da trasferire che rischiano di concretizzarsi in un meccanismo sostanzialmente espropriativo, in violazione di princípi costituzionali.

La previsione del pagamento del nuovo canone binomio e dell'obbligo di fornire energia gratuita a carico anche dei titolari di concessioni in corso di validità e non ancora scadute, comporta, infine, l'introduzione nei rapporti concessori di un elemento imprevisto e irragionevole di significativo squilibrio economico e ciò in evidente violazione del principio di ragionevolezza e di proporzionalità del canone che la giurisprudenza costituzionale richiede di rispettare nel caso siano introdotte, nell'ambito di rapporti di durata, modifiche peggiorative.

Enel Green Power Italia ed Enel Produzione hanno impugnato i primi atti attuativi delle singole leggi regionali e i successivi avvisi di pagamento del canone binomio e della monetizzazione della fornitura di energia gratuita avanti al TAR e al Tribunale Regionale delle Acque Pubbliche, chiedendone l'annullamento e sollevando la questione di illegittimità costituzionale sia della legge statale sia delle leggi regionali. Il TAR Piemonte con sentenza n. 1085 del 25 novembre 2021 e il TAR Lombardia con sentenza n. 2900 del 23 dicembre 2021, nelle cause promosse da Enel Green Power Italia contro le rispettive Regioni, hanno declinato la propria giurisdizione a favore del Tribunale Superiore delle Acque, innanzi al quale Enel Green Power Italia dovrà riassumere il contenzioso per la prosecuzione del giudizio. Il Governo ha impugnato avanti la Corte Costituzionale alcune delle leggi regionali attuative emanate denunciando la violazione di diversi princípi costituzionali.

Enel Green Power Italia è intervenuta ad adiuvandum nei suddetti giudizi di legittimità costituzionale promossi dal Governo innanzi alla Corte Costituzionale contro la Provincia di Trento e le Regioni Lombardia, Piemonte e Basilicata. Anche le associazioni di categoria (Utilitalia ed Elettricità Futura) hanno presentato memorie nell'ambito dei giudizi avviati avanti la Corte Costituzionale dal Governo; inoltre, altri operatori del settore hanno proposto azioni giudiziarie avverso gli atti attuativi delle singole leggi regionali chiedendone l'annullamento.

In merito al giudizio di legittimità innanzi alla Corte Costituzionale contro la legge regionale della Lombardia, il Consiglio dei Ministri ha deliberato di rinunciare all'impugnativa totale della legge regionale Lombardia n. 5/2020, "in quanto la Regione Lombardia, con successiva legge regionale, ha apportato modifiche alle disposizioni oggetto di impugnativa che consentono di ritenere superate le censure di illegittimità rilevate". Tali modifiche non hanno comunque riguardato i profili di costituzionalità denunciati da Enel nel ricorso ad adiuvandum. È ragionevole ritenere che, a seguito della formale accettazione da parte della Regione della rinuncia al contenzioso da parte del Governo, la Corte Costituzionale dichiari estinto il giudizio, con la conseguente decadenza anche dell'intervento Enel.

Enel insieme con Intesa Sanpaolo per acquistare Mooney e creare una fintech europea

In data 23 dicembre 2021 Enel SpA, attraverso la società interamente controllata Enel X Srl, e Intesa Sanpaolo SpA, attraverso la controllata Banca 5 SpA, hanno siglato un accordo con Schumann Investments SA, società controllata dal fondo internazionale di private equity CVC Capital Partners Fund VI, per l'acquisizione del 70% del capitale sociale del Gruppo Mooney SpA, società fintech operante nei servizi di proximity banking e payments. In particolare, Enel X acquisirà il 50% del capitale di Mooney, mentre Banca 5, che attualmente già detiene il 30% del capitale di Mooney, aumenterà la propria partecipazione al 50%, venendosi in tal modo a creare un controllo congiunto di entrambe le parti su Mooney.

L'accordo, basato su un enterprise value del 100% di Mooney di 1.385 milioni di euro, prevede il riconoscimento al closing da parte di Enel X di un corrispettivo compreso tra 334 milioni di euro e 361 milioni di euro; tale corrispettivo è costituito da 220 milioni di euro per la parte di equity e da una componente variabile legata a un meccanismo di aggiustamento del prezzo al closing. Contestualmente Intesa Sanpaolo pagherà al closing un corrispettivo compreso tra 88 milioni di euro e 94 milioni di euro; tale corrispettivo è

costituito a sua volta da 88 milioni di euro per l'equity, cui si aggiunge una componente variabile legata a un meccanismo di aggiustamento del prezzo al closing.

Frodi interventi bonus fiscale Enel X Italia - Italia

Nell'ambito del business Vivi Meglio, Enel X Italia svolge, tra le altre, attività di fornitura di dispositivi di efficientamento energetico a imprese operanti nel settore degli interventi di riqualificazione energetica e/o miglioramento sismico su edifici condominiali e/o singole unità immobiliari.

In tale ambito, contestualmente al contratto di fornitura di servizi/prodotti, Enel X Italia (quale cessionario) sottoscrive con un'impresa (quale cedente) un accordo quadro di acquisto del credito di imposta – in base alle diverse tipologie di incentivi previste dalla normativa vigente (quali Superbonus 110%, Bonus Facciate, Ecobonus, Sismabonus, Bonus Ristrutturazione) – maturato dall'impresa per la realizzazione di interventi di riqualificazione degli edifici di proprietà di soggetti terzi (committenti), rispetto ai quali Enel X Italia non detiene alcun tipo di rapporto contrattuale.

A partire dai mesi di ottobre/novembre 2021, in conseguenza di alcune richieste di informazioni ricevute da parte della Guardia di Finanza circa l'ipotizzata irregolarità di alcuni crediti fiscali, Enel X Italia ha effettuato una serie di verifiche e riscontrato alcune anomalie in relazione ad alcuni crediti fiscali acquisiti, provvedendo a denunciarle tempestivamente alla Procura della Repubblica di Roma.

Alla luce di quanto emerso dalle analisi svolte e in virtù dell'aggiornamento normativo avvenuto a novembre 2021 con la pubblicazione del decreto legge n. 157/2021 "Antifrode" (recante "misure urgenti per il contrasto alle frodi nel settore delle agevolazioni fiscali ed economiche"), le operazioni di acquisto dei crediti fiscali sono state temporaneamente sospese, e successivamente riattivate a dicembre 2021 secondo nuove modalità di controllo.

Tra il 23 dicembre 2021 e il 31 gennaio 2022, nell'ambito di alcune indagini in merito a presunte truffe in relazione alla normativa sugli interventi di riqualificazione energetica, sono stati notificati a Enel X Italia tre decreti di sequestro preventivo (ex art. 321 c.p.p.), emessi dalle Procure della Repubblica presso il Tribunale di Roma e Napoli, in relazione a crediti di imposta acquistati da Enel X Italia da alcune imprese della filiera per circa 45 milioni di euro. I sequestri sono stati eseguiti mediante blocco sul portale dell'Agenzia delle Entrate "Piattaforma cessione crediti" e corrispondente riduzione del plafond di crediti fiscali compensabili nel cassetto fiscale della società e dei relativi cessionari.

In considerazione del fatto che tali crediti, al momento del sequestro, erano stati a loro volta già ceduti da Enel X Italia a istituti finanziari, i provvedimenti cautelari non sono stati disposti direttamente nei confronti della società, la quale ha tuttavia prontamente informato i cessionari di tali sequestri, invitandoli a conformarsi a loro volta a quanto disposto dalle autorità giudiziarie. Dai provvedimenti di sequestro notificati è stato possibile verificare che tra i destinatari degli stessi vi sono anche altri operatori del settore.

Aspetti normativi e tariffari

Il quadro regolamentare europeo

Finanza sostenibile (tassonomia)

La tassonomia è un sistema di classificazione che stabilisce un elenco di attività ecosostenibili per guidare gli investitori istituzionali nel prendere decisioni informate e quindi reindirizzare i flussi di capitale verso di loro. Il primo atto delegato che stabilisce i criteri di vaglio tecnico per circa 60 attività economiche, tra cui la produzione di energia elettrica da solare fotovoltaico, eolico, idroelettrico, geotermico, distribuzione, è stato pubblicato dalla Commissione Europea nel giugno 2021 ed è entrato in vigore nel gennaio 2022. Il 31 dicembre 2021 la Commissione ha inviato per consultazione agli Stati membri un progetto di atto delegato complementare che stabilisce una serie di condizioni affinché il gas fossile e il nucleare siano classificati come attività transitorie allineate alla tassonomia. Alcune attività di interesse di Enel come il retail e il trading non sono finora coperte dalla tassonomia.

Dossier in consultazione con impatti finanziari nel corso del 2021

Il 14 luglio 2021 la Commissione Europea ha pubblicato il pacchetto "Fit for 55 (FF55)", ovvero una serie di proposte che mirano alla riduzione delle emissioni nette in seno all'Unione Europea del -55% al 2030 rispetto al 1990.

Direttiva Rinnovabili (RED II)

Tra le modifiche proposte all'attuale legislazione energetica dell'UE la revisione della Direttiva Rinnovabili riveste un ruolo di primo piano, dato che per raggiungere i nuovi obiettivi climatici sarà necessaria anche una quota molto più alta di fonti rinnovabili nel mix energetico degli Stati membri. La proposta della Commissione Europea stabilisce un framework per la diffusione delle rinnovabili in tutti i settori dell'economia, con particolare attenzione ai settori in cui i progressi sono stati lenti (trasporti, edifici e industria).

Tra i punti fondamentali della revisione vi è l'aumento della quota minima vincolante di fonti rinnovabili nel consumo finale di energia nell'UE al 40% entro il 2030, raddoppiando di fatto la quota di RES nel mix energetico nel corso di un solo decennio (2021-2030). Questo obiettivo del 40% è significativamente più alto di quello concordato nella precedente revisione della direttiva nel 2018 (32%) ed è sostenuto da target UE e nazionali più elevati, tra i quali: il nuovo obiettivo che prevede che il 49% dell'energia utilizzata negli edifici europei sia rinnovabile; l'obbligo di incremento minimo delle RES nell'industria dell'1,1% annuo; la trasformazione in vincolante dell'obbligo esistente di incremento dell'1,1% annuo dell'uso delle RES nel riscaldamento e raffreddamento; l'introduzione di nuove quote minime per l'utilizzo di idrogeno verde nell'industria e nei trasporti (50% e 2,6% annuo rispettivamente).

Infine, ulteriormente degne di nota nella proposta della Commissione Europea sono anche la creazione di un nuovo meccanismo di crediti volto a promuovere l'uso dell'elettricità rinnovabile nei trasporti e l'impegno per la rimozione delle barriere nelle procedure di autorizzazione per i nuovi impianti RES.

Dossier ETS (EU Emissions Trading System)

Tra i dossier in consultazione, la Commissione Europea propone anche una riforma dell'EU ETS, al fine di rafforzarlo e aumentarne l'ambizione coerentemente con gli impegni climatici comunitari espressi dal pacchetto "FF55". La proposta di revisione conferma il ruolo centrale dell'EU ETS come uno dei principali strumenti di politica climatica dell'Unione Europea, aumentando anche la resilienza del mercato agli shock economici. Viene inoltre chiesto un maggior contributo alla decarbonizzazione da parte dei settori inclusi nell'EU ETS, ed è in consultazione anche l'estensione del meccanismo a nuovi settori (per es., marittimo, produzione di idrogeno tramite elettrolizzatori) oltre a un possibile mercato ETS separato per i settori del trasporto stradale e degli edifici.

Sebbene la riforma dell'EU ETS sia ancora in consultazione, la sola pubblicazione ha avuto impatti sull'equilibrio di

domanda/offerta nel mercato ETS, avendo modificato le aspettative degli operatori e dunque i prezzi del mercato stesso.

Dossier CBAM (Carbon Border Adjustment Mechanism)

Uno degli elementi più innovativi e anche destinato a far discutere del pacchetto "FF55" è il CBAM, una tariffa che sarà applicata ai beni importati prodotti con standard ambientali inferiori a quelli UE. L'obiettivo del meccanismo CBAM è ridurre il rischio di rilocalizzazione delle emissioni di CO2. Ciò serve a garantire che i prodotti importati siano trattati in modo non meno favorevole rispetto ai prodotti nazionali fabbricati negli impianti ETS dell'UE. Poiché gli impianti che rientrano nel sistema ETS dell'UE sono soggetti a un prezzo del carbonio valutato in base alle loro emissioni effettive, anche i prodotti importati inclusi nell'ambito CBAM dovrebbero essere valutati sulla base delle loro emissioni effettive di gas a effetto serra. Tuttavia, per consentire alle imprese di adeguarsi a tale sistema, si propone di iniziare con un periodo transitorio senza aggiustamento finanziario. Questo meccanismo sarà introdotto gradualmente e si applicherà inizialmente solo a un numero selezionato di beni ad alto rischio di rilocalizzazione del carbonio: ferro e acciaio, cemento, fertilizzanti, alluminio e produzione di elettricità.

Dossier Efficienza Energetica ed Edifici

La proposta di revisione della Direttiva di Efficienza Energetica mira a stabilire target vincolanti europei per il 2030 più ambiziosi (+36% rispetto al precedente +32,5%), in linea con l'obiettivo di riduzione del 55% di gas serra al 2030. La direttiva introduce un sistema di calcolo dei contributi indicativi che ciascuno Stato membro deve stabilire al fine del raggiungimento del target dell'Unione e propone, tra le misure, il raddoppio degli obblighi annuali di risparmio energetico sugli usi finali. Il settore pubblico è chiamato a un contributo di risparmio energetico anche superiore, pari all'1,7% annuo, cui si aggiunge l'obbligo di rinnovo del 3% per tutto il patrimonio edilizio. La direttiva impone agli Stati membri misure volte ad alleviare la condizione di povertà energetica, incrementando le misure di efficienza energetica per i clienti vulnerabili mediante finanziamenti ad hoc. A dicembre 2021 la Commissione Europea ha pubblicato la proposta di revisione per la direttiva sulla prestazione energetica degli edifici, volta a ridurne il consumo energetico al fine di pervenire a emissioni zero al 2050 anche nell'edilizia. Le misure puntano a incrementare il tasso di rinnovo, in particolare per gli edifici con peggior prestazione energetica, mediante l'introduzione di standard minimi di performance e il rafforzamento dei certificati di prestazione energetica. I target prevedono anche il raggiungimento di standard progressivamente più elevati a partire dal 2030, per tutto il settore residenziale. Al fine di rafforzare anche le misure sulla mobilità elettrica, sono previste misure volte a incrementare i punti di ricarica e le infrastrutture di precabling nel settore residenziale.

Dossier ETD (Energy Taxation Directive)

La Commissione Europea ritiene che la direttiva 2003/96/ CE sia ormai obsoleta e non in grado di riflettere adeguatamente la rinnovata politica climatica ed energetica dell'Unione. La proposta di revisione della direttiva 2003/96/CE interviene su due principali aree di riforma: la previsione di una nuova struttura delle aliquote fiscali e l'ampliamento della base imponibile con l'abolizione di alcune agevolazioni.

  • La proposta delinea una nuova struttura delle aliquote minime d'imposta basata sul reale contenuto energetico e sulle prestazioni ambientali dei combustibili ed elettricità, piuttosto che sul volume come avviene attualmente. Le aliquote minime saranno espresse in €/ GJ per ciascun prodotto, anche al fine di consentire un confronto diretto tra combustibili, nonché tra usi emergenti dell'elettricità. In particolare, la proposta raggruppa i prodotti energetici e l'elettricità in categorie generali, che sono classificate in base al contenuto energetico e alle prestazioni ambientali: in questo modo, il nuovo sistema garantirà che i combustibili più inquinanti siano tassati al massimo. Gli Stati membri dovranno garantire che questa classifica sia replicata a livello nazionale.
  • In base a questa nuova struttura, i combustibili fossili convenzionali (per es., gasolio e benzina) e i biocarburanti non sostenibili saranno soggetti all'aliquota minima più elevata di 10,75 €/GJ, se utilizzati come carburante, e di 0,9 €/GJ, se utilizzati per il riscaldamento.
  • Per tenere conto del loro potenziale ruolo a sostegno della decarbonizzazione nel medio termine, pur essendo a base fossile, è previsto che ai combustibili come gas naturale, GPL e combustibili non rinnovabili di origine non biologica sia applicata, per un periodo transitorio di 10 anni, un'aliquota minima di 7,17 €/GJ, se utilizzati per carburante, e di 0,6 €/GJ, se utilizzati per il riscaldamento, prima di essere tassati alla stessa aliquota dei combustibili fossili convenzionali. Al fine di riflettere il potenziale dei biocarburanti sostenibili, ma non avanzati, nel sostegno alla decarbonizzazione, a essi è previsto che si applicherà la metà del tasso di riferimento, ovvero un minimo di 5,38 €/GJ, se utilizzati come carburante, e di 0,45 €/GJ, se utilizzati per il riscaldamento.
  • La tariffa minima più bassa (0,15 €/GJ) si applicherà all'energia elettrica, indipendentemente dal suo utilizzo, ai biocarburanti e biogas sostenibili e ai combustibili rinnovabili di origine non biologica (come, per es., l'idro-

geno rinnovabile); anche l'idrogeno a basse emissioni di carbonio e i relativi combustibili beneficeranno dello stesso tasso per un periodo transitorio di 10 anni. Il tasso applicabile a questo gruppo è fissato significativamente al di sotto del tasso di riferimento in quanto l'elettricità e questi combustibili possono sostenere in modo significativo la transizione dell'energia pulita dell'UE verso il raggiungimento degli obiettivi dell'EU Green Deal e, in definitiva, della neutralità climatica entro il 2050.

Mobilità sostenibile

Le principali iniziative con focus sul settore trasporto riguardano:

  • la proposta di revisione del regolamento sui livelli di prestazione in materia di emissioni di CO2 delle nuove autovetture e veicoli commerciali leggeri, imponendo che entro il 2030 diminuiscano del 55% le emissioni delle autovetture e del 50% quelle dei furgoni, rispetto ai livelli del 2021, fino ad arrivare al 100% entro il 2035;
  • la proposta di revisione della direttiva sulla realizzazione di un'infrastruttura per i combustibili alternativi per consentire ai guidatori di avere accesso a una rete affidabile in tutta Europa per la ricarica o il rifornimento dei veicoli. La proposta impone agli Stati membri di aumentare la capacità di ricarica in linea con le immatricolazioni di autovetture a zero emissioni e di installare punti di ricarica pubblici, interoperabili e di facile utilizzo, a intervalli regolari lungo i principali corridoi autostradali europei. Inoltre, sono previsti obiettivi per lo sviluppo dell'infrastruttura necessaria per fornire elettricità alle navi e agli aeroplani mentre si trovano nei porti e negli aeroporti, rispettivamente;
  • in aggiunta a queste misure, la proposta, da parte della Commissione Europea, di due nuove iniziative legislative, "ReFuelEU Aviation" e "FuelEU Maritime", volte a ridurre le emissioni di gas a effetto serra per il trasporto aereo e marittimo, fissando limiti di emissioni per navi e aerei via via più stringenti e attraverso misure per la promozione di combustibili rinnovabili o a basse emissioni di carbonio.

A complemento delle misure contenute nel pacchetto "Fit for 55", nel dicembre 2021 la Commissione Europea ha completato l'emissione di un nuovo pacchetto di iniziative dedicate al trasporto. Le principali proposte contenute nel pacchetto di dicembre riguardano:

  • la revisione del regolamento relativo alle linee guida del TEN-T in cui, tra gli altri aspetti, viene rinforzato il ruolo della mobilità a emissioni zero e la relativa infrastruttura come una delle priorità per il completamento della rete di trasporto europea e viene modificata la struttura della rete TEN-T;
  • la comunicazione "EU Urban Mobility Framework" per incoraggiare la transizione verso una mobilità a emissioni

zero anche a livello locale (città e regioni) attraverso l'adozione di Piani di Mobilità Urbana Sostenibile (SUMP) e Piani di Logistica Urbana Sostenibile (SULP), l'accesso e la condivisione dei dati sulla mobilità per supportare i processi decisionali e nuovi programmi di finanziamento per nuovi progetti (come Horizon Europe 2021-2023).

A fine 2021 le proposte appartenenti sia al primo pacchetto sia al secondo si trovano in una fase di discussione a livello sia di Consiglio Europeo sia di Parlamento Europeo. È atteso che le discussioni proseguano durante larga parte del 2022.

Pacchetto di decarbonizzazione del mercato dell'idrogeno e del gas

Il 15 dicembre 2021, la Commissione Europea ha pubblicato le proposte di decarbonizzazione del mercato del gas attraverso i gas rinnovabili e a basse emissioni di carbonio, tra cui l'idrogeno.

In particolare, la proposta definisce un nuovo quadro normativo per il settore dell'idrogeno, comprese le sue infrastrutture, e norme per la certificazione dei gas a basse emissioni di carbonio che garantiscono una riduzione del 70% delle emissioni di gas serra.

Tra i punti salienti vi sono le regole sull'unbundling verticale e orizzontale e sull'accesso di terze parti nel settore dell'idrogeno, con disposizioni meno rigorose fino al 2030 ed esenzioni per le reti di idrogeno geograficamente confinate esistenti e nuove. Il pacchetto gas prevede meccanismi di remunerazione delle infrastrutture separati tra gas e idrogeno, ma consente trasferimenti finanziari per sviluppare la rete dell'idrogeno e sconti tariffari. Infine, secondo il pacchetto gas, il blending di idrogeno e gas naturale al 5% dovrebbe essere accettato dai TSO alla frontiera.

Digitale

Durante il 2021, in aggiunta alla pubblicazione della comunicazione "Decennio digitale europeo: obiettivi digitali per il 2030", in cui vengono illustrati gli obiettivi e le modalità della trasformazione digitale dell'Europa entro il 2030, le attività di implementazione del Green Deal europeo e delle strategie per i dati e per l'intelligenza artificiale pubblicate dalla Commissione Europea, rispettivamente nel 2019 e 2020, hanno guidato il dibattito sulla digitalizzazione e l'utilizzo dei dati. È stata proposta una serie di iniziative legislative e non legislative con l'obiettivo di rendere l'Europa digitalmente sovrana e per creare un'economia digitale equa e competitiva. Le misure proposte spaziano dal concetto di sovranità dei dati alla creazione di un mercato unico per i dati, a iniziative legate all'intelligenza artificiale e alla cyber security.

Le principali proposte riguardano:

• il regolamento sull'intelligenza artificiale, pubblicato nell'a-

prile 2021, primo tentativo al mondo di normare l'intelligenza artificiale (AI). In questa proposta, la Commissione Europea ha proposto una lista ex ante di prodotti "AI" considerati ad alto rischio, come le componenti di sicurezza delle infrastrutture critiche, che dovrebbero superare un test di controllo prima di ottenere una certificazione;

  • proposta di Atto di esecuzione relativo all'accesso ai dati e all'interoperabilità volto a stabilire una piattaforma per ogni Paese (interoperabile con le altre), in cui i consumatori possono facilmente condividere i dati energetici con terze parti;
  • proposta di regolamento per una "Legge sui servizi digitali" il cui scopo è fornire un insieme comune di obblighi e responsabilità degli intermediari all'interno del mercato unico riguardo all'offerta di servizi digitali oltrefrontiera, garantendo nel contempo un elevato livello di tutela a tutti gli utenti, indipendentemente dal luogo in cui risiedono nell'UE.

Inoltre, durante il corso del 2021 sono ripartite le discussioni relative alla proposta di revisione del regolamento sulla e-privacy, pubblicato dalla Commissione Europea nel 2017, per la quale i negoziati tra le istituzioni, iniziati a febbraio 2021, sono tutt'ora in corso.

Aiuti di Stato

Revisione linee guida aiuti di Stato

Il 7 gennaio 2021 è stato predisposto il documento di risposta alla consultazione pubblica sulle linee guida in materia di aiuti di Stato per energia, clima e ambiente (CEEAG). Il 7 giugno la Commissione Europea ha pubblicato la bozza di revisione delle CEEAG, aperta all'ultima consultazione pubblica fino alZ 2 agosto. Le CEEAG sono di notevole importanza per il settore energetico e per il Gruppo Enel in quanto guideranno il supporto agli investimenti per la decarbonizzazione dei prossimi anni. La bozza di testo prevede una nuova sezione dedicata agli aiuti per la riduzione delle emissioni di gas serra, compresi gli aiuti per la produzione di energia rinnovabile e a basse emissioni di carbonio, gli aiuti per l'efficienza energetica, compresa la cogenerazione ad alto rendimento, gli aiuti per l'idrogeno, aiuti per accumuli e batterie e gli aiuti per la riduzione o la prevenzione delle emissioni derivanti dai processi industriali. Alla mobilità sostenibile è stato dedicato un intero capitolo che disciplina gli aiuti per la mobilità elettrica e per le infrastrutture di ricarica, incluso il settore marittimo. Sono inoltre disciplinati gli interventi di efficientamento energetico degli immobili, comprensivi delle batterie e delle ricariche per i veicoli elettrici. Viene anche riconosciuto ufficialmente che il finanziamento alle reti elettriche in monopolio naturale o legale non rappresenta aiuti di Stato. Infine, sono esclusi dallo scopo delle linee guida gli aiuti alle tecnolo-

Batterie

Nel dicembre 2020 la Commissione Europea ha presentato una proposta di revisione del regolamento relativo alle batterie e ai rifiuti di batterie, che andrebbe a sostituire l'attuale direttiva in vigore. La proposta persegue tre obiettivi: rafforzare il funzionamento del mercato interno (compresi prodotti, processi, rifiuti di batterie e materiali riciclati), garantendo condizioni di parità attraverso un insieme comune di norme; promuovere un'economia circolare; ridurre gli impatti ambientali e sociali in tutte le fasi del ciclo di vita della batteria. Tra gli elementi principali della proposta vengono stabiliti requisiti obbligatori per tutte le batterie immesse sul mercato dell'UE, requisiti per la gestione del fine vita delle batterie, così come nuovi obiettivi di raccolta per i rifiuti di batterie portatili e requisiti per facilitare il riutilizzo delle batterie dei veicoli industriali e dei veicoli elettrici come accumulatori di energia stazionari. Durante tutto il 2021, sia il Consiglio Europeo sia il Parlamento Europeo hanno continuato l'analisi della proposta: una volta finalizzate le loro posizioni, inizieranno i negoziati informali (triloghi), con l'obiettivo di raggiungere un accordo.

gie nucleari e ai combustibili fossili. Il documento predisposto e inviato il 2 agosto accoglieva le nuove proposte della Commissione Europea evidenziando la necessità di inserire esplicitamente tutti i tipi di stoccaggio, incluso lo stand-alone, tra le tecnologie ammesse nella sezione dedicata agli aiuti per la riduzione delle emissioni di gas serra. Tale suggerimento è stato recepito con successo nel testo definitivo delle linee guida pubblicato lo scorso 21 dicembre ed entrato in vigore dal 1º gennaio 2022.

Il 6 ottobre la Commissione Europea ha pubblicato la bozza di revisione del Regolamento Generale di Esenzione per Categoria (GBER), con importanti modifiche alle sezioni relative al clima, alla protezione dell'ambiente e all'energia, incluso l'aggiornamento delle soglie di notifica. Il GBER definisce specifiche categorie di aiuti di Stato che, a determinate condizioni, sono compatibili con il Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea (TFUE), ed esenta tali categorie dall'obbligo di notifica preventiva alla Commissione e dalla sua approvazione. La bozza di regolamento propone di ampliare la possibilità per gli Stati membri di finanziare diverse tipologie di progetti verdi, come: la riduzione delle emissioni di CO2, la mobilità sostenibile e le infrastrutture di ricarica; l'introduzione di nuove condizioni verdi che le grandi imprese ad alta intensità energetica devono soddisfare per ricevere aiuti sotto forma di aliquote fiscali ridotte; lo stoccaggio; l'idrogeno e progetti di ri-

strutturazione degli edifici che ne migliorano il rendimento energetico; e le comunità energetiche. Contestualmente la Commissione Europea ha avviato una consultazione pubblica con scadenza l'8 dicembre, data entro la quale è stato inviato il contributo del Gruppo Enel. Il documento predisposto commentava positivamente la revisione del GBER ma auspicava un impegno più ambizioso per lo stoccaggio, proponendo di includere tutte le tipologie e suggeriva di riconoscere flessibilità agli Stati membri per misure a supporto dell'elettrificazione del sistema.

Il 25 novembre la Commissione Europea ha adottato le norme rivedute in materia di aiuti di Stato a favore di importanti progetti di comune interesse europeo (IPCEI), da applicarsi a decorrere dal 1º gennaio 2022. La comunicazione stabilisce i criteri per la valutazione, da parte della Commissione, degli aiuti che gli Stati membri concedono agli IPCEI transfrontalieri che pongono rimedio ai fallimenti del mercato e rendono possibili innovazioni d'avanguardia nei settori di importanza cruciale e investimenti in tecnologie e infrastrutture, con ricadute positive per tutta l'economia dell'UE.

In data 2 dicembre per l'Italia e in data 20 dicembre per la Romania, la Commissione Europea ha approvato la carta per la concessione degli aiuti a finalità regionale con validità dal 1º gennaio 2022 al 31 dicembre 2027 nel quadro degli orientamenti rivisti in materia di aiuti di Stato a finalità regionale.

Casi aiuti di Stato

Nel corso del mese di giugno la Commissione Europea ha approvato regimi di aiuti di Stato finanziati dal Recovery and Resilience Facility (RRF) per diversi Stati membri. Il piano per la ripresa e la resilienza dell'Italia da 191,5 miliardi di euro (di cui 68,9 miliardi di euro in sovvenzioni e 122,6 miliardi di euro in prestiti) destinerà il 37% della spesa totale a misure di sostegno agli obiettivi climatici, tra cui investimenti per ristrutturazioni su larga scala finalizzate a migliorare l'efficienza energetica degli edifici, interventi per promuovere l'uso di fonti di energia rinnovabile, compreso l'idrogeno, e la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra dei trasporti, con investimenti nella mobilità urbana sostenibile. Sono stati approvati inoltre i piani per la Spagna, di importo pari a 69,5 miliardi di euro, per la Grecia, per un valore di 30,5 miliardi di euro e infine per la Romania per l'erogazione da parte dell'UE di 14,2 miliardi di euro.

Il 9 luglio la Commissione Europea ha approvato i piani italiani per compensare parzialmente le imprese ad alta intensità energetica per i prezzi dell'elettricità più elevati derivanti dai costi indiretti delle emissioni nell'ambito del sistema UE di scambio delle quote di emissione (ETS). Il regime coprirà i costi indiretti delle emissioni sostenuti nel periodo 2020-2030, con un budget provvisorio di circa 1,49 miliardi di euro.

Il 27 novembre la Commissione Europea ha approvato un regime di aiuti greco di 2,27 miliardi di euro per sostenere la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e la cogenerazione ad alta efficienza.

Il 9 dicembre la Commissione Europea ha approvato un regime di 3 miliardi di euro nell'ambito del RRF spagnolo per sostenere la ricerca, lo sviluppo, l'innovazione, la protezione ambientale e l'efficienza energetica nella catena del valore dell'industria automobilistica.

Il 21 dicembre la Commissione Europea ha approvato un regime di 1,4 miliardi di euro per lo sviluppo di energia rinnovabile nelle isole non interconnesse della Grecia, in particolare a favore di centrali ibride che generano e immagazzinano sia elettricità solare sia eolica.

Il quadro regolamentare per Linea di Business

Generazione Termoelettrica e Trading

Italia

Produzione e mercato all'ingrosso

Per l'anno 2021 sono stati ammessi al regime di reintegro dei costi gli impianti di Brindisi Sud, Sulcis, Portoferraio e Assemini. Per l'anno 2022 sono stati ammessi al reintegro dei costi gli impianti di Sulcis, Portoferraio e Assemini.

L'impianto di Porto Empedocle è soggetto a regime di reintegro costi pluriennale fino al 2025; mentre gli impianti ubicati sulle isole minori accedono di diritto alla remunerazione dei costi per tutti gli anni in cui sono dichiarati essenziali, incluso il 2021 e il 2022.

L'ammissione al regime di reintegro dei costi garantisce la copertura dei costi di funzionamento dei suddetti impianti, comprensiva di una quota di remunerazione del capitale investito. Il reintegro dei costi di generazione, al netto dei ricavi conseguiti dagli impianti, è disposto dall'Autorità di Regolazione per Energia Gas e Ambiente (ARERA) attraverso provvedimenti di acconto e di riconoscimento di un saldo finale sulla base di istanze presentate dall'operatore. Per il 2021 e il 2022 la restante parte di capacità essenziale è stata contrattualizzata nell'ambito di contratti alternativi che prevedono l'obbligo, su MSD (Mercato dei Servizi di Dispacciamento), di offerta a salire/scendere a prezzi non superiori/inferiori a valori individuati sulla base di metodologie definite da ARERA a fronte di un premio fisso.

Con la delibera n. 43/2021/R/eel ARERA ha rigettato le richieste presentate da Enel Produzione per il ricalcolo del ricavo figurativo per i costi della compliance al meccanismo ETS dell'impianto di Brindisi Sud per gli anni dal 2017 al 2020, con conseguente riduzione dei corrispettivi di reintegro spettanti all'impianto per tali anni. Con successiva delibera n. 67/2021/R/eel ARERA ha rideterminato in riduzione l'acconto riconosciuto per il corrispettivo di reintegro di Brindisi valevole per il 2019, al fine di allineare i criteri di calcolo del ricavo figurativo alla suddetta delibera n. 43/2021/R/eel. Ad aprile 2021 Enel Produzione ha presentato ricorso avverso la delibera n. 43/2021/R/eel dinanzi al TAR Lombardia, presso il quale il giudizio è al momento pendente. A dicembre 2021 è stato inoltre presentato un ricorso per motivi aggiunti contro la delibera n. 476/2021/R/eel che ha applicato i medesimi criteri previsti dalla citata delibera n. 43/2021/R/eel per determinare un acconto del corrispettivo di reintegro spettante all'impianto essenziale Brindisi Sud per l'anno di competenza 2020.

In data 28 giugno 2019 il Ministro dello Sviluppo Economico ha approvato, mediante decreto, la disciplina definitiva del meccanismo di remunerazione della capacità (c.d. "capacity market"). In data 6 novembre e 28 novembre 2019 si sono svolte le due aste madri con delivery rispettivamente 2022 e 2023: Enel è risultata assegnataria di capacità per entrambi gli anni di consegna. Alcuni operatori e un'associazione di categoria del settore hanno impugnato il decreto e gli esiti delle due aste dinanzi al TAR Lombardia; due operatori hanno impugnato anche la decisione della Commissione Europea di approvazione del meccanismo italiano dinanzi al Tribunale UE, presso cui il giudizio è al momento pendente. Ad aprile 2021 il TAR Lombardia ha sospeso il proprio giudizio in attesa delle pronunce del Tribunale UE, avendo ravvisato una questione di pregiudizialità rispetto a tali procedimenti.

ARERA ha confermato il meccanismo di remunerazione transitoria di capacità (c.d. "capacity payment") per gli anni 2020 e 2021, in modo da assicurare continuità con il nuovo mercato della capacità che produrrà i suoi effetti economici a partire dal 2022.

Con il decreto del Ministro della Transizione Ecologica 28 ottobre 2021 è stata approvata la nuova Disciplina del mercato della capacità, che si applicherà alle aste con consegna dall'anno 2024. In esecuzione del decreto, Terna ha indetto le procedure concorsuali per l'anno 2024 che si svolgeranno il 21 febbraio 2022. Ai sensi del decreto, sulla base degli esiti dell'asta 2024, sarà valutata l'indizione dell'eventuale asta per consegna relativa all'anno 2025.

Con il decreto legislativo n. 210 del 8 novembre 2021 recante il recepimento della direttiva UE 2019/944 in materia di norme comuni per il mercato interno dell'energia elettrica, è prevista l'istituzione di un meccanismo a termine per l'approvvigionamento da parte di Terna tramite aste competitive di nuovi stoccaggi di energia elettrica per supportare l'integrazione delle rinnovabili e la sicurezza della rete. Il fabbisogno da approvvigionare verrà identificato sulla base di un programma di sviluppo di nuovi accumuli definito su proposta di Terna in coordinamento con i distributori.

La capacità di accumulo approvvigionata sarà messa a disposizione degli operatori di mercato tramite un'apposita piattaforma centralizzata gestita dal Gestore dei Mercati Energetici (GME).

Il meccanismo di approvvigionamento sarà approvato dal Ministro della Transizione Ecologica sulla base di una proposta formulata dal gestore di rete redatta secondo criteri fissati da ARERA. L'attuazione della misura è subordinata alla approvazione da parte della Commissione Europea.

A fine novembre 2021 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legislativo n. 199/2021 recante attuazione della direttiva n. 2018/2001 sulla promozione delle fonti rinnovabili. Tale decreto contiene anche disposizioni sulle configurazioni di autoconsumo e comunità energetiche rinnovabili, già oggetto in Italia della disciplina sperimentale introdotta dalla legge n. 8/2020 (conversione del decreto legge n. 162/2019 "Milleproroghe") e dai successivi provvedimenti attuativi (delibera ARERA n. 318/2020/R/eel e decreto ministeriale 16 settembre 2020 del Ministero dello Sviluppo Economico). Il decreto legislativo n. 199/2021 prevede: entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto stesso, l'adozione da parte di ARERA di uno o più provvedimenti in cui verranno definite le regole di attuazione; ed entro 180 giorni, l'aggiornamento da parte del Ministero della Transizione Ecologica dei meccanismi di incentivazione per gli impianti a fonti rinnovabili inseriti in configurazioni di autoconsumo collettivo o in comunità energetiche rinnovabili di cui alla disciplina sperimentale. Quest'ultima continua ad applicarsi nelle more dell'emanazione di tali provvedimenti.

Iberia

Misure urgenti per attenuare l'impatto dell'aumento dei prezzi del gas naturale sui mercati al dettaglio del gas e dell'elettricità, protezione dei consumatori e introduzione della trasparenza nei mercati all'ingrosso e al dettaglio dell'elettricità e del gas naturale

Il 16 settembre 2021 è entrato in vigore il Regio Decreto Legge 17/2021 del 14 settembre sulle misure urgenti per mitigare l'impatto dell'escalation dei prezzi del gas naturale sui mercati al dettaglio del gas e dell'elettricità. Tale norma impone una riduzione della remunerazione percepita per l'energia elettrica generata da impianti non emittenti situati nella penisola e che non percepiscono remunerazione regolata. Tale riduzione è funzione del prezzo mensile del gas e sarà in vigore fino al 31 marzo 2022.

Inoltre, attraverso il Regio Decreto Legge 23/2021 del 26 ottobre sulle misure urgenti in materia di energia per la tutela dei consumatori e l'introduzione della trasparenza nei mercati all'ingrosso e al dettaglio dell'elettricità e del gas naturale, è stato chiarito che sarà esclusa l'energia prodotta dagli impianti interessati già venduta attraverso strumenti di copertura a termine con un prezzo fisso.

Aste di energia rinnovabile

Il 20 gennaio 2021 si è tenuta la prima asta di energia rinnovabile nell'ambito del nuovo schema di remunerazione del Regio Decreto 960/2020 e basato sull'Ordine TED/1161/2020; di conseguenza, sono stati aggiudicati 2.993 MW, di cui 1.995 MW fotovoltaici e 998 MW eolici a un prezzo medio di 24,73 €/MWh.

Il 19 ottobre 2021 si è svolta la seconda asta di energia rinnovabile tenutasi nell'ambito del regime economico delle energie rinnovabili. Sono stati aggiudicati 3.124 MW, di cui 2.258 MW eolici e 866 MW fotovoltaici a un prezzo medio di 30,59 €/MWh.

Il 30 dicembre 2021 è iniziata la procedura di aggiudicazione della terza asta, prevista per il 6 aprile 2022, per una quota di 500 MW di impianti solari termoelettrici, a biomasse, solari fotovoltaici e con altre tecnologie, e ulteriori 140 MW per progetti fotovoltaici di piccole dimensioni e con partecipazione locale.

Proposta di decreto ministeriale sul prezzo del gas naturale nelle isole Canarie e a Melilla

Durante il mese di novembre 2021 è iniziata l'elaborazione di una proposta di ordinanza nella quale viene approvato il prezzo del gas naturale per la produzione di energia elettrica nelle Isole Canarie e a Melilla, vengono stabiliti i valori unitari di riferimento del regime di remunerazione aggiuntivo e vengono riesaminate alcune questioni tecniche. Attraverso questa ordinanza, l'uso del gas naturale è consentito nei territori non peninsulari delle Isole Canarie e a Melilla, ed è fissato il prezzo da riconoscere ai gruppi di generazione di questi territori per l'uso di tale combustibile.

Ordinanza per la revisione dei prezzi del carburante nei Territori Non Peninsulari (TNP)

L'Ordinanza TEC/1260/2019 del 26 dicembre ha proceduto alla revisione dei parametri di remunerazione tecnico ed economica dei gruppi di generazione nei sistemi elettrici dei Territori Non Peninsulari (TNP) per il secondo periodo regolatorio 2020-2025. In relazione ai prezzi del carburante, il suddetto ordine ha stabilito che entro tre mesi i prezzi dei prodotti energetici e della logistica fossero rivisti con ordinanza ministeriale con effetto dal 1° gennaio 2020. A tal proposito, il 7 agosto 2020 è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dello Stato (BOE) l'Ordinanza TED/776/2020 del 4 agosto, con laquale si rivedono i riferimenti. Si segnala che in data 16 novembre 2021 il Tribunale Supremo ha emesso la sentenza n. 1337/2021 in relazione al ricorso presentato da Endesa avverso tale ordinanza, richiedendo la pubblicazione di una nuova ordinanza ministeriale da parte l'Amministrazione dello Stato (Ministero per la Transizione Ecologica e la Sfida Demografica) al fine di regolare le aste di carburante.

Proposta di ordinanza del mercato della capacità

Durante il mese di aprile 2021 il Ministero per la Transizione Ecologica e la Sfida Demografica (MITECO) ha iniziato l'elaborazione di una proposta per un'ordinanza che crea un mercato di capacità nel sistema elettrico peninsulare.

La proposta prevede un sistema di aste ("pay as bid"), attraverso il quale saranno appaltati i fabbisogni di potenza fissa (MW) rilevati nell'analisi di copertura della domanda effettuata dal gestore del sistema, Red Eléctrica de España SAU (REE).

Il sistema d'asta è aperto agli impianti di generazione, stoccaggio e gestione della domanda esistenti e di nuova generazione, stabilendo determinati requisiti per quanto riguarda le emissioni massime di diritti di emissione di biossido di carbonio (CO2 ) degli impianti partecipanti.

La bozza di ordinanza disciplina, inoltre, aspetti relativi alle diverse tipologie di asta previste, i diritti e gli obblighi dei fornitori del servizio di capacità, ivi compreso il loro regime di remunerazione o lo schema di sanzioni in caso di inosservanza da parte dei predetti soggetti.

Regio Decreto Legge 12/2021, del 24 giugno, che adotta misure urgenti in materia di tassazione dell'energia

Il 25 giugno 2021 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dello Stato (BOE) il Regio Decreto Legge 12/2021 del 24 giugno, che adotta misure urgenti in materia fiscale al fine di ridurre l'impatto dell'aumento del prezzo dell'elettricità per i consumatori. In particolare, questo regio decreto legge contempla le seguenti misure:

  • riduzione dell'imposta sul valore aggiunto (IVA) dal 21% al 10%, e con vigenza fino al 31 dicembre 2021, per le forniture di energia elettrica con potenza contrattata pari o inferiore a 10 kW, a condizione che il prezzo medio aritmetico del mercato giornaliero dell'ultimo mese solare precedente l'ultimo giorno del periodo di fatturazione superi 45 €/MWh, nonché, in ogni caso, per i beneficiari del Bonus Sociale che siano gravemente vulnerabili o a rischio di esclusione sociale. Tale riduzione dell'IVA è stata successivamente prorogata fino al 30 aprile 2022 dal Regio Decreto Legge 29/2021 del 21 dicembre, che adotta misure urgenti in campo energetico per la promozione della mobilità elettrica, dell'autoconsumo e della diffusione delle energie rinnovabili;
  • sospensione temporanea dell'imposta sul valore della produzione di energia elettrica durante il terzo trimestre 2021 che è stata prorogata fino al 31 dicembre 2021 dal Regio Decreto Legge 17/2021 del 14 settembre, e fino al 31 marzo 2022 dal Regio Decreto Legge 29/2021.

Inoltre, il regio decreto legge stabilisce che, se nel 2020 viene generato un surplus di reddito dal settore elettrico, sarà utilizzato nella sua interezza per coprire gli squilibri temporanei dell'anno fiscale 2021.

Regio Decreto Legge 29/2021, del 21 dicembre, che adotta misure urgenti in campo energetico per la promozione della mobilità elettrica, dell'autoconsumo e della diffusione delle energie rinnovabili

Il 22 dicembre 2021 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dello Stato (BOE) il Regio Decreto Legge 29/2021 con il quale vengono adottate misure urgenti in campo energetico per la promozione della mobilità elettrica, dell'autoconsumo e della diffusione delle energie rinnovabili. Tra le altre, sono incluse le seguenti misure:

  • in termini di tassazione, e come sopra indicato, la riduzione dell'accisa speciale sull'energia elettrica e dell'imposta sul valore aggiunto è prorogata fino al 30 aprile 2022 e la sospensione dell'imposta sul valore della produzione di energia elettrica fino al 31 marzo 2022;
  • alcune modifiche sono introdotte nel regime associato ai permessi di accesso e di connessione, prorogando i termini previsti dal Regio Decreto Legge 23/2021, per facilitare lo sviluppo di progetti e raccogliendo la possibilità di rinuncia volontaria al permesso di accesso e connessione ottenuto o in corso prima dell'entrata in vigore del presente regio decreto legge, restituendo le garanzie.

Europa

Russia

Mercato dell'energia e della capacità

Il Decreto governativo n. 1977 del 1° dicembre 2020 ha previsto un tasso di indicizzazione dell'11,4% per le tariffe di capacità regolamentate per soggetti di generazione che iniziano a vendere capacità in aste di capacità a lungo termine (KOM) dal 1° gennaio 2021 dopo la cessazione del periodo di contratto di fornitura di capacità a lungo termine (DPM). Il Servizio Federale Antitrust ha definito le tariffe regolamentate per l'anno 2021 (Ordinanza del 17 dicembre 2020 n. 1227/20). In particolare, le tariffe per il primo semestre 2021 non sono state modificate rispetto al secondo semestre 2020. Al contrario le tariffe per le centrali Enel Russia nel secondo semestre 2021 sono state modificate nel seguente modo: KGRES: elettricità +2,9%, capacità +4,4%; NGRES: elettricità +2,5%, capacità +28%; SGRES: elettricità +1,8%; capacità +3,4%.

Il Servizio Federale Antitrust ha definito alcune tariffe regolamentate per l'anno 2022 con un incremento del 3% rispetto al secondo semestre 2021.

America Latina

Cile

Revisione tariffaria - Introduzione del meccanismo transitorio di stabilizzazione dei prezzi dell'energia elettrica

In data 2 novembre 2019 è stata pubblicata la Legge n. 21.185 del Ministero dell'Energia, che ha introdotto un meccanismo transitorio di stabilizzazione dei prezzi dell'energia elettrica per i clienti soggetti a regolazione tariffaria. Conseguentemente i prezzi da applicare ai clienti regolati nel secondo semestre del 2019 sono stati ricon-

dotti a quelli applicati nel primo semestre 2019 (Decreto 20T/2018) e sono stati definiti come "Prezzi Stabilizzati a Clienti Regolati" (PEC).

Dal 1° gennaio 2021 e fino al termine di applicazione di tale meccanismo i prezzi da applicare saranno quelli fissati semestralmente in base all'art. 158 della Legge "Eléctrica" e non potranno essere superiori al livello dei PEC sopracitati adeguati per tener conto dell'indice dei prezzi al consumo (inflazione).

Le eventuali differenze tra quanto fatturato applicando il meccanismo di stabilizzazione e la fatturazione teorica, considerando il prezzo che si sarebbe applicato in conformità alle condizioni contrattuali con le varie società di distribuzione di energia elettrica, saranno contabilizzate come crediti per fatture da emettere a favore delle società di generazione di energia elettrica per un massimo di 1.350 milioni di dollari statunitensi fino al 2023. Tali differenze si rileveranno in dollari statunitensi e non matureranno interessi fino a tutto il 2025. Eventuali sbilanciamenti a favore delle società di generazione si dovranno recuperare entro e non oltre il 31 dicembre 2027.

Argentina

Revisione tariffaria - Nuove risoluzioni

Le società di generazione di energia elettrica vendono

Enel Green Power

Italia

Il decreto ministeriale 4 luglio 2019 ha previsto procedure concorsuali basate su aste al ribasso (selezione dei progetti in base al prezzo) e registri (selezione dei progetti in base a un criterio ambientale), in funzione della capacità installata e per gruppi di tecnologia, compreso il fotovoltaico. In particolare, fino a ottobre 2021, è stato previsto lo svolgimento di sette procedure con:

  • aste al ribasso, per impianti di potenza superiore a 1 MW;
  • registri, per impianti di potenza inferiore a 1 MW.

Al contrario dei precedenti decreti, il decreto ministeriale 4 luglio 2019 ha previsto una nuova modalità di sostegno alle fonti rinnovabili attraverso contratti per differenza a due vie, che fanno sì che il produttore aggiudicatario restituisca le eventuali differenze positive tra il prezzo zonale e il prezzo aggiudicato.

Al 30 settembre 2021 il costo indicativo medio degli incentivi riconosciuti agli impianti alimentati da fonti rinnovabili in Italia era di circa 2,7 miliardi di euro. Tale ammontare va confrontato con il tetto di 5,8 miliardi di euro, raggiunto il quale i meccanismi di incentivazione termineranno.

sul mercato l'energia prodotta e la propria capacità a un prezzo stabilito dall'ente regolatore del mercato, CAMME-SA, così come accade per il suo successivo adeguamento tariffario o per la sua attualizzazione.

L'ultimo adeguamento tariffario che ha fissato una nuova remunerazione per le società di generazione di energia elettrica è quello stabilito attraverso la Risoluzione n. 440 pubblicata il 21 maggio 2021, che ha comportato un incremento del 29%. Tale adeguamento tariffario è stato applicato retroattivamente a partire dal mese di febbraio 2021, quando si applicavano tariffe stabilite attraverso la Risoluzione SE n. 31 del 2020.

In data 2 novembre 2021 è stata pubblicata la Risoluzione SE n. 1.037/21 attraverso la quale si stabilisce l'applicazione di un tributo addizionale a quanto previsto dalla Risoluzione n. 440 nella fatturazione da parte delle società di generazione che, utilizzando centrali termiche e idrauliche, esportino energia ai Paesi limitrofi interconnessi per tutte le prestazioni effettuate nel periodo intercorrente tra il 1° settembre 2021 e il 28 febbraio 2022.

Il gettito raccolto da CAMMESA a fronte di questo nuovo tributo sarà destinato a un fondo di stabilizzazione del mercato elettrico all'ingrosso che avrà come finalità ultima il finanziamento di nuove opere infrastrutturali nel settore energetico e sarà assegnato in base a quanto deciderà la Segreteria dell'Energia.

Il 30 novembre 2021 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 199, recante "Attuazione della direttiva (UE) 2018/2001 sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili" (c.d. "Decreto Red II").

Il decreto ha previsto che la capacità non assegnata nelle procedure di gara di cui al decreto ministeriale 4 luglio 2019 venga rimessa all'asta in successive procedure nell'anno 2022, fino alla pubblicazione della nuova programmazione di gare per i successivi cinque anni.

Inoltre, il provvedimento ha confermato i medesimi meccanismi di asta al ribasso per gli impianti di capacità superiore a 1 MW, prevedendo un'eccezione per gli impianti di potenza superiore a 10 MW che potranno accedere al meccanismo pur non avendo completato l'iter autorizzativo.

Gli impianti di capacità inferiore a 1 MW, invece, avranno accesso diretto agli incentivi, con eccezione degli impianti a tecnologia innovativa i quali, invece, potranno accedere attraverso bandi specifici.

Iberia

Nella prima metà del 2021 è stata completata l'elaborazione di tutte le normative per l'accesso e la connessione alle reti per la nuova generazione di energie rinnovabili. Nel dicembre 2020 è stato pubblicato il Regio Decreto 1183/2020 sull'accesso e la connessione alle reti. A gennaio 2021 è stata approvata la Circolare 1/2021 della Commissione Accesso e Concorrenza e a maggio 2021, con la Delibera della Commissione Nazionale Mercati e Concorrenza, sono state stabilite le specifiche di dettaglio per l'accesso alle reti. Fino al 1° luglio 2021 non possono essere avanzate richieste di accesso e connessione alle reti per nuovi progetti di generazione rinnovabile (situazione che si protrae dal luglio 2020). A partire dal 1° luglio la possibilità è riaperta e si gestirà con le nuove regole. Con i nuovi criteri tecnici, in generale, emerge un volume significativo di capacità di accesso alla rete. Vengono incorporate misure efficaci per frenare la speculazione sull'accesso alla rete. La normativa prevede la possibilità di indire bandi di concorso per la concessione della capacità di accesso alla rete sia nei nodi di Just Transition sia nel resto dei nodi di rete, con considerazioni di volta in volta differenti.

Il 26 gennaio 2021 si sono svolte le aste di 3.000 MW di generazione rinnovabile, disciplinate dalla Delibera del 10 dicembre 2020, della Segreteria di Stato per l'Energia. Enel Green Power España si è aggiudicata 50 MW di tecnologia solare fotovoltaica. In totale sono stati aggiudicati all'asta 2.036 MW di energia fotovoltaica e 998 MW di energia eolica.

Nel giugno 2021 è iniziata l'elaborazione di un progetto preliminare di legge il cui obiettivo è quello di ridurre, dall'entrata in vigore della legge, la remunerazione degli impianti di produzione non emettitori di GHG messi in funzione prima dell'entrata in vigore della Legge n. 1/2005 (ETS), in misura proporzionale al maggior reddito ottenuto incorporando il valore dei diritti di emissione per le tecnologie a emissione marginale al prezzo di mercato all'ingrosso.

A novembre 2021 è stata pubblicata un'ordinanza ministeriale che regola le basi per l'Access Capacity Contest nel Fair Transition Hub di Teruel. Per questo motivo è stata chiusa una grande centrale a carbone, di proprietà di Endesa. Nell'asta, per la quale dovrà essere presentata una proposta a gennaio 2022, verranno assegnati 1.200 MW di capacità di accesso alla rete alle migliori proposte di progetti di generazione e stoccaggio da fonti rinnovabili aventi alto impatto tecnico, di maturità, ambientale e socioeconomico.

Il Consiglio dei Ministri del 14 settembre 2021 ha approvato un regio decreto legge che contiene misure di riforma del sistema elettrico per ridurre i rincari della bolletta elettrica al consumatore finale. L'aspetto principale incluso nel regio decreto legge, tra l'altro, è la temporanea riduzione dei ricavi da generazione in considerazione dell'aumento del costo del gas, dall'entrata in vigore e fino al 31 marzo 2022. Nell'ottobre 2021, attraverso il Regio Decreto 23/2021, sono stati qualificati diversi aspetti di tale riduzione, tra cui l'esclusione da quest'ultima dell'energia prodotta dagli impianti di produzione di energia elettrica coperta da alcuni strumenti di copertura che soddisfano determinati caratteristiche. Mensilmente, i produttori devono fare una dichiarazione responsabile su detti contratti. La maggior parte dell'energia prodotta da Endesa è soggetta a contratti a termine.

Il 19 ottobre 2021 si è svolta la seconda asta per la concessione del regime economico delle energie rinnovabili ai sensi dell'Ordinanza TED/1161/2020. L'asta si è conclusa con un prezzo medio ponderato di 31,65 €/MWh per la tecnologia fotovoltaica e di 30,18 €/MWh per l'eolico.

Europa

Grecia

A seguito dell'approvazione ricevuta da parte della Commissione Europea, il Ministro dell'Energia ha esteso il regime di remunerazione dei servizi di interrompibilità vigente, fino al 30 settembre 2021. L'interrompibilità è un servizio di demand response attraverso il quale il sistema si approvvigiona della disponibilità dei consumatori industriali a interrompere i propri consumi quando richiesto, in cambio di una remunerazione fissata tramite asta. Il regime è finanziato da tutti i produttori che operano sulla terraferma, anche EGPH, attraverso la cessione di una percentuale dei propri ricavi. La percentuale applicata è diversa a seconda della tecnologia di generazione elettrica utilizzata: eolico = 1,8% (in precedenza 2%), small hydro = 0,8% (in precedenza 1%), fotovoltaico = 3,6% (nessuna variazione).

La Decisione n. 988/2021 dell'Autorità di regolamentazione per l'energia (RAE) pubblicata a dicembre 2020 ha definito il contributo UOCC per l'anno 2022, pari a 0,581 €/MWh (per il 2021 era 0,325 €/MWh). Questa tariffa si applica ai ricavi mensili della produzione di energia elettrica di tutte le unità rinnovabili e di cogenerazione in attività e serve a coprire i costi operativi e di investimento di DAPEEP, l'operatore greco responsabile della gestione degli incentivi alle fonti rinnovabili e dell'emissione delle garanzie d'origine.

Romania

La Legge n. 259/2021 ha approvato una serie di misure a tutela dei consumatori e delle imprese introducendo un meccanismo di claw-back sui ricavi dei generatori di energia rinnovabile e low carbon in considerazione dei prezzi

nari doganali.

elevati dell'energia. Per il periodo novembre 2021 - marzo 2022, le vendite da energia elettrica rinnovabile, idroelettrica e nucleare a prezzi superiori a 90 €/MWh saranno tassate ex post all'80%.

America Latina

Colombia

Legge di transizione energetica

Il 10 luglio 2021 è stata promulgata la Legge n. 2099 che ha come obiettivo quello di modernizzare la legislazione vigente e dettare specifiche disposizioni per la transizione energetica allo scopo di aumentare la promozione, lo sviluppo e l'utilizzo delle fonti non convenzionali di energia anche per accelerare il processo di ripresa economica del Paese e il rafforzamento delle imprese fornitrici di energia elettrica e gas. La legge stabilisce benefíci tributari connessi agli investimenti in fonti non convenzionali di energia, alla gestione efficiente dell'energia, allo sviluppo dell'idrogeno, allo sviluppo di progetti infrastrutturali volti a migliorare il servizio di erogazione dell'energia elettrica, alla mobilità elettrica e alla misura intelligente dei consumi.

Nord America

Stati Uniti

Incentivi sulle rinnovabili

Nel giugno 2021 il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha integrato le linee guida amministrative per la sezione 45 del Production Tax Credit (PTC) per gli investimenti in impianti eolici e per la sezione 48 dell'Investment Tax Credit (ITC) per gli investimenti in impianti solari, riconoscendo ai progetti un tempo aggiuntivo per essere messi in esercizio sotto l'ipotesi che soddisfino i "continuity requirements" (requisiti di continuità) nell'ambito della "continuity safe harbor". Le linee guida hanno altresì chiarito in che modo soddisfare i "continuity requirements".

Nello specifico, le linee guida:

  • estendono a sei anni il periodo per la messa in esercizio degli impianti che hanno iniziato la costruzione nel 2016, 2017, 2018 o 2019;
  • estendono a cinque anni il periodo per la messa in esercizio degli impianti che hanno iniziato la costruzione nel 2020; e
  • assegnano ai contribuenti che non fanno affidamento sul "continuity safe harbor" l'obbligo di dimostrare la continuità utilizzando lo standard "continuous efforts" piuttosto che lo standard più restrittivo "continuous construction", indipendentemente dal fatto che il progetto abbia iniziato la costruzione.

Lavoro forzato nella catena di approvvigionamento solare

Nel giugno 2021, in seguito a segnalazioni, la dogana di frontiera degli Stati Uniti ha emesso un "withhold release order" (WRO) sui prodotti a base di silicio realizzati dalla società Hoshine Silicon Industry Co. Ltd. (Hoshine) e dalle sue controllate, poiché realizzati mediante lo sfruttamento della forza lavoro. Il WRO limita l'importazione negli Stati Uniti di prodotti in polisilicio realizzate dalla Hoshine.

L'effetto sull'industria solare statunitense è stato il blocco delle spedizioni di moduli solari fotovoltaici da parte della dogana statunitense, con conseguente ritardo nella consegna delle spedizioni di attrezzature solari ai clienti finali, tra cui Enel.

Tutti i produttori di apparecchiature solari fotovoltaiche hanno dovuto produrre una chiara documentazione della loro catena di fornitura atta a soddisfare le dogane statunitensi, in grado di dimostrare l'origine specifica del silicio di grado metallurgico nei prodotti solari fotovoltaici importati e di provare l'assenza di qualsiasi prodotto Hoshine in qualsiasi parte dei processi di estrazione o di produzione. Il Codice Etico e le procedure aziendali di Enel non consentono lo sfruttamento dei lavoratori da parte di nessun fornitore o subappaltatore del Gruppo. Ciononostante, Enel sta rafforzando i controlli e i requisiti di documentazione, rivedendo la propria catena di approvvigionamento e monitorando l'attuazione del WRO da parte dei funzio-

In modo autonomo ma collegato, nel dicembre 2021 il presidente Biden ha firmato la legge "Uyghur Forced Labor Prevention Act" (UFLPA). L'UFLPA richiede alle dogane degli Stati Uniti di applicare una presunzione che le merci "estratte, prodotte o fabbricate in tutto o in parte" nella regione autonoma di Xinjiang Uyghur, siano fatte utilizzando lavoro forzato e, quindi, ne sia vietata dall'importazione negli Stati Uniti.

Le merci coperte da questa presunzione non potranno entrare a meno che l'importatore non dimostri di aver:

  • pienamente rispettato le linee guida e i regolamenti del Governo;
  • risposto in modo completo e sostanziale a tutte le richieste della dogana statunitense; e
  • stabilito "con prove chiare e convincenti" che le merci non sono state fatte utilizzando lavoro forzato.

Quella del polisilicio è una delle tre industrie particolarmente attenzionate ai fini dell'applicazione della WRO e questa attenzione si estende alle attrezzature solari fotovoltaiche che potrebbero contenere materie prime estratte nella regione autonoma dello Xinjiang Uyghur.

L'attuazione della legge sarà guidata da un processo di regolamentazione amministrativa in corso dal febbraio 2022 e destinato a concludersi entro giugno 2022.

Come dichiarato nella Policy sui Diritti Umani di Enel, il Gruppo condanna qualsiasi violazione dei diritti umani e impone lo stesso standard ai suoi partner e fornitori. Il Codice Etico e le procedure aziendali di Enel non permettono quindi lo sfruttamento dei lavoratori da parte di nessun fornitore o subappaltatore del Gruppo.

In particolare, tutte le aziende che intendono partecipare a una gara d'appalto del Gruppo Enel e, quindi, che desiderano entrare a far parte del gruppo di fornitori qualificati dell'azienda, devono riconoscere le politiche aziendali, in particolare quelle relative alla conduzione dei propri affari nel rispetto dei diritti umani riconosciuti a livello internazionale, incluso il divieto dell'uso del lavoro forzato. Questo requisito è incluso nei contratti dell'azienda che i fornitori firmano.

Inoltre, il sistema di qualificazione dei fornitori di Enel assicura un'attenta selezione e valutazione delle aziende che intendono partecipare alle procedure di approvvigionamento. Il sistema valuta il soddisfacimento dei requisiti tecnici, finanziari, legali, ambientali, di salute e sicurezza, di diritti umani e di integrità etica, per garantire il giusto livello di qualità e affidabilità dei contratti assegnati.

Oltre al regolare processo di qualificazione dei fornitori, Enel svolge un'attività di factory assessment, focalizzata sulla valutazione e sul monitoraggio della qualità, della produzione, della gestione dei rischi e della logistica di ogni stabilimento. A partire dal 2021, Enel ha implementato un capitolo sulla sostenibilità della supply chain, che affronta gli aspetti chiave sul lavoro forzato e sulle pratiche etiche.

Il rapporto "In Broad Daylight: Uyghur Forced Labor and Global Solar Supply Chains" include quattro fornitori con cui Enel ha rapporti contrattuali nell'elenco delle aziende che si presume siano esposte al lavoro forzato attraverso le loro catene di fornitura. Il Gruppo ha quindi rafforzato i controlli sui diritti umani:

  • richiedendo ai fornitori di fornire una tracciabilità dettagliata della loro catena di fornitura;
  • richiedendo visite di persona sul campo ai siti dei fornitori e dei subfornitori, al fine di verificare il rispetto dei termini e delle condizioni contenute nei loro contratti con Enel;
  • condividendo le best practice in relazione al contenuto dei codici etici (o documenti simili) dei fornitori di Enel.

A febbraio 2022 non è stata raccolta alcuna evidenza che i fornitori e i subfornitori di Enel producano merci e materiali in condizioni che non rispettano i diritti umani.

Enel ha inoltre adottato un approccio ecosistemico, lavorando insieme ad altre utility, ai fornitori e alle associazioni di settore, per promuovere dichiarazioni internazionali di settore volte a garantire il pieno rispetto dei diritti umani. In questo quadro e in uno sforzo globale per assicurare che la catena di fornitura del settore solare sia libera dal lavoro forzato, Enel Green Power North America, con sede negli Stati Uniti, ha sottoscritto il Solar Industry Forced Labor Prevention Pledge e si è impegnata a sostenere lo sviluppo di un protocollo di tracciabilità della catena di fornitura da parte della Solar Energy Industries Association. In Europa, Enel Green Power ha anche firmato la dichiarazione pubblica di SolarPower Europe sul lavoro forzato nella regione cinese dello Xinjiang.

Legge bipartisan sulle infrastrutture

Nel novembre 2021 il presidente Biden ha firmato una legge bipartisan sulle infrastrutture da 1.000 miliardi di dollari, sbloccando fondi per nuove spese su strade, ponti, acquedotti, banda larga e altri progetti negli anni fiscali dal 2022 al 2026.

La nuova legge contiene anche disposizioni per incentivare l'espansione della rete elettrica del Paese e sostenere le tecnologie di energia pulita esistenti e nuove. Contiene anche disposizioni per sostenere le centrali nucleari esistenti e gli impianti idroelettrici, ripulire i terreni minerari abbandonati e facilitare l'accesso ai minerali critici necessari per la produzione di energia pulita. Di potenziale interesse per Enel, il disegno di legge bipartisan sulle infrastrutture include le seguenti disposizioni:

  • infrastrutture di caricabatterie EV: il Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti (DOE) e il Dipartimento dei Trasporti degli Stati Uniti (DOT), attraverso la Federal Highway Administration, spenderanno 5 miliardi di dollari per il National EV Formula Program, per creare una rete nazionale di caricabatterie EV lungo le autostrade interstatali. I fondi saranno divisi in cinque anni tra gli Stati. Il piano è orientato a promuovere la fiducia nelle auto elettriche, garantendo che i conducenti abbiano sempre un posto dove ricaricarle. I due Dipartimenti lavoreranno anche con gli Stati per spendere 2,5 miliardi di dollari in cinque anni per le sovvenzioni di infrastrutture per carburanti alternativi;
  • autobus elettrici: il DOT, attraverso la Federal Transit Administration, spenderà 5,3 miliardi di dollari in finanziamenti in cinque anni come sovvenzioni alle agenzie di trasporto per il Low or No Emission Vehicle Program. Il programma sostiene le agenzie di trasporto nell'acquisto o nel leasing di autobus a basse o nulle emissioni e di altri veicoli che utilizzano tecnologie come le batterie;
  • scuolabus elettrici: la US Environmental Protection Agency, attraverso il Clean School Bus Program, spenderà 5 miliardi di dollari in cinque anni sotto forma di sovvenzioni e sconti agli Stati o agli enti governativi locali, così come agli appaltatori. Gli appaltatori ammissibili includono entità a scopo di lucro o senza scopo di lucro che hanno la capacità di vendere scuolabus puliti, autobus a zero emissioni, infrastrutture di ricarica o di

rifornimento, o altre attrezzature necessarie per caricare, alimentare o mantenere scuolabus puliti/a zero emissioni, od organizzare finanziamenti per tale vendita;

  • seconda vita delle batterie EV per i servizi di rete: il DOE intende concedere sovvenzioni per la ricerca, lo sviluppo e la dimostrazione che sia possibile dare una seconda vita alle batterie EV utilizzate per alimentare i veicoli elettrici, nonché per tecnologie e processi per il riciclaggio finale e lo smaltimento delle batterie EV;
  • demand response: il disegno di legge stabilisce un nuovo standard per considerare gli investimenti in demand response al fine di espandere la portata del programma federale di gestione dell'energia per includere il demand response nei piani statali di conservazione dell'energia;
  • migliorare la rete: il DOE è autorizzato a destinare 5 miliardi di dollari in accordi di cooperazione o sovvenzioni per rafforzare e migliorare la resilienza e l'affidabilità, così come altri 3 miliardi di dollari per l'esistente Smart Grid Investment Matching Grant Program;
  • politica di trasmissione: il disegno di legge fornisce 2,5 miliardi di dollari in prestiti e/o finanziamenti diretti agli sviluppatori di trasmissione privati al fine di fornire stabilità finanziaria ai progetti di trasmissione proposti. Il DOE può mettere a disposizione del privato la propria rete, fare prestiti o entrare in partnership pubblico-privato.

Azioni politiche

Nel maggio 2021 lo Stato del Texas ha emanato una legge in risposta a un evento di freddo estremo che si è verificato nel febbraio 2021. La normativa ha ordinato alla Public Utility Commission (PUC) di sviluppare e implementare regole nei settori del gas naturale e dell'elettricità che soddisfino il fabbisogno energetico del sistema elettrico durante eventi meteorologici estremi e periodi di scarsa produzione di energia rinnovabile.

È stata approvata, inoltre, una normativa per cartolarizzare gran parte degli inadempimenti derivanti dalla tempesta invernale di febbraio, riducendo l'importo totale di cui sarebbero responsabili gli operatori di mercato (riducendo così la responsabilità di Enel).

Infine, è stata approvata una normativa per limitare la possibilità delle società di stipulare accordi con società di proprietà straniera di Cina, Iran, Corea del Nord e Russia se tali accordi forniscono a queste ultime un accesso diretto o remoto alla rete elettrica del Texas.

Nell'agosto 2021 lo Stato dell'Illinois ha promulgato una legge per aumentare gli obiettivi RPS (Renewable Portfolio Standard) dello Stato, fornire incentivi per i veicoli elettrici e gli e-bus, e creare nuovi programmi di stoccaggio dell'energia e di modernizzazione della rete.

L'Illinois passerà al 100% di energia pulita entro il 2050, con obiettivi intermedi del 50% entro il 2040 e del 40% entro il 2030. La legislazione si traduce nella chiusura di impianti a carbone privati, per oltre 25 MW entro il 2030; gli impianti a carbone/gas naturale di proprietà pubblica chiuderanno entro il 2045. Entro il 2030 l'Illinois avrà 1 milione di veicoli elettrici sulla strada, con 10 milioni di dollari ogni anno per convertire le flotte statali e locali. Sono in vigore anche politiche per creare obiettivi per i BESS (Battery Energy Storage System).

I contratti di lavoro a progetto saranno richiesti per tutti i nuovi progetti solari ed eolici su scala industriale e l'industria delle energie rinnovabili è tenuta a riferire sugli obiettivi di diversità e inclusione a partire dall'aprile 2022.

Nel luglio 2021 la legislatura del Missouri ha approvato un cambiamento nella valutazione fiscale degli impianti eolici che ha aumentato l'esposizione fiscale per le risorse operative nello Stato per più di cinque anni dal 35% del valore stimato al 37,5%.

Il New Jersey ha implementato un programma di incentivi per l'energia rinnovabile solare su scala industriale che sono amministrati dal Bureau of Public Utilities dello Stato. Inoltre, nel luglio 2021 la legislatura del New Jersey ha approvato una legge che permetterà lo sviluppo solare su terreni agricoli consentendo allo Stato di raggiungere i suoi obiettivi di sviluppo solare.

Il Connecticut ha approvato una legge nel giugno 2021 che stabilisce un obiettivo di stoccaggio di energia a batteria di 1 GW entro il 2030.

Il Colorado e il Nevada hanno entrambi approvato una legge nel giugno 2021 che richiede alle utility di ogni Stato di unirsi a un'organizzazione regionale di trasmissione entro il 2030.

Canada

Il Canada ha annunciato un piano climatico rafforzato denominato "A Healthy Environment and a Healthy Economy" alla conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP26) nel novembre 2021, per raggiungere l'obiettivo rafforzato dell'Accordo di Parigi di ridurre le emissioni del 40-45% dai livelli del 2005 entro il 2030. Il Canadian Net-Zero Emissions Accountability Act, diventato legge il 29 giugno 2021, sancisce nella legislazione l'impegno del Canada a raggiungere emissioni nette zero entro il 2050. La legge assicura trasparenza e responsabilità mentre il Governo lavora per raggiungere i suoi obiettivi.

Il Ministro dell'Ambiente e del Cambiamento Climatico stabilirà il piano di riduzione delle emissioni del Paese al 2030 entro la fine di marzo 2022.

La legge richiede una partecipazione pubblica e una consulenza indipendente per guidare gli sforzi del Governo. Come parte del piano, il Governo ha lanciato il Net-Zero

Nell'agosto del 2021 il Governo ha lanciato il suo fondo quinquennale di 2,19 miliardi di dollari per aiutare i fornitori di servizi di trasporto ad abbandonare i motori a combustibile fossile e passare a veicoli a zero emissioni. Lo Zero Emission Transit Fund fa parte dell'investimento del Governo federale di 11,9 miliardi di dollari nel trasporto pubblico e si aggiunge all'investimento previsto dalla Canada Infrastructure Bank di 1,19 miliardi di dollari in autobus a zero emissioni attraverso il suo piano triennale di crescita. Questo fondo mira a sostenere gli operatori del trasporto pubblico e degli scuolabus per pianificare il passaggio ad automezzi elettrici, sostenendo l'acquisto di 5.000 autobus a zero emissioni e costruendo infrastrutture di supporto, comprese quelle di ricarica. I comuni, i distretti scolastici e le partnership private saranno in grado di impegnarsi con il Governo per potenziali opportunità.

Durante le elezioni federali del settembre 2021, il partito liberale (attualmente al governo) si è impegnato a raddoppiare l'attuale capacità di energia pulita in Canada per raggiungere l'obiettivo delle emissioni nette zero entro il 2050. La Canadian Infrastructure Bank sta mettendo in campo 5 miliardi di dollari per far progredire la produzione di energia pulita, la trasmissione e lo stoccaggio e per questo si è impegnata a investire un ulteriore miliardo di dollari nei prossimi quattro anni allo scopo di sostenere progetti di energia rinnovabile e di modernizzazione della rete. Sebbene il Governo federale non abbia una responsabilità diretta per le reti elettriche del Canada (la cui giurisdizione è provinciale), si è impegnato a:

  • introdurre un Clean Electricity Standard per raggiungere un sistema elettrico al 100% a emissioni nette zero entro il 2035;
  • sviluppare ulteriori crediti d'imposta sugli investimenti per una serie di soluzioni di energia rinnovabile e di stoccaggio delle batterie, per accelerare la diffusione dell'energia pulita nella rete;
  • creare un Pan-Canadian Grid Council in collaborazione con le province, i territori, i popoli indigeni, il settore privato, il lavoro e la società civile:
    • il Grid Council lavorerà per stabilire standard nazionali, buone pratiche e incentivi per promuovere gli investimenti nelle infrastrutture, le reti intelligenti, l'integrazione della rete e l'innovazione nel settore dell'elettricità, con l'obiettivo di rendere il Canada il produttore di elettricità più affidabile, conveniente e senza carbonio del mondo;
    • il Grid Council promuoverà gli approcci più economici alla pianificazione e allo sviluppo del sistema elettrico in Canada, promuovendo al contempo la competitività per vendere più elettricità pulita canadese agli Stati Uniti.

Africa, Asia e Oceania

Sudafrica

L'utility statale Eskom ha iniziato l'unbundling della trasmissione con la creazione, a dicembre, della National Transmission Company South Africa (NTCSA) che dovrebbe essere operativa nel 2022. L'unbundling faciliterà la concorrenza nel settore della generazione e migliorerà l'accesso alla rete su base non discriminatoria.

India

Nel 2021 il Governo ha concesso agli IPP (Independent Power Producers) un'estensione di due mesi e mezzo per il commissioning degli impianti da fonti rinnovabili dovuto alla situazione di emergenza COVID, a condizione che gli IPP non richiedessero ulteriori proroghe o aumenti delle tariffe dei loro Power Purchase Agreement (PPA). Il Governo ha successivamente allentato questa condizione consentendo agli IPP di richiedere ulteriori estensioni in base alle condizioni stabilite nei loro PPA. Enel Green Power India ha usufruito della proroga per il Progetto Coral di 285 MW.

Il Ministero dell'Energia ha introdotto due regole che rafforzano lo status di "must-run" per i progetti rinnovabili, tutelando gli IPPs contro il curtailment arbitrario e assicurando un recupero tempestivo in caso di "change in law".

Per promuovere i progetti di energia rinnovabile, il Governo aveva rinunciato alle tariffe di trasmissione per i progetti rinnovabili che vendevano l'elettricità prodotta attraverso PPA a lungo termine. Il Governo ha poi ampliato l'ambito di tale deroga consentendo la cancellazione delle tariffe di trasmissione anche a progetti con contratti di vendita a breve termine e sulle Borse elettriche. La non-applicabilità delle tariffe di trasmissione rappresenta un vantaggio per i nostri progetti.

Corea del Sud

Il principale schema di supporto allo sviluppo delle rinnovabili in Corea è il Renewable Portfolio Standard (RPS), che obbliga i generatori convenzionali con capacità >500 MW a procurarsi annualmente una certa quota di elettricità da fonti rinnovabili. Tale quota salirà gradualmente dal 2% nel 2012 fino ad arrivare al 25% entro il 2030. Nel 2021 la quota era del 9%.

La conformità con l'RPS, la percentuale di energia da fonti rinnovabili, può essere ottenuta costruendo impianti rinnovabili oppure acquistando certificati verdi (REC). Il numero di REC che un generatore RES può vendere per ogni MWh prodotto dipende dal cosiddetto "moltiplicatore" che differisce in base alla fonte di energia. I valori dei moltiplicatori sono stati aggiornati ad agosto 2021: il moltiplicatore molto vantaggioso (x4) per BESS+RES è stato abolito,

quello per l'eolico onshore è stato aumentato da x1 a x1,2; il solare fotovoltaico è ancora inferiore a 1 (x0,8).

Un'altra importante riforma regolatoria del 2021 è stata l'introduzione di una serie di strumenti per facilitare l'approvvigionamento di energia rinnovabile da parte delle aziende aderenti all'iniziativa RE100, aventi l'obiettivo (volontario) di utilizzare il 100% di energia verde per alimentare

Infrastrutture e Reti

Italia

La regolazione tariffaria relativa al V periodo (2016-2023) è disciplinata da ARERA con la delibera n. 654/2015/R/ eel. Tale periodo ha una durata di otto anni ed è suddiviso in due semiperiodi, di quattro anni ciascuno, identificati come NPR1 (2016-2019) e NPR2 (2020-2023).

Con riferimento al periodo NPR2, ARERA ha pubblicato la delibera n. 568/2019/R/eel, con la quale ha aggiornato la regolazione tariffaria per i servizi di distribuzione e misura in vigore nel quadriennio 2020-2023, pubblicando i nuovi testi integrati (TIT 2020-2023 e TIME 2020-2023).

Con la delibera n. 639/2018/R/com ARERA ha fissato al 5,9% il valore del WACC per le attività di distribuzione e misura elettrica, valido per il triennio 2019-2021.

La metodologia di determinazione del WACC per il periodo 2022-2027 è stata aggiornata con la delibera n. 614/2021/R/com, stabilendo per la distribuzione e misura elettrica un valore pari al 5,2%. La regolazione prevede un aggiornamento del valore per il periodo 2025-2027, nonché la possibilità di aggiornamento annuale (nel 2023 e nel 2024), qualora alcuni indicatori finanziari dovessero portare a una variazione del WACC di almeno lo 0.5%.

Per quanto riguarda le tariffe di distribuzione e misura, ARERA ha pubblicato le tariffe di riferimento definitive dell'anno 2020 sulla base dell'aggiornamento dei dati patrimoniali consuntivi relativi all'anno 2019 (delibera n. 131/2021/R/eel) e le tariffe di riferimento provvisorie per l'anno 2021, sulla base dei dati patrimoniali pre-consuntivi relativi al 2020 (delibera n. 159/2021/R/eel). Le tariffe di riferimento definitive per l'anno 2021 saranno pubblicate nel corso dell'anno 2022.

Riguardo alla qualità del servizio, ARERA, con la delibera n. 646/2015/R/eel e s.m.i., ha definito la regolazione output based per i servizi di distribuzione e misura dell'energia elettrica, che include i princípi della regolazione per il periodo 2016-2023 (TIQE 2016-2023). Con la delibera n. 566/2019/R/eel ARERA ha concluso il percorso di aggiorle proprie attività. Tra gli strumenti più interessanti per Enel Green Power c'è la REC trading platform, che consente lo scambio diretto di REC tra generatori e aziende; ma anche i Third Party PPAs e i Direct PPAs, che, consentendo la compravendita di elettricità rinnovabile tra utenti finali e generatori senza passare attraverso il mercato dell'energia, possono rappresentare nuove e potenzialmente attraenti routes to market.

namento del TIQE per il semiperiodo 2020-2023, proponendo strumenti mirati a colmare i divari in termini di qualità del servizio ancora esistenti tra le diverse aree del Paese, tenendo conto delle tempistiche di implementazione degli interventi sulla rete, nonché degli effetti dei cambiamenti climatici.

Con le delibere n. 212/2021/R/eel e 537/2021/R/eel ARE-RA ha definito i premi per gli interventi per la resilienza conclusi da e-distribuzione negli anni 2019 e 2020 eleggibili al meccanismo premi-penali di cui alla delibera n. 668/2019/R/eel, che aveva introdotto un meccanismo incentivante degli investimenti finalizzati all'incremento della resilienza delle reti di distribuzione, sotto il profilo della tenuta alle sollecitazioni derivanti da eventi meteorologici estremi.

Con riferimento ai rapporti fra distributori e trader, il 1° gennaio 2021 è entrata in vigore, con la delibera n. 261/2020/R/ eel, la nuova versione del Codice di Rete del trasporto elettrico che, per effetto della riduzione delle tempistiche di risoluzione del contratto di trasporto per inadempimento del venditore, ha ridotto l'esposizione creditizia del distributore. Conseguentemente è stato ridotto l'importo delle garanzie che tutti i venditori devono prestare ai distributori a copertura del servizio di trasporto erogato (passando da un livello di copertura che andava da tre a cinque mesi di fatturato del trader a un nuovo range compreso fra due e quattro mesi).

Efficienza energetica - Certificati bianchi

Il decreto del Ministero della Transizione Ecologica del 21 maggio 2021 ha modificato il decreto ministeriale 11 gennaio 2017 come già modificato dal decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 10 maggio 2018. Il testo ha fissato gli obiettivi quantitativi nazionali in capo alle imprese di distribuzione dell'energia elettrica e del gas per gli anni 2021-2024 ed è intervenuto anche in riferimento all'anno d'obbligo 2020, disponendo una riduzione degli obiettivi pari al 60%. Nell'ambito del decreto sono state anche aggiornate le modalità di assolvimento dell'obbligo da parte delle imprese distributrici e di ristoro dei relativi costi.

Iberia

Metodologia delle tariffe e degli oneri per il sistema elettrico

Il 18 marzo 2021 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dello Stato (BOE) il Regio Decreto 148/2021 del 9 marzo 2021, che stabilisce la metodologia per il calcolo degli oneri del sistema elettrico. Inoltre, il 28 marzo è stata pubblicata la Circolare 3/2021 del 17 marzo, della Commissione Nazionale dei Mercati e della Concorrenza (CNMC), che modifica la Circolare 3/2020 del 15 gennaio, che stabilisce la metodologia per il calcolo delle tariffe di trasmissione e distribuzione di energia elettrica. In tal senso, le nuove tariffe per l'accesso alla rete di trasmissione e distribuzione, nonché i nuovi oneri del sistema elettrico sono entrati in vigore il 1° giugno 2021, attraverso la Risoluzione del 18 marzo 2021 della CNMC, che stabilisce i valori delle tariffe per l'accesso alle reti di trasmissione e distribuzione di elettricità applicabili dal 1° giugno 2021, e l'Ordinanza TED/371/2021 del 19 aprile, che stabilisce i prezzi delle tariffe del sistema elettrico e dei pagamenti per la capacità applicabili dal 1° giugno 2021.

Il 15 settembre 2021 è stato pubblicato il Regio Decreto Legge 17/2021 del 14 settembre, sulle misure urgenti per mitigare l'impatto dell'escalation dei prezzi del gas naturale nei mercati al dettaglio del gas e dell'elettricità, che ha ridotto gli oneri del sistema elettrico di circa il 96%, dal 16 settembre 2021 al 31 dicembre 2021, rispetto a quelli in vigore dal 1° giugno 2021.

Metodologia di calcolo degli oneri per il sistema del gas

Il 30 dicembre 2020 è stato pubblicato il Regio Decreto 1184/2020 del 29 dicembre, che stabilisce la metodologia per il calcolo degli oneri del sistema gas, entrato in vigore il 1° ottobre 2021. Il 29 settembre 2021 è stata pubblicata l'Ordinanza TED/1023/2021 del 27 settembre, che stabilisce gli oneri del sistema gas per il periodo compreso tra il 1° ottobre 2021 e il 30 settembre 2022. L'importo da recuperare rlativo agli oneri per questo periodo è di 26,9 milioni di euro.

Tariffa elettrica per il 2021

Il 29 dicembre 2020 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dello Stato (BOE) l'Ordinanza TEC/1271/2020 del 22 dicembre, che stabilisce vari costi del sistema elettrico per l'anno 2021 e proroga le tariffe d'accesso dell'energia elettrica fino all'entrata in vigore delle tariffe fissate dalla Commissione Nazionale dei Mercati e della Concorrenza (CNMC).

Allo stesso modo, il 23 marzo 2021 è stata pubblicata sul BOE la Risoluzione del 18 marzo 2021 della CNMC, che approva i prezzi delle tariffe per l'accesso alle reti di trasmissione e distribuzione da applicare a partire dal 1° giugno 2021.

Il 22 aprile 2021 l'Ordinanza TED/371/2021 del 19 aprile 2021 è stata pubblicata sul BOE, che stabilisce i prezzi degli oneri del sistema elettrico applicabili dal 1 ° giugno 2021. Infine, con il Regio Decreto Legge 17/2021 del 14 settembre sono state ridotte le tariffe elettriche di circa il 96% dalla sua entrata in vigore e fino al 31 dicembre 2021.

Tariffa elettrica per il 2022

Il 22 dicembre 2021 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dello Stato (BOE) la Risoluzione del 16 dicembre 2021 della Commissione Nazionale dei Mercati e della Concorrenza (CNMC), che stabilisce i valori delle tariffe per l'accesso alle reti di trasmissione e distribuzione dell'energia elettrica applicabili a partire dal 1° gennaio 2022, che rappresentano una riduzione media del 5,4% rispetto ai valori del 1° giugno 2021.

Il 30 dicembre l'Ordinanza TED/1484/2021 del 28 dicembre è stata pubblicata nel BOE, stabilendo i prezzi delle tariffe del sistema elettrico da applicare dal 1° gennaio 2022 e vari costi regolati del sistema elettrico per l'anno 2022. I nuovi oneri per il 2022 rappresentano una riduzione media di circa il 31% rispetto agli oneri approvati il 1° giugno 2021.

Tariffa del gas naturale per il 2021

La Circolare 6/2020, del 22 luglio, della Commissione Nazionale dei Mercati e della Concorrenza (CNMC) ha approvato la metodologia per il calcolo delle tariffe di trasporto, delle reti locali e della rigassificazione del gas naturale e, tra gli altri aspetti, ha stabilito che la medesima Commissione debba fissare i valori delle tariffe per l'accesso agli impianti di rigassificazione e, nel caso, i termini di fatturazione del periodo di conduzione delle tariffe di trasporto e distribuzione, applicabili dal 1° ottobre 2020.

Il 29 dicembre 2020 è stata pubblicata la Risoluzione del 21 dicembre della Direzione Generale della Politica Energetica e delle Miniere, che stabilisce la Tariffa di Ultima Istanza (TUR) del gas naturale da applicare dal 1° gennaio 2021, con un aumento medio del 4,6% e del 6,3% a seconda che si tratti della Tariffa di Ultima Istanza 1 (TUR 1) o della Tariffa di Ultima Istanza 2 (TUR 2), rispettivamente, a causa dell'aumento del costo della materia prima. Questi valori sono rimasti in vigore per tutto il primo semestre 2021 poiché non è stata soddisfatta la condizione necessaria che il costo della materia prima vari meno del +/- 2% per essere aggiornato.

Il 30 giugno 2021 è stata pubblicata la Risoluzione del 24 giugno 2021 della Direzione Generale della Politica Energetica e delle Miniere, che stabilisce la Tariffa di Ultima Istanza (TUR) del gas naturale da applicare a partire dal 1° luglio 2021, con un conseguente aumento del 2,9% e del 3,9% a seconda che si tratti rispettivamente della Tariffa di Ultima Istanza 1 (TUR 1) o della Tariffa di Ultima Istanza 2 (TUR 2), a causa dell'aumento del costo delle materie prime.

Infine, il 29 settembre 2021, è stata pubblicata la Risoluzione del 26 settembre 2021 della Direzione Generale della Politica Energetica e delle Miniere, che approva la Tariffa di Ultima Istanza (TUR) del gas naturale da applicare dal 1° ottobre 2021, e che, in conformità con il Regio Decreto Legge 17/2021 del 14 settembre, si traduce in un aumento dello 0,9%, del 4,6% e dell'11,2% a seconda che si tratti della Tariffa di Ultima Istanza 1 (TUR 1), della Tariffa di Ultima Istanza 2 (TUR 2) o della Tariffa di Ultima Istanza 3 (TUR 3), rispettivamente.

Tariffa del gas naturale per il 2022

Il 27 dicembre è stata pubblicata la Risoluzione del 22 dicembre 2021 della Direzione Generale della Politica Energetica e delle Miniere, che pubblica la Tariffa di Ultima Istanza del gas naturale da applicare nel primo trimestre 2022, e che, tenendo conto di quanto previsto dal Regio Decreto Legge 17/2021 del 14 settembre, si traduce in un aumento approssimativo del 5,4%, del 6,8% e del 7,5% rispettivamente per la Tariffa di Ultima Istanza 1 (TUR 1), la Tariffa di Ultima Istanza 2 (TUR 2) o la Tariffa di Ultima Istanza 3 (TUR 3).

Proposta di remunerazione dell'attività distributiva dal 2017 al 2019

Nel corso del mese di novembre 2021 è iniziata l'elaborazione di una proposta di ordinanza nella quale viene approvato l'incentivo o la penale per la riduzione delle perdite nella rete di distribuzione elettrica per l'anno 2016, viene modificata la remunerazione di base dell'anno 2016 per più società di distribuzione e viene approvata la remunerazione per le società di distribuzione di energia elettrica per gli anni 2017, 2018 e 2019.

Sussidi diretti alle società di distribuzione di energia elettrica

Il 22 dicembre 2021 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dello Stato (BOE) il Regio Decreto 1125/2021, che promuove la digitalizzazione delle reti di distribuzione e le infrastrutture per la ricarica delle infrastrutture sulle strade pubbliche attraverso l'aiuto dei fondi europei del Piano di Ripresa, Trasformazione e Resilienza.

L'importo dell'aiuto sarà di 525 milioni di euro per il periodo 2021-2023, che sarà distribuito tra i distributori in base alla loro quota di remunerazione. Le società di distribuzione devono presentare queste azioni, il cui investimento cofinanzieranno al 50%, all'interno dei loro piani di investimento annuali, insieme ad altre informazioni complementari relative agli impatti sull'occupazione, sulla catena del valore industriale e sulla penetrazione delle rinnovabili, nonché a programmi digitali per migliorare la qualità del servizio clienti.

Progetto di legge che istituisce il Fondo Nazionale per la Sostenibilità del Sistema Elettrico (FNSSE)

Il 1° giugno 2021 il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge che istituisce il Fondo Nazionale per la Sostenibilità del Sistema Elettrico, in attesa di approvazione da parte del Congresso dei Deputati, in modo che entri in vigore e sia ripartito tra i diversi vettori energetici il costo delle politiche di promozione delle energie rinnovabili, cogenerazione ad alto rendimento e recupero energetico dei rifiuti.

Il FNSSE, che avrà un processo di attuazione graduale di cinque anni, sarà finanziato con i contributi degli operatori dei diversi settori energetici, con le imposte derivanti dalla Legge 15/2012, con il prodotto delle aste dei diritti di emissione di CO2, e con il limite del 10% del valore annuo del Fondo, con voci del bilancio generale dello Stato o con fondi dell'UE.

Europa

Romania

In Romania i distributori di energia (DSO) acquistano elettricità sui mercati all'ingrosso per coprire le perdite di rete. Il prezzo riconosciuto ex ante dal Regolatore per tale acquisizione nel 2021 è stato ampiamente superato dai prezzi di chiusura sui mercati all'ingrosso dell'energia elettrica, con gravi impatti sui flussi di cassa dei DSO. La metodologia tariffaria prevede il recupero delle perdite di rete: infatti la differenza dei costi di acquisizione per l'anno t viene recuperata attraverso le tariffe di distribuzione dell'anno t+2; questo ha generato una pressione sui bilanci del 2021 dei DSO, con impatti negativi sul capitale circolante.

America Latina

Cile

Risoluzione CNE n. 176/2020 - Attività esclusiva

In data 9 giugno 2020 è stata pubblicata la Risoluzione della Commissione Nazionale Energia (CNE) n. 176 che determina il contenuto dell'obbligazione di attività esclusiva e contabilità separata per la prestazione del servizio pubblico di distribuzione di energia elettrica, in conformità con quanto stabilito dalla Legge 21.194.

In base a quanto fissato da tale risoluzione, le società concessionarie del servizio pubblico di distribuzione che operano nel sistema elettrico nazionale cileno dovranno essere società con attività esclusiva di distribuzione e potranno soltanto esercitare attività economica destinata a

prestare il servizio pubblico di distribuzione, in conformità alla normativa vigente. Le norme contenute nella suddetta risoluzione hanno trovato applicazione a partire dal 1° gennaio 2021. Laddove per motivate esigenze non si è potuto provvedere entro tale data, con opportuna comunicazione alla CNE l'applicazione di tale risoluzione potrà essere ritardata, ma comunque non oltre il 1° gennaio 2022.

Legge n. 21.249 - Misure straordinarie a favore degli utenti finali di servizi sanitari, servizio elettrico e gas

L'8 agosto 2020 è stata approvata la Legge n. 21.249 che ha introdotto misure straordinarie a favore dei clienti più vulnerabili, misure che nella sua gran parte Enel Distribución Chile stava già applicava in forma volontaria. Tra queste misure c'è la sospensione dell'interruzione di fornitura per morosità e la possibilità di rateizzare il pagamento del debito per energia elettrica da parte dei clienti definiti vulnerabili. Tali misure sono state prorogate e rafforzate con la Legge n. 21.340 fino al 31 dicembre 2021 o fino alla fine del periodo di emergenza dovuto alla pandemia da COVID-19.

Precio Nudo Promedio

In data 20 marzo 2021 il Ministero dell'Energia ha pubblicato il "prezzo nudo medio" da applicare a far data dal 1° luglio 2020, mentre in data 20 maggio 2021, sempre il Ministero dell'Energia ha pubblicato il "prezzo nudo medio" da applicare a far data dal 1° gennaio 2021. Considerato il meccanismo di stabilizzazione del prezzo fissato dalla Legge n. 21.185, la pubblicazione di questi decreti non ha avuto alcun effetto sulla tariffa del cliente finale.

Precio Nudo de Corto Plazo

Il 3 dicembre 2020 il Ministero dell'Energia ha pubblicato il Decreto n. 12T/2020, che ha fissato il "prezzo nudo" per la fornitura di energia elettrica con effetto dal 1° ottobre 2020.

Il 22 marzo 2021 il Ministero dell'Energia ha pubblicato il Decreto n. 3T/2021, che ha fissato il "prezzo nudo" per la fornitura di energia elettrica, valido a partire dal 1° aprile 2021.

Determinazione delle tariffe di distribuzione 2020- 2024

Il processo di determinazione delle tariffe per il periodo 2020-2024 è ancora in corso. Per il momento si continuano ad applicare le tariffe in accordo alla metodologia vigente per il periodo 2016-2020.

Argentina

Revisioni tariffarie

Fintantoché non si arrivi all'approvazione di una revisione della tariffa integrale definitiva si dà facoltà al regolatore ENRE di fissare adeguamenti tariffari provvisori al fine di garantire la stabilità nell'erogazione dei servizi.

Il 21 marzo 2021, con la Risoluzione ENRE n. 79/2021, è stato definito il nuovo quadro tariffario transitorio, successivamente incrementato del 9% attraverso la Risoluzione n. 106 del 30 aprile 2021, in attesa del processo di rinegoziazione della tariffa integrale.

Attraverso le Risoluzioni n. 263/2021 e n. 266/2021 ENRE ha approvato nuovi quadri tariffari da applicare a partire dal 1° agosto 2021. Essi adeguano solo il prezzo stagionale stabilizzato per i grandi clienti (con consumi superiori a 300 kWh al mese), così come previsto dalla Risoluzione della Segreteria dell'Energia 748/21. La tariffa media passa da 5,020 a 5,176 \$/kWh (+3,1%).

Brasile

Revisione tariffaria per Enel Distribuição Ceará

Le ultime revisioni tariffarie integrali approvate per ciascuna società di distribuzione brasiliana appartenente al Gruppo Enel risalgono al 2018 (per Enel Distribuição Rio de Janeiro ed Enel Distribuição Goiás) e al 2019 (per Enel Distribuição Ceará ed Enel Distribuição São Paulo). Le prossime revisioni tariffarie sono previste per il 2023.

Gli ultimi adeguamenti tariffari sono riepilogati di seguito:

Incremento medio
Società Data di adeguamento
tariffario
Alta
tensione
Bassa
tensione
Enel Distribuição Rio de Janeiro Marzo 2021 +10,38% +4,63%
Enel Distribuição Ceará Aprile 2021 +10,21% +8,54%
Enel Distribuição São Paulo Giugno 2021 +3,67% +11,38%
Enel Distribuição Goiás Ottobre 2021 +14,21% +17,32%

Colombia

La Commissione di Regolazione dell'Energia e Gas (CREG) definisce la metodologia di remunerazione della rete di distribuzione. Le tariffe di distribuzione si definiscono ogni cinque anni e si aggiornano mensilmente in base all'Indice dei Prezzi al Produttore (IPP).

Revisioni tariffarie

La Commissione di Regolazione dell'Energia e Gas (CREG) con la Risoluzione n. 122 del 2020 ha fissato le tariffe di distribuzione per la società Codensa per il periodo 2018- 2023.

Nel mese di giugno del 2021, con la Risoluzione n. 068 del 2021 la CREG ha approvato l'aggiornamento del piano di investimenti di Codensa.

Perù

In Perù, il processo per la determinazione delle tariffe di distribuzione si effettua ogni quattro anni e viene denominato "Fissazione del Valore Aggregato di Distribuzione" (VAD). Eccezionalmente l'ultimo ciclo tariffario ha fissato una durata di cinque anni. Pertanto, nel 2018 si è completato il processo di determinazione del VAD per il periodo 2018-2022.

Mercati finali

Italia

L'attuale quadro normativo sul superamento della tutela nel settore elettrico (Legge Concorrenza n. 124/2017, come da ultimo modificata dal decreto legge "Attuazione del PNRR" n. 152/2021 convertito in legge n. 233/2021) prevede un rinvio scaglionato per la rimozione della tutela di prezzo: al 1° gennaio 2021 per le piccole imprese, al 1° gennaio 2023 per le microimprese ed entro gennaio 2024 per i clienti domestici. Per quanto riguarda il settore gas, il superamento del regime di tutela è previsto al 1° gennaio 2023 per clienti domestici e condomini.

In riferimento alla fine della tutela per le piccole imprese del settore elettrico (1° gennaio 2021), il 31 dicembre 2020 è stato emanato il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico attuativo della Legge Concorrenza che ha delegato l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) a definire le misure di transizione al mercato libero dei clienti, sulla base di alcuni criteri e indirizzi. Con la delibera n. 491/2020/R/eel, ARERA ha istituito un servizio di ultima istanza ("servizio a tutele graduali") per le piccole imprese senza fornitore, assegnato tramite aste su base territoriale e per una durata di tre anni; è stato previsto anche un limite massimo pari al 35% della quota di mercato assegnabile a ciascun operatore.

A marzo 2021 Enel Energia e Servizio Elettrico Nazionale (insieme a Enel Italia) hanno impugnato il decreto ministeriale davanti al TAR Lazio, contestando rispettivamente l'imposizione del tetto antitrust al 35% e la mancata previsione di misure (per es., clausola sociale) per il reintegro dei costi residui di Servizio Elettrico Nazionale a fronte della perdita dei clienti. Sul secondo punto, sempre a marzo 2021, Servizio Elettrico Nazionale ed Enel Italia hanno impugnato anche la delibera n. 491/2020/R/eel con un ricorso pendente dinanzi al TAR Lombardia. Al momento nessuna udienza è stata ancora fissata nell'ambito dei citati ricorsi.

Con la sentenza n. 18/2021 il TAR Lombardia ha accolto i ricorsi presentati dalle società Servizio Elettrico Nazionale ed Enel Energia annullando la delibera n. 279/2017/R/com. La regolazione peruviana segue lo schema della cosiddetta "Impresa Modello", pertanto in ogni processo tariffario si fissano i costi di investimento e di esercizio necessari per soddisfare la domanda di energia elettrica nella zona di concessione che saranno riconosciuti in tariffa al distributore. Il VAD si determina in maniera individuale per ciascuna società di distribuzione con più di 50.000 clienti.

Tale delibera istituiva un meccanismo incentivante per una maggiore diffusione delle bollette in formato elettronico presso i clienti serviti nei regimi di tutela e subordinava al raggiungimento di determinate soglie la compensazione per il venditore del differenziale tra sconto riconosciuto ai clienti e costo evitato. ARERA, con la delibera n. 477/2021/R/com, ha modificato conseguentemente la disciplina, con effetti a partire dal 2022, anche relativamente al recupero delle quote inerenti alle annualità pregresse.

Energia elettrica

Con la delibera n. 604/2020/R/eel ARERA ha aggiornato per l'anno 2021 la componente a copertura dei costi di commercializzazione degli esercenti il servizio di maggior tutela (RCV) e i livelli del corrispettivo PCV, che rappresenta il prezzo di riferimento per i venditori del mercato libero. Con la delibera n. 402/2021/R/eel l'aggiornamento della RCV e della PCV per l'anno 2022 è stato posticipato al primo trimestre 2022, con decorrenza dal 1° aprile 2022, tenendo conto, nell'ambito delle determinazioni che saranno effettuate, della necessità di copertura dei costi sostenuti dagli operatori da gennaio 2022.

Il TAR Lombardia, con la sentenza n. 565 del 27 marzo 2020, ha parzialmente annullato la delibera n. 119/2019/R/ eel, con cui ARERA aveva introdotto modifiche al meccanismo di compensazione degli importi non incassati dagli esercenti il servizio di maggior tutela relativi ai prelievi fraudolenti. In particolare, il TAR ha annullato la citata delibera nella parte in cui aveva previsto l'applicazione di una riduzione degli importi oggetto di reintegro relativamente ai valori fatturati nel periodo antecedente l'entrata in vigore della stessa (2 aprile 2019). Con la delibera n. 240/2020/R/ eel ARERA ha modificato la disciplina in ottemperanza alle previsioni del TAR.

Con la delibera n. 32/2021/R/eel ARERA ha previsto un meccanismo di reintegro della morosità relativo agli oneri generali di sistema versati dalle imprese di vendita del mercato libero e della salvaguardia alle imprese distributrici ma non riscossi dai clienti finali (per la salvaguardia, con riferimento ai soli clienti disalimentabili).

Per i clienti non disalimentabili serviti in salvaguardia, il meccanismo di reintegrazione degli oneri non recuperabili è disciplinato all'art. 44 del TIV (Testo Integrato Vendita).

Gas

Con la delibera n. 401/2021/R/gas ARERA ha posticipato l'aggiornamento della componente QVD al primo trimestre 2022 con decorrenza 1° aprile 2022 tenendo comunque conto, nella sua determinazione, della necessità di coprire i costi sostenuti dagli operatori a partire da gennaio 2022. Tale decisione è stata determinata dall'esigenza di ulteriori approfondimenti legati all'evoluzione, tuttora in corso, dell'assetto dei mercati retail nonché dalla necessità di allineare le modalità di remunerazione dei diversi soggetti regolati.

Agli artt. 31 quinquies e 37.1 lettera b) del TIVG (Testo Integrato Vendita Gas) ARERA disciplina specifici meccanismi di reintegrazione della morosità per i fornitori del servizio di ultima istanza e del servizio di default su reti di distribuzione.

Iberia

Efficienza energetica

La Legge 18/2014 del 15 ottobre, che approva misure urgenti per la crescita, la competitività e l'efficienza, ha creato il Fondo Nazionale per l'Efficienza Energetica per raggiungere gli obiettivi di efficienza energetica.

L'Ordinanza TED/275/2021 del 18 marzo ha stabilito per Endesa un contributo al Fondo Nazionale per l'Efficienza Energetica di 27,7 milioni di euro corrispondente agli obblighi dell'esercizio 2021.

Nel corso del mese di dicembre 2021 il Ministero per la Transizione Ecologica e la Sfida Demografica ha avviato l'elaborazione di una proposta di ordinanza che fissa il contributo al Fondo Nazionale per l'Efficienza Energetica per l'anno 2022, stabilendo l'importo proposto per Endesa a 26 milioni di euro.

Misure di protezione dei consumatori: Bonus Sociale

Il 16 ottobre è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dello Stato (BOE) l'Ordine TED/1124/2021 dell'8 ottobre, che stabilisce la distribuzione del finanziamento del Bonus Sociale del 2021, essendo la percentuale corrispondente per Endesa del 34,72%. Da parte sua, la Commissione Nazionale della Concorrenza e dei Mercati (CNMC) ha avviato in ottobre il processo di audizione della sua proposta di distribuzione del finanziamento del Bonus Sociale per il 2022, con la percentuale proposta per Endesa del 33,50%.

Il 27 ottobre 2021 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dello Stato (BOE) il Regio Decreto Legge 23/2021 del 26 ottobre sulle misure urgenti nel campo dell'energia per la protezione dei consumatori e l'introduzione della trasparenza nei mercati all'ingrosso e al dettaglio dell'elettricità e del gas naturale. I principali aspetti che derivano da questo regio decreto in materia di tutela dei consumatori sono:

  • gli sconti sui bonus sociali sono aumentati dal 25% al 60% per i clienti vulnerabili e dal 40% al 70% per i clienti gravemente vulnerabili, per un periodo che va dal 27 ottobre 2021 al 31 marzo 2022. Successivamente, il Regio Decreto 29/2021 del 22 dicembre ha prorogato questa misura fino al 30 aprile 2022;
  • il bilancio dello Stato per il pagamento del Bonus Sociale termico è aumentato di 100 milioni di euro per un totale di 203 milioni di euro, passando l'importo minimo da 25 euro a 35 euro nel 2021.

Allo stesso modo, è stato pubblicato il Regio Decreto Legge 21/2021 del 26 ottobre, che proroga le misure di protezione sociale per affrontare situazioni di vulnerabilità sociale ed economica. A tal proposito, va precisato che è stata estesa la categoria del Bonus Sociale "COVID vulnerabile", che rappresenta uno sconto del 25% sulla tariffa PVPC per quei lavoratori in situazione di disoccupazione, cassa integrazione (ERTE) e imprenditori con orario di lavoro ridotto a causa del regime precauzionale, fino al 28 febbraio 2022.

Misure di protezione dei consumatori: garanzia di fornitura di energia elettrica

Il 15 settembre 2021 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dello Stato (BOE) il Regio Decreto 17/2021 del 14 settembre su misure urgenti per mitigare l'impatto dell'escalation dei prezzi del gas naturale nei mercati al dettaglio del gas e dell'elettricità, che ha stabilito l'approvvigionamento minimo vitale per i clienti vulnerabili (destinatari del Bonus Sociale elettrico) in una situazione di mancato pagamento, estendendo di sei mesi (oltre ai quattro esistenti) il periodo di pagamento, durante il quale la fornitura non può essere interrotta e fissando una riduzione della potenza a 3,5 kW solo per quei clienti con potenza superiore a tale tetto.

Allo stesso modo, il Regio Decreto Legge 21/2021 del 26 ottobre ha prorogato la proibizione dei tagli alla fornitura di elettricità e gas ai clienti domestici vulnerabili (beneficiari del Bonus Sociale) fino al 28 febbraio 2022.

Misure di protezione dei consumatori: misure fiscali

Il 25 giugno 2021 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dello Stato (BOE) il Regio Decreto Legge 12/2021 del 24 giugno, che adotta misure urgenti nel campo della tassazione dell'energia e in materia di generazione di energia, e sulla gestione del canone di regolazione e della tariffa per l'uso dell'acqua. Nello specifico, questo regio decreto legge ha stabilito fino al 31 dicembre 2021 una riduzione dell'IVA dal 21% al 10% sulla bolletta elettrica dei consumatori in bassa tensione e potenza contratta inferiore o uguale a 10 kW, a

condizione che il prezzo medio mensile del mercato all'ingrosso del mese precedente sia superiore a 45 €/MWh. Nel caso di consumatori con Bonus Sociale, si applicherà l'IVA del 10% indipendentemente dal prezzo del mercato all'ingrosso.

Il Regio Decreto 17/2021 del 14 settembre su misure urgenti per mitigare l'impatto dell'escalation dei prezzi del gas naturale sui mercati al dettaglio del gas e dell'elettricità ha ridotto la tassa sull'elettricità dal 5,1% allo 0,5% dal 15 settembre 2021 al 31 dicembre 2021.

Entrambe le misure sono state prorogate fino al 30 aprile 2022 con il Regio Decreto 29/2021 del 22 dicembre.

Europa

Romania

Dal 1° gennaio 2021, la Romania ha avviato l'attuazione delle disposizioni del Regolamento 2019/943/UE in materia di eliminazione dei prezzi regolamentati per gli utenti finali. Nella seconda metà del 2021 le autorità rumene hanno adottato una legislazione specifica (Ordinanza governativa di emergenza 118/2021, Legge 259/2021, e Ordinanza governativa di emergenza 130/2021) che stabilisce una combinazione di price-capping e compensazioni.

America Latina

Mercato libero

In tutti i Paesi dell'America Latina le società di distribuzione possono fornire energia elettrica ai loro clienti in forma regolata, ma anche a libere condizioni di mercato se tali clienti superano particolari limiti.

I limiti del mercato libero per Paese sono i seguenti:

Paese kW limite
Argentina >30 kW
Brasile >1.000 kW o >500 kW (1)
Colombia >100 kW o 55 MWh-mese
Costa Rica Non applicabile(2)
Guatemala >100 kW
Panama >100 kW
Perù >200 kW(3)

(1) Il limite > 500 kW si applica se si consuma energia proveniente da fonti rinnovabili, le quali sono incentivate dal Governo mediante uno sconto sulle tariffe.

  • (3) Nel D.S. 018-2016-EM si stabilisce che:
    • la potenza installata dei clienti che possono scegliere tra mercato regolato e mercato libero (sono quelli con una potenza tra 200 e 2.500 kW) si misura per ogni punto di fornitura;
    • i clienti la cui potenza per ogni punto di fornitura è maggiore di 2.500 kW sono clienti liberi.

(2) In Costa Rica non esiste il concetto di cliente libero.

RELAZIONE SULLA GESTIONE

Prospettive future 5.

Enel è il più grande operatore privato nel settore delle energie rinnovabili al mondo

Investire in Enel significa investire in un modello di business decarbonizzato e che non lascia nessuno indietro.

Enel è la più grande società privata di distribuzione di energia elettrica a livello globale

Le reti di Enel, le più avanzate al mondo in termini di digitalizzazione, saranno la colonna portante della transizione energetica.

Enel gestisce la più estesa customer base tra le società private

L'elettrificazione dei consumi energetici consentirà a Enel di creare valore per sé e per i suoi clienti.

Una politica dei dividendi semplice, prevedibile e interessante

Enel ha confermato una politica dei dividendi basata su un dividendo fisso e crescente fino al 2024.

Prevedibile evoluzione della gestione

Il 2021 ha visto la progressiva diffusione dei vaccini anti CO-VID-19, che ha reso possibile una forte crescita a livello globale; in questo contesto il Gruppo ha assistito a una solida ripresa degli indicatori operativi in termini di generazione, distribuzione e vendita alla clientela finale di energia elettrica. In particolare, nel corso dell'anno il Gruppo Enel ha accelerato la costruzione di nuova capacità di energie rinnovabili, con oltre 5 GW di nuova capacità installata in tutto il mondo, che rappresenta il record assoluto per il Gruppo, con un incremento di più di 2 GW rispetto al 2020.

Nel contempo il contesto macroeconomico è stato fortemente influenzato da una importante crescita nei prezzi delle materie prime, quali il gas e il carbone, che hanno un impatto diretto sul prezzo dell'energia elettrica. Questo ha contribuito a far sì che le autorità di alcuni Paesi europei intervenissero nel tentativo di calmierare l'aumento dei prezzi dell'elettricità per i consumatori finali, con misure in alcuni casi penalizzanti per le società operanti nel settore di generazione e vendita di elettricità.

In questo contesto, la diversificazione geografica del Gruppo, il suo modello di business integrato lungo la catena del valore, una struttura finanziaria solida e un elevato livello di digitalizzazione hanno permesso a Enel di mostrare una notevole resilienza, che si è riflessa nei risultati economico-finanziari dell'esercizio.

A novembre 2021 il Gruppo ha presentato il nuovo Piano Strategico, fornendo anche una visione dell'evoluzione del business per il decennio in corso.

In particolare, il Piano Strategico si focalizza su quattro linee strategiche.

Allocare capitale a supporto di una fornitura di energia elettrica decarbonizzata.

Tra il 2021 e il 2030 il Gruppo Enel prevede di mobilitare investimenti per complessivi 210 miliardi di euro, dei quali 170 miliardi di euro investiti direttamente dal Gruppo (con un incremento del 6% rispetto al Piano precedente) e 40 miliardi di euro catalizzati da terzi.

A fronte di tali investimenti, entro il 2030 il Gruppo Enel prevede di raggiungere una capacità rinnovabile complessiva di circa 154 GW, triplicando il portafoglio rinnovabili del Gruppo rispetto al 2020, nonché di aumentare la base clienti della rete di 12 milioni e di promuovere l'elettrificazione dei consumi energetici, aumentando di quasi il 30% i volumi di elettricità venduta e concentrandosi al contempo sullo sviluppo dei servizi "beyond commodity", quali la mobilità elettrica pubblica o behindthe-meter storage, in collaborazione con partner.

Abilitare l'elettrificazione della domanda di energia dei clienti.

Le azioni strategiche del Gruppo avranno l'obiettivo di incrementare il valore per i clienti nei segmenti Business to Consumer (B2C), Business to Business (B2B) e Business to Government (B2G), mediante l'aumento del livello di elettrificazione di tali clienti e il contestuale miglioramento dei servizi offerti. Nei Paesi "Tier 1" si prevede che questa strategia mirata, abbinata a investimenti nell'asset base, produrrà un incremento del margine integrato di Gruppo pari a 2,6 volte tra il 2021 e il 2030, con il supporto di una piattaforma unificata in grado di gestire la più grande base di clienti al mondo tra gli operatori privati.

Fare leva sulla creazione di valore lungo tutta la value chain.

Al fine di rafforzare la strategia di focalizzazione sul cliente mediante l'impiego di piattaforme, nel 2021 il Gruppo ha creato la Linea di Business Global Customers, responsabile della definizione della strategia commerciale e di indirizzare l'allocazione del capitale verso le esigenze dei clienti, facendo leva sull'elettrificazione e raggiungendo al contempo livelli di servizio eccellenti. La rifocalizzazione del Gruppo si accompagnerà alla semplificazione e al ribilanciamento del suo portafoglio,

– focus su Paesi "Tier 1";

mediante:

  • risorse rese disponibili attraverso la dismissione di asset non più funzionali alla strategia del Gruppo; e
  • operazioni di fusione e acquisizione mirate a migliorare il posizionamento, acquisire competenze o generare sinergie.

Anticipare gli obiettivi di "Net Zero" sostenibile.

Il Gruppo ha anticipato di 10 anni l'impegno "Net Zero", dal 2050 al 2040, per tutte le emissioni lungo la catena del valore. Il Gruppo prevede di abbandonare la generazione termoelettrica entro il 2040, sostituendola con nuova capacità rinnovabile oltre ad avvalersi dell'ibridazione delle rinnovabili con soluzioni di accumulo. Inoltre, si prevede che entro il 2040 l'elettricità venduta dal Gruppo sarà interamente prodotta da rinnovabili e che entro lo stesso anno il Gruppo uscirà dall'attività di vendita retail di gas.

Come risultato delle linee strategiche sopra descritte, tra il 2020 e il 2030 l'EBITDA ordinario del Gruppo è previsto in aumento del 5-6% in termini di tasso annuo di crescita com-

posto (CAGR), a fronte di un utile netto ordinario di Gruppo previsto in aumento del 6-7%, sempre in termini di CAGR.

Con riferimento invece al periodo di Piano 2022-2024, si prevede che nel 2024 l'EBITDA ordinario di Gruppo raggiunga i 21-21,6 miliardi di euro, rispetto ai 19,2 miliardi di euro nel 2021.

L'utile netto ordinario di Gruppo è atteso in crescita a 6,7- 6,9 miliardi di euro nel 2024, rispetto ai 5,6 miliardi di euro nel 2021.

La politica dei dividendi di Enel per il periodo 2022-2024 rimane semplice, prevedibile e interessante. È previsto che gli azionisti ricevano un dividendo per azione (DPS) fisso che si prevede cresca del 13% dal 2021 al 2024, fino a raggiungere 0,43 €/azione.

• l'accelerazione degli investimenti nelle energie rinnovabili, soprattutto in Iberia e in Nord America, a supporto della crescita industriale e nell'ambito delle politiche di decarbonizzazione seguite dal Gruppo;

  • maggiori investimenti nelle reti di distribuzione, specialmente in Italia, con l'obiettivo di migliorare ulteriormente la qualità del servizio e aumentare la flessibilità e resilienza della rete;
  • l'incremento degli investimenti dedicati all'elettrificazione dei consumi, con l'obiettivo di valorizzare la crescita della base clienti, nonché al continuo efficientamento, sostenuto dallo sviluppo di piattaforme globali di business.

Sulla base di quanto sopra esposto, qui di seguito si ricordano gli obiettivi economico-finanziari su cui si basa il Piano 2022-2024 del Gruppo.

Nel 2022 sono previsti:

Obiettivi finanziari
2021 2022 2023 2024
Crescita dei risultati
EBITDA ordinario (€mld) 19,2 19-19,6 20-20,6 21-21,6
Utile netto ordinario (€mld) 5,6 5,6-5,8 6,1-6,3 6,7-6,9
Creazione di valore
Dividendo per azione (€) 0,38 0,40 0,43 0,43

Altre informazioni

Società controllate estere extra UE

Si attesta che alla data di approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione del Bilancio di Enel SpA relativo all'esercizio 2021 – vale a dire al 17 marzo 2022 – sussistono nell'ambito del Gruppo Enel le "condizioni per la quotazione delle azioni di società controllanti società costituite e regolate dalla legge di Stati non appartenenti all'Unione Europea" (le "Società controllate estere extra UE") dettate dall'art. 15 del Regolamento Mercati approvato con delibera CONSOB n. 20249 del 28 dicembre 2017 (il "Regolamento Mercati"). In particolare, si segnala al riguardo che:

• in applicazione dei parametri di significativa rilevanza ai fini del consolidamento richiamati nell'art. 15, com-

  • ma 2, del Regolamento Mercati, sono state individuate nell'ambito del Gruppo Enel 44 società controllate estere extra UE cui la disciplina in questione risulta applicabile in base ai dati del Bilancio consolidato del Gruppo Enel al 31 dicembre 2020;
  • trattasi, in particolare, delle seguenti società: 1) Almeyda Solar SpA (società cilena fusa per incorporazione in data 1° gennaio 2021 in Enel Green Power Chile SA); 2) Ampla Energia e Serviços SA (società brasiliana del perimetro Enel Américas SA); 3) Aurora Wind Project LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 4) Celg Distribuição SA - Celg D (società brasiliana del perimetro Enel Américas SA); 5) Cimarron Bend Wind Holdings I LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 6) Codensa SA ESP (società colombiana fusa per incorporazione in data 1° marzo 2022 in Emgesa SA ESP); 7) Companhia Energética do Ceará - Coelce (società brasiliana del perimetro Enel Américas SA); 8) Dolores Wind SA de CV (società messicana del perimetro Enel Green Power SpA); 9) EGPNA Preferred Wind Holdings LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 10) Eletropaulo Metropolitana Eletricidade de São Paulo SA (società brasiliana del perimetro Enel Américas SA); 11) Emgesa SA ESP (società colombiana del perimetro Enel Américas SA, ridenominata Enel Colombia SA ESP in data 1° marzo 2022); 12) Empresa Distribuidora Sur SA - Edesur (società argentina del perimetro Enel Américas SA); 13) Enel Américas SA (società cilena direttamente controllata da Enel SpA); 14) Enel Brasil SA (società brasiliana del perimetro Enel Américas SA); 15) Enel Chile SA (società cilena direttamente controllata da Enel SpA); 16) Enel Distribución Chile SA (società cilena del perimetro Enel Chile SA); 17) Enel Distribución Perú SAA (società peruviana del

perimetro Enel Américas SA); 18) Enel Finance America LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 19) Enel Fortuna SA (società panamense del perimetro Enel Américas SA); 20) Enel Generación Chile SA (società cilena del perimetro Enel Chile SA); 21) Enel Generación Perú SAA (società peruviana del perimetro Enel Américas SA); 22) Enel Green Power Brasil Participações Ltda (società brasiliana fusa per incorporazione in data 4 novembre 2021 in Enel Brasil SA); 23) Enel Green Power Cachoeira Dourada SA (società brasiliana del perimetro Enel Américas SA); 24) Enel Green Power Chile SA (società cilena del perimetro Enel Chile SA); 25) Enel Green Power Diamond Vista Wind Project LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 26) Enel Green Power México S de RL de Cv (società messicana del perimetro Enel Green Power SpA); 27) Enel Green Power North America Inc. (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 28) Enel Green Power Perú SAC (società peruviana del perimetro Enel Américas SA); 29) Enel Green Power Rattlesnake Creek Wind Project LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 30) Enel Green Power RSA (Pty) Ltd (società sudafricana del perimetro Enel Green Power SpA); 31) Enel Green Power RSA 2 (RF) (Pty) Ltd (società sudafricana del perimetro Enel Green Power SpA); 32) Enel Kansas LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 33) Enel North America Inc. (società statunitense direttamente controllata da Enel SpA); 34) Enel Perú SAC (società peruviana del perimetro Enel Américas SA); 35) Enel Rinnovabile SA de CV (società messicana del perimetro Enel Green Power SpA); 36) Enel Russia PJSC (società russa direttamente controllata da Enel SpA); 37) Enel X North America Inc. (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 38) Geotérmica del Norte SA (società cilena del perimetro Enel Chile SA); 39) High Lonesome Wind Power LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 40) Red Dirt Wind Project LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 41) Rock Creek Wind Project LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 42) Thunder Ranch Wind Project LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 43) Tradewind Energy Inc. (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.); 44) White Cloud Wind Project LLC (società statunitense del perimetro Enel North America Inc.);

  • lo Stato patrimoniale e il Conto economico di tutte le società sopra indicate, quali inseriti nel reporting package utilizzato ai fini della redazione del Bilancio consolidato del Gruppo Enel per l'esercizio 2021, verranno messi a disposizione del pubblico da parte di Enel SpA (secondo quanto previsto dall'art. 15, comma 1, lett. a) del Regolamento Mercati) almeno 15 giorni prima della data prevista per lo svolgimento dell'Assemblea ordinaria annuale – che verrà convocata per l'approvazione del Bilancio di esercizio 2021 di Enel SpA – contestualmente ai prospetti riepilogativi dei dati essenziali dell'ultimo bilancio della generalità delle società controllate e collegate (ai sensi di quanto al riguardo disposto dall'art. 77, comma 2 bis, del Regolamento Emittenti approvato con delibera CONSOB n. 11971 del 14 maggio 1999);
  • gli statuti, la composizione e i poteri degli organi sociali di tutte le società sopra indicate sono stati acquisiti da parte di Enel SpA e sono tenuti a disposizione della CONSOB, in versione aggiornata, ove da parte di

quest'ultima fosse avanzata specifica richiesta di esibizione a fini di vigilanza (secondo quanto previsto dall'art. 15, comma 1, lett. b) del Regolamento Mercati);

  • è stato verificato da parte di Enel SpA che tutte le società sopra indicate:
    • forniscono al revisore della Capogruppo Enel SpA le informazioni necessarie al revisore medesimo per condurre l'attività di controllo dei conti annuali e infrannuali della stessa Enel SpA (secondo quanto previsto dall'art. 15, comma 1, lett. c)-i), del Regolamento Mercati);
    • dispongono di un sistema amministrativo-contabile idoneo a far pervenire regolarmente alla direzione e al revisore della Capogruppo Enel SpA i dati economici, patrimoniali e finanziari necessari per la redazione del Bilancio consolidato del Gruppo Enel (secondo quanto previsto dall'art. 15, comma 1, lett. c)-ii), del Regolamento Mercati).

Informativa sugli strumenti finanziari

Con riferimento all'informativa sugli strumenti finanziari richiesta dall'art. 2428, comma 2, n. 6 bis del codice civile, si rinvia a quanto illustrato nelle seguenti Note di commento al Bilancio consolidato: 46 "Strumenti finanziari per categoria", 47 "Risk management", 49 "Derivati ed hedge accounting" e 50 "Attività e passività misurate al fair value".

Operazioni atipiche e/o inusuali

Ai sensi della comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006 il Gruppo non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali nel corso dell'esercizio 2021.

A tal proposito, sono definite come tali le operazioni che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica dell'accadimento possono dar luogo a dubbi sulla correttezza e/o completezza dell'informazione, sul conflitto di interesse, sulla salvaguardia del patrimonio aziendale, nonché sulla tutela degli azionisti di minoranza.

Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio

Per quanto attiene ai fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio, si rinvia a quanto illustrato nella specifica nota 57 "Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio" del Bilancio consolidato.

Operazioni con parti correlate

Per quanto attiene all'informativa sulle parti correlate e il dettaglio dei rapporti patrimoniali ed economici con parti correlate, si rinvia a quanto illustrato nella specifica nota 52 "Informativa sulle parti correlate" del Bilancio consolidato.

Prospetto di raccordo tra patrimonio netto e risultato di Enel SpA e i corrispondenti dati consolidati

Ai sensi della Comunicazione CONSOB n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, viene riportato di seguito il prospetto di raccordo tra il risultato dell'esercizio e il patrimonio netto di Gruppo e gli analoghi valori della Capogruppo.

Milioni di euro Conto economico Patrimonio netto Conto economico Patrimonio netto
al 31.12.2021 al 31.12.2020
Valori civilistici di Enel SpA 4.762 34.967 2.326 30.743
Valori di carico e rettifiche di valore delle partecipazioni
consolidate
(8.947) (104.958) 687 (85.641)
Patrimonio netto e risultato di esercizio (determinati in base a
princípi omogenei) delle imprese e Gruppi consolidati e di quelle
valutate con il metodo del patrimonio netto, al netto delle quote
di competenza degli azionisti terzi
13.089 94.975 4.091 78.099
Riserva di traduzione - (8.125) - (7.046)
Avviamento - 13.821 (274) 13.779
Dividendi infragruppo (5.805) - (4.146) -
Eliminazione degli utili infragruppo non realizzati, al netto del
relativo effetto fiscale e altre rettifiche minori
90 (1.027) (74) (1.609)
TOTALE GRUPPO 3.189 29.653 2.610 28.325
INTERESSENZE DI TERZI 668 12.689 1.012 14.032
BILANCIO CONSOLIDATO 3.857 42.342 3.622 42.357

BILANCIO CONSOLIDATO

Cessione di Open Fiber

Nel corso dell'esercizio 2021, nell'ambito del modello di business di Stewardship, si è perfezionata la cessione di Open Fiber che ha comportato la rilevazione di una plusvalenza pari a 1.763 milioni di euro.

Processo di transizione energetica

Il Gruppo ha proseguito il processo di transizione energetica incrementando gli investimenti in nuova capacità rinnovabile e nella digitalizzazione.

Effetti del cambiamento climatico

Nei processi valutativi il Gruppo ha tenuto conto degli impatti derivanti dal cambiamento climatico nel lungo periodo.

Prospetti contabili consolidati

Conto economico consolidato

Milioni di euro
Note
2021 2020
di cui con parti
correlate
di cui con parti
correlate
Ricavi
Ricavi delle vendite e delle prestazioni(1) (2)
10.a
84.104
7.010
63.642 4.038
Altri proventi
10.b
3.902
6
2.362 10
[Subtotale] 88.006 66.004
Costi
Energia elettrica, gas e combustibile(1)
11.a
49.093
13.826
26.026 5.385
Servizi e altri materiali(1)
11.b
19.609
3.152
18.366 2.958
Costo del personale
11.c
5.281 4.793
Impairment/(Ripristini di valore) netti di crediti commerciali e di
11.d
altri crediti
1.196 1.285
Ammortamenti e altri impairment
11.e
8.691 7.163
Altri costi operativi 11.f 2.095
218
2.202 202
Costi per lavori interni capitalizzati
11.g
(3.117) (2.385)
[Subtotale] 82.848 57.450
Risultati netti da contratti su commodity(1) 12 2.522
24
(99) 1
Risultato operativo(2) 7.680 8.455
Proventi finanziari da contratti derivati 13 2.718 1.315
Altri proventi finanziari(2) 14 1.882
138
2.676 62
Oneri finanziari da contratti derivati 13 1.257 2.256
Altri oneri finanziari 14 6.114
32
4.485 71
Proventi/(Oneri) netti da iperinflazione 20 57
Quota dei proventi/(oneri) derivanti da partecipazioni valutate con
il metodo del patrimonio netto
15 571 (299)
Risultato prima delle imposte 5.500 5.463
Imposte 16 1.643 1.841
Risultato delle continuing operations 3.857 3.622
Risultato delle discontinued operations - -
Risultato netto dell'esercizio (Gruppo e terzi) 3.857 3.622
Quota di interessenza del Gruppo 3.189 2.610
Quota di interessenza di terzi 668 1.012
Risultato netto per azione
Risultato netto base per azione
Risultato netto base per azione 0,31 0,26
Risultato netto base per azione delle continuing operations 0,31 0,26
Risultato netto base per azione delle discontinued operations - -
Risultato netto diluito per azione
Risultato netto diluito per azione 0,31 0,26
Risultato netto diluito per azione delle continuing operations 0,31 0,26
Risultato netto diluito per azione delle discontinued operations - -

(1) I dati relativi all'esercizio 2020 sono stati adeguati, ai soli fini comparativi, per tener conto degli effetti della diversa classificazione derivante dalla valutazione al fair value, alla fine del periodo, dei contratti outstanding per compravendita di commodity regolate con consegna fisica; tale diversa classificazione non ha comportato effetti sul risultato operativo. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 7 del presente Bilancio consolidato.

