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Poste Italiane

Annual Report Apr 27, 2022

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Annual Report

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RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE

Relazione Finanziaria Annuale 2021

2021

Gruppo Poste Italiane

Consiglio di Amministrazione del 22 marzo 2022

Consiglio di Amministrazione del 29 marzo 2018

Consiglio di Amministrazione del 29 marzo 2018

Consiglio di Amministrazione del 29 marzo 2018

INDICE GENERALE

RELAZIONE SULLA GESTIONE AL 31 DICEMBRE 2021 0
1.INTRODUZIONE 1
LETTERA DEL PRESIDENTE E DELL'AMMINISTRATORE DELEGATO 1
PRESENTAZIONE DEL BILANCIO INTEGRATO 4
2. HIGHLIGHTS 7
OUTCOME 2021 DEL PROCESSO DI CREAZIONE DI VALORE 8
IN POSTE ITALIANE 8
DA 160 ANNI AL SERVIZIO DEL PAESE 10
GLI IMPATTI GENERATI DA POSTE ITALIANE 11
CREARE VALORE CONDIVISO PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI SDGS 17
3. MODELLO DI BUSINESS 19
AZIONARIATO E STRUTTURA ORGANIZZATIVA DI POSTE ITALIANE 19
IL MODELLO DI BUSINESS DI POSTE ITALIANE 24
ASSETTO SOCIETARIO DEL GRUPPO 32
OMNICANALITA' E SETTORI DI ATTIVITÀ 44
4. STRATEGIA 87
L'INTEGRAZIONE DELLA SOSTENIBILITÀ NELLA
STRATEGIA DI POSTE ITALIANE 87
LA STRATEGIA DI SOSTENIBILITÀ DI POSTE ITALIANE 89
IL PERCORSO DI SOSTENIBILITÀ DI POSTE ITALIANE 102
5. RISCHI E OPPORTUNITÀ 108
LA CORPORATE GOVERNANCE DI POSTE ITALIANE 108
IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E GESTIONE DEI RISCHI INTEGRATO DI POSTE ITALIANE
113
RISCHI ASSOCIATI AI TEMI MATERIALI E MODALITÀ DI GESTIONE 119
GESTIONE DELLA PANDEMIA DA COVID-19 125
L'IMPEGNO DI POSTE ITALIANE NELLA GESTIONE DEI RISCHI LEGATI AI DIRITTI UMANI 132
LA GESTIONE DEI RISCHI E DELLE OPPORTUNITÀ LEGATE AL CAMBIAMENTO CLIMATICO 137
LA GESTIONE DEI RISCHI EMERGENTI E DELLE OPPORTUNITÀ CORRELATE 145
6. CREAZIONE DI VALORE 161
ANDAMENTO DEL TITOLO DI POSTE ITALIANE 161
IMPATTI FINANZIARI DERIVANTI DALLA PANDEMIA COVID-19 163
ANDAMENTO ECONOMICO DEL GRUPPO E AVANZAMENTO DEL PIANO STRATEGICO 163
OMNICANALITA', TRASFORMAZIONE DIGITALE E PRINCIPALI KPIs 206
ANDAMENTO PATRIMONIALE E FINANZIARIO DEL GRUPPO 211
ANDAMENTO DI POSTE ITALIANE S.P.A. E RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL PATRIMONIO
BANCOPOSTA 221
IL VALORE ESG 236
VALORIZZAZIONE DELLE PERSONE 253
DIVERSITÀ E INCLUSIONE 293
VALORE AL TERRITORIO 308

TRANSIZIONE GREEN 325
CUSTOMER EXPERIENCE 339
INNOVAZIONE 353
FINANZA SOSTENIBILE 371
TAVOLE DEGLI INDICATORI 381
7. EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE 424
8. PROPOSTE DELIBERATIVE E ALTRE INFORMAZIONI 425
PROPOSTE DELIBERATIVE 425
ALTRE INFORMAZIONI 425
9. DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO 437
IL REGOLAMENTO SULLA TASSONOMIA EUROPEA 440
10. GLOSSARIO 477
I BILANCI DI POSTE ITALIANE AL 31 DICEMBRE 2021 486
1. PREMESSA 488
2. MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DEI BILANCI, METODOLOGIE E PRINCIPI CONTABILI
APPLICATI 489
3. EVENTI DI RILIEVO INTERCORSI NELL'ESERCIZIO 525
4. GRUPPO POSTE ITALIANE – BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2021 531
5. POSTE ITALIANE SPA – BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2021 602
6. ANALISI E PRESIDIO DEI RISCHI 679
7. FAIR VALUE DEGLI STRUMENTI FINANZIARI 715
8. OPERAZIONI DI COPERTURA 722
9. PROCEDIMENTI IN CORSO E PRINCIPALI RAPPORTI CON LE AUTORITA' 728
10. EVENTI O OPERAZIONI "SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI" 736
11. EVENTI O OPERAZIONI "ATIPICHE E/O INUSUALI" 736
12. EVENTI DI RILIEVO SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO 736
13. ULTERIORI INFORMAZIONI 739
14. RENDICONTO SEPARATO DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA AL 31 DICEMBRE 2021 757
RELAZIONI E ATTESTAZIONI 886

RELAZIONE SULLA GESTIONE AL 31 DICEMBRE 2021

Gruppo Poste Italiane Relazione sulla gestione al 31 dicembre 2021

RELAZIONE SULLA GESTIONE AL 31

DICEMBRE 2021

Relazione Finanziaria Annuale 2021

pag. 0

1.INTRODUZIONE

LETTERA DEL PRESIDENTE E DELL'AMMINISTRATORE DELEGATO

Cari Azionisti,

Siamo orgogliosi di presentarVi il quarto Bilancio Integrato del Gruppo Poste Italiane. Attraverso il documento vogliamo raccontare il 2021, un anno di transizione per l'Azienda e per il Paese caratterizzato da un forte desiderio di ripartenza.

Lo scorso anno l'economia italiana e le tante aziende del Paese sono state colpite da una crisi senza precedenti a seguito della pandemia da COVID-19 che ha generato una paralisi totale di molti settori produttivi in tutta la loro filiera. L'emergenza sanitaria ha avuto un impatto estensivo sulle economie e sulle comunità, ma allo stesso tempo, l'immobilismo di tutte le attività, ha prodotto benefici ambientali temporanei come la riduzione delle emissioni e il miglioramento della qualità dell'aria. Queste perdite economiche e i miglioramenti ambientali generati dalla pandemia hanno sottolineato il trade-off tra economia e ambiente evidenziando la questione del consumo sostenibile. Inevitabilmente, in questa situazione, i business tradizionali declineranno lasciando il posto a modelli di business innovativi e in grado di cogliere le sfide del futuro. Il Covid-19, dunque, può essere visto come un punto di partenza per pianificare la transizione verso un'economia più sostenibile. In questa transizione, le aziende dovranno necessariamente evolversi e rivoluzionare i loro modelli di business per renderli più sostenibili e resilienti. La pandemia ha anche evidenziato l'importanza della digitalizzazione e dell'innovazione come dimostrato dall'espansione dell'ecommerce, dalla vasta adozione da parte delle aziende dei nuovi modelli di lavoro agile e dall'uso di nuove tecnologie per la verifica dei certificati verdi che hanno agevolato la ripartenza.

Quanto detto è rilevante per il Gruppo Poste Italiane, infatti siamo pienamente consapevoli che l'unica possibilità per uscire dalla crisi è rappresentata dall'adozione di un modello di business che contribuisca al raggiungimento di un'economia low carbon, inclusivo e che tuteli le persone e le comunità in cui operiamo, mantenendo con queste un dialogo e una cooperazione costanti nel tempo. Tale aspetto trova riscontro nei contenuti del Piano Strategico "Sustain&Innovate24" che con il quale, a partire dal 2020, il Gruppo ha messo i temi di innovazione e sostenibilità al centro di tutte le sue strategie. L'impegno e la consapevolezza non sono venuti meno nel 2021, ma sono stati ulteriormente rafforzati e Poste Italiane ha confermato la propria dedizione promuovendo il nuovo Piano Industriale "Sustain&Innovate24 Plus".

Lavorando per raggiungere gli obiettivi previsti dal Piano, Poste Italiane si pone l'obiettivo di dirigere lo sviluppo sostenibile del Paese rappresentando una guida per la ripartenza e l'evoluzione digitale dell'Italia attraverso la definizione di obiettivi finanziari, operativi e certamente di sostenibilità. Questi ultimi abbracciano la sostenibilità nel senso più completo del termine, quindi sia da un punto di vista sociale, sia ambientale che di governance. Con particolare riferimento al tema della sostenibilità ambientale, nell'ultimo anno abbiamo osservato un aumento della rilevanza di tali temi a livello globale con il grande eco avuto dalla COP 26 e a livello europeo con le pubblicazioni relative alla Tassonomia UE alla quale è stata dedicata una sezione specifica all'interno del documento. A livello nazionale, oltre al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza con il quale sono stati stanziati importanti investimenti alla transizione verde, rileva anche la storica riforma della Costituzione che con la modifica di due articoli, articolo 9 e articolo 41, include nella

Carta la tutela dell'ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi. In tale contesto, abbiamo portato avanti le attività di contrasto al cambiamento al fine di recepire le istanze provenienti sia dalle istituzioni ma anche dai nostri stakeholder. L'impegno assunto oltre ad essere finalizzato al raggiungimento dell'ambizioso obiettivo di raggiungimento della carbon neutrality entro il 2030, rispecchia altresì l'innovativa filosofia d'impresa green adottata dal Gruppo, ovvero, un approccio olistico che incorpora tutti i prodotti, servizi e processi di Poste Italiane che si manifesta anche attraverso un maggior coinvolgimento dei consumatori, tramite quella che abbiamo definito la "Green Challenge", programmi di compensazione di emissioni di CO2 che premiano i "green behaviours" dei nostri clienti.

Dal punto di vista sociale, nel 2021 Poste Italiane ha voluto sottolineare ancora una volta la propria vicinanza ai territori e alle collettività. L'apporto di Poste Italiane nel contrasto alla pandemia ha continuato a essere fondamentale anche durante il secondo anno di emergenza sanitaria, grazie alla capillarità della sua rete fisica e digitale e agli investimenti dedicati all'aggiornamento e ammodernamento delle proprie piattaforme e infrastrutture. Il Gruppo, infatti non solo ha messo disposizione delle istituzioni la propria rete logistica per la consegna di milioni di dosi di vaccino ma ha anche reso disponibili le proprie infrastrutture digitali ai fini dell'istituzione di una piattaforma informatica finalizzata al tracciamento e alla prenotazione delle dosi da parte dei cittadini. È stato un onore per noi poter contribuire alla ripresa del Paese, reinventandoci rapidamente e facendo leva su innovazione, tecnologia e digitalizzazione.

Il percorso di crescita del Gruppo Poste Italiane si basa su una prospettiva di lungo periodo e su progetti di ampio respiro che negli anni ci hanno permesso di conseguire un vantaggio competitivo sul mercato e di rispondere in maniera tempestiva alle esigenze della società. Ciò è stato possibile soprattutto grazie alla capacità di adattare i nostri servizi e processi ad un contesto tecnologico e di mercato in continua evoluzione, dimostrando all'intero Paese di poter fare affidamento sulla capillarità di una struttura organizzativa che conta circa 13.000 Uffici Postali sul territorio, e su competenze trasversali in grado di intercettare i bisogni sociali ed economici dei cittadini anche nei momenti più complicati, come quelli dettati dall'emergenza sanitaria ancora in corso. Inoltre, in linea con quanto fatto negli anni passati, anche quest'anno hanno assunto un ruolo fondamentale gli importanti investimenti in tecnologia ed expertise al fine di favorire l'innovazione continua di prodotti e servizi offerti ai consumatori grazie anche alla riorganizzazione di processi e strutture operative.

Anche nel 2021, Poste Italiane si è confermata la più grande realtà del comparto logistico in Italia ed è leader nel settore finanziario, assicurativo e dei servizi di pagamento. Essere la più grande azienda del Paese per numero di dipendenti comporta anche la responsabilità nel ricoprire un ruolo chiave nella vita del Paese poiché in grado di influenzarne positivamente l'economia, in termini di Prodotto Interno Lordo, gettito fiscale, occupazione e reddito delle famiglie, generando nel 2021 un fatturato di circa 11,2 miliardi di euro.

Il conseguimento di tali risultati non sarebbe stato possibile se non avessimo adottato negli anni un modello di business sostenibile basato su un processo di creazione del valore in grado di utilizzare in maniera ottimale capitali finanziari e non-finanziari integrando in maniera sinergica il Piano Industriale con gli obiettivi ESG al fine di generare un outcome di tipo economico, ambientale e sociale che permettesse all'Azienda di contribuire al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (SDGs).

Nello specifico, Poste Italiane ha adottato una Strategia di Sostenibilità che si declina in un insieme di Politiche di Sostenibilità, parte del corpus normativo aziendale, dove si individuano princìpi generali, obiettivi per il futuro e modalità di gestione degli ambiti non-finanziari prioritari per l'Azienda e per i nostri stakeholder, e in un Piano Strategico ESG, ossia un sistema di obiettivi di sostenibilità che contribuisce al conseguimento

degli obiettivi nazionali e sovranazionali di sviluppo sociale e ambientale. Tale strategia si inserisce in maniera coerente con le attività e i criteri di business di Poste Italiane.

Le sfide affrontate in questi due anni di pandemia ci hanno permesso di capire che il processo di sostenibilità intrapreso ormai da diversi anni rappresenta il giusto approccio per rendere il business più resiliente, questo grazie all'integrazione di fattori sociali e ambientali insieme a criteri di business al fine di promuovere una valutazione dei rischi aziendali a 360° comprendente non solo rischi finanziari ma anche i rischi legati alla sfera sociale, ambientale e di governance. Grazie a questa concezione più ampia del rischio Poste Italiane è stata in grado di pianificare in maniera efficace i propri piani di sviluppo di breve, medio e lungo termine.

Negli anni è rimasta invariata l'importanza che riserviamo al rapporto con i nostri stakeholder, nello specifico ci siamo impegnati nel costruire con questi una relazione sostenibile, puntando all'inclusione e valorizzando una partecipazione quanto più estesa basata sul dialogo e sulla collaborazione. Per raggiungere tale obiettivo, anche quest'anno sono state fondamentali le attività di ascolto degli stakeholder realizzate nella sede del Forum Multistakeholder che, nella sua quinta edizione, si è tenuto in diretta streaming nel rispetto delle limitazioni imposte dall'emergenza sanitaria. L'evento rappresenta un importantissimo momento di riflessione e di confronto strategico per quel che riguarda i temi di Sostenibilità rilevanti per il settore e permette di individuare i temi materiali da includere nella Strategia di Sostenibilità del Gruppo, che si fonda sui seguenti otto pilastri: Integrità e trasparenza, Valorizzazione delle persone, Diversità e inclusione, Valore al territorio, Transizione green, Customer experience, Innovazione, Finanza sostenibile.

La bontà del percorso e delle strategie di sostenibilità adottati in questi anni si riflettono anche nei numerosi riconoscimenti ottenuti sia a livello nazionale che internazionale dalle più importanti agenzie di rating. In continuità con il 2020, nel 2021 Poste Italiane ha confermato la sua presenza all'interno del prestigioso indice di sostenibilità Dow Jones Sustainability World Index, insieme alle società che hanno dimostrato più di tutte le altre di impegnarsi nella gestione sostenibile del proprio business. In particolare, Poste Italiane si è posizionata all'interno del più restrittivo segmento Europe. Inoltre, nel corso dell'anno Poste Italiane è stata riconosciuta da CDP (ex Carbon Disclosure Project) come leader nella lotta al cambiamento climatico, figurando all'interno della fascia "Leadership", confermando il rating A-. Altrettanto importanti sono le conferme negli indici Bloomberg Gender-Equality Index (GEI), FTSE4GOOD e Euronext Vigeo-Eiris World 120. Relativamente a quest'ultimo ci rende particolarmente orgogliosi segnalare che Poste Italiane ha conquistato il primo posto tra quasi 5.000 imprese valutate in base alle performance di sostenibilità. In aggiunta, siamo fieri di poter aggiungere l'ingresso del Gruppo nel nuovo indice MIB ESG lanciato da Euronext e Borsa Italiana, il primo dedicato alle blue chip italiane che adottano le migliori pratiche in tema ambientale, sociale e di governo d'impresa. Infine, Poste Italiane ha confermato anche quest'anno la propria presenza nell'edizione 2022 del Sustainability Yearbook di S&P Global per la notevole performance di sostenibilità.

Gli eccellenti risultati che abbiamo conseguito nel 2021 hanno rafforzato la reputazione di Poste Italiane presso cittadini, clienti e istituzioni che da anni ripongono la propria fiducia nel nostro Gruppo. I traguardi raggiunti dimostrano altresì la solidità delle scelte fatte all'interno del nostro percorso di sostenibilità che nel tempo si è concretizzato in un impegno costante dedicato all'ascolto delle esigenze degli stakeholder e nel raggiungimento di obiettivi comuni, dando prova di come il valore economico generato per l'Azienda possa essere una diretta conseguenza del successo sostenibile conseguito dalle comunità con cui condividiamo la nostra quotidianità.

PRESENTAZIONE DEL BILANCIO INTEGRATO

Il quarto Bilancio Integrato del Gruppo Poste Italiane mira a fornire una descrizione completa della strategia di sostenibilità adottata negli anni dall'Azienda, rappresentando le performance finanziarie, ambientali, sociali e di governance e offrendo una panoramica circa le prospettive future in relazione ai temi materiali per l'Azienda e per gli stakeholder. La Relazione offre una visione chiara dei processi sui quali si basa la creazione di valore condiviso nel breve, medio e lungo termine attraverso le attività portate avanti nel corso dell'anno al fine di promuovere un percorso di crescita sostenibile e profittevole, contribuendo, al contempo, alla crescita sostenibile del Paese.

Attraverso il Bilancio Integrato, Poste Italiane è in grado di comunicare in maniera completa e dettagliata i propri obiettivi e risultati illustrando l'influenza reciproca che intercorre tra il contesto esterno, la strategia, il modello di business e le forme di capitale finanziario e non-finanziario. In questo modo il Gruppo afferma ancora una volta l'importanza dell'adozione di un approccio integrato alla gestione aziendale, che incorpora nello stesso documento elementi finanziari e di sostenibilità.

L'integrazione della sostenibilità nel business comporta la necessità di porre una continua attenzione agli impatti sociali ed ambientali del Gruppo. Tali impatti sono gestiti grazie a scelte strategiche finalizzate a soddisfare le esigenze degli stakeholder e a raggiungere gli obiettivi di business prestabiliti. Il raggiungimento degli obiettivi è reso possibile grazie all'investimento nelle principali forme di capitale, quali: finanziario, umano, fisico-strutturale, intellettuale, sociale e naturale. Il documento si pone altresì l'obiettivo

di rendere chiaro il processo che governa la gestione dei capitali, asset da cui dipende il successo sostenibile del Gruppo ma che, allo stesso tempo, rappresentano elementi impattati da Poste Italiane nello svolgimento delle proprie attività, al fine di contribuire al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. Per tale ragione, anche quest'anno viene fornita all'interno del documento una raffigurazione del modello di business del Gruppo che fornisce una chiara rappresentazione della correlazione tra le performance aziendali e i suddetti capitali. I risultati raggiunti vengono infine rappresentati, per ciascun capitale, all'interno del Capitolo 2 "Highlights".

Il protrarsi dell'emergenza sanitaria ha determinato il mantenimento di tutte le attività, prontamente implementate nel 2020 al fine di gestire correttamente ed efficacemente gli impatti generati dalla pandemia. In continuità con l'anno precedente, all'interno del capitolo 5 "Rischi e Opportunità" è stata inserita una tabella di raccordo che sintetizza tutti i provvedimenti realizzati, i capitali necessari per realizzarli e i pilastri in cui ne sono forniti i dettagli, al fine di offrire ai lettori una chiara rappresentazione delle attività svolte dal Gruppo nel contesto emergenziale e degli impatti da queste prodotti. Infine, lungo tutto il documento i contenuti legati alla gestione del Covid-19 sono evidenziati dall' infografica di seguito riportata:

PRINCIPALI CAPITALI COLLEGATI

Al fine di garantire una adeguata rappresentazione della attività svolte, nel 2021 è stata aggiornata la denominazione di due degli otto Pilastri strategici del Gruppo: "Sostegno al territorio e al Paese" e "Decarbonizzazione immobili e logistica". Rispettivamente, Sostegno al territorio e al Paese è stato rinominato "Valore al territorio" al fine di esprimere al meglio l'impegno del Gruppo nella creazione e nell'erogazione di valore condiviso. Il nome del Pilastro Decarbonizzazione immobili e logistica è invece stato modificato, in "Transizione green" allo scopo di promuovere il nuovo approccio omnicomprensivo adottato dall'Azienda che integra la tematica ambientale in tutti i prodotti, i servizi e i processi di Poste

La novità principale del Bilancio Integrato 2021 è rappresentata dall'introduzione di una sezione dedicata alla Tassonomia UE, ai sensi del Regolamento UE n.852/2020, all'interno del Capitolo 9 "Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario". La sezione rispecchia la volontà di Poste Italiane di contribuire agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Unione Europea e di operare in conformità alle richieste normative. A tale scopo, il Gruppo, ha intrapreso un'attenta analisi delle proprie attività e del quadro normativo emanato dalle istituzioni europee ed ha elaborato un approccio metodologico finalizzato a fornire una disclosure adeguata.

All'interno del capitolo 4 inoltre, viene fornita una rappresentazione della nuova metodologia utilizzata per l'identificazione dei temi materiali del Gruppo. In particolare, per la prima volta, Poste Italiane ha introdotto, nel processo di valutazione dei temi materiali, una duplice prospettiva: "Inside-out" e "Outside-in". L'engagement esterno (Inside-out), permette all'Azienda di prendere in considerazione gli impatti significativi attuali o potenziali sulla società e sull'ambiente generati dalle proprie attività e dalle attività della propria catena del valore. Attraverso l'engagement interno (Outside-in) invece, il Gruppo ha tenuto conto dei temi di Sostenibilità che possono influenzare positivamente o negativamente la propria strategia, la propria performance e il proprio posizionamento nel breve, medio o lungo termine e quindi creare o erodere il suo valore. Introducendo il concetto di doppia materialità già a partire dal 2021, Poste Italiane si è mossa in anticipo rispetto alle richieste introdotte dalla nuova proposta di modifica della Direttiva Europea 2014/95/UE.

In linea con gli anni passati, il Bilancio Integrato 2021 presenta al suo interno la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario, integrata nella Relazione sulla Gestione, presente al cap. 9 dello stesso. La DNF è stata redatta in conformità a quanto richiesto dagli articoli 3 e 4 del D.Lgs. 254/2016 e ai "Global Reporting Initiative Sustainability Reporting Standards" definiti dal GRI - Global Reporting Initiative (di seguito "GRI Standards") secondo l'opzione "in accordanceCore". Nel cap. 9, al paragrafo "Principi e criteri di reporting" è presente una tabella di raccordo che indica i contenuti informativi richiesti dal Decreto e il relativo posizionamento all'interno del Bilancio Integrato, con lo scopo di rendere più semplice rintracciare tutte le informazioni di carattere non finanziario. Inoltre, tali contenuti vengono anche segnalati, per renderli facilmente identificabili, dalla presente infografica:

Il quarto Bilancio Integrato del Gruppo è stato redatto applicando il framework per l'Integrated Reporting pubblicato dall'International Integrated Reporting Council (IIRC). Poste Italiane ha inoltre provveduto a rendicontare l'informativa Covid-19 che ESMA1 ha richiesto agli emittenti di fornire nelle Relazioni finanziarie annuali e nelle Dichiarazioni di carattere non finanziario 2021. ESMA individua come priorità del report non finanziario per il 2021, non solo gli impatti della pandemia, ma anche i temi legati al cambiamento climatico. In tale contesto, si segnala che a partire dal 2021 Poste Italiane è entrata ufficialmente a far parte dei sostenitori della Task Force on Climate-related Financial Disclosure intensificando il proprio impegno in

1 Documento ESMA sulle priorità di vigilanza comuni europee 2021 «European common enforcement priorities for 2021 annual financial reports» pubblicato il 29 ottobre 2021.

In linea con il 2020, gli indicatori del Bilancio Integrato 2021 sono riclassificati secondo gli standard SASB (Sustainability Accounting Standards Board) dimostrando nuovamente l'attenzione riservata dal Gruppo alle richieste di informazioni da parte degli investitori relativamente alla valutazione delle aziende secondo i criteri ESG. Inoltre, Poste Italiane dando prova del proprio impegno nel prendere parte alla creazione di un framework condiviso ed universale per il reporting non-finanziario, riporta anche quest'anno gli indicatori relativi ai "material ESG metrics" presenti nell'ultima versione, di settembre 2020, del documento "Towards Common Metrics and Consistent Reporting of Sustainable Value Creation" presentato nel gennaio dello stesso anno al World Economic Forum.

Poste Italiane, nel tempo, ha continuato ad impegnarsi nel contribuire al raggiungimento dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, e in tale ottica, all'interno del Documento, fornisce una panoramica dell'impatto di tale contributo tramite una tabella di raccordo tra i target perseguiti dal Gruppo, gli indicatori GRI Standards e gli SDGs recependo le ultime indicazioni contenute nell'ultima versione del documento "SDG Compass" redatto da GRI, UN Global Compact e WBCSD (World Business Council for Sustainable Development).

La presente Relazione Finanziaria Annuale si compone altresì dei seguenti documenti: il Bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane, il Bilancio separato di Poste Italiane comprensivo del Rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta, le connesse attestazioni ai sensi dell'art.154 bis comma 5 del D.Lgs. 58/1998 e le relazioni del Collegio Sindacale e della Società di Revisione, riferiti all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021, e la Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari pubblicata sul sito internet della Società, nella sezione Governance, da considerare parte integrante e alla quale si rimanda per ulteriori approfondimenti sugli assetti di Corporate Governance.

La Relazione Finanziaria Annuale, approvata dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA in data 22 marzo 2022, sarà resa disponibile al pubblico entro i termini previsti dalla normativa vigente (ossia, entro il 30 aprile 2022) sulla seguente pagina web:https://www.posteitaliane.it/it/bilanci-e-relazioni.html#/

Nel presente documento ricorrono le seguenti infografiche:

per indicare, mediante un collegamento ipertestuale, che è possibile consultare la definizione del contenuto al glossario presente al Capitolo 10;

per indicare, mediante un collegamento ipertestuale, che è possibile approfondire il tema trattato nel paragrafo di riferimento;

per indicare, mediante un collegamento ipertestuale, che è possibile ritornare all'inizio del capitolo e all'indice generale.

2. HIGHLIGHTS

OUTCOME 2021 DEL PROCESSO DI CREAZIONE DI VALORE IN POSTE ITALIANE

DA 160 ANNI AL SERVIZIO DEL PAESE

GLI IMPATTI GENERATI DA POSTE ITALIANE

CREAZIONE VALORE CONDIVISO PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI SDGs

OUTCOME 2021 DEL PROCESSO DI CREAZIONE DI VALORE

IN POSTE ITALIANE

Nel corso del 2021, attraverso i significativi investimenti nelle sei forme di capitale su cui si fonda l'Azienda (finanziario, umano, fisico-strutturale, intellettuale, sociale-relazionale e naturale), il processo di creazione di valore di Poste Italiane ha generato significativi risultati per il Gruppo con valenza sistemica e coerenti con il framework degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.

PRINCIPALI CAPITALI COLLE GATI

GLI IMPATTI GENERATI DA POSTE ITALIANE

Attraverso il ruolo di leadership ricoperto nel settore logistica, finanziario, assicurativo e dei servizi di pagamento, Poste Italiane ricopre una funzione di primaria importanza nella creazione di valore economico sia per gli stakeholder direttamente impattati dall'attività d'impresa che per l'intero Sistema Paese.

In particolare, l'attività svolta da Poste Italiane permette di generare impatti su PIL, reddito da lavoro,

occupazione e contributi alle PA. Gli impatti si possono distinguere in:

  • Impatti diretti: impatti generati dall'attività operativa svolta direttamente da Poste Italiane;
  • Impatti indiretti: impatti generati lungo la catena di fornitura grazie alla spesa per beni e servizi (3,4 miliardi di euro nel 2021, +14% rispetto al 2020) che Poste Italiane effettua nei confronti di fornitori italiani;
  • Impatti indotti: impatti generati dalla spesa per consumi che si realizza grazie al reddito guadagnato dai lavoratori occupati direttamente e indirettamente dal Gruppo

Il Gruppo Poste Italiane nel 2021 ha generato impatti sul Paese in termini di Prodotto Interno Lordo (PIL) per un valore complessivo di 12,5 miliardi di euro, oltre a sostenere un totale di circa 183 mila posti di lavoro e a contribuire alle entrate

della Pubblica amministrazioni con circa 2 miliardi di euro in termini di gettito fiscale. Inoltre, è possibile stimare che Poste Italiane abbia contribuito direttamente e indirettamente alla distribuzione di redditi ai lavoratori, per un totale di 7,3 miliardi di euro.

La creazione di valore da parte di Poste Italiane si basa sul contributo che le singole persone del Gruppo apportano attraverso il proprio lavoro e impegno quotidiano. Infatti, nel corso del 2021, ogni persona di Poste Italiane ha contribuito alla creazione di impatti economici per il territorio pari a 105 mila € di PIL, 62 mila € di reddito per le famiglie, 17 mila € di contributi fiscali e all'occupazione di 1,5 persone.

proprio lavoro e il proprio impegno quotidiano, ha contribuito alla creazione di PIL pari a 105 mila € nel corso del 2021

proprio lavoro e il proprio impegno quotidiano, ha contribuito alla distribuzione di 61 mila € alle famiglie nel corso del 2021

L'impegno di Poste Italiane a servizio del Sistema Paese non è limitato al 2021, ma si inserisce all'interno di un percorso di creazione di valore annuale. Nel corso dell'ultimo triennio, infatti il Gruppo Poste Italiane ha generato impatti complessivi sul Paese per 37,3 miliardi di euro di Prodotto Interno Lordo (PIL), 22,2 miliardi di euro di reddito di lavoro, 6,2 miliardi di euro di gettito fiscale. Inoltre, il Gruppo in media ha contribuito alla creazione di 187 mila posti di lavoro nel triennio 2019 - 2021

Di seguito si riportano due focus sull'area dei fornitori di Poste Italiane, rispettivamente gli impatti generati dai fornitori italiani nelle singole Aree Territoriali e i contributi indiretti originati dai fornitori PMI italiane.

Impatti generati nelle singole Aree Territoriali

Considerando la regione della sede legale dei fornitori, sono stati identificati gli impatti indiretti generati dagli stessi in ciascuna Area Territoriale nel 2021.

In riferimento alle varie zone esaminate, si riscontrano valori di Prodotto Interno Lordo compresi tra i 70 milioni e un miliardo di euro. Da ciò risulta un livello occupazionale non minore ad un migliaio di persone e un reddito da lavoro compreso tra i 40 e i 500 milioni di euro circa.

Impatti dei fornitori italiani PMI

Considerando i parametri definiti dalla Commissione Europea, sono stati identificati i fornitori italiani che si caratterizzano come Piccole e Medie Imprese (PMI) e gli impatti indiretti a questi riconducibili.

Nel 2021, le PMI hanno impattato sul livello del Prodotto Interno Lordo per un valore pari a 1,4 miliardi di euro, portando all'occupazione di 23.000 persone e ad una distribuzione di reddito di circa 652 milioni di euro. Infine, sono stati creati oltre 388 milioni di euro in termini di gettito fiscale.

IL VALORE ECONOMICO GENERATO E DISTRIBUITO DAL GRUPPO POSTE ITALIANE

Poste Italiane fornisce, inoltre, un quadro del valore economico generato e distribuito dall'Azienda ai propri stakeholder quali fornitori, dipendenti, finanziatori, comunità, Pubblica Amministrazione e azionisti. Tale valore rappresenta la ricchezza prodotta dall'Azienda e il relativo impatto sulle principali categorie di stakeholder, in conformità ai requisiti dello standard di rendicontazione 201-1 dei GRI Standards.

Il valore economico creato nel 2021 ammonta a oltre 11,6 miliardi di euro, di cui l'85% circa distribuito agli stakeholder

Nell'esercizio 2021, oltre l'85% della ricchezza aziendale prodotta è stata distribuita ai propri stakeholder; in particolare, dipendenti e fornitori rientrano tra le categorie di stakeholder che beneficiano maggiormente della ricchezza prodotta dall'Azienda, rispettivamente per il 53,47% e il 31,43% del valore distribuito totale.

Poste Italiane, in quanto realtà unica in Italia per dimensioni, riconoscibilità e capillarità è parte integrante del tessuto economico, sociale e produttivo del Paese. Le attività del Gruppo generano quindi impatti significativi su tutto il territorio, anche in ottica di raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs).

Al fine di fornire una rappresentazione dell'impatto del Gruppo sugli SDGs delle Nazioni Unite, è stata predisposta la seguente rappresentazione in cui viene messa in risalto la correlazione tra gli outcome del modello di business di Poste Italiane e i «social need» del territorio italiano, identificati attraverso l'analisi della quarta edizione del Rapporto SDGs (2021) elaborata dall'ISTAT.

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3. MODELLO DI BUSINESS

AZIONARIATO E STRUTTURA ORGANIZZATIVA DI POSTE ITALIANE IL MODELLO DI BUSINESS DI POSTE ITALIANE ASSETTO SOCIETARIO DEL GRUPPO OMNICANALITÀ E SETTORI DI ATTIVITÀ

AZIONARIATO E STRUTTURA ORGANIZZATIVA DI POSTE ITALIANE AZIONARIATO E STRUTTURA ORGANIZZATIVA DI POSTE ITALIANE IL MODELLO DI BUSINESS DI POSTE ITALIANE

AZIONARIATO DI POSTE ITALIANE ASSETTO SOCIETARIO DEL GRUPPO

OMNICANALITÀ E SETTORI DI ATTIVITÀ

Poste Italiane è una società emittente titoli quotati sul Mercato Telematico Azionario (MTA) organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., a partire dal 27 ottobre 2015. Al 31 dicembre 2021 la Società è partecipata per il 29,26% dal Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF), per il 35% da Cassa Depositi e Prestiti (CDP), a sua volta controllata dal MEF, e per la residua parte da investitori istituzionali e retail. Il 31,1%2 delle azioni possedute da investitori istituzionali3 di Poste Italiane S.p.A. appartiene a investitori che seguono criteri ESG (Environment, Social, Governance) nelle proprie scelte di investimento. Il capitale sociale di Poste Italiane S.p.A. è costituito da n. 1.306.110.000 azioni ordinarie delle quali, al 31 dicembre 2021, n. 1.300.877.079 risultano in circolazione.

2 Fonte: Nasdaq Corporate Solutions

3 Gli investitori istituzionali di Poste Italiane rappresentano il 23,1% del capitale sociale e il 65,3% del flottante.

Ripartizione geografica Investitori Istituzionali

STRUTTURA ORGANIZZATIVA DI POSTE ITALIANE

L'attività del Gruppo, in coerenza con gli indirizzi strategici delineati nel Piano Industriale "24SI", è rappresentata da quattro Strategic Business Unit (definite anche settori operativi all'interno del Bilancio del Gruppo Poste Italiane): Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione; Servizi Finanziari; Servizi Assicurativi e Pagamenti e Mobile.

CORRISPONDENZA PACCHI E DISTRIBUZIONE

La SBU comprende oltre alle attività di gestione della corrispondenza e dei pacchi anche quelle relative alla rete dei venditori, degli Uffici Postali e alle funzioni corporate di Poste Italiane S.p.A. che operano a supporto anche degli altri settori del Gruppo.

SERVIZI FINANZIARI

La SBU si riferisce alle attività di collocamento e distribuzione di servizi finanziari e assicurativi quali conti correnti, prodotti di risparmio postale (per conto della Cassa Depositi e Prestiti), fondi comuni di

finanziamenti erogati da istituti bancari partner, polizze.

investimento,

SERVIZI ASSICURATIVI

La SBU fa riferimento alle attività di emissione di prodotti assicurativi Vita e Danni e servizi Welfare.

La SBU comprende le attività di gestione dei pagamenti, dei servizi di monetica e dei servizi di telefonia mobile e fissa da parte della società PostePay S.p.A.

Di seguito la struttura organizzativa di Poste Italiane:

L'organizzazione di Poste Italiane S.p.A. prevede funzioni di business4 specializzate sulle principali aree di offerta che presidiano i 4 settori di business del Gruppo e due canali commerciali deputati alla vendita dei prodotti/servizi, cui si affiancano funzioni corporate di indirizzo, governo, controllo ed erogazione di servizi a supporto dei processi di business.

Con particolare riferimento alle funzioni corporate di Poste Italiane S.p.A., la funzione Corporate Affairs ricopre un ruolo fondamentale di indirizzo e coesione della compagine aziendale; al Responsabile Corporate Affairs è inoltre stata attribuita, nel mese di maggio 2020, la qualifica e l'incarico di Condirettore Generale.

Nel primo trimestre 2021 sono state accentrate in Poste Italiane le funzioni di Risorse Umane e Organizzazione precedentemente operanti in ambito BancoPosta e nelle Società del Gruppo (Postel, SDA, Poste Air Cargo, EGI, PostePay e Gruppo Poste Vita), con l'obiettivo di ricomporre la famiglia professionale Risorse Umane all'interno di un unico ambito organizzativo.

Inoltre, nel mese di aprile, in coerenza con il Piano Industriale "2024 Sustain & Innovate" (nel prosieguo "24SI"), è stata ridefinita la struttura organizzativa della funzione BancoPosta con l'obiettivo di realizzare un modello "cliente-centrico" volto a massimizzare la comprensione delle esigenze dei clienti e ottimizzarne l'esperienza, ampliare l'offerta dei servizi finanziari e assicurativi e innovare i connessi processi di erogazione, contribuendo all'evoluzione del modello omnicanale del Gruppo.

Nel corso del terzo trimestre 2021, proseguendo gli obiettivi di integrazione, razionalizzazione e miglioramento avviati negli ultimi anni attraverso importanti iniziative di centralizzazione a livello di Gruppo, è stato ridefinito il modello di gestione dei servizi amministrativi attraverso la riconduzione degli stessi in ambito Digital, Technology & Operations con l'obiettivo di generare sinergie e agevolare la realizzazione di opportunità di automazione e digitalizzazione, consentendo al contempo una maggiore focalizzazione del CFO sulla governance, attraverso il rafforzamento delle attività di monitoraggio e miglioramento continuo dei processi amministrativi.

Con riferimento ai canali commerciali, nel mese di novembre 2021 la rete di vendita dedicata ai Piccoli Operatori Economici è stata ricondotta nell'ambito della funzione Mercato Privati, con l'obiettivo di consolidare la centralità dell'Ufficio Postale inteso come HUB di offerta multiprodotto in grado di cogliere, attraverso la relazione con la clientela Retail e POE, le esigenze dei diversi target di riferimento.

Inoltre, nell'ambito del processo di integrazione e rafforzamento del modello di gestione dei rischi di Gruppo che traguardano il successo sostenibile dell'impresa, definito quale obiettivo di creare valore nel lungo termine per gli stakeholder, la funzione Governo dei Rischi di Gruppo, in ambito Corporate Affairs, è stata ridenominata Sviluppo Sostenibile, Risk e Compliance di Gruppo, consolidando ulteriormente i presidi organizzativi deputati alla gestione dei rischi e della compliance.

Infine, ulteriori interventi organizzativi del periodo hanno riguardato la costituzione della funzione Centro Medico e Servizi per la Salute in ambito Corporate Affairs, dedicata alla gestione delle iniziative a favore della salute e benessere delle persone di Poste Italiane, e in particolare, a garantire il funzionamento di Poste Centro Medico, la struttura sanitaria aziendale che offre visite specialistiche e servizi diagnostici ai dipendenti di Poste e ai loro familiari.

Inaugurazione "Poste Centro Medico" per i dipendenti

4 Si tratta di Posta, Comunicazione e Logistica per i servizi di corrispondenza, pacchi e comunicazione commerciale e BancoPosta quale intermediario collocatore dell'offerta finanziaria e assicurativa. Le altre due aree di business sono presidiate da PostePay per l'offerta pagamenti e telefonia e dal Gruppo Poste Vita per la gamma assicurativa.

Il 2021 è stato un anno fondamentale affinchè Poste Italiane potesse affermarsi come attore principale del processo di digitalizzazione del Paese. In particolare, il modello di business dell'Azienda si è rapidamente adattato al contesto emergenziale causato dalla pandemia di Covid-19, garantendo un servizio ininterrotto verso i propri stakeholder e mostrando una forte capacità di adattamento anche in un contesto critico e sfavorevole come quello vissuto durante gli ultimi due anni. Poste Italiane ha rafforzato la propria collaborazione con le Istituzioni nazionali, partecipando attivamente alla campagna vaccinale promossa a favore del contenimento della pandemia in Italia. Nello specifico, l'Azienda ha aderito con il proprio know-how a supporto delle attività logistiche mettendo a disposizione diversi canali per agevolare l'immunizzazione.

Crescere responsabilmente grazie al decisivo contributo delle proprie persone per il successo sostenibile, l'innovazione, digitalizzazione e la coesione sociale del Paese

Il modello di business di Poste Italiane è caratterizzato dall'interazione tra strategia, processo di creazione di valore e forme di capitale finanziario e non-finanziario, così come esemplificato nella figura presentata di seguito.

Processo di creazione del valore in Poste Italiane

Le principali forme di capitale utilizzate da Poste Italiane per creare valore nel tempo

Il business di Poste Italiane si fonda su capitali eterogenei che hanno una propria identità e determinate qualità. Questa caratteristica ne rende possibile sia l'analisi specifica che la misurazione attraverso indicatori di performance. La seguente tabella mette in luce le peculiarità di ogni capitale e include riferimenti ai paragrafi del presente documento in cui ne viene fornita una più ampia descrizione.

Principali KPI per la misurazione degli Input e degli Outcome sui capitali utilizzati da Poste Italiane

CAPITALE DESCRIZIONE INDICATORI DI MISURAZIONE RIFERIMENTO AI PARAGRAFI DEL
BILANCIO
⦁ Fonti di
finanziamento e
modalità di impiego
delle risorse
finanziarie
INPUT:
⦁ Risorse del piano di continuità del business
⦁ Patrimonio netto e passivo
OUTCOME:
⦁ GRI 201-1 Valore economico generato,
distribuito e trattenuto
⦁ FS11
Percentuale
degli
investimenti
sottoposti a screening negativo e/o positivo su
⦁ Andamento patrimoniale e finanziario del
Gruppo
⦁ Integrazione
ESG
nelle
politiche
di
investimento
⦁ Integrazione
ESG
nelle
politiche
di
assicurazione
⦁ Tavole degli indicatori
⦁ Strutture,
attrezzature e
infrastrutture che
impattano su
efficienza ed
efficacia
aspetti sociali/ambientali
INPUT:
⦁ Dati sulla flotta aziendale
⦁ Dati sulla flotta per il trasporto aereo
⦁ GRI 102-7 Dimensione dell'organizzazione
OUTCOME:
⦁ Numeri dei servizi digitali offerti
⦁ Impatti ambientali degli immobili
⦁ Impatti ambientali della logistica
⦁ Innovazione e digitalizzazione di prodotti,
servizi e processi
⦁ Tavole degli indicatori
⦁ Numeri dei contatti gestiti
⦁ GRI 305-1 Emissioni dirette di GHG (Scope
1)
⦁ GRI 305-2 Emissioni indirette di GHG da
consumi energetici (Scope 2)
⦁ GRI 305-3 Altre emissioni indirette di GHG
(Scope 3)
⦁ GRI 305-4 Intensità delle emissioni di GHG

riferite alle strutture immobiliari

  • ⦁ GRI 306 Rifiuti
  • ⦁ Rendicontazione scarichi idrici
  • ⦁ Dematerializzazione delle pratiche e delle transazioni corrispondenti

INPUT:

  • ⦁ Risorse del piano di continuità del business
  • ⦁ GRI 205-1 Società analizzate per rischio corruzione e copertura dei processi a rischio corruzione con interventi di audit
  • ⦁ Formazione su procedure e politiche relative all'anticorruzione
  • ⦁ GRI 207-1 Approccio alla fiscalità

OUTCOME:

  • ⦁ GRI 205-3 Segnalazioni gestite dal comitato whistleblowing
  • ⦁ GRI 418 Privacy dei clienti
  • ⦁ Sicurezza IT e violazioni della sicurezza informatica
  • ⦁ Numero di clienti coinvolti in violazioni della sicurezza IT
  • ⦁ Casi di corruzione e concussione e azioni correttive
  • ⦁ Pratiche anti-concorrenziali
  • ⦁ GRI 415-1 Contributi politici

INPUT:

  • ⦁ GRI 102-8 Informazioni sui dipendenti e gli altri lavoratori
  • ⦁ GRI 401 Occupazione
  • ⦁ GRI 403-5 Formazione dei lavoratori in materia di salute e sicurezza sul lavoro
  • ⦁ GRI 404-1 Ore medie di formazione annua per dipendente
  • ⦁ GRI 404-3 Percentuale di dipendenti che ricevono una valutazione periodica delleperformance e dello sviluppo professionale
  • ⦁ GRI 405 Diversità e Pari opportunità
  • ⦁ GRI 412 Valutazione del rispetto dei diritti umani
  • ⦁ Numero dei partecipanti ai programmi di sviluppo
  • ⦁ Programmi di formazione e sviluppo dei dipendenti

OUTCOME:

  • ⦁ Evoluzione del personale (turnover dei dipendenti)
  • ⦁ GRI 403-9 Infortuni sul lavoro
  • ⦁ Diversità
  • ⦁ Numero di casi di non conformità alle norme sul lavoro
  • ⦁ Contenziosi
  • ⦁ Lavorare con trasparenza e integrità
    • ⦁ Cybersecurity, Sicurezza Informatica e Privacy
    • ⦁ Innovazione e digitalizzazione di prodotti, servizi e processi
    • ⦁ Tavole degli indicatori

⦁ Conoscenze e

competenze del personale

  • ⦁ Lavorare con trasparenza e integrità
  • ⦁ Tutela dei diritti umani in Azienda
  • ⦁ Pari opportunità nei percorsi di carriera
  • ⦁ Salute e sicurezza sul lavoro
  • ⦁ Formazione e sviluppo del personale
  • ⦁ Welfare e benessere del personale
  • ⦁ Tavole degli indicatori

⦁ Proprietà intellettuale, sistema procedurale/ organizzativo,

reputazione

⦁ Partnership e

relazioni con gli stakeholder

⦁ Risorse naturali e servizi dell'ecosistema

completa ed efficace delle performance dell'Azienda.

TEMA MATERIALE

PILASTRO STRATEGIA

INPUT:

  • ⦁ Fornitori dotati di un sistema di gestione ambientale certificato ISO 14001 o EMAS
  • ⦁ GRI 402 Relazioni tra lavoratori e management
  • ⦁ GRI 203-1 Contributi ad attività filantropiche e/o ad attività di cittadinanza d'impresa
  • ⦁ Gare avviate in cui sono considerati specifici criteri sociali

OUTCOME:

  • ⦁ Numero contatti gestiti
  • ⦁ Soddisfazione dei clienti
  • ⦁ GRI 203 Impatti economici indiretti
  • ⦁ Qualità del Servizio postale universale
  • ⦁ Esperienza dei clienti negli Uffici Postali
  • ⦁ Reclami dei clienti per tipologia
  • ⦁ Reclami mensili
  • ⦁ Conciliazioni
  • ⦁ Incidenza dei nuovi clienti nelle categorie più a rischio di esclusione finanziaria sul totale delle nuove acquisizioni
  • ⦁ FS14 Gli ATM per l'inclusione
  • ⦁ FS14 Uffici Postali per l'integrazione culturale

INPUT: ⦁ GRI 301 Materiali

  • ⦁ GRI 302 Energia
  • ⦁ GRI 303 Acqua e scarichi idrici
  • ⦁ Costi totali dell'energia acquistata per le strutture immobiliari
  • ⦁ Gare avviate in cui sono considerati specifici criteri ambientali

OUTCOME:

  • ⦁ GRI 305-1 Emissioni dirette di GHG (Scope
  • ⦁ GRI 305-2 Emissioni indirette di GHG da consumi energetici (Scope 2)
  • ⦁ GRI 305-3 Altre emissioni indirette di GHG (Scope 3)
  • ⦁ GRI 305-4 Intensità delle emissioni di GHG riferite alle strutture immobiliari
  • ⦁ GRI 306 Rifiuti
  • ⦁ Rendicontazione scarichi idrici

Il Piano Strategico ESG di Poste Italiane, costruito su 8 Pilastri correlati ai 18 temi rilevanti, identificati attraverso il processo di analisi di materialità successivamente descritto nel Capitolo 4 "Strategia", è funzionale alla promozione di una disclosure

SDG

⦁ Peso dei consumi di energia elettrica riferiti alle strutture immobiliari per tipologia di business

PRINCIPALI INDICATORI DI MISURAZIONE

⦁ Legalità e integrazione ESG nel processo di approvvigionamento

CAPITALI IMPATTATI

⦁ Impatti ambientali degli immobili

⦁ Tutela dei diritti umani in Azienda

⦁ Relazioni con le parti sociali ⦁ Inclusione finanziaria

⦁ Qualità e Customer experience

approvvigionamento ⦁ Tavole degli indicatori

territorio

⦁ Supporto allo sviluppo socio-economico del

⦁ Legalità e integrazione ESG nel processo di

⦁ Dialogo e trasparenza con le istituzioni

  • ⦁ Impatti ambientali della logistica
  • ⦁ Tavole degli indicatori

    • 1)

PILASTRO STRATEGIA TEMA
RILEVANTE
SDG PRINCIPALI INDICATORI DI
MISURAZIONE
CAPITALI IMPATTATI
DIVERSITÀ E
INCLUSIONE
Tutela dei diritti
umani in Azienda

GRI 405 Diversità e pari
opportunità

GRI 412 Valutazione del
rispetto dei diritti umani

ASSETTO SOCIETARIO DEL GRUPPO

Il Modello di Business di Poste Italiane viene implementato attraverso la struttura organizzativa del Gruppo e dalle sue società che attraverso le attività e i servizi proposti contribuiscono alla creazione di valore nel tempo. Il Gruppo possiede al 31 dicembre 2021, direttamente e indirettamente, partecipazioni in 35 società e consorzi, di cui 21 vengono consolidate integralmente, 3 sono controllate e valutate a patrimonio netto, 5 sono collegate e valutate a patrimonio netto e 6 rappresentano partecipazioni di minoranza.

Sengi Express Guangzhou Limited

(1) Il restante 5% del Consorzio Logistica Pacchi S.c.p.A. è detenuto da Poste Assicura S.p.A.

  • (2) La partecipazione in sennder Technologies GmbH fully diluted è pari al 1,74% Pagamenti e Mobile
  • (3) La partecipazione in Milkman S.p.A. fully diluted è pari al 6,34%
  • (4) La partecipazione in MLK Deliveries S.p.A. fully diluted è pari al 68,49%
  • (5) La partecipazione in Sengi Express Limited è pari al 51% delle azioni con diritti di voto (40% dei diritti patrimoniali)

Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione Servizi Finanziari e Assicurativi

Consolidata integralmente

Controllata valutata a Patrimonio Netto Collegata valutata a Patrimonio Netto Partecipazioni di minoranza

  • (6) La partecipazione in TinkAB fully diluted è pari al 4,73%
  • (7) La partecipazione in Volante Technologies Inc. fully diluted è pari al 2,95%
  • (8) La partecipazione in Conio Inc. fully diluted è pari al 14,53%

(3) La partecipazione in Milkman S.p.A. fully diluted è pari al 6,34% (4) La partecipazione in MLK Deliveries S.p.A. fully diluted è pari al 68,49%

(6) La partecipazione in TinkAB fully diluted è pari al 4,73%

(9) La partecipazione in MFM Holding Ltd è pari al 14,10% delle azioni con diritto di voto (15,16% dei diritti patrimoniali)

(5) La partecipazione in Sengi Express Limited è pari al 51% delle azioni con diritti di voto (40% dei diritti patrimoniali)

La seguente tabella descrive le attività delle società del Gruppo collocandole all'interno delle rispettive business unit, descritte all'interno del paragrafo "Omnicanalità e settori di attività" al quale si rinvia per maggiori approfondimenti.

SDA Express
Courier S.p.A.
Operational Company del Gruppo che svolge prevalentemente attività a servizio
dei processi logistici. Opera altresì sul mercato del Corriere Espresso erogando
soluzioni personalizzate per gestire qualunque tipologia di trasporto.
CORRISPONDENZA
PACCHI E
DISTRIBUZIONE
Postel S.p.A. Società che opera nel settore dei servizi di comunicazione per le aziende e la
Pubblica Amministrazione, fornendo servizi di stampa e delivery, soluzioni di
Gestione elettronica Documentale (GeD), direct marketing, e-procurement,
servizi informatici e gestione siti web (portali) per consentire l'esecuzione dei
pagamenti online.
Poste Air Cargo
S.r.l.
Società che svolge attività di trasporto aereo commerciale, cargo-courier e
assicura, come provider unico del Gruppo, la logistica aerea a supporto delle
operazioni di recapito di posta e pacchi.
Consorzio
PosteMotori
Consorzio senza scopo di lucro che svolge attività di gestione e rendicontazione
del pagamento dei corrispettivi dovuti dall'utenza per le pratiche di competenza
del Dipartimento Trasporti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (es.
rilascio foglio rosa, emissione rinnovo validità duplicato patenti, immatricolazioni,
revisioni, etc.)
Consorzio
Logistica Pacchi
S.c.p.A.
Consorzio che coordina le attività dei consorziati (Poste Italiane, SDA, Postel,
Poste Air Cargo, Poste Assicura e Nexive Network) nel trasporto terrestre e aereo
di effetti postali, logistica integrata, stampa e imbustamento, gestione elettronica
documentale, e-commerce, marketing e telemarketing.
PatentiViaPoste
S.c.p.A.
Società consortile senza scopo di lucro che svolge servizi di stampa centralizzata,
consegna e recapito delle nuove patenti e duplicati delle carte di circolazione.
Address Software
S.r.l.
Società che sviluppa, per Postel S.p.A. e per Poste Italiane S.p.A., pacchetti
software
applicativi
per
il
trattamento
di
dati
anagrafici
e
territoriali
(normalizzazione indirizzi, data cleaning e geomarketing).
Europa Gestioni
Immobiliari S.p.A.
Società di gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare di Poste, non
strumentale; svolge attività di trasformazione urbanistica ed edilizia, al fine della
relativa commercializzazione (nuove locazioni e vendite).
ItaliaCamp S.r.l. Organizzazione che sviluppa processi di innovazione sociale ad impatto positivo
per il Paese, creando connessioni tra Istituzioni, Aziende, Associazioni e
Università.
Indabox S.r.l. Società che sviluppa sistemi informatici e telematici di supporto logistico al
commercio via web offrendo ai clienti un servizio di ritiro dei pacchi acquistati
online presso pubblici esercizi convenzionati.
Kipoint S.p.A. Società che offre, attraverso la rete dei negozi in franchising, la vendita di
spedizioni nazionali e internazionali, imballaggio e confezionamento. Kipoint è
anche Punto Poste, Indabox, Servizi di Pagamento (come ricariche e bollettini).
Inoltre, a seguito della sottoscrizione del contratto con Grandi Stazioni, si occupa
della gestione dell'attività di deposito bagagli presso le principali stazioni

ferroviarie.
Conio Inc. Società americana di diritto californiano con sede a San Francisco che svolge
attività di creazione e offerta di servizi innovativi nell'ambito delle valute digitali.
Controlla al 100% Conio S.r.l. che si occupa di ricerca, sviluppo e
sperimentazione dei risultati consistenti in soluzioni tecnologiche innovative di
pagamento elettronico (cripto-valute, bitcoin).
sennder Italia
S.r.l. (partecipata
al 30% da sennder
Technologies
GmbH)
La Società svolge attività di trasporto stradale su gomma di lungo raggio
nazionale ed internazionale. Il modello di business si fonda su processi
fortemente digitalizzati e piattaforme IT proprietarie, creando una gestione
ottimizzata dei processi e distanze percorse.
MLK Deliveries
S.p.A.
(partecipata al
30% da Milkman
S.p.A.)
Società che svolge attività di consegna a domicilio per l'e-commerce tramite
servizi di delivery innovativi e tecnologicamente evoluti, quali Scheduled Delivery
(consegna programmata) che premette al cliente di personalizzare la consegna
scegliendo la data e l'ora di ricezione e Same Day (stesso giorno in cui si effettua
l'acquisto) e di disporre di un dettagliato servizio di tracciatura. La Società utilizza
in licenza esclusiva la tecnologia di Milkman S.p.A.
Sengi Express
Limited
Società con sede in Hong Kong che si occupa della creazione e gestione di
soluzioni logistiche cross-border per gli attori dell'e-commerce cinese attivi sul
mercato italiano. Offre una gamma completa di servizi agli operatori dell'e
commerce cinese, ritagliati su specifiche esigenze del singolo merchant, con
soluzioni commerciali competitive per ciascuna fase della catena logistica che
collega la Cina all'Italia.
Sengi Express
Guangzhou
Limited
(partecipata al
100% da Sengi
Express Limited)
Operational company, con sede in Cina, di Sengi Express Limited alla quale
fornisce servizi di supporto al business (operation, servizi IT, back office, servizi
amministrativi, ecc.).
Nexive Network
S.r.l.
Operating Company che, dal 1° ottobre 2021, svolge attività di gestione e
coordinamento della nuova rete di recapito, costituita da partner esterni di Nexive,
impiegata a supporto della fase di "last mile" del processo di consegna di prodotti
postali e pacchi di piccole dimensioni di Poste Italiane.
Nexive S.c.a.r.l. Società consortile che coordina le attività dei consorziati per le attività di recapito
postale prevalentemente per i clienti della Pubblica Amministrazione, aggiudicate
mediante la partecipazione a gare pubbliche.
SERVIZI
FINANZIARI
Patrimonio
destinato
BancoPosta
L'Assemblea degli Azionisti di Poste Italiane S.p.A. in data 14/04/2011 ha
deliberato la costituzione di un Patrimonio destinato all'esercizio dell'attività di
BancoPosta come disciplinata dal DPR n. 144 del 14 marzo 2001 e ha
determinato i beni e i rapporti giuridici in esso compresi e le regole di
organizzazione, gestione e controllo. In data 1° ottobre 2018, l'insieme di attività,
beni e rapporti giuridici costituenti il ramo d'azienda della monetica e dei servizi
di pagamento è stato oggetto di conferimento in un patrimonio destinato
nell'ambito della controllata PostePay S.p.A. al fine di consentire a quest'ultima
di operare quale Istituto di Moneta Elettronica (IMEL).

In data 28 maggio 2021 l'assemblea straordinaria di Poste Italiane ha approvato
la rimozione del vincolo di destinazione del Patrimonio BancoPosta inerente alle
attività, ai beni e ai rapporti giuridici che costituiscono il c.d. "Ramo Debit" al fine
di conferire quest'ultimo in favore di PostePay S.p.A. con efficacia 1 ottobre 2021.
BancoPosta
Fondi S.p.A. SGR
Società di gestione del risparmio che opera attraverso l'istituzione e la gestione
di fondi comuni di investimento,
nonché il servizio di gestione di
portafogli individuali relativi a mandati istituzionali riferibili al Gruppo.
Anima Holding
S.p.A.
Holding di partecipazioni nel settore del risparmio gestito. Controlla al 100% la
Anima SGR che a sua volta controlla al 100% Anima Asset Management Ltd.
Moneyfarm
Holding LTD
Società di gestione digitale del risparmio, specializzata in portafogli in ETF
(Exchange Traded Funds).
Financit S.p.A. Società, facente parte del Gruppo BNP Paribas, che opera nel settore del credito
assistito dalla cessione del quinto dello stipendio
o
della
pensione
(c.d. "Crediti CQ") e delegazione di pagamento.
Replica SIM
S.p.A.
Società di Intermediazione mobiliare, opera nel settore dell'intermediazione in
conto proprio e di terzi e della gestione patrimoniale come investment manager
ed execution broker per la gestione di alcuni fondi di investimento.
Poste Vita S.p.A. Compagnia assicurativa che svolge attività assicurativa e riassicurativa nei rami
Vita.
Poste Assicura
S.p.A.
Compagnia assicurativa che svolge attività per la protezione della persona (salute
e infortuni), dei beni (casa e patrimonio) e del credito (assicurazione di
finanziamenti e mutui da eventi imprevisti).
SERVIZI
ASSICURATIVI
Poste Insurance
Broker S.r.l.
Società di intermediazione assicurativa per l'esercizio dell'attività di distribuzione
e intermediazione assicurativa e riassicurativa.
Poste Welfare
Servizi S.r.l.
Società che svolge attività di gestione Fondi Sanitari Integrativi, servizi di
acquisizione e convalida banche dati, servizi e liquidazione delle prestazioni per
conto di fondi sanitari privati, eroga inoltre servizi per la gestione dei prodotti
Salute e welfare del Gruppo Poste Vita. A seguito della cessione nel mese di
gennaio 2022 da parte di Poste Vita in favore di Poste Italiane del 100% delle
quote detenute in Poste Welfare Servizi, la stessa, a partire dal 2022, è
ricompresa all'interno della Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e
Distribuzione.
PostePay S.p.A. Società che integra servizi di monetica e pagamento, agendo come Istituto di
Moneta Elettronica (IMEL), a servizi di operatore mobile virtuale (Mobile Virtual
Network Operator - MVNO) con il brand PosteMobile.
PAGAMENTI E
MOBILE
Consorzio per i
Servizi di
Telefonia Mobile
S.c.p.A.
Consorzio per la fornitura dei servizi di telefonia mobile e servizi di messaggistica
integrata (servizi info dispositivi connessi a strumenti finanziari) esclusivamente
per Poste Italiane.
Nexi S.p.A.
(partecipata al
Società che svolge attività nel settore dei pagamenti digitali (c.d. PayTech), offre

3,6% da PSIA servizi
e
infrastrutture
tecnologiche
per
banche,
imprese
e
Pubblica
S.r.l.) Amministrazione. Opera in tre segmenti di mercato: Merchant Services &
Solutions, Cards & Digital Payments e Digital Banking & Corporate Solutions.
PSIA S.r.l. Società holding che svolge attività di detenzione e gestione di partecipazioni.
Tink AB Società svedese accreditata come operatore PSD2 presso l'FSA (Financial
Supervisory Authority) e presente in più di 10 paesi europei (tra cui l'Italia). È una
delle principali piattaforme di open banking e fornisce a banche e istituzioni
finanziarie soluzioni tecnologiche in ottica PSD2.
Volante
Technologies Inc
Società americana specializzata nello sviluppo di soluzioni tecnologiche
sottostanti i processi di pagamento e messaggistica finanziaria su cloud e on
premise per l'accelerazione della trasformazione digitale e la modernizzazione
dei servizi finanziari.

PRINCIPALI OPERAZIONI SOCIETARIE INTERVENUTE

CORRISPONDENZA
PACCHI E
DISTRIBUZIONE
sennder
Technologies
GmbH
sennder Italia
Nel mese di gennaio 2021 Poste Italiane ha partecipato a un aumento di
capitale promosso da sennder GmbH investendo 7,5 milioni di euro, portando
la propria partecipazione nella società tedesca al 2,0% (1,8% su base fully
diluted). Inoltre sennder Gmbh, coerentemente agli accordi precedentemente
siglati, a maggio 2021 ha effettuato il follow-up dell'aumento di capitale sopra
descritto raggiungendo una valutazione complessiva superiore a 1 miliardo di
euro. In conseguenza del nuovo aumento di capitale la partecipazione di
Poste Italiane nella società è passata all'1,9% (1,7% su base fully diluted).
Si segnala inoltre che, a seguito del raggiungimento da parte di sennder Italia
di tutti i KPI finanziari e operativi prestabiliti dagli accordi tra Poste Italiane e
sennder GmbH, a valle dell'approvazione del bilancio al 31.12.2020 da parte
dell'Assemblea dei Soci, nel mese di aprile 2021 è stato effettuato un
aumento di capitale al valore nominale riservato a sennder GmbH che ha
incrementato la quota detenuta in sennder Italia del 5% (dall'attuale 25% al
30%). A seguito di tale aumento, la quota di partecipazione diretta detenuta
da Poste Italiane in sennder Italia è passata dal 75% al 70%.
In data 20 dicembre 2021 sennder GmbH ha mutato la propria
denominazione sociale in sennder Technologies GmbH.

CORRISPONDENZA PACCHI E DISTRIBUZIONE

Nexive Group S.r.l.

In data 29 gennaio 2021 Poste Italiane ha acquisito da PostNL European Mail Holdings B.V. e Mutares Holding – 32 Gmbh l'intero capitale sociale di Nexive Group S.r.l. (di seguito Nexive) a un prezzo pari a 34,4 milioni di euro, sulla

base di un Enterprise Value di 50 milioni di euro e di

un indebitamento netto di 15,6 milioni di euro. Il corrispettivo finale si è attestato, in seguito all'aggiustamento del prezzo previsto dagli accordi contrattuali, a 30,7 milioni di euro.

Gruppo Nexive acquisito il 29 gennaio 2021

L'acquisizione consentirà a Poste Italiane di sfruttare potenziali economie di scala derivanti dal consolidamento delle attività di Nexive, migliorando il livello di servizio per i clienti di entrambe le aziende.

L'operazione è stata effettuata ai sensi dell'art. 75 del D.L. del 14 agosto 2020 n.104 (convertito in Legge n. 126 del 13 ottobre 2020), che dispone che determinate operazioni di concentrazione siano considerate autorizzate previa indicazione all'AGCM di misure idonee a prevenire il rischio di imposizione di prezzi o altre condizioni contrattuali che potrebbero essere gravose per l'utenza in conseguenza dell'operazione. L'operazione di acquisizione è stata autorizzata dall'AGCM con la prescrizione di alcune misure comportamentali in capo a Poste Italiane. La società ha inviato le prime due relazioni semestrali successive al closing, avvenuto a gennaio 2021, sull'ottemperanza alle misure prescritte.

A partire dal 2022 è previsto l'invio di relazioni annuali.

Il processo di integrazione di Nexive, ha reso necessaria una riorganizzazione delle entità legali del Gruppo con l'obiettivo di avere un "Operating Company" focalizzata sulla gestione e coordinamento della nuova rete di recapito del Gruppo costituita da parte degli attuali partner di recapito esterni di Nexive e

impiegata a supporto della fase di "last mile" del processo di recapito di prodotti postali e pacchi di piccole dimensioni.

Al riguardo, il consiglio di amministrazione di Poste Italiane dell'11 maggio 2021 ha autorizzato il riassetto societario del Gruppo Nexive.

Riorganizzazione societaria con creazione di un'Operating Company

Prosegue

Continua

In particolare, sono stati approvati i progetti di fusione e scissione inerenti l'operazione di riorganizzazione societaria che si è articolata nei seguenti passaggi:

  • fusione per incorporazione di Nexive Group e Nexive Servizi in Poste Italiane;
  • scissione parziale di Nexive Network (i) in favore di Poste Italiane, quanto al ramo d'azienda relativo alle attività di recapito della corrispondenza, che comprendono l'interessenza azionaria in Nexive Scarl, e (ii) in favore di Postel S.p.A., società anch'essa interamente e direttamente controllata da Poste Italiane, quanto al ramo d'azienda relativo alle attività di stampa.

I progetti di fusione e di scissione sono stati approvati l'11 maggio 2021 anche dai Consigli di Amministrazione, per quanto di rispettiva competenza, di Nexive Group, di Nexive Servizi, di Nexive Network e di Postel. L'approvazione definitiva da parte del Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane, dell'assemblea straordinaria di Postel e delle assemblee di Nexive Group, Nexive Network e Nexive Servizi è avvenuta in data 24 giugno 2021.

L'operazione, che ha previsto l'applicazione delle semplificazioni previste dalla normativa per le operazioni di scissione e fusione di società interamente possedute, è efficace a decorrere dal 1° ottobre 2021 e non ha comportato alcuna emissione di nuove azioni né comunque assegnazione di azioni di Poste Italiane.

In data 19 gennaio 2021 Poste Italiane e Cloud Seven Holding Limited hanno siglato un accordo quadro vincolante finalizzato al rafforzamento della partnership nel mercato dell'e-commerce tra la Cina e l'Italia. L'accordo quadro prevede l'acquisizione da parte di Poste Italiane del 51% del capitale votante (40% del capitale totale) di Sengi Express Limited ("Sengi Express") , società

interamente posseduta da Cloud Seven Holding Limited con sede a Hong Kong. Sengi Express è una società leader nella creazione e nella gestione di soluzioni logistiche cross-border per i merchant dell'e-commerce cinese attivi sul mercato italiano.

Sengi Express prima società straniera consolidata nel Gruppo

L'operazione è parte dello sviluppo del business

internazionale dei pacchi B2C, elemento cardine della strategia di trasformazione all'interno della divisione Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione di Poste Italiane, che sfrutta le esponenziali opportunità di crescita dell'e-commerce.

Il closing dell'operazione si è perfezionato in data 1 marzo 2021.

CORRISPONDENZA PACCHI E DISTRIBUZIONE

Sengi Express Limited

Financit In data 23 dicembre 2020 Poste Italiane e BNL Gruppo BNP Paribas hanno siglato un accordo quadro vincolante per il rafforzamento della partnership nel settore del credito assistito dalla cessione del quinto dello stipendio o della pensione (c.d. "Crediti CQ") mediante l'acquisizione da parte di Poste Italiane di una partecipazione azionaria pari al 40% di BNL Finance, società di BNL Gruppo BNP Paribas leader nel mercato dei Crediti CQ.

Il closing dell'operazione si è perfezionato in data 1 luglio 2021 a seguito delle autorizzazioni pervenute dalle Autorità di Vigilanza e al completamento della scissione, da parte di BNL Finance in favore della controllante BNL S.p.A., delle attività fuori perimetro costituite

Acquisizione Financit S.p.A. per il rafforzamento della partnership nella cessione del quinto dello stipendio

principalmente da circa 2 miliardi di euro di crediti rispetto a un portafoglio crediti complessivo di oltre 2,8 miliardi di euro a fine 2020.

Sempre con decorrenza 1 luglio 2021 BNL Finance S.p.A. ha mutato la propria denominazione sociale in Financit S.p.A.

Financit, in qualità di fabbrica di prodotto, distribuisce i propri Crediti CQ attraverso la rete degli Uffici Postali sulla base di un accordo commerciale di durata decennale con Poste Italiane - Patrimonio BancoPosta, in continuità con l'accordo commerciale già in essere prima del closing dell'operazione.

Il 29 luglio 2021, in seguito all'ottenimento dell'autorizzazione da parte di Banca d'Italia, Poste Italiane ha sottoscritto un aumento di capitale in Replica SIM S.p.A. ("Replica" o la "SIM") divenendo titolare del 45% del capitale della società. Replica opera nel settore

Aumento di capitale in Replica SIM S.p.A. per l'ingresso nel mercato istituzionale MTS

dell'intermediazione in conto proprio e di terzi e della gestione patrimoniale come investment manager ed execution broker per la gestione di alcuni fondi di investimento. I fondi rivenienti dall'aumento di capitale consentiranno alla SIM di operare nel mercato istituzionale MTS (Mercato Telematico dei Titoli di Stato).

Replica SIM S.p.A.

PAGAMENTI E MOBILE

Tink AB In data 23 giugno 2021 il Consiglio di Amministrazione di PostePay S.p.A. ha approvato la sottoscrizione di contratti vincolanti per la cessione della partecipazione detenuta da PostePay S.p.A. in Tink AB, operatore fintech specializzato in soluzioni tecnologiche di open banking, per un corrispettivo di circa 77 milioni di euro, nel contesto dell'annunciata cessione del 100% di Tink AB a Visa Open Connect Limited, società del Gruppo Visa. L'operazione è stata concordata sulla base di una valutazione di Tink AB, in termini di enterprise value, pari a 1,8 miliardi di euro.

Si ricorda che l'investimento complessivo di PostePay S.p.A. in Tink è stato pari a 22,1 milioni di euro, corrispondente ad una partecipazione del 4,7% nel capitale della società su base fully diluted.

Il Gruppo Poste Italiane continuerà a collaborare con Tink attraverso la partnership in essere incentrata sull'espansione dell'offerta di servizi digitali del Gruppo.

Il closing dell'operazione si è perfezionato in data 10 marzo 2022 in seguito all'approvazione da parte delle autorità competenti.

LIS Holding S.p.A. In data 25 febbraio 2022 PostePay ha sottoscritto con IGT Lottery S.p.A. ("IGT") un accordo vincolante per l'acquisizione del 100% di LIS Holding S.p.A. (insieme alla società controllata LIS Pay S.p.A., "LIS") a un prezzo pari a 700 milioni di euro determinato sulla base di un Enterprise Value di 630 milioni di euro e una cassa netta disponibile pari a 70

milioni di euro.

LIS, offre un'ampia gamma di servizi attraverso la gestione tecnologica della piattaforma nei

Acquisito il 100% della società LIS Holding S.p.A.

confronti degli esercenti convenzionati costituiti da 54 mila punti vendita non specializzati, di cui circa 33 mila tabaccai, dislocati su tutto il territorio nazionale. La piattaforma di LIS supporta e abilita l'erogazione presso gli esercenti convenzionati di servizi in prevalenza di incasso e pagamento: (i) Pagamenti (bollettini postali, MAV, PagoPA ,ecc.); (ii) Incassi per ricariche di carte prepagate (in prevalenza PostePay); (iii) Altre tipologie di incassi per servizi (direttamente o per conto terzi): ricariche telefoniche, TV digitale, nonché servizi di processing dedicati alla mobilità ovvero all'emissione di valori bollati; (iv) Servizi ai commercianti ed aziende tramite piattaforma tecnologica abilitante i servizi di cui sopra attraverso un'infrastruttura di terminali proprietari.

L'operazione consolida la crescita di PostePay anche nel mercato dei pagamenti di prossimità, rafforza i servizi di acquiring e i prodotti offerti alle PMI in coerenza con la strategia omnicanale integrata al centro del piano '24SI'.

I consigli di amministrazione di Poste Italiane e PostePay hanno approvato l'operazione che rimane soggetta alle consuete condizioni di closing, tra cui l'ottenimento delle approvazioni regolamentari. Il closing è atteso entro il terzo

trimestre del 2022.

Altre operazioni

In data 21 giugno 2021 l'Assemblea Straordinaria degli Azionisti di SIA ha approvato il progetto di fusione per incorporazione di SIA S.p.A. in Nexi S.p.A. sulla base degli accordi vincolanti seguiti alla sottoscrizione del memorandum of understanding del 5 ottobre 2020.

In data 15 novembre 2020, inoltre, Nexi ha annunciato la sottoscrizione di un accordo vincolante con la società Nets per la fusione dei due gruppi avvenuta il 1 luglio 2021.

Coerentemente agli accordi fra le parti, in data 9 giugno 2021 è stata deliberata la scissione di FSIA perfezionatasi il 31 dicembre 2021, attraverso l'assegnazione di elementi patrimoniali rappresentanti il 30% di FSIA, comprensivi di una

partecipazione azionaria del 17,2% in SIA e del finanziamento soci di 20,7 milioni di euro concesso da Poste a FSIA, in favore di PSIA S.r.l., società di nuova costituzione interamente posseduta da Poste Italiane S.p.A.

tramite la controllata PSIA

3,6%

Nel nuovo gruppo Nexi-SIA-Nets

Si evidenzia infine, che il 31 dicembre 2021 si è perfezionata la

fusione di SIA in Nexi. Pertanto, Poste Italiane, attraverso la controllata PSIA, detiene una partecipazione del 3,6% nel nuovo gruppo Nexi-SIA-Nets.

Tale operazione ha generato una plusvalenza a livello consolidato, al lordo dei relativi effetti fiscali, di 225 milioni di euro in seguito alla riclassifica della partecipazione detenuta in SIA-Nexi (prima per il tramite della collegata FSIA, e in seguito dalla controllata PSIA al perfezionamento della scissione di FSIA) tra le attività finanziarie e rilevata, in conformità al principio contabile IFRS 9, sulla base del suo fair value (quotazione di borsa di Nexi al 30 dicembre 2021). L'importo, di natura non ricorrente, è stato iscritto nella voce Proventi finanziari del conto economico.

In data 25 giugno 2021 Poste Vita e BancoPosta Fondi SGR hanno sottoscritto gli accordi definitivi per l'acquisito del 40% del capitale sociale, di cui il 24,50% di azioni con diritto di voto, di Eurizon Capital Real Asset SGR S.p.A. ("ECRA"), società specializzata negli investimenti a supporto dell'economia reale controllata da Eurizon.

Contestualmente alla sottoscrizione dell'aumento di capitale, è stato perfezionato tra le parti il mandato di gestione di portafogli avente ad oggetto il trasferimento ad ECRA della gestione di alcuni fondi di investimento alternativi, accedendo così a una piattaforma globale che permetterà di sviluppare un modello integrato di gestione lungo tutto il ciclo di vita dell'investimento. Il closing dell'operazione è avvenuto il 31 gennaio 2022, all'esito dell'ottenimento delle autorizzazioni da parte delle autorità regolamentari. Si segnala che ECRA continua a essere controllata e consolidata da Eurizon.

In data 18 marzo 2022 Poste Italiane ha firmato un accordo vincolante con Opus S.r.l. ("Opus") – interamente posseduta dalla famiglia Marconi – e l'operatore di private equity Siparex per l'acquisizione di una quota di maggioranza in Plurima S.p.A. ("Plurima" o la "Società") per un corrispettivo basato su un enterprise value complessivo della Società di 130 milioni di euro.

L'operazione verrà eseguita per il tramite di Poste Welfare Servizi S.r.l. ("PWS"), società interamente controllata da Poste Italiane, e sarà finanziata interamente con le ingenti risorse di cassa disponibili.

Al perfezionamento dell'operazione, atteso entro la fine del primo semestre 2022 a valle delle necessarie autorizzazioni da parte dell' Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ("AGCM"), PWS deterrà il 70% del

capitale sociale di Plurima, mentre la famiglia Marconi deterrà il restante 30%. Luca Marconi sarà confermato Presidente Esecutivo della Società.

Plurima è una società leader di mercato in Italia nella logistica ospedaliera e nei servizi di custodia e gestione documentale per le strutture ospedaliere pubbliche e private. Operando attraverso 41 strutture logistiche e una flotta di circa 300 veicoli.

Alla luce dell'esperienza maturata da PWS nel comparto della salute, risulterà possibile rafforzarne ulteriormente il ruolo quale centro di eccellenza per lo stesso Gruppo Poste Italiane in ambito sanitario, ritenendosi che le consolidate competenze maturate da quest'ultima nel settore della sanità possano essere integrate con le competenze recentemente sviluppate sia da Poste Italiane nell'offerta dei servizi tramite la Piattaforma Vaccini, che tramite i servizi in ambito sanitario erogati da Plurima.

Altre operazioni infragruppo

A seguito dell'ottenimento di tutte le autorizzazioni previste dalla normativa, si è tenuta in data 28 maggio 2021 l'assemblea

straordinaria di Poste Italiane che ha approvato la rimozione del vincolo di destinazione del Patrimonio BancoPosta inerente alle attività, ai beni e ai rapporti giuridici che costituiscono il c.d. "Ramo Debit". L'operazione è stata finalizzata al completamento del processo di accentramento della monetica sull'Istituto di Monetica Elettronica (IMEL) PostePay S.p.A., mediante conferimento in favore di quest'ultima del "Ramo Debit", nonché a rendere altresì le carte di debito collegate al conto BancoPosta un prodotto di PostePay S.p.A. I correntisti BancoPosta, con tale operazione, potranno accedere alle più complete

Dal 1 ottobre 2021 è efficace il conferimento a PostePay del "Ramo Debit" di BancoPosta

funzionalità che caratterizzano l'ecosistema di pagamento/incasso di PostePay, grazie all'integrazione delle funzionalità della carta di debito BancoPosta e senza che ciò comporti per la clientela modifiche delle condizioni economiche del prodotto. L'atto di conferimento del Ramo Debit da parte di Poste Italiane in favore di PostePay S.p.A. è stato formalizzato il 23 settembre 2021 con efficacia a decorrere dal 1 ottobre 2021, tenuto conto del periodo di 60 giorni per l'opposizione dei creditori, termine che decorre dall'iscrizione della delibera assembleare di Poste Italiane nel Registro delle Imprese.

Con atto notarile del 30 marzo 2021, Poste Italiane S.p.A. ha ceduto il 100% della partecipazione detenuta in Indabox S.r.l. in favore di MLK Deliveries S.p.A., società detenuta al 70% da Poste Italiane S.p.A. e al 30% da Milkman Tech S.p.A. L'operazione – che ha avuto efficacia a decorrere dal 1 aprile 2021 – è finalizzata a ricondurre sotto un unico governo due iniziative che, in maniera complementare, insistono sul medesimo target, con la focalizzazione sui servizi last mile e con interessanti potenziali sinergie, anche in termini di ulteriore ottimizzazione della customer experience.

Nell'ottica di accelerare la realizzazione del modello organizzativo/commerciale secondo cui MLK Deliveries S.p.A. ricoprirebbe il ruolo di Operating Company in ambito parcel, il 30 giugno 2021 l'Assemblea di MLK Deliveries S.p.A. ha approvato la cessione del ramo c.d. "Business Parcel B2C" e di tutte le attività commerciali ad esso connesse in favore di Poste Italiane S.p.A. La cessione ha avuto efficacia a partire dal 1 luglio 2021, con il subentro di Poste Italiane in tutti i rapporti attivi, azioni, diritti ed obblighi attualmente facenti capo a MLK Deliveries S.p.A.

Nell'ambito del più ampio processo di efficientamento dei processi d'Information Communication Technology del Gruppo Poste Italiane, mediante accentramento nella Capogruppo della gestione dei sistemi informativi delle società controllate, si è perfezionata l'operazione di cessione del ramo d'azienda ICT di Postel S.p.A. in favore di Poste Italiane S.p.A.

L'operazione, deliberata dal Consiglio di Amministrazione di Postel del 24 giugno 2021, è stata formalizzata con atto notarile in data 25 giugno 2021 e i cui effetti hanno avuto decorrenza dal 1° luglio 2021.

Nel mese di luglio 2021, Volante Technologies Inc ("Volante") ha dato corso ad un aumento di capitale da 10 milioni di dollari, sottoscritto dalla banca americana Wells Fargo. A seguito di tale operazione è stata prevista una seconda tranche di aumento da complessivi 5 milioni di dollari offerta in sottoscrizione agli attuali azionisti, tra cui PostePay S.p.A. Il 28 settembre 2021 il consiglio di amministrazione di PostePay S.p.A. ha autorizzato la partecipazione alla seconda tranche dell'aumento di capitale di Volante con un investimento complessivo pari a circa 500 mila dollari finalizzato al mantenimento della quota di partecipazione originaria del 3,4% (2,9% su base fully diluted), evitandone la diluizione a seguito dell'ingresso nel capitale di Wells Fargo. Il perfezionamento dell'operazione è avvenuto in data 15 ottobre 2021.

In data 26 gennaio 2022 il CdA di Poste Vita ha approvato l'operazione di cessione in favore di Poste Italiane del 100% delle quote detenute in Poste Welfare Servizi, al fine di attuare un processo di riorganizzazione del Gruppo Poste Italiane per rafforzare il ruolo di Poste Welfare Servizi quale centro di eccellenza in ambito sanitario, ritenendosi che le consolidate competenze maturate da quest'ultima nel settore della sanità possano essere integrate con le competenze recentemente sviluppate dalla Capogruppo nell'offerta dei servizi sia tramite la Piattaforma Vaccini, sia tramite il Poste Centro Medico operante presso la sede di Viale Europa a beneficio dei dipendenti del Gruppo Poste Italiane. L'efficacia dell'operazione decorre dal deposito presso il Registro delle Imprese dell'atto di compravendita stipulato in data 24 febbraio 2022.

In data 26 gennaio 2022 MFM Holding Ltd (Moneyfarm) ha dato corso a un aumento di capitale del valore di circa 53 milioni di euro, sottoscritto per circa 44 milioni di euro da M&G plc, asset manager quotato con sede in UK, e pro quota da Poste Italiane con un investimento di circa 9 milioni di euro, al fine di non diluire la propria partecipazione pari a circa il 14%.

Il patrimonio netto di Poste Insurance Broker al 31 dicembre 2021 è pari a 118,8 migliaia di euro e risente della perdita di periodo e di quelle afferenti agli esercizi precedenti configurando l'ipotesi prevista dall'art. 2482 bis del codice civile 5 (perdite superiori a un terzo del capitale sociale). Nella seduta del Consiglio di Amministrazione della Società del 18 febbraio 2022, l'Amministratore Unico ha provveduto a convocare l'assemblea dei Soci per gli opportuni provvedimenti e il Consiglio di Amministrazione del Socio Unico Poste Assicura; quest'ultimo, nella seduta del 22 febbraio 2022, ha approvato la proposta di rafforzamento patrimoniale di Poste Insurance Broker per un ammontare pari a 900 migliaia di euro, a copertura delle perdite accertate garantendo contestualmente il rafforzamento patrimoniale e la continuità aziendale della controllata.

OMNICANALITA' E SETTORI DI ATTIVITÀ

5 Al comma 1 l'articolo 2482 bis del Codice civile stabilisce che "quando risulta che il capitale è diminuito di oltre un terzo in conseguenza di perdite, gli amministratori devono senza indugio convocare l'assemblea dei soci per gli opportuni provvedimenti". Al comma 2 l'articolo 2482 bis del Codice civile prescrive che "all'assemblea deve essere sottoposta una relazione degli amministratori sulla situazione patrimoniale della società con le osservazioni del collegio sindacale o del soggetto incaricato di effettuare la revisione legale dei conti"

STRATEGIA OMNICANALE

La trasformazione digitale intrapresa da Poste Italiane negli ultimi anni ha coinvolto non solo la propria offerta, ma anche il modello di distribuzione che, attraverso una strategia omnicanale, garantisce all'Azienda la possibilità di erogare i servizi con modalità coerenti con i mutati bisogni della clientela.

La pandemia ha favorito l'accelerazione del passaggio al nuovo modello operativo permettendo all'Azienda di rispondere rapidamente ai cambiamenti intervenuti nel mercato facendo leva sulle proprie piattaforme digitali che sfruttano le opportunità derivanti dall'innovazione tecnologica per creare nuovi prodotti e servizi personalizzati e attraverso l'apertura di ulteriori canali di comunicazione con i propri clienti.

La piattaforma multicanale integrata del Gruppo prevede il presidio della clientela e l'erogazione dei servizi attraverso 3 canali:

  • la rete fisica proprietaria: è composta dagli Uffici Postali, dall'articolazione commerciale specializzata sulla clientela business e dalla rete rete logistica per il recapito della corrispondenza e dei pacchi;
  • un'infrastruttura digitale e punti di contatto remoti: costituita da tutte le digital properties del Gruppo e dal contact center, in grado di servire l'intera popolazione nazionale;
  • la rete fisica di terzi: costituita da circa 62 mila punti, frutto di accordi commerciali di partnership per la commercializzazione di prodotti e servizi del Gruppo.

Di seguito la rappresentazione della piattaforma omnicanale del Gruppo:

RETE FISICA DEGLI UFFICI POSTALI

La rete degli uffici postali è governata dalla funzione aziendale Mercato Privati organizzata in Macro Aree territoriali, Filiali e Uffici Postali a presidio di tutto il territorio nazionale. A partire dal mese di novembre 2021, la funzione Mercato Privati ha acquisito la gestione della rete Commerciale per la Clientela Piccoli Operatori Economici.

31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Unità Risorse Unità Risorse
Macro Aree Mercato Privati 6 0,4 6 0,5

Filiali 132 3,6 132 3,7
Uffici Postali 12.761 48,7 12.765 51,2

Il numero delle risorse (stabili e flessibili) è espresso in full time equivalent in migliaia.

L'andamento decrescente dell'organico di tutti e tre gli ambiti organizzativi, riflette le cessazioni di rapporti di lavoro intervenute nel periodo e parzialmente bilanciate, soprattutto nell'ambito Uffici Postali, dalle nuove assunzioni e valorizzazioni interne provenienti da altri ambiti/funzioni.

MACRO AREE MERCATO PRIVATI

DISTRIBUZIONE UFFICI POSTALI E FILIALI

Al fine di supportare al meglio l'evoluzione del front End, anche alla luce delle direttrici strategiche di piano "24SI" (apertura al mercato RC Auto, Energy e Fibra), a partire dal mese di ottobre 2021 è stata rafforzata la filiera commerciale di supporto sui prodotti/servizi di front end prevedendo l'istituzione, a livello di Macro Area (Referente) e di Filiale (Specialista), di ruoli dedicati a supportare il Direttore di Ufficio Postale nel percorso di consolidamento delle competenze e di cambiamento del modello di servizio.

È stata inoltre prevista una rivisitazione delle attività delle figure dedicate ai Corner che, in considerazione dell'evoluzione dell'offerta dei prodotti, saranno chiamati a supportare sempre di più l'attività di promozione e vendita di prodotti e servizi

ad alto contenuto relazionale (es: offerta PostePay, Fibra, RC Auto, Energy, ecc.). In tale contesto, è stato avviato il Progetto Corner 2.0 su un Pilota di 100 Uffici Postali.

Nel ricercare soluzioni che consentano di massimizzare l'efficacia commerciale, la fidelizzazione e la cura del cliente, l'Azienda, nel mese di ottobre 2021, ha avviato la consulenza in modalità mista (in presenza e a distanza): attraverso il collegamento da remoto, gli Specialisti Consulenti Mobili (SCM) possono erogare la consulenza avvalendosi della presenza del Direttore dell'Ufficio

Postale per l'accoglienza del cliente in Ufficio Postale, la sua identificazione e l'assistenza contrattuale. Tale nuova modalità si pone come nuova opportunità di consulenza aggiuntiva a quella tradizionale (svolta in presenza) e quella tramite offerta a distanza6 .

Con riferimento alle azioni poste in campo dall'Azienda a tutela del personale e dei clienti rispetto alla pandemia in atto, si rinvia a quanto illustrato nel capitolo 5 "Rischi e Opportunità" e all'interno degli 8 Pilastri di Sostenibilità del Gruppo la cui trattazione è contenuta nel capitolo 6 "Creazione di valore".

RETE FISICA MERCATO IMPRESE E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Il presidio commerciale e la vendita dei prodotti e servizi del Gruppo alle imprese e alla Pubblica Amministrazione Centrale e Locale è garantito dalla funzione Mercato Imprese e Pubblica Amministrazione di Poste Italiane.

L'organizzazione della forza vendita garantisce il presidio territoriale focalizzato per comparto di prodotto, mediante:

  • 3 Macro Aree Vendita (Lombardia Nord Ovest, Centro Nord e Nord Est, Centro Sud), con responsabilità commerciale esclusiva sui ricavi di posta e comunicazione e di supporto commerciale alla forza vendita specialistica;
  • 2 Aree Vendita dedicate alla gestione commerciale dei prodotti/servizi di logistica e pacchi e specializzate per industry:
    • Industry 1: Health&Beauty, Elettronica e Informatica, Altri Settori;
    • Industry 2: Food&Grocery&Pet, Homeliving&Fashion, Platform&Solution Players;
  • 1 Area commerciale specializzata sull'offerta di prodotti finanziari e assicurativi sui grandi clienti business e Pubblica Amministrazione;
  • 1 Area commerciale per la Pubblica Amministrazione Centrale e per quella Locale relativa a Regioni e Città Metropolitane;

6 Il servizio di offerta a distanza consente ai consulenti di inviare una proposta di risparmio o investimento nell'area riservata del cliente; quest'ultimo può consultare la proposta e decidere se finalizzarla direttamente online oppure in ufficio postale.

  • 1 Area commerciale dedicata alla gestione commerciale delle partnership con reti terze e della vendita remota (a decorrere dal mese di febbraio 2022).

Macro Aree Mercato Imprese e Pubblica Amministrazione

Area Centro Nord e Nord Est Area Centro Sud Strutture Centrali /Sede Pubblica Amministrazione/ Sede Venditori Finanziari/ Sede canali partner e vendita remota Sede di Area

Area Lombardia e Nord Ovest

LA RETE LOGISTICA

I servizi di corrispondenza e pacchi del Gruppo sono erogati attraverso due network logistici integrati e sinergici fra loro: il network della rete logistica postale per la gestione della corrispondenza, oggi evoluto per permettere anche la gestione dei pacchi di piccole dimensioni, e il network della logistica dei pacchi per la gestione di tutte le tipologie di pacchi.

L'integrazione tra i due network è stata rafforzata nel corso del 2020 attraverso l'incremento dell'interscambio dei volumi dei pacchi di piccole dimensioni (c.d. "portalettabili" ovvero al di sotto dei 5 chilogrammi), utilizzando come discriminante l'efficienza economica. Il recapito di tali prodotti sul territorio italiano può essere effettuato in maniera indistinta dalla rete logistica postale e dalla rete logistica dei pacchi secondo un approccio dinamico, finalizzato a massimizzare l'efficienza per singola area territoriale.

Alle due reti di recapito già esistenti (portalettere e corrieri SDA) nel corso del 2020 si è aggiunta una rete di "ultimo miglio" svolta dalla società MLK Deliveries e focalizzata prevalentemente sulla consegna di pacchi con servizi a valore aggiunto (Same Day – recapito in giornata – e Scheduled Delivery – recapito programmato). Con l'acquisizione del Gruppo Nexive, avvenuta nel corso del primo trimestre 2021 e con la riorganizzazione societaria avvenuta nel corso dei mesi successivi, si è aggiunta un'ulteriore rete di recapito costituita da parte degli attuali partner di recapito esterni di Nexive. Tale rete, che a partire dal 1 ottobre 2021 è gestita da Nexive Network, la quale ha assunto il ruolo di Operating Company, verrà progressivamente focalizzata sulla consegna dei pacchi e della corrispondenza con recapito "alla persona" e non in cassetta.

ATTIVITÀ DELLA RETE LOGISTICA POSTALE

La rete logistica postale accetta, smista e recapita i prodotti di corrispondenza e i pacchi di piccole dimensioni (portalettabili). La rappresentazione che segue mostra in sintesi la catena del valore del processo logistico postale e i principali driver quantitativi.

Il modello di governo della rete logistica postale è strutturato su 6 Macro Aree Logistiche che coordinate centralmente gestiscono al loro interno tutte le fasi della catena del valore: accettazione e raccolta, smistamento in partenza, trasporto, smistamento in arrivo e recapito. Tale modello permette al contempo di avere una gestione unica su tutto il territorio e di poterla declinare secondo ciascuna realtà specifica con interventi mirati.

Di seguito, il modello di presidio territoriale adottato:

L'evoluzione dell'organico dell'anno 2021, rappresentato nella tabella che segue, riflette un decremento in tutti gli ambiti organizzativi, a eccezione di quello delle Macro Aree Logistiche nelle quali sono confluite le risorse della qualità provenienti dallo staff dei centri di recapito.

31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Unità Risorse Unità Risorse
Macro Aree Logistiche 6 1,3 6 0,9
Centri di Smistamento 16 7,1 16 7,3
Centri Operativi** 10 1,0 9 1,0
Centri di Recapito* 1.430 37,8 1.510 40,4
Totale 1.462 47,2 1.541 49,7

Tutti i dati relativi all'organico (stabile e flessibile) sono espressi in full time equivalent in migliaia.

* Le risorse dedicate al Recapito includono 31,4 migliaia di risorse con mansione portalettere e capo squadra recapito (33,0 migliaia al 31 dicembre 2020).

**Le unità del 2021 includono il centro di Malpensa.

ATTIVITÀ DELLA RETE LOGISTICA PACCHI

I pacchi e i prodotti di corriere espresso di maggiori dimensioni o non portalettabili vengono consegnati attraverso il network delle società controllate SDA Express Courier, MLK Deliveries e Nexive. Il flusso logistico è di seguito rappresentato.

INFRASTRUTTURA DIGITALE E PUNTI DI CONTATTO REMOTI – WEB, APP E CONTACT CENTER

Al di fuori degli Uffici Postali, i servizi del Gruppo sono garantiti attraverso i canali digitali (sito web Poste.it e app), il cui utilizzo è proseguito nel corso del 2021 con ritmi di crescita sostenuti nonostante il progressivo allentamento alle misure di restrizione connesse all'emergenza sanitaria.

Le Digital Properties del Gruppo sono le seguenti:

Nel corso del periodo il Gruppo ha lavorato per il rafforzamento del canale di vendita digitale, ottimizzando i processi di

le digital properties.

acquisto in logica "one click to buy" , ampliando la gamma di prodotti e servizi acquistabili direttamente attraverso

Fonte: Webtrends, Adobe Analytics, Store iOS, Android, Windows, elaborazione interna DTO Note:

1) Utenti iOS e Android che hanno scaricato l'APP

2) Il numero di visitatori rappresenta il conteggio dei singoli cookie (browser) che hanno visitato il sito nel periodo di osservazione. Lo stesso utente che visita il sito utilizzando diversi browser e/o diversi device (pc/mobile) viene contato più volte.

I canali digitali web e app di Poste Italiane costituiscono il punto di accesso ai servizi online per 33,8 milioni di utenti retail (27,1 milioni al 31 dicembre 2020) e si posizionano sia come canali di vendita diretta che di post vendita. La media giornaliera degli utenti web e app per il 2021 è stata di 4,3 milioni (3,0 milioni gli utenti medi giornalieri nel 2020). In aumento anche le transazioni del canale digitale, che nel 2021 sono state pari a 124,7 milioni per un valore transato di 32,7 miliardi di euro (90,6 milioni di transazioni nel 2020 per un valore transato di 22,2 miliardi di euro).

Sul canale contact center le interazioni gestite nel corso del 2021 sono state, al netto delle interazioni correlate alla piattaforma vaccini, pari a circa 38 milioni con una crescita del 19,7% rispetto

32%

delle transazioni giornaliere 2021 è avvenuto sui nuovi canali

ai volumi del 2020. Nonostante l'incidenza delle interazioni giornaliere su tale canale sia ancora di poca rilevanza rispetto agli altri punti di contatto (0,5% nel 2021), si registra nel 2021 una crescita delle stesse (+6%) rispetto all'analogo valore del 2020. >20

le interazioni giornaliere a dicembre 2021 in omnicanalità mln

Per maggiori dettagli sulle performance del periodo dei canali digitali, si rinvia al paragrafo "Omnicanalita', Trasformazione Digitale e Principali KPIs". Per saperne di più

RETE FISICA DI TERZI

Nella strategia omnicanale del Gruppo un ruolo cruciale è rappresentato dalle reti terze che sono state potenziate per garantire alla clientela di Poste Italiane una valida alternativa alle reti proprie per l'accesso ai servizi transazionali e divenute

particolarmente rilevanti nel contesto di emergenza sanitaria. L'obiettivo è quello di creare una piattaforma per l'integrazione dei prodotti del Gruppo con i canali di distribuzione di terzi e per l'utilizzo dei servizi di terze parti all'interno delle offerte commerciali del Gruppo, introducendo anche servizi Innovativi ad elevato valore aggiunto. Poste Italiane ha convenzionato un'ampia rete di punti di contatto.

Nel corso dell'anno 2021 la Rete Punto Poste7 si è ampliata con l'attivazione di circa 2.700 nuovi punti. Al 31 dicembre la Rete Punto Poste conta circa 13.500 punti di contatto.

STRATEGIC BUSINESS UNIT CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE

CONTESTO MACROECONOMICO

Nel corso del 2021 lo scenario internazionale ha registrato un ritmo di espansione sostenuto, ancorché distribuito in maniera differenziata fra paesi e settori produttivi, in relazione al progresso delle campagne vaccinali ed alle regole adottate per limitare la diffusione del virus. La successione delle ondate di contagi, l'ultima in ordine temporale quella derivante dalla diffusione della variante Omicron, non consentono ancora di considerare superata l'emergenza sanitaria e i suoi effetti economici. Conseguenza diretta delle misure di restrizione per arginare la diffusione del virus in presenza di una domanda di beni molto vivace è il disallineamento tra domanda e offerta che ha trovato sbocco nell'aumento del livello dei prezzi diffuso su scala mondiale.

Le ultime indagini segnalano un indebolimento del ritmo dell'espansione nel quarto trimestre 2021, soprattutto in Europa e nelle economie emergenti. Il rallentamento dell'economia mondiale ha tuttavia influito in misura limitata sulla dinamica del PIL dell'intero 2021. L'Organizzazione per la Cooperazione e lo

Sviluppo Economico (OCSE) nell'Outlook di dicembre ha previsto per il 2021 una crescita globale pari al +5,7%8 , in leggera diminuzione rispetto alla previsione di maggio 2021, e una progressiva decelerazione nel biennio successivo, rispettivamente pari a 4,5% e 3,2% nel 2022 e 2023.

L'economia dell'Eurozona, dopo il primo trimestre 2021 in lieve contrazione (-0,3%), è rimbalzata nel secondo e terzo trimestre registrando un incremento significativo del PIL (+2,1% e +2,2%) e dell'occupazione (rispettivamente +0,7% e +0,9%) grazie alla progressiva riapertura delle attività9 .

Le restrizioni reintrodotte nell'ultimo trimestre dell'anno nella maggioranza dei Paesi UE hanno frenato la fase espansiva ed è probabile che i più recenti sviluppi sul fronte epidemiologico possano pesare sulla ripresa nei primi mesi del 2022. L'aumento dell'incertezza potrebbe infatti pesare sulla fiducia degli agenti economici e allungare i tempi della "normalizzazione" dei volumi di produzione e quindi dei prezzi.

L'OCSE attribuisce all'economia dell'Eurozona una crescita10 al 5,2% nel 2021, 4,3% nel 2022 e 2,5% nel 2023.

7 La rete Punto Poste è composta da Punti di ritiro - attività commerciali che offrono i servizi di ritiro e spedizione pacchi - e Locker, punti self-service con orari di apertura estesi.

8 OECD Economic Outlook - A balancing Act - December 2021

9 Teleborsa.it - Eurozona, PIL 2° trimestre rivisto al rialzo a +2,2% - 7 settembre 2021

10 https://www.oecd-ilibrary.org

Coerentemente con il rafforzamento della ripresa economica, l'accelerazione dell'inflazione ha fatto registrare a dicembre una crescita dei prezzi al consumo pari a 5%11 su base annua, trainata dalla componente energetica.

Lo spaccato per Paese evidenzia un andamento divergente dell'inflazione armonizzata nelle quattro maggiori economie dell'area, con l'indice che a dicembre 2021:

  • ha toccato il valore massimo in Spagna, attestandosi al 6,7%;
  • è cresciuto in Italia attestandosi al 4,2% dal 3,9% del mese precedente;
  • è diminuito in Germania, registrando un 5,7% (-0,3% rispetto al mese precedente);
  • è risultato stabile in Francia (3,4%).

L'economia italiana è uscita dalla crisi prima del previsto e sta affrontando l'impatto della diffusione della variante Omicron con maggiore resilienza rispetto alle prime ondate pandemiche. Dopo il primo trimestre 2021 in leggera crescita, la progressiva eliminazione delle restrizioni alla mobilità e l'incremento delle attività industriali e del terziario hanno permesso una significativa crescita rispettivamente pari a 2,7% e 2,6%, nel secondo e terzo trimestre dell'anno, grazie all'aumento dell'attività manifatturiera e all'ulteriore forte recupero nel settore dei servizi. Le tensioni sui mercati delle materie prime e dei prodotti intermedi, che hanno in larga misura riflesso la rapidità della ripresa dopo la riapertura delle maggiori economie, hanno avuto un impatto relativamente contenuto sull'attività produttiva nel paese.

L'inflazione al consumo è aumentata sensibilmente e, in media d'anno, la crescita è pari all'1,9% (-0,2% nel 2020) sospinta dai forti rincari dell'energia. Gli indicatori evidenziano come l'attività economica abbia continuato a espandersi anche nella

parte finale dell'anno, seppure in misura meno accentuata rispetto agli ultimi due trimestri.

Alla luce di queste informazioni la crescita nel complesso dell'anno è risultata superiore al 6%12 previsto dal Governo nella Nota di aggiornamento al Def13, approvato dal Consiglio dei Ministri a fine settembre 2021. La stima aggiornata sulla crescita del PIL pubblicata dall'ISTAT indica un aumento del 6,5% rispetto al 202014 .

La crescita del PIL in Italia del 2021 +6,5%

In questo scenario, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) potrà fornire un significativo contributo sia per l'effetto dell'incremento della quota di investimenti sia nel favorire una ricomposizione a favore degli asset intangibili. Il rallentamento nei mesi finali dell'anno non dovrebbe pertanto modificare il trend espansivo di fondo: le stime OCSE15 per il 2022 prevedono una crescita del PIL del 4,6% e un rallentamento graduale della ripresa nel 2023 con una crescita stimata del 2,6%.

Con particolare riferimento al mercato postale, lo stesso sta attraversando una fase di profondi cambiamenti in gran parte riconducibili alla digitalizzazione, che influenza in modo diverso i volumi di lettere e di pacchi in circolazione. A livello di macrotrend, al continuo calo strutturale dei volumi di corrispondenza tradizionale, sostituiti da forme di comunicazione digitale (e-mail, messaggistica istantanea, ecc.), si accompagna un significativo aumento dei volumi di pacchi spediti.

In particolare, per il mercato della corrispondenza, dopo il calo consistente dei volumi 2020 (-18% rispetto al 2019), si conferma per il 2021 un trend di sostanziale stabilità16 .

11 Eurostat - annual inflation flash estimate - December 2021 - 7 gennaio 2022

12 Istat - Le prospettive per l'economia italiana nel 2021/2022 - 3 dicembre 2021

13 Documento di Economia e Finanza

14 Istat - stima preliminare del pil - iv trimestre 2021 – 31 gennaio 2022

15 OCSE - https://www.oecd.org/economy/italy-economic-snapshot/

16 Fonte: Elaborazioni interne previsionali.

Nel comparto pacchi il motore fondamentale della crescita si conferma essere l'e-commerce: negli ultimi anni il commercio elettronico ha avuto un notevole sviluppo e si sta ormai consolidando come nuova abitudine di vendita/acquisto, grazie anche ai nuovi equilibri determinati dall'emergenza sanitaria, ovvero: maggior educazione digitale del consumer, superamento delle barriere all'acquisto online, aumento dei web shopper, digitalizzazione dei retailer tradizionali, tendenza a sviluppare canali e-commerce integrati con l'esperienza fisica. Per il comparto pacchi italiano:

  • nell'anno 2020 si è registrato un volume dei pacchi pro-capite in crescita, con 6 unità rispetto alle 4 unità del 201917 . Si stima che per il 2021 il volume dei pacchi pro-capite raddoppi rispetto al 201918. Inoltre, la penetrazione dell'online sugli acquisti Retail è passata dal 4% del 2015 al 9% nel 2020, attestandosi nel 2021 ad un valore pari al 10%19, con ulteriori margini di crescita rispetto ai tassi registrati nei principali Paesi europei;
  • nel 2021 il trend positivo dell'e-commerce prosegue, anche se con un fisiologico ridimensionamento del tasso di crescita rispetto al 202020; l'anno 2021, infatti, evidenzia una nuova crescita settoriale più contenuta rispetto a quanto mostrato nel 2020, ma contraddistinta da un tasso superiore al periodo pre-pandemia, per effetto della permanenza della domanda di consegne e-commerce su livelli più elevati rispetto al passato;
  • Poste Italiane è oggi tra i principali operatori nel settore con una quota di mercato (B2C) superiore al 30%21 .

CONTESTO NORMATIVO

Onere del Servizio Postale Universale

Il 30 dicembre 2019 è stato sottoscritto tra il Ministero dello Sviluppo Economico e Poste Italiane il nuovo Contratto di Programma per gli anni 2020-2024; la sua efficacia decorre dal 1 gennaio 2020 al 31 dicembre 2024.

Il 1° dicembre 2020 la Commissione europea ha approvato le compensazioni, per gli obblighi di servizio pubblico previste dal Contratto di Programma 2020-2024, nell'ammontare di 262 milioni di euro annui. Il sistema delle compensazioni per gli obblighi di servizio pubblico assunti dalla Società è stato ritenuto essere pienamente conforme con le applicabili norme UE in materia di aiuti di Stato.

Il 1° luglio 2021 è stata pubblicata la Delibera AGCom 199/21/CONS con la quale si è concluso il procedimento di verifica del costo netto del servizio postale universale sostenuto da Poste Italiane per gli anni 2017, 2018 e 2019. In particolare, l'onere del servizio postale universale per tali anni, è stato quantificato, rispettivamente, in 354,5, 334,5 e 175 milioni di euro. Per l'esercizio 2019, sebbene l'onere quantificato (175 milioni di euro) sia inferiore alle compensazioni autorizzate (262 milioni di euro), l'onere per la fornitura del servizio postale universale sull'intero periodo (ovvero il previgente Contratto di Programma 2016-2019) risulta in ogni caso superiore alle compensazioni autorizzate dalla Commissione Europea. L'Autorità ha stabilito inoltre che l'onere del servizio universale per gli anni 2017, 2018 e 2019 è iniquo e che, per i medesimi anni, in continuità con quanto stabilito negli anni precedenti, non è istituito il Fondo di Compensazione di cui all'art. 10 del D.Lgs.n. 261/1999. Avverso il suddetto provvedimento Poste Italiane ha presentato ricorso al TAR Lazio.

17 Fonte: Elaborazioni interne su dati storici e su previsioni Cerved Databank, Netcomm.

18 Elaborazioni interne previsionali.

19 Fonte: Dati Osservatorio eCommerce B2C – Politecnico Milano/Netcomm.

20 Elaborazioni interne sulla base dei dati Cerved Databank, Netcomm.

21 Fonte: Elaborazioni interne su dati storici e su dati Cerved Databank, Netcomm.

Agevolazioni tariffarie editoriali La Legge di Bilancio 2020 (Legge 27 dicembre 2019, n. 160) ha ridefinito gli stanziamenti per i rimborsi, prevedendo un valore di 53,1 milioni di euro per il 2020, di 53,2 milioni di euro per il 2021 e di 52,5 milioni di euro per il 2022.

La Legge di Bilancio 2021 (Legge 30 dicembre 2020, n. 178) ha previsto uno stanziamento di 52,5 milioni di euro per il 2023.

Il D.L. 30 dicembre 2019, n. 162 - come convertito dalla L. 28 febbraio 2020, n. 8 - ha disposto che i rimborsi delle agevolazioni tariffarie editoriali a Poste Italiane proseguano "per una durata pari a quella dell'affidamento del servizio postale universale" (ovvero fino ad aprile 2026). L'applicazione della norma è subordinata all'approvazione da parte della Commissione europea.

Nel mese di agosto 2020 è stato avviato il procedimento di pre-notifica del Servizio di interesse economico generale (SIEG) alla Commissione per il periodo 2020-2026.

EVOLUZIONE DELLO SCENARIO REGOLATORIO

Concorrenza nel mercato di consegna dei pacchi

Delibera AGCom 212/20/CONS del 1 luglio 2020 ("Analisi del servizio di consegna dei pacchi" - Interim report): l'Autorità ha avviato il procedimento di individuazione dei mercati rilevanti dei servizi di consegna pacchi e di valutazione del relativo livello di concorrenzialità. La delibera evidenzia un ruolo preponderante di Poste Italiane nel mercato C2X*, il quale ha tuttavia una incidenza marginale sul complessivo mercato dei pacchi.

In data 18 settembre 2020, inoltre, AGCom ha inviato alla Società una richiesta di informazioni, precisando che dovranno essere fornite tutte le chiarificazioni afferenti agli invii postali aventi uno spessore superiore a 20 mm e un peso non superiore a 31,5 Kg. Poste Italiane ha inviato in data 22 ottobre 2020 una comunicazione in cui rappresenta che il Regolamento Europeo sui Pacchi si applica ai soli invii internazionali, restando invariate le definizioni delle Direttive postali rispetto alle altre tipologie di invii. Ad oggi pertanto non sussiste alcun obbligo di applicazione di tali definizioni ai servizi di consegna "domestica". Inoltre, la normativa e la regolamentazione nazionale di settore escludono in linea di principio la possibilità che gli invii di corrispondenza siano utilizzati per la spedizione di oggetti. In data 20 maggio 2021, AGCom ha inviato un'ulteriore richiesta, chiedendo un aggiornamento al 2020 delle informazioni già richieste per gli anni precedenti. La richiesta è stata debitamente riscontrata dalla Società in data 3 giugno 2021.

A seguito delle analisi propedeutiche avviate con la Delibera AGCom 212/20/CONS, il 27 agosto 2021 è stata pubblicata la Delibera n. 255/21/CONS ("Consultazione pubblica sugli obblighi regolamentari nel mercato dei servizi di consegna dei pacchi"), con la quale l'Autorità ha sottoposto a consultazione pubblica la proposta di adottare alcuni obblighi regolamentari per aumentare il livello di sorveglianza sulle condizioni di fornitura dei servizi, sulle condizioni contrattuali che regolano i rapporti tra le imprese che svolgono le diverse fasi del servizio e sulle condizioni di lavoro. Con la Delibera 398/21/CONS l'AGCom ha ulteriormente prorogato, per 90 giorni (al 16 marzo 2022) il termine di conclusione del procedimento di cui alla Delibera 212/20/CONS "Analisi del mercato dei servizi di consegna dei pacchi".

*Il mercato "C2X" individua i pacchi di tipo "Consumer-to-Consumer/Business", ovvero i pacchi inviati dai consumatori sia ad altri consumatori sia a imprese.

AGCom

Corrispondenza Individuazione Mercati rilevanti

Delibera 589/20/CONS del 25 novembre 2020: si conclude la prima fase di analisi di mercato nella quale AGCom ha approvato la definizione dei mercati rilevanti dei servizi di consegna della corrispondenza. Nella successiva fase procedimentale, l'Autorità, previa ulteriore consultazione pubblica, valuterà il grado di concorrenzialità dei mercati individuati e definirà, se necessario, gli opportuni interventi regolamentari, tra i quali una eventuale rimodulazione delle tariffe massime dei servizi universali. Con la Delibera 217/21/CONS pubblicata il 14 luglio 2021, l'AGCom ha prorogato il termine di conclusione del procedimento all'11 ottobre 2021. In data 17 settembre 2021, l'Autorità ha richiesto a Poste Italiane di trasmettere la propria proposta di rimodulazione dei criteri di tariffazione e delle tariffe massime relative ai servizi universali. La Società ha trasmesso tale proposta in data 8 ottobre 2021. In data 23 dicembre 2021 Poste ha inviato un'integrazione della precedente proposta. Con Delibera 396/21/CONS AGCom ha prorogato ulteriormente, di 90 giorni (al 10 marzo 2022) il termine di conclusione del procedimento di "Analisi del mercato dei servizi di consegna della corrispondenza e determinazione delle tariffe massime dei servizi postali universali".

Replicabilità delle offerte (aree EU2)

In tema di accesso alla rete postale e replicabilità delle offerte, con la delibera 294/20/ CONS di luglio 2020, è stato avviato il procedimento per la revisione dei criteri di definizione delle Aree EU2 (aree in cui non sono presenti concorrenti di Poste Italiane).

Con Delibera 168/21/CONS pubblicata il 3 giugno 2021, Agcom ha avviato la consultazione pubblica per la revisione dei criteri di definizione delle aree EU2. L'Autorità propone di identificare come aree non contendibili circa 5.800 Comuni, corrispondenti a una popolazione complessiva pari al 26,5% (utilizzando, a tal fine, parametri quali la densità abitativa e la popolazione). In data 1° luglio 2021 la Società ha inviato all'Autorità le proprie osservazioni, successivamente esposte nell'audizione tenutasi il 7 luglio 2021. Il 28 settembre 2021 sono state trasmessi dalla Società ulteriori elementi informativi richiesti dall'Autorità. Con Delibera 27/22/CONS del 4 febbraio 2022 "Revisione dei criteri di definizione delle aree EU2 e individuazione dei relativi CAP" AgCom ha concluso il procedimento, con l'individuazione dei CAP EU2 sia per la corrispondenza indescritta (pari al 30,4% della popolazione nazionale, determinato sulla base della copertura aggregata dei principali operatori postali alternativi nazionali che offrono il servizio di recapito, in maniera stabile e continuativa), sia per la posta descritta (pari al 10,2% della popolazione, determinato sulla base della copertura aggregata dei principali operatori postali alternativi nazionali, inclusi quelli che offrono servizi di posta descritta in proprio o per conto di operatori postali nazionali).

Il nuovo perimetro definito dall'Autorità dovrà essere utilizzato, in particolare, ai fini della individuazione della copertura territoriale delle offerte wholesale di accesso alla propria rete di cui alla Misura 8 del procedimento AGCM C12333 (impegno operativo dal 31 gennaio 2022; provvedimento n.28497 del 22/12/2020 con cui sono state prescritte in capo a Poste Italiane alcune misure comportamentali conseguenti all'approvazione dell'operazione di concentrazione tra Poste Italiane S.p.A. e Nexive Group S.r.l.), nonché ai fini del test di replicabilità delle offerte di invii multipli di Poste, disciplinato dalla Delibera AGCom 452/18/Cons.

AGCom Emergenza sanitaria

Alla luce degli sviluppi determinati dall'emergenza sanitaria sul segmento e-commerce, AGCom ha inoltre avviato un procedimento per incentivare l'utilizzo dei "locker" (armadietti automatici per la raccolta e consegna dei pacchi) da parte degli acquirenti online e favorirne la diffusione. In data 14 dicembre 2020, con Delibera 629/20/CONS, AGCom ha avviato la consultazione pubblica, terminata il 28 gennaio 2021.

Con la Delibera 117/21/CONS del 4 giugno 2021, AGCom ha riportato gli esiti della consultazione pubblica con la sintesi dei contributi e gli orientamenti in materia. L'Autorità accogliendo molti dei suggerimenti avanzati da Poste Italiane, ha deciso di inviare una segnalazione al Governo al fine di sollecitare interventi legislativi volti a incentivare l'utilizzo e l'installazione dei locker, ivi inclusi i locker "condominiali".

Standard di qualità per il servizio postale universale

A partire dal 2021 si applicano i nuovi standard di qualità definiti, con la Delibera AGCom 331/20/CONS del 31 luglio 2020, per il servizio postale universale relativi alla continuità e affidabilità dei servizi erogati negli Uffici Postali, ovvero: a) regolare apertura/chiusura a livello nazionale e regionale; b) progressivo abbattimento delle barriere architettoniche negli Uffici Postali adeguabili. Inoltre, sono stati definiti tempi medi di attesa per l'erogazione del servizio a sportello, rafforzato il principio della priorità allo sportello per le categorie deboli (disabili, donne in gravidanza ecc.) e le modalità di accettazione dei reclami sul servizio postale presentati negli uffici. Rispetto agli obiettivi sub a), b), la Società sarà misurata sulla base dei risultati annualmente raggiunti a fronte di obiettivi predefiniti, anziché nell'ambito di singoli procedimenti sanzionatori.

Rispetto agli altri standard, la Società è tenuta a garantirne l'implementazione secondo le modalità ritenute più opportune.

Ai sensi dell'art. 2, comma 7, del Contratto di Programma 2020-2024, Poste Italiane ha presentato ad AGCom in data 24 giugno 2020 una proposta di adeguamento del numero delle cassette di impostazione alla mutata dimensione del mercato e ai bisogni dei clienti, tenuto conto dell'andamento dei volumi postali e dell'effettivo utilizzo delle stesse da parte degliutenti. Con comunicazione del 21 gennaio 2021, l'AGCom ha avviato un procedimento per la definizione dei criteri di rimodulazione della distribuzione delle cassette postali di impostazione sul territorio italiano. Il termine di conclusione del procedimento è di 180 giorni, salvo successive proroghe motivate. La Società ha trasmesso all'Autorità, su richiesta di quest'ultima, elementi informativi ad integrazione della proposta del 24 giugno 2020.

Notifica digitale degli atti della PA - nuova piattaforma

Cassette postali

Il decreto legge n. 76 del 16 luglio 2020 (c.d. Semplificazioni), convertito dalla legge 11 settembre 2020, n. 120, all'art. 26 e sue successive modifiche disciplina la realizzazione della piattaforma per la notifica digitale degli atti della pubblica amministrazione. Il gestore della piattaforma sarà la società PagoPA che potrà affidare, in tutto o in parte, la realizzazione della stessa a Poste Italiane in qualità di Fornitore del Servizio Universale. Con successivi provvedimenti attuativi saranno definite le modalità tecniche e operative di funzionamento della piattaforma.

Linee Guida per l'affidamento degli appalti pubblici di servizi postali

In merito al processo di revisione delle "Linee Guida per l'affidamento degli appalti pubblici di servizi postali", che mira ad aggiornare le precedenti linee guida tenendo conto dell'intervenuta liberalizzazione del mercato delle notifiche a mezzo posta, l'Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) e AGCom, a seguito dei lavori di un tavolo tecnico su una bozza di documento al quale ha partecipato anche la Società, hanno elaborato il documento di revisione delle suddette Linee Guida che è stato sottoposto a consultazione pubblica fino al 31 dicembre 2020 e nell'ambito della quale la Società ha fatto pervenire le proprie osservazioni in data 30 dicembre

2020.

L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha formulato alcune osservazioni, ai sensi dell'articolo 22 della legge n. 287/90, rispetto alla bozza di Linee Guida auspicando alcune modifiche al testo proposto dalle due Autorità. In particolare, l'AGCM ha espresso parere negativo con particolare riferimento alla disciplina dei servizi di notificazione a mezzo posta, rispetto ai quali vengono criticate le limitazioni all'utilizzo di raggruppamenti temporanei di imprese (RTI) e del subappalto previsti dalle linee guida. Successivamente, è stato pubblicato il parere del Consiglio di Stato (richiesto da ANAC), che accoglie in molti punti la posizione di Poste Italiane. Tale parere dovrà essere tenuto in considerazione da parte di ANAC e AGCom ai fini della definizione del provvedimento finale.

ATTIVITÀ DI PERIODO

Il Gruppo anche nel 2021 ha proseguito con il processo di riorganizzazione della attività di trasporto, smistamento, recapito e customer experience, in linea con gli obiettivi di lungo periodo delineati nel nuovo Piano Industriale "24SI", quali l'aumento dell'efficienza, della flessibilità e della qualità per cogliere le opportunità derivanti dallo sviluppo dell'e-commerce.

Nella tabella seguente sono riportate le principali attività di periodo della Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione:

22 Poste Deliverybox Express è il servizio di spedizione con scatola inclusa che permette di inviare direttamente da Ufficio Postale o Punto Poste nello stesso momento dell'acquisto oppure entro un anno, senza costi aggiuntivi. Sono previsti due tentativi di recapito: in caso di assenza anche al secondo tentativo di recapito, il destinatarioha 10 giorni di tempo per ritirare il pacco presso l'Ufficio Postale indicato nell'avviso di mancata consegna, senza dover pagare nulla. È possibile richiedere il ritiro di Poste Deliverybox Express anche a domicilio in tutta Italia. In caso di mancata consegna per assenza o rifiuto del destinatario, indirizzo errato o mancato ritiro, la spedizione verrà restituita gratuitamente.

Nell'ambito dei servizi last mile, è stato rilasciato Poste Delivery Now23 . Il servizio, disponibile già oggi nelle principali città italiane, seguirà un ulteriore piano di espansione nel 2022.

È stata rilasciata la nuova funzionalità Reverse Paperless, la nuova soluzione che permette agli e-shopper di restituire gli acquisti online senza dover stampare alcun documento cartaceo24 .

È stato arricchito Il servizio online Poste Delivery Web25 (che permette di spedire pacchi, di massimo 30 Kg, in tutta Italia e nel mondo), con la nuova consegna "Instant Delivery"26. Il servizio attualmente attivo sulle città di Roma e Milano, verrà progressivamente esteso alle principali città italiane.

È stata finalizzata nel mese di marzo 2021 l'acquisizione della partecipazione di maggioranza in Sengi Express Limited, punto di riferimento per i merchant dell'e-commerce cinese presenti sul mercato italiano e leader nella creazione e nella gestione di

soluzioni logistiche transfrontaliere.

Pacchi

Supporto logistico alla campagna vaccinale per la consegna delle dosi di vaccino anti covid-19, con oltre 25 milioni di dosi consegnate su tutto il territorio italiano. Poste Italiane ha

le dosi consegnate a supporto della campagna vaccinale

Per saperne di più

inoltre messo a disposizione delle regioni in modo gratuito una piattaforma online per la prenotazione dei vaccini . Prosegue infine la distribuzione dei Dispositivi

di Protezione Individuale (DPI) sul territorio nazionale.

per la razionalizzazione della catena del valore nel settore logistico. Sono proseguite le attività di integrazione all'interno del Gruppo, necessarie al raggiungimento delle sinergie economiche e delle efficienze operative prefissate e a partire dal 1 ottobre 2021 Nexive Network opera come Operating Company per la gestione e coordinamento della nuova rete di recapito del Gruppo.

23 Il servizio abilita il massimo livello di personalizzazione delle consegne e-commerce, consentendo al destinatario di ricevere i propri acquisti nel giorno stesso dell'ordine o all'interno della fascia oraria che preferisce, anche di sera o di sabato.

24 Il mittente del reso potrà recarsi presso un punto di prossimità (Ufficio Postale o negozio Punto Poste) e consegnare la spedizione mostrando solo il QR-code ricevuto dal merchant oppure, in caso di ritiro a domicilio, gli basterà consegnare la spedizione al corriere, che porterà con sé la lettera di vettura già stampata.

25 Poste Delivery Web è il servizio che permette di spedire pacchi online comodamente da casa tramite il sito web, o in mobilità usando l'App Ufficio Postale. È possibile acquistare una spedizione fino a 30kg in Italia o all'estero con ritiro a domicilio gratuito o, in alternativa, spedizione da Ufficio Postale o rete Punto Poste.

26 I nuovi servizi consentono agli utenti registrati sul sito poste.it di effettuare spedizioni di prossimità, in poche ore, con tre possibili opzioni: instant (ritiro e consegna della spedizione entro 90 minuti), today (ritiro e consegna in giornata su fascia oraria scelta dal Cliente) e tomorrow (ritiro e consegna il giorno successivo l'acquisto su fascia oraria scelta dal Cliente).

27 Progetto che prevede la sostituzione di 10.500 cassette di impostazione tradizionali con cassette Smart dotate di sensori per la rilevazione della presenza di corrispondenza, di sensori ambientali per rilevare temperatura, umidità e inquinamento e, per alcune, di schermi e-ink (inchiostro elettronico) per trasmettere i messaggi pubblicitari dei prodotti e servizi del Gruppo.

Progetto Piccoli Comuni

Con riferimento al programma avviato nel novembre 2018 a favore delle comunità dei Piccoli Comuni, volto a promuovere specifiche iniziative a supporto dello sviluppo del territorio, Poste Italiane ha realizzato tutti gli obiettivi a suo tempo presentati.

A seguito dello stato di emergenza sul territorio nazionale dichiarato nel 2020, dalle competenti Autorità relativo al rischio sanitario connesso al Covid-19, alcune attività sono state sospese.

Di seguito il riepilogo delle principali iniziative e i risultati al 31 dicembre 2021:

  • nessun Ufficio Postale è stato chiuso
  • un ufficio centrale è stato dedicato al supporto dei piccoli Comuni
  • 1.559 nuovi ATM sono stati installati in 1.536 Comuni
  • 1.104 barriere architettoniche abbattute in 1.041 Comuni
  • 9.833 telecamere di videosorveglianza ad alta definizione installate in 3.173 Comuni
  • attivato il servizio di tesoreria nei comuni che ne hanno fatto richiesta
  • 11.962 cassette postali rosse sono state installate in 5.296 Comuni, sono stati realizzati 19 murales per migliorare il decoro urbano degli Uffici Postali periferici
  • 488 eventi di educazione finanziaria, digitale e postale erogati in 484 Comuni
  • 3.270 Scuole abilitate dal programma "Risparmio che fa scuola" in 2.684 Comuni
  • 636 POS attivati in 390 Comuni
  • 303 cassette postali smart installate in 232 Comuni
  • 2.645 Comuni serviti da Nuova Flotta Green.

STRATEGIC BUSINESS UNIT SERVIZI FINANZIARI

CONTESTO DI MERCATO

Mercati finanziari

Il 2021 è stato un anno molto positivo per il mercato azionario USA e UE28, che hanno raggiunto al 31 dicembre nuovi massimi. Nel corso dell'anno gli investitori hanno dato poco peso all'andamento dei prezzi al consumo negli Stati Uniti e in Germania, nella convinzione che l'aumento dei tassi di interesse da parte delle Banche centrali rimanesse un'ipotesi remota in uno scenario in cui le Autorità centrali hanno continuato a confermare il carattere sostanzialmente transitorio della fiammata inflazionistica. Ad alimentare il clima di «risk on» 29 hanno contribuito anche le positive notizie sugli utili trimestrali delle aziende quotate.

Nel terzo trimestre 2021 i titoli azionari hanno raggiunto nuovi massimi grazie alla buona crescita degli utili attesi e alla cautela delle banche centrali nella riduzione delle misure di sostegno monetario. Un momentaneo cambio di atteggiamento sui mercati azionari mondiali si è registrato alla fine del mese di novembre 2021, a seguito della persistenza della crescita dei prezzi, con particolare riferimento all'economia USA.

Zero

Uffici postali chiusi nel 2021

28 Fonte: Bloomberg. Indice S&P500 al 31 dicembre 2021 pari a 4.766 (+26,89% rispetto al 31 dicembre 2020) e indice Eurostoxx 50 al 31 dicembre 2021 pari a 4.298 (+20,99% rispetto al 31 dicembre 2020).

29 Scenario nel quale c'è "appetito per il rischio" ovvero gli investitori spostano i flussi finanziari verso le attività più rischiose e con rendimenti più elevati

Nell'ambito di un quadro macroeconomico migliorato, che ha portato a una revisione verso l'alto delle previsioni di PIL e d'inflazione, il 16 dicembre 2021 la BCE ha deciso una "ricalibrazione" verso il basso del ritmo di acquisti netti di obbligazioni nell'ambito del programma PEPP-Pandemic emergency purchase programme (implementato per far fronte all'emergenza pandemica) e APP-Asset Purchase Programme (il piano ordinario di acquisto dei titoli); gli acquisti complessivi netti saranno all'incirca dimezzati dal mese di aprile e si ridurranno a un livello pari a un quarto di quelli attuali dal mese di ottobre.

Gli effetti delle misure adottate si sono riflessi in un contenuto aumento dei rendimenti nella parte lunga della curva dei tassi. In particolare: i) il Treasury USA a 10 anni al 31 dicembre 2021 si è attestato all'1,51% (+60 bps rispetto al 2020), ii) il rendimento del BTP italiano 10 anni alla fine di dicembre 2021 è stato pari a 1,17% (+63 bps rispetto al 2020). Lo spread BTP-Bund a 10 anni è rimasto nell'anno in media al di sotto dei 111 bps attestandosi al 31 dicembre 2021 a 135 bps (+24 bps rispetto al 2020).

L'indice azionario italiano (FTSE MIB cresciuto nei dodici mesi del +22,5%30) ha beneficiato del miglioramento delle prospettive economiche e si è riportato ampiamente sopra i livelli raggiunti prima dell'emergenza sanitaria.

Di seguito la tabella che rappresenta i rendimenti puntuali espressi in termini percentuali di fine periodo dei BTP e degli Interest Rate Swap31 .

Dic 2020 Mar 2021 Giu 2021 Set 2021 Dic 2021
BTP 10Y 0,54 0,67 0,82 0,86 1,17
SWAP 10Y (0,26) 0,07 0,10 0,16 0,30
BTP 15Y 0,92 1,06 1,29 1,32 1,54
SWAP 15Y (0,08) 0,34 0,36 0,40 0,49
BTP 30Y 1,42 1,65 1,84 1,82 1,99
SWAP 30Y (0,03) 0,48 0,48 0,48 0,48

Nel grafico seguente è rappresentato l'andamento dello Spread BTP-Bund 10 anni degli ultimi anni con i valori registrati fino al 31 dicembre 2021.

30 Dati: Bloomberg.

31 Fonte: Bloomberg.

Sistema creditizio

Sulla base delle stime fornite dall'Associazione Bancaria Italiana (ABI), al 31 dicembre 202132 la raccolta da clientela del totale delle banche in Italia, rappresentata dai depositi da clientela residente (in conto corrente, certificati di deposito e pronti contro termine) e dalle obbligazioni, è aumentata del 5,4% annuo attestandosi a circa 2.063 miliardi di euro (+105 miliardi di euro rispetto al 31 dicembre 2020). Tale dinamica è stata il riflesso di un significativo aumento dei depositi da clientela residente, pari a circa 110 miliardi di euro (+6,6% su base annua), accompagnato da una riduzione di circa 9 miliardi di euro della raccolta obbligazionaria (-4,4% rispetto al 2020).

A dicembre 2021, il costo medio della raccolta bancaria (che comprende il rendimento dei depositi, delle obbligazioni e dei pronti contro termine delle famiglie e società non finanziarie) si è assestato a circa lo 0,45% (0,49% al 31 dicembre 2020).

I finanziamenti bancari, nel 2021 sono aumentati nel loro complesso di circa 6 miliardi di euro e l'aggregato dei prestiti al settore privato a dicembre 2021 si è collocato a 1.463 miliardi di euro, con una variazione annua pari al +1,6%. La componente degli impieghi alle famiglie e società non finanziarie ha registrato, a dicembre 2021, un incremento del 2,5% su base annua.

Nel corso del 2021 si è registrato un lieve calo dei tassi di interesse sulle consistenze dei prestiti a famiglie e imprese (da 2,28 a 2,16%), una sostanziale stazionarietà dei tassi sulle nuove operazioni con le imprese (dall'1,38% all'1,29%), mentre si è registrato un aumento dei tassi sui nuovi prestiti alle famiglie per l'acquisto di abitazioni (dall'1,25% all'1,40%).

Risparmio gestito

I dati Assogestioni evidenziano, al 31 dicembre 202133 , patrimoni complessivamente pari a 2.594 miliardi di euro, rispetto ai 2.422 miliardi di euro di fine dicembre 2020 (+7,1%, quale risultante del contributo positivo della raccolta pari a +3,8% e delle performance di +3,3%).

Con riferimento alle Gestioni di portafoglio, il patrimonio è

risultato pari a circa 1.243 miliardi di euro, in crescita rispetto alle masse di fine dicembre 2020 (1.220 miliardi di euro, +1,9%, essenzialmente riconducibile al contributo positivo della raccolta). Con riferimento alle Gestioni collettive, il patrimonio è passato da circa 1.202 miliardi di euro a fine dicembre 2020 a circa 1.351 miliardi di euro a fine dicembre 2021 (+12,4%).

Relativamente ai soli fondi comuni di investimento di tipo aperto, il patrimonio della clientela, a fine dicembre 2021, si è attestato a circa 1.273 miliardi di euro (circa 1.133 miliardi di euro a fine dicembre 2020, +12,3%, quale risultante del contributo positivo della raccolta pari a +5,8% e delle performance pari a +6,5%). In termini di raccolta netta, l'industria del risparmio gestito ha registrato, nel 2021, un saldo complessivamente positivo per circa 93 miliardi di euro (circa +14,8 miliardi di euro il dato del 2020).

Il patrimonio complessivo del risparmio gestito italiano: record nel 2021 2.594 €mld

32 ABI - Economia e Mercati Finanziari-Creditizi - gennaio 2022

33 Mappa mensile del Risparmio Gestito con riferimento ai dati di dicembre 2021

CONTESTO NORMATIVO

CONSOB

Modifiche Regolamento Intermediari

Il 10 marzo 2021 la CONSOB ha pubblicato la Delibera n. 21755 recante modifiche al Regolamento Intermediari in tema di requisiti di conoscenza e competenza del personale che presta consulenza e fornisce informazioni alla clientela; le modifiche al Regolamento Intermediari, in vigore dal 31 marzo 2021, rimettono agli stessi la valutazione sulle modalità di formazione e aggiornamento professionale delle proprie risorse, consentendo una maggiore flessibilità dei presidi organizzativi in base al principio di proporzionalità. Al riguardo, è in via di condivisione con l'Autorità di Vigilanza un framework di regole organizzative comuni a tutti gli intermediari definito dalle associazioni di categoria.

Il 9 aprile 2021 la CONSOB ha pubblicato l'aggiornamento delle Q&A sugli orientamenti applicativi al fine di rendere le stesse conformi alle modifiche introdotte dalla Delibera n. 21755 del 10 marzo 2021.

Banca d'Italia

Circolare n.285 del 17 dicembre 2013

A seguito della pubblicazione del 34° aggiornamento della Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013, che dà attuazione agli Orientamenti EBA in materia di esternalizzazione (Guidelines on outsourcing, EBA/GL/2019/02), avvenuta il 23 settembre 2020 da parte della Banca d'Italia, e del Report finale in tema di "Guidelines on outsourcing to cloud service providers", avvenuto il 18 dicembre 2020 da parte di ESMA, è stato approvato il 24 giugno 2021 il nuovo Regolamento di affidamento ed esternalizzazione del Patrimonio BancoPosta. A tal proposito, è stata eseguita in ambito BancoPosta, una ricognizione complessiva dei contratti di esternalizzazione per garantire la loro conformità alle nuove disposizioni normative.

In data 30 giugno 2021 e 20 luglio 2021, la Banca d'Italia ha pubblicato rispettivamente il 35° ed il 36° aggiornamento della stessa Circolare relativi ai prestiti agli esponenti aziendali (35°) e alla disciplina della valutazione degli immobili posti a garanzia delle esposizioni (36°); entrambi gli argomenti non sono di rilievo per BancoPosta.

Il 25 novembre 2021 la Banca d'Italia ha pubblicato il 37° Aggiornamento, in tema di politiche e prassi di remunerazione e incentivazione nelle banche e nei gruppi bancari, della stessa Circolare. Le principali novità riguardano la neutralità delle politiche di remunerazione rispetto al genere, la gestione di "retention bonus" (remunerazioni il cui riconoscimento dipende dalla permanenza del personale nell'azienda) e di remunerazioni eccezionali. Sono in corso le attività finalizzate a indirizzare tali novità all'interno delle Linee Guida di remunerazione del Patrimonio BancoPosta da approvare nell'Assemblea degli azionisti del 27 maggio 2022.

Disciplina dei siti web per il confronto tra le offerte relative ai conti di pagamento

Disciplina dei siti web per il confronto tra le offerte relative ai conti di pagamento

Il 18 marzo 2021 è stata pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) del 22 dicembre 2020 recante la "Disciplina dei siti web per il confronto tra le offerte relative ai conti di pagamento*" per la comparabilità delle correlate spese, definendone le caratteristiche, nonché i criteri di accesso da parte dei prestatori di servizi di pagamento (PSP) .

Poste Italiane sta valutando le azioni da porre in essere per la partecipazione al sito web di confronto e PostePay, con riferimento alla carta Postepay dotata di IBAN dedicata alla clientela consumer, aderirà ad uno o più siti web di confronto, fornendo ai titolari dei siti web i

dati necessari per il confronto delle offerte.

* Il conto di pagamento è un conto detenuto a nome di uno o più clienti, utilizzato esclusivamente per l'esecuzione delle operazioni di pagamento.

MIFID II-ESMA

Nuovi orientamenti sui requisiti della funzione di controllo della conformità

Il 6 giugno 2021 sono entrati in vigore gli "Orientamenti ESMA su alcuni aspetti dei requisiti della MiFID II relativi alla funzione di controllo della conformità", in sostituzione dei precedenti del 2012. I nuovi Orientamenti confermano le previsioni dei precedenti, rafforzando e ampliando le responsabilità e i requisiti organizzativi della funzione Compliance e richiamando un diretto ruolo dell'Alta Direzione in particolare per la promozione della "cultura della conformità" e la verifica dell'adeguatezza della funzione in relazione alle attività presidiate in termini sia di organico che risorse informatiche. Poste Italiane, già conforme ai nuovi Orientamenti, ha proseguito nelle attività di definizione delle iniziative finalizzate alla promozione della cultura della conformità e nell'identificazione dei presidi per la corretta qualificazione quali/quantitativa dell'organico della funzione Compliance.

Banca d'Italia Orientamenti sui dispositivi di governance e di controllo per i

prodotti bancari al dettaglio

Il 1° aprile 2021 la Banca d'Italia ha pubblicato il documento "Orientamenti per gli intermediari relativi ai dispositivi di governance e di controllo sui prodotti bancari al dettaglio (POG)", il quale, nel riportare le buone prassi, nonché gli elementi di attenzione riscontrati sia dall'European Banking Authority (EBA), nell'ambito di un'attività di survey condotta nei Paesi europei, sia dalla Banca d'Italia nell'attività di vigilanza, richiede alle banche e agli intermediari di assumere le opportune iniziative per innalzare il livello di conformità con le normative e la qualità delle relazioni con la clientela. L'Azienda sta finalizzando le valutazioni e le relative azioni da porre in essere.

Covid-19

Misure urgenti a sostegno di imprese e famiglie in difficoltà

In relazione all'epidemia Covid-19 è continuata l'emanazione delle disposizioni legislative* volte a prorogare le misure urgenti adottate a sostegno delle imprese in difficoltà o a introdurre agevolazioni in materia di accesso al credito, a tutela di famiglie, micro, piccole e medie imprese. L'Azienda congiuntamente ai partner per i quali colloca i prodotti di finanziamento ha posto in essere le iniziative previste.

* D.L. n. 73 del 25 maggio 2021 (c.d. "Decreto Sostegni bis") che prevede ad esempio (i) per le PMI già ammesse alle misure di sostegno previste dall'art. 56 del D.L. 18/2020 la proroga, previa richiesta, della sospensione dei finanziamenti fino al 31 dicembre 2021; (ii) alcune agevolazioni (es. esenzione imposta sostitutiva) per richieste di mutuo per soggetti con età inferiore a 36 anni per atti stipulati fino al 30 giugno 2022, (iii) proroga al 31 dicembre 2021 delle deroghe all'operatività del Fondo di solidarietà per i mutui per l'acquisto della prima casa; ecc.

Banca d'Italia

Requisiti degli esponenti aziendali di banche e intermediari finanziari

Il 5 maggio 2021 Banca d'Italia ha pubblicato le "Disposizioni sulla procedura di valutazione dell'idoneità degli esponenti di banche, intermediari finanziari, istituti di moneta elettronica, istituti di pagamento e sistemi di garanzia dei depositanti" a seguito dell'adozione del Decreto del MEF n. 169/2020 sui requisiti di idoneità degli esponenti delle banche e degli altri intermediari regolati dal TUB. Tali Disposizioni sono entrate in vigore il 1° luglio 2021 e si applicano alle nomine successive a tale data. Il tavolo di lavoro, avviato dall'Azienda, ha valutato gli impatti normativi e le azioni da porre in essere, definendo il manuale operativo che disciplina il processo di nomina e di valutazione in base al quadro normativo vigente ed i relativi allegati.

ESMA

Orientamenti in materia di esternalizzazione a fornitori di servizi cloud

Il 10 maggio 2021 ESMA ha pubblicato gli "Orientamenti in materia di esternalizzazione a fornitori di servizi cloud", volti ad aiutare le imprese e le autorità competenti a identificare, gestire e monitorare i rischi e le problematiche derivanti dagli accordi di esternalizzazione con fornitori di servizi cloud. Le principali tematiche trattate riguardano: la governance e gli elementi contrattuali da prevedere, le preventive attività di due diligence, la sicurezza delle informazioni, la previsione di strategie di uscita dai contratti, i diritti di accesso e audit, le notifiche alle autorità competenti. Gli Orientamenti si applicano dal 31 luglio 2021 a tutti gli accordi di esternalizzazione nel cloud stipulati, rinnovati o modificati a tale data o successivamente. Il Regolamento di affidamento ed esternalizzazione del Patrimonio BancoPosta approvato il 24 giugno 2021 tiene conto di tali orientamenti.

Regolamento delegato 2021/923 Identificazione del personale più rilevante (Material Risk Takers)

Il 9 giugno 2021 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea il Regolamento delegato 2021/923 che aggiorna, tra l'altro, le norme tecniche per l'identificazione del personale più rilevante (Material Risk Takers) degli intermediari finanziari, e abroga il precedente Regolamento delegato (UE) n. 604/2014. Poste Italiane – Patrimonio BancoPosta, ha revisionato la Linea Guida di Identificazione dei Material Risk Takers, che è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 16 dicembre 2021, insieme alla nuova lista del personale più rilevante.

Banca d'Italia

Servizi di pagamento (Direttiva PSD2)

Il 30 giugno 2021 la Banca d'Italia ha emanato il provvedimento che ha modificato le Disposizioni di Trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari, al fine di dare attuazione all'art. 106 della Direttiva 2015/2366/UE ("PSD2"), la quale prevede l'obbligo per i prestatori di servizi di pagamento di messa a disposizione, in modo facilmente accessibile sui siti web e su supporto cartaceo, dell'Opuscolo della Commissione europea illustrativo dei diritti dei consumatori nell'ambito dei sistemi di pagamento nell'Unione Europea. In data 26 luglio 2021, l'Autorità ha pubblicato la nuova Guida sui pagamenti nel commercio elettronico da pubblicare sul sito degli intermediari, che fornisce a tutti gli utenti una mappa sugli strumenti da utilizzare per gli acquisti online.

BancoPosta, unitamente a Postepay, ha completato tutte le attività necessarie per la pubblicazione dell'opuscolo e della Guida, nei termini di adeguamento previsti (ottobre 2021).

ESMA

Orientamenti sulle politiche e prassi retributive

Il 19 luglio 2021, l'ESMA ha avviato una consultazione, con scadenza 19 ottobre 2021, sugli "Orientamenti sulle politiche e prassi retributive" del personale coinvolto nella prestazione dei servizi di investimento del 2013 con lo scopo di razionalizzarne i contenuti e migliorarne l'aderenza rispetto alle previsioni della Direttiva MiFID II. I nuovi Orientamenti, per i quali non si rilevano impatti significativi, saranno pubblicati entro la fine del I trimestre 2022.

Il 24 luglio 2021 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la legge n.106/2021 che ha introdotto la possibilità per il Patrimonio BancoPosta di investire, nei limiti di una percentuale del 15%, i fondi rinvenienti dalla raccolta effettuata da clientela privata anche in crediti di imposta cedibili ai sensi del Decreto Legge del 19 maggio 2020 n. 34 (c.d. Decreto Rilancio),

Patrimonio BancoPosta

Impiego raccolta privati

MIFID II

Atti delegati della Commissione Europea su

ovvero in altri crediti d'imposta la cui cessione sia normativamente prevista. Il 2 agosto 2021 sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale UE gli atti delegati della Commissione Europea che integrano l'impianto normativo della Direttiva MiFID II, in recepimento di talune normative esistenti*, per includervi gli aspetti legati alla sostenibilità, sia

nella prestazione del servizio di consulenza e dei relativi requisiti organizzativi, sia nel processo

sostenibilità di governance dei prodotti. Gli atti sono entrati in vigore il 22 agosto 2021 (applicabili, rispettivamente, dal 2 agosto 2022 e dal 22 novembre 2022). L'azienda ha indirizzato alcuni interventi e pianificati ulteriori, al fine di dare attuazione alle previsioni sopra richiamate.

* Regolamento 2019/2088, Orientamenti sugli obblighi di governance dei prodotti ai sensi della MiFID II e Orientamenti su alcuni aspetti dei requisiti di adeguatezza della MiFID II.

EBA

Servizi di Pagamento (Regulatory Technical Standards)

Il 28 ottobre 2021 l'European Bank Authority (EBA) ha pubblicato un documento di consultazione riguardante le proposte di modifica al Regolamento Delegato 389/2018 (Regulatory Technical Standards - RTS) relative all'esenzione dalla Strong Customer Authentication (SCA) per l'accesso ai conti in cui l'Autorità propone: (i) di introdurre una nuova esenzione obbligatoria per la SCA, qualora l'accesso del cliente sia effettuato mediante un Prestatore di Servizi di Informazioni sui Conti, mentre resterebbe l'esenzione della SCA su base volontaria qualora l'accesso avvenga tramite il Prestatore di Servizi di Radicamento del Conto; (ii) di estendere la scadenza dell'esenzione, dagli attuali 90 giorni a 180. BancoPosta, congiuntamente a PostePay, sta effettuando i necessari approfondimenti per analizzare gli impatti e monitorare lo stato delle proposte di modifica; alla data odierna, si attende la pubblicazione dell'esito della consultazione promossa dall'EBA.

Commissione Europea

Direttiva sul Credito Ipotecario

Banca d'Italia

Sorveglianza sui sistemi di pagamento e infrastrutture tecnologiche/di rete

Il 22 novembre 2021, in ambito finanziamenti, la Commissione Europea ha avviato una consultazione finalizzata alla revisione dei contenuti della Direttiva 2014/17/UE (Direttiva sul credito ipotecario o MCD - Mortgage Credit Directive) ed ha invitato tutti gli operatori del mercato a fornire eventuali contributi attraverso un apposito questionario. Sono in corso da parte di BancoPosta gli opportuni approfondimenti, anche per il tramite dei partners che erogano i prodotti rientranti nella suddetta Direttiva.

Il 29 novembre 2021 la Banca d'Italia ha pubblicato il Provvedimento contenente le nuove Disposizioni in materia di sorveglianza sui sistemi di pagamento e sulle infrastrutture strumentali tecnologiche o di rete, volte a favorire l'affidabilità e l'efficienza del sistema dei pagamenti italiano. Sono in corso, da parte di BancoPosta e PostePay, gli opportuni approfondimenti per verificare gli eventuali impatti e i relativi adempimenti.

Regolamento (UE) 2019/876

Requisiti prudenziali per enti creditizi e imprese di investimento

A decorrere dal 28 giugno 2021 è applicabile il Regolamento (UE) 2019/876 che modifica il Regolamento (UE) 575/2013 relativo ai requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento. Il Regolamento, in particolare, modifica le norme relative al coefficiente di leva finanziaria, al coefficiente netto di finanziamento stabile, ai requisiti di fondi propri e passività ammissibili, al rischio di controparte, al rischio di mercato, alle esposizioni verso controparti centrali, alle esposizioni verso organismi di investimento collettivo, alle grandi esposizioni, agli obblighi di segnalazione e informativa.

Di particolare rilevanza per il Patrimonio BancoPosta sono le modifiche relative al rischio di controparte che hanno comportato il cambio di metodologia di calcolo dei corrispondenti requisiti prudenziali.

ALTRE INFORMAZIONI

Poste Italiane e Cassa Depositi e Prestiti: nuovo accordo sul Risparmio Postale

Il 24 dicembre 2021 Poste Italiane ha sottoscritto con Cassa Depositi e Prestiti il nuovo Accordo che regola l'attività di collocamento e gestione dei prodotti del Risparmio Postale per il quadriennio 2021-2024. La storica relazione tra CDP e Poste Italiane è stata ulteriormente rafforzata con un'intesa che copre il periodo del piano "24SI" di Poste Italiane. Il collocamento e la gestione di Buoni e Libretti continueranno a essere remunerati da commissioni annue differenziate sulla base della tipologia dei prodotti, il cui ammontare resta sostanzialmente in linea con quello degli anni precedenti.

Lo schema di remunerazione del collocamento dei Buoni prevede una remunerazione mista, in parte legata a commissioni up-front e in parte a commissioni di gestione annue, che meglio garantisce la sostenibilità del servizio e la soddisfazione dei bisogni di risparmio della clientela.

Banca d'Italia

Nel mese di gennaio 2021, la Banca d'Italia ha richiesto informazioni in merito alla chiusura del servizio Trading Online con particolare riferimento alle motivazioni e alle modalità di comunicazione ai clienti. Il riscontro è stato fornito il 25 marzo 2021.

Nel mese di febbraio 2021, la Banca d'Italia ha avviato un'indagine conoscitiva avente ad oggetto le innovazioni tecnologiche adottate dagli intermediari finanziari "Indagine Fintech 2021", con focus sia sulle partecipazioni e collaborazioni con aziende Fintech, sia sulla detenzione di crypto-assets. L'indagine è stata avviata anche sulla società controllata PostePay S.p.A., con la quale è stata predisposta la risposta. Il riscontro è stato fornito il 23 aprile 2021.

In data 30 marzo 2021, la Banca d'Italia ha inviato a BancoPosta e alla controllata PostePay S.p.A. una nota per richiedere approfondimenti sulle azioni in corso per la gestione del rischio IT, con focus su alcune aree di miglioramento identificate nella nota stessa. Il riscontro è stato fornito il 1° giugno 2021.

In data 5 agosto 2021, la Banca d'Italia ha inviato a BancoPosta una nota con la quale ha richiesto, in relazione all'accertamento ispettivo condotto nel 2019 in ambito trasparenza bancaria, lo stato d'avanzamento del pano degli interventi previsto sulle aree di miglioramento emerse, nonché alcuni chiarimenti su specifici aspetti in esso riportati. Il riscontro è stato fornito il 12 novembre 2021.

In data 31 dicembre 2021 la Banca d'Italia, nell'ambito dei suoi approfondimenti periodici, ha inviato a Bancoposta e PostePay S.p.A. un questionario di rilevazione sui conti di pagamento e portabilità, a cui è stato fornito riscontro in data 20 gennaio 2022.

Il 10 gennaio 2022 la stessa Autorità, a seguito di una segnalazione whistleblowing, ha inviato una richiesta di aggiornamento in merito a potenziali criticità nell'attività formativa dei consulenti neoassunti e su presunte prassi operative non coerenti con i criteri di sicurezza informatica. La nota di risposta è stata inviata il 10 marzo 2022.

In data 14 marzo 2022, la Banca d'Italia ha avviato, presso Poste Italiane S.p.A., in ambito BancoPosta, gli accertamenti ispettivi, ai sensi dell'art. 54 del D. Lgs. n. 385 del 1° settembre 1993, su tematiche inerenti il modello di business, i sistemi di governo e controllo e sul rischio tasso di interesse.

CONSOB

CONSOB

Nel mese di marzo 2021, la CONSOB ha avviato un'indagine avente ad oggetto la prestazione di servizi su criptovalute da parte degli Intermediari, con un focus sugli investimenti/strumenti finanziari con sottostanti criptovalute posti in essere per conto della clientela unitamente a eventuali attività progettuali previste sul tema nel prossimo triennio. Il riscontro è stato fornito il 19 aprile 2021.

Sempre nel mese di marzo 2021 la CONSOB ha richiesto informazioni relative a segnalazioni, da parte della clientela, di ritardi nell'esecuzione delle operazioni di trasferimento titoli verso altri intermediari, con evidenze dei reclami riconducibili alla fattispecie in oggetto, eventuali anomalie identificate nel processo in esame e, in ultimo, la valutazione della funzione Compliance sul tema, unitamente ai controlli svolti. Il riscontro è stato fornito il 22 aprile 2021.

Nel mese di maggio 2021 la CONSOB ha trasmesso una nota tecnica con gli esiti degli accertamenti ispettivi condotti dall'Autorità da gennaio a ottobre 2020, con particolare riferimento alle seguenti aree: i) product governance; ii) procedure per la valutazione di adeguatezza; iii) formazione del personale della rete commerciale. In data 15 giugno 2021 si è tenuto un incontro con l'Autorità nel quale è stata richiesta la predisposizione di una specifica nota di risposta, che è stata inviata il 16 luglio 2021.

Il 28 dicembre 2021 la CONSOB ha inviato una richiesta di aggiornamento sullo stato di avanzamento del piano degli interventi, sulle evidenze di analisi specifiche, richiedendo la valutazione della funzione Compliance. La nota di risposta è stata fornita l'11 febbraio 2022.

Altri Procedimenti

Altri Procedimenti

Federconsumatori, con atto di citazione del 14 maggio 2021, ha avviato nei confronti di Poste Italiane un'azione di classe (c.d. "class action") ex art. 140-bis del Codice del Consumo, dinanzi al Tribunale di Roma. Il valore della controversia è ad oggi di circa 8,5 migliaia di euro. Con l'atto di citazione in argomento, Federconsumatori contesta che la capitalizzazione degli interessi dei Buoni Fruttiferi Postali di durata trentennale (contraddistinti dalla serie "Q", emessi da Cassa Depositi e Prestiti dal 1986 al 1995, in forza del D.M. 13 giugno 1986 del Ministro del Tesoro che sono stati successivamente trasferiti al Ministero dell'Economia e delle Finanze, ai sensi del Decreto MEF 5 dicembre 2003) sia effettuata annualmente al netto della ritenuta fiscale (oggi imposta sostitutiva), anziché al lordo, con l'effetto di riconoscere ai risparmiatori un rendimento inferiore a quello asseritamente dovuto. Il 27 luglio 2021, Poste Italiane si è costituita in giudizio eccependo, in via preliminare, l'inammissibilità dell'azione di classe, per diversi motivi pregiudiziali nonché la prescrizione del diritto di credito vantato dagli attori e dai potenziali aderenti ed ha contestato nel merito la fondatezza della domanda proposta. Il Tribunale di Roma, con l'ordinanza dell'11 gennaio 2022, ha ritenuto manifestamente infondata la domanda presentata da Federconsumatori riconoscendo, tra l'altro, il difetto di legittimazione passiva di Poste Italiane.

ATTIVITÀ DI PERIODO

Nella tabella seguente sono riportate le principali attività di periodo della Strategic Business Unit Servizi Finanziari:

COMPARTO ATTIVITÀ DI PERIODO PILASTRO
A regime il servizio di acquisto dei crediti d'imposta avviato nel 2020 dedicato ai titolari di conto
corrente BancoPosta, con l'estensione del servizio ad altre tipologie di
Per saperne di più
crediti.
Conti Correnti Nel comparto dei conti correnti Business e PA, è stato lanciato sul mercato il nuovo conto corrente
BancoPosta Business Link destinato al segmento di clientela Small Business, che prevede
un'offerta modulare34 accessibile dalla rinnovata piattaforma online di Internet
di Sengi ExpressLimited
Banking e da una nuova app.
Risparmio
Amministrato
Poste Italiane ha partecipato al collocamento della terza e
quarta emissione del Buono del Tesoro Poliennale (BTP)
Futura, titolo legato all'andamento del PIL italiano e lanciato
nell'ambito delle misure del Governo per far fronte all'emergenza sanitaria, in particolare per il
sostegno della ripresa economica e della campagna vaccinale.

È stata avviata la distribuzione dei seguenti Fondi Comuni di investimento:


Gestione del
Risparmio
"BancoPosta Focus Rilancio 2026" e "BancoPosta Focus
Rilancio Giugno 2027" incentrati su 6 megatrend in atto
(tecnologia, salute pubblica, consumi, cambiamento climatico,
infrastrutture e smart cities), di cui Anima SGR è il gestore
delegato;
"BancoPosta Universo 40" e "BancoPosta Universo 60", prodotti
flessibili, multimanager35 e sostenibili36;
37, un prodotto bilanciato
"BancoPosta Focus Ambiente 2027"
obbligazionario che punta alle potenzialità di crescita di 5 settori
economici collegati alla tutela dell'ambiente: lotta al
cambiamento climatico, energia pulita, economia
circolare, acqua e gestione sostenibile delle risorse
idriche, salvaguardia degli oceani.
Nell'ottica di evoluzione della gamma prodotti in termini ESG, la
politica di investimento dei due Fondi "BancoPosta Azionario
Euro" e "BancoPosta Selezione Attiva" è stata integrata per tenere
in considerazione i fattori di sostenibilità ambientale, sociale e di

34 Su richiesta, il cliente può attivare due moduli ciascuno disponibile in due versioni (Modulo Operatività, che include oltre a un carnet assegni gratuito, anche 5 o 10 operazioni gratuite al mese, a seconda della versione e Modulo Utenze che, a seconda della versione scelta, comprende rispettivamente fino a 3 o 5 utenze aggiuntive alla prima inclusa nel canone del Modulo Base).

35 Selezione dei migliori ETF e fondi di terzi a gestione attiva, per cogliere la soluzione migliore per ogni asset class.

36 La selezione degli strumenti di investimento avviene tenendo conto anche di criteri di finanza sostenibile: i fondi, infatti, promuovono caratteristiche ambientali, sociali e di

governo societario (fattori ESG) ai sensi dell'articolo 8 del Regolamento (UE) 2019/2088 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 novembre 2019.

37 Il fondo combina una parte di investimenti obbligazionari - pari ad almeno il 50% del portafoglio - con una parte investita in strumenti flessibili e azionari. Nell'ambito di quest'ultima componente, l'esposizione è focalizzata verso aziende che contribuiscono alla costruzione di una società più efficiente e sostenibile in termini ambientali.

governance. Distribuzione di prodotti terzi Congiuntamente con i Partner per i quali sono distribuiti i prodotti di finanziamento, sono proseguite nel corso del 2021 le iniziative previste dalla normativa e quelle adottate su base volontaria nel corso del 2020 in relazione all'emergenza sanitaria, a sostegno delle imprese in difficoltà, nonché in materia di accesso al credito, a tutela di famiglie, piccole e medie imprese. Nel corso del 2021, in ambito finanziamenti è stato realizzato e rilasciato il prodotto Prestito Personale BancoPosta erogato in collaborazione con il nuovo partner Santander Consumer Bank. È stata lanciata la promo Green38 sui prestiti BancoPosta a sostegno degli interventi di efficientamento energetico.

38 Prestito utile a finanziare lavori di ristrutturazione della casa in ottica green (es. impianto fotovoltaico) o per l'acquisto di un'auto ibrida o elettrica.

Acquisto crediti d'imposta

Nel corso del 2021 il servizio di acquisto del credito d'imposta dedicato ai titolari di conto corrente BancoPosta, lanciato nel 2020, è stato ulteriormente arricchito. A febbraio 2021 il servizio è stato esteso ad altre tipologie di crediti destinati alle imprese quali quelli relativi ai canoni di locazione e alla sanificazione e per l'acquisto dei dispositivi di protezione individuale (DPI). L'offerta standard, attiva sia su canale online che in Ufficio Postale, è stata inoltre affiancata da quella dedicata ai Grandi Clienti, cui è stata data la possibilità di prenotare un plafond. Le predette iniziative hanno riscosso un forte interesse del mercato sia business che privati.

Al 31 dicembre 2021, il portafoglio di crediti d'imposta acquisiti da Poste Italiane vale circa 7,4 miliardi di euro in termini di valore nominale e circa 6,5 miliardi di euro in termini di valore liquidato.

I crediti d'imposta acquistati nel 2021 in multicanalità a supporto della ripresa economica

I crediti acquisiti dalla clientela presentano le seguenti caratteristiche:

  • circa il 76% sono stati acquistati da persone giuridiche e il 24% da persone fisiche;
  • circa l'87% è stato richiesto dalla clientela mediante il canale web e il 13% presso gli Uffici Postali;
  • circa il 73% è costituito da crediti relativi a bonus edilizi "ordinari" (es. ristrutturazione recupero patrimonio edilizio, ecobonus ordinario, bonus facciate), mentre il superbonus 110% rappresenta circa il 24% del totale.

Tra i mesi di novembre 2021 e febbraio 2022, in ordine all'attività di acquisto di crediti di imposta rinvenienti da bonus edilizi offerto dalla Società alla propria clientela, su iniziativa di alcune Procure della Repubblica del territorio, sono stati sottoposti a sequestro cautelativo crediti di imposta, oggetto di procedure di acquisto, per un totale di circa 240 milioni di euro. In esito a tali provvedimenti, adottati in procedimenti dove Poste Italiane è terza in buona fede e/o parte offesa dal reato, la Società ha proposto istanze di riesame i cui esiti hanno portato al dissequestro di gran parte delle somme precedentemente sottoposte a misura cautelare. Per tener conto degli effetti previsti dal decreto antifrode, che consente di ampliare la finestra di compensazione per la durata del sequestro, per i residui crediti che alla data del presente bilancio risultano essere sottoposti a provvedimenti di sequestro si è proceduto a rettificare il costo ammortizzato stimando in un anno la durata media del sequestro.

STRATEGIC BUSINESS UNIT SERVIZI ASSICURATIVI

CONTESTO DI MERCATO

Ramo Vita

La nuova produzione di polizze individuali sulla vita pari a circa 88,1 miliardi di euro alla fine del 2021, ha registrato una variazione positiva pari a 4,6% rispetto al 2020. Ove si considerino anche i nuovi premi vita del campione delle imprese UE, il dato raggiunge 105,4 miliardi di euro e risulta in crescita del 9,5% rispetto al 2020.

Analizzando i dati per ramo ministeriale, i premi di Ramo I ammontano alla fine di dicembre 2021 a 52 miliardi di euro, - 5,9% rispetto all'esercizio precedente. Risulta, in forte crescita (+38,7%) rispetto al 2020, la raccolta di prodotti di Ramo III (nella forma esclusiva unit-linked ) con una raccolta pari a 34 miliardi di euro. Residuale la raccolta di prodotti di capitalizzazione, pari a 1 miliardo di euro, che registra nell'anno un sensibile decremento (-37,4%) rispetto a

quanto rilevato alla fine di dicembre 2020. I volumi dei nuovi premi afferenti le polizze di malattia di lunga durata (Ramo IV), continuano ad essere contenuti (circa 78 milioni di euro) sebbene in forte crescita (+14,4%) rispetto a dicembre 2020.

I nuovi contributi relativi alla gestione di fondi pensione registrano nel 2021 una raccolta pari a 879 milioni di euro segnando un decremento (-66,5%) rispetto al 2020.

La modalità di versamento a premio unico continua a costituire la scelta maggiormente utilizzata dai contraenti, rappresentando il 94,8% del totale dei premi emessi e il 58,3% in termini di numero di polizze.

Con riferimento al canale distributivo, il 60,8% della nuova produzione è stata intermediata nel 2021 tramite sportelli bancari e postali, con un volume premi di 53,6 miliardi di euro in lieve calo (-1,7%) rispetto al 2020. Riguardo invece l'intero canale agenziale, il volume di nuovi affari distribuito nel 2021 ha raggiunto i 16,6 miliardi di euro, sostanzialmente in linea rispetto al dato rilevato nel 2020 e con un'incidenza del 18,9% sul totale della raccolta intermediata.

Per quanto riguarda la raccolta di nuove polizze mediante il canale dei consulenti finanziari abilitati si registrano premi per 15,8 miliardi di euro, in sensibile aumento (+38,9%) rispetto a quanto collocato nell'esercizio precedente e con un'incidenza rispetto al totale dei premi intermediati pari al 17,9%.

Infine, il canale broker e vendita a distanza registra una crescita a fine 2021 del +51,1% rispetto al 2020, con un volume di premi collocato pari a 2,1 miliardi di euro (pari al 2,4% del totale intermediato).

Nuova produzione polizze individuali Vita per ramo di attività*

(dati aggiornati a dicembre 2021 in milioni di euro)

Premi per ramo/prodotto Premi da inizio anno Variazione % 12 2021 vs 12 2020
Vita - ramo I 52.046 -5,9%
Unit - Linked - ramo III 34.042 38,7%
Capitalizzazioni - ramo V 1.047 -37,4%
Fondi pensione ramo VI 879 -66,5%
Malattia ramo IV 78 14,4%
Imprese italiane - extra UE 88.092 4,6%
Imprese UE** 17.272 44,3%
Totale 105.364 9,5%

* Fonte: ANIA.

** Per imprese UE si intendono le rappresentanze in Italia di imprese aventi sede legale in paesi dell'Unione Europea operanti in regime di stabilimento e di libera prestazione di servizi. I dati si riferiscono alle sole imprese che hanno partecipato alla rilevazione.

Nuova produzione Vita Individuali per canale distributivo

Ramo Danni

Per quanto attiene al mercato assicurativo danni, i premi totali del portafoglio diretto italiano, comprensivo anche della raccolta effettuata nel nostro Paese dalle imprese italiane e dalle rappresentanze di quelle estere, sulla base degli ultimi dati ufficiali disponibili (fonte: ANIA39) alla fine del terzo trimestre 2021, si sono attestati a 27,3 miliardi di euro in aumento del 2,8% rispetto al medesimo periodo del 2020, quando il settore, sebbene in lieve ripresa dopo la fase di lockdown messa in atto per fronteggiare il dilagare della pandemia, registrava un calo del 3%. Il sopramenzionato aumento è attribuibile, in particolare, alla ripresa del settore non-Auto (+5,9%) mentre rimangono sostanzialmente stabili (-0,9%) i premi del settore Auto. Con riferimento a quest'ultimo, si registra la riduzione dei premi afferenti il ramo RC Autoveicoli del 3,6% mentre i premi del ramo Corpo Veicoli Terrestri hanno beneficiato di una crescita del 10%.

Con riferimento al comparto Non Auto, alla citata crescita del 5,9% registrata nel corso del periodo, hanno contribuito tutti i principali rami assicurativi: i) il ramo Malattia con un volume pari a 2.255 milioni di euro e una crescita del 7,6%; ii) il ramo Infortuni con premi pari a 2.556 milioni di euro e un aumento del 4,8%; iii) il Ramo RC Generale con premi pari a 3.037 milioni di euro e un incremento del 4,4%; iv) il ramo Altri danni ai beni con un incremento pari al 6,3% e volumi complessivi pari a 2.493 milioni di euro; v) infine il ramo Incendio che con una produzione complessiva pari a 1.908 milioni di euro raggiunge una crescita del 5,5%.

Per quanto riguarda i canali distributivi, quello agenziale si conferma leader con una quota di mercato pari al 73,4%, in leggera flessione rispetto al dato registrato nel medesimo periodo del 2020 (pari al 74,3%). I broker rappresentano il secondo canale di distribuzione premi danni con una quota di mercato pari all'8,4% (8,7% a fine settembre 2020), mentre gli sportelli bancari e postali registrano una quota di mercato dell'8,3% (7,3% nei primi nove mesi del 2020).

Per quanto riguarda la vendita diretta nel suo complesso (comprensiva della vendita a distanza, telefonica e internet), a fine settembre 2021 registra un'incidenza del 9,5% (9,3% nel corrispondente periodo del 2020). I restanti 0,4% (0,3% a fine settembre 2020) sono riferiti ai premi intermediati dai consulenti finanziari abilitati.

39 Report ANIA - Anno VII - n° 27 – pubblicato il 24 novembre 2021.

Premi portafoglio diretto Danni per ramo di attività*

(dati aggiornati a settembre 2021 in milioni di euro)

Premi per ramo** Premi da inizio anno Variazione % III trim. 2021
vs III trim. 2020
Totale settore auto 11.972 -0,9%
Altri rami danni 15.312 5,9%
Totale rami danni 27.284 2,8%

* Fonte: ANIA.

** I premi si riferiscono alle imprese italiane, extra UE e alle imprese UE.

Distribuzione Premi portafoglio diretto Danni per canale distributivo*

* Imprese italiane e rappresentanze imprese extra-UE operanti in regime di stabilimento.

CONTESTO NORMATIVO

IVASS Prolungamento Raccomandazioni L'IVASS, il 29 dicembre 2020, nel fare proprie le rinnovate raccomandazioni dell'European Systemic Risk Board (ESRB), le quali richiedono che si continui ad usare estrema prudenza nella distribuzione dei dividendi, nel riacquisto di azioni proprie e nel riconoscere componenti variabili delle remunerazioni almeno sino al mese di settembre 2021, ha invitato le Compagnie che intendano intraprendere una delle suddette azioni a valutarne gli impatti con attenzione e senso di responsabilità e a contattare in via preventiva l'Istituto per verificarne la compatibilità con gli obiettivi della raccomandazione. In coerenza con la politica di distribuzione dei dividendi definita nel piano industriale del Gruppo Poste Italiane "24SI" e in linea con quanto condiviso preventivamente con l'Autorità di Vigilanza al fine di verificare la compatibilità con gli obiettivi della raccomandazione, Poste Vita ha previsto, con l'approvazione del Bilancio al 31.12.2020, il pagamento del dividendo alla controllante Poste Italiane.

Nella seduta del 23 settembre 2021, il Consiglio Generale dell'ESRB ha lasciato decadere a fine settembre 2021 la citata raccomandazione, pur invitando gli istituti finanziari a rimanere prudenti. Pertanto, la Compagnia ha proceduto con un generale ripristino dei piani

di incentivazione.

IVASS Modifiche Regolamento n.14 del 18 febbraio 2008

Il provvedimento IVASS n. 107 del 12 gennaio 2021 ha apportato modifiche al Regolamento ISVAP n.14 del 18 febbraio 2008 concernente la definizione delle procedure di approvazione delle modifiche al programma di attività, di autorizzazione dei trasferimenti di portafoglio e delle fusioni e scissioni di cui al titolo XIV del Codice delle assicurazioni private.

Il provvedimento elimina lo specifico divieto ditrasferire portafogli costituiti da soli sinistri, espressamente escluso nella sua originaria formulazione. A seguito di tale modifica, è quindi consentito il trasferimento, tra imprese di assicurazione, anche di portafogli costituiti da sole obbligazioni derivanti da contratti di assicurazione o di riassicurazione. Non si rilevano, al momento, impatti per il Gruppo Poste Vita.

IVASS Modifiche Regolamento ISVAP n. 7 del 13 luglio 2007

Il provvedimento IVASS n. 109 del 27 gennaio 2021 ha apportato modifiche al Regolamento ISVAP n.7 del 13 luglio 2007 concernente gli schemi per il bilancio delle imprese di assicurazione e di riassicurazione che sono tenute all'adozione dei principi contabili internazionali. Il provvedimento reca le modifiche necessarie per allineare i termini previsti nel Regolamento 7/2007 alla proroga dell'esenzione dall'applicazione dell'IFRS 9 al 1° gennaio 2023.

IVASS

Lettera al mercato del 3 giugno 2021: sicurezza e governance ICT

ll 6 aprile 2021 l'Autorità Europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali (EIOPA) ha emanato gli orientamenti sulla sicurezza e sulla governance della tecnologia dell'informazione e comunicazione ("orientamenti"). Essi si applicano a decorrere dal 1° luglio 2021 e forniscono indicazioni in materia di governance previste dalla Direttiva Solvency II e dal Regolamento delegato (UE) 2015/35 da applicare nel contesto della sicurezza e della governance delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT). L'IVASS si aspetta che le imprese e le ultime società controllanti in indirizzo tengano conto di tutto quanto riportato nella presente lettera al fine di assumere iniziative volte ad assicurare il massimo livello di conformità con gli orientamenti. La Compagnia ha adeguato a partite dal mese di novembre 2021 la propria struttura organizzativa mediante una funzione competente nelle tematiche oggetto dell'intervento normativo.

IVASS

Lettera al mercato del 28 luglio 2021 Mitigazione del rischio

Con tale intervento, l'IVASS intende richiamare l'attenzione sull'Opinion EIOPA (European Insurance and Occupational Pensions Authority) del 12 luglio 2021, attraverso la quale l'Istituto di vigilanza europea, si pone l'obiettivo di sensibilizzare l'industria assicurativa al corretto utilizzo delle tecniche di mitigazione del rischio (come la riassicurazione) sottolineando al contempola necessità di assicurare una coerenza tra la riduzione del requisito di capitale e l'effettivotrasferimento del rischio che l'utilizzo di tali tecniche comporta. Poste Vita è già in linea alle disposizione sul corretto utilizzo delle tecniche di mitigazione del rischio.

IVASS

Lettera al mercato del 28 luglio 2021: ORSA

L'IVASS attraverso tale comunicazione al mercato intende richiamare l'attenzione sulle raccomandazioni emanate il 19 luglio 2021 daEIOPAcon le quali l'Istituto di vigilanza europea invitale Compagnie a considerare, al fine di migliorare il processo ORSA (Own Risk and Solvency Assessment), gli effetti che la situazione eccezionale di emergenza epidemiologica Covid-19 ha esercitato e/o potrebbe esercitare sulle proprie attività, prodotti, rischi e assetti organizzativi.Poste Vita sta intraprendendo delle azioni volte a rendere più efficace il proprio processo ORSA, nonostante lo stesso sia già conforme agli spunti forniti dalla lettera al mercato.

EIOPA Reporting e

Disclosure Solvency II

L'EIOPA ha pubblicato, il 23 luglio 2021, una consultazione su alcune modifiche dei requisiti di reporting di vigilanza e disclosure ai sensi di Solvency II che comporterà una revisione dei sistemi di reporting della Compagnia. Nel documento di consultazione, l'EIOPA propone modifiche ai requisiti di reporting basate principalmente sul Rapporto sui quantitative reporting templates (QRT).

Si è in attesa della pubblicazione del Regolamento.

IVASS

Lettera al mercato del 13 dicembre 2021: Polizze Dormienti Lettera al mercato del 13 dicembre 2021 in materia di depositi e polizze dormienti (D.L 23/10/2018 n. 119, convertito con legge 17/12/2018 n. 136). L'IVASS ha offerto alle Compagnie, anche per l'anno 2021, nell'interesse dei beneficiari delle polizze, il servizio di incrocio tra i codici fiscali degli assicurati e l'Anagrafe Tributaria al fine di verificare l'esistenza in vita degli assicurati di contratti vita ed infortuni*. In relazione a ciò, le Compagnie entro il 28 febbraio 2022 dovranno fornire via mail, gli elenchi dei codici fiscali degli assicurati dei suddetti contratti in vigore al 31 dicembre 2021 presenti nei propri portafogli ed emessi nell'esercizio. Al riguardo si fa presente che le Compagnie Poste Vita S.p.A. e Poste Assicura S.p.A. hanno dato seguito alla lettera in commento fornendo i dati richiesti entro i termini previsti.

*limitatamente ai contratti che prevedono prestazioni in caso di decesso dell'assicurato conseguente a infortunio.

ALTRE INFORMAZIONI

IVASS Polizze dormienti

IVASS Polizze dormienti Il 4 maggio 2021, a seguito di un incontro svoltosi il 12 aprile 2021, con riferimento ai processi in essere a supporto della gestione delle polizze dormienti, l'IVASS ha trasmesso a Poste Vita e a Poste Italiane - Patrimonio BancoPosta una comunicazione con cui ha richiesto la presentazione, entro 60 giorni, di un piano di azioni con le iniziative che le Società intendono adottare per migliorare i processi sopra richiamati. Su richiesta dell'Autorità, il relativo piano, accompagnato dalle valutazioni delle funzioni Compliance e Revisione Interna, è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione il 22 giugno 2021 ed inviato il 2 luglio 2021.

IVASS Normativa Antiriciclaggio

IVASS Normativa Antiriciclaggio Dal 1° marzo al 18 giugno 2021, l'IVASS ha condotto degli accertamenti ispettivi mirati alla verifica del rispetto della normativa antiriciclaggio, congiuntamente, presso Poste Vita e Poste Italiane - Patrimonio BancoPosta. Gli esiti dell'attività ispettiva hanno evidenziato un quadro di conformità complessivamente soddisfacente di processi e procedure finalizzati all'adempimento degli obblighi di adeguata verifica della clientela e alla conseguente valutazione di rapporti ed operazioni anomali. Il giudizio è parzialmente favorevole, in quanto permangono carenze nell'adeguata verifica dei rapporti caratterizzati da più elevato rischio, per quanto riguarda, in particolare, la valutazione della coerenza delle operazioni con il profilo economico e patrimoniale del cliente, che non risulta supportata da documentazione atta a verificare le informazioni sull'origine dei fondi acquisite dalla rete; il sistema di profilazione non tiene conto di tutti i fattori di rischio richiamati dal Regolamento 44 del 2019 e di tutte le informazioni raccolte dal cliente.

Per le aree di miglioramento segnalate dall'Autorità, Poste Vita S.p.A. e Poste Italiane - Patrimonio BancoPosta hanno definito iniziative opportune, che si prevede si concluderanno entro il primo semestre del 2022.

ANIA Consultazione sui PRIIPS

Il 28 ottobre 2021, l'ANIA ha invitato le imprese di assicurazione associate a partecipare alla consultazione pubblicata dalle Autorità di Vigilanza Europee (Call of evidence" del 20 ottobre 2021) sulla revisione del Regolamento Europeo n. 1286/2014 in tema di PRIIPS (Packaged Retail and Insurance-based Investment Products); la survey, indirizzata a Poste Vita, ha richiesto il supporto di BancoPosta sui quesiti specifici relativi alla distribuzione. La nota di risposta è stata trasmessa dalla Compagnia in data 26 novembre 2021.

sui PRIIPS IVASS

ANIA Consultazione

Governo, gestione e controllo investimenti e rischi finanziari

IVASS

Governo, gestione e controllo investimenti e rischi finanziari

In data 14 dicembre 2020, l'IVASS ha avviato una verifica ispettiva ordinaria sulla valutazione del governo, sulla gestione e sul controllo degli investimenti e dei rischi finanziari di Poste Vita. L'accertamento ispettivo si è concluso il 7 maggio 2021 ed il rapporto ispettivo è stato consegnato alla Compagnia nel corso della riunione del Consiglio di Amministrazione del 26 luglio 2021. I relativi accertamenti hanno fatto emergere risultanze "parzialmente sfavorevoli". Gli esiti dell'accertamento ispettivo includono rilievi, in parte già anticipati nel corso dell'ispezione, in relazione ai quali in data 12 aprile u.s. il Consiglio di Amministrazione della Compagnia ha già approvato un mirato piano di azioni volto al superamento degli stessi. Ad ulteriore rafforzamento del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi in materia di investimenti finanziari, il citato Piano di Azioni è stato successivamente integrato dal management della Compagnia e approvato dal Consiglio di Amministrazione il 22 ottobre 2021.

Con riguardo a taluni dei predetti rilievi, l'IVASS ha configurato violazioni degli artt. 30 bis, 30 ter, 37 ter e 183 del D.Lgs. n. 209/2005 e delle relative disposizioni di attuazione emanate con regolamento dalla stessa Autorità. La Compagnia ha predisposto e inoltrato all'autorità di Vigilanza in data 25 ottobre 2021, entro i tempi previsti dalla normativa le memorie difensive a sostegno della correttezza del proprio operato. In relazione a quanto in oggetto, non sono comunque emersi elementi significativi da considerare nella Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2021.

COVIP

In data 27 maggio 2021 la Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione (COVIP) ha avviato una verifica ispettiva ordinaria sulla forma pensionistica Postaprevidenza Valore le cui attività sono tutt'ora in corso.

Con comunicazione del 13 gennaio 2022 COVIP ha informato la Compagnia che la verifica della documentazione acquisita nel corso dell'ispezione è stata completata e pertanto l'accertamento ispettivo deve intendersi concluso. La Compagnia rimane quindi in attesa di ricevere il report conclusivo sull'accertamento ispettivo recante le eventuali azioni di intervento.

EIOPA

COVIP

Thematic Review Credit Protection Insurance

EIOPA Thematic Review Credit Protection Insurance

Il 5 luglio 2021, l'IVASS, in collaborazione con EIOPA, ha avviato una Thematic Review con l'obiettivo di individuare le principali fonti di pregiudizio e i rischi per i consumatori connessi alle Credit Protection Insurance. La nota di risposta è stata trasmessa in data 15 ottobre 2021.

ATTIVITÀ DI PERIODO

Nella tabella seguente sono riportate le principali attività di periodo della Strategic Business Unit Servizi Assicurativi.