(2) Ai soli fini comparativi si è proceduto a effettuare una riclassifica da proventi finanziari a ricavi, per un importo di 87 milioni di euro nel 2020, della componente rilevata a Conto economico legata alla rimisurazione al fair value delle attività finanziarie connesse ai servizi in concessione delle attività di distribuzione in Brasile rientranti nell'ambito di applicazione dell'IFRIC 12. Tale ultima classificazione ha comportato effetti di pari importo sul risultato operativo. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 7 del presente Bilancio consolidato.

Prospetto di Conto economico consolidato complessivo

Milioni di euro
Note
2021 2020
Risultato netto dell'esercizio 3.857 3.622
Altre componenti di Conto economico complessivo riclassificabili a Conto economico
(al netto delle imposte)
Quota efficace delle variazioni di fair value della copertura di flussi finanziari (725) (268)
Variazione del fair value dei costi di hedging 195 (99)
Quota di risultato rilevata a patrimonio netto da società valutate con il metodo del patrimonio netto (645) (9)
Variazione di fair value delle attività finanziarie FVOCI 11 (1)
Variazione della riserva di traduzione (90) (4.510)
Altre componenti di Conto economico complessivo non riclassificabili a Conto economico
(al netto delle imposte)
Rimisurazione delle passività/(attività) nette per piani a benefíci definiti 30 (353)
Variazione di fair value di partecipazioni in altre imprese - (21)
Utili/(Perdite) rilevati direttamente a patrimonio netto
36
(1.224) (5.261)
Utili/(Perdite) complessivi rilevati nell'esercizio 2.633 (1.639)
Quota di interessenza:
- del Gruppo 2.562 (1.028)
- di terzi 71 (611)

Stato patrimoniale consolidato

Milioni di euro Note
ATTIVITÀ al 31.12.2021 al 31.12.2020
di cui con parti
correlate
di cui con parti
correlate
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari 18 84.572 78.718
Investimenti immobiliari 21 91 103
Attività immateriali 22 18.070 17.668
Avviamento 23 13.821 13.779
Attività per imposte anticipate 24 11.034 8.578
Partecipazioni valutate con il metodo
del patrimonio netto
25 704 861
Derivati finanziari attivi non correnti 26 2.772 14 1.236 21
Attività derivanti da contratti con i clienti non correnti 27 530 304
Altre attività finanziarie non correnti 28 5.704 1.120 5.159 1.144
Altre attività non correnti 30 3.268 119 2.494
[Totale] 140.566 128.900
Attività correnti
Rimanenze 32 3.109 2.401
Crediti commerciali 33 16.076 1.321 12.046 863
Attività derivanti da contratti con i clienti correnti 27 121 176
Crediti per imposte sul reddito 530 446
Derivati finanziari attivi correnti 26 22.791 32 3.471
Altre attività finanziarie correnti 29 8.645 157 5.113 190
Altre attività correnti 31 5.002 123 3.578 164
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 34 8.858 5.906
[Totale] 65.132 33.137
Attività classificate come possedute per la vendita 35 1.242 1.416
TOTALE ATTIVITÀ 206.940 163.453

Milioni di euro Note
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ al 31.12.2021 al 31.12.2020
di cui con parti di cui con parti
correlate correlate
Patrimonio netto del Gruppo
Capitale sociale
Riserva azioni proprie
10.167
(36)
10.167
(3)
Altre riserve 1.721 (39)
Utili e perdite accumulati 17.801 18.200
[Totale] 29.653 28.325
Interessenze di terzi 12.689 14.032
Totale patrimonio netto 36 42.342 42.357
Passività non correnti
Finanziamenti a lungo termine 37 54.500 880 49.519 984
Benefíci ai dipendenti 38 2.724 2.964
Fondi rischi e oneri quota non corrente 39 7.197 5.774
Passività per imposte differite 24 9.259 7.797
Derivati finanziari passivi non correnti 26 3.339 1 3.606
Passività derivanti da contratti con i clienti non correnti 27 6.214 194 6.191 161
Altre passività finanziarie non correnti 40 120 -
Altre passività non correnti 41 4.525 3.458
[Totale] 87.878 79.309
Passività correnti
Finanziamenti a breve termine 37 13.306 6 6.345 21
Quote correnti dei finanziamenti a lungo termine 37 4.031 109 3.168 108
Fondi rischi e oneri quota corrente 39 1.126 1.057
Debiti commerciali 43 16.959 4.082 12.859 2.205
Debiti per imposte sul reddito 712 471
Derivati finanziari passivi correnti 26 24.607 3.531
Passività derivanti da contratti con i clienti correnti 27 1.433 12 1.275 16
Altre passività finanziarie correnti 44 625 622
Altre passività correnti 42 12.959 80 11.651 37
[Totale] 75.758 40.979
Passività incluse in gruppi in dismissione classificate come
possedute per la vendita
35 962 808
Totale passività 164.598 121.096
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ 206.940 163.453

Riserva per cessioni quote azionarie senza perdita di controllo

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato (nota 36)

Milioni di euro Capitale sociale e riserve del Gruppo

Capitale
sociale
Riserva da
sovrapprezzo
azioni
Riserva
azioni
proprie
Riserva per
strumenti
di capitale -
obbligazioni
ibride
perpetue
Riserva
legale
Altre riserve Riserva
conversione
bilanci
in valuta
estera
Riserve da
valutazione
strumenti
finanziari di
cash flow
hedge
Al 31 dicembre 2019 10.167 7.487 (1) - 2.034 2.262 (3.802) (1.610)
Distribuzione dividendi - - - - - - - -
Acquisto azioni proprie - (11) (2) - - - - -
Strumenti di capitale -
obbligazioni ibride perpetue
- - - 2.386 - - - -
Riserva per pagamenti basati
su azioni (bonus LTI)
- - - - - 6 - -
Riclassifica per effetto del
"curtailment" di taluni piani
a benefíci definiti (IAS 19) a
seguito della sottoscrizione del
"V Accordo Quadro in Endesa"
- - - - - - - -
Riclassifiche - - - - - - - -
Rivalutazione monetaria (IAS 29) - - - - - - - -
Operazioni su non controlling
interest
- - - - - - (257) (13)
Utile complessivo rilevato - - - - - - (2.987) (294)
di cui:
- utile/(perdita) rilevato
direttamente a patrimonio
netto
- - - - - - (2.987) (294)
- utile dell'esercizio - - - - - - - -
Al 31 dicembre 2020 10.167 7.476 (3) 2.386 2.034 2.268 (7.046) (1.917)
Distribuzione dividendi - - - - - - - -
Coupon pagati a titolari di
obbligazioni ibride
- - - - - - - -
Riclassifiche - 20 (20) - - - - -
Acquisto azioni proprie - - (13) - - 36 - -
Riserva per pagamenti basati
su azioni (bonus LTI)
- - - - - 9 - -
Strumenti di capitale -
obbligazioni ibride perpetue
- - - 3.181 - - - -
Rivalutazione monetaria (IAS 29) - - - - - - - -
Variazione perimetro di
consolidato
- - - - - - - (10)
Operazioni su non controlling
interest
- - - - - - (1.234) 18
Utile complessivo rilevato - - - - - - 155 (359)
di cui:
- utile/(perdita) rilevato
direttamente a patrimonio netto
- - - - - - 155 (359)
- utile dell'esercizio - - - - - - - -
Al 31 dicembre 2021 10.167 7.496 (36) 5.567 2.034 2.313 (8.125) (2.268)

di cui:

Riclassifica per effetto del "curtailment" di taluni piani a benefíci definiti (IAS 19) a seguito della sottoscrizione del "V Accordo Quadro in Endesa"

su non
Utili e
Patrimonio
Patrimonio
perdite
netto del
netto di
interest
accumulati
Gruppo
terzi
Riserva da
acquisizioni
controlling
Riserva per
cessioni
quote
azionarie
senza
perdita di
controllo
Rimisurazione
delle passività/
(attività) nette
per piani
a benefíci
definiti
Riserva da
partecipazioni
valutate con
il metodo del
patrimonio
netto
Riserve da
valutazione
strumenti
finanziari
FVOCI
Riserve da
valutazione
strumenti
finanziari
costi di
hedging
(1.572)
19.081
30.377
16.561
(2.381) (1.043) (119) 21 (147)
-
(3.487)
(3.487)
(1.356)
- - - - -
-
-
(13)
- - - - -
-
-
2.386
- - - - -
-
-
6
- - - - -
-
-
-
-
- - - 106 - - (106) - - -
- - - - - - (1) (1) - (1)
- - - - - - 105 105 147 252
- - - (28) - 280 (2) (20) (709) (729)
(95) (22) (9) (231) - - 2.610 (1.028) (611) (1.639)
(231)
-
-
-
(3.638)
(1.623)
(5.261)
(9) (22) (95)
-
-
-
-
2.610
2.610
1.012
3.622
- -
(1.196)
(2.381)
(1.292)
18.200
28.325
14.032
42.357
(128) (1) (242)
(5.057) (1.266) (3.791) (3.791) - - - - - -
(71) - (71) (71) - - - - - -
- - - - - - - - - -
(13) - (13) (36) - - - - - -
- 9 - - - - - - -
3.181 - 3.181 - - - - - - -
543 225 318 318 - - - - - -
31 45 - - - - 55 - -
(1.316) (404) (912) (8) 449 3 (140) - - -
2.633 71 2.562 3.189 - - 11 (648) 11 203
(1.224) (597) (627) - - - 11 (648) 11 203
3.857 668 3.189 3.189 - - - - - -
42.342 12.689 29.653 17.801 (843) (2.378) (1.325) (721) 10 (39)

Rendiconto finanziario consolidato

Milioni di euro Note
2021 2020
di cui con
parti correlate
di cui con
parti correlate
Risultato prima delle imposte 5.500 5.463
Rettifiche per:
Impairment/(Ripristini di valore) netti di crediti commerciali e di altri crediti 11.d 1.196 1.285
Ammortamenti e altri impairment 11.e 8.691 7.163
(Proventi)/Oneri finanziari(1) 13-14 2.751 2.693
(Proventi)/Oneri netti derivanti da partecipazioni valutate con il metodo del
patrimonio netto
15 (571) 299
Variazioni del capitale circolante netto: (1.097) (1.654)
- rimanenze 32 (649) (8)
- crediti commerciali 33 (4.951) (458) (1.350) 33
- debiti commerciali 43 4.357 1.877 698 (86)
- altre attività derivanti da contratti con i clienti 27 56 (15)
- altre passività derivanti da contratti con i clienti 27 75 (4) (142)
- altre attività e passività(1) 15 31 (837) 34
Accantonamenti ai fondi 1.578 834
Utilizzo fondi (1.300) (1.202)
Interessi attivi e altri proventi finanziari incassati 13-14 1.653 138 1.705 62
Interessi passivi e altri oneri finanziari pagati 13-14 (4.411) (32) (3.690) (71)
(Proventi)/Oneri netti da valutazione commodity (304) 188
Imposte pagate 16 (1.846) (1.575)
(Plusvalenze)/Minusvalenze (1.771) (1)
Cash flow da attività operativa (A) 10.069 11.508
Investimenti in attività materiali non correnti 18-21 (10.545) (8.330)
Investimenti in attività immateriali 22 (1.656) (1.218)
Investimenti in attività derivanti da contratti con i clienti non correnti (907) (649)
Investimenti in imprese (o rami di imprese) al netto delle disponibilità liquide e
mezzi equivalenti acquisiti
8 (283) (33)
Dismissione di imprese (o rami di imprese) al netto delle disponibilità liquide e
mezzi equivalenti ceduti
8 61 154
(Incremento)/Decremento di altre attività di investimento 2.455 (41)
Cash flow da attività di investimento (B) (10.875) (10.117)
Nuove emissioni di debiti finanziari a lungo termine 46.3 15.895 3.924
Rimborsi di debiti finanziari 46.3 (11.321) (118) (1.950) (104)
Altre variazioni dell'indebitamento finanziario netto 3.339 (712) (176)
Pagamenti effettuati per l'acquisizione di partecipazioni senza modifica del
controllo e altre operazioni con non controlling interest
(1.295) (1.067)
Emissioni/(Rimborsi) di obbligazioni ibride 2.213 588
Acquisto azioni proprie (13) (13)
Dividendi e acconti sui dividendi pagati (4.970) (4.742)
Coupons pagati a titolari di obbligazioni ibride (71) -
Cash flow da attività di finanziamento (C) 3.777 (3.972)
Effetto variazione cambi su disponibilità liquide e mezzi equivalenti (D) 17 (497)
Incremento/(Decremento) disponibilità liquide e mezzi equivalenti (A+B+C+D) 2.988 (3.078)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio dell'esercizio(2) 6.002 9.080
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell'esercizio(3) 8.990 6.002

(1) Ai soli fini comparativi nel 2020 si è proceduto a effettuare una riclassifica da proventi finanziari a ricavi della componente rilevata a Conto economico legata alla rimisurazione al fair value delle attività finanziarie connesse ai servizi in concessione delle attività di distribuzione in Brasile rientranti nell'ambito di applicazione dell'IFRIC 12. Tale ultima classificazione non ha comportato effetti sul cash flow da attività operativa.

(2) Di cui "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti" per 5.906 milioni di euro al 1° gennaio 2021 (9.029 milioni di euro al 1° gennaio 2020), "Titoli a breve" pari a 67 milioni di euro al 1° gennaio 2021 (51 milioni di euro al 1° gennaio 2020) e "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti" delle "Attività possedute per la vendita" pari a 29 milioni di euro al 1° gennaio 2021.

(3) Di cui "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti" per 8.858 milioni di euro al 31 dicembre 2021 (5.906 milioni di euro al 31 dicembre 2020), "Titoli a breve" pari a 88 milioni di euro al 31 dicembre 2021 (67 milioni di euro al 31 dicembre 2020) e "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti" delle "Attività possedute per la vendita" pari a 44 milioni di euro al 31 dicembre 2021 (29 milioni di euro al 31 dicembre 2020).

Note di commento

Base di preparazione

1. Forma e contenuto del Bilancio consolidato

La società Enel SpA ha sede in Italia, a Roma, in viale Regina Margherita 137 ed è quotata, dal 1999, alla Borsa di Milano. Nel corso del 2021 non risultano cambiamenti nella denominazione sociale.

Enel è una multinazionale dell'energia e uno dei principali operatori integrati globali nei settori dell'elettricità e del gas, con un particolare focus su Europa e America Latina.

Il Bilancio consolidato della Società per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 comprende i bilanci di Enel SpA e delle sue controllate, la quota di partecipazione del Gruppo in società collegate e joint venture, nonché la quota di attività, passività, costi e ricavi delle joint operation (il Gruppo).

L'elenco delle società controllate, collegate, joint venture e joint operation incluse nell'area di consolidamento è riportato in allegato.

Il presente Bilancio consolidato è stato approvato e ne è stata autorizzata la pubblicazione dal Consiglio di Amministrazione in data 17 marzo 2022.

Il presente Bilancio è assoggettato a revisione legale da parte di KPMG SpA.

Base di presentazione

Il Bilancio consolidato relativo all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 è stato predisposto in conformità ai princípi contabili internazionali (International Accounting Standards - IAS e International Financial Reporting Standards - IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB), alle interpretazioni dell'IFRS Interpretations Committee (IFRSIC) e dello Standing Interpretations Committee (SIC), riconosciuti nell'Unione Europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 e in vigore alla chiusura dell'esercizio. L'insieme di tutti i princípi e interpretazioni di riferimento sopraindicati è di seguito definito "IFRS-EU".

Il presente Bilancio consolidato è stato predisposto in attuazione del comma 3 dell'art. 9 del decreto legislativo n. 38 del 28 febbraio 2005.

Il Bilancio consolidato è costituito dal Conto economico consolidato, dal Prospetto di Conto economico consolidato complessivo, dallo Stato patrimoniale consolidato, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato, dal Rendiconto finanziario consolidato, nonché dalle relative Note di commento.

Nello Stato patrimoniale consolidato la classificazione delle attività e passività è effettuata secondo il criterio "corrente/non corrente" con separata presentazione delle attività classificate come possedute per la vendita e delle passività incluse in un gruppo in dismissione classificato come posseduto per la vendita. Le attività correnti, che includono le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti, sono quelle destinate a essere realizzate, cedute o consumate nel normale ciclo operativo del Gruppo; le passività correnti sono quelle per le quali è prevista l'estinzione nel normale ciclo operativo del Gruppo.

Il Conto economico consolidato presenta una classificazione dei costi in base alla loro natura, con separata presentazione dell'utile (perdita) netto delle continuing operations e di quello delle discontinued operations attribuibile agli azionisti della Capogruppo e ai terzi.

Il Rendiconto finanziario consolidato è preparato utilizzando il metodo indiretto, con separata presentazione del flusso di cassa da attività operativa, da attività di investimento e da attività di finanziamento associato alle discontinued operations.

In particolare, seppur nella classificazione delle voci il Gruppo non si discosti da quanto previsto dallo IAS 7, si precisa quanto segue:

  • nei flussi di cassa da attività operativa si riportano, oltre ai flussi di cassa rivenienti dalla gestione caratteristica, gli interessi sui finanziamenti concessi e ottenuti, nonché i dividendi ricevuti dalle società collegate o da joint venture;
  • le attività di investimento/includono gli investimenti in attività materiali e immateriali e le relative dismissioni, nonché in attività derivanti da contratti con i clienti riferite ad accordi per servizi in concessione. Includono altresì gli effetti delle aggregazioni aziendali in cui il Gruppo acquisisce o perde il controllo di società e altri investimenti minori;
  • nei flussi da attività di finanziamento sono invece inclusi i flussi di cassa originati da operazioni di liability management e leasing, i dividendi e gli acconti sui dividendi pagati agli azionisti della Capogruppo e ai terzi, nonché gli effetti di operazioni su interessenze di terzi che non modificano lo status di controllo delle società interessate;

• si esplicita in una voce separata l'effetto cambio sulle disponibilità liquide e mezzi equivalenti e si stornano, quindi, integralmente gli effetti di Conto economico in modo da neutralizzare il loro effetto nel cash flow da attività operativa.

Per maggiori dettagli sui flussi di cassa del Rendiconto finanziario, si rimanda alla nota relativa ai "Flussi finanziari" della Relazione sulla gestione.

Il Bilancio consolidato è redatto nella prospettiva della continuità aziendale applicando il metodo del costo storico, a eccezione delle voci di bilancio che secondo gli IFRS-EU sono rilevate al fair value, come indicato nei criteri di valutazione delle singole voci, e delle attività non correnti e dei gruppi in

2. Princípi contabili

2.1 Uso di stime e giudizi del management

La redazione del Bilancio consolidato, in applicazione degli IFRS-EU, richiede che il management prenda decisioni ed effettui stime e assunzioni che possono aver effetto sui valori dei ricavi, dei costi, delle attività e delle passività e sulla relativa informativa, nonché sulle attività e passività potenziali alla data di riferimento. Le stime e i giudizi del management si basano sulle esperienze pregresse e su altri fattori considerati ragionevoli nella fattispecie; essi vengono adottati quando il valore contabile delle attività e passività non è facilmente desumibile da altre fonti. I risultati che si consuntiveranno, pertanto, potrebbero differire da tali stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi a Conto economico, qualora la revisione interessi solo quell'esercizio; nel caso in cui, invece, la stessa interessi esercizi sia correnti sia futuri, la variazione è rilevata nell'esercizio in cui la revisione viene effettuata e nei relativi periodi futuri. Al fine di una migliore comprensione del Bilancio, di seguito sono indicate le principali voci di bilancio interessate dall'uso di stime contabili e le fattispecie che risentono di una significativa componente del giudizio del management, evidenziando le principali assunzioni utilizzate nel loro processo di valutazione, nel rispetto dei sopra richiamati IFRS-EU. La criticità insita in tali valutazioni è determinata dal ricorso ad assunzioni e/o a giudizi professionali relativi a tematiche per loro natura incerte.

Le modifiche delle condizioni alla base delle assunzioni e dei giudizi adottati potrebbero determinare un impatto significativo sui risultati successivi.

Le informazioni incluse nel Bilancio consolidato sono selezionate sulla base di un'analisi di materialità effettuata in dismissione classificati come posseduti per la vendita che sono valutati al minore tra il valore contabile e il fair value al netto dei costi di vendita.

La valuta utilizzata dal Gruppo per la presentazione del Bilancio consolidato è l'euro, valuta funzionale della Capogruppo Enel SpA; tutti i valori sono espressi in milioni di euro, tranne quando diversamente indicato.

Il Conto economico consolidato, lo Stato patrimoniale consolidato e il Rendiconto finanziario consolidato riportano le operazioni con parti correlate, la cui definizione è riportata nella nota 2.2 "Princípi contabili significativi".

Il Bilancio consolidato fornisce informativa comparativa del precedente esercizio.

linea con i requisiti previsti dal Practice Statement 2 "Making Materiality Judgments", emesso dall'International Accounting Standards Board (IASB)(22).

Inoltre, per quanto riguarda gli impatti della pandemia da COVID-19, il perdurare dell'instabilità legata alla pandemia stessa determina un'incertezza sulle previsioni in merito alla futura evoluzione del contesto macroeconomico, finanziario e di business in cui opera il Gruppo che si riflette sulle valutazioni e sulle stime effettuate dal management riguardo ai valori contabili delle attività e delle passività interessate da maggiore volatilità. A tale riguardo, si rimanda alla nota 6 "Informazioni relative al COVID-19" per l'indicazione delle aree di bilancio caratterizzate da stime e giudizi che risentono della pandemia da COVID-19, anche sulla base delle informazioni disponibili al 31 dicembre 2021 e considerando lo scenario in continua evoluzione.

Per quanto riguarda gli effetti delle tematiche legate al cambiamento climatico, il Gruppo ha ritenuto che il cambiamento climatico rappresenti un elemento implicito nell'applicazione delle metodologie e dei modelli utilizzati per effettuare stime nella valutazione e/o misurazione di alcune voci contabili. Inoltre, il Gruppo ha anche tenuto conto degli impatti del cambiamento climatico nei giudizi significativi fatti dal management. A tale riguardo, le principali voci incluse nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2021 interessate dall'utilizzo di stime e giudizi del management si riferiscono all'impairment delle attività non finanziarie, alle obbligazioni connesse alla transizione energetica, incluse quelle per lo smantellamento e il ripristino dei siti di alcuni impianti di generazione, e all'adeguamento di valore del magazzino relativo ad alcuni impianti a carbone. Per ulteriori dettagli su tali voci, si rinvia alla nota 18 "Immobili, impianti e macchinari", alla nota 23 "Avviamento", alla nota 32 "Rimanenze" e alla nota 39 "Fondi rischi e oneri".

(22) "Un'informazione è rilevante se la sua omissione, errata indicazione od occultamento potrebbe influenzare le decisioni che gli utilizzatori principali dei bilanci prendono sulla base di questi bilanci, i quali forniscono informazioni finanziarie circa una specifica società".

Uso di stime

Ricavi provenienti da contratti con clienti

I ricavi delle vendite di energia elettrica e gas ai clienti finali sono rilevati al momento della fornitura dell'elettricità o del gas e comprendono, oltre a quanto fatturato in base a letture periodiche (e di competenza dell'esercizio) oppure in base ai volumi comunicati dai distributori e dai trasportatori, una stima dell'energia elettrica e del gas erogati nell'esercizio ma non ancora fatturati, quale differenza tra l'energia elettrica e gas immessi nella rete di distribuzione e quelli fatturati nell'esercizio, calcolata tenendo conto delle eventuali perdite di rete. I ricavi tra la data di ultima lettura e la fine dell'esercizio si basano su stime del consumo giornaliero del cliente, principalmente fondate sul suo profilo storico, rettificato per riflettere le condizioni atmosferiche o altri fattori che possono influire sui consumi oggetto di stima.

Per ulteriori dettagli su tali ricavi, si rimanda alla nota 10.a "Ricavi delle vendite e delle prestazioni".

Impairment delle attività non finanziarie

Attività quali immobili, impianti e macchinari, investimenti immobiliari, attività immateriali, attività consistenti nel diritto di utilizzo di un'attività sottostante, avviamento e partecipazioni in società collegate/joint venture subiscono una riduzione di valore quando il loro valore contabile supera il valore recuperabile, rappresentato dal maggiore fra il fair value, al netto dei costi di dismissione, e il valore d'uso.

Le verifiche del valore recuperabile di tali attività vengono svolte secondo i criteri previsti dallo IAS 36 e più dettagliatamente descritti nella nota 23 "Avviamento".

Nel determinare il valore recuperabile, il Gruppo applica generalmente il criterio del valore d'uso. Per valore d'uso si intende il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede abbiano origine dall'attività oggetto di valutazione, attualizzati utilizzando un tasso di sconto, al lordo delle imposte, che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività. I flussi finanziari futuri attesi utilizzati per determinare il valore d'uso si basano sul più recente Piano Industriale, approvato dal management, contenente le previsioni di volumi, ricavi, costi operativi e investimenti. Queste previsioni coprono il periodo dei prossimi tre anni; per gli esercizi successivi, si tiene conto:

  • delle ipotesi sull'evoluzione di lungo termine delle principali variabili considerate nel calcolo dei flussi di cassa, nonché della vita media utile residua degli asset o della durata delle concessioni, in base alle specificità dei business;
  • di un tasso di crescita a lungo termine pari alla crescita di lungo periodo della domanda elettrica e/o dell'inflazione (in funzione del Paese e del business) e comunque non eccedente il tasso medio di crescita nel lungo termine del mercato di riferimento.

Il valore recuperabile è sensibile alle stime e alle assunzioni utilizzate per la determinazione dell'ammontare dei flussi di cassa e ai tassi di attualizzazione applicati. Tuttavia, possibili variazioni negli assunti di base su cui si basano tali calcoli potrebbero produrre differenti valori recuperabili. L'analisi di ciascuno dei gruppi di attività non finanziarie è unica e richiede alla direzione aziendale l'uso di stime e ipotesi considerate prudenti e ragionevoli in relazione alle specifiche circostanze.

Nello scenario attuale, l'analisi degli indicatori di riduzione di valore è diventata ancora più importante in quanto si è cercato anche di valutare se l'impatto della pandemia da COVID-19 abbia potuto ridurre il valore contabile di alcune attività non finanziarie al 31 dicembre 2021. Per questo motivo, il Gruppo ha attentamente considerato gli effetti della pandemia da COVID-19 nel determinare l'esistenza di eventuali indicazioni di impairment per le attività non finanziarie. Inoltre, in linea con il suo modello di business e nel contesto dell'accelerazione della de-carbonizzazione del mix di generazione e di guida del processo di transizione energetica, il Gruppo ha anche attentamente valutato se le tematiche legate al cambiamento climatico abbiano inciso sulle ipotesi ragionevoli e sostenibili utilizzate per stimare le proiezioni dei flussi finanziari. A tal riguardo, ove necessario, il Gruppo ha tenuto conto anche degli impatti derivanti dal cambiamento climatico nel lungo periodo, in particolare considerando nella stima del valore terminale un tasso di crescita di lungo termine allineato alla variazione della domanda elettrica risultante dai modelli energetici per Paese.

Le informazioni sulle principali assunzioni utilizzate per stimare il valore recuperabile delle attività con riferimento agli impatti relativi al cambiamento climatico nonché quelle relative alle variazioni di tali assunzioni sono fornite nella nota 23 "Avviamento".

Perdite attese su attività finanziarie

Alla fine di ciascuna data di riferimento del bilancio, il Gruppo rileva un fondo per le perdite attese sui crediti commerciali e altre attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, gli strumenti di debito valutati al fair value rilevato a Conto economico complessivo, le attività derivanti da contratti con i clienti e tutte le altre attività rientranti nell'ambito di applicazione dell'impairment.

I fondi per perdite attese sulle attività finanziarie si basano su assunzioni riguardanti il rischio di default e la misurazione delle perdite attese. Nel formulare tali assunzioni e selezionare gli input per il calcolo della perdita attesa, il management utilizza il proprio giudizio professionale, basato sulla esperienza pregressa del Gruppo, sulle condizioni di mercato attuali, oltre che su stime prospettiche alla fine di ciascuna data di riferimento del bilancio.

La perdita attesa (Expected Credit Loss, ECL) – calcolata utilizzando la probabilità di default (PD), la perdita in caso di default (LGD) e l'esposizione al rischio in caso di default (EAD) – è la differenza fra i flussi finanziari dovuti in base al contratto e i flussi finanziari attesi (comprensivi di tutti

i mancati incassi) attualizzati usando il tasso di interesse effettivo originario (EIR).

In particolare, per i crediti commerciali, le attività derivanti da contratti con i clienti e i crediti per leasing, compresi quelli con una componente finanziaria significativa, il Gruppo applica l'approccio semplificato, calcolando le perdite attese su un periodo corrispondente all'intera vita dell'attività, generalmente pari a 12 mesi. Sulla base dello specifico mercato di riferimento e del quadro normativo applicabile, nonché delle aspettative di recupero oltre i 90 giorni, per tali crediti, ai fini del calcolo delle perdite attese il Gruppo applica principalmente una definizione di default pari a 180 giorni di scaduto, in quanto è considerato quale indicatore maggiormente rappresentativo dell'incremento significativo del rischio di credito. Di conseguenza, le attività finanziarie scadute da oltre 90 giorni non sono generalmente considerate in default, fatta eccezione per alcuni specifici settori commerciali regolamentati.

Per i crediti commerciali e le attività derivanti da contratti con i clienti, il Gruppo applica prevalentemente un approccio collettivo basato sul raggruppamento dei crediti commerciali e attività derivanti da contratti con i clienti in cluster, tenuto conto dello specifico contesto regolatorio e di business di riferimento. Il Gruppo adotta un approccio analitico solo per i crediti commerciali che il management considera singolarmente significativi e in presenza di specifiche informazioni sull'incremento significativo del rischio di credito.

In caso di valutazioni individuali, la PD è ottenuta prevalentemente da provider esterni.

Diversamente, in caso di valutazioni su base collettiva, i crediti commerciali sono raggruppati in base alle caratteristiche di rischio di credito condivise e informazioni sullo scaduto, considerando una specifica definizione di default.

In base a ciascun business e framework regolatorio locale, nonché alle differenze fra i portafogli di clienti, anche in termini di caratteristiche di rischio, di tassi di default e aspettative di recupero, sono definiti specifici cluster.

Si presuppone che le attività derivanti da contratti con i clienti presentino sostanzialmente le stesse caratteristiche di rischio dei crediti commerciali, a parità di tipologie contrattuali.

Al fine di misurare la ECL per i crediti commerciali su base collettiva, nonché per le attività derivanti da contratti con i clienti, il Gruppo considera le seguenti assunzioni riguardo ai parametri ECL:

  • la PD, ipotizzata pari al tasso medio di default, è calcolata per cluster e considerando dati storici di almeno 24 mesi;
  • la LGD è funzione dei tassi di recupero di ciascun cluster, attualizzata in base al tasso di interesse effettivo; e
  • l'EAD è stimata pari al valore contabile alla data di riferimento del bilancio al netto dei depositi di cassa, com-

prese le fatture emesse ma non scadute e le fatture da emettere.

Sulla base delle specifiche valutazioni del management, la rettifica forward looking potrà essere applicata considerando informazioni qualitative e quantitative al fine di riflettere possibili eventi e scenari macroeconomici futuri, che potrebbero influenzare il rischio del portafoglio o dello strumento finanziario.

I dettagli degli assunti chiave e degli input utilizzati sono commentati nella nota 46 "Strumenti finanziari per categoria".

Valore ammortizzabile di alcuni elementi degli impianti della filiera idroelettrica italiana a seguito della legge n. 134/2012

La legge 7 agosto 2012, n. 134 recante "Misure urgenti per la crescita del Paese", pubblicata nella Gazzetta Ufficiale in data 11 agosto 2012, ha profondamente innovato la disciplina delle concessioni idroelettriche, prevedendo, tra l'altro, che cinque anni prima dello scadere di una concessione di grande derivazione per uso idroelettrico e nei casi di decadenza, rinuncia e revoca, ove non sussista un prevalente interesse pubblico a un diverso uso delle acque incompatibile con il mantenimento dell'uso a fine idroelettrico, l'amministrazione competente indica una gara, a evidenza pubblica, per l'attribuzione a titolo oneroso della concessione per un periodo di durata da 20 anni fino a un massimo di 30 anni.

Al fine di garantire la continuità gestionale, la legge di cui sopra ha altresì definito le modalità di trasferimento dal concessionario uscente al nuovo concessionario della titolarità del ramo d'azienda necessario per l'esercizio della concessione, comprensivo di tutti i rapporti giuridici afferenti alla concessione stessa, dietro il riconoscimento di un corrispettivo, da determinarsi in contradditorio tra il concessionario uscente e l'amministrazione concedente, tenuto conto dei seguenti elementi:

  • per le opere di raccolta, di regolazione e di condotte forzate e i canali di scarico, considerati gratuitamente devolvibili dal Testo unico delle disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici (art. 25 del regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775), sulla base del costo storico rivalutato, calcolato al netto dei contributi pubblici in conto capitale, anch'essi rivalutati, ricevuti dal concessionario per la realizzazione di tali opere, diminuito nella misura della stima dell'ordinario degrado;
  • per i beni materiali diversi dai precedenti, sulla base del valore di mercato, inteso come valore di ricostruzione a nuovo diminuito nella misura dell'ordinario degrado.

Pur riconoscendo che la nuova normativa introduce importanti novità in materia di trasferimento della titolarità del ramo d'azienda relativo all'esercizio delle concessioni idroelettriche, risultano evidenti tutte le difficoltà legate all'applicazione pratica dei suddetti princípi cui rimangono

associate delle incertezze che non consentono di effettuare una stima affidabile del valore che potrà essere recuperato al termine delle attuali concessioni (valore residuo). Pertanto, il management ha ritenuto di non poter procedere a una stima ragionevole e affidabile del valore residuo. Dato che la norma in oggetto impone comunque al concessionario subentrante di riconoscere un corrispettivo al concessionario uscente, il management ha riconsiderato il periodo di ammortamento dei beni definiti come gratuitamente devolvibili prima della legge n. 134/2012 (fino all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2011, stante la loro gratuita devoluzione, il periodo di ammortamento era commisurato al termine più ravvicinato fra quello della concessione o della vita utile del singolo bene), commisurandolo non più alla durata della concessione ma, se più ampia, alla vita utile del singolo bene. Qualora si renderanno disponibili elementi ulteriori per effettuare una stima affidabile del valore residuo, si procederà alla modifica prospettica dei valori contabili delle attività coinvolte.

Determinazione del fair value di strumenti finanziari

Il fair value degli strumenti finanziari è determinato sulla base di prezzi direttamente osservabili sul mercato, ove disponibili, o, per gli strumenti finanziari non quotati, utilizzando specifiche tecniche di valutazione (principalmente basate sul present value) che massimizzano l'utilizzo di input osservabili sul mercato. Nelle rare circostanze ove ciò non fosse possibile, gli input sono stimati dal management tenendo conto delle caratteristiche degli strumenti oggetto di valutazione.

Per ulteriori dettagli sugli strumenti finanziari misurati al fair value, si rimanda alla nota 50 "Attività e passività misurate al fair value".

In conformità con l'IFRS 13, il Gruppo include la misura del rischio di credito, sia della controparte (Credit Valuation Adjustment o CVA) sia proprio (Debit Valuation Adjustment o DVA), al fine di poter effettuare l'aggiustamento del fair value degli strumenti finanziari derivati per la corrispondente misura del rischio controparte, applicando la metodologia riportata alla nota 50 "Attività e passività misurate al fair value".

Variazioni nelle assunzioni effettuate nella stima dei dati di input potrebbero avere effetti sul fair value rilevato per tali strumenti, soprattutto nel contesto attuale nel quale i mercati sono volatili e le prospettive economiche altamente incerte e soggette a rapidi cambiamenti.

Costi di sviluppo

Al fine di valutare la recuperabilità dei costi di sviluppo, il valore recuperabile è stimato in base ad assunzioni relative agli ulteriori esborsi finanziari che si ritiene dovranno essere sostenuti affinché il bene diventi pronto all'uso o alla vendita, ai tassi di sconto applicabili e al periodo di beneficio atteso.

Piani pensionistici e altri piani per benefíci postpensionamento

Una parte dei dipendenti del Gruppo beneficia di piani pensionistici che offrono prestazioni previdenziali basate sulla storia retributiva e sui rispettivi anni di servizio. Alcuni dipendenti beneficiano, inoltre, della copertura di altri piani per benefíci post-pensionamento.

I calcoli dei costi e delle passività associate a tali piani sono basati su stime effettuate da consulenti attuariali, che utilizzano una combinazione di fattori statistico-attuariali, tra cui dati statistici relativi agli anni passati e previsioni dei costi futuri. Sono inoltre considerati come componenti di stima gli indici di mortalità e di pensionamento, le ipotesi relative all'evoluzione futura dei tassi di sconto, dei tassi di crescita delle retribuzioni, dei tassi inflazionistici, nonché l'analisi dell'andamento tendenziale dei costi dell'assistenza sanitaria.

Tali stime potranno differire sostanzialmente dai risultati effettivi, per effetto dell'evoluzione delle condizioni economiche e di mercato, di incrementi o riduzioni dei tassi di pensionamento e della durata di vita dei partecipanti, oltre che di variazioni dei costi effettivi dell'assistenza sanitaria.

Tali differenze potranno avere un impatto significativo sulla quantificazione della spesa previdenziale e degli altri oneri a questa collegati.

Per quanto riguarda la pandemia da COVID-19, il Gruppo ha attentamente analizzato i possibili impatti della crisi economica generata dalla pandemia sulle ipotesi attuariali utilizzate nella valutazione delle passività attuariali e delle attività a servizio dei piani.

Per ulteriori dettagli sulle principali ipotesi attuariali adottate si rinvia alla nota 38.

Fondi rischi e oneri

Per maggiori dettagli riguardo i fondi rischi e oneri, si rinvia alla nota 39 "Fondi rischi e oneri".

La nota 55 "Attività e passività potenziali" fornisce anche informazioni riguardo alle attività e passività potenziali maggiormente significative per il Gruppo a fine esercizio.

Contenziosi

Il Gruppo è parte in diversi procedimenti civili, amministrativi e fiscali, collegati al normale svolgimento delle proprie attività, che potrebbero generare passività di importo significativo, per i quali non è sempre oggettivamente possibile prevedere l'esito finale. La valutazione dei rischi legati ai suddetti procedimenti è basata su elementi complessi che per loro natura implicano il ricorso a giudizio degli Amministratori, anche tenendo conto degli elementi acquisiti da parte di consulenti esterni che assistono il Gruppo, con riferimento alla loro classificazione tra le passività potenziali ovvero tra le passività.

Sono stati costituiti fondi destinati a coprire tutte le passività significative per i casi in cui i legali abbiano constatato la probabilità di un esito sfavorevole e una stima ragionevole dell'importo della spesa.

Obbligazioni connesse agli impianti di generazione, ivi incluse quelle per smantellamento e ripristino siti

L'esercizio dell'attività di generazione può comportare obbligazioni da parte dell'esercente con riferimento a interventi futuri che dovranno essere sostenuti alla conclusione del periodo di funzionamento dell'impianto.

Tali interventi possono afferire alle attività di smantellamento degli impianti e al ripristino in bonis dei siti sui quali essi insistono ovvero a obbligazioni di natura diversa, le quali discendono naturalmente dalla tecnologia di generazione adottata. La natura di tali obbligazioni incide fortemente anche sul trattamento contabile al quale le stesse vengono assoggettate.

Nel caso degli impianti nucleari, dove tali oneri attengono sia ad attività di smantellamento sia allo stoccaggio delle scorie o di altri scarti di materiali radioattivi, la stima dei costi futuri rappresenta un processo critico in considerazione del fatto che si tratta di costi che verranno sostenuti in un arco temporale molto lungo, stimabile fino a 100 anni. L'obbligazione, basata su ipotesi finanziarie e ingegneristiche, è calcolata attualizzando i futuri flussi di cassa attesi che il Gruppo ritiene di dover pagare a fronte delle diverse obbligazioni assunte.

Il tasso di sconto impiegato per l'attualizzazione della passività è quello cosiddetto "privo di rischio", al lordo delle imposte (risk free rate), e si basa sui parametri economici del Paese dove l'impianto è dislocato. Tale passività è quantificata dal management sulla base della tecnologia esistente alla data di valutazione ed è rivista, ogni anno, tenendo conto dello sviluppo nelle tecniche di stoccaggio, smantellamento e ripristino del sito, nonché della continua evoluzione delle leggi esistenti in materia di protezione della salute e della tutela ambientale.

Successivamente il valore dell'obbligazione è adeguato per riflettere il trascorrere del tempo e le eventuali variazioni di stima.

Contratti onerosi

Al fine di identificare un contratto oneroso, il Gruppo stima i costi non discrezionali necessari per l'adempimento delle obbligazioni assunte (incluse le eventuali penali) nell'ambito del contratto e i benefíci economici che si suppone si otterranno dallo stesso contratto.

Leasing

Quando il tasso di interesse implicito nel leasing non può essere determinato facilmente, il Gruppo utilizza il tasso di finanziamento marginale (Incremental Borrowing Rate - IBR) alla data di decorrenza del leasing per calcolare il valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing. Tale tasso corrisponde a quello che il locatario dovrebbe pagare per un prestito, con una durata e con garanzie simili, necessario per ottenere un'attività di valore simile all'attività consistente nel diritto di utilizzo in un contesto economico simile. In assenza di input osservabili, il Gruppo stima l'IBR sulla base di assunzioni che riflettono la durata e le condizioni contrattuali del leasing e su altre stime specifiche alla società locataria.

L'aspetto dell'IFRS 16 che ha richiesto il maggior ricorso al giudizio professionale da parte del Gruppo riguarda la determinazione dell'IBR, per la stima del valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing da corrispondere al locatore. In tale contesto, l'approccio del Gruppo per la determinazione dell'IBR è basato sulla valutazione delle tre seguenti componenti chiave:

  • il tasso privo di rischio, che considera i flussi contrattuali dei pagamenti per il leasing in valuta, il contesto economico al momento della negoziazione del contratto di leasing e la sua durata;
  • l'aggiustamento per il credit spread, al fine di calcolare un IBR specifico per il locatario tenendo conto dell'eventuale garanzia della Capogruppo o di altre garanzie sottostanti;
  • le rettifiche inerenti al contratto di leasing, per riflettere nel calcolo dell'IBR il fatto che il tasso di attualizzazione è direttamente collegato al tipo di attività sottostante, anziché a un tasso di finanziamento marginale generico. In particolare, il rischio di insolvenza per il locatore è mitigato dal suo diritto a reclamare l'attività sottostante.

Per ulteriori dettagli sulle passività del leasing, si rinvia alla nota 46 "Strumenti finanziari per categoria".

Imposte sul reddito

Recupero di imposte anticipate

Al 31 dicembre 2021 il Bilancio consolidato comprende attività per imposte anticipate, connesse alla rilevazione di perdite fiscali o di crediti d'imposta utilizzabili in esercizi successivi e a componenti di reddito a deducibilità tributaria differita, per un importo il cui futuro recupero è ritenuto dagli Amministratori altamente probabile.

La recuperabilità delle suddette imposte anticipate è subordinata al conseguimento di redditi imponibili futuri sufficientemente capienti per l'assorbimento delle predette perdite fiscali e per l'utilizzo dei benefíci delle altre attività per imposte anticipate.

Significativi giudizi del management sono richiesti per valutare la probabilità della recuperabilità delle imposte anticipate, considerando tutte le evidenze possibili, sia negative sia positive, e per determinarne l'ammontare che può essere rilevato in bilancio, in base alla tempistica e all'ammontare dei redditi imponibili futuri, alle future strategie di pianificazione fiscale nonché alle aliquote fiscali vigenti al momento del loro riversamento. Tuttavia, nel momento in cui si dovesse constatare che il Gruppo non sia in grado di recuperare negli esercizi futuri la totalità o una parte delle imposte anticipate rilevate, la conseguente rettifica verrà imputata al Conto economico dell'esercizio in cui si verifica tale circostanza.

La recuperabilità delle attività per imposte anticipate è rie-

saminata a ogni chiusura di periodo; le attività per imposte anticipate non rilevate in bilancio sono nuovamente valutate a ogni data di riferimento del bilancio al fine di verificare le condizioni per la loro rilevazione.

Laddove previsto, il Gruppo ha monitorato le tempistiche di recuperabilità delle imposte anticipate nonché quelle relative all'annullamento delle differenze temporanee deducibili, se presenti, come conseguenza della maggiore incertezza causata dalla pandemia da COVID-19.

Per ulteriori dettagli sulle imposte anticipate rilevate o non rilevate, si rinvia alla nota 24 "Attività per imposte anticipate e Passività per imposte differite".

Giudizi del management

Identificazione delle Cash Generating Units (CGU)

Ai fini della verifica per riduzione di valore, quando non è possibile calcolare il valore recuperabile di una singola attività, il Gruppo identifica il più piccolo gruppo di attività che genera flussi finanziari in entrata ampiamente indipendenti. Una CGU rappresenta il più piccolo gruppo di attività che genera flussi finanziari in entrata che sono ampiamente indipendenti da quelli derivanti da altre attività o gruppi di attività.

Il processo di individuazione delle predette CGU implica giudizio da parte del management relativamente alla natura specifica delle attività e del business cui esse appartengono (area territoriale, aree di business, normativa di riferimento ecc.), e all'evidenza che i flussi finanziari in entrata derivanti dal gruppo di attività siano ampiamente indipendenti da quelli derivanti da altre attività (o gruppi di attività). Le attività incluse in ogni CGU sono individuate anche sulla base delle modalità attraverso le quali il management le gestisce e le monitora nell'ambito del modello di business adottato. In particolare, il numero e il perimetro delle CGU sono sistematicamente aggiornati per riflettere gli effetti di nuove operazioni di aggregazione e riorganizzazione realizzate dal Gruppo, nonché per tener conto di quei fattori esterni che potrebbero influire sulla capacità da parte delle attività di generare flussi finanziari in entrata indipendenti. In particolare, nel caso in cui talune specifiche e ben individuate attività possedute dal Gruppo subiscano sfavorevoli condizioni economiche oppure operative che ne pregiudicano la capacità di contribuire alla realizzazione di flussi di cassa, esse possono essere isolate dal resto delle attività della CGU, soggette ad autonoma analisi di recuperabilità ed eventualmente svalutate.

Le CGU identificate dal management e alle quali è stato allocato l'avviamento iscritto nel presente Bilancio consolidato e i criteri con cui sono state identificate tali CGU sono riportati nella nota 23 "Avviamento".

Determinazione della vita utile di attività non finanziarie

Nel determinare la vita utile di immobili, impianti e macchinari e attività immateriali aventi vita utile definita, il Gruppo considera non solo i benefíci economici futuri – contenuti nelle attività – fruiti tramite il loro utilizzo, ma anche molti altri fattori, quali il deterioramento fisico, l'obsolescenza del prodotto o servizio forniti dal bene (per es., tecnica, tecnologica o commerciale), restrizioni legali o altri vincoli similari (per es., sicurezza, ambientali ecc.) nell'utilizzo del bene, se la vita utile del bene dipende dalla vita utile di altri beni.

Inoltre, nella stima delle vite utili delle attività interessate, il Gruppo ha tenuto conto del proprio impegno nell'ambito dell'Accordo di Parigi. Per maggiori dettagli su tale aspetto, si rimanda alla nota 18 "Immobili, impianti e macchinari".

Valutazione dell'esistenza dei requisiti del controllo

Secondo le previsioni dell'IFRS 10, il controllo è ottenuto quando il Gruppo è esposto a rendimenti variabili, o detiene diritti su tali rendimenti, derivanti dal rapporto con la società partecipata e ha la capacità di incidere su tali rendimenti, attraverso l'esercizio del proprio potere sulla società partecipata. Il potere è definito come la capacità attuale di dirigere le attività rilevanti della società partecipata in virtù di diritti sostanziali esistenti.

L'esistenza del controllo non dipende esclusivamente dal possesso della maggioranza dei diritti di voto, ma, piuttosto, dai diritti sostanziali di ciascun investitore sulla società partecipata. Conseguentemente, è richiesto il giudizio del management per valutare specifiche situazioni che determinino diritti sostanziali che attribuiscono al Gruppo il potere di dirigere le attività rilevanti della società partecipata in modo da influenzarne i rendimenti.

Ai fini dell'assessment sul requisito del controllo, il management analizza tutti i fatti e le circostanze, inclusi eventuali accordi con gli altri investitori, i diritti derivanti da altri accordi contrattuali e i diritti di voto potenziali (call option, warrant, put option assegnate ad azionisti minoritari ecc.). Tali altri fatti e circostanze possono risultare particolarmente rilevanti nell'ambito di tale valutazione soprattutto nei casi in cui il Gruppo detiene meno della maggioranza dei diritti di voto, o diritti similari, della società partecipata. A seguito dell'analisi circa l'esistenza del requisito del controllo, in applicazione dell'IFRS 10, il Gruppo ha consolidato integralmente talune società (Emgesa e Codensa) pur non detenendone la maggioranza dei diritti di voto, valutando quindi l'esistenza di requisiti che hanno portato al riscontro di situazioni di controllo de facto.

Inoltre, anche se detiene più della metà dei diritti di voto di un'altra società, il Gruppo considera tutti i fatti e le circostanze rilevanti nel valutare se controlla la società partecipata.

Il Gruppo riesamina l'esistenza delle condizioni di controllo su una società partecipata quando i fatti e le circostanze indichino che ci sia stata una variazione di uno o più elementi considerati per la verifica dell'esistenza del controllo.

Valutazione dell'esistenza del controllo congiunto e del tipo di accordo a controllo congiunto

Secondo l'IFRS 11, un accordo a controllo congiunto è un accordo nel quale due o più parti detengono il controllo congiunto. Si ha il controllo congiunto unicamente quando per le decisioni relative alle attività rilevanti è richiesto il consenso unanime delle parti che condividono il controllo. Un accordo a controllo congiunto si può configurare come una joint venture o una joint operation. Una joint venture è un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto vantano diritti sulle attività nette dell'accordo. Per contro, una joint operation è un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto hanno diritti sulle attività e obbligazioni per le passività relative all'accordo.

Al fine di determinare l'esistenza del controllo congiunto e il tipo di accordo a controllo congiunto, è richiesto il giudizio del management, che deve valutare i diritti e gli obblighi derivanti dall'accordo. A tal fine il management considera la struttura e la forma legale dell'accordo, i termini concordati tra le parti nell'accordo contrattuale e, quando rilevanti, altri fatti e circostanze.

A seguito di tale analisi il Gruppo ha considerato come joint operation gli accordi per la partecipazione in Asociación Nuclear Ascó-Vandellós II.

Il Gruppo riesamina l'esistenza del controllo congiunto quando i fatti e le circostanze indicano che c'è stata una variazione di uno o più elementi considerati per la verifica dell'esistenza del controllo congiunto e del tipo di accordo a controllo congiunto.

Per ulteriori dettagli sulle partecipazioni del Gruppo in joint venture, si rinvia alla nota 25 "Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto".

Valutazione dell'esistenza dell'influenza notevole su una società collegata

Le società collegate sono quelle in cui il Gruppo esercita un'influenza notevole, ossia il potere di partecipare alla determinazione delle decisioni circa le politiche finanziarie e gestionali della società partecipata senza esercitare il controllo o il controllo congiunto su queste politiche. In linea generale, si presume che il Gruppo abbia un'influenza notevole quando lo stesso detiene una partecipazione di almeno il 20%.

Al fine di determinare l'esistenza dell'influenza notevole è richiesto il giudizio del management che deve valutare tutti i fatti e le circostanze.

Il Gruppo riesamina l'esistenza dell'influenza notevole quando i fatti e le circostanze indicano che c'è stata una variazione di uno o più elementi considerati per la verifica dell'esistenza di tale influenza notevole.

Per ulteriori dettagli sulle partecipazioni del Gruppo in società collegate, si rinvia alla nota 25 "Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto".

Applicazione dell'"IFRIC 12 - Accordi per servizi in concessione" alle concessioni

L'IFRIC 12 si applica agli accordi per servizi in concessione da "pubblico a privato", i quali possono essere definiti come contratti che obbligano un concessionario a fornire servizi pubblici, ossia a dare accesso ai principali servizi economici e sociali, per un determinato periodo di tempo per conto dell'Autorità pubblica (ossia, il concedente). In questi contratti, il concedente trasferisce al concessionario il diritto di gestire le infrastrutture utilizzate per fornire tali servizi pubblici.

In particolare, l'IFRIC 12 fornisce linee guida per la rilevazione contabile, da parte del concessionario, degli accordi per servizi in concessione da "pubblico a privato" se:

  • il concedente controlla o regolamenta quali servizi il concessionario deve fornire con l'infrastruttura, a chi li deve fornire e a quale prezzo; e
  • il concedente controlla, tramite la proprietà, titolo a benefíci o in un altro modo, qualsiasi interessenza residua significativa nell'infrastruttura alla scadenza dell'accordo.

Al fine di valutare l'applicabilità di tali disposizioni per il Gruppo in qualità di concessionario, il management ha provveduto a effettuare un'attenta analisi delle concessioni esistenti.

Sulla base di tali analisi, l'IFRIC 12 è risultato applicabile ad alcune infrastrutture utilizzate in accordi per servizi in concessione da parte di talune società operanti principalmente in Brasile.

Per ulteriori dettagli sulle infrastrutture utilizzate negli accordi per servizi in concessione rientranti nell'ambito di applicazione dell'IFRIC 12, si rinvia alla nota 19 "Infrastrutture comprese nell''IFRIC 12 - Accordi per servizi in concessione'".

Ricavi provenienti da contratti con clienti

L'applicazione dell'IFRS 15 ha richiesto al Gruppo i seguenti giudizi professionali (per ulteriori dettagli riguardo agli effetti più significativi sui ricavi del Gruppo, si rimanda alla nota 10.a "Ricavi delle vendite e delle prestazioni").

Inoltre, nel corso dell'esercizio, il Gruppo ha attentamente monitorato gli effetti delle incertezze legate alla pandemia da COVID-19 sulla rilevazione dei propri ricavi, in particolare per quanto riguarda le principali aree impattate da significativi giudizi.

Individuazione del contratto

Il Gruppo analizza con cura le condizioni e i termini contrattuali a livello di giurisdizione locale al fine di determinare se un contratto esiste e se crea diritti e obbligazioni esigibili, così da applicare l'IFRS 15 solo a tali contratti.

Individuazione e adempimento delle obbligazioni di fare Qualora un contratto preveda una molteplicità di beni e servizi promessi, il Gruppo valuta se questi devono essere rilevati separatamente o congiuntamente, considerando

sia le caratteristiche individuali dei beni/servizi, sia la natura della promessa nel contesto contrattuale, anche tenuto conto di tutti i fatti e le circostanze relative al contratto specifico nel relativo contesto legale e regolamentare. Per valutare quando un'obbligazione di fare è soddisfatta, il Gruppo valuta il momento in cui il controllo dei beni o servizi è trasferito al cliente, considerato principalmente dal punto di vista del cliente stesso.

Determinazione del prezzo dell'operazione

Per determinare se un contratto comprende un corrispettivo variabile (ovvero, un corrispettivo che può variare o dipende dal verificarsi o meno di un evento futuro), il Gruppo fa riferimento a tutti i fatti e circostanze applicabili. Nella stima del corrispettivo variabile, il Gruppo utilizza il metodo che consente di prevedere meglio l'importo del corrispettivo al quale avrà diritto, applicandolo in modo uniforme per tutta la durata del contratto e a contratti simili, anche utilizzando tutte le informazioni a sua disposizione, e aggiornando tale stima fino a che non sia risolta l'incertezza. Il Gruppo include i corrispettivi variabili stimati nel prezzo dell'operazione solo nella misura in cui è altamente probabile che quando successivamente sarà risolta l'incertezza associata al corrispettivo variabile non si verifichi un significativo aggiustamento al ribasso dell'importo dei ricavi cumulati rilevati.

Valutazione "principal/agent"

Il Gruppo considera di agire in qualità di "agent" in taluni contratti in cui non ha la responsabilità principale per l'adempimento del contratto e pertanto non controlla i beni e servizi prima del loro trasferimento ai clienti. Per esempio, il Gruppo agisce in qualità di "agent" in taluni contratti relativi a servizi di connessione alla rete dell'energia elettrica/ gas e ad altre attività collegate in funzione dell'assetto regolamentare o normativo locale.

Ripartizione del prezzo dell'operazione

Nei contratti che prevedono più di un'obbligazione di fare (per es., contratti di vendita "bundled"), in generale il Gruppo ripartisce il prezzo dell'operazione fra le diverse obbligazioni di fare in proporzione al prezzo di vendita a sé stante dei beni o servizi distinti inclusi in ciascuna obbligazione di fare. Il Gruppo determina i prezzi di vendita a sé stanti tenendo conto di tutte le informazioni e usando i prezzi osservabili quando sono disponibili sul mercato o, in mancanza di ciò, avvalendosi di un metodo di stima che massimizza l'utilizzo di input osservabili e applicandolo in modo uniforme in circostanze analoghe.

Se il Gruppo valuta che un contratto comprende un'opzione per beni o servizi aggiuntivi (per es., programmi di fidelizzazione della clientela od opzioni di rinnovo) che riconosce al cliente un diritto significativo, il prezzo dell'operazione è allocato a tale opzione considerando che questa rappresenti un'obbligazione di fare aggiuntiva.

Costi del contratto

Il Gruppo valuta la recuperabilità dei costi incrementali per l'ottenimento di un contratto sia a livello di singolo contratto sia per gruppo di contratti, se tali costi sono associati a un gruppo di contratti.

Il Gruppo supporta la recuperabilità di tali costi in base alla propria esperienza con altre operazioni simili e valutando fattori diversi, tra cui potenziali rinnovi, modifiche e contratti successivi con lo stesso cliente.

Il Gruppo ammortizza tali costi sulla durata media del rapporto con il cliente. Al fine di determinare tale periodo atteso di ottenimento di benefíci derivanti dal contratto, il Gruppo si avvale della sua esperienza pregressa (per es., il "tasso di abbandono"), di indicazioni previsionali desumibili da contratti simili e di informazioni disponibili sull'andamento del mercato.

Classificazione e valutazione delle attività finanziarie

Alla data di rilevazione iniziale, al fine di classificare le attività finanziarie, come attività finanziarie al costo ammortizzato, al fair value rilevato tra le altre componenti di Conto economico complessivo e al fair value rilevato a Conto economico, il management valuta le caratteristiche contrattuali dei flussi di cassa dello strumento unitamente al modello di business adottato per gestire le attività finanziarie al fine di generare flussi di cassa.

Per valutare le caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali dello strumento, il management effettua l'"SPPI test" a livello di singolo strumento per determinare se lo stesso generi flussi di cassa che rappresentano solamente pagamento di capitale e interessi, effettuando specifiche valutazioni sulle clausole contrattuali degli strumenti finanziari così come analisi quantitative, qualora necessarie.

Il modello di business determina se i flussi di cassa deriveranno dall'incasso degli stessi in base al contratto, dalla vendita delle attività finanziarie o da entrambi.

Per maggiori dettagli, si rinvia alla nota 46 "Strumenti finanziari per categoria".

Hedge accounting

L'hedge accounting è applicato ai derivati al fine di riflettere in bilancio gli effetti delle strategie di risk management. A tale scopo, il Gruppo documenta all'inception della transazione la relazione tra lo strumento di copertura e l'elemento coperto, così come gli obiettivi e la strategia di risk management. Inoltre, il Gruppo valuta, sia all'inception della relazione sia su base sistematica, se gli strumenti di copertura sono altamente efficaci nel compensare le variazioni nel fair value o nei flussi di cassa degli elementi coperti. Sulla base del giudizio degli Amministratori, la valutazione dell'efficacia basata sull'esistenza di una relazione economica tra gli strumenti di copertura e gli elementi coperti, la dominanza del rischio di credito nelle variazioni di valore e l'hedge ratio, così come la misurazione dell'inefficacia, sono valutate mediante un assessment qualitativo o un

calcolo quantitativo, a seconda degli specifici fatti e circostanze e delle caratteristiche degli strumenti di copertura e degli elementi coperti.

In relazione alle coperture dei flussi di cassa di transazioni future, il management valuta e documenta che le stesse sono altamente probabili e presentano una esposizione alle variazioni dei flussi di cassa che impatta il Conto economico.

Inoltre, nel corso dell'esercizio, il Gruppo ha attentamente monitorato gli eventuali effetti delle incertezze legate alla pandemia da COVID-19 sulle proprie relazioni di copertura. Per maggiori dettagli circa le assunzioni chiave sulla valutazione dell'efficacia e la misurazione dell'inefficacia, si rinvia alla nota 49.1 "Derivati designati come strumenti di copertura".

Leasing

Considerata la complessità richiesta per la valutazione dei contratti di leasing, unita alla loro durata a lungo termine, l'applicazione dell'IFRS 16 impone un significativo ricorso al giudizio professionale. In particolare, ciò è stato necessario per:

  • applicare la definizione di leasing a fattispecie tipiche dei settori in cui opera il Gruppo;
  • identificare la componente di servizio nell'ambito dei contratti di leasing;
  • valutare eventuali opzioni di rinnovo e di risoluzione previste nei contratti al fine di determinare la durata dei contratti, esaminando congiuntamente la probabilità di esercizio di tali opzioni e qualsiasi significativa miglioria sulle attività sottostanti, anche in considerazione delle recenti interpretazioni dell'IFRS Interpretation Committee;
  • identificare eventuali pagamenti variabili che dipendono da indici o tassi per determinare se le variazioni di questi ultimi possano avere un impatto sui futuri pagamenti per il leasing nonché sull'ammontare dell'attività consistente nel diritto di utilizzo;
  • stimare il tasso di attualizzazione per calcolare il valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing; per ulteriori dettagli sulle ipotesi usate per la stima di questo tasso si rinvia al sottoparagrafo "Uso di stime".

Per maggiori dettagli riguardo i contratti di leasing, si rinvia alla nota 20 "Leasing".

Incertezza sui trattamenti ai fini dell'imposta sul reddito

Il Gruppo determina se prendere in considerazione ciascun trattamento fiscale incerto separatamente o congiuntamente a uno o più trattamenti fiscali incerti, nonché se riportare l'effetto dell'incertezza usando il metodo dell'importo più probabile o il metodo del valore atteso, scegliendo quello che, secondo le sue proiezioni, meglio prevede la soluzione dell'incertezza, tenuto conto delle normative fiscali locali.

Il Gruppo effettua un significativo ricorso al giudizio pro-

fessionale nell'identificare le incertezze sui trattamenti ai fini delle imposte sul reddito e riesamina i giudizi e le stime effettuate in presenza di un cambiamento dei fatti e delle circostanze che potrebbe modificare la conclusione sull'accettabilità di un determinato trattamento fiscale oppure sulla stima degli effetti dell'incertezza, o entrambi. Per ulteriori dettagli circa le imposte sul reddito, si rinvia alla nota 16 "Imposte".

2.2 Princípi contabili significativi

Parti correlate

Per parti correlate si intendono principalmente quelle che condividono con Enel SpA il medesimo soggetto controllante, le società che direttamente o indirettamente sono controllate da Enel SpA, le società collegate o joint venture (comprese le loro controllate) di Enel SpA, o le società collegate o joint venture (comprese le loro controllate) di qualsiasi società del Gruppo. Nella definizione di parti correlate rientrano, inoltre, quelle entità che gestiscono piani di benefíci post-pensionistici per i dipendenti di Enel SpA o di sue società correlate (nello specifico, i fondi pensione FOPEN e FONDENEL), nonché i Sindaci e i loro stretti familiari, i dirigenti con responsabilità strategiche e i loro stretti familiari, di Enel SpA e di società da questa controllate. I dirigenti con responsabilità strategiche sono coloro che hanno il potere e la responsabilità, diretta o indiretta, della pianificazione, della direzione, del controllo delle attività della Società e comprendono i relativi Amministratori (esecutivi o meno).

Società controllate

Le società controllate sono le società su cui il Gruppo detiene il controllo. Il Gruppo controlla una società, indipendentemente dalla natura della loro relazione formale, quando è esposto a rendimenti variabili, o detiene diritti su tali rendimenti, derivanti dal proprio rapporto con la stessa e ha la capacità di incidere su tali rendimenti, esercitando il proprio potere su tale società.

I valori delle società controllate sono consolidati integralmente linea per linea nei conti consolidati a partire dalla data in cui il Gruppo ne acquisisce il controllo e sino alla data in cui tale controllo cessa di esistere.

Procedure di consolidamento

I bilanci delle società controllate utilizzati ai fini della predisposizione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2021 sono elaborati in accordo con i princípi contabili adottati dal Gruppo.

Se una società controllata utilizza princípi contabili diversi da quelli adottati nella predisposizione del Bilancio con-

solidato per operazioni e fatti simili in circostanze similari, vengono effettuate opportune rettifiche per garantire la conformità ai princípi contabili di Gruppo.

Le attività, le passività, i proventi e i costi di società controllate acquisite o dismesse durante l'esercizio sono inclusi o esclusi dal Bilancio consolidato, rispettivamente, dalla data in cui il Gruppo ottiene o perde il controllo della società controllata.

Il risultato dell'esercizio e le altre componenti di Conto economico complessivo sono attribuiti agli azionisti della Capogruppo e ai terzi anche se i risultati attribuiti a questi ultimi presentano una perdita.

Le attività, le passività, gli elementi del patrimonio netto, gli utili, le perdite e i flussi di cassa relativi a transazioni infragruppo sono completamente eliminati.

Le variazioni nella quota di possesso in partecipazioni in società controllate che non implicano la perdita del controllo sono rilevate come operazioni sul capitale rettificando la quota attribuibile agli azionisti della Capogruppo e quella ai terzi per riflettere le variazioni nelle loro relative quote di possesso. L'eventuale differenza tra l'ammontare al quale vengono rettificate le partecipazioni di minoranza e il fair value del corrispettivo pagato o ricevuto viene rilevata direttamente nel patrimonio netto consolidato.

Quando il Gruppo perde il controllo su una società controllata, l'eventuale partecipazione residua nella società precedentemente controllata viene rimisurata al fair value alla data in cui si perde il controllo, rilevando l'eventuale utile o perdita derivante dalla perdita del controllo a Conto economico. Inoltre, la quota delle OCI riferita alla controllata di cui si perde il controllo è trattata contabilmente come se il Gruppo avesse direttamente dismesso le relative attività o passività.

Partecipazioni in società collegate e joint arrangement

Le società collegate sono quelle in cui il Gruppo esercita un'influenza notevole, ossia il potere di partecipare alla determinazione delle decisioni circa le politiche finanziarie e gestionali della società partecipata senza esercitare il controllo o il controllo congiunto su queste politiche.

Una joint venture è un accordo a controllo congiunto nel quale il Gruppo detiene il controllo congiunto e vanta diritti sulle attività nette dell'accordo. Per controllo congiunto si intende la condivisione del controllo di un accordo, che esiste unicamente quando per le decisioni riguardanti le attività rilevanti è richiesto il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo.

Le partecipazioni in società collegate e in joint venture sono contabilizzate con il metodo del patrimonio netto (equity method).

Con l'applicazione del metodo del patrimonio netto, tali partecipazioni sono rilevate inizialmente al costo allocando nel valore contabile delle stesse l'eventuale avviamento emergente dalla differenza tra il costo della partecipazione e la quota di interessenza del Gruppo nel fair value netto delle attività e delle passività identificabili della società partecipata alla data di acquisizione.

Successivamente alla data di acquisizione, il valore contabile della partecipazione è rettificato per rilevare la quota di pertinenza del Gruppo dell'utile (perdita) della società collegata o joint venture con effetto sul Conto economico del Gruppo. Rettifiche del valore contabile possono essere necessarie anche a seguito di variazioni della quota di pertinenza del Gruppo nella società collegata o joint venture, derivanti da variazioni nelle voci del prospetto delle altre componenti di Conto economico complessivo della partecipata. La quota di pertinenza del Gruppo di tali variazioni è rilevata tra le altre componenti di Conto economico complessivo del Gruppo.

I dividendi ricevuti da partecipazioni in società collegate e joint venture sono contabilizzati a rettifica del valore contabile della partecipazione.

Gli utili e le perdite derivanti da transazioni tra il Gruppo e una società collegata o joint venture sono rilevati nel Bilancio consolidato soltanto limitatamente alla quota di interessenza di terzi nella collegata o nella joint venture.

I bilanci delle società collegate e delle joint venture sono preparati per lo stesso periodo contabile del Gruppo, apportando, se necessario, le eventuali rettifiche per garantire la conformità ai princípi contabili di Gruppo.

Successivamente all'applicazione del metodo del patrimonio netto, il Gruppo valuta se è necessario rilevare un impairment relativo alla partecipazione nella società collegata o joint venture. Se vi è una evidenza obiettiva di riduzione di valore, l'intero valore contabile della partecipazione è sottoposto a verifica per riduzione di valore in conformità allo IAS 36 come un'unica attività. Per maggiori dettagli circa l'impairment, si rinvia al paragrafo "Impairment delle attività non finanziarie" all'interno della nota 2.1 "Uso di stime e giudizi del management".

Quando un'interessenza partecipativa cessa di essere una società collegata o una joint venture, il Gruppo rileva l'eventuale partecipazione residua nella società al fair value (con contropartita il Conto economico); tutti gli importi precedentemente rilevati nelle OCI relativi a tali investimenti sono contabilizzati come se le partecipate avessero direttamente dismesso le relative attività o passività.

In caso di riduzione di una quota di partecipazione in una società collegata o joint venture che non implica la perdita di influenza notevole o del controllo congiunto, il Gruppo continua ad applicare il metodo del patrimonio netto e la quota degli utili e delle perdite precedentemente rilevati nell'ambito delle OCI, relativa a tale riduzione, è contabilizzata come se il Gruppo avesse direttamente dismesso le relative attività o passività.

Quando una quota di una partecipazione in società colle-

gate o joint venture soddisfa le condizioni per essere classificata come detenuta per la vendita, la parte residua di tale partecipazione che non è stata classificata come posseduta per la vendita è contabilizzata con il metodo del patrimonio netto fino alla dismissione della parte classificata come posseduta per la vendita.

Una joint operation è un accordo a controllo congiunto nel quale il Gruppo, che detiene il controllo congiunto, ha diritti sulle attività e obbligazioni per le passività relative all'accordo. Per ogni joint operation il Gruppo rileva attività, passività, costi e ricavi sulla base dei termini dell'accordo e non in base all'interessenza partecipativa detenuta.

Nel caso in cui vi sia un incremento dell'interessenza in un'attività a controllo congiunto, che soddisfa la definizione di attività aziendale:

  • se il Gruppo acquisisce il controllo, e aveva diritti sulle attività e obbligazioni per le passività relative all'attività a controllo congiunto immediatamente prima della data di acquisizione, allora l'operazione rappresenta un'aggregazione aziendale realizzata in più fasi. Di conseguenza, il Gruppo applica i requisiti previsti per un'aggregazione aziendale realizzata in più fasi, incluso il ricalcolo dell'interessenza che deteneva in precedenza nell'attività a controllo congiunto al fair value alla data di acquisizione;
  • se il Gruppo ottiene il controllo congiunto (ossia, aveva già una interessenza in un'attività a controllo congiunto senza detenerne il controllo congiunto), l'interessenza precedentemente detenuta nell'attività a controllo congiunto non deve essere rimisurata.

Per ulteriori dettagli sulle partecipazioni del Gruppo in società collegate e joint venture, si rinvia alla nota 25 "Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto".

Conversione delle poste in valuta

Le transazioni in valute diverse dalla valuta funzionale sono contabilizzate, al momento della rilevazione iniziale, al tasso di cambio a pronti in essere alla data dell'operazione. Successivamente, le attività e le passività monetarie denominate in valuta diversa dalla valuta funzionale sono convertite usando il tasso di cambio di chiusura (ossia, il tasso di cambio a pronti alla data di riferimento del bilancio).

Le attività e le passività non monetarie denominate in valuta estera, iscritte al costo storico, sono convertite usando il tasso di cambio in essere alla data di iniziale rilevazione dell'operazione. Le attività e le passività non monetarie denominate in valuta, iscritte al fair value, sono convertite utilizzando il tasso di cambio alla data di determinazione del fair value.

Le differenze di cambio eventualmente emergenti sono rilevate a Conto economico.

Nel determinare il tasso di cambio a pronti da utilizzare per la rilevazione iniziale dell'attività, del costo o del ricavo (o parte di essi) connessi all'eliminazione contabile di un'attività o passività non monetaria derivante dal pagamento o dal ricevimento di un anticipo in valuta estera, la data dell'operazione è quella in cui il Gruppo rileva inizialmente l'attività o la passività non monetaria relativa all'anticipo. Qualora vi siano più anticipi versati o ricevuti, il Gruppo determina la data dell'operazione per ciascun anticipo versato o ricevuto.

Conversione dei bilanci in valuta

Nel Bilancio consolidato i proventi, i costi, le attività e le passività sono espressi in euro, che rappresenta la valuta di presentazione della Capogruppo.

Ai fini della predisposizione del Bilancio consolidato, i bilanci delle società consolidate con valuta funzionale diversa da quella di presentazione del Bilancio consolidato, sono convertiti in euro applicando alle attività e passività, inclusi l'avviamento e le rettifiche effettuate in sede di consolidamento, il tasso di cambio in essere alla data di chiusura dell'esercizio e alle voci di Conto economico il cambio medio dell'esercizio a condizione che approssimi i tassi di cambio in essere alla data delle rispettive operazioni.

Le relative differenze cambio sono rilevate direttamente a patrimonio netto e sono esposte separatamente in un'apposita riserva dello stesso; tale riserva è riversata proporzionalmente a Conto economico al momento della cessione (parziale o totale) della partecipazione.

Quando la valuta funzionale di una società consolidata è la valuta di un'economia iperinflazionata, il Gruppo riespone il bilancio secondo quanto previsto dallo IAS 29 prima di applicare lo specifico metodo di conversione esposto di seguito.

Al fine di considerare l'impatto dell'iperinflazione sul tasso di cambio della moneta locale, la situazione patrimoniale-finanziaria e il risultato economico (ossia attività, passività, voci di patrimonio netto, ricavi e costi) di una società la cui valuta funzionale è la valuta di un'economia iperinflazionata sono convertiti nella moneta di presentazione del Gruppo (euro) utilizzando il tasso di cambio in essere alla data di chiusura dell'esercizio, eccetto per gli importi comparativi presentati nel bilancio dell'anno precedente che non sono rettificati per variazioni successive nel livello di prezzo o variazioni successive nei tassi di cambio.

Aggregazioni aziendali

Le aggregazioni aziendali antecedenti al 1° gennaio 2010 e concluse entro il predetto esercizio, sono state rilevate in base a quanto previsto dall'IFRS 3 (2004).

Dette aggregazioni sono state rilevate utilizzando il metodo dell'acquisto (purchase method), ove il costo di acquisto è pari al fair value alla data di scambio delle attività cedute, e delle passività sostenute o assunte, più i costi direttamente attribuibili all'acquisizione. Tale costo è stato allocato rilevando le attività, le passività e le passività potenziali

identificabili dell'acquisita ai relativi fair value. L'eventuale eccedenza positiva del costo di acquisto rispetto al fair value della quota delle attività nette acquisite di pertinenza del Gruppo è stata contabilizzata come avviamento o, se negativa, rilevata a Conto economico. Il valore dell'interessenza di terzi è stato determinato in proporzione alla quota di partecipazione detenuta dai terzi nelle attività nette. Nelle aggregazioni aziendali realizzate in più fasi, al momento dell'acquisizione del controllo, le rettifiche ai fair value relative agli attivi netti precedentemente acquisiti sono state riflesse a patrimonio netto; l'ammontare dell'avviamento è stato determinato separatamente per ogni singola transazione sulla base del fair value delle attività nette acquisite alla data di ogni singola transazione.

Le aggregazioni aziendali successive al 1° gennaio 2010 sono rilevate in base a quanto previsto dall'IFRS 3 (2008), nel prosieguo IFRS 3 Revised.

In particolare, queste aggregazioni aziendali sono rilevate utilizzando il metodo dell'acquisizione (acquisition method), ove il costo di acquisto (corrispettivo trasferito) è pari al fair value, alla data di acquisizione, delle attività acquisite, delle passività sostenute o assunte, nonché degli eventuali strumenti di capitale emessi dall'acquirente. Il costo di acquisto include il fair value delle eventuali attività e passività per corrispettivi potenziali.

I costi direttamente attribuibili all'acquisizione sono rilevati a Conto economico.

Il corrispettivo trasferito è allocato rilevando le attività, le passività e le passività potenziali identificabili della società acquisita ai relativi fair value alla data di acquisizione. L'eventuale eccedenza tra la sommatoria del corrispettivo trasferito, valutato al fair value alla data di acquisizione, l'importo di qualsiasi partecipazione di minoranza e qualsiasi interessenza nell'acquisita precedentemente detenuta dal Gruppo (in una aggregazione aziendale realizzata in più fasi), rispetto al valore netto degli importi delle attività identificabili acquisite e delle passività sostenute o assunte, valutate al fair value, è rilevata come avviamento. In caso la differenza sia negativa, il Gruppo verifica di aver correttamente identificato tutte le attività acquisite e le passività assunte e rivede le procedure utilizzate per determinare gli importi da rilevare alla data di acquisizione. Se al termine di tale verifica si conferma una eccedenza del fair value delle attività nette acquisite rispetto al corrispettivo totale trasferito, tale eccedenza rappresenta l'utile derivante da un acquisto a condizioni favorevoli e viene rilevata a Conto economico.

Il valore contabile delle interessenze di terzi è determinato in proporzione alle quote di partecipazione detenute dai terzi nelle attività nette identificabili dell'acquisita, ovvero al loro fair value alla data di acquisizione.

Qualora l'aggregazione aziendale fosse realizzata in più fasi, al momento dell'acquisizione del controllo, le quote partecipative detenute precedentemente nella società acquisita, sono rimisurate al fair value e l'eventuale differenza (positiva o negativa) è rilevata a Conto economico.

L'eventuale corrispettivo potenziale è rilevato al fair value alla data di acquisizione. Le variazioni successive del fair value del corrispettivo potenziale, classificato come un'attività o una passività, ossia come uno strumento finanziario ai sensi dell'IFRS 9, sono rilevate a Conto economico. Il corrispettivo potenziale che non rientra nell'ambito di applicazione dell'IFRS 9 è valutato in base allo specifico IFRS/IAS di riferimento. Il corrispettivo potenziale che è classificato come strumento di capitale non è rimisurato, e, conseguentemente il suo regolamento è contabilizzato nell'ambito del patrimonio netto.

Nel caso in cui i fair value delle attività, delle passività e delle passività potenziali possano determinarsi solo provvisoriamente, l'aggregazione aziendale è rilevata utilizzando tali valori provvisori. Le eventuali rettifiche, derivanti dal completamento del processo di valutazione, sono rilevate entro 12 mesi a partire dalla data di acquisizione, rideterminando i dati comparativi.

Misurazione del fair value

Per tutte le valutazioni al fair value e per la relativa informativa integrativa, così come richiesto o consentito dai princípi contabili internazionali, il Gruppo applica l'IFRS 13. Il fair value rappresenta il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività nell'ambito di una transazione ordinaria posta in essere tra operatori di mercato, alla data di valutazione (c.d. "exit price").

La valutazione al fair value suppone che l'operazione di vendita dell'attività o di trasferimento della passività abbia luogo nel mercato principale, ossia nel mercato in cui ha luogo il maggior volume e livello di transazioni per l'attività o la passività. In assenza di un mercato principale, si suppone che la transazione abbia luogo nel mercato più vantaggioso al quale il Gruppo ha accesso, vale a dire il mercato suscettibile di massimizzare i risultati della transazione di vendita dell'attività o di minimizzare l'ammontare da pagare per trasferire la passività.

Il fair value di un'attività o di una passività è determinato utilizzando le assunzioni che gli operatori di mercato prenderebbero in considerazione per definire il prezzo dell'attività o della passività, assumendo che gli stessi agiscano secondo il loro migliore interesse economico. Gli operatori di mercato sono acquirenti e venditori indipendenti, informati, in grado di concludere una transazione per l'attività o la passività e motivati, ma non obbligati o diversamente indotti a perfezionare la transazione.

Nella misurazione del fair value, il Gruppo considera le caratteristiche delle specifiche attività o passività, in particolare:

• per le attività non finanziarie considera la capacità di un operatore di mercato di generare benefíci economici impiegando l'attività nel suo massimo e migliore utilizzo o vendendola a un altro operatore di mercato capace di

impiegarla nel suo massimo e migliore utilizzo;

  • per le passività e gli strumenti rappresentativi di capitale proprio, il fair value include l'effetto del cosiddetto "non-performance risk", ossia il rischio che il Gruppo non sia in grado di adempiere alle proprie obbligazioni, compreso tra l'altro anche il rischio di credito proprio del Gruppo;
  • nel caso di gruppi di attività e passività finanziarie gestiti sulla base della propria esposizione netta ai rischi di mercato o al rischio di credito, è ammessa la misurazione del fair value su base netta.

Nella misurazione del fair value delle attività e delle passività, il Gruppo utilizza tecniche di valutazione adeguate alle circostanze e per le quali sono disponibili dati sufficienti per valutare il fair value stesso, massimizzando l'utilizzo di input osservabili e riducendo al minimo l'utilizzo di input non osservabili.

Immobili, impianti e macchinari

Gli immobili, impianti e macchinari sono iscritti al costo, al netto del fondo ammortamento e di qualsiasi perdita per riduzione di valore accumulata. Tale costo è comprensivo dei costi accessori direttamente attribuibili per portare il bene nel luogo e nelle condizioni necessarie alla sua messa in funzione e per l'uso per cui è stato acquistato.

Il costo è inoltre incrementato, in presenza di obbligazioni legali o implicite, del valore attuale del costo stimato per lo smantellamento del bene e/o ripristino del sito su cui insiste. La corrispondente passività è rilevata in un fondo del passivo nell'ambito dei fondi per rischi e oneri. Il trattamento contabile delle revisioni di stima di questi costi, del trascorrere del tempo e del tasso di attualizzazione sono indicati nella nota 39 "Fondi rischi e oneri".

Gli immobili, impianti e macchinari trasferiti dai clienti a fronte della prestazione di servizi di connessione alla rete elettrica e/o della fornitura di altri servizi correlati sono rilevati al fair value alla data in cui il controllo è ottenuto.

Gli oneri finanziari direttamente attribuibili all'acquisto, costruzione o produzione di beni che richiedono un rilevante periodo prima di essere pronti per l'uso o la vendita (c.d. "qualifying asset"), sono capitalizzati come parte del costo dei beni stessi. Gli oneri finanziari connessi all'acquisto/ costruzione di beni che non presentano tali caratteristiche vengono rilevati a Conto economico nell'esercizio di competenza.

Alcuni beni, oggetto di rivalutazione alla data di transizione agli IFRS-EU o in periodi precedenti, sono stati rilevati sulla base del loro fair value, considerato come valore sostitutivo del costo (deemed cost) alla data di rivalutazione.

Qualora parti significative di singoli immobili, impianti e macchinari abbiano differenti vite utili, le componenti identificate sono rilevate e ammortizzate separatamente.

I costi sostenuti successivamente all'acquisto sono rilevati a incremento del valore contabile dell'elemento cui si riferiscono, qualora sia probabile che i futuri benefíci associati al costo sostenuto per sostituire una parte del bene affluiscano al Gruppo e il costo dell'elemento possa essere determinato attendibilmente. Tutti gli altri costi sono rilevati nel Conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti.

I costi di sostituzione di un intero cespite o di parte di esso sono rilevati come incremento del valore contabile del bene cui fanno riferimento e sono ammortizzati lungo la loro vita utile; il valore netto contabile dell'unità sostituita è eliminato contabilmente con imputazione a Conto economico.

Gli immobili, impianti e macchinari, al netto del valore residuo, sono ammortizzati a quote costanti in base alla vita utile stimata del bene, che è riesaminata con periodicità annuale; eventuali cambiamenti dei criteri di ammortamento sono applicati prospetticamente. Per maggiori dettagli circa la stima della vita utile, si rimanda alla nota 2.1 "Uso di stime e giudizi del management".

L'ammortamento ha inizio quando il bene è disponibile all'uso.

La vita utile stimata dei principali immobili, impianti e macchinari è la seguente:

Fabbricati civili 10-70 anni
Fabbricati e opere civili inclusi in impianti 10-100 anni
Centrali idroelettriche:
- condotte forzate 7-85 anni
- macchinario meccanico ed elettrico 5-60 anni
- altre opere idrauliche fisse 5-100 anni
Centrali termoelettriche:
- caldaie e componenti ausiliari 3-53 anni
- componenti turbogas 3-53 anni
- macchinario meccanico ed elettrico 3-53 anni
- altre opere idrauliche fisse 3-53 anni
Centrali nucleari 50 anni
Centrali geotermoelettriche:
- torri refrigeranti 20-25 anni
- turbine e generatori 25-30 anni
- parti turbina a contatto con il fluido 10-25 anni
- macchinario meccanico ed elettrico 20-40 anni
Impianti di produzione da fonte eolica:
- torri 20-30 anni
- turbine e generatori 20-30 anni
- macchinario meccanico ed elettrico 15-30 anni
Impianti di produzione da fonte solare:
- macchinario meccanico ed elettrico 20-30 anni
Impianti di illuminazione pubblica e artistica:
- impianti di illuminazione pubblica 10-20 anni
- impianti di illuminazione artistica 20 anni
Linee di trasporto 12-50 anni
Stazioni di trasformazione 20-55 anni
Impianti di distribuzione:
- linee di alta tensione 10-60 anni
- cabine primarie 5-55 anni
- reti di media e bassa tensione 5-50 anni
Contatori:
- contatori elettromeccanici 3-34 anni
- gruppi di misura bilancio energia 3-30 anni
- contatori elettronici 6-35 anni

La vita utile delle migliorie su beni di terzi è determinata sulla base della durata del contratto di locazione o, se inferiore, della durata dei benefíci derivanti dalla miglioria stessa.

I terreni non sono ammortizzati in quanto elementi a vita utile illimitata.

I beni rilevati nell'ambito degli immobili, impianti e macchinari sono eliminati contabilmente al momento della loro dismissione (ossia, alla data in cui il destinatario ottiene il controllo) oppure quando nessun beneficio economico futuro è atteso dal loro utilizzo o dismissione. L'eventuale utile o perdita, rilevato a Conto economico, è calcolato come differenza tra i corrispettivi netti della dismissione, determinati secondo le previsioni dell'IFRS 15 in merito al prezzo dell'operazione, e il valore netto contabile dei beni eliminati.

Beni gratuitamente devolvibili

Gli impianti del Gruppo includono beni gratuitamente devolvibili asserviti alle concessioni prevalentemente riferibili alle grandi derivazioni di acque e alle aree demaniali destinate all'esercizio degli impianti di produzione termoelettrica.

Nel contesto regolatorio italiano vigente fino al 2011, alle date di scadenza delle concessioni, salvo loro rinnovo, tutte le opere di raccolta e di regolazione, le condotte forzate, i canali di scarico e gli impianti che insistono su aree demaniali, avrebbero dovuto essere devoluti gratuitamente allo Stato, in condizione di regolare funzionamento. Conseguentemente, gli ammortamenti dei beni gratuitamente devolvibili risultavano commisurati sulla base della minore tra la durata della concessione e la vita utile del bene. A seguito delle modifiche normative introdotte con la legge n. 134 del 7 agosto 2012, i beni precedentemente qualificati come "gratuitamente devolvibili" asserviti alle concessioni di derivazione d'acqua a uso idroelettrico sono ora considerati alla stregua delle altre categorie di "Immobili, impianti e macchinari", e pertanto, ammortizzati lungo la vita utile (laddove questa ecceda la scadenza della concessione), come già illustrato in sede di commento del precedente punto "Valore ammortizzabile di alcuni elementi degli impianti della filiera idroelettrica italiana a seguito della legge n. 134/2012", cui si rimanda per maggiori dettagli.

In accordo con le leggi n. 29/1985 e n. 46/1999, anche le centrali idroelettriche in territorio spagnolo operano in regime di concessione amministrativa, al termine della quale gli impianti verranno riconsegnati allo Stato in condizione di regolare funzionamento. La scadenza di tali concessioni si estende fino al 2067.

Talune società operanti nella generazione in America Latina sono titolari di concessioni amministrative le cui condizioni risultano analoghe a quelle applicabili in base al regime concessorio spagnolo. La scadenza di tali concessioni si estende al 2071.

Infrastrutture asservite a una concessione che non rientrano nell'ambito di applicazione dell'"IFRIC 12 - Accordi per servizi in concessione"

Per quanto riguarda la distribuzione di energia elettrica, il Gruppo è concessionario in Italia di tale servizio. La concessione, attribuita dal Ministero dello Sviluppo Economico, è a titolo gratuito e scade il 31 dicembre 2030. Qualora, alla scadenza, la concessione non venisse rinnovata, il concedente dovrà corrispondere un indennizzo per il riscatto. Il predetto indennizzo sarà determinato d'intesa tra le parti secondo adeguati criteri valutativi, basati sia sul valore patrimoniale dei beni oggetto del riscatto sia sulla redditività degli stessi.

Nella determinazione dell'indennizzo, l'elemento reddituale dei beni oggetto del riscatto sarà rappresentato dal valore attualizzato dei flussi di cassa futuri. Le infrastrutture asservite all'esercizio della predetta concessione sono di proprietà e nella disponibilità del concessionario; sono iscritte alla voce "Immobili, impianti e macchinari" e sono ammortizzate lungo la loro vita utile.

Il Gruppo opera altresì in regime di concessione amministrativa nella distribuzione di energia elettrica in altri Paesi (tra cui Spagna e Romania); tali concessioni garantiscono il diritto a costruire e gestire le reti di distribuzione per un orizzonte temporale indefinito.

Infrastrutture rientranti nell'ambito di applicazione dell'"IFRIC 12 - Accordi per servizi in concessione"

In un accordo per servizi in concessione "public-to-private" rientrante nell'ambito di applicazione dell'"IFRIC 12 - Accordi per servizi in concessione", il concessionario ("operator") presta un servizio, in accordo con i termini contrattuali, realizzando o migliorando l'infrastruttura utilizzata per la fornitura del servizio di carattere pubblico e/o gestendo e mantenendo l'infrastruttura per il periodo della concessione.

Il Gruppo, in qualità di concessionario, non contabilizza le infrastrutture rientranti nell'ambito di applicazione dell'I-FRIC 12 tra gli "Immobili, impianti e macchinari"; il Gruppo rileva e misura i ricavi per i servizi che esegue in conformità con l'IFRS 15. In particolare, secondo le caratteristiche dell'accordo per servizi in concessione, quando il Gruppo fornisce servizi per la realizzazione o il miglioramento, rileva:

• attività finanziarie, se il Gruppo ha un diritto contrattuale incondizionato a ricevere disponibilità liquide o un'altra attività finanziaria dal concedente (o da terzi, in base alle direttive del concedente) e quest'ultimo non ha la possibilità di evitarne il pagamento. In questo caso il concedente è impegnato contrattualmente a pagare al concessionario importi specificati o determinabili, oppure la differenza tra gli importi ricevuti dagli utenti del servizio pubblico e gli importi specificati o determi-

nabili (stabiliti dall'accordo) e tali pagamenti sono indipendenti dall'utilizzo dell'infrastruttura; e/o

• attività immateriali, se il Gruppo ottiene il diritto (licenza) di far pagare gli utenti del servizio pubblico. In questo caso, il concessionario non vanta un diritto incondizionato a ricevere disponibilità liquide in quanto gli importi dipendono dalla misura in cui gli utenti utilizzano il servizio.

Se il Gruppo, in qualità di concessionario, vanta un diritto contrattuale a ricevere un'attività immateriale (il diritto a far pagare gli utenti del servizio pubblico), gli oneri finanziari riconducibili all'accordo sono capitalizzabili secondo le modalità descritte nella nota 18 "Immobili, impianti e macchinari".

Tuttavia, per i servizi relativi alla realizzazione/miglioramento, entrambe le tipologie di corrispettivo sono generalmente classificate come attività derivanti da contratti con i clienti durante il periodo di realizzazione/miglioramento.

Per maggiori dettagli circa tali corrispettivi, si rimanda alla nota 10.a "Ricavi delle vendite e delle prestazioni".

Leasing

Il Gruppo detiene immobili, impianti e macchinari utilizzati nello svolgimento della propria attività aziendale, attraverso contratti di leasing. Alla data di inizio del leasing il Gruppo determina se il contratto è, o contiene, un leasing. Il Gruppo applica la definizione di leasing prevista dall'IFRS 16 ai contratti stipulati o modificati il 1° gennaio 2019 o in data successiva; tale definizione è soddisfatta quando il contratto trasferisce il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività sottostante per un periodo di tempo in cambio di un corrispettivo.

Di converso, in caso di contratti stipulati prima del 1° gennaio 2019, il Gruppo ha determinato se l'accordo fosse o contenesse un leasing conformemente all'IFRIC 4.

Gruppo in qualità di locatario

Alla data di decorrenza o alla modifica di un contratto che contiene una componente leasing e una o più ulteriori componenti leasing o non leasing, il Gruppo assegna il corrispettivo del contratto a ciascuna componente leasing in base al relativo prezzo a sé stante.

Il Gruppo rileva un'attività consistente nel diritto di utilizzo dell'attività sottostante e una passività del leasing alla data di decorrenza del contratto (ossia, la data in cui l'attività sottostante è disponibile per l'uso).

L'attività consistente nel diritto di utilizzo rappresenta il diritto del locatario a utilizzare l'attività sottostante per la durata del leasing; la sua valutazione iniziale è al costo, che comprende l'importo iniziale della passività del leasing rettificato per tutti i pagamenti dovuti per il leasing corrisposti alla data di decorrenza o precedentemente, al netto degli incentivi di leasing ricevuti, più gli eventuali costi diretti iniziali sostenuti e una stima dei costi per lo smantellamento e la rimozione dell'attività sottostante e per il ripristino dell'attività sottostante o del sito in cui è ubicata. Le attività consistenti nel diritto di utilizzo sono successivamente ammortizzate a quote costanti sul periodo più breve fra la durata del leasing e la vita utile stimata delle attività consistenti nel diritto di utilizzo, come segue:

Vita residua media (anni)
Fabbricati 7
Diritti di superficie relativi a impianti da fonti
rinnovabili
32
Veicoli e altri mezzi di trasporto 5

Se il leasing trasferisce la proprietà dell'attività sottostante al Gruppo al termine della durata del contratto o se il costo dell'attività consistente nel diritto di utilizzo riflette il fatto che il Gruppo eserciterà una opzione di acquisto, l'ammortamento è calcolato sulla base della vita utile stimata dell'attività sottostante.

Inoltre, le attività consistenti nel diritto di utilizzo sono sottoposte a verifica per riduzione di valore e rettificate per riflettere un'eventuale rimisurazione delle passività del leasing.

La passività del leasing è inizialmente valutata al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing da corrispondere lungo la durata del leasing. Nel calcolare il valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing, il Gruppo utilizza il tasso di finanziamento marginale del locatario alla data di decorrenza del leasing quando il tasso di interesse implicito del leasing non è facilmente determinabile.

I pagamenti variabili dovuti per il leasing che non dipendono da un indice o da un tasso sono rilevati come costi nel periodo in cui si verifica l'evento o la circostanza che fa scattare i pagamenti.

Dopo la data di decorrenza, la passività del leasing è valutata al costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo e rideterminata al verificarsi di taluni eventi.

Il Gruppo applica l'eccezione alla rilevazione prevista per i leasing a breve termine ai propri contratti con durata uguale o inferiore a 12 mesi dalla data di decorrenza. Applica, inoltre, l'eccezione alla rilevazione prevista per i leasing nei quali l'attività sottostante è di "modesto valore" e il cui importo è stimato come non significativo. Per esempio, il Gruppo detiene in leasing alcune attrezzature per ufficio (ossia, PC, stampanti e fotocopiatrici) che sono considerate di modesto valore. I pagamenti dovuti per i leasing a breve termine e per i leasing in cui l'attività sottostante è di modesto valore sono rilevati come costo a quote costanti per la durata del leasing.

Il Gruppo espone le attività consistenti nel diritto di utilizzo che non soddisfano la definizione di investimento immobiliare nella voce "Immobili, impianti e macchinari" e le passività del leasing nei "Finanziamenti".

Conformemente con le disposizioni del principio, il Gruppo espone separatamente gli interessi passivi sulle passività del leasing nella voce "Altri oneri finanziari" e le quote di ammortamento delle attività consistenti nel diritto di utilizzo nella voce "Ammortamenti e altri impairment".

Gruppo in qualità di locatore

Quando agisce in qualità di locatore, il Gruppo determina alla data di inizio di ciascun leasing se è un leasing finanziario oppure operativo.

I leasing in cui il Gruppo trasferisce sostanzialmente tutti i rischi e i benefíci connessi alla proprietà dell'attività sottostante sono classificati come leasing finanziari; in caso contrario, sono classificati come leasing operativi. Per effettuare tale valutazione, il Gruppo considera gli indicatori forniti dall'IFRS 16. Se il contratto contiene componenti leasing e non leasing, il Gruppo ripartisce il corrispettivo del contratto applicando l'IFRS 15.

Il Gruppo contabilizza i ricavi da locazione derivanti da leasing operativi in modo sistematico lungo la durata del contratto e li rileva come "Altri ricavi".

Investimenti immobiliari

Gli investimenti immobiliari rappresentano proprietà immobiliari del Gruppo possedute al fine di conseguire canoni di locazione e/o per l'apprezzamento del capitale investito, piuttosto che per l'impiego nel ciclo produttivo o nella fornitura di beni/servizi.

Sono rilevati al costo, al netto del fondo di ammortamento e di qualsiasi perdita per riduzione di valore accumulata.

Gli investimenti immobiliari, a eccezione dei terreni, sono ammortizzati a quote costanti in base alla vita utile stimata dei beni.

Le perdite di valore sono determinate secondo i criteri successivamente illustrati.

L'analisi dettagliata del fair value degli investimenti immobiliari è illustrata nella nota 50 "Attività e passività misurate al fair value".

Gli investimenti immobiliari sono eliminati contabilmente quando sono stati dismessi (alla data in cui il ricevente ne ottiene il controllo) o quando sono definitivamente ritirati dall'uso e nessun beneficio economico futuro è atteso dalla loro dismissione. L'eventuale utile o perdita, rilevato a Conto economico, è calcolato come differenza tra il corrispettivo netto derivante dalla dismissione, determinato secondo le previsioni dell'IFRS 15 in merito al prezzo dell'operazione, e il valore netto contabile dei beni eliminati.

Le riclassifiche alla (o dalla) voce "Investimenti immobiliari" sono ammesse solo in caso di un cambio d'uso supportato da evidenze.

Attività immateriali

Le attività immateriali riguardano le attività prive di consistenza fisica, identificabili, controllate dal Gruppo e in grado di produrre benefíci economici futuri. Sono rilevate al costo di acquisto o di produzione interna, quando è probabile che dal loro utilizzo vengano generati benefíci economici futuri e il relativo costo può essere attendibilmente determinato.

Il costo è comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione necessari a rendere le attività disponibili per l'uso. I costi di sviluppo sono rilevati come attività immateriale solo quando il Gruppo può dimostrare la fattibilità tecnica di completamento dell'attività stessa, nonché di avere la capacità, l'intenzione e la disponibilità di risorse al fine di completare l'attività per utilizzarla o venderla.

I costi di ricerca sono rilevati a Conto economico.

Le attività immateriali, aventi vita utile definita, sono rilevate al netto del fondo di ammortamento e delle eventuali perdite di valore accumulate.

L'ammortamento è calcolato a quote costanti in base alla vita utile stimata dell'attività, che è riesaminata con periodicità almeno annuale; eventuali cambiamenti dei criteri di ammortamento sono applicati prospetticamente. Per maggiori dettagli circa la stima della vita utile si rimanda alla nota 2.1 "Uso di stime e giudizi del management".

L'ammortamento ha inizio quando l'attività immateriale è disponibile per l'uso. Di conseguenza, le attività immateriali non ancora disponibili per l'uso non sono ammortizzate ma sono sottoposte a verifica annuale di recuperabilità (impairment test).

Le attività immateriali del Gruppo hanno una vita utile definita a eccezione di alcune concessioni e dell'avviamento. Le attività immateriali aventi vita utile indefinita non sono assoggettate ad ammortamento sistematico ma sottoposte a verifica almeno annuale di recuperabilità (impairment test). La vita utile indefinita deve essere rivista annualmente per determinare se essa possa continuare a essere supportata. In caso contrario, il cambiamento nella determinazione della vita utile da indefinita a definita è rilevato come un cambiamento di stima contabile.

Le attività immateriali sono eliminate contabilmente al momento della loro dismissione (alla data in cui il ricevente ne ottiene il controllo) o quando nessun beneficio economico futuro è atteso dal loro utilizzo o dismissione. L'eventuale utile o perdita, rilevato a Conto economico, è determinato come differenza tra il corrispettivo netto derivante dalla dismissione, determinato secondo le previsioni dell'IFRS 15 in merito al prezzo dell'operazione, e il valore netto contabile dell'attività eliminata.

La vita utile stimata delle principali attività immateriali, distinte fra generate internamente e acquistate, è di seguito dettagliata:

Costi di sviluppo:
- generati internamente 2-26 anni
- acquisiti 3-26 anni
Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzo opere
dell'ingegno:
- generati internamente 3-10 anni
- acquisiti 2-50 anni
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili:
- generati internamente 20 anni
- acquisiti 1-40 anni
Attività immateriali da accordi per servizi in
concessione:
- generate internamente -
- acquisite 5 anni
Altre attività immateriali:
- generate internamente 2-28 anni
- acquisite 1-28 anni

Il Gruppo presenta tra le attività immateriali anche i costi per l'ottenimento dei contratti con i clienti capitalizzati secondo quanto previsto dall'IFRS 15.

Il Gruppo capitalizza tali costi solo se:

  • i costi sono incrementali, nel senso che sono direttamente imputabili a un contratto identificato e non sarebbero stati sostenuti dal Gruppo se il contratto non fosse stato ottenuto;
  • il Gruppo prevede di recuperarli tramite rimborso (recuperabilità diretta) o margini (recuperabilità indiretta).

In particolare, il Gruppo capitalizza di norma le commissioni di vendita riconosciute agli agenti se i criteri di capitalizzazione sono soddisfatti.

I costi capitalizzati per l'ottenimento dei contratti con i clienti sono ammortizzati sistematicamente, coerentemente con il modello di trasferimento dei beni o servizi cui si riferiscono, e sono soggetti a impairment test per rilevare eventuali perdite di valore nella misura in cui il valore contabile di tali attività ecceda il relativo valore recuperabile.

Il Gruppo ammortizza i costi per l'ottenimento dei contratti con i clienti capitalizzati a quote costanti lungo il periodo di beneficio atteso dal contratto (ovvero, la durata media del rapporto con il cliente); eventuali variazioni nei criteri di ammortamento sono rilevate prospetticamente.

Avviamento

L'avviamento rappresenta i futuri benefíci economici risultanti da altre attività acquisite in una aggregazione aziendale non individuate singolarmente e rilevate separatamente. Per ulteriori dettagli, si rinvia al paragrafo dei princípi contabili "Aggregazioni aziendali".

L'avviamento emergente dall'acquisizione di società controllate è rilevato separatamente e, dopo l'iniziale iscrizione, non è assoggettato ad ammortamento ma verificato, almeno annualmente, per impairment, come parte della verifica di una CGU cui appartiene.

Ai fini dell'impairment test, l'avviamento è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna CGU che si prevede beneficerà delle sinergie dell'aggregazione.

L'avviamento relativo a partecipazioni in società collegate e in joint venture è incluso nel valore contabile di tali attività.

Impairment delle attività non finanziarie

A ciascuna data di riferimento del bilancio, gli immobili, impianti e macchinari, gli investimenti immobiliari, le attività immateriali, le attività consistenti nel diritto di utilizzo di un'attività sottostante, l'avviamento e le partecipazioni in società collegate/joint venture sono verificate al fine di constatare l'esistenza di indicatori di un'eventuale riduzione del loro valore.

Le CGU alle quali è stato allocato un avviamento, le attività immateriali con vita utile indefinita e le attività immateriali non ancora disponibili per l'uso sono sottoposte a verifica per riduzione di valore annualmente o più frequentemente in presenza di indicatori che facciano ritenere che le suddette attività possano aver subíto una riduzione di valore.

Se esiste indicazione di una riduzione di valore, il valore recuperabile di ciascuna attività interessata è stimato sulla base dell'utilizzo dell'attività e della sua dismissione futura, conformemente al più recente Piano Industriale del Gruppo. Per la stima del valore recuperabile, si rimanda alla nota 2.1 "Uso di stime e giudizi del management".

Il valore recuperabile è calcolato con riferimento a una singola attività, a meno che l'attività non sia in grado di generare flussi finanziari in entrata che siano ampiamente indipendenti da quelli derivanti da altre attività o gruppi di attività; in tal caso, il valore recuperabile è riferito alla CGU alla quale l'attività appartiene.

Qualora il valore contabile dell'attività, o della relativa CGU alla quale essa appartiene, sia superiore al suo valore recuperabile, una perdita di valore è rilevata a Conto economico e presentata nella voce "Ammortamenti e altri impairment". Le perdite di valore di una CGU sono imputate in primo luogo a riduzione del valore contabile dell'eventuale avviamento allocato alla stessa, e poi a riduzione dei valori contabili delle altre attività della CGU, in proporzione al loro valore contabile.

Se vengono meno i presupposti per una svalutazione precedentemente effettuata, il valore contabile dell'attività è ripristinato con imputazione a Conto economico, nella voce "Ammortamenti e altri impairment", nei limiti del valore contabile che l'attività in oggetto avrebbe avuto, al netto dell'ammortamento, se non fosse stata effettuata la svalutazione. Il valore originario dell'avviamento non viene ripristinato anche qualora, negli esercizi successivi, vengano meno le ragioni che hanno determinato la riduzione di valore.

Nel caso in cui talune specifiche e ben individuate attività possedute dal Gruppo siano impattate da sfavorevoli con-

dizioni economiche oppure operative, che ne pregiudicano la capacità di contribuire alla realizzazione di flussi di cassa, esse possono essere isolate dal resto delle attività della CGU, soggette ad autonoma analisi di recuperabilità ed eventualmente svalutate.

Rimanenze

Le rimanenze di magazzino sono valutate al minore tra il costo e il valore netto di realizzo, a eccezione di quelle destinate ad attività di trading che sono valutate al fair value con contropartita Conto economico. Il costo è determinato sulla base del costo medio ponderato, che include gli oneri accessori di competenza. Per valore netto di realizzo si intende il prezzo di vendita stimato nel normale svolgimento delle attività al netto dei costi stimati per realizzare la vendita o, laddove applicabile, il costo di sostituzione.

Per la parte di magazzino posseduta per adempiere a vendite già concluse, il valore netto di realizzo è determinato sulla base di quanto stabilito nel relativo contratto di cessione.

Sono rilevati nelle rimanenze i certificati ambientali (per es., certificati verdi, certificati di efficienza energetica e quote di emissioni di CO2 europee) non utilizzati per la compliance del periodo di riferimento. Relativamente alle quote di emissioni di CO2, le rimanenze sono segregate tra il portafoglio destinato al trading e quello destinato alla compliance degli obblighi di emissione dei gas clima-alteranti. All'interno di quest'ultimo, le predette quote sono allocate in sottoportafogli in base allo specifico anno di compliance cui sono destinate.

Nell'ambito delle rimanenze sono inoltre rilevate le giacenze di combustibile nucleare il cui utilizzo è determinato sulla base dell'energia prodotta.

I materiali e gli altri beni di consumo (incluse le commodity energetiche) posseduti per essere utilizzati nel processo produttivo non sono oggetto di svalutazione, qualora ci si attenda che il prodotto finito nel quale verranno incorporati sarà venduto a un prezzo tale da consentire il recupero del costo sostenuto.

Strumenti finanziari

Per strumenti finanziari si intende qualsiasi contratto che dia origine a un'attività finanziaria per un'entità e a una passività finanziaria o a uno strumento rappresentativo di capitale per la controparte; sono rilevati e valutati secondo lo IAS 32 e l'IFRS 9.

Un'attività o una passività finanziaria è rilevata nel Bilancio consolidato quando, e solo quando, il Gruppo diviene parte delle clausole contrattuali dello strumento (ossia, trade date).

I crediti commerciali derivanti da contratti con la clientela, nell'ambito di applicazione dell'IFRS 15, sono inizialmente valutati al prezzo dell'operazione (come definito nell'IFRS 15) se tali crediti non contengono una componente finanziaria significativa o quando il Gruppo applica l'espediente pratico consentito dall'IFRS 15.

Diversamente, il Gruppo valuta inizialmente le attività finanziarie diverse dai crediti commerciali summenzionati al loro fair value più, nel caso di un'attività finanziaria non rilevata al fair value rilevato a Conto economico, i costi di transazione.

Le attività finanziarie sono classificate, alla data di rilevazione iniziale, come attività finanziarie al costo ammortizzato, al fair value rilevato tra le altre componenti di Conto economico complessivo e al fair value rilevato a Conto economico, sulla base sia del modello di business adottato dal Gruppo sia delle caratteristiche contrattuali dei flussi di cassa dello strumento.

A tal fine, la verifica finalizzata a stabilire se lo strumento generi flussi di cassa rappresentativi esclusivamente di pagamenti di capitale e interessi (ossia, SPPI) è definita "SPPI test" e viene eseguita a livello di singolo strumento.

Il modello di business del Gruppo per la gestione delle attività finanziarie riguarda il modo in cui il Gruppo gestisce le proprie attività finanziarie al fine di generare flussi di cassa. Il modello di business determina se i flussi di cassa deriveranno dall'incasso degli stessi in base al contratto, dalla vendita delle attività finanziarie o da entrambi.

Ai fini della valutazione successiva, le attività finanziarie sono classificate in quattro categorie:

  • attività finanziarie al costo ammortizzato (strumenti di debito);
  • attività finanziarie al fair value rilevato tra le altre componenti di Conto economico complessivo con riciclo degli utili e perdite cumulati (strumenti di debito);
  • attività finanziarie designate al fair value rilevato tra le altre componenti di Conto economico complessivo senza riciclo degli utili e perdite cumulati all'atto dell'eliminazione contabile (strumenti di capitale); e
  • attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico.

Attività finanziarie al costo ammortizzato

Sono classificati in tale categoria principalmente i crediti commerciali, gli altri crediti e i crediti finanziari.

Le attività finanziarie al costo ammortizzato sono detenute in un modello di business il cui obiettivo è quello di incassare i flussi di cassa contrattuali e i cui termini contrattuali prevedono, a date specifiche, pagamenti di flussi di cassa rappresentati esclusivamente da capitale e interessi sul capitale da rimborsare.

Tali attività sono inizialmente rilevate al fair value, eventualmente rettificato dei costi di transazione e, successivamente, valutate al costo ammortizzato utilizzando il tasso di interesse effettivo, e sono soggette a impairment.

Gli utili e le perdite da cancellazione contabile dell'attività, da modifica o da rettifica per impairment sono rilevati a Conto economico.

Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico complessivo (FVOCI) - Strumenti di debito

In tale categoria sono principalmente classificati:

  • i titoli di debito quotati detenuti dalla società di riassicurazione del Gruppo e non classificati come posseduti per la negoziazione; e
  • i crediti d'imposta derivanti dal decreto legge n. 34/2020 (c.d. "Decreto rilancio").

Le attività finanziarie valutate al fair value rilevato a Conto economico complessivo sono attività detenute in un modello di business il cui obiettivo è sia quello di incassare i flussi di cassa contrattuali sia quello di vendere le attività finanziarie e i cui flussi di cassa contrattuali generano, a data specifiche, flussi di cassa rappresentati esclusivamente da pagamenti di capitale e di interesse sul capitale da rimborsare.

Le variazioni di fair value di tali attività finanziarie sono rilevate a Conto economico complessivo così come le rettifiche per impairment, senza ridurre il relativo valore contabile.

Quando un'attività finanziaria viene cancellata contabilmente (per es., al momento della vendita), gli utili e le perdite cumulati, precedentemente rilevati a patrimonio netto (con l'esclusione dell'impairment e degli utili e delle perdite su cambi da rilevare a Conto economico) sono riclassificati a Conto economico.

Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico complessivo (FVOCI) - Strumenti di capitale

In tale categoria sono principalmente classificate le partecipazioni in altre società irrevocabilmente designate come tali al momento della rilevazione iniziale.

Gli utili e le perdite di tali attività finanziarie non saranno mai riciclati a Conto economico. Il Gruppo può trasferire l'utile o la perdita cumulata all'interno del patrimonio netto. Gli strumenti di capitale designati al fair value rilevato a Conto economico complessivo non sono assoggettati a impairment.

I dividendi su tali investimenti sono rilevati a Conto economico a meno che non rappresentino chiaramente un recupero di una parte del costo dell'investimento.

Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico

In tale categoria sono classificati principalmente titoli, partecipazioni in altre società, investimenti finanziari in fondi detenuti per la negoziazione e attività finanziarie designate al fair value rilevato a Conto economico all'atto della rilevazione iniziale.

Le attività finanziarie classificate al fair value rilevato a Conto economico sono:

  • attività finanziarie con flussi di cassa che non sono rappresentati esclusivamente da pagamenti di capitale e interesse, indipendentemente dal modello di business;
  • attività finanziarie detenute per la negoziazione in quanto acquistate o detenute principalmente al fine di essere vendute o riacquistate entro breve termine;
  • strumenti di debito designati all'atto della rilevazione iniziale, in base all'opzione prevista dall'IFRS 9 (fair value option) se tale scelta elimina, o riduce in misura significativa, un accounting mismatch;
  • strumenti derivati, compresi i derivati impliciti, detenuti per la negoziazione o non designati come efficaci strumenti di copertura.

Tali attività finanziarie sono inizialmente rilevate al fair value, e successivamente gli utili e le perdite derivanti da variazioni del loro fair value sono rilevati a Conto economico. In questa categoria sono incluse anche le partecipazioni in società quotate che il Gruppo non ha designato irrevocabilmente come al fair value rilevato a OCI. Anche i dividendi su partecipazioni in società quotate sono rilevati fra gli altri proventi nel prospetto di Conto economico quando viene definito il diritto al pagamento.

Le attività finanziarie che si qualificano come corrispettivi potenziali sono ugualmente valutate al fair value rilevato a Conto economico.

Impairment delle attività finanziarie

A ciascuna data di riferimento del bilancio, il Gruppo rileva un fondo per le perdite attese sui crediti commerciali e altre attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, gli strumenti di debito valutati al fair value rilevato a Conto economico complessivo (FVOCI), le attività derivanti da contratti con i clienti e tutte le altre attività rientranti nell'ambito di applicazione dell'impairment IFRS 9.

In base all'IFRS 9, dal 1° gennaio 2018, il Gruppo applica un modello di impairment basato sulla determinazione delle perdite attese (ECL) utilizzando un approccio forward looking. In sostanza, il modello prevede:

  • l'applicazione di un unico framework di riferimento a tutte le attività finanziarie;
  • la rilevazione delle perdite attese su base continuativa e l'aggiornamento dell'importo di tali perdite alla fine di ogni esercizio, in modo da riflettere le variazioni di rischio di credito dello strumento finanziario;
  • la valutazione delle perdite attese sulla base di tutte le informazioni ragionevolmente ottenibili senza costi eccessivi, in relazione agli eventi passati, alle condizioni correnti e alle previsioni sulle condizioni future.

Per i crediti commerciali, le attività derivanti da contratti con i clienti e i crediti per leasing, compresi quelli con una componente finanziaria significativa, il Gruppo applica l'approccio semplificato, calcolando le perdite attese su un periodo corrispondente all'intera vita dell'attività, generalmente pari a 12 mesi.

Per tutte le attività finanziarie diverse da crediti commerciali, attività derivanti da contratti con i clienti e crediti per leasing, il Gruppo applica l'approccio generale in base all'I-FRS 9, basato sulla valutazione di un incremento significativo del rischio di credito rispetto alla rilevazione iniziale. Secondo tale approccio, il fondo perdite attese su attività finanziarie è rilevato per un ammontare pari alle perdite at-

tese lungo tutta la vita del credito, se il rischio di credito su tali attività finanziarie è aumentato significativamente, rispetto al momento della rilevazione iniziale, considerando tutte le informazioni ragionevolmente dimostrabili, ivi inclusi i dati prospettici.

Se, alla data di riferimento del bilancio, il rischio di credito sulle attività finanziarie non è aumentato in modo significativo rispetto alla rilevazione iniziale, il Gruppo misura il fondo per perdite attese per un importo pari alle perdite attese a 12 mesi.

Per le attività finanziarie per cui, alla data di riferimento del precedente esercizio, il Gruppo aveva rilevato un fondo perdite attese pari alle perdite attese lungo tutta la vita dello strumento, il Gruppo rileva un fondo di importo pari alle perdite attese a 12 mesi qualora la condizione di incremento significativo del rischio di credito venga meno.

Il Gruppo rileva a Conto economico, come perdita o ripristino di valore, l'importo delle perdite (o rivalutazioni) attese necessarie per rettificare il fondo perdite attese alla data di riferimento del bilancio ai sensi dell'IFRS 9.

Il Gruppo applica l'esenzione del low credit risk, evitando la rilevazione di un fondo perdite attese per un ammontare pari alle perdite attese lungo tutta la vita dello strumento a seguito di un incremento significativo del rischio di credito, a strumenti di debito valutati al fair value rilevato a Conto economico complessivo, la cui controparte vanta una solida capacità finanziaria di adempiere ai propri obblighi contrattuali (ossia, titoli "investment grade").

Per maggiori dettagli circa l'"impairment delle attività finanziarie", si rimanda alla nota 46 "Strumenti finanziari per categoria".

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Tale categoria comprende depositi disponibili a vista o a brevissimo termine, così come gli investimenti finanziari a breve termine e ad alta liquidità prontamente convertibili in un ammontare noto di cassa e soggetti a un irrilevante rischio di variazione di valore.

Inoltre, ai fini del Rendiconto finanziario consolidato, le disponibilità liquide non includono gli scoperti bancari alla data di chiusura dell'esercizio.

Passività finanziarie al costo ammortizzato

Tale categoria comprende principalmente finanziamenti, debiti commerciali, passività del leasing e strumenti di debito.

Le passività finanziarie diverse dagli strumenti derivati sono rilevate quando il Gruppo diviene parte delle clausole contrattuali dello strumento e sono valutate inizialmente al fair value rettificato dei costi di transazione direttamente attribuibili. Successivamente, le passività finanziarie sono valutate con il criterio del costo ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i pagamenti o incassi futuri stimati lungo la vita attesa dello strumento finanziario, od, ove opportuno un periodo più breve, al valore contabile netto dell'attività o passività finanziaria.

Passività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico

Le passività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico includono le passività finanziarie detenute per la negoziazione e le passività finanziarie designate al momento della rilevazione iniziale al fair value rilevato a Conto economico.

Le passività finanziarie sono classificate come "detenute per la negoziazione" quando sono assunte con la finalità di un loro riacquisto a breve termine. In questa categoria sono compresi anche gli strumenti finanziari derivati stipulati dal Gruppo e non designati quali strumenti di copertura in base all'IFRS 9. I derivati impliciti scorporati dal contratto ospite sono anch'essi classificati come al fair value rilevato a Conto economico a eccezione del caso in cui il derivato implicito è designato come efficace strumento di copertura.

Gli utili o le perdite delle passività al fair value rilevato a Conto economico sono rilevati a Conto economico.

Le passività finanziarie che all'atto della iscrizione iniziale sono designate come al fair value rilevato a Conto economico sono designate come tali alla data di prima rilevazione, solo se i criteri dell'IFRS 9 sono rispettati.

In tal caso, la parte della variazione di fair value attribuibile al proprio rischio di credito è rilevata nell'ambito del Conto economico complessivo.

Il Gruppo non ha designato alcuna passività finanziaria al fair value rilevato a Conto economico, alla rilevazione iniziale.

Le passività finanziarie che si qualificano come corrispettivi potenziali sono anche esse valutate al fair value rilevato a Conto economico.

Derecognition delle attività e passività finanziarie

Le attività finanziarie sono eliminate contabilmente ogni qualvolta si verifichi una delle seguenti condizioni:

  • il diritto contrattuale a ricevere i flussi di cassa connessi all'attività è scaduto;
  • il Gruppo ha sostanzialmente trasferito tutti i rischi e benefíci connessi all'attività, trasferendo i suoi diritti a ricevere flussi di cassa dall'attività oppure assumendo un'obbligazione contrattuale a riversare i flussi di cassa ricevuti a uno o più eventuali beneficiari in virtù di un contratto che rispetta i requisiti previsti dall'IFRS 9 (c.d. "pass through test");
  • il Gruppo non ha né trasferito né mantenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefíci connessi all'attività finanziaria ma ne ha trasferito il controllo.

Le passività finanziarie sono eliminate contabilmente quando sono estinte, ossia quando l'obbligazione contrattuale è adempiuta, cancellata o prescritta.

Quando una passività finanziaria esistente viene sostituita

da un'altra verso lo stesso creditore a condizioni sostanzialmente diverse, o le condizioni di una passività esistente sono sostanzialmente modificate, tale sostituzione o modifica viene trattata come un'eliminazione contabile della passività originaria e la rilevazione di una nuova passività. La differenza tra i rispettivi valori contabili è rilevata a Conto economico.

Strumenti finanziari derivati

Un derivato è uno strumento finanziario o un altro contratto:

  • il cui valore cambia in relazione alle variazioni in un parametro definito "sottostante", quale tasso di interesse, prezzo di un titolo o di una merce, tasso di cambio in valuta estera, indice di prezzi o di tassi, rating di un credito o altra variabile;
  • che richiede un investimento netto iniziale pari a zero, o minore di quello che sarebbe richiesto per contratti con una risposta simile ai cambiamenti delle condizioni di mercato;
  • che è regolato a una data futura.

Gli strumenti derivati sono classificati come attività o passività finanziarie a seconda del fair value positivo o negativo e sono classificati come "detenuti per la negoziazione" all'interno di "Altri modelli di business" e valutati al fair value rilevato a Conto economico, a eccezione di quelli designati come efficaci strumenti di copertura.

Tutti i derivati detenuti per la negoziazione sono classificati come attività e passività correnti.

I derivati non detenuti per la negoziazione, ma valutati al fair value rilevato a Conto economico in quanto non si qualificano per l'hedge accounting, e i derivati designati come efficaci strumenti di copertura sono classificati come correnti o non correnti in base alla loro data di scadenza e all'intenzione del Gruppo di detenere o meno tali strumenti fino alla scadenza.

Per maggiori dettagli sui derivati e sull'hedge accounting, si rinvia alla nota 49 "Derivati ed hedge accounting".

Derivati impliciti

Un derivato implicito (embedded derivative) è un derivato incluso in un contratto "combinato" (il c.d. "strumento ibrido") che contiene un altro contratto non derivato (il c.d. "contratto ospite") e origina tutti o parte dei flussi di cassa del contratto combinato.

I principali contratti del Gruppo che possono contenere derivati impliciti sono i contratti di acquisto e vendita di elementi non finanziari con clausole od opzioni che influenzano il prezzo contrattuale, il volume o la scadenza. Un derivato implicito in un contratto ibrido contenente un'attività finanziaria ospite non viene rilevato separatamente in quanto l'attività finanziaria ospite con derivato implicito deve essere classificata nella sua interezza come un'attività finanziaria al fair value rilevato a Conto economico.

I contratti che non rappresentano strumenti finanziari da valutare al fair value sono analizzati al fine di identificare l'esistenza di derivati impliciti, che sono da scorporare e valutare al fair value. Le suddette analisi sono effettuate sia al momento in cui si entra a far parte del contratto, sia quando avviene una rinegoziazione dello stesso che comporti una modifica significativa dei flussi finanziari originari connessi.

I derivati impliciti sono scorporati dal contratto ospite e rilevati come un derivato quando:

  • il contratto ospite non è uno strumento finanziario valutato al fair value rilevato a Conto economico;
  • i rischi economici e le caratteristiche del derivato implicito non sono strettamente correlati a quelli del contratto ospite;
  • un contratto separato con le stesse condizioni del derivato implicito soddisferebbe la definizione di derivato. I derivati impliciti che sono scorporati dal contratto ospite sono rilevati nel Bilancio consolidato al fair value rilevato a Conto economico (a eccezione del caso in cui il derivato im-

plicito è designato come parte di una relazione di copertura).

Contratti di acquisto o vendita di elementi non finanziari

In generale, i contratti di acquisto o vendita di elementi non finanziari, che sono stati sottoscritti e continuano a essere detenuti per l'incasso o la consegna, secondo le normali esigenze di acquisto, vendita o uso previste dal Gruppo, sono fuori dall'ambito di applicazione dell'IFRS 9 e quindi rilevati come contratti esecutivi, in base alla cosiddetta "own use exemption".

Un contratto di acquisto o vendita di un elemento non finanziario è classificato come "normale contratto di compravendita" se è stato sottoscritto:

  • ai fini della consegna fisica;
  • per le normali esigenze di utilizzo o compravendita del Gruppo.

Inoltre, i contratti di acquisto o vendita di elementi non finanziari con consegna fisica (per es., contratti a termine su commodity energetiche a prezzo fisso) non si qualificano per la "own use exemption" e sono rilevati come derivati valutati al fair value rilevato a Conto economico solo se:

  • sono regolabili al netto; e
  • non sono stati stipulati per le normali esigenze di utilizzo o compravendita dal Gruppo.

I risultati da valutazione delle variazioni di fair value dei contratti di acquisto o vendita di commodity energetiche ancora in essere alla data di riferimento del bilancio sono rilevati, su base netta, nella voce "Risultati netti da contratti su commodity".

Successivamente, alla data di regolamento:

• i risultati da valutazione delle variazioni di fair value dei contratti chiusi per la vendita di commodity energetiche nonché il relativo ricavo, unitamente agli effetti a Conto economico della cancellazione contabile del derivato, sono rilevati negli "Altri ricavi";

• i risultati da valutazione delle variazioni di fair value dei contratti chiusi per l'acquisto di commodity energetiche nonché il relativo costo, unitamente agli effetti a Conto economico della cancellazione contabile del derivato, sono rilevati nelle voci "Energia elettrica, gas e combustibile" e "Servizi e altri materiali".

Il Gruppo analizza i contratti di acquisto o vendita di attività non finanziarie su base continuativa, con particolare attenzione agli acquisti o vendite a termine di elettricità e commodity energetiche, al fine di determinare se gli stessi debbano essere classificati e trattati conformemente a quanto previsto dall'IFRS 9 o se siano stati sottoscritti per "own use exemption".

Compensazione di attività e passività finanziarie

Il Gruppo compensa attività e passività finanziarie quando:

  • esiste un diritto legalmente esercitabile di compensare i valori rilevati in bilancio; e
  • vi è l'intenzione di compensare su base netta o di realizzare l'attività e regolare la passività simultaneamente.

Iperinflazione

In caso di economia iperinflazionata, il Gruppo rettifica le poste non monetarie, il patrimonio netto e le poste derivanti da contratti indicizzati, fino al limite del loro valore recuperabile, utilizzando un indice dei prezzi che riflette le variazioni del generale potere di acquisto.

Gli effetti dell'applicazione iniziale sono rilevati a patrimonio al netto degli effetti fiscali. Viceversa, durante il periodo di iperinflazione (fino alla sua cessazione), l'utile o la perdita risultante dalle rettifiche è rilevato a Conto economico con separata indicazione tra gli oneri e i proventi finanziari.

A partire dal 2018, tale principio trova concreta applicazione con riferimento alle operazioni del Gruppo in Argentina, la cui economia è stata dichiarata iperinflazionata a partire dal 1° luglio 2018.

Attività non correnti (o gruppi in dismissione) classificate come possedute per la vendita e discontinued operations

Le attività non correnti (o gruppi in dismissione) sono classificate come possedute per la vendita se il loro valore contabile sarà recuperato principalmente con un'operazione di vendita anziché con il loro uso continuativo.

Tale criterio di classificazione è applicabile solo se le attività non correnti (o gruppi in dismissione) sono disponibili per la vendita immediata nelle loro condizioni attuali e la vendita è altamente probabile.

Quando il Gruppo è coinvolto in un piano di vendita che comporta la perdita del controllo in una partecipata e sono soddisfatti i requisiti previsti dall'IFRS 5, tutte le attività e le passività della controllata sono classificate come possedute per la vendita indipendentemente se il Gruppo manterrà, dopo la vendita, una partecipazione non di controllo nella società stessa.

Il Gruppo applica alle partecipazioni, o quote di partecipazioni, in società collegate o joint venture tali criteri di classificazione previsti dall'IFRS 5. La parte residua della partecipazione in società collegate o joint venture che non è stata classificata come posseduta per la vendita è contabilizzata con il metodo del patrimonio netto fino alla dismissione della parte classificata come posseduta per la vendita.

Le attività non correnti (o gruppi in dismissione) e le passività incluse in gruppi in dismissione classificate come possedute per la vendita sono presentate separatamente dalle altre attività e passività dello Stato patrimoniale.

Gli importi presentati per le attività non correnti o per le attività e passività di un gruppo in dismissione classificati come posseduti per la vendita non sono riclassificati o ripresentati per i periodi a raffronto.

Immediatamente prima della classificazione iniziale delle attività non correnti (o gruppi in dismissione) come possedute per la vendita, i valori contabili dell'attività (o del gruppo) sono valutati in conformità allo specifico principio contabile di riferimento applicabile a tali attività o passività. Le attività non correnti (o gruppi in dismissione) classificate come possedute per la vendita sono valutate al minore tra il valore contabile e il relativo fair value, al netto dei costi di vendita. Le perdite di valore per qualsiasi iniziale o successivo impairment dell'attività (o gruppo in dismissione) al fair value al netto dei costi di vendita e i ripristini di impairment sono rilevati a Conto economico nell'ambito delle continuing operations.

Le attività non correnti non sono ammortizzate finché sono classificate come possedute per la vendita o finché sono inserite in un gruppo in dismissione classificato come posseduto per la vendita.

Se i criteri di classificazione non sono più soddisfatti, il Gruppo non classifica più le attività (o il gruppo in dismissione) come possedute per la vendita. In questo caso tali attività sono valutate al minore tra:

  • il valore contabile prima che l'attività (o gruppo in dismissione) fosse classificata come posseduta per la vendita, rettificato per tutti gli ammortamenti o ripristini di valore che sarebbero stati altrimenti rilevati se l'attività (o il gruppo in dismissione) non fosse stata classificata come posseduta per la vendita; e
  • il suo valore recuperabile calcolato alla data della successiva decisione di non vendere, che è pari al maggiore tra il suo fair value al netto dei costi di dismissione e il suo valore d'uso.

Ogni rettifica al valore contabile dell'attività non corrente che cessa di essere classificata come posseduta per la vendita è rilevata nell'ambito del risultato delle continuing operations.

Una discontinued operation è una componente del Gruppo che è stata dismessa, o classificata come posseduta per la vendita, e:

  • rappresenta un importante ramo autonomo di attività o area geografica di attività;
  • fa parte di un unico programma coordinato di dismissione di un importante ramo autonomo di attività o un'area geografica di attività; o
  • è una società controllata acquisita esclusivamente al fine della sua vendita.

Il Gruppo espone, in una voce separata del Conto economico, un unico importo rappresentato dal totale:

  • degli utili o delle perdite delle discontinued operations al netto degli effetti fiscali; e
  • della plusvalenza o minusvalenza, al netto degli effetti fiscali, rilevata a seguito della valutazione al fair value al netto dei costi di vendita o della dismissione delle attività (o gruppo in dismissione) che costituiscono la discontinued operation.

I corrispondenti ammontari sono ripresentati nel Conto economico per i periodi a confronto, cosicché l'informativa si riferisca a tutte le discontinued operations entro la data di riferimento dell'ultimo bilancio presentato. Se il Gruppo cessa di classificare un componente come posseduto per la vendita, i risultati del componente precedentemente esposto in bilancio tra le discontinued operations sono riclassificati e inclusi nell'ambito del risultato delle continuing operations per tutti gli esercizi presentati in bilancio.

Certificati ambientali

Alcune società del Gruppo sono interessate dalle normative nazionali relative ai certificati verdi e ai certificati di efficienza energetica (c.d. "certificati bianchi"), nonché dall'"Emission Trading System" istituito a livello europeo.

I certificati verdi, maturati in relazione alla produzione di energia effettuata con impianti che utilizzano risorse rinnovabili e i certificati di efficienza energetica maturati in relazione ai risparmi energetici conseguiti, che hanno ottenuto la certificazione dalla competente autorità, sono assimilati a contributi non monetari in conto esercizio e rilevati al fair value, nell'ambito degli altri proventi operativi, con contropartita le altre attività di natura non finanziaria, qualora i certificati non fossero ancora accreditati sul conto proprietà, ovvero le rimanenze, qualora i certificati fossero già accreditati.

Nel momento in cui i predetti certificati sono accreditati sul conto proprietà, il relativo valore è riclassificato dalle altre attività alle rimanenze.

I ricavi per la vendita di tali certificati sono rilevati nell'ambito dei ricavi derivanti da contratti con i clienti, con conseguente decremento delle relative rimanenze.

Ai fini della rilevazione contabile degli oneri derivanti dagli obblighi normativi relativi ai certificati verdi, ai certificati di efficienza energetica e alle quote di emissioni di CO2, il Gruppo applica il cosiddetto "net liability approach".

Tale trattamento contabile prevede che i certificati ambientali ricevuti gratuitamente e quelli autoprodotti nell'ambito dello svolgimento dell'attività aziendale, destinati all'adempimento della compliance, siano rilevati al valore nominale (valore nullo). Inoltre, gli oneri sostenuti per acquistare sul mercato (o comunque ottenere a titolo oneroso) gli eventuali certificati mancanti per adempiere all'obbligo del periodo di riferimento sono rilevati a Conto economico, per competenza, nell'ambito degli "Altri costi operativi", in quanto rappresentano "oneri di sistema" conseguenti all'adempimento di un obbligo normativo.

Benefíci ai dipendenti

La passività relativa ai benefíci riconosciuti ai dipendenti ed erogati in coincidenza o successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro per piani a benefíci definiti o per altri benefíci a lungo termine erogati nel corso dell'attività lavorativa è determinata, separatamente per ciascun piano, sulla base di ipotesi attuariali stimando l'ammontare dei benefíci futuri che i dipendenti hanno maturato alla data di riferimento del bilancio (attraverso il "metodo di proiezione unitaria del credito").

In maggior dettaglio, il valore attuale dei piani a benefíci definiti è calcolato utilizzando un tasso determinato in base ai rendimenti di mercato, alla data di riferimento di bilancio, di titoli obbligazionari di aziende primarie. Se non esiste un mercato profondo di titoli obbligazionari di aziende primarie nella valuta in cui l'obbligazione è espressa, viene utilizzato il corrispondente tasso di rendimento dei titoli pubblici.

La passività, al netto delle eventuali attività a servizio del piano, è rilevata per competenza lungo il periodo di maturazione del diritto. La valutazione della passività è effettuata da attuari indipendenti.

Se le attività a servizio del piano eccedono il valore attuale della relativa passività a benefíci definiti, il surplus viene rilevato come attività (nei limiti dell'eventuale massimale).

Con riferimento alle passività (attività) per i piani a benefíci definiti, gli utili e le perdite attuariali derivanti dalla valutazione attuariale delle passività, il rendimento delle attività a servizio del piano (al netto degli associati interessi attivi) e l'effetto del massimale di attività – asset ceiling – (al netto dei relativi interessi) sono rilevati nell'ambito delle altre componenti del Conto economico complessivo (OCI), quando si verificano. Per gli altri benefíci a lungo termine, i relativi utili e perdite attuariali sono rilevati a Conto economico.

In caso di modifica di un piano a benefíci definiti o di introduzione di un nuovo piano, l'eventuale costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro passate (past service cost) è rilevato immediatamente a Conto economico.

Inoltre, il Gruppo è impegnato in piani a contribuzione definita per effetto dei quali paga contributi fissi a una entità distinta (un fondo) e non avrà un'obbligazione legale o implicita a pagare ulteriori contributi se il fondo non disponesse di risorse sufficienti a pagare tutti i benefíci ai dipen-

denti relativamente all'attività lavorativa svolta nell'esercizio corrente e in quelli precedenti. Tali piani sono generalmente istituiti con lo scopo di integrare le prestazioni pensionistiche successivamente alla fine del rapporto di lavoro. I costi relativi a tali piani sono rilevati a Conto economico sulla base della contribuzione effettuata nel periodo.

Termination benefit

Le passività per benefíci dovuti ai dipendenti per la cessazione anticipata del rapporto di lavoro derivano dalla decisione da parte del Gruppo di concludere il rapporto di lavoro con un dipendente prima della normale data di pensionamento oppure dalla scelta volontaria di un dipendente di accettare un'offerta, da parte del Gruppo, di tali benefíci in cambio della cessazione del rapporto di lavoro. L'evento che dà origine a tale obbligazione è la cessazione del rapporto di lavoro piuttosto che l'esistenza di tale rapporto. I benefíci dovuti ai dipendenti per la cessazione anticipata del rapporto di lavoro sono rilevati nella data più immediata tra le seguenti:

  • il momento in cui il Gruppo non può più ritirare l'offerta di tali benefíci; e
  • il momento in cui il Gruppo rileva i costi di una ristrutturazione che rientra nell'ambito di applicazione dello IAS 37 e implica il pagamento di benefíci dovuti per la cessazione del rapporto di lavoro.

Tali passività sono valutate sulla base della natura del beneficio concesso. In particolare, quando i benefíci concessi rappresentano un miglioramento di altri benefíci successivi alla conclusione del rapporto di lavoro riconosciuti ai dipendenti, la relativa passività è valutata secondo le disposizioni previste per tale tipologia di benefíci. Altrimenti, se si prevede che i benefíci dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro saranno liquidati interamente entro 12 mesi dalla chiusura dell'esercizio in cui tali benefíci sono rilevati, la relativa passività è valutata secondo le disposizioni previste per i benefíci a breve termine; se si prevede che non saranno liquidati interamente entro 12 mesi dalla chiusura dell'esercizio in cui tali benefíci sono rilevati, la relativa passività è valutata secondo le disposizioni previste per gli altri benefíci a lungo termine.

Pagamenti basati su azioni

Il Gruppo attua operazioni con pagamento basato su azioni regolate con strumenti rappresentativi di capitale nell'ambito della politica in materia di remunerazione adottata per l'Amministratore Delegato/Direttore Generale e per i dirigenti con responsabilità strategiche.

I più recenti piani di incentivazione di lungo termine prevedono l'assegnazione ai destinatari di un incentivo rappresentato da una componente di natura azionaria e da una componente monetaria.

Al fine di regolare la componente azionaria mediante l'assegnazione gratuita di azioni Enel, è stato approvato un programma di acquisto di azioni proprie a servizio di tali piani. Per ulteriori dettagli sui piani di incentivazione basati su azioni, si rinvia alla nota 51 "Pagamenti basati su azioni". Il Gruppo rileva i servizi resi dai dipendenti come costo del personale e stima indirettamente il loro valore, e il corrispondente incremento del patrimonio netto, sulla base del fair value degli strumenti rappresentativi di capitale (ossia, azioni Enel) alla data di assegnazione. Tale fair value si basa sul prezzo di mercato osservabile delle azioni Enel (sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana SpA), tenendo conto dei termini e delle condizioni in base ai quali le azioni sono state assegnate (a eccezione delle condizioni di maturazione escluse dalla misurazione del fair value).

Il costo per queste operazioni con pagamento basato su azioni regolate con strumenti rappresentativi di capitale è riconosciuto a Conto economico, con contropartita a una specifica voce di patrimonio netto, lungo il periodo in cui le condizioni di servizio e di rendimento sono soddisfatte (periodo di maturazione).

Il costo complessivamente rilevato è rettificato a ogni data di riferimento del bilancio fino alla data di maturazione per riflettere la migliore stima disponibile al Gruppo del numero di strumenti rappresentativi di capitale per i quali ci si attende che le condizioni di servizio e quelle di rendimento diverse dalle condizioni di mercato saranno soddisfatte, cosicché l'importo rilevato alla fine si basa sul numero effettivo di strumenti rappresentativi di capitale che soddisfanno le condizioni di servizio e quelle di rendimento diverse dalle condizioni di mercato alla data di maturazione. Non è rilevato alcun costo per i premi che alla fine non maturano perché non sono state soddisfatte le condizioni di rendimento diverse da quelle di mercato e/o le condizioni di servizio. Per contro, le operazioni sono considerate maturate indipendentemente dal fatto che siano soddisfatte le condizioni di mercato o di non maturazione, purché siano soddisfatte tutte le altre condizioni di rendimento e/o di servizio.

Fondi rischi e oneri

I fondi per rischi e oneri sono rilevati quando, alla data di riferimento, in presenza di un'obbligazione legale o implicita derivante da un evento passato, è probabile che per soddisfare l'obbligazione si renderà necessario un esborso di risorse il cui ammontare è stimabile in modo attendibile. Se l'effetto è significativo, gli accantonamenti sono determinati attualizzando i flussi finanziari futuri attesi a un tasso di sconto al lordo delle imposte che riflette la valutazione corrente del mercato del costo del denaro in relazione al tempo e, se applicabile, il rischio specifico attribuibile all'obbligazione. Quando l'accantonamento è attualizzato, l'adeguamento periodico del valore attuale dovuto al fattore temporale è riflesso nel Conto economico come onere finanziario.

Laddove si supponga che tutte le spese, o una parte di esse, richieste per estinguere un'obbligazione vengano rimborsate da terzi, l'indennizzo, se virtualmente certo, è rilevato come un'attività distinta.

Se la passività è connessa allo smantellamento degli impianti e/o ripristino del sito in cui gli stessi insistono, il fondo è rilevato in contropartita all'attività cui si riferisce e la rilevazione dell'onere a Conto economico avviene attraverso il processo di ammortamento della predetta attività materiale. Se la passività è connessa allo smaltimento e allo stoccaggio delle scorie e di altri scarti di materiali radioattivi, il fondo è rilevato in contropartita ai relativi costi operativi.

Una passività per ristrutturazione si riferisce a un programma pianificato e controllato dalla direzione aziendale che modifica in maniera significativa l'ambito di un business intrapreso dal Gruppo oppure il modo in cui il business è gestito. Tale passività è rilevata quando sorge un'obbligazione implicita, ossia quando il Gruppo ha approvato un dettagliato programma formale per la ristrutturazione e ne ha iniziato la realizzazione oppure ne ha già comunicato gli aspetti principali ai terzi interessati.

I fondi non comprendono le passività relative a trattamenti incerti ai fini dell'imposta sul reddito che vengono rilevate come passività fiscali.

Il Gruppo potrebbe fornire una garanzia connessa alla vendita di un prodotto (sia esso bene o servizio) nell'ambito di contratti con i clienti rientranti nel dominio di applicazione dell'IFRS 15, ai sensi del contratto, delle norme di legge o conformemente alla sua abituale pratica commerciale. In questo caso, il Gruppo valuta se la garanzia fornisca al cliente l'assicurazione che il prodotto, oggetto di garanzia, funzionerà come previsto dalle parti, perché è conforme alle specifiche concordate, oppure se la garanzia fornisca anche un servizio in aggiunta alla conformità del prodotto alle specifiche concordate.

A seguito della valutazione effettuata, se il Gruppo determina che è fornita una garanzia assicurativa, quando trasferisce il prodotto al cliente il Gruppo rileva separatamente una passività e un corrispondente onere, che rappresenta un costo addizionale per la fornitura dei beni o servizi, senza attribuire alcuna parte del prezzo dell'operazione (e, quindi, dei ricavi) alla garanzia. La passività è misurata e presentata come un fondo per rischi e oneri.

In caso contrario, se il Gruppo determina che la garanzia fornisce un servizio aggiuntivo, il Gruppo contabilizza la garanzia promessa come un'obbligazione di fare conformemente alle previsioni dell'IFRS 15, rilevando la passività derivante dal contratto come ricavo, lungo il periodo in cui è fornito il servizio, e i relativi costi quando sono sostenuti. Infine, qualora la garanzia includa sia un elemento di assicurazione sia uno di servizio e il Gruppo non può ragionevolmente contabilizzarli separatamente, il Gruppo contabilizza entrambe le garanzie insieme come un'unica obbligazione di fare.

Per i contratti i cui costi non discrezionali necessari per adempiere alle obbligazioni assunte sono superiori ai benefíci economici che si suppone siano ottenibili dal contratto ("contratti onerosi"), il Gruppo rileva un accantonamento pari al minore tra l'eccedenza del costo necessario all'adempimento rispetto ai benefíci economici che si suppone deriveranno dal contratto e qualsiasi risarcimento o sanzione derivante dall'inadempienza del contratto stesso. Le variazioni di stima degli accantonamenti ai fondi in esame sono riflesse nel Conto economico dell'esercizio in cui avviene la variazione, a eccezione di quelle relative ai costi previsti per smantellamento e/o ripristino che risultino da cambiamenti nei tempi e negli impieghi di risorse economiche necessarie per estinguere l'obbligazione o che risultino da variazioni del tasso di sconto. Tali variazioni sono portate a incremento o a riduzione del valore contabile delle relative attività e imputate a Conto economico tramite il processo di ammortamento. Quando sono rilevate a incremento del valore contabile dell'attività, viene inoltre valutato se il nuovo valore contabile dell'attività stessa possa essere interamente recuperato. Qualora non lo fosse, si rileva una perdita a Conto economico pari all'ammontare ritenuto non recuperabile. Le variazioni di stima in diminuzione sono rilevate in contropartita all'attività fino a concorrenza del suo valore contabile e, per la parte eccedente, immediatamente a Conto economico.

Per maggiori dettagli sui criteri di stima adottati nella determinazione della passività relativa allo smantellamento e ripristino dei siti, e in particolare per lo smantellamento degli impianti nucleari e per lo stoccaggio delle scorie o di altri scarti di materiali radioattivi, si rinvia alla nota 2.1 "Uso di stime e giudizi del management".

Ricavi provenienti da contratti con i clienti

Il Gruppo rileva i ricavi derivanti da contratti con i clienti in modo da rappresentare fedelmente il trasferimento dei beni e servizi promessi ai clienti, per un ammontare che riflette il corrispettivo al quale il Gruppo si aspetta di avere diritto in cambio dei beni e dei servizi forniti.

Il Gruppo applica questo principio cardine utilizzando il modello costituito da cinque fasi (step) previsto dall'IFRS 15:

  • individuazione del contratto con il cliente (step 1).
    • Il Gruppo applica l'IFRS 15 ai contratti con clienti quando il contratto crea diritti e obbligazioni esigibili e soddisfa tutti i criteri forniti dallo step 1.

Se tali criteri non sono soddisfatti, eventuali corrispettivi ricevuti dai clienti sono generalmente rilevati come anticipi;

  • individuazione delle obbligazioni di fare (step 2).
    • Il Gruppo identifica tutti i beni o servizi promessi nel contratto, distinguendoli in obbligazioni di fare da contabilizzare distintamente se essi sono per loro natura tali da poter essere distinti e se sono distinti nell'ambito del contratto.

Come eccezione, il Gruppo contabilizza come unica obbligazione di fare una serie di beni o servizi distinti che

sono sostanzialmente uguali e che presentano le stesse modalità di trasferimento al cliente nel corso del tempo. Nel valutare l'esistenza e la natura delle obbligazioni di fare, il Gruppo considera tutti gli elementi del contratto menzionati nello step 1.

Per ciascun bene o servizio distinto, il Gruppo determina se agisce in qualità di "principal" o "agent", a seconda che, rispettivamente, controlli o meno il bene o il servizio promesso prima che il controllo degli stessi sia trasferito al cliente. Quando il Gruppo agisce in qualità di "agent", i ricavi sono rilevati su base netta, corrispondenti agli onorari o alle commissioni cui si aspetta di avere diritto;

• determinazione del prezzo dell'operazione (step 3). Il prezzo dell'operazione rappresenta l'importo del corrispettivo cui si ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento al cliente dei beni o servizi promessi, esclusi gli importi riscossi per conto terzi (per es., alcune imposte sulle vendite e l'imposta sul valore aggiunto).

Il Gruppo determina il prezzo dell'operazione all'inizio del contratto e lo rettifica in ciascun esercizio per tenere conto di eventuali cambiamenti delle circostanze.

Nel determinare il prezzo dell'operazione, il Gruppo considera se il prezzo dell'operazione include corrispettivi variabili, corrispettivi non monetari ricevuti dal cliente, corrispettivi da pagare al cliente e una componente di finanziamento significativa;

• ripartizione del prezzo dell'operazione (step 4). All'inizio del contratto il Gruppo ripartisce il prezzo dell'operazione fra le diverse obbligazioni di fare individuate, per riflettere l'importo del corrispettivo cui si aspetta di avere diritto in cambio del trasferimento dei beni o servizi promessi.

Quando il contratto include un'opzione per l'acquisto di beni o servizi aggiuntivi che rappresenta un diritto significativo, il Gruppo alloca il prezzo dell'operazione a tale obbligazione di fare (ossia, l'opzione) e differisce i relativi ricavi al momento in cui ha luogo il trasferimento di tali beni o servizi futuri o la scadenza dell'opzione.

Il Gruppo, generalmente, ripartisce il prezzo dell'operazione sulla base del prezzo di vendita a sé stante di ciascun bene o servizio promesso nel contratto (ovvero, il prezzo al quale il Gruppo venderebbe quel bene o servizio separatamente al cliente);

• rilevazione dei ricavi (step 5).

Il Gruppo rileva i ricavi quando (o man mano che) ciascuna obbligazione di fare è soddisfatta con il trasferimento del bene o servizio promesso al cliente, ovvero quando il cliente ne acquisisce il controllo.

A tal fine, come prima cosa, il Gruppo determina se uno dei criteri di adempimento dell'obbligazione nel corso del tempo è soddisfatto. Per ogni obbligazione di fare adempiuta nel corso del tempo, il Gruppo rileva i ricavi nel corso del tempo valutando i progressi verso l'adempimento completo dell'obbligazione utilizzando un metodo basato sugli "output" oppure sugli "input" e applicando un unico metodo di valutazione dei progressi realizzati dall'inizio del contratto fino al suo completo adempimento, in modo uniforme a obbligazioni di fare analoghe e in circostanze analoghe.

Nel caso in cui non sia in grado di valutare ragionevolmente i progressi compiuti verso l'adempimento completo dell'obbligazione di fare, il Gruppo rileva i ricavi solo nella misura dei costi sostenuti che sono considerati recuperabili.

Se l'obbligazione di fare non è adempiuta nel corso del tempo, il Gruppo determina il momento in cui il cliente acquisisce il controllo del bene o servizio, considerando se gli indicatori di trasferimento del controllo collettivamente indicano che il cliente ha ottenuto il controllo.

Secondo il tipo di transazione, i criteri generali dell'IFRS 15 utilizzati sono riepilogati di seguito:

  • i ricavi delle vendite di beni sono rilevati nel momento in cui il cliente ottiene il controllo dei beni, se il Gruppo considera che la vendita di tali beni è adempiuta in un determinato momento;
  • i ricavi per le prestazioni di servizi sono rilevati sulla base dei progressi verso il completo adempimento dell'obbligazione di fare, valutati con un adeguato metodo che meglio riflette tali progressi, se il Gruppo considera che l'obbligazione è adempiuta nel corso del tempo. Si ritiene che il metodo del costo sostenuto (cost-to-cost method) sia adatto a misurare i progressi, tranne nei casi in cui un'analisi specifica del contratto suggerisca l'uso di un metodo alternativo, che rifletta meglio l'adempimento dell'obbligazione di fare del Gruppo alla data di riferimento del bilancio.

Se l'obbligazione di fare rientra in un contratto esistente la cui durata iniziale prevista non è superiore a un anno o se il Gruppo rileva i ricavi generati dall'adempimento dell'obbligazione di fare per l'importo che ha diritto a fatturare al cliente, non vengono fornite le informazioni relative alle rimanenti obbligazioni di fare.

Maggiori dettagli riguardo l'applicazione di tale modello di rilevazione dei ricavi sono forniti nella nota 2.1 "Uso di stime e giudizi del management" e nella nota 10.a "Ricavi delle vendite e delle prestazioni".

Se il Gruppo adempie l'obbligazione di fare trasferendo beni o servizi al cliente prima che quest'ultimo paghi il corrispettivo o prima che il pagamento sia dovuto, il Gruppo rileva un'attività derivante da contratti con i clienti in relazione al diritto di ottenere il corrispettivo in cambio dei beni o servizi trasferiti al cliente.

Se il cliente paga il corrispettivo prima che si verifichi il trasferimento dei beni o servizi al cliente medesimo, il Gruppo rileva una passività derivante da contratti con i clienti nel momento in cui è effettuato il pagamento (o in cui il pagamento è dovuto); tale passività sarà rilevata come ricavo quando il Gruppo adempie l'obbligazione di fare prevista dal contratto.

Altri ricavi

Il Gruppo rileva i ricavi diversi da quelli derivanti da contratti con i clienti principalmente con riferimento a:

  • ricavi derivanti dalla vendita di commodity energetiche basati su contratti con consegna fisica, che non si qualificano per la "own use exemption" e sono quindi rilevati al FVTPL ai sensi dell'IFRS 9;
  • variazioni del fair value di contratti chiusi per la vendita di commodity energetiche con consegna fisica, che non si qualificano per la "own use exemption" e quindi rilevati al FVTPL ai sensi dell'IFRS 9;
  • ricavi da leasing operativi contabilizzati per competenza in base alla sostanza del relativo accordo di leasing.

Altri proventi operativi

Gli altri proventi operativi riguardano principalmente le plusvalenze da alienazione di beni non derivanti dall'attività caratteristica del Gruppo e i contributi pubblici.

I contributi pubblici, inclusi i contributi non monetari valutati al fair value, sono rilevati quando esiste una ragionevole certezza che saranno ricevuti e che il Gruppo rispetterà tutte le condizioni previste dal Governo, da enti governativi e analoghi enti locali, nazionali o internazionali per la loro erogazione.

Il beneficio di un finanziamento pubblico a un tasso di interesse inferiore a quello di mercato è trattato come un contributo pubblico. Il finanziamento è inizialmente rilevato al fair value e il contributo pubblico è misurato come differenza tra il valore contabile iniziale e il corrispettivo ricevuto. Il finanziamento è successivamente valutato conformemente alle disposizioni previste per le passività finanziarie.

I contributi pubblici sono rilevati a Conto economico, con un criterio sistematico, negli esercizi in cui il Gruppo rileva come costi le relative spese che i contributi intendono compensare.

Quando il Gruppo riceve contributi pubblici sotto forma di trasferimenti di attività non monetarie destinate all'utilizzo aziendale, rileva sia il contributo sia il bene al fair value dell'attività non monetaria alla data del trasferimento. I contributi pubblici in conto impianti, inclusi quelli sotto forma di trasferimenti di attività non monetarie, ricevuti per l'acquisto, la costruzione o l'acquisizione di attività immobilizzate (per es., immobili, impianti e macchinari o attività immateriali), sono portati a riduzione del valore contabile del bene e rilevati a Conto economico durante la vita ammortizzabile del bene come riduzione del costo dell'ammortamento. Nel caso non ci siano elementi per consentirne un'adeguata attribuzione alle relative attività immobilizzate cui si riferiscono, i contributi pubblici in conto impianti sono rilevati come risconti passivi, tra le altre passività, e accreditati a Conto economico su base sistematica lungo la vita utile del bene.

Proventi e oneri finanziari da derivati

I proventi e oneri finanziari da derivati includono:

  • proventi e oneri da derivati valutati al fair value rilevato a Conto economico sul rischio di tasso di interesse e tasso di cambio;
  • proventi e oneri da derivati di fair value hedge sul rischio di tasso di interesse;
  • proventi e oneri da derivati di cash flow hedge sul rischio di tasso di interesse e tasso di cambio.

Altri proventi e oneri finanziari

Per tutte le attività e passività finanziarie valutate al costo ammortizzato e le attività finanziarie che maturano interessi classificate come al fair value rilevato a Conto economico complessivo, gli interessi attivi e passivi sono rilevati utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

Gli interessi attivi sono rilevati nella misura in cui è probabile che i benefíci economici affluiranno al Gruppo e il loro ammontare possa essere attendibilmente valutato.

Gli altri proventi e oneri finanziari includono anche le variazioni di fair value di strumenti finanziari diversi dai derivati.

Dividendi

I dividendi sono rilevati quando è stabilito il diritto incondizionato a riceverne il pagamento.

I dividendi e gli acconti sui dividendi pagabili agli azionisti della Capogruppo e ai terzi sono rappresentati come movimento del patrimonio netto alla data in cui sono approvati, rispettivamente, dall'Assemblea degli azionisti e dal Consiglio di Amministrazione.

Imposte sul reddito

Imposte correnti sul reddito

Le imposte correnti sul reddito dell'esercizio, iscritte tra i "debiti per imposte sul reddito" al netto degli acconti versati, ovvero nella voce "crediti per imposte sul reddito" qualora il saldo netto risulti a credito, sono determinate in base alla stima del reddito imponibile e in conformità alle disposizioni in vigore.

Tali debiti e crediti sono determinati applicando le aliquote fiscali previste da provvedimenti promulgati o sostanzialmente promulgati alla data di riferimento del bilancio.

Le imposte correnti sono rilevate nel Conto economico, a eccezione di quelle relative a voci rilevate al di fuori del Conto economico che sono riconosciute direttamente a patrimonio netto.

Imposte sul reddito differite e anticipate

Le passività fiscali differite e le attività per imposte anticipate sono calcolate sulle differenze temporanee tra i valori contabili delle passività e delle attività iscritte in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali applicando

l'aliquota fiscale in vigore alla data in cui la differenza temporanea si riverserà, determinata sulla base delle aliquote fiscali previste da provvedimenti promulgati o sostanzialmente promulgati alla data di riferimento del bilancio.

Le passività fiscali differite sono rilevate in relazione alle differenze temporanee imponibili, salvo che tali passività derivino dalla rilevazione iniziale dell'avviamento o in riferimento a differenze temporanee imponibili riferibili a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, quando il Gruppo è in grado di controllare i tempi dell'annullamento delle differenze temporanee ed è probabile che, nel prevedibile futuro, la differenza temporanea non si annullerà.

Le attività per imposte anticipate si riferiscono a tutte le differenze temporanee deducibili, nonché al riporto a nuovo di perdite fiscali e di crediti d'imposta non utilizzati. Per i dettagli riguardo alla recuperabilità di tali attività, si rimanda allo specifico paragrafo nell'ambito delle stime.

Le imposte sul reddito differite e anticipate sono rilevate nel Conto economico, a eccezione di quelle relative a voci rilevate al di fuori del Conto economico che sono riconosciute direttamente a patrimonio netto.

Le attività per imposte anticipate e le passività fiscali differite sono compensate solo se esiste un diritto legalmente esercitabile di compensare le attività fiscali correnti con le passività fiscali correnti e se sono relative a imposte sul reddito applicate dalla medesima Autorità Fiscale sullo stesso soggetto passivo d'imposta oppure su soggetti passivi d'imposta diversi che intendono regolare le passività e le attività fiscali correnti su base netta, o realizzare le attività e regolare le passività contemporaneamente, in ciascun esercizio successivo nel quale si prevede che siano regolati o recuperati ammontari significativi di passività o di attività fiscali differite.

Incertezza sui trattamenti ai fini dell'imposta sul reddito

Nella definizione di incertezza, andrà considerato se un dato trattamento fiscale risulterà accettabile per l'Autorità Fiscale. Se si ritiene probabile che l'Autorità Fiscale accetti il trattamento fiscale (con il termine "probabile" inteso come "più verosimile che non"), allora il Gruppo rileva e valuta le proprie imposte correnti o differite attive e passive applicando le disposizioni dello IAS 12.

Di converso, se il Gruppo ritiene che non sia probabile che l'Autorità Fiscale accetti il trattamento fiscale ai fini dell'imposta sul reddito, il Gruppo riflette l'effetto di tale incertezza avvalendosi del metodo che meglio prevede la risoluzione del trattamento fiscale incerto. Il Gruppo decide se prendere in considerazione ciascun trattamento fiscale incerto separatamente o congiuntamente a uno o più trattamenti fiscali incerti, scegliendo l'approccio che meglio prevede la soluzione dell'incertezza. Nel valutare se e in che modo l'incertezza incide sul trattamento fiscale, il Gruppo ipotizza che l'Autorità Fiscale accetti o meno un trattamento fiscale incerto presumendo che la stessa, in fase di verifica, controllerà gli importi che ha il diritto di esaminare e che sarà a completa conoscenza di tutte le relative informazioni. Il Gruppo riflette l'effetto dell'incertezza nel determinare le imposte correnti e differite, usando il metodo del valore atteso o dell'importo più probabile, a seconda di quale metodo meglio prevede la soluzione dell'incertezza.

Poiché le posizioni fiscali incerte si riferiscono alla definizione di imposte sul reddito, il Gruppo espone le attività/ passività fiscali incerte come imposte correnti o imposte differite.

3. Nuovi princípi contabili, modifiche e interpretazioni

Il Gruppo ha adottato le seguenti modifiche ai princípi esistenti con data di efficacia dal 1° gennaio 2021.

"Amendments to IFRS 9, IAS 39, IFRS 7, and IFRS 16 - Interest Rate Benchmark Reform - Phase 2", emesso ad agosto 2020. Le modifiche integrano quelle emesse nel 2019 (Riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse - Fase 1) e affrontano temi che potrebbero influire sull'informativa finanziaria dopo che un indice di riferimento è stato riformato o sostituito con un tasso di riferimento alternativo per effetto della riforma. Gli obiettivi delle modifiche della Fase 2 sono di assistere le società: (i) nell'applicare gli IFRS quando vengono apportate modifiche ai flussi finanziari contrattuali o alle relazioni di copertura a causa della riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse; e (ii) nel fornire informazioni utili agli utilizzatori del bilancio.

Inoltre, quando le esenzioni della Fase 1 cessano di es-

sere applicabili, le società sono tenute a modificare la documentazione della relazione di copertura per riflettere i cambiamenti richiesti dalla riforma IBOR entro la fine dell'esercizio durante il quale vengono apportate le modifiche (tali modifiche non costituiscono una cessazione della relazione di copertura). Gli importi accumulati nella riserva di cash flow hedge, quando si modifica la descrizione di un elemento coperto nella documentazione della relazione di copertura, si ritengono basati sul tasso di riferimento alternativo in base al quale sono determinati i flussi finanziari futuri coperti.

Le modifiche richiederanno di fornire informazioni aggiuntive circa l'esposizione della società ai rischi derivanti dalla Riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse e sulle relative attività di gestione del rischio.

"Amendment to IFRS 16: COVID 19-related rent concessions beyond 30 June 2021", emesso il 28 maggio 2020 al fine di consentire ai locatari di non contabilizzare con-

cessioni sui canoni (sospensione dei canoni, dilazioni dei pagamenti dovuti per il leasing, riduzioni di canoni per un periodo di tempo, eventualmente seguite da aumenti dei canoni di locazione in periodi futuri) come modifiche del leasing se sono una diretta conseguenza della pandemia da COVID-19 e soddisfano determinate condizioni. Secondo l'IFRS 16, una modifica del leasing è una modifica dell'oggetto o del corrispettivo di un leasing non prevista nei termini e nelle condizioni contrattuali originarie del leasing; pertanto, le concessioni sui canoni sarebbero modifiche del leasing, a meno che non fossero previste nel contratto originale del leasing. La modifica si applica solo ai locatari, mentre i locatori sono tenuti ad applicare le disposizioni attuali dell'IFRS 16.

La modifica doveva essere applicata fino al 30 giugno 2021 ma, in considerazione del persistere degli impatti della pandemia da COVID-19, il 31 marzo 2021 lo IASB ha prorogato il periodo di applicazione dell'espediente pratico al 30 giugno 2022.

L'applicazione di queste modifiche non ha comportato impatti significativi nel presente Bilancio consolidato.

4. Argentina - Economia iperinflazionata: impatti per l'applicazione dello IAS 29

A partire dal 1° luglio 2018 l'economia argentina è considerata iperinflazionata in base ai criteri stabiliti dallo "IAS 29 - Rendicontazione contabile in economie iperinflazionate". Ciò a seguito della valutazione di una serie di elementi qualitativi e quantitativi, tra i quali la presenza di un tasso di inflazione cumulato maggiore del 100% nell'arco dei tre anni precedenti.

Ai fini della predisposizione del presente Bilancio consolidato al 31 dicembre 2021 e in accordo con quanto disposto dallo IAS 29, talune voci delle situazioni patrimoniali delle società partecipate in Argentina sono state rimisurate applicando l'indice generale dei prezzi al consumo ai dati storici, al fine di riflettere le modifiche al potere di acquisto del peso argentino alla data di chiusura dei bilanci delle stesse.

Tenendo presente che il Gruppo Enel ha acquisito il controllo delle società argentine il 25 giugno 2009, la rimisurazione dei dati patrimoniali non monetari dei bilanci di tali società è stata effettuata applicando gli indici di inflazione a partire da tale data. Gli effetti contabili di tale adeguamento, oltre a essere già riflessi nella situazione patrimoniale di apertura, recepiscono le variazioni del periodo. In particolare, l'effetto relativo alla rimisurazione delle attività e passività non monetarie, delle poste di patrimonio netto, nonché delle componenti di Conto economico rilevate nel 2021 è stato rilevato in contropartita di una apposita voce di Conto economico tra i proventi e oneri finanziari. Il relativo effetto fiscale è stato rilevato tra le imposte del periodo.

Per tener poi conto dell'impatto dell'iperinflazione anche sul corso monetario della valuta locale, i saldi dei Conti economici espressi in valuta iperinflazionata sono stati convertiti nella valuta di presentazione del Gruppo applicando, come prevede lo IAS 21, il tasso di cambio finale anziché quello medio del periodo con la finalità di riportare tali ammontari ai valori correnti.

Di seguito si riportano i livelli cumulati degli indici generali dei prezzi al consumo rispettivamente alla data del 31 dicembre 2018, del 31 dicembre 2019, del 31 dicembre 2020 e del 31 dicembre 2021:

Periodi Indici generali dei prezzi
al consumo cumulati
Dal 1° luglio 2009 al 31 dicembre 2018 346,30%
Dal 1° gennaio 2019 al 31 dicembre 2019 54,46%
Dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2020 35,41%
Dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021 49,73%

Nel 2021 l'applicazione dello IAS 29 ha comportato la rilevazione di un provento finanziario netto (al lordo delle imposte) pari a 20 milioni di euro.

Di seguito si riportano gli effetti dello IAS 29 sullo Stato patrimoniale al 31 dicembre 2021 e gli impatti dell'iperinflazione sulle principali voci di Conto economico del 2021, differenziando quanto afferente alla rivalutazione in base agli indici generali dei prezzi al consumo e quanto afferente all'applicazione del tasso di cambio finale anziché del tasso di cambio medio del periodo, per quanto previsto dallo IAS 21 per economie iperinflazionate.

Milioni di euro
Effetto iperinflazione
cumulato al 31.12.2020
Effetto iperinflazione del
periodo
Differenza cambio Effetto iperinflazione
cumulato al 31.12.2021
Totale attività 962 594 (190) 1.366
Totale passività 192 173 (19) 346
Patrimonio netto 770 421(1) (171) 1.020

(1) Il dato include il risultato netto negativo dell'esercizio pari a 122 milioni di euro.

Milioni di euro
Effetto IAS 29 Effetto IAS 21 Totale effetto al 31.12.2021
Ricavi 143 (26) 117
Costi 182(1) (25)(2) 157
Risultato operativo (39) (1) (40)
Proventi/(Oneri) finanziari netti (13) - (13)
Proventi/(Oneri) netti da iperinflazione 20 - 20
Risultato prima delle imposte (32) (1) (33)
Imposte 90 (3) 87
Risultato netto dell'esercizio (Gruppo e terzi) (122) 2 (120)
Quota di interessenza del Gruppo (80) 27 (53)
Quota di interessenza di terzi (42) (25) (67)

(1) Il dato include l'effetto su ammortamenti e impairment per 62 milioni di euro.

(2) Il dato include l'effetto su ammortamenti e impairment per (2) milioni di euro.

5. Informativa relativa al cambiamento climatico

Il cammino verso "Net Zero" è in corso a livello mondiale e i processi di decarbonizzazione e di elettrificazione dell'economia globale sono cruciali per evitare le gravi conseguenze di un aumento delle temperature superiore a 1,5 °C.

In tale prospettiva il Gruppo ha fissato come segue le proprie linee guida strategiche:

  • allocare capitale a supporto di una fornitura di elettricità decarbonizzata;
  • abilitare l'elettrificazione della domanda di energia dei clienti;
  • fare leva sulla creazione di valore lungo tutta la value chain;
  • anticipare gli obiettivi di "Net Zero" sostenibile al 2040.

Il Gruppo ha considerato i rischi relativi al cambiamento climatico e gli impegni stabiliti dagli accordi di Parigi nella redazione del presente Bilancio consolidato al 31 dicembre 2021, che appropriatamente riflette gli effetti del raggiungimento degli obiettivi di carbon neutrality nelle attività, passività e Conto economico evidenziandone gli impatti significativi e prevedibili come richiesto dal Conceptual Framework dei princípi contabili internazionali.

A tal proposito, in accordo con quanto previsto dal documento pubblicato dall'IFRS Foundation il 20 novembre 2020(23), il Gruppo fornisce informazioni esplicite nelle Note di commento al presente Bilancio consolidato riguardo a come il cambiamento climatico viene riflesso nei conti.

Per una comunicazione più efficace e organica in relazione all'informativa sul cambiamento climatico predisposta nell'ambito delle Note di commento al presente Bilancio consolidato, si espone di seguito una mappatura di tale informativa con il rimando ai diversi capitoli dove si affrontano tematiche relative al cambiamento climatico.

Argomento Nota Contenuto
Stime e giudizi relativi
al cambiamento
climatico
Nota 2.1 "Uso di stime e giudizi del
management"

Riferimento all'uso da parte del management delle principali stime e giudizi
relativi al cambiamento climatico (tenendo conto della loro materialità
nell'ambito dell'informativa finanziaria).

Focus sulla stima dei flussi di cassa attesi in relazione a specifiche attività/
CGU (paragrafo "Impairment delle attività non finanziarie").

Focus sugli effetti derivanti dagli impegni presi dal Gruppo in base agli
accordi di Parigi sulla stima delle vite utili delle attività coinvolte (paragrafo
"Determinazione della vita utile di attività non finanziarie").
Investimenti sostenibili Nota 18 "Immobili, impianti e macchinari"
Nota 22 "Attività immateriali"

Focus sulle attività relative alla generazione rinnovabile, sulle infrastrutture
connesse allo sviluppo delle reti e sugli investimenti per lo sviluppo di
e-Mobility, e-City, e-Industries, e del business e-Home.

Focus sullo sviluppo di proprietà intellettuali funzionali al raggiungimento di
obiettivi strategici quali la decarbonizzazione, l'elettrificazione e lo sviluppo
di modelli a piattaforma.
Valutazione di attività
non finanziarie
Nota 11.e "Ammortamenti e altri
impairment"
Nota 18 "Immobili, impianti e macchinari"
Nota 23 "Avviamento"

Focus sugli effetti connessi agli impegni assunti dal Gruppo in linea
con gli accordi di Parigi sulle valutazioni delle attività non finanziarie
con particolare riferimento alla residua vita utile di talune attività e agli
impairment test.
Fondi rischi Nota 39 "Fondi rischi e oneri"
Focus sugli impatti del cambiamento climatico relativo ai fondi rischi e oneri
connessi con gli impianti di generazione, inclusi quelli per lo smantellamento e
il ripristino dei siti, e gli accantonamenti per i piani di ristrutturazione legati alla
transizione energetica (che includono la decarbonizzazione e la digitalizzazione).

(23) "Effects of climate-related matters on financial statements" che completa un articolo che Nick Anderson, membro dell'International Accounting Standards Board, ha scritto sull'argomento a novembre 2019.

Argomento Nota Contenuto
Finanza sostenibile Nota 46.3 "Finanziamenti"
Nota 57 "Fatti di rilievo intervenuti dopo la
chiusura dell'esercizio"
Focus su:

emissioni di "sustainability-linked" bond collegati al raggiungimento di
obiettivi sostenibili in linea con gli SDG emanati dall'ONU;

green bond utilizzati per finanziare specifici progetti e iniziative sostenibili
del Gruppo;

sustainable loan collegati al raggiungimento di Obiettivi di Sviluppo
Sostenibile (SDG).
Pagamenti basati su
azioni
Nota 51 "Pagamenti basati su azioni"
Descrizione dei piani di incentivazione di lungo termine (LTI) ancorati al
raggiungimento di specifici obiettivi relativi al clima.
Compliance ambientale Nota 11.f "Altri costi operativi"
Descrizione degli oneri relativi alla compliance ambientale previsti dalle
normative nazionali e internazionali (in particolare, quote di emissioni di
CO2, i certificati verdi e i titoli di efficienza energetica).
Nota 39 "Fondi rischi e oneri"
Descrizione degli oneri legati al deficit di certificati ambientali rispetto a
quanto previsto dalla normativa per la compliance ambientale.
Nota 2.2 "Princípi contabili significativi"
Descrizione del trattamento contabile applicato ai certificati ambientali
(paragrafi "Certificati ambientali" e "Rimanenze").

6. Informazioni relative al COVID-19

Data la complessità dell'attuale contesto, il Gruppo ha monitorato attentamente l'evoluzione della pandemia da CO-VID-19 riguardo alle principali aree di interesse e nei principali Paesi in cui opera, in linea con le raccomandazioni dell'ESMA, contenute principalmente nei public statements(24) pubblicati nei mesi di marzo, maggio, luglio e ottobre 2020, e della CONSOB, di cui ai "Richiami di attenzione" n. 6/2020 del 9 aprile 2020, n. 8/2020 del 16 luglio 2020 e n. 1/2021 del 16 febbraio 2021.

In particolare, il Gruppo ha analizzato gli impatti della pandemia da COVID-19 sulle attività di business, sulla situazione patrimoniale e finanziaria nonché sulla performance economica, identificando altresì i principali rischi e incertezze cui risulta esposto.

Si precisa inoltre che, per effetto del perdurare dell'incertezza relativamente alla futura evoluzione del contesto macroeconomico, finanziario e di business in cui opera il Gruppo, gli impatti della pandemia da COVID-19 ai fini della Relazione finanziaria annuale consolidata al 31 dicembre 2021 sono riflessi nelle diverse valutazioni e stime effettuate dal management riguardo ai valori contabili delle voci di Conto economico, delle attività e delle passività interessate da maggiore volatilità (in particolare, ricavi e costi, immobili, impianti e macchinari, avviamento, benefíci ai dipendenti e strumenti finanziari).

7. Rideterminazione dei dati comparativi

Riclassifica relativa ai contratti di commodity con consegna fisica

Al fine di migliorare la rappresentazione dei contratti stipulati per l'acquisto o la vendita di commodity con consegna fisica (che non si qualificano per l'"own use exemption") misurati al fair value a Conto economico (nell'ambito di applicazione dell'IFRS 9), il Gruppo ha modificato la loro presentazione nel Bilancio consolidato nel corso del 2021. In particolare, nel 2020:

  • i risultati non realizzati delle variazioni di fair value dei contratti di vendita di commodity energetiche ancora in essere alla data di riferimento del bilancio erano presentati nella voce "Ricavi delle vendite e delle prestazioni";
  • i risultati non realizzati delle variazioni di fair value dei contratti di acquisto di commodity energetiche ancora

in essere alla data di riferimento del bilancio erano presentati nelle voci "Energia elettrica, gas e combustibile" e "Servizi e altri materiali".

Nel 2021 i risultati non realizzati delle variazioni di fair value dei contratti di acquisto o vendita di commodity energetiche ancora in essere alla data di riferimento del bilancio sono rilevati su base netta nella voce "Risultati netti da contratti su commodity".

La nuova modalità di rappresentazione costituisce un cambio di policy contabile, in accordo con lo "IAS 8 - Princípi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori". Pertanto, si è reso necessario effettuare la ripresentazione ai soli fini comparativi dei saldi economici riferiti ai periodi precedenti, senza impatti né sul risultato netto né sul patrimonio netto.

(24) ESMA 71-99-1290 dell'11 marzo 2020; ESMA 32-63-951 del 25 marzo 2020; ESMA 31-67-742 del 27 marzo 2020; ESMA 32-63-972 del 20 maggio 2020; ESMA 32-61-417 del 21 luglio 2020 ed ESMA 32-63-1041 del 28 ottobre 2020.

<-- PDF CHUNK SEPARATOR -->

Riclassifica della rimisurazione al fair value delle attività in concessione (IFRIC 12) in Brasile

Per una migliore rappresentazione della componente economica relativa alla rimisurazione al fair value delle attività finanziarie connesse a servizi in concessione rientranti nell'ambito applicativo dell'IFRIC 12 in Brasile, nel corso del

Impatti sul Conto economico

2021 è stata riclassificata dai proventi finanziari ai ricavi da contratti con i clienti (IFRS 15) dal momento che si riferisce alla rimisurazione al fair value di asset contrattuali.

Tutto ciò premesso, di seguito si riportano le riclassifiche effettuate sui costi, sui ricavi, sui risultati netti da contratti su commodity e sui proventi finanziari per la rideterminazione dei dati comparativi con riferimento al 31 dicembre 2020.

Milioni di euro Note
2020 Effetto riclassifica dei
contratti di commodity
energetiche con
consegna fisica IFRS 9
Effetto riclassifica della
rimisurazione al fair value
delle attività finanziarie
in concessione rientranti
nell'ambito IFRIC 12 in Brasile
2020
restated
Ricavi
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 10.a 62.623 932 87 63.642
Altri proventi 10.b 2.362 2.362
[Subtotale] 64.985 932 87 66.004
Costi
Energia elettrica, gas e combustibile 11.a 25.049 977 26.026
Servizi e altri materiali 11.b 18.298 68 18.366
Costo del personale 11.c 4.793 4.793
Impairment/(Ripristini di valore) netti di crediti commerciali
e di altri crediti
11.d 1.285 1.285
Ammortamenti e altri impairment 11.e 7.163 7.163
Altri costi operativi 11.f 2.202 2.202
Costi per lavori interni capitalizzati 11.g (2.385) (2.385)
[Subtotale] 56.405 1.045 57.450
Risultati netti da contratti su commodity 12 (212) 113 (99)
Risultato operativo 8.368 87 8.455
Proventi finanziari da contratti derivati 13 1.315 1.315
Altri proventi finanziari 14 2.763 (87) 2.676
Oneri finanziari da contratti derivati 13 2.256 2.256
Altri oneri finanziari 14 4.485 4.485
Proventi/(Oneri) netti da iperinflazione 57 57
Quota dei proventi/(oneri) derivanti da partecipazioni valutate
con il metodo del patrimonio netto
15 (299) (299)
Risultato prima delle imposte 5.463 5.463
Imposte 16 1.841 1.841
Risultato delle continuing operations 3.622 3.622
Risultato delle discontinued operations - -
Risultato netto dell'esercizio (Gruppo e terzi) 3.622 3.622
Quota di interessenza del Gruppo 2.610 2.610
Quota di interessenza di terzi 1.012 1.012
Risultato netto per azione
Risultato netto base per azione
Risultato netto base per azione 0,26 0,26
Risultato netto base per azione delle continuing operations 0,26 0,26
Risultato netto base per azione delle discontinued operations - -
Risultato netto diluito per azione
Risultato netto diluito per azione 0,26 0,26
Risultato netto diluito per azione delle continuing operations 0,26 0,26
Risultato netto diluito per azione delle discontinued operations - -

I dati presentati nei commenti e nelle tabelle delle note al presente Bilancio consolidato al 31 dicembre 2021 sono omogenei e confrontabili tra di loro.

Variazioni nell'area di consolidamento

8. Principali acquisizioni e cessioni del periodo

Nei due esercizi in analisi l'area di consolidamento ha subíto alcune modifiche a seguito delle seguenti principali operazioni:

2020

  • Nel corso del mese di gennaio 2020 è stata ceduta la società di progetto Wild Plains detenuta al 100% da Tradewind. Dalla cessione non sono emersi impatti contabili nel Conto economico.
  • In data 11 maggio 2020, Endesa Energía ha venduto l'80% di Endesa Soluciones per un ammontare di 21 milioni di euro. Tale partecipazione, precedentemente consolidata integralmente, è stata valutata con il metodo del patrimonio netto.
  • In data 7 luglio 2020,Enel Green Power España ha acquisito il 100% di Parque Eólico Tico SLU, Tico Solar 1 SLU e Tico Solar 2 SLU per un valore complessivo di 40 milioni di euro.
  • In data 14 settembre Endesa Generación Portugal ha acquisito il 100% di Suggestion Power (Unipessoal) Ltda per un valore complessivo di 6 milioni di euro.
  • In data 17 settembre 2020 Enel X International ha acquistato il 60% di Viva Labs AS per un valore complessivo di 3 milioni di euro.
  • Enel Green Power Panama ha acquistato nel corso del 2020 il 100% di Jaguito Solar e Progreso Solar per un valore complessivo di 2 milioni di euro.

In aggiunta alle suddette variazioni nell'area di consolidamento, si segnalano, nel corso del 2020, anche le seguenti operazioni che, pur non caratterizzandosi come operazioni che hanno determinato l'acquisizione o la perdita di controllo, hanno comunque comportato una variazione nell'interessenza detenuta dal Gruppo nelle relative partecipate o collegate:

  • cessione di alcune joint venture detenute al 50%, incluse nel portafoglio idroelettrico di Enel North America. L'intero portafoglio era stato classificato già a dicembre 2019 come posseduto per la vendita in accordo all'IFRS 5. La plusvalenza riconosciuta a Conto economico è stata pari a 2 milioni di euro;
  • Enel SpA ha incrementato la propria quota di interessenza in Enel Américas del 5,03% in base a quanto previsto dai contratti di share swap stipulati con un istituto finanziario. Il Gruppo ha quindi raggiunto una quota di partecipazione pari al 65% nel 2020;
  • Enel SpA ha aumentato la propria quota di interessenza in Enel Chile del 2,89% in base a quanto previsto dai due

contratti di share swap stipulati con un istituto finanziario. Il Gruppo nel 2020 ha quindi raggiunto una quota di partecipazione pari al 64,93%.

2021

  • In data 8 gennaio 2021 è stata finalizzata la cessione del 100% di Tynemouth Energy Storage per un corrispettivo pari a 1 milione di euro. Dalla cessione non sono emersi impatti contabili significativi nel Conto economico.
  • In data 20 gennaio 2021 è stata finalizzata la cessione del 100% di Enel Green Power Bulgaria per un corrispettivo pari a 35 milioni di euro. Dalla cessione non sono emersi impatti contabili significativi nel Conto economico.
  • In data 10 marzo 2021 Enel Green Power Italia ha acquisito il 100% della società e-Solar Srl, titolare di un progetto fotovoltaico con una potenza autorizzata di 170,11 MW, per un corrispettivo pari a 2,7 milioni di euro.
  • In data 29 marzo 2021 Enel X Srl ha acquisito il 100% di CityPoste Payment SpA, società italiana che offre ai consumatori un accesso diffuso ai servizi di pagamento, su canale sia fisico sia digitale, e consente di effettuare numerose tipologie di transazioni verso i privati e le pubbliche amministrazioni.
  • Nel primo trimestre 2021 si registra la variazione di perimetro per il consolidamento globale delle società rinnovabili australiane precedentemente valutate con il metodo del patrimonio netto per effetto della modifica della governance nelle società e senza l'acquisizione di ulteriori quote. Il processo di Purchase Price Allocation si è completato a dicembre 2021 e sostanzialmente conferma il valore contabile delle attività nette acquisite, successivamente a un adeguamento di valore di circa 9 milioni di euro.
  • In data 13 maggio 2021 è stata finalizzata la cessione di EGP Solar 1 LLC per un corrispettivo pari a circa 4 milioni di euro.
  • Nei primi nove mesi del 2021 Enel Green Power España ha acquisito il 100% di 30 società rinnovabili per un valore complessivo di 86 milioni di euro.
  • In data 8 settembre 2021 è stata finalizzata da parte di Enel X North America la cessione di Genability per un corrispettivo di circa 6 milioni di euro.
  • Nel mese di settembre è stato completato il processo di Purchase Price Allocation della società Viva Labs AS, acquisita in data 17 settembre 2020 da Enel X International, a seguito del quale sono stati confermati i valori contabili rilevati alla data di acquisizione.

Note di commento 303

di EGP Américas, Enel possiede circa l'82,3% del capitale sociale attualmente in circolazione di Enel Américas;

  • in data 24 novembre la società Enel Green Power RSA 2 (Pty) Ltd ha ceduto una quota delle partecipazioni detenute nelle società Oyster Bay Wind Farm, Garob Wind Farm, Aced Renewables Hidden Valley e Soetwater Wind Farm per un corrispettivo totale di 340 milioni di ZAR corrispondenti a circa 19 milioni di euro. A seguito dell'operazione l'interessenza del Gruppo nelle suddette società è passata dal 60% al 55%;
  • in data 3 dicembre Enel SpA ha perfezionato la cessione dell'intera partecipazione detenuta in Open Fiber SpA, pari al 50% del capitale sociale, in favore di Macquarie Asset Management e di CDP Equity SpA, per un corrispettivo complessivo di circa 2.733 milioni di euro. La plusvalenza su base consolidata realizzata dal Gruppo è stata di circa 1.763 milioni di euro.

taforma proprietaria) sia tramite il canale fisico (attraverso il suo network di punti vendita).

A dicembre 2021 è stata completata l'attività di identificazione del fair value delle attività acquisite e delle passività, a seguito della quale si è rilevato un negative goodwill di circa 1 milione di euro.

Milioni di euro Valori contabili ante
29 marzo 2021
Rettifiche per allocazione prezzo
acquisto
Valori rilevati al
29 marzo 2021
Attività nette acquisite 2 20 22
Costo dell'acquisizione 21 21
Avviamento/(Negative goodwill) 19 (1)

3 Strategia del Gruppo e gestione del rischio 2 Governance 1 Gruppo Enel 4 Le performance del Gruppo 5 Prospettive future 6 Bilancio consolidato

Acquisizioni società rinnovabili in Spagna

Nei primi nove mesi del 2021 Enel Green Power España ha acquisito il 100% di 30 società rinnovabili per un valore complessivo di 86 milioni di euro per lo sviluppo e la costruzione di impianti fotovoltaici ed eolici in Spagna.

Milioni di euro

Determinazione avviamento

Attività nette acquisite 86
Costo dell'acquisizione 86
(di cui versati per cassa) 75
Avviamento/(Negative goodwill) -

Il prezzo complessivo dell'operazione ammonta a 103 milioni di euro in quanto include il ripagamento di debiti detenuti dalle società acquisite verso i precedenti soci per complessivi 17 milioni di euro.

Altre variazioni

In aggiunta alle suddette variazioni nell'area di consolidamento si segnalano anche le seguenti operazioni che, pur non caratterizzandosi come operazioni che hanno determinato l'acquisizione o la perdita di controllo, hanno comunque comportato una variazione nell'interessenza detenuta dal Gruppo nelle relative partecipate o collegate:

• Enel SpA il 15 marzo ha lanciato un'offerta pubblica di acquisto volontaria parziale sulle azioni di Enel Américas, fino a un massimo di 7.608.631.104 azioni, pari al 10% del capitale sociale a quella data. Il periodo d'offerta ha avuto inizio il 15 marzo e si è concluso il 13 aprile 2021. L'OPA era condizionata all'efficacia della fusione per incorporazione di EGP Américas SpA in Enel Américas SA, che si è realizzata il 1° aprile 2021. Il corrispettivo complessivo è stato pari a 1.271 milioni di euro. A seguito del completamento dell'offerta pubblica di acquisto

In data 29 marzo 2021 Enel X Srl ha acquisito il 100% CityPoste Payment SpA, istituto di pagamento autorizzato a operare da Banca d'Italia per la prestazione di servizi di pagamento, sia attraverso il canale digitale (tramite una piat-

Acquisizione di CityPoste Payment

parziale volontaria e del perfezionamento della fusione

complessivo di 86 milioni di euro per lo sviluppo e la co

Cessione Open Fiber

In data 3 dicembre 2021 Enel SpA ha perfezionato la cessione dell'intera partecipazione detenuta in Open Fiber SpA, pari al 50% del capitale sociale, in favore di Macquarie Asset Management e di CDP Equity SpA, per un corrispettivo complessivo di circa 2.733 milioni di euro. La plusvalenza su base consolidata realizzata dal Gruppo è stata di circa 1.763 milioni di euro.

L'importo dell'operazione è stato interamente incassato.

Milioni di euro
Valore dell'operazione 2.733,3
Valore della partecipazione al 2 dicembre 2021 (614,5)
Estinzione anticipata credito finanziario verso Open Fiber e proventi accessori (310,6)
Riversamento riserva OCI (45,1)
Plusvalenza consolidata 1.763,1

9. Dati economici e patrimoniali per Linea di Business e per Area Geografica

La rappresentazione dei risultati economici e patrimoniali per Linea di Business e per Area Geografica di attività è effettuata in base all'approccio utilizzato dal management per monitorare le performance del Gruppo nei due esercizi messi a confronto.

Dati economici per Linea di Business

Risultati 2021(1)

Milioni di euro Generazione
Termoelettrica
e Trading
Enel Green
Power
Infrastrutture
e Reti
Mercati
finali
Enel X Servizi Holding
e Altro
Totale
reporting
segment
Elisioni e
rettifiche
Totale
Ricavi e altri
proventi verso
terzi
22.883 7.244 17.164 37.396 1.513 20 1.786 88.006 - 88.006
Ricavi e altri
proventi
intersettoriali
10.272 2.282 3.492 1.312 28 1.977 148 19.511 (19.511) -
Totale ricavi 33.155 9.526 20.656 38.708 1.541 1.997 1.934 107.517 (19.511) 88.006
Totale costi 32.791 4.710 13.446 37.762 1.258 2.083 422 92.472 (19.511) 72.961
Risultati netti
da contratti su
commodity
535 (55) - 2.044 - - (2) 2.522 - 2.522
Ammortamenti 929 1.297 2.692 410 222 188 36 5.774 - 5.774
Impairment 2.568 392 205 1.126 37 51 2 4.381 - 4.381
Ripristini di valore (12) (10) (35) (203) (6) (2) - (268) - (268)
Risultato
operativo
(2.586) 3.082 4.348 1.657 30 (323) 1.472 7.680 - 7.680
Investimenti 822 5.662(2) 5.296 643 367 139 68 12.997 - 12.997

(1) I ricavi di settore comprendono sia i ricavi verso terzi sia i ricavi intersettoriali realizzati da ciascun settore nei confronti degli altri.

(2) Il dato non include 111 milioni di euro riferiti al perimetro classificato come "posseduto per la vendita".

Risultati 2020(1) (2) (3) (4)

Milioni di euro Generazione
Termoelettrica
e Trading
Enel Green
Power
Infrastrutture
e Reti
Mercati
finali
Enel X Servizi Holding
e Altro
Totale
reporting
segment
Elisioni e
rettifiche
Totale
Ricavi e altri
proventi verso
terzi
14.332 5.852 15.919 28.793 1.097 2 9 66.004 - 66.004
Ricavi e altri
proventi
intersettoriali
7.404 1.840 3.510 715 24 1.868 145 15.506 (15.506) -
Totale ricavi 21.736 7.692 19.429 29.508 1.121 1.870 154 81.510 (15.506) 66.004
Totale costi 19.615 3.113 11.909 26.651 969 1.911 340 64.508 (15.506) 49.002
Risultati netti
da contratti su
commodity
(421) 68 - 264 - (6) (4) (99) - (99)
Ammortamenti 778 1.252 2.597 366 150 172 28 5.343 - 5.343
Impairment 950 728 621 1.079 18 11 1 3.408 - 3.408
Ripristini di valore (43) (67) (47) (141) - (4) (1) (303) - (303)
Risultato
operativo
15 2.734 4.349 1.817 (16) (226) (218) 8.455 - 8.455
Investimenti 694 4.629 3.937 460 303 103 71 10.197 - 10.197

(1) I ricavi di settore comprendono sia i ricavi verso terzi sia i ricavi intersettoriali realizzati da ciascun settore nei confronti degli altri.

(2) I dati relativi ai ricavi terzi e intersettoriali tengono conto di una più puntuale determinazione.

(3) I dati relativi all'esercizio 2020 sono stati adeguati, ai soli fini comparativi, per tener conto degli effetti della diversa classificazione derivante dalla valutazione al fair value, alla fine del periodo, dei contratti outstanding per compravendita di commodity regolate con consegna fisica; tale diversa classificazione non ha comportato effetti sul risultato operativo. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 7 del presente Bilancio consolidato.

(4) Ai soli fini comparativi si è proceduto a effettuare una riclassifica da proventi finanziari a ricavi, per un importo di 87 milioni di euro nel 2020, della componente rilevata a Conto economico legata alla rimisurazione al fair value delle attività finanziarie connesse ai servizi in concessione delle attività di distribuzione in Brasile rientranti nell'ambito di applicazione dell'IFRIC 12. Tale ultima classificazione ha comportato effetti di pari importo sul risultato operativo. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 7 del presente Bilancio consolidato.

Risultati per Area Geografica di attività

Risultati 2021(1)

Milioni di euro Italia Iberia America Latina Europa Nord America Africa, Asia e
Oceania
Altro, elisioni e
rettifiche
Totale
Ricavi e altri proventi
verso terzi
44.282 20.800 16.956 2.335 1.479 240 1.914 88.006
Ricavi e altri proventi
intersettoriali
1.135 252 1 13 34 1 (1.436) -
Totale ricavi 45.417 21.052 16.957 2.348 1.513 241 478 88.006
Totale costi 40.751 17.412 12.867 2.063 748 135 (1.015) 72.961
Risultati netti
da contratti su
commodity
1.967 543 53 38 (81) 4 (2) 2.522
Ammortamenti 2.107 1.754 1.177 186 356 65 129 5.774
Impairment 1.747 1.797 536 87 161 32 21 4.381
Ripristini di valore (22) (170) (9) (65) - - (2) (268)
Risultato operativo 2.801 802 2.439 115 167 13 1.343 7.680
Investimenti 3.842 2.203 3.722 455 2.293 217(2) 265 12.997

(1) I ricavi di settore comprendono sia i ricavi verso terzi sia i ricavi intersettoriali realizzati da ciascun settore nei confronti degli altri.

(2) Il dato non include 111 milioni di euro riferiti al perimetro classificato come "posseduto per la vendita".

Risultati 2020(1) (2) (3)

Milioni di euro Italia Iberia America Latina Europa Nord America Africa, Asia e
Oceania
Altro, elisioni e
rettifiche
Totale
Ricavi e altri proventi
verso terzi
31.418 17.006 13.897 2.074 1.333 152 124 66.004
Ricavi e altri proventi
intersettoriali
785 164 6 11 34 1 (1.001) -
Totale ricavi 32.203 17.170 13.903 2.085 1.367 153 (877) 66.004
Totale costi 24.205 13.480 9.713 1.576 622 98 (692) 49.002
Risultati netti
da contratti su
commodity
(174) 85 (40) - 33 - (3) (99)
Ammortamenti 1.835 1.640 1.230 185 306 36 111 5.343
Impairment 1.209 268 1.225 136 536 31 3 3.408
Ripristini di valore (10) (160) (3) (126) (3) - (1) (303)
Risultato operativo 4.790 2.027 1.698 314 (61) (12) (301) 8.455
Investimenti 2.842 1.638 2.860 411 1.816 417 213 10.197

(1) I ricavi di settore comprendono sia i ricavi verso terzi sia i ricavi intersettoriali realizzati da ciascun settore nei confronti degli altri.

(2) I dati relativi all'esercizio 2020 sono stati adeguati, ai soli fini comparativi, per tener conto degli effetti della diversa classificazione derivante dalla valutazione al fair value, alla fine del periodo, dei contratti outstanding per compravendita di commodity regolate con consegna fisica; tale diversa classificazione non ha comportato effetti sul risultato operativo. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 7 del presente Bilancio consolidato.

(3) Ai soli fini comparativi si è proceduto a effettuare una riclassifica da proventi finanziari a ricavi, per un importo di 87 milioni di euro nel 2020, della componente rilevata a Conto economico legata alla rimisurazione al fair value delle attività finanziarie connesse ai servizi in concessione delle attività di distribuzione in Brasile rientranti nell'ambito di applicazione dell'IFRIC 12. Tale ultima classificazione ha comportato effetti di pari importo sul risultato operativo. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 7 del presente Bilancio consolidato.

Dati patrimoniali per Linea di Business

Al 31 dicembre 2021

Generazione
Termoelettrica
Enel Green Infrastrutture Mercati Holding e Totale
reporting
Elisioni e
Milioni di euro e Trading Power e Reti finali Enel X Servizi Altro segment rettifiche Totale
Immobili, impianti e
macchinari
9.384 36.205 38.635 49 600 587 12 85.472 - 85.472
Attività immateriali 216 5.016 21.473 4.030 788 370 143 32.036 - 32.036
Attività da contratti
con i clienti non
correnti e correnti
1 1 525 - 77 4 - 608 43 651
Crediti commerciali 4.814 2.601 6.731 6.533 547 882 435 22.543 (6.451) 16.092
Altro 4.319 826 2.614 3.812 383 635 1.614 14.203 (6.107) 8.096
Attività operative 18.734(1) 44.649(2) 69.978 14.424 2.395(3) 2.478 2.204 154.862 (12.515) 142.347
Debiti commerciali 5.730 3.701 4.390 7.129 726 982 169 22.827 (5.843) 16.984
Passività da
contratti con i
clienti non correnti
e correnti
102 216 7.316 62 13 13 - 7.722 (75) 7.647
Fondi diversi 4.586 936 3.810 466 58 671 620 11.147 (89) 11.058
Altro 4.125 1.901 8.104 4.575 148 1.070 2.582 22.505 (6.245) 16.260
Passività operative 14.543 6.754(4) 23.620 12.232 945(5) 2.736 3.371 64.201 (12.252) 51.949

(1) Di cui 2 milioni di euro riferiti al perimetro classificato come "posseduto per la vendita".

(2) Di cui 999 milioni di euro riferiti al perimetro classificato come "posseduto per la vendita".

(3) Di cui 136 milioni di euro riferiti al perimetro classificato come "posseduto per la vendita".

(4) Di cui 28 milioni di euro riferiti al perimetro classificato come "posseduto per la vendita". (5) Di cui 57 milioni di euro riferiti al perimetro classificato come "posseduto per la vendita".

Al 31 dicembre 2020(1)

Milioni di euro Generazione
Termoelettrica
e Trading
Enel Green
Power
Infrastrutture
e Reti
Mercati
finali
Enel X Servizi Holding e
Altro
Totale
reporting
segment
Elisioni e
rettifiche
Totale
Immobili, impianti e
macchinari
10.747 30.655 36.718 154 516 699 9 79.498 1 79.499
Attività immateriali(1) 184 4.883 21.490 3.775 676 383 114 31.505 - 31.505
Attività da contratti
con i clienti non
correnti e correnti
4 1 340 - 42 14 - 401 79 480
Crediti commerciali 2.670 2.053 6.493 4.034 358 755 368 16.731 (4.679) 12.052
Altro 1.433 1.095 2.674 756 297 769 1.327 8.351 (2.139) 6.212
Attività operative(1) 15.038(2) 38.687(3) 67.715 8.719 1.889(4) 2.620 1.818 136.486 (6.738) 129.748
Debiti commerciali 2.816 2.751 5.405 4.678 426 868 99 17.043 (4.160) 12.883
Passività da contratti
con i clienti non
correnti e correnti
147 152 7.172 42 5 8 - 7.526 (60) 7.466
Fondi diversi 3.528 947 3.794 400 46 603 587 9.905 (108) 9.797
Altro 1.133 1.434 7.856 2.245 179 1.101 2.607 16.555 (2.323) 14.232
Passività operative 7.624 5.284(5) 24.227 7.365 656 2.580 3.293 51.029 (6.651) 44.378

(1) I dati del 2020 sono stati adeguati per tener conto di una migliore attribuzione.

(2) Di cui 3 milioni di euro riferiti al perimetro classificato come "posseduto per la vendita".

(3) Di cui 855 milioni di euro riferiti al perimetro classificato come "posseduto per la vendita".

(4) Di cui 11 milioni di euro riferiti al perimetro classificato come "posseduto per la vendita".

(5) Di cui 35 milioni di euro riferiti al perimetro classificato come "posseduto per la vendita".

Dati patrimoniali per Area Geografica di attività

Al 31 dicembre 2021

Milioni di euro Italia Iberia America
Latina
Europa Nord
America
Africa, Asia e
Oceania
Altro, elisioni e
rettifiche
Totale
Immobili, impianti e
macchinari
27.335 23.075 18.671 3.440 10.853 1.948 150 85.472
Attività immateriali 2.313 16.071 11.414 772 557 179 730 32.036
Attività da contratti con
i clienti non correnti e
correnti
94 5 517 - 18 13 4 651
Crediti commerciali 7.372 3.886 4.414 583 215 51 (429) 16.092
Altro 4.555 2.474 1.398 217 259 140 (947) 8.096
Attività operative 41.669(1) 45.511 36.414 5.012 11.902 2.331(2) (492)(3) 142.347
Debiti commerciali 9.684 2.509 4.333 481 1.208 136 (1.367) 16.984
Passività da contratti
con i clienti non
correnti e correnti
4.109 3.109 30 438 - - (39) 7.647
Fondi diversi 3.395 4.211 2.426 130 120 32 744 11.058
Altro 5.749 3.945 4.509 328 1.482 64 183 16.260
Passività operative 22.937(4) 13.774 11.298 1.377 2.810 232(5) (479)(6) 51.949

(1) Di cui 2 milioni di euro riferiti al perimetro classificato come "posseduto per la vendita".

(2) Di cui 999 milioni di euro riferiti al perimetro classificato come "posseduto per la vendita".

(3) Di cui 136 milioni di euro riferiti al perimetro classificato come "posseduto per la vendita".

(4) Di cui 6 milioni di euro riferiti al perimetro classificato come "posseduto per la vendita". (5) Di cui 22 milioni di euro riferiti al perimetro classificato come "posseduto per la vendita".

(6) Di cui 57 milioni di euro riferiti al perimetro classificato come "posseduto per la vendita".

Al 31 dicembre 2020

Milioni di euro Italia Iberia America
Latina
Europa Nord
America
Africa, Asia e
Oceania
Altro, elisioni e
rettifiche
Totale
Immobili, impianti e
macchinari
26.762 23.355 16.492 3.255 8.134 1.345 156 79.499
Attività immateriali 2.047 15.919 11.612 787 483 169 488 31.505
Attività da contratti con
i clienti non correnti e
correnti
105 10 297 1 16 2 49 480
Crediti commerciali 5.948 2.166 3.686 436 181 48 (413) 12.052
Altro 2.624 1.804 1.368 178 253 55 (70) 6.212
Attività operative 37.486(1) 43.254 33.455(2) 4.657(3) 9.067 1.619(4) 210 129.748
Debiti commerciali 6.881 2.274 3.387 318 1.076 105 (1.158) 12.883
Passività da contratti
con i clienti non
correnti e correnti
4.060 3.006 17 425 - - (42) 7.466
Fondi diversi 2.468 3.910 2.542 100 128 24 625 9.797
Altro 5.033 3.033 3.420 330 1.289 79 1.048 14.232
Passività operative 18.442 12.223 9.366 1.173(5) 2.493 208(6) 473 44.378

(1) Di cui 5 milioni di euro riferiti al perimetro classificato come "posseduto per la vendita".

(2) Di cui 2 milioni di euro riferiti al perimetro classificato come "posseduto per la vendita".

(3) Di cui 46 milioni di euro riferiti al perimetro classificato come "posseduto per la vendita".

(4) Di cui 816 milioni di euro riferiti al perimetro classificato come "posseduto per la vendita".

(5) Di cui 2 milioni di euro riferiti al perimetro classificato come "posseduto per la vendita".

(6) Di cui 33 milioni di euro riferiti al perimetro classificato come "posseduto per la vendita".

La seguente tabella presenta la riconciliazione tra le attività e passività di settore e quelle consolidate.

Milioni di euro
al 31.12.2021 al 31.12.2020
Totale attività 206.940 163.453
Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto 704 861
Derivati finanziari attivi non correnti 2.772 1.236
Altre attività finanziarie non correnti 5.704 5.159
Crediti tributari a lungo inclusi in "Altre attività non correnti" 2.286 1.539
Altre attività finanziarie correnti 8.645 5.113
Derivati finanziari attivi correnti 22.791 3.471
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 8.858 5.906
Attività per imposte anticipate 11.034 8.578
Crediti tributari 1.694 1.294
Attività finanziarie e fiscali di "Attività possedute per la vendita" 105 548
Attività di settore 142.347 129.748
Totale passività 164.598 121.096
Finanziamenti a lungo termine 54.500 49.519
Derivati finanziari passivi non correnti 3.339 3.606
Altre passività finanziarie non correnti 120 -
Finanziamenti a breve termine 13.306 6.345
Quote correnti dei finanziamenti a lungo termine 4.031 3.168
Altre passività finanziarie correnti 625 622
Derivati finanziari passivi correnti 24.607 3.531
Passività di imposte differite 9.259 7.797
Debiti per imposte sul reddito 712 471
Debiti tributari diversi 1.274 886
Passività finanziarie e fiscali di "Passività possedute per la vendita" 876 773
Passività di settore 51.949 44.378

Informazioni sul Conto economico consolidato

Ricavi

10.a Ricavi delle vendite e delle prestazioni - Euro 84.104 milioni

Milioni di euro
2021 2020 2021-2020
Vendite energia elettrica 46.963 34.745 12.218 35,2%
Trasporto energia elettrica 10.732 10.710 22 0,2%
Corrispettivi da gestori di rete 800 932 (132) -14,2%
Contributi da operatori istituzionali di mercato 833 1.395 (562) -40,3%
Vendite gas 4.823 2.718 2.105 77,4%
Trasporto gas 599 611 (12) -2,0%
Vendite di combustibili 1.791 602 1.189 -
Contributi di allacciamento alle reti elettriche e del gas 787 759 28 3,7%
Ricavi per lavori e servizi su ordinazione(1) 1.268 819 449 54,8%
Vendite certificati ambientali 107 35 72 -
Vendite relative al business dei servizi a valore aggiunto 1.093 862 231 26,8%
Altre vendite e prestazioni 855 764 91 11,9%
Totale ricavi IFRS 15(1) 70.651 54.952 15.699 28,6%
Vendite di commodity da contratti con consegna fisica 24.314 7.513 16.801 -
Risultati da valutazione dei contratti di vendita di commodity con consegna fisica chiusi nel periodo(2) (10.893) 1.156 (12.049) -
Altri ricavi diversi 32 21 11 52,4%
Totale ricavi delle vendite e delle prestazioni(1) (2) 84.104 63.642 20.462 32,2%

(1) Ai soli fini comparativi si è proceduto a effettuare una riclassifica da proventi finanziari a ricavi, per un importo di 87 milioni di euro nel 2020, della componente rilevata a Conto economico legata alla rimisurazione al fair value delle attività finanziarie connesse ai servizi in concessione delle attività di distribuzione in Brasile rientranti nell'ambito di applicazione dell'IFRIC 12. Tale ultima classificazione ha comportato effetti di pari importo sul risultato operativo. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 7 del presente Bilancio consolidato.

(2) I dati relativi all'esercizio 2020 sono stati adeguati, ai soli fini comparativi, per tener conto degli effetti della diversa classificazione derivante dalla valutazione al fair value alla fine del periodo dei contratti outstanding per compravendita di commodity regolate con consegna fisica. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 7 del presente Bilancio consolidato.

I ricavi da "Vendite di energia elettrica" si attestano a 46.963 milioni di euro, in aumento di 12.218 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente (+35,2%). Tale incremento è dovuto principalmente ai maggiori volumi e prezzi di vendita prevalentemente in Italia (7.367 milioni di euro), in Brasile (2.037 milioni di euro) e in Spagna (2.058 milioni di euro), dove la variazione positiva è anche dovuta alla rilevazione di un indennizzo riconosciuto a Endesa (pari a 186 milioni di euro) in relazione ai diritti di emissione di CO2 gratuitamente assegnati dal "Plan Nacional de Asignación de Derechos de Emisión" (PNA).

I "Contributi da operatori istituzionali di mercato" sono in diminuzione di 562 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente prevalentemente per le minori compensazioni extrapeninsulari in Spagna a seguito dell'incremento dei prezzi.

I ricavi per "Vendite di gas" nel 2021 sono pari a 4.823 milioni di euro (2.718 milioni di euro nel 2020), con un incremento di 2.105 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente. Tale incremento è riconducibile prevalentemente alle maggiori quantità vendute in Spagna.

I ricavi per "Vendite di combustibili" si incrementano di 1.189 milioni di euro soprattutto in Enel Global Trading per il rialzo dei prezzi del gas.

La variazione positiva delle "Vendite di commodity da contratti con consegna fisica" (16.801 milioni di euro) è riferita prevalentemente alle vendite di gas. Tale effetto positivo è stato in parte compensato dai minori risultati delle valutazioni dei contratti chiusi nel 2021 (-12.049 milioni di euro) prevalentemente in riferimento alla commodity gas.

La tabella seguente espone i risultati netti relativi ai contratti di vendita e acquisto di commodity con consegna fisica misurati al fair value a Conto economico nello scope dell'IFRS 9.

onsolida pla
CERTIFIED
Milioni di euro
2021 2020 2021-2020
Risultati di contratti di commodity energetiche con consegna fisica
(IFRS 9) chiusi nel periodo
Contratti di vendita
Vendite di energia elettrica 4.368 2.478 1.890 76,3%
Risultati da valutazione dei contratti chiusi (1.705) 353 (2.058) -
Totale energia 2.663 2.831 (168) -5,9%
Vendite di gas 19.576 4.723 14.853 -
Risultati da valutazione dei contratti chiusi (9.335) 791 (10.126) -
Totale gas 10.241 5.514 4.727 85,7%
Vendite di certificati ambientali 370 312 58 18,6%
Risultati da valutazione dei contratti chiusi 147 12 135 -
Totale certificati ambientali 517 324 193 59,6%
Totale ricavi 13.421 8.669 4.752 54,8%
Contratti di acquisto
Acquisti di energia elettrica 3.677 2.828 849 30,0%
Risultati da valutazione dei contratti chiusi (1.220) (47) (1.173) -
Totale energia 2.457 2.781 (324) -11,7%
Acquisti di gas 19.951 4.661 15.290 -
Risultati da valutazione dei contratti chiusi (8.057) 684 (8.741) -
Totale gas 11.894 5.345 6.549 -
Acquisti di certificati ambientali 810 92 718 -
Risultati da valutazione dei contratti chiusi 145 139 6 4,3%
Totale certificati ambientali 955 231 724 -
Totale costi 15.306 8.357 6.949 83,2%
Ricavi/(Costi) netti di contratti di commodity energetiche con consegna fisica
(IFRS 9) chiusi nel periodo (1.885) 312 (2.197) -
Risultati da valutazione di contratti outstanding di commodity energetiche con
consegna fisica (IFRS 9)
Contratti di vendita
Energia (1.606) (197) (1.409) -
Gas (16.285) (668) (15.617) -
Certificati ambientali (495) (67) (428) -
Totale (18.386) (932) (17.454) -
Contratti di acquisto
Energia (2.169) (108) (2.061) -
Gas (13.801) (869) (12.932) -
Certificati ambientali (508) (68) (440) -
Totale (16.478) (1.045) (15.433) -
Risultati netti da valutazione di contratti outstanding di commodity energetiche con
consegna fisica (IFRS 9)
(1.908) 113 (2.021) -
TOTALE RICAVI/(COSTI) NETTI DA CONTRATTI CON CONSEGNA FISICA (IFRS 9) (3.793) 425 (4.218) -

I ricavi da contratti con clienti (IFRS 15) sono ripartiti tra "point in time" e "over time" così come esposto nella tabella seguente.

Milioni di euro 2021
Italia Iberia America Latina Europa Nord
America
Africa, Asia e
Oceania
Altro, elisioni e
rettifiche
Totale
Over
time
Point in
time
Over
time
Point in
time
Over
time
Point in
time
Over
time
Point in
time
Over
time
Point in
time
Over
time
Point in
time
Over
time
Point in
time
Over
time
Point in
time
Totale ricavi IFRS 15 29.187 1.178 19.707 402 16.525 245 1.598 654 805 17 194 26 - 113 68.016 2.635
2020
Italia Iberia America Latina Europa Nord
America
Africa, Asia e
Oceania
Altro, elisioni e
rettifiche
Totale
Over
time
Point in
time
Over
time
Point in
time
Over
time(1)
Point in
time
Over
time
Point in
time
Over
time
Point in
time
Over
time
Point in
time
Over
time
Point in
time
Over
time
Point in
time

(1) Ai soli fini comparativi si è proceduto a effettuare una riclassifica da proventi finanziari a ricavi, per un importo di 87 milioni di euro nel 2020, della componente rilevata a Conto economico legata alla rimisurazione al fair value delle attività finanziarie connesse ai servizi in concessione delle attività di distribuzione in Brasile rientranti nell'ambito di applicazione dell'IFRIC 12. Tale ultima classificazione ha comportato effetti di pari importo sul risultato operativo. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 7 del presente Bilancio consolidato.

Totale ricavi IFRS 15 21.107 441 16.355 460 13.520 200 1.418 580 586 51 67 79 16 72 53.069 1.883

Con riferimento al riversamento a Conto economico per classe temporale delle "obbligazioni di fare" si rimanda alla nota 27 "Attività/(Passività) non correnti/correnti derivanti da contratti con i clienti".

Nella seguente tabella è evidenziata la composizione dei ricavi delle vendite e delle prestazioni per area geografica.

Milioni di euro
2021 2020(1)
Italia 33.304 24.904
Europa
Iberia 18.896 16.169
Francia 970 503
Svizzera 2.918 99
Germania 1.085 1.860
Austria 245 66
Slovenia 195 2
Romania 1.534 1.322
Grecia 121 110
Bulgaria - 9
Belgio 522 18
Repubblica Ceca 435 33
Ungheria 12 165
Russia 552 533
Olanda 96 2.743
Regno Unito 3.736 399
Altri Paesi europei 1.160 73
America
Stati Uniti 601 502
Canada 33 25
Messico(2) 202 152
Brasile(3) 9.381 6.753
Cile 3.151 2.811
Perù 1.111 1.118
Colombia 2.188 2.022
Argentina 887 816
Panama 150 136
Costa Rica 14 22
Guatemala 67 44
Altri
Africa 114 84
Asia 371 129
Oceania 53 20
Totale 84.104 63.642

(1) I dati relativi all'esercizio 2020 sono stati adeguati, ai soli fini comparativi, per tener conto degli effetti della diversa classificazione derivante dalla valutazione al fair value alla fine del periodo dei contratti outstanding per compravendita di commodity regolate con consegna fisica. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 7 del presente Bilancio consolidato.

(2) I dati del 2020 sono stati riattribuiti in maniera più puntale tra Messico, Costa Rica e Guatemala.

(3) Ai soli fini comparativi si è proceduto a effettuare una riclassifica da proventi finanziari a ricavi, per un importo di 87 milioni di euro nel 2020, della componente rilevata a Conto economico legata alla rimisurazione al fair value delle attività finanziarie connesse ai servizi in concessione delle attività di distribuzione in Brasile rientranti nell'ambito di applicazione dell'IFRIC 12. Tale ultima classificazione ha comportato effetti di pari importo sul risultato operativo. Per maggiori dettagli di rimanda alla nota 7 del presente Bilancio consolidato.

Obbligazioni di fare

La seguente tabella fornisce informazioni circa le obbligazioni di fare del Gruppo relativamente alle principali tipologie di ricavo, riassumendo i giudizi professionali espressi e i connessi princípi contabili di rilevazione dei ricavi. Per informazioni sull'utilizzo di stime sui ricavi derivanti da contratti con i clienti si rimanda alla nota 2.1 "Uso di stime e giudizi del management".

Tipo di prodotto/
servizio
Natura e tempistica della soddisfazione
dell'obbligazione di fare
Princípi
contabili
Vendita/trasporto
di energia
elettrica/gas ai
clienti finali
Un contratto di vendita di energia elettrica/gas stipulato con un cliente
finale prevede un'unica obbligazione di fare (vendita e trasporto della
commodity), in quanto il Gruppo ha valutato che il contratto non fornisce
beni/servizi distinti e che la promessa è soddisfatta con il trasferimento
del controllo della commodity al cliente nel momento in cui la stessa
è erogata al punto di consegna. Al fine di determinare la natura della
promessa contenuta in tali contratti, il Gruppo analizza con attenzione i
fatti e le circostanze applicabili a ciascun contratto e commodity.
In ogni caso, il Gruppo considera che l'obbligazione di fare prevista da
un contratto di servizio continuativo, quale un contratto di fornitura
o trasporto di energia elettrica/gas a clienti finali, sia tipicamente
adempiuta nel corso del tempo (perché il cliente riceve e consuma
simultaneamente i benefíci della commodity man mano che quest'ultima
gli è consegnata) quale parte di una serie di beni/servizi distinti (ossia,
ciascuna unità di commodity) che sono sostanzialmente gli stessi e
hanno la stessa modalità di trasferimento al cliente. In tali casi, per la
rilevazione dei ricavi, il Gruppo applica un metodo di valutazione basato
sugli output, così da rilevare ricavi per un importo pari a quello che ha il
diritto di fatturare al cliente se tale importo corrisponde esattamente al
valore, per il cliente, dell'obbligazione completata alla data di rilevazione.
I ricavi da trasporto e vendita di energia
elettrica/gas ai clienti finali sono rilevati quando
le commodity sono erogate al cliente e si
riferiscono ai quantitativi forniti nell'esercizio,
ancorché non fatturati, e sono determinati
utilizzando opportune stime oltre che letture
periodiche. Ove applicabile, tali ricavi si basano
sulle tariffe e i relativi vincoli fissati per legge o
dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e
Ambiente e da analoghi organismi esteri, in vigore
nel periodo di riferimento.
Servizi di
connessione alla
rete
I contributi ricevuti da clienti per la connessione alla rete di distribuzione
di energia elettrica o gas richiedono una valutazione specifica da parte
del Gruppo che prenda in considerazione tutti i termini e le condizioni
del contratto.
Tale valutazione è finalizzata a valutare se il contratto include altri beni o
servizi distinti, quali per esempio il diritto a ottenere l'accesso continuato
all'infrastruttura per la fornitura della commodity o, in presenza di
un contributo di connessione con "pagamento anticipato e non
rimborsabile" corrisposto all'inizio del contratto o a una data vicina, un
diritto significativo che dia origine a un'obbligazione di fare.
In particolare, in alcuni Paesi in cui opera, il Gruppo valuta che la natura
del corrispettivo ricevuto rappresenta un "pagamento anticipato e non
rimborsabile" il cui esborso riconosce al cliente un diritto significativo.
Al fine di determinare se il periodo sul quale rilevare tale diritto
significativo debba essere esteso oltre la durata contrattuale iniziale,
il Gruppo prende in considerazione il quadro legale e regolamentare
locale, comunque applicabile al contratto e che interessa le parti. In tali
casi, laddove esistano un'attribuzione implicita del diritto significativo
al cliente e un'obbligazione che si trasferisce dal cliente iniziale a
un nuovo cliente, il Gruppo rileva il contributo di connessione lungo
un periodo di tempo che si estende oltre la relazione con il cliente
iniziale, considerando la durata della concessione come il periodo
durante il quale il cliente iniziale e qualsiasi altro cliente futuro possano
beneficiare dell'accesso continuativo al servizio senza corrispondere
ulteriori contributi di connessione aggiuntivi. Conseguentemente,
il contributo è rilevato lungo il periodo in cui il pagamento crea per
il Gruppo un'obbligazione di fare a prezzi inferiori rispetto a quelli
disponibili ai futuri clienti (ovvero il periodo in cui si prevede che il cliente
possa beneficiare dell'accesso continuativo al servizio senza dover
corrispondere al rinnovo un ulteriore pagamento anticipato).
I ricavi per contributi di connessione alla rete
di distribuzione di energia elettrica e del gas,
sia monetari sia in natura, sono rilevati in base
all'adempimento delle obbligazioni di fare
previste dal contratto. L'identificazione di beni
o servizi distinti richiede un'attenta analisi dei
termini e condizioni dei contratti di connessione
che possono variare da Paese a Paese, in base al
contesto, alla normativa e alle regolamentazioni
locali. Per finalizzare tale valutazione, il Gruppo
considera non solo le caratteristiche dei beni/
servizi stessi (ossia il bene o servizio è per sua
natura tale da poter essere distinto), ma anche
le promesse implicite per le quali il cliente ha
una valida aspettativa poiché le considera parte
integrante dell'accordo contrattuale, ossia i beni/
servizi che il cliente si aspetta di ricevere e per i
quali ha pagato (ovvero la promessa di trasferire
al cliente il bene o servizio può essere distinta da
altre promesse contenute nel contratto).
Inoltre, il Gruppo agisce in qualità di "agent" in
taluni contratti relativi a servizi di connessione
alla rete dell'energia elettrica/gas e altre attività
collegate, in funzione dell'assetto regolamentare
o normativo locale; in questi casi, i ricavi sono
rilevati su base netta, corrispondenti agli onorari o
alle commissioni cui si aspetta di avere diritto.
Lavori su
ordinazione
I lavori su ordinazione di norma comprendono un'obbligazione di fare
che viene adempiuta nel corso del tempo; per tali contratti, il Gruppo
generalmente considera adeguato l'uso di un metodo di valutazione
dei progressi nell'adempimento dell'obbligazione di fare basato sugli
input, a meno che un'analisi specifica del contratto suggerisca l'uso di
un metodo diverso, che meglio rappresenti l'obbligazione di fare del
Gruppo soddisfatta alla data di riferimento del bilancio.
Per i lavori su ordinazione che includono
un'obbligazione di fare soddisfatta nel corso
del tempo, il Gruppo rileva i ricavi nel corso del
tempo misurando il progresso verso il completo
adempimento di tale obbligazione.
Si ritiene che il metodo del costo sostenuto (cost
to-cost method) sia generalmente considerato
il miglior metodo per misurare i progressi verso
l'adempimento dell'obbligazione di fare del
Gruppo alla data di riferimento del bilancio.
L'ammontare dovuto dai committenti per lavori
su ordinazione è presentato come un'attività
derivante da contratti con i clienti; l'ammontare
dovuto ai committenti per lavori su ordinazione
è presentato come una passività derivante da
contratti con i clienti.

10.b Altri proventi - Euro 3.902 milioni

Milioni di euro
2021 2020 2021-2020
Contributi in conto esercizio 33 12 21 -
Contributi per certificati ambientali 291 342 (51) -14,9%
Contributi in conto impianti (business elettrico e gas) 26 24 2 8,3%
Rimborsi vari 305 371 (66) -17,8%
Plusvalenze da alienazione di controllate, collegate, joint venture, joint
operation e attività non correnti possedute per la vendita
1.781 15 1.766 -
Plusvalenze da alienazione di attività materiali e immateriali 66 58 8 13,8%
Premi per continuità del servizio 48 40 8 20,0%
Altri proventi 1.352 1.500 (148) -9,9%
Totale 3.902 2.362 1.540 65,2%

I "Rimborsi vari" ammontano a 305 milioni di euro e si riducono di 66 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente prevalentemente in Italia per minori penali e rimborsi per danni registrati in e-distribuzione e in Enel Energia.

La voce relativa alle plusvalenze da alienazione di società ammonta a 1.781 milioni di euro nel 2021 e si incrementa di 1.766 milioni di euro principalmente per la rilevazione nel 2021 della plusvalenza relativa alla cessione della partecipazione detenuta da Enel SpA in Open Fiber (1.763 milioni di euro).

Negli "Altri proventi" si registra un decremento di 148 milioni di euro dovuto prevalentemente alla riduzione in e-distribuzione degli altri proventi connessi al business elettrico (288 milioni di euro) principalmente legati al reintegro degli oneri di sistema e dei corrispettivi di rete.

Tale effetto negativo è stato in parte compensato dall'incremento in Enel Green Power North America dei proventi per tax partnership (44 milioni di euro) e dai maggiori proventi per l'ecobonus relativo alla riqualificazione energetica e sismica in Enel X Italia (84 milioni di euro).

Nelle tabelle seguenti è rappresentata una disaggregazione del totale "Ricavi" per Linea di Business in base all'approccio utilizzato dal management per monitorare le performance del Gruppo nei due esercizi a confronto.

Milioni di euro 2021
Generazione
Termoelettrica
e Trading
Enel
Green
Power
Infrastrutture
e Reti
Mercati
finali
Enel X Servizi Holding
e Altro
Totale
reporting
segment
Elisioni e
rettifiche
Totale
Totale ricavi IFRS 15 17.213 8.843 20.078 38.238 1.394 1.972 138 87.876 (17.225) 70.651
Vendite di commodity
da contratti con
consegna fisica
26.691 - - 14 - - - 26.705 (2.391) 24.314
Risultati da valutazione
dei contratti di vendita
di commodity con
consegna fisica chiusi
nel periodo
(10.895) - - 1 - - - (10.894) 1 (10.893)
Altri ricavi diversi 5 6 15 - 3 14 17 60 (28) 32
Totale ricavi delle
vendite e delle
prestazioni
33.014 8.849 20.093 38.253 1.397 1.986 155 103.747 (19.643) 84.104
Altri proventi 141 677 563 455 144 11 1.779 3.770 132 3.902
TOTALE RICAVI 33.155 9.526 20.656 38.708 1.541 1.997 1.934 107.517 (19.511) 88.006
> C តិក

Milioni di euro 2020
Generazione
Termoelettrica
e Trading
Enel
Green
Power
Infrastrutture
e Reti
Mercati
finali
Enel X Servizi Holding
e Altro
Totale
reporting
segment
Elisioni e
rettifiche
Totale
Totale ricavi IFRS 15(1) 9.812 7.143 18.462 29.143 1.022 1.835 136 67.553 (12.601) 54.952
Vendite di commodity da
contratti con consegna
fisica
10.192 - - 15 - - - 10.207 (2.694) 7.513
Risultati da valutazione
dei contratti di vendita
di commodity con
consegna fisica chiusi
nel periodo(2)
1.164 - - (7) - - - 1.157 (1) 1.156
Altri ricavi diversi 6 7 6 - 4 6 3 32 (11) 21
Totale ricavi delle
vendite e delle
prestazioni
21.174 7.150 18.468 29.151 1.026 1.841 139 78.949 (15.307) 63.642
Altri proventi 562 542 961 357 95 29 15 2.561 (199) 2.362
TOTALE RICAVI(1) (2) 21.736 7.692 19.429 29.508 1.121 1.870 154 81.510 (15.506) 66.004

(1) Ai soli fini comparativi si è proceduto a effettuare una riclassifica da proventi finanziari a ricavi, per un importo di 87 milioni di euro nel 2020, della componente rilevata a Conto economico legata alla rimisurazione al fair value delle attività finanziarie connesse ai servizi in concessione delle attività di distribuzione in Brasile rientranti nell'ambito di applicazione dell'IFRIC 12. Tale ultima classificazione ha comportato effetti di pari importo sul risultato operativo. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 7 del presente Bilancio consolidato.

(2) I dati relativi all'esercizio 2020 sono stati adeguati, ai soli fini comparativi, per tener conto degli effetti della diversa classificazione derivante dalla valutazione al fair value, alla fine del periodo, dei contratti outstanding per compravendita di commodity regolate con consegna fisica; tale diversa classificazione non ha comportato effetti sul risultato operativo. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 7 del presente Bilancio consolidato.

Costi

11.a Energia elettrica, gas e combustibile - Euro 49.093 milioni

Milioni di euro
2021 2020 2021-2020
Energia elettrica 29.579 16.158 13.421 83,1%
Gas 27.046 7.952 19.094 -
Risultati da valutazione dei contratti di acquisto di energia elettrica e gas
con consegna fisica chiusi nel periodo(1)
(9.277) 637 (9.914) -
Combustibile nucleare 107 117 (10) -8,5%
Altri combustibili 1.638 1.162 476 41,0%
Totale (1) 49.093 26.026 23.067 88,6%

(1) I dati relativi all'esercizio 2020 sono stati adeguati, ai soli fini comparativi, per tener conto degli effetti della diversa classificazione derivante dalla valutazione al fair value, alla fine del periodo, dei contratti outstanding per compravendita di commodity regolate con consegna fisica; tale diversa classificazione non ha comportato effetti sul risultato operativo. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 7 del presente Bilancio consolidato.

I costi per l'acquisto di "Energia elettrica" si incrementano prevalentemente per effetto dei maggiori volumi acquistati a prezzi medi crescenti rispetto al precedente esercizio, principalmente in Italia (8.098 milioni di euro), in Spagna (2.564 milioni di euro) e in America Latina (2.428 milioni di euro).

L'incremento dei costi per l'acquisto di "Gas" riflette l'incremento delle quantità intermediate, principalmente per maggiori volumi di produzione, nonché l'aumento dei costi di acquisto del gas da terzi.

I risultati da valutazione al fair value dei contratti con consegna fisica chiusi registrano una riduzione di 9.914 milioni di euro rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente, di cui 8.741 milioni di euro riconducibili alla commodity gas e 1.173 milioni di euro riconducibili alla commodity elettricità.

L'incremento nella voce "Altri combustibili" è principalmente dovuto ai maggiori volumi di produzione e all'incremento del prezzo delle commodity.

11.b Servizi e altri materiali - Euro 19.609 milioni

Milioni di euro
2021 2020 2021-2020
Vettoriamenti passivi 9.023 9.619 (596) -6,2%
Manutenzioni e riparazioni 1.410 1.127 283 25,1%
Telefonici e postali 180 172 8 4,7%
Servizi di comunicazione 127 116 11 9,5%
Servizi informatici 967 823 144 17,5%
Godimento beni di terzi 126 396 (270) -68,2%
Altri servizi 4.246 3.648 598 16,4%
Acquisto di certificati ambientali 1.279 673 606 90,0%
Risultati da valutazione dei contratti di acquisto di certificati ambientali con
consegna fisica chiusi nel periodo(1)
145 139 6 4,3%
Altri materiali 2.106 1.653 453 27,4%
Totale(1) 19.609 18.366 1.243 6,8%

(1) I dati relativi all'esercizio 2020 sono stati adeguati, ai soli fini comparativi, per tener conto degli effetti della diversa classificazione derivante dalla valutazione al fair value, alla fine del periodo, dei contratti outstanding per compravendita di commodity regolate con consegna fisica; tale diversa classificazione non ha comportato effetti sul risultato operativo. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 7 del presente Bilancio consolidato.

I costi per servizi e altri materiali, pari a 19.609 milioni di euro nel 2021, registrano un incremento di 1.243 milioni di euro rispetto all'esercizio 2020. Tale variazione risente essenzialmente:

  • dei minori costi per vettoriamenti passivi, principalmente in Spagna, connessi al minor prezzo medio applicato;
  • degli oneri futuri connessi alla riconversione degli impianti operata in Italia ai fini della transizione energetica; in particolare, tali oneri si riferiscono agli accantonamenti legati all'accelerazione nel processo di transizione energetica, che hanno interessato la quasi totalità degli impianti di Enel Produzione con il progetto NextGen (426 milioni di euro). La società, infatti, in applicazione della strategia del Gruppo di velocizzare l'eliminazione dell'utilizzo di combustibili fossili dal processo produttivo dell'energia elettrica e di aumentare la propria capacità green, si è impegnata ad avviare un radicale processo volto a smantellare e mettere in sicurezza i siti industriali italiani alimentati da fonti energetiche tradizionali non più in linea con gli standard europei, in vista di una loro riconversione in siti alimentati da fonti

energetiche rinnovabili, ovvero l'installazione di sistemi di accumulo e altre iniziative di economia circolare;

  • dei maggiori costi di assistenza sistemistica, manutenzione di elaboratori e sviluppo informatico, principalmente in Italia;
  • dei minori costi per godimento beni di terzi riferiti principalmente alla chiusura di un contenzioso in Spagna che ha comportato il rilascio di quanto accantonato in precedenza per un ammontare pari a circa 300 milioni di euro;
  • dell'incremento dei costi per l'acquisto di certificati ambientali dovuto alla significativa crescita dei prezzi della commodity CO2, all'incremento dei volumi di produzione degli impianti termoelettrici e alla maggiore operatività dei diritti di emissione con finalità di trading;
  • dell'incremento degli "Altri servizi" pari a 598 milioni di euro dovuto essenzialmente all'aumento dei costi per servizi connessi al business dell'energia elettrica e del gas (154 milioni di euro), di quelli legati al business dei servizi a valore aggiunto (150 milioni di euro) e delle spese per servizi professionali e tecnici (147 milioni di euro).

11.c Costo del personale - Euro 5.281 milioni

Milioni di euro
2021 2020 2021-2020
Salari e stipendi 3.238 3.133 105 3,4%
Oneri sociali 853 824 29 3,5%
Trattamento di fine rapporto 104 103 1 1,0%
Benefíci successivi al rapporto di lavoro e altri benefíci a lungo termine 85 (485) 570 -
Incentivi all'esodo 10 152 (142) -93,4%
Incentivi all'esodo derivanti da accordi di ristrutturazione 806 882 (76) -8,6%
Altri costi 185 184 1 0,5%
Totale 5.281 4.793 488 10,2%

Il costo del personale dell'esercizio 2021, pari a 5.281 milioni di euro, registra un incremento di 488 milioni di euro. L'organico del Gruppo diminuisce di 438 risorse, a seguito del saldo negativo tra le assunzioni e le cessazioni (-461 risorse), dovuto alle politiche di incentivazione all'esodo, e delle variazioni di perimetro (+23 risorse), sostanzialmente riferite:

  • alla cessione della società Enel Green Power Bulgaria;
  • all'acquisizione della società CityPoste Payment SpA in Italia.

L'aumento dei "Salari e stipendi" è principalmente dovuto al costo sostenuto per le nuove assunzioni delle società Italiane, negli Stati Uniti e in Argentina.

L'incremento dei "Benefíci successivi al rapporto di lavoro e altri benefíci a lungo termine" per 570 milioni di euro è principalmente riconducibile alla modifica avvenuta nel 2020, in Spagna, del beneficio dello sconto energia ai dipendenti conseguente al rinnovo contrattuale e all'entrata in vigore del V Convenio Colectivo Marco de Endesa, che ha portato al rilascio del relativo fondo per 515 milioni di euro.

Gli oneri per "Incentivi all'esodo" nel 2021 ammontano a 816 milioni di euro, in diminuzione di 218 milioni di euro, principalmente in Spagna per 732 milioni di euro per l'accantonamento registrato nel 2020 al fondo Plan de Salida, per la soppressione dell'opzione estintiva dell'accordo individuale relativamente alla sospensione del rapporto di lavoro per determinati contratti individuali conseguente alla firma del nuovo contratto collettivo già citato in precedenza, solo parzialmente compensati dai maggiori costi per incentivi all'esodo registrati in Italia, per 480 milioni di euro, derivanti da programmi di ristrutturazione aziendale.

Nel prospetto che segue è evidenziata la consistenza media dei dipendenti per categoria di appartenenza, confrontata con quella dell'esercizio precedente, nonché la consistenza effettiva al 31 dicembre 2021.

N. Consistenza media(1) Consistenza(1)
2021 2020 al 31.12.2021
Manager 1.386 1.397 1.377
Middle manager 11.797 11.258 12.242
White collar 35.449 36.027 35.556
Blue collar 17.344 18.396 17.104
Totale 65.976 67.078 66.279

(1) Per le società consolidate con il metodo proporzionale la consistenza corrisponde alla quota di competenza Enel.

11.d Impairment/(Ripristini di valore) netti di crediti commerciali e di altri crediti - Euro 1.196 milioni

Milioni di euro
2021 2020 2021-2020
Impairment di crediti commerciali 1.361 1.505 (144) -9,6%
Impairment di altri crediti 94 46 48 -
Totale impairment di crediti commerciali e di altri crediti 1.455 1.551 (96) -6,2%
Ripristini di valore di crediti commerciali (258) (194) (64) -33,0%
Ripristini di valore di altri crediti (1) (72) 71 98,6%
Totale ripristini di crediti commerciali e di altri crediti (259) (266) 7 2,6%
TOTALE IMPAIRMENT/(RIPRISTINI DI VALORE) NETTI DI CREDITI
COMMERCIALI E DI ALTRI CREDITI
1.196 1.285 (89) -6,9%

La voce, pari a 1.196 milioni di euro, include gli impairment e i ripristini di valore dei crediti commerciali e degli altri crediti. Le svalutazioni dei crediti commerciali al netto dei ripristini si decrementano complessivamente di 208 milioni di euro, essenzialmente per l'effetto dell'iscrizione, nell'esercizio 2020, di maggiori svalutazioni di crediti commerciali verso trader.

11.e Ammortamenti e altri impairment - Euro 8.691 milioni

Milioni di euro
2021 2020 2021-2020
Ammortamento immobili, impianti e macchinari 4.414 4.118 296 7,2%
Ammortamento investimenti immobiliari 3 2 1 50,0%
Ammortamento attività immateriali 1.357 1.223 134 11,0%
Impairment di attività immobilizzate 2.926 1.857 1.069 57,6%
Ripristini di valore (9) (37) 28 75,7%
Totale 8.691 7.163 1.528 21,3%

L'incremento della voce "Ammortamenti e altri impairment" nel 2021 risente essenzialmente:

  • dei maggiori ammortamenti rilevati in Italia (102 milioni di euro) per effetto di un'accelerazione delle aliquote di ammortamento dei contatori elettronici di prima generazione, cosiddetti "1G", al fine di tener conto delle tempistiche di installazione dei contatori 2G previste nel piano Open Meter;
  • dei maggiori ammortamenti in Spagna per nuovi impianti passati in esercizio (72 milioni di euro);
  • delle svalutazioni effettuate nel 2021 su taluni impianti specifici o talune CGU in Italia (989 milioni di euro), Spagna (1.488 milioni di euro), Messico (155 milioni di euro)

11.f Altri costi operativi - Euro 2.095 milioni

Cile (32 milioni di euro) e Australia (30 milioni di euro);

  • dell'adeguamento di valore della sede centrale del Gruppo a Roma (45 milioni);
  • delle svalutazioni attuate in Costa Rica (126 milioni di euro) sull'impianto idroelettrico in concessione di PH Chucas.

Tali effetti sono stati in parte compensati:

  • dalle perdite di valore rilevate nel 2020 relative all'impianto di Bocamina II in Cile (per 737 milioni di euro);
  • dagli adeguamenti di valore, rilevati nel 2020, delle CGU di Messico, Argentina e Australia per un importo complessivo di 750 milioni di euro.
Milioni di euro
2021 2020 2021-2020
Oneri di sistema - Quote di emissioni inquinanti 41 90 (49) -54,4%
Oneri per Titoli di Efficienza Energetica 239 277 (38) -13,7%
Oneri per acquisto di certificati verdi 64 61 3 4,9%
Minusvalenze da alienazione di attività materiali e immateriali 75 65 10 15,4%
Imposte e tasse 1.132 1.130 2 0,2%
Altri 544 579 (35) -6,0%
Totale 2.095 2.202 (107) -4,9%

Gli altri costi operativi si riducono di 107 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente prevalentemente per i minori oneri di compliance ambientale e per i minori contributi e quote associative in Italia.

11.g Costi per lavori interni capitalizzati - Euro (3.117) milioni

Milioni di euro
2021 2020 2021-2020
Personale (1.022) (836) (186) -22,2%
Materiali (1.120) (846) (274) -32,4%
Altri (975) (703) (272) -38,7%
Totale (3.117) (2.385) (732) -30,7%

Gli oneri capitalizzati si incrementano di 732 milioni di euro principalmente per effetto dei maggiori investimenti sugli impianti di distribuzione in America Latina e sulle reti di distribuzione per lo sviluppo del progetto Grid Blue Sky e per l'installazione dei contatori di nuova generazione in Italia, effettuati del corso del 2021.

12. Risultati netti da contratti su commodity - Euro 2.522 milioni

Milioni di euro
2021 2020 2021-2020
Derivati su commodity
- proventi su derivati chiusi nel periodo 11.456 4.346 7.110 -
- oneri su derivati chiusi nel periodo 9.331 4.912 4.419 90,0%
Proventi/(Oneri) netti su derivati su commodity chiusi nel periodo 2.125 (566) 2.691 -
- proventi su derivati outstanding 4.572 634 3.938 -
- oneri su derivati outstanding 2.267 280 1.987 -
Proventi/(Oneri) netti su derivati su commodity outstanding 2.305 354 1.951 -
Contratti outstanding di commodity energetiche con consegna fisica
- risultati da valutazione di contratti outstanding di vendita di commodity
energetiche con consegna fisica(1)
(18.386) (932) (17.454) -
- risultati da valutazione di contratti outstanding di acquisto di commodity
energetiche con consegna fisica(1)
16.478 1.045 15.433 -
Risultati netti da valutazione di contratti outstanding di commodity
energetiche con consegna fisica(1)
(1.908) 113 (2.021) -
RISULTATI NETTI DA CONTRATTI SU COMMODITY(1) 2.522 (99) 2.621 -

(1) I dati del 2020 sono stati adeguati, ai soli fini comparativi, per tener conto degli effetti della diversa classificazione derivante dalla valutazione al fair value dei contratti outstanding alla fine del periodo per compravendita di commodity regolate con consegna fisica. Tale diversa classificazione non ha comportato effetti sul risultato operativo. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 7 del presente Bilancio consolidato.

I risultati netti da contratti su commodity ammontano a 2.522 milioni di euro nel 2021 (risultati netti negativi per 99 milioni di euro nel 2020), e sono così composti:

• proventi netti su derivati su commodity pari complessivamente a 4.430 milioni di euro (oneri netti per 212 milioni di euro nel 2020), che si riferiscono a derivati designati di cash flow hedge e a derivati al fair value a Conto economico. In particolare, sono stati rilevati proventi netti su derivati chiusi nel periodo per 2.125 milioni di euro (oneri netti per 566 milioni di euro nel 2020) e

proventi netti da valutazione su derivati outstanding per 2.305 milioni di euro (proventi netti per 354 milioni di euro nel 2020);

• risultati negativi da valutazione al fair value a Conto economico dei contratti di commodity energetiche con consegna fisica ancora in essere alla data di riferimento del bilancio per 1.908 milioni di euro (risultati netti positivi per 113 milioni di euro nel 2020).

Per maggiori dettagli sui derivati, si prega di far riferimento alla nota 49 "Derivati ed hedge accounting".

13. Proventi/(Oneri) finanziari netti da contratti derivati - Euro 1.461 milioni

Milioni di euro
2021 2020 2021-2020
Proventi:
- proventi da derivati designati come strumenti di copertura 2.097 639 1.458 -
- proventi da derivati al fair value rilevato a Conto economico 621 676 (55) -8,1%
Totale proventi 2.718 1.315 1.403 -
Oneri:
- oneri da derivati designati come strumenti di copertura (599) (1.945) 1.346 69,2%
- oneri da derivati al fair value rilevato a Conto economico (658) (311) (347) -
Totale oneri (1.257) (2.256) 999 44,3%
PROVENTI/(ONERI) FINANZIARI DA CONTRATTI DERIVATI 1.461 (941) 2.402 -

I contratti derivati su tassi e cambi hanno registrato proventi netti per 1.461 milioni di euro nel 2021 (oneri netti per 941 milioni di euro nel 2020) e sono così composti:

• proventi netti derivanti dalla gestione dei derivati designati come strumenti di copertura per 1.498 milioni di euro (oneri netti per 1.306 milioni di euro nel 2020) che si riferiscono soprattutto a relazioni di copertura di cash flow hedge;

• oneri netti relativi a derivati al fair value a Conto economico per 37 milioni di euro (proventi netti 365 milioni di euro nel 2020).

I risultati netti, rilevati nel 2021 e nell'esercizio precedente, su derivati sia di copertura sia al fair value a Conto economico, si riferiscono prevalentemente alla copertura del rischio di cambio. Per maggiori dettagli sui derivati, si prega di far riferimento alla nota 49 "Derivati ed hedge accounting".

14. Altri proventi/(oneri) finanziari netti - Euro (4.212) milioni

Altri proventi finanziari

Milioni di euro
2021 2020 2021-2020
Interessi da attività finanziarie
(correnti e non correnti):
- interessi attivi al tasso effettivo su titoli e crediti non correnti 116 110 6 5,5%
- interessi attivi al tasso effettivo su investimenti finanziari a breve 89 69 20 29,0%
Totale interessi attivi al tasso effettivo 205 179 26 14,5%
Differenze positive di cambio 1.219 2.182 (963) -44,1%
Proventi da partecipazioni 6 23 (17) -73,9%
Proventi da iperinflazione 824 529 295 55,8%
Altri proventi(1) 452 292 160 54,8%
TOTALE ALTRI PROVENTI FINANZIARI 2.706 3.205 (499) -15,6%

(1) Ai soli fini comparativi si è proceduto a effettuare una riclassifica da proventi finanziari a ricavi, per un importo di 87 milioni di euro nel 2020, della componente rilevata a Conto economico legata alla rimisurazione al fair value delle attività finanziarie connesse ai servizi in concessione delle attività di distribuzione in Brasile rientranti nell'ambito di applicazione dell'IFRIC 12. Tale ultima classificazione ha comportato effetti di pari importo sul risultato operativo. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 7 del presente Bilancio consolidato.

Gli altri proventi finanziari, pari a 2.706 milioni di euro, registrano un decremento di 499 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente. Tale decremento si riferisce principalmente alla diminuzione dei proventi relativi alle differenze positive di cambio per 963 milioni di euro, che risente essenzialmente dell'andamento dei tassi di cambio associati all'indebitamento finanziario netto espresso in valuta diversa dall'euro. Tale effetto è stato parzialmente compensato dai seguenti fenomeni:

• dall'incremento dei proventi da iperinflazione per 295 milioni di euro, rilevati nelle società argentine in relazione all'applicazione dello IAS 29, relativo alla rendicontazione in economie iperinflazionate; per maggiori approfondimenti si rimanda alla nota 4 del presente Bilancio consolidato;

  • alla rilevazione di proventi finanziari per 73 milioni di euro in Spagna essenzialmente per gli interessi di mora maturati in relazione al diritto di Endesa a essere indennizzata per la riduzione della remunerazione conseguita in passato, con riferimento all'assegnazione dei diritti di emissione di CO2 del "Plan Nacional de Asignación de Derechos de Emisión" (PNA);
  • all'aumento di proventi relativi all'adeguamento di valore di passività oggetto di copertura in relazioni di fair value hedge, per 57 milioni di euro;
  • all'aumento degli interessi attivi al tasso effettivo, per 26 milioni di euro, principalmente relativo a investimenti finanziari a breve.

Altri oneri finanziari

Milioni di euro
2021 2020 2021-2020
Interessi su debiti finanziari
(correnti e non correnti):
- interessi passivi su debiti verso banche 346 291 55 18,9%
- interessi passivi su prestiti obbligazionari 1.881 1.887 (6) -0,3%
- interessi passivi su altri finanziamenti non bancari 137 149 (12) -8,1%
Totale interessi passivi 2.364 2.327 37 1,6%
Oneri finanziari su operazioni di gestione del debito 702 - 702 -
Differenze negative di cambio 2.559 1.245 1.314 -
Attualizzazione TFR e altri benefíci ai dipendenti 107 109 (2) -1,8%
Attualizzazione altri fondi 129 150 (21) -14,0%
Oneri da partecipazioni - 1 (1) -
Oneri da iperinflazione 804 472 332 70,3%
Altri oneri 253 653 (400) -61,3%
TOTALE ALTRI ONERI FINANZIARI 6.918 4.957 1.961 39,6%

Gli altri oneri finanziari, pari a 6.918 milioni di euro, evidenziano un incremento complessivo di 1.961 milioni di euro rispetto al 2020 dovuto essenzialmente ai seguenti fenomeni:

  • alla rilevazione degli oneri su operazioni di gestione del debito riferiti a:
    • Enel Finance International per 634 milioni di euro per la rilevazione di oneri finanziari relativi alla cash consideration pagata in relazione all'offerta volontaria non vincolante ("tender offer") volta al riacquisto, e alla successiva cancellazione, di alcune serie di obbligazioni convenzionali in circolazione;
    • Enel SpA per 68 milioni di euro per la rilevazione di oneri finanziari relativi all'operazione di consent solicitation effettuata su un prestito obbligazionario non convertibile subordinato ibrido convertito in ibrido perpetuo. Tali oneri si riferiscono alla differenza tra il fair value dello strumento ibrido e il valore contabile del prestito obbligazionario.

Inoltre, si precisa che, in relazione alle operazioni di tender offer e di consent solicitation è stata rilasciata a Conto economico l'importo della rettifica del costo ammortizzato relativa ai prestiti obbligazionari oggetto di tali operazioni, che ha determinato un incremento degli oneri per interessi passivi rispetto al 2020; tuttavia occorre evidenziare che le suddette operazioni di gestione del debito, insieme alle nuove emissioni obbligazionarie "sustainability linked", hanno consentito una riduzione del costo dell'indebitamento del Gruppo, fornendo così un importante strumento di protezione da potenziali rialzi dei tassi di interesse;

  • all'incremento delle differenze negative di cambio per 1.314 milioni di euro, che risente soprattutto dell'andamento dei tassi di cambio associati all'indebitamento finanziario netto espresso in valuta diversa dall'euro;
  • all'incremento degli oneri da iperinflazione per 332 milioni di euro, rilevati nelle società argentine in relazione all'applicazione dello IAS 29, relativo alla rendicontazione in economie iperinflazionate; per maggiori approfondimenti si rimanda alla nota 4 del presente Bilancio consolidato.

Tali effetti sono sostanzialmente compensati dalla riduzione degli oneri finanziari relativi all'adeguamento di valore del credito finanziario relativo alla cessione di Slovak Power Holding per 472 milioni di euro.

15. Quota dei proventi/(oneri) derivanti da partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto - Euro 571 milioni

Milioni di euro
2021 2020 2021-2020
Proventi da partecipazione in società collegate 624 131 493 -
Oneri da partecipazioni in società collegate (53) (430) 377 87,7%
Totale 571 (299) 870 -

La quota di proventi netti derivanti da partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto si incrementa, rispetto all'anno precedente, di 870 milioni di euro. Tale variazione è da riferire prevalentemente all'adeguamento di valore della partecipazione di Slovak Power Holding per 908 milioni di euro, parzialmente compensata dalla variazione dei risultati pro quota di pertinenza del Gruppo relativi principalmente alla società portoghese Tejo Energia Produção e Distribuição de Energia Eléctrica (14 milioni di euro).

16. Imposte - Euro 1.643 milioni

Milioni di euro
2021 2020 2021-2020
Imposte correnti 2.023 1.898 125 6,6%
Rettifiche per imposte sul reddito relative a esercizi precedenti 145 (168) 313 -
Totale imposte correnti 2.168 1.730 438 25,3%
Imposte differite 313 180 133 73,9%
Imposte anticipate (838) (69) (769) -
TOTALE 1.643 1.841 (198) -10,8%

L'incidenza delle imposte sul risultato ante imposte del 2021 è del 30%, a fronte di un'incidenza del 34% nel 2020. Tale minore incidenza risente essenzialmente dell'effetto combinato delle seguenti differenze permanenti:

  • il minore impatto fiscale delle partite straordinarie rispetto all'esercizio precedente (431 milioni di euro) tenuto conto della fiscalità associata alla rivalutazione delle attività in Slovenské elektrárne;
  • l'applicazione del regime agevolato "participation exemption" sulla plusvalenza realizzata sulla cessione della partecipazione in Open Fiber (401 milioni di euro);
  • gli adeguamenti della fiscalità differita e corrente a seguito delle riforme fiscali approvate dal Governo argentino e da quello colombiano che hanno comportato l'incremento dell'aliquota fiscale rispettivamente dal 25% al 35% in Argentina e dal 30% al 35% in Colombia;
  • l'adeguamento del credito fiscale posseduto da Enel Iberia (211 milioni di euro);
  • l'effetto fiscale derivante dall'applicazione dell'iperinflazione in Argentina (49 milioni di euro);
  • la mancata rilevazione di una parte della fiscalità differita attiva associata alle svalutazioni di PH Chucas per l'incertezza circa la sua futura recuperabilità (27 milioni di euro);
  • il riversamento di un credito fiscale di Enel Green Power SpA (25 milioni di euro) a seguito dell'operazione di riorganizzazione della Linea di Business Enel Green Power in America Latina che si è completata nel mese di aprile 2021.

Per la movimentazione delle imposte anticipate e differite si rimanda alla nota 24.

Di seguito la riconciliazione tra aliquota fiscale teorica ed effettiva.

Milioni di euro
2021 2020
Risultato prima delle imposte 5.500 5.463
Imposte teoriche 1.320 24% 1.311 24%
Delta effetto fiscale su perdite di valore, plusvalenze e negative goodwill (229) 202
Effetto netto su fiscalità differita rilevata con sfasamento temporale 70 16
Riforme fiscali Argentina e Colombia 166 -
Adeguamento del credito fiscale di Enel Iberia 211 -
Regime fiscale agevolato su plusvalenza Open Fiber (401) -
Imposte anticipate non iscritte su perdite fiscali 75 -
Effetti fiscali vari relativi all'economia iperinflazionata argentina 49 -
Reversal tax credit per l'operazione Astrid 25 -
IRAP 276 249
Altre differenze, effetto delle diverse aliquote estere rispetto a quella teorica
italiana e partite minori
81 63
Totale 1.643 1.841

Note di commento 323

17. Risultato e risultato diluito per azione

Entrambi gli indici sono calcolati sulla consistenza media delle azioni ordinarie dell'esercizio pari a 10.166.679.946 azioni, rettificata della media delle azioni proprie detenute.

Il numero puntuale delle azioni proprie detenute al 31 dicembre 2021 è pari a 4.889.152 del valore nominale di 1 euro (3.269.152 al 31 dicembre 2020).

Milioni di euro
2021 2020
Risultato netto di pertinenza del Gruppo (base) 3.189 2.610
di cui:
- continuing operations 3.189 2.610
- discontinued operations - -
Effetto di diritti preferenziali sui dividendi (per es., azioni privilegiate) - -
Dividendi su strumenti di capitale (per es., obbligazioni ibride) (71) -
Altro - -
Risultato netto di pertinenza del Gruppo attribuibile agli azionisti ordinari
(base)
3.118 2.610
di cui:
- continuing operations 3.118 2.610
- discontinued operations - -
Numero di azioni (unità)
Numero di azioni ordinarie emesse al 1° gennaio 10.166.679.946 10.166.679.946
Effetto delle azioni proprie detenute (4.111.452) (2.067.594)
Effetto delle opzioni su azioni esercitate - -
Altro - -
Numero medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione (totale) per il
risultato base per azione
10.162.568.494 10.164.612.352
Risultato netto di pertinenza del Gruppo attribuibile agli azionisti ordinari
(base)
3.118 2.610
Effetto diluitivo:
- interessi su obbligazioni convertibili - -
- altro - -
Risultato netto di pertinenza del Gruppo attribuibile agli azionisti ordinari
(diluito)
3.118 2.610
di cui:
- continuing operations 3.118 2.610
- discontinued operations - -
Numero di azioni (unità)
Numero medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione (totale) per il
risultato base per azione
10.162.568.494 10.164.612.352
Effetto della conversione dei titoli convertibili - -
Altro - -
Numero medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione (totale) per il
risultato diluito per azione
10.162.568.494 10.164.612.352
Risultato netto base per azione
Risultato netto base per azione 0,31 0,26
Risultato netto base per azione delle continuing operations 0,31 0,26
Risultato netto base per azione delle disconitnued operations - -
Risultato netto diluito per azione
Risultato netto diluito per azione 0,31 0,26
Risultato netto diluito per azione delle continuing operations 0,31 0,26
Risultato netto diluito per azione delle disconitnued operations - -

Informazioni sullo Stato patrimoniale consolidato

18. Immobili, impianti e macchinari - Euro 84.572 milioni

Il dettaglio e la movimentazione delle attività materiali relativi all'esercizio 2021 sono di seguito riportati.

Milioni di euro Terreni Fabbricati Impianti e
macchinari
Attrezzature
industriali e
commerciali
Altri beni Beni in
leasing
Migliorie
su immobili
di terzi
Immob.
in corso
e acconti
Totale
Costo storico al netto degli
impairment cumulati
637 10.263 159.411 523 1.487 2.994 443 8.896 184.654
Fondo ammortamento - 5.456 97.807 380 1.155 819 319 - 105.936
Consistenza al 31.12.2020 637 4.807 61.604 143 332 2.175 124 8.896 78.718
Investimenti 3 39 1.883 22 73 1 9 8.404 10.434
Passaggi in esercizio 28 884 4.741 8 55 8 15 (5.739) -
Differenze di cambio (16) 113 (2) 1 (7) 35 1 103 228
Variazioni perimetro di
consolidamento
- - 129 - (2) 8 - 147 282
Dismissioni (1) (3) (110) (1) (11) (19) - (15) (160)
Ammortamenti - (190) (3.766) (22) (88) (304) (30) - (4.400)
Impairment (8) (191) (2.425) (1) - (4) - (155) (2.784)
Ripristini di valore - - 8 - - - - - 8
Altri movimenti - 6 1.312 1 12 731 9 178 2.249
Riclassifica da/ad "Attività
classificate come
possedute per la vendita"
- - - - (1) (2) - - (3)
Totale variazioni 6 658 1.770 8 31 454 4 2.923 5.854
Costo storico al netto degli
impairment cumulati
643 11.115 163.443 547 1.551 3.722 482 11.819 193.322
Fondo ammortamento - 5.650 100.069 396 1.188 1.093 354 - 108.750
Consistenza al 31.12.2021 643 5.465 63.374 151 363 2.629 128 11.819 84.572

Gli "Impianti e macchinari" includono beni gratuitamente devolvibili per un valore netto di libro di 7.946 milioni di euro al 31 dicembre 2021 (8.083 milioni di euro al 31 dicembre 2020), sostanzialmente riferibili a impianti di produzione di energia elettrica in Iberia e America Latina per 3.672 milioni di euro al 31 dicembre 2021 (3.808 milioni di euro al 31 dicembre 2020) e alla rete di distribuzione di energia elettrica in America Latina per 3.506 milioni di euro al 31 dicembre 2021 (3.626 milioni di euro al 31 dicembre 2020).

Per i "Beni in leasing" si rinvia alla successiva nota 20. Nel seguito vengono sintetizzati gli investimenti effettuati nel corso del 2021 per classe omogenea di cespite includendo le diverse tipologie inserite negli "Immobili, impianti e macchinari" e nelle "Immobilizzazioni immateriali", compresa la quota classificata come posseduta per la vendita. Tali investimenti, complessivamente pari a 12.201 milioni di euro al 31 dicembre 2021, registrano un incremento rispetto al 31 dicembre 2020 di 2.653 milioni di euro, particolarmente concentrato negli impianti di generazione solare.

Milioni di euro
2021 2020 2021-2020
Impianti di produzione:
- termoelettrici 550 452 98 21,7%
- idroelettrici 402 332 70 21,1%
- geotermoelettrici 120 145 (25) -17,2%
- nucleari 157 137 20 14,6%
- con fonti energetiche alternative 4.947 4.007 940 23,5%
Totale impianti di produzione 6.176 5.073 1.103 21,7%
Reti di distribuzione di energia elettrica(1) 4.389 3.288 1.101 33,5%
Enel X (e-Mobility, e-City, e-Industries, e-Home) 367 303 64 21,1%
Customer Retail 643 460 183 39,8%
Altro 626 424 202 47,6%
TOTALE(2) 12.201 9.548 2.653 27,8%

(1) I valori del 2021 non considerano 907 milioni di euro riferiti a investimenti in infrastrutture comprese nell'IFRIC 12 (649 milioni di euro nel 2020).

(2) Il dato del 2021 include 111 milioni di euro riferiti al perimetro classificato come "posseduto per la vendita".