COMPARTO ATTIVITÀ DI PERIODO PILASTRO
Vita Nell'ambito degli indirizzi strategici delineati nel Piano "24SI" che prevedono il miglioramento del
mix d'offerta del ramo Vita con un particolare focus su prodotti Multiramo, nel corso del periodo
sono state lanciate:

le polizze Multiramo
"Poste Progetto Dinamico" (con relativo restyling: "Poste
Progetto Dinamico New) e "Poste Progetto Dinamico Più"40. Le prestazioni sono collegate
41
alla
Gestione
Separata
"Posta Valore Più"
e al valore delle quote di uno
dei due Fondi Interni Assicurativi disponibili (di cui uno ESG). Tali polizze prevedono la
possibilità di accedere alle opportunità offerte dai mercati finanziari attraverso un approccio
graduale e il servizio di riallocazione graduale del rischio all'approssimarsi della data di
scadenza dei prodotti;

la polizza "Poste Soluzione Valore", un contratto di assicurazione sulla vita Multiramo le cui
prestazioni sono collegate a una Gestione Separata "Posta Valore Più" e al valore delle
quote di un Fondo Interno Assicurativo scelto tra i due disponibili
(uno dei quali ESG). La durata è pari a 10 anni;

il restyling del prodotto "Poste Soluzione Valore New", con
durata pari a 15 anni;

la polizza "Poste Domani Per Te Plus", un prodotto di Ramo I della durata di 10 anni con
garanzia a scadenza del premio investito, al netto di eventuali riscatti parziali e delle cedole già
liquidate;

la polizza "Poste Progetto Capitale", lanciata nel mese di febbraio 2022, è un contratto sulla
vita Multiramo a premio ricorrente della durata di 10 anni, che unisce la stabilità della Gestione
Separata Posta ValorePiù (ramo I) e le potenzialità dei due Fondi Interni Assicurativi disponibili
(uno dei quali ESG).
Al fine di ridurre la sottoassicurazione del Paese mediante la sensibilizzazione della clientela
sull'importanza dei bisogni di protezione, come previsto nel Piano strategico "24SI", è stata avviata
nel periodo la commercializzazione della nuova offerta integrata rami Vita/Danni, con la quale ai
sottoscrittori di specifiche polizze Vita viene offerta gratuitamente una polizza danni.
Danni Lanciata sul mercato la nuova offerta RC Auto "Poste Guidare
Sicuri", seguendo un approccio graduale
Ingresso nel
mercato RC
nell'abilitazione alla vendita da parte della
Auto
rete distributiva (oltre 4.100 Uffici Postali
abilitati alla vendita).
Apportati miglioramenti alle condizioni di polizza del prodotto modulare42
"Poste Vivere Protetti"
volti a garantire e soddisfare in modo più efficace i bisogni espressi dai clienti.

40 Dedicata ai clienti che apportano nuova liquidità e caratterizzata da investimenti in un'unica soluzione con la possibilità della restituzione del costo applicato sul premio unico iniziale sotto forma di un bonus, a partire da una data prestabilita.

41 Poste Vita S.p.A. gestisce un portafoglio di investimenti in maniera distinta dagli altri attivi detenuti dall'impresa di assicurazione. Tale portafoglio di investimenti, denominato "Posta ValorePiù", rientra nella definizione di Gestione Separata ai sensi del Regolamento ISVAP n. 38 del 3 giugno 2011 (di seguito Regolamento ISVAP n. 38). Posta ValorePiù genera un rendimento in base al quale si rivalutano le prestazioni dei contratti assicurativi ad essa collegati.

42 La polizza modulare "Poste Vivere Protetti" integra le coperture di protezione della clientela retail, per tutelare la loro salute, casa e gli animali domestici. I moduli e le relative coperture possono essere sempre aggiunti o eliminati al variare delle necessità dei clienti e le coperture, che sono indicate nella polizza, formano sempre un unico contratto.

STRATEGIC BUSINESS UNIT PAGAMENTI E MOBILE

CONTESTO DI MERCATO

Gli ultimi dati disponibili43 sul mercato italiano delle carte di pagamento mostrano una crescita del transato complessivo nazionale che, a settembre 2021, è stato pari a circa 226 miliardi di euro (+23% rispetto a settembre 2020) e ha superato i livelli prepandemia. Il numero totale delle transazioni, pari a 4,7 miliardi di euro, è cresciuto del 37% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente grazie alla maggiore adozione delle carte di pagamento

(pagamenti e-commerce e contactless); si rileva inoltre un'accentuata riduzione dei ticket medi nelle transazioni.

Le transazioni con carte di debito crescono del 49% rispetto a settembre 2020 e rappresentano oltre la metà del totale delle transazioni, con un transato di 128 miliardi di euro (+31% vs settembre 2020).

Le carte prepagate continuano a crescere a ritmi sostenuti con un volume delle transazioni in aumento del 33% e un transato in aumento del 23% rispetto a settembre 2020, per un valore complessivo di 38 miliardi di euro, anche grazie al costante sviluppo dell'e-commerce e all'aumento della penetrazione presso i punti fisici.

Si registra una crescita delle transazioni e del transato con carte di credito con una variazione positiva rispettivamente del 14%, e del 6,9% rispetto a settembre 2020.

Al 30 settembre 2021 il numero di carte attive sul mercato sfiora i 96 milioni, registrando un aumento del 2,1% rispetto allo stock di carte in essere al 31 dicembre 2020. La crescita maggiore si registra sulle carte prepagate il cui stock si attesta a 33 milioni, in aumento del 3,6% rispetto a dicembre 2020. In lieve aumento anche le carte di debito (+1,7% rispetto al dicembre 2020) con oltre 47 milioni di carte attive, e le carte di credito (+0,6% rispetto a dicembre 2020) con 15,4 milioni di carte attive a settembre 2021.

Il Mercato della telefonia mobile, sulla base degli ultimi dati disponibili44, ha evidenziato una penetrazione delle linee mobili totali che si attesta a circa il 179% della popolazione, con una quota degli operatori mobili virtuali MVNO45 pari al 18,2%46. Le linee complessive al 30 settembre 2021 sono pari a 105,8 milioni comprensive di 27,9 milioni di SIM Machine to Machine (M2M) . In relazione alle quote di mercato, con una quota attorno al 4,3% PosteMobile rappresenta circa il 42% dei clienti complessivi degli operatori mobili virtuali.

43 Fonte: Elaborazioni e stime interne su dati Banca d'Italia (flussi delle segnalazioni di vigilanza).

44 Fonte: Agcom Osservatorio sulle Comunicazioni n. 4/2021, Report Operatori.

45 Mobile Virtual Network Operator.

46 Fonte: Stima interna PostePay - Amministrazione Pianificazione e Controllo.

CONTESTO NORMATIVO

Monetica

In merito alla "Disciplina dei siti web per il confronto tra le offerte relative ai conti di pagamento" (art.126 –terdecies del Testo Unico Bancario) -, si rinvia al contesto normativo della SBU Servizi Finanziari per maggiori approfondimenti.

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Riguardo gli "Orientamenti per gli intermediari relativi ai dispositivi di governance e di controllo sui prodotti bancari al dettaglio (POG)" di Banca d'Italia di aprile 2021, e per i cui dettagli si rinvia al contesto normativo della SBU Servizi Finanziari, PostePay ha provveduto ad aggiornare le proprie procedure interne in coerenza con la normativa di riferimento e gli Orientamenti dell'EBA.

Con riferimento alle modifiche di Banca d'Italia del 30 giugno 2021 alle Disposizioni di trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari (art.106 Direttiva "PSD2"), si rinvia al contesto normativo della SBU Servizi Finanziari per maggiori approfondimenti.

Riguardo alle proposte di modifica al Regolamento Delegato 389/2018 (RTS) relative all'esenzione dalla "Strong Customer Authentication" (SCA) per l'accesso ai conti, pubblicate dall'Autorità Bancaria Europea (EBA) nel documento di Consultazione del 28/10/2021, si rinvia al contesto normativo della SBU Servizi Finanziari per maggiori approfondimenti.

Con riferimento alle "Disposizioni in materia di sorveglianza sui sistemi di pagamento e sulle infrastrutture strumentali tecnologiche o di rete" pubblicate dalla Banca d'Italia nel Provvedimento del 10 novembre 2021, si rinvia al contesto normativo della SBU Servizi Finanziari per maggiori approfondimenti.

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Con riferimento alla normativa antiriciclaggio:

18 gennaio 2021 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Regolamento Delegato (UE) 2021/37 della Commissione Europea che ha ulteriormente modificato il regolamento delegato (UE) 2016/1675 che individua i paesi terzi ad alto rischio con

Banca d'Italia: comunicazione sull' obbligo di adeguata verifica rafforzata per l'operatività nei paesi ad alto rischio

carenze strategiche. Il 4 maggio 2021, la Banca d'Italia ha inviato una comunicazione agli Intermediari nella quale ha ribadito, tra l'altro, l'obbligo di sottoporre ad adeguata verifica rafforzata l'operatività che coinvolge paesi ad alto rischio individuati dalla Commissione Europea. Al riguardo, PostePay e BancoPosta hanno adottato le azioni necessarie in conformità alle indicazioni ricevute.

Il 1 marzo 2021 l'Autorità Bancaria Europea (EBA) ha pubblicato orientamenti in materia di fattori di rischio per l'adeguata verifica della clientela (nota Banca d'Italia

n. 15 del 4 ottobre 2021 di attuazione). Gli orientamenti, che presentano una revisione di quelli precedenti (recepiti in Italia il 30 luglio 2019), sono stati rivisti, tra l'altro, per: i) tenere conto delle modifiche intervenute per effetto dell'approvazione della Quinta Direttiva antiriciclaggio (direttiva UE 2018/843), in particolare con riferimento alla disciplina dei rapporti e delle operazioni con paesi terzi ad alto rischio; ii) fornire maggiori indicazioni agli intermediari sulle modalità con cui condurre la profilatura della clientela e l'autovalutazione dei rischi; iii) fronteggiare nuovi rischi derivanti da modalità operative innovative o dall'evoluzione del contesto di riferimento. Sono in corso gli opportuni approfondimenti per verificare gli eventuali ulteriori impatti di tale normativa a livello di Gruppo.

Il 18 dicembre 2020, la Commissione Europea ha definito una tariffa unica massima di terminazione* per le chiamate vocali su reti mobili, e su reti fisse, nell'Unione Europea. Il Regolamento è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 22 aprile 2021 e gli operatori hanno avuto fino al 1 luglio 2021 per implementare i nuovi valori di terminazione sui sistemi di fatturazione. Le tariffe uniche massime applicabili in Italia dal 1 luglio 2021 sono le seguenti: 0,67 centesimi di euro per minuto (IVA esclusa) per la terminazione mobile e 0,07 centesimi di euro per minuto (IVA esclusa) per la terminazione fissa. Dal 1 gennaio 2022, il valore massimo per la terminazione mobile è stato ridotto a €0,55 cent per minuto (IVA esclusa).

Il 17 dicembre 2018 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea il nuovo Codice delle Comunicazioni Elettroniche votato dal Parlamento il 4 dicembre 2018. In data

9 dicembre 2021 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale italiana il Decreto Legislativo n. 207 dell'8 novembre 2021, che recepisce a livello nazionale - in ritardo, rispetto alla scadenza prevista per il 21 dicembre 2020 (2 anni dalla pubblicazione), a causa dell'emergenza epidemiologica in corso - il Codice Europeo. L'adozione del Decreto porterà alla chiusura del procedimento di

Nuovo Codice delle Comunicazioni elettroniche

infrazione per mancato recepimento precedentemente avviato dalla Commissione Europea per gli Stati (24 su 27 e inclusa l'Italia), in ritardo con la scadenza prevista per il recepimento.

*Affinché gli abbonati dei diversi operatori di rete fissa e mobile possano comunicare tra loro, le reti devono essere interconnesse quindi gli operatori devono stipulare contratti di interconnessione in merito alla fornitura di uno o più servizi.

L'Agcom con Delibera 10/21/CONS del 5 febbraio 2021 ha previsto nuove disposizioni regolamentari per il blocco e l'attivazione di servizi premium in abbonamento forniti sia attraverso SMS/MMS, sia tramite la connessione dati sulle reti mobili. PostePay ha adottato le misure previste in conformità al nuovo quadro a partire dal 22 marzo 2021. In particolare, ha predisposto: i) la campagna informativa tramite SMS verso la propria clientela sugli abbonamenti attivi dei servizi premium e richiedendo espressa manifestazione di voler proseguire la fruizione del servizio premium in abbonamento; ii) la pagina web informativa sul dettaglio dei servizi premium e relative modalità di fruizione dei servizi ancora attivi.

TLC Terminazione delle chiamate vocali

TLC Servizi premium

TLC Roaming internazionale La Commissione Europea, in data 24 febbraio 2021, ha proposto di prorogare il Regolamento vigente sul Roaming internazionale per ulteriori 10 anni (fino al 30 giugno 2032), riducendo nel contempo le tariffe massime all'ingrosso praticate tra operatori per garantire la sostenibilità della fornitura di servizi di roaming al dettaglio a prezzi nazionali, introducendo inoltre nuove misure per aumentare la trasparenza e garantire un'effettiva esperienza di roaming a tariffa nazionale ("roam-like-at-home") in termini di qualità del servizio ed accesso ai servizi di emergenza in roaming. La riduzione dei massimali all'ingrosso ha un impatto rilevante per un operatore mobile virtuale (MVNO) come PostePay, che acquista servizi di roaming da un operatore di rete mobile (MNO), nella misura in cui consente la fornitura di servizi ("roam-like-at-home") ai rispettivi clienti garantendo nel contempo il recupero dei costi sostenuti a livello wholesale. Il regolamento vigente cesserà di produrre effetti a decorrere dal 30 giugno 2022.

La proposta della Commissione è stata oggetto di ampio dibattito in Parlamento e Consiglio e il 9 dicembre 2021 si è giunti a un accordo sulla proroga per ulteriori 10 anni e sulla revisione del Regolamento in scadenza. Il testo concordato dovrà poi essere formalmente adottato da Parlamento e Consiglio e entrerà in vigore dal 1 luglio 2022. Il testo conferma i principi fondamentali del Regolamento vigente e prevede riduzioni progressive dei tetti massimi ai prezzi all'ingrosso coerenti con le stime della Società; prevede inoltre misure ulteriori di trasparenza, protezione della clientela e garanzia della qualità del servizio.

TLC

Erogazioni liberali tramite credito telefonico L'Agcom con Delibera 85/21/CIR del 2 agosto 2021 ha introdotto delle modifiche e integrazioni al Piano di numerazione nazionale di cui alla delibera n. 8/15/CIR in relazione all'utilizzo dei codici 455*. La delibera modifica la disciplina delle erogazioni liberali effettuate a favore degli Enti del terzo settore tramite credito telefonico ed introduce le cd. "Donazioni Ricorrenti". Il 17 dicembre 2021 è stata inviata dagli Operatori all'Autorità una bozza della nuova versione del "Codice di Autoregolamentazione per la gestione delle numerazioni utilizzate per le raccolte fondi telefoniche non profit" che recepisce le nuove disposizioni regolamentari. Il Codice è attualmente al vaglio della Commissione Infrastrutture e Reti dell'Autorità.

Il 2 novembre 2021 è stato avviato da AGCom un Tavolo Tecnico con gli Operatori e gli Enti del terzo settore per la definizione delle "Modalità di interconnessione per la gestione dei servizi in questione". La soluzione tecnica individuata dovrà essere sottoposta agli organi collegiali dell'Autorità per la relativa approvazione.

*Numerazioni utilizzate per le raccolta fondi per fini benefici di utilità sociale da parte di enti, organizzazioni e associazioni senza fini di lucro e di amministrazioni pubbliche mediante sms o chiamata da telefono fisso.

TLC Esenzioni per Operatori di Comunicazione Elettronica

In base alla Direttiva UE 2015/2366 (PSD2) e al D.lgs. n.218/2017, è previsto che i fornitori di reti o servizi di comunicazione elettronica, operando nel c.d. regime di esenzione dalla piena applicazione della PSD2, possano offrire alla clientela finale servizi di comunicazione elettronica che abilitino operazioni di pagamento con addebito dei costi di accesso ai servizi o in fattura (servizi di comunicazione elettronica post pagati) o sul c.d. conto telefonico prepagato (servizi di comunicazione elettronica prepagati/ricaricabili).

Le operazioni di pagamento in regime di esenzione sono consentite per l'acquisto di contenuti digitali e servizi a tecnologia vocale (indipendentemente dal dispositivo utilizzato); l'esecuzione di attività di beneficenza o di acquisto di biglietti (effettuate da o tramite un dispositivo elettronico), a condizione che, per singolo cliente (post pagato o ricaricabile):

  • il valore di ogni singola operazione di pagamento, sia non superiore a €50;

  • il valore complessivo delle operazioni di pagamento sia non superiore a €300 mensili.

Gli operatori dovranno inoltre notificare alle Autorità competenti di operare in regime di esenzione, affinché queste ultime possano valutare se siano o meno soddisfatti i requisiti prescritti (art.37, Direttiva 2015/2366).

In linea con il quadro normativo sopra descritto, il 5 agosto 2021 PostePay ha trasmesso la notifica su base annuale a Banca d'Italia dei dati relativi all'anno 2020 e il 14 dicembre 2021 la stessa Autorità ha comunicato alla società l'esenzione prevista ai sensi della PSD2.

PostePay ha partecipato alla consultazione pubblica avviata dall'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) con la delibera n. 92/21/CIR avente ad oggetto "Avvio del procedimento e della consultazione pubblica concernente "servizio universale in materia di comunicazione elettronica: valutazione del costo netto del servizio universale per gli anni 2010, 2011, 2012 e 2013 e applicabilità del meccanismo di ripartizione". La consultazione pubblica ha riguardato le risultanze della verifica del calcolo del costo netto, (art. 62, comma 2, del Codice e art. 6, comma 2, lett. b) dell'allegato 11 al Codice). La società ha posto all'attenzione dell'Autorità alcune questioni attinenti alle modalità - e, per certi aspetti, alla stessa legittimità - dell'applicazione dei principi di regolamentazione in materia anche agli operatori virtuali.

TLC

Verifica costo netto del servizio universale

SPID Accreditamento PostePay come Service Provider

PostePay, d'intesa con la capogruppo Poste Italiane, ha finalizzato il processo di accreditamento in qualità di Service Provider Privato del sistema SPID. Come tale, PostePay rientra tra le aziende per le quali è possibile adottare anche lo SPID ai fini dell'identificazione dei propri clienti sia in fase di vendita che di fruizione dei propri servizi digitali. A seguito di ciò, gli utenti interessati ai servizi PostePay possono accedere e richiedere i servizi suddetti attraverso il sito www.poste.it e l'APP Postepay, utilizzando un'identità digitale fornita da qualsiasi Identity Provider (incluso Poste Italiane) che risulti accreditato dall'Agenzia per l'Italia Digitale (AgID). Lo SPID sarà via via integrato nei vari

funnel di richiesta online delle offerte Postepay, consentendo di abbreviare e velocizzare la modalità di autenticazione e riconoscimento del cliente e semplificando ulteriormente la sua esperienza di acquisto. PostePay dovrà riconoscere annualmente un corrispettivo, stabilito dalla stessa AgID, nei

PostePay accreditata quale Service Provider del Sistema SPID

confronti degli Identity Provider i cui utenti digitali avranno effettuato l'accesso. Il corrispettivo complessivo viene determinato in funzione del numero di accessi "unici"* effettuati dai singoli utenti annualmente.

*All'interno di ciascun periodo di fatturazione gli accessi effettuati da un utente unico saranno fatturati dal singolo Gestore dell'Identità una sola volta per ogni Fornitore di Servizi, indipendentemente dalla numerosità degli accessi.

ATTIVITÀ DI PERIODO

Nella tabella seguente sono riportate le principali attività di periodo della Strategic Business Unit Pagamenti e Mobile.

47 Servizio Innovativo di accettazione che consente agli esercenti convenzionati di incassare pagamenti disposti dal cliente acquirente direttamente dalla propria app Postepay, inquadrando il QR Code (codice a barre bidimensionale che memorizza informazioni leggibili da un telefonino, mediante un'apposita applicazione) esposto dall'esercente.

48 La tecnologia Tap on Phone ("SoftPOS") permette di abilitare i dispositivi Android ad autorizzare pagamenti contactless di qualsiasi importo, attraverso l'inserimento del PIN sul dispositivo stesso, senza dover utilizzare un device hardware aggiuntivo.

49 Il 5 maggio 2021 PostePay e American Express hanno sottoscritto un accordo che prevede che PostePay fornisca attività di promozione per ampliare l'offerta commerciale ai propri clienti e dei servizi relativi all'attivazione e gestione operativa dei terminali POS presso gli esercizi per l'accettazione delle Carte American Express.

o riconoscimento biometrico.

50 Il progetto prevede la distribuzione di carte prepagate multifunzione agli studenti iscritti alle scuole di secondo grado e la realizzazione di una piattaforma per l'accredito delle borse di studio su borsellini elettronici che consentano di spendere gli importi presso la rete degli esercenti convenzionati. L'obiettivo è di avvicinare sempre di più i giovani al mondo dei pagamenti digitali.

51 Bollettino Postale integrato negli avvisi di pagamento pagoPA che consente di effettuare pagamenti verso le Pubbliche Amministrazioni attraverso modalità standardizzate di pagamento.

52 Soggetto giuridico che abilita la rete dei tabaccai convenzionati a offrire servizi di Poste Italiane alla clientela consumer (pagamento dei bollettini e ricariche delle carte Postepay).

53 PostePay in partnership con Alipay, ha sviluppato una nuova funzionalità di pagamento, resa disponibile presso gli uffici postali, per consentire ai titolari del wallet Alipay di poter effettuare pagamenti in app tramite QR code. Il cliente che sceglie di pagare con wallet Alipay può inquadrare il QR code generato sul display del PAD allo sportello, autorizzando il pagamento in app tramite digitazione del pin

4. STRATEGIA

LA STRATEGIA DI SOSTENIBILITÀ DI POSTE ITALIANE

L'INTEGRAZIONE DELLA SOSTENIBILITÀ NELLA STRATEGIA DI POSTE ITALIANE

Per Poste Italiane essere sostenibili significa definire una chiara strategia sulle tematiche ESG e integrarle in maniera strutturale negli obiettivi strategici definiti nel Piano "2024 Sustain & Innovate Plus" 54. Nell'arco del Piano, sono previsti investimenti per 3,1 miliardi di euro nelle attività strategiche per raggiungere obiettivi finanziari.

Piano strategico "2024 Sustain & Innovate Plus"

CORRISPONDENZA PACCHI E DISTRIBUZIONE L'obiettivo strategico del segmento Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione è quello di accelerare la propria trasformazione da puro operatore di corrispondenza a operatore logistico completo, garantendo la Sostenibilità economica e ambientale delle proprie operazioni. La realizzazione della strategia si basa sull'efficientamento delle reti distributive, ivi inclusa l'integrazione di Nexive, acquisita a fine 2020, il consolidamento della leadership nel mercato B2C e la crescita nei segmenti C2X e B2B grazie all'introduzione di offerte specifiche e di iniziative finalizzate al miglioramento della customer experience. In tale ottica, l'acquisizione di Plurima permette di rafforzare il comparto contract logistics. Tramite l'implementazione di queste linee strategiche, il segmento mira al raggiungimento di un utile operativo nel 2024.

OBIETTIVI FINANZIARI OBIETTIVI OPERATIVI

Ricavi: 3,9 miliardi di euro (2019: 3,5
miliardi), con un aumento dei ricavi
del comparto Pacchi e
un'attenuazione del calo del
comparto Corrispondenza.

Ricavi del comparto Pacchi: 2,0
miliardi di euro (2019: 0,85 miliardi di
euro).

EBIT: atteso utile operativo entro il
2024.

Raddoppio del volume dei pacchi
smistati automaticamente.

Quota di mercato pacchi B2C: 38%
entro il 2024.

Quota di mercato C2X: 57% entro il
2024 (2019: 41%).

L'area Pagamenti e Mobile mira ad affermarsi come una piattaforma completa e omnicanale per i propri clienti, affiancando alle tradizionali linee di business dei

54 Gli obiettivi finanziari e operativi riportati nelle tabelle si riferiscono al 2024.

pagamenti e delle telecomunicazioni l'offerta dedicata all'Energia dal 2022, mercato nel quale l'azienda entrerà sfruttandone la liberalizzazione. L'acquisizione di LIS, in quest'ottica, è un ulteriore contributo alla strategia omnicanale del Gruppo. L'ampliamento dei prodotti, unitamente alla possibilità di poter sfruttare i canali fisici, digitali e le reti terze, permetterà di sfruttare appieno le opportunità di cross-selling della clientela, aumentando così il valore per Poste Italiane nel suo complesso.

OBIETTIVI FINANZIARI OBIETTIVI OPERATIVI

Ricavi: 1,9 miliardi di euro (2019: 0,7
miliardi di euro).

EBIT: 0,4 miliardi di euro (2019: 0,2
miliardi), con CAGR dell'1%.

Portafoglio di PostePay Evolution
atteso a 11,6 milioni di carte
emesse.

Transazioni su carte attese in
aumento del 14% in CAGR, a 2,7
miliardi di euro.

Servizi Finanziari si pone come obiettivo un'ulteriore evoluzione del modello di servizio, affiancando al tradizionale modello fisico le opportunità fornite dall'innovazione tecnologica. Le priorità del Piano Strategico prevedono una crescita in ambito wealth management, grazie alla diversificazione dei portafogli dei clienti per ottimizzarne il profilo di rischio-rendimento, l'integrazione delle polizze danni all'interno del modello di consulenza ed un rinnovato focus sui prestiti, con particolare enfasi sul segmento CQS, anche grazie alle partnership siglate con primari operatori del settore. Il business legato all'acquisto dei crediti di imposta sui bonus edilizi rappresenta un'opportunità di diversificazione del portafoglio investimenti.

Nei Servizi Assicurativi, Poste Italiane mira ad affermarsi come operatore assicurativo in grado di servire tutti i bisogni di investimento e protezione della clientela. Poste Vita ha l'obiettivo di confermarsi leader nel ramo Vita,

SERVIZI FINANZIARI

PAGAMENTI E MOBILE

SERVIZI ASSICURATIVI

continuando ad offrire ai clienti prodotti sicuri e al contempo più profittevoli ed efficienti dal punto di vista del capitale. La strategia del ramo Danni prevede, infine, l'aumento della profittabilità grazie all'offerta modulare, completata dall'assicurazione auto, fornita ai clienti senza assunzione di rischio grazie agli accordi distributivi siglati con primarie società di assicurazione italiane.

OBIETTIVI FINANZIARI OBIETTIVI OPERATIVI

Ricavi: 2,7 miliardi di euro (2019: 1,7
miliardi di euro).

EBIT: 1,3 miliardi di euro (2019: 0,8
miliardi di euro).

Utile netto: 5% CAGR nel periodo
2019-2024.

Premi lordi: 26,5 miliardi di euro
(2020: 16,7 miliardi di euro).

Raddoppio del premio medio
dell'offerta modulare.

8.000 Uffici Postali abilitati alla

- ⦁ Solvency Ratio: >200%.

  • vendita di polizze auto entro il 2024.

LA STRATEGIA DI SOSTENIBILITÀ DI POSTE ITALIANE

Per contribuire al conseguimento degli obiettivi nazionali e internazionali di sviluppo sociale e ambientale, Poste Italiane ha adottato una Strategia di Sostenibilità, costituita da un insieme di Politiche di Sostenibilità e da un Piano Strategico ESG. Nel contesto del quadro strategico più ampio definito dal Gruppo, tale strategia risulta coerente con le attività e i criteri di business di Poste Italiane.

Tutti i principi, gli obiettivi qualitativi e le differenti modalità di gestione sono incorporati nelle politiche adottate, che, in maniera sinergica, regolamentano le diverse tematiche emerse dall'analisi di materialità e gli ambiti richiesti dal D.Lgs. 254/2016. Il Piano Strategico ESG, invece, comprende tutti gli obiettivi e i target specifici, sia di natura qualitativa che quantitativa, fissati dal Gruppo in un'ottica di costante miglioramento delle proprie performance di Sostenibilità.

TEMI DI SOSTENIBILITÀ RILEVANTI PER POSTE ITALIANE

Poste Italiane ha elaborato un processo di analisi di materialità, in conformità ai requisiti del D.Lgs. 254/16 e degli standard di rendicontazione, finalizzato a una comprensione sempre più approfondita delle tematiche non-finanziarie più rilevanti, in termini di rischi e opportunità, relative al raggiungimento degli obiettivi aziendali. L'analisi ha consentito l'identificazione delle tematiche ESG materiali considerate maggiormente impattanti sul processo decisionale degli stakeholder e che rivestono un ruolo di primaria importanza nella definizione della strategia del Gruppo, tenendo presente la sua struttura, l'estensione della rete servita e la diversificazione dei settori di mercato in cui opera.

Il processo di definizione dei temi materiali per Poste Italiane, approvato in ultimo dal CdA, si è articolato in 3 fasi principali ed è stato condotto in accordo alle indicazioni degli Standards Global Reporting Initiative (GRI Standards), e recependo in anticipo le richieste della Direttiva Europea 2014/95/UE relative al processo di «double-materiality», la cui entrata in vigore è prevista per il FY 2023.

Per definire l'universo dei temi potenzialmente rilevanti per il settore e guidare il processo di analisi di materialità, Poste Italiane ha condotto un'analisi interna ed esterna, che ha preso in considerazione input derivanti da diverse fonti. Nello specifico, I'analisi interna ha considerato il Piano Strategico e il modello di gestione dei rischi di Gruppo, i risultati dell'analisi di materialità svolta ai fini del Bilancio Integrato 2020 e i risultati emersi dalle attività di stakeholder engagement implementate nel 2021; l'analisi esterna, invece, ha tenuto conto delle disposizioni derivanti dalle fonti normative e dalle principali linee guida di Sostenibilità a livello internazionale, delle richieste dei principali questionari predisposti dalle agenzie di rating di Sostenibilità e delle analisi dei trend attuali nei diversi settori in cui opera il Gruppo.

La rilevanza dei temi materiali è stata successivamente definita attraverso il coinvolgimento diretto dei portatori di interesse tramite le iniziative di ascolto ed engagement realizzate.

A partire dal 2021, anticipando le richieste introdotte dalla nuova proposta di modifica della Direttiva Europea 2014/95/UE, Poste Italiane ha avviato il processo di doppia materialità, introducendo nel processo di valutazione dei temi materiali una duplice prospettiva: "Inside-out" e "Outside-in". Attraverso l'engagement esterno (Inside-out), l'Azienda ha preso in considerazione gli impatti significativi attuali o potenziali sulla società e sull'ambiente generati dalle proprie attività e dalle attività della propria catena del valore. L'engagement interno (Outside-in) invece, ha tenuto conto dei temi di Sostenibilità che possono influenzare positivamente o negativamente la strategia, la performance e il posizionamento dell'Azienda nel breve, medio o lungo termine e quindi creare o erodere il suo valore.

Il coinvolgimento degli stakeholder

Il Gruppo Poste Italiane ha sempre tenuto conto delle visioni e delle priorità mutevoli dei propri stakeholder, integrandole all'interno dei processi di definizione e gestione della propria strategia di Sostenibilità e costruendo, in tal modo, solidi rapporti basati sulla fiducia e la trasparenza. Questo contribuisce sia alla creazione di valore per tutti i soggetti direttamente ed indirettamente coinvolti nella realtà del Gruppo, che alla crescita reputazionale dell'Azienda nel contesto sociale in cui opera.

Al fine di identificare i portatori d'interesse che influenzano maggiormente o che vengono a loro volta influenzati dal processo di raggiungimento degli obiettivi strategici di Gruppo, Poste Italiane ha condotto, in conformità con lo Standard Internazionale AA1000-Stakeholder Engagement Standard (SES), un'accurata mappatura delle categorie di stakeholder con i quali interagisce nel corso dello svolgimento delle proprie attività. La suddetta analisi ha consentito l'identificazione di sette macrocategorie di stakeholder, ovvero: Azionisti e Investitori, Comunità e Territorio (associazioni di categoria, media, mondo accademico), Clienti (associazioni di consumatori), Enti ed Istituzioni (Autorità, Fondimpresa), Fornitori (Business Partner), Personale (persone di Poste Italiane, sindacati) e Ambiente.

La seguente tabella riporta tutte le macrocategorie di stakeholder sopra menzionate, indicando le principali modalità di coinvolgimento e di comunicazione relative ad ognuna di esse.

Modalità di coinvolgimento degli stakeholder da parte di Poste Italiane

CATEGORIA DI
STAKEHOLDER
PRINCIPALI MODALITÀ DI COINVOLGIMENTO
Azionisti e Investitori
Assemblea degli Azionisti; Relazione Corporate Governance; Relazioni finanziarie e
presentazioni periodiche; Roadshow
e incontri dedicati; Sito web
istituzionale;
Comunicati stampa.
Clienti
Sistemi di customer experience; Indagini periodiche di soddisfazione.
Personale
Strumenti di comunicazione interna (intranet
aziendale, newsletter, mailing list,
Postenews, ecc.); Eventi interni ed esterni dedicati ai dipendenti; Incontri periodici;
Contrattazione di primo e secondo livello; Indagini periodiche di soddisfazione.
Fornitori e Business Partner
Incontri specifici.
Enti e Istituzioni
Convegni; Incontri specifici; Comunicazione istituzionale; Comunicazioni periodiche;
Organizzazione di eventi.
Comunità e territorio
Progetti in favore della collettività; Partnership; Comunicati stampa; Sponsorizzazioni,
Liberalità; Dialogo con le istituzioni locali; Contatti in occasione del lancio di progetti
rilevanti, Pubblicazione di documenti, interviste, eventi.
Ambiente
Comunicati Stampa; Eventi dedicati; Partnership; Collaborazioni; Convegni.

Il Multistakeholder Forum 2021

Dei diversi strumenti utilizzati dal Gruppo per dialogare con gli stakeholder, il Forum Multistakeholder, che si svolge con cadenza annuale, è tra i più efficaci in termini di riflessione e di confronto strategico per quel che riguarda i temi di Sostenibilità rilevanti per il settore.

La quinta edizione del Forum, tenuta in diretta streaming nel rispetto delle limitazioni imposte dall'emergenza sanitaria, ha coinvolto circa 500 partecipanti, circa 100 in più rispetto all'edizione 2020, e ha rappresentato un prezioso momento di dialogo, fatto di ascolto e di confronto delle opinioni dei partecipanti, determinante al fine di comprendere l'ambiente esterno e individuare le azioni necessarie per la creazione di valore condiviso con i principali stakeholder e il raggiungimento degli obiettivi strategici aziendali. Nello svolgimento dell'attività, gli stakeholder hanno preso parte, a seconda della categoria di appartenenza, a quattro Focus Group legati ai diversi Pilastri di Sostenibilità. Nello specifico, le prime tre sessioni si sono concentrate sui Pilastri Customer experience, Innovazione, Valorizzazione delle persone, Valore al territorio, Diversità e inclusione, Integrità e trasparenza e Transizione green. Il quarto Focus Group, condotto in inglese, è stato invece dedicato interamente al Pilastro Finanza sostenibile in modo da fornire un'occasione di confronto rispetto al tema dell'integrazione dei fattori ESG all'interno delle politiche di investimento e di assicurazione del Gruppo.

Tramite un tool digitale accessibile da smartphone e pc che ha favorito una visualizzazione immediata e dinamica dei risultati, i partecipanti al Forum hanno espresso le proprie valutazioni rispetto ai temi materiali potenzialmente rilevanti per l'Azienda.

A valle del processo di coinvolgimento dei principali interlocutori sociali del Gruppo, è stato possibile rilevare, rispetto al 2020, una maggiore importanza attribuita alle tematiche inerenti alle pari opportunità nei percorsi di carriera, agli impatti ambientali degli immobili e della logistica, al supporto allo sviluppo socio-economico del territorio e al welfare e al benessere del personale.

La matrice di materialità

La matrice di materialità riportata di seguito esprime la sintesi delle priorità del management di Poste Italiane (engagement interno), del proprio personale e di tutte le categorie di portatori di interesse con cui il Gruppo interagisce nello svolgimento delle proprie attività (engagement esterno). La matrice identifica quindi i diciotto temi ritenuti maggiormente rilevanti che risultano necessari al fine di assicurare un'adeguata comprensione dell'andamento e degli impatti economici, sociali e ambientali delle attività aziendali. L'ordine di priorità dei temi è stato definito tenendo conto della rilevanza strategica di ciascun tema per l'Azienda e la rilevanza percepita per gli stakeholder esterni.

Ogni tema materiale identificato presenta un impatto generato direttamente dall'organizzazione, fatta eccezione per i temi "Impatti ambientali della logistica" e "Salute e sicurezza sul lavoro", le cui influenze derivano anche dai fornitori che operano per conto di Poste Italiane rispetto a una parte considerevole delle operazioni del Gruppo.

La matrice di materialità del Gruppo Poste Italiane

Descrizione dei temi materiali

TEMI MATERIALI CHE COSA SIGNIFICA PER POSTE ITALIANE
Lavorare con
trasparenza e integrità
Predisporre adeguati presidi di controllo interno e diffondere nell'organizzazione una cultura
aziendale fondata sull'integrità, l'etica professionale e l'onestà per costruire rapporti di fiducia
con i propri stakeholder e condurre correttamente la propria attività con trasparenza in ogni
singola operazione, in particolare nella lotta alla corruzione attiva e passiva.
Salute e sicurezza
sul lavoro
Tutelare la salute, sicurezza e integrità psicofisica delle persone, anche con riferimento alla
qualità dei luoghi di lavoro, incoraggiando lo sviluppo di una solida cultura interna e aderendo
ai più alti standard nazionali e internazionali sul tema.
Tutela dei diritti
umani in Azienda
Garantire la tutela dei diritti umani e la promozione di comportamenti non discriminatori
all'interno del Gruppo, anche attraverso l'adesione a standard riconosciuti, l'integrazione del
rischio di violazione nel modello di risk assessment di Gruppo e la valorizzazione di elementi
di diversità (in termini di diversi livelli di età, genere, conoscenze ed esperienze) che
favoriscano lo sviluppo di una cultura d'impresa e la risposta a nuove sfide e opportunità del
mercato.
Formazione e sviluppo
del personale
Garantire ai propri dipendenti lo sviluppo continuo delle proprie conoscenze e competenze e
l'opportunità di raggiungere il pieno potenziale grazie a percorsi formativi tesi ad assicurare la
crescita e il rafforzamento del know-how in linea con le esigenze espresse dagli stessi e dal
mercato, anche per gestire al meglio eventuali cambiamenti di business/organizzativi.
Pari opportunità nei
percorsi di carriera
Garantire le pari opportunità nello sviluppo delle carriere dei singoli, promuovendo percorsi di
crescita professionale a tutti i dipendenti indipendentemente dalle loro caratteristiche personali
(età, genere, orientamento sessuale, disabilità, origine etnica, nazionalità, opinioni politiche e
credenze religiose) secondo i principi di imparzialità e non discriminazione.
Qualità e Customer
experience
Rispettare tempi e modalità di esecuzione delle attività (livello di servizio e performance) e
fornire al cliente un'esperienza di qualità che vada oltre la fruizione del prodotto o del servizio
tradizionale, costruendo anche una relazione di fiducia mediante l'attivazione di canali di
ascolto di aspettative, esigenze e soddisfazione dei clienti sui prodotti e servizi offerti e la
corretta gestione dei reclami.

Impatti ambientali
della logistica
Monitorare gli impatti ambientali delle attività di logistica e favorire un processo di cambiamento
orientato alla salvaguardia dell'ambiente tramite l'adozione di soluzioni meno impattanti per
l'erogazione dei servizi postali e logistici, quali: utilizzo di mezzi ibridi/elettrici, razionalizzazione
delle distanze percorse, corretta gestione dei rifiuti, sviluppo di infrastrutture per la ricarica dei
mezzi dei clienti.
Supporto allo sviluppo
socio-economico del
territorio
Dare un contributo al benessere socio-economico del sistema Paese attraverso l'attivazione
di impatti diretti, indiretti e indotti sul territorio (es. in termini di PIL e occupazione) e l'avvio o il
sostegno ad attività a scopo sociale che rispondano ai bisogni espressi dalla società individuati
altresì mediante il dialogo e la collaborazione con il Terzo Settore.
Innovazione e
digitalizzazione di
prodotti servizi e
processi
Contribuire alla modernizzazione del Paese e all'evoluzione tecnologica digitale mediante lo
sviluppo di nuovi prodotti e servizi e l'adozione di tecnologie digitali da integrare nei prodotti,
nei servizi e nei processi aziendali, al fine di essere pronti nel rispondere ai cambiamenti di
scenario, ai nuovi bisogni dei clienti e alle opportunità offerte dai mutamenti sociali ed
ambientali.
Impatti ambientali
degli immobili
Diffondere la cultura del rispetto dell'ambiente e adottare soluzioni concrete per la gestione
efficiente delle risorse energetiche, delle risorse idriche e dei rifiuti in ottica di economia
circolare, quali ad esempio: acquisto di energia rinnovabile, installazione di impianti per la
produzione di energia rinnovabile, progetti di efficientamento degli edifici, organizzazione della
raccolta differenziata, ecc.
Dialogo e trasparenza
con le istituzioni
Promuovere un dialogo sistematico e trasparente con le istituzioni nazionali e locali, improntato
alla ricerca di soluzioni condivise che consentano di rispondere ai bisogni sociali della
comunità, incidere positivamente sul tessuto sociale nei territori in cui l'azienda opera e, al
tempo stesso, accrescere la competitività e la continuità del business.
Welfare e benessere
del personale
Offrire ai dipendenti strumenti e modelli di lavoro moderni e flessibili in grado di rispondere a
specifici bisogni personali e garantire equilibrio tra vita privata e vita lavorativa (es. iniziative di
lavoro agile, trattamenti economici di miglior favore connessi alla tutela della maternità e
paternità, erogazione di benefit nel campo della sanità, ecc.).
Cybersecurity,
Sicurezza informatica
e Privacy
Garantire la privacy dei dati dei clienti, tutelare la proprietà intellettuale e assicurare un efficace
sistema di gestione della sicurezza informatica e cybersecurity al fine di garantire la continuità
aziendale, proteggere il patrimonio informativo dell'azienda, dei suoi clienti e degli altri
stakeholder e la sicurezza delle transazioni.
Integrazione ESG
nelle politiche di
investimento
Incorporare gli aspetti ESG all'interno del processo di investimento per gestire meglio i rischi
non-finanziari e considerare nuove opportunità d'investimento che supportino anche lo
sviluppo sostenibile e un futuro low-carbon.
Legalità e integrazione
ESG nel processo di
approvvigionamento
Improntare i propri processi di acquisto su comportamenti precontrattuali e contrattuali orientati
al pieno rispetto della legalità e della trasparenza e adottare criteri di selezione, valutazione e
monitoraggio dei fornitori in grado di misurare la loro performance sociale e ambientale, al fine
di garantire alti livelli di funzionalità e qualità degli approvvigionamenti e mitigare eventuali
rischi ESG.
Integrazione ESG
nelle politiche di
assicurazione
Incorporare gli aspetti ESG all'interno delle politiche di assicurazione, delle strategie di
sviluppo dei prodotti assicurativi e delle comunicazioni con i clienti.
Inclusione finanziaria Estendere l'offerta di prodotti e servizi finanziari alle categorie tradizionalmente escluse per
garantire l'accesso a servizi fondamentali per il sostentamento economico e rendere
l'esperienza di acquisto dei clienti più consapevole grazie a iniziative di educazione finanziaria,
in particolare in materia di risparmio, investimenti, pagamenti, previdenza e assicurazione.
Relazioni con le parti
sociali
Considerare il dialogo con il personale e le rappresentanze sindacali fondamentale per trovare
soluzioni condivise sui temi che possono avere impatti significativi sull'organizzazione, sul
business e, in particolare, sul capitale umano, un asset aziendale fondamentale per l'Azienda.

Interconnessione tra temi materiali e metriche

Il processo decisionale integrato adoperato da Poste Italiane prevede azioni specifiche mirate alla creazione di valore nel breve, medio e lungo termine e tiene conto delle connessioni e le interdipendenze tra la moltitudine di fattori che influenzano la capacità dell'Azienda di creare valore durevole nel tempo. Tale approccio consiste nella comprensione del grado di combinazione, correlazione e interdipendenza fra le tematiche che impattano in maniera rilevante le performance economiche, sociali e ambientali. A tale scopo, in accordo con le indicazioni fornite dall'International Framework, di

seguito vengono illustrate le interconnessioni esistenti tra i temi materiali per Poste Italiane e le principali metriche di misurazione adottate.

LE POLITICHE DI SOSTENIBILITÀ DEL GRUPPO

L'integrazione della Sostenibilità all'interno del sistema normativo dell'Azienda ha portato alla definizione delle seguenti politiche.

Politiche di Sostenibilità adottate da Poste Italiane

POLITICHE DEL GRUPPO POSTE ITALIANE OBIETTIVI DELLA POLITICA
Strategia fiscale La Strategia si configura quale insieme di principi e regole volti a promuovere la
diffusione di valori di onestà, correttezza e di osservanza della normativa tributa
ria favorendo, in tal modo, lo sviluppo di comportamenti collaborativi e trasparenti
nei confronti dell'Amministrazione Finanziaria e dei terzi, al fine di minimizzare ogni
impatto sostanziale in termini di rischio sia esso fiscale o reputazionale.
Politica aziendale inmateriadi salute
e sicurezza sul lavoro
La Politica definisce i principi e le modalità attuate dal Gruppo per tutelare e
promuovere il benessere psicofisico delle persone attraverso la prevenzione, la
diffusione della cultura sulla sicurezza e l'implementazione di sistemi di gestione.
Politica Integrata La Politica contiene l'impegno al rispetto puntuale delle norme vigenti: ISO
37301:2021 per la gestione della compliance, UNI EN ISO 9001:2015 per la
gestione della qualità, ISO 45001:2018 per la gestione della salute e sicurezza
sul
lavoro,
ISO
37001:2016
per
prevenire
fattispecie
che
potrebbero
concretizzarsi in reati potenziali e/o reali di corruzione, della ISO/IEC 27001:2013
e ISO/IEC 20000-1:2018 rispettivamente per la gestione della sicurezza delle
Informazioni e per la gestione dei sistemi informativi a supporto dei processi
aziendali.
Politica sulle iniziative perla comunità La Politica contiene l'impegno a rispondere ai bisogni sociali del territorio e del
Paese con integrità e trasparenza, secondo procedure che hanno l'obiettivo di
garantire l'efficacia delle iniziative supportate, evitando ogni possibile conflitto di
interesse.

Policy aziendale inmateria di
protezione dei dati personali
LaPolitica del Gruppo Poste Italiane evidenzia come la protezione dei dati personali
sia un valore fondamentale a cui ogni Società del Gruppo deve ispirarsi nella propria
attività quotidiana. Il Gruppo tutela e promuove la salvaguardia dei dati personali e
dei diritti degli interessati, attraverso politiche e campagne di informazione e di
sensibilizzazione per la tutela dei dati.
Politica di Sostenibilità Ambientale La Politica definisce i principi generali, gli obiettivi e le modalità di gestione degli
impatti ambientali del Gruppo e sancisce l'impegno di Poste Italiane a promuovere,
nellasuacatenadel valore,unusoefficiente dellerisorsenaturali eun'attenzione alla
ricerca di soluzioni innovative, a tutela della salvaguardia dell'ambiente.
PoliticadiInvestimentoResponsabile
del Gruppo Poste Vita
AttraversolaPoliticadiInvestimentoResponsabile,PosteVitadefinisce iprincipi che
consentono di includere considerazioniESG nella gestione delle proprie attività d'in
vestimento, contribuire positivamente agli impatti chegliemittenti,presenti neipropri
portafogli finanziari, hanno sulla comunità e aderire concretamente a principi e linee
guida riconosciute a livello nazionale ed internazionale per l'integrazione di criteri di
Sostenibilità nei tradizionali processi di investimento.
Politica di Assicurazione
Responsabile del Gruppo Poste Vita
Attraverso la Politica di Assicurazione Responsabile, Poste Vita definisce i principi
che consentono di includere considerazioni di aspetti ESG nella gestione delle
proprie attività assicurative e aderire concretamente ai principi e alle linee guida
riconosciute a livello nazionale ed internazionale per l'integrazione di criteri di
Sostenibilità nei tradizionali processi assicurativi.
PoliticadiInvestimentoResponsabile
di BancoPosta Fondi S.p.A.SGR
Attraverso la Politica di Investimento Responsabile, BancoPosta Fondi SGR
definisce principi che consentano di includere considerazioni ESG nella gestione
delle proprie attività d'investimento, contribuire positivamente agli impatti che le
controparti presenti nei propri portafogli finanziari hanno sulla comunità e aderire
concretamente a principi e linee guida riconosciute. La politica è stata aggiornata a
gennaio 2021.
Linea Guida per l'investimento in
settori sensibili BancoPosta Fondi
SGR
La Linea Guida per l'investimento in settori sensibili di BancoPosta Fondi SGR
definisce misure per individuare, valutare e monitorare l'esposizione ad attività che
presentano un rischio intrinseco rilevante dal punto di vista ESG, consentendo
quindi di incorporare aspetti di natura ambientale, sociale e di governance nel
processo d'investimento.
Linea Guida in materia di esercizio
del diritto di voto ed attività di
engagement BancoPosta Fondi SGR
La Linea Guida della SGR definisce misure e procedure per esercitare i diritti di voto
conformementeaiprincipidiriferimentoaffermatiinambitonazionaleeinternazionale
e promuovere la corretta gestione di tematiche ESG attraverso un proficuo dialogo
con gli emittenti dei titoli presenti nei propri portafogli finanziari.
Linea Guida Politica di Gestione
del Dialogo con laGeneralità degli
azionisti di Poste Italiane S.p.A. –
Engagement Policy
L'obiettivo della Politica è quello di disciplinare la gestione del dialogo con Investitori
e altri Operatori di Mercato adottata da Poste Italiane, con riferimento alle molteplici
forme di engagement che la Società pone in essere, sia che esse riguardino le
attività ordinariamente gestite dalle competenti funzioni aziendali (es. tenuta del sito
internet), sia che contemplino un dialogo diretto con i componenti del Consiglio di
Amministrazione (c.d. "Shareholder-Director Engagement").
Linea Guida per l'investimento in
settori sensibili del Gruppo Poste Vita
La Linea Guida per l'investimento in settori sensibili di Poste Vita S.p.A. definisce
misure per individuare, valutare e monitorare l'esposizione ad attività che
presentano un rischio intrinseco rilevante dal punto di vista ESG, consentendo
quindi di incorporare aspetti di natura ambientale, sociale e di governance nel
processo d'investimento.
Linea guida in materia di esercizio
del diritto di voto ed attività di
engagement del Gruppo Poste Vita
La Linea Guida della Compagnia definisce misure e procedure per esercitare i diritti
di voto conformemente ai principi di riferimento affermati in ambito nazionale e
internazionale e promuovere la corretta gestione di tematiche ESG attraverso un
proficuo dialogo con gli emittenti dei titoli presenti nei propri portafogli finanziari.
Politica in materia di diversità degli
organi di amministrazione e controllo
di Poste Italiane
Il documento fornisce indicazioni in ordine ad aspetti di diversità dei componenti del
Consiglio diAmministrazione edel CollegioSindacale quali, l'età, il genere, l'etnia, la
provenienza geografica, il percorso formativo e professionale.
Politica aziendale inmateria di tutela
e protezione dei Diritti Umani
LaPolitica definisce un approccio chiaro sul tema deidiritti umani, più ampio diquello
previsto dalla legge e che consente di monitorare e gestire rischi e opportunità legati
ai diritti umani in tutte le loro forme, anche confermando l'impegno del Gruppo a
perseguire un'attività di investimento e di gestione socialmente responsabile.

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Policy Diversity and Inclusion La Politica indica come il GruppoPoste Italiane si sia impegnato nel sostegno dei valori
della diversità e dell'inclusione attraverso l'adozione di meccanismi societari,
organizzativi e gestionali improntati al rispetto dei diritti e della libertà delle persone.
In tale direzione, il percorso intrapreso mira ad evolvere le modalità di presidio delle
tematiche legate alla diversità, passando da un approccio volto alla tutela ed
integrazione della "diversity" a una strategia proattiva per il superamento di ogni
stereotipo culturale e per identificare e risolvere i fattori che impediscono alle persone
l'inclusione lavorativa.
Linea Guida di compliance per
la tutela della concorrenza e del
consumatore
La Linea Guida intende assicurare il rispetto delle regole in materia di concorrenza
e di tutela del consumatore, rafforzare la consapevolezza dell'importanza delle
normative a riguardo, consolidare un ambiente operativo e di controllo volto a
mitigare il rischio di illeciti antitrust e anticoncorrenziali, fornire una guida per
prevenire azioni, comportamenti, omissioni che violino le normative di tutela della
concorrenza e di tutela dei consumatori, delineare strumenti di monitoraggio che
consentano di individuare eventuali violazioni.

Il Piano Strategico ESG di Poste Italiane si struttura in 8 Pilastri relativi agli ambiti ESG rilevanti per il Gruppo. L'analisi di materialità, tenutasi durante il Multistakeholder Forum, ha consentito l'identificazione dei temi rilevanti per il management aziendale e per gli stakeholder, da inserire all'interno della Strategia di Sostenibilità di Gruppo. Ogni Pilastro comprende obiettivi e target specifici che contribuiscono al raggiungimento dei "Sustainable Development Goals" (SDGs) delle Nazioni Unite. Per la trattazione degli obiettivi, modalità di gestione e performance conseguiti all'interno dei Pilastri del Piano Strategico ESG del

Il Piano "2024 Sustain & Innovate Plus" mira a conseguire una crescita responsabile e accompagnare il percorso di Sostenibilità e di inclusione sociale del Paese. Nel definire le scelte di investimento del Piano Strategico è stato valutato anche il contributo di ciascun intervento agli 8 Pilastri di Sostenibilità

Gruppo si rimanda al capitolo 6 "Creazione di valore". Tale Piano Strategico ESG risulta essere perfettamente integrato all'interno del nuovo Piano Industriale di Gruppo, definito a marzo 2021 e aggiornato a marzo 2022 in "2024 Sustain & Innovate Plus", permettendo all'Azienda di creare valore condiviso per le comunità in cui opera nel conseguimento dei propri obiettivi di business.

del Gruppo.

Nel 2021 Poste Italiane ha modificato il nome dei due Pilastri Sostegno al territorio e al Paese e Decarbonizzazione immobili e logistica al fine di riflettere l'approccio più ampio adottato dal Gruppo rispetto alle due tematiche. Rispettivamente, la ridenominazione del pilastro «Sostegno al territorio e al Paese» in "Valore al territorio" è strettamente correlata ad una migliore rappresentazione del commitment di Poste Italiane. Il Gruppo, infatti, non si limita a sostenere il territorio in cui opera ma si impegna costantemente nella creazione e nell'erogazione di valore condiviso anche in relazione al raggiungimento degli SDGs. Il passaggio da «Decarbonizzazione immobili e logistica» a «Transizione green» è avvenuto in considerazione della rinnovata strategia green di Poste Italiane che ha l'ambizione di accelerare il processo di transizione energetica in particolar modo attraverso la cosiddetta Green Challenge che comprende l'ingresso nel mercato energy con un'offerta 100% da fonti rinnovabili e la compensazione delle emissioni di CO2 tramite lo sviluppo di strumenti ad hoc, traghettando così il Paese nel raggiungimento degli obiettivi 2030 di carbon neutrality. Il nuovo nome "Transizione green" trasmette al meglio l'innovativa filosofia d'impresa green adottata dal Gruppo, ovvero, un approccio olistico che incorpora tutti i prodotti, i servizi e i processi di Poste Italiane. Tali rivisitazioni dei naming dei due Pilastri sono state realizzate anche in funzione di quanto emerso durante la quinta edizione del Forum Multistakeholder, per via della maggiore rilevanza attribuita alle tematiche ambientali e alle tematiche relative alla creazione di valore condiviso per la comunità.

I Pilastri del Piano Strategico ESG di Poste Italiane a supporto del Piano "2024 Sustain & Innovate Plus"

Al fine di proporre una strategia al passo con l'evoluzione del contesto globale in materia ESG, Poste Italiane è parte di un network di associazioni che operano in ambito nazionale e internazionale. Tale network si pone l'obbiettivo di ricercare continui stimoli ed occasioni di confronto riguardo i temi di Sostenibilità.

UN Global Compact: è la più grande iniziativa di Sostenibilità corporativa al mondo. Un appello alle aziende per allineare strategie e operazioni ai principi universali in materia di diritti umani, lavoro, ambiente e anticorruzione e intraprendere azioni che promuovano gli obiettivi della società. È un'iniziativa volontaria per attuare i principi di Sostenibilità universale e adottare misure per sostenere gli obiettivi delle Nazioni Unite.

Principles for Responsible Investment: iPRI sono un insieme di sei principi che indicano le principali azioni da svolgere per l'investitore e offrono strumenti specifici (es. framework, linee guida) finalizzati all'integrazione di fattori di natura ambientale, sociale e di governance (ESG) all'interno delle politiche di investimento tradizionali.

Principles for Sustainable Insurance: i PSI sono un'iniziativa ad adesione volontaria, supportata dalle Nazioni Unite, con lo scopo di affrontare i rischi e le opportunità connessi a tematiche ESG nel settore assicurativo. Lanciati nel 2012, i PSI sono allineati e costituiscono un completamento dei principi del UN Global Compact.

UN Women: è l'entità delle Nazioni Unite dedicata all'uguaglianza di genere e all'empowerment delle donne. UN Women è stata istituita per accelerare i progressi nel soddisfare le loro esigenze in tutto il mondo. Supporta gli Stati membri delle Nazioni Unite mentre definiscono gli standard globali per raggiungere l'uguaglianza di genere e collabora con i governi e le società civili per progettare leggi, politiche, programmi e servizi necessari per garantire che gli standard siano attuati efficacemente e vadano davvero a beneficio delle donne e delle ragazze di tutto il mondo.

Salone CSR: è il più importante evento in Italia dedicato alla Sostenibilità. È un'occasione per condividere idee e trovare percorsi comuni attraverso decine di incontri, centinaia di relatori e migliaia di visitatori. Il Salone permette di conoscere le imprese che hanno fatto della Sostenibilità un driver strategico, incontrare i giovani, contribuire a costruire il futuro della CSR. Il Salone si svolge per due giorni, che sono intensi grazie a un ricco programma culturale, molti appuntamenti stimolanti, tante occasioni per fare networking.

Sodalitas: fondazione che nasce nel 1995 su iniziativa di Assolombarda, come prima realtà a promuovere la Sostenibilità d'impresa in Italia, contribuendo all'evoluzione del ruolo dell'impresa come attore sociale e non solo economico, mettendo al servizio della società civile i punti di forza della cultura d'impresa. Realtà unica nel Paese, perché capace di unire l'impegno di oltre 100 imprese leader e di un gruppo di manager volontari e punto di riferimento delle aziende che considerano la Sostenibilità una dimensione strategica fondamentale, si accredita come il partner delle Istituzioni Europee per attuare in Italia l'Agenda sulla Sostenibilità; si distingue per la capacità di realizzare iniziative multistakeholder con cui generare valore sociale condiviso.

Anima per il Sociale: associazione che riunisce un gruppo di manager e aziende con la missione di diffondere tra le imprese del territorio la cultura della responsabilità sociale d'impresa e della Sostenibilità, sul piano economico, sociale e ambientale. La partnership consente al Gruppo di accedere al network dell'associazione – costituito da grandi imprese, associazioni, onlus, enti ed istituzioni – di tenersi aggiornato attraverso attività di monitoraggio, comunicazione e formazione, nonché partecipando ad iniziative ed eventi in tema di Corporate Social Responsibility.

CSR Manager: network costituto da professionisti che presso ogni tipo di organizzazione (imprese, fondazioni d'impresa, società professionali, Pubblica Amministrazione, enti non profit) si dedicano alla gestione delle problematiche socio-ambientali e di Sostenibilità connesse alle attività aziendali. La rete associativa offre l'opportunità di partecipare ai convegni organizzati, accedere ai documenti e agli studi elaborati dal network e condividere best practice con gli altri associati.

ValoreD: nata nel 2009, è la prima associazione di impreseche promuovela diversità, iltalento e la leadership femminile a sostegno di un maggior equilibrio di genere all'interno delle 150

organizzazioni associate. Tale collaborazione permette a Poste Italiane, in qualità di socio sostenitore dal 2012, di partecipare attivamente a programmi e laboratori organizzati dall'Associazione, oltre che di prendere parte a benchmark e allo scambio di best practice sui temi del diversity management, della conciliazione dei tempi di vita lavorativa e tempi di vita privata e familiare e del welfare.

ASPHI: organizzazione che promuove da oltre 30 anni l'integrazione di persone disabili nella scuola, nel lavoro e nella società attraverso l'uso della tecnologia ICT. La collaborazione con Poste Italiane è consolidata da diversi anni in relazione all'adesione a programmi di inclusione e valorizzazione dei disabili nei contesti aziendali.

IL PERCORSO DI SOSTENIBILITÀ DI POSTE ITALIANE

La Sostenibilità per il Gruppo Poste Italiane è una componente integrante delle attività, dei processi e della strategia dell'Azienda, rappresentando quindi un driver essenziale nelle scelte strategiche e finanziarie del Gruppo.

A testimonianza dell'importanza attribuita alla Sostenibilità, negli anni il Gruppo ha intrapreso

un ambizioso percorso volto al consolidamento della propria strategia di Sostenibilità incentrata sulla creazione di valore condiviso per gli stakeholder del Gruppo e sulla propria crescita reputazionale.

Al tempo stesso, Poste Italiane si è impegnata nel diffondere una cultura aziendale permeata dalle tematiche di Sostenibilità, che trovano attuazione concreta grazie alla declinazione di tre principali direttrici – Reporting, Strategia e Governance. L'impegno messo in campo ha consentito il conseguimento nel breve termine di importanti trasformazioni evolutive e il raggiungimento di numerosi e prestigiosi traguardi nazionali ed internazionali.

Il valore della reputazione e gli Indici di Sostenibilità in cui è presente Poste Italiane

Consapevole che la creazione di valore si basa sempre più su capitali intangibili, Poste Italiane considera la reputazione un asset fondamentale capace di indirizzare le decisioni dei propri stakeholder. Una buona reputazione aziendale, infatti, non solo rafforza la fiducia nei suoi confronti ma ne accresce la competitività. Durante la pandemia da Covid-19, che ha segnato uno dei momenti più difficili della storia democratica italiana, il Gruppo ha confermato la propria vocazione tradizionale di vicinanza al territorio portando avanti una serie di iniziative eccezionali e avviandone numerose altre. Ad esempio, il Gruppo ha continuato l'attività di pagamento anticipato delle pensioni con turnazioni in ordine alfabetico, potenziando inoltre i canali elettronici per consentire il pagamento delle pensioni a distanza, ha dato seguito all'accordo con l'Arma dei Carabinieri per la consegna a domicilio della pensione agli over 75 e ha continuato la collaborazione con le Istituzioni nella distribuzione delle mascherine alla popolazione.

A testimonianza dell'impegno e dell'efficacia delle scelte strategiche intraprese, il Gruppo ha ricevuto negli ultimi anni molteplici premi e riconoscimenti che hanno contribuito a rafforzarne l'immagine e la reputazione.

Premi e riconoscimenti ESG

Top Employer Italia 2022 Poste Italiane è azienda Top Employer Italia 2022, per il terzo anno consecutivo. Il
prestigioso riconoscimento è stato assegnato a Poste Italiane dal Top Employers Institute,
l'ente certificatore globale dell'eccellenza delle pratiche HR.
Poste Italiane scala il Brand
Finance Global 500
Poste Italiane scala il Brand Finance Global 500, la classifica che comprende i 500 marchi
a maggior valore finanziario in tutto il mondo. Nel 2022, Poste Italiane si è classificata
266° dopo aver risalito 51 gradini del ranking, con una valorizzazione da 7,8 miliardi di
dollari (quasi 7 miliardi di euro) a +26% e un brand più forte del 2,5% in termini di
influenza, attrattività e solidità.
1° nella Top 100 mondiale dei brand
assicurativi
Per il secondo anno consecutivo Poste Italiane conquista il primo posto per forza del
marchio nell' "Insurance 100", la graduatoria mondiale del settore assicurativo stilata da
Brand Finance, società leader nella valutazione economica dei brand. Poste Italiane ha
ottenuto il primato nella comparazione globale tra i marchi del settore assicurativo con il
punteggio di 86,2 (in aumento rispetto all'anno scorso) e il rating corrispondente di AAA
sulla base della valutazione dell'indicatore di forza Brand Strength Index (BSI), elaborato

Postepay Digital prodotto dell'anno da Brand Finance per analizzare l'efficacia dell'immagine e della reputazione, la gestione
e gli investimenti che influenzano il marchio, la vicinanza al cliente, la soddisfazione dei
dipendenti e il ritorno economico.
Nel 2021, "Postepay Digital" ha ricevuto il premio "Eletto Prodotto dell'Anno 2021" nella
categoria "servizi pagamenti smart" come prima carta full digital facilmente richiedibile
tramite l'App Postepay. Questo premio è un importante riconoscimento della capacità di
innovazione di Poste Italiane, che ha saputo realizzare prodotti leader di mercato, centrali
nella vita dei clienti.
Postepay Digital vince l'Interactive
Key Award 2021
La campagna pubblicitaria realizzata per il lancio commerciale della Postepay Digital
vince l'Interactive Key Award nella categoria Display Advertising. Il premio, uno dei più
prestigiosi a livello italiano, è dedicato alla comunicazione pubblicitaria all digital su
Web/Mobile e viene riconosciuto alle Aziende che nel corso dell'anno si sono distinte con
progetti di comunicazione creativi ed innovativi.
Dopo aver ottenuto nel 2020 lo special Prize "Bic-Best in Media Communication" nella
Leader nella comunicazione media sezione CSR (Corporate Social Responsibility), nel 2021 Poste Italiane si conferma tra le
21 aziende premiate per l'impatto della loro comunicazione aziendale con il BIC, la
certificazione ideata da Fortune Italia ed Eikon Strategic Consulting. Per la categoria
"Corporate" Poste Italiane ha vinto con Tg Poste che racconta quotidianamente l'Azienda
e il suo ruolo sempre più centrale a sostegno del Paese.
3° posizione Nell'ambito della ventesima edizione italiana della ricerca "Webranking", condotta da
Lundquist in collaborazione con Comprend, sulla qualità e la trasparenza dell'attività di
comunicazione digitale delle aziende, Poste Italiane si colloca in terza posizione, salendo
per la prima volta sul podio, scalando 261 posizioni in 5 anni. Il Gruppo ha anche ottenuto
il primo posto tra le aziende del settore assicurativo, ottenendo le "5 stars", il secondo
posto nella sezione Investor Relations e il secondo posto nella sezione carriere.
Poste al top per i giovani Poste Italiane è stata riconosciuta come una tra le aziende più attrattive per gli studenti
nel mercato del lavoro in Italia dalle classifiche "Most Attractive Employer 2021 –
Studenti". Il Gruppo, negli studi curati da Universum Global, società svedese leader
nell'employer branding, è in ventunesima posizione nel segmento "Business", in decima
posizione nell'ambito delle discipline legali e in diciottesima posizione nel ranking
"Humanities/Liberal Arts/Education students".
Oscar di Bilancio Poste Italiane si è aggiudicata il Premio Speciale Oscar di Bilancio 2021 per l'"Integrated
reporting", che premia le aziende più efficaci e trasparenti nell'integrare la comunicazione
sul business con la rendicontazione dei risultati in tema di politiche ambientali, sociali e di
governo d'impresa (ESG). Il riconoscimento segue la vittoria dell'Oscar di Bilancio per la
sezione "Grandi imprese" assegnato nel 2020 a Poste Italiane come azienda più virtuosa
per qualità e trasparenza della comunicazione finanziaria e per la cura dei rapporti con gli
stakeholder.
Primo Posto al Financial Innovation
Italian Award
Nel 2021 BancoPosta si è aggiudicata il primo posto nella categoria "Investment Advisory"
al "Financial Innovation – Italian Awards" promosso dall'Associazione Italiana Financial
Innovation, per il progetto "La Consulenza 4.0". Il premio, che si basa sui principi di
indipendenza, obiettività ed eticità ed è aperto a tutte le istituzioni finanziarie, è un
osservatorio e un riconoscimento annuale che ha lo scopo di promuovere il ruolo
dell'innovazione nel settore bancario, assicurativo e finanziario.

European Funds Trophy 2021 a BancoPosta Fondi SGR si è aggiudicata il premio European Funds Trophy 2021 come
BancoPosta Fondi SGR "Best Italian Asset Managament Company" per la categoria da 4 a 7 fondi con rating
FUNDCLASS. Il riconoscimento, giunto alla 15a edizione, è un premio dei Fondi Comuni
d'Investimento europei che viene assegnato annualmente da FUNDCLASS, società
parigina di analisi tecnica quantitativa che analizza quasi 80 mila fondi di investimento
commercializzati in Europa, e da un gruppo di testate giornalistiche europee sulla base
della qualità della gestione dei fondi in un periodo di almeno 4 anni.
Premiato il prodotto "Poste Vivere Nel 2021 il prodotto "Poste Vivere Protetti" della società del Gruppo Poste Assicura è
Protetti" di Poste Assicura stato riconosciuto con il premio "2021 Celent Model Insurer Award for Customer
Experience Transformation", per la sua capacità di offrire ai clienti un'offerta multicanale
che raggruppi tutte le coperture in un'unica polizza.
Poste Italiane tra i migliori A seguito dell'analisi condotta dall'Istituto Tedesco Qualità ITQF in collaborazione con il
datori di lavoro per le donne Media Partner La Repubblica Affari&Finanza, il Gruppo Poste Italiane ha ottenuto il
riconoscimento "Italy's Best Employers for Women 2021", figurando come uno dei 200
migliori datori di lavoro per le donne in Italia.
Nel 2021 Poste Italiane si è classificata in prima posizione nella classifica italiana stilata
Primati nelle da Comscore per aver registrato il maggior numero di utenti unici mensili (33 milioni nel
classifiche di Comscore mese di gennaio) che accedono ai servizi finanziari tramite il sito web e le app del Gruppo.
Sempre nel 2021, la stessa Comscore ha riconosciuto a Poste Italiane il primato alle app
Ufficio Postale e Poste ID, classificandole in cima alla classifica Top 10 di quelle più
utilizzate dagli italiani.
Linkedin - Best Talent Poste Italiane è stata premiata come "Best Talent Acquisition Team – above 20.000
Acquisition Team employees on LinkedIn" per aver adottato soluzioni innovative nella ricerca di risorse ad
alto potenziale nell'ambito dei LinkedIn Talent Awards 2021. Inoltre, Poste è stata inclusa
tra le aziende finaliste nella categoria "Diversity Champion – above 20,000 employees on
LinkedIn", per essersi distinta nell'aver avviato e ispirato conversazioni significative sui
temi della diversità e dell'inclusione.
Poste Italiane è stata premiata nell'ambito di "Intranet Italia Champions", l'evento annuale
NoidiPoste premiata da promosso e organizzato da Intranet Management e Ariadne Digital, dedicato alle iniziative
Intranet Italia Champions e alle funzionalità più innovative introdotte attraverso le intranet aziendali. L'Azienda è
stata premiata nella categoria "Applicazioni e Servizi Online" per l'App NoidiPoste per
aver implementato da mobile una serie di servizi e processi diventando un punto di
contatto unico tra l'Azienda e i dipendenti.
NoidiPoste ha vinto il premio di miglior progetto nella categoria mobile marketing
Poste Italiane premiata ai Touchpoint nell'ambito dei Touchpoint Awards Engagement. Il riconoscimento, organizzato da Oltre
Awards 2021 La Media Group, editore di Touchpoint, è dedicato ai migliori progetti di comunicazione in
ambiti che vanno dalla comunicazione interna all'employer branding, dagli eventi alle
campagne sui social media. Inoltre, nell'ambito dei Touchpoint Awards Strategy 2021,
Poste Italiane è stata premiata nuovamente per la campagna di lancio di Poste Delivery
nella categoria "The Best New Brand".

Poste Italiane è stata premiata per la "Digital multichannel strategy", ossia la strategia
Poste Italiane premiata agli ASCAI digitale multicanale, massimo riconoscimento degli ASCAI Media Awards, promossi
Media Awards 2021 dall'Associazione dei Comunicatori d'Impresa e aperti a tutte le aziende che intendono
far conoscere i propri strumenti di comunicazione. Altri due premi sono andati all'app
NoidiPoste, che ha ottenuto il primo posto nella categoria "social media/customer media"
e al TG Poste, il telegiornale aziendale, per la categoria "web TV".
Per l'anno 2021 l'app NoidiPoste si è classificata al secondo posto nella categoria Internal
NoidiPoste premiata al Digital Channel (Intranet, Digital Workplace & App) confermando la sua capacità di innovarsi e
Communication Awards di rispondere alle molteplici esigenze della popolazione aziendale. Oltre 400 le
candidature pervenute per circa 30 categorie che spaziano tra la ricerca di brand
all'innovazione. I Digital Communication Awards, lanciati nel 2011 dalla Quadriga
University of Applied Sciences sono una competizione di comunicazione online sia a
livello di realizzazione pratica che a livello accademico.

Nel corso del 2021 Poste Italiane ha affermato la propria presenza in importanti indici di Sostenibilità che costituiscono validi parametri sia in termini di comunicazione dei risultati agli stakeholder, sia per la valutazione ed eventuale miglioramento della performance interna al Gruppo.

Questi, infatti, vengono utilizzati come strumenti di riferimento da azionisti e stakeholder per il confronto delle prestazioni aziendali in relazione a tematiche ESG rispetto ad altri attori di mercato. Inoltre, gli indici sono oggetto di analisi interna a capo del management aziendale nell'ottica di sviluppo di piani di investimento sostenibile per il Gruppo.

Indici di Sostenibilità in cui è presente Poste Italiane

Nel 2021 Poste Italiane ha confermato la propria presenza per il terzo anno consecutivo
all'interno del Dow Jones Sustainability World Index (DJSI) e del più selettivo Dow Jones
Sustainability Europe Index.
Poste Italiane è entrata per il terzo anno consecutivo nei prestigiosi indici di Sostenibilità
FTSE4Good. Gli indici FTSE4Good Europe e FTSE4Good Developed includono le
aziende che si distinguono per una gestione trasparente e l'applicazione di criteri ESG.
L'Azienda si è distinta in particolar modo nelle categorie: Human Rights & Community;
Labour Standards; Corporate Governance e Anti-Corruption.
L'Azienda si è posizionata, per il secondo anno consecutivo, all'interno della fascia
"Leadership" con rating A- della classifica annuale stilata da CDP (ex Carbon Disclosure
Project), distinguendosi per la capacità di rendicontare le emissioni, per le iniziative
introdotte in funzione della riduzione del proprio impatto ambientale e per l'adozione di
soluzioni adeguate di pianificazione strategica e di gestione dei rischi e delle opportunità
legate al clima, con riferimento all'intera catena del valore.
Poste Italiane si colloca al primo posto sia nella classifica complessiva "Universo", sia nella
sezione "Transport&Logistics", consolidando la propria presenza nell'indice Euronext
Vigeo-Eiris World 120 e negli indici regionali Euronext Vigeo Eurozone 120 e Europe 120.
A partire da ottobre 2021, Poste Italiane è presente all'interno del nuovo indice di Euronext
MIB ESG, figurando prima tra le società best performer. Il MIB ESG rappresenta il primo
indice blue-chip per l'Italia dedicato alla Sostenibilità, combinando elementi di performance
economica con valori Environmental, Social e Governance (ESG).

A febbraio 2022 l'Azienda ha ottenuto da parte di Sustainalytics un ESG Risk Rating pari
a 12,9 (Low risk), classificandosi seconda a livello Universe nella subindustry Air Freight
and Logistics.
Nel 2021 Poste Italiane è stata riconosciuta da Sustainalytics come top ESG performer su
un panel che conta oltre 4.000 aziende valutate a livello mondiale, ottenendo il 2022
Industry Top-Rated Badge. Il Gruppo è una delle 18 realtà a livello globale ad aver ottenuto
tale riconoscimento nella industry Transportation.
Poste Italiane è stata confermata per il terzo anno consecutivo nel Bloomberg Gender
Equality Index (GEI), l'indice di riferimento mondiale sulla parità di genere. L'Azienda ha
migliorato la propria performance rispetto al 2020, ottenendo ancora una volta uno score
ben al di sopra del punteggio medio delle società valutate all'interno del GEI, che include
418 aziende, appartenenti a 11 settori produttivi con una capitalizzazione di mercato
combinata di 16 trilioni USD, con sede in 45 paesi e regioni.
Nel 2022 il Gruppo è entrato nella Top 100 della classifica globale sulla parità di genere
stilata da Equileap. In particolare, Poste Italiane è tra i 19 gruppi a livello mondiale che
hanno superato il gender pay gap, nonché tra le 5 aziende italiane che sono rientrate nella
classifica globale e prima nel settore financial.
Poste Italiane conferma la propria presenza nell'edizione 2022 del Sustainability Yearbook
di S&P Global, l'Annuario di Sostenibilità che valuta le performance di Sostenibilità delle
principali aziende a livello globale. Di 7,500 aziende valutate, il Gruppo rientra nel 10% di
società selezionate per il Sustainability Yearbook.
Il Gruppo di Poste Italiane ha confermato il proprio rating pari a 1, considerato il massimo
della valutazione, negli ambiti Environment e Social, nel Institutional Shareholder Services
Inc. (ISS).
Poste Italiane ha confermato il rating "A" da MSCI una delle principali agenzie di
valutazione delle performance legate alla Sostenibilità ESG, per i grandi progressi compiuti
con riferimento alla sfera sociale.

5. RISCHI E OPPORTUNITÀ

LA CORPORATE GOVERNANCE DI POSTE ITALIANE
IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E GESTIONE DEI RISCHI INTEGRATO
DI POSTE ITALIANE
RISCHI ASSOCIATI AI TEMI MATERIALI E MODALITÀ DI GESTIONE
GESTIONE DELLA PANDEMIA DA COVID-19
L'IMPEGNO DI POSTE ITALIANE NELLA GESTIONE DEI RISCHI LEGATI AI
DIRITTI UMANI
LA
GESTIONE
DEI
RISCHI
E
DELLE
OPPORTUNITÀ
LEGATE
AL
CAMBIAMENTO CLIMATICO

LA GESTIONE DEI RISCHI EMERGENTI E DELLE OPPORTUNITÀ CORRELATE

ORGANI DI AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO

    1. Il Consiglio di Amministrazione (CdA) è stato nominato dall'Assemblea ordinaria del 15 maggio 2020 per la durata di tre esercizi e rimarrà in carica fino all'approvazione, da parte dell'Assemblea, del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2022. A seguito della delibera del Consiglio di Amministrazione del 10 giugno 2020 il Condirettore Generale e responsabile Corporate Affairs partecipa alle riunioni del Consiglio senza diritto di voto.
    1. I componenti dei Comitati sono stati nominati dal CdA del 15 maggio 2020. Il Consiglio di Amministrazione nella riunione del 26/01/2022, al fine di allineare la composizione dei Comitati endo-consiliari alle Disposizioni di Vigilianza di Banca d'Italia (circolare Banca d'Italia n. 285 del 17/12/2013 – 35° aggiornamento) in materia di governo societario, ha indicato: Giovanni Azzone in qualità di Presidente e Bernardo De Stasio in qualità di membro del Comitato Nomine e Corporate Governance. Conseguentemente a partire da tale data, la composizione del Comitato Nomine e Corporate Governance è la seguente: Giovanni Azzone (Presidente), Bernardo De Stasio (membro), Mimi Kung (membro).
    1. Il Collegio Sindacale in carica è stato nominato dall'Assemblea ordinaria del 28 maggio 2019 per la durata di tre esercizi e rimarrà in carica fino all'approvazione, da parte dell'Assemblea, del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2021.

  1. L'Organismo di Vigilanza è stato nominato dal CdA il 30 luglio 2019 per la durata di 3 anni e rimarrà in carica fino al 30 luglio 2022.

    1. Unico componente interno, responsabile della funzione Controllo Interno di Poste Italiane S.p.A.
    1. Incarico assegnato dalla Corte dei Conti con decorrenza 1° gennaio 2020.
    1. Società incaricata della revisione legale dei conti per gli esercizi 2020 2028, con delibera dell'Assemblea ordinaria del 28 maggio 2019. L'incarico a Deloitte&Touche è stato affidato per tutto il Gruppo.

L'assetto di Corporate Governance riflette le disposizioni contenute nel D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (TUF)

Nuovo Codice di Corporate Governance in vigore dal 1 gennaio 2021

ove applicabili, le Disposizioni di Vigilanza emanate da Banca d'Italia applicabili a Poste Italiane in ragione delle attività condotte per il tramite del Patrimonio destinato BancoPosta, la normativa applicabile agli Istituti di moneta elettronica per le attività svolte da Poste Italiane in esecuzione degli accordi sottoscritti con PostePay – patrimonio IMEL, nonché le

raccomandazioni del Codice di Corporate Governance (entrato in vigore il 1 gennaio 2021 in sostituzione del precedente Codice di Autodisciplina promosso da Borsa Italiana e vigente fino al 31 dicembre 2020).

Il modello di governance adottato è di tipo tradizionale, caratterizzato dalla dicotomia tra Consiglio di Amministrazione e Collegio Sindacale; la revisione legale dei conti è affidata a una Società di Revisione.

La gestione finanziaria di Poste Italiane è sottoposta al controllo della Corte dei Conti (legge 21 marzo 1958 n. 259); tale attività è svolta da un Magistrato della Corte dei Conti, che assiste alle sedute del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale.

L'Assemblea degli azionisti ha il compito di nominare e revocare i componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, nonché la società di revisione, prevedendone i compensi. Inoltre, l'Assemblea degli azionisti approva il bilancio annuale, delibera sulle modifiche statutarie e sulle operazioni di carattere straordinario, quali aumenti di capitale, fusioni e scissioni nei casi in cui la legge esclude la competenza del Consiglio di Amministrazione.

Il Consiglio di Amministrazione è composto da nove membri (di cui otto non esecutivi e uno esecutivo) e si riunisce di norma con cadenza mensile per esaminare e deliberare in merito all'andamento della gestione, ai risultati consuntivi, alle proposte relative al modello organizzativo e a operazioni di rilevanza strategica. Nel corso dell'esercizio 2021 si è riunito 12 volte. Dei nove membri del Consiglio sei sono in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dal TUF, dallo Statuto sociale, nonché dal nuovo Codice di Corporate Governance.

In conformità a quanto disposto dal Codice Civile, il Consiglio di Amministrazione ha delegato parte delle proprie competenze gestionali all'Amministratore Delegato e ha nominato al proprio interno, in linea con le indicazioni previste dal Codice di Corporate Governance e dalle disposizioni di vigilanza di Banca d'Italia, cinque Comitati con funzioni propositive e consultive: il Comitato Nomine e Corporate Governance, il Comitato

5 Comitati endoconsiliari con funzioni propositive e consultive

Remunerazioni, il Comitato Controllo e Rischi, il Comitato Sostenibilità e il Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati.

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione ha il ruolo di impulso e di vigilanza sul funzionamento del Consiglio di Amministrazione, ha la rappresentanza legale della Società e gli altri poteri previsti dallo Statuto sociale e dalla legge, nonché quelli conferitigli dal Consiglio di Amministrazione nell'adunanza del 15 maggio 2020.

L'Amministratore Delegato e Direttore Generale, cui riportano tutte le strutture organizzative di primo livello (con esclusione della Funzione Controllo Interno che riporta direttamente al Consiglio di Amministrazione sotto la supervisione – con finalità di raccordo rispetto al Consiglio di Amministrazione – del Presidente), ha i poteri per l'amministrazione della Società a eccezione di quelli diversamente attribuiti dalla legge e dallo Statuto e

salvo i poteri che il Consiglio di Amministrazione si è riservato. All'Amministratore Delegato compete altresì la rappresentanza legale della Società nell'ambito dei poteri a lui delegati.

Il Collegio Sindacale è costituito da 3 membri effettivi e 3 membri supplenti. Ha il compito di vigilare sull'osservanza della Legge e dello Statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e in particolare sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dalla Società e sul suo concreto funzionamento. Nel corso dell'esercizio il Collegio Sindacale si è riunito 40 volte di cui 12 volte congiuntamente al Comitato Controllo e Rischi.

L'Organismo di Vigilanza è costituito da tre membri. È dotato di autonomi poteri di iniziativa e controllo, vigila sul funzionamento e sull'osservanza del Modello Organizzativo ex D.Lgs. n. 231/2001 e ne cura l'aggiornamento in relazione all'evolversi della struttura organizzativa e del contesto normativo di riferimento, mediante proposte motivate all'Amministratore Delegato, il quale provvede a sottoporle al Consiglio di Amministrazione.

La revisione legale dei conti è affidata per gli esercizi 2020-2028 alla società di revisione Deloitte & Touche S.p.A. per tutto il Gruppo. Il suddetto incarico è stato attribuito ai sensi del D.Lgs 39/2010 di attuazione della direttiva 2006/43/CE e del Regolamento Europeo 537/2014 relativo agli enti di interesse pubblico e all'attività di revisione sugli enti di interesse pubblico, in vigore dal 17 giugno 2016.

Con riferimento alla governance del Patrimonio BancoPosta, le regole di organizzazione, gestione e controllo che ne disciplinano il funzionamento sono contenute nel "Regolamento del Patrimonio BancoPosta" richiamato nella Relazione sulla gestione del Patrimonio BancoPosta, a cui si rimanda.

Per effetto dell'emanazione da parte di Banca d'Italia il 27 maggio 2014 delle Disposizioni di Vigilanza applicabili al Patrimonio BancoPosta, Poste Italiane, nell'esercizio dell'attività finanziaria presso il pubblico, è equiparabile - ai fini dell'applicazione delle disposizioni sul governo societario - alle banche di maggiori dimensioni e complessità operativa.

Per ogni ulteriore approfondimento sugli assetti di Corporate Governance si rimanda al citato documento "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari – esercizio 2021".

IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E GESTIONE DEI RISCHI INTEGRATO DI POSTE ITALIANE

In un contesto caratterizzato da un'elevata complessità operativa e regolamentare e dall'esigenza di competere in modo sempre più efficiente nei mercati di riferimento, la gestione dei rischi e i relativi sistemi di controllo assumono un ruolo centrale nei processi decisionali, nell'ottica della creazione di valore nel lungo termine a beneficio non solo degli azionisti, ma anche in considerazione degli interessi degli altri stakeholder rilevanti per la società.

Il Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi (SCIGR) di Poste Italiane è l'insieme di strumenti, procedure, regole e strutture organizzative volte a consentire una conduzione d'impresa sana, corretta e coerente con gli obiettivi aziendali nonché a perseguire il successo sostenibile, mediante un adeguato processo di definizione di attori, compiti e responsabilità dei vari organi e funzioni di controllo e di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi, così come attraverso la strutturazione di adeguati flussi informativi volti a garantire la circolazione delle informazioni.

Tale Sistema rappresenta un elemento fondamentale della Corporate Governance di Poste Italiane poiché consente al Consiglio di Amministrazione di guidare la Società perseguendo la creazione di valore nel lungo termine, definendo altresì la natura e il livello di rischio compatibili con gli obiettivi strategici, includendo nelle proprie valutazioni tutti gli elementi che possono assumere rilievo nell'ottica del successo sostenibile. In particolare, in linea con le principali leading practice che pongono particolare enfasi all'integrazione della sostenibilità nelle strategie, nella gestione dei rischi e nelle politiche di remunerazione, il SCIGR di Poste Italiane si pone l'obiettivo di contribuire al successo sostenibile della Società attraverso la definizione di ruoli e responsabilità in ambito ESG, dei flussi informativi tra gli attori coinvolti nel sistema di controllo interno e verso gli organi aziendali nonché delle modalità di gestione dei relativi rischi. Inoltre, per il raggiungimento di tale obiettivo la Società ha deciso di promuovere un dialogo con gli stakeholder rilevanti, al fine di assicurare un costante confronto sulle strategie d'impresa e sulla loro realizzazione.

Il SCIGR, in linea con le normative e le best practice di riferimento, si articola su tre livelli di controllo e coinvolge una pluralità di attori presenti all'interno dell'organizzazione aziendale. I presidi di controllo di primo livello identificano, valutano, gestiscono e monitorano i rischi di competenza in relazione ai quali individuano e attuano specifiche azioni di trattamento dirette ad assicurare il corretto svolgimento delle operazioni. I presidi di controllo di secondo livello, il cui ruolo consiste principalmente nel definire i modelli di gestione del rischio e nell'effettuare attività di monitoraggio, svolgono un ruolo determinante ai fini dell'integrazione e del funzionamento complessivo del Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi. I presidi di controllo di terzo livello, caratterizzati in Poste Italiane dalla funzione Controllo Interno, forniscono assurance indipendente sull'adeguatezza ed effettiva operatività del primo e secondo livello di controllo e, in generale, sul SCIGR.

Attività di assurance del SCIGR

La funzione Controllo Interno è responsabile dell'attività di controllo di terzo livello e pertanto assume una posizione rilevante nel sistema di controllo interno e gestione dei rischi.

L'azione della funzione Controllo Interno per l'anno 2021 è proseguita in continuità con l'impostazione adottata nell'ultimo triennio ed è stata ispirata dalle seguenti linee strategiche:

  • salvaguardare il conseguimento degli obiettivi del Piano Industriale e la Sustainability;
  • sostenere la Governance di Gruppo;
  • promuovere creazione di valore, efficienza e leadership agile.

Nella seduta del consiglio di amministrazione del 16 febbraio 2021, la Funzione Controllo Interno ha presentato la "Relazione complessiva di Gruppo sulla Valutazione dell'idoneità del SCIGR 2020" che, a seguito di discussione, ha conseguito l'approvazione. La Relazione, elaborata in coerenza con i requisiti di corporate governance delle società quotate e le disposizioni di vigilanza, ha tenuto conto degli esiti delle attività di audit effettuate nel 2020 sulla base dei Piani Audit di tutte le funzioni di Controllo coinvolte e del quadro generale dello SCIGR del Gruppo Poste Italiane, considerando gli impatti connessi agli interventi organizzativi adottati, alle evoluzioni intervenute ed agli eventi verificatisi nel corso dell'anno. La Relazione ha espresso la valutazione complessiva del Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi del Gruppo Poste Italiane in modalità di "Positive Assurance", rilevando che, sulla base di quanto riscontrato, alla data della menzionata relazione e per il periodo di riferimento della stessa, tale sistema è risultato complessivamente adeguato al contenimento dei rischi che minacciano il perseguimento degli obiettivi aziendali.

La Relazione ha fornito contestualmente una rappresentazione per processo dei principali esiti di audit, dei vari contributi al rafforzamento dello SCIGR e la sintesi delle attività di controllo interno svolte nell'anno di riferimento, con focus di approfondimento sulle azioni di rimedio/rafforzamento, sugli indicatori gestionali e sulle iniziative a sostegno della qualità dell'audit.

Il 16 febbraio 2021 il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane ha altresì approvato il Piano di Audit 2021 della funzione Controllo Interno, elaborato, sulla base di un consolidato approccio metodologico, secondo una logica di valutazione sistemica rispetto al livello di rischiosità potenziale dei principali processi (compresi i rischi ex D.Lgs. 231/01) in coerenza con il framework Enterprise Risk Management (ERM) e con gli obiettivi aziendali.

Il Piano annuale di Audit 2021, che risponde a logiche di Assurance verso gli Organi di Governo e Controllo e di Supporto al Management sulle tematiche di controllo interno, ha continuato a garantire, nel triennio 2019- 2021, complessivamente livelli di copertura elevata per il 94% dei processi dell'Audit Universe (copertura Alta per l'84% dei processi, molti dei quali in ottica di continuous auditing, e copertura Media per oltre il 10% dei processi). La copertura di audit e la programmazione delle attività, inoltre, sono state svolte favorendo una valutazione integrata e indipendente, in particolare sui processi caratterizzati da rilevanti vincoli normativi (D. Lgs. 231/01, L. 262/05) e/o da specifiche prescrizioni di Vigilanza (Banca d'Italia, Consob, IVASS, COVIP, AGCOM).

L'attività di audit ha interessato, in particolare, gli ambiti di erogazione di prodotti/servizi Assicurativi, Finanziari e Transazionali (su oltre 1.570 strutture), nonché i processi Postali e di Logistica (ca. 120 strutture). In aggiunta, è stata prevista e realizzata la copertura dei principali processi di gestione delle risorse aziendali quali l'IT (con audit su 13 processi/applicativi), gli immobili e gli acquisti (7 strutture), le risorse umane (42 strutture), i processi amministrativo-contabili (16 strutture) e vari ambiti di compliance (19 strutture). Infine, a presidio del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi dell'intero Gruppo Poste Italiane, nel 2021 sono state oggetto di audit 12 Società del Gruppo Poste Italiane.

Con riferimento al Piano di Audit 2021, l'operatività della funzione è proseguita nel corso del 2021 contemperando le limitazioni imposte dall'emergenza sanitaria, con modalità operative collaudate con esito positivo durante l'anno 2020. Sono state avviate tutte le attività di audit previste dal Piano, facendo leva sulla strumentazione informatica a supporto ulteriormente rafforzata e, laddove possibile, svolgendo l'esecuzione da remoto di parte delle analisi e verifiche preliminari per limitare l'impatto sulle strutture auditate e i possibili rischi di contagio per il personale interessato. Per l'anno 2021, lo svolgimento da remoto di parte delle analisi e

verifiche preliminari ha riguardato il 60% circa delle attività di UP e il 75% circa di quelle delle strutture territoriali Corporate.

In continuità con le linee adottate nell'ultimo biennio, la funzione Controllo Interno, al fine di potenziare l'efficacia del presidio del sistema di controllo di Gruppo, ha ulteriormente integrato le attività di verifica da eseguire sulle Società del Gruppo prive di una propria funzione di internal audit.

In continuità con l'anno precedente, per le Società del Gruppo maggiormente significative non dotate di una propria funzione di internal auditing le suddette attività sono state regolate da appositi accordi attuativi sottoscritti con le Società SDA Express Courier, PosteAirCargo S.r.l. e Postel S.p.A.

Nel rispetto dei requisiti stabiliti dalle Autorità di Vigilanza e dalla normativa vigente è stato sottoscritto il Disciplinare Esecutivo per il biennio 2021–2022 tra Bancoposta e la funzione Controllo Interno di Poste Italiane; tramite tale Disciplinare vengono demandate a Controllo Interno le attività di audit da svolgere presso strutture territoriali di rete (Uffici Postali, Filiali, Nuclei Antiriciclaggio Territoriali, ecc.), sui canali di vendita di Poste Italiane per le attività di natura finanziaria e assicurativa, nonché per specifici IT audit aventi ad oggetto sistemi e processi informatici a supporto dell'erogazione dei servizi e prodotti bancari e finanziari, inclusi gli aspetti di Disaster Recovery e Sicurezza.

Nel citato Disciplinare Esecutivo sono stati aggiornati anche i flussi informativi periodici verso la funzione Revisione Interna Bancoposta relativi all'avanzamento delle attività ed agli esiti delle verifiche di audit, nonché al monitoraggio dei livelli di servizio (KPI) finalizzati al conseguimento di obiettivi di efficacia ed efficienza. Il Disciplinare prevede inoltre l'elaborazione, con cadenza semestrale, di un report di valutazione del disegno del Sistema di Controllo Interno riferito ai processi territoriali di rete.

In continuità con il biennio precedente, il Disciplinare Esecutivo recepisce anche esigenze di audit espresse alla funzione Revisione Interna di BancoPosta dalle società finanziarie e assicurative del Gruppo Poste. Tutte le attività demandate a Controllo Interno tramite Disciplinare Esecutivo per l'anno 2021 sono state completate.

Modello di Risk Management e analisi dei rischi

Poste Italiane ha implementato un sistema di gestione dei rischi basato sul framework di Enterprise Risk Management (ERM), finalizzato a fornire una visione organica e integrata e una risposta univoca ed efficace ai rischi a cui il Gruppo è esposto. La funzione Sviluppo Sostenibile, Risk e Compliance di Gruppo ("SSRCG"), nell'ambito della funzione Corporate Affairs, ha il compito di garantire tali obiettivi, principalmente attraverso la definizione di un processo di risk management integrato che coinvolga in modo coordinato tutti gli attori del Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi e, in particolare, i diversi presidi di controllo specialistico di secondo livello, l'armonizzazione dei modelli e delle metriche rispetto ai criteri di Gruppo, il disegno e l'implementazione di strumenti comuni di analisi e gestione dei rischi. A tal ultimo riguardo, a partire dal 2018 è stata implementata la Piattaforma GRC di Gruppo (Governance, Risk & Compliance) di supporto al processo di risk management integrato. Lo strumento informatico consente l'analisi e la gestione dei rischi operativi, ex D.Lgs. 231/01, di frode, di sicurezza IT, strategici, ESG, reputazionali, fiscale, sicurezza fisica, Compliance Integrata, privacy e corruzione nonché di compliance alle norme applicabili ai servizi finanziari e di pagamento. Inoltre, nel corso del 2021 la piattaforma è stata ulteriormente ampliata attraverso implementazioni evolutive e migrazione di nuovi ambiti di rischio (con riferimento, a titolo esemplificativo, ai rischi relativi al sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria e al business continuity management). Si realizza così lo strumento per la massima integrazione del processo di risk management di Gruppo, in grado di assicurare la condivisione delle metodologie di analisi dei rischi tra tutte le funzioni di presidio specialistico che operano al 2° livello di

controllo, il miglioramento della comunicazione verso i vertici e gli organi aziendali e tra le funzioni di controllo, nonché la minimizzazione del rischio di informazioni carenti o ridondanti.

Di seguito si riportano le principali categorie di rischio connesse alle attività del Gruppo Poste Italiane, come individuate nel Risk Model di Gruppo.

Con particolare riferimento alle attività di assessment dei principali rischi di Poste Italiane, oltre alla consueta attività di analisi del contesto interno, si è posta particolare attenzione al contesto esterno, anche in considerazione degli obiettivi generali del Paese per una ripresa economica sostenibile, così come definito dalle direttrici del piano Next Generation EU, nonché in considerazione dell'attuale contesto geopolitico caratterizzato da una forte instabilità, anche alla luce del recente conflitto tra Russia e Ucraina. In particolare, le attività di risk assessment si sono dapprima incentrate sull'analisi dei rischi e delle opportunità legate alla gestione dei temi materiali, e successivamente, sulla base di tale analisi, sono state approfondite alcune tipologie di rischio che possono avere un impatto trasversale su tali temi, quali l'emergenza sanitaria, il cambiamento climatico, la tutela dei diritti umani e i rischi emergenti. In particolare, con riferimento ai diversi temi materiali, sono stati analizzati:

Le attività di analisi dei principali rischi per Poste Italiane sono state svolte tenendo in considerazione le forme di capitale finanziario e non-finanziario che caratterizzano il modello di business di Poste Italiane. Inoltre, tali attività di analisi sono state altresì eseguite attraverso l'adozione delle common metrics definite dal WEF in considerazione del loro impatto rispetto al raggiungimento degli SDGs. In particolare, ciascun rischio è stato categorizzato in funzione di tali metriche, evidenziando altresì la correlazione rispetto ai pilastri di Sostenibilità di Poste Italiane e ai rispettivi temi materiali. Un esempio di tale attività di assessment è riportato nell'ambito del paragrafo, relativo ai rischi emergenti.

RISCHI ASSOCIATI AI TEMI MATERIALI E MODALITÀ DI GESTIONE

Al fine di garantire un'efficace integrazione delle dimensioni ambientale, sociale e di governance all'interno della strategia e nei processi aziendali, è stata effettuata un'analisi dei rischi associati ai temi materiali identificati, specificando gli stakeholder coinvolti, l'impatto su Poste Italiane e sugli stakeholder, le principali modalità di gestione adottate dal Gruppo e i correlati capitali finanziari e non finanziari.

Rischi non-finanziari associati ai temi materiali e modalità di gestione

PILASTRO TEMA
MATERIAL
E
EVENTI
DI
RISCHIO
STAKEHO
LDER
IMPATTO
POTENZI
ALE SU
POSTE
ITALIANE
IMPATTO
POTENZI
ALE SU
STAKEH
OLDER
PRINCIPALI
MODALITÀ DI
GESTIONE
IMPATTO POTENZIALE
SUI CAPITALI
consumatori
e di
categoria
Inclusione
finanziaria
Insufficiente
considerazi
one
nell'access
o ai servizi
finanziari
da parte di
specifiche
categorie di
clienti (es.
anziani,
stranieri,
ecc.)
Comunità
finanziaria;
Clienti; Enti
e Istituzioni
 Strategic
o
 ESG
 Economi
co
 Dialogo
costante
e
strutturato
con
enti e istituzioni
e
accordi
condivisi
di
prossimità
al
territorio
 Programma
di
educazione
finanziaria
digitale
e
postale
Impatti
ambientali
della
logistica
Esternalità
ambientali
delle attività
logistiche
(es.
produzione
di emissioni
inquinanti)
Fornitori e
Business
partner;
Ambiente
 Strategic
o
 ESG
 Salute e
sicurezz
a
 Trasformazione
della flotta PCL
in ottica green,
anche
con
l'obiettivo
di
aumentare
la
capacità
di
carico
 Evoluzione rete
di recapito (es.
aumento
numero linee di
recapito
pomeridiane,
introduzione di
consegne
presso
locker,
Uffici Postali e
reti terze, smart
letter box)
 Responsabilità
organizzativa
specifica per la
gestione
della
flotta aziendale
Impatti
ambientali
degli
immobili
Aumento
delle
emissioni
derivanti
dalla
gestione
degli
immobili
(es. energy
manageme
nt, gestione
dei rifiuti,
ecc.)
Ambiente;
Persone di
Poste
Italiane
 Economi
co
 Strategic
o
 Reputazi
onale
 ESG
 Salute e
sicurezz
a
 Responsabilità
organizzativa
specifica per la
gestione
degli
immobili
 Adozione
di
soluzioni
per
l'efficientamento
energetico
del
patrimonio
immobiliare
e
l'utilizzo
di
energie
rinnovabili
(smart building,
lampade
LED,
pannelli
fotovoltaici, etc.)
 Implementazion
e del Sistema di
Gestione
ambientale per
le società del
Gruppo

La matrice di rischio del Gruppo Poste Italiane

GESTIONE DELLA PANDEMIA DA COVID-19

Poste Italiane si distingue per dimensioni, riconoscibilità, capillarità e fiducia da parte della clientela, costituendosi parte integrante del tessuto economico, sociale e produttivo del Paese. Il ruolo che riveste nei confronti della nazione rende il Gruppo responsabile del benessere delle comunità in cui opera, con la convinzione che il proprio contributo possa rappresentare uno strumento di grande valore al servizio

dei cittadini e delle istituzioni in un momento così critico nella storia italiana. La pandemia da Covid-19 ha inevitabilmente plasmato una nuova quotidianità, non solo in Italia ma in tutto il mondo, richiedendo ingenti sforzi a tutti gli operatori economici al fine di identificare soluzioni che garantiscano la salute delle persone, assicurando, al contempo, la continuità del proprio business. Coerentemente con i provvedimenti governativi relativi al contenimento del virus e al distanziamento interpersonale, Poste Italiane ha rafforzato il proprio impegno nei confronti del Paese attraverso molteplici iniziative, rese possibili grazie al coinvolgimento dell'intera organizzazione.

Nello specifico, il Gruppo ha adattato le modalità di erogazione dei propri servizi in base all'evoluzione della situazione epidemiologica e ai conseguenti aggiornamenti del contesto normativo nazionale. L'Azienda si è adoperata per consegnare in anticipo le pensioni e ha garantito la continuità del servizio mantenendo aperto almeno un Ufficio Postale in ogni piccolo Comune. Al fine di garantire la salvaguardia della salute dei dipendenti e dei clienti, Poste Italiane ha consegnato un miliardo e mezzo di dispositivi di protezione individuale dall'inizio dell'emergenza sanitaria, ha distribuito 200mila test anti-Covid e ha adottato forme di lavoro flessibili (c.d. smart working) per una percentuale massima dell'85% della popolazione aziendale. Nei casi di attività incompatibili con lo smart working, come per l'ambito postale e logistico, il Gruppo ha fornito al personale tutti gli strumenti e le attrezzature necessarie (es. DPI, pannelli di plexiglass ecc.) per svolgere le funzioni di competenza in presenza in totale sicurezza. A partire dal 4 ottobre 2021 Poste Italiane ha adottato un modello di lavoro "ibrido", promuovendo un ambiente lavorativo sia digitale che fisico, stabilendo il rientro in ufficio per un minimo di 2 giorni a settimana. L'Azienda ha inoltre offerto il proprio sostegno anche nell'ambito della campagna di immunizzazione, consentendo ai cittadini di prenotare la vaccinazione tramite diversi canali, tra i quali il portale dedicato, il call center, oppure tramite ATM nelle regioni che hanno aderito all'iniziativa. Il Gruppo ha dimostrato il proprio impegno collaborando anche al trasporto dei vaccini, mettendo a disposizione il Corriere Espresso SDA e garantendo le condizioni di conservazione del siero.

Le numerose azioni intraprese dal Gruppo risultano in armonia con i valori sottostanti la strategia di Sostenibilità del Gruppo, fondata su otto Pilastri, nonché in linea con le raccomandazioni previste dal Global Compact Network Italia, dalle linee di indirizzo UN PRI (Principles for Responsible Investment) e dalle ulteriori indicazioni in relazione agli impatti dell'emergenza Covid-19 sugli SDGs55 fornite dalle Nazioni Unite.

Le iniziative implementate dal Gruppo menzionate di seguito, individuate a seguito di apposite analisi di risk assessment con l'obiettivo di mitigare gli effetti della crisi pandemica e garantire una corretta gestione dei temi materiali, sono oggetto di una trattazione più approfondita all'interno dei relativi Pilastri indicati e sono contrassegnate dalla presente infografica:

PERSONE DI POSTE ITALIANE

CAPITALE DI INPUT INIZIATIVA PILASTRO TEMA
RILEVANTE
Istituzione del Comitato per la gestione del rischio
Coronavirus, organo finalizzato al governo unitario e
coordinato a livello nazionale delle azioni di
contenimento e prevenzione
Formazione e
sviluppo del
personale
Introduzione di misure per ridurre il livello di
potenzialità del contagio (smart working, gestione
delle trasferte, erogazione di iniziative formative
esclusivamente online). Ripresa delle attività in sede
per un minimo di due giorni a settimana e riapertura
di bar interni e mense aziendali
Salute e
sicurezza sul
lavoro
Distribuzione costante di DPI al personale esposto e
pulizia e sanificazione dei luoghi di lavoro e della
flotta aziendale
Estensione polizza sanitaria dipendenti Welfare e
benessere
del personale
Proroga dell'accordo annuale con le Organizzazioni
Sindacali per la corresponsione di un Premio di
Risultato
Relazioni con
le parti sociali
Istituzione di un doppio canale di comunicazione per
facilitare il flusso di informazioni
Relazioni con
le parti sociali
Proroga dell'accordo con le Organizzazioni Sindacali
per la continuazione delle attività di smart working
Welfare e
benessere
del personale
Attuazione degli accordi con Assidipost
Federmanager per iniziative di solidarietà dei dirigenti
Welfare e
benessere del
personale

CAPITALE DI INPUT INIZIATIVA PILASTRO TEMA

RILEVANTE

Garantita ai dipendenti la possibilità di sottoporsi a
tampone gratuitamente
Salute e
sicurezza sul
lavoro
Welfare e
benessere
del personale
Istituzione di permessi retribuiti per i dipendenti per
partecipare alla campagna vaccinale. Avviata la
campagna vaccinale per i dipendenti residenti nelle
Salute e
sicurezza sul
lavoro
Regioni Lazio, Piemonte, Veneto, Campania,
Lombardia e Calabria mettendo a disposizione una
piattaforma dedicata alla prenotazione
Welfare e
benessere del
personale
Rimborso ai dipendenti delle spese sostenute in
tamponi nei 15 giorni successivi alla prima dose di
vaccino
Welfare e
benessere del
personale
Installazione di videocamere termiche per individuare
la temperatura corporea
Salute e
sicurezza sul
lavoro
Introduzione dell'obbligo di Green Pass e verifica nei
luoghi di lavoro
Salute e
sicurezza sul
lavoro

CLIENTI

CAPITALE DI INPUT INIZIATIVA PILASTRO TEMA
RILEVANTE
Continuità nelle aperture degli Uffici Postali Qualità e
Customer
experience
Sospensione mutui e finanziamenti Supporto allo
sviluppo socio
economico del
territorio
Adozione di misure per garantire il distanziamento
negli Uffici Postali
Qualità e
Customer
experience
Multicanalità, crescita del comparto digitale e adozione
di strumenti per disincentivare l'uso di contante
Innovazione e
digitalizzazione
di prodotti,
servizi e
processi
Rafforzamento Assistente Digitale Poste Qualità e
Customer
experience
Attività di comunicazione ai clienti online e offline per
far adottare le misure di sicurezza atte al contenimento
della diffusione del virus
Qualità e
Customer
experience
Semplificazione delle pratiche di successione allo
scopo di evitare ai clienti di recarsi più volte all'Ufficio
Postale
Qualità e
Customer
experience
Introduzione possibilità di apertura conto BancoPosta
anche da app
Innovazione e
digitalizzazione
di prodotti,
servizi e
processi

AUTORITÀ INTERNAZIONALI, NAZIONALI E LOCALI

CAPITALE DI INPUT INIZIATIVA PILASTRO TEMA
RILEVANTE
Apertura di un canale interattivo con tutte le istituzioni
potenzialmente interessate dal fenomeno e
interazione con gli organismi governativi deputati alla
gestione della crisi. Monitoraggio costante delle
disposizioni normative relative alle misure adottate
Dialogo e
trasparenza
con le
istituzioni
dalle Autorità
Stretto confronto con le Organizzazioni Sindacali e
aggiornamento costante rispetto al rafforzamento delle
misure di contenimento dei contagi e alle misure tese
a garantire la continuità del servizio
Relazioni con
le parti sociali
Impatti
ambientali della
Partecipazione alla terza edizione dell'iniziativa IPC
(International Post Corporation) "Green Postal Day"
logistica
Impatti
ambientali degli
immobili

CAPITALE DI INPUT INIZIATIVA PILASTRO TEMA
RILEVANTE
Convenzione tra Poste Italiane e Arma dei Carabinieri
per erogazione e consegna domiciliare delle pensioni
per cittadini e individuazione di una modalità di
pagamento delle pensioni in forma scaglionata;
sinergie per la gestione di possibili assembramenti
all'esterno degli Uffici
Supporto allo
sviluppo socio
economico del
territorio
Dialogo e
trasparenza
con le
istituzioni
Inclusione
finanziaria
Accordi con Amministrazioni Locali per la consegna
delle mascherine alla popolazione e ascolto e
vicinanza alle istituzioni per offrire soluzioni alle criticità
emergenti
Dialogo e
trasparenza
con le
istituzioni
Implementazione della piattaforma per favorire la
campagna vaccinale
Supporto allo
sviluppo socio
economico del
territorio
Dialogo e
trasparenza
con le
istituzioni
Supporto logistico per la consegna dei vaccini Supporto allo
sviluppo socio
economico del
territorio
Dialogo e
trasparenza
con le
istituzioni
Attività di comunicazione continua alle Istituzioni
nazionali e locali con finalità di sensibilizzazione
Dialogo e
trasparenza
con le
istituzioni
Erogazione di programmi di Educazione Finanziaria in
modalità webinar
Supporto allo
sviluppo socio
economico del
territorio
Inclusione
finanziaria
Proseguimento dell'implementazione del canale
informativo TG Poste, anche tramite Postenews.it, con
lo scopo di continuare la missione di presenza e
vicinanza ai propri dipendenti
Welfare e
benessere del
personale
Relazioni con
le parti sociali
Offerta di soluzioni per la cessione dei crediti
d'imposta per imprese e correntisti BancoPosta
(Superbonus 110% e altri bonus fiscali)
Supporto allo
sviluppo socio
economico del
territorio

FORNITORI

CAPITALE DI INPUT INIZIATIVA PILASTRO TEMA
RILEVANTE
Assessment dei fornitori prevedendo l'analisi del Legalità
e
integrazione
ESG
rischio Covid-19 nel
processo
di
approvvigionamento
Trasparenza nella gestione e mantenimento
delle relazioni con la supply chain
Lavorare
con
trasparenza
e
integrità
Rispetto delle modalità e dei tempi di pagamento Lavorare
con
trasparenza
e
nei confronti dei fornitori integrità
Ingaggio di imprese specializzate per la Salute e sicurezza
sanificazione delle sedi sul lavoro

L'IMPEGNO DI POSTE ITALIANE NELLA GESTIONE DEI RISCHI LEGATI AI DIRITTI UMANI

La "Politica Aziendale in materia di tutela e protezione dei Diritti Umani" sancisce l'impegno di Poste Italiane ad assicurare il rispetto dei diritti umani, sia nell'ambito delle proprie attività che in relazione ad attività affidate a terzi/condotte con i partner. La politica mira a definire un approccio chiaro sul tema, che permetta di monitorare e gestire rischi e opportunità relativi ai diritti umani in tutte le loro forme attraverso l'applicazione sistematica ad ogni livello organizzativo e funzionale dell'Azienda, anche confermando l'impegno a realizzare un'attività di investimento e di gestione socialmente responsabile.

In linea con quanto già affermato all'interno del Codice Etico e nella Politica Aziendale in materia di tutela e protezione dei Diritti Umani, Poste Italiane ha adottato una specifica Policy Diversity and Inclusion allo scopo di incentivare una cultura aziendale basata sul rispetto e sulla valorizzazione della diversità e con l'intento di identificare un focus chiaro e strutturato sul tema. Lo scopo è, altresì, quello di incentivare la diversità in tutte le sue dimensioni in modo da poter creare valore all'interno degli ambienti lavorativi e permettere una valutazione più efficace del rischio collegato al verificarsi di discriminazioni dentro l'Azienda.

Inoltre, il modello di gestione dei rischi di Gruppo prevede, attraverso l'applicazione di procedure di risk assesment, l'individuazione periodica delle attività aziendali e delle aree organizzative che potrebbero comportare un rischio di violazione dei diritti umani. Tale processo è svolto almeno annualmente, nonché in funzione di specifiche esigenze ad esempio previa autorizzazione di una qualsiasi operazione societaria, ed è strutturato come segue:

  • Identificazione e analisi dei driver di rischio legati ai diritti umani più rilevanti rispetto al business di Poste Italiane (es. libertà di associazione, dignità e rispetto diritti umani, discriminazione, etc.);
  • Esecuzione di un assessment con lo scopo di:
    • Identificare le aree maggiormente esposte al rischio di violazione dei diritti umani;
    • Identificare misure atte alla mitigazione di tale rischio (es. certificazioni, linee guida, politiche, accordi contrattuali, due diligence, formazioni, audit, etc.);
    • Definire potenziali piani di azione nel caso tali misure fossero assenti o inadeguate;
    • Monitorare l'implementazione dei piani di azione

L'esito di tale attività è riportato all'interno della seguente heatmap di rischio al fine di prioritizzare le eventuali modalità di intervento in base al livello di rischio di ciascuna area analizzati.

Tali attività vengono svolte sia in funzione degli impatti diretti, ossia generati direttamente dalla Società, che in funzione degli impatti indiretti, ossia generati da parti terze che collaborano con la Società. In particolare, le analisi si focalizzano da un lato sulle operazioni proprie di Poste Italiane e quindi con riferimento alla tutela dei diritti umani dei propri dipendenti e degli ulteriori stakeholder, dall'altro sulle attività svolte da terze parti connesse alla Società, quali fornitori, sub-fornitori, clienti, comunità locali, comunità finanziaria. Inoltre, le analisi sono altresì svolte previa approvazione di nuove relazioni commerciali e operazioni societarie, quali ad esempio fusioni, acquisizioni, joint ventures e partnership.

Di seguito, vengono riportati i diversi driver che sono stati considerati per identificare e analizzare i rischi legati ai diritti umani, diretti e indiretti, in relazione ai diversi temi materiali e ai capitali finanziari e non finanziari, nonché per l'individuazione delle specifiche azioni di mitigazione.

DRIVER DI RISCHIO PRINCIPALI AZIONI E STRUMENTI
PER LA GESTIONE DEL RISCHIO
PILASTR
O
TEMI RILEVANTI CAPITALI IMPATTATI
1. Dignità e
rispetto

Codice Etico di Gruppo

Modello 231

Linee Guida Whistleblowing

Portale Whistleblowing
Tutela dei diritti
umani in Azienda
2. Libertà
sindacale e
protezione del
diritto sindacale
3.Libertàdi
associazion
ee
contrattazio
ne collettiva

Costante e preventiva interlocuzione
con le parti sociali

Diffusione a livello territoriale degli
accordi nazionali

Studio e monitoraggio dell'evoluzione
normativa
e
dottrinale
in
materia
giuslavoristica

Linee Guida Whistleblowing

Portale Whistleblowing
Relazioni con le
parti sociali
4. Discriminazioni
Codice Etico di Gruppo

Politica in materia di Diversità e
Inclusione

Iniziative per le pari opportunità (es.
percentuale di donne in posizione di
responsabilità,
valorizzazione
del
personale con disabilità, sostegno
alla fragilità)

Iniziative per la tutela dei lavoratori
(es. violenza sulle donne)

Linee Guida Whistleblowing

Portale Whistleblowing
Tutela dei diritti
umani in Azienda
Pari opportunità
nei percorsi di
carriera
5. Condizioni
retributive e orario
di lavoro

Codice Etico di Gruppo

Sottoscrizione
del
nuovo
contratto di lavoro che prevede
trattamenti
negoziati
con
le
Organizzazioni
Sindacali
e
condizioni omogenee per tutti i
lavoratori

Strumenti di previdenza integrativa

Piattaforma Welfare

Sistemi di incentivazione e rewarding
Tutela dei diritti
umani in Azienda
Pari opportunità nei
percorsi di carriera

Due diligence controparti (fornitori,
partner,
società
oggetto
di
fusioni/acquisizioni, etc.)

Politiche Sociali

Formale accettazione, oltre che dei
principi
etico-sociali
definiti
all'interno del Codice Etico, anche
dei
principi
in
materia
di
anticorruzione e di diritti umani da
parte di fornitori, subappaltatori e
partner del Gruppo

Linee Guida Whistleblowing
Legalità e
integrazione ESG
nel processo di
approvvigionament
o


Portale Whistleblowing
6. Formazione
Iniziative
formative
e
piani
di
formazione
individuali
per
i
dipendenti di Poste Italiane, sia in
relazione
ai
processi
che
ai
prodotti

Percorsi,
processi
e
servizi
di
formazione
e
sviluppo
delle
competenze
Formazione e
sviluppo del

Raccolta feedback emersidurantele
sessioni di formazione, funzionali
all'ottimizzazione dell'offerta
personale

Promozione
delle
iniziative
di
comunicazione,
formazione
ed
informazione
per
aumentare
engagement
7.Salute e
sicurezzasui luoghi
di lavoro

Presidi con responsabilità in materia
di sicurezza sul lavoro e ambiente
(HSE)

Piano e azioni di comunicazione

Diffusione
e
aggiornamento
delle
conoscenze/tecniche
e
normative
nonché degli
standard comportamentali
Salute e sicurezza
sul lavoro

Monitoraggio del fenomeno infortuni
e analisi delle relative cause

Audit specifici presso i fornitori per la
verifica delle condizioni dichiarate nel
contratto

Evoluzione del presidio sicurezza
sul lavoro (conseguimento
della
certificazione
UNI
ISO
45001,
realizzazione
del
"Sistema
di
Gestione Integrato", ecc.)
Legalità e
integrazione ESG
nel processo di
approvvigionamen
to

Portale Safety per la gestione delle
tematiche
legate
alla
salute
e
sicurezza dei lavoratori sui luoghi di
lavoro,
oltre
a
riferimenti
sulle
principali
novità
normative
e
giurisrpudenziali
8. Privacy
Gestione consensi

Adempimenti
connessi
all'applicazione
del
regolamento General Data
Protection
Regulation
(GDPR) e della normativa in
materia di protezione dei dati
personali
Cybersecurity,
Sicurezza
informatica e
Privacy


Azioni in ambito privacy
(es.
assessment
Privacy,
piano
di
adeguamento
alla
certificazione
"sigillo
europeo
per
la
protezione
dei
dati";
ecc.)

Interlocuzione con l'Autorità
del Garante Privacy al fine di
fornire
informazioni
e
chiarimenti

Definizione
e
standardizzazione
dei
requisiti contrattuali per la
conformità alla normativa
9. Condizioni
lavorative delle
controparti

Gare espletate sulla base di criteri di
carattere sociale

Due diligence fornitori e partner

Due diligence controparte in caso di
nuove
operazioni
societarie
(es.
fusioni, acquisizioni, etc.)

Verifica del possesso di requisiti
specifici
attraverso audit di
sostenibilità a cui i fornitori vengono
sottoposti
Legalità e
integrazione ESG
nel processo di
approvvigionamen
to

LA GESTIONE DEI RISCHI E DELLE OPPORTUNITÀ LEGATE AL CAMBIAMENTO CLIMATICO

Poste Italiane, in considerazione della sua capillarità all'interno del Paese e del conseguente impatto ambientale derivante dal regolare svolgimento delle proprie attività, adotta un approccio responsabile volto a diminuire la propria impronta ambientale e contribuire alla transizione low-carbon dell'economia e del Paese. L'Azienda è consapevole dei rischi legati al cambiamento climatico potenzialmente rilevanti per le proprie attività di business e ritiene dunque importante identificare i potenziali impatti economici che ne possono derivare.

Tale impegno è in linea con quanto espresso nella nuova edizione del Global Risks Report pubblicata dal World Economic Forum a gennaio 2022. Il documento traccia le percezioni sui rischi globali tra gli esperti del settore e i leader mondiali a vari livelli, esaminandoli in cinque categorie: economici, ambientali, geopolitici, sociali e tecnologici. Il report rivela come i primi tre rischi globali da affrontare nel corso del prossimo decennio siano tutti ambientali. Al lato si riporta la classifica dei 5 Top Global Risk individuati nel Report.

La Task Force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD), istituita nel 2015 dal Financial Stability Board (FSB), ha pubblicato una serie di raccomandazioni con l'obiettivo di assistere le società nella rendicontazione delle informazioni, in modo trasparente e completo, sui rischi e le opportunità che il cambiamento climatico può comportare per le performance aziendali. Poste Italiane, in accordo con i principali trend normativi e in risposta alle crescenti richieste da parte della comunità finanziaria e dei principali stakeholder, rendiconta le informazioni riguardanti il cambiamento climatico sulla base degli ambiti definiti dalla TCFD: Governance, Strategia, Gestione dei Rischi, Metriche e Obiettivi.

Tale sezione integra e completa le informazioni riguardo l'impegno, l'approccio e le iniziative a favore della riduzione dell'impatto ambientale presenti all'interno del Pilastro "Transizione green".

Governance

Per la gestione delle tematiche ambientali, l'assetto organizzativo e di Governance aziendale prevede ruoli e responsabilità specifiche.

⦁ Il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane S.p.A. approva le strategie e le linee guida in tema di Sostenibilità a seguito di valutazioni che considerano, tra le altre cose, rischi e opportunità legati al cambiamento climatico che possono risultare rilevanti per un posizionamento reputazionale più efficace del Gruppo.

⦁ Il Comitato di Sostenibilità (CSost) ha il ruolo di supportare, con funzioni istruttorie, propositive e consultive, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al sistema di controllo interno e di gestone dei rischi della Società, inclusi quelli legati al cambiamento climatico.

In particolare, nell'ambito delle sue funzioni, il CSost svolge un'attività dedicata specificamente al cambiamento climatico. Il

Comitato infatti analizza, vaglia ed elabora proposte in materia di strategia ambientale, sociale e di governance (quest'ultima con riferimento alla Sostenibilità) dell'Azienda, comprese le strategie relative al cambiamento climatico, gli obiettivi annuali e i risultati da raggiungere, tenendo conto dei potenziali progetti relativi a tali tematiche e monitorandone l'attuazione nel tempo. In aggiunta, coordinandosi con il Comitato Controllo e Rischi, il CSost monitora i rischi e le opportunità legati al clima e tutte le iniziative intraprese dall'Azienda per fronteggiare tali questioni, fornendone informativa al Consiglio di Amministrazione. A livello manageriale, l'Amministratore Delegato e la funzione Sviluppo Sostenibile, Risk e Compliance di Gruppo ricoprono i principali ruoli specifici sulle tematiche ambientali. L'AD di Poste Italiane S.p.A. ha infatti il compito di istituire, mantenere e assicurare l'efficacia del Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi (SCIGR), nonché di formulare le strategie di Sostenibilità relative alle tematiche ambientali e di presiedere alla loro attuazione, verificandone continuamente l'adeguatezza e l'efficacia, sempre tenendo in considerazione la valutazione dei rischi e delle opportunità collegati.

La funzione Sviluppo Sostenibile, Risk e Compliance di Gruppo di Poste Italiane S.p.A., istituita all'interno della funzione Corporate Affairs:

  • definisce gli indirizzi ed obiettivi di Sostenibilità e responsabilità sociale d'impresa per l'Azienda, in collaborazione con le funzioni coinvolte, identificando il set di indicatori per il monitoraggio delle performance di Sostenibilità, comprese specifiche metriche utilizzate al fine di monitorare rischi e opportunità ambientali, coerentemente con le best practice e le relative linee guida internazionali;

  • costituisce, a livello di Gruppo, il presidio di riferimento unico per il governo e la gestione di tutti i rischi, servendosi, a tal fine, del contributo delle unità specialistiche a suo diretto riporto (c.d. "presidi diretti"), e degli altri presidi di rischio (c.d. "presidi indiretti") presenti in Poste Italiane e nelle Società de Gruppo.

Infine, sono stati istituiti ulteriori presidi per identificare e gestire correttamente i rischi e le opportunità legati al clima anche per i processi di investimento e di assicurazione. Con riferimento specifico agli investimenti, BancoPosta Fondi SGR e Poste Vita hanno istituito dei comitati responsabili di analizzare e valutare periodicamente il rischio ESG (compreso, quindi, anche il rischio ambientale) dei portafogli e i criteri di valutazione dei profili ESG degli emittenti. Invece, per quanto concerne l'ambito assicurativo, il compito di individuare, analizzare e valutare i segnali di cambiamento derivanti dalle diverse dimensioni dell'ambiente esterno, con particolare attenzione ai fattori legati ai cambiamenti climatici, spetta alla funzione Risk Office di Poste Vita. L'individuazione di suddetti segnali avviene congiuntamente al "Comitato Prodotti – Valutazioni ESG", che detiene la responsabilità di esaminare e valutare periodicamente i criteri per la definizione dei profili ESG e del catalogo prodotti della Società.

Al fine di classificare i rischi legati al cambiamento climatico, Poste Italiane prende in considerazione diversi driver - riconducibili a due macro-ambiti (rischi di transizione e rischi fisici) - di seguito riportati. A fronte di tali rischi individuati e associati a ciascun driver, il Gruppo ha collegato i relativi temi materiali e capitali impattati, ha definito i potenziali impatti negativi e le opportunità correlati e ha individuato le specifiche azioni di mitigazione poste in essere. Nel processo di valutazione dei rischi, Poste Italiane ha definito un perimetro che prende in considerazione non solo le attività dirette, ma anche le operazioni downstream e upstream, includendo in ultimo i clienti, in quanto principali beneficiari dei prodotti del Gruppo. L'Azienda ha inoltre considerato un orizzonte temporale 2019-2030, definendo azioni per il business e le attività rispetto a prospettive di breve (0-3 anni), medio (3-5 anni) e lungo termine (5-10 anni). Il sostegno dell'Azienda nella transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio è guidato dall'impegno a fissare obiettivi di riduzione delle emissioni nelle operazioni commerciali in linea con il Piano Industriale, raggiungendo la Carbon Neutrality entro il 2030, supportando così l'ambizioso obiettivo dell'Accordo di Parigi di limitare il riscaldamento globale a 1,5°C.

In merito ai rischi di transizione, prendendo come riferimento le organizzazioni International Energy Agency (IEA) e Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) e la principale letteratura in tema, il Gruppo ha effettuato una verifica di diversi scenari per riflettere i potenziali sviluppi futuri in tale ambito. In particolare, Poste Italiane ha voluto adottare, confrontando le possibili alternative, due scenari, IAE 450 e IEA B2DS, considerati i più coerenti con la durata prevista dei beni e delle attività, risultati quindi come i più adatti al business e all'ambizione del Gruppo di allinearsi ad un percorso per il mantenimento della temperatura globale ad 1,5°C.

Lo scenario IEA 450 descrive un percorso energetico coerente con l'obiettivo di limitare l'aumento medio della temperatura globale a 2°C, limitando la concentrazione di gas serra nell'atmosfera a circa 450 parti per milione di CO2 equivalente. Entro l'anno 2030, lo scenario prevede un settore energetico con una significativa penetrazione delle energie rinnovabili, un netto miglioramento dell'efficienza dei veicoli e dei processi, e una diffusa sostituzione del carbone con il gas naturale nella produzione di energia. In quest'ottica, a partire dal 2019, il Gruppo ha implementato un Piano di Rinnovo che prevede la sostituzione completa entro il 2022 dell'intero parco veicoli con modelli di nuova generazione a propulsione elettrica, ibrida ed endotermica a basse emissioni, che garantiranno una riduzione dei consumi energetici. Per misurare il valore generato dal cambio della flotta, Poste Italiane ha adottato una metodologia di valutazione degli investimenti che combina la tradizionale prospettiva finanziaria e la sostenibilità, il cosiddetto "True Value bridge", allo scopo di elaborare

una pianificazione strategica integrata che consenta di creare valore condiviso tra Azienda e territorio identificando gli impatti netti della flotta green rispetto ad una flotta tradizionale56 .

Lo scenario IEA B2DS è stato preso in considerazione, anche data la rilevanza attribuitagli da SBTi (Science Based Target Initiative) per fissare gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra. Il focus è sulle ipotesi di sviluppo di politiche climatiche e di tecnologie per ridurre le emissioni di gas serra. Poste Italiane si è impegnata ufficialmente, infatti, a fissare target science-based per le proprie emissioni di gas serra.

L'analisi di scenario condotta dall'Azienda, oltre a considerare le ipotesi di base dei modelli, ha preso in considerazione i trend del settore dei trasporti e la stima delle previsioni e dello sviluppo nei prossimi anni. Il Gruppo ha successivamente effettuato delle proiezioni del proprio business volte all'identificazione di rischi e opportunità collegate. Il perimetro dell'analisi ha coinvolto il settore della logistica, includendo, quindi, i trasporti, gli edifici e le strutture, asset chiave per il business dell'Azienda e per l'obiettivo di Carbon Neutrality.

A valle delle diverse attività di analisi, i rischi di transizione individuati da Poste Italiane risultano essere i seguenti:

1. EVOLUZIONE NORMATIVA

RISCHIO POTENZIALI IMPATTI SIGNIFICATIVI PER
POSTE ITALIANE
PRINCIPALI AZIONI E STRUMENTI PER LA
GESTIONE DEL RISCHIO
Inasprimento della normativa in
considerazione degli obiettivi legati al
cambiamento climatico
Impatti negativi:

Risposta non tempestiva alle richieste dei
regolatori in materia ambientale, anche in
considerazione
della
complessità
ed
eterogeneità operativa del Gruppo Poste
Italiane

Potenziali sanzioni a seguito di mancati
adeguamenti alle normative applicabili

Crescente impatto della mancata conformità
alle norme sul rischio reputazionale, anche in
considerazione del ruolo economico e sociale
Nell'ambito del processo di Compliance Integrata, Poste
Italiane esegue un monitoraggio nel continuo della
normativa esterna rilevante per il Gruppo e nella
traduzione dell'insieme dei principi normativi nel corpo di
regole
necessarie
a
garantirne
l'applicazione.
L'inventario di tutte le normative rilevanti per il Gruppo è
gestito in modo integrato sulla piattaforma GRC
dedicata.
Orizzonte temporale: Medio
Termine
Poste Italiane, inoltre, partecipa ai tavoli tecnici e di
lavoro sull'evoluzione normativa, al fine di assicurare
l'analisi dell'evoluzione del quadro normativo di
riferimento, garantendone il corretto recepimento,
nonché rappresentare presso gli organismi nazionali e
Pilastri impattati di Poste Italiane sul territorio internazionali la posizione aziendale su tali tematiche, al
fine di sostenere il business del Gruppo.

56 Per maggiori informazioni, si rimanda al documento "La Sostenibilità e i suoi impatti": https://www.posteitaliane.it/files/1476526944361/Report-impatti.pdf

  • Potenziali evoluzioni normative a beneficio del
  • Maggiore tempestività rispetto ai competitor nell'adeguamento a normative complesse

2. EVOLUZIONE DEL MERCATO

RISCHIO POTENZIALI IMPATTI SIGNIFICATIVI PER
POSTE ITALIANE
PRINCIPALI AZIONI E STRUMENTI PER LA
GESTIONE DEL RISCHIO
Evoluzione della domanda di
mercato, sempre più attento alle
tematiche ambientali, che richiede
adeguamenti sostanziali dei servizi e
prodotti offerti dal Gruppo
Orizzonte temporale: Lungo Termine
Pilastri impattati
Finanza Sostenibile
Integrazione ESG nelle politiche di
investimento;
Integrazione ESG nelle politiche di
assicurazione.
Capitali impattati:
Umano
Intellettuale
Finanziario
Impatti negativi:

Inadeguatezza dei prodotti e servizi offerti
rispetto alle richieste dei clienti, investitori e
altri stakeholder, sempre più guidate dalle
tematiche di Sostenibilità
Opportunità:

Aumento delle opportunità di business dovuto
alle variazioni nei bisogni dei consumatori (es.
sviluppo di servizi a basse emissioni; sviluppo
di prodotti d'investimento e di
prodotti
assicurativi per l'adattamento al clima)

Lancio
di
prodotti
che
incentivino
la
prevenzione e comportamenti responsabili
(es. soluzioni di investimento etiche)

Reindirizzamento/creazione di nuove aree di
business

Possibile accesso a nuovi mercati e nuovi
segmenti di clientela che necessitano di
copertura assicurativa

Investimenti in settori che contribuiscono agli
Obiettivi di Sviluppo Sostenibile ("SDGs")
diffusi a livello internazionale dalle Nazioni
Unite
Poste Italiane è impegnata attivamente nello sviluppo di
prodotti/servizi esistenti con alternative che tengano
conto dei criteri ESG (es. investimenti, assicurazioni) al
fine di garantire un'offerta sempre più ampia di prodotti e
servizi che integrano elevati standard etici e criteri
ambientali.
I portafogli di BancoPosta Fondi SGR e Poste Vita sono
periodicamente sottoposti ad analisi ESG per valutarne
il grado di responsabilità sociale, e della carbon footprint,
con l'obiettivo di mitigare eventuali rischi. Un esempio è
rappresentato dallo sviluppo di soluzioni assicurative che
incentivano, da un lato, l'adozione di comportamenti
sostenibili e responsabili da parte dei propri assicurati e,
dall'altro, contribuiscono a mitigare i rischi ESG. I risultati
ottenuti si presentano, sia per BancoPosta Fondi SGR
che per Poste Vita, superiori rispetto alla performance
ESG dei benchmark di riferimento.
Nell'ambito della strategia che il Gruppo Poste Italiane
ha avviato al fine di perseguire gli obiettivi definiti in
materia di Sostenibilità, acquista particolare rilevanza
anche l'integrazione di principi ESG nei processi di
investimento, attraverso investimenti in settori che
contribuiscono agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile
("SDGs") (es. investimenti in bond inquadrabili nelle
categorie "Green", "Social" e "Sustainable" in linea con
gli standard e i principi definiti dall'International Capital
Market Association).
Socio-relazionale
Naturale

RISCHIO POTENZIALI IMPATTI SIGNIFICATIVI PER
POSTE ITALIANE
PRINCIPALI AZIONI E STRUMENTI PER LA
GESTIONE DEL RISCHIO

Mancato adeguamento del proprio modello di business in linea con le evoluzioni tecnologiche necessarie per contenere il fenomeno legato al cambiamento climatico

Orizzonte temporale: Lungo Termine

Pilastri impattati

Transizione green

Impatti ambientali della logistica Valore al territorio

Supporto allo sviluppo socioeconomico del territorio

Innovazione

Innovazione e digitalizzazione di prodotti, servizi e processi.

Customer experience

Qualità e Customer experience.

Cybersecurity, Sicurezza informatica e Privacy

Capitali impattati:

  • Socio-relazionale
  • Naturale

Impatti negativi:

  • Limitata disponibilità di mezzi "green" adeguati all'espletamento delle attività logistiche e di recapito di Poste Italiane
  • Utilizzo di mezzi inquinanti che possono avere impatti negativi sull'ambiente e sulla reputazione di Poste Italiane
  • Investimenti in soluzioni innovative che tuttavia possono avere impatti negativi sull'ambiente, in termini di emissioni inquinanti e consumi energetici

Opportunità:

  • Gestione più snella ed efficiente delle operations
  • Diminuzione di consumi energetici totali del Gruppo da fonti non rinnovabili (es. combustibili fossili)
  • Abbattimento delle emissioni connesse all'utilizzo dei mezzi che compongono la flotta aziendale
  • Riduzione dei costi

Il sostegno di Poste Italiane nella transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio è guidato dall'impegno a fissare obiettivi di riduzione delle emissioni nelle operazioni commerciali in linea con il Piano Industriale, raggiungendo la Carbon Neutrality entro il 2030, supportando così l'ambizioso obiettivo dell'Accordo di Parigi di limitare il riscaldamento globale a 1,5°C. In quest'ottica, a partire dal 2019, il Gruppo ha implementato un Piano di Rinnovo che prevede la sostituzione completa entro il 2022 dell'intero parco veicoli con modelli di nuova generazione a propulsione elettrica, ibrida ed endotermica a basse emissioni, che garantiranno una riduzione dei consumi energetici.

Tra le società del settore utility, Poste Italiane dispone di una delle più grandi flotte di veicoli commerciali 100% elettrici del Paese. È stato realizzato un progetto pilota su alcune città che prevede la consegna di mezzi e pacchi con veicoli totalmente elettrici e dunque ad emissioni zero. Inoltre, in 15 centri città è stato completato il progetto recapito 0 emissioni.

I mezzi ecologici o a basse emissioni attualmente in uso da Poste Italiane sono più di 8.000.

Il Gruppo sta inoltre introducendo in diverse città l'utilizzo di nuovi motocicli elettrici a tre ruote, per rendere ecologica, agevole e sicura la consegna dei pacchi e della corrispondenza da parte di Poste Italiane. I nuovi tricicli sono alimentati elettricamente al 100%, hanno una potenza di 4 kW che garantisce una velocità massima di 45 km/h, in linea con i limiti imposti dal codice della strada nei centri abitati, e sono dotati di un'autonomia energetica di circa 60 km, tale da permettere ai portalettere di consegnare la corrispondenza giornaliera con una sola ricarica.

Per ogni nuovo mezzo Poste Italiane metterà in funzione anche una nuova colonnina elettrica per la ricarica, confermando la volontà di garantire la Sostenibilità ambientale dei territori e permettere una crescente diffusione della propria flotta elettrica in tutte le regioni italiane.

4. REPUTAZIONE

RISCHIO POTENZIALI IMPATTI SIGNIFICATIVI PER
POSTE ITALIANE
PRINCIPALI AZIONI E STRUMENTI PER LA
GESTIONE DEL RISCHIO
Attività svolte dalla Società o da
controparti che possono avere impatti
negativi sul clima con conseguenti
danni sulla reputazione
Orizzonte temporale: Lungo Termine
Impatti negativi:

Investimenti che possono avere impatti
negativi sull'ambiente

Utilizzo di fornitori che forniscono beni/servizi
con impatti negativi sull'ambiente

Focalizzazione dell'attenzione sullo sviluppo
della pandemia, con impatti reputazionali
dovuti
alla
riduzione
dell'impegno
su
tematiche ambientali
Nell'ambito del modello di risk management, il Gruppo
considera sia i possibili impatti che i fenomeni legati al
cambiamento climatico possono avere sul business di
Poste Italiane (impatto indiretto), sia quelli che le attività
dell'Azienda possono avere sul clima (impatto diretto). Il
processo di identificazione e valutazione dei rischi e
delle modalità di gestione ambientale si estende anche
alle controparti (fornitori, business partner, altre società),
impattando i processi di approvvigionamento e le
Opportunità: eventuali
operazioni
di
finanza
straordinaria,
prevedendo, tra l'altro, l'identificazione dei fornitori e dei
partner che possono presentare rischi collegati alla
Pilastri impattati
Adesione ad iniziative internazionali legate ad
aspetti inerenti al cambiamento climatico
salvaguardia dell'ambiente, anche attraverso un'analisi
multidimensionale
che
prende
in
considerazione
Integrità e trasparenza
Maggiore reattività rispetto ai competitor nel
parametri, quali: possesso di certificazioni ambientali, di
Lavorare con integrità e trasparenza mantenere alta l'attenzione verso le tematiche
ambientali pur nel contesto segnato dalla
qualità e delle prestazioni energetiche e adozione di
sistemi di gestione ambientale, standard etici di
pandemia comportamento e Criteri Ambientali Minimi (CAM).

Legalità e

Per quanto riguarda la valutazione dei rischi fisici, la Governance di Poste Italiane dedicata ai rischi e alla sostenibilità, coerentemente con quanto sviluppato dall'IPCC su scala mondiale in materia di proiezioni climatiche, ha recentemente aggiornato la propria metodologia di valutazione del rischio climatico e idrico al fine di comprendere non solo il rischio ma anche di valutare potenziali rischi fisici ed opportunità. In tale ottica, il Gruppo ha eseguito un'accurata valutazione, includendo nell'analisi tutti i siti produttivi e di smistamento del gruppo situati in diverse aree d'Italia.

Nello specifico, Poste Italiane, a seguito di un ampio processo di analisi in cui sono stati valutati i principali Percorsi Rappresentativi di Concentrazione (Representative Concentration Pathways, RCP) di gas serra, e la coerenza di tali percorsi con la durata prevista dei beni e delle attività, ha selezionato due scenari: RCP 2.6 e RCP 8.5. Poste Italiane seleziona l'RCP 2.6 come scenario di riferimento, in ragione della natura ambiziosa delle attività di mitigazione dei rischi previste dal Piano Industriale rispetto al panorama identificato dall'IPCC. Lo scenario RCP 2.6 prospetta un picco delle emissioni in una fase iniziale, per poi diminuire a causa della rimozione attiva dell'anidride carbonica all'interno dell'atmosfera. L'RCP 2.6 è anche conosciuto come RCP 3PD, con riferimento al picco di metà secolo di ~3W/ m² a cui seguirà un declino consistente. In funzione dell'azzeramento delle emissioni di gas serra entro il 2100, questo scenario si avvale di un massiccio intervento in tema di regolamentazione e policy, che porta ad una riduzione quasi immediata delle emissioni di gas serra (GHG). Il Gruppo considera anche lo scenario "RCP 8.5" dell'IPCC, in quanto esemplificativo del worst-case scenario, ovvero della condizione di aumento continuo di emissioni durante il corso del XXI secolo. Il percorso RCP 8.5 deriva da uno scarso sforzo per ridurre le emissioni e rappresenta un fallimento nel frenare il riscaldamento entro il 2100. In merito alle proiezioni climatiche rispetto ai due scenari, infatti, per RCP 8.5 le aree geografiche del Mediterraneo subiranno un incremento di temperatura e una riduzione delle precipitazioni, che andranno ad intensificarsi nella seconda metà del secolo con un trend crescente fino al 2100. Secondo lo

scenario RCP 2.6, invece, ci saranno effetti simili ma di minor intensità nella prima metà del secolo, con un trend di decremento nella seconda metà. Al 2100, ciò porta ad un differenziale notevole tra i due scenari.

Scenario di business-as-usual che non prevede alcuna azione di mitigazione portando a concentrazioni atmosferiche di CO2 triplicate o quadruplicate entro il 2100 rispetto ai livelli pre-industriali

Il Gruppo ha effettuato un risk assessment al fine di valutare i potenziali impatti di eventi fisici legati all'evoluzione dei cambiamenti climatici sul business. Il risk assessment ha considerato l'entità del rischio esistente nei siti e il rischio futuro fino all'anno 2024 (scenario di medio termine), in un'ottica di scenario RCP 2.6 e RCP 8.5. Oltre alle ipotesi di base dei modelli scelti, l'Azienda ha inoltre condotto uno studio relativo ai dati derivanti dai principali parametri di precipitazione e di temperatura degli scenari, confrontandoli poi con i dati attuali con l'obiettivo di determinare l'importanza della variazione rispetto al rischio esistente nei siti esaminati, in linea con lo scenario RCP 2.6 e tenendo in considerazione le possibili implicazioni del worst case scenario di RCP 8.5. Le proiezioni future dei cambiamenti dei livelli di rischio fisico legati alle catastrofi naturali sono rilevanti in termini strategici, anche se nella maggior parte dei casi vi è ancora incertezza. D'altra parte, bisogna anche evitare un'eccessiva fiducia in ciò che è già noto dalla scienza del clima. Pertanto, la valutazione del rischio di Poste Italiane è adeguata al livello di rischio crescente nel proprio business e operazioni. La valutazione dei rischi fisici copre la totalità dei ricavi generati dal Gruppo, pari a, nel 2021, € 11,2 mld delle operazioni esistenti provenienti principalmente dagli Uffici Postali e dagli hub, siti potenzialmente maggiormente impattati da condizioni climatiche estreme. Inoltre, in ottica di orizzonte temporale di lungo termine, in linea con il Piano Industriale e l'obiettivo di Carbon Neutrality al 2030, tutte le nuove operazioni sono sottoposte a risk assessment che tengono in considerazione anche i rischi fisici climatici.

Il risultato di prodotto del risk assessment viene poi tradotto in giorni potenziali di interruzione dell'attività e poi moltiplicato per il valore in termini di ricavi persi (euro) di un giorno di interruzione dell'attività. I rischi principali emersi dall'analisi di scenario sono quindi gli eventi meteorologici estremi e i cambiamenti nell'andamento delle precipitazioni. La maggiore gravità degli eventi meteorologici estremi come piogge, temporali, nevicate e possibili alluvioni o gelate, con conseguenti frane e inondazioni, potrebbe causare interruzioni della produzione, dello smistamento e quindi delle attività logistiche, danni ai siti e maggiori costi logistici. Tali danni fisici acuti e l'interruzione della distribuzione di energia determinerebbero un impatto negativo sulla performance finanziaria aziendale, quindi sui risultati e sui flussi di cassa, nonché una lesione della reputazione e la conseguente perdita di fiducia da parte dei clienti. Un esempio è rappresentato dalle alluvioni verificatesi a Genova nel 2016, 2019 e 2020 a seguito delle quali il Gruppo ha collaborato con le istituzioni nazionali e locali. Le inondazioni sono state causate da molte piogge che hanno superato picchi superiori ai 500 mm in poche ore, in diverse zone di Genova e provincia, determinando i conseguenti allagamenti o torrenti in piena. Il violento temporale che ha portato allo straripamento dei fiumi, ha poi generato una grande ondata di acqua mista a fango e detriti che ha spazzato via mezza città provocando morti e feriti e causando danni alle infrastrutture. Tra queste, anche gli Uffici Postali di Poste Italiane sono stati danneggiati, con conseguente sospensione dei servizi. Fenomeno di natura simile si è verificato in Sicilia con una serie di disastrose alluvioni nel 2018, 2020 e 2021.

In particolare, ad ottobre 2021, quando in 48 ore ha piovuto per un ammontare d'acqua di 6 mesi, provocando danni ingenti sul territorio catanese, molti Uffici Postali hanno dovuto sospendere i propri servizi.

Come anticipato, Poste Italiane ha effettuato un'analisi basata sui propri stabilimenti di produzione e smistamento dislocati in diverse zone d'Italia, in considerazione di una possibile interruzione dell'attività. In questo modo il Gruppo ha potuto valutare i potenziali impatti finanziari, rispetto al 2024, legati agli eventi climatici. I siti con il maggiore impatto finanziario potenziale dovuto alle inondazioni nel 2024 sono situati nelle regioni dell'Italia settentrionale. In particolare, i nuovi hub di Bologna e Landriano sono stati identificati tra i siti a maggior rischio e che comporterebbero consistenti perdite di ricavi, in caso di interruzione dell'attività, a causa della sua rilevanza operativa. Rispetto ai rischi fisici, il Gruppo prevede specifiche misure di mitigazione in risposta a condizioni climatiche estreme (es. frane, valanghe, inondazioni, ecc.), di seguito esplicitate all'interno della tabella.

5. CONDIZIONI CLIMATICHE ESTREME

Limitazione della produzione, dello smistamento e delle attività logistiche, danni ai siti e maggiori costi logistici a causa di eventi meteorologici estremi come piogge, temporali, nevicate e

possibili alluvioni o gelate, con conseguenti frane e inondazioni,

Orizzonte temporale: Medio Termine

Pilastri impattati

  • Finanziario
  • Socio-relazionale

RISCHIO POTENZIALI IMPATTI SIGNIFICATIVI PER POSTE ITALIANE

Impatti negativi:

Limitazioni nell'operatività aziendale dovute a condizioni climatiche esterne con conseguente perdita di ricavi

Opportunità:

Vantaggi derivanti dalla maggiore affidabilità della catena di fornitura e della migliore capacità di Poste Italiane di operare in varie condizioni rispetto ai competitor

PRINCIPALI AZIONI E STRUMENTI PER LA GESTIONE DEL RISCHIO

Nell'ambito del modello di risk management, il Gruppo considera sia i possibili impatti che i fenomeni legati al cambiamento climatico possono avere sul business di Poste Italiane, individuando le principali modalità di gestione degli stessi.

Al fine di garantire l'operatività aziendale anche in caso di condizioni climatiche estreme, Poste Italiane ha adottato piani di business continuity e disaster recovery oltre ad azioni finalizzate a prevenire danni fisici alle strutture.

È stata mantenuta la certificazione UNI EN ISO 14001, che consente di gestire in modo sistemico gli aspetti ambientali inerenti ai processi, in ottica di efficienza e miglioramento delle performance ambientali, permettendo di ottenere importanti vantaggi, anche in una logica di sostenibilità

Inoltre, per prevenire possibili ulteriori danni causati da aventi climatici estremi, il Gruppo ha individuato il perimetro normativo per l'avvio del sistema di monitoraggio ambientale per la determinazione della concentrazione media annua di gas radon nell'aria, analizzato sulla base della valutazione del rischio di esposizioni a radiazioni ionizzanti.

Infine, per il coordinamento di attività emergenziali e di ripristino, Poste Italiane intrattiene il dialogo con le Istituzioni (es. Protezione Civile, Difesa Civile) e si intreccia con gli enti preposti e con gli organismi internazionali di protezione e di difesa (es. partecipazione a esercitazioni o altre iniziative, ecc.)

LA GESTIONE DEI RISCHI EMERGENTI E DELLE OPPORTUNITÀ CORRELATE

Considerata la pervasività dei rischi emergenti, Poste Italiane ha ritenuto necessario inglobare e gestire gli stessi all'interno dei processi di risk management. I rischi emergenti considerati consistono in eventi esogeni

PRINCIPALI CAPITALI COLLE GATI

con caratteristiche disruptive che possono minacciare il modello di business su un lungo orizzonte temporale (fino a 20 anni) e che sono potenziali game changer per il settore e il contesto di riferimento in cui operano le organizzazioni e solitamente sono caratterizzati da elementi, quali:

  • incertezza e visibilità: assenza di dati per analizzare il fenomeno e difficoltà nel reperire competenze, conoscenza e consapevolezza in merito agli effetti potenziali che gli emerging risk hanno sul proprio modello di business;
  • timing dei mutamenti: i mutamenti derivano da cambiamenti radicali del contesto esterno di riferimento (socio-ambientale, legislativo, tecnologico, abitudini, etc.) alterando in modo distruttivo le routine su diversi fronti e con escalation temporali non prevedibili;
  • complessità gestionale: complessità crescente delle modalità di gestione. Non vi sono azioni di risposta immediate in quanto gli eventi sono derivanti da fattori esogeni fortemente interconnessi e con forti dipendenze sistemiche ed accelerazioni temporali.

Non adeguarsi a questi trend comporterà perdite di opportunità di business, riduzione dei ricavi, ricadute qualiquantitative in termini di mix dei propri dipendenti, sanzioni da parte delle Autorità di regolamentazione e controllo. Le tabelle che seguono sintetizzano, per ogni rischio emergente, i trend provenienti da fattori esogeni, i potenziali impatti significativi per Poste Italiane (attraverso l'indicazione delle SBU, delle categorie di rischio, dei pilastri di sostenibilità e dei capitali finanziari e non potenzialmente impattati, nonché attraverso la declinazione dei principali impatti negativi e le opportunità) e le principali modalità di gestione.

INVECCHIAMENTO DELLA POPOLAZIONE:

Aumento della longevità unito al basso tasso di natalità con conseguente modifica sfavorevole a Poste Italiane della distribuzione generazionale della clientela

PRINCIPALI TREND POTENZIALI IMPATTI SIGNIFICATIVI PER
POSTE ITALIANE
PRINCIPALI MODALITÀ DI GESTIONE DEL RISCHIO
Il processo di invecchiamento della
popolazione è un fenomeno già ben
visibile nelle economie dell'area euro,
destinato ad accentuarsi nei prossimi
decenni, con una riduzione della
popolazione in età lavorativa rispetto
a quella più anziana che invece
tenderà ad aumentare.
L'invecchiamento
potrebbe
influenzare in misura molto rilevante
anche la crescita economica e avere
un impatto negativo sulla produttività.
Tale aspetto è accentuato anche dalla
modifica degli equilibri tra popolazione
attiva
e
popolazione
pensionata
nonché dalla irregolare e poco elevata
capacità reddituale dei più giovani con
conseguenti effetti sfavorevoli sul
sistema previdenziale.
Tuttavia,
l'innalzamento
dell'aspettativa di vita e l'aumento
dell'età media potrebbero supportare
la nascita di nuovi mercati e nuovi
business.
Impatti negativi:
 Inadeguatezza dei prodotti offerti (es. piani
tariffari per telefonia mobile) e dei servizi postali
(es. eccessiva digitalizzazione dei servizi) per le
mutate esigenze dei consumatori
 Aumento degli oneri assicurativi sostenuti dal
Gruppo correlati alla cura, all'assistenza e alle
spese previdenziali destinate agli anziani
 Difficoltà di sviluppare modelli previsionali
attendibili
che
consentano
al
Gruppo
di
prevedere le evoluzioni nel mercato
Il Gruppo, consapevole delle opportunità legate
all'invecchiamento
della
popolazione
e
in
considerazione del forte impatto del trend demografico
sui propri servizi, ha sviluppato prodotti specifici per
fasce di popolazione con bisogni in evoluzione quali, ad
esempio, il prodotto assicurativo "Postaprotezione
Infortuni Senior
Più" specificamente dedicato alle
persone di età compresa tra i 59 e i 79 anni. Ogni
prodotto offerto dall'Azienda è accompagnato da
informazioni chiare e fruibili a tutte le tipologie di clientela
al fine di consentire loro di prendere sempre scelte
consapevoli.
Opportunità:
 Aumento delle opportunità di business dovuto
alle variazioni nei bisogni dei consumatori,
basandosi sul soddisfacimento delle esigenze
della popolazione più matura
 Aumento della domanda di prodotti assicurativi
ramo vita e del ramo danni
Poste Italiane ha, inoltre, lanciato il Programma "Silver
Economy" dedicato ai senior, con l'obiettivo di gestire in
un unico quadro sinergico tutte le azioni del Gruppo
dedicate a questo importante segmento di popolazione.
Si tratta di un pacchetto di servizi finanziari e di
risparmio, assicurativi, di telefonia, di spedizione e
consegna, soluzioni ideali studiate su misura per la
specifica clientela, ponendo Poste Italiane come
interlocutore unico in grado di soddisfare diversi bisogni.
Il programma ha l'obiettivo di contribuire a migliorare la
conoscenza degli strumenti finanziari e digitali,

Trend: Increasing

Rischi impattati:

  • Operativi
  • Finanziari e Assicurativi

SBU Impattate:

  • Servizi Assicurativi
  • Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione
  • Pagamenti e Mobile
  • Servizi finanziari

Pilastri e temi rilevanti impattati

Diversità e inclusione

Pari opportunità nei percorsi di carriera

Innovazione

Innovazione e digitalizzazione di prodotti, servizi e processi

Valore al territorio

Supporto allo sviluppo socioeconomico del territorio

Qualità e Customer experience

Valorizzazione delle

persone Formazione e sviluppo del

Capitali impattati:

personale

attraverso un percorso di formazione condotto da esperti finanziari e digitali di Poste Italiane.

Poste Italiane promuove strategie integrate a favore del dialogo e dello scambio intergenerazionale all'interno dell'Azienda, anche in considerazione delle prospettive demografiche e dei relativi impatti sul turnover. A tale scopo il Gruppo promuove la contaminazione delle differenti esperienze sociali, culturali e lavorative, oltre che delle diverse abilità, conoscenze e competenze tipiche di ciascuna generazione, incoraggiando il confronto in una logica di complementarità e apertura necessaria a favorire lo scambio di esperienze a supporto dell'inclusione e possibilità di impiego. In particolare, nell'ambito delle azioni a sostegno dello scambio intergenerazionale all'interno dell'organizzazione, promuove la survey "Generazioni connesse", iniziativa che si pone in continuità con il progetto "FishBowl generation", che ha l'obiettivo di focalizzare linguaggi, stili di lavoro e fabbisogni delle principali generazioni presenti in Azienda per identificare e valorizzare azioni condivise in grado di stimolare l'alleanza generazionale.

Sono stati inoltre promossi percorsi di Induction & Onboarding con piani di tutoraggio e attività di knowledge transfer, nonché la progettazione di piani di accompagnamento motivazionale per i senior e la diffusione di modelli per la gestione di team multigenerazionali.

Poste Italiane ha altresì avviato programmi di alfabetizzazione informatica e di educazione digitale, rivolti ai senior, per consentire loro un utilizzo pieno e consapevole degli strumenti messi a loro disposizione.

EVOLUZIONE DELLA REGOLAMENTAZIONE:

Inasprimento della normativa di riferimento applicabile al business, con particolare riferimento alle variabili ambientali

PRINCIPALI TREND POTENZIALI IMPATTI SIGNIFICATIVI PER

POSTE ITALIANE PRINCIPALI MODALITÀ DI GESITONE DEL RISCHIO

L'aumento del livello di dettaglio

e della complessità degli adempimenti normativi richiesti dalle competenti Autorità in relazione alle regolamentazioni emesse richiedono un crescente cambiamento culturale all'interno delle aziende, che sono chiamate a rivedere le proprie attività

operative al fine di adeguarsi alle sempre più frequenti e pervasive evoluzioni della normativa nazionale e internazionale applicabile.

Trend: Increasing

Rischi impattati:

  • Compliance
  • Operativo
  • Reputazionale
  • ESG

SBU Impattate:

  • Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione
  • Pagamenti e Mobile
  • Servizi Finanziari
  • Servizi Assicurativi

Pilastri e temi rilevanti impattati:

Capitali impattati:

trasparenza

Risposta non tempestiva alle richieste dei regolatori (ad esempio, in materia di assetti di governance, finanza responsabile, etc.), anche in considerazione della complessità ed eterogeneità operativa del Gruppo Poste Italiane

  • Potenziali sanzioni a seguito di mancati adeguamenti alle normative applicabili
  • Crescente impatto della mancata conformità alle norme sul rischio reputazionale, anche in considerazione del ruolo economico e sociale di Poste Italiane sul territorio

Opportunità:

Impatti negativi:

  • Lancio di prodotti che incentivino la prevenzione e comportamenti responsabili (es. soluzioni di investimento etiche)
  • Potenziali evoluzioni normative a beneficio del business
  • Maggiore tempestività rispetto ai competitor nell'adeguamento a normative complesse
  • Reindirizzamento/creazione di nuove aree di business

In considerazione della complessità di Poste Italiane e dei numerosi settori di business nei quali opera il Gruppo, nonché degli impatti legali e reputazionali, l'Azienda ha definito un processo di Compliance Integrata a livello di Gruppo, con lo scopo specifico di presidiare - in modo strutturato per ogni livello aziendale e con modalità adeguate ad ogni settore di attività - i rischi di non conformità cui il Gruppo è esposto, così dando piena attuazione ai principi di integrità, trasparenza e legalità.

Nell'ambito del processo di Compliance Integrata, Poste Italiane esegue un monitoraggio nel continuo della normativa esterna rilevante per il Gruppo e nella traduzione dell'insieme dei principi normativi nel corpo di regole necessarie a garantirne l'applicazione. L'inventario di tutte le normative rilevanti per il Gruppo è gestito in modo integrato sulla piattaforma GRC dedicata.

Poste Italiane, inoltre, partecipa ai tavoli tecnici e di lavoro sull'evoluzione normativa, al fine di assicurare l'analisi dell'evoluzione del quadro normativo di riferimento, garantendone il corretto recepimento, nonché rappresentare presso gli organismi nazionali e internazionali la posizione aziendale su tali tematiche, al fine di sostenere il business aziendale.

Per un costante adeguamento alla regolamentazione in tema ambientale, anche in linea con le esigenze dei consumatori sempre più attenti ai temi della Sostenibilità, Poste Italiane sta progressivamente adattando i propri prodotti alle richieste normative in ambito ESG (prodotti di investimento sostenibile, prodotti di investimento responsabile, etc.).

RISCHIO PANDEMICO:

Effetti negativi sul business di Poste Italiane derivanti dalla diffusione di pandemie a livello globale

In un contesto mondiale sempre più

delle imprese e sul comportamento

dei consumatori.

Trend: Stable

Rischi impattati: Strategici Operativi Compliance Reputazionali

PRINCIPALI TREND POTENZIALI IMPATTI SIGNIFICATIVI PER POSTE ITALIANE PRINCIPALI MODALITÀ DI GESITONE DEL RISCHIO

Impatti negativi:

  • globalizzato, la comparsa o la mutazione di virus e batteri può avere gravi impatti sul contesto macroeconomico, perturbando le economie nazionali e minando la salute della popolazione, con conseguenti impatti sull'operatività Possibili ricadute economiche legate ad una eventuale recessione globale, con conseguente riduzione dei consumi in relazione ai prodotti offerti da Poste e difficoltà nell'affrontare la ripresa
    • Adozione di nuovi modelli di lavoro, che possono creare una maggiore esposizione agli attacchi informatici e all'utilizzo fraudolento dei dati
    • Difficoltà nella gestione tempestiva di nuove pandemie e impossibilità di garantire la continuità aziendale nell'erogazione dei propri servizi
    • Amplificazione e accelerazione degli effetti dei principali rischi esistenti o emergenti (es. interruzione delle catene di approvvigionamento necessarie all'esecuzione delle attività di business di Poste Italiane e gestione a distanza del personale)
    • Focalizzazione dell'attenzione sullo sviluppo della pandemia, con impatti reputazionali dovuti alla riduzione dell'impegno su tematiche ESG (es. riduzione degli investimenti in ambito ambientale)

Opportunità:

  • Aumento dell'efficienza e della produttività dovuta all'adozione di modelli di smart working e di soluzioni digitali a supporto del business
  • Accelerazione della transizione verso la digitalizzazione, con conseguente aumento della domanda dei prodotti digitali offerti da Poste Italiane
  • Aumento delle opportunità di business dovuto alle variazioni nei bisogni dei consumatori, basandosi sul soddisfacimento delle esigenze determinate dagli effetti della pandemia sull'evoluzione del contesto socio-economico
  • Riduzione dei costi (es. trasferte; gestione immobiliare)

L'esperienza maturata nell'ambito della gestione dell'emergenza sanitaria derivante dalla diffusione del Covid-19, ha permesso al Gruppo di sviluppare modalità operative che hanno consentito di ridurre notevolmente i potenziali impatti sulla continuità aziendale (es. misure organizzative di rimodulazione operatività per la rete di sportelli e per le attività logistico-postali; acquisto di portatili e software per l'esecuzione delle attività in modalità smart working; ampliamento e rafforzamento degli strumenti per la connessione da remoto, gestione delle trasferte). In particolare, il Gruppo è stato attivamente coinvolto in un monitoraggio costante dell'evoluzione del virus, che ha consentito una gestione proattiva dei relativi effetti anche a lungo termine attraverso investimenti su nuove tecnologie, sulla sicurezza delle infrastrutture IT e sulla formazione del personale, rendendo possibile l'erogazione dei servizi nel rispetto dei protocolli di sicurezza necessari a contrastare la diffusione del Covid-19. A tale scopo, è stato altresì istituito un Comitato per la gestione del rischio Coronavirus, organo finalizzato al governo unitario e coordinato a livello nazionale delle azioni di contenimento e prevenzione.

Inoltre, Poste italiane ha aperto un canale interattivo con tutte le istituzioni potenzialmente interessate dal fenomeno e ha interagito con gli organismi governativi deputati alla gestione della crisi, oltre all'implementazione di una piattaforma per favorire la campagna vaccinale.

Tali presidi, ormai parte dell'organizzazione e dell'operatività del Gruppo, potranno rappresentare risorse utili per la gestione di eventuali future condizioni di emergenza.

Con riferimento all'eventuale gestione di nuove misure emergenziali e/o di una nuova pandemia, il Gruppo può far leva su alcuni specifici punti di forza legati alla diversificazione delle attività, alla sua multicanalità e alla crescita del comparto digitale, che assicurano il servizio anche fuori dai tradizionali Uffici Postali. La maggior parte dei ricavi complessivi del Gruppo non sono legati all'attività commerciale di breve termine e il business model di BancoPosta è capital light, non assumendo rischio di credito.

Inoltre, l'attuale pandemia ha accelerato il percorso di digitalizzazione del Gruppo che ha, pertanto, non solo sviluppato prodotti e servizi digitali, sostenibili nel tempo, in ambito postale, assicurativo, finanziario e di pagamento, ma anche introdotto nuove modalità di vendita e di comunicazione con i clienti migliorando ad esempio le prestazioni dell'Assistente Digitale Poste, tramite l'introduzione della voicebot, in grado di indirizzare numerose richieste di assistenza standardizzate e ripetitive, donando tempo prezioso ai dipendenti dell'area di Servizio di Assistenza Clienti per la gestione di situazioni più complesse ed emergenti.

Poste Italiane, contestualmente alla gestione dell'emergenza sanitaria, è orientata al perseguimento dello sviluppo sostenibile continuando ad investire in progetti volti al rafforzamento delle iniziative in ambito ESG, come individuate nella strategia di Sostenibilità.

ESG

SBU Impattate:

  • Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione
  • Pagamenti e Mobile

Finanziari e Assicurativi

  • Servizi Finanziari
  • Servizi Assicurativi

Pilastri e temi rilevanti impattati:

Innovazione e digitalizzazione di prodotti, servizi e processi

Dialogo e trasparenza con le

Valore al territorio

istituzioni Supporto allo sviluppo socioeconomico del territorio

Customer experience

Qualità e Customer experience

Valorizzazione delle persone

Salute e sicurezza sul lavoro

Formazione e sviluppo del personale

Capitali impattati:

INNOVAZIONI TECNOLOGICHE:

Conseguenze avverse per persone, imprese ed ecosistemi, dovute allo sviluppo di soluzioni tecnologiche innovative (es. disuguaglianze digitali, concentrazione del mercato digitale, etc.)

PRINCIPALI TREND POTENZIALI IMPATTI SIGNIFICATIVI PER
POSTE ITALIANE
PRINCIPALI MODALITÀ DI GESITONE DEL RISCHIO
La
trasformazione
digitale
e
i
progressi tecnologici non hanno solo
creato un ampio spettro di vantaggi
per le società, ma hanno anche
amplificato i rischi che devono essere
compresi e gestiti. In particolare, lo
sviluppo
della
tecnologia
è
un
processo che genera impatti che si
muovono in una duplice direzione:
positiva, per le innovazioni che
consentono di perseguire soluzioni
più efficienti e sostenibili; negativa,
per le conseguenze che robotica e
data
center
possono
avere
sull'ambiente, in termini di emissioni
Impatti negativi:
 Incapacità di mantenere attrattività, a causa
dell'eccessiva digitalizzazione dei prodotti e
servizi offerti, verso parte della clientela
tradizionale di Poste Italiane e/o potenziali clienti
target non raggiungibili a causa del digital divide
 Inadeguatezza dei prodotti standard per le
mutate esigenze dei consumatori
 Difficoltà nel rispondere in modo tempestivo alle
spinte digitali dei settori in cui opera Poste
Italiane
 Interruzione dei servizi digitali erogati da Poste
Italiane
Poste
Italiane
ha
intrapreso
un
percorso
di
digitalizzazione che ha influenzato sia la propria offerta
che i processi aziendali attraverso l'evoluzione del
proprio modello di distribuzione in ottica omnicanale, che
permette all'Azienda di erogare i servizi in maniera agile
e al passo con i bisogni della clientela.
Attraverso un percorso di digitalizzazione dei servizi,
Poste Italiane intende rendere disponibili soluzioni
digitali integrate. In particolare, sarà realizzata una
«Piattaforma digitale di comunicazione integrata» per
supportare il processo di comunicazione digitale tra
cittadini, aziende e PA, salvaguardando i cittadini in
digital divide.
inquinanti e consumi energetici.
Inoltre, in considerazione delle attività
svolte da Poste Italiane, è necessario
considerare che la e-substitution sta
disegnando un nuovo perimetro del
mercato, prodotto dagli sconfinamenti
del mercato digitale (comunicazioni
elettroniche) e del segmento Pacchi
(soprattutto per effetto della diffusione
del commercio elettronico), nonché
modifiche sulle abitudini e sui modelli
di comportamento della popolazione.
Trend: Increasing
Opportunità:
 Sviluppo di prodotti tecnologici in linea con le
diverse esigenze dei consumatori
 Sviluppo di nuove tecnologie per irrobustire i
processi di Poste Italiane
 Maggiore capacità rispetto ai competitor nella
comprensione dei bisogni dei clienti, anche con
riferimento ai target in "digital divide"
 Maggiore richiesta dei prodotti offerti da Poste
Italiane, grazie alla fiducia dei clienti rispetto alla
gestione delle tematiche privacy e di sostenibilità
Poste Italiane e Microsoft hanno siglato una partnership
che mira a proseguire il percorso di trasformazione
digitale avviato da Poste Italiane e che favorisce la
fornitura di servizi avanzati e digitali. Il nuovo accordo
ruota attorno a tre ambiti strategici di collaborazione: i) la
creazione di una "Piattaforma di Ecosistema per le PMI"
volta a promuovere la trasformazione digitale delle
aziende motore dell'economia del Paese, ii) lo sviluppo
di una Piattaforma Nazionale di Cloud Ibrido che
combina i pilastri dell'architettura DataCenter di Poste
Italiane con le soluzioni cloud Microsoft Azure, per
permettere al mondo delle aziende private e
della
Pubblica Amministrazione di intraprendere percorsi di
trasformazione digitale e di modernizzazione dei servizi
pubblici e iii) l'adozione delle piattaforme cloud di
Modern Workplace
per la collaborazione e la
condivisione delle informazioni con tutte le figure
aziendali allo scopo di guidare il cambiamento culturale
sul fronte dei nuovi modelli di lavoro, anche alla luce
delle esigenze emerse con l'emergenza Covid-19.
Rischi impattati: Sono altresì in evoluzione continua i canali di
comunicazione con la clientela, che hanno portato allo
 Operativi sviluppo di soluzioni di Artificial intelligence, come la
creazione di servizi chatbot per rispondere in modo più
 Strategici efficiente e puntuale alle richieste dei clienti (ad esempio,
fornendo la possibilità al cliente di richiedere i dati per la
 Compliance presentazione dell'ISEE tramite l'assistente digitale di
Poste Italiane). Tra le azioni finalizzate a ridurre il digital
divide, già negli ultimi anni Poste Italiane ha intrapreso
 Reputazionali un percorso di educazione digitale della cittadinanza,
realizzato anche attraverso l'organizzazione di diversi
incontri di formazione con l'obiettivo di fornire un
prezioso contributo alla digitalizzazione dell'Italia e

attraverso l'ampliamento della sezione dedicata del sito internet con video pillole, giochi, infografiche, podcast e

Attraverso il programma, il Gruppo ha adottato un approccio fortemente inclusivo, al fine di facilitare e agevolare l'utilizzo delle nuove tecnologie a tutti i propri

glossario.

clienti e non solo.

SBU Impattate:

  • Pagamenti e Mobile
  • Servizi finanziari
  • Servizi Assicurativi

pag. 150

Poste Italiane ha avviato il progetto "Smart Letter Box" in collaborazione con A2A, al fine di rinnovare le classiche cassette postali e dotare le stesse di tecnologie IoT e sensori. In aggiunta a sensori per il rilevamento della corrispondenza, le nuove Smart Letter Box di Poste Italiane sono state dotate di sensori di temperatura e umidità e di sensori di inquinamento, diventando punti di raccolta intelligenti di informazioni sul territorio e sull'ambiente. La collaborazione ha già portato all'installazione di 50 cassette smart, con l'obiettivo di installare 11 mila cassette smart entro il 2022.

Inoltre, Poste Italiane ha investito in infrastrutture e innovazione, puntando sulle conoscenze tecnologiche e la digitalizzazione. In particolare, Poste Italiane è uno dei 10 operatori impegnati in Italia nel fornire l'identità digitale ai cittadini, il cosiddetto SPID il Sistema Pubblico di Identità Digitale. Questo servizio ha permesso di colmare la distanza tra i cittadini e la Pubblica Amministrazione e rendere molte pratiche più agevoli e veloci. Inoltre, il Gruppo è impegnato nel facilitare il passaggio dai pagamenti fisici a quelli digitali, organizzando per i cittadini programmi di alfabetizzazione digitale.

CYBER RISK:

Rischio di incorrere in perdite economico/finanziarie e/o danni reputazionali in seguito al verificarsi eventi accidentali o di azioni dolose inerenti alla sicurezza del sistema informatico (hardware, software, banche dati, dati sensibili, etc.)

PRINCIPALI TREND POTENZIALI IMPATTI SIGNIFICATIVI PER
POSTE ITALIANE
PRINCIPALI MODALITÀ DI GESITONE DEL RISCHIO
L'evoluzione tecnologica del business
e il ricorso a soluzioni digitali
innovative,
impone
un'attenzione
crescente agli aspetti di cyber
security. Gli attacchi ai sistemi
informatici possono compromettere le
infrastrutture
IT,
consentendo
di
rubare o utilizzare i dati dell'azienda e
dei clienti o di impiantare virus
Impatti negativi:
 Sottrazione di informazioni sensibili per Poste
Italiane, con impatti economici, reputazionali e di
compliance (es. sottrazione dei dati biometrici dei
clienti acquisiti per la gestione dei sistemi di
pagamento)
 Interruzione dell'operatività causata da attacchi ai
Poste Italiane si impegna a preservare il patrimonio
informativo aziendale, così da tutelare i propri clienti e la
totalità degli stakeholder, attraverso sistemi di protezione
tecnologicamente avanzati e coerentemente con le
misure previste dalle normative di riferimento.
La funzione responsabile della Sicurezza Informatica
effettua mensilmente valutazioni del rischio cyber
malware, al fine di accedere ai fondi
della società e/o danneggiarne la
reputazione e il marchio.
sistemi informatici e/o delle reti di comunicazione
 Cancellazione o deterioramento di dati
aziendale, basandosi sulle verifiche tecniche di
sicurezza svolte su tre applicativi:
La
crescente
richiesta
di
identificazione
e
autenticazione
personale, anche attraverso l'uso di
identificatori
biometrici,
possono
aumentare il rischio di frode e di furto
di identità.
Opportunità:
 Livelli di sicurezza delle infrastrutture IT più
elevati rispetto ai competitor
 Maggiore fiducia da parte dei clienti nella solidità
della struttura informatica di Poste Italiane a
protezione dei dati sensibili
 Aumento dell'efficienza e della produttività
dovuta all'adozione di strumenti a presidio degli
attacchi informatici
 Vulnerability Assessment: processo di identificazione,
misurazione e prioritizzazione delle vulnerabilità di un
sistema, eseguito con appositi tool due volte l'anno
per ogni applicativo;
 Code Review (Statica e Dinamica): processo di
controllo del codice sorgente di un'applicazione per
verificare che siano presenti i controlli di sicurezza
corretti e che funzionino come previsto. Attraverso
appositi tool, viene effettuata la verifica sia del codice
sorgente (cd. "CR Statica") che del codice in
esecuzione (cd. "CR Dinamica");
 Penetration Test: processo di valutazione della
sicurezza di un sistema o di una rete tramite la
Trend: Increasing simulazione di attacchi che puntano ad accedere
indebitamente al sistema, eseguita su un perimetro
specifico di applicazioni.
Queste misure precauzionali sono affiancate ad altri due
Rischi impattati: parametri indispensabili al fine di assicurare una efficace
ed efficiente gestione dei rischi informatici potenziali in
 Operativi Azienda: patching e hardening.

-

SBU Impattate:

  • Pagamenti e Mobile
  • Servizi finanziari
  • Servizi Assicurativi
  • Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione

Pilastri e temi rilevanti impattati:

Customer experience

Cybersecurity, Sicurezza informatica e Privacy

Capitali impattati:

Poste Italiane ha altresì intrapreso una serie di ulteriori iniziative:

  • ha elaborato un Security Planning, definendo e attuando una metodologia per la pianificazione delle verifiche tecniche di sicurezza derivanti da requisiti normativi/contrattuali e dal processo di Security By Design ;
  • ha esteso il perimetro di analisi del Cyber Risk agli ambiti BancoPosta, PostePay, Poste Vita, Poste Assicura, Poste Welfare Servizi e ad ulteriori perimetri di compliance/sicurezza;
  • ha istituito il Comitato di Sicurezza Informatica – DTO, un tavolo periodico di lavoro tra le funzioni Sicurezza Informatica e Digital, Technology & Operations con l'obiettivo di programmare e indirizzare le attività di sicurezza in maniera congiunta e identificare le aree di miglioramento.

Nell'ambito della Cybersecurity Poste Italiane ha ottenuto le seguenti certificazioni:

  • ISO/IEC 27001/2013, norma per l'impostazione e la gestione di un sistema di gestione della sicurezza delle informazioni. Lo standard include anche i requisiti per la valutazione ed il trattamento dei rischi per la sicurezza delle informazioni personalizzati sulla base dei bisogni di ciascuna organizzazione.
  • ISO 2000 -1/2018, standard internazionale per la gestione dei servizi IT (IT Service Managemen t) e incentrato sulla qualità degli stessi. Esso si basa sulla gestione del rischio, con l'obiettivo di ridurre al minimo i rischi associati a reazioni sempre più dure dei clienti in situazioni di "discrepanza" con le loro aspettative, esigenze e requisiti, inclusa la gestione degli incidenti, le richieste, la continuità, l'accessibilità, il livello di servizio, il catalogo dei servizi e la capacità del servizio.

Per poter garantire a livello di Gruppo il presidio delle attività di cybersecurity e data protection, e contrastare in maniera attiva la criminalità informatica, nel 2021 Poste Italiane ha istituito il CERT (Computer Emergency Response Team). Il team si compone di esperti di sicurezza informatica che esplicano le proprie funzioni operando in tempo reale 24 ore su 24 per prevenire i rischi, gestire gli incidenti informatici che colpiscono i sistemi aziendali e elaborare azioni in risposta ad eventi di tipo cibernetico, rafforzando in questo modo la capacità di difesa dell'intera Azienda. Inoltre, Poste Italiane collabora con la struttura CNAIPIC (Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche) della Polizia Postale.

Al fine di garantire adeguati livelli di riservatezza, integrità e disponibilità dei dati, delle informazioni e dei servizi erogati alla clientela, Poste Italiane ha inoltre sviluppato e adottato un apposito framework Privacy. La funzione Privacy garantisce un presidio unico a livello di Gruppo per tutte le responsabilità relative alle tematiche di privacy e supervisiona lo sviluppo del suddetto framework. Poste Italiane predispone la figura del Data Protection Officer, soggetto esperto di privacy che assume la responsabilità di osservare, valutare e indirizzare la gestione del trattamento dei dati personali, così come disposto dal GDPR. Il Centro Servizi Privacy opera all'interno di tale funzione ed è incaricato di rappresentare un punto di riferimento unico in materia privacy per i clienti, nonché di raccogliere e gestire in maniera efficiente e centralizzata tutte le istanze che pervengono da quest'ultimi.

CLIMATE CHANGE:

Possibili impatti negativi che i fenomeni legati al cambiamento climatico possono avere sul business e sulla reputazione di Poste Italiane

PRINCIPALI TREND POTENZIALI IMPATTI SIGNIFICATIVI PER
POSTE ITALIANE
PRINCIPALI MODALITÀ DI GESITONE DEL RISCHIO
Nei
prossimi
decenni,
un
innalzamento
delle
temperature
medie di 3 gradi centigradi rispetto
all'epoca
preindustriale
potrebbe
innescare effetti a catena disastrosi.
La lotta al cambiamento climatico,
dunque, non è una opzione ma una
strada obbligata. Risulta, pertanto,
necessario considerare tali aspetti
Impatti negativi:
 Limitazioni nell'operatività aziendale di Poste
Italiane dovute a condizioni climatiche estreme
 Inadeguatezza dei prodotti e servizi offerti
rispetto alle richieste dei consumatori sempre più
guidate dalle tematiche di sostenibilità
Poste Italiane analizza, tra gli altri, i rischi collegati al
climate change anche in relazione al lungo periodo.
In particolare, il modello di risk management adottato dal
Gruppo, considera sia i possibili impatti che i fenomeni
legati al cambiamento climatico possono avere sul
business di Poste Italiane (impatto indiretto), sia quelli
che le attività di Poste Italiane possono avere sul clima
(impatto diretto).
nella definizione delle strategie e delle
attività operative delle aziende.
Trend: Increasing
Opportunità:
 Aumento delle opportunità di business dovuto
alle variazioni nei bisogni dei consumatori (es.
sviluppo di servizi a basse emissioni; sviluppo di
prodotti d'investimento e di prodotti assicurativi
per l'adattamento al clima)
Il processo di identificazione e valutazione dei rischi e
delle modalità di gestione ambientale si estende anche
alle
controparti,
impattando
i
processi
di
approvvigionamento e le eventuali operazioni di finanza
straordinaria, prevedendo, tra l'altro, l'identificazione dei
fornitori e dei partner che possono presentare rischi
Rischi impattati:
 Reputazionali
 Operativi
 Strategici
 Compliance
SBU Impattate:
 Corrispondenza,
Pacchi
e
Distribuzione
 Pagamenti e Mobile
 Servizi Finanziari
 Possibile accesso a nuovi mercati e nuovi
segmenti di clientela che necessitano di
copertura assicurativa
 Vantaggi derivanti dalla maggiore affidabilità
della catena di fornitura e della migliore capacità
di operare in varie condizioni di Poste italiane
rispetto ai competitor
collegati
alla
salvaguardia
dell'ambiente,
anche
attraverso un'analisi multidimensionale che prende in
considerazione
parametri,
quali:
possesso
di
certificazioni ambientali, di qualità e delle prestazioni
energetiche e adozione di sistemi di gestione
ambientale, standard etici di comportamento e Criteri
Ambientali Minimi (CAM).
Al fine di classificare i rischi legati al cambiamento
climatico, Poste Italiane prende in considerazione diversi
driver - riconducibili a due macro-ambiti (rischi di
transizione e rischi fisici). A fronte di tali rischi individuati
e associati a ciascun driver, il Gruppo, oltre a definire le
opportunità collegate, prevede delle specifiche azioni di
mitigazione. Nel processo di valutazione dei rischi, Poste
Italiane ha definito un perimetro che prende in
considerazione non solo le attività dirette, ma anche le
operazioni downstream e upstream, includendo in ultimo
i clienti, in quanto principali beneficiari dei prodotti del
Gruppo.
La corretta identificazione e valutazione dei rischi e delle
 Servizi Assicurativi
Pilastri e temi rilevanti impattati:
Valore al territorio
Dialogo e trasparenza con le
istituzioni;
Supporto allo sviluppo socio
economico del territorio
Transizione green
Impatti ambientali della logistica
Impatti ambientali degli immobili
Finanza Sostenibile
Integrazione ESG nelle politiche di
investimento
opportunità "climate-related" è assicurata anche dalle
attività di ascolto degli stakeholder. Questi sono coinvolti
periodicamente nell'ambito dei Forum Multistakeholder
organizzati da Poste Italiane e hanno a disposizione un
sistema di segnalazione che consente loro di portare
all'attenzione dell'Azienda eventuali rischi percepiti.
Con riferimento ai rischi fisici, quali gli eventi
meteorologici estremi e i cambiamenti nell'andamento
delle precipitazioni, al fine di garantire l'operatività
aziendale, Poste Italiane ha adottato piani di business
continuity e azioni finalizzate a prevenire danni fisici alle
strutture. Inoltre, per il coordinamento di attività
emergenziali e di ripristino, il Gruppo intrattiene il dialogo
con le istituzioni (es. Protezione Civile, Difesa Civile) e si
interfaccia con gli enti preposti e con gli organismi
internazionali di protezione e difesa (es. partecipazione
a esercitazioni o altre iniziative, etc.).
Inoltre, con riferimento invece agli impatti diretti di Poste
Italiane, in considerazione della sua capillarità all'interno
del Paese e del conseguente impatto ambientale
derivante dal regolare svolgimento delle proprie attività,

Integrazione ESG nelle politiche di assicurazione

Capitali impattati:

adotta un approccio responsabile volto a diminuire la propria impronta ambientale e contribuire alla transizione low-carbon dell'economia e del Paese.