Il Gruppo Enel, in linea con gli accordi di Parigi in termini di riduzione delle emissioni di CO2, guidato da obiettivi di efficienza energetica e di transizione energetica, ha investito soprattutto in impianti di generazione da fonti energetiche alternative. Gli investimenti in impianti di produzione si riferiscono infatti principalmente a impianti solari ed eolici negli Stati Uniti, in Colombia, Iberia, Italia, India, Cile e Russia.

Al fine di rispondere agli eventi climatici esterni sempre più mutevoli e quindi investire sulla resilienza delle reti, il Gruppo ha continuato a investire nella Linea di Business della Distribuzione (4.389 milioni di euro). L'incremento di 1.101 milioni di euro è riconducibile soprattutto ai maggiori investimenti in Italia, Brasile e Iberia per il progetto Grid Blue Sky (un nuovo modello operativo a piattaforma che prevede il ridisegno di sistemi, processi e organizzazione del lavoro per una maggiore valorizzazione degli asset anche attraverso l'uso dell'intelligenza artificiale) e per attività di Quality e Remote Control.

Enel X, in Italia, a seguito dell'introduzione di misure di rilancio dell'economia e con l'obiettivo di incentivare interventi volti alla riqualificazione energetica e messa in sicurezza sismica, ha sostenuto maggiori investimenti per lo sviluppo del business e-home associato all'iniziativa Vivi Meglio, mentre in Spagna l'e-Home registra un incremento a seguito del maggior volume di vendite rispetto al 2020 e in Nord America e Corea si sono sostenuti maggiori investimenti nell'attività di storage.

L'impatto positivo dei cambi è di 228 milioni di euro.

Le "Variazioni del perimetro di consolidamento" dell'esercizio 2021 si riferiscono principalmente al consolidamento globale delle società rinnovabili australiane precedentemente valutate con il metodo del patrimonio netto per effetto della modifica della loro governance e senza l'acquisizione di ulteriori quote, nonché all'acquisizione da parte di Enel Green Power España di 30 società rinnovabili.

Gli impairment risultano pari a 2.784 milioni di euro e sono riconducibili prevalentemente al processo di transizione energetica avviato nel Gruppo, che ha portato alla svalutazione, nel corso del 2021, di alcuni asset delle centrali termoelettriche italiane di Torrevaldaliga Nord, Fusina, La Spezia e Brindisi, degli impianti di produzione in Spagna di Baleares, Canarias, Ceuta e Melilla, e della centrale di Bocamina II in Cile.

Tale voce, inoltre, ha risentito anche delle svalutazioni degli asset effettuate in Australia e in Messico.

La "Riclassifica da/ad 'Attività possedute per la vendita'" è da riferirsi principalmente agli immobili e ad altre attività materiali delle società italiane Enel X Paytipper SpA, Paytipper Network Srl e CityPoste Payment SpA.

Gli "Altri movimenti" includono l'accantonamento degli oneri smantellamento e ripristino impianti per 861 milioni di euro principalmente in Spagna e in Italia, i nuovi contratti di leasing per 723 milioni di euro, l'adeguamento dei valori delle attività materiali delle società argentine che operano in una economia iperinflazionata per 576 milioni di euro nonché l'effetto della capitalizzazione degli interessi su finanziamenti specificamente dedicati a investimenti effettuati su immobili, impianti e macchinari per 182 milioni di euro (154 milioni di euro nel 2020). Di seguito gli ammontari degli oneri finanziari capitalizzati su "Immobili, impianti e macchinari" e nelle "Immobilizzazioni immateriali", inclusa la quota classificata come posseduta per la vendita, e sulle altre attività non correnti.

Milioni di euro
2021 Tasso % 2020 Tasso % 2021-2020
Enel Green Power - - - - -
Enel Green Power Brazil - 12 2,4% (12) -
Enel Green Power North America 17 0,2% 10 0,2% 7 70,0%
Enel Green Power México 10 4,3% 23 4,1% (13) -56,5%
Enel Green Power South Africa 61 6,3% 47 6,3% 14 29,8%
Gruppo Enel Américas 23 3,7% 7 5,8% 16 -
Gruppo Enel Chile 80 7,0% 21 7,2% 59 -
Gruppo Endesa(1) 4 1,5% 3 1,7% 1 33,3%
Gruppo Enel Russia 18 8,5% 10 7,2% 8 80,0%
Gruppo EGP India 8 8,3% 1 7,5% 7 -
Gruppo EGP Australia 1 0,2% 1 3,4% - -
Enel Green Power Colombia - 2 1,3% (2) -
Enel Produzione 2 2,1% 4 4,3% (2) -50,0%
Nuove Energie 1 0,5% 1 0,5% - -
Enel Green Power Italia 5 3,3% 1 3,3% 4 -
Enel Green Power Chile - 4 4,6% (4) -
Enel Finance International 12 1,8% 15 1,8% (3) -20,0%
Totale(2) 242 162 80 49,4%

(1) Il valore del Gruppo EGP Spagna è incluso nel Gruppo Endesa.

(2) Il valore totale del 2021 include anche -5 milioni di euro di oneri finanziari capitalizzati relativi a immobilizzazioni immateriali (7 milioni di euro nel 2020), 4 milioni di euro riferiti ad altre attività non correnti (1 milione di euro nel 2020) e 61 milioni di euro riferiti ad attività possedute per la vendita.

Al 31 dicembre 2021, l'ammontare degli impegni contrattuali in essere per l'acquisto di immobili, impianti e macchinari è pari a 1.437 milioni di euro.

19. Infrastrutture comprese nell'"IFRIC 12 - Accordi per servizi in concessione"

Gli accordi per servizi in concessione, rilevati in base all'I-FRIC 12, si riferiscono a talune infrastrutture asservite alle concessioni del servizio di distribuzione di energia elettrica in Brasile, Costa Rica e Colombia. Nella seguente tabella si riepilogano gli elementi rilevanti di tali concessioni.

Milioni di euro

Periodo della Periodo
residuo della
Opzione Totale
riconosciuto
tra le attività
da contratti
con clienti al
Totale
riconosciuto
tra le attività
finanziarie al
Totale
riconosciuto
tra le attività
immateriali al
Concedente Attività Paese concessione concessione di rinnovo 31.12.2021 31.12.2021 31.12.2021
Enel Distribuição
Rio de Janeiro
Stato
brasiliano
Distribuzione
di energia
elettrica
Brasile 1997-2026 5 anni 112 838 404
Enel Distribuição
Ceará
Stato
brasiliano
Distribuzione
di energia
elettrica
Brasile 1998-2028 7 anni 63 620 395
Enel Green Power
Mourão
Stato
brasiliano
Produzione
di energia
elettrica
Brasile 2016-2046 25 anni No - 5 -
Enel Green Power
Paranapanema
Stato
brasiliano
Produzione
di energia
elettrica
Brasile 2016-2046 25 anni No - 23 -
Enel Distribuição
Goiás
Stato
brasiliano
Distribuzione
di energia
elettrica
Brasile 2015 - 2045 24 anni No 252 69 643
Enel Green Power
Volta Grande
Stato
brasiliano
Generazione
di energia
elettrica
Brasile 2017 - 2047 26 anni No - 243 -
Enel Distribuição
São Paulo
Stato
brasiliano
Distribuzione
di energia
elettrica
Brasile 1998-2028 7 anni No 91 1.001 609
PH Chucas Istituto
Costaricense
dell'Elettricità
Impianto
idroelettrico
Costa
Rica
2012-2031 10 anni No - 101 47
USME
ZE SAS
Empresa de
Transporte del
Tercer Milenio
- Transmilenio
SA
e-Mobility Colombia 2021-2035 16 anni No - 6 -
Fontibon
ZE SAS
Empresa de
Transporte del
Tercer Milenio
- Transmilenio
SA
e-Mobility Colombia 2021-2035 16 anni No - 47 -
Totale 518 2.953 2.098

Il valore dei beni al termine della concessione, classificati tra le attività finanziarie, è valutato al fair value.

Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 50 "Attività e passività misurate al fair value".

20. Leasing

Nella seguente tabella viene esposta la movimentazione del diritto d'uso nel corso del 2021.

Milioni di euro Terreni in
leasing
Fabbricati in
leasing
Impianti in
leasing
Altri beni in
leasing
Totale
Totale al 31.12.2020 707 551 479 438 2.175
Incrementi 442 86 1 203 732
Differenza cambi 37 1 (2) (1) 35
Ammortamento (38) (114) (34) (118) (304)
Altri movimenti (1) (7) (3) 2 (9)
Totale al 31.12.2021 1.147 517 441 524 2.629

Le passività di leasing e i loro movimenti durante l'anno sono riportati nella tabella che segue.

Milioni di euro
Totale al 31.12.2020 2.068
Incrementi 526
Pagamenti (165)
Altri movimenti 118
Totale al 31.12.2021 2.547
di cui a medio-lungo termine 2.288
di cui a breve termine 259

Viene precisato che nel corso del 2021, nonostante gli effetti della pandemia, non sono state apportate modifiche o rinegoziazioni alle clausole contenute nei contratti di leasing.

Milioni di euro
2021
Ammortamento delle attività consistenti nel diritto di utilizzo 304
Interessi passivi sulle passività del leasing 72
Costi relativi a leasing a breve termine (inclusi nei costi per servizi e altri materiali) 46
Costi relativi a leasing di attività di modesto valore (inclusi nei costi per servizi e altri materiali) -
Costi relativi ai pagamenti variabili dovuti per leasing (inclusi nei costi per servizi e altri materiali) 22
Totale 444

21. Investimenti immobiliari - Euro 91 milioni

Milioni di euro
2021
Costo storico al netto degli impairment cumulati 159
Fondo ammortamento 56
Consistenza al 31.12.2020 103
Differenze di cambio (1)
Ammortamenti (3)
Impairment (4)
Altri movimenti (4)
Totale variazioni (12)
Costo storico al netto degli impairment cumulati 129
Fondo ammortamento 38
Consistenza al 31.12.2021 91

Gli investimenti immobiliari al 31 dicembre 2021 ammontano a 91 milioni di euro e presentano un decremento pari a 12 milioni di euro rispetto all'anno precedente.

Gli investimenti immobiliari del Gruppo sono rappresentati da immobili siti in Italia, Spagna, Brasile e Cile, sui quali non sussistono restrizioni sulla realizzabilità degli investimenti o sulla rimessa dei proventi e incassi connessi alla dismissione. Inoltre, si precisa che il Gruppo non ha obbligazioni contrattuali per l'acquisizione, la costruzione o lo sviluppo degli investimenti immobiliari o per riparazioni, manutenzioni o migliorie.

La variazione dell'esercizio è prevalentemente dovuta alle perdite di valore di alcuni asset in Italia e Spagna.

Per maggiori dettagli sulla valutazione degli investimenti immobiliari si rimanda alle note 50 "Attività e passività misurate al fair value" e 50.2 "Attività non misurate al fair value nello Stato patrimoniale".

22. Attività immateriali - Euro 18.070 milioni

Il dettaglio e la movimentazione delle attività immateriali relativa all'esercizio 2021 sono di seguito riportati.

Milioni di euro Costi di
sviluppo
Diritti di
brev. ind.
e di utilizz.
opere ing.
Concessioni,
licenze,
marchi e
diritti simili
Accordi per
servizi in
concessione
Altre Migliorie
su attività
immater. di
terzi
Immobil.
in corso e
acconti
Contract
cost
Totale
Costo storico al netto degli
impairment cumulati
44 2.985 12.988 5.452 4.821 10 1.337 1.581 29.218
Fondo ammortamento 23 2.418 1.568 3.344 3.326 4 - 867 11.550
Consistenza al 31.12.2020 21 567 11.420 2.108 1.495 6 1.337 714 17.668
Investimenti 4 91 92 - 117 - 874 478 1.656
Passaggi in esercizio (1) 335 10 - 202 - (547) 1 -
Differenze di cambio (1) (9) (238) 23 12 - (6) 1 (218)
Variazioni perimetro di
consolidamento
- - 1 - 27 - 85 - 113
Dismissioni - - (4) (8) 1 - (1) - (12)
Ammortamenti (2) (289) (162) (305) (369) - - (248) (1.375)
Impairment (1) (1) - (126) (10) - - - (138)
Ripristini di valore - 1 - - - - - - 1
Altri movimenti 1 49 2 406 (7) (6) 18 1 464
Riclassifica da/ad "Attività
classificate come
possedute per la vendita"
(1) (3) - - (84) - - (1) (89)
Totale variazioni (1) 174 (299) (10) (111) (6) 423 232 402
Costo storico al netto degli
impairment cumulati
43 3.512 12.842 5.781 5.092 - 1.760 2.063 31.093
Fondo ammortamento 23 2.771 1.721 3.683 3.708 - - 1.117 13.023
Consistenza al 31.12.2021 20 741 11.121 2.098 1.384 - 1.760 946 18.070

Il portafoglio di proprietà intellettuale (anche definita "IP") di Enel enuclea un complesso di informazioni critiche funzionali a una crescita sostenibile. L'ecosistema di Open Innovability® genera innovazione attraverso la creazione e la condivisione di soluzioni interne ed esterne che danno vita a un flusso di idee bisognose di adeguate forme di tutela. La IP garantisce un doppio presidio: da un lato, consente il controllo delle soluzioni inventive, delle tecnologie e delle conoscenze che provengono sia dall'azienda sia dagli ecosistemi di innovazione di cui Enel è parte e nei quali sono coinvolti università, enti di ricerca, fornitori, programmatori e consulenti; d'altro canto, è sempre la IP che consente di propagare in maniera sicura e sostenibile le soluzioni tecnologiche mediante le quali si attuano i programmi di elettrificazione, platformization e stewardship.

Al 31 dicembre 2021 il Gruppo dispone, complessivamente, di 892 titoli per brevetti di invenzione appartenenti a 146 famiglie tecnologiche; di questi, 749 sono titoli concessi e 143 domande pendenti. Si tratta di un portafoglio che assicura protezione su tutti i mercati in cui il Gruppo è presente. Il portafoglio di Enel comprende anche 15 modelli di utilità e 170 registrazioni di design. Unitamente ai brevetti, ai modelli di utilità e ai design figurano tra i diritti di IP anche segreti industriali di natura sia tecnica sia commerciale che vengono costantemente codificati e manutenuti in linea con quanto previsto dalla procedura organizzativa di Trade Secrets Management (v. infra). Per quanto riguarda i marchi, il Gruppo è titolare di 1.576 titoli, di cui 1.455 registrazioni già concesse e 121 domande di registrazioni pendenti.

Nella Linea di Business Globale Enel Green Power and Thermal Generation si segnala, in particolare, lo sviluppo di soluzioni tecniche innovative nell'ambito della produzione di energia da fonte rinnovabile solare che puntano ad (i) aumentare la produzione fotovoltaica degli impianti incrementando a livello micro- e nanometrico i meccanismi di trasferimento delle cariche in corrispondenza di diversi strati sia in celle singole a eterogiunzione sia in sistemi tandem e (ii) realizzare un innovativo sistema d'installazione rapida e automatizzabile dei pannelli fotovoltaici su predeterminate strutture di sostegno, consentendo un significativo risparmio in termini di tempi di installazione, un incremento della precisione dell'operazione, della sua scalabilità e quindi della competitività dell'azienda a livello internazionale. Con riferimento a siffatte soluzioni si attestano complessivamente 11 famiglie brevettuali compren-

denti attualmente 28 domande di brevetto nazionali e internazionali pendenti e 7 brevetti nazionali concessi e in corso di validità.

Nell'ambito della Global Infrastructure and Networks il patrimonio brevettuale contribuisce in maniera significativa alla strategia di creazione di piattaforme e sfruttamento di esternalità di rete nel mercato dei servizi, nonché all'automazione della gestione delle utenze. Il progetto Grid Blue Sky, del cui lancio già si era data informativa nel documento dello scorso esercizio, sta contribuendo alla realizzazione di una nuova piattaforma operativa globale per le reti del Gruppo. In considerazione dell'elevata intensità di IP generata, sul progetto sono stati condotti ulteriori approfondimenti che saranno più dettagliatamente illustrati nel prosieguo della presente sezione.

Nella Linea di Business Globale Enel X lo sviluppo di soluzioni con riflesso sul patrimonio IP ha riguardato essenzialmente applicazioni del business della telemedicina e piattaforme in ambito di vivibilità urbana. Nel primo ambito, è particolarmente rilevante l'app Smart Axistance eWell, percorso di salute studiato e gestito dagli specialisti della Fondazione Policlinico Gemelli e reso disponibile attraverso una piattaforma di telemedicina e una app, entrambi realizzati da Enel X e tutelati da copyright. Nel secondo ambito, si segnala il 15 Minutes City Index, indicatore di pianificazione urbana, sviluppato in collaborazione con l'Università di Firenze, su cui Enel X è rispettivamente titolare di un segreto commerciale e di una domanda di brevetto italiana. Attraverso il ricorso agli open data, il 15 Minutes City Index valuta i servizi essenziali (trasporto pubblico, ospedali, scuole, et similia), evidenziando per ogni comune e singolo micro-distretto le aree geografiche meno servite (rispetto alla densità della popolazione), e supporta così la pianificazione urbanistica. Per quanto attiene al business della mobilità elettrica, il portafoglio IP presenta una diversificata composizione di forme di protezione, che comprende brevetti per invenzioni, design, trade secret, modelli di utilità e copyright a contenuto tecnologico. In particolare, si segnalano: (i) la famiglia brevettuale relativa alle infrastrutture di ricarica bidirezionali ad alta potenza per la quale è stato inizialmente eseguito un deposito negli Stati Uniti e, successivamente, avviata la procedura a livello internazionale; (ii) i trade secret inerenti alle piattaforme strategiche della mobilità; (iii) il copyright sulla app Juice Pass; (iv) il design comunitario a tutela della forma estetica del Juice Media, prodotto innovativo che consente di offrire contemporaneamente la ricarica elettrica e i servizi di advertising multimediali; e (v) i design della Juice Pole Mini protetti sia in Europa sia in India, Cile, Norvegia, Stati Uniti, Canada e Regno Unito.

Il Gruppo sta, inoltre, investendo risorse nello sviluppo di soluzioni innovative a elevata densità di IP, principalmente nelle forme di protezione autoriale e di segreto commerciale, concernenti modelli climatici e modelli quantitativi avanzati per l'analisi dei sistemi energetici volti a supportare i processi di decarbonizzazione ed elettrificazione nelle principali geografie di interesse, con una visione integrata e rivolta al futuro.

A livello organizzativo e di comunicazione, nel corso del 2021 Enel ha dato seguito a due filoni di azioni finalizzate a conseguire una gestione strategica, responsabile e sostenibile della IP. Da una parte, è stata adottata, a livello Gruppo, una nuova procedura di Intellectual Property Management. Dall'altra, sul solco della ricostruzione del portafoglio IP del Gruppo, compiuta nel corso del 2020, è proseguito il progetto di strutturazione di una reportistica relativa alla proprietà intellettuale, da inquadrarsi nel più ampio ambito della reportistica non finanziaria del Gruppo Enel.

Nella tabella che segue sono esposti gli accordi per servizi in concessione non ricompresi nell'applicazione dell'IFRIC 12 che presentano un saldo di bilancio al 31 dicembre 2021.

Milioni di euro
Concedente Attività Paese Periodo
della conc.
Periodo
residuo
della conc.
Opz. di
rinnovo
al
31.12.2021
Fair value
iniziale
Endesa Distribución
Eléctrica
- Distribuzione
di energia
elettrica
Spagna Indefinito Indefinito - 5.678 5.673
Codensa Repubblica
della Colombia
Distribuzione
di energia
elettrica
Colombia Indefinito Indefinito - 1.176 1.839
Enel Distribución Chile
(ex Chilectra)
Repubblica
del Cile
Distribuzione
di energia
elettrica
Cile Indefinito Indefinito - 1.254 1.667
Enel Distribución Perú
(ex Empresa de Distribución
Eléctrica de Lima Norte)
Repubblica
del Perù
Distribuzione
di energia
elettrica
Perù Indefinito Indefinito - 525 548
E-Distribuţie Muntenia Ministero
dell'Economia
rumeno
Distribuzione
di energia
elettrica
Romania 2005-2054 33 anni 119 191

I beni a vita utile indefinita hanno un valore complessivo di 8.633 milioni di euro (8.892 milioni di euro al 31 dicembre 2020) riferibili essenzialmente alle concessioni per l'attività di distribuzione in Spagna (5.678 milioni di euro), Colombia (1.176 milioni di euro), Cile (1.254 milioni di euro) e Perù (525 milioni di euro), per le quali non è normativamente prevista né prevedibile a oggi una data di scadenza all'esercizio del servizio; sulla base delle previsioni formulate, i flussi di cassa attribuibili a ciascuna CGU, alla quale appartengono le varie concessioni, sono sufficienti a recuperare il valore di iscrizione in bilancio. La variazione dell'anno è riferita principalmente alla variazione del tasso di cambio. Per maggiori dettagli sulla voce "Accordi per servizi in concessione" si rimanda alla nota 19.

Le "Variazioni del perimetro di consolidamento" dell'esercizio 2021 si riferiscono principalmente all'acquisizione, in Spagna, da parte di Enel Green Power España del 100% di 30 società operanti nel settore delle rinnovabili.

Gli "Impairment" ammontano nel 2021 a 138 milioni di euro e sono principalmente riferiti alla svalutazione relativa alla centrale idroelettrica di PH Chucas; per ulteriori dettagli si rinvia alla nota 11.e.

Gli "Altri movimenti" accolgono i costi di progettazione connessi all'acquisizione di talune società veicolo brasiliane.

Variazioni Differenze Offsetting
costo
storico
con fondo
Altri
Milioni di euro al 31.12.2020 perimetro cambio Impairment impairment movimenti al 31.12.2021
Costo
storico
Impairment
cumulati
Valore
netto
Costo
storico
Impairment
cumulati
Valore
netto
Iberia Penisola 11.177 (2.392) 8.785 - - - - - 11.177 (2.392) 8.785
Cile 1.205 - 1.205 2 2 - - - 1.209 - 1.209
Argentina 275 (253) 22 - - - - - 275 (253) 22
Perù 564 - 564 - 2 - - - 566 - 566
Colombia 530 - 530 - (3) - - - 527 - 527
Brasile 1.273 - 1.273 - 30 - - - 1.303 - 1.303
Centro
America
25 - 25 (1) 1 - - - 25 - 25
Messico 18 (18) - - - - - - 18 (18) -
Nord America
Enel Green
Power
70 - 70 - - - - - 70 - 70
Nord America
Enel X
184 - 184 - 15 - - - 199 - 199
Asia Pacifico
Enel X
84 - 84 - - - - - 84 - 84
Resto d'Europa
Enel X(1)
46 (3) 43 - - - - - 46 (3) 43
Italia Enel X - - - - - - - - - - -
Italia Mercato(2) 580 - 580 - - - - - 580 - 580
Italia Enel
Green Power
20 - 20 - - - - 1 21 - 21
Romania 407 (13) 394 - (7) - - - 400 (13) 387
Totale 16.458 (2.679) 13.779 1 40 - - 1 16.500 (2.679) 13.821

23. Avviamento - Euro 13.821 milioni

(1) Include anche Tynemouth e Viva Labs.

(2) Include Enel Energia.

Matrice avviamento al 31.12.2021

Generazione
Termoelettrica
Enel Green Infrastrutture
Milioni di euro e Trading Power e Reti Mercati finali Enel X Servizi Altro Totale
Italia Enel Green Power - 21 - - - - - 21
Italia Mercato(1) - - - 580 - - - 580
Iberia Penisola - 1.190 5.788 1.807 - - - 8.785
Argentina - 3 19 - - - - 22
Brasile - 423 880 - - - - 1.303
Cile - 996 213 - - - - 1.209
Colombia - 304 223 - - - - 527
Perù 44 202 320 - - - - 566
Centro America - 25 - - - - - 25
Romania - - 330 57 - - - 387
Nord America Enel
Green Power
- 70 - - - - - 70
Nord America Enel X - - - - 199 - - 199
Asia Pacifico Enel X - - - - 84 - - 84
Resto d'Europa Enel X(2) - - - - 43 - - 43
Totale 44 3.234 7.773 2.444 326 - - 13.821

(1) Include Enel Energia.

(2) Include anche Tynemouth e Viva Labs.

Matrice avviamento al 31.12.2020

Milioni di euro Generazione
Termoelettrica
e Trading
Enel Green
Power
Infrastrutture
e Reti
Mercati finali Enel X Servizi Altro Totale
Italia Enel Green Power - 20 - - - - - 20
Italia Mercato(1) - - - 580 - - - 580
Iberia - 1.190 5.788 1.807 - - - 8.785
Argentina - 3 19 - - - - 22
Brasile - 397 876 - - - - 1.273
Cile - 992 213 - - - - 1.205
Colombia - 307 223 - - - - 530
Perù 43 201 320 - - - - 564
Centro America - 25 - - - - - 25
Romania - - 336 58 - - - 394
Nord America Enel
Green Power
- 70 - - - - - 70
Nord America Enel X - - - - 184 - - 184
Asia Pacifico Enel X - - - - 84 - - 84
Resto d'Europa Enel X(2) - - - - 43 - - 43
Totale 43 3.205 7.775 2.445 311 - - 13.779

(1) Include Enel Energia.

(2) Include anche Viva Labs.

L'incremento di 42 milioni di euro dell'avviamento è attribuibile maggiormente alla voce "Differenze cambio" pari a 40 milioni di euro e le variazioni principali sono da ricondursi principalmente al Brasile e agli Stati Uniti.

I criteri adottati per l'identificazione delle Cash Generating Unit (CGU) sono basati sulla revenue separation, ritenuto il criterio prevalente in considerazione della natura del business di riferimento tenendo anche conto delle regole di funzionamento e delle normative dei mercati in cui operano, e dell'organizzazione aziendale. Ai fini dei test di impairment relativi all'avviamento, le CGU identificate vengono raggruppate tenendo in considerazione le sinergie attese, coerentemente con la visione strategica e operativa del management, entro il limite dei settori operativi identificati ai fini dell'informativa di settore.

Viene inoltre precisato che nel 2021 le CGU esistenti sono state oggetto di analisi approfondite, finalizzate alla valutazione circa l'eventuale presenza di cambiamenti significativi ai sensi dello IAS 36 paragrafo 72.

Tale analisi ha comportato una modifica delle CGU esistenti, solo per la Spagna, dove nel Territorio Peninsulare le caratteristiche del mercato nonché i livelli di programmazione e di gestione di taluni impianti hanno consentito la piena attuazione della strategia di integrazione della generazione e dei portafogli commerciali, facendo leva sull'intera catena del valore.

Diversa è la situazione per gli asset dei Territori Non Peninsulari (TNP), assoggettati a specifica regolamentazione in virtù delle peculiarità del mercato di riferimento. Secondo la normativa locale, infatti, la remunerazione delle società produttrici di energia elettrica, relativamente all'attività svolta su tali territori, deve avvenire a tariffe regolate sulla base di parametri stabiliti dal regolatore.

Data quindi la peculiarità della regolamentazione locale rispetto a quella della penisola iberica ove la strategia di gestione del parco impianti è pienamente a servizio delle offerte commerciali, risulta evidente che nel 2021 per la Spagna, ai sensi dello IAS 36 paragrafo 72, si è reso necessario effettuare una modifica della CGU esistente. In particolare, sono state individuate distinte CGU relativamente:

  • alla penisola iberica (denominata Iberia Penisola), a eccezione dei Territori Non Peninsulari;
  • al perimetro dei Territori Non Peninsulari (denominata Iberia TNP) per i quali i relativi flussi di cassa sono ampiamente indipendenti rispetto a quelli generati dalla zona peninsulare in virtù della regolamentazione del mercato di riferimento.

Pertanto, al 31 dicembre 2021, le CGU sono state assoggettate a impairment test in maniera autonoma e, con riferimento agli impianti relativi al perimetro dei Territori Non Peninsulari, è stata rilevata una perdita di valore pari a 1.488 milioni di euro.

La stima del valore recuperabile degli avviamenti iscritti in bilancio è stata effettuata determinando il valore d'uso delle CGU in esame mediante l'utilizzo di modelli discounted cash flow, che prevedono la stima dei flussi di cassa attesi e l'applicazione di un appropriato tasso di attualizzazione, determinato utilizzando input di mercato quali tassi risk-free, beta e market risk premium.

I flussi di cassa sono stati determinati sulla base delle migliori informazioni disponibili al momento della stima, tenuto anche conto dei rischi specifici delle singole CGU, e desumibili:

  • per il periodo esplicito dal Piano Industriale approvato dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo in data 22 novembre 2021, contenente le previsioni in ordine ai volumi, ai ricavi, ai costi operativi, agli investimenti, agli assetti industriali e commerciali, nonché all'andamento delle principali variabili macroeconomiche (inflazione, tassi di interesse nominali e tassi di cambio) e delle commodity. Si segnala che il periodo esplicito dei flussi di cassa preso in considerazione per l'impairment test è pari a tre anni;
  • per gli anni successivi, tenendo in considerazione le ipotesi sull'evoluzione di lungo termine delle principali variabili che determinano i flussi di cassa, la vita media utile residua degli asset o la durata delle concessioni.

In particolare, il valore terminale è stimato in base alle specificità dei business relativi alle diverse CGU sottoposte alla procedura di impairment:

  • perpetuity, in riferimento ai business di generazione con tecnologia Large Hydro (LH) e distribuzione, in cui licenze e concessioni presentano scadenze a lungo termine e facilmente rinnovabili, e per i business Enel X, in quanto caratterizzati dallo sviluppo di know-how specifici sostenibili nel lungo termine;
  • rendita annua, nel caso di CGU caratterizzata prevalentemente dal business retail, la cui vita utile residua è pertanto sostanzialmente correlata alla durata media dei rapporti con i clienti, e per i business di generazione termica convenzionale (Generation and Trading). Tale metodo è utilizzato, inoltre, in riferimento ai business da fonti rinnovabili (Enel Green Power) per tenere conto (i) del valore derivante dalla vita utile residua degli impianti e (ii) del valore residuo, nell'ipotesi di dismissione degli impianti, associato ai diritti di concessione, alla competitività dei siti produttivi (in termini di risorsa naturale) e alle interconnessioni di rete.

Il tasso di crescita nominale considerato (g-rate) è pari alla crescita di lungo periodo della domanda elettrica e/o dell'inflazione (in funzione del Paese di appartenenza e del business) e comunque non eccedente il tasso medio di crescita nel lungo termine del mercato di riferimento.

L'analisi dell'impatto dei cambiamenti climatici sui fenomeni rilevanti per il business è un'attività complessa che richiede la costruzione di un framework di scenario e analisi coerenti sulle diverse dimensioni, per i quali si rimanda al paragrafo in calce alla presente nota denominato "Analisi degli scenari di transizione energetica e degli impatti dei cambiamenti climatici utilizzati nei modelli valutativi".

Il Gruppo ha confermato le direttrici strategiche fondate sui trend legati alla transizione energetica. L'impiego di capitali è stato infatti incentrato sulla decarbonizzazione, attraverso lo sviluppo degli asset di generazione da fonte rinnovabile, sulle infrastrutture abilitanti legate allo sviluppo delle reti e sull'implementazione dei modelli a piattaforma, sfruttando al meglio l'evoluzione tecnologica e digitale, che favoriranno l'elettrificazione dei consumi, nonché lo sviluppo di nuovi servizi per i clienti finali. In particolare, nel 2021 la roadmap di decarbonizzazione di Enel è stata aggiornata per cogliere l'accelerazione sullo sviluppo delle rinnovabili e sulla riduzione della capacità termica prevista nel nuovo Piano Strategico 2022-2024 e nelle ambizioni 2030 presentate nel Capital Markets Day 2021, fissando i seguenti obiettivi in linea con l'Accordo di Parigi:

Orizzonte temporale Obiettivo di riduzione di gas serra (GHG)
Breve termine 2024
Emissioni dirette Scope 1 a 140 gCO2eq/kWh
(-36% rispetto al 2021)
Medio-lungo termine 2030
Emissioni dirette Scope 1 a 82 gCO2eq/kWh (-80% rispetto al
2017, coerente con un percorso 1,5 °C certificato SBTi)

Riduzione del 55% delle emissioni indirette Scope 3 associate al
consumo di gas da parte dei clienti finali rispetto al 2017
Lungo termine 2040
Piena decarbonizzazione del proprio mix energetico

Si evidenzia inoltre che il Gruppo ha tenuto conto anche degli impatti derivanti dal cambiamento climatico nel lungo periodo; in particolare:

  • considerando nella stima del valore terminale un tasso di crescita di lungo termine allineato alla variazione della domanda elettrica 2022-2050 in base alle specificità dei business interessati, tenendo in considerazione assunzioni relative all'aumento della temperatura dovuto al cambiamento climatico e ai trend legati alla transizione energetica;
  • il sostenimento dei costi accantonati per la dismissione degli impianti di generazione di elettricità da fonti fossili coerentemente con l'obiettivo di zero emissioni dirette (Scope 1) e indirette da attività retail (Scope 3);
  • effettuando analisi di sensitività con riferimento alla stima del tasso di crescita di lungo termine, come meglio dettagliato di seguito.

Il valore d'uso determinato secondo le modalità sopra descritte è risultato superiore a quello iscritto in bilancio per tutte le CGU a eccezione di quanto indicato successivamente.

Al fine di verificare la robustezza del valore d'uso delle CGU, sono state condotte analisi di sensitività sui principali driver di valore, in particolare WACC, tasso di crescita di lungo periodo e margini, le cui risultanze supportano integralmente tale valore.

Di seguito vengono riportati la composizione del saldo dei principali avviamenti per società cui la CGU appartiene, i tassi di sconto adottati e l'orizzonte temporale nel quale i flussi previsti vengono attualizzati.


ぐ →
t
ត់ ក
--------------- ------
Tasso di
sconto
Periodo
esplicito
Tasso di
sconto
Periodo
esplicito
Milioni di euro Importo Tasso di
crescita(1)
WACC
pre-tax(2)
flussi di
cassa
Terminal
value(3)
Importo Tasso di
crescita(1)
WACC
pre-tax(2)
flussi di
cassa
Terminal
value(3)
al 31.12.2021 al 31.12.2020
Iberia Penisola 8.785 1,64% 3,93% 3 anni Perpetuità/25
anni EGP/14
anni G&T
8.785 1,65% 4,06% 3 anni Perpetuità/24
anni EGP/11
anni G&T
Cile 1.209 2,02% 6,58% 3 anni Perpetuità/25
anni EGP/6
anni G&T
1.205 1,97% 6,95% 3 anni Perpetuità/25
anni EGP/7
anni G&T
Argentina 22 24,11% 46,75% 3 anni Perpetuità/8
anni G&T
275 11,79% 41,61% 3 anni Perpetuità/1
anno G&T/5
anni LH
Perù 566 2,31% 6,64% 3 anni Perpetuità/23
anni EGP/9
anni G&T
564 2,30% 6,73% 3 anni Perpetuità/24
anni EGP/10
anni G&T
Colombia 527 3,11% 8,82% 3 anni Perpetuità/28
anni EGP/16
anni G&T
530 3,04% 8,54% 3 anni Perpetuità/28
anni EGP/17
anni G&T
Brasile 1.303 3,30% 9,09% 3 anni Perpetuità/26
anni EGP/7
anni G&T
1.273 3,25% 9,35% 3 anni Perpetuità/26
anni EGP/8
anni G&T
Centro America 25 2,03% 7,85% 3 anni 19 anni 25 1,97% 8,15% 3 anni 22 anni
Nord America Enel
Green Power
70 2,03% 5,01% 3 anni 26 anni 70 1,97% 5,49% 3 anni 25 anni
Nord America Enel X 199 2,03% 7,62% 3 anni Perpetuità 184 1,97% 8,25% 3 anni Perpetuità
Asia Pacifico Enel X 84 2,03% 8,81% 3 anni Perpetuità 84 2,02% 9,07% 3 anni Perpetuità
Resto d'Europa Enel X 43 2,03% 8,24% 3 anni Perpetuità 39 2,02% 8,70% 3 anni Perpetuità
Italia Enel Green
Power
21 1,52% 4,94% 3 anni Perpetuità/23
anni
20 1,38% 5,44% 3 anni Perpetuità/24
anni
Italia Mercato 580 1,48% 9,14% 3 anni 15 anni 580 1,30% 9,98% 3 anni 15 anni
Romania 387 2,06% 7,56% 3 anni Perpetuità/25
anni
394 2,35% 7,98% 3 anni Perpetuità/26
anni
CGU senza
avviamento iscritto
ma oggetto di test
di impairment in
presenza di appositi
indicatori previsti da
IAS 36
Iberia - TNP (Territori
Non Peninsulari)(4)
- - 3,42% 5 anni 5 anni n.a. n.a. n.a. n.a. n.a.
Australia(5) - 0,91% 5,50% 3 anni 25 anni - 1,35% 4,42% 3 anni 26 anni
Messico(6) - 3,36% 8,77% 3 anni 24 anni 18 1,43% 8,83% 3 anni 25 anni

(1) Tasso di crescita perpetua del flusso di cassa dopo il periodo esplicito.

(2) Il WACC pre-tax calcolato con il metodo iterativo: il tasso di sconto che permette che il valore d'uso calcolato con i flussi pre-tax sia equivalente a quello calcolato con flussi post-tax scontati al WACC post-tax.

(3) Il valore del terminal value è stato stimato attraverso una rendita perpetua o una rendita attesa annua a rendimento crescente per gli anni indicati in colonna. (G&T = Generation and Trading, EGP = Enel Green Power, LH = Large Hydro).

(4) Iberia - TNP: si è reso necessario effettuare il test in seguito al peggioramento delle condizioni di mercato e regolatorie.

(5) Australia: si è reso necessario effettuare il test in seguito al peggioramento delle condizioni di scenario macroeconomico.

(6) Messico: si è reso necessario effettuare il test in seguito al peggioramento delle performance industriali e commerciali.

Al 31 dicembre 2021 dagli impairment test effettuati sulle CGU senza avviamento iscritto è emersa una perdita di valore, al netto dell'effetto fiscale, di 1.116 milioni di euro sulla CGU Iberia - TNP, di 113 milioni di euro sulla CGU Messico e di 21 milioni di euro sulla CGU Australia.

Analisi degli scenari di transizione energetica e degli impatti dei cambiamenti climatici utilizzati nei modelli valutativi

L'analisi dell'impatto dei cambiamenti climatici sui fenomeni rilevanti per il business è un'attività complessa che richiede la costruzione di un framework di scenario e analisi coerenti sulle diverse dimensioni.

In particolare, gli scenari di transizione descrivono le possibili configurazioni industriali e tecnologiche in specifici contesti di evoluzione sociale, economica e di policy, cui corrispondono anche diversi trend di emissione di gas serra (GHG), mentre gli scenari fisici descrivono i possibili trend futuri delle variabili.

Nel 2021 Enel ha rivisto gli scenari di transizione energetica di medio-lungo termine, nell'ambito del framework complessivo che ne assicura la coerenza con gli scenari climatici, definendo tre narrative di scenario alternative.

  • Scenario Paris Prevede il raggiungimento degli obiettivi dell'Accordo di Parigi, quindi un livello di ambizione climatica significativamente più elevato del business as usual. L'incremento di ambizione è supportato da una maggiore elettrificazione dei consumi e da un crescente sviluppo delle rinnovabili.
  • Scenario Slow Transition Scenario caratterizzato da una transizione energetica più lenta, che non consente di raggiungere gli obiettivi dell'Accordo di Parigi. Questo scenario comporta un incremento minore delle rinnovabili e un processo di elettrificazione meno sostenuto rispetto allo scenario Paris, soprattutto nel breve termine (ritardo nell'attuazione della transizione).
  • Scenario Best Place È costruito per testare ipotesi migliorative rispetto allo scenario Paris. Anche in questo scenario gli obiettivi dell'Accordo di Parigi sono raggiunti, ma si considera un ventaglio più ampio di opzioni tecnologiche: per esempio, una maggiore penetrazione dell'idrogeno verde, ovvero prodotto tramite elettricità rinnovabile, usato in maniera più diffusa nei settori hard-to-abate, facilitando il processo di decarbonizzazione verso emissioni nette zero.

Enel ha scelto come riferimento per la pianificazione di

lungo termine lo scenario Paris, che prevede il raggiungimento degli obiettivi dell'Accordo di Parigi, diversamente dallo scorso anno in cui lo scenario di riferimento era a politiche correnti. Ciò nella convinzione che, a livello globale, Governi, imprese, organizzazioni e cittadini parteciperanno efficacemente al comune sforzo di mitigazione delle emissioni di gas serra. L'aumento degli impegni "Net Zero" degli Stati nel corso del 2021, che attualmente coprono l'88% delle emissioni globali(25), e il risultato della COP26 supportano la scelta di eleggere come riferimento di lungo termine per Enel uno scenario che raggiunga gli obiettivi di Parigi. Rispetto alla possibilità di assumere come scenario di riferimento per la pianificazione di lungo termine il raggiungimento dell'obiettivo più sfidante dell'Accordo di Parigi, ovvero di stabilizzare la temperatura media globale entro +1,5 °C, permane evidentemente l'incertezza che alcuni Paesi potrebbero mantenersi su traiettorie inerziali, ritardando il processo di decarbonizzazione verso emissioni nette zero entro il 2050.

Data questa premessa rispetto al contesto esterno, il Gruppo Enel opera un modello di business di per sé in linea con il massimo dell'ambizione degli obiettivi dell'Accordo di Parigi, ovvero coerente con un aumento della temperatura media globale di 1,5 °C al 2100. Enel ha fissato un obiettivo a lungo termine per raggiungere zero emissioni dirette (Scope 1), con una generazione di elettricità totalmente rinnovabile, e zero emissioni collegate all'attività di vendita al dettaglio di energia (Scope 3).

Le assunzioni sugli andamenti dei prezzi delle commodity in input allo scenario Paris sono coerenti con gli scenari esterni che raggiungono gli obiettivi dell'Accordo di Parigi. In particolare, si considera al 2030 una crescita sostenuta del prezzo della CO2, causata dalla progressiva riduzione dell'offerta di permessi a fronte di una crescente domanda, e una stabilizzazione dei prezzi del carbone, dovuta alla domanda in decrescita. Per quanto riguarda il gas, si ritiene che le tensioni sul prezzo si allenteranno nei prossimi anni alla luce di un riallineamento tra domanda e offerta a livello globale. Infine, si prevede una progressiva stabilizzazione del prezzo del petrolio, di cui stimiamo il picco di domanda intorno al 2030.

(25) Al 28 dicembre 2021.

Di seguito, i valori indicati come "Scenario Enel" rappresentano le assunzioni dello scenario di riferimento del Gruppo, utili per diverse applicazioni, quali quelle relative ad attività di pianificazione e valutazioni di impairment.

(1) Fonte: IEA, Sustainable Development Scenario e Net Zero Scenario; BNEF; IHS green case scenario; Enerdata green scenario. N.B. Gli scenari utilizzati come benchmark sono stati pubblicati in diversi momenti dell'anno e potrebbero non essere aggiornati con le ultime dinamiche di mercato. (2) Consuntivo.

I due scenari alternativi Slow Transition e Best Place vengono utilizzati per gli stress test strategici, la valutazione dei rischi e l'identificazione di opportunità di business.

Tra le proiezioni climatiche sviluppate dall'Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) su scala globale, il Gruppo ne ha selezionate tre:

  • SSP1-RCP 2.6: compatibile con un range di riscaldamento globale al disotto dei 2 °C, rispetto ai livelli preindustriali (1850-1900), entro il 2100. Nelle analisi che considerano sia variabili fisiche sia variabili di transizione, il Gruppo associa questo scenario agli scenari Paris e Best Place;
  • SSP2-RCP 4.5: compatibile con uno scenario intermedio, in cui si prevede un aumento medio di temperatura di circa 2,7 °C entro il 2100, rispetto al periodo 1850-

  • Tale scenario proietta un riscaldamento globale coerente con l'intorno delle stime di incremento di temperatura che considerano le policy correnti a livello globale(26); nelle analisi che considerano sia variabili fisiche sia variabili di transizione, il Gruppo associa questo scenario allo scenario Slow Transition.

• SSP5-RCP 8.5: compatibile con uno scenario dove non si attuano particolari misure di contrasto al cambiamento climatico. In tale scenario si stima un aumento della temperatura globale di circa +4,4 °C, rispetto ai livelli preindustriali entro il 2100.

Di seguito vengono descritti gli effetti complessivi degli scenari di transizione e degli scenari fisici sulla domanda elettrica nei principali Paesi in cui opera il Gruppo.

(26) Climate Action Tracker Thermometer, stime di riscaldamento globale al 2100 considerando le attuali "policies & actions" e "2030 targets only" (aggiornamento novembre 2021).

Da Paris RCP 2.6 a Slow Transition RCP 4.5 Da Paris RCP 2.6 a Best Place RCP 2.6

ai relativi RCP 2.6 e 4.5

(27) Heating Degree Days (HDD); Cooling Degree Days (CDD).

Italia - Effetto medio sulla domanda elettrica (2031-2050) dei tre scenari di transizione accoppiati

Italia e Spagna

Tramite l'utilizzo di modelli di sistema energetico integrati è possibile quantificare le singole domande di servizio di un Paese. Tale livello di dettaglio consente quindi di discriminare gli specifici effetti che un cambiamento della temperatura può avere sul fabbisogno energetico.

In maniera analoga a quanto evidenziato lo scorso anno, la velocità della transizione energetica ha un impatto sul livello di domanda elettrica ben maggiore rispetto agli effetti dell'incremento della temperatura derivanti dal cambiamento climatico: le politiche di decarbonizzazione, insieme all'innovazione tecnologica, alla responsabilità sociale e al conseguente mutamento del comportamento dei consumatori avranno un ruolo attivo nell'evoluzione della domanda elettrica e del mix energetico in generale. In ogni caso, però, dall'analisi risulta evidente come un aumento della temperatura derivante dal cambiamento climatico determini un incremento della domanda elettrica, seppur contenuto nel range del punto percentuale sia per l'Italia sia per la Spagna.

Considerando la vista integrata, l'effetto potenziale di scenari di transizione più ambiziosi ha un impatto più significativo sulla domanda elettrica rispetto all'incremento di temperatura conseguente al cambiamento climatico.

Se da un lato i trend relativi ai gradi giorno (HDD e CDD)(27) nei vari scenari climatici sono simili tra i due Paesi, per quanto riguarda la domanda elettrica le differenze percentuali della Spagna tra i tre scenari sono inferiori rispetto all'Italia. La differenza sostanziale riguarda il sistema energetico al 2030: per la Spagna, infatti, il piano energetico nazionale già in essere risulta molto ambizioso e in linea con un pathway climatico RCP 2.6, pertanto lo scenario di transizione lenta risulta più vicino allo scenario Paris. Di conseguenza, ci si attende meno variabilità in termini di evoluzione del sistema energetico e quindi di domanda elettrica nel periodo 2031-2050.

Spagna - Effetto medio sulla domanda elettrica (2031-2050) dei tre scenari di transizione accoppiati ai relativi RCP 2.6 e 4.5

Da Paris RCP 2.6 a Slow Transition RCP 4.5 Da Paris RCP 2.6 a Best Place RCP 2.6

Con lo scopo di indagare ulteriormente quale sia l'effetto della temperatura sugli scenari di transizione e allo stesso tempo espandere il ventaglio delle assunzioni riguardanti il cambiamento climatico, è stata condotta un'analisi di sensitività associando lo scenario Slow Transition all'RCP 8.5, oltre che all'RCP 4.5. Assumere un tale ulteriore incremento della temperatura, a parità di transizione energetica, porta a una variazione più contenuta della domanda pari a -0,8% per l'Italia e -0,6% per la Spagna.

Effetto della temperatura e della transizione sulla domanda elettrica, media sul periodo specificato dei contributi di temperatura e transizione per le diverse combinazioni di scenari di transizione e pathway climatici

Paris vs Slow Transition RCP 4.5 Paris vs Slow Transition RCP 8.5 Paris vs Best Place
Effetto
transizione
Effetto
temperatura
da RCP 2.6 a
RCP 4.5
Impatto
totale
Effetto
transizione
Effetto
temperatura
da RCP 2.6 a
RCP 8.5
Impatto
totale
Effetto
transizione
Effetto
temperatura
da RCP 2.6 a
RCP 2.6
Impatto
totale
Italia 2022-2030 -1,3% 0,0% -1,3% -1,3% 0% -1,3% 2,7% 0,0% 2,7%
2031-2050 -2,1% 0,8% -1,3% -2.1% 1,3% -0,8% 19,0% 0,0% 19,0%
Spagna 2022-2030 -0,9% 0,0% -0,9% -0,9% 0,0% -0,9% 3,1% 0,0% 3,1%
2031-2050 -1,6% 0,5% -1,1% -1,6% 0,9% -0,6% 15,2% 0,0% 15,2%

Come considerazione finale è tuttavia doveroso evidenziare che, negli anni futuri, un'elettrificazione del servizio di riscaldamento sul settore residenziale superiore a quella stimata potrebbe cambiare in entrambi i Paesi sia il segno sia la dimensione dell'effetto relativo alle temperature. Da ciò, la necessità di monitorare in sede di revisione annuale l'evoluzione temporale della quota di elettrificazione del servizio di riscaldamento.

America Latina

Nei Paesi dell'America Latina l'impatto dell'andamento delle temperature, quantificato attraverso la metrica degli Heating Degree Days (HDD) e dei Cooling Degree Days (CDD), è stato stimato attraverso modelli econometrici di previsione basati sull'elasticità storica.

Dalle analisi effettuate si evince che il Brasile potrebbe riscontrare un aumento della domanda significativo a causa dell'incremento della temperatura, aumento stimato tra lo 0,8% e l'1,5% della domanda prospettica (calcolata come media delle previsioni di domanda nel periodo 2030- 2050). Il fattore trainante sarebbe la maggior domanda per raffrescamento prevista nel Paese; tale variazione viene confermata anche utilizzando un approccio modellistico di sistema. Tali stime sono comunque soggette a un rilevante grado di incertezza data la volatilità della crescita economica brasiliana.

Anche in Argentina rileviamo un possibile aumento della domanda legato a un aumento della temperatura, stimato tra lo 0,3% e lo 0,6% della domanda prospettica; analogamente al Brasile, tale stima è ampiamente dipendente dalla componente macroeconomica di questo Paese in termini di domanda elettrica.

Stesse considerazioni possono essere estese anche agli altri Paesi di presenza del Gruppo. In particolare, nel resto del Sud America, dove analogamente osserviamo un'elasticità positiva della domanda elettrica alle temperature, l'atteso innalzamento delle temperature risulterebbe comunque meno impattante rispetto alle dinamiche legate alla crescita economica. In Cile e Colombia, infatti, le evidenze storiche mostrano ancora un forte coupling tra la crescita della domanda elettrica e la crescita del PIL, con la domanda del settore industriale che arriva a pesare circa il 50% sui consumi elettrici. Inoltre, la variabilità del contesto macroeconomico potrebbe avere ripercussioni sull'elettrificazione dei settori residenziali e terziario, che rappresentano i driver più immediati dell'incremento della domanda elettrica in caso di aumento delle temperature.

Riportiamo di seguito una tabella di sintesi con i range dei principali effetti di temperatura per i Paesi del Sud America ottenuti applicando un intervallo di confidenza del 95% al nostro caso base.

Limite
superiore
Effetto di temperatura (medio annuo)
Paese Da RCP 2.6 a RCP 4.5 Da RCP 2.6 a RCP 8.5
TWh % TWh %
Argentina 0,68 0,3 1,37 0,6
Brasile 7,92 0,8 15,83 1,5
Cile 0,05 0,0 0,10 0,1
Colombia 0,08 0,1 0,17 0,1
Effetto di temperatura (medio annuo)
Limite
inferiore
Paese Da RCP 2.6 a RCP 4.5 Da RCP 2.6 a RCP 8.5
TWh % TWh %
Argentina 0,57 0,3 1,15 0,5
Brasile 2,48 0 4,96 0
Cile 0,01 0,0 0,01 0,0
Colombia 0,02 0,0 0,05 0,0

Effetto della variazione delle temperature sulla domanda elettrica di Paesi del Gruppo in America Latina (media 2030-2050).

24. Attività per imposte anticipate e Passività per imposte differite - Euro 11.034 milioni ed euro 9.259 milioni

Di seguito vengono dettagliati i movimenti delle "Attività per imposte anticipate" e delle "Passività per imposte differite" per tipologia di differenze temporali, determinati sulla base delle aliquote fiscali previste dai provvedimenti in vigore, nonché l'ammontare delle attività per imposte anticipate compensabili, ove consentito, con le passività per imposte differite.

Incr./
(Decr.) con
imputazione
a Conto
Incr./
(Decr.) con
imputazione
a patrimonio
Variazioni
perimetro di
Differenze Altri Riclassifica
"Attività
possedute
per
Milioni di euro economico netto consolidamento cambio movimenti la vendita"
al 31.12.2020 al 31.12.2021
Attività per imposte
anticipate:
- differenze di valore su
immobilizzazioni
materiali e immateriali
2.123 342 - - (7) 11 - 2.469
- accantonamenti
per rischi e oneri
e impairment con
deducibilità fiscale
differita
1.725 340 1 - (4) (27) - 2.035
- perdite fiscalmente
riportabili
508 249 - - 10 18 - 785
- valutazione strumenti
finanziari
561 53 1.622 - 5 7 - 2.248
- benefíci al personale 898 (16) (9) - 2 (4) - 871
- altre partite 2.763 (133) (6) - 13 (8) (3) 2.626
Totale 8.578 835 1.608 - 19 (3) (3) 11.034
Passività per imposte
differite:
- differenze su
immobilizzazioni e
attività finanziarie
5.442 141 3 - (83) 54 (19) 5.538
- valutazione strumenti
finanziari
470 (107) 1.150 - 7 7 - 1.527
- altre partite 1.885 275 10 10 19 4 (9) 2.194
Totale 7.797 309 1.163 10 (57) 65 (28) 9.259
Attività per imposte
anticipate non
compensabili
6.346
Passività per
imposte differite non
compensabili
4.230

Passività per imposte differite nette compensabili

Le "Attività per imposte anticipate" iscritte in bilancio al 31 dicembre 2021, in quanto sussiste la ragionevole certezza della loro recuperabilità, sono pari a 11.034 milioni di euro (8.578 milioni di euro al 31 dicembre 2020).

Le imposte anticipate nel corso dell'anno si incrementano di 2.456 milioni di euro, sostanzialmente per la rilevazione di maggiori imposte anticipate associate ai seguenti fenomeni:

  • gli impairment principalmente in Italia e Spagna;
  • l'andamento del fair value dei derivati di cash flow hedge;

• gli accantonamenti per smantellamento, ristrutturazione e digitalizzazione principalmente in Italia.

Si fa presente che non sono state accertate imposte anticipate (per 187 milioni di euro) su perdite fiscali pregresse e del periodo complessivamente pari a 754 milioni di euro, in quanto sulla base delle attuali stime sui futuri imponibili fiscali non si ritiene probabile la loro recuperabilità.

Le "Passività per imposte differite", pari a 9.259 milioni di euro al 31 dicembre 2021 (7.797 milioni di euro al 31 dicembre 2020) accolgono essenzialmente la determinazione

341

degli effetti fiscali sugli adeguamenti di valore delle attività acquisite in sede di allocazione definitiva del costo delle acquisizioni effettuate nei vari esercizi e la fiscalità differita sulle differenze tra gli ammortamenti calcolati in base alle aliquote fiscali, inclusi gli ammortamenti anticipati, e quelli determinati in base alla vita utile dei beni.

Le imposte differite aumentano complessivamente di 1.462 milioni di euro, in particolare per effetto:

  • dell'andamento del fair value dei derivati di cash flow hedge;
  • delle riforme fiscali in Argentina e Colombia.

Tali effetti sono stati parzialmente compensati dai riversamenti di imposte differite a seguito di ammortamento e impairment dei valori allocati in passato sulle attività materiali e immateriali al momento dell'acquisizione del controllo per effetto delle Purchase Price Allocation.

25. Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto - Euro 704 milioni

Nella seguente tabella è esposta la movimentazione delle principali partecipazioni in imprese a controllo congiunto e collegate valutate con il metodo del patrimonio netto.

Riclassifica da/
ad "Attività
Impatto
a Conto
Variazioni classificate
come possedute
Altri
Milioni di euro Quota % economico perimetro Dividendi per la vendita" movimenti Quota %
al 31.12.2020 al 31.12.2021
Società a controllo
congiunto
Slovak Power Holding 104 50,0% 523 - - - (627) - 50,0%
EGPNA Renewable Energy
Partners
115 20,0% 8 - - - (2) 121 20,0%
Zacapa Topco Sàrl 115 20,6% (1) - - (2) 2 114 20,6%
Società progetto Kino 40 20,0% (19) - - - - 21 20,0%
Tejo Energia Produção e
Distribuição de Energia
Eléctrica
46 43,8% (17) - (16) - (1) 12 43,8%
Rocky Caney Holding 45 20,0% 5 - - - - 50 20,0%
Drift Sand Wind Project 35 50,0% 3 - - - 2 40 50,0%
Front Marítim del Besòs 33 61,4% - - - - - 33 61,4%
Enel Green Power Bungala 31 51,0% - (31) - - - - 100,0%
Rusenergosbyt 46 49,5% 44 - (42) - 3 51 49,5%
Energie Electrique de
Tahaddart
22 32,0% 1 - (2) - (3) 18 32,0%
Transmisora Eléctrica de
Quillota
9 50,0% - - (6) - (3) - -
PowerCrop 2 50,0% 4 - (2) (1) (3) - 50,0%
Società collegate
CESI 60 42,7% - - - - (1) 59 42,7%
Tecnatom 28 45,0% (2) - - - 1 27 45,0%
Suministradora Eléctrica
de Cádiz
12 33,5% 3 - (5) - - 10 33,5%
Compañía Eólica Tierras
Altas
8 37,5% 1 - (1) - - 8 37,5%
Cogenio Srl 12 20,0% 2 - (1) - (1) 12 20,0%
Altre minori 98 16 4 (16) (1) 27 128
Totale 861 571 (27) (91) (4) (606) 704

La partecipazione in Slovak Power Holding viene valutata con il metodo del patrimonio netto. In considerazione di specifici accordi tale valore può essere adeguato al minor valore derivante dall'applicazione di una "formula prezzo" che regola la possibile cessione della partecipazione stessa e che soggiace a molteplici condizioni da valutare in base alla probabilità di accadimento di diversi scenari. Al 31 dicembre 2020 il valore di fair value calcolato in base alla sopracitata formula prezzo era più basso del valore ottenuto attraverso il metodo del patrimonio netto e ne fissava il valore a 104 milioni di euro. Nel corso del 2021, per effetto della rilevazione di una significativa riduzione delle riserve OCI relativa ai derivati di copertura pari a 687 milioni di euro e del riconoscimento a Conto economico dei risultati del periodo e di quelli pregressi non rilevati in precedenza (per effetto degli adeguamenti al minor valor del fair value) pari a 555 milioni di euro, il valore della partecipazione si è completamente azzerato. Addizionalmente è stato costituito un fondo svalutazione partecipazioni pari a 28 milioni di euro.

A parte quanto già commentato, la variazione delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto è prevalentemente riconducibile:

  • ai dividendi distribuiti nel periodo per 91 milioni di euro principalmente da Rusenergosbyt e da Tejo Energia Produção e Distribuição de Energia Eléctrica;
  • agli effetti delle variazioni di perimetro, relativi principalmente al consolidamento delle società appartenenti al Gruppo Enel Green Power Bungala, precedentemente valutate con il metodo del patrimonio netto per 31 milioni di euro.

Tali effetti negativi sono stati compensati dall'"Impatto a Conto economico", che include i risultati positivi e negativi rilevati dalle società, in proporzione alla quota di interessenza del Gruppo Enel nelle stesse, e si riferisce principalmente al contributo positivo di Rusenergosbyt per 44 milioni di euro. Le seguenti tabelle illustrano le informazioni finanziarie delle principali società a controllo congiunto e collegate per il Gruppo, non classificate come possedute per la vendita secondo quanto previsto dall'IFRS 5.

R

ぐ →
โจ
--------------- ----

Milioni di euro Attività non correnti Attività correnti Totale attivo
al 31.12.2021 al 31.12.2020 al 31.12.2021 al 31.12.2020 al 31.12.2021 al 31.12.2020
Società a controllo
congiunto
Slovak Power Holding 12.194 10.813 1.854 676 14.048 11.489
Zacapa Topco Sàrl 1.393 1.253 176 117 1.569 1.370
Rusenergosbyt 3 2 141 120 144 122
Tejo Energia Produção e
Distribuição de Energia
Eléctrica
34 82 107 128 141 210
Energie Electrique de
Tahaddart
49 62 22 18 71 80
Società collegate
CESI 198 202 28 25 226 227
Tecnatom 61 60 58 58 119 118
Suministradora Eléctrica
de Cádiz
64 67 36 32 100 99
Compañía Eólica Tierras
Altas
19 21 6 3 25 24
Milioni di euro Totale ricavi Risultato prima delle imposte Risultato netto
delle continuing operations
al 31.12.2021 al 31.12.2020 al 31.12.2021 al 31.12.2020 al 31.12.2021 al 31.12.2020
Società a controllo
congiunto
Slovak Power Holding 3.417 2.954 190 163 137 120
Zacapa Topco Sàrl 267 221 15 7 (4) (3)
Rusenergosbyt 2.288 2.198 112 112 90 90
Tejo Energia Produção e
Distribuição de Energia
Eléctrica
126 114 (7) 17 (16) 8
Energie Electrique de
Tahaddart
36 33 7 5 4 3
Società collegate
CESI 140 122 (7) (14) (8) (16)
Tecnatom 97 78 7 (5) 7 (5)
Suministradora Eléctrica
de Cádiz
14 25 10 21 8 14
Compañía Eólica Tierras
Altas
13 8 4 - 3 -

Tecnatom 61 60 58 58 119 118 24 23 26 33 50 56 69 62

de Cádiz 64 67 36 32 100 99 23 18 48 45 71 63 29 36

Altas 19 21 6 3 25 24 2 2 3 2 5 4 20 20

Risultato netto delle continuing operations

Società a controllo congiunto

Tejo Energia Produção e Distribuição de Energia

Energie Electrique de

Suministradora Eléctrica

Compañía Eólica Tierras

Società a controllo congiunto

Tejo Energia Produção e Distribuição de Energia

Energie Electrique de

Suministradora Eléctrica

Compañía Eólica Tierras

Società collegate

Eléctrica

Milioni di euro Totale ricavi Risultato prima delle imposte

al 31.12.2021 al 31.12.2020 al 31.12.2021 al 31.12.2020 al 31.12.2021 al 31.12.2020

126 114 (7) 17 (16) 8

Slovak Power Holding 3.417 2.954 190 163 137 120 Zacapa Topco Sàrl 267 221 15 7 (4) (3) Rusenergosbyt 2.288 2.198 112 112 90 90

Tahaddart 36 33 7 5 4 3

CESI 140 122 (7) (14) (8) (16) Tecnatom 97 78 7 (5) 7 (5)

de Cádiz 14 25 10 21 8 14

Altas 13 8 4 - 3 -

Società collegate

Eléctrica

Milioni di euro Attività non correnti Attività correnti Totale attivo Passività non correnti Passività correnti Totale passivo Patrimonio netto al 31.12.2021 al 31.12.2020 al 31.12.2021 al 31.12.2020 al 31.12.2021 al 31.12.2020 al 31.12.2021 al 31.12.2020 al 31.12.2021 al 31.12.2020 al 31.12.2021 al 31.12.2020 al 31.12.2021 al 31.12.2020 Slovak Power Holding 12.194 10.813 1.854 676 14.048 11.489 6.762 6.922 5.369 802 12.131 7.724 1.917 3.765 Zacapa Topco Sàrl 1.393 1.253 176 117 1.569 1.370 871 729 143 90 1.014 819 555 551 Rusenergosbyt 3 2 141 120 144 122 - - 120 106 120 106 24 16 34 82 107 128 141 210 25 21 14 33 39 54 102 156 Tahaddart 49 62 22 18 71 80 4 5 10 6 14 11 57 69 CESI 198 202 28 25 226 227 25 17 - - 25 17 201 210

26. Derivati

Milioni di euro Non corrente Corrente
al 31.12.2021 al 31.12.2020 al 31.12.2021 al 31.12.2020
Contratti derivati attivi 2.772 1.236 22.791 3.471
Contratti derivati passivi 3.339 3.606 24.607 3.531

Con riferimento ai contratti derivati classificati tra le attività finanziarie non correnti, si rimanda a quanto commentato nella nota 49 rispettivamente per i derivati di copertura e i derivati di trading.

27. Attività/(Passività) non correnti/correnti derivanti da contratti con i clienti

Milioni di euro Non corrente
Corrente
al 31.12.2021 al 31.12.2020 al 31.12.2021 al 31.12.2020
Attività derivanti da contratti con i clienti 530 304 121 176
Passività derivanti da contratti con i clienti 6.214 6.191 1.433 1.275

Le attività non correnti derivanti da contratti con i clienti si riferiscono principalmente alle attività in fase di realizzazione derivanti da accordi per servizi pubblici in concessione "public-to-private" rilevati secondo quanto previsto dall'IFRIC 12, con scadenza oltre i 12 mesi (517 milioni di euro). Tale casistica ricorre nei casi in cui il concessionario non abbia ancora maturato pienamente il diritto a farsi riconoscere tali attività dal concedente in quanto contrattualmente sussiste tuttavia un'obbligazione di fare perché il bene venga completato e possa essere remunerato attraverso la tariffa. Si precisa che il valore al 31 dicembre 2021 comprende investimenti del periodo per un ammontare pari a 907 milioni di euro.

Le attività correnti derivanti da contratti con i clienti accolgono principalmente le attività per lavori e servizi in corso su ordinazione (98 milioni di euro) relative a commesse per lavori ancora da fatturare il cui corrispettivo è subordinato all'adempimento di una prestazione contrattuale.

Il valore al 31 dicembre 2021 delle passività non correnti derivanti da contratti con i clienti è da attribuire principalmente alla distribuzione in Italia (3.252 milioni di euro), Spagna (2.521 milioni di euro) e Romania (438 milioni di euro) con riferimento alle modalità di rilevazione contabile dei ricavi legati agli allacci di nuovi utenti che vengono riscontati lungo la durata media dei contratti.

Le passività correnti derivanti da contratti con i clienti accolgono le passività relative ai ricavi da servizi di connessione alla rete elettrica con scadenza entro i 12 mesi per 1.016 milioni di euro rilevate principalmente in Italia e Spagna, nonché le passività per lavori in corso su ordinazione (392 milioni di euro).

Come richiesto dall' IFRS 15 si riporta di seguito il riversamento a Conto economico per classe temporale delle passività derivanti da contratti con i clienti.

Milioni di euro
al 31.12.2021 al 31.12.2020
Entro 1 anno 1.433 1.275
Entro 2 anni 498 481
Entro 3 anni 480 461
Entro 4 anni 479 460
Entro 5 anni 477 459
Oltre 5 anni 4.280 4.330
Totale 7.647 7.466

28. Altre attività finanziarie non correnti - Euro 5.704 milioni

Milioni di euro
al 31.12.2021 al 31.12.2020 2021-2020
Partecipazioni in altre imprese valutate al fair value 72 70 2 2,9%
Crediti e titoli inclusi nell'indebitamento finanziario netto (vedi nota 28.1) 2.692 2.745 (53) -1,9%
Accordi per servizi in concessione 2.890 2.300 590 25,7%
Risconti attivi finanziari non correnti 50 44 6 13,6%
Totale 5.704 5.159 545 10,6%

Le "Altre attività finanziarie non correnti" si incrementano di 545 milioni di euro principalmente per effetto dell'aumento delle attività finanziarie relative agli accordi per servizi in concessione in Brasile e Costa Rica. Tale effetto è parzialmente compensato dal decremento dei crediti inclusi nell'indebitamento finanziario netto, come dettagliato nella nota 28.1.

Di seguito il dettaglio della voce "Partecipazioni in altre imprese valutate al fair value".

Milioni di euro
al 31.12.2021 Quota % al 31.12.2020 Quota % 2021-2020
Empresa Propietaria de la Red SA 5 11,1% 5 11,1% -
European Energy Exchange 13 2,4% 13 2,4% -
Athonet Srl 7 16,0% 7 16,0% -
Korea Line Corporation 1 0,3% 1 0,3% -
Hubject GmbH 10 12,5% 10 12,5% -
Termoeléctrica José de San Martín SA 11 4,2% 10 3,3% 1
Termoeléctrica Manuel Belgrano SA 12 4,7% 11 3,7% 1
Altre 13 13 -
Totale 72 70 2

28.1 Altre attività finanziarie non correnti incluse nell'indebitamento finanziario netto - Euro 2.692 milioni

Milioni di euro
al 31.12.2021 al 31.12.2020 2021-2020
Titoli 403 408 (5) -1,2%
Crediti finanziari diversi 2.289 2.337 (48) -2,1%
Totale 2.692 2.745 (53) -1,9%

I "Titoli" sono rappresentati soprattutto da strumenti finanziari valutati al fair value a patrimonio netto nei quali le società assicurative olandesi investono parte della loro liquidità.

La riduzione dei "crediti finanziari diversi" è principalmente riconducibile ai seguenti fenomeni:

  • alla riduzione di crediti in Enel SpA, per 271 milioni di euro, connessi essenzialmente alla cessione della partecipazione in Open Fiber;
  • alla riclassifica della quota a breve termine dei crediti finanziari, per 90 milioni di euro, in e-distribuzione relativamente al credito verso la Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali (55 milioni di euro), nonché al credito relativo al rimborso degli oneri straordinari sostenuti dai

distributori per il programma di dismissione anticipata dei contatori elettromeccanici sostituiti con quelli elettronici (35 milioni di euro).

Tali effetti sono stati parzialmente compensati:

  • da un incremento di crediti finanziari per 198 milioni di euro in Enel Finance International che si riferisce prevalentemente al finanziamento di Slovak Power Holding BV;
  • da un incremento di crediti finanziari per 42 milioni di euro per depositi;
  • dall'adeguamento di valore per 25 milioni di euro del credito vantato da Enel Produzione verso EP Slovakia BV relativo alla cessione del 50% della partecipazione in Slovak Power Holding.

29. Altre attività finanziarie correnti - Euro 8.645 milioni

Milioni di euro
al 31.12.2021 al 31.12.2020 2021-2020
Attività finanziarie correnti incluse nell'indebitamento finanziario netto (vedi
nota 29.1)
8.467 4.971 3.496 70,3%
Altre 178 142 36 25,4%
Totale 8.645 5.113 3.532 69,1%

Le "Altre attività finanziarie correnti" si incrementano di 3.532 milioni di euro principalmente per l'aumento delle attività finanziarie correnti incluse nell'indebitamento finanziario netto, come dettagliato nella nota 29.1, nonché per l'aumento della quota corrente delle attività finanziarie relative agli accordi per servizi in concessione.

29.1 Altre attività finanziarie correnti incluse nell'indebitamento - Euro 8.467 milioni

Milioni di euro
al 31.12.2021 al 31.12.2020 2021-2020
Quota corrente dei crediti finanziari a lungo termine 1.538 1.428 110 7,7%
Titoli al FVTPL 1 - 1 -
Titoli al FVOCI 87 67 20 29,9%
Crediti finanziari e cash collateral 6.485 3.223 3.262 -
Altre 356 253 103 40,7%
Totale 8.467 4.971 3.496 70,3%

La variazione della voce è principalmente riconducibile:

  • per 3.262 milioni di euro ai maggiori cash collateral versati alle controparti per l'operatività su contratti derivati;
  • per 110 milioni di euro all'incremento della quota corrente dei crediti finanziari a lungo termine determinata

essenzialmente:

  • dall'incremento del credito finanziario relativo al deficit del sistema elettrico spagnolo (47 milioni di euro);
  • dall'incremento dei crediti finanziari per depositi cauzionali (61 milioni di euro).

30. Altre attività non correnti - Euro 3.268 milioni

Milioni di euro
al 31.12.2021 al 31.12.2020 2021-2020
Crediti verso operatori istituzionali di mercato 242 186 56 30,1%
Altri crediti 3.026 2.308 718 31,1%
Totale 3.268 2.494 774 31,0%

I "Crediti verso operatori istituzionali di mercato" aumentano di 56 milioni di euro rispetto al precedente esercizio, principalmente in Spagna relativamente all'attività di distribuzione.

La voce "Altri crediti" al 31 dicembre 2021 include principalmente crediti tributari per 2.286 milioni di euro (1.539 milioni di euro al 31 dicembre 2020), depositi cauzionali per 340 milioni di euro (330 milioni di euro a fine 2020) e contributi non monetari da ricevere relativi a certificati verdi per 56 milioni di euro (73 milioni di euro al 31 dicembre 2020).

La variazione dell'anno è conseguenza prevalentemente dell'iscrizione dei crediti tributari registrati da società di distribuzione, riconducibili al contenzioso relativo all'applicazione dei tributi PIS/COFINS in Brasile per 596 milioni di euro.

31. Altre attività correnti - Euro 5.002 milioni

Milioni di euro
al 31.12.2021 al 31.12.2020 2021-2020
Crediti verso operatori istituzionali di mercato 2.205 1.265 940 74,3%
Anticipi a fornitori 326 309 17 5,5%
Crediti verso il personale 29 30 (1) -3,3%
Crediti verso altri 1.071 956 115 12,0%
Crediti tributari diversi 1.164 848 316 37,3%
Ratei e risconti attivi correnti 207 170 37 21,8%
Totale 5.002 3.578 1.424 39,8%

I "Crediti verso operatori istituzionali di mercato" includono principalmente i crediti relativi al sistema Italia per 1.519 milioni di euro (890 milioni di euro al 31 dicembre 2020) e al sistema Spagna per 667 milioni di euro (337 milioni di euro al 31 dicembre 2020). La variazione in aumento è essenzialmente riconducibile ai maggiori crediti, registrati in Italia, verso la Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali (CSEA), vantati principalmente da e-distribuzione (346 milioni di euro) e da Servizio Elettrico Nazionale (1.046 milioni di euro) e connessi essenzialmente a meccanismi di perequazione.

L'aumento dei "Crediti tributari diversi" per 316 milioni di euro è riconducibile principalmente ai maggiori crediti per imposte indirette e tasse in Spagna (169 milioni di euro) e America Latina (194 milioni di euro), ed è parzialmente compensato dalla diminuzione degli stessi registrata in Italia (42 milioni di euro).

I "Crediti verso altri" si incrementano prevalentemente per i maggiori crediti per derivati esitati su commodity per 303 milioni di euro, registrati soprattutto in Italia e in Spagna, parzialmente compensati dai minori crediti per depositi cauzionali e dall'incremento del fondo perdite attese.

32. Rimanenze - Euro 3.109 milioni

Milioni di euro
al 31.12.2021 al 31.12.2020 2021-2020
Materie prime, sussidiarie e di consumo:
- combustibili 1.023 595 428 71,9%
- materiali, apparecchi e altre giacenze 1.793 1.542 251 16,3%
Totale 2.816 2.137 679 31,8%
Certificati ambientali:
- CO2
emissioni inquinanti
139 159 (20) -12,6%
- certificati verdi 3 5 (2) -40,0%
- certificati di efficienza energetica 16 7 9 -
Totale 158 171 (13) -7,6%
Immobili destinati alla vendita 49 52 (3) -5,8%
Acconti 86 41 45 -
TOTALE 3.109 2.401 708 29,5%

Le rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo sono costituite da materiali e apparecchi destinati alle attività di funzionamento, manutenzione e costruzione di impianti di generazione e reti di distribuzione nonché dalle giacenze di combustibili destinati a soddisfare le esigenze delle società di generazione e l'attività di trading.

Nel corso dell'esercizio l'incremento complessivo delle rimanenze, pari a 708 milioni di euro, è da ricondurre principalmente alle maggiori giacenze di combustibili e materiali, apparecchi e altre giacenze registrate soprattutto in Italia (358 milioni di euro), Spagna (195 milioni di euro) e America Latina (89 milioni di euro), in particolare con riferimento alle giacenze di gas destinato a soddisfare i fabbisogni del Gruppo e ai maggiori stock di materiali di bassa e media tensione.

33. Crediti commerciali - Euro 16.076 milioni

Milioni di euro
al 31.12.2021 al 31.12.2020 2021-2020
Clienti:
- vendita e trasporto di energia elettrica 10.111 7.986 2.125 26,6%
- distribuzione e vendita di gas 2.658 900 1.758 -
- altre attività 3.158 2.945 213 7,2%
Totale crediti verso clienti 15.927 11.831 4.096 34,6%
Crediti commerciali verso società collegate e a controllo congiunto 149 215 (66) -30,7%
TOTALE 16.076 12.046 4.030 33,5%

I crediti verso clienti sono iscritti al netto del relativo fondo svalutazione, che a fine esercizio è pari a 3.663 milioni di euro, a fronte di un saldo di 3.287 milioni di euro registrato alla fine del periodo precedente.

Nello specifico l'incremento dell'esercizio, complessivamente pari a 4.030 milioni di euro, è rilevato principalmente in Italia (1.495 milioni di euro), in Spagna (1.625 milioni di euro) e in America Latina (728 milioni di euro) ed è dovuto ai maggiori crediti per la vendita e il trasporto dell'energia elettrica e del gas rilevati nel corso dell'esercizio, parzialmente compensati dall'incremento degli accantonamenti al netto dei rilasci del fondo svalutazione.

Per maggiori dettagli sui crediti commerciali si rimanda alla nota 46 "Strumenti finanziari per categoria".

34. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti - Euro 8.858 milioni

Le disponibilità liquide, dettagliate nella tabella successiva, si sono incrementate per 2.952 milioni di euro per effetto dei maggiori cash collateral versati dalle controparti per l'operatività su contratti derivati, parzialmente compensati dal decremento registrato soprattutto nella Capogruppo per le uscite di cassa legate alle acquisizioni di ulteriori quote partecipative nelle società controllate in America Latina.

Milioni di euro
al 31.12.2021 al 31.12.2020 2021-2020
Depositi bancari e postali 8.118 5.699 2.419 42,4%
Denaro e valori in cassa 8 42 (34) -81,0%
Altri investimenti di liquidità 732 165 567 -
Totale 8.858 5.906 2.952 50,0%

35. Attività e passività incluse in gruppi in dismissione classificate come possedute per la vendita - Euro 1.242 milioni ed euro 962 milioni

La movimentazione delle attività possedute per la vendita nell'esercizio 2021 è di seguito dettagliata.

Milioni di euro

al 31.12.2020 Riclassifica da/a
attività correnti
e non
Dismissioni
e variaz.
perimetro di
consolid.
Investimenti Altri movimenti al 31.12.2021
Immobili, impianti e macchinari 781 3 (42) 111 46 899
Attività immateriali 58 88 (2) - - 144
Avviamento - 1 - - - 1
Attività per imposte anticipate 18 3 - - (5) 16
Partecipazioni valutate con il metodo del
patrimonio netto
489 4 (614) - 125 4
Attività finanziarie non correnti 11 30 - - (1) 40
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 29 13 (1) - 3 44
Rimanenze, crediti commerciali e altre
attività correnti
30 45 (4) - 23 94
Totale 1.416 187 (663) 111 191 1.242

Le passività, invece, si movimentano nell'esercizio 2021 nel seguente modo:

Milioni di euro

Riclassifica da/a Dismissioni e
al 31.12.2020 passività correnti
e non
variaz. perimetro di
consolid.
Altri movimenti al 31.12.2021
Finanziamenti a lungo termine 687 - - 95 782
Fondi rischi e oneri quota non corrente 2 6 (1) 3 10
Passività per imposte differite 17 28 (1) 2 46
Passività finanziarie non correnti 57 - - (17) 40
Altre passività non correnti - 5 - - 5
Finanziamenti a breve termine - 2 - - 2
Altre passività finanziarie correnti 12 - - (6) 6
Debiti commerciali e altre passività
correnti
33 54 (1) (15) 71
Totale 808 95 (3) 62 962

Le attività e le passività possedute per la vendita al 31 dicembre 2021 ammontano, rispettivamente, a 1.242 milioni di euro e 962 milioni di euro e fanno riferimento principalmente ad alcune società rinnovabili destinate alla vendita in Africa e ad alcune società di Enel X in Italia, che a seguito delle decisioni assunte dal management rispondono ai requisiti previsti dall'IFRS 5 per la classificazione in tali voci.

Nel corso del 2021 sono state realizzate alcune cessioni precedente classificate come disponibili per la vendita; in particolare, è avvenuta la cessione della partecipazione detenuta da Enel SpA in Open Fiber, delle società di Enel Green Power in Bulgaria e dell'impianto solare detenuto dalla società panamense Llano Sanchez Solar Power One SA.

Infine, si segnala che nel 2020 la voce accoglieva il ramo d'azienda di Enel Produzione costituito dal sito "Ettore Majorana" di Termini Imerese (4 milioni di euro), che nel 2021 è stato nuovamente classificato nella voce "Immobili, impianti e macchinari" in quanto è stato risolto il contratto preliminare di vendita.

36. Patrimonio netto totale - Euro 42.342 milioni

36.1 Patrimonio netto del Gruppo - Euro 29.653 milioni

Milioni di euro

2021 2020 2021-2020
Capitale sociale 10.167 10.167 -
Riserva azioni proprie (36) (3) (33)
Altre riserve 1.721 (39) 1.760
Riserva da sovrapprezzo azioni 7.496 7.476 20
Riserva per strumenti di capitale - obbligazioni ibride perpetue 5.567 2.386 3.181
Riserva legale 2.034 2.034 -
Altre riserve 2.313 2.268 45
Riserva conversione bilanci in valuta estera (8.125) (7.046) (1.079)
Riserve da valutazione strumenti finanziari di cash flow hedge (2.268) (1.917) (351)
Riserve da valutazione strumenti finanziari costi di hedging (39) (242) 203
Riserve da valutazione strumenti finanziari FVOCI 10 (1) 11
Riserva da partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto (721) (128) (593)
Rimisurazione delle passività/(attività) nette per piani a benefíci definiti (1.325) (1.196) (129)
Riserva per cessioni quote azionarie senza perdita di controllo (2.378) (2.381) 3
Riserva da acquisizioni su non controlling interest (843) (1.292) 449
Utili e perdite accumulati 17.801 18.200 (399)
Patrimonio netto del Gruppo 29.653 28.325 1.328

Capitale sociale - Euro 10.167 milioni

Al 31 dicembre 2021 il capitale sociale di Enel SpA, interamente sottoscritto e versato, risulta pari a 10.166.679.946 euro, rappresentato da altrettante azioni ordinarie del valore nominale di 1 euro ciascuna. L'indicato importo del capitale di Enel SpA risulta quindi invariato rispetto a quello registrato al 31 dicembre 2020.

Al 31 dicembre 2021, in base alle risultanze del libro dei Soci e tenuto conto delle comunicazioni inviate alla CONSOB e pervenute alla Società ai sensi dell'art. 120 del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, nonché delle altre informazioni a disposizione, gli azionisti in possesso di una partecipazione superiore al 3% del capitale della Società risultano il Ministero dell'Economia e delle Finanze (con il 23,585% del capitale sociale), BlackRock Inc. (con il 5,000% del capitale sociale, posseduto a titolo di gestione del risparmio) e Capital Research and Management Company (con il 5,000% del capitale sociale, posseduto a titolo di gestione del risparmio).

Riserva azioni proprie - Euro (36) milioni

Alla data del 31 dicembre 2021, le azioni proprie sono rappresentate da n. 4.889.152 azioni ordinarie di Enel SpA del valore nominale di 1 euro (n. 3.269.152 al 31 dicembre 2020), acquistate tramite un intermediario abilitato per un valore complessivo di 36 milioni di euro. La differenza tra l'ammontare del corrispettivo pagato e il valore nominale è rilevata a riduzione del patrimonio netto, nella riserva sovrapprezzo azioni.

Altre riserve - Euro 1.721 milioni

Riserva da sovrapprezzo azioni - Euro 7.496 milioni La riserva sovrapprezzo azioni ai sensi dell'art. 2431 del codice civile accoglie, nel caso di emissione di azioni sopra la pari, l'eccedenza del prezzo di emissione delle azioni rispetto al loro valore nominale, ivi comprese quelle derivate dalla conversione di obbligazioni. Tale riserva, che ha natura di riserva di capitale, non può essere distribuita fino a che la riserva legale non abbia raggiunto il limite stabilito dall'art. 2430 del codice civile.

Riserva per strumenti di capitale - obbligazioni ibride perpetue - 5.567 milioni di euro

Tale riserva accoglie il valore nominale, al netto dei costi di transazione, dei prestiti obbligazionari non convertibili subordinati ibridi perpetui denominati in euro destinati a investitori istituzionali.

La variazione dell'anno si riferisce alla sottoscrizione di un nuovo prestito obbligazionario non convertibile subordinato ibrido per un valore complessivo, al netto dei costi di transazione, pari a 2.214 milioni di euro e alla conversione di prestiti obbligazionari già contratti e convertiti in obbligazioni ibride perpetue, al netto di costi di transazione, per 967 milioni di euro.

Nel corso del 2021 il Gruppo ha pagato coupon a titolari di obbligazioni ibride perpetue per 71 milioni di euro.

Riserva legale - Euro 2.034 milioni

La riserva legale rappresenta la parte di utili che secondo quanto disposto dall'art. 2430 del codice civile non può essere distribuita a titolo di dividendo.

Altre riserve - Euro 2.313 milioni

Includono 2.215 milioni di euro riferiti alla quota residua delle rettifiche di valore effettuate in sede di trasformazione di Enel da ente pubblico a società per azioni. In caso di distribuzione i relativi ammontari non costituiscono distribuzione di utile ai sensi dell'art. 47 del TUIR.

Riserva conversione bilanci in valuta estera - Euro (8.125) milioni

La variazione negativa dell'esercizio, pari a 1.079 milioni di euro, è dovuta principalmente agli effetti della variazione di perimetro relativa all'acquisto del 17,3% di Enel Américas, parzialmente compensata dal deprezzamento netto delle valute funzionali utilizzate dalle controllate estere rispetto alla valuta di presentazione del Gruppo (euro).

Riserve da valutazione strumenti finanziari di cash flow hedge - Euro (2.268) milioni

Includono gli oneri netti rilevati direttamente a patrimonio netto per effetto di valutazioni su derivati di copertura (cash flow hedge).

Riserve da valutazione strumenti finanziari costi di hedging - Euro (39) milioni

Tali riserve accolgono, in applicazione dell'IFRS 9, la variazione di fair value dei currency basis point e dei punti forward.

Riserve da valutazione strumenti finanziari FVOCI - Euro 10 milioni

Includono gli oneri netti non realizzati relativi a valutazioni al fair value di attività finanziarie.

Riserva da partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto - Euro (721) milioni

Tale riserva accoglie la quota di risultato complessivo da rilevare direttamente a patrimonio netto, riferibile alle società valutate con il metodo del patrimonio netto. La variazione del 2021 è da attribuire prevalentemente alla variazione della riserva da valutazione strumenti di cash flow hedge di Slovak Power Holding a seguito del forte rialzo dei prezzi delle commodity.

Rimisurazione delle passività/(attività) nette per piani a benefíci definiti - Euro (1.325) milioni

Tale riserva accoglie la rilevazione degli utili e perdite attuariali in contropartita delle passività per benefíci ai dipendenti, al netto del relativo effetto fiscale.

Riserva per cessioni di quote azionarie senza perdita di controllo - Euro (2.378) milioni

Tale riserva accoglie principalmente:

  • la plusvalenza realizzata a seguito dell'Offerta Pubblica di Vendita delle azioni di Enel Green Power, al netto degli oneri connessi a tale cessione e del relativo effetto fiscale;
  • la cessione di quote di minoranza rilevata per effetto dell'aumento di capitale sociale di Enersis (ora Enel Américas ed Enel Chile);
  • la minusvalenza, al netto degli oneri connessi a tale cessione e del relativo effetto fiscale, registrata per effetto della vendita del 21,92% di Endesa attraverso Offerta Pubblica di Vendita;
  • la cessione a terzi di quote di minoranza di Enel Green Power North America Renewable Energy Partners;
  • gli effetti della fusione in Enel Américas di Endesa Américas e Chilectra Américas;
  • la cessione a terzi di quote di minoranza senza perdita di controllo di alcune società del Sudafrica.

La variazione nel corso del 2021 è legata alla cessione di un'ulteriore quota di alcune società del Sudafrica.

Riserva da acquisizioni su non controlling interest - Euro (843) milioni

Tale riserva accoglie principalmente l'eccedenza dei prezzi di acquisizione rispetto ai patrimoni netti contabili acquisiti a seguito dell'acquisto da terzi di ulteriori interessenze in imprese già controllate in America Latina.

La variazione del periodo, pari a 449 milioni di euro, si riferisce principalmente agli effetti dell'incremento dell'interessenza del 17,3% in Enel Américas a seguito del completamento dell'offerta pubblica di acquisto parziale volontaria e del perfezionamento della fusione di EGP Américas in Enel Américas. A seguito di tali operazioni Enel possiede circa l'82,3% del capitale sociale attualmente in circolazione di Enel Américas.

Utili e perdite accumulati - Euro 17.801 milioni

Tale riserva accoglie gli utili di esercizi precedenti non distribuiti né accantonati in altre riserve.

Nella tabella seguente viene rappresentata la movimentazione degli utili e delle perdite rilevati negli Other Comprehensive Income, comprensiva delle quote di terzi con evidenza per singola voce del relativo effetto fiscale.

al 31.12.2020 Variazioni al 31.12.2021
Totale Di cui
Gruppo
Di cui
terzi
Utili/
(Perdite)
rilevati a
patrimonio
netto
nell'esercizio
Rilasciate
a Conto
economico Imposte
Totale Di cui
Gruppo
Di cui
terzi
Totale Di cui
Gruppo
Di cui
terzi
Riserva
conversione bilanci
in valuta estera
(11.700) (6.458) (5.242) (90) - - (90) 155 (245) (11.790) (6.303) (5.487)
Riserva da
valutazione degli
strumenti finanziari
di cash flow hedge
(2.236) (1.921) (315) 506 (1.805) 574 (725) (359) (366) (2.961) (2.280) (681)
Riserve da
valutazione
strumenti finanziari
costi di hedging
(244) (242) (2) 208 (7) (6) 195 203 (8) (49) (39) (10)
Riserve da
valutazione di
attività finanziarie
FVOCI
- 1 (1) 11 - - 11 11 - 11 12 (1)
Quota OCI di
società collegate
valutate a equity
(175) (177) 2 (642) - (3) (645) (648) 3 (820) (825) 5
Riserve da
valutazione di
partecipazioni in
altre imprese
(32) (32) - - - - - - - (32) (32) -
Rimisurazione delle
passività/(attività)
nette per piani a
benefíci definiti
(1.828) (1.276) (552) 40 - (10) 30 11 19 (1.798) (1.265) (533)
Totale utili/
(perdite) iscritti a
patrimonio netto
(16.215) (10.105) (6.110) 33 (1.812) 555 (1.224) (627) (597) (17.439) (10.732) (6.707)

36.2 Dividendi

Milioni di euro

Ammontare distribuito
(milioni di euro)
Dividendo per azione
(euro)
Dividendi distribuiti nel 2020
Dividendi relativi al 2019 3.334 0,328
Acconto sul dividendo 2020(1) - -
Dividendi straordinari - -
Totale dividendi distribuiti nel 2020 3.334 0,328
Dividendi distribuiti nel 2021
Dividendi relativi al 2020 3.638 0,358
Acconto sul dividendo 2021(2) - -
Dividendi straordinari - -
Totale dividendi distribuiti nel 2021 3.638 0,358

(1) Deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 5 novembre 2020 e messo in pagamento a decorrere dal 20 gennaio 2021 (acconto dividendo per azione 0,175 euro per complessivi 1.779 milioni di euro).

(2) Deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 4 novembre 2021 e messo in pagamento a decorrere dal 26 gennaio 2022 (acconto dividendo per azione 0,19 euro per complessivi 1.932 milioni di euro).

Il dividendo dell'esercizio 2021, pari a euro 0,38 per azione per un ammontare complessivo di 3.863 milioni di euro (di cui 0,19 euro per azione, per complessivi 1.932 milioni di euro già corrisposto a titolo di acconto a decorrere dal 26 gennaio 2022), verrà proposto all'Assemblea degli azionisti di Enel SpA del 19 maggio 2022 riunita in unica convocazione.

Il presente Bilancio non tiene conto degli effetti della distribuzione ai soci del dividendo dell'esercizio 2021, se non per il debito verso gli azionisti per l'acconto sul dividendo 2021, deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 4 novembre 2021 per un importo massimo potenziale di 1.932 milioni di euro, e messo in pagamento a decorrere dal 26 gennaio 2022 al netto della quota spettante alle n. 4.889.152 azioni proprie risultate in portafoglio alla "record date" del 25 gennaio 2021.

Nel corso del 2021 il Gruppo ha anche pagato 71 milioni di euro di coupon a titolari di obbligazioni ibride perpetue.

Gestione del capitale

Gli obiettivi identificati dal Gruppo nella gestione del capitale sono la salvaguardia della continuità aziendale, la creazione di valore per gli stakeholder e il supporto allo sviluppo del Gruppo. In particolare, il Gruppo persegue il mantenimento di un adeguato livello di capitalizzazione che permetta di realizzare un soddisfacente ritorno economico per gli azionisti e di garantire l'accesso a fonti esterne di finanziamento, anche attraverso il conseguimento di un rating adeguato.

In tale contesto, il Gruppo gestisce la propria struttura di capitale ed effettua aggiustamenti alla stessa, qualora i cambiamenti delle condizioni economiche lo richiedano. Non vi sono state modifiche sostanziali agli obiettivi, alle politiche o ai processi nel corso del 2021.

A tal fine, il Gruppo monitora costantemente l'evoluzione del livello di indebitamento in rapporto al patrimonio netto, la cui situazione al 31 dicembre 2021 e 2020 è sintetizzata nella seguente tabella.

Milioni di euro
al 31.12.2021 al 31.12.2020 2021-2020
Posizione finanziaria non corrente 54.620 49.519 5.101
Posizione finanziaria corrente netta 24 (1.359) 1.383
Crediti finanziari non correnti e titoli a lungo termine (2.692) (2.745) 53
Indebitamento finanziario netto 51.952 45.415 6.537
Patrimonio netto di Gruppo 29.653 28.325 1.328
Interessenze di terzi 12.689 14.032 (1.343)
Patrimonio netto 42.342 42.357 (15)
Indice debt/equity 1,23 1,07 0,16

L'incremento del rapporto debt/equity che misura la leva finanziaria è ascrivibile sostanzialmente all'aumento dell'indebitamento finanziario netto riconducibile principalmente al fabbisogno generato dagli investimenti del periodo, al pagamento di dividendi e alle operazioni straordinarie su non controlling interest per l'acquisto di quote partecipative addizionali in Enel Américas.

Si rinvia alla nota 45 per la composizione delle singole voci riportate in tabella.

36.3 Interessenze di terzi - Euro 12.689 milioni

Nella tabella seguente viene rappresentata la composizione delle interessenze di terzi suddivisa per area geografica.

Milioni di euro Patrimonio netto di terzi Risultato del periodo di terzi
al 31.12.2021 al 31.12.2020 al 31.12.2021 al 31.12.2020
Italia 1 2 - -
Iberia 5.238 5.869 193 468
America Latina 6.511 7.206 467 477
Europa 635 638 5 55
Nord America 151 160 6 6
Africa, Asia e Oceania 153 157 (3) 6
Totale 12.689 14.032 668 1.012

Il decremento della quota attribuibile alle interessenze di terzi si riferisce principalmente ai dividendi e all'incremen-

to della percentuale di possesso in Enel Américas.

Si riporta di seguito l'informativa economico-finanziaria richiesta dall'IFRS 12 per le società controllate con interessenze di terzi rilevanti.

Milioni di
euro
Attività non correnti Attività correnti Totale attivo
al 31.12.2021 al 31.12.2020 al 31.12.2021 al 31.12.2020 al 31.12.2021 al 31.12.2020
Società
controllate
Enel
Américas
28.959 21.337 4.711 4.582 33.670 25.919
Enel Chile 9.887 9.295 (642) 170 9.245 9.465
Endesa 43.217 41.819 3.853 1.386 47.070 43.205
Milioni di euro Passività
non correnti
Passività correnti
Totale passivo
Patrimonio netto Patrimonio netto
di Gruppo
Patrimonio netto di
terzi
al
31.12.2021
al
31.12.2020
al
31.12.2021
al
31.12.2020
al
31.12.2021
al
31.12.2020
al
31.12.2021
al
31.12.2020
al
31.12.2021
al
31.12.2020
al
31.12.2021
al
31.12.2020
Società
controllate
Enel
Américas
11.320 8.827 6.073 5.495 17.393 14.322 16.277 11.597 11.556 6.643 4.721 4.954
Enel Chile 3.356 3.027 1.178 1.066 4.534 4.093 4.711 5.372 2.921 3.326 1.790 2.046
Endesa 15.196 12.869 11.449 7.101 26.645 19.970 20.425 23.235 15.187 17.366 5.238 5.869
Milioni di
euro
Totale ricavi(1) Risultato prima
delle imposte
Risultato netto delle
continuing operations
Risultato netto
di Gruppo
Risultato netto
di terzi
al
31.12.2021
al
31.12.2020
al
31.12.2021
al
31.12.2020
al
31.12.2021
al
31.12.2020
al
31.12.2021
al
31.12.2020
al
31.12.2021
al
31.12.2020
Società
controllate
Enel
Américas(2)
13.581 10.437 1.516 1.187 757 738 337 274 420 464
Enel Chile 3.114 2.816 128 (133) 104 (40) 57 (25) 47 (15)
Endesa 20.217 16.614 769 1.965 589 1.551 396 1.082 193 469

(1) Al fine di rendere omogenea la comparazione dei dati è stato rideterminato l'ammontare dei ricavi del 2020, escludendo la parte dei proventi derivanti dai contratti su commodity, analogamente a come si espongono i ricavi nelle Note di commento.

(2) Ai soli fini comparativi si è proceduto a effettuare una riclassifica da proventi finanziari a ricavi, per un importo di 87 milioni di euro nel 2020, della componente rilevata a Conto economico legata alla rimisurazione al fair value delle attività finanziarie connesse ai servizi in concessione delle attività di distribuzione in Brasile rientranti nell'ambito di applicazione dell'IFRIC 12. Tale ultima classificazione ha comportato effetti di pari importo sul risultato operativo. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 7 del presente Bilancio consolidato.

37. Finanziamenti

Milioni di euro Non corrente Corrente
al 31.12.2021 al 31.12.2020 al 31.12.2021 al 31.12.2020
Finanziamenti a lungo termine 54.500 49.519 4.031 3.168
Finanziamenti a breve termine - - 13.306 6.345
Totale 54.500 49.519 17.337 9.513

Per maggiori dettagli sulla natura dei finanziamenti si rimanda alla nota 46.2 "Passività finanziarie per categoria".

38. Benefíci ai dipendenti - Euro 2.724 milioni

Il Gruppo riconosce ai dipendenti varie forme di benefíci individuati nelle prestazioni connesse a "trattamento di fine rapporto" di lavoro, mensilità aggiuntive per raggiunti limiti di età o per maturazione del diritto alla pensione di anzianità, premi di fedeltà per il raggiungimento di determinati requisiti di anzianità in azienda, previdenza e assistenza sanitaria integrativa, sconti sul prezzo di fornitura dell'energia elettrica consumata a uso domestico e altre prestazioni simili. In particolare:

• la voce "Benefíci pensionistici" accoglie, per quanto riguarda l'Italia, la stima degli accantonamenti destinati a coprire i benefíci relativi al trattamento di previdenza integrativa dei dirigenti in quiescenza e le indennità spettanti al personale, in forza di legge o di contratto, al momento della cessazione del rapporto di lavoro. Per quanto riguarda le società estere tale voce si riferisce invece ai benefíci dovuti successivamente alla conclusione del rapporto di lavoro, tra cui si segnalano per significatività i piani per benefíci pensionistici di Endesa, in Spagna, che si distinguono in tre tipologie diverse a seconda dell'anzianità del dipendente e della sua provenienza. In generale, a seguito dell'accordo quadro del 25 ottobre 2000, i dipendenti partecipano a un piano dedicato a contribuzione definita per le prestazioni pensionistiche e a un piano a benefíci definiti per quanto riguarda i casi di invalidità e di morte di dipendenti in servizio, per la copertura dei quali sono operanti idonee polizze assicurative. Si aggiungono, poi, due piani diversi e a numero chiuso (i) per i dipendenti Endesa, in servizio e non, per i quali si applicava il contratto collettivo dei lavoratori del settore elettrico ante modifica dell'accordo quadro sopra citato e (ii) per i dipendenti provenienti dalle società catalane incorporate in passato (Fecsa/Enher/HidroEmpordà). Entrambi i piani sono a benefíci definiti e le prestazioni previste sono integralmente assicurate, eccezion fatta nel primo per le prestazioni in caso di morte di personale già in pensione. Infine, sono presenti alcuni piani pensionistici a benefíci definiti in vigore presso le società che operano in Brasile;

  • la voce "Sconto energia" accoglie benefíci relativi alla fornitura di energia elettrica afferenti in particolare alle società estere;
  • la voce "Assistenza sanitaria" accoglie le prestazioni garantite a dipendenti o ex dipendenti a fronte di spese mediche da essi sostenute;
  • la voce "Altri benefíci" accoglie principalmente premi fedeltà, diffusi in vari Paesi e che per quanto riguarda l'Italia sono relativi alla stima degli oneri destinati alla copertura del beneficio che spetta al personale cui viene applicato il CCNL elettrico, al raggiungimento di determinati requisiti di anzianità in azienda (25° e 35° anno di servizio), nonché altri piani di incentivazione che prevedono l'assegnazione, in favore di alcuni dirigenti della Società, del diritto a un controvalore monetario, a titolo di premio, previa verifica di determinate condizioni.

La tabella di seguito riportata evidenzia la variazione delle passività per benefíci definiti dopo la cessazione del rapporto di lavoro e per altri benefíci a lungo termine, rispettivamente, al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020 nonché la riconciliazione di tale passività con la passività attuariale.

Milioni di euro 2021 2020
Benefíci
pensionistici
Sconto
energia
Piani
medici
Altri
benefíci
Totale Benefíci
pensionistici
Sconto
energia
Piani
medici
Altri
benefíci
Totale
VARIAZIONI NELLA PASSIVITÀ
ATTUARIALE
Passività attuariale a inizio
esercizio
4.408 403 217 222 5.250 5.691 904 263 242 7.100
Costo normale 17 2 4 28 51 18 3 4 38 63
Oneri finanziari 214 3 7 3 227 249 5 7 4 265
(Utili)/Perdite da cambiamenti
nelle assunzioni demografiche
192 - (6) - 186 45 12 6 1 64
(Utili)/Perdite da cambiamenti
nelle assunzioni finanziarie
(664) (14) 6 (1) (673) 105 19 (2) 2 124
(Utili)/Perdite derivanti
dall'esperienza
452 31 (9) - 474 466 (21) (7) (8) 430
Costo relativo a prestazioni di
lavoro passate
(17) - - (3) (20) (24) (504) (13) (1) (542)
(Utili)/Perdite derivanti da
settlement
(4) - - - (4) (584) - - - (584)
(Utili)/Perdite su cambi 14 (1) (1) - 12 (1.206) (1) (30) (7) (1.244)
Contributi versati dalla Società - - - - - - - - - -
Contributi versati dal
dipendente
- - - - - 1 - - - 1
Erogazioni (379) (15) (12) (58) (464) (358) (16) (11) (48) (433)
Altri movimenti 7 1 - (1) 7 5 2 - (1) 6
Passività classificata per la
vendita
- - - - - - - - - -
Passività attuariale a fine
esercizio (A)
4.240 410 206 190 5.046 4.408 403 217 222 5.250
VARIAZIONI NELLE ATTIVITÀ
AL SERVIZIO DEI PIANI
Fair value dei plan asset
a inizio esercizio
2.299 - - - 2.299 3.374 - - - 3.374
Proventi finanziari 121 - - - 121 160 - - - 160
Rendimento atteso delle
attività a servizio dei piani
escluso quanto riportato nei
proventi finanziari
38 - - - 38 85 - - - 85
(Utili)/Perdite su cambi 17 - - - 17 (782) - - - (782)
Contributi versati dalla società 252 15 12 28 307 342 16 11 21 390
Contributi versati dal
dipendente
- - - - - 1 - - - 1
Erogazioni (379) (15) (12) (28) (434) (358) (16) (11) (21) (406)
Altri pagamenti - - - - - (523) - - - (523)
Variazioni nell'area di
consolidamento
- - - - - - - - - -
Fair value dei plan asset a fine
esercizio (B)
2.348 - - - 2.348 2.299 - - - 2.299
EFFETTO DELL'ASSET CEILING
Asset ceiling a inizio esercizio 13 - - - 13 45 - - - 45
Proventi finanziari 1 - - - 1 3 - - - 3
Cambi nell'asset ceiling 12 - - - 12 (24) - - - (24)
(Utili)/Perdite su cambi - - - - - (11) - - - (11)
Variazioni nell'area di
consolidamento
- - - - - - - - - -
Asset ceiling a fine esercizio (C) 26 - - - 26 13 - - - 13
Passività riconosciuta
in bilancio (A-B+C)
1.918 410 206 190 2.724 2.122 403 217 222 2.964
solida E-MARKET
SDIR
CERTIFIED
Milioni di euro
2021 2020
(Utili)/Perdite a Conto economico
Costo normale e costo relativo a prestazioni di lavoro passate 9 (509)
Oneri finanziari netti 107 108
(Utili)/Perdite derivanti da settlements (4) (61)
(Utili)/Perdite derivanti da altri benefíci a lungo termine 22 31
Altri movimenti 1 (9)
Totale 135 (440)
Milioni di euro
2021 2020
Variazione negli (utili)/perdite in OCI
Rendimento atteso delle attività a servizio dei piani escluso quanto riportato nei proventi finanziari (38) (85)
(Utili)/Perdite su piani a benefíci definiti (13) 626
Variazioni nell'asset ceiling escluso quanto riportato nei proventi finanziari 12 (24)
Altri movimenti (1) (1)
Totale (40) 516

La variazione nel costo rilevato a Conto economico è pari a 575 milioni di euro. L'impatto a Conto economico risulta quindi in aumento rispetto all'esercizio precedente, principalmente per effetto della sottoscrizione, nel corso del 2020, del "V Accordo Quadro sul Lavoro in Endesa" che ha comportato una modifica al beneficio dello sconto energia ai dipendenti e agli ex dipendenti con un conseguente riversamento del fondo.

La passività riconosciuta in bilancio a fine esercizio è esposta al netto del fair value delle attività a servizio dei piani, pari a 2.348 milioni di euro al 31 dicembre 2021. La composizione di tali attività, totalmente concentrata in Spagna e Brasile, è sintetizzabile come di seguito riportato.

2021 2020
Investimenti quotati in mercati attivi
Azioni 8% 7%
Titoli a reddito fisso 54% 63%
Investimenti immobiliari 3% 2%
Altro - -
Investimenti non quotati
Asset detenuti da compagnie assicurative - -
Altro 35% 28%
Totale 100% 100%

Le principali assunzioni utilizzate nella stima attuariale delle passività per benefíci ai dipendenti e delle attività al servizio dei piani, determinate in coerenza con l'esercizio precedente, sono evidenziate nella seguente tabella.

Italia Iberia America Latina Altri Paesi Italia Iberia America Latina Altri Paesi
2021 2020
Tasso di
attualizzazione
0,00%
-0,80%
0,00%
-1,16%
5,60%
-9,67%
0,80%
-8,40%
0,00%
-0,50%
0,00%
-0,61%
2,55%
-7,95%
0,75%
-6,30%
Tasso di inflazione 1,50% 2,20% 3,00%
-8,00%
1,50%
-4,01%
0,50% 1,00% 3,00%
-4,85%
0,75%
-3,83%
Tasso di incremento
delle retribuzioni
0,80%
-1,80%
2,20% 3,80%
-8,00%
2,50%
-10,00%
0,50%
-2,50%
1,00% 3,80%
-5,04%
2,25%
-3,83%
Tasso di incremento
costo spese sanitarie
2,50% 4,40% 7,12%
-8,00%
- 1,50% 3,20% 7,12%
-8,00%
-
Tasso di rendimento
atteso delle attività al
servizio del piano
- 0,57% 9,30%
-9,46%
- - 0,57% 6,08%
-7,33%
-

Di seguito si riporta un'analisi di sensitività che illustra gli effetti sulla passività attuariale per benefíci definiti a seguito di variazioni, ragionevolmente possibili alla fine dell'esercizio, di ciascuna singola ipotesi attuariale rilevante adottata nella stima della predetta passività.

Benefíci
pensionistici
Sconto
energia
Piani
medici
Altri
benefíci
Benefíci
pensionistici
Sconto
energia
Piani
medici
Altri
benefíci
al 31.12.2021 al 31.12.2020
Decremento
0,5% tasso di
attualizzazione
225 27 11 - 239 30 11 (1)
Incremento
0,5% tasso di
attualizzazione
(184) (30) (14) (10) (190) (30) (15) (11)
Incremento 0,5%
tasso di inflazione
2 (4) (2) (6) (1) (5) (3) (7)
Decremento 0,5%
tasso di inflazione
28 (2) 9 (2) 33 2 7 (4)
Incremento 0,5%
delle retribuzioni
14 (3) (2) - 14 (2) (3) (3)
Incremento 0,5%
delle pensioni
in corso di
erogazione
14 (3) (2) (5) 15 (2) (3) (6)
Incremento 1%
costi assistenza
sanitaria
- - 20 1 - - (2) -
Incremento
di 1 anno
dell'aspettativa di
vita dipendenti in
forza e pensionati
98 (3) 14 (5) 27 (11) 2 (34)

L'analisi di sensitività sopra indicata è stata determinata applicando una metodologia che estrapola l'effetto sulla passività attuariale per benefíci definiti, a seguito della variazione ragionevole di una singola assunzione, lasciando invariate le altre.

L'ammontare dei contributi che si prevede di versare relativamente ai piani a benefíci definiti nell'esercizio successivo ammonta a 196 milioni di euro.

Di seguito si illustrano i pagamenti dei benefíci attesi nei prossimi esercizi per piani a benefíci definiti.

Milioni di euro
al 31.12.2021 al 31.12.2020
Entro 1 anno 392 366
Tra 1 e 2 anni 364 337
Tra 2 e 5 anni 1.077 971
Oltre 5 anni 1.714 1.534

Da segnalare un generale aumento dei pagamenti attesi. Tale incremento è dovuto principalmente al Brasile, nel quale le previsioni future sono state influenzate da una modifica, in aumento, della tabella relativa all'aspettativa di vita e da un tasso di inflazione stimato che subisce un significativo rialzo. L'ammontare dei pagamenti futuri riportati in tabella, non essendo soggetto ad attualizzazione, subisce tale incremento in maniera significativa. Si segnala, infine, che il debito non subisce un analogo incremento in quanto gli effetti inflattivi sono riassorbiti dagli effetti dell'attualizzazione.

39. Fondi rischi e oneri - Euro 8.323 milioni

Milioni di euro
al 31.12.2021 al 31.12.2020
Non corrente Corrente Totale Non corrente Corrente Totale
Fondo contenzioso, rischi e oneri diversi:
- decommissioning nucleare 666 - 666 596 - 596
- smantellamento, rimozione e bonifica del sito 3.066 203 3.269 2.017 99 2.116
- contenzioso legale 790 44 834 734 86 820
- oneri per certificati ambientali - 32 32 - 42 42
- oneri su imposte e tasse 267 28 295 288 43 331
- altri 821 347 1.168 757 343 1.100
Totale 5.610 654 6.264 4.392 613 5.005
Fondo oneri per incentivi all'esodo e altri piani di
ristrutturazione
435 293 728 623 444 1.067
Fondo per programmi di ristrutturazione legati alla
transizione energetica
1.152 179 1.331 759 - 759
Totale 7.197 1.126 8.323 5.774 1.057 6.831
Milioni di euro Accanto
namenti
Rilasci Utilizzi Attualiz
zazione
Accantona
menti per
fondi sman
tellamento e
riprisitino
Variazione
perimetro di
consolida
mento
Differenze
cambio
Altri
movimenti
Riclassifica
"Passività
possedute
per
la vendita"
al
31.12.2020
al
31.12.2021
Fondo contenzioso,
rischi e oneri diversi:
- decommissioning
nucleare
596 - - - 1 69 - - - - 666
- smantellamento,
rimozione e bonifica
del sito
2.116 455 (13) (87) 3 799 8 (14) 2 - 3.269
- contenzioso legale 820 213 (113) (124) 44 - - (3) (3) - 834
- oneri per certificati
ambientali
42 15 (4) (21) - - - - - - 32
- oneri su imposte e
tasse
331 64 (41) (21) 6 - - - (44) - 295
- altri 1.100 338 (95) (162) 14 (7) - (3) (11) (6) 1.168
Totale 5.005 1.085 (266) (415) 68 861 8 (20) (56) (6) 6.264
Fondo oneri per
incentivi all'esodo e altri
piani di ristrutturazione
1.067 16 (15) (361) - - - - 21 - 728
Fondo per programmi
di ristrutturazione
legati alla transizione
energetica
759 687 (18) (95) 16 - - (1) (17) - 1.331
TOTALE 6.831 1.788 (299) (871) 84 861 8 (21) (52) (6) 8.323

Fondo per decommissioning nucleare

Al 31 dicembre 2021 il fondo accoglie esclusivamente gli oneri che verranno sostenuti al momento della dismissione degli impianti nucleari da parte di Enresa, società pubblica spagnola incaricata di tale attività in forza del Regio Decreto 1349/2003 e della Legge 24/2005. La quantificazione degli oneri si basa su quanto riportato nel Contratto tipo tra Enresa e le società elettriche, approvato dal Ministero dell'Economia nel settembre del 2001, che regola l'iter di smantellamento e chiusura degli impianti di generazione nucleari. L'orizzonte temporale coperto corrisponde al periodo compreso (tre anni) tra l'interruzione della produzione e il passaggio a Enresa della gestione dell'impianto (c.d. "post-operational costs") e tiene conto, tra le varie assunzioni utilizzate per stimarne l'ammontare, del quantitativo di combustibile nucleare non consumato previsto alla data di chiusura di ciascuna delle centrali nucleari spagnole in base a quanto previsto dal contratto di concessione.

Fondo smantellamento e ripristino impianti

Il fondo "smantellamento e ripristino impianti" accoglie il valore attuale del costo stimato per lo smantellamento e la rimozione degli impianti non nucleari in presenza di obbligazioni legali o implicite. Il fondo è riconducibile prevalentemente al Gruppo Endesa e a Enel Produzione. In particolare, la variazione del fondo nel corso del 2021 è legata prevalentemente alla rideterminazione dei costi futuri di smantellamento di alcuni impianti in Iberia e in Italia e ai maggiori accantonamenti per oneri di smantellamento conseguenti alla decisione del Gruppo sia di promuovere l'interruzione della produzione da centrali a carbone, sia di riconvertire gli impianti ai fini della transizione energetica.

Si riporta di seguito la tabella riepilogativa della ripartizione temporale dei pagamenti relativi al fondo smantellamento e ripristino impianti.

Milioni di euro
Stratificazione temporale
pagamenti (valore nominale)
Valore
attualizzato
Entro 1 anno 652 651
Oltre 1 anno ed entro i 5 anni 929 896
Oltre i 5 anni 2.671 1.722
Totale 4.252 3.269

Fondo contenzioso legale

Il fondo "contenzioso legale" è destinato a coprire le passività che potrebbero derivare da vertenze giudiziali e da altro contenzioso. Esso include la stima dell'onere a fronte dei contenziosi sorti nell'esercizio, oltre che l'aggiornamento delle stime sulle posizioni sorte negli esercizi precedenti, in base alle indicazioni dei legali interni ed esterni. Il saldo dei contenziosi legali è prevalentemente riconducibile alle società spagnole (181 milioni di euro), italiane (133 milioni di euro) e dell'America Latina (497 milioni di euro).

L'incremento del fondo rispetto all'esercizio precedente, pari a 14 milioni di euro, è principalmente giustificato dalla movimentazione positiva del fondo in Italia, Iberia e Brasile, in particolare per effetto dei maggiori accantonamenti effettuati a fronte di nuove controversie emerse, compensati però dai maggiori utilizzi del Perù per la risoluzione di alcuni contenziosi.

Fondo certificati ambientali

Il fondo "certificati ambientali" accoglie gli oneri relativi al deficit di certificati ambientali connessi all'adempimento di specifici obblighi normativi, nazionali o sovranazionali, in materia di tutela ambientale ed è riconducibile prevalentemente a Enel Energia ed Endesa Energía.

Fondo oneri su imposte e tasse

Il fondo "oneri su imposte e tasse" accoglie la stima di passività derivanti da contenziosi di natura tributaria relativi a imposte dirette e indirette.

Si precisa che il saldo del fondo accoglie, tra gli altri, l'accantonamento relativo al contenzioso esistente e a quello potenziale in materia di Imposta Comunale sugli Immobili (ICI) e di Imposta Municipale Unica (IMU). In Italia, il Gruppo ha tenuto conto dell'evoluzione normativa in materia catastale (che, con decorrenza 1° gennaio 2016, ha previsto l'esclusione di macchinari, congegni, attrezzature e altri impianti funzionali allo specifico processo produttivo dal calcolo della rendita attribuibile agli immobili censiti nel gruppo catastale D, fra i quali rientrano le centrali di produzione di energia elettrica) nella stima delle passività iscritte in bilancio a fronte di tale fattispecie, sia ai fini della quantificazione del rischio probabile sui contenziosi già incardinati, sia ai fini di una ragionevole valutazione di probabili oneri futuri su posizioni non ancora oggetto di rilievi da parte degli Uffici dell'Agenzia delle Entrate e dei Comuni.

Altri fondi rischi e oneri futuri

Gli "altri" fondi si riferiscono a rischi e oneri di varia natura, connessi principalmente a controversie di carattere regolatorio e a contenziosi con enti locali per tributi e canoni od oneri di varia natura.

L'incremento, pari a 68 milioni di euro, è prevalentemente riconducibile, oltre che ad accantonamenti per nuovi indennizzi assicurativi, anche a Enel Global Trading per accantonamenti effettuati dalla società in vista di un possibile adeguamento del prezzo contrattuale del gas a quello di mercato da parte del fornitore.

Fondo oneri per incentivi all'esodo e altri piani di ristrutturazione

Il "Fondo oneri per incentivi all'esodo e altri piani di ristrutturazione" accoglie la stima degli oneri connessi alle offerte per risoluzioni consensuali anticipate del rapporto di lavoro derivanti da esigenze organizzative. La riduzione dell'anno pari a 339 milioni di euro risente preva-

lentemente degli utilizzi riferiti ai fondi di incentivazione istituiti negli esercizi precedenti in Spagna (Acuerdo de Salida Voluntaria) e in Italia per far fronte alla risoluzione anticipata del rapporto di lavoro di alcuni dipendenti.

Fondo per programmi di ristrutturazione legati alla transizione energetica

Enel, nel suo ruolo di leader nella transizione energetica, ha posto al centro della propria strategia la decarbonizzazione e la crescita delle rinnovabili nel mondo.

In tale contesto, Enel ha avviato la ristrutturazione delle attività derivanti dal processo di transizione energetica che coinvolge gli impianti di generazione da fonti termiche nelle geografie in cui il Gruppo opera. La conseguente revisione dei processi e dei modelli operativi richiede cambiamenti di ruoli e competenze dei dipendenti che il Gruppo intende attuare con piani altamente sostenibili basati su programmi di redeployment, con importanti piani di upskilling e reskilling e con il raggiungimento di accordi volontari individuali di prepensionamento. La transizione energetica si basa inoltre su un progressivo e significativo sviluppo di strumenti digitali in quanto la digitalizzazione è fondamentale per fornire risposte alle molteplici forze esterne e assumere decisioni consapevoli e ben ponderate a ogni livello nell'ambito dell'organizzazione del Gruppo.

A tal proposito è stato quindi costituito nel corso del 2020 un fondo per programmi di ristrutturazione, che al 31 dicembre 2021 ammonta a 1.331 milioni di euro, riconducibile prevalentemente a Spagna e Italia, e accoglie la stima dei costi che il Gruppo sosterrà, a seguito dell'accelerazione della transizione energetica, per tutte le attività, dirette e indirette, legate alla revisione dei processi e dei modelli operativi oltreché dei ruoli e delle competenze dei dipendenti.

40. Altre passività finanziarie non correnti - Euro 120 milioni

Milioni di euro
al 31.12.2021 al 31.12.2020 2021-2020
Altre passività finanziarie non correnti 120 - 120 -
Totale 120 - 120 -

Le "Altre passività finanziarie non correnti" accolgono la quota non corrente dei debiti relativi al deficit del sistema elettrico spagnolo per 120 milioni di euro (0 milioni di euro al 31 dicembre 2020) che sono inclusi nell'indebitamento finanziario netto.

41. Altre passività non correnti - Euro 4.525 milioni

Milioni di euro
al 31.12.2021 al 31.12.2020 2021-2020
Ratei e risconti passivi operativi 498 500 (2) -0,4%
Altre partite 4.027 2.958 1.069 36,1%
Totale 4.525 3.458 1.067 30,9%

La variazione delle "Altre partite" risente dell'aumento dei debiti verso operatori istituzionali di mercato per 42 milioni di euro, dell'incremento negli Stati Uniti delle passività per tax partnership oltre i 12 mesi per 156 milioni di euro e dell'aumento dei debiti relativi all'esito del contenzioso PIS/ COFINS in Brasile (già dettagliato nelle "Altre attività non correnti") per 766 milioni di euro.

42. Altre passività correnti - Euro 12.959 milioni

Milioni di euro
al 31.12.2021 al 31.12.2020 2021-2020
Debiti diversi verso clienti 1.950 1.481 469 31,7%
Debiti verso operatori istituzionali di mercato 2.961 4.012 (1.051) -26,2%
Debiti verso il personale 471 438 33 7,5%
Debiti tributari diversi 1.274 886 388 43,8%
Debiti verso istituti di previdenza 205 207 (2) -1,0%
Contingent consideration 45 53 (8) -15,1%
Debiti per opzioni di vendita concesse a minoranze azionarie 4 1 3 -
Ratei e risconti passivi correnti 395 346 49 14,2%
Debiti per dividendi 2.191 2.135 56 2,6%
Altri debiti 3.463 2.092 1.371 65,5%
Totale 12.959 11.651 1.308 11,2%

I "Debiti diversi verso clienti" accolgono depositi cauzionali per 1.169 milioni di euro (822 milioni di euro al 31 dicembre 2020) relativi principalmente a importi ricevuti dai clienti in Spagna in forza del contratto di somministrazione dell'energia e del gas. In particolare, i depositi relativi alla vendita di energia elettrica, sull'utilizzo dei quali non esistono restrizioni, a seguito della sottoscrizione vengono classificati tra le passività correnti in quanto la Società non ha un diritto incondizionato di differirne il rimborso oltre i 12 mesi. I "Debiti verso operatori istituzionali di mercato" includono i debiti relativi all'applicazione dei meccanismi di perequa-

43. Debiti commerciali - Euro 16.959 milioni

La voce, pari a 16.959 milioni di euro (12.859 milioni di euro al 31 dicembre 2020), accoglie i debiti per forniture di energia, combustibili, materiali, apparecchi relativi ad appalti e prestazioni diverse.

Nello specifico, i debiti commerciali con scadenza inferio-

zione sull'acquisto di energia elettrica nel mercato elettrico italiano per 1.976 milioni di euro (2.444 milioni di euro al 31 dicembre 2020), nel mercato spagnolo per 938 milioni di euro (1.538 milioni di euro al 31 dicembre 2020) e nel mercato del Sud America per 47 milioni di euro (30 milioni di euro al 31 dicembre 2020).

L'incremento degli "Altri debiti" è riconducibile soprattutto all'Italia per i derivati scaduti su commodity energetiche. L'incremento dei "Debiti tributari diversi" è dovuto principalmente all'Italia a seguito dell'avvio nel 2021 della liquidazione di Gruppo ai fini IVA da parte della Capogruppo Enel SpA.

re a 12 mesi ammontano a 16.865 milioni di euro (12.282 milioni di euro al 31 dicembre 2020) mentre quelli con scadenza superiore a 12 mesi sono pari a 94 milioni di euro (577 milioni di euro al 31 dicembre 2020).

44. Altre passività finanziarie correnti - Euro 625 milioni

Milioni di euro
al 31.12.2021
al 31.12.2020
2021-2020
Ratei e risconti finanziari passivi 539 535 4 0,7%
Altre partite 86 87 (1) -1,1%
Totale 625 622 3 0,5%

Le altre passività finanziarie correnti sono sostanzialmente in linea con il 2020.

Le altre partite fanno riferimento prevalentemente a debiti per interessi maturati.

45. Posizione finanziaria netta e crediti finanziari e titoli a lungo termine - Euro 51.952 milioni

La tabella seguente mostra la ricostruzione della "Posizione finanziaria netta e crediti finanziari e titoli a lungo termine" a partire dalle voci presenti nello schema di Stato patrimoniale consolidato.

Milioni di euro
Note al 31.12.2021 al 31.12.2020 2021-2020
Finanziamenti a lungo termine 37 54.500 49.519 4.981 10,1%
Altri debiti finanziari non correnti(1) 40 120 - 120 -
Finanziamenti a breve termine 37 13.306 6.345 6.961 -
Altri debiti finanziari correnti(2) 12 5 7 -
Quota corrente dei finanziamenti a lungo termine 37 4.031 3.168 863 27,2%
Altre attività finanziarie non correnti incluse nell'indebitamento 28.1 (2.692) (2.745) 53 1,9%
Altre attività finanziarie correnti incluse nell'indebitamento 29.1 (8.467) (4.971) (3.496) -70,3%
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 34 (8.858) (5.906) (2.952) -50,0%
Totale 51.952 45.415 6.537 14,4%

(1) La voce "Altri debiti finanziari non correnti" è rappresentata dalla voce "Altre passività finanziarie non correnti" dello Stato patrimoniale.

(2) La voce "Altri debiti finanziari correnti" è inclusa nella voce "Altre passività finanziarie correnti" dello Stato patrimoniale.

Nel seguito viene riportata la posizione finanziaria netta, rispettivamente al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020, in linea con l'Orientamento n. 39, emanato il 4 marzo 2021 dall'ESMA, applicabile dal 5 maggio 2021, e con il Richiamo di Attenzione n. 5/2021 emesso dalla CONSOB il 29 aprile 2021, riconciliata con l'indebitamento finanziario netto predisposto secondo le modalità di rappresentazione del

Gruppo Enel.

A tal proposito, si precisa che i riferimenti alle raccomandazioni CESR, contenuti nelle precedenti comunicazioni CONSOB, si intendono sostituiti dall'orientamento ESMA sopra citato, ivi inclusi i riferimenti presenti nella Comunicazione n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 in materia di posizione finanziaria netta.

Milioni di euro
al 31.12.2021 al 31.12.2020 2021-2020
Liquidità
Denaro e valori in cassa 8 42 (34) -81,0%
Depositi bancari e postali 8.118 5.699 2.419 42,4%
Disponibilità liquide 8.126 5.741 2.385 41,5%
Mezzi equivalenti a disponibilità liquide 732 165 567 -
Titoli 88 67 21 31,3%
Crediti finanziari a breve termine 6.841 3.476 3.365 96,8%
Quota corrente crediti finanziari a lungo termine 1.538 1.428 110 7,7%
Altre attività finanziarie correnti 8.467 4.971 3.496 70,3%
Liquidità 17.325 10.877 6.448 59,3%
Indebitamento finanziario corrente
Debiti verso banche (1.329) (711) (618) -86,9%
Commercial paper (10.708) (4.854) (5.854) -
Altri debiti finanziari correnti(1) (1.281) (785) (496) -63,2%
Debito finanziario corrente (inclusi gli strumenti di debito) (13.318) (6.350) (6.968) -
Quota corrente di finanziamenti bancari (989) (1.369) 380 27,8%
Quota corrente debiti per obbligazioni emesse (2.700) (1.412) -91,2%
Quota corrente debiti verso altri finanziatori (342) (387) 45 11,6%
Quota corrente del debito finanziario non corrente (4.031) (3.168) (863) -27,2%
Indebitamento finanziario corrente (17.349) (9.518) (7.831) -82,3%
Indebitamento finanziario corrente netto (24) 1.359 (1.383) -
Indebitamento finanziario non corrente
Debiti verso banche e istituti finanziatori (12.579) (8.663) (3.916) -45,2%
Debiti verso altri finanziatori(2) (2.942) (2.499) (443) -17,7%
Debito finanziario non corrente (esclusi la parte corrente e gli strumenti
di debito)
(15.521) (11.162) (4.359) -39,1%
Obbligazioni (39.099) (38.357) (742) -1,9%
Debiti commerciali e altri debiti non correnti non remunerati
che presentano una significativa componente di finanziamento
- - - -
Indebitamento finanziario non corrente (54.620) (49.519) (5.101) -10,3%
Totale indebitamento finanziario
come da comunicazione CONSOB
(54.644) (48.160) (6.484) -13,5%
Crediti finanziari non correnti e titoli a lungo termine 2.692 2.745 (53) -1,9%
INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO (51.952) (45.415) (6.537) -14,4%

(1) Include i "Debiti finanziari correnti" ricompresi nelle "Altre passività finanziarie correnti" dello Stato patrimoniale.

(2) Include gli "Altri debiti finanziari non correnti" esposti nella voce "Altre passività finanziarie non correnti" dello Stato patrimoniale.

Si precisa che il presente prospetto della posizione finanziaria netta non include le attività e passività finanziarie relative a derivati in quanto i contratti derivati, anche se non designati in hedge accounting, sono in ogni caso stipulati dal Gruppo con finalità di copertura gestionale.

Al 31 dicembre 2021 tali attività e passività finanziarie sono esposte separatamente nello schema di Stato patrimoniale nelle seguenti voci: "Derivati finanziari attivi non correnti" per 2.772 milioni di euro (1.236 milioni di euro al 31 dicembre 2020), "Derivati finanziari attivi correnti" per 22.791 milioni di euro (3.471 milioni di euro al 31 dicembre 2020), "Derivati finanziari passivi non correnti" per 3.339 milioni di euro (3.606 milioni di euro al 31 dicembre 2020) e "Derivati finanziari passivi correnti" per 24.607 milioni di euro (3.531 milioni di euro al 31 dicembre 2020).

Strumenti finanziari

46. Strumenti finanziari per categoria

Nella presente nota si forniscono le disclosure necessarie per la valutazione della significatività degli strumenti fi-

46.1 Attività finanziarie per categoria

La tabella seguente indica il valore contabile di ciascuna categoria delle attività finanziarie previste dall'IFRS 9, distinte tra attività finanziarie correnti e non correnti, esponanziari per la posizione finanziaria e la performance del Gruppo.

nendo separatamente i derivati di copertura e i derivati misurati al fair value rilevato a Conto economico.

Milioni di euro Non correnti Correnti
Note al 31.12.2021 al 31.12.2020 al 31.12.2021 al 31.12.2020
Attività finanziarie al costo ammortizzato 46.1.1 4.092 3.966 34.671 22.967
Attività finanziarie al FVOCI 46.1.2 443 448 87 67
Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico
Derivati attivi al FVTPL 46.1.3 277 52 19.664 2.765
Altre attività finanziarie al FVTPL 46.1.3 2.662 2.087 141 301
Totale attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico 2.939 2.139 19.805 3.066
Derivati attivi designati come strumenti di copertura
Derivati di fair value hedge 46.1.4 61 50 - 28
Derivati di cash flow hedge 46.1.4 2.434 1.134 3.127 678
Totale derivati attivi designati come strumenti di copertura 2.495 1.184 3.127 706
TOTALE 9.969 7.737 57.690 26.806

Per maggiori informazioni sulla rilevazione e classificazione dei derivati attivi correnti e non correnti si prega di far riferimento alla nota 49 "Derivati ed hedge accounting".

Per maggiori informazioni sulla valutazione al fair value si prega di far riferimento alla nota 50 "Attività e passività misurate al fair value".

46.1.1 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

La tabella seguente espone le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato per natura, suddivise in attività finanziarie correnti e non correnti.

Milioni di euro Non correnti Correnti
Note al 31.12.2021 al 31.12.2020 Note al 31.12.2021 al 31.12.2020
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti - - 34 8.759 5.702
Crediti commerciali 33 1.301 1.200 33 14.775 10.846
Quota corrente di crediti finanziari a lungo termine - - 29.1 1.538 1.331
Cash collateral - - 29.1 6.485 3.223
Altri crediti finanziari 28.1 2.289 2.337 29.1 315 253
Attività finanziarie da accordi per servizi in concessione al costo
ammortizzato
28 260 243 29 64 9
Altre attività finanziarie al costo ammortizzato 242 186 2.735 1.603
Totale 4.092 3.966 34.671 22.967

Impairment delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato ammontano a 38.763 milioni di euro al 31 dicembre 2021 (26.933 milioni di euro al 31 dicembre 2020) e sono rilevate al netto del fondo perdite attese, pari a 4.051 milioni di euro al 31 dicembre 2021 (3.624 milioni di euro alla fine dell'esercizio precedente).

Il Gruppo detiene essenzialmente le seguenti tipologie di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e sottoposte a impairment:

  • disponibilità liquide e mezzi equivalenti;
  • crediti commerciali e attività derivanti da contratti con clienti;
  • crediti finanziari; e
  • altre attività finanziarie.

Benché le disponibilità liquide e mezzi equivalenti siano state assoggettate a impairment in base all'IFRS 9, la perdita attesa identificata risulta trascurabile.

La perdita attesa (Expected Credit Loss, ECL) – calcolata utilizzando la probabilità di default (PD), la perdita in caso di default (LGD) e l'esposizione al rischio in caso di default (EAD) – è la differenza fra i flussi finanziari dovuti in base al contratto e i flussi finanziari attesi (comprensivi dei mancati incassi) attualizzati usando il tasso di interesse effettivo originario. Ai fini del calcolo dell'ECL, il Gruppo applica due diversi approcci:

• l'approccio generale, per le attività finanziarie diverse da crediti commerciali, le attività derivanti da contratti con i clienti e i crediti per leasing. Tale metodo si applica verificando se vi è stato un incremento significativo del rischio di credito rispetto all'iscrizione iniziale, mediante confronto tra la probabilità di default all'origination e la probabilità di default alla data di riferimento del bilancio. In base ai risultati di tale verifica, si rileva un fondo perdite attese, calcolato in base alle perdite attese previste per i successivi 12 mesi (ECL a 12 mesi) o lungo tutta la vita dell'attività (ECL Lifetime) (c.d. "staging"):

  • l'ECL a 12 mesi, per le attività finanziarie che non hanno subíto un incremento significativo del rischio di credito rispetto alla rilevazione iniziale;
  • l'ECL Lifetime, per le attività finanziarie che hanno subíto un incremento significativo del rischio di credito o che risultano deteriorate (ossia, in default sulla base di informazioni relative allo scaduto);
  • l'approccio semplificato, per i crediti commerciali, le attività derivanti da contratti con i clienti e crediti per leasing con o senza componente finanziaria significativa, in base alla ECL Lifetime senza tracciare le variazioni del rischio di credito.

La rettifica forward-looking potrà essere applicata considerando informazioni qualitative e quantitative al fine di riflettere eventi e scenari macroeconomici futuri che potrebbero influenzare il rischio del portafoglio o dello strumento finanziario.

In base alla natura delle attività finanziarie e delle informazioni disponibili sul rischio di credito, la verifica dell'incremento significativo del rischio di credito può essere effettuata su:

  • base individuale, in presenza di crediti singolarmente significativi e per tutti i crediti che sono verificati singolarmente ai fini dell'impairment in base a informazioni ragionevoli e supportabili;
  • base collettiva, quando il reperimento di informazioni ragionevoli e supportabili per verificare le perdite attese su base individuale richiederebbe costi o sforzi eccessivi.

Quando non ci sono ragionevoli aspettative di recuperare un'attività finanziaria integralmente o parzialmente, si procederà a ridurre direttamente il suo valore contabile lordo. L'eliminazione contabile (ossia, write-off) costituisce un evento di derecognition (per es. estinzione, trasferimento o scadenza del diritto a incassare dei flussi finanziari).

La tabella che segue indica le perdite attese rilevate per le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato in base all'approccio generale e semplificato.

Milioni di euro al 31.12.2021 al 31.12.2020
Importo
lordo
Fondo
perdite
attese
Totale Importo
lordo
Fondo
perdite
attese
Totale
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 8.759 - 8.759 5.702 - 5.702
Crediti commerciali 19.739 3.663 16.076 15.333 3.287 12.046
Crediti finanziari 10.861 234 10.627 7.352 208 7.144
Altre attività finanziarie al costo ammortizzato 3.455 154 3.301 2.170 129 2.041
Totale 42.814 4.051 38.763 30.557 3.624 26.933

Per misurare le perdite attese, il Gruppo valuta i crediti commerciali e le attività derivanti da contratti con i clienti basandosi sull'approccio semplificato, su base sia individuale (per es., pubbliche amministrazioni, autorità, controparti finanziarie, venditori all'ingrosso, trader e grandi società ecc.) sia collettiva (per es., clienti al dettaglio).

In caso di valutazioni individuali, la PD è ottenuta prevalentemente da provider esterni.

Diversamente, in caso di valutazioni su base collettiva, i crediti commerciali sono raggruppati in base alle caratteristiche di rischio di credito condivise e informazioni sullo scaduto, considerando una specifica definizione di default. In base a ciascun business e framework regolatorio locale, nonché alle differenze fra i portafogli di clienti, anche in termini di tassi di default e recupero (comprese le aspettative di recupero oltre 90 giorni):

  • il Gruppo applica principalmente una definizione di default basata su uno scaduto di 180 giorni e pertanto, oltre tale termine, si presume che i crediti commerciali siano deteriorati (ossia, credit-impaired); e
  • si definiscono specifici cluster sulla base degli specifici mercati, business e caratteristiche di rischio.

Le attività derivanti da contratti con i clienti presentano sostanzialmente le stesse caratteristiche di rischio dei crediti commerciali, a parità di tipologie contrattuali.

Al fine di misurare la ECL per i crediti commerciali su base collettiva nonché per le attività derivanti da contratti con i clienti, il Gruppo considera le seguenti assunzioni riguardo ai parametri di ECL:

  • la PD, ipotizzata pari al tasso medio di default, è calcolata per cluster e considerando dati storici di almeno 24 mesi;
  • la LGD è funzione dei tassi di recupero di ciascun cluster, attualizzata in base al tasso di interesse effettivo; e
  • l'EAD è stimata pari al valore contabile alla data di riferimento del bilancio al netto dei depositi di cassa, comprese le fatture emesse ma non scadute e le fatture da emettere.

La tabella seguente indica la movimentazione del fondo perdite attese su crediti finanziari (in base all'approccio generale).

Milioni di euro Fondo perdite attese 12 mesi Fondo perdite attese Lifetime
Saldo di apertura al 01.01.2020 78 153
Accantonamenti 354 8
Utilizzi - -
Rilasci a Conto economico (4) (4)
Altre variazioni (363) (14)
Saldo di chiusura al 31.12.2020 65 143
Saldo di apertura al 01.01.2021 65 143
Accantonamenti - 9
Utilizzi - -
Rilasci a Conto economico (25) (9)
Altre variazioni 25 26
Saldo di chiusura al 31.12.2021 65 169

La tabella seguente indica la movimentazione del fondo perdite attese su crediti commerciali (in base all'approccio semplificato).

Milioni di euro
Saldo di apertura al 01.01.2020 2.980
Accantonamenti 1.505
Utilizzi (819)
Rilasci a Conto economico (194)
Altre variazioni (185)
Saldo di chiusura al 31.12.2020 3.287
Saldo di apertura al 01.01.2021 3.287
Accantonamenti 1.361
Utilizzi (709)
Rilasci a Conto economico (258)
Altre variazioni (18)
Saldo di chiusura al 31.12.2021 3.663

La tabella seguente indica la movimentazione del fondo perdite attese su altre attività finanziarie al costo ammortizzato (in base all'approccio semplificato):

Milioni di euro
Fondo perdite attese Lifetime
Saldo di apertura al 01.01.2020 159
Accantonamenti 22
Utilizzi -
Rilasci a Conto economico (23)
Altre variazioni (29)
Saldo di chiusura al 31.12.2020 129
Saldo di apertura al 01.01.2021 129
Accantonamenti 87
Utilizzi -
Rilasci a Conto economico (21)
Altre variazioni (41)
Saldo di chiusura al 31.12.2021 154

Si precisa che nella nota 47 "Risk management" sono fornite informazioni aggiuntive relativamente all'esposizione al rischio di credito e alle perdite attese.

46.1.2 Attività finanziarie al fair value a patrimonio netto

La tabella seguente espone le attività finanziarie al fair va-

lue a patrimonio netto (FVOCI) per natura, suddivise in attività finanziarie correnti e non correnti.

Milioni di euro Non correnti Correnti
Note al 31.12.2021 al 31.12.2020 Note al 31.12.2021 al 31.12.2020
Partecipazioni altre imprese al FVOCI
28
40 40 - -
Titoli
28.1
403 408 29.1 87 67
Totale 443 448 87 67

Movimentazione delle attività finanziarie al FVOCI

Partecipazioni in altre imprese

Milioni di euro Non correnti Correnti
Saldo di apertura al 01.01.2020 64 -
Acquisizioni 6 -
Vendite - -
Variazioni del fair value con impatti a patrimonio netto (21) -
Altre variazioni (9) -
Saldo di chiusura al 31.12.2020 40 -
Saldo di apertura al 01.01.2021 40 -
Acquisizioni 2 -
Vendite - -
Variazioni del fair value con impatti a patrimonio netto - -
Altre variazioni (2) -
Saldo di chiusura al 31.12.2021 40 -

Titoli al FVOCI

Milioni di euro Non correnti Correnti
Saldo di apertura al 01.01.2020 416 61
Acquisizioni 124 -
Vendite (54) -
Variazioni del fair value con impatti a patrimonio netto (3) -
Riclassifiche (75) 75
Altre variazioni - (69)
Saldo di chiusura al 31.12.2020 408 67
Saldo di apertura al 01.01.2021 408 67
Acquisizioni 165 -
Vendite (87) -
Variazioni del fair value con impatti a patrimonio netto 2 -
Riclassifiche (85) 85
Altre variazioni - (65)
Saldo di chiusura al 31.12.2021 403 87

46.1.3 Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico

La tabella seguente espone le attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico (FVTPL) per natura, suddivise in attività finanziarie correnti e non correnti.

Milioni di euro Non correnti Correnti
Note al 31.12.2021 al 31.12.2020 Note al 31.12.2021 al 31.12.2020
Derivati al FVTPL 49 277 52 49 19.664 2.765
Investimenti in attività liquide - - 34 99 204
Attività finanziarie al FVTPL - - 29, 29.1 41 97
Titoli - - 29.1 1 -
Partecipazioni in altre imprese al FVTPL 28 32 30 - -
Attività finanziarie da accordi per servizi in concessione al FVTPL 28 2.630 2.057 - -
Totale 2.939 2.139 19.805 3.066

46.1.4 Derivati attivi designati come strumenti di copertura

Per maggiori dettagli sui derivati attivi si prega di far riferimento alla nota 49 "Derivati ed hedge accounting".

46.2 Passività finanziarie per categoria

La tabella seguente indica il valore contabile di ciascuna categoria delle passività finanziarie previste dall'IFRS 9, distinte tra passività finanziarie correnti e non correnti, esponendo separatamente i derivati di copertura e i derivati misurati al fair value rilevato a Conto economico.

Correnti
Note al 31.12.2021 al 31.12.2020 al 31.12.2021 al 31.12.2020
46.2.1 54.914 50.254 42.330 29.598
46.4 169 29 19.696 2.887
Totale passività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico
Derivati passivi designati come strumenti di copertura
46.4 5 - - -
46.4 3.165 3.577 4.911 644
3.170 3.577 4.911 644
58.253 53.860 66.937 33.129
169 Non correnti
29
19.696

Per maggiori informazioni sulla valutazione al fair value si prega di far riferimento alla nota 50 "Attività e passività misurate al fair value".

46.2.1 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato

al costo ammortizzato per natura, suddivise in passività finanziarie correnti e non correnti.

La tabella seguente espone le passività finanziarie valutate

Milioni di euro Non correnti Correnti
Note al
31.12.2021
al
31.12.2020
Note al
31.12.2021
al
31.12.2020
Finanziamenti a lungo termine 46.3 54.500 49.519 46.3 4.031 3.168
Finanziamenti a breve termine - - 46.3 13.306 6.345
Debiti commerciali 43 94 577 43 16.865 12.282
Altri debiti finanziari 320 158 8.128 7.803
Totale 54.914 50.254 42.330 29.598

46.3 Finanziamenti

46.3.1 Finanziamenti a lungo termine (incluse le quote in scadenza nei 12 mesi successivi) - Euro 58.531 milioni

valore contabile e il fair value dei finanziamenti a lungo termine incluse le quote in scadenza nei 12 mesi successivi.

Nella seguente tabella sono riportati il valore nozionale, il
--------------------------------------------------------------- -- --

Finanziamenti a lungo termine per categoria e tipologia di tasso di interesse(1)

Milioni di euro Valore
nominale
Saldo
contabile
Quota
corrente
Quota con
scadenza
oltre i 12
mesi
Fair
value
Valore
nominale
Saldo
contabile
Quota
corrente
Quota
con
scadenza
oltre i 12
mesi
Fair
value
Variazione
saldo
contabile
2021-
2020
al 31.12.2021 al 31.12.2020
Obbligazioni:
- tasso fisso
quotate
27.857 27.413 2.119 25.294 30.279 23.629 23.052 1.041 22.011 27.470 4.361
- tasso variabile
quotate
2.574 2.557 434 2.123 2.545 2.817 2.800 260 2.540 2.937 (243)
- tasso fisso non
quotate
11.293 11.207 50 11.157 12.670 13.262 13.184 - 13.184 15.753 (1.977)
- tasso variabile
non quotate
622 622 97 525 728 733 733 111 622 828 (111)
Totale obbligazioni 42.346 41.799 2.700 39.099 46.222 40.441 39.769 1.412 38.357 46.988 2.030
Finanziamenti
bancari:
- tasso fisso 2.414 2.405 238 2.167 2.298 790 782 254 528 833 1.623
- tasso variabile 10.139 10.109 751 9.358 10.037 9.278 9.250 1.115 8.135 9.259 859
- uso linee di
credito revolving
1.054 1.054 - 1.054 1.054 - - - - - 1.054
Totale
finanziamenti
bancari
13.607 13.568 989 12.579 13.389 10.068 10.032 1.369 8.663 10.092 3.536
Leasing:
- tasso fisso 2.477 2.477 242 2.235 2.477 1.979 1.979 225 1.754 1.979 498
- tasso variabile 70 70 17 53 70 89 89 22 67 89 (19)
Totale leasing 2.547 2.547 259 2.288 2.547 2.068 2.068 247 1.821 2.068 479
Altri finanziamenti
non bancari:
- tasso fisso 571 595 69 526 569 607 639 74 565 630 (44)
- tasso variabile 34 22 14 8 25 191 179 66 113 160 (157)
Totale altri
finanziamenti non
bancari
605 617 83 534 594 798 818 140 678 790 (201)
Totale
finanziamenti a
tasso fisso
44.612 44.097 2.718 41.379 48.293 40.267 39.636 1.594 38.042 46.665 4.461
Totale
finanziamenti a
tasso variabile
14.493 14.434 1.313 13.121 14.459 13.108 13.051 1.574 11.477 13.273 1.383
TOTALE 59.105 58.531 4.031 54.500 62.752 53.375 52.687 3.168 49.519 59.938 5.844

(1) Non include gli altri debiti finanziari non correnti esposti nella voce "Altre passività finanziarie non correnti" dello Stato patrimoniale inclusi nell'indebitamento finanziario a lungo termine.

Nella tabella seguente è riportato l'indebitamento finanziario a lungo termine per valuta e tasso di interesse.

Indebitamento finanziario a lungo termine per valuta e tasso di interesse(1)

Milioni di euro Saldo
contabile
Valore
nominale
Saldo
contabile
Valore
nominale
Tasso medio
di interesse
in vigore
Tasso di
interesse
effettivo
in vigore
Tasso
medio di
interesse in
vigore
Tasso di
interesse
effettivo
in vigore
al 31.12.2021 al 31.12.2020 al 31.12.2021 al 31.12.2020
Euro 32.041 32.387 25.581 26.089 1,6% 1,9% 2,2% 2,6%
Dollaro statunitense 17.518 17.629 18.500 18.589 4,2% 4,3% 4,5% 4,7%
Sterlina inglese 3.901 3.976 3.955 3.998 5,0% 5,2% 5,1% 5,3%
Peso colombiano 1.341 1.341 1.283 1.283 6,5% 6,5% 6,8% 6,8%
Real brasiliano 1.720 1.753 1.832 1.864 8,8% 8,9% 5,3% 5,3%
Franco svizzero 343 344 328 329 1,8% 1,8% 1,8% 1,8%
Peso cileno/UF 423 428 368 374 5,2% 5,2% 4,9% 5,0%
Sol peruviano 415 415 388 388 5,2% 5,2% 5,8% 5,8%
Rublo russo 427 427 281 286 6,8% 7,3% 7,1% 7,1%
Altre valute 402 405 171 175
Totale valute non euro 26.490 26.718 27.106 27.286
TOTALE 58.531 59.105 52.687 53.375

(1) Non include gli "Altri debiti finanziari non correnti" esposti nella voce "Altre passività finanziarie non correnti" dello Stato patrimoniale.

L'indebitamento finanziario a lungo termine espresso in divise diverse dall'euro ha subíto un decremento di 616 milioni di euro, attribuibile principalmente alle movimentazioni del debito in dollari statunitensi.

Movimentazione del valore nozionale dell'indebitamento a lungo termine(1)

Milioni di euro Valore
nominale
Rimborsi Variaz.
perimetro di
consolid.
Nuove
emissioni
Altre
movimentazioni
Diff. di
cambio
Valore
nominale
al 31.12.2020 al 31.12.2021
Obbligazioni 40.441 (9.049) - 10.368 (900) 1.486 42.346
Finanziamenti 12.934 (2.272) 183 5.527 (131) 518 16.759
- di cui leasing 2.068 (165) 2 526 - 116 2.547
Totale indebitamento finanziario 53.375 (11.321) 183 15.895 (1.031) 2.004 59.105

(1) Non include la movimentazione del valore nozionale degli "Altri debiti finanziari non correnti" esposti nella voce "Altre passività finanziarie non correnti" dello Stato patrimoniale.

Il valore nozionale dell'indebitamento a lungo termine, pari a 59.105 milioni di euro al 31 dicembre 2021, registra un incremento di 5.730 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020. L'incremento del debito deriva dalle nuove emissioni pari a 15.895 milioni di euro, dalle variazioni negative dei cambi pari a 2.004 milioni di euro e dal consolidamento del debito di alcune società australiane pari a 183 milioni di euro; tali effetti sono stati solo parzialmente compensati dai rimborsi pari a 11.321 milioni di euro e dalle altre movimentazioni del debito pari a 1.031 milioni di euro e riconducibili per 900 milioni di euro alla variazione del trattamento contabile di un prestito obbligazionario non convertibile subordinato ibrido in euro, emesso da Enel SpA e convertito in un prestito obbligazionario ibrido perpetuo nel corso del 2021.

I rimborsi effettuati nel corso del 2021 sono relativi a prestiti obbligazionari per un importo pari a 9.049 milioni di euro e a finanziamenti per un importo pari a 2.272 milioni di euro.

Nello specifico, tra i rimborsi effettuati nel corso del 2021 si segnalano:

  • 1.069 milioni di euro relativi al riacquisto e successiva cancellazione di parte di quattro serie di obbligazioni convenzionali in euro effettuati da Enel Finance International nel mese di giugno 2021 attraverso un'offerta volontaria non vincolante (Tender Offer);
  • 6.000 milioni di dollari statunitensi (equivalenti a 5.101 milioni di euro alla data del rimborso) relativi al riacquisto per cassa di quattro obbligazioni convenzionali in dollari statunitensi effettuato da Enel Finance International nel mese di luglio 2021 a seguito dell'esercizio di un'opzione di riacquisto;
  • 1.472 milioni di dollari statunitensi (equivalenti a 1.275 milioni di euro alla data del rimborso) relativi al riacquisto e successiva cancellazione di parte di due serie di obbligazioni convenzionali in dollari statunitensi effettuati da Enel Finance International nel mese di ottobre 2021 attraverso un'offerta volontaria non vincolante (Tender Offer);
  • 533 milioni di euro relativi a un prestito obbligazionario a tasso fisso emesso da Enel Finance International e scaduto nel mese di luglio 2021;
  • un controvalore di 292 milioni di euro relativo a una obbligazione ibrida in sterline inglesi emessa da Enel SpA e scaduta nel mese di settembre 2021;
  • un controvalore di 171 milioni di euro relativo al rimborso di un prestito obbligazionario in valuta locale da parte di

Emgesa, scaduto nel mese di gennaio 2021;

• un controvalore di 114 milioni di euro relativo al rimborso di un prestito obbligazionario in valuta locale da parte di Enel Distribuição São Paulo, scaduto nel mese di settembre 2021.

Tra i principali rimborsi dei finanziamenti effettuati nell'esercizio si evidenziano:

  • 200 milioni di euro riguardanti un finanziamento a tasso variabile di Enel SpA;
  • un controvalore 196 milioni di euro relativo a un finanziamento a tasso variabile in dollari statunitensi di Enel SpA;
  • 178 milioni di euro relativi a finanziamenti di Endesa, di cui 166 milioni di euro relativi a finanziamenti sostenibili;
  • 294 milioni di euro relativi a finanziamenti sostenibili da parte delle società italiane del Gruppo;
  • un controvalore di 1.019 milioni di euro relativo a società sudamericane.

Le principali emissioni effettuate nel corso del 2021 sono relative a prestiti obbligazionari per un importo di 10.368 milioni di euro e a finanziamenti per 5.527 milioni di euro.

Di seguito le caratteristiche principali delle operazioni finanziarie effettuate nel corso del 2021 e convertite in euro al cambio del 31 dicembre 2021.

Data di Importo in Valuta di
Emittente emissione milioni di euro emissione Tasso di interesse Tipologia tasso Scadenza
Obbligazioni
Enel Finance International 17.06.2021 1.000 EUR 0,00% Tasso fisso 17.06.2027
Enel Finance International 17.06.2021 1.250 EUR 0,50% Tasso fisso 17.06.2030
Enel Finance International 17.06.2021 1.000 EUR 0,875% Tasso fisso 17.06.2036
Enel Finance International 12.07.2021 1.104 USD 1,375% Tasso fisso 12.07.2026
Enel Finance International 12.07.2021 883 USD 1,875% Tasso fisso 12.07.2028
Enel Finance International 12.07.2021 883 USD 2,250% Tasso fisso 12.07.2031
Enel Finance International 12.07.2021 662 USD 2,875% Tasso fisso 12.07.2041
Enel Finance International 28.09.2021 1.250 EUR - Tasso fisso 28.05.2026
Enel Finance International 28.09.2021 1.000 EUR 0,375% Tasso fisso 28.05.2029
Enel Finance International 28.09.2021 1.250 EUR 0,875% Tasso fisso 28.09.2034
Enel Distribuição São Paulo 30.04.2021 114 BRL IPCA + 4,26% Tasso variabile 15.04.2031
Enel Distribuição São Paulo 04.10.2021 91 BRL CDI + 1,64% a.a Tasso variabile 04.10.2028
Totale obbligazioni 10.487
Finanziamenti bancari
Enel SpA 05.05.2021 200 EUR Euribor 6M + 0,3% Tasso variabile 03.05.2024
Enel SpA 12.10.2021 308 USD USD SOFR 3M
CMP 5LB + 0,7%
Tasso variabile 12.10.2025
Enel SpA 30.12.2021 1.000 EUR Euribor 6M + 0,4% Tasso variabile 05.03.2026
e-distribuzione 30.07.2021 150 EUR Euribor 6M +
0,257%
Tasso variabile 30.07.2036
e-distribuzione 22.12.2021 150 EUR Euribor 6M +
0,275%
Tasso variabile 22.12.2036
Endesa 15.04.2021 150 EUR Euribor 3M +
0,82%
Tasso variabile 18.04.2028
Endesa 28.06.2021 75 EUR 0,27% Tasso fisso 28.06.2028
Endesa 30.07.2021 75 EUR 0,26% Tasso fisso 30.07.2028
Endesa 30.07.2021 50 EUR 0,26% Tasso fisso 30.07.2028
Endesa 15.10.2021 125 EUR 0,09% Tasso fisso 15.10.2026
Endesa 15.10.2021 75 EUR 0,11% Tasso fisso 15.10.2026
Endesa 27.10.2021 100 EUR 0,25% Tasso fisso 27.10.2028
Endesa 22.11.2021 250 EUR Euribor 6M +
0,313%
Tasso variabile 22.11.2036
Endesa 09.12.2021 275 EUR 0,00% Tasso fisso 09.12.2024
Endesa 17.12.2021 225 EUR 0,156% Tasso fisso 17.12.2024
Enel Distribuição Ceará 06.01.2021 69 USD 1,225% Tasso fisso 06.01.2023
Enel Distribuição São Paulo 19.04.2021 74 USD 1,974% Tasso fisso 19.04.2024
Enel Distribuição São Paulo 09.09.2021 68 USD 2,365% Tasso fisso 09.09.2025
Codensa 14.05.2021 87 COP COP IBR 3M +
0,75%
Tasso variabile 14.05.2026
Codensa 15.07.2021 65 COP COP IBR 6M +
0,5%
Tasso variabile 15.07.2026
Codensa 30.11.2021 56 COP COP IBR 3M +
0,085%
Tasso variabile 30.11.2026
Enel Chile 03.12.2021 132 USD USD LIBOR +
1,10%
Tasso variabile 03.12.2026
Enel Brasil 15.09.2021 61 USD 1,91% Tasso fisso 16.09.2024
Totale finanziamenti
bancari
3.820

La seguente tabella mostra gli effetti sul debito lordo a lungo termine a seguito delle coperture effettuate al fine di mitigare il rischio di tasso di cambio.

Struttura dell'indebitamento finanziario a lungo termine post-copertura(1)

Milioni di euro al 31.12.2021 al 31.12.2020
Struttura iniziale del debito Impatto
copertura
del debito
Struttura del debito
dopo la copertura
Struttura iniziale del debito Impatto
copertura
del debito
Struttura del debito
dopo la copertura
Saldo
contabile
Valore
nominale
% Saldo
contabile
Valore
nominale
%
Euro 32.041 32.387 54,8% 16.657 49.044 83,0% 25.581 26.089 48,9% 18.423 44.512 83,4%
Dollaro
statunitense
17.518 17.629 29,8% (13.423) 4.206 7,1% 18.500 18.589 34,8% (14.955) 3.634 6,8%
Sterlina
inglese
3.901 3.976 6,7% (3.976) - - 3.955 3.998 7,5% (3.998) - -
Peso
colombiano
1.341 1.341 2,3% - 1.341 2,3% 1.283 1.283 2,4% - 1.283 2,4%
Real brasiliano 1.720 1.753 3,0% 1.028 2.781 4,7% 1.832 1.864 3,5% 794 2.658 5,0%
Franco
svizzero
343 344 0,6% (344) - - 328 329 0,6% (329) - -
Peso cileno/
UF
423 428 0,7% - 428 0,7% 368 374 0,7% - 374 0,7%
Sol peruviano 415 415 0,7% - 415 0,7% 388 388 0,7% - 388 0,7%
Rublo russo 427 427 0,7% - 427 0,7% 281 286 0,5% - 286 0,5%
Altre valute 402 405 0,7% 58 463 0,8% 171 175 0,4% 65 240 0,5%
Totale valute
non euro
26.490 26.718 45,2% (16.657) 10.061 17,0% 27.106 27.286 51,1% (18.423) 8.863 16,6%
TOTALE 58.531 59.105 100,0% - 59.105 100,0% 52.687 53.375 100,0% - 53.375 100,0%

(1) Non include gli "Altri debiti finanziari non correnti" esposti nella voce "Altre passività finanziarie non correnti" dello Stato patrimoniale.

L'ammontare dell'indebitamento a tasso variabile che non è oggetto di copertura del rischio di tasso di interesse rappresenta il principale elemento di rischio a causa del potenziale impatto negativo sul Conto economico, in termini di maggiori oneri finanziari, nel caso di un eventuale aumento del livello dei tassi di interesse di mercato.

Milioni di euro 2021 2020
Ante
copertura
% Post
copertura
% Ante
copertura
% Post
copertura
%
Tasso variabile 27.811 38,4% 22.478 31,0% 19.458 32,6% 13.672 22,9%
Tasso fisso 44.612 61,6% 49.945 69,0% 40.267 67,4% 46.053 77,1%
Totale 72.423 72.423 59.725 59.725

Al 31 dicembre 2021 il 38,4% dell'indebitamento finanziario è espresso a tassi variabili (32,6% al 31 dicembre 2020). Tenuto conto delle operazioni di copertura dal rischio tasso di interesse in hedge accounting, risultate efficaci in base a quanto previsto dagli IFRS-EU, l'esposizione al rischio tasso di interesse al 31 dicembre 2021 risulta pari a 31,0% dell'indebitamento finanziario (22,9% al 31 dicembre 2020). Tali risultati sono in linea con i limiti stabiliti nelle policy di risk management.

La tabella seguente riporta l'impatto della riforma IBOR sull'indebitamento finanziario a lungo termine per i principali indici (per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "Riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse – 'riforma IBOR'" all'interno della nota 49.1).

Milioni di euro Valore nozionale
al 31.12.2021
Indebitamento finanziario a lungo termine Fase 1 Fase 2
USD LIBOR/SOFR 888 -
GBP LIBOR/SONIA - -
Totale 888 -

Indebitamento finanziario a lungo termine - Principali covenant

I principali debiti finanziari a lungo termine del Gruppo contengono i covenant tipici della prassi internazionale. Tali indebitamenti sono rappresentati, in particolare, dalle emissioni obbligazionarie effettuate nell'ambito dei programmi di Global/Euro Medium Term Notes, dalle emissioni di strumenti obbligazionari non convertibili, subordinati ibridi (i c.d. "Bond Ibridi") e dai finanziamenti concessi dalle banche e da altri istituti finanziari (tra cui la Banca Europea per gli Investimenti e Cassa Depositi e Prestiti SpA).

I principali covenant relativi alle emissioni obbligazionarie effettuate nell'ambito dei programmi di Global/Euro Medium Term Notes di Enel ed Enel Finance International NV (inclusi i c.d. "green bonds" di Enel Finance International NV, garantiti da Enel SpA, utilizzati per finanziare i c.d. "eligible green projects" del Gruppo) e quelli relativi ai prestiti obbligazionari emessi da Enel Finance International NV sul mercato americano, garantiti da Enel SpA, possono essere riassunti come segue:

  • clausole di "negative pledge", in base alle quali l'emittente e il garante non possono creare o mantenere in essere ipoteche, pegni o altri vincoli, su tutti o parte dei propri beni o ricavi, a garanzia di determinati indebitamenti finanziari, a meno che gli stessi vincoli non siano estesi pariteticamente o pro quota ai prestiti obbligazionari in questione;
  • clausole di "pari passu", in base alle quali i titoli obbligazionari e le relative garanzie costituiscono diretto, incondizionato e non garantito obbligo dell'emittente e del garante, sono senza preferenza tra loro e sono almeno allo stesso livello di "seniority" degli altri prestiti, non subordinati e non garantiti, presenti e futuri, dell'emittente e del garante;
  • clausole di "cross default", in base alle quali, nel caso si verifichi un evento di inadempimento (superiore a specifiche soglie di rilevanza) su un determinato indebitamento finanziario dell'emittente o del garante e, in alcuni

casi, delle società rilevanti, si verifica un inadempimento anche sui prestiti in questione che possono diventare immediatamente esigibili.

A partire dal 2019 Enel Finance International NV ha emesso sul mercato europeo (nell'ambito del programma di emissioni obbligazionarie Euro Medium Term Notes - EMTN) e sul mercato americano alcuni prestiti obbligazionari "sostenibili", garantiti da Enel SpA, legati al raggiungimento di alcuni degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite che contengono gli stessi covenant degli altri prestiti obbligazionari della stessa tipologia.

I principali covenant relativi ai Bond Ibridi di Enel, inclusi i Bond Ibridi "perpetui" che prevedono l'obbligo di rimborso solo in caso di scioglimento o liquidazione della Società, possono essere riassunti come segue:

  • clausole di subordinazione, in base alle quali ciascuno strumento obbligazionario ibrido è subordinato a tutte le altre emissioni obbligazionarie dell'emittente e ha un livello di "seniority" pari a quello degli altri strumenti finanziari ibridi emessi e superiore a quello degli strumenti di "equity";
  • divieto di fusione con un'altra società e divieto di vendita o locazione di tutti o di una parte sostanziale dei propri asset a un'altra società, a meno che quest'ultima non subentri in tutte le obbligazioni in essere dell'emittente.

I principali covenant previsti nei contratti di finanziamento di Enel ed Enel Finance International NV e delle altre società del Gruppo, inclusi i "Sustainability-Linked Loan" facility agreement sottoscritti da Enel SpA, possono essere riassunti come segue:

  • clausole di "negative pledge", in base alle quali il debitore e, in alcuni casi, il garante sono soggetti a limitazioni in merito alla creazione di diritti reali di garanzia o altri vincoli su tutti o parte dei rispettivi beni o attività, fatta eccezione per i vincoli espressamente ammessi;
  • clausole sulle "disposals", in base alle quali il debitore e,

in alcuni casi, il garante non possono compiere atti di disposizione dei propri beni o attività, fatta eccezione per gli atti di disposizione espressamente ammessi;

  • clausole di "pari passu", in base alle quali gli impegni di pagamento del debitore hanno lo stesso livello di "seniority" degli altri suoi obblighi di pagamento non garantiti e non subordinati;
  • clausole di "change of control" del debitore e, in alcuni casi, del garante, che potrebbero dare luogo alla rinegoziazione dei termini e delle condizioni dei finanziamenti o al rimborso anticipato obbligatorio dei prestiti concessi;
  • clausole di "rating", che prevedono il mantenimento del rating del debitore o del garante al di sopra di determinati livelli;
  • clausole di "cross default", in base alle quali, nel caso si verifichi un inadempimento (superiore a specifiche soglie di rilevanza) su un determinato indebitamento finanziario del debitore o, in alcuni casi, del garante, si verifica anche un inadempimento sui finanziamenti in questione che possono diventare immediatamente esigibili.

In alcuni casi, i covenant esaminati sono previsti anche a carico delle società rilevanti o delle società controllate dei soggetti obbligati. Tutti gli indebitamenti finanziari presi in considerazione prevedono gli "events of default" tipici della prassi internazionale, quali, per esempio, insolvenza, procedure concorsuali e cessazione dell'attività d'impresa.

Inoltre, si precisa che le garanzie rilasciate da Enel nell'interesse di e-distribuzione SpA, in relazione ad alcuni contratti di finanziamento stipulati tra la stessa e-distribuzione SpA e Cassa Depositi e Prestiti SpA, prevedono che, al termine di ogni periodo semestrale di misurazione, l'indebitamento finanziario netto consolidato di Enel non ecceda 4,5 volte l'EBITDA consolidato su base annua.

Si fa infine presente che l'indebitamento di Endesa SA, Enel Américas SA ed Enel Chile SA e delle altre società controllate spagnole e latinoamericane (in particolare Enel Generación Chile SA) contiene i covenant e gli "events of default" tipici della prassi internazionale.

46.3.2 Finanziamenti a breve termine - Euro 13.306 milioni

Al 31 dicembre 2021 i finanziamenti a breve termine ammontano complessivamente a 13.306 milioni di euro, registrando un incremento di 6.961 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020, e sono dettagliati nella tabella che segue.

Milioni di euro
al 31.12.2021 al 31.12.2020 2021-2020
Debiti verso banche a breve termine 1.329 711 618
Commercial paper 10.708 4.854 5.854
Cash collateral e altri finanziamenti su derivati 918 370 548
Altri finanziamenti a breve termine(1) 351 410 (59)
Totale finanziamenti a breve termine 13.306 6.345 6.961

(1) Non include gli altri debiti finanziari correnti ricompresi nella voce "Altre passività finanziarie correnti" dello Stato patrimoniale inclusi nell'indebitamento finanziario.

I debiti rappresentati da commercial paper, pari a 10.708 milioni di euro, si riferiscono alle emissioni in capo a Enel Finance International, Enel Finance America ed Endesa.

Tra i principali programmi di commercial paper si segnalano:

  • 6.000 milioni di euro di Enel Finance International legati a obiettivi di sostenibilità;
  • 4.000 milioni di euro di Endesa legati a obiettivi di sostenibilità;
  • 5.000 milioni di dollari statunitensi, equivalenti a 4.414

milioni di euro al 31 dicembre 2021, di Enel Finance America legati a obiettivi di sostenibilità; si sottolinea che nel corso del 2021 Enel Finance America ha incrementato il suo programma di commercial paper dai 3.000 milioni di dollari statunitensi agli attuali 5.000 milioni di dollari statunitensi.

Al 31 dicembre 2021 l'ammontare delle commercial paper legato a obiettivi di sostenibilità è pari a 10.343 milioni di euro.

46.4 Derivati passivi

Per maggiori dettagli sui derivati passivi si prega di far riferimento alla nota 49 "Derivati ed hedge accounting".

46.5 Utili/(Perdite) netti

La tabella seguente presenta gli utili e le perdite nette divisi per categoria di strumento finanziario, a esclusione dei derivati.

Milioni di euro 2021 2020
Utili/(Perdite)
netti
di cui:
(Impairment)/
Ripristini di
impairment
Utili/(Perdite)
netti
di cui:
(Impairment)/
Ripristini di
impairment
Attività finanziarie al costo ammortizzato (915) (1.194) (1.326) (1.334)
Attività finanziarie al FVOCI
Partecipazioni al FVOCI - - 1 -
Altre attività finanziarie al FVOCI 15 - 6 -
Totale attività finanziarie al FVOCI 15 - 7 -
Attività finanziarie al FVTPL
Attività finanziarie al FVTPL 28 25 (125) (346)
Attività designate alla rilevazione iniziale (fair value option) - - - -
Totale attività finanziarie al FVTPL 28 25 (125) (346)
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato (4.325) - (1.385) -
Passività finanziarie al FVTPL
Passività finanziarie detenute per la negoziazione - - - -
Passività designate alla rilevazione iniziale (fair value option) - - - -
Totale passività finanziarie al FVTPL - - - -

Per maggiori dettagli sugli utili/(perdite) netti sui derivati, si prega di far riferimento alla nota 13 "Proventi/(Oneri) finanziari netti da contratti derivati".

47. Risk management

Governance e obiettivi di gestione dei rischi finanziari

Il Gruppo Enel, nello svolgimento della propria attività industriale, è esposto a rischi di natura finanziaria quali il rischio di tasso di interesse, di commodity, di tasso di cambio, credito e controparte e di liquidità.

La governance adottata dal Gruppo per i rischi finanziari prevede la presenza di Comitati interni e l'impiego di apposite policy e limiti operativi. L'obiettivo primario di Enel è quello di mitigare opportunamente i rischi finanziari, affinché questi non comportino variazioni inattese dei risultati economici.

Le policy di Gruppo relative alla gestione dei rischi finanziari prevedono la mitigazione degli effetti sul risultato economico delle variazioni del livello dei tassi di interesse e di cambio, con l'esclusione degli effetti traslativi (connessi al consolidamento contabile). Tale obiettivo viene raggiunto alla fonte dell'esposizione al rischio, attraverso la diversificazione sia della natura degli strumenti finanziari sia delle fonti di ricavo, nonché attraverso la modifica del profilo di rischio di specifiche esposizioni tramite la stipula di contratti derivati sui mercati Over The Counter (OTC) o mediante appositi accordi commerciali.

Nell'ambito della governance dei rischi legati alla compliance, il Gruppo Enel monitora le posizioni non-risk reducing in contratti derivati OTC rispetto alle soglie stabilite da EMIR (Regolamento UE n. 648/2012) per le diverse asset class di attività. Nel 2021 il Gruppo si è posizionato al di sotto delle soglie di clearing per tutte le asset class, mantenendo la classificazione di controparte non finanziaria con soglie di operatività non rilevanti (NFC-).

Le fonti dell'esposizione a tali rischi non hanno subíto variazioni rispetto al precedente esercizio.

Infine, l'impatto COVID-19 sui temi legati alla gestione del rischio è stato limitato e comunque non tale da influenzare direttamente e in misura significativa la valutazione degli strumenti derivati e l'esito delle verifiche di efficacia sulle coperture del rischio cambio, tasso e commodity.

Anche i sottostanti finanziari non hanno risentito dell'impatto negativo del COVID-19 e non sono state registrate variazioni nelle esposizioni.

Rischio di tasso di interesse

Il rischio di tasso di interesse deriva principalmente dall'impiego di strumenti finanziari e si manifesta principalmente come variazione inattesa degli oneri relativi alle passività finanziarie, se indicizzati a tasso variabile e/o soggetti all'incertezza delle condizioni economiche nella negoziazione dei nuovi strumenti di debito, nonché come variazione inattesa del valore di strumenti finanziari valutati al fair value (quali il debito a tasso fisso).

Le principali passività finanziarie detenute dal Gruppo comprendono prestiti obbligazionari, finanziamenti bancari, debiti verso altri finanziatori, commercial paper, derivati, depositi in denaro ricevuti a garanzia di contratti commerciali o derivati (garanzie passive, cash collateral).

Il Gruppo gestisce il rischio di tasso di interesse principalmente attraverso la definizione di una struttura finanziaria ottimale con il duplice obiettivo di stabilizzazione degli oneri e di contenimento del costo della provvista.

Tale obiettivo viene raggiunto sia attraverso la diversificazione del portafoglio di passività finanziarie, per tipologia contrattuale, durata e condizioni, sia modificando il profilo di rischio di specifiche esposizioni attraverso la stipula di contratti finanziari derivati OTC, principalmente interest rate swap e interest rate option. La scadenza del contratto derivato non eccede la scadenza della passività finanziaria sottostante cosicché ogni variazione del fair value e/o dei flussi di cassa attesi dell'uno bilancia la corrispondente variazione del fair value e/o dei flussi di cassa attesi dell'altra. In alcuni casi residuali possono essere adottate tecniche di proxy hedging, qualora gli strumenti di copertura relativi ai fattori di rischio nativi non siano disponibili sul mercato o non siano sufficientemente liquidi.

Allo scopo di testare ai fini della normativa EMIR l'effettiva efficacia delle tecniche di copertura poste in essere, il Gruppo sottopone i propri portafogli di copertura a una periodica verifica statistica.

Attraverso i contratti di interest rate swap, Enel concorda con la controparte di scambiare periodicamente i flussi di cassa relativi agli interessi a tasso variabile con quelli relativi agli interessi a tasso fisso, entrambi calcolati sul medesimo capitale nozionale di riferimento.

Gli interest rate swap "da variabile a fisso" consentono di trasformare una passività finanziaria indicizzata a tasso variabile in una passività a tasso fisso, neutralizzando in tale modo l'esposizione dei flussi di cassa futuri alla variazione nel livello dei tassi di interesse.

Gli interest rate swap "da fisso a variabile" consentono di trasformare una passività finanziaria a tasso fisso valutata al fair value in una passività a tasso variabile, neutralizzando in tal modo l'esposizione del fair value alla variazione nel livello dei tassi di interesse.

Gli interest rate swap "da variabile a variabile" consentono di trasformare i criteri di indicizzazione di una passività finanziaria a tasso variabile.

Alcuni finanziamenti strutturati sono caratterizzati da flussi di cassa cedolari con più fasi, coperti da interest rate swap, che alla data di bilancio, e per un tempo limitato, prevedono lo scambio interessi entrambi a tasso fisso.

I contratti di interest rate option prevedono, al raggiungimento di valori soglia predefiniti (c.d. "strike"), la corresponsione periodica di un differenziale di interesse calcolato sul valore nozionale di riferimento. Tali valori soglia determinano il tasso massimo (c.d. "cap") o il tasso minimo (c.d. "floor") al quale risulterà indicizzato lo strumento finanziario sintetico per effetto della copertura. Alcune strategie di copertura prevedono combinazioni di opzioni (c.d. "collar"), che consentono di fissare contemporaneamente sia il tasso minimo sia il tasso massimo. In questo caso, i valori soglia sono generalmente determinati in modo che non sia previsto il pagamento di alcun premio al momento della stipula (c.d. "zero cost collar").

I contratti di interest rate option vengono normalmente stipulati quando il tasso di interesse fisso conseguibile mediante un interest rate swap è elevato rispetto alle aspettative del mercato sui tassi di interesse futuri. Inoltre, l'utilizzo degli interest rate option è considerato più appropriato nei periodi di maggior incertezza sul futuro andamento dei tassi di interesse poiché consente di beneficiare di eventuali diminuzioni del livello degli stessi.

Nella tabella seguente viene fornito, alla data del 31 dicembre 2021 e del 31 dicembre 2020 il nozionale dei contratti derivati su tasso di interesse suddiviso per tipologia contrattuale.

Milioni di euro
Valore nozionale
2021 2020
Da variabile a fisso interest rate swap 7.700 7.323
Da fisso a variabile interest rate swap 722 173
Da fisso a fisso interest rate swap - -
Da variabile a variabile interest rate swap 391 276
Interest rate option 50 50
Totale 8.863 7.822

Per maggiori dettagli sui derivati su tasso di interesse, si prega di far riferimento alla nota 49 "Derivati ed hedge accounting".

Analisi di sensitività del tasso di interesse

Enel effettua l'analisi di sensitività attraverso la stima degli effetti sul valore delle poste di bilancio relative al portafoglio in strumenti finanziari derivanti da variazioni nel livello dei tassi di interesse.

In particolare, l'analisi di sensitività misura il potenziale impatto sul Conto economico e sul patrimonio netto di diversi scenari di mercato che determinerebbero la variazione del fair value degli strumenti finanziari derivati e la variazione degli oneri finanziari relativi alla quota di indebitamento lordo non coperto.

Tali scenari di mercato sono ottenuti mediante la traslazione parallela, in aumento e in diminuzione, della curva dei tassi di interesse di riferimento alla data di bilancio.

Non sono state introdotte modifiche né dei metodi né delle assunzioni utilizzate nell'analisi di sensitività rispetto al periodo precedente.

Mantenendo costanti tutte le altre variabili, il risultato prima delle imposte è impattato dalle variazioni nel livello dei tassi di interesse come segue.

Milioni di euro 2021
Impatto a Conto economico
(al lordo delle imposte)
Impatto a patrimonio
netto (al lordo delle imposte)
Punti base Incremento Decremento Incremento Decremento
Variazione degli oneri finanziari sul debito lordo di lungo termine a
tasso variabile dopo le coperture
25 23 (23) - -
Variazione del fair value degli strumenti finanziari derivati classificati
non di copertura
25 38 (38) - -
Variazione del fair value degli strumenti finanziari derivati designati
come strumenti di copertura
Cash flow hedge 25 - - 67 (67)
Fair value hedge 25 - - - -

Al 31 dicembre 2021 il 24,5% (24,6% al 31 dicembre 2020) dell'indebitamento finanziario lordo a lungo termine è espresso a tassi variabili. Tenuto conto di efficaci relazioni di copertura dei flussi finanziari connessi al rischio di tasso di interesse (in base a quanto previsto dagli IFRS-EU), l'indebitamento finanziario lordo a lungo termine, al 31 dicembre 2021, risulta essere coperto per l'84,5% rispetto all'esposizione (coperto per l'86,3% al 31 dicembre 2020).

Rischio di tasso di cambio

Il rischio di tasso di cambio si manifesta principalmente come variazioni inattese delle poste di bilancio derivanti da transazioni denominate in una valuta diversa dalla valuta di conto. Il Bilancio consolidato del Gruppo è inoltre soggetto al rischio traslativo come conseguenza della conversione dei bilanci delle controllate estere, denominati in valuta locale, in euro quale valuta di conto del Gruppo.

L'esposizione del Gruppo al rischio di tasso di cambio è legata in particolare alle operazioni di compravendita di combustibili ed energia, agli investimenti (flussi di cassa per costi capitalizzati), ai dividendi e alla compravendita di partecipazioni, ai rapporti commerciali e alle attività e passività finanziarie.

Le policy di Gruppo relative alla gestione del rischio di cambio prevedono la mitigazione degli effetti sul risultato economico delle variazioni del livello dei tassi di cambio, con l'esclusione degli effetti traslativi connessi al consolidamento contabile.

Al fine di minimizzare l'esposizione al rischio di tasso di cambio, Enel adotta strategie di diversificazione geografica delle fonti di ricavo e di costo, nonché formule di indicizzazione nei contratti commerciali, e stipula diverse tipologie di contratti derivati, tipicamente sul mercato Over The Counter (OTC).

I contratti derivati presenti nel portafoglio di strumenti finanziari del Gruppo sono cross currency interest rate swap, currency forward e currency swap. La scadenza di tali contratti non eccede la scadenza dello strumento sottostante cosicché ogni variazione del fair value e/o dei flussi di cassa attesi degli uni bilancia le corrispondenti variazioni del fair value e/o dei flussi di cassa attesi degli altri. I cross currency interest rate swap consentono di trasformare una passività finanziaria a lungo termine, denominata in una divisa diversa da quella di conto, in un'equivalente passività finanziaria denominata nella divisa di conto.

I currency forward sono contratti con i quali le controparti concordano lo scambio bidirezionale di capitali denominati in divise diverse, a una determinata data futura e a un certo tasso di cambio (c.d. "strike"). Tali contratti possono prevedere la consegna effettiva del capitale scambiato (deliverable forward) o la corresponsione del differenziale generato dalla disuguaglianza tra il tasso di cambio strike e il livello del cambio prevalente sul mercato alla data di scadenza (non deliverable forward). In quest'ultimo caso, il tasso di cambio strike e/o il tasso di cambio spot possono essere determinati come medie dei tassi osservati in un determinato periodo.

I currency swap sono contratti con i quali le controparti concordano due operazioni di segno opposto a differenti date future (tipicamente una a pronti e una a termine) che prevedono lo scambio di capitali denominati in divise diverse.

Nella seguente tabella viene fornito, alla data del 31 dicembre 2021 e del 31 dicembre 2020, il nozionale delle operazioni in essere suddivise per tipologia di posta coperta.

Milioni di euro
Valore nozionale
2021 2020
Cross currency interest rate swap (CCIRS) a copertura indebitamento in valuta 21.123 20.636
Contratti currency forward a copertura del rischio cambio commodity 6.183 5.469
Contratti currency forward/CCIRS a copertura di flussi futuri in valuta diversa dall'euro 5.034 3.971
Altri contratti forward 926 990
Totale 33.266 31.066

In particolare, si evidenziano:

  • contratti CCIRS con un ammontare nozionale di 21.123 milioni di euro volti alla copertura del rischio cambio collegato all'indebitamento contratto in valuta (20.636 milioni di euro al 31 dicembre 2020);
  • contratti currency forward e cross currency swap con un ammontare nozionale complessivo di 11.217 milioni di euro utilizzati per coprire il rischio cambio connesso alle attività di acquisto di gas naturale e combustibili, e ai flussi attesi in valute diverse dall'euro (9.440 milioni di euro al 31 dicembre 2020);
  • gli "Altri contratti forward", in cui sono ricomprese le operazioni in derivati OTC posti in essere al fine di mitigare il rischio di cambio relativo ai flussi attesi in valute diverse dalla moneta di conto connessi all'acquisizione di beni d'investimento nel settore delle energie rinnovabili e delle infrastrutture e reti (contatori digitali di ultima generazione), ai costi operativi della fornitura di servizi cloud e a ricavi derivanti dalla vendita di energia rinnovabile.

Al 31 dicembre 2021 si rileva che il 45% (51% al 31 dicembre 2020) dell'indebitamento a lungo termine di Gruppo è espresso in divise diverse dall'euro.

Tenuto conto delle operazioni di copertura dal rischio di

tasso di cambio, la percentuale di indebitamento non coperta da tale rischio si attesta al 17% al 31 dicembre 2021 (17% al 31 dicembre 2020).

Analisi di sensitività del rischio di tasso di cambio

Enel effettua l'analisi di sensitività attraverso la stima degli effetti sul valore delle poste di bilancio relative al portafoglio in strumenti finanziari derivanti da variazioni nel livello dei tassi di cambio.

In particolare, l'analisi di sensitività misura il potenziale impatto sul Conto economico e sul patrimonio netto di diversi scenari di mercato che determinerebbero la variazione del fair value degli strumenti finanziari derivati e la variazione degli oneri finanziari relativi alla quota di indebitamento lordo di medio-lungo termine non coperto.

Tali scenari sono ottenuti mediante l'apprezzamento e il deprezzamento del tasso di cambio dell'euro verso tutte le altre divise rispetto al valore rilevato alla data di bilancio. Non sono state introdotte modifiche né dei metodi né delle assunzioni utilizzate nell'analisi di sensitività rispetto al periodo precedente.

Mantenendo costanti tutte le altre variabili, il risultato prima delle imposte è impattato dalle variazioni nel livello dei tassi di cambio come segue.

Milioni di euro 2021
Impatto a Conto economico
(al lordo delle imposte)
Impatto a patrimonio netto (al
lordo delle imposte)
Tasso di
cambio
Incremento Decremento Incremento Decremento
Variazione del fair value degli strumenti finanziari derivati classificati
non di copertura
10% 485 (592) - -
Variazione del fair value degli strumenti finanziari derivati
designati come strumenti di copertura:
Cash flow hedge 10% - - (2.458) 3.003
Fair value hedge 10% (50) 61 - -

Rischio di prezzo delle commodity

Il rischio di oscillazione dei prezzi delle commodity energetiche, quali energia elettrica, gas, olio, CO2 ecc., è generato dalla volatilità dei prezzi e dalle correlazioni strutturali tra essi esistenti, che rendono incerto il margine derivante dalle operazioni di compravendita di energia e combustibili a prezzo variabile (per es., contratti bilaterali indicizzati, operazioni sul mercato spot ecc.).

Le esposizioni derivanti dai contratti indicizzati sono determinate attraverso la scomposizione delle formule contrattuali nei fattori di rischio sottostanti.

Per contenere gli effetti delle oscillazioni e stabilizzare il margine in conformità con le policy e i limiti operativi definiti dalla governance di Gruppo, garantendo un adeguato margine di flessibilità per cogliere eventuali opportunità nel breve termine, Enel elabora e pianifica sia strategie che intervengono nelle varie fasi del processo industriale legato alla produzione e vendita di energia e di gas (quali l'approvvigionamento anticipato e gli accordi commerciali a lungo termine), sia piani e tecniche di mitigazione del rischio tramite l'utilizzo di contratti derivati (hedging).

In relazione all'energia venduta, il Gruppo ricorre prevalentemente alla stipula di contratti a prezzo fisso, attraverso accordi bilaterali fisici (per es., PPA) e contratti finanziari (per es., contratti per differenza, VPP ecc.) nei quali le differenze sono regolate a favore della controparte, nel caso il prezzo di mercato dell'energia superi il prezzo strike, e a favore di Enel, nel caso contrario. L'esposizione residua, derivante dalle vendite di energia sul mercato spot, non coperte dai suddetti contratti, è aggregata per fattori di rischio omogenei che possono essere gestiti attraverso operazioni di copertura sul mercato. Per i portafogli industriali sono adottate tecniche di proxy hedging qualora gli strumenti di copertura relativi ai particolari fattori di rischio che generano l'esposizione non siano disponibili sul mercato o non siano sufficientemente liquidi. Inoltre, Enel applica tecniche di portfolio hedging per valutare opportunità di netting fra esposizioni infragruppo.

Gli strumenti di copertura utilizzati dal Gruppo sono prevalentemente contratti derivati plain vanilla (in particolare, forward, swap, opzioni su commodity, future e contratti per differenza).

Alcuni di questi prodotti possono essere indicizzati a sottostanti diversi (carbone, gas, petrolio, CO2, diverse geografie ecc.) e le formule possono essere studiate e adattate a seconda delle esigenze specifiche.

Enel inoltre svolge attività di proprietary trading con l'obiettivo di presidiare i mercati delle commodity energetiche di riferimento per il Gruppo. Tale attività consiste nell'assunzione di esposizioni sulle commodity energetiche (prodotti petroliferi, gas, carbone, certificati CO2 ed energia elettrica) attraverso strumenti finanziari derivati e contratti fisici scambiati su mercati regolamentati e Over The Counter (OTC), ottimizzando il profitto grazie a operazioni effettuate sulla base delle aspettative di evoluzione dei mercati.

La seguente tabella espone il valore nozionale delle transazioni outstanding al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020, suddiviso per tipologia di strumento.

Milioni di euro Valore nozionale
2021 2020
Contratti forward e future 90.273 48.064
Swap 12.122 1.862
Opzioni 1.076 576
Embedded - 7
Totale 103.471 50.509

Per maggiori dettagli si prega di far riferimento alla nota 49 "Derivati ed hedge accounting".

Analisi di sensitività del rischio di prezzo delle commodity

La seguente tabella presenta l'analisi di sensitività a cambiamenti ragionevolmente possibili nei prezzi delle commodity sottostanti il modello di valutazione considerati nello scenario alla stessa data, mantenendo tutte le altre variabili costanti.

L'impatto sul risultato prima delle imposte, in caso di un in-

cremento del 15% e di un decremento del 15% dei prezzi delle commodity principali che compongono gli scenari dei combustibili e il paniere delle formule utilizzate nei contratti, è dovuto principalmente alla variazione del prezzo dell'energia, del gas e dei prodotti petroliferi e, in minor misura, della CO2. L'impatto sul patrimonio netto, applicando gli stessi shift sulla curva dei prezzi, è dovuto principalmente alla variazione del prezzo dell'energia elettrica e delle commodity petrolifere e, in misura inferiore, della CO2. L'esposizione del Gruppo a variazioni dei prezzi delle altre commodity non è materiale.

Milioni di euro 2021
Impatto a Conto
economico
(al lordo delle imposte)
Impatto a patrimonio
netto (al lordo delle
imposte)
Prezzo
commodity
Incremento Decremento Incremento Decremento
Variazioni nel fair value dei derivati su commodity di trading 15% (621) 632 - -
Variazioni nel fair value dei derivati su commodity designati come strumenti
di copertura
15% - - 72 (88)

Credito e Controparte

Le operazioni commerciali, su commodity e di natura finanziaria, espongono il Gruppo al rischio di credito e controparte, ovvero all'eventualità di un peggioramento del merito creditizio delle controparti che causa effetti avversi sul valore atteso della posizione creditoria e, relativamente ai soli crediti commerciali, incremento dei tempi medi di incasso.

Pertanto, l'esposizione al rischio di credito è riconducibile alle seguenti tipologie di operatività:

  • vendita e distribuzione di energia elettrica e gas nei mercati liberi e regolamentati e fornitura di beni e servizi (crediti commerciali);
  • attività di negoziazione che comportano uno scambio fisico od operazioni su strumenti finanziari (portafoglio commodity);
  • attività di negoziazione di strumenti derivati, depositi bancari e più in generale di strumenti finanziari (portafoglio finanziario).

Allo scopo di perseguire la minimizzazione del rischio di credito, la gestione e il controllo delle esposizioni creditizie vengono effettuati a livello di Regione, Paese e Linea di Business Globale da unità organizzative diverse, assicurando in tal modo la necessaria segregazione tra attività di gestione e di controllo del rischio. Il monitoraggio dell'esposizione consolidata viene assicurato dalla Holding.

Inoltre, a livello di Gruppo è prevista, in tutte le principali Regioni, Paesi e Linee di Business Globali e a livello consolidato, l'applicazione di criteri omogenei per la misurazione, il monitoraggio e il controllo delle esposizioni crediti-

zie commerciali, al fine di identificare tempestivamente i fenomeni degenerativi della qualità dei crediti in essere e delle eventuali azioni di mitigazione da implementare.

La politica di gestione del rischio di credito derivante da attività commerciali prevede la valutazione preliminare del merito creditizio delle controparti e l'adozione di strumenti di mitigazione quali l'acquisizione di garanzie reali o personali.

Inoltre, il Gruppo pone in essere operazioni di cessione dei crediti senza rivalsa (pro soluto), che danno luogo all'integrale eliminazione dal bilancio delle corrispondenti attività oggetto di cessione, essendo stati ritenuti trasferiti i rischi e i benefíci a esse connessi.

Con riferimento, infine, all'operatività finanziaria e su commodity, la mitigazione del rischio è perseguita attraverso un sistema di valutazione delle controparti omogeneo a livello di Gruppo, implementato anche a livello di Regione/Paese/Linea di Business Globale, nonché l'adozione di specifici framework contrattuali standardizzati che prevedono clausole di mitigazione del rischio (per es., netting) ed eventualmente lo scambio di cash collateral.

Nonostante peggioramenti delle curve di incasso su alcuni segmenti di clientela di cui si è tenuto conto nella valutazione dell'impairment dei crediti commerciali, il portafoglio di Gruppo ha dimostrato – fino a oggi – resilienza alla crisi pandemica globale. Tutto ciò grazie a un rafforzamento dei canali di incasso digitali e a una solida diversificazione dei clienti commerciali che hanno avuto una bassa esposizione agli impatti del COVID (per es., utility e società di distribuzione).

al 31.12.2021
Staging Base per la
rilevazione del fondo
perdite attese
Loss rate medio
(PD*LGD)
Valore contabile
lordo
Fondo
perdite attese
Valore
netto
Performing 12 m ECL 0,6% 10.585 65 10.520
Underperforming Lifetime ECL 27,8% 72 20 52
Non-performing Lifetime ECL 73,0% 204 149 55
Totale 10.861 234 10.627

Crediti finanziari

Milioni di euro

Attività derivanti dai contratti con i clienti, crediti commerciali e altri crediti: valutazione individuale

Milioni di euro
al 31.12.2021
Loss rate medio
(PD*LGD)
Valore
contabile lordo
Fondo
perdite attese
Valore
netto
Attività da contratti con i clienti - 110 - 110
Crediti commerciali
Crediti commerciali non scaduti 0,7% 5.339 39 5.300
Crediti commerciali scaduti:
- 1-30 giorni 1,2% 489 6 483
- 31-60 giorni 3,4% 89 3 86
- 61-90 giorni 10,2% 59 6 53
- 91-120 giorni 50,0% 34 17 17
- 121-150 giorni 31,6% 19 6 13
- 151-180 giorni 26,9% 26 7 19
- più di 180 giorni (credit impaired) 77,1% 1.813 1.397 416
Totale crediti commerciali 7.868 1.481 6.387
Altri crediti
Altri crediti non scaduti 1,9% 1.712 32 1.680
Altri crediti scaduti:
- 1-30 giorni - 352 - 352
- 31-60 giorni - 244 - 244
- 61-90 giorni - - - -
- 91-120 giorni - 2 - 2
- 121-150 giorni - - - -
- 151-180 giorni - - - -
- più di 180 giorni (credit impaired) 13,9% 332 46 286
Totale altri crediti 2.642 78 2.564
TOTALE 10.620 1.559 9.061

Milioni di euro al 31.12.2020 Loss rate medio (PD*LGD) Valore contabile lordo Fondo perdite attese Valore netto Attività da contratti con i clienti 4,3% 23 1 22 Crediti commerciali Crediti commerciali non scaduti 1,3% 4.953 66 4.887 Crediti commerciali scaduti: - 1-30 giorni 1,5% 453 7 446 - 31-60 giorni 2,8% 106 3 103 - 61-90 giorni 12,8% 39 5 34 - 91-120 giorni 28,0% 25 7 18 - 121-150 giorni 12,9% 31 4 27 - 151-180 giorni 100,0% 53 53 - - più di 180 giorni (credit impaired) 83,8% 1.692 1.418 274 Totale crediti commerciali 7.352 1.563 5.789 Altri crediti Altri crediti non scaduti 3,1% 1.243 38 1.205 Altri crediti scaduti: - 1-30 giorni 15,6% 499 78 421 - 31-60 giorni - 11 - 11 - 61-90 giorni - - - - - 91-120 giorni - - - - - 121-150 giorni - - - - - 151-180 giorni 40,0% 5 2 3 - più di 180 giorni (credit impaired) 6,3% 79 5 74 Totale altri crediti 1.837 123 1.714 TOTALE 9.212 1.687 7.525

Milioni di euro
Loss rate medio
(PD*LGD)
Valore
contabile lordo
Fondo perdite
attese
Valore
netto
Attività da contratti con i clienti 11,5% 26 2 24
Crediti commerciali
Crediti commerciali non scaduti 1,7% 4.603 77 4.526
Crediti commerciali scaduti:
- 1-30 giorni 2,8% 3.321 94 3.227
- 31-60 giorni 9,9% 272 27 245
- 61-90 giorni 15,3% 183 28 155
- 91-120 giorni 26,1% 111 29 82
- 121-150 giorni 32,4% 111 36 75
- 151-180 giorni 33,3% 90 30 60
- più di 180 giorni (credit impaired) 58,5% 3.180 1.861 1.319
Totale crediti commerciali 11.871 2.182 9.689
Altri crediti
Altri crediti non scaduti - 804 76 728
Altri crediti scaduti:
- 1-30 giorni - 7 - 7
- 31-60 giorni - - - -
- 61-90 giorni - - - -
- 91-120 giorni - - - -
- 121-150 giorni - - - -
- 151-180 giorni - 1 - 1
- più di 180 giorni (credit impaired) - 1 - 1
Totale altri crediti 813 76 737
TOTALE 12.710 2.260 10.450
Milioni di euro
al 31.12.2020
Loss rate medio
(PD*LGD)
Valore
contabile lordo
Fondo perdite
attese
Valore
netto
Attività da contratti con i clienti 1,2% 163 2 161
Crediti commerciali
Crediti commerciali non scaduti 0,6% 5.487 32 5.455
Crediti commerciali scaduti:
- 1-30 giorni 7,2% 554 40 514
- 31-60 giorni 16,2% 154 25 129
- 61-90 giorni 26,4% 110 29 81
- 91-120 giorni 36,6% 71 26 45
- 121-150 giorni 43,1% 58 25 33
- 151-180 giorni 100,0% 79 79 -
- più di 180 giorni (credit impaired) 100,0% 1.468 1.468 -
Totale crediti commerciali 7.981 1.724 6.257
Altri crediti
Altri crediti non scaduti 2,2% 274 6 268
Altri crediti scaduti:
- 1-30 giorni - 3 - 3
- 31-60 giorni - 1 - 1
- 61-90 giorni - - - -
- 91-120 giorni - - - -
- 121-150 giorni - - - -
- 151-180 giorni - - - -
- più di 180 giorni (credit impaired) - 55 - 55
Totale altri crediti 333 6 327
TOTALE 8.477 1.732 6.745

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità si manifesta come incertezza sulla capacità del Gruppo di adempiere alle proprie obbligazioni, associate a passività finanziarie che sono regolate tramite la cassa o altre attività finanziarie.

Enel gestisce il rischio di liquidità attuando opportune misure tese a garantire un adeguato livello di risorse finanziarie liquide, minimizzandone il relativo costo opportunità, e mantenendo una struttura del debito equilibrata in termini di scadenze e fonti di finanziamento.

Nel breve termine, il rischio di liquidità è mitigato garantendo un adeguato livello di risorse incondizionatamente disponibili, ivi comprese le disponibilità di cassa e i depositi a breve termine, le linee di credito committed disponibili e il portafoglio di attività altamente liquide.

Nel lungo termine, il rischio di liquidità è mitigato garantendo un profilo equilibrato di scadenze del debito e l'accesso a diverse fonti di finanziamento in termini di mercati, valute e controparti.

La mitigazione del rischio di liquidità consente al Gruppo di mantenere un profilo di merito creditizio che garantisce l'accesso al mercato dei capitali e limiti il costo delle fonti di finanziamento, con conseguenti effetti positivi sulla sua situazione economica, patrimoniale e finanziaria.

Il Gruppo ha a disposizione le seguenti linee di credito e commercial paper non utilizzate.

Milioni di euro al 31.12.2021 al 31.12.2020
Con scadenza
Con scadenza
entro un anno
oltre un anno
Con scadenza
entro un anno
Con scadenza
oltre un anno
Linee di credito committed 438 14.822 4.028 14.531
Linee di credito uncommitted 888 - 802 -
Commercial paper 3.709 - 7.591 -
Totale 5.035 14.822 12.421 14.531

Analisi delle scadenze

La tabella seguente riassume il profilo temporale del piano di rimborsi del debito a lungo termine del Gruppo.

Milioni di euro
Al 31.12.2021 Quota con scadenza nel
Meno
di tre
mesi
Tra tre
mesi e
un anno
2023 2024 2025 2026 Oltre
Obbligazioni:
- tasso fisso quotate 59 2.060 2.078 4.691 2.150 3.782 12.593
- tasso variabile quotate 128 306 466 357 298 191 811
- tasso fisso non quotate 50 - - 1.320 - 1.094 8.743
- tasso variabile non quotate - 97 97 97 97 97 137
Totale obbligazioni 237 2.463 2.641 6.465 2.545 5.164 22.284
Finanziamenti bancari:
- tasso fisso 65 173 206 945 197 334 485
- tasso variabile 96 655 756 1.261 1.072 2.313 3.956
- uso linee di credito revolving - - 50 - 4 1.000 -
Totale finanziamenti bancari 161 828 1.012 2.206 1.273 3.647 4.441
Leasing:
- tasso fisso 67 175 213 166 151 147 1.558
- tasso variabile 4 13 15 13 13 9 3
Totale leasing 71 188 228 179 164 156 1.561
Altri finanziamenti non bancari(1):
- tasso fisso 11 58 73 80 66 74 233
- tasso variabile 3 11 - 120 5 1 2
Totale altri finanziamenti non bancari 14 69 73 200 71 75 235
TOTALE 483 3.548 3.954 9.050 4.053 9.042 28.521

(1) Include gli "Altri debiti finanziari non correnti" esposti nella voce "Altre passività finanziarie non correnti" dello Stato patrimoniale.

3 Strategia del Gruppo e gestione del rischio 2 Governance 1 Gruppo Enel 4 Le performance del Gruppo 5 Prospettive future 6 Bilancio consolidato

Impegni per l'acquisto delle commodity

Nel corso dello svolgimento del proprio business il Gruppo Enel ha sottoscritto contratti per l'acquisto di una specifica quantità di commodity a una certa data futura ma aventi le caratteristiche di uso proprio per poter rientrare nella cosiddetta "own use exemption" prevista dall'IFRS 9.

La seguente tabella riporta l'analisi dei flussi di cassa non attualizzati in relazione agli impegni outstanding al 31 dicembre 2021.

Milioni di euro al 31.12.2021 2022-2025 2026-2030 2031-2035 Oltre
Impegni per acquisti di commodity:
- energia elettrica 71.244 22.916 16.201 13.932 18.195
- combustibili 58.042 11.542 34.027 8.038 4.435
Totale 129.286 34.458 50.228 21.970 22.630

48. Compensazione di attività e passività finanziarie

Si fa presente che al 31 dicembre 2021 non sono presenti posizioni compensate tra le attività e le passività iscritte in bilancio in quanto la policy adottata dal Gruppo Enel non prevede la regolazione netta delle attività e passività finanziarie.

49. Derivati ed hedge accounting

Le tabelle seguenti espongono il valore nozionale e il fair valute dei derivati attivi e passivi, qualificati come strumenti di copertura o valutati al FVTPL, classificati in base alla tipologia di relazione di copertura e di rischio coperto e suddivisi in correnti e non correnti.

Il valore nozionale di un contratto derivato è l'ammontare in base al quale i flussi di cassa sono scambiati. Questo importo può essere espresso sia in termini di valore monetario sia in termini di quantità (quali, per es., tonnellate convertite in euro moltiplicando il valore nozionale per il prezzo fissato). Gli importi denominati in valute diverse dall'euro sono convertiti in euro applicando i tassi di cambio ufficiali di fine periodo forniti da World Markets Refinitiv (WMR) Company.

Milioni di euro Non correnti Correnti
Nozionale
Fair value
Nozionale Fair value
al
31.12.2021
al
31.12.2020
al
31.12.2021
al
31.12.2020
al
31.12.2021
al
31.12.2020
al
31.12.2021
al
31.12.2020
DERIVATI ATTIVI
Derivati di fair value hedge:
- tassi 139 138 19 22 - - - -
- cambi 672 639 42 28 - 79 - 28
Totale 811 777 61 50 - 79 - 28
Derivati di cash flow hedge:
- tassi 404 161 19 21 - - - -
- cambi 14.980 5.061 1.356 685 2.690 698 104 51
- commodity 2.693 2.541 1.059 428 3.469 2.165 3.023 627
Totale 18.077 7.763 2.434 1.134 6.159 2.863 3.127 678
Derivati di trading:
- tassi - 50 - 2 50 - 1 -
- cambi 26 71 - 4 2.154 3.430 23 79
- commodity 1.147 379 277 46 48.304 21.424 19.640 2.686
Totale 1.173 500 277 52 50.508 24.854 19.664 2.765
TOTALE DERIVATI ATTIVI 20.061 9.040 2.772 1.236 56.667 27.796 22.791 3.471

Milioni di euro Non correnti Correnti
Nozionale Fair value Nozionale Fair value
al
31.12.2021
al
31.12.2020
al
31.12.2021
al
31.12.2020
al
31.12.2021
al
31.12.2020
al
31.12.2021
al
31.12.2020
DERIVATI PASSIVI
Derivati di fair value hedge:
- tassi 660 - 5 - - - - -
- cambi - - - - - - - -
Totale 660 - 5 - - - - -
Derivati di cash flow hedge:
- tassi 6.807 7.201 620 938 653 122 9 2
- cambi 7.224 16.310 1.244 2.491 1.892 3.766 49 263
- commodity 3.312 1.535 1.301 148 2.067 1.466 4.853 379
Totale 17.343 25.046 3.165 3.577 4.612 5.354 4.911 644
Derivati di trading:
- tassi - 50 - 4 150 100 73 88
- cambi 73 28 2 3 3.555 984 60 41
- commodity 884 89 167 22 41.595 20.910 19.563 2.758
Totale 957 167 169 29 45.300 21.994 19.696 2.887
TOTALE DERIVATI PASSIVI 18.960 25.213 3.339 3.606 49.912 27.348 24.607 3.531

49.1 Derivati designati come strumenti di copertura

I contratti derivati sono rilevati inizialmente al fair value, alla data di negoziazione del contratto, e successivamente sono rimisurati al loro fair value. Il metodo di rilevazione degli utili e delle perdite relativi a un derivato è dipendente dalla designazione dello stesso quale strumento di copertura, e in tal caso dalla natura dell'elemento coperto. L'hedge accounting è applicato ai contratti derivati stipulati al fine di ridurre i rischi di tasso di interesse, rischio di cambio e rischio di prezzo delle commodity, e agli investimenti netti in gestioni estere quando sono rispettati tutti i criteri previsti dall'IFRS 9.

All'inception della transazione, il Gruppo deve documentare la relazione di copertura distinguendo tra strumenti di copertura ed elementi coperti, nonché tra strategia e obiettivi di risk management. Inoltre la Società documenta, all'inception e successivamente su base sistematica, la propria valutazione in base alla quale gli strumenti di copertura risultano altamente efficaci a compensare le variazioni di fair value e dei flussi di cassa degli elementi coperti.

Per le transazioni altamente probabili designate come elementi coperti di una relazione di cash flow hedge, il Gruppo valuta e documenta il fatto che tali operazioni sono altamente probabili e presentano un rischio di variazione dei flussi finanziari che impatta sul Conto economico.

In relazione alla natura dei rischi cui è esposto, il Gruppo designa i derivati come strumenti di copertura in una delle seguenti relazioni di copertura:

  • fair value hedge;
  • cash flow hedge.

Per maggiori dettagli sulla natura e l'entità dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari cui il Gruppo è esposto si rimanda alla nota 47 "Risk management".

Affinché una relazione di copertura risulti efficace deve soddisfare i seguenti criteri:

  • esistenza di una relazione economica tra lo strumento di copertura e l'elemento coperto;
  • l'effetto del rischio di credito non prevale sulle variazioni di valore risultanti dalla relazione economica;
  • l'hedge ratio definito al momento della designazione iniziale risulta pari a quello utilizzato a fini di gestione del rischio (ossia, stessa quantità dell'elemento coperto che l'entità effettivamente copre e stessa quantità dello strumento di copertura che l'entità effettivamente utilizza per coprire l'elemento coperto).

In base ai requisiti dell'IFRS 9, l'esistenza di una relazione economica è verificata dal Gruppo mediante un'analisi qualitativa o un calcolo quantitativo, in base alle circostanze seguenti:

  • se il rischio sottostante dello strumento di copertura e dell'elemento coperto è lo stesso, l'esistenza di una relazione economica sarà dimostrata mediante un'analisi qualitativa;
  • diversamente, se il rischio sottostante dello strumento di copertura e dell'elemento coperto non è lo stesso, l'esistenza di una relazione economica sarà dimostrata attraverso un metodo quantitativo oltre all'analisi qualitativa sulla natura della relazione economica (ossia, regressione lineare).

Per dimostrare che l'andamento dello strumento di copertura è in linea con quello dell'elemento coperto, saranno analizzati diversi scenari.

Per la copertura del rischio di prezzo delle commodity, l'esistenza di una relazione economica si desume da una

matrice di ranking che definisce, per ciascuna possibile componente di rischio, un set di tutti i derivati standard disponibili sul mercato classificati in base alla loro efficacia nella copertura del rischio considerato.

Al fine di valutare gli effetti del rischio di credito, il Gruppo valuta l'esistenza di misure di mitigazione del rischio (costituzione di garanzie, break up clause, master netting agreement ecc.).

Il Gruppo ha stabilito un hedge ratio di 1:1 per tutte le relazioni di copertura (inclusa la copertura del rischio di prezzo su commodity) per cui il rischio sottostante il derivato di copertura è identico al rischio coperto, al fine di ridurre al minimo l'inefficacia della copertura.

L'inefficacia della copertura è valutata mediante un'analisi qualitativa o un calcolo quantitativo, a seconda delle circostanze:

  • se i critical term dell'elemento coperto e dello strumento di copertura corrispondono e non si rilevano ulteriori fonti di inefficacia incluso il credit risk adjustment sul derivato di copertura, la relazione di copertura è considerata pienamente efficace sulla base di un'analisi qualitativa;
  • se i critical term dell'elemento coperto e dello strumento di copertura non corrispondono o si rileva almeno una fonte di inefficacia, l'inefficacia della copertura sarà quantificata applicando il metodo del "dollar offset" cumulativo usando il derivato ipotetico. Tale metodo confronta le variazioni di fair value dello strumento di copertura e del derivato ipotetico tra la data di riferimento del bilancio e la data di inizio della copertura.

Le principali cause di inefficacia delle coperture possono essere le seguenti:

  • basis difference (ossia, i fair value o flussi finanziari dell'elemento coperto dipendono da una variabile diversa dalla variabile che causa la variazione del fair value o dei flussi finanziari nello strumento di copertura);
  • differenze di timing (ossia, l'elemento coperto e lo strumento di copertura si verificano o sono regolati a date diverse);
  • differenze di quantità o di importo nozionale (ossia, l'elemento coperto e lo strumento di copertura si basano su quantità o importi nozionali diversi);
  • altri rischi (ossia, le variazioni del fair value o dei flussi finanziari di uno strumento di copertura o elemento coperto sono collegate a rischi diversi dal rischio specifico oggetto di copertura);
  • rischio di credito (ossia, il rischio di credito di controparte impatta diversamente sulle variazioni del fair value degli strumenti di copertura e dell'elemento coperto).

Fair value hedge

Il fair value hedge è utilizzato dal Gruppo per la copertura delle variazioni del fair value di attività, passività o impegni irrevocabili, che sono attribuibili a un rischio specifico e potrebbero impattare il Conto economico.

Le variazioni di fair value di derivati che si qualificano e sono designati come strumenti di copertura sono rilevate a Conto economico, coerentemente con le variazioni di fair value dell'elemento coperto che sono attribuibili al rischio coperto. Se la copertura non soddisfa più i criteri per l'applicazione dell'hedge accounting, l'adeguamento del valore contabile dell'elemento coperto, per il quale viene utilizzato il metodo del tasso di interesse effettivo, è ammortizzato a Conto economico lungo la vita residua dell'elemento coperto.

Cash flow hedge

Il cash flow hedge è applicato con l'intento di coprire il Gruppo dall'esposizione al rischio di variazioni dei flussi di cassa attesi attribuibili a un rischio specifico associato a un'attività, una passività o una transazione prevista altamente probabile che potrebbe impattare il Conto economico.

La quota efficace delle variazioni del fair value dei derivati, che sono designati e si qualificano di cash flow hedge, è rilevata a patrimonio netto tra le "altre componenti di Conto economico complessivo (OCI)". L'utile o la perdita relativa alla quota di inefficacia è rilevata immediatamente a Conto economico.

Gli importi rilevati a patrimonio netto sono rilasciati a Conto economico nel periodo in cui l'elemento coperto impatta il Conto economico (per es., quando si verifica la vendita attesa oggetto di copertura).

Se l'elemento coperto comporta l'iscrizione di un'attività non finanziaria (ossia, terreni, impianti e macchinari o magazzino ecc.) o di una passività non finanziaria, o una transazione prevista altamente probabile oggetto di copertura relativa a una attività o passività non finanziaria diventa un impegno irrevocabile cui si applica il fair value hedge, l'importo cumulato a patrimonio netto (ossia, riserva cash flow) sarà stornato e incluso nel valore iniziale (ossia, costo o altro valore contabile) dell'attività o passività coperte (ossia, "basis adjustment").

Quando uno strumento di copertura giunge a scadenza o è venduto, oppure quando la copertura non soddisfa più i criteri per l'applicazione dell'hedge accounting, gli utili e le perdite cumulati rilevati a patrimonio netto fino a tale momento rimangono sospesi a patrimonio netto e saranno rilevati a Conto economico quando la transazione futura sarà definitivamente rilevata a Conto economico. Quando una transazione prevista non è più ritenuta probabile, gli utili o perdite rilevati a patrimonio netto sono rilasciati immediatamente a Conto economico.

Per le relazioni di copertura che utilizzano i forward come strumento di copertura, in cui solo la variazione di valore dell'elemento spot è designata come strumento di copertura, la contabilizzazione dei punti forward (a Conto economico piuttosto che OCI) viene definita caso per caso. Tale approccio è applicato dal Gruppo per la copertura del rischio di cambio sugli investimenti delle società operanti nel business delle rinnovabili.

Diversamente, nei rapporti di copertura che utilizzano il cross currency interest rate swap come strumento di copertura, il Gruppo separa i basis spread della valuta estera, nella designazione del derivato di copertura, e li rileva nel Conto economico complessivo (OCI) come costi di hedging. Con specifico riferimento alle coperture di cash flow hedge del rischio di prezzo delle commodity, allo scopo di migliorare la coerenza delle stesse alla strategia di risk management, il Gruppo Enel applica un approccio dinamico di hedge accounting basato su specifici requisiti di liquidità (c.d. "Liquidity Based Approach").

Tale approccio richiede di designare le coperture mediante l'utilizzo dei derivati più liquidi disponibili sul mercato e di sostituirli con altri, più efficaci nella copertura del rischio in oggetto.

Coerentemente con la strategia di risk management, il Liquidity Based Approach consente il roll-over di un derivato attraverso la sostituzione dello stesso con un nuovo derivato, non solo in caso di scadenza, ma anche nel corso della relazione di copertura, se e solo se il nuovo derivato soddisfa entrambi i seguenti requisiti:

  • rappresenta una best proxy rispetto al vecchio derivato, in termini di ranking; e
  • soddisfa specifici requisiti di liquidità.

Il soddisfacimento dei predetti requisiti è verificato trimestralmente.

Alla data del roll-over, la relazione di copertura non viene discontinuata. Pertanto, a partire da tale data, le variazioni di fair value efficaci del nuovo derivato dovranno essere rilevate in contropartita al patrimonio netto (ossia, riserva di cash flow hedge), mentre le variazioni di fair value del vecchio derivato dovranno essere rilevate a Conto economico.

Riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse - "riforma IBOR"

Overview

Gli indici di riferimento basati sui mercati interbancari (Interbank Offered Rates, "IBOR") rappresentano tassi di riferimento ai quali le banche possono prendere in prestito fondi nel mercato interbancario su base non garantita, per un dato periodo che va dall'overnight ai 12 mesi, in una determinata divisa.

Negli anni recenti ci sono stati vari casi di manipolazione di tali tassi da parte delle banche che contribuiscono al loro calcolo, e per questa ragione gli enti regolatori nel mondo hanno iniziato una fondamentale riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse, che include la sostituzione di alcuni indici di riferimento con tassi di riferimento alternativi privi di rischio ("riforma IBOR").

La principale esposizione del Gruppo è basata su Euribor, USD LIBOR e GBP LIBOR.

L'Euribor è ancora considerato in linea con l'European Benchmarks Regulation (BMR) e questo consente ai partecipanti al mercato di continuare a utilizzarlo sia per i contratti esistenti sia per quelli nuovi.

In linea con le più recenti pubblicazioni su questo tema da parte dei maggiori enti regolatori:

  • gli indici USD LIBOR 1 mese, 3 mesi e 6 mesi diventeranno non rappresentativi dopo il 30 giugno 2023 e il tasso di riferimento alternativo sarà il Secured Overnight Financing Rate (SOFR);
  • gli indici GBP LIBOR 1 mese, 3 mesi e 6 mesi diventeranno non rappresentativi dopo il 31 dicembre 2021 e il tasso di riferimento alternativo sarà lo Sterling Overnight Index Average (SONIA).

In conseguenza della riforma IBOR sono state previste alcune deroghe temporanee alle regole sulle relazioni di copertura in attuazione delle modifiche all'IFRS 9 emesse a settembre 2019 (fase 1) e ad agosto 2020 (fase 2) per indirizzare, rispettivamente:

  • tematiche ante sostituzione che impattano l'informativa finanziaria nel periodo che precede la sostituzione di un indice di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse esistente con un tasso alternativo pressoché privo di rischio (fase 1); e
  • tematiche post-sostituzione che potrebbero impattare l'informativa finanziaria quando un indice di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse esistente è riformato o sostituito e dunque quando non c'è più l'incertezza iniziale, ma i contratti e le relazioni di copertura devono ancora essere aggiornate per riflettere i nuovi tassi di riferimento (fase 2).

Impatto della riforma IBOR sul Gruppo

In un contesto di incertezza che riguarda la transizione IBOR nei vari Paesi, il Gruppo ha definito il perimetro globale, in termini di numerosità e di valore nominale, dei contratti impattati dalla riforma. Inoltre, alcune modifiche contrattuali sono già state effettuate nei contratti precedentemente indicizzati al GBP LIBOR e altre lo saranno durante gli anni 2022-2023 sulla base dell'evoluzione della riforma IBOR e delle migliori pratiche di mercato.

Debiti e derivati

Il Gruppo detiene debito a tasso variabile principalmente indicizzato all'Euribor e all'USD LIBOR che è quasi interamente coperto attraverso strumenti finanziari derivati per scopi di gestione del rischio.

Alla data di riferimento del bilancio non ci sono azioni pianificate dal Gruppo con riguardo all'Euribor poiché, come sopra esposto, questo indice è stato interamente riformato per essere in linea con la European Union Benchmarks Regulation. Nonostante la continuità sull'Euribor, clausole di sostituzione potrebbero essere richieste e dunque potrebbero essere implementate dal Gruppo all'interno dei nuovi contratti in accordo con l'evoluzione delle migliori pratiche di mercato.

Durante il 2021 il Gruppo ha stipulato nuovi prestiti in dollari statunitensi indicizzati al SOFR e ha proattivamente modificato l'esistente esposizione in derivati passando dal GPB

LIBOR al SONIA. Il principale obiettivo dei prossimi mesi sarà come modificare le esposizioni esistenti da USD LIBOR a USD SOFR e come utilizzare i nuovi tassi alternativi pressoché privi di rischio per le nuove transazioni finanziarie.

Gli strumenti derivati del Gruppo sono gestiti tramite contratti principalmente basati su accordi quadro definiti dall'I-SDA (International Swaps and Derivatives Association).

L'ISDA ha rivisto i suoi contratti standardizzati alla luce della riforma IBOR e modificato le scelte relative ai tassi variabili all'interno delle definizioni ISDA del 2006 per includere clausole di sostituzione applicabili alla dismissione permanente di specifici indici di riferimento chiave; questi cambiamenti sono divenuti efficaci il 25 gennaio 2021. Le transazioni incorporate nelle definizioni ISDA del 2006 effettuate il 25 gennaio 2021, o successivamente, includono le scelte sui tassi variabili rettificate (per es., la scelta sul tasso variabile con la clausola di sostituzione), mentre le altre transazioni concluse ante tale data (c.d. "contratti derivati precedenti") continuano a essere basate sulle definizioni ISDA del 2006. Per questo motivo l'ISDA ha pubblicato un protocollo IBOR

di sostituzione per facilitare le modifiche multilaterali così da includere le definizioni rettificate.

Il Gruppo sta valutando se: (i) aderire o meno al suddetto protocollo, in base alla sua esposizione e all'evoluzione della riforma IBOR, oppure (ii) rettificare in anticipo i contratti impattati bilateralmente dalla riforma.

Relazioni di copertura

Alla data di riferimento del bilancio gli elementi coperti e gli strumenti di copertura sono principalmente indicizzati a Euribor, USD LIBOR e GBP SONIA.

Il Gruppo ha valutato l'impatto dell'incertezza dovuta alla riforma IBOR sulle relazioni di copertura al 31 dicembre 2021 con riferimento sia agli strumenti di copertura sia agli elementi coperti. Sia gli elementi coperti che gli strumenti di copertura cambieranno parametrizzazione passando da indici di riferimento basati su mercati interbancari (IBOR) a tassi sostitutivi di riferimento pressoché privi di rischio (RFR) come risultato delle modifiche contrattuali che saranno efficaci nei prossimi anni.

In particolare, c'è ancora incertezza su come potrà avvenire la sostituzione che riguarda sia gli strumenti di copertura sia gli elementi coperti indicizzati all'USD LIBOR. Il Gruppo gestisce l'incertezza relativa a tali relazioni di copertura continuando ad applicare le deroghe temporanee previste dalle modifiche all'IFRS 9 emesse a settembre 2019 (fase 1). Si è quindi ritenuto che gli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse su cui sono basati i flussi di cassa degli elementi coperti o degli strumenti di copertura non si modificassero come conseguenza della riforma IBOR. La deroga è stata applicata relativamente ai seguenti requisiti delle relazioni di copertura:

  • determinare se una transazione attesa è altamente probabile;
  • stabilire se i flussi di cassa futuri coperti si verificheranno in una relazione cessata di copertura di tipo cash flow hedge;
  • valutare la relazione economica tra l'elemento coperto e lo strumento di copertura.

Le relazioni di copertura impattate potrebbero incorrere in un'inefficacia attribuibile a differenti sostituzioni di indici di riferimento esistenti con tassi di riferimento alternativi pressoché privi di rischio. In ogni caso il Gruppo lavorerà per implementare le sostituzioni nello stesso momento.

Inoltre, il Gruppo ha modificato il riferimento al GBP LIBOR nei suoi strumenti di copertura su tasso di interesse utilizzati nelle relazioni di copertura di tipo cash flow hedge con il nuovo, economicamente equivalente, indice di riferimento SONIA alla fine del 2021; quindi non esiste più incertezza sul come e quando la sostituzione potrà avvenire con riferimento sia agli elementi coperti sia agli strumenti di copertura. Conseguentemente il Gruppo non applica più a queste relazioni di copertura le modifiche all'IFRS 9 emesse a settembre 2019 (fase 1) e, di conseguenza, ha iniziato ad applicare le modifiche all'IFRS 9 emesse ad agosto 2020 (fase 2), modificando la designazione formale della relazione di copertura come richiesto dalla riforma IBOR e senza considerare tale evento come una cessazione della relazione di copertura.

Inoltre, per le relazioni di copertura di tipo cash flow hedge, nel modificare la descrizione dell'elemento coperto nella relazione di copertura, gli importi accumulati nella riserva di cash flow hedge sono stati considerati basati sull'indice di riferimento alternativo su cui sono determinati i futuri flussi di cassa coperti.

La seguente tabella fornisce il dettaglio dei valori nozionali degli strumenti di copertura per i quali le modifiche all'IFRS 9, sia di fase 1 sia di fase 2, sono state applicate al 31 dicembre 2021, suddivisi per indice di riferimento alternativo per la determinazione del tasso di interesse.

Milioni di euro Valore nozionale
al 31.12.2021
Strumenti di copertura(1) Fase 1 Fase 2
USD LIBOR/SOFR 1.315 -
GBP LIBOR/SONIA - 1.309
Totale 1.315 1.309

(1) Poiché le relazioni di copertura menzionate sono considerate altamente efficaci, gli importi specificati in tabella come "strumenti di copertura" de facto rappresentano gli importi equivalenti dei relativi elementi coperti.

Contratti non ancora modificati inclusi quelli con clausole di sostituzione specifiche

Il Gruppo monitora l'evoluzione della transizione dai vecchi indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse ai nuovi, rivedendo gli importi totali dei contratti ancora non indicizzati ai nuovi tassi di riferimento e gli importi dei contratti, tra questi, che già includono specifiche clausole di sostituzione. Il Gruppo considera un contratto non ancora transitato a un tasso di riferimento alternativo quando il tasso di interesse del contratto è indicizzato a un indice di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse ancora soggetto a riforma IBOR e dunque quando esistono ancora le incertezze sul come e quando avverrà la sostituzione con il nuovo tasso di riferimento.

49.1.1 Relazione di copertura per tipologia di rischio coperto

Rischio di tasso di interesse

La tabella seguente espone il valore nozionale e il tasso di interesse medio degli strumenti di copertura sul rischio di tasso di interesse delle transazioni in essere al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020 distinti per scadenza.

Milioni di euro Maturity
2022 2023 2024 2025 2026 Oltre Totale
Al 31.12.2021
Interest rate swap
Totale valore nozionale 653 169 729 582 942 5.588 8.663
Valore nozionale relativo a IRS in EUR 128 169 639 582 729 4.582 6.829
Tasso di interesse medio IRS in EUR 5,0651 4,2791 0,8596 1,9099 2,2703 1,6826
Valore nozionale relativo a IRS in USD 353 - 44 - - 674 1.071
Tasso di interesse medio IRS in USD 3,5227 0,6950 2,4672
Milioni di euro Maturity
2021 2022 2023 2024 2025 Oltre Totale
Al 31.12.2020
Interest rate swap
Totale valore nozionale 122 461 178 155 591 6.115 7.622
Valore nozionale relativo a IRS in EUR - 135 178 155 591 5.295 6.354
Tasso di interesse medio IRS in EUR 5,0139 4,1593 4,4380 1,9058 1,8321
Valore nozionale relativo a IRS in USD 122 326 - - - 639 1.087
Tasso di interesse medio IRS in USD 2,0350 3,5227 2,4648

La tabella seguente espone il valore nozionale e il fair value degli strumenti di copertura sul rischio di tasso di interesse delle transazioni in essere al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020, suddivisi per tipologia di elemento coperto.

Milioni di euro Fair value Nozionale Fair value Nozionale
Attività Passività Attività Passività
Strumento di copertura
Elemento coperto
al 31.12.2021 al 31.12.2020
Fair value hedge
Interest rate swap Finanziamenti/Obbligazioni a tasso
variabile
13 (1) 241 15 - 126
Interest rate swap Finanziamenti/Obbligazioni a tasso
fisso
6 (4) 558 7 - 12
Cash flow hedge
Interest rate swap Obbligazioni a tasso variabile - (167) 1.190 - (232) 1.190
Interest rate swap Crediti finanziari a tasso variabile 13 (1) 164 21 - 161
Interest rate swap Finanziamenti a tasso variabile 6 (461) 6.510 - (708) 6.133
Totale 38 (634) 8.663 43 (940) 7.622

La tabella seguente espone il valore nozionale e il fair value dei derivati di copertura del rischio di tasso di interesse al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020 suddivisi per tipologia di relazione di copertura.

Milioni di euro Nozionale Fair value attività Nozionale Fair value passività
Derivati al
31.12.2021
al
31.12.2020
al
31.12.2021
al
31.12.2020
al
31.12.2021
al
31.12.2020
al
31.12.2021
al
31.12.2020
Fair value hedge
Interest rate swap 139 138 19 22 660 - (5) -
Totale 139 138 19 22 660 - (5) -
Cash flow hedge
Interest rate swap 404 161 19 21 7.460 7.323 (629) (940)
Totale 404 161 19 21 7.460 7.323 (629) (940)
TOTALE DERIVATI
SUL TASSO
DI INTERESSE
543 299 38 43 8.120 7.323 (634) (940)

Il valore nozionale complessivo dei contratti derivati classificati come strumenti di copertura, risulta al 31 dicembre 2021 pari a 8.663 milioni di euro e il corrispondente fair value negativo è pari a 596 milioni di euro.

Rispetto al 31 dicembre 2020 il valore nozionale evidenzia un incremento di 1.041 milioni di euro, conseguente principalmente:

  • alla naturale scadenza di interest rate swap per 122 milioni di euro;
  • al consolidamento di società australiane che detengono strumenti interest rate swap per un ammontare pari a 340 milioni di euro;

• a nuovi interest rate swap per 952 milioni di euro.

Il valore inoltre risente della riduzione del nozionale degli interest rate swap di tipo amortizing per un ammontare pari a 129 milioni di euro.

Il miglioramento del fair value, pari a 301 milioni di euro, è dovuto principalmente all'andamento della curva dei tassi di interesse.

Derivati di fair value hedge

La tabella seguente espone gli utili e le perdite nette rilevati a Conto economico, relativi ai derivati di fair value hedge e all'elemento coperto attribuibili al rischio di tasso di interesse sia per il 2021 sia per l'anno precedente.

Milioni di euro 2021 2020
Utili/(Perdite) netti Utili/(Perdite) netti
Strumenti di copertura su tassi di interesse (11) 15
Elemento coperto (8) (14)
Inefficacia (19) 1

La tabella seguente espone l'impatto dei derivati di fair value hedge su tasso di interesse nello Stato patrimoniale al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020.

Milioni di euro 2021 2020
Valore
nozionale
Valore
contabile
Fair value
utilizzato per
la misurazione
dell'inefficacia
del periodo
Valore
nozionale
Valore
contabile
Fair value
utilizzato per
la misurazione
dell'inefficacia
del periodo
Interest rate swap 799 14 14 138 22 22

La tabella successiva espone l'impatto dell'elemento coperto delle relazioni di fair value hedge nello Stato patrimoniale al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020.

Milioni di euro 2021 2020
Valore
contabile
Adeguamento
cumulato
del fair value
dell'elemento
coperto
Fair value
utilizzato per
la misurazione
dell'inefficacia
del periodo
Valore
contabile
Adeguamento
cumulato
del fair value
dell'elemento
coperto
Fair value
utilizzato per
la misurazione
dell'inefficacia
del periodo
Finanziamenti a tasso fisso 518 6 (5) 20 7 (7)
Finanziamenti a tasso variabile 306 (11) 9 146 15 (15)
Totale 824 (5) 4 166 22 (22)

Derivati di cash flow hedge

Nella tabella seguente sono indicati i flussi di cassa attesi

negli esercizi futuri relativi ai derivati di cash flow hedge sul rischio di tasso di interesse.

Milioni di euro Fair value Distribuzione dei flussi di cassa attesi
al 31.12.2021 2022 2023 2024 2025 2026 Oltre
Derivati di cash flow hedge su tasso di interesse
Derivati attivi (fair value positivo) 19 3 2 1 3 3 5
Derivati passivi (fair value negativo) (629) (139) (121) (96) (78) (66) (163)

La tabella seguente espone l'impatto dei derivati di cash flow hedge su tasso di interesse nello Stato patrimoniale al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020.

Milioni di euro 2021 2020
Valore
nozionale
Valore
contabile
Fair value
utilizzato per
la misurazione
dell'inefficacia
del periodo
Valore
nozionale
Valore
contabile
Fair value
utilizzato per
la misurazione
dell'inefficacia
del periodo
Interest rate swap 7.864 (610) (610) 7.484 (919) (919)

La tabella successiva espone l'impatto dell'elemento coperto delle relazioni di cash flow hedge nello Stato patrimoniale al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020.

Milioni di euro 2021 2020
Fair value
utilizzato per
la misurazione
dell'inefficacia
del periodo
Fair value
dei derivati
a P&L alla
data di
designazione
in CFH
Riserva
cash
flow
hedge
Riserva
costi di
hedging
Quota
inefficace
del valore
contabile
dei
derivati di
CFH
Fair value
utilizzato per
la misurazione
dell'inefficacia
del periodo
Fair value
dei derivati
a P&L alla
data di
designazione
in CFH
Riserva
cash
flow
hedge
Riserva
costi di
hedging
Quota
inefficace
del valore
contabile
dei
derivati di
CFH
Obbligazioni a
tasso variabile
167 - (167) - - 232 - (232) - -
Crediti
finanziari a
tasso variabile
(12) - 12 - - (21) - 21 - -
Finanziamenti a
tasso variabile
417 (32) (417) - (6) 653 (44) (653) - (11)
Totale 572 (32) (572) - (6) 864 (44) (864) - (11)

Rischio tasso di cambio

La tabella seguente mostra il profilo di scadenza del valore nozionale e relativo tasso di cambio medio contrattuale degli strumenti di copertura sul rischio di tasso di cambio delle transazioni in essere al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020.

Milioni di euro Maturity
2022 2023 2024 2025 2026 Oltre Totale
Al 31.12.2021
Cross currency interest rate swap (CCIRS)
Totale valore nozionale CCIRS 258 1.574 4.638 1.002 1.153 12.814 21.439
Valore nozionale CCIRS EUR/USD - 1.104 2.158 661 1.104 8.632 13.659
Tasso di cambio contrattuale medio EUR/USD 1,3350 1,1345 1,1742 1,1790 1,2094
Valore nozionale CCIRS EUR/GBP - - 1.012 - - 3.678 4.690
Tasso di cambio contrattuale medio EUR/GBP 0,8765 0,8241
Valore nozionale CCIRS EUR/CHF - - 218 - - 126 344
Tasso di cambio contrattuale medio EUR/CHF 1,0642 1,2100
Valore nozionale CCIRS USD/BRL 98 132 295 155 49 244 973
Tasso di cambio contrattuale medio USD/BRL 4,8123 5,2217 5,5483 5,2921 5,3875 3,5655
Valore nozionale CCIRS EUR/BRL 160 339 402 79 - 77 1.057
Tasso di cambio contrattuale medio EUR/BRL 6,4122 6,4379 6,2482 6,7126 3,9197
Currency forward
Totale valore nozionale forward 4.324 1.320 371 4 - - 6.019
Valore nozionale - currency forward EUR/USD 3.064 1.268 371 4 - - 4.707
Tasso di cambio contrattuale medio forward - EUR/USD 1,1600 1,1900 1,1800 1,1800 - -
Valore nozionale - currency forward USD/BRL 311 - - - - - 311
Tasso di cambio contrattuale medio forward - USD/BRL 5,6500
Valore nozionale - currency forward USD/COP 284 - - - - - 284
Tasso di cambio contrattuale medio forward - USD/COP 3.964
Valore nozionale - currency forward USD/CLP 145 - - - - - 145
Tasso di cambio contrattuale medio forward - USD/CLP 818,9400
Valore nozionale - currency forward USD/CAD 107 - - - - - 107
Tasso di cambio contrattuale medio forward - USD/CAD 1,2400
Milioni di euro Maturity
2021 2022 2023 2024 2025 Oltre Totale
Al 31.12.2020
Cross currency interest rate swap (CCIRS)
Totale valore nozionale CCIRS 859 1.702 3.120 3.088 1.336 10.882 20.987
Valore nozionale CCIRS EUR/USD 185 1.630 2.038 1.223 1.223 6.928 13.227
Tasso di cambio contrattuale medio EUR/USD 1,1348 1,1213 1,2493 1,1039 1,1593 1,2397
Valore nozionale CCIRS EUR/GBP 278 - - 946 - 3.443 4.667
Tasso di cambio contrattuale medio EUR/GBP 0,8248 0,8765 0,7876
Valore nozionale CCIRS EUR/CHF - - - 208 - 120 328
Tasso di cambio contrattuale medio EUR/CHF 1,0642 0,9040
Valore nozionale CCIRS USD/BRL 395 71 64 - - 244 774
Tasso di cambio contrattuale medio USD/BRL 4,3935 4,1779 5,1967 3,4489
Currency forward
Totale valore nozionale forward 3.684 1.871 12 - - - 5.567
Valore nozionale - currency forward EUR/USD 2.671 1.786 12 - - - 4.469
Tasso di cambio contrattuale medio forward - EUR/USD 1,1473 1,1535 1,1976
Valore nozionale - currency forward USD/BRL 379 37 - - - - 416
Tasso di cambio contrattuale medio forward - USD/BRL 5,2226 5,4405
Valore nozionale - currency forward USD/COP 187 - - - - - 187
Tasso di cambio contrattuale medio forward - USD/COP 3.782
Valore nozionale - currency forward USD/CLP 121 - - - - - 121
Tasso di cambio contrattuale medio forward - USD/CLP 716,8847
Valore nozionale - currency forward EUR/RUB 100 - - - - - 100
Tasso di cambio contrattuale medio forward - EUR/RUB 91,8464

<-- PDF CHUNK SEPARATOR -->

La tabella seguente espone il valore nozionale e il fair value degli strumenti di copertura sul rischio di tasso di cambio delle transazioni in essere al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020 suddivisi per tipologia di elemento coperto.

Milioni di euro Fair value Nozionale Fair value Nozionale
Strumento di copertura Elemento coperto Attività Passività Attività Passività
al 31.12.2021 al 31.12.2020
Fair value hedge
Cross currency interest rate
swap (CCIRS)
Finanziamenti/Obbligazioni in
valuta estera a tasso fisso
12 - 595 28 - 639
Cross currency interest rate
swap (CCIRS)
Finanziamenti in valuta estera a
tasso variabile
30 - 77 28 - 79
Cash flow hedge
Cross currency interest rate
swap (CCIRS)
Finanziamenti/Crediti in valuta
estera a tasso variabile
88 (19) 953 67 (15) 579
Cross currency interest rate
swap (CCIRS)
Finanziamenti in valuta estera a
tasso fisso
43 (58) 2.553 50 - 484
Cross currency interest rate
swap (CCIRS)
Obbligazioni in valuta estera a
tasso variabile
37 - 344 12 - 356
Cross currency interest rate
swap (CCIRS)
Obbligazioni in valuta estera a
tasso fisso
1.159 (1.095) 16.601 588 (2.374) 18.499
Cross currency interest rate
swap (CCIRS)
Flussi di cassa futuri
in valuta
- (75) 316 7 (4) 351
Currency forward Flussi di cassa futuri
in valuta
7 (3) 378 3 (12) 574
Currency forward Acquisti futuri di
commodity in valuta
106 (36) 4.802 5 (309) 4.167
Currency forward Acquisti di beni di
investimento e altro
in valuta
20 (7) 839 4 (40) 825
Totale 1.502 (1.293) 27.458 792 (2.754) 26.553

Per le relazioni di copertura in cash flow hedge e fair value hedge si evidenziano:

  • contratti CCIRS con un ammontare nozionale di 19.749 milioni di euro volti alla copertura del rischio cambio collegato all'indebitamento a tasso fisso contratto in valuta diversa dall'euro e un fair value positivo pari a 61 milioni di euro;
  • contratti CCIRS con un ammontare nozionale di 1.690 milioni di euro volti alla copertura del rischio cambio collegato all'indebitamento a tasso variabile contratto in valuta e un fair value positivo pari a 61 milioni di euro;
  • contratti currency forward con un ammontare nozionale complessivo di 5.180 milioni di euro utilizzati per coprire il rischio cambio connesso alle attività di acquisto

di gas naturale, all'acquisto di combustibili e ai flussi attesi in valute diverse dall'euro con un fair value positivo complessivo pari a 74 milioni di euro;

• contratti currency forward con un ammontare nozionale di 839 milioni di euro e un fair value positivo pari a 13 milioni di euro, relativi a operazioni in derivati OTC posti in essere al fine di mitigare il rischio di cambio relativo ai flussi attesi in valute diverse dalla moneta di conto, connessi all'acquisizione di beni d'investimento nel settore delle energie rinnovabili e delle infrastrutture e reti (contatori digitali di ultima generazione), ai costi operativi della fornitura di servizi cloud e a ricavi derivanti dalla vendita di energia rinnovabile.

La tabella seguente espone il valore nozionale e il fair value dei derivati di copertura del rischio di cambio al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020 suddivisi per tipologia di relazione di copertura.

Milioni di euro Nozionale Fair value attività Nozionale Fair value passività
Derivati al
31.12.2021
al
31.12.2020
al
31.12.2021
al
31.12.2020
al
31.12.2021
al
31.12.2020
al
31.12.2021
al
31.12.2020
Fair value hedge
CCIRS 672 718 42 56 - - - -
Totale 672 718 42 56 - - - -
Cash flow hedge
Currency forwards 4.117 476 133 12 1.902 5.090 (46) (361)
CCIRS 13.553 5.582 1.327 724 7.214 14.687 (1.247) (2.393)
Totale 17.670 6.058 1.460 736 9.116 19.777 (1.293) (2.754)
TOTALE DERIVATI SUL TASSO
DI CAMBIO
18.342 6.776 1.502 792 9.116 19.777 (1.293) (2.754)

Il valore nozionale dei CCIRS al 31 dicembre 2021, pari a 21.439 milioni di euro (20.987 milioni di euro al 31 dicembre 2020), evidenzia un incremento di 452 milioni di euro. In particolare, si rileva che sono scaduti cross currency interest rate swap per un valore complessivo di 859 milioni di euro a fronte di nuovi derivati per un controvalore complessivo di 6.470 milioni di euro, di cui 3.532 milioni di euro a fronte delle emissioni obbligazionarie in dollari statunitensi intervenute nel mese di luglio 2021. Inoltre, a seguito dei riacquisti anticipati di obbligazioni convenzionali in dollari statunitensi, effettuati da Enel Finance International nel corso dell'anno, si rileva la chiusura anticipata di cross currency interest rate swap per un ammontare pari a 5.909 milioni di euro. Il valore risente, infine, dell'andamento del cambio dell'euro rispetto alle principali divise e dell'effetto delle quote di ammortamento che hanno determinato un incremento del valore nozionale per 750 milioni di euro. Il valore nozionale dei currency forward al 31 dicembre 2021, pari a 6.019 milioni di euro (5.566 milioni di euro al 31 dicembre 2020), evidenzia un incremento di 453 milioni di euro. L'esposizione al rischio cambio, in particolare al dollaro statunitense, deriva principalmente dalle attività di acquisto di gas naturale, dall'acquisto di combustibili e da flussi di cassa relativi a investimenti. Le variazioni del nozionale sono connesse alla normale operatività.

Derivati di fair value hedge

La tabella seguente espone gli utili e le perdite netti rilevati a Conto economico, relativi alle variazioni di fair value dei derivati di fair value hedge e all'elemento coperto attribuibili al rischio di tasso di cambio sia per il 2021 sia per l'anno precedente.

Milioni di euro 2021 2020
Utili/(Perdite) netti Utili/(Perdite) netti
Strumenti di copertura su tassi di cambio 1 44
Elemento coperto (2) (51)
Inefficacia (1) (7)

La tabella seguente espone l'impatto dei derivati di fair value hedge su tasso di cambio nello Stato patrimoniale al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020.

Milioni di euro 2021 2020
Valore
nozionale
Valore
contabile
Fair value
utilizzato per
la misurazione
dell'inefficacia
del periodo
Valore
nozionale
Valore
contabile
Fair value
utilizzato per
la misurazione
dell'inefficacia
del periodo
Cross currency interest rate swap (CCIRS) 672 42 37 718 56 56

La tabella successiva espone l'impatto dell'elemento coperto delle relazioni di fair value hedge nello Stato patrimoniale al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020.

Milioni di euro 2021 2020
Valore
contabile
Adeguamento
cumulato
del fair value
dell'elemento
coperto
Fair value
utilizzato per
la misurazione
dell'inefficacia
del periodo
Valore
contabile
Adeguamento
cumulato
del fair value
dell'elemento
coperto
Fair value
utilizzato per
la misurazione
dell'inefficacia
del periodo
Finanziamenti in valuta estera
a tasso fisso
639 (35) (44) 637 34 (34)
Finanziamenti in valuta estera
a tasso variabile
- - - 79 28 (28)
Totale 639 (35) (44) 716 62 (62)

Derivati di cash flow hedge

Nella tabella seguente sono indicati i flussi di cassa attesi

negli esercizi futuri relativi ai derivati di cash flow hedge sul rischio di tasso di cambio.

Milioni di euro Fair value Distribuzione dei flussi di cassa attesi
al 31.12.2021 2022 2023 2024 2025 2026 Oltre
Derivati di cash flow hedge su tasso di cambio
Derivati attivi (fair value positivo) 1.460 305 407 247 180 205 1.780
Derivati passivi (fair value negativo) (1.293) (9) 13 (66) (49) (27) (256)

La tabella seguente espone l'impatto dei derivati di cash flow hedge su tasso di cambio nello Stato patrimoniale al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020.

Milioni di euro 2021 2020
Valore
nozionale
Valore
contabile
Fair value
utilizzato per
la misurazione
dell'inefficacia
del periodo
Valore
nozionale
Valore
contabile
Fair value
utilizzato per
la misurazione
dell'inefficacia
del periodo
Cross currency interest rate swap (CCIRS) 20.767 80 82 20.269 (1.669) (1.463)
Currency forward 6.019 87 89 5.566 (349) (342)
Totale 26.786 167 171 25.835 (2.018) (1.805)

La tabella successiva espone l'impatto dell'elemento coperto delle relazioni di cash flow hedge nello Stato patrimoniale al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020.

Milioni di euro 2021 2020
Fair value
utilizzato per
la misurazione
dell'inefficacia
del periodo
Riserva
cash
flow
hedge
Riserva
costi di
hedging
Quota
inefficace
del valore
contabile dei
derivati di CFH
Fair value
utilizzato per
la misurazione
dell'inefficacia
del periodo
Riserva
cash
flow
hedge
Riserva
costi di
hedging
Quota
inefficace
del valore
contabile dei
derivati di CFH
Finanziamenti in valuta estera
a tasso variabile
(69) 69 - - (52) 52 - -
Finanziamenti in valuta estera
a tasso fisso
15 (15) - - (50) 50 - -
Obbligazioni in valuta estera
a tasso variabile
(37) 37 - - (12) 12 - -
Obbligazioni in valuta estera
a tasso fisso
(66) 66 (2) - 1.580 (1.580) (205) -
Flussi di cassa futuri in valuta
(coperti con CCIRS)
75 (75) - - (3) 3 - -
Flussi di cassa futuri in valuta
(coperti con forward)
(2) 2 1 - 7 (7) (3) -
Acquisti futuri di commodity
in valuta
(72) 72 - - 305 (305) - 1
Acquisti di beni di investimento
e altro in valuta
(15) 15 (3) - 30 (30) (5) (1)
Totale (171) 171 (4) - 1.805 (1.805) (213) -

Rischio di prezzo su commodity

Milioni di euro
2022 2023 2024 2025 2026 Oltre Totale
Al 31.12.2021
Commodity swap
Valore nozionale su energia 124 164 168 149 146 472 1.223
Prezzo medio - commodity swap su energia (€/MWh) 51,8 53,7 47,5 46,6 46,0 33,2
Valore nozionale su gas 131 372 129 11 17 93 753
Prezzo medio - commodity swap su gas (€/MWh) 63,8 13,7 12,1 9,4 12,0 9,6
Valore nozionale su petrolio 669 244 99 - - - 1.012
Prezzo medio - commodity swap su petrolio (\$/bbl) 86,4 92,9 79,4
Commodity forward/future
Valore nozionale su energia 319 637 302 288 248 856 2.650
Prezzo medio - commodity forward/future su energia (€/MWh) 29,7 43,3 20,0 19,7 18,7 16,6
Valore nozionale su carbone/shipping 14 - - - - - 14
Prezzo medio - commodity forward/future su gas carbone/shipping (\$/t) 90,8
Valore nozionale su gas 3.315 1.048 5 - - - 4.368
Prezzo medio - commodity forward/future su gas (€/MWh) 15,1 18,9 18,0
Valore nozionale su CO2 476 61 - - - - 537
Prezzo medio - commodity forward/future su CO2
(€/t)
46,1 38,4
Valore nozionale su petrolio 600 57 - - - - 657
Prezzo medio - commodity forward/future su petrolio (\$/bbl) 37,7 51,6
Commodity option
Valore nozionale su energia 10 21 21 21 21 134 228
Prezzo medio - commodity option su energia (€/MWh) 26,3 29,3 29,9 29,8 29,8 32,6
Valore nozionale su gas 99 - - - - - 99
Prezzo medio - commodity option su gas (€/MWh) 50,5
Milioni di euro Maturity
2021 2022 2023 2024 2025 Oltre Totale
Al 31.12.2020
Commodity swap
Valore nozionale su energia 78 65 64 65 53 281 606
Prezzo medio - commodity swap su energia (€/MWh) 40,3 37,9 37,7 37,7 37,6 37,7
Valore nozionale su carbone/shipping 32 2 - - - - 34
Prezzo medio - commodity swap su carbone/shipping (\$/t) 51,2 57,9
Valore nozionale su gas - - - - - - -
Prezzo medio - commodity swap su gas (€/MWh)
Commodity forward/future
Valore nozionale su energia 1.065 244 246 197 191 741 2.684
Prezzo medio - commodity forward/future su energia (€/MWh) 43,2 25,0 19,1 17,9 17,4 15,2
Valore nozionale su gas 1.521 973 17 20 20 108 2.659
Prezzo medio - commodity forward/future su gas (€/MWh) 14,3 14,9 15,2 4,9 4,9 2,5
Valore nozionale su CO2 317 134 37 - - - 488
Prezzo medio - commodity forward/future su CO2
(€/t)
24,2 26,6 27,9
Valore nozionale su petrolio 744 413 - - - - 1.157
Prezzo medio - commodity forward/future su petrolio (\$/bbl) 45,0 44,3
Commodity option
Valore nozionale su energia - 8 9 9 9 45 80
Prezzo medio - commodity option su energia (€/MWh) 29,7 26,4 26,4 26,4 31,7

La tabella seguente espone il valore nozionale e il fair value degli strumenti di copertura sul rischio di prezzo su commodity delle transazioni in essere al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020 suddivisi per tipologia di commodity.

Milioni di euro Nozionale Fair value attività Nozionale Fair value passività
al
31.12.2021
al
31.12.2020
al
31.12.2021
al
31.12.2020
al
31.12.2021
al
31.12.2020
al
31.12.2021
al
31.12.2020
Derivati
Cash flow hedge
Derivati su energia:
- swap 820 369 640 70 401 236 (263) (56)
- forward/future 769 2.066 351 361 1.881 571 (598) (16)
- opzioni 229 70 49 - - - (18) -
Totale derivati su energia 1.818 2.505 1.040 431 2.282 807 (879) (72)
Derivati su carbone/shipping:
- swap - 34 - 11 - - - -
- forward/future 14 - 3 - - - - -
- opzioni - - - - - - - -
Totale derivati su carbone/
shipping
14 34 3 11 - - - -
Derivati su gas e petrolio:
- swap 669 - 69 - 1.095 - (99) -
- forward/future 3.094 1.674 2.557 456 1.932 2.189 (5.150) (455)
- opzioni 30 11 3 18 70 - (26) -
Totale derivati su gas e petrolio 3.793 1.685 2.629 474 3.097 2.189 (5.275) (455)
Derivati su CO2:
- swap - - - - - - - -
- forward/future 537 482 410 139 - 5 - -
- opzioni - - - - - - - -
Totale derivati su CO2 537 482 410 139 - 5 - -
TOTALE DERIVATI SU COMMODITY 6.162 4.706 4.082 1.055 5.379 3.001 (6.154) (527)

La tabella espone il valore nozionale e il fair value dei derivati di copertura del rischio di prezzo su commodity al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020, suddivisi per tipologia di relazione di copertura.

Il fair value attivo degli strumenti finanziari derivati su commodity di cash flow hedge è riferito a operazioni in derivati su gas e commodity petrolifere per 2.629 milioni di euro, a transazioni in derivati su CO2 per 410 milioni di euro, a transazioni in derivati su energia per 1.040 milioni di euro e, in minor misura, a coperture su acquisti di carbone richieste dalle società di generazione (3 milioni di euro).

Nella prima categoria rientrano principalmente operazioni di copertura del rischio oscillazione prezzo del gas naturale sia in approvvigionamento sia in vendita, effettuate su commodity petrolifere e su prodotti gas.

Nella categoria CO2 rientrano principalmente operazioni di copertura per la compliance del Gruppo Enel.

Nella categoria energia rientrano principalmente operazioni di hedging di medio-lungo termine, in particolare sul perimetro Spagna e Nord America.

I derivati su commodity di cash flow hedge inclusi nel passivo sono relativi a operazioni in derivati su gas e commodity petrolifere per 5.275 milioni di euro (principalmente per contratti di vendita in hedging) e a contratti derivati su energia per 879 milioni di euro.

Derivati di cash flow hedge

Nella tabella seguente sono indicati i flussi di cassa attesi

negli esercizi futuri relativi ai derivati di cash flow hedge sul rischio di prezzo su commodity.

Milioni di euro Fair value Distribuzione dei flussi di cassa attesi
al 31.12.2021 2022 2023 2024 2025 2026 Oltre
Derivati di cash flow hedge su commodity
Derivati attivi (fair value positivo) 4.082 2.960 720 122 72 45 163
Derivati passivi (fair value negativo) (6.154) (4.892) (858) (126) (84) (58) (136)

La tabella seguente espone l'impatto dei derivati di cash flow hedge su prezzo su commodity nello Stato patrimoniale al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020.

Milioni di euro 2021 2020
Valore
nozionale
Valore
contabile
Fair value
utilizzato per
la misurazione
dell'inefficacia
del periodo
Valore
nozionale
Valore
contabile
Fair value
utilizzato per
la misurazione
dell'inefficacia
del periodo
Swap su energia 1.221 377 377 605 23 23
Swap su carbone/shipping - - - 34 11 11
Swap su gas e petriolio 1.764 (30) (30) - - -
Forward/future su energia 2.675 (223) (223) 2.717 375 356
Forward/future su carbone/shipping 14 3 3 - - -
Forward/future su gas e petrolio 5.027 (2.592) (2.592) 3.794 (20) (20)
Forward/future su CO2 537 410 410 487 139 139
Option su energia 204 7 7 70 - -
Option su gas e petrolio 99 (24) (24) - - -
Totale 11.541 (2.072) (2.072) 7.707 528 509

La tabella successiva espone l'impatto dell'elemento coperto delle relazioni di cash flow hedge nello Stato patrimoniale al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020.

Milioni di euro 2021 2020
Fair value
utilizzato per
la misurazione
dell'inefficacia
del periodo
Riserva
cash flow
hedge
Riserva
costi di
hedging
Quota
inefficace
del valore
contabile dei
derivati di CFH
Fair value
utilizzato per
la misurazione
dell'inefficacia
del periodo
Riserva
cash flow
hedge
Riserva
costi di
hedging
Quota
inefficace
del valore
contabile dei
derivati di CFH
Transazioni future
su energia
(297) 297 - (29) (316) 374 - 24
Transazioni future
di carbone/shipping
(3) 3 - - (11) 11 - -
Transazioni future
di gas e petrolio
2.751 (2.751) - (2) 20 (20) - -
Transazioni future di CO2 (410) 410 - - (139) 139 - -
Totale 2.041 (2.041) - (31) (446) 504 - 24

Infine, relativamente ai derivati di cash flow hedge su prezzo su commodity, si segnala che nel corso del 2021 l'intero comparto commodity è stato oggetto di importanti oscillazioni di prezzo. In particolare, l'impatto più rilevante in termini di variazione di riserva di cash flow hedge è attribuibile a transazioni future di gas che, tra tutte, è stata la commodity che ha maggiormente risentito di questa alta volatilità.

49.2 Derivati al fair value through profit or loss

La tabella seguente espone il valore nozionale e il fair value dei derivati al FVTPL in essere al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020.

Milioni di euro Valore nozionale Fair value attività Valore nozionale Fair value passività
al
31.12.2021
al
31.12.2020
al
31.12.2021
al
31.12.2020
al
31.12.2021
al
31.12.2020
al
31.12.2021
al
31.12.2020
DERIVATI FVTPL
su tasso di interesse:
- interest rate swap 50 50 1 2 100 100 (71) (88)
- interest rate option - - - - 50 50 (2) (4)
su tasso di cambio:
- currency forward 2.180 3.501 23 83 3.628 1.012 (62) (44)
- CCIRS - - - - - - - -
su commodity
Derivati su energia:
- swap 777 144 (78) 14 1.088 109 (198) (18)
- forward/future 23.207 5.493 3.368 75 17.970 5.626 (2.927) (428)
- option 3 137 78 24 113 9 (16) (12)
Totale derivati su
energia
23.987 5.774 3.368 113 19.171 5.744 (3.141) (458)
Derivati su carbone:
- swap 35 47 4 4 133 16 23 (1)
- forward/future 213 200 63 40 455 144 (148) (27)
- option - - - - - - - -
Totale derivati su
carbone
248 247 67 44 588 160 (125) (28)
Derivati su gas e
petrolio:
- swap 2.904 635 (1.049) 81 4.199 259 1.843 (34)
- forward/future 19.001 13.993 16.706 2.108 16.755 14.121 (17.374) (1.999)
- option 232 185 268 165 399 170 (402) (173)
Totale derivati su gas e
petrolio
22.137 14.813 15.925 2.354 21.353 14.550 (15.933) (2.206)
Derivati su CO2
:
- swap - - - - - - - -
- forward/future 3.079 770 557 209 1.366 290 (530) (72)
- option - - - - - 5 - (5)
Totale derivati su CO2 3.079 770 557 209 1.366 295 (530) (77)
Derivati su altro:
- swap - - - - 1 13 (1) (7)
- forward/future - 195 - 9 - 234 - (1)
- option - - - - - - - -
Totale derivati su altro - 195 - 9 1 247 (1) (8)
Derivati embedded - 4 - 3 - 3 - (3)
TOTALE 51.681 25.354 19.941 2.817 46.257 22.161 (19.865) (2.916)

Al 31 dicembre 2021 l'ammontare del nozionale dei derivati su tasso di interesse di trading è pari a 200 milioni di euro. Il fair value negativo di 72 milioni di euro ha subíto un miglioramento di 18 milioni di euro rispetto all'anno precedente principalmente imputabile all'andamento della curva dei tassi di interesse.

Al 31 dicembre 2021 l'ammontare del nozionale dei derivati su cambi è pari a 5.808 milioni di euro. Il complessivo incremento del loro valore nozionale per 1.295 milioni di euro e la riduzione del fair value netto pari a 78 milioni di euro sono principalmente connessi alla normale operatività e alle dinamiche dei cambi.

Al 31 dicembre 2021 l'ammontare del nozionale dei derivati su commodity è pari a 91.930 milioni di euro. Il fair value dei derivati su commodity di trading inclusi nell'attivo ricomprende principalmente la valutazione di mercato delle coperture su gas e petrolio per un ammontare di 15.925 milioni di euro, delle operazioni in derivati su energia per 3.368 milioni di euro, delle operazioni in derivati su CO2 per 557 milioni di euro e, in misura inferiore, delle operazioni in derivati su carbone per 67 milioni di euro.

Il fair value passivo degli strumenti finanziari derivati su commodity di trading è riferito principalmente alle coperture su gas e petrolio per un ammontare di 15.933 milioni di euro, a operazioni in derivati su energia per 3.141 milioni di euro e a operazioni in derivati su CO2 e carbone per rispettivamente 530 e 125 milioni di euro.

Sono ricomprese in tali valori sia le operazioni gestite dai portafogli di trading, sia quelle operazioni che, pur essendo state poste in essere con l'intento gestionale di copertura, non soddisfano i requisiti richiesti dai princípi contabili per il trattamento in hedge accounting.

Nella categoria "altro" sono ricomprese attività di copertura effettuate tramite derivati su indici meteorologici ("Weather Derivatives"). Oltre al rischio prezzo commodity, le società del Gruppo sono infatti esposte anche al rischio volumetrico legato alla variabilità delle condizioni meteorologiche (per es., la temperatura ambientale influisce sui consumi di gas e di energia elettrica).

Valutazione al fair value

50. Attività e passività misurate al fair value

Il Gruppo determina il fair value in conformità all'IFRS 13 ogni volta che tale criterio di valorizzazione è richiesto dai princípi contabili internazionali.

Il fair value rappresenta il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività nell'ambito di una transazione ordinaria posta in essere tra operatori di mercato, alla data di valutazione (c.d. "exit price").

La sua proxy migliore è il prezzo di mercato, ossia il suo prezzo corrente, pubblicamente disponibile ed effettivamente negoziato su un mercato liquido e attivo.