Poste Italiane, in linea con la strategia di decarbonizzazione e in attuazione delle linee guida per l'esercizio del diritto di voto ed attività di engagement e per l'investimento in settori sensibili, attraverso le partecipate Poste Vita e BancoPosta Fondi SGR è entrato a far parte di Climate Action 100+, un'iniziativa di engagement collaborativo internazionale per sensibilizzare i più grandi emittenti di gas a effetto serra a livello mondiale sulle tematiche del climate change.

I portafogli di BancoPosta Fondi SGR e Poste Vita sono periodicamente sottoposti ad analisi ESG per valutarne il grado di responsabilità sociale, e della carbon footprint, con l'obiettivo di mitigare eventuali rischi. I risultati ottenuti si presentano, sia per BancoPosta Fondi SGR che per Poste Vita, superiori rispetto alla performance ESG dei benchmark di riferimento.

Nell'ambito della strategia che il Gruppo Poste Italiane ha avviato al fine di perseguire gli obiettivi definiti in materia di Sostenibilità, acquista particolare rilevanza anche l'integrazione di principi ESG nei processi di investimento, attraverso investimenti in settori che contribuiscono agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile ("SDGs") (es. investimenti in bond inquadrabili nelle categorie "Green", "Social" e "Sustainable" in linea con gli standard e i principi definiti dall'International Capital Market Association).

Poste Italiane, in accordo con i principali trend normativi e in risposta alle crescenti richieste da parte della comunità finanziaria e dei principali stakeholder, rendiconta le informazioni riguardanti il cambiamento climatico sulla base degli ambiti definiti dalla TCFD: Governance, Strategia, Gestione dei Rischi, Metriche e Obiettivi. Per un maggior dettaglio si veda il paragrafo

"LA GESTIONE DEI RISCHI E DELLE OPPORTUNITÀ LEGATE AL CAMBIAMENTO CLIMATICO"

Al fine di ridurre gli impatti diretti che le attività di Poste Italiane possono avere sul clima, il Gruppo sta costantemente avanzando nel ricorso a fonti energetiche che non utilizzano combustibili fossili (es. energia solare da pannelli fotovoltaici sugli immobili) e nella riduzione del consumo energetico (es. sostituzione delle lampade al neon e utilizzo di led), anche al fine di fronteggiare potenziali repentini cambiamenti di prezzi dell'energia (già oggi il 95% del fabbisogno di energia elettrica del Gruppo Poste Italiane proviene da fonti rinnovabili).

Tra gli altri, Poste Italiane, in coerenza con l'adesione all'Accordo di Parigi e al New Green Deal, si è impegnata a ridurre le proprie emissioni del 30% entro il 2025 e si è posta l'ambizioso obiettivo di dare il suo contributo al raggiungimento degli obiettivi internazionali di carbon neutrality entro il 2030, in largo anticipo rispetto alla tempistica definita dall'Unione Europea.

EVOLUZIONE DEL SISTEMA DEI PAGAMENTI:

Modifica sfavorevole a Poste Italiane dei comportamenti di acquisto dei consumatori in relazione agli strumenti di pagamento da utilizzare (es. criptovalute, fintech, etc.) anche a causa dell'introduzione di nuove modalità di pagamento

L'accesso a internet e l'utilizzo dei pagamenti elettronici si sta diffondendo in tutto il mondo. I consumatori che acquistano online cercano anche oltreconfine i prodotti e i servizi desiderati e stanno sviluppando nuove abitudini ed esigenze orientate all'utilizzo di soluzioni di pagamento elettronico.

Trend: Increasing

Rischi impattati:

  • Operativi
  • Strategici
  • Reputazionale
  • Compliance

SBU Impattate:

Pagamenti e Mobile

Pilastri e temi rilevanti impattati:

Innovazione

Innovazione e digitalizzazione di prodotti, servizi e processi

Customer experience

Qualità e Customer experience

Capitali impattati:

PRINCIPALI TREND POTENZIALI IMPATTI SIGNIFICATIVI PER POSTE ITALIANE PRINCIPALI MODALITÀ DI GESITONE DEL RISCHIO

Impatti negativi:

  • Risposta non tempestiva di Poste Italiane ai trend emergenti in ambito pagamenti con conseguente perdita di quote di mercato
  • Incapacità di mantenere attrattività verso la clientela tradizionale, potenzialmente più avversa ai canali digitali, per i servizi di pagamento elettronici di Poste Italiane
  • Aumento dei concorrenti di Poste Italiane nel settore dei pagamenti (es. organizzazioni che introducono nuovi sistemi di pagamento)

Opportunità:

  • Adozione di strategie di crescente personalizzazione dell'offerta di servizi di pagamento
  • Adozione di nuove tecnologie estendibili all'attuale target clienti di Poste Italiane
  • Segmentazione e differenziazione dell'offerta, attraverso l'ampliamento del target clienti di Poste Italiane (es. giovani)
  • Creazione di un'offerta specifica per i clienti di Poste Italiane evoluti digitalmente
  • Lancio di nuovi prodotti (es. piattaforme e strumenti per pagamenti con criptovalute)

Al fine di fornire nuove soluzioni di pagamento e di rispondere alle mutate esigenze dei propri clienti, Poste Italiane sta sviluppando nuovi servizi di pagamento digitale, intercettando e guidando le abitudini dei clienti nell'ambito della trasformazione digitale, attraverso la creazione di prodotti e servizi innovativi e in grado di semplificare la vita di tutti i giorni, quali ad esempio:

  • PostePay Connect, il primo prodotto integrato in ambito pagamenti e mobile che consente di gestire, tramite un'unica app, i servizi di telefonia e di pagamento in modo intuitivo e sicuro;
  • App PostePay, l'e-wallet che consente il pagamento degli acquisti direttamente con lo smartphone in tutti i negozi che accettano pagamenti contactless, grazie alla recente introduzione in App del servizio Google Pay;
  • Codice PostePay, un'app che consente di acquistare nei negozi utilizzando un QR Code e di ottenere sconti e benefit presso i partner convenzionati. La proposta di un'offerta di acquiring completamente digitale, utilizzando i codici QR, contribuirà ad accelerare la trasformazione dell'Italia, passando dall'utilizzo dei contanti nei pagamenti a soluzioni digitali, utilizzando una tecnologia molto nota nei principali mercati asiatici;
  • Accordi di collaborazione con start up per lo sviluppo di soluzioni innovative in ambito servizi finanziari e pagamenti;
  • Nell'ottica dell'ampliamento dei servizi, PostePay Spa ha reso disponibile la possibilità di effettuare pagamenti contactless anche ai clienti in possesso di iPhone, Apple Watch, iPad e Mac tramite Apple Pay, dando la possibilità aggiungere la propria carta PostePay, prepagata o di debito associata al conto corrente BancoPosta, all'interno del wallet di Apple.

RIVOLUZIONE DELLA MOBILITÀ:

Necessità di rivedere i modelli di business e le operazioni di recapito a causa dell'introduzione di nuovi modelli di mobilità, evoluzione tecnologica dei veicoli, sharing mobility

PRINCIPALI TREND POTENZIALI IMPATTI SIGNIFICATIVI PER
POSTE ITALIANE
PRINCIPALI MODALITÀ DI GESITONE DEL RISCHIO
Il settore dei trasporti è soggetto ad
una trasformazione profonda, spinta
prevalentemente dalle innovazioni
tecnologiche e
dall'impatto
che
il
digitale
sta
apportando
alle
abitudini,
alle
esigenze e alle
Impatti negativi:

Limitazione dell'operatività di Poste Italiane, con
particolare riferimento alle attività di recapito,
dovuta a restrizioni alla circolazione (es. blocco
mezzi inquinanti)

Limitata disponibilità di mezzi "green" adeguati
all'espletamento delle attività logistiche e di
recapito di Poste Italiane
Poste Italiane, consapevole che i mezzi utilizzati per lo
svolgimento delle attività logistiche e di recapito non si
prestano a nessun tipo di ottimizzazione, negli ultimi anni
sta procedendo alla loro sostituzione con mezzi
equivalenti a trazione elettrica, migliorando la propria
flotta per ridurre le emissioni inquinanti in atmosfera. Tra
le società del settore utility, Poste Italiane dispone di una
delle più grandi flotte di veicoli commerciali 100% elettrici
del Paese.
preferenze di mobilità di passeggeri e
imprese.

Impatti negativi sull'ambiente e sulla reputazione
di Poste Italiane dovuti all'utilizzo di mezzi
inquinanti
Inoltre, il Gruppo sta introducendo in diverse città
l'utilizzo di nuovi motocicli elettrici a tre ruote, per rendere
Inoltre, lo shift verso modalità di
trasporto più sostenibili, il controllo
delle
emissioni
inquinanti
e
la
Sostenibilità ambientale delle grandi
opere sono temi che sempre più
orientano le preferenze dei cittadini e
le scelte degli operatori di trasporto.
Opportunità:

Diminuzione di consumi energetici totali del
Gruppo da fonti non rinnovabili (es. combustibili
fossili)

Abbattimento
delle
emissioni
connesse
all'utilizzo dei mezzi che compongono la flotta
aziendale
ecologica, agevole e sicura la consegna dei pacchi e
della corrispondenza da parte di Poste Italiane. I nuovi
tricicli sono alimentati elettricamente al 100%, hanno una
potenza di 4 kW che garantisce una velocità massima di
45 km/h, in linea con i limiti imposti dal codice della
strada nei centri abitati, e sono dotati di un'autonomia
energetica di circa 60 km, tale da permettere ai
portalettere di consegnare la corrispondenza giornaliera
con una sola ricarica.

Gestione più snella ed efficiente delle operations

pag. 155

Trend: Increasing
Rischi impattati:
 Operativi

Riduzione dei costi
Per ogni nuovo mezzo Poste Italiane metterà in funzione
anche una nuova colonnina elettrica per la ricarica,
confermando la volontà di garantire una maggiore
Sostenibilità ambientale su tutto il territorio e permettere
una sempre maggiore diffusione della propria flotta
elettrica su tutte le regioni italiane.
 Reputazionali
 Compliance
È stato realizzato un progetto pilota su alcune città che
prevede la consegna di mezzi e pacchi con veicoli
totalmente elettrici e dunque ad emissioni zero. Inoltre,
in 15 centri città è stato completato il progetto recapito 0
emissioni.
SBU impattate:
 Corrispondenza,
Pacchi
e
I mezzi ecologici o a basse emissioni attualmente in uso
da Poste Italiane sono più di 8.000.
Distribuzione
Pilastri e temi rilevanti impattati:
Integrità e trasparenza
Nei prossimi anni, nell'ambito degli obiettivi definiti nel
piano strategico "2024 Sustain & Innovate", Poste
Italiane punta a sostituire l'intero parco mezzi con 27.800
veicoli green di nuova generazione, a ridotto impatto
ambientale dotati di propulsione elettrica, ibrida ed
endotermica, arrivando a diminuire del 40% le emissioni
inquinanti.
Legalità e integrazione ESG nel
processo di approvvigionamento
Valore al territorio
Supporto allo sviluppo socio
economico del territorio
Transizione green
Per quanto riguarda l'acquisto di servizi logistici, Poste
Italiane mantiene una condotta coerente con le
tematiche di sostenibilità, selezionando e premiando i
fornitori in linea con le tematiche ambientali, sociali e di
governance di cui il Gruppo Poste Italiane si fa
promotore. In particolare, per i servizi di trasporto è
previsto un punteggio che premia l'eco-sostenibilità per
Impatti ambientali della logistica fornitori che prevedono veicoli con classi di emissioni di
CO2 più contenute.
Capitali impattati:

EVOLUZIONE DEL COMPORTAMENTO DEI CONSUMATORI:

Cambiamento delle esigenze e delle aspettative della clientela non in linea con i prodotti e servizi offerti dal Gruppo Poste Italiane, che richiedendo di cogliere in breve tempo tali mutamenti e di rispondere attraverso adattamenti operativi e produttivi anche profondi

PRINCIPALI TREND POTENZIALI IMPATTI SIGNIFICATIVI PER
POSTE ITALIANE
PRINCIPALI MODALITÀ DI GESITONE DEL RISCHIO
Le logiche e le abitudini di acquisto
sono in continuo cambiamento e con
esso stanno evolvendo anche i
bisogni
e
le
esigenze
del
consumatore:
l'ampliamento
della
gamma di offerta di prodotti e servizi
sul
mercato
e
l'immediata
accessibilità agli stessi resa possibile
dall'innovazione tecnologica, richiede
alle aziende sempre maggiori sforzi
Impatti negativi:
 Perdita di clienti dovuti al mancato adeguamento
dei prodotti/servizi di Poste Italiane alle esigenze
dei clienti
 Difficoltà di sviluppare modelli previsionali
attendibili
che
consentano
al
Gruppo
di
prevedere le evoluzioni nel mercato
Poste Italiane riserva particolare attenzione alla qualità
dei prodotti e servizi offerti nell'ottica di migliorare
costantemente la soddisfazione dei propri clienti,
impegnandosi a rispettare tempi e modalità di
esecuzione
delle
attività
(livello
di
servizio
e
performance). In tale ottica, garantisce la riservatezza
dei dati in suo possesso, la tutela della proprietà
intellettuale e un efficace sistema di gestione della
sicurezza informatica e cybersecurity.
per la fidelizzazione del cliente e per
rispondere alle mutate esigenze degli
stessi in termini di preferenze e
product experience.
In particolare, si sta assistendo a un
Opportunità:
 Adozione di nuove tecnologie per velocizzare e
semplificare l'accesso ai prodotti/servizi di Poste
italiane
L'Azienda effettua un duplice processo di monitoraggio,
considerando sia la qualità erogata che la qualità
percepita. Nello specifico, un sistema di KPI, costruito
sulla base delle singole unità di business, rileva
costantemente gli obiettivi e le performance dei servizi

erogati e fornisce avanzamenti e trend al vertice attraverso reportistiche periodiche. Attraverso

radicale cambiamento che vede il momento dell'acquisto non più limitato unicamente alla valutazione, scelta ed eventuale acquisizione di un prodotto o servizio sulla base delle caratteristiche e del prezzo, bensì sempre più considerato come una vera e propria esperienza, in cui il consumatore è coinvolto in prima persona. Inoltre, i consumatori prestano sempre maggiore attenzione a tematiche sociali e ambientali nelle proprie decisioni di acquisto e sono disposti a pagare un premio per la sostenibilità dei prodotti e dei servizi che acquistano.

In uno scenario in continua evoluzione, permeato dai device mobili, le piattaforme di social networking, l'e-commerce e il multichannel, per le aziende risulta necessario stabilire rapporti di fiducia e complicità con la propria clientela, al fine di intercettare ogni cambiamento nelle esigenze e nei comportamenti di questi ultimi.

Trend: Increasing

Rischi impattati:

  • Strategici
  • Operativi

SBU Impattate:

  • Servizi Assicurativi
  • Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione
  • Pagamenti e Mobile
  • Servizi finanziari

Pilastri e temi rilevanti impattati:

Innovazione

Customer experience

Qualità e Customer experience

Cybersecurity, Sicurezza informatica e Privacy

Finanza Sostenibile

Integrazione ESG nelle politiche di investimento;

Integrazione ESG nelle politiche di assicurazione.

Capitali impattati:

  • Aumento delle opportunità di business dovuto alle variazioni nei bisogni dei consumatori, anche attraverso l'adozione di strategie di crescente personalizzazione dell'offerta
  • Maggiore capacità rispetto ai competitor nella comprensione dei bisogni dei clienti
  • Sviluppo di prodotti e servizi orientati a tematiche sociali e ambientali

l'evoluzione della metodologia di target setting, Poste Italiane identifica le componenti rilevanti rispetto a ciascuna macroarea del Gruppo da considerare nelle misurazioni di Customer Experience al fine di coprire tutte le interazioni significative con i clienti.

Per semplificare i processi, snellire l'iter amministrativo e velocizzare i tempi di ricezione delle pratiche presso la Pubblica Amministrazione, Poste Italiane ha sviluppato un nuovo servizio, "Poste in Pratica", rivolto alla Pubblica Amministrazione e ai cittadini per la consegna, il controllo, la digitalizzazione e l'invio di pratiche amministrative.

Inoltre, Poste Italiane utilizza un modello di ascolto per identificare le azioni prioritarie da realizzare, in ottica di miglioramento della Customer Experience e delle qualità del servizio offerto. Nello specifico, vengono analizzati i verbatim, risposte spontanee dei clienti sulle aree critiche riscontrate durante il customer journey con i prodotti e servizi offerti, le quali vengono successivamente tradotte in termini di Net Promoter Score, la misura in cui i clienti possano ritenersi soddisfatti tanto da raccomandare i prodotti o servizi dell'Azienda ad altri. Il processo di ascolto continuo è garantito dal servizio di Customer Feedback Management che consente di inviare ai clienti sondaggi relativi alla qualità percepita, mettendo rapidamente a disposizione delle strutture competenti le risposte ottenute ed evidenziando le tematiche più ricorrenti sottolineate dalla clientela.

Nel corso dell'anno Poste Italiane si è dotata di un Servizio di Web Opinion Monitoring (WOM), attraverso cui raccogliere e analizzare i dati dalle fonti di interesse desiderate, quali Social Network, store delle App, recensioni degli Uffici Postali su Google Maps, fonti di informazione online pubbliche, blog, forum, al fine di generare una reportistica in tempo reale di tutti temi d'interesse. Le aree di miglioramento emerse in relazione all'ascolto della clientela costituiscono un importante stimolo per le attività di assessment e revisione dei processi, congiuntamente alle attività di supporto funzionali al mantenimento delle certificazioni di qualità e quelle individuate dalle "community interfunzionali".

Poste Italiane, inoltre, conferisce fondamentale importanza al confronto con le Associazioni dei Consumatori, adottando un approccio orientato a un confronto costruttivo e trasparente fra le parti. A tal fine, è stato istituito il "Cantiere Consumatori" (gruppo di lavoro e di consultazione permanente costituito da un singolo rappresentante di ogni Associazione e da esponenti del Gruppo). Nel corso dell'esperienza con il Cantiere sono nate molte iniziative di successo, come la newsletter "Dialogando con i consumatori", la quale fornisce informazioni sulle principali novità del mondo Poste Italiane e agisce da volano per ottenere nuovi spunti e segnalazioni.

Per rispondere ad una crescente sensibilità dei consumatori su tematiche ambientali è stata incrementata l'offerta di prodotti di investimento BancoPosta e Poste Vita i cui investimenti sono orientati verso asset con spiccate caratteristiche di sostenibilità".

Per quanto riguarda l'evoluzione della gamma, l'obiettivo di BancoPosta Fondi SGR è quello di effettuare nel tempo una progressiva trasformazione in ottica ESG anche dei fondi esistenti, integrando i criteri di sostenibilità ambientale, sociale e di governance nella politica di investimento di ciascuno.

A livello organizzativo e con specifico riferimento agli investimenti, BancoPosta Fondi SGR e Poste Vita hanno istituito dei comitati responsabili di analizzare e valutare periodicamente il rischio ESG dei portafogli e i criteri di valutazione dei profili ESG degli emittenti. Invece, per quanto concerne l'ambito assicurativo, il compito di individuare, analizzare e valutare i segnali di cambiamento derivanti dalle diverse dimensioni

Finanziario
Umano
Naturale
Fisico-strutturale
Sociale-relazionale
Intellettuale

dell'ambiente esterno, spetta alla funzione Risk Office di Poste Vita. L'individuazione di suddetti segnali avviene congiuntamente al "Comitato Prodotti – Valutazioni ESG", che detiene la responsabilità di esaminare e valutare periodicamente i criteri per la definizione dei profili ESG e del catalogo prodotti della Società.

INSTABILITA' GEOPOLITICA

Possibili impatti negativi sul business di Poste Italiane dovuti a tensioni geopolitiche e conflitti internazionali

PRINCIPALI TREND POTENZIALI IMPATTI SIGNIFICATIVI PER
POSTE ITALIANE
PRINCIPALI MODALITÀ DI GESITONE DEL RISCHIO
Il contesto geopolitico, caratterizzato
da fenomeni quali il ritorno al
protezionismo, i conflitti militari, le
migrazioni su larga scala, l'aumentata
percezione
della
disuguaglianza
sociale e di fenomeni di populismo,
sta provocando movimenti estremisti
e mettendo potenzialmente a rischio
la cooperazione internazionale, che
potrebbero portare -
secondo gli
scenari più estremi - ad attacchi
militari (anche alla luce del recente
conflitto in Ucraina) biologici, chimici,
informatici e/o fisici.
Trend: Increasing
Rischi impattati:
Impatti negativi:
 Difficoltà di sviluppare modelli previsionali
attendibili
che
consentano
al
Gruppo
di
prevedere le evoluzioni nel mercato
 Aumento del costo delle materie prime e difficoltà
di approvvigionamento (es. petrolio, gas)
 Sospensione delle attività di business in aree
interessate da conflitti (es. interruzione delle
spedizioni internazionali)
 Modifiche sostanziali della domanda aggregata
del mercato dovute a una possibile inflazione dei
prezzi rendono meno redditizie le attività previste
nel piano strategico dell'azienda
 Scarsa liquidità aziendale a causa della difficoltà
di richiedere linee di credito o a causa di
impossibilità di incassare crediti preesistenti
Poste Italiane svolge un monitoraggio continuativo del
quadro politico, sociale e macroeconomico e su aspetti
normativi con potenziali impatti sul business, al fine di
individuare e prioritizzare le azioni di risposta da
intraprendere
sulla
base
dei
diversi
scenari
macroeconomici e di proiezione geopolitici.
Poste Italiane svolge verifiche sulle controparti al fine di
valutarne la stabilità finanziaria e identificare le variabili
con impatto su ricavi e costi, anche in considerazione
degli scenari geopolitici.
 Strategici Opportunità:
 Operativi  Accelerazione della transizione energetica
SBU Impattate:
 Servizi Assicurativi
 Pagamenti e Mobile
 Servizi finanziari
Pilastri e temi rilevanti impattati:
Integrità e trasparenza
Lavorare
con
integrità
e
trasparenza
Capitali impattati:

Di seguito sono rappresentati i rischi emergenti che presentano potenziali impatti sul business di Poste Italiane, suddivisi in coerenza con le common metrics definite dal WEF in relazione al raggiungimento degli SDGs, con riferimento all'orizzonte temporale nel quale si ritiene che gli effetti più significativi di tali rischi possano manifestarsi (now, near future, distant future), nonché in funzione della pervasività potenziale dell'impatto di tali effetti rispetto alle singole SBU (alto, medio - alto e medio - basso).

-

-

6. CREAZIONE DI VALORE

ANDAMENTO DEL TITOLO DI POSTE ITALIANE IMPATTI FINANZIARI DERIVANTI DALLA PANDEMIA COVID-19 ANDAMENTO ECONOMICO DEL GRUPPO E AVANZAMENTO DEL PIANO STRATEGICO SINTESI DELL'ANDAMENTO ECONOMICO PER STRATEGIC BUSINESS UNIT STRATEGIC BUSINESS UNIT SERVIZI CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE STRATEGIC BUSINESS UNIT SERVIZI FINANZIARI STRATEGIC BUSINESS UNIT SERVIZI ASSICURATIVI STRATEGIC BUSINESS UNIT SERVIZI DI PAGAMENTI E MOBILE OMNICANALITA', TRASFORMAZIONE DIGITALE E PRINCIPALI KPIs ANDAMENTO PATRIMONIALE E FINANZIARIO DEL GRUPPO ANDAMENTO POSTE ITALIANE S.P.A. E RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA IL VALORE ESG INTEGRITÀ E TRASPARENZA VALORIZZAZIONE DELLE PERSONE DIVERSITÀ E INCLUSIONE VALORE AL TERRITORIO TRANSIZIONE GREEN CUSTOMER EXPERIENCE INNOVAZIONE FINANZA SOSTENIBILE TAVOLE DEGLI INDICATORI

ANDAMENTO DEL TITOLO DI POSTE ITALIANE ANDAMENTO DEL TITOLO DI POSTE ITALIANE

STRATEGIC BUSINESS UNIT SERVIZI ASSICURATIVI

OMNICANALITA', TRASFORMAZIONE DIGITALE E PRINCIPALI KPIs

ANDAMENTO PATRIMONIALE E FINANZIARIO DEL GRUPPO

STRATEGIC BUSINESS UNIT SERVIZI DI PAGAMENTI E MOBILE

SINTESI DELL'ANDAMENTO ECONOMICO PER STRATEGIC BUSINESS UNIT

ANDAMENTO POSTE ITALIANE SPA E RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL PATRIMONIO

Il valore del titolo Poste Italiane nel corso del 2021 ha registrato un incremento del 38,3%, passando da 8,34 euro di inizio anno a 11,54 euro di fine dicembre. Il titolo ha raggiunto il massimo storico dalla data di quotazione di 12,675 nel mese di ottobre 2021. Nello stesso periodo il FTSEMIB ha registrato un incremento del 22,5%. IMPATTI FINANZIARI DERIVANTI DALLA PANDEMIA COVID-19 ANDAMENTO ECONOMICO DEL GRUPPO E AVANZAMENTO DEL PIANO STRATEGICO

Dalla data della quotazione in Borsa (27 ottobre 2015) al 31 dicembre 2021, il titolo Poste Italiane ha registrato un incremento del 71% (mentre l'indice FTSEMIB ha registrato un incremento del 20,8%), garantendo un ritorno complessivo per gli azionisti (TSR) di +137%, mentre il principale indice di borsa italiano ha registrato un incremento del 47%. STRATEGIC BUSINESS UNIT SERVIZI CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE STRATEGIC BUSINESS UNIT SERVIZI FINANZIARI

BANCOPOSTA

PERFORMANCE ESG

DIVERSITÀ E INCLUSIONE

VALORIZZAZIONE DELLE PERSONE

Nella tabella che segue vengono rappresentate le principali informazioni sul titolo e sulla dividend policy della Società nonché le relative performance registrate nel corso del periodo rispetto ai periodi precedenti.

Crescita del DPS 2021 +21% YoY

DPS +21%

KPI del Titolo FY 2021 FY 2020 FY 2019
Prezzo di chiusura alla fine del periodo (€) 11,540 8,320 10,120
8,076 6,144 6,970
Prezzo minimo del periodo (€) 29/01/2021 (12/03/2020) (02/01/2019)
12,675 11,510 11,205
Prezzo massimo del periodo (€) 26/10/2021 (19/02/2020) (12/11/2019)
Prezzo medio del periodo (€) 10,996 8,364 9,292
Capitalizzazione di Borsa alla fine del periodo (€mln) 15.072 10.867 13.218
TSR del periodo (%) 44,83 (13,03) 53,94
TSR FTSE MIB del periodo (%) 26,81 (3,34) 33,80
Utile per azione (€) 1,214 0,927 1,032
Dividendo per azione (€) 0,590 0,486 0,463
Payout ratio (%)* 56 52 45
Dividend Yield (%)** 5,1 5,8 4,6

Fonte Bloomberg.

*Calcolato come rapporto tra dividendo complessivo e utile netto del Gruppo. Il Payout ratio 2021 è calcolato al netto del provento derivante dalla rivalutazione in SIA pari a 0,2 miliardi di euro

*Calcolato come rapporto tra DPS e prezzo del titolo alla data di chiusura del periodo

Il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane in data 10 novembre 2021, alla luce dell'andamento della situazione economica e finanziaria di Poste Italiane S.p.A. al 30 giugno 2021, dell'andamento nel corso dei mesi successivi, della prevedibile evoluzione della gestione e delle relative prospettive economiche attese al 31 dicembre 2021, nonché in linea con la dividend policy di Gruppo approvata nel corso dell'esercizio 2021, ha deliberato di anticipare, a titolo di acconto, parte del dividendo

l'acconto del dividendo 2021 241 €mln

ordinario previsto per l'esercizio 2021. A tal fine, la Società ha predisposto una Relazione e un Prospetto contabile ai sensi dell'articolo 2433 bis del Codice Civile, dai quali risulta che la situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società consente tale distribuzione. Sui suddetti documenti è stato acquisito il parere della società di revisione. L'acconto pari a

0,185 euro per azione, al lordo delle eventuali ritenute di legge, è stato messo in pagamento a decorrere dal 24 novembre 2021, con "data stacco" della cedola n. 9 coincidente con il 22 novembre 2021 e record date (ossia data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso) coincidente con il 23 novembre 2021.

Sulla base del numero delle azioni in circolazione alla data del 10 novembre 2021, pari a 1.300.877.079, l'ammontare complessivo dell'acconto è risultato pari a 241 milioni di euro.

IMPATTI FINANZIARI DERIVANTI DALLA PANDEMIA COVID-19

A seguito delle raccomandazioni emanate dall'ESMA nel corso dell'anno 2021[1] si riportano di seguito i principali effetti sul Gruppo della pandemia da Covid-19.

Con riferimento ai business si rileva una stabilizzazione dei trend, che durante lo scorso esercizio avevano subito un'accelerazione dovuta alle restrizioni imposte dalla pandemia (es: sviluppo dei pagamenti digitali e dell'e-commerce). Nel corso del 2021 tali trend si sono stabilizzati verso un livello di crescita "new normal".

A livello economico il Gruppo ha registrato performance solide nel corso dell'anno 2021, con una crescita significativa dei risultati economici sia rispetto al 2020 che ai livelli registrati pre-pandemia.

La solidità finanziaria e la liquidità del Gruppo hanno consentito inoltre di finanziare investimenti che si sono attestati a 754 milioni di euro nel corso dell'anno e di garantire l'anticipo del dividendo 2021.

Relativamente all'evoluzione nell'anno in corso, il contesto di riferimento è ancora caratterizzato da incertezza.

Il Gruppo, nonostante il miglioramento dello scenario economico dovuto anche alla diffusione dei vaccini, monitora costantemente l'evoluzione del contesto di riferimento al fine di valutare tempestivamente i potenziali effetti sull'operatività e adeguare i comportamenti e le linee di azione. La resilienza dei propri business, l'elevata integrità finanziaria e solidità patrimoniale e il consistente capitale reputazionale assicurano la continuità operativa.

ANDAMENTO ECONOMICO DEL GRUPPO E AVANZAMENTO DEL PIANO STRATEGICO

Record storico Ricavi 11,2 €mld EBIT 1,8 €mld Utile Netto 1,6 €mld

Le performance del Gruppo del 2021 risultano in crescita sia rispetto al 2020, sia ai livelli prepandemia in termini di ricavi, di ebit e risultato netto a conferma dell'efficacia degli indirizzi strategici

pag. 163 [1] Public Statement ESMA 32-63-1186 del 29 ottobre 2021"European common enforcement priorities for 2021 annual financial reports".

definiti nel piano "24SI" e della loro execution in uno scenario economico maggiormente favorevole rispetto a quello del 2020.

Nel 2021 i ricavi del Gruppo risultano in crescita rispetto al precedente esercizio, in quasi tutti i comparti, e il risultato operativo in miglioramento, nonostante l'incremento dei costi variabili sostenuti per la crescita dei business.

2021 2020 VARIAZIONI 4Q 2020 VARIAZIONI
(dati in milioni di euro)
RICAVI DA MERCATO 11.220 10.526 +694 +6,6% 2.775 2.964 (189) -6,4%
COSTI TOTALI 9.375 9.002 +372 +4,1% 2.545 2.685 (140) -5,2%
EBIT 1.846 1.524 +322 +21,1% 230 280 (49) -17,6%
EBIT Margin % 16,5% 14,5% 8,3% 9,4%
UTILE NETTO 1.580 1.206 +373 +31,0% 405 308 +97 +31,7%
UTILE NETTO PER AZIONE 1,21 0,93 +0,29 +31,0% 0,31 0,24 +0,07 +31,7%
UTILE NETTO (esclusa rivalutazione SIA) 1.361 1.206 +154 +12,8% 186 308 (122) -39,5%
CAPEX 754 680 +74 +10,9% 299 310 (11) -3,6%
% sui ricavi 6,7% 6,5% 10,8% 10,5%

I ricavi del Gruppo ammontano a 11,2 miliardi di euro, segnando un incremento di 694 milioni di euro rispetto al 2020 (+6,6%) con il contributo positivo delle Strategic Business Unit di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione (+484 milioni di euro pari a +15,1%), Servizi Assicurativi (+228 milioni di euro pari a +13,9%) e Pagamenti e Mobile (+144 milioni di euro pari a +19,6%). La Strategic Business Unit Servizi Finanziari registra ricavi in flessione rispetto al 2020 di 162 milioni di euro (-3,3%). Il quarto trimestre 2021 evidenzia ricavi in flessione di 189 milioni di euro (-6,4%) rispetto allo stesso periodo del 2020 riconducibile alle minori performance della Strategic Business Unit Servizi Finanziari (-261 milioni di euro; -19,4%) principalmente dovuta al diverso timing di realizzazione delle plusvalenze nell'ambito della gestione pro-attiva del portafoglio e della Strategic Business Unit Servizi Assicurativi (-35 milioni di euro; -7,9%) per il minor contributo dei rami vita (-30 milioni di euro) e danni (-6 milioni di euro). Le performance dei ricavi del quarto trimestre si riflettono in un risultato operativo del periodo che si attesta a 230 milioni di euro, registrando una diminuzione di 49 milioni di euro (-17,6%), rispetto allo stesso trimestre dell'esercizio precedente.

RICAVI DA MERCATO

(dati in milioni di euro)

MASSE GESTITE/AMMINISTRATE

(dati in miliardi di euro)

* Comprende la capitalizzazione degli interessi

** Include conti correnti e risparmio amministrato. I conti correnti non includono i REPO e la liquidità di Poste Italiane.

Nel corso del 2021 le masse gestite/amministrate, che ammontano a 586 miliardi di euro, sono aumentate del 3,1% (+17 miliardi di euro) rispetto ai 569 miliardi di euro del 31 dicembre 2020, sia per effetto della raccolta netta (+15,1 miliardi di euro) sia per l'effetto performance (+2,3 miliardi di euro). Si evidenzia

in particolare il positivo andamento della raccolta netta dei conti correnti (+11,3 miliardi di euro) e delle riserve tecniche (+8,1 miliardi di euro).

COSTI TOTALI

(dati in milioni di euro)

I costi totali si attestano a 9.375 milioni di euro in aumento rispetto ai 9.002 milioni di euro del 2020 (+372 milioni di euro), sostanzialmente per effetto dei maggiori costi per beni e servizi (+351 milioni di euro), legati alla crescita dei costi variabili principalmente dei business pacchi, telecomunicazioni e monetica nonché al consolidamento a partire dal primo gennaio 2021 del Gruppo Nexive.

Il valore al 31 dicembre 2021 dei costi per beni e servizi comprende inoltre le spese sostenute per fronteggiare l'emergenza sanitaria che si attestano a 85 milioni di euro (106 milioni di euro il valore del 2020).

Alla crescita dei costi totali contribuiscono inoltre le componenti degli ammortamenti e degli altri costi operativi. I maggiori ammortamenti sono correlati ai maggiori investimenti realizzati ovvero entrati in funzionamento, rispetto al 2020, principalmente nel comparto ICT. La diminuzione del costo del lavoro è imputabile principalmente alla riduzione della componente straordinaria legata agli accantonamenti per esodi futuri, parzialmente mitigata dai saving una tantum registrati nel 2020 legati allo stato emergenziale dettagliatamente descritti nel paragrafo seguente. La variazione degli altri costi riflette principalmente i maggiori accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri e in particolare al venire meno di componenti positive una tantum del 2020 ovvero la riduzione di rischi legati alla distribuzione di prodotti del risparmio postale e alla conclusione delle iniziative volontarie di tutela intraprese per il fondo "Europa Immobiliare 1" e "Obelisco".

Per maggiori informazioni si rimanda a quanto riportato nel paragrafo "Performance economiche della Strategic Business Unit Servizi Finanziari".

Per maggiori dettagli, si rimanda a quanto riportato alle Note dei Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2021.

COSTO DEL LAVORO

(dati in milioni di euro)

Il costo complessivo del lavoro registra una diminuzione di 171 milioni di euro (-3,0%) rispetto all'esercizio 2020. Tale variazione è imputabile alla riduzione della componente straordinaria che passa da 434 milioni di euro del 2020 a 232 milioni di euro del 2021, solo in parte controbilanciata dalla crescita della componente ordinaria.

La variazione della componente ordinaria rispetto all'anno precedente deriva principalmente dai minori costi registrati nel 2020 durante l'emergenza sanitaria (ricorso al Fondo di Solidarietà, minori costi per incentivazione manageriale MBO e commerciale della forza vendita e altre indennità varie quali ad esempio straordinari e notturni per la ridotta attività svolta durante il lockdown). L'effetto prezzo è in parte controbilanciato dalla riduzione del numero delle risorse impiegate nel periodo (circa 3.300 FTE in meno rispetto al 2020), nonostante l'ingresso delle risorse Nexive (circa 1.200 FTE), a seguito dell'acquisizione del Gruppo avvenuta nel mese di gennaio 2021.

La riduzione della componente straordinaria è principalmente dovuta al minor accantonamento del piano esodi 2021 per sostenere le uscite degli anni 2022 e 2023 alla luce della disponibilità residua del fondo esodi, che ha risentito positivamente dell'applicazione della normativa c.d. Quota 10057 .

Nel mese di giugno 2021 è stato sottoscritto il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per il personale non dirigente di Poste Italiane e delle Aziende del Gruppo rientranti nel relativo campo di applicazione con vigenza fino al 31 dicembre 2023. Sono previsti miglioramenti economici che verranno riconosciuti entro l'arco di vigenza del contratto. Per maggiori informazioni si rimanda alle altre sezioni della Relazione Finanziaria Annuale 2021.

Rinnovato il CCNL per il personale non dirigente valido fino al 31 dicembre 2023

NUMERO DI RISORSE

(Full Time Equivalent medi in migliaia)

Sono proseguite nell'anno le attività di riorganizzazione e razionalizzazione dei processi interni; le uscite nel 2021, comprensive di esodi incentivati, sono 8,4 migliaia (FTE) a fronte di ingressi pari a 4,4 migliaia (FTE) a tempo indeterminato e circa 800 (FTE) a tempo determinato.

pag. 167 57 Misure economiche ex D.L. 28 gennaio 2019, n. 4 a sostegno del pre-pensionamento di lavoratori dipendenti e autonomi in possesso, nel periodo compreso tra il 2019 e il 2021, di un'età anagrafica non inferiore a 62 anni e di un'anzianità contributiva non inferiore a 38 anni.

Il risultato operativo (EBIT) consolidato si attesta a 1.846 milioni di euro e registra una crescita di 322 milioni di euro (+21,1%) rispetto allo scorso esercizio (1.524 milioni di euro). Le significative performance sui ricavi realizzate in uno scenario economico maggiormente favorevole rispetto al 2020 e il minor costo del lavoro hanno trainato il risultato operativo dell'anno a livelli superiori a quelli del precedente esercizio, ai livelli pre-pandemia del 2019, e in linea con l'aggiornamento di guidance del 2021 comunicato nel mese di novembre.

Il trend del quarto trimestre 2021 risulta penalizzato principalmente dal diverso timing di realizzo delle plusvalenze, nell'ambito della gestione pro-attiva del portafoglio da parte della Strategic Business Unit Servizi Finanziari (-130 milioni di euro rispetto all'analogo trimestre del 2020).

L'utile del periodo si attesta a 1.580 milioni di euro, in crescita del 31% rispetto al 2020 (1.206 milioni di euro), e tiene conto delle imposte di periodo pari a 588 milioni di euro (370 milioni di euro nel 2020, che comprendevano l'effetto positivo di 96 milioni di euro di natura non ricorrente relativo per 81 milioni di euro al Patent Box58 e per 15 milioni di euro all'agevolazione ACE59 (Aiuto alla Crescita Economica)). Il risultato di periodo beneficia della plusvalenza lorda di natura non ricorrente di 225 milioni di euro, iscritta tra i proventi finanziari e rilevata in seguito all'operazione SIA-Nexi descritta nel paragrafo "Operazioni societarie".

L'utile del quarto trimestre 2021 si attesta a 405 milioni di euro e registra una crescita di 97 milioni di euro (+31,7%) rispetto al quarto trimestre dell'esercizio precedente.

SINTESI DELL'ANDAMENTO ECONOMICO PER STRATEGIC BUSINESS UNIT

Di seguito vengono rappresentati i principali risultati economici per Strategic Business Unit.

RICAVI DA MERCATO

(dati in milioni di euro)

Nell'arco dei 12 mesi si evidenzia una variazione positiva dei ricavi delle Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione per 484 milioni di euro (+15,1%), Servizi Assicurativi per 228 milioni di euro (+13,9%), Pagamenti e Mobile, per 144 milioni di euro (+19,6%) rispetto al 2020. La Strategic Business Unit Servizi Finanziari registra nell'arco dell'anno ricavi in flessione rispetto al precedente esercizio di 162 milioni di euro (-3,3%).

58 Agevolazione fiscale di durata quinquennale introdotta nell'ordinamento italiano nel 2015 che consiste nella esclusione dalla formazione del reddito imponibile complessivo di una quota di reddito derivante dall'utilizzo di alcuni asset immateriali.

pag. 169 59 Il regime ACE (Aiuto alla Crescita Economica) si sostanzia nella possibilità di dedurre annualmente dal reddito d'impresa un onere figurativo pari al rendimento correlato all'aumento di capitale proprio rispetto a quello esistente al termine dell'esercizio in corso al 31.12.2010.

I ricavi da mercato della Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione passano da 3.201 milioni di euro del 2020 a 3.685 milioni di euro del 2021 (+15,1%) per effetto della significativa crescita del business pacchi, dell'incremento dei ricavi della corrispondenza tradizionale (+185 milioni di euro, pari a +9,7% rispetto al 2020) e anche grazie al consolidamento dei ricavi del Gruppo Nexive.

I ricavi da mercato della Strategic Business Unit Servizi Finanziari ammontano a 4.783 milioni di euro e registrano una variazione negativa di 162 milioni di euro rispetto a 4.945 milioni di euro realizzati nel corso del 2020 (-3,3%) principalmente imputabile ai minori volumi sui bollettini e ai minori ricavi derivanti dal servizio di raccolta e gestione del risparmio postale.

La Strategic Business Unit Servizi Assicurativi ha contribuito nel corso del 2021 alla formazione dei ricavi di Gruppo con 1.870 milioni di euro, in crescita del 13,9% rispetto al precedente esercizio. I ricavi conseguiti sono essenzialmente riconducibili al business Vita che ha contribuito con 1.740 milioni di euro, in aumento di 240 milioni di euro rispetto al 2020 principalmente per effetto del contributo positivo del margine finanziario, mentre la contribuzione del ramo Danni ammonta a 130 milioni di euro in flessione di 12 milioni di euro rispetto al 2020.

I ricavi da mercato della Strategic Business Unit Pagamenti e Mobile del 2021 ammontano a 882 milioni di euro e segnano un incremento di 144 milioni di euro (+19,6%) rispetto al 2020. Nello specifico, i comparti della Monetica e dei servizi di Incasso e Pagamento crescono rispettivamente di 84 milioni di euro (+22,4%) e di 36 milioni di euro (+ 45,3%) grazie alla maggiore operatività delle carte di pagamento, alla crescita del transato acquiring e ai maggiori ricavi dal servizio PagoPA.

Il comparto delle Telecomunicazioni segna una crescita dei ricavi di 25 milioni di euro (+8,8%).

EBIT (dati in milioni di euro)

Nel 2021 il risultato operativo di Gruppo si attesta a 1.846 milioni di euro e mostra una crescita di 322 milioni di euro rispetto al precedente esercizio. La crescita delle performance operative ha riguardato tutte le Strategic Business Unit a eccezione della Strategic Business Unit Servizi Finanziari la quale registra nell'anno 2021 un risultato operativo di 747 milioni di euro, in diminuzione di 119 milioni di euro rispetto allo scorso esercizio.

Il risultato operativo della Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione risulta negativo per 305 milioni di euro in miglioramento (+283 milioni di euro) rispetto al valore negativo realizzato nel 2020 (-588 milioni di euro).

Performance in crescita anche per la Strategic Business Unit Servizi Assicurativi e per quella di Pagamenti e Mobile che registrano rispettivamente nel 2021 un risultato operativo di 1.123 milioni di euro (+135 milioni di euro rispetto al 2020) e 282 milioni di euro (+23 milioni di euro rispetto al 2020).

Per maggiori approfondimenti sulle performance delle singole Strategic Business Unit si rinvia ai paragrafi dedicati nel proseguo del capitolo.

STRATEGIC BUSINESS UNIT CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE

Strategia "2024 Sustain & Innovate"
CORRISPONDENZA PACCHI E
DISTRIBUZIONE
Player logistico leader di mercato, con l'obiettivo
di crescere sul settore di pacchi e corriere
espresso
• Evoluzione della rete logistica
• Leadership del mercato B2C
• Crescita nei mercati C2X e B2B
Obiettivi e KPIs "24SI" • Evoluzione della rete logistica
Target "24SI"
• Leadership del mercato B2C
Avanzamento 2021
CORRISPONDENZA PACCHI E
DISTRIBUZIONE
Integrazione
Nexive
Player logistico leader di mercato, con l'obiettivo
di crescere sul settore di pacchi e corriere
• Crescita nei mercati C2X e B2B
Ope Operating company per la gestione della nuova rete di
espresso
recapito con la realizzazione di sinergie di costo
100 €mln di sinergie
a regime
In linea
Automazione ed efficientamento
della rete logistica
● Raddoppiare il volume dei pacchi smistati automaticamente
● % dei centri di smistamento che operano in ottica "lean"
● Riduzione dei costi di trasporto su gomma
● Incrementare la produttività del recapito pacchi
2x al 2024 vs 2019
100% al 2024
-10% al 2024 vs 2019
+20% al 2024 vs 2019
In linea
In linea
-6%
In linea
Recapito
Green
● Implementare in due città il recapito a zero emissioni
● Flotta con veicoli a basse emissioni
● Installare colonnine di ricarica elettrica
● Implementare linee di recapito a zero emissioni in
35 principali centri città e 800 piccoli Comuni
Entro il 2021
Da 4 K nel 2019 a 28 K entro il 2024
Da 1 K nel 2019 a 6 K entro il 2024
Entro il 2024
Completato
10 K
~2 K
15 centri città
Sviluppo
Business
Consolidare la leadership nel B2C e crescere nel B2B
e C2X tramite offerte specifiche e iniziative finalizzate al
miglioramento della user experience.
● Raddoppio dei ricavi dai "Key merchant"
● Copertura della popolazione tramite la Rete Punto Poste
● Ricavi B2C
● Ricavi C2X e "ricavi B2B+Logistica Integrata"
2x al 2024 vs 2019
Dal 40% nel 2019 al 80% al 2024
Da 0,4 €mld al 2019 a 1 €mld al 2024
Da 55 €mln – 0,3 €mld nel 2019 a 76
€mln - 0,4 €mld al 2024
In linea
~60%
0,7 €mld
60€mln – 0,4 €mld

Di seguito vengono rappresentati gli highlights dell'anno della Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione in termini operativi e di risultati economici.

Le performance positive del 2021 della Strategic Business Unit riflettono ricavi in crescita in entrambi i segmenti, corrispondenza e pacchi, trainati dal significativo sviluppo di quest'ultimo. Positivo il contributo del comparto mail grazie alla ripresa delle attività produttive rispetto al 2020 e all'integrazione del Gruppo Nexive.

CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE 2021 2020 VARIAZIONI
(dati in milioni di euro)
Ricavi da mercato 3.685 3.201 +484 +15,1%
Ricavi da altri settori 4.694 4.633 +62 +1,3%
Ricavi totali 8.380 7.833 +546 +7,0%
Costi 8.607 8.349 +258 +3,1%
Costi vs altri settori 78 73 +5 +6,7%
Costi totali 8.685 8.422 +263 +3,1%
EBIT (305) (588) +283 +48,1%
EBIT Margin % -3,6% -7,5%
RISULTATO NETTO (230) (419) +189 +45,1%
KPI Operativi 2021 2020 VARIAZIONI
Corrispondenza e pacchi
Ricavi/FTE (in migliaia di euro) 70 63 +6 +9,8%
Pacchi portalettabili (volumi in milioni) 80 74 +6 +8,7%
Nuova Rete Punto Poste (numero di Lockers e punti di ritiro alternativi) 13.504 10.799 +2.705 +25,0%
Incidenza pacchi consegnati con canali alternativi 1
(%)
2,6% 1,2%
Distribuzione
Numero di clienti (in milioni) 35,1 35,0 +0,1 +0,4%
Numero Uffici Postali 12.761 12.765 (4) -0,0%
Sale dedicate alla consulenza 6.979 6.782 +197 +2,9%
Rete ATM Postamat 8.107 7.957 +150 +1,9%
ESG
Flotta green (mezzi elettrici) 1.737 1.319 +418 +31,7%

Colonnine elettriche installate 1.402 952 +450 +47,3% Cassette postali smart 405 347 +58 +16,7% N. edifici coinvolti nel progetto Smart Building 2 652 45 +607 n.s.

1Reti terze. Calcolato come volumi pacchi consegnati su Rete Punto Poste (Lockers , Tabaccai e altri collect points ) sul totale volumi pacchi B2C

2 Gestione automatizzata e a distanza degli edifici per ottenere efficientamenti energetici

RICAVI DA MERCATO

(dati in milioni di euro)

I Ricavi di settore passano da 3.201 milioni di euro del 2020 a 3.685 milioni di euro del 2021 (+484 milioni di euro; +15,1%), confermando anche nel quarto trimestre del 2021 la crescita registrata nei trimestri precedenti, seppur con un trend di business che riflette una parziale normalizzazione post pandemica.

La variazione positiva del 2021 è dovuta all'incremento dei ricavi della corrispondenza tradizionale (+185 milioni di euro, pari a +9,7% rispetto al 2020), grazie alla ripresa delle attività che erano state impattate nella prima parte del 2020 dalle misure restrittive imposte dal lockdown e al contributo positivo del Gruppo Nexive (+107 milioni di euro) relativamente al business mail.

I ricavi hanno, inoltre, beneficiato delle performance positive del comparto pacchi (+243 milioni di euro di ricavi, pari a +21% rispetto al 2020). La crescita del comparto pacchi è trainata dal segmento B2C e dallo sviluppo del business internazionale relativamente ai flussi inbound (+24 milioni di euro, pari a +36% rispetto al 2020), grazie anche all'acquisizione dell'operatore cinese Sengi Express. Il segmento dei pacchi ha inoltre beneficiato del contributo della commessa per la consegna alle Pubbliche Amministrazioni dei dispositivi di protezione individuale.

Corrispondenza

Posta Indescritta: servizio standard di spedizioni con recapito in cassetta postale.

Posta Descritta: recapito alla persona con attestazione di avvenuta spedizione e tracciatura dell'invio per la clientela retail e business. Tale categoria comprende in particolare: la raccomandata, l'assicurata e l'atto giudiziario.

Direct Marketing: servizio per l'invio da parte delle aziende e delle Pubbliche Amministrazioni di comunicazioni a contenuto pubblicitario, promozionale o informativo.

Servizi Integrati: offerte Integrate e personalizzate per specifici segmenti di clientela, in particolare la Pubblica Amministrazione, le grandi aziende e gli studi professionali. Il servizio integrato più rilevante è il Servizio Integrato Notifica, per la gestione dell'intero processo di notifica degli atti amministrativi e giudiziari (es. le violazioni al Codice della Strada).

Altro: servizi per l'editoria, servizi multicanale, stampa, gestione documentale, altri servizi di base. La voce include, inoltre, le Integrazioni tariffarie relative a ricavi da mercato commercializzati a tariffe scontate ai sensi di legge e il Compenso per il Servizio Postale Universale (include anche le compensazioni relative al Pacco ordinario).

Le performance dei servizi di Corrispondenza registrate dal Gruppo nel 2021 evidenziano una crescita sia dei volumi che dei ricavi rispettivamente del 12,2% (+278 milioni di invii) e del 9,7% (+185 milioni di euro) rispetto all'esercizio precedente.

La Posta Descritta registra una crescita dei volumi del 18,9% (+26 milioni di invii) accompagnata da un aumento dei ricavi dell'11,2% (+75 milioni di euro), concentrata prevalentemente nel secondo trimestre. Anche nel quarto trimestre dell'anno, come nei trimestri precedenti, la crescita continua a essere imputabile alla ripresa degli invii di raccomandate e Atti Giudiziari rispetto al 2020.

La ripresa dei volumi della Posta Indescritta registrata nella prima parte dell'anno prosegue anche nel quarto trimestre del 2021, determinando così una crescita complessiva dei volumi e dei ricavi, rispettivamente del 20,6% (+220 milioni di invii) e del 6,7% (+39 milioni di euro) rispetto al 2020.

I Servizi integrati presentano volumi e ricavi in crescita rispetto al 2020 rispettivamente del 63,2% (+7 milioni di invii) e del 67,6% (+50 milioni di euro), per via del contributo positivo generato dalla ripresa delle attività di notifica di prodotti quali atti amministrativi e giudiziari e dalla ripresa degli invii delle cartelle esattoriali.

Il Direct Marketing presenta nel 2021 un incremento di volumi del 9,3% (+26 milioni di invii) che determina una variazione positiva dei ricavi di circa 5 milioni di euro (+6,8%). Tale crescita, concentrata prevalentemente nel secondo trimestre dell'anno (+34 milioni di invii ovvero +9 milioni di euro di ricavi), è correlata all'aumento delle spedizioni a carattere commerciale da parte di clienti a seguito della ripresa delle attività economiche.

La voce Altro, che accoglie anche i servizi commercializzati da Postel, grazie al notevole miglioramento dell'andamento dei volumi registrato nell'ultimo trimestre del 2021 (pari a +16 milioni di invii, +7,6% rispetto all'analogo periodo del 2020), mostra un sostanziale allineamento ai volumi registrati nel 2020 (-0,1%). Nella voce sono inclusi anche il compenso per l'Onere del Servizio Universale (262 milioni di euro) e le integrazioni tariffarie sul servizio editoriale: entrambe le voci presentano risultati in linea con quelle dell'analogo periodo dell'anno precedente.

Pacchi

B2B: acronimo di Business to Business. Servizi per le spedizioni da azienda ad azienda. Offerta che punta su qualità e affidabilità, con opzioni di consegna con tempi definiti, spedizioni prevalentemente multicollo.

B2C: acronimo di Business to Consumer. Un'offerta modulare creata per l'e-commerce con scelta di servizi accessori.

C2X: individua i pacchi di tipo "Consumer-to-Consumer/Business", ovvero i pacchi inviati dai consumatori sia ad altri consumatori sia a imprese.

ALTRO: include ricavi e spedizioni internazionali e da partnership con operatori logistici. La voce include inoltre ricavi da servizi dedicati (servizi altamente customizzati e progettati su esigenze specifiche di Banche, Assicurazioni, Pubbliche amministrazioni o di clienti con le medesime caratteristiche tecnico operative), da servizi di logistica integrata (gestione magazzino) inclusivi anche del corrispettivo della commessa aggiudicata dal Ministero degli Interni per la distribuzione di dispositivi di protezione individuale. Include infine i ricavi del servizio di trasporto su gomma a lungo raggio, servizio operato dalla società controllata Sennder Italia.

Il comparto pacchi nel 2021 continua a presentare uno sviluppo significativo delle performance, con una variazione positiva sia in termini di volumi che di ricavi rispettivamente del 18,3% (+38 milioni di invii) e 21% (+243 milioni di euro) rispetto al 2020.

La crescita si concentra in particolar modo sul segmento B2C, grazie al forte sviluppo dell'e-commerce. Tale processo, a cui si stava già progressivamente assistendo nel corso degli anni precedenti e che ha subito una forte accelerazione generata dalla pandemia, continua a manifestare i propri effetti anche con la ripresa dell'economia e la riapertura dei punti di accesso fisici alle diverse attività economiche. In particolare, il settore B2C ha realizzato ricavi per 723 milioni di euro, in crescita del 19,8% (+119 milioni di euro) rispetto al 2020, a fronte di 179 milioni di spedizioni realizzate (+20,6%, pari a +31 milioni di invii).

Performance positive anche per il segmento B2B, che realizza nel 2021 ricavi per 261 milioni di euro, in crescita del 9,3% (+22 milioni di euro rispetto al 2020), a fronte di 42 milioni di spedizioni gestite (+4 milioni di invii, +9,6%).

Ai risultati della voce Altro, che registra nel 2021 un incremento di 104 milioni di euro (+40,9%) rispetto allo scorso esercizio, contribuisce principalmente la commessa di logistica integrata aggiudicata nel mese di maggio 2020 a Poste Italiane per la consegna alle Pubbliche Amministrazioni dei dispositivi di protezione individuale (+63 milioni di euro verso il 2020) e lo sviluppo del business internazionale (+24 milioni di euro ovvero +36%), che beneficia dell'integrazione nel Gruppo dell'operatore cinese Sengi a partire dal mese di marzo 2021.

Nel quarto trimestre del 2021 i volumi dei pacchi hanno rallentato il trend di crescita iniziato nel primo semestre dell'anno rispetto all'analogo periodo del 2020, tornando ad un livello "new normal" post pandemia. Tale andamento è imputabile anche al rallentamento della crescita dei volumi provenienti dalla Cina per l'entrata in vigore dal 1° luglio 2021 della Direttiva Europea "Low Value Consignment" che ha introdotto l'obbligo per i clienti finali di pagamento dell'IVA anche con riferimento all'acquisto di beni di modesto valore.

COSTI (dati in milioni di euro)

I costi comprensivi di ammortamenti e svalutazioni relativi al 2021 ammontano a 8.685 milioni di euro con un incremento di 263 milioni di euro (+3,1%) rispetto al 2020. Tale andamento è riconducibile alla crescita dei costi per beni e servizi per 309 milioni di euro (+15,2%), prevalentemente per i costi variabili sostenuti a supporto dello sviluppo del business dei pacchi, per le attività di call center, per i servizi di natura informatica necessari a supportare la trasformazione digitale del Gruppo e per i costi di locazione dei locali necessari nell'ambito della commessa di logistica integrata aggiudicata a Poste Italiane per la consegna alle Pubbliche Amministrazioni dei dispositivi di protezione individuale. Inoltre, i costi per beni e servizi risentono anche delle spese legate all'emergenza da Covid-19 e delle spese a supporto della campagna vaccinale, per un valore complessivo pari a 85 milioni di euro (106 milioni di euro sostenuti nel 2020).

Il costo del lavoro si attesta a 5.363 milioni di euro, in diminuzione di 176 milioni di euro rispetto al 2020 riconducibile alla riduzione delle partite straordinarie (-202 milioni di euro, -46,7%), prevalentemente per il minor costo per incentivi agli esodi, parzialmente compensato dall'incremento del costo del lavoro ordinario (+26 milioni di euro, +0,5%). La variazione del costo del lavoro ordinario è principalmente dovuta a minori costi "una tantum" correlati all'emergenza sanitaria e registrati nei primi mesi del 2020 (accesso al Fondo di Solidarietà, minori costi per incentivazione manageriale MBO e commerciale della forza vendita e altre indennità varie, quali ad esempio straordinari e notturni per la ridotta attività svolta durante il lockdown), parzialmente mitigati dalla riduzione dell'organico mediamente impiegato nel 2021 (circa 3.200 FTE in meno rispetto al 2020).

La voce ammortamenti e svalutazioni registra un incremento di 104 milioni di euro (+15,6% rispetto al del 2020), imputabile principalmente ai maggiori investimenti dell'anno rispetto al precedente esercizio.

Alla luce di quanto rappresentato, la Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione presenta un risultato operativo per l'anno negativo per 305 milioni di euro, in miglioramento di 284 milioni di euro rispetto allo scorso esercizio (+48,1%).

QUALITÀ DEI PRODOTTI RIENTRANTI NEL SERVIZIO UNIVERSALE

Di seguito, si riportano i risultati della qualità conseguiti in relazione ai prodotti rientranti nel Servizio Universale e i cui obiettivi sono definiti dall'AGCom. L'autorità ne verifica il rispetto e pubblica annualmente i risultati.

L'andamento della qualità per l'esercizio 2021 evidenzia complessivamente delle buone performance, mostrando il superamento dei target di riferimento dell'anno per la quasi totalità dei prodotti. Nel confronto con l'esercizio precedente l'andamento ha risentito sia del processo di integrazione di Nexive nel Gruppo in corso di completamento che dell'entrata in vigore delle misure restrittive di accesso ai luoghi di lavoro per la tutela dei dipendenti legate al permanere dell'emergenza sanitaria da Covid-19. Inoltre, sull'andamento della qualità hanno avuto effetto anche i maggiori volumi da gestire nel corso dell'anno rispetto al precedente, che hanno determinato un maggior impegno nell'ambito della rete logistico postale.

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2021
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2021
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2021
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2021
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2021
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2020
86,2% Risultato
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2020
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2020
99,3% Risultato
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2020
99,8%

Di seguito vengono rappresentati gli highlights dell'anno della Strategic Business Unit Servizi Finanziari in termini operativi e di risultati economici.

I risultati economici della SBU dell'anno si confermano solidi sebbene in flessione rispetto all'esercizio precedente. Il Total Capital Ratio a dicembre 2021 si è attestato al 21,9% a conferma della solidità patrimoniale di BancoPosta.

SERVIZI FINANZIARI 2021 2020 VARIAZIONI
(dati in milioni di euro)
Ricavi da mercato 4.783 4.945 (162) -3,3%
Ricavi da altri settori 759 665 +94 +14,1%
Ricavi totali 5.542 5.610 (68) -1,2%
Costi 161 87 +75 +86,4%
Costi vs altri settori 4.634 4.658 (24) -0,5%
Costi totali 4.796 4.745 +51 +1,1%
EBIT 747 866 (119) -13,8%
EBIT Margin % 13,5% 15,4%
UTILE NETTO 556 647 (91) -14,0%
KPI Operativi 2021 2020 VARIAZIONI
Masse gestite/amministrate (in miliardi di euro) 586,1 568,6 +17,5 +3,1%
Raccolta netta (in milioni di euro) 15.137 17.827 (2.690) -15,1%
Plusvalenze/minusvalenze latenti (in milioni di euro) 2.096 4.653 (2.557) -55,0%
Conti correnti (giacenza media del periodo in miliardi di euro) 79,1 67,4 +11,7 +17,3%
Rendimento complessivo raccolta 1 1,9% 2,3%
Risparmio postale (giacenza media in miliardi di euro) 318,1 315,6 +2,5 +0,8%
Finanziamenti (erogato in milioni di euro) 3.321 2.932 +389 +13,3%
Crediti di imposta acquistati alla fine del periodo (in miliardi di euro)2 6,5 0,035 +6,5 n.s.

1 Escludendo le capital gain

2 Valore liquidato

RICAVI DA MERCATO

(dati in milioni di euro)

Distribuzione prodotti terzi: distribuzione di prodotti erogati/emessi da partner terzi (finanziamenti, mutui, prestiti, cessioni del quinto, carte di credito, ecc.).

Servizi di incasso e pagamento: bollettini, incassi e pagamenti PP.AA., trasferimento fondi e servizi accessori conti correnti. Gestione del risparmio: gestione collettiva del risparmio attraverso fondi comuni di investimento e gestione di portafogli individuali relativi a mandati istituzionali riferibili al Gruppo.

Raccolta risparmio postale: raccolta del risparmio tramite Buoni Fruttiferi Postali e Libretti Postali emessi da Cassa Depositi e Prestiti.

Interessi attivi netti: ricavi da impiego della liquidità raccolta tramite conti correnti postali al netto di interessi passivi e altri oneri da operatività finanziaria. Sono inclusi ricavi da crediti d'imposta.

Gestione pro-attiva del portafoglio titoli: plusvalenze da vendita di titoli del Portafoglio BancoPosta al netto di minusvalenze

I ricavi da mercato del 2021 ammontano a 4.783 milioni di euro e registrano una diminuzione di 162 milioni di euro (-3,3%) rispetto a 4.945 milioni di euro realizzati nell'anno precedente.

Nel dettaglio, il periodo in esame mostra: (i) Interessi Attivi netti in flessione rispetto al 2020 (-52 milioni di euro, -3,4%), essenzialmente per effetto dei previsti minori rendimenti causati dallo scenario di mercato con tassi in diminuzione e soltanto parzialmente mitigati dall'incremento degli impieghi conseguenti alle maggiori giacenze sui depositi dei clienti e dall'impiego in crediti di imposta (59 milioni di euro); (ii) Plusvalenze realizzate nell'ambito della gestione pro-attiva del portafoglio titoli pari a 407 milioni di euro, in aumento di 42 milioni di euro (+11,4%) rispetto ai 365 milioni di euro dello scorso anno.

I ricavi derivanti dal servizio di raccolta e gestione del Risparmio Postale si attestano a 1.753 milioni di euro (in diminuzione di 97 milioni di euro, pari a -5,3% rispetto al 2020) e riflettono le condizioni disciplinate dalla nuova convenzione sottoscritta in data 24 dicembre 2021. I ricavi da servizi di incasso e pagamento, pari a 797 milioni di euro, registrano una flessione dell'11,9% (-108 milioni di euro) rispetto allo scorso anno ascrivibile prevalentemente ad alcune partite non ricorrenti intervenute nel 2020, rinvenienti dall'appuramento definitivo di partite precedentemente iscritte tra le passività, a seguito di un processo di revisione complessiva di stime, nonché a minori volumi sui bollettini (-30 milioni rispetto al valore 2020). Con riferimento ai ricavi da distribuzione di prodotti terzi che si attestano a 221 milioni di euro, in aumento di 30 milioni di euro (+15,5%) rispetto al 2020 (191 milioni di euro), la variazione è da ricondurre principalmente ai maggiori volumi di erogato su prestiti personali e cessioni del quinto sensibilmente impattati, nel corso del 2020, dalla minore operatività dovuta al lockdown.

I ricavi riferibili alla Gestione del Risparmio mostrano risultati in crescita rispetto all'esercizio precedente di 24 milioni di euro (+24,4%), riconducibili alle commissioni di mantenimento e collocamento dei fondi comuni di investimento grazie anche alla nuova raccolta sui fondi ESG.

I ricavi da altri settori, infine, si attestano a 759 milioni di euro (+14,1% rispetto al 2020). La variazione positiva è imputabile, principalmente, all'aumento delle commissioni di gestione delle polizze e alla crescita dei volumi del business Monetica di PostePay.

Il quarto trimestre 2021 mostra ricavi da mercato in diminuzione rispetto allo stesso periodo del 2020 di 261 milioni di euro (- 19,4%), riconducibili principalmente ai minori ricavi derivanti dalle Plusvalenze nell'ambito della gestione pro-attiva del portafoglio (-130 milioni di euro, pari a -98,8%) e dai servizi di incasso e pagamento (-91 milioni di euro, pari a -30,9%) riconducibili prevalentemente alle partite non ricorrenti intervenute nel quarto trimestre 2020. Tale variazione è parzialmente mitigata dai maggiori ricavi riferibili alla Gestione del Risparmio.

GIACENZA MEDIA DEI CONTI CORRENTI

(dati in miliardi di euro)

Nel 2021, la Giacenza Media dei conti correnti si è incrementata rispetto all'esercizio precedente, passando da 67,4 miliardi di euro a 79,1 miliardi di euro. Tale aumento, pari a 11,7 miliardi di euro, è da ricondurre alla crescita di tutti i segmenti di business e nello specifico al contributo positivo della clientela Retail e Postepay (+6 miliardi di euro, +13,8%), della clientela Corporate (+3,4 miliardi di euro, +38,9%) e della Pubblica Amministrazione (+2,1 miliardi di euro, +29%).

COMPOSIZIONE PORTAFOGLIO INVESTIMENTI (GIACENZA MEDIA in miliardi di euro)

La giacenza media del portafoglio investimenti è costituita principalmente da Titoli di Stato Italiani e da titoli di debito emessi da Cassa Depositi e Prestiti e garantiti dallo Stato Italiano (circa 64,5 miliardi di euro), in cui è impiegata la raccolta da clientela privata sui conti correnti postali, e dai Depositi presso il MEF (circa 9,4 miliardi di euro) rappresentati dagli impieghi della raccolta da conti correnti postali appartenenti alla clientela pubblica.

Il portafoglio investimenti, nell'ambito della voce "Depositi presso MEF e altri depositi", include inoltre la giacenza media impiegata da BancoPosta per l'acquisto dei crediti fiscali che, al 31 dicembre 2021, ammonta a circa 1,5 miliardi di euro.

Il mercato finanziario del primo trimestre del 2021 è stato condizionato prevalentemente dall'inasprirsi della seconda ondata della pandemia di Covid-19 e, in Italia, le tensioni politiche di gennaio-febbraio 2021 hanno comportato un aumento dello spread BTP-Bund a toccare i 125 bps. Nell'ambito della gestione del portafoglio titoli, nel primo trimestre 2021, sono stati allora effettuati gran parte degli acquisti di titoli pianificati per l'anno, prevalentemente sulla media e lunga scadenza. I titoli acquistati sono stati coperti dal rischio tasso mediante Interest Rate Swap.

Nei mesi di aprile e maggio 2021, lo spread ha di nuovo subito un periodo di tensione per via degli elevati volumi di emissioni sul mercato primario per poi scendere intorno a 100 bps con l'allentarsi della pressione sul mercato primario. In tale scenario, la gestione del portafoglio è stata caratterizzata dall'acquisto e dal rinnovo dei titoli in scadenza nell'anno 2021 (nel periodo di incremento dello spread). Successivamente, a partire dall'inizio del mese di giugno 2021, con l'allentarsi della pressione sul mercato primario, è iniziato un percorso di restringimento che ha portato lo spread BTP-Bund nel range 100-110 bps fino alla fine del mese di ottobre 2021. In tale scenario, è stato avviato il programma di vendite a termine di titoli con la realizzazione nel terzo trimestre 2021, delle plusvalenze pianificate per l'anno 2022 ed è stato ultimato quello del 2021.

Durante l'anno 2021, sono state inoltre effettuate, a più riprese, operazioni di funding per il rinnovo anticipato di parte del portafoglio RE.PO. a finanziamento della leva strutturale di portafoglio, in considerazione delle favorevoli condizioni di mercato.

pag. 185 L'incremento dell'inflazione verificatosi nell'ultima parte del 2021 ha comportato un aumento dei tassi nominali su tutta la curva. L'aumento dei rendimenti che ne è derivato, ha influenzato positivamente la componente a tasso variabile di remunerazione

della raccolta relativa alla Pubblica Amministrazione (Deposito presso il MEF) mentre non ha avuto impatti sul rendimento medio del portafoglio.

RACCOLTA NETTA RISPARMIO POSTALE

(dati in milioni di euro)

Al 31 dicembre 2021 si registra una Raccolta Netta del Risparmio Postale pari a -5,3 miliardi di euro, inferiore di circa 4,7 miliardi di euro rispetto al valore dell'anno precedente. Tale variazione negativa non ha però riguardato entrambi i prodotti del comparto. Sui Libretti si è registrata una contrazione pari a circa 6,3 miliardi di euro rispetto al dato del 2020, dovuta in parte

alla maggiore propensione all'investimento rispetto all'esercizio precedente, anche a seguito del miglioramento dello scenario economico. Inoltre, il confronto rispetto all'anno precedente non è omogeneo: nel corso del 2020, infatti, sono stati accreditati, per effetto delle disposizioni correlate all'emergenza sanitaria, tredici ratei pensionistici rispetto a dodici del 2021. Relativamente ai BFP la variazione rispetto

€mld

30

La Raccolta lorda sui BFP (record degli ultimi 10 anni)

al dato del 2020 è positiva per circa 1,6 miliardi di euro; tale variazione beneficia di nuove sottoscrizioni pari a 30,2 miliardi di euro, in aumento dell'8% rispetto al dato del 2020, nonostante un importo di BFP in scadenza sostanzialmente allineato a quello dell'anno precedente.

GIACENZA MEDIA RISPARMIO POSTALE*

(dati in milioni di euro)

* Il computo degli interessi avviene a inizio anno relativamente agli interessi maturati nell'anno precedente. Il valore medio della giacenza esclude sia la capitalizzazione degli interessi del periodo che gli interessi maturati, ma non ancora esigibili, sui Buoni Fruttiferi Postali non scaduti alla data di reporting .

La Giacenza Media del Risparmio Postale registra un incremento di circa 2,5 miliardi di euro rispetto al dato del 2020; il valore dei Libretti è correlato alla minore preferenza per la liquidità a seguito di uno scenario macroeconomico maggiormente favorevole e dello spostamento verso prodotti di investimento, mentre la crescita della Giacenza Media dei Buoni Fruttiferi Postali (BFP) è principalmente ascrivibile alla capitalizzazione degli interessi.

I costi totali del settore ammontano a 4.796 milioni di euro in aumento di 51 milioni di euro (+1,1%) rispetto ai 4.745 milioni di euro del 2020, prevalentemente per effetto dei maggiori accantonamenti a Fondi rischi riconducibili ai rischi operativi legati all'operatività di BancoPosta e ai rilasci dei fondi rischi registrati nell'analogo periodo del 2020, riconducibili alla revisione di stima di alcuni rischi legati alla distribuzione di prodotti del Risparmio Postale e vertenze giudiziali con terzi, nonché della conclusione delle iniziative volontarie di tutela intraprese a favore della clientela sottoscrittrice dei fondi immobiliari "Europa Immobiliare 1" e "Obelisco". Tale incremento è parzialmente mitigato dai minori costi verso gli altri settori del gruppo Poste Italiane.

Il risultato della gestione operativa (EBIT) del settore nel 2021 si attesta a 747 milioni di euro, in diminuzione del 13,8% rispetto al precedente esercizio (-119 milioni di euro).

Tenuto conto della gestione finanziaria (positiva per 10 milioni di euro) e delle imposte del periodo (200 milioni di euro), il risultato netto della Strategic Business Unit Servizi Finanziari del 2021 si attesta a 556 milioni di euro, in diminuzione di 91 milioni di euro rispetto ai 647 milioni di euro del 2020 (-14%).

dati in milioni di euro Dic 2020 Dic 2021
CET1 CAPITAL 2.449 2.633
TOTAL CAPITAL 2.449 2.983
TOTAL ASSETS 103.981 109.072
RWA - Risk Weighted Assets 13.502 13.613

Con riferimento alla struttura patrimoniale BancoPosta, il 30 giugno 2021 è stato perfezionato l'incremento patrimoniale tramite Additional Tier 1 per 350 milioni di euro. Il valore del Leverage Ratio si posiziona a fine 2021 al 3,0% anche a seguito dell'ulteriore incremento dell'attivo dello Stato Patrimoniale legato, principalmente, all'aumento degli impieghi. Il CET 1 Ratio al 31 dicembre 2021 si è attestato al 19,3%, mentre il Total Capital Ratio comprensivo dell'Additional Tier 1 è pari a 21,9%, confermando la solidità patrimoniale di BancoPosta . I coefficienti sopramenzionati tengono in considerazione il computo di 200 milioni di euro essendo i medesimi oggetto della delibera del Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane inerente la proposta di destinazione dell'utile dell'esercizio 2021 e rispettando quanto disciplinato dall'art. 26 del Regolamento (UE) n. 575/2013. Per le informazioni di dettaglio sulle diverse aree di rischio e sulle metodologie utilizzate per la misurazione e la prevenzione dei rischi medesimi, si fa rinvio ad altre sezioni della Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2021.

Di seguito vengono rappresentati gli highlights dell'anno della Strategic Business Unit Servizi Assicurativi in termini operativi e di risultati economici.

Le performance della SBU dell'anno risultano solide e in crescita rispetto ai risultati del 2020. La marginalità operativa e il risultato netto si sono inoltre attestati a livelli superiori a quelli pre-pandemia. Il Solvency Ratio al 261% alla fine dell'esercizio conferma la solvibilità del Gruppo assicurativo.

SERVIZI ASSICURATIVI 2021 2020 VARIAZIONI
(dati in milioni di euro)
Ricavi da mercato 1.870 1.643 +228 +13,9%
Ricavi da altri settori 3 1 +1 +87,6%
Ricavi totali 1.873 1.644 +229 +13,9%
Costi 146 133 +13 +9,9%
Costi vs altri settori 604 523 +81 +15,4%
Costi totali 750 656 +94 +14,3%
EBIT 1.123 988 +135 +13,7%
EBIT Margin % 60,0% 60,1%
UTILE NETTO 828 784 +44 +5,6%
KPI Operativi 2021 2020 VARIAZIONI
Riserve tecniche nette Gruppo Poste Vita (in miliardi di euro) 159,0 153,7 +5,3 +3,4%
Solvency Ratio 261% 267%
Plusvalenze/minusvalenze latenti (in milioni di euro)
Ramo Vita
2021 2020 VARIAZIONI
Premi lordi contabilizzati - Vita (in milioni di euro)1 17.574 16.661 +913 +5,5%
di cui: Rami I-IV-V 13.749 14.661 (913) -6,2%
di cui: Ramo III 2 3.826 2.000 +1.826 +91,3%
Incidenza premi multiramo sul totale 58% 34%
Plusvalenze latenti (in miliardi di euro) 13,2 17,9 (4,7) -26,4%
Tasso di riscatto 3,1% 2,5%
% di prodotti ESG su prodotti di investimento3 50% 14%
Ramo Danni 2021 2020 VARIAZIONI
Premi lordi contabilizzati - danni (in milioni di euro)4 319 240 +79 +33,0%
Premi medi giornalieri - offerta modulare (in migliaia di euro)5 205 98 +107 +108,9%
Premi intermediati su motor (in migliaia di euro) 5.843 n.a. n.s. n.s.
Combined ratio (netto riassicurazione) 6 91,1% 79,5%
Loss ratio 59,5% 48,0%

n.a. non applicabile

n.s. non significativo

1 Include i premi contabilizzati, al lordo delle cessioni in riassicurazione e delle quote infragruppo del Gruppo Poste Italiane.

2 I premi lordi contabilizzati di ramo III sono comprensivi della quota target dei nuovi prodotti Multiramo con definizione della quota "linked"

3Per i prodotti in collocamento viene valorizzata la presenza di una componente ESG. Sono esclusi i prodotti a campagna con raccolta lorda annua inferiore a 100 milioni di euro.

4 Include i premi lordi contabilizzati al lordo della riserva premi, delle cessioni in riassicurazione e delle quote infragruppo del Gruppo Poste Italiane.

5Calcolata sui premi netti annualizzati, comprensivi delle polizze Beni e Persona.

6 Corrisponde al rapporto tra l'ammontare complessivo dei costi sostenuti (provvigioni di competenza + oneri relativi a sinistri + saldo lavoro ceduto + costi di funzionamento + altri oneri e proventi tecnici) e i premi lordi di competenza.

RICAVI DA MERCATO

(dati in milioni di euro)

Ricavi Vita: commissioni di collocamento derivanti dalla vendita di Polizze di Ramo I, III, e V; commissioni di gestione delle polizze di Ramo I e III; margine di protezione derivante dalla vendita dei prodotti di protezione (polizze Credit Protection Insurance cd CPI, Temporanea Caso Morte cd TMC e Long Term Care cd LTC) e variazione delle altre riserve tecniche sulle Polizze Vita.

Ricavi Danni: ricavi afferenti le polizze di protezione retail (Modulare e Pagamenti) e collettive (Welfare), nonché ricavi per i servizi relativi alla gestione dei fondi sanitari, per la vendita delle polizze motor e altri ricavi.

I ricavi da mercato passano da 1.643 milioni di euro registrati nel 2020 a 1.870 milioni di euro del 2021 (+13,9%) e sono essenzialmente riconducibili al business Vita che ha contribuito con 1.740 milioni di euro, mentre la contribuzione del ramo Danni inclusiva dei ricavi di Poste Welfare Servizi (principalmente per i servizi relativi alla gestione dei fondi sanitari), Poste Insurance Broker (relativi alla vendita delle polizze motor) e altri ricavi ammonta complessivamente a 130 milioni di euro.

In particolare, i ricavi netti Vita aumentano, rispetto al 2020, del 16% (+240 milioni di euro), prevalentemente per effetto del contributo positivo del margine finanziario (che passa da 1.144 milioni di euro del 2020 a 1.455 milioni di euro del 2021 con una crescita di +312 milioni di euro); quest'ultimo beneficia sia di una crescita della redditività (+231 milioni di euro) per effetto del mix prodotti più favorevole60 e dei rendimenti delle gestioni separate in crescita61, che di un effetto volume (+81 milioni di euro) correlato all'incremento delle masse medie gestite (maggiori riserve medie complessive per 9,2 miliardi di euro, di cui 7,2 miliardi di euro di ramo I e 2 miliardi di euro di ramo III, rispetto al 2020).

I rendimenti conseguiti nell'anno dalle Gestioni Separate (2,64% per la gestione PostaPensione e 2,35% per la gestione PostaValorePiù) risultano influenzati positivamente, per un ammontare pari a 351 milioni di euro, dall'incremento del tasso di inflazione con riferimento ai titoli cosiddetti "Inflation Linked" detenuti nel portafoglio di Poste Vita (per un valore nominale di circa 9,4 miliardi di euro al 31 dicembre 2021). Tali proventi, realizzati dalla Compagnia, sono stati pertanto riconosciuti per la gran parte agli assicurati tramite la rivalutazione degli impegni verso gli stessi rappresentati nel valore delle riserve tecniche.

I ricavi netti Danni, al netto dei ricavi di Poste Welfare Servizi e Poste Insurance Broker e altri ricavi, si attestano a 119 milioni di euro in flessione rispetto al corrispondente periodo del 2020 (-13 milioni di euro, -10,2%). In particolare, i premi lordi contabilizzati crescono di 71 milioni di euro (+30,1%) rispetto allo scorso esercizio, mentre gli oneri per sinistri, che registrano rispetto al 2020

60 Incidenza 2021 delle polizze Multiramo pari al 58% rispetto al 34% del 2020.

61 Rendimento PostaValorePiù 2021 pari al 2,35% rispetto al 2,16% del 2020.

un aumento di 67 milioni di euro (+65,5%), sono influenzati dello sviluppo del business Welfare (incidenza dei relativi premi pari al 39% rispetto al 34% del 2020) e da componenti non ricorrenti per circa 16 milioni di euro, riconducibili per 10 milioni di euro alle garanzie per Covid-19 riconosciute sulle polizze salute dei dipendenti del Gruppo Poste Italiane nonché per 6 milioni di euro agli oneri per sinistri correlati alle polizze dormienti. Il Combined Ratio, al netto della riassicurazione, si è attestato a un valore pari al 91,1%, in crescita di 11,6 p.p. rispetto al valore del 2020. Al netto delle componenti non ricorrenti pari a 16 milioni di euro, il Combined Ratio del 2021 si è attestato all'85,8%.

Il quarto trimestre 2021 evidenzia una diminuzione dei ricavi netti Vita di 30 milioni di euro (-7,1%) rispetto all'analogo periodo del precedente esercizio riconducibile prevalentemente alla variazione delle altre riserve tecniche (-53 milioni di euro) che risente della variazione registrata nel periodo sulla riserva spese nonché alla diminuzione dei ricavi da caricamenti (-19 milioni di euro, -23,7%) a fronte della minore raccolta. Tali variazioni risultano parzialmente compensate dall'incremento del margine finanziario vita (+43 milioni di euro, +13,7% rispetto all'analogo periodo del 2020) per via principalmente del mix prodotti più favorevole rispetto all'analogo periodo del 2020. Il comparto Danni registra nell'ultimo trimestre dell'anno una lieve flessione dei ricavi (-5 milioni di euro rispetto al quarto trimestre 2020) nonostante una crescita dei premi lordi contabilizzati di 17 milioni di euro (+33%) rispetto all'analogo trimestre del 2020.

La raccolta lorda del business Vita ammonta a 17,6 miliardi di euro, in crescita del 5,5% rispetto al 2020, grazie in particolare alla crescita dei premi relativi ai prodotti Multiramo, che sono passati dal 5,7 miliardi di euro di fine dicembre 2020 ai 10,2 miliardi di euro rilevati alla fine del 2021, con un'incidenza sul totale della raccolta che passa dal 34% del 2020 al 58% del 2021.

PREMI LORDI CONTABILIZZATI

I premi lordi62 del business Danni ammontano a 309 milioni di euro registrano una crescita di 71 milioni di euro (+30,1%) rispetto al 2020 grazie al contributo di tutti i comparti: i) il comparto "Welfare" i cui premi passano da 81 milioni di euro rilevati del 2020 a 119 milioni di euro del 2021 (+46,7%) supportato principalmente dai nuovi accordi distributivi sottoscritti con i clienti corporate (Employee Benefit), ii) le polizze Protezione Pagamenti con una crescita dei relativi premi di 12 milioni di euro (+43,3%); ii) l'offerta Modulare, con una variazione positiva di 22 milioni di euro (+16,8%).

Nel corso dell'anno è stata lanciata con successo la nuova offerta integrata Vita/Danni che ha realizzato premi per circa 8 milioni di euro.

RACCOLTA NETTA VITA AL 31 DICEMBRE 2021

(dati in milioni di euro)

La raccolta netta63 del business Vita si attesta a 8,1 miliardi di euro (5,6 miliardi di euro nel 2020) e si mantiene positiva sui portafogli di Gestione Separata64 e Fondi interni65 . Il tasso di riscatto rilevato è pari a 3,1% in crescita rispetto al precedente esercizio (pari al 2,5%) ma sempre molto inferiore alla media di mercato (6,08%)66 .

62 Sono inclusi i volumi intermediati afferenti alle polizze RC Auto.

63 È determinata dal saldo tra premi lordi contabilizzati e sinistri pagati di competenza del periodo.

64 La gestione separata identifica un portafoglio di investimenti, appositamente creato dalla Compagnia di assicurazione, nel quale confluiscono i premi dei Clienti che sottoscrivono una polizza vita (prodotti di "Ramo I") che si rivalutano in base ai risultati della gestione.

65 Il Fondo Interno rappresenta una tipologia di gestione degli investimenti interno a una società in cui i premi investiti confluiscono nel patrimonio societario (quote azionarie), I premi, al netto dei costi, sono convertiti in quote, investite in azioni o obbligazioni.

66 Fonte: Ania Trends – flussi e riserve vita – Pubblicazione n. 4, febbraio 2022 (aggiornamento al 31 dicembre 2021).

RISERVE TECNICHE NETTE

(dati in milioni di euro)

*Include Protezione e Previdenza

(dati in milioni di euro)

pag. 195 Le riserve tecniche nette del business Vita si attestano a 158,8 miliardi di euro e crescono di 5,2 miliardi di euro rispetto al 31 dicembre 2020 principalmente per effetto della crescita delle riserve matematiche (+9,8 miliardi di euro), supportate dalla raccolta netta positiva nonché dalla maturazione degli interessi tecnici riconosciuti agli assicurati correlati principalmente ai maggiori rendimenti realizzati dalle gestioni separate. Tale variazione risulta solo parzialmente compensata dall'andamento, stante le dinamiche meno favorevoli dei mercati finanziari, della Deffered Policyholder Liabilities (-4,7 miliardi di euro) che accoglie le variazioni di fair value degli strumenti finanziari posti a copertura delle polizze emesse. Le riserve tecniche afferenti al ramo Danni, al netto delle cessioni in riassicurazione, ammontano alla fine del periodo a 273 milioni di euro in crescita del +29% (+61 milioni di euro) rispetto al 31 dicembre 2020 (212 milioni di euro).

MOVIMENTAZIONE RISERVE TECNICHE VITA

(dati in milioni di euro)

RIPARTIZIONE PORTAFOGLIO INVESTIMENTI

(dati in miliardi di euro)

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Corporate Investment Grade e High Yield).

Nel 2021, in coerenza con l'ultima asset allocation approvata della Compagnia, è continuato il processo di diversificazione del portafoglio, con l'obiettivo di ridurre la concentrazione del rischio Italia, a favore di

asset class che presentano una minore correlazione al rischio associato a titoli governativi italiani67 (ad esempio, titoli

All'interno dei fondi di investimento, la diversificazione si è manifestata con una riduzione della concentrazione del rischio legato ai titoli governativi.

COSTI TOTALI

(dati in milioni di euro)

I costi totali ammontano a 750 milioni di euro in crescita di 94 milioni di euro (+14,3%) rispetto al 2020 principalmente per l'evoluzione dei costi infrasettoriali (+81 milioni rispetto al 2020) prevalentemente riconducibili alle maggiori provvigioni corrisposte alla Strategic Business Unit Servizi Finanziari (+57 milioni di euro) per l'attività di distribuzione, incasso e mantenimento a seguito della crescita della raccolta lorda, nonché ai maggiori servizi resi dalla Capogruppo a fronte dei servizi IT richiesti (+18 milioni di euro) conseguenti alla cessione dei rami d'azienda Poste Vita, Poste Assicura, e Poste Welfare Servizi afferenti alle attività di gestione ICT in favore di Poste Italiane, che ha avuto efficacia il 1° marzo 2020, e degli ulteriori contratti di service in essere (es. per i servizi di Acquisti, Antiriciclaggio, ecc.).

Alla luce dei risultati illustrati, l'andamento economico della Strategic Business Unit Servizi Assicurativi evidenzia nel corso del 2021 un risultato della gestione operativa che si attesta a 1.123 milioni di euro, in crescita del 13,7% (+135 milioni di euro) rispetto al 2020 (988 milioni di euro).

Tenuto conto della gestione finanziaria (positiva per 54 milioni di euro) e delle imposte del periodo68 (349 milioni di euro), la Strategic Business Unit Servizi Assicurativi consegue nel 2021 un risultato netto di 828 milioni di euro in crescita del 5,6% (+44 milioni di euro) rispetto all'esercizio 2020.

67 All'interno dell'asset class Italy Govies è inclusa la liquidità finanziaria della Compagnia (liquidità in attesa di essere conferita ai Gestori delle varie asset class). Nel 2020 l'incidenza di tale liquidità sull'intero portafoglio è stata di circa lo 0,43% mentre nel 2021 tale incidenza è stata dello 0,38%. Il valore del portafoglio investimenti al 31 dicembre 2021 differisce dal valore delle riserve tecniche vita rappresentato nel grafico precedente. La differenza è dovuta alla diversa valutazione delle singole voci (principio del "costo" nella rappresentazione del portafoglio investimenti, IFRS ("market value") nella rappresentazione delle riserve), nonché a un diverso perimetro di riferimento; in particolare il valore del portafoglio investimenti non include il valore degli investimenti di classe D (Ramo III) e considera altresì il saldo del patrimonio libero. 68 L'utile netto 2020 beneficiava dell'effetto fiscale positivo di 58 milioni di euro derivante dall'adesione al regime di tassazione agevolata "Patent Box".

ANDAMENTO SOLVENCY RATIO

Il Solvency Ratio del Gruppo Poste Vita si è attestato al 31 dicembre 2021 al 261%69, in diminuzione rispetto al 267% rilevato a dicembre 2020 (-6 p.p.), mantenendosi a livelli molto superiori rispetto ai vincoli regolamentari e all'aspirazione del management (200%).

La variazione del periodo è dovuta all'incremento dei fondi propri disponibili (+43 p.p.) a seguito delle dinamiche positive dell'andamento dei tassi di interesse (+56 bps tasso Swap a 10 anni), in parte controbilanciate dalle dinamiche negative dello spread BTP-Swap (+6 bps spread a 10 anni), e da un incremento del requisito di capitale. L'incremento del requisito di capitale (- 49 p.p.) è dovuto ai maggiori rischi di sottoscrizione, controparte, mercato e operativi, non compensati dall'incremento della diversificazione tra i rischi70 .

L'inclusione delle misure transitorie sulle riserve tecniche approvate nel corso del 2019, determina un aumento dei fondi propri ammissibili portando il valore del Solvency Ratio al 31 dicembre 2021 a 285% (300% al 31 dicembre 2020).

In data 26 luglio 2021 la Capogruppo ha incrementato ulteriormente la dotazione di capitale di Poste Vita attraverso la sottoscrizione di uno strumento di capitale, subordinato e non convertibile, con durata perpetua e con periodo di non-call di 10 anni, per 300 milioni di euro, a termini e condizioni che ne consentano la computazione nei fondi propri di base ("Restricted Tier 1" o "RT1"),

69 Il dato tiene conto del dividendo che erogherà la Compagnia alla Capogruppo a seguito del processo annuale di revisione e che verrà comunicato ad IVASS entro il 20 maggio 2022.

70 La formula standard prevede una diversificazione fra i rischi considerati nel requisito di capitale (SCR) che consente una riduzione del requisito.

finalizzato a rafforzare il Solvency Ratio. Tale rafforzamento patrimoniale, in coerenza con il Piano "24SI", è finalizzato a supportare lo sviluppo futuro del business del Gruppo Poste Vita sfruttando le attuali condizioni favorevoli di mercato.

Inoltre, in considerazione dei rischi potenziali connessi all'andamento di alcuni fattori economici chiave (spread BTP e/o tassi di interesse) che potrebbero influenzare il Solvency Ratio del Gruppo Poste Vita, la Compagnia ha introdotto cautelativamente un'ulteriore "opzione di recovery", eventualmente attivabile in caso di crisi, che prevede l'aumento di capitale sociale tramite l'emissione di nuove azioni da sottoscriversi da parte del socio unico Poste Italiane.

STRATEGIC BUSINESS UNIT PAGAMENTI E MOBILE

Di seguito vengono rappresentati gli highlights dell'anno della Strategic Business Unit Pagamenti e Mobile in termini operativi e di risultati economici.

PAGAMENTI E MOBILE 2021 2020 VARIAZIONI
(dati in milioni di euro)
Ricavi da mercato 882 737 +144 +19,6%
Ricavi da altri settori 319 341 (22) -6,4%
Ricavi totali 1.201 1.079 +123 +11,4%
Costi 461 435 +26 +6,1%
Costi vs altri settori 459 385 +73 +19,0%
Costi totali 920 820 +100 +12,2%
EBIT 282 259 +23 +8,8%
EBIT Margin % 23,4% 24,0%
UTILE NETTO 425 194 +231 +119,2%
KPI Operativi 2021 2020 VARIAZIONI
Monetica
Valore Transato totale ("on us" e "off us") delle carte (in milioni di euro)1 61.086 48.761 +12.325 +25,3%
Valore Transato totale ("off us") delle carte (in milioni di euro)2 49.448 38.563 +10.885 +28,2%
3
Numero di Carte (in milioni)
28,6 28,9 (0,4) -1,3%
di cui Carte Postepay (in milioni) 21,1 21,7 (0,6) -2,8%
4
di cui Carte Postepay Evolution (in milioni)
8,4 7,7 +0,7 +9,3%
di cui Postepay Green (in migliaia) 30,1 n.a. n.s. n.s.
di cui Postepay Connect (in migliaia) 418,1 272,6 +145,5 +53,4%
Numero transazioni delle carte (in milioni) 2.013 1.561 +452 +28,9%
di cui numero transazioni e-commerce (in milioni)5 520 397 +123 +31,0%
Incidenza dei bollettini accettati su canali alternativi** (in %) 40% 34%
Incidenza ricariche Postepay su canali alternativi** (in %) 80% 76%
TLC
SIM PosteMobile fisse e mobili (stock in migliaia) 4.725 4.623 +102 +2,2%
di cui Sim mobile (stock in migliaia) 4.427 4.380 +47 +1,1%
di cui Sim Casa (stock in migliaia) 298 243 +56 +22,9%
MNP (Mobile Number Portability) - cessazioni (in migliaia) 435 528 (93) -17,6%
Usage DATI (GB per SIM attiva per mese) 7,9 5,7 +2,1 +37,5%
Usage VOCE (min per SIM attiva per mese) 438,2 444,8 (6,6) -1,5%
Contratti Fibra (attivazioni in migliaia)6 28,4 n.a. n.s. n.s.

n.a.: non applicabile

n.s.:non significativo

** include transazioni effettuate su properties Poste Italiane Retail e Business più altri canali digitali.

1 Transato relativo ai pagamenti effettuati con Postamat e Postepay su circuiti di pagamento interni e esterni ("on us" e "off us").

2 Transato relativo ai pagamenti effettuati con Postamat e Postepay su circuiti di pagamento esterni ("off us").

3 Include carte Postepay e carte di debito.

4 Comprensivo dei clienti business e delle Postepay Connect

5 Include transazioni e-commerce + web (su digital properties di Poste Italiane).

6 Customer base Fibra

RICAVI DA MERCATO

(dati in milioni di euro)

Incassi e pagamenti: servizio di pagamento dei tributi tramite accettazione dei modelli F23 e F24; trasferimento fondi per l'invio di denaro all'estero tramite Moneygram e Western Union, bonifici postagiro e domiciliazioni effettuati da Postepay Evolution, pagamenti sul sistema PagoPA.

Monetica: carte prepagate (ricariche, pagamenti, prelievi, canone, emissione), carte di debito (postamat e postepay debit interchange fee su transato delle carte; da ottobre 2021 anche prelievi, ricariche P2P e canoni verso clienti); servizi di acquiring (fee su transato, canoni e servizi) legati alla fornitura di POS (mobile, fisico, virtuale) per l'accettazione di pagamenti tramite carte (debito, credito, prepagate).

TLC: telefonia mobile (ricavi da traffico, e da vendita di telefonini e router da corner UP) e telefonia fissa (offerta PosteMobile Casa e PosteCasa Ultraveloce).

I ricavi da mercato dell'anno 2021 ammontano a 882 milioni di euro e segnano una crescita di 144 milioni di euro rispetto a dicembre 2020 (+19,6%) grazie al contributo positivo sia del comparto della Monetica e dei servizi di Incasso e Pagamento sia del comparto delle Telecomunicazioni.

Nel dettaglio, i ricavi da mercato del comparto della Monetica segnano una crescita di 84 milioni di euro (+22,4%), passando da 374 milioni di euro del 2020 a 457 milioni di euro nel 2021 grazie ai maggiori ricavi da operatività delle carte di pagamento nonché alla crescita significativa dei ricavi da transato dell'acquiring.

I ricavi da mercato dei servizi di Incasso e Pagamento pari a 115 milioni di euro a dicembre 2021 mostrano una variazione positiva di 36 milioni di euro rispetto al 2020 (+45,3%), ascrivibile principalmente ai maggiori ricavi dei servizi di pagamento PagoPa71 verso la Pubblica Amministrazione (attivo da maggio 2020), dai bonifici istant72 da Postepay Evolution e dai pagamenti degli F24.

I ricavi da mercato del comparto Telco ammontano a 309 milioni di euro, in aumento rispetto ai 284 milioni di euro di dicembre 2020 (+8,8%). Il risultato positivo è attribuibile all'aumento dei ricavi della Telefonia Mobile e della Telefonia Fissa, per effetto prevalentemente di una maggiore customer base attiva su entrambi i segmenti.

Positive anche le performance del quarto trimestre 2021, con i ricavi da mercato in crescita del 22,0% (+47 milioni di euro) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente passando dai 215 milioni di euro del quarto trimestre 2020 ai 263 milioni di euro del quarto trimestre dicembre 2021. Il risultato positivo del periodo è attribuibile a tutti i comparti: i maggiori ricavi

71 PagoPA è una nuova modalità per eseguire, tramite i Prestatori di Servizi di Pagamento (PostePay S.p.A.) i pagamenti verso la Pubblica Amministrazione in modalità standardizzata.

72 Bonifici regolati entro pochi secondi dalla disposizione della transazione, tramite la piattaforma pan-europea TIPS (TARGET Instant Payment Settlement) dedicata al regolamento in tempo reale degli instant payments. Fonte: www.bancaditalia.it

dei servizi di Incasso e Pagamento sono trainati dal contributo positivo del servizio di pagamento PagoPA, quelli della monetica dalla maggiore operatività delle carte di pagamento, mentre la crescita nel comparto telco è attribuibile a una maggiore customer base nella telefonia fissa e mobile.

STOCK CARTE

(dati in milioni di euro)

Al 31 dicembre 2021 lo stock complessivo delle carte prepagate e delle carte di debito è pari a 28,6 milioni, con un transato pagamenti sui circuiti off us e on us pari a 61,1 miliardi di euro, in crescita di circa 12,3 miliardi di euro (+25,3%) rispetto al 31 dicembre 2020.

Le carte Postepay ammontano al 31 dicembre 2021 a 21,1 milioni (-2,8% rispetto al 31 dicembre 2020) e di queste, circa 8,4 milioni sono rappresentate dalle carte

Postepay Evolution, il cui stock al 31 dicembre 2021 è in aumento del 9,3% rispetto

all'anno precedente. Nel corso del 2021 è continuata la vendita delle Postepay Connect, con circa 267 mila attivazioni nell'anno.

la crescita delle transazioni e-commerce nel 2021 +31%

Nel corso del 2021 si registra un incremento delle transazioni delle carte di pagamento del 28,9% (pari a 452 milioni di transazioni) rispetto al 2020, trainato dal forte impulso delle transazioni e-commerce e sul web (+31%).

Nel corso del 2021 è proseguita la crescita delle ricariche delle Postepay sui canali alternativi all'Ufficio Postale (80% di incidenza rispetto al 76% del 2020), confermando l'importanza del modello di servizio omnicanale.

In ambito acquiring a fronte di un numero di POS installati al 31 dicembre 2021 di circa 256 mila (+69% rispetto al 31 dicembre 2020 con un incremento di circa 104 mila POS), il transato sviluppato è stato di circa 22,9 miliardi di euro (+ 4 miliardi di euro ovvero +21% rispetto al 2020).

STOCK SIM (dati in migliaia)

In ambito Telecomunicazioni, la base clienti relativa ai servizi di telefonia mobile, al 31 dicembre 2021, è rappresentata da circa 4,4 milioni di linee, in crescita dell'1,1% rispetto alla fine dell'esercizio 2020. Con riferimento ai servizi di telefonia fissa, l'offerta "PosteMobile Casa" e la nuova offerta per la fibra ottica "Poste Casa Ultraveloce" registrano complessivamente una crescita del 23% (298 mila linee di dicembre 2021 rispetto alle 243 mila linee di dicembre 2020). Con riferimento all'ingresso del Gruppo nel mercato della fibra ottica, al 31 dicembre 2021 la relativa customer base ammonta a 28,4 migliaia di linee.

Nel corso del 2021 è proseguita la crescita dei volumi dati e voce, iniziata nel 2020 in corrispondenza del primo periodo di lockdown. I volumi relativi al traffico dati hanno raggiunto, al 31 dicembre 2021 227,9 migliaia di Terabyte (+54% rispetto al 2020) e i volumi voce, sviluppati nel corso del 2021, si sono attestati a circa 13 miliardi di minuti, in crescita del 10% rispetto al 2020.

COSTI TOTALI

I costi totali, comprensivi di ammortamenti e svalutazioni, ammontano a 920 milioni di euro segnando un incremento di 100 milioni di euro (+12,2%) rispetto al valore di 820 milioni di euro del 2020.

Nel dettaglio, l'incremento dei costi per beni e servizi di 31 milioni di euro è ascrivibile principalmente ai maggiori costi variabili legati all'operatività delle carte e ai maggiori costi del traffico inerente i servizi di telecomunicazione, in parte mitigati dalla riduzione dei costi IT a seguito della cessione alla Capogruppo, con efficacia 1° ottobre 2020, del ramo d'azienda ICT, nonché dai minori costi di comunicazione.

A partire dal secondo semestre 2021 i costi del traffico inerente i servizi di telecomunicazione registrano una diminuzione rispetto all'analogo periodo del 2021, per effetto delle efficienze realizzate a seguito della migrazione verso il network del nuovo Mobile Host Operator.

I costi per i servizi resi dalle altre funzioni del Gruppo Poste Italiane aumentano di 73 milioni di euro (+19%) rispetto al precedente esercizio per effetto dei maggiori costi di esternalizzazione dei servizi di Telecomunicazione conseguenti alla cessione in favore della Capogruppo del ramo d'azienda ICT, nonché per le maggiori attività di distribuzione e servizi di back-office.

Nel corso dell'anno sono stati inoltre sostenuti costi operativi pari a 16 milioni di euro relativi all'avvio del business energia, di cui 12,5 milioni di euro verso le altre funzioni di Poste Italiane, per la predisposizione dell'infrastruttura tecnologica a supporto del lancio, previsto nel corso del corrente anno, dei servizi di vendita di energia elettrica e gas.

Gli ammortamenti e le svalutazioni si riducono di 9 milioni di euro principalmente a seguito della citata cessione del ramo d'azienda ICT.

Alla luce dei risultati descritti, l'andamento economico della Strategic Business Unit Pagamenti e Mobile evidenzia un risultato della gestione operativa (EBIT) al 31 dicembre 2021 che si attesta a 282 milioni di euro, in crescita dell'8,8% rispetto al 31 dicembre 2020.

Al netto dei costi di start-up del business Energia l'EBIT si attesterebbe a 297 milioni di euro in crescita del 14% rispetto all'esercizio precedente.

pag. 205

La gestione finanziaria presenta una variazione positiva di 221 milioni di euro rispetto allo scorso esercizio ascrivibile principalmente al provento non ricorrente di 225 milioni di euro riconducibile all'operazione di fusione che ha coinvolto le società Nexi, Nets e SIA. Per maggiori informazioni si rinvia a quanto illustrato nel paragrafo "Principali operazioni societarie intervenute". Per saperne di più

L'utile conseguito nell'anno 2021 ammonta a 425 milioni di euro in aumento del 119,2% rispetto al corrispondente valore del 2020.

OMNICANALITA', TRASFORMAZIONE DIGITALE E PRINCIPALI KPIs

Il Gruppo, in coerenza con le nuove linee strategiche del Piano Industriale "24SI", si pone come motore di innovazione e digitalizzazione del Paese, garantendo l'accessibilità e la funzionalità della propria offerta a tutti i cittadini.

In tale contesto, l'Azienda si pone l'obiettivo di collegare le PMI italiane, la Pubblica Amministrazione e i cittadini anche attraverso il rafforzamento di partnership al fine di fornire servizi digitali innovativi.

La strategia omnicanale del Gruppo è finalizzata alla creazione di un modello di piattaforma "ecosistemica" e multicanale che grazie a canali fisici e digitali all'avanguardia e a processi semplificati per servire i propri clienti, mira a garantire una customer experience eccellente e "senza differenze" su tutti i punti di contatto.

A supporto della digitalizzazione è stato implementato un motore tecnologico, basato su cloud ibrido, API aperte e tecnologie esponenziali, applicato a tutte le attività e infrastrutture del Gruppo.

Si rinvia inoltre a quanto illustrato nel paragrafo "Omnicanalità, trasformazione digitale e principali KPIs" per le ulteriori attività realizzate nel

reingegnerizzazione degli applicativi in ottica container based: 133% e 102% del target 2021 rispettivamente sull'utilizzo di soluzioni containerizzate e sulla riduzione dell'impiego di architetture tradizionali Riduzione del time to deliver infrastrutturale da 2-4 settimane a circa 8-24 ore e consolidamento Data Center con la chiusura del sito di Pomezia

2021

Nell'ambito delle attività dell'anno poste in essere dall'Azienda per fronteggiare l'emergenza sanitaria, si evidenza lo sviluppo di una piattaforma dedicata alla prenotazione dei vaccini.

Piattaforma Vaccini a sostegno dell'emergenza Sanitaria

A partire dal mese di gennaio 2021, Poste Italiane ha messo a disposizione delle regioni italiane una Piattaforma Informatica che implementa uno specifico set di funzionalità necessario a supportare i processi di Logistica e Tracciatura, Richiesta Prenotazioni e di Gestione delle Somministrazioni dei Vaccini presso i Centri Vaccinali.

Ad oggi risultano abilitate 8 Regioni (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Lombardia, Marche, Sardegna, Sicilia, Val D'Aosta) oltre alla gestione del processo vaccinale per la Difesa, per un totale nel corso del 2021 di 19 milioni di interazioni con i cittadini, 31,33 milioni di prenotazioni e 37,66 milioni di somministrazioni.

le prenotazioni del vaccino effettuate tramite la piattaforma IT di Poste Italiane > 31 mln

DIGITAL PROPERTIES

Il Gruppo ha posto in essere un programma di "trasformazione digitale" di tutti i suoi modelli di servizio e di offerta, al fine di garantire ai propri clienti esperienze di contatto in logica full digital. Tale programma ha subìto una decisa accelerazione nel corso del 2021, in considerazione degli effetti dell'emergenza sanitaria in corso, per rendere disponibile alla clientela un'ampia accessibilità ai prodotti del Gruppo in condizioni di assoluta sicurezza.

Mercato Digital Con riferimento al mercato Digital73, in Italia sono quasi 51 milioni le persone che accedono online e 43 milioni quelle presenti ed attive sui canali social (con un incremento quasi del 5,4% rispetto al 2020). Il 97% degli italiani utilizza uno smartphone ed il 75% un computer desktop o laptop, mentre continua la crescita di smartwatch (+13,3%) e smart home (+23,4% rispetto al 2020). Per quanto concerne l'e-commerce, nel 2021 in Italia si è speso il 6,9% in più rispetto al 2020 nel mondo dei consumer goods.

73 Fonte: https://wearesocial.com/it/blog/2022/02/digital-2022-i-dati-italiani/

Principali KPIs Digital e reti terze (B2B2C) 2021 2020 VARIAZIONI
KPIs Digital + B2B2C
Interazioni digital+contact center+B2B2C/Interazioni totali giornaliere* 63,6% 62,1%
Transazioni digital + B2B2C/totale transazioni 32% 27%
KPIs Digital
Clienti registrati ai canali digitali (web e app) di Poste Italiane (in milioni) 33,8 27,1 +6,7 +24,6%
Utenti giornalieri (web e app) (in milioni)1 4,3 3,0 +1,3 +42,9%
Numero transazioni Digitali - Consumer (in milioni) 124,7 90,6 +34,1 +37,7%
Download App (in milioni) 70,3 48,1 +22,2 +46,1%
Poste Italiane Digital e-Wallets (in milioni) 9,1 7,4 +1,7 +23,4%
Identità digitali attive (in milioni) 21,2 12,2 +8,9 +73,2%
Identità digitali Private attive (in milioni) 11,8 6,6 +5,2 +79,7%
Clienti abilitati al digitale (%) 2 67,5% 57,7%
Clienti che usano i servizi Poste in digitale (%) 3 18,7% 14,9%
Prenotazioni ticket UP da App (in milioni) 27,8 7,7 +20,1 n.s.
KPIs Reti terze (B2B2C)
Volumi bollettini (in milioni) 68,3 64,3 +4,0 6,2%
Ricariche Postepay (in milioni) 53,5 48,9 +4,6 +9,4%
Ricariche Postemobile (in milioni)* 10,9 10,6 +0,3 +2,9%
Pacchi consegnati (in milioni) 4,7 1,8 +2,8 +152,2%

n.s.: non significativo

*Nel corso del 2021 è stato rivisto il perimetro di riferimento e conformato il valore del 2020 al nuovo perimetro.

1 Media dei valori giornalieri nel periodo di riferimento

2 Clienti che hanno le credenziali di accesso ai canali digitali

3 Clienti che hanno effettuato un pagamento sui canali digitali a valere con strumenti di pagamenti di Poste

Anche nel 2021 continua la crescita del traffico di visite e visitatori dei canali digitali, passando da 4,7 milioni di visite medie

giornaliere del 2020 a 6,7 milioni di visite medie giornaliere del 2021. In particolare, il traffico web è passato da una media di circa 1,04 milioni di visitatori nel periodo marzo-dicembre 2020 (post emergenza pandemia) a 1,22 milioni di visitatori nel 2021; per lo stesso periodo anche le app vedono una crescita da 2,06 milioni a 3,04 milioni di visitatori giornalieri.

Il numero medio di transazioni effettuate sui canali digitali è pari a circa 10,4 milioni di transazioni mensili (+38% rispetto al 2020) con un valore transato pari a circa 2,76 miliardi di euro mensili (+47% rispetto al 2020). nel 2021 (+43% vs 2020)

Al 31 dicembre 2021 risultano attive più di 11,8 milioni di Identità Digitali Private (Account di

le identità digitali rilasciate con oltre l'80% di quota di mercato

Poste Italiane). L'Identità Digitale Privata ha lo scopo di fornire una modalità di accesso funzionale e sicura a tutte le digital properties (dati, account internet e altri diritti nel mondo digitale) del Gruppo.

Poste Italiane mantiene una quota di mercato superiore all'80%, con una

customer base che conta circa 22,35 milioni di Identità Digitali pubbliche rilasciate, di cui 21,2 milioni attive, a fronte di oltre 9,32 milioni di nuove attivazioni nell'anno.

Nel mese di novembre 2021, Poste Italiane ha iniziato ad applicare un corrispettivo di attivazione ai cittadini che richiedono lo SPID tramite identificazione da parte di un operatore in presenza o da remoto.

>22 mln

Potenziamento dei canali digitali

Nel 2021 sono stati realizzati importanti servizi che rafforzano la presenza di Poste Italiane sui canali digitali:

sulle app BancoPosta e PostePay, oltre che sul sito web in area riservata, è stata prevista la possibilità di consultare facilmente e gestire le proprie domiciliazioni utenze (mandati Sepa Direct Debit o SDD ) attive sul conto o

sulla PostePay Evolution nonché attivare bonifici istantanei (servizio SCT-SEPA Crediti Transfer-Instant );

in linea con le opportunità dell'open banking abilitate dalla normativa PSD2, è stato realizzato il servizio

Account Information Service (AIS) che consente ai correntisti di collegare in app BancoPosta i conti di altri istituti finanziari per avere in modalità semplificata la situazione aggiornata della propria liquidità;

è stato lanciato il servizio "Postepay Open" che consente di ricaricare la propria carta prepagata Postepay

addebitando un conto corrente detenuto presso un'altra banca (Payment Initiation Service Providers – PISP ) e di visualizzare il saldo e la lista dei movimenti del conto corrente selezionato direttamente in app Postepay;

  • nel mese di maggio 2021 è stato abilitato il servizio di acquisto e gestione sui canali digitali dell'offerta fibra;
  • nel mese di luglio 2021 è stata introdotta la possibilità di abilitare in app i prodotti finanziari (conti correnti, libretti

smart e carte Postepay) direttamente in ufficio postale con il supporto degli operatori inquadrando un QRcode sul PAD ;

  • nell'ambito dell'analisi proattiva dell'experience dei clienti sui touchpoint digitali sono stati effettuati interventi di miglioramento al fine di eliminare i punti di frizione identificati e anticipare le segnalazioni dei clienti sui canali digitali, che hanno portato ad un incremento del valore medio del rating delle app, che è passato da 4,1 a dicembre 2020 al 4,5 a dicembre 2021;
  • in app Bancoposta e Postepay è stato lanciato il servizio di prelievo cardless che consente ai titolari di carte prepagate e di debito di prelevare contanti da ATM Postamat con lo smartphone senza l'utilizzo della carta. Il cliente può prelevare inquadrando il QR code mostrato a video dall'ATM e autorizzando l'operazione in app;
  • in app Bancoposta e Postepay sono stati estesi i pagamenti contactless, con le carte di pagamento prepagate e di debito, anche per gli smartphone IOS abilitati al servizio Apple Pay;
  • sono stati abilitati nuovi servizi nell'area riservata del portale business: per la gestione del nuovo conto corrente BPLink, della carta Postepay Debit e l'introduzione dell'Area Trasparenza dove è possibile accedere a contratti e documenti informativi relativi ai prodotti finanziari; inoltre tramite app PosteBusiness è possibile gestire in modo integrato tutti i servizi di incasso e pagamento con Codice Postepay e i servizi finanziari (conti BPLink e carte di debito).

ANDAMENTO PATRIMONIALE E FINANZIARIO DEL GRUPPO

Dati in milioni di euro 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020 VARIAZIONI
CAPITALE IMMOBILIZZATO 4.565 4.735 (170) -4%
CAPITALE CIRCOLANTE NETTO 2.285 2.449 (164) -7%
CAPITALE INVESTITO LORDO 6.850 7.184 (334) -5%
FONDI DIVERSI E ALTRE
ATTIVITA'/PASSIVITA'
(1.898) (2.532) +634 +25%
CAPITALE INVESTITO NETTO 4.952 4.652 +300 +6%
PATRIMONIO NETTO 12.110 11.507 +603 +5%
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA (7.158) (6.855) (303) -4%
Posizione finanziaria netta della SBU
Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione
1.303 1.839 (536) -29%

Il Capitale immobilizzato del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2021 si attesta a 4.565 milioni di euro, segnando un decremento di 170 milioni di euro rispetto alla fine dell'esercizio 2020. Alla formazione del capitale immobilizzato hanno concorso, oltre all'incremento di 10 milioni di euro derivante dal primo consolidamento del gruppo Nexive e alla rilevazione dell'avviamento per le acquisizioni della stessa Nexive per 36 milioni di euro e di Sengi Express per 16 milioni di euro, investimenti per 754 milioni di euro e un incremento dei Diritti d'uso per nuove stipule, rinnovi e variazione contrattuali rientranti nel perimetro di applicazione dell'IFRS 16 pari a complessivi 197 milioni di euro. Tale variazione è stata parzialmente compensata da ammortamenti per 790 milioni di euro. Concorrono inoltre, al saldo della voce, le partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto per complessivi 277 milioni di euro, riferibili principalmente alla partecipazione detenute in Anima Holding S.p.A. e ai nuovi investimenti perfezionati da Poste Italiane in Financit S.p.A. (in precedenza denominata BNL Finance S.p.A.), in cui è stata acquisita una partecipazione azionaria pari al 40% della società per complessivi 40 milioni di euro, e in Replica SIM S.p.A., di cui la Capogruppo è divenuta titolare del 45% del capitale sociale per un corrispettivo pari a 10 milioni di euro. Si segnala che il Gruppo non detiene più al 31 dicembre 2021 alcuna partecipazione in FSIA Investimenti Srl, in seguito al perfezionamento della scissione della stessa, realizzata nel più ampio ambito dell'operazione di fusione che ha coinvolto le società SIA e Nexi.

Gli investimenti del Gruppo del 2021 ammontano a 754 milioni di euro ed evidenziano un incremento dell'11% rispetto a

dicembre 2020 (+74 milioni di euro). Gli investimenti classificati come ESG, ovvero che rispettano i principi di riferimento degli 8 Pilastri di Sostenibilità del Gruppo, rappresentano oltre il 65% del valore complessivo. Tra i principali progetti rilevano, gli interventi di efficientamento energetico del patrimonio immobiliare, l'introduzione dei veicoli a tre ruote per le attività di recapito, il miglioramento della customer experience dei prodotti e

Record per gli Investimenti del Gruppo nel 2021 754 €mln

servizi offerti ai clienti in un'ottica multicanale e digitale, l'adozione di sistemi di gestione, di attrezzature e infrastrutture in materia di salute e sicurezza.

In linea con quanto previsto nel programma di investimenti 2021-2024 a supporto degli obiettivi del Piano Strategico "24SI",

circa il 78% degli Investimenti di Gruppo (591 milioni di euro) sono stati destinati all'automazione e modernizzazione della Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione. In particolare, è proseguito il percorso di rinnovo della nuova flotta dedicata al recapito, con l'inserimento di oltre 4.000 nuovi mezzi, di cui la maggior parte tricicli endotermici a basse emissioni. Nel corso del 2021, sono stati >

inaugurati i primi due centri di distribuzione "full green" (Imperia

Recapito Full Green: a Imperia e Viareggio i primi centri di distribuzione a zero emissioni

Mezzi a basse emissioni disponibili nella flotta, di cui circa 1.700 elettrici 10.000

e Viareggio), nei quali i mezzi a disposizione dei portalettere per il recapito della corrispondenza e dei pacchi sono a zero emissioni (elettrici), confermando così l'attenzione del Gruppo per gli

investimenti a tutela dell'ambiente. Complessivamente al 31 dicembre 2021 sono stati introdotti oltre 1.700 mezzi elettici (tra tricicli, quadricicli e autoveicoli) ed implementate linee di recapito a zero emissioni su 15 centri città.

Nel corso dell'anno si sono perfezionati tutti gli investimenti tecnologici necessari all'integrazione logistica della rete di Poste Italiane con quella di Nexive che, dal 1 ottobre 2021, ha assunto il ruolo di Operating Company per la gestione di una nuova rete di recapito del Gruppo specializzata nei pacchi e nella corrispondenza descritta.

Sono proseguite le attività legate alla gestione ordinaria della sicurezza sui luoghi di lavoro in particolare con la distribuzione di attrezzature di sicurezza presso le articolazioni territoriali, e della sicurezza informatica tramite attività di prevenzione delle minacce e contrasto agli attacchi informatici. Sono stati ulteriormente estesi i servizi di videosorveglianza di Poste Italiane ai siti sprovvisti e migliorati gli impianti già esistenti sostituendo progressivamente videoregistratori digitali (DVR) e Centrali antintrusione obsoleti. In particolare, sono state installate più di 600 nuove telecamere sostituendone oltre 730, nonché installate 44 nuove Centrali Antintrusione sostituendone circa 600. Sono state inoltre completate le attività di implementazione di misure di sicurezza fisica presso 3 Centri di Smistamento e 4 Centri di Distribuzione al fine di ottenere la certificazione secondo lo standard TAPA - FSR (Transported Asset Protection Association – Facility Security Requirements) 74 .

Gli investimenti immobiliari hanno riguardato la riqualificazione degli Uffici Postali, la realizzazione di nuovi spazi destinati

agli specialisti commerciali e ai consulenti mobili. Sono stati ultimati i lavori di ristrutturazione di alcuni piani lampade LED installate al 31 dicembre 2021 >379 mila

della sede centrale c.d. "Torre" sita in viale Europa 190 a Roma, con l'adozione di un nuovo layout "smart". Tale iniziativa consentirà di ottimizzare gli spazi all'interno dell'immobile grazie ad un layout "più efficiente"75 e abilitare l'insourcing di Società del Gruppo, oggi in locazione presso terzi, all'interno di spazi di proprietà. In materia di contenimento degli impatti ambientali, sono proseguiti gli interventi volti alla sostituzione delle lampade tradizionali con quelle a tecnologia

LED (oltre 90.000 sostituzioni nel 2021), alla automazione ed al controllo a distanza della gestione degli impianti (circa 600 edifici coinvolti nel 2021) al fine di ridurre i consumi di energia elettrica e le emissioni di CO2.

al 31 dicembre 2021

Nell'ambito della trasformazione e ingegnerizzazione tecnologica è proseguito lo

sviluppo della piattaforma tecnologica Hybrid Cloud, pensata per gestire in modo uniforme sia le risorse proprietarie di Poste Italiane che quelle attivate presso i Provider pubblici, e per ospitare le applicazioni re-ingegnerizzate in logica Cloud Native. Nel 2021 si è registrato un importante trasferimento della potenza capacità computazionale da infrastruttura tradizionale verso l'ambiente Hybrid Cloud.

Nella Strategic Business Unit dei Servizi Finanziari gli investimenti hanno riguardato lo sviluppo dell'offerta a distanza e l'ampliamento della gamma prodotti del Risparmio Postale, risparmio assicurativo e fondi comuni di investimento.

È stato introdotto, per il prodotto Cessione del Quinto, un nuovo processo di gestione in Ufficio Postale delle richieste di conteggio estintivo da parte della clientela, al fine di promuovere e gestire eventuali azioni di retention verso la clientela stessa.

È stata rilasciata in ambito app BancoPosta per i correntisti BancoPosta la funzionalità "AIS" (Account Information System) e ulteriori investimenti sono stati realizzati per l'emissione e la ricezione di bonifici in modalità istantanea, nonché per la digitalizzazione della customer base e per l'ampliamento dei canali di accesso ai servizi online.

Nella Strategic Business Unit dei Servizi Assicurativi sono proseguite le attività progettuali a sostegno dello sviluppo industriale e del continuo miglioramento funzionale/infrastrutturale dei più importanti sistemi di supporto al business. Nel corso del 2021 nel business Vita è stata ampliata la gamma dei prodotti Multiramo, anche attraverso l'introduzione nel

74 I Facility Security Requirements (FSR) definiscono gli standard minimi per la sicurezza e le migliori pratiche del settore per le strutture che immagazzinano e gestiscono le risorse HVTT (carichi di alto valore a rischio di furti).

75 Il layout "più efficiente" o smart è un moderno layout che ottimizza gli spazi occupati mediante un maggior ricorso a ambienti open space e a un minor numero di stanze singole.

portafoglio di offerta di prodotti finanziari ESG. Sono proseguiti, infine, gli interventi di adeguamento dei sistemi per ottemperare agli obblighi normativi.

Gli investimenti che hanno interessato la Strategic Business Unit dei Servizi di Pagamenti e Mobile hanno coinvolto tutte le aree di business: in ambito ambito TLC, è stata lanciata la nuova offerta Fibra con vendita sia tramite canale web che da Ufficio Postale. Nell'ultimo trimestre del 2021, sempre in ambito PosteCasa Ultraveloce sono stati realizzati ulteriori interventi volti a ottimizzare la customer experience (accesso web semplificato al funnel di acquisto per i clienti con Strong Customer Authentication – SCA - e SPID).

In ambito incassi, le attività del 2021 sono state orientate al consolidamento del ruolo di Poste Italiane nel sistema PagoPA. Sono proseguite le attività volte alla realizzazione della Piattaforma PAC (Pubbliche Amministrazioni Centrali) per la gestione dei pagamenti spontanei verso le PAC con bollettino PA, e gli interventi di adeguamento del sistema di accettazione PagoPA alla gestione di incassi multi beneficiario sia lato prestatore del servizio di pagamento che lato intermediario.

Infine sono stati realizzati investimenti finalizzati al lancio nel corso del 2022 dell'offerta di energia elettrica e gas sul mercato nazionale.

Per maggiori approfondimenti delle iniziative finalizzate all'accelerazione dei processi di digitalizzazione, si rimanda a quanto riportato nel paragrafo "Potenziamento dei canali digitali".

Il Capitale circolante netto al 31 dicembre 2021 ammonta a 2.285 milioni di euro e si decrementa di 164 milioni di euro rispetto a fine esercizio 2020. A tale variazione hanno concorso principalmente:

  • maggiori Crediti commerciali per 136 milioni di euro e maggiori Debiti commerciali di 192 milioni di euro;
  • un incremento degli Altri crediti e attività per 265 milioni di euro e delle Altre passività per 288 milioni di euro, per un decremento netto complessivo delle poste in commento di 23 milioni di euro (principalmente per la variazione delle partite di natura tributaria relative all'operatività delle Strategic Business Unit Servizi Assicurativi e Servizi Finanziari e, in via residuale, delle partite verso il personale correlate al rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro e di altri debiti di diversa natura);
  • Crediti netti per imposte correnti con un decremento di 75 milioni di euro riconducibile essenzialmente alla rilevazione delle imposte del periodo, parzialmente compensate dal pagamento degli acconti per l'esercizio corrente e per il saldo dell'esercizio precedente.

Il saldo dei Fondi diversi e delle Altre attività/passività al 31 dicembre 2021 ammonta a 1.898 milioni di euro e si decrementa di 634 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020 principalmente per effetto del decremento dei fondi per rischi e oneri e del trattamento di fine rapporto rispettivamente per 128 e 108 milioni di euro e dei maggiori crediti netti per imposte anticipate per 398 milioni di euro, in larga parte ascrivibili alla variazione negativa del fair value e alle vendite effettuate nel periodo degli strumenti finanziari classificati nella categoria FVTOCI.

A tale voce contribuisce il saldo dei Fondi per rischi e oneri che si attesta a 1.268 milioni di euro (1.396 milioni di euro a fine dicembre 2020) ed è comprensivo del Fondo di incentivazione agli esodi per 518 milioni di euro (576 milioni di euro al 31 dicembre 2020). Il saldo comprende altresì il Fondo rischi operativi relativo prevalentemente a passività derivanti dall'operatività condotta in ambito Strategic Business Unit Servizi Finanziari per 145 milioni di euro (139 milioni al 31 dicembre 2020) e il Fondo rischi vertenze con terzi per 298 milioni di euro (267 milioni di euro al 31 dicembre 2020).

Il Patrimonio netto al 31 dicembre 2021 ammonta a 12.110 milioni di euro e, rispetto al 31 dicembre 2020, registra un

incremento di 603 milioni di euro. La variazione intervenuta nel periodo deriva principalmente dell'utile del periodo di 1.580 milioni di euro e dell'emissione obbligazionaria perpetua subordinata ibrida del valore nominale complessivo di 800 milioni di euro con l'obiettivo di rafforzare la struttura patrimoniale del Gruppo.

0,8 €mld

Prima emissione di un Hybrid Bond

A seguito di tale emissione si è proceduto in data 30 giugno 2021 a un apporto di

mezzi patrimoniali a favore del Patrimonio Destinato BancoPosta, attraverso la concessione di un finanziamento subordinato perpetuo con periodo di non-call di 8 anni, per 350 milioni di euro, a termini e condizioni che ne consentano la computazione come capitale aggiuntivo di classe 1 ("Additional Tier 1" o "AT1"), finalizzato a rafforzarne il Leverage Ratio.

Inoltre, la Capogruppo ha proceduto in data 26 luglio 2021 alla ricapitalizzazione di Poste Vita attraverso la sottoscrizione di uno strumento di capitale, subordinato e non convertibile, con durata perpetua, per 300 milioni di euro, a termini e condizioni che ne consentano la computazione nei fondi propri di base ("Restricted Tier 1" o "RT1"), finalizzato a rafforzarne il Solvency Ratio.

Tali effetti positivi sono parzialmente compensati dalla distribuzione di dividendi per complessivi 662 milioni di euro, di cui 421 milioni di euro a valere sull'utile 2020 e 241 a titolo di acconto del dividendo ordinario previsto per l'esercizio 2021, dal decremento della riserva di fair value di 987 milioni di euro e della riserva di cash flow di 132 milioni di euro.

Posizione Finanziaria Netta del Gruppo

(dati in milioni di euro)

La Posizione finanziaria netta complessiva al 31 dicembre 2021 è in avanzo di 7.158 milioni di euro, in aumento di 303 milioni di euro rispetto ai valori al 31 dicembre 2020 (in cui presentava un avanzo di 6.855 milioni di euro). A tale variazione hanno concorso principalmente:

  • una gestione operativa positiva per 1.927 milioni di euro (di cui 1.580 milioni di euro riferibili all'utile del periodo);
  • il decremento della riserva di fair value (a seguito dell'effetto combinato delle oscillazioni negative di valore e delle vendite effettuate nel periodo degli investimenti classificati nella categoria FVTOCI, detenuti principalmente dalla Strategic Business Unit Servizi Finanziari) per 1.587 milioni di euro;
  • l'effetto positivo riconducibile alla variazione del capitale circolante e delle imposte per circa 228 milioni di euro;

  • investimenti per 754 milioni di euro;
  • il flusso monetario positivo derivante dall'effetto dell'emissione del prestito obbligazionario ibrido perpetuo per un ammontare, al netto dei costi di transazione, pari a 796 milioni di euro;
  • gli effetti negativi derivanti dalla distribuzione di dividendi per complessivi 662 milioni di euro (di cui 241 milioni di euro relativi all'acconto del dividendo ordinario previsto per l'esercizio 2021), dalle acquisizioni di Nexive e Sengi per complessivi 61 milioni di euro (investimento complessivo di 47 milioni di euro, oltre alla posizione finanziaria netta acquisita di 14 milioni di euro), dagli investimenti nelle società collegate Financit S.p.A per 40 milioni di euro e Replica SIM S.p.A. per 10 milioni di euro e dall'incremento delle passività finanziarie per leasing per 171 milioni di euro rientranti nel regime di applicazione dell'IFRS 16.
  • la variazione, infine, include l'effetto positivo ascrivibile all'operazione di fusione che ha coinvolto le società SIA e Nexi per complessivi 632 milioni di euro, derivanti dall'iscrizione tra le attività finanziarie della partecipazione in Nexi S.p.A. per 651 milioni di euro, parzialmente compensato, in seguito al perfezionamento della scissione di FSIA Investimenti Srl, dalla chiusura del credito precedentemente iscritto verso la stessa FSIA, al netto della posizione finanziaria netta acquisita, per complessivi 19 milioni di euro.

Con riferimento agli strumenti finanziari detenuti dalla Strategic Business Unit Servizi Finanziari, l'oscillazione complessiva del fair value nell'esercizio è negativa per circa 3,7 miliardi di euro ed è rilevata nell'apposita riserva di Patrimonio netto per negativi 1,0 miliardi di euro per la parte non coperta da strumenti di fair value hedge, e a Conto economico per negativi 2,7 miliardi di euro per la parte coperta, compensata dalla variazione negativa di fair value degli strumenti derivati di fair value hedging

Al 31 dicembre 2021 il saldo complessivo dei derivati in fair value hedge è negativo per 4,4 miliardi di euro (8,1 miliardi al 31 dicembre 2020). Inoltre, nell'ambito di tali operazioni di copertura, a seguito della variazione positiva degli strumenti derivati, la Capogruppo evidenzia un decremento dei Depositi a garanzia a favore delle controparti per circa 3,3 miliardi di euro.

Al 31 dicembre 2021, la posizione finanziaria della Strategic Business Unit Servizi Finanziari è, inoltre, inclusiva delle seguenti variazioni patrimoniali rispetto al 31 dicembre 2020:

  • un incremento della raccolta su conti correnti postali per 9,8 miliardi di euro;
  • un incremento dei depositi presso il MEF di 5,4 miliardi di euro ascrivibile all'aumento della raccolta da conti correnti postali appartenenti alla clientela pubblica;
  • un decremento dei debiti verso istituzioni finanziarie per 1,1 miliardi di euro, ascrivibile prevalentemente al progressivo miglioramento del fair value dei derivati che ha ridotto il fabbisogno di liquidità sul mercato dei pronti contro termine passivi per far fronte a Depositi a garanzia;
  • un decremento netto dei titoli a reddito fisso valutati al costo ammortizzato per 0,1 miliardi di euro (inclusa la variazione negativa a Conto economico per 1,5 miliardi di euro relativa alla parte coperta da strumenti di fair value hedge);
  • un decremento netto dei titoli a reddito fisso classificati nella categoria FVTOCI per 5,0 miliardi di euro; l'oscillazione complessiva del fair value del periodo è negativa per 2,2 miliardi di euro;
  • un incremento dei crediti d'imposta Legge n.77/2020 per 6,0 miliardi di euro.

Posizione finanziaria netta della Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione

(dati in milioni di euro)

La Posizione Finanziaria Netta della Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione al 31 dicembre 2021 è in disavanzo di 1.303 milioni di euro, in miglioramento di 536 milioni di euro rispetto ai valori al 31 dicembre 2020 (in cui presentava un disavanzo di 1.839 milioni di euro). Al netto delle passività finanziarie per leasing previste dal principio contabile IFRS 16 per 1.163 milioni di euro, la Posizione Finanziaria Netta presenta un disavanzo di 140 milioni di euro (disavanzo di 628 milioni di euro al 31 dicembre 2020).

In dettaglio la sua evoluzione riflette:

  • una gestione operativa positiva per 307 milioni di euro alla quale contribuiscono ammortamenti per 770 milioni di euro, parzialmente compensati dal risultato del periodo negativo per 230 milioni di euro, dalla variazione negativa dei fondi rischi per 162 milioni di euro (in larga parte riconducibile a una riduzione del fondo di incentivazione agli esodi e del fondo oneri del personale) e del Trattamento di fine rapporto per 128 milioni di euro;
  • un effetto positivo relativo alla variazione del capitale circolante netto per 531 milioni di euro ascrivibile principalmente a un decremento dei crediti e debiti commerciali netti per circa 479 milioni di euro (grazie anche all'adeguamento delle tempistiche di regolamento dei rapporti intergestori con il Patrimonio BancoPosta), e all'incremento netto degli Altri crediti e Altre passività riconducibile a maggiori crediti di natura fiscale verso gli altri settori operativi per oltre 90 milioni di euro, al netto del contributo positivo della variazione delle imposte per circa 103 milioni di euro, e in via residuale ad altre partite minori.
  • nuovi investimenti per 739 milioni di euro;
  • un flusso monetario positivo da dividendi di 507 milioni di euro, che tiene conto dei dividendi pagati agli azionisti per complessivi 662 milioni di euro (di cui 241 milioni di euro relativi all'acconto del dividendo ordinario previsto per l'esercizio 2021);
  • un effetto positivo derivante da operazioni di capital management e altre operazioni non ricorrenti per 105 milioni di euro che riflette:
    • o un flusso monetario positivo netto per 446 milioni di euro derivante dall'effetto combinato dell'emissione del prestito obbligazionario ibrido perpetuo per un ammontare, al netto dei costi di transazione, pari a 796 milioni di euro, parzialmente compensato dal successivo apporto di mezzi patrimoniali a favore del Patrimonio Destinato BancoPosta, attraverso la concessione di un finanziamento subordinato perpetuo per 350 milioni di euro;

  • o un flusso monetario negativo per l'effetto della ricapitalizzazione di Poste Vita attraverso la sottoscrizione di uno strumento di capitale, subordinato e non convertibile, con durata perpetua per 300 milioni di euro;
  • o l'effetto negativo derivante dalle acquisizioni Nexive e Sengi per 41 milioni di euro (investimento complessivo di 47 milioni di euro, al netto della cassa acquisita di circa 6 milioni di euro);
  • altri decrementi dell'indebitamento per complessivi 175 milioni di euro principalmente ascrivibili a:
    • o l'incremento delle passività finanziarie per leasing rientranti nel regime di applicazione dell'IFRS 16 per 189 milioni di euro;
    • o un incremento delle riserve da valutazione per complessivi 29 milioni di euro, prevalentemente riconducibile all'incremento del fair value della partecipazione detenuta in Moneyfarm classificata nella categoria degli strumenti finanziari al FVTOCI;
    • o l'effetto negativo derivante dalla posizione finanziaria netta acquisita (ad esclusione delle disponibilità liquide) in seguito al primo consolidamento di Nexive e Sengi per complessivi 20 milioni di euro.

I Debiti rappresentati nella Posizione Finanziaria Netta della Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione si riferiscono principalmente a:

  • utilizzo di linee di credito uncommited per finanziamenti a breve termine per complessivi 550 milioni di euro;
  • finanziamento BEI di 173 milioni di euro in scadenza a marzo 2026;
  • finanziamento BEI di 400 milioni di euro in scadenza ad ottobre 2026;
  • finanziamento BEI di 150 milioni di euro, erogato nel mese di maggio 2021, in scadenza a maggio 2028;
  • private placement per circa 50 milioni di euro in scadenza ad ottobre 2023;
  • due prestiti obbligazionari senior unsecured emessi il 10 dicembre 2020 per un valore nominale complessivo di 1 miliardo di euro, il primo da 500 milioni di euro in scadenza a dicembre 2024 e il secondo da 500 milioni di euro in scadenza a dicembre 2028.

Si segnala, inoltre, che un finanziamento bancario a medio termine per 250 milioni di euro è stato rimborsato anticipatamente nel mese di gennaio 2021.

Indebitamento finanziario ESMA della Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione
dati in milioni di euro Al 31 dicembre 2021 Al 31 dicembre 2020 VARIAZIONI
A. Disponibilità liquide (2.121) (2.254) 133 +5,9%
B. Mezzi equivalenti a disponibilità liquide - - - n.s.
C. Altre attività finanziarie correnti (8) (425) 417 +98,1%
D. Liquidità (A + B + C) (2.129) (2.679) 550 +20,5%
E. Debito finanziario corrente (inclusi gli strumenti di debito, ma esclusa la parte
corrente del debito finanziario non corrente) 785 894 (109) -12,2%
F. Parte corrente del debito finanziario non corrente - - - -
G. Indebitamento finanziario corrente (E + F) 785 894 (109) -12,2%
H. Indebitamento finanziario corrente netto (G + D) (1.344) (1.785) 441 +24,7%
I. Debito finanziario non corrente (esclusi la parte corrente e gli strumenti di debito) 1.705 1.873 (168) -9,0%
J. Strumenti di debito 1.047 1.046 1 n.s.
K. Debiti commerciali e altri debiti non correnti 22 25 (3) -12,0%
L. Indebitamento finanziario non corrente (I + J + K) 2.774 2.944 (170) -5,8%
M. Totale indebitamento finanziario (H + L) 1.430 1.159 271 +23,4%
n.s.: non significativo

Riconciliazione indebitamento finanziario ESMA con Posizione Finanziaria Netta al lordo dei rapporti con gli altri settori

dati in milioni di euro Al 31 dicembre 2021 Al 31 dicembre 2020 VARIAZIONI
M. Totale indebitamento finanziario (H + L) 1.430 1.159 271 +23,4%
Attività finanziarie non correnti (76) (98) 22 +22,4%
K. Debiti commerciali e altri debiti non correnti (22) (25) 3 +12,0%
Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 (448) (35) (413) n.s.
Posizione Finanziaria Netta 884 1.001 (117) -11,7%
Crediti e Debiti finanziari intersettoriali 419 838 (419) -50,0%
Posizione Finanziaria Netta al lordo dei rapporti con gli altri settori 1.303 1.839 (536) -29,1%
n.s.: non significativo

Le Disponibilità liquide e le linee di credito esistenti sono ampiamente in grado di coprire le esigenze finanziarie previste. In particolare, al 31 dicembre 2021 le disponibilità liquide della Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione ammontano a 2,1 miliardi di euro (di cui 2,0 miliardi di euro riferibili alla Capogruppo), mentre gli affidamenti committed e uncommitted non utilizzati a sostegno della liquidità ammontano complessivamente a circa 2,5 miliardi di euro.

Nella tabella che segue si fornisce un dettaglio delle linee di credito al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020.

(milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.2021
Saldo al
31.12.2020
Linee di credito committed 1.750 1.750
Finanziamenti a breve 1.750 1.750
Linee di credito uncommitted 2.357 1.893
Finanziamenti a breve 1.309 1.017
Scoperti di c/c 145 148
Credti di firma 903 728
Totale 4.107 3.643
Utilizzi committed - -
Finanziamenti a breve - -
Utilizzi uncommitted 975 633
Finanziamenti a breve 550 250
Credti di firma 425 383
Totale 975 633

ANDAMENTO DI POSTE ITALIANE S.P.A. E RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA

ANDAMENTO ECONOMICO DI POSTE ITALIANE S.p.A.

Conto economico riclassificato

(dati in milioni di euro) 2021 2020 Variazioni
Ricavi e proventi 8.488 8.226 262 3,2%
Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria 523 516 7 1,4%
Altri ricavi e proventi 680 299 381 127,4%
Ricavi 9.691 9.041 650 7,2%
Costo del lavoro totale 5.235 5.446 (211) -3,9%
Altri costi operativi 2.856 2.644 212 8,0%
Costi 8.091 8.090 1 0,0%
EBITDA 1.600 951 649 68,2%
Ammortamenti e svalutazioni 715 622 93 15,0%
EBIT 885 330 555 168,2%
EBIT MARGIN 9,1% 3,7%
Proventi/(oneri) finanziari 12 2 10 n.s.
Utile lordo 897 333 564 169,4%
Imposte 100 8 92 n.s.
Utile netto 797 325 472 145,2%

I ricavi totali conseguiti da Poste Italiane S.p.A. nel 2021 ammontano a 9.691 milioni di euro in aumento del 7,2% rispetto all'esercizio precedente (9.041 milioni di euro nel 2020). La voce Ricavi e Proventi registra una crescita di 262 milioni di euro (+3,2%) rispetto al 2020, fortemente impattato dall'emergenza sanitaria che ha coinvolto il Paese e ha inciso significativamente sulla normale operatività. L'incremento della voce Altri ricavi e proventi è dovuta principalmente ai maggiori dividendi distribuiti da società controllate, parzialmente compensato dall'effetto positivo netto, rilevato nell'esercizio 2020, a seguito della conclusione del processo di revisione complessivo di stime di partite pregresse derivanti dalla gestione BancoPosta.

I costi totali, al netto degli Ammortamenti e svalutazioni, passano da 8.090 milioni di euro del 2020 a 8.091 milioni di euro del 2021. L'aumento degli altri costi operativi per 212 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente è imputabile principalmente alla crescita dei costi per beni e servizi (+168 milioni di euro) correlati principalmente alla crescita del business pacchi e ai servizi di telecomunicazione. La variazione degli altri costi operativi è sostanzialmente compensata dalla diminuzione del costo del lavoro (-211 milioni di euro) rispetto al 2020.

La voce ammortamenti e svalutazioni aumenta di 93 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente principalmente per via di maggiori ammortamenti di attività immateriali derivanti da investimenti su applicativi software divenuti disponibili all'uso e da nuovi applicativi rivenienti dai rami d'azienda IT ceduti dalle società del Gruppo.

Il costo complessivo del lavoro registra un decremento di 211 milioni di euro (-3,9%) rispetto all'esercizio 2020. Tale variazione è principalmente imputabile alla riduzione della componente straordinaria, solo in parte controbilanciata dalla crescita della componente ordinaria.

La variazione della componente ordinaria rispetto all'anno precedente deriva principalmente dai minori costi registrati nel 2020 durante l'emergenza sanitaria (ricorso al Fondo di Solidarietà, minori costi per incentivazione manageriale MBO e commerciale della forza vendita e altre indennità varie quali ad esempio straordinari e notturni per la ridotta attività svolta durante il lockdown). L'effetto è in parte controbilanciato dalla riduzione del numero delle risorse impiegate nell'esercizio (circa 4.100 FTE in meno rispetto al 2020), nonostante l'ingresso delle risorse del Gruppo Nexive (circa 300 FTE medi annui), a seguito della riorganizzazione societaria avvenuta in data 1° ottobre 2021.

La riduzione della componente straordinaria è principalmente dovuta al minor accantonamento per incentivi all'esodo.

Le imposte sul reddito passano da 8 milioni di euro del 2020 a 100 milioni di euro nel 2021 in aumento di 92 milioni di euro. Il saldo dell'esercizio 2021 comprende l'effetto positivo per 25 milioni di euro di cui 11 milioni relativi al beneficio fiscale connesso all'Aiuto alla Crescita Economica (ACE), riferito all'esercizio 2014, e 14 milioni di euro relativi ad un interpello riferibile all'imputazione fiscale di componenti di reddito derivanti dalla gestione delle giacenze su conti correnti postali.

Poste Italiane S.p.A. al 31 dicembre 2021 ha conseguito un Utile netto di 797 milioni di euro (325 milioni di euro nel 2020).

ANDAMENTO PATRIMONIALE E FINANZIARIO DI POSTE ITALIANE S.P.A.

Capitale investito netto e relativa copertura

31 dicembre 31 dicembre Variazioni
(dati in milioni di euro) 2021 2020
Immobilizzazioni materiali 2.142 2.017 125 6,2%
Immobilizzazioni immateriali 828 718 110 15,3%
Attività per diritti d'uso 945 1.034 (89) -8,6%
Partecipazioni 2.598 2.215 383 17,3%
Capitale immobilizzato 6.513 5.984 529 8,8%
Crediti commerciali e Altri crediti e attività 5.583 5.449 134 2,5%
Debiti commerciali e Altre passività (5.041) (5.111) 70 1,4%
Crediti (Debiti) per imposte correnti 105 137 (32) -23,4%
Totale capitale circolante netto 647 475 172 36,2%
Capitale investito lordo 7.160 6.459 701 10,9%
Fondi per rischi e oneri (1.169) (1.309) 140 10,7%
Trattamento di fine rapporto (896) (1.003) 107 10,7%
Crediti/(Debiti) per imposte anticipate/differite 0 (403) 403 n.s.
Capitale investito netto 5.095 3.744 1.351 36,1%
Patrimonio netto 7.034 7.239 (205) -2,8%
di cui Utile di periodo 797 325 472 145,2%
di cui Riserva di fair value 1.192 2.191 (999) -45,6%
Passività finanziarie 106.259 99.285 6.974 7,0%
Attività finanziarie (90.213) (92.325) 2.112 2,3%
Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 (6.456) (35) (6.421) n.s.
Cassa e depositi BancoPosta (7.659) (6.391) (1.268) -19,8%
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (3.870) (4.029) 159 3,9%
Posizione finanziaria netta (1.939) (3.495) 1.556 44,5%

n.s.: non significativo

La struttura patrimoniale di Poste Italiane S.p.A. presenta al 31 dicembre 2021 un Capitale investito netto di 5.095 milioni di euro (3.744 milioni di euro al 31 dicembre 2020).

Il Capitale immobilizzato si attesta a 6.513 milioni di euro ed evidenzia un incremento di 529 milioni di euro rispetto al 2020. Alla formazione del Capitale immobilizzato hanno altresì concorso investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali per 708 milioni di euro, in parte compensati da ammortamenti e svalutazioni per 532 milioni di euro. La voce Attività per diritti d'uso registra una variazione negativa di 89 milioni di euro che tiene principalmente conto delle acquisizioni dell'esercizio per 70 milioni di euro, rettifiche positive di 68 milioni di euro per variazioni contrattuali intercorse nell'esercizio e degli ammortamenti del periodo pari a 199 milioni di euro. Il valore delle partecipazioni evidenzia un incremento di 383 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020 principalmente imputabile all'effetto congiunto: i) della ricapitalizzazione, in data 26 luglio 2021, di Poste Vita SpA attraverso la sottoscrizione di uno strumento di capitale subordinato e non convertibile, con durata perpetua e con periodo di non-call di 10 anni, per complessivi 300 milioni di euro, finalizzato a rafforzarne il Solvency Ratio, ii) acquisto in data 1° luglio 2021 di una partecipazione azionaria pari al 40% della società BNL Finance per complessivi 40 milioni di euro, la società con decorrenza 1° luglio 2021 ha mutato la propria denominazione sociale in Financit SpA; acquisto, in data 1° marzo 2021, del 51% del capitale votante (40% del capitale totale) di Sengi Express Limited, società interamente posseduta da Cloud Seven Holding Limited per complessivi 16 milioni di euro; sottoscrizione in data 29 luglio 2021 dell'aumento di capitale sociale a pagamento di Replica SIM SpA di complessivi 10 milioni di euro, con conseguente acquisto di una partecipazione pari al 45% del capitale della società; versamento a favore di Nexive Network Srl76 di complessivi 16 milioni di euro per la copertura delle perdite sostenute a tutto il 30 settembre 2021, con la riduzione e contemporanea ricostituzione del Capitale sociale e costituzione di una riserva disponibile.

Il Capitale circolante netto al 31 dicembre 2021 si attesta a 647 milioni di euro e si incrementa di 172 milioni di euro rispetto alla fine dell'esercizio 2020 principalmente per la diminuzione del debito che Poste Italiane vanta nei confronti delle controllate in qualità di consolidante fiscale.

Il saldo dei Fondi per rischi e oneri si attesta a 1.169 milioni di euro (1.309 milioni di euro a fine dicembre 2020) e tiene conto principalmente del Fondo di incentivazione agli esodi per 515 milioni di euro (574 milioni di euro al 31 dicembre 2020) che riflette la stima delle passività che la Società si è impegnata irrevocabilmente a sostenere per trattamenti di incentivazione all'esodo su base volontaria, secondo le prassi gestionali in atto con le Rappresentanza Sindacali per un definito numero di dipendenti che risolveranno il loro rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2023.

Il saldo accoglie altresì il Fondo vertenze con terzi per 265 milioni di euro (237 milioni di euro al 31 dicembre 2020) costituito a copertura delle prevedibili passività, relative a contenziosi di varia natura con fornitori e terzi, giudiziali ed extragiudiziali, alle relative spese legali, nonché a sanzioni amministrative, penali e indennizzi nei confronti della clientela. Le variazioni intervenute nell'esercizio si riferiscono all'aggiornamento delle passività stimate e ad utilizzi per passività definite.

Il Fondo rischi operativi relativo a passività derivanti dall'operatività condotta in ambito BancoPosta è pari a 134 milioni di euro al 31 dicembre 2021, e registra una variazione netta in aumento rispetto al saldo di 131 milioni del 31 dicembre 2020 pari a 3 milioni di euro. Gli accantonamenti netti dell'esercizio, di complessivi 17 milioni di euro, riflettono principalmente la revisione delle stime dei rischi legati alla distribuzione di prodotti del risparmio postale e delle rettifiche e conguagli di proventi di esercizi precedenti.

76 In data 29 gennaio 2021, Poste Italiane ha acquisito il 100% del capitale sociale di Nexive Group Srl da PostNL e Mutares Holding per complessivi 31 milioni di euro. In data 11 maggio 2021, il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ha approvato i progetti di fusione e scissione inerenti l'operazione di riorganizzazione societaria che si è articolata nei seguenti passaggi:

- Fusione per incorporazione di Nexive Group e Nexive Servizi in Poste Italiane SpA;

- Scissione parziale di Nexive Network (i) in favore di Poste Italiane SpA, quanto al ramo d'azienda relativo alle attività di recapito della corrispondenza, che comprendono l'interessenza azionaria in Nexive Scarl, e (ii) in favore di Postel SpA, quanto al ramo d'azienda relativo alle attività di stampa.

L'operazione, la cui efficacia decorre dal 1° ottobre 2021, è stata effettuata in continuità di valori e ha generato un avviamento di 33 milioni di euro e un disavanzo da fusione di 10 milioni di euro, rilevato nell'apposita riserva di Patrimonio netto.

Il saldo accoglie altresì il Fondo oneri del personale per 120 milioni di euro (227 milioni di euro a fine dicembre 2020) ed è costituito a copertura di prevedibili passività afferenti al costo del lavoro, certe o probabili nel loro futuro manifestarsi ma suscettibili di variazioni di stima nella relativa quantificazione. Si incrementa nell'esercizio per il valore stimato di nuove passività (112 milioni di euro) e si decrementa per il venir meno di passività identificate in passato (44 milioni di euro) e per passività definite (176 milioni di euro).

Il saldo netto dei Crediti (Debiti) per imposte anticipate/differite al 31 dicembre 2021 non presenta valori significativi (saldo netto passivo di 403 milioni di euro Al 31 dicembre 2020); la variazione del periodo è in larga parte ascrivibile all'effetto fiscale netto positivo sulla variazione della riserva di fair value degli investimenti in titoli disponibili per la vendita.

Il Patrimonio netto ammonta a 7.034 milioni di euro e diminuisce di 205 milioni di euro in relazione principalmente alla movimentazione della riserva di fair value (-999 milioni di euro) in cui sono riflesse le oscillazioni (positive e/o negative) da valutazione degli investimenti classificati nella categoria FVTOCI nonché all'utile netto conseguito nell'esercizio pari a 797 milioni di euro.

Indebitamento finanziario ESMA del Patrimonio non destinato di Poste Italiane S.p.A.

(dati in milioni di euro) Al 31 dicembre Al 31 dicembre
2021 2020
A. Disponibilità liquide (2.028) (2.159)
B. Mezzi equivalenti a disponibilità liquide - -
C. Altre attività finanziarie correnti (52) (495)
D. Liquidità (A+B+C) (2.080) (2.654)
E. Debito finanziario corrente (inclusi gli strumenti di debito, ma esclusa la parte corrente
del debito finanziario non corrente)
1.935 1.585
F. Parte corrente dell'indebitamento non corrente 1 1
G. Indebitamento finanziario corrente (E + F) 1.936 1.586
H. Indebitamento finanziario corrente netto (G + D) (144) (1.068)
I. Debito finanziario non corrente (esclusi la parte corrente e gli strumenti di debito) 1.532 1.707
J. Strumenti di debito 1.047 1.046
K. Debiti commerciali e altri debiti non correnti 22 25
L. Indebitamento finanziario non corrente (I + J + K) 2.601 2.778
M. Totale Indebitamento finanziario (H + L) 2.457 1.710
Riconciliazione indebitamento finanziario ESMA Al 31 dicembre Al 31 dicembre
(dati in milioni di euro) 2021 2020
M. Totale Indebitamento finanziario (H + L) 2.457 1.710
Attività finanziarie non correnti (407) (377)
K. Debiti commerciali e altri debiti non correnti (22) (25)
Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 (448) (35)
Posizione Finanziaria Netta Industriale 1.580 1.273
(Crediti)/Debiti finanziari per rapporti intergestori 175 898
Posizione Finanziaria Netta del Patrimonio non destinato al lordo dei rapporti 1.755 2.171
intergestori
RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA
GOVERNANCE DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA
Con riferimento alla Governance del Patrimonio BancoPosta, le regole di organizzazione, gestione e controllo che ne
disciplinano il funzionamento sono contenute nel "Regolamento del Patrimonio BancoPosta" approvato dall'Assemblea
straordinaria del 14 aprile 2011 e da ultimo modificato dall'Assemblea straordinaria del 29 maggio 2018. Per effetto

Riconciliazione indebitamento finanziario ESMA

Al 31 dicembre Al 31 dicembre
(dati in milioni di euro) 2021 2020
M. Totale Indebitamento finanziario (H + L) 2.457 1.710
Attività finanziarie non correnti (407) (377)
K. Debiti commerciali e altri debiti non correnti (22) (25)
Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 (448) (35)
Posizione Finanziaria Netta Industriale 1.580 1.273
(Crediti)/Debiti finanziari per rapporti intergestori 175 898
Posizione Finanziaria Netta del Patrimonio non destinato al lordo dei rapporti
intergestori
1.755 2.171

RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA

GOVERNANCE DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA

dell'emanazione da parte della Banca d'Italia, il 27 maggio 2014, di un aggiornamento delle Disposizioni di Vigilanza prudenziali per le banche, al Patrimonio BancoPosta si applicano le disposizioni previste per gli istituti di credito sull'assetto organizzativo e di governance, sul sistema contabile e dei controlli e sugli istituti di adeguatezza patrimoniale e contenimento dei rischi.

Per ogni ulteriore approfondimento sugli assetti di Corporate Governance si rinvia alla "Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari" di Poste Italiane approvata di tempo in tempo dal Consiglio di Amministrazione e pubblicata sul sito internet della Società, nella sezione Governance.

BancoPosta è altresì dotata di un "Regolamento Organizzativo e di Funzionamento" (ROF) approvato dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane, il cui ultimo aggiornamento è del 24 giugno 2021, che descrive il modello di funzionamento di BancoPosta, il suo assetto organizzativo e le correlate responsabilità assegnate alle diverse funzioni, nonché i processi di affidamento di funzioni aziendali di BancoPosta a Poste Italiane e di esternalizzazione del Patrimonio BancoPosta. Il processo di "Governo degli Affidamenti e delle Esternalizzazioni" del Patrimonio BancoPosta, già oggetto di rivisitazione nel 2018, è stato ulteriormente irrobustito da ultimo nel 2021, relativamente agli ambiti normativo, organizzativo, di presidio delle attività affidate e/o esternalizzate, nell'ottica di un miglioramento della qualità dei processi.

Nel mese di gennaio 2021, a seguito del completamento dell'iter autorizzativo, con l'invio nel mese di ottobre 2020 della

comunicazione preventiva a Banca d'Italia per i Disciplinari di Funzioni Essenziali o Importanti (FEI) e di Funzioni di Controllo, sono entrati in vigore i nuovi Disciplinari Esecutivi, che saranno validi fino a dicembre 2022.

Rinnovati i Disciplinari Esecutivi per il biennio 2021-2022

Per il biennio 2021-2022, in particolare, è stato introdotto un nuovo Disciplinare relativo all'affidamento dei servizi Business Continuity Management (BCM) alla funzione Corporate Affairs ed è stato posto in essere un significativo ampliamento delle attività prestate dalla funzione

Risorse Umane e Organizzazione, il cui affidamento è stato riclassificato, a partire dal 2021, in FEI. Inoltre, i Disciplinari con le due Reti Commerciali (Privati e Business) sono stati accorpati in un unico Disciplinare, in ottica di efficientamento della gestione.

Nella revisione di tutti i Disciplinari, sono stati affinati i Key Performance Indicator (KPI) e introdotti nuovi indicatori. Il numero di KPI previsti è aumentato significativamente rispetto ai 271 complessivi presenti nei Disciplinari 2020, attestandosi a 385, di cui 22 riferibili al nuovo Disciplinare BCM.

Nel corso del primo periodo di applicazione dei nuovi Disciplinari Esecutivi sono state condivise con le Funzioni affidatarie alcune modifiche e integrazioni contrattuali derivanti sia da richieste della Banca d'Italia, sia da esigenze operative (es:

"Addendum" ai nuovi Disciplinari per le modifiche non rilevanti

introduzione di specifici valori di "warning" per ciascun indicatore di performance o introduzione di nuovi KPI). Inoltre, a seguito delle evoluzioni organizzative, per i Disciplinari Amministrazione Finanza e Controllo e Digital Technology & Operations (Customer Operations) sono stati aggiornati anche i relativi contenuti.

Infine, sono state aggiornate la remunerazione delle Reti Commerciali in relazione all'evoluzione dell'offerta commerciale (cessione dei crediti d'imposta) e la remunerazione della componente Immobiliare del Disciplinare Corporate Affairs No FEI (per la revisione degli spazi BancoPosta,

anche in relazione alla riorganizzazione del sito secondario per la Business Continuity). Tali modifiche, che si configurano come "non rilevanti" ai sensi del vigente "Regolamento del Processo di Affidamento e di Esternalizzazione del Patrimonio BancoPosta" sono state apportate tramite "Addendum".

Nel 2021 sono proseguiti i Comitati Operativi sulle Funzioni affidatarie (introducendo un comitato dedicato alle attività affidate a Mercato Impresa e Pubblica Amministrazione) e su quelle esternalizzate alle Società del Gruppo: BancoPosta Fondi SGR e PostePay, con l'obiettivo di presidiare e di rafforzare le modalità di interlocuzione.

In coerenza con quanto previsto nel 34° aggiornamento della Circolare n. 285 del 17/12/2013 di Banca d'Italia, nel corso del 2021 è stata condotta un'analisi per identificare i contratti vigenti che necessitavano di un adeguamento per essere conformi ai nuovi contenuti minimi richiesti. Per i contratti risultati non conformi si è provveduto o a effettuare apposite integrazioni attraverso Addendum o a integrarne i contenuti qualora il contratto prevedesse un rinnovo in corso d'anno. Unicamente per un contratto relativo a servizi di Back Office Automation, l'integrazione dei contenuti sarà effettuata in corrispondenza della scadenza nel mese di marzo 2022, essendo stato valutato opportuno procedere direttamente nel nuovo contratto e avendone dato comunicazione all'Autorità di Vigilanza. Inoltre, per il contratto di gestione su base individuale di portafogli di investimento per conto terzi con BancoPosta Fondi SGR, l'integrazione dei contenuti previsti sarà sottoscritta nel primo semestre del 2022 con efficacia dal 1° gennaio 2022.

ANDAMENTO ECONOMICO, PATRIMONIALE E FINANZIARIO DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA

Principali indicatori 2021 2020
CET 1 CAPITAL 1 2.633 2.449
TOTAL CAPITAL 2 2.983 2.449
CET 1 RATIO 3 19,3% 18,1%
TOTAL CAPITAL RATIO 4 21,9% 18,1%
ROA 5 0,5% 0,6%
ROE 6 20,8% 26,2%
Margine interesse / Margine intermediazione 7 27,8% 29,0%
Costi operativi / Margine intermediazione 8 86,6% 83,5%

(1) Il CET 1 Capital include il Capitale di costituzione e le Riserve di Utili non distribuiti (capitale primario), tenuto conto del regime transitorio (Regolamento 2017/2395 EU).

(2) Il TOTAL CAPITAL include il CET 1 CAPITAL, e il capitale aggiuntivo di classe 1 (AT 1)

(3) Il CET 1 Ratio esprime l'adeguatezza del capitale primario rispetto ai requisiti patrimoniali di Pillar 1 (operativi, credito, controparte, cambio).

(4) Il TOTAL CAPITAL RATIO esprime l'adeguatezza dei fondi propri (Total Capital) rispetto all'esposizione ponderata i rischi di Pillar 1 (operativi, credito, controparte, cambio).

(5) Il ROA (Return On Assets). Rappresenta il rapporto tra il risultato d'esercizio e il totale attivo del periodo.

(6) Il ROE (Return On Equity) è il rapporto tra il Risultato dell'esercizio e il Patrimonio Netto dedotti il Risultato dell'esercizio e le Riserve da valutazione

(7) Il Margine di interesse / Margine di intermediazione costituisce il contributo fornito dalla redditività della gestione raccolta/impieghi rispetto all'Attività di intermediazione.

(8) Il Cost/Income ratio è il rapporto intercorrente tra i Costi operativi e il Margine di intermediazione.

Gli indicatori sopra richiamati risentono delle peculiarità del Patrimonio BancoPosta e del fatto che i valori riconosciuti alle Funzioni di Poste Italiane sono classificati nella voce "Spese Amministrative"; tali indicatori, pertanto, non devono essere valutati in valore assoluto o in confronto con il mercato, ma unicamente nel tempo.

ANDAMENTO ECONOMICO

Conto economico

Interessi attivi e proventi assimilati
1.533
Interessi passivi e oneri assimilati
(91)
Margine di interesse
1.442
Commissioni attive
3.588
Commissioni passive
(267)
Commissioni nette
3.321
Risultato netto dell'attività di negoziazione
(2)
Risultato netto dell'attività di copertura
5
Utili/(Perdite) da cessione di attività/passività finanziarie
407
Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair
7
value con impatto a Conto economico
Margine di intermediazione
5.180
Spese amministrative
(4.446)
Altri proventi/(oneri) di gestione
8
Oneri operativi netti
(4.438)
Risultato netto della gestione operativa
742
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
(48)
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di crediti
4
Risultato corrente al lordo delle imposte
698
Imposte sul reddito dell'esercizio
(189)
Utile netto
508
Il Margine di interesse si attesta a 1.442 milioni di euro e segna una diminuzione del 3,7% (-56 milioni di euro), riconducibile
principalmente alla riduzione dei rendimenti conseguiti sugli strumenti finanziari, solo parzialmente controbilanciata dalla
presenza, rispetto allo scorso anno, degli interessi su crediti d'imposta.
Gli interessi attivi pari a 1.533 milioni di euro in calo del 3,4% rispetto a 1.587 milioni di euro dell'anno precedente (-54
milioni di euro) accolgono i proventi derivanti dagli impieghi in titoli, dei depositi fruttiferi presso il MEF, dei crediti d'imposta,
delle operazioni in pronti contro termine e delle collateralizzazioni su derivati.
Gli Interessi passivi che sono riconducibili sostanzialmente a rapporti di conto corrente, operazioni in pronti contro termine
e collateralizzazioni di operazioni in derivati, ammontano a 91 milioni di euro e risultano sostanzialmente in linea rispetto
al dato dell'analogo periodo precedente (89 milioni di euro pari a -2,2%).
Le Commissioni nette si attestano a 3.321 milioni di euro e evidenziano una crescita dello 0,9% rispetto ai 3.290 milioni di
euro dell'analogo periodo precedente (+31 milioni di euro). Le commissioni attive si attestano a 3.588 milioni di euro
registrano una crescita di 6 milioni di euro (+0,2%) rispetto al 2020 e la variazione positiva riflette principalmente il
miglioramento della dinamica del collocamento dei prodotti di finanziamento, dei prodotti assicurativi e del contratto
sottoscritto con la società PostePay S.p.A. ed è mitigata da un minor apporto delle commissioni sui bollettini e sul Risparmio
Postale. La determinazione del ricavo di quest'ultimo, riflette le condizioni disciplinate dalla nuova convenzione sottoscritta
1.587
(89)
1.498
3.582
(292)
3.290
6
(2)
365
2
5.159
(4.444)
67
(4.377)
782
69
(22)
829
(200)
629
(54)
(2)
(56)
6
2
5
31
(8)
7
4
2
5
21
(2)
(59)
(61)
(40)
(117)
26
(131)
11
(121)
-3,4%
-2,2%
-3,7%
0,2%
8,6%
0,9%
-133,3%
350,0%
11,5%
250,0%
0,4%
n.s.
-88,1%
-1,4%
-5,1%
-169,6%
118,2%
-15,8%
5,5%
-19,2%
in data 24 dicembre 2021. Le commissioni passive ammontano a 267 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 292 milioni
di euro registrati nel 2020 (-25 milioni di euro, pari a -8,6%). La variazione negativa è da ricondurre sostanzialmente a
minori costi maturati nell'ambito del contratto di service sottoscritto con PostePay S.p.A.
L'utile netto da cessioni di Attività finanziarie si attesta a 407 milioni di euro, in crescita rispetto ai 365 milioni di euro del
2020 (+42 milioni di euro, +11,5%).
Il Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto Economico pari a 7 milioni
di euro, accoglie per circa 5 milioni di euro l'oscillazione positiva del fair value relativo ad azioni Visa Incorporated (Series
C Convertible Participating Preferred Stock) e per ulteriori 2 milioni di euro l'effetto positivo relativo alla vendita di 2.199

azioni privilegiate Visa Incorporated Series A Preferred Stock (corrispondenti a 220.000 azioni ordinarie) avvenuta nel secondo trimestre 2021.

Sempre con riferimento alle azioni Visa Incorporated, il 1° marzo 2021 è giunto a scadenza il contratto di vendita a termine di 400.000 azioni ordinarie stipulato nel primo semestre 2019 senza scambio del sottostante. La Società ha inoltre stipulato due distinti contratti di vendita a termine; il primo è stato regolato il 3 giugno 2021, contestualmente alla vendita delle azioni sopra richiamata; il secondo, ancora in essere, avente ad oggetto 198.000 azioni ordinarie Visa Incorporated e con data regolamento il 1° marzo 2023.

Gli Oneri operativi netti, che sono complessivamente pari a 4.438 milioni di euro, includono spese amministrative per 4.446 milioni di euro e altri proventi di gestione complessivamente positivi per 8 milioni di euro. Le Spese Amministrative risultano tendenzialmente in linea con lo scorso anno; i proventi di gestione mostrano un valore inferiore rispetto all'esercizio precedente, riconducibile principalmente a maggiori proventi registrati nel 2020 a seguito della conclusione, nell'esercizio 2020, di un processo di revisione complessiva di stime di partite pregresse.

La voce Accantonamenti netti a Fondi per rischi ed oneri presenta un saldo negativo di 48 milioni di euro, rispetto al saldo positivo di 69 milioni di euro del precedente esercizio. Tale variazione negativa riflette principalmente gli assorbimenti a Conto economico rilevati nell'esercizio 2020 a seguito della revisione di stima di alcuni rischi legati alla distribuzione di prodotti del Risparmio Postale e vertenze giudiziali con terzi, nonché della conclusione, nel corso dell'esercizio 2020, delle iniziative volontarie di tutela intrapresa a favore della clientela sottoscrittrice dei fondi immobiliari "Europa Immobiliare 1" e "Obelisco".

La voce rettifiche e riprese di valore nette per rischio di credito, si attesta a 4 milioni di euro (-22 milioni di euro al 31 dicembre 2020, con una variazione positiva pari a 26 milioni di euro). Tale variazione riflette prevalentemente la valutazione del rischio di credito.

Tenuto conto delle imposte del periodo, pari a 189 milioni di euro (200 milioni di euro al 31 dicembre 2020), l'utile netto del patrimonio Bancoposta si attesta a 508 milioni di euro, in diminuzione di 121 milioni di euro (pari a -19,2%) rispetto al precedente esercizio (629 milioni di euro).

RISORSE DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA

Numero medio in Full Time Equivalent 2021 2020
Dirigenti 27 33
Quadri 291 296
Impiegati 72 81
Totale 390 410

Al 31 dicembre 2021, la Funzione BancoPosta risulta articolata in 9 funzioni di II livello, di cui 2 funzioni di Marketing: Privati e Imprese e Business e Pubblica Amministrazione; 1 funzione dedicata alla formazione dei canali commerciali per l'offerta dei servizi finanziari e assicurativi: Supporto prodotti per i canali; 3 funzioni di Staff: Amministrazione, Pianificazione e Controllo, Processi di Funzionamento e Segreteria tecnica; 3 Funzioni di Controllo: Compliance, Revisione Interna, Risk Management e Governo Outsourcing. La funzione HR Business Partner BancoPosta è stata accentrata nell'ambito della Funzione Risorse Umane e Organizzazione.

Il primo semestre del 2021 è stato caratterizzato da una revisione complessiva dell'assetto organizzativo di BancoPosta che ha inteso, in coerenza con il Piano "24SI" del Gruppo Poste Italiane, far evolvere il proprio modello organizzativo per

rispondere più efficacemente alle preferenze e ai comportamenti in continuo cambiamento dei clienti sfruttando i punti di forza e gli asset distintivi del Gruppo con un approccio omnicanale.

Tra i diversi interventi realizzati si evidenzia la costituzione delle funzioni:

  • Marketing Privati, con la responsabilità di definire e attuare in maniera integrata le soluzioni di offerta e i modelli di servizio alla clientela retail dei prodotti BancoPosta e coordinare le funzioni di marketing delle altre business lines e delle Società del Gruppo per il collocamento dei prodotti sulle reti retail;
  • Processi di Funzionamento, per garantire il miglioramento continuo dei processi a vantaggio dell'esperienza del cliente, secondo una logica omnicanale e di coerenza tra i processi del canale digitale e fisico.

Non ci sono state ulteriori manovre organizzative nel secondo semestre 2021.

Nel 2021 sono state erogate al personale di BancoPosta tramite webinar o piattaforma e-learning circa 31.600 ore di formazione di tipo tecnico-specialistico, normativo/obbligatorio e comportamentale/manageriale.

Sono proseguite nel corso dell'anno le misure adottate dalla Capogruppo dirette a tutelare la sicurezza e salute del Personale BancoPosta (smart working, fornitura costante di dispositivi di protezione individuale, sanificazione straordinaria dei locali della sede direzionale, ecc). A partire dal mese di ottobre 2021 sono stati riattivati i rientri in sede per almeno due giornate lavorative settimanali, garantendo la fornitura costante di dispositivi sanitari e la prosecuzione dell'utilizzo dei termoscanner per il controllo della temperatura in tutte le aree di accesso obbligato della sede direzionale. Per maggiori approfondimenti sul complesso delle iniziative intraprese dal Gruppo Poste Italiane a tutela dei propri dipendenti si rimanda a quanto descritto nel capitolo 5 "Rischi e opportunità" al paragrafo "Gestione della pandemia da Covid-19".

Gestione patrimoniale e finanziaria

Stato patrimoniale

Voci dell'attivo
(dati in milioni di euro)
31 dicembre
2021
31 dicembre
2020
Variazioni
Cassa e disponibilità liquide* 7.680 6.408 1.272 19,9%
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico 39 72 (33) -45,8%
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla Redditività complessiva 37.626 42.638 (5.012) -11,8%
Attività finanziarie valutate al Costo ammortizzato* 53.733 52.024 1.709 3,3%
Derivati di copertura 873 78 795 n.s.
Attività fiscali 283 130 153 117,7%
Altre attività 8.838 2.631 6.207 235,9%
Totale dell'attivo 109.072 103.981 5.091 4,9%

n.s. non significativo

Voci del passivo
(dati in milioni di euro)
31 dicembre
2021
31 dicembre
2020
Variazioni
Passività finanziarie valutate al Costo ammortizzato 95.799 86.110 9.689 11,3%
Passività finanziarie di negoziazione 2 20 (18) -90,0%
Derivati di copertura 5.461 8.243 (2.782) -33,7%
Passività fiscali 670 979 (309) -31,6%
Altre passività 2.535 3.153 (618) -19,6%
Trattamento di fine rapporto del personale 3 3 (0) n.s.
Fondi per rischi e oneri 229 213 16 7,5%
Riserve da valutazione 1.118 2.278 (1.160) -50,9%
Strumenti di capitale 350 - 350 n.s.
Riserve 2.397 2.353 44 1,9%
Utile netto 508 629 (121) -19,2%
Totale del passivo e del Patrimonio netto 109.072 103.981 5.091 4,9%

n.s. non significativo

* I valori al 31 dicembre 2020 sono stati riclassificati a seguito dell'aggiornamento della normativa 262 Banca d'Italia

Le voci dell'Attivo dello Stato Patrimoniale sono rappresentate dalla Cassa e disponibilità liquide, dalle Attività finanziarie nonché dai Derivati di copertura, dalle Attività fiscali e dalle Altre Attività.

La voce Cassa e disponibilità liquide ammonta al 31 dicembre 2021 a 7.680 milioni di euro (6.408 milioni di euro al 31 dicembre 2020, +1.272 milioni di euro) e include, per un totale di 2.906 milioni di euro, la liquidità presso gli Uffici Postali e presso le società di trasporto valori, nonché le giacenze sul conto presso Banca d'Italia destinato ai regolamenti interbancari per 4.757 milioni di euro.

Le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto Economico pari a 39 milioni di euro, sono riconducibili principalmente al fair value di 32.059 azioni privilegiate Visa Incorporated (serie C Convertible Participating Preferred Stock); la variazione della voce è riconducibile alla vendita di 2.199 azioni Visa Incorporated (Series A Preferred Stock), commentata nel precedente paragrafo.

La voce Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla Redditività Complessiva ammonta a 37.626 milioni di euro (42.638 milioni di euro al 31 dicembre 2020, -5.012 milioni di euro) ed è riconducibile a investimenti in titoli di Stato italiani. La riduzione della voce in esame è dovuta prevalentemente a circa -2.190 milioni di euro alla variazione di fair value dei titoli presenti in portafoglio e per circa -3.064 milioni di euro al rapporto fra vendite/rimborsi di titoli rispetto ai nuovi acquisti.

Le Attività finanziarie valutate al Costo Ammortizzato si attestano a 53.733 milioni di euro (52.024 milioni di euro al 31

dicembre 2020, +1.709 milioni di euro) e sono riconducibili a investimenti in titoli di Stato di emissione italiana e titoli garantiti dallo Stato Italiano per 33.110 milioni di euro (33.255 milioni di euro al 31 dicembre 2020, -145 milioni di euro) e a depositi e crediti diversi per 20.623 milioni di euro (18.769 milioni di euro al 31 dicembre 2020, +1.854 milioni di euro).

Con riferimento alle Attività finanziarie relative agli investimenti in titoli di Stato di emissione italiana e in titoli garantiti dallo Stato italiano, la riduzione in oggetto è il combinato disposto dell'aumento dell'operatività in titoli avvenuta nel periodo in esame (saldo netto degli acquisti rispetto alle vendite/rimborsi di titoli ed altri effetti per circa +1.337 milioni di euro) e della riduzione della variazione di fair value relativa a titoli coperti con derivati fair value hedge (per circa -1.513 milioni di euro).

Le Attività Finanziarie riferibili a depositi e crediti diversi, includono principalmente: (i) impieghi e depositi presso il MEF per 14.697 milioni di euro (9.327 milioni di euro al 31 dicembre 2020, +5.370 milioni di euro); (ii) depositi a garanzia per 4.858 milioni di euro (7.494 milioni di euro al 31 dicembre 2020, -2.636 milioni di euro); (iii) crediti commerciali per 818 milioni di euro (987 milioni di euro al 31 dicembre 2020, -169 milioni di euro); (iv) crediti relativi al saldo dei rapporti di natura numeraria su cui sono regolati incassi e pagamenti con terzi per il tramite di Poste Italiane per 175 milioni di euro (898 milioni di euro al 31 dicembre 2020, -723 milioni di euro).

La variazione degli impieghi e depositi presso il MEF è riconducibile sostanzialmente a una maggiore raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione; la riduzione dei depositi a garanzia è da ricondurre prevalentemente al miglioramento del fair value dei Derivati di Copertura, iscritti sia nell'attivo che nel passivo dello Stato Patrimoniale.

I Derivati di copertura, con fair value positivo al 31 dicembre 2021, ammontano a 873 milioni di euro (78 milioni di euro al 31 dicembre 2020, +795 milioni di euro).

La voce Attività fiscali risulta pari a 283 milioni di euro, in aumento di 153 milioni di euro (+117,7%) rispetto ai 130 milioni di euro del 31 dicembre 2020, per effetto prevalentemente della movimentazione delle imposte anticipate di Patrimonio Netto ovvero alla dinamica delle Riserve da valutazione.

Le Altre Attività, pari a 8.838 milioni di euro (2.631 milioni di euro al 31 dicembre 2020, +6.207 milioni di euro) mostrano un incremento sostanzialmente riconducibile agli acquisti ai crediti d'imposta (acquistati da Poste Italiane S.p.A. nel rispetto delle disposizioni del Decreto Rilancio - D.L. n. 34/2020 poi convertito con Legge n. 77/2020 – e trasferiti al

Patrimonio BancoPosta), iscritti in bilancio al 31 dicembre 2021 per un valore pari a circa 6 miliardi di euro (per un valore nominale di circa 6,9 miliardi di euro).

Le principali voci del Passivo dello Stato Patrimoniale sono rappresentate dalle Passività finanziarie, dai Derivati di copertura, dalle Passività fiscali, dalle Altre Passività e dai Fondi.

Le Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato, si attestano a 95.799 milioni di euro (86.110 milioni di euro al 31 dicembre 2020, +9.689 milioni di euro) e accolgono: (i) debiti verso clientela per 85.098 milioni di euro (75.295 milioni di euro al 31 dicembre 2020, +9.803 milioni di euro) riconducibili alla raccolta effettuata mediante conti correnti e a operazioni in pronti contro termine; (ii) debiti verso banche per 10.701 milioni di euro (10.815 milioni di euro al 31 dicembre 2020, - 114 milioni di euro) riferibili, anche in questo caso, a rapporti di conto corrente e a operazioni in pronti contro termine.

Le passività finanziarie di negoziazione, pari a 2 milioni di euro, rappresentano il fair value del contratto di vendita a termine di azioni ordinarie Visa Incorporated, stipulato nel corso del 2021 (data regolamento 1° marzo 2023).

I Derivati di copertura relativi a titoli in portafoglio, con fair value negativo, ammontano a 5.461 milioni di euro (8.243 milioni di euro al 31 dicembre 2020, -2.782 milioni di euro).

La voce Passività fiscali si attesta a 670 milioni di euro, in diminuzione di 309 milioni di euro, rispetto ai 979 milioni di euro di fine esercizio 2020, per effetto delle movimentazioni delle imposte differite intervenute nell'esercizio 2021 correlate alle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Le Altre Passività, pari 2.535 milioni di euro (3.153 milioni di euro al 31 dicembre 2020, -618 milioni di euro), sono prevalentemente imputabili a partite di natura tributaria a titolo di sostituto d'imposta e a partite in corso di lavorazione.

Il Fondo Trattamento di fine rapporto del personale, pari a circa 3 milioni di euro, risulta in linea rispetto al valore del 31 dicembre 2020.

I Fondi per rischi e oneri, che accolgono stanziamenti per far fronte a vertenze e oneri con il personale, clienti e terzi in genere, nonché a rischi di varia natura derivanti dall'operatività in ambito BancoPosta, ammontano a 229 milioni di euro, in aumento di 16 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020. La variazione di tale voce risente delle attività di revisione di stima di alcuni rischi legati alla distribuzione di prodotti del Risparmio Postale e vertenze giudiziali con terzi.

Il Patrimonio Netto BancoPosta al 31 dicembre 2021 si attesta a 4.373 milioni di euro (5.260 milioni di euro al 31 dicembre 2020, -887 milioni di euro pari a -16,9%) e accoglie: (i) la Riserva per il Patrimonio BancoPosta, pari a 1.211 milioni di euro (incrementata di 1 milione rispetto al 31 dicembre 2020 a seguito della variazione della Riserva per i Piani di incentivazione); (ii) la Riserva degli utili conseguiti negli esercizi precedenti, pari a 1.186 milioni di euro, variata in aumento di 50 milioni di euro a seguito della delibera assembleare del 28 maggio 2021 di destinazione dell'utile 2020 del patrimonio BancoPosta e in diminuzione di 6 milioni di euro per gli interessi passivi maturati sugli Strumenti di capitale; (iii) gli Strumenti di capitale, pari a 350 milioni di euro, che si riferiscono a un finanziamento subordinato perpetuo con periodo di non-call di 8 anni, concesso in data 30 giugno 2021 a termini e condizioni che ne consentono la computazione come capitale aggiuntivo di classe 1 ("Additional Tier 1"); (iv) le Riserve da valutazione pari a 1.118 milioni di euro (2.278 milioni di euro al 31 dicembre 2020), in cui è riflessa principalmente la variazione negativa di valore delle Riserve di fair value delle Attività finanziarie al 31 dicembre 2021; (v) il Risultato netto conseguito nell'esercizio 2021 pari a 508 milioni di euro.

Controlli interni e gestione dei rischi del Patrimonio BancoPosta

Gli elementi che in BancoPosta caratterizzano l'Ambiente di controllo77, inteso come il contesto generale nel quale le risorse aziendali svolgono le attività ed espletano le proprie responsabilità, sono principalmente rappresentati da:

77 Rappresenta una delle componenti più rilevanti del sistema dei controlli interni, ovvero l'insieme organico di regole, procedure e strutture organizzative, finalizzato a prevenire o limitare le conseguenze di risultati inattesi e consentire il raggiungimento degli obiettivi strategici, operativi, di conformità alle leggi e ai regolamenti applicabili, di corretta e trasparente informativa interna ed esterna.

• il Codice Etico di Gruppo;

• il Modello Organizzativo ex D. Lgs. 231/2001 e le relative procedure aziendali predisposte;

• la struttura organizzativa di BancoPosta, costituita da organigrammi, ordini di servizio, comunicazioni e procedure organizzative, che attribuiscono alle funzioni compiti e responsabilità;

• il Regolamento del processo di affidamento e di esternalizzazione del Patrimonio BancoPosta, che disciplina rispettivamente l'affidamento di attività del Patrimonio a Funzioni di Poste Italiane in termini di processi decisionali, contenuto minimo dei Disciplinari esecutivi, livelli di servizio, flussi informativi e modalità di controllo, nonché l'esternalizzazione di Funzioni Aziendali di BancoPosta a soggetti terzi all'organizzazione di Poste Italiane identificando le fasi operative, i ruoli e le responsabilità degli Organi e delle Funzioni Aziendali a vario titolo coinvolte;

• la Linea Guida sul Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi (SCIGR) che descrive ruoli e attività delle Funzioni di controllo del Patrimonio BancoPosta, nonché le modalità di coordinamento e i flussi informativi tra queste e le Funzioni di controllo di Poste Italiane e i flussi informativi verso gli organi aziendali;

• il sistema di deleghe utilizzato, che prevede l'attribuzione di poteri ai responsabili di funzione in relazione alle attività svolte.

Con riguardo all'assetto del BancoPosta, il modello organizzativo in essere prevede funzioni di controllo fornite dei requisiti di autonomia e indipendenza, secondo quanto previsto dalla specifica normativa di Vigilanza della Banca d'Italia: Risk Management, Governo Outsourcing, Compliance e Revisione Interna. È inoltre previsto che BancoPosta, anche nell'ambito dei controlli, si avvalga dell'apporto delle altre funzioni di Poste Italiane, in linea con il Regolamento del processo di affidamento e di esternalizzazione del Patrimonio BancoPosta sopra citato.

La Revisione Interna BancoPosta, ha predisposto nei primi mesi del 2022 la Relazione annuale 2021, documento finalizzato a fornire periodica informativa agli Organi aziendali in merito alla completezza, adeguatezza, funzionalità e affidabilità del complessivo sistema dei controlli di BancoPosta.

La Relazione, sulla base dei risultati del lavoro complessivamente condotto dalla funzione e indicato nel Piano di Audit 2021, riporta inoltre gli esiti degli accertamenti effettuati sulle attività affidate da BancoPosta a funzioni di Poste Italiane tramite i Disciplinari Esecutivi, nonché sulle attività affidate in outsourcing a fornitori esterni all'Azienda.

La Relazione annuale, presentata al Collegio Sindacale e al Consiglio di Amministrazione, è inviata alla Banca d'Italia. La specifica sezione relativa ai servizi di investimento è, invece, oggetto di invio alla Consob.

Tali attività di consuntivazione sono state svolte, avvalendosi anche dei risultati della funzione Controllo Interno di Poste Italiane cui sono demandate, in base a uno specifico Disciplinare esecutivo, le attività di IT audit e l'esecuzione delle verifiche presso le strutture territoriali e canali di vendita di Poste Italiane connesse ai processi e prodotti di BancoPosta.

La Revisione Interna ha, inoltre, elaborato il Piano di Audit annuale (2022) e pluriennale (2022-2024) basati su un processo di risk assessment orientato a garantire un'adeguata copertura del Business Process Model di BancoPosta, in relazione ai rischi, agli aspetti evolutivi del business, alle tematiche normative, agli assetti organizzativi del Patrimonio. Tali Piani sono oggetto di illustrazione al Collegio Sindacale e posti all'attenzione del Consiglio di Amministrazione.

Sistema di gestione dei rischi

BancoPosta è dotata di un'autonoma funzione di Risk Management responsabile di garantire, tra l'altro, in raccordo con la funzione Sviluppo Sostenibile, Risk e Compliance di Gruppo di Poste Italiane S.p.A., una visione integrata, a consuntivo e in chiave prospettica, del contesto di rischiosità e dell'adeguatezza patrimoniale e organizzativa del Patrimonio destinato. La funzione assicura una puntuale valutazione del profilo di rischio dei prodotti finanziari collocati, fornendo adeguata

consulenza e supporto alle unità operative e di business coinvolte nel processo di produzione e collocamento dei prodotti e predisponendo la necessaria informativa periodica. Nel corso del 2021, è stato aggiornato il Risk Appetite Framework (RAF)78 e sono stati presentati al Collegio Sindacale, al Comitato Controllo e Rischi e al Consiglio di Amministrazione, la Relazione annuale sul 2020 e il Programma di attività per il 2021, nonché il Resoconto Internal Capital Adequacy Assessment Process (ICAAP)79 e l'Informativa al pubblico sui rischi riferita all'esercizio 2020; trimestralmente, inoltre, gli organi sociali sono stati informati circa l'evoluzione del profilo di rischio effettivo, rispetto alla propensione definita. Le principali tipologie di rischi cui il Patrimonio è esposto nell'esercizio della propria attività tipica sono rappresentati da:

  • rischio di credito (compreso controparte);
  • rischio di mercato (compreso il rischio di tasso sul portafoglio bancario);
  • rischio di liquidità;
  • rischio operativo.

Per quanto concerne l'evoluzione dei rischi rilevanti il 2021 è stato caratterizzato da un aumento dei rendimenti dei Titoli di Stato italiani (BTP decennale 1,17% al 31 dicembre 2021, + 63 bps da inizio anno) e dello spread BTP-Bund decennale (135 bps a fine dicembre 2021, 24 bps in più rispetto a inizio anno).

L'evoluzione dei tassi e dello spread ha determinato una riduzione delle plusvalenze nette a livello di portafoglio dagli oltre 4,5 miliardi di euro di dicembre 2020 a circa 2,1 miliardi di euro di fine dicembre 2021.

Con riferimento alla struttura patrimoniale BancoPosta, il 30 giugno 2021 è stato perfezionato l'incremento patrimoniale tramite Additional Tier 1 per 350 milioni di euro, di conseguenza il Leverage Ratio ha evidenziato, in corso d'anno, valori in aumento, posizionandosi a fine 2021 al 3,0%.

Il CET 1 Ratio a dicembre 2021 si è attestato al 19,3%, mentre il Total Capital Ratio comprensivo dell'Additional Tier 1 è pari a 21,9%, confermando la solidità patrimoniale di BancoPosta.

I coefficienti sopramenzionati tengono in considerazione il computo di 200 milioni di euro essendo i medesimi oggetto della delibera del Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane inerente la proposta di destinazione dell'utile dell'esercizio 2021 e rispettando quanto disciplinato dall'art. 26 del Regolamento (UE) n. 575/2013.

Il Consiglio di Amministrazione della Società, nella seduta del 24 marzo 2021, ha approvato l'aggiornamento delle Linee Guida della Gestione Finanziaria, in coerenza con il nuovo Piano Industriale "24SI" e, nella seduta del 3 agosto, gli ulteriori aggiornamenti della Linea Guida e del RAF conseguenti alle modifiche intervenute a fine luglio nella Legge Finanziaria del 2007, che hanno aperto la possibilità di impiegare fino al 15% della raccolta da clientela privata, oltre che in titoli di stato, anche in crediti di imposta.

Aggiornamento della le Linee Guida della Gestione Finanziaria e del Risk Appetite Framework

Per le informazioni di dettaglio delle diverse aree di rischio e delle metodologie utilizzate per la

misurazione e la prevenzione dei rischi medesimi, si fa rinvio ad altre sezioni della Relazione Finanziaria Annuale al 31 dicembre 2021.

Eventi di rilievo del Patrimonio BancoPosta successivi al 31 dicembre 2021

Con riferimento alla tematica dell'acquisto dei crediti di imposta, a partire dal mese di novembre 2021, il Governo ha approvato alcuni interventi normativi volti a impedire frodi ai danni dello Stato. Nell'attesa di una completa analisi del nuovo

78 Il RAF BancoPosta è il quadro di riferimento che definisce – in coerenza con il massimo rischio assumibile, il business model e il piano strategico – la propensione al rischio, le soglie di tolleranza, i limiti di rischio, le politiche di governo dei rischi, i processi di riferimento necessari per definirli e attuarli. 79 Banca d'Italia definisce i processi interni di determinazione dell'adeguatezza patrimoniale nelle Disposizioni Di Vigilanza per le Banche Parte Prima – Recepimento Direttiva CRD IV Titolo III – Processo Di Controllo Prudenziale Capitolo 1 – Processo Di Controllo Prudenziale.

quadro normativo, Poste Italiane ha temporaneamente sospeso il servizio di acquisto dei crediti d'imposta nei primi due mesi del 2022. A partire dal 7 marzo 2022 è ripresa l'attività di acquisto limitando la fattispecie alle sole prime cessioni.

Relativamente al conflitto tra Russia e Ucraina, scoppiato nel mese di febbraio 2022, si è proceduto a una valutazione in merito agli impatti correnti e potenziali futuri e delle sanzioni emanate alla Russia da parte di autorità statali e sovranazionali, sulle attività, sulla situazione finanziaria e sui risultati economici del Gruppo in considerazione delle evidenze disponibili e degli scenari configurabili alla data di predisposizione della presente Relazione.

Gli impatti potenziali, pur allo stato aleatori e incerti anche in relazione alla pressione sull'inflazione sospinta dai forti rincari dell'energia e delle materie prime, appaiono contenuti in relazione al fatto che le attività operative del Gruppo sono pressoché interamente collocate all'interno del territorio nazionale e senza dipendenze della catena del valore con i paesi coinvolti.

Evoluzione prevedibile della gestione del Patrimonio BancoPosta

Nel primo trimestre del 2022 è diventato efficace e pienamente operativo il nuovo Accordo con Cassa Depositi e Prestiti sottoscritto il 24 dicembre 2021. Nel corso del 2022, si prevede una rivisitazione della gamma d'offerta con riguardo sia ai Buoni fruttiferi postali, sia alle Offerte Supersmart, nonché il rilascio di nuovi prodotti e servizi e nuovi investimenti sulla comunicazione. Sono inoltre previsti progetti volti a migliorare la customer experience attraverso un innalzamento degli standard qualitativi sia sul canale fisico che digitale. Il programma ha l'obiettivo di proseguire con il processo di miglioramento della qualità, dell'efficienza e dell'efficacia dei processi, dei servizi e dei prodotti offerti al cliente nell'ambito del risparmio postale, ivi incluse le iniziative trasversali, con focus sulla prosecuzione del percorso di digitalizzazione dell'offerta e della clientela. Nello specifico, si prevede un articolato processo di efficientamento nella vendita dei prodotti dedicati ai minori su tutti i canali di distribuzione. Inoltre, con lo scopo di ampliare la customer base digitale, sono previsti ulteriori miglioramenti dell'accessibilità e della gestione dei servizi offerti sui canali online.

Con riferimento agli Investimenti, verrà completato il restyling della gamma multiramo attraverso il lancio della polizza Poste Progetto Dinamico Bonus dedicata alla nuova liquidità e la polizza a premi ricorrenti Poste Progetto Capitale. Sono previsti infine i collocamenti del nuovo fondo Focus Ambiente Marzo 2028 e di una nuova gamma di gestioni patrimoniali ESG negli uffici postali.

Per quanto concerne il segmento protezione proseguirà l'impegno di Poste Italiane a sviluppare soluzioni assicurative sempre più allineate ai bisogni espressi dalla clientela. In particolare, nel primo trimestre 2022 sarà rilasciato un nuovo modulo/copertura della Linea Persona in ambito malattia.

Nel corso del primo trimestre 2022 sarà rafforzato il presidio commerciale attraverso la sperimentazione graduale della nuova figura dello Specialista Consulente da Remoto (SCR). Nel nuovo modello di servizio il team dei consulenti specializzati nella consulenza a distanza opererà in sede in co-sharing con Specialista Consulente Finanziario (SCF) e Specialista Consulente Mobile (SCM) verso clienti con attitudini digitali e scarsa frequentazione degli Uffici Postali.

Con l'obiettivo di continuare a rafforzare il posizionamento digitale del Conto BancoPosta sarà lanciato il servizio di richiesta apertura conto da web come ulteriore canale a distanza (oltre all'app) e saranno sviluppati alcuni servizi transazionali in app BancoPosta (es. Google Pay) in modo da uniformare l'esperienza del cliente in app BancoPosta e in app Postepay.

Relativamente ai finanziamenti nel corso del 2022 è previsto il rilascio del prodotto Instant Credit e per i prestiti personali il completamento del roll-out del partner Santander Consumer Bank su tutta la rete degli Uffici Postali. Nell'ambito di Quinto BancoPosta, inoltre, nel corso del primo semestre del 2022 è previsto il completamento del roll-out del partner Unicredit Banca con l'estensione dell'offerta anche agli Uffici Postali senza sala consulenza.

Nell'ambito del modello di servizio Premium, nel corso 2022, è previsto un sostanziale aumento degli Specialisti Consulenti Premium (SCP) e dei referenti Premium, al fine di supportare al meglio il segmento.

Per ogni altro ulteriore approfondimento si rimanda all'evoluzione prevedibile della gestione del Gruppo Poste Italiane.

ALTRE INFORMAZIONI

Operazioni con parti correlate

Le operazioni con parti correlate del Patrimonio BancoPosta sono riportate nei Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2021 (Rendiconto Separato del Patrimonio BancoPosta – Nota Integrativa – Parte H).

Prospetto integrativo

Lo Stato patrimoniale di Poste Italiane S.p.A. comprende il Prospetto integrativo con evidenza del Patrimonio BancoPosta, redatto ai sensi dell'art. 2, comma 17-undecies della Legge n. 10 di conversione del D.L. 29 dicembre 2010 n. 225 che prevede che "i beni e i rapporti compresi nel Patrimonio destinato sono distintamente indicati nello Stato patrimoniale della società".

Rapporti intergestori

I Rapporti intergestori, intrattenuti tra il Patrimonio BancoPosta e le funzioni di Poste Italiane in esso non comprese, sono rappresentati nei Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2021 (Rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta - Nota Integrativa - Parte A).

INTEGRITÀ E TRASPARENZA

Principali capitali Obiettivi Indicatore (KPI) Target Baseline Stato
attuazione
2021
Outcome
Certificare le principali società del
Gruppo secondo lo standardISO
37001
% di società
rilevanti del Gruppo
certificate ISO
37001
100% entro il 2022 2018 · 90%
Accrescere la formazione del
personale sui principi etici del
Gruppo (tra cui il rispetto dei diritti
umani)
% dei dipendenti
del Gruppo coinvolti
100% entro il 2022 2018 · >98% O ECONOMIC GROWTH
Umano Implementazione del framework di
sustainable procurement a livello di
Gruppo
% di copertura sugli
acquisti di Gruppo
100% entro il 2024 2021 New
Intellettuale Verificare aspetti ESG nel processo
di qualifica dei fornitori
% dei fornitori
appartenenti a
categorie
merceologiche
significative
qualificati secondo
criteri ESG
· 100% entro il 2022 2018 · 75% CONSUMPTION
NO PEODOCCIAL
Fisico/Strutturale Svolgere audit di sostenibilità (ESG)
nella catena di fornitura
% dei fornitori
qualificati del
Gruppo sottoposti
ad audit di
sostenibilità
100% entro il 2022 2018 · 60% PEACE, JUSTICS
O AND STRONG
INSTITUTIONS
Realizzazione della nuova
Piattaforma Integrata Antifrode
(PIAF) che coniuga obiettivi di
prevenzione delle frodi con il
miglioramento della soddisfazione
della clientela
% prodotti
finanziari,
assicurativi, digitali
100% entro il 2024 2020 ·50%
Definizione di parametri ESG base
nei requisiti di partecipazione e nei
criteri di valutazione delle offerte
tecniche di gara
% delle categorie
merceologiche
100% entro il 2024 2020 · 100%

Lavorare con trasparenza e integrità

Poste Italiane riconosce l'etica e la trasparenza come i valori fondanti dell'identità aziendale dai quali la stessa ne trae origine e che supportano l'Azienda nella guida di un business responsabile e nella gestione delle relazioni con gli stakeholder in maniera diretta e onesta. L'osservanza delle normative, alle politiche e ai codici di condotta interni ed esterni, il rispetto delle regole e la più rigorosa correttezza sono di rilevanza strategica per il Gruppo e costituiscono le basi per scongiurare una qualsiasi casistica di conflitto che può crearsi tra interessi aziendali e personali.

Poste Italiane firmataria dei principi del Global Compact

Il Gruppo è membro del UN Global Compact e ha predisposto nel 2021 una Communication on Progress di livello "Advanced"

Il Modello 231 Un punto di riferimento per il percorso di integrità e trasparenza del Gruppo

Poste Italiane

Il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/2001 è stato aggiornato al fine di garantire il recepimento delle evolutive interne organizzative e operative. In particolare, l'aggiornamento è stato focalizzato sulle novità relative all'internazionalizzazione del Gruppo a seguito dell'acquisizione del capitale di una società estera, sulle linee di indirizzo strategico presenti nel nuovo Piano strategico quadriennale "2024 Sustain & Innovate", sul purpose aziendale e sull'integrazione delle tematiche ESG. In accordo con i principi di integrità, trasparenza e legalità che guidano l'operato dell'Azienda.

In particolare, tenuto conto che il Modello 231 consente, attraverso l'individuazione di specifici presidi di controllo, di prevenire la commissione dei reati riconducibili al Decreto 231 nonché di contribuire alla realizzazione dei temi materiali definiti nell'ambito degli 8 Pilastri di Sostenibilità di Poste Italiane che concorrono al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (Sustainable Development Goals - SDGs), con riferimento a ciascuna delle Parti Speciali del Modello 231 è stata dunque evidenziata la correlazione tra le diverse classi di reato 231, gli SDGs e i Pilastri di Sostenibilità.

Al fine di garantire l'efficace attuazione del Modello 231, Poste Italiane svolge attività di formazione, differenziate sulla base del personale target. In particolare, nei confronti di tutta la popolazione aziendale, da ottobre 2020, è stata lanciata una campagna di formazione e-learning 231 e, con specifico riferimento al management aziendale, sono state organizzate delle conferenze incentrate sul Modello stesso, nonché sul valore della formazione in ambito 231, sull'evoluzione del Decreto 231 e sul processo Whistleblowing nel Gruppo Poste Italiane.

Inoltre, proseguendo nelle iniziative finalizzate alla continua evoluzione dell'assetto di controllo, Poste Italiane ha svolto, con il supporto di una primaria società di consulenza, attività di verifica del livello di attuazione dei presidi di controllo del Modello 231 di Poste Italiane, con riferimento sia agli strumenti di controllo che operano in maniera trasversale rispetto all'ente che all'effettivo rispetto degli strumenti di controllo che presidiano le attività sensibili collegate ad un set di processi aziendali individuati attraverso un approccio risk based.

Al fine di definire con chiarezza i valori e il ruolo sociale con i quali l'Azienda contribuisce ai processi di coesione, inclusione e sostenibilità del Paese, nonché le regole di comportamento nell'espletamento delle attività professionali, il Gruppo Poste Italiane si è dotato di un Codice Etico destinato agli amministratori, agli organi di controllo, al management, a tutti i dipendenti e a coloro che operano, direttamente o indirettamente, stabilmente o temporaneamente, per perseguire gli obiettivi di Poste Italiane. Il Codice viene divulgato a tutti i livelli dell'organizzazione con l'obiettivo di diffonderne i valori, anche attraverso iniziative di formazione e informazione in quanto l'Azienda richiede che tutti i soggetti cui il documento viene destinato prendano conoscenza del suo contenuto.

Nel Codice sono sanciti i principi che ispirano la cultura, i comportamenti e la modalità di fare impresa dell'Azienda e dei suoi stakeholder, quali il principio di legalità, imparzialità ed equità, rispetto e valorizzazione delle persone, trasparenza e completezza, riservatezza, qualità, diligenza e professionalità. Nel documento Poste Italiane sancisce il proprio impegno verso l'adozione di criteri di condotta che escludano conflitti di interessi col Gruppo e che promuovano la capacità di assumere decisioni coerenti con gli obiettivi aziendali; criteri atti ad evitare corruzione, riciclaggio e terrorismo e che favoriscano comportamenti integri, nel rispetto della salute e della sicurezza dei lavoratori e nella tutela della privacy di tutti i destinatari del Codice.

A complemento del Codice Etico, l'Azienda si è dotata di una Politica Integrata di Gruppo, che rispecchia e documenta l'impegno assunto verso tutti i suoi stakeholder, per migliorare le proprie prestazioni e, allo stesso tempo, costruire e sviluppare relazioni di fiducia con gli stessi all'interno di un percorso di generazione e condivisione di valore per l'Azienda nonché per le comunità in cui opera, in un'ottica di continuità e di conciliazione dei relativi interessi. Nel corso del 2021 la Politica Integrata è stata oggetto di aggiornamento attraverso l'integrazione di principi e attività relativi alla gestione della compliance, al fine di sottolineare ulteriormente la centralità delle tematiche di Integrità e Trasparenza nei rapporti verso tutti gli stakeholder del Gruppo anche in linea con i requisiti previsti dalla norma ISO 37301 - Compliance Management Systems.

Inoltre, Poste Italiane si è dotata di un sistema di segnalazione e di un Comitato Etico con il compito di gestire le segnalazioni e le violazioni. A tal proposito, il Gruppo ha introdotto la "Linea Guida-Sistema di segnalazione delle violazioni (Whistleblowing)", documento volto a disciplinare il sistema attraverso il quale possono essere effettuate delle segnalazioni da parte del personale e di soggetti terzi, con riferimento ad atti o fatti riferibili a violazioni di norme, interne e/o esterne, nonché di comportamenti illeciti o fraudolenti che possano determinare, in modo diretto o indiretto, un danno economicopatrimoniale o di immagine per l'Azienda. Il Gruppo ha messo a disposizione dei destinatari delle Linee guida un Portale di riferimento, la cui gestione è affidata al Comitato Whistleblowing, che assolve, inoltre, alle funzioni di Comitato Etico e risulta incaricato di ricevere, esaminare e valutare le comunicazioni pervenute. Il Comitato Whistleblowing prevede l'attribuzione del ruolo di Presidente ad un professionista esterno dotato di elevati requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza e la presenza permanente, all'interno del Comitato, della struttura di Governo dei Rischi di Gruppo/Presidio 231, al fine di garantire una costante valutazione della rilevanza delle segnalazioni pervenute.

Il sistema interno di segnalazione delle violazioni di Poste Italiane è ulteriormente rafforzato dalle disposizioni previste dal Modello di Organizzazione Gestione e Controllo, redatto ai sensi del D.Lgs. 231/01 e approvato dal Consiglio di Amministrazione a dicembre 2021. Con riferimento alla gestione e al monitoraggio dei rischi aziendali, l'Azienda nell'ambito del proprio Sistema di Controllo interno e Gestione dei Rischi (SCIGR), ha adottato e implementato un sistema di gestione

che, attraverso una visione organica e integrata, è in grado di fornire una risposta univoca ed efficace ai rischi a cui il Gruppo è esposto, definendo in questo modo un processo di risk management integrato.

In questo contesto si inserisce inoltre il Modello di compliance integrata, adottato dall'Azienda, che consente di creare sinergie operative tra i diversi presidi specialistici dei rischi di compliance e di garantire una Governance unitaria nella gestione degli stessi, anche grazie ad una chiara definizione dei ruoli e delle responsabilità degli attori coinvolti nelle attività del processo. Tale Modello, già sviluppato nei suoi principali pilastri e contenuti nel corso del 2020, è stato formalizzato nella Linea Guida di Compliance Integrata approvata dal Consiglio di Amministrazione ad ottobre 2021. La suddetta Linea Guida è stata elaborata in linea con le best practice e in particolare con quanto previsto dalla nuova ISO 37301:2021 (Compliance Management Systems), inserendosi come ulteriore fondamentale pilastro per il potenziamento del SCIGR, con lo scopo specifico di presidiare i rischi di non conformità cui il Gruppo è esposto, così dando piena attuazione ai principi di integrità, trasparenza e legalità.

Inoltre, in coerenza con il Processo di Compliance Integrata di Gruppo e al fine di rispondere all'apertura al mercato internazionale da parte del Gruppo a seguito di accordi rilevanti e dell'acquisizione di Società Estere, Poste Italiane ha definito il Processo di Compliance Estera che disciplina gli aspetti di governance e i flussi di reporting da e verso la Capogruppo, nonché le modalità operative a livello di singola Società Estera del Gruppo per l'esecuzione delle diverse attività di compliance.

SDA e Poste Assicura ottengono la certificazione ISO 37001

A conferma dell'attenzione che il Gruppo Poste Italiane riserva verso i temi di trasparenza e di controllo dei rischi ed in linea con gli obiettivi strategici ESG, la certificazione ISO 37001 in materia di anticorruzione è stata estesa a SDA e Poste Assicura. La certificazione è stata ottenuta al termine di un processo di analisi e verifica dei processi e del sistema di gestione integrato e riguarda, per SDA, i processi centrali relativi alla progettazione, indirizzo, controllo e coordinamento del servizio di corriere espresso e distribuzione di pacchi e plichi postali, la logistica integrata (trasporto, stoccaggio, allestimento e spedizione) e la configurazione, installazione, manutenzione, riparazione on-site e fornitura di apparecchiature elettroniche, e per Poste Assicura la progettazione, realizzazione e gestione dei prodotti assicurativi nell'ambito dei rami autorizzati e relativa assistenza ai clienti.

A testimonianza dell'impegno di Poste Italiane in relazione alla diffusione dei principi di integrità, alla prevenzione della corruzione e alla compliance normativa, nel corso del 2020 l'Azienda ha adottato un Programma di Compliance per la

tutela della concorrenza e del consumatore a livello di Gruppo e ha redatto la "Linea Guida di compliance per la tutela della concorrenza e del consumatore" elemento fondante del Programma.

Il documento fornisce indicazioni sulla disciplina della tutela della concorrenza e del consumatore e definisce le regole di comportamento che tutti i membri degli organi sociali, i dirigenti, i dipendenti, nonché tutti coloro che operano per il conseguimento dello scopo e degli obiettivi del Gruppo, devono osservare. In particolare, gli obiettivi sanciti dal documento riguardano: la garanzia del rispetto delle regole in materia di concorrenza e di tutela del consumatore, di cui non è tollerata alcuna violazione, il rafforzamento della consapevolezza e la diffusione della conoscenza circa l'importanza delle normative a tutela della concorrenza e del consumatore; il consolidamento di un ambiente operativo e di controllo che mitighi il rischio di commissione di illeciti antitrust e anticoncorrenziali nonché di violazione delle norme a tutela del consumatore; fornire una guida per prevenire azioni, comportamenti e omissioni che violino le normative in materia di tutela della concorrenza e di tutela dei consumatori, e delineare gli strumenti di monitoraggio che consentano di individuare eventuali violazioni.

In tale contesto, nel corso del 2021 è stata data attuazione al Programma attraverso un primo ciclo di Risk Assessment sui rischi antitrust e di tutela del consumatore relativi al settore postale-logistico al fine di analizzare e valutare in ottica integrata i rischi associati a tali processi/attività. Tale attività, secondo quanto previsto dalla "Linea guida sulla Compliance Antitrust" dell'AGCM, risulta essere una delle componenti fondamentali per determinare l'adeguatezza del programma alla prevenzione degli illeciti antitrust.

Inoltre, sono stati realizzati percorsi formativi dedicati al personale aziendale, in un'ottica di sensibilizzazione sulle tematiche di antitrust, quale l'evento formativo svoltosi a maggio 2021 "Nuovi Programmi di Compliance del Gruppo - Compliance Antitrust e Compliance Integrata", nonché il corso formativo online "Compliance per la tutela della concorrenza e del consumatore" che approfondisce le nozioni fondamentali in tema di Compliance per la tutela della concorrenza e del consumatore, contribuendo alla creazione e alla diffusione di una cultura aziendale consapevole e attenta a tali tematiche.

Poste Italiane e Guardia di Finanza Insieme per

garantire legalità e trasparenza

In continuità con le iniziative volte a promuovere una crescente attenzione verso le tematiche di trasparenza e legalità, nel 2020 Poste Italiane ha rafforzato la collaborazione con la Guardia di Finanza, firmando un Protocollo d'intesa per il contrasto alla criminalità economica e finanziaria. Per consolidare il radicamento delle norme e delle regole aziendali nei processi, nonché al fine di ribadire e comunicare con forza - internamente ed esternamente - la posizione dell'organizzazione su tali tematiche, nel 2021, Poste Italiane ha rinnovato tale collaborazione per la diffusione sempre più capillare dei principi di legalità e trasparenza nel mercato e per la prevenzione degli illeciti finanziari.

L'accordo vede il Gruppo concretamente impegnato verso la lotta all'evasione, all'elusione e alle frodi fiscali, agli illeciti in materia di spesa pubblica, al riciclaggio, alla falsificazione e alle frodi concernenti i sistemi di pagamenti. L'Azienda intende, infatti, mettere a disposizione della Guardia di Finanza il proprio patrimonio informativo, in particolare, i dati presenti nel sistema "Identity Check", utili per combattere gli illeciti.

Con questa iniziativa Poste Italiane riconosce, ancora una volta, il proprio ruolo di responsabilità verso l'interesse pubblico e si impegna a tutelare l'intera comunità a salvaguardia della legalità.

Poste Italiane e Arma dei Carabinieri

Nel 2021, Poste Italiane ha rafforzato con l'Arma dei Carabinieri la collaborazione istituzionale a servizio dei cittadini con la firma di un Protocollo di intesa centrato sulla legalità, la sicurezza sul lavoro e la formazione. In base al Protocollo con l'Arma dei Carabinieri, Poste Italiane, che ha ottenuto la certificazione internazionale UNI ISO 45001 per il suo Sistema di Gestione Salute e Sicurezza sul Lavoro, potrà avvalersi anche della competenza dell'Arma nel garantire il massimo rispetto delle normative in materia di collocamento di manodopera, previdenza e sicurezza sul lavoro nei cantieri aperti per interventi di edilizia nelle sedi di Poste Italiane.

Ulteriore tassello del percorso intrapreso da Poste Italiane per perseguire il successo sostenibile, anche attraverso le attività finalizzate all'evoluzione e all'efficientamento dei presidi di governance e al continuo rafforzamento del SCIGR nel rispetto dei principi di integrità, trasparenza e legalità, nonché per fare fronte in modo efficiente ed unitario alla crescente complessità dei diversi adempimenti legislativi e regolamentari, è rappresentato dal Sistema di Controllo Interno sull'Informativa Finanziaria.

In linea con gli indirizzi strategici definiti dalla Società, il sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria, attraverso l'analisi dei rischi e l'individuazione di specifici presidi di controllo, rientra pertanto tra gli strumenti utili a contribuire alla realizzazione degli obiettivi connessi al tema materiale relativo al lavorare con integrità e trasparenza.

La Linea Guida "Sistema di Controllo Interno sull'Informativa Finanziaria" (di seguito anche SCIIF) definisce le norme e le metodologie per l'istituzione e il mantenimento nel tempo del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria del Gruppo Poste Italiane, nonché per la valutazione della sua efficacia. Tali norme e metodologie sono coerenti con le previsioni normative e le principali best practice di mercato nonché con la Linea Guida del Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi adottata da Poste Italiane S.p.A. e con i processi di Risk Management e Compliance Integrata di Gruppo. Attraverso l'adozione di tale modello integrato è possibile garantire sinergie tra i presidi specialistici dei diversi

ambiti di compliance ed evitare ridondanze nelle attività operative dei modelli di gestione dei rischi e dei programmi di compliance specifici, razionalizzando i processi, ottimizzando l'efficacia ed efficienza delle attività di controllo, nonché facilitando la condivisione delle informazioni tra le diverse funzioni di secondo livello.

La Linea Guida SCIIF è stata aggiornata nel dicembre 2021 per recepire le evoluzioni del SCIGR di Poste Italiane intervenute nel corso degli ultimi anni, ivi inclusi i diversi fattori abilitanti che hanno guidato l'armonizzazione del processo di istituzione, mantenimento e valutazione del SCIIF con gli ulteriori modelli di controllo interno, tra cui:

l'adozione di un modello che preveda l'accentramento della figura del Dirigente Preposto nella Capogruppo, ad esclusione di quelle società controllate dove è richiesta per legge, al fine di uniformare l'assetto di governance sul SCIIF e consentire una gestione unitaria dei rischi e dei relativi presidi di controllo;

l'utilizzo di strumenti e metriche comuni con gli altri ambiti di compliance che garantiscano l'omogeneità dell'approccio metodologico, sviluppato in un'ottica di ottimizzazione e creazione di sinergie, evitando sovrapposizioni e duplicazioni e che consentano la confrontabilità dei risultati;

l'utilizzo della piattaforma integrata GRC-Archer a supporto del processo di istituzione, mantenimento e valutazione del SCIIF, al fine di favorire il coordinamento con gli altri compliance specialist nonché di includere le analisi e i risultati inerenti al Sistema di Controllo Interno sull'Informativa Finanziaria nel processo di reporting integrato.

Al fine di prevenire e contrastare i fenomeni fraudolenti, Poste Italiane svolge attività di verifica, valutazione e monitoraggio di soggetti e controparti (analisi societarie, finanziarie e patrimoniali su società ed esponenti, analisi dei rapporti esistenti con Poste Italiane) mediante l'individuazione di tutti gli elementi di dettaglio operativi e reputazionali necessari alla verifica dell'affidabilità e onorabilità di soggetti/controparti. Potenziare le attività di prevenzione di fenomeni illeciti, attraverso l'analisi integrata di informazioni interne ed esterne a Poste Italiane, consente di rilevare relazioni dirette e indirette che evidenzino possibili criticità. Il contrasto ai fenomeni fraudolenti viene, quindi, attuato attraverso un processo di monitoraggio continuo del grado di esposizione al rischio di frode e dei fattori di rischio, mediante la raccolta e l'analisi delle segnalazioni e degli indizi di potenziali illeciti, l'esame dei processi e l'adozione di adeguate misure di governance e controllo per la prevenzione delle frodi sempre più rigorose.

Carte di Pagamento sulla nuova Piattaforma Integrata Antifrode (PIAF).

La nuova Piattaforma Integrata Antifrode (PIAF)

Nel corso del 2021 sono stati implementati nuovi progetti e attività nell'ambito del processo di gestione di prevenzione delle frodi attraverso un sistema antifrode integrato. In particolare, tali attività hanno riguardato la prima fase di rilascio in produzione della nuova Piattaforma Integrata Antifrode (PIAF), sistema di prevenzione antifrode innovativo sul quale confluiscono tutti i prodotti e servizi finanziari digitali di: monetica On US, e-commerce e digital banking, basato su modelli analitico predittivi e che consente - real time in modalità pre-autorizzativa (come richiesto dalla Normativa) - il monitoraggio delle operazioni disposte dalla clientela. Tale piattaforma prevede l'implementazione di una soluzione di machine learning comportamentale di prevention/detection unica per tutti i canali e il conseguente avvio della migrazione di tutte le

Obiettivo del Gruppo è diffondere i principi etici del Gruppo e a tal fine investe in attività di formazione e informazione per

i propri dipendenti proponendo seminari e corsi in tema di trasparenza, integrità, anticorruzione e di tutela dei diritti umani, comunicando i propri principi agli stakeholder tramite la diffusione del Codice Etico, delle Politiche e delle Linee Guida. La formazione e comunicazione costituiscono infatti un continuum di azioni coordinate volte a sostenere la diffusione della cultura della compliance e della legalità in coerenza con i ruoli, le responsabilità e i livelli di esposizione al rischio di ciascun individuo, anche attraverso un adeguato commitment del top management.

Rating di legalità

Nel 2021 Poste Italiane ha confermato il proprio rating di legalità ricevendo dall'AGCM il massimo punteggio di tre stelle, rientrando nel 7,9% delle aziende che hanno ottenuto tale riconoscimento

Politiche di trasparenza in materia fiscale

A gennaio 2020 sia Poste Italiane che la controllata Poste Vita risultano ammesse al regime di Adempimento Collaborativo con l'Amministrazione finanziaria, riconoscimento assegnato previa valutazione positiva condotta dall'Agenzia delle Entrate, sul sistema di rilevazione, gestione, controllo e mitigazione del rischio fiscale. Tale istituto, previsto dalla Legge Delega per la riforma del sistema fiscale italiano (Legge 23/2014) ed introdotto in Italia con il D.Lgs. 128/2015, si pone l'obiettivo di instaurare un rapporto di fiducia e di collaborazione con l'Amministrazione Finanziaria con l'obiettivo di aumentare il livello di certezza sulle questioni fiscali rilevanti mediante un'interlocuzione costante e preventiva sulle situazioni suscettibili di generare rischi fiscali. L'ammissione di Poste Italiane all'Adempimento Collaborativo consolida il percorso ispirato ai valori di etica, integrità e trasparenza anche in campo finanziario e fiscale.

Il Tax Control Framework di Poste Italiane

Poste Italiane ha sviluppato il proprio sistema di gestione e controllo del rischio fiscale, che, inserito nel più ampio Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi (SCIGR), presenta, in linea con il dettato normativo e le best practice di riferimento, i seguenti requisiti:

  • la Strategia Fiscale in cui il Gruppo ha definito i propri obiettivi e l'approccio adottato nella gestione della variabile fiscale. La Strategia Fiscale si configura quale insieme di principi e regole volti a promuovere la diffusione di valori di onestà, correttezza e di osservanza della normativa tributaria favorendo, in tal modo, lo sviluppo di comportamenti collaborativi e trasparenti nei confronti dell'Amministrazione Finanziaria e dei terzi, al fine di minimizzare ogni impatto sostanziale in termini di rischio sia esso fiscale o reputazionale;
  • adeguati processi, procedure e strumenti per la rilevazione, misurazione e gestione dei rischi fiscali, nonché per il monitoraggio sul sistema di controllo del rischio fiscale;
  • un sistema di deleghe, ruoli e responsabilità in merito ai processi di rilevazione, misurazione, gestione e monitoraggio del rischio fiscale, definiti all'interno di una specifica Linea Guida, nonché declinati dettagliatamente nelle relative procedure operative e nella mappa dei rischi fiscali (i.e. Tax Risk Assessment);
  • l'adattamento ai principali cambiamenti che riguardano l'Azienda, comprese le modifiche della legislazione fiscale;
  • l'invio con cadenza annuale, di una relazione agli organi di gestione contenente gli esiti dei controlli effettuati ed eventuali piani di azione da attuare per rimediare alle carenze emerse dal monitoraggio. Tale relazione, inoltre, viene inviata all'Agenzia delle Entrate ai fini della valutazione del Tax Control Framework.

Il Gruppo Poste Italiane, in linea con la propria strategia di sostenibilità e in linea con i valori enunciati all'interno del Codice Etico di Gruppo, ha da sempre gestito la variabile fiscale nel pieno rispetto dei principi di onestà, correttezza e osservanza della normativa tributaria, caratterizzata da comportamenti collaborativi e trasparenti nei confronti dell'Amministrazione Finanziaria e dei terzi, al fine di minimizzare ogni impatto sostanziale in termini di rischio sia esso fiscale o reputazionale. A tal fine il Gruppo si è dotato di una Strategia Fiscale80 nell'ambito della quale l'Azienda ha definito i propri obiettivi:

  • gestire la variabile fiscale tutelando gli interessi di tutti gli stakeholder, incluso il Governo, gli azionisti, i dipendenti e la comunità in cui si opera, anche a livello locale, essendo consapevole che il gettito derivante dai tributi costituisce una delle principali fonti di contribuzione allo sviluppo economico e sociale del Paese;
  • operare sempre in conformità alla normativa tributaria con riguardo sia alla lettera delle norme sia alla ratio sottesa, monitorando e presidiando le novità normative, anche mediante continue interlocuzioni con le istituzioni a ciò preposte a livello nazionale e internazionale;
  • assumere decisioni in materia tributaria in linea con le best practice a livello nazionale ed internazionale e con le linee guida dettate dagli organismi di settore, nonché in coerenza con i propri obiettivi strategici e con la propria propensione al rischio;
  • promuovere la diligenza professionale nella gestione delle attività e dei processi a rilevanza fiscale, nonché garantire che le relative procedure siano appropriate;
  • assicurare un'adeguata formazione tecnica a tutti i dipendenti coinvolti nella gestione degli adempimenti e delle attività a rilevanza fiscale;
  • istituire flussi informativi completi e accurati verso gli organi di gestione e le Autorità Fiscali;
  • favorire lo sviluppo di relazioni costruttive, professionali e trasparenti con le Autorità Fiscali, basate sui concetti di integrità, collaborazione e fiducia reciproca.

Il sistema di gestione e controllo del rischio fiscale implementato dal Gruppo prevede che il top management sia costantemente informato sulle conseguenze fiscali derivanti da tutte le operazioni strategiche e operative di business, pianificate e da realizzare, assicurando in questo modo che ogni decisione presa in materia fiscale sia coerente con la strategia fiscale di Poste Italiane e che la funzione Fiscale sia coinvolta nella valutazione preliminare dell'impatto fiscale delle suddette operazioni. La funzione Fiscale risulta articolata in otto

Il regime di Adempimento Collaborativo

ha ammesso Poste Italiane e la controllata Poste Vita con l'Amministrazione finanziaria

aree alle quali vengono assegnati dei ruoli e delle responsabilità ben distinte e sono: Pianificazione Fiscale e Business Support, Gestione del Rischio Fiscale, Processi e Procedure, Normativa, Studi e Sostituzione d'Imposta, Reddito d'Impresa, Imposte Indirette, Tributi Locali e Contenzioso, IVA e Adempimenti Informatici e Presidio degli adempimenti di natura tributaria previsti in capo agli intermediari finanziari.

Il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane S.p.A., previo parere del Comitato Controllo e Rischi è responsabile della valutazione dell'adeguatezza e dell'efficacia del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi. A tal fine, con specifico riferimento al sistema di gestione e controllo del rischio fiscale, il Consiglio di Amministrazione, supportato da un'adeguata attività istruttoria del Comitato Controllo e Rischi esamina con cadenza almeno annuale la relazione, predisposta dal responsabile della funzione Fiscale, contenente gli esiti dell'esame periodico del suddetto sistema.

80 La Strategia Fiscale di Poste Italiane S.p.A. è disponibile sul sito internet del Gruppo al link www.posteitaliane.it/it/strategia-fiscale.html

Poste Italiane si coordina inoltre con le società del Gruppo al fine di garantire che le stesse operino in conformità con la normativa fiscale vigente e in coerenza con il sistema di gestione e controllo dei rischi di Gruppo.

Come già ribadito in occasione dell'ingresso nel regime di Adempimento Collaborativo, il Gruppo Poste Italiane si impegna ad instaurare con le Autorità Fiscali rapporti improntati alla massima trasparenza e collaborazione impegnandosi a:

  • comunicare in maniera chiara e trasparente all'Agenzia delle Entrate le eventuali modifiche nella strategia fiscale, nella pianificazione fiscale di medio e lungo periodo e i possibili rischi connessi alle operazioni più rilevanti;
  • fornire informazioni corrette, accurate e puntuali e rispondere tempestivamente alle domande e alle richieste di informazioni pervenute da parte dell'Agenzia delle Entrate;
  • risolvere tempestivamente eventuali problemi prima della presentazione delle dichiarazioni fiscali, e, qualora successivamente emergano delle divergenze, definire con l'Agenzia delle Entrate un accordo per la risoluzione delle stesse.

Il Gruppo Poste Italiane a seguito dell'ingresso nel regime di Adempimento Collaborativo si è dotato di un corpo procedurale ben strutturato a presidio della tematica in modo da disciplinare le modalità di gestione del rischio fiscale ed includendo in tale corpus di procedure le attività, i controlli e i ruoli e le responsabilità definite all'interno dei processi.

Poste Italiane ha inoltre previsto tra le responsabilità della funzione Fiscale il monitoraggio degli aggiornamenti della normativa di riferimento. Nello specifico l'unità Normativa, Studi e Sostituzione d'Imposta (NSSI), facente parte della funzione Fiscale, ha come compito quello di: presidiare l'evoluzione del sistema tributario nazionale, comunitario e internazionale, al fine di proporre interventi atti a garantire gli interessi del Gruppo e l'ottimizzazione degli adempimenti operativi, garantire le attività di studio, interpretazione e diffusione della normativa a carattere fiscale valutandone, in collaborazione con le funzioni interne/Società del Gruppo, gli impatti sull'Azienda e sul Gruppo. A tal fine l'unità NSSI grazie allo scambio continuo con le strutture operative di riferimento riceve suggerimenti e input che vanno così a dare maggiore consistenza alle azioni poste in essere in materia. Nell'ambito del monitoraggio della normativa, l'unità Processi e Procedure assicura, in raccordo con le altre funzioni interne, l'analisi degli impatti sui processi e sui sistemi derivanti dall'evoluzione della normativa in materia fiscale, definendo i connessi piani di adeguamento. L'unità Gestione del Rischio Fiscale infine monitora, con riferimento ai piani di adeguamento sviluppati dall'unità Processi e Procedure, la corretta esecuzione dei controlli e delle attività connesse.

Tax Risk Assessment

Nel corso dell'esercizio 2021 è stato effettuato l'aggiornamento del Tax Risk Assessment, che ha comportato una revisione dei rischi fiscali di Poste Italiane, sia in termini di rischi esistenti che di valutazione degli stessi, nonché un aggiornamento delle attività e dei relativi presidi di controllo, anche al fine di sfruttare potenziali sinergie con altri sistemi di controllo presenti in azienda. In generale, la revisione del Tax Risk Assessment ha riguardato i seguenti punti:

  • aggiornamento della mappa dei rischi fiscali dovuta all'evoluzione della normativa tributaria e alla revisione dei rischi in ottica di miglioramento continuo;
  • aggiornamento della valutazione quali/quantitativa dei rischi fiscali, in linea con la metodologia di risk assessment sviluppata nel corso del 2020;
  • aggiornamento delle attività e dei relativi presidi di controllo individuati a mitigazione dei rischi fiscali in funzione dell'evoluzione della normativa tributaria, delle variazioni organizzative e di processo intervenute nel periodo, di eventuali carenze nel disegno dei controlli rilevate nel corso delle attività di testing ovvero in ottica di miglioramento continuo al fine di garantire l'efficientamento e l'armonizzazione dei sistemi di controllo in essere in Poste Italiane, nonché aumentare la consapevolezza dei control owner circa le modalità di esecuzione del controllo.

Nel corso dell'esercizio 2021 è stato eseguito il monitoraggio dei controlli a presidio dei rischi previsti nell'ambito del sistema di gestione e controllo del rischio fiscale di Poste Italiane, in coerenza con quanto definito nel Piano di monitoraggio 2021 – 2023 e in linea con la metodologia adottata.

Comunicazione e formazione sulle tematiche fiscali

La funzione Fiscale, in accordo con quanto affermato nella Strategia Fiscale e conscia del ruolo fondamentale che riveste la formazione in una materia come quella fiscale caratterizzata del rapido susseguirsi di mutamenti, forma e supporta tutto il personale coinvolto nella gestione di attività a rilevanza fiscale, non limitandosi alle sole risorse dedicate specificatamente alla materia tributaria, onde garantire che tutti gli addetti abbiano la giusta competenza ed esperienza per adempiere alle proprie responsabilità.

Nel corso dell'esercizio 2021, i corsi erogati da parte della funzione Fiscale hanno riguardato i seguenti temi:

  • Comunicare con l'Agenzia delle entrate: gli adempimenti degli intermediari finanziari;
  • Consolidato Fiscale Nazionale- Gruppo Poste Italiane;
  • La Fiscalità d'Impresa -Le Imposte dirette;
  • M&A Implicazioni fiscali delle principali tipologie di operazioni straordinarie;
  • Funzionalità e modalità di utilizzo della piattaforma di gestione del rischio fiscale (GRC-RSA Archer).

Nel corso dell'esercizio 2022, invece, compatibilmente con l'emergenza sanitaria in atto, sono in corso di pianificazione degli eventi formativi nei seguenti ambiti:

  • Agevolazioni d'Imposta;
  • Corso in materia di Iva e servizi postali con particolare approfondimento degli aspetti legati alle gare ed agli affidamenti diretti, nonché alle novità del decreto fiscale (Iva internazionale);
  • Definizione dei processi e individuazione dei punti di controllo;
  • Imposta di registro e di bollo sui contratti;
  • Imposte Dirette;
  • Normative fiscali di maggior rilievo con impatto sull'assetto internazionale di Poste Italiane (Fonti diritto tributario internazionale – CFC – Dividendi da società in paesi a fiscalità privilegiata - TP – Disallineamenti da Ibridi);
  • Ravvedimento Operoso;
  • Riscossione;
  • Sostituzione d'Imposta.

Legalità e integrazione ESG nel processo di approvvigionamento

Il Gruppo Poste Italiane, al fine di assicurare sostenibilità, funzionalità e tracciabilità degli approvvigionamenti, gestisce la propria catena di fornitura in modo responsabile. In tale prospettiva, l'Azienda si impegna a garantire il rispetto delle normative vigenti e delle direttive aziendali ed impronta i propri processi di acquisto su rapporti precontrattuali e contrattuali che si fondino su valori di legalità e di trasparenza, ponendo un'attenzione centrale sull'ottemperanza degli accordi, delle modalità e dei tempi di pagamento nei confronti di questi. Poste Italiane dunque include, all'interno del proprio parco, fornitori in possesso di adeguate caratteristiche di qualità e in grado di assicurare la tutela dei lavoratori e il rispetto degli standard ambientali.

Il Gruppo garantisce pari opportunità a ogni fornitore conferendogli la possibilità di competere nelle procedure di affidamento. I fornitori partecipanti sono tenuti al rispetto della normativa in materia di concorrenza, sia comunitaria che nazionale, astenendosi da comportamenti anticoncorrenziali o comunque non etici e contrari alle regole a tutela della concorrenza. L'Azienda inoltre richiede agli stessi, compresi eventuali subappaltatori, nonché ai propri partner, di accettare, formalmente, i principi ispiratori e i criteri di condotta del Gruppo, descritti nel Codice Etico e nelle Politiche di Gruppo.

Poste Italiane, nella scelta dei propri fornitori, segue criteri oggettivi e documentabili, con l'inclusione di tematiche ESG che assicurano agli stessi, lealtà, imparzialità, trasparenza e pari opportunità di collaborazione.

Poste Italiane applica regole interne che disciplinano il processo di acquisto, sia per gli appalti soggetti al Codice dei Contratti Pubblici, sia per gli appalti esclusi dall'ambito di applicazione del Codice stesso.

Le procedure di acquisto vengono effettuate attraverso il Portale Acquisti PosteProcurement, piattaforma informatica per attività di procurement e per la gestione dell'Albo fornitori. Tale sistema telematico nasce dall'esigenza di garantire la gestione efficiente e integrata dell'intero processo di approvvigionamento nonché di incentivare e migliorare la collaborazione con i fornitori, nel rispetto dei requisiti di riservatezza, autenticità, concorrenzialità, integrità e disponibilità nello scambio dei dati.

L'attività di acquisto di Poste Italiane, in linea con il trend degli ultimi anni, registra un costante e massivo ricorso a procedure competitive che garantiscano vantaggi concorrenziali per la Società.

Il processo di acquisto vuole tener conto delle tematiche ESG, configurandosi come veicolo di diffusione della cultura della sostenibilità. Tali politiche di Gruppo vengono integrate nel sistema normativo aziendale e declinate nel processo di approvvigionamento.

Inoltre, insieme al Regolamento Interno per le Procedure di Affidamento degli Appalti di Lavori, Servizi e Forniture (approvato a novembre 2017 e modificato a luglio 2019) e al Codice dei Contratti Pubblici, le procedure costituiscono documenti di tutela di governance e compliance normativa degli affidamenti di Poste Italiane. A tal riguardo, in un'ottica di miglioramento continuo, nel corso del 2021 si è proceduto ad avviare l'iter di revisione dell'impianto procedurale, introducendo tra l'altro i principi ESG già in vigore, funzionali agli acquisti sostenibili. Oltre al rafforzamento della centralità del Business Process Management (BPM) come strumento per la gestione, dematerializzazione e tracciatura del ciclo passivo, nell'ottobre 2021 è stata ottenuta la certificazione ISO 20400 la quale garantisce una guida per integrare la sostenibilità nei processi di acquisto, permettendo a Poste Italiane di compiere scelte più informate, introducendo criteri e processi di valutazione dei fornitori e dei prodotti/servizi, in base alle relative performance di sostenibilità.

Poste Italiane ottiene l'attestazione ISO 20400

Nel 2021 è stata conseguita l'attestazione sugli Acquisti Sostenibili (ISO 20400) - Sustainable procurement, norma internazionale che definisce le linee guida per l'integrazione della responsabilità sociale nelle politiche e processi di approvvigionamento di un'organizzazione. Con l'ottenimento della Attestazione, Poste Italiane si colloca tra le principali realtà economiche e produttive del Paese qualificate in tema di gestione sostenibile dei processi di acquisto e nei rapporti con i fornitori.

La Funzione Sviluppo Sostenibile, Risk e Compliance di Gruppo in ambito Corporate Affairs si propone di identificare tutti gli elementi di rischio necessari per assicurare la verifica dei requisiti di affidabilità e onorabilità, attraverso l'esame dei profili societari, finanziari e patrimoniali di società ed esponenti e dei loro rapporti con il Gruppo Poste Italiane. Nello specifico, il rapporto intrattenuto con i fornitori può divenire fonte di rischi strategici e di reputazione. L'attività del risk management mira a limitare i rischi che derivano da operazioni con terzi, a garantire un'adeguata rotazione dei fornitori e a ridurre al minimo le perdite relative all'inesigibilità dei crediti, grazie ad un continuo processo di monitoraggio del grado di esposizione al rischio. Per consentire l'identificazione di relazioni dirette ed indirette soggette a criticità occorre potenziare le attività di prevenzione dei fenomeni illeciti, tramite un'analisi integrata di informazioni interne ed esterne. Inoltre, a causa della contingenza pandemica, Poste Italiane ha incluso nel processo di valutazione dei propri fornitori l'analisi del rischio Covid-19. A tal proposito, l'Azienda tiene conto sia del settore specifico di appartenenza, utilizzando la

classificazione delle attività economiche adottata dall'Istituto Nazionale di Statistica Italiano per le rilevazioni statistiche nazionali di carattere economico (c.d. Codice ATECO), sia delle linee guida predisposte dalla task force Governo-INAIL, nell'aprile 2020, per valutare i settori produttivi.

Qualifica dei fornitori

Poste Italiane nel 2006 ha istituito un proprio Albo Fornitori, coerentemente con quanto previsto dalla normativa vigente (art. 134 dell'attuale Codice dei Contratti Pubblici), con l'obiettivo di semplificare le procedure di affidamento, assicurando omogeneità tra i soggetti selezionati in ciascun ambito merceologico e trasparenza

+200%

di documenti dematerializzati nel 2021 rispetto al 2020 (150.000) grazie alla digitalizzazione del ciclo passivo

verso il mercato. La formazione e la gestione dell'Albo è regolata dal Disciplinare dell'Albo dei Fornitori, che regolamenta il Sistema di Qualificazione nell'Albo Fornitori, e dal Regolamento del Sistema di Qualificazione che disciplina il sistema e il procedimento di qualificazione di ciascuna categoria merceologica. L'accesso all'Albo Fornitori, per ognuna delle categorie merceologiche, può avvenire in qualsiasi momento con la presentazione dell'istanza corredata della documentazione richiesta.

Presupposto per la qualificazione all'Albo Fornitori è il possesso di requisiti generali e requisiti speciali. Tra i primi si configurano qualità morali e idoneità professionale; tra i secondi, invece, rientrano quelli di natura economico-finanziaria e tecnico-organizzativa. Tali condizioni abilitanti vogliono rafforzare la Governance del processo di acquisto.

Inoltre, il Gruppo inserisce ed aggiorna periodicamente clausole contrattuali nell'ambito dei rapporti con fornitori di lavori, servizi e forniture, tenendo in considerazioni eventuali nuove disposizioni normative, oltre che specifiche esigenze manifestate dal cliente interno. Questo permette di velocizzare i tempi di contrattualizzazione ed assicura una Governance sulle tematiche più rilevanti.

Coerentemente con i principi di trasparenza, Poste Italiane fornisce un elevato livello di disclosure del proprio processo di procurement. Ai sensi della legge n. 190/2012 intitolata "Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione", il Gruppo pubblica, periodicamente, le informazioni relative alle procedure di affidamento indicate dalla legge e, in maniera volontaria, anche le procedure di acquisto non espressamente citate nella normativa. Per farlo, è stato creato il portale "Contratti

aperti e trasparenti", consultabile sul sito web dell'Azienda.

83,4%

dei fornitori dotati di un sistema di gestione ambientale certificato ISO 14001 o EMAS

Selezione dei fornitori

L'approccio adottato nell'ambito degli acquisti, che include l'integrazione degli aspetti ambientali, sociali e di governance, verifica il possesso di requisiti specifici attraverso audit di sostenibilità a cui i fornitori vengono sottoposti.

Tali aspetti concernenti la catena di fornitura rivestono un punto di particolare interesse per il Gruppo, nell'ottica in cui lo sviluppo di relazioni trasparenti e durevoli con i fornitori, la massima attenzione alla qualità, al rispetto dell'ambiente, alla sicurezza e alle implicazioni di tipo sociale nel processo di

approvvigionamento, rappresentino principi utili sia per poter migliorare costantemente il servizio offerto alla propria clientela, sia nell'interesse pubblico dell'intero Sistema Paese81 .

A tal proposito, sono previsti specifici criteri ambientali e sociali nel processo di selezione dei fornitori, nei requisiti di partecipazione, nei parametri di valutazione dell'offerta tecnica e/o nelle condizioni contrattuali, delle procedure di gara espletate nell'anno.

A riprova dell'attenzione del Gruppo rispetto a tematiche ESG, anche nel 2021 si registrano incrementi significativi in relazione a gare espletate sulla base di criteri ambientali e sociali.

Nello specifico, l'84,5% dei fornitori, rispetto al 74,1% del 2020, è stato selezionato in coerenza con specifici standard sociali durante il 2021. Tale

+7,5%

di gare espletate sulla base di criteri ambientali rispetto al 2020

+10,4%

di gare espletate sulla base di criteri sociali rispetto al 2020

81 Nell'anno 2021, si registrano zero casi di non conformità dei fornitori alle politiche ambientali e alle politiche sui diritti del lavoro.

indicatore, se considerato al netto delle gare sprovviste dell'offerta tecnica (poiché aggiudicate al prezzo più basso), certifica che la quasi totalità delle gare avviate, esige criteri sociali (> 95%).

D'altra parte, l'83,4% delle gare espletate nel 2021, in confronto al 75,9% dell'anno precedente, rispetta determinate performance ambientali. Anche in questo caso, la percentuale di gare scelte sulla base di tali criteri diverrebbe maggiore del 95% qualora venissero escluse dal calcolo quelle sprovviste dell'offerta tecnica.

Con l'obiettivo di completare il modello ESG nel processo di approvvigionamento, Poste Italiane ha introdotto nel 2021 l'indicatore di governance, rappresentato da criteri specifici di qualificazione e di valutazione nell'offerta tecnica. Il dato è

rilevato sulla base dell'analisi delle procedure di gara avviate di importo superiore alle soglie comunitarie e rappresenta tra queste, le iniziative che presentano specifici criteri di governance nella qualificazione, nei criteri di valutazione (es. ISO 37001, Rating di Legalità, Codice Etico/di Condotta, Policy etc.,) nonché nelle clausole contrattuali.

Il 33% delle gare espletate nell'anno ha tenuto in considerazione aspetti di governance. Il perimetro di rendicontazione si riferisce alle vigenti soglie di appalto per i settori speciali, convenzionalmente estesa alle gare fuori codice, per i criteri di aggiudicazione al prezzo più basso (PBB) ed economicamente più vantaggiosa (OEPV).

33%

di gare espletate sulla base di criteri di governance nel 2021

Poste Italiane, con l'obiettivo di tener solidamente conto delle tematiche ESG nell'ambito della gestione della propria catena di fornitura, ha introdotto nel 2019 la funzione di Green Procurement. Tale funzione assicura l'integrazione stabile dei temi di sostenibilità nelle procedure di gara e dei criteri ESG nella valutazione tecnica delle offerte. L'obiettivo è perseguire un cambiamento sostenibile attraverso la definizione di progetti ad impatto rilevante, quali la logistica, la decarbonizzazione degli immobili, i materiali di consumo, favorendo l'attenzione allo sfruttamento delle risorse, ai piani di investimento e allo sviluppo tecnologico, unitamente all'interpretazione in chiave green dei fabbisogni più tradizionali. Al trend crescente degli indicatori Ambientali e Sociali, si associa il significativo incremento dell'incidenza ESG nell'offerta tecnica, rilevato in oltre 15 punti percentuali rispetto allo scorso anno, con la presenza stabile di criteri afferenti la Gestione Ambientale (76,4%) e la Salute e Sicurezza sui luoghi di lavoro (68,2%). Al fine di accrescere l'efficacia dei processi aziendali e la competitività, Poste Italiane si pone come obiettivo quello di incentivare l'adozione di criteri ESG di selezione, valutazione e monitoraggio dei fornitori, mitigando eventuali rischi ESG. Inoltre, coerentemente con quanto fatto negli anni precedenti, Poste Italiane ha recepito i criteri previsti dal Green Public Procurement (GPP - Acquisti verdi della Pubblica Amministrazione) al fine di coniugare la sostenibilità in termini di riduzione degli impatti ambientali e la razionalizzazione dei costi, applicando, dove

previsto, le indicazioni sui Criteri Ambientali Minimi (CAM), stabiliti con appositi Decreti Ministeriali. Inoltre, l'introduzione di specifici criteri di Integrità e Trasparenza (Governance), abilita il modello ESG nel processo di acquisto di Poste Italiane.

In considerazione dell'attenzione riservata al monitoraggio delle performance dei fornitori, Poste Italiane ha implementato un modello di rating in fase di qualifica che si traduce nella somministrazione di un questionario ad hoc ad ognuno di questi (100% dei fornitori qualificati). Tale strumento permette la valutazione delle modalità adottate da ciascun fornitore nella gestione dei rischi ESG individuati come rilevanti sulla base del settore di appartenenza dell'azienda e la dimensione della stessa (approccio risk-based). In relazione al primo aspetto, Poste Italiane classifica i fornitori all'interno dei 99 settori

100%

dei fornitori classificati per settore ATECO e per dimensione

ATECO riconosciuti. Ciascun settore è sensibile, per sua natura, a determinati rischi specifici cui si trovano esposte le aziende appartenenti ad esso e secondo i quali vengono valutate. Il Gruppo ha individuato le diverse tipologie di rischi adottando riferimenti esterni riconosciuti a livello internazionale e attenzionandone circa 40 principali (ambientali, sociali e socio-ambientali). Per ognuno dei rischi individuati come rilevanti per il settore di riferimento, le aziende vengono valutate sulla base di specifici presidi identificati allo scopo di mitigare l'impatto negativo dei singoli rischi presi in esame. In relazione al secondo parametro, Poste Italiane ha identificato, inoltre, circa 10 principali rischi in ambito

Governance, potenzialmente ritenuti rilevanti per il fornitore sottoposto ad assessment sulla base della dimensione dell'organizzazione stessa (piccola, media o grande impresa, in conformità con quanto disciplinato dalla Commissione Europea in materia).

Le informazioni ottenute vengono successivamente processate attraverso un modello di scoring ESG che prevede l'assegnazione di un rating per ogni rischio rilevante, per ogni dimensione analizzata, e un rating ESG totale.

L'insieme di questi elementi assicura al modello i seguenti punti di forza:

valutazione concentrata sui rischi ESG rilevanti del fornitore, tramite l'utilizzo di un questionario ad hoc per ciascun settore economico (ottica risk-based);

Specifici Rating ESG

assegnati ai fornitori in fase di qualifica sulla base dei presidi adottati per la gestione dei differenti rischi rilevanti

  • l'utilizzo di un algoritmo quantitativo, che garantisce l'attribuzione di un rating altamente rappresentativo del livello di copertura del rischio garantito dal fornitore, si traduce in solidità dell'analisi;
  • visione del rischio a più livelli, con la possibilità di analizzare il rischio ESG a livello aggregato, a livello di una singola dimensione E/S/G, e a livello di singolo rischio;
  • chiara identificazione delle aree di miglioramento sulla base del rating attribuito alle modalità di gestione dei singoli rischi;
  • compilazione agevolata del questionario, che è composto da risposte multiple chiuse con l'obiettivo di facilitarne la compilazione;
  • affidabilità e riconoscibilità della metodologia proposta, la quale si basa su studi riconosciuti a livello internazionale che costituiscono rinomate best practice relativamente all'ambito oggetto di analisi;
  • spendibilità del modello proposto da parte di Poste Italiane, che può valutare di renderlo un modello proprietario e proporlo sul mercato una volta registrato con apposito marchio.

Poste Italiane punta a sensibilizzare, nell'arco di anni, i propri fornitori e ad accompagnarli in un percorso di crescita sostenibile. Per tale ragione, il Gruppo prevede l'introduzione, in maniera progressiva e nel corso di anni, di criteri ambientali e sociali nell'ambito delle proprie gare, garantendo un ampliamento graduale degli ambiti richiesti, della copertura e del peso dei criteri ESG sul punteggio di gara.

VALORIZZAZIONE DELLE PERSONE

Principali capitali Obiettivi Indicatore (KPI) Target Baseline Stato attuazione
2021
Outcome
Sociale-relazionale
Umano
Garantire la formazione continua di tutti i dipendenti
del Gruppo
Ore di formazione erogate 25 milioni entro il 2024 2020 · 11.9 mln di ore
Incrementare la quota di quadri e impiegati coinvolti
nei piani di sviluppo MLAB (Managerial LAB per la
valorizzazione dei quadri con ulteriori potenzialità di
crescita) e POP (Programma di Orientamento
Professionale che intercetta e sviluppa giovani
talenti)
% di quadri coinvolti nei piani di
sviluppo
% di impiegati coinvolti nei
piani di sviluppo
20% entro il 2022
25% entro il 2022
2018 · 18.7%
· 36%
Aumentare la capacità di intercettare il potenziale
delle persone del Gruppo, anche in una logica di
inclusione intergenerazionale, al fine di favorire la
migliore integrazione fra il talento e l'organizzazione
% di persone coinvolte nei
processi di rilevazione del
potenziale
+200% entro il 2022 2021 New 3 GOOD HEALTH
lmplementazione di un mix di iniziative finalizzate a
rafforzare lo sviluppo, la motivazione e la
crescita professionale dei dipendenti mediante la
valorizzazione delle persone del Gruppo Poste
Italiane
% di iniziative +5% entro il 2024 202 Now AND WELL-BEING
Favorire la valorizzazione dei talenti identificati nel
processo aziendale di «People review»
attraverso l'ampliamento delle opportunità di crescita
professionale (diversificazione professionale,
aumento di responsabilità, partecipazione a
programmi di sviluppo delle competenze, ecc)
% di talenti (identificati in
People Review) coinvolti in
opportunità di crescita
25% entro il 2024 2021 New QUALITY
EDUCATION
Aumentare il numero delle iniziative di orientamento
scolastico e professionale a favore dei figli dei
dipendenti
Numero di iniziative +15% entro il 2022 2019 · +82%
Rafforzamento e diffusione dell'iniziativa di welfare
aziendale per la conversione del premio di risultato in
2020
beni e servizi attraverso l'ampliamento dell'utilizzo
% di adesioni
+50% entro il 2024
New
della piattaforma dedicata, il miglioramento
dell'offerta e della user experience
5 GENDER
EQUALITY
Rafforzare l'attività di comunicazione e ascolto della
Community di dipendenti del Gruppo, ampia e
variegata per provenienza geografica, età, ruolo
professionale, fornendo risposte puntuali al fine di
migliorare il dialogo continuo tra Azienda e
dipendenti
Nº di Community tematiche
promosse con strategia di
2021
ingaggio, moderazione e
1 entro il 2024
New
risposta ai commenti,
reportistica quali-quantitativa
DECENT WORK AND
Diminuire il numero di infortuni sul lavoro dei
dipendenti del Gruppo
Numero infortuni -740 eventi nell'area PCL
entro il 2024
2020 -455 ECONOMIC GROWTH
Diminuire l'Indice di Frequenza degli infortuni sul
lavoro dei dipendenti del Gruppo
Indice di frequenza infortuni -8% entro il 2024 2020 · -7,01%
Mantenimento Sistemi di Gestione della Salute e
Sicurezza sul lavoro e relative certificazioni ISO 45001
di Poste Italiane e delle principali Società del Gruppo
% delle unità del Gruppo Poste
Italiane con un SGSSL
certificato
100% ogni anno 2020 New
Monitoraggio ambientale per la determinazione della
concentrazione media annua di gas radon nell'aria,
finalizzato alla valutazione del rischio di esposizione a
radiazioni ionizzanti, conformemente al D.Lgs.
101/2020
% edifici di Poste Italiane
monitorati
100% entro il 2024 2020 · Individuato
perimetro
normativo su
cui dal 2022 è
previsto l'avvio
del
monitoraggio
lmplementazione di un nuovo modello di welfare
aziendale: sviluppo di programmi di screening per la
prevenzione di patologie e programmi di welfare
aziendale per la tutela della salute e della sicurezza
del personale di Poste Italiane e finalizzati allo stato
di benessere e well-being del medesimo personale 3
% dipendenti coinvolti
% di avanzamento delle
iniziative strumentali
100% entro il 2024
100% entro il 2024
2020 · 100%
· 25%

Poste Italiane dedica particolare attenzione al capitale umano, in quanto elemento chiave nella creazione di vantaggio competitivo e nel raggiungimento degli obiettivi aziendali. In tale ottica, il Gruppo investe significativamente nella promozione di percorsi formativi per il proprio personale che siano di supporto in maniera sempre più efficace e coerente alle esigenze di un business in continua trasformazione. Nello specifico, l'Azienda ritiene fondamentale il ruolo della formazione all'interno del processo di evoluzione continua delle competenze personali e professionali mirate alla valorizzazione di ciascuna Persona facente parte del Gruppo. In considerazione di ciò, Poste Italiane si impegna a migliorare la qualità della formazione attraverso l'adozione di format innovativi sempre più coinvolgenti e tramite metodologie di knowledge sharing, utili a semplificare l'accesso ai contenuti formativi e garantire una continuità di apprendimento in relazione all'evolversi della situazione epidemiologica.

Il Gruppo, coerentemente con quanto riportato all'interno del Codice Etico, riconosce l'importanza e valorizza l'apporto individuale di ciascun membro della popolazione aziendale. A tal proposito, garantisce pari opportunità nei percorsi di carriera, senza distinzioni, a tutti i dipendenti.

Il Gruppo promuove un'offerta formativa che sia continua ed in linea con le esigenze innovative del business in quanto driver principale del vantaggio competitivo sul mercato

In accordo con quanto stabilito all'interno del Piano "2024 Sustain & Innovate Plus", le attività formative trovano collocazione in un progetto ben più ampio, che, coerentemente con i principi aziendali e le esigenze del mercato, dei clienti e delle normative, prevede l'erogazione di circa 25 milioni di ore di formazione nel periodo compreso fra il 2020 e il 2024. Al fine di promuovere il regolare svolgimento delle attività di formazione, nel 2015 l'Azienda ha istituito la Corporate University, la quale si configura come una funzione delle Risorse Umane organizzata in diverse Academy incentrate su contenuti di business ripartiti in base alle competenze da accrescere. La Corporate University si pone come obiettivo quello di definire e garantire lo svolgimento del processo di formazione nella sua interezza (incluso il training operativo). A tal proposito, la funzione si serve delle strutture territoriali, dei meccanismi di funzionamento e delle ownership organizzative sulle attività formative e di training operativo, adottando un approccio che assicuri l'efficacia, l'efficienza e la conformità dei risultati attesi, attraverso l'introduzione di indicatori specifici di controlli di qualità e dell'efficacia dell'azione formativa. In questo contesto è bene segnalare la Procedura "Formazione e Training Operativo" rivolta a tutte le funzioni aziendali e a tutto il personale. Questa descrive il modello operativo della formazione esplicitando i meccanismi di funzionamento e le ownership organizzative sulle attività di formazione e di training operativo, secondo logiche orientate a garantire l'efficacia, l'efficienza e la conformità dei risultati attesi, introducendo misure organizzative e di controllo rilevanti anche ai sensi del D.Lgs. 231/01. Tale procedura integra le altre policy/procedure più specifiche per ambiti di attività/funzioni organizzative in corso di aggiornamento (es.: formazione finanziata, formazione in ambito Bancoposta, etc.).

Nel 2021 la formazione ha avuto l'obiettivo strategico di accompagnare il profondo processo di trasformazione dell'azienda; i nuovi modelli di servizio introdotti, l'ingresso in nuovi business, le nuove modalità di lavoro, la sempre maggiore complessità di contesto, hanno richiesto e richiedono un processo costante di aggiornamento e sviluppo delle competenze tecniche e culturali.

Poste Italiane si è impegnata nel miglioramento della learning experience sia attraverso l'introduzione di metodi innovativi come ad esempio la modalità di "immersive learning" (metodologia di simulazione che integra le più avanzate tecnologie digitali con le tradizionali dinamiche relazionali), e tecniche formative di gaming (tecniche che arricchiscono l'esperienza del dipendente attraverso l'apprendimento con il gioco), sia attraverso lo sviluppo della piattaforma e-learning che consente un accesso semplificato a tutti i contenuti formativi.

Inoltre, Poste Italiane ha ampliato e arricchito i contenuti dell'Open Learning Area, area in cui sono disponibili oltre 200 corsi (suddivisi in 14 aree tematiche) e 65 libri online i cui contenuti sono accessibili liberamente da tutta la popolazione aziendale per una fruizione on demand. L'introduzione di questa area consente alle persone di scegliere autonomamente la propria formazione in una logica di autosviluppo. Il Gruppo ha inoltre proseguito, in continuità con il 2020, con l'utilizzo della piattaforma Cloud Oracle HCM (Human Capital Management) a supporto del processo formativo.

Nell'arco del 2021 sono state erogate complessivamente oltre 6 milioni di ore di formazione. In linea generale, per rispondere alle diverse esigenze formative derivanti dal business del Gruppo, sono stati realizzati percorsi formativi dedicati a specifici target (ad es. sportellisti, portalettere, addetti assistenza clienti, venditori) finalizzati all'acquisizione, al consolidamento e allo sviluppo delle competenze tecnico specialistiche di ruolo. Inoltre, sono stati erogati percorsi formativi trasversali, dedicati a tutte le persone del Gruppo indipendentemente dal mestiere specifico, sia su tematiche normative e comportamentali che su tematiche orientate all'adozione di nuovi strumenti e modelli culturali. Infine, Poste Italiane ha fornito percorsi formativi individuali, dedicati in particolare a risorse in sviluppo, orientati al rafforzamento di competenze utili alla copertura di ruoli di maggiore complessità.

La Corporate University, al cui interno operano 50 persone, rappresenta il fulcro di un processo di formazione che coinvolge varie funzioni organizzative e assicura il governo dell'intero processo. Questa è organizzata in 5 Academy coerenti con le aree di business (Finanziaria Commerciale e Supporto Clienti, Innovazione e Digital, Postale Logistica e ICT, Manageriale e Corporate e Faculty) e prevede una Faculty interna dedicata alla preparazione di dipendenti esperti che vengono formati per diventare docenti interni e mettere così a disposizione degli altri colleghi le proprie conoscenze.

Le altre funzioni coinvolte sono le funzioni di HR Business Partner tramite le figure di referenti di formazione e le risorse che operano nei servizi trasversali in ambito Macro Area Risorse Umane, e la funzione di Supporto Prodotti ai Canali in ambito BancoPosta.

Per verificare il raggiungimento degli obiettivi prefissati in materia di formazione Poste Italiane ha implementato un sistema di monitoraggio e controllo periodicamente condiviso con tutte le linee di business, che prevede:

  • un sistema generale di KPI che viene mensilmente monitorato attraverso la verifica di:
    • ore di formazione erogate (per funzioni/per ambito);
    • percentuale di coverage;
    • valore della qualità percepita;
    • avanzamento costi esterni;
    • avanzamento recuperi da Fondi;
  • un sistema specifico di controllo per singola iniziativa formativa che valuta:

  • l'efficacia (capacità di raggiungere gli obiettivi formativi del singolo corso attraverso il tasso di superamento del test di fine corso);
  • tasso di partecipazione;
  • specificatamente per la formazione di compliance sono previsti dei sistemi di rendicontazione e monitoraggio periodici aggiuntivi nei confronti delle funzioni di controllo. In particolare, sull'avanzamento del piano di formazione in termini di ore, partecipazioni, dorsali di intervento e trend; monitoraggi di fruizione per specifiche campagne formative in erogazione.

Sono inoltre previsti audit periodici da parte delle funzioni interne/esterne di controllo (audit interni/ enti certificatori/ autorità di vigilanza) che valutano il modello adottato.

A supporto del sistema di monitoraggio implementato Poste Italiane utilizza altresì una serie di strumenti addizionali, come survey o focus group sia per il miglioramento della progettazione dell'iniziativa sia per la valutazione dell'efficacia nei confronti dei discenti. Inoltre, l'Azienda dedica particolare attenzione al ruolo dei mezzi di comunicazione aziendale (il sito, Poste News, interviste al TG Poste) al fine di sensibilizzare i potenziali discenti all'importanza del corso di formazione proposto. Infine, il Gruppo stipula accordi di partnership con le principali Business School o fornitori pluriennali con l'obiettivo di avere disponibili tempestivamente contenuti formativi ottimizzando i tempi del processo di acquisto.

Al fine di migliorare i sistemi, i processi e le strategie del Gruppo nell'ottica del conseguimento del successo sostenibile aziendale, Poste Italiane utilizza pratiche di People Analytics, anche conosciuto come HR, Talent o workforce analytics, e cioè la pratica di raccolta e analisi delle risorse umane e dei dati organizzativi attraverso l'applicazione di statistiche e altre tecniche di interpretazione dei dati. Nel 2021, il Gruppo ha fatto uso delle pratiche di People Analytics per i seguenti scopi:

  • a) pianificazione strategica della forza lavoro tramite la raccolta delle esigenze delle linee di business da coniugare con le leve gestionali agibili per la definizione delle cornici di organico nel medio periodo coerenti con le esigenze del business. L'azienda utilizza strumenti di People Analytics per anticipare e guidare le dinamiche di organico atteso in relazione alle cornici definite, soprattutto con riguardo all'utilizzo dell'esodo incentivato quale leva a basso impatto sociale per la gestione delle eccedenze e per l'indirizzo dei trend prospettici di impiego delle risorse. 'People Analytics permette l'analisi dell'impatto dei progetti di business, l'identificazione e la gestione delle eccedenze tramite l'applicativo "WebPers Pensionamento" che consente l'individuazione del target dei dipendenti in base esodabile e la gestione end to end del relativo processo di esodo, direttamente attraverso la politica espulsiva mirata su ambiti organizzativi in eccedenza, indirettamente creando spazi di reimpiego in differenti ambiti organizzativi anche sulla base dei fabbisogni rilevati dalle diverse linee di business (es. sportelleria, insourcing, ect.). Come risultato dell'impiego di People Analytics, Poste Italiane ha potuto gestire con anticipo ed efficacia le riorganizzazioni aziendali e indirizzare le dinamiche gestionali per il raggiungimento degli obiettivi di business.
  • b) Identificazione di eventuali carenze in termini di competenze della forza lavoro attraverso una costante analisi di una serie di dati (anagrafici, organizzativi, di formazione assegnata, fruita, completata e superata) al fine di definire, avviare e monitorare i percorsi formativi per lo sviluppo delle competenze di base, di ruolo, manageriali per lo sviluppo di Key People, talenti e ruoli dirigenziali. Tutti i dati risiedono in una piattaforma LMS e consentono di analizzare costantemente l'andamento della formazione in termini di volumi e popolazione impattata, fenomeni distinti per funzione e per altre dimensioni di analisi.
  • c) Recruiting e assunzioni: attraverso l'utilizzo, da parte della funzione Sviluppo, di una serie di dati (anagrafici, organizzativi, di performance e potenziale ecc..) per definire, avviare e monitorare i percorsi di sviluppo e di valorizzazione delle persone in relazione agli obiettivi di Business. L'integrazione e l'analisi dei dati a disposizione favorisce infatti l'emersione di dipendenti con capacità, performance distintive, aspirazioni, da considerare per

l'accesso a programmi di valutazione del potenziale o per l'attivazione di percorsi verso ruoli target. I principali processi di scouting aziendali POP (processo di intercettazione di giovani potenziali) e MLAB (processo di intercettazione di solidi professionisti e manager) sono governati da criteri di accesso predefiniti (es. prestazione, potenziale, seniority aziendale) che consentono di stabilire i potenziali eligible.

  • d) Competitive Intelligence: attraverso il Centro Studi HR che, in ambito Risorse Umane e Organizzazione, ha la finalità di garantire un allineamento dell'intera famiglia professionale ai trend e alle best practice di mercato sui principali processi che impattano sulle strategie HR, mediante lo studio, la sistematizzazione, la condivisione e la socializzazione di esperienze e approcci innovativi. Nel corso del 2021 è stata lanciata la nuova piattaforma on line, aggiornata anche sulla base delle risultanze di una survey che ha coinvolto tutti i dipendenti della funzione Risorse Umane e Organizzazione. Tale Spazio on line propone contenuti organizzati e soluzioni innovative del mondo HR, con un approccio multidisciplinare e user friendly, finalizzato alla contaminazione dei saperi e all'emersione di pratiche innovative da innestare nelle strategie funzionali. Inoltre, vengono presentati contributi delle diverse funzioni di business per la messa a fattor comune delle conoscenze e per agevolare le sinergie realizzative rispetto agli obiettivi aziendali, anche al fine di realizzare una integrazione plurale nei piani di people strategy.
  • e) Analisi delle reti organizzative attraverso la comprensione delle relazioni rappresentate dai flussi informativi, le reti collaborative e gli scambi informali e reali tra le persone supportando il reingeneering dei processi attraverso l'analisi delle principali dinamiche relazionali.

Nel contesto del proprio modello formativo, Poste Italiane ha riservato sempre massima attenzione alla formazione normativa obbligatoria riferita a tematiche trasversali per tutta la popolazione aziendale (Sicurezza sul Lavoro, D.Lgs. 231/01, GDPR, Sistema Integrato per la Qualità e Prevenzione della Corruzione, etc.) nonché quella specifica destinata a determinate figure professionali (es. formazione ESMA/IVASS e Sicurezza Aerea). In tale

contesto, a maggio 2021 si è svolto il webinar formativo "Nuovi programmi di compliance del gruppo Compliance Integrata e Compliance Antitrust" organizzato da Corporate University e rivolto ai 1.400 manager, centrali e territoriali, del Gruppo. L'evento è stato aperto dal Condirettore Generale e ha visto la partecipazione di esperti esterni di settore.

Di seguito si menzionano le principali iniziative implementate in tema di formazione di compliance:

3,267 milioni

di ore di formazione di compliance

La formazione in materia di compliance

D.Lgs 231/2001

È proseguita nel 2021 l'erogazione del corso online "Il Decreto 231 nell'etica di impresa", che descrive, attraverso le vicende dei suoi protagonisti, i contenuti generali del D.Lgs. 231/2001 e gli strumenti che Poste Italiane ha adottato per essere conforme ai principi e alle disposizioni previste dal Decreto stesso. Il corso rientra nell'ambito della formazione obbligatoria ed è pertanto destinato a tutto il personale del Gruppo Poste Italiane L'iniziativa formativa illustra tematiche generali del Decreto 231 di interesse anche per le Società controllate, nonostante questo, resta comunque ferma la responsabilità di ciascuna Controllata di valutare eventuali ulteriori esigenze formative su tale materia, in considerazione delle specifiche attività svolte dal proprio personale dipendente e delle peculiarità operative e organizzative della Società stessa. Il programma del corso è stato aggiornato a giugno 2021 al fine di recepire gli ultimi aggiornamenti del Modello 231

GDPR

Dal 2019 il Gruppo eroga il corso online "Il GDPR - General Data Protection Regulation" l'iniziativa formativa è finalizzata ad offrire una panoramica sulle novità introdotte e sugli adempimenti stabiliti dal General Data Protection Regulation EU 2016/679, descrivendo in particolare il principio di responsabilizzazione e le misure di sicurezza che il titolare e il responsabile del trattamento devono adottare per garantire la protezione dei dati personali. Il corso si conclude illustrando le autorità di controllo, i mezzi di ricorso e le sanzioni previste in caso di violazione del Regolamento. In quanto parte del programma di formazione obbligatoria, l'iniziativa formativa è destinata a tutto il personale del Gruppo Poste Italiane. Inoltre, per le risorse che hanno il ruolo di Delegato al trattamento dei dati, di Compilatore a supporto del delegato e dei propri collaboratori coinvolti nell'attività di tenuta del registro dei trattamenti, l'Azienda ha organizzato workshop formativi sul tema "Trattamento Dati" erogati in modalità webinar che offrono una panoramica sugli aspetti organizzativi e normativi del GDPR, focalizzandosi in particolare sulla gestione del trattamento dei dati e ha l'obiettivo di rafforzare l'accountability e le conoscenze specifiche in materia di trattamento dei dati personali.

Sicurezza informatica

In continuità con il 2020, il Gruppo ha continuato l'erogazione del corso online "Sicurezza informatica". Il corso illustra il tema della sicurezza informatica, evidenziando la sua importanza in relazione ai numerosi aspetti della vita professionale su cui ha impatto.

L'iniziativa formativa è destinata a tutto il personale del Gruppo Poste Italiane.

Antitrust

A partire da maggio 2021 Poste Italiane ha erogato il webinar formativo "Nuovi Programmi di Compliance del Gruppo - Compliance Integrata e Compliance Antitrust" rivolto alle figure manageriali del Gruppo. Inoltre, da Gennaio 2022, l'Azienda ha avviato l'erogazione del corso online "Compliance Integrata di Gruppo". Il corso promuove la conoscenza dei principi guida del "Programma di Compliance Integrata" adottato da Poste Italiane, presenta, i principali strumenti normativi aziendali attraverso l'analisi delle linee guida di riferimento e contribuisce alla creazione e diffusione di una cultura aziendale consapevole e attenta al tema della Compliance quale obiettivo strategico e valore fondamentale dell'azienda. L'iniziativa formativa è destinata alle risorse che operano nelle funzioni di staff centrali e territoriali del Gruppo Poste Italiane. La formazione è proseguita con un ulteriore corso online denominato "Compliance per la tutela della concorrenza e del consumatore" erogato, per lo stesso target, dal mese di febbraio.

Anticorruzione

In continuità con il 2020, è proseguita l'erogazione del corso online "Il Sistema di Gestione Integrato per la Qualità e la prevenzione della Corruzione". L'attività formativa è destinata a tutto il personale del Gruppo Poste Italiane e descrive il nuovo sistema di Gestione integrato Qualità e Anticorruzione, di cui Poste Italiane si è dotata, soffermandosi su quanto prevede la normativa di riferimento in materia e focalizzando l'attenzione, attraverso la descrizione e l'analisi di casi concreti, sulle buone prassi da seguire per garantire la qualità e prevenire la corruzione in azienda.

Antiriciclaggio e antiterrorismo

Anche nel 2021 il Gruppo ha garantito l'erogazione del corso online "La Normativa Antiriciclaggio", finalizzato a far acquisire al personale le conoscenze necessarie per operare, con consapevolezza e nell'assoluto rispetto delle disposizioni di legge, in tutte le fasi in cui si articola il sistema di prevenzione e contrasto del riciclaggio.

Sostenibilità e policy aziendali

In tale ambito nel 2021 il Gruppo ha proseguito con l'erogazione di due corsi in continuità con il 2020:

"Impresa e Tutela dei Diritti Umani", programma formativo online aperto a tutti i dipendenti e con lo scopo di promuovere la conoscenza e diffusione dei principi guida adottati dal Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite. I contenuti del corso sono realizzati e certificati da SIOI (Società Italiana per l'Organizzazione Internazionale), resi fruibili tramite modalità di digital learning.

"Gestione Documentale", corso destinato a tutto il personale di Sede Centrale di Poste Italiane, fino ai terzi livelli organizzativi, che descrive la procedura "Gestione documenti", fondamentale per far sì che il Sistema Normativo Aziendale di Poste Italiane raggiunga gli obiettivi che si propone. Il Sistema Normativo disciplina da una parte i principi di riferimento, l'architettura e il ciclo di vita dei documenti normativi e, dall'altra, i ruoli e le responsabilità dei diversi attori coinvolti nel processo di gestione dei documenti. È dunque essenziale che questi attori, per la redazione o aggiornamento dei documenti aziendali, conoscano e applichino le regole definite dalla Procedura "Gestione documenti";

Sicurezza nei trasporti e merci pericolose

Il Gruppo ha organizzato percorsi Formativi di "Sicurezza Aerea" rivolti alle risorse coinvolte nel garantire - per la spedizione aerea - l'effettuazione di controlli di sicurezza sulle merci o sulla posta secondo quanto previsto dalla normativa ed in raccordo con l'ENAC. Nello specifico i corsi si compongono di una "Formazione Iniziale" e di una "Formazione di Aggiornamento Periodico" distinte in base alle attività/ruolo svolto.

In aggiunta, al fine di garantire la sicurezza dei dipendenti adibiti alla guida dei mezzi pesanti, il Gruppo ha organizzato per quest'ultimi l'attività formativa Formazione "CQC - carte qualificazione conducente". Anche in questo caso il corso si compone di una "Formazione Iniziale" (rilascio CQC) e di una successiva di "Aggiornamento Periodico".

In fine, nell'ottica di assicurare la compliance normativa dei servizi erogati da Poste Italiane relativamente al trasporto di dangerous good (merci pericolose), nel 2021 l'Azienda ha erogato corsi relativi alle "Merci pericolose". La formazione organizzata è distinta a seconda della modalità di trasporto. Per il trasporto via aerea è stato erogato il corso "Dangerous Goods Regulation", attività di formazione specifica per supportare le risorse nella corretta gestione delle merci pericolose. Mentre relativamente al trasporto su strada, è stato organizzato il corso "ADR: Accordo europeo relativo al trasporto internazionale su strada delle merci pericolose".

Poste Italiane ha implementato uno specifico percorso formativo per la popolazione manageriale, basato sul nuovo modello di leadership adottato dall'Azienda in virtù della crescente complessità e dei nuovi paradigmi organizzativi. Il Gruppo ha dato seguito ai percorsi formativi legati alla Smart leadership e Smart behaviour con l'obiettivo di supportare i responsabili delle diverse funzioni aziendali e le loro risorse in Smart working nella conduzione del lavoro in modalità 'lavoro agile'. Inoltre, sono stati realizzati cicli di webinar nei quali il management del Gruppo si è confrontato con personalità del mondo della cultura, del business e accademico sia a livello nazionale che internazionale per condividere esperienze e riflettere sul nuovo contesto. Infine, sono stati realizzati interventi formativi destinati in particolare ai Dirigenti, con l'utilizzo di format innovativi, per il rafforzamento delle competenze manageriali sia di carattere strategico che esecutivo, orientati al change management e al pensiero strategico.

Corrispondenza Pacchi e Distribuzione

Le iniziative di formazione si concentrano, oltre che sui programmi di aggiornamento delle competenze e verifica delle stesse sulla base delle disposizioni normative IVASS e ESMA, nello sviluppo di competenze digitali, di innovazione e di gestione del cambiamento e della complessità. Il Gruppo ha investito, inoltre, in importanti progetti formativi, coinvolgendo le strutture commerciali di Mercato Privati e Mercato Imprese e Pubblica Amministrazione. Le attività formative hanno riguardato le importanti trasformazioni del modello di servizio in logica omnicanale, i nuovi criteri di segmentazione della clientela e la formazione sui nuovi business dell'RC Auto e Fibra. Inoltre, ha preso avvio un importante progetto formativo a supporto della Proattività Relazionale dedicato agli Operatori di Sportello (OSP); nel 2021 sono stati formati circa 3.000 operatori di sportello. È proseguita anche l'erogazione del percorso di induction per Specialisti Consulenti Finanziari e Specialisti Consulenti Mobili, dedicato alle risorse neo-inserite nel ruolo, con l'obiettivo di accompagnare e sostenere l'inserimento e lo sviluppo professionale delle risorse. Il Gruppo ha anche messo a disposizione percorsi formativi dedicati ai Consulenti Premium, al fine di sviluppare le competenze di base e di potenziare le abilità personali e strategiche di persuasione, coinvolgimento e vendita. In ambito Posta, Comunicazione e Logistica, sono state avviate attività formative legate alla Cultura Lean, per supportare le persone nella gestione della trasformazione industriale e operativa in atto nel sistema postale, nonché progetti specifici riguardanti i portalettere ed altre figure professionali. Inoltre, Poste Italiane ha promosso lo sviluppo delle competenze IT, con particolare focus su diversi ambiti che spaziano dal cloud computing alle metodologie e standard ICT, fino a toccare tematiche di data analytics and platforms e nuove tecnologie. Per le Società del Gruppo, si evidenziano le iniziative formative messe in campo da Postel per lo sviluppo delle competenze commerciali e di relazione con il cliente e le attività formative realizzate da Poste Air Cargo per il mantenimento e lo sviluppo delle conoscenze specifiche del personale navigante e manutentore.

Servizi finanziari

Il Gruppo ha garantito per la funzione BancoPosta diverse attività formative finalizzate all'apprendimento e consolidamento di competenze specialistiche e delle digital skills, in linea con la trasformazione del modello commerciale in logica omnicanale e con la forte spinta verso la digitalizzazione. In particolare, molta attenzione è stata dedicata all'approfondimento dei contenuti legati a tematiche ESG e di Data Governance. Parallelamente, in BancoPosta Fondi SGR, le attività formative si sono concentrate sul rafforzamento delle competenze in ambito ICT, Project Management, Analytics ed in linea con la normativa "Knowledge and Competence".

Lo sviluppo diversificato

competenze nel Gruppo Poste Italiane

delle

Servizi assicurativi

L'obiettivo della formazione per il Gruppo PosteVita (PosteVita, PosteAssicura e Poste Welfare Servizi) è stato quello di aggiornare le competenze delle diverse figure professionali. In particolare, l'aggiornamento delle competenze ha riguardato tematiche di adeguamento normativo e di compliance specifiche del settore assicurativo (IFRS 17). Inoltre, le iniziative formative sono state indirizzate sui temi di sviluppo delle conoscenze specialistiche su prodotti assicurativi Vita/Danni. Infine, in linea con l'anno precedente, è stato riservato ampio spazio allo sviluppo di soft skills e competenze manageriali.

Pagamenti e Mobile

I percorsi formativi per Postepay sono stati indirizzati sull'approfondimento di temi trasversali, con focus su quelli digitali, finanziari e di efficacia professionale. Il Gruppo ha promosso il rafforzamento delle competenze in ambito bancario, di service design e ICT. Coerentemente con quanto avviato negli scorsi anni sono proseguite le iniziative integrate di formazione e engagement con il programma di "Change Management: CollegaMenti" con l'obiettivo di agevolare la conoscenza e l'integrazione tra persone e funzioni. Infine, si segnala l'avvio di un progetto dedicato alle nuove tematiche di Wellbeing.

Il miglioramento continuo delle performance

Poste Italiane si impegna a monitorare periodicamente l'efficacia, l'efficienza e la qualità dei programmi di formazione erogati in quanto indicatori chiave della propria performance. L'efficacia viene misurata attraverso test di apprendimento a fine attività formativa, mentre l'efficienza viene rilevata come l'abilità di raggiungere i suddetti obiettivi, tramite un coerente uso delle risorse economiche e organizzative disponibili. Infine, la qualità viene rilevata attraverso questionari in cui viene indagato il grado di soddisfazione dei dipendenti rispetto alle varie dimensioni dell'offerta.

In continuità con gli anni precedenti, il Gruppo Poste Italiane ha attivato uno studio volto a correlare la formazione con i KPI di business aziendali, definendo in questo modo un ulteriore livello di valutazione dell'efficacia della formazione secondo i canoni previsti dal Modello del Processo di valutazione del ROI.

Il sistema di sviluppo

La Funzione Sviluppo e Performance Management sostiene la crescita del business attraverso la valorizzazione delle persone di Poste Italiane, cogliendo le potenzialità e il talento, sostenendo la motivazione e valorizzando l'esperienza. In particolare, oggi la funzione sta accompagnando l'evoluzione della cultura organizzativa, favorendo il cambiamento di mindset, comportamenti e modus operandi delle persone che operano all'interno del Gruppo in una logica sempre più proiettata verso una leadership diffusa che faccia della responsabilità, dell'integrazione e della collaborazione i suoi driver principali.

Il Sistema di Sviluppo si è consolidato sui seguenti 3 pillar, che integrano un insieme articolato di processi, strumenti e metodologie:

    1. Scouting: per differenziare le opportunità di crescita in base al target e al livello di maturità professionale. I programmi di scouting contribuiscono alla valorizzazione dei talenti attraverso attività di rilevazione e sviluppo del potenziale delle risorse.
    1. Pianificazione manageriale: per identificare priorità di sviluppo in ottica di successione e di contenimento del «rischio manageriale».
    1. Sviluppo: per assistere le persone nella loro crescita e intensificare il potenziamento di competenze in relazione alle necessità aziendali e di business.

In coerenza con l'obiettivo aziendale di potenziare le prestazioni di business attraendo e valorizzando talenti, il Sistema di Sviluppo può essere letto in un'ottica di employee experience, privilegiando una cultura organizzativa che metta al centro la persona e le sue esigenze.

Le iniziative sono dedicate a diversificati target di popolazione appartenenti a tutte le funzioni aziendali ed alle Società del Gruppo. Una particolare attenzione viene prestata a garantire pari opportunità di partecipazione in termini di diversity, intesa come età, genere, appartenenza funzionale e geografica, fermi restando i criteri di ingresso che sono peculiari di ciascuna iniziativa.

Gli obiettivi generali perseguiti nell'anno 2021, in continuità con il 2020, sono stati prevalentemente indirizzati a massimizzare l'efficacia complessiva del Sistema di Sviluppo, ampliandone capillarità e impatto, anche numerico.

I principali driver che hanno orientato le attività sono i seguenti:

  • Ampliare la conoscenza delle persone, delle loro competenze, potenzialità e motivazioni, per creare una pipeline di talenti a vari livelli di seniority;
  • Valorizzare le persone;
  • Allineare e sviluppare le competenze necessarie per il raggiungimento degli obiettivi di business;
  • Sperimentare strumenti innovativi per promuovere nuovi modi di lavorare, interagire e collaborare;
  • Garantire un approccio di pari opportunità nella partecipazione ai programmi di sviluppo, anche in funzione dell'ampliamento delle prospettive di crescita di carriera delle donne;
  • Migliorare l'engagement e la motivazione delle persone, attraverso partecipazione e inclusione in processi rilevanti.

Infine, l'emergenza sanitaria ha accelerato l'adozione di nuovi modelli di lavoro ed ha aperto la sfida all'introduzione dello smart working come vera e propria filosofia di lavoro. Forte è stata la spinta verso la dematerializzazione e remotizzazione delle iniziative di sviluppo anche attraverso l'innovazione dei sistemi, l'introduzione di strumenti e di nuove funzionalità, anche in logica cloud, che sempre più stanno abilitando processi semplificati, digitalizzati e "employee centrici".

Piattaforma "INSIEME 24 SI"

Poste Italiane, al fine di consolidare la propria strategia di sviluppo sostenibile, lancia a novembre 2021 "INSIEME 24 SI", la piattaforma per la raccolta di idee e contributi rivolta a tutta la popolazione del Gruppo. Essa coinvolge trasversalmente i diversi ambiti dell'organizzazione dell'Azienda, coerentemente con l'obiettivo di crescita responsabile, con il processo di digitalizzazione e di coesione sociale, favorendo la proattività, innovando e creando valore condiviso. Nel contesto del Piano Strategico di Poste Italiane "2024 Sustain&Innovate Plus", "INSIEME 24 SI" rappresenta uno spazio in cui tener conto dell'apporto di tutti gli stakeholder, in qualità di contributori, ai fini della realizzazione del Piano, inserendosi all'interno degli otto pilastri della strategia di sostenibilità. Nello specifico, alla data del 24 gennaio 2022, in cui si è chiusa la fase di presentazione dell'idee, risultano 674 idee raccolte, di cui circa il 30% si colloca all'interno del pilastro "Innovazione" e circa il 24% nell'ambito di "Valorizzazione delle persone". La piattaforma consente quindi di promuovere persone, idee, competenze, ambiti territoriali differenti e creare condizioni idonee affinché si possano attivare progetti concreti e proporre soluzioni innovative in grado di generare un impatto positivo dentro e fuori l'azienda.

Tale iniziativa, che si protrarrà fino al 2024 con diversi cicli, consente implicitamente di favorire la diffusione di una cultura dell'innovazione e prepararsi ad affrontare le trasformazioni future che attendono Poste italiane e il contesto in cui opera, sviluppando capacità di adattamento e potenziando l'abilità del Gruppo di sapersi costantemente rinnovare.

Per quanto concerne la valorizzazione delle persone e la promozione dello sviluppo professionale, Poste Italiane ha portato avanti, coerentemente con quanto già fatto negli anni precedenti, l'erogazione di programmi di scouting, in chiave digitale, finalizzati a intercettare potenziale, capacità e skills in grado di alimentare le pipeline dei talenti a vari livelli dell'organizzazione. Tali programmi si costruiscono su una struttura portante digitale che attraversa e supporta tutte le fasi di processo. Le piattaforme create ad hoc consentono un accesso ottimale da tutti i digital device in ambito fisso e mobile. La digitalizzazione dei programmi, oltre che a renderne più efficienti i tempi di erogazione, ha comportato una riduzione dell'impatto ambientale degli stessi, in termini di emissione di CO2. e di azzeramento della carta.

In relazione alla valorizzazione delle Persone e promozione dello sviluppo professionale in continuità con gli anni precedenti, sono stati consolidati i programmi di scouting finalizzati proprio a intercettare potenziale, capacità e skills in grado di alimentare le pipeline dei talenti a vari livelli dell'organizzazione. Entrambe le iniziative restituiscono specifiche informazioni sul livello di potenziale emerso e indicazioni quantitative e qualitative integrate sul presidio delle capacità del Modello di Leadership, l'orientamento del partecipante e la motivazione. Si tratta di:

  • POP: è il processo di intercettazione di giovani potenziali con limitata seniority aziendale, inseriti, in base a criteri predefiniti, in un processo di assessment ed orientamento professionale, funzionale alla crescita verso ruoli di area quadri. Il processo è gestito da Assessor interni certificati per condurre in modalità interamente digitale le sessioni di assessment e di successivo sviluppo. Nel 2021 sono state realizzate 50 edizioni, con la partecipazione di 291 giovani impiegati, equamente divisi per genere.
  • MLAB: è il processo di intercettazione di solidi professionisti e manager, con una consolidata esperienza nel ruolo di quadro da sviluppare su posizioni di maggiore complessità, il percorso è stato interamente rivisitato in chiave digital, realizzando nel corso dell'anno 17 edizioni con la partecipazione di 125 Quadri.

Entrambi i programmi sono stati valutati in maniera positiva dai partecipanti, in termini di livello di utilità, di grado di professionalità degli assessor e di gradimento degli strumenti informatici messi a disposizione per la fruizione.

Gli straordinari cambiamenti con i quali l'Azienda ha dovuto confrontarsi a partire dal 2020 hanno richiesto la messa in campo di nuove competenze da parte di tutte le persone, ciò ha portato ad un processo di attualizzazione del Modello di Leadership. Il nuovo Modello valorizza gli elementi che si sono rivelati efficaci nella gestione dell'emergenza e che, in uno

scenario di never normal, possono aiutare ad affrontare le sfide attuali e future. Tutti i percorsi di sviluppo e crescita delle persone di Poste Italiane si basano sul nuovo modello e in particolare su 8 competenze chiave individuate: valore per il cliente, innovazione e semplificazione, visione d'insieme, propensione al cambiamento, capacità decisionale ed execution, agile leadership, inclusione e adesione ai valori aziendali, collaborazione. Ciò che emerge dal nuovo modello è l'importanza della cosiddetta "agile leadership" che rappresenta la capacità, non solo di adattarsi flessibilmente ad ogni cambiamento, ma anche di guidarlo, viverlo e farlo vivere con un approccio positivo e costruttivo.

Con l'obiettivo di aumentare il numero di risorse coinvolte nei processi di valutazione del potenziale– interessando anche popolazioni non riconducibili agli eligible dei programmi di scouting già in essere, sono stati introdotti nuovi strumenti smart, questionari on line che, grazie ai tempi rapidi di somministrazione, hanno consentito il coinvolgimento di circa 750 persone.

750

Risorse coinvolte negli scouting massivi

In particolare, tale nuovo approccio è stato applicato nei processi di People Review e di valorizzazione dei portalettere.

I risultati del potenziale, assieme al trend prestazionale, hanno orientato la gestione della People Review, un processo di valorizzazione dei talenti di Gruppo la cui sperimentazione è stata avviata sulle famiglie AFC e Sales; manager di linea e responsabili HR si sono confrontati su un talent pool di circa 100 risorse, per definire soluzioni di sviluppo accelerato ed ampliare la pipeline di candidati per la copertura di posizioni di business, anche in ottica trasversale al Gruppo.

In merito alle attività di coaching, queste nel 2021 sono state seguite da coach sia interni che esterni, coinvolgendo giovani talenti e manager in percorsi dedicati al rafforzamento delle skill trasversali utili al miglioramento delle performance. Con riferimento alla costruzione di una identità di team e di uno stile di leadership omogeneo a supporto del change management, Post-IT è stato il percorso di group coaching dedicato ai manager territoriali di PCL, finalizzato a rafforzare agency e competenze manageriali coerenti con le sfide dell'organizzazione. Il programma ha coinvolto i capi delle Macro Aree Logistiche con il responsabile di Gestione Operativa nella definizione di un modello manageriale di PCL da trasferire in tutta la funzione.

Sempre nell'ottica di realizzare una valorizzazione delle persone coerente con il talento espresso, l'expertise e i risultati traguardati, si colloca il progetto "Percorsi di sviluppo sul territorio", che ha definito percorsi specifici per ruoli chiave del territorio, attraverso una co-progettazione tra funzioni centrali e territoriali HR e Linea, in modalità agile e in grado di rafforzare, al contempo, le competenze di sviluppo delle funzioni interessate.

Poste Italiane ha altresì implementato il programma Skill UP con l'obiettivo di sostenere e allineare le competenze funzionali agli obiettivi di business. Il programma di valutazione delle competenze tecnico-specialistiche è stato rivolto, nel 2021, a circa 6000 persone operanti nell'ambito commerciale di Mercato Privati. A seguito di Skill Assessment, sono stati intercettati champion di competenza nei ruoli commerciali e identificati i gap di competenza su cui intervenire con azioni formative dedicate.

Gamification e format innovativi di apprendimento

Nel 2021 la Corporate University ha intrapreso una sfida in merito all'innovazione dei format dei programmi formativi al fine di migliorare sempre più la learning experience dei beneficiari. Il Gruppo attraverso la Corporate University è infatti alla continua ricerca di approcci didattici, modalità di apprendimento e strumenti innovativi per i percorsi di formazione di tutto il personale. Uno di questi approcci è relativo alla tecnica di gamification, che consiste nell'utilizzare giochi individuali o di squadra all'interno dei percorsi formativi. L'obiettivo principale di questa tecnica è quello di ricorrere al divertimento per facilitare l'apprendimento delle competenze necessarie al proprio lavoro.

Un esempio pratico di applicazione della suddetta tecnica è la Cyber League, il Campionato di cybersecurity di Poste Italiane. L'iniziativa formativa è stata introdotta con l'obiettivo di accrescere le conoscenze dei dipendenti in materia di sicurezza informatica fornendo gli strumenti per sventare potenziali attacchi hacker.

L'evento ha coinvolto 11.500 dipendenti del Gruppo che, divisi per squadre, si sono sfidati in una competizione sui temi della cybersecurity.

Il campionato ha previsto 12 moduli formativi, uno alla settimana, della durata di 30 minuti ciascuno. Ogni modulo consiste in tre lezioni video e un test finale. Dopo aver fruito i contenuti formativi, il dipendente è stato sottoposto a dei quiz per guadagnare punti al fine di far aggiudicare medaglie e coppe alla propria squadra.

In aggiunta, oltre al Campionato Cyber League, nel 2021 sono state avviate altre iniziative formative di gamification quali ad esempio il percorso formativo "Mission is possible" dedicato a oltre 160 dipendenti dei Servizi di back office e incentrato sui temi della Customer Centricity e l'iniziativa "Gioco a squadre online" per 400 risorse dei centri di videocodifica mirata ai temi della relazione e dell'integrazione del team.

Le trasformazioni, che hanno fatto seguito all'emergenza sanitaria ancora in corso, hanno accelerato questo processo di modernizzazione dei sistemi di apprendimento. Infatti, nel 2021 sono state avviate alcune interessati sperimentazioni di strumenti innovativi, finalizzati a facilitare e rendere possibili nuovi modi di lavorare e collaborare. In partnership con la funzione di Open Innovation, la piattaforma SkillGym è stata utilizzata per sviluppare le soft skills in 224 dipendenti, che si sono cimentati nella pratica di 'conversazioni critiche', in ambienti simulati guidati da intelligenza artificiale. Inoltre, l'app TeamEQ si è incentrata sul team e, attraverso pulse survey anonime, ha reso possibile la raccolta di dati aggregati utili ad offrire insight su cui agire per migliorare l'efficacia dei gruppi di lavoro.

Infine, l'innovazione dei programmi formativi ha riguardato anche la formazione manageriale, infatti, la Corporate University nel 2021 ha dato vita a numerose iniziative dedicate nelle quali si coniuga l'apprendimento tradizionale e l'apprendimento applicato. L'obiettivo è quello di proporre nuovi format immersivi per rafforzare, tra le altre, le proprie competenze in ambito Change Management, Gestione della Complessità, Decision Making e Problem Solving.

Le pressioni di un mercato sempre più competitivo, assieme alle rinnovate sfide sociali e sanitarie, contribuiscono a

spingere verso il cambiamento, richiedendo alle persone crescente impegno e motivazione e mettendo in primo piano i concetti di responsabilità, autonomia e flessibilità/adattabilità. È in tale contesto che il programma di mentoring di Poste Italiane si è evoluto negli anni, confermandosi nel 2021 come un processo stabile, diffuso in tutta l'Azienda, spazio di confronto privilegiato fra best practice manageriali e role model diversificati. Nel 2021, oltre 240 sono stati i mentor e i mentee 'in azione' in Azienda.

240 Mentor e Mentee nel 2021

Il mentoring amplia la visione di insieme perché favorisce il confronto con la diversità, di genere, di età, di esperienza. Driver principale del programma è la cross fertilization, ovvero trasversalità fra funzioni e integrazione fra centro e territorio, che si cerca di promuovere favorendo relazioni di mentorship fra manager e professionisti appartenenti a funzioni e aree geografiche diverse.

Corporate Mentoring di Poste Italiane

Il mentoring è una metodologia di crescita sfruttata da Poste Italiane che si basa sulla costruzione della relazione a uno a uno fra un mentor ed un mentee. I primi sono manager, responsabili a diversi livelli dell'organizzazione che aderiscono volontariamente alle campagne di ingaggio. I mentee, invece, vengono scelti prioritariamente fra colleghi inseriti in percorsi di sviluppo o che, in generale, sono coinvolti in processi di cambiamento significativi. Nell'ambito del percorso aziendale, il mentee viene incoraggiato e supportato dal mentor nel raggiungimento dei propri obiettivi, grazie ad un cammino di confronto costante e costruttivo. Queste caratteristiche rendono il mentoring un processo utile per favorire la crescita personale e professionale dei mentee, che sviluppano così le proprie competenze e accrescono l'autoefficacia attraverso il confronto con una persona più esperta. Questa metodologia, pertanto, si propone di generare valore condiviso in Azienda, attraverso l'esperienza. In Poste Italiane, il Corporate Mentoring è attivo dal 2018 e nel tempo si è affermato come pratica funzionale alla diffusione di una leadership generativa, permettendo la crescita attraverso una dimensione plurale e reciproca della relazione. In particolare, ogni mentor segue un mentee che appartiene a funzioni o Società del Gruppo diverse dalla propria, favorendo così l'incontro di molteplici esperienze formative. I percorsi di mentoring prevedono 5/6 incontri nell'arco di un semestre e, nelle prime sessioni, vengono definite le modalità più idonee al raggiungimento degli obiettivi dei mentee.

Relativamente all'introduzione della piattaforma Cloud Oracle HCM, questa nel 2021 è stata utilizzata per la gestione integrata dei processi di valutazione e sviluppo delle persone. Tale innovazione è stata stimolo e occasione per ripensare il processo valutativo, considerandolo un processo chiave per lo sviluppo delle persone. Non a caso, il nuovo nome che è stato assegnato al processo di valutazione è "Piano di Sviluppo delle Performance" (PSP) , per mettere al centro lo sviluppo delle competenze della persona e della performance per il miglioramento continuo.

Alla base del Piano di Sviluppo delle Performance c'è l'engagement consapevole e la motivazione del personale insieme alla cultura del risultato e della collaborazione. Per raggiungere gli obiettivi di coinvolgimento e partecipazione è necessario rendere ancora più chiari e trasparenti i legami tra obiettivi organizzativi e obiettivi individuali e rafforzare i processi di comunicazione, in modo tale da rendere le persone più consapevoli del proprio ruolo e del proprio potenziale di sviluppo e di crescita. Un elemento fondamentale del PSP è il feedback come strumento di crescita e di confronto costruttivo che permette un miglioramento continuo e reciproco e che porta all'adozione di una logica feed-forward basata non sugli errori ma sulle possibili soluzioni ed azioni di miglioramento rivolte al futuro.

Programmi di sviluppo delle competenze dei consulenti finanziari

Poste Italiane ha organizzato un percorso formativo di aggiornamento professionale dedicato ai consulenti finanziari del Gruppo che avviene in modalità sincrona e asincrona e prevede l'approfondimento delle competenze ESMA, in termini di conoscenze dei mercati e degli strumenti finanziari. La formazione prevede, altresì, l'approfondimento degli impatti degli scenari economico/sociali sugli andamenti del mercato e sui prodotti d'investimento, delle normative che li regolamentano e sullo sviluppo delle competenze relazionali (soft skills) utili per costruire con il cliente una relazione professionale improntata sulla fiducia. Nel 2021 il programma ha coinvolto 500 consulenti certificati sul totale degli 8 mila (circa il 6% del target).

La certificazione ISO 22222 che certifica i consulenti finanziari come financial planner, rappresenta lo strumento di verifica della competenza dei consulenti finanziari che effettuano il percorso formativo. La scelta di Poste Italiane nell'organizzare tale programma di sviluppo delle competenze dei consulenti rispecchia l'impegno dell'Azienda nel superare quelli che sono i requisiti base richiesti dalla legge cogliendo le opportunità di business per un investimento distintivo e funzionale rispetto alla centralità del ruolo stesso. Poste italiane sostiene, infatti, da anni la professionalizzazione delle proprie risorse attraverso percorsi formativi mirati allo sviluppo delle competenze tecniche e relazionali in risposta sia alle normative di settore vigenti sia soprattutto alla tutela del cliente/consumatore i cui bisogni sono costantemente posti al centro degli obiettivi di Piano "Sustain & Innovate 2024 Plus".

In quest'ottica, certificare i consulenti significa valorizzarne il percorso formativo e professionale attraverso un esame sulle conoscenze riportate nella ISO 22222 e verificarne il pieno possesso da parte dei candidati. La ISO 22222 è una norma direttamente richiamata dalla "Markets in financial instruments directive II" (2014/65/EU) e da ESMA e quindi pur essendo uno strumento volontario, ha una diretta correlazione nel quadro regolatorio europeo del settore bancario. Inoltre, la certificazione delle persone sotto accreditamento comporta la pubblicazione di un registro Accredia che è l'unico registro valido ai sensi della legge 4/2013. Tale registro essendo pubblico e quindi trasparente, permette ai singoli cittadini di verificare se un consulente di Poste è certificato o meno.

Oltre a questi aspetti legislativi, Poste Italiane nell'organizzare tale percorso formativo incentrato sulla certificazione 22222 contribuisce al raggiungimento di alcuni dei 17 Sustainable Development Goals (SDGs), gli obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile sanciti dall'Agenda 2030. In particolare:

  • Obiettivo n°4: "Fornire un'educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti". In quest' ottica, infatti, la valutazione delle competenze sancisce il valore del processo di apprendimento continuo (long life learning) utilizzato in Poste italiane, attraverso la certificazione da parte di un ente terzo (Accredia) che attesta la competenza di un professionista, testimoniando quindi la "quality education";
  • Obiettivo n° 9: "Costruire un'infrastruttura resiliente, promuovere l'industrializzazione inclusiva e sostenibile e sostenere l'innovazione". La certificazione, infatti, rappresenta un reale fattore di innovazione sia in termini di infrastruttura che di processo, sia in termini di orientamento al mercato che ai clienti. Gli investimenti in un'infrastruttura sostenibile e nella ricerca scientifica e tecnologica favoriscono la crescita economica, creano posti di lavoro e promuovono il benessere;
  • Obiettivo n°8: "Incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un'occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti". La certificazione diventa uno strumento di posizionamento del lavoratore e un motivo di incremento della sua qualità lavorativa, oltre che uno strumento di tutela della sua professionalità e del suo posto di lavoro che ovviamente si ripercuote in termini positivi anche sull'azienda portando a una maggior efficienza sul lavoro e quindi alla crescita economica.

I vantaggi associati all'istituzione del programma di sviluppo sono molteplici. Nello specifico, Poste Italiane offre una maggiore garanzia verso il mercato e una maggior tutela dei processi interni oltre a una maggiore fidelizzazione delle persone.

Tutto questo si trasforma in uno strumento competitivo sul mercato differenziante rispetto alla concorrenza. Allo stesso tempo il mercato può contare su un "player" più efficiente con uno strumento di garanzia in più, dato che, sia la certificazione del servizio, sia delle persone comportano una riduzione dei rischi e un miglioramento delle prestazioni. Inoltre, in questo modo, le aziende concorrenti sono stimolate a innalzare le proprie performance contribuendo a una crescita del sistema.

I vantaggi per il cliente, invece, sono correlati alla riduzione del rischio garantita da un servizio migliore e certificato erogato da professionisti certificate e quindi con un livello di performance omogeneo all'interno dell'organizzazione Poste Italiane.

Infine, i vantaggi per i consulenti che lavorano in poste sono riconducibili a varie dimensioni. Prima su tutte quella che attiene alla sfera dell'autostima e del riconoscimento della propria professionalità. In aggiunta, la certificazione in quanto attestazione di un ente terzo rappresenta uno strumento per garantire una continua crescita professionale in quanto prevede l'aggiornamento continuo delle competenze.

In termini di indicatori gestionali, l'avvio del percorso sul target mirato dei 500 specialisti rileva, come aspetto contributivo, un assenteismo, al 31 dicembre 2021, di 6,62 giorni rispetto al 10,50 giorni degli specialisti finanziari nel suo complesso (-37%). Si evidenzia, inoltre, che il dato dei risultati del test "ESMA 30 ore" del 2021 relativo al target in esame (successivo alla certificazione) se confrontato con il valore della popolazione target complessiva ESMA di Mercato Privati presenta un miglioramento di 2,3 punti percentuali sul totale (risultato test 99,80%).

Nella logica di supportare i team e rafforzare il livello di ingaggio al loro interno, è stata introdotta nel nuovo Piano di Sviluppo delle Performance l'opportunità di coinvolgere nella valutazione delle performance i team di progetto, sia nella fase di assegnazione obiettivi (goal management) che nella fase vera e propria di valutazione. In particolare, i Responsabili di Progetto, i Referenti organizzativi e i membri dei team interfunzionali possono concorrere al processo, secondo modalità specifiche previste dalla metodologia.

Anche in ottica di maggiore coinvolgimento delle persone e di un modo di lavorare sempre più rivolto alla responsabilità individuale, all'integrazione organizzativa e alla partecipazione (bottom up, team) che supera la tradizionale valutazione top down capo-collaboratore, per un primo target di popolazione, da ampliare nei prossimi anni, sono stati introdotti:

  • autovalutazione, con cui esprimersi sul raggiungimento dei propri obiettivi e sulle capacità agite nell'anno anche ai fini di maggiore confronto durante il colloquio di feedback;
  • autoassegnazione degli obiettivi, sia operativi sia di sviluppo, con possibilità di effettuare il proprio diretto monitoraggio dell'avanzamento degli obiettivi assegnati;
  • partecipazione alla valutazione di colleghi e dei capo progetto per coloro che fanno parte di team interfunzionali.

Per tutta la popolazione aziendale, invece, sin da quest'anno sono stati introdotti nel Piano di Sviluppo delle Performance questionari ad hoc per la rilevazione di informazioni utili ad alimentare gli altri processi di scouting e di People Review, che danno voce alle singole persone per esprimere interessi, motivazioni, orientamento professionale ma anche suggerimenti per migliorare l'integrazione e l'inclusione nei team di lavoro.

A fronte dell'effettiva esperienza del primo ciclo di valutazione sulla nuova piattaforma sono stati attivati, nel secondo semestre, specifici tavoli di lavoro per progettazione e implementazione di evolutive e semplificazione di processo, strumenti e sistema ai fini di una partecipazione sempre più ampia e diffusa delle persone.

I risultati del progetto "Insourcing e Reimpiego"

Il programma "Insourcing e Reimpiego" di Poste Italiane, che prevede il ricollocamento in attività nuove o strategiche di personale precedentemente impiegato in altri settori produttivi, ha continuato con successo la sua attività anche nel 2021, svolgendo una funzione sociale di valorizzazione delle persone. Le previsioni indicano che tale programma permetterà di riportare all'interno di Poste Italiane attività che erano state esternalizzate negli ultimi anni. Circa 700 persone hanno preso parte al progetto e sono state conseguentemente reimpiegate o risultano in corso di inserimento grazie un percorso di reskilling e formazione, il cui obiettivo è l'arricchimento e l'acquisizione di nuove conoscenze. Il programma "Insourcing e Reimpiego" ha avuto un ottimo grado di successo fra i dipendenti, che dichiarano la loro soddisfazione per la nuova opportunità di lavoro offerta dal Gruppo e per la qualità e completezza dei corsi di formazione.

Poste Italiane pone particolare attenzione al confronto attivo con la popolazione aziendale al fine di migliorare la vita lavorativa dei propri dipendenti. A tal proposito, nel corso degli anni, il Gruppo ha dato impulso ad un importante canale di comunicazione interna, la Community NoidiPoste, che mira a generare, promuovere ed implementare l'interazione costante tra tutte le Persone dell'Azienda, facilitando la condivisione e la gestione di richieste di informazioni, diffondendo la cultura aziendale, sostenendo la brand reputation e incoraggiando i dipendenti a partecipare attivamente alle dinamiche che caratterizzano la vita aziendale.

Poste Italiane ottiene la certificazione ISO 29993

A conferma della validità del modello formativo di Poste Italiane, il Gruppo ha conseguito, a novembre 2021 con validità fino al 2024, la certificazione dei processi di formazione del Gruppo Poste Italiane (UNI ISO 29993:2019). L'attestazione da parte di un ente esterno è avvenuta a seguito della profonda trasformazione dell'ultimo biennio dei processi di formazione attraverso la revisione del modello organizzativo della Corporate University per Academy, l'implementazione di nuovi strumenti e sistemi di supporto, l'erogazione della formazione quasi esclusivamente da remoto. Tale certificazione assume un'importante valenza ai fini della robustezza e solidità del modello formativo implementato.

Welfare e benessere del personale

Il benessere dei propri dipendenti rappresenta da sempre un elemento cardine per Poste Italiane, per questo si impegna periodicamente a migliorare le condizioni delle proprie Persone e delle rispettive famiglie. Nel 2021 l'Azienda si è impegnata ad assumere sempre maggiore responsabilità nella cura del benessere delle persone, attraverso azioni volte a consolidare il sistema di welfare e la diffusione della cultura inclusiva con interventi a favore dei dipendenti e delle loro famiglie ed una crescente attenzione agli aspetti legati alla personalizzazione del caring, alla conciliazione, al sostegno ed alla crescita delle giovani generazioni, alla tutela delle fragilità e al potenziamento del senso di appartenenza e identificazione aziendale.

A causa dell'emergenza sanitaria protrattasi durante il 2021, numerose attività svolte sono state mantenute in modalità online, consolidando così forme di interazione e coinvolgimento del personale di recente sviluppo su tutto il territorio nazionale.

La strategia di welfare del Gruppo Poste Italiane si struttura intorno all'obiettivo di migliorare il benessere della popolazione aziendale e delle rispettive famiglie, sottolineando la centralità dei bisogni dei singoli individui

Poste Italiane promuove numerose iniziative volte a migliorare lo stato di benessere dei dipendenti, a consentire condizioni di vita più agevoli e a favorire, come conseguenza, prestazioni lavorative migliori. Queste attività si contestualizzano all'interno di un processo di rafforzamento dell'engagement del proprio personale, in quanto condizione imprescindibile affinché si generi un clima aziendale positivo che garantisca il benessere sociale e livelli di produttività in linea con gli obiettivi di business.

L'evolversi della situazione epidemiologica durante il 2021 ha spinto il Gruppo a rafforzare ancor di più i canali di comunicazione con i propri dipendenti, offrendo una semplificazione dei servizi utili alla vita lavorativa e di tutti i giorni del personale. In un contesto caratterizzato dal distanziamento sociale, stimolare le relazioni interpersonali tra i dipendenti è stato fondamentale per mantenere alto il senso di appartenenza aziendale.

I risultati della survey "InEvidenza"

Nel 2021 si è tenuta la seconda edizione della survey "InEvidenza", un'indagine di ascolto sui temi della comunicazione interna come importante opportunità di conoscenza e confronto all'interno dell'Azienda. La survey è stata rivolta a tutti i dipendenti e nasce con l'obiettivo di indagare alcuni aspetti essenziali come le priorità per una comunicazione efficace, la soddisfazione per i canali e gli strumenti di comunicazione, l'apprezzamento per il coinvolgimento in iniziative aziendali e il senso di appartenenza all'Azienda. Durante la seconda edizione sono stati compilati 10.148 questionari, un numero nettamente superiore rispetto al 2019, anno in cui al questionario avevano preso parte 3.797 dipendenti. Dalla survey è emerso che le priorità per una comunicazione efficace sono principalmente la tempestività e la trasparenza nelle notizie aziendali (49%) e il fornire indicazioni/ strumenti necessari per lo svolgimento del lavoro quotidiano (47%). Per quanto riguarda i canali digitali, la bacheca cedolino, la intranet NoidiPoste e i siti istituzionali del Gruppo sono quelli che registrano un livello di soddisfazione più elevato. Lo stile della comunicazione delle notizie pubblicate sulla intranet e sull'app risulta adeguato per l'87% dei partecipanti.

Supporto ai dipendenti attraverso l'App NoidiPoste

NoidiPoste è l'app di Poste Italiane sviluppata con l'obiettivo di aumentare il coinvolgimento e il senso di appartenenza di tutti i dipendenti dell'Azienda, raccontandola ed agevolando i servizi da essa offerti. L'App è scaricabile dagli store iOS e Android e conta circa 140mila download, che riflettono la sua natura non solo informativa, con la possibilità di vedere TG Poste in diretta streaming dalla home, ma anche la ricchezza di applicazioni di lavoro.

Infatti, NoidiPoste permette la gestione delle ferie, malattie e trasferte e agevola la consultazione della rubrica, del cedolino e l'accesso ai job posting aperti nello spazio dedicato al programma di welfare aziendale. Inoltre, l'App NoidiPoste agevola l'accesso al Poste Centro Medico, il centro di eccellenza per dipendenti e pensionati, dal quale è possibile prenotare visite specialistiche. Tutte queste caratteristiche hanno permesso all'App di vincere ai Touchpoint Awards/Engagement 2021 per la categoria mobile marketing e l'edizione 2021 dell'"Intranet Italia Champions", evento dedicato alle iniziative e alle funzionalità più innovative introdotte attraverso le intranet aziendali. Inoltre, l'app NoidiPoste rappresenta un importante canale di ascolto, come dimostrato dalla sezione "La tua opinione conta", che raccoglie diversi sondaggi e ha fatto emergere, tramite un survery, la preferenza del 90% dei partecipanti per la visualizzazione del portafoglio di welfare direttamente nell'app. Di conseguenza, nel 2021, è stata sviluppata una nuova funzionalità per NoidiPoste che consente di visualizzare in app i dati legati al portafoglio welfare per chi ha aderito a Poste Mondo Welfare 2021.

Allo scopo di mantenere costantemente aggiornate ed attuali le principali iniziative di welfare, Poste Italiane ricorre a specifiche procedure e policy interne funzionali ad intercettare ciclicamente la nascita di nuovi fabbisogni. In considerazione di ciò, il gruppo si avvale anche della partecipazione a network interaziendali e a tavoli di lavoro tematici per lo sviluppo di benchmark e lo scambio di buone pratiche avvalendosi di questionari e survey, interni ed esterni, per la rilevazione del gradimento da parte dei dipendenti. Viene, inoltre, favorita nella fase di progettazione e sviluppo del piano di welfare una crescente visione intergenerazionale, associata, laddove possibile, ad analisi mirate relative al genere, all'età, alle caratteristiche professionali e alla situazione familiare delle persone coinvolte nelle iniziative.

Poste Italiane ascolta il personale

Survey "Lavoriamoci Insieme": avviata e conclusa a febbraio 2021, destinata al personale coinvolto dalle nuove modalità di remote working con l'obiettivo di acquisire il loro contributo sul profondo cambiamento che ha condizionato il contesto lavorativo nell'ultimo anno, indagando i fattori individuali ed organizzativi utili al miglioramento del benessere, del coinvolgimento e dell'efficacia lavorativa delle persone. Survey di autovalutazione somministrata sui diversi item per la rilevazione delle caratteristiche personali e degli elementi di contesto, predittivi di engagement, benessere e commitment e per l'individuazione di aree di forza e di miglioramento su cui intervenire. La survey presentava una scala di valori da 1 a 6 ed è stata somministrata ai dipendenti tramite email con compilazione online.

Survey "Macro@Work": avviata a novembre 2020 e conclusa a gennaio 2021 destinata a tutta la popolazione aziendale con focus di rilevazione per target con l'obiettivo di affrontare il tema della salute nei contesti di lavoro per l'inclusione e la gestione delle persone che vivono una grave patologia o una malattia cronica. È stata svolta l'analisi comparata per target rispetto alla rilevazione distinta per ciascun focus di riferimento. La rilevazione è stata curata da FondazioneLavoroperlaPersona e gli esiti sono stati divulgati nella intranet aziendale con programmazione delle azioni necessarie emerse per il sostegno delle persone vulnerabili (. avvio progetto "Noi Siamo Qui"). L'indagine presentava una scala di valutazione da 1 a 10.

Survey "Poste Mondo Welfare": avviata a marzo e conclusa ad aprile 2021, la survey è destinata ai dipendenti non dirigenti della Capogruppo e delle Società del Gruppo aderenti al programma al fine di rilevare il gradimento dei partecipanti al piano di conversione del premio di risultato in welfare. In particolare, l'attività si compone di una serie di survey destinate agli aderenti al programma per la rilevazione del gradimento dell'esperienza sui diversi servizi e delle esigenze prospettiche e a tutta la popolazione aziendale per aumentare il livello di ingaggio e di partecipazione sul valore del programma in relazione al lancio dell'edizione annuale nonché al miglior setting dell'offerta rispetto ai reali fabbisogni della popolazione aziendale. La scala di valutazione su cui si basa la survey prevede valori da 1 a 10.

Pulse Survey portafoglio welfare in app: sondaggio veloce relativo alla possibilità, per chi ha aderito al programma Poste Mondo Welfare, di consultare il portafoglio welfare dall'app NoidiPoste. La tipologia di indagine è quella della quick survey articolata con due domande, una a risposta chiusa (SI/NO) e l'altra a risposta aperta (campo libero da compilare).

Divise PCL: questionario destinato ai Responsabili CD e Responsabili Centri Smistamento e finalizzato ad acquisire il livello di gradimento dell'attuale vestiario e a suggerire eventuali migliorie nelle prossime divise aziendali. Indagine somministrata attraverso invio profilato di e-mail contenente il link di accesso. La survey presentava al suo interno un questionario a risposta multipla con una scala di gradimento da 1 a 5.

Indagine sulla mobilità casa-lavoro 2020: indagine annuale che analizza le abitudini di spostamento casa-lavoro dei dipendenti, per individuare, nel medio e lungo termine, soluzioni di mobilità sostenibile per ridurre le emissioni di CO2 nell'interesse dei dipendenti e della collettività. La rilevazione è stata condotta con metodologia CAWI. L'indagine presentava domande a risposta multipla, radio button e campi aperti.

Vaccini in Azienda: indagine profilata su 9 regioni circa le intenzioni di adesione alla campagna vaccinale aziendale. Quick survey articolata con due domande chiuse a radio button.

Poste Aperte Tutto L'Anno: indagine su tutta la popolazione aziendale, per la raccolta feedback sulla progettazione di nuove iniziative. La tipologia di indagine è quella della quick survey, questionario articolato con 6 domande a scelta multipla, di cui 3 comprensive di item a risposta aperta.

InEvidenza – edizione 2021: indagine di ascolto sulla comunicazione interna rivolta a tutta la popolazione aziendale, con l'obiettivo di scoprire il livello di soddisfazione rispetto ai canali e agli strumenti di comunicazione interna, alle relative abitudini di utilizzo e alle iniziative dedicate ai dipendenti. La rilevazione è stata condotta con metodologia CAWI. Il questionario presentava domande a risposta multipla. Nelle domande con scala di valutazione, questa era di tipo qualitativo con 5 livelli decrescenti da "molto soddisfatto" a "molto insoddisfatto".

Survey "Generazioni connesse": indagine di ascolto rivolta a tutta la popolazione aziendale volta ad esplorare le caratteristiche delle diverse generazioni che insistono in azienda. La rilevazione è stata condotta in collaborazione con ItaliaCamp con domande a risposte multipla o per scala da 1 a 5 volte ad approfondire diversi item quali "Frequenza della relazione", "Qualità della relazione", "Impressioni", "Azioni suggerite".

Poste Italiane, con lo scopo di rafforzare la comunicazione con i propri dipendenti, ha rafforzato i progetti e metodologie innovative al fine di intensificare le attività di comunicazione interna all'Azienda, ottenendo molteplici riconoscimenti a livello internazionale.

A febbraio 2021 è stata lanciata l'App Postenews, un modo semplice e veloce per rimanere sempre in contatto con la realtà di Poste Italiane, attraverso un palinsesto di notizie quotidiane con servizi e reportage video delle realtà interne al Gruppo e non solo. L'applicazione offre aggiornamenti su tematiche di logistica, risparmio, economia, istituzioni, sicurezza, previdenza, ambiente e digitale, permettendo, inoltre, di seguire il TG Poste, che quotidianamente fornisce le notizie più importanti dell'attualità e di Poste Italiane. L'app prevede una sezione dedicata ai Piccoli Comuni, dove ogni giorno vengono pubblicate notizie riguardanti le piccole comunità, mettendo in risalto le diverse realtà territoriali, i volti e le storie che raccontano lo strettissimo rapporto tra le donne e gli uomini del Gruppo con le loro comunità di riferimento e le istituzioni.

TG Poste La nuova iniziativa di comunicazione di Poste Italiane

Si è tenuto sull'intranet aziendale NoidiPoste, il TG Poste, il telegiornale di Poste Italiane, nato con l'obiettivo di rispondere all'esigenza del Gruppo di proseguire la missione di vicinanza ai propri dipendenti anche nell'informazione e dalla volontà di narrare ancora più a fondo il periodo di trasformazione epocale nella vita sociale ed economica che sta vivendo il Paese. Nel 2021, il nuovo strumento comunicativo messo in campo da Poste Italiane ha continuato a ricevere consensi ed attenzioni anche dal mondo esterno all'Azienda. Un esempio di ciò è relativo alla premiazione di TG Poste nella 42° edizione del Premio Ischia Internazionale di giornalismo, prestigioso riconoscimento, istituito nel 1980 da Giuseppe Valentino. In tale contesto è stata riconosciuta la capacità innovativa di Poste Italiane anche nella comunicazione.

Inoltre, il sito web Postenews.it, sul quale è possibile assistere sia in diretta che on demand al TG Poste, nel 2021 ha registrato un notevole aumento delle visite, arrivando a raggiungere la cifra di 253mila. Il sito web è costantemente aggiornato circa le notizie più attuale che riguardano il mondo postale, le interviste esclusive e le analisi speciali. Postenews.it propone, inoltre, articoli di rassegna stampa internazionale, nazionale e locale, con un focus speciale sul ruolo del Gruppo per l'Italia e per la sua rete di clienti.

Infine, nel 2021, nella fase delicata di «new normal» temporanea, Poste Italiane ha dato particolare rilevanza al progetto counseling che ha giocato un ruolo importante nel migliorare engagement, motivazione e benessere delle persone. Percorsi di counseling, individuali e di gruppo, sono stati infatti attivati per oltre 100 manager territoriali, che sono stati supportati nell'affrontare il contesto di emergenza sanitaria e nell'acquisire consapevolezza dei cambiamenti intercorsi.

Conciliazione vita lavorativa e privata

Nell'ambito della strategia di welfare di Gruppo, l'Azienda valorizza l'equilibrio tra la vita lavorativa e quella privata, in qualità di fonte di benessere per i propri dipendenti. In questa ottica, il Gruppo ha rafforzato l'attenzione alla dimensione sociale e familiare dei lavoratori, per supportare il ruolo genitoriale, con un'azione integrata che ha previsto percorsi di orientamento per i giovani e di sostegno a favore delle famiglie.

Nel contesto di "ripartenza" molti sono stati i bisogni che la pandemia ha amplificato: bilanciamento vita personale e lavoro, servizi di assistenza, spazi di intrattenimento e formazione personale, spese per la formazione dei figli. Le politiche di welfare adottate dall'azienda hanno trovato larga corrispondenza nel programma Poste Mondo Welfare, giunto alla sua terza edizione in attuazione dell'accordo sindacale sul Premio di risultato. L'ampia offerta a favore degli aderenti interessa ad esempio la sanità integrativa e la previdenza complementare, l'offerta per la scuola e la formazione, l'assistenza, la fruizione di servizi culturali. I dipendenti hanno potuto, su base volontaria, convertire, in tutto o in parte, il premio di risultato in beni e servizi di welfare caratterizzati appunto da specifiche finalità sociali, educative, ricreative e assistenziali, accedendo ai vantaggi fiscali connessi alla normativa vigente e ad un bonus aziendale. Il lancio dell'iniziativa è stato preceduto da un percorso di ascolto verso i colleghi per recepire i loro fabbisogni individuali e familiari rispetto al set di servizi resi disponibili.

Continuo sostegno ai genitori da parte di Poste Italiane

Asilo nido aziendale PosteBimbi, il cui servizio attivo a Roma e Bologna è destinato ai figli dei dipendenti del Gruppo e, per una quota parte, agli utenti provenienti da enti comunali e terzi in risposta sussidiaria alle esigenze dell'utenza locale. Il servizio è esteso ad oltre 90 famiglie con figli dai tre a 36 mesi; è previsto un contributo per i dipendenti da parte dell'Azienda pari al 55% del valore della retta mensile. L'obiettivo è quello di garantire un servizio educativo flessibile, in relazione ai ritmi di lavoro per coniugare professionalità e qualità nel rispetto dei valori espressi dalle famiglie. La distintività del programma educativo è rappresentata da un approccio relazionale integrato da parte di tutti gli attori coinvolti nel processo, dall'attenzione ai valori dell'eco-sostenibilità (ad esempio, utilizzo pari ad almeno il 50% di alimenti biologici, Dop e Igp e a Km. 0; uso di prodotti eco-compatibili), dall'interculturalità (bilinguismo) e dall'inclusione e alleanza educativa con le famiglie per favorire un dialogo strutturato, anche attraverso modalità di comunicazione innovative. Tra queste, sono state valorizzate nuove opportunità di scambio e partecipazione quali l'app interattiva, nuovi programmi seminariali di sostegno alla genitorialità, la realizzazione di webinar tematici estesi a tutti i dipendenti, un servizio di counselling come spazio di ascolto e di riflessione offerto ai genitori per esplorare eventuali difficoltà relative a processi evolutivi e alle fasi di transizione dei loro figli.

A sostegno delle vulnerabilità e della conciliazione familiare, si è svolta, giungendo alla nona edizione, l'iniziativa dedicata ai figli e fratelli disabili dei dipendenti, con due soggiorni estivi della durata di quindici giorni ciascuno, che ha previsto, per circa 40 ragazzi, servizi di assistenza e intrattenimento curati da un team di operatori specializzati, permettendo un'esperienza di socializzazione e di piena integrazione e la possibilità per le famiglie di beneficiare di un periodo di sollievo nelle esigenze quotidiane di cura.

Salute e prevenzione

In continuità con il 2020, durante il 2021 Poste Italiane ha continuato a realizzare diverse iniziative di sensibilizzazione che hanno avuto come oggetto la prevenzione di malattie, l'individuazione dei principali fattori di rischio e le buone pratiche per uno stile di vita salutare, abbinando a tali progetti l'erogazione di servizi specialistici gratuiti di carattere nazionale mirati alla prevenzione oncologica presso le sedi aziendali o presso presidi medici esterni. Tuttavia, il servizio svolto all'interno delle sedi aziendali è stato rimodulato in funzione dell'evolversi della pandemia da Covid-19.

"Poste Centro Medico" La struttura sanitaria di Poste Italiane per le sue Persone

In linea con il programma di salute e prevenzione, Poste Italiane ha lanciato il "Poste Centro Medico", centro d'eccellenza per visite specialistiche e di servizi diagnostici per la prevenzione, la cura e il benessere dei dipendenti. Il progetto si inserisce nel più ampio disegno di attenzione e tutela della salute della popolazione aziendale, e nasce per accogliere i migliori specialisti delle più importanti strutture sanitarie nazionali, assicurando una prestazione medica che risponde pienamente ai bisogni e alle esigenze dell'utenza. Poste Centro Medico è stato pensato come primo centro in Italia per la community NoidiPoste, ma si estende anche ai familiari dei dipendenti.

Il centro è stato inaugurato a Roma il 17 maggio 2021, alla giornata di inaugurazione erano presenti la Presidente, l'Amministratore Delegato e il Condirettore Generale di Poste Italiane e il Presidente della Regione Lazio.

In particolare, il centro si sviluppa su undici ambulatori, un'ampia accettazione per prenotare la propria visita e richiedere informazioni e tre sale di attesa, di cui una dedicata ai bambini e servizi predisposti anche per disabili, come da norme vigenti. Inoltre, sempre in tema di disabilità, il Centro garantisce l'accessibilità da parte di persone con disabilità attraverso posti auto riservati, percorsi con rampe di compensazione dei dislivelli, bagni per disabili e vari ausili come carrozzine, ecc…

Il Centro sotto il profilo tecnico-sanitario e igienico-organizzativo è coordinato da un Direttore Clinico e Sanitario che si avvale di professionisti provenienti dalle più importanti strutture sanitarie nazionali per offrire visite specialistiche e servizi diagnostici specializzati in 14 diverse aree mediche: cardiologia, dermatologia, gastroenterologia, ginecologia e ostetricia, medicina fisica e riabilitativa, nutrizione e dietologia, oculistica, oncologia, ortopedia, otorinolaringoiatria, pediatria, senologia e urologia e Radiologia Diagnostica. Il Centro Medico, inoltre, è dotato di apparecchiature medico-strumentali all'avanguardia (ecografi di ultima generazione, videodermatoscopio, riunito ginecologico, attrezzatura oculistica, mammografo, etc.). I soggetti interessati hanno la possibilità di prenotare tutte le prestazioni sull'app NoidiPoste e sul sito NoidiPoste, nella sezione PosteCentroMedico "richiedi appuntamento". Per quanto riguarda gli orari, la sede è aperta con orario continuato dalle 9.00 alle 18.00 dal lunedì al venerdì.

Gli specialisti che visitano all'interno di Poste Centro Medico sono convenzionati direttamente con il Fondo di Assistenza Integrativa di Poste Vita – Fondo Salute. Le prestazioni sono quindi accessibili in forma diretta a tutti i dipendenti che hanno sottoscritto il Fondo di Assistenza Integrativa e anche ai familiari in caso di sottoscrizione del piano esteso al nucleo familiare. Inoltre, Possono accedere ai servizi di Poste Centro Medico i pensionati che hanno confermato la volontà di proseguire l'iscrizione al Fondo Sanitario e continuare a beneficiare delle coperture previste dal piano base. Infine, è possibile usufruire dei servizi in modalità indiretta, anticipando il pagamento delle spese e successivamente richiedendo il rimborso.

Tutte le persone che operano all'interno di Poste Centro Medico si impegnano ad agire in conformità ai valori di eguaglianza, imparzialità, rispetto e partecipazione.

Poste Italiane anche nel 2021 ha perseguito l'obiettivo di assistere al meglio le persone contagiate dal Covid -19 minimizzando gli impatti sociali dell'epidemia. Per tale motivo sono state estese fino a giugno 2021 le misure di tutela intraprese nel 2020. Tra queste, si segnala l'ampliamento a carattere gratuito delle garanzie offerte ai sottoscrittori di polizze salute Poste Assicura e ai dipendenti dell'Azienda che abbiano aderito al piano del Fondo sanitario del Gruppo. In particolare, è stata prevista, per il personale non dirigente aderente al Fondo di Assistenza Sanitaria Integrativa Poste Vita Fondo Salute, un'integrazione gratuita delle prestazioni sanitarie con specifiche coperture dedicate a coloro che abbiano contratto l'infezione al virus Covid-19 (es. diaria da ricovero per positività). Inoltre, al fine di promuovere la vicinanza alla popolazione in un periodo di difficoltà, Poste Assicura ha prorogato fino al 30 giugno 2021 l'estensione gratuita delle garanzie Diaria e Rimborso Spese Mediche da ricovero ospedaliero per i clienti sottoscrittori di una polizza Malattia contenente le garanzie sopra menzionate e per i clienti sottoscrittori del prodotto Poste Vivere Protetti che abbiano acquistato almeno una delle coperture "Diaria da Infortunio e Malattia" e "Rimborso Spese Mediche da Ricovero".

I corsi del "Piano Salute"

In continuità con le iniziative intraprese nel corso del 2020 mirate a promuovere una cultura orientata all'informazione e alla divulgazione di temi di interesse comune, anche nel 2021 sono state implementate azioni di sensibilizzazione in materia. In questa ottica, Poste Italiane ha organizzato, in collaborazione con la Fondazione Umberto Veronesi, 13 webinar su tematiche legate a stili di vita corretti, all'etica e alla scienza con la partecipazione media di circa 300 dipendenti per ciascuna edizione.

Inoltre, sono state realizzate 9 giornate di prevenzione del tumore della tiroide e del melanoma per i dipendenti, con visite gratuite presso alcune sedi territoriali .

L'intervento a cura del Dottor Marco Annoni, Coordinatore del Comitato Etico di Fondazione Umberto Veronesi, Direttore della Rivista "Future of Science and Ethics" e Ricercatore del Consiglio Nazionale delle Ricerche ha approfondito temi quali i progressi della scienza, il futuro della nostra specie, la relazione col cibo e l'ambiente e il mondo dell'etica e della bioetica fornendo spunti di riflessione su ciò che di "buono e cattivo" c'è nei comportamenti alimentari delle persone.

Inoltre, in continuità con i precedenti anni, ai portalettere vengono fornite divise che seguono i principi di ergonomia, design e qualità dei materiali. Tali divise presentano la certificazione "green" OEKO – TEX Standard 100, a garanzia della salute del personale e della tutela dell'ambiente, che assicura l'attento controllo ecologico e salutare del prodotto.

Per garantire il benessere dei portalettere è stata sviluppata una nuova funzionalità da installare sui palmari in loro dotazione che consente di inviare una richiesta volontaria di soccorso in caso di necessità di intervento medico, attraverso la pressione prolungata di un tasto fisico o di un tasto virtuale. La segnalazione viene inviata alla SR Milano per le verifiche del caso e l'eventuale invio dei soccorsi. Inoltre, in considerazione della presenza all'interno della rete degli Uffici Postali di circa 4.200 Uffici Postali mono-operatore e circa 3.000 Uffici Postali bi-operatore, presso i quali si verificano condizioni di lavoro in "solitudine", allo scopo di individuare eventuali situazioni di malore ed attivare tempestivamente i relativi soccorsi, è stato progettato e messo a gara un dispositivo di rilevazione automatica del malore (assenza movimento, uomo a terra), installato all'interno degli Uffici Postali da inizio 2021.

Cultura e istruzione

Poste Italiane rafforza l'impegno aziendale in programmi di orientamento professionale e sviluppo nuove competenze a favore delle giovani generazioni.

Il Gruppo ha realizzato la seconda edizione del progetto "Next Generation" dedicato ai figli dei dipendenti ed a ragazzi provenienti da scuole secondarie di secondo grado inserite in territori fragili, con l'obiettivo di avvicinare i giovani a tematiche di innovazione, diversità ed inclusione sociale e ai mestieri del futuro. Sono stati realizzati laboratori per lo sviluppo delle soft skills, incontri con Role Model aziendali per promuovere modelli ispirativi liberi da pregiudizi e stereotipi di genere, Creathon e Innovation hub nei quali i ragazzi hanno creato soluzioni e sviluppato progetti per la riqualificazione degli spazi dei loro

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Borse di studio riservate ai figli meritevoli dei dipendenti

quartieri per renderli più vivibili e accessibili, in linea con l'11° obiettivo SDG del piano di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU. Il programma a tappe Next Generation, con più di 100 ragazzi partecipanti ha consentito agli studenti di cimentarsi nella creazione di ambienti inclusivi in grado di offrire servizi di innovazione sociale, di apprendere il linguaggio

di programmazione HTML per realizzare il proprio progetto e di partecipare ad incontri di orientamento, per imparare a redigere un Curriculum efficace e prepararsi con sempre maggiore consapevolezza ai colloqui di selezione.

Poste Italiane, in continuità con il 2020, ha realizzato la seconda edizione dell'iniziativa STEAMcamp, finalizzata ad approfondire i temi legati alle discipline STEAM, rivolta ai figli dei dipendenti di età 14-16 compiuti appassionati di tecnologia. I percorsi "STEAMcamp" mirano a promuovere l'innovazione e le competenze distintive per i mestieri del futuro creando un'esperienza di apprendimento e gioco che stimola il confronto con nuovi modelli che vanno dal coding, all'intelligenza artificiale, alla gamification, alla robotica e tanto altro, il cui unico confine è stato rappresentato dalla creatività.

Per stimolare la riflessione sul proprio piano di sviluppo personale e sviluppare la capacità di progettare il proprio percorso di studio e professionale sono state inoltre intraprese due edizioni sperimentali del programma "Future Lab" per supportare i ragazzi nelle scelte del domani e avvicinarli al mondo del lavoro in modo più consapevole affinché possano intraprendere percorsi in linea con le loro capacità e passioni e conoscere i principali orientamenti di mercato sulle future professioni.

Inoltre, nell'ottica di promuovere lo scambio interculturale, sono state assegnate 21 borse di studio all'estero riservate ai figli meritevoli dei dipendenti, sostenute interamente dall'Azienda.

Senso di appartenenza

Nell'ambito delle iniziative mirate a consolidare il senso di appartenenza, nel 2021, 70 dipendenti del Gruppo hanno ottenuto il riconoscimento "Stella al merito del lavoro" per essersi distinti in ragione della particolare perizia e laboriosità nel loro operato in Azienda, con una crescita della rappresentatività del genere femminile.

Benefit finanziari e non finanziari per il personale

Benefit finanziari

Di seguito si elencano i principali benefit finanziari corrisposti al personale dirigente.

  • Assicurazione sulla vita e copertura per disabilità e invalidità: l'Azienda stipula, nell'interesse del dirigente, una polizza assicurativa che garantisca una somma aggiuntiva rispetto alla normale retribuzione nei casi di morte, invalidità permanente e infortunio occorso anche non in occasione di lavoro.
  • Assistenza sanitaria: l'azienda contribuisce al finanziamento del Fondo Sanitario FASI e ulteriori casse integrative al fine del riconoscimento di prestazioni aggiuntive al Servizio Sanitario Nazionale.
  • Pensione: l'azienda contribuisce al finanziamento del Fondo di Previdenza Complementare PREVINDAI al fine del riconoscimento di prestazioni pensionistiche integrative alla previdenza obbligatoria.

Sono di seguito elencati i principali benefit finanziari spettanti al personale non dirigente.

  • Congedo parentale: trattamento di miglior favore rispetto a quanto previsto dalla legge (art. 43 CCNL).
  • Assistenza sanitaria: l'Azienda prevede un Piano sanitario integrativo con contributo a carico della Società per il pacchetto "Base" (art. 79 CCNL).
  • Pensione: versamento del contributo al FondoPoste a carico dell'Azienda (art.79 CCNL).

Benefit non finanziari

pag. 278 A completamento del pacchetto remunerativo, il Gruppo Poste Italiane prevede, per i Dirigenti e determinate tipologie di quadri, alcuni benefici non finanziari addizionali, nel rispetto delle normative applicabili e tenendo conto delle prassi di

mercato. Tali benefit sono disciplinati da specifiche linee guida, che dispongono l'applicazione di criteri comuni per segmenti di popolazione omogenei. Esempi di benefit non finanziari attribuiti ai dirigenti sono la company car a uso promiscuo e il check up medico, previsto anche per i responsabili di struttura.

Poste Italiane da sempre prioritizza il benessere e la tutela dei diritti dei lavoratori, e ritiene, dunque, fondamentale mantenere un dialogo costante con i rappresentanti dei lavoratori sia in condizioni di gestione ordinaria, sia nel caso di significativi cambiamenti organizzativi attraverso incontri periodici con le OO.SS., con le quali ha stipulato accordi nel corso del 2021.

A tal proposito, il Gruppo applica le procedure di contrattazione previste dal CCNL (Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro) e dal Testo Unico sulla Rappresentanza, con l'obiettivo di garantire il rispetto della normativa vigente, facilitando la creazione di un clima aziendale positivo. Nello specifico, Poste Italiane si impegna a sviluppare tutte le attività previste dal Sistema di Relazioni Industriali delineato al Capitolo I del CCNL di Poste Italiane S.p.A. (Informazione, Consultazione, Partecipazione, Contrattazione) anche al fine accompagnare le azioni previste dal piano strategico aziendale e di gruppo.

Attraverso il suddetto approccio, l'Azienda è in grado di garantire soluzioni adeguate ed eque sui temi che possono avere impatti significativi sull'organizzazione, sul business e, in particolare, sul capitale umano, asset fondamentale per l'Azienda.

In conformità con la normativa vigente, il Gruppo si impegna ad assicurare il benessere e la tutela dei diritti dei suoi lavoratori e la loro libertà di associazione e contrattazione collettiva e, come sancito dal Codice Etico di Poste Italiane, assicura imparzialità e indipendenza di riferimento per la promozione dei propri rapporti con le Organizzazioni Sindacali (OO.SS.).

Il Gruppo pone al centro della propria azione il benessere e la tutela dei suoi dipendenti, assicurando, al contempo, un costante dialogo con le parti sociali

Nel caso di cambiamenti organizzativi significativi (processi di riorganizzazione e/o ristrutturazione e/o trasformazione aziendale) che comportino conseguenze sul piano sociale con ricadute sulle condizioni di lavoro, il Gruppo fa riferimento alla contrattazione collettiva nazionale, che prevede una specifica procedura di confronto tra l'Azienda e le Organizzazioni Sindacali nazionali stipulanti il CCNL. In particolare, l'Azienda è tenuta a fornire alle OO.SS. nazionali stipulanti il CCNL una informazione preventiva, con indicazione contestuale della data dell'avvio del confronto, che ha l'obiettivo di ricercare possibili soluzioni per governare gli effetti sociali. Il confronto negoziale si esaurisce

dei dipendenti coperti da Accordi Collettivi di contrattazione

entro e non oltre i 25 giorni lavorativi, comprensivi del sabato, successivi alla data fissata dall'Azienda per il primo incontro, durante i quali l'Azienda non può dare luogo all'attuazione dei progetti previsti e le OO.SS. si astengono da ogni azione diretta. Decorsi 25 giorni, in caso di esito negativo del predetto confronto, le Parti possono assumere le proprie autonome determinazioni. In caso di esito positivo, invece, l'Azienda fornisce apposita informativa alle competenti strutture territoriali

delle OO.SS.. Prima dell'avvio del confronto a livello territoriale, è previsto che si svolga la consultazione del Coordinamento Nazionale delle RSU (Rappresentanza sindacale unitaria) ovvero, laddove non previsto delle RSU/RSA, che si dovrà concludere entro e non oltre 13 giorni lavorativi, comprensivi del sabato, dalla data di sottoscrizione dell'ipotesi di accordo. Successivamente, le Parti si incontrano a livello territoriale (regionale) per effettuare un esame congiunto, da concludersi entro i 7 giorni lavorativi, comprensivi del sabato, successivi al termine della consultazione delle RSU.

Il Rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro

Per Poste Italiane, il dialogo costante con i rappresentanti dei lavoratori è un aspetto centrale nell'organizzazione e nella gestione del Gruppo, al fine di garantire il benessere e la tutela dei diritti dei dipendenti, sia durante la gestione ordinaria che nelle fasi di cambiamento dell'organizzazione aziendale. L'impegno del Gruppo, in conformità con la normativa vigente, assicura la tutela dei diritti, la libertà di associazione e la contrattazione collettiva, garantendo imparzialità e indipendenza nella promozione dei rapporti con le Organizzazioni Sindacali (OO.SS.).

A tal fine, il 23 giugno 2021, Poste Italiane ha rinnovato il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL). L'accordo copre l'intero personale non dirigente e introduce importanti miglioramenti non solo in ambito economico ma anche nell'impianto normativo dell'organizzazione. In un momento di profonde trasformazioni del mercato del lavoro, Poste Italiane ha coniugato l'evoluzione della modalità strutturale dell'impiego con la valorizzazione del contributo continuo e costante delle risorse umane di cui il Gruppo dispone. Il concetto della Responsabilità Sociale di Impresa è il principio ispiratore fondamentale per coniugare gli obiettivi di sviluppo e i risultati economici del Gruppo con il rispetto dei valori sociali e ambientali.

Emergenza sanitaria da Covid-19

Nel corso del 2021, in considerazione del perdurare dell'emergenza Covid-19, Azienda e Organizzazioni Sindacali hanno proseguito il confronto, nell'ambito del Comitato OPN (Organismo Paritetico Nazionale per la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro) finalizzato a garantire, mediante l'adozione di misure di prevenzione, la sicurezza delle persone e il contenimento del virus.

Il Comitato continua a porre la massima attenzione alle misure di sicurezza idonee a consentire lo svolgimento dell'attività lavorativa (es. dotazione mascherine, gel, guanti, rispetto della distanza interpersonale, stalli di posizione, pulizia e sanificazione) favorendo il ricorso allo smart working (prorogato con modalità "semplificata" fino al 31 marzo p.v.) e monitorando l'attività di screening preventivo messa in campo dall'Azienda. Con riferimento a quanto previsto dal "Protocollo nazionale per la realizzazione dei piani aziendali finalizzati all'attivazione di punti straordinari di vaccinazione anti SARS-CoV-2/ Covid-19 nei luoghi di lavoro" sottoscritto il 6 aprile 2021 tra Governo, INAIL e Parti Sociali, l'Azienda ha avviato un piano di vaccinazione dei dipendenti che ha preso avvio dapprima per i colleghi residenti nel Lazio e, successivamente, per quelli residenti nelle regioni Lombardia, Piemonte, Veneto, Campania e Calabria presso specifici HUB ubicati nei capoluoghi di regione.

Sempre al fine di rendere maggiormente efficaci le misure di contenimento del rischio di contagio da coronavirus, è stata modificata l'Istruzione operativa per la ricostruzione dei contatti Covid-19 alla luce delle nuove indicazioni fornite dalle competenti Autorità governative e sanitarie, per la parte relativa alla resistenza del virus sulle superfici e alla durata del periodo di incubazione.

In considerazione del positivo andamento della diffusione epidemiologica conseguente anche alla realizzazione del piano vaccinale da parte del Governo, è stato deciso che, a partire dal mese di ottobre i dipendenti in smart working effettuino

due giornate di rientro settimanali presso le proprie sedi di lavoro, ferma restando la necessità da parte dell'Azienda di garantire le dotazioni e le misure di sicurezza anti COVID-19 all'interno dei luoghi di lavoro. Nell'ambito del Comitato OPN, l'Azienda, inoltre, come previsto dal D.L. 127/2021 ha specificato:

  • l'obbligo del possesso del Green Pass per l'accesso e la permanenza nei siti aziendali e le modalità di controllo dello stesso differenziate per sito aziendale (a campione da parte dei preposti ovvero di altro personale specificamente delegato);
  • la facoltà che i dipendenti, qualora sprovvisti di certificazione verde COVID-19, comunichino all'Azienda di essere privi del Green Pass prima dell'accesso nei siti aziendali e le conseguenze in caso di assenza di tale certificazione.

Sono state inoltre diffuse a tutto il personale specifiche Istruzioni Operative di Sicurezza e ai preposti le indicazioni esplicative delle modalità di effettuazione e rendicontazione dei controlli.

In ambito Mercato Privati, l'Azienda ha provveduto a rimuovere gli stalli di posizionamento della clientela (bollini rossi) allestiti nelle sale al pubblico durante la prima fase della diffusione pandemica. A partire dal mese di novembre, pertanto, sempre nel limite massimo di accessi consentito per ciascun Ufficio e nel rispetto di tutte le norme di sicurezza in vigore, la clientela può sostare all'interno degli Uffici rispettando la distanza interpersonale di sicurezza di 1 mt. oltre che le altre misure di sicurezza descritte nella cartellonistica informativa affissa all'esterno di ciascun Ufficio (es. utilizzo obbligatorio della mascherina, detersione delle mani con gel disinfettante, ecc.).

Nel mese di gennaio, a seguito della diffusione della variante Omicron, si è convenuto di adottare, in via transitoria, il criterio - ancor più cautelativo rispetto a quello adottato nei mesi precedenti per determinare il numero di utenti che possono permanere all'interno degli Uffici Postali - del numero massimo di 3 clienti per ciascuna postazione di lavoro attiva, comunicato alla clientela tramite gli appositi avvisi affissi fuori dagli Uffici Postali, fermo restando il rispetto della distanza minima prevista dalla normativa vigente.

In coerenza con le ultime novità legislative varate dal Governo ad inizio anno, sono state illustrate alle Organizzazioni Sindacali, le modalità di verifica del Green Pass Base obbligatorio per la clientela che accederà negli Uffici Postali a partire dal 1° febbraio 2022. In particolare, negli Uffici dotati di gestore attese, il controllo avverrà in fase preventiva esibendo la certificazione verde sul display del totem mentre, negli uffici di piccola entità, ossia quelli sprovvisti di elimina code, il controllo verrà realizzato presso la sportelleria da parte dell'operatore utilizzando una apposita procedura informatica.

Infine, in relazione alla copertura COVID-19 da parte del Fondo Sanitario, è stata condivisa la diaria in favore dei lavoratori ricoverati in terapia intensiva, con effetto retroattivo a partire da giugno 2021 fino al 31 marzo 2022.

Il 10 giugno 2021 è stato siglato l'accordo con il quale è stata definita la destinazione complessiva delle somme di denaro raccolte a seguito degli accordi sindacali del 14 aprile e del 30 dicembre 2020 sottoscritti con Assidipost-Federmanager, sulla base dei quali i Dirigenti, su base volontaria, per sostenere i colleghi e le loro famiglie colpiti dal Covid-19, hanno deciso di donare parte della propria retribuzione lorda e giornate di ferie. Tale donazione è stata successivamente integrata da un contributo dell'Azienda. Hanno aderito 552 Dirigenti del Gruppo donando complessivamente 743 giornate di lavoro e riducendo la propria spettanza ferie per l'anno 2020 in misura pari a 1.515 giornate. A fronte di tale riduzione, l'Azienda ha messo a disposizione una somma corrispondente al relativo valore. La raccolta ha raggiunto la cifra di circa 1.240.000 euro, inclusiva dei contributi dei Dirigenti e di quelli dell'Azienda. Un importo pari a 40.000 euro lordi è stato devoluto a favore dei nuclei familiari dei colleghi deceduti a causa dell'infezione mentre un importo di 4.000 euro è stato riconosciuto a favore dei dipendenti ricoverati in reparti di terapia intensiva per positività al Covid. Infine, con l'obiettivo di garantire nei confronti dei Dirigenti livelli di protezione coerenti con quelli attribuiti alle altre categorie di lavoratori presenti in Azienda, si è provveduto ad attribuire un indennizzo forfettario di 2.000 euro per i Dirigenti ricoverati in reparti non di terapia intensiva

a causa del virus. Si è deciso inoltre che eventuali somme eccedenti vengano destinate alla Caritas Italiana per sostenere iniziative di solidarietà connesse al Covid-19.

In ragione del perdurare della pandemia connessa alla diffusione del virus COVID-19 che ha colpito il Paese, e, tenuto conto dell'impossibilità di poter porre in essere tutti gli adempimenti operativi finalizzati a consentire il regolare svolgimento delle elezioni generali delle Rappresentanze Sindacali Unitarie e sui Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza nelle date del 17 e 18 novembre 2021, Azienda e OO.SS. con Verbale di Accordo del 22 ottobre 2021 hanno convenuto sulla necessità di differire le consultazioni in questione, impegnandosi ad individuare la/e data/e delle elezioni delle Rappresentanze Sindacali Unitarie e dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza entro e non oltre il 30 giugno 2022.

Politiche attive del lavoro

Il Gruppo, in coerenza con quanto fatto in precedenza, nel 2021 ha concretizzato il proprio impegno verso rapporti volti al benessere e alla tutela dei diritti dei lavoratori, attraverso la sottoscrizione di accordi sule politiche del lavoro.

Il 24 marzo 2021 è stato condiviso con le Organizzazioni Sindacali di avviare una manovra straordinaria, ulteriore rispetto a quella definita con l'Intesa del 14 gennaio 2021, che si pone l'obiettivo di garantire il necessario sostegno all'operatività del front End di Mercato Privati. L'Accordo, fermo restando il quadro di interventi di Politiche Attive che sarà definito dalle Parti per il prossimo triennio, individua le leve gestionali, da declinare in considerazione delle peculiarità territoriali, quali assunzioni da mercato esterno in regime part time, sportellizzazioni, conversioni da part time a full time ed assunzioni di specialisti da mercato esterno. Rispetto alle assunzioni di specialisti, è stato inoltre condiviso di avviare una fase di selezione per valorizzare eventuali candidature interne di personale di Mercato Privati attraverso uno specifico job posting. Il 3 agosto 2021 è stato sottoscritto l'accordo triennale (2021-2023) sulle Politiche Attive del Lavoro che ha l'obiettivo di rafforzare i livelli di presidio delle strutture operative territoriali attraverso una dettagliata serie di azioni gestionali che interessano Posta, Comunicazione e Logistica, Mercato Privati, e Digital Technology & Operations (conversioni Part Time/Full Time, sportellizzazioni, assunzioni da mercato esterno, mobilità). In particolare, sono state dettagliate per ambito organizzativo e per tipologia di intervento le specifiche dei singoli interventi previsti per l'anno 2021. Nell'ambito della suddetta Intesa, le Parti, con Verbale di Accordo del 10 novembre u.s., hanno convenuto di avviare i 1.700 interventi di stabilizzazione previsti ed in data 22 dicembre è stato aperto il relativo applicativo informatico. Contestualmente, per far fronte alle note difficoltà di reclutamento di personale da assumere con contratto a tempo determinato per lo svolgimento dell'attività di portalettere, in alcune aree geografiche del Paese l'Azienda si è avvalsa della possibilità di stipulare contratti a tempo determinato secondo la disciplina prevista dal D.L. n. 34/2020 (s.m.i.) proponendo un rinnovo del contratto a tempo determinato al personale che avesse già reso la prestazione di lavoro in favore di Poste Italiane S.p.A. Detti rinnovi potranno avere la durata massima di sei mesi e saranno comunque modulati in modo da non superare il limite dei 24 mesi complessivi previsto dalle disposizioni normative sopra richiamate. Posta Comunicazione e Logistica: A partire dal mese di febbraio 2021, Azienda e Organizzazioni Sindacali hanno iniziato il confronto sulla complessiva riorganizzazione della funzione. In particolare, le Parti si sono date atto della necessità di ridefinire la prestazione del portalettere e di estendere a tutte le grandi aree metropolitane il modello Joint Delivery oltreché di procedere a un complessivo riassetto dell'organizzazione dell'attività delle cosiddette lavorazioni interne, attraverso un graduale processo di accentramento delle stesse. Inoltre, con Verbale del 19 maggio 2021 è stata avviata una fase di sperimentazione finalizzata a migliorare la qualità del lavoro e a ottimizzare i flussi produttivi all'interno dei siti, garantendo anche una maggiore occupabilità delle risorse. Il 16 luglio 2021, facendo seguito a quanto in precedenza condiviso tra le Parti in merito al percorso relazionale che interessa l'evoluzione della funzione Posta, Comunicazione e Logistica, Azienda, Organizzazioni Sindacali e Coordinamento Nazionale delle RSU hanno sottoscritto l'intesa sull'estensione del modello Joint Delivery anche ai comuni di Roma, Milano e Napoli. L'intesa prevede una serie di step di implementazione e precisi momenti di verifica sia a livello nazionale che territoriale

Il 14 gennaio 2021 Azienda e Organizzazioni Sindacali hanno sottoscritto un verbale relativo ad alcune tematiche di Mercato Privati. Con riferimento all'assetto della rete degli Uffici Postali, modificato in ragione della pandemia in atto, si è convenuto di proseguire con ulteriori azioni di graduale ripristino della stessa. Inoltre, al fine di migliorare la qualità del servizio offerto ai clienti negli uffici anche durante la fase di emergenza sanitaria, sono state illustrate alcune iniziative orientate a gestire con maggiore efficacia la clientela in attesa (attenzione alla fase di accoglienza, valutazione della possibilità di aumentare la capienza massima delle persone che possono contemporaneamente sostare all'interno dell'ufficio postale). Il 30 settembre 2021 è stato sottoscritto il Verbale di Accordo di riorganizzazione della filiera commerciale, con la finalità di adeguarla ai mutevoli scenari di contesto, alle nuove esigenze di mercato e della clientela, individuando soluzioni in grado di aumentarne l'efficacia e la capacità di penetrazione sul mercato. Le linee di intervento tracciate nell'Accordo di riorganizzazione si articolano su quattro direttrici: 1. rafforzamento della filiera di supporto alla vendita, in particolare per i prodotti/servizi di Front End e la pianificazione commerciale; 2. evoluzione del modello commerciale del corner (Corner 2.0) e doppio turno commerciale per il rafforzamento dell'offerta e la valorizzazione della proposizione commerciale dei nuovi prodotti e servizi; 3. sviluppo di nuovi modelli di proposizione commerciale attraverso l'introduzione di Specialisti Consulenti da Remoto e di una consulenza mista – in presenza e a distanza - per gli Specialisti Consulenti Mobili; 4. rafforzamento delle figure commerciali dedicate alla clientela premium.

Con Verbale di Incontro del 7 aprile 2021, Azienda ed Organizzazioni Sindacali hanno effettuato un approfondimento sull'operazione di acquisizione di Nexive Group S.r.l. che, come meglio specificato all'interno delle linee evolutive del Piano Industriale, consentirà di rafforzare il ruolo strategico di Poste Italiane nel mercato postale e salvaguardare la sostenibilità del settore e dei livelli di occupazionali. A seguito dell'espletamento delle procedure previste dall'art. 47 Legge 428/1990, definite positivamente con Verbale del 17 giugno 2021, è stato dato avvio al processo di integrazione del Gruppo Nexive che prevede da un lato la confluenza di alcune funzioni di Nexive Group S.r.l. all'interno del Gruppo Poste e, dall'altro la costituzione di una Operating Company (Op.Co.) focalizzata sulla gestione e coordinamento della nuova rete di recapito, a supporto della fase "last mile" del processo di recapito di prodotti postali e pacchi di piccole dimensioni in favore di Poste Italiane. Le Parti si sono incontrate il 23 settembre 2021 e hanno sottoscritto il Verbale di Accordo con il quale sono state individuate le regole di integrazione del personale Nexive che dal 1° ottobre 2021 è transitato in Poste Italiane S.p.A. e in Postel S.p.A. oltre che del personale della costituenda Op.Co. che, a tutti gli effetti, fa parte del Gruppo Poste Italiane S.p.A. In particolare, con la predetta intesa, sono stati armonizzati i trattamenti normativi ed economici dei dipendenti, allineandoli a quelli previsti dal vigente CCNL del 23 giugno 2021 per i dipendenti di Poste Italiane S.p.A.; sono stati altresì definiti i criteri oggettivi di ricollocazione su base provinciale dell'ex personale Nexive all'interno delle strutture di Poste Italiane S.p.A..

Il 4 maggio 2021 Azienda ed Organizzazioni Sindacali hanno sottoscritto l'Accordo sulla mobilità volontaria nazionale per gli anni 2021/2022. L'intesa riprende l'architettura già consolidata dai precedenti accordi in materia e rappresenta un importante tassello in grado di accompagnare e fluidificare la gestione del personale che si integra con gli altri strumenti di politiche attive del lavoro che l'Azienda mette in campo per assicurare ottimali livelli di presidio e di qualità del servizio.

Il 30 luglio 2021 è stata sottoscritta da Azienda, Organizzazioni Sindacali e Coordinamento Nazionale delle RSU, l'intesa sul premio di risultato per Poste Italiane e per le Società del Gruppo Poste Vita, Poste Assicura, EGI, BancoPosta Fondi SGR, Poste Welfare e Servizi e PostePay. L'accordo ha vigenza annuale e permette di valorizzare l'apporto dei dipendenti al raggiungimento degli obiettivi aziendali per il 2021. Nell'ambito dell'intesa è stata confermata la possibilità per il lavoratore di destinare, tutto o parte del premio di risultato, al Fondo Aperto di Assistenza Integrativa Poste Vita, al Fondo Poste ovvero ad altri fondi pensionistici complementari oppure optare per servizi Welfare ad elevato impatto sociale.

Organismi partecipativi a composizione mista Azienda e Organizzazioni Sindacali

Poste Italiane, insieme alle Organizzazioni Sindacali, ha costituito a livello nazionale organismi paritetici bilaterali su tematiche che hanno una rilevanza anche sul piano della sostenibilità, tra cui:

  • Comitato per l'attuazione dei principi di parità di trattamento e uguaglianza di opportunità, con l'obiettivo di "implementare e rafforzare una cultura attenta alla diversità, anche di genere, tramite azioni positive tese a realizzare esempi di buone prassi nell'ambito del Gruppo e rimuovere gli ostacoli che di fatto impediscono la realizzazione delle pari opportunità". In tale contesto, il Comitato tratterà tematiche afferenti all'integrazione ed inclusione delle persone con disabilità nonché quelle relative agli altri fattori di discriminazione.
  • Ente Bilaterale per la Formazione e Riqualificazione Professionale, attraverso il quale le Parti promuovono congiuntamente attività in tema di formazione e di riqualificazione professionale, sia con riguardo a quanto previsto dal Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro, sia con riferimento a eventuali processi di riorganizzazione/ristrutturazione/trasformazione aziendale, ovvero all'introduzione di innovazioni tecnologiche.
  • Organismi Paritetici per la Salute e la Sicurezza sui Luoghi di Lavoro, è altresì continuata l'attività dell'Organismo in ordine all'uniforme e corretta applicazione degli orientamenti inerenti a salute e sicurezza dei lavoratori, con particolare riguardo ai temi relativi ai nuovi criteri per la valutazione del rischio da stress correlato al lavoro con il fine di "attuare misure volte a promuovere il miglioramento della salute e della sicurezza dei lavoratori". L'Osservatorio Paritetico sulla Sanità Integrativa, insediato a fine 2018, svolge un ruolo di proposta e monitoraggio delle prestazioni offerte dal Fondo di Assistenza Sanitaria Integrativa.

Salute e sicurezza sul lavoro

Poste Italiane considera la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro un valore fondamentale, al quale tutte le persone devono ispirarsi nello svolgimento delle proprie attività quotidiane. In tale ottica, l'Azienda ha individuato tutte le responsabilità organizzative e si è dotata di specifiche policy, in linea con la normativa, con la contrattazione collettiva e con gli standard nazionali e internazionali di riferimento (es. ILO), al fine garantire un adeguato presidio di tutti gli aspetti inerenti alla salute e alla sicurezza sul lavoro. Tali politiche trovano attuazione con riferimento a tutte le operazioni del Gruppo, comprese le attività relative ai partner e ai fornitori, e sono rivolte ad ogni individuo che opera per conto o sotto la supervisione di Poste Italiane. L'Azienda, inoltre, si impegna ad adottare tutte le misure necessarie per ridurre incidenti, infortuni sul lavoro e malattie professionali, promuovendo il benessere psicofisico delle persone attraverso politiche e programmi di prevenzione e campagne di informazione e sensibilizzazione.

A livello di Gruppo gli elementi chiave dei sistemi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro adottati, sono definiti all'interno della politica integrata e della policy della salute e sicurezza e sono:

  • la continua valutazione dei rischi e la definizione/aggiornamento delle regole e procedure collegati;
  • la garanzia che le innovazioni e le trasformazioni dei processi lavorativi si accompagnino sempre a obiettivi di salute e sicurezza dei lavoratori;
  • l'adeguamento tempestivo a tutte le variazioni e agli aggiornamenti normativi;
  • 447mila

Ore di formazione in materia di Sicurezza sul lavoro erogate nel 2021

  • l'individuazione di ruoli e responsabilità all'interno dell'organizzazione e l'assegnazione delle risorse necessarie alla pianificazione e realizzazione dei programmi finalizzati al raggiungimento degli obiettivi;
  • l'efficace e trasparente comunicazione che assicuri la diffusione di tutte le informazioni utili ai fini della prevenzione, comprese le misure di cooperazione e coordinamento con le imprese appaltatrici;
  • il periodico riesame del sistema di gestione da parte dell'alta direzione per valutare la correttezza e l'efficacia in un'ottica di miglioramento continuo.

A partire dalla politica integrata e dalla policy di Gruppo ciascun datore di lavoro ha approvato la Politica per la propria unità produttiva, rendendola disponibile a tutti i lavoratori.

A dimostrazione della rilevanza assunta dal tema della salute e sicurezza sul lavoro si segnala che il Gruppo ha definito degli obiettivi quantificabili per i responsabili delle business unit sul tema della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Infatti, l'AD, il vertice e tutti i responsabili fino al quinto livello organizzativo sono stati valutati su un target di riduzione degli infortuni. In questo contesto, inoltre, Poste Italiane si è impegnata nella costituzione di team dedicati che hanno il compito di monitorare giornalmente i dati rilevanti ai fini dei target quantitativi definiti.

Poste Italiane fa della cultura della sicurezza in Azienda un asset fondamentale per ridurre gli infortuni e incoraggiare il costante miglioramento dei sistemi di gestione adottati

Tra i principali obiettivi perseguiti dal Gruppo nel corso del 2021, particolare importanza riveste la campagna di sensibilizzazione e coinvolgimento sul tema Salute e Sicurezza sul Lavoro di tutti coloro che operano all'interno del Gruppo ed in particolare la diffusione ed il potenziamento della cultura della sicurezza all'interno dei centri operativi territoriali (centri di distribuzione e uffici postali) e delle relative strutture di coordinamento. Inoltre, Poste Italiane si è impegnata altresì nella riduzione del fenomeno infortunistico, in particolar modo nel settore della logistica e del recapito (centri di meccanizzazione postale e centri di distribuzione) e nel miglioramento continuo dei Sistemi di Gestione attraverso la pianificazione e l'esecuzione di iniziative mirate a dare concreta attuazione ai principi fissati con la Politica della Sicurezza sul Lavoro. Infine, l'Azienda si dedica altresì al costante monitoraggio delle prestazioni di salute e sicurezza sul lavoro ed il periodico riesame per la definizione di nuovi obiettivi.

Tra le attività svolte per il raggiungimento degli obiettivi, la continua formazione, sensibilizzazione e coinvolgimento del personale sui temi della SSL, gli interventi di miglioramento impiantistico-strutturale dei siti, il miglioramento continuo e certificazione dei Sistemi di Gestione, la costante valutazione dei rischi in relazione ai processi e ai luoghi di lavoro, il monitoraggio della realizzazione dei Piani di Miglioramento di cui alla valutazione dei rischi, i costanti controlli dei rispetto dei requisiti previsti dalla normativa vigente. Inoltre, il Gruppo si è dotato di un piano corredato da una serie di azioni utili a gestire eventuali situazioni emergenziali improvvise in ambito salute e sicurezza, e che possono impattare l'Azienda e le proprie operazioni.

Poste Italiane S.p.A. ha stanziato nel 2021, in continuità con gli anni passati, budget dedicati alla realizzazione dei piani di miglioramento per gli aspetti legati alla salute e sicurezza sul lavoro. Tra questi, risultano di particolare rilevanza gli investimenti sostenuti per la manutenzione del patrimonio immobiliare e per il miglioramento continuo degli aspetti impiantistico strutturali dello stesso. Altrettanta importanza assumono le risorse impiegate per la gestione e manutenzione della flotta aziendale, nell'ambito di compiti quali la realizzazione delle campagne di formazione, informazione, addestramento, per le attività di verifica/controllo in tema di salute e sicurezza, di sorveglianza sanitaria, sviluppo e manutenzione dei sistemi/applicativi a supporto della gestione del tema.

Il controllo sistematico di tutti i possibili pericoli applicabili e correlabili ai luoghi e processi di lavoro è garantito dalla preliminare compilazione di una check list allegata alla procedura aziendale "Gestione Documento di Valutazione dei Rischi". Il Datore di Lavoro si avvale delle competenze del Servizio di Prevenzione e Protezione per presidiare ed eseguire la valutazione dei rischi con conseguente redazione del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) nonché di tutte le relazioni tecniche specialistiche di riferimento.

Nel processo di valutazione dei rischi sono analizzate tutte le situazioni di potenziale pericolo correlate ai processi lavorativi e ai luoghi di lavoro e, individuato il relativo potenziale di causare danni, ne viene valutato il livello di rischio associato. Tale valutazione è condotta tenendo conto delle effettive modalità di svolgimento del lavoro e dell'esposizione del personale considerando le eventuali misure di tutela già erogate nel rispetto dei criteri definiti da norme tecniche vigenti, standard tecnici, norme di buona tecnica e linee guida aziendali.