Il fair value delle attività e delle passività è classificato in una gerarchia del fair value che prevede tre diversi livelli, definiti come segue, in base agli input e alle tecniche di valutazione utilizzati per valutare il fair value:

  • Livello 1: prezzi quotati (non modificati) su mercati attivi per attività o passività identiche cui la società può accedere alla data di valutazione;
  • Livello 2: input diversi da prezzi quotati di cui al Livello 1 che sono osservabili per l'attività o per la passività, sia direttamente (come i prezzi) sia indirettamente (derivati da prezzi);

• Livello 3: input per l'attività e la passività non basati su dati osservabili di mercato (input non osservabili).

In questa nota sono fornite alcune informazioni di dettaglio inerenti alle tecniche di valutazione e gli input utilizzati per elaborare tali valutazioni.

A tale scopo:

  • le valutazioni ricorrenti al fair value di attività o passività sono quelle che gli IFRS richiedono o permettono nello Stato patrimoniale alla fine di ogni periodo;
  • le valutazioni non ricorrenti al fair value di attività o passività sono quelle che gli IFRS richiedono o permettono nello Stato patrimoniale in particolari circostanze.

Per aspetti generali o di informativa circa le contabilizzazioni relative a tali fattispecie, si rimanda alla nota 2 "Princípi contabili e criteri di valutazione".

50.1 Attività misurate al fair value nello Stato patrimoniale

Nella tabella che segue sono esposte, per ogni classe di attività valutata al fair value nello Stato patrimoniale, su base ricorrente e non ricorrente, le valutazioni al fair value alla fine del periodo e il livello nella gerarchia del fair value in cui è stata classificata la specifica attività.

Milioni di euro Attività non correnti Attività correnti
Note Fair value Livello 1 Livello 2 Livello 3 Fair value Livello 1 Livello 2 Livello 3
al 31.12.2021 al 31.12.2021
Partecipazioni in altre imprese FVOCI 28 41 4 15 22 - - - -
Titoli al FVOCI 28.1, 29.1 404 404 - - 87 87 - -
Titoli al FVTPL 29.1 - - - - 1 1 - -
Partecipazioni in altre imprese FVTPL 28 32 23 - 9 - - - -
Attività finanziarie da accordi per servizi
in concessione FVTPL
28 2.630 - 2.630 - - - - -
Crediti e altre attività finanziarie
valutate al fair value
28 25 - - 25 140 140 - -
Derivati di fair value hedge:
- tassi 49 19 - 19 - - - - -
- cambi 49 42 - 42 - - - - -
Derivati di cash flow hedge:
- tassi 49 19 - 19 - - - - -
- cambi 49 1.356 - 1.356 - 104 - 104 -
- commodity 49 1.059 332 387 340 3.023 1.066 1.681 276
Derivati di trading:
- tassi 49 - - - - 1 - 1 -
- cambi 49 - - - - 23 - 23 -
- commodity 49 277 114 162 1 19.640 8.236 11.404 -
Rimanenze valutate al fair value 49 - - - - 55 53 2 -
Corrispettivi potenziali
(contingent consideration)
30, 31 - - - - 15 - 2 13

Il fair value delle "Partecipazioni in altre imprese FVOCI" è stato determinato per le imprese quotate sulla base del prezzo di negoziazione fissato alla data di chiusura dell'esercizio, mentre per le società non quotate sulla base di una valutazione, ritenuta attendibile, degli elementi patrimoniali rilevanti.

Le "Attività finanziarie da accordi per servizi in concessione FVTPL" sono relative all'attività di distribuzione di energia elettrica sul mercato brasiliano, prevalentemente da parte delle società Enel Distribuição Rio de Janeiro, Enel Distribuição Ceará ed Enel Distribuição São Paulo, nonché all'impianto di generazione di PH Chucas in Costa Rica, e sono contabilizzate applicando l'IFRIC 12.

Il fair value è stato stimato come valore netto del replacement cost basato sugli ultimi dati sulle tariffe disponibili e sull'indice generale dei prezzi del mercato brasiliano.

La quota corrente dei "Crediti e altre attività finanziarie al fair value" è rappresentata essenzialmente da investimenti di liquidità; la valutazione del loro fair value rientra nelle casistiche di Livello 1 in quanto basata su input di mercato. La quota non corrente dei "Crediti e altre attività finanziarie al fair value" accoglie nel Livello 3 il credito relativo alla cessione di Slovak Power Holding pari a 25 milioni di euro al 31 dicembre 2021, il cui fair value è determinato in base all'applicazione della formula del prezzo prevista contrattualmente.

Per quanto concerne i contratti derivati, il fair value è determinato utilizzando le quotazioni ufficiali per gli strumenti scambiati in mercati regolamentati. Il fair value degli strumenti non quotati in mercati regolamentati, è determinato mediante modelli di valutazione appropriati per ciascuna categoria di strumento finanziario e utilizzando i dati di mercato relativi alla data di chiusura dell'esercizio contabile (quali tassi di interesse, tassi di cambio, volatilità) attualizzando i flussi di cassa attesi in base alle curve dei tassi di interesse e convertendo in euro gli importi espressi in divise diverse dall'euro utilizzando i tassi di cambio forniti da World Markets Refinitiv (WMR) Company.

I derivati su tassi di interesse e di cambio rientrano integralmente nella casistica di Livello 2.

Relativamente ai derivati su commodity, la valutazione del fair value, si configura in larghissima misura nelle casistiche di Livello 1 o Livello 2 in quanto basata su input di mercato, trattandosi di contratti stipulati verso controparti di Borsa, principali operatori del settore od operatori finanziari.

Marginali eccezioni, sia in CFH sia di trading, sono rappresentate da alcuni contratti derivati relativi a indici meteorologici ("Weather Derivatives" – la cui valutazione è effettuata utilizzando dati storici certificati delle variabili sottostanti) o da alcuni contratti finanziari long term ("VPPA" – per i quali si è in parte usufruito anche di modelli di valutazione interna, necessari per valorizzare tali strumenti sugli orizzonti temporali più lontani, data la scarsa liquidità delle variabili sottostanti).

In conformità con i princípi contabili internazionali, il Gruppo valuta il rischio di credito, sia della controparte (Credit Valuation Adjustment o CVA) sia proprio (Debit Valuation Adjustment o DVA), al fine di poter effettuare l'aggiustamento del fair value per la corrispondente misura del rischio controparte ove necessario. In particolare, il Gruppo misura il CVA/DVA utilizzando la tecnica di valutazione basata sulla Potential Future Exposure dell'esposizione netta di controparte e allocando, successivamente, l'aggiustamento sui singoli strumenti finanziari che lo costituiscono. Tale tecnica si avvale unicamente di input osservabili sul mercato.

50.2 Attività non misurate al fair value nello Stato patrimoniale

stata classificata tale valutazione.

Nella tabella che segue sono esposti, per ogni classe di attività non valutata al fair value su base ricorrente ma per la quale il fair value deve essere indicato, il fair value alla fine del periodo e il livello nella gerarchia del fair value in cui è

Milioni di euro Attività non correnti Attività correnti Note Fair value Livello 1 Livello 2 Livello 3 Fair value Livello 1 Livello 2 Livello 3 al 31.12.2021 al 31.12.2021 Investimenti immobiliari 21 150 15 - 135 - - - - Rimanenze 32 - - - - 50 - 1 49

La tabella accoglie il fair value di investimenti immobiliari e rimanenze di immobili non strumentali rispettivamente per 150 milioni di euro e per 50 milioni di euro. Tali importi sono stati calcolati con l'ausilio di stime di periti indipendenti che hanno utilizzato differenti tecniche di valutazione a seconda della specificità dei casi in questione.

50.3 Passività misurate al fair value nello Stato patrimoniale

Nella tabella che segue sono esposti, per ogni classe di passività valutata al fair value nello Stato patrimoniale, su base ricorrente e non ricorrente, la valutazione al fair value alla fine del periodo e il livello nella gerarchia del fair value in cui è stata classificata la specifica passività.

Milioni di euro Passività non correnti
Passività correnti
Note Fair value Livello 1 Livello 2 Livello 3 Fair value Livello 1 Livello 2 Livello 3
al 31.12.2021 al 31.12.2021
Derivati di fair value hedge:
- tassi 49 5 - 5 - - - - -
- cambi 49 - - - - - - - -
- commodity 49 - - - - - - - -
Derivati di cash flow hedge:
- tassi 49 620 - 620 - 9 - 9 -
- cambi 49 1.244 - 1.244 - 49 - 49 -
- commodity 49 1.301 416 742 143 4.853 2.366 2.480 7
Derivati di trading:
- tassi 49 - - - - 73 - 73 -
- cambi 49 2 - 2 - 60 - 60 -
- commodity 49 167 72 95 - 19.563 7.628 11.934 1
Corrispettivi potenziali
(contingent consideration)
40, 41 84 - - 84 45 - 43 2

La voce "Corrispettivi potenziali" fa riferimento prevalentemente ad alcune partecipazioni detenute dal Gruppo in Nord America e in Grecia, il cui fair value è stato determinato sulla base delle condizioni contrattuali presenti negli accordi tra le parti.

50.4 Passività non misurate al fair value nello Stato patrimoniale

Nella tabella che segue sono esposti, per ogni classe di passività non valutata al fair value nello Stato patrimoniale, ma per la quale il fair value deve essere indicato, il fair value alla fine del periodo e il livello nella gerarchia del fair value in cui è stata classificata tale valutazione.

Milioni di euro
Note Fair value Livello 1 Livello 2 Livello 3
al 31.12.2021
Obbligazioni:
- a tasso fisso 46.3.1 42.949 39.709 3.240 -
- a tasso variabile 46.3.1 3.273 147 3.126 -
Finanziamenti bancari:
- a tasso fisso 46.3.1 2.298 - 2.298 -
- a tasso variabile 46.3.1 11.091 - 11.091 -
Debiti verso altri finanziatori:
- a tasso fisso 46.3.1 3.046 - 3.046 -
- a tasso variabile 46.3.1 95 - 95 -
Totale 62.752 39.856 22.896 -

Per gli strumenti di debito quotati il fair value è determinato utilizzando le quotazioni ufficiali, mentre per quelli non quotati è determinato mediante modelli di valutazione appropriati per ciascuna categoria di strumento finanziario e utilizzando i dati di mercato relativi alla data di chiusura dell'esercizio, ivi inclusi gli spread creditizi di Enel.

Altre informazioni

51. Pagamenti basati su azioni

A partire dall'esercizio 2019, l'Assemblea degli azionisti di Enel SpA ("Enel" o la "Società") ha deliberato con cadenza annuale l'adozione di piani di incentivazione di lungo termine su base azionaria destinati al management della stessa Enel e/o di società da questa controllate ai sensi dell'art. 2359 del codice civile; in particolare, ciascuno dei piani di incentivazione approvati (ossia, Piano di incentivazione di lungo termine per il 2019; Piano di incentivazione di lungo termine per il 2020; Piano di incentivazione di lungo termine per il 2021; di seguito, rispettivamente "Piano LTI 2019", "Piano LTI 2020", "Piano LTI 2021" e, congiuntamente, i "Piani") prevede, subordinatamente al raggiungimento di specifici obiettivi di performance, l'assegnazione di azioni ordinarie della Società ("Azioni") ai rispettivi beneficiari.

Nello specifico, i Piani approvati sono rivolti all'Amministratore Delegato/Direttore Generale di Enel e ai manager del Gruppo Enel che occupano le posizioni più direttamente responsabili dei risultati aziendali o considerate di interesse strategico e prevedono l'assegnazione ai destinatari di un incentivo rappresentato da una componente di natura monetaria e da una componente azionaria. Il suddetto incentivo – determinato, al momento dell'assegnazione, in un valore base calcolato in rapporto alla remunerazione fissa del singolo destinatario – può variare, in funzione del livello di raggiungimento di ciascuno degli obiettivi di performance triennali previsti dai Piani, da zero fino a un massimo del 280% ovvero del 180% del valore base nel caso, rispettivamente, dell'Amministratore Delegato/Direttore Generale ovvero degli altri destinatari.

Tali Piani prevedono inoltre che, rispetto al totale dell'incentivo effettivamente maturato, il premio sia interamente corrisposto in Azioni (i) per l'Amministratore Delegato/ Direttore Generale, fino al 100% del valore base assegnato e (ii) per gli altri destinatari, fino al 50% del valore base assegnato.

L'erogazione dell'incentivo previsto dai singoli Piani è subordinata al raggiungimento di specifici obiettivi di performance nel corso del triennio di riferimento (c.d. "performance period"). Qualora tali obiettivi siano raggiunti, l'incentivo maturato sarà erogato ai destinatari – sia per la componente azionaria sia per quella monetaria – per il 30% nel primo esercizio successivo al termine del performance period triennale e per il restante 70% nel secondo esercizio successivo al termine del performance period triennale. L'erogazione di una porzione rilevante della remunerazione variabile di lungo termine (pari al 70% del totale) risulta quindi differita al secondo esercizio successivo rispetto al triennio di riferimento degli obiettivi di performance dei singoli Piani (c.d. "deferred payment").

Nella tabella di seguito rappresentata vengono riportate alcune informazioni relative al Piano LTI 2019, al Piano LTI 2020 e al Piano LTI 2021.

Per ulteriori informazioni sulle caratteristiche dei Piani si rinvia ai rispettivi Documenti informativi, predisposti ai sensi dell'art. 84 bis del Regolamento adottato dalla CON-SOB con delibera del 14 maggio 1999 n. 11971 ("Regolamento Emittenti") e messi a disposizione del pubblico nella sezione del sito internet della Società (www.enel.com) dedicata alle Assemblee degli azionisti di riferimento, svoltesi rispettivamente in data 16 maggio 2019, 14 maggio 2020 e 20 maggio 2021.

Data di assegnazione
delle Azioni
Performance
period
Verifica
raggiungimento
obiettivi
Erogazione
dell'incentivo
Piano LTI 2019 12.11.2019(28) 2019-2021 2022(29) 2022-2023
Piano LTI 2020 17.09.2020(30) 2020-2022 2023(31) 2023-2024
Piano LTI 2021 16.09.2021(32) 2021-2023 2024(33) 2024-2025

(28) La data si riferisce alla riunione del Consiglio di Amministrazione che ha approvato modalità e tempi di assegnazione del Piano LTI 2019 ai destinatari (tenuto conto della proposta formulata dal Comitato per le Nomine e le Remunerazioni nella riunione dell'11 novembre 2019).

(29) In occasione dell'approvazione del Bilancio consolidato del Gruppo Enel al 31 dicembre 2021, il Consiglio di Amministrazione procederà alla verifica del livello di raggiungimento degli obiettivi di performance del Piano LTI 2019.

(30) La data si riferisce alla riunione del Consiglio di Amministrazione che ha approvato modalità e tempi di assegnazione del Piano LTI 2020 ai destinatari (tenuto conto della proposta formulata dal Comitato per le Nomine e le Remunerazioni nella riunione del 16 settembre 2020).

(31) In occasione dell'approvazione del Bilancio consolidato del Gruppo Enel al 31 dicembre 2022, il Consiglio di Amministrazione procederà alla verifica del livello di raggiungimento degli obiettivi di performance del Piano LTI 2020.

(32) La data si riferisce alla riunione del Consiglio di Amministrazione che ha approvato modalità e tempi di assegnazione del Piano LTI 2021 ai destinatari (tenuto conto della proposta formulata dal Comitato per le Nomine e le Remunerazioni nella riunione del 9 giugno 2021).

(33) In occasione dell'approvazione del Bilancio consolidato del Gruppo Enel al 31 dicembre 2023, il Consiglio di Amministrazione procederà alla verifica del livello di raggiungimento degli obiettivi di performance del Piano LTI 2021.

In attuazione delle autorizzazioni conferite dalle Assemblee degli azionisti tenutesi nelle date sopra richiamate (16 maggio 2019, 14 maggio 2020 e 20 maggio 2021) e nel rispetto dei relativi termini e condizioni, il Consiglio di Amministrazione ha approvato – nelle adunanze del 19 settembre 2019, 29 luglio 2020 e 17 giugno 2021 – l'avvio di programmi di acquisto di Azioni proprie a servizio rispettivamente del Piano LTI 2019, del Piano LTI 2020 e del Piano LTI 2021. Il numero di Azioni il cui acquisto è stato autorizzato dal Consiglio di Amministrazione per ciascun Piano, l'effettivo numero di Azioni acquistate, il relativo prezzo medio ponderato e il controvalore complessivo sono di seguito rappresentati.

Acquisti autorizzati dal Consiglio di Amministrazione Acquisti effettuati
Numero di Azioni Numero di Azioni Prezzo medio
ponderato
(euro per azione)
Controvalore
complessivo
(euro)
Piano LTI
2019
Numero non superiore a 2.500.000
per un corrispettivo massimo
di 10.500.000 milioni di euro
1.549.152(34) 6,7779 10.499.999
Piano LTI
2020
1.720.000 1.720.000(35) 7,4366 12.790.870
Piano LTI
2021
1.620.000 1.620.000(36) 7,8737 12.755.459

Per effetto degli acquisti effettuati a servizio del Piano LTI 2019, del Piano LTI 2020 e del Piano LTI 2021, al 31 dicembre 2021 Enel detiene complessivamente n. 4.889.152 Azioni proprie, pari allo 0,048% circa del capitale sociale.

Le seguenti informazioni riguardano gli strumenti rappresentativi di capitale assegnati durante gli esercizi 2019, 2020 e 2021.

2021 2020 2019
Numero azioni
assegnate
alla data di
assegnazione
Fair value
per azione
alla data di
assegnazione
Numero di
azioni
potenzialmente
erogabili
Numero azioni
assegnate
alla data di
assegnazione
Fair value
per azione
alla data di
assegnazione
Numero di
azioni
potenzialmente
erogabili
Numero azioni
assegnate
alla data di
assegnazione
Fair value
per azione
alla data di
assegnazione
Numero di
azioni
potenzialmente
erogabili
Piano LTI
2019
1.529.182 1.529.182 1.538.547 6,983 1.538.547
Piano LTI
2020
1.638.775 1.638.775(37) 7,38 1.638.775(38)
Piano LTI
2021
1.577.773 7,001 1.577.773

Il fair value di tali strumenti rappresentativi di capitale è misurato sulla base del prezzo di mercato delle Azioni alla data di assegnazione(39).

Il costo relativo alla componente azionaria è determinato con riferimento al fair value degli strumenti rappresentativi di capitale assegnati ed è rilevato lungo la durata del vesting period in contropartita alle riserve di patrimonio netto.

I costi totali del Gruppo rilevati a Conto economico ammontano a 9 milioni di euro nell'esercizio 2021 (5 milioni di euro nel 2020).

Non ci sono state cancellazioni o modifiche che hanno interessato il Piano LTI 2021 e/o il Piano LTI 2020 e/o il Piano LTI 2019.

Con riferimento al Piano LTI 2021, la data di assegnazione si riferisce al 16 settembre 2021, ovverosia alla data della riunione del Consiglio di Amministrazione che ha approvato modalità e tempi di assegnazione del Piano LTI 2021 ai destinatari.

(34) Azioni acquistate nel periodo compreso tra il 23 settembre e il 2 dicembre 2019, equivalenti allo 0,015% circa del capitale sociale.

(35) Azioni acquistate nel periodo compreso tra il 3 settembre e il 28 ottobre 2020, equivalenti allo 0,017% circa del capitale sociale.

(36) Azioni acquistate nel periodo compreso tra il 18 giugno e il 21 luglio 2021, equivalenti allo 0,016% circa del capitale sociale.

(37) Il dato ha subíto una rideterminazione rispetto a quello pubblicato nel Bilancio di esercizio relativo all'esercizio 2020.

(38) Il dato ha subíto una rideterminazione rispetto a quello pubblicato nel Bilancio di esercizio relativo all'esercizio 2020.

(39) Con riferimento al Piano LTI 2019, la data di assegnazione si riferisce al 12 novembre 2019, ovverosia alla data della riunione del Consiglio di Amministrazione che ha approvato modalità e tempi di assegnazione del Piano LTI 2019 ai destinatari.

Con riferimento al Piano LTI 2020, la data di assegnazione si riferisce al 17 settembre 2020, ovverosia alla data della riunione del Consiglio di Amministrazione che ha approvato modalità e tempi di assegnazione del Piano LTI 2020 ai destinatari.

52. Informativa sulle parti correlate

In quanto operatore nel campo della produzione, della distribuzione, del trasporto e della vendita di energia elettrica, nonché della vendita di gas naturale, Enel effettua transazioni con un certo numero di società controllate direttamente o indirettamente dallo Stato italiano, azionista di riferimento del Gruppo.

La tabella sottostante riepiloga le principali transazioni intrattenute con tali controparti.

Parte correlata Rapporto Natura delle principali transazioni
Acquirente Unico Interamente controllata indirettamente
dal Ministero dell'Economia e delle Finanze
Acquisto di energia elettrica destinata al mercato di maggior tutela
Gruppo Cassa
Depositi e Prestiti
Controllata direttamente dal Ministero
dell'Economia e delle Finanze
Vendita di energia elettrica sul Mercato dei Servizi di
Dispacciamento (Terna)
Vendita di servizi di trasporto di energia elettrica (Gruppo Eni)
Acquisto di servizi di trasporto, dispacciamento e misura (Terna)
Acquisto di servizi di postalizzazione (Poste Italiane)
Acquisto di combustibili per gli impianti di generazione, di servizi di
stoccaggio e distribuzione del gas naturale (Gruppo Eni)
GSE - Gestore dei
Servizi Energetici
Interamente controllata direttamente
dal Ministero dell'Economia e delle Finanze
Vendita di energia elettrica incentivata
Versamento della componente A3 per incentivazione fonti
rinnovabili
GME - Gestore dei
Mercati Energetici
Interamente controllata indirettamente
dal Ministero dell'Economia e delle Finanze
Vendita di energia elettrica in Borsa (GME)
Acquisto di energia elettrica in Borsa per pompaggi e
programmazione impianti (GME)
Gruppo Leonardo Controllata direttamente dal Ministero
dell'Economia e delle Finanze
Acquisto di servizi informatici e fornitura di beni

Inoltre, il Gruppo intrattiene rapporti di natura prevalentemente commerciale nei confronti delle società collegate o partecipate con quote di minoranza.

Infine, Enel intrattiene con i fondi pensione FOPEN e FON-DENEL, con la Fondazione Enel e con Enel Cuore, società Onlus di Enel operante nell'ambito dell'assistenza sociale e socio-sanitaria, rapporti istituzionali e di finalità sociale. Tutte le transazioni con parti correlate sono state concluse alle normali condizioni di mercato, in alcuni casi determinate dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente.

Le tabelle seguenti forniscono una sintesi dei rapporti sopra descritti nonché dei rapporti economici e patrimoniali con parti correlate, società collegate e a controllo congiunto rispettivamente in essere al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020.

Società collegate e a

controllo congiunto Totale generale 2021 Totale voce di bilancio Incidenza %

Milioni di euro Acquirente Unico GME GSE Gruppo Cassa Depositi e Prestiti(1) Altre Totale 2021 Rapporti economici Ricavi delle vendite e delle prestazioni - 3.018 275 3.165 210 6.668 342 7.010 84.104 8,3% Altri proventi - - - 5 - 5 1 6 3.902 0,2% Altri proventi finanziari - - - 15 - 15 123 138 1.882 7,3% Energia elettrica, gas e combustibile 4.613 6.363 - 2.572 - 13.548 278 13.826 49.093 28,2% Servizi e altri materiali - 75 3 2.874 57 3.009 143 3.152 19.609 16,1% Altri costi operativi 6 198 - 13 1 218 - 218 2.095 10,4% Risultati netti da contratti su commodity - - - 13 - 13 11 24 2.522 1,0% Altri oneri finanziari - - - 10 - 10 22 32 6.114 0,5%

(1) Il dato include Open Fiber SpA che lo scorso anno era considerata società collegata.

Milioni di euro
Acquirente Unico GME GSE Gruppo Cassa
Depositi e Prestiti(1)
Altre
Rapporti patrimoniali
Altre attività finanziarie non correnti - - - - -
Derivati finanziari attivi non correnti - - - - -
Altre attività non correnti - - - 119 -
Crediti commerciali - 469 9 659 36
Derivati finanziari attivi correnti - - - - -
Altre attività finanziarie correnti - - - - 1
Altre attività correnti - - 76 21 2
Finanziamenti a lungo termine - - - 536 -
Passività derivanti da contratti con i
clienti non correnti
- - - 187 7
Derivati finanziari passivi
non correnti
- - - - -
Finanziamenti a breve termine - - - - -
Quote correnti dei finanziamenti a lungo
termine
- - - 89 -
Debiti commerciali 1.903 641 1 1.466 12
Passività derivanti da contratti con i
clienti correnti
- - - 12 -
Altre passività correnti - - - 38 38
Altre informazioni
Garanzie rilasciate - 40 - 11 59
Garanzie ricevute - - - 138 36
Impegni - - - 401 -

(1) Il dato include Open Fiber SpA che lo scorso anno era considerata società collegata.

Milioni di euro

Milioni di euro

(1) Il dato include Open Fiber SpA che lo scorso anno era considerata società collegata.

(1) Il dato include Open Fiber SpA che lo scorso anno era considerata società collegata.

Incidenza % Totale voce di bilancio Totale generale 2021 Società collegate e a
controllo congiunto
Totale 2021
8,3% 84.104 7.010 342 6.668
3.902 6 1 5
1.882 138 123 15
49.093 13.826 278 13.548
19.609 3.152 143 3.009
2.095 218 - 218
2.522 24 11 13
6.114 32 22 10
Incidenza % Totale voce di bilancio Totale generale al
31.12.2021
Società collegate e a
controllo congiunto
Totale al 31.12.2021
19,6% 5.704 1.120 1.120 -
0,5% 2.772 14 14 -
3,6% 3.268 119 - 119
8,2% 16.076 1.321 148 1.173
0,1% 22.791 32 32 -
1,8% 8.645 157 156 1
2,5% 5.002 123 24 99
1,6% 54.500 880 344 536
3,1% 6.214 194 - 194
3.339 1 1 -
13.306 6 6 -
2,7% 4.031 109 20 89
24,1% 16.959 4.082 59 4.023
0,8% 1.433 12 - 12
0,6% 12.959 80 4 76
110 - 110
174 - 174
401 - 401

Milioni di euro

Acquirente Unico GME GSE Gruppo Cassa
Depositi e Prestiti
Altre
Rapporti economici
Ricavi delle vendite e delle prestazioni - 808 295 2.542 187
Altri proventi - - - - 1
Altri proventi finanziari - - - - -
Energia elettrica, gas e combustibile 2.038 2.059 - 1.122 -
Servizi e altri materiali - 38 3 2.728 44
Altri costi operativi 6 183 - 9 1
Risultati netti da contratti su commodity - - - 1 -
Altri oneri finanziari - - - 13 -

(1) I dati relativi all'esercizio 2020 sono stati adeguati, ai soli fini comparativi, per tener conto degli effetti della diversa classificazione derivante dalla valutazione al fair value, alla fine del periodo, dei contratti outstanding per compravendita di commodity regolate con consegna fisica; tale diversa classificazione non ha comportato effetti sul risultato operativo. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 7 del presente Bilancio consolidato.

(2) Ai soli fini comparativi si è proceduto a effettuare una riclassifica da proventi finanziari a ricavi, per un importo di 87 milioni di euro nel 2020, della componente rilevata a Conto economico legata alla rimisurazione al fair value delle attività finanziarie connesse ai servizi in concessione delle attività di distribuzione in Brasile rientranti nell'ambito di applicazione dell'IFRIC 12. Tale ultima classificazione ha comportato effetti di pari importo sul risultato operativo. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 7 del presente Bilancio consolidato.

Milioni di euro
Acquirente Unico GME GSE Gruppo Cassa
Depositi e Prestiti
Altre
Rapporti patrimoniali
Altre attività finanziarie non correnti - - - - -
Derivati finanziari attivi non correnti - - - - -
Crediti commerciali - 35 15 569 29
Altre attività finanziarie correnti - - - - 1
Altre attività correnti - 9 84 63 2
Finanziamenti a lungo termine - - - 625 -
Passività derivanti da contratti con i
clienti non correnti
- - - 4 6
Finanziamenti a breve termine - - - - -
Quote correnti dei finanziamenti a lungo
termine
- - - 89 -
Debiti commerciali 554 83 746 748 5
Passività derivanti da contratti con i
clienti correnti
- - - - 1
Altre passività correnti - - - 15 13
Altre informazioni
Garanzie rilasciate - 250 - 13 83
Garanzie ricevute - - - 157 36
Impegni - - - 102 2

Milioni di euro

Milioni di euro

Incidenza % Totale voce di bilancio Totale generale 2020 Società collegate e a
controllo congiunto
Totale 2020
63.642(1) (2) 4.038 206 3.832
6,3%
0,4%
2.362 10 9 1
2,3% 2.676(2) 62 62 -
20,7% 26.026(1) 5.385 166 5.219
16,1% 18.366(1) 2.958 145 2.813
9,2% 2.202 202 3 199
-1,0% (99)(1) 1 - 1
1,6% 4.485 71 58 13
Incidenza % Totale voce di bilancio Totale generale al
31.12.2020
Società collegate e a
controllo congiunto
Totale al 31.12.2020
22,2% 5.159 1.144 1.144 -
1,7% 1.236 21 21 -
7,2% 12.046 863 215 648
3,7% 5.113 190 189 1
4,6% 3.578 164 6 158
2,0% 49.519 984 359 625
2,6% 6.191 161 151 10
0,3% 6.345 21 21 -
3,4% 3.168 108 19 89
17,1% 12.859 2.205 69 2.136
1,3% 1.275 16 15 1
0,3% 11.651 37 9 28
346 - 346
193 - 193
104 - 104

In merito all'informativa sulla retribuzione degli Amministratori, del Collegio Sindacale, del Direttore Generale e dei dirigenti con responsabilità strategiche, prevista dallo IAS 24, si rimanda alle seguenti tabelle.

Milioni di euro
2021 2020 2021-2020
Compensi riferiti ai componenti del Consiglio di Amministrazione
e del Collegio Sindacale, al Direttore Generale
Benefíci a breve termine per i dipendenti 5 6 (1) -16,7%
Altri benefíci a lungo termine 1 4 (3) -75,0%
Totale 6 10 (4) -40,0%
Milioni di euro
2021 2020 2021-2020
Compensi riferiti ai dirigenti con responsabilità strategiche
Benefíci a breve termine per i dipendenti 13 13 - -
Altri benefíci a lungo termine 4 8 (4) -50,0%
Totale 17 21 (4) -19,0%

Nel corso del mese di novembre 2010 il Consiglio di Amministrazione di Enel SpA ha approvato una procedura che disciplina l'approvazione e l'esecuzione delle operazioni con parti correlate poste in essere da Enel SpA, direttamente ovvero per il tramite di società controllate. Tale procedura (reperibile all'indirizzo https://www.enel.com/ it/investitori/governance/statuto-regolamenti-politiche sia nella versione vigente sino al 30 giugno 2021 sia nella versione da ultimo modificata dal Consiglio di Amministrazione nel medesimo mese di giugno 2021 e con efficacia dal 1° luglio 2021) individua una serie di regole volte ad assicurare la trasparenza e la correttezza, sia sostanziale sia procedurale, delle operazioni con parti correlate ed è stata adottata in attuazione di quanto disposto dall'art. 2391 bis del codice civile e dalla disciplina attuativa dettata dalla CONSOB. Si segnala che nel corso dell'esercizio 2021 non sono state realizzate operazioni con parti correlate per le quali fosse necessario procedere all'inserimento in bilancio dell'informativa richiesta dal Regolamento adottato in materia con delibera CONSOB n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche e integrazioni.

53. Erogazioni pubbliche - Informativa ex art. 1, commi 125-129, legge n. 124/2017

Ai sensi dell'art. 1, commi 125 e 126, della legge n. 124/2017 e successive modificazioni, di seguito sono indicate le informazioni in merito alle erogazioni ricevute da enti e amministrazioni pubbliche italiane, nonché le erogazioni concesse da Enel SpA e dalle società controllate consolidate integralmente a imprese, persone ed enti pubblici e privati. L'informativa tiene conto: (i) delle erogazioni ricevute da soggetti pubblici/entità statali italiani; e (ii) delle erogazioni concesse da parte di Enel SpA e delle controllate del Gruppo a soggetti pubblici o privati residenti o stabiliti in Italia. L'informativa di seguito presentata include le erogazioni di importo superiore a 10.000 euro, effettuate dal medesimo soggetto erogante nel corso del 2021, anche tramite una pluralità di transazioni economiche. Il criterio di rilevazione utilizzato è quello cosiddetto "di cassa".

Ai sensi delle disposizioni dell'art. 3 quater del decreto legge 14 dicembre 2018, n. 135, convertito dalla legge 11 febbraio 2019, n. 12, per le erogazioni ricevute si rinvia alle indicazioni contenute nel Registro Nazionale degli Aiuti di Stato di cui all'art. 52 della legge 24 dicembre 2012, n. 234.

Erogazioni ricevute in milioni di euro
Istituto finanziario/
Ente erogatore
Società
beneficiaria
Importo Note
Anpal Enel Green Power
Italia Srl
0,02 Tranche di contributo a fondo perduto incassata per la prima istanza FNC-C-05468,
finanziato nell'ambito del Fondo Nuove Competenze, di cui art. 88 del decreto legge
19 maggio 2020 e al decreto interministeriale del 9 ottobre 2020
Anpal Enel Green Power
Italia Srl
0,05 Tranche di contributo a fondo perduto incassata per la seconda istanza
FNC-C-06952, finanziato nell'ambito del Fondo Nuove Competenze, di cui art. 88 del
decreto legge 19 maggio 2020 e al decreto interministeriale del 9 ottobre 2020
Anpal Enel Green Power
Italia Srl
0,09 Tranche di contributo a fondo perduto incassata per la prima istanza FNC-C-05468,
finanziato nell'ambito del Fondo Nuove Competenze, di cui art. 88 del decreto legge
19 maggio 2020 e al decreto interministeriale del 9 ottobre 2020
Invitalia Enel Green Power
Italia Srl
8,44 Tranche di contributo a fondo perduto incassata per il Contratto di Sviluppo 3SUN,
finanziato con la Determina Invitalia del 17 novembre 2017
Anpal Enel Energia SpA 0,03 Tranche di contributo a fondo perduto incassata per la prima istanza FNC-C-05468,
finanziato nell'ambito del Fondo Nuove Competenze, di cui art. 88 del decreto legge
19 maggio 2020 e al decreto interministeriale del 9 ottobre 2020
Anpal Enel Energia SpA 0,15 Tranche di contributo a fondo perduto incassata per la seconda istanza
FNC-C-06952, finanziato nell'ambito del Fondo Nuove Competenze, di cui art. 88 del
decreto legge 19 maggio 2020 e al decreto interministeriale del 9 ottobre 2020
Anpal Enel Energia SpA 0,04 Tranche di contributo a fondo perduto incassata per la prima istanza FNC-C-10223,
finanziato nell'ambito del Fondo Nuove Competenze, di cui art. 88 del decreto legge
19 maggio 2020 e al decreto interministeriale del 9 ottobre 2020
Anpal Servizio Elettrico
Nazionale SpA
0,03 Tranche di contributo a fondo perduto incassata per la prima istanza FNC-C-05468,
finanziato nell'ambito del Fondo Nuove Competenze, di cui art. 88 del decreto legge
19 maggio 2020 e al decreto interministeriale del 9 ottobre 2020
Anpal Servizio Elettrico
Nazionale SpA
0,03 Tranche di contributo a fondo perduto incassata per la seconda istanza
FNC-C-06952, finanziato nell'ambito del Fondo Nuove Competenze, di cui art. 88 del
decreto legge 19 maggio 2020 e al decreto interministeriale del 9 ottobre 2020
Anpal Servizio Elettrico
Nazionale SpA
0,02 Tranche di contributo a fondo perduto incassata per la prima istanza FNC-C-10223,
finanziato nell'ambito del Fondo Nuove Competenze, di cui art. 88 del decreto legge
19 maggio 2020 e al decreto interministeriale del 9 ottobre 2020
Anpal Enel Global Trading
SpA
0,01 Tranche di contributo a fondo perduto incassata per la seconda istanza
FNC-C-06952, finanziato nell'ambito del Fondo Nuove Competenze, di cui art. 88 del
decreto legge 19 maggio 2020 e al decreto interministeriale del 9 ottobre 2020
Anpal Enel Global Trading
SpA
0,01 Tranche di contributo a fondo perduto incassata per la prima istanza FNC-C-10223,
finanziato nell'ambito del Fondo Nuove Competenze, di cui art. 88 del decreto legge
19 maggio 2020 e al decreto interministeriale del 9 ottobre 2020
Anpal Enel X Srl 0,01 Tranche di contributo a fondo perduto incassata per la prima istanza FNC-C-05468,
finanziato nell'ambito del Fondo Nuove Competenze, di cui art. 88 del decreto legge
19 maggio 2020 e al decreto interministeriale del 9 ottobre 2020
Anpal Enel X Srl 0,03 Tranche di contributo a fondo perduto incassata per la seconda istanza
FNC-C-06952, finanziato nell'ambito del Fondo Nuove Competenze, di cui art. 88 del
decreto legge 19 maggio 2020 e al decreto interministeriale del 9 ottobre 2020
Anpal Enel X Srl 0,01 Tranche di contributo a fondo perduto incassata per la terza istanza FNC-C-10223,
finanziato nell'ambito del Fondo Nuove Competenze, di cui art. 88 del decreto legge
19 maggio 2020 e al decreto interministeriale del 9 ottobre 2020

Erogazioni ricevute in milioni di euro

Istituto finanziario/
Ente erogatore
Società
beneficiaria
Importo Note
Anpal Enel Sole Srl 0,01 Tranche di contributo a fondo perduto incassata per la terza istanza FNC-C-10223,
finanziato nell'ambito del Fondo Nuove Competenze, di cui art. 88 del decreto legge
19 maggio 2020 e al decreto interministeriale del 9 ottobre 2020
Anpal Enel Produzione
SpA
0,03 Tranche di contributo a fondo perduto incassata per la prima istanza FNC-C-05468,
finanziato nell'ambito del Fondo Nuove Competenze, di cui art. 88 del decreto legge
19 maggio 2020 e al decreto interministeriale del 9 ottobre 2020
Anpal Enel Produzione
SpA
0,05 Tranche di contributo a fondo perduto incassata per la seconda istanza
FNC-C-06952, finanziato nell'ambito del Fondo Nuove Competenze, di cui art. 88 del
decreto legge 19 maggio 2020 e al decreto interministeriale del 9 ottobre 2020
Anpal Enel Produzione
SpA
0,06 Tranche di contributo a fondo perduto incassata per la terza istanza FNC-C-10223,
finanziato nell'ambito del Fondo Nuove Competenze, di cui art. 88 del decreto legge
19 maggio 2020 e al decreto interministeriale del 9 ottobre 2020
Anpal Enel Global
Services Srl
0,01 Tranche di contributo a fondo perduto incassata per la prima istanza FNC-C-05468,
finanziato nell'ambito del Fondo Nuove Competenze, di cui art. 88 del decreto legge
19 maggio 2020 e al decreto interministeriale del 9 ottobre 2020
Anpal Enel Global
Services Srl
0,13 Tranche di contributo a fondo perduto incassata per la seconda istanza
FNC-C-06952, finanziato nell'ambito del Fondo Nuove Competenze, di cui art. 88 del
decreto legge 19 maggio 2020 e al decreto interministeriale del 9 ottobre 2020
Anpal Enel Global
Services Srl
0,02 Tranche di contributo a fondo perduto incassata per la prima istanza FNC-C-10223,
finanziato nell'ambito del Fondo Nuove Competenze, di cui art. 88 del decreto legge
19 maggio 2020 e al decreto interministeriale del 9 ottobre 2020
Anpal e-distribuzione
SpA
0,44 Tranche di contributo a fondo perduto incassata per la prima istanza FNC-C-05468,
finanziato nell'ambito del Fondo Nuove Competenze, di cui art. 88 del decreto legge
19 maggio 2020 e al decreto interministeriale del 9 ottobre 2020
Anpal e-distribuzione
SpA
0,19 Tranche di contributo a fondo perduto incassata per la seconda istanza
FNC-C-06952, finanziato nell'ambito del Fondo Nuove Competenze, di cui art. 88 del
decreto legge 19 maggio 2020 e al decreto interministeriale del 9 ottobre 2020
Anpal e-distribuzione
SpA
0,20 Tranche di contributo a fondo perduto incassata per la terza istanza FNC-C-10223,
finanziato nell'ambito del Fondo Nuove Competenze, di cui art. 88 del decreto legge
19 maggio 2020 e al decreto interministeriale del 9 ottobre 2020
Anpal Enel Global
Infrastructure and
Networks Srl
0,09 Tranche di contributo a fondo perduto incassata per la seconda istanza
FNC-C-06952, finanziato nell'ambito del Fondo Nuove Competenze, di cui art. 88 del
decreto legge 19 maggio 2020 e al decreto interministeriale del 9 ottobre 2020
Anpal Enel Global
Infrastructure and
Networks Srl
0,07 Tranche di contributo a fondo perduto incassata per la terza istanza FNC-C-10223,
finanziato nell'ambito del Fondo Nuove Competenze, di cui art. 88 del decreto legge
19 maggio 2020 e al decreto interministeriale del 9 ottobre 2020
Anpal Enel Italia SpA 0,03 Tranche di contributo a fondo perduto incassata per la prima istanza FNC-C-05468,
finanziato nell'ambito del Fondo Nuove Competenze, di cui art. 88 del decreto legge
19 maggio 2020 e al decreto interministeriale del 9 ottobre 2020
Anpal Enel Italia SpA 0,07 Tranche di contributo a fondo perduto incassata per la seconda istanza
FNC-C-06952, finanziato nell'ambito del Fondo Nuove Competenze, di cui art. 88 del
decreto legge 19 maggio 2020 e al decreto interministeriale del 9 ottobre 2020
Anpal Enel Italia SpA 0,02 Tranche di contributo a fondo perduto incassata per la prima istanza FNC-C-10223,
finanziato nell'ambito del Fondo Nuove Competenze, di cui art. 88 del decreto legge
19 maggio 2020 e al decreto interministeriale del 9 ottobre 2020
Ministero
dell'Università e
della Ricerca
Enel Italia SpA 0,03 Tranche di contributo a fondo perduto incassata per il primo e il secondo SAL
del progetto SE4I, finanziato nell'ambito del PON MIUR "R&I" 2014-2020, Decreto
Direttoriale del 13 luglio 2017, n. 1735/Ric. "Avviso per la presentazione di progetti
di Ricerca Industriale e Sviluppo Sperimentale nelle 12 aree di specializzazione
individuate dal PNR 2015-2020"
10,43 Totale

Erogazioni concesse in milioni di euro
Società erogante Società/Ente beneficiario Importo Note
Enel SpA Enel Cuore Onlus 0,04 Contributo anno 2021
Enel SpA OECD International Energy
Agency (IEA)
0,08 Erogazione liberale 2021
Enel SpA Ashoka Italia Onlus 0,02 Erogazione liberale 2021
Enel SpA European University Institute 0,10 Erogazione liberale 2021
Enel SpA Università Commerciale Luigi
Bocconi
0,07 Erogazione liberale a sostegno di borse di studio
Enel X Srl Enel Cuore Onlus 0,04 Contributo anno 2021
Enel Produzione SpA Ente della zona industriale di
Porto Marghera
0,02 Contributo associativo 2021
Enel Produzione SpA Assocarboni 0,03 Adesione Enel 2021
Enel Produzione SpA Fondazione Centro Studi Enel 0,09 Acconto 50% contributo liberale 2021
Enel Produzione SpA Enel Cuore Onlus 0,13 Erogazione saldo contributo 2021
Enel Produzione SpA Enel Cuore Onlus 0,04 Contributo anno 2021
Enel Produzione SpA Enel Cuore Onlus 0,03 Contributo straordinario 2021
Enel Produzione SpA Fondazione Centro Studi Enel 0,09 Contributo liberale 2021
Enel Produzione SpA Assonime 0,03 Quota associativa 2021
Enel Italia SpA ASES - Agricoltori,
Sostenibilità E Sviluppo
(Associazione non profit)
0,02 Contributo per il progetto #lanaturanonsiferma
Enel Italia SpA Comune di Brindisi 0,01 Donazione a sostegno del progetto Brindisi Brilla, patrocinato dal
Comune di Brindisi e realizzato in collaborazione con l'Associazione
Il Cielo Itinerante. Il progetto ha lo scopo di avvicinare i più giovani
alle materie STEM (acronimo di Science, Technology, Engineering e
Mathematics)
Enel Italia SpA Enel Cuore Onlus 0,11 Erogazione liberale al fine di garantire lo svolgimento delle attività
istituzionali, finalizzate principalmente a sostenere progetti in
coerenza con gli scopi e gli obiettivi dell'associazione
Enel Italia SpA Fondazione Accademia
Nazionale "Santa Cecilia"
1,20 Donazione a sostegno delle attività culturali della Fondazione
Enel Italia SpA Fondazione Centro Studi Enel 0,15 Erogazione liberale a sostegno di progetti di ricerca e di alta
formazione
Enel Italia SpA Fondazione Maggio Musicale
Fiorentino
0,40 Donazione a sostegno delle attività culturali della Fondazione
Enel Italia SpA Moige - Movimento italiano
genitori Onlus
0,10 Donazione a sostegno della Campagna Giovani Ambasciatori per la
cittadinanza digitale per contrastare il fenomeno del cyber risk, del
bullismo e del cyberbullismo in tutte le sue manifestazioni
Enel Italia SpA Società Cooperativa Sociale
Camelot Onlus
0,02 Erogazione liberale a sostegno del progetto con la Sustainable
Development School per la creazione di percorsi di apprendimento
per i docenti con l'obiettivo di promuovere l'educazione alla
cittadinanza globale
Enel Italia SpA Fondazione Teatro alla Scala 0,60 Donazione a sostegno delle attività culturali della Fondazione
e-distribuzione SpA Enel Cuore Onlus 2,44 80% a saldo contributo liberale 2019
e-distribuzione SpA Enel Cuore Onlus 0,52 20% contributo liberale 2021
e-distribuzione SpA Fondazione Centro Studi Enel 1,40 50% a saldo contributo liberale 2020
e-distribuzione SpA Fondazione Centro Studi Enel 1,41 50% contributo liberale 2021
e-distribuzione SpA Centro Vaccinale - Varese 0,01 Donazione collegamento alla rete elettrica per strutture sanitarie a
contrasto della pandemia COVID-19
Enel Energia SpA Anigas 0,08 Saldo quota associativa 2020
Enel Energia SpA Anigas 0,10 Acconto quota associativa 2021
Enel Energia SpA Anigas 0,10 Saldo adesione 2021
Enel Energia SpA Confimprese 0,01 Adesione 2021
Enel Energia SpA Fondazione Centro Studi Enel 1,23 Saldo contributo anno 2020
Enel Energia SpA Fondazione Centro Studi Enel 1,01 Acconto 50% contributo liberale 2021
Enel Energia SpA Assonime 0,02 Quota associativa 2021
Enel Energia SpA Enel Cuore Onlus 1,26 80% a saldo contributo liberale 2019
Enel Energia SpA Enel Cuore Onlus 0,37 50% contributo liberale 2021
Enel Global Trading SpA Enel Cuore Onlus 0,04 Contributo anno 2021
Enel Global Trading SpA Fondazione Centro Studi Enel 0,10 Contributo 2021 finalizzato al sostegno e allo sviluppo dei progetti
di ricerca e alta formazione
13,50 Totale

54. Impegni contrattuali e garanzie

Gli impegni contrattuali assunti dal Gruppo Enel e le garanzie prestate a terzi sono di seguito riepilogati.

Milioni di euro
al 31.12.2021 al 31.12.2020 2021-2020
Garanzie prestate:
- fideiussioni e garanzie rilasciate a favore di terzi 4.937 11.451 (6.514)
Impegni assunti verso fornitori per:
- acquisti di energia elettrica 71.244 67.400 3.844
- acquisti di combustibili 58.042 41.855 16.187
- forniture varie 1.631 1.511 120
- appalti 4.668 3.604 1.064
- altre tipologie 6.187 4.348 1.839
Totale 141.772 118.718 23.054
TOTALE 146.709 130.169 16.540

Rispetto a quanto rilevato al 31 dicembre 2020, l'incremento degli impegni assunti per gli "acquisti di energia elettrica", pari a 3.844 milioni di euro, è riferibile essenzialmente alle società rientranti nella Regione America Latina, in particolare in Brasile, e risulta principalmente attribuibile all'effetto cambi, ai prezzi più elevati dovuti all'inflazione del periodo, nonché al diverso stato di avanzamento dei contratti in essere. La variazione in aumento degli impegni per gli "acquisti di combustibili", pari a 16.187 milioni di euro, è riferita principalmente alle forniture di gas, soprattutto in Spagna e in Italia, e ha risentito dell'aumento della domanda di gas naturale e del relativo prezzo, nonché dell'effetto cambi. Per maggiori dettagli sulla scadenza degli impegni e delle

garanzie si rinvia al paragrafo "Impegni per l'acquisto delle commodity" contenuto nella nota 47.

Il Gruppo, attraverso la propria controllata Enel Italia, ha inoltre stipulato due contratti di avvalimento con i quali ha fornito a Open Fiber il requisito del fatturato necessario per partecipare ai due bandi di gara indetti da Infratel (rispettivamente, il 3 giugno 2016 e l'8 agosto 2016) e di cui la stessa Open Fiber non disponeva al momento della partecipazione alle predette gare. Ciononostante, si precisa che, a oggi, la consistenza economico-patrimoniale ormai raggiunta da Open Fiber porta a considerare come remota la possibilità che tale garanzia possa essere attivata.

55. Attività e passività potenziali

Di seguito sono riportate le principali attività e passività potenziali al 31 dicembre 2021 non rilevate in bilancio per assenza dei necessari presupposti previsti dal principio di riferimento IAS 37.

Centrale termoelettrica di Brindisi Sud - "Ceneri" - Italia

Con riferimento all'indagine penale avviata dalla Procura presso il Tribunale di Lecce nel 2017, afferente ai processi di riutilizzo, nell'ambito dell'industria cementiera, delle ceneri cosiddette "leggere", la centrale termoelettrica di Brindisi Sud (Centrale) è stata al centro di un'indagine penale che ha dato luogo a un decreto di sequestro preventivo con facoltà d'uso soggetta a particolari accorgimenti tecnici disponendo, altresì, il sequestro di beni e crediti a danno di Enel Produzione fino alla concorrenza di una somma pari a circa 523 milioni di euro. Il 1° agosto 2018 la Procura di Lecce ha proceduto al dissequestro della Centrale, con la conseguente cessazione della custodia/amministrazione giudiziaria dell'impianto e il riaccredito a Enel Produzione della somma sequestrata. Il dissequestro è stato disposto in conseguenza del fatto che durante le indagini è stato disposto un incidente probatorio a seguito del quale i periti indipendenti nominati dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Lecce hanno elaborato una perizia, depositata il 16 luglio 2018 in forma preliminare e il 10 ottobre 2018 in forma definitiva, che ha confermato la non pericolosità delle ceneri, ritenendole idonee al riutilizzo nel ciclo del cemento, nonché la correttezza dei processi di gestione della Centrale. Fermo il dissequestro, la fase delle indagini preliminari risultava comunque pendente sia nei confronti degli indagati persone fisiche sia della società ai sensi del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231. All'esito dell'udienza del 22 gennaio 2019 disposta dal Giudice per le Indagini Preliminari, su richiesta della Procura, per l'esame dei periti sulla consulenza depositata, i periti hanno ribadito la correttezza della qualificazione e la non pericolosità delle ceneri prodotte dalla Centrale e la possibilità del loro impiego nella produzione del cemento.

In seguito, nel corso del 2021 si è tenuta l'udienza preliminare, all'esito della quale il Giudice dell'Udienza Preliminare ha accolto la costituzione di parte civile del Comune di Brindisi, che ha quantificato il danno in circa 27 milioni di euro chiedendo una provvisionale di 8 milioni di euro, e della Regione Puglia, che allo stato non ha quantificato il danno. Il Giudice dell'Udienza Preliminare ha infine disposto il rinvio a giudizio per tutti gli imputati avanti al Tribunale di Brindisi all'udienza del 9 dicembre 2021.

Centrale termoelettrica di Brindisi Sud - Procedimenti penali a carico di dipendenti Enel - Italia

Sempre in relazione alla centrale termoelettrica di Brindisi Sud (Centrale), si è svolto davanti al Tribunale di Brindisi un procedimento penale nei confronti di alcuni dipendenti di Enel Produzione – citata quale responsabile civile – per i reati di danneggiamento e di getto pericoloso di cose in relazione a presunte contaminazioni di polveri di carbone su terreni adiacenti l'area della Centrale, che si sarebbero verificate nel periodo ricompreso tra il 1999 e il 2011. A fine 2013 l'accusa è stata estesa anche ai due anni successivi al 2011. Nell'ambito di detto procedimento sono state presentate le richieste delle parti civili costituite, tra le quali la Provincia e il Comune di Brindisi, per il pagamento di una somma complessiva di circa 1,4 miliardi di euro. Con sentenza del 26 ottobre 2016, il Tribunale di Brindisi ha così disposto nei confronti dei tredici imputati, tutti dipendenti di Enel Produzione: (i) quanto a nove imputati, l'assoluzione per non aver commesso il fatto; (ii) quanto a due imputati, il non doversi procedere per intervenuta prescrizione dei reati contestati; e (iii) per i restanti due imputati, la condanna, con tutti i benefici di legge, a nove mesi di reclusione. Nell'ambito della stessa sentenza, con riferimento alle richieste di risarcimento del danno, il Tribunale ha disposto altresì: (i) il rigetto di tutte le domande delle parti civili pubbliche e delle associazioni costituitesi parte civile; (ii) l'accoglimento della maggior parte delle domande presentate dalle parti private, rinviando queste ultime dinanzi al giudice civile per la quantificazione, senza disporre il riconoscimento di provvisionali. Avverso la sentenza di condanna è stato proposto appello dagli imputati condannati e da Enel Produzione quale responsabile civile; analogo appello è stato proposto da uno dei due dipendenti per il quale era stata dichiarata l'intervenuta prescrizione. Con decisione resa in data 8 febbraio 2019, la Corte d'Appello di Lecce ha: (i) confermato la sentenza di primo grado quanto alle condanne penali per due dirigenti di Enel Produzione; (ii) rigettato le domande di risarcimento del danno di alcune parti private appellanti; (iii) accolto alcune domande di risarcimento danni, in primo grado rigettate, rimettendo le parti – come già fatto per le altre la cui domanda era stata accolta in primo grado – dinanzi al giudice civile per la quantificazione, senza riconoscere provvisionali; (iv) confermato per il resto la sentenza del Tribunale di Brindisi, fatta eccezione per l'estensione delle spese di lite anche alla Provincia di Brindisi, cui non era stato riconosciuto alcun risarcimento del danno né in primo, né in secondo grado.

Con successiva ordinanza, la Corte d'Appello di Lecce ha poi accolto l'istanza di correzione della sentenza proposta dalla Provincia di Brindisi, riconoscendo la sussistenza di un errore materiale e quindi il diritto generico della Provincia al risarcimento dei danni. Avverso la sentenza di appello, le difese hanno depositato ricorso per cassazione. All'esito dell'udienza di discussione tenutasi il 1° ottobre 2020, la Corte di Cassazione ha disposto l'annullamento della sentenza della Corte d'Appello di Lecce, con rinvio ad altra sezione della medesima Corte per la celebrazione di un nuovo giudizio. Il nuovo giudizio si è tenuto dinanzi la Sezione Promiscua Penale della Corte d'Appello di Lecce la quale, all'udienza del 10 novembre 2021, ha pronunciato sentenza di assoluzione nei confronti degli imputati, con formula piena "per non aver commesso il fatto" e ha conseguentemente revocato le statuizioni civili.

In aggiunta al precedente giudizio, alcuni dipendenti di Enel Produzione sono stati coinvolti in due processi penali presso i Tribunali di Reggio Calabria e Vibo Valentia per il reato di illecito smaltimento dei rifiuti a seguito di presunte violazioni commesse in merito allo smaltimento dei rifiuti della Centrale. In questi procedimenti Enel Produzione non è stata citata quale responsabile civile. Entrambi i suddetti processi si sono risolti positivamente per i dipendenti di Enel Produzione: quanto al procedimento dinanzi al Tribunale di Vibo Valentia, all'udienza del 17 giugno 2021 il Tribunale ha dato lettura del dispositivo della sentenza dichiarando non doversi procedere nei confronti degli imputati in ordine ai reati loro ascritti per intervenuta prescrizione, escludendo, inoltre, che fosse applicabile l'aggravante di cui all'art. 434, comma 2 c.p.; quanto al procedimento dinanzi al Tribunale di Reggio Calabria, questo si era già precedentemente concluso, all'udienza del 23 giugno 2016, con l'emissione di sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste per la quasi totalità dei reati più gravi e per prescrizione, per uno dei reati più gravi e per tutti i restanti reati, di minore rilevanza penale.

Procedimento antitrust Enel, Enel Energia e Servizio Elettrico Nazionale

Con provvedimento notificato in data 11 maggio 2017, l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha avviato, con contestuale svolgimento di ispezioni, un procedimento per presunto abuso di posizione dominante nei confronti di Enel SpA (Enel), Enel Energia SpA (EE) e Servizio Elettrico Nazionale SpA (SEN). Il procedimento è stato avviato sulla base di segnalazioni effettuate dall'Associazione italiana di Grossisti di Energia e Trader (AIGET), dalla società Green Network SpA (GN), nonché sulla base di alcune segnalazioni di singoli consumatori.

In data 20 dicembre 2018 l'AGCM ha adottato il provvedimento finale del procedimento con il quale ha disposto l'irrogazione di una sanzione amministrativa pecuniaria di euro 93.084.790,50 nei confronti delle società Enel, SEN ed EE, per violazione dell'art. 102 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea (TFUE).

La condotta contestata consisterebbe nell'adozione di una strategia volta a escludere i concorrenti dal mercato libero della fornitura retail, realizzata dalle società operative del Gruppo, e in particolare da EE, che si sarebbero avvalse del consenso privacy rilasciato per finalità commerciali per veicolare le proprie offerte in ambito infragruppo, al fine, in particolare, di contattare i clienti di SEN forniti sul mercato tutelato.

Relativamente alle ulteriori contestazioni mosse con il provvedimento di avvio del procedimento, riguardanti l'organizzazione e lo svolgimento delle attività di vendita all'interno dei punti fisici sul territorio (Punti Enel e Punti Enel Negozi Partner) e alle politiche di winback denunciate da GN, l'AGCM è giunta, invece, alla conclusione che le evidenze istruttorie non abbiano fornito un quadro probatorio sufficiente per imputare alle società del Gruppo alcuna condotta abusiva.

Le società coinvolte hanno contestato il provvedimento dell'AGCM e presentato ricorso per l'annullamento avanti al TAR Lazio. La decisione del TAR, depositata in data 17 ottobre 2019, in parziale accoglimento dei ricorsi presentati da SEN ed EE, ha rideterminato il periodo dell'abuso in 1 anno e 9 mesi – in luogo dell'originario periodo di 5 anni e 5 mesi – imponendo all'AGCM di rideterminare la sanzione secondo i criteri specificati in motivazione. Con la medesima decisione il TAR ha invece respinto il ricorso di Enel – volto a contestare la asserita responsabilità solidale della Capogruppo con SEN ed EE. Da tale decisione non sono conseguiti autonomi effetti economici rispetto all'ordine imposto all'AGCM di rideterminare la sanzione. Con provvedimento del 27 novembre 2019 l'AGCM ha rideterminato la sanzione quantificandola in 27.529.786,46 euro.

Le sentenze del TAR sono state impugnate in appello avanti al Consiglio di Stato dalle tre società del Gruppo Enel ed è stata contestualmente presentata istanza cautelare per la sospensione del provvedimento di rideterminazione della sanzione adottato dall'AGCM. Con ordinanza del 20 luglio 2020, il Consiglio di Stato, previa riunione delle tre impugnazioni, ha sospeso il giudizio e disposto il rinvio pregiudiziale dinanzi alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea (CGUE) ai sensi dell'art. 267 TFUE, formulando alcuni quesiti volti a chiarire l'interpretazione del concetto di "abuso di posizione dominante" da applicarsi al caso di specie. L'11 e il 18 settembre 2020, la CGUE ha notificato, rispettivamente, a EE e SEN e a Enel, l'avvio del procedimento ai sensi dell'art. 267 TFUE. Le società hanno presentato memorie e, successivamente, EE e SEN hanno partecipato all'udienza dibattimentale tenutasi il 9 settembre 2021. Alla successiva udienza del 9 dicembre 2021 sono state presentate alla

CGUE le conclusioni dell'Avvocato Generale.

Nelle more dell'avvio del procedimento avanti alla CGUE, Enel, EE e SEN hanno presentato un'ulteriore istanza cautelare per la sospensione dell'esecutività della sentenza del TAR impugnata e del provvedimento di rideterminazione della sanzione.

Con tre distinte ordinanze di identico testo, pubblicate il 16 novembre 2020, il Consiglio di Stato ha accolto l'istanza di sospensiva delle società Enel richiedendo, a garanzia del pagamento della sanzione per l'ipotesi di eventuale esito sfavorevole del giudizio, il rilascio di una fideiussione a prima richiesta in favore dell'AGCM corrispondente all'importo della sanzione rideterminata e sospesa in via cautelare. La garanzia è stata regolarmente rilasciata.

Con separato provvedimento il Consiglio di Stato aveva altresì fissato per l'11 novembre 2021 la data della discussione finale di merito del ricorso in appello. Tale udienza è stata rinviata in attesa della decisione della CGUE.

Contenzioso BEG - Italia, Francia, Olanda, Lussemburgo

A conclusione di un procedimento arbitrale avviato in Italia dalla società BEG SpA (BEG), Enelpower SpA (Enelpower) ha ottenuto nel 2002 un lodo favorevole, confermato nel 2010 da una pronuncia della Corte di Cassazione, con cui è stata integralmente rigettata la domanda risarcitoria avversaria in relazione al presunto inadempimento di Enelpower di un accordo per la costruzione di una centrale idroelettrica in Albania. Successivamente BEG, attraverso la propria controllata Albania BEG Ambient Shpk (ABA), società di diritto albanese, ha avviato in Albania un giudizio contro Enelpower ed Enel SpA (Enel), in relazione alla medesima questione, ottenendo dal Tribunale Distrettuale di Tirana, in data 24 marzo 2009, una decisione, confermata dalla Cassazione albanese, che condanna Enelpower ed Enel al risarcimento di un danno extracontrattuale di circa 25 milioni di euro per il 2004 e di un ulteriore danno, non quantificato, per gli anni successivi. ABA, in virtù di tale decisione, ha chiesto il pagamento a Enel di oltre 430 milioni di euro. Con sentenza del 16 giugno 2015 si è concluso il primo grado dell'ulteriore giudizio intrapreso da Enel ed Enelpower dinanzi al Tribunale di Roma, teso a ottenere l'accertamento della responsabilità di BEG per avere aggirato la pronuncia del lodo reso in Italia a favore di Enelpower mediante le predette iniziative assunte dalla controllata ABA. Con tale azione, Enelpower ed Enel chiedevano la condanna di BEG a risarcire il danno in misura pari alla somma che Enel ed Enelpower dovessero essere tenute a corrispondere ad ABA in caso di esecuzione della sentenza albanese. Con la suddetta sentenza il Tribunale di Roma ha dichiarato il difetto di legittimazione passiva di BEG ovvero, in via gradata, la inammissibilità della domanda per difetto di interesse ad agire di Enel ed Enelpower, in quanto la sentenza albanese non è ancora stata dichiarata esecutiva

in alcun Paese, con compensazione delle spese del giudizio. Enel ed Enelpower hanno proposto appello avverso la citata sentenza di primo grado avanti alla Corte d'Appello di Roma, chiedendone l'integrale riforma. Il giudizio è in decisione.

Il 5 novembre 2016 Enel ed Enelpower hanno promosso un giudizio dinanzi alla Corte di Cassazione albanese, chiedendo la revocazione della sentenza emessa dal Tribunale distrettuale di Tirana in data 24 marzo 2009. Il procedimento è tuttora pendente.

In data 20 maggio 2021 la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo (CEDU) ha emesso la sentenza con la quale ha deciso sul ricorso promosso da BEG contro lo Stato italiano per violazione dell'art. 6.1 della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo. Con tale decisione la Corte ha respinto la richiesta di BEG di riaprire il procedimento arbitrale e ha, altresì, rigettato la domanda risarcitoria di BEG per danni patrimoniali pari a circa 1,2 miliardi di euro, per insussistenza del nesso di causalità con la condotta contestata, riconoscendole un risarcimento di soli 15.000,00 euro per danni non patrimoniali.

Ciononostante, il 29 dicembre 2021, BEG, con un'azione che la Società e i suoi legali ritengono infondata e pretestuosa, ha deciso ugualmente di convenire in giudizio dinanzi al Tribunale di Milano lo Stato italiano, per chiedere, come conseguenza della sentenza della CEDU, il risarcimento a titolo di responsabilità extracontrattuale di un importo quantificato in circa 1,8 miliardi di euro. In tale giudizio BEG ha altresì convenuto, a titolo di responsabilità solidale, Enel ed Enelpower. L'udienza di prima comparizione è attualmente prevista per il 27 aprile 2022. Enel ed Enelpower stanno predisponendo le proprie difese per la costituzione in giudizio.

Procedimenti intrapresi da Albania BEG Ambient Shpk (ABA) per il riconoscimento della sentenza del Tribunale di Tirana del 24 marzo 2009

Francia

Nel febbraio 2012 ABA ha convenuto Enel ed Enelpower davanti al Tribunal de Grande Instance di Parigi (TGI) per ottenere il riconoscimento della sentenza albanese in Francia. Enel ed Enelpower si sono costituite in giudizio contestando tale iniziativa.

Successivamente all'instaurazione di tale giudizio, tra il 2012 e il 2013 sono stati altresì notificati a Enel France alcuni provvedimenti di sequestro conservativo presso terzi (Saisie Conservatoire de Créances) in favore di ABA di eventuali crediti vantati da Enel nei confronti di Enel France. Il 29 gennaio 2018 il TGI ha emesso una decisione favorevole a Enel ed Enelpower negando ad ABA il riconoscimento e l'esecuzione in Francia della sentenza del Tribunale di Tirana per insussistenza dei requisiti richiesti dal diritto francese ai fini dell'exequatur. In particolare, fra l'altro, il TGI ha statuito che: (i) la sentenza albanese contrasta con un giudicato preesistente (il lodo arbitrale del 2002) e (ii) la circostanza che BEG abbia cercato di ottenere in Albania ciò che non è riuscita a ottenere nel giudizio arbitrale italiano, riproponendo la medesima domanda tramite la sua controllata ABA, costituisce una frode alla legge.

ABA ha proposto appello avverso la citata sentenza. Con sentenza del 4 maggio 2021 la Corte d'Appello di Parigi ha rigettato integralmente il ricorso di ABA, condannandola altresì a rifondere a Enel ed Enelpower 200.000,00 euro ciascuna a titolo di spese legali. In particolare, la Corte d'Appello ha confermato integralmente quanto statuito dal TGI con riguardo all'inconciliabilità della sentenza albanese con il lodo arbitrale del 2002, il quale, avendo valore di cosa giudicata ai sensi del diritto francese, non necessita di un controllo incidentale da parte del giudice.

In data 21 giugno 2021 ABA ha presentato ricorso dinanzi la Cour de Cassation avverso la sentenza della Corte d'Appello di Parigi. Enel ed Enelpower stanno predisponendo le proprie difese per la costituzione in giudizio dinanzi alla Cour de Cassation. Enel ed Enelpower hanno, infine, avviato un separato giudizio volto a ottenere la liberazione dei sequestri conservativi ottenuti da ABA e venuti meno in conseguenza della sentenza di appello.

Olanda

A fine luglio 2014 ABA ha promosso dinanzi al Tribunale di Amsterdam un procedimento per ottenere il riconoscimento e l'esecuzione della decisione albanese in Olanda. Con sentenza del 29 giugno 2016 il Tribunale di primo grado ha riconosciuto la sentenza albanese nei Paesi Bassi e ha pertanto ordinato a Enel ed Enelpower di pagare la somma di 433.091.870,00 euro ad ABA, oltre spese e accessori per 60.673,78 euro. Con il medesimo provvedimento il Tribunale di Amsterdam ha tuttavia respinto la richiesta di ABA di dichiarare la sentenza provvisoriamente esecutiva. Con una prima decisione del 17 luglio 2018 la Corte d'Appello di Amsterdam ha accolto l'appello proposto da Enel ed Enelpower dichiarando che la sentenza albanese non può essere riconosciuta ed eseguita nei Paesi Bassi, in quanto arbitraria e manifestamente irragionevole, e pertanto contraria all'ordine pubblico olandese.

Il procedimento dinanzi alla Corte d'Appello è proseguito relativamente alla domanda subordinata avanzata da ABA volta a ottenere dalla Corte olandese una decisione sul merito della controversia oggetto del contenzioso in Albania, e in particolare sull'asserita responsabilità extracontrattuale di Enel ed Enelpower in merito alla mancata costruzione della centrale in Albania.

Con sentenza definitiva del 3 dicembre 2019 la Corte d'Appello di Amsterdam ha integralmente annullato la sentenza di primo grado del 29 giugno 2016, rigettando ogni pretesa avanzata da ABA. La Corte è giunta a questa conclusione dopo aver affermato la propria giurisdizione sulla do-

manda subordinata di ABA e aver analizzato nuovamente il merito della causa ai sensi del diritto albanese e affermato l'insussistenza di qualsiasi responsabilità extracontrattuale in capo a Enel ed Enelpower. In conseguenza della decisione della Corte d'Appello, Enel ed Enelpower non sono tenute a versare alcuna somma ad ABA che, al contrario, è stata condannata dalla Corte d'Appello a rimborsare alle società i danni sofferti per aver subíto sequestri conservativi illegittimi, da quantificarsi nell'ambito di un apposito procedimento, e le spese del procedimento di primo grado e di appello.

ABA ha impugnato la sentenza della Corte d'Appello dinanzi alla Corte Suprema olandese. In seguito al deposito del parere dell'Avvocato Generale che ha concluso in favore di Enel ed Enelpower, richiedendo il rigetto del ricorso proposto da ABA, il 16 luglio 2021 la Corte Suprema ha rigettato integralmente le pretese di ABA condannandola a rifondere le spese del giudizio. La decisione della Corte d'Appello è così passata in giudicato e, pertanto, nessun giudizio è più pendente nei Paesi Bassi.

Lussemburgo

In Lussemburgo, sempre su iniziativa di ABA, sono stati notificati a J.P. Morgan Bank Luxembourg SA alcuni sequestri conservativi presso terzi di eventuali crediti vantati da entrambe le società del Gruppo Enel nei confronti della banca.

Parallelamente, ABA ha avviato un procedimento volto a riconoscere in Lussemburgo la sentenza del Tribunale di Tirana. Il procedimento si trova ancora in una fase iniziale e nessun provvedimento giudiziario è stato ancora assunto.

USA e Irlanda

Nel 2014 ABA aveva avviato due procedimenti di exequatur dinanzi ai tribunali dello Stato di New York e d'Irlanda volti a ottenere il riconoscimento della sentenza albanese in tali Paesi. Entrambi i procedimenti si sono conclusi favorevolmente per Enel ed Enelpower, rispettivamente, in data 23 febbraio e 26 febbraio 2018. Pertanto, non esistono procedimenti allo stato pendenti né in Irlanda, né nello Stato di New York.

Incentivi ambientali - Spagna

Con decisione della Commissione Europea del 27 novembre 2017 sul tema degli incentivi ambientali per le centrali termoelettriche (Decisione), la Commissione ha concluso, in via preliminare, che l'incentivo all'investimento ambientale per le centrali a carbone previsto nell'Ordinanza spagnola ITC/3860/2007 costituirebbe un aiuto di Stato ai sensi dell'art. 107 comma 1 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea (TFUE), manifestando dubbi sulla compatibilità di tale incentivo con il mercato interno, pur riconoscendo che si tratti di incentivi in linea con la politica ambientale dell'Unione Europea. La Direzione Generale della Concorrenza della Commissione ha avviato un procedimento di indagine formale ai sensi dell'art. 108 comma 2 del TFUE al fine di stabilire se l'incentivo in discussione costituisse aiuto di Stato compatibile con il mercato interno. Il 13 aprile 2018 Endesa Generación SA, nella qualità di terzo interessato, ha presentato alcune osservazioni contrarie a questa interpretazione. Successivamente, il ricorso presentato da Gas Natural (oggi Naturgy) dinanzi alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea (CGUE) contro la Decisione è stato rigettato l'8 settembre 2021. Il procedimento investigativo ex art. 108 del TFUE risulta ancora aperto.

Bonus Sociale - Spagna

Con sentenze del 24 e 25 ottobre 2016 e del 2 novembre 2016, il Tribunal Supremo ha dichiarato inapplicabile, per incompatibilità con la Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio 2009/72/CE del 13 luglio 2009, l'art. 45 comma 4 della Legge spagnola del Settore Elettrico n. 24/2013 del 26 dicembre (LSE), in accoglimento dei ricorsi presentati da Endesa contro l'obbligo di finanziare il Bonus Sociale. Il Tribunal Supremo ha riconosciuto il diritto di Endesa di ricevere tutti gli importi che erano stati versati agli utenti, a titolo di Bonus Sociale in forza della legge dichiarata inapplicabile dal Tribunal Supremo, per un totale pari a circa 214 milioni di euro, oltre interessi. L'Amministrazione ha impugnato le citate decisioni del Tribunal Supremo chiedendo che venissero dichiarate nulle, ma i relativi ricorsi sono stati respinti.

Successivamente, l'Amministrazione ha presentato due ricorsi dinanzi alla Corte Costituzionale chiedendo la riapertura dei procedimenti del Tribunal Supremo affinché quest'ultimo sollevasse una questione pregiudiziale dinanzi alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea (CGUE). La Corte Costituzionale ha accolto tali ricorsi e, pertanto, il Tribunal Supremo ha sollevato la questione pregiudiziale dinanzi alla CGUE. Tutte le parti, inclusa Endesa, hanno presentato le rispettive conclusioni scritte. Il 14 ottobre 2021, dopo che l'Avvocato Generale aveva reso parere favorevole a Endesa, la CGUE ha risolto la questione pregiudiziale in favore di Endesa, riconoscendo l'incompatibilità dell'art. 45 comma 4 della LSE con la citata Direttiva europea. Il 21 dicembre 2021 il Tribunal Supremo ha emesso la sentenza definitiva con la quale ha confermato quanto già affermato nella precedente sentenza del 24 ottobre 2016. In particolare, il Tribunal Supremo ha dichiarato che il regime di finanziamento del Bonus Sociale previsto dall'art. 45 comma 4 della LSE è inapplicabile in quanto contrario all'art. 3.2 della Direttiva 2009/72/CE, e ha dichiarato la nullità del Regio Decreto 968/2014.

Contenzioso "Relazioni Industriali" Endesa I - Spagna

Dopo una serie di riunioni della Comisión Negociadora del

V Convenio Colectivo Marco de Endesa (Comisión Negociadora) iniziate a ottobre 2017 e susseguitesi per tutto il 2018, considerata l'impossibilità di raggiungere un accordo tra le Parti Sociali, Endesa ha comunicato ai lavoratori e alle loro rappresentanze sindacali che, con effetto dal 1° gennaio 2019, il IV Contratto Collettivo avrebbe dovuto considerarsi risolto in forza del "contratto quadro di garanzia" e dell'"accordo sulle misure volontarie di sospensione o risoluzione dei contratti di lavoro nel periodo 2013-2018", stabilendo l'applicazione, a partire da tale data, della normativa di diritto comune in materia di lavoro, nonché dei criteri giurisprudenziali a essa applicabili.

Nonostante i negoziati della citata Comisión Negociadora fossero stati ripresi a febbraio 2019, le divergenze interpretative tra Endesa e le rappresentanze sindacali circa gli effetti della risoluzione del IV Contratto Collettivo per quanto attiene, in particolare, ai benefici sociali riconosciuti al personale in pensione, ha comportato l'avvio di un'azione giudiziale di interesse collettivo da parte dei sindacati rappresentati in azienda. Il tribunale di primo grado in data 26 marzo 2019 ha emesso una sentenza favorevole a Endesa, ritenendo legittime le argomentazioni della società circa la correttezza dell'abolizione di alcuni benefici sociali al personale in pensione quale conseguenza della risoluzione del IV Convenio Colectivo Marco de Endesa. I sindacati hanno impugnato tale decisione dinanzi al Tribunal Supremo, mentre la sentenza di primo grado continuava a essere provvisoriamente esecutiva. Endesa si è costituita in giudizio. A dicembre 2019 il sindacato maggiormente rappresentativo in Endesa ha deciso di rinunciare all'azione pendente dinanzi al Tribunal Supremo per partecipare volontariamente a un arbitrato presso il Servicio Interconfederal de Mediación y Arbitraje (SIMA) allo scopo di risolvere con la società le principali divergenze relative al V Convenio Colectivo Marco de Endesa. Le altre organizzazioni sindacali coinvolte hanno rifiutato di aderire all'arbitrato, scegliendo di andare avanti con il procedimento dinanzi al Tribunal Supremo.

Il 21 gennaio 2020 è stato emesso il lodo arbitrale in base al quale sono state modificate alcune parti del V Convenio Colectivo Marco de Endesa che è stato successivamente firmato dalle Parti Sociali ed è entrato in vigore il 23 gennaio 2020. In questa stessa data Endesa ha firmato anche due ulteriori contratti collettivi ("contratto quadro di garanzia " e "accordo sulle misure volontarie di sospensione o risoluzione dei contratti di lavoro") con tutte le rappresentanze sindacali presenti in azienda. Il 17 giugno 2020 il V Convenio Colectivo Marco de Endesa è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale spagnola (Boletín Oficial del Estado) acquisendo piena efficacia.

In data 7 luglio 2021 il Tribunal Supremo ha emesso una decisione (notificata il 22 luglio 2021) con la quale ha integralmente respinto i ricorsi proposti dai suddetti sindacati, confermando il contenuto della sentenza di primo grado del 26 marzo 2019. In particolare, il Tribunal Supremo ha affermato che le prestazioni sociali (e tra queste, quelle relative alla tariffa elettrica) hanno origine esclusivamente nei Contratti Collettivi, sia per il personale attualmente in forza sia per quello in pensione, nonché per i loro familiari, con la conseguenza che la loro risoluzione (come è avvenuto nel caso del IV Convenio Colectivo) comporta la generale regolamentazione contrattuale delle condizioni ivi stabilite per i lavoratori in forza e, nel caso di personale in pensione e dei loro familiari, la definitiva estinzione di tutti i loro diritti, fino alla nuova regolamentazione mediante il V Convenio Colectivo Marco de Endesa. In parallelo, sono state avviate numerose azioni individuali da parte di personale ed ex dipendenti che avevano aderito ad accordi di incentivo all'esodo (AVS) per far accertare giudizialmente che la risoluzione del IV Convenio Colectivo Marco de Endesa non producesse effetti nei loro confronti. La maggioranza di questi procedimenti era stata sospesa o era in corso di sospensione, nell'attesa della definizione del giudizio collettivo dinanzi al Tribunal Supremo, in quanto la sentenza di quest'ultimo, essendo riferita a un "contenzioso collettivo", ha effetto di cosa giudicata sui singoli giudizi relativi allo stesso oggetto. In conseguenza della sentenza del Tribunal Supremo del 7 luglio 2021, la sospensione di molti di detti giudizi è stata revocata al fine di poter emettere sentenze di rigetto.

Contenzioso "Relazioni Industriali" Endesa II - Spagna

Il 30 dicembre 2020 la Audiencia Nacional ha notificato a Endesa una domanda di "contenzioso collettivo" avviata da tre sindacati con rappresentanza minoritaria, depositata il 16 dicembre 2020, avente a oggetto l'annullamento di alcune "disposizioni derogatorie" del V Convenio Colectivo Marco de Endesa. A opinione degli attori, le disposizioni derogatorie impugnate implicherebbero l'abolizione illegittima di benefici sociali e diritti economici dei lavoratori. Endesa ritiene, al contrario, la piena legittimità di queste disposizioni, in linea con le argomentazioni sostenute nell'ambito del giudizio relativo alle deroghe dei benefici sociali per il personale in pensione . Con sentenza del 15 novembre 2021 sono state respinte le domande dei sindacati attori, con accertamento della legittimità del V Convenio Colectivo Marco de Endesa. La sentenza è stata impugnata dai sindacati dinanzi al Tribunal Supremo.

Contenziosi Furnas-Tractebel - Brasile

Nel 1998 la società brasiliana CIEN (oggi Enel CIEN) ha sottoscritto con Tractebel un contratto per la messa a disposizione e fornitura di energia elettrica proveniente dall'Argentina attraverso la linea di interconnessione Argentina-Brasile di cui è proprietaria. A causa della regolamentazione argentina, emanata quale conseguenza della crisi economica del 2002, Enel CIEN si è trovata impossibilitata

Nell'ottobre 2009 Tractebel ha presentato una domanda giudiziale contro Enel CIEN. Enel CIEN ha contestato la pretesa invocando il caso di forza maggiore derivato dalla crisi argentina come argomento principale della sua difesa. Tractebel ha manifestato stragiudizialmente l'intenzione di acquisire il 30% della linea di interconnessione interessata. Il 14 febbraio 2019 Enel CIEN ha ricevuto la notifica di un'ordinanza che ha dato avvio alle operazioni peritali, che risultano attualmente ancora pendenti. Il valore stimato del contenzioso è di circa 118 milioni di real brasiliani (circa 28 milioni di euro), oltre interessi, rivalutazione e danni da quantificare.

Per analoghe ragioni anche la società Furnas, nel maggio 2010, aveva presentato una domanda giudiziale per la mancata consegna di energia elettrica da parte di Enel CIEN, chiedendo la corresponsione di circa 571,6 milioni di real brasiliani (circa 91 milioni di euro), oltre ai danni da quantificare, con la pretesa di acquisire la proprietà di una parte (in tal caso il 70%) della linea di interconnessione. Il giudizio si è concluso a favore di Enel CIEN con una sentenza emessa dal Tribunal de Justiça, passata in giudicato il 18 ottobre 2019, che ha rigettato tutte le pretese di Furnas.

Contenziosi Cibran - Brasile

La società Companhia Brasileira de Antibióticos (Cibran) ha avviato sei azioni giudiziali nei confronti della società del Gruppo Enel Ampla Energia e Serviços SA (Ampla)(40) per ottenere il risarcimento di presunti danni subiti come conseguenza delle interruzioni nel servizio energetico fornito dalla società di distribuzione brasiliana tra il 1987 e il 2002, oltre a richieste di indennizzo per danni morali. Il giudice ha disposto una perizia unica per i suddetti procedimenti, il cui esito è stato in parte sfavorevole ad Ampla. Quest'ultima ha impugnato la consulenza richiedendo l'espletamento di una nuova perizia che ha portato al rigetto di parte delle domande di Cibran, la quale ha successivamente impugnato tale nuova perizia. L'esito dell'impugnazione è stato favorevole ad Ampla.

La prima domanda, presentata nel 1999 con riferimento agli anni dal 1995 al 1999, è stata decisa con una sentenza di primo grado, emessa a settembre 2014 e che ha disposto la condanna di Ampla al pagamento di circa 200.000 real brasiliani (circa 46.000 euro), oltre a danni da quantificare separatamente. Avverso tale decisione, Ampla ha presentato un ricorso in appello che è stato accolto dal Tribunal de Justiça, rifiutando tutte le richieste di Cibran. Tale decisione è passata in giudicato il 24 agosto 2020.

Con riferimento alla seconda domanda, presentata nel 2006 con riferimento agli anni dal 1987 al 1994, il 1° giugno 2015 è stata emessa una sentenza che ha condannato Ampla al pagamento di danni materiali quantificati in 96.465.103 real brasiliani (circa 23 milioni di euro), oltre interessi e a un risarcimento pari a 80.000 real brasiliani (circa 19.000 euro) per danni morali. In data 8 luglio 2015, Ampla ha presentato appello avverso tale decisione dinanzi al Tribunal de Justiça di Rio de Janeiro che, in data 6 novembre 2019, ha emesso una decisione che ha accolto nel merito la domanda di Ampla, rigettando tutte le pretese di Cibran. Il 25 novembre 2019 Cibran ha presentato ricorso avverso la decisione del Tribunal de Justiça di Rio de Janeiro, che è stato rigettato preliminarmente per motivi formali in data 10 settembre 2020. In data 29 gennaio 2021 Cibran ha impugnato questa decisione dinanzi al Superior Tribunal de Justiça (STJ) con un ricorso (agravo de instrumento) che è stato rigettato in data 8 giugno 2021. In data 22 giugno 2021, Cibran ha presentato ricorso (agravo interno) al STJ e il procedimento è pendente.

Con riguardo ai restanti quattro giudizi con riguardo agli anni 2001-2002, si è ancora in attesa di una decisione di primo grado. L'importo di tutte le controversie è stimato in circa 612,1 milioni di real brasiliani (circa 96,02 milioni di euro).

Contenzioso Coperva - Brasile

Nell'ambito del progetto di ampliamento della rete nelle zone rurali del Brasile, la società Companhia Energética do Ceará SA (Coelce)(41), allora posseduta dallo Stato e oggi società del Gruppo, aveva sottoscritto nel 1982 contratti per l'utilizzo delle reti con alcune cooperative, create appositamente per realizzare il citato progetto. I contratti prevedevano il pagamento di un corrispettivo mensile da parte di Coelce, che avrebbe dovuto inoltre provvedere alla manutenzione delle reti.

Tali contratti, sottoscritti tra cooperative costituite in circostanze particolari e l'allora società pubblica, non identificavano con esattezza le reti oggetto dei contratti e ciò ha portato alcune di queste cooperative a promuovere azioni nei confronti di Coelce per chiedere, tra l'altro, la revisione del canone pattuito nel contratto.

Tra questi procedimenti si evidenzia l'azione di Cooperativa de Eletrificação Rural do Vale do Acarau Ltda (Coperva) con un valore di circa 374 milioni di real brasiliani (circa 59,3 milioni di euro). Coelce ha ottenuto decisioni favorevoli in primo grado e in appello ma Coperva ha presentato un ulteriore ricorso (Embargo de Declaração), vertente su questioni procedurali, che è stato anch'esso rigettato dal giudice di secondo grado con sentenza dell'11 gennaio 2016. In data 3 febbraio 2016 Coperva ha quindi presentato un ricorso speciale davanti al Superior Tribunal de

(40) La denominazione commerciale della società Ampla è Enel Distribuição Rio de Janeiro. (41) La denominazione commerciale della società Coelce è Enel Distribuição Ceará.

Justiça (STJ), impugnando la decisione di secondo grado anche nel merito. Il ricorso di Coperva è stato accolto, il 5 novembre 2018, limitatamente alla decisione emessa dal giudice di secondo grado sul precedente ricorso (Embargo de Declaração). Il 3 dicembre 2018 Coelce ha presentato ricorso (agravo interno) avverso questa decisione al STJ. Il procedimento è attualmente pendente.

Contenziosi AGM - Brasile

Nel 1993, Celg-D(42), l'Associazione dei comuni di Goiás (AGM), lo Stato di Goiás e la Banca di Goiás hanno stipulato un accordo (convenio) per il pagamento di debiti delle amministrazioni comunali nei confronti di Celg-D tramite la riscossione di quote dell'ICMS (Imposto sobre Circulação de Mercadorias e Serviços, imposta sulla circolazione di beni e servizi), che lo Stato avrebbe dovuto cedere alle suddette amministrazioni. Nel 2001 le parti dell'accordo sono state convenute in giudizio dalle singole amministrazioni comunali al fine di dichiarare l'invalidità dell'accordo che è stata poi accertata dal Tribunale Supremo Federale in ragione della mancata partecipazione delle amministrazioni nella formazione dello stesso. A settembre 2004 Celg-D ha quindi raggiunto un accordo transattivo con 23 comuni. Tra il 2007 e il 2008 Celg-D è stata nuovamente convenuta in diversi giudizi da alcune amministrazioni comunali (attualmente si tratta di 65 procedimenti pendenti) aventi a oggetto la restituzione delle somme finora ricevute in forza dell'accordo. Nonostante la nullità dell'accordo, la posizione di Celg-D è quella di considerare legittimo il pagamento dei debiti da parte delle amministrazioni, in quanto le forniture sono state correttamente erogate e, pertanto, le richieste di restituzione delle somme pagate non dovrebbero essere accolte.

Tra i giudizi pendenti dinanzi al Tribunale dello Stato di Goiás, si evidenziano: (i) l'azione del Municipio de Aparecida de Goiânia pendente in primo grado e attualmente in fase istruttoria, per un importo di circa 726 milioni di real brasiliani (circa 113,4 milioni di euro); (ii) l'azione del Municipio de Quirinópolis, anch'essa pendente in primo grado e in fase istruttoria per un importo di circa 388 milioni di real brasiliani (circa 61,48 milioni di euro); (iii) l'azione del Municipio de Anápolis, rimessa dinanzi al giudice di primo grado a seguito del fallimento di un tentativo di conciliazione tra le parti e pendente in fase istruttoria, per un importo di circa 368,7 milioni di real brasiliani (circa 54,4 milioni di euro).

Il valore totale dei contenziosi è pari a circa 3,92 miliardi di real brasiliani (circa 621,5 milioni di euro). La passività potenziale derivante dal presente contenzioso è coperta dal fondo cosiddetto "Funac", costituito nell'ambito del processo di privatizzazione di Celg-D.

Contenzioso ANEEL - Brasile

Nel 2014, Eletropaulo(43) ha avviato dinanzi alla giustizia federale brasiliana un'azione di annullamento del provvedimento amministrativo dell'Agência Nacional de Energia Elétrica (ANEEL) che, nel 2012, aveva introdotto retroattivamente un coefficiente negativo da applicarsi nella determinazione delle tariffe del successivo periodo regolatorio (2011-2015). Con tale provvedimento, l'ANEEL disponeva la restituzione del valore di alcune componenti della rete computate in tariffa perché ritenute inesistenti, nonché il rigetto della richiesta di Eletropaulo di includere nella tariffa ulteriori componenti. Tale provvedimento amministrativo dell'ANEEL è stato impugnato e in data 9 settembre 2014 ne è stata disposta in via cautelare la sospensione. Il procedimento di primo grado è ancora nelle sue fasi preliminari e il valore della causa è pari a circa 1.288 milioni di real brasiliani (circa 204,1 milioni di euro).

El Quimbo - Colombia

In relazione al progetto El Quimbo per la costruzione da parte di Emgesa di un impianto idroelettrico di 400 MW nella regione di Huila (Colombia), sono pendenti alcuni giudizi (acciones de grupo e acciones populares) avviati da abitanti/pescatori della zona. In particolare, una prima azione collettiva, che si trova nella fase istruttoria, è stata avviata da circa 1.140 residenti del municipio di Garzón che lamentano che la costruzione della centrale ridurrebbe di circa 30% i ricavi delle loro attività. Un secondo procedimento è stato avviato, tra agosto 2011 e dicembre 2012, da abitanti e società/associazioni dei cinque comuni del Huila per presunti danni in relazione alla chiusura di un ponte (Paso El Colegio). In relazione alle cosiddette "acciones populares" (class action), nel 2008 alcuni abitanti della zona hanno avviato un procedimento per richiedere, tra l'altro, la sospensione della licenza ambientale. Nell'ambito di tale azione, l'11 settembre 2020, il Tribunale dell'Huila ha emesso una sentenza sfavorevole a Emgesa condannandola ad adempiere agli obblighi già previsti dalla licenza ambientale. L'ANLA ha presentato una richiesta di chiarimento della sentenza.

Un'ulteriore acción popular è stata, invece, promossa da alcune società di pescatori in relazione al presunto impatto delle attività di riempimento del bacino del Quimbo sulla pesca nel bacino di Betania, a valle del Quimbo. Dopo una serie di decisioni in sede cautelare, il giudice del Huila si è pronunciato in data 22 febbraio 2016 autorizzando provvisoriamente la produzione per un periodo di sei mesi. Il giudice ha richiesto a Emgesa la predisposizione di un progetto tecnico al fine di garantire il rispetto dei livelli di ossigeno e il rilascio di una garanzia di circa 20.000.000.000 di pesos colombiani (circa 5,5 milioni di euro). Successi-

(42) La denominazione commerciale della società Celg-D è Enel Distribuição Goiás.

(43) La denominazione commerciale della società Eletropaulo è Enel Distribuição São Paulo.

vamente, il Tribunale del Huila ha disposto la proroga del termine di sei mesi, e pertanto, in assenza di provvedimenti giudiziari contrari, la centrale del Quimbo sta continuando a produrre energia in quanto il sistema di ossigenazione implementato da Emgesa ha finora dimostrato di consentire il raggiungimento dei livelli di ossigeno imposti dal Tribunale. Il 22 marzo 2018, l'ANLA e la CAM hanno presentato congiuntamente la relazione finale sulle attività di monitoraggio della qualità dell'acqua a valle della diga della centrale El Quimbo, con la quale entrambe le autorità hanno confermato il rispetto dei livelli di ossigeno da parte di Emgesa. Dopo il deposito delle memorie difensive delle parti, in data 12 gennaio 2021 si è appresa la notizia dell'emissione della sentenza di primo grado da parte del Tribunale del Huila (successivamente notificata alla società in data 1° febbraio 2021) la quale, pur riconoscendo che il sistema di ossigenazione implementato da Emgesa avesse mitigato i rischi associati alla tutela della fauna nel bacino di Betania, ha imposto una serie di obblighi in capo alle autorità ambientali coinvolte, nonché alla stessa Emgesa. In particolare, quest'ultima è stata chiamata a implementare un progetto di decontaminazione volto a garantire che l'acqua del bacino non generi rischi per la flora e la fauna del fiume e che sarà sottoposto a verifica dell'ANLA, nonché ad assicurare, in maniera permanente, l'operatività del sistema di ossigenazione già implementato, adeguandolo ai parametri richiesti dall'ANLA. Il 4 marzo 2021 Emgesa ha impugnato questa decisione in appello dinanzi al Consiglio di Stato.

Il 31 dicembre 2021 il Consiglio di Stato ha dichiarato l'impugnazione di Emgesa ammissibile. Il procedimento prosegue in secondo grado.

Procedimento utenti Nivel de Tensión Uno - Colombia

Si tratta di una acción de grupo avviata dal Centro Médico de la Sabana e altri soggetti nei confronti di Codensa per ricevere la restituzione di quanto sarebbe stato asseritamente pagato in eccesso in tariffa. L'azione si fonda sull'asserita mancata applicazione da parte di Codensa di una agevolazione tariffaria cui avrebbero diritto gli attori in qualità di utenti appartenenti al livello di Tensione Uno (tensione minore di 1 kV) e proprietari delle infrastrutture, come stabilito nella delibera n. 82 del 2002, successivamente modificata dalla delibera n. 97 del 2008. Il procedimento si trova attualmente nella fase istruttoria. Il valore stimato del procedimento è di circa 337 miliardi di pesos colombiani (circa 96 milioni di euro).

Contenzioso Gabčíkovo - Slovacchia

La società Slovenské elektrárne (SE) è coinvolta in diversi procedimenti avviati davanti alle corti nazionali in relazione all'impianto idroelettrico di 720 MW di Gabcíkovo, amministrato da Vodohospodárska Výstavba Štátny Podnik (VV) e la cui gestione e manutenzione, nel contesto della privatizzazione di SE del 2006, era stata affidata a SE per un periodo di 30 anni con un accordo di gestione (VEG Operating Agreement).

Subito dopo il closing della privatizzazione, il Public Procurement Office (PPO) ha promosso un'azione davanti al Tribunale di Bratislava al fine di accertare l'invalidità del VEG Operating Agreement sulla base di una asserita violazione della normativa sugli appalti pubblici, qualificando il predetto contratto come contratto di servizi e come tale soggetto alla citata normativa. Il primo grado di giudizio si è concluso nel novembre 2011 con decisione favorevole per SE, appellata subito dal PPO.

In parallelo all'azione del PPO, anche VV ha iniziato diverse azioni e in particolare ha richiesto di dichiarare il VEG Operating Agreement nullo.

Il 12 dicembre 2014 VV ha effettuato il recesso unilaterale dal VEG Operating Agreement, comunicando, in data 9 marzo 2015, la risoluzione per inadempimento del citato contratto. Lo stesso 9 marzo 2015 è stato letto in udienza il dispositivo della decisione del tribunale di appello che, in contrasto con la decisione del giudice di primo grado, ha dichiarato la nullità dello stesso contratto nell'ambito dell'azione promossa dal PPO. SE ha presentato ricorso straordinario avverso la decisione stessa alla Corte Suprema. All'udienza del 29 giugno 2016 è stata letta la decisione sul ricorso straordinario e la Corte Suprema ha rigettato tale richiesta. SE ha presentato ricorso dinanzi alla Corte Costituzionale che è stato rigettato con sentenza del 18 gennaio 2017.

Inoltre, SE ha presentato una domanda di arbitrato presso il Vienna International Arbitral Centre (VIAC) sulla base del VEG Indemnity Agreement. In base a questo accordo, sottoscritto nell'ambito della privatizzazione tra il National Property Fund (oggi MH Manazment - MHM) della Repubblica Slovacca e SE, quest'ultima ha diritto a essere indennizzata in caso di interruzione anticipata del VEG Operating Agreement per motivi non imputabili a SE. Il Tribunale arbitrale ha rigettato l'eccezione di giurisdizione sollevata dai convenuti e il procedimento è proseguito per l'esame della domanda nel merito relativamente all'an, rinviando a un eventuale giudizio successivo per la pronuncia sul quantum. In data 30 giugno 2017 il Tribunale arbitrale ha emesso la propria decisione con la quale è stata rigettata la domanda di SE.

Parallelamente al procedimento arbitrale avviato da SE, sia VV sia MHM hanno avviato due procedimenti dinanzi ai tribunali slovacchi volti ad accertare e dichiarare l'invalidità del VEG Indemnity Agreement a causa dell'asserito collegamento di quest'ultimo con il VEG Operating Agreement. Tali procedimenti sono stati riuniti e, il 27 settembre 2017, si è tenuta un'udienza dinanzi al Tribunale di Bratislava nella quale il giudice ha rigettato le richieste delle parti attrici per ragioni processuali. Sia VV che MHM hanno presentato appello avverso tale decisione. L'appello presentato da MHM è stato respinto dalla Corte d'Appello di Bratislava in data 8 giugno 2019, confermando la decisione di primo grado a favore di SE. Allo stesso modo, l'appello presentato da VV è stato rigettato, confermando la decisione di primo grado a favore di SE. Avverso questa decisione, VV ha presentato un ulteriore ricorso (dovolanie) dinanzi alla Corte Suprema in data 9 marzo 2020 al quale SE ha risposto con una memoria presentata l'8 giugno 2020. Il 24 marzo 2021 la Corte Suprema ha annullato la decisione della Corte d'Appello di Bratislava, rinviando il giudizio alla medesima Corte d'Appello di Bratislava. Il 21 luglio 2021 SE ha presentato un ricorso davanti alla Corte Costituzionale slovacca, che è stato rigettato il 29 luglio 2021 e il procedimento è attualmente pendente dinanzi alla Corte d'Appello di Bratislava. Sempre in ambito locale, VV ha intentato altresì diversi giudizi nei confronti di SE per l'accertamento di un asserito ingiustificato arricchimento da parte di quest'ultima (stimato in circa 360 milioni di euro, oltre interessi) per il periodo 2006-2015. SE ha presentato domande riconvenzionali in tutti i menzionati procedimenti. In relazione a tali procedimenti si osserva quanto segue:

  • con riguardo agli anni 2006-2008, all'udienza del 26 giugno 2019 il Tribunale di Bratislava ha rigettato le richieste di entrambe le parti per ragioni processuali. La sentenza di primo grado è stata appellata sia da VV sia da SE e i procedimenti d'appello relativi agli anni 2006 e 2008 sono pendenti. Quanto al procedimento d'appello relativo all'anno 2007, a novembre 2019 SE aveva sollevato una questione pregiudiziale che è stata rigettata dalla Corte d'Appello il 15 gennaio 2020. Il 18 agosto 2020 SE ha impugnato tale decisione di fronte alla Corte Costituzionale e il ricorso è stato rigettato il 18 settembre 2021. Il procedimento prosegue pertanto nel merito dinanzi alla Corte d'Appello;
  • i procedimenti relativi agli anni dal 2009 al 2011 e dal 2013 al 2015 sono tutti pendenti in primo grado; in alcuni sono state scambiate delle memorie. Per tutti i procedimenti la fissazione dell'udienza di primo grado, a seguito di alcuni rinvii a data fissa, è stata successivamente rinviata a data da destinarsi a causa della situazione di emergenza epidemiologica in corso;

• il procedimento relativo all'anno 2012 è pendente in grado di appello a seguito dell'impugnazione di VV della sentenza di primo grado, favorevole a SE.

Infine, in un altro procedimento pendente innanzi il Tribunale di Bratislava, VV ha richiesto a SE la restituzione del corrispettivo per il trasferimento da SE a VV degli asset tecnologici dell'impianto di Gabčíkovo, avvenuto nell'ambito della privatizzazione, per un valore di circa 43 milioni di euro, oltre interessi. Le parti hanno effettuato lo scambio di memorie. All'udienza del 19 novembre 2019, il Tribunale ha emesso una decisione preliminare sul caso nella quale ha rilevato la carenza di legittimazione attiva di VV. All'udienza del 1° ottobre 2020 le parti hanno depositato le memorie conclusionali e il Tribunale ha emesso, in data 18 dicembre 2020, una decisione favorevole a SE, rigettando le pretese di VV. Il 4 gennaio 2021 VV ha proposto appello avverso tale decisione, e il procedimento è pendente.

Arbitrato Chucas - Costa Rica

PH Chucas SA (Chucas) è una società di progetto costituita da Enel Green Power Costa Rica SA a seguito dell'aggiudicazione di una gara bandita nel 2007 dall'Instituto Costarricence de Electricidad (ICE) per la realizzazione di un impianto idroelettrico da 50 MW e la vendita dell'energia prodotta dalla centrale allo stesso ICE in base a un contratto Build, Operation and Transfer (BOT).

In data 27 maggio 2015 Chucas ha avviato un procedimento arbitrale di fronte alla Cámara Costarricense-Norteamericana de Comercio (AMCHAM CICA) al fine di ottenere il riconoscimento dei maggiori costi sostenuti per la costruzione dell'impianto e dei ritardi nella realizzazione del progetto e l'annullamento della multa comminata dall'ICE per un presunto ritardo nella finalizzazione delle opere. Con decisione emessa a novembre 2017 il Tribunale arbitrale ha riconosciuto a favore di Chucas i maggiori costi sostenuti nella misura di circa 113 milioni di dollari statunitensi (circa 91 milioni di euro) e le spese legali, e ha ritenuto che Chucas non dovesse corrispondere le multe all'ICE. L'ICE ha impugnato il lodo davanti alla Corte Suprema e, in data 5 settembre 2019, è stata notificata a Chucas la sentenza con la quale è stato parzialmente accolto il ricorso di nullità di ICE, limitatamente ad alcuni motivi formali del procedimento arbitrale e, pertanto, è stata dichiarata la nullità del lodo. In data 11 settembre 2019 Chucas ha presentato un recurso de aclaración y adición davanti alla stessa Corte che è stato parzialmente accolto in data 8 giugno 2020. Con tale decisione, la Corte Suprema ha integrato il dispositivo della sentenza del 5 settembre 2019 con alcune informazioni relative all'ammissione di elementi probatori depositati da Chucas senza, tuttavia, modificare la decisio-

ne in merito alla nullità del lodo arbitrale. In data 14 luglio 2020 Chucas ha presentato una nuova domanda di arbitrato presso l'AMCHAM CICA stimata in via preliminare in circa 240 milioni di dollari statunitensi. Il 14 agosto 2020 ICE ha depositato la propria risposta, chiedendo l'archiviazione del procedimento sul presupposto di un difetto di giurisdizione del Tribunale arbitrale. L'istanza di archiviazione è stata respinta dall'AMCHAM CICA. In parallelo, ICE ha presentato alcuni ricorsi cautelari al Tribunal Contencioso Administrativo contro Chucas e l'AMCHAM CICA al fine di sospendere il procedimento arbitrale. Anche tali ricorsi, accolti in via preliminare, sono stati successivamente respinti. Successivamente, a maggio 2021, Chucas ha depositato la propria domanda arbitrale completa di richieste istruttorie, quantificando il valore della propria pretesa in circa 362 milioni di dollari statunitensi (circa 305 milioni di euro). A giugno 2021 ICE ha depositato le proprie difese, insistendo nell'eccezione del difetto di giurisdizione. ICE non ha formulato domanda riconvenzionale. In data 4 agosto 2021 il Tribunale arbitrale ha rigettato l'eccezione di difetto di giurisdizione di ICE. La questione è stata ora sottoposta al vaglio della Prima Sezione della Corte Suprema. Il procedimento arbitrale rimane sospeso in attesa della decisione della Corte Suprema sulla giurisdizione.

GasAtacama Chile - Cile

In data 4 agosto 2016 la Superintendencia de Electricidad y Combustibles (SEC) ha sanzionato GasAtacama Chile (oggi Enel Generación Chile) con una multa di 8,3 milioni di dollari (circa 5,8 miliardi di pesos cileni) avente a oggetto le informazioni fornite da quest'ultima al CDEC-SING (Centro de Despacho Económico de Carga) tra il 1° gennaio 2011 e il 29 ottobre 2015, relativamente alle variabili del Minimo Tecnico e del Tempo Minimo di Operazione nella centrale di Atacama.

Avverso tale provvedimento Enel Generación Chile ha presentato ricorso dinanzi alla stessa SEC che lo ha rigettato in data 2 novembre 2016. Enel Generación Chile ha impugnato questa decisione dinanzi alla Corte d'Appello di Santiago che, in data 9 aprile 2019, ha emesso una sentenza che ha ridotto l'importo della multa irrogata a circa 432.000 dollari statunitensi (circa 290 milioni di pesos cileni). Sia Enel Generación Chile sia la SEC hanno impugnato questa decisione dinanzi alla Corte Suprema del Cile. Il 28 giugno 2019 si è tenuta un'udienza nella quale sono state ascoltate entrambe le parti e, il 15 gennaio 2020, la Corte Suprema del Cile ha emesso una sentenza con la quale ha confermato la decisione della Corte d'Appello di Santiago, lasciando invariata la riduzione dell'importo della multa come da quest'ultima definito. La multa, così rideterminata, è stata pagata in data 12 marzo 2020.

In parallelo, Enel Generación Chile aveva anche presentato ricorso dinanzi alla Corte Costituzionale, sostenendo che le disposizioni giuridiche in forza delle quali la SEC ha irrogato la multa erano state abrogate alla data in cui la sanzione era stata emessa. Tale ricorso è stato rigettato dalla Corte Costituzionale il 17 luglio 2018.

In relazione con la questione sopra menzionata, alcuni operatori del Sistema Interconectado del Norte Grande (SING), tra i quali Aes Gener SA, Eléctrica Angamos SA ed Engie Energía Chile SA, hanno convenuto in giudizio Enel Generación Chile al fine di ottenere il risarcimento dei danni, per un importo di circa 58 milioni di euro, la prima, e circa 141 milioni di euro, i secondi. I suddetti contenziosi sono stati in parte riuniti in un unico procedimento e sono attualmente pendenti. Dopo un periodo di sospensione del procedimento a causa dello stato di emergenza nazionale indetto a causa della pandemia da COVID-19, l'attore ha chiesto la riassunzione del procedimento, che è stata concessa dal tribunale. Il tribunale ha disposto la notifica del provvedimento che determina i fatti sostanziali, pertinenti e controversi del giudizio. La fase istruttoria non è ancora iniziata.

Arbitrato Kino - Messico

In data 16 settembre 2020 è stata notificata a Kino Contractor SA de Cv (Kino Contractor), Kino Facilities Manager SA de Cv (Kino Facilities) ed Enel SpA (Enel) una domanda di arbitrato presentata da Parque Solar Don José SA de Cv, Villanueva Solar SA de Cv e Parque Solar Villanueva Tres SA de Cv (insieme, le "Società di Progetto"), nella quale le Società di Progetto lamentano la violazione (i) da parte di Kino Contractor di alcune previsioni dell'EPC Contract e (ii) da parte di Kino Facilities di alcune previsioni dell'Asset Management Agreement, entrambi contratti relativi ai progetti solari di proprietà delle tre società attrici.

Enel – la quale è garante delle obbligazioni assunte da Kino Contractor e Kino Facilities in forza dei predetti contratti – è stata altresì chiamata in arbitrato, ma senza che siano state avanzate – per il momento – nei suoi confronti specifiche domande.

Le Società di Progetto, nelle quali Enel Green Power SpA è azionista minoritario, sono controllate da CDPQ Infraestructura Participación SA de Cv (controllata da Caisse de Dépôt et Placement du Québec) e CKD Infraestructura México SA de Cv. Dopo la domanda di arbitrato e la relativa risposta dei convenuti, le parti si sono scambiate ulteriori memorie introduttive, nell'ambito delle quali la pretesa economica delle controparti è stata quantificata in circa 140 milioni di dollari statunitensi, mentre Kino Facilities ha quantificato la propria domanda riconvenzionale in circa 3,3 milioni di dollari statunitensi. Attualmente è in corso la fase di produzione documentale.

Whithholding Tax - Ampla

Nel 1998 Ampla Energia e Serviços SA (Ampla) finanziò l'acquisizione di Coelce mediante l'emissione di bond per 350 milioni di dollari statunitensi (c.d. "Fixed Rate Notes" - FRN) sottoscritti da una propria filiale panamense, costituita al fine di raccogliere finanziamenti all'estero. In virtù di un regime speciale allora vigente, subordinato al mantenimento del prestito obbligazionario fino al 2008, gli interessi corrisposti da Ampla alla propria controllata fruivano di un regime di esenzione da ritenuta in Brasile.

Tuttavia, la crisi finanziaria del 1998 costrinse la filiale panamense a rifinanziarsi dalla propria controllante brasiliana, che a tal fine chiese appositi prestiti alle banche locali. L'Amministrazione Finanziaria ha ritenuto che tale ultimo finanziamento equivalesse a un'estinzione anticipata del prestito obbligazionario originario con conseguente perdita del diritto all'applicazione del predetto regime di esenzione.

Nel dicembre 2005 Ampla ha effettuato una scissione a favore di Ampla Investimentos e Serviços SA che comportò il trasferimento del residuo debito FRN e dei diritti e delle obbligazioni a esso riferiti.

In data 6 novembre 2012 la Câmara Superior de Recursos Fiscais (ultimo grado del giudizio amministrativo) ha emesso una decisione sfavorevole per Ampla rispetto alla quale la società ha prontamente presentato al medesimo Organismo una richiesta di chiarimento. In data 15 ottobre 2013 è stato notificato ad Ampla il rifiuto della richiesta di chiarimento (Embargo de Declaração) e, pertanto, è stata confermata la precedente decisione sfavorevole. La società ha presentato una garanzia del debito e il 27 giugno 2014 ha proseguito il contenzioso dinanzi al Giudice Ordinario (Tribunal de Justiça).

A dicembre 2017 il Giudice ha nominato un esperto al fine di approfondire ulteriormente il tema e, conseguentemente, supportare l'emissione della futura sentenza. A settembre 2018 l'esperto ha rilasciato la propria perizia richiedendo ulteriore documentazione.

A dicembre 2018 la società ha prodotto l'ulteriore documentazione probatoria richiesta e attende di conoscere l'esito della valutazione del Giudice in merito agli argomenti e ai documenti presentati dalle parti.

Il valore complessivo della causa al 31 dicembre 2021 è di circa 211 milioni di euro.

IRPJ/CSLL - Eletropaulo

Il 5 ottobre 2021 Eletropaulo ha ricevuto un avviso di accertamento, emesso dall'Autorità Fiscale brasiliana, con il quale viene contestata la deducibilità, ai fini delle imposte sul reddito (Imposto sobre a Renda das Pessoas Jurídicas - IRPJ e Contribuição Social sobre o Lucro Líquido - CSLL), dell'ammortamento fiscale sugli extra valori generati da

operazioni straordinarie, realizzate prima dell'acquisizione della società da parte del Gruppo Enel. In particolare, il periodo oggetto di contestazione va dal 2017 al 2019.

La società, ritenendo solide le proprie argomentazioni, ha presentato la propria difesa nel primo grado di giudizio amministrativo.

Il valore complessivo della causa al 31 dicembre 2021 è di circa 110 milioni di euro.

PIS - Eletropaulo

Nel luglio del 2000 Eletropaulo ha instaurato un contenzioso per il riconoscimento di un credito PIS (Programa Integração Social) derivante da somme versate in applicazione di norme (Decreti Legge n. 2.445/1988 e n. 2.449/1988) successivamente dichiarate incostituzionali dal Supremo Tribunal Federal (STF). Nel maggio del 2012 è stata emessa dal Superior Tribunal de Justiça (STJ) la sentenza finale favorevole alla società che ha riconosciuto il diritto al credito. Nel 2002, prima dell'emissione della citata sentenza finale favorevole, la società ha compensato il credito con altri tributi federali. Tale comportamento è stato contestato dall'Autorità Fiscale Federale ma la società, sostenendo la correttezza del proprio operato, ha impugnato in tribunale gli atti emessi dall'Autorità Fiscale Federale. A seguito della sconfitta in primo grado, la società ha presentato appello in secondo grado.

Il valore complessivo delle cause al 31 dicembre 2021 è di circa 106 milioni di euro.

ICMS - Ampla, Coelce ed Eletropaulo

Gli Stati di Rio de Janeiro, di Ceará e di São Paulo hanno notificato diversi atti impositivi, rispettivamente alla società Ampla Energia e Serviços SA (per i periodi 1996-1999 e 2007-2017), alla società Companhia Energética do Ceará SA (Coelce) (per i periodi 2003, 2004, 2006-2012, 2015 e 2016) e alla società Eletropaulo (per il periodo 2008- 2020), contestando la detrazione dell'ICMS (Imposto sobre Circulação de Mercadorias e Serviços, imposta sulla circolazione di beni e servizi) relativa all'acquisto di alcune immobilizzazioni. Le società hanno impugnato gli atti difendendo la corretta detrazione dell'imposta e sostenendo che i beni, la cui acquisizione ha generato l'ICMS, sono destinati all'attività di distribuzione di energia elettrica.

Le società continuano a difendere il proprio operato nei diversi gradi di giudizio.

Il valore complessivo delle cause al 31 dicembre 2021 è di circa 79 milioni di euro.

Withholding Tax - Endesa Brasil

Il 4 novembre 2014 l'Autorità Fiscale brasiliana ha emesso un avviso di accertamento verso Endesa Brasil SA (attuale Enel Brasil SA) contestando una mancata applicazione di ritenute sul pagamento di presunti maggiori dividendi attribuibili a soggetti non residenti.

In particolare, nel 2009, Endesa Brasil, per effetto della prima applicazione degli IFRS-IAS, ha effettuato lo storno di un goodwill imputandone gli effetti a patrimonio netto, sulla base di quanto previsto della corretta applicazione dei principi contabili adottati. Viceversa, l'Amministrazione Finanziaria brasiliana ha ritenuto – nel corso di una verifica fiscale – che la scelta contabile adottata dalla società non fosse corretta e che gli effetti dello storno si sarebbero dovuti rilevare a Conto economico; per effetto di ciò, il corrispondente valore (circa 202 milioni di euro) è stato riqualificato quale pagamento di reddito a soggetti non residenti e, pertanto, soggetto a una withholding tax del 15%.

A tal riguardo, si annota che l'impostazione contabile adottata dalla società era stata condivisa dall'Auditor esterno e altresì confermata da una specifica legal opinion, rilasciata da uno Studio locale.

A seguito degli esiti sfavorevoli nei gradi di giudizio amministrativo, la società continua a difendere in via giudiziale il proprio operato e la correttezza del trattamento contabile adottato.

Il valore complessivo della causa al 31 dicembre 2021 è di circa 58 milioni di euro.

ICMS - Coelce

Lo Stato di Ceará ha notificato nel tempo diversi atti impositivi alla società Companhia Energética do Ceará SA (Coelce) (per il periodo 2005-2014), contestando la determinazione della quota detraibile dell'ICMS (Imposto sobre Circulação de Mercadorias e Serviços, imposta sulla circolazione di beni e servizi) e in particolare la modalità di calcolo del pro rata di detrazione con riferimento ai ricavi derivanti dall'applicazione di una speciale tariffa prevista dal Governo brasiliano per la vendita di energia elettrica alle persone a basso reddito (Baixa Renda).

La società ha impugnato i singoli atti difendendo la corretta detrazione dell'imposta e sostenendo la regolarità dei calcoli effettuati, e difende il proprio operato nei diversi gradi di giudizio.

Il valore complessivo delle cause al 31 dicembre 2021 è di circa 40 milioni di euro.

PIS - Eletropaulo

Nel corso del mese di dicembre del 1995 il Governo brasiliano ha disposto un incremento dell'aliquota dell'imposta federale PIS (Programa Integração Social) da 0,50% a 0,65% attraverso l'emanazione di un provvedimento provvisorio (Executive Provisional Order).

Successivamente, il suddetto provvedimento provvisorio è stato reiterato per cinque volte prima della sua definitiva conversione in legge avvenuta nel 1998. Secondo la normativa brasiliana, l'aumento dell'aliquota fiscale (o l'istituzione di un nuovo tributo) può essere disposto solo in forza di legge ed è efficace una volta decorsi 90 giorni dalla sua pubblicazione.

Pertanto, Eletropaulo ha instaurato un contenzioso argomentando che l'aumento dell'aliquota fiscale sarebbe stato efficace solo dopo 90 giorni dall'ultimo ordine provvisorio sostenendo, quindi, che siano da considerarsi nulli gli effetti dei primi quattro provvedimenti provvisori (in quanto mai convertiti in legge). Tale contenzioso si è concluso nell'aprile del 2008 riconoscendo la validità dell'incremento dell'aliquota del PIS a partire dal primo provvedimento provvisorio. Nel maggio 2008 l'Autorità Fiscale brasiliana ha intentato una causa nei confronti della società Eletropaulo per richiedere il versamento delle maggiori imposte corrispondenti all'incremento di aliquota per il periodo marzo 1996 - dicembre 1998. Al riguardo, Eletropaulo si è opposta a tale richiesta, nei diversi gradi di giudizio, sollevando l'intervenuta prescrizione dei tempi per l'emissione dell'avviso di accertamento. In particolare, essendo trascorsi più di cinque anni dal verificarsi del presupposto impositivo (dicembre 1995, data del primo provvedimento provvisorio) senza l'emissione di alcun atto formale, si contesta all'Autorità Fiscale la prescrizione del diritto di richiedere il versamento delle maggiori imposte nonché la possibilità di instaurare qualsiasi azione legale in tal senso.

Nel 2017, a seguito delle decisioni sfavorevoli pronunciate nei precedenti gradi di giudizio, Eletropaulo ha presentato appello – per vedere riconosciuti i propri diritti e per difendere il proprio operato – presso il Superior Tribunal de Justiça (STJ) e il Supremo Tribunal Federal (STF). I suddetti giudizi sono tuttora pendenti mentre, gli importi oggetto di contestazione sono stati oggetto di copertura mediante garanzia bancaria.

Con riferimento alla richiesta dell'Ufficio del Procuratore Generale del Dipartimento del Tesoro Nazionale brasiliano di sostituire la garanzia bancaria con un deposito giudiziario, il tribunale giudiziario di secondo grado ha accolto tale istanza. Pertanto, la società ha sostituito la garanzia bancaria con un deposito in contanti e ha presentato una mozione di chiarimento contro la relativa decisione, attualmente in attesa di giudizio.

Il valore complessivo della causa al 31 dicembre 2021 è di circa 39 milioni di euro.

FINSOCIAL - Eletropaulo

A seguito di una sentenza definitiva, emessa dalla Corte Regionale Federale l'11 settembre 2011, la società Eletropaulo ha visto riconosciuto il diritto alla compensazione di alcuni crediti FINSOCIAL (contributo sociale), relativi a somme versate da settembre 1989 a marzo 1992.

Nonostante lo scadere dei relativi termini di prescrizione (statute of limitations), l'Autorità Fiscale Federale ha contestato la determinazione di alcuni crediti e ha rigettato le corrispondenti compensazioni, emettendo alcuni atti impositivi che la società ha prontamente impugnato in via amministrativa, difendendo la correttezza dei propri calcoli e sostenendo la regolarità del proprio operato.

Dopo una sentenza sfavorevole in primo grado, la società ha presentato appello dinanzi al tribunale amministrativo in secondo grado.

Il valore complessivo delle cause al 31 dicembre 2021 è di circa 37 milioni di euro.

Contenziosi fiscali in Spagna

Imposte sui redditi - Enel Iberia, Endesa e controllate

Nel 2018 l'Autorità Fiscale spagnola ha concluso una verifica generale che ha interessato le società del Gruppo facenti parte del consolidato fiscale spagnolo. Tale verifica, avviata nel 2016, ha interessato l'imposta sui redditi delle società, l'imposta sul valore aggiunto e le ritenute (principalmente relativamente agli anni dal 2012 al 2014).

Con riferimento alle principali contestazioni, le società interessate hanno impugnato i relativi atti in primo grado amministrativo (Tribunal Económico-Administrativo Central - TEAC), difendendo la correttezza del proprio operato. In relazione alle contestazioni in materia di imposta sui redditi delle società, il contenzioso valutato con esito possibile ammonta a circa 155 milioni di euro al 31 dicembre 2021:

  • Enel Iberia difende la correttezza del criterio adottato per la determinazione della deducibilità di minusvalenze derivanti da vendite azionarie (circa 106 milioni di euro) e di alcuni oneri finanziari (circa 18 milioni di euro);
  • Endesa e le sue controllate principalmente difendono la correttezza del criterio adottato per la deducibilità di alcuni oneri finanziari (circa 25 milioni di euro) e di costi per lo smantellamento di centrali nucleari (circa 6 milioni di euro).

Nel 2021, l'Autorità Fiscale spagnola ha concluso una nuova verifica generale relativamente agli anni dal 2015 al 2018. Le società interessate hanno impugnato i relativi atti in primo grado amministrativo (TEAC), difendendo la correttezza del proprio operato.

In relazione alla principale contestazione in materia di imposta sui redditi delle società, riferibile alla deducibilità di alcuni oneri finanziari, il contenzioso valutato con esito possibile ammonta a circa 232 milioni di euro al 31 dicembre 2021 (Enel Iberia 219 milioni di euro; Endesa SA 13 milioni di euro).

Imposte sui redditi - Enel Green Power España SL

Il 7 giugno 2017 l'Autorità Fiscale spagnola ha emesso un avviso di accertamento verso Enel Green Power España SL, contestando il regime di neutralità fiscale applicato alla fusione di Enel Unión Fenosa Renovables SA (EUFER) in Enel Green Power España SL avvenuta nel 2011. Tale rilevo si fonda sulla presunta assenza di valide ragioni economiche a supporto dell'operazione.

Il 6 luglio 2017 la società ha impugnato l'atto in primo grado amministrativo (Tribunal Económico-Administrativo Central - TEAC), difendendo la correttezza del trattamento fiscale applicato alla fusione. Al riguardo, la società ha fornito il supporto documentale attestante le sinergie conseguite per effetto della fusione al fine di dimostrare l'esistenza delle valide motivazioni economiche a supporto della stessa. Il 10 dicembre 2019 il TEAC ha respinto il ricorso e la società continua a difendere il proprio operato in sede giudiziale (Audiencia Nacional).

Il valore complessivo della causa al 31 dicembre 2021 è di circa 98 milioni di euro.

Contenziosi fiscali in Italia

Withholding Tax - Enel Servizio Elettrico Nazionale

In esito a una verifica fiscale avviata nel marzo 2018 e in seguito a una successiva attività istruttoria condotta mediante l'invio di questionari alle banche intervenute in qualità di cessionarie in talune operazioni di acquisto dei crediti della Società Servizio Elettrico Nazionale SpA (SEN) verso i clienti mass market oggetto di un accordo quadro, in data 19 dicembre 2018 l'Agenzia delle Entrate - Direzione Regionale del Lazio - Ufficio Grandi Contribuenti ha notificato alla società un avviso di accertamento con il quale è stata contestata la presunta violazione degli obblighi di sostituto di imposta, relativamente alle somme corrisposte alle banche nell'ambito delle già menzionate operazioni di cessione intervenute nell'anno 2013.

In particolare, tale contestazione scaturisce da una valutazione dell'Ufficio che ha: (i) riqualificato, ai soli fini fiscali, la cessione dei crediti in una operazione di finanziamento; (ii) ipotizzato un presunto obbligo di ritenuta in capo alla società da commisurarsi sul costo dell'operazione (come differenza tra il valore nominale dei crediti ceduti e il prezzo di cessione), ricostruendo le vicende successive dei crediti oggetto di cessione (cessioni ulteriori e/o cartolarizzazione con soggetti non residenti effettuate dalle banche), alle quali la società è estranea.

Nei primi gradi del giudizio, scaturito in seguito alla impugnazione da parte di SEN dell'avviso di accertamento, non hanno trovato accoglimento le eccezioni della società sulla illegittimità della contestazione per l'erronea riqualificazione, ai fini fiscali, dell'operazione e, conseguentemente, dei flussi di pagamento operata dall'Ufficio e nonostante la violazione di rilevanti aspetti procedurali nell'attività di accertamento.

La società, ritenendo che sussistano validi elementi di diritto per la prosecuzione del giudizio, ha notificato ricorso in Corte di Cassazione al fine di far valere l'illegittimità della pretesa impositiva per violazione e falsa applicazione delle norme che, ad avviso dei giudici di merito, consentono di qualificare il reddito riveniente dalla cessione dei crediti come "reddito di capitale" e che, di conseguenza, avrebbero imposto a SEN l'applicazione della ritenuta.

Il valore complessivo della causa al 31 dicembre 2021 è di circa 81 milioni di euro.

56. Princípi contabili di futura applicazione

Di seguito l'elenco dei princípi e delle modifiche ai princípi e alle interpretazioni la cui data di efficacia per il Gruppo è successiva al 31 dicembre 2021.

  • "Amendments to IAS 1 Classification of Liabilities as Current or Non-current", emesso a gennaio 2020. Le modifiche interessano le previsioni dello IAS 1 relativamente alla presentazione delle passività. Più nel dettaglio, le modifiche chiariscono:
    • i criteri per classificare una passività come corrente o non corrente, specificando cosa si intende per diritto di una società a differire il regolamento e che tale diritto deve esistere alla fine dell'esercizio;
    • che la classificazione non è influenzata dalle intenzioni o aspettative del management su quando una società eserciterà il suo diritto di differire il regolamento di una passività;
    • che esiste un diritto di differire solo se la società soddisfa le condizioni specificate nel contratto di prestito alla fine dell'esercizio, anche se il creditore non verifica la conformità fino a una data successiva; e
    • che il regolamento si riferisce al trasferimento alla controparte di liquidità, strumenti rappresentativi di capitale, altri beni o servizi.

Le modifiche saranno applicabili, previa omologazione, a partire dagli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2023 o successivamente. È consentita un'applicazione anticipata.

• "Amendments to IFRS 3 - Reference to the Conceptual Framework", emesso a maggio 2020. Le modifiche intendono sostituire un riferimento alle definizioni di attività e passività fornite dal Revised Conceptual Framework for Financial Reporting emesso a marzo 2018 (Conceptual Framework) senza modificare in modo significativo le sue disposizioni.

Le modifiche hanno anche aggiunto all'IFRS 3 una disposizione in base alla quale, relativamente alle operazioni e altri eventi che rientrano nell'ambito di applicazione dello "IAS 37 - Accantonamenti, passività e attività potenziali" o "IFRIC 21 - Tributi", un acquirente applica i suddetti princípi, invece del Conceptual Framework, per identificare le passività che ha assunto in un'aggregazione aziendale.

Infine, le modifiche chiariscono le linee guida esistenti nell'IFRS 3 per le attività potenziali acquisite in un'aggregazione aziendale, specificando che, se non è sicuro che un'attività esista alla data di acquisizione, la possibile attività non si qualifica per la rilevazione contabile. Le modifiche saranno applicabili a partire dagli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2022 o successivamente.

• "Amendments to IAS 16 - Property, Plant and Equipment: Proceeds before Intended Use", emesso a maggio 2020. Le modifiche vietano alle società di dedurre dal costo di un elemento di immobili, impianti e macchinari qualsiasi provento derivante dalla vendita di elementi prodotti mentre si porta tale bene nel luogo e nelle condizioni necessarie al funzionamento nel modo inteso dalla direzione aziendale. Al contrario, una società deve rilevare i proventi derivanti dalla vendita di tali elementi e i costi relativi alla loro produzione a Conto economico. Le modifiche saranno applicabili a partire dagli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2022 o successivamente. È consentita un'applicazione anticipata.

  • "Amendments to IAS 37 Onerous Contracts Costs of Fulfilling a Contract", emesso a maggio 2020. Le modifiche specificano quali costi una società include nella determinazione del costo necessario all'adempimento di un contratto al fine di valutare se il contratto è oneroso. A tal fine, il "costo necessario all'adempimento" di un contratto comprende i costi che si riferiscono direttamente al contratto; questi ultimi possono essere o costi incrementali necessari per l'adempimento di tale contratto oppure una ripartizione di altri costi direttamente correlati all'adempimento del contratto. Le modifiche saranno applicabili a partire dagli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2022 o successivamente. È consentita un'applicazione anticipata.
  • "Annual improvements to IFRS Standards 2018-2020", emesso a maggio 2020. Il documento apporta principalmente modifiche ai seguenti princípi:
    • "IFRS 1 Prima Adozione degli International Financial Reporting Standards"; la modifica semplifica l'applicazione dell'IFRS 1 per una società partecipata (controllata, collegata e joint venture) che diventa neo-utilizzatrice degli IFRS dopo la sua controllante/ partecipante. In particolare, se la società partecipata adotta gli IFRS dopo la sua controllante/partecipante e applica l'IFRS 1.D16 (a), allora tale società partecipata può scegliere di misurare le differenze cumulative di conversione per tutte le gestioni estere agli importi inclusi nel bilancio consolidato della controllante/partecipante, basato sulla data di transizione di quest'ultima agli IFRS;
    • "IFRS 9 Strumenti Finanziari"; con riferimento alle commissioni incluse nel test del "10 per cento" per la derecognition delle passività finanziarie, la modifica chiarisce quali sono le commissioni che una società include nel valutare se i termini di una passività finanziaria (nuova o modificata) siano sostanzialmente diversi dai termini della passività finanziaria originaria. Nel determinare tali commissioni pagate al netto delle commissioni ricevute, il debitore include soltanto le commissioni pagate o ricevute tra il debitore e il creditore, comprese le commissioni pagate o ricevute dal debitore o dal creditore per conto dell'altra parte;
    • "IFRS 16 Leasing"; l'International Accounting Standards Board ha modificato l'Esempio illustrativo 13

che accompagna l'"IFRS 16 - Leasing". In particolare, la modifica elimina la probabile confusione nell'applicazione dell'IFRS 16 per il modo in cui l'Esempio illustrativo 13 aveva illustrato i requisiti per gli incentivi al leasing. In effetti, l'esempio includeva un rimborso per migliorie su beni di terzi senza fornire una spiegazione sul fatto che il rimborso soddisfacesse la definizione di incentivo al leasing. La modifica rimuove dall'esempio l'illustrazione del rimborso relativa a migliorie su beni di terzi;

– "IAS 41 - Agricoltura"; la modifica rimuove la disposizione di escludere i flussi di cassa dalla tassazione quando si valuta il fair value. Pertanto, la società deve utilizzare flussi finanziari al netto delle imposte e un'aliquota al netto delle imposte per attualizzare tali flussi finanziari.