In particolare, la valutazione è condotta prendendo in esame tutti i pericoli prevedibili ed oggettivamente presenti connessi all'attività lavorativa, quelli derivanti dal corretto e normale uso delle attrezzature/macchine/impianti, quelli prevedibili per le condizioni d'eccezione e quelli dovuti ad eventuali malfunzionamenti o guasti.

Nello specifico, in tema di gestione del rischio di salute e sicurezza sul lavoro, questa è realizzata anche grazie all'intrattenimento di un dialogo e uno scambio di informazioni costante sui rischi legati al tema tra le risorse umane, i manager e le varie business unit. Infatti, periodicamente, su base trimestrale, la competente funzione di controllo si coordina con gli ulteriori risk specialist e, tramite questi ultimi, con i risk owner, nell'ambito delle attività di monitoraggio sull'andamento degli indicatori di rischio e delle azioni di trattamento relative ai Top Risk relativi alla salute e sicurezza sul lavoro. L'esito di tali attività è poi rappresentato all'interno di report trimestrali di monitoraggio rischi integrato e presentato

al Vertice aziendale e al Comitato Controllo e Rischi (CCR). Inoltre, segue una fase di rendicontazione annuale delle attività, attraverso il consolidamento dei contributi forniti dalle diverse funzioni di controllo all'interno della "Relazione Rischi e Compliance" presentata agli Organi e al Vertice aziendale, che fornisce una vista sintetica e integrata delle iniziative promosse e/o introdotte nel corso dell'anno nelle varie sfere di operatività aziendale, sotto il coordinamento del Condirettore Generale, nonché delle principali attività e interventi realizzati dalle strutture della funzione per garantire l'implementazione di opportuni presidi, strumenti e strutture organizzative per il continuo rafforzamento del Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi e per la gestione delle tematiche di Compliance e di sostenibilità rilevanti.

Insieme alla formazione obbligatoria, a tutte le persone vengono trasmesse, in modo controllato, le Istruzioni Operative di Sicurezza (IOS), che riportano la descrizione dei pericoli applicabili ai processi di lavoro d'interesse e le misure organizzative, preventive e protettive, con lo scopo di ridurre il livello di rischio corrispondente. All'interno delle IOS vi è una descrizione dettagliata dei ruoli e dei compiti dei principali attori della gestione della sicurezza. Inoltre, in armonia con il D.Lgs 81/08, vi è l'obbligo per i Lavoratori di segnalare al Preposto e/o al Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza competente la presenza di possibili pericoli o situazioni di pericolo sul lavoro. Allo stesso modo, i Preposti ed i Dirigenti hanno l'obbligo di raccogliere tali segnalazioni e di agire sulla base delle procedure aziendali individuate per la gestione di tali problematiche rispettando i tempi e le modalità corrispondenti al livello di rischio ad esse associabili. Il Gruppo Poste Italiane ritiene particolarmente rilevante la tematica appena descritta e, per questo, adotta dei meccanismi di informazione, formazione e addestramento per tutti i dipendenti, con l'obiettivo di gestire in maniera adeguata (ovvero secondo quanto dettato sia dalle misure di tutela riportate nel Documento di Valutazione dei Rischi, sia nelle procedure aziendali di riferimento) eventuali situazioni di lavoro dalle quali potrebbero derivare lesioni o malattie professionali.

Poste Italiane effettua l'analisi dei near-miss e degli incidenti sul lavoro, in base a specifici processi codificati in tema di sistemi di gestione della salute e sicurezza adottati. Ogni unità produttiva della Capogruppo e le Società del Gruppo monitorano continuamente ed esaminano gli incidenti ed in particolare il fenomeno infortunistico per individuare ed eliminare, o gestire, i fattori scatenati, seguendo la propensione al continuo miglioramento.

L'evoluzione dell'andamento del numero di infortuni sul lavoro della Capogruppo è stato, altresì, osservato attraverso l'applicazione di una media mobile triennale di passo annuale, utilizzando i dati degli infortuni, al lordo e al netto Covid, a partire dal 2017 al 2021. Tale metrica consente di determinare il trend del fenomeno infortunistico attenuando gli effetti distorsivi degli eventi eccezionali (pandemia), nonché di osservare l'efficacia delle azioni del management con orizzonte temporale di medio-lungo periodo e finalizzate al contenimento dei fattori di rischio controllabili dall'azienda (es. progressiva adozione della metodologia Lean nei centri di smistamento).

La Sorveglianza Sanitaria viene espletata nel Gruppo Poste Italiane da un network di medici competenti che nell'ambito di specifici perimetri territoriali, effettuano quanto previsto dall'alrt.41 del D.lgs. 81/08 (visite, sopralluoghi, riunioni periodiche, consulenze spot). Tale pool viene coordinato da un medico competente coordinatore che supporta i DL e il SPP per gli aspetti di governance della sorveglianza sanitaria. Nell'ambito del Gruppo Poste Italiane, le attività soggette a misure di prevenzione sanitaria secondo il Documento di Valutazione dei Rischi per i rischi tabellati di cui al D. Lgs.81/2008 e s.m.i. e riportate nei cinque Protocolli sanitari, sono:

  • il rischio specifico da movimentazione manuale dei carichi;
  • il rischio specifico da esposizione ad attrezzature munite di videoterminale;
  • il lavoro notturno;
  • assenza di tossicodipendenza da sostanze stupefacenti e psicotrope, assenza di alcol dipendenza;
  • rischio specifico da sopralluoghi presso i cantieri.

Per i lavoratori adibiti a mansioni/attività che comportino un'esposizione ad un rischio specifico (tabellato o valutato), viene attivato un programma di sorveglianza sanitaria, che prevede visite mediche, accertamenti sanitari integrativi e tossicologici.

L'attività della Sorveglianza Sanitaria, nonostante il protrarsi dell'emergenza sanitaria, è stata portata avanti con continuità, nel rispetto dei protocolli e della normativa emergenziale. Relativamente all'anno 2021, è stata inoltre assicurata a tutti i lavoratori e le lavoratrici con situazioni di fragilità la Sorveglianza Sanitaria eccezionale, nonché la gestione del processo di rientro post malattia da Covid19 con l'adozione di tutte le necessarie soluzioni maggiormente cautelative per la salute del lavoratore o della lavoratrice per fronteggiare il rischio da SARS-CoV-2.

Tra i principali attori della gestione della salute e sicurezza sul luogo di lavoro vi sono le figure dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), che come previsto dal D.Lgs. 81/08 vengono eletti direttamente dai lavoratori. I Rappresentanti del Gruppo Poste Italiane sono stati eletti nell'ambito delle rappresentanze sindacali aziendali e vengono periodicamente consultati sia in fase di redazione del Documento di Valutazione dei Rischi sia in occasione di variazioni organizzative o di processo che possano determinare un impatto per la salute e sicurezza sul lavoro o, ancora, a seguito dell'introduzione di nuove metodologie di valutazione del rischio. L'importanza di adottare una consultazione adeguata, tempestiva e preventiva con i Rappresentanti risiede nella possibilità di ricevere un parere esperto e di accogliere proposte aziendali in tema di sicurezza e salute sul lavoro per il puntuale adempimento degli obblighi legislativi e per il miglioramento continuo della salute e della sicurezza dei lavoratori.

Il Gruppo promuove il confronto tra parte datoriale e lavoratori attraverso l'Osservatorio Paritetico Nazionale (OPN) e gli Organismi Paritetici Regionali (OPR). Si tratta di comitati a cui partecipano le rappresentanze, a livello nazionale e territoriale, datoriali, sindacali e dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RRLLS), attraverso cui l'Azienda coinvolge tutte le parti interessate per condividere iniziative in materia di salute e sicurezza sul lavoro, per avviare il processo di consultazione dei RRLLS sulla valutazione del rischio nonché per affrontare specifici temi di salute e sicurezza emersi anche da segnalazioni da parte dei lavoratori. Le sedute degli Organismi Paritetici non seguono dunque un calendario prestabilito ma sono convocate ogniqualvolta ne emerga la necessità.

Certificazione UNI ISO 45001

Ciascuna unità produttiva di Poste Italiane S.p.A. adotta il Sistema di Gestione Salute e Sicurezza sul Lavoro – SSL (progettato secondo la norma UNI ISO 45001) a governo della tematica di SSL.

Nel corso del 2021 è avvenuta la migrazione di tutti i Sistemi di Gestione SSL dalla norma OHSAS 18001 alla norma UNI ISO 45001. Tutte le unità produttive hanno rinnovato o mantenuto attivi i propri certificati, rendendo quindi la Capogruppo interamente certificata secondo la norma ISO 45001.

Anche le Società del Gruppo hanno come obiettivo sia l'adozione, sia la certificazione dei SGSSL. La documentazione SSL per quanto concerne policy, politiche e procedure, che costituisce la documentazione inerente ai SGSSL adottati è disponibile, per la Capogruppo, nel Sistema Documentale Aziendale (SDA). Altra documentazione relativa a valutazioni dei rischi, relazioni tecniche, registrazioni, viene gestita attraverso piattaforme informatiche dedicate.

Poste Italiane ha definito un piano pluriennale di adozione su tutto il perimetro aziendale delle certificazioni in materia di salute e sicurezza che ha portato al completamento dell'Iter di certificazione di tutte le unità produttive della Capogruppo.

Anche le Società del Gruppo hanno come obiettivo sia l'adozione, sia la certificazione dei sistemi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro. Al 2021 le principali Società del Gruppo certificate secondo la norma UNI ISO 45001 sono: EGI S.p.A., Poste Vita S.p.A., Poste Assicura S.p.A., SDA S.p.A.; Postel S.p.A., Poste Air Cargo S.r.l., BancoPosta Fondi S.p.A., PostePay S.p.A..

Verifiche e controlli in materia Salute e Sicurezza sul Lavoro vengono periodicamente effettuati sia da ciascuna unità produttiva nell'ambito del proprio sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro, sia da Tutela Aziendale, trasversalmente, in ciascuna unità produttiva della Capogruppo e nelle Società del Gruppo. In particolare, le attività di Verifica/Controllo in tema salute e sicurezza sul lavoro svolte nel 2021 da Tutela Aziendale si compongono di:

  • audit sui Sistemi di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro/Ambiente con obiettivo la verifica che i sistemi di gestione adottati in Azienda siano conformi ai requisiti delle norme di riferimento e che gli stessi siano correttamente attuati e mantenuti attivi;
  • technical audit, attività di controllo mirata ad analizzare e valutare lo stato di conformità SSL dei siti, con particolare riferimento agli aspetti di carattere impiantistico/strutturale.
  • verifiche operative e sensibilizzazione in ambito salute e sicurezza del personale operante nei siti, in particolare attività di verifica operativa nei Centri di Recapito e negli Uffici Postali mirata alla valutazione dello stato complessivo in termini di sicurezza infrastrutturale, impiantistica e di processo di lavoro.

Diversi sono i sistemi adottati da Poste Italiane S.p.A. per il monitoraggio ed il controllo dell'efficacia delle politiche SSL adottate. Tra questi:

  • GISLA (Gestione Informatica Sicurezza sul Lavoro e Ambiente)
  • Piattaforme per la gestione della formazione
  • GIW (Gestione informatica Infortuni)

  • SSA (Safety Self Assessment)
  • Real Gimm (quota parte per la gestione delle manutenzioni che impattano la SSL)
  • File Maker ((quota parte per la gestione dei lavori immobiliari che impattano la SSL)
  • EDVR (gestione elettronica dei Documenti di Valutazione dei Rischi)
  • EPI (Gestione Emergenze Poste Italiane)
  • Green Pass (Sistema Controllo GP)

Performance ed obiettivi stabiliti vengono costantemente monitorati e riesaminati in occasione del Riesame previsto di SGSSL adottati.

Il costante monitoraggio e controllo del fenomeno infortunistico ha contribuito, anche nel 2021, a realizzare diverse iniziative nel campo della prevenzione e sicurezza dei lavoratori e della tutela dell'ambiente in cui si svolge l'attività professionale. In tale ottica, i Sistemi di Gestione della sicurezza sul lavoro, adottati già da tempo in armonia con la normativa vigente, confermano la convinzione che un efficace sistema di gestione consente, sia di gestire in modo organico e sistematico la sicurezza dei lavoratori, sia di implementare e sviluppare la politica di sicurezza aziendale monitorando i rischi di tutti i processi operativi.

Lo scenario emergenziale presentatosi nel corso del 2020, e protrattosi durante il 2021, ha comportato la necessità di adottare delle misure di prevenzione ancor più cautelative nell'ottica di poter garantire la salute e la sicurezza di tutte le Persone ma allo stesso tempo assicurare la continuità degli adempimenti previsti dalla normativa e dagli standard internazionali in materia come la formazione obbligatoria e la sorveglianza sanitaria. Con riferimento alla formazione in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro derivante dall'articolo 37 del D.lgs. 81/08 - "Formazione dei lavoratori e dei loro Rappresentanti", in considerazione dell'emergenza, i corsi previsti dall'Accordo Conferenza Stato – Regioni sono stati assicurati avvalendosi delle più aggiornate tecnologie di comunicazione "Digital". Nello specifico, Poste Italiane ha garantito attraverso modalità "webinar" e docenze specializzate la fruizione dei contenuti alla stregua della formazione in presenza. Inoltre, nei relativi pacchetti formativi sono stati inseriti approfondimenti circa il tema del rischio biologico, con focus sul virus SARS-CoV-2.

Per quanto riguarda la formazione per gli "Addetti" alle squadre di emergenza, si è proseguito con campagne in modalità "webinar" dei corsi "lotta antincendio" e "primo soccorso" per la parte teorica, mentre le esercitazioni pratiche si sono svolte in presenza nel rispetto di quanto previsto dai protocolli di contenimento del rischio di contagio da SARS-CoV-2.

Nel campo dell'informazione, l'Azienda ha proseguito la campagna di comunicazione rivolta a tutti i dipendenti sulle misure di igiene e prevenzione del contagio da virus SARS-CoV-2 attraverso tutti i canali interni (intranet, mailing, bacheche aziendali, flyers, display UP, etc.)..

Campagna "Work in safety way"

Tra le diverse iniziative messe in campo, si evidenzia che l'azienda ha monitorato il livello di rischio da contagio derivante dal virus SARS-CoV-2 anche attraverso una campagna denominata «Work in safety way», finalizzata alla prevenzione del rischio di contagio da SARS-CoV2. Tale iniziativa ha previsto, su base volontaria, la possibilità di effettuare tamponi rapidi di tipo naso faringeo per tutti i dipendenti del Gruppo Poste Italiane, intercettando in tal modo casi probabili di positività.

pag. 290 In continuità con il 2020, l'Azienda ha riconosciuto l'importanza delle iniziative di prevenzione e monitoraggio dei casi da Covid-19. Per tale motivo, nel 2021, ha messo a disposizione tamponi gratuiti per i dipendenti e ha inoltre proceduto al rimborso per i dipendenti dei tamponi effettuati nell'arco temporale che intercorre tra l'inoculazione della prima dose di vaccino (anche in caso di siero monodose) e l'effettiva validità del relativo Green Pass. Infine, l'Azienda ha istituito

un permesso retribuito per la partecipazione dei dipendenti alla campagna vaccinale Covid-19, come ulteriore dimostrazione del valore fondamentale che il Gruppo Poste Italiane attribuisce all'adesione alla vasta operazione nazionale anti Covid-19. Tutti i dipendenti hanno potuto usufruire di permessi, a giornata intera o a ore, per un massimo di due giorni complessivi di calendario, uno per la somministrazione di ciascuna dose di vaccino.

In questi due anni di emergenza sanitaria, Poste Italiane si è impegnata fortemente nel garantire la massima sicurezza dei propri dipendenti impiegati negli Uffici Postali e nei centri di smistamento. Per tale motivo, anche nel 2021 sono state mantenute tutte le misure già implementate nel 2020 relativamente agli Uffici Postali. Tali misure consistono in una segnaletica orizzontale al fine di indicare la corretta distanza da mantenere all'interno dei siti postali. All'esterno di ogni ufficio sono state affisse delle informative a disposizione di clientela e visitatori per comunicare le azioni adottate dall'Azienda per il contenimento del virus riguardanti: attività di sanificazione, comportamenti da adottare indicati dalle autorità sanitarie, modalità di accesso scaglionato negli uffici, distanze di sicurezza e corretto utilizzo dei dispositivi di protezione. In aggiunta, si è proceduto all'installazione di videocamere termiche per individuare la temperatura corporea nella sede centrale, nell'intera rete degli Uffici Postali, negli uffici logistici aperti al pubblico e in tutti gli altri ambienti di lavoro con più di 150 dipendenti, inclusi gli hub logistici. Inoltre, l'Azienda ha provveduto all'installazione di circa 29.400 barriere in plexiglass sostenibile (polimetilmetacrilato - PMMA) in tutti gli Uffici Postali e schermi protettivi per consulenti e corner Postepay, per proteggere staff e clienti. Con riferimento specifico alla rete degli uffici postali, le principali iniziative intraprese hanno riguardato progetti specifici volti alla riduzione del fenomeno infortunistico, attività di monitoraggio e controllo -e conseguente efficientamento- degli elementi infrastrutturali nei siti, sviluppo di applicativi per l'informatizzazione dei processi afferenti al sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro adottato, costante valutazione dei rischi con particolare riferimento alle attività intraprese per affrontare le difficoltà dovute alla gestione eccezionale causata dall'emergenza sanitaria COVID-19.

Infine, è stato istituito un doppio canale di comunicazione per facilitare il flusso di informazioni (portale web per permettere una tempestiva verifica delle azioni prese da Poste Italiane e un numero verde gratuito per richiedere ulteriori informazioni). Sono poi proseguite le attività di pulizia di tutti i veicoli operativi del Gruppo attraverso l'utilizzo di dispositivi certificati, che, per mezzo della micro-nebulizzazione di soluzioni disinfettanti, sono in grado di sanificare a fondo le superfici interne dei mezzi di lavoro. Per una maggior tutela della salute dei lavoratori, l'Azienda si è impegnata a lavare tutti i veicoli ogni due mesi e a sanificarli ogni sei mesi. Per attuare tutte le misure finalizzate a fronteggiare l'emergenza sanitaria sono stati sostenuti nel periodo oltre 80 milioni di euro di spesa.

La diffusione del virus SARS-CoV2 e delle sue varianti ha imposto sforzi sempre più mirati all'adozione di misure precauzionali per il contenimento del rischio pandemico, soprattutto con riferimento alle situazioni che comportano la presenza contemporanea di più persone e quindi un rischio di contagio più elevato. In tal senso, l'attività di vigilanza e il rispetto delle norme comportamentali e delle raccomandazioni all'interno degli ambienti di lavoro risultano fondamentali per contenere la diffusione del virus. In tale ottica, il vademecum rappresentante la linea guida in materia di salute e sicurezza sul lavoro per la figura del Preposto in Poste Italiane, diffuso a tutti i dipendenti ad aprile 2021, prevede al suo interno una sezione dedicata alle misure precauzionali in linea con il contesto pandemico in atto.

Ai fini della gestione del rischio derivante dalla circolazione del virus SARS-COV-2, è continuata nel 2021 l'operatività del Comitato di Crisi Rischio Coronavirus. Il Comitato, presieduto dall'Amministratore Delegato e dal Condirettore Generale di Poste Italiane, cui partecipano, oltre alle strutture tecniche di riferimento, tutti i Datori di Lavoro ex art. 2 lettera b) del D.Lgs. 81/08 del Gruppo Poste Italiane, si riunisce costantemente e, in funzione dell'analisi dell'evoluzione della situazione contingente, assume decisioni in merito a misure informative, organizzative e preventive per la Salute e Sicurezza dei Lavoratori che vengono tempestivamente attuate. La verifica e l'applicazione delle misure di tutela adottate per la mitigazione del rischio di contagio sono eseguite dal Comitato ex capitolo 13 del Protocollo anti contagio del 24 aprile 2020

e condiviso tra tutte le Parti Sociali, istituito con specifico accordo nell'ambito dell'Osservatorio Paritetico Nazionale (OPN) per la salute e sicurezza sul lavoro. Il Comitato agisce in stretta sinergia con gli Organismi Paritetici Regionali.

DIVERSITÀ E INCLUSIONE

Principali capitali Obiettivi Indicatore (KPI) Target Baseline Stato attuazione
2021
Outcome
Rafforzare la presenza femminile nei piani di
successione manageriale, funzionale a
incrementare la presenza delle donne nelle
posizioni a maggiore responsabilità del
Gruppo
% di candidature alla
successione occupate da
donne
45% entro il 2024 2021 New
Investire nella valorizzazione interna delle
competenze e dei ruoli STEM e nella
promozione di modelli culturali di riferimento
in ottica plurale e di gender equality, anche
attraverso role model male e female
Nº di campagne di
sensibilizzazione
Nº di edizioni nell'ambito
delle iniziative per le giovani
generazioni
% role model
2 entro il 2023
10 entro il 2023
+50% entro il 2023
2021 New
Aumentare il coinvolgimento di donne nel
programma di mentoring
% di mentee donne
% di mentor donne
+ 65% entro il 2022
+ 35% entro il 2022
2021 New
Aumentare il coinvolgimento di donne nei
programmi di coaching
% di coachee donne +65% entro il 2022 2021 New
Implementare programmi strutturati di ascolto
attraverso survey e community finalizzati alla
rilevazione dei fabbisogni delle diverse
generazioni
Nº survey realizzate 2 entro il 2022 2019 . . 2
Rafforzare le misure di caring nei confronti di
colleghi con malattie croniche elo con gravi
patologie attraverso piani di sensibilizzazione
aziendale e la disponibilità di servizi finalizzati
all'inclusione
% del target rilevato
raggiunto dalle misure di
caring individuate
40% entro il 2022 2019 · 21%
Estendere il servizio di sottotitolatura a tutti i
video realizzati e pubblicati sulla intranet
% dei video pubblicati sui
canali digitali dotati di
sottotitoli
100% entro il 2021 2019 · 100%
Realizzazione di campagne e azioni di
sensibilizzazione sui temi dell'inclusione
lavorativa e dei diritti delle persone LGBTQ+
N" di campagne di
sensibilizzazione elo misure
di welfare a sostegno della
genitorialità sociale
2 entro il 2023 2021 New
Employer branding specifico su Diversity &
Inclusion, in sinergia con le Università
Nº di università coinvolte 4 entro il 2022 2019 . 2 QUALITY
4 EDUCATION
Definire campagne formative e di
comunicazione volte al superamento di
stereotipi e pregiudizi (unconscious bias)
Nº di piani di comunicazione
e sensibilizzazione realizzati
2 entro il 2022 2019 · 3
Realizzare azioni formative e di
sensibilizzazione sulla tutela dei diritti umani
% della popolazione
aziendale
60% entro il 2022 2019 · 51,6%
Umano Definire campagne di ascolto e di
comunicazione per far evolvere la
consapevolezza e la cultura aziendale sui temi
della Diversity & Inclusion
Nº campagne di
comunicazione integrate
(internalesterna)
Nº survey realizzate sulla
intranet
3 entro il 2021
5 entro il 2021
2019 1
. 3
· 5
GENDER
EQUALITY
Sociale-relazionale Sostenere sull'intranet aziendale i temi
Diversity & Inclusion e il relativo committment ·
del Gruppo
Nº di piani editoriali dedicati
(es. nuova Rubrica "D&I")
Nº di podcast seriali con
pubblicazione progressiva
rivolti a tutti i dipendenti
2 entro il 2022
1 entro il 2022
2021 New
Mettere in atto azioni pervasive di
implementazione della strategia di Diversity &
Inclusion attraverso laboratori di envisioning,
meeting ed eventi tematici di sensibilizzazione
integrata nei processi e nelle relazioni di lavoro
Nº di iniziative (laboratori,
meeting D&I, eventi tematici)
28 entro il 2024 2021 New 10 INEQUALITIES
Contribuire al rafforzamento di misure e
percorsi volti a promuovere la genitorialità
attiva, anche come leve di contrasto al
fenomeno della denatalità, e a favorire una
sempre più equilibrata distribuzione dei carichi
di cura
Formalizzazione Policy
Policy genitorialità attiva
genitorialità attiva entro il
2021
formalizzata
2023
Nº di interventi realizzati
2 entro il 2023
New
Creare una Community ad hoc sulla diversity
and inclusion per diffondere a tutti i livelli
dell'organizzazione una crescente sensibilità e
consapevolezza sul valore della diversità e
inclusione
% di popolazione aziendale
coinvolta
100% entro il 2022 2020 · La
progettazion
e del
modello
della
Community
e in linea
con il target
prefissato
Promozione di una visione interculturale in
Azienda per lo sviluppo di soluzioni inclusive
attraverso la realizzazione di processi
partecipati connotati dalla compresenza di un
mix di culture diverse tra i dipendenti
Nº di realtà regionali alle
quali e stato esteso il
progetto pilota
2 entro il 2023 2021 New
Definire un piano editoriale di contenuti a
sostegno dell'occupazione e della
leadership femminile focalizzato sul Goal 5
dell'Agenda 2030, e che sia inoltre allineato
agli eventi e iniziative mondiali sul tema
Nº di piani editoriali integrati
e multicanale
1 entro il 2022 2021 New
Certificazione Equal Salary Certificazione Ottenimento certificazione
entro il 2022
2020 · Le attività
strumental
all'ottenimer
to della
certificazion
e risultano in
linea con il
target
prefissato
Potenziamento del progetto Volontariato
d'Impresa dei dipendenti attraverso lo sviluppo ·
di una nuova piattaforma per l'engagement, e
attraverso la definizione di programmi sociali
integrati con la strategia di sostenibilità
aziendale
Nº di piani di engagement e
formazione
Nº di programmi a valenza
sociale
1 entro il 2024
3 entro il 2024
2021 New
Apertura a logiche di welfare comunitario in
sinergia con le comunità locali, fornendo
servizi di welfare aziendale a sostegno delle
vulnerabilità dei dipendenti e della cittadinanza
Nº di iniziative/servizi attivati · 2 entro 2 2024 2021 New

Tutela dei diritti umani in Azienda

La consapevolezza di poter avere un ruolo chiave nell'affermare i principi di sviluppo sostenibile tra le imprese è un aspetto fondamentale per il Gruppo Poste Italiane, che riveste un ruolo essenziale nel tessuto economico e sociale italiano. In quest'ottica, l'Azienda si è dotata di un Codice Etico, al quale si affiancano un corpus di policy e di linee guida aziendali in tema di tutela e protezione dei diritti umani, come: la Politica Aziendale in materia di tutela e protezione dei Diritti Umani; la Politica in materia di Diversità degli Organi di Amministrazione e Controllo e la Policy Diversity and Inclusion. Quest'ultima sostiene il valore della diversità ed incoraggia la diffusione di una cultura aziendale inclusiva. Oltre alle linee guida aziendali e policy sopra menzionate, Poste Italiane si conforma ai principi internazionali riguardo alla tutela e protezione dei diritti umani.

L'Azienda si impegna nell'interesse di tutte le persone che vi lavorano, o che vi collaborano, e si prodiga per il benessere delle comunità in cui opera. Per questo, Poste Italiane si posiziona in prima linea circa la tutela ed il rispetto dei diritti umani, proponendosi come attore attivamente partecipe nel processo di divulgazione dei principi previsiti dalla normativa e dagli standard internazionali.

Poste Italiane ha recentemente aderito alla CEO Guide for Human Rights, l'associazione nazionale dei professionisti impegnati nella gestione della sostenibilità nelle imprese che vogliono dare il proprio contributo per un positivo impatto sociale

La Politica Aziendale del Gruppo concernente la tutela e la protezione dei Diritti Umani ribadisce quanto già esplicitato all'interno del Codice Etico circa le regole di condotta da osservare nei rapporti con tutti gli stakeholder con cui interagisce Poste Italiane. In particolare, l'Azienda si impegna a tutelare i diritti di tutti coloro che sono ricompresi all'interno della propria catena del valore, con particolare attenzione verso specifiche categorie, quali lavoratori propri, donne, bambini, persone indigene, migranti, lavoratori esterni, comunità locali, fornitori e partner, clienti, persone con disabilità, persone vittime di discriminazione e qualsivoglia forma di violenza. Il documento descrive l'impegno dell'Azienda nell'allineare i processi aziendali con i principali standard e best practice internazionali, nel farsi essa stessa promotrice di tali principi e nel rendicontare periodicamente l'andamento delle performance raggiunte, in termini di modalità di gestione e monitoraggio, rischi identificati e azioni di gestione e mitigazione. La Politica, inoltre, disciplina diversi temi di prevenzione e di ripudio di ogni forma di discriminazione o violenza, come il lavoro forzato o minorile, il traffico di esseri umani, promuovendo la libertà di associazione, il diritto alla contrattazione collettiva e una retribuzione equa, allo scopo di supportare il benessere della persona.

Tra gli obiettivi chiave di Poste Italiane, assume particolare rilievo l'incentivazione e lo sviluppo di una cultura d'impresa fondata sul rispetto e sulla valorizzazione della diversità in tutte le sue forme e manifestazioni, a tutti i livelli dell'organizzazione, in quanto risorsa di fondamentale impatto nella creazione di valore aziendale. La gestione consapevole delle diversità in chiave inclusiva, oltre a creare valore sociale condiviso, determina un vantaggio competitivo per l'intero Gruppo ed è funzionale all'intensificazione dell'engagement e del commitment delle persone negli obiettivi aziendali. In riferimento ad attività di formazione organizzate allo scopo di valorizzare la tematica tutela dei diritti umani, Poste Italiane ha promosso un corso online il cui obiettivo è stato quello di promuovere la conoscenza e la diffusione dei principi guida adottati dal Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite, presentando gli elementi essenziali della cultura dei diritti umani. Tra i contenuti ritenuti di interesse per tutte le persone del Gruppo, si menzionano i diritti dei lavoratori, la tutela delle persone con disabilità, la discriminazione, pari opportunità e identità di genere, la protezione dell'ambiente. Il

corso è stato realizzato con una metodologia di digital learning innovativo di tipo editoriale, con sezioni video, parti dedicate alla lettura e podcast stile trasmissione radiofonica.

L'Europa e i diritti universali di cittadinanza Poste Italiane al Festival dello Sviluppo Sostenibile

Poste Italiane ha partecipato al Festival dello Sviluppo Sostenibile, tenutosi in data 11 ottobre 2021, che ha lo scopo di promuovere una cultura condivisa sui temi della sostenibilità promossa da ASviS (Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile).

In particolare, il Gruppo ha partecipato all'evento "L'Europa e i diritti universali di cittadinanza" in qualità di tutor dell'obiettivo 16 "Giustizia e istituzioni solide" dell'Agenda di sviluppo sostenibile, un programma d'azione per le persone e il pianeta adottato da tutti i Paesi dell'ONU nel 2015, che traccia 17 obiettivi da concretizzare entro il 2030.

I progetti per la valorizzazione della diversità e per la promozione dell'inclusione sociale fanno parte di un disegno più ampio, con l'obiettivo di assicurare la promozione delle differenze dei singoli e dei modelli organizzativi equilibrati che garantiscano il dialogo e l'emergere delle caratteristiche personali, riducendo al tempo stesso le situazioni di fragilità individuale.

L'obiettivo del percorso è lo sviluppo e l'evoluzione delle modalità di presidio relative alla diversità, passando da un approccio finalizzato alla tutela ed integrazione della diversità ad una strategia che si basa sul superamento proattivo delle barriere e sulla risoluzione dei fattori che ostacolano l'inclusione lavorativa degli individui.

Il Gruppo ha sancito, attraverso l'elaborazione e la formalizzazione da parte del Consiglio di Amministrazione di una policy Diversity & Inclusion, i propri principi e valori guida e si è posto degli obiettivi misurabili e pluriennali.

L'Azienda, proprio attraverso la sua missione e la sua strategia si propone di creare un ambiente di lavoro collaborativo, solidale e aperto che possa giovare a tutta la popolazione aziendale, indipendentemente dalle diversità interne, allo scopo di sfruttare al massimo le opportunità che derivano da tale condizione, sia nell'ottica di preservare il benessere aziendale, che in termini di vantaggio competitivo sul business.

Il Piano Diversity & Inclusion di Poste Italiane è stato approvato a seguito di un processo di partecipazione attiva attraverso la costituzione di gruppi di lavoro interfunzionali composti da professionals e middle-manager che hanno operato secondo una logica bottom-up, elaborando proposte progettuali che sono state valutate sulla base di due variabili rispettivamente rappresentate dall'impatto quali-quantitativo sulla popolazione aziendale e dalla velocità di implementazione.

L'obiettivo del Piano è quello di attivare processi di impatto trasformativo che aggiungano valore alle persone, ai comportamenti organizzativi, agli stili di leadership e alle relazioni all'interno del Gruppo attraverso l'ingaggio, percorsi di ascolto e di fiducia, ambienti di lavoro inclusivi, campagne di comunicazione e sensibilizzazione e in generale il miglioramento del substrato del tessuto organizzativo alimentato dalla coltivazione delle differenze.

Per favorire una più ampia conoscenza del valore di ogni unicità in azienda e delle iniziative in suo sostegno, è stata realizzata un'apposita sezione "Diversity & Inclusion" sull'intranet aziendale NoidiPoste che contiene notizie, documenti, materiale multimediale.

Nello specifico, i principi aziendali circa l'inclusione e la valorizzazione delle diversità sono connotati da una politica costruita sull'ascolto dal basso, che verte su quattro pilastri: genere, generazioni, disabilità-vulnerabilità, interculturalità ed ha consentito di proporre oltre 30 progetti su sviluppo e opportunità, comunicazione aperta, inclusione e caring, partecipazione e dialogo, cultura e consapevolezza.

Genere

Il percorso intrapreso si snoda in oltre 10 progetti a sostegno dell'equità di genere volti a rimuovere gli ostacoli allo sviluppo di carriera del genere femminile. In particolare, il Gruppo contempla il rafforzamento dei sistemi di governance per la progressione di carriera; la progettazione di focus group compositi per l'emersione dei principali pregiudizi consapevoli o inconsapevoli che impattano sulla leadership inclusiva; il potenziamento dei meccanismi di work life adjustment in termini di conciliazione e condivisione delle responsabilità familiari e l'adesione al percorso per la certificazione Equal Salary, per verificare e rendere pubblica l'equità retributiva tra donna e uomo all'interno dell'organizzazione.

Inoltre, tenendo conto della crescente attenzione culturale all'orientamento sessuale e alla prevenzione delle molestie di genere nei luoghi di lavoro, il Gruppo ha esteso a tutta la popolazione aziendale un programma informativo di sensibilizzazione. L'obiettivo è quello di offrire una panoramica del fenomeno delle molestie e dei relativi impatti sulle persone e sulle organizzazioni, con lo scopo di rafforzare la cultura del rispetto nell'ambiente lavorativo.

Generazioni

Poste Italiane promuove strategie integrate a favore del dialogo e dello scambio intergenerazionale all'interno dell'Azienda, anche in considerazione delle prospettive demografiche e dei relativi impatti sul turnover. A tale scopo il Gruppo promuove la contaminazione delle differenti esperienze sociali, culturali e lavorative, oltre che delle diverse abilità, conoscenze e competenze tipiche di ciascuna generazione, incoraggiando il confronto in una logica di complementarità e apertura necessaria a favorire lo scambio di esperienze a supporto dell'inclusione e possibilità di impiego.

Disabilità

L'Azienda ha avviato azioni di sensibilizzazione collettiva al fine di identificare preventivamente situazioni di vulnerabilità favorendo l'inserimento e una qualità del lavoro adeguata a coloro che presentino disabilità di tipo sensoriale, motorio o cognitivo.

In tale contesto, Poste Italiane si impegna a sviluppare politiche di intervento che favoriscano la diffusione di una cultura d'impresa inclusiva e l'introduzione di un'identità distintiva rispetto alle situazioni di fragilità.

Interculturalità

Nell'obiettivo di favorire la contaminazione di culture ed esperienze differenti sono state progettate iniziative pluriennali di envisioning e di disseminazione di saperi negli ambienti organizzativi e manageriali in un'ottica di maggiore pervasività ed in funzione di una visione interculturale, aperta al confronto multilivello che sia improntata alla cooperazione organizzativa e sociale.

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Percorsi formativi sugli unconscious bias Come mitigare le distorsioni cognitive

Per sottolineare l'impegno del Gruppo nel promuovere una cultura aziendale inclusiva, Poste Italiane ha avviato un ciclo di percorsi in modalità e-learning sui temi centrali della Diversity & Inclusion. Questi incontri si rivolgono a tutta la popolazione aziendale e, tra le tematiche trattate, vengono inclusi gli "unconscious bias", cioè le distorsioni cognitive fondate su pregiudizi o stereotipi culturali. I percorsi sono permeati da un approccio di tipo pragmatico e contestualizzato a situazioni tipo all'interno dell'Azienda, con lo scopo di gestire le fragilità, aprire ad una vista intergenerazionale e mitigare eventuali impatti e condizionamenti.

Inoltre, nell'ambito delle iniziative di sviluppo e di integrazione della comunità manageriale, Poste Italiane ha avviato il progetto "Smart Café": conversazioni dedicate ai manager allo scopo di favorire un dialogo ad alto tasso di interculturalità, nel lavoro e non solo, attraverso percorsi tematici capaci di rendere visibili le differenti culture e i saperi diversi, anche in relazione all'appartenenza a diverse generazioni. Con una modalità innovativa di comunicazione e relazione, l'obiettivo del progetto è quello di generare uno spazio interculturale adibito allo scambio di contributi, punti di vista e differenti esperienze sociali, culturali e lavorative.

I programmi di Diversity & Inclusion in linea con quanto previsto nella policy aziendale sono monitorati mediante indicatori elaborati annualmente in raccordo e collaborazione con la funzione Sviluppo Sostenibile, Risk e Compliance di Gruppo in ambito Corporate Affairs, in coerenza con le linee guida evolutive del piano di sostenibilità aziendale.

L'affermazione di una cultura inclusiva è un percorso culturale in grado di arricchire il bagaglio esperienziale del personale durante l'intero ciclo del percorso lavorativo, con benefici individuali e collettivi. Per questo, l'Azienda si sta impegnando, in misura crescente e sistematica, con azioni sinergiche per mettere a punto modelli di analisi e indicatori coerenti con i processi di people management. Il sistema consentirà di apprezzare scenari, obiettivi e metriche di valutazione da rendere visibili e trasparenti sia all'interno del contesto organizzativo che degli stakeholder di riferimento.

Tale Politica è reperibile online sul sito web aziendale per tutti gli stakeholder e comunicata a tutto il personale dipendente grazie a specifiche sessioni formative, sulla base dei ruoli e delle responsabilità. Con riferimento all'aggiornamento, questa viene valutata almeno annualmente alla luce delle evidenze emerse dagli assessment e dal monitoraggio delle tendenze nazionali e internazionali.

Diritti Umani Per un'Azienda più inclusiva e

sostenibile

Poste Italiane, in continuità con lo scorso anno, ha avviato il programma formativo online "Impresa e Tutela dei Diritti Umani" . Il percorso è aperto a tutti i dipendenti, con l'obiettivo di promuovere la conoscenza e la diffusione dei principi guida adottati dal Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite. Nel corso sono presentati temi cruciali per sviluppare una cultura attenta ai diritti umani ed i contenuti sono realizzati da SIOI (Società Italiana per l'Organizzazione Internazionale), fruibili tramite una metodologia di digital learning innovativa e dinamica, composta da video, letture e podcast.

Per Poste Italiane l'impegno in favore della tutela e promozione dei diritti umani costituisce un elemento cruciale della responsabilità sociale d'impresa che l'azienda assume e porta avanti per favorire la cultura dell'inclusione e della prossimità. Il Gruppo ha aderito alla CEO Guide for Human Rights presentata da CSR Manager Network, l'associazione nazionale dei professionisti impegnati nella gestione della sostenibilità nelle imprese. La Guida ai CEO per i diritti umani è un indirizzo alle aziende che vogliono dare il proprio contributo versoun positivo impatto sociale.

Le principali iniziative promosse in ambito Diversity & Inclusion vengono presidiate in ambito Risorse Umane e Relazioni Industriali attraverso la funzione People Care e Diversity Management, introdotta nel 2019, all'interno della quale è stato formalizzato un nuovo referente con il ruolo di promuovere l'implementazione delle iniziative progettuali previste nel Piano Diversity & Inclusion, curando inoltre le attività di program management per i progetti interfunzionali.

Inoltre, l'Azienda partecipa attivamente a tavoli di lavoro interaziendali su tali tematiche valorizzando le collaborazioni con primarie associazioni di settore (es. Valore D, Sodalitas, etc.).

Per garantire un allineamento ai trend e alle best practice di mercato è stata potenziata l'attività del Centro Studi HR anche attraverso l'evoluzione del sito online dedicato, a disposizione di tutti i colleghi della famiglia professionale Risorse Umane e Organizzazione, con contenuti selezionati, organizzati in aree tematiche presentate con modalità editoriali innovative. La nuova piattaforma, improntata ad una modalità user friendly, incentiva lo scambio delle informazioni, la socializzazione di esperienze e l'ampia condivisione di contenuti e approcci a sostegno della cultura inclusiva e in generale del benessere delle persone. Il Centro Studi HR partecipa, inoltre, a tavoli interaziendali confrontandosi anche con associazioni ed istituzioni per generare nuove opportunità, visioni e orientamenti abilitanti rispetto agli obiettivi aziendali.

Intesa con il Forum Terzo Settore

Poste Italiane per il reinserimento lavorativo delle persone più vulnerabili La crisi economica legata alla pandemia ha acuito fortemente le disuguaglianze già esistenti e ne ha fatte nascere di nuove. Nelle aree interne, già soggette a divari, sarà molto più difficile risanare il tessuto sociale, dunque è fondamentale creare opportunità di socialità e di lavoro per le persone che le abitano. Poste Italiane collabora con il Forum del Terzo Settore allo scopo di promuovere lo sviluppo delle aree interne con progetti e servizi mirati e per favorire il reinserimento lavorativo delle persone più vulnerabili. Il protocollo di intesa si colloca all'interno delle politiche di sostenibilità dell'azienda e fa leva sulla capillare diffusione territoriale del Gruppo sul territorio nazionale.

Tale intesa, inoltre, si configura come la prima in assoluto ad essere siglata dal Forum del Terzo Settore con una grande azienda, e prevede anche la definizione e lo sviluppo di attività per promuovere il volontariato aziendale e la raccolta fondi per progetti sociali nel rispetto del Codice Etico di Poste Italiane. Infatti, attraverso la piattaforma digitale di volontariato aziendale, i dipendenti interessati troveranno migliaia di attività volte a favorire l'inclusione in tema di lavoro, in una ottica di sviluppo sostenibile e di responsabilità sociale. Con quest'iniziativa, 100 organizzazioni nazionali che aderiscono al 'Forum' in rappresentanza di oltre 158.000 sedi territoriali, presenteranno progetti ai quali potranno partecipare i dipendenti di Poste Italiane in qualità di volontari, al di fuori degli orari di lavoro.

Poste Italiane parteciperà ad eventi ed iniziative condivise organizzate dal Forum Nazionale del Terzo Settore e aprirà un tavolo di confronto permanente con il 'Forum' in linea con le proprie politiche di stakeholder engagement, mettendo a disposizione il materiale informativo sugli strumenti e sui prodotti di Poste dedicati al Terzo Settore e alle comunità. Il 'Forum', invece, parteciperà alle attività e agli eventi organizzati da Poste Italiane, diffonderà tra le realtà non profit aderenti alla propria organizzazione la conoscenza degli incentivi gestiti dal Gruppo per facilitarne la fruizione da parte degli organismi associati. Il 'Forum' si avvarrà, inoltre, del supporto tecnico dell'Azienda nella definizione di proposte di interventi di finanza pubblica a sostegno degli enti del Terzo Settore.

Poste Italiane ribadisce, grazie all' "Accordo Quadro sulle molestie e la violenza nei luoghi di lavoro", il proprio impegno e il proprio dovere nel garantire un ambiente di lavoro in cui siano assicurati il rispetto e la dignità per ciascun individuo e incoraggiate le relazioni interpersonali basate su principi di eguaglianza e di reciproca correttezza. Il Gruppo, quindi, non tollera alcuna forma di molestia o di violenza negli ambienti lavorativi.

Come stabilito nel Protocollo di Intesa con il Ministero delle Pari Opportunità, Poste Italiane promuove iniziative di

awareness volte alla sensibilizzazione riguardo al tema della violenza di genere e ne monitora costantemente l'impatto sul territorio. Infatti, i messaggi istituzionali di sensibilizzazione su tali temi sono visibili sugli schermi degli sportelli Postamat ATM. Inoltre, sempre sui monitor degli sportelli, vengono segnalati sia il numero verde 1522 sia l'app per la prevenzione e il contrasto ai fenomeni di violenza, inclusi stalking e maltrattamento.

Nel 2021, l'Azienda ha ribadito il proprio impegno contro la violenza di genere introducendo un nuovo progetto finalizzato a favorire l'autonomia abitativa di donne vittime di violenza, sostenendone concretamente l'inclusione sociale. Nell'ambito del progetto, sono stati individuati 10 alloggi su tutto il territorio nazionale appartenenti 10

alloggi sono stati resi disponibili per 40 donne vittime di violenza su tutto il territorio nazionale

al patrimonio immobiliare di Poste Italiane, da riservare all'autonomia abitativa di donne e dei loro figli minori che si trovano in condizione di particolare disagio economico. L'iniziativa include circa 40 donne l'anno, di cui una parte ricomprende anche dipendenti vittime di episodi di violenza.

L'iniziativa è frutto di una stretta collaborazione con due associazioni a difesa delle donne attive su tutto il territorio nazionale, D.i.Re. e Differenza Donna, a cui gli appartamenti sono concessi in comodato d'uso per l'assegnazione alle donne individuate.

Il progetto segue quello, lanciato nel 2019, dedicato all'inclusione lavorativa delle donne vittime di violenza, grazie al quale venti donne in uscita dai centri antiviolenza e fuori dal mercato del lavoro hanno avuto l'opportunità di prendere parte a percorsi di riqualificazione e inserimento lavorativo presso aziende individuate o proposte direttamente dalle organizzazioni no profit che si occupano del reinserimento delle donne. Il tema del reinserimento, il concetto di ricostruzione di una propria identità nella società, la "ricomposizione" della propria vita sono i punti chiave dell'impegno condiviso del Gruppo e delle associazioni. Non a caso, per la settimana dal 21 al 28 novembre, l'associazione D.i.Re. ha lanciato la campagna "Componi la libertà", che fa leva sul concetto di aiuto alla donna nel riconquistare la libertà sottratta e nel sostenerla nella ricomposizione della propria vita.

Poste Italiane attribuisce ai valori di diversità ed inclusione un ruolo centrale, anche in relazione agli organi di Amministrazione. A questo riguardo, il Gruppo ha adottato una "Politica in materia di diversità degli organi di Amministrazione e controllo", attraverso cui viene dichiarata la responsabilità di Poste Italiane rispetto all'adozione di una prospettiva che rispecchi tali valori.

Attraverso la Politica, Poste Italiane individua i criteri per una composizione qualiquantitativa del Consiglio di Amministrazione funzionale ad un efficace assolvimento dei compiti e delle resposabilità ad esso assegnati. Tutto ciò è possibile grazie alla

presenza di individui che assicurino un sufficiente grado di diversità di prospettive e competenze, che sono cruciali per una buona comprensione degli affari attuali, dei rischi e delle opportunità legate allo svolgimento dell'attività aziendale nel lungo termine.

Nella definizione dei criteri il Consiglio di Amministrazione ha tenuto conto della natura e della complessità dell'attività aziendale, del contesto sociale e ambientale in cui la Società opera, dell'esperienza maturata dal Consiglio medesimo con riguardo alle attività e alle modalità di funzionamento del Consiglio e dei Comitati endo-consiliari nonché delle risultanze dei processi di auto-valutazione condotti negli ultimi anni.

Restando in ogni caso fermi i requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza, nonché le situazioni di incompatibilità e/o decadenza, previsti dalla legge, dalle disposizioni regolamentari e dallo Statuto sociale, la Politica affronta i temi relativi a età e anzianità di carica, genere, provenienza geografica ed esperienze internazionali. In aggiunta a quanto sopra, si evidenzia che la Politica raccomanda specifiche competenze professionali in materia finanziaria o di politiche retributive e in materia contabile e finanziaria o di gestione dei rischi, oltre che un'adeguata competenza nel settore di attività in cui opera la Società, funzionale a valutare i relativi rischi.

44,4% del CdA della

Capogruppo è composto da donne

Ogni anno il Consiglio di Amministrazione procede ad effettuare la Board Review, grazie al supporto di una società esterna specializzata nel settore. La Board Review è un'autovalutazione basata su una procedura che prevede la conduzione di interviste, avvalendosi anche di specifici questionari, con i singoli amministratori, con i sindaci effettivi e con il Segretario del Consiglio di Amministrazione.

Il rilascio di un rapporto finale è a cura della società incaricata ed è destinato a formare oggetto di esame e condivisione con il CdA nella sua collegialità. Dalla Board Review effettuata nei primi mesi del 2021, è emerso che il profilo qualitativo dell'organo amministrativo in termini di competenze, professionalità, esperienze e diversità,

declinata nelle varie accezioni, risulta appropriato. La Board Review relativa all'esercizio 2021 è in corso di definizione.

Pari opportunità nei percorsi di carriera

Il rispetto della persona, congiuntamente con il suo sviluppo professionale, sono considerati valori imprescindibili per il Gruppo, il quale reputa le capacità relazionali, intellettive, organizzative e tecniche di ogni dipendente una risorsa strategica per l'organizzazione. Una cultura d'impresa inclusiva è elemento imprescindibile nell'ottica di valorizzare le diversità di pensiero. Nello specifico, Poste Italiane si impegna a garantire il rispetto delle pari opportunità, considerando il valore di ogni persona a prescindere dal suo genere e a ridurre situazioni di fragilità individuale.

L'Azienda riserva particolare attenzione alle Risorse Umane. Infatti, così come disciplinato all'interno del Codice Etico, il Gruppo promuove una gestione e una crescita equa del potenziale intellettuale, in linea con i criteri di merito e i risultati conseguiti, garantendo parità di trattamento e condannando qualsiasi forma di discriminazione. In ottemperanza di ciò, professionalità e competenze individuali rappresentano il fondamento del processo di selezione della popolazione aziendale, nel rispetto delle necessità del Gruppo. Al contrario, caratteristiche personali, quali età, genere, orientamento sessuale, disabilità, origine etnica, nazionalità, opinioni politiche e credenze religiose, non costituiscono criterio di valutazione, in armonia con il principio di imparzialità.

Poste Italiane considera lo sviluppo e la valorizzazione delle competenze distintive delle persone, in qualsiasi forma e manifestazione, ai diversi livelli dell'organizzazione, leve strategiche fondamentali a sostegno della crescita del business di Gruppo.

Dunque, il maggiore coinvolgimento dei dipendenti, in funzione del raggiungimento degli obiettivi aziendali, è vincolato alla misura in cui l'Azienda si impegna a valorizzare le diversità che coesistono all'interno della propria catena di valore. Tale presupposto consente di acquisire vantaggio competitivo sul mercato e generare valore sociale condiviso.

Obiettivo del Gruppo è promuovere una cultura d'impresa che favorisca l'inclusività e valorizzi le diversità, attraverso un costante dialogo con i propri dipendenti che sia funzionale al benessere di ciascun individuo e che recrimini ogni forma di discrminazione

In continuità con gli anni scorsi, Poste Italiane sostiene la "Carta per le Pari Opportunità e l'Uguaglianza sul Lavoro", una dichiarazione di intenti che viene sottoscritta, su base volontaria, da imprese di diverse dimensioni. L'obiettivo di tale iniziativa è la promozione e la diffusione di una cultura aziendale e di politiche di risorse umane che siano inclusive e libere da discriminazioni e pregiudizi, così da valorizzare gli individui nel rispetto della loro diversità. La Carta si fa promotrice di

46,4%

dell'incidenza femminile tra quadri e dirigenti nel 2021

maltrattamento a danno di donne e minori; Supporto alla maternità e alla paternità A sostegno della conciliazione familiare, e più precisamente in relazione alla

presenza delle donne nel mondo del lavoro, prosegue anche nel 2021 l'iniziativa ribattezzata Lifeed, lanciata nel 2015 con il nome di "MAAM", "Maternity As A Master", programma digitale mirato al rafforzamento delle capacità connesse all'esperienza della genitorialità utili anche al momento del rientro al lavoro, nell'ottica di aquisire maggiore consapevolezza dei cambiamenti e delle risorse attivate connesse all'esperienza di cura di un figlio.

efficace sul piano della comunicazione, della sensibilizzazione e diffusione per:

L'iscrizione all'iniziativa Lifeed è rivolta sia a donne in maternità che ai neogenitori (madri e padri) di bambini da 0 a 3 anni, nonché ai manager coinvolti dal proprio

collaboratore. Il programma ha coinvolto nel 2021 oltre 700 iscritti valorizzando le competenze generative maturate durante l'esperienza genitoriale; sono inoltre proseguite le azioni di ingaggio dei dipendenti sul target genitori, neo-mamme e neopapà, manager, che hanno portato ad un incremento delle iscrizioni al programma da parte dei padri (39%). L'obiettivo di Poste Italiane è valorizzare, attraverso questa "business school di intelligenza emotiva", tale fase di vita dei dipendenti e trarre beneficio dalle loro diverse energie, migliori competenze, maggiore produttività ed efficacia. Il Gruppo sottolinea l'importanza della genitorialità anche per gli uomini, consapevole di quanto essa rappresenti una grande opportunità per migliorare competenze come l'empatia, l'ascolto, la comprensione degli altri, la

pazienza e la comunicazione. L'iniziativa è sostenuta da una community online che permette a madri e padri di confrontarsi sulla genitorialità e sul percorso Lifeed in un ambiente protetto e stimolante, integrando le varie esperienze all'interno di un network di partecipanti di varie aziende, facilitando il processo di apprendimento,

Sviluppo leadership femminile

allenamento e sviluppo delle competenze.

Poste Italiane intraprende internamente iniziative concernenti tematiche di

parità di genere e di crescita professionale delle donne. In tale contesto, il Gruppo mantiene salda la partnership avviata nel 2012 con Valore D, l'associazione di imprese che promuove la diversità, il talento e la leadership femminile a sostegno di un maggior equilibrio di genere. Tale collaborazione si è rivelata fondamentale per la partecipazione ad interventi di

Oltre 700

dipendenti hanno partecipato al progetto Lifeed nel 2021

principi destinati a favorire la creazione di un ambiente lavorativo che rifletta i valori dell'inclusione e del pluralismo, che riconosca pari opportunità a tutte le persone e che valorizzi le competenze individuali. Poste Italiane si rispecchia in tali valori e perciò si impegna a favorire la coesione sociale e l'equità, sostendendo, allo stesso modo, il percorso di crescita sostenibile dell'Azienda.

Poste Italiane prosegue l'attuazione di quanto previsto dal Protocollo d'Intesa con il Ministero delle Pari Opportunità, coerentemente con l'impegno profuso per la valorizzazione della diversità, al fine di realizzare una azione comune ed

  • promuovere iniziative volte alla tutela e piena affermazione dei Diritti Umani, nonché alla prevenzione e al contrasto di ogni forma di sfruttamento degli esseri umani e della tratta delle persone;
  • promuovere la completa attuazione delle politiche in materia di pari opportunità tra uomo e donna, con particolare riferimento alle materie della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e delle carriere;
  • prevenire e contrastare il fenomeno della violenza sessuale e di genere, lo stalking e ogni altra forma di violenza e di
  • prevenire e rimuovere tutte le forme di discriminazione per cause direttamente o indirettamente fondate sul sesso, la razza o l'origine etnica, la religione o le convinzioni personali, l'età, l'orientamento sessuale e l'identità di genere.

Top 100 Globally

Poste Italiane è entrata nella Top 100 della classifica sulla parità di genere a livello mondiale stilata da Equileap

formazione manageriale, skill building, role model e a progetti di mentorship interaziendali per promuovere la crescita professionale delle donne verso ruoli manageriali, nonché una maggiore focalizzazione sui ruoli e sulle competenze STEM in azienda, anche attraverso la partecipazione a survey di ascolto per sensibilizzare le nuove generazioni ad abbattere bias e barriere culturali. Inoltre, l'Azienda ha così sfruttato la possibilità di collaborare a tavoli di lavoro interaziendali sui temi del diversity management, della conciliazione e dell'occupazione femminile nonché di offrire testimonianze a programmi di induction ed ispirazione a favore di giovani studenti delle scuole medie.

#ValoreD4 STEM Valorizzare il talento femminile

A marzo 2021, Poste Italiane ha avviato un'indagine promossa da Valore D su un campione di 1.765 donne al fine di valorizzare il talento femminile. Tale iniziativa ha coinvolto le donne con un titolo di studio appartenente all'area STEM o con un ruolo lavorativo riconducibile a tale ambito. La ricerca ha previsto la somministrazione di un questionario a cui il 32% delle dipendenti del Gruppo ha risposto in maniera completa. Il modello di donna STEM rilevato dall'analisi condotta da Poste Italiane evidenzia una fascia anagrafica significativa con un'età media tra i 41 e i 50 anni (37,6% delle rispondenti). La maggioranza delle rispondenti è un livello quadro (68,6%) e ha almeno un figlio (63,4%), rispetto al dato emerso nell'indagine generale di Valore D (solo il 48,1% ha almeno un figlio).

Tali donne, proprio in ragione delle loro esigenze genitoriali, si dichiarano maggiormente valorizzate nel contesto lavorativo, a riprova dell'attenzione dell'Azienda nella tutela della maternità.

Nel 2021, l'Azienda ha inoltre proseguito con Valore D la realizzazione di programmi di orientamento finalizzati ad incoraggiare le ragazze e ragazzi in età scolare a seguire le proprie aspirazioni, liberi da condizionamenti di genere, attraverso il dialogo con "role model" interne per incidere attivamente su stereotipi comuni che accompagnano le giovani generazioni.

La grande attenzione che Poste Italiane riserva alle pari opportunità e allo sviluppo della figura femminile in Azienda ha portato il Gruppo ad essere riconosciuto come uno tra migliori datori di lavoro per le donne in Italia. A sancirlo è stata la ricerca "Italy's Best Employers for Women 2021" realizzata dall'Istituto Tedesco Qualità ITQF in collaborazione con il Media Partner La Repubblica Affari&Finanza. I 200 migliori datori di lavoro per le donne in Italia sono stati individuati ascoltando il web in modo innovativo e impiegando l'intelligenza artificiale. In particolare, i risultati di tale studio sono l'esito di un'ampia analisi per la quale sono stati considerati 45 argomenti tra i quali donne, pari opportunità e lavoro.

Alleanza fra le generazioni

Poste Italiane, nell'ambito delle azioni a sostegno dello scambio intergenerazionale all'interno dell'organizzazione, promuove la survey "Generazioni connesse", iniziativa che si pone in continuità con il progetto "FishBowl generation", che ha l'obiettivo di focalizzare linguaggi, stili di lavoro e fabbisogni delle principali generazioni presenti in Azienda per identificare e valorizzare azioni condivise in grado di stimolare l'alleanza generazionale.

Sono stati inoltre promossi percorsi di Induction & Onboarding con piani di tutoraggio e attività di knowledge transfer, nonchè la progettazione di piani di accompagnamento motivazionale per i senior e la diffusione di modelli per la gestione di team multigenerazionali. Inoltre, i programmi di potenziamento dell'alleanza tra il mondo aziendale e il mondo scolastico, caratterizzati da iniziative di orientamento e di dialogo intergenerazionale, hanno rappresentato occasioni di co-working tra dipendenti di diversi livelli professionali.

Infine, allo scopo di promuovere un approccio aziendale condiviso in tema di diversità ed inclusività, è stato previsto il corso formativo online "Gestione delle Emozioni" aperto a tutti i dipendenti, il cui obiettivo è quello di intraprendere un percorso di consapevolezza sull'impatto delle emozioni e delle azioni in chiave intergenerazionale, per affrontare ostacoli e attivare risorse utili a promuovere lo scambio tra persone di generazioni diverse.

4Weeks 4Inclusion

Per il secondo anno consecutivo, Poste Italiane ha partecipato alla "4Weeks4Inclusion", la più grande maratona interaziendale realizzata in Italia sulla diversità e l'inclusione. L'evento ha visto oltre 500 mila partecipanti e oltre 200 aziende aderenti che hanno condiviso eventi digitali, nel corso di 4 settimane, realizzando momenti aperti al pubblico e migliaia di interazioni social. Tale iniziativa, seguita con un piano editoriale mirato sull'intranet aziendale NoidiPoste, si inserisce in continuità con un più ampio progetto, "il Mese Euopeo della diversità", trenta giorni promossi dalla Commissione europea che mirano a sensibilizzare sul tema dell'importanza di diversità e inclusione nell'ambito del lavoro e nella società nell'intera Unione.

Attraverso 4Weeks4Inclusion, l'Azienda ha realizzato una sua iniziativa dal titolo "Dall'Acquario al Mare: scambio fra le generazioni in azienda" dedicata al tema dello scambio intergenerazionale. Il webinar ha toccato aspetti attuali e peculiari della condivisione in azienda di informazioni, esperienze, prospettive tra generazioni e ha offerto considerazioni e riflessioni riguardo il lavoro quotidiano del Gruppo.

Durante l'incontro vari testimonial esterni e colleghi di Poste Italiane, appartenenti alle diverse generazioni, si sono quindi avvicendati, secondo la metodologia Fishbowl, entrando nella "vasca dei pesci" per raccontare la propria esperienza e dare il proprio punto di vista proprio in ottica di complementarietà e confronto.

Il webinar si è concluso con un instant poll finale che ha raccolto l'orientamento dei partecipanti sui principali aspetti e sulle possibilità di miglioramento del tema in azienda, tra cui una cultura basata su buone pratiche di ascolto e di condivisione di informazioni può fare la differenza.

Valorizzazione del personale con disabilità

Coerentemente con l'obiettivo di valorizzare la diversità e l'inclusione sociale, Poste Italiane ha avviato, in alcuni uffici postali sul territorio nazionale, il Progetto LIS, che mira ad istituire uno sportello che offra servizi nella lingua dei segni alle persone con disabilità uditiva. Il cliente viene assistito da personale in grado di esprimersi nella lingua dei segni italiana, sia per le normali attività di sportello, quali il pagamento bollettini e l'invio di corrispondenza e pacchi, sia per l'attività di

consulenza. La sperimentazione è in corso su 7 uffici postali in Italia: Genova Centro, Vicenza 9, Palermo Ausonia, Ruoti (PT), Roma 70, Campobasso Centro e Mantova Centro.

Un'ulteriore iniziativa realizzata nel percorso di sensibilizzazione alla cultura dei non udenti e alla LIS è il progetto Laboratori Musicali Inclusivi. Il percorso ha previsto la creazione di un coro costituito dai dipendenti del Gruppo Poste Italiane, udenti e non, in cui ciascun partecipante si è espresso al meglio delle proprie capacità: attraverso la voce o, grazie alla LIS, muovendo le mani e indossando guanti bianchi.

In questa prospettiva di inclusività, anche nel 2021, in armonia con quanto intrapreso durante il 2020, il Gruppo ha continuato l'azione di abbattimento di barriere architettoniche dei propri uffici nei Comuni con meno di 5.000 abitanti, al fine di renderli più facilmente accessibili da tutti.

Sostegno alla fragilità

Poste Italiane ha promosso la partecipazione al progetto di ricerca interaziendale per affrontare il tema della salute nei contesti di lavoro per l'inclusione e la gestione delle persone che vivono una grave patologia o una malattia cronica. I risultati ottenuti hanno supportato il lancio della nuova iniziativa "Noi Siamo Qui", con lo scopo di ascoltare, comprendere e fornire adeguate risposte alle esigenze delle persone più fragili.

"Noi Siamo Qui" Un

programma di ascolto rivolto ai più fragili

In continuità con quanto attuato nel 2020, è stato attivato un percorso di ascolto per individuare le principali implicazioni di natura culturale, organizzativa e gestionale legate alle condizioni di fragilità e rilevare, al tempo stesso, la sensibilità aziendale sul tema. Il percorso si è svolto attraverso interviste e focus group con i colleghi in costanza di malattia o da poco rientrati e con i loro responsabili, a cui ha fatto seguito un'indagine online a tutta la popolazione aziendale. Hanno partecipato oltre 2.700 persone.

Dall'ascolto è emersa la positiva percezione dei colleghi in situazione di fragilità circa un ambiente lavorativo impregnato da un clima inclusivo: oltre l'80% ha dichiarato di essere in grado di sostenere prontamente gli sviluppi del proprio lavoro e di sapersi adattare agevolmente alle nuove tecnologie, stili e procedure. Il dato più significativo emerso è l'adesione di quasi la totalità dei colleghi in situazione di vulnerabilità.

L'iniziativa è stata inquadrata come un'occasione rilevante per portare all'attenzione dell'azienda la propria condizione e per fornire il proprio contributo e il proprio punto di vista. I risultati dell'indagine hanno rafforzato l'impegno concreto di Poste Italiane nello sviluppo di politiche di intervento volte a favorire la diffusione di una cultura d'impresa inclusiva e a introdurre un'identità distintiva nell'agire rispetto alle situazioni di fragilità, in una logica di caring delle persone. E' stato quindi avviato il nuovo progetto aziendale denominato "Noi Siamo Qui" che ha previsto l'attivazione su base volontaria di percorsi di coaching inclusivo operati da coach interni della Scuola dei Coach di Poste Italiane, formati appositamente per supportare i colleghi a definire nuovi obiettivi professionali e facilitare la ripresa delle attività quotidiane. Inoltre, sono state potenziate le soluzioni di flessibilità della prestazione e strumenti di welfare per agevolare la conciliazione con la vita privata.

Inoltre, in continuità con il 2020, al fine di diffondere una comunicazione fluida ed efficace con il personale non udente sul versante dell'accessibilità nei contesti di lavoro, tenendo altresì conto delle complessità derivanti dalla pandemia da Covid 19, è stata realizzata la sottotitolatura di tutti i video della intranet aziendale e lo sviluppo di ausili accessibili per migliorare la fruizione delle iniziative formative e dei contributi intranet. In aggiunta, è stato attivato un vademecum informativo di regole generali che possa agevolare la comprensione delle disposizioni normative in vigore negli ambienti lavorativi.

Inoltre, allo scopo di rafforzare una cultura aziendale condivisa in tema di inclusività, è stato realizzato un corso relativo alla Gestione delle fragilità, aperto a tutto il personale. Il programma propone pillole video sulle principali tematiche riguardanti disabilità e fragilità che si vivono in famiglia, come la gestione del tempo e dello spazio, il life balance e i momenti di pausa.

Il sostegno di Poste Italiane alla colletta alimentare

Insieme nella 25° edizione

Tra le iniziative di solidarietà tenutesi durante il corso del 2021 che hanno visto la partecipazione di Poste Italiane, si menziona la venticinquesima edizione della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, l'iniziativa organizzata da Banco Alimentare Onlus che permette di donare parte della propria spesa a chi ne ha bisogno.

I prodotti donati vengono poi distribuiti alle 7.600 strutture caritative convenzionate con Banco Alimentare (mense per i poveri, comunità per i minori, banchi di solidarietà, centri d'accoglienza) che sostengono quasi 1.700.000 persone. Il Gruppo ha messo a disposizione oltre 150 mezzi aziendali per il trasporto dei generi alimentari donati e i dipendenti hanno risposto positivamente alla giornata di solidarietà, partecipando sia come autisti, sia come volontari nei supermercati.

VALORE AL TERRITORIO

Principali capitali Obiettivi Indicatore (KPI) Target Baseline Stato attuazione
2021
Outcome
Fisico/Strutturale
Sociale-relazionale
Proseguire i progetti di inclusione e
educazione finanziaria, postale e
Nº di eventi 258 entro il 2021 2020 Circa
12.000
digitale
Aumentare l'inclusività e la
sostenibilità delle attività di Educazione
Finanziaria attraverso la realizzazione
di un articolato Piano Eventi "Edufin"
Nº di eventi percorso
"Base"
N° di convegni web
percorso "Tematico"
134 entro il 2022
9 entro il 2022
2021 partecipanti
New
Incrementare le conoscenze delle
persone rispetto ai nuovi modelli di
recapito e logistica e alle tematiche
digitali attraverso webinar dedicati alle
singole Macro Aree e fruibili anche
dalle persone affette da disabilità
dell'udito
Nº di sessioni webinar
realizzate in ambito nuovi
modelli di recapito e
logistica con traduttore in
lingua dei segni e sottotitoli
Nº di sessioni webinar
realizzate in ambito digital
con traduttore in lingua dei
segni e sottotitoli
6 entro il 2022
6 entro il 2022
2021 New 1 NO POVERTY
No. 4 . 1
O ECONOMIC GROWTH
Certificare il servizio di consulenza
finanziaria e le competenze delle
persone che agiscono secondo lo
standardISO 22222
% dei consulenti finanziari
certificati ISO 22222
100% entro il 2022 2018 100% AND COMMUNITIE
ABBE
Mantenimento della certificazione del
servizio di consulenza finanziaria e
delle competenze delle persone che
agiscono secondo lo standard ISO
22222
% dei consulenti finanziari
certificati ISO 22222
100% entro il 2022 2021 New 10 REDUCED
6 AND STRENG
Aumentare il sostegno del Gruppo a
iniziative rientranti nella categoria
«benessere e inclusione sociale»
% di investimenti
«benessere e inclusione
sociale»
+10% entro il 2022 2019 8.4%
Rafforzare l'intervento del Gruppo a
sostegno del territorio, attraverso
iniziative mirate alla promozione dei
settori relativi alla Cultura e all'Arte, per
i quali il perdurare della pandemia e le
restrizioni sanitarie hanno inciso in
maniera più grave
% di territori coperti da
iniziative per la promozione J
dei settori relativi alla
Cultura e all'Arte
+10% entro il 2022 2021 New

Supporto allo sviluppo socio-economico del territorio

Poste Italiane si dedica costantemente alle comunità locali in cui è presente supportando processi di modernizzazione e digitalizzazione, promuovendo il benessere ei cittadini e lo sviluppo socio-economico del territorio al fine di generare un impatto positivo sulla comunità attraverso iniziative di inclusione sociale organiche e diffuse. Grazie alla rete capillare di Uffici Postali, il Gruppo si impegna al raggiungimento di tali obiettivi sviluppando prodotti e servizi di alta qualità. L'Azienda rivolge una maggiore attenzione alle categorie più vulnerabili, debilitate da condizioni fisiche, psichiche, familiari, economiche, etniche e sociali. Nello specifico, Poste Italiane promuove un approccio inclusivo e di dialogo costante con i cittadini, le istituzioni e le associazioni del Terzo Settore, sia a livello locale che in ambito nazionale, in un continuo processo di conciliazione dei relativi e legittimi interessi.

Poste Italiane ambisce a generare un impatto positivo in un contesto nazionale, attraverso iniziative di inclusione sociale organiche e diffuse, che tutelino il benessere e gli interessi dei cittadini

All'interno della Politica sulle Iniziative per la comunità, Poste Italiane ribadisce la sua volontà di intervenire a supporto del territorio attraverso la promozione di interventi di natura socio-economica.

Tali disposizioni si collocano all'interno del framework normativo già delineato dal Codice Etico, oltre che dalla Politica Integrata di Gruppo in termini di anticorruzione e dalla Politica in materia di Diritti Umani, sottolineando l'attenzione di Poste Italiane verso le categorie di persone più vulnerabili e i bisogni della collettività. In ottemperanza a tali obiettivi, l'Azienda coinvolge i propri stakeholder mantenendo un dialogo continuo con essi, allo scopo di creare valore condiviso nel lungo periodo. La Politica descrive le maggiori aree di intervento verso le quali il Gruppo si rivolge, che, coerentemente con quelle descritte nella Politica dei Diritti Umani, favoriscono l'integrazione delle categorie più a rischio di esclusione attraverso prodotti e servizi dedicati, cultura e istruzione, sostenibilità economica e connessione sociale, attraverso la collaborazione con le amministrazioni centrali e locali, il Terzo Settore e le Comunità per soddisfare i bisogni delle categorie più svantaggiate.

Poste Italiane inoltre contribuisce al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile definiti all'interno dell'Agenda 2030 dell'Organizzazione delle Nazioni Unite che consistono nel porre fine ad ogni forma di povertà (SDG 1); fornire un'educazione di qualità, equa e inclusiva e opportunità di apprendimento per tutti (SDG 4); incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un'occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti (SDG 8); ridurre le disuguaglianze (SDG 10).

In armonia con le disposizioni del Codice Etico e coerentemente ai valori definiti all'interno delle linee guida dell'Azienda, gli investimenti a favore della comunità vengono realizzati nel pieno rispetto dei principi di integrità e trasparenza. Poste Italiane prende parte ad attività di sponsorizzazione ed erogazione liberale a favore di partner, enti, associazioni e istituzioni locali che operano sul territorio, nel rispetto di una specifica procedura che ne determina la liceità. Più in particolare, questi contributi non devono essere strumentalizzati al fine di celare atti di corruzione o di qualsiasi altra condotta non in linea con i principi del Gruppo, così come riportato nella Politica Integrata. In considerazione di ciò, la valutazione circa l'erogazione di tali contributi da parte dell'Azienda viene sottoposta a un processo di due diligence in relazione alla rilevanza delle iniziative, alla notorietà del potenziale partner e all'allineamento con gli obiettivi aziendali e benefit attesi. Il Comitato Sponsorizzazioni ed Erogazioni Liberali, responsabile della presa in carico di tutte le richieste di sponsorizzazioni e donazioni, è presieduto da un Presidente esterno dotato di elevati requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza. Inoltre, per procedere all'erogazione materiale del contributo viene valutata la coerenza dell'iniziativa con il contenuto

82

iniziative in ambito socioculturale sono state approvate dal Comitato Sponsorizzazioni riunitosi 11 volte nel 2021

contrattuale, il regolare svolgimento delle attività, nonché la corretta esecuzione degli obblighi contrattuali.

Il Comitato Sponsorizzazioni nel corso del 2021 si è riunito 11 volte approvando 82 iniziative in ambito socio-culturale. Nella scelta delle iniziative da sostenere è stato privilegiato il supporto alle iniziative a rilevante impatto sociale, cercando di rafforzare la presenza di Poste sui territori "periferici" del Paese.

In particolare, sono state privilegiate iniziative rientranti nella categoria Benessere e inclusione sociale.

Inoltre, è stata data particolare importanza alla presenza di Poste Italiane sui territori periferici e più svantaggiati, garantendo il sostegno ad iniziative in tutte le regioni del Sud e isole.

Il perdurare dell'emergenza sanitaria causata dall'epidemia da Covid-19 ha influenzato lo svolgimento delle attività promosse da Poste Italiane anche nell'esercizio 2021. Tuttavia, rispetto al 2020, gli impatti sono stati contenuti grazie alle specifiche misure di flessibilità, previste contrattualmente, relative alla calendarizzazione ed alla gestione degli eventi.

Poste Italiane consegna i farmaci a domicilio Servizi di consegna "instant"

Grazie a PonyU, partner di Poste Italiane nella logistica del farmaco, l'Azienda ha la possibilità di offrire servizi di consegna "instant", cioè in 30 minuti dall'ordine o in modalità "programmata", attraverso la quale il cliente sceglie la fascia orario della consegna del farmaco.

Questa possibilità è resa fruibile grazie all'accordo fra Poste Italiane e Pharmap. Infatti, attraverso il sito pharmap.it o sull'app "Pharmap – consegna farmaci" o anche attraverso il call center dedicato, il cliente può richiedere la consegna di un qualsiasi prodotto, compresi quei medicinali prescritti tramite ricetta, selezionando una farmacia fra quelle aderenti all'iniziativa. Un portalettere di Poste Italiane si occuperà di ritirare il farmaco e di consegnarlo al cliente, che può pagare sia direttamente in piattaforma con carta di credito, oppure direttamente alla consegna.

L'Azienda mira a coprire con il servizio circa 1.000 località in tutta Italia, fornendo i servizi ai piccoli centri e, soprattutto, alla popolazione senior.

Nel corso del 2021 è stata realizzata una revisione del modello di valutazione delle sponsorizzazioni SELECT, con l'obiettivo di irrobustire il modello attraverso più solide modalità di calcolo del valore mediatico e standardizzazione delle valutazioni qualitative delle iniziative. Inoltre, con l'obiettivo di trasferire l'algoritmo e il database da Excel ad un software più performante, è stata realizzata l'automatizzazione del tool SELECT 2.0, sviluppato con il supporto della Funzione DTO e integrato nei sistemi di Poste Italiane, che verrà alimentato con i dati quantitativi forniti dai potenziali partner sulla piattaforma web.

Poste Italiane si serve di uno strumento di monitoraggio al fine di individuare specifici KPI che misurino i benefici generati dalle iniziative sia per la comunità che per il business, adottando come riferimento lo standard di classificazione e misurazione proposto nel modello del London Benchmarking Group (LBG model), il quale stabilisce dei criteri specifici per gestire, misurare e rendicontare il coinvolgimento nella comunità, secondo principi di trasparenza e partecipazione.

Una nuova vita per i Piccoli Comuni

Poste Italiane mette a disposizione la propria capillarità sul territorio, rivestendo un ruolo da tramite fra le istituzioni, il territorio e i servizi del Paese. Consapevole della sua posizione di rilievo in riferimento alla dimensione sociale ed economica nazionale, il Gruppo continua ad investire nel programma avviato nel novembre 2018 a favore delle comunità

dei Piccoli Comuni. Tale progetto nasce dal rinnovato rapporto di Poste Italiane con il territorio con l'obiettivo di promuovere specifiche iniziative a supporto dello sviluppo e dell'inclusione dei territori meno collegati. In particolare, nel 2021 il Gruppo si è impegnato a garantire una continuità di servizio, in linea con quanto fatto nel 2020, consolidando il proprio rapporto con le istituzioni locali e centrali attraverso un dialogo fondato su immediatezza e trasparenza. Ha inoltre coinvolto il pubblico in iniziative formative, dall'educazione finanziaria a quella digitale. Poste Italiane, inoltre, conferma il suo impegno contro la desertificazione commerciale nei piccoli comuni montani. L'Uncem Piemonte, Unione nazionale dei Comuni,

delle Comunità e degli Enti montani, ha avviato il progetto delle "Botteghe dei servizi" che, grazie anche a una convenzione con Poste Italiane, contribuiranno a far vivere i piccoli borghi del nostro Paese. Al 31 dicembre 2021, Poste Italiane ha completato importanti obiettivi che si contestualizzano all'interno di un piano di sviluppo sostenibile: ha messo a frutto risorse altrimenti abbandonate e infruttuose curando, di conseguenza, la salute stessa dei territori. Dal punto di vista della sostenibilità ambientale, l'impegno di Poste Italiane nella riduzione delle emissioni e dell'impronta ambientale delle proprie attività viene sottolineato anche in relazione ai Piccoli Comuni. In particolare, l'Azienda punta ad offrire servizi ad emissioni zero in 800 piccoli comuni ed in 35 centri storici entro il 2024. Infine, Poste Italiane ha dato corso all'iniziativa "Smart Letter Box", installando durante il 2021 57 cassette con schermo nelle grandi città di Roma, Milano e Torino, che si vanno a sommare a quelle cassette senza schermo installate nei piccoli comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti.

Con riferimento ai traguardi raggiunti da Poste Italiane nel fornire supporto ai piccoli comuni, è opportuno menzionare i seguenti interventi:

pag. 311

Cresco Awards città sostenibili 2021

Nell'ottica di vicinanza alle realtà più periferiche, anche nel 2021 il Gruppo ha partecipato al premio "Cresco Awards Città Sostenibili 2021", promosso da Fondazione Sodalitas in collaborazione con ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e con il patrocinio della Commissione Europea e del Ministero dell'Ambiente. Il premio mette in risalto l'impegno dei comuni italiani in merito alle tematiche di sviluppo sostenibile dei territori. I piccoli comuni vincitori hanno promosso attività ecosostenibili e di partecipazione attiva dei cittadini.

Valori ritrovati: un progetto di economia circolare

In continuità con il Protocollo di Intesa stipulato con Caritas nel 2018, e rinnovato nel 2019 per ulteriori 5 anni, prosegue nel 2021 l'iniziativa "Valori ritrovati", un progetto di economia circolare che ha lo scopo di destinare i così detti "colli anonimi" o "colli abbandonati", a famiglie che ne hanno bisogno, tramite gli "Empori della Solidarietà", il circuito di supermercati gestito da Caritas che fornisce gratuitamente prodotti di prima necessità. Grazie a questo progetto, sono stati a oggi ridistribuiti più di 24.000 pacchi persi o dimenticati a famiglie bisognose tramite i tre empori di Perugia, Pescara e Roma, con un ricavo di circa 80.000 euro

Poste Italiane, supportata dall'associazione ItaliaCamp, ha avviato un processo di valutazione dell'impatto generato dal progetto: un sistema di valutazione partecipativo, che ha visto il coinvolgimento sia dell'Azienda sia dei partner SDA e Caritas Diocesana di Roma, basato su criteri rigorosi che, a partire dai principali standard internazionali, sviluppa attraverso diverse fasi d'analisi una valutazione qualitativa e quantitativa del risultato generato. Il progetto si inserisce nel processo di innovazione e cambiamento che il Gruppo sta sviluppando sui temi di finanza sostenibile, di valorizzazione delle persone, sostenibilità, valore sociale e valore al territorio.

Volontariato d'impresa

All'inizio del 2021, Poste Italiane e Croce Rossa Italiana, nell'ambito del Progetto "Sentieri di Prossimità", hanno messo a disposizione delle popolazioni delle quattro regioni colpite dal terremoto del Centro Italia del 2016-2017 dei team costituiti da psicologi e assistenti sociali. Inoltre, il Gruppo fornisce supporto alle regioni e ai 95 comuni coinvolti per i bisogni primari e per aiutare il territorio a ricostruire un tessuto solidale consapevole attraverso la promozione della prevenzione, della sicurezza e del primo soccorso. Sempre in relazione a tale progetto, Poste Italiane ha promosso una Pasqua solidale nelle regioni colpite dal sisma. In questa occasione, biglietti e pensieri pasquali sono stati spediti agli anziani e alle loro famiglie dagli alunni del Plesso scolastico di Poggio di Bretta, in provincia di Ascoli. Inoltre, Poste Italiane aderisce al progetto "Riscriviamo il futuro", la campagna ideata da Save the Children per offrire educazione, opportunità e speranza ai bambini e agli adolescenti in contesti di maggiore difficoltà. Attraverso un ambizioso programma su tutto il territorio nazionale, il Gruppo e Save the Children hanno assunto l'impegno di supportare circa 100.000 bambini e adolescenti fino ai 17 anni che vivono in quartieri deprivati o che provengono dalle zone maggiormente colpite dalla pandemia, offrendo loro momenti di apprendimento e di socialità. Allo stesso modo, sono stati predisposti dei percorsi di genitorialità dedicati alle famiglie che più hanno subito gli effetti della crisi, con l'obiettivo di migliorare il benessere e l'ambiente di vita dei più piccoli.

Il progetto P.A.I.N.T.

Tra le iniziative di supporto ai Piccoli Comuni, nel 2021, in continuità con l'anno precedente, Poste Italiane ha ripreso il progetto P.A.I.N.T. (Poste e Artisti Insieme Nel Territorio), ripristinato a seguito di un periodo di interruzione dovuto all'emergenza sanitaria. Il progetto, avviato nel 2018, prevede la riqualificazione e il decoro delle pareti esterne degli uffici postali da parte di 22 street artist di tutta Italia. L'iniziativa ha l'obiettivo di promuovere la creatività degli artisti, educare alla bellezza e rendere, allo stesso tempo, gli Uffici Postali più accoglienti e vicini ai territori che li ospitano, migliorando indirettamente la customer experience. Inoltre, attraverso P.A.I.N.T. il Gruppo conferma la propria sensibilità verso la tutela dell'ambiente adottando, per la realizzazione dei murales, delle tecnologie a base di materiali naturali che contribuiscono a ridurre le emissioni inquinanti.

Dal progetto, sono stati realizzati 8 docufilm, trasmessi su Sky Arte, che raccontano la creazione delle varie opere.

Vicino ai giovani

Poste Italiane prosegue il percorso di trasformazione digitale in collaborazione con il mondo accademico. Dopo le ultime challenge avviate negli anni precedenti con il Politecnico di Torino e il Politecnico di Milano per immaginare scenari di sviluppo futuri, circa 100 studenti del corso magistrale di Data Science dell'università La Sapienza di Roma sono stati protagonisti dell'edizione del 2021 di tale iniziativa. Gli studenti sono stati affiancati da esperti di tecnologia e innovazione dell'azienda coinvolti in un training camp di tre giorni per sviluppare progetti di business innovativi basati sull'utilizzo dei big data. L'obiettivo dell'iniziativa è coinvolgere le nuove professionalità del futuro per favorire in Poste Italiane lo sviluppo di una cultura dell'innovazione sempre più "data driven", l'approccio evoluto che valorizza e sfrutta i big data in modo strategico per migliorare i processi decisionali e cogliere nuove opportunità di business. I giovani studenti si sono cimentati in due progetti di "frontiera" basati sull'utilizzo dei big data per sviluppare soluzioni e servizi innovativi. Il primo progetto utilizza la cosiddetta tecnologia della "Object Detection", un sistema che effettua il rilevamento degli oggetti attraverso l'analisi dei dati delle immagini nel campo della "Computer Vision" o visione artificiale, un ambito disciplinare che studia algoritmi per permettere ai computer di riprodurre le immagini dell'apparato visivo umano. Nello specifico è stato ipotizzato un modello che permette di rilevare la popolazione residente in una determinata area urbana attraverso una sequenza di immagini satellitari delle diverse tipologie di edifici presenti nella zona. Il secondo progetto, invece, tratta il tema della

sostenibilità, ormai mission di Poste Italiane, nell'ottica di rendere il Paese un luogo migliore anche attraverso la progettazione della città in cui tutti vivranno nel futuro, le cosiddette Smart City. Gli studenti hanno proposto soluzioni per le smart city che utilizzano sia i big data di Poste Italiane già disponibili che quelli generati da ulteriori future soluzioni innovative. Il Gruppo, dunque, porta avanti la sfida dell'innovazione in coerenza con gli obiettivi di sostenibilità e con l'impegno ad accompagnare la transizione digitale del Paese

Assunzioni e training

Il programma del piano "2024 Sustain & Innovate"

Poste Italiane, nonostante le difficoltà causate dalla pandemia, ha mantenuto attiva anche nel 2021 una campagna di assunzioni e training destinata ad un pubblico di giovani e neolaureati, per favorirne l'inserimento nel mondo del lavoro. Nel corso dell'anno, infatti, sono state assunte circa 3.400 persone con contratti a tempo indeterminato e apprendistato, ricercando qualità come la flessibilità e il sapersi approcciare al mondo digitale. La sfida principale per il Gruppo è stata tenere insieme quattro generazioni di lavoratori, offrendo a ciascuno le opportunità per esprimere il proprio potenziale e ricavare soddisfazione dall'attività svolta.

Dialogo e trasparenza con le istituzioni

Poste Italiane si impegna in un positivo e costante dialogo con il decisore pubblico, tendendo conto della missione del Gruppo, della sua presenza capillare e del contesto in cui opera. A tale dialogo sottende la fattiva e corretta collaborazione che il Gruppo intrattiene con tutte le istituzioni, la quale conduce a benefici sistemici ed estesi anche alla collettività e non solo circoscritti all'ambito aziendale.

In particolare, per quanto riguarda l'attività legislativa detto dialogo è inteso in una logica di reciproco beneficio in quanto con un preventivo confronto trasparente col decisore pubblico viene rappresentata la posizione dell'Azienda in ordine a determinate tematiche. In tal modo non solo si prevengono problematiche di tipo normativo ma, spesso, si generano opportunità, potendo il decisore valutare, con una più ampia gamma di elementi, l'impatto e le possibili conseguenze di una determinata normativa.

Poste Italiane mantiene un dialogo positivo e costante con le Istituzioni per favorire la condivisione di progetti di sviluppo del territorio, oltre che garantire un'efficace erogazione del servizio alla cittadinanza, la soddisfazione dei bisogni sociali della comunità e, al tempo stesso, l'accrescimento della competitività e la continuità del business.

Il dialogo con le istituzioni centrali, quali Governo e Parlamento, si svolge attraverso un coinvolgimento continuo e trasparente e un approccio propositivo e proattivo da parte di 9 risorse predisposte dall'Azienda, volto a rappresentare gli interessi aziendali e a promuovere progetti di sviluppo socio-economico condivisi nell'interesse della collettività. La relazione di tipo legislativo offre la possibilità di valutare l'impatto e le possibili conseguenze di una precisa normativa, fornendo utili spunti di riflessione per la decisione. Altro obiettivo dell'attività legislativa è quello di far conoscere la posizione del Gruppo in relazione a tematiche d'interesse del decisore pubblico.

L'attività legislativa implica lo svolgimento di attività di monitoraggio degli scenari normativi e della posizione degli interlocutori istituzionali di riferimento, la predisposizione, unitamente alle funzioni competenti, di position paper e di proposte sulle tematiche rilevanti in un'ottica di confronto delle esigenze aziendali con quelle degli stakeholder di riferimento e dei relativi interessi.

Tale attività, che è volta tra l'altro ad anticipare le informazioni di maggior interesse legislativo per il Gruppo, segnalandone opportunità e criticità, nel 2021 è stata in gran parte dedicata all'esame dei provvedimenti adottati ai vari

livelli istituzionali per fronteggiare l'emergenza epidemiologica COVID-19 - nell'ottica di supportare le funzioni competenti nell'assunzione delle relative misure a sostegno delle attività di business e di tutela della salute dei dipendenti, dei clienti e della collettività - e nell'ambito del programma di riforme a sostegno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

L'attività legislativa implica inoltre il presidio costante degli orientamenti istituzionali attraverso l'interlocuzione diretta con i rappresentanti delle istituzioni e con l'utilizzo di specifici strumenti per il monitoraggio e la raccolta di informazioni (siti istituzionali, social, organi di informazione).

Nel corso del 2021 la "Procedura Rilascio informazioni e gestione rapporti con Soggetti Istituzionali" è stata aggiornata a seguito del rilievo evidenziato nell'ambito dell'audit sui processi di comunicazione svolto dalla funzione Controllo Interno. A seguito della richiesta di integrazione, all'interno della procedura è stato formalizzato un controllo autorizzativo, già adottato dalla funzione nella prassi, relativo alla partecipazione ad incontri per la rappresentazione di proposte normative/richieste istituzionali. La nuova procedura è stata approvata il 3 dicembre 2021.

Accordi e partnership strategiche a favore della comunità vengono instaurate grazie alla sinergia fra la mission di Poste Italiane e le istituzioni. Ne deriva la possibilità di realizzare investimenti ed iniziative al fine di offrire servizi integrati e innovativi, di promuovere la capillarità della rete postale per una tempestiva condivisione dei piani di programmazione e di predisporre team territoriali che si concentrino su temi specifici82. Gli incontri vengono formalizzati all'interno di report redatti mensilmente.

L'efficace dialogo tra Poste Italiane e le Associazioni dei consumatori è iniziato nel 1999 ed è cresciuto nel tempo, fino alla formalizzazione del primo Accordo Quadro, siglato nel 2011 e rinnovato nel 2014 e poi nel 2018. Tale accordo ha come obiettivi primari, in estrema sintesi, il costante miglioramento della qualità dei prodotti e servizi di Poste, la trasparenza e correttezza delle relazioni dell'azienda coi consumatori; il miglioramento della conoscenza per i consumatori dei prodotti e servizi e l'informazione per un uso corretto e consapevole dei prodotti e servizi e per la diffusione dello strumento della conciliazione paritetica. L'Accordo Quadro istituisce il Cantiere Consumatori, un tavolo di consultazione periodica mensile con i rappresentanti delle Associazioni volto a presentare spiegando i prodotti e servizi.

Altro obiettivo del rapporto con le associazioni è quello di dare seguito alle procedure di Conciliazione, previste anche dall'Accordo, per la definizione bonaria delle controversie per tutti gli ambiti di attività dell'Azienda. Infine, sempre sulla base dell'Accordo, che stabilisce i principi per una collaborazione di trasparenza e condivisione delle informazioni a beneficio della clientela, è istituita la newsletter «Dialogando con i consumatori».

L'attività relazionale, costante e trasparente, con le Associazioni dei consumatori è proseguita nell'anno 2021 sulla base dell'Accordo Quadro, del cantiere dei Consumatori e della Newsletter «Dialogando con i consumatori». Tra i temi trattatati

9

risorse predisposte dall'azienda per favorire il dialogo con le Istituzioni

82 Poste Italiane aderisce a Confindustria sulla base di una specifica convenzione che regola le modalità di adesione, i vantaggi derivanti dallo status di associato e la definizione del regime contributivo. L'attuale convenzione per il triennio 2020-2022 prevede, tra l'altro, iniziative strategiche volte a promuovere una nuova cultura di impresa che comporti modelli e scelte di business orientati all'innovazione e alla sostenibilità economica e sociale. Per l'anno 2021, il supporto di Poste Italiane è stato pari a circa 3,2 milioni di euro.

fra gli altri, lo svolgimento dei servizi postali alla luce dell'emergenza sanitaria e la presentazione offerta aziendale riguardo Eco bonus e Sisma bonus.

Inoltre, è stato dato seguito all'attività di conciliazione: si è proceduto alla formazione dei nuovi conciliatori e ad un aggiornamento per quelli attualmente abilitati. La suddetta attività viene disciplinata e descritta dalle procedure aziendali di cui al D.lgs. n. 231/2001 e dalle procedure definite sulla base dell'accordo Quadro stipulato tra Azienda e Associazioni dei consumatori, richiamate dalle procedure di cui al D.lgs. 231/2001.

Il buon esito delle politiche adottate viene verificato e valutato in relazione alla mancanza di interventi critici da parte delle Associazioni dei consumatori sugli organi di informazione, sia a livello nazionale che territoriale.

La "Procedura di Conciliazione Postale Retail" è stata integrata al fine di recepire i suggerimenti emersi in occasione del processo di audit territoriale per la Certificazione ISO 9001 e ISO 37001, svolto dalle funzioni aziendali nel mese di novembre 2020, che ha visto il coinvolgimento dei presidi di relazioni istituzionali sul territorio.

Le modifiche della Procedura si riferiscono principalmente:

• all'integrazione della Procedura Conciliazione postale retail con la previsione della dichiarazione di assenza di conflitto di interessi da parte del Conciliatore di Poste Italiane";

• al recepimento della nuova edizione del Regolamento di conciliazione retail di gennaio 2021 in particolare relativamente all'improcedibilità.

Poste Italiane si interfaccia con le principali istituzioni centrali ed organi di regolamentazione e vigilanza, tra cui figurano l'Autorità per le Garanzie delle Comunicazioni (AGCom), il Ministero per lo Sviluppo Economico (MISE), il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF), il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAE) e il Dipartimento per le Politiche Europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

A tal proposito, nell'ambito dei rapporti intrattenuti con il MEF, in data 20 febbraio 2020 il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane ha deliberato il rinnovo della Convenzione triennale 2020-2022 che ha l'obiettivo di regolare i servizi di tesoreria e movimento fondi per conto dello Stato.

Sul piano europeo ed internazionale, Poste Italiane coltiva rapporti con il Parlamento Europeo, la Commissione Europea, la Universal Postal Union (UPU), PostEurope, European Centre of Employers and Enterprises providing Public services (CEEP), International Post Corporation (IPC), insieme ad altre istituzioni e associazioni dei settori in cui l'Azienda opera. Quest'ultima è coinvolta in attività di coordinamento, rappresentanza e monitoraggio dell'agenda politica, sia a livello europeo che internazionale all'interno degli organi sopra menzionati. Inoltre, il Gruppo è impegnato sia nel rilascio di informazioni per scopi di carattere normativo a livello nazionale, europeo ed internazionale, sia nell'elaborazione di proposte di modifiche ed integrazioni del quadro normativo e regolatorio di riferimento.

Il dialogo e la collaborazione con le istituzioni durante l'emergenza

In relazione agli sviluppi della pandemia da Covid-19, il 2021 è stato un anno caratterizzato da instabilità e incertezza che ha costretto tutto il mondo ad adattarsi a nuovi stili di vita rafforzando ancor di più l'importanza della solidarietà e della vicinanza al territorio e ai cittadini. Tenendo costantemente in considerazione gli sviluppi epidemiologici relativi all'anno 2021, Poste Italiane ha proseguito il costante dialogo con le istituzioni, ricercando soluzioni condivise che consentissero di rispondere ai bisogni sociali della comunità. A dimostrazione di questo, l'Azienda ha partecipato al collocamento della terza e quarta emissione del Buono del Tesoro Poliennale (BTP) Futura, titolo di Stato interamente dedicato al mercato retail e legato all'andamento del PIL, i cui proventi andranno a sostenere la ripresa economica post Covid-19. Il BTP Futura rientra nello spettro delle misure adottate dal Governo per far fronte all'emergenza sanitaria, anche sostenendo la campagna vaccinale, di cui Poste Italiane si è resa protagonista.

Il Gruppo ha sottoscritto in data 29 settembre 2021 una nuova versione del "Protocollo di intesa per la continuità operativa della distribuzione delle banconote in euro" da parte degli stessi firmatari dell'accordo sull'istituzione del Comitato COBAN nel 2015. La nuova versione tiene conto dell'esperienza maturata negli anni dal Comitato, contemplando tra gli eventi critici anche la pandemia e fornendo maggiore chiarezza su alcuni aspetti che riguardano le attività e le modalità operative del COBAN stesso. Poste Italiane ha mantenuto, durante tutta l'emergenza, un costante dialogo con il COBAN, oltre che con la Protezione Civile, le Prefetture, le Forze dell'Ordine e il CODISE, per poter interagire con organismi potenzialmente coinvolti e deputati alla gestione della crisi sanitaria.

Campagna vaccinale Covid-19

Poste Italiane implementa una piattaforma a supporto della vaccinazione

Poste Italiane, grazie alla capillarità della sua rete fisica e digitale e grazie agli investimenti dedicati all'aggiornamento e ammodernamento delle proprie piattaforme e infrastrutture, ha svolto un ruolo fondamentale nel contenimento della pandemia in Italia. Allo scopo di contribuire alla realizzazione e supportare i principali processi della campagna vaccinale, a febbraio 2021 il Gruppo ha lanciato la nuova piattaforma per la tracciatura e la somministrazione dei vaccini contro il Coronavirus, mettendo a disposizione della nazione le proprie strutture logistiche e informatiche.

La piattaforma consente ai cittadini delle regioni aderenti ai sistemi di Poste Italiane di effettuare la prenotazione per il vaccino attraverso un sistema multicanale. I cittadini possono infatti prenotarsi attraverso 4 diversi canali, ovvero, online, tramite call center, recandosi al Postamat e inserendo la propria tessera sanitaria, oppure direttamente tramite i palmari conferiti in dotazione ai portalettere. Tale servizio è stato reso disponibile grazie all'impiego di più di 200 operatori di call center con picchi fino a 1.000 risorse, 9.000 portalettere, 3.000 ATM e attraverso la predisposizione dei canali digitali. Inoltre, tale impegno ha reso possibile il set-up immediato della piattaforma, con tempistiche di primo rilascio della piattaforma di somministrazione inferiore ai 2 mesi.

Le regioni utilizzano la piattaforma gratuitamente e allo stesso tempo il sistema sanitario può gestire e monitorare in tempo reale le prenotazioni e le vaccinazioni effettuate migliorando la propria capacità di programmazione. Inoltre, grazie alla rete cloud Microsoft, sulla quale si appoggia la tecnologia alla base della piattaforma, si riescono ad evitare problemi di sovraccarico e guasti e si lavora con dati sicuri e blindati. A gennaio 2022 erano 8 le regioni italiane ad aver aderito al sistema telematico messo a punto dal Gruppo, oltre 25 milioni i vaccini consegnati tramite SDA, oltre 31 milioni le prenotazioni e 40 milioni le dosi somministrate tramite la piattaforma.

Il Gruppo è riuscito, in breve tempo, ad offrire una struttura agile, flessibile e solida, dove ogni richiesta viene recepita a servita con grande umanità, garantendo a tutta la popolazione un servizio essenziale in un momento storico così delicato.

+6.400

pattuglie a tutela dei servizi erogati da Poste Italiane per oltre 46.000 controlli

dotazione la propria infrastruttura tecnologica e logistica a servizio della Nazione. Dunque, gli investimenti sul cloud, la formazione delle persone e il loro spirito di sacrificio si sono

trasformati in un patrimonio di grande valore per il Paese intero. Poste Italiane dall'inizio dell'emergenza sanitaria ha distribuito più di un

Oltre 25 mln

Nel corso del 2021, l'Azienda si è messa a servizio del Paese mettendo in

di dosi di vaccini sono state consegnate dalla flotta del Gruppo durante l'emergenza

miliardo e mezzo di dispositivi di protezione individuale, si è adoperata per consegnare in anticipo le pensioni e ha garantito la continuità del servizio mantenendo almeno un Ufficio Postale aperto in ogni piccolo Comune. A tal riguardo, è stata confermata la convenzione tra Poste Italiane e l'Arma dei Carabinieri per l'erogazione e la consegna domiciliare delle pensioni ai cittadini di età superiore ai 75 anni. Tale modalità di pagamento in forma scaglionata è stata avviata nel mese di aprile 2020, a seguito degli accordi con MEF, Protezione Civile, Ministero del Lavoro, Inps e la Banca d'Italia ed è proseguita anche nel primo trimestre del 2021. Contestualmente, il Gruppo ha stipulato accordi con oltre 500 istituti di vigilanza e ha preso contatti con tutti i Prefetti, la Polizia Postale, l'Arma dei Carabinieri e la Protezione Civile stessa per richiedere una collaborazione nella gestione di possibili assembramenti all'esterno degli Uffici Postali. Inoltre, il Gruppo ha assicurato la sicurezza dei dipendenti e dei clienti ricorrendo allo smart working che ha coinvolto l'85% della popolazione aziendale, predisponendo, inoltre, test anti-Covid gratuiti per tutti i dipendenti, e diversi dispositivi di protezione, quali mascherine, pannelli in plexiglass e termoscanner.

L'impegno di Poste Italiane per la consegna dei vaccini

Sfruttando la flotta da terra più grande d'Italia, Poste Italiane si è messa a servizio del Paese per la consegna di vaccini.

Dall'inizio della campagna nazionale di vaccinazione il corriere espresso di Poste Italiane SDA ha consegnato oltre 25 milioni di dosi di vaccino in tutta Italia, di cui più di 2 milioni solo nel mese di settembre 2021. Un impegno che si somma a quello che l'Azienda ha preso dal punto di vista tecnologico, attraverso lo sviluppo della piattaforma di prenotazione. I numeri raggiunti dalle missioni di SDA non fanno che confermare l'impegno di Poste Italiane nel piano di immunizzazione della popolazione italiana e la proficua sinergia con le istituzioni.

Al fine di continuare la distribuzione, la flotta del Gruppo è stata rafforzata in linea proporzionale alle esigenze del Paese. A garanzia della corretta gestione della catena del freddo, tutte le spedizioni sono state imballate in contenitori isotermici professionali, in grado di mantenere la temperatura a -2°C per un tempo superiore a 36 ore. Inoltre, i veicoli sono stati dotati di due tipi di celle frigorifere: uno capace di garantire una temperatura a 0 a 10°C, l'altro di mantenere la temperatura tra -20° e +40°C. Durante tutto il viaggio una piattaforma di controllo permette di verificare in tempo reale dove si trova il materiale: Poste Italiane già in passato ha intrapreso questo genere di attività, avendo trasportato e consegnato 5 milioni di kit (siringhe, aghi e diluenti) e avendo messo a disposizione dei Comuni il servizio di consegna a domicilio dei farmaci.

Questo intervento per il bene del Paese dimostra, da un lato, le capacità logistiche e organizzative del Gruppo in grado di raggiungere i cittadini italiani, dall'altro, un grande impegno sociale nei confronti dell'intera Comunità.

Poste Italiane ha saputo dunque modernizzare la propria infrastruttura IT grazie ad investimenti per 2,8 miliardi di euro nel Piano Deliver 2022. Ciò ha portato ad un miglioramento delle piattaforme cloud, della gestione dei dati e delle API (Application Programming Interface).

Inclusione finanziaria

In seguito alle difficoltà rese ancora più pronunciate dall'emergenza sanitaria da Covid-19, nel 2021 Poste Italiane ha rafforzato il suo impegno verso le persone che, per via di condizioni personali o fisiche, non possono accedere direttamente ai prodotti e servizi fondamentali e necessari per il proprio sostentamento economico e benessere sociale. La rete capillare del Gruppo ha giocato un ruolo fondamentale, in quanto permette a Poste Italiane di essere, da sempre, vicina alla comunità.

All'interno della Politica aziendale in materia di tutela e protezione dei Diritti Umani, l'Azienda sostiene la tutela dei diritti delle comunità locali, assicurando accessibilità ed inclusione e impegno costante nel raggiungere con i propri prodotti e servizi quei territori e categorie che altrimenti non potrebbero accedervi. Allo stesso modo, Poste Italiane si impegna in iniziative volte alla divulgazione e al sostegno del diritto allo studio, sostenibilità economica e connessione sociale, affrontando bisogni che derivano da forma di svantaggio, grazie alla rete di risorse aziendale.

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Poste Italiane garantisce prodotti e servizi accessibili a tutti e che mirano all'inclusione sociale, ribadendo il suo impegno e la sua vicinanza alla comunità

Il Gruppo sorveglia le proprie iniziative e la propria offerta di prodotti e servizi attraverso iniziative di dialogo continue e strutturate, come, ad esempio, l'attività di confronto organizzata su base annuale con i principali stakeholder. L'obiettivo è quello di monitorare i bisogni della comunità ed il grado di soddisfazione in relazione ai prodotti e servizi offerti. Poste Italiane, attraverso i principi di serietà, affidabilità ed elasticità, fornisce offerte dedicate a tutte le categorie di clienti ai quali si rivolge, in base ad esigenze specifiche.

L'offerta di Poste Italiane L'ampliamento dei servizi del Gruppo nel 2021

Nel corso del 2021 Poste Italiane ha ampliato il proprio ventaglio d'offerta, lanciando servizi accumunati dalla volontà di perseguire un futuro sostenibile sotto tutti i punti di vista. A questo proposito, il Gruppo ha promosso la formula "risparmiosemplice", il Piano di risparmio di durata indeterminata e con periodicità definita dal cliente, basato sul Buono Fruttifero Postale a 4 anni emesso da Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. Il servizio consente la sottoscrizione periodica e automatica di Buoni Fruttiferi Postali dematerializzati su un conto corrente BancoPosta o su un Libretto aventi la medesima intestazione dei BFP. Le somme provenienti dalla scadenza dei Buoni Fruttiferi Postali, sottoscritti nell'ambito del Piano stesso, verranno reinvestite automaticamente nel Piano di risparmio "risparmiosemplice" e, comprendono, oltre al capitale investito, anche gli interessi maturati, al netto degli oneri fiscali. Inoltre, Poste Italiane e Cassa Depositi e Prestiti hanno approvato, nel 2021, i termini di un nuovo accordo sul risparmio postale, che include i Libretti di Risparmio Postale, per un totale di 103 miliardi di euro, e Buoni Fruttiferi Postali, che si assestano sulla cifra di 216 miliardi di euro. Il rinnovato accordo con Cassa Depositi e Prestiti offre al Gruppo una remunerazione sostenibile nel quadriennio 2021-2024, con una commissione annua per gli obiettivi di raccolta compresa fra 1,6 e 1,85 miliardi di euro. Con questa convenzione, Poste Italiane si riconferma un pilastro strategico per il Paese.

In aggiunta, in continuità al 2020, sono proseguite nel 2021 le iniziative previste dalla normativa e quelle su base volontaria in materia di supporto alle attività economiche del Paese messe a dura prova dalla crisi pandemica. Tali iniziative sono state realizzate in collaborazione con i Partner, per i quali sono stati distribuiti prodotti di finanziamento, e hanno riguardato interventi a sostegno delle imprese in difficoltà, includendo anche tematiche di accesso al credito, a tutela di famiglie, piccole e medie imprese.

Infine, Poste Vita si pone l'obiettivo di incoraggiare gli italiani a sottoscrivere polizze assicurative, offrendo una gamma di servizi non soggetti alla volatilità che ha caratterizzato il mercato durante i mesi della pandemia da Covid-19.

Durante il 2021, in continuità con il 2020, per sostenere la comunità sul piano finanziario, Poste Italiane ha accolto migliaia di richieste di sospensione dei mutui BancoPosta e delle rate dei finanziamenti BancoPosta per piccole e medie imprese e lavoratori autonomi con partita Iva. In particolare, in accordo con le banche finanziatrici, è stata data la possibilità ai titolari di mutui BancoPosta, di utilizzare il Fondo di solidarietà gestito da Consap, per i mutui prima casa, fino ad un massimo di 18 mesi con un contributo che copre il 50% degli interessi maturati durante il periodo di sospensione mentre, per quelli che non rientrano nei requisiti richiesti dal Fondo, è stata prevista la possibilità di sospensione del mutuo ipotecario per un massimo di 12 mesi.

Inoltre, il Gruppo ha proseguito il programma di rilancio del Risparmio Postale accompagnato dal miglioramento della qualità e dell'efficienza dei servizi offerti al cliente, anche attraverso l'implementazione del canale digitale. Nello specifico, è stata mantenuta l'operatività online sui conti correnti BancoPosta per l'acquisto dei Buoni Fruttiferi Postali in modalità

h24, 7 giorni su 7, e sono stati riproposti Buoni Fruttiferi Postali che incontrano le diverse esigenze della clientela di Poste Italiane, in prevalenza sottoscrivibile anche attraverso il canale online. Tra i suddetti Buoni, si menzionano:

  • Buono Rinnova, prodotto destinato al re-investimento di Buoni scaduti, che per la prima volta è stato reso sottoscrivibile online;
  • Buono per Ripartire, con rendimento premiale e dedicato in prevalenza alla clientela che presenta un interesse di investimento in un arco temporale di medio-lungo termine (durata massima di 16 anni);
  • Buono Soluzione Eredità, riservato ai beneficiari di procedimenti successori conclusi in Poste Italiane, sottoscrivibile solo in Ufficio Postale;
  • Buono Obiettivo 65, dedicato alla clientela che ha intenzione di integrare i propri redditi futuri attraverso una rendita certa dai 65 agli 80 anni di età.

Per far fronte agli sviluppi epidemiologici causati dal Covid-19 e al fine di agevolare la clientela di Poste Italiane nella gestione a distanza dei prodotti del Risparmio Postale, sono state mantenute le due modalità di sottoscrizione o proposizione:

  • Vendita telefonica, attraverso la quale i clienti per il tramite del proprio consulente possono sottoscrivere o rimborsare a distanza Buoni Fruttiferi Postali;
  • Suggerimenti di Risparmio Postale, attraverso i quali i clienti possono ricevere una proposta di sottoscrizione nella propria area riservata di Buoni e Offerta Supersmart, concordata anche con il supporto del proprio consulente.

Allo scopo di sensibilizzare tutti i cittadini all'utilizzo del canale digitale, tenendo conto anche del contesto emergenziale, nel corso dell'anno Poste Italiane ha incoraggiato diverse campagne di comunicazione volte a promuovere l'operatività online del Risparmio Postale.

Infine, sempre nell'ottica di migliorare la customer experience e favorire la gestione dei prodotti per i minori anche sul canale digitale, è stata implementata una sezione dedicata con la possibilità per i genitori di effettuare versamenti e sottoscrivere Buoni dedicati ai minori dematerializzati utilizzando il proprio conto corrente BancoPosta e/o il proprio Libretto Smart.

In un'ottica di inclusione digitale e finanziaria, e in linea con gli obiettivi del Paese, Poste Italiane ha confermato il suo considerevole apporto in Italia nel fornire l'identità digitale ai cittadini, il cosiddetto Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) che ha l'obiettivo di fornire agli utenti un sistema di login unico con cui accedere a tutti i servizi della Pubblica Amministrazione. A fine dicembre 2021, le identità digitali SPID rilasciate da Poste Italiane sono più di 22 milioni su un totale italiano di 27,4 milioni. Grazie a SPID, con un'unica password si possono ottenere prenotazioni sanitarie, iscrizioni scolastiche, accesso alla rete Wi-Fi pubblica e pratiche d'impresa permettendo così di colmare la distanza tra i cittadini e la Pubblica Amministrazione e rendendo diverse procedure più agevoli e veloci.

Inclusione finanziaria e digitale di senior e giovani

Poste Italiane da sempre si impegna a sostenere e supportare le diverse fasce di popolazione all'interno delle comunità in cui opera. Per tale motivo, il Gruppo è costantemente impegnato nella ricerca di soluzioni innovative che possano ridurre il digital divide e incrementare l'inclusione finanziaria con un'attenzione speciale alle categorie più fragili e a rischio.

Nello specifico, relativamente al tema dell'inclusione finanziaria il Gruppo allo scopo di perseguire i propri obiettivi adattandosi al contempo al prorogarsi del contesto emergenziale, ha proposto "pillole" di formazione finanziaria, per permettere ai cittadini di formarsi e informarsi, in modo da essere capaci di scelte consapevoli.

Inoltre, in relazione alle attività organizzate durante il 2021 in ambito di educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale, il Gruppo ha organizzato due percorsi formativi "base", in collaborazione con la Corporate University che ha pianificato 54 eventi, e la funzione Mercato Privati che ha predisposto 57 eventi. Le iniziative hanno coinvolto dipendenti, clienti e singoli cittadini per un totale di 49.000 beneficiari.

Le attività formative sono state sviluppate con l'obiettivo principale di soddisfare le esigenze informative e conoscitive del pubblico di riferimento. In particolare, i dipendenti hanno beneficiato di tre cicli di webinar che hanno riguardato rispettivamente l'Economia Personale e Familiare, la Protezione e la Previdenza. L'iniziativa rivolta ai clienti ha incontrato, invece, una crescita del 21,8% in termini di partecipazione media rispetto al 2020. Molto forte la risposta in termini di interazione dei partecipanti con il proprio Ufficio Postale di riferimento: numerosi sono, infatti, i Clienti e Cittadini che hanno chiesto e/o si sono recati in Ufficio Postale per verificare, assieme al proprio consulente, come colmare la propria specifica "carenza" finanziaria, assicurativa e/o previdenziale emersa a seguito della partecipazione al Webinar. Infine, il 16 dicembre 2021 si è svolto con successo un Webinar Test rivolto agli studenti universitari iscritti presso i principali Atenei italiani in materia di "Economia Personale e Familiare".

Poste Italiane aggiorna periodicamente il sito web di Educazione Finanziaria con nuovi contenuti, video-pillole e tools utili agli utenti per acquisire maggiore consapevolezza dei bisogni di natura finanziaria, assicurativa e previdenziale ed orientarsi meglio tra le varie soluzioni con il supporto del consulente finanziario.

Poste Italiane partecipa al "Mese dell'Educazione Finanziaria"

Nell'ambito della quarta edizione del "Mese dell'Educazione Finanziaria" (#Ottobreedufin2021 e #Prenditicuradeltuofuturo), promossa dal "Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria", Poste Italiane ha partecipato all'iniziativa realizzando 8 webinar di approfondimento su temi assicurativi, previdenziali e di gestione delle risorse finanziarie per aumentarne la consapevolezza di fronte a decisioni economiche e di investimento. In tale occasione, il Gruppo ha lanciato online il nuovo sito web di Educazione Finanziaria, completamente rinnovato nella forma e integrato di tantissimi contenuti multimediali, guide e strumenti informativi per favorire un migliore orientamento dei cittadini in materia

aiutandoli a compiere scelte finanziarie sempre coerenti con le proprie esigenze e le proprie possibilità economiche.

Degli 8 webinar, 6 webinar riguardano "L'Economia Personale e Familiare" e 2 invece la "Previdenza complementare e la gestione dei rischi connessi all'aumento della longevità"

Al fine di promuovere l'avvicinamento dei giovani al mondo finanziario è proseguita l'iniziativa pluriennale "il Risparmio che fa scuola". Tale programma è promosso da Poste Italiane e Cassa depositi e prestiti, in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione, e offre un percorso didattico gratuito che sia unico e originale. Il Gruppo intende supportare la formazione dei cittadini del futuro, portandoli a riflettere sui propri comportamenti di risparmio (economico, ambientale, energetico, alimentare) sia in un'ottica individuale che collettiva.

Gli argomenti proposti per il 2021, in continuità con l'offerta formativa degli anni precedenti, si sono sviluppati su tre aree tematiche trattate con approccio laboratoriale, multidisciplinare e multimediale: il risparmio a livello personale; la condivisione; la qualità della vita a livello globale.

Il Risparmio che fa Scuola mette a disposizione dei docenti, del tutto gratuitamente, un kit di materiali didattici utili per approfondire il tema del risparmio e della Cittadinanza economica, di supporto alla realizzazione del percorso.

Congiuntamente a ciò, l'Azienda ha altresì continuato ad investire in iniziative di riduzione del digital divide al fine di rendere pienamente fruibili i propri prodotti a tutte le categorie, in armonia con i principi di cultura e istruzione. In tale prospettiva, l'Azienda ha offerto corsi di formazione in ambito digitale, insieme a dei CyberSecQuiz, che hanno permesso agli utenti di verificare e testare le proprie conoscenze in tema di sicurezza informatica.

Inoltre, il Gruppo ha fornito gratuitamente contenuti multimediali circa il tema innovativo della tecnologia applicata alla finanza o Fintech che sta vivendo notevoli evoluzioni negli ultimi anni ed ha coinvolto l'ambito dei sistemi di pagamento, investimento, risparmio gestito, modelli assicurativi e di consulenza. Sono infatti molteplici i vantaggi derivanti dagli sviluppi digitali, sia per le aziende che per l'utente finale. Nell'ambito del risparmio gestito e wealth tech, ad esempio, l'introduzione di robo advisor e broker digitali ha consentito una notevole personalizzazione dell'offerta e l'accesso ai servizi ad un numero sempre maggiore di utenti. Allo stesso modo i sistemi di pagamento tecnologicamente evoluti consentono di rendere le transazioni più veloci, sicure e comode da effettuare ovunque noi siamo.

In tale ottica, il progetto di educazione digitale si propone di fornire agli utenti una panoramica tra le innovazioni tecnologiche e digitali, attraverso contenuti dedicati e webinar tematici gratuiti.

Il Progetto di Educazione Digitale

Poste Italiane ha proseguito, anche nel 2021, il progetto di Educazione Digitale, con l'obiettivo di favorire l'acquisizione, da parte di cittadini, clienti ed imprese, di competenze digitali per cogliere in modo consapevole e sicure le opportunità derivanti dalla trasformazione tecnologica.

In particolare, il ciclo di incontri e webinar si è concentrato su diversi temi, fra i quali le opportunità dell'Intelligenza artificiale, la conoscenza degli strumenti PEC e firma digitale e le applicazioni della tecnologia al mondo della finanza. Inoltre, sempre nell'ambito del progetto promosso da Poste Italiane, sono stati approfonditi gli elementi cruciali per orientarsi attraverso le molteplici forme di informazione, grazie all'intervento degli esperti circa lo sviluppo dello spirito critico per poter cogliere appieno le opportunità fornite dall'evoluzione digitale. Il percorso di Educazione Digitale del Gruppo ha anche proposto incontri per approfondire il sistema di autenticazione a due fattori introdotto dalla direttiva PSD2 sui servizi di pagamento, spiegandone i tanti vantaggi che ne derivano in termini di sicurezza.

Infine, nel primo semestre del 2021, il progetto di Educazione Digitale di Poste Italiane ha visto l'adesione di oltre 41.000 utenti, che hanno potuto interagire grazie alla chat messa a disposizione per ogni incontro.

Infine, nel 2021, l'Azienda ha ampliato l'offerta di prodotti di inclusione finanziaria – quali i conti correnti giovani, senior e nuovi italiani ed il mutuo giovani – con un nuovo prestito denominato Prestito Green. Quest'ultimo è un prestito personale dedicato ai correntisti di Poste Italiane a cui viene data la possibilità di accedere ad una linea di credito per importi fino a 60.000 euro, ad un pricing agevolato, per finanziare alcune attività in ambito "green". Tra le iniziative in linea con tale offerta rientra l'acquisto di auto elettrica/ibrida, comprensivo di installazione di dispositivi di ricarica presso la propria abitazione; impianti fotovoltaici (pannelli solari, impianti eolici); impianti termo-idraulici (caldaie, climatizzatori, depuratori, sistemi a biomasse e geotermici) e progetti di isolamento termico (cambio infissi e serramenti, coibentazione pareti e coperture). Al 31 dicembre 2021, l'iniziativa di prestito ha registrato 11.500 pezzi caricati, 5.864 pezzi erogati e 137 mln € di volumi erogati.

La cessione del credito d'imposta

In coerenza con l'anno passato e a conferma dell'impegno di Poste Italiane a livello di sistema Paese, durante il corso del 2021 il Gruppo ha continuato ad offrire la cessione del credito d'imposta. Il servizio, partito nell'autunno 2020, consente a cittadini e imprese titolari di conto BancoPosta di cedere i propri bonus fiscali e ottenere liquidità in un'unica soluzione. Tale iniziativa continua a riscuotere il forte interesse del mercato. In aggiunta, nel 2021 è stato inserito un elemento di novità che prevede uno sconto del 90% sul modulo Linea Protezione Patrimonio di Poste Vivere Protetti per tutti coloro che abbiano visto andare a buon fine la richiesta presentata a Poste Italiane per la cessione del credito d'imposta.

Il Gruppo, in linea con quanto previsto dal "Decreto Rilancio" (D.L. n. 34/2020 convertito con modifiche nella L. n. 77/2020), durante il 2020 ha lanciato un servizio che consente a privati, imprese e liberi professionisti di cedere i propri crediti di imposta a Poste Italiane, permettendo loro di ottenere la relativa liquidità in un'unica soluzione, direttamente sul conto corrente BancoPosta.

In particolare, Poste Italiane prevede la cessione del Superbonus 110%, degli altri Bonus edilizi, del Bonus Vacanze delle strutture ricettive e, da febbraio 2021, di canoni di locazione, sanificazione e acquisto DPI e adeguamento degli ambienti di lavoro.

Il servizio si può richiedere online sul sito poste.it attraverso le credenziali dell'internet banking o in tutti gli Uffici Postali ed ha un processo di richiesta semplice ed immediato. È inoltre prevista la possibilità di simulare in tempo reale il valore dei propri crediti, utilizzando un simulatore presente sia sul sito, in area pubblica, che in Ufficio Postale.

Il lancio del servizio è stato accompagnato da una promozione che prevede, per i clienti che aprono un Conto BancoPosta fino al 31 dicembre 2021 ed effettuano la Cessione, l'azzeramento del canone del conto corrente per 6 mesi a partire dal mese di accredito.

TRANSIZIONE GREEN

Principali capitali Obiettivi Indicatore (KPI) Target Baseline Stato
attuazione 2021
Outcome
Ridurre le emissioni totali del Gruppo in
linea con gli obiettivi dell'Accordo sul Clima
di Parigi e contribuire al contenimento del
riscaldamento globale a 1.5ºC
tCO2e -30% entro il 2025 2020 · -5%
Raggiungere la Carbon Neutrality Net tCO2e 0% entro il 2030 2020 Definita la
«Green
challenge».
programma
1
di
compensazio
ne delle
emissioni di
Gruppo
Diminuire le emissioni GHG dirette del
Gruppo (Scope 1) derivanti dalle strutture
immobiliari
tCO2e -7.000 entro il 2024 2020 New
Diminuire le emissioni GHG indirette del
Gruppo (Scope 2) derivanti dalle strutture
immobiliari
tCO2e -5.000 entro il 2024 2020 New
Diminuire le emissioni della flotta di
recapito postale
% di emissioni prodotte -40% entro il 2022 2019 · - 9%
Incrementare la quota di veicoli a ridotto
impatto ambientale (elettrici, ibridi, basso
emissivi) di Nexive, SDA, Milkman
tCO2e -15% entro il 2025 2020 · Analisi delle
attività
strumentali
al
conseguime
nto del
target
AND WELL-B
Naturale Incrementare la quota di veicoli a ridotto
impatto ambientale (ibridi, basso emissivi)
di sennder
tCO2e -8% entro il 2025 2020 · Analisi delle
attività
strumentali
al
conseguime
nto del
target
6 AND SANITAN
Utilizzo di energia elettrica proveniente da
fonti rinnovabili
% di energia elettrica consumata ≥ 98% entro il 2024 2020 · >98% CLEAN ENERG
Fisico/Strutturale Sostituire il parco mezzi aziendale con
veicoli a ridotto impatto ambientale
Nº di mezzi aziendali a ridotto
impatto ambientale introdotti
27.800 entro il 2024 2019 · 5.102 ನ್ನಾ
Diminuire i consumi idrici del Gruppo
attraverso l'adozione di un sistema di
lavaggio a secco per la pulizia della flotta
Nº litri di acqua risparmiati -12 min entro il 2022 2021 New
Introdurre soluzioni di Smart Building sul
patrimonio immobiliare del Gruppo
GWh di energia consumata -8GWh entro il 2024 2020 · -0,7
Ridurre il numero di sedi con serbatoi di
Gasolio e GPL
Nº di sedi -220 entro il 2024 2020 New
Aumentare la produzione di GWh di energia ·
rinnovabile utilizzabile in autoconsumo
GWh di energia rinnovabile
prodotta
+20GWh entro il 2024 2020 +0,25
Rendere Carbon Neutral un edificio di
grandi dimensioni
Edifici Carbon Neutral 0 tCO2e nette di un CS
entro il 2023
2020 · Effettuato
uno studio
di fattibilità
su un set di
edifici di
grandi
dimensioni
Vendere energia elettrica interamente
prodotta tramite fonti rinnovabili e
compensare le emissioni di CO2 derivanti
dal consumo di gas naturale venduto dal
Gruppo, attraverso l'utilizzo di strumenti di
compensazione di tali emissioni (ad es.
tramite crediti volontari di CO2 off-setting)
% di energia venduta prodotta al ·
100% da fonti rinnovabili
Strumenti di compensazione
utilizzati
100% entro il 2023
Strumenti di
compensazione utilizzati
entro il 2023
2021 New
Mantenimento delle certificazioni ISO 14001 ·
e ISO 50001
Processi corporate certificati ISO
14001 e ISO 50001
100% entro il 2021 Ogni anno New
Implementazione Sistemi di Gestione
Ambientale secondo la norma ISO 14001
nelle unità produttive di Poste Italiane
% dei siti del Gruppo con numero
di dipendenti >300 dotati di
Sistema di Gestione Ambientale
100% entro il 2024 2021 New

Impatti ambientali degli immobili

ALI COLLEG

PRINCIPALI CAPITALI COLLEGATI

Per Poste Italiane, la tutela dell'ambiente rappresenta un pilastro imprescindibile nell'ambito di creazione di valore sostenibile. In questa prospettiva, il Gruppo si fa carico di tale impegno all'interno delle comunità in cui opera, così come disciplinato all'interno del Codice Etico di Gruppo, attraverso un utilizzo consapevole delle risorse e delle soluzioni innovative che permettano di minimizzare gli impatti ambientali negativi.

Poste Italiane osserva e incentiva un approccio culturale a tutela dell'ambiente, attraverso un comportamento più consapevole in materia di energia, risorse idriche e gestione dei rifiuti, volto ad una transizione green delle proprie attività, impattando positivamente la comunità in cui opera

Poste Italiane riconosce il legame che intercorre fra l'offerta di prodotti caratterizzati da un elevata qualità e l'adesione ai regolamenti in materia ambientale ed energetica. Per questo, il Gruppo si allinea agli obiettivi stabiliti a livello nazionale, europeo e internazionale, operando nel rispetto delle leggi e delle regolamentazioni in vigore83 . Inoltre, a tal proposito, nel 2021 l'Azienda diventa Supporter ufficiale della TCFD (Task Force on Climate Related Disclosures), rafforzando l'impegno nella creazione di un sistema finanziario più resiliente attraverso la disclosure relativa al clima.

Nel 2021, Poste Italiane diventa Supporter della Task Force on Cimate Related Disclosures (TCFD)

Il processo di monitoraggio, misurazione dei consumi e di individuazione delle fonti di risparmio è centralizzato in un'unica funzione aziendale, focalizzata sul presidio degli ambiti di responsabilità ambientale, legati al patrimonio immobiliare del Gruppo. La funzione agisce nell'ottica di assicurare la conformità delle attività di Poste Italiane con le normative vigenti in materia di uso di energia.

Nel 2021, Poste Italiane ha proseguito con le iniziative mirate alla riduzione del proprio impatto ambientale, coerentemente con quanto stabilito dagli Obiettivi ESG dell'Azienda e, in particolare, in relazione alla Transizione green per gli immobili. Tra le azioni di rilievo attuate dal Gruppo, si menziona la gestione dei contratti delle utilities (gas ed EE) con ENI ed ACEA con l'acquisto diretto in borsa delle commodities, la progressiva sostituzione di veicoli endotermici con veicoli

Oltre 600 aziende

insieme a Poste Italiane firmatarie della We Mean Business Coalition nella lotta al cambiamento climatico

elettrici e l'installazione di colonnine di ricarica per autoveicoli elettrici. Inoltre, l'Azienda ha promosso l'efficientamento energetico attraverso un aumento di produzione delle energie rinnovabili ed ha favorito la riduzione delle emissioni attraverso progetti dedicati. Poste Italiane ha intrapreso iniziative di piantumazione, ha installato strumenti di raccolta dati di consumo, ha realizzato piattaforme gestionali di monitoraggio dei consumi e controllo delle fatture utilities, ha

83 Durante l'esercizio 2021 l'Azienda non è stata oggetto di multe o sanzioni legate all'inosservanza delle regolamentazioni in materia di ambiente.

incoraggiato dinamiche di sviluppo del team interno e ha dato impulso a comportamenti consapevoli nell'uso di energia da parte dei dipendenti.

Considerando il monitoraggio dell'impatto ambientale esso stesso elemento funzionale per una conduzione green del proprio business, il Gruppo rinnova costantemente il suo impegno nell'installare strumenti di raccolta dati e di piattaforme gestionali di controllo dei consumi e delle fatture utilities.

Con l'intenzione di formalizzare e comunicare agli stakeholder l'impostazione green del proprio business derivante dallo svolgimento dell'attività d'impresa, di logistica e trasporto e dall'utilizzo degli immobili, Poste Italiane ha adottato, dal 2019, una Politica di Sostenibilità Ambientale. La Politica, inoltre, è lo strumento grazie al quale il Gruppo identifica i Principi e le iniziative in materia di sostenibilità ambientale verso cui canalizzare il proprio impegno e la propria azione.

Il documento, infatti, è strutturato su diversi Principi, che definiscono le modalità di approccio ed intervento di Poste Italiane in ambito di sostenibilità ambientale. In particolare, riguardo all'efficienza nell'uso delle risorse, all'innovazione a supporto della transizione verso un'economia low-carbon, alla riduzione e prevenzione dell'impronta ambientale e alla promozione della cultura attenta all'ambiente.

Poste Italiane con We Mean Business Coalition

Il Gruppo insieme alle grandi aziende per la lotta al cambiamento

climatico

Poste Italiane è tra i 600 firmatari della lettera presentata da We Mean Business Coalition, associazione mondiale no profit impegnata nella lotta al cambiamento climatico, e sostenuta da Global Compact, il patto mondiale delle Nazioni Unite che incoraggia le aziende a promuovere attivamente i principi di condotta etica e business responsabili, di cui il Gruppo fa parte dal 2019.

La lettera chiede ai leader mondiali del G20 di impegnarsi in modo deciso per raggiungere l'obiettivo di 1,5°C stabilito dall'Accordo di Parigi, intraprendendo, ad esempio, azioni specifiche, tra cui eliminazione graduale dell'uso e dei finanziamenti all'energia da carbone, rimozione dei sussidi ai combustibili fossili e impegno di 100 miliardi di dollari di finanziamenti per il clima ai paesi in via di sviluppo. Come riportato sul sito dell'iniziativa, l'impegno collettivo delle imprese è un fattore fondamentale per dare ai responsabili politici la fiducia necessaria per implementare un'azione climatica efficace e per eliminare gli ostacoli di natura politica che possono intralciare l'agire delle aziende.

A questo riguardo, Poste Italiane fornisce un importante contributo, facendo della tutela dell'ambiente uno dei pilastri della propria strategia di sostenibilità, come descritta all'interno del piano strategico "2024 Sustain&Innovate Plus".

Poste Italiane, in virtù dell'impegno dedicato alla riduzione del suo impatto ambientale, ha conseguito nel corso degli anni la certificazione del sistema di gestione ambientale per le società Postel S.p.A. e SDA S.p.A., e detiene, dal 2020, la certificazione relativa al sistema di gestione ambientale dei processi di progettazione, indirizzo, controllo e coordinamento dei Servizi Postali e Finanziari secondo lo standard internazionale UNI EN ISO 14001. La certificazione è stata rilasciata da parte dell'ente IMQ-CSQ, uno degli organismi di certificazione accreditati più autorevoli a livello internazionale.

In una prospettiva di efficienza e di miglioramento delle prestazioni del Gruppo, l'elaborazione di un Sistema di Gestione Ambientale, sviluppato e certificato in conformità con la norma ISO 14001, è un fattore fondamentale per garantire una gestione sistemica degli aspetti ambientali relativi ai processi aziendali. Inoltre, il Sistema di Gestione Ambientale è un efficace strumento, che può coadiuvare il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità di Poste Italiane. L'Azienda, concentrandosi sul continuo miglioramento delle proprie performance, si propone di dare vita a una serie di iniziative incentrate sul tema della tutela e del rispetto dell'ambiente, focalizzandosi sulla riduzione degli impatti e sulle attività di sensibilizzazione.

Per implementare gli obiettivi e i Principi esposti nell'ambito della Politica di Sostenibilità Ambientale, Poste Italiane identifica tre aree di intervento, in merito alle quali vengono attuate diverse azioni specifiche, riportate dettagliatamente di seguito:

Riduzione degli impatti ambientali determinati dalle proprie attività operative:

  • ottimizzazione dei consumi di energia e riduzione delle emissioni in atmosfera generate dagli immobili, grazie a piani di approvvigionamento da fonti rinnovabili ed investimenti in soluzioni di efficienza energetica, quali sistemi di controllo continuo dei consumi, l'utilizzo di sistemi di illuminazione eco-efficienti e altri strumenti elettrici/elettronici a basso consumo;
  • incentivi al trasporto green per le attività di tipo logistico e per la mobilità individuale, al fine di ridurre le emissioni in atmosfera, mettendo anche a disposizione dei dipendenti una flotta aziendale composta da mezzi ibridi o totalmente elettrici;
  • diminuzione del consumo di materie e corretta gestione dei rifiuti, specificatamente attraverso la riduzione e contenimento del consumo di carta, raggiunto grazie alla dematerializzazione dei documenti e tramite la massimizzazione della quota di rifiuti avviabile a riciclo/riutilizzo;
  • diminuzione dei consumi idrici.
  • Integrazione degli aspetti ambientali nei prodotti e servizi offerti:
  • attuazione di processi di digitalizzazione dei prodotti e servizi offerti, con la convinzione che l'innovazione digitale possa potenzialmente creare valore condiviso fra Poste Italiane e gli stakeholder, fornendo un prezioso contributo circa la riduzione dell'impronta ambientale e in merito alla redditività del Gruppo;
  • analisi dei rischi e delle opportunità ambientali riguardo alle scelte d'investimento e alla gestione delle attività assicurative, mirando a contribuire in modo significativo al percorso di sviluppo sostenibile dell'Italia.
  • Sensibilizzazione alla cultura ambientale di dipendenti e soggetti terzi:
  • coinvolgimento dei dipendenti in programmi e iniziative che hanno ad oggetto la tutela dell'ambiente naturale e l'ecologia, in particolare anche mediante il sostegno e la partecipazione attiva della rete di volontariato aziendale di Poste Italiane;
  • sostegno a progetti di formazione ed informazione circa tematiche ambientali, nonché alle iniziative mirate a tutelare e recuperare il patrimonio ambientale;
  • attività di dialogo e collaborazione con enti ed associazioni operanti sul piano nazionale ed internazionale, al fine di disegnare e adottare modelli, politiche e strategie che possano mitigare il cambiamento climatico ed ostacolare il consumo inefficiente di risorse;
  • analisi dei rischi e delle metodologie di gestione ambientale adottate dalle controparti (fornitori, business partner, altre società) nei processi di fornitura e nelle possibili operazioni di finanza straordinaria.

La dedizione del Gruppo in materia di sostenibilità ambientale si concretizza altresì nel progetto di incrementare la produzione di energia da fonti rinnovabili attraverso lo sviluppo di soluzioni fotovoltaiche, e di contribuire all'assorbimento di CO2 ed altre emissioni climalteranti attraverso la piantumazione di aree verdi nei terreni ed immobili di Poste Italiane. L'Azienda monitora periodicamente l'efficacia del suo approccio attraverso procedure di identificazione e valutazione dei rischi all'interno e all'esterno del Gruppo, oltre che fornendo un sistema di segnalazione delle violazioni, un sistema sanzionatorio e tramite numerose attività di dialogo con gli stakeholder.

Coerentemente a quanto previsto dalla norma, anche Postel S.p.A. e SDA, le due società coinvolte in via prioritaria nel processo di certificazione, hanno definito delle specifiche politiche ambientali:

Politica Salute e Sicurezza sul Lavoro, Ambiente e Qualità di Postel S.p.A.: che si propone di garantire e monitorare un'idonea condotta aziendale nel rispetto delle prescrizioni normative e legislative in materia ambientale, allineando la Società agli standard richiesti in ambito salute e sicurezza sul lavoro. Inoltre, Postel S.p.A. definisce gli obiettivi in materia di protezione dell'ambiente e prevenzione degli impatti negativi, con particolare riguardo ad una gestione efficiente dei rifiuti, e all'impegno profuso circa l'uso responsabile delle risorse e la tutela della biodiversità, rilevanti per il proprio contesto.

Politica della Qualità, dell'Ambiente e della Salute e Sicurezza del Lavoro di SDA S.p.A.: in cui SDA S.p.A. stabilisce e presenta i principi relativi alla corretta gestione delle tematiche in materia di qualità, ambiente e salute e sicurezza sul lavoro. In particolare, la Società riconosce l'importanza della sostenibilità ambientale, impegnandosi nella protezione dell'ambiente e facendo specifico riferimento alla prevenzione dell'inquinamento e al consumo eccessivo di risorse naturali che possono derivare dalle attività svolte all'interno dell'Azienda. In quest'ottica, SDA S.p.A. promuove il riciclo e, ove possibile, il riutilizzo dei rifiuti prodotti e, inoltre, si impegna nella costante ricerca di una catena di approvvigionamento improntata sulla sostenibilità.

Progetto di linea urbana "full green" Flotta green e nuove piantumazioni di Poste Italiane

In continuità con le iniziative di riqualificazione di aree verdi avviate nel 2020, Poste Italiane rinnova il proprio impegno sul fronte ambientale e parte dalla regione Liguria, lanciando il Progetto Pilota Green. Le iniziative chiave del Progetto, oltre alle nuove piantumazioni, comprendono il piano di rinnovo della flotta in ottica green e si inseriscono nel più ampio piano di riduzione delle emissioni, creando allo stesso tempo valore condiviso per il Paese.

Il 21 maggio 2021 è stata presentata ad Imperia la prima area urbana "full green" in Italia di Poste Italiane dedicata al recapito della corrispondenza e dei pacchi. Il Centro di recapito di Imperia è il primo dei 750 Centri di distribuzione postale in Italia in cui sono stati realizzati gli impegni relativi alla riduzione degli impatti ambientali di Poste Italiane. Nell'ambito del progetto, il Gruppo ha provveduto alla cura del verde piantando 10 alberi di ulivo taggiasco, specie tipica del ponente ligure in grado di assorbire importanti quantità di CO2. La linea urbana "full green" è stata realizzata anche a Viareggio, dove sono state piantate 6 metri di siepi di alloro, specie tipica in grado di assorbire importanti quantità di CO2 presenti nell'aria. e l'installazione circa 10 mq di aiuole con piante perenni.

Il Gruppo è consapevole del fatto che l'efficienza energetica è un punto cruciale per riuscire ad unire crescita economica e sviluppo sostenibile. Per questo, nell'adottare un comportamento esemplare in ottica ambientale, Poste Italiane basa la propria strategia sulle seguenti aree di intervento:

Fonti rinnovabili. Con l'obiettivo di rendere ancora più sostenibile l'impatto delle attività aziendali sul territorio, Poste Italiane ha incoraggiato la diffusione dei pannelli fotovoltaici nei suoi immobili dislocati su tutto il territorio nazionale. Il progetto di valorizzazione delle fonti rinnovabili prevede lo sviluppo di circa 400 impianti fotovoltaici su siti di proprietà a copertura piana per complessivi 18MWp e circa 25 GWh/y di produzione attesa a regime, per un investimento complessivo di approssimativamente 31,5 milioni di euro, 13 investiti nel 2021. Inoltre, sempre nel corso dell'anno, è stato completato il complesso iter di gara e sono stati formalizzati e avviati i 12 contratti con il progressivo avvio delle installazioni. L'iniziativa ha durata biennale ed ha avuto inizio nel primo semestre del 2021.

Circa il 98%

del fabbisogno di energia elettrica del Gruppo proviene da fonti 100% rinnovabili, certificate Garanzie di Origine complesso dal Gruppo nel 2025

A fine 2023 il piano di efficientamento energetico porterà all'avvio di impianti fotovoltaici capaci di coprire il 5% del fabbisogno energetico di Poste Italiane. Inoltre, l'istallazione dei pannelli fotovoltaici include anche l'ambito della distribuzione dei pacchi, coinvolgendo i grandi hub di Bologna, Milano e Roma.

Circa il 98% del fabbisogno del Gruppo nel 2021 è stato acquisito tramite il contratto con la Società ACEA Energia SPA, con una percentuale pari al 100% da fonti rinnovabili certificate attraverso Garanzie di Origine.

Smart building. A conferma dell'impegno del Gruppo circa la sostenibilità ambientale, in continuità con il 2020, è stato promosso il progetto Smart Building per la realizzazione di un sistema di gestione dei siti medio-piccoli di Poste Italiane mediante monitoraggio dei consumi, delle condizioni climatiche all'interno e all'esterno degli edifici e l'attuazione automatica di sistemi di regolazione e gestione degli impianti di condizionamento, riscaldamento e illuminazione. Il progetto prevede un sistema unico di supervisione in termini di Building and Energy Management System (Bems), attraverso una piattaforma unica di supervisione e gestione di oltre 2.000 edifici. Il controllo integrato degli impianti è volto all'ottimizzazione della gestione manutentiva e all'efficientamento

energetico. Il Risparmio atteso di energia elettrica è pari a circa 7,6 GWh/anno a regime. Nel 2021 il contratto è proseguito con la realizzazione delle installazioni per oltre 650 sedi oltre al completamento dello sviluppo della parte Software della piattaforma BEMS.

In totale, sono previsti 2043 interventi nell'arco di due anni; la manutenzione dell'intero sistema, comprensiva degli adeguamenti e aggiornamenti, proseguirà per cinque anni per ottimizzare gli impianti e l'efficientamento energetico. Ciò sarà possibile anche grazie all'inserimento di nuove figure professionali, gestite dalla funzione Digital Technologies Operations, per la gestione dell'iniziativa Smart Building, nell'ambito del progetto insourcing.

Ottimizzazione energetica. In tema di efficientamento energetico, Poste Italiane, , ha avviato l'installazione dei misuratori gas ed energia elettrica negli edifici di grandi dimensioni, in armonia con quanto disposto dal D. Lgs 102/14. Questo, infatti, prescrive piani di monitoraggio per gli edifici più rappresentativi dell'Azienda. Parallelamente, per circa 6.700 edifici di piccole dimensioni sono state installate le schede MOME per l'alimentazione del software centralizzato Smart Info.

Inoltre, Poste Italiane ha previsto il coordinamento di oltre 90 progetti di efficientamento energetico condotti sul territorio, con l'obiettivo di ridurre i consumi, sia di gas che di energia elettrica, e le emissioni di agenti inquinanti.

Il Gruppo è consapevole che, nel mutato panorama socioculturale, stanno emergendo nuove figure professionali, in grado di rispondere alle sfide in materia di sostenibilità ambientale. In questa prospettiva si è affermata la figura professionale

del tecnico EGE (Esperto Gestione Energetica) che associa alle competenze tecniche delle solide basi in materie ambientali, economico-finanziarie, di gestione aziendale e di comunicazione. Attualmente in Poste Italiane vi sono 11 tecnici EGE, dei quali 3 centrali e 8 territoriali, i quali hanno acquisito il titolo grazie ad un percorso di certificazione che ne garantisce la professionalità e le competenze, rendendoli competitivi anche sul mercato esterno. Infine, l'Azienda ha avviato un progetto di efficientamento energetico, mirato all'ottimizzazione degli impianti di condizionamento e riscaldamento in alcuni siti strutturali del Gruppo.

tonnellate di anidride carbonica risparmiate grazie alle iniziative di efficientamento energetico implementate

90

Progetti di efficientamento energetico coordinati da Poste Italiane

~17 mln €

Investiti in progetti per ridurre l'impatto ambientale

.

Illuminazione a LED. Nel 2021 è proseguito l'impegno di Poste Italiane nei riguardi delle smart technologies. Il Gruppo, infatti, ha provveduto ad installare impianti di illuminazione a tecnologia LED nel corso degli anni. In particolare, durante il 2021, sono stati installati 91.000 nuovi corpi illuminanti a LED coinvolgendo oltre 400 edifici, arrivando a coprire il 78% dei siti in termini di incidenza sui consumi di Poste Italiane. Inoltre, sono stati stanziati € 300.000 per il progetto revamping LED per SDA.

Incentivazione di comportamenti virtuosi. Allo scopo di promuovere una gestione sempre più efficiente e sostenibile dei processi operativi che comporta, conseguentemente una riduzione dei rifiuti prodotti, il Gruppo ha avviato e mantiene progetti per il riutilizzo "virtuoso" di beni e apparecchiature/attrezzature ritenute obsolete, ma che possono ancora avere una "seconda vita". Tali beni e apparecchiature sono quindi sottratti dal ciclo di gestione dei rifiuti e "ceduti" a terzi per il riutilizzo. Inoltre, Poste Italiane promuove iniziative aziendali di sensibilizzazione sull'uso razionale dell'energia (Ora della Terra, Survey sulla sostenibilità). In ultimo, l'Azienda promuove la "green challenge", un programma di compensazione delle emissioni di anidride carbonica volto a premiare i comportamenti green dei clienti.

Poste Italiane partecipa alla "Giornata della Terra" Il francobollo per la sostenibilità ambientale

Il Gruppo ha partecipato alla celebrazione della Giornata della Terra, la più importante ricorrenza mondiale nel rispetto della tutela dell'ambiente, istituita dall'ONU nel 1970. Nel 2021, alla 51° edizione dell'evento, il Gruppo conferma la propria strategia aziendale, volta all'integrazione della sostenibilità in tutte le aree di business del Gruppo, con l'obiettivo di diventare carbon neutral entro il 2030. In occasione dell'evento, Poste Italiane, da sempre in prima linea nella salvaguardia del Pianeta, ha deciso di sponsorizzare e contribuire alla diffusione del francobollo emesso dal Ministero dello Sviluppo Economico dedicato alla sostenibilità ambientale. Oltre a interventi istituzionali, l'Azienda crede fortemente nell'importanza del contributo individuale per far fronte all'emergenza climatica. In quest'ottica, il Gruppo ha realizzato un foglietto illustrativo, "ACT NOW", in linea con gli SDGs, che presenta le 10 azioni principali per essere sostenibili.

Mese verde

Poste Italiane rinnova l'attenzione ai temi dell'ambiente

In continuità con gli scorsi anni, Poste Italiane ha organizzato in data 20 marzo 2021 il "Mese verde", allo scopo di mettere in luce le tematiche di sostenibilità trattate dal Gruppo, anche grazie all'adesione a campagne internazionali di sensibilizzazione per la tutela della Terra. L'impegno per l'ambiente è infatti uno dei pilastri della strategia di sostenibilità di Poste Italiane e trova concretezza in una serie di azioni messe in pratica nella quotidianità aziendale.

Di seguito viene riportato il decalogo del Mese verde di Poste Italiane per il 2021:

Tema del Mese verde di Poste Italiane, accompagnato sui social dall'hashtag #meseverdeposte, per il 2021 è stato il territorio di prossimità, ossia come è cambiato e come abbiamo vissuto soprattutto in una fase delicata come questa il rapporto con ciò che ci è più vicino nell'ambito del nostro quartiere, paese o città.

Il Gruppo ha dato evidenza di una serie di iniziative che l'Azienda ha e sta portando avanti in diversi ambiti, dalla mobilità sostenibile alla valorizzazione del territorio, per promuovere un approccio consapevole ai temi ambientali e arrivare all'obiettivo "zero emissioni" fissato per il 2030.

Poste Italiane, inoltre, promuove il consumo di prodotti certificati e riciclabili rispetto ai materiali stampa e di consumo interni ed esterni, a testimonianza di una costante e crescente attenzione verso l'ambiente. Gli approvvigionamenti di materiali di consumo, quali consumabili originali e rigenerati, carta in risme, imballi, la fornitura di etichette, la modulistica e cartoni recepiscono, ove applicabili, i Criteri Ambientali Minimi fissati dall'art. 34 del D.lgs. n.50/2016 e l'impiego di specifici certificati di prodotto/marchi di qualità ecologica conformi

Postepay Green

100% composta da plastica proveniente dagli oceani

alla norma ISO 14024. In tale contesto si collocano gli approvvigionamenti di carta FSC destinata agli stabilimenti di stampa massiva del Gruppo (Forest Stewardship Council) che garantisce una gestione forestale rispettosa dell'ambiente, socialmente utile ed economicamente sostenibile. In linea con l'impegno verso l'uso di materiali riciclabili, è stato avviato un progetto di sostituzione delle tradizionali credit card con carte realizzate in materiali sostenibili, come ad esempio la nuova Postepay Green, composta al 100% da plastica proveniente dagli oceani.

Poste Italiane pone attenzione alla propria catena di fornitura in tutti i settori in cui opera. Con riferimento agli acquisti immobiliari, gli affidamenti di pulizia ed igiene ambientale vengono svolti nel rispetto del Green Public Procurement con l'adozione dei Criteri Ambientali Minimi contenuti nel D.M. 29/01/2021, che prevedono l'attribuzione di un punteggio non inferiore al 30% del totale a criteri premianti in materia di appalti verdi. Questi ultimi ricomprendono la presenza di sistemi di dosaggio detergente a bordo macchina, di sistemi di controllo per la riduzione dei consumi idrici ed elettrici, tecniche di pulizia e sanificazione innovative dal punto di vista ambientale, utilizzo di apparecchiature e macchinari elettrici nuovi, con indicazione di marca, modello, potenza e, per ciascuno dei macchinari, del consumo di energia, del livello di emissione sonora e della percentuale di plastica riciclata impiegata sul peso totale della plastica, del piano per la raccolta differenziata dei rifiuti, degli automezzi utilizzati per gli spostamenti a basso impatto ambientale e dei prodotti e materiali di consumo Ecolabel.

Nel 2021 la totalità delle gare inerenti i servizi di pulizia, igiene ambientale e lavori hanno previsto il rispetto dei CAM. Anche gli affidamenti in concessione dei servizi di ristorazione presso i complessi immobiliari rispettano i principi del GPP (Green Public Procurement) per garantire l'erogazione di un servizio di ristorazione aziendale a ridotto impatto ambientale caratterizzato, in termini di processi e contenuti, dal rispetto della sostenibilità ambientale, economica e sociale.

Poste premia la fornitura di derrate alimentari, quali prodotti BIO, IGP, DOP, pesca sostenibile ecc., in percentuale superiore ai quantitativi minimi prescritti dai "CAM" (Criteri Ambientali Minimi). In questo ambito, vengono potenzialmente coinvolti nella catena di fornitura dei prodotti alimentari destinati alla mensa e bar anche fornitori locali che garantiscano prodotti certificati. Sul territorio nazionale risultano vigenti 12 contratti, benché in parte sospesi nel corso del 2021 a causa dell'emergenza sanitaria Covid-19.

Con l'obiettivo di diminuire in modo importante la propria impronta ambientale, l'Azienda ha intrapreso dal 2019 un percorso di deplastificazione delle mense aziendali. A questo proposito, l'albo dei fornitori si sviluppa tramite un sistema di qualificazione per ambiti regionali e per aree territoriali. Questo, relativamente agli appalti di lavori ed in particolar modo quelli aventi per oggetto interventi di tipo edile-impiantistico, favorisce la presenza di manodopera locale, nonché la fornitura di materiale a chilometro zero. Seguendo questa strategia, Poste Italiane è in grado di mantenere costi di approvvigionamento contenuti e, inoltre, di ridurre il proprio impatto sull'ambiente, anche grazie alle riduzioni dell'anidride carbonica.

L'ingresso di Poste Italiane nella vendita di energia alle famiglie italiane

Nel corso del 2022 il Gruppo entrerà nel settore energetico offrendo ai propri clienti domestici elettricità e gas. L'Azienda si è posta l'obiettivo di diventare, entro il 2025, uno dei maggiori fornitori in Italia nel mercato retail dell'energia elettrica e del gas naturale, accompagnando le famiglie italiane nel percorso di piena liberalizzazione del mercato, proponendo offerte competitive, innovative e sostenibili.

La fornitura di elettricità e gas andrà ad allargare ed integrare la piattaforma multicanale di servizi già offerti, dai servizi postali a quelli finanziari, dalle assicurazioni ai pagamenti digitali, dalla telefonia alla connessione Internet tramite la fibra ed altri servizi al cittadino. L'approccio del Gruppo si baserà sull'affidabilità e la trasparenza, massimizzando la prevedibilità della spesa per i clienti ed utilizzando canali commerciali di tipo "pull", ossia attivati dal cliente secondo la propria volontà, a differenza dei canali "push", attraverso i quali il cliente è spinto ad effettuare una scelta non sempre consapevole o corretta.

Poste Italiane, anche nel settore energia, intende sviluppare una customer experience digitale di livello superiore,

affiancata da un supporto di fiducia e prossimità tramite la rete capillare degli uffici postali vicini ai territori ed alle persone.

L'Azienda intende inoltre giocare un ruolo di primo piano anche nel percorso di transizione energetica ed ecologica, che, insieme alla digitalizzazione, rappresenta una grande opportunità di sviluppo sostenibile per il Paese.

Le offerte di energia elettrica e di gas che Poste Italiane intende proporre

sono fortemente orientate ad un approccio "100% green": l'energia elettrica venduta sarà interamente proveniente da fonti rinnovabili certificate e tracciabili sul territorio italiano, mentre le emissioni di CO2 derivanti dal consumo di gas venduto verranno compensate tramite i migliori strumenti disponibili sul mercato, quali i crediti volontari di CO2 off-setting legati a progetti internazionali di riduzione delle emissioni di gas climalteranti.

Le offerte di fornitura di energia elettrica e gas verranno veicolate tramite PostePay, la società del Gruppo già attiva nei settori dei pagamenti e delle telecomunicazioni.

Impatti ambientali della logistica

In ragione della sua presenza capillare all'interno del Paese, Poste Italiane riveste un ruolo di primaria importanza in termini di creazione di valore e del potenziale contributo che può offrire nell'ambito della riduzione degli impatti ambientali. In tale ottica, il Gruppo attribuisce a tali tematiche un peso non trascurabile con riguardo alla propria strategia di sostenibilità.

Poste Italiane si impegna a rendere la propria flotta sempre più green al fine di creare impatti ambientali positivi derivanti dalla logistica

In continuità con l'anno precedente, nel 2021 è proseguito l'impegno dell'Azienda nel promuovere iniziative di sostenibilità attraverso la riduzione dell'impatto ambientale della flotta aziendale. A tal proposito, risultano già impiegati in flotta 4.580 veicoli ad alimentazione alternativa (elettrico, metano e GPL).

Nell'ambito del progetto di rinnovamento della flotta impiegata per il recapito dei prodotti postali, sono stati aumentati i parametri di sicurezza attraverso l'introduzione, in sostituzione dei mezzi a due ruote, di mezzi a tre e quattro ruote, più funzionali alle attività di trasporto e recapito dei pacchi in sicurezza; sono stati inoltre introdotti mezzi green, con una maggiore attenzione alla "mobilità ecologica", incrementando l'impiego di mezzi ad alimentazione elettrica. Poste Italiane ha anche inserito veicoli più capienti e più funzionali alle attività di trasporto e recapito dei pacchi e di nuovi allestimenti per una migliore organizzazione del carico.

100% green

Offerte di energia elettrica e gas

L'impegno di migliorare le performance ambientali della flotta del Gruppo contribuisce a generare impatti significativi nella riduzione dell'emissione di gas serra. Per questo, Poste Italiane ha avviato un completo rinnovamento del parco mezzi,

andando ad incrementare la componente green della flotta stessa, mediante l'introduzione di auto e motocicli elettrici ed ibridi in linea con gli obiettivi ESG di riduzione del 40% delle emissioni. Inoltre, l'Azienda porta avanti un progetto per installare oltre 4.000 colonnine di ricarica, arrivando così ad un totale di oltre 5.000 e realizzare aree di recapito ad emissioni zero con impiego di flotta costituita da veicoli 100% elettrici. I risultati di questa politica sono evidenti, poiché Poste Italiane è passata dall'11% di mezzi green del

Emissioni della flotta PCL rispetto al 2019

2016 al 15% del 2021, con l'obiettivo di sostituire l'intera flotta aziendale con mezzi a basse emissioni entro il 2024. La nuova flotta green determinerà una riduzione di CO2 pari a quella di circa 80.000 alberi.

Il modello di consegna Green Delivery

I benefici:

  • 2 mln passaggi risparmiati e circa 277 mila km evitati

  • emissioni evitate pari a 36 ton di CO2eq e 163 kg di contaminanti atmosferici
  • ogni pacco consegnato ha permesso di evitare l'emissione di 8,4 grammi di CO2eq e di contaminanti atmosferici

Attraverso il modello di consegna "Green Delivery", il Gruppo Poste Italiane ha messo a disposizione del territorio una rete di prossimità che se da un lato garantisce una flessibilità maggiore per i clienti, dall'altra genera benefici ambientali.

I clienti di Poste Italiane, infatti, possono usufruire sia della rete PuntoPoste, (composta da 13.168 punti di ritiro come tabaccherie, bar, cartolerie, edicole, negozi Kipoint, Carrefour, API e 336 locker) che della rete degli Uffici Postali per il recapito dei pacchi, in alternativa alla consegna presso il proprio domicilio.

Tale modello di consegna permette, inoltre, una maggiore efficienza nella logistica di Poste Italiane in quanto un maggior numero di pacchi può essere consegnato presso un unico punto di ritiro, con conseguente limitazione dei passaggi effettuati e degli spostamenti della flotta.

Attraverso la rete PuntoPoste e gli Uffici Postali, nel corso del 2021 sono stati recapitati più di 4 milioni di pacchi. Ciò ha permesso di evitare più di 2 milioni di passaggi, con conseguenti risparmi pari a circa 277 mila chilometri da parte della flotta del Gruppo.

I passaggi risparmiati e i chilometri evitati grazie al modello Green Delivery hanno permesso di evitare l'emissione in atmosfera di 36 tonnellate di CO2eq e di 163 kg di contaminanti atmosferici (i.e. COVNM, NH3, SO2, NOx, PM10, PM2,5).

In particolare, ogni pacco consegnato attraverso il modello di consegna Green delivery ha permesso un risparmio in termini di emissioni di CO2eq e di contaminanti atmosferici pari a circa 8,4 grammi.

Poste Italiane, in armonia con l'obiettivo di prediligere l'uso efficiente di fonti rinnovabili e la razionalizzazione del consumo di energia da fonti fossili, a partire dal 2018, ha promosso il nuovo modello di piano di evoluzione green della flotta aziendale e il piano di recapito "Joint Delivery", due strategie aziendali chiave che hanno portato benefici in termini di sostenibilità ambientale.

Per quanto concerne il progetto di trasformazione della flotta "green", il Gruppo nel 2021 ha completato l'inflottamento di 952 tricicli elettrici complessivi, 289 acquistati nell'anno corrente.

Inoltre, sono stati introdotti 350 quadricicli elettrici, con relativa installazione di colonnine elettriche, e 3800 tricicli termici. La flotta green raggiunge così il 15,4% del totale della flotta di Poste Italiane: si contano circa 2.800 mezzi bifuel non

elettrici fra auto e furgoni e circa 2.000 moto a bassa emissione. Gli interventi sono in linea con l'obiettivo di raggiungere i 27.800 esemplari entro il 2024.

L'Azienda ha altresì indetto gare di procurement per il rinnovo di 19.730 veicoli di varie tipologie in Full rent, di cui il 58% elettrici o ibridi: 4.159 veicoli elettrici (2.355 auto, 501 furgoni e 1.303 tricicli/quadricicli), 7.245 veicoli ibridi elettrici o metano (6.756 auto e 489 furgoncini) e 8.326 veicoli a basse emissioni (2.560 auto e 5.766 furgoni).

15,4%

della flotta costituita da veicoli green

A partire da gennaio 2019 il Gruppo si è avvalso della funzione "Fleet Management", istituita allo scopo di indicare, gestire ed organizzare le strategie aziendali nel settore dei veicoli. Tale funzione ha il compito di definire e assicurare la Governance, le linee guida e gli strumenti idonei per ottenere i migliori servizi relativi all'intero parco veicoli di Poste Italiane e delle Società del Gruppo.

Piano spostamenti Casa-Lavoro 2021 Azioni di Mobilità Sostenibile

A seguito dell'analisi annuale dei flussi di mobilità dei dipendenti di Poste Italiane, è stato possibile evidenziare l'impatto delle azioni di mobilità sostenibile intraprese nell'arco del 2021, sia in termini di riduzione delle emissioni atmosferiche, sia per quanto riguarda i costi esterni evitati.

Con riguardo all'impatto ambientale, in linea con quanto previsto dalla Politica, le azioni implementate da Poste Italiane confermano il trend positivo circa il contenimento delle emissioni di agenti inquinanti legate agli spostamenti casa-lavoro. Infatti, nel 2021 è stato possibile un risparmio di oltre 16.000 tonnellate di CO2, pari al 44% del totale delle emissioni prodotte.

Inoltre, la strategia di mobilità sostenibile incide in modo sostanziale anche in termini di risparmi di costi economici esterni. Il valore monetario di quest'ultimi si stima in 15,7 milioni di euro.

Le azioni intraprese da Poste Italiane mirano a trasmettere l'importanza di nuovi stili di vita sostenibili per i dipendenti e, per questo, il Gruppo concentra i propri sforzi nella riduzione significativa delle emissioni di CO2 nell'atmosfera, nonché nella ricerca di soluzioni innovative di mobilità per non vanificare i risultati fino ad ora ottenuti relativamente alla diminuzione delle emissioni. Poste Italiane, a questo proposito, rinnova il proprio impegno per trovare soluzioni di mobilità sostenibile che possano rispondere alle esigenze del prossimo futuro.

Attraverso il piano "Joint Delivery", Poste Italiane propone un modello in cui riorganizza in modo radicale la rete di recapito e il modello di funzionamento grazie all'implementazione del nuovo stile di consegna. Quest'ultimo prevede il passaggio da un assetto a rete unica a un assetto a due reti, che si differenziano per modalità, frequenza di consegna e tipologia di

prodotto gestito. Questo permette di ridurre i chilometri percorsi per le attività di recapito tradizionali, oltre che ridurre il fabbisogno di flotta marciante.

La valorizzazione della riduzione delle emissioni CO2 è tra gli obiettivi primari dell'accordo di joint venture tra Poste Italiane e Sennder, leader europeo nella digitalizzazione del trasporto merci. La partnership con Sennder promuove l'efficienza del trasporto e la riduzione dell'impatto ambientale della logistica in linea con la scelta strategica del Gruppo di promuovere una cultura della sostenibilità lungo l'intera catena del valore.

43.761

tonnellate di anidride carbonica risparmiate dalla flotta su gomma

In continuità con l'anno precedente, nel corso del 2021 il Gruppo promuove Poste Delivery Now, la nuova gamma di soluzioni dedicate agli operatori e-commerce sviluppata da Poste Italiane in collaborazione con Milkman, per venire incontro alle esigenze di consegne sempre più veloci e personalizzate.

Attraverso Poste Delivery Now, gli e-shopper potranno consultare facilmente lo stato dell'ordine e la data prevista di consegna, scegliere il giorno e l'ora dell'appuntamento, modificare l'indirizzo di consegna, impostare orari di apertura (ad esempio di portinerie o negozi), ripianificare l'appuntamento fino a 5 minuti prima della consegna, verificare la prova di consegna fotografica e recensire la propria esperienza di consegna.

L'accordo siglato tra Poste Italiane e la startup Milkman si è inserito nel contesto delle iniziative volte ad incrementare il livello di servizio di consegna a domicilio per renderlo adatto alle esigenze del consumatore finale.

Poste Italiane al Green Postal Day 2021

Insieme per combattere il cambiamento climatico

Poste Italiane ha partecipato alla terza edizione del "Green Postal Day", iniziativa organizzata dall'International Post Corporation per valorizzare il contributo degli operatori postali alla riduzione delle emissioni di CO2 e alla lotta globale contro i cambiamenti climatici. In particolare, il Gruppo, unitamente ad altri 15 operatori postali di tutto il mondo, ha lanciato una campagna volta a mettere in luce i benefici ambientali e commerciali derivanti dall'impegno circa la riduzione delle emissioni. L'impegno di Poste Italiane riguarda in misura particolare le emissioni generate da edifici e trasporti, per cui si prospetta, entro il 2030, il raggiungimento della soglia del 50% dei veicoli alimentati da carburante alternativo e il 75% dell'energia proveniente da fonti rinnovabili.

Tale sfida risulta in linea con quanto dichiarato nel piano "2024 Sustain&Innovate Plus" presentato dall'Azienda in materia di sostenibilità, per il quale la dimensione ambientale riveste un ruolo centrale. L'iniziativa del settore postale, considerati i traguardi raggiunti in anticipo rispetto alle scadenze prefissate, valorizza l'efficienza della collaborazione nell'ottica di scambiare le best practice e stimolare le singole aziende a superare i propri obiettivi iniziali. L'utilizzo di un sistema di misurazione comune ha anche favorito la trasparenza e guidato le scelte in materia di sostenibilità.

Con particolare riferimento al processo di selezione dei fornitori, Poste Italiane include altresì il ricorso a specifici criteri che consentano un monitoraggio dell'impatto ambientale indiretto. Nello specifico, L'Azienda effettua una verifica di idoneità tecnico-professionale dei propri fornitori andando a richiedere, ai fini della qualifica, il possesso di specifici requisiti, tra cui composizione e tipologia di mezzi in flotta. In particolare, in relazione ai veicoli utilizzati per l'espletamento dei servizi, il Gruppo ne esige la coerenza con gli standard europei sulle emissioni inquinanti con classe non inferiore ad EURO6 e che i semirimorchi boxati o telonati XL provvisti di cavo TIR siano dotati di sistema di rilevazione GPS in grado di trasmettere tutte le rilevazioni sulla posizione dei mezzi.

Per quanto concerne l'acquisto di servizi logistici, Poste Italiane mantiene una condotta coerente con le tematiche di sostenibilità, selezionando e premiando i fornitori in linea con le tematiche ambientali, sociali e di governance di cui il Gruppo Poste Italiane si fa promotore. In particolare, per i servizi di trasporto è previsto un punteggio che premia l'ecosostenibilità per fornitori che prevedono veicoli con classi di emissioni di CO2 più contenute.

Il rispetto dei "Criteri Ambientali Minimi" di riferimento è richiesto anche per le calzature e i Dispositivi di Protezione Individuale (DPI). Inoltre, sono valorizzate, in termini di punteggio tecnico assegnato, le offerte che mirano alla riciclabilità degli imballaggi. Coerentemente con i servizi sopracitati, negli acquisti di impianti tecnologici di smistamento pacchi e lettere, vengono valorizzate le offerte che presentano un basso assorbimento energetico nell'utilizzo.

Poste Italiane, nel contesto pandemico del 2020 in cui i DPI erano di difficile reperimento, è stata di grande supporto con riferimento alla rete logistica di approvvigionamento, attraverso l'attivazione di canali di distribuzione a livello globale per poter garantire una fornitura adeguata e continuativa dei dispositivi di protezione per i propri dipendenti.

Compensazione emissioni della flotta aerea Quote ETS

Poste Air Cargo, leader italiano del trasporto aereo full-freighter, connette con un network notturno 8 aeroporti italiani al servizio della logistica del segmento cargo courier garantendo il supporto alla logistica di Poste Italiane. In merito alla flotta aerea, le norme del sistema comunitario denominato European Emission Trading System (EU ETS) prevedono che annualmente, entro il 30 aprile, le società che rientrano nella disciplina per la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra – tra cui le compagnie aeree – debbano restituire un numero di quote ETS sufficiente a coprire le emissioni relative all'anno solare precedente. Le dinamiche del 2021, influenzate dall'attuale contesto socio-economico, sono caratterizzate da un significativo trend di crescita delle quotazioni (passate dai circa € 33 di inizio anno ai circa € 80 di fine dicembre) e di elevata volatilità. Poste Air Cargo, in coerenza con la strategia green di Gruppo, ha avviato uno specifico studio di fattibilità volto ad identificare le possibili e più idonee azioni da intraprendere per il contenimento delle emissioni ad effetto serra direttamente imputabili al trasporto aereo.

CUSTOMER EXPERIENCE

Principali capitali Obiettivi Indicatore (KPI) Target Baseline Stato attuazione
2021
Outcome
Fisico/Strutturale
Intellettuale
Finanziario
Aumentare la Customer Satisfaction
Sviluppare il modello di servizio
tramite l'attribuzione di un
Consulente Dedicato ai clienti
Sviluppare le conoscenze e
competenze della rete commerciale
Evoluzione del Modello di Servizio
tramite la specializzazione dei
Consulenti Finanziari in base al
target di clientela in Personal,
Dinamici e Premium
Customer Satisfaction
Numero consulenti dedicati
Ore di formazione erogata alla
rete commerciale
Numero di consulenti
specializzati
+4% entro il 2022
9.500 entro il 2022
6,5 milioni entro il
2022
> 10.000 entro il 2024
2018
2018
2018
2020
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
· 7.941
· 6 milioni
· 7.941
RESPONSIBLE
CONSUMPTIO
PEACE, JUSTICS
AND STRON
INSTITUTIO
Sociale-relazionale Evoluzione del Modello di Servizio
Omnicanale tramite l'ulteriore
sviluppo del canale digitale ed offerta ·
self per la sottoscrizioni di BFP,
Ramo I, Multiramo, Fondi e GP
MoneyFarm
Numero di sottoscrizioni
awenute tramite canale Digital
· > 5% entro il 2024 2020 · Ampliata
l'operativit
a online su
buoni e
libretti,
awiata
l'offerta a
distanza
su
risparmio
postale e
su polizze
vita e fondi
comuni

Il Gruppo Poste Italiane pone la soddisfazione del cliente come obiettivo principale delle proprie politiche di qualità, adottando momenti di ascolto ritenuti fondamentali per garantire il pieno soddisfacimento delle esigenze della clientela. Al fine di garantire ai propri clienti un'esperienza unica e distintiva, il Gruppo si impegna costantemente in un'ottica di miglioramento della qualità dei prodotti e dei servizi offerti. Infatti, in un contesto in rapida evoluzione, caratterizzato da una rilevanza sempre maggiore dei dispositivi mobili, delle piattaforme di social networking, l'e-commerce e il multichannel, risulta necessario per le aziende stabilire rapporti solidi di fiducia con la propria clientela in modo da intercettare ogni cambiamento nelle aspettative e nei comportamenti di quest'ultimi.

Il Codice Etico del Gruppo raccoglie i valori, quali cortesia, trasparenza, correttezza e imparzialità, che disciplinano l'attitudine dell'Azienda e dei propri dipendenti al fine di assicurare una corretta e proficua gestione del rapporto con i clienti. Attraverso tali valori il Gruppo assicura un'informativa esauriente e accurata ai propri clienti sui prodotti e servizi offerti, in modo da consentire scelte consapevoli ed evitare di creare aspettative improprie.

La soddisfazione del cliente rappresenta l'obbiettivo principale delle politiche di qualità adottate da Poste Italiane, che riserva ai momenti di ascolto un ruolo di primaria importanza nel processo di orientamento della propria clientela

In riferimento a quanto detto, l'Azienda si impegna in un duplice processo di monitoraggio che contribuisce al miglioramento costante sia della qualità erogata che della qualità percepita dal cliente.

Nello specifico, con riferimento alla qualità erogata, l'Azienda monitora i propri obiettivi e le proprie performance attraverso un sistema di KPI che copre i servizi e i prodotti offerti dalle diverse unità di business, fornendo al management avanzamenti e trend al vertice attraverso reportistiche periodiche. A riprova di ciò, in relazione al canale Uffici Postali, la struttura Mercato Privati ha attivato un monitoraggio continuativo dei tempi di attesa attraverso lo strumento del gestore attese, con la possibilità di intervenire in tempo reale per mezzo di un sistema di alert; la struttura Posta, Comunicazioni e Logistica (PCL), misura i livelli di consegna on time di corrispondenza e pacchi e di first time delivery success per i pacchi. Tali iniziative a sfondo digitale hanno contribuito in misura rilevate ad aumentare la qualità dei servizi erogati. Al contempo, con riferimento al valore attribuito dall'Azienda alla qualità percepita dalla clientela, per il 2021 si è deciso di prevedere un obiettivo di Customer Experience per i destinatari del programma MBO (Management By Objectives). Dunque, è stato sviluppato un modello dinamico con la capacità di determinare gli obiettivi tenendo conto dell'andamento del contesto, grazie all'analisi di segnali interni ed esterni, nonché di incorporare l'eventuale spinta del management verso crescite ambiziose in settori strategici per mezzo di un miglioramento top-down. Con l'evoluzione della metodologia di target setting, Poste Italiane identifica le componenti rilevanti rispetto a ciascuna macroarea del Gruppo da considerare nelle misurazioni di Customer Experience al fine di coprire tutte le interazioni significative con i clienti. Le componenti obiettivo per i diversi comparti di business e canali sono state quindi riviste per consentire un migliore confronto con i segnali (esterni, interni, competitor) e comprendono anche le nuove aree misurate nel corso del 2020 (sito, app e recapito pacchi).

Il servizio "Poste in Pratica"

La rete di Poste Italiane al servizio dei cittadini e della Pubblica Amministrazione Poste Italiane ha sviluppato un nuovo servizio, chiamato "Poste in Pratica", rivolto alla Pubblica Amministrazione e ai cittadini per la consegna, il controllo, la digitalizzazione e l'invio di pratiche amministrative. Il servizio è pensato per semplificare i processi, snellire l'iter amministrativo e velocizzare i tempi di ricezione delle pratiche presso la Pubblica Amministrazione.

Le amministrazioni che attivano la convenzione possono utilizzare la rete capillare degli uffici postali del Gruppo per consegnare e inviare pratiche di qualunque tipologia, oppure chiedere il ritiro a domicilio delle pratiche tramite i portalettere. Nell'ambito del servizio offerto da Poste Italiane, i cittadini possono utilizzare "Poste in Pratica" per inviare comunicazione sui dati del conducente in caso di verbale per violazione del codice della strada e per inviare alla Polizia Stradale anche la comunicazione di disconoscimento proprietà del veicolo. Inoltre, grazie ad una recente convenzione stilata fra Regione Sicilia e Poste Italiane, il servizio "Poste in Pratica" è attivo anche per i pensionati della suddetta regione, che possono inviare tramite ufficio postale 63 tipologie di pratiche verso il Fondo Pensione Regione Siciliana.

Tale servizio, inoltre, offre la possibilità di monitorare, in qualsiasi momento, lo stato di lavorazione della propria pratica, anche avvalendosi del canale WhatsApp, che mette il cliente in contatto con l'Assistente Digitale di Poste Italiane.

Al fine di migliorare la Customer Experience e qualità del servizio offerto, il Gruppo utilizza un modello di ascolto per identificare le azioni prioritarie da realizzare. Nello specifico, Poste Italiane analizza i verbatim – risposte spontanee dei clienti sulle aree critiche riscontrate durante il customer journey con i prodotti e servizi di Poste Italiane), ottenuti sulla base di rilevazioni periodiche in relazione ad obiettivi ESG del gruppo. Tali opinioni vengono poi tradotte in termini di Net Promoter Score, ovvero la misura in cui i clienti possano ritenersi soddisfatti tanto da raccomandare i prodotti o servizi dell'Azienda ad altri, permettendo anche l'individuazione delle criticità su cui intervenire. Sulla base di ciò, le unità di business identificano e indirizzano le proprie azioni di

457

azioni di miglioramento individuate nel 2021 grazie al CFM

miglioramento che vengono recapitate da ciascun owner all'interno dell'Azienda per poter essere attuate.

Il modello d'ascolto continuo è garantito dal servizio di Customer Feedback Management (CFM) che ha raccolto nel 2021

dei clienti si dichiara soddisfatto (engaged) dei servizi del Gruppo

circa 600 mila feedback visibili ad oltre 800 specialisti che in ambito Gruppo (300 al Centro e 500 sul Territorio) sono impegnati nel miglioramento.

Nel corso del 2021 è inoltre proseguita l'attività della Task Force Qualità attivata nel mese di luglio del 2020, costituita da oltre 60 risorse "inter-funzionali" che si dedicano all'analisi e la disponibilità in tempo reale della voce del cliente, con l'obiettivo di innescare un'azione rapida e selettiva rispetto alle evidenze emerse dall'ascolto continuo della clientela e della front line. Dei 409 feedback rilevati, che sono stati associati a 457 azioni di miglioramento, 129 risultano in corso/pianificate e 328 sono state risolte.

L'attenzione di Poste Italiane verso i consumatori

Poste Italiane, con l'obiettivo di sostenere il Paese in un momento storico di estrema difficoltà dovuto alle conseguenze della pandemia da Covid-19, ha assunto un ruolo di primo piano nel processo di transizione al digitale all'interno del territorio nazionale. In quest'ottica, l'Azienda, nel corso del 2021, ha supportato i consumatori, lavorando il doppio delle conciliazioni rispetto al 2020. Inoltre, i dipendenti del Gruppo hanno continuato a ricevere gli aggiornamenti della newsletter informativa "Focus Consumatori", che indaga il rapporto fra l'Azienda e i consumatori stessi, riportando notizie importanti e contenuti di approfondimento.

In aggiunta, Poste Italiane rinnoverà l'accordo Quadro con le Associazioni dei consumatori, inaugurando un nuovo progetto chiamato "Portale delle Associazioni", che sarà uno strumento fondamentale per l'innovazione di tutte le attività svolte dal Gruppo. In accordo con quanto previsto dal Piano "2024 Sustain & Innovate Plus", Poste Italiane si pone l'obiettivo di digitalizzare i processi gestionali connessi ai rapporti con le Associazioni dei Consumatori, Associazioni di Categoria e con altre associazioni. L'iniziativa sottolinea la vocazione sostenibile del Gruppo, poiché il processo di digitalizzazione permette sia la riduzione dell'impatto ambientale, sia una maggiore inclusione e trasparenza, a vantaggio dei clienti, consumatori e imprese.

Il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane esprime il grado di propensione al rischio connesso alla mancata soddisfazione delle esigenze della clientela anche con riferimento a indicatori relativi alla Customer experience, come per esempio il tasso di reclamo e la Customer Experience Gruppo Poste Italiane.

Il monitoraggio puntuale della qualità erogata e percepita dal cliente, sia a livello relazionale che transazionale, rappresenta lo strumento per ottimizzare le proprie attività operative, garantendo prodotti e servizi caratterizzati da elevati standard qualitativi.

Indicativo della volontà dell'Azienda di soddisfare le esigenze dei clienti è l'impiego di circa 1200 risorse di Qualità della funzione Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione, distribuite a livello territoriale e centrale, che effettuano attività mirate di misurazione, prevenzione e miglioramento per il conseguimento degli obiettivi aziendali.

A partire da novembre 2021, Poste Italiane ha esteso il processo di ascolto dell'Employee Experience, secondo il quale anche i consulenti di sala consulenza possono fornire riscontri, che ha raccolto complessivamente 13.500 feedback. È stato definito un piano azioni per rispondere a segnalazioni o suggerimenti raccolti dai dipendenti dell'Ufficio Postale. Le segnalazioni sono concentrate su operatività, procedure e connessioni, applicativi, hardware. Sono state attivate in Task Force 159 azioni provenienti da questa fonte, di cui 100 completate e 59 in corso o pianificate.

Ulteriore novità riguardo l'Employee Experience è stata l'apertura della nuova dashboard che permette di avere uno spaccato per Area Territoriale, Filiale e singolo Ufficio Postale, nonché per Area Territoriale, Regione, Provincia, Comune, Ufficio Postale. Il servizio di CFM ha continuato a crescere sia in termini di funzionalità messe a disposizione del Gruppo che di utenti attivati.

A marzo 2021 l'Azienda si è dotata di un Servizio di Web Opinion Monitoring (WOM), attraverso cui raccogliere e analizzare i dati dalle fonti di interesse desiderate, quali Social Network, store delle App, recensioni degli Uffici Postali su Google Maps, fonti di informazione online pubbliche, blog, forum, al fine di generare una reportistica in tempo reale di tutti temi d'interesse. Il servizio risponde alle esigenze di diverse strutture aderenti e consolida in un'unica soluzione i servizi utilizzati dalle diverse funzioni di Poste Italiane e dalle società del Gruppo.

Le aree di miglioramento emerse in relazione all'ascolto della clientela costituiscono un importante stimolo per le attività di assessment e revisione dei processi, congiuntamente alle attività di supporto funzionali al mantenimento delle certificazioni di qualità e quelle individuate dalle "community inter-funzionali".

Certificazione ISO 22222

In data 3 novembre 2021, Poste Italiane ha conseguito la Certificazione UNI ISO 22222 per oltre 8.000 consulenti finanziari che assistono i risparmiatori nelle scelte di investimento.

La certificazione è stata ottenuta sulla base delle norme internazionali di verifica e rappresenta il completamento del percorso di acquisizione di competenze tecniche e comportamenti etici dei consulenti finanziari.

Il raggiungimento di questo traguardo conferma l'impegno del Gruppo nel sostenere la più ampia applicazione dei principi etici e di sostenibilità per valorizzare lo sviluppo delle competenze professionali e offrire servizi tagliati su misura del cliente. Poste Italiane è stata, infatti, la prima tra le grandi aziende italiane a conseguire la Certificazione UNI ISO 22222 e UNI TS 11348 per il Modello di servizio di consulenza in materia di investimenti dei promotori finanziari impegnati nel ruolo di personal financial planner.

Poste Italiane riconduce a carico della funzione "Servizi di Assistenza Clienti" il sistema di raccolta e gestione dei reclami. Il modello adottato da tale struttura è finalizzato a rendere l'assistenza una leva competitiva a supporto del business e dello sviluppo della relazione con il cliente, con l'obiettivo di indirizzarne le aspettative attraverso una serie di soluzioni personalizzate. L'obiettivo del Gruppo è quello di costruire una customer journey di assistenza per ogni segmento di

business, consentendo nel tempo una gestione più efficiente dell'esperienza del cliente con la progressiva adozione di strumenti tecnologici innovativi. Con il

diffondersi dell'intelligenza artificiale all'interno dei Servizi di Assistenza Clienti, Poste Italiane ha implementato lo strumento "Assistente Digitale di Poste Italiane" introdotto già nel 2019. Tale iniziativa ha permesso di migliorare e semplificare l'interazione dei clienti con l'Azienda, guidandoli e fornendo loro informazioni e assistenza in caso di complicazioni nell'utilizzo dei servizi del Gruppo.

In continuità con quanto portato avanti nel 2020 a causa della pandemia da Covid-19 ed il conseguente incremento del numero di contatti gestiti da Poste Italiane derivato da essa, l'Assistente Digitale si è profondamente inserito nella quotidianità rivelandosi strumento indispensabile di contatto con la clientela e contribuendo positivamente alla possibilità di gestire tali numeri.

37 mln

di contatti gestiti nel 2021 (+12% rispetto al 2020)

Poste Italiane implementa il suo Assistente Digitale

Poste Italiane, grazie all'utilizzo dell'intelligenza artificiale e dell'assistente digitale, gestisce in maniera proattiva le richieste dei clienti, promuovendo un processo di fidelizzazione di questi ultimi.

Nel 2021, infatti, i cittadini che hanno attivato il servizio PosteID abilitato a SPID di Poste Italiane, hanno potuto richiedere assistenza e supporto anche tramite l'assistente digitale, attivo sul canale telefonico e online sette giorni su sette, 24 ore su 24. Inoltre, sempre attraverso l'assistente digitale del Gruppo, si è reso possibile richiedere i documenti necessari per l'Isee (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) e le consistenze patrimoniali, come ad esempio il rendiconto annuale dei prodotti finanziari/assicurativi detenuti in Poste Italiane. Le funzionalità dell'assistente digitale includono anche il monitoraggio delle spedizioni, grazie all'apposito canale WhatsApp, e l'assistenza proattiva sarà progressivamente estesa anche ad altri ambiti, come il recupero delle credenziali del sito www.poste.it e dell'app.

I servizi di assistenza di Poste Italiane sviluppati attraverso intelligenza artificiale (su canale vocale e chat), hanno permesso di indirizzare più di 20 milioni di conversazioni su servizi finanziari e SPID. Su questa base, essi verranno presto estesi all'offerta di prodotti assicurativi e alla logistica. In tale prospettiva, l'intelligenza artificiale non solo contribuisce a rafforzare la fedeltà all'Azienda, ma permette anche di dedicare risorse ad attività di assistenza più complesse e al supporto alla vendita di prodotti e servizi.

Il tema della qualità assume un ruolo centrale all'interno della Politica Integrata del Gruppo Poste Italiane, la quale documenta l'impegno dell'Azienda per l'integrazione continua della qualità all'interno della strategia di sviluppo aziendale. L'obiettivo è quello di rendere oggetto di mappatura, nell'ambito dei sistemi di gestione della qualità, tutti i processi che concorrono alla progettazione, allo sviluppo e alla realizzazione di un prodotto o servizio.

Inoltre, Poste Italiane considera di fondamentale importanza la costruzione dei rapporti con i clienti. Tali rapporti devono essere improntati alla ricerca della massima trasparenza e correttezza e per questo il Gruppo richiede ai propri dipendenti un impegno continuo al fine di soddisfare le aspettative della clientela. A questo proposito, la Politica Integrata del Gruppo in materia di qualità prevede che le Società del Gruppo, in base alla propria autonomia e indipendenza, recepiscano i principi in essa ricompresi, adattandoli a seconda delle proprie dimensioni, del contesto organizzativo e operativo e alle eventuali disposizioni normative (es. settori Finanziario e Assicurativo).

Per assicurare il massimo livello di efficacia ed efficienza dei processi, delle attività e delle risorse, l'Azienda ha adottato un Sistema di Gestione Integrato. Questo, infatti, accorpa gli aspetti significativi di tutti i sistemi di gestione attualmente presenti, con lo scopo di allineare i processi aziendali e rendere più flessibile la distribuzione capillare delle procedure aziendali. Infatti, nonostante ogni unità di business mantenga una propria autonomia nella redazione dei contenuti delle procedure operative, l'Azienda attua costantemente iniziative di miglioramento del sistema normativo per mettere a fattor comune formati e strumenti.

In particolare, in armonia con la norma UNI EN ISO 9001:2015, il Gruppo ha adottato un efficace Sistema di Gestione della Qualità, grazie alla quale esegue le proprie attività in accordo con i seguenti principi:

  • mantenere un'adeguata qualità delle prestazioni, nello specifico assicurando l'efficienza, la continuità del servizio nel rispetto dei requisiti richiesti;
  • mantenere adeguati i servizi offerti ai clienti;
  • rispettare i tempi e ottimizzare il rapporto costo/qualità dei prodotti/servizi.

Poste Italiane consegue il continuo miglioramento delle prestazioni e dello standard di competitività sul mercato attraverso il Sistema di Gestione della Qualità, che garantisce tramite le proprie funzioni la soddisfazione delle aspettative dei clienti. Il Sistema ricopre un ruolo essenziale nella definizione delle regole e dei limiti applicabili al controllo di qualità a tutti i livelli.

Per questo, le anomalie eventualmente riscontrate sono registrate e segnalate attraverso la realizzazione di specifici audit e verifiche periodiche.

Con riguardo alla qualità del servizio e dei prodotti offerti, le fondamenta del modello gestionale giacciono sul dialogo con i clienti, che permette di instaurare un rapporto di sintonia e di identificare nel miglior modo possibile i loro bisogni. Tale azione è caratterizzata da:

  • condivisione con il Vertice aziendale di reportistiche periodiche riguardanti indicatori di qualità erogata;
  • rilevazione del livello di Customer experience relativa alle varie business unit, misurato due volte l'anno mediante la rilevazione del Net Promoter Score (NPS), indicativa del livello di soddisfazione del cliente. Si tratta di survey con metodologia CATI (Computer-Assisted Telephone Interviewing) e metodologia CAWI (Computer-Assisted Web Interviewing) che un istituto di ricerca esterno svolge su campioni di clienti rappresentativi dell'universo di riferimento. Coerentemente con quanto fatto negli scorsi anni, il Gruppo ha ulteriormente perfezionato le attività di ascolto a caldo della clientela attraverso i molteplici touch point per i servizi postali, finanziari e assicurativi. Una volta l'anno, inoltre, la misurazione dell'NPS avviene anche nell'ambito dei competitor più rappresentativi dei business del Gruppo Poste Italiane;
  • monitoraggio del grado di soddisfazione dei clienti e raccolta di opinioni e suggerimenti per individuare opportunità di miglioramento con l'ausilio dell'indicatore Customer Effort Score (CES), applicato sui canali del Gruppo (Uffici Postali, call center e web), che permette di analizzare quanto facilmente e con quale tempistica l'Azienda risolve i problemi;
  • adeguata gestione dei reclami, allo scopo di individuare e porre rimedio, attraverso gli interventi correttivi necessari, alle cause che hanno provocato il disagio, in un'ottica di miglioramento continuo dei processi aziendali.

Nell'ambito dell'interazione con il cliente, Poste Italiane reputa cruciale l'attività di gestione dei richiami, poiché il regolare monitoraggio di questi ultimi, e la loro gestione, può rappresentare un indicatore strumentale al fine di definire il livello di servizio del Gruppo. Inoltre, tutto questo è un elemento che concorre alla valutazione e alla gestione dei rischi operativi e di natura reputazionale, nonché dei rischi di non conformità e di condotta. A questo proposito, all'analisi e dell'andamento dei reclami vengono deputati sistemi di reporting specifici, svolti su base settimanale e mensile, che comunicano i risultati ai vertici aziendali. Ogni società del Gruppo Poste Italiane ha adottato e implementato procedure specifiche che delineano i principi e le modalità di gestione dei reclami. Tali modalità vengono sottoposte periodicamente all'approvazione dei rispettivi Consigli di Amministrazione.

Il dialogo con le Associazioni dei Consumatori

Poste Italiane e le Associazioni dei Consumatori condividono un percorso orientato al confronto, al dialogo e alla collaborazione, su piccola e larga scala. In tale prospettiva si colloca l'Accordo Quadro siglato nel 2011, e poi rinnovato nel 2018, attraverso cui è stato istituito il "Cantiere Consumatori", un gruppo di lavoro e di consultazione permanente costituito da un singolo rappresentante di ogni Associazione e da esponenti del Gruppo, che ha lo scopo di individuare le migliori soluzioni per conciliare le esigenze dell'Azienda con quelle dei clienti nell'ambito delle iniziative aziendali orientate ai consumatori. Ciò ha consentito di rafforzare nel tempo la qualità dei prodotti e dei servizi offerti, assicurando il ricorso ad un approccio costruttivo e trasparente fra le parti.

Al fine di diffondere i temi affrontati nel tavolo e le iniziative promosse, è stata ideata la newsletter "Dialogando con i Consumatori", uno strumento informativo rivolto ai rappresentanti territoriali delle Associazioni dei Consumatori. Questo progetto ha lo scopo di informare sulle principali novità del mondo Poste Italiane ed è veicolo di nuovi spunti e segnalazioni, per stringere ancora di più il legame di conoscenza e collaborazione che caratterizza da sempre il rapporto tra le due realtà.

Il "Punto Poste da te"

Lo sportello digitale di Poste Italiane

Il servizio di Poste Italiane "Punto Poste da te", totalmente gratuito, permette di gestire le spedizioni e i pagamenti comodamente da casa o dall'ufficio, a qualsiasi ora e tutti i giorni della settimana, in totale autonomia e velocità. Dotati di schermo ad alta risoluzione, i nuovi Locker digitali sono un vero e proprio "ufficio postale" che consente, dopo essersi registrati, di ricevere i pacchi in modo automatico, veloce e sicuro, anche quando non si è in casa, semplicemente accedendo con un QR Code alla cella in cui è stato depositato il pacco da parte del corriere. Con i nuovi sportelli, inoltre, è possibile anche spedire i pacchi prepagati e preaffrancati e ritirare la corrispondenza a firma, anche se dotata di avviso di ricevimento.

La rete "Punto Poste Da Te", come parte del più ampio modello di consegna di "green delivery", favorisce una migliore sostenibilità ambientale dell'e-commerce, grazie alla concentrazione delle spedizioni presso un unico punto, con la conseguente ottimizzazione della logistica e la riduzione di 36 tonnellate di emissioni di CO2eq e di 163 kg di contaminanti atmosferici. Gli impatti positivi sull'ambiente sono dovuti anche ad un corretto riciclo degli imballaggi delle spedizioni recapitate attraverso il sistema di raccolta differenziata.

Poste Italiane mette a disposizione le Carte dei Servizi postali al fine di rendere disponibili tutte le informazioni necessarie per un efficiente utilizzo dei prodotti postali e descrivere gli obiettivi di qualità che l'Azienda si impegna a conseguire per ognuno di essi, quali i principali prodotti, obiettivi e tempi di recapito per l'Italia e per l'estero, reclami e rimborsi.

La Carta del Servizio Postale Universale include i prodotti rientranti nel Servizio Postale Universale (D.Lgs. 261/99). La Carta dei Servizi postali include i prodotti non rientranti nel Servizio Postale Universale.

In aggiunta, al fine di guidare il consumatore anche nelle fasi di acquisto online, Poste Italiane, mette a sua disposizione il manuale "E@sy commerce", realizzato in collaborazione con diciannove Associazioni dei Consumatori e Netcomm, il Consorzio del Commercio elettronico italiano al quale aderiscono i più importanti operatori nazionali del settore ecommerce.

Iniziative intraprese a supporto dei clienti per far fronte all'emergenza Covid-19

A fronte della situazione epidemiologica causata dalla pandemia di Covid-19, anche nel 2021 Poste Italiane ha adottato una serie di misure che, in armonia con quanto previsto dalle disposizioni normative emanate dal Governo, mirano a tutelare la salute e la sicurezza sia dei propri dipendenti, sia dei clienti. Il Gruppo, per garantire la piena operatività della rete di Uffici Postali, in accordo con quanto previsto dalle norme vigenti, ha attivato diverse modalità di controllo del Green Pass, per garantire l'accesso ai servizi in modo semplice e sicuro. Negli Uffici Postali dotati di gestore delle attese, i cittadini sono tenuti a mostrare all'ingresso il QR Code del Green Pass e, una volta riconosciutone il codice, il gestore attese consente di scegliere l'operazione e di prendere il ticket necessario per presentarsi allo sportello. Negli altri Uffici Postali, invece, l'operatore dello sportello è tenuto a verificare la validità della certificazione verde attraverso l'apposito lettore scanner, prima di procedere all'erogazione dei servizi richiesti dal cliente. Inoltre, per i clienti che prenotano l'appuntamento tramite l'App di Poste Italiane, la verifica del Green Pass è eseguita dall'applicazione stessa, mentre per le prenotazioni effettuate tramite il sito poste.it il controllo della certificazione avviene direttamente nell'Ufficio Postale. L'ampio ventaglio di soluzioni offerte dal Gruppo permette un rapido e sicuro accesso agli uffici, nel pieno rispetto delle norme previste per contenere e contrastare la diffusione del virus da Covid-19.

In aggiunta al controllo della certificazione verde, Poste Italiane ha installato, all'esterno di oltre 1.000 Uffici Postali, una segnaletica orizzontale per indicare alla clientela come comportarsi durante l'attesa per l'accesso allo sportello, nonché per indicare il corretto distanziamento da mantenere in accordo con quanto previsto dalle misure di contenimento del virus. Contestualmente alla segnaletica orizzontale, il Gruppo ha mantenuto attiva una campagna di comunicazione rivolta ai

clienti, già avviata nel 2020, per favorire l'adozione delle misure di contenimento del virus. Nello specifico, sono stati utilizzati strumenti digitali quali mail, intranet e push app allo scopo di raggiungere un ampio bacino di utenti.

Inoltre, il Gruppo ha avviato attività propedeutiche alla standardizzazione della procedura di "vendita a distanza" (VAD), rilasciata nel 2020 per effetto della emergenza epidemiologica in "deroga" ai processi di vendita fuori sede ed applicata per il solo periodo di validità dello status di Emergenza - alla sola fase di contrattualizzazione di un set definito di prodotti finanziari, quali Conto Affari, Conto PA, Acquiring Tandem Postepay). Il processo di Vendita a Distanza potrà essere pertanto disciplinato per i prodotti/servizi bancari e finanziari di Poste Italiane e/o delle Società del Gruppo Poste Italiane alla clientela Business e alla Pubblica Amministrazione (esclusi prodotti d'investimento e assicurativi), nonché per i processi di variazione dei rapporti in essere (tutte le attività svolte in una fase successiva a quella di attivazione di prodotti/servizi già in essere).

Sono stati mantenuti anche nel 2021, in continuità con il 2020, i nuovi canali per la denuncia di sinistri per agevolare sempre di più i clienti e dipendenti del Gruppo, in aggiunta al canale cartaceo già disponibile. In particolare, sono stati resi disponibili i seguenti nuovi canali: da "Area Riservata" (accedendo con le proprie credenziali al sito poste-assicura.it); da canale telefonico (contattando il Contact Center al numero 800.13.18.11) e da canale mail (inviando la denuncia o il Modulo di denuncia sinistro interamente compilato alla casella di posta elettronica [email protected]).

Per rispondere alle esigenze dei cittadini, anche a fronte della contingenza pandemica, Poste Italiane ha attivato un processo per la semplificazione delle pratiche di successione. Il servizio prevede, ai fini della predisposizione della Dichiarazione di Successione per l'Agenzia delle Entrate, che la richiesta della Dichiarazione di Credito possa essere fatta sia presso un ufficio postale abilitato, sia in modalità online. Grazie a quest'ultima modalità, il documento è poi trasmesso al cliente tramite posta elettronica e, pertanto, l'erede o il legittimato può recarsi presso l'Ufficio Postale prescelto per presentare la Dichiarazione di Successione, integrata con la documentazione originale.

Cybersecurity, Sicurezza Informatica e Privacy

Nel panorama mondiale caratterizzato da una sempre maggiore adesione alla realtà digitale come presupposto per lo sviluppo e la continuità del business, Poste Italiane conferisce una particolare importanza all'implementazione di sistemi di sicurezza efficaci e alla protezione del patrimonio informativo aziendale, al fine di poter preservare le infrastrutture informatiche del Gruppo da attacchi e da conseguenti violazioni di dati. Dunque, l'adozione di validi sistemi di sicurezza informatica è funzionale al corretto funzionamento ed erogazione dei propri servizi e garantisce la riservatezza dei dati e delle informazioni, impedendo qualunque tipologia di accesso a soggetti non autorizzati.

Poste Italiane si impegna a preservare il patrimonio informativo aziendale al fine di tutelare i propri clienti e la totalità degli stakeholder, attraverso sistemi di protezione tecnologicamente avanzati e coerentemente con le misure previste dalle normative di riferimento

In questo contesto si inserisce la struttura Corporate Affairs - Sicurezza Informatica, che effettua mensilmente una valutazione del rischio cyber per il Gruppo. La metodologia attualmente in uso considera tale rischio da un punto di vista puramente tecnologico basandosi su verifiche tecniche di sicurezza preventive svolte sui tre applicativi: Vulnerability Assessment, Code Review statica e dinamica, Penetration Test.

  • Vulnerability Assessment, è il processo di identificazione, misurazione e prioritizzazione delle vulnerabilità di un sistema. L'assessment viene eseguito con appositi tool due volte l'anno per ogni applicativo;
  • Code Review (Statica e Dinamica), rappresenta il processo di controllo del codice sorgente di un'applicazione per verificare che siano presenti i controlli di sicurezza corretti e che funzionino come previsto. Attraverso appositi tool, viene effettuata la verifica sia del codice sorgente (cd. "CR Statica") che del codice in esecuzione (cd. "CR Dinamica");
  • Penetration Test, è il processo di valutazione della sicurezza di un sistema o di una rete tramite la simulazione di attacchi che puntano ad accedere indebitamente al sistema. Essendo un'attività onerosa in termini di tempo, viene eseguita su un perimetro specifico di applicazioni.

Poste Italiane affianca queste misure precauzionali ad altri due parametri indispensabili al fine di assicurare una efficace ed efficiente gestione dei rischi informatici potenziali in Azienda: patching e hardening; insieme, queste attività sono volte a risolvere vulnerabilità mantenendo il sistema operativo, il firmware e le applicazioni aggiornate, attivando solo le porte e i servizi richiesti e offuscando i componenti del sistema facilmente violabili.

La valutazione del rischio cyber verte intorno a due dimensioni principali, la Severity e la Confidence. Attraverso la severity viene identificato il livello di gravità delle vulnerabilità cyber; al contrario, per confidence, si intende il livello di affidabilità del valore del cyber risk e dipende dal grado di copertura (coverage) delle verifiche effettuate in termini di numero di analisi

di fuoriuscite o furti di dati rispetto al 2020

completate. A valle di tutto il processo di analisi vengono elaborati dei Piani di Rientro, ovvero le principali misure correttive necessarie a colmare i gap di sicurezza individuati nel corso delle varie analisi, comprese quelle tecniche. In passato la gestione dei Piani di Rientro relativi alle differenti attività di sicurezza ha coinvolto l'apporto di più funzioni del Gruppo Poste Italiane. Nel corso del 2020 è stato realizzato un progetto finalizzato alla gestione integrata dei Piani di Rientro; attualmente sono gestite in modalità integrata le azioni relative alle analisi di Penetration Test, Code Review Dinamica e Code Review Statica. Inoltre, proseguono gli approfondimenti per integrare nel tool a supporto le risultanze dei Vulnerability Assessment. A partire da dicembre 2021 sono gestite nei

monitoraggi le azioni di VA per le quali non sono applicabili le attività massive di patching & hardening.

In aggiunta a quanto detto, Poste Italiane ha intrapreso una serie di ulteriori iniziative:

  • ha elaborato un Security Planning, definendo e attuando una metodologia per la pianificazione delle verifiche tecniche di sicurezza (Penetration Test, Code Review Statica e Dinamica) derivanti da requisiti normativi/contrattuali e dal processo di Security By Design;
  • ha esteso il perimetro di analisi del Cyber Risk agli ambiti BancoPosta, PostePay, Poste Vita, Poste Assicura, Poste Welfare Servizi e ad ulteriori perimetri di compliance/sicurezza;
  • ha istituito il Comitato di Sicurezza Informatica – DTO, un tavolo periodico di lavoro tra le funzioni Sicurezza Informatica e Digital, Technology & Operations con l'obiettivo di programmare e indirizzare le attività di sicurezza in maniera congiunta e identificare le aree di miglioramento;
  • per garantire una migliore gestione del tema, la responsabilità della sicurezza informatica di Gruppo è stata affidata a un Chief Information Security Officer (CISO).

Al fine di garantire la continuità operativa aziendale per la gestione di situazioni di crisi conseguenti a incidenti di portata settoriale, aziendale o catastrofi estese che colpiscono il Gruppo, Poste Italiane ha definito e implementato un piano di continuità operativa aziendale basato su un'appropriata identificazione dei sistemi maggiormente critici, delle potenziali minacce che possono realizzarsi su di essi e delle contromisure da adottare. Tale piano deve, quindi, descrivere i criteri,

le procedure, le misure tecniche e organizzative e gli strumenti adottati per la gestione delle emergenze (Contingency Plan) e per il ripristino delle condizioni operative antecedenti il verificarsi di un evento dannoso (Disaster Recovery) in conformità ai Service Level Agreement (SLA) concordati con il cliente interno. Per garantirne l'efficacia nel tempo, il piano di continuità operativa viene testato e aggiornato con frequenza periodica (almeno semestralmente) ed a fronte di rilevanti innovazioni organizzative, tecnologiche e infrastrutturali oppure, più in generale, in tutte quelle situazioni in grado di generare nuovi rischi.

Covid-19: gestione integrata e continuità operativa dello smart working

Il protrarsi del contesto emergenziale ha reso fondamentale continuare a porre l'attenzione sugli impatti da questo generati. In continuità con quanto fatto durante le fasi più acute della pandemia, Poste Italiane ha proseguito nella gestione degli aspetti di sicurezza informatica legati all'emergenza in corso. Partendo da essi, successivamente, sono stati definiti i driver utilizzati per l'attuazione delle Strategie di Sicurezza Informatica. Di seguito si riportano i principali driver adottati:

In continuità con quanto già avviato nel 2020, e con riferimento ad interventi e presidi messi in atto da Poste Italiane in materia di monitoraggio e verifica della sicurezza, il Gruppo ha mantenuto in vita diverse iniziative mirate a garantire una continuità al proprio modello di smart working. Nello specifico, l'Azienda ha effettuato:

  • monitoraggio continuo del numero dei collegamenti VPN, tipologia, finalità e sicurezza degli accessi remoti alla intranet aziendale;
  • monitoraggio del livello di aggiornamento, patching e sicurezza dei sistemi operativi utilizzati, sia per i PC/laptop aziendali che per i dispositivi BYOD (Bring Your Own Device);
  • monitoraggio degli accessi di terze parti e dei relativi aspetti di sicurezza;
  • monitoraggio degli accessi di AdS (Amministratori di Sistema) e dei relativi aspetti di sicurezza;
  • verifica ed eventuale blocco di connessioni remote provenienti da indirizzi IP stranieri e/o non attendibili in termini di sicurezza.

Computer Emergency Response Team (CERT)

Poste Italiane ha istituito nel 2013 il Computer Emergency Response Team, per poter garantire a livello di Gruppo il presidio delle attività di cybersecurity e data protection, e contrastare in maniera attiva la criminalità informatica. Il team si compone di esperti di sicurezza informatica che esplicano le proprie funzioni operando in tempo reale 24 ore su 24 per prevenire i rischi, gestire gli incidenti informatici che colpiscono i sistemi aziendali ed elaborare azioni in risposta a eventi di tipo cibernetico, rafforzando in questo modo la capacità di difesa dell'intera Azienda. Tale organizzazione si inserisce nel contesto di una più ampia rete di strutture similari, sia a livello nazionale che internazionale, con cui interagisce costantemente condividendo informazioni, indicatori di compromissione e modelli di attacco in generale. Coerentemente a quanto detto, Poste Italiane collabora con la struttura CNAIPIC (Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche) della Polizia Postale.

Il CERT ha strutturato i propri servizi in maniera tale da assicurare la protezione complessiva del business di Poste Italiane, agendo su una serie di livelli:

  • perimetro esterno, che previene attacchi raccogliendo e scambiando informazioni su minacce e vulnerabilità che possono colpire i servizi del Gruppo;
  • perimetro interno, che protegge le infrastrutture aziendali e risponde a potenziali emergenze informatiche.

Poste Italiane si dedica costantemente ai propri dipendenti e clienti in termini di attenzione e sicurezza; a riprova di ciò il Gruppo ha costituito il Business Control Center e ha siglato il patto sulla sicurezza con la Polizia Postale, nonché gli accordi siglati con le istituzioni e le azioni di prevenzione portate avanti quotidianamente.

Il Business Control Center (BCC) è l'area della Sede Centrale nella quale vengono monitorati i processi di business di Poste Italiane secondo un modello integrato di erogazione dei servizi; si presenta come il fulcro tecnologico aziendale. Tra i compiti cui tale funzione è preposta, ritroviamo:

  • il controllo real-time, 24 ore su 24, dei servizi erogati dal Gruppo;
  • la tutela della sicurezza dei clienti all'interno degli Uffici Postali e del personale in tutte le sedi di lavoro;
  • il contrasto alle frodi e ai crimini informatici;
  • la sperimentazione dei servizi offerti dall'Azienda.

Il BCC si compone di sette sale di controllo che sfruttano applicazioni e strumentazioni all'avanguardia che garantiscono il corretto funzionamento della rete logistico-postale ed assicurano l'erogazione dei servizi e la corretta comunicazione a favore dei clienti di Poste Italiane.

Poste Italiane preserva inoltre il solido rapporto collaborativo con la Polizia Postale e delle Comunicazioni. Tale accordo ha previsto attività di prevenzione e contrasto degli illeciti afferenti i prodotti e processi produttivi dei servizi offerti dal Gruppo Poste Italiane; attività di vigilanza negli Uffici Postali durante i periodi di pagamento programmati, l'istituzione di task-force con il compito di analizzare le nuove metodologie di frode informatica, nonché lo sviluppo di nuovi strumenti di cybersecurity. Tali provvedimenti si sono resi necessari per far fronte ai cambiamenti intervenuti negli scenari e alle nuove tipologie di eventi malevoli. Ciò ha sollecitato l'Azienda a riadeguare rapidamente le proprie operazioni nel corso degli anni, in particolar modo con riferimento ai sistemi di pagamento per l'e-commerce e ai servizi finanziari e assicurativi, per i quali è risultato necessario intensificare l'attività di controllo e di aggiornamento delle strutture fisiche e informatiche di security.

Protezione dei dati personali

Poste Italiane, tenendo costantemente a mente gli sviluppi del contesto socio-economico della comunità nella quale è immersa, ha potenziato nel corso degli anni il proprio sistema normativo aziendale in ambito di protezione dei dati, garantendo la piena compliance alle disposizioni vigenti e, in particolare, a quanto disciplinato all'interno del General Data Protection Regulation (GDPR) facendosi carico del controllo del processo di riesame della direzione a livello di Gruppo, come disposto all'art. 32. Tale sistema normativo, composto da procedure, linee guida e politiche, è applicato anche nei rapporti con tutti i partner e fornitori, al fine di garantire una corretta gestione dei rischi legati al tema della privacy in tutte le operazioni del Gruppo. Il mancato rispetto degli standard definiti dal sistema che conduce al verificarsi di violazioni, può comportare l'applicazione ai dipendenti delle sanzioni disciplinari previste dal CCNL di Poste Italiane, gradualmente più severe in base alla gravità della violazione (ammonizione scritta, multa, sospensione dal servizio con privazione della retribuzione, licenziamento senza preavviso ecc.).

Poste Italiane, a tal proposito, ha predisposto una Policy Aziendale in materia di Protezione Dati Personali e dalle Linee Guida Privacy e Sistema di Gestione della protezione dei dati personali, quest'ultima introdotta con l'obiettivo di garantire una gestione dei dati uniforme a livello di Gruppo. In particolare, la Linea Guida definisce il modello privacy aziendale e dà attuazione ai principi di Privacy by Design e Privacy by Default, che stabiliscono la necessità da parte dell'Azienda di assicurare un'adeguata protezione dei dati personali fin dalla progettazione dei prodotti/servizi e dei sistemi informatici e di garantire il rispetto della normativa privacy in via predefinita nei processi di raccolta e trattamento dei dati. Poste Italiane si impegna inoltre ad assicurare una corretta gestione dei rischi in materia di protezione dei dati, attraverso il monitoraggio dei principali processi adottati dal Gruppo Poste Italiane e le relative responsabilità.

Il Gruppo tutela e promuove la salvaguardia dei dati personali e dei diritti di tutti gli stakeholder con cui interagisce attraverso politiche e campagne di informazione e di sensibilizzazione per la tutela dei dati

Il Framework Privacy di Poste Italiane nasce con l'obiettivo di garantire il rispetto di tali obblighi e aspirare al miglioramento continuo del sistema di gestione. Tale framework fornisce la ricognizione delle aree d'intervento in cui operano i relativi presidi organizzativi e tecnici sviluppati, al fine di offrire con continuità il monitoraggio dei progressi raggiunti.

Poste Italiane individua per tutto il Gruppo la figura del Data Protection Officer, soggetto esperto di privacy che assume la responsabilità di vigilare sull'osservanza della normativa in materia di protezione dei dati personali da parte del titolare del trattamento, così come disposto dal GDPR. Inoltre, proprio attraverso l'esplicazione delle proprie mansioni, garantisce anche l'impulso verso un continuous improvement.

Coerentemente con tale impostazione, la funzione Privacy garantisce un presidio nomofilattico a livello di Gruppo per tutte le responsabilità relative alle tematiche di protezione dei dati personali e coordina lo sviluppo del suddetto framework.

Il Centro Servizi Privacy opera all'interno di tale funzione ed è incaricato di rappresentare un punto di riferimento unico in materia privacy per i clienti, nonché di raccogliere e gestire in maniera efficiente e centralizzata tutte le istanze che pervengono da quest'ultimi, come ad esempio le richieste di accesso, rettifica o integrazione ai dati personali e di variazione dei consensi espressi, monitorandone altresì l'andamento, al fine di identificare eventuali opportunità di perfezionamento dei processi aziendali.

Il Centro Servizi Privacy, proprio in ragione del suo approccio verso il miglioramento continuo, la peculiare gestione delle richieste dei clienti e la corretta compliance alle disposizioni normative, ha ottenuto la certificazione del proprio sistema di gestione per la sicurezza delle informazioni in accordo allo standard ISO 27001.

INNOVAZIONE

Principali capitali Obiettivi Indicatore (KPI) Target Baseline Stato attuazione
2021
Outcome
% di contratti paperless
% di clienti acquisiti tramite canali ·
50% entro il 2025
Sviluppo e diffusione di servizi digitali e
digitali
15% entro il 2025
2021
New
paperless nella fornitura di energia
% di bollette digitali e/o pagamenti ·
30% entro il 2025
digitali
Installare cassette postali SMART Numero di cassette postali
SMART
10.500 entro il 2025 2019 · 400
Incrementare le transazioni digitali
effettuate da app o da web
Numero transazioni digitali 100 milioni entro il 2022 2019 · 215 milioni
Incrementare il numero di Postepay EVO Numero di Postepay EVO 11,6 milioni entro il 2024 2019 · 16,1 millioni
Incrementare il numero di carte
biodegradabili
Numero di carte biodegradabili 16 milioni entro il 2024 2020 1,1 milioni
Incrementare il numero di transazioni
tramite carta (inclusi i prelievi e le
ricariche)
Numero di transazioni 2,7 miliardi entro il 2024 2019 · 3,6 miliardi Q DECENT WORK AND
O ECONOMIC GROWTH
Fisico/Strutturale Aumentare il numero di pagamenti per beni
e servizi online
Numero di pagamenti online 894 milioni entro il 2024 2019 · 917 milioni
Incrementare le transazioni digitali per i
diversi prodotti del Gruppo Poste Italiane
Numero di transazioni digitali
ambito servizi finanziari,
assicurativi e di pagamenti
+50% entro il 2024 2020 · +37%
Intellettuale Incremento merchant abilitati ad accettare
pagamenti con Codice
Numero merchant abilitati 500.000 entro il 2024 2019 · 18,670,5 INDUSTRY, INNOVATION
Finanziario Dematerializzazione Processo
Emissione/Pagamento/Rimborso Vaglia a
sportello
% di UP in cui si dematerializzano
i processi
100% in roll out 2020 · 100% ANDINFRASTRUCTUR
Sostituzione di tutte le divise del personale ·
operativo PCL
Numero divise del personale
operativo PCL sostituite
40.000 (tutti gli addetti)
entro il 2024
2021 New
Incrementare i Wallet Postepay Numero di Wallet Postepay 10,5 milioni entro il 2024 2019 · 16,5 millioni
Incrementare il livello di automazione dei
processi di back office
% delle risorse di back office
supportate da processi digitali
automatizzati
75% entro il 2024 2020 · 40%
Progetto RDS-Richiesta Digitale dei Servizi · Numero app realizzate Sviluppo app entro il 2022 2020 · Sviluppo
software in
fase avanzata
Digitalizzazione Ricevuta Cliente Digitalizzazione ricevuta cliente Digitalizzazione ricevuta
cartacea entro il 2021
2020 · Sviluppo
software in
fase avanzata
Eliminazione della distinta cartacea
utilizzata per i prodotti diretti ai Centri di
Distribuzione
Nº fogli di carta formato A4
risparmiati
8 millioni entro il 2022 2021 New
Sviluppo canali di pre-vendita e vendita di
prodotti e servizi in ottica di multicanalità
% di nuovi funnel realizzati in
multicanalità
75% entro il 2024 2020 · 67%

Innovazione e digitalizzazione di prodotti, servizi e processi

Per rispondere ai grandi cambiamenti nel panorama competitivo mondiale, dovuti a una crescente ricerca del successo sostenibile, le imprese hanno dovuto ripensare i propri prodotti, servizi e processi. Per Poste Italiane l'innovazione e la digitalizzazione rappresentano due driver di fondamentale importanza per il progresso strategico. Infatti, al fine di offrire soluzione tecnologiche all'avanguardia, l'Azienda si impegna a integrare i propri prodotti e servizi anche con quelli di terze parti. Attraverso tali driver, il Gruppo si pone come attore principale nel cammino di innovazione e digitalizzazione del

Paese, assicurando l'accessibilità e la funzionalità della propria offerta a tutti i cittadini e promuovendo una maggiore connessione con il tessuto imprenditoriale e la Pubblica Amministrazione. Inoltre, il Gruppo amplierà nel corso del 2022 il ventaglio diversificato di servizi che già eroga attraverso l'ingresso nel settore energetico, tramite un approccio 100% green. Tale progetto correla le tematiche legate alla transizione green con l'obiettivo di innovazione e digitalizzazione che persegue l'Azienda, rappresentando una grande opportunità di sviluppo sostenibile a livello nazionale.

+15%

di acquisizione clienti tramite canali digitali

Poste Italiane identifica l'innovazione e la digitalizzazione come driver del progresso strategico, necessari per poter offrire soluzioni tecnologiche all'avanguardia

A causa della pandemia da Covid-19, il Paese è stato costretto ad accelerare un processo di innovazione e digitalizzazione dei servizi già avviato negli anni precedenti. Con il protrarsi del contesto emergenziale, che ha provocato un notevole switch delle aziende verso soluzioni digitali, Poste Italiane ha implementato una serie di soluzioni tecnologiche che si sono tradotte, rispetto al 2020, in un aumento del 38% delle operazioni customer oriented direttamente eseguite tramite canali digitali.

Il Gruppo, in maniera rapida ed efficace, è riuscito ad adattarsi ad un contesto socio-economico in evoluzione, adottando un approccio innovativo nell'integrare i propri servizi tradizionali con nuove proposte.

Innovazione e digitalizzazione dei prodotti e servizi

Nel corso del 2021, il Gruppo, grazie al suo costante impegno nella ricerca di soluzioni digitali innovative e alla propria capacità di integrare nuovi modelli di business, ha raggiunto importanti traguardi in termini di sviluppo e di creazione di valore condiviso per la società e per il Paese. Poste Italiane ha, infatti, messo in atto un processo di rivisitazione del proprio ventaglio d'offerta di prodotti e servizi.

Pagamenti e conti correnti

Per quanto concerne i pagamenti, Poste Italiane si è impegnata nel miglioramento della customer experience in relazione alla fruizione dei servizi disponibili offerti in una logica sempre più omnicanale.

Nel corso del 2021, in continuità con quanto avviato nel 2020 a causa della pandemia, il Gruppo ha implementato il settore dei pagamenti digitali, grazie a un ecosistema di servizi di incasso e pagamento messi a disposizione della clientela, sia essa consumer, business o PA, fruibili sia attraverso la rete fisica, sia mediante i canali App e web. Inoltre, è stata prevista l'accettazione dei pagamenti innovativi tramite il circuito Alipay. Nello specifico, PostePay ha sviluppato una nuova

funzionalità di pagamento, disponibile presso gli Uffici Postali, che consente ai titolari del wallet Alipay di effettuare pagamenti in app tramite codice QR. Il cliente che sceglie di pagare con wallet Alipay può inquadrare il QR Code generato sul display del PAD allo sportello, autorizzando il pagamento in App tramite digitazione del PIN o riconoscimento biometrico.

Sempre con riguardo al settore dei pagamenti digitali, Poste Italiane ha lanciato il servizio SoftPos, abilitando come primo esercente il corriere espresso SDA. La tecnologia Tap on Phone ("SoftPOS") permette di abilitare i dispositivi Android ad autorizzare pagamenti contactless di qualsiasi importo, attraverso l'inserimento del PIN sul dispositivo stesso, senza dover utilizzare un device hardware aggiuntivo.

Nell'ambito della monetica, in continuità con gli anni passati, nel 2021 il Gruppo ha lanciato nuovi servizi e prodotti sempre più avanzati e innovativi, quali la nuova carta di debito Postepay per conti correnti BancoPosta retail e business, congiuntamente con le realizzazioni di importanti partnership in ambito acquiring.

Inoltre, per quanto concerne la piattaforma di Open Banking, Poste Italiane ha permesso di gestire conti e carte direttamente tramite App BancoPosta e PostePay. Tali iniziative sono volte a rendere le infrastrutture di Poste Italiane sempre più aperte, garantendo alla clientela un servizio sempre più completo e integrato. Grazie ai servizi di Open Banking del Gruppo Poste Italiane, è possibile avere in App PostePay e App BancoPosta i conti correnti e le carte di pagamento che si detengono presso altre banche o prestatori di servizi di pagamento.

È altresì possibile aprire un conto BancoPosta direttamente da device, scegliendo la tipologia (opzioni "Start Giovani", "Start" e "Medium") e seguendo le istruzioni fornite dall'applicazione. Il conto viene aperto in pochi giorni e attivato sin da subito. Nell'ambito del modello di servizio "Premium", dedicato ai clienti ad alta patrimonializzazione ed esigenze sofisticate, è possibile gestire e fornire una consulenza a distanza al termine della quale il cliente ha la possibilità di firmare i documenti necessari mediante firma elettronica avanzata attraverso l'area dedicata del sito di Poste Italiane. Il consulente Premium è un professionista selezionato con estrema attenzione, che segue un percorso formativo continuo altamente specializzato.

In relazione ai conti correnti Business e Pubblica Amministrazione, è stato lanciato sul mercato il nuovo conto corrente BancoPosta Business Link destinato al segmento di clientela Small Business, che prevede un'offerta modulare accessibile dalla rinnovata piattaforma online di Internet Banking e da una nuova pp.

In continuità con l'offerta proposta nel 2020, si è proceduto anche nel 2021 a realizzare la stessa promozione, già implementata per la clientela retail e correlata alla cessione del credito d'imposta. Si è inoltre mantenuta attiva la promozione che ha previsto il rimborso delle spese di tenuta conto per i clienti che sottoscrivevano, anche non contestualmente, l'apertura del conto corrente BancoPosta Affari con abbinato il servizio Postepay "Codice" o il servizio di acquiring "Tandem POS Fisico" (che consente l'accettazione di pagamenti con carte di credito, di debito o prepagate anche in modalità contactless). Durante l'anno è stata arricchita l'offerta dedicata ai Piccoli Operatori Economici (POE), attraverso l'evoluzione dei canali di vendita.

Nel 2021, è stata altresì proposta una promozione, secondo la quale, con la richiesta del servizio acquiring Tandem Mobile POS o Tandem POS Fisico e, contestualmente, con la richiesta di una carta PostePay Evolution Business, sarà restituito il canone del primo anno della carta stessa. Tale offerta rimarrà valida fino al 31 dicembre 2022.

In ambito nuovi prodotti, nel 2021 Poste Italiane, in collaborazione con il nuovo partner Santander Consumer Bank, ha realizzato e rilasciato il prodotto Prestito Personale BancoPosta.

Inoltre, l'Azienda ha promosso l'utilizzo degli ATM in alternativa allo sportello per il ritiro del contante e l'utilizzo di tutti i canali digitali e le app per effettuare le varie operazioni. In questo scenario di grande evoluzione digitale, l'offerta del Gruppo vuole essere sempre più orientata all'utilizzo della moneta elettronica, e alla contestuale lotta al contante. A tal proposito, la ricerca e gli sforzi messi in campo dall'Azienda, anche a supporto delle iniziative promosse dal Governo, hanno consentito il lancio di una serie di ulteriori nuovi prodotti e servizi:

Postepay Digital, la prima carta prepagata Postepay al 100% digitale, idonea per i pagamenti online, pagamenti di trasporti, pagamenti attraverso QR code nelle attività convenzionate o Google Pay per i

possessori di uno smartphone Android abilitato. Si gestisce dall'App Postepay e consente di richiedere un codice IBAN associato alla carta per effettuare e ricevere bonifici, accreditare lo stipendio o domiciliare le utenze. È possibile, per gli utenti che scelgono la versione con IBAN, richiedere gratuitamente presso il proprio domicilio anche la versione "fisica" della carta, al fine

di poter prelevare contante da qualsiasi sportello automatico ATM e pagare in tutti i negozi convenzionati con il circuito Mastercard. La carta Postepay Digital ha ricevuto il premio "Eletto Prodotto dell'Anno 2021" nella categoria "servizi pagamenti smart". Il riconoscimento è assegnato annualmente in base alle preferenze espresse dai consumatori attraverso la più importante ricerca italiana sull'innovazione, la sostenibilità e la soddisfazione del cliente.

  • Postepay PA, la prepagata interamente dedicata alla Pubblica Amministrazione, che ha consentito, sin dal suo lancio, la possibilità di gestire i fondi e i contributi da erogare ai cittadini. Alla carta è associato un codice IBAN, visualizzabile da App Postepay e Bancoposta e da sito postepay.it, che permette la ricezione di Bonifici SEPA e Postagiro a valere sulla carta.
  • Postepay Green, la nuova carta prepagata biodegradabile, composta da materiali di origine biologica a minore

impatto ambientale, riservata ai ragazzi dai 10 ai 17 anni. La prepagata consente ai giovani clienti di effettuare pagamenti in totale sicurezza e velocità, e ai genitori di controllare le transazioni (parental control) e ricaricare rapidamente la carta attraverso il sistema di "paghetta". Tali servizi possono essere utilizzati sia da canale web che da App.

Codice Postepay, il nuovo servizio che consente agli esercenti di gestire i pagamenti da App PostePay attraverso QR code, rappresentando una soluzione di incasso semplice e sicura per professionisti, artigiani e piccoli operatori economici del territorio. Il pagamento tramite Codice, consentito anche all'interno degli Uffici

Postali, è stato recentemente integrato con una promozione che permette di ricevere un cashback per ciascuna transazione effettuata. Tale iniziativa è stata prorogata fino al 31 marzo 2022 e riconosce la possibilità di ricevere 3 euro di cashback per ogni transazione con Codice Postepay di almeno 10 euro nei punti vendita aderenti all'iniziativa, per un

massimo di 15 euro giornalieri. Inoltre, è disponibile il processo di vendita online per consentire l'acquisto del servizio Codice in modalità self, oltre alla modalità che prevede la generazione in Ufficio Postale di liste di utenti

interessati al servizio (lead) che vengono successivamente contrattualizzati attraverso i referenti commerciali o il contact center. Infine, nel mese di ottobre 2021, nella prospettiva di ottimizzare e ampliare i canali di vendita, il Gruppo ha rilasciato la funzionalità Codice WEB nell'ambito dell'offerta per i Grandi Clienti, con l'obiettivo di uniformare le user-experience del servizio di pagamento con Codice, sia online che in-store. Questa nuova funzionalità consente di pagare online inquadrando il codice QR sul sito web dell'esercente convenzionato.

La carta PostePay Evolution è la carta prepagata dotata di un codice IBAN pensata per chi, oltre alle tradizionali funzioni di una Postepay Standard, desidera fruire delle principali operazioni bancarie senza essere legato a un conto corrente. Tale carta consente di trasferire denaro tramite bonifici/postagiro, la domiciliazione delle utenze

e l'accredito dello stipendio o della pensione. La carta è accettata nei numerosi punti vendita, fisici e online, che espongono il logo Mastercard. È disponibile anche una versione "business" della stessa (Postepay Evolution Business), con servizi dedicati alle esigenze di

liberi professionisti dotati di Partita Iva e ditte individuali. Tale carta offre la possibilità di inviare denaro online 24 ore su 24, mediante la partnership con Western Union, non solo tramite App Postepay, ma anche da canale web verso oltre 200 Paesi.

La carta IoStudio Postepay è la Carta dello Studente realizzata dal Ministero dell'istruzione, dell'Università e della Ricerca, distribuita agli studenti delle scuole superiori. La carta attesta lo status di studente in Italia e all'estero, offrendo agevolazioni e vantaggi negli esercizi commerciali convenzionati con il MIUR e permette di aderire a ScontiPoste. La Carta dello Studente presenta le funzionalità di pagamento della carta Postepay ed è caratterizzata da elevati standard di sicurezza, vietando i pagamenti verso esercenti appartenenti a categorie merceologiche come gioco d'azzardo, servizi per adulti e vendita di liquori.

Poste Italiane nei pagamenti digitali PostePay

accompagna la transizione digitale

Poste Italiane ha avuto un ruolo di primo piano nell'approccio alla transizione digitale, che ha comportato un notevole incremento dell'utilizzo della moneta elettronica, accompagnata alla crescita del fenomeno dell'e-commerce.

Nel primo semestre del 2021, infatti, si sono registrati 1,6 milioni di utilizzatori in più delle transazioni digitali e un aumento del 130% dei pagamenti tramite app. In questo panorama di cambiamento si inserisce l'azione del Gruppo che ha contribuito in maniera decisa all'alfabetizzazione di una parte della popolazione italiana che non presentava familiarità con il pagamento digitale. Inoltre, il Gruppo ha incrementato le possibilità di pagamento contactless nei propri punti fisici, anche per i piccoli importi relativi alle spese quotidiane.

Infine, da ottobre 2021 tutte le carte di pagamento Poste Italiane rientrano negli asset Poste Pay, che, in qualità di intermediario specializzato, ha incentivato la gamma di servizi evolutivi a beneficio di tutti i clienti dell'Azienda.

Sempre con particolare attenzione al mondo business, in ambito acquiring, nel 2021 si è conclusa la collaborazione avviata dal Gruppo con Lottomatica Italia Servizi (LIS) durante l'anno precedente, che prevedeva l'abilitazione dei 54mila punti vendita della rete al servizio di accettazione dei pagamenti bill payments tramite Codice Postepay. Nei primi mesi del 2022 tale partnership si è risolta nell'acquisizione, da parte del Gruppo, di LIS da IGT (International Game Technology PCL).

Poste Italiane acquisisce il 100% di LIS Il Gruppo rafforza la sua presenza nel mercato dei pagamenti

Poste Italiane, attraverso la propria controllata PostePay S.p.A., ha firmato un accordo vincolante per l'acquisizione del 100% di LIS Holding S.p.A. ("LIS") da International Game Technology PCL ("IGT") per un corrispettivo totale di €700 milioni, sulla base di un Enterprise Value di €630 milioni ed una cassa netta disponibile pari a €70 milioni.

LIS è attiva nel mercato italiano dei pagamenti di prossimità attraverso una rete di circa 54.000 punti vendita convenzionati e offre servizi, tra i quali il pagamento dei bollettini, carte di pagamento prepagate, ricariche di telefonia e vouchers ed altre soluzioni per esercenti e imprese. Avvalendosi di una piattaforma paytech proprietaria, LIS beneficia di economie di scala, tecnologia e competenza.

Tale acquisizione rafforzerà maggiormente la presenza di Poste Italiane in un mercato in rapida crescita quale quello dei pagamenti, creando valore per l'Azienda e per tutti gli stakeholders e marcando un ulteriore avanzamento nell'ambito della strategia omnicanale integrata di Gruppo. L'operazione, inoltre, consolida la crescita di PostePay anche nel mercato dei pagamenti di prossimità e rafforza i servizi di acquiring e i prodotti offerti alle PMI in coerenza con la strategia omnicanale integrata al centro del Piano "2024 Sustain & Innovate".

I CdA di Poste Italiane e PostePay hanno approvato l'operazione che rimane soggetta alle consuete condizioni di closing, tra cui l'ottenimento delle approvazioni regolamentari. La chiusura della transazione è attesa entro il terzo trimestre del 2022.

Nel corso del 2021, è proseguita la partnership con ENI attraverso la progressiva attivazione dei servizi di acquiring Postepay (POS fisico e in modalità digitale tramite la soluzione Paga con Postepay presente all'interno dell'app ENI Station) presso le stazioni di servizio aderenti all'offerta. La sinergia con ENI ha portato Poste Italiane ad attivare, in oltre 2.800 stazioni di servizio, il pagamento dei bollettini PagoPa, il servizio con il quale è possibile pagare tasse, bolli e altre tipologie di versamento a favore della Pubblica Amministrazione. Questa possibilità è stata estesa anche sulla rete di accettazione LIS PAY.

Inoltre, in ambito trasporti, è proseguito il servizio di accettazione delle carte di pagamento tramite l'acquiring di PostePay presso i POS fisici di Trenitalia e nell'ambito del servizio di acquiring e-commerce virtual POS Corporate, sono stati rilasciati i servizi MO.TO. (Mail Order/Telephone Order) per l'accettazione dei pagamenti con carta tramite canale telefonico, i pagamenti con salvataggio dati carta, COF (Card on File), ed i pagamenti ricorrenti (Recurring).

Il 5 maggio 2021 PostePay e American Express hanno sottoscritto un accordo, il quale prevede che PostePay fornisca attività di promozione per ampliare l'offerta commerciale ai propri clienti. Inoltre, la collaborazione riguarda anche i servizi relativi all'attivazione e gestione operativa dei terminali POS presso gli esercizi per l'accettazione delle Carte American Express.

Infine, nel corso del 2021 è stato realizzato un ampliamento della collaborazione tra PostePay e Bancomat. Oltre alla licenza "acquiring", che permette di accettare pagamenti su circuiti Bancomat e PagoBancomat presso Uffici Postali, ATM Postamat ed esercizi convenzionati PostePay, sono state attivate anche le licenze "issuing", per emettere carte PostePay anche sui circuiti "made in Italy" Bancomat e Pagobancomat. Insieme PostePay e Bancomat valgono 64 milioni di carte tra debito e prepagate, e quest'ultime emesse da PostePay rappresentano circa il 60% della totalità del mercato. Inoltre, il 25% delle transazioni e-commerce in Italia avviene attraverso una carta di Poste Italiane, con la media di circa 1 milione di operazioni al giorno toccata nell'ultimo trimestre del 2020. L'estensione dell'accordo risiede nella possibilità di valorizzare l'interoperabilità delle piattaforme di pagamento digitali di PostePay e Bancomat (BancomatPay) grazie alla rapidità e la semplicità del QR code, già sfruttata con successo per il cashback. Il progetto contribuirà a sviluppare la cultura dei

pagamenti digitali nell'interesse dell'intero Paese. Con riferimento ai servizi di issuing, sono state anche introdotte le seguenti iniziative:

  • Apple Pay, consente di effettuare pagamenti contactless con le carte di pagamento prepagate e di debito Postepay tramite gli smartphone IOS abilitati al servizio.
  • Onboarding App in UP tramite QR code, consente ai clienti di abilitare i propri strumenti di pagamento in modalità singola o massiva presso l'Ufficio Postale. Il cliente deve inquadrare un QR code messo a disposizione dall'operatore di sportello.

  • Prelievo cardless, per i titolari di carte prepagate e di debito Postepay è possibile prelevare dagli ATM Postamat in modalità cardless senza necessità di inserire la carta. Il cliente potrà prelevare utilizzando l'App PostePay, inquadrando il QR code mostrato a video dall'ATM.
  • Postepay Open, consente di ricaricare la propria carta prepagata Postepay addebitando un conto corrente detenuto presso un'altra Banca (Payment Initiation Service -PIS) e visualizzare il saldo e la lista movimenti del conto corrente selezionato direttamente in App Postepay (Account Information Service – AIS).
  • Postepay Debit retail e business, la nuova Carta di Debito emessa da PostePay. La carta dedicata alla clientela retail è in grado di abilitare il correntista ai Servizi innovativi dell'Ecosistema PostePay, integrandoli con i servizi di una Carta di Debito tradizionale, mentre la carta di debito business permette alla clientela di utilizzare servizi aggiuntivi rispetto a quelli precedentemente esistenti (ad esempio pagamenti ecommerce ed abilitazione della carta in app business).

Tap & Go ®Il trasporto pubblico diventa contactless

Grazie all'accordo tra PostePay S.p.A., Mastercard e le società che gestiscono il trasporto pubblico a Milano, Roma, Torino, Bari e Napoli, è stato introdotto il servizio Tap & Go® che offre la possibilità di accedere e viaggiare su mezzi di trasporto pubblici (metro, tram, autobus) senza dover acquistare preventivamente il biglietto cartaceo.

Nello specifico, tale collaborazione consente di utilizzare una carta prepagata o di debito PostePay aderente al circuito Mastercard per pagare direttamente ai tornelli contactless abilitati. È altresì possibile completare il pagamento utilizzando Pay per iPhone o Google Pay per gli smartphone Android.

Il servizio non ha costi aggiuntivi rispetto a quelli già previsti dalla società di trasporto pubblico.

Incassi

Nell'ambito del comparto incassi, è ormai consolidato il ruolo di Poste Italiane all'interno del sistema PagoPA, con l'estensione dell'offerta e dei servizi rivolti alla Pubblica Amministrazione Centrale (PAC) e Locale sui canali digitali (web e App).

Sin da maggio 2020, anche PostePay S.p.A., in aggiunta a BancoPosta, si è accreditata direttamente come prestatore di servizi di pagamento sul sistema PagoPA, rendendo così possibile effettuare i pagamenti tramite il servizio PagoPA su tutti i canali digitali, presso gli Uffici Postali e attraverso i Portali degli Enti creditori, anche per avvisi di pagamento a valere su conti correnti bancari.

In ottemperanza al Decreto Ministeriale del MEF del 30 aprile 2021 Poste ha sviluppato la soluzione "Piattaforma Incassi per le Amministrazioni dello Stato", che consente la gestione dei pagamenti relativi alle pratiche di competenza delle Pubbliche Amministrazioni Statali utilizzando il Bollettino postale come strumento di incasso sui C/C postali delle Tesorerie.

Un'importante evoluzione nell'ambito del risparmio digitale è stata rappresentata dal lancio del Salvadanaio Digitale sull'App BancoPosta e consultabile anche sull'App PostePay. Il Salvadanaio Digitale è un servizio digitale, completamente gratuito, che, attraverso la gestione digitale del libretto Smart, del Conto BancoPosta e/o della prepagata Postepay Evolution, permette al cliente di accantonare delle somme e raggiungere dei micro-obiettivi di spesa e/o risparmio. La funzionalità consente di creare fino a un massimo di 5 obiettivi di risparmio contemporaneamente per un importo complessivo massimo di 5 mila euro. Per creare l'obiettivo il cliente sceglie la somma che intende accumulare, la data entro cui raggiungerlo (da 1 a 24 mesi) e la relativa categoria (come ad esempio viaggi, tempo libero), con la possibilità di personalizzarla. Attraverso la funzionalità di condivisione è inoltre possibile richiedere ad amici e parenti un contributo per raggiungere più velocemente l'obiettivo. Poste Italiane, attraverso l'implementazione del Salvadanaio Digitale, intende promuovere l'educazione al risparmio, fidelizzare i clienti e attrarne di nuovi, incoraggiando anche le fasce di clienti più giovani. Nell'ambito dei Libretti, sempre grazie al sito e alle App aziendali, è possibile aprire un Libretto di Risparmio Smart, che permette di gestire i propri risparmi direttamente online.

A giugno 2021 è stato progressivamente attivato il nuovo servizio Bonifico SEPA istantaneo (o SCT Instant) sui canali digitali, abilitando i titolari di carte Postepay con IBAN e i correntisti BancoPosta a disporre pagamenti che sono accreditati al beneficiario in meno di 10 secondi. Il Cruscotto Addebiti Diretti SEPA, reso disponibile progressivamente sui canali web e App a partire da marzo 2021, consente ai titolari di carte Postepay con IBAN e ai correntisti BancoPosta di poter gestire in autonomia delle proprie domiciliazioni. Anche in mobilità e in modalità omnichannel il cliente potrà consultare i propri mandati e lo storico dei singoli addebiti, revocare e attivare nuovi mandati, inserire specifici limiti di importo e modificare le coordinate IBAN di addebito. In linea con la Roadmap della Banca Centrale Europea è stato completato l'iter di adesione al sistema di regolamento istantaneo TIPS (TARGET Instant Payment Settlement) abilitando i correntisti BancoPosta, i titolari di carte Postepay con IBAN e i titolati di Libretti di risparmio Smart alla ricezione di bonifici istantanei anche da parte dei PSP aderenti al circuito TIPS.

Tali iniziative sono volte a migliorare la User Experience dei clienti e, al contempo, abilitare nuovi casi d'uso favorendo la sostituzione di strumenti di pagamento tradizionali come assegni e vaglia.

Inoltre, è proseguita la proposizione dell'Offerta Supersmart, dedicata ai clienti che apportano nuova liquidità, che consente di accedere a tassi di interesse più elevati alla scadenza rispetto a quelli standard sulle somme accantonate. In particolare, l'Offerta Supersmart 180 Giorni è attivabile da poste.it, App BancoPosta e in Ufficio Postale.

Nel corso del 2021, Poste Italiane ha fatto il suo ingresso nel mercato dell'RC Auto, grazie alla realizzazione e al lancio del prodotto Poste Guidare Sicuri, per il quale è stato seguito un approccio graduale nell'abilitazione alla vendita da parte della rete distributiva. Il servizio è caratterizzato dall'ampiezza delle coperture e comprende una serie di estensioni di garanzia gratuite. La polizza auto del Gruppo è stata realizzata con l'obiettivo di mettere al centro la sicurezza di tutta la famiglia e, inoltre, presenta la formula "Guida Libera", che consente di ricercare la massima flessibilità nell'utilizzo del veicolo assicurato da parte dei membri del nucleo familiare. Per la sottoscrizione della polizza, il cliente deve prendere appuntamento in uno degli Uffici Postali abilitati, tramite l'ausilio dell'App BancoPosta o direttamente online, portando con sé tutta la documentazione indicata e in corso di validità.

Infine, sempre in ambito assicurativo, il Gruppo ha avviato la commercializzazione di una nuova offerta integrata dei rami Vita e Danni, grazie alla quale ai sottoscrittori di specifiche polizze Vita viene offerta congiuntamente una polizza Danni. Lo scopo di questa nuova offerta è quello di ridurre il fenomeno di sottoassicurazione del Paese, attraverso azioni di sensibilizzazione indirizzate alla clientela così come previsto dal Piano strategico "2024 Sustain & Innovate".

Mobile

In continuità con il 2020 e in linea con la strategia relativa ai servizi di comunicazione del Gruppo, nel corso del 2021 Poste Italiane, attraverso la controllata PostePay S.p.A., ha mantenuto gli accordi con due operatori nazionali, Open Fiber e TIM, allo scopo di portare ai privati e alle aziende soluzioni avanzate di connettività internet. La prima azienda fornisce servizi di accesso diretto a internet e di connettività al cliente finale, attraverso tecnologie d'accesso in fibra (FTTH) e in fibra misto rame (FTTC e FTTE). Il secondo accordo è relativo a servizi di accesso diretto a internet e di connettività al cliente finale, ma solo attraverso tecnologie FTTH. Con TIM si è puntato sullo sviluppo della rete FTTH in oltre 1.600 tra i principali comuni italiani entro il 2025; con Open Fiber, invece, si garantirà nei prossimi anni una copertura di 270 tra le principali città italiane e, in concessione, di 7.700 piccoli comuni. Tutto ciò contribuirà a ridurre il digital divide tra le diverse aree del Paese.

4,8 mln

di download dall'App PosteMobile nel 2021

Alle intese con Open Fiber e TIM si aggiungono una serie di ulteriori novità, che hanno consentito a Poste Italiane di confermarsi come operatore di spicco anche all'interno del settore delle telecomunicazioni:

  • Postepay Connect Back, un servizio mobile con l'esclusiva funzionalità di cashback. I clienti che sottoscrivono l'offerta ricevono mensilmente, per i Giga del piano tariffario non consumati, uno sconto in cashback, accreditato direttamente sulla Carta Postepay Evolution e utilizzabile per qualsiasi tipologia di spesa;
  • PosteMobile Casa WEB, l'offerta di connessione internet per la casa basata su tecnologia wireless 4G. Il servizio è acquistabile esclusivamente online e l'installazione non necessita dell'intervento di un tecnico, garantendo un traffico dati senza limiti con elevate performance (velocità fino a 300 Mbps) e un modem Wi-Fi incluso in comodato d'uso gratuito;
  • PosteCasa Ultraveloce, la nuova offerta "data only" e sottoscrivibile online con un processo "full-digital", che consente di navigare da casa alla velocità della Fibra fino a 1Gbps senza limiti. L'offerta è stata lanciata da PostePay e tramite essa Poste Italiane debutta sul mercato della connessione internet super veloce tramite fibra ottica, mediante tecnologie a banda ultra-larga. L'offerta include, inoltre, una seconda connessione su rete mobile per navigare da subito senza limiti e garantire al cliente un'esperienza di fast provisioning e full connectivity. Inoltre, un modem Wi-Fi e una chiavetta USB vengono forniti in comodato d'uso gratuito. Per aderire al servizio di connessione internet via fibra ottica di PosteCasa Ultraveloce è sufficiente andare nel più vicino Ufficio Postale o richiedere l'attivazione direttamente sul sito poste.it.

  • Offerta Tariffaria Mobile, attraverso la quale sono state rese disponibili offerte e promozioni mass market che prevedono un quantitativo elevato di giga, attivabili da canale fisico e online, rivolte a tutti i clienti senza alcun vincolo.
  • Servizi di Telefonia Mobile in App Postepay, con cui i titolari di SIM PosteMobile possono accedere e visualizzare il proprio piano tariffario, le opzioni, le promozioni e i bonus attivi. Inoltre, è possibile anche controllare i dettagli del traffico telefonico, nonché le ricariche effettuate. Per avere accesso a queste funzionalità è necessaria la registrazione a poste.it ed effettuare l'accesso in App utilizzando le stesse credenziali del sito oppure accedere in modalità semplificata utilizzando l'App sotto copertura di rete PosteMobile.

In continuità con l'anno precedente, anche nel 2021 viene ampliata la gamma d'offerte PosteMobile Casa che, lanciata da PostePay a fine 2019, ha consentito di espandere il proprio mercato target attraverso una soluzione caratterizzata da flessibilità e convenienza. Tale iniziativa è volta a rafforzare il ruolo istituzionale di Poste Italiane come player di riferimento per lo sviluppo e la digitalizzazione del Paese, in particolare nelle aree geografiche che nel mondo delle telecomunicazioni sono definite "aree a fallimento di mercato". L'offerta è realizzata integralmente su rete radiomobile e ciò conferisce al cliente la massima flessibilità nell'utilizzo del servizio dati che può essere fruito ovunque, purché il modem Wi-Fi sia collegato a una presa elettrica.

26%

in più di clienti registrati ai canali digitali (web e App) di Poste Italiane rispetto al 2020

+28%

di download dall'App PostePay rispetto al 2020

commercializzazione di Postepay Connect che, integrando la carta Postepay Evolution e SIM PosteMobile in un'unica App, si è confermata un'offerta unica e distintiva sul mercato italiano. Questa offerta ha sottolineato il ruolo centrale dell'online, quale canale di acquisto complementare all'Ufficio Postale.

Infine, nel mese di giugno 2021 è iniziato il processo di migrazione verso il nuovo Mobile Host Operator, che non richiede il cambio della SIM. Il processo è stato in larga parte completato, con un ammontare di 3,7 milioni di SIM migrate sulla nuova rete, e verrà ultimato nel corso dei primi mesi del 2022.

Pacchi e distribuzione

In continuità con l'anno precedente, anche nel 2021 Poste Italiane ha disposto di una flotta aerea, per poter essere in linea con l'esigente domanda di mercato. Il Gruppo, infatti, fa affidamento sulle connessioni aeree per favorire la consegna dei pacchi entro 24 ore in tutta Italia, in particolare in Sicilia e Sardegna, presentando all'attivo 9 collegamenti aerei, di cui due introdotti nel primo trimestre 2020 sull'HUB aeroportuale di Fiumicino (direzione Catania e Cagliari). La flotta aerea del Gruppo si compone di 7 mezzi: cinque Boeing 737 – 400 Cargo e due ATR 72 – 500 Cargo.

Inoltre, è proseguita anche la

In un'ottica di sviluppo del business, nel corso del primo trimestre del 2021, sono diventati operativi a pieno regime il centro di smistamento del Centro Italia sito in prossimità di Roma e quello situato nel Nord Italia.

I nuovi maxi-hub strategici Landriano e Passo Corese

All'inizio del 2021, Poste Italiane ha inaugurato il nuovo hub di Passo Corese, in provincia di Rieti. Il nuovo centro si ispira ai principi di sostenibilità ambientale promossi dal Gruppo, grazie a un sistema automatico di nuova generazione per lo smistamento. Infatti, il nuovo hub di Passo Corese può lavorare ogni giorno fino a 140mila pacchi, anche di dimensioni extra-large, assicurando consegne rapide in tutto il territorio nazionale.

A giugno del 2021, Poste Italiane ha inoltre inaugurato a Landriano, in provincia di Pavia, il più grande hub d'Italia per l'e-commerce e i servizi di corriere espresso, che sorge su una superficie totale di 80 mila metri quadrati, di cui 40 mila al coperto. Il nuovo centro logistico adotta soluzioni tecnologiche avanzate, che permettono di lavorare fino a 300 mila pacchi al giorno, assicurando un rapido regime di consegna in tutto il Paese. Il sistema automatico per lo smistamento implementato nell'hub di Landriano utilizza i più elevati standard tecnologici e opera su 4 macchine interconnesse che suddividono automaticamente i pacchi per destinazione e peso/volume su 694 uscite. Questo consente la gestione di buste, di piccoli pacchi e pacchi di dimensione extra-large, per una capacità di circa 39.000 pezzi all'ora. La dotazione all'avanguardia comprende anche un innovativo sistema di smistamento, basato su tecnologia autonomous mobile sorting, dotato di 17 robot. Successivamente, i pacchi vengono caricati direttamente sugli automezzi che provvedono alla distribuzione in tutta Italia.

Il nuovo centro di Landriano, in linea con i principi di sostenibilità promossi dal Gruppo, è dotato di 2.500 pannelli fotovoltaici installati sul tetto, che coprono l'80% del fabbisogno energetico dell'impianto, riducendo così di 210 tonnellate le emissioni annue di CO2; dispone di sistemi di controllo per il risparmio idrico e un impianto di illuminazione full LED. Insieme agli hub di Bologna, Piacenza e di Passo Corese a Rieti, il nuovo centro di Landriano rappresenta una parte fondamentale della dorsale di smistamento del Gruppo. La struttura ha ottenuto la certificazione BREEAM In-Use Excellent, una tra le certificazioni più rilevanti a livello internazionale in materia di sostenibilità, per le scelte progettuali e realizzative adottate.

Per quanto riguarda l'area recapito, è proseguito lo sviluppo delle potenzialità della collaborazione con Amazon in coerenza con la strategia di Poste Italiane di crescita nel comparto logistico legato agli acquisti da e-commerce. In tale ambito si inserisce anche la rete PuntoPoste per il ritiro degli acquisti online e la consegna di resi, composta da circa 13.000 punti di ritiro alternativi costituiti prevalentemente da tabaccherie, bar, cartolerie, edicole, negozi e KiPoint, 350 locker e 100 supermercati Carrefour abilitati, che si aggiungono agli Uffici Postali.

In particolare, nell'ambito dell'accordo sottoscritto con il nuovo partner - Italiana Petroli – è stato siglato un accordo che prevede la realizzazione di 40 punti di ritiro dedicati agli acquisti online, alla spedizione di pacchi preaffrancati e di resi dai principali siti e-commerce che aderiscono alla Rete PuntoPoste.

Per quanto riguarda la partnership con Amazon, avviata già dal mese di settembre 2020, è stata rilasciata la nuova funzionalità Reverse Paperless di Poste Delivery Business, la nuova soluzione che permette agli e-shopper di restituire gli acquisti online senza dover stampare alcun documento cartaceo. Tale progetto nasce dall'esigenza di offrire ai propri clienti un servizio di reso comodo e soddisfacente che sia vantaggioso per il proprio business nell'ottica di aumentare il volume di vendite.

In continuità con il 2020, si è mantenuta al 2021 la partnership fra Poste Italiane e Zalando per la gestione dei resi e per le spedizioni di andata, per cui mette a disposizione la rete PuntoPoste. Inoltre, per le spedizioni di andata, il Gruppo prevede la possibilità di ritirare i propri acquisti presso l'Ufficio Postale o un punto di ritiro alternativo. Inoltre, in linea con la crescente esigenza del mercato di flessibilità delle spedizioni, l'Azienda ha mantenuto attività la funzionalità Scegli Tu, che permette al destinatario di una spedizione di gestirne e personalizzarne la consegna anche quando è in transito.

Sengi Express Poste Italiane acquisisce l'operatore logistico cinese

Il volume dei pacchi in arrivo in Italia dalla Cina è cresciuto di oltre dieci volte dal 2012 e rappresenta il 75% di ciò che giunge da oltre i confini dell'Unione europea. Alla luce di questi dati, Poste Italiane ha perfezionato una joint venture con Sengi con l'acquisizione di una quota di controllo di Sengi Express Ltd, (pari al 51% del capitale volante), per consolidare la propria presenza sul mercato cinese.

L'obiettivo della sinergia con Sengi è quello di offrire servizi con tempi di consegna sempre più veloci e migliorare la customer experience da parte dei clienti italiani che fanno acquisti su siti cinesi. La strategia prevede lo sviluppo di una gamma di servizi per l'e-commerce come sdoganamento veloce in Italia, controllando direttamente a monte la catena del valore dei servizi offerti e un servizio di tracciatura in tempo reale di ogni singola spedizione, dall'hub in Cina fino al destinatario finale in Italia.

Nell'ambito delle soluzioni dedicate alle imprese, è proseguita Poste Delivery Business, la gamma d'offerta di corriere espresso completa, flessibile e con servizi dedicati all'e-commerce che unisce la capillarità della rete di Poste Italiane con l'expertise del corriere espresso SDA. L'offerta si basa su servizi distinti in funzione della velocità di consegna, della destinazione e di una vasta gamma di servizi accessori per personalizzare la fase di consegna in base alle esigenze del cliente. Attraverso l'opzione Reverse (sia express che standard), il cliente può restituire gli acquisti negli Uffici Postali, nei PuntoPoste e Scegli Tu, attraverso un sistema di notifiche proattive, che consente di adeguare il luogo e la data di consegna della spedizione alle proprie esigenze. Infine, con l'Offerta Prepagata orientata alle piccole imprese, è possibile pagare le spedizioni attraverso un borsellino elettronico con importi di ricarica liberi.

In relazione alla clientela consumer, il Gruppo ha continuato l'offerta del servizio online Poste Delivery Web che permette di spedire in modo semplice, facile e flessibile, pacchi di massimo 30 kg, in tutta Italia e nel mondo. Per spedire un pacco, a seguito della registrazione e del pagamento della spedizione tramite sito web o app, il cliente può recarsi in Ufficio Postale mostrando il codice QR generato dal sistema al termine dell'acquisto, o usufruire del servizio paperless, consegnando il pacco direttamente ad un corriere senza dover stampare la lettera di vettura. Dal 2021, il Gruppo ha introdotto anche la modalità instant delivery, un nuovo servizio di consegna veloce per rispondere alle esigenze di privati e professionisti che devono spedire documenti urgenti e pacchi fino a 20kg con dimensioni non eccedenti le misure di 120 x 80 x 60 cm. Il servizio è attivo tutti i giorni fino alle 23.00 con consegne anche nel fine settimana ed è effettuato tramite il partner di servizi pony express PonyU. Tale modalità prevede ritiro e consegna in città entro 90 minuti, oppure Today o Tomorrow, ovvero, ritiro e consegna in giornata o il giorno dopo. Il servizio, attualmente attivo nelle città di Roma e Milano, verrà progressivamente esteso alle principali città italiane.

Inoltre, è proseguito il servizio di vendita del prodotto Poste Deliverybox Express sui Collect Point della rete Federazione Italiana Tabaccai (FIT) facenti parte della rete PuntoPoste. Poste Deliverybox Express è un servizio di spedizione con scatola inclusa che permette di effettuare spedizioni direttamente da Ufficio Postale o PuntoPoste nello stesso momento dell'acquisto oppure entro un anno, senza costi aggiuntivi. Sono previsti due tentativi di recapito: in caso di assenza anche al secondo tentativo di recapito, il destinatario ha 10 giorni di tempo per ritirare il pacco presso l'Ufficio Postale indicato nell'avviso di mancata consegna, senza dover pagare nulla. È possibile richiedere il ritiro di Poste Deliverybox Express anche a domicilio in tutta Italia. In caso di mancata consegna per assenza o rifiuto del destinatario, indirizzo errato o mancato ritiro, la spedizione verrà restituita gratuitamente. A dicembre 2021 si sono registrati oltre 10.000 punti abilitati al servizio.

In continuità con il 2020, con riferimento allo sviluppo di servizi di consegna innovativi e tecnologicamente avanzati nel contesto della logistica di "ultimo miglio", a seguito dell'acquisizione di una partecipazione del 70% nella società MLK Deliveries S.p.A., è proseguita l'offerta di servizi di consegna Same Day (recapito in giornata) e Scheduled Delivery

(recapito programmato). Poste Italiane ha rilasciato Poste Delivery Now, una nuova gamma di soluzioni dedicate agli operatori e-commerce sviluppata per venire incontro alle esigenze di consegne sempre più veloci e personalizzate. Il servizio permette agli e-shopper di consultare facilmente lo stato dell'ordine e la data prevista di consegna, scegliere il giorno e l'ora dell'appuntamento, modificare l'indirizzo di consegna, impostare orari di apertura (ad esempio di portinerie o negozi), ripianificare l'appuntamento fino a 5 minuti prima della consegna, verificare la prova di consegna fotografica e recensire la propria esperienza di consegna. Poste Delivery Now mette, inoltre, a disposizione del cliente anche un servizio di tracking evoluto che consente di seguire la spedizione in tempo reale, dalla partenza alla consegna, con possibilità di interagire con il corriere in caso di necessità. Il Gruppo ha stabilito che tali servizi, già attivi nelle principali città italiane, saranno estesi ulteriormente nel 2022. È inoltre proseguita, in collaborazione con Pharmap, l'estensione del servizio di consegna a domicilio dei farmaci nelle grandi città e nei comuni medio–piccoli, che il Gruppo offre in modalità instant, programmata (nella fascia oraria desiderata) e next day (nel giorno successivo all'acquisto). Il servizio può essere richiesto sul sito internet di Pharmap oppure sull'APP "Pharmap – consegna farmaci", scaricabile gratuitamente da AppStore o Google Play, selezionando la propria farmacia di fiducia tra quelle aderenti all'iniziativa e scegliendo i prodotti di cui si ha bisogno. Attualmente, il servizio è attivo in 169 Comuni.

Con l'acquisizione dell'intero capitale sociale di Nexive Group, finalizzata nel mese di gennaio 2021, Poste Italiane si è assicurata la possibilità di consolidare il settore della corrispondenza e delle relative infrastrutture logistiche a salvaguardia della sua sostenibilità. Il prezzo di acquisto concordato per l'intero capitale di Nexive è pari a 34,4 milioni di euro sulla base di un Enterprise Value di 50 milioni di euro e di un indebitamento netto di 15,6 milioni di euro. L'operazione conduce ad un rafforzamento della posizione del Gruppo sul mercato, rappresentando Nexive il secondo operatore postale in Italia, con una quota di mercato del 12% per la consegna della corrispondenza, pari a circa 350 milioni di volumi annui gestiti.

Innovazione e digitalizzazione dei processi

Poste Italiane ha intrapreso un percorso di digitalizzazione che ha influenzato sia la propria offerta, che i processi aziendali attraverso l'evoluzione del proprio modello di distribuzione in un'ottica omnicanale. Ciò permette all'Azienda di erogare i servizi in modo agile e al passo con i bisogni della clientela. Dal roll-out della strategia omnicanale che ha comportato l'estensione del footprint fisico e il potenziamento dei canali digitali, è derivata un'inversione radicale dei paradigmi del Gruppo che ha interessato tutti i livelli di business. Tale processo è stato notevolmente favorito dalla pandemia da Covid-19 che, a partire dagli inizi del 2020 e

~ 2 miliardi

verranno investiti per la trasformazione digitale del Gruppo nell'arco temporale 2021-2024

durante tutto il 2021, ha comportato un'accelerazione forzata verso modelli di business che fanno leva su una strategia omnicanale, sostenuta da un modello operativo liquido e aperto che combina intensità tecnologica, orchestrazione di dati a servizio dell'ecosistema e operation digitali e customer oriented. Attraverso tale modello operativo, innovativo e sostenibile, l'Azienda è stata in grado di rispondere rapidamente ai cambiamenti del mercato.

Data Certa Digitale L'offerta

Postel ha lanciato un servizio ad hoc indirizzato a professionisti ed aziende, al fine di rispondere alle esigenze di coloro che hanno bisogno di apporre una data e un'ora certa su un documento informatico. Il servizio Data Certa Digitale di Postel, infatti, consente di stabilire in maniera inoppugnabile l'anteriorità della formazione del documento, affinché possa essere opponibile a terzi, con un effetto giuridico analogo a quello che veniva garantito dal tradizionale bollo postale, o dalle procedure notarili e dei pubblici uffici finalizzate a certificare data e ora di emissione di un documento.

Il servizio si serve dell'Electronic Postal Certification Mark (EPCM), ossia un timbro postale elettronico che garantisce la certezza dell'esistenza del documento informatico e una data e un'ora certe di emissione, che lo rendono opponibile a terzi. Inoltre, Postel assicura la reperibilità del documento, grazie al Sistema di Conservazione digitale, che ne garantisce anche il mantenimento della validità legale nel tempo.

Il Gruppo si è servito di piattaforme digitali che sfruttano le opportunità derivanti dall'innovazione tecnologica per creare prodotti e servizi nuovi e personalizzati, aprendo nuovi canali di comunicazione con i propri clienti in grado di offrire un'esperienza seamless e in linea con le loro esigenze. Le platform company, all'interno del contesto della digitalizzazione, si configurano come modelli di business disruptive e vincenti, caratterizzati da fattori critici di successo come l'utilizzo combinatorio di tecnologie esponenziali, centralità del cliente, piattaforme aperte e facilmente integrabili, garanzia di affidabilità e sicurezza. Tali fattori sono stati essenziali per gestire in modo efficiente i mercati durante la pandemia e i cambiamenti da essa conseguiti.

Poste Italiane per la trasformazione tecnologica del Paese

La Platform Company

Il frangente dell'emergenza pandemica a livello mondiale ha generalizzato e globalizzato necessità e paure, ma anche speranze e aspettative, tendenze sociali e trend economici in una percezione diffusa di grande instabilità.

Sulla scia della digitalizzazione e della modernizzazione del Paese, Poste Italiane ha notevolmente investito sulla tecnologia, dovendo così conciliare la trasformazione tecnologica con l'esigenza di flessibilità, propositività e reattività del business, la tradizionale presenza fisica con la nuova dimensione virtuale. Il Gruppo ha adottato un approccio knowledge intensive, deciso e radicale, identificando nel capitale umano una risorsa di vitale importanza. In questa prospettiva, si è rivelato fondamentale combinare una virtualizzazione dei servizi con una presenza costante e qualificata sul territorio. Poste Italiane è riuscita ad implementare sia la dimensione fisica che quella digitale, contando 121.000 dipendenti e circa 13.000 Uffici Postali, ma aumentando parallelamente l'offerta di servizi digitali fruibili da casa.

SPID e lo sviluppo della piattaforma vaccini durante l'emergenza sanitaria mostrano come Poste Italiane sia un facilitatore della trasformazione tecnologica del Paese.

Questo modello ibrido viene denominato "Platform Company", l'azienda piattaforma che ridisegna professioni più in linea con nuove esigenze e abitudini che richiedono anche supporto qualificato di prossimità, facendo leva sulla formazione per azionare la grande forza derivante proprio dalla presenza sul territorio.

In questo scenario Poste Italiane, nel tentativo di assistere i cittadini nei bisogni della vita quotidiana, si pone come Distribution Platform of Choice del Sistema Italia, favorendo la crescita del tessuto produttivo e promuovendo la semplificazione della Pubblica Amministrazione.

La Distribution Platform of Choice deve indirizzare le esigenze emergenti del Sistema Paese, soddisfacendo i bisogni e mettendo in connessione cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione, attraverso una Tech Ops Liquid Engine in grado di abilitare l'evoluzione del business, articolata su quattro ambiti.

La trasformazione si rende possibile solo attraverso lo sviluppo di partnership strategiche che possano contribuire ad accelerare la digitalizzazione del Paese, coadiuvate da un cambiamento culturale che coinvolga tutte le persone, sotto una serie di aspetti:

  • cultura: è necessaria l'istituzione di una cultura generativa nella quale le persone siano spinte ad avere un forte orientamento al cliente e al miglioramento continuo;
  • collaborazione: strumenti di collaborazione adeguati permettono la nascita di comunità interne che evolvono autonomamente e che generano valore per l'intero ecosistema aziendale;
  • improvement: il continous improvement deve far parte del DNA di tutti i dipendenti allo scopo di anticipare le esigenze del cliente;
  • agile: l'adozione di metodi agili, non solo sulla catena produttiva, permette di rispondere rapidamente ai cambi che un mondo fortemente digitale impone dall'esterno;
  • skill: rafforzamento delle competenze interne attraverso l'inserimento di risorse specializzate (es. architetti, ingegneri del software ecc.) per internalizzare le competenze e consentire la realizzazione in-house delle piattaforme strategiche per il business, attraverso la costituzione di fabbriche specializzate IT anche dislocate sul territorio.

Startup per le PMI Poste Italiane

in campo per l'innovazione

Poste Italiane sottolinea il proprio impegno nell'ambito dell'innovazione grazie all'iniziativa "SME Insurtech – Call for Solutions", la prima challenge di respiro internazionale per startup già attive sul mercato. L'iniziativa, che guarda al mondo delle PMI, è incentrata sull'ideazione e sullo sviluppo di tecnologie e servizi per il mondo assicurativo, in collaborazione con LVenture Group.

Il progetto si colloca nell'alveo della strategia di Open Innovation del Gruppo Poste Italiane, che mira ad instaurare un dialogo continuo con tutto l'ecosistema digitale dell'innovazione, sia in Italia che all'estero.

Le finaliste della challenge sono state selezionate da una Giuria rappresentativa delle diverse funzioni aziendali di Poste Italiane e del Gruppo PosteVita, e si sono sfidate, presentando le loro idee, il 26 ottobre 2021. Le vincitrici, Insoore e Cyberangels, sono state scelte per aver presentato soluzioni innovative in linea con la strategia evolutiva del Gruppo Poste Italiane per le Piccole e Medie imprese. Entrambe godranno della possibilità di iniziare una sperimentazione con Poste Italiane e Poste Assicura della durata di tre mesi.

L'intera iniziativa riflette l'intenzione del Gruppo di coinvolgere e collaborare con le startup con l'intento di migliorare costantemente le soluzioni proposte ai dipendenti, ai clienti e a supporto dell'intero sistema Paese, grazie al confronto con le realtà digitali italiane e internazionali.

Nell'arco del 2021, l'Azienda ha rafforzato il proprio canale di vendita digitale, attraverso l'ottimizzazione dei processi di acquisto in logica "one click to buy" e grazie anche all'ampliamento del ventaglio di offerta di prodotti e servizi acquistabili direttamente online.

Alla luce dei principali trend di cambiamento tecnologico che interessano il mercato in cui Poste Italiane opera, l'Azienda ha avviato un importante percorso di trasformazione digitale caratterizzato dai seguenti elementi chiave:

  • valorizzare la rete degli Uffici Postali, integrandola con reti B2B2C di partner, in sinergia con il potenziamento dei canali digital;
  • ottimizzare le soluzioni digitali, favorendo l'inclusione e lo sviluppo dell'economia digitale, al fine di rispondere alle diverse esigenze dei clienti di ogni fascia di età;
  • ampliare l'addressable market verso clienti smart con esigenze di connettività dati;
  • consolidare il ruolo dell'Azienda come interlocutore chiave per la Pubblica Amministrazione.

Il modello di consulenza ESG

Una piattaforma di Consulenza Guidata

Poste Italiane propone un modello di consulenza orientato all'investimento sostenibile che si concretizza nella creazione di una piattaforma online. Tale modello è circoscritto ad un catalogo di prodotti e include criteri finanziari e preferenze ESG del cliente, quali la conoscenza del prodotto e del cliente, consulenza e adeguatezza, disclosure al cliente.

In relazione alla conoscenza del prodotto, a ciascuno dei prodotti a catalogo vengono associati score ESG su più livelli: uno complessivo, uno in riferimento al pillar e uno per categoria. Ne vengono inoltre rappresentati gli attributi ESG. Viene poi indagato, nell'ambito del processo di profilatura, il livello di interesse e le preferenze del cliente sul tema ESG e, sulla base di tali preferenze, si associa uno score minimo di portafoglio in termini di singolo pillar. Per quanto concerne la consulenza, essa viene effettuata tenendo in considerazione i driver finanziari, introducendo presidi specifici volti a verificare lo score minimo di portafoglio per ciascuno dei pillar in funzione delle preferenze del Cliente raccolte dal Questionario MiFID. Tale controllo agisce in aggiunta ai controlli dell'attuale modello di adeguatezza. Infine, in materia di disclosure al cliente, si effettua un arricchimento del report di raccomandazione, indicandone la coerenza dei prodotti proposti con le preferenze ESG del cliente e la variazione in termini di score in termini di singolo pillar, tra portafoglio pre e post raccomandazione.

La Piattaforma di Consulenza fornisce, all'interno della scheda informativa di ciascun prodotto, le informazioni proprie in ambito ESG. Inoltre, nella voce "scheda prodotto", vengono scomposti gli score relativi a ciascun driver (E, S, G).

La Piattaforma di Consulenza Guidata intende integrare l'attuale set informativo del Cliente con informazioni relative al Profilo di Sintesi ESG e lo score su ogni singolo pillar ESG.

Il Gruppo si impegna nella continua implementazione di processi snelli e innovativi che siano funzionali a semplificare l'interazione con i clienti, oltre che l'operatività interna, rendendo automatizzati una buona parte dei processi operativi di larga scala, in un'ottica di miglioramento e velocizzazione del servizio al cliente.

Poste Italiane si configura come azienda-piattaforma per la crescita del Paese, assecondando le esigenze dei cittadini nella transizione al digitale attraverso una diversificazione di prodotto che sia in linea con il nuovo hybrid world

Poste Italiane con Microsoft

L'innovazione del Gruppo per la competitività del Paese

In continuità con quanto avviato nel 2020, anche nel 2021 Poste Italiane, Postel e Microsoft Italia consolidano la propria partnership offrendo fino al 31 dicembre 2021 la possibilità di acquistare pacchetti di offerte integrate volte a semplificare la gestione del business. Tale iniziativa si inserisce nel contesto di un processo di trasformazione verso il digitale già avviato dal Gruppo che favorisce la fornitura di servizi digitali avanzati per le imprese italiane e la Pubblica Amministrazione.

Tale collaborazione si è sviluppata intorno a tre iniziative strategiche: in primo luogo, la creazione della "Piattaforma di Ecosistema per le PMI"; in secondo luogo, lo sviluppo della Piattaforma Nazionale di Cloud Ibrida e in terzo luogo è stato posto il focus sul processo di trasformazione digitale del Gruppo.

Per la clientela business sono stati proposti diversi pacchetti in relazione alle esigenze specifiche; in abbinamento al pacchetto Microsoft Standard può essere integrato Poste Delivery Business, il servizio di Poste Italiane pensato per le aziende che spediscono documenti o merci a destinatari privati e imprese in Italia con consegna entro due giorni lavorativi. È inoltre possibile associare il servizio Salva e-invia Web, un sistema integrato di servizi web-based offerto da Postel per semplificare l'invio della corrispondenza. A fronte dell'esigenza di firmare in digitale documenti predisposti con il pacchetto Microsoft, è possibile attivare l'opzione con la Firma Digitale Remota di Poste Italiane per firmare in modo sicuro documenti elettronici a valore legale. Data Certa Digitale è invece il servizio di Postel che consente di certificare la data e l'ora di produzione di un qualsiasi documento. Anche in questo caso il documento ha validità legale, con la certezza della data garantita dall'EPCM (Electronic Postal Certification Mark) rilasciato da Poste Italiane.

FINANZA SOSTENIBILE

PRINCIPALI CAPITALI COLLEGATI

Principali capitali Outcome
Obiettivi Indicatore (KPI) Target Baseline Stato attuazione
2021
Sviluppo di iniziative sul tema della
finanza sostenibile dedicate agli
stakeholderinterni
Nº di iniziative 4 entro il 2024 2021 New
Inserimento graduale di una
componente ESG nei prodotti
d'investimento di Poste Vita
% di prodotti Poste Vita
con elementi ESG
100% entro il 2024 2020 · 50%
Aumentare gli investimenti di
BancoPosta Fondi SGR che
prevedono l'integrazione di criteri
ESG
% del totale degli AUM dei
Fondi in collocamento con:
a) benchmark composti da
Indici ESG per i Fondi a
benchmark;
b) politiche di investimento · 50% entro il 2022
che prevedono specifici
criteri di selezione deali
strumenti finanziari legati a
fattori ESG per i Fondi
privi di Benchmark
2019 11.00
· 42%
Aumentare qli investimenti di
BancoPosta Fondi SGR che
prevedono l'integrazione di criteri
ESG
% del totale degli AUM dei
Fondi in collocamento con:
a) benchmark composti da
Indici ESG per i Fondi a
benchmark:
b) politiche di investimento · 75% entro il 2023
che prevedono specifici
criteri di selezione deali
strumenti finanziari legati a
fattori ESG per i Fondi
privi di Benchmark
2021 New DECENT WORK AND
Monitoraggio della carbon footprint
dei portafogli di investimento
% delle gestioni attive 100% entro il 2021 2020 · 100% O ECONOMIC GROWTH
Finanziario Nuova offerta protezione/copertura
assicurativa per green building
Nº prodotti assicurativi per
green building
Lancio e diffusione
del prodotto sul
mercato entro il 2021
2020 · Diffusione
del
180
prodotto sul
mercato
Favorire l'inclusione finanziaria delle
categorie sociali più vulnerabili
(rischio di non autosufficienza e
clientela Senior)
Prodotti Long Term Care
(LTC) dedicati al rischio di
non autosufficienza
Prodotti dedicati a clientela
over 80
Lancio dei prodotti
entro il 2021
2020 · Commercia
lizzazione
di prodotti
dedicati al
rischio di
non
autosufficie
nza e di
prodotti
dedicati
alla
clientela
over 80
FOR THE GOALS
Favorire la proposizione di coperture ·
di protezione su polizze di
investimento finalizzate a mitigare i
rischi sulla salute dei clienti,
riducendo l'impatto socio-
economico di tali eventi
% dei nuovi prodotti Vita
offerti alla clientela mass e
affluentche prevedono la
presenza di coperture per
malattia grave e invalidità
permanete
100% entro il 2021 2020 · 100% dei
prodotti
anciati
Lancio sul mercato dell'offerta
assicurativa protezione rischi digitali
di Poste Assicura legata all'utilizzo
del web
Sviluppo offerta per
protezione dai rischi
digitali
Sviluppo e lancio
dell'offerta sul
mercato entro il 2022
2021 New
Lancio sul mercato della copertura
visite specialistiche, fisioterapia e
accertamenti diagnostici di Poste
Assicura, acquistabile da un target
ampio e che supporti il bisogno di
dover ricorrere alla sanità privata in
un contesto pandemico e di
contrazione generalizzata di spesa
sanitaria nazionale
Sviluppo offerta Sviluppo e lancio
dell'offerta sul
mercato entro il 2022
2021 New
Sviluppo di un'offerta dedicata alle
persone con fragilità
Sviluppo offerta per
persone con fragilità
Sviluppo dell'offerta
sul mercato entro il
2022
2020 · Sviluppo
del concept
dell'offerta

Integrazione ESG nelle politiche di investimento

La crescente diffusione della finanza sostenibile e l'espansione degli investimenti responsabili testimoniano che l'integrazione delle considerazioni ESG è ormai diventata un asse strategico, coerentemente con il riconoscimento generale che occorre una linea d'azione condivisa per contribuire concretamente alla crescita sostenibile.

Questa convinzione è, ormai da anni, alla base dell'approccio di investimento responsabile che il Gruppo Poste Italiane, nell'ambito delle attività di investimento di BancoPosta Fondi SGR e Poste Vita, ha adottato ed implementato. Infatti, il Gruppo ha da tempo integrato questa visione nella propria strategia, declinando i principi di sostenibilità in tutti i settori in cui opera, compreso quello finanziario, forte della convinzione che, grazie ad efficaci processi di investimento, i settori del risparmio gestito e assicurativo possono aiutare a proteggere la società, promuovere l'innovazione e sostenere la crescita economica.

L'approccio adottato da Poste Italiane per le attività di investimento mira, attraverso l'integrazione dei criteri ESG, a promuovere in maniera sostenibile lo sviluppo economico e sociale del Gruppo e dell'intero Sistema Paese

Tassonomia

Europea Il Reg. UE 2020/852 per l'istituzione di un framework per gli investimenti sostenibili

Al fine di garantire la comparabilità, ridurre i rischi di greenwashing e rafforzare l'informativa sulla sostenibilità del business, l'Unione Europea, nell'ambito del suo impegno a favore della finanza sostenibile, ha istituito un framework per gli investimenti sostenibili attraverso il Regolamento (UE) 2020/852 (c.d. "Tassonomia"), entrato in vigore il 1° Gennaio 2022, che ha l'obiettivo di fornire agli investitori e al mercato un linguaggio comune di metriche di sostenibilità che possa favorire così decisioni di investimento più responsabili.

Ad oggi la Tassonomia è focalizzata sull'identificazione delle attività economiche considerate ecosostenibili, ossia attività economiche che contribuiscono in modo sostanziale al raggiungimento di almeno uno dei sei obiettivi ambientali, senza arrecare un danno significativo a nessuno degli altri obiettivi ambientali e che sono svolte nel rispetto di garanzie minime di salvaguardia. Il Regolamento richiede alle imprese finanziarie trasparenza sulla quota di asset associati ad attività ecosostenibili rispetto agli attivi totali, integrando anche gli obblighi di trasparenza a livello di prodotto previsti dal Reg. (UE) 2019/2008 ("Sustainable Finance Disclosure Regulation") che BancoPosta Fondi SGR e Poste Vita hanno provveduto a rispettare nel corso del 2021.

Consapevole del valore della Tassonomia, nell'approccio adottato da Poste Italiane non solo nel corso del 2021 sono stati avviati i tavoli di lavoro necessari per predisporre l'informativa richiesta per il primo anno di applicazione, ma tale framework è anche stato preso in considerazione nelle attività di sviluppo dei prodotti finanziari al fine di garantire aderenza con il più ampio quadro normativo in materia di investimenti sostenibili.

Al fine di definire un approccio olistico per l'integrazione di considerazioni di natura ambientale, sociale e di governance ("ESG") nelle attività di investimento, a partire dal 2019 è stato intrapreso un percorso per lo sviluppo delle strategie e dell'approccio generale di investimento responsabile per le società finanziarie del Gruppo, BancoPosta Fondi SGR e Poste Vita. La prima tappa di questo percorso è rappresentata dall'assunzione dell'impegno formale ad integrare i criteri ESG nelle attività di investimento attraverso la sottoscrizione da parte delle due Società dei Principles for Responsible Investment (PRI), la rete internazionale di investitori, promossa dalle Nazioni Unite, che

Poste Vita e BancoPosta Fondi SGR, firmatarie dei Principles for Responsible Investment, nel 2021 hanno partecipato al ciclo di reporting indetto dall'organizzazione UN PRI.

ha l'obiettivo di sensibilizzare gli operatori economici ad incorporare tematiche ambientali, sociali e di governance, all'interno dei propri investimenti, proponendo una visione a lungo termine nell'interesse dei firmatari, dell'economia, dell'ambiente e della società. L'impegno assunto non è limitato all'integrazione dei criteri ESG, ma si traduce anche nell'accountability rispetto alle politiche ed ai processi di integrazione ESG adottati dai firmatari, su cui, infatti, ricade l'obbligo di rendicontare successivamente alla sottoscrizione e su base annuale un report sui progressi nell'implementazione dell'approccio di investimento responsabile. Tale passo, pertanto, è coerente non solo con la prospettiva del Gruppo secondo cui l'inclusione di tematiche ESG nei processi di investimento è necessaria per perseguire performance sostenibili nel lungo periodo e ridurre il rischio dei portafogli, ma anche con i principi di trasparenza e integrità nella condotta.

Il coinvolgimento in iniziative dedicate alla gestione degli aspetti ESG è, nella visione delle Società, importante per contribuire alla diffusione della finanza sostenibile ed al raggiungimento degli obiettivi sostenibili in ambito internazionale, così come alla ripresa sostenibile dagli impatti dovuti alla pandemia da Covid-19. In tale ottica, nel corso del 2021 il Gruppo ha ulteriormente rafforzato l'impegno all'engagement, che rappresenta un pilastro delle strategie di integrazione ESG nei processi di investimento di BancoPosta Fondi SGR e Poste Vita, nella convinzione che la partecipazione ad iniziative collaborative sia lo strumento primario per un'efficace mobilitazione delle risorse che possa portare al raggiungimento di risultati concreti. In particolare, il Gruppo ha aderito ad iniziative focalizzate su aspetti sociali ed ambientali come Access to Medicine Index, iniziativa che mira a sensibilizzare il settore farmaceutico per aumentare gli sforzi affinché le persone più povere del mondo possano accedere ai farmaci di cui hanno bisogno in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'ONU, Land use and Climate Working Group della rete internazionale Ceres, nata nel 1989 che si pone l'obiettivo di migliorare la gestione delle emissioni e delle risorse naturali con attività di engagement mirate, Nutrition for Growth (N4G)

Investor Pledge e il Global Investor Statement in Support of an Effective, Fair and Global Response to COVID-19 e la Workforce Disclosure Initiative (WDI).

Sono state inoltre portate avanti attività di dialogo diretto sui temi ESG con le società in portafoglio nell'ambito di iniziative nazionali, come, ad esempio, nell'ambito della Digital Italian Sustainability Week di Borsa Italiana, e le attività di engagement avviate nel 2020 nell'ambito dell'iniziativa ClimateAction 100+.

ESG Talks

Nel 2021 Poste Italiane, tramite la partecipazione dell'Amministratore Delegato di BancoPosta Fondi SGR, ha contribuito ai dialoghi tra investitori e aziende sulle tematiche ESG durante il Salone SRI a riprova dell'impegno per la diffusione della finanza responsabile

Poste Italiane ritiene fondamentale partecipare al dialogo

con istituzioni, associazioni di categoria ed il settore finanziario per contribuire alla diffusione della finanza sostenibile ed alla promozione dello sviluppo sostenibile

Poste Italiane aderisce al Global Statement in support of an effective, fair and equitable global response to Covid-19

Coerentemente con la convinzione che il settore finanziario, mettendo a fattor comune i propri mezzi e sforzi, possa contribuire a mitigare gli effetti causati su larga scala dalla pandemia, il Gruppo nel 2021 ha deciso di sottoscrivere una lettera aperta, ossia il Global Statement in support of an effective, fair and equitable global response to Covid-19, promossa dall'organizzazione Access To Medicine, e rivolta ai leader mondiali ed al settore farmaceutico per richiedere una risposta globale, giusta e più equa.

La lettera riunisce oltre 150 investitori istituzionali, tra cui BancoPosta Fondi SGR e Poste Vita, che condividono la volontà di richiedere un'azione congiunta per la gestione degli effetti negativi e la limitazione della loro portata. Attraverso questa lettera, i partecipanti, non solo rivolgono un appello a leader mondiali, ad organizzazioni internazionali ed al settore farmaceutico, ma si impegnano anche direttamente a collaborare su questi temi con l'associazione promotrice, Access to Medicine Foundation, ed a intraprendere attività di engagement con partecipanti ed emittenti operanti nel settore sanitario.

Perno degli approcci di investimento responsabile di BancoPosta Fondi SGR e Poste Vita è rappresentato dal sistema di politiche e linee guida adottato dalle due Società che definiscono la strategia di integrazione ESG nelle diverse attività di investimento svolte.

In particolare, le Società hanno adottato una propria Politica di Investimento Responsabile in cui è formalizzato l'impegno verso l'integrazione ESG nei processi di investimento sulla base dei principi considerati, delle attività, dei ruoli e degli strumenti previsti dalla strategia definita. Tale strategia si fonda sul principio della valutazione degli investimenti, per cui, analizzando il profilo ambientale, sociale e di governance dei vari emittenti, si intende gestire in maniera sostenibile ed efficace gli stessi e, allo stesso tempo, fornire una risposta pronta e in linea con le esigenze ambientali e sociali delle comunità in cui si opera. In quest'ottica, le politiche prevedono criteri di esclusione che limitano l'universo investibile di BancoPosta Fondi SGR e Poste Vita rispetto agli emittenti che operano direttamente nella produzione di armi bandite dalle Convenzioni ONU e che violano i principi umanitari fondamentali.

Il sistema di politiche è completato da linee guida che definiscono l'approccio per far fronte a rischi di natura ambientale,

Proxy voting

Al fine di estendere il coinvolgimento nella gestione aziendale delle società in portafoglio ed efficientare i processi di voto, BancoPosta Fondi SGR nel 2021 ha adottato una policy di voto focalizzata sulla sostenibilità attraverso un provider specializzato.

sociale e di governance che possono insorgere nel corso della durata degli investimenti. A tal proposito, le Linee Guida in materia di esercizio del diritto di voto ed attività di engagement articolano i processi per lo svolgimento delle attività di voto connesse alle partecipazioni azionarie detenute e delle attività di engagement con gli emittenti dei titoli in portafoglio, mentre le Linee guida per l'investimento in settori sensibili rispondono all'esigenza di adottare un presidio rafforzato per quelle attività che presentano un rilevante rischio ESG intrinseco, definendo criteri e processi opportuni per individuare, valutare e monitorare l'esposizione verso emittenti coinvolti nell'ambito dei combustibili fossili,

del carbone, dei test sugli animali e nella violazione della tutela dei diritti umani. Per garantire trasparenza sulle attività di esercizio del diritto di voto svolte e sull'osservanza delle politiche di impegno adottate, informazioni a riguardo sono rendicontate periodicamente e rese disponibili al pubblico sul sito web.

La corretta implementazione di tale sistema di politiche è garantita dalla diffusione e comunicazione delle stesse all'interno dell'organizzazione, nella convinzione che la consapevolezza di tutti sia necessaria per incorporare profondamente l'integrazione delle considerazioni ESG nelle attività di business. Parallelamente a ciò, la chiara attribuzione di ruoli e responsabilità permette l'istituzione di una governance che favorisca la fluidità dei processi e la creazione di punti focali all'interno delle Società per la gestione dell'integrazione ESG, che, attraverso il coordinamento centrale, assicurano la coerenza degli approcci con la più ampia strategia e gli obiettivi di sostenibilità del Gruppo Poste Italiane.

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Il monitoraggio ESG

In linea con le proprie Politiche di Investimento Responsabile, BancoPosta Fondi SGR e Poste Vita si avvalgono di un puntuale e strutturato processo di monitoraggio degli investimenti in portafoglio, con lo scopo di analizzare i profili ESG

degli asset presenti e valutare l'opportunità di svolgere attività di engagement con gli emittenti in portafoglio sulla base delle performance ESG. Mediante i principi e processi adottati, le due Società del Gruppo monitorano il profilo ESG complessivo dei propri investimenti, servendosi di valutazioni fatte da info-provider specializzati, esterni e riconosciuti sul piano internazionale. A tal fine, i portafogli di BancoPosta e Poste Vita sono periodicamente soggetti ad analisi ESG attraverso la collaborazione pluriennale con l'agenzia di rating ESG di fama mondiale Moody's (ex Vigeo Eiris), specializzata sulle tematiche sociali ed ambientali, per valutarne il grado di responsabilità sociale e la carbon footprint

Screening dei portafogli

I portafogli di BancoPosta Fondi SGR e Poste Vita sono periodicamente sottoposti ad analisi ESG e della carbon footprint con l'obiettivo di mitigare eventuali rischi.

(impronta di carbonio), allo scopo di mitigare eventuali rischi. Tali valutazioni sono effettuate in armonia con standard, linee guida e norme riconosciute e divulgate a livello internazionale da organizzazioni come ONU, gli ILO e l'OCSE, e riguardano sia gli emittenti imprese, sia gli emittenti Paese che sono all'interno dei portafogli gestiti direttamente o detenuti indirettamente per mezzo di fondi di terze parti.

Il monitoraggio dei profili ESG del portafoglio investimenti

Per quanto riguarda il Gruppo Poste Vita, nel 2021 il punteggio ESG medio ponderato del portafoglio investimenti è risultato essere pari a 53/100 per gli emittenti Imprese e 77/100 per gli emittenti Paese. I risultati ottenuti si presentano superiori rispetto alla performance ESG dei benchmark di riferimento, Ishares MSCI World ETF pari a 41/100 per gli investimenti in imprese (equity e corporate bond) e Xtrackers Global Government Bond pari a 65/100 per gli investimenti governativi, confermando l'elevato grado di qualità degli investimenti del Gruppo in termini di sostenibilità. Rispetto all'analisi CFET (Carbon Footprint Energy Transition), il carbon footprint medio ponderato del proprio portafoglio è risultato essere pari a 4.588.794 tCO2eq, con uno score di Transizione Energetica di 54/100 per gli emittenti imprese. Entrambi gli indicatori superano il livello del benchmark Ishares MSCI World ETF (4.869.475 tCO2eq, score 43/100). In ultimo, il CFET degli investimenti governativi è risultato pari a 416.073.054 tCO2eq e lo score di Transizione energetica 74/100.

Con riferimento a BancoPosta Fondi SGR, il punteggio medio ponderato dei portafogli relativi alle gestioni dirette ed indirette dell'Azienda (118 bn/€ di asset) è risultato essere pari a 53/100 per gli emittenti Imprese e 76/100 per gli emittenti Paese. Anche per BancoPosta Fondi SGR i punteggi sono superiori rispetto alla performance ESG dei benchmark di riferimento, Ishares MSCI World ETF pari a 41/100 per gli investimenti in imprese (equity e corporate bond) e Xtrackers Global Government Bond pari a 65/100 per gli investimenti governativi. Tale risultato conferma, anche in questa sede, l'importante livello di qualità degli investimenti del Gruppo in ambito di sostenibilità. Rispetto all'analisi CFET, il carbon footprint medio ponderato dei portafogli relativi alle gestioni dirette e indirette dell'Azienda (118 bn/€ di asset) è risultato essere pari a 4.587.294 tCO2eq, con uno score di Transizione Energetica di 54/100 per gli emittenti imprese. Entrambi gli indicatori hanno decretato come risultante un punteggio superiore al benchmark Ishares MSCI World ETF (4.869.475 tCO2eq, score di Transizione energetica 43/100). Il CFET degli investimenti governativi, invece, è pari a 482.542.037 tCO2eq e lo score di Transizione energetica 74/100.

L'offerta di prodotti di investimento con valore ambientale e sociale

Nella convinzione che l'offerta di prodotti caratterizzati da politiche di investimento fondate anche sull'analisi di criteri ESG, oltre che sull'analisi finanziaria, sia una leva fondamentale per riorientare capitali a favore dello sviluppo sostenibile, Poste Italiane ha canalizzato parte del suo impegno verso il rafforzamento della gamma di soluzioni rivolte verso emittenti caratterizzati da profili ESG positivi. In particolare, molti dei progressi raggiunti nel 2021 in ambito integrazione ESG riguardano l'ampliamento dell'offerta prodotti di investimento per cui, oltre all'applicazione delle politiche e linee guida

adottate dalle società del Gruppo, è stata prevista una politica di investimento orientata a raggiungere le migliori performance per mezzo di investimenti selezionati sulla base di caratteristiche ESG.

In particolare, nel corso del 2021 BancoPosta Fondi ha lanciato sul mercato diversi fondi inquadrati come prodotti finanziari che promuovono caratteristiche ambientali e sociali, in linea con il quadro normativo definito dall'articolo 8 del Regolamento SFDR84, potenziando la diversificazione del ventaglio prodotti anche nell'ottica di intercettare le preferenze ESG degli investitori. Inoltre, alcuni dei prodotti esistenti offerti dalla SGR hanno acquisito una maggior connotazione ESG rispetto

BancoPosta Fondi SGR

A gennaio 2021 Morningstar ha posizionato BancoPosta Fondi SGR tra i migliori 50 asset manager europei della categoria "small".

all'impostazione originale grazie a modifiche alle politiche di investimento che hanno consentito di far rientrare anche tali fondi tra i prodotti che, oltre all'integrazione dei criteri ESG, promuovono caratteristiche ambientali e sociali ai sensi dello stesso Regolamento Europeo.

Tale impegno è stato condiviso anche dalla Compagnia Poste Vita che, con riferimento alla propria offerta di prodotti, ha avviato i cantieri necessari per la configurazione di un nuovo prodotto con un profilo rafforzato dal punto di vista dell'integrazione ESG nelle attività di investimento.

Fondi Green

BancoPosta Fondi SGR nel 2021 ha lanciato il suo primo prodotto tematico focalizzato sull'ambiente, ossia il fondo BancoPosta Focus Ambiente 2027, a cui è seguito il lancio nel 2022 di BancoPosta Focus Ambiente Marzo 2028. I fondi, gestiti in delega da Anima SGR, investono in via principale in fondi classificati come prodotti che promuovono caratteristiche ambientali e/o sociali o perseguono un obiettivo di sostenibilità (ai sensi delle normativa SFDR), in particolare privilegiando settori in grado di interpretare al meglio i nuovi trend di sostenibilità ambientale, quali, ad esempio, l'economia circolare, l'economia blu, le energie rinnovabili e la transizione climatica.

Anche nel ramo assicurativo, è presente un prodotto multiramo gestito secondo un benchmark con una marcata componente di indici ESG e, di cui, in particolare, il 20% degli investimenti azionari è gestito con un indice che mira ad una riduzione significativa delle emissioni di carbonio in confronto al livello globale, in un'ottica di transizione ad un'economia a basse emissioni. Inoltre, nel portafoglio di Poste Vita rientrano investimenti verso asset caratterizzati da un marcato profilo ambientale positivo: ad esempio, il fondo di Real Estate Diamond Eurozone Office (DEO), che ha ottenuto la massima valutazione in termini di sostenibilità da parte di GRESB85 e che ha conquistato il titolo di Fondo Green, il Fondo di investimento immobiliare Diamond Core il cui asset sottostante è un immobile certificato LEED Gold e che ha ricevuto il primo finanziamento green nel settore immobiliare italiano, fondi di investitori istituzionali con un forte orientamento verso la sostenibilità ambientale.

84 Reg. (UE) 2019/2008 ("Sustainable Finance Disclosure Regulation").

85 Organizzazione internazionale che analizza e confronta gli investimenti Real Estate in ottica ambientale, sociale e di governance (ESG) in tutto il mondo.

Fondi di fondi ESG

Nel corso del 2021 BancoPosta Fondi ha lanciato sul mercato due prodotti appartenenti alla famiglia "Universo" che rappresentano i primi prodotti fondi di fondi della gamma sviluppati in chiave ESG grazie alla strutturazione di un apposito modello proprietario per le decisioni di investimento. In particolare, i due fondi, BancoPosta Fondi Universo 40 e BancoPosta Fondi Universo 60, sono soluzioni flessibili e multimanager la cui politica di investimento prevede la selezione dei fondi in cui investire sulla base di criteri ESG che consentono di privilegiare le fund house più virtuose dal punto di vista dell'approccio di investimento responsabile adottato e i relativi fondi aventi politiche di investimento rivolte verso emittenti con profili ESG positivi. La valutazione della fund house è, infatti, un criterio di selezione che assicura la coerenza dell'impegno assunto dalla stessa con quello della SGR. A tal fine, è stata sviluppata una metodologia di rating ESG proprietario, a supporto delle decisioni di investimento, che attribuisce un rating interno ai fondi basato sul grado di impegno e applicazione delle strategie di investimento responsabile.

Fondi ESG best-in-class

L'offerta di fondi di investimento rientranti in questa categoria, il cui primo prodotto, Poste Investo Sostenibile, è stato lanciato nel 2020, è stata ampliata significativamente nel corso del 2021 grazie a processi di trasformazione di prodotti esistenti in prodotti rivolti a investimenti che rispettano specifici parametri legati al profilo di sostenibilità degli emittenti. In particolare, tali fondi si distinguono per la presenza di un benchmark composto da uno o più indici "sostenibili", in quanto costituiti da una ristretta platea di titoli selezionati sulla base di criteri ESG, consentendo di rappresentare in modo chiaro, trasparente ed oggettivo l'universo di riferimento del proprio investimento, senza far venire meno la discrezionalità del gestore.

In particolare, come per il prodotto Poste Investo Sostenibile, BancoPosta Selezione Attiva e BancoPosta Azionario Euro, gestiti in delega da Amundi, operatore con una forte vocazione verso l'investimento responsabile, prevedono l'investimento in emittenti che rispettano determinati requisiti di performance ESG grazie all'applicazione di criteri di esclusione settoriali e criteri relativi al profilo ESG degli emittenti: infatti, a tal fine, il Gestore adotta una metodologia di rating ESG proprietario che consente, attribuendo una valutazione su una scala alfabetica, di valutare le performance ESG gli emittenti ed escludere quelli a cui è associato un rating corrispondente a performance ESG inferiori ad una soglia.

Nel corso del 2021, inoltre, sono state avviate le attività necessarie per la riclassificazione dei fondi BancoPosta Azionario Flessibile, BancoPosta Orizzonte Reddito e BancoPosta Azionario Internazionale come fondi che promuovono caratteristiche ambientali e sociali grazie alle politiche di investimento che prevedono la selezione di emittenti che eccedono una soglia di performance ESG in base alla scala di rating utilizzata dal Gestore delegato.

Integrazione ESG nelle politiche di assicurazione

La crescente portata delle problematiche ambientali e sociali e i macro-trend affermatisi negli ultimi anni hanno determinato l'urgenza di garantire un'adeguata copertura anche rispetto a rischi di natura ambientale, sociale e di governance, richiamando l'attenzione del settore

assicurativo e del ruolo essenziale che svolge in quest'ambito. Infatti, attraverso una corretta ed efficace attuazione dei processi di risk management anche da parte degli operatori del settore, il settore assicurativo può contribuire alla protezione della comunità e allo sviluppo sostenibile della società.

Alla luce di tali considerazioni, il percorso di integrazione ESG nell'attività finanziaria è stato avviato anche con riferimento alle attività di assicurazione e Poste Vita, sulla base di tale consapevolezza, ha deciso di definire un approccio robusto

formalizzato all'interno della propria Politica di Assicurazione Responsabile. Tale Politica descrive principi, obiettivi e processi alla base dell'approccio della Compagnia per la gestione dei rischi e delle opportunità connessi a fattori ambientali, sociali e di governance (ESG) nell'ambito dei tradizionali processi di assicurazione. In particolare, la Politica prevede il principio della valutazione sistematica delle variabili di contesto ambientali, sociali ed economiche che presentano un impatto potenziale sulle persone, con l'obiettivo di garantire un'adeguata gestione dei rischi consistenti in un'ottica di continuità del business nel lungo termine. Al fine di assicurare la concreta efficacia delle proprie iniziative, la Politica include, inoltre, articolati processi di gestione e monitoraggio attraverso la definizione di ruoli e strumenti predeterminati.

L'orientamento perseguito consente di cogliere le opportunità che emergono dagli scenari di mercato e che permettono lo sviluppo di prodotti assicurativi innovativi e sostenibili con impatti a livello sociale e ambientale

Inoltre, dal 2019 Poste Vita è firmatario dei Principles for Sustainable Insurance promossi dalle Nazioni Unite, impegnandosi così formalmente ad includere nei propri processi decisionali i criteri di sostenibilità rilevanti per il settore assicurativo, anche attraverso percorsi di collaborazione con clienti e partner volti ad accrescere la consapevolezza in ambito e la promozione di sinergie con enti e istituzioni aventi l'obiettivo di determinare un'azione diffusa e coesa sulle tematiche ESG.

Brand Finance Global 500

Anche per il 2022, il ranking conferma Poste Italiane tra i marchi italiani inclusi nella classifica

Prodotti assicurativi con valore sociale e ambientale

Attraverso la definizione e commercializzazione dei propri prodotti, il Gruppo Assicurativo Poste Vita, compatibilmente con gli obiettivi aziendali, persegue l'obiettivo di valorizzare il ruolo sociale della protezione assicurativa e renderla inclusiva facilitandone l'accessibilità economica. Il Gruppo, per perseguire questo scopo, sviluppa soluzioni assicurative che, da un lato incentivano l'adozione di comportamenti sostenibili e responsabili da parte dei propri assicurati e, dall'altro, risultano funzionali alla mitigazione dei rischi ESG. In fase di sviluppo della propria offerta, il Gruppo si impegna ad includere categorie sociali più vulnerabili che necessitano di maggiori attenzioni, come le fasce più giovani e quelle più anziane, e le persone con particolari patologie. Nello specifico, in ambito piani pensionistici individuali, Poste Vita offre particolari forme complementari, accessibili anche alle generazioni più giovani, che si trovano a dover colmare un gap previdenziale consistente, riducendo la differenza fra la pensione obbligatoria di base attesa e quanto necessario a garantire un tenore di vita dignitoso. Tra le offerte assicurative in ambito protezione maggiormente riconosciute dalla clientela è bene menzionare il prodotto "Poste Vivere Protetti" offerto da Poste Assicura, che ha l'obiettivo di fornire una soluzione integrata e modulare di protezione, assistenza e servizi nelle aree della persona, beni e patrimonio. Nel corso del 2021, il Gruppo ha evoluto i servizi e le funzionalità a disposizione dei clienti sui principali canali digitali (Area Riservata Assicurativa e App BancoPosta) per le Polizze vita e protezione. Tutti i titolari di polizze hanno la possibilità di visualizzare nella propria Area Riservata Assicurativa il riepilogo delle caratteristiche del prodotto assicurativo sottoscritto e di attivare servizi aggiuntivi, come ad esempio per le Polizze vita fare richiesta di riscatto parziale o totale prima della scadenza, oppure richiedere la liquidazione di una polizza prossima alla scadenza, mentre per le Polizze di protezione gestire i propri sinistri dall'apertura del sinistro alla liquidazione. Infine, in una logica di evoluzione del modello di consulenza di Poste Italiane, la strategia distributiva dei prodotti di investimento assicurativo (polizze Multriramo e Ramo I) ha visto avviare una fase sperimentale di offerta a distanza tramite l'invio da parte del distributore BancoPosta nell'area riservata dei clienti, delle consulenze personalizzate adeguate al loro profilo. I clienti potranno finalizzare autonomamente online tramite Firma Elettronica

Avanzata (FEA) le consulenze a distanza ricevute. Tale opzione, affiancata alla proposizione presso gli Uffici Postali, consente un approccio multicanale utile a migliorare la customer experience, oltre a rappresentare un'alternativa per le fasce di clientela più esposte al rischio Covid-19 e per le quali è opportuno limitare la presenza fisica negli Uffici Postali. Nel corso del 2021, il Gruppo Poste Vita ha portato avanti il percorso di evoluzione della gamma Multiramo attraverso prodotti che permettono di accedere alle opportunità offerte dai mercati finanziari attraverso un approccio graduale e anche cogliendo le opportunità di rendimento che derivano dagli investimenti in titoli caratterizzati da profili ESG positivi.

I prodotti multiramo collegati al Fondo Interno Assicurativo Obiettivo Sostenibilità

L'offerta di polizze di Poste Vita attualmente comprende tre prodotti multiramo la cui componente ramo III può essere investita, a discrezione del sottoscrittore, nel Fondo Interno Assicurativo, Obiettivo Sostenibilità, caratterizzato da una gestione orientata verso scelte di investimento che seguono logiche ESG e in particolare verso emittenti che soddisfano determinati requisiti in termini di performance in ambito ambientale, sociale e di governance, contribuendo allo sviluppo sostenibile globale. Tale opzione di investimento, prevista per i prodotti Poste Progetto Dinamico New, Poste Soluzione Valore New e Poste Progetto Capitale (quest'ultimo lanciato nel 2022) consente un accesso graduale ai mercati, con l'obiettivo di salvaguardare la redditività dell'investimento dei clienti dalla volatilità di mercato, includendo opzioni di investimento responsabile secondo i criteri Environmental, Social e Governance (ESG).

Infatti, il Fondo è gestito secondo un benchmark dove gli indici ESG costituiscono la componente principale in termini percentuali e, tra cui, è previsto un 20% di investimenti azionari verso emittenti che si contraddistinguono per le loro performance in termini di basse emissioni di carbonio al fine di contribuire, attraverso il settore finanziario, alla transizione verso un'economia low-carbon.

PSI Progress Report

Coerentemente con l'impegno assunto attraverso la sottoscrizione dei Principles for Sustainable Insurance nel 2019 e con la promozione della trasparenza sull'operatività che caratterizza il Gruppo Poste Italiane, Poste Vita si impegna a rendicontare periodicamente i progressi nell'implementazione dei Principi sottoscritti che sono riepilogati nello schema di seguito.

Principle 1 - Incorporare nei processi decisionali le problematiche ambientali, sociali e di governance rilevanti per le proprie attività assicurative.

  • Assegnazione di responsabilità formalizzate ai vertici aziendali in ambito ESG: Consiglio di Amministrazione, Comitato Prodotti – Valutazioni ESG, Risk Office
  • Formazione continua sui temi ESG ai vertici aziendali e ai dipendenti
  • Presenza di una sezione "Valutazioni ESG" all'interno del Comitato Prodotti della Compagnia con la responsabilità di esaminare e valutare periodicamente i criteri per la definizione dei profili ESG e del catalogo prodotti della Compagnia
  • Valutazione sistematica dei fattori di contesto economici, sociali e ambientali che possono avere impatto sulle persone e, quindi, sul business aziendale nel lungo termine e, in particolare, fattori sociali, tecnologici, politici, regolamentari e ambientali
  • Sviluppo di prodotti assicurativi con valore sociale ed ambientale
  • Integrazione dei criteri ESG nelle attività di investimento in linea con la Politica di Investimento Responsabile, le Linee Guida in materia di esercizio del diritto di voto e di attività di engagement e le Linee Guida per l'investimento in settori sensibili adottate dalla Compagnia

Principle 2 - Collaborare insieme a clienti e partner commerciali per accrescere la consapevolezza delle problematiche ambientali, sociali e di governance, per gestire i rischi e sviluppare soluzioni.

  • Valutazione ESG dei fornitori
  • Attività di sensibilizzazione e di coinvolgimento dei fornitori attraverso attività specifiche
  • Condivisione delle informazioni rilevanti in ambito ESG con i clienti

Principle 3 - Collaborare insieme a governi, Autorità e altri stakeholder rilevanti per promuovere un'azione diffusa all'interno della società sulle problematiche ambientali, sociali e di governance.

  • Membership all'interno dei Comitato Esecutivo di UNEP FI
  • Adesione ad iniziative di riferimento quali PRI, PSI, UN Global Compact
  • Partecipazione ad iniziative di discussione e promozione in ambito nazionale e internazionale sui temi della Sostenibilità
  • Partecipazione ad iniziative di engagement collettivo
  • Partecipazione al Comitato ESG dell'associazione di categoria

Principle 4 - Dimostrare accountability e trasparenza nella regolare rendicontazione pubblica dei progressi raggiunti per l'implementazione dei Principi.

Rendicontazione periodica delle performance di investimento e assicurazione responsabile e, in generale, di sostenibilità del Gruppo attraverso molteplici strumenti, tra cui il Bilancio Integrato all'interno della Relazione Finanziaria Annuale, PRI Transparency Report, PSI Progress Report, sito web aziendali e social media*.

* Su questi documenti è possibile trovare tutti i dettagli sulle modalità di applicazione dei Principles for Sustainable Insurance e la loro evoluzione

TAVOLE DEGLI INDICATORI

Le tabelle che seguono raccolgono gli indicatori degli standard del Global Reporting Initiative insieme ad altri indicatori che Poste Italiane ritiene importante pubblicare per illustrare la propria performance, distinti in base agli 8 Pilastri della Strategia del Gruppo.

[GRI 102-7] Dimensione dell'organizzazione(*)

2019 2020 2021
Unità Risorse Unità Risorse Unità Risorse
Operation Area Manager 6 19 6 19 6 19
Filiali 67 740 66 798 66 825
Totale 73 759 72 817 72 844

(*) I dati riportati fanno riferimento alla società del Gruppo SDA S.p.A..

[GRI 102-7] Dimensione dell'organizzazione(*)

2019 2020 2021
Unità Risorse Unità Risorse Unità Risorse
Centri Operativi Territoriali 10 498 10 534 9 485

(*) I dati riportati fanno riferimento alla società del Gruppo Postel S.p.A..

[GRI 201-1] Valore economico generato, distribuito e trattenuto

Valore economico generato (milioni di euro) 2019 2020 2021
Valore economico generato dal Gruppo 11.182 10.628 11.619
Valore economico distribuito (milioni di euro) 2019 2020 2021
Valore economico distribuito agli stakeholder 9.634 9.382 9.917
- Fornitori 2.742 2.994 3.117
- Dipendenti 5.608 5.249 5.303
- Finanziatori 51 53 55
- Pubblica Amministrazione 624 447 671
- Comunità 7 7 4
- Azionisti 602 632 768
Valore economico trattenuto (milioni di euro) 2019 2020 2021
Valore economico trattenuto dal Gruppo 1.548 1.246 1.702

Integrità e trasparenza

[GRI 205-1] Società analizzate per rischio corruzione(*) e copertura(**) dei processi a rischio corruzione con interventi di audit

2019 2020 2021
Numero totale delle società del Gruppo analizzate per rischi legati alla
corruzione
16 16 16
Numero totale delle società del Gruppo 25 24 24
Percentuale delle società del Gruppo analizzate per rischi legati alla
corruzione
64 66 66
Percentuale di copertura dei processi a rischio corruzione con interventi di
audit (***)
Alta copertura 87 86 86
Media copertura 13 9 14
Bassa copertura - 5 -

(*) L'analisi per rischio corruzione delle società del Gruppo è stata svolta nell'ambito delle valutazioni per la definizione del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D.Lgs. 231/2001.

(**) La copertura rappresenta l'incidenza complessiva delle attività di audit sui processi aziendali.

(***) I dati si riferiscono a Poste Italiane S.p.A..

[GRI 205-3] Segnalazioni gestite dal comitato whistleblowing

2019 2020 2021
Segnalazioni gestite 214 274 617(**)
Totale segnalazioni gestite in ambito corruzione 4 3
(*)
-
di cui risultate fondate - - -
di cui in approfondimento 1 - -

(*) Per le segnalazioni in ambito 3 esposti sono stati valutati potenzialmente rilevanti ai fini della corruzione; in particolare le 3 segnalazioni sono risultate prive di fondamento, di cui 1 esposto con riferimento al 31 dicembre 2019 è stato chiuso nel corso del 2020.

(**) Le segnalazione gestite nell'anno 2021 sono pari a 617. Di queste, 28 sono risultate fondate e 28 sono in fase di approfondimento. I provvedimenti decisionali con riferimento alle segnalazioni fondate sono rimessi alle funzioni o agli organi aziendali competenti, di volta in volta sulla base delle responsabilità organizzative attribuite. Le funzioni coinvolte per la definizione dei provvedimenti decisionali sono diverse dalle funzioni facenti parte del Comitato Whistleblowing (CW). Per le casistiche che coinvolgono soggetti apicali, il CW ne dà evidenza agli Organi aziendali/sociali competenti assicurando informativa e aggiornamento sugli sviluppi delle iniziative attivate. Qualora il Segnalante sia corresponsabile delle violazioni da egli stesso denunciate, il sistema di segnalazione di Poste Italiane e delle Società del Gruppo prevede un trattamento privilegiato per quest'ultimo rispetto agli altri corresponsabili, compatibilmente con la disciplina applicabile.

Numero di casi di corruzione e concussione e azioni correttive 2019 2020 2021
Casi di corruzione e concussione - - -

Formazione su procedure e politiche relative all'anticorruzione

2019 2020 2021
Totale dipendenti 73.081 80.529 92.661
di cui:
Dirigenti 441 428 455
Quadri 11.944 12.413 13.899
Impiegati 60.696 67.688 78.307
Gare avviate in cui sono considerati specifici criteri ambientali(*)
2019 2020 2021(**)
Percentuale gare espletate sulla base di criteri ambientali (%)
49,1
75,9 83,4

(*) L'analisi afferisce a procedure di gara di importo superiore alle soglie comunitarie e risulta funzionale ad individuare le gare che presentino specifici criteri ambientali di qualificazione nell'oggetto, nelle specifiche tecniche o nei criteri di valutazione (es. ISO 14001, ISO 50001, veicoli a basso impatto ambientale, Criteri Ambientali Minimi, utilizzo di materiali riciclabili nelle forniture, certificazione FSC, ecc.), nonché nelle clausole contrattuali.

(**) Per il 2021, in continuità ai rilievi precedenti, il perimetro del dato comprende Poste Italiane S.p.A., PostePay S.p.A., Postel, Poste Vita S.p.A. (Poste Assicura S.p.A.), BancoPosta Fondi SGR S.p.A., SDA Express Courier, Europa Gestioni Immobiliari S.p.A., Poste Air Cargo S.r.l.. La stabilizzazione del presidio di sostenibilità nelle procedure di acquisto ha garantito la continuità del trend positivo dell'indicatore, che registra un incremento delle performance ambientali pari a 7,5 punti percentuali rispetto al dato 2020. L'indice, se privato delle gare sprovviste dell'offerta tecnica, poichè aggiudicate al prezzo più basso, certifica che la quasi totalità delle gare avviate esige criteri ambientali (> 95%).

Gare avviate in cui sono considerati specifici criteri sociali(*)

2019 2020 2021(**)
Percentuale gare espletate sulla base di criteri sociali 57,7 74,1 84,5

(*) L'analisi afferisce a procedure di gara di importo superiore alle soglie comunitarie e risulta funzionale ad individuare le gare che presentino specifici criteri sociali di qualificazione nell'oggetto, nelle specifiche tecniche o nei criteri di valutazione (es. SA8000, ISO 45001, misure di contrasto al Covid-19, misure riguardanti salute, previdenza e benessere dei dipendenti, diversità ed inclusione, certificazione FSC, ecc.), nonchè nelle clausole contrattuali.

(**) Per il 2021, in continuità ai rilievi precedenti, il perimetro del dato comprende Poste Italiane S.p.A., PostePay S.p.A., Postel, Poste Vita S.p.A. (Poste Assicura S.p.A.), BancoPosta Fondi SGR S.p.A., SDA Express Courier, Europa Gestioni Immobiliari S.p.A., Poste Air Cargo S.r.l.. La stabilizzazione del presidio di sostenibilità nelle procedure di acquisto ha garantito la continuità del trend positivo dell'indicatore, che registra un incremento delle performance sociali pari a 10,4 punti percentuali delle performance sociali rispetto al dato 2020. L'indice, se privato delle gare sprovviste dell'offerta tecnica, poichè aggiudicate al prezzo più basso, certifica che la quasi totalità delle gare avviate esige criteri sociali (> 95%).

Gare avviate in cui sono considerati specifici criteri di governance(*)

2019 2020 2021(**)
Percentuale gare espletate sulla base di criteri di governance - - 33,1

(*) L'analisi afferisce a procedure di gara di importo superiore alle soglie comunitarie e risulta funzionale ad individuare le gare che presentino specifici criteri di governance nella qualificazione, nei criteri di valutazione (es. ISO 37001, Rating di Legalità, Codice Etico/di Condotta, Policy ecc.) nonchè nelle clausole contrattuali.

(**) Per il 2021 il perimetro del dato comprende Poste Italiane S.p.A., PostePay S.p.A., Postel, Poste Vita S.p.A. (Poste Assicura S.p.A.), BancoPosta Fondi SGR S.p.A., SDA Express Courier, Europa Gestioni Immobiliari S.p.A., Poste Air Cargo S.r.l..

[GRI 301-1] Materiali usati per peso o volume(*)

Tipologia di materiali/materie prime (kg) 2019 2020 2021
Rinnovabili 29.210.299 28.856.114 34.675.462
Carta 21.676.215 17.563.176 18.775.259
Cartone 2.896.414 4.033.481 6.115.574
Legno 4.637.670 7.259.458 9.784.629
Non Rinnovabili 2.446.097 3.067.403 3.538.701
Plastica 1.928.405 2.576.816 2.655.118
Inchiostri/toner 61.146 83.479(**) 80.003
Colle 6.061 4.022 6.552
Altro(***) 450.485 403.086 797.028
Totale 31.656.396 31.923.517 38.214.163

(*) Il trend delle risorse materiali approvvigionate conferma una crescita principalmente correlata allo sviluppo dei volumi in ambito ecommerce.

(**) Il dato 2020 relativo all'uso di "Inchiostri/toner" è stato aggiornato a seguito di un affinamento del sistema di reporting.

(***) La voce "Altro" contiene i seguenti materiali: etichette, sacchi e sigilli, spago da imballo, carta termica (priva di bisfenolo di tipo A, in linea con gli obblighi di legge) e le buste di sicurezza in materiale Kraft.

Pratiche anti-concorrenziali
Ammontare delle sanzioni 2019 2020 2021
Sanzioni per pratiche anti-competitive/violazioni antitrust (€) - 5.000.000 11.000.000
Numero di sanzioni per pratiche anti-competitive/violazioni antitrust - 1 1
Fornitori dotati di un sistema di gestione ambientale certificato ISO 14001 o EMAS
Percentuale di fornitori 2019 2020 2021
Percentuale di fornitori qualificati dotati di sistema di gestione ambientale
certificato ISO 14001 o EMAS (%)
49,1 75,9 83,4

[GRI 207-4] Rendicontazione delle informazioni di natura fiscale(*)

Dati di natura fiscale (in milioni di €) 2021
Giurisdizioni di operatività del Gruppo Italia(*) Hong
Kong(**)
Cina(***)
Ricavi da vendite a terze parti 31.633 77 0
Ricavi da operazioni infragruppo con altre giurisdizioni fiscali 63 0 1
Utili/perdite ante imposte 2.164 4 0
Attività materiali diverse da disponibilità liquide e equivalenti 2.454 0 0
Imposte sul reddito definite sulla base del criterio di cassa (****) 380 0 0
Imposte sul reddito delle società maturate sugli utili/perdite 587 1 0
Ricavi 32.065 77 1

(*) I dati si riferiscono alle seguenti entità: Poste Italiane S.p.A., Poste Vita S.p.A., BancoPosta Fondi SGR S.p.A., Europa Gestioni Immobiliari S.p.A., Consorzio Logistica Pacchi SCPA, SDA Express Courier S.p.A., Postel S.p.A., Postepay S.p.A., Consorzio Per I Servizi Di Telefonia ScpA, Poste Air Cargo S.r.l., Poste Assicura S.p.A., PatentiVia Poste ScpA, Consorzio Poste Motori, Poste Welfare Servizi S.r.l., Poste Insurance Broker S.r.l., MLK Deliveries S.p.A., sennder Italia S.r.l., PSIA S.r.l, Nexive Network S.r.l., Nexive Scarl.

(**) I dati si riferiscono a Sengi Express Limited (servizi logistici).

(***) I dati si riferiscono a Sengi Express Guangzhou Limited (servizi logistici).

(****) Con riferimento alla giurisdizione italiana, nel 2021 la differenza tra l'imposta sul reddito delle società maturata sugli utili/perdite e l'imposta dovuta e attribuibile sostanzialmente a due macro-fenomeni, entrambi riconducibili a risposte positive a due istanze di interpello presentate all'Agenzia delle Entrate: 1) rideterminazione dell'ACE relativa all'anno 2014; 2) rilevanza fiscale di taluni componenti negativi di reddito straordinari. In relazione alle giurisdizioni estere non si rilevano differenze significative.

Valorizzazione delle persone

[GRI 102-8] Informazioni sui dipendenti e gli altri lavoratori(*)

2019 2020 2021
Tipologia di
contratto
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Contratto
Stabile(**)
54.174 65.362 119.536 51.366 62.775 114.141 49.714 60.197 109.911
di cui:
Corrispondenza,
Pacchi e 53.512 64.691 118.204 50.784 62.123 112.907 49.112 59.557 108.668
Distribuzione
Servizi Finanziari 234 230 463 246 231 476 249 217 466
Servizi Assicurativi 261 281 542 207 269 476 214 269 483
Pagamenti e
Mobile 167 161 327 130 152 282 140 154 294
Contratto
Flessibile(***) 4.216 2.693 6.909 5.898 3.544 9.442 5.700 3.358 9.058
di cui:
Corrispondenza,
Pacchi e 4.211 2.688 6.899 5.898 3.542 9.440 5.697 3.353 9.050
Distribuzione
Servizi Finanziari - - - - 1 1 - - -
Servizi Assicurativi 4 5 9 - 1 1 3 4 7
Pagamenti e
Mobile 1 - 1 - - - - 1 1
Totale 58.390 68.055 126.445 57.264 66.319 123.583 55.414 63.555 118.969

(*) I dati sono espressi in Full Time Equivalent (FTE).

(**) Include i dipendenti a tempo indeterminato e i contratti di apprendistato.

(***) Include i dipendenti a tempo determinato e i contratti di somministrazione lavoro.

[GRI 102-8] Informazioni sui dipendenti e gli altri lavoratori(*)
2019 2020 2021
Tipologia di
impiego
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Full-time 56.680 63.884 120.564 55.636 62.194 117.830 53.763 59.321 113.084
di cui:
Corrispondenza,
Pacchi e 56.015 63.235 119.250 55.055 61.563 116.618 53.159 58.695 111.854
Distribuzione
Servizi Finanziari 233 218 451 245 221 466 248 209 457
Servizi Assicurativi 265 274 539 207 260 467 217 265 482

Totale 59.793 70.731 130.524 58.584 68.992 127.576 56.726 66.221 122.947
Mobile
Pagamenti e 1 5 6 1 3 4 1 4 5
Servizi Assicurativi - 15 15 - 13 13 - 10 10
Servizi Finanziari 1 16 17 1 14 15 1 11 12
Distribuzione
Pacchi e 3.111 6.811 9.922 2.946 6.768 9.714 2.961 6.875 9.836
Corrispondenza,
di cui:
Part-time 3.113 6.847 9.960 2.948 6.798 9.746 2.963 6.900 9.863
Mobile
Pagamenti e 167 157 324 129 150 279 139 152 291

(*) Dati espressi in Headcount.

Distribuzione dei dipendenti per titolo di studio(*)

2019 2020 2021
Laurea (%) 15,1 17 19,1
Diploma (%) 70,3 69,2 67,9
Licenza media (%) 14,5 13,7 12,9
Licenza elementare (%) 0,1 0,1 0,1
Totale (%) 100 100 100

(*) Le percentuali sono calcolate relativamente al solo personale stabile in Headcount.

Numero di partecipanti ai programmi di sviluppo

Programmi di Sviluppo 2019 2020 2021
Assessment del potenziale 400 190 1.162
Percorsi di mentoring e coaching 136 374 562
Sviluppo competenze e innovazione 1.895 105 6.990
Totale 2.431 669 8.714

[GRI 404-1] Numero di ore di formazione medie annue per dipendente(*)

2019 2020 2021
Categoria
dipendenti
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Dirigenti 43 46 44 45 52 47 38 49 41
Quadri 68 83 75 83 103 92 80 99 89
Impiegati 30 37 34 34 45 40 37 49 44
Totale dipendenti 35 42 39 41 51 46 43 55 49

Giornate di formazione medie per dipendente

2019 2020 2021
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Giornate di
formazione medie 5,9 6,5 6,8 8,4 7,1 9,1 8,2
erogate ai 7,0 7,7
dipendenti
Ore per tipologia di formazione(*)
Tipologia formazione 2019 2020 2021
Manageriale 33.700 37.000 33.200
Tecnico - specialistica 1.875.200 2.584.400 2.743.150
Compliance 3.159.400 3.253.500 3.266.800
Totale 5.068.400 5.874.900 6.043.200

(*) Valori arrotondati per coerenza con i valori comunicati lo scorso anno.

Programmi di formazione e sviluppo dei dipendenti

Programmi di formazione e sviluppo 2019 2020 2021
Spesa totale per programmi di formazione e
sviluppo (in euro)
7.709.433 7.020.250 8.220.217

Posizioni aperte occupate da dipendenti interni

2019 2020 2021
Percentuale di posizioni aperte occupate da
dipendenti interni (%)(*) 39 35 57

(*) La percentuale di posizioni aperte occupate da dipendenti interni è riferita alla Capogruppo.

2020 2021
Input di formazione e sviluppo suddivisi per
genere e età
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Numero medio di ore di formazione e sviluppo
erogate ai dipendenti(*)
41,48 52,90 47,61 43,84 57,33 51,05
di cui:
< 30 anni 57,47 78,26 65,40 46,95 65,90 54,17
30 – 50 anni 42,82 50,09 46,70 48,86 59,08 54,24
> 50 anni 36,53 52,78 45,69 37,32 54,64 47,18
Importo speso per dipendente in attività di
formazione e sviluppo(**)
49,5 63,1 56,8 59,34 77,60 69,10
di cui:
< 30 anni 68,6 93,4 78 63,55 89,20 73,31
30 – 50 anni 51,1 59,8 55,7 66,13 79,96 73,42
> 50 anni 43,6 63,0 54,5 50,51 73,96 63,86

(*) Si riferisce al numero totale di ore di formazione e sviluppo fornite nell'ultimo anno fiscale diviso per il numero totale di FTE.

(*) Si riferisce all'importo totale speso per la formazione e lo sviluppo nell'ultimo anno fiscale diviso per il numero totale di FTE. Questa cifra non include il costo operativo del team "learning and development" come gli stipendi dei dipendenti di tale team.

Numero totale dei nuovi assunti suddivisi per genere e età(*)

2018 2019 2020 2021
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Nuovi
assunti
suddivisi 608 516 1.124 3.157 2.148 5.305 1.153 1.023 2.176 1.356 1.268 2.623
per
genere
di cui:
< 30 anni 261 255 516 1.606 1.054 2.660 568 478 1.046 773 667 1.440
30 – 50
anni 285 231 516 1.443 1.057 2.499 540 519 1.059 532 570 1.102
> 50 anni 62 31 93 109 37 145 45 26 71 51 31 82
Percentual
e dei
nuovi
assunti
suddivisi 54 46 100 60 40 100 53 47 100 52 48 100
per
genere
(%)

Numero
di
posizioni
aperte
occupate - - - - - - 91 68 159 847 884 1.731
da
dipendent
i interni(**)
di cui:
< 30 anni - - - - - - 91 68 159 - - -
30 – 50
anni - - - - - - - - - - - -
> 50 anni - - - - - - - - - - - -

(*) I dati sono espressi in Full Time Equivalent (FTE).

(**) Dati riferibili alle società del Gruppo PostePay, Postevita, Poste Welfare Servizi, Poste Assicura, Postel, PosteAirCargo, MLK Deliveries.

Trend del coinvolgimento dei dipendenti suddivisi per genere(*)

2021
Uomo Donna Totale
30.563
55.414 63.555 118.969
26 25 26(**)
14.417 16.146

(*) I dati sono espressi in Headcount.

(**) Il target atteso per il 2021 è pari al 25%.

[401-2] Benefit forniti ai dipendenti a tempo pieno che non sono forniti ai dipendenti temporanei o part-time

2019 2020 2021
Contratti a
tempo
indeterminat
o
Contratti a
tempo
determinato
Contratti a
tempo
indeterminat
o
Contratti a
tempo
determinato
Contratti a
tempo
indeterminat
o
Contratti a
tempo
determinato
part tempo part tempo part tempo part tempo part tempo part tempo
Benefit finanziari time pieno time pieno time pieno time pieno time pieno time pieno
Assicurazione
sulla vita
SI (*) SI (*) SI (*) SI (*) SI (*) SI (*)
Assistenza
sanitaria
SI (**) SI SI (*) SI (**) SI SI (*) SI (**) SI SI (*)
Copertura per la
disabilità e
SI (*) SI (*) SI (*) SI (*) SI (*) SI (*)

l'invalidità

Congedo
parentale
SI (**) SI (**) SI (**) SI (**) SI (**) SI (**) SI (**) SI (**) SI (**) SI (**) SI (**) SI (**)
Pensione SI (**) SI SI (**) SI SI (**) SI SI (**) SI SI (**) SI SI (**) SI

(*) Da intendersi con riferimento al personale Dirigente.

(**) Da intendersi con riferimento al personale non Dirigente.

Sistemi di valutazione dei dipendenti

Percentuale di dipendenti per tipologia di valutazione (%) 2019 2020 2021
Management by objectives (MBO)(*) 97 94 96
Valutazione multidimensionale delle prestazioni(**) 89,9 91,1 96,2
Comparazione dei dipendenti appartenenti alla stessa categoria(***) - - -

(*) I dati hanno come valore target l'intera popolazione del Gruppo Poste Italiane. Le percentuali si riferiscono alle risorse valutate nell'anno di riferimento e sono pertanto esclusi dal computo le risorse non valutabili per lunga assenza (per il 2021 con riferimento alla valutazione esercizio 2020 il numero di N.V è di c.a. 4.200 risorse, mentre, per la valutazione esercizio 2020, sono esclusi dalla valutazione multidimensionale 7 manager indicati come "non valutabili").

(**) La percentuale si riferisce al totale della popolazione manageriale valutata nel processo di valutazione a 180° rispetto al totale dei valutabili (per il 2021 con riferimento alla valutazione esercizio 2020 sono consuntivati 1.279 valutati da colleghi su 1.330 valutabili). Per il 2021 (performance 2020) la valutazione multidimensionale non è costituita solo dal processo a 180° (valutazione del capo e dei colleghi) ma per c.a.185 manager la valutazione complessiva è data dal contributo del capo diretto, dei colleghi e dei collaboratori (valutazione a 360°).

(**) La comparazione dei dipendenti appartenenti alla stessa categoria, che si riferisce a un sistema in cui i dipendenti sono sistematicamente comparati in relazione ai propri colleghi di uguale livello professionale, appartenenti allo stesso team/funzione, non è applicabile al modello di Poste Italiane.

Evoluzione del personale

2019 2020 2021
Tasso di turnover totale (%)(*) 7,30 6,90 7,90
Tasso di turnover volontario (%)(*) 6,80 6,30 7,20
Costi medi per FTE assunto (€)(**) 36.300 36.200 36.000

(*) Il tasso di turnover è stato calcolato rapportando i dipendenti cessati nell'anno n (FTE)/dipendenti totali dell'anno n-1. Il tasso di turnover volontario è dato dai dipendenti cessati dell'anno n volontariamente (FTE) / dipendenti totali dell'anno n-1.

(**) Il costo pro capite medio annuo delle assunzioni riguarda tutte le tipologie contrattuali (tempi indeterminati, contratti a tempo determinato, dirigenti, ecc.). Il pro capite tiene conto dei seguenti elementi: retribuzione fissa, retribuzione accessoria (premio di risultato, straordinario, indennità varie, ecc.) a cui si aggiungono prevalentemente i contributi/tfr sui primi due elementi ma non considera: ticket mensa, costi per trasferta (treni, aerei, hotel, ecc.) e company car perché non rientranti nel perimetro di costo del lavoro. Il dato relativo al costo medio per FTE assunto si riferisce alla Capogruppo.

Tasso di turnover dei dipendenti suddivisi per genere e età

2019 2020 2021
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale

Tasso di turnover
totale (%)(*)
3,2 4,4 7,5 3,5 3,8 7,2 3,9 4,3 8,2
di cui:
< 30 anni - - 0,1 - 0,1 0,1 0,1 0,1 0,2
30 – 50 anni 0,1 0,2 0,3 0,1 0,1 0,3 0,2 0,2 0,4
> 50 anni 3,1 4,2 7,2 3,4 3,6 7 3,6 4,0 7,6
Tasso di turnover
volontario (%)(*)
3 4,1 7 3,2 3,4 6,6 3,6 3,9 7,5
di cui:
< 30 anni - - - - - 0,1 0,1 0,1 0,2
30 – 50 anni 0,1 0,1 0,2 0,1 0,1 0,2 0,1 0,1 0,2
> 50 anni 2,9 3,9 6,9 3,1 3,3 6,5 3,4 3,7 7,1

(*) Il tasso di turnover è stato calcolato rapportando i dipendenti cessati nell'anno n (FTE)/dipendenti totali dell'anno n. Il tasso di turnover volontario è dato dai dipendenti cessati dell'anno n volontariamente (FTE) / dipendenti totali dell'anno n.

Contenziosi

2019 2020 2021
Contenziosi con i dipendenti 489 533 700

(*) Nel periodo di riferimento sono state registrate 700 nuove vertenze rispetto alle 533 cause del 2020. Sul fronte della "costituzione del rapporto di lavoro" si registra un consistente decremento nella misura di circa il 30%. Le nuove controversie sono 85 (quelle del 2020 erano 122) di cui 32 CTD e 33 LT. Quanto allo "svolgimento del rapporto di lavoro", si rileva che le vertenze incardinate nel 2021 sono 556 (quelle del 2020 erano 313) facendo registrare un consistente incremento di circa il 43 % che risulta limitato alle sole cause in materia di aggiornamento delle posizioni contributive e di sanzioni disciplinari conservative. Per quanto attiene infine alla "risoluzione del rapporto di lavoro", le nuove controversie sono 59 (quelle del 2020 erano 98) facendo registrare una riduzione di circa il 40%.

[GRI 403-8] Lavoratori coperti da un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro

2019(**) 2020(**) 2021
Dipendenti coperti
dal sistema(*)
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Numero dipendenti
coperti dal sistema 59.392 70.593 129.985 58.088 68.793 126.881 56.303 66.076 122.379
% dipendenti coperti
dal sistema 99 99 99 99 99 99 100 100 100

(*) Numero totale dei lavoratori dipendenti coperti da un sistema di gestione della salute e della sicurezza sul lavoro.

(**) I dati relativi al biennio 2019-2020 presentano una lieve variazione a seguito dell'affinamento del sistema di reporting.

2019(**) 2020(**) 2021

Dipendenti coperti
dal sistema(*)
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Numero dipendenti
coperti dal sistema 59.162 70.454 129.616 57.983 68.732 126.715 56.303 66.076 122.379
% dipendenti coperti
dal sistema 99 99 99 99 99 99 100 100 100

(*) Numero totale dei lavoratori dipendenti coperti da un sistema di gestione della salute e della sicurezza sul lavoro che sia sottoposto a audit interno.

(**) I dati relativi al biennio 2019-2020 presentano una lieve variazione a seguito dell'affinamento del sistema di reporting.

2019(**) 2020(**) 2021
Dipendenti coperti
dal sistema(*)
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Numero dipendenti
coperti dal sistema 5.634 4.685 10.319 57.973 68.727 126.700 56.207 65.989 122.196
% dipendenti coperti
dal sistema 9 7 8 99 99 99 99 99 99

(*) Numero totale dei lavoratori dipendenti coperti da un sistema di gestione della salute e della sicurezza sul lavoro che sia stato sottoposto a audit o certificato da terze parti indipendenti (es. in linea con la norma ISO 45001).

(**) I dati relativi al biennio 2019-2020 presentano una lieve variazione a seguito dell'affinamento del sistema di reporting.

2019 2020 2021
Lavoratori non
dipendenti coperti Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
dal sistema(*)
Numero lavoratori non
dipendenti coperti dal
sistema 816 261 1.077 1.461 297 1.758 3.021 831 3.852
% lavoratori non
dipendenti coperti dal
sistema 100 100 100 100 100 100 100 100 100

(*) Numero totale dei lavoratori non dipendenti coperti da un sistema di gestione della salute e della sicurezza sul lavoro.

2019 2020 2021
Lavoratori non
dipendenti coperti Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
dal sistema(*)
Numero lavoratori non
dipendenti coperti dal
sistema 452 246 698 533 255 788 1.797 336 2.133
% lavoratori non
dipendenti coperti dal
sistema 55 94 65 36 86 45 59 40 55

(*) Numero totale di lavoratori non dipendenti coperti da un sistema di gestione della salute e della sicurezza sul lavoro che sia sottoposto a audit interno.

2019 2020 2021
Lavoratori non
dipendenti coperti
dal sistema(*)
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Numero lavoratori non
dipendenti coperti dal
sistema 560 224 784 678 247 925 2.094 533 2.627
% lavoratori non
dipendenti coperti dal
sistema 69 86 73 46 83 53 69 64 68

(*) Numero totale dei lavoratori non dipendenti coperti da un sistema di gestione della salute e della sicurezza sul lavoro che sia stato sottoposto a audit o certificato da terze parti indipendenti (es. in linea con la norma ISO 45001).

[GRI 403-9] Infortuni sul lavoro

Infortuni sul lavoro che comprendono i casi di Covid-19

2019 2020 2021
Lavoratori
dipendenti Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Tasso di infortuni
sul lavoro
registrabili(*) 35,76 33,26 34,44 38,55 36,51 37,48 63,26 62,51 62,87
Tasso di infortuni
sul lavoro con gravi
conseguenze (**) 9,35 9,00 9,17 10,14 9,56 9,84 10,48 11,48 11,01
Tasso di decessi
risultanti da infortuni
sul lavoro 0,06 0,00 0,03 0,22 0,02 0,12 0,07 0,02 0,04
Media mobile 6.762 6.661 8.109
infortuni sul lavoro***
Infortuni**** 3.777 4.229 8.006 3.547 3.851 7.398 5.759 6.453 12.212
di cui:
sul lavoro 3.250 3.373 6.623 3.185 3.325 6.510 5.346 5.868 11.214
in itinere 527 856 1.383 362 526 888 413 585 998
Decessi 5 - 5 19 3 22 6 4 10
di cui:
sul lavoro 5 - 5 18 2 20 6 2 8

in itinere - - - 1 1 2 0 2 2
Infortuni sul lavoro
con gravi
conseguenze 1.036 1.192 2.228 965 1.072 2.037 1.032 1.257 2.289
di cui:
sul lavoro 850 913 1.763 838 871 1.709 886 1.078 1.964
in itinere 186 279 465 127 201 328 146 179 325
Numero totale 90.873.0 101.412. 192.285. 82.616.3 91.067.2 173.683. 84.510.5 93.871.3 178.381.
di ore lavorate 04 859 863 88 28 616 22 11 833

(*) N. di infortuni sul lavoro/ore lavorate * 1.000.000. Il tasso è calcolato relativamente al personale stabile e flessibile.

(**) Infortunio sul lavoro che porta a un danno da cui il lavoratore non può riprendersi, non si riprende o non è realistico prevedere che si riprenda completamente tornando allo stato di salute antecedente l'incidente entro 6 mesi. Esclude i decessi.

(***) L'evoluzione dell'andamento del numero di infortuni sul lavoro della Capogruppo è stata, altresì, osservata attraverso l'applicazione di una media mobile triennale di passo annuale, utilizzando i dati degli infortuni, al lordo Covid, a partire dal 2017 al 2021. Tale metrica consente di determinare il trend del fenomeno infortunistico attenuando gli effetti distorsivi degli eventi eccezionali (pandemia), nonché di osservare l'efficacia delle azioni del management con orizzonte temporale di medio-lungo periodo e finalizzate al contenimento dei fattori di rischio controllabili dall'azienda (es. progressiva adozione della metodologia Lean nei centri di smistamento). In particolare, il calcolo è stato effettuato considerando un periodo complessivo di 5 anni (2017 - 2021) e la media di tre periodi triennali consecutivi (17-18-19 / 18- 19-20 / 19-20-21). I FY 2019, 2020 e 2021 sono quindi da intendere corrispettivamente come triennio 17-18-19 , 18-19-20 e 19-20-21.

(****) Con riferimento al 2021, il numero totale di infortuni è influenzato dai lavoratori dipendenti che hanno contratto il virus da Covid-19, nella misura di 2.734 uomini e 3.403 donne, per un totale di 6.137 eventi considerati come infortuni sul lavoro. A tal proposito, come è possibile rilevare attraverso l'indicatore "Infortuni sul lavoro al netto dei casi Covid-19", il dato relativo agli infortuni registrati nel 2021 presenta un lieve incremento rispetto al 2020 dovuto dalla ripresa delle attività del Gruppo, ma risulta comunque inferiore al trend registrato negli anni precedenti alla pandemia, evidenziando l'efficacia delle iniziative intraprese dall'Azienda in ambito salute e sicurezza sul lavoro.

Tasso di assenteismo che comprende i casi di Covid-19

2019 2020 2021
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Malattia 642.081 900.625 1.542.70 812.284 1.181.69 1.993.97 731.341 1.032.27 1.763.61
6 4 8 4 5
Infortunio 115.217 133.999 249.216 123.111 134.636 257.747 159.888 187.179 347.067
Stress - - - - - - - - -
Altro (specificare) - - - - - - - - -
Ricovero/Convalesc
enza
Tasso di 4,21 4,93 4,60 5,45 6,48 6,00 5,29 6,18 5,77
assenteismo (*)

Numero di assenze dei dipendenti per tipologia

(*) N. di giorni di assenza per malattia e infortunio/giorni lavorativi * 100. Il tasso è calcolato relativamente al solo personale stabile e non include i dirigenti. In considerazione dell'emergenza sanitaria, nel corso dell'anno il Gruppo ha messo in atto una serie di iniziative concrete al fine di contenere l'incremento ulteriore del tasso. Il target atteso per l'anno 2021 è pari a 6. A tal proposito, nel corso dell'anno, in considerazione dell'emergenza sanitaria da Covid-19, la priorità del Gruppo è stata quella di contenere, e idealmente ridurre, l'incremento ulteriore del dato rispetto ai livelli registrati nel 2020.

Tasso di malattie professionali

Lavoratori dipendenti 2019 2020 2021
Numero di casi di malattie professionali registrabili 14 13 8
Tasso di malattie professionali registrabili (%) 0,07 0,07 0,04

Infortuni sul lavoro al netto dei casi Covid-19

2019 2020 2021
Lavoratori
dipendenti
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Tasso di infortuni
sul lavoro
registrabili(*) 35,76 33,26 34,44 27,02 24,55 25,72 30,91 26,26 28,46
Tasso di infortuni
sul lavoro con gravi
conseguenze(**) 9,35 9,00 9,17 7,64 6,94 7,27 7,56 7,29 7,42
Tasso di decessi
risultanti da infortuni
sul lavoro 0,06 0,00 0,03 0,02 0,01 0,02 0,04 - 0,02
Media mobile
infortuni sul 6.762 5.949 5.351
lavoro(***)
Infortuni(****) 3.777 4.229 8.006 2.594 2.762 5.356 3.025 3.050 6.075
di cui:
sul lavoro 3.250 3.373 6.623 2.232 2.236 4.468 2.612 2.465 5.077
in itinere 527 856 1.383 362 526 888 413 585 998
Decessi 5 - 5 3 2 5 3 2 5
di cui:
sul lavoro 5 - 5 2 1 3 3 - 3
in itinere - - - 1 1 2 - 2 2
Infortuni sul lavoro
con gravi
conseguenze 1.036 1.192 2.228 758 833 1.591 785 863 1.648
di cui:
sul lavoro 850 913 1.763 631 632 1.263 639 684 1.323
in itinere 186 279 465 127 201 328 146 179 325
Numero totale 90.873.0 101.412. 192.285. 82.616.3 91.067.2 173.683. 84.510.5 93.871.3 178.381.
di ore lavorate 04 859 863 88 28 616 22 11 833

(*) N. di infortuni sul lavoro/ore lavorate * 1.000.000. Il tasso è calcolato relativamente al personale stabile e flessibile.

(**) Infortunio sul lavoro che porta a un danno da cui il lavoratore non può riprendersi, non si riprende o non è realistico prevedere che si riprenda completamente tornando allo stato di salute antecedente l'incidente entro 6 mesi. Esclude i decessi.

(***) L'evoluzione dell'andamento del numero di infortuni sul lavoro della Capogruppo è stata, altresì, osservata attraverso l'applicazione di una media mobile triennale di passo annuale, utilizzando i dati degli infortuni, al netto Covid, a partire dal 2017 al 2021. Tale metrica

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consente di determinare il trend del fenomeno infortunistico attenuando gli effetti distorsivi degli eventi eccezionali (pandemia), nonché di osservare l'efficacia delle azioni del management con orizzonte temporale di medio-lungo periodo e finalizzate al contenimento dei fattori di rischio controllabili dall'azienda (es. progressiva adozione della metodologia Lean nei centri di smistamento). In particolare, il calcolo è stato effettuato considerando un periodo complessivo di 5 anni (2017 - 2021) e la media di tre periodi triennali consecutivi (17-18-19 / 18- 19-20 / 19-20-21). I FY 2019, 2020 e 2021 sono quindi da intendere corrispettivamente come triennio 17-18-19 , 18-19-20 e 19-20-21 (****) Con riferimento al 2021, il numero totale di infortuni non prende in considerazione i lavoratori dipendenti che hanno contratto il virus da Covid-19, nella misura di 2.734 uomini e 3.403 donne, per un totale di 6.137 eventi considerati come infortuni sul lavoro. A tal proposito, il dato relativo agli infortuni registrati nel 2021 presenta un lieve incremento rispetto al 2020 dovuto dalla ripresa delle attività del Gruppo, ma risulta comunque inferiore al trend registrato negli anni precedenti alla pandemia, evidenziando l'efficacia delle iniziative intraprese dall'Azienda in ambito salute e sicurezza sul lavoro.

Tasso di assenteismo al netto dei casi di Covid-19

2019 2020 2021
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Malattia 642.081 900.625 1.542.70 710.757 1.033.47 1.744.22 618.268 878.353 1.496.62
6 0 8 1
Infortunio 115.217 133.999 249.216 91.373 98.251 189.624 93.717 101.377 195.094
Stress - - - - - - - - -
Altro (specificare) - - - - - - - - -
Ricovero/Convalesc
enza
Tasso di 4,21 4,93 4,60 4,67 5,57 5,16 4,23 4,97 4,63
assenteismo (*)

Numero di assenze dei dipendenti per tipologia

(*) N. di giorni di assenza per malattia e infortunio/giorni lavorativi * 100. Il tasso è calcolato relativamente al solo personale stabile e non include i dirigenti.

Infortuni sul lavoro dei lavoratori non dipendenti

2019 2020 2021
Lavoratori non
dipendenti
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Tasso di infortuni
sul lavoro 17,6 42,76 20,25 12,55 17,54 13,07 19,89 26,91 21,25
registrabili
Tasso di infortuni
sul lavoro con gravi - - - - - - 0,88 2,45 1,18
conseguenze
Tasso di decessi
risultanti da infortuni - - - - - - - - -
sul lavoro
Infortuni 116 44 160 87 23 110 78 34 112
di cui:
sul lavoro 105 30 135 85 14 99 68 22 90
in itinere 11 14 25 2 9 11 10 12 22
Decessi - - - - - - - - -
di cui:
sul lavoro - - - - - - - - -
in itinere - - - - - - - - -
Infortuni sul lavoro
con gravi - - - - - - 5 2 7
conseguenze
di cui:
sul lavoro - - - - - - 3 2 5
in itinere - - - - - - 2 0 2
Numero totale 5.965.22 701.549 6.666.77 6.773.97 798.146 7.572.12 3.418.57 817.660 4.236.23
di ore lavorate 4 3 8 4 2 2,9

Tasso di gravità infortuni che comprende i casi di Covid-19

Lavoratori non dipendenti 2021
Numero di giorni persi a causa di infortuni 3.068
Totale ore lavorate 4.236.233
Tasso di gravità infortuni (%) 0,001

Infortuni per tipologia che comprendono i casi di Covid-19

Lavoratori 2019
dipendenti 2020 2021
Infortunio per
tipologia Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale

Caduta da motomezzo 990 605 1.595 741 412 1.153 804 411 1.215
Incidente con mezzo
aziendale 423 335 758 296 237 533 481 349 830
Investito da auto 7 18 25 9 7 16 14 18 32
Incidente con mezzo 57 37
privato 20 37 16 21 11 28 39
Caduta e/o movimento
inopportuno 841 1.338 2.179 593 958 1.551 620 1.001 1.621
Aggressione 300 348 648 186 212 398 207 240 447
Movimentazione
manuale carichi 163 148 311 91 73 164 107 70 177
Rapina 66 87 153 21 53 74 28 49 77
Schiacciamento
contusione 363 371 734 249 231 480 279 254 533
Altre cause(*) 77 86 163 983 1.121 2.104 2.795 3.448 6.243
Totale 3.250 3.373 6.623 3.185 3.325 6.510 5.346 5.868 11.214

(*) Con riferimento al 2021, il dato prende in considerazione i lavoratori dipendenti che hanno contratto il virus da Covid-19, nella misura di 2.734 uomini e 3.403 donne, per un totale di 6.137 eventi considerati come infortuni sul lavoro.

Infortuni per tipologia al netto dei casi di Covid-19

Lavoratori
dipendenti
2019 2020 2021
Infortunio per
tipologia
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Caduta da motomezzo 990 605 1.595 741 412 1.153 804 411 1.215
Incidente con mezzo
aziendale 423 335 758 296 237 533 481 349 830
Investito da auto 7 18 25 9 7 16 14 18 32
Incidente con mezzo
privato 20 37 57 16 21 37 11 28 39
Caduta e/o movimento
inopportuno 841 1.338 2.179 593 958 1.551 620 1.001 1.621
Aggressione 300 348 648 186 212 398 207 240 447
Movimentazione
manuale carichi 163 148 311 91 73 164 107 70 177
Rapina 66 87 153 21 53 74 28 49 77
Schiacciamento
contusione 363 371 734 249 231 480 279 254 533
Altre cause(*) 77 86 163 30 32 62 61 45 106
Totale 3.250 3.373 6.623 2.232 2.236 4.468 2.612 2.465 5.077

(*) Con riferimento al 2020, il dato non prende in considerazione i lavoratori dipendenti che hanno contratto il virus da Covid-19, nella misura di 2.734 uomini e 3.403 donne, per un totale di 6.137 eventi considerati come infortuni sul lavoro.

Lavoratori non 2019 2020 2021
dipendenti
Infortunio per
tipologia
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Caduta da motomezzo 5 - 5 3 - 3 13 6 19
Incidente con mezzo
aziendale 14 1 15 39 1 40 19 2 21
Investito da auto - - - - - - 1 1 2
Incidente con mezzo
privato 1 - 1 3 - 3 4 1 5
Caduta e/o movimento
inopportuno - - - 5 - 5 12 3 15
Aggressione - - - - - - - - -
Movimentazione
manuale carichi 7 26 33 6 9 15 7 7 14
Rapina - - - - - - - - -
Schiacciamento
contusione 2 - 2 6 - 6 4 1 5
Altre cause 76 3 79 23 4 27 4 0 4
Totale 105 30 135 85 14 99 64 21 85

Dipendenti formati su tematiche di Salute e Sicurezza

2019 2020 2021
60.065 39.315 49.632
2019 2020 2021
- - -

Diversità e inclusione

[GRI 405-1] Composizione e suddivisione del Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane S.p.A. per genere e fascia di età(*)

2019 2020 2021
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Componenti organi
di Governo 5 4 9 5 4 9 5 4 9
< 30 anni - - - - - - - - -
30 – 50 anni - 2 2 - 1 1 - - -
> 50 anni 5 2 7 5 3 8 5 4 9
Componenti organi
di Governo (%) 55,6 44,4 100 55,6 44,4 100 55,6 44,4 100
< 30 anni - - - - - - - - -
30 – 50 anni - 50 22,2 - 25 11 - - -
> 50 anni 100 50 77,8 100 75 88,9 100 100 100

(*) Dati espressi in Headcount.

[GRI 405-1] Inquadramento professionale dei dipendenti per genere e fascia di età(*)

2019 2020 2021
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Dirigenti 515 160 675 519 159 678 481 146 627
< 30 anni (%) - - - 0,2 - 0,2 - - -
30 – 50 anni (%) 38 39 39 35 40 36 36 42 38
> 50 anni (%) 62 61 61 65 60 64 64 58 62
Quadri 7.816 6.897 14.713 7.763 6.945 14.708 7.822 7.034 14.856
< 30 anni (%) 0,3 0,3 0,3 0,3 0,2 0,2 0,3 0,2 0,2
30 – 50 anni (%) 41 42 42 45 44 44 49 47 48
> 50 anni (%) 58 58 58 55 56 55 51 53 52
Impiegati 50.059 60.998 111.057 48.982 59.215 108.197 47.111 56.375 103.486
< 30 anni (%) 9 5 7 11 6 8 12 6 9
30 – 50 anni (%) 44 46 45 46 46 46 48 46 47
> 50 anni (%) 46 49 48 42 48 46 40 47 44
Totale 58.390 68.055 126.445 57.264 66.319 123.583 55.414 63.555 118.969

(*) Dati espressi in Full Time Equivalent (FTE) stabile e flessibile.

[GRI 405-1] Numero di dipendenti distinti per altri indicatori di diversità

2019 2020 2021
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Dipendenti con
disabilità 3.669 2.312 5.981 3.383 2.202 5.585 3.123 2.171 5.294

Diversità della forza lavoro per genere

Presenza di donne per categoria (%) (*) 2019 2020 2021
Posizioni manageriali 30 31,9 31,5
Top management(**) 20,2 17,3 17,9
Junior management(***) 31,6 33,6 33,4
Revenue-generating functions (****) 32,4 32 31,3
Posizioni STEM(*) 18 20 21

(*) Le percentuali fanno riferimento alla presenza delle donne su posizioni organizzative formalizzate in ambito Poste Italiane e Società del Gruppo.

(**) Include le posizioni di primo e secondo livello organizzativo in Poste Italiane, gli Amministratori Delegati e i Direttori Generali delle principali Società del Gruppo e i loro diretti riporti.

(***) Include le posizioni manageriali diverse dal Top Management.

(****) Include le posizioni organizzative in ambito Mercato Privati (MP) e Mercato Imprese e Pubblica Amministrazione (MIPA).

(*****) Scienza, tecnologia, ingegneria e matematica. Possono essere incluse, per esempio le seguenti professionalità: programmatore di computer, sviluppatore web, statistico, logista, ingegnere, fisico, scienziato.

Diversità della forza lavoro per paese di origine(*)

2020 2021
Ripartizione della forza
lavoro per paese di
origine
Italiana Sviz
zera
Tede
sca
Fran
cese
Lib
ica
Ven
ezue
lana
Italiana Sviz
zera
Tede
sca
Fran
cese
Lib
ica
Vene
zuela
na
Numero di dipendenti
suddivisi per paese di
origine
119.709 596 226 195 135 132 116.234 589 414 180 116 127
Percentuale di dipendenti
suddivisi per paese di
origine (%)
97,9 0,5 0,2 0,2 0,1 0,1 97,7 0,5 0,3 0,2 0,1 0,1
Numero di dipendenti che
ricoprono posizioni
manageriali suddivisi per
paese di origine(**)
1.263 5 1 2 - - 1.298 5 3 2 - -
Percentuale di dipendenti
che ricoprono posizioni
manageriali suddivisi per
paese di origine
98,44 0,39 0,08 0,16 - - 98,26 0,38 0,23 0,15 - -

(*) Dati espressi in Full Time Equivalent (FTE). La rilevazione si riferisce al paese di nascita.

(**) Include le posizioni di junior, middle e senior management.

[GRI 404-3] Percentuale di dipendenti che ricevono valutazioni regolari sui risultati e sullo sviluppo della carriera, per genere e per categoria dipendente(*)

2019 2020 2021
Categoria dipendenti
(%)
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Dirigenti 93 99 95 96 100 97 92 97 94
Quadri 98 98 98 99 98 99 96 98 97
Impiegati 84 89 87 83 89 86 81 86 84
Totale 86 90 88 85 90 88 83 88 86

(*) I dati riportati si riferiscono al personale stabile, l'esclusione del personale flessibile dal processo di valutazione delle prestazioni è dovuta al fatto che il ciclo di vita annuale del processo di valutazione delle prestazioni non è conciliabile con i tempi dei contratti flessibili. Nella tabella sono inclusi anche i dati delle Società del Gruppo ad eccezione dei dati di Poste Air Cargo, in quanto non è possibile effettuare una comparazione dei livelli professionali per diversità di contratto. I dati 2021 inoltre non includono ca. 4.200 risorse che risultano "Non Valutabili" per lunga assenza dall'ambito lavorativo, per le quali non è possibile esprimere una valutazione annuale. Tali risorse rientrano comunque nella fase di Assegnazione obiettivi per l'attribuzione degli obiettivi per l'anno successivo.

Gender pay gap

2019 2020 2021
Gender pay gap (RAL) (%) -1,6 -0,9 -0,7

[GRI 412-1] Attività sottoposte a valutazione sul rispetto dei diritti umani(*)

2019 2020 2021
Società del Gruppo(**)
Numero delle società del Gruppo sottoposte a valutazione sul rispetto dei
diritti umani
25 24 29
Numero totale delle società del Gruppo 25 24 29
Percentuale totale delle società del Gruppo sottoposte a valutazione sul
rispetto dei diritti umani (%)
100 100 100

(*) Tutti i siti del Gruppo prevedono piani di mitigazione finalizzati a ridurre la possibilità di impatti negativi legati ai rischi inerenti i diritti umani. A tal proposito, si specifica che nel 2021 non sono state rilevate violazioni in ambito diritti umani e per tale motivo non si è reso necessario intraprendere azioni correttive.

(**) Il perimetro dell'indicatore include le società consolidate integralmente e le società controllate/collegate consolidate al patrimonio netto.

Discriminazione e molestie

Incidenti di discriminazione e molestie 2020 2021
Numero di incidenti - -

[GRI 203-1] Contributi ad attività filantropiche e/o ad attività di cittadinanza d'impresa86

Tipologia di attività (in migliaia di euro) 2019 % 2020 % 2021 %
Erogazioni liberali (*) 760,8 12 213 5 274 6
Investimenti nelle comunità (**) 2.508,9 39 760,8 20 954,9 23
Iniziative commerciali (***) 3.180,7 49 2.938,9 75 2.994,5 71
Totale 6.450,5 100 3.912,7 100 4.223,5 100
Suddivisione per finalità (in migliaia di euro)
Iniziative commerciali 3.180,8 49 2.938,9 75 2.994,5 71
Iniziative socio-culturali 3.269,8 51 973,8 25 1.229 29
di cui:
Arte, cultura e diffusione di conoscenze 1.475,3 23 180,2 4 271,7 6
Benessere e inclusione sociale 1.152,1 18 532,4 14 537,9 13
Formazione e sviluppo del sapere 642,4 10 261,2 7 419,4 10

(*) Erogazioni liberali: contributi occasionali erogati a supporto di organizzazioni benefiche.

(**) Investimenti nelle comunità: spese destinate ad interventi di medio-lungo termine a supporto della comunità in collaborazione con organizzazioni non profit e istituzioni locali.

(***) Iniziative commerciali: iniziative di business con effetti benefici a favore della comunità (ad es. attività di sponsorizzazione, donazione episodiche di beni aziendali ed altri asset aziendali. I dati riportati si riferiscono unicamente alla spesa destinata al contributo a supporto della comunità; non sono inclusi, ad esempio, i costi legati alle campagne pubblicitarie e/o attività di marketing relative alle iniziative commerciali).

Contributi e altre spese a organizzazioni/individui in grado di influenzare campagne politiche e attività legislative(*)

Contributi per categoria (€) 2018 2019 2020 2021
Agenzie di lobby e rappresentanti di interesse - - - -
Campagne/organizzazioni/candidati politici a livello locale,
regionale o nazionale
- - - -
Associazioni di commercio o gruppi esenti da tasse (es.
Camere di Commercio, Associazione di categoria/settore,
ecc.)
3.268.600 3.537.885 3.263.286 3.263.286
Altro - - - -

86 Nel 2021 gli oneri di gestione relativi alle attività filantropiche e/o di cittadinanza d'impresa sono pari a 319.000 euro.

(*)Poste Italiane aderisce a Confindustria sulla base di una specifica convenzione che regola le modalità di adesione, i vantaggi derivanti dallo status di associato e la definizione del regime contributivo. L'attuale convenzione per il triennio 2020-2022 prevede, tra l'altro, iniziative strategiche volte a promuovere una nuova cultura di impresa che comporti modelli e scelte di business orientati all'innovazione e alla sostenibilità economica e sociale. Si specifica che la quota associativa, che si attesta a 3.263.286 € per il 2021, risulta essere l'unico contributo erogato dal Gruppo nel 2021.

Conciliazioni

2019 2020 2021(*)
Conciliazioni discusse su prodotti Postali Retail 654 753 1.476
di cui conciliate (%) 86,7 88,45 90,11
Conciliazioni discusse su prodotti Postali Business 115 387 925
di cui conciliate (%) 96,52 93 92,54
Conciliazioni discusse su prodotti BancoPosta 219 166 250
di cui conciliate (%) 62,1 72,9 69,2
Conciliazioni discusse su prodotti PosteMobile 40 43 63
di cui conciliate (%) 80 86 88,89
Conciliazioni discusse su Fondo Immobiliare IRS (n. domande) - - -
di cui conciliate (%) - - -
Totale conciliazioni discusse 1.568 1.709 3.114
di cui conciliate (%) 73,98 85,14 87,70

(*) Nel 2021 si distinguono la procedura su prodotti Postali Retail e quella su prodotti Postali Business, registrando più casi discussi

rispetto al 2020, rispettivamente il +96% e +139%. Si registra, inoltre, un incremento della procedura BancoPosta (+51%).

[FS14] Gli ATM per l'inclusione

ATM 2019 2020 2021
ATM dotati di tastiere per ipovedenti e non vedenti 7.728 7.958 8.107
di cui:
ATM dotati di guida vocale 7.020 7.384 7.691
Totale 7.728 7.958 8.107

[FS14] Uffici Postali per l'integrazione culturale

Uffici Postali 2019 2020 2021
Monoetnici 2 2 2
Multietnici 27 27 30
Numero clienti serviti 3.399.110 2.322.361 2.449.059
Totale operazioni effettuate 5.511.870 3.514.631 1.102.071

Incidenza dei nuovi clienti nelle categorie più a rischio di esclusione finanziaria sul totale delle nuove acquisizioni

Nuove aperture di conti correnti retail (*) 2019 2020 2021
Incidenza % dei titolari di conto corrente giovani (under 35) 24,2 27 25,2
Incidenza % dei titolari di conto corrente senior 25,9 24,7 23,8
(over 65)

Incidenza % dei titolari di conto corrente "nuovi italiani" 16,4 16,4 12,2
Nuove aperture di Postepay Standard (**)
Incidenza % dei titolari di conto corrente giovani (under 35) 28,8 23,6 27,4
Incidenza % dei titolari di conto corrente senior
(over 65)
9,4 11,6 13,4
Incidenza % dei titolari di conto corrente "nuovi italiani" 9,5 8,4 11,9
Nuove aperture di Postepay Evolution (**)
Incidenza % dei titolari di conto corrente giovani (under 35) 42,7 37,4 40,2
Incidenza % dei titolari di conto corrente senior
(over 65)
6,9 9,4 10,5
Incidenza % dei titolari di conto corrente "nuovi italiani" 20,1 20,7 22,2

(*) Per nuove aperture di conti nel 2021 da clientela retail, in caso di cointestazione sono considerati tutti i clienti titolari del conto. Sono esclusi i conti non più in essere al 31.12.2021.

(**) Per le sottoscrizioni delle Postepay Standard ed Evolution sono esclusi i rinnovi avvenuti nell'anno.

Transizione green

[GRI 302-1] Consumi energetici interni al Gruppo(*)

2019 2020 2021(**)
Consumi carburante da fonte non rinnovabile (GJ) 2.180.838 2.417.825 2.516.482
di cui:
GPL 32.033 28.578 29.264
Gasolio 857.792 774.974 720.765
Gas metano 677.286 828.820 831.068
Jet fuel 403.770 543.464 664.375
Benzina 209.956 241.990 271.011
Consumi di energia da fonte non rinnovabile (GJ) 84.183 80.411 53.140
di cui:
Energia termica (teleriscaldamento) 23.122 27.164 25.677
Energia elettrica approvvigionata dalla rete nazionale 61.061 53.247 27.464
Consumi di energia da fonte rinnovabile (GJ) 1.697.666 1.536.576 1.588.317
di cui:
Energia elettrica autoprodotta da fotovoltaico 5.521 6.213 7.145
Energia elettrica certificata garanzia d'origine 1.692.145 1.530.362 1.581.172
Consumi di energiai totali (GJ) 3.962.688 4.034.811 4.157.939
di cui:
da fonti rinnovabili 1.697.666 1.536.576 1.588.317
da fonti non rinnovabili 2.265.022 2.498.235 2.569.623

(*) Comprende l'energia riferita alle strutture immobiliari e quella collegata al business della logistica su gomma e posta via aerea. Fonte fattori di conversione in GJ: GHG Protocol e Linee Guida DEFRA 2021.

[GRI 302-2] Consumi energetici esterni al Gruppo(*)

2019 2020 2021
Totale consumi energia esterni al Gruppo(**) (GJ) 2.270.147 2.384.452 2.548.699
di cui:
Gasolio 1.881.742 2.168.237 2.323.096
Benzina - 29 -
Gas Metano - 64 70
GPL 101 174 127
E-MARKET
SDIR
CERTIFIED
Jet fuel 388.304 215.948 225.406

(*) Il perimetro di rendicontazione 2021 include la Capogruppo e le società del Gruppo, al netto di Nexive, poiché di recente acquisizione. (**) Il target atteso per l'anno 2021 è pari a 1.605.700 GJ (446.063,5 MWh) per l'energia totale da fonti rinnovabili (interna ed esterna all'organizzazione) e 5.126.800 GJ (1.424.225 MWh) per l'energia totale da fonti non rinnovabili (interna ed esterna all'organizzazione). A tal proposito, nel 2021 la priorità del Gruppo è stata quella di limitare il naturale incremento dei consumi rispetto al 2020, dettato dalla ripresa delle attività a seguito del venire meno di una serie di restrizioni legate alla pandemia da Covid-19 e che nel 2020 avevano limitato l'operatività sotto diversi aspetti.

[GRI 303-3] Prelievo idrico(*)

2019 2020 2021
Totale prelievi idrici (Ml)(**) 1.955,768 1.824,983 1.756,076
di cui:
Acque di superficie - - -
Acque sotterranee 5,935 3,963 3,934
Acqua di mare - - -
Acqua prodotta - - -
Risorse idriche di terze parti 1.949,833 1.821,019 1.752,142

(*) La gestione degli scarichi idrici è affidata ad enti terzi che allo stato attuale non sono in grado di rilevare la quantità di acqua utilizzata da parte dell'Azienda destinata al riciclo.

(**) Il target atteso per l'anno 2021 è pari a 1.788 megalitri.

2019 2020 2021
Acqua dolce
(≤1.000 mg/l
di solidi
disciolti
totali)(**)
Altre tipologie
di acqua
(>1.000 mg/l
di solidi
disciolti totali)
Acqua dolce
(≤1.000 mg/l
di solidi
disciolti totali)
Altre tipologie
di acqua
(>1.000 mg/l
di solidi
disciolti totali)
Acqua dolce
(≤1.000 mg/l
di solidi
disciolti totali)
Altre tipologie
di acqua
(>1.000 mg/l
di solidi
disciolti totali)
Totale prelievi idrici
(Ml)
- - 1.824,983 - 1.756,076 -
di cui:
Acque di superficie - - - - - -
Acque sotterranee - - 3,963 - 3,934 -
Acqua di mare - - - - - -
Acqua prodotta - - - - - -
Risorse idriche di terze
parti
- - 1.821,019 - 1.752,142 -

(*) Acqua con una concentrazione di solidi disciolti totali pari o inferiore a 1.000 mg/l.