Le modifiche devono essere applicate prospetticamente a partire dagli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2022 o successivamente. È consentita un'applicazione anticipata.

  • "Amendments to IAS 1 and IFRS Practice Statement 2 - Disclosure of Accounting Policies", emesso a febbraio 2021. Le modifiche hanno lo scopo di supportare le società nel decidere quali princípi contabili illustrare in bilancio. Le modifiche allo IAS 1 richiedono alle società di fornire informazioni sui princípi contabili rilevanti, piuttosto che su quelli significativi. Una guida su come applicare il concetto di materialità all'informativa sui princípi contabili è fornita dalle modifiche all'IFRS Practice Statement 2. Le modifiche saranno applicabili a partire dagli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2023 o successivamente. È consentita un'applicazione anticipata.
  • "Amendments to IAS 8 Definition of Accounting Estimates", emesso a febbraio 2021. Le modifiche hanno lo scopo di supportare le società nel distinguere tra cambiamenti nei princípi contabili e cambiamenti nelle stime contabili; la definizione di cambiamenti nelle stime contabili è sostituita con una definizione di stime contabili come "importi monetari che in bilancio sono soggetti a incertezza nella misurazione". Le modifiche saranno applicabili a partire dagli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2023 o successivamente. È consentita un'applicazione anticipata.
  • "Amendments to IAS 12 Income Taxes: Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction", emesso a maggio 2021. Le modifiche richiedono alle società di rilevare fiscalità differita sulle transazioni che, alla rilevazione iniziale, danno origine a differenze temporanee imponibili e deducibili di uguale ammontare. Le modifiche saranno applicabili, previa omologazione, a partire dagli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2023 o successivamente. È consentita un'applicazione anticipata.
  • "Amendments to IFRS 10 and IAS 28 Sale or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or

Joint Venture", emesso a settembre 2014. Le modifiche chiariscono il trattamento contabile di vendite o conferimenti di attività tra un investitore e le sue collegate o joint venture. Le modifiche confermano che il trattamento contabile varia a seconda che le attività vendute o conferite a una società collegata o joint venture costituiscano un "business" (come definito dall'IFRS 3). Lo IASB ha rinviato indefinitamente la data di prima applicazione delle modifiche in oggetto.

"IFRS 17 - Insurance Contracts", emesso a maggio 2017. Il principio sarà applicabile a partire dagli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2023 o successivamente. È consentita un'applicazione anticipata.

Il Gruppo sta valutando i potenziali effetti derivanti dalla futura applicazione delle nuove disposizioni.

57. Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio

Enel perfeziona l'acquisizione di 527 MW di impianti idroelettrici da ERG

In data 3 gennaio 2022 Enel Produzione SpA ha perfezionato l'acquisizione dell'intero capitale sociale di ERG Hydro Srl da ERG Power Generation SpA. Enel Produzione ha riconosciuto un corrispettivo di circa 1.039 milioni di euro, cui si è aggiunto al closing un primo aggiustamento prezzo di circa 226 milioni di euro concernente la valorizzazione del mark to market di alcuni derivati di copertura di ERG Power Generation relativi a parte dell'energia prodotta in futuro dagli impianti di ERG Hydro. L'accordo di compravendita prevede inoltre un ulteriore aggiustamento del corrispettivo nei mesi successivi, che sarà effettuato principalmente in base alla variazione di capitale circolante netto e posizione finanziaria netta di ERG Hydro e all'effettivo livello delle riserve d'acqua di alcuni bacini inclusi nel perimetro. Gli impianti detenuti da ERG Hydro, situati tra Umbria, Lazio e Marche, hanno una capacità installata di 527 MW e una produzione media annua di circa 1,5 TWh.

Enel colloca un "Sustainability-Linked Bond" da 2,75 miliardi di euro in tre tranche sul mercato Eurobond

In data 10 gennaio 2022 Enel Finance International NV, la società finanziaria di diritto olandese controllata da Enel SpA, ha collocato un "Sustainability-Linked Bond" da 2,75 miliardi di euro in tre tranche, legato al raggiungimento dell'obiettivo di sostenibilità di Enel relativo alla riduzione di emissioni dirette di gas serra (Scope 1), contribuendo all'Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 13 delle Nazioni Unite ("Climate Action") e in conformità con il "Sustainability-Linked Financing Framework" del Gruppo.

Fitch rivede il rating di Enel a lungo termine a "BBB+" e conferma il rating a breve termine a "F-2". Outlook stabile

L'agenzia Fitch Ratings ha comunicato in data 4 febbraio 2022 di aver rivisto il rating a lungo termine di Enel SpA portandolo a "BBB+" dal precedente livello di "A-". La stessa agenzia ha altresì confermato a "F-2" il rating a breve termine di Enel. L'outlook resta stabile.

Stando a quanto comunicato dall'agenzia, la modifica del rating di Enel riflette principalmente il previsto aumento della leva finanziaria nel medio termine, dovuto alle opportunità di investimento che hanno portato Enel a espandere progressivamente il suo piano di Capex nel contesto della transizione energetica.

Conflitto Russia-Ucraina

Il 24 febbraio 2022 il Presidente russo ha annunciato "un'operazione militare speciale" in territorio ucraìno che ha determinato lo scoppio del conflitto tra i due Paesi.

Nelle settimane precedenti erano stati compiuti vari tentativi per una soluzione diplomatica della tensione tra Russia e Ucraìna che, in seguito a vaste e prolungate manovre militari delle forze armate russe lungo il confine ucraìno, perdurava già da tempo. Con il passare dei giorni, si è assistito a un'escalation delle ostilità, con un intensificarsi degli scontri.

L'intervento militare russo in Ucraìna ha determinato pronte reazioni da parte di diversi Stati e Organizzazioni sovranazionali. In particolare, il Consiglio Europeo si è espresso affinché la Russia cessi immediatamente le ostilità e ritiri le sue forze armate dall'Ucraìna nel rispetto del diritto internazionale; anche l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, con una sessione di emergenza, ha approvato una risoluzione per condannare l'azione militare russa in Ucraìna e per chiedere alla Russia di ritirare l'esercito.

Allo stesso tempo, la Commissione Europea sta fronteggiando la crisi umanitaria generata dal conflitto in Ucraìna con aiuti umanitari e con programmi di aiuti di emergenza, anche tramite un maggiore sostegno finanziario al Paese. Sono in corso negoziazioni tra le parti coinvolte al fine di individuare le soluzioni diplomatiche più appropriate per scongiurare che questa situazione si trasformi in una minaccia alla pace e alla sicurezza internazionale.

L'Unione Europea e altri Paesi (per es., Stati Uniti, Regno Unito, Australia, Giappone, Svizzera ecc.) hanno imposto severe misure sanzionatorie alla Russia che, seppur con diversi termini di efficacia, colpiscono i settori strategici dell'economia del Paese, il settore finanziario e impongono restrizioni personali al Presidente russo e ad altre figure politiche e imprenditoriali. Le principali sanzioni europee riguardano:

  • il congelamento degli asset russi nell'Eurozona;
  • il blocco dell'accesso delle banche russe ai mercati finanziari europei;
  • le misure di controllo delle esportazioni (incluso il divieto

di esportazione di beni verso la Russia e la Bielorussia nei settori aeronautico, marittimo, spaziale, tecnologico e dei beni "a duplice uso");

  • il blocco delle transazioni commerciali con le regioni ucraìne di Donetsk e Luhansk;
  • l'esclusione delle principali banche russe dal sistema internazionale di transazioni SWIFT;
  • il blocco dei conti correnti con il gruppo bancario Sberbank;
  • la chiusura dello spazio aereo ai voli russi;
  • il congelamento dei patrimoni personali del Presidente russo e di oligarchi, politici e alti dirigenti delle società russe che lo sostengono.

Tali sanzioni hanno prodotto i primi impatti sull'andamento del tasso di cambio della divisa (il rublo si è fortemente deprezzato nei confronti dell'euro e del dollaro statunitense), sui tassi di interesse locali (aumentati al 20% dalla Banca Centrale russa) e sul corso dei valori azionari delle società quotate alla Borsa di Mosca (con una flessione importante registrata nel mese di marzo).

Alle difficoltà finanziarie si è associato anche un aumentato livello dei rischi informatici, cui sono esposte imprese e amministrazioni, che sta rendendo necessario adottare adeguate misure di difesa e massimi controlli interni per la protezione delle proprie infrastrutture digitali.

Considerato lo scenario di riferimento, il Gruppo Enel ha attivato una Task Force allo scopo di monitorare attentamente lo status e l'evoluzione dell'attuale situazione generata dalla crisi e gestire potenzialmente i rischi.

Attualmente il Gruppo Enel è presente in Russia attraverso alcune società di cui detiene il controllo o il controllo congiunto con altri investitori. Nel dettaglio, il Gruppo Enel controlla:

  • Enel Russia PJSC (partecipata di Enel SpA al 56,43%), società quotata presso la Borsa di Mosca che svolge attività di generazione di energia elettrica principalmente attraverso tre impianti di generazione termoelettrica e detiene partecipazioni totalitarie in tre società di generazione da fonti rinnovabili;
  • Enel Green Power Rus LLC (partecipata indiretta di Enel SpA al 100%), società che presta servizi allo sviluppo di progetti rinnovabili e che detiene partecipazioni totalitarie in quattro società di generazione da fonti rinnovabili;
  • Enel X Rus LLC (partecipata indiretta di Enel SpA al 99%). Inoltre, Enel SpA detiene direttamente una partecipazione, pari al 49,5%, in una società a controllo congiunto (Rusenergosbyt LLC) operante nella Linea di Business Mercati finali.

A fine 2021, i tre impianti di generazione termoelettrica operanti in Russia hanno una capacità installata pari a 5.276 MW, mentre la capacità installata rinnovabile eolica è pari a 228 MW (inclusi 138 MW di capacità addizionale parziale dell'impianto Murmansk Kolskaya Wind Farm in fase di costruzione).

Il contributo delle società operanti in Russia ai principa-

li indicatori economici consolidati nel 2021 (considerando il tasso di cambio medio 2021 euro/rublo di 87,18) non è significativo e si sostanzia in ricavi per 564 milioni di euro (0,6% sul totale dei ricavi consolidati del Gruppo Enel), risultato operativo per 51 milioni di euro (0,7% sul totale del risultato operativo del Gruppo Enel) e in una contribuzione all'utile netto di Gruppo per 64 milioni di euro (2,0% sull'utile del Gruppo Enel).

Al 31 dicembre 2021, considerando il tasso di cambio euro/ rublo di fine 2021 di 85,35, le principali voci patrimoniali relative alle società del Gruppo Enel operanti in Russia riguardano:

  • nell'ambito delle attività: immobili, impianti e macchinari (846 milioni di euro), imposte differite attive (47 milioni di euro), crediti commerciali (44 milioni di euro) e disponibilità liquide e mezzi equivalenti (123 milioni di euro);
  • nell'ambito delle passività: finanziamenti (428 milioni di euro), imposte differite passive (54 milioni di euro) e debiti commerciali (93 milioni di euro).

Il Gruppo Enel monitora costantemente i riflessi della crisi internazionale sulle proprie attività di business in Russia (in particolare, in termini di approvvigionamento dei materiali, dei servizi e della manodopera), valutando anche l'evoluzione delle variabili di mercato (per es., tassi di cambio, tassi di interesse) e tenendo soprattutto in considerazione i potenziali impatti economici e patrimoniali causati dall'effetto cambio negativo relativo al deprezzamento del rublo nei confronti dell'euro. Inoltre, il Gruppo Enel tiene conto degli sviluppi connessi alle contro-sanzioni previste dalla Russia aventi per oggetto gli investimenti detenuti nel Paese.

Il Gruppo Enel ha avviato alcune analisi volte alla valutazione degli impatti indiretti della guerra in Ucraìna sulle attività di business, sulla situazione finanziaria e sulla performance economica nei principali Paesi dell'Eurozona in cui è presente, con particolare riferimento alla minore disponibilità di approvvigionamento di materie prime dalle aree interessate dal conflitto e all'incremento generalizzato dei prezzi delle commodity.

Il Gruppo Enel non ha contratti di approvvigionamento gas (pipeline e LNG) con la Russia, ma in Italia, a livello normativo e regolatorio, si stanno valutando le misure per ridurre il fabbisogno di gas e per contenerne la volatilità di prezzo sui mercati di riferimento; mentre in Spagna (dove il Gruppo Enel è presente con la sua controllata Endesa SA), oltre al contesto regolatorio, il Gruppo Enel sta altresì analizzando gli effetti sugli ordini di combustibile nucleare dalla Russia.

Particolare attenzione viene altresì prestata agli impatti della guerra sulle attività in Slovacchia, dove il Gruppo Enel è presente con la società a controllo congiunto Slovenské elektrárne AS (SE), di cui Enel SpA detiene indirettamente il 33% del capitale, operante nella generazione di energia elettrica da fonte nucleare, termica e idroelettrica con una capacità installata di 4 GW. Con riferimento agli impianti nucleari, sussistono correlazioni con la Russia in termini di attività tecnico-operative (fornitura del combustibile nucleare e della tecnologia), di investimenti (fornitori russi coinvolti nella costruzione dell'impianto MO3/4, al momento non interessati dalle sanzioni) e di finanziamenti (esposizione debitoria di SE con la banca Sberbank).

In uno scenario in continua evoluzione, caratterizzato da una notevole incertezza regolatoria e da un contesto di prezzi elevati e volatili, è attivo da parte del Gruppo Enel un monitoraggio costante delle variabili macroeconomiche e di business per avere disponibile in tempo reale la miglior stima dei potenziali impatti connessi ai cambi regolatori, alle sanzioni e alle restrizioni sugli asset detenuti, nonché sui fornitori e sui contratti applicabili al Gruppo Enel, tenendo anche in considerazione le diverse raccomandazioni degli organismi di vigilanza nazionali e sovranazionali(44) sul tema.

Enel finalizza il rinnovo della sua partnership con Cinven in Ufinet Latam

In data 24 marzo 2022 Enel X International Srl (Enel X International), società interamente controllata da Enel X Srl (Enel X), ha finalizzato l'accordo siglato lo scorso 21 dicembre 2021 con una holding controllata da Sixth Cinven Fund e con una holding controllata da Seventh Cinven Fund tramite cui ha acquisito in via indiretta, per il tramite di una holding, il 79% circa del capitale sociale di Ufinet Latam SLU ("Ufinet" o la "Società") da Sixth Cinven Fund e ha contestualmente venduto l'80,5% del capitale sociale della Società a Seventh Cinven Fund. Di conseguenza, Enel X International detiene ora una partecipazione indiretta del 19,5% nel capitale di Ufinet, rinnovando la partnership nella Società con Cinven.

In particolare, Enel X International, che in precedenza deteneva indirettamente il 21% circa del capitale della Società, ha esercitato l'opzione call per acquistare il 79% circa del capitale di Ufinet a fronte di un corrispettivo di 1.320 milioni di euro. Enel X International ha ricevuto contestualmente circa 207 milioni di euro a titolo di distribuzione di riserve disponibili di Ufinet e, allo stesso tempo, ha venduto l'80,5% del capitale della Società a Seventh Cinven Fund per un corrispettivo di circa 1.186 milioni di euro.

In base a tale accordo, oltre alla partecipazione indiretta del 19,5% nel capitale di Ufinet, Enel X International mantiene una rappresentanza nei consigli di amministrazione di quest'ultima e della sua holding, conservando diritti standard quale azionista di minoranza.

(44) ESMA n. 71-99-1864 del 14 marzo 2022; Richiamo di Attenzione CONSOB del notiziario settimanale 9-14 marzo 2022.

Attestazione dell'Amministratore Delegato e del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari relativa al Bilancio consolidato del Gruppo Enel al 31 dicembre 2021, ai sensi dell'art. 154-bis, comma 5, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 e dell'art. 81-ter del Regolamento CONSOB 14 maggio 1999, n. 11971

INTERNAL

  1. I sottoscritti Francesco Starace e Alberto De Paoli, nella qualità rispettivamente di Amministratore Delegato e di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Enel SpA attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154 bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

a. l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche del Gruppo Enel e

b. l'effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio consolidato del Gruppo Enel nel corso del periodo compreso tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2021.

    1. Al riguardo si segnala che:
    2. a. l'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio consolidato del Gruppo Enel è stata verificata mediante la valutazione del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria. Tale valutazione è stata effettuata prendendo a riferimento i criteri stabiliti nel modello "Internal Controls – Integrated Framework" emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission ("COSO");
    3. b. dalla valutazione del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria non sono emersi aspetti di rilievo.
    1. Si attesta inoltre che il Bilancio consolidato del Gruppo Enel al 31 dicembre 2021:
    2. a. è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
    3. b. corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
    4. c. è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.
    1. Si attesta infine che la relazione sulla gestione, che correda il Bilancio consolidato del Gruppo Enel al 31 dicembre 2021, comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

Roma, 17 marzo 2022

Francesco Starace Amministratore Delegato di Enel SpA

STARACE/ FRANCESCO/2 016130577A3 7 Firmato digitalmente da STARACE/ FRANCESCO/201613 0577A37 Data: 2022.03.17 08:51:56 +01'00'

Alberto De Paoli Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Enel SpA

ALBERTO MARIA GIUSEPPE DE PAOLI Firmato digitalmente da ALBERTO MARIA GIUSEPPE DE PAOLI ND: dnQualifier=2017503298228, c=IT, o=GRUPPO ENEL/00811720580, serialNumber=TINIT-DPLLRT65R01G388C, title=GRUPPO ENEL, sn=DE PAOLI, givenName=ALBERTO MARIA GIUSEPPE, cn=ALBERTO MARIA GIUSEPPE DE PAOLI Data: 2022.03.17 08:05:16 +01'00'

Relazioni

Relazione del Collegio Sindacale

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE ALL'ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI DI ENEL S.P.A. CONVOCATA PER L'APPROVAZIONE DEL BILANCIO DI ESERCIZIO 2021 (ai sensi dell'art. 153 del Decreto Legislativo n. 58/1998)

Signori Azionisti,

< >

nel corso dell'esercizio che si è chiuso il 31 dicembre 2021 abbiamo svolto nell'ambito di Enel S.p.A. (nel prosieguo indicata anche come "Enel" o la "Società") l'attività di vigilanza prevista dalla legge. In particolare, ai sensi del combinato disposto dell'art. 149, comma 1 del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 (d'ora in avanti, per brevità, indicato come "Testo Unico della Finanza") e dell'art. 19, comma 1 del Decreto Legislativo 27 gennaio 2010, n. 39 (d'ora in avanti, per brevità, indicato come "Decreto 39/2010"), abbiamo vigilato circa:

  • l'osservanza della legge e dello statuto, nonché il rispetto dei principi di corretta amministrazione nello svolgimento delle attività sociali;
  • il processo di informativa finanziaria e l'adeguatezza del sistema amministrativocontabile della Società, nonché sull'affidabilità di quest'ultimo nel rappresentare correttamente i fatti di gestione;
  • la revisione legale dei conti annuali e dei conti consolidati, nonché l'indipendenza della Società di revisione legale dei conti;
  • l'adeguatezza e l'efficacia del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
  • l'adeguatezza della struttura organizzativa della Società, per gli aspetti di nostra competenza;
  • le modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario previste dalla edizione 2020 del Codice italiano di Corporate Governance (d'ora in avanti, per brevità, indicato come "Codice di Corporate Governance"), cui la Società ha aderito nel corso dell'esercizio 2021 (1);
  • l'adeguatezza delle disposizioni impartite da parte della Società alle proprie controllate per consentire a Enel di adempiere regolarmente agli obblighi di informativa al pubblico previsti dalla legge.

Nello svolgimento degli opportuni controlli e verifiche sui profili e sugli ambiti di attività sopra evidenziati non abbiamo riscontrato particolari criticità.

Tenuto conto delle indicazioni fornite dalla CONSOB con Comunicazione DEM/1025564 del 6 aprile 2001 e successivi aggiornamenti, riferiamo e segnaliamo in particolare quanto segue:

(+) Nel mese di marzo 2021 il Consiglio di Amministrazione ha difatti completato l'adozione delle misure intese ad assicurare il recepimento da parte di Enel delle novità contenute nel Codice di Corporate Governance. Fino a tale momento la Società ha aderito alle regole di governo societario previste dalla edizione 2018 del Codice di Autodisciplina delle società quotate.

  • · abbiamo vigilato circa l'osservanza della legge e dello statuto e non abbiamo osservazioni da formulare al riguardo;
  • · abbiamo ricevuto dall'Amministratore Delegato, con periodicità trimestrale e anche attraverso la nostra partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione di Enel, adeguate informazioni sull'attività svolta, sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione, nonché sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla Società e dalle sue controllate. Possiamo dare atto che le azioni deliberate e poste in essere sono state conformi alla legge e allo statuto e non sono state manifestamente imprudenti, azzardate, in potenziale conflitto di interessi, in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea o tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale. Per la descrizione delle caratteristiche delle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale esaminate, si rimanda a quanto riferito nella Relazione sulla gestione al Bilancio della Società e al Bilancio consolidato del Gruppo Enel per l'esercizio 2021 (nell'ambito del capitolo "Fatti di rilievo del 2021");
  • · non abbiamo riscontrato l'esistenza di operazioni atipiche o inusuali svolte con terzi, con società del Gruppo o con altre parti correlate;
  • · nel capitolo "Informativa sulle parti correlate", inserito nelle note di commento al Bilancio dell'esercizio 2021 della Società, gli Amministratori indicano adeguatamente le principali operazioni effettuate dalla Società con parti correlate, essendo queste ultime individuate sulla base dei principi contabili internazionali e delle disposizioni emanate in materia dalla CONSOB. A tale capitolo rinviamo per quanto attiene all'individuazione della tipologia delle operazioni in questione e dei relativi effetti economici, patrimoniali e finanziari. Sono ivi richiamate, inoltre, le modalità procedurali adottate per assicurare che le operazioni con parti correlate vengano effettuate nel rispetto di criteri di trasparenza, nonché di correttezza procedurale e sostanziale. Si dà atto che le operazioni ivi indicate sono state poste in essere nel rispetto delle modalità di approvazione ed esecuzione previste nell'apposita procedura - adottata nel rispetto di quanto disposto dall'art. 2391-bis del codice civile e dalla disciplina attuativa dettata dalla CONSOB - descritta nella Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari per l'esercizio 2021. Le operazioni con parti correlate riportate nelle note di commento al Bilancio dell'esercizio 2021 della Società sono riconducibili all'ordinaria gestione, sono state effettuate nell'interesse della Società e regolate a condizioni di mercato;
  • · la Società ha dichiarato di avere redatto il Bilancio individuale dell'esercizio 2021 al pari di quello dell'esercizio precedente - in conformità ai principi contabili internazionali IAS-IFRS (nonché alle interpretazioni emesse al riguardo dall'IFRIC e dal SIC) riconosciuti nell'Unione Europea ai sensi del Regolamento (CE) n. 1606/2002 e in vigore alla chiusura dell'esercizio 2021, nonché in base a quanto disposto dal

Decreto Legislativo 28 febbraio 2005, n. 38 e ai relativi provvedimenti attuativi. Il Bilancio individuale dell'esercizio 2021 della Società, inoltre, è redatto nella prospettiva della continuità aziendale e applicando il metodo del costo storico, ad eccezione delle voci che secondo gli IFRS-EU sono rilevate al fair value, come indicato nei criteri di valutazione delle singole voci del Bilancio stesso. Nelle note di commento al Bilancio individuale sono riportati analiticamente i principi contabili e i criteri di valutazione adottati, accompagnati dalla indicazione dei principi applicati per la prima volta nel 2021 che, secondo quanto ivi indicato, non hanno comportato impatti significativi nell'esercizio di riferimento.

  • · Il Bilancio individuale 2021 della Società è stato sottoposto a revisione legale da parte della Società di revisione KPMG S.p.A. che, ai sensi dell'art. 14 del Decreto 39/2010 e dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014, ha espresso nella propria relazione un giudizio senza rilievi né richiami di informativa, anche con riferimento alla coerenza della Relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari con il Bilancio della Società nonché alla relativa conformità alle norme di legge. La relazione di KPMG S.p.A. include inoltre:
    • una illustrazione degli aspetti chiave della revisione contabile del Bilancio individuale; e
    • la dichiarazione, resa ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del Decreto 39/2010, relativa alla mancata identificazione di errori significativi nei contenuti della Relazione sulla gestione;
  • la Società ha dichiarato di avere redatto anche il Bilancio consolidato dell'esercizio 2021 del Gruppo Enel - al pari di quello dell'esercizio precedente - in conformità ai principi contabili internazionali IAS-IFRS (nonché alle interpretazioni emesse al riguardo dall'IFRIC e dal SIC) riconosciuti nell'Unione Europea ai sensi del Regolamento (CE) n. 1606/2002 e in vigore alla chiusura dell'esercizio 2021, nonché in base a quanto disposto dal Decreto Legislativo 28 febbraio 2005, n. 38 e ai relativi provvedimenti attuativi. Il Bilancio consolidato dell'esercizio 2021 del Gruppo Enel è redatto nella prospettiva della continuità aziendale e applicando il metodo del costo storico, ad eccezione delle voci che secondo gli IFRS-EU sono rilevate al fair value (come indicato nei criteri di valutazione delle singole voci) e delle attività non correnti (o gruppi in dismissione) classificate come possedute per la vendita, che sono valutate al minore tra il valore contabile e il fair value al netto dei costi di vendita. Nelle note di commento al Bilancio consolidato sono riportati analiticamente i principi contabili e i criteri di valutazione adottati, accompagnati dalla indicazione dei principi applicati per la prima volta nel 2021 che, secondo quanto ivi indicato, non hanno comportato impatti significativi nell'esercizio di riferimento. Si rappresenta inoltre, che, a partire dall'esercizio 2021, in linea con quanto previsto dal Regolamento

ং ->

Delegato (UE) 2019/815 del 17 dicembre 2018 (c.d. "Regolamento ESEF"), la Società ha (i) redatto l'intera Relazione finanziaria annuale (comprensiva del Bilancio individuale e del Bilancio consolidato, delle rispettive relazioni sulla gestione e delle rispettive attestazioni di cui all'art. 154-bis, comma 5, del Testo Unico sulla Finanza) nel formato elettronico unico di comunicazione c.d. XHTML (Extensible Hypertext Markup Language), nonché (ii) proceduto alla "marcatura" (apposizione di specifici "tag") degli schemi del Bilancio consolidato e delle relative note di commento utilizzando il linguaggio di markup iXBRL ("Inline eXtensible Business Reporting Language"), in conformità alla tassonomia ESEF emessa annualmente dall'ESMA, al fine di agevolare concretamente l'accessibilità, l'analisi e la comparabilità delle relazioni finanziarie annuali.

  • · Il Bilancio consolidato dell'esercizio 2021 del Gruppo Enel è stato anch'esso sottoposto a revisione legale da parte della Società di revisione KPMG S.p.A. che, ai sensi dell'art. 14 del Decreto 39/2010 e dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014, ha espresso nella propria relazione un giudizio senza rilievi né richiami di informativa, anche con riferimento alla coerenza della Relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari con il Bilancio consolidato nonché alla relativa conformità alle norme di legge. La relazione di KPMG S.p.A. include inoltre:
    • una illustrazione degli aspetti chiave della revisione contabile del Bilancio consolidato; e
    • le dichiarazioni, rese ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del Decreto 39/2010 e dell'art. 4 del Regolamento Consob n. 20267 del 18 gennaio 2018 (di attuazione del Decreto Legislativo 30 dicembre 2016, n. 254), relative rispettivamente alla mancata identificazione di errori significativi nei contenuti della Relazione sulla gestione e alla verifica dell'avvenuta approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione della dichiarazione consolidata di carattere non finanziario.

Per gli incarichi a essa conferiti, la Società di revisione KPMG S.p.A. ha altresì emesso le relazioni sulla revisione dei bilanci relativi all'esercizio 2021 delle più rilevanti società italiane del Gruppo Enel senza rilievi. Inoltre, nel corso degli incontri periodici con i rappresentanti della Società di revisione KPMG S.p.A., questi ultimi non hanno evidenziato criticità relative ai reporting packages delle principali società estere del Gruppo Enel, selezionati dai revisori stessi in base al piano di lavoro predisposto per la revisione del Bilancio consolidato del Gruppo Enel, tali da fare emergere rillievi da riportare nel giudizio sul Bilancio medesimo;

· tenuto conto delle raccomandazioni formulate dall'Autorità Europea degli Strumenti Finanziari e dei Mercati ("ESMA") in data 21 gennaio 2013 (confermate, da ultimo, nel Public Statement del 29 ottobre 2021), intese ad assicurare un'adeguata

trasparenza delle metodologie adottate da parte delle società quotate nell'ambito delle procedure di impairment test sull'avviamento, nonché in linea con quanto raccomandato dal documento congiunto Banca d'Italia - CONSOB - ISVAP n. 4 del 3 marzo 2010 e alla luce delle indicazioni da ultimo fornite dalla stessa CONSOB nella Comunicazione n. 7780 del 28 gennaio 2016, la rispondenza della procedura di impairment test alle prescrizioni del principio contabile internazionale IAS 36 ha formato oggetto di espressa approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione della Società, previo parere favorevole rilasciato al riguardo dal Comitato controllo e rischi, nel mese di febbraio 2022, in data anteriore rispetto a quella di approvazione dei documenti di Bilancio relativi al 2021;

  • · abbiamo esaminato la proposta del Consiglio di Amministrazione di destinazione dell'utile dell'esercizio 2021 e non abbiamo osservazioni al riguardo;
  • · il Consiglio di Amministrazione della Società, a seguito delle opportune verifiche effettuate da parte del Comitato controllo e rischi e di codesto Collegio Sindacale nel mese di marzo 2022, ha attestato in sede di approvazione dell'esercizio 2021 la perdurante osservanza, nell'ambito del Gruppo Enel, della disciplina dettata dalla CONSOB (nell'art. 15 del c.d. "Regolamento Mercati", approvato con Deliberazione n. 20249 del 28 dicembre 2017) in materia di trasparenza contabile, di adeguatezza della struttura organizzativa e del sistema dei controlli interni che le società controllate, costituite e regolate dalla legge di Stati non appartenenti all'Unione Europea, devono rispettare affinché le azioni di Enel possano rimanere quotate nei mercati regolamentati italiani;
  • · abbiamo vigilato, per quanto di nostra competenza, sull'adeguatezza della struttura organizzativa della Società (e, più in generale, del Gruppo Enel nel suo insieme) tramite l'acquisizione di informazioni dai responsabili delle competenti funzioni aziendali e incontri con i Collegi Sindacali ovvero con gli equivalenti organismi di controllo di alcune delle principali società del Gruppo Enel, italiane ed estere, al fine del reciproco scambio di dati e informazioni rilevanti. Al riguardo si segnala che la struttura organizzativa del Gruppo Enel è basata, a partire dalla seconda metà dell'esercizio 2014, su una matrice Global Business Lines/Geografie e - tenuto conto delle modifiche intervenute da ultimo nel corso del 2021 e nei primi mesi del 2022 si articola in: (i) Global Business Lines, cui è affidato il compito di gestire e sviluppare gli asset, ottimizzandone le prestazioni e il ritorno sul capitale investito, nelle varie aree geografiche di presenza del Gruppo. Le Global Business Lines sono suddivise in: Enel Green Power and Thermal Generation, Global Energy and Commodity Management, Global Infrastructure and Networks, Enel X Global Retail e Global E-Mobility; (ii) Paesi e Regioni, cui è affidato, nell'ambito di ciascuna area geografica di presenza del Gruppo, il compito di gestire le relazioni con organi istituzionali, autorità regolatorie, media e altri stakeholder locali, nonché di ottimizzare

< >

portafoglio clienti e gli asset di generazione perseguendo il miglior margine integrato, fornendo altresì supporto in termini di attività di staff e altri servizi alle Global Business Lines e adottando adeguati standard in materia di security, safety e ambientale. Paesi e Regioni sono suddivisi in: Italia, Iberia, Europa, America Latina, Nord America, nonché Africa, Asia e Oceania; (iii) Funzioni Globali di Servizio, cui è affidato il compito di gestire le attività di information and communication technology (Global Digital Solution), gli acquisti a livello di Gruppo (Global Procurement) e i processi di fatturazione, credito e customer care (Global Customer Operations); (iv) Funzioni di Holding, cui è affidato tra l'altro il compito di gestire i processi di governance a livello di Gruppo, così suddivise: Amministrazione, Finanza e Controllo, Personale e Organizzazione, Comunicazione, Affari Legali e Societari, Audit, Innovazione e Sostenibilità. Riteniamo che il modello organizzativo sopra descritto sia adeguato a supportare lo sviluppo strategico della Società e del Gruppo Enel e risulti altresi coerente con le esigenze di controllo;

  • · nel corso degli incontri con i Collegi Sindacali ovvero con gli equivalenti organismi di controllo di alcune delle principali società del Gruppo Enel, italiane ed estere, non sono emerse risultanze di significatività tale da dovere essere riportate nella presente relazione;
  • · abbiamo vigilato sull'indipendenza della Società di revisione, avendo ricevuto in data odierna da KPMG S.p.A. specifica conferma scritta circa la sussistenza di tale requisito, secondo quanto previsto dall'art. 6, paragrafo 2, lett. a) del Regolamento (UE) n. 537/2014 e dal paragrafo 17 del principio di revisione internazionale (ISA Italia) n.260 e avendo discusso i contenuti di tale dichiarazione con il socio responsabile della revisione; a tale riguardo abbiamo inoltre vigilato - così come previsto dall'art. 19, comma 1, lett. e) del Decreto 39/2010 - circa la natura e l'entità dei servizi diversi dall'incarico principale di revisione legale dei conti prestati alla Società e alle altre società del Gruppo Enel da parte di KPMG S.p.A. e delle entità appartenenti al relativo network. Si segnala che i corrispettivi spettanti a KPMG S.p.A. e alle entità del relativo network sono indicati nelle note di commento al Bilancio individuale della Società. In seguito alle verifiche effettuate, il Collegio Sindacale ritiene che non esistano criticità in ordine all'indipendenza della Società di revisione KPMG S.p.A.

Abbiamo tenuto periodiche riunioni con gli esponenti della medesima Società di revisione, ai sensi dell'art. 150, comma 3 del Testo Unico della Finanza, nel corso delle quali non sono emerse risultanze di significatività tale da dovere essere riportate nella presente relazione.

Con specifico riguardo a quanto previsto dall'art. 11 del Regolamento (UE) n. 537/2014, la Società di revisione ha presentato in data odierna al Collegio Sindacale, con riferimento all'esercizio 2021, la "relazione aggiuntiva" sui risultati della

revisione legale dei conti svolta, dalla quale non emergono difficoltà significative incontrate nell'ambito della revisione stessa, né carenze significative concernenti il sistema di controllo interno per l'informativa finanziaria e/o il sistema contabile di Enel tali da fare emergere rillevi da riportare nel giudizio sul Bilancio individuale e consolidato. Il Collegio Sindacale provvederà a trasmettere tempestivamente tale relazione al Consiglio di Amministrazione, corredata da proprie eventuali osservazioni, secondo quanto previsto dall'art. 19, comma 1, lett. a) del Decreto 39/2010.

Alla data della presente relazione la medesima Società di revisione non ha elaborato la lettera di suggerimenti (c.d. "management letter") riferita all'esercizio 2021;

· abbiamo vigilato sul processo di informativa finanziaria, sull'adeguatezza del sistema amministrativo-contabile della Società e sull'affidabilità di quest'ultimo nel rappresentare correttamente i fatti di gestione, nonché sul rispetto dei principi di corretta amministrazione nello svolgimento delle attività sociali e non abbiamo osservazioni da formulare al riguardo. Abbiamo svolto le relative verifiche mediante l'ottenimento di informazioni da parte del responsabile della Funzione Amministrazione, Finanza e Controllo della Società (tenuto conto del ruolo di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari rivestito dall'interessato), nonché attraverso l'esame della documentazione aziendale e l'analisi dei risultati del lavoro svolto dalla Società di revisione. L'Amministratore Delegato e il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Enel hanno attestato con apposita relazione, con riferimento al Bilancio individuale dell'esercizio 2021 della Società: (i) l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio stesso; (ii) la conformità del contenuto del Bilancio medesimo ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nell'Unione Europea ai sensi del Regolamento (CE) n. 1606/2002; (iii) la corrispondenza del Bilancio in questione alle risultanze dei libri e delle scritture contabili e la sua idoneità a rappresentare in maniera veritiera e corretta la situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società; (iv) che la Relazione sulla gestione, che correda il Bilancio, comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione della Società, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui quest'ultima è esposta. Nella citata relazione è stato altresì segnalato che l'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio individuale della Società è stata verificata mediante la valutazione del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria (supportata anche dagli esiti del c.d. "testing indipendente", affidato ad una qualificata società di consulenza) e che dalla valutazione di detto sistema non sono emersi aspetti di rilievo. Analoga

< >

relazione di attestazione risulta redatta con riguardo al Bilancio consolidato del Gruppo Enel per l'esercizio 2021;

  • abbiamo vigilato sull'adeguatezza ed efficacia del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, principalmente mediante la costante partecipazione del responsabile della Funzione Audit della Società alle riunioni del Collegio Sindacale e tenendo più della metà delle riunioni congiuntamente al Comitato Controllo e Rischi, nonché grazie a periodici incontri con l'organismo chiamato a vigilare sul funzionamento e l'osservanza del modello organizzativo e gestionale adottato dalla Società ai sensi del Decreto Legislativo n. 231/2001. Alla luce delle verifiche effettuate e in assenza di significative criticità rilevate, si ha motivo di ritenere che il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi sia adeguato ed efficace; si segnala che il Consiglio di Amministrazione della Società, nel mese di febbraio 2022, ha espresso una valutazione conforme sul punto e ha altresì riconosciuto, nel mese di novembre 2021, la compatibilità dei principali rischi connessi agli obiettivi strategici indicati nel Piano industriale 2022-2024 con una gestione dell'impresa coerente con i medesimi obiettivi;
  • · nel corso del 2021 non sono pervenuti esposti al Collegio Sindacale né denunce di fatti ritenuti censurabili ai sensi dell'art. 2408 cod. civ .;
  • · abbiamo vigilato sulle modalità di concreta attuazione del Codice di Corporate Governance, verificando la conformità del sistema di governo societario di Enel alle raccomandazioni espresse da tale Codice. Una dettagliata informativa sul sistema di corporate governance della Società è contenuta nella Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari per l'esercizio 2021.

Nel mese di giugno 2021 abbiamo avuto modo di verificare che il Consiglio di Amministrazione, nel valutare l'indipendenza dei propri componenti non esecutivi, ha correttamente applicato i criteri individuati nel Codice di Corporate Governance e il principio della prevalenza della sostanza sulla forma che deve informare in generale l'applicazione delle raccomandazioni del Codice stesso, avendo seguito a tal fine una procedura di accertamento trasparente, le cui caratteristiche sono descritte nella indicata Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari per l'esercizio 2021. Per quanto riguarda la c.d. "autovalutazione" dell'indipendenza dei propri componenti, il Collegio Sindacale nei mesi di giugno 2021 e di febbraio 2022 ha accertato la sussistenza dei relativi requisiti di cui al Testo Unico della Finanza e al Codice di Corporate Governance in capo a tutti i Sindaci effettivi.

· Nell'ultimo scorcio dell'esercizio 2021 e durante i primi due mesi del 2022 il Collegio Sindacale ha effettuato, con il supporto di una società di consulenza indipendente, una valutazione della dimensione, della composizione e del funzionamento del Collegio stesso (c.d. "board review"), come già avvenuto a decorrere dall'esercizio 2018, in analogia a quanto accade per il Consiglio di Amministrazione fin dal 2004

Trattasi di una best practice che il Collegio Sindacale ha inteso adottare pur in assenza di una specifica raccomandazione del Codice di Corporate Governance e seguendo le modalità della "peer-to-peer review", ossia mediante la valutazione non solo del funzionamento dell'organo nel suo insieme, ma anche dello stile e del contenuto del contributo fornito da ciascuno dei Sindaci. Le modalità di svolgimento della board review riferita all'esercizio 2021 sono dettagliatamente descritte nella Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari per l'esercizio 2021 unitamente ai relativi esiti, che rivelano unanimità di giudizi espressi dai Sindaci riguardo ad una piena adeguatezza della dimensione, della composizione e del funzionamento del Collegio Sindacale. Rispetto alle risultanze emerse nel 2020, risulta confermato che l'organo di controllo ha saputo adottare modalità di funzionamento efficaci ed efficienti nonché allineate al quadro normativo di riferimento.

Si segnala inoltre che, in base agli esiti della "board review" e tenuto conto di quanto previsto nella Politica in materia di diversità dei propri componenti (approvata in data 29 gennaio 2018), il Collegio Sindacale - in vista del rinnovo dell'organo di controllo per scadenza del termine del mandato, previsto in occasione dell'Assemblea chiamata ad approvare il Bilancio individuale della Società per l'esercizio 2021 - ha condiviso appositi "Orientamenti" indirizzati agli Azionisti (e consultabili sul sito internet aziendale) circa i vari profili la cui presenza nel nuovo Collegio è ritenuta opportuna;

  • · nel corso del 2021 il Collegio Sindacale ha avuto, inoltre, modo di partecipare ad un apposito programma di "induction", caratterizzato da specifici approfondimenti intesi ad aggiornare gli Amministratori e i Sindaci in materia di corporate governance e di cambiamento climatico, con il proposito a tale ultimo riguardo di svilupparne ulteriormente le competenze anche grazie al contributo di un qualificato esperto esterno;
  • · abbiamo vigilato sull'applicazione delle disposizioni del Decreto Legislativo 30 dicembre 2016, n. 254 (d'ora in avanti, per brevità, indicato come il "Decreto 254"), concernente la comunicazione di informazioni di carattere non finanziario e di informazioni sulla diversità da parte di talune imprese e gruppi di grandi dimensioni. Nello svolgimento di tale attività, abbiamo vigilato sull'adeguatezza del sistema organizzativo, amministrativo e di rendicontazione e controllo predisposto dalla Società al fine di consentire una corretta rappresentazione, nell'ambito della dichiarazione consolidata di carattere non finanziario relativa all'esercizio 2021, dell'attività del Gruppo Enel, dei suoi risultati e dei suoi impatti con riguardo ai temi di natura non finanziaria richiamati dall'art. 3, comma 1 del Decreto 254, non avendo osservazioni da formulare al riguardo. Si segnala che la Società di revisione KPMG S.p.A. ha rilasciato, ai sensi dell'art. 3, comma 10 del Decreto 254 e dell'art. 5 de

く →

Regolamento Consob n. 20267 del 18 gennaio 2018, l'attestazione circa la conformità delle informazioni fornite nella medesima dichiarazione consolidata di carattere non finanziario rispetto a quanto richiesto dalla normativa vigente;

  • · la Società, sin dalla quotazione delle proprie azioni in Borsa, ha adottato un apposito regolamento (modificato da ultimo nel mese di settembre 2018) per la gestione interna e il trattamento delle informazioni riservate, contenente anche le procedure per la comunicazione all'esterno di documenti e informazioni concernenti la Società e il Gruppo, con particolare riferimento alle informazioni privilegiate; tale regolamento (consultabile sul sito internet aziendale) contiene adeguate disposizioni indirizzate alle società controllate per consentire a Enel di adempiere regolarmente agli obblighi di informativa al pubblico previsti dalla legge, ai sensi dell'art. 114, comma 2 del Testo Unico della Finanza;
  • · la Società ha adottato altresì fin dal 2002 e successivamente aggiornato, da ultimo nel mese di febbraio 2021, un Codice Etico (anch'esso consultabile sul sito internet aziendale), che esprime gli impegni e le responsabilità etiche nella conduzione degli affari, regolando e uniformando i comportamenti aziendali su standard improntati alla massima trasparenza e correttezza verso tutti gli stakeholder;
  • · con riferimento alle previsioni del Decreto Legislativo 8 giugno 2001 n. 231 che ha introdotto nell'ordinamento giuridico italiano un regime di responsabilità amministrativa (ma di fatto penale) a carico delle società per alcune tipologie di reati commessi dai relativi amministratori, dirigenti o dipendenti nell'interesse o a vantaggio delle società stesse - Enel ha adottato fin dal luglio 2002 un modello organizzativo e gestionale articolato in una "parte generale" e in diverse "parti speciali", dedicate alle diverse tipologie di reati individuati dal Decreto Legislativo n. 231/2001 e che il modello stesso intende prevenire. Per una descrizione delle modalità di adattamento di tale modello alle caratteristiche delle varie società italiane del Gruppo, nonché per un'indicazione delle finalità dell'"Enel Global Compliance Program" indirizzato alle società estere del Gruppo, si rinvia a quanto indicato nella Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari per l'esercizio 2021. L'organismo chiamato a vigilare sul funzionamento e l'osservanza del modello stesso, nonché a curare il suo aggiornamento, adotta una composizione collegiale. Tale organismo, nominato nel mese di luglio 2020, continua ad essere composto da tre membri esterni, dotati nel loro insieme di specifiche competenze professionali in materia di organizzazione aziendale e diritto penale d'impresa. Il Collegio Sindacale ha ricevuto adeguate informazioni sulle principali attività svolte nel corso del 2021 da parte del medesimo organismo di vigilanza, anche in occasione di incontri svoltisi con i relativi componenti; dall'esame di tali attività non è emersa evidenza di fatti e/o situazioni da menzionare nella presente relazione;

  • · nel corso dell'esercizio 2021 il Collegio Sindacale ha rilasciato un parere favorevole (nella riunione del 3 febbraio 2021) in merito al Piano di Audit 2021, secondo quanto previsto dall'art. 7.C.1, lett. c) del Codice di Autodisciplina delle società quotate (cui la Società ancora aderiva a tale data);
  • · apposita informativa sugli emolumenti fissi e variabili maturati nel corso dell'esercizio 2021, in ragione dei rispettivi incarichi, da coloro che hanno rivestito il ruolo di Presidente del Consiglio di Amministrazione, di Amministratore Delegato/Direttore Generale e dagli altri Amministratori, nonché sugli strumenti retributivi loro attribuiti, è contenuta nella seconda sezione della Relazione sulla politica in materia di remunerazione per il 2022 e sui compensi corrisposti nel 2021 di cui all'art. 123-ter del Testo Unico della Finanza (nel prosieguo, per brevità, "Relazione sulla remunerazione"), approvata dal Consiglio di Amministrazione, su proposta del Comitato per le nomine e le remunerazioni, in data 6 aprile 2022 e che sarà pubblicata nel rispetto dei termini di legge. Si dà atto che gli strumenti retributivi in questione sono allineati alla best practice, in quanto rispettano il principio del legame con adeguati obiettivi di performance, anche di natura non finanziaria, e perseguono l'obiettivo della creazione di valore per gli azionisti in un orizzonte di lungo periodo. Si rileva che le proposte al Consiglio di Amministrazione in merito all'adozione di tali strumenti retributivi e alla determinazione dei relativi parametri sono state elaborate dal Comitato per le nomine e le remunerazioni - costituito da soli Amministratori indipendenti - avvalendosi delle analisi di benchmark effettuate, anche su scala internazionale, da una società di consulenza indipendente. Si fa altresì presente che nella medesima seconda sezione della Relazione sulla remunerazione è contenuta, nel rispetto della normativa CONSOB di riferimento, apposita informativa sugli emolumenti maturati nel corso dell'esercizio 2021 anche da parte dei componenti dell'organo di controllo e dei dirigenti con responsabilità strategiche (per questi ultimi in forma aggregata).

Il Collegio Sindacale ha inoltre vigilato sul processo di elaborazione della politica in materia di remunerazione per il 2022 - compiutamente descritta nella prima sezione della Relazione sulla remunerazione - senza riscontrare criticità. Ha formato oggetto di verifica, in particolare, la coerenza delle diverse misure previste da tale politica rispetto (i) alle disposizioni della Direttiva (UE) 2017/828, come recepite nell'ordinamento italiano, (ii) alle raccomandazioni del Codice di Corporate Governance, nonché (iii) alle risultanze dell'analisi di benchmark effettuate, anche su scala internazionale, da una società di consulenza indipendente di cui il Comitato per le nomine e le remunerazioni ha ritenuto di avvalersi.

Come segnalato nella prima sezione della Relazione sulla remunerazione, nel corso della predisposizione della politica in materia di remunerazione per il 2022 il Collegio Sindacale - tenuto anche conto di quanto raccomandato in proposito dal Codice di

< >

Corporate Governance - ha richiesto alla indicata società di consulenza indipendente di effettuare un'ulteriore analisi di benchmark, intesa ad accertare l'adeguatezza del trattamento retributivo riconosciuto ai componenti del medesimo organo di controllo. Tale analisi è stata effettuata sulla base dei dati riportati nella documentazione pubblicata in occasione della stagione assembleare 2021 dagli emittenti facenti parte di un peer group composto - a differenza di quello utilizzato per l'analoga analisi relativa al Consiglio di Amministrazione - esclusivamente da società italiane appartenenti all'indice FTSE MIB (2); le funzioni che l'ordinamento italiano attribuisce al Collegio Sindacale differenziano infatti quest'ultimo dagli organi con funzioni di controllo previsti dai sistemi di governance monistico e dualistico comunemente adottati in altri Paesi. Ai fini della individuazione del peer group il consulente, d'intesa con il Collegio Sindacale, ha ritenuto di escludere alcune società industriali appartenenti all'indice FTSE MIB caratterizzate da assetti proprietari concentrati, valutando al contempo alcune società dell'indice FTSE MIB appartenenti al mondo dei financial services.

L'analisi in questione ha evidenziato che, sulla base dei dati al 31 dicembre 2020, Enel si colloca rispetto al peer group sopra i riferimenti massimi per quanto riguarda la capitalizzazione, sopra il nono decile per quanto riguarda i ricavi e al di sotto del nono decile per quanto concerne il numero di dipendenti.

Dall'analisi medesima è emerso che - a fronte, quindi, di un posizionamento assai elevato di Enel rispetto alle società ricomprese nel panel in termini di capitalizzazione, ricavi e numero di dipendenti - la remunerazione del Presidente del Collegio Sindacale e degli altri Sindaci effettivi di Enel si colloca poco al di sotto della mediana per il Presidente e in linea con i riferimenti mediani di mercato per gli altri Sindaci effettivi. L'analisi in questione ha inoltre evidenziato che nel corso del 2020 mediamente i collegi sindacali delle società appartenenti al panel sono risultati composti da quattro sindaci effettivi a fronte dei tre membri effettivi del Collegio Sindacale di Enel, e hanno svolto 25 riunioni a fronte delle 27 riunioni tenute dal Collegio Sindacale di Enel.

Sulla base dell'analisi in questione, è quindi emerso che il livello di competitività dei compensi previsti per il Presidente e gli altri membri effettivi del Collegio Sindacale di Enel risulta analogo al posizionamento degli Amministratori non esecutivi della stessa Enel, con riferimento all'emolumento loro riconosciuto in qualità di Consigliere (al netto dei gettoni di presenza, non previsti in ambito Enel per la partecipazione alle riunioni consiliari ma riconosciuti da alcune delle società del peer group utilizzato

(2) Di tale peer group fanno parte le seguenti 19 società: A2A, Assicurazioni Generali, Atlantia, Banco BPM, BPER Banca, Eni, Hera, Leonardo, Mediobanca, Nexi, Pirelli, Poste Italiane, Prysmian, Saipem, Snam, Terna, TIM, Unicredit e Unipol.

ai fini dell'elaborazione della politica in materia di remunerazione degli Amministratori per il 2022).

E stato tuttavia evidenziato da parte del consulente che per un corretto apprezzamento circa l'adeguatezza dei compensi previsti per i membri del Collegio Sindacale sarebbe opportuno valutarne l'ammontare alla luce dell'effort complessivo richiesto dall'incarico, tenendo quindi in considerazione che i membri del Collegio Sindacale partecipano anche alle riunioni dei Comitati consiliari (prassi che risulta funzionale all'espletamento dei compiti di vigilanza sulle modalità di concreta attuazione in ambito Enel delle raccomandazioni del Codice di Corporate Governance) non percependo alcun compenso aggiuntivo per tale attività.

Si segnala, infine, che dall'analisi di benchmark è emersa un'evidente correlazione tra la competitività dei compensi offerti dalle società del peer group ai rispettivi collegi sindacali e il differente impegno lavorativo loro richiesto, quale risulta dal numero di riunioni svolte nel corso del 2020; coerentemente, l'analisi medesima ha evidenziato che le società appartenenti al mondo dei financial services offrono dei compensi mediamente più competitivi al presidente e ai membri effettivi dei propri collegi sindacali, tenuto conto del maggiore numero di riunioni svolte. L'analisi ha infine sottolineato che il posizionamento del trattamento retributivo riconosciuto al Presidente e ai membri effettivi del Collegio Sindacale di Enel risulta sostanzialmente in linea con quanto attualmente previsto dalle società del peer group di maggiori dimensioni tra quelle con una significativa partecipazione, diretta e/o indiretta, del Ministero dell'Economia e delle Finanze.

L'attività di vigilanza è stata svolta dal Collegio Sindacale nell'esercizio 2021 nel corso di 28 riunioni, nonché con la partecipazione alle 16 riunioni del Consiglio di Amministrazione e all'Assemblea annuale degli Azionisti e - per il tramite del Presidente o di uno o più dei suoi membri - alle 17 riunioni del Comitato Controllo e Rischi (16 delle quali tenute in forma congiunta con il Collegio Sindacale), alle 12 riunioni del Comitato per le nomine e le remunerazioni, alle 7 riunioni del Comitato parti correlate e alle 5 riunioni del Comitato per la corporate governance e la sostenibilità, per un totale di 86 riunioni. Alle riunioni del Collegio Sindacale, così come a quelle del Consiglio di Amministrazione, ha partecipato il Magistrato della Corte dei Conti delegato al controllo sulla gestione finanziaria della Società.

Nel corso di detta attività e sulla base delle informazioni ottenute dalla Società di revisione KPMG S.p.A. non sono state rilevate omissioni e/o fatti censurabili e/o irregolarità o, comunque, fatti significativi tali da richiedere la segnalazione alle Autorità di vigilanza ovvero menzione nella presente relazione.

Il Collegio Sindacale rileva, infine, che nel corso dell'esercizio 2021 e sino alla data del 31 marzo 2022 è perdurata la situazione di emergenza sanitaria sul territorio nazionale

enel

く →

dovuta alla pandemia da COVID-19. Le Autorità italiane, sino a tale data, hanno mantenuto alcune limitazioni alla libertà di circolazione all'interno del territorio nazionale per contenere il contagio, disponendo tra l'altro divieti di assembramento.

In tale contesto il Collegio Sindacale, alla luce delle misure di contenimento della pandemia da COVID-19, ha tenuto nel corso dell'esercizio 2021 buona parte delle proprie riunioni esclusivamente mediante l'utilizzo di sistemi di audio/video conferenza da parte di tutti i partecipanti, che hanno comunque assicurato l'identificazione degli stessi e lo scambio di documentazione - secondo quanto previsto dall'art. 25.4 dello Statuto sociale - e, più in generale, il corretto espletamento delle funzioni da parte dell'organo di controllo.

Il Collegio Sindacale segnala altresi che il Consiglio di Amministrazione della Società ha convocato l'Assemblea ordinaria degli Azionisti per il 19 maggio 2022 in unica convocazione, prevedendo che - alla luce degli incerti sviluppi della pandemia da COVID-19 e tenuto quindi conto del perdurare dell'esigenza di ridurre al minimo gli spostamenti e i rischi connessi ad una partecipazione in presenza e considerato quanto previsto in materia di svolgimento delle assemblee di società dall'art. 106, comma 4, del Decreto Legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito con modificazioni dalla Legge 24 aprile 2020, n. 27 (3) - essa si svolga secondo modalità che consentano ai Soci di intervenirvi esclusivamente tramite il rappresentante designato dalla Società di cui all'art. 135undecies del Testo Unico sulla Finanza, al quale gli Azionisti potranno conferire anche deleghe o subdeleghe ai sensi dell'art. 135-novies del medesimo Testo Unico, in deroga rispetto a quanto previsto dall'art. 135-undecies, comma 4, dello stesso Testo Unico. Il Collegio Sindacale vigilerà affinché in occasione dell'indicata Assemblea i diritti dei Soci possano essere regolarmente esercitati - così come avvenuto in occasione delle Assemblee degli Azionisti Enel svoltesi con modalità analoghe in data 14 maggio 2020 e 20 maggio 2021 - nei limiti consentiti dalle peculiari modalità previste per il relativo svolgimento.

Il Collegio Sindacale continuerà a svolgere fino alla scadenza del proprio mandato l'attività di vigilanza in stretto coordinamento con il Consiglio di Amministrazione e con la Società di revisione, per vigilare sugli impatti - anche di carattere economicofinanziario - per la Società e il Gruppo Enel determinati dalla pandemia da COVID-19 e, più di recente, dal delicato contesto geopolitico in atto. A tale ultimo riguardo si segnala che il Collegio Sindacale, nello svolgimento delle attività di vigilanza previste dalla legge, ha tenuto in adeguato conto le indicazioni contenute nel comunicato stampa congiunto Banca d'Italia - Consob - IVASS - UIF del 7 marzo 2022, nonché nel richiamo di

14

(³) La cui applicabilità è stata da ultimo prorogata fino al 31 luglio 2022 dall'articolo 3, comma 1, del Decreto Legge 30 dicembre 2021, n. 228, convertito con modificazioni con Legge 25 febbraio 2022, n. 15.

attenzione della Consob del 18 marzo 2022 circa i possibili impatti del conflitto russoucraino attualmente in corso sulle attività delle società con azioni quotate.

l

T

Il Collegio Sindacale, a seguito dell'attività di vigilanza svolta e in base a quanto emerso nello scambio di dati e informazioni con la Società di revisione KPMG S.p.A., Vi propone di approvare il Bilancio della Società al 31 dicembre 2021 in conformità a quanto proposto dal Consiglio di Amministrazione.

Roma, 14 aprile 2022

く →

1

Il Collegio Sindacale

Dott.ssa Barbara Tadolini - Presidente

Avv. Romina Guglielmetti - Sindaco

Prof. Claudio Sottoriva - Sindaco

15

ene

Relazione della Società di revisione

খ ->

KPMG S.p.A. Revisione e organizzazione contabile Via Curtatone, 3 00185 ROMA RM Telefono +39 06 80961.1 Email [email protected] PEC [email protected]

Relazione della società di revisione indipendente ai sensi degli artt. 14 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e 10 del Regolamento (UE) n. 537 del 16 aprile 2014

Agli Azionisti della Enel S.p.A.

Relazione sulla revisione contabile del bilancio consolidato

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato del Gruppo Enel (nel seguito anche il "Gruppo"), costituito dai prospetti dello stato patrimoniale al 31 dicembre 2021, del conto economico, del conto economico complessivo, delle variazioni del patrimonio netto e del rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note di commento al bilancio che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo Enel al 31 dicembre 2021, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. 38/05.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nel paragrafo "Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato" della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Enel S.p.A. (nel seguito anche la "Società") in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Ancona Bari Bergamo Bologna Bolzano Brescia Catania Como Firenze Genova Lecce Milano Napoli Novara Padova Palermo Parma Perugia Pescara Roma Torino Treviso Trieste Varese Verona

Società per azioni Capitale sociale Furo 10 415 500 00 i v Edro 10 415 560,00 FV
Registro Imprese Milano Monza Brianza Lodii
e Codice Fiscale N. 00709600159 R E A Milano N 512867 Partita IVA 00709600159
VAT number IT00709600159 Sede legale: Via Vitlor Pisani, 25 20124 Milano MI ITALIA

KPMG S p A, è una socielà per azioni di diritto italiano e fa parle del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Limited, società di diritto inglese,

Gruppo Enel Relazione della società di revisione 31 dicembre 2021

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio consolidato nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

Rilevazione dei ricavi di vendita di energia elettrica e gas non ancora fatturati

Note di commento al bilancio: note n. 2.1 "Uso di stime e giudizi del management – Ricavi provenienti da contratti con clienti", n. 2.2. "Principi contabili significativi – Ricavi provenienti da contratti con i clienti", n.10.a "Ricavi delle vendite e delle prestazioni" e n. 33 "Crediti commerciali"

Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta
all'aspetto chiave
I ricavi di vendita di energia elettrica e gas ai Le procedure di revisione svolte hanno
clienti finali sono rilevati al momento della incluso:
fornitura dell'elettricità o del gas e comprensione del processo di
comprendono, oltre agli importi fatturati in rilevazione dei ricavi di energia elettrica
base alle letture periodiche dei contatori e gas non ancora fatturati;
oppure in base ai volumi comunicati dai
distributori e dai trasportatori, una stima
dell'energia elettrica e del gas erogati
nell'esercizio ma non ancora fatturati,
calcolata tenendo anche conto delle
eventuali perdite di rete. I ricavi maturati tra
la data dell'ultima lettura e la fine
dell'esercizio si basano su stime del
esame della configurazione, messa in
atto ed efficacia operativa dei controlli,
compresi quelli aventi natura
informatica, ritenuti rilevanti ai fini
dell'attività di revisione, anche mediante
il supporto dei nostri specialisti in
Information Technology;
consumo giornaliero dei clienti, determinate svolgimento di procedure di validità circa
principalmente sulle loro informazioni i volumi di energia elettrica e gas
storiche, adeguato per riflettere le condizioni considerati nella determinazione della
atmosferiche o altri fattori che possono stima;
influenzare i consumi oggetto di stima. verifica dell'accuratezza delle tariffe di
Tale stima è caratterizzata da un elevato vendita utilizzate nella stima;
grado di complessità connesso alle confronto della stima rilevata nel bilancio
assunzioni che ne sono alla base. consolidato dell'esercizio precedente
Conseguentemente, abbiamo considerato la
rilevazione dei ricavi di vendita di energia
con i dati successivamente consuntivati;
elettrica e gas non ancora fatturati un
aspetto chiave dell'attività di revisione.
esame dell'adeguatezza dell'informativa
fornita nelle note di commento al
bilancio in relazione ai ricavi di vendita
di energia elettrica e gas non ancora
fatturati.

Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale della Enel S.p.A. per il bilancio consolidato

Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

プ ->

Gruppo Enel Relazione della società di revisione 31 dicembre 2021

Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare a operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della capogruppo Enel S.p.A. o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria del Gruppo.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del hilancio consolidato

l nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio consolidato.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio consolidato, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno del Gruppo;
  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli Amministratori, inclusa la relativa informativa;
  • siamo giunti a una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli Amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di un'incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità del Gruppo di continuare a operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le

Gruppo Enel Relazione della società di revisione 31 dicembre 2021

nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che il Gruppo cessi di operare come un'entità in funzionamento;

  • abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio consolidato nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio consolidato rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione;
  • abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati sulle informazioni finanziarie delle imprese o delle differenti attività economiche svolte all'interno del Gruppo per esprimere un giudizio sul bilancio consolidato. Siamo responsabili della direzione, della supervisione e dello svolgimento dell'incarico di revisione contabile del Gruppo. Siamo gli unici responsabili del giudizio di revisione sul bilancio consolidato.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati a un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) 537/14

L'Assemblea degli Azionisti della Enel S.p.A. ci ha conferito in data 16 maggio 2019 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2020 al 31 dicembre 2028.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, paragrafo 1, del Regolamento (UE) 537/14 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio consolidato espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio Sindacale, nella sua funzione di Comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio sulla conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815

Gli Amministratori della Enel S.p.A. sono responsabili per l'applicazione delle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea in materia di norme tecniche di regolamentazione relative alla specificazione del formato

Gruppo Enel Relazione della società di revisione 31 dicembre 2021

elettronico unico di comunicazione (ESEF - European Single Electronic Format) al bilancio consolidato, da includere nella relazione finanziaria annuale.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) 700B al fine di esprimere un giudizio sulla conformità del bilancio consolidato alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815.

A nostro giudizio, il bilancio consolidato è stato predisposto nel formato XHTML ed è stato marcato, in tutti gli aspetti significativi, in conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815.

Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10 e dell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98

Gli Amministratori della Enel S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari del Gruppo Enel al 31 dicembre 2021, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98, con il bilancio consolidato del Gruppo Enel al 31 dicembre 2021 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio consolidato del Gruppo Enel al 31 dicembre 2021 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Dichiarazione ai sensi dell'art. 4 del Regolamento Consob di attuazione del D.Lgs. 254/16

Gli Amministratori della Enel S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della dichiarazione consolidata di carattere non finanziario ai sensi del D.Lgs. 254/16 Abbiamo verificato l'avvenuta approvazione da parte degli Amministratori della dichiarazione consolidata di carattere non finanziario. Ai sensi dell'art. 3, comma 10, del D.Lgs. 254/16, tale dichiarazione è oggetto di separata attestazione di conformità da parte nostra.

Roma, 14 aprile 2022

KPMG S.p.A.

Relazione finanziaria annuale consolidata 2021

Renato Naschi Socio

5

Allegati

Imprese e partecipazioni rilevanti del Gruppo Enel al 31 dicembre 2021

In conformità a quanto disposto dagli artt. 38 e 39 del decreto legislativo n. 127/1991 e dalla Comunicazione CON-SOB n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, sono forniti di seguito gli elenchi delle imprese controllate da Enel SpA e a essa collegate al 31 dicembre 2021, a norma dell'art. 2359 del codice civile, nonché delle altre partecipazioni rilevanti. Tutte le partecipazioni sono possedute a titolo di proprietà.

Per ogni impresa sono indicati: la denominazione, la sede legale, il capitale sociale, la valuta in cui è espresso, il settore di attività, il metodo di consolidamento, le società del Gruppo che possiedono una partecipazione nell'impresa e le rispettive percentuali di possesso e la percentuale di possesso del Gruppo.

Di seguito viene riportata l'illustrazione grafica associata al settore di attività.

Settore di attività Descrizione settore di attività
Holding di Gruppo
Holding di Paese
Enel Green Power
Generazione Termoelettrica
Trading
Infrastrutture e Reti
Enel X
Mercati finali
Servizi
Finanziario
Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da %
possesso
azioni
ordinarie
%
possesso
Gruppo
Controllante
Enel SpA Roma IT 10.166.679.946,00 EUR Holding 100,00%
Controllate
25 Mile Creek
Windfarm LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
400 Manley Solar LLC Boston US - USD Integrale Enel X Finance
Partner LLC
100,00% 100,00%
4814 Investments LLC Andover US - USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
ABC Solar 11 SpA Santiago del
Cile
CL 1.000.000,00 CLP Equity Enel Green Power
Chile SA
100,00% 64,93%
ABC Solar 3 SpA Santiago del
Cile
CL 1.000.000,00 CLP Equity Enel Green Power
Chile SA
100,00% 64,93%
Abu Renewables India
Private Limited
Gurugram IN 100.000,00 INR Integrale Enel Green Power
India Private Limited 100,00%
100,00%
Aced Renewables
Hidden Valley (RF)
(Pty) Ltd
Johannesburg ZA 1.000,00 ZAR AFS Enel Green Power
RSA 2 (RF) (Pty) Ltd
55,00% 55,00%
Acefat AIE Barcellona ES 793.340,00 EUR - Edistribución
Redes Digitales
SL (Sociedad
Unipersonal)
14,29% 10,02%
Adams Solar PV Project
Two (RF) (Pty) Ltd
Johannesburg ZA 10.000.000,00 ZAR Integrale Enel Green Power
RSA (Pty) Ltd
60,00% 60,00%
Adria Link Srl Gorizia IT 300.297,00 EUR Equity Enel Produzione
SpA
50,00% 50,00%
Aero-Tanna Srl Roma IT 15.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
Italia Srl
100,00% 100,00%
Agassiz Beach LLC Minneapolis US - USD Integrale Chi Minnesota Wind
LLC
51,00% 51,00%
Agatos Green Power
Trino Srl
Roma IT 10.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
Solar Energy Srl
100,00% 100,00%
Aguilón 20 SA Saragozza ES 2.682.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
51,00% 35,76%
Enel Brasil SA 100,00%
Alba Energia Ltda Rio de Janeiro BR 16.045.169,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,00% 82,27%
Albany Solar LLC Wilmington US - USD Integrale Aurora Distributed
Solar LLC
100,00% 74,13%
Alliance SA Managua NI 6.180.150,00 NIO Equity Ufinet Latam SLU 49,90% 10,28%
Alpe Adria Energia Srl Udine IT 900.000,00 EUR Equity Enel Produzione
SpA
50,00% 50,00%
Alta Farms Azure
Ranchland Holdings
LLC
Dover US 100,00 USD Integrale Enel Green Power
North America Inc.
100,00% 100,00%
Alta Farms Wind
Project II LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Enel Green Power
Azure Ranchland
Holdings LLC
100,00% 100,00%
Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da %
possesso
azioni
ordinarie
%
possesso
Gruppo
Alvorada Energia SA Niterói BR 22.317.415,92 BRL Integrale Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
Ampla Energia e
Serviços SA
Rio de Janeiro BR 2.498.230.386,65 BRL Integrale Enel Brasil SA 99,73% 82,05%
Annandale Solar LLC Wilmington US - USD Integrale Aurora Distributed
Solar LLC
100,00% 74,13%
Apiacás Energia SA Rio de Janeiro BR 14.216.846,33 BRL Integrale Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
Aquilla Wind Project
LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Aragonesa de
Actividades
Energéticas SA
Teruel ES 60.100,00 EUR Integrale Endesa Red
SA (Sociedad
Unipersonal)
100,00% 70,11%
Aranort Desarrollos SL Madrid ES 3.010,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
100,00% 70,11%
Aravalli Surya (Project 1)
Private Limited
Gurugram IN 8.100.000,00 INR Integrale Enel Green Power
India Private Limited 100,00%
100,00%
Arcadia Power Inc. Washington DC US - USD - Enel X North
America Inc.
0,14% 0,14%
Arena Power Solar
11 SLU
Madrid ES 3.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
100,00% 70,11%
Arena Power Solar
12 SLU
Madrid ES 3.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
100,00% 70,11%
Arena Power Solar
13 SLU
Siviglia ES 3.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
100,00% 70,11%
Arena Power Solar
20 SLU
Siviglia ES 3.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
100,00% 70,11%
Arena Power Solar
33 SLU
Madrid ES 3.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
100,00% 70,11%
Arena Power Solar
34 SLU
Madrid ES 3.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
100,00% 70,11%
Arena Power Solar
35 SLU
Siviglia ES 3.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
100,00% 70,11%
Asociación Nuclear
Ascó-Vandellós II AIE
Tarragona ES 19.232.400,00 EUR Proporzionale Endesa Generación
SA
85,41% 59,88%
Baylio Solar SLU 19,72%
Ateca Renovables SL Madrid ES 3.000,00 EUR Equity Dehesa de los
Guadalupes Solar
SLU
14,93% 35,06%
Seguidores
Solares Planta
2 SL (Sociedad
Unipersonal)
15,35%
Athonet France SASU Parigi FR 50.000,00 EUR - Athonet Srl 100,00% 16,00%
Athonet Srl Trieste IT 68.927,57 EUR - Enel X Srl 16,00% 16,00%
Athonet UK Ltd Battle, East
Sussex
GB 250.001,00 GBP - Athonet Srl 100,00% 16,00%

Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da %
possesso
azioni
ordinarie
%
possesso
Gruppo
Athonet USA Inc. Wilmington US 1,00 USD - Athonet Srl 100,00% 16,00%
Atlántico Photovoltaic
SAS ESP
Barranquilla CO 2.000.000,00 COP Integrale Enel Green Power
Colombia SAS ESP
100,00% 82,27%
Atwater Solar LLC Wilmington US - USD Integrale Aurora Distributed
Solar LLC
100,00% 74,13%
Aurora Distributed
Solar LLC
Wilmington US - USD Integrale Aurora Solar
Holdings LLC
74,13% 74,13%
Aurora Land Holdings
LLC
Wilmington US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Aurora Solar Holdings
LLC
Wilmington US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Aurora Wind Holdings
LLC
Andover US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Aurora Wind Project
LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Aurora Wind
Holdings LLC
100,00% 100,00%
Autumn Hills LLC Wilmington US - USD Integrale Chi Minnesota Wind
LLC
51,00% 51,00%
Avikiran Energy India
Private Limited
Gurugram IN 73.300.000,00 INR Integrale Enel Green Power
India Private Limited 100,00%
100,00%
Avikiran Solar India
Private Limited
New Delhi IN 253.659.580,00 INR Integrale Enel Green Power
India Private Limited 100,00%
100,00%
Avikiran Surya India
Private Limited
Gurugram IN 100.000,00 INR Integrale Enel Green Power
India Private Limited 100,00%
100,00%
Avikiran Vayu India
Private Limited
Gurugram IN 100.000,00 INR Integrale Enel Green Power
India Private Limited 100,00%
100,00%
Azure Blue Jay Holdings
LLC
Dover US 100,00 USD Integrale Enel Green Power
North America Inc.
100,00% 100,00%
Azure Blue Jay Solar
Holdings LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Enel Green Power
Azure Blue Jay Solar
Holdings LLC
100,00% 100,00%
Azure Sky Solar Project
LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Azure Blue Jay Solar
Holdings LLC
100,00% 100,00%
Azure Sky Wind
Holdings LLC
Andover US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Azure Sky Wind Project
LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Enel Green Power
Azure Ranchland
Holdings LLC
100,00% 100,00%
Azure Sky Wind
Storage LLC
Andover US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Baikal Enterprise SL Palma de
Mallorca
ES 3.006,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
100,00% 70,11%
Baleares Energy SL Palma de
Mallorca
ES 4.509,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
100,00% 70,11%
Barnwell County Solar
Project LLC
Andover US - USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Baylio Solar SLU Siviglia ES 3.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
100,00% 70,11%
Beaver Falls Water
Power Company
Wilmington US - USD Integrale Beaver Valley
Holdings LLC
67,50% 67,50%
Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da %
possesso
azioni
ordinarie
%
possesso
Gruppo
Beaver Valley Holdings
LLC
Wilmington US - USD Integrale Enel Green Power
North America Inc.
100,00% 100,00%
Belomechetskaya WPS Mosca RU 3.010.000,00 RUB Integrale Enel Green Power
Rus Limited Liability
Company
100,00% 100,00%
Bijou Hills Wind LLC Andover US 1,00 USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Bioenergy Casei Gerola
Srl
Roma IT 100.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
Italia Srl
100,00% 100,00%
Bison Meadows Wind
Project LLC
Andover US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Blair Solar I LLC Andover US 1,00 USD Integrale Brick Road Solar
Holdings LLC
100,00% 100,00%
Blue Jay Solar I LLC Andover US 1,00 USD Integrale Azure Blue Jay Solar
Holdings LLC
100,00% 100,00%
Blue Jay Solar II LLC Andover US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Blue Star Wind Project
LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
BluRe MA San José LU 7.092.970,00 EUR - Slovenské elektrárne
AS
5,00% 1,65%
Bogaris PV1 SLU Madrid ES 3.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
100,00% 70,11%
Bogotá ZE SAS Bogotà CO 503.609.700,00 Codensa SA ESP 62,99%
COP Integrale Enel X Colombia
SAS
37,01% 39,74%
Boiro Energía SA Boiro ES 601.010,00 EUR Equity Enel Green Power
España SLU
40,00% 28,04%
Enel Brasil SA 100,00%
Bondia Energia Ltda Niterói BR 2.950.888,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,00% 82,27%
Boone Stephens Solar
I LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Brick Road Solar
Holdings LLC
100,00% 100,00%
Bosa del Ebro SL Saragozza ES 3.010,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
51,00% 35,75%
Bottom Grass Solar
Project LLC
Andover US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Boujdour Wind Farm Casablanca MA 300.000,00 MAD Equity Nareva Enel Green
Power Morocco SA
90,00% 45,00%
Bouldercombe Solar
Farm Trust
Sydney AU 10,00 AUD Integrale Enel Green Power
Bouldercombe Trust 100,00%
100,00%
Bouldercombe Solar
(Pty) Ltd
Sydney AU 100,00 AUD Integrale Enel Green Power
Bouldercombe
Holding (Pty) Ltd
100,00% 100,00%
Bp Hydro Finance US Enel Green Power
North America Inc.
24,08%
Partnership Salt Lake City - USD Integrale Enel Kansas LLC 75,92% 100,00%

Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da %
possesso
azioni
ordinarie
%
possesso
Gruppo
Brandonville Solar I LLC Andover US 1,00 USD Integrale Brick Road Solar
Holdings LLC
100,00% 100,00%
Bravo Dome Wind
Project LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Brazoria West Solar
Project LLC
Andover US - USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Brazos Flat Solar
Project LLC
Andover US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Brick Road Solar
Holdings LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Brush County Solar
Project LLC
Andover US - USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Buckshutem Solar I LLC Andover US 1,00 USD Integrale Brick Road Solar
Holdings LLC
100,00% 100,00%
Buckshutem Solar
II LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Brick Road Solar
Holdings LLC
100,00% 100,00%
Buffalo Dunes Wind
Project LLC
Topeka US - USD Integrale EGPNA
Development
Holdings LLC
75,00% 75,00%
Alberta 10,00 Integrale Enel Alberta Wind
Inc.
0,10% 100,00%
Buffalo Jump LP CA CAD Enel Green Power
Canada Inc.
99,90%
Buffalo Spirit Wind
Project LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Bungala One Finco
(Pty) Ltd
Sydney AU 1.000,00 AUD Integrale Bungala One
Property (Pty) Ltd
100,00% 51,00%
Bungala One Operation
Holding Trust
Sydney AU 100,00 AUD Integrale Enel Green Power
Bungala (Pty) Ltd
50,00% 50,00%
Bungala One
Operations Holding
(Pty) Ltd
Sydney AU 100,00 AUD Integrale Enel Green Power
Bungala (Pty) Ltd
51,00% 51,00%
Bungala One
Operations (Pty) Ltd
Sydney AU 1.000,00 AUD Integrale Bungala One
Operations Holding
(Pty) Ltd
100,00% 51,00%
Bungala One
Operations Trust
Sydney AU - AUD Integrale Bungala One
Operations Holding
(Pty) Ltd
100,00% 51,00%
Bungala One Property
Holding (Pty) Ltd
Sydney AU 100,00 AUD Integrale Enel Green Power
Bungala (Pty) Ltd
51,00% 51,00%
Bungala One Property
Holding Trust
Sydney AU 100,00 AUD Integrale Enel Green Power
Bungala (Pty) Ltd
50,00% 50,00%
Bungala One Property
(Pty) Ltd
Sydney AU 1.000,00 AUD Integrale Bungala One
Property Holding
(Pty) Ltd
100,00% 51,00%
Bungala One Property
Trust
Sydney AU - AUD Integrale Bungala One
Property Holding
(Pty) Ltd
100,00% 51,00%
Bungala Two Finco
(Pty) Ltd
Sydney AU - AUD Integrale Bungala Two
Property (Pty) Ltd
100,00% 51,00%
Bungala Two
Operations Holding
(Pty) Ltd
Sydney AU - AUD Integrale Enel Green Power
Bungala (Pty) Ltd
51,00% 51,00%
Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da %
possesso
azioni
ordinarie
%
possesso
Gruppo
Bungala Two
Operations Holding
Trust
Sydney AU - AUD Integrale Enel Green Power
Bungala (Pty) Ltd
50,00% 50,00%
Bungala Two
Operations (Pty) Ltd
Sydney AU - AUD Integrale Bungala Two
Operations Holding
(Pty) Ltd
100,00% 51,00%
Bungala Two
Operations Trust
Sydney AU - AUD Integrale Bungala Two
Operations Holding
(Pty) Ltd
100,00% 51,00%
Bungala Two Property
Holding (Pty) Ltd
Sydney AU - AUD Integrale Enel Green Power
Bungala (Pty) Ltd
51,00% 51,00%
Bungala Two Property
Holding Trust
Sydney AU - AUD Integrale Enel Green Power
Bungala (Pty) Ltd
50,00% 50,00%
Bungala Two Property
(Pty) Ltd
Sydney AU - AUD Integrale Bungala Two
Property Holding
(Pty) Ltd
100,00% 51,00%
Bungala Two Property
Trust
Sydney AU 1,00 AUD Integrale Bungala Two
Property Holding
(Pty) Ltd
100,00% 51,00%
Business Venture
Investments 1468
(Pty) Ltd
Johannesburg ZA 100,00 ZAR Integrale Enel Green Power
RSA (Pty) Ltd
100,00% 100,00%
Butterfly Meadows
Solar Project LLC
Andover US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
C&C Castelvetere Srl Roma IT 100.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
Italia Srl
100,00% 100,00%
C&C Uno Energy Srl Roma IT 118.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
Italia Srl
100,00% 100,00%
Canastota Wind Power
LLC
Andover US - USD Integrale Fenner Wind
Holdings LLC
100,00% 100,00%
Caney River Wind
Project LLC
Overland Park US - USD Equity Rocky Caney Wind
LLC
100,00% 20,00%
Castiblanco Solar SL Madrid ES 3.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
100,00% 70,11%
Castle Rock Ridge Alberta CA - CAD Integrale Enel Alberta Wind
Inc.
0,10% 100,00%
Limited Partnership Enel Green Power
Canada Inc.
99,90%
Catalana d'Iniciatives
SCR SA
Barcellona ES 30.862.800,00 EUR - Endesa Red
SA (Sociedad
Unipersonal)
0,94% 0,66%
CCP.RO Bucharest SA Bucarest RO 79.800.000,00 RON - Enel Romania SA 9,52% 9,52%
Cdec - Sic Ltda Santiago del
Cile
CL 709.783.206,00 CLP - Enel Green Power
Chile SA
6,00% 3,90%
Cedar Run Wind
Project LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Celg Distribuição SA -
Celg D
Goiás BR 5.664.951.979,22 BRL Integrale Enel Brasil SA 99,96% 82,24%
Buenos Aires AR 1.231.270.567,54 ARS Enel Argentina SA 0,24% 33,94%
Central Dock Sud SA Integrale Inversora Dock
Sud SA
71,78%

Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da %
possesso
azioni
ordinarie
%
possesso
Gruppo
Central Geradora Enel Brasil SA 100,00%
Fotovoltaica Bom
Nome Ltda
Salvador BR 4.979.739,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,00% 82,27%
Central Geradora Enel Brasil SA 0,00%
Fotovoltaica São
Francisco Ltda
Niterói BR 113.749.250,00 BRL Integrale Enel X Brasil SA 100,00% 82,27%
Central Geradora
Termelétrica Fortaleza
SA
Fortaleza BR 151.935.779,00 BRL Integrale Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
Central Hidráulica
Güejar-Sierra SL
Siviglia ES 364.213,34 EUR Equity Enel Green Power
España SLU
33,30% 23,35%
Central Térmica de
Anllares AIE
Madrid ES 595.000,00 EUR Equity Endesa Generación
SA
33,33% 23,37%
Central Dock Sud SA 6,40%
Central Vuelta de
Obligado SA
Buenos Aires AR 500.000,00 ARS Equity Enel Generación
Costanera SA
1,30% 20,93%
Enel Generación El
Chocón SA
33,20%
Centrales Nucleares
Almaraz-Trillo AIE
Madrid ES - EUR Equity Endesa Generación
SA
24,18% 16,95%
Centrum Pre Vedu A
Vyskum SRO
Kalná Nad
Hronom
SK 6.639,00 EUR Equity Slovenské elektrárne
AS
100,00% 33,00%
CESI - Centro
Elettrotecnico
Sperimentale Italiano
Giacinto Motta SpA
Milano IT 8.550.000,00 EUR Equity Enel SpA 42,70% 42,70%
Champagne Storage
LLC
Wilmington US 1,00 USD Integrale Enel Energy Storage
Holdings LLC (ex
EGP Energy Storage
Holdings LLC)
100,00% 100,00%
Cheyenne Ridge II
Wind Project LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Cheyenne Ridge Wind
Project LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Chi Black River LLC Wilmington US - USD Integrale Enel Green Power
North America Inc.
100,00% 100,00%
Chi Minnesota Wind
LLC
Wilmington US - USD Integrale Enel Green Power
North America Inc.
100,00% 100,00%
Chi Operations Inc. Andover US 100,00 USD Integrale Enel Green Power
North America Inc.
100,00% 100,00%
Chi Power Inc. Naples US 100,00 USD Integrale Enel Green Power
North America Inc.
100,00% 100,00%
Chi Power Marketing
Inc.
Wilmington US 100,00 USD Integrale Enel Green Power
North America Inc.
100,00% 100,00%
Chi West LLC San Francisco US 100,00 USD Integrale Enel Green Power
North America Inc.
100,00% 100,00%
Chinango SAC San Miguel PE 295.249.298,00 PEN Integrale Enel Generación
Perú SAA
80,00% 55,02%
Chisago Solar LLC Wilmington US - USD Integrale Aurora Distributed
Solar LLC
100,00% 74,13%
4> C
--- --- ---- --- ---

Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da %
possesso
azioni
ordinarie
%
possesso
Gruppo
Chisholm View II
Holding LLC
Wilmington US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Chisholm View Wind
Project II LLC
Wilmington US - USD Integrale Chisholm View II
Holding LLC
62,79% 62,79%
Chisholm View Wind
Project LLC
New York US - USD Equity EGPNA REP Wind
Holdings LLC
100,00% 20,00%
Cimarron Bend
Wind Project I LLC
49,00%
Cimarron Bend Assets Cimarron Bend
Wind Project II LLC
49,00%
LLC Wilmington US - USD Integrale Cimarron Bend
Wind Project III LLC
1,00% 100,00%
Enel Kansas LLC 1,00%
Cimarron Bend III
HoldCo LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Enel Green Power
Cimarron Bend
Wind Holdings III
LLC
100,00% 100,00%
Cimarron Bend Wind
Holdings I LLC
Wilmington US - USD Integrale Cimarron Bend
Wind Holdings II LLC 100,00%
100,00%
Cimarron Bend Wind
Holdings II LLC
Dover US 100,00 USD Integrale Cimarron Bend
Wind Holdings LLC
100,00% 100,00%
Cimarron Bend Wind
Holdings III LLC
Andover US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Cimarron Bend Wind
Holdings LLC
Wilmington US - USD Integrale Enel Green Power
North America Inc.
100,00% 100,00%
Cimarron Bend Wind
Project I LLC
Wilmington US - USD Integrale Cimarron Bend
Wind Holdings I LLC
100,00% 100,00%
Cimarron Bend Wind
Project II LLC
Wilmington US - USD Integrale Cimarron Bend
Wind Holdings I LLC
100,00% 100,00%
Cimarron Bend Wind
Project III LLC
Wilmington US - USD Integrale Cimarron Bend
Wind Holdings III
LLC
100,00% 100,00%
Cipher Solar Project
LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
CityPoste Payment
Digital Srl
Teramo IT 10.000,00 EUR AFS CityPoste Payment
SpA
100,00% 100,00%
CityPoste Payment SpA Teramo IT - EUR AFS Enel X Srl 100,00% 100,00%
CivDrone Haifa IL 1.093.350,00 ILS - Enel Global
Infrastructure and
Networks Srl
4,27% 4,27%
Clear Sky Wind Project
LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Clinton Farms Wind
Project LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Cloudwalker Wind
Project LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Codensa SA ESP Bogotà CO 13.487.545.000,00 COP Integrale Enel Américas SA 48,30% 39,74%

Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da %
possesso
azioni
ordinarie
%
possesso
Gruppo
Cogein Sannio Srl Roma IT 10.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
Italia Srl
100,00% 100,00%
Cogeneración El Salto
SL
Saragozza ES 36.060,73 EUR Equity Enel Green Power
España SLU
20,00% 14,02%
Cogenio Srl Roma IT 2.310.000,00 EUR Equity Enel X Italia Srl 20,00% 20,00%
Cohuna Solar Farm
(Pty) Ltd
Sydney AU 100,00 AUD Integrale Enel Green Power
Cohuna Holdings
(Pty) Ltd
100,00% 100,00%
Cohuna Solar Farm
Trust
Sydney AU 1,00 AUD Integrale Enel Green Power
Cohuna Trust
100,00% 100,00%
Comanche Crest
Ranch LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Comercializadora
Eléctrica de Cádiz SA
Cadice ES 600.000,00 EUR Equity Endesa Red
SA (Sociedad
Unipersonal)
33,50% 23,49%
Compagnia Porto di
Civitavecchia SpA in
liquidazione
Roma IT 14.730.800,00 EUR Equity Enel Produzione
SpA
25,00% 25,00%
Companhia Energética
do Ceará - Coelce
Fortaleza BR 914.346.885,76 BRL Integrale Enel Brasil SA 74,05% 60,92%
Enel Brasil SA 74,15%
Compañía de
Trasmisión del
Mercosur SA - CTM
Buenos Aires AR 2.025.191.313,00 ARS Integrale Enel CIEN SA 25,85% 82,27%
Enel SpA 0,00%
Compañía Energética
Veracruz SAC
San Miguel PE 2.886.000,00 PEN Integrale Enel Perú SAC 100,00% 82,27%
Compañía Eólica Compañía Eólica
Tierras Altas SA
5,00%
Tierras Altas SA Soria ES 13.222.000,00 EUR Equity Enel Green Power
España SLU
35,63% 26,29%
Concert Srl Roma IT 10.000,00 EUR Integrale Enel Global Thermal
Generation Srl
100,00% 100,00%
Concho Solar I LLC Andover US 1,00 USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Consolidated Hydro
New Hampshire LLC
Wilmington US - USD Integrale Enel Green Power
North America Inc.
100,00% 100,00%
Consolidated Hydro
Southeast LLC
Wilmington US - USD Integrale Enel Green Power
North America Inc.
100,00% 100,00%
Consolidated Pumped
Storage Inc.
Wilmington US 550.000,00 USD Integrale Enel Green Power
North America Inc.
81,83% 81,83%
Conza Green Energy
Srl
Roma IT 73.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
Italia Srl
100,00% 100,00%
Copper Landing Solar
Project LLC
Andover US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Corporación
Empresarial de
Extremadura SA
Badajoz ES 44.538.000,00 EUR - Endesa SA 1,01% 0,71%
Corporación Eólica de
Zaragoza SL
La Puebla de
Alfinden
ES 271.652,00 EUR Equity Enel Green Power
España SLU
25,00% 17,53%
Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da %
possesso
azioni
ordinarie
%
possesso
Gruppo
Country Roads Solar
Project LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Cow Creek Wind
Project LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Crockett Solar I LLC Andover US 1,00 USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Cross Trails Energy
Storage Project LLC
Andover US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Dairy Meadows Wind
Project 1 LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Dairy Meadows Wind
Project 2 LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Dairy Meadows Wind
Project 3 LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Daisy Patch Solar
Project LLC
Andover US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Danax Energy (Pty) Ltd Sandton ZA 100,00 ZAR Integrale Enel Green Power
RSA (Pty) Ltd
100,00% 100,00%
Dara Solar Investment
Srl
Bucarest RO 592.400,00 RON Integrale Enel Green Power
Romania Srl
100,00% 100,00%
Dauphin Solar I LLC Andover US 1,00 USD Integrale Brick Road Solar
Holdings LLC
100,00% 100,00%
Enel Green Power
Romania Srl
100,00%
De Rock Int'l Srl Bucarest RO 5.629.000,00 RON Integrale Enel Green Power
SpA
0,00% 100,00%
Dehesa de los
Guadalupes Solar SLU
Siviglia ES 3.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
100,00% 70,11%
Dehesa PV Farm 03
SLU
Madrid ES 3.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
100,00% 70,11%
Dehesa PV Farm 04
SLU
Madrid ES 3.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
100,00% 70,11%
Depuración Destilación
Reciclaje SL
Boiro ES 600.000,00 EUR Equity Enel Green Power
España SLU
40,00% 28,04%
Derivex SA Bogotà CO 715.292.000,00 COP - Emgesa SA ESP 5,00% 1,99%
Enel Green Power
México S de RL
de Cv
99,99%
Desarrollo de Fuerzas
Renovables S de RL
de Cv
Città del
Messico
MX 33.101.350,00 MXN Integrale Energía Nueva
Energía Limpia
México S de RL
de Cv
0,01% 100,00%
DI.T.N.E. - Distretto
Tecnologico Nazionale
sull'Energia -
Società Consortile a
Responsabilità Limitata
Roma IT 436.535,29 EUR - Enel Produzione
SpA
1,76% 1,76%
Diamond Vista
Holdings LLC
Wilmington US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%

Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da %
possesso
azioni
ordinarie
%
possesso
Gruppo
Distribuidora de
Energía Eléctrica del
Barcellona ES 108.240,00 EUR Integrale Endesa Red
SA (Sociedad
Unipersonal)
55,00% 70,11%
Bages SA Hidroeléctrica de
Catalunya SL
45,00%
Distribuidora Eléctrica
del Puerto de la Cruz
SA
Santa Cruz de
Tenerife
ES 12.621.210,00 EUR Integrale Endesa Red
SA (Sociedad
Unipersonal)
100,00% 70,11%
Distrilec Inversora SA Buenos Aires AR 497.612.021,00 ARS Integrale Enel Américas SA 51,50% 42,37%
Dmd Holding AS in
liquidazione
Trenčín
Zlatovce
SK 199.543.284,87 EUR - Slovenské elektrárne
AS
2,94% 0,97%
Dodge Center
Distributed Solar LLC
Wilmington US - USD Integrale Aurora Distributed
Solar LLC
100,00% 74,13%
Città del Enel Rinnovabile SA
de Cv
99,00%
Dolores Wind SA de Cv Messico MX 200,00 MXN Integrale Hidroelectricidad
del Pacífico S de RL
de Cv
1,00% 100,00%
Dominica Energía
Limpia SA de Cv
Città del
Messico
MX 2.070.600.646,00 MXN Equity Tenedora de Energía
Renovable Sol y
Viento SAPI de Cv
60,80% 20,00%
Dorset Ridge Wind
Project LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Dover Solar I LLC Andover US - USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Dragonfly Fields Solar
Project LLC
Andover US - USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Drift Sand Wind
Holdings LLC
Wilmington US - USD Equity Enel Kansas LLC 50,00% 50,00%
Drift Sand Wind Project
LLC
Wilmington US - USD Equity Drift Sand Wind
Holdings LLC
100,00% 50,00%
Dwarka Vayu 1 Private
Limited
Gurgaon IN 100.000,00 INR Integrale Enel Green Power
India Private Limited 100,00%
100,00%
E.S.CO. Comuni Srl Bergamo IT 1.000.000,00 EUR Integrale Enel X Italia Srl 60,00% 60,00%
Eastwood Solar LLC Wilmington US - USD Integrale Aurora Distributed
Solar LLC
100,00% 74,13%
Ebenezer Solar I LLC Andover US 1,00 USD Integrale Brick Road Solar
Holdings LLC
100,00% 100,00%
Edgartown Depot Solar
1 LLC
Boston US - USD Integrale Enel X MA Holdings
LLC
100,00% 100,00%
Edistribución Redes
Digitales SL (Sociedad
Unipersonal)
Madrid ES 1.204.540.060,00 EUR Integrale Endesa Red
SA (Sociedad
Unipersonal)
100,00% 70,11%
E-Distribuţie Banat SA Timisoara RO 382.158.580,00 RON Integrale Enel SpA 51,00% 51,00%
E-Distribuţie Dobrogea
SA
Constanţa RO 280.285.560,00 RON Integrale Enel SpA 51,00% 51,00%
E-Distribuţie Muntenia
SA
Bucarest RO 271.635.250,00 RON Integrale Enel SpA 78,00% 78,00%
Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da %
possesso
azioni
ordinarie
%
possesso
Gruppo
e-distribuzione SpA Roma IT 2.600.000.000,00 EUR Integrale Enel Italia SpA 100,00% 100,00%
EF Divesture LLC Andover US 1,00 USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Efficientya Srl Bergamo IT 100.000,00 EUR Equity Enel X Italia Srl 50,00% 50,00%
EGP Australia (Pty) Ltd Sydney AU 10.000,00 AUD Integrale Enel Green Power
Australia (Pty) Ltd
100,00% 100,00%
EGP Bioenergy Srl Roma IT 1.000.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
Puglia Srl
100,00% 100,00%
EGP Fotovoltaica
La Loma SAS in
liquidazione
Bogotà CO 8.000.000,00 COP Integrale Enel Green Power
Colombia SAS ESP
100,00% 82,27%
EGP Geronimo Holding
Company Inc.
Wilmington US 1.000,00 USD Integrale Enel Green Power
North America Inc.
100,00% 100,00%
EGP HoldCo 1 LLC Andover US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
EGP HoldCo 10 LLC Andover US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
EGP HoldCo 11 LLC Andover US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
EGP HoldCo 12 LLC Andover US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
EGP HoldCo 13 LLC Andover US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
EGP HoldCo 14 LLC Andover US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
EGP HoldCo 15 LLC Andover US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
EGP HoldCo 16 LLC Andover US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
EGP HoldCo 17 LLC Andover US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
EGP HoldCo 18 LLC Andover US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
EGP HoldCo 2 LLC Andover US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
EGP HoldCo 3 LLC Andover US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
EGP HoldCo 4 LLC Andover US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
EGP HoldCo 5 LLC Andover US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
EGP HoldCo 6 LLC Andover US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
EGP HoldCo 7 LLC Andover US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
EGP HoldCo 8 LLC Andover US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
nsolida DIR
CERTIFIED
Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da %
possesso
azioni
ordinarie
%
possesso
Gruppo
EGP HoldCo 9 LLC Andover US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Enel Rinnovabile SA
de Cv
99,00%
EGP Magdalena Solar
SA de Cv
Città del
Messico
MX 691.771.740,00 MXN Integrale Hidroelectricidad
del Pacífico S de RL
de Cv
1,00% 100,00%
EGP Matimba NewCo
1 Srl
Roma IT 10.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
SpA
100,00% 100,00%
EGP Matimba NewCo
2 Srl
Roma IT 10.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
SpA
100,00% 100,00%
EGP Nevada Power LLC Wilmington US - USD Integrale Enel Green Power
North America Inc.
100,00% 100,00%
EGP Salt Wells Solar
LLC
Wilmington US - USD Integrale Enel Green Power
North America Inc.
100,00% 100,00%
EGP San Leandro
Microgrid I LLC
Wilmington US - USD Integrale Enel Green Power
North America Inc.
100,00% 100,00%
EGP Solar Services LLC Andover US - USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
EGP Stillwater Solar
LLC
Wilmington US - USD Integrale Enel Stillwater LLC 100,00% 100,00%
EGP Stillwater Solar PV
II LLC
Wilmington US 1,00 USD Integrale Stillwater Woods Hill
Holdings LLC
100,00% 100,00%
EGP Timber Hills
Project LLC
Los Angeles US - USD Integrale Padoma Wind
Power LLC
100,00% 100,00%
EGPNA 2020 HoldCo
1 LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
EGPNA 2020 HoldCo
10 LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
EGPNA 2020 HoldCo
11 LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
EGPNA 2020 HoldCo
12 LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
EGPNA 2020 HoldCo
13 LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
EGPNA 2020 HoldCo
14 LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
EGPNA 2020 HoldCo
15 LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
EGPNA 2020 HoldCo
16 LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
EGPNA 2020 HoldCo
17 LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
EGPNA 2020 HoldCo
18 LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
EGPNA 2020 HoldCo
19 LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
EGPNA 2020 HoldCo
2 LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da %
possesso
azioni
ordinarie
%
possesso
Gruppo
EGPNA 2020 HoldCo
20 LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
EGPNA 2020 HoldCo
21 LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
EGPNA 2020 HoldCo
22 LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
EGPNA 2020 HoldCo
23 LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
EGPNA 2020 HoldCo
24 LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
EGPNA 2020 HoldCo
25 LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
EGPNA 2020 HoldCo
26 LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
EGPNA 2020 HoldCo
27 LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
EGPNA 2020 HoldCo
28 LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
EGPNA 2020 HoldCo
29 LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
EGPNA 2020 HoldCo
3 LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
EGPNA 2020 HoldCo
30 LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
EGPNA 2020 HoldCo
4 LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
EGPNA 2020 HoldCo
5 LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
EGPNA 2020 HoldCo
6 LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
EGPNA 2020 HoldCo
7 LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
EGPNA 2020 HoldCo
8 LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
EGPNA 2020 HoldCo
9 LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
EGPNA Development
Holdings LLC
Wilmington US - USD Integrale Enel Green Power
North America
Development LLC
100,00% 100,00%
EGPNA Hydro Holdings
LLC
Wilmington US - USD Integrale Enel Green Power
North America Inc.
100,00% 100,00%
EGPNA Preferred Wind
Holdings II LLC
Wilmington US - USD Integrale Enel Green Power
North America Inc.
100,00% 100,00%
EGPNA Preferred Wind
Holdings LLC
Wilmington US - USD Integrale Enel Green Power
North America Inc.
100,00% 100,00%
EGPNA Project HoldCo
1 LLC
Dover US 100,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
EGPNA Project HoldCo
2 LLC
Dover US 100,00 USD Integrale Enel Green Power
North America Inc.
100,00% 100,00%

Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da %
possesso
azioni
ordinarie
%
possesso
Gruppo
EGPNA Project HoldCo
5 LLC
Dover US 100,00 USD Integrale Enel Green Power
North America Inc.
100,00% 100,00%
EGPNA Project HoldCo
6 LLC
Dover US 100,00 USD Integrale Enel Green Power
North America Inc.
100,00% 100,00%
EGPNA Project HoldCo
7 LLC
Dover US 100,00 USD Integrale Enel Green Power
North America Inc.
100,00% 100,00%
EGPNA Renewable
Energy Partners LLC
Wilmington US - USD Equity EGPNA REP
Holdings LLC
20,00% 20,00%
EGPNA REP Holdings
LLC
Wilmington US - USD Integrale Enel Green Power
North America Inc.
100,00% 100,00%
EGPNA REP Solar
Holdings LLC
Wilmington US - USD Integrale Enel Green Power
North America Inc.
100,00% 100,00%
EGPNA REP Wind
Holdings LLC
Wilmington US - USD Equity EGPNA Renewable
Energy Partners LLC 100,00%
20,00%
EGPNA Wind Holdings
1 LLC
Wilmington US - USD Equity EGPNA REP Wind
Holdings LLC
100,00% 20,00%
EGPNA-SP Seven
Cowboy Holdings LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Elcogas SA in
liquidazione
Puertollano
(Ciudad Real)
ES 809.690,40 EUR Equity Endesa Generación
SA
40,99% 33,06%
Enel SpA 4,32%
Elcomex Solar Energy Bucarest RO 4.590.000,00 RON Integrale Enel Green Power
Romania Srl
100,00% 100,00%
Srl Enel Green Power
SpA
0,00%
Elecgas SA Pego PT 50.000,00 EUR Equity Endesa Generación
Portugal SA
50,00% 35,06%
Electra Capital (RF)
(Pty) Ltd
Johannesburg ZA 10.000.000,00 ZAR Integrale Enel Green Power
RSA (Pty) Ltd
60,00% 60,00%
Eléctrica de Jafre SA ES 165.876,00 EUR Integrale Endesa Red
SA (Sociedad
Unipersonal)
52,54% 70,11%
Barcellona Hidroeléctrica de
Catalunya SL
47,46%
Eléctrica de Lijar SL Cadice ES 1.081.821,79 EUR Equity Endesa Red
SA (Sociedad
Unipersonal)
50,00% 35,06%
Eléctrica del Ebro SA
(Sociedad Unipersonal)
Barcellona ES 500.000,00 EUR Integrale Endesa Red
SA (Sociedad
Unipersonal)
100,00% 70,11%
Electricidad de Puerto
Real SA
Cadice ES 4.960.246,40 EUR Equity Endesa Red
SA (Sociedad
Unipersonal)
50,00% 35,06%
Electrometalúrgica del
Ebro SL
Barcellona ES 2.906.862,00 EUR - Enel Green Power
España SLU
0,18% 0,12%
Eletropaulo
Metropolitana
Eletricidade de São
Paulo SA
São Paulo BR 3.079.524.934,33 BRL Integrale Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
Elini Antwerpen BE 76.273.810,00 EUR - Slovenské elektrárne
AS
4,00% 1,32%
%
Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da possesso
azioni
ordinarie
%
possesso
Gruppo
Livister Guatemala
SA
1,00%
Emerging Networks El
Salvador SA de Cv
San Salvador SV 2.000,00 USD Equity Livister Latam SLU 99,00% 20,60%
Emerging Networks
Latam Inc.
Wilmington US 100,00 USD Equity Ifx Networks Ltd 100,00% 20,60%
Emerging Networks
Panama SA
Panama City PA 300,00 USD Equity Ifx/eni - Spc Panama
Inc.
100,00% 20,60%
Emgesa SA ESP Bogotà CO 655.222.312.800,00 COP Integrale Enel Américas SA 48,48% 39,89%
Emintegral Cycle SLU Madrid ES 3.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
100,00% 70,11%
Empresa Carbonífera
del Sur SA
Madrid ES 18.030.000,00 EUR Integrale Endesa Generación
SA
100,00% 70,11%
Empresa de Alumbrado
Eléctrico de Ceuta
Distribución SA
(Sociedad Unipersonal)
Ceuta ES 9.335.000,00 EUR Integrale Empresa de
Alumbrado Eléctrico
de Ceuta SA
100,00% 67,59%
Empresa de Alumbrado
Eléctrico de Ceuta SA
Ceuta ES 16.562.250,00 EUR Integrale Endesa Red
SA (Sociedad
Unipersonal)
96,41% 67,59%
Empresa de
Generación Eléctrica
Los Pinos SA
San Miguel PE 7.928.044,00 Integrale Enel Green Power
Perú SAC
100,00% 82,27%
PEN Energética Monzón
SAC
0,00%
Empresa de
Generación Eléctrica
Marcona SAC
San Miguel PE 3.368.424,00 PEN Integrale Enel Green Power
Perú SAC
Energética Monzón
100,00% 82,27%
SAC 0,00%
Empresa Distribuidora Buenos Aires AR 898.585.028,00 ARS Integrale Distrilec Inversora
SA
56,36% 59,33%
Sur SA - Edesur Enel Argentina SA 43,10%
Empresa Eléctrica
Pehuenche SA
Santiago del
Cile
CL 175.774.920.733,00 CLP Integrale Enel Generación
Chile SA
92,65% 56,27%
Empresa Propietaria de
la Red SA
Panama City PA 58.500.000,00 USD - Enel SpA 11,11% 11,11%
Endesa Capital SA Madrid ES 60.200,00 EUR Integrale Endesa SA 100,00% 70,11%
Endesa
Comercialização de
Energia SA
Porto PT 250.000,00 EUR Integrale Endesa Energía SA 100,00% 70,11%
Endesa Energía
Renovable SL
(Sociedad Unipersonal)
Madrid ES 100.000,00 EUR Integrale Endesa Energía SA 100,00% 70,11%
Endesa Energía SA Madrid ES 14.445.575,90 EUR Integrale Endesa SA 100,00% 70,11%
Endesa Financiación
Filiales SA
Madrid ES 4.621.003.006,00 EUR Integrale Endesa SA 100,00% 70,11%
Endesa Generación
II SA
Siviglia ES 63.107,00 EUR Integrale Endesa SA 100,00% 70,11%
Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da %
possesso
azioni
ordinarie
%
possesso
Gruppo
Endesa Generación
Nuclear SA
Siviglia ES 60.000,00 EUR Integrale Endesa Generación
SA
100,00% 70,11%
Endesa Energía SA 0,20%
Endesa Generación
Portugal SA
Lisbona PT 50.000,00 EUR Integrale Endesa Generación
SA
99,20% 70,11%
Enel Green Power
España SLU
0,60%
Endesa Generación SA Siviglia ES 1.940.379.735,35 EUR Integrale Endesa SA 100,00% 70,11%
Endesa Ingeniería SLU Siviglia ES 965.305,00 EUR Integrale Endesa Red
SA (Sociedad
Unipersonal)
100,00% 70,11%
Endesa Medios y
Sistemas SL (Sociedad
Unipersonal)
Madrid ES 89.999.790,00 EUR Integrale Endesa SA 100,00% 70,11%
Endesa Operaciones y
Servicios Comerciales
SL
Madrid ES 10.138.580,00 EUR Integrale Endesa Energía SA 100,00% 70,11%
Endesa Red SA
(Sociedad Unipersonal)
Madrid ES 719.901.723,26 EUR Integrale Endesa SA 100,00% 70,11%
Endesa SA Madrid 1.270.502.540,40 EUR Integrale Endesa SA 0,02% 70,11%
ES Enel Iberia Srl 70,10%
Endesa Soluciones SL Madrid ES 2.874.621,80 EUR Equity Endesa X Servicios
SLU
20,00% 14,02%
Endesa X Servicios SLU Madrid ES 60.000,00 EUR Integrale Endesa SA 100,00% 70,11%
Enel Alberta Wind Inc. Alberta CA 16.251.021,00 CAD Integrale Enel Green Power
Canada Inc.
100,00% 100,00%
Santiago del CL 15.799.498.544,85 USD Integrale Enel Américas SA 0,00% 82,27%
Enel Américas SA Cile Enel SpA 82,27%
Enel and Shikun & Binui
Innovation
Infralab Ltd
Airport City IL 38.000,00 ILS Equity Enel Global
Infrastructure and
Networks Srl
50,00% 50,00%
Buenos Aires 2.297.711.908,00 ARS Integrale Enel Américas SA 99,92% 82,25%
Enel Argentina SA AR Enel Generación
Chile SA
0,08%
Enel Bella Energy
Storage LLC
Wilmington US - USD Integrale Enel Energy Storage
Holdings LLC (ex
EGP Energy Storage
Holdings LLC)
100,00% 100,00%
Enel Brasil Central SA Rio de Janeiro BR 10.000,00 BRL Integrale Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
Enel Américas SA 99,50%
Enel Brasil SA Niterói BR 32.387.634.190,06 BRL Integrale Enel Brasil SA 0,50% 82,27%
Energía y Servicios
South America SpA
0,00%
Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da %
possesso
azioni
ordinarie
%
possesso
Gruppo
Enel Chile SA Santiago del
Cile
CL 3.882.103.470.184,00 CLP Integrale Enel SpA 64,93% 64,93%
Enel CIEN SA Rio de Janeiro BR 285.044.682,00 BRL Integrale Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
Enel Colina SA Santiago del
Cile
CL 82.222.000,00 Integrale Enel Chile SA 0,00% 64,34%
CLP Enel Distribución
Chile SA
100,00%
Enel Cove Fort II LLC Wilmington US - USD Integrale Enel Green Power
North America Inc.
100,00% 100,00%
Enel Cove Fort LLC Beaver US - USD Integrale Enel Geothermal
LLC
100,00% 100,00%
Enel Distribución Chile
SA
Santiago del
Cile
CL 177.568.664.063,00 CLP Integrale Enel Chile SA 99,09% 64,34%
Enel Distribución Perú
SAA
San Miguel PE 638.563.900,00 PEN Integrale Enel Perú SAC 83,15% 68,41%
Enel Energia SpA Roma IT 302.039,00 EUR Integrale Enel Italia SpA 100,00% 100,00%
Enel Energía SA de Cv Città del
Messico
MX 25.000.100,00 MXN Integrale Enel Green Power
México S de RL
de Cv
100,00% 100,00%
Energía Nueva de
Iguu S de RL de Cv
0,00%
Enel Energie Muntenia
SA
Bucarest RO 37.004.350,00 RON Integrale Enel SpA 78,00% 78,00%
Enel Energie SA Bucarest RO 140.000.000,00 RON Integrale Enel SpA 51,00% 51,00%
Enel Energy Australia
(Pty) Ltd
Sydney AU 200.100,00 AUD Integrale Enel Green Power
Australia (Pty) Ltd
100,00% 100,00%
Enel Energy South
Africa
Wilmington ZA 100,00 ZAR Integrale Enel X International
Srl
100,00% 100,00%
Enel Energy Storage
Holdings LLC (ex
EGP Energy Storage
Holdings LLC)
Andover US 100,00 USD Integrale Enel Green Power
North America Inc.
100,00% 100,00%
Enel Finance America
LLC
Wilmington US 200.000.000,00 USD Integrale Enel North America
Inc.
100,00% 100,00%
Enel Finance Amsterdam NL 1.478.810.371,00 EUR Integrale Enel Holding
Finance Srl
75,00%
International NV Enel SpA 25,00% 100,00%
Enel Fortuna SA Panama City PA 100.000.000,00 USD Integrale Enel Green Power
Panamá Srl
50,06% 41,18%
Enel Future Project
2020 #1 LLC
Andover US - USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Enel Future Project
2020 #10 LLC
Andover US - USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Enel Future Project
2020 #11 LLC
Andover US - USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Enel Future Project
2020 #12 LLC
Andover US - USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
nsolida PIR
CERTIFIED
Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da %
possesso
azioni
ordinarie
%
possesso
Gruppo
Andover US - USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Andover US - USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Andover US - USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Andover US - USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Andover US - USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Andover US - USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Andover US - USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Andover US - USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Andover US - USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Andover US - USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Andover US - USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Andover US - USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Andover US - USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Andover US - USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Andover US - USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Andover US - USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Santiago del
Cile
CL 552.777.320.871,00 CLP Integrale Enel Chile SA 93,55% 60,74%
Buenos Aires AR 701.988.378,00 ARS Integrale Enel Argentina SA 75,68% 62,25%
Buenos Aires 18.321.776.559,00 Enel Argentina SA 8,67% 54,07%
Hidroinvest SA 59,00%
San Miguel PE 2.108.101.266,48 PEN Integrale Enel Perú SAC 83,60% 68,78%
San Miguel PE 73.982.594,00 PEN Integrale Enel Perú SAC 96,50% 79,39%
AR ARS Integrale
く → G

Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da %
possesso
azioni
ordinarie
%
possesso
Gruppo
Enel Generación SA
de Cv
Città del
Messico
MX 7.100.100,00 MXN Integrale Enel Green Power
México S de RL
de Cv
100,00% 100,00%
Energía Nueva de
Iguu S de RL de Cv
0,00%
Enel Geothermal LLC Wilmington US - USD Integrale Enel Green Power
North America Inc.
100,00% 100,00%
Enel Global
Infrastructure and
Networks Srl
Roma IT 10.100.000,00 EUR Integrale Enel SpA 100,00% 100,00%
Enel Global Services Srl Roma IT 10.000,00 EUR Integrale Enel SpA 100,00% 100,00%
Enel Global Thermal
Generation Srl
Roma IT 1.000.000,00 EUR Integrale Enel SpA 100,00% 100,00%
Enel Global Trading
SpA
Roma IT 90.885.000,00 EUR Integrale Enel SpA 100,00% 100,00%
Integrale Enel Américas SA 99,86%
Enel Green Power
Argentina SA
Buenos Aires AR 463.577.761,00 ARS Enel Green Power
SpA
0,00% 82,27%
Energía y Servicios
South America SpA
0,14%
Enel Green Power
Aroeira 01 SA
Rio de Janeiro BR 1.000,00 BRL Integrale Enel Brasil SA 99,90% 82,27%
Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,10%
Rio de Janeiro BR 1.000,00 BRL Integrale Enel Brasil SA 99,90% 82,27%
Enel Green Power
Aroeira 02 SA
Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,10%
Enel Green Power Enel Brasil SA 99,90% 82,27%
Aroeira 03 SA Rio de Janeiro BR 1.000,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,10%
Enel Green Power Rio de Janeiro 1.000,00 BRL Integrale Enel Brasil SA 99,90% 82,27%
Aroeira 04 SA BR Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,10%
Enel Green Power Rio de Janeiro BRL Enel Brasil SA 99,90% 82,27%
Aroeira 05 SA BR 1.000,00 Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,10%
Enel Green Power
Aroeira 06 SA
Rio de Janeiro BR 1.000,00 BRL Enel Brasil SA 99,90% 82,27%
Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,10%
Enel Green Power Enel Brasil SA 99,90%
Aroeira 07 SA Rio de Janeiro BR 1.000,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,10% 82,27%

486 Relazione finanziaria annuale consolidata 2021

CERTIFIED
Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da %
possesso
azioni
ordinarie
%
possesso
Gruppo
Enel Brasil SA 99,90% 82,27%
Enel Green Power
Aroeira 08 SA
Rio de Janeiro BR 1.000,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,10%
Enel Green Power
Aroeira 09 SA (ex Enel
Integrale Enel Brasil SA 99,90%
Green Power São
Gonçalo Participações
SA)
Rio de Janeiro BR 1.000,00 BRL Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,10% 82,27%
Enel Green Power
Australia (Pty) Ltd
Sydney AU 100,00 AUD Integrale Enel Green Power
SpA
100,00% 100,00%
Enel Green Power
Australia Trust
Sydney AU 100,00 AUD Integrale Enel Green Power
SpA
100,00% 100,00%
Enel Green Power
Azure Blue Jay Solar
Holdings LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Enel Green Power
Azure Ranchland
Holdings LLC
Andover US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
Enel Green Power Boa
Vista 01 Ltda
Salvador BR 3.554.607,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,00%
Enel Green Power Boa
Vista Eólica SA
Rio de Janeiro BR 104.890.000,00 BRL Integrale Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
Enel Green Power
Bouldercombe Holding
(Pty) Ltd
Sydney AU 100,00 AUD Integrale Enel Green Power
Australia (Pty) Ltd
100,00% 100,00%
Enel Green Power
Bouldercombe Trust
Sydney AU 10,00 AUD Integrale Enel Green Power
Australia Trust
100,00% 100,00%
Enel Brasil SA 99,90% 82,27%
Enel Green Power
Brejolândia Solar SA
Rio de Janeiro BR 1.000,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,10%
Enel Green Power
Bungala (Pty) Ltd
Sydney AU 100,00 AUD Integrale Enel Green Power
Australia (Pty) Ltd
100,00% 100,00%
Enel Green Power
Bungala Trust
Sydney AU - AUD Integrale Enel Green Power
Australia (Pty) Ltd
100,00% 100,00%
Enel Green Power
Cabeça de Boi SA
Niterói BR 270.114.539,00 BRL Integrale Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
Cachoeira
Dourada
BR BRL Enel Brasil SA 99,61% 82,07%
Enel Green Power
Cachoeira Dourada SA
64.339.835,85 Integrale Enel Green Power
Cachoeira Dourada
SA
0,15%
Enel Green Power
Calabria Srl
Roma IT 10.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
Italia Srl
100,00% 100,00%
Enel Green Power
Canada Inc.
Montreal CA 85.681.857,00 CAD Integrale Enel Green Power
North America Inc.
100,00% 100,00%
Enel Brasil SA 99,90%
Enel Green Power
Cerrado Solar SA
Rio de Janeiro BR 1.000,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,10% 82,27%
Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da %
possesso
azioni
ordinarie
%
possesso
Gruppo
Enel Chile SA 99,99%
Enel Green Power
Chile SA
Santiago del
Cile
CL 842.121.530,67 USD Integrale Enel SpA 0,01% 64,93%
Enel Green Power
Cimarron Bend Wind
Holdings III LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Enel Green Power
Cohuna Holdings (Pty)
Ltd
Sydney AU 3.419.700,00 AUD Integrale Enel Green Power
Australia (Pty) Ltd
100,00% 100,00%
Enel Green Power
Cohuna Trust
Sydney AU - AUD Integrale Enel Green Power
Australia Trust
100,00% 100,00%
Enel Green Power
Colombia SAS ESP
Bogotà CO 13.849.425.000,00 COP Integrale Enel Américas SA 100,00% 82,27%
Enel Green Power
Costa Rica SA
San José CR 27.500.000,00 USD Integrale ESSA2 SpA 100,00% 82,27%
Enel Green Power Cove
Fort Solar LLC
Wilmington US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Enel Green Power
Cremzow GmbH &
Co. Kg
Schenkenberg DE 1.000,00 EUR Integrale Enel X Germany
GmbH
90,00% 90,00%
Enel Green Power
Cremzow Verwaltungs
GmbH
Schenkenberg DE 25.000,00 EUR Integrale Enel X Germany
GmbH
90,00% 90,00%
Rio de Janeiro BR 144.784.899,00 BRL Integrale Enel Brasil SA 99,17% 82,27%
Enel Green Power
Cristal Eólica SA
Enel Green Power
Cristal Eólica SA
0,00%
Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,83%
Enel Green Power Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
Cumaru 01 SA Niterói BR 204.653.590,90 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,00%
Enel Green Power Niterói
BR
Enel Brasil SA 100,00%
Cumaru 02 SA 210.001.000,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,00% 82,27%
Enel Green Power Rio de Janeiro Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
Cumaru 03 SA BR 200.001.000,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,00%
BR 200.001.000,00 Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
Enel Green Power
Cumaru 04 SA
Rio de Janeiro BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,00%
Enel Brasil SA 100,00%
Enel Green Power
Cumaru 05 SA
Rio de Janeiro BR 180.208.000,90 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,00% 82,27%

Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da %
possesso
azioni
ordinarie
%
possesso
Gruppo
Enel Green Power
Cumaru Participações
SA
BRL Integrale Enel Brasil SA 99,90% 82,27%
Rio de Janeiro BR 1.000,00 Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,10%
Enel Brasil SA 99,90%
Enel Green Power
Cumaru Solar 01 SA
Rio de Janeiro BR 1.000,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,10% 82,27%
Enel Brasil SA 99,90% 82,27%
Enel Green Power
Cumaru Solar 02 SA
Rio de Janeiro BR 1.000,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,10%
Enel Brasil SA 99,16%
Enel Green Power
Damascena Eólica SA
Rio de Janeiro BR 83.709.003,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,84% 82,27%
Enel Green Power
Delfina A Eólica SA
Rio de Janeiro BR 549.062.483,00 BRL Integrale Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
Enel Green Power
Delfina B Eólica SA
Rio de Janeiro BR 93.068.000,00 BRL Integrale Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
Enel Green Power
Delfina C Eólica SA
Rio de Janeiro BR 31.105.000,00 BRL Integrale Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
Enel Green Power
Delfina D Eólica SA
Rio de Janeiro BR 105.864.000,00 BRL Integrale Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
Enel Green Power
Delfina E Eólica SA
Niterói BR 105.936.000,00 BRL Integrale Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
Enel Green Power Enel Brasil SA 100,00%
Desenvolvimento Ltda Rio de Janeiro BR 46.617.590,35 BRL Integrale Energía y Servicios
South America SpA
0,00% 82,27%
Enel Green Power
Development Srl
Roma IT 20.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
SpA
100,00% 100,00%
Enel Green Power
Diamond Vista Wind
Project LLC
Wilmington US 1,00 USD Integrale Diamond Vista
Holdings LLC
100,00% 100,00%
Enel Green Power Dois
Riachos Eólica SA
Rio de Janeiro BR 130.354.009,00 BRL Integrale Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
Enel Green Power
Egypt SAE
Cairo EG 250.000,00 EGP Integrale Enel Green Power
SpA
100,00% 100,00%
Enel Green Power El Enel Green Power
SpA
99,96% 99,99%
Salvador SA de Cv El Salvador SV 22.860,00 USD Integrale Energía y Servicios
South America SpA
0,04%
Enel Green Power Enel Alberta Wind
Inc.
1,00%
Partnership Elkwater Wind Limited Alberta CA 1.000,00 CAD Integrale Enel Green Power
Canada Inc.
99,00% 100,00%

Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da %
possesso
azioni
ordinarie
%
possesso
Gruppo
Enel Green Power
Elmsthorpe Wind LP
Calgary CAD Enel Alberta Wind
Inc.
0,10% 100,00%
CA 1.000,00 Integrale Enel Green Power
Canada Inc.
99,90%
Enel Brasil SA 98,81%
Enel Green Power
Emiliana Eólica SA
Rio de Janeiro BR 135.191.530,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
1,19% 82,27%
Enel Green Power
Emiliana Eólica SA
0,00%
Enel Green Power
España SLU
Siviglia ES 11.152,74 EUR Integrale Endesa Generación
SA
100,00% 70,11%
Enel Green Power Enel Brasil SA 99,14%
Esperança Eólica SA Rio de Janeiro BR 129.418.174,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,86% 82,27%
Enel Green Power Enel Brasil SA 99,90%
Esperança Solar SA Rio de Janeiro BR 1.000,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,10% 82,27%
Enel Green Power
Fazenda SA
Niterói BR 264.141.174,00 BRL Integrale Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
Rio de Janeiro Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
Enel Green Power
Fontes dos Ventos 2 SA
BR 283.315.219,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,00%
Enel Green Power Enel Brasil SA 100,00%
Fontes dos Ventos 3 SA Rio de Janeiro BR 221.001.000,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,00% 82,27%
Enel Green Power Rio de Janeiro Enel Brasil SA 99,90%
Fontes II Participações
SA
BR 1.000,00 BRL Integrale
Rio de Janeiro Enel Brasil SA 99,90%
Enel Green Power
Fontes Solar SA
BR 1.000,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,10% 82,27%
Enel Green Power
France SAS
Parigi FR 100.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
SpA
100,00% 100,00%
Enel Green Power
Germany GmbH
Berlino DE 25.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
SpA
100,00% 100,00%
Enel Green Power
Girgarre Holdings
(Pty) Ltd
Sydney AU 100,00 AUD Integrale Enel Green Power
Australia (Pty) Ltd
100,00% 100,00%
Enel Green Power
Girgarre Trust
Sydney AU 10,00 AUD Integrale Enel Green Power
Australia Trust
100,00% 100,00%

Settore Metodo di %
possesso
azioni
%
possesso
Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta di attività consolidamento Detenuta da ordinarie Gruppo
Enel Green Power
Global Investment BV
Amsterdam NL 10.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
SpA
100,00% 100,00%
Enel Green Power Città del GT 67.208.000,00 GTQ Integrale Enel Américas SA 0,00% 82,27%
Guatemala SA Guatemala ESSA2 SpA 100,00%
Enel Green Power Enel Alberta Wind
Inc.
1,00%
Hadros Wind Limited
Partnership
- CA 1.000,00 CAD Integrale Enel Green Power
Canada Inc.
99,00% 100,00%
Enel Green Power
Hellas SA
Maroussi GR 159.187.850,00 EUR Integrale Enel Green Power
SpA
100,00% 100,00%
Enel Green Power
Hellas Supply Single
Member SA
Maroussi GR 600.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
Hellas SA
100,00% 100,00%
Enel Green Power
Hellas Wind Parks
South Evia Single
Member SA
Maroussi GR 141.569.641,00 EUR Integrale Enel Green Power
Hellas SA
100,00% 100,00%
Enel Green Power
Hilltopper Wind LLC (ex
Hilltopper Wind Power
LLC)
Dover US 1,00 USD Integrale Hilltopper Wind
Holdings LLC
100,00% 100,00%
Enel Green Power Rio de Janeiro BR 431.566.053,00 BRL Integrale Alba Energia Ltda 0,01% 82,27%
Horizonte Mp Solar SA Enel Brasil SA 99,99%
Enel Green Power India
Private Limited
New Delhi IN 113.504.823,00 INR Integrale Enel Green Power
Development Srl
100,00% 100,00%
Enel Green Power
Italia Srl
Roma IT 272.000.000,00 EUR Integrale Enel Italia SpA 100,00% 100,00%
Rio de Janeiro BR Integrale Bondia Energia Ltda 0,09% 82,27%
Enel Green Power
Ituverava Norte Solar
SA
210.706.645,67 BRL Enel Brasil SA 99,91%
Enel Green Power
Brasil Participações
Ltda
0,00%
Enel Green Power Rio de Janeiro BR 219.235.933,00 BRL Integrale Bondia Energia Ltda 0,00% 82,27%
Ituverava Solar SA Enel Brasil SA 100,00%
Enel Green Power Rio de Janeiro BR 407.279.143,00 BRL Integrale Bondia Energia Ltda 0,00% 82,27%
Ituverava Sul Solar SA Enel Brasil SA 100,00%
Enel Green Power Integrale Enel Brasil SA 98,84% 82,27%
Joana Eólica SA Rio de Janeiro BR 130.259.530,00 BRL Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
1,16%
Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da %
possesso
azioni
ordinarie
%
possesso
Gruppo
Enel Green Power
Kenya Limited
100.000,00 KES Enel Green Power
RSA (Pty) Ltd
1,00%
Nairobi KE Integrale Enel Green Power
SpA
99,00% 100,00%
Enel Green Power
Korea LLC
Seoul KR 4.350.000.000,00 KRW Integrale Enel Green Power
SpA
100,00% 100,00%
Enel Brasil SA 99,90%
Enel Green Power
Lagoa do Sol 01 SA
Teresina BR 1.000,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,10% 82,27%
Enel Brasil SA 99,90%
Enel Green Power
Lagoa do Sol 02 SA
Teresina BR 1.000,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,10% 82,27%
Enel Brasil SA 99,90%
Enel Green Power
Lagoa do Sol 03 SA
Teresina BR 1.000,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,10% 82,27%
Enel Green Power
Lagoa do Sol 04 SA
Teresina BR 1.000,00 BRL Integrale Enel Brasil SA 99,90% 82,27%
Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,10%
Teresina 1.000,00 BRL Enel Brasil SA 99,90%
Enel Green Power
Lagoa do Sol 05 SA
BR Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,10% 82,27%
Enel Green Power Enel Brasil SA 99,90%
Lagoa do Sol 06 SA Teresina BR 1.000.000,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,10% 82,27%
Enel Green Power Teresina 1.000,00 BRL Enel Brasil SA 99,90% 82,27%
Lagoa do Sol 07 SA BR Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,10%
Enel Brasil SA 99,90% 82,27%
Enel Green Power
Lagoa do Sol 08 SA
Teresina BR 1.000,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,10%
Enel Green Power Enel Brasil SA 99,90% 82,27%
Lagoa do Sol 09 SA Teresina BR 1.000,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,10%
Enel Green Power Enel Brasil SA 99,90%
Lagoa II Participações
SA
Rio de Janeiro BR 1.000,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,10% 82,27%

Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da %
possesso
azioni
ordinarie
%
possesso
Gruppo
Integrale Enel Brasil SA 99,90%
Enel Green Power
Lagoa III Participações
SA
Rio de Janeiro BR 1.000,00 BRL Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,10% 82,27%
Enel Green Power Enel Brasil SA 99,90%
Lagoa Participações SA
(ex Enel Green Power
Projetos 45 SA)
Rio de Janeiro BR 1.000,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,10% 82,27%
Enel Green Power Lily
Solar Holdings LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Enel Brasil SA 99,20%
Enel Green Power
Maniçoba Eólica SA
Rio de Janeiro BR 90.722.530,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,80% 82,27%
Enel Green Power
Matimba Srl
Roma IT 10.000,00 EUR Equity Enel Green Power
SpA
50,00% 50,00%
Enel Green Power
Metehara Solar Private
Limited Company
- ET 5.600.000,00 ETB Integrale Enel Green Power
Solar Metehara SpA
80,00% 80,00%
Enel Green Power Città del
Messico
MX 662.949.966,00 MXN Integrale Enel Green Power
SpA
100,00% 100,00%
México S de RL de Cv Enel Rinnovabile SA
de Cv
0,00%
Enel Green Power
Modelo I Eólica SA
Rio de Janeiro BR 132.642.000,00 BRL Integrale Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
Enel Green Power
Modelo II Eólica SA
Rio de Janeiro BR 107.742.000,00 BRL Integrale Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
Enel Green Power
Morocco SARLAU
Casablanca MA 480.000.000,00 MAD Integrale Enel Green Power
SpA
100,00% 100,00%
Enel Green Power
Morro do Chapéu I
Eólica SA
Rio de Janeiro BR 248.138.287,11 BRL Integrale Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
Enel Green Power
Morro do Chapéu II
Eólica SA
Rio de Janeiro BR 206.050.114,05 BRL Integrale Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
Enel Green Power
Morro do Chapéu Solar
Enel Brasil SA 99,90%
01 SA (ex Enel Green
Power São Gonçalo III
Participações SA)
Rio de Janeiro BR 1.000,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,10% 82,27%
Enel Green Power
Mourão SA
Rio de Janeiro BR 25.600.100,00 BRL Integrale Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
Enel Green Power
Namibia (Pty) Ltd
Windhoek NA 10.000,00 NAD Integrale Enel Green Power
SpA
100,00% 100,00%
Enel Green Power
North America
Development LLC
Wilmington US - USD Integrale Enel North America
Inc.
100,00% 100,00%
Enel Green Power
North America Inc.
Andover US - USD Integrale Enel North America
Inc.
100,00% 100,00%
Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da %
possesso
azioni
ordinarie
%
possesso
Gruppo
Enel Brasil SA 99,90%
Enel Green Power Nova
Olinda 01 SA
Teresina BR 1.000,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,10% 82,27%
Enel Brasil SA 99,90%
Enel Green Power Nova
Olinda 02 SA
Teresina BR 1.000,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,10% 82,27%
Enel Brasil SA 99,90%
Enel Green Power Nova
Olinda 03 SA
Teresina BR 1.000,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,10% 82,27%
Enel Brasil SA 99,90%
Enel Green Power Nova
Olinda 04 SA
Teresina BR 1.000,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,10% 82,27%
Enel Green Power Nova
Olinda 05 SA
Teresina BR 1.000,00 BRL Integrale Enel Brasil SA 99,90% 82,27%
Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,10%
Teresina 1.000,00 BRL Enel Brasil SA 99,90%
Enel Green Power Nova
Olinda 06 SA
BR Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,10% 82,27%
Enel Brasil SA 99,90%
Enel Green Power Nova
Olinda 07 SA
Teresina BR 1.000,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,10% 82,27%
Enel Brasil SA 99,90%
Enel Green Power Nova
Olinda 08 SA
Teresina BR 1.000,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,10% 82,27%
Enel Brasil SA 99,90%
Enel Green Power Nova
Olinda 09 SA
Teresina BR 1.000,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,10% 82,27%
Enel Brasil SA 99,90% 82,27%
Enel Green Power Novo
Lapa 01 SA
Rio de Janeiro BR 1.000,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,10%
Enel Brasil SA 99,90%
Enel Green Power Novo
Lapa 02 SA
Rio de Janeiro BR 1.000,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,10% 82,27%

Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da %
possesso
azioni
ordinarie
%
possesso
Gruppo
Enel Brasil SA 99,90%
Enel Green Power Novo
Lapa 03 SA
Rio de Janeiro BR 1.000,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,10% 82,27%
Enel Brasil SA 99,90%
Enel Green Power Novo
Lapa 04 SA
Rio de Janeiro BR 1.000,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,10% 82,27%
Enel Brasil SA 99,90%
Enel Green Power Novo
Lapa 05 SA
Rio de Janeiro BR 1.000,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,10% 82,27%
Enel Brasil SA 99,90%
Enel Green Power Novo
Lapa 06 SA
Rio de Janeiro BR 1.000,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,10% 82,27%
Rio de Janeiro BRL Integrale Enel Brasil SA 99,90% 82,27%
Enel Green Power Novo
Lapa 07 SA
BR 1.000,00 Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,10%
Enel Green Power Novo Rio de Janeiro BRL Integrale Enel Brasil SA 99,90%
Lapa 08 SA BR 1.000,00 Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,10% 82,27%
Enel Green Power O&M
Solar LLC
Andover US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Enel Green Power Panama City PA 3.001,00 USD Integrale Enel Américas SA 0,03% 82,27%
Panamá Srl ESSA2 SpA 99,97%
Enel Green Power
Paranapanema SA
Niterói BR 162.567.500,00 BRL Integrale Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
Enel Green Power
Partecipazioni Speciali
Srl
Roma IT 10.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
SpA
100,00% 100,00%
Enel Brasil SA 98,77%
Enel Green Power Pau
Ferro Eólica SA
Rio de Janeiro BR 125.124.000,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
1,23% 82,27%
Enel Green Power
Pau Ferro Eólica SA
0,00%
Enel Green Power Enel Brasil SA 98,86%
Pedra do Gerônimo
Eólica SA
Rio de Janeiro BR 184.319.527,57 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
1,14% 82,27%
Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da %
possesso
azioni
ordinarie
%
possesso
Gruppo
Enel Américas SA 100,00%
Enel Green Power Perú
SAC
San Miguel PE 973.213.507,00 PEN Integrale Energía y Servicios
South America SpA
0,00% 82,27%
Enel Brasil SA 99,00%
Enel Green Power
Primavera Eólica SA
Rio de Janeiro BR 143.674.900,01 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
1,00% 82,27%
Enel Green Power
Puglia Srl
Roma IT 1.000.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
Italia Srl
100,00% 100,00%
Enel Green Power RA
SAE in liquidazione
Cairo EG 15.000.000,00 EGP Integrale Enel Green Power
Egypt SAE
100,00% 100,00%
Enel Green Power
Rattlesnake Creek
Wind Project LLC (ex
Rattlesnake Creek
Wind Project LLC)
Delaware US 1,00 USD Integrale Rattlesnake Creek
Holdings LLC
100,00% 100,00%
Enel Green Power
Roadrunner Solar
Project Holdings II LLC
Andover US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Enel Green Power
Roadrunner Solar
Project Holdings LLC
Andover US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Enel Green Power
Roadrunner Solar
Project II LLC
Dover US 100,00 USD Integrale Enel Roadrunner
Solar Project
Holdings II LLC
100,00% 100,00%
Enel Green Power
Rockhaven Ranchland
Holdings LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Enel Green Power
Romania Srl
Bucarest RO 2.430.631.000,00 RON Integrale Enel Green Power
SpA
100,00% 100,00%
Enel Green Power
Roseland Solar LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Enel Green Power RSA
(Pty) Ltd
Johannesburg ZA 1.000,00 ZAR Integrale EGP Matimba
NewCo 1 Srl
100,00% 100,00%
Enel Green Power RSA
2 (RF) (Pty) Ltd
Johannesburg ZA 120,00 ZAR AFS Enel Green Power
RSA (Pty) Ltd
100,00% 100,00%
Enel Green Power
Rus Limited Liability
Mosca RU 60.500.000,00 RUB Integrale Enel Green Power
Partecipazioni
Speciali Srl
1,00% 100,00%
Company Enel Green Power
SpA
99,00%
Enel Green Power SpA Roma IT 272.000.000,00 EUR Integrale Enel SpA 100,00% 100,00%
Enel Green Power
Salto Apiacás SA (ex
Enel Green Power
Damascena Eólica SA)
Rio de Janeiro BR 274.420.832,00 BRL Integrale Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
Enel Green Power
Sannio Srl
Roma IT 750.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
Italia Srl
100,00% 100,00%
Enel Green Power São
Abraão Eólica SA
Rio de Janeiro BR 91.300.000,00 BRL Integrale Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da %
possesso
azioni
ordinarie
%
possesso
Gruppo
Enel Green Power São
Gonçalo 01 SA (ex Enel
Green Power Projetos
10)
Teresina 105.245.553,82 BRL Integrale Alba Energia Ltda 0,00% 82,27%
BR Enel Brasil SA 100,00%
Enel Green Power São
Gonçalo 02 SA (ex Enel
Green Power Projetos
11)
Teresina BR 129.213.750,53 BRL Integrale Alba Energia Ltda 0,00% 82,27%
Enel Brasil SA 100,00%
Enel Green Power São
Gonçalo 07 SA (ex Enel
Green Power Projetos
42 SA)
142.249.180,00 Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
Teresina BR BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,00%
Enel Green Power São Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
Gonçalo 08 SA (ex Enel
Green Power Projetos
43 SA)
Teresina BR 77.008.993,34 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,00%
Enel Green Power São
Gonçalo 10 SA (ex Enel
Alba Energia Ltda 0,00% 82,27%
Green Power Projetos
15)
Teresina BR 124.817.216,25 BRL Integrale Enel Brasil SA 100,00%
Enel Green Power São
Gonçalo 11 SA (ex Enel
Green Power Projetos
44 SA)
Teresina BR 82.202.330,00 BRL Integrale Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
Enel Green Power São
Gonçalo 12 SA (ex Enel
Green Power Projetos
22 SA)
Teresina BR Integrale Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
75.750.090,00 BRL Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,00%
Enel Green Power São Enel Brasil SA 100,00%
Gonçalo 14 Teresina BR 210.001.000,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,00% 82,27%
Enel Green Power São Enel Brasil SA 100,00%
Gonçalo 15 Teresina BR 180.779.180,90 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,00% 82,27%
Enel Green Power São Enel Brasil SA 100,00%
Gonçalo 17 SA Teresina BR 175.728.754,90 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,00% 82,27%
Enel Green Power São
Gonçalo 18 SA (ex Enel
177.703.455,40 Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
Green Power Ventos de
Santa Ângela 13 SA)
Teresina BR BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,00%
Enel Green Power São BR 174.189.501,00 BRL Integrale Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
Gonçalo 19 SA Teresina Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,00%
Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da %
possesso
azioni
ordinarie
%
possesso
Gruppo
Enel Green Power São
Gonçalo 21 SA (ex Enel
Green Power Projetos
16)
Teresina BR Integrale Alba Energia Ltda 0,00% 82,27%
139.939.932,22 BRL Enel Brasil SA 100,00%
Enel Green Power São
Gonçalo 22 SA (ex Enel
Green Power Projetos
30)
Teresina Integrale Alba Energia Ltda 0,00% 82,27%
BR 138.733.692,21 BRL Enel Brasil SA 100,00%
Enel Green Power São
Gonçalo 3 SA (ex Enel
Teresina BR 216.609.843,02 BRL Integrale Alba Energia Ltda 0,00% 82,27%
Green Power Projetos
12)
Enel Brasil SA 100,00%
Enel Green Power São
Gonçalo 4 SA (ex Enel
Teresina BR 124.870.989,57 BRL Alba Energia Ltda 0,00% 82,27%
Green Power Projetos
13)
Integrale Enel Brasil SA 100,00%
Enel Green Power São
Gonçalo 5 SA (ex Enel
Green Power Projetos
14)
Teresina BR Integrale Alba Energia Ltda 0,00% 82,27%
123.176.257,11 BRL Enel Brasil SA 100,00%
Enel Green Power São
Gonçalo 6 SA (ex Enel
Green Power Projetos
19 SA)
Teresina BR Integrale Alba Energia Ltda 0,00% 82,27%
180.887.848,28 BRL Enel Brasil SA 100,00%
Enel Green Power
Brasil Participações
Ltda
0,00%
Enel Green Power São
Judas Eólica SA
Niterói BR Integrale Enel Brasil SA 99,00% 82,27%
143.674.900,00 BRL Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
1,00%
Enel Green Power
São Micael 01 SA (ex
Teresina BR BRL Integrale Alba Energia Ltda 0,10% 82,27%
Enel Green Power São
Gonçalo 9 SA)
1.000,00 Enel Brasil SA 99,90%
Enel Green Power
São Micael 02 SA (ex
Teresina Integrale Alba Energia Ltda 0,10% 82,27%
Enel Green Power São
Gonçalo 13)
BR 1.000,00 BRL Enel Brasil SA 99,90%
Enel Green Power
São Micael 03 SA (ex
Enel Green Power São
Gonçalo 16 SA)
Teresina BR Integrale Alba Energia Ltda 0,10% 82,27%
1.000,00 BRL Enel Brasil SA 99,90%
Enel Green Power BR Enel Brasil SA 99,90%
São Micael 04 SA (ex
Enel Green Power São
Gonçalo 20 SA)
Teresina 1.000,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,10% 82,27%
nsolida PIR
CERTIFIED
Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da %
possesso
azioni
ordinarie
%
possesso
Gruppo
Integrale Enel Brasil SA 99,90% 82,27%
Enel Green Power São
Micael 05 SA
Teresina BR 1.000,00 BRL Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,10%
Enel Green Power
Services LLC
Wilmington US 100,00 USD Integrale Enel Green Power
North America Inc.
100,00% 100,00%
Enel Green Power Shu
SAE in liquidazione
Cairo EG 15.000.000,00 EGP Integrale Enel Green Power
Egypt SAE
100,00% 100,00%
Enel Green Power
Singapore Pte Ltd
Singapore SG 6.100.000,00 SGD Integrale Enel Green Power
SpA
100,00% 100,00%
Enel Green Power Solar
Energy Srl
Roma IT 10.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
Italia Srl
100,00% 100,00%
Enel Green Power Solar
Metehara SpA
Roma IT 50.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
SpA
100,00% 100,00%
Enel Green Power Solar
Ngonye SpA (ex Enel
Green Power Africa Srl)
Roma IT 50.000,00 EUR AFS EGP Matimba
NewCo 2 Srl
100,00% 100,00%
Enel Green Power
South Africa (Pty) Ltd
Johannesburg ZA 1.000,00 ZAR Integrale Enel Green Power
SpA
100,00% 100,00%
Enel Green Power
South Africa 3 (Pty) Ltd
Gauteng ZA 1.000,00 ZAR Integrale Enel Green Power
SpA
100,00% 100,00%
Enel Green Power Swift
Wind LP
Calgary CA Integrale Enel Alberta Wind
Inc.
0,10% 100,00%
1.000,00 CAD Enel Green Power
Canada Inc.
99,90%
Enel Green Power Enel Brasil SA 98,76% 82,27%
Tacaicó Eólica SA Rio de Janeiro BR 86.034.360,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
1,24%
Enel Green Power
Tefnut SAE in
liquidazione
Cairo EG 15.000.000,00 EGP Integrale Enel Green Power
Egypt SAE
100,00% 100,00%
Enel Green Power
Turkey Enerjí
Yatirimlari
Anoním Şírketí
Istanbul TR 65.654.658,00 TRY Integrale Enel Green Power
SpA
100,00% 100,00%
Enel Green Power
UB33 GmbH & Co. Kg
Berlino DE 75.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
Germany GmbH
100,00% 100,00%
Enel Green Power Teresina Integrale Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
Ventos de Santa
Ângela 1 SA
BR 132.001.000,00 BRL Ventos de Santa
Ângela Energias
Renováveis SA
0,00%
Enel Green Power
Ventos de Santa
Ângela 10 SA (ex Enel
Green Power Projetos
21)
BR Integrale Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
Teresina 171.001.000,00 BRL Ventos de Santa
Ângela Energias
Renováveis SA
0,00%
Enel Green Power
Ventos de Santa
Teresina BR Integrale Enel Brasil SA 100,00%
Ângela 11 SA (ex Enel
Green Power Projetos
23)
185.001.000,00 BRL Ventos de Santa
Ângela Energias
Renováveis SA
0,00% 82,27%
Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da %
possesso
azioni
ordinarie
%
possesso
Gruppo
Enel Green Power
Ventos de Santa
Ângela 14 SA (ex Enel
Green Power Projetos
24)
Teresina BR 241.769.350,00 BRL Integrale Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
Ventos de Santa
Ângela Energias
Renováveis SA
0,00%
Enel Green Power
Ventos de Santa
Ângela 15 SA (ex Enel
Green Power Projetos
25)
Teresina BR 182.001.000,00 BRL Integrale Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
Ventos de Santa
Ângela Energias
Renováveis SA
0,00%
Enel Green Power
Ventos de Santa
198.001.000,00 BRL Enel Brasil SA 100,00%
Ângela 17 SA (ex Enel
Green Power Projetos
26)
Teresina BR Integrale Ventos de Santa
Ângela Energias
Renováveis SA
0,00% 82,27%
Enel Green Power
Ventos de Santa
126.001.000,00 BRL Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
Ângela 19 SA (ex Enel
Green Power Projetos
27)
Teresina BR Integrale Ventos de Santa
Ângela Energias
Renováveis SA
0,00%
Enel Green Power
Ventos de Santa
Ângela 2 SA
Teresina BR 249.650.000,00 BRL Integrale Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
Ventos de Santa
Ângela Energias
Renováveis SA
0,00%
Enel Green Power
Ventos de Santa
Ângela 20 SA (ex Enel
Green Power Projetos
28)
Teresina BR 126.001.000,00 BRL Integrale Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
Ventos de Santa
Ângela Energias
Renováveis SA
0,00%
Enel Green Power
Ventos de Santa
Teresina BR 113.001.000,00 BRL Integrale Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
Ângela 21 SA (ex Enel
Green Power Projetos
29)
Ventos de Santa
Ângela Energias
Renováveis SA
0,00%
Enel Green Power
Ventos de Santa
Teresina BR 132.001.000,00 BRL Integrale Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
Ângela 3 SA (ex Enel
Green Power Projetos
4)
Ventos de Santa
Ângela Energias
Renováveis SA
0,00%
Enel Green Power
Ventos de Santa
Teresina BR 132.001.000,00 BRL Integrale Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
Ângela 4 SA (ex Enel
Green Power Projetos
6)
Ventos de Santa
Ângela Energias
Renováveis SA
0,00%
Enel Green Power
Ventos de Santa
BR 132.001.000,00 BRL Enel Brasil SA 100,00%
Ângela 5 SA (ex Enel
Green Power Projetos
7)
Teresina Integrale Ventos de Santa
Ângela Energias
Renováveis SA
0,00% 82,27%
Enel Green Power
Ventos de Santa
BR 132.001.000,00 BRL Integrale Enel Brasil SA 100,00%
Ângela 6 SA (ex Enel
Green Power Projetos
8)
Teresina Ventos de Santa
Ângela Energias
Renováveis SA
0,00% 82,27%

<-- PDF CHUNK SEPARATOR -->

Settore Metodo di %
possesso
azioni
%
possesso
Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta di attività consolidamento Detenuta da ordinarie Gruppo
Enel Green Power
Ventos de Santa
Ângela 7 SA (ex Enel
Green Power Projetos
9)
Teresina BR 106.001.000,00 BRL Integrale Enel Brasil SA
Ventos de Santa
Esperança Energias
Renováveis SA
100,00%
0,00%
82,27%
Enel Green Power
Ventos de Santa
Ângela 8 SA (ex Enel
Green Power Projetos
Teresina BR 132.001.000,00 BRL Integrale Enel Brasil SA
Ventos de Santa
100,00% 82,27%
18) Ângela Energias
Renováveis SA
0,00%
Enel Green Power
Ventos de Santa
Ângela 9 SA (ex Enel
Green Power Projetos
Teresina BR 185.001.000,00 BRL Integrale Enel Brasil SA
Ventos de Santa
Ângela Energias
100,00%
0,00%
82,27%
20) Renováveis SA
Enel Green Power
Ventos de Santa
Enel Brasil SA 100,00%
Ângela ACL 12 (ex Enel
Green Power Projetos
36)
Teresina BR 125.853.581,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,00% 82,27%
Enel Green Power
Ventos de Santa
Enel Brasil SA 100,00%
Ângela ACL 13 SA (ex
Enel Green Power
Projetos 17 SA)
Teresina BR 115.001.000,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,00% 82,27%
Enel Green Power
Ventos de Santa
128.700.091,00 BRL Integrale Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
Ângela ACL 16 SA
(ex Enel Green Power
Projetos 38 SA)
Teresina BR Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,00%
Enel Green Power
Ventos de Santa
Enel Brasil SA 100,00%
Ângela ACL 18 SA
(ex Enel Green Power
Projetos 47 SA)
Teresina BR 128.279.231,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,00% 82,27%
Enel Green Power
Ventos de Santa
Enel Brasil SA 100,00%
Esperança 08 SA (ex
Enel Green Power
Projetos 34 SA)
Rio de Janeiro BR 110.200.000,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,00% 82,27%
Enel Green Power
Ventos de Santa
Enel Brasil SA 99,90%
Esperança 1 SA (ex Enel
Green Power Fonte dos
Ventos 1 SA)
Rio de Janeiro BR 1.000,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,10% 82,27%
Enel Green Power
Ventos de Santa
Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
Esperança 13 (ex Enel
Green Power Projetos
33 SA)
Rio de Janeiro BR 147.000.000,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,00%
Enel Green Power BRL Integrale Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
Ventos de Santa
Esperança 15 SA
Rio de Janeiro BR 202.100.000,00 Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,00%
Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da %
possesso
azioni
ordinarie
%
possesso
Gruppo
Enel Green Power
Ventos de Santa
Esperança 16 SA (ex
Enel Green Power
Projetos 35 SA)
BR 183.700.000,00 BRL Integrale Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
Rio de Janeiro Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,00%
Enel Green Power Enel Brasil SA 100,00%
Ventos de Santa
Esperança 17 SA (ex
Enel Green Power
Projetos 31 SA)
Rio de Janeiro BR 183.700.000,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,00% 82,27%
Enel Green Power
Ventos de Santa
Enel Brasil SA 100,00%
Esperança 21 SA (ex
Enel Green Power
Projetos 37 SA)
Rio de Janeiro BR 202.100.000,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,00% 82,27%
Enel Green Power
Ventos de Santa
Enel Brasil SA 100,00%
Esperança 22 SA (ex
Enel Green Power
Projetos 39 SA)
Rio de Janeiro BR 202.100.000,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,00% 82,27%
Enel Green Power
Ventos de Santa
Esperança 25 SA (ex
Enel Green Power
Projetos 40 SA)
Rio de Janeiro BR 110.200.000,00 BRL Integrale Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,00%
Rio de Janeiro Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
Enel Green Power
Ventos de Santa
Esperança 26 SA (ex
BR 202.100.000,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,00%
Enel Green Power
Projetos 41 SA)
Enel Green Power
Ventos de Santa
Esperança 26 SA (ex
Enel Green Power
Projetos 41 SA)
0,00%
Enel Green Power Enel Brasil SA 99,90%
Ventos de Santa
Esperança 3 SA
Rio de Janeiro BR 1.000,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,10% 82,27%
Enel Green Power
Ventos de Santa
Enel Brasil SA 99,90% 82,27%
Esperança 7 SA (ex
Enel Green Power
Lagedo Alto SA)
Rio de Janeiro BR 1.000,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,10%
Enel Green
Power Ventos de
Enel Brasil SA 99,90% 82,27%
Santa Esperança
Participações SA (ex
Enel Green Power
Cumaru 06 SA)
Rio de Janeiro BR 1.000,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,10%
Enel Green Power Enel Brasil SA 99,90%
Ventos de Santo
Orestes 1 SA
Rio de Janeiro BR 1.000,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,10% 82,27%

Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da %
possesso
azioni
ordinarie
%
possesso
Gruppo
Enel Green Power
Ventos de Santo
Orestes 2 SA
1.000,00 BRL Enel Brasil SA 99,90% 82,27%
Rio de Janeiro BR Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,10%
Enel Green Power BRL Enel Brasil SA 100,00%
Ventos de São Roque
01 SA
Teresina BR 313.963.791,98 Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,00% 82,27%
Enel Green Power Enel Brasil SA 100,00%
Ventos de São Roque
02 SA
Teresina BR 300.285.891,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,00% 82,27%
Enel Green Power Enel Brasil SA 99,90% 82,27%
Ventos de São Roque
03 SA
Teresina BR 1.000,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,10%
Enel Green Power Teresina BR 270.507.771,00 BRL Integrale Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
Ventos de São Roque
04 SA
Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,00%
Enel Green Power Teresina BR 1.000,00 BRL Integrale Enel Brasil SA 99,90% 82,27%
Ventos de São Roque
05 SA
Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,10%
Enel Green Power Teresina BR 1.000,00 BRL Integrale Enel Brasil SA 99,90% 82,27%
Ventos de São Roque
06 SA
Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,10%
Enel Green Power Teresina BR 1.000,00 BRL Enel Brasil SA 99,90%
Ventos de São Roque
07 SA
Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,10% 82,27%
Enel Green Power Enel Brasil SA 100,00%
Ventos de São Roque
08 SA
Teresina BR 138.001.000,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,00% 82,27%
Enel Green Power Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
Ventos de São Roque
11 SA
Teresina BR 301.267.691,98 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,00%
Enel Green Power Enel Brasil SA 99,90%
Ventos de São Roque
13 SA
Teresina BR 1.000,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,10% 82,27%
Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da %
possesso
azioni
ordinarie
%
possesso
Gruppo
Enel Green Power BRL Integrale Enel Brasil SA 100,00%
Ventos de São Roque
16 SA
Teresina BR 283.811.791,98 Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,00% 82,27%
Enel Green Power BRL Integrale Enel Brasil SA 100,00%
Ventos de São Roque
17 SA
Teresina BR 138.001.000,00 Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,00% 82,27%
Enel Green Power Enel Brasil SA 100,00%
Ventos de São Roque
18 SA
Teresina BR 138.001.000,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,00% 82,27%
Enel Green Power Enel Brasil SA 99,90%
Ventos de São Roque
19 SA
Teresina BR 1.000,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,10% 82,27%
Enel Green Power
Ventos de São Roque
22 SA
Teresina BR 1.000,00 BRL Integrale Enel Brasil SA 99,90% 82,27%
Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,10%
Enel Green Power Teresina BR 1.000,00 BRL Integrale Enel Brasil SA 99,90% 82,27%
Ventos de São Roque
26 SA
Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,10%
Enel Green Power Teresina BR 1.000,00 BRL Enel Brasil SA 99,90% 82,27%
Ventos de São Roque
29 SA
Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,10%
Enel Green Power
Verwaltungs GmbH
Berlino DE 25.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
Germany GmbH
100,00% 100,00%
Enel Green Power
Vietnam LLC (Công
ty TNHH Enel Green
Power Viêt Nam)
Ho Chi Minh
City
VN 231.933,00 USD Integrale Enel Green Power
SpA
100,00% 100,00%
Enel Green Power
Villoresi Srl
Roma IT 1.200.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
Italia Srl
51,00% 51,00%
Enel Green Power Volta
Grande SA (ex Enel
Green Power Projetos
1 SA)
Niterói BR 565.756.528,00 BRL Integrale Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
Enel Green Power
Development Srl
1,00% 100,00%
Enel Green Power
Zambia Limited
Lusaka ZM 15.000,00 ZMW Integrale Enel Green Power
RSA (Pty) Ltd
99,00%
Enel Green Power Zeus
II - Delfina 8 SA
Rio de Janeiro BR 129.639.980,00 BRL Integrale Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
BR 6.986.993,00 BRL Enel Brasil SA 100,00%
Enel Green Power Zeus
Sul 1 Ltda
Rio de Janeiro Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,00% 82,27%

Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da %
possesso
azioni
ordinarie
%
possesso
Gruppo
Enel Brasil SA 99,90%
Enel Green Power Zeus
Sul 2 SA
Rio de Janeiro BR 1.000,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,10% 82,27%
Enel Holding Finance
Srl
Roma IT 10.000,00 EUR Integrale Enel SpA 100,00% 100,00%
Enel Iberia Srl Madrid ES 336.142.500,00 EUR Integrale Enel SpA 100,00% 100,00%
Enel Innovation Hubs
Srl
Roma IT 1.100.000,00 EUR Integrale Enel SpA 100,00% 100,00%
Enel Insurance NV Amsterdam NL 60.000,00 EUR Integrale Enel SpA 100,00% 100,00%
Enel Investment
Holding BV
Amsterdam NL 1.000.000,00 EUR Integrale Enel SpA 100,00% 100,00%
Enel Italia SpA Roma IT 100.000.000,00 EUR Integrale Enel SpA 100,00% 100,00%
Enel Kansas
Development Holdings
LLC
Andover US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Enel Kansas LLC Wilmington US - USD Integrale Enel Green Power
North America Inc.
100,00% 100,00%
Enel Land HoldCo LLC Andover US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Enel Logistics Srl Roma IT 1.000.000,00 EUR Integrale Enel Italia SpA 100,00% 100,00%
Enel Minnesota
Holdings LLC
Minneapolis US - USD Integrale EGP Geronimo
Holding Company
Inc.
100,00% 100,00%
Enel Nevkan Inc. Wilmington US - USD Integrale Enel Green Power
North America Inc.
100,00% 100,00%
Enel North America Inc. Andover US 50,00 USD Integrale Enel SpA 100,00% 100,00%
Enel Operations
Canada Ltd
Alberta CA 1.000,00 CAD Integrale Enel Green Power
Canada Inc.
100,00% 100,00%
Enel Perú SAC San Miguel PE 5.361.789.105,00 PEN Integrale Enel Américas SA 100,00% 82,27%
Enel Produzione SpA Roma IT 1.800.000.000,00 EUR Integrale Enel Italia SpA 100,00% 100,00%
Enel Rinnovabile SA Città del MXN Enel Green Power
Global Investment
BV
99,00%
de Cv Messico MX 100,00 Integrale Hidroelectricidad
del Pacífico S de RL
de Cv
1,00% 100,00%
Enel Roadrunner Solar
Project Holdings II LLC
Andover US - USD Integrale Enel Green Power
Roadrunner Solar
Project Holdings
II LLC
100,00% 100,00%
Enel Roadrunner Solar
Project Holdings LLC
Dover US 100,00 USD Integrale Enel Green Power
Roadrunner Solar
Project Holdings LLC
100,00% 100,00%
Enel Romania SA Buftea RO 200.000,00 RON Integrale Enel SpA 100,00% 100,00%
Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da %
possesso
azioni
ordinarie
%
possesso
Gruppo
Enel Rus Finance LLC Konakovo RU 10.000,00 RUB Integrale Enel Russia PJSC 100,00% 56,43%
Enel Rus Wind Azov
LLC
Mosca RU 200.000.000,00 RUB Integrale Enel Russia PJSC 100,00% 56,43%
Enel Rus Wind Kola LLC Murmansk City RU 10.000,00 RUB Integrale Enel Russia PJSC 100,00% 56,43%
Enel Rus Wind
Stavropolye LLC
Regione di
Stavropol
RU 350.000,00 RUB Integrale Enel Russia PJSC 100,00% 56,43%
Enel Russia PJSC Yekaterinburg RU 35.371.898.370,00 RUB Integrale Enel SpA 56,43% 56,43%
Enel Salt Wells LLC Fallon US - USD Integrale Enel Geothermal
LLC
100,00% 100,00%
Enel Saudi Arabia
Limited
Al Khobar SA 1.000.000,00 SAR Integrale e-distribuzione SpA 60,00% 60,00%
Enel Servicii Comune Integrale E-Distribuţie Banat
SA
50,00% 51,00%
SA Bucarest RO 33.000.000,00 RON E-Distribuţie
Dobrogea SA
50,00%
10.100,00 USD Integrale Enel Green Power
Panamá Srl
99,01% 82,27%
Enel Solar Srl Panama City PA ESSA2 SpA 0,99%
Enel Sole Srl Roma IT 4.600.000,00 EUR Integrale Enel Italia SpA 100,00% 100,00%
Rio de Janeiro Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
Enel Soluções
Energéticas Ltda
BR 42.863.000,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,00%
Enel Soluções
Energéticas Ltda
0,00%
Enel Stillwater LLC Wilmington US - USD Integrale Enel Geothermal
LLC
100,00% 100,00%
Enel Surprise Valley LLC Wilmington US - USD Integrale Enel Green Power
North America Inc.
100,00% 100,00%
Enel Texkan Inc. Wilmington US 100,00 USD Integrale Chi Power Inc. 100,00% 100,00%
Enel Trade Energy Srl Bucarest RO 2.437.050,00 RON Integrale Enel Romania SA 100,00% 100,00%
Enel Trade Serbia doo Belgrado RS 300.000,00 EUR Integrale Enel Global Trading
SpA
100,00% 100,00%
Enel Trading Argentina
Srl
14.011.100,00 ARS Integrale Enel Américas SA 55,00% 82,26%
Buenos Aires AR Enel Argentina SA 45,00%
Enel Trading Brasil SA Rio de Janeiro BR 5.280.312,00 BRL Integrale Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
Enel Trading North
America LLC
Wilmington US 10.000.000,00 USD Integrale Enel North America
Inc.
100,00% 100,00%

Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da %
possesso
azioni
ordinarie
%
possesso
Gruppo
Enel Transmisión Chile
SA
Santiago del
Cile
CL 52.569.315.875,00 CLP Integrale Enel Chile SA 99,09% 64,34%
Enel Uruguay SA Montevideo UY 20.000,00 UYU Integrale Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
Enel Vayu (Project 2)
Private Limited
Gurugram IN 45.000.000,00 INR Integrale Enel Green Power
India Private Limited 100,00%
100,00%
Enel Wind Project
(Amberi) Private Limited New Delhi
IN 5.000.000,00 INR Integrale Enel Green Power
India Private Limited 100,00%
100,00%
Enel X AMPCI Ebus
Chile SpA
Santiago del
Cile
CL 18.000.000,00 USD Equity Enel X Chile SpA 20,00% 12,99%
Enel X AMPCI L1
Holdings SpA
Santiago del
Cile
CL 18.000.000,00 USD Equity Enel X AMPCI Ebus
Chile SpA
100,00% 12,99%
Enel X AMPCI L1 SpA Santiago del
Cile
CL 18.000.000,00 USD Equity Enel X AMPCI L1
Holdings SpA
100,00% 12,99%
Enel X Arecibo LLC Boston US - USD Integrale Enel X Pr Holdings
LLC
100,00% 100,00%
Enel X Argentina SAU Buenos Aires AR 127.800.000,00 ARS Integrale Enel X International
Srl
100,00% 100,00%
Enel X Asputeck Ave.
Project LLC
Boston US - USD Integrale Enel X Finance
Partner LLC
100,00% 100,00%
Enel X Australia Holding
(Pty) Ltd
Melbourne AU 21.224.578,00 AUD Integrale Enel X International
Srl
100,00% 100,00%
Enel X Australia (Pty)
Ltd
Melbourne AU 9.880,00 AUD Integrale Energy Response
Holdings (Pty) Ltd
100,00% 100,00%
Enel X Battery Storage Oakville CA 10.000,00 CAD Integrale Enel X Canada
Holding Inc.
0,01% 100,00%
Limited Partnership Enel X Canada Ltd 99,99%
Enel X Brasil
Gerenciamento de
Sorocaba
BR
5.538.403,00 BRL Integrale Enel X Ireland
Limited
0,00% 100,00%
Energia Ltda EnerNOC UK II
Limited
100,00%
Enel X Brasil SA Niterói BR 324.725.892,00 BRL Integrale Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
Enel X Canada Holding
Inc.
Oakville CA 1.000,00 CAD Integrale Enel X Canada Ltd 100,00% 100,00%
Enel X Canada Ltd Mississauga CA 1.000,00 CAD Integrale Enel North America
Inc.
100,00% 100,00%
Enel X Chile SpA Santiago del
Cile
CL 3.800.000.000,00 CLP Integrale Enel Chile SA 100,00% 64,93%
Enel X College Ave.
Project LLC
Boston US - USD Integrale Enel X MA Holdings
LLC
100,00% 100,00%
Enel X Colombia SAS Bogotà CO 5.186.737.000,00 COP Integrale Codensa SA ESP 100,00% 39,74%
Enel X Energy
(Shanghai) Co. Ltd
Shanghai CN 3.500.000,00 USD Integrale Enel X International
Srl
100,00% 100,00%
Enel X Federal LLC Boston US 5.000,00 USD Integrale Enel X North
America Inc.
100,00% 100,00%
Enel X Finance Partner
LLC
Boston US 100,00 USD Integrale Enel X North
America Inc.
100,00% 100,00%
Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da %
possesso
azioni
ordinarie
%
possesso
Gruppo
Enel X Financial
Services Srl
Roma IT 1.000.000,00 EUR AFS Enel X Srl 100,00% 100,00%
Enel X France SAS Parigi FR 2.901.000,00 EUR Integrale Enel X International
Srl
100,00% 100,00%
Enel X Germany GmbH Berlino DE 25.000,00 EUR Integrale Enel X International
Srl
100,00% 100,00%
Enel X Hayden Rowe St.
Project LLC
Boston US 100,00 USD Integrale Enel X MA Holdings
LLC
100,00% 100,00%
Enel X International Srl Roma IT 100.000,00 EUR Integrale Enel X Srl 100,00% 100,00%
Enel X Ireland Limited Dublino IE 10.841,00 EUR Integrale Enel X International
Srl
100,00% 100,00%
Enel X Italia Srl Roma IT 200.000,00 EUR Integrale Enel Italia SpA 100,00% 100,00%
Enel X Japan KK Tokyo JP 655.000.000,00 JPY Integrale Enel X International
Srl
100,00% 100,00%
Enel X KOMIPO Solar
Limited
Seoul KR 8.472.600.000,00 KRW Integrale Enel X Korea Limited 80,00% 80,00%
Enel X Korea Limited Seoul KR 11.800.000.000,00 KRW Integrale Enel X International
Srl
100,00% 100,00%
Enel X Las Piedras LLC Boston US - USD Integrale Enel X Pr Holdings
LLC
100,00% 100,00%
Enel X MA Holdings LLC Boston US 100,00 USD Integrale Enel X Finance
Partner LLC
100,00% 100,00%
Enel X MA PV Portfolio
1 LLC
Boston US - USD Integrale Enel X MA Holdings
LLC
100,00% 100,00%
Enel X MA PV Portfolio
2 LLC
Boston US - USD Integrale Enel X North
America Inc.
100,00% 100,00%
Enel X MA PV Portfolio
3 LLC
Boston US - USD Integrale Enel X Finance
Partner LLC
100,00% 100,00%
Enel X Mobility HPC Srl Roma IT 1.000.000,00 EUR Equity Enel X Srl 50,00% 50,00%
Enel X Mobility Enel X International
Srl
99,86%
Romania Srl Bucarest RO 6.937.800,00 RON Integrale Enel X Srl 0,14% 100,00%
Enel X Mobility Srl Roma IT 100.000,00 EUR Integrale Enel Italia SpA 100,00% 100,00%
Enel X Morrissey Blvd.
Project LLC
Boston US 100,00 USD Integrale Enel X MA Holdings
LLC
100,00% 100,00%
Enel X New Zealand
Limited
Wellington NZ 313.606,00 AUD Integrale Energy Response
Holdings (Pty) Ltd
100,00% 100,00%
Enel X North America
Inc.
Boston US 1.000,00 USD Integrale Enel North America
Inc.
100,00% 100,00%
Enel X Norway AS Porsgrunn NO 1.000.000,00 NOK Integrale Enel X International
Srl
100,00% 100,00%
Enel X Perú SAC San Miguel PE 12.005.000,00 PEN Integrale Enel Perú SAC 100,00% 82,27%
Enel X Polska Sp. zo.o. Varsavia PL 12.275.150,00 PLN Integrale Enel X Ireland
Limited
100,00% 100,00%

Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da %
possesso
azioni
ordinarie
%
possesso
Gruppo
Enel X Pr Holdings LLC Boston US - USD Integrale Enel X Finance
Partner LLC
100,00% 100,00%
Enel X Project MP
Holdings LLC
Boston US - USD Integrale Enel X Project MP
Sponsor LLC
100,00% 100,00%
Enel X Project MP
Sponsor LLC
Boston US - USD Integrale Enel X North
America Inc.
100,00% 100,00%
Enel X International
Srl
99,97%
Enel X Romania Srl Bucarest RO 7.044.450,00 RON Integrale Enel X Srl 0,03% 100,00%
Enel X Rus LLC Mosca RU 8.000.000,00 RUB Integrale Enel X International
Srl
99,00% 99,00%
Enel X Srl Roma IT 1.050.000,00 EUR Integrale Enel SpA 100,00% 100,00%
Enel X Services India Enel X International
Srl
100,00%
Private Limited Mumbai City IN 45.000,00 INR Integrale Enel X North
America Inc.
0,00% 100,00%
Enel X Singapore Pte
Ltd
Singapore SG 1.212.000,00 SGD Integrale Enel X International
Srl
100,00% 100,00%
Enel X Sweden AB Stoccolma SE 50.000,00 SEK Integrale Enel X International
Srl
100,00% 100,00%
Enel X Taiwan Co. Ltd Taipei City TW 70.000.000,00 TWD Integrale Enel X Ireland
Limited
100,00% 100,00%
Enel X UK Limited Londra GB 32.626,00 GBP Integrale Enel X International
Srl
100,00% 100,00%
Enel X Wood St. Project
LLC
Boston US - USD Integrale Enel X Finance
Partner LLC
100,00% 100,00%
Enelco SA Maroussi GR 60.108,80 EUR Integrale Enel Investment
Holding BV
75,00% 75,00%
Enelpower Contractor
and Development
Saudi Arabia Ltd
Riyadh SA 5.000.000,00 SAR Integrale Enelpower SpA 51,00% 51,00%
Enelpower do Brasil Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
Ltda Rio de Janeiro BR 5.689.000,00 BRL Integrale Energía y Servicios
South America SpA
0,00%
Enelpower SpA Milano IT 2.000.000,00 EUR Integrale Enel SpA 100,00% 100,00%
Energética Monzón Enel Green Power
Perú SAC
100,00% 82,27%
SAC San Miguel PE 6.463.000,00 PEN Integrale Energía y Servicios
South America SpA
0,00%
Energía Base Natural
SLU
Valencia ES 3.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
100,00% 70,11%
Energía Ceuta XXI
Comercializadora de
Referencia SA
Ceuta ES 65.000,00 EUR Integrale Empresa de
Alumbrado Eléctrico
de Ceuta SA
100,00% 67,59%
Energía Eólica Ábrego
SLU
Valencia ES 3.576,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
100,00% 70,11%
Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da %
possesso
azioni
ordinarie
%
possesso
Gruppo
Energía Eólica Galerna
SLU
Madrid ES 3.413,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
100,00% 70,11%
Energía Eólica Gregal
SLU
Madrid ES 3.250,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
100,00% 70,11%
Energia Eolica Srl in
sigla EN.EO. Srl
Roma IT 4.840.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
Italia Srl
100,00% 100,00%
Energía Global de
México (Enermex) SA
de Cv
Città del
Messico
MX 50.000,00 MXN Integrale Enel Green Power
SpA
99,00% 99,00%
Energía Global
Operaciones Srl
San José CR 10.000,00 CRC Integrale Enel Green Power
Costa Rica SA
100,00% 82,27%
Energía Limpia de
Amistad SA de Cv
Città del
Messico
MX 33.452.769,00 MXN Equity Tenedora de Energía
Renovable Sol y
Viento SAPI de Cv
60,80% 20,00%
Energía Limpia de Palo
Alto SA de Cv
Città del
Messico
MX 673.583.489,00 MXN Equity Tenedora de Energía
Renovable Sol y
Viento SAPI de Cv
60,80% 20,00%
Energía Limpia de
Puerto Libertad S de
Città del
Messico
MX 2.953.980,00 MXN Integrale Enel Green Power
México S de RL
de Cv
0,01% 100,00%
RL de Cv Enel Rinnovabile SA
de Cv
99,99%
Energía Marina SpA Santiago del
Cile
CL 2.404.240.000,00 CLP Equity Enel Green Power
Chile SA
25,00% 16,23%
Energía Neta Sa Caseta
Llucmajor SL (Sociedad
Unipersonal)
Palma de
Mallorca
ES 9.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
100,00% 70,11%
Enel Green Power
México S de RL
de Cv
99,90%
Energía Nueva de Iguu
S de RL de Cv
Città del
Messico
MX 51.879.307,00 MXN Integrale Energía Nueva
Energía Limpia
México S de RL
de Cv
0,01% 99,91%
Energía Nueva Energía
Limpia México S de RL
Città del MX 5.339.650,00 MXN Integrale Enel Green Power
Guatemala SA
0,04% 99,99%
de Cv Messico Enel Green Power
SpA
99,96%
Energía XXI
Comercializadora de
Referencia SL
Madrid ES 2.000.000,00 EUR Integrale Endesa Energía SA 100,00% 70,11%
Energía y Naturaleza
SLU
Valencia ES 3.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
100,00% 70,11%
Energía y Servicios
South America SpA
Santiago del
Cile
CL 12.120.575,70 USD Integrale Enel Américas SA 100,00% 82,27%
Energías Alternativas
del Sur SL
Las Palmas de
Gran Canaria
ES 546.919,10 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
54,95% 38,52%
Energías de Aragón I SL Saragozza ES 3.200.000,00 EUR Integrale Endesa Red
SA (Sociedad
Unipersonal)
100,00% 70,11%
Energías de Graus SL Barcellona ES 1.298.160,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
66,67% 46,74%
Energías Especiales de
Careón SA
Santiago de
Compostela
ES 270.450,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
77,00% 53,99%
Energías Especiales de
Peña Armada SA
Madrid ES 963.300,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
80,00% 56,09%

Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da %
possesso
azioni
ordinarie
%
possesso
Gruppo
Energías Especiales del
Alto Ulla SA
Madrid ES 19.594.860,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
100,00% 70,11%
Energías Especiales del
Bierzo SA
Torre del Bierzo ES 1.635.000,00 EUR Equity Enel Green Power
España SLU
50,00% 35,06%
Energías Renovables La Città del Enel Green Power
México S de RL
de Cv
99,00%
Mata SA de Cv Messico MX 656.615.400,00 MXN Integrale Energía Nueva de
Iguu S de RL de Cv
1,00% 100,00%
Energie Electrique de
Tahaddart SA
Tangeri MA 510.270.000,00 MAD Equity Endesa Generación
SA
32,00% 22,44%
Energo Sonne Srl Bucarest RO 31.520,00 RON Integrale Enel Green Power
Romania Srl
100,00% 100,00%
Energotel AS Bratislava SK 2.191.200,00 EUR Equity Slovenské elektrárne
AS
20,00% 6,60%
Energy Hydro Piave Srl
in liquidazione
Belluno IT 800.000,00 EUR Integrale Enel Produzione
SpA
100,00% 100,00%
Energy Response
Holdings (Pty) Ltd
Melbourne AU 630.451,00 AUD Integrale Enel X Australia
Holding (Pty) Ltd
100,00% 100,00%
Enerlive Srl Roma IT 6.520.000,00 EUR Integrale Maicor Wind Srl 100,00% 100,00%
EnerNOC GmbH Monaco DE 25.000,00 EUR Integrale Enel X North
America Inc.
100,00% 100,00%
EnerNOC Ireland
Limited
Dublino IE 10.535,00 EUR Integrale Enel X Ireland
Limited
100,00% 100,00%
EnerNOC UK II Limited Londra GB 21.000,00 GBP Integrale Enel X UK Limited 100,00% 100,00%
Entech (China)
Information Technology
Co. Ltd
Shenzhen CN 140.000,00 USD Equity EnerNOC UK II
Limited
50,00% 50,00%
Entech Utility Service
Bureau Inc.
Lutherville US 1.500,00 USD Integrale Enel X North
America Inc.
100,00% 100,00%
Envatios Promoción
I SLU
Madrid ES 3.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
100,00% 70,11%
Envatios Promoción
II SLU
Madrid ES 3.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
100,00% 70,11%
Envatios Promoción
III SLU
Madrid ES 3.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
100,00% 70,11%
Envatios Promoción
XX SLU
Madrid ES 3.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
100,00% 70,11%
Eólica Valle del Ebro SA Saragozza ES 3.561.342,50 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
50,50% 35,40%
Eólica Zopiloapan SA Città del Enel Green Power
México S de RL
de Cv
56,98%
de Cv Messico MX 1.877.201,54 MXN Integrale Enel Green Power
Partecipazioni
Speciali Srl
39,50% 96,48%
Eólicas de Agaete SL Las Palmas de
Gran Canaria
ES 240.400,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
80,00% 56,09%
Eólicas de Fuencaliente
SA
Las Palmas de
Gran Canaria
ES 216.360,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
55,00% 38,56%
Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da %
possesso
azioni
ordinarie
%
possesso
Gruppo
Eólicas de
Fuerteventura AIE
Puerto del
Rosario
ES - EUR Equity Enel Green Power
España SLU
40,00% 28,04%
Eólicas de la Patagonia
SA
Buenos Aires AR 480.930,00 ARS Equity Enel Green Power
España SLU
50,00% 35,06%
Eólicas de Lanzarote SL Las Palmas de Gran Canaria ES 1.758.000,00 EUR Equity Enel Green Power
España SLU
40,00% 28,04%
Eólicas de Tenerife AIE Santa Cruz de
Tenerife
ES 420.708,40 EUR Equity Enel Green Power
España SLU
50,00% 35,06%
Eólicas de Tirajana SL Las Palmas de
Gran Canaria
ES 3.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
60,00% 42,07%
Epresa Energía SA Cadice ES 2.500.000,00 EUR Equity Endesa Red
SA (Sociedad
Unipersonal)
50,00% 35,06%
E-Solar Srl Roma IT 2.500,00 EUR Integrale Enel Green Power
Italia Srl
100,00% 100,00%
ESSA2 SpA Santiago del
Cile
CL 701.166.335,30 USD Integrale Enel Américas SA 100,00% 82,27%
Essaouira Wind Farm Casablanca MA 300.000,00 MAD Equity Nareva Enel Green
Power Morocco SA
70,00% 35,00%
European Energy
Exchange AG
Leipzig DE 40.050.000,00 EUR - Enel Global Trading
SpA
2,38% 2,38%
Expedition Solar
Project LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Explorer Wind Project
LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Explotaciones Eólicas
de Escucha SA
Saragozza ES 3.505.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
70,00% 49,08%
Explotaciones Eólicas
El Puerto SA
Saragozza ES 3.230.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
73,60% 51,60%
Explotaciones Eólicas
Santo Domingo de
Luna SA
Saragozza ES 100.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
51,00% 35,76%
Explotaciones Eólicas
Saso Plano SA
Saragozza ES 5.488.500,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
65,00% 45,57%
Explotaciones Eólicas
Sierra Costera SA
Saragozza ES 8.046.800,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
90,00% 63,10%
Explotaciones Eólicas
Sierra La Virgen SA
Saragozza ES 4.200.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
90,00% 63,10%
Fayette Solar I LLC Andover US 1,00 USD Integrale Brick Road Solar
Holdings LLC
100,00% 100,00%
Fazenda Aroeira
Empreendimento de
Energia Ltda
Rio de Janeiro BR 2.362.045,90 BRL Integrale Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
Fence Post Solar
Project LLC
Andover US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Fenner Wind Holdings
LLC
Dover US 100,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Finsec Lab Ltd Tel Aviv IL 100,00 ILS Equity Enel X Srl 30,00% 30,00%
Flagpay Srl Milano IT 10.000,00 EUR AFS PayTipper SpA 100,00% 55,00%

Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da %
possesso
azioni
ordinarie
%
possesso
Gruppo
Flat Rock Wind Project
LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Flat Top Solar Project
LLC
Andover US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Flint Rock Solar Project
LLC
Andover US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Florence Hills LLC Minneapolis US - USD Integrale Chi Minnesota Wind
LLC
51,00% 51,00%
Flowing Spring Farms
LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Brick Road Solar
Holdings LLC
100,00% 100,00%
Fontibon ZE SAS Bogotà CO 392.420.000,00 COP Integrale Bogotá ZE SAS 100,00% 39,74%
Fótons de Santo
Anchieta Energias
Renováveis SA
Rio de Janeiro BR 577.000,00 BRL Integrale Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
Fotovoltaica Yunclillos
SLU
Madrid ES 3.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
100,00% 70,11%
Fourmile Wind Project
LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Franklintown Farm LLC Andover US 1,00 USD Integrale Brick Road Solar
Holdings LLC
100,00% 100,00%
Freedom Energy
Storage LLC
Andover US - USD Integrale Enel Energy Storage
Holdings LLC (ex
EGP Energy Storage
Holdings LLC)
100,00% 100,00%
Front Marítim del
Besòs SL
Barcellona ES 9.000,00 EUR Equity Endesa Generación
SA
61,37% 43,03%
Frontiersman Solar
Project LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
FRV Corchitos I SLU Madrid ES 75.800,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
100,00% 70,11%
FRV Corchitos II SOLAR
SLU
Madrid ES 22.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
100,00% 70,11%
FRV Gibalbín - Jerez
SLU
Madrid ES 23.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
100,00% 70,11%
FRV Tarifa SLU Madrid ES 3.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
100,00% 70,11%
FRV Villalobillos SLU Madrid ES 3.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
100,00% 70,11%
FRV Zamora Solar 1
SLU
Madrid ES 3.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
100,00% 70,11%
FRV Zamora Solar 3
SLU
Madrid ES 3.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
100,00% 70,11%
Fundamental
Recognized Systems
SLU
Rivas
Vaciamadrid
ES 3.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
100,00% 70,11%
Furatena Solar 1 SLU Siviglia ES 3.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
100,00% 70,11%
Galaxy Wind Project
LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
ぐ → R
--- ----- -- --- --

Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da %
possesso
azioni
ordinarie
%
possesso
Gruppo
Ganado Solar LLC Andover US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Ganado Storage LLC Andover US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Garob Wind Farm (RF)
(Pty) Ltd
Johannesburg ZA 100,00 ZAR AFS Enel Green Power
RSA 2 (RF) (Pty) Ltd
55,00% 55,00%
Gas y Electricidad
Generación SAU
Palma de
Mallorca
ES 213.775.700,00 EUR Integrale Endesa Generación
SA
100,00% 70,11%
Gauley Hydro LLC Wilmington US - USD Equity GRPP Holdings LLC 100,00% 50,00%
Gauley River
Management LLC
Willison US 1,00 USD Integrale Enel Green Power
North America Inc.
100,00% 100,00%
Generadora de Città del GT 16.261.697,33 GTQ Integrale Enel Green Power
Guatemala SA
1,00% 82,27%
Occidente Ltda Guatemala ESSA2 SpA 99,00%
Generadora Eólica Alto
Pacora Srl
Panama City PA 10.100,00 Enel Green Power
Panamá Srl
Integrale
ESSA2 SpA
99,01%
USD 0,99% 82,27%
Generadora Città del
Guatemala
GT 3.820.000,00 GTQ Integrale Enel Green Power
Guatemala SA
0,00% 82,27%
Montecristo SA ESSA2 SpA 100,00%
Generadora Solar
Austral SA
Chiriquí PA 10.000,00 USD Integrale Enel Green Power
Panamá Srl
100,00% 82,27%
Generadora Solar de
Occidente SA
Panama City PA 10.000,00 USD Integrale Enel Green Power
Panamá Srl
100,00% 82,27%
Generadora Solar El
Puerto SA
Chiriquí PA 10.000,00 USD Integrale Enel Green Power
Panamá Srl
100,00% 82,27%
Generadora Solar Enel Green Power
Panamá Srl
99,01%
Tolé Srl Panama City PA 10.100,00 USD Integrale ESSA2 SpA 0,99% 82,27%
Geotérmica del Norte
SA
Santiago del
Cile
CL 326.577.419.702,00 CLP Integrale Enel Green Power
Chile SA
84,59% 54,92%
Gibson Bay Wind Farm
(RF) (Pty) Ltd
Johannesburg ZA 1.000,00 ZAR Integrale Enel Green Power
RSA (Pty) Ltd
60,00% 60,00%
Girgarre Solar Farm
(Pty) Ltd
Sydney AU - AUD Integrale Enel Green Power
Girgarre Holdings
(Pty) Ltd
100,00% 100,00%
Girgarre Solar Farm
Trust
Sydney AU 10,00 AUD Integrale Enel Green Power
Girgarre Trust
100,00% 100,00%
Global Commodities
Holdings Limited
Londra GB 4.042.375,00 GBP - Enel Global Trading
SpA
4,68% 4,68%
Globyte SA San José CR 900.000,00 CRC - Enel Green Power
Costa Rica SA
10,00% 8,23%
Gloucester Solar I LLC Andover US 1,00 USD Integrale Brick Road Solar
Holdings LLC
100,00% 100,00%

Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da %
possesso
azioni
ordinarie
%
possesso
Gruppo
Gnl Chile SA Santiago del
Cile
CL 3.026.160,00 USD Equity Enel Generación
Chile SA
33,33% 20,25%
Goodwell Wind Project
LLC
Wilmington US - USD Equity Origin Goodwell
Holdings LLC
100,00% 20,00%
Gorona del Viento El
Hierro SA
Santa Cruz de
Tenerife
ES 30.936.736,00 EUR Equity Unión Eléctrica
de Canarias
Generación SAU
23,21% 16,27%
Grand Prairie Solar
Project LLC
Andover US - USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Enel Brasil SA 0,00%
Gridspertise Latam SA São Paulo BR 2.010.000,00 BRL Integrale Gridspertise Srl 100,00% 100,00%
Gridspertise Srl Roma IT 7.500.000,00 EUR Integrale Enel Global
Infrastructure and
Networks Srl
100,00% 100,00%
GRPP Holdings LLC Andover US 2,00 USD Equity EGPNA REP
Holdings LLC
50,00% 50,00%
Guadarranque Solar
4 SLU
Siviglia ES 3.006,00 EUR Integrale Endesa Generación
II SA
100,00% 70,11%
Guayepo Solar SAS Bogotà CO 1.000.000,00 COP Integrale Enel Green Power
Colombia SAS ESP
100,00% 82,27%
Gusty Hill Wind Project
LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
GV Energie Rigenerabili Bucarest RO Enel Green Power
Romania Srl
100,00% 100,00%
ITAL-RO Srl 1.145.400,00 RON Integrale Enel Green Power
SpA
0,00%
Hadley Ridge LLC Minneapolis US - USD Integrale Chi Minnesota Wind
LLC
51,00% 51,00%
Hamilton County Solar
Project LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Hansborough Valley
Solar Project LLC
Andover US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Harmony Plains Solar
I LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Brick Road Solar
Holdings LLC
100,00% 100,00%
Harvest Ridge Solar
Project LLC
Andover US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Harvest Ridge Wind
Project LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Hastings Solar LLC Wilmington US - USD Integrale Aurora Distributed
Solar LLC
100,00% 74,13%
Hatch Data Inc. San Francisco US 10.000,00 USD - Enel X North
America Inc.
5,00% 5,00%
Heartland Farms Wind
Project LLC
Wilmington US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Hidroeléctrica de
Catalunya SL
Barcellona ES 126.210,00 EUR Integrale Endesa Red
SA (Sociedad
Unipersonal)
100,00% 70,11%
Hidroeléctrica de
Ourol SL
Lugo ES 1.608.200,00 EUR Equity Enel Green Power
España SLU
30,00% 21,03%
%
possesso
%
Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da azioni
ordinarie
possesso
Gruppo
Hidroelectricidad del
Pacífico S de RL de Cv
Colima MX 30.890.736,00 MXN Integrale Enel Green Power
México S de RL
de Cv
99,99% 99,99%
Hidroflamicell SL Barcellona ES 78.120,00 EUR Integrale Hidroeléctrica de
Catalunya SL
75,00% 52,58%
Hidroinvest SA Buenos Aires AR 55.312.093,00 ARS Integrale Enel Américas SA 41,94%
Enel Argentina SA 54,76% 79,55%
HIF H2 SpA Santiago del
Cile
CL 6.303.000,00 USD Equity Enel Green Power
Chile SA
50,00% 32,46%
High Chaparral Solar
Project LLC
Andover US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
High Lonesome
Storage LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
High Lonesome Wind
Holdings LLC
Wilmington US 100,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
High Lonesome Wind
Power LLC
Boston US 100,00 USD Integrale High Lonesome
Wind Holdings LLC
100,00% 100,00%
High Noon Solar
Project LLC
Andover US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
High Street
Corporation (Pty) Ltd
Melbourne AU 2,00 AUD Integrale Energy Response
Holdings (Pty) Ltd
100,00% 100,00%
Hilltopper Wind
Holdings LLC
Wilmington US 1.000,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Hispano Generación de
Energía Solar SL
Jerez de los
Caballeros
ES 3.500,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
51,00% 35,76%
Honey Stone Solar
Project LLC
Andover US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Honeybee Solar Project
LLC
Andover US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Hope Creek LLC Crestview US - USD Integrale Chi Minnesota Wind
LLC
51,00% 51,00%
Hope Ridge Wind
Project LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Horse Run Solar I LLC Andover US 1,00 USD Integrale Brick Road Solar
Holdings LLC
100,00% 100,00%
Horse Wrangler Solar
Project LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Hubject eRoaming
Technology (Shanghai)
Co. Ltd
Shangai CN 12.668.015,70 CNY - Hubject GmbH 100,00% 12,50%
Hubject GmbH Berlino DE 65.943,00 EUR - Enel X International
Srl
12,50% 12,50%
Hubject Inc. Santa Monica US 100.000,00 USD - Hubject GmbH 100,00% 12,50%
Hydro Energies
Corporation
Willison US 5.000,00 USD AFS Enel Green Power
North America Inc.
100,00% 100,00%
Idalia Park Solar Project
LLC
Andover US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da %
possesso
azioni
ordinarie
%
possesso
Gruppo
Idrosicilia SpA Milano IT 22.520.000,00 EUR Equity Enel SpA 1,00% 1,00%
Ifx/eni - Spc V Inc. 99,85%
Ifx Networks Argentina
Srl
Buenos Aires AR 2.260.551,00 ARS Equity Minority Stock
Holding Corp.
0,15% 20,60%
Santiago del Ifx/eni - Spc IV Inc. 41,20%
Ifx Networks Chile SA Cile CL 6.235.913.725,00 CLP Equity Servicios de Internet
Eni Chile Ltda
58,80% 20,60%
Ifx Networks Colombia
SAS
Bogotà CO 15.734.959.000,00 COP Equity Ifx Networks
Panama SA
58,33% 20,60%
Ifx/eni - Spc III Inc. 41,67%
Ifx Networks LLC Wilmington US 80.848.653,00 USD Equity Ufinet Latam SLU 100,00% 20,60%
Ifx Networks Ltd Tortola VG 50.001,00 USD Equity Ifx Networks LLC 100,00% 20,60%
Ifx Networks Panama
SA
Panama City PA 21.000,00 USD Equity Ifx/eni - Spc Panama
Inc.
100,00% 20,60%
Ifx/eni - Spc III Inc. Tortola VG 100,00 USD Equity Ifx Networks Ltd 100,00% 20,60%
Ifx/eni - Spc IV Inc. Tortola VG 100,00 USD Equity Ifx Networks Ltd 100,00% 20,60%
Ifx/eni - Spc Panama
Inc.
Tortola VG 100,00 USD Equity Ifx Networks Ltd 100,00% 20,60%
Ifx/eni - Spc V Inc. Tortola VG 100,00 USD Equity Ifx Networks Ltd 100,00% 20,60%
Infraestructuras Puerto Puerto Santa María
Energía I SLU
50,00% 70,11%
Santa María 220 SL Madrid ES 3.000,00 EUR Integrale Puerto Santa María
Energía II SLU
50,00%
Castiblanco Solar SL 10,20%
Infraestructuras San
Serván 220 SL
Madrid ES 12.000,00 EUR Equity Navalvillar Solar SL 10,30% 21,59%
Valdecaballero
Solar SL
10,30%
Inkolan Información
y Coordinación de
obras AIE
Bilbao ES 84.141,68 EUR - Edistribución
Redes Digitales
SL (Sociedad
Unipersonal)
14,29% 10,02%
International
Multimedia University
Srl in fallimento
- IT 24.000,00 EUR - Enel Italia SpA 13,04% 13,04%
Inversora Codensa SAS Bogotà CO 6.500.000,00 COP Integrale Codensa SA ESP 100,00% 39,74%
Inversora Dock Sud SA Buenos Aires AR 828.941.660,00 ARS Integrale Enel Américas SA 57,14% 47,01%
Isamu Ikeda Energia SA Niterói BR 45.474.475,77 BRL Integrale Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
G
수 >>
1
a
---------------- ---

Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da %
possesso
azioni
ordinarie
%
possesso
Gruppo
Italgest Energy (Pty) Ltd Johannesburg ZA 1.000,00 ZAR Integrale Enel Green Power
RSA (Pty) Ltd
100,00% 100,00%
Jack River LLC Minneapolis US - USD Integrale Chi Minnesota Wind
LLC
51,00% 51,00%
Jade Energia Ltda Rio de Janeiro BR 4.107.097,00 BRL Integrale Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
Jaguito Solar 10 MW SA Panama City PA 10.000,00 USD Integrale Enel Green Power
Panamá Srl
100,00% 82,27%
Jessica Mills LLC Minneapolis US - USD Integrale Chi Minnesota Wind
LLC
51,00% 51,00%
JuiceNet GmbH Berlino DE 25.000,00 EUR Integrale Enel X International
Srl
100,00% 100,00%
JuiceNet Ltd Londra GB 1,00 GBP Integrale Enel X International
Srl
100,00% 100,00%
Julia Hills LLC Minneapolis US - USD Integrale Chi Minnesota Wind
LLC
51,00% 51,00%
Juna Renewable Energy
Private Limited
Gurugram IN 36.600.000,00 INR Integrale Enel Green Power
India Private Limited 100,00%
100,00%
Junia Insurance Srl Mosciano
Sant'Angelo (TE) IT
100,00 EUR Integrale Enel X Srl 100,00% 100,00%
Keeneys Creek Solar
I LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Brick Road Solar
Holdings LLC
100,00% 100,00%
Kelley's Falls LLC Wilmington US - USD AFS Enel Green Power
North America Inc.
100,00% 100,00%
Ken Renewables India
Private Limited
Gurugram IN 100.000,00 INR Integrale Enel Green Power
India Private Limited 100,00%
100,00%
Khaba Renewable
Energy Private Limited
Gurugram IN 10.100.000,00 INR Integrale Enel Green Power
India Private Limited 100,00%
100,00%
Khidrat Renewable
Energy Private Limited
Gurugram IN 38.100.000,00 INR Integrale Enel Green Power
India Private Limited 100,00%
100,00%
King Branch Solar I LLC Andover US 1,00 USD Integrale Brick Road Solar
Holdings LLC
100,00% 100,00%
Kings River Hydro
Company Inc.
Wilmington US 100,00 USD Integrale Enel Green Power
North America Inc.
100,00% 100,00%
Kingston Energy
Storage LLC
Wilmington US - USD Integrale Enel Energy Storage
Holdings LLC (ex
EGP Energy Storage
Holdings LLC)
100,00% 100,00%
Kino Contractor SA Città del Enel Green Power
México S de RL
de Cv
99,00%
de Cv Messico MX 100,00 MXN Integrale Hidroelectricidad
del Pacífico S de RL
de Cv
1,00% 100,00%
Enel Green Power
México S de RL
de Cv
99,00%
Kino Facilities Manager
SA de Cv
Città del
Messico
MX 100,00 MXN Integrale Hidroelectricidad
del Pacífico S de RL
de Cv
1,00% 100,00%
Kongul Enerjí
Sanayí Ve Tícaret
Anoním Şírketí
Istanbul TR 125.000.000,00 TRY Integrale Enel Green Power
Turkey Enerjí
Yatirimlari Anoním
Şírketí
100,00% 100,00%

Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da %
possesso
azioni
ordinarie
%
possesso
Gruppo
Koporie WPS LLC Regione di
Leningrado
RU 21.000.000,00 RUB Integrale Enel Green Power
Rus Limited Liability
Company
100,00% 100,00%
Korea Line Corporation Seoul KR 122.132.520.000,00 KRW - Enel Global Trading
SpA
0,25% 0,25%
Kromschroeder SA Barcellona ES 627.126,00 EUR Equity Endesa Medios
y Sistemas
SL (Sociedad
Unipersonal)
29,26% 20,51%
Lake Emily Solar LLC Wilmington US - USD Integrale Aurora Distributed
Solar LLC
100,00% 74,13%
Lake Pulaski Solar LLC Wilmington US - USD Integrale Aurora Distributed
Solar LLC
100,00% 74,13%
Land Run Wind Project
LLC
Dover US 100,00 USD Integrale Sundance Wind
Project LLC
100,00% 100,00%
Lantern Trail Solar
Project LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Latamsolar Fotovoltaica
Fundación SAS
Bogotà CO 8.000.000,00 COP Integrale Enel Green Power
Colombia SAS ESP
100,00% 82,27%
Lathrop Solar I LLC Andover US 1,00 USD Integrale Brick Road Solar
Holdings LLC
100,00% 100,00%
Lava Solar Project LLC Andover US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Lawrence Creek Solar
LLC
Minneapolis US - USD Integrale Aurora Distributed
Solar LLC
100,00% 74,13%
Lebanon Solar I LLC Andover US 1,00 USD Integrale Brick Road Solar
Holdings LLC
100,00% 100,00%
Lemonade Solar
Project LLC
Andover US - USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Liberty Energy Storage
LLC
Andover US - USD Integrale Enel Energy Storage
Holdings LLC (ex
EGP Energy Storage
Holdings LLC)
100,00% 100,00%
Libyan Italian Joint
Company - Azienda
Libico-Italiana (A.L.I)
Tripoli LY 1.350.000,00 EUR - Enelpower SpA 0,33% 0,33%
Lily Solar Holdings LLC Andover US 1,00 USD Integrale Enel Green Power
Lily Solar Holdings
LLC
100,00% 100,00%
Lily Solar LLC Andover US - USD Integrale Enel Kansas
Development
Holdings LLC
100,00% 100,00%
Lindahl Wind Holdings
LLC
Wilmington US - USD Integrale EGPNA Preferred
Wind Holdings LLC
100,00% 100,00%
Lindahl Wind Project
LLC
Wilmington US - USD Integrale Lindahl Wind
Holdings LLC
100,00% 100,00%
Little Elk Wind Holdings
LLC
Wilmington US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Little Elk Wind Project
LLC
Wilmington US - USD Integrale Little Elk Wind
Holdings LLC
100,00% 100,00%
Little Salt Solar Project
LLC
Andover US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Littleville Power
Company Inc.
Boston US 100,00 USD AFS Enel Green Power
North America Inc.
100,00% 100,00%

ぐ >>
តិ ។
----------- -- --- ------

Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da %
possesso
azioni
ordinarie
%
possesso
Gruppo
Litus Energy Storage
LLC
Andover US - USD Integrale Enel Energy Storage
Holdings LLC (ex
EGP Energy Storage
Holdings LLC)
100,00% 100,00%
Città del Livister Latam SLU 99,99%
Livister Guatemala SA Guatemala GT 742.000,00 GTQ Equity Ufinet Guatema SA 0,01% 20,60%
Livister Latam SLU Madrid ES 2.442.066,00 EUR Equity Ufinet Latam SLU 100,00% 20,60%
Llano Sánchez Solar Panama City PA 10.020,00 USD Integrale Enel Green Power
Panamá Srl
99,80% 82,27%
Power One Srl ESSA2 SpA 0,20%
Lone Pine Wind Inc. Alberta CA - CAD - Enel Green Power
Canada Inc.
10,00% 10,00%
Lone Pine Wind Project
LP
Alberta CA - CAD Equity Enel Green Power
Canada Inc.
10,00% 10,00%
Lower Valley LLC Wilmington US - USD Integrale Enel Green Power
North America Inc.
100,00% 100,00%
Lucas Sostenible SL Madrid ES 1.099.775,00 EUR Equity Enel Green Power
España SLU
35,29% 24,74%
Luminary Highlands
Solar Project LLC
Andover US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Luz de Angra Energia
SA
Rio de Janeiro BR 4.062.085,00 BRL Integrale Enel X Brasil SA 51,00% 41,96%
Luz de Macapá Energia
SA
Rio de Janeiro BR 1.000,00 BRL Equity Enel X Brasil SA 51,00% 41,96%
Maicor Wind Srl Roma IT 20.850.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
Italia Srl
100,00% 100,00%
Malaspina Energy Scarl
in liquidazione
Bergamo IT 100.000,00 EUR Integrale Enel X Italia Srl 100,00% 100,00%
Maple Canada
Solutions Holdings Ltd
- CA - CAD Equity Enel X Canada Ltd 20,00% 20,00%
Maple Energy Solutions
LP
- CA - CAD Equity Enel X Canada
Holding Inc.
20,00% 20,00%
Marengo Solar LLC Wilmington US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Marte Srl Roma IT 6.100.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
Italia Srl
100,00% 100,00%
Marudhar Wind Energy
Private Limited
Gurugram IN 100.000,00 INR Integrale Enel Green Power
India Private Limited 100,00%
100,00%
Más Energía S de Città del Enel Green Power
México S de RL
de Cv
99,99%
RL de Cv Messico MX 61.872.926,00 MXN Integrale Hidroelectricidad
del Pacífico S de RL
de Cv
0,01% 100,00%
Mason Mountain Wind
Project LLC
Wilmington US - USD Integrale Padoma Wind
Power LLC
100,00% 100,00%
Matrigenix (Pty) Ltd Johannesburg ZA 1.000,00 ZAR Integrale Enel Green Power
RSA (Pty) Ltd
100,00% 100,00%

Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da %
possesso
azioni
ordinarie
%
possesso
Gruppo
Maty Energia Srl Roma IT 10.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
Italia Srl
100,00% 100,00%
MC Solar I LLC Andover US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
McBride Wind Project
LLC
Wilmington US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Medidas Ambientales
SL
Burgos ES 60.100,00 EUR Equity Tecnatom SA 50,00% 15,78%
Merit Wind Project LLC Andover US 1,00 USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Metro Wind LLC Minneapolis US - USD Integrale Chi Minnesota Wind
LLC
51,00% 51,00%
Mexicana de
Hidroelectricidad
Mexhidro S de RL de Cv
Città del
Messico
MX 181.728.901,00 MXN Integrale Enel Green Power
México S de RL
de Cv
99,99% 99,99%
Mibgas SA Madrid ES 3.000.000,00 EUR - Endesa SA 1,35% 0,95%
Midelt Wind Farm SA Casablanca MA 145.000.000,00 MAD Equity Nareva Enel Green
Power Morocco SA
70,00% 35,00%
Energía Base Natural
SLU
4,79%
Energía Eólica
Ábrego SLU
7,98%
Minglanilla Renovables
400 kV AIE
Valencia ES - EUR Proporzionale Energía Eólica
Galerna SLU
9,31% 25,35%
Energía Eólica
Gregal SLU
9,31%
Energía y Naturaleza
SLU
4,79%
Minicentrales Acequia
Cinco Villas AIE
Ejea de los
Caballeros
ES 3.346.993,04 EUR - Enel Green Power
España SLU
5,39% 3,78%
Minicentrales del Canal
de las Bárdenas AIE
Saragozza ES 1.202.000,00 EUR - Enel Green Power
España SLU
15,00% 10,52%
Minicentrales del Canal
Imperial-Gallur SL
Saragozza ES 1.820.000,00 EUR Equity Enel Green Power
España SLU
36,50% 25,59%
Minority Stock Holding
Corp.
Tortola VG 100,00 USD Equity Ifx Networks Ltd 100,00% 20,60%
MC Solar I LLC Andover US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
McBride Wind Project
LLC
Wilmington US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Medidas Ambientales
SL
Burgos ES 60.100,00 EUR Equity Tecnatom SA 50,00% 15,78%
Merit Wind Project LLC Andover US 1,00 USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Metro Wind LLC Minneapolis US - USD Integrale Chi Minnesota Wind
LLC
51,00% 51,00%
Mexicana de
Hidroelectricidad
Mexhidro S de RL de Cv
Città del
Messico
MX 181.728.901,00 MXN Integrale Enel Green Power
México S de RL
de Cv
99,99% 99,99%
Mibgas SA Madrid ES 3.000.000,00 EUR - Endesa SA 1,35% 0,95%
Midelt Wind Farm SA Casablanca MA 145.000.000,00 MAD Equity Nareva Enel Green
Power Morocco SA
70,00% 35,00%
Energía Base Natural
SLU
4,79%
Energía Eólica
Ábrego SLU
7,98%
Minglanilla Renovables
400 kV AIE
Valencia ES - EUR Proporzionale Energía Eólica
Galerna SLU
9,31% 25,35%
Energía Eólica
Gregal SLU
9,31%
Energía y Naturaleza
SLU
4,79%
Minicentrales Acequia
Cinco Villas AIE
Ejea de los
Caballeros
ES 3.346.993,04 EUR - Enel Green Power
España SLU
5,39% 3,78%
Minicentrales del Canal
de las Bárdenas AIE
Saragozza ES 1.202.000,00 EUR - Enel Green Power
España SLU
15,00% 10,52%
Minicentrales del Canal
Imperial-Gallur SL
Saragozza ES 1.820.000,00 EUR Equity Enel Green Power
España SLU
36,50% 25,59%
Minority Stock Holding
Corp.
Tortola VG 100,00 USD Equity Ifx Networks Ltd 100,00% 20,60%
Mira Energy (Pty) Ltd Johannesburg ZA 100,00 ZAR Integrale Enel Green Power
RSA (Pty) Ltd
100,00% 100,00%
Miranda Plataforma
Logística SA
Burgos ES 1.800.000,00 EUR - Nuclenor SA 0,22% 0,08%
Moebius Tecnologia
em Informática SA
Rio de Janeiro BR 150.000,00 BRL Equity Ufinet Brasil
Telecomunicação
Ltda
70,00% 35,00%
Monte Reina
Renovables SL
Madrid ES 4.000,00 EUR Equity FRV Zamora Solar
1 SLU
20,58% 14,43%
Montrose Solar LLC Wilmington US - USD Integrale Aurora Distributed
Solar LLC
100,00% 74,13%
Moonbeam Solar
Project LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da %
possesso
azioni
ordinarie
%
possesso
Gruppo
Morgan Branch Solar
I LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Brick Road Solar
Holdings LLC
100,00% 100,00%
Mountrail Wind Project
LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
MPG Solar I LLC Andover US 1,00 USD Integrale Brick Road Solar
Holdings LLC
100,00% 100,00%
Mucho Viento Wind
Project LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Muskegon County
Solar Project LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Muskegon Green Wind
Project LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Mustang Run Wind
Project LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Nabb Solar I LLC Andover US 1,00 USD Integrale Brick Road Solar
Holdings LLC
100,00% 100,00%
Napolean Wind Project
LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Nareva Enel Green
Power Morocco SA
Casablanca MA 98.750.000,00 MAD Equity Enel Green Power
Morocco SARLAU
50,00% 50,00%
Navalvillar Solar SL Madrid ES 3.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
100,00% 70,11%
Negocios y Telefonía
Nedetel SA
Guayaquil EC 4.773.525,00 USD - Livister Latam SLU 70,00% 14,42%
Net Botanic Internet
Inteligente SA
Rio de Janeiro BR 450.000,00 BRL Equity Ufinet Brasil
Telecomunicação
Ltda
70,00% 35,00%
Nevkan Renewables
LLC
Wilmington US - USD Integrale Enel Nevkan Inc. 100,00% 100,00%
New York Distributed
Storage Projects LLC
Boston US - USD Integrale Enel X North
America Inc.
100,00% 100,00%
Newbury Hydro
Company LLC
Andover US - USD AFS Enel Green Power
North America Inc.
100,00% 100,00%
Ngonye Power
Company Limited
Lusaka ZM 10,00 ZMW AFS Enel Green Power
Solar Ngonye SpA
(ex Enel Green
Power Africa Srl)
80,00% 80,00%
Nojoli Wind Farm (RF)
(Pty) Ltd
Johannesburg ZA 10.000.000,00 ZAR Integrale Enel Green Power
RSA (Pty) Ltd
60,00% 60,00%
North English Wind
Project LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
North Rock Wind LLC Andover US 1,00 USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Northland Wind Project
LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Northstar Wind Project
LLC
Andover US - USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Northumberland Solar
Project I LLC
Andover US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%

Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da %
possesso
azioni
ordinarie
%
possesso
Gruppo
Northwest Hydro LLC Wilmington US - USD Integrale Chi West LLC 100,00% 100,00%
Notch Butte Hydro
Company Inc.
Wilmington US 100,00 USD Integrale Enel Green Power
North America Inc.
100,00% 100,00%
Nuclenor SA Burgos ES 102.000.000,00 EUR Equity Endesa Generación
SA
50,00% 35,06%
Nuove Energie Srl Porto
Empedocle
IT 5.204.028,73 EUR Integrale Enel Global Trading
SpA
100,00% 100,00%
Nxuba Wind Farm (RF)
(Pty) Ltd
Johannesburg ZA 1.000,00 ZAR AFS Enel Green Power
RSA 2 (RF) (Pty) Ltd
51,00% 51,00%
Nyc Storage (353
Chester) Spe LLC
Wilmington US 1,00 USD Integrale Enel X North
America Inc.
100,00% 100,00%
Ochrana A Bezpecnost
Se SRO
Kalná Nad
Hronom
SK 33.193,92 EUR Equity Slovenské elektrárne
AS
100,00% 33,00%
Olathe Solar I LLC Andover US 1,00 USD Integrale Brick Road Solar
Holdings LLC
100,00% 100,00%
Olivum PV Farm 01 SLU Madrid ES 3.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
100,00% 70,11%
OMIP - Operador
do Mercado Ibérico
(Portugal) SGPS SA
Lisbona PT 2.610.000,00 EUR - Endesa SA 5,00% 3,51%
Open Range Wind
Project LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Operador del Mercado
Ibérico de Energía -
Polo Español SA
Madrid ES 1.999.998,00 EUR - Endesa SA 5,00% 3,51%
Oravita Power Park Srl Bucarest RO 2.000,00 RON Integrale Enel Green Power
Romania Srl
100,00% 100,00%
Orchid Acres Solar
Project LLC
Andover US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Origin Goodwell
Holdings LLC
Wilmington US - USD Equity EGPNA Wind
Holdings 1 LLC
100,00% 20,00%
Origin Wind Energy
LLC
Wilmington US - USD Equity Origin Goodwell
Holdings LLC
100,00% 20,00%
Osage Wind Holdings
LLC
Wilmington US 100,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 50,00% 50,00%
Osage Wind LLC Wilmington US - USD Integrale Osage Wind
Holdings LLC
100,00% 50,00%
Ottauquechee Hydro
Company Inc.
Wilmington US 100,00 USD AFS Enel Green Power
North America Inc.
100,00% 100,00%
Ovacik Eolíko
Enerjí Elektrík
Üretím Ve Tícaret
Anoním Şírketí
Istanbul TR 11.250.000,00 TRY Integrale Enel Green Power
Turkey Enerjí
Yatirimlari Anoním
Şírketí
100,00% 100,00%
Oxagesa AIE Alcañiz ES 6.010,00 EUR Equity Enel Green Power
España SLU
33,33% 23,37%
Oyster Bay Wind Farm
(RF) (Pty) Ltd
Johannesburg ZA 1.000,00 ZAR AFS Enel Green Power
RSA 2 (RF) (Pty) Ltd
55,00% 55,00%
Padoma Wind Power
LLC
Elida US - USD Integrale Enel Green Power
North America Inc.
100,00% 100,00%

Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da %
possesso
azioni
ordinarie
%
possesso
Gruppo
Palo Alto Farms Wind
Project LLC
Dallas US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Pampinus PV Farm
01 SLU
Madrid ES 3.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
100,00% 70,11%
Paradise Creek Wind
Project LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Paravento SL Lugo ES 3.006,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
90,00% 63,10%
Parc Eòlic La
Tossa - La Mola
d'en Pascual SL
Madrid ES 1.183.100,00 EUR Equity Enel Green Power
España SLU
30,00% 21,03%
Parc Eòlic Los Aligars
SL
Madrid ES 1.313.100,00 EUR Equity Enel Green Power
España SLU
30,00% 21,03%
Parco Eolico Monti
Sicani Srl
Roma IT 10.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
Italia Srl
100,00% 100,00%
Parque Amistad II SA Città del 1.413.533.480,00 Enel Rinnovabile SA
de Cv
99,00% 100,00%
de Cv Messico MX MXN Integrale Hidroelectricidad
del Pacífico S de RL
de Cv
1,00%
Parque Amistad III SA
de Cv
Città del
Messico
MX 931.692.540,00 MXN Integrale Enel Rinnovabile SA
de Cv
99,00% 100,00%
Hidroelectricidad
del Pacífico S de RL
de Cv
1,00%
Enel Rinnovabile SA
de Cv
99,00% 100,00%
Parque Amistad IV SA
de Cv
Città del
Messico
MX 1.489.508.400,00 MXN Integrale Hidroelectricidad
del Pacífico S de RL
de Cv
1,00%
Parque Eólico A
Capelada SL (Sociedad
Unipersonal)
La Coruña ES 5.857.704,33 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
100,00% 70,11%
Parque Eólico BR-1 Città del Enel Green Power
México S de RL
de Cv
0,50% 25,50%
SAPI de Cv Messico MX - MXN Integrale Enel Rinnovabile SA
de Cv
25,00%
Parque Eólico
Carretera de Arinaga
SA
Las Palmas de
Gran Canaria
ES 1.603.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
80,00% 56,09%
Parque Eólico de
Barbanza SA
La Coruña 3.606.072,60 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
75,00% 52,58%
ES Parque Eólico de
Barbanza SA
0,00%
Parque Eólico de
Belmonte SA
Madrid ES 120.400,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
50,17% 35,17%
Parque Eólico de San
Andrés SA
La Coruña ES 552.920,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
82,00% 57,49%
Parque Eólico de Santa Las Palmas de ES 901.500,00 EUR Enel Green Power
España SLU
65,67% 46,51%
Lucía SA Gran Canaria Integrale Parque Eólico de
Santa Lucía SA
1,00%

E-MARKET
nsolida PIR
CERTIFIED
Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da %
possesso
azioni
ordinarie
%
possesso
Gruppo
Parque Eólico Finca de
Mogán SA
Santa Cruz de
Tenerife
ES 3.810.340,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
90,00% 63,10%
Parque Eólico Montes
de Las Navas SA
Madrid ES 6.540.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
75,50% 52,93%
Parque Eólico Muniesa
SL
Madrid ES 3.006,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
100,00% 70,11%
Enel Brasil SA 100,00%
Parque Eólico Palmas
dos Ventos Ltda
Salvador BR 4.096.626,00 BRL Integrale Enel Green Power
Desenvolvimento
Ltda
0,00% 82,27%
Parque Eólico Pampa
SA
Buenos Aires AR 477.139.364,00 ARS Integrale Enel Green Power
SpA
100,00% 100,00%
Parque Eólico Punta de
Teno SA
Santa Cruz de
Tenerife
ES 528.880,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
52,00% 36,46%
Parque Eólico Sierra del
Madero SA
Madrid ES 7.193.970,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
58,00% 40,66%
Parque Eólico Tico SLU Saragozza ES 234.900,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
100,00% 70,11%
Parque Salitrillos SA
de Cv
Città del
Messico
MX 100,00 MXN Equity Tenedora de Energía
Renovable Sol y
Viento SAPI de Cv
60,80% 20,00%
Parque Solar Cauchari
IV SA
San Salvador
de Jujuy
500.000,00 Equity Enel Green Power
Argentina SA
95,00%
AR ARS Energía y Servicios
South America SpA
5,00% 82,27%
Parque Solar Don José
SA de Cv
Città del
Messico
MX 100,00 MXN Equity Tenedora de Energía
Renovable Sol y
Viento SAPI de Cv
60,80% 20,00%
Parque Solar Villanueva
Tres SA de Cv
Città del
Messico
MX 306.024.631,13 MXN Equity Tenedora de Energía
Renovable Sol y
Viento SAPI de Cv
60,80% 20,00%
Parque Talinay Oriente Santiago del CL 66.092.165.170,93 CLP Integrale Enel Green Power
Chile SA
60,91% 78,64%
SA Cile Enel Green Power
SpA
39,09%
Pastis - Centro
Nazionale per la
ricerca e lo sviluppo
dei materiali SCPA in
liquidazione
Brindisi IT 2.065.000,00 EUR - Enel Italia SpA 1,14% 1,14%
Paynesville Solar LLC Wilmington US - USD Integrale Aurora Distributed
Solar LLC
100,00% 74,13%
PayTipper Network Srl Cascina IT 40.000,00 EUR AFS PayTipper SpA 100,00% 55,00%
PayTipper SpA Milano IT 3.000.000,00 EUR AFS Enel X Srl 55,00% 55,00%
PDP Technologies Ltd Israel IL 1.129.252,00 ILS - Enel Global
Infrastructure and
Networks Srl
5,72% 5,72%
Pegop - Energia Pego PT 50.000,00 EUR Equity Endesa Generación
Portugal SA
0,02% 35,06%
Eléctrica SA Endesa Generación
SA
49,98%
> G 00

Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da %
possesso
azioni
ordinarie
%
possesso
Gruppo
PH Chucas SA Enel Green Power
Costa Rica SA
40,31%
San José CR 100.000,00 CRC Integrale ESSA2 SpA 24,69% 53,48%
Enel Green Power
Costa Rica SA
33,44%
PH Don Pedro SA San José CR 100.001,00 CRC Integrale Globyte SA 66,54% 32,99%
Enel Green Power
Costa Rica SA
34,32%
PH Río Volcán SA San José CR 100.001,00 CRC Integrale Globyte SA 65,66% 33,64%
Pilesgrove Solar I LLC Andover US 1,00 USD Integrale Brick Road Solar
Holdings LLC
100,00% 100,00%
Pincher Creek LP Alberta CA - CAD Integrale Enel Alberta Wind
Inc.
99,00% 100,00%
Enel Green Power
Canada Inc.
1,00%
Pine Island Distributed
Solar LLC
Wilmington US - USD Integrale Aurora Distributed
Solar LLC
100,00% 74,13%
Planta Eólica Europea
SAU
Siviglia ES 1.198.532,32 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
100,00% 70,11%
Point Rider Solar
Project LLC
Andover US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Pomerado Energy
Storage LLC
Wilmington US 1,00 USD Integrale Enel Energy Storage
Holdings LLC (ex
EGP Energy Storage
Holdings LLC)
100,00% 100,00%
Potoc Power Park Srl Bucarest RO 2.000,00 RON Integrale Enel Green Power
Romania Srl
100,00% 100,00%
PowerCrop
Macchiareddu Srl
Bologna IT 100.000,00 EUR AFS PowerCrop SpA (ex
PowerCrop Srl)
100,00% 50,00%
PowerCrop Russi Srl Bologna IT 100.000,00 EUR AFS PowerCrop SpA (ex
PowerCrop Srl)
100,00% 50,00%
PowerCrop SpA (ex
PowerCrop Srl)
Bologna IT 4.000.000,00 EUR AFS Enel Green Power
Italia Srl
50,00% 50,00%
Prairie Rose
Transmission LLC
Minneapolis US - USD Equity Prairie Rose Wind
LLC
100,00% 20,00%
Prairie Rose Wind LLC Albany US - USD Equity EGPNA REP Wind
Holdings LLC
100,00% 20,00%
Primavera Energia SA Niterói BR 36.965.444,64 BRL Integrale Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
Productive Solar
Systems SLU
Rivas
Vaciamadrid
ES 3.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
100,00% 70,11%
Productora de Energías
SA
Barcellona ES 60.101,22 EUR Equity Enel Green Power
España SLU
30,00% 21,03%
Productora Eléctrica
Urgelense SA
Lérida ES 8.400.000,00 EUR - Endesa SA 8,43% 5,91%
Progreso Solar 20
MW SA
Panama City PA 10.000,00 USD Integrale Enel Green Power
Panamá Srl
100,00% 82,27%

Settore Metodo di %
possesso
azioni
%
possesso
Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta di attività consolidamento Detenuta da ordinarie Gruppo
Promociones
Energéticas del Bierzo
SL
Madrid ES 12.020,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
100,00% 70,11%
Proveedora de
Electricidad de
Occidente S de RL
de Cv
Città del
Messico
MX 89.708.835,00 MXN Integrale Enel Green Power
México S de RL
de Cv
99,99% 99,99%
Proyecto Almería
Mediterráneo SA
Madrid ES 601.000,00 EUR Equity Endesa SA 45,00% 31,55%
Proyectos
Universitarios de
Energías Renovables SL
Alicante ES 27.000,00 EUR Equity Enel Green Power
España SLU
33,33% 23,37%
Proyectos y Soluciones San Miguel PE 1.000,00 PEN Integrale Enel Green Power
Partecipazioni
Speciali Srl
99,90% 99,98%
Renovables SAC Energía y Servicios
South America SpA
0,10%
PSG Energy Private
Limited
Hyderabad IN 100.000,00 INR Integrale Enel Green Power
India Private Limited 100,00%
100,00%
PT Enel Green Power
Optima Way Ratai
Jakarta ID 10.002.600,00 USD Integrale Enel Green Power
SpA
90,00% 90,00%
Puerto Santa María
Energía I SLU
Madrid ES 3.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
100,00% 70,11%
Puerto Santa María
Energía II SLU
Madrid ES 3.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
100,00% 70,11%
Pulida Energy (RF)
(Pty) Ltd
Johannesburg ZA 10.000.000,00 ZAR Integrale Enel Green Power
RSA (Pty) Ltd
52,70% 52,70%
Pumpkin Vine Wind
Project LLC
Andover US - USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Quatiara Energia SA Niterói BR 13.766.118,96 BRL Integrale Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
Queens Energy
Storage LLC
Andover US - USD Integrale Enel Energy Storage
Holdings LLC (ex
EGP Energy Storage
Holdings LLC)
100,00% 100,00%
Raleigh Solar I LLC Andover US 1,00 USD Integrale Brick Road Solar
Holdings LLC
100,00% 100,00%
Ranchland Solar
Project LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Ranchland Wind
Holdings LLC
Andover US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Ranchland Wind
Project II LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Ranchland Wind
Holdings LLC
100,00% 100,00%
Ranchland Wind
Project LLC
Andover US - USD Integrale Rockhaven
Ranchland Holdings
LLC
100,00% 100,00%
Ranchland Wind
Storage LLC
Andover US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Rattlesnake Creek
Holdings LLC
Delaware US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Rausch Creek Wind
Project LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
RC Wind Srl Milano IT 10.000,00 EUR - Enel Green Power
Italia Srl
0,50% 0,50%
Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da %
possesso
azioni
ordinarie
%
possesso
Gruppo
RE Arroyo LLC Andover US 1,00 USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Reaktortest SRO Trnava SK 66.389,00 EUR Equity Slovenské elektrárne
AS
49,00% 16,17%
Red Centroamericana
de Telecomunicacio
nes SA
Panama City PA 2.700.000,00 USD - Enel SpA 11,11% 11,11%
Red Dirt Wind Holdings
I LLC
Dover US 100,00 USD Integrale Enel Green Power
North America Inc.
100,00% 100,00%
Red Dirt Wind Holdings
LLC
Wilmington US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Red Dirt Wind Project
LLC
Dover US 1,00 USD Integrale Red Dirt Wind
Holdings LLC
100,00% 100,00%
Red Fox Wind Project
LLC
Wilmington US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Redes y Telecomunica
ciones S de RL de Cv
San Pedro Sula HN 82.395.000,00 HNL - Livister Latam SLU 80,00% 16,48%
Renovables Andorra
SLU
Madrid ES 3.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
100,00% 70,11%
Renovables de Città del GT 1.924.465.600,00 Integrale Enel Green Power
Guatemala SA
0,00% 82,27%
Guatemala SA Guatemala GTQ ESSA2 SpA 100,00%
Renovables La Pedrera
SLU
Saragozza ES 3.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
100,00% 70,11%
Renovables
Manzanares 400 kV SL
Madrid ES 5.000,00 EUR Equity Enel Green Power
España SLU
27,86% 19,53%
Renovables Mediavilla
SLU
Saragozza ES 3.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
100,00% 70,11%
Renovables Teruel SLU Madrid ES 3.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
100,00% 70,11%
Riverbend Farms Wind
Project LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Riverview LP Alberta CA - CAD Integrale Enel Alberta Wind
Inc.
99,00% 100,00%
Enel Green Power
Canada Inc.
1,00%
Riverview Solar I LLC Andover US 1,00 USD Integrale Brick Road Solar
Holdings LLC
100,00% 100,00%
Roadrunner Solar
Project LLC
Andover US 100,00 USD Integrale Enel Roadrunner
Solar Project
Holdings LLC
100,00% 100,00%
Roadrunner Storage
LLC
Andover US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Rochelle Solar LLC Coral Springs US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Rock Creek Wind
Holdings I LLC
Dover US 100,00 USD Integrale Enel Green Power
North America Inc.
100,00% 100,00%
Rock Creek Wind
Holdings II LLC
Dover US 100,00 USD Integrale Rock Creek Wind
Holdings LLC
100,00% 100,00%
Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da %
possesso
azioni
ordinarie
%
possesso
Gruppo
Rock Creek Wind
Holdings LLC
Wilmington US - USD Integrale EGPNA Preferred
Wind Holdings II LLC 100,00%
100,00%
Rock Creek Wind
Project LLC
Clayton US 1,00 USD Integrale Rock Creek Wind
Holdings LLC
100,00% 100,00%
Rockhaven Ranchland
Holdings LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Rockhaven Wind
Project LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Rockhaven
Ranchland Holdings
LLC
100,00% 100,00%
Rocky Caney Holdings
LLC
Oklahoma City US 1,00 USD Equity Enel Kansas LLC 20,00% 20,00%
Rocky Caney Wind LLC Albany US - USD Equity Rocky Caney
Holdings LLC
100,00% 20,00%
Rocky Ridge Wind
Project LLC
Oklahoma City US - USD Equity Rocky Caney Wind
LLC
100,00% 20,00%
Rodnikovskaya WPS Mosca RU 6.010.000,00 RUB Integrale Enel Green Power
Rus Limited Liability
Company
100,00% 100,00%
Roha Renewables India
Private Limited
Gurugram IN 100.000,00 INR Integrale Enel Green Power
India Private Limited 100,00%
100,00%
Rolling Farms Wind
Project LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Rusenergosbyt LLC Mosca RU 18.000.000,00 RUB Equity Enel SpA 49,50% 49,50%
Rusenergosbyt Siberia
LLC
Krasnoyarsk
City
RU 4.600.000,00 RUB Equity Rusenergosbyt LLC 50,00% 24,75%
Rustler Wind Project
LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Ruthton Ridge LLC Minneapolis US - USD Integrale Chi Minnesota Wind
LLC
51,00% 51,00%
Saburoy SA Montevideo UY 100.000,00 UYU Equity Ifx Networks LLC 100,00% 20,60%
Sacme SA Buenos Aires AR 12.000,00 ARS Equity Empresa
Distribuidora Sur SA
- Edesur
50,00% 29,66%
Saddle House Solar
Project LLC
Andover US - USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Salmon Falls Hydro LLC Wilmington US - USD AFS Enel Green Power
North America Inc.
100,00% 100,00%
Salt Springs Wind
Project LLC
Andover US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Salto de San Rafael SL Siviglia ES 462.185,98 EUR Equity Enel Green Power
España SLU
50,00% 35,06%
San Francisco de
Borja SA
Saragozza ES 60.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
66,67% 46,74%
San Juan Mesa Wind
Project II LLC
Wilmington US - USD Integrale Padoma Wind
Power LLC
100,00% 100,00%
Sanosari Energy Private
Limited
Gurugram IN 100.000,00 INR Integrale Avikiran Energy India
Private Limited
100,00% 100,00%
Santo Rostro
Cogeneración SA
Siviglia ES 207.340,00 EUR Equity Enel Green Power
España SLU
45,00% 31,55%
1 4 R 00

Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da %
possesso
azioni
ordinarie
%
possesso
Gruppo
Sardhy Green
Hydrogen Srl
Sarroch IT 10.000,00 EUR Equity Enel Green Power
Italia Srl
50,00% 50,00%
Saugus River Energy
Storage LLC
Dover US 100,00 USD Integrale Enel Energy Storage
Holdings LLC (ex
EGP Energy Storage
Holdings LLC)
100,00% 100,00%
Savanna Power Solar
10 SLU
Madrid ES 3.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
100,00% 70,11%
Savanna Power Solar
12 SLU
Siviglia ES 3.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
100,00% 70,11%
Savanna Power Solar
13 SLU
Siviglia ES 3.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
100,00% 70,11%
Savanna Power Solar
4 SLU
Madrid ES 3.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
100,00% 70,11%
Savanna Power Solar
5 SLU
Madrid ES 3.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
100,00% 70,11%
Savanna Power Solar
6 SLU
Madrid ES 3.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
100,00% 70,11%
Savanna Power Solar
9 SLU
Madrid ES 3.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
100,00% 70,11%
Se Služby Inžinierskych
Stavieb SRO
Kalná Nad
Hronom
SK 200.000,00 EUR Equity Slovenské elektrárne
AS
100,00% 33,00%
Seguidores Solares
Planta 2 SL (Sociedad
Unipersonal)
Madrid ES 3.010,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
100,00% 70,11%
Servicio de Operación
y Mantenimiento para
Energías Renovables S
de RL de Cv
Città del
Messico
MX Integrale Enel Green Power
Guatemala SA
0,01% 99,99%
3.000,00 MXN Energía Nueva
Energía Limpia
México S de RL
de Cv
99,99%
Servicios de Internet Santiago del 2.768.688.228,00 CLP Equity Ifx Networks Ltd 0,10% 20,60%
Eni Chile Ltda Cile CL Ifx/eni - Spc IV Inc. 99,90%
Servizio Elettrico
Nazionale SpA
Roma IT 10.000.000,00 EUR Integrale Enel Italia SpA 100,00% 100,00%
Setyl Srl Bergamo IT 100.000,00 EUR Equity Enel X Italia Srl 27,50% 27,50%
Seven Cowboy Wind
Project Holdings LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Seven Cowboy Wind
Project II LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Seven Cowboy Wind
Project LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Seven Cowboy Wind
Project Holdings LLC 100,00%
100,00%
Seven Cowboys Solar
Project LLC
Andover US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Shiawassee Wind
Project LLC
Wilmington US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Shield Energy Storage
Project LLC
Wilmington US - USD Integrale Enel Energy Storage
Holdings LLC (ex
EGP Energy Storage
Holdings LLC)
100,00% 100,00%

solida SDIR
CERTIFIED
Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da %
possesso
azioni
ordinarie
%
possesso
Gruppo
Shikhar Surya (One)
Private Limited
Gurugram IN 10.100.000,00 INR Integrale Enel Green Power
India Private Limited 100,00%
100,00%
SIET - Società
Informazioni
Esperienze
Termoidrauliche SpA
Piacenza IT 697.820,00 EUR Equity Enel Innovation
Hubs Srl
41,55% 41,55%
Silt Solar I LLC Andover US 1,00 USD Integrale Brick Road Solar
Holdings LLC
100,00% 100,00%
Silver Dollar Solar
Project LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Sinergia GP6 Srl Roma IT 10.000,00 EUR Equity Enel Green Power
Italia Srl
100,00% 100,00%
Sinergia GP7 Srl Roma IT 10.000,00 EUR Equity Enel Green Power
Italia Srl
100,00% 100,00%
Sistema Eléctrico de
Conexión Valcaire SL
Madrid ES 175.200,00 EUR Equity Enel Green Power
España SLU
28,13% 19,72%
Sistemas Energéticos
Mañón Ortigueira SA
La Coruña ES 2.007.750,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
96,00% 67,31%
Skyview Wind Project
LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Sleep Hollow Solar
I LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Brick Road Solar
Holdings LLC
100,00% 100,00%
Slovak Power Holding
BV
Amsterdam NL 25.010.000,00 EUR Equity Enel Produzione
SpA
50,00% 50,00%
Slovenské
elektrárne -
Energetické
Služby SRO
Bratislava SK 4.505.000,00 EUR Equity Slovenské elektrárne
AS
100,00% 33,00%
Slovenské elektrárne
AS
Bratislava SK 1.269.295.724,66 EUR Equity Slovak Power
Holding BV
66,00% 33,00%
Slovenské
elektrárne Česká
Republika SRO
Moravská
Ostrava
CZ 295.819,00 CZK Equity Slovenské elektrárne
AS
100,00% 33,00%
Smoky Hill Holdings
II LLC
Wilmington US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Smoky Hills Wind Farm
LLC
Topeka US - USD Integrale EGPNA Project
HoldCo 1 LLC
100,00% 100,00%
Smoky Hills Wind
Project II LLC
Lenexa US - USD Integrale EGPNA Project
HoldCo 1 LLC
100,00% 100,00%
Snyder Wind Farm LLC Hermleigh US - USD Integrale Texkan Wind LLC 100,00% 100,00%
Socibe Energia SA Niterói BR 12.969.032,25 BRL Integrale Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
Sociedad Agrícola de
Cameros Ltda
Santiago del
Cile
CL 5.738.046.495,00 CLP Integrale Enel Chile SA 57,50% 37,33%
Sociedad de
Inversiones K Cuatro
SpA
Santiago del
Cile
CL 316.318.800,00 CLP - Enel X Chile SpA 10,00% 6,49%
Sociedad Eólica de
Andalucía SA
Siviglia ES 4.507.590,78 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
64,75% 45,40%
Sociedad Eólica El
Puntal SL
Siviglia ES 1.643.000,00 EUR Equity Enel Green Power
España SLU
50,00% 35,06%
Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da %
possesso
azioni
ordinarie
%
possesso
Gruppo
Sociedad Eólica Los
Lances SA
Siviglia ES 2.404.048,42 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
60,00% 42,07%
Sociedad para el
Desarrollo de Sierra
Morena Cordobesa SA
Cordoba ES 86.063,20 EUR - Endesa Generación
SA
1,82% 1,27%
Sociedad Portuaria Bogotà CO 89.714.600,00 COP Integrale Emgesa SA ESP 94,94% 39,87%
Central Cartagena SA Inversora Codensa
SAS
5,05%
Società Elettrica Trigno
Srl
Trivento IT 100.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
Italia Srl
100,00% 100,00%
Soetwater Wind Farm
(RF) (Pty) Ltd
Johannesburg ZA 1.000,00 ZAR AFS Enel Green Power
RSA 2 (RF) (Pty) Ltd
55,00% 55,00%
Solana Renovables SL Madrid ES 5.000,00 EUR Equity Enel Green Power
España SLU
49,84% 34,94%
Solas Electricity Srl Bucarest RO 740.000,00 RON Integrale Enel Green Power
Romania Srl
100,00% 100,00%
Soliloquoy Ridge LLC Minneapolis US - USD Integrale Chi Minnesota Wind
LLC
51,00% 51,00%
Somersworth Hydro
Company Inc.
Wilmington US 100,00 USD AFS Enel Green Power
North America Inc.
100,00% 100,00%
Sona Enerjí
Üretím Anoním
Şírketí
Istanbul TR 50.000,00 TRY Integrale Enel Green Power
Turkey Enerjí
Yatirimlari Anoním
Şírketí
100,00% 100,00%
Sonak Solar Project
LLC
Andover US - USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Sotavento Galicia SA Santiago de
Compostela
ES 601.000,00 EUR Equity Enel Green Power
España SLU
36,00% 25,24%
South Italy Green
Hydrogen Srl
Roma IT 10.000,00 EUR Equity Enel Green Power
Italia Srl
50,00% 50,00%
South Rock Wind
Project LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
South Wind Energy Srl Bucarest RO 2.000,00 RON Integrale Enel Green Power
Romania Srl
100,00% 100,00%
Southwest
Transmission LLC
Cedar Bluff US - USD Integrale Chi Minnesota Wind
LLC
100,00% 100,00%
Spartan Hills LLC Minneapolis US - USD Integrale Chi Minnesota Wind
LLC
51,00% 51,00%
Spinazzola SPV Srl Roma IT 10.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
Italia Srl
100,00% 100,00%
Spring Wheat Solar
Project LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Stampede Solar
Project LLC
Andover US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Sterling and Wilson
Enel X e-Mobility
Private Limited
Mumbai IN 90.000.000,00 INR Equity Enel X International
Srl
50,00% 50,00%
Stillman Valley Solar
LLC
Wilmington US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Stillwater Woods Hill
Holdings LLC
Wilmington US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
nsolida SDIR
CERTIFIED
Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da %
possesso
azioni
ordinarie
%
possesso
Gruppo
Città del Enel Green Power
México S de RL
de Cv
55,21%
Stipa Nayaá SA de Cv Messico MX 1.811.016.348,00 MXN Integrale Enel Green Power
Partecipazioni
Speciali Srl
40,16% 95,37%
Stockyard Solar Project
LLC
Andover US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Strinestown Solar I LLC Andover US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Suave Energía S de RL
de Cv
Ciudad de
Mexico
MX 1.000,00 MXN Integrale Enel Green Power
México S de RL
de Cv
Enel Rinnovabile SA
de Cv
0,10%
99,90%
100,00%
Sublunary Trading (RF)
(Pty) Ltd
Bryanston ZA 13.750.000,00 ZAR Integrale Enel Green Power
RSA (Pty) Ltd
57,00% 57,00%
Sugar Pine Solar
Project LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Suggestion
Power
(Unipessoal) Ltda
Paço de Arcos PT 50.000,00 EUR Integrale Endesa Generación
Portugal SA
100,00% 70,11%
Suministradora de
buses K Cuatro SpA
Santiago del
Cile
CL 14.840.473.200,00 CLP - Sociedad de
Inversiones K Cuatro
SpA
99,00% 6,43%
Suministradora
Eléctrica de Cádiz SA
Cadice ES 12.020.240,00 EUR Equity Endesa Red
SA (Sociedad
Unipersonal)
33,50% 23,49%
Suministro de Luz y
Fuerza SL
Barcellona ES 2.800.000,00 EUR Integrale Hidroeléctrica de
Catalunya SL
60,00% 42,07%
Summit Energy
Storage Inc.
Wilmington US 1.000,00 USD Integrale Enel Green Power
North America Inc.
75,00% 75,00%
Sun River LLC Bend US - USD Integrale Chi Minnesota Wind
LLC
51,00% 51,00%
Sundance Wind
Project LLC
Dover US 100,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Sunflower Prairie Solar
Project LLC
Andover US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Swather Solar Project
LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Sweet Apple Solar
Project LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Tae Technologies Inc. Pauling US 53.207.936,00 USD - Enel Produzione
SpA
1,12% 1,12%
Tae Technologies
Inc.
0,00%
Tauste Energía
Distribuida SL
Saragozza ES 60.508,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
51,00% 35,76%
Tecnatom SA Madrid ES 4.025.700,00 EUR Equity Endesa Generación
SA
45,00% 31,55%
Tecnoguat SA Città del
Guatemala
GT 30.948.000,00 GTQ Integrale ESSA2 SpA 75,00% 61,70%
Settore Metodo di %
possesso
azioni
%
possesso
Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta di attività consolidamento Detenuta da ordinarie Gruppo
Tejo Energia
- Produção e
Distribuição de
Energia Eléctrica
SA
Lisbona PT 5.025.000,00 EUR Equity Endesa Generación
SA
43,75% 30,67%
Tenedora de Energía
Renovable Sol y Viento
SAPI de Cv
Città del
Messico
MX 2.892.643.576,00 MXN Equity Enel Green Power
SpA
32,89% 32,90%
Teploprogress JSC Sredneuralsk RU 128.000.000,00 RUB Integrale Enel Russia PJSC 60,00% 33,86%
Tera Renewables India
Private Limited
Gurugram IN 100.000,00 INR Integrale Enel Green Power
India Private Limited 100,00%
100,00%
Termica Colleferro SpA Bologna IT 6.100.000,00 EUR Equity Cogenio Srl 60,00% 12,00%
Central Dock Sud SA 0,42%
Termoeléctrica José de
San Martín SA
Buenos Aires AR 7.078.298,00 ARS - Enel Generación
Costanera SA
1,68% 4,22%
Enel Generación El
Chocón SA
5,60%
Central Dock Sud SA 0,47%
Termoeléctrica Manuel
Belgrano SA
Buenos Aires AR 7.078.307,00 ARS - Enel Generación
Costanera SA
1,89% 4,71%
Enel Generación El
Chocón SA
6,23%
Termotec Energía AIE
in liquidazione
La Pobla de
Vallbona
ES 481.000,00 EUR Equity Enel Green Power
España SLU
45,00% 31,55%
Baylio Solar SLU 11,66%
Terrer Renovables SL Madrid ES 5.000,00 EUR Equity Dehesa de los
Guadalupes Solar
SLU
8,83% 20,73%
Seguidores
Solares Planta
2 SL (Sociedad
Unipersonal)
9,08%
Testing Stand of
Ivanovskaya GRES JSC
Komsomolsk RU 118.213.473,45 RUB - Enel Russia PJSC 1,65% 0,93%
Texkan Wind LLC Andover US - USD Integrale Enel Texkan Inc. 100,00% 100,00%
Thar Surya 1 Private
Limited
Gurgaon IN 100.000,00 INR Integrale Avikiran Surya India
Private Limited
100,00% 100,00%
Thunder Ranch Wind
Holdings I LLC
Dover US 100,00 USD Integrale Enel Green Power
North America Inc.
100,00% 100,00%
Thunder Ranch Wind
Holdings LLC
Wilmington US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Thunder Ranch Wind
Project LLC
Dover US 1,00 USD Integrale Thunder Ranch
Wind Holdings LLC
100,00% 100,00%
Thunderegg Wind
Project LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Tico Solar 1 SLU Saragozza ES 3.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
100,00% 70,11%

possesso
%
Settore
Metodo di
azioni
Denominazione società
Sede legale
Nazione
Capitale sociale
Valuta
di attività
consolidamento
Detenuta da
ordinarie
Enel Green Power
Tico Solar 2 SLU
Saragozza
ES
3.000,00
EUR
Integrale
100,00%
España SLU
Enel Green Power
Tobivox (RF) (Pty) Ltd
Johannesburg
ZA
10.000.000,00
ZAR
Integrale
60,00%
RSA (Pty) Ltd
Enel Green Power
Toledo PV AIE
Madrid
ES
26.887,96
EUR
Equity
33,33%
España SLU
Enel Green Power
Toplet Power Park Srl
Bucarest
RO
2.000,00
RON
Integrale
100,00%
Romania Srl
Enel Green Power
Topwind Energy Srl
Bucarest
RO
2.000,00
RON
Integrale
100,00%
Romania Srl
Toro Renovables 400
FRV Zamora Solar
Madrid
ES
3.000,00
EUR
-
8,28%
kV SL
1 SLU
Torrepalma Energy
Enel Green Power
Madrid
ES
3.100,00
EUR
Integrale
100,00%
1 SLU
España SLU
Tradewind Energy Inc.
Wilmington
US
1.000,00
USD
Integrale
Enel Kansas LLC
100,00%
Enel Green Power
0,00%
Guatemala SA
Transmisora de Energía
Città del
GT
233.561.800,00
GTQ
Integrale
ESSA2 SpA
100,00%
Renovable SA
Guatemala
Generadora
0,00%
Montecristo SA
Enel Argentina SA
0,00%
possesso
Gruppo
70,11%
60,00%
23,37%
100,00%
100,00%
5,81%
70,11%
100,00%
82,27%
Transportadora de
Buenos Aires
AR
2.584.473.416,00
ARS
Integrale
Enel Brasil SA
60,15%
Energía SA-TESA
82,27%
Enel CIEN SA
39,85%
Transportes y
Edistribución
Distribuciones
Redes Digitales
Girona
ES
72.121,45
EUR
Integrale
73,33%
Eléctricas SA in
SL (Sociedad
liquidazione
Unipersonal)
51,42%
Furatena Solar 1 SLU 17,73%
Trévago Renovables SL
Madrid
ES
3.000,00
EUR
Equity
Seguidores
Solares Planta
17,77%
2 SL (Sociedad
Unipersonal)
24,89%
Chi Minnesota Wind
Tsar Nicholas LLC
Minneapolis
US
-
USD
Integrale
51,00%
LLC
51,00%
Enel Green Power
Tula WPS LLC
Tula
RU
-
RUB
Integrale
Rus Limited Liability
100,00%
Company
100,00%
Tulip Grove Solar
Andover
US
-
USD
Integrale
Enel Kansas LLC
100,00%
Project LLC
100,00%
Tunga Renewable
Avikiran Energy India
Gurugram
IN
19.100.000,00
INR
Integrale
100,00%
Energy Private Limited
Private Limited
100,00%
TWE Franklin Solar
Tradewind Energy
Andover
US
-
USD
Integrale
100,00%
Project LLC
Inc.
100,00%
Tradewind Energy
TWE ROT DA LLC
Andover
US
1,00
USD
Integrale
100,00%
Inc.
100,00%
4 ﻡ R

Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da %
possesso
azioni
ordinarie
%
possesso
Gruppo
Twin Lake Hills LLC Minneapolis US - USD Integrale Chi Minnesota Wind
LLC
51,00% 51,00%
Twin Saranac Holdings
LLC
Wilmington US - USD Integrale Enel Green Power
North America Inc.
100,00% 100,00%
Tyme Srl Bergamo IT 100.000,00 EUR Equity Enel X Italia Srl 50,00% 50,00%
Ufinet Latam SLU 99,95%
Ufinet Argentina SA Buenos Aires AR 9.745.583,00 ARS Equity Ufinet Panamá SA 0,05% 20,60%
Ufinet Brasil
Participações Ltda
Santo André BR 120.784.639,00 BRL Equity Zacapa Topco II Sàrl 100,00% 50,00%
Ufinet Brasil SA Barueri BR 29.800.000,00 BRL Equity Ufinet Brasil
Telecomunicação
Ltda
60,00% 30,00%
Ufinet Brasil Equity Ufinet Brasil
Participações Ltda
100,00% 50,00%
Telecomunicação Ltda Santo André BR 120.784.638,00 BRL Ufinet Latam SLU 0,00%
Ufinet Chile SpA Santiago del
Cile
CL 233.750.000,00 CLP Equity Ufinet Latam SLU 100,00% 20,60%
Ufinet Colombia
Participaciones SAS
Bogotà CO 10.001.001.000,00 COP Equity Ufinet Latam SLU 100,00% 20,60%
Ufinet Colombia SA Bogotà CO Equity Ufinet Guatemala SA 0,00% 18,54%
1.180.000.000,00 COP Ufinet Honduras SA 0,00%
Ufinet Latam SLU 90,00%
Ufinet Panamá SA 0,00%
Ufinet Costa Rica SA San José CR 25.000,00 USD Equity Ufinet Latam SLU 100,00% 20,60%
Ufinet Ecuador Ufiec Equity Ufinet Guatemala SA 0,00% 20,60%
SA Quito EC 9.865.110,00 USD Ufinet Latam SLU 100,00%
Ufinet El Salvador SA Ufinet Guatemala SA 0,01% 20,60%
de Cv San Salvador SV 10.000,00 USD Equity Ufinet Latam SLU 99,99%
Ufinet FTTH Guatemala
Ltda
Città del
Guatemala
GT 50.000,00 GTQ - Ufinet Latam SLU 51,00% 10,51%
Città del 3.000.000,00 Ufinet Latam SLU 99,99%
Ufinet Guatemala SA Guatemala GT GTQ Equity Ufinet Panamá SA 0,01% 20,60%

Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da %
possesso
azioni
ordinarie
%
possesso
Gruppo
Ufinet Latam SLU 99,99%
Ufinet Honduras SA Tegucigalpa HN 194.520,00 HNL Equity Ufinet Panamá SA 0,01% 20,60%
Ufinet Latam SLU Madrid ES 15.906.312,00 EUR Equity Zacapa Sàrl 100,00% 20,60%
Ufinet México S de RL Città del MX 7.635.430,00 MXN Equity Ufinet Guatemala SA 1,31% 20,60%
de Cv Messico Ufinet Latam SLU 98,69%
Ufinet Guatemala SA 0,50%
Ufinet Nicaragua SA Managua NI 2.800.000,00 NIO Equity Ufinet Latam SLU 99,00% 20,60%
Ufinet Panamá SA 0,50%
Ufinet Panamá SA Panama City PA 1.275.000,00 USD Equity Ufinet Latam SLU 100,00% 20,60%
Ufinet Paraguay SA Asunción PY 79.488.240.000,00 PYG Equity Ufinet Latam SLU 75,00% 15,45%
Lima PEN Equity Ufinet Latam SLU 100,00% 20,60%
Ufinet Perú SAC PE 2.836.474,00 Ufinet Panamá SA 0,00%
Ufinet US LLC Wilmington US 1.000,00 USD Equity Ufinet Latam SLU 100,00% 20,60%
Ukuqala Solar
Proprietary Limited
Johannesburg ZA 1.000,00 ZAR Integrale Enel Green Power
RSA (Pty) Ltd
100,00% 100,00%
Unión Eléctrica de
Canarias Generación
SAU
Las Palmas de
Gran Canaria
ES 190.171.520,00 EUR Integrale Endesa Generación
SA
100,00% 70,11%
Upington Solar (Pty) Ltd Johannesburg ZA 1.000,00 ZAR Integrale Enel Green Power
RSA (Pty) Ltd
100,00% 100,00%
USME ZE SAS Bogotà CO 104.872.000,00 COP Integrale Bogotá ZE SAS 100,00% 39,74%
Ustav Jaderného
Výzkumu Rez AS
Řež CZ 524.139.000,00 CZK Equity Slovenské elektrárne
AS
27,77% 9,17%
Valdecaballero Solar SL Madrid ES 3.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
100,00% 70,11%
Vayu (Project 1) Private
Limited
Gurugram IN 30.000.000,00 INR Integrale Enel Green Power
India Private Limited 100,00%
100,00%
Vektör Enerjí
Üretím Anoním
Şírketí
Istanbul TR 3.500.000,00 TRY AFS Enel SpA 100,00% 100,00%
Ventos de Santa
Ângela Energias
Renováveis SA
Rio de Janeiro BR 7.315.000,00 BRL Integrale Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
Ventos de Santa
Esperança Energias
Renováveis SA
Rio de Janeiro BR 4.727.414,00 BRL Integrale Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
Ventos de Santo
Orestes Energias
Renováveis SA
Rio de Janeiro BR 1.754.031,00 BRL Integrale Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
Settore Metodo di %
possesso
azioni
%
possesso
Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta di attività consolidamento Detenuta da ordinarie Gruppo
Ventos de São Roque
Energias Renováveis SA Rio de Janeiro
BR 10.188.722,00 BRL Integrale Enel Brasil SA 100,00% 82,27%
Vientos del Altiplano
SA de Cv
Città del
Messico
MX 1.455.854.094,00 MXN Equity Tenedora de Energía
Renovable Sol y
Viento SAPI de Cv
60,80% 20,00%
Villanueva Solar SA
de Cv
Città del
Messico
MX 205.316.027,15 MXN Equity Tenedora de Energía
Renovable Sol y
Viento SAPI de Cv
60,80% 20,00%
Viruleiros SL Santiago de
Compostela
ES 160.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
67,00% 46,97%
Viva Labs AS Oslo NO 104.724,90 NOK Integrale Enel X International
Srl
60,00% 60,00%
Wapella Bluffs Wind
Project LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Waseca Solar LLC Waseca US - USD Integrale Aurora Distributed
Solar LLC
100,00% 74,13%
Waypost Solar Project
LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Weber Energy Storage
Project LLC
Wilmington US - USD Integrale Enel Energy Storage
Holdings LLC (ex
EGP Energy Storage
Holdings LLC)
100,00% 100,00%
Wespire Inc. Boston US 1.625.000,00 USD - Enel X North
America Inc.
11,21% 11,21%
West Faribault Solar
LLC
Wilmington US - USD Integrale Aurora Distributed
Solar LLC
100,00% 74,13%
West Hopkinton Hydro
LLC
Wilmington US - USD AFS Enel Green Power
North America Inc.
100,00% 100,00%
West Waconia Solar
LLC
Wilmington US - USD Integrale Aurora Distributed
Solar LLC
100,00% 74,13%
Western New York
Wind Corporation
Albany US 300,00 USD Integrale Enel Green Power
North America Inc.
100,00% 100,00%
Wharton-El Campo
Solar Project LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
White Cloud Wind
Holdings LLC
Andover US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
White Cloud Wind
Project LLC
Andover US 1,00 USD Integrale White Cloud Wind
Holdings LLC
100,00% 100,00%
White Peaks Wind
Project LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Whitetail Trails Solar
Project LLC
Andover US - USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Whitney Hill Wind
Power Holdings LLC
Andover US 99,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Whitney Hill Wind
Power LLC
Andover US - USD Integrale Whitney Hill Wind
Power Holdings LLC
100,00% 100,00%
Whittle's Ferry Solar
Project LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da %
possesso
azioni
ordinarie
%
possesso
Gruppo
Wild Run LP Alberta CA 10,00 CAD Integrale Enel Alberta Wind
Inc.
0,10% 100,00%
Enel Green Power
Canada Inc.
99,90%
Wildcat Flats Wind
Project LLC
Andover US 1,00 USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Wilderness Range
Solar Project LLC
Andover US - USD Integrale Enel Kansas LLC 100,00% 100,00%
Wind Belt Transco LLC Andover US 1,00 USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%
Wind Energy Green
Park Srl
Bucarest RO 2.000,00 RON Integrale Enel Green Power
Romania Srl
100,00% 100,00%
Wind Parks Anatolis -
Prinias Single Member
SA
Maroussi GR 15.803.388,00 EUR Integrale Enel Green Power
Hellas Wind Parks
South Evia Single
Member SA
100,00% 100,00%
Wind Parks Bolibas SA Maroussi GR 551.500,00 EUR Equity Enel Green Power
Hellas SA
30,00% 30,00%
Wind Parks Distomos
SA
Maroussi GR 556.500,00 EUR Equity Enel Green Power
Hellas SA
30,00% 30,00%
Wind Parks Folia SA Maroussi GR 424.000,00 EUR Equity Enel Green Power
Hellas SA
30,00% 30,00%
Wind Parks Gagari SA Maroussi GR 389.000,00 EUR Equity Enel Green Power
Hellas SA
30,00% 30,00%
Wind Parks Goraki SA Maroussi GR 551.500,00 EUR Equity Enel Green Power
Hellas SA
30,00% 30,00%
Wind Parks Gourles SA Maroussi GR 555.000,00 EUR Equity Enel Green Power
Hellas SA
30,00% 30,00%
Wind Parks Kafoutsi SA Maroussi GR 551.500,00 EUR Equity Enel Green Power
Hellas SA
30,00% 30,00%
Wind Parks Katharas
Single Member SA
Maroussi GR 19.932.048,00 EUR Integrale Enel Green Power
Hellas Wind Parks
South Evia Single
Member SA
100,00% 100,00%
Wind Parks Kerasias
Single Member SA
Maroussi GR 26.107.790,00 EUR Integrale Enel Green Power
Hellas Wind Parks
South Evia Single
Member SA
100,00% 100,00%
Wind Parks Milias
Single Member SA
Maroussi GR 19.909.374,00 EUR Integrale Enel Green Power
Hellas Wind Parks
South Evia Single
Member SA
100,00% 100,00%
Wind Parks Mitikas
Single Member SA
Maroussi GR 22.268.039,00 EUR Integrale Enel Green Power
Hellas Wind Parks
South Evia Single
Member SA
100,00% 100,00%
Wind Parks Petalo SA Maroussi GR 575.000,00 EUR Equity Enel Green Power
Hellas SA
30,00% 30,00%
Wind Parks Platanos
Single Member SA
Maroussi GR 13.342.867,00 EUR Integrale Enel Green Power
Hellas Wind Parks
South Evia Single
Member SA
100,00% 100,00%
Wind Parks Skoubi SA Maroussi GR 472.000,00 EUR Equity Enel Green Power
Hellas SA
30,00% 30,00%
Denominazione società Sede legale Nazione Capitale sociale Valuta Settore
di attività
Metodo di
consolidamento
Detenuta da %
possesso
azioni
ordinarie
%
possesso
Gruppo
Wind Parks Spilias
Single Member SA
Maroussi GR 28.267.490,00 EUR Integrale Enel Green Power
Hellas Wind Parks
South Evia Single
Member SA
100,00% 100,00%
Wind Parks
Strouboulas SA
Maroussi GR 576.500,00 EUR Equity Enel Green Power
Hellas SA
30,00% 30,00%
Wind Parks Vitalio SA Maroussi GR 361.000,00 EUR Equity Enel Green Power
Hellas SA
30,00% 30,00%
Wind Parks Vourlas SA Maroussi GR 554.000,00 EUR Equity Enel Green Power
Hellas SA
30,00% 30,00%
Winter's Spawn LLC Minneapolis US - USD Integrale Chi Minnesota Wind
LLC
51,00% 51,00%
Wkn Basilicata
Development PE1 Srl
Roma IT 10.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
Italia Srl
100,00% 100,00%
Woods Hill Solar LLC Wilmington US - USD Integrale Stillwater Woods Hill
Holdings LLC
100,00% 100,00%
Xaloc Solar SLU Valencia ES 3.000,00 EUR Integrale Enel Green Power
España SLU
100,00% 70,11%
X-bus Italia Srl Milano IT 15.000,00 EUR Equity Enel X Italia Srl 20,00% 20,00%
Yacylec SA Buenos Aires AR 20.000.000,00 ARS Equity Enel Américas SA 33,33% 27,42%
Yedesa-Cogeneración
SA
Almería ES 234.394,72 EUR Equity Enel Green Power
España SLU
40,00% 28,04%
Zacapa HoldCo Sàrl Lussemburgo LU 76.180.812,49 EUR Equity Zacapa Topco Sàrl 100,00% 20,60%
Zacapa LLC Wilmington US 100,00 USD Equity Zacapa Topco Sàrl 100,00% 20,60%
Zacapa Sàrl Lussemburgo LU 82.866.475,04 USD Equity Zacapa HoldCo Sàrl 100,00% 20,60%
Zacapa Topco II Sàrl Lussemburgo LU 12.000,00 EUR Equity Enel X International
Srl
50,00% 50,00%
Zacapa Topco Sàrl Lussemburgo LU 30.000.000,00 EUR Equity Enel X International
Srl
20,60% 20,60%
Zephir 3 Constanta Srl Bucarest RO 1.031.260,00 RON Integrale Enel Green Power
Romania Srl
100,00% 100,00%
Zoo Solar Project LLC Andover US - USD Integrale Tradewind Energy
Inc.
100,00% 100,00%

Concept design e realizzazione Gpt Group

Revisione testi postScriptum di Paola Urbani

Pubblicazione fuori commercio

A cura di Comunicazione Enel

Enel Società per azioni Sede legale 00198 Roma Viale Regina Margherita, 137 Capitale sociale Euro 10.166.679.946 i.v. Registro Imprese di Roma, Codice Fiscale 00811720580 R.E.A. 756032 Partita IVA 15844561009

© Enel SpA 00198 Roma, Viale Regina Margherita, 137

enel.com

Talk to a Data Expert

Have a question? We'll get back to you promptly.