Rendicontazione scarichi idrici

Scarichi idrici (mc) 2019 2020 2021
Totale scarichi idrici 1.955.768 1.824.983 1.756.076
2019 2020 2021
(**) (tCO2 e)
Emissioni dirette – Scope 1
148.077 159.308 165.508
di cui:
GPL 1.959 1.828 1.872
Gasolio 59.979 55.044 50.384
Gas metano 43.452 46.817 46.872
Jet fuel 29.205 39.376 48.142
Benzina 13.483 16.243 18.238
Emissioni indirette – Scope 2 (tCO2 e) (***) 10.317 9.257 5.709
di cui:
Scope 2 (tCO2 e) (**)
Energia termica 2.053 2.365 2.211
Energia elettrica 8.264 6.892 3.498
Emissioni indirette – Scope 3 (tCO2 e) (****) 156.202 169.656 178.737
di cui:
Gasolio 131.575 153.993 162.392
Gas metano - 4 4
Benzina - 2 -
GPL 6,2 11,1 8,1
Jet fuel 24.621 15.646 16.333

[GRI 305-1] Emissioni GHG dirette totali (Scope 1); [GRI 305-2] Emissioni GHG indirette totali (Scope 2); [GRI 305-3] Altre emissioni GHG indirette totali (Scope 3)(*)

(*) Il perimetro di rendicontazione 2021 include la Capogruppo e le società del Gruppo, al netto di Nexive, poiché di recente acquisizione. (**) Fattori di emissione utilizzati per la conversione dei combustibili in CO2e: GPL per il 2019 1,52 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2019), per il 2020 1,56 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2020) e per il 2021 1,56 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2021). Gasolio per il 2019 2,59 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2019), per il 2020 2,54 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2020) e per il 2021 2,51 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2021). Gas Metano per il 2019 2,03 kg CO2 e/m3(fonte DEFRA 2019), per il 2020 2,02 kg CO2 e/m3(fonte DEFRA 2020) e per il 2021 2,02 kg CO2 e/m3 (fonte DEFRA 2021). Benzina per il 2019 2,21 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2019), per il 2020 2,17 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2020) e per il 2021 2,19 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2021). Il target atteso per l'anno 2021 è pari a 166.500 tCO2 e. A tal proposito, nel 2021 la priorità del Gruppo è stata quella di limitare il naturale incremento delle emissioni rispetto al 2020, dettato dalla ripresa delle attività a seguito del venire meno di una serie di restrizioni legate alla pandemia da Covid-19 e che nel 2020 avevano limitato l'operatività sotto diversi aspetti.

(***) Poste Italiane acquista certificati di garanzia di origine rinnovabile per una quota pari circa al 98% dei propri consumi di energia elettrica. I GRI Sustainability Reporting Standards prevedono due metodologie di calcolo delle emissioni dello Scope 2, il "Location-based method" e il "Market-based method". Il Market-based method (metodologia utilizzata da Poste Italiane) si basa sulle emissioni di CO2 emesse dai fornitori di energia da cui l'organizzazione acquista, tramite un contratto, energia elettrica (in questo caso certificati di garanzia di origine da fonte rinnovabile dell'energia) e per il restante 5% fattori di emissione della rete elettrica nazionale (fattore di emissione per il calcolo

del Market-based method: per il 2021 0,456 kg CO2 e/kWh, fonte European Residual Mixes 2020, per il 2020, 0,466 kg CO2 e/kWh, fonte European Residual Mixes 2019 e per il 2019 0,487 kg CO2 e/kWh, fonte European Residual Mixes 2018.) Fattori di emissione utilizzati per la conversione dell'energia termica in CO2e: per il 2019 0,17 kg CO2 e/kWh, per il 2020 0,17 kg CO2 e/kWh e per il 2021 0,17 kg CO2 e/kWh. Il target atteso per l'anno 2021 è pari a 6.500 tCO2 e.

Il metodo Location-based, invece, si basa sui fattori di emissione medi relativi alla generazione di energia regionali, subnazionali o nazionali. Applicando il metodo Location-based il totale delle emissioni di Gruppo di Scope 2 nel 2019 177.855 tCO2 e, nel 2020 150.168 tCO2 e e nel 2021 142.966 tCO2 e (fattore di emissione per il calcolo del Location-based method: 0,315 kg CO2 e/kWh, fonte: elaborazione ISPRA 2021).

(****) Fattori di emissione utilizzati per la conversione dei combustibili in CO2e: Jet fuel per il 2019 2,21 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2019), per il 2020 2,54 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2020) e per il 2021 2,55 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2021).

2019 2020 2021
Rifiuti per tipologia
(t)
Rifiuti
generati
Rifiuti
recuper
ati
Rifiuti
smaltiti
Rifiuti
generati
Rifiuti
recuper
ati
Rifiuti
smaltiti
Rifiuti
generati
Rifiuti
recuper
ati(**)
Rifiuti
smaltiti
(***)
Totale rifiuti 28.708,8 27.869,9 838,9 28.583,3 28.081,4 501,9 34.471,7 33.202,2 1.269,5
di cui:
Carta/cartone 12.474,2 12.468,8 5,4 13.584,9 13.539,2 45,8
Plastica 1.060,2 1.060,2 - 1.359,3 1.359,3 -
Legno 8.532,3 8.532,3 - 10.481,8 10.478,1 3,6
Altro 6.516,6 6.020 496,6 9.045,8 7.825,63 1.220,1

[GRI 306-3] Rifiuti generati [GRI 306-4] Rifiuti recuperati [GRI 306-5] Rifiuti smaltiti(*)

(*) I dati relativi alle quantità dei rifiuti prodotti provengono dalle società che forniscono il servizio di smaltimento.

(**) Il target atteso per il 2021 rispetto ai rifiuti recuperati è pari a 33.700 tonnellate.

(***) Il target atteso per il 2021 per la produzione di rifiuti destinati allo smaltimento (discarica, incenerimento e ad altro tipo di smaltimento) è pari a 1.300 tonnellate.

2019
2020
2021
Peso totale dei rifiuti
pericolosi recuperati Fuori sede In loco In loco Fuori sede In loco Fuori sede
(t)
Preparazione al
riutilizzo - - - -
Riciclo - 267,8 - 364,3
Altre operazioni di
recupero - - - -
Totale - 267,8 - 364,3
Totale rifiuti
pericolosi recuperati 151 267,8 364,3
2019 2020 2021

Peso totale dei rifiuti
non pericolosi
recuperati (t)
In loco Fuori sede In loco Fuori sede In loco Fuori sede
Preparazione al - 0 - -
riutilizzo
Riciclo - 27.813,6 - 32.837,9
Altre operazioni di - 0 - -
recupero
Totale - 27.813,6 - 32.837,9
Totale rifiuti non
pericolosi recuperati
27.718,9 27.813,6 32.837,9
2019
2020
2021
Peso totale dei rifiuti
pericolosi smaltiti (t)
In loco Fuori sede In loco Fuori sede In loco Fuori sede
Smaltimento in
discarica(*)
- 0,5 - 99,3
Incenerimento(**) - 0,1 - 0,3
Altro tipo di
smaltimento(***)
- 23,7 - 36,1
Totale - 24,3 - 135,8
Totale rifiuti
pericolosi smaltiti
89 24,3 135,8
2019 2020 2021
Peso totale dei rifiuti
non pericolosi In loco Fuori sede In loco Fuori sede In loco Fuori sede
smaltiti (t)
Smaltimento in
discarica(*) - 101,9 - 616,9
Incenerimento(**) - 1,8 - 0,01
Altro tipo di - 373,9 - 516,8
smaltimento(***)
Totale - 477,6 - 1.133,7
Totale rifiuti non 749,9 477,6 1.133,7
pericolosi smaltiti

(*) Il target atteso per il 2021 rispetto alla quantità totale di rifiuti destinati allo smaltimento in discarica (pericolosi e non pericolosi) è pari a 770 tonnellate.

(**) Il target atteso per il 2021 rispetto alla quantità totale di rifiuti destinati allo smaltimento attraverso incenerimento (pericolosi e non pericolosi) è pari a 0,6 tonnellate.

(***) Il target atteso per il 2021 rispetto alla quantità totale di rifiuti destinati allo smaltimento attraverso altre forme diverse dal conferimento in discarica e dall'incenerimento (pericolosi e non pericolosi) è pari a 600 tonnellate.

[GRI 302-1] Consumi energetici interni riferiti alle strutture immobiliari per fonte

2019 2020 2021
Consumi carburante da fonte non rinnovabile (GJ) 718.445 871.256 897.844
di cui:
GPL 7.785 10.314 13.234
Gasolio 91.358 78.693 78.654
Gas metano 619.301 782.249 805.955
Consumi di energia da fonte non rinnovabile (GJ) 84.183 80.411 53.140
di cui:
Energia termica (teleriscaldamento) 23.122 27.164 25.677
Energia elettrica approvvigionata dalla rete nazionale 61.061 53.247 27.464
Consumi di energia da fonte rinnovabile (GJ) 1.696.698 1.535.358 1.586.985
di cui:
Energia elettrica autoprodotta da fotovoltaico 5.521 6.213 7.145
Energia elettrica certificata garanzia d'origine 1.691.177 1.529.145 1.579.840
Consumi energetici totali (GJ) 2.499.325 2. 487.024 2.537.969
di cui:
da fonti rinnovabili 1.696.698 1.535.358 1.586.985
da fonti non rinnovabili 802.628 951.666 950.984

[GRI 305-1; GRI 305-2] Emissioni dirette e indirette di CO2 e riferite alle strutture immobiliari

2019 2020 2021
Emissioni dirette – Scope 1 (tCO2 e) 46.596 50.435 51.800
di cui
GPL 476 660 847
Gasolio 6.388 5.589 5.498
Gas metano 39.732 44.186 45.455
Emissioni indirette – Scope 2 (market based) (tCO2 e) (*) 10.317 9.257 5.709
di cui:
Energia elettrica 8.264 6.892 3.498
Energia termica 2.053 2.365 2.211

(*) Applicando il metodo Location-based il totale delle emissioni riferibili alle strutture immobiliari di Scope 2 nel 2019 è 177.758 tCO2 e, nel 2020 150.054 tCO2 e e nel 2021 142.850 tCO2 e.

[GRI 302-2; GRI 305-3] Consumi di energia esterni ed emissioni di CO2 riferite alle strutture immobiliari

2019 2020 2021
Totale energia esterna al Gruppo (GJ) 101 159 127
Emissioni indirette – Scope 3 (tCO2 e) 6,2 10,2 8,1

[GRI 305-4] Intensità delle emissioni di GHG riferite alle strutture immobiliari

2019 2020 2021
Totale emissioni GHG Scope 1 (Kg CO2e) 46.595.757 50.435.444 51.800.253
Totale emissioni GHG Scope 2 (Kg CO2e) 10.317.138 9.257.089 5.709.145
Totale emissioni GHG Scope 3 (Kg CO2e) 6.200 10.200 8.130
Metri quadrati degli immobili del Gruppo (m2
)
5.479.089 5.469.439 5.835.325
Intensità delle emissioni dirette e indirette GHG Scope 1 e Scope 2 10,387 10,914 10,300
Intensità delle altre emissioni indirette di GHG Scope 3 0,001 0,002 0,001

Peso dei consumi di energia elettrica riferiti alle strutture immobiliari per tipologia di business(*)

2019 2020 2021
Uffici Postali (%) 55 47 47
Uffici direzionali (%) 14 16 16
Impianti industriali (centri di meccanizzazione postale) (%) 14 14 14
Centri Logistici per il recapito (%) 13 12 12
Data Center (%) 4 11 11

(*) A partire dal 2020, all'interno dell'indicatore vengono considerati i valori di tutto il Gruppo e classificati edifici per funzionalità simili a quelli di Poste Italiane (ad esempio Impianti industriali non solo CMP, ma anche stamperie Postel).

Costi totali dell'energia acquistata per le strutture immobiliari

2019 2020 2021
Spesa energetica totale (€)(*) 101.273.851 85.717.548 83.196.736

(*) Il target atteso per l'anno 2021 è pari a 83.574.700 euro.

Risparmi totali o profitti complessivi ottenuti grazie ai programmi di risparmio energetico

Programmi che hanno generato un risparmio (€) 2020 2021
Progetto LED 2.551.886 1.739.793
Programma di efficientamento energetico 724.996 735.273
Smart Building 148.153 124.547
Programmi che hanno generato un profitto (€) 2020 2021
Impianti fotovoltaici 194.934 170.000

Dati sulla flotta aziendale

2019 2020 2021
Totale chilometri percorsi 350.665.071 336.266.255 321.599.897
Totale veicoli (n.) 33.477 32.791 31.645
di cui:

veicoli tradizionali 29.119 28.133 26.747
veicoli alternativi 4.358 4.658 4.898
di cui:
biciclette 324 324 324
veicoli elettrici 1.149 1.448 1.805
auto ibride 79 79 79
veicoli alimentati a benzina-metano 1.726 1.727 1.615
veicoli alimentati a benzina-GPL 1.080 1.080 1.075
veicoli alimentati a gasolio-metano - - -
veicoli alimentati a GPL - - -
percentuale veicoli alternativi (%) 13,1 14,2 15,5

[GRI 302-1; GRI 305-1; GRI 305-2] Consumi di energia ed emissioni di CO2 e della flotta aziendale su gomma

2019 2020 2021
Totale consumi energia (GJ) 1.059.592 1.004.322 955.596
di cui:
Gasolio 766.434 696.28 642.111(*)
Gas metano 57.985 46.570 25.112(*)
GPL 24.248 18.264 16.029(*)
Benzina 209.956 241.990 271.011
Energia elettrica certificata garanzia d'origine 968 1.217 1.332
Emissioni dirette – Scope 1 (t CO2 e) 72.276 69.497 65.566
Emissioni indirette – Scope 2 (t CO2 e) - - -

(*) La diminuzione dei consumi di carburante (Gasolio, GPL e Gas Metano) è dovuta ad una minore percorrenza chilometrica - per via dell'emergenza da Covid-19 - ma anche a una maggiore esternalizzazione dei servizi di trasporto. In particolare per il metano si registra una netta riduzione dei consumi generata da tre fattori principali: la riduzione del numero di veicoli ad alimentazione ibrida benzina/metano a valle dell'esternalizzazione dei servizi di trasporto e di efficientamento della rete postale; la riduzione degli impianti di rifornimento di metano che, in alcuni casi, hanno portato all'utilizzo della sola benzina; l'aumento dei prezzi alla pompa del metano registrati nell'ultimo semestre che ha reso più conveniente alimentare le auto a benzina (generando un aumento dei litri di benzina consumati). Applicando il metodo Location-based il totale delle emissioni riferibili alla flotta aziendale su gomma di Scope 2 nel 2019 è 97 tCO2 e, nel 2020 114 tCO2 e e nel 2021 117 tCO2 e.

[GRI 302-2; GRI 305-3] Consumi di energia ed emissioni di CO2 e della logistica su gomma in appalto(*)

2019 2020 2021
Totale consumi energia esterni al Gruppo(**) (GJ) 1.881.742 2.168.345 2.323.166
Emissioni indirette – Scope 3 (tCO2 e) 131.575 154.000 162.396

(*) Il perimetro di rendicontazione 2021 include la Capogruppo e le società del Gruppo, al netto di Nexive, poiché di recente acquisizione. (**) I mezzi della logistica su gomma in appalto sono alimentati quasi interamente a gasolio. Per il 2021 l'aumento dei consumi (prevalentemente di gasolio) è attribuibile a una maggiore esternalizzazione dei servizi di trasporto.

Dati sulla flotta per il trasporto aereo

2019 2020 2021
Numero mezzi 15 13 16
Mail (ore) 6.799 8.644 8.386
Charter (ore) 158 21 87

[GRI 302-1; GRI 305-1] Consumi di energia ed emissioni del trasporto aereo postale e charter

2019 2020 2021
Totale energia interna al Gruppo (GJ) 403.770 543.464 664.375
Emissioni dirette – Scope 1 (tCO2 e) 29.205 39.376 48.142

[GRI 302-2; GRI 305-3] Consumi di energia ed emissioni del trasporto aereo postale e charter in appalto

2019 2020 2021
Totale energia esterna al Gruppo (GJ) 388.304 215.948 225.406
Emissioni indirette – Scope 3 (tCO2 e) 24.621 15.646 16.333

Altre emissioni dirette derivanti dall'attività di logistica

2019 2020 2021
Totale Emissioni di carburante da fonte non rinnovabile – Scope 1
(tNOx) (*)
262,92 243,94 208,55
Gas metano 1,58 1,27 0,66
GPL 1,33 0,57 0,44
Gasolio 218,97 199,37 157,27
Benzina 24,89 21,00 16,96
Jet Fuel 16,15 21,74 33,22

(*) Fattori di emissione utilizzati per la conversione dei combustibili in NOx: gas metano 0,0264 t NOx/TJ. GPL 0,0278 t NOx/TJ. Gasolio per autovetture 0,1912 t NOx/TJ, per veicoli commerciali leggeri 0,30 t NOx/TJ, per autocarri pesanti 0,3086 t NOx/TJ. Benzina per autovetture 0,0593 t NOx/TJ, per veicoli commerciali leggeri 0,0536 t NOx/TJ, per motocicli 0,0699 t NOx/TJ. Fonte: ISPRA, Banca dati fattori di emissione medi del trasporto stradale in Italia. Jet fuel 50 g NOx/GJ. Fonte: ISPRA, Fattori di emissione dalla combustione in Italia (2019).

2019 2020 2021
Totale Emissioni di carburante da fonte non rinnovabile – Scope 1
(tSO2) (*)
38,92 52,22 63,73
Gasolio 0,26 0,24 0,18
Benzina 0,08 0,06 0,07
Jet Fuel 38,58 51,92 63,47

(*) Fattori di emissione utilizzati per la conversione dei combustibili in SO2: gasolio 0,0003 SO2/TJ. Benzina 0,0003 t SO2/TJ. Fonte: ISPRA, Banca dati fattori di emissione medi del trasporto stradale in Italia. Jet fuel 96 gSOx/GJ. Fonte: ISPRA, Fattori di emissione dalla combustione in Italia (2019).

2019 2020 2021

Totale Emissioni di carburante da fonte non rinnovabile – Scope 1
(VOC) (*)
109,52 119,29 102,70
Gas metano 3,30 2,65 1,44
GPL 1,66 0,71 0,64
Gasolio 6,41 5,58 3,61
Benzina 96,95 108,72 95,01
Jet Fuel 1,21 1,63 1,99

(*) Fattori di emissione utilizzati per la conversione dei combustibili in VOC: gas metano 0,0575 t VOC/TJ. GPL 0,0399 t VOC/TJ. Gasolio per autovetture 0,0034 t VOC/TJ, per veicoli commerciali leggeri 0,0058 t VOC/TJ, autocarri pesanti 0,0112 t VOC/TJ. Benzina per autovetture 0,2048 t VOC/TJ, per veicoli commerciali leggeri 0,1280 t VOC/TJ, per motocicli 0,6623 t VOC/TJ. Fonte: ISPRA, Banca dati fattori di emissione medi del trasporto stradale in Italia. Jet fuel 3 g NMVOC/GJ. Fonte: ISPRA, Fattori di emissione dalla combustione in Italia (2019).

Altre emissioni indirette derivanti dall'attività di logistica

2019 2020 2021
Totale Emissioni di carburante da fonte non rinnovabile – Scope 3
(tNOx)
625,19 734,33 719,56
Gasolio 625,19 725,68 708,75
Jet fuel - 8,64 10,8
Gas metano - (*)
≃0
(*)
≃0
GPL - (*)
≃0
-
Benzina - (*)
≃0
-

(*) Il dato presenta un valore prossimo allo 0, ma concorre ugualmente alla determinazione del totale.

2019 2020 2021
Totale Emissioni di carburante da fonte non rinnovabile – Scope 3
(tSO2)
0,65 21,38 21,31
Gasolio 0,65 0,75 0,66
Benzina - (*)
≃0
-
Jet fuel - 20,63 20,65

(*) Il dato presenta un valore prossimo allo 0, ma concorre ugualmente alla determinazione del totale.

2019 2020 2021
Totale Emissioni di carburante da fonte non rinnovabile – Scope 3 22,44 26,91 22,2
(VOC)
Gasolio 22,44 26,26 21,55
Gas metano - (*)
≃0
(*)
≃0
GPL - (*)
≃0
-

Benzina - (*)
≃0
-
Jet fuel - 0,65 0,65

(*) Il dato presenta un valore prossimo allo 0, ma concorre ugualmente alla determinazione del totale.

Business Travel

2019 2020 2021
(*)
Totale emissioni tCO2 e
10.616 6.569 8.700
Auto 7.947 5.965 8.036
Benzina 2.135 2.214 3.350
Gasolio 5.812 3.751 4.686
Treno 470 92 96
Aereo 2.199 512 568
Internazionali - short haul 170 94 79
Internazionali - long haul 357 7 27
Nazionali (domestic) 1.672 411 462

(*) Il target atteso per l'anno 2021 è pari a 9.200 tCO2e. A tal proposito, nel 2021 la priorità del Gruppo è stata quella di contenere il naturale incremento delle emissioni dovute ai viaggi di lavoro rispetto al 2020 dettato dalla ripresa delle attività a seguito del venire meno di una serie di restrizioni legate alla pandemia da Covid-19 e che nel 2020 avevano limitato l'operatività sotto diversi aspetti.

Employee commuting

2019 2020 2021
Totale emissioni tCO2 e 31.787(*) 13.929(**) 32.940(***)

(*) Il valore indicato si riferisce alla stima delle emissioni inquinanti generate dagli spostamenti casa-lavoro del personale dipendente di Poste Italiane applicato nelle sedi che constano oltre 300 risorse che, allo stato, si attestano a n. 36 dislocate in 19 città del territorio nazionale, per un campione di 25.558 risorse totali.

(**) Il valore indicato si riferisce alla stima delle emissioni inquinanti generate dagli spostamenti casa-lavoro del personale dipendente di Poste Italiane applicato nelle sedi che constano oltre 300 risorse che, allo stato, si attestano a n. 38 dislocate in 18 città del territorio nazionale, per un campione di 24.316 risorse totali.

(***) Il valore delle emissioni inquinanti generate dagli spostamenti casa-lavoro indicate (2021 - 32.940 tons CO2e) si riferisce alla stima delle emissioni inquinanti generate dagli spostamenti casa-lavoro del personale dipendente di Poste Italiane applicato nelle sedi che constano oltre 100 risorse ubicate in comuni con popolazione oltre 50.000 abitanti che, allo stato, si attestano a n. 146 dislocate in 73 città del territorio nazionale, per un campione di circa 39.348 risorse totali. Per effetto della L. 17/07/2020 n.77, il perimetro di analisi è variato rispetto al 2020 quando, invece, la norma prevedeva l'osservazione era destinata alle 38 sedi con oltre 300 addetti ubicate in 18 città per un campione di 24.316 risorse. Nell'analisi del 2021, inoltre, è stata considerata anche l'adozione da parte dell'Azienda della modalità di lavoro agile sulla riduzione dei chilometri casa-lavoro percorsi, applicata per contribuire al contenimento della diffusione del virus Covid-19 e tenendo conto degli orientamenti delle Autorità competenti, adottata dall'80% del personale di staff (12,5% della popolazione aziendale) da gennaio a settembre 2021 e dal 50% nei mesi di ottobre-dicembre 2021; il calcolo è stato effettuato escludendo 17 città per le quali il tasso di redemption del questionario non è stato sufficiente per consentire di stimare i fattori inquinanti emessi negli spostamenti casa-lavoro. Si

segnala che, in attuazione a quanto previsto dalla citata Legge, la metodologia applicata è quella proposta dalle nuove Linee Guida del MITE-MIMS introdotte nell'agosto 2021, che differisce pertanto dalla metodologia usata per l'analisi del 2020.

L'esperienza dei clienti negli Uffici Postali

2019 2020 2021
Tempo medio di attesa negli Uffici Postali (min) 10,95 8,3 9,20
Clienti serviti entro 15 minuti (%) 77,9 84,35 81,27
Soddisfazione dei clienti per il tempo di attesa (1-10) 8 7,8 7,7
Soddisfazione complessiva dei clienti per l'esperienza nell'Ufficio Postale 8,7 8,4 8
Reclami dei clienti per tipologia(*)
Uffici Postali 2019 2020 2021
Reclami pervenuti 11.698 9.176 6.476
Tempo medio di risposta (gg.) 11 14 16
Corrispondenza
Reclami pervenuti 98.119 54.188 46.054
Tempo medio di risposta (gg.) 19 22 17
Pacchi
Reclami pervenuti 186.234 123.571 102.630
Tempo medio di risposta (gg.) 12 19 16
Servizi Finanziari
Reclami pervenuti 123.901 136.217 198.878
Tempo medio di risposta (gg.) 4 6 8
Servizi Assicurativi
Reclami pervenuti 2.938 7.056 5.102
Tempo medio di risposta (gg.) 13 28 30
Istruttorie avviate dall'Istituto di vigilanza sulle assicurazioni 185 300 307
PosteMobile
Reclami pervenuti telefonia mobile 17.750 8.430 5.922
Tempo medio di risposta (gg.) 6 2 2
Reclami pervenuti telefonia fissa 1.110 1.191 1.767
Tempo medio di risposta (gg.) 3 4 4

(*) I dati sui reclami sono relativi ai ticket aperti per i quali è richiesto l'intervento delle strutture di back office.

Numero contatti gestiti(*)

Contact Center 2019 2020 2021
Numero contatti gestiti (mln) 28 33 37

(*) Sul trend in aumento nel 2021 incidono, per 2,7 milioni, i contatti gestiti via Whatsapp (da 0,2 a 2,9 milioni).

Soddisfazione dei Clienti (*)

Clienti soddisfatti (%) 2019 2020 2021
Clienti soddisfatti a seguito di indagini di "Customer Experience" 82,7 82,1 82,2
Copertura del dato 100 100 100

(*) La customer experience delle Business Unit viene misurata semestralmente attraverso survey che misurano la consigliabilità dei prodotti e servizi di Poste Italiane basate sulla metrica di Net Promoter Score (NPS).

Per quanto riguarda i canali, l'indicatore misurato è il Customer Effort Score che rileva la facilità di accesso ai servizi.

I campioni di clienti coinvolti dall'indagine di customer experience sono rappresentativi dell'universo di riferimento.

Le Business Unit coinvolte nell'analisi di customer experience sono: BancoPosta (Retail, PMI e Grandi Clienti); Posta Comunicazione e Logistica (PMI e Grandi Clienti); Poste Vita (Retail). I canali di vendita e assistenza coinvolti sono rispettivamente i canali di uffici postali, assistenza clienti, digital (sito e App), recapito ed account commerciale.

Con riferimento alla metodologia utilizzata nella misurazione della customer satisfaction, le survey prevedono una scala di valutazione del livello di soddisfazione da 1 a 10. Le percentuali riportate includono i clienti che hanno risposto 7-8 e 9-10 alle survey somministrate. I punteggi 9-10 NPS/CES riflettono rispettivamente i clienti "promotori" (NPS) ed "entusiasti" (CES).

Il target atteso per il 2021 è pari a 82,2%. In tal senso, la priorità del Gruppo nel 2021 è stata quella di garantire un livello di soddisfazione quantomeno in linea con quello registrato nel 2020, in considerazione dei disagi a cui sono stati esposti i clienti nel corso dell'anno per via dell'emergenza sanitaria.

Reclami mensili

2019 2020 2021
Reclami mensili pervenuti 36.813 28.319 30.568

Risorse del piano di continuità del business(*)

2019 2020 2021
Investimenti (milioni di euro) 4,2 2 1,3
Esercitazioni 4 3 4
Persone coinvolte 180 162 240
Servizi su Mainframe (servizi Open in elaborazione) coperti da piani di 100 100 100
disaster recovery (%)

(*) I dati si riferiscono a Poste Italiane S.p.A., PostePay S.p.A., BancoPosta Fondi S.p.A. SGR.

[GRI 418-1] Violazione della privacy e perdita dei dati

2019 2020 2021(*)
Reclami ricevuti per violazione della privacy 50 57 41
di cui:
reclami ricevuti da terzi e riconosciuti dall'organizzazione 49 57 41
reclami ricevuti da parte di organismi di regolamentazione 1 - -
Fuoriuscite, furti di dati dei clienti, perdite dei dati dei clienti identificati 321 468 304

(*) Nel 2021, rispetto agli eventi riscontrati di violazione della privacy, in sette casi la competente funzione interna che ha svolto le indagini relative alle violazioni ha trasmesso gli atti alla funzione di Risorse Umane per l'adozione di opportuni provvedimenti nei confronti dei dipendenti coinvolti. Nei restanti casi non sono state previste sanzioni nei confronti del personale di Poste Italiane poiché le violazioni sono avvenute a causa di attacchi esterni e/o errore umano.

Sicurezza IT e violazioni della sicurezza informatica

Incidenti e violazioni IT 2019 2020 2021(*)
Numero totale di violazioni di sicurezza informatica/incidenti di 33 74 195
cybersecurity
Numero totale di violazioni della sicurezza informatica che 7 6 3
hanno coinvolto la sicurezza dei consumatori
Ammontare totale di multe/sanzioni pagate in relazione a
violazioni della sicurezza delle informazioni e altri incidenti di - - -
sicurezza informatica (euro)

(*) Le cause sottostanti la gestione degli incidenti e delle violazioni IT avvenuti nel corso del 2021 sono attribuibili tutte ad attacchi esterni. In particolare, l'attacco è stato rivolto verso i dipendenti di Poste Italiane con l'obiettivo di eseguire furti di identità e conseguentemente accedere ai sistemi aziendali. A tal proposito, si specifica che non essendo questi imputabili ad un atteggiamento negligente da parte del personale di Poste Italiane, non sono stati adottati provvedimenti disciplinari nei confronti dei dipendenti. Tuttavia, il Gruppo nel corso dell'anno ha avviato una serie di iniziative finalizzate alla riduzione degli incidenti di sicurezza IT relativi alla compromissione di credenziali, come per esempio l'implementazione su larga scala di sistemi di verifica dell'identità degli utenti utilizzando sistemi di autenticazione a 2 fattori.

Numero di clienti i cui dati sono stati usati per scopi secondari

Clienti i cui dati sono stati usati per scopi secondari (%) 2019 2020 2021
Percentuale di clienti i cui dati sono stati usati per scopi 1 -
secondari (%) 1

Numero di clienti coinvolti in violazioni della sicurezza IT

Clienti coinvolti in violazioni della sicurezza IT 2019 2020 2021(*)
Numero di clienti coinvolti in violazioni della sicurezza IT 755 3.789 175

(*) Nel 2021 gli incidenti con impatto sui dati della clientela sono avvenuti nel periodo Novembre/Dicembre. Il trend del numero dei clienti coinvolti è in calo rispetto agli anni precedenti.

Innovazione

Numeri dei servizi digitali (dati in milioni)

2019 2020 2021
Clienti registrati ai canali digitali (web e app) di Poste Italiane 20,8 27,1 34,2
Identità digitali rilasciate 4,1 12,2 21,2
Download App Postepay 11,2 14,4 18,4
Download App BancoPosta 6,1 8,3 10,8
Download App Ufficio Postale 4,6 6,8 12,2
Download App PosteID 4,8 13,8 24,1
Download App PosteMobile 4,1 4,8 4,8
Operazioni effettuate dai canali digitali consumer (web e app) 57,1 90,3 124,7

La dematerializzazione delle pratiche e transazioni corrispondenti

2019 2020 2021
% % %
Tipologie di pratiche(*) dematerializ N. Pratiche dematerializ N. Pratiche dematerializ
N. Pratiche zate zate zate
94
96
92
98
9
97
93
94
87
94
91
94
Buoni 1.958 94 1.828 96 1.584
Conti Correnti 327 93 376 94 586
Libretti 746 94 629 95 746
Postepay Evolution 1.519 98 2.129 97 2.137
Full Acquiring 13 4 17 4 11
Polizze Vita 739 82 592 93 520
Polizze danni 149 76 147 88 250
MiFID 3.320 87 1.909 92 2.175
PosteMobile 1.123 82 857 82 832
Consulenza guidata 1.436 79 1.214 89 1.512
Finanziamenti 177 78 391 88 417
Fondi - - 119 85 262
Totale Pratiche (**) 11.507 88 10.209 92 11.030 94

(*) Dati in migliaia.

(**) I volumi totali assoluti delle pratiche sono cresciuti dell'8% rispetto allo scorso anno. In particolare, si segnalano significativi incrementi di pratiche dematerializzate in particolare per le pratiche di tipo Fondi, Postemobile e Polizze Danni

Transazioni corrispondenti 2019 2020 2021
Totale Transazioni (milioni di euro) 33,1 29,9 27,7
Totale Transazioni elettroniche (milioni di euro) 32,0 29,1 26,9
Transazioni dematerializzate (%) 96,8 97,4 96,9

Finanza sostenibile

Totale AuM di prodotti di investimento sostenibile 4.556.563.264,88
Altro (*) 1.028.285.424,05
Prodotti/servizi legati ad attività di impact investing (****) -
Prodotti/servizi con investimenti tematici (***) 81.007.675,68
Prodotti/servizi che applicano criteri best-in-class (**) 3.373.416.622,23
Prodotti/servizi che prevedono l'integrazione di criteri ESG (*) 73.853.542,92
Categorie di prodotti e servizi di investimento sostenibile offerti (€) 2021
Prodotti e servizi ESG legati ad attività di Asset Management (*)

(*) La categoria comprende i prodotti per cui le informazioni di natura ESG sono strutturalmente integrate, assieme alle considerazioni a carattere finanziario, nel processo decisionale dell'attività di investimento. Nel 2021 sono stati inclusi nella categoria i prodotti "BP UNIVERSO 60" e "BP UNIVERSO 40".

(**) La categoria comprende i prodotti i cui target di investimento sono le società con le performance ESG migliori all'interno dei rispettivi settori di operatività. Nel 2021 sono stati inclusi nella categoria i seguenti prodotti: "BP Orizzonte Reddito", "BP Azionario Flessibile", "BP Azionario Internazionale", "BP Azionario Euro", "BP Selezione Attiva e Poste Investo Sostenibile".

(***) La categoria comprende i prodotti i cui investimenti sono focalizzati su società che contribuiscono positivamente a determinate problematiche sociali o ambientali (es. cambiamento climatico, crescita dei paesi sottosviluppati, ecc.). Nel 2021 è stato incluso nella categoria il prodotto "BP Focus Ambiente 2027".

(****) La categoria comprende i prodotti i cui investimenti vengono effettuati in società che offrono prodotti e/o servizi che creano impatto sociale o ambientale positivo e soddisfano il duplice obiettivo di creazione di valore socio-ambientale e di ritorno economico. (*****) All'interno della categoria "Altro" sono stati inclusi i mandati con benchmark ESG.

2021
Totale AuM nel segmento asset management (**) 114.962.750.522,64
Percentuale di prodotti di investimento sostenibile sul totale
degli AuM nel segmento asset management (%) 4

(*) Le performance al 2021 risultano essere in linea con l'obiettivo di Gruppo di aumentare gli investimenti di BancoPosta Fondi SGR che prevedono l'integrazione di criteri ESG. Considerando come perimetro i fondi retail aperti in collocamento, la percentuale di fondi con caratteristiche ESG è pari al 42% al 30/12/21.

(**) Il valore riportato è la somma dei NAV dei fondi gestiti.

7. EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Nel corso dell'anno 2021, il Gruppo ha accelerato il trend previsto di ripresa conseguendo risultati superiori alle attese e ai livelli pre-pandemici del 2019.

Il trend dell'inflazione registrata principalmente nell'ultima parte del 2021, la pressione sui prezzi delle materie prime e le recenti vicende di politica internazionale che coinvolgono la Russia e l'Ucraina, introducono incertezza e turbolenza nei mercati.

Il Gruppo si approvvigiona e compete principalmente nell'ambito del mercato domestico, non ha unità produttive dislocate nei paesi colpiti dal conflitto, o limitrofi, e ha limitati rapporti commerciali con i paesi colpiti dal conflitto; pertanto, non ha ripercussioni dirette che potrebbero comportare impatti significativi sui vari business o ripercussioni di rilievo sulla propria redditività. La volatilità dei mercati finanziari potrebbe modificare le scelte di investimento della clientela, orientandole verso prodotti maggiormente liquidi o comunque meno esposti agli andamenti dei mercati finanziari; il Gruppo ha storicamente dimostrato resilienza nei momenti di turbolenza finanziaria, affermandosi anzi come un "porto sicuro" per i risparmiatori, grazie a un portafoglio di offerta finanziaria che continuerà a mantenere, anche in futuro, il Risparmio Postale al centro della strategia. La struttura dei costi del Gruppo, include un'esposizione limitata nei confronti dei settori caratterizzati da elevata pressione sui prezzi e i rincari fino ad oggi osservati, non hanno generato effetti economici significativi o criticità rilevanti sui processi operativi.

In data 23 marzo 2022, Poste Italiane ha presentato alla comunità finanziaria l'aggiornamento del Piano Industriale "2024 Sustain & Innovate Plus" nel quale il Gruppo conferma l'obiettivo di accompagnare il Paese in una crescita responsabile, inclusiva e sostenibile, attraverso anche un percorso di trasformazione digitale che fa leva sui significativi investimenti in tecnologia pianificati, volti a contribuire a colmare il digital divide geografico e generazionale del Paese.

Rimarrà strategico lo sviluppo dei segmenti del risparmio assicurativo e del Risparmio Postale, grazie anche alla nuova convenzione con Cassa Depositi e Prestiti; pianificati investimenti per supportare la crescita dei pacchi, dei pagamenti digitali e della protezione con offerte mirate a ridurre la sottoassicurazione del Paese.

L'acquisizione di LIS accelererà la realizzazione della strategia omnicanale del Gruppo, favorendo la transizione verso i pagamenti digitali e consolidando la crescita nel business del proximity payment.

A supporto della ripresa economica, di concerto con le Istituzioni, Poste italiane proseguirà nell'acquisto dei crediti di imposta che consentiranno al Gruppo di incrementare la flessibilità nella gestione del portafoglio investimenti, in un perdurante contesto di mercato di bassi tassi di interesse.

In linea con il Piano Strategico il Gruppo intende entrare nel mercato dell'energia per la fine del 2022, in funzione dello scenario di mercato e delle opportunità di business, mediante la proposizione di un'offerta equa, competitiva e di semplice comprensione e un approvvigionamento da fonti "green".

L'impegno verso la trasformazione ecologica prevede importanti iniziative e investimenti tra cui l'efficientamento energetico degli immobili, la riduzione delle emissioni della flotta aziendale e il fotovoltaico. Tali azioni accompagneranno il Gruppo verso la c.d. "carbon neutrality" prevista entro l'anno 2030.

8. PROPOSTE DELIBERATIVE E ALTRE INFORMAZIONI

PROPOSTE DELIBERATIVE

Il Consiglio di Amministrazione propone all'Assemblea degli Azionisti di approvare il progetto di Bilancio dell'esercizio 2021 di Poste Italiane S.p.A. (comprendente il Rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta), corredato dalla Relazione degli Amministratori sulla gestione.

In coerenza con la vigente politica di distribuzione dei dividendi, si prospetta al Consiglio di Amministrazione di proporre all'Assemblea ordinaria degli Azionisti:

  • di destinare l'utile del Patrimonio BancoPosta pari a 508.354.242 euro, come segue:
    • a "Riserva di utili" per 200.000.000 euro;
    • a disposizione di Poste Italiane per l'eventuale distribuzione per 308.354.242 euro.
  • di destinare l'utile netto dell'esercizio 2021 di Poste Italiane S.p.A. di 797.191.544 euro, come segue:
    • a "Riserve di utili" afferenti al Patrimonio BancoPosta per 200.000.000 euro;
    • a Riserva denominata "Risultati portati a nuovo", quota non disponibile alla distribuzione, per € 4.941.96687;
    • alla distribuzione in favore degli Azionisti per il residuo di € 592.249.578 euro.
  • Alla luce di quanto precede, distribuire un dividendo di 0,590 euro per azione a valere (i) sull'utile dell'esercizio di Poste Italiane S.p.A. disponibile per la distribuzione pari a € 592.249.578 euro e (ii) per il residuo, per un ammontare che sarà determinato al momento della distribuzione, sulla base delle azioni in circolazione alla data di stacco cedola, mediante l'utilizzo di somme rinvenienti dalla parziale distribuzione della Riserva distribuibile denominata "Risultati portati a nuovo".
  • Di distribuire il predetto dividendo di 0,590 euro per azione come segue:
    • l'importo di 0,185 euro per ognuna delle azioni ordinarie risultate in circolazione alla data di "stacco cedola", escluse le azioni proprie in portafoglio, a titolo di acconto sul dividendo, già messo in pagamento a decorrere dal 24 novembre 2021 per un importo complessivo di € 240.662.260 euro;
    • l'importo di 0,405 euro per ognuna delle azioni ordinarie che risulteranno in circolazione il 20 giugno 2022, data prevista per lo "stacco cedola", escluse le azioni proprie in portafoglio a tale data, a titolo di saldo del dividendo.

ALTRE INFORMAZIONI

EVENTI DI RILIEVO SUCCESSIVI AL 31 DICEMBRE 2021

Gli accadimenti intervenuti dopo la data di riferimento della Relazione Finanziaria Annuale 2021 sono descritti negli altri paragrafi del documento. Per eventuali ulteriori approfondimenti si rimanda ai Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2021.

OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

Per il dettaglio dei rapporti patrimoniali ed economici con parti correlate si rimanda ai Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2021.

OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA

87 L'ammontare di 4.941.966 euro si riferisce al provento indisponibile alla distribuzione rilevato a Conto economico per la valutazione a fair value delle azioni Visa Preferred Stock che – in applicazione del D.Lgs. 38/2005 – non può essere oggetto di distribuzione fino al suo effettivo realizzo.

Il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 16 dicembre 2021, acquisito il parere favorevole del Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati rilasciato in data 15 dicembre 2021, ha autorizzato la sottoscrizione dell'accordo con Cassa depositi e prestiti che disciplina, per il quadriennio 2021-2024, l'attività di raccolta e collocamento dei prodotti del Risparmio Postale svolta in esclusiva, ai sensi del Decreto 2004, da Poste Italiane per il tramite di BancoPosta per conto di CDP.

Considerato il valore dell'accordo, che nell'orizzonte temporale di riferimento (pari a 4 anni) è compreso in un range tra 6,4 e 7,4 miliardi di euro, e che Poste Italiane e CDP sono entrambe controllate dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, l'operazione si qualifica come "operazione con parte correlata di maggiore rilevanza" ai sensi della normativa CONSOB e ai fini della normativa Banca d'Italia applicabile al Patrimonio BancoPosta.

L'Accordo è stato sottoscritto in data 24 dicembre 2021 e successivamente il relativo Documento informativo è stato messo a disposizione del pubblico presso la sede sociale, presso Borsa Italiana S.p.A., sul sito internet della Società, nonché sul sito internet del meccanismo di stoccaggio autorizzato "eMarket Storage".

Nell'ambito dell'operatività con Monte dei Paschi di Siena Capital Services Banca per le Imprese S.p.A., autorizzata dal Consiglio di Amministrazione in data 27 giugno 2019, previo parere favorevole del Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati, sono state realizzate, dal 1 gennaio al 31 dicembre 2021, nove operazioni in Interest Rate Swap di copertura del rischio di tasso, diciotto operazioni di compravendita titoli di Stato e un'operazione in Pronti Contro Termine.

PROSPETTO DI RACCORDO CON IL PN

Il Prospetto di raccordo tra il risultato e il Patrimonio netto della Capogruppo e gli analoghi valori del Gruppo al 31 dicembre 2021 comparativo con quello al 31 dicembre 2020 sono riportati nei Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2021 (Note delle voci di Bilancio del Gruppo Poste Italiane – Patrimonio netto).

OPERAZIONI ATIPICHE E INUSUALI

Ai sensi della comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006 il Gruppo Poste Italiane non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali88 nel corso dell'esercizio 2021.

INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE

Poste Italiane, in linea con gli orientamenti pubblicati il 5 ottobre 2015 dall'European Securities and Markets Authority (ESMA/2015/1415), presenta in questa Relazione, in aggiunta ai dati economico-patrimoniali e finanziari previsti dagli International Financial Reporting Standards (IFRS), alcuni indicatori da questi ultimi derivati, che forniscono al management un ulteriore parametro per la valutazione delle performance conseguite dal Gruppo.

In relazione alle indicazioni ESMA sulle modalità di rappresentazione degli Indicatori Alternativi di Performance alla luce degli impatti della pandemia, definite nel documento aggiornato "Questions and answers – ESMA Guidelines on Alternative Performance Measures" pubblicato dall'Autorità europea nel mese di Aprile 2020 e richiamate nel Documento del 29 ottobre 2021 (ESMA 32-63-1186- "European common enforcement priorities for 2021 annual financial reports"), si fa rinvio alle sezioni della presente Relazione sulla Gestione nelle quali è fornita disclosure sull'impatto del Covid-19 sull'operatività e sulla performance aziendale, su come abbia influenzato le ipotesi e le stime utilizzate nella determinazione degli input degli indicatori, sul livello di incertezza e sulle misure adottate o che continueranno ad essere adottate per affrontare l'epidemia.

Gli indicatori alternativi di performance utilizzati sono:

88 Operazioni che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica dell'accadimento possono dar luogo a dubbi sulla correttezza e/o completezza delle informazioni di Bilancio, sul conflitto di interesse, sulla salvaguardia del patrimonio aziendale, nonché sulla tutela degli azionisti di minoranza.

CAPITALE CIRCOLANTE NETTO: è un indicatore patrimoniale rappresentato dalla somma delle Rimanenze, dei Crediti commerciali e degli Altri crediti e attività, dei Crediti per imposte correnti, dei Debiti commerciali e Altre passività e dei Debiti per imposte correnti.

Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascuna Strategic Business Unit.

CAPITALE IMMOBILIZZATO: indicatore patrimoniale rappresentato dalla somma delle immobilizzazioni materiali, immateriali, e delle Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto. Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascuna Strategic Business Unit.

CAPITALE INVESTITO NETTO: indicatore patrimoniale rappresentato dalla somma del Capitale immobilizzato, del Capitale circolante netto, dei Crediti per imposte anticipate, dei Debiti per imposte differite, dei Fondi per rischi e oneri, del TFR.

Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascuna Strategic Business Unit.

CET 1 CAPITAL: consiste nel capitale primario di classe 1, così come definito dal Regolamento (UE) N. 575/2013, ed include la Riserva di utili patrimonializzati creata all'atto della destinazione patrimoniale e le Riserve di Utili non distribuiti, tenuto conto del regime transitorio.

CET 1 RATIO: coefficiente che esprime l'adeguatezza del capitale primario di classe 1 rispetto all'esposizione ponderata ai rischi di Pillar 1 (operativi, credito, controparte, cambio). Rapporto tra il Capitale primario di Classe 1 (Cet 1 Capital) e il totale dei Risk Weighted Assets (RWA).

COMBINED RATIO (netto riassicurazione): indicatore tecnico del business Danni, determinato come incidenza dei sinistri e delle spese di gestione (acquisizione, incasso e spese amministrative e saldo riassicurazione) sui premi di competenza, ossia pari alla somma di loss ratio e expense ratio.

DIVIDENDO UNITARIO: rappresenta la somma di dividendi pagati dalla società per ogni azione in circolazione. È calcolato come Dividendi pagati/Numero azioni in circolazione.

EBIT (Earning before interest and taxes): indicatore che evidenzia il risultato prima degli effetti della gestione finanziaria e di quella fiscale.

EBIT margin: rappresenta un indicatore della performance operativa ed è calcolato come rapporto tra il Margine Operativo (EBIT) e i Ricavi Totali. Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascuna Strategic Business Unit.

EBITDA (Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization): indicatore che evidenzia il risultato prima degli effetti della gestione finanziaria e di quella fiscale, nonché degli ammortamenti e svalutazioni delle immobilizzazioni.

EXPENSE RATIO: indicatore tecnico del business Danni, determinato dal rapporto tra spese di gestione (acquisizione, incasso, spese amministrative e saldo riassicurazione) e premi di competenza

LAPSE RATE (Tasso di riscatto): Misura indiretta del grado di fidelizzazione della clientela. Rappresenta l'incidenza % dei riscatti avvenuti nel periodo rispetto allo stock di riserve matematiche di inizio periodo. È calcolato come percentuale Riscatti/Riserve matematiche (linearizzato su 12 mesi).

LEVERAGE RATIO: è il rapporto tra il Total Capital (Fondi Propri) ed il totale attivo di bilancio, quest'ultimo comprensivo dei correttivi per derivati e per le esposizioni fuori bilancio.

LOSS RATIO: Indicatore tecnico del business Danni, che misura l'incidenza percentuale, rispetto ai premi di competenza, delle somme pagate e riservate per i sinistri accaduti nell'esercizio e negli esercizi precedenti comprensive delle relative spese dirette e delle spese di liquidazione.

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DEL GRUPPO - è la somma delle Attività finanziarie, della Cassa e Depositi BancoPosta, delle Disponibilità liquide e mezzi equivalenti, delle Riserve tecniche assicurative (esposte al netto delle Riserve tecniche a carico dei riassicuratori) e delle Passività finanziarie.

Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascuna Strategic Business Unit.

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DELLA STRATEGIC BUSINESS UNIT CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE: è la somma delle Attività finanziarie, dei Crediti d'imposta ex Legge n. 77/2020, della Cassa e Depositi BancoPosta, delle Disponibilità liquide e mezzi equivalenti, delle Riserve tecniche assicurative (esposte al netto delle Riserve tecniche a carico dei riassicuratori) e delle Passività finanziarie.

Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascuna Strategic Business Unit.

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DELLA STRATEGIC BUSINESS UNIT CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE ex IFRS 16: Calcolata come posizione finanziaria netta della Strategic Business Unit Servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione escludendo le passività finanziarie per leasing (IFRS 16).

RENDIMENTO MEDIO PORTAFOGLIO ESCLUSA GESTIONE PRO-ATTIVA DEL PORTAFOGLIO (%): Rendimento medio del portafoglio calcolato come rapporto tra interessi attivi e giacenza media dei conti correnti (escludendo il valore della gestione pro-attiva del portafoglio).

RWA (Risk Weighted Assets): è l'indicatore che esprime la rischiosità dell'attivo secondo i requisiti normativi dettati da Basilea. Le attività ponderate per il rischio, o RWA, sono calcolate applicando alle attività esposte al rischio di credito, di controparte, di mercato e operativi un fattore di ponderazione che tiene conto della rischiosità.

TASSO DI RISCATTO (lapse rate): Indicatore tecnico del business Vita calcolato come rapporto tra importi pagati per riscatto (parziale e/o totale) e l'ammontare delle riserve tecniche di inizio periodo.

TOTAL ASSETS: Totale attivo di Stato patrimoniale del Patrimonio Destinato BancoPosta.

TOTAL CAPITAL (FONDI PROPRI): consiste, così come definito dal Regolamento (UE) N. 575/2013, nella somma del capitale di classe 1, costituito dal CET 1 Capital e dal capitale aggiuntivo di classe 1 (AT1, che per BancoPosta include lo strumento ibrido apportato da PosteItaliane), e del capitale di classe 2 (non rilevante per BancoPosta).

TOTAL CAPITAL RATIO: è il coefficiente che esprime l'adeguatezza del Total Capital (Fondi Propri) rispetto all'esposizione ponderata ai rischi di Pillar 1 (operativi, credito, controparte, cambio). Rapporto tra il Total Capital (Fondi Propri) e il totale dei Risk Weighted Assets (RWA).

TSR (Total Shareholder Return): misura il tasso di rendimento annuo per un investitore (ritorno complessivo dell'investimento per l'azionista) ed è calcolato sommando all'incremento del prezzo del titolo, in un determinato intervallo temporale, l'effetto dei dividendi per azione corrisposti nello stesso periodo.

UTILE PER AZIONE: è la parte dell'utile netto di una società quotata concessa a ciascuna delle azioni ordinarie in circolazione. È calcolato come rapporto tra l'utile netto del Gruppo e il n. delle azioni in circolazione.

APPENDICE

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO RICLASSIFICATO

VARIAZIONI
(dati in milioni di euro) 2021 2020 4Q 2021 4Q 2020 VARIAZIONI
Ricavi 11.220 10.526 694 6,6% 2.775 2.964 (189) -6,4%
di cui:
Servizi di Corrispondenza, pacchi e distribuzione 3.685 3.201 484 15,1% 1.010 950 60 6,3%
Servizi Finanziari 4.783 4.945 (162) -3,3% 1.088 1.349 (261) -19,4%
di cui gestione pro-attiva del portafoglio titoli 407 365 42 11,4% 2 131 (130) -98,8%
Servizi Assicurativi 1.870 1.643 228 13,9% 415 451 (35) -7,9%
Servizi di Pagamento e mobile 882 737 144 19,6% 263 215 47 22,0%
Costi 8.584 8.302 282 3,4% 2.352 2.502 (150) -6,0%
di cui:
Costo del lavoro totale 5.467 5.638 (171) -3,0% 1.533 1.760 (227) -12,9%
di cui costo del lavoro ordinario 5.236 5.204 32 0,6% 1.322 1.341 (19) -1,4%
di cui incentivi all'esodo 235 434 (200) -46,0% 210 423 (213) -50,4%
di cui vertenze e altre partite straordinarie (3) (1) (2) n.s. 1 (3) 5 n.s.
Altri costi operativi 3.117 2.664 452 17,0% 819 741 77 10,4%
EBITDA 2.636 2.224 413 18,6% 424 463 (39) -8,4%
Ammortamenti e svalutazioni 790 700 91 13,0% 193 183 10 5,7%
EBIT 1.846 1.524 322 21,1% 230 280 (49) -17,6%
EBIT Margin % 16,5% 14,5% 8,3% 9,4%
Proventi/(Oneri) finanziari 322 52 270 n.s. 263 25 238 n.s.
Utile lordo 2.168 1.576 591 37,5% 493 305 188 61,8%
Imposte 588 370 218 58,9% 88 (3) 91 n.s.
Utile netto 1.580 1.206 373 31,0% 405 308 97 31,7%
Utile netto per azione (€) 1,21 0,93 0,29 31,0% 0,31 0,24 0,07 31,7%

CONTRIBUZIONE DELLE STRATEGIC BUSINESS UNITS AL CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

2021 Corrispondenza, Pacchi e Servizi Servizi Pagamenti e Rettifiche ed
(dati in milioni di euro) Distribuzione Finanziari Assicurativi Mobile elisioni Totale
Totale ricavi 8.380 5.542 1.873 1.201 (5.776) 11.220
Ricavi da terzi 3.685 4.783 1.870 882 0 11.220
Ricavi infrasettoriali 4.694 759 3 319 (5.776) -
Totale costi 8.685 4.796 750 920 (5.775) 9.374
Costo del lavoro totale 5.363 42 37 25 5.467
di cui costo del lavoro ordinario 5.133 41 36 25 5.236
di cui incentivi all'esodo 233 0 1 0 235
di cui vertenze e altre partite straordinarie (3) 0 0 0 (3)
Altri costi operativi 2.473 119 105 420 3.117
Ammortamenti e svalutazioni 770 0 4 16 (1) 790
Costi infrasettoriali 78 4.634 604 458 (5.775) -
EBIT (305) 747 1.123 282 1.846
EBIT MARGIN % -3,6% 13,5% 60,0% 23,4% 16,5%
Proventi/(Oneri) finanziari 29 10 54 229 322
Utile lordo (276) 757 1.177 510 2.168
Imposte (46) 200 349 85 588
Utile netto (230) 556 828 425 1.580

CONTO ECONOMICO PER STRATEGIC BUSINESS UNITS

STRATEGIC BUSINESS UNIT CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE

2021 2020 VARIAZIONI 4Q 2021 4Q 2020 VARIAZIONI
(dati in milioni di euro)
Ricavi 8.380 7.833 546 7,0% 2.121 2.203 (81) -3,7%
Corrispondenza 2.082 1.897 185 9,7% 564 520 44 8,4%
Pacchi 1.403 1.159 243 21,0% 384 395 (10) -2,6%
Altri ricavi 200 144 56 38,9% 62 35 27 76,1%
Ricavi infrasettoriali 4.694 4.633 62 1,3% 1.111 1.253 (141) -11,3%
Costi 7.914 7.755 159 2,1% 2.214 2.370 (156) -6,6%
di cui:
Costo del lavoro totale 5.363 5.539 (176) -3,2% 1.507 1.736 (228) -13,1%
di cui costo del lavoro ordinario 5.133 5.108 26 0,5% 1.297 1.317 (20) -1,5%
di cui incentivi all'esodo 233 432 (199) -46,1% 210 422 (213) -50,4%
di cui vertenze e altre partite straordinarie (3) (1) (2) n.s. 1 (3) 5 140,8%
Altri costi operativi 2.473 2.143 330 15,4% 688 615 73 11,9%
Costi infrasettoriali 78 73 5 6,7% 18 19 (1) -4,2%
EBITDA 465 78 387 n.s. (92) (167) 74 44,7%
Ammortamenti e svalutazioni 770 667 104 15,6% 189 178 11 6,1%
EBIT (305) (588) 283 48,1% (281) (344) 64 18,4%
EBIT Margin % -3,6% -7,5% -13,2% -15,6%
Proventi/(Oneri) finanziari 29 12 17 n.s. 22 6 16 n.s.
Utile lordo (276) (577) 301 52,1% (259) (338) 80 23,5%
Imposte (46) (158) 112 70,9% (53) (96) 43 45,0%
Utile netto (230) (419) 189 45,1% (206) (242) 36 15,0%

STRATEGIC BUSINESS UNIT SERVIZI FINANZIARI

2021 2020 VARIAZIONI 4Q 2021 4Q 2020 VARIAZIONI
(dati in milioni di euro)
Ricavi 5.542 5.610 (68) -1,2% 1.287 1.535 (248) -16,1%
Gestione pro-attiva del portafoglio titoli 407 365 42 11,4% 2 131 (130) -98,8%
Interessi attivi netti 1.485 1.537 (52) -3,4% 375 374 1 0,2%
Raccolta risparmio postale 1.753 1.851 (97) -5,3% 441 474 (33) -6,9%
Servizi di Incasso e Pagamento 797 904 (108) -11,9% 205 296 (91) -30,9%
Distribuzione di prodotti di terzi 221 191 30 15,5% 33 48 (16) -32,5%
Gestione del risparmio 120 97 24 24,4% 32 25 8 30,5%
Ricavi infrasettoriali 759 665 94 14,1% 199 186 13 7,1%
Costi 4.795 4.744 51 1,1% 1.082 1.248 (166) -13,3%
di cui:
Costo del lavoro totale 42 40 1 3,5% 10 11 (1) -6,3%
di cui costo del lavoro ordinario 41 38 3 8,4% 10 10 (0) -3,4%
di cui incentivi all'esodo 0 1 (1) -70,4% 0 0 (0) -75,0%
di cui vertenze e altre partite straordinarie 0 1 (1) -80,0% 0 0 0 -76,6%
Altri costi operativi 119 46 73 n.s. (6) (13) 7 55,8%
Costi infrasettoriali 4.634 4.658 (24) -0,5% 1.078 1.251 (172) -13,8%
EBITDA 747 866 (119) -13,8% 205 287 (82) -28,6%
Ammortamenti e svalutazioni 0,5 0,5 0,0 -0,2% 0,1 0,1 0 16,9%
EBIT 747 866 (119) -13,8% 205 287 (82) -28,6%
EBIT Margin % 13,5% 15,4% 15,9% 18,7%
Proventi/(Oneri) finanziari 10 (9) 19 n.s. 1 3 (1) -57,8%
Utile lordo 757 857 (100) -11,7% 206 289 (83) -28,9%
Imposte 200 210 (10) -4,7% 43 49 (6) -12,7%
Utile netto 556 647 (91) -14,0% 163 240 (77) -32,2%

STRATEGIC BUSINESS UNIT SERVIZI ASSICURATIVI

(dati in milioni di euro)
Ricavi
Up Front Vita
Margine Finanziario Vita
VARIAZIONI 4Q 2021 4Q 2020 VARIAZIONI
1.873 1.644 229 13,9% 416 452 (36) -7,9%
289 302 (14) -4,5% 62 81 (19) -23,7%
1.455 1.144 312 27,3% 357 314 43 13,7%
Margine Protezione Vita 17 28 (11) -39,4% 5 6 (1) -13,5%
Variazione altre riserve tecniche e altri proventi/oneri
tecnici (21) 26 (48) n.s. (34) 18 (53) n.s.
Ricavi netti Vita 1.740 1.500 240 16,0% 389 419 (30) -7,1%
Premi assicurativi 295 235 59 25,2% 77 59 18 30,8%
Variazione riserve tecniche e oneri da liquidazione sinistri (169) (102) (67) -65,5% (51) (34) (17) -50,1%
Risultato della Riassicurazione (11) (4) (7) n.s. (7) 1 (8) n.s.
Proventi netti Danni 4 3 1 41,2% 3 1 2 143,7%
Ricavi netti Danni 119 132 (13) -10,2% 22 28 (5) -19,0%
Altri ricavi e proventi 12 10 2 15,1% 3 4 (0) -9,0%
Ricavi infrasettoriali 3 1 1 87,6% 1 1 (1) -41,7%
Costi 746 648 98 15,1% 185 176 9 4,9%
di cui:
Costo del lavoro totale 37 33 4 11,8% 9 8 1 17,1%
di cui costo del lavoro ordinario 36 32 4 11,1% 9 8 1 17,1%
di cui incentivi all'esodo 1 1 0 37,9% 0 0 0 n.s.
Altri costi operativi 105 92 13 14,3% 28 25 3 12,0%
Costi infrasettoriali 604 523 81 15,4% 148 143 4 2,9%
di cui provvigioni 520 463 57 12,4% 124 126 (2) -1,4%
EBITDA 1.127 996 131 13,2% 231 276 (44) -16,1%
Ammortamenti e svalutazioni 4 8 (4) -47,0% 1 1 (0) -5,5%
EBIT 1.123 988 135 13,7% 230 274 (44) -16,2%
EBIT Margin % 60,0% 60,1% 55,3% 60,7%
54 41 13 30,7% 14 14 (0) -2,9%
Proventi/(Oneri) finanziari 1.029 148 14,3% 244 289 (45) -15,5%
Utile lordo 1.177 27 43 n.s.
Imposte 349 245 104 42,4% 70
Utile netto
STRATEGIC BUSINESS UNIT PAGAMENTI E MOBILE
828 784 44 5,6% 174 262 (88)
(dati in milioni di euro) 2021 2020 VARIAZIONI 4Q 2021 4Q 2020 VARIAZIONI -33,6%
Ricavi 1.201 1.079 123 11,4% 336 296 40 13,4%
Monetica 457 374 84 22,4% 136 110 26 24,0%
Altri pagamenti 115 79 36 45,3% 48 32 17 52,9%
TLC 309 284 25 8,8% 78 74 4 5,9%
Ricavi infrasettoriali 319 341 (22) -6,4% 73 81 (8) -9,4%
Costi 904 795 109 13,7% 255 229 27
di cui:
Costo del lavoro totale 25 25 (0) -0,3% 6 6 0 0,8%
di cui costo del lavoro ordinario 25 25 (0) -0,3% 6 6 0 0,8%
Altri costi operativi 420 384 36 9,3% 109 115 (6) 11,6%
-5,4%
Costi infrasettoriali 459 385 73 19,0% 141 108 33 30,5%
EBITDA
Ammortamenti e svalutazioni
298
16
284
25
14
(9)
4,8%
-36,4%
80
4
67
4
13
(0)
19,5%
-10,3%
EBIT 282 259 23 8,8% 77 63 14
EBIT Margin % 23,4% 24,0% 22,8% 21,3% 21,4%
Proventi/(Oneri) finanziari 229 8 221 n.s. 226 2 224 n.s.
Utile lordo 510 267 244 91,4% 303 66 237 n.s.
Imposte
Utile netto
85
425
73
194
12
231
17,0%
119,2%
28
275
17
49
11
226
63,8%
n.s.

STRATEGIC BUSINESS UNIT PAGAMENTI E MOBILE

2021 2020 VARIAZIONI 4Q 2021 4Q 2020 VARIAZIONI
(dati in milioni di euro)
Ricavi 1.201 1.079 123 11,4% 336 296 40 13,4%
Monetica 457 374 84 22,4% 136 110 26 24,0%
Altri pagamenti 115 79 36 45,3% 48 32 17 52,9%
TLC 309 284 25 8,8% 78 74 4 5,9%
Ricavi infrasettoriali 319 341 (22) -6,4% 73 81 (8) -9,4%
Costi 904 795 109 13,7% 255 229 27 11,6%
di cui:
Costo del lavoro totale 25 25 (0) -0,3% 6 6 0 0,8%
di cui costo del lavoro ordinario 25 25 (0) -0,3% 6 6 0 0,8%
Altri costi operativi 420 384 36 9,3% 109 115 (6) -5,4%
Costi infrasettoriali 459 385 73 19,0% 141 108 33 30,5%
EBITDA 298 284 14 4,8% 80 67 13 19,5%
Ammortamenti e svalutazioni 16 25 (9) -36,4% 4 4 (0) -10,3%
EBIT 282 259 23 8,8% 77 63 14 21,4%
EBIT Margin % 23,4% 24,0% 22,8% 21,3%
Proventi/(Oneri) finanziari 229 8 221 n.s. 226 2 224 n.s.
Utile lordo 510 267 244 91,4% 303 66 237 n.s.
Imposte 85 73 12 17,0% 28 17 11 63,8%
Utile netto 425 194 231 119,2% 275 49 226 n.s.

CAPITALE INVESTITO NETTO E RELATIVA COPERTURA

(dati in milioni di euro) 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020 VARIAZIONI
Immobilizzazioni materiali 2.299 2.165 134 +6,2%
Immobilizzazioni immateriali 873 755 118 +15,6%
Attività per diritti d'uso 1.116 1.200 (84) -7,0%
Partecipazioni 277 615 (338) -55,0%
Capitale immobilizzato 4.565 4.735 (170) -3,6%
Crediti commerciali, Altri crediti e attività e Rimanenze 7.824 7.433 391 +5,3%
Debiti commerciali e Altre passività (5.638) (5.158) (480) -9,3%
Crediti (Debiti) per imposte correnti 99 174 (75) -43,1%
Capitale circolante netto 2.285 2.449 (164) -6,7%
Capitale investito lordo 6.850 7.184 (334) -4,6%
Fondi per rischi e oneri (1.268) (1.396) 128 +9,2%
Trattamento di fine rapporto (922) (1.030) 108 +10,5%
Crediti/(Debiti) per imposte anticipate/differite 292 (106) 398 n.s.
Capitale investito netto 4.952 4.652 300 +6,4%
Patrimonio netto 12.110 11.507 603 +5,2%
di cui Utile di periodo 1.580 1.207 373 +30,9%
di cui Riserva di fair value 1.307 2.294 (987) -43,0%
Passività finanziarie 104.732 98.230 6.502 +6,6%
Riserve tecniche assicurative nette 159.039 153.740 5.299 +3,4%
Attività finanziarie (248.856) (247.883) (973) -0,4%
Crediti d'imposta Legge n.77/2020 (6.456) (35) (6.421) n.s.
Cassa e depositi BancoPosta (7.659) (6.391) (1.268) -19,8%
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (7.958) (4.516) (3.442) -76,2%
Posizione finanziaria netta (7.158) (6.855) (303) -4,4%

n.s.: non significativo

31 dicembre 2021 Corrispondenza
Pacchi e
Servizi
Finanziari
Servizi
Assicurativi
Pagamenti e
Mobile
Elisioni e
rettifiche
Consolidato
(dati in milioni di euro) Distribuzione
Immobilizzazioni materiali 2.275 1 1 22 0 2.299
Immobilizzazioni immateriali 854 0 18 1 0 873
Attività per diritti d'uso 1.113 2 2 6 (7) 1.116
Partecipazioni 1.736 274 157 0 (1.890) 277
Capitale immobilizzato 5.978 277 178 29 (1.897) 4.565
Crediti commerciali, Altri crediti e attività e Rimanenze 2.782 3.167 2.495 332 (952) 7.824
Debiti commerciali e Altre passività (3.307) (1.895) (826) (562) 952 (5.638)
Crediti (Debiti) per imposte correnti 103 (1) (2) (1) 0 99
Capitale circolante netto (422) 1.271 1.667 (231) 0 2.285
Capitale investito lordo 5.556 1.548 1.845 (202) (1.897) 6.850
Fondi per rischi e oneri (1.004) (229) (20) (15) 0 (1.268)
Trattamento di fine rapporto (913) (3) (3) (3) 0 (922)
Crediti/(Debiti) per imposte anticipate/differite 404 (387) 264 11 0 292
Capitale investito netto 4.043 929 2.086 (209) (1.897) 4.952
Patrimonio netto 2.740 4.414 5.953 890 (1.887) 12.110
di cui Utile di periodo (230) 556 828 425 0 1.580
di cui Riserva di fair value 35 1.157 58 57 0 1.307
Passività finanziarie 4.814 102.198 284 8.716 (11.279) 104.732
Riserve tecniche assicurative nette 0 0 159.039 0 0 159.039
Attività finanziarie (942) (89.995) (158.606) (9.783) 10.470 (248.856)
Crediti d'imposta Legge n.77/2020 (448) (6.008) 0 0 0 (6.456)
Cassa e depositi BancoPosta 0 (7.659) 0 0 0 (7.659)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (2.121) (2.021) (4.584) (32) 800 (7.958)
Posizione finanziaria netta 1.303 (3.485) (3.867) (1.099) (10) (7.158)

31 dicembre 2020 Corrispondenza
Pacchi e
Servizi
Finanziari
Servizi
Assicurativi
Pagamenti e
Mobile
Elisioni e
rettifiche
Consolidato
(dati in milioni di euro) Distribuzione
Immobilizzazioni materiali 2.140 1 2 22 0 2.165
Immobilizzazioni immateriali 736 0 18 1 0 755
Attività per diritti d'uso 1.176 2 24 7 (9) 1.200
Partecipazioni 1.434 210 157 402 (1.588) 615
Capitale immobilizzato 5.486 213 201 432 (1.597) 4.735
Crediti commerciali, Altri crediti e attività e Rimanenze 3.108 3.089 2.582 518 (1.864) 7.433
Debiti commerciali e Altre passività (3.202) (2.455) (644) (719) 1.862 (5.158)
Crediti (Debiti) per imposte correnti 137 (1) 39 (1) 0 174
Capitale circolante netto 43 633 1.977 (202) (2) 2.449
Capitale investito lordo 5.529 846 2.178 230 (1.599) 7.184
Fondi per rischi e oneri (1.156) (214) (17) (9) 0 (1.396)
Trattamento di fine rapporto (1.022) (3) (3) (2) 0 (1.030)
Crediti/(Debiti) per imposte anticipate/differite 470 (849) 259 14 0 (106)
Capitale investito netto 3.821 (220) 2.417 233 (1.599) 4.652
Patrimonio netto 1.982 5.281 5.290 543 (1.589) 11.507
di cui Utile di periodo (418) 647 784 194 0 1.207
di cui Riserva di fair value 9 2.183 92 10 0 2.294
Passività finanziarie 5.438 95.295 302 7.460 (10.265) 98.230
Riserve tecniche assicurative nette 0 0 153.740 0 0 153.740
Attività finanziarie (1.310) (92.385) (155.952) (7.753) 9.517 (247.883)
Crediti d'imposta Legge n.77/2020 (35) 0 0 0 0 (35)
Cassa e depositi BancoPosta 0 (6.391) 0 0 0 (6.391)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (2.254) (2.020) (963) (17) 738 (4.516)
Posizione finanziaria netta 1.839 (5.501) (2.873) (310) (10) (6.855)
Variazioni 31.12.2021 vs 31.12.2020
(dati in milioni di euro)
Corrispondenza
Pacchi e
Distribuzione
Servizi
Finanziari
Servizi
Assicurativi
Pagamenti e
Mobile
Elisioni e
rettifiche
Consolidato
Immobilizzazioni materiali 135 0 (1) 0 0 134
Immobilizzazioni immateriali 118 0 0 0 0 118
Attività per diritti d'uso (63) 0 (22) (1) 2 (84)
Partecipazioni 302 64 0 (402) (302) (338)
Capitale immobilizzato 492 64 (23) (403) (300) (170)
Crediti commerciali, Altri crediti e attività e Rimanenze (326) 78 (87) (186) 912 391
Debiti commerciali e Altre passività (105) 560 (182) 157 (910) (480)
Crediti (Debiti) per imposte correnti (34) 0 (41) 0 0 (75)
Capitale circolante netto (465) 638 (310) (29) 2 (164)
Capitale investito lordo 27 702 (333) (432) (298) (334)
Fondi per rischi e oneri 152 (15) (3) (6) 0 128
Trattamento di fine rapporto 109 0 0 (1) 0 108
Crediti/(Debiti) per imposte anticipate/differite (66) 462 5 (3) 0 398
Capitale investito netto 222 1.149 (331) (442) (298) 300
Patrimonio netto 759 (867) 663 347 (299) 603
di cui Riserva di fair value 26 (1.026) (34) 47 0 (987)
Passività finanziarie (625) 6.903 (18) 1.256 (1.014) 6.502
Riserve tecniche assicurative nette 0 0 5.299 0 0 5.299
Attività finanziarie 368 2.390 (2.654) (2.030) 953 (973)
Crediti d'imposta Legge n.77/2020 (413) (6.008) 0 0 0 (6.421)
Cassa e depositi BancoPosta 0 (1.268) 0 0 0 (1.268)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 133 (1) (3.621) (15) 62 (3.442)
Posizione finanziaria netta (537) 2.016 (994) (789) 1 (303)

DATI SALIENTI DELLE PRINCIPALI SOCIETÀ DEL GRUPPO

POSTE ITALIANE SPA Variazioni
(migliaia di euro) Esercizio 2021 Esercizio 2020 Valori %
Ricavi, proventi e altri 9.691.810 9.041.446 650.364 7,2
Risultato operativo 885.093 330.332 554.761 n.s.
Risultato netto 797.613 324.755 472.858 n.s.
Investimenti 707.984 612.270 95.714 15,6
Patrimonio netto 7.034.793 7.239.105 (204.312) (2,8)
Organico stabile - medio 110.173 115.010 (4.837) (4,2)
Organico flessibile - medio 7.216 6.520 696 10,7

Postel SpA Variazioni
(migliaia di euro) Esercizio 2021 Esercizio 2020 Valori %
Ricavi, proventi e altri 184.385 181.509 2.876 1,6
Risultato operativo 4.800 3.196 1.604 50,2
Risultato netto 3.012 1.926 1.086 56,4
Investimenti 5.084 7.802 (2.718) (34,8)
Patrimonio netto 87.250 85.507 1.743 2,0
Organico stabile - medio 855 971 (116) (11,9)
Organico flessibile - medio 45 46 (1) (2,2)
La società, al 31 dicembre 2021, ha deliberato la distribuzione di dividendi per 2 milioni di euro.
SDA Express Courier SpA
Variazioni
(migliaia di euro) Esercizio 2021 Esercizio 2020 Valori %
Ricavi, proventi e altri 1.126.452 935.410 191.042 20,4
Risultato operativo 129.496 68.655 60.841 88,6
Risultato netto 90.916 45.457 45.459 n.s.
Investimenti 23.228 37.307 (14.079) (37,7)
Patrimonio netto 114.397 59.488 54.909 92,3
Organico stabile - medio 1.065 1.036 2
9
2,8
Organico flessibile - medio 80 51 2
9
56,9
n.s.: non significativo
La società, al 31 dicembre 2021, ha deliberato la distribuzione di dividendi per 36 milioni di euro.
Europa Gestioni Immobiliari SpA
Variazioni
(migliaia di euro) Esercizio 2021 Esercizio 2020 Valori %
Ricavi, proventi e altri 29.175 82.223 (53.048) (64,5)
Risultato operativo 6.071 2.188 3.883 n.s.
Risultato netto 3.135 262 2.873 n.s.
Investimenti 592 97 495 n.s.
Patrimonio netto 241.796 238.669 3.127 1,3
Organico stabile - medio 25 31 (6) (19,4)
Organico flessibile - medio - - - -
n.s.: non significativo
Poste Air CarGo Srl
Variazioni
(migliaia di euro) Esercizio 2021 Esercizio 2020 Valori %
Ricavi, proventi e altri 74.574 64.137 10.437 16,3
Risultato operativo 5.483 2.574 2.909 n.s.
Risultato netto 3.300 1.880 1.420 75,5
Investimenti - 79 (79) (100,0)
Patrimonio netto 6.242 3.023 3.219 n.s.
Organico stabile - medio 97 91 6 6,6
Organico flessibile - medio 6 4 2 50,0
n.s.: non significativo
BancoPosta Fondi SpA SGR Variazioni
Variazioni
(migliaia di euro) Esercizio 2021 Esercizio 2020 Valori %
Commissioni attive 143.626 116.446 27.180 23,3
Commissioni nette 60.431 50.581 9.850 19,5
Risultato netto 26.057 20.477 5.580 27,3
Impieghi finanziari (liquidità + titoli) 77.523 71.125 6.398 9,0
Patrimonio netto 57.074 51.785 5.289 10,2
Organico stabile - medio 69 61 8 13,7
Organico flessibile - medio - - - -

La società, al 31 dicembre 2021, ha deliberato la distribuzione di dividendi per 20 milioni di euro.

Poste Vita SpA (*) Variazioni
(migliaia di euro) Esercizio 2021 Esercizio 2020 Valori %
Premi assicurativi (**) 17.574.114 16.661.052 913.062 5,5
Risultato netto 794.679 740.158 54.521 7,4
Attività finanziarie 158.087.053 155.528.546 2.558.507 1,6
Riserve tecniche assicurative 158.794.616 153.557.571 5.237.045 3,4
Patrimonio netto 5.718.521 5.083.885 634.636 12,5
Organico stabile - medio 341 355 (14) (3,9)
Organico flessibile - medio 2 2 0 0,0

(*) I dati indicati sono elaborati in conformità ai principi contabili internazionali IFRS e pertanto possono non coincidere con quelli contenuti nel Bilancio d'Esercizio redatto in conformità al Codice Civile e ai principi contabili italiani.

(**) I Premi sono esposti al lordo delle cessioni in riassicurazione

La società, al 31 dicembre 2021, ha deliberato la distribuzione di dividendi per 397 milioni di euro.

Poste Assicura SpA (*) Variazioni
(migliaia di euro) Esercizio 2021 Esercizio 2020 Valori %
Premi assicurativi (**) 304.614 236.535 (69.079) 29,3
Risultato netto 25.033 38.942 (13.909) (35,7)
Attività finanziarie 499.875 424.018 75.857 17,9
Riserve tecniche assicurative 294.106 236.014 58.092 24,6
Patrimonio netto 259.536 237.467 22.069 9,3
Organico stabile - medio 73 66 7 10,6
Organico flessibile - medio - - - -

(*) I dati indicati sono elaborati in conformità ai principi contabili internazionali IFRS e pertanto possono non coincidere con quelli contenuti nel Bilancio d'Esercizio redatto in conformità al Codice Civile e ai principi contabili italiani.

(**) I Premi sono esposti al lordo delle cessioni in riassicurazione.

PostePay SpA Variazioni
(migliaia di euro) Esercizio 2021 Esercizio 2020 Valori %
Ricavi, proventi e altri 1.201.695 1.078.109 123.586 11,5
Risultato operativo 281.682 257.267 24.415 9,5
Risultato netto 201.987 184.560 17.427 9,4
Investimenti 17.343 22.158 (4.815) (21,7)
Patrimonio netto 560.275 436.915 123.360 28,2
Organico stabile - medio 285 310 (25) (8,1)
Organico flessibile - medio - - - -
-

La società, al 31 dicembre 2021, ha deliberato la distribuzione di dividendi per 126 milioni di euro.

sennder Italia Srl Variazioni
(migliaia di euro) Esercizio 2021 Esercizio 2020 Valori %
Ricavi, proventi e altri 202.540 120.607 81.933 67,9
Risultato operativo 2.859 1.346 1.513 n.s.
Risultato netto 2.006 929 1.077 n.s.
Investimenti 434 55 379 n.s.
Patrimonio netto 7.159 5.266 1.893 35,9
Organico stabile - medio 66 32 34 n.s.
Organico flessibile - medio 20 19 1 5,3
MLK Deliveries SpA Variazioni
Variazioni
(migliaia di euro) Esercizio 2021 Esercizio 2020 Valori %
Ricavi, proventi e altri 32.774 14.037 18.737 n.s.
Risultato operativo (1.507) (3.671) 2.164 (58,9)
Risultato netto (1.235) (2.787) 1.552 (55,7)
Investimenti 981 635 346 54,5
Patrimonio netto 11.964 12.564 (600) (4,8)
Organico stabile - medio 35 20 15 75,0
Organico flessibile - medio - 1 (1) (100,0)

Nexive Network Srl Variazioni
(migliaia di euro) Esercizio 2021 Esercizio 2020 Valori %
Ricavi, proventi e altri 123.529 - 123.529 -
Risultato operativo (12.144) - (12.144) -
Risultato netto (9.576) - (9.576) -
Investimenti 10 - 10 -
Patrimonio netto 7.917 - 7.917 -
Organico stabile - medio 742 - 742 -
Organico flessibile - medio 16 - 16 -

9. DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO

INTRODUZIONE

La Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (DNF o la "Dichiarazione") 2021

di Poste Italiane è stata redatta in accordo al Piano strategico ESG del Gruppo che si basa su 8 pilastri fondamentali di Sostenibilità riconducibili agli ambiti ambientale (E), sociale (S) e governance (G), il cui obiettivo è la creazione di valore di lungo termine per gli stakeholder.

La conformità alle disposizioni del D.Lgs. 254/2016 (il Decreto) è garantita, oltre che dalle informazioni contenute nel presente Capitolo, anche tramite il rinvio ad altre sezioni del Bilancio Integrato e altri documenti societari, qualora le informazioni siano già in essi contenute o a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti. Nello specifico:

  • il modello aziendale di gestione e organizzazione è illustrato nel capitolo "Modello di business" e nei paragrafi "L'integrazione della Sostenibilità nella Strategia di Poste Italiane" e "Il Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi integrato di Poste Italiane", nei quali viene descritto il modo in cui l'organizzazione, grazie alle attività di business, genera i risultati che mirano a raggiungere gli obiettivi strategici e creare valore nel breve, medio e lungo termine;
  • la gestione dei rischi, attuata attraverso il modello di Risk Management di Gruppo (RMG) basato sul framework Enterprise Risk Management (ERM), è descritta nei paragrafi "Temi di Sostenibilità rilevanti per Poste Italiane" e "Il Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi integrato di Poste Italiane" nei quali vengono descritti con maggior dettaglio i principali rischi non finanziari associati ai temi materiali, i possibili impatti e le relative modalità di gestione;
  • le politiche aziendali sono descritte all'interno del paragrafo "Le Politiche di Sostenibilità del Gruppo" che definiscono i principi e le regole generali di comportamento inderogabili che devono ispirare le attività svolte da Poste Italiane. Inoltre, all'interno del capitolo "Creazione di Valore" vengono riportati, in corrispondenza dei relativi paragrafi legati a ciascun tema materiale, gli obiettivi strategici e le modalità operative con cui realizzarli;
  • le performance sono illustrate nei paragrafi del capitolo "Creazione di Valore" in cui sono rappresentate le principali iniziative dell'anno e nel paragrafo "Tavole degli indicatori" sono riportati i risultati dell'ultimo triennio.

La tabella di raccordo che segue evidenzia i contenuti informativi richiesti dal Decreto e il relativo posizionamento all'interno del Bilancio Integrato o in altri documenti societari.

Inoltre, i contenuti relativi alla DNF, come precedentemente indicato, vengono anche segnalati per renderli facilmente identificabili, dalla presente infografica:

PRINCIPALI CAPITALI COLLEGATI

PRINCIPI E CRITERI DI REPORTING

La Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (di seguito DNF) di Poste Italiane è stata predisposta in conformità al D.Lgs. 254/2016 e in accordo agli standard più diffusi a livello internazionale: i GRI Standards della Global Reporting Initiative secondo l'opzione "in accordanceCore", pubblicati dal Global Reporting Initiative (GRI). Inoltre, all'interno della DNF 2021, per finalità diverse da quella di ottemperare ai requisiti del D.Lgs. 254/2016, sono stati integrati ulteriori KPI specifici per il settore in cui il Gruppo opera, prendendo in considerazione gli indicatori pubblicati dal GRI - Financial Services e dal Sustainability Accounting Standards Board (SASB). Tali indicatori sono chiaramente identificati nella tabella a pag.467-470 e sono da considerarsi aggiuntivi rispetto all'informativa predisposta in conformità ai GRI Standards per rispondere alle richieste del D.Lgs. 254/16. Poste Italiane ha inoltre provveduto a rendicontare l'informativa Covid-19 che ESMA ha richiesto agli emittenti di fornire nelle Relazioni finanziarie annuali e nelle Dichiarazioni di carattere non finanziario 2021.

La Dichiarazione è inclusa nella Relazione sulla Gestione che, a sua volta, è contenuta nella Relazione Finanziaria Annuale 2021 e costituisce il Bilancio Integrato di Poste Italiane, redatto sulla base dei principi contenuti nell'International Framework pubblicato dall'International Integrated Reporting Council (IIRC).

La DNF è stata oggetto di approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane S.p.A. in data 22 marzo 2022 ai sensi dell'art. 3, comma 10, del Decreto. La DNF, ad eccezione dell'informativa relativa ai requisiti SASB, WEF, TCFD, SDGs, è stata sottoposta a giudizio di conformità "limited assurance engagement" secondo i criteri indicati dal principio "International Standard on Assurance Engagements ISAE 3000 Revised - Assurance Engagements Other than Audits or Reviews of Historical Financial Information", emanato dall'International Auditing and Assurance Standards Board (IAASB) da parte di Deloitte & Touche S.p.A., che si esprime con apposita "Relazione della società di Revisione Indipendente" riportata di seguito nel documento.

Per la definizione dei contenuti della DNF sono stati seguiti i principi di rendicontazione dei GRI Standards, tra cui il principio di materialità per l'identificazione degli aspetti significativi da rendicontare (per maggiori informazioni si rimanda al paragrafo "Temi di Sostenibilità rilevanti per Poste Italiane"). In particolare, in considerazione del principio di rilevanza, il grado di approfondimento con cui i diversi argomenti sono trattati nella rendicontazione è stato determinato in base al loro peso negli obiettivi e nelle strategie del Gruppo Poste Italiane e alla loro rilevanza per gli stakeholder, determinati attraverso un processo strutturato di analisi di materialità che ha coinvolto il vertice aziendale e gli stakeholder del Gruppo attraverso attività di coinvolgimento specifiche.

Per ciascun tema materiale è stato riportato il modello aziendale di gestione e organizzazione, le politiche comprese quelle di dovuta diligenza, i risultati conseguiti tramite di esse e alcuni indicatori di prestazione di carattere non finanziario.

Le informazioni e i dati inclusi nel presente documento sono riferiti all'anno 2021 e i trend di performance al triennio 2019– 2021, laddove disponibili. Le informazioni qualitative e quantitative derivano dai sistemi informativi aziendali del Gruppo e da un sistema di reporting non-finanziario appositamente implementato per soddisfare i requisiti del Decreto. I dati sono stati elaborati mediante calcoli puntuali e, ove specificatamente indicato, mediante stime. In particolar modo, i dati stimati riguardano alcune voci dei consumi energetici interni ed esterni all'organizzazione - i dati sui consumi di energia elettrica (per la salvaguardia e relativi ai Data Center non gestiti direttamente), del gas metano, di gasolio, GPL e del teleriscaldamento delle strutture immobiliari del Gruppo - e dei consumi idrici che sono stati calcolati considerando i costi sostenuti e la tariffa media. I consumi collegati alla logistica sono tutti stimati sulla base delle percorrenze e/o del consumo medio

dei mezzi e del carico trasportato, a eccezione delle auto dedicate alla logistica di ultimo miglio. Inoltre, è bene segnalare che nel documento i numeri riportati in milioni di euro hanno subito degli arrotondamenti; ne consegue dunque che la somma degli importi arrotondati potrebbe non coincidere con il totale arrotondato. Nel corso del periodo, a valle dell'aggiornamento del Piano Industriale di Poste Italiane, sono stati aggiornati i target e gli obiettivi ESG, i cui dettagli sono riportati all'interno delle sezioni dedicate ai pilastri della strategia di sostenibilità di Poste Italiane, contenute nel capitolo 6 "Creazione di Valore". Inoltre, per quanto concerne l'aggiornamento degli obiettivi operativi e finanziari di Gruppo, si rimanda a quanto riportato all'interno della sezione "L'integrazione della Sostenibilità nella Strategia di Poste Italiane", capitolo 4 "Strategia".

Tutti gli indicatori GRI Standards rendicontati sono riportati nel GRI Content Index della presente sezione a partire da pagina 452.

Tutti i dati si riferiscono alle sole società consolidate con il metodo integrale per la reportistica finanziaria, come indicato nella tabella "Perimetro di consolidamento e dati salienti delle partecipazioni" (Nota 13). Le eccezioni a questo perimetro sono esplicitamente riportate all'interno del documento. Inoltre, ogni indicatore rendicontato ha sempre una copertura pari al totale della richiesta informativa, al netto di esplicita specifica. All'interno della DNF è utilizzato il termine Poste Italiane, Gruppo o Azienda per indicare il "Gruppo Poste Italiane".

La tabella seguente delinea le relazioni tra gli ambiti del Decreto, i temi materiali di Poste Italiane e i GRI Standards corrispondenti e illustra, per ogni tema materiale, il relativo impatto generato sia all'interno che all'esterno dell'organizzazione.

IL REGOLAMENTO SULLA TASSONOMIA EUROPEA

Negli ultimi anni l'Unione Europea ha rivolto una crescente attenzione ai temi della Sostenibilità ambientale e sociale, rinnovando il proprio impegno nei confronti di una rapida transizione a un'economia moderna e competitiva, resiliente ai cambiamenti climatici ed efficiente in termini di risorse, in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) delle Nazioni Unite e con le indicazioni del Green Deal europeo.

Per raggiungere i propri obiettivi di sviluppo sostenibile e rendere l'Europa il primo continente neutrale dal punto di vista delle emissioni di carbonio entro il 2050, la Commissione Europea ha introdotto un sistema di classificazione riconosciuto in tutti i Paesi europei per valutare la sostenibilità ambientale di un'attività economica, la c.d. Tassonomia UE. Nello specifico, la Tassonomia UE è un dizionario di attività economiche che aiuta:

• le imprese a valutare le proprie attività, ad adottare politiche aziendali finalizzate a una maggiore sostenibilità ambientale e a rendicontare in modo più completo e comparabile ai propri stakeholder;

• gli investitori nell'integrazione dei temi di Sostenibilità all'interno delle politiche d'investimento e a comprendere l'impatto ambientale delle attività economiche nelle quali investono o vogliono investire;

• le istituzioni pubbliche a definire e migliorare le proprie politiche di transizione ecologica.

A tale scopo, il 22 giugno 2020 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea il Regolamento UE n.852/2020 (c.d. Regolamento Tassonomia), che stabilisce i criteri che un'attività economica deve soddisfare per potersi qualificare come "sostenibile" dal punto di vista ambientale. Le condizioni generali stabiliscono che un'attività economica

può definirsi eco-sostenibile se: contribuisce in modo sostanziale al raggiungimento di uno o più dei sei obiettivi ambientali definiti nel regolamento; non arreca danni significativi agli altri obiettivi ambientali (Do Not Significant Harm - DNSH); è svolta nel rispetto delle garanzie minime di salvaguardia. A tal proposito, la Commissione Europea ha definito sei obiettivi ambientali per identificare le attività economiche sostenibili:

In ottemperanza agli obblighi stabiliti dal nuovo Regolamento, le imprese soggette all'obbligo di pubblicazione della Dichiarazione non Finanziaria (DNF) devono fornire informazioni su come e in che misura le attività di impresa sono "ecosostenibili" ai sensi dei criteri definiti dalla Tassonomia UE.

pag. 440 Le modalità di rappresentazione delle informazioni di sostenibilità ambientale che le società finanziarie e non finanziarie sono tenute a fornire sono state stabilite da un atto delegato che integra le disposizioni previste dal Regolamento e precisa

il contenuto e le modalità di determinazione dei cosiddetti «indicatori fondamentali di prestazione» o «KPI» oggetto di rendicontazione e delle informazioni di natura qualitativa che dovranno corredarli. L'atto delegato specifica in particolare che:

  • le società non finanziarie (Non Financial Undertakings) sono tenute a comunicare la percentuale del loro fatturato, delle spese in conto capitale (Capex) e delle spese operative (Opex) associate ad attività economiche "allineate" alla Tassonomia UE;
  • le imprese finanziarie (Financial Undertakings) devono comunicare la quota degli investimenti/finanziamenti associati ad attività economiche "allineate" alla Tassonomia UE89 .

Per questo primo anno di rendicontazione, la normativa ha previsto un contenuto informativo ridotto che richiede di rendicontare i suddetti KPI esclusivamente con riferimento alle attività economiche "ammissibili" (ossia incluse nell'elenco di attività considerate ad oggi dalla Tassonomia come potenzialmente ecosostenibili) relative ai primi due obiettivi definiti dalla Commissione (mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici), rimandando agli esercizi successivi la rendicontazione delle attività economiche "allineate" (ossia incluse nell'elenco di attività e che rispettano tutte le condizioni generali definite dalla Tassonomia), con tempistiche differenziate per le Non Financial Undertakings e le Financial Undertakings.

Tassonomia Europea: approccio metodologico al processo di rendicontazione

Al fine di rafforzare la trasparenza rispetto al proprio contributo agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Unione Europea e di operare in conformità alle richieste normative, Poste Italiane ha intrapreso un'attenta analisi delle proprie attività e del quadro normativo emanato dalle istituzioni europee ed ha elaborato un approccio metodologico finalizzato a fornire una disclosure adeguata e rappresentativa del proprio profilo di business, anche alla luce del punto di vista degli stakeholder sulla natura fondamentale del Gruppo.

L'approccio metodologico scelto da Poste Italiane, in coerenza con il principio di trasparenza verso il mercato da sempre seguito, prevede una rendicontazione che consente di rappresentare sia l'operatività industriale (Non Financial Undertakings) che finanziaria (Financial Undertakings). In particolare, nel presente documento viene fornita la rendicontazione su base consolidata dei KPI previsti per le Non Financial Undertakings90 e verranno rendicontati taluni KPI previsti dalla normativa per le Financial Undertakings ritenuti maggiormente rappresentativi dei business finanziario e assicurativo. Tale scelta è stata guidata dalla convinzione che questa modalità di disclosure possa contribuire a completare il quadro informativo sia per gli investitori che, più in generale, per gli stakeholder di Poste Italiane consentendo loro di disporre di una prima informativa coerente con le disposizioni normative attuali, tuttora in fase di completamento ed evoluzione.

Il processo di rendicontazione delle richieste informative previste dal nuovo Regolamento sulla Tassonomia UE ha previsto una prima fase di analisi della normativa e di selezione dei KPI rilevanti per il Gruppo, seguita da un processo articolato di raccolta delle informazioni qualitative e dei dati di natura gestionale e contabile necessari per il relativo calcolo. Tale processo ha coinvolto numerose funzioni del Gruppo, richiedendo la partecipazione delle principali strutture aziendali di business per l'identificazione delle attività "ammissibili" alla tassonomia e la gestione del processo di data collection; come meglio precisato nei successivi paragrafi, si è inoltre ritenuto opportuno richiedere il supporto del provider esterno Moody's per l'elaborazione di alcuni dati necessari al calcolo dei KPI delle Financial Undertaking. Infine, si precisa che la funzione

89 Si precisa che la normativa qualifica le imprese finanziarie distinguendole tra enti creditizi, gestori di attività finanziarie, imprese di investimento e imprese di assicurazione/riassicurazione, prevendo metriche e modalità di rendicontazione differenti per ciascuna categoria.

90 Approccio in linea con quanto indicato nelle FAQ della Commissione Europea pubblicate a dicembre 2021 in merito alle modalità di rendicontazione dei gruppi misti con operatività industriale e finanziaria

Amministrazione, Finanza e Controllo ha presidiato le principali fasi di rendicontazione al fine di garantire la quadratura con le grandezze economico-patrimoniali esposte nel reporting finanziario, come richiesto dalla normativa.

Attività economiche ammissibili di Poste Italiane

Si riportano di seguito gli indicatori richiesti dalla normativa per le Non Financial Undertakings che, come detto, sono stati calcolati su base consolidata, al netto delle partite infragruppo, per evitare ogni potenziale rischio di double counting; si precisa che è stato considerato il medesimo perimetro di consolidamento integrale del Bilancio consolidato.

In questo primo anno di rendicontazione, le valutazioni di "ammissibilità" delle attività economiche del Gruppo risentono dell'attuale stato di sviluppo continuo della Tassonomia EU, al momento esclusivamente riferita agli obiettivi ambientali di mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento ai cambiamenti climatici.

KPI del fatturato

La quota del fatturato derivante da attività economiche "ammissibili" previste ad oggi dalla Tassonomia è pari al 22% con riferimento ai sevizi erogati dalla Strategic Business Unit "Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione"91 riferibili principalmente all'attività economica "6.6 - Servizi di trasporto di merci su strada" prevista dalla Tassonomia UE.

Considerando, invece, il totale dei "Ricavi netti della gestione ordinaria" dell'esercizio 2021 così come riportati nel "Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio consolidato" del Bilancio consolidato, a cui si rimanda, la quota del fatturato derivante da attività economiche "ammissibili" previste ad oggi dalla Tassonomia è pari al 7%. Quest'ultimo indicatore rappresenta la quota di fatturato derivante dalle attività economiche "ammissibili" svolte da Poste Italiane che si riferiscono principalmente a:

  • ricavi da sevizi erogati dalla Strategic Business Unit "Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione" riferibili all'attività economica "6.6 - Servizi di trasporto di merci su strada" prevista dalla Tassonomia UE; e
  • premi sulle polizze danni per la sottoscrizione di coperture riferite ai pericoli legati al clima della Strategic Business Unit "Servizi Assicurativi" riferibili all'attività economica "10.1 - Assicurazione non vita: sottoscrizione di pericoli legati al clima" prevista dalla Tassonomia UE.

Si precisa che le citate attività economiche possono potenzialmente contribuire rispettivamente agli obiettivi ambientali di mitigazione dei cambiamenti climatici (attività economica 6.6) e adattamento ai cambiamenti climatici (attività economica 10.1).

KPI delle spese in conto capitale

La quota delle spese in conto capitale derivanti da attività economiche "ammissibili" previste ad oggi dalla Tassonomia è pari al 5%.

L'indicatore rappresenta la quota di spese in conto capitale derivante da attività economiche "ammissibili" e si riferisce principalmente agli investimenti sulla flotta aziendale direttamente correlati ai ricavi "ammissibili" della Strategic Business Unit "Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione".

Sono stati inoltre considerati nell'indicatore gli investimenti in materia di efficientamento energetico sugli immobili del Gruppo che possono potenzialmente contribuire all'obiettivo ambientale di mitigazione dei cambiamenti climatici: si tratta in particolare delle spese in conto capitale riconducibili alle attività economiche incluse nel settore "7. Edilizia e attività immobiliari" degli Atti Delegati Tecnici al Regolamento Tassonomia, che fanno riferimento all'installazione di dispositivi per

91 Dato calcolato considerando esclusivamente le attività di recapito e trasporto.

pag. 442

l'efficienza energetica, di strumenti intelligenti per la misurazione, la regolazione e il controllo delle prestazioni energetiche degli edifici e di tecnologie per le energie rinnovabili.

Il denominatore del KPI delle spese in conto capitale è costituito dalla somma degli incrementi lordi contabilizzati nell'esercizio 2021 su immobilizzazioni materiali e immateriali in applicazione degli IAS 16, 38, 40 e dell'IFRS16, così come riportati nelle note A1 "Immobili, impianti e macchinari", A2 "Investimenti immobiliari", A3 "Attività immateriali" e A4 "Attività per diritti d'uso" del Bilancio consolidato, a cui si rimanda.

KPI delle spese operative

La quota delle spese operative derivanti da attività economiche "ammissibili" previste ad oggi dalla Tassonomia è pari al 3%.

L'indicatore rappresenta la quota di spese operative derivante da attività economiche "ammissibili" e si riferisce principalmente ai costi diretti strettamente connessi alle attività economiche "ammissibili" considerate nel calcolo del KPI del fatturato e del KPI delle spese in conto capitale.

Il denominatore del KPI delle spese operative, come previsto dalla normativa, è costituito dai costi diretti non capitalizzati relativi a ricerca e sviluppo, rinnovamento edifici, affitti, manutenzioni, riparazioni e altre spese dirette relative al funzionamento day-to-day degli asset sostenuti nell'esercizio 2021.

Investimenti ecosostenibili del Gruppo Poste Italiane

Come anticipato, il Gruppo ha deciso di effettuare, in ottica di massima trasparenza verso il mercato, anche la rendicontazione degli indicatori previsti dal Regolamento Tassonomia per le Financial Undertakings con riferimento a BancoPosta Fondi SGR e Poste Vita, che si qualificano ai sensi della normativa rispettivamente come Asset Manager e Insurance Company. Poste Italiane nel corso del 2021 ha avviato i tavoli di lavoro necessari per predisporre tale informativa, considerando il valore della Tassonomia anche nell'ambito delle attività di sviluppo dei prodotti finanziari al fine di garantire aderenza con il più ampio quadro normativo in materia di investimenti sostenibili.

Anche con riferimento alle imprese finanziarie è stato previsto per i primi due anni di rendicontazione un contenuto informativo ridotto che consiste nell'indicazione della quota di esposizioni "ammissibili" e "non ammissibili" alla Tassonomia e di altre metriche che hanno l'obiettivo di fornire una rappresentazione sintetica delle esposizioni che, ai sensi della normativa stessa, occorre escludere dal calcolo del numeratore delle quote precedenti, ossia:

  • esposizioni verso amministrazioni centrali, banche centrali ed emittenti sovranazionali (da escludere anche dal denominatore di tutti gli indicatori);
  • esposizioni in derivati;

esposizioni verso imprese non soggette all'obbligo di pubblicare informazioni non finanziarie ai sensi degli artt. 19a o 29a della Direttiva 2013/34/UE.

In considerazione del fatto che la normativa richiede che la rendicontazione di tali indicatori deve essere basata su dati puntuali e che parte di questi nel primo anno di rendicontazione non sono stati ancora resi pubblicamente disponibili dalle controparti non finanziarie, il Gruppo ha deciso di effettuare comunque una rendicontazione volontaria92 basata su stime e proxy al fine di ottenere una panoramica sulle quote di investimenti che possono potenzialmente contribuire agli obiettivi di mitigazione ed adattamento ai cambiamenti climatici e prepararsi alla rendicontazione prevista dal prossimo anno. A tal fine è stato ritenuto opportuno, nell'ottica di elaborare delle stime metodologicamente robuste, prevedere il coinvolgimento

pag. 443 92 Approccio in linea con quanto indicato nelle FAQ della Commissione Europea pubblicate a dicembre 2021

di un provider specializzato in soluzioni ESG avente a disposizione una mappatura degli emittenti secondo i criteri previsti dalla Tassonomia, ossia Moody's (ex. Vigeo Eiris).

Con il supporto del provider è stato possibile effettuare gli screening necessari alla rendicontazione dei diversi indicatori con una copertura rispettivamente del 93% e del 98% degli asset corporate detenuti direttamente ed indirettamente da Poste Vita e BancoPosta Fondi93. Gli asset rientranti nel perimetro di copertura sono stati analizzati secondo la metodologia di Moody's ESG Solutions (MESG) basata sugli Atti Delegati Tecnici riferiti ai primi due obiettivi ambientali di mitigazione del cambiamento climatico e adattamento al cambiamento climatico. L'analisi condotta da MESG ha permesso di individuare per ciascuna controparte le diverse attività economiche che generano fatturato e di verificarne la percentuale di "ammissibilità" alla Tassonomia; in assenza di dati o informazioni puntuali sul fatturato, la metodologia, a fini prudenziali, ha considerato i ricavi "ammissibili" pari a zero.

Con riferimento agli indicatori di seguito rappresentati si precisa che è stato utilizzato quale denominatore il "Totale Attivo", che ai sensi della normativa corrisponde agli Asset under Management al netto degli investimenti in amministrazioni centrali, banche centrali ed emittenti sovranazionali, ad eccezione della "Quota di esposizioni verso amministrazioni centrali, banche centrali ed emittenti sovranazionali" che è stata calcolata in rapporto agli Asset under Management complessivi.

Il "Totale Attivo" rappresenta rispettivamente il 26% e 34% degli Asset Under Management totali di BancoPosta Fondi SGR e Poste Vita.

Asset Management KPI

La quota di investimenti di BancoPosta Fondi SGR in attività economiche "ammissibili" previste ad oggi dalla Tassonomia è pari al 15% degli attivi totali, con una quota di investimenti in attività economiche "non ammissibili" pari all'85%.

Nell'ottica di rappresentare in modo completo le risultanze delle analisi effettuate e fornire una panoramica più ampia degli investimenti di BancoPosta Fondi SGR che potenzialmente contribuiscono agli obiettivi ambientali di mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento ai cambiamenti climatici, si è valutato opportuno rendicontare la quota di investimenti in attività economiche "ammissibili" e "non ammissibili" comprendendo anche gli investimenti in società non soggette agli obblighi di rendicontazione non finanziaria.

Considerando, invece, i soli investimenti in società soggette agli obblighi di rendicontazione non finanziaria, la "Quota di investimenti in attività economiche "ammissibili"" sarebbe pari all'8%.

Insurance KPI

La quota di investimenti del Gruppo Poste Vita in attività economiche "ammissibili" previste ad oggi dalla Tassonomia è pari al 15% degli attivi totali, con una quota di investimenti in attività economiche "non ammissibili" pari all'85%.

Nell'ottica di rappresentare in modo completo le risultanze delle analisi effettuate e fornire una panoramica più ampia degli investimenti di Poste Vita che potenzialmente contribuiscono agli obiettivi ambientali di mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento ai cambiamenti climatici, si è valutato opportuno rendicontare la quota di investimenti in attività economiche "ammissibili" e "non ammissibili" comprendendo anche gli investimenti in società non soggette agli obblighi di rendicontazione non finanziaria. Considerando, invece, i soli investimenti in società soggette agli obblighi di rendicontazione non finanziaria, la "Quota di investimenti in attività economiche "ammissibili" sarebbe pari al 7%.

93 Gli asset non coperti costituiscono una quota molto residuale e sono prevalentemente investiti in società a media e piccola capitalizzazione, le quali ad oggi non hanno comunicato i dati necessari per la Tassonomia. Si precisa inoltre che parte degli asset che sono stati sottoposti allo screening sono comuni ai portafogli di Poste Vita e BancoPosta Fondi SGR in considerazione delle interrelazioni tra le due entità nei mandati di gestione.

Nell'ambito del business assicurativo, la normativa richiede un ulteriore indicatore rappresentativo delle attività economiche "ammissibili" legate alla sottoscrizione di polizze danni su coperture riferite ai pericoli legati al clima esplicitati negli Atti Delegati Tecnici. Ai fini della presente rendicontazione è stata effettuata un'analisi in merito ai termini e/o condizioni contrattuali delle polizze attualmente in essere, con particolare riferimento alle linee di business riferite ad assicurazione incendio e altri danni ai beni. La quota di attività economiche di assicurazione non vita "ammissibili" ammonta al 3%.

Altri KPI

Si riportano, infine, gli ulteriori indicatori richiesti dalla normativa per le Financial Undertakings:

  • la "Quota di esposizioni verso amministrazioni centrali, banche centrali ed emittenti sovranazionali" di BancoPosta Fondi SGR e di Poste Vita è pari rispettivamente al 74% e al 66%;
  • la "Quota di derivati"94 di BancoPosta Fondi SGR e di Poste Vita è pari rispettivamente a 0,1% e al 0,2%;
  • la "Quota di esposizioni in imprese non soggette agli obblighi di rendicontazione non finanziaria" di BancoPosta Fondi SGR e di Poste Vita è pari rispettivamente al 42% e al 47%.

94 A fini espositivi si è riportato il valore assoluto delle esposizioni in derivati; si precisa che al 31.12.2021 i derivati presentano mark-to-market negativo sia per BancoPosta Fondi SGR che per Poste Vita.

Modello di business Temi di Sostenibilità rilevanti per Poste Italiane

Modello di gestione

aziendale e

1, lettera a]

organizzazione [Art. 3, comma

  • Il Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi integrato di Poste Italiane
  • Relazione sulla Corporate Governance
    1. Modello di governo societario Organizzazione della Società
  • 6.Consiglio di Amministrazione; 6.1 Attuale composizione e durata in carica
    1. Comitati
    1. Collegio Sindacale
    1. Sistema di controllo interno e di gestione dei rischi; 9.2 Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs. n.231/2001
Politiche
praticate
dall'impresa
[Art. 3, comma
1, lettera b]

Outcome
2021 del processo di
creazione di valore in Poste
Italiane

Le Politiche di Sostenibilità del
Gruppo

Creazione di Valore
Principali rischi
e relative
modalità di
gestione

Temi di Sostenibilità rilevanti
per Poste Italiane
Relazione sulla
Corporate
Governance

9.
Sistema
di
controllo interno e di
gestione dei rischi

[Art. 3, comma
Il Sistema di Controllo Interno e
1, lettera c] Gestione dei Rischi integrato di
Poste Italiane
Lotta alla
corruzione
attiva e
passiva
[Art. 3, comma
1]

Lavorare
con
trasparenza
e
integrità

Legalità e integrazione ESG nel
Relazione sulla
processo
di

9.
Sistema
di
controllo interno e di
approvvigionamento
Corporate
gestione dei rischi
Governance

Integrazione
ESG
nelle
politiche di investimento

Integrazione
ESG
nelle
politiche di assicurazione
Personale
[Art. 3, comma
1]

Formazione
e
sviluppo
del
personale

Welfare
e
benessere
del
personale

Relazioni con le parti sociali

Salute e sicurezza sul lavoro
Tutela
dei
diritti
umani
in
Azienda

Pari opportunità nei percorsi di
carriera
Rispetto
dei
diritti umani
[Art. 3, comma
1]

Legalità e integrazione ESG nel
processo
di
approvvigionamento

Tutela
dei
diritti
umani
in
Azienda

Pari opportunità nei percorsi di
carriera

Integrazione
ESG
nelle
politiche di investimento

Integrazione
ESG
nelle
politiche di assicurazione


Legalità e integrazione ESG nel
processo
di
approvvigionamento
Ambiente
Impatti ambientali degli immobili
[Art. 3, comma
Impatti ambientali della logistica
1]
Integrazione
ESG
nelle
politiche di investimento

Integrazione
ESG
nelle
politiche di assicurazione

Il valore economico generato e
distribuito
dal
Gruppo
Poste
Italiane

Legalità e integrazione ESG nel
processo
di
approvvigionamento

Supporto allo sviluppo socio
economico del territorio

Dialogo e trasparenza con le
Sociale istituzioni
[Art. 3, comma
1]

Inclusione finanziaria

Qualità e Customer
Experience

Innovazione e digitalizzazione
di prodotti, servizi e processi

Cybersecurity,
Sicurezza
informatica e Privacy

Integrazione
ESG
nelle
politiche di investimento

Integrazione
ESG
nelle
politiche di assicurazione

Tabella di correlazione tra ambiti del Decreto, temi materiali di Sostenibilità per Poste Italiane e GRI Standards.

Ambiti GRI Perimetro Perimetro Tipologia di
del D.lgs. Temi materiali
254/2016 Standards interno esterno impatto
Lotta alla corruzione
attiva e passiva
Lavorare con
trasparenza e
integrità

GRI 205
Anticorruzione

GRI 207 Imposte

GRI 415 Politica
pubblica
Gruppo Poste
Italiane

Fornitori e
Business
Partner

Enti e
Istituzioni

Clienti

Azionisti e
Investitori
Generato dal
Gruppo
Personale Pari opportunità nei
percorsi di carriera
Formazione e

GRI 404
Formazione e
istruzione

GRI 405 Diversità
e pari opportunità
Gruppo Poste
Italiane

Enti e
Istituzioni

Azionisti e
Investitori

Clienti
Generato dal
Gruppo
Generato dal
sviluppo del
personale

GRI 404
Formazione e
istruzione
Gruppo Poste
Italiane

Enti e
Istituzioni

Azionisti e
Investitori
Gruppo
Welfare e benessere
del personale

GRI 401
Occupazione
Gruppo Poste
Italiane

Enti e
Istituzioni

Azionisti e
Investitori
Generato dal
Gruppo
Relazioni con le
parti sociali

GRI 402 Relazioni
tra lavoratori e
management
Gruppo Poste
Italiane

Enti e
Istituzioni
Generato dal
Gruppo
Salute e sicurezza
sul lavoro

GRI 403 Salute e
sicurezza sul
lavoro
Gruppo Poste
Italiane

Fornitori e
Business
Partner

Enti e
Istituzioni

Azionisti e
Investitori
Generato dal
Gruppo
Rispetto dei diritti
umani
Ambiente
Tutela dei diritti
umani in Azienda
Legalità e

GRI 405 Diversità
e pari opportunità

GRI 412
Valutazione del
rispetto dei diritti
umani
Gruppo Poste
Italiane
Gruppo Poste

Fornitori e
Business
Partner

Comunità e
Territorio

Enti e
Istituzioni

Azionisti e
Investitori

Clienti

Fornitori e
Generato dal
Gruppo
Generato dal
integrazione ESG
GRI 301 Materiali
Italiane Business
Partner
Gruppo e
direttamente

nel processo di
approvvigionamento
Impatti ambientali
degli immobili
GRI 302 Energia
GRI 303 Acqua e
scarichi idrici
Gruppo Poste
GRI 305
Italiane
Emissioni
GRI 306 Rifiuti
GRI 307
Compliance
Ambientale

Ambiente

Enti e
Istituzioni

Comunità e
Territorio
connesso
attraverso una
relazione di
business
Generato dal
Gruppo e
correlato al
Gruppo tramite i
suoi rapporti
commerciali
Impatti ambientali
della logistica
GRI 302 Energia
GRI 305
Gruppo Poste
Emissioni
Italiane
GRI 307
Compliance
Ambientale

Ambiente

Fornitori e
Business
Partner

Enti e
Istituzioni

Comunità e
Territorio
Generato dal
Gruppo
Sociale Supporto allo
sviluppo socio
economico del
territorio

GRI 203 Impatti
Gruppo Poste
economici
Italiane
indiretti

Enti e
Istituzioni

Comunità e
Territorio
Generato dal
Gruppo
Dialogo e
trasparenza con le
istituzioni
Gruppo Poste

-
Italiane

Enti e
Istituzioni

Comunità e
Territorio
Generato dal
Gruppo
Inclusione
finanziaria

FS 14 Iniziative
per migliorare
Gruppo Poste
l'accesso ai
Italiane
servizi finanziari
per le persone
svantaggiate

Enti e
Istituzioni

Comunità e
Territorio
Generato dal
Gruppo e a cui il
Gruppo
contribuisce
Qualità e Customer
experience
Gruppo Poste

-
Italiane

Clienti
Generato dal
Gruppo
Innovazione e
digitalizzazione di
prodotti, servizi e
processi
Gruppo Poste

-
Italiane

Clienti

Comunità e
Territorio

Fornitori e
Business
Partner

Azionisti e
Investitori
Generato dal
Gruppo e a cui il
Gruppo
contribuisce
Cybersecurity,
Sicurezza
informatica e
Privacy
Gruppo Poste

GRI 418 Privacy
Italiane
dei clienti

Clienti

Fornitori e
Business
Partner

Enti e
Istituzion
Generato dal
Gruppo

Integrazione ESG
FS 11

Azionisti e
Investitori
Generato dal
nelle politiche di
investimento
Percentuale di
Gruppo Poste
beni oggetto di
Italiane
vaglio ambientale
o sociale positivo
e negativo

Azionisti e
Gruppo
Investitori

Comunità e
Territorio

Ambiente
Integrazione ESG
nelle politiche di
assicurazione

FS 11
Percentuale di
Gruppo Poste
beni oggetto di
Italiane
vaglio ambientale
o sociale positivo
e negativo
Generato dal

Azionisti e
Gruppo
Investitori

Comunità e
Territorio

Ambiente

INDICE DEI CONTENUTI GRI-STANDARDS

(GRI CONTENT INDEX)

Relazione sulla Gestione: Lettera del Presidente e dell'Amministratore
Delegato (p.1-3)

PRINCIPALI CAPITALI COLLEGATI

GRI Standard Numero e descrizione dell'indicatore Sezione
GRI 101: Foundation 2016
GRI 102: INFORMATIVA STANDARD GENERALE
GRI
102:
Profilo dell'organizzazione
Standard
generali
102-1 Nome dell'organizzazione Relazione sulla Gestione: Lettera del Presidente e dell'Amministratore
Delegato (p.1-3)
102-2 Attività, marchi, prodotti e servizi Relazione sulla Gestione: Assetto societario del Gruppo (p.32-44);
Omnicanalità e settori di attività (p.44-86)
102-3 Luogo della sede principale Relazione Finanziaria Annuale: Premessa (p.488)
102-4 Luogo delle attività Relazione sulla Gestione: Strategia omnicanale (p.45-53)
102-5 Proprietà e forma giuridica Relazione sulla Gestione: Modello di business (p.19-26)
102-6 Mercati serviti Relazione sulla Gestione: Omnicanalità e settori di attività (p.44-86);
Strategia omnicanale (p.45-53)
102-7 Dimensione dell'organizzazione Relazione sulla Gestione: Andamento di Poste Italiane S.p.A. e Relazione
sulla gestione del patrimonio Bancoposta (p.221-235); Tavole degli
indicatori (p.381)
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: Sezione I:
Struttura di Governance e Assetti Proprietari (p.1-9)
102-8 Informazioni sui dipendenti e gli altri lavoratori Capitolo 6. Creazione di Valore - Tavole degli indicatori (p.386-387)
102-9 Catena di fornitura Relazione sulla Gestione: Legalità e integrazione ESG nel processo di
approvvigionamento (p.247-252)
102-10 Modifiche significative all'organizzazione e alla sua
catena di fornitura
Relazione sulla Gestione: Principali operazioni societarie intervenute
(p.37-44); Azionariato e struttura organizzativa di Poste Italiane (p.19-20)
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: Sezione I:
Struttura di Governance e Assetti Proprietari (p.1-9)
102-11 Principio di precauzione L'approccio precauzionale richiamato dal principio 15 della Dichiarazione
di Rio delle Nazioni Unite è applicato da Poste Italiane a protezione
dell'ambiente nello sviluppo e all'introduzione di nuovi prodotti e servizi e
nella pianificazione di nuove attività operative.
Relazione sulla Gestione: La gestione dei rischi e delle opportunità legate
al cambiamento climatico (p.137-145)

102-12 Iniziative esterne Relazione sulla Gestione: Il Piano Strategico Environmental, Social e
Governance (ESG) del Gruppo (p.98-100)
102-13 Adesione ad associazioni Relazione sulla Gestione: Il Piano Strategico Environmental, Social e
Governance (ESG) del Gruppo (p.98-100); Dialogo e trasparenza con le
istituzioni (p.314-324)
Strategia
102-14 Dichiarazione di un alto dirigente Relazione sulla Gestione: Lettera del Presidente e dell'Amministratore
Delegato (p. 1-3)
102-15 Impatti chiave, rischi e opportunità Relazione sulla Gestione: Il Sistema di Controllo Interno e Gestione dei
Rischi Integrato di Poste Italiane (p.113-118); Temi di sostenibilità rilevanti
per Poste Italiane (p.89-97); Rischi associati ai temi materiali e modalità di
gestione (p.119-124); La gestione dei rischi e delle opportunità legate al
cambiamento climatico (p.137-145); La gestione dei rischi emergenti e
delle opportunità correlate (p.145-160)
Etica e Integrità
102-16 Valori, principi, standard e norme di comportamento Relazione sulla Gestione: Modello di Risk Management e analisi dei rischi
(p.115-118); Lavorare con trasparenza e integrità (p.237-246)
Corporate Governance
102-18 Struttura della governance Relazione sulla Gestione: Organi di Amministrazione e Controllo (p.108-
112); La gestione dei rischi e delle opportunità legate al cambiamento
climatico (p.137-145)
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 7.2 Comitato
controllo e rischi (p.26-32); 7.3 Comitato Sostenibilità (p.32-33)
102-19 Delega dell'autorità
102-20 Responsabilità a livello esecutivo per temi economici,
ambientali e sociali
Relazione sulla Gestione: La Corporate Governance di Poste Italiane
(p.108-112); Modello di Risk Management e analisi dei rischi (p.115-118);
Il Multistakeholder Forum 2021 (p.91-92)
102-21 Consultazione degli stakeholder su temi economici,
ambientali e sociali
102-22 Composizione del massimo organo di governo e
relativi comitati
Relazione sulla Gestione: Organi di Amministrazione e Controllo (p.108-
112);
Capitolo
6.
Tavole
degli
indicatori
(p.401);
Link:
https://www.posteitaliane.it/it/consiglio-di-amministrazione.html
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 7.2 Comitato
controllo e rischi (p.26-32); 7.3 Comitato Sostenibilità (p.32-33)
102-23 Presidente del massimo organo di governo Relazione sulla gestione: Organi di amministrazione e controllo (p.109)
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 6.6
Amministratore Delegato (p.16-17)
102-24 Nomina e selezione del massimo organo di governo Relazione sulla gestione: Organi di amministrazione e controllo (p.109-
112)
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 6. Consiglio di
Amministrazione, 6.1 Attuale composizione e durata in carica (ex art. 123-
bis, comma 2, lett. d), TUF) (p.10); 6.8 Amministratori indipendenti (p.18-
20); 6.10 Valutazione del funzionamento del Consiglio di Amministrazione

e dei comitati (p.21-22); 6.11 Politiche di diversità (ex art. 123-bis, comma
2, lett. d) -bis, TUF) (p.23-24)
Relazione sulla gestione: Lavorare con trasparenza ed integrità (p.237-
239)
102-25 Conflitti di interessi Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 14. Altre
procedure di governo societario (ex art. 123-bis, comma 2, lett. a), TUF
(p.58-63)
102-26 Ruolo del massimo organo di governo nello stabilire
finalità, valori e strategie
Relazione sulla gestione: Organi di amministrazione e controllo (p.109); La
gestione dei rischi e delle opportunità legate al cambiamento climatico
(p.137-145)
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 6.6
Amministratore Delegato (p.16-17); 7.2 Comitato controllo e rischi (p.26-
32); 7.3 Comitato Sostenibilità (p.32-33)
Relazione sulla Gestione: Il Sistema di Controllo Interno e Gestione dei
Rischi integrato di Poste Italiane (p.113-118)
102-27 Conoscenza collettiva del massimo organo di governo Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 6.3 Ruolo e
funzioni (ex art. 123-bis, comma 2, lett. d), TUF) (p.13-15); 6.8
Amministratori indipendenti (p.18-20); 6.10 Valutazione del funzionamento
del Consiglio di Amministrazione e dei comitati (p.21-22)
102-28 Valutazione delle performance del massimo organo di
governo
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 6.10 Valutazione
del funzionamento del Consiglio di Amministrazione e dei comitati (p.21-
22)
102-29 Identificazione e gestione degli impatti economici,
ambientali e sociali
Relazione sulla Gestione: Il Sistema di Controllo Interno e Gestione dei
Rischi integrato di Poste Italiane (p.113-118)
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 6.3 Ruolo e
funzioni (ex art. 123-bis, comma 2, lett. d), TUF) (p.13-15)
102-30 Efficacia dei processi di gestione del rischio Relazione sulla Gestione: Il Sistema di Controllo Interno e Gestione dei
Rischi integrato di Poste Italiane (p.113-118)
102-31 Riesame dei temi economici, ambientali, e sociali Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 7.2 Comitato
controllo e rischi (p.26-32); 7.3 Comitato Sostenibilità (p.32-33)
Relazione sulla Gestione: Il Sistema di Controllo Interno e Gestione dei
Rischi integrato di Poste Italiane (p.113-118)
102-33 Comunicazione delle criticità Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 5.5
Partecipazione azionaria dei dipendenti: meccanismi di esercizio dei diritti
di voto (ex art. 123-bis, comma 1, lett. e), TUF) (p.6); 7.2 Comitato controllo
e rischi (p.26-32); 7.3 Comitato Sostenibilità (p.32-33)
102-36 Processo per determinare la retribuzione Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 6.12 Compensi
(p.24)
Coinvolgimento degli stakeholder
102-40 Elenco dei gruppi di stakeholder Relazione sulla Gestione: Il coinvolgimento degli stakeholder (p.90-92)
102-41 Accordi di contrattazione collettiva Relazione sulla Gestione: Relazioni con le parti sociali (p.279-284)
102-42 Individuazione e selezione degli stakeholder Relazione sulla Gestione: Il coinvolgimento degli stakeholder (p.90-92)

102-43 Modalità di coinvolgimento degli stakeholder Relazione sulla Gestione: Il coinvolgimento degli stakeholder (p.90-92)
102-44 Temi e criticità chiave sollevati Relazione sulla Gestione: Il Multistakeholder Forum 2021 (p.91-94)
Pratiche di rendicontazione
102-45 Soggetti inclusi nel bilancio consolidato Relazione sulla Gestione: Capitolo 9. Dichiarazione consolidata di
carattere non finanziario (p.437-476)
102-46 Definizione del contenuto del report e perimetri dei
temi
Relazione sulla Gestione: Temi di sostenibilità rilevanti per Poste Italiane
(p.89-97); Rischi associati ai temi materiali e modalità di gestione (p.119-
124); Capitolo 9. Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario
(p.437-476)
102-47 Elenco dei temi materiali Relazione sulla Gestione: Temi di Sostenibilità rilevanti per Poste Italiane
(p.89-97)
102-48 Revisione delle informazioni Relazione sulla Gestione: Principi e criteri di reporting (p.438-439). Non
sono state effettuate riesposizioni rispetto ai dati dell'esercizio precedente,
salvo dove espressamente esplicitato.
102-49 Modifiche nella rendicontazione Relazione sulla Gestione: Principi e criteri di reporting (p.438-439). Non
sono state effettuate riesposizioni rispetto ai dati dell'esercizio precedente,
salvo dove espressamente esplicitato.
102-50 Periodo di rendicontazione Relazione sulla Gestione: Principi e criteri di reporting (p.438-439)
102-51 Data del report più recente Bilancio Integrato 2020 (maggio 2021)
102-52 Periodicità della rendicontazione Relazione sulla Gestione: Principi e criteri di reporting (p.438-439)
Per maggiori informazioni e approfondimenti sulle tematiche e gli indicatori
riportati all'interno del presente Bilancio, contattare:
Poste Italiane S.p.A.
102-53 Contatti per richiedere informazioni riguardanti il report Funzione Corporate Affairs/Sviluppo Sostenibile, Risk e Compliance di
Gruppo
Viale Europa, 190
00144 Roma – Italia
102-54 Dichiarazione sulla rendicontazione in conformità ai
GRI Standards
Relazione sulla Gestione: Principi e criteri di reporting (p.438-439)
102-55 Indice dei contenuti GRI Relazione sulla Gestione: Indice dei contenuti GRI-Standards (GRI
Content Index) (p.452-462)
102-56 Assurance esterna Relazione sulla Gestione: Principi e criteri di reporting (p.438-439)
GRI Standard Numero e descrizione
dell'indicatore
Sezione Note/omissioni
Temi materiali

GRI 200: INDICATORI DI PERFORMANCE ECONOMICI

Relazione sulla Gestione: Il valore
103-1 Spiegazione del tema
economico generato e distribuito dal
materiale e del relativo perimetro
Gruppo Poste Italiane (p.15-16); La
103-2 La modalità di gestione e le
Strategia di Sostenibilità di Poste
sue componenti
GRI 103: Informativa generale
Italiane (p.89-102); La matrice di
sull'approccio manageriale
materialità
(p.92-94);
Tabella
di
correlazione tra ambiti del Decreto,
103-3 Valutazione delle modalità di
temi materiali di Sostenibilità per
gestione
Poste Italiane e GRI Standards
(p.449-451)
GRI 201: Performance
201-1 Valore economico
Capitolo 6. Tavole degli indicatori
Economiche
direttamente generato e distribuito
(p.381)
Impatti economici indiretti
Relazione sulla Gestione: La matrice
103-1 Spiegazione del tema
di materialità (p.92-94); La Strategia di
materiale e del relativo perimetro
Sostenibilità di Poste Italiane (p.89-
103-2 La modalità di gestione e le
102); Supporto allo sviluppo socio
GRI 103: Informativa generale
sue componenti
economico del territorio (p.309-314);
sull'approccio manageriale
Tabella di correlazione tra ambiti del
103-3 Valutazione delle modalità di
Decreto, temi materiali di Sostenibilità
gestione
per Poste Italiane e GRI Standards
(p.449-451)
GRI 203: Impatti economici
203-1 Investimenti infrastrutturali e
Capitolo 6. Tavole degli indicatori
indiretti
servizi finanziati
(p.404)
Anticorruzione
Relazione sulla Gestione: La matrice
103-1 Spiegazione del tema
di materialità (p.92-94); La Strategia di
materiale e del relativo perimetro
Sostenibilità di Poste Italiane (p.89-
103-2 La modalità di gestione e le
GRI 103: Informativa generale
102); Integrità e trasparenza (p.236-
sue componenti
sull'approccio manageriale
252); Tabella di correlazione tra ambiti
del
Decreto,
temi
materiali
di
103-3 Valutazione delle modalità di
Sostenibilità per Poste Italiane e GRI
gestione
Standards (p.449-451)
205-1 Operazioni valutate per i
Capitolo 6. Tavole degli indicatori
rischi legati alla corruzione
(p.382)
GRI 205: Anticorruzione
205-3 Episodi di corruzione
Capitolo 6. Tavole degli indicatori
accertati e azioni intraprese
(p.382-383)
207-1 Approccio alla fiscalità
Performance economica
Relazione sulla Gestione: La matrice
di materialità (p.92-94); La Strategia di
207-2 Governance fiscale, controllo
Sostenibilità di Poste Italiane (p.89-
e gestione del rischio
102);
Politiche
di trasparenza in
GRI 207 (2019): Imposte
207-3 Coinvolgimento degli
materia fiscale (p.243-246)
stakeholder e gestione delle
preoccupazioni in materia fiscale
207-4 Rendicontazione Paese per
Capitolo 6. Tavole degli indicatori
Paese
(p.385)
In linea con quanto sancito dalla
Politica Integrata del Gruppo, Poste 415-1 Contributi politici
Italiane nel 2021 non ha erogato
GRI 415: Politica Pubblica
contributi
di
alcun
genere,
direttamente o indirettamente, a partiti
politici,
movimenti,
comitati
ed
organizzazioni politiche e sindacali,

103-2 La modalità di gestione e le
sue componenti
103-3 Valutazione delle modalità di
gestione
Sostenibilità di Poste Italiane (p.89-
102); Impatti ambientali degli immobili
(p.326-334); Impatti ambientali della
logistica
(p.334-338);
Tabella
di
correlazione tra ambiti del Decreto,
temi materiali di Sostenibilità per
Poste Italiane e GRI Standards
(p.449-451)
305-1 Emissioni GHG dirette
(Scope 1)
Capitolo 6. Tavole degli indicatori
(p.409-410; 412; 414-415)
GRI 305: Emissioni 305-2 Emissioni indirette di GHG
da consumi energetici (Scope 2)
Capitolo 6. Tavole degli indicatori
(p.409-410; 412; 414)
305-3 Altre emissioni indirette di
GHG (Scope 3)
Capitolo 6. Tavole degli indicatori
(p.409-410; 412; 414-418)
305-4 Intensità delle emissioni di
GHG
Capitolo 6. Tavole degli indicatori
(p.412-414)
Rifiuti
GRI 103: Informativa generale
sull'approccio manageriale
103-1 Spiegazione del tema
materiale e del relativo perimetro
103-2 La modalità di gestione e le
sue componenti
Relazione sulla Gestione: La matrice
di materialità (p.92-94); La Strategia di
Sostenibilità di Poste Italiane (p.89-
103-3 Valutazione delle modalità di
gestione
102); Impatti ambientali degli immobili
(p.326-334); Tabella di correlazione
306-1 Produzione di rifiuti e impatti
significativi connessi ai rifiuti
tra ambiti del Decreto, temi materiali di
Sostenibilità per Poste Italiane e GRI
Standards (p.449-451)
306-2 Gestione degli impatti
significativi connessi ai rifiuti
GRI 306 (2020): Rifiuti 306-3 Rifiuti prodotti
306-4 Rifiuti non destinati a
smaltimento
Capitolo 6. Tavole degli indicatori
(p.410-411)
306-5 Rifiuti destinati allo
smaltimento
Compliance ambientale
103-1 Spiegazione del tema
materiale e del relativo perimetro
Relazione sulla Gestione: La matrice
di materialità (p.92-94); La Strategia di
Sostenibilità di Poste Italiane (p.89-
GRI 103: Informativa generale
sull'approccio manageriale
103-2 La modalità di gestione e le
sue componenti
102); Legalità e integrazione ESG nel
processo
di
approvvigionamento
(p.247-252); Impatti ambientali degli
immobili
(p.326-334);
Impatti
ambientali della logistica (p.334-338);
Tabella di correlazione tra ambiti del
Decreto, temi materiali di Sostenibilità
103-3 Valutazione delle modalità di
gestione
per Poste Italiane e GRI Standards
(p.449-451).
GRI 307: Compliance 307-1 Non conformità con leggi e Impatti ambientali degli immobili
ambientale normative in materia ambientale (p.326)
Valutazione ambientale dei fornitori
GRI 103: Informativa generale 103-1 Spiegazione del tema Relazione sulla Gestione: La matrice
sull'approccio manageriale materiale e del relativo perimetro di materialità (p.92-94); La Strategia di

103-2 La modalità di gestione e le
sue componenti
Sostenibilità di Poste Italiane (p.89-
102); Legalità e integrazione ESG nel
processo
di
approvvigionamento
103-3 Valutazione delle modalità di
gestione
(p.247-252); Capitolo 6. Tavole degli
indicatori (p.383-384); Tabella di
correlazione tra ambiti del Decreto,
temi materiali di Sostenibilità per
Poste Italiane e GRI Standards
(p.449-451)
GRI 400: INDICATORI DI PERFORMANCE SOCIALI
Occupazione
103-1 Spiegazione del tema
materiale e del relativo perimetro
103-2 La modalità di gestione e le
Relazione sulla Gestione: La matrice
di materialità (p.92-94); La Strategia di
Sostenibilità di Poste Italiane (p.89-
102); Welfare
e benessere del
GRI 103: Informativa generale
sull'approccio manageriale
sue componenti
103-3 Valutazione delle modalità di
gestione
personale (p.269-279); Tabella di
correlazione tra ambiti del Decreto,
temi materiali di Sostenibilità per
Poste Italiane e GRI Standards
(p.449-451)
GRI 401: Occupazione 401-2 Benefit previsti per i
dipendenti a tempo pieno, ma non
per i dipendenti part-time o con
contratto a tempo determinato
Capitolo 6. Tavole degli indicatori
(p.390-391)
Relazioni industriali
103-1 Spiegazione del tema
materiale e del relativo perimetro
Relazione sulla Gestione: La matrice
di materialità (p.92-94); La Strategia di
GRI 103: Informativa generale
sull'approccio manageriale
103-2 La modalità di gestione e le
sue componenti
Sostenibilità di Poste Italiane (p.89-
102); Relazioni con le parti sociali
(p.279-284); Tabella di correlazione
103-3 Valutazione delle modalità di
gestione
tra ambiti del Decreto, temi materiali di
Sostenibilità per Poste Italiane e GRI
Standards (p.449-451)
GRI 402: Relazioni tra
lavoratori e management
402-1 Periodo minimo di preavviso
per cambiamenti operativi
Per Poste Italiane e per le Società del
Gruppo firmatarie del CCNL Poste
Italiane:
4 settimane (25 giorni lavorativi
successivi alla data fissata per il primo
incontro con le OO.SS., comprensivi
del sabato) per il confronto a livello
nazionale; più 2 settimane (13 giorni
lavorativi, comprensivi del sabato) per
la validazione dell'eventuale intesa da
parte del Coordinamento RSU; più
eventuale
settimana
(7
giorni
lavorativi, comprensivi del sabato) per
il confronto a livello territoriale.
SDA: il CCNL prevede, all'art. 44, in
caso di cessione, trasformazione o
cessazione dell'Azienda, la procedura
prevista dall'art. 47 della Legge 229
dicembre 1990 n. 428 elevando il
termine di comunicazione alle OO.SS.
a 40 giorni se il trasferimento
d'azienda
riguarda
più
di
60
dipendenti.

Salute e sicurezza
103-1 Spiegazione del tema
materiale e del relativo perimetro
GRI 103: Informativa generale 103-2 La modalità di gestione e le
sull'approccio manageriale sue componenti
103-3 Valutazione delle modalità di
gestione
403-1 Sistema di gestione della
salute e sicurezza sul lavoro
403-2 Identificazione dei pericoli, Relazione sulla Gestione: La matrice
valutazione dei rischi e indagini di materialità (p.92-94); La Strategia di
sugli incidenti Sostenibilità di Poste Italiane (p.89-
403-3 Servizi di medicina del lavoro 102); Salute e sicurezza sul lavoro
(p.285-292); Tabella di correlazione
tra ambiti del Decreto, temi materiali di
403-4 Partecipazione e
consultazione dei lavoratori e Sostenibilità per Poste Italiane e GRI
comunicazione in materia di salute Standards (p.449-451)
e sicurezza sul lavoro
GRI 403 (2018): Salute e 403-5 Formazione dei lavoratori in
sicurezza sul lavoro materia di salute e sicurezza sul
lavoro
403-6 Promozione della salute dei
lavoratori
403-7 Prevenzione e mitigazione
degli impatti in materia di salute e
sicurezza sul lavoro all'interno delle
relazioni commerciali
403-8 Lavoratori coperti da un
sistema di gestione della salute e
Capitolo 6. Tavole degli indicatori
sicurezza sul lavoro (p.392-394)
403-9 Infortuni sul lavoro Capitolo 6. Tavole degli indicatori
(p.394-400)
Formazione e istruzione
103-1 Spiegazione del tema Relazione sulla Gestione: La matrice
materiale e del relativo perimetro di materialità (p.92-94); La Strategia di
103-2 La modalità di gestione e le Sostenibilità di Poste Italiane (p.89-
102); Formazione e sviluppo del
GRI 103: Informativa generale sue componenti personale
(p.254-269);
Pari
sull'approccio manageriale opportunità nei percorsi di carriera
(p.301-307); Tabella di correlazione
103-3 Valutazione delle modalità di
gestione
tra ambiti del Decreto, temi materiali di
Sostenibilità per Poste Italiane e GRI
Standards (p.449-451)
404-1 Ore medie di formazione Capitolo 6. Tavole degli indicatori
annua per dipendente (p.387-388)
GRI 404: Formazione e 404-3 Percentuale di dipendenti
istruzione che ricevono una valutazione Capitolo 6. Tavole degli indicatori
periodica delle performance e dello (p.403)
Diversità e pari opportunità sviluppo professionale
103-1 Spiegazione del tema
materiale e del relativo perimetro
Relazione sulla Gestione: La matrice
GRI 103: Informativa generale
sull'approccio manageriale
di materialità (p.92-94); La Strategia di
Sostenibilità di Poste Italiane (p.89-
103-2 Approccio manageriale e
delle sue componenti
102); Tutela dei diritti umani in
103-3 Valutazione dell'approccio
manageriale
Azienda
(p.294-301);
Tabella
di
correlazione tra ambiti del Decreto,
temi materiali di Sostenibilità per
Poste Italiane e GRI Standards
(p.449-451)
GRI 405: Diversità e pari 405-1 Diversità negli organi di Capitolo 6. Tavole degli indicatori
opportunità governo e tra i dipendenti (p.401-402)
Valutazione sui diritti umani
GRI 103: Informativa generale
sull'approccio manageriale
103-1 Spiegazione del tema
materiale e del relativo perimetro
103-2 La modalità di gestione e le
Relazione sulla Gestione: La matrice
di materialità (p.92-94); La Strategia di
Sostenibilità di Poste Italiane (p.89-
102); Lavorare con trasparenza e
sue componenti
103-3 Valutazione delle modalità di
gestione
integrità
(p.237-246);
Legalità
e
integrazione ESG nel processo di
approvvigionamento
(p.247-252);
Tabella di correlazione tra ambiti del
Decreto, temi materiali di Sostenibilità
per Poste Italiane e GRI Standards
(p.449-451)
GRI 412: Valutazione del
rispetto dei diritti umani
412-1 Attività che sono state
oggetto di verifiche in merito al
rispetto dei diritti umani o
valutazioni d'impatto
Capitolo 6. Tavole degli indicatori
(p.403)
Valutazione sociale dei fornitori
GRI 103: Informativa generale
sull'approccio manageriale
103-1 Spiegazione del tema
materiale e del relativo perimetro
103-2 La modalità di gestione e le
sue componenti
Relazione sulla Gestione: La matrice
di materialità (p.92-94); La Strategia di
Sostenibilità di Poste Italiane (p.89-
102); Legalità e integrazione ESG nel
processo
di
approvvigionamento
103-3 Valutazione delle modalità di
gestione
(p.247-252); Capitolo 6. Tavole degli
indicatori
(p.383);
Tabella
di
correlazione tra ambiti del Decreto,
temi materiali di Sostenibilità per
Poste Italiane e GRI Standards
(p.449-451)
Privacy dei clienti
103-1 Spiegazione del tema
materiale e del relativo perimetro
103-2 La modalità di gestione e le
Relazione sulla Gestione: La matrice
di materialità (p.92-94); La Strategia di
Sostenibilità di Poste Italiane (p.89-
102);
Cybersecurity,
Sicurezza
GRI 103: Informativa generale sue componenti Informatica e Privacy (p.347-352);
sull'approccio manageriale 103-3 Valutazione delle modalità di
gestione
Tabella di correlazione tra ambiti del
Decreto, temi materiali di Sostenibilità
per Poste Italiane e GRI Standards
(p.449-451)
GRI 418: Privacy dei clienti 418-1 Denunce comprovate
riguardanti le violazioni della
privacy dei clienti e perdita di dati
dei clienti
Capitolo 6. Tavole degli indicatori
(p.420)
Active ownership
GRI 103: Informativa generale 103-1 Spiegazione del tema
materiale e del relativo perimetro
Relazione sulla Gestione: La matrice
di materialità (p.92-94); La Strategia di
Sostenibilità di Poste Italiane (p.89-
102); Integrazione ESG nelle politiche
sull'approccio manageriale 103-2 La modalità di gestione e le
sue componenti
103-3 Valutazione delle modalità di
gestione
di
investimento
(p.372-377);
Integrazione ESG nelle politiche di
assicurazione (p.377-380); Tabella di
correlazione tra ambiti del Decreto,
temi materiali di Sostenibilità per
Poste Italiane e GRI Standards
(p.449-451)
FS11 Percentuale degli
investimenti sottoposti a screening
negativo e/o positivo su aspetti
sociali/ambientali
Nel corso del 2021, Poste Vita e
BancoPosta Fondi SGR - le Società
del Gruppo Poste Italiane operanti nel
settore degli investimenti - hanno
sottoposto i propri portafogli alla
valutazione sociale ed ambientale da
parte
di
un
ente
terzo.
Tale
valutazione ha riguardato il 98,9%
dell'AuM complessivo di Poste Vita,
mentre per BancoPosta Fondi SGR
sono stati sottoposti a valutazione il
96% dell'AuM corporate ed il 100%
dell'AuM in governativi.
Comunità locali
GRI 103: Informativa generale
sull'approccio manageriale
103-1 Spiegazione del tema
materiale e del relativo perimetro
103-2 La modalità di gestione e le
sue componenti
103-3 Valutazione delle modalità di
gestione
Relazione sulla Gestione: La matrice
di materialità (p.92-94); La Strategia di
Sostenibilità di Poste Italiane (p.89-
102); Supporto allo sviluppo socio
economico del territorio (p.309-314);
Inclusione finanziaria (p.319-324);
Tabella di correlazione tra ambiti del
Decreto, temi materiali di Sostenibilità
per Poste Italiane e GRI Standards
(p.449-451)
FS14 Iniziative per migliorare
l'accesso ai servizi finanziari per le
persone svantaggiate
Capitolo 6. Tavole degli indicatori
(p.405-406)

TCFD CONTENT INDEX

Nel 2021 l'Azienda è diventata Supporter ufficiale della TCFD (Task Force on Climate Related Disclosures), sottoscrivendo ulteriormente il proprio impegno per la creazione di un sistema finanziario più resiliente attraverso la disclosure relativa al clima. Il seguente Content Index garantisce una più intuitiva comprensione di come la strategia climatica di Poste Italiane sia allineata alle raccomandazioni dell'organizzazione.

Raccomandazioni Riferimenti

Governance

Disclosure della Governance dell'organizzazione

La supervisione del CdA sui rischi e le opportunità legati al clima

Il ruolo del management nel valutare e gestire i rischi e le opportunità legati al clima

La Corporate Governance di Poste Italiane (p.108-112); La gestione dei rischi e delle opportunità legati al cambiamento climatico (p.137-145)

Strategia

Disclosure degli impatti dei rischi e delle opportunità legati al clima sul business, sulla strategia e sulla pianificazione finanziaria dell'organizzazione

Impatti effettivi e potenziali dei rischi e delle opportunità legati al clima, identificati finora, sul business, sulla strategia e sulla pianificazione finanziaria dell'organizzazione nel breve medio e lungo termine

Descrivere i rischi e le opportunità legati al clima che l'organizzazione ha identificato

Descrivere la resilienza della strategia dell'organizzazione, considerando i diversi scenari climatici, includendo scenari di temperature uguali o al di sotto dei 2°C

La gestione dei rischi e delle opportunità legati al cambiamento climatico (p.137; p.139-145); La gestione dei rischi emergenti e delle opportunità correlate (p.153-154); Transizione green (p.325-338); Il Regolamento sulla Tassonomia Europea (p.440-445)

Risk management

Disclosure di come l'organizzazione identifica, valuta e gestisce i rischi legati al clima

Descrivere i processi dell'organizzazione per identificare e valutare i rischi legati al clima

Descrivere i processi dell'organizzazione per la gestione dei rischi legati al clima

I rischi e le opportunità legati al clima sono integrati nel processo decisionale corrente e nella formulazione della strategia

La matrice di materialità (p.92-94); Le Politiche di Sostenibilità del Gruppo (p.95-97); Il Piano Strategico Environmental, Social e Governance (ESG) del Gruppo (p.98-100); La gestione dei rischi e delle opportunità legati al cambiamento climatico (p.137; p.139-145); La gestione dei rischi emergenti e delle opportunità correlate (p.153-154)

Metriche e target

Disclosure di metriche e target utilizzati per gestire i rischi e le opportunità legati al clima

Disclosure delle metriche utilizzate dall'organizzazione per valutare i rischi e le opportunità legate al clima in linea con la sua strategia e il processo di gestione del rischio

Disclosure delle emissioni di gas a effetto serra (GHG)

Descrivere i piani utilizzati dall'organizzazione per gestire i rischi e le opportunità legati al clima e le prestazioni rispetto agli obiettivi

Il Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi integrato di Poste Italiane (p.113-118); Rischi associati ai temi materiali e modalità di gestione (p.119; p.122); La gestione dei rischi e delle opportunità legati al cambiamento climatico (p.137-145); La gestione dei rischi emergenti e delle opportunità correlate (p.153-154); Transizione green (p.325); Tavole degli indicatori (p.409-418); Il Regolamento sulla Tassonomia Europea (p.442-445)

PRINCIPALI CAPITALI COLLEGATI

ALTRI STANDARD E LINEE GUIDA DI RIFERIMENTO PER LA REDAZIONE DEL BILANCIO INTEGRATO

Le tabelle di raccordo riportate nella presente sezione: "Towards Common Metrics and Consistent Reporting of Sustainable Value Creation" del World Economic Forum e gli indicatori GRI presenti nel Bilancio Integrato; indicatori SASB e indicatori del Bilancio Integrato di Poste Italiane; SDG e indicatori GRI Standards non sono sottoposte a giudizio di conformità ("limited assurance engagement").

TABELLA DI RACCORDO TRA IL DOCUMENTO "TOWARDS COMMON METRICS AND CONSISTENT REPORTING OF SUSTAINABLE VALUE CREATION" DEL WORLD ECONOMIC FORUM E GLI INDICATORI GRI PRESENTI NEL BILANCIO INTEGRATO

A settembre 2020 è stata pubblicata la versione aggiornata del documento "Towards Common Metrics and Consistent Reporting of Sustainable Value Creation", presentato a Gennaio 2020 durante il World Economic Forum di Davos, che definisce un set di indicatori universali per le performance ESG applicabili da tutte le aziende, a prescindere dall'area di business, con lo scopo di rendere le disclosure non finanziarie più facilmente comparabili. Gli indicatori sono organizzati in quattro pilastri: Governance, Planet, People e Prosperity.

Prendendo in considerazione le indicazioni fornite dal documento, sono evidenziati nella seguente tabella le "material ESG metrics" rendicontate all'interno del presente Bilancio Integrato.

PILASTRO TEMA DESCRIZIONE Indicatori GRI presenti nelle
Sezioni di Bilancio
Governance Governing Purpose Definizione dello scopo GRI 102-26
Quality of Governing Body Composizione del Board GRI 102-22
GRI 405-1
Stakeholder engagement GRI 102-21
Impatto dei problemi materiali sugli stakeholder GRI 102-43
GRI 102-47
Ethical behavior Anticorruzione GRI 205-3
Politica Pubblica GRI 415-1
Risk and opportunity oversight Integrare i rischi e le opportunità nel processo di business GRI 102-15

Planet Climate change Emissioni Greenhouse Gas (GHG) GRI 305-1
GRI 305-2
GRI 305-3
People Dignity and equality Diversità e inclusione (%)
Valutazione sul rispetto dei diritti umani, impatto del
reclamo e schiavitù moderna (#,%)
GRI 405-1
GRI 412-1
Health and Well Being Salute e sicurezza (%) GRI 403-6
GRI 403-9
Skills for the Future Formazione fornita (#) GRI 404-1
Prosperity Employment and wealth
generation
Contributo economico GRI 201-1
GRI-203-1
Community and social vitality Totale di tasse pagate GRI 201-1

TABELLA DI RACCORDO TRA INDICATORI SASB E INDICATORI DEL BILANCIO INTEGRATO DI POSTE ITALIANE

GRI (Global Reporting Initiative) e SASB (Sustainability Accounting Standards Board) rappresentano gli standard più riconosciuti a livello internazionale per la definizione delle strategie e dei sistemi di reporting di Sostenibilità. In considerazione della crescente rilevanza della rendicontazione SASB per gli investitori è stata evidenziata nella seguente tavola di raccordo la corrispondenza con gli indicatori utilizzati nel Bilancio Integrato 2021.

SASB BILANCIO INTEGRATO 2021
Tema Indicatore Riferimento ai paragrafi/indicatori
Settore – INSURANCE
Transparent Information & Fair Advice for
Customers
FN-IN-270a ⦁ La Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane
⦁ Qualità e Customer experience
⦁ Reclami mensili
⦁ Reclami dei clienti per tipologia
Incorporation of ESG Factors in Investment
Management
FN-IN-410a ⦁ La Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane
⦁ Integrazione ESG nelle politiche di investimento
⦁ Integrazione ESG nelle politiche di assicurazione
⦁ Percentuale degli investimenti sottoposti a
screening negativo e/o positivo su aspetti
sociali/ambientali
Policies Designed to Incentivize Responsible
Behavior
FN-IN-410b ⦁ La Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane
⦁ L'offerta di prodotti di investimento con valore
sociale e ambientale
⦁ Prodotti assicurativi con valore sociale e
ambientale
Environmental Risk exposure FN-IN-450a ⦁ La Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane
⦁ La gestione dei rischi e delle opportunità legate al
cambiamento climatico
Systemic Risk Management FN-IN-550a ⦁ La gestione dei rischi emergenti e delle
opportunità correlate
Settore – ASSET MANAGEMENT
Transparent Information & Fair Advice for
Customers
FN-AC-270a ⦁ La Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane
⦁ Qualità e Customer experience
⦁ Reclami mensili
⦁ Reclami dei clienti per tipologia
Employee Diversity & Inclusion ⦁ La Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane
⦁ Diversità e inclusione
⦁ Inquadramento professionale dei dipendenti per
genere e fascia di età
FN-AC-330a
⦁ Numero di dipendenti distinti per altri indicatori di
diversità
⦁ Numero di dipendenti per tipologia di impiego e
genere, distinti per linea di business

⦁ Numero di dipendenti per tipologia di contratto e
genere, distinti per linea di business
⦁ La Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane
Incorporation of ESG Factors in Investment
Management & Advisory
⦁ Integrazione ESG nelle politiche di investimento
⦁ Integrazione ESG nelle politiche di assicurazione
FN-AC-410a
⦁ Percentuale degli investimenti sottoposti a
screening negativo e/o positivo su aspetti
sociali/ambientali
⦁ La Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane
⦁ Lavorare con trasparenza e integrità
⦁ L'impegno di Poste Italiane nella gestione dei rischi
legati ai diritti umani
⦁ Società analizzate per rischio corruzione e
copertura dei processi a rischio corruzione con
Business Ethics FN-AC-510a interventi di audit
⦁ Segnalazioni gestite dal comitato whistleblowing
⦁ Pratiche anti-concorrenziali
⦁ Formazione su procedure e politiche relative
all'anticorruzione
⦁ Casi di corruzione e concussione e azioni correttive
⦁ Contributi politici
⦁ Approccio alla fiscalità
Settore – AIR FREIGHT & LOGISTICS
⦁ La Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane
⦁ Transizione green
⦁ Emissioni GHG dirette totali (Scope 1)
⦁ Emissioni GHG indirette totali (Scope 2)
Greenhouse Gas Emissions TR-AF-110a ⦁ Intensità delle emissioni di GHG riferite alle
strutture immobiliari
⦁ Consumi energetici interni al Gruppo
⦁ Consumi energetici esterni al Gruppo
⦁ La Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane
⦁ Altre emissioni dirette derivanti dall'attività di
Air Quality TR-AF-120a logistica
⦁ Altre emissioni indirette derivanti dall'attività di
logistica
⦁ La Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane
⦁ Relazioni con le parti sociali
Labor Practices TR-AF-310a ⦁ Tutela dei diritti umani in Azienda
⦁ Contenziosi
TR-AF-320a ⦁ La Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane
⦁ Salute e sicurezza sul lavoro
⦁ Tipologia di infortuni, tasso di infortuni sul lavoro
Employee Health & Safety registrabili, tasso di infortuni sul lavoro con gravi
conseguenze, tasso di assenteismo e tasso di
decessi risultanti da infortuni sul lavoro del Gruppo
Supply Chain Management TR-AF-430a ⦁ La Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane

⦁ Impatti ambientali della logistica
⦁ Altre emissioni GHG indirette totali (Scope 3)
Settore – COMMERCIAL BANKS
Data Security FN-CB-230a ⦁ La Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane
⦁ Modello di Risk Management e analisi dei rischi
⦁ Cybersecurity, Sicurezza Informatica e Privacy
⦁ Violazione della privacy e perdita dei dati
⦁ Sicurezza IT e violazioni della sicurezza informatica
⦁ Numero di clienti coinvolti in violazioni della
sicurezza IT
Financial Inclusion & Capacity Building FN-CB-240a ⦁ La Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane
⦁ Inclusione finanziaria
⦁ Incidenza dei nuovi clienti nelle categorie più a
rischio di esclusione finanziaria sul totale delle
nuove acquisizioni
⦁ Gli ATM per l'inclusione
⦁ Uffici Postali per l'integrazione culturale
Business Ethics FN-CB-510a ⦁ La Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane
⦁ Lavorare con trasparenza e integrità
⦁ Società analizzate per rischio corruzione e
copertura dei processi a rischio corruzione con
interventi di audit
⦁ Segnalazioni gestite dal comitato whistleblowing
⦁ Pratiche anti-concorrenziali
⦁ Formazione su procedure e politiche relative
all'anticorruzione
⦁ Casi di corruzione e concussione e azioni correttive

⦁ Contributi politici
⦁ Approccio alla fiscalità
Systemic Risk Management FN-CB-550a ⦁ Modello di Risk Management e analisi dei rischi

TABELLA DI RACCORDO SDG E INDICATORI GRI STANDARDS

SDG Tema Indicatore GRI
Goal 1 –
Povertà Zero
Accesso ai servizi finanziari FS14
207-1
Fiscalità 207-2
Sradicare la povertà in tutte le sue forme e
ovunque nel mondo.
207-3
207-4
Qualità dell'aria 305-1
305-2
305-3
Goal 3 –
Salute e benessere
Gestione dei rifiuti 306-1
306-2
306-3
306-4
Garantire una vita sana e promuovere il 306-5
benessere di tutti a tutte le età. Salute
e
sicurezza
sul
403-2
lavoro 403-3
403-6
403-9
Goal 4 –
Istruzione di
Formazione
e
istruzione
404-1
qualità professionale

Garantire un'istruzione di qualità, inclusiva ed equa, e promuovere opportunità di apprendimento continua per tutti.

Parità di genere negli organi 102-22
di governo 102-24
Goal 5 –
genere
Uguaglianza di
Investimenti in 203-1
infrastrutture
Raggiungere l'uguaglianza di genere e
l'autodeterminazione di tutte le donne e Parità di genere nella 401-2
ragazze. formazione dei dipendenti 404-1
404-3
Parità di genere 405-1
Prelievo
sostenibile
303-1
Goal 6 – Acqua pulita e dell'acqua 303-2
igiene 303-3
Gestione dei rifiuti 306-1
Garantire la disponibilità e la gestione 306-2
sostenibile di acqua e servizi igienici per 306-3
tutti. 306-4
306-5
Goal 7 – Energia pulita e Efficienza energetica 302-1
accessibile 302-2
Energia rinnovabile 302-1
Garantire l'accesso all'energia a prezzo 302-2
accessibile, affidabile, sostenibile e
moderna per tutti.
Goal 8 – Lavoro dignitoso e
crescita economica
Accesso ai servizi finanziari FS14
Informazioni sui dipendenti 102-8
Promuovere una crescita economica
duratura, inclusiva e sostenibile, la
Accordi contrattazione
collettiva
102-41

per tutti. piena occupazione e il lavoro dignitoso Investimenti in
infrastrutture
201-1
Efficienza
nei
materiali
utilizzati
301-1
Efficienza energetica 302-1
302-2
Gestione dei rifiuti 306-2
Guadagni, salari e benefici 401-2
Relazioni tra lavoratori e
management
402-1
Salute e sicurezza sul 403-1
lavoro 403-2
403-3
403-4
403-5
403-7
403-8
403-9
Formazione e istruzione 404-1
professionale 404-3
Diversità e pari opportunità 405-1
Goal 9 –
Industria,
Investimenti in 201-1
innovazione e infrastrutture 203-1
infrastrutture

Costruire un'infrastruttura resiliente, promuovere l'industrializzazione inclusiva e sostenibile e sostenere l'innovazione.

Goal 10 –
Ridurre le
disuguaglianze
Informazioni sui dipendenti

102-8

Fiscalità

207-1

207-2

207-3
Ridurre le disuguaglianze all'interno dei
e fra i Paesi.

207-4

Equa formazione dei

404-1
dipendenti
404-3
Goal 11 –
Città e comunità

Investimenti in infrastrutture

203-1
sostenibili
Gestione dei rifiuti

306-1

306-2
Rendere le città e gli insediamenti umani
306-3
inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili.
306-4

306-5

Uso efficiente / riciclo dei
materiali

301-1

Efficienza energetica

302-1

302-2
Goal 12 –
Consumo e
produzioni responsabili

Prelievi idrici per fonte

303-1

303-3

Qualità dell'aria

305-1
Garantire modelli di consumo e
305-2
produzione sostenibili.
305-3

Gestione dei rifiuti

306-1

306-2

306-3

306-4

306-5

Efficienza energetica

302-1

302-2

Goal 13 –
Agire per il clima
Emissioni GHG 305-1
305-2
305-3
305-4
Adottare misure urgenti per combattere
i cambiamenti climatici e le loro
conseguenze.
Goal 14 –
La vita
Acidificazione degli oceani 305-1
sott'acqua 305-2
305-3
305-4
Conservare e utilizzare in modo
sostenibile gli oceani, i mari e le risorse
marine.
Degrado delle foreste 305-1
Goal 15 –
La vita sulla terra
305-2
305-3
305-4
Proteggere, ripristinare e promuovere
l'uso sostenibile degli ecosistemi
terrestri, gestire in modo sostenibile le Gestione dei rifiuti 306-3
foreste, contrastare la desertificazione, 306-5
arrestare e invertire il degrado dei suoli e
fermare la perdita di biodiversità.
Etica e integrità 102-16
Goal 16 -
Pace, giustizia e
istituzioni forti
Parità di genere negli organi 102-21
di governo 102-22
Promuovere società pacifiche e 102-23
inclusive orientate allo sviluppo
sostenibile, garantire a tutti l'accesso
102-24
alla giustizia e costruire istituzioni 102-25
102-29

efficaci, responsabili e
inclusive a tutti i

Anticorruzione

205-1
livelli.
205-3

Salute
e
sicurezza
sul

403-9
lavoro
403-4

Politica pubblica

415-1

Protezione della Privacy

418-1
Goal 17 -
Partenariato

Fiscalità

207-1
globale per lo sviluppo
207-2
sostenibile
207-3

207-4
Rafforzare le modalità di attuazione e
rilanciare il partenariato globale per lo
sviluppo sostenibile.

10. GLOSSARIO

ACCOUNT INFORMATION SERVICE (AIS):

Servizio che consente all'utente, titolare di conti accessibili online, di ottenere un'informativa completa relativa ai servizi di pagamento dei rapporti a lui intestati.

ACQUIRING

È l'insieme di servizi forniti da un soggetto indipendente (Acquirer) finalizzati alla gestione delle autorizzazioni dei pagamenti effettuati con carte appartenenti ai circuiti nazionali ed internazionali, in virtù di un contratto di convenzionamento con l'esercente.

API (APPLICATION PROGRAM INTERFACES) APERTE

Procedure e interfacce che consentono a due applicazioni di dialogare e scambiare i dati. Una API che non richiede il pagamento di diritti per il suo accesso ed utilizzo è detta "aperta".

ASSET ALLOCATION

È una strategia attuata dall'investitore e finalizzata a diversificare il proprio portafoglio su classi di attivi differenti, sulla base dei propri obiettivi temporali e di rendimento atteso.

ASSET CLASS

Categoria d'investimento, ossia insieme di strumenti finanziari con caratteristiche simili e comportamento analogo sui mercati, ad esempio: obbligazionario (breve termine, medio/lungo termine, governativi, societari, high yield, ecc.), azionario (Europa, America, Paesi emergenti, ecc.), real estate. La scelta delle Asset Class è fondamentale per la costruzione del portafoglio perché sono le singole componenti che vengono valutate nel processo di Asset Allocation.

ATM (AUTOMATED TELLER MACHINE)

che consente di fare sia operazioni dispositive che informative (es: richiesta saldo o lista movimenti).

BILL PAYMENTS

È un servizio di pagamento che consente di pagare bollettini, MAV, RAV e PagoPA attraverso un soggetto terzo che gestisce gli aspetti finanziari e transazionali.

BTP (BUONI DEL TESORO POLIENNALI)

Titoli di Stato italiani a medio/lungo termine. Il rendimento è dato da cedole di interesse a tasso fisso semestrali e dalla differenza tra il prezzo di rimborso, pari al valore nominale (100), ed il prezzo di emissione o sottoscrizione sul mercato secondario.

La Convenzione con il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) prevede che una quota della raccolta privata possa essere impiegata in un apposito deposito presso il MEF, cd Conto "Buffer", finalizzato a consentire una gestione flessibile degli impieghi in funzione delle oscillazioni quotidiane della raccolta privata.

CAPITALIZZAZIONE

Con riferimento ad una società, rappresenta il prodotto tra il numero di azioni in circolazione e il loro prezzo unitario; con riferimento ad un mercato rappresenta il valore complessivo - ai prezzi di mercato - di tutti i titoli quotati.

CARTA DI CREDITO

È uno strumento di pagamento che abilita il titolare, in base ad un rapporto contrattuale con l'emittente, ad effettuare acquisti (tramite POS oppure online) di beni o servizi presso qualsiasi esercizio aderente al circuito internazionale di riferimento oppure prelievi di contante (tramite ATM). Gli importi spesi sono addebitati al titolare a cadenza predefinita in via posticipata (di norma mensile) in unica soluzione (carta di credito "classica") ovvero in forma rateale (la c.d. carta di credito rateale/rotativo o revolving).

CARTA DI DEBITO

Carta che permette al titolare, in base ad un contratto con la propria banca o le Poste, di acquistare (tramite POS) beni e servizi presso qualsiasi esercizio commerciale aderente al circuito al quale la carta è abilitata o di prelevare contante (tramite ATM) con addebito immediato sul conto corrente collegato alla carta. Il circuito più noto è il circuito Bancomat, da cui deriva il nome con cui viene comunemente indicata. Se la carta è collegata a circuiti internazionali, è possibile utilizzare la stessa all'estero sia per prelievi di valuta locale che per effettuare pagamenti, digitando lo stesso codice segreto (PIN) utilizzato a livello nazionale sia per i prelievi su ATM che sui POS degli esercizi commerciali.

CARTA PREPAGATA

Strumento di pagamento, rilasciato a fronte di un versamento anticipato di fondi effettuato all'emittente, il cui valore diminuisce ogni volta che viene utilizzato per effettuare pagamenti o prelievi. Con una carta prepagata è possibile, senza utilizzare contante, acquistare (tramite POS o online) beni o servizi, oppure prelevare contante presso sportelli per il prelievo automatico (tramite ATM e con l'uso di un PIN), nei limiti della somma preventivamente versata all'istituto che l'ha emessa. Le carte prepagate sono emesse da banche, Istituti di moneta elettronica (IMEL) e Poste Italiane. Le carte prepagate ricaricabili hanno un valore massimo avvalorabile che differisce da emittente ad emittente e possono essere ricaricate più volte. La carta prepagata può anche essere dotata di un codice IBAN (International Bank Account Number) che consente di effettuare le principali operazioni di un conto corrente, tramite bonifici o addebiti diretti, come, ad esempio, accreditare lo stipendio o la pensione, domiciliare le utenze. Con la carta prepagata è possibile fare acquisti senza utilizzare contante e fare prelievi ed altre operazioni presso gli sportelli ATM aderenti al circuito di pagamento indicato sulla carta.

CESSIONE DEL QUINTO

È una particolare tipologia di finanziamento garantito, destinata ai pensionati e ai lavoratori dipendenti. Il rimborso delle rate avviene tramite cessione di una quota della pensione o dello stipendio a favore del soggetto finanziatore. Tale quota, trattenuta direttamente sul cedolino pensione o in busta paga, non può eccedere la quinta parte dell'emolumento netto mensile. Questo tipo di finanziamento prevede l'obbligo di un'assicurazione a copertura del rischio vita (per i Pensionati) e del rischio vita e perdita di impiego (per i Dipendenti). Le polizze sono sottoscritte direttamente dalla Banca/Società Finanziaria (nella veste di contraente e beneficiario) che ne sostiene i costi. Al cliente non è richiesto il pagamento di nessun premio assicurativo.

CHATBOT

La parola deriva da chat-chiacchierare e botabbreviazione di robot. È un assistente virtuale in grado di rispondere ad una serie di domande, interpretando le intenzioni del cliente. L'applicazione viene usata di frequente dalle grandi aziende nel servizio clienti: digitando la domanda si ha l'impressione di dialogare con una persona.

CLOUD

Letteralmente "nuvola informatica", si riferisce alla tecnologia che permette di elaborare e archiviare dati in rete e che consente l'accesso ad applicazioni e dati memorizzati su un hardware remoto invece che sulla workstation locale. Il CLOUD IBRIDO è una soluzione che combina un cloud privato con uno o più servizi cloud pubblici, con un software proprietario che consente la comunicazione tra ciascun servizio. Una strategia cloud ibrida offre alle aziende una maggiore flessibilità spostando i carichi di lavoro tra le soluzioni cloud in base alle esigenze e ai costi.

CODICE POSTEPAY

Servizio innovativo di accettazione che consente agli esercenti convenzionati di incassare pagamenti disposti dal cliente acquirente direttamente dalla propria app Postepay, inquadrando il QR Code esposto dall'esercente.

COMMISSIONI DI GESTIONE

Compensi pagati al gestore mediante addebito diretto sul patrimonio del fondo per remunerare l'attività di

gestione in senso stretto. Sono calcolati quotidianamente sul patrimonio netto del fondo e prelevati ad intervalli più ampi (mensili, trimestrali, ecc.). In genere, sono espressi su base annua.

CONTACTLESS

È l'innovativo metodo di pagamento che consente di effettuare acquisti semplicemente avvicinando la carta all'apposito lettore (terminale POS) con il simbolo Contactless, la transazione avviene in pochi istanti.

CYBER SECURITY (SICUREZZA INFORMATICA)

Con questo termine si intende rappresentare gli strumenti e i processi necessari a garantire la sicurezza dei computer, delle reti, dei dispositivi di uso comune (come smartphone e tablet), delle applicazioni e dei database, proteggedoli da potenziali attacchi che possono arrivare dall'interno o dall'esterno dell'organizzazione. La Cyber Security è diventata sempre più importante perché proteggendo le tecnologie digitali, si proteggono i processi e soprattutto le informazioni, che sono il vero patrimonio della persona e delle organizzazioni.

DEFFERED POLICYHOLDER LIABILITIES (DPL)

Posta contabile derivante dall'applicazione dello shadow accounting , come definita successivamente.

DIGITAL PAYMENTS (PAGAMENTI DIGITALI)

Il termine sta ad indicare tutti i pagamenti effettuati utilizzando strumenti elettronici, quali carte di credito, debito e prepagate, digital wallet, credito telefonico, addebito diretto su conto corrente, per l'acquisto di beni e servizi.

DIGITAL PROPERTIES

Le proprietà digitali (sito web, app BancoPosta, app PostePay, app Ufficio Postale, app PosteID) rappresentano uno dei 3 canali di presidio della Clientela a supporto della strategia omnicanale del Gruppo.

DIGITAL WALLET O BORSELLINO ELETTRONICO

È un portafoglio virtuale all'interno del quale è possibile caricare del credito o abbinare uno o più strumenti di pagamento come carta di credito, debito, prepagate o conti correnti, per poter effettuare transazioni senza condividere con il venditore le informazioni private del metodo di pagamento.

DURATA FINANZIARIA DEL PORTAFOGLIO

compongono.

Media delle duration dei titoli che lo

DURATION

Scadenza media dei pagamenti di un titolo obbligazionario. Essa è generalmente espressa in anni e corrisponde alla media ponderata delle date di corresponsione dei flussi di cassa (c.d. cash flows) da parte del titolo, ove i pesi assegnati a ciascuna data sono pari al valore attuale dei flussi di cassa ad essa corrispondenti (le varie cedole e, per la data di scadenza, anche il capitale). È una misura approssimativa della sensibilità del prezzo di un titolo obbligazionario a variazioni nei tassi di interesse.

ETF (EXCHANGE TRADED FUNDS)

Sono particolari fondi d'investimento (o Sicav) a gestione passiva che vengono negoziati in mercati regolamentari, appartenenti alla più ampia famiglia degli Exchange Traded Products (ETP), che replicano l'andamento di indice sottostante (ad esempio il FTSE MIB).

FONDI COMUNI DI INVESTIMENTO

Sono organismi di investimento collettivo, gestiti dalle società di gestione del risparmio (SGR), che riuniscono le liquidità fornite dai propri clienti e le investono, come unico patrimonio, in attività finanziarie mobiliari (Azioni, Obbligazioni, Titoli di Stato, ecc.) o, per alcuni di essi, in attività immobiliari, rispettando regole volte a ridurre i rischi. Ciascun investitore diventa proprietario di un numero di quote il cui valore varia nel tempo ed in funzione dell'andamento dei titoli acquistati dalla Società di gestione con gli attivi del fondo. Esistono diverse tipologie di Fondi, classificati, ad esempio, in base alla tipologia di strumenti finanziari in cui investono (es: azioni europee oppure obbligazioni americane) o in base

alla tipologia di partecipazione ai profitti degli investitori. I Fondi possono essere "chiusi" (con la sottoscrizione delle quote esclusivamente durante il periodo dell'offerta e con il rimborso delle quote che avviene, di regola, solo alla scadenza del Fondo) oppure "aperti", (con la sottoscrizione ed il rimborso delle quote in qualunque momento).

FONDI PENSIONE

Sono organismi di investimento collettivo che raccolgono i contributi dei lavoratori e/o dei datori di lavoro e li investono in strumenti finanziari, allo scopo di erogare una prestazione pensionistica (rendita vitalizia o capitale) al termine della vita lavorativa del lavoratore integrativa rispetto al sistema obbligatorio pubblico. Esistono varie forme di fondi pensione: Fondi negoziali (o chiusi), Fondi aperti, Piani Individuali Pensionistici (PIP o FIP), Forme pensionistiche preesistenti.

FTSE MIB (FINANCIAL TIMES STOCK EXCHANGE

È il più importante indice della Borsa di Milano dove sono riuniti i titoli a maggiore capitalizzazione e liquidità di mercato. Sul FTSE MIB sono quotati complessivamente 40 titoli rappresentativi di società che in maggioranza appartengono ai settori bancario, assicurativo e industriale.

GESTIONE SEPARATA

Nelle assicurazioni sulla vita, fondo appositamente creato dall'impresa di assicurazione e gestito separatamente rispetto al complesso delle attività dell'impresa. Le gestioni separate sono utilizzate nei contratti di Ramo I e sono caratterizzate da una composizione degli investimenti tipicamente prudenziale. Il rendimento ottenuto dalla gestione separata e retrocesso agli aderenti viene utilizzato per rivalutare le prestazioni previste dal contratto.

GESTORE DELEGATO

Intermediario abilitato a prestare servizi di gestione di patrimoni, il quale gestisce, anche parzialmente, il patrimonio di un OICR (Organismo di Investimento Collettivo del Risparmio) sulla base di una specifica delega ricevuta dalla società di gestione del risparmio in ottemperanza ai criteri definiti nella delega stessa.

HIGH YIELD

Sono titoli obbligazionari ad alta redditività (ed alto rischio) emessi da imprese, stati sovrani o altre entità in difficoltà finanziaria, ai quali viene attribuito un Rating ridotto (per Standard & Poor's pari o inferiore a BB). Spesso le obbligazioni High Yield vengono definite Junk Bonds.

HOME BANKING (INTERNET BANKING)

È un servizio online che permette ai possessori di conto corrente di effettuare diverse operazioni informative e dispositive sul proprio conto corrente tramite internet (consultazione dell'estratto conto, esecuzione di bonifici online, postagiro, pagamenti online, etc.), senza bisogno di recarsi fisicamente presso la propria banca o il proprio Ufficio Postale.

In accezione logistica, identifica un grande nodo merci, sul quale convergono e dal quale si dipartono molte linee di traffico.

IDENTITÀ DIGITALE PRIVATA

L'identità Digitale privata di Poste è un set di credenziali tecniche (nome utente, password robusta, cellulare di registrazione) e attributi di contatto che, associati a un'identificazione certa del titolare, concorrono a definire il profilo digitale di un cliente di Poste Italiane. L'Identità Digitale privata abilita il titolare all'accesso e alla fruizione dei servizi online di Poste Italiane, ivi compresi i funnel di vendita a distanza e l'onboarding delle app, in associazione con gli strumenti di Strong Customer Authentication (SCA) forniti dalle Business Unit. La SCA o AUTENTICAZIONE FORTE impone che tutte le operazioni di pagamento elettronico, e alcune operazioni a distanza che comportino un rischio di frode, vengano confermate e autorizzate combinando due o più fattori di autenticazione, scelti tra qualcosa che solo chi effettua l'operazione possiede (un'app su un dispositivo mobile o

una chiave che genera codici OTP ), oppure un elemento di inerenza, cioè qualcosa che contraddistingue univocamente l'utente (l'impronta digitale, la geometria del volto, o un'altra caratteristica biometrica).

INFLATION LINKED

Trattasi di titoli di Stato che forniscono all'investitore una protezione contro l'aumento del livello dei prezzi: sia il capitale rimborsato a scadenza sia le cedole pagate sono, infatti, rivalutati sulla base dell'inflazione.

INVESTMENT GRADE

Definizione riferita a titoli emessi da Società con bilanci in ordine, ben gestite e con favorevoli prospettive di Business. Nel caso dei titoli Investment grade, il Rating è elevato e comunque superiore alla tripla B. Sotto tale livello si entra invece nel mondo degli strumenti High yield, cioè ad alto rischio, caratterizzati da bassi livelli di Rating che riflettono il pericolo di default o di insolvenza.

MERCHANT (ESERCENTE)

Soggetto che svolte un'attività commerciale.

MIFID (MARKETS IN FINANCIAL INSTRUMENTS

DIRECTIVE)

La direttiva 2004/39/CE, in vigore dal 1 novembre del 2007, ha l'obiettivo principale di uniformare a livello europeo le regole dei partecipanti ai mercati finanziari al fine di tutelare gli investitori, imponendo agli intermediari l'obbligo di agire in modo onesto, equo e professionale per servire al meglio gli interessi dei clienti. La normativa ha introdotto una classificazione della clientela sulla base del diverso grado di esperienza finanziaria: clienti al dettaglio (retail), clienti professionali (professional clients), controparti qualificate (eligible counterparties). Tale suddivisione ha lo scopo di adottare misure di protezione coerenti con ciascuna categoria di investitore, rispettando le differenti esigenze di tutela derivanti dalle informazioni raccolte circa la sua conoscenza ed esperienza in materia di investimenti, la sua situazione finanziaria e i suoi obiettivi di investimento, al fine di verificare l'adeguatezza o l'appropriatezza del servizio di investimento o dello strumento finanziario richiesto e/o proposto. Inoltre, gli intermediari hanno l'obbligo di fornire informazioni corrette, chiare e non fuorvianti descrivendo i servizi e gli strumenti finanziari offerti, fornendo informazioni riguardo le perdite percepite, le commissioni ed i costi connessi ai servizi forniti e la presenza di eventuali conflitti d'interesse. Entrata in vigore il 3 gennaio 2018 (in sostituzione della c.d. MiFID I, di cui riprende principi e finalità), la Direttiva MIFID II si pone l'obiettivo di incrementare l'efficienza e la trasparenza dei mercati innalzando il livello di tutela degli investitori, tramite presidi volti a rendere edotta la propria clientela sulle caratteristiche essenziali dell'attività prestata, anche in termini di rischi e costi delle operazioni proposte, e rafforzando alcuni requisiti organizzativi e norme di condotta nella fase di ideazione e di offerta dei prodotti alla propria clientela nonché in tema di formazione degli addetti alla prestazione della consulenza in materia di investimenti.

MISURE TRANSITORIE

Le misure transitorie sulle riserve tecniche (MTRT) sono state introdotte dalla direttiva 2014/51/EU (cd. Omnibus II) per consentire una transizione graduale dal regime prudenziale previgente (c.d. Solvency I) al regime Solvency II, evitando che i nuovi requisiti producessero effetti indesiderati sulle imprese e sul mercato.

Le norme prevedono che le imprese di assicurazione, a partire dal 1° gennaio 2016 e fino al 31 dicembre 2031, possano, previa autorizzazione dell'Istituto, applicare alle riserve tecniche calcolate alla fine di ogni esercizio una deduzione transitoria, determinata come quota parte della differenza (positiva) tra l'importo delle riserve tecniche calcolate secondo il regime Solvency II alla data del 1° gennaio 2016 e quelle iscritte in bilancio alla data del 31 dicembre 2015 (Solvency I).

MOBILE HOST OPERATOR

Operatore di riferimento per la fornitura dei servizi di accesso alla rete radiomobile

ONE CLICK TO BUY

Approccio attraverso il quale velocizzare i funnel di acquisto di prodotti/servizi digitali, consentendo di minimizzare i classici step previsti, lato cliente, ed arrivare al completamento dei funnel in maniera semplificata. Attraverso alcune campagne personalizzate su tipologie di clienti noti, ad esempio, è possibile conoscerne le propensioni di acquisto e proporre, quindi, un percorso con dati prevalorizzati (es. dati anagrafici, dati di contatto, documento d'identità, IBAN): a questo punto, il cliente, se interessato, deve solo accettare e firmare il contratto con tecnica "point&click" (ossia senza dover inserire un OTP ricevuto via SMS).

OPEN BANKING

Condivisione di dati tra diversi attori dell'ecosistema bancario. Con l'entrata in vigore della direttiva europea sui pagamenti digitali (PSD2), le banche europee sono obbligate ad aprire le proprie API (Application Program Interface) a società del fintech (tecnologia applicata alla finanza) e altre aziende che si occupano di prodotti e servizi finanziari. Questo consente alle società esterne (le cosiddette terze parti) l'accesso ai dati di pagamento aumentando la competizione nel sistema.

OTP (ONE TIME PASSWORD)

La password usa e getta o codice monouso è un codice alfanumerico di sicurezza generato da un algoritmo, su richiesta dell'utente, per accedere a un sistema oppure per autorizzare specifiche transazioni, ad esempio nelle operazioni eseguite in home banking. È un sistema di autenticazione molto sicuro poiché il codice viene inviato direttamente su un dispositivo in possesso del titolare (SMS su cellulare, token, ecc) e una volta utilizzato non è più valido.

È un dispositivo dotato di schermo che consente di acquisire in maniera elettronica le firme grafometriche (registrando anche i dati biometrici non visibili, come ad esempio la pressione, il movimento e la velocità) e visualizzare codici QR Code.

PISP (Payment Initiation Service Providers)

Soggetti che, su espressa autorizzazione del cliente, prestano a favore dell'utente stesso il servizio di disposizione di ordini di pagamento; fungono da tramite tra la Banca ed il titolare del conto di pagamento - accessibile online - avviano il pagamento a favore di un terzo soggetto, beneficiario della disposizione.

POLIZZA IBRIDA – MULTIRAMO

Nei prodotti multiramo una parte del premio è investita in gestioni separate e determina la quota parte di capitale garantito, mentre una parte viene investita in fondi unitlinked, caratterizzati da asset allocation diversificate che mirano a cogliere opportunità di rendimento investendo in fondi legati all'andamento dei mercati finanziari.

POLIZZA UNIT LINKED

Polizza vita per la quale il rischio dell'investimento è supportato dall'assicurato e le cui prestazioni sono direttamente collegate a quote di organismi di investimento collettivo del risparmio o al valore di attivi contenuti in un fondo interno.

POS (POINT OF SALE – PUNTO VENDITA)

È il luogo telematico (costituito da un dispositivo per il pagamento automatico degli acquisti) dove avvengono le transazioni di pagamento, mediante carte di debito o di credito attraverso i relativi chip o bande magnetiche. Collegato al sistema bancario consente all'esercente di vedersi accreditate sul proprio conto corrente le somme e all'acquirente di saldare gli acquisti senza l'utilizzo del denaro fisico.

PSP (PRESTATORI DI SERVIZI DI PAGAMENTO)

Soggetti autorizzati a offrire servizi di pagamento: Banche, Poste Italiane (BancoPosta), istituti di pagamento e istituti di moneta elettronica (PostePay S.p.A.).

PREMI LORDI CONTABILIZZATI

Importo maturato durante il periodo di riferimento per i contratti di assicurazione, indipendentemente dal fatto

che tali importi siano stati incassati o che si riferiscano interamente o parzialmente ad esercizi successivi.

PREMI DI COMPETENZA

QR CODE (QUICK RESPONSE CODE – CODICE A

RISPOSTA RAPIDA)

È un tipo di codice a barre raffigurato da un quadrato con all'interno punti e righe di diversa grandezza. Attraverso apposite app, è possibile accedere a contenuti multimediali semplicemente inquadrando il QR Code con la fotocamera dello smartphone.

Si definisce ramo assicurativo una categoria nella quale è possibile classificare polizze afferenti la stessa, o similare, tipologia di rischio. Si distinguono due macro sezioni:

  • Ramo danni: riguarda le polizze che intervengono a risarcimento del cliente in caso di danni materiali e fisici, riguardanti beni personali, patrimonio, persona;

I contratti danni si suddividono nei seguenti rami:

  1. Infortuni (compresi gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali); prestazioni forfettarie; indennità temporanee; forme miste; persone trasportate;

  2. Malattia: prestazioni forfettarie; indennità temporanee; forme miste 3. Corpi di veicoli terrestri (esclusi quelli ferroviari): ogni danno subito da: veicoli terrestri automotori; veicoli terrestri non automotori;

  3. Corpi di veicoli ferroviari: ogni danno subito da veicoli ferroviari;

  4. Corpi di veicoli aerei: ogni danno subito da veicoli aerei;

  5. Corpi di veicoli marittimi, lacustri e fluviali: ogni danno subito da: veicoli fluviali; veicoli lacustri; veicoli marittimi;

  6. Merci trasportate (compresi merci, bagagli e ogni altro bene): ogni danno subito dalle merci trasportate o dai bagagli, indipendentemente dalla natura del mezzo di trasporto;

  7. Incendio ed elementi naturali: ogni danno subito dai beni (diversi dai beni compresi nei rami 3, 4, 5, 6 e 7) causato da: incendio; esplosione; tempesta; elementi naturali diversi dalla tempesta; energia nucleare; cedimento del terreno;

  8. Altri danni ai beni: ogni danno subito dai beni (diversi dai beni compresi nei rami 3, 4, 5, 6 e 7) causato dalla grandine o dal gelo, nonché da qualsiasi altro evento, quale il furto, diverso da quelli compresi al n. 8;

  9. Responsabilità civile autoveicoli terrestri: ogni responsabilità risultante dall'uso di autoveicoli terrestri (compresa la responsabilità del vettore); 11. Responsabilità civile aeromobili: ogni responsabilità risultante dall'uso di veicoli aerei (compresa la responsabilità del vettore;

  10. Responsabilità civile veicoli marittimi, lacustri e fluviali: ogni responsabilità risultante dall'uso di veicoli fluviali, lacustri e marittimi (compresa la responsabilità del vettore)

  11. Responsabilità civile generale: ogni responsabilità diversa da quelle menzionate ai numeri 10, 11 e 12;

  12. Credito: perdite patrimoniali derivanti da insolvenze; credito all'esportazione; vendita a rate; credito ipotecario; credito agricolo;

  13. Cauzione: cauzione diretta; cauzione indiretta; 16. Perdite pecuniarie di vario genere: rischi relativi all'occupazione; insufficienza di entrate (generale); intemperie; perdite di utili; persistenza di spese generali; spese commerciali impreviste; perdita di valore venale; perdita di fitti o di redditi; perdite commerciali indirette diverse da quelle menzionate precedentemente; perdite pecuniarie non commerciali; altre perdite pecuniarie;

  14. Tutela legale: tutela legale;

  15. Assistenza: assistenza alle persone in situazione di difficoltà.

  16. Ramo vita: vi rientrano le polizze stipulate al fine di garantire un capitale ai beneficiari prescelti indicati nel contratto di assicurazione, al verificarsi dell'evento oggetto della polizza (ad es. il decesso dell'assicurato nel caso di polizza caso morte)

Le polizze vita si suddividono ulteriormente in sei rami :

Ramo I - Le assicurazioni sulla durata della vita umana;

Ramo II - Le assicurazioni di nuzialità e di natalità;

Ramo III - Le assicurazioni, di cui ai rami I e II, le cui prestazioni principali sono direttamente collegate al valore di quote di organismi di investimento collettivo del risparmio o di fondi interni ovvero a indici o ad altri valori di riferimento;

Ramo IV - L'assicurazione malattia e l'assicurazione contro il rischio di non autosufficienza che siano garantite mediante contratti di lunga durata, non rescindibili, per il rischio di invalidità grave dovuta a malattia o a infortunio o a longevità;

Ramo V - Le operazioni di capitalizzazione;

Ramo VI - Le operazioni di gestione di fondi collettivi costituiti per l'erogazione di prestazioni in caso di morte, in caso di vita o in caso di cessazione o riduzione dell'attività lavorativa.

RE.PO. (REPURCHASE AGREEMENT)

Contratti pronti contro termine che consistono in una vendita di titoli a pronti e contestuale impegno di riacquisto a termine (per la controparte, in un simmetrico impegno di acquisto a pronti e vendita a termine).

Operazione con la quale un assicuratore (il riassicurato) – dietro corrispettivo – riduce la propria esposizione economica, sia su un rischio singolo (riassicurazione facoltativa), sia su un vasto numero di rischi (riassicurazione obbligatoria o per trattato), attraverso la cessione ad altra impresa assicuratrice (il riassicuratore) di parte degli impegni derivanti dai contratti di assicurazione.

RISCATTO

Diritto del contraente di interrompere anticipatamente il contratto, richiedendo la liquidazione della prestazione risultante al momento della richiesta e determinato in base alle condizioni contrattuali.

RISERVA PREMI

pag. 484 È pari alla somma della riserva per frazioni di premio, che comprende gli importi di premi lordi contabilizzati di competenza di esercizi successivi, e della riserva di rischi in corso, che si compone degli accantonamenti a copertura degli indennizzi e delle spese che superano la riserve per frazioni di premi.

SCT (SEPA CREDIT TRANSFER)

Strumento di pagamento che permette al debitore di disporre, tramite un ordine impartito alla propria Banca, un pagamento in euro a favore di un suo creditore nel caso in cui gli enti creditizi o le succursali dove risiedono i conti dell'Ordinante e del Beneficiario del bonifico (Banca dell'Ordinante e Banca del Beneficiario) siano entrambi situati in un Paese SEPA e abbiano aderito al servizio.

SDD (SEPA DIRECT DEBIT CORE)

Gli addebiti diretti SEPA sono un servizio di pagamento offerto dai Prestatori di Servizi di Pagamento utile per pagare in forma automatica le società o i privati che forniscono beni o erogano servizi sulla base di contratti che prevedono pagamenti di tipo ripetitivo e con scadenza predeterminata (es: pagamento utenze). Per effettuare pagamenti con addebito diretto SEPA, il cliente deve autorizzare la società che fornisce l'utenza o il servizio firmando un contratto di autorizzazione. La banca, ad ogni scadenza, eseguirà il pagamento addebitando gli importi sul conto del cliente senza chiedere ogni volta il suo consenso.

SHADOW ACCOUNTING

SIM M2M (MACHINE TO MACHINE)

Le SIM M2M si avvalgono della tecnologia che consente di integrare e far dialogare apparecchiature (anche di

tipologia diversa) installate a qualunque distanza tra loro attraverso dei sensori che inviano (o che acquisiscono) dati che vengono poi trasmessi ad un server centrale tramite una rete. Sono esclusivamente dedicate al traffico dati, l'area voce è completamente disabilitata e al suo posto vi è un modulo che consente sia il controllo che il poter controllare da remoto.

SPID - SISTEMA PUBBLICO DI IDENTITÀ DIGITALE

Il Sistema Pubblico d'Identità Digitale (SPID) è la soluzione italiana di Identità Digitale, gestita da AgID in coerenza con la normativa nazionale e con il regolamento europeo eIDAS. Il sistema SPID consente ai titolari di un'identità digitale (persone fisiche e persone giuridiche), rilasciata da un Gestore accreditato, di accedere con un unico set di credenziali ai servizi erogati da enti pubblici e privati aderenti. Poste Italiane è uno dei gestori d'Identità Digitale accreditati.

SOLVENCY RATIO

L'indice di Solvibilità è calcolato come rapporto tra i fondi propri ammissibili a copertura del requisito patrimoniale e il livello minimo regolamentare calcolato sulla base della normativa Solvency II.

TOUCHPOINT DIGITALI

Con il termine touchpoint si intende il punto di contatto e di relazione tra il Cliente/Prospect e l'Azienda. I touchpoint possono essere fisici (punto vendita, telefono, Sms e fax) e digitali (sito web, posta elettronica, social network, chat).

ULTRABROADBAND

Di tecnologia, apparecchio o linea di telecomunicazione che permettono l'accesso a Internet con velocità superiori a 30 Mbps, sia in download sia in upload. L'uso del termine tende a riferirsi alla velocità di picco e non a quella media effettivamente disponibile.

Gruppo Poste Italiane I bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2021

Relazione Finanziaria Annuale 2021

pag. 486

INDICE

I BILANCI DI POSTE ITALIANE AL 31 DICEMBRE 2021

1. PREMESSA488
2.
MODALITÀ
DI
PRESENTAZIONE
DEI
BILANCI,
METODOLOGIE
E
PRINCIPI
CONTABILI
APPLICATI 489
3. EVENTI DI RILIEVO INTERCORSI NELL'ESERCIZIO 525
4. GRUPPO POSTE ITALIANE – BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2021 531
5. POSTE ITALIANE SPA – BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2021602
6. ANALISI E PRESIDIO DEI RISCHI 679
7. FAIR VALUE DEGLI STRUMENTI FINANZIARI715
8. OPERAZIONI DI COPERTURA 722
9. PROCEDIMENTI IN CORSO E PRINCIPALI RAPPORTI CON LE AUTORITA'728
10. EVENTI O OPERAZIONI "SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI" 736
11. EVENTI O OPERAZIONI "ATIPICHE E/O INUSUALI"736
12. EVENTI DI RILIEVO SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO736
13. ULTERIORI INFORMAZIONI 739
14. RENDICONTO SEPARATO DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA AL 31 DICEMBRE 2021 757

1. PREMESSA

Poste Italiane SpA (di seguito anche la "Capogruppo"), società derivante dalla trasformazione dell'Ente Pubblico Poste Italiane disposta dalla Delibera del CIPE n. 244 del 18 dicembre 1997, ha sede legale in Roma (Italia), viale Europa n. 190.

Dal 27 ottobre 2015, le azioni di Poste Italiane sono quotate sul Mercato Telematico Azionario (MTA). Al 31 dicembre 2021 la Società è partecipata per il 35% da CDP, per il 29,3% dal MEF e, per la residua parte, da azionariato istituzionale ed individuale. L'attività di indirizzo e gestione su Poste Italiane SpA è esercitata dal MEF. Al 31 dicembre 2021, la Capogruppo possiede n. 5.232.921 azioni proprie (pari a circa lo 0,40% del capitale sociale).

L'attività del Gruppo Poste Italiane (di seguito anche il "Gruppo") consiste nell'espletamento del Servizio Universale Postale in Italia e nell'offerta di prodotti e servizi integrati di comunicazione, logistici, finanziari e assicurativi su tutto il territorio nazionale attraverso una rete di circa 13 mila Uffici Postali.

Le modalità di valutazione e rappresentazione del business del Gruppo sono ricondotte a quattro macroaree (cd. Settori operativi): (i) settore della Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione, (ii) settore dei Pagamenti e Mobile, (iii) settore dei Servizi finanziari e (iv) settore dei Servizi assicurativi.

Il Settore dei Servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione comprende oltre le attività della corrispondenza e dei pacchi anche quelle relative alla rete distributiva e alle funzioni corporate di Poste Italiane S.p.A. che operano a favore degli altri settori in cui opera il Gruppo.

Il Settore dei Servizi Pagamenti e Mobile comprende le attività di gestione dei pagamenti, dei servizi di monetica e dei servizi di telefonia mobile e fissa da parte della società Postepay SpA.

Il Settore dei Servizi Finanziari si riferisce alle attività del Patrimonio Bancoposta che comprendono la raccolta del risparmio, i servizi di pagamento (affidati in outsourcing al settore Pagamenti e Mobile), l'intermediazione in cambi, la promozione e il collocamento di finanziamenti da banche e altri intermediari finanziari abilitati, la prestazione di servizi di investimento e alle attività della BancoPosta Fondi SpA SGR.

Il Settore dei Servizi Assicurativi riguarda l'attività di Poste Vita SpA, operante nel settore assicurativo Vita principalmente dei Rami ministeriali I, III e V, e delle sue controllate dirette Poste Assicura SpA, operante nel settore Danni e Poste Welfare Servizi Srl che svolge attività strumentale al settore in commento.

La presente Sezione della Relazione Finanziaria Annuale (I bilanci di Poste Italiane) comprende il bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane, il bilancio separato di Poste Italiane SpA e il Rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta, riferiti all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 e redatti in euro, moneta corrente nell'economia in cui il Gruppo opera.

Il bilancio consolidato del Gruppo è costituito dallo Stato patrimoniale consolidato, dal Prospetto dell'utile (perdita) d'esercizio consolidato, dal Conto economico complessivo consolidato, dal Prospetto di movimentazione del Patrimonio netto consolidato, dal Rendiconto finanziario consolidato e dalle Note al Bilancio. Tutti i valori indicati nei prospetti contabili e nelle note sono espressi in milioni di euro, salvo diversamente indicato.

Il bilancio separato di Poste Italiane SpA è costituito dallo Stato patrimoniale, dal Prospetto dell'utile (perdita) d'esercizio, dal Conto economico complessivo, dal Prospetto di movimentazione del Patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario e dalle Note al Bilancio. I valori indicati nei prospetti contabili sono espressi in euro (salvo il Rendiconto finanziario che è espresso in migliaia di euro), mentre quelli indicati nelle note sono espressi in milioni di euro salvo diversamente indicato.

Per il bilancio consolidato e il bilancio separato sono previsti note comuni per la trattazione di tematiche identicamente riferite sia al Gruppo che a Poste Italiane SpA. Le tematiche in commento riguardano, nello specifico:

  • la modalità di presentazione del bilancio e i principi contabili adottati;

  • l'informativa sulle fonti e le modalità di determinazione del fair value;
  • l'informativa sui rischi finanziari e sulle operazioni di copertura;
  • la sintesi sui principali procedimenti in corso e rapporti con le Autorità;
  • e, in generale, talune ulteriori informazioni richieste dai principi contabili, la cui presentazione in un'unica sezione si è ritenuto permetta una migliore lettura (ad es. posizione finanziaria netta, dati salienti delle partecipazioni detenute, ecc.).

Al Rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta, redatto secondo le specifiche regole di presentazione dell'informativa finanziaria stabilite dalla normativa bancaria di riferimento, che costituisce parte integrante del bilancio separato di Poste Italiane SpA, è dedicata una trattazione distinta nell'ambito della presente Sezione.

2. MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DEI BILANCI, METODOLOGIE E PRINCIPI CONTABILI APPLICATI

2.1 CONFORMITA' AGLI IAS/IFRS

I conti annuali sono redatti secondo i princípi contabili internazionali International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dall'Unione Europea con il Regolamento Europeo (CE) n. 1606/2002 del 19 luglio 2002, nonché ai sensi del Decreto Legislativo n. 38 del 28 febbraio 2005 che ha disciplinato l'applicazione degli IFRS nell'ambito del corpo legislativo italiano.

Per IFRS si intendono tutti gli International Financial Reporting Standards, tutti gli International Accounting Standards (IAS), tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC), adottati dall'Unione Europea e contenuti nei relativi Regolamenti UE in vigore al 31 dicembre 2021, relativamente ai quali non sono state effettuate deroghe.

2.2 MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DEI BILANCI

I princípi contabili riflettono la piena operatività del Gruppo e di Poste Italiane SpA nel prevedibile futuro. Le società del Gruppo Poste Italiane, come entità in funzionamento, redigono il bilancio nel presupposto della continuità aziendale, anche tenuto conto delle prospettive economico finanziarie del Gruppo desunte dal Piano strategico "24SI" approvato il 18 Marzo 2021 e dei relativi aggiornamenti approvati dal Consiglio di Amministrazione il 22 marzo 2022.

Nello schema di Stato patrimoniale è stato adottato il criterio "corrente/non corrente"95. Nel Prospetto dell'utile (perdita) d'esercizio è stato adottato il criterio di classificazione basato sulla natura delle componenti di costo; il dettaglio relativo agli interessi attivi calcolati utilizzando il criterio dell'interesse effettivo, nonché degli utili e delle perdite derivanti dall'eliminazione contabile di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (di cui allo IAS 1 - Presentazione del bilancio paragrafo 82) è riportato nella sezione 4.3 Note al Conto economico. Il Rendiconto finanziario è stato redatto secondo il metodo indiretto96 .

I principi contabili e i criteri di rilevazione, valutazione e classificazione adottati nei presenti conti annuali sono uniformi a quelli di predisposizione dei conti annuali al 31 dicembre 2020.

95 Le attività correnti includono attività (come rimanenze e crediti commerciali) che vengono vendute utilizzate o realizzate come parte del normale ciclo operativo, anche quando non è previsto che esse siano realizzate entro dodici mesi dalla data di riferimento del bilancio (IAS 1 par. 68).

pag. 489 96 In base al metodo indiretto, il flusso finanziario netto derivante dall'attività operativa è determinato rettificando l'utile o la perdita d'esercizio dagli effetti delle operazioni di natura non monetaria, da qualsiasi differimento o accantonamento di precedenti o futuri incassi o pagamenti operativi e da elementi di ricavi o costi connessi con i flussi finanziari derivanti dall'attività di investimento o finanziaria.

L'informativa fornita nei presenti bilanci annuali nonché i principi contabili adottati sono conformi agli orientamenti e raccomandazioni degli organismi regolamentari e di vigilanza europei e degli standard setter (ESMA, CONSOB e IFRS Foundation) 97 pubblicate nel corso degli esercizi 2020 e 2021 al fine di fornire una linea guida nel contesto economico attuale, influenzato dalla pandemia ancora in corso. I riflessi contabili prodotti dal rispetto di tali raccomandazioni sono descritti nella sezione 2.4 - Uso di stime.

Nella redazione dei conti annuali si è tenuto conto delle disposizioni CONSOB contenute nella Delibera n. 15519 del 27 luglio 2006 e nella Comunicazione n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006.

Come previsto dalla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, negli schemi di Stato patrimoniale, Prospetto dell'utile (perdita) d'esercizio e Rendiconto finanziario sono evidenziati gli ammontari delle posizioni o transazioni con parti correlate. Inoltre, nel Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio sono rappresentati, ove esistenti e qualora di importo significativo, i proventi e oneri derivanti da operazioni non ricorrenti ovvero da fatti che non si ripetono frequentemente nel consueto svolgimento dell'attività. Informazioni di dettaglio in merito agli eventi ed operazioni non ricorrenti, inclusa la loro incidenza sulla situazione patrimoniale e finanziaria, sul risultato economico nonché sui flussi finanziari della società e/o del gruppo, sono fornite nel paragrafo "Eventi o operazioni significative non ricorrenti".

Si segnala, inoltre, che a partire dal 2021 il prospetto relativo all'indebitamento finanziario ESMA (in precedenza "posizione finanziaria netta ESMA") del Settore Operativo Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione, esposto nella "Nota 13 – Ulteriori informazioni", è stato modificato al fine di uniformarsi a quanto previsto dagli Orientamenti ESMA32-382-1138 e dal Richiamo di attenzione Consob n. 5/21 del 29 aprile 2021.

I valori esposti nei bilanci in commento sono confrontati con i corrispondenti valori dell'analogo periodo del precedente esercizio. A tal riguardo, si evidenzia che taluni dati riferiti all'esercizio in comparazione sono stati riclassificati anche per tenere conto di taluni fenomeni di rilevante impatto nell'esercizio in commento (Crediti d'imposta Legge n. 77/2020).

Ai sensi dell'art. 2447-septies del Codice Civile, a seguito della costituzione nell'esercizio 2011 del Patrimonio destinato esclusivamente all'esercizio dell'attività Bancoposta, i beni e i rapporti compresi in tale Patrimonio sono distintamente indicati nello Stato patrimoniale di Poste Italiane SpA, in apposito prospetto integrativo, e nelle relative note del bilancio.

Con riferimento all'interpretazione e applicazione dei princípi contabili internazionali di nuova pubblicazione o che sono stati oggetto di revisione, nonché per la trattazione degli aspetti fiscali98 le cui interpretazioni dottrinali e giurisprudenziali non possono ancora ritenersi esaustive, si è fatto riferimento ai prevalenti orientamenti della migliore dottrina in materia e alle indicazioni condivise con l'Amministrazione finanziaria nell'ambito della "cooperative compliance": eventuali futuri orientamenti e aggiornamenti interpretativi troveranno riflesso nei successivi esercizi, secondo le modalità di volta in volta previste dai princípi contabili di riferimento.

Infine, la Direttiva 2004/109/CE (la "Direttiva Transparency") e il Regolamento Delegato (UE) 2019/815 hanno introdotto l'obbligo per gli emittenti valori mobiliari quotati nei mercati regolamentati dell'Unione Europea di redigere la relazione finanziaria annuale in un formato elettronico unico di comunicazione (European Single Electronic Format), approvato da ESMA. Pertanto, per gli esercizi avviati a decorrere dal 1° gennaio 2021 è previsto che la relazione finanziaria annuale sia

97 Public statement ESMA32-63-951 del 25 marzo 2020 "Accounting implications of the COVID-19 outbreak on the calculation of expected credit losses in accordance with IFRS 9"; Documento IASB del 27 marzo 2020 "IFRS 9 and Covid-19 - Accounting for expected credit losses applying IFRS 9-Financial Instruments in the light of current uncertainty resulting from the covid-19 pandemic"; Public statement ESMA32-63-1186 del 29 ottobre 2021 "European common enforcement priorities for 2021 annual financial reports".

98 In relazione agli aspetti fiscali, l'Amministrazione Finanziaria ha fornito interpretazioni ufficiali sistematiche solo su alcuni degli effetti derivanti dalle disposizioni fiscali contenute nel D.Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005, nella Legge n. 244 del 24 dicembre 2007 (Legge Finanziaria 2008), e nel Decreto Ministeriale del 1° aprile 2009, di attuazione della Finanziaria 2008, in relazione alle numerose modifiche intervenute in tema di IRES e IRAP, mentre il Decreto del MEF dell'8 giugno 2011 contiene disposizioni di coordinamento tra i principi contabili internazionali adottati con regolamento UE ed entrati in vigore nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2009 e il 31 dicembre 2010, nonché regole di determinazione della base imponibile dell'IRES e dell'IRAP. Inoltre, ai nuovi principi sono applicate le regole contenute nei decreti fiscali di endorsement emanati dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, in applicazione di quanto previsto dalla Legge n. 10 del 26 febbraio 2011 (Decreto milleproroghe).

predisposta nel formato XHTML e che gli schemi del bilancio consolidato siano "marcati" con la tassonomia ESMA-IFRS, utilizzando un linguaggio informatico integrato (iXBRL).

2.3 PRINCIPI CONTABILI ADOTTATI

I conti annuali del Gruppo Poste Italiane sono stati redatti applicando il criterio del costo, salvo nei casi in cui è obbligatoria l'applicazione del criterio del fair value ("valore equo").

Di seguito si riportano i princípi contabili adottati all'interno del Gruppo Poste Italiane per la valutazione e rappresentazione delle principali voci di bilancio.

Immobili, impianti e macchinari

Gli Immobili, impianti e macchinari sono valutati al costo d'acquisto o di costruzione al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite di valore. Qualora ne ricorra la fattispecie, tale costo è incrementato per gli oneri direttamente correlati all'acquisto o alla costruzione di asset, inclusi - ove identificabile e misurabile - quelli relativi ai dipendenti coinvolti nella fase di relativa progettazione e/o predisposizione all'uso. Gli interessi passivi che il Gruppo dovesse sostenere per finanziamenti specificamente finalizzati all'acquisizione o costruzione di immobili, impianti e macchinari sono capitalizzati unitamente al valore di asset; tutti gli altri interessi passivi sono invece rilevati come oneri finanziari nel Conto economico dell'esercizio di competenza. Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni di natura ordinaria e/o ciclica sono direttamente imputati al Conto economico dell'esercizio di competenza. La capitalizzazione dei costi per l'ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi è effettuata nei limiti in cui essi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di un'attività, applicando il criterio del component approach, secondo il quale ciascuna componente suscettibile di un'autonoma valutazione della stimata vita utile e del suo valore è contabilizzata e ammortizzata distintamente.

Il valore di prima iscrizione è rettificato dall'ammortamento sistematico, calcolato a quote costanti dal momento in cui il cespite è disponibile e pronto all'uso, in funzione della stimata vita utile. I terreni non sono ammortizzati. Per il dettaglio in merito alla vita utile delle principali classi di Immobili, impianti e macchinari del Gruppo si rinvia alla Nota 2.4 – Uso di stime.

Gli immobili e i relativi impianti e macchinari fissi che insistono su terreni detenuti in regime di concessione o subconcessione, gratuitamente devolvibili all'ente concedente al termine della concessione stessa, sono iscritti, in base alla rispettiva natura, tra gli Immobili, impianti e macchinari e ammortizzati in quote costanti nel periodo più breve tra la vita utile del bene e la durata residua della concessione.

A ciascuna data di riferimento di bilancio, le Attività materiali sono analizzate al fine di identificare l'esistenza di eventuali indicatori di riduzione del loro valore (ai sensi dello IAS 36 – Riduzione di valore delle attività; al riguardo, si rimanda alla trattazione delle riduzioni di valore degli asset).

Gli utili e le perdite derivanti da cessioni o dismissioni di cespiti sono determinati per differenza fra il ricavo di vendita e il valore netto contabile dell'attività dismessa o alienata, e sono imputati al Conto economico del periodo di competenza.

Investimenti immobiliari

Gli Investimenti immobiliari riguardano immobili posseduti al fine di percepire canoni di locazione o conseguire un apprezzamento del capitale investito, o per entrambi i motivi, che generano pertanto flussi finanziari ampiamente indipendenti dalle altre attività. Agli investimenti immobiliari sono applicati i medesimi princípi e criteri adottati per gli Immobili, impianti e macchinari. Per il dettaglio in merito alla vita utile degli Investimenti immobiliari del Gruppo, si rinvia alla Nota 2.4 – Uso di stime.

Attività immateriali

Le Attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, identificabili e privi di consistenza fisica, controllabili e atti a generare benefíci economici futuri. Il valore di iniziale iscrizione è rettificato per gli ammortamenti cumulati, nei casi in cui è previsto un processo d'ammortamento, e per le eventuali perdite di valore.

In particolare, i Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere dell'ingegno, di licenze e di diritti simili sono valutati inizialmente al costo di acquisto. Tale costo è incrementato per gli oneri direttamente correlati all'acquisto o alla predisposizione all'utilizzo dell'asset. Gli interessi passivi che il Gruppo dovesse sostenere per finanziamenti specificamente finalizzati all'acquisto di Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere dell'ingegno, di licenze e di diritti simili sono capitalizzati unitamente al valore dell'asset; tutti gli altri interessi passivi sono invece rilevati come oneri finanziari nel Conto economico dell'esercizio di competenza. L'ammortamento ha inizio nel momento in cui l'attività è disponibile all'uso. Il piano di ammortamento prevede un metodo di ripartizione lineare, in modo da distribuire il costo sostenuto per l'acquisto del diritto lungo il periodo più breve tra quello di atteso utilizzo e la durata dei relativi contratti, a partire dal momento in cui il diritto acquisito diviene esercitabile.

Nell'ambito dei Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere dell'ingegno, di licenze e di diritti simili sono rilevati i costi direttamente associati alla produzione interna di prodotti software unici e identificabili e che genereranno benefíci economici futuri con orizzonte temporale superiore a un anno. I costi diretti includono – ove identificabile e misurabile – l'onere relativo ai dipendenti coinvolti nello sviluppo software. I costi sostenuti invece per la manutenzione dei prodotti software sviluppati internamente sono imputati al Conto economico nell'esercizio di competenza. L'ammortamento ha inizio nel momento in cui l'attività è disponibile all'uso e si estende, sistematicamente e in quote costanti, in relazione alla sua stimata vita utile (di norma in 3 anni). Gli eventuali costi di ricerca non sono mai capitalizzati.

Tra le attività immateriali del Gruppo, l'Avviamento è costituito dall'eccedenza del costo di acquisizione sostenuto rispetto al fair value netto alla data di acquisto di attività e passività che costituiscono aziende o rami aziendali. Se relativo alle partecipazioni valutate al Patrimonio netto, è incluso nel valore delle partecipazioni stesse. L'avviamento non è soggetto ad ammortamento sistematico, bensì al test periodico finalizzato a rilevare un'eventuale perdita per riduzione di valore (cd. impairment test, ai sensi dello IAS 36). Tale test viene effettuato con riferimento all'unità organizzativa generatrice dei flussi finanziari (di seguito anche cash generating unit o CGU) cui attribuire l'avviamento. La metodologia adottata per l'effettuazione del test e gli effetti contabili dell'eventuale riduzione di valore è descritta al paragrafo "Riduzione di valore di attività".

Contratti di leasing

Alla stipula del contratto, è valutata l'effettiva esistenza di una componente di leasing. Il contratto è, o contiene un leasing se in cambio di un corrispettivo conferisce il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività specificata per un periodo di tempo. L'attività è di norma specificata in quanto esplicitamente indicata nel contratto ovvero nel momento in cui è disponibile per essere utilizzata dal cliente. Il diritto di controllo è invece valutato in base al diritto di ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici derivanti dall'utilizzo dell'attività e al diritto di decidere sul relativo utilizzo. Nel corso della vita contrattuale, la valutazione iniziale è rivista solo a fronte di cambiamenti delle condizioni del contratto, con impatto sostanziale sul diritto di controllo dell'attività sottostante.

Se il contratto di leasing contiene anche una componente non leasing, quest'ultima viene separata e trattata secondo il principio contabile di riferimento. Tuttavia, nel caso in cui la separazione non sia conseguibile in base a criteri oggettivi, la componente di leasing e quella di non leasing sono sottoposte congiuntamente alla disciplina contabile del leasing.

Alla data di inizio del contratto è iscritto un diritto di utilizzo dell'asset oggetto di leasing, pari al valore iniziale della corrispondente passività di leasing, più i pagamenti dovuti prima o contestualmente alla data di decorrenza contrattuale (ad es. spese di agenzia). Successivamente tale diritto d'utilizzo è valutato al netto degli ammortamenti accumulati e delle

perdite di valore. L'ammortamento inizia alla data di decorrenza del leasing, e si estende nel più breve tra la durata contrattuale e la vita utile dell'asset sottostante.

La passività per il leasing è inizialmente iscritta al valore attuale dei canoni di leasing non pagati alla data di decorrenza contrattuale99 , attualizzati utilizzando il tasso di finanziamento marginale, definito per durata di finanziamento e per ciascuna società del Gruppo. Successivamente, la passività di leasing viene ridotta per riflettere i canoni di leasing pagati e incrementata per riflettere gli interessi sul valore che residua.

La passività per leasing viene rideterminata (con conseguente adeguamento del diritto d'uso) in caso di modifica:

  • della durata del leasing (ad es. nel caso di risoluzione anticipata del contratto, o di proroga della data scadenza);
  • della valutazione di un'opzione di acquisto dell'attività sottostante; in tali casi i pagamenti dovuti per il leasing saranno rivisti sulla base della durata rivista del leasing e per tener conto della variazione degli importi da pagare nel quadro dell'opzione di acquisto;
  • dei futuri pagamenti dovuti per il leasing, derivante da una variazione dell'indice o tasso utilizzato per determinare i pagamenti (es. ISTAT) ovvero per effetto di una ricontrattazione delle condizioni economiche.

Solo nel caso di una variazione significativa della durata del leasing o dei futuri pagamenti dovuti per il leasing, il valore residuo della passività di leasing viene rideterminato facendo riferimento al tasso di finanziamento marginale vigente alla data della modifica; in tutti gli altri casi, la passività di leasing è rideterminata utilizzando il tasso di sconto iniziale.

Qualora eventi o cambiamenti di situazione indichino che il valore di carico del diritto d'uso non possa essere recuperato, tale asset è sottoposto a verifica per rilevare eventuali perdite di valore secondo le disposizioni previste dal principio contabile di riferimento IAS 36 - Riduzione di valore delle attività.

Il Gruppo si avvale della facoltà concessa dal principio di non applicazione delle nuove disposizioni ai contratti di breve termine (con durata non oltre i dodici mesi) e a contratti in cui la singola attività sottostante sia di basso valore (fino a 5.000 euro); per tali contratti vengono rilevati i canoni di leasing a Conto economico in contropartita di debiti commerciali di breve termine.

Riduzione di valore di attività

A ciascuna data di riferimento di bilancio, le Attività materiali e immateriali con vita definita sono analizzate al fine di identificare l'esistenza di eventuali indicatori di riduzione del loro valore (ai sensi dello IAS 36). Se si manifesta la presenza di tali indicatori, si procede alla stima del valore recuperabile delle attività interessate. Il valore recuperabile di un'attività è il maggiore tra il suo fair value, ridotto dei costi di vendita, e il suo valore d'uso, laddove quest'ultimo è il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati per tale attività. Nel determinare il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati con un tasso di sconto che riflette la valutazione corrente di mercato del costo del denaro, rapportato al periodo dell'investimento e ai rischi specifici dell'attività. Il valore d'uso delle attività che non generano flussi finanziari indipendenti è determinato in relazione alla cash generating unit (CGU) cui tale attività appartiene.

Prescindendo dal riscontro di eventuali indicatori di riduzione di valore, viene effettuato l'impairment test almeno una volta l'anno per le seguenti specifiche attività:

attività immateriali con una vita utile indefinita o che non sono ancora disponibili: tale verifica può essere fatta in qualsiasi momento durante un esercizio, a patto che avvenga nello stesso momento ogni anno;

99 I pagamenti inclusi nella valutazione iniziale della passività per leasing comprendono:

- i pagamenti fissi, al netto di eventuali incentivi al leasing da ricevere;

- i pagamenti variabili dovuti per il leasing che dipendono da un indice o un tasso, valutati inizialmente utilizzando un indice o un tasso alla data di decorrenza (es. adeguamenti ISTAT);

- il prezzo di esercizio dell'opzione di acquisto, se il locatario ha la ragionevole certezza di esercitare l'opzione.

Non sono invece inclusi nel valore iniziale della passività per leasing i pagamenti variabili che non dipendono da un indice o da un tasso. Tali pagamenti sono rilevati come un costo nel prospetto di Conto Economico, nel periodo in cui l'evento o la condizione che genera l'obbligazione si verifica.

l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale.

L'eventuale riduzione di valore di un'attività/CGU, riscontrata nel caso e nella misura in cui il valore recuperabile risulti inferiore al valore di iscrizione in bilancio, viene immediatamente rilevata e imputata a Conto economico come svalutazione. In particolare, nel caso in cui l'eventuale impairment riguardi l'avviamento e risulti superiore al relativo valore di iscrizione in bilancio, l'ammontare residuo viene allocato alle attività incluse nella cash generating unit cui l'avviamento è attribuito, in proporzione al loro valore di carico100. Se, in un periodo successivo, vengono meno i presupposti per una svalutazione precedentemente effettuata, il valore contabile dell'attività/CGU, a eccezione dell'avviamento, è ripristinato con imputazione a Conto economico, nei limiti del valore netto di carico che l'attivo in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e fossero stati effettuati gli ammortamenti.

Partecipazioni

Nell'ambito del bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane, le partecipazioni in società controllate non significative (individualmente e in aggregato) e non consolidate, in società nelle quali il Gruppo ha un'influenza notevole, cd. "società collegate", e in società a controllo congiunto sono valutate con il metodo del Patrimonio netto. Si veda inoltre la nota 2.6 - Criteri e metodologie di consolidamento.

Nell'ambito del bilancio separato di Poste Italiane SpA, le partecipazioni in imprese controllate e collegate sono iscritte al costo (comprensivo dei costi accessori di diretta imputazione) rettificato per eventuali perdite di valore. In presenza di eventi che ne fanno presumere una riduzione, il valore delle partecipazioni in imprese controllate e collegate è oggetto di verifica di recuperabilità. Eventuali perdite di valore (ovvero successivi ripristini) sono rilevate nelle medesime modalità e limiti descritti per le Attività materiali e immateriali al paragrafo "Riduzione di valore di attività".

Strumenti finanziari

In conformità all'IFRS 9 – Strumenti finanziari, la classificazione delle attività e passività finanziarie è determinata al momento della loro iniziale rilevazione in contabilità, che avviene al relativo fair value, in funzione dello scopo per cui essi sono stati acquisiti. La data di rilevazione contabile degli acquisti e delle vendite di strumenti finanziari è determinata per categorie omogenee e corrisponde al momento in cui il Gruppo si impegna ad acquistare o vendere l'attività (data di negoziazione o Transaction date), ovvero, come nel caso dell'operatività del BancoPosta, alla data di regolamento (Settlement date) 101. Le variazioni di fair value intervenute tra la data di negoziazione e quella di regolamento sono in ogni caso riflesse in bilancio.

I crediti commerciali sono, invece, iscritti al prezzo di transazione ai sensi dell'IFRS 15 - Ricavi provenienti da contratti con i clienti.

Le Attività finanziarie sono classificate al momento della prima iscrizione in una delle seguenti categorie sulla base del modello di business definito per la gestione delle attività finanziarie e delle caratteristiche relative ai flussi finanziari contrattuali delle stesse:

Attività finanziarie valutate al Costo ammortizzato

Tale categoria accoglie le attività finanziarie possedute nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è il possesso finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali (business model Held to Collect - HTC) rappresentati unicamente da pagamenti, a determinate date, del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale (Solely Payments of Principal and Interest). Tali attività sono valutate al costo ammortizzato, ossia il valore a cui l'attività finanziaria è stata valutata

101 Ciò è possibile trattandosi di operazioni effettuate in mercati organizzati (c.d. regular way).

100 Laddove l'ammontare dell'eventuale rettifica di valore non fosse assorbito interamente dal valore contabile della attività/CGU, ai sensi dello IAS 36 nessuna passività è rilevata, a meno che non risulti integrata una fattispecie di passività prevista da principi contabili internazionali diversi dallo IAS 36.

al momento della rilevazione iniziale al netto dei rimborsi di capitale, aumentato o diminuito dall'ammortamento cumulato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo sulla differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza, dedotta qualsiasi riduzione di valore. Il modello di business all'interno del quale tali attività finanziarie sono classificate consente la possibilità di effettuare vendite; se le vendite non sono occasionali e non sono irrilevanti in termini di valore è necessario valutare la coerenza con il business model HTC.

Attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo (Other Comprehensive Income - OCI)

Tale categoria accoglie le attività finanziarie possedute nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita di attività finanziarie (business model Held to Collect and Sell - HTC&S) e i cui termini contrattuali prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (Solely Payments of Principal and Interest).

Tali attività finanziarie sono valutate al fair value e, fino a quando non sono eliminate contabilmente o riclassificate, gli utili o perdite da valutazione vengono rilevati nelle altre componenti di Conto economico complessivo. Fanno eccezione gli utili e le perdite per riduzione di valore e gli utili e le perdite su cambi, rilevati a Conto economico nell'esercizio di competenza. Se l'attività finanziaria è eliminata contabilmente, l'utile/(perdita) cumulato precedentemente rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo è riclassificato nel Conto economico.

All'interno di tale categoria sono compresi anche gli strumenti rappresentativi di capitale, che sarebbero altrimenti valutati al fair value rilevato a Conto economico, per i quali si è scelto irrevocabilmente di presentare le variazioni successive del fair value nelle altre componenti di Conto economico complessivo (FVTOCI option). Tale opzione prevede esclusivamente la rilevazione a Conto economico dei soli dividendi.

Attività finanziarie valutate al fair value rilevato a Conto economico

Tale categoria accoglie: (a) le attività finanziarie acquisite principalmente per essere rivendute nel breve termine (negoziazione); (b) le attività designate al momento della rilevazione iniziale, avvalendosi della fair value option; (c) le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con imputazione delle variazioni a Conto economico; (d) gli strumenti derivati, salvo la parte efficace di quelli designati come strumenti di copertura dei flussi di cassa cash flow hedge. Le attività finanziarie appartenenti alla categoria in oggetto sono valutate al fair value e le relative variazioni sono imputate a Conto economico. I derivati valutati al fair value con variazioni di valore imputate al Conto economico sono trattati come attività o passività, a seconda che il fair value sia positivo o negativo; i fair value positivi e negativi derivanti da operazioni in essere con la medesima controparte sono compensati in fase di collateralizzazione, ove previsto contrattualmente.

La classificazione come "correnti" o "non correnti" delle Attività finanziarie valutate al Costo ammortizzato e delle Attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo dipende dalla scadenza contrattuale dello strumento, posto che sono rilevate nelle attività correnti quelle il cui realizzo è atteso entro dodici mesi dalla data di riferimento del bilancio. Le Attività finanziarie valutate al fair value rilevato a Conto economico sono, invece, classificate come "correnti" se detenute per la negoziazione, oltre che se ne è prevista la cessione entro dodici mesi rispetto alla data di bilancio.

Per le Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e le Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo, le perdite attese sono rilevate nel risultato economico d'esercizio secondo un modello denominato "Expected Credit Losses (ECL)": (i) le perdite attese sulle Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono oggetto di accantonamento in un apposito fondo rettificativo (ii) le perdite attese sulle Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo, sono rilevate nel Conto economico in contropartita dell'apposita riserva di fair value iscritta nel patrimonio netto. Il metodo utilizzato è il "General deterioration model", per il quale:

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  • se alla data di riferimento del bilancio il rischio di credito relativo a uno strumento finanziario non è aumentato significativamente dalla rilevazione iniziale, le perdite attese sono determinate su un orizzonte temporale di 12 mesi (stage 1). Gli interessi sullo strumento sono calcolati sul valore contabile lordo o Gross Carrying Amount (costo ammortizzato al lordo dell'ECL);
  • se alla data di riferimento del bilancio il rischio di credito dello strumento finanziario è significativamente aumentato dopo la rilevazione iniziale, le perdite attese sono determinate lungo l'intera vita dello strumento finanziario (stage 2). Gli interessi sullo strumento sono calcolati sul valore contabile lordo o Gross Carrying Amount (costo ammortizzato al lordo dell'ECL);
  • gli strumenti che già alla rilevazione iniziale sono deteriorati, o che presentano obiettive evidenze di perdita alla data di bilancio, sono soggetti ad un impairment determinato sull'intera vita dello strumento finanziario. Gli interessi sono rilevati sul costo ammortizzato (stage 3) ossia sulla base del valore dell'esposizione – determinato in base al tasso di interesse effettivo – rettificato delle perdite attese.

Nel determinare se sia avvenuto un significativo incremento del rischio di credito, è necessario confrontare il rischio di default relativo allo strumento finanziario alla data di riferimento del bilancio con il rischio di default relativo allo strumento finanziario alla data della rilevazione iniziale. Vi è tuttavia la presunzione relativa che l'inadempimento si verifichi se l'attività finanziaria è scaduta da almeno 90 giorni, a meno che si disponga di informazioni ragionevoli e dimostrabili per attestare che sia appropriato adottare un criterio di default più tardivo. Relativamente ai crediti commerciali è prevista l'applicazione di un metodo semplificato di misurazione del fondo a copertura delle perdite attese, se tali crediti non contengono una significativa componente finanziaria ai sensi dell'IFRS 15. Il metodo semplificato si basa su una matrice di determinazione delle perdite storiche osservate.

Nella circostanza molto rara in cui l'entità decida di modificare il proprio business model, le attività finanziarie precedentemente contabilizzate sono riclassificate nella nuova categoria contabile; gli effetti della riclassifica sono rilevati solo prospetticamente, e non devono quindi essere rideterminati gli utili/perdite e interessi rilevati in precedenza. Di seguito sono descritti gli effetti derivanti dalle riclassifiche:

  • se l'attività finanziaria viene riclassificata dalla categoria al Costo ammortizzato a quella al fair value rilevato a Conto economico, il fair value dell'attività è rilevato alla data della riclassificazione. Gli utili o le perdite risultanti dalla eventuale differenza tra il precedente costo ammortizzato e il fair value sono rilevati direttamente a Conto economico;
  • se l'attività finanziaria viene riclassificata dalla categoria al fair value rilevato a Conto economico a quella al Costo ammortizzato, il fair value alla data della riclassificazione diventa il nuovo valore contabile lordo;
  • se l'attività finanziaria viene riclassificata dalla categoria al Costo ammortizzato a quella al fair value rilevato nelle Altre componenti di conto economico complessivo, il fair value è valutato alla data della riclassificazione. Gli utili o le perdite risultanti dall'eventuale differenza tra il precedente costo ammortizzato e il fair value sono rilevati nelle altre componenti di conto economico complessivo. Il tasso di interesse effettivo e la valutazione delle perdite attese su crediti non sono rettificati a seguito della riclassificazione;
  • se l'attività finanziaria viene riclassificata dalla categoria al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo a quella al Costo ammortizzato, l'utile (perdita) cumulato rilevato precedentemente nelle altre componenti di conto economico complessivo è eliminato dal patrimonio netto rettificando il fair value dell'attività finanziaria alla data della riclassificazione. Di conseguenza, l'attività finanziaria è valutata come se fosse sempre stata valutata al costo ammortizzato, non rettificando il tasso di interesse effettivo e la valutazione delle perdite attese;
  • se l'attività finanziaria viene riclassificata dalla categoria al fair value rilevato a Conto economico a quella al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo, è mantenuta la valutazione al fair value;
  • se l'attività finanziaria viene riclassificata dalla categoria al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo a quella al fair value rilevato a Conto economico continua ad essere valutata al fair value. L'utile (perdita)

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cumulato rilevato precedentemente nelle altre componenti di conto economico complessivo è riclassificato dal patrimonio netto a conto economico alla data della riclassificazione.

Le Attività finanziarie sono rimosse dallo Stato patrimoniale quando il diritto di ricevere i flussi di cassa dallo strumento si è estinto ovvero sono stati sostanzialmente trasferiti tutti i rischi e benefíci relativi allo strumento stesso o il relativo controllo. Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e dei benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. Infine, le attività cedute sono cancellate dal bilancio nel caso in cui venga mantenuto il diritto contrattuale a ricevere i flussi di cassa delle stesse, ma contestualmente venga assunta un'obbligazione contrattuale a pagare detti flussi ad un soggetto terzo, senza ritardo e solamente nella misura di quelli ricevuti.

In aggiunta, per le attività finanziarie deteriorate la cancellazione può avvenire a seguito di stralcio delle stesse (cosiddetto "write off"), a seguito della presa d'atto dell'insussistenza di ragionevoli aspettative di recupero (es. prescrizione)

Le Passività finanziarie, relative a finanziamenti, debiti commerciali e altre obbligazioni a pagare, sono valutate al costo ammortizzato, applicando il criterio del tasso effettivo di interesse. Se i flussi di cassa attesi si modificano ed esiste la possibilità di stimarli attendibilmente, il valore dei prestiti è ricalcolato per riflettere le modifiche sulla base del valore attuale dei nuovi flussi di cassa attesi e del tasso interno di rendimento inizialmente determinato. Le passività finanziarie sono classificate nelle passività correnti, salvo che si abbia un diritto incondizionato a differire il loro pagamento per almeno dodici mesi dopo la data di bilancio.

Quando obbligatoriamente previsto dal principio contabile (ad esempio in caso di strumenti derivati passivi) ovvero quando si decide irrevocabilmente di designare tali strumenti al fair value (fair value option), le passività finanziarie sono valutate al fair value rilevato a Conto economico. In quest'ultimo caso le variazioni di fair value attribuibili alla variazione del proprio rischio di credito (Own Credit Risk) sono rilevate direttamente a Patrimonio netto, a meno che tale trattamento non crei o ampli un'asimmetria contabile, mentre l'ammontare residuo delle variazioni di fair value delle passività sarà rilevato a Conto economico.

Le passività finanziarie vengono rimosse dal bilancio al momento in cui sono estinte o l'obbligazione specificata nel contratto è adempiuta, cancellata o scaduta.

Con riguardo alle operazioni in Hedge Accounting il Gruppo Poste Italiane si avvale della facoltà prevista dall'IFRS 9, e mantiene le preesistenti regole di contabilizzazione previste dallo IAS 39. In conformità a tale principio, alla data di stipula del contratto gli Strumenti derivati sono contabilizzati al fair value e, se non soddisfano i requisiti per la contabilizzazione quali strumenti di copertura, le variazioni del fair value rilevate successivamente alla prima iscrizione sono separatamente contabilizzate nel Conto economico dell'esercizio.

Se, invece, gli strumenti derivati soddisfano i requisiti per essere classificati come strumenti di copertura, le successive variazioni del fair value continuano a seguire le regole previste dallo IAS 39 - Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione di seguito indicate.

Di ciascuno strumento finanziario derivato qualificato per la rilevazione come strumento di copertura è documentata la sua relazione con l'oggetto di copertura, compresi gli obiettivi di gestione del rischio, la strategia di copertura e i metodi per la verifica dell'efficacia. La verifica dell'efficacia di ciascuna copertura è fatta sia al momento della designazione di ciascuno strumento derivato come strumento di copertura, sia durante la sua vita.

Fair value hedge102

Quando la copertura riguarda attività o passività iscritte in bilancio, ovvero riguarda un impegno irrevocabile non iscritto, sia la variazione di fair value dello strumento di copertura, sia la variazione di fair value dell'oggetto della copertura sono imputate al Conto economico. Quando la copertura non è perfettamente "efficace", ossia sono rilevate differenze tra le suddette variazioni, la parte non "efficace" rappresenta un onere o provento separatamente iscritto tra le componenti del reddito dell'esercizio.

Lo IAS 39 consente che l'oggetto di copertura dal fair value possa essere individuato non solo in una singola attività o passività finanziaria ma anche in un importo monetario, riveniente da una molteplicità di attività e passività finanziarie (o di loro porzioni), in modo che un insieme di contratti derivati possa essere utilizzato per ridurre le oscillazioni da fair value degli strumenti oggetto di copertura al modificarsi dei tassi di interesse di mercato (cd. copertura generica o macrohedging). Non possono essere oggetto di copertura generica importi netti rivenienti dallo sbilancio di attività e passività. Analogamente alle coperture classiche di fair value (microhedging), una copertura generica viene considerata altamente efficace se, sia all'inizio che durante la sua vita, i cambiamenti del fair value dell'importo monetario coperto sono compensati dai cambiamenti del fair value dei derivati di copertura, e se i risultati effettivi siano all'interno dell'intervallo richiesto dallo IAS 39.

Cash flow hedge103

Nel caso di cash flow hedge, le variazioni del fair value dello strumento derivato registrate successivamente alla prima rilevazione sono imputate, limitatamente alla sola quota efficace, a una specifica riserva di Patrimonio netto la cui movimentazione è rappresentata nelle Altre componenti di Conto economico complessivo (Riserva da cash flow hedge). Una copertura è in genere considerata altamente efficace se, sia all'inizio che durante la sua vita, i cambiamenti dei flussi di cassa attesi nel futuro per l'elemento coperto sono sostanzialmente compensati dai cambiamenti del fair value dello strumento di copertura. Quando la copertura non è perfettamente efficace, la variazione di fair value dello strumento di copertura, riferibile alla porzione inefficace dello stesso, è immediatamente rilevata nel Conto economico del periodo considerato.

Quando si manifestano gli effetti economici originati dall'oggetto della copertura, la riserva è imputata a Conto economico. In particolare, nel caso in cui la copertura è relativa a una programmata operazione altamente probabile (per esempio, acquisto a termine di titoli di debito a reddito fisso), la riserva è attribuita alle componenti positive o negative di reddito nell'esercizio o negli esercizi in cui le attività o le passività, successivamente iscritte e connesse alla citata operazione, influenzano il Conto economico (nell'es. a correzione del rendimento del titolo).

Se, durante la vita di uno strumento derivato, il manifestarsi dei flussi di cassa previsti e oggetto della copertura non è più ritenuto altamente probabile, la quota della Riserva da cash flow hedge relativa a tale strumento viene immediatamente attribuita al Conto economico dell'esercizio considerato. Viceversa, se lo strumento derivato è ceduto o non è più qualificabile come strumento di copertura "efficace", la Riserva da cash flow hedge sino a quel momento rilevata viene mantenuta quale componente del Patrimonio netto ed è imputata a Conto economico seguendo il criterio di imputazione sopra descritto, contestualmente al manifestarsi dell'operazione originariamente oggetto della copertura.

Operazioni di pronti contro termine

I titoli ricevuti nell'ambito di una operazione che contrattualmente prevede la successiva vendita e i titoli consegnati nell'ambito di una operazione che contrattualmente prevede il successivo riacquisto non sono, rispettivamente, registrati

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102 Copertura dell'esposizione alle variazioni di fair value di un'attività o passività rilevata o un impegno irrevocabile non iscritto che è attribuibile a un rischio particolare e potrebbe influenzare il Conto economico.

103 Copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi finanziari che è attribuibile a un particolare rischio associato a un'attività o passività rilevata o a una programmata operazione altamente probabile e che potrebbe influenzare il Conto economico.

o cancellati dai presenti bilanci. Di conseguenza, nel caso di titoli acquistati con accordo di rivendita, l'importo pagato viene rilevato come credito verso clientela o banche fra le Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato; nel caso di titoli ceduti con accordo di riacquisto, la passività è rilevata nei debiti verso banche o verso clientela, fra le Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato. Le operazioni descritte sono oggetto di compensazione se, e solo se, effettuate con la medesima controparte, hanno la medesima scadenza e la compensazione è prevista contrattualmente.

Crediti d'Imposta Legge n. 77/2020

Al fine di identificare il corretto trattamento contabile dei crediti acquistati in riferimento al decreto rilancio n. 34/2020 (poi convertito con Legge n. 77 del 17 luglio 2020), non essendo identificabile un framework contabile direttamente applicabile a tale fattispecie e nel rispetto di quanto previsto dallo IAS 8, si è proceduto a definire un accounting policy idonea a fornire un'informativa rilevante e attendibile volta a garantire una rappresentazione fedele della posizione finanziaria, reddituale e dei flussi di cassa e che rifletta la sostanza economica e non la mera forma dell'operazione. Sulla base delle analisi svolte e dei documenti pubblicati dai principali organismi di vigilanza italiani (Documento congiunto Banca d'Italia, IVASS e CONSOB104), sebbene alla fattispecie non sia direttamente applicabile la definizione di attività finanziaria presente nello IAS 32, è stato sviluppato un modello contabile basato sull'IFRS 9 dal momento che:

  • all'inception sorge, nel bilancio del cessionario, un asset così come definito dal Conceptual Framework
  • il loro utilizzo può essere effettuato per compensare un debito usualmente estinto in denaro (debiti di imposta), nonché essere scambiati con altre attività finanziarie a condizioni che possono essere potenzialmente favorevoli all'entità
  • può essere identificato un business model (Hold to Collect, Hold to Collect and Sell o altri modelli di business)

Di conseguenza, alla data di acquisto i crediti sono iscritti al loro fair value (coincidente con il prezzo pagato) e valutati successivamente al costo ammortizzato oppure al Fair value con variazioni di valore rilevate nelle Altre componenti di Conto economico complessivo a seconda del business model identificato (rispettivamente Hold to Collect oppure Hold to Collect and Sell).

Classificazione dei crediti e debiti del Patrimonio BancoPosta

I crediti e i debiti del Patrimonio BancoPosta sono considerati aventi natura di attività e passività finanziarie se attinenti alle attività caratteristiche di raccolta e impiego del Bancoposta, ovvero ai servizi delegati dalla clientela. Le contropartite dei costi e dei ricavi operativi, se non liquidate o ricondotte a forma propria secondo quanto previsto dalla Circolare della Banca d'Italia n. 272 del 30 luglio 2008 - Matrice dei conti, sono iscritte nell'ambito dei debiti e crediti commerciali.

Own use exemption

I principi previsti per la rilevazione e valutazione degli strumenti finanziari sono applicati anche ai contratti derivati di acquisto e vendita di elementi non finanziari che possono essere regolati tramite disponibilità liquide o altri strumenti finanziari, ad eccezione di quei contratti che sono stati sottoscritti e continuano a essere posseduti per la consegna di un elemento non finanziario secondo le esigenze di acquisto, vendita o uso della società che li stipula (cd. Own use exemption). Tale eccezione è applicata se le condizioni di seguito riportate sono rispettate:

  • vi sia la consegna fisica del bene oggetto del contratto;
  • non vi sia la possibilità di compensare le transazioni di acquisto e vendita;
  • l'operazione deve essere effettuata sulla base delle aspettative di acquisto e/o vendita o per esigenze d'uso.

pag. 499 104 Banca d'Italia, Consob e IVASS hanno pubblicato in data 5 gennaio 2021 il documento n. 9 del Tavolo di coordinamento in materia di applicazione degli IAS/IFRS "Trattamento contabile dei crediti d'imposta connessi con i Decreti Legge "Cura Italia" e "Rilancio" acquistati a seguito di cessione da parte dei beneficiari diretti o di precedenti acquirenti".

Imposte

Le Imposte correnti IRES e IRAP sono calcolate sulla base della migliore stima del reddito imponibile dell'esercizio e della normativa di riferimento, applicando le aliquote fiscali vigenti. Le Imposte differite attive e passive sono calcolate a fronte di tutte le differenze temporanee che emergono tra il valore fiscale di un'attività o passività e il relativo valore contabile, sulla base delle aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte. Fanno eccezione a tale principio le imposte differite relative a differenze temporanee rivenienti dalle partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, nel caso in cui il Gruppo sia in grado di controllare i loro tempi di annullamento o è probabile che le differenze non si annullino (IAS 12 paragrafi 39 e 40). Inoltre, in conformità con lo IAS 12, a fronte dell'avviamento che deriva da un'aggregazione aziendale non sono rilevate passività fiscali differite. Le imposte differite attive sono iscritte nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate.

Le imposte correnti e differite sono imputate al Conto economico, a eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate al Patrimonio netto; in tal caso l'effetto fiscale è imputato direttamente alla specifica voce del Patrimonio netto. Le attività e le passività fiscali, nonché quelle differite relative alle imposte sul reddito, sono compensate quando esse sono applicate dalla medesima autorità fiscale sullo stesso soggetto passivo d'imposta, che ha il diritto legalmente esercitabile di compensare gli importi rilevati e che intende esercitare tale diritto. Pertanto, la passività fiscale in maturazione in periodi intermedi più brevi di quello di imposta, ancorché iscritta nei debiti, non è compensata con i corrispondenti crediti per acconti versati o ritenute subite.

La fiscalità del Gruppo e la sua rappresentazione contabile tengono conto degli effetti derivanti dall'adesione di Poste Italiane SpA all'istituto del Consolidato Fiscale Nazionale, per il quale è stata esercitata l'opzione a norma di legge unitamente alle seguenti società controllate: Poste Vita SpA, SDA Express Courier SpA, Poste Air Cargo Srl, Postel SpA, Europa Gestioni Immobiliari SpA, Poste Welfare Servizi Srl, Poste Assicura SpA, BancoPostaFondi SpA SGR, PostePay SpA, Poste Insurance Broker Srl, MLK Deliveries SpA, Indabox Srl e Nexive Network Srl. La materia è disciplinata da un Regolamento di Gruppo basato sul principio della neutralità e della parità di trattamento, con il quale si intende garantire che le società che aderiscono al consolidamento fiscale non siano in alcun modo penalizzate dalla sua istituzione. In particolare, con l'adozione del Consolidato Fiscale, la posizione debitoria della Capogruppo nei confronti dell'Erario è determinata a livello consolidato sulla base del carico fiscale o delle perdite fiscali di ciascuna società aderente, tenuto conto anche delle ritenute da esse subite e degli acconti versati. Poste Italiane SpA iscrive il proprio debito per IRES, eventualmente rettificato per tenere conto degli effetti (positivi o negativi) derivanti dalle rettifiche di consolidamento fiscale. Quando le diminuzioni o gli aggravi d'imposta derivanti da tali rettifiche sono da attribuire alle società che aderiscono al Consolidato, Poste Italiane SpA attribuisce alle suddette società le diminuzioni o gli aggravi d'imposta. Il beneficio economico derivante dalla compensazione delle perdite fiscali, cedute alla consolidante dalle società aderenti al Consolidato Fiscale, è riconosciuto integralmente da Poste Italiane SpA. Le imposte e tasse non correlate al reddito sono incluse tra gli Altri costi e oneri.

Rimanenze

Le Rimanenze di magazzino sono valutate al minore tra costo d'acquisto o produzione e valore netto di realizzo. Relativamente ai beni fungibili e alle merci destinate alla vendita, il costo è determinato con il metodo del costo medio ponderato, mentre per i beni non fungibili il costo di riferimento è quello specifico sostenuto al momento dell'acquisto. A fronte dei valori così determinati, ove necessario, sono effettuati accantonamenti per tenere conto delle rimanenze obsolete o a lenta rotazione. Quando vengono meno le circostanze che precedentemente avevano causato la rilevazione dei sopra indicati accantonamenti, o quando vi sono chiare indicazioni di un aumento nel valore netto di realizzo, gli accantonamenti sono stornati in tutto o in parte, nella misura in cui il nuovo valore contabile sia il minore tra costo di acquisto o produzione e il valore netto di realizzo alla data di riferimento del bilancio. Le attività non sono invece rilevate

nello Stato patrimoniale quando è stata sostenuta una spesa per la quale, alla luce delle migliori informazioni disponibili alla data di redazione del bilancio, è ritenuto improbabile che i benefici economici affluiranno al Gruppo successivamente alla chiusura dell'esercizio.

Per le unità immobiliari destinate alla vendita105, qualora presenti, il costo è rappresentato dal fair value di ciascun singolo bene al momento dell'acquisto, incrementato di eventuali oneri accessori direttamente imputabili all'acquisizione, mentre il valore netto di realizzo è determinato sulla base del prezzo stimato di vendita in normali condizioni di mercato, al netto dei costi diretti di vendita.

Le commesse su ordinazione di terzi, di durata pluriennale, sono valutate con il metodo della percentuale di completamento, determinata utilizzando il criterio del costo sostenuto (cost to cost) 106. .

Certificati ambientali (Quote di emissione)

Con riferimento alle imprese del Gruppo interessate dalla relativa disciplina107, i Certificati ambientali (o Quote di emissione) rappresentano uno strumento di incentivazione nella riduzione di emissioni di gas a effetto serra, introdotto nel sistema normativo italiano ed europeo dal Protocollo di Kyoto, con l'obiettivo di realizzare un miglioramento delle tecnologie utilizzate nella produzione di energia e nei processi industriali.

Il sistema comunitario European Emission Trading System, istituito per la gestione e lo scambio delle quote di emissione, fissa un limite massimo per le emissioni di gas a effetto serra da prodursi nel corso di un anno a livello europeo, cui corrisponde il rilascio a titolo gratuito, da parte delle autorità nazionali competenti, di un determinato numero di quote di emissione. Nel corso dell'anno, a seconda delle effettive emissioni di gas a effetto serra prodotte rispetto ai limiti massimi consentiti, ciascuna azienda ha facoltà di vendere ovvero acquistare a titolo oneroso quote di emissione sul mercato.

In conformità a quanto disciplinato dall'OIC "Le quote di emissione di gas a effetto serra", oltre che alla best practice di riferimento per i principali IAS adopter il trattamento contabile è quello che segue.

Il rilascio gratuito delle quote di emissione comporta l'impegno a produrre, nell'anno di riferimento, un quantitativo di emissioni di gas a effetto serra proporzionale alle quote di emissione ricevute: di tale impegno, commisurato al valore di mercato delle quote di emissione al momento dell'assegnazione, è data informativa nelle note al bilancio. A fine anno, l'impegno è ridotto o azzerato in proporzione alle emissioni di gas a effetto serra effettivamente prodotte e l'eventuale relativo valore residuo, se presente, è indicato nelle Ulteriori informazioni del Bilancio. L'acquisto a titolo oneroso o la vendita di quote di emissione sono rilevati nel Conto economico dell'esercizio in cui hanno luogo. A fine anno, eventuali quote di emissione in surplus derivanti da acquisti a titolo oneroso sono rilevate tra le rimanenze finali al minore tra il costo e il valore netto di realizzo. Eventuali quote di emissione in surplus derivanti da assegnazioni gratuite non rilevano ai fini del computo delle rimanenze finali. In caso di eventuali quote di emissione in deficit l'onere e la corrispondente passività sono rilevati al termine dell'esercizio di competenza al valore di mercato.

Aggregazioni aziendali

Le operazioni di aggregazioni aziendali sono rilevate utilizzando il metodo dell'acquisizione (acquisition method). Il corrispettivo trasferito in un'aggregazione aziendale è pari alla somma dei fair value, alla data di acquisizione, delle attività

105 Si tratta di unità immobiliari detenute dalla società EGI SpA, non iscritte negli Investimenti Immobiliari perché acquisite per la vendita o alla stessa successivamente destinate.

106 Secondo tale criterio i costi effettivi sostenuti a una certa data sono rapportati ai costi totali stimati. La percentuale così calcolata viene applicata al totale dei ricavi stimati, ottenendo il valore da attribuire ai ricavi maturati alla data.

107 La società controllata Poste Air Cargo Srl.

trasferite, delle passività sostenute, nonché delle eventuali interessenze emesse dall'acquirente. I costi direttamente attribuibili all'operazione sono rilevati a Conto economico.

Il corrispettivo trasferito è allocato rilevando le attività, le passività e le passività potenziali identificabili dell'acquisita ai relativi fair value alla data di acquisizione.

È rilevata come Avviamento ed iscritta tra le Attività immateriali l'eventuale eccedenza positiva tra:

  • la somma del corrispettivo trasferito, valutato al fair value alla data di acquisizione, dell'importo di qualsiasi partecipazione di minoranza, e, in caso di aggregazioni aziendali realizzate in più fasi, del fair value alla data di acquisizione delle interessenze nell'acquisita precedentemente possedute dall'acquirente; e
  • il valore netto degli importi, alla data di acquisizione, delle attività acquisite e delle passività assunte identificabili nell'acquisita valutate al fair value.

In caso di differenza negativa, tale eccedenza rappresenta l'utile derivante da un acquisto a condizioni favorevoli e viene rilevata a Conto economico.

Qualora in sede di redazione del bilancio il fair value delle attività, delle passività e delle passività potenziali derivanti dall'operazione possa essere determinato solo provvisoriamente, l'aggregazione aziendale è rilevata utilizzando tali valori provvisori. Le eventuali rettifiche, derivanti dal completamento del processo di valutazione, sono rilevate con effetto retroattivo entro dodici mesi dalla data di acquisizione.

Nel caso di aggregazione aziendale realizzata in più fasi, le interessenze detenute in precedenza nell'acquisita sono rimisurate al fair value alla nuova data di acquisizione e l'eventuale differenza (positiva o negativa) è rilevata a Conto economico o nel Conto economico complessivo se appropriato.

Cassa e depositi BancoPosta

Il denaro e i valori in cassa presso gli Uffici Postali e i depositi bancari funzionali alle attività del Patrimonio BancoPosta sono esposti separatamente dalle Disponibilità liquide e mezzi equivalenti in quanto rivenienti dalla raccolta assoggettata a vincolo di impiego, o da anticipazioni concesse dalla Tesoreria dello Stato per garantire l'operatività degli Uffici Postali. Tali disponibilità non possono essere utilizzate per fini diversi dall'estinzione delle obbligazioni contratte con le operazioni indicate.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le Disponibilità liquide e mezzi equivalenti includono prevalentemente la cassa, i depositi a vista presso le banche, le somme che al 31 dicembre 2021 risultano temporaneamente depositate dalla Capogruppo presso il MEF e altri investimenti a breve termine prontamente liquidabili (trasformabili in disponibilità liquide entro novanta giorni dalla data di acquisto). Eventuali scoperti di conto corrente sono iscritti nelle passività correnti.

Attività non correnti (o gruppi in dismissione) classificate come possedute per la vendita e attività operative cessate (discontinued operations)

In conformità all'IFRS 5, le attività non correnti, i gruppi in dismissione e eventuali discontinued operations sono valutati al minore tra il loro valore contabile e il rispettivo fair value, al netto dei costi di vendita.

Quando è previsto che, con elevata probabilità, il valore contabile di un'attività non corrente, o di un gruppo in dismissione, siano recuperati, nelle loro condizioni attuali, principalmente con un'operazione di vendita o altra forma di dismissione, anziché con il loro uso continuativo, e la transazione avrà verosimilmente luogo nel breve termine, l'attività, o il gruppo in dismissione, sono classificati come posseduti per la vendita e per la dismissione nelle apposite voci dello Stato patrimoniale. L'operazione è ritenuta altamente probabile, quando il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, o, per quanto di competenza, di una entità controllata, si è impegnato in un programma per la dismissione dell'attività (o del gruppo in dismissione), e sono state avviate le attività per individuare un acquirente e completare il programma. Le

operazioni di vendita comprendono le permute di attività non correnti con altre attività non correnti laddove lo scambio abbia sostanza commerciale.

Le attività non correnti e le attività nette dei gruppi in dismissione possedute per la vendita e la dismissione costituiscono discontinued operations se, alternativamente: i) rappresentano un importante ramo autonomo di attività o area geografica di attività, ii) fanno parte di un unico programma coordinato di dismissione di un importante ramo autonomo di attività o un'area geografica di attività, ovvero, iii) sono una controllata acquisita esclusivamente in funzione di una rivendita. I risultati delle discontinued operations, nonché l'eventuale plusvalenza/minusvalenza realizzata a seguito della dismissione, sono indicati distintamente nel Conto economico in un'apposita voce, al netto dei relativi effetti fiscali. I valori economici delle discontinued operations sono indicati anche per gli esercizi posti a confronto.

Qualora l'impegno al programma di dismissione sia assunto dopo la data di chiusura del bilancio d'esercizio, e/o l'attività o il gruppo in dismissione possono essere oggetto della transazione solo in condizioni diverse da quelle attuali, la riclassifica non ha luogo e viene fornita adeguata informativa.

Se, successivamente alla data di redazione del bilancio, un'attività (o gruppo in dismissione) non soddisfa più i criteri per essere classificata come posseduta per la vendita, la stessa dovrà essere oggetto di riclassifica previa valutazione al minore tra:

  • il valore contabile prima che l'attività (o gruppo in dismissione) fosse classificata come posseduta per la vendita, rettificato per tutti gli ammortamenti, svalutazioni o ripristini di valore che sarebbero stati altrimenti rilevati se l'attività (o il gruppo in dismissione) non fosse stata classificata come posseduta per la vendita;
  • la somma recuperabile calcolata alla data in cui è stata presa la decisione successiva di non vendere.

Qualsiasi rettifica necessaria del valore contabile di un'attività non corrente che cessa di essere classificata come posseduta per la vendita è inclusa nell'utile (perdita) d'esercizio derivante dalle attività operative in esercizio (continuing operations) nel periodo in cui i criteri per essere classificata come posseduta per la vendita non sono più soddisfatti. Se una singola attività o passività è rimossa da un gruppo in dismissione classificato come posseduto per la vendita, le rimanenti attività e passività del gruppo in dismissione da vendere continuano a essere valutate come un unico gruppo soltanto se lo stesso soddisfa i criteri per essere classificato come posseduto per la vendita.

Patrimonio netto

Capitale sociale

Il Capitale sociale è rappresentato dal capitale sottoscritto e versato di Poste Italiane SpA. I costi strettamente correlati all'emissione di nuove azioni sono imputati in riduzione del Capitale sociale, al netto dell'eventuale effetto fiscale differito.

Azioni Proprie

Le azioni proprie sono rilevate al costo e iscritte a riduzione del patrimonio netto. Gli effetti derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati nel patrimonio netto.

Obbligazioni ibride

Le obbligazioni subordinate ibride perpetue sono classificate nei bilanci in commento come strumenti di equity, tenuto conto della circostanza che la Società emittente ha il diritto incondizionato di differire, fino alla data del proprio scioglimento o liquidazione, il rimborso del capitale e il pagamento delle cedole. Pertanto, l'importo ricevuto dai sottoscrittori di tali strumenti, al netto dei relativi costi di emissione, è rilevato ad incremento del patrimonio netto di Gruppo; di converso, i rimborsi del capitale e i pagamenti delle cedole dovute (al momento in cui sorge la relativa obbligazione contrattuale) sono rilevati a decremento del patrimonio netto.

Riserve

Sono costituite da riserve di capitale o di utili. Includono, tra le altre, la Riserva per il Patrimonio BancoPosta che costituisce le dotazioni iniziale e successive del Patrimonio destinato, giuridicamente autonomo, del Bancoposta, la Riserva legale della Capogruppo, la Riserva da fair value relativa alle partite contabilizzate con tale criterio con contropartita nel Patrimonio netto, la Riserva da cash flow hedge relativa alla rilevazione della quota "efficace" delle coperture in essere alla data di riferimento del bilancio e la Riserva di conversione che accoglie le differenze cambio da conversione, nella moneta di presentazione, dei bilanci delle società consolidate che operano con valuta funzionale diversa dall'euro.

Risultati portati a nuovo

Riguardano i risultati economici dell'esercizio in corso e degli esercizi precedenti, per la parte non distribuita né imputata a riserva o a copertura di perdite, gli utili e le perdite attuariali derivanti dal calcolo della passività per TFR, nonché i trasferimenti da altre riserve di patrimonio quando viene meno il vincolo al quale erano sottoposte. Nel Bilancio consolidato, inoltre, la voce accoglie eventuali effetti derivanti da operazioni con azionisti di minoranza.

Contratti assicurativi

I principi e i criteri di classificazione e valutazione di seguito esposti si riferiscono specificamente all'operatività delle compagnie assicurative del Gruppo Poste Italiane.

I contratti sono distinti e valutati in base alla prevalenza della loro natura fra assicurativi e finanziari. I contratti emessi dalla compagnia Poste Vita SpA sono relativi ai Rami Vita. Dal 2010 è operativa nei Rami Danni la compagnia Poste Assicura SpA.

Secondo le disposizioni dell'IFRS 4, sono considerati assicurativi quei contratti che trasferiscono un rischio assicurativo significativo. Tali contratti sono contabilizzati e valutati secondo i principi utilizzati per la redazione del bilancio civilistico osservando le disposizioni normative e i regolamenti applicabili108 .

Un rischio assicurativo è significativo se, e soltanto se, un evento assicurato potrebbe indurre l'assicuratore a corrispondere benefici economici aggiuntivi significativi in una qualsiasi circostanza, escluse quelle che non hanno alcun effetto identificabile sull'aspetto economico dell'operazione; ciò anche se l'evento assicurato è estremamente improbabile. Il principio contabile di riferimento non fornisce indicazione specifica in merito al livello di significatività, pertanto rimane a carico delle compagnie assicurative del Gruppo la definizione di una soglia oltre la quale l'esborso aggiuntivo nel caso in cui si verifichi l'evento assicurato possa generare il trasferimento di un rischio assicurativo significativo109 .

La separazione di un contratto, classificato come assicurativo, in componente di deposito e componente assicurativa è obbligatoria in alcune circostanze e facoltativa in altre. In caso di separazione, che può avvenire solo nel rispetto di determinate condizioni, la componente di deposito rientra nell'ambito di applicazione dell'IFRS 9, mentre la componente assicurativa rientra nell'ambito di applicazione dell'IFRS 4. Le compagnie assicurative del Gruppo non effettuano tale disaggregazione.

I criteri di classificazione e valutazione delle principali fattispecie esistenti nel Gruppo sono i seguenti.

Contratti classificati come assicurativi in base alle disposizioni dell'IFRS 4: si riferiscono alle polizze Vita di Ramo I, Ramo V, alle polizze di Ramo III qualificate come contratti assicurativi e ai contratti dei Rami Danni. Tali prodotti sono classificati tra i ricavi e rilevati nel modo che segue:

108 Nel dettaglio si fa riferimento alle disposizioni previste dai Decreti Legislativi n. 173/2997 e n. 209/2005 nonché dai Regolamenti ISVAP n. 16, n. 21 e n. 22 (modificato ed integrato dal provvedimento ISVAP del 29 gennaio 2010 n. 2771, dal provvedimento ISVAP del 17 novembre 2010 n. 2845 e dal provvedimento IVASS del 6 dicembre 2016 n. 53).

109 Tale soglia, definita aggregando i singoli contratti in categorie omogenee in base alla natura del rischio trasferito alla Compagnia, è stata identificata dal Consiglio d'Amministrazione di Poste Vita SpA in misura pari al 5%.

  • i premi, contabilizzati al momento della sottoscrizione, vengono iscritti tra le componenti positive di reddito; comprendono, al netto degli annullamenti, gli importi maturati nell'esercizio per premi annuali, unici o pluriennali, derivanti da contratti di assicurazione in essere alla data di bilancio;
  • a fronte delle componenti positive di reddito dovute ai premi, è accantonato alle riserve tecniche l'importo degli impegni verso gli assicurati, calcolati analiticamente per ciascun contratto con il metodo prospettico, sulla base di assunzioni attuariali appropriate per fronteggiare tutti gli impegni in essere. Le variazioni delle riserve tecniche e gli oneri relativi ai sinistri sono iscritti con il relativo segno tra le componenti positive di reddito.

Contratti relativi alle Gestioni separate e contenenti un elemento di partecipazione discrezionale agli utili110 (c.d. DPF, Discretionary Participation Feature come definito nell'Appendice A all'IFRS 4): l'IFRS 4 rimanda, come illustrato in precedenza, alla disciplina contabile prevista dai principi nazionali; trattasi, in particolare, di contratti classificati come "finanziari", ma contabilizzati come "assicurativi" con le seguenti modalità:

  • i premi, la variazione delle riserve tecniche e gli oneri relativi ai sinistri sono rilevati in modo analogo a quanto previsto per i contratti assicurativi sopra descritti;
  • le quote di utili e perdite da valutazione di competenza degli assicurati sono loro attribuite e rilevate nelle riserve tecniche (passività differite verso gli assicurati) secondo il meccanismo dello shadow accounting (IFRS 4.30).

La tecnica di calcolo utilizzata per l'applicazione del metodo dello shadow accounting si basa sulla determinazione del rendimento prospettico di ogni Gestione separata, tenendo conto di un ipotetico realizzo delle plusvalenze e minusvalenze latenti lungo un orizzonte temporale coerente con le caratteristiche delle attività e passività presenti nel portafoglio. Per la determinazione della quota da rilevare nella specifica passività differita verso gli assicurati si tiene conto altresì, per ciascuna Gestione separata, delle clausole contrattuali, dei livelli di minimo garantito a suo tempo concessi e delle eventuali garanzie finanziarie offerte.

Fondi per rischi e oneri

I Fondi per rischi e oneri sono iscritti a fronte di perdite e oneri di natura determinata, di esistenza certa o probabile, dei quali, tuttavia, non sono determinabili l'ammontare o la data in cui si manifesteranno. L'iscrizione viene eseguita solo quando esiste un'obbligazione corrente (legale o implicita) per una futura fuoriuscita di risorse atte a produrre benefíci economici, come risultato di eventi passati, ed è probabile che tale fuoriuscita sia richiesta per l'adempimento dell'obbligazione. Tale ammontare rappresenta la migliore stima attualizzata dell'impiego di risorse richiesto per estinguere l'obbligazione. Il valore della passività è attualizzato, laddove l'effetto temporale del denaro è rilevante, al tasso che riflette i valori correnti di mercato e tiene conto del rischio specifico associabile a ciascuna passività. Gli accantonamenti sono oggetto di riesame ad ogni data di riferimento del bilancio e sono rettificati per riflettere la migliore stima dell'onere previsto per adempiere alle obbligazioni esistenti alla data di chiusura dell'esercizio. L'eventuale effetto del passare del tempo e quello relativo alla variazione dei tassi di interesse sono esposti a conto economico. Con riguardo ai rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile è fornita specifica informativa senza procedere ad alcuno stanziamento. Quando, in casi estremamente rari, l'indicazione di alcune informazioni di dettaglio relative alle passività considerate potrebbe pregiudicare seriamente la posizione del Gruppo in una controversia o in una negoziazione in corso con terzi, il Gruppo si avvale della facoltà prevista dai principi contabili di riferimento di fornire un'informativa limitata.

110 Partecipazione, da parte degli assicurati, ai rendimenti realizzati dalla Gestione separata. Sono classificati in tale categoria i contratti relativi al Ramo Vita e riferiti ai prodotti di Ramo I e Ramo V che prevedono clausole di rivalutazione della prestazione assicurata parametrate ai rendimenti realizzati da una gestione separata

Benefíci ai dipendenti

I cd. Benefici a breve termine per i dipendenti sono benefici che si prevede siano liquidati interamente entro dodici mesi dal termine dell'esercizio nel quale i dipendenti hanno prestato la relativa attività lavorativa. Tali benefici includono: salari, stipendi, oneri sociali, indennità sostitutive di ferie e di assenze per malattia.

L'ammontare, non attualizzato, dei benefici a breve termine che si prevede dovranno essere pagati al dipendente in cambio dell'attività lavorativa prestata durante un periodo amministrativo viene rilevato, per competenza, nel Costo del lavoro.

I cd. Benefíci successivi alla fine del rapporto di lavoro si suddividono in due fattispecie:

Piani a benefíci definiti

Nei piani a benefíci definiti rientra il Trattamento di fine rapporto dovuto ai dipendenti ai sensi dell'articolo 2120 del Codice Civile.

Per effetto della riforma sulla previdenza complementare, per tutte le aziende con almeno 50 dipendenti, dal 1° gennaio 2007 le quote di TFR maturate sono versate obbligatoriamente a un Fondo di Previdenza complementare, ovvero nell'apposito Fondo di Tesoreria istituito presso l'INPS. Pertanto, i benefíci definiti di cui è debitrice l'azienda nei confronti del dipendente riguardano esclusivamente gli accantonamenti effettuati sino al 31 dicembre 2006111. Nel caso invece di aziende con meno di 50 dipendenti, le quote di TFR in maturazione continuano a incrementare interamente la passività accumulata dall'azienda.

Nei piani in commento, poiché l'ammontare del benefício da erogare è quantificabile soltanto dopo la cessazione del rapporto di lavoro, i relativi effetti economici e patrimoniali sono rilevati in base a calcoli attuariali conformemente allo IAS 19. In particolare, la passività è proiettata al futuro con il metodo della proiezione unitaria (Projected Unit Credit Method) per calcolare il probabile ammontare da pagare al momento della risoluzione del rapporto di lavoro, ed è poi attualizzata per tener conto del tempo che trascorrerà prima dell'effettivo pagamento. La valutazione della passività iscritta in bilancio è basata anche sulle conclusioni raggiunte da attuari esterni al Gruppo. Il calcolo tiene conto del TFR maturato per prestazioni di lavoro già effettuate ed è basato su ipotesi attuariali che riguardano principalmente: le basi demografiche (quali: la rotazione e la mortalità dei dipendenti) e finanziarie (quali: il tasso di inflazione e il tasso di attualizzazione con una scadenza coerente con quella attesa dell'obbligazione). Nel caso di aziende con almeno 50 dipendenti, poiché l'azienda non è debitrice delle quote di TFR maturate dopo il 31 dicembre 2006, dal calcolo attuariale del TFR è esclusa la componente relativa alla dinamica salariale futura. A ogni scadenza, gli utili e le perdite attuariali definiti per differenza tra il valore di bilancio della passività e il valore attuale degli impegni del Gruppo a fine periodo, dovuti al modificarsi dei parametri attuariali appena descritti, sono imputati direttamente nelle Altre componenti di Conto economico complessivo.

Piani a contribuzione definita

Nei piani a contribuzione definita rientra il TFR limitatamente alle quote maturate a partire dal 1° gennaio 2007 e versate obbligatoriamente a un Fondo di Previdenza complementare, ovvero nell'apposito Fondo di Tesoreria istituito presso l'INPS. Nei piani a contribuzione definita, gli oneri contributivi sono imputati al Conto economico quando sostenuti, in base al relativo valore nominale.

I cd. Benefíci dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati come passività quando l'impresa si impegna irrevocabilmente, anche sulla base di consolidati rapporti relazionali ed impegni reciproci con le

pag. 506 111 Nel caso in cui, a seguito dell'entrata in vigore della nuova normativa, il dipendente non abbia esercitato alcuna opzione circa le modalità di impiego del TFR maturando, la passività è rimasta in capo al Gruppo sino al 30 giugno 2007, ovvero sino alla data, compresa tra il 1° gennaio 2007 e il 30 giugno 2007, in cui è stata esercitata una specifica opzione. In assenza di esercizio di alcuna opzione, dal 1° luglio 2007 il TFR in maturazione è versato in apposito fondo di previdenza complementare.

Rappresentanze Sindacali, a concludere il rapporto di lavoro con un dipendente o un gruppo di dipendenti prima della normale data di pensionamento, ovvero nei casi in cui il dipendente o un gruppo di dipendenti decida di accettare un'offerta di benefici in cambio della cessazione del rapporto di lavoro. I benefici dovuti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati immediatamente nel costo del lavoro.

Gli Altri benefici a lungo termine sono costituiti da quei benefici non dovuti interamente entro dodici mesi dal termine dell'esercizio in cui i dipendenti hanno reso la propria attività lavorativa. La variazione netta del valore di tutte le componenti della passività intervenuta nell'esercizio viene rilevata interamente nel Conto economico.

Pagamenti basati su azioni

Le operazioni con pagamento basato su azioni possono essere regolate per cassa, con strumenti rappresentativi di capitale, o con altri strumenti finanziari. I beni o servizi ricevuti o acquisiti tramite un'operazione con pagamento basato su azioni sono rilevati al loro fair value.

Nel caso di operazioni con pagamenti basati su azioni regolati per cassa (cash-settled):

  • in contropartita al costo è rilevata una passività;
  • qualora il fair value dei beni o servizi ricevuti o acquisiti non sia attendibilmente determinabile, tale valore deve essere stimato indirettamente sulla base del fair value della passività;
  • il fair value della passività è aggiornato a ciascuna data di chiusura del bilancio, registrandone le variazioni a Conto economico, sino alla data della sua estinzione.

Nel caso di operazioni con pagamenti basati su azioni regolati con strumenti rappresentativi di capitale (equity-settled):

  • in contropartita al costo è rilevato un incremento del patrimonio netto;
  • qualora il fair value dei beni o servizi ricevuti o acquisiti non sia attendibilmente determinabile, tale valore deve essere stimato indirettamente sulla base del fair value degli strumenti rappresentativi di capitale assegnati alla grant date (data di assegnazione);

Nel caso di benefici concessi ai dipendenti, la rilevazione avviene durante il periodo in cui gli stessi prestano il servizio a cui il compenso è riferibile, nel Costo del lavoro.

Traduzione di voci espresse in valuta diversa dall'euro

Le transazioni in valuta diversa da quella di conto vengono tradotte in euro in base ai tassi di cambio correnti alla data della transazione. Gli utili e perdite su cambi, risultanti dalla chiusura delle transazioni in oggetto e dalla traduzione ai cambi di fine esercizio delle poste attive/passive monetarie denominate in valuta diversa da quella di conto, vengono imputate al Conto economico.

Riconoscimento dei ricavi

In conformità all'IFRS 15 – Ricavi provenienti da contratti con i clienti, i ricavi sono rilevati per rappresentare il trasferimento di merci o servizi promessi al cliente, nella misura che riflette il corrispettivo a cui ci si aspetta di avere diritto in cambio del trasferimento stesso (prezzo di transazione).

La rilevazione dei ricavi segue un processo denominato «5 step framework» così composto:

  • Identificazione del contratto con il cliente (contratti attivi ad eccezione dei contratti di leasing, contratti assicurativi, strumenti finanziari e scambi non monetari);
  • identificazione delle performance obligation definibili come le obbligazioni, esplicite o implicite, di trasferire al cliente un distinto bene o servizio;
  • determinazione del prezzo di transazione;

pag. 507

  • in caso di offerte cumulative (c.d. "bundle") in cui sono riscontrabili più performance obligation, allocazione del prezzo di transazione alle performance obligation; a tal fine è necessario stimare il prezzo di ciascuna componente della vendita (c.d. "Stand Alone Selling Price");
  • rilevazione del ricavo al soddisfacimento delle performance obligation, cioè al trasferimento del bene o servizio al cliente. La performance obligation può essere soddisfatta:
    • "at point in time": nel caso di obbligazione adempiuta in un unico momento, il ricavo deve riflettersi in bilancio solo nel momento di passaggio al cliente del totale "controllo" sul bene o servizio oggetto di scambio. Rilevano al riguardo, non solo l'esposizione significativa dei rischi e benefici connessi al bene o servizio, ma anche il possesso fisico, l'accettazione del cliente, l'esistenza di diritti legali, ecc.;
    • "over time": nel caso di obbligazione adempiuta nel corso del tempo, la misurazione e contabilizzazione dei ricavi riflette, virtualmente, i progressi del livello di soddisfazione del cliente. In caso di over time, è individuato un appropriato metodo di valutazione del "progress" della performance obligation (metodo degli output).

Ogni singola obbligazione del fornitore nei confronti del cliente rappresenta oggetto di separata valutazione, misurazione e contabilizzazione. Tale approccio presuppone una preliminare accurata analisi del contratto, che porti ad identificare ogni "singolo prodotto/servizio" ovvero ogni "singola componente" di un prodotto/servizio che il fornitore si obbliga ad offrire, attribuendo a ciascuno/a il relativo corrispettivo di vendita e a consentirne il monitoraggio nel corso della durata contrattuale (sia in termini di modalità e tempistiche di adempimento che del livello di soddisfazione del cliente).

Ai fini della rilevazione del ricavo, il principio dispone di identificare e quantificare le cd. componenti variabili del corrispettivo (sconti, ribassi, concessioni di prezzo, incentivi, penali e altri similari) per includerle ad integrazione o rettifica del prezzo di transazione. Tra le componenti variabili del corrispettivo, particolare rilevanza assumono le penali (diverse da quelle previste per risarcimento danni): tali componenti negative di reddito sono rilevate in diretta diminuzione dei ricavi, in luogo dell'accantonamento ad un fondo rischi e oneri.

In presenza di più performance obligation, il prezzo complessivo della transazione è allocato a ciascuna performance obligation in misura pari al corrispettivo al quale l'entità si aspetta di avere diritto, in cambio del trasferimento dei relativi beni e servizi al cliente. L'allocazione del prezzo di transazione deve avvenire in base allo Stand Alone Selling Price dei beni o servizi oggetto delle singole performance obligation. Lo Stand Alone Selling Price è il prezzo al quale l'entità venderebbe separatamente i beni o servizi pattuiti al cliente, in circostanze simili e a clienti simili. Se lo Stand Alone Selling Price non è direttamente osservabile, si procede alla stima considerando tutte le informazioni disponibili (condizioni di mercato, informazioni riguardanti il cliente o la classe di clientela) e i metodi di stima usati in circostanze simili.

I costi incrementali relativi all'ottenimento del contratto sono capitalizzati e ammortizzati lungo la vita utile del contratto, se superiore ai 12 mesi, mentre i costi sostenuti per l'ottenimento del contratto, che non sono costi incrementali, sono spesati nel momento in cui sostenuti. I costi per l'adempimento delle obbligazioni connesse al contratto, qualora non disciplinati da altri standard (IAS 2 - Rimanenze, IAS 16 - Immobili, impianti e macchinari o IAS 38 - Attività immateriali), devono essere capitalizzati solo se sono soddisfatti tutti i seguenti criteri:

  • sono direttamente attribuibili al contratto (non sono capitalizzabili i costi generali e amministrativi);
  • consentono di disporre di nuove o maggiori risorse;
  • si prevede che siano recuperabili.

Il Gruppo rileva l'obbligazione di trasferire al cliente beni o servizi per i quali è stato ricevuto dal cliente un corrispettivo (o per i quali è dovuto l'importo del corrispettivo) classificato come passività derivante da contratto.

pag. 508 Con riguardo ai ricavi per attività svolte a favore o per conto dello Stato, la rilevazione è effettuata per un ammontare corrispondente a quanto effettivamente maturato sulla base delle leggi o delle convenzioni vigenti, avendo comunque riguardo alle disposizioni contenute in provvedimenti di Finanza Pubblica. La remunerazione degli impieghi presso il MEF

di parte della raccolta in conti correnti è determinata per competenza, sulla base del metodo degli interessi effettivi, e classificata tra i Ricavi e proventi nell'ambito dei Ricavi per servizi finanziari. Analoga classificazione è adottata per i proventi dei titoli governativi dell'area euro in cui sono impiegati i fondi raccolti su conti correnti da clientela privata.

Per il dettaglio in merito alla distinzione tra i ricavi provenienti dai contratti con i clienti rilevati in un determinato momento oppure nel corso del tempo si rimanda alla sezione 4.3 Note al Conto economico.

Contributi pubblici

I contributi pubblici sono rilevati in presenza di una delibera formale di attribuzione da parte del soggetto erogante e solo se vi è, in base alle informazioni disponibili alla data di chiusura dell'esercizio, la ragionevole certezza che il progetto oggetto di agevolazione venga effettivamente realizzato e portato a compimento secondo i requisiti approvati dal soggetto erogante stesso. I contributi pubblici sono rilevati nel Conto economico alla voce Altri ricavi e proventi, secondo le seguenti modalità: i contributi in conto esercizio, in proporzione ai costi di progetto effettivamente sostenuti, rendicontati e approvati all'ente erogatore; i contributi in conto capitale, in proporzione agli ammortamenti sostenuti dei cespiti acquisiti per la realizzazione del progetto e i cui costi sono stati rendicontati e approvati all'ente erogatore.

Proventi e oneri finanziari

Gli interessi sono rilevati per competenza sulla base del metodo degli interessi effettivi, utilizzando cioè il tasso di interesse che rende finanziariamente equivalenti tutti i flussi in entrata e in uscita che compongono una determinata operazione.

I dividendi sono rilevati nei Proventi finanziari quando sorge il diritto a riscuoterli ossia, di norma, all'atto della delibera di distribuzione da parte dell'Assemblea degli Azionisti dell'impresa partecipata. Diversamente, i dividendi da società controllate sono rilevati nella voce Altri ricavi e proventi.

Utile per azione

Nel bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane gli utili per azione sono così determinati:

Base: L'utile base per azione è calcolato dividendo il risultato economico del Gruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie di Poste Italiane SpA in circolazione durante l'esercizio.

Diluito: Alla data di redazione del bilancio consolidato non esistono strumenti finanziari emessi aventi potenziali effetti diluitivi112 .

Parti correlate

Per Parti correlate interne si intendono le entità controllate e collegate, direttamente o indirettamente, da Poste Italiane SpA. Per Parti correlate esterne si intendono il controllante MEF e le entità controllate e collegate, direttamente o indirettamente, dal MEF stesso. Sono altresì parti correlate i Dirigenti con responsabilità strategiche del Gruppo e i Fondi rappresentativi di piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro dei dipendenti del Gruppo e delle entità ad esso correlate. Non sono intese come Parti correlate lo Stato e i soggetti pubblici diversi dal MEF. Non sono considerati

pag. 509 112 L'utile diluito per azione è calcolato per tener conto nell'esercizio di riferimento dell'effetto diluitivo di titoli potenzialmente convertibili in azioni ordinarie della Capogruppo. Il calcolo è dato dal rapporto tra il risultato netto della Capogruppo, rettificato per tener conto degli eventuali oneri o proventi della conversione, al netto dell'effetto fiscale, e la media ponderata delle azioni in circolazione, determinata ipotizzando la conversione di tutti i titoli aventi potenziale effetto diluitivo.

come rapporti con Parti correlate quelli generati da Attività e Passività finanziarie rappresentate da strumenti negoziati in mercati organizzati.

2.4 USO DI STIME

La predisposizione dell'informativa finanziaria richiede il ricorso a stime e assunzioni che possono determinare significativi effetti sui valori finali indicati nei prospetti contabili e nell'informativa fornita. L'elaborazione di tali stime implica l'utilizzo delle informazioni disponibili e l'adozione di valutazioni soggettive, fondate anche sull'esperienza storica, utilizzate ai fini della formulazione di assunzioni ragionevoli per la rilevazione dei fatti di gestione. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi contabilmente nell'esercizio in cui avviene la revisione di stima, se tale revisione influenza solo l'esercizio corrente, o anche nei periodi successivi se la revisione influenza il periodo corrente e quelli futuri. Per loro natura, le stime e le assunzioni utilizzate possono variare di esercizio in esercizio e, pertanto, non è da escludersi che negli esercizi successivi i valori iscritti nei bilanci in commento possano variare anche in maniera significativa a seguito del mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate.

Di seguito sono descritti i trattamenti contabili che richiedono una maggiore soggettività nell'elaborazione delle stime e per i quali una modifica delle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate potrebbe avere un impatto significativo sui bilanci in commento, tenuto altresì conto (in linea con le richieste ESMA113) degli effetti dell'emergenza sanitaria legata alla diffusione pandemica connessa al Covid-19, che ha influito in maniera decisa sul contesto economico e sociale e che rende difficile effettuare realistiche previsioni sull'evoluzione economica e finanziaria del mercato e del Gruppo Poste Italiane.

Ricavi e crediti verso lo Stato

La contabilizzazione dei ricavi per attività svolte a favore o per conto dello Stato e delle Pubbliche Amministrazioni è effettuata per ammontari corrispondenti a quanto effettivamente maturato, sulla base delle leggi o delle convenzioni vigenti, avendo comunque riguardo alle disposizioni contenute in provvedimenti di Finanza Pubblica. Il contesto normativo di riferimento è tuttavia suscettibile di modifiche e, come talvolta accaduto in passato, possono intervenire circostanze tali da comportare cambiamenti nelle stime effettuate nei precedenti bilanci con effetti sul Conto economico. Il complesso processo di definizione delle partite creditorie, non ancora del tutto completato, non consente di escludere che, in esito a futuri provvedimenti normativi o a seguito della finalizzazione di contratti scaduti e in corso di rinnovo, i risultati economici dei periodi successivi a quello chiuso il 31 dicembre 2021 possano riflettere variazioni delle stime formulate.

Al 31 dicembre 2021, i crediti maturati dal Gruppo Poste Italiane nei confronti delle amministrazioni pubbliche centrali e locali ammontano a circa 646 milioni di euro (629 milioni di euro al 31 dicembre 2020), al lordo delle svalutazioni.

Il riepilogo delle posizioni creditorie nei confronti della Pubblica Amministrazione è riportato nella tabella che segue.

pag. 510 113 Public statement ESMA32-63-951 del 25 marzo 2020, Public statement ESMA32-63-1186 del 29 ottobre 2021.

Crediti 31.12.2021 (milioni di euro)
31.12.2020
Onere Servizio Universale 31 31
Remunerazione raccolta su c/c 30 30
Servizi delegati 17 5
Rimborso di riduzioni tariffarie elettorali 1 1
Altro 2 2
Crediti commerciali vs MEF 81 69
Operazioni con azionisti:
Credito annullamento Dec. CE 16/07/08 39 39
Totale crediti verso MEF 120 108
Cred. vs Ministeri ed enti pubblici: Presidenza del Consiglio dei Ministri per agev.ni 120 67
editoriali
Cred. vs Ministeri ed enti pubblici: MISE 49 82
Altri crediti commerciali vs Pubbliche Amministrazioni 300 315
Crediti commerciali vs Pubbliche Amministrazioni 469 464
Altri crediti e attività:
Crediti diversi vs Pubblica Amministrazione 1 1
Crediti su rimborso IRES 55 55
Crediti su rimborso IRAP 1 1
Crediti per imposte correnti e relativi interessi 56 56
Totale Crediti vs. MEF e Pubblica Amministrazione 646 629
Stato e delle condizioni di incertezza delle posizioni scadute nei confronti della Pubblica Amministrazione. Per ulteriori
approfondimenti si rimanda alle note A8 – Crediti commerciali e A9 – Altri crediti e attività.
Ricavi provenienti da contratti con i clienti
La rilevazione dei ricavi provenienti da contratti con i clienti comprende componenti variabili, tra cui particolare rilevanza
assumono le penali (diverse da quelle previste per risarcimento danni). Le componenti variabili sono individuate
all'inception del contratto e stimate alla fine di ogni chiusura contabile durante tutto il periodo di vigenza contrattuale, per
tener conto sia delle nuove circostanze intercorse, sia dei cambiamenti nelle circostanze già considerate ai fini delle
precedenti valutazioni. Tra le componenti variabili di prezzo, sono incluse le passività per rimborsi futuri (refund liabilities).
Fondi per rischi e oneri
Il Gruppo accerta nei Fondi per rischi e oneri le probabili passività riconducibili a vertenze e oneri con il personale, fornitori,
terzi e, in genere, gli altri oneri derivanti da obbligazioni assunte. Tali accertamenti comprendono, tra l'altro, la valutazione
di passività che potrebbero emergere da contenziosi e procedimenti di diversa natura, gli effetti economici di pignoramenti
subìti e non ancora definitivamente assegnati, nonché i prevedibili conguagli o rimborsi da corrispondere alla clientela nei
casi in cui non siano definitivamente determinati.
Il calcolo degli accantonamenti a Fondi per rischi e oneri comporta l'assunzione di stime basate sulle correnti conoscenze
di fattori che possono modificarsi nel tempo, potendo generare esiti finali anche significativamente diversi da quelli tenuti
in conto nella redazione dei presenti bilanci.
Impairment e stage allocation degli strumenti finanziari
Ai fini del calcolo dell'impairment e della determinazione della stage allocation, i principali fattori oggetto di stima da parte
del Gruppo Poste Italiane sono i seguenti, relativi al modello interno elaborato per controparti Sovereign, Banking e
Corporate:
stima dei rating per controparti;

stima della Probabilità di default "PD" per controparti.

Ricavi provenienti da contratti con i clienti

Fondi per rischi e oneri

Impairment e stage allocation degli strumenti finanziari

- stima dei rating per controparti;

Per quanto riguarda i crediti commerciali, invece, il Gruppo Poste Italiane non applica la cd. stage allocation in conformità a quanto consentito dal Simplified Approach. L'impairment, per tali poste di Bilancio avviene sulla base di una:

  • svalutazione analitica: al superamento di una soglia di credito definita si procede ad un monitoraggio analitico della singola posizione creditoria, sulla base di elementi probativi interni o esterni; oppure
  • svalutazione forfettaria: elaborazione di una matrice di determinazione delle perdite storiche osservate.

Per ulteriori dettagli si rimanda alla Nota 6 – Analisi e presidio dei rischi.

Impairment test su avviamenti, unità generatrici di flussi di cassa e partecipazioni

Sul valore degli avviamenti e sugli altri attivi immobilizzati sono svolti i test di impairment previsti dallo IAS 36 – Riduzione di valore delle attività. L'effettuazione dei test comporta l'assunzione di stime che dipendono da fattori che possono cambiare nel corso del tempo, con conseguenti effetti anche significativi rispetto alle valutazioni effettuate negli esercizi precedenti.

Nel rispetto di quanto previsto dal principio contabile di riferimento, quando non è possibile stimare il valore recuperabile di una singola attività, il Gruppo identifica il più piccolo gruppo di attività che genera flussi finanziari in entrata ampiamente indipendenti da quelli derivanti da altre attività o gruppi di attività (Cash Generating Units - CGU). Il processo di identificazione di tali CGU implica necessariamente un giudizio da parte del management relativamente alla natura specifica delle attività e del business cui esse appartengono e all'evidenza che i flussi finanziari in entrata derivanti dal gruppo di attività siano strettamente interdipendenti fra loro e ampiamente indipendenti da quelli derivanti da altre attività (o gruppi di attività). Il numero e il perimetro delle CGU sono sistematicamente aggiornati per riflettere gli effetti di nuove operazioni di aggregazione e riorganizzazione realizzate dal Gruppo, nonché per tener conto di quei fattori esterni che potrebbero influire sulla capacità da parte delle attività di generare flussi finanziari in entrata indipendenti.

L'attuale contesto, caratterizzato da una significativa volatilità delle principali grandezze di mercato e da una profonda aleatorietà delle aspettative economiche, ulteriormente aggravata dalla pandemia ancora in corso, nonché il declino del mercato postale in cui il Gruppo opera, rendono complesse l'elaborazione di previsioni economico/finanziarie attendibili.

Per l'esecuzione degli impairment test al 31 dicembre 2021, si è fatto riferimento alle risultanze dei piani delle unità organizzative (CGU) interessate o comunque alle più recenti previsioni disponibili (salvo quanto di seguito precisato). È stato, ove previsto, applicato il metodo DCF (Discounted Cash Flow) ai valori risultanti. Per la determinazione dei valori d'uso, il NOPLAT (Net Operating Profit Less Adjusted Taxes) è stato capitalizzato utilizzando un appropriato tasso di crescita e attualizzato utilizzando il relativo WACC (Weighted Average Cost of Capital) determinato coerentemente al Settore Operativo di riferimento e tenuto conto delle migliori prassi di mercato.

I test di impairment eseguiti al 31 dicembre 2021 si riferiscono a:

CGU Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione

In considerazione del perdurare di risultati economici negativi, del declino del mercato postale nonché dell'attuale scenario macroeconomico caratterizzato dall'emergenza sanitaria da COVID-19, la CGU Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione è stata oggetto di impairment test al fine di determinare un valore d'uso confrontabile con il complessivo valore di bilancio del capitale investito netto.

Il test di impairment della CGU Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione è stato eseguito, in coerenza con l'esercizio precedente e con quanto rappresentato al mercato, a livello consolidato includendo al suo interno le società rientrati nel medesimo settore operativo.

pag. 512 Per stimare il valore d'uso della CGU si è fatto riferimento alle previsioni economiche del Piano strategico "24SI" approvato il 18 Marzo 2021 e dei relativi aggiornamenti approvati dal Consiglio di Amministrazione il 22 marzo 2022. Nella

determinazione del terminal value, calcolato sulla scorta dell'ultimo anno di previsione esplicita, si è proceduto alla normalizzazione del reddito. Inoltre, si è fatto riferimento ai prezzi di trasferimento con cui è previsto che il Patrimonio BancoPosta remunererà i servizi resi dalla rete commerciale di Poste Italiane. È stato utilizzato un tasso di crescita di lungo periodo dell'1,23% e un WACC del 3,83% per i periodi di previsione esplicita e un WACC del 4,06% per il Terminal Value. L'analisi ha permesso di concludere positivamente sulla congruità dei valori di bilancio così come le relative analisi di sensitività sulle variabili significative che hanno confermato i valori contabili.

Con riferimento alle unità immobiliari adibite a Uffici Postali e a centri di meccanizzazione e smistamento, la valutazione, coerentemente con il passato, ha tenuto conto dell'obbligo di adempimento del Servizio Postale Universale cui Poste Italiane SpA è soggetta, dell'inscindibilità dei flussi di cassa generati dal complesso delle unità immobiliari adibite a tale servizio, diffuso obbligatoriamente e capillarmente sul territorio prescindendo dalla redditività teorica delle diverse localizzazioni, dell'unicità del processo produttivo dedicato, nonché della sovrapposizione delle attività produttive postali e finanziarie nell'ambito degli stessi punti vendita, costituiti dagli Uffici Postali. Su tali basi, il valore d'uso per la Capogruppo dei Terreni e Fabbricati strumentali può considerarsi relativamente insensibile alla fluttuazione del valore commerciale degli immobili e, in particolari situazioni critiche di mercato, per determinate unità immobiliari, può risultare anche significativamente superiore al mero valore commerciale, senza che tale fenomenologia influisca negativamente sui flussi di cassa e sulla redditività complessiva del segmento Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione.

Il fair value complessivo del patrimonio immobiliare della Capogruppo utilizzato nella produzione di beni e servizi, come risultante dalle perizie immobiliari effettuate, continua a risultare superiore al valore di bilancio.

Partecipazione in Anima Holding SpA

Con riferimento al test di impairment della partecipazione in Anima Holding SpA, il valore d'uso è stato determinato prendendo in considerazione le previsioni disponibili 2022-2023, un tasso di crescita di lungo periodo dello 1,15% e un costo del capitale proprio (ke) del 5,37% per i periodi di previsione esplicita e del 5,56% per il Terminal Value. Al 31 dicembre 2021 non è emersa la necessità di apportare ulteriori rettifiche di valore.

Partecipazione in Poste Welfare Servizi srl

Con riferimento al test di impairment dell'Avviamento in Poste Welfare Servizi Srl, il valore d'uso è stato determinato prendendo in considerazione le previsioni disponibili per gli anni 2021-2024, un tasso di crescita di lungo periodo dell'1,23% e un WACC del 3,83%. Sulla base delle risultanze del test, al 31 dicembre 2021 non è emersa la necessità di apportare rettifiche di valore.

Ammortamento delle Attività materiali e immateriali

Il costo è ammortizzato in quote costanti lungo la vita utile stimata di ciascuna attività. La vita utile economica è determinata nel momento in cui le attività vengono acquistate ed è basata sull'esperienza storica per analoghi investimenti, condizioni di mercato e anticipazioni riguardanti eventi futuri che potrebbero avere un impatto, tra i quali le variazioni nella tecnologia. L'effettiva vita economica, pertanto, può differire dalla vita utile stimata.

La vita utile delle principali classi di cespiti del Gruppo è di seguito dettagliata:

Immobili, impianti e macchinari Anni % annua di ammortamento
Fabbricati 40-59 3%-2%
Migliorie strutturali su immobili di proprietà 18-31 6%-3%
Impianti 8-23 13%-4%
Costruzioni leggere 10 10%
Attrezzature 3-10 33%-10%
Mobili e arredi 3-8 33%-13%
Macchine d'ufficio elettriche ed elettroniche 3-10 33%-10%
Automezzi, autovetture e motoveicoli 4-10 25%-10%
Migliorie su beni di terzi durata stimata della locazione*
Altri beni 3-5 33%-20%
Investimenti immobiliari Anni % annua di ammortamento
lmmobili 39-42 3%-2%
Migliorie strutturali su immobili di proprietà 17-18 6%

Per i beni gratuitamente devolvibili, siti in terreni detenuti in regime di concessione o sub-concessione, nei casi in cui, nelle more della formalizzazione del rinnovo, la concessione stessa sia scaduta, l'eventuale ammortamento integrativo tiene conto della probabile durata residua di mantenimento dei diritti acquisiti in virtù dell'interesse pubblico delle produzioni svolte, da stimarsi in base agli accordi stipulati o in corso di stipula con il Demanio, allo stato delle trattative con gli enti concedenti e all'esperienza storica.

Infine, per quanto riguarda le attività immateriali, l'ammortamento ha inizio nel momento in cui l'attività è disponibile all'uso e si estende, sistematicamente e in quote costanti, in relazione alla sua stimata vita utile (di norma in 3 anni, salvo per taluni applicativi per i quali la vita utile è stimabile fino a un massimo di 5 anni).

Imposte differite attive

La contabilizzazione delle Imposte differite attive è effettuata sulla base delle aspettative di reddito negli esercizi futuri. La valutazione dei redditi attesi ai fini della contabilizzazione delle imposte differite dipende da fattori che possono variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione di tale posta di bilancio.

Riserve tecniche assicurative

La valutazione delle Riserve tecniche assicurative è basata su stime elaborate da attuari interni alla compagnia Poste Vita SpA, dipendenti da diverse e rilevanti assunzioni ed ipotesi di natura tecnica, attuariale, demografica, finanziaria, nonché dalle previsioni dei flussi di cassa futuri rinvenienti dai contratti di assicurazione stipulati da Poste Vita e Poste Assicura e in essere alla data di chiusura dell'esercizio.

Al fine di verificare la congruità delle riserve tecniche è periodicamente eseguito il Liability Adequacy Test (cd. "LAT"), atto a misurare la capacità dei futuri flussi finanziari derivanti dai contratti assicurativi di coprire le passività nei confronti

dell'assicurato114. Il test LAT è condotto prendendo in considerazione il valore attuale dei cash flow futuri, ottenuti proiettando i flussi di cassa attesi generati dal portafoglio in essere alla data di chiusura dell'esercizio sulla base di appropriate ipotesi sulle cause di decadenza (mortalità, rescissione, riscatto, riduzione) e sull'andamento delle spese. Se necessario, le riserve tecniche vengono adeguate e il relativo ammontare è imputato al Conto economico.

Pagamenti basati su azioni

Come meglio descritto nella Nota 13 - Ulteriori informazioniAccordi di pagamento basati su azioni, per la valutazione degli Accordi di pagamento basati su azioni in essere nel Gruppo Poste Italiane alla chiusura dei presenti bilanci, è stato utilizzato uno strumento di pricing interno che adotta modelli di simulazione coerenti con i requisiti richiesti dai principi contabili di riferimento e che tiene conto delle specifiche caratteristiche dei Piani. Le condizioni dei Piani contemplano il verificarsi di taluni eventi futuri, quali il raggiungimento di obiettivi di performance, il verificarsi di condizioni cancello e, nell'ambito di determinati settori di attività, il conseguimento di determinati parametri di adeguatezza patrimoniale, di liquidità e/o solvibilità, in conseguenza dei quali la valutazione delle passività, della riserva di Patrimonio netto e dei corrispondenti effetti economici comporta l'assunzione di stime basate sulle attuali conoscenze di fattori che possono modificarsi nel tempo, potendo generare esiti finali anche diversi da quelli di cui si è tenuto conto nella redazione dei presenti bilanci.

Trattamento di fine rapporto

La valutazione del Trattamento di fine rapporto è basata anche su conclusioni raggiunte da attuari esterni al Gruppo. Il calcolo tiene conto del TFR maturato per prestazioni di lavoro già effettuate ed è basato su diverse ipotesi di tipo sia demografico sia economico-finanziario. Tali assunzioni, fondate anche sull'esperienza di ciascuna azienda del Gruppo e della best practice di riferimento, sono soggette a periodiche revisioni.

Determinazione della passività per leasing

Per la determinazione della passività finanziaria per leasing, il Gruppo ha scelto di far riferimento a un tasso di indebitamento marginale ("Incremental Borrowing Rate" o "IBR") determinato in linea con un ipotetico finanziamento che sarebbe stato ottenuto nel contesto economico corrente, e definito per gruppi di contratti con durata residua simile e per società di riferimento simili. In particolare, il singolo IBR tiene conto del Risk free rate individuato in base a fattori quali il contesto economico, la valuta, la scadenza contrattuale, e del Credit spread che riflette l'organizzazione e la struttura finanziaria delle società. L'IBR associato all'inizio del contratto sarà oggetto di rivisitazione in occasione di ogni lease modification, ossia di modifiche sostanziali e significative delle condizioni contrattuali nell'evolversi dell'accordo (es. durata del contratto o importo dei futuri pagamenti dovuti per il leasing). La tabella degli IBR definita per gruppi di contratti con durata residua simile e per società di riferimento simili, è oggetto di periodico monitoraggio e aggiornata almeno una volta nel corso dell'esercizio.

Con riferimento invece alla determinazione della durata contrattuale alla data di inizio del contratto o che residua ad una data successiva (nel caso di modifiche sostanziali e significative delle condizioni contrattuali) e, in particolare, per gli accordi di locazione immobiliare, il Gruppo ricorre ad un approccio valutativo che si basa in primis sulla durata prevista dall'obbligazione così come pattuita e formalizzata nell'accordo tra le Parti e/o dal quadro legislativo di riferimento (Legge

114 A titolo esemplificativo, con riferimento alla gestione Vita, l'approccio adottato per la quantificazione delle poste tecniche utili ai fini dell'implementazione del LAT consiste nella costruzione, per ogni linea di prodotto, di un modello di calcolo che replichi gli impegni economici (probabilizzati) a carico della Compagnia assicurativa del Gruppo sull'intero orizzonte di proiezione coincidente con la durata residua dei contratti. Le proiezioni sui flussi di cassa futuri tengono conto delle condizioni generali e speciali di polizza, con particolare riferimento alla struttura temporale dei premi, delle prestazioni assicurate, dei pagamenti per sinistro, scadenze o riscatti, nonché delle clausole di rivalutazione e di qualsiasi altra opzione contrattuale presente. Le ipotesi future esprimono stime attendibili delle probabilità di uscita per le diverse cause, che producono un impatto sui flussi di cassa futuri del rendimento degli investimenti, della quota di partecipazione degli assicurati, dei livelli delle spese di acquisto e di gestione.

n. 392 del 27 luglio 1978), e ne può prevedere un'estensione temporale per effetto di un esercizio interpretativo/predittivo di fatti, circostanze e intendimenti futuri anche strategici sia del locatario che del locatore. Ne deriva un set di regole per la determinazione del lease term, da applicare agli immobili in locazione previamente ricondotti a tre distinti cluster: immobili la cui localizzazione è soggetta a vincoli normativi e immobili ad alto valore commerciale, immobili ad uso civile come le foresterie destinate al personale dipendente e dirigente, e immobili strumentali altri.

La determinazione del lease term per tutti gli altri accordi di leasing coincide invece con la durata prevista dall'obbligazione pattuita tra le parti, compatibilmente con i futuri intendimenti nel voler/poter traguardare la fine e le esperienze acquisite.

Opzioni su quote di minoranza115

Come riportato nella Nota 2.6 – Criteri e metodologie di consolidamento, nell'ambito dell'operazione che ha portato alla detenzione del 70% del capitale di MLK Deliveries SpA, sono previste opzioni di acquisto e vendita che consentiranno a Poste Italiane di acquistare l'ulteriore 30% della società, il cui prezzo di esercizio è determinato sulla base di una formula che prevede l'applicazione di un moltiplicatore ad alcuni target economico/patrimoniali della MLK Deliveries SpA. Nel bilancio consolidato è stata rilevata (oltre la quota di Patrimonio netto di pertinenza dei terzi), una passività finanziaria, per tener conto del possibile esercizio delle opzioni, in contropartita del Patrimonio netto di Gruppo, il cui valore dipende da stime effettuate internamente e che potrebbero variare anche significativamente nell'esercizio in corso e in quelli futuri. Le variazioni successive di valore della passività finanziaria troveranno contropartita nel Conto economico di Gruppo.

Informazioni relative a tematiche non finanziarie

Covid-19

Anche nel corso dell'esercizio 2021 il Gruppo ha continuato a monitorare attentamente l'evoluzione della pandemia da COVID-19 riguardo alle principali aree di interesse, in linea con le raccomandazioni ESMA contenute nei public statements pubblicati nel corso degli esercizi 2020 e 2021.

Il Gruppo ha analizzato gli impatti della pandemia da COVID-19 sulle attività di business, sulla situazione patrimoniale e finanziaria nonché sulla performance economica, identificando altresì i principali rischi e incertezze cui risulta esposto, come riportato nel paragrafo "Rischi e opportunità" della Relazione sulla gestione. Inoltre, per quanto riguarda gli effetti generati dalla pandemia da COVID-19 al 31 dicembre 2021 si rimanda allo specifico paragrafo "Performance" della Relazione sulla gestione e alla Nota 6 – Analisi e presidio dei rischi – Rischio di credito per informazioni su come la pandemia abbia influito nel calcolo delle perdite attese degli strumenti finanziari.

Climate change

I cambiamenti climatici e la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio stanno assumendo una rilevanza sempre maggiore per imprese, banche, governi, autorità di regolamentazione e investitori.

115 Un contratto d'opzione che consente all'entità di acquistare le partecipazioni dei soci di minoranza di una controllata in cambio di disponibilità liquide o altre attività finanziarie, dà origine nel bilancio consolidato ad una passività finanziaria per il valore attuale dell'importo da corrispondere. Ogni variazione della passività finanziaria che dovesse intervenire dalla data di iscrizione è contabilizzata con contropartita differente a seconda che si tratti di:

azionisti di minoranza direttamente interessati all'andamento del business della società controllata relativamente al passaggio dei rischi e dei benefici sulle quote soggette all'opzione. Uno tra gli indicatori dell'esistenza di tale interesse è dato dalla valutazione al fair value del prezzo d'esercizio dell'opzione. Oltre alla presenza di tale indicatore, il Gruppo procede a una valutazione caso per caso dei fatti e delle circostanze che caratterizzano le transazioni in essere. In tale fattispecie, il valore attualizzato dell'opzione viene inizialmente dedotto dalle Riserve di Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo. Eventuali successivi cambiamenti nella valutazione del prezzo d'esercizio dell'opzione transitano da Conto economico.

azionisti di minoranza non direttamente interessati all'andamento del business (es. prezzo d'esercizio dell'opzione predeterminato). Il prezzo d'esercizio dell'opzione, debitamente attualizzato, viene dedotto dal corrispondente importo di Capitale e Riserve di pertinenza di terzi. Eventuali successivi cambiamenti nella valutazione del prezzo d'esercizio dell'opzione seguono la stessa logica, senza impatti a Conto economico.

Nell'esercizio in commento è stato portato avanti il processo di identificazione e valutazione dei rischi e delle modalità di gestione ambientale che permettono al Gruppo Poste Italiane di perseguire l'ambizioso obiettivo di contribuire al raggiungimento degli obiettivi internazionali di carbon neutrality entro il 2030, in coerenza con l'adesione all'Accordo di Parigi e al New Green Deal, come meglio specificato nella sezione della Dichiarazione di carattere non finanziario cui si rimanda per ulteriori dettagli.

Nella predisposizione dei Bilanci in commento sono stati considerati i rischi relativi al cambiamento climatico; con particolare riguardo al trattamento contabile riservato alle quote di emissione di gas a effetto serra relative alla compagnia aerea del Gruppo, Poste Air Cargo, si rimanda alla "Nota 2.3-Principi contabili adottati" per una trattazione completa.

2.5 PRINCIPI CONTABILI E INTERPRETAZIONI DI NUOVA E DI PROSSIMA APPLICAZIONE

Princípi contabili e interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2021

  • Modifiche all'IFRS 4 - Contratti assicurativi con le quali è prevista la proroga fino al 1° gennaio 2023 per l'esenzione temporanea all'applicazione dell'IFRS 9 da parte delle imprese di assicurazione e dei conglomerati finanziari che svolgono principalmente attività assicurativa. Le entità che hanno deciso di avvalersi di tale esenzione, potranno pertanto continuare ad applicare lo IAS 39 anziché l'IFRS 9 fino a tale data (coincidente con l'entrata in vigore del nuovo principio IFRS 17 sui contratti assicurativi).
  • Modifiche a taluni principi contabili a seguito della riforma dei tassi interbancari. Le modifiche previste, il cui obiettivo è quello di tenere conto delle conseguenze dell'effettiva sostituzione degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse esistenti con tassi di riferimento alternativi, si riferiscono ai seguenti standard:
    • o IFRS 9-Strumenti finanziari introduce un espediente pratico per la contabilizzazione dei cambiamenti della base su cui sono calcolati i cash flow contrattuali di attività e passività finanziarie, al fine di consentire l'adeguamento del tasso di interesse effettivo evitando così la modifica del valore contabile;
    • o IAS 39-Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione prevede delle esenzioni relative alla cessazione delle relazioni di copertura che potrebbero intervenire a seguito della riforma;
    • o IFRS 7-Strumenti finanziari: informazioni integrative richiede disclosure aggiuntiva al fine di consentire ai lettori del bilancio di comprendere meglio l'effetto della riforma sui tassi di interesse benchmark, sugli strumenti finanziari e sulla strategia di risk management di un'entità;
    • o IFRS 4-Contratti assicurativi consente alle società assicurative che hanno scelto di rinviare l'adozione dell'IFRS 9, di applicare le modifiche intervenute sullo IAS 39 necessarie per adeguarsi alla riforma dei tassi;
    • o IFRS 16-Leasing consente di modificare i contratti di locazione che si riferiscono specificamente ad un tasso IBOR per fare riferimento ad un tasso alternativo derivante dalla riforma dei tassi.

Si segnala inoltre che in data 31 agosto 2021 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea il Regolamento (UE) 2021/1421 che adotta "Concessioni sui canoni connesse al COVID-19 dopo il 30 giugno 2021 (Modifica all'IFRS 16)". Tale modifica, applicabile dal 1 aprile 2021 per gli esercizi finanziari che hanno inizio al più tardi il 1 gennaio 2021 o successivamente, estende di un anno quanto già disposto dal Regolamento (UE) 2020/1434 in caso di variazione dei canoni di leasing a seguito della pandemia da Covid-19116 .

pag. 517 116 La modifica al principio contabile IFRS 16 - Leasing disposta con il Regolamento (UE) 2020/1434 prevede per i locatari la facoltà di contabilizzare le riduzioni dei canoni connesse al Covid-19 senza dover valutare, tramite l'analisi dei contratti, se è rispettata la definizione di lease modification dell'IFRS 16. Pertanto i locatari che hanno applicato tale facoltà nell'esercizio 2020 potranno contabilizzare gli effetti delle riduzioni dei canoni di affitto direttamente a conto economico alla data di efficacia della riduzione.

Principi contabili e interpretazioni di prossima applicazione

Quanto di seguito esposto è applicabile a partire dal 1° gennaio 2022:

  • Modifiche allo IAS 16-Immobili, Impianti e macchinari aventi come obiettivo quello di chiarire che i proventi ottenuti dalla vendita di prodotti realizzati in fase di testing dell'asset stesso, nonché i relativi costi di produzione, dovranno necessariamente essere rilevati nel Conto economico.
  • Modifiche allo IAS 37-Accantonamenti, passività e attività potenziali volte a precisare che, allo scopo di valutare se un contratto è oneroso, è necessario considerare non solo i costi incrementali per l'adempimento del contratto (quali la manodopera e materiali diretti), ma anche tutti gli altri costi direttamente imputabili al contratto stesso (quali ad esempio la quota di ammortamento di assets utilizzati per adempiere a quello specifico contratto).
  • Modifiche all'IFRS 3-Aggregazioni aziendali volte ad aggiornare i riferimenti presenti nello standard al Conceptual Framework nella versione rivista nel corso del 2018, senza che ciò comporti modifiche alle disposizioni del principio.
  • Modifiche ai seguenti princípi contabili nel contesto dell'ordinaria attività di miglioramento dei princípi con l'obiettivo di risolvere questioni non urgenti relative a incoerenze riscontrate negli standard oppure a fornire chiarimenti di carattere terminologico:
    • o IAS 41-Agricoltura;
    • o IFRS 1-Prima adozione degli International Financial Reporting Standard;
    • o IFRS 9-Strumenti finanziari;
    • o Illustrative Examples dell'IFRS 16 Leases.

Quanto di seguito esposto è applicabile a partire dal 1° gennaio 2023:

  • IFRS 17 - Contratti assicurativi. Il nuovo principio contabile sui contratti assicurativi, che andrà a sostituire integralmente quanto attualmente previsto dall'IFRS 4, ha come obiettivo quello di:
    • o garantire che un'entità fornisca informazioni che rappresentano fedelmente i diritti e gli obblighi derivanti dai contratti assicurativi emessi;
    • o eliminare incongruenze e debolezze delle politiche contabili esistenti fornendo un quadro unico principlebased per tenere conto di tutti i tipi di contratti di assicurazione (inclusi contratti di riassicurazione); nonché
    • o migliorare la comparabilità tra le entità appartenenti al settore assicurativo prevedendo specifici requisiti di presentazione e di informativa.
  • Modifiche allo IAS 1 - Presentazione del bilancio e allo IAS 8 - Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori finalizzate a migliorare la disclosure sulle accounting policy in modo da fornire informazioni più utili agli investitori e agli altri utilizzatori primari del bilancio, nonché ad aiutare le società a distinguere i cambiamenti nelle stime contabili dai cambiamenti di accounting policy.

Infine, alla data di approvazione dei bilanci in commento, risultano emessi dallo IASB ma non ancora omologati dalla Commissione Europea taluni princípi contabili, emendamenti ed interpretazioni:

  • Modifiche allo IAS 1 Presentation of Financial Statements: Classification of Liabilities as Current or Non-current and Classification of Liabilities as Current or Non-current - Deferral of Effective Date;
  • Modifiche allo IAS 12 Income Taxes: Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction;
  • Modifiche all'IFRS 17 Insurance contracts: Initial Application of IFRS 17 and IFRS 9 – Comparative Information.

I riflessi che tali principi, emendamenti e interpretazioni di prossima applicazione potranno eventualmente avere sull'informativa finanziaria del Gruppo Poste Italiane sono ancora in corso di approfondimento e valutazione. Con particolare riferimento all'IFRS 17, in ambito Poste Vita prosegue l'attività progettuale volta a determinare gli impatti connessi alla futura applicazione del nuovo principio.

2.6 CRITERI E METODOLOGIE DI CONSOLIDAMENTO

Il Bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane include il Bilancio di Poste Italiane SpA e dei soggetti sui quali la Capogruppo esercita il controllo direttamente o indirettamente, ai sensi dell'IFRS 10, a partire dalla data in cui lo stesso è stato acquisito e sino alla data in cui cessa. Il Gruppo controlla un'entità quando ha contemporaneamente:

  • il potere sull'entità oggetto di investimento;
  • l'esposizione o i diritti a rendimenti variabili derivanti dal rapporto con l'entità oggetto di investimenti;
  • la capacità di esercitare il proprio potere sull'entità oggetto di investimento per incidere sull'ammontare dei suoi rendimenti.

Il controllo è esercitato sia in forza del possesso diretto o indiretto delle azioni con diritto di voto, sia per effetto dell'esercizio di un'influenza dominante espressa dal potere di determinare, anche indirettamente, in forza di accordi contrattuali o legali, le scelte finanziarie e gestionali dell'entità, ottenendone i benefici relativi, prescindendo da rapporti di natura azionaria. Al fine della determinazione del controllo, si tiene conto dell'esistenza di potenziali diritti di voto esercitabili alla data di bilancio.

I bilanci oggetto di consolidamento sono redatti al 31 dicembre 2021, e ove necessario, sono opportunamente rettificati per uniformarli ai princípi contabili della Capogruppo.

Non rientrano nell'area di consolidamento, e pertanto non sono consolidati con il metodo integrale, i bilanci delle società controllate la cui inclusione non produrrebbe effetti significativi, singolarmente e cumulativamente, da un punto di vista sia quantitativo sia qualitativo ai fini di una corretta rappresentazione della situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo.

I criteri adottati per il consolidamento integrale delle partecipate sono i seguenti:

  • le attività e le passività, gli oneri e i proventi delle partecipate consolidate integralmente sono assunti linea per linea, attribuendo ai soci di minoranza, ove presenti, la quota di Patrimonio netto e del Risultato netto del periodo di loro spettanza; tali voci sono indicate separatamente nell'ambito del Patrimonio netto e del Conto economico consolidato;
  • le operazioni di aggregazione di imprese in forza delle quali viene acquisito il controllo di un'entità sono contabilizzate applicando il metodo dell'acquisizione ("acquisition method"). Il costo di un'aggregazione aziendale è rappresentato dal valore corrente ("fair value") alla data di acquisto delle attività cedute, delle passività assunte, degli strumenti di capitale emessi e di ogni altro onere accessorio direttamente attribuibile; la differenza tra il prezzo di acquisizione e il valore corrente delle attività e passività acquistate, dopo aver verificato la corretta misurazione dei valori correnti delle attività e passività acquisite e del costo di acquisizione, se positiva, è iscritta nelle Attività immateriali alla voce "Avviamento", ovvero, se negativa, è imputata al Conto economico;
  • le acquisizioni di quote di minoranza relative a entità delle quali esiste già il controllo sono considerate operazioni sul Patrimonio netto; in assenza di un principio contabile di riferimento, il Gruppo procede alla imputazione a Patrimonio netto dell'eventuale differenza fra il costo di acquisizione e la relativa frazione di Patrimonio netto acquisita;
  • gli utili e le perdite, derivanti da operazioni effettuate tra società consolidate integralmente e non ancora realizzati nei confronti di terzi, sono eliminati, se significativi, come pure i reciproci rapporti di debito e credito, i costi e i ricavi, nonché gli oneri e i proventi finanziari;
  • gli utili o le perdite derivanti dalla cessione di quote di partecipazione in società consolidate sono imputati a Conto economico per l'ammontare corrispondente alla differenza fra il prezzo di vendita e la corrispondente frazione di Patrimonio netto consolidato ceduta.

Le partecipazioni in società controllate non significative, in società nelle quali il Gruppo ha un'influenza notevole (che si presume sussistere quando la partecipazione è compresa tra il 20% e il 50%), di seguito "società collegate", e in joint venture sono valutate con il metodo del Patrimonio netto. All'atto dell'acquisizione della partecipazione contabilizzata con

  • a) l'avviamento relativo a una società collegata o a una joint venture è incluso nel valore contabile della partecipazione; l'ammortamento di tale avviamento non è consentito;
  • b) nella determinazione del valore iniziale della partecipazione nell'entità, qualunque eccedenza della quota d'interessenza nel fair value (valore equo) netto delle attività e passività identificabili della partecipata, rispetto al costo della partecipazione, è inclusa come provento nell'utile (perdita) d'esercizio della collegata o della joint venture del periodo in cui la partecipazione viene acquisita.

Successivamente all'acquisizione, inoltre, adeguate rettifiche sono apportate alla quota d'interessenza della entità all'utile (perdita) d'esercizio della collegata o della joint venture, al fine di tener conto, per esempio, dell'ammortamento delle attività ammortizzabili in base ai rispettivi fair value (valori equi) alla data di acquisizione, e delle eventuali perdite di valore dell'avviamento o degli immobili, impianti e macchinari. Inoltre, il metodo del Patrimonio netto prevede che:

  • gli utili o le perdite di pertinenza del Gruppo sono imputati a Conto economico dalla data in cui l'influenza notevole o il controllo ha avuto inizio fino alla data in cui l'influenza notevole o il controllo cessa; nel caso in cui, per effetto delle perdite, la società valutata con il metodo in oggetto manifesti un Patrimonio netto negativo, il valore di carico della partecipazione è annullato e l'eventuale eccedenza di pertinenza del Gruppo, laddove quest'ultimo si sia impegnato ad adempiere a obbligazioni legali o implicite dell'impresa partecipata, o comunque a coprirne le perdite, è imputata ad apposito fondo del passivo; le variazioni patrimoniali delle società valutate con il metodo del Patrimonio netto non rappresentate dal risultato di Conto economico sono imputate direttamente in rettifica delle riserve di Patrimonio netto;
  • gli utili e le perdite non realizzati generati su operazioni eseguite tra la Capogruppo/società controllate e la partecipata valutata con il metodo del Patrimonio netto sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo nella partecipata stessa; le perdite non realizzate sono eliminate, a eccezione del caso in cui esse siano rappresentative di riduzione di valore.

Nel corso dell'esercizio la Capogruppo ha concluso le seguenti operazioni di aggregazioni aziendali a seguito delle quali ha acquisito il controllo delle entità.

Gruppo Nexive

In data 29 gennaio 2021, è stata completata da parte di Poste Italiane l'operazione di acquisto da PostNL European Mail Holdings B.V. ("PostNL") e dalla società tedesca Mutares Holding – 32 GmbH ("Mutares Holding") dell'intero capitale sociale di Nexive Group Srl ("Nexive") ad un prezzo pari a 34,4 milioni di euro, sulla base di un Enterprise Value di 50 milioni di euro e di un indebitamento netto di 15,6 milioni di euro. Il corrispettivo finale si è attestato, in seguito all'aggiustamento del prezzo previsto dagli accordi contrattuali, a 30,7 milioni di euro.

Poste Italiane ha conferito a un esperto esterno indipendente l'incarico di supportare il processo di allocazione del prezzo di acquisto relativo all'operazione e stimare il fair value delle attività identificabili acquisite e delle passività assunte identificabili a seguito dell'acquisizione, al fine di fornire dati ed elementi informativi utili per il calcolo dell'avviamento, in conformità a quanto previsto dall'IFRS 3.

Al 31 dicembre 2021 il suddetto processo è stato completato e nella tabella seguente sono riportati i valori delle attività acquisite e delle passività assunte alla data di acquisizione:

(migliaia di euro)
Valore contabile
(A)
Rettifiche
Fair Value (B)
Fair Value
(A+B)
Attività nette acquisite
Attività immateriali - - -
Immobili, impianti e macchinari 274 - 274
Diritto d'uso 10.023 - 10.023
Crediti commerciali, altri crediti e altre attività 95.889 - 95.889
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 5.905 - 5.905
Trattamento di fine rapporto (6.937) - (6.937)
Debiti commerciali e altri debiti (89.995) - (89.995)
Passività finanziarie (20.052) - (20.052)
Totale attività nette acquisite (4.893) (4.893)
Patrimonio netto di pertinenza di terzi 6
Quota delle attività nette acquisite dal Gruppo (4.899)
Avviamento 35.599
Corrispettivo totale 30.700

Le attività valutative non hanno identificato plusvalori o minusvalori rispetto ai valori contabili rilevati dalle società acquisite. Inoltre non sono state identificate attività o passività aggiuntive rispetto a quelle già iscritte nei bilanci delle stesse. In particolare, non sono state rilevate passività potenziali e si è ritenuto che non vi fossero le condizioni minime e sufficienti per l'identificazione e/o la valorizzazione di ulteriori attività immateriali. La differenza, quindi, tra il corrispettivo trasferito (30,7 milioni di euro) e il fair value della quota parte attività nette acquisite (negativo per 4,9 milioni di euro) è stato allocato interamente alla voce Avviamento (rilevato unicamente per la quota di pertinenza del Gruppo) per 35,6 milioni di euro.

Di seguito i valori economici delle società acquisite inclusi nel Conto economico consolidato dalla data di acquisizione:

(migliaia di euro)
Dalla data di acquisizione al 31
dicembre 2021
Ricavi 140.537
Risultato operativo (19.741)
Utile/(perdita) di periodo (15.520)

Come meglio descritto in seguito, le entità legali del Gruppo Nexive sono state oggetto di un'ampia riorganizzazione che ha avuto efficacia il 1° ottobre 2021.

Sengi Express Limited

In data 19 gennaio 2021, Poste Italiane SpA e Cloud Seven Holding Limited hanno siglato un accordo quadro vincolante che ha previsto l'acquisizione, per complessivi 16 milioni di euro, da parte di Poste Italiane del 40% del capitale sociale (51% dei diritti di voto) di Sengi Express Limited ("Sengi Express"), società interamente posseduta da Cloud Seven Holding Limited con sede a Hong Kong, che a sua volta detiene il 100% del capitale sociale della società Sengi Express Guangzhou Limited con sede a Guangzhou (Cina).

Poste Italiane ha conferito a un esperto esterno indipendente l'incarico di supportare il processo di allocazione del prezzo di acquisto relativo all'operazione e stimare il fair value delle attività identificabili acquisite e delle passività assunte

identificabili a seguito dell'acquisizione, al fine di fornire dati ed elementi informativi utili per il calcolo dell'avviamento, in conformità a quanto previsto dall'IFRS 3.

Al 31 dicembre 2021 il suddetto processo è stato completato e nella tabella seguente sono riportati i valori delle attività acquisite e delle passività assunte alla data di acquisizione:

Valore contabile (A) Rettifiche
Fair Value (B)
Fair Value
(A+B)
HKD/000 EUR/000 EUR/000 EUR/000
Attività nette acquisite
Attività immateriali - - - -
Immobili, impianti e macchinari - - - -
Crediti commerciali, altri crediti e altre attività 5.000 535 - 535
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti - - - -
Trattamento di fine rapporto - - - -
Debiti commerciali e altri debiti - - - -
Totale attività nette acquisite 5.000 535 - 535
Patrimonio netto di pertinenza di terzi 321
Quota delle attività nette acquisite dal Gruppo 214
Avviamento 15.786
Corrispettivo totale 16.000

Le attività di valutazione non hanno identificato plusvalori o minusvalori rispetto ai valori contabili rilevati dalle società acquisite. Inoltre non sono state identificate attività o passività aggiuntive rispetto a quelle già iscritte nei bilanci delle stesse. In particolare, non sono state rilevate passività potenziali e si è ritenuto che non vi fossero le condizioni minime e sufficienti per l'identificazione e/o la valorizzazione di ulteriori attività immateriali. La differenza, quindi, tra il corrispettivo trasferito (16 milioni di euro) e il fair value della quota parte delle attività nette acquisite (0,2 milioni di euro) è stato allocato interamente alla voce Avviamento (rilevato unicamente per la quota di pertinenza del Gruppo) per 15,8 milioni di euro.

Di seguito i valori economici della società acquisita inclusi nel Conto economico consolidato dalla data di acquisizione:

(migliaia di euro)
Dalla data di acquisizione al 31
dicembre 2021
Ricavi 77.427
Risultato operativo 5.459
Utile/(perdita) di periodo 3.313

Nella seguente tabella si rappresenta il numero delle società controllate per criterio di consolidamento e di valutazione:

Società controllate 31/12/2021 31/12/2020
Consolidate con il metodo integrale 21 16
Valutate con il metodo del Patrimonio netto 3 4
Totale società 24 20

Oltre le operazioni descritte in precedenza, che hanno portato all'ingresso nell'area di consolidamento delle controllate del Gruppo Sengi e del Gruppo Nexive, in data 30 aprile 2021 è stata costituita PSIA Srl a cui, in seguito alla scissione di FSIA Investimenti Srl, sono stati assegnati elementi patrimoniali rappresentanti il 30% di quest'ultima.

Con riferimento alle società nelle quali il Gruppo ha un'influenza notevole ("collegate" e "joint venture") valutate con il metodo del patrimonio netto, si segnalano le seguenti operazioni di acquisizione:

BNL Finance ("Financit")

In data 23 dicembre 2020, Poste Italiane SpA e BNL Gruppo BNP Paribas hanno siglato un accordo quadro che prevede l'acquisizione da parte di Poste Italiane, per un corrispettivo di 40 milioni di euro, di una partecipazione azionaria pari al 40% in BNL Finance.

Il closing dell'operazione si è perfezionato in data 1° luglio 2021 e sempre con tale decorrenza BNL Finance S.p.A. ha mutato la propria denominazione sociale in Financit S.p.A.

Si riporta di seguito il confronto tra il prezzo pagato e le attività nette acquisite della società in commento:

(migliaia di euro)
Patrimonio netto (pro quota) 18.000
Rettifiche per valutazione al fair value -
Attività nette acquisite dopo l'allocazione (pro quota) 18.000
Avviamento 22.000
Corrispettivo totale 40.000

La differenza emersa tra il prezzo dell'operazione e la quota parte delle attività nette acquisite ammonta a 22,0 milioni di euro ed è stata allocata interamente ad avviamento incluso nel valore contabile della partecipazione.

Replica SIM

Il 29 luglio 2021, in seguito all'ottenimento dell'autorizzazione da parte di Banca d'Italia, Poste Italiane ha sottoscritto un aumento di capitale di 10,0 milioni di euro in Replica SIM S.p.A. divenendo titolare del 45% del capitale della società.

(migliaia di euro)
Patrimonio netto (pro quota) 4.950
Rettifiche per valutazione al fair value -
Attività nette acquisite dopo l'allocazione (pro quota) 4.950
Avviamento 5.050
Corrispettivo totale 10.000

La differenza emersa tra il prezzo dell'operazione e la quota parte delle attività nette acquisite ammonta a 5,05 milioni di euro ed è stata allocata interamente ad avviamento incluso nel valore contabile della partecipazione.

Per maggiori dettagli sulle operazioni sopra descritte si rinvia alla Nota 3 - Eventi di rilievo intercorsi nell'esercizio

L'elenco e i dati salienti delle società controllate consolidate integralmente e delle società valutate con il criterio del Patrimonio netto sono forniti nella Nota 13 Ulteriori informazioni – Perimetro di consolidamento e dati salienti delle partecipazioni.

Conversione dei bilanci in valuta estera

Ai fini della predisposizione del Bilancio Consolidato, la situazione patrimoniale-finanziaria e il risultato economico di tutte le società consolidate sono espressi in euro, che rappresenta la valuta funzionale di presentazione della Capogruppo.

I bilanci delle società che operano con una valuta funzionale diversa dall'euro, sono convertiti nella moneta di presentazione utilizzando il tasso di chiusura in essere alla data di riferimento per le attività e le passività, inclusi l'avviamento e le rettifiche effettuate in sede di consolidamento, e il tasso di cambio medio del periodo (se ragionevolmente approssima il tasso di cambio in essere alla data delle rispettive operazioni) per i ricavi e per i costi. Tutte le risultanti differenze di cambio sono rilevate nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo ed esposte separatamente in un'apposita riserva di patrimonio netto; tale riserva è riversata proporzionalmente nel conto economico al momento della dismissione (totale o parziale) della relativa partecipazione.

I tassi di cambio utilizzati per la conversione dei bilanci delle società consolidate in valuta estera sono quelli pubblicati dalla Banca d'Italia e dalla Banca Centrale Europea e presentati nella tabella di seguito:

2021 2020
Valuta Cambio puntuale al 31
dicembre
Cambio medio
annuale
Cambio puntuale al 31
dicembre
Cambio medio
annuale
Dollaro di Hong Kong 8,8333 9,1538 (*) n.a. n.a.
Yuan Renminbi Cinese 7,1947 7,5888 (*) n.a. n.a.
Dollaro USA 1,1326 1,1827 1,2271 1,1422

(*) Il cambio riportato fa riferimento alle società Sengi Express Limited e Sengi Express Guangzhou Limited ed è calcolato sulla base periodo che intercorre tra il 31 dicembre 2021 e la data di acquisizione delle stesse (1° marzo 2021).

3. EVENTI DI RILIEVO INTERCORSI NELL'ESERCIZIO

3.1 PRINCIPALI OPERAZIONI SOCIETARIE

sennder Italia Srl

A seguito del raggiungimento da parte di sennder Italia di tutti i KPI finanziari e operativi prestabiliti dagli accordi tra Poste Italiane e sennder GmbH, a valle dell'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2020 da parte dell'Assemblea dei Soci, nel mese di aprile 2021 è stato effettuato un aumento di capitale al valore nominale riservato a sennder GmbH che ha incrementato la quota detenuta in sennder Italia del 5% (dall'attuale 25% al 30%). A seguito di tale aumento, la quota di partecipazione diretta detenuta da Poste Italiane in sennder Italia è passata dal 75% al 70%.

sennder Technologies Gmbh

Nel mese di gennaio 2021 Poste Italiane ha partecipato a un nuovo aumento di capitale promosso da sennder GmbH investendo 7,5 milioni di euro e portando la propria partecipazione nella società tedesca al 2,0% (1,8% su base fully diluited). Inoltre, sennder Gmbh, coerentemente agli accordi precedentemente siglati, a maggio 2021 ha effettuato il follow up dell'aumento di capitale sopra descritto raggiungendo una valutazione complessiva superiore a 1 miliardo di euro. In conseguenza del nuovo aumento di capitale la partecipazione di Poste Italiane nella società è all'1,9% (1,7% su base fully diluted).

Con decorrenza 20 dicembre 2021 sennder GmbH ha mutato la propria denominazione sociale in sennder Technologies Gmbh.

Acquisizione e riassetto societario del Gruppo Nexive

In data 16 novembre 2020 Poste Italiane SpA ha sottoscritto un accordo preliminare con la società olandese PostNL European Mail Holdings B.V. ("PostNL") e la società tedesca Mutares Holding – 32 GmbH ("Mutares Holding"), per l'acquisto dell'intero capitale sociale di Nexive Group Srl ("Nexive").

In data 29 gennaio 2021, l'operazione è stata completata e Poste Italiane ha acquisito da PostNL e Mutares Holding l'intero capitale sociale di Nexive ad un prezzo pari a 34,4 milioni di euro, sulla base di un Enterprise Value di 50 milioni di euro e di un indebitamento netto di 15,6 milioni di euro. Il corrispettivo finale si è attestato, in seguito all'aggiustamento del prezzo previsto dagli accordi contrattuali, a 30,7 milioni di euro.

L'operazione è stata effettuata ai sensi dall'art. 75 del DL 14 agosto 2020 n.104 (convertito in Legge n. 126 del 13 ottobre 2020), che dispone che determinate operazioni di concentrazione siano considerate autorizzate previa indicazione all'AGCM di misure idonee a prevenire il rischio di imposizione di prezzi o altre condizioni contrattuali che potrebbero essere gravose per l'utenza in conseguenza dell'operazione. L'operazione di acquisizione è stata autorizzata dall'AGCM con la prescrizione di alcune misure comportamentali in capo a Poste Italiane.

Il processo di integrazione di Nexive ha reso necessaria una riorganizzazione delle entità legali del Gruppo con l'obiettivo di addivenire ad una struttura societaria che prevede un'"Operating Company" focalizzata sulla gestione e coordinamento della nuova rete di recapito del Gruppo costituita da parte degli attuali partner di recapito esterni di Nexive e impiegata a supporto della fase di "last mile" del processo di recapito di prodotti postali e pacchi di piccole dimensioni.

Al riguardo, il consiglio di amministrazione di Poste Italiane dell'11 maggio 2021 ha autorizzato il riassetto societario del Gruppo Nexive.

In particolare, sono stati approvati i progetti di fusione e scissione inerenti l'operazione di riorganizzazione societaria che si è articolata nei seguenti passaggi:

Fusione per incorporazione di Nexive Group e Nexive Servizi in Poste Italiane;

Scissione parziale di Nexive Network (i) in favore di Poste Italiane, quanto al ramo d'azienda relativo alle attività di recapito della corrispondenza, che comprendono l'interessenza azionaria in Nexive Scarl, e (ii) in favore di Postel S.p.A., società anch'essa interamente e direttamente controllata da Poste Italiane, quanto al ramo d'azienda relativo alle attività di stampa.

I progetti di fusione e di scissione sono stati approvati l'11 maggio 2021 anche dai Consigli di Amministrazione, per quanto di rispettiva competenza, di Nexive Group, di Nexive Servizi, di Nexive Network e di Postel. L'approvazione definitiva da parte del Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane, dell'assemblea straordinaria di Postel e delle assemblee di Nexive Group, Nexive Network e Nexive Servizi è avvenuta in data 24 giugno 2021.

L'operazione, che ha previsto l'applicazione delle semplificazioni previste dalla normativa per le operazioni di scissione e fusione di società interamente possedute, è efficace a decorrere dal 1° ottobre 2021 e non ha comportato alcuna emissione di nuove azioni né comunque assegnazione di azioni di Poste Italiane.

BNL Finance ("Financit")

In data 23 dicembre 2020, Poste Italiane SpA e BNL Gruppo BNP Paribas hanno siglato un accordo quadro vincolante per il rafforzamento della partnership nel settore del credito assistito dalla cessione del quinto dello stipendio o della pensione (c.d. "Crediti CQ"). L'accordo quadro prevedeva l'acquisizione da parte di Poste Italiane di una partecipazione azionaria pari al 40% in BNL Finance, società di BNL Gruppo BNP Paribas, leader nel mercato dei crediti CQ.

Il closing dell'operazione si è perfezionato in data 1° luglio 2021 a seguito delle autorizzazioni pervenute dalle Autorità di Vigilanza e al completamento della scissione, da parte di BNL Finance in favore della controllante BNL S.p.A., delle attività fuori perimetro costituite principalmente da circa 2 miliardi di euro di crediti rispetto a un portafoglio crediti complessivo di oltre 2,8 miliardi di euro a fine 2020.

Sempre con decorrenza 1° luglio 2021 BNL Finance S.p.A. ha mutato la propria denominazione sociale in Financit S.p.A. Financit, in qualità di fabbrica di prodotto, distribuisce i propri Crediti CQ attraverso la rete degli Uffici Postali sulla base di un accordo commerciale di durata decennale con Poste Italiane - Patrimonio BancoPosta, in continuità con l'accordo commerciale già in essere prima del closing dell'operazione.

Sengi Express Limited

In data 19 gennaio 2021, Poste Italiane SpA e Cloud Seven Holding Limited hanno siglato un accordo quadro vincolante finalizzato al rafforzamento della partnership nel mercato dell'e-commerce tra la Cina e l'Italia. L'accordo quadro ha previsto l'acquisizione da parte di Poste Italiane del 51% del capitale votante (40% del capitale totale) di Sengi Express Limited ("Sengi Express"), società interamente posseduta da Cloud Seven Holding Limited con sede a Hong Kong. Sengi Express è una società leader nella creazione e nella gestione di soluzioni logistiche cross-border per i merchant dell'ecommerce cinese attivi sul mercato italiano. Il closing dell'operazione si è perfezionato il 1° marzo 2021.

Nexi SpA e SIA SpA

In data 21 giugno 2021 l'Assemblea Straordinaria degli Azionisti di SIA ha approvato il progetto di fusione per incorporazione di SIA S.p.A. in Nexi S.p.A. sulla base degli accordi vincolanti seguiti alla sottoscrizione del memorandum of understanding del 5 ottobre 2020.

In data 15 novembre 2020, inoltre, Nexi ha annunciato la sottoscrizione di un accordo vincolante con la società Nets per la fusione dei due gruppi avvenuta il 1° luglio 2021.

Coerentemente agli accordi fra le parti, in data 9 giugno 2021 è stata deliberata la scissione di FSIA, perfezionatasi il 31 dicembre 2021, attraverso l'assegnazione di elementi patrimoniali rappresentanti il 30% di FSIA, comprensivi di una partecipazione azionaria del 17,2% in SIA e del finanziamento soci di 20,7 milioni di euro concesso da Poste a FSIA, in favore di PSIA S.r.l., società di nuova costituzione interamente posseduta da Poste Italiane.

Infine, in data 31 dicembre 2021 si è perfezionata la fusione di SIA in Nexi. Pertanto, Poste Italiane, attraverso la controllata PSIA, detiene una partecipazione del 3,6% nel nuovo gruppo Nexi-SIA-Nets.

Tale operazione ha generato una plusvalenza a livello consolidato, a lordo dei relativi effetti fiscali, di 225 milioni di euro in seguito alla riclassifica della partecipazione detenuta in SIA-Nexi (prima per il tramite della collegata FSIA, e in seguito dalla controllata PSIA dopo il perfezionamento della scissione di FSIA) tra le attività finanziarie e rilevata, in conformità al principio contabile IFRS 9, sulla base del suo fair value (quotazione di borsa di Nexi al 30 dicembre 2021). L'importo, di natura non ricorrente, è stato iscritto nella voce Proventi finanziari (nota C11 – Proventi e oneri finanziari).

Replica SIM

Il 29 luglio 2021, in seguito all'ottenimento dell'autorizzazione da parte di Banca d'Italia, Poste Italiane ha sottoscritto un aumento di capitale in Replica SIM S.p.A. ("Replica" o la "SIM") divenendo titolare del 45% del capitale della società. Replica opera nel settore dell'intermediazione in conto proprio e di terzi e della gestione patrimoniale come investment manager ed execution broker per la gestione di alcuni fondi di investimento. I fondi rivenienti dall'aumento di capitale consentiranno alla SIM di operare nel mercato istituzionale MTS (Mercato Telematico dei Titoli di Stato).

Eurizon Capital Real Asset SGR ("ECRA")

In data 25 giugno 2021 Poste Vita e BancoPosta Fondi SGR hanno sottoscritto gli accordi definitivi per l'acquisito del 40% del capitale sociale, di cui il 24,50% di azioni con diritto di voto, di Eurizon Capital Real Asset SGR S.p.A. ("ECRA"), società specializzata negli investimenti a supporto dell'economia reale controllata da Eurizon. Contestualmente alla sottoscrizione dell'aumento di capitale, è stato perfezionato tra le parti il mandato di gestione di portafogli avente ad oggetto il trasferimento ad ECRA della gestione di alcuni fondi di investimento alternativi, accedendo così ad una piattaforma globale che permetterà di sviluppare un modello integrato di gestione lungo tutto il ciclo di vita dell'investimento. Il closing dell'operazione è avvenuto il 31 gennaio 2022, all'esito dell'ottenimento delle autorizzazioni da parte delle autorità regolamentari. Si segnala che ECRA continua a essere controllata e consolidata da Eurizon.

LIS Holding S.p.A.

In data 25 febbraio 2022 PostePay ha sottoscritto con IGT Lottery S.p.A. ("IGT") un accordo vincolante per l'acquisizione del 100% di LIS Holding S.p.A. (insieme alla società controllata LIS Pay S.p.A., "LIS") a un prezzo pari a 700 milioni di euro determinato sulla base di un Enterprise Value di 630 milioni di euro e una cassa netta disponibile pari a 70 milioni di euro. I consigli di amministrazione di Poste Italiane e PostePay hanno approvato l'operazione che rimane soggetta alle consuete condizioni di closing, tra cui l'ottenimento delle approvazioni regolamentari. Il closing è atteso entro il terzo trimestre del 2022.

Plurima S.p.A.

In data 18 marzo 2022 Poste Italiane ha firmato un accordo vincolante con Opus S.r.l. ("Opus") – interamente posseduta dalla famiglia Marconi – e l'operatore di private equity Siparex per l'acquisizione di una quota di maggioranza in Plurima S.p.A. ("Plurima" o la "Società") per un corrispettivo basato su un enterprise value complessivo della Società di 130 milioni di euro.

L'operazione verrà eseguita per il tramite di Poste Welfare Servizi S.r.l. ("PWS"), società interamente controllata da Poste Italiane, e sarà finanziata interamente con le ingenti risorse di cassa disponibili.

Al perfezionamento dell'operazione, atteso entro la fine del primo semestre 2022 a valle delle necessarie autorizzazioni da parte dell' Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ("AGCM"), PWS deterrà il 70% del capitale sociale di Plurima, mentre la famiglia Marconi deterrà il restante 30%. Luca Marconi sarà confermato Presidente Esecutivo della Società.

Plurima è una società leader di mercato in Italia nella logistica ospedaliera e nei servizi di custodia e gestione documentale per le strutture ospedaliere pubbliche e private. Operando attraverso 41 strutture logistiche e una flotta di circa 300 veicoli.

Alla luce dell'esperienza maturata da PWS nel comparto della salute, risulterà possibile rafforzarne ulteriorment e il ruolo quale centro di eccellenza per lo stesso Gruppo Poste Italiane in ambito sanitario, ritenendosi che le consolidate competenze maturate da quest'ultima nel settore della sanità possano essere integrate con le competenze recentemente sviluppate sia da Poste Italiane nell'offerta dei servizi tramite la Piattaforma Vaccini, che tramite i servizi in ambito sanitario erogati da Plurima.

Nel corso dell'esercizio 2021 sono altresì intervenute le seguenti operazioni societarie.

  • A seguito dell'ottenimento di tutte le autorizzazioni previste dalla normativa, si è tenuta in data 28 maggio 2021 l'assemblea straordinaria di Poste Italiane che ha approvato la rimozione del vincolo di destinazione del Patrimonio BancoPosta inerente alle attività, ai beni e ai rapporti giuridici che costituiscono il cd "Ramo Debit". L'atto di conferimento del Ramo Debit da parte di Poste Italiane in favore di PostePay S.p.A. è stato formalizzato il 23 settembre 2021 con efficacia a decorrere dal 1 ottobre 2021.
  • Con atto notarile del 30 marzo 2021, Poste Italiane S.p.A., ha ceduto il 100% della partecipazione detenuta in Indabox S.r.l. in favore di MLK Deliveries S.p.A., società detenuta al 70% da Poste Italiane S.p.A. e al 30% da Milkman Tech S.p.A. L'operazione ha avuto efficacia a decorrere dal 1° aprile 2021.
  • In data 21 giugno 2021 l'Assemblea di Uptime S.p.A. ha deliberato l'approvazione del Bilancio Finale di Liquidazione ed il relativo Piano di Riparto Finale. In data 2 agosto 2021 la società è stata cancellata dal Registro Imprese di Roma.
  • In data 23 giugno 2021 il Consiglio di Amministrazione di PostePay S.p.A. ha approvato la sottoscrizione di contratti vincolanti per la cessione della partecipazione detenuta da PostePay S.p.A. in Tink AB, operatore fintech specializzato in soluzioni tecnologiche di open banking, per un corrispettivo di circa 77 milioni di euro, nel contesto dell'annunciata cessione del 100% di Tink AB a Visa Open Connect Limited, società del Gruppo Visa. L'operazione è stata concordata sulla base di una valutazione di Tink AB, in termini di enterprise value, pari a 1,8 miliardi di euro.

L'investimento complessivo di PostePay S.p.A. in Tink è stato pari a 22,1 milioni di euro, corrispondente ad una partecipazione del 4,7% nel capitale della società su base fully diluted.

Il Gruppo Poste Italiane continuerà a collaborare con Tink attraverso la partnership in essere incentrata sull'espansione dell'offerta di servizi digitali del Gruppo.

Il closing dell'operazione si è perfezionato in data 10 marzo 2022 in seguito all'approvazione da parte delle autorità competenti.

  • In data 1° luglio, sono stati formalizzati con efficacia alla medesima data, gli atti di cessione del ramo di MLK cd. "Business Parcel B2C" e il ramo ICT di Postel in favore di Poste Italiane.
  • Nel mese di luglio 2021, Volante Technologies Inc ("Volante") ha dato corso ad un aumento di capitale da 10 milioni di dollari, sottoscritto dalla banca americana Wells Fargo. A tale operazione è seguita una seconda tranche di aumento da complessivi 5 milioni di dollari offerta in sottoscrizione agli attuali azionisti, tra cui PostePay S.p.A. Il 28 settembre 2021 il consiglio di amministrazione di PostePay S.p.A. ha autorizzato la partecipazione alla seconda tranche dell'aumento di capitale di Volante con un investimento complessivo pari a circa 500 mila dollari finalizzato al mantenimento della quota di partecipazione originaria del 3,4% (2,9% su base fully diluted), evitandone la diluizione a seguito dell'ingresso nel capitale di Wells Fargo. Il perfezionamento dell'operazione è avvenuto in data 15 ottobre 2021.

  • In data 26 gennaio 2022 il CdA di Poste Vita ha approvato l'operazione di acquisizione da parte di Poste Italiane del 100% delle quote detenute da Poste Vita in Poste Welfare Servizi. L'efficacia dell'operazione decorre dal deposito presso il Registro delle Imprese dell'atto di compravendita stipulato in data 24 febbraio 2022.
  • In data 26 gennaio 2022 MFM Holding Ltd (Moneyfarm) ha dato corso ad un aumento di capitale del valore di circa 53 milioni di euro, sottoscritto per circa 44 milioni di euro da M&G plc, asset manager quotato con sede in UK, e pro quota da Poste Italiane con un investimento di circa 9 milioni di euro, al fine di non diluire la propria partecipazione pari a circa il 14%.

3.2 ALTRI EVENTI DI RILIEVO

Nel corso dell'esercizio 2021 sono intervenuti i seguenti, ulteriori fatti di rilievo:

Poste Italiane SpA: acconto dividendo 2021

Il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane in data 10 novembre 2021, alla luce dell'andamento della situazione economica e finanziaria della Capogruppo nel primo semestre del 2021 e in linea con la prassi prevalente, ha deliberato di anticipare, a titolo di acconto, parte del dividendo ordinario previsto per l'esercizio 2021. L'acconto pari a 0,185 euro per azione, al lordo delle eventuali ritenute di legge, è stato messo in pagamento a decorrere dal 24 novembre 2021, per complessivi 241 milioni di euro.

Emissione Bond Ibrido

Poste Italiane S.p.A., con data regolamento 24 giugno 2021, ha collocato la sua prima emissione obbligazionaria perpetua subordinata ibrida con periodo di "non-call" di 8 anni per investitori istituzionali, del valore nominale complessivo di 800 milioni di euro con l'obiettivo di rafforzare la struttura patrimoniale del Gruppo, ed in particolare il Leverage Ratio (Basilea III) e il Tier 1 ratio di BancoPosta, nonché il Solvency II Ratio di Poste Vita, contribuendo a sostenere la crescita di lungo termine del Gruppo secondo le linee strategiche del Piano industriale "24 SI".

Le principali caratteristiche dell'emissione sono:

  • Le obbligazioni sono senza scadenza fissa e dovranno essere rimborsate solo in caso di scioglimento o liquidazione della Società, come specificato nei relativi termini e condizioni, salvo la facoltà di rimborso anticipato (call) nei casi previsti. In particolare, la call è prevista in ogni momento dalla First Call Date del 24 marzo 2029 al 24 giugno 2029 e, successivamente, ad ogni data di pagamento degli interessi.
  • La cedola fissa annuale è del 2,625% fino alla prima "Reset Date" fissata il 24 giugno 2029. A partire da tale data, l'interesse annuo è determinato in funzione del tasso Euro Mid Swap a 5 anni, più uno spread iniziale di 267,7 punti base, aumentato di ulteriori 25 punti base a partire dal 24 giugno 2034 e di ulteriori 75 punti base a partire dal 24 giugno 2049. Gli interessi sono pagabili a discrezione dell'emittente e in via cumulabile, a partire dal 24 giugno 2022. Il prezzo di emissione è stato fissato al 100%.

A seguito di tale emissione si è proceduto in data 30 giugno 2021 ad un apporto di mezzi patrimoniali a favore del Patrimonio Destinato BancoPosta, attraverso la concessione di un finanziamento subordinato perpetuo con periodo di non-call di 8 anni, per 350 milioni di euro, a termini e condizioni che ne consentano la computazione come capitale aggiuntivo di classe 1 ("Additional Tier 1" o "AT1"), finalizzato a rafforzarne il Leverage Ratio.

Inoltre, la Capogruppo ha proceduto in data 26 luglio 2021 alla ricapitalizzazione di Poste Vita attraverso la sottoscrizione di uno strumento di capitale, subordinato e non convertibile, con durata perpetua e con periodo di non-call di 10 anni, per 300 milioni di euro, a termini e condizioni che ne consentano la computazione nei fondi propri di base ("Restricted Tier 1" o "RT1"), finalizzato a rafforzarne il Solvency Ratio.

Raccolta effettuata da clientela privata su conti correnti postali

Le risorse provenienti dalla raccolta effettuata da clientela privata su conti correnti postali sono obbligatoriamente impiegate in titoli governativi dell'area euro e, per una quota non superiore al 50% dei fondi raccolti, in altri titoli assistiti dalla garanzia dello Stato italiano (come disposto dalla Legge del 27 dicembre 2006 n.296 e successive modifiche previste dalla Legge di stabilità 2015, n.190 del 23 dicembre 2014). Con la conversione in Legge n. 106 del 23 luglio 2021 del DL n.73 del 25 maggio 2021, è consentito al Patrimonio BancoPosta nell'ambito del 50% della raccolta da clientela privata investibile in titoli garantiti dallo Stato Italiano, di impiegare fino al 30% di questa quota nell'acquisto di crediti d'imposta cedibili ai sensi del Decreto legge n.34/2020 (c.d Decreto Rilancio) ovvero altri crediti d'imposta cedibili ai sensi della normativa vigente.

Gruppo Poste Italiane I bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2021

04

Relazione Finanziaria Annuale 2021

pag. 531

4. GRUPPO POSTE ITALIANE – BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2021

4.1 PROSPETTI DI BILANCIO CONSOLIDATO

STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

(milioni di euro)
ATTIVO Note 31 dicembre
2021
di cui
parti
correlate
31 dicembre
2020
di cui
parti
correlate
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari [A1] 2.267 - 2.134 -
Investimenti immobiliari [A2] 32 - 31 -
Attività immateriali [A3] 873 - 755 -
Attività per diritti d'uso [A4] 1.116 - 1.200 -
Partecipazioni valutate con il metodo del Patrimonio
netto [A5] 277 277 615 615
Attività finanziarie [A6] 221.226 3.780 221.134 3.879
Crediti commerciali [A8] 3 - 2 -
Imposte differite attive [C12] 1.245 - 1.123 -
Altri crediti e attività [A9] 4.012 2 3.839 2
Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 [A10] 5.551 - 29 -
Riserve tecniche a carico dei riassicuratori 50 - 54 -
Totale 236.652 230.916
Attività correnti
Rimanenze [A7] 155 - 165 -
Crediti commerciali [A8] 2.508 575 2.373 582
Crediti per imposte correnti [C12] 115 - 187 -
Altri crediti e attività [A9] 1.146 8 1.054 3
Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 [A10] 905 - 6 -
Attività finanziarie [A6] 27.630 12.855 26.749 7.617
Cassa e depositi BancoPosta [A11] 7.659 - 6.391 -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti [A12] 7.958 1.991 4.516 1.992
Totale 48.076 41.441
TOTALE ATTIVO 284.728 272.357

PATRIMONIO NETTO E PASSIVO Note 31 dicembre
2021
di cui
parti
correlate
31 dicembre
2020
di cui
parti
correlate
Patrimonio netto
Capitale sociale [B2] 1.306 - 1.306 -
Riserve [B4] 3.599 - 3.909 -
Azioni proprie (40) - (40) -
Risultati portati a nuovo 7.237 - 6.327 -
Totale Patrimonio netto di Gruppo 12.102 11.502
Patrimonio netto di terzi 8 - 5 -
Totale 12.110 11.507
Passività non correnti
Riserve tecniche assicurative [B5] 159.089 - 153.794 -
Fondi per rischi e oneri [B6] 693 59 625 59
Trattamento di fine rapporto [B7] 922 - 1.030 -
Passività finanziarie [B8] 15.122 154 18.366 241
Imposte differite passive [C12] 953 - 1.229 -
Altre passività [B10] 1.749 - 1.576 -
Totale 178.528 176.620
Passività correnti
Fondi per rischi e oneri [B6] 575 13 771 13
Debiti commerciali [B9] 2.029 82 1.837 56
Debiti per imposte correnti [C12] 16 - 13 -
Altre passività [B10] 1.860 73 1.745 74
Passività finanziarie [B8] 89.610 3.646 79.864 4.373
Totale 94.090 84.230
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO 284.728 272.357

(milioni di euro)
Note Esercizio
2021
di cui
parti
correlate
Esercizio
2020
di cui
parti
correlate
Ricavi da corrispondenza, pacchi e altro [C1] 3.685 466 3.201 400
Ricavi netti da servizi finanziari [C2] 4.783 1.909 4.945 2.017
Ricavi da servizi finanziari 4.931 1.917 5.151 2.022
Oneri derivanti da operatività finanziaria (148) (8) (206) (5)
Ricavi da servizi assicurativi al netto delle variazioni
delle riserve tecniche e oneri relativi a sinistri
[C3] 1.870 15 1.643 15
Premi assicurativi 17.829 - 16.865 -
Proventi derivanti da operatività assicurativa 4.383 15 4.065 15
Variazione riserve tecniche assicurative e oneri relativi a
sinistri
(19.964) - (18.767) -
Oneri derivanti da operatività assicurativa (378) - (520) -
Ricavi da pagamenti e mobile [C4] 882 49 737 48
Ricavi netti della gestione ordinaria 11.220 10.526
Costi per beni e servizi [C5] 2.873 161 2.523 159
Costo del lavoro [C6] 5.467 73 5.638 75
Ammortamenti e svalutazioni [C7] 790 - 700 -
Incrementi per lavori interni [C8] (33) - (37) -
Altri costi e oneri [C9] 253 6 103 3
Rettifiche/(riprese) di valore su strumenti di debito,
crediti e altre attività
[C10] 24 (4) 75 2
Risultato operativo e di intermediazione 1.846 1.524
Oneri finanziari [C11] 73 2 75 3
Proventi finanziari [C11] 369 1 123 -
di cui proventi non ricorrenti 225 -
Rettifiche/(riprese) di valore su attività finanziarie - - 1 -
Proventi/(Oneri) da valutazione di partecipazioni
con il metodo del Patrimonio Netto
[A5] 26 - 5 -
Risultato prima delle imposte 2.168 1.576
Imposte sul reddito [C12] 588 - 370 -
di cui oneri (proventi) non ricorrenti - (96)
UTILE DELL'ESERCIZIO 1.580 1.206
di cui Quota Gruppo 1.578 1.207
di cui Quota di spettanza di Terzi 2 (1)
Utile per azione [B1] 1,214 0,927
Utile diluito per azione 1,214 0,927

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO

(milioni di euro)
Note Esercizio
2021
Esercizio
2020
Utile/(Perdita) d'esercizio 1.580 1.206
Voci da riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio
Strumenti di debito e crediti valutati al FVOCI
Incremento/(Decremento) di fair value d'esercizio [tab. B4] (1.052) 2.016
Trasferimenti a Conto economico da realizzo [tab. B4] (424) (263)
Incremento/(Decremento) per perdite attese (6) 7
Copertura di flussi
Incremento/(Decremento) di fair value d'esercizio [tab. B4] (178) (28)
Trasferimenti a Conto economico [tab. B4] (8) 5
Imposte su elementi portati direttamente a, o trasferiti da, Patrimonio
netto da riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) dell'esercizio
475 (495)
Quota di risultato delle società valutate con il metodo del patrimonio
netto (al netto dell'effetto fiscale)
- -
Variazione della riserva di conversione 1 -
Voci da non riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita)
d'esercizio
Strumenti di capitale valutati al FVOCI - incremento/(Decremento) di
fair value nel periodo
75 17
Utili/(Perdite) attuariali da TFR [tab. B7] (4) (5)
Imposte su elementi portati direttamente a, o trasferiti da, Patrimonio
netto da non riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio
2 1
Quota di risultato delle società valutate con il metodo del patrimonio
netto (al netto dell'effetto fiscale)
- -
Totale delle altre componenti di Conto economico complessivo (1.119) 1.255
TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO DELL'ESERCIZIO 461 2.461
di cui Quota Gruppo 459 2.462
di cui Quota di spettanza di Terzi 2 (1)

PROSPETTO DI MOVIMENTAZIONE DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

(milioni di euro)
Patrimonio netto
Riserve
Capit
ale
social
e
Azi
oni
pro
prie
Rise
rva
Lega
le
Riserva
per il
Patrimon
io
BancoPo
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Strument
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ibride
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Cash
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e
Riserva
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conversi
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Riserva da
partecipazi
oni
valutate
con il
metodo
del
patrimonio
netto
Riserva
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incentivazi
one
Risult
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nuovo
Totale
Patrim
onio
netto
di
Grupp
o
Capit
ale e
riserv
e di
Terzi
Totale
Patrimo
nio
netto
Saldo al 1°
gennaio
2020
1.306 (40) 299 1.210 - 1.018 115 - 2 2 5.786 9.698 - 9.698
Totale conto
economico
complessivo
dell'esercizio
- - - - - 1.276 (17) - - - 1.203 2.462 (1) 2.461
Dividendi
distribuiti
Acconto
dividendi
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(402)
(211)
(402)
(211)
-
-
(402)
(211)
Operazioni
con azionisti
di minoranza
- - - - - - - - - - (49) (49) - (49)
Piani di
incentivazion
e
- - - - - - - - - 4 - 4 - 4
Variazione
perimetro di
consolidame
nto
- - - - - - - - - - - - 6 6
Saldo al 31
dicembre
2020
1.306 (40) 299 1.210 - 2.294 98 - 2 6 6.327 11.502 5 11.507
Totale conto
economico
complessivo
dell'esercizio
- - - - - (987) (132) 1 - - 1.577 (*)
459
2 461
Dividendi
distribuiti
- - - - - - - - - - (421) (421) - (421)
Acconto
dividendi
Piani di
- - - - - - - - - - (241) (241) - (241)
incentivazion
e
- - - - - - - - 7 - 7 - 7
Strumenti di
capitale -
obbligazioni
ibride
perpetue
- - - - 800 - - - - - (4) 796 - 796
Altre
variazioni
- - - - - - - - 1 - (1) - 1 1
Saldo al 31
dicembre
2021
1.306 (40) 299 1.210 800 1.307 (34) 1 3 13 7.237 12.102 8 12.110

* La voce comprende l'utile dell'esercizio (quota Gruppo) di 1.578 milioni di euro e le perdite attuariali sul TFR di 1 milioni di euro al netto delle relative imposte correnti e differite.

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO (milioni di euro)

Note Esercizio
2021
Esercizio
2020
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio dell'esercizio 4.516 2.149
Risultato prima delle imposte 2.168 1.576
Ammortamenti e svalutazioni [tab. C7] 790 700
Svalutazioni (rivalutazioni) di partecipazioni [tab. C11.1] (225) -
Impairment avviamento [tab. A3] - -
Accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri [tab. B6] 363 566
Utilizzo fondi rischi e oneri [tab. B6] (501) (388)
Accantonamento per trattamento fine rapporto [tab. B7] 1 2
Trattamento di fine rapporto [tab. B7] (129) (120)
(Plusvalenze)/Minusvalenze per disinvestimenti 2 (2)
Rettifiche/(riprese) di valore su attività finanziarie [tab. C12] - -
(Dividendi) [tab. C11.1] - -
Dividendi incassati - -
(Proventi Finanziari da realizzo) [tab. C11.1] (3) (1)
(Proventi Finanziari per interessi) [tab. C11.1] (136) (108)
Interessi incassati 133 112
Interessi passivi e altri oneri finanziari 64 62
[tab. C11.2]
Interessi pagati (32) (28)
Perdite e svalutazioni /(Recuperi) su crediti [tab. C10] 33 61
Imposte sul reddito pagate [tab. C13.3] (394) (823)
Altre variazioni (20) 7
Flusso di cassa generato dall'attività di es. prima delle
variazioni del circolante
[a] 2.114 1.616
Variazioni del capitale circolante:
(Incremento)/Decremento Rimanenze 11 (26)
(Incremento)/Decremento Crediti commerciali [tab. A7] (184) (262)
(Incremento)/Decremento Altri crediti e attività (45) (127)
Variazione crediti d'imposta Legge n. 77/2020 (526) (35)
Incremento/(Decremento) Debiti commerciali 129 209
Incremento/(Decremento) Altre passività 244 (436)
Flusso di cassa generato /(assorbito) dalla variazione del
capitale circolante
[b] (371) (677)
Incremento/(Decremento) passività da operatività finanziaria, 10.813 14.469
pagamenti e monetica, assicurativa
Liquidità netta generata / (assorbita) dalle attività finanziarie e
crediti d'imposta Legge n. 77/2020 da operatività finanziaria, (13.294) (15.961)
pagamenti e monetica, assicurativa
(Incremento)/Decremento della Cassa e depositi BancoPosta [tab. A11] (1.268) (2.088)
Incremento/(Decremento) delle riserve tecniche assicurative nette 10.334 7.813
(Proventi)/Oneri e altre componenti non monetarie (4.144) (3.255)
Liquidità generata /(assorbita) da attività/passività finanziarie
dell'operatività finanziaria, pagamenti e monetica, assicurativa
[c] 2.441 978
Flusso di cassa netto da/(per) attività operativa [d]=[a+b+c] 4.184 1.917
- di cui parti correlate (5.975) (39)
Investimenti:
Immobili, impianti e macchinari [tab. A1] (342) (300)
Investimenti immobiliari [tab. A2] - (1)
Attività immateriali [tab. A3] (412) (379)
Partecipazioni (50) (1)
pag. 537

Altre attività finanziarie (4) (35)
Investimenti in società consolidate al netto delle disponibilità (40) -
liquide acquisite
Disinvestimenti:
Imm.li, imp.ti e macchinari, inv.imm.ri ed attività dest. alla vendita 3 6
Partecipazioni - -
Altre attività finanziarie 423 109
Flusso di cassa netto da/(per) attività di investimento [e] (422) (601)
- di cui parti correlate (1) (28)
Assunzione/(Rimborso) di debiti finanziari a lungo termine
(Incremento)/Decremento crediti finanziari
[tab. B8.4] (87)
-
1.248
-
Incremento/(Decremento) debiti finanziari a breve [tab. B8.4] (366) 415
(Acquisto)/Cessione azioni proprie - -
Dividendi pagati [B3] (662) (613)
Strumenti di capitale - obbligazioni ibride perpetue 794 -
Altre operazioni con azionisti di minoranza - 1
Flusso di cassa da/(per) attività di finanziamento e operazioni
con gli azionisti
[f] (321) 1.051
- di cui parti correlate (422) (388)
Effetto variazione cambi su disponibilità liquide e mezzi
equivalenti
[g] 1 -
Flusso delle disponibilità liquide [h]=[d+e+f+g] 3.442 2.367
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell'esercizio [tab. A12] 7.958 4.516
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti vincolati alla fine
dell'esercizio
(5.369) (1.705)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti non vincolati alla fine
dell'esercizio
2.589 2.811

4.2 NOTE ALLO STATO PATRIMONIALE

ATTIVO

A1 - IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI (2.267 milioni di euro)

Nel 2021 la movimentazione degli Immobili, impianti e macchinari è la seguente:

tab. A1 - Movimentazione degli Immobili, impianti e macchinari (milioni di euro)
Terreni Fabbricati
strumentali
Impianti e
macchinari
Attrezzature
ind.li e comm.li
Migliorie beni di
terzi
Altri beni Immobilizz. in
corso e acconti
Totale
Costo 76 3.160 2.354 340 616 1.987 103 8.636
Fondo ammortamento (2.052) (1.892) (303) (384) (1.813) (6.444)
Fondo svalutazione (36) (9) (1) (8) (4) (58)
Saldo al 1º gennaio 2021 76 1.072 453 36 224 170 103 2.134
Variazioni dell'esercizio
Acquisizioni 49 90 11 50 76 66 342
Riclassifiche 13 45 1 9 5 (75) (2
Dismissioni (3 (1) (4)
Ammortamento - (29) (54) (13) (44) (80) - (220
(Svalutazioni) / Riprese di valore 19 (2) 17
Totale variazioni = 52 81 (1) 12 (1) (10) 133
Costo 76 3.219 2.402 349 670 2.024 વેરે 8.833
Fondo ammortamento (2.078) (1.859) (314) (424) (1.849) (6.524)
Fondo svalutazione - (17) (9) (10) (6) (42
Saldo al 31 dicembre 2021 76 1.124 534 35 236 169 93 2.267

La voce Immobili, impianti e macchinari al 31 dicembre 2021 comprende attività della Capogruppo site in terreni detenuti in regime di concessione o sub-concessione, gratuitamente devolvibili all'ente concedente alla scadenza del relativo diritto, per un valore netto contabile di complessivi 40 milioni di euro.

Gli investimenti del 2021 per 342 milioni di euro sono composti principalmente da:

  • 49 milioni di euro relativi principalmente a spese per manutenzione straordinaria di locali di proprietà adibiti a Uffici Postali e Uffici direzionali dislocati sul territorio (19 milioni di euro), di locali di staff e direzionali (14 milioni di euro) e locali di smistamento posta e pacchi (14 milioni di euro);
  • 90 milioni di euro per impianti, di cui le voci più significative sono riferite alla Capogruppo e individuabili in 44 milioni di euro per la realizzazione di impianti connessi a fabbricati, 9 milioni di euro per la realizzazione e manutenzione straordinaria di impianti di connettività e 7 milioni di euro per l'installazione di ATM;
  • 50 milioni di euro per investimenti destinati a migliorare la parte impiantistica (25 milioni di euro) e la parte strutturale (23 milioni di euro) degli immobili condotti in locazione;
  • 76 milioni di euro relativi ad Altri beni, di cui 57 milioni di euro sostenuti dalla Capogruppo per l'acquisto di hardware per il rinnovo delle dotazioni tecnologiche presso gli Uffici Postali e direzionali e il consolidamento dei sistemi di storage (32 milioni di euro) e per il rinnovo della flotta di proprietà per lo svolgimento delle attività nell'ambito del settore Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione (25 milioni di euro) e 10 milioni di euro sostenuti da PostePay SpA principalmente per l'acquisto di dispositivi per la gamma di offerte "PosteMobile Casa" e "PosteCasa Ultraveloce" (9 milioni di euro) e per la parte residuale di telefoni cellulari e apparati di telefonia mobile destinati al noleggio.

Gli investimenti in corso di realizzazione ammontano a 66 milioni di euro, di cui 58 milioni di euro sostenuti dalla Capogruppo e riferibili per 45 milioni di euro per lavori di manutenzione straordinaria e dotazione infrastrutturale della rete

commerciale e produttiva, 11 milioni di euro per l'acquisto di hardware e di altra dotazione tecnologica non ancora inserita nel processo produttivo.

Le riclassifiche da Immobilizzazioni materiali in corso ammontano a 75 milioni di euro e si riferiscono principalmente al costo di acquisto di cespiti divenuti disponibili e pronti all'uso nel corso dell'esercizio; in particolare sono riferiti alla Capogruppo per la conclusione di attività di ristrutturazioni straordinarie di immobili di proprietà e migliorie su immobili condotti in locazione (32 milioni di euro), per la messa in uso di nuovi impianti di lavorazione pacchi e posta (9 milioni di euro) e per la conclusione di attività di aggiornamento dei sistemi di sicurezza attivi e passivi sugli edifici (8 milioni di euro) e alla controllata SDA Express Courier SpA principalmente per la messa in produzione del nuovo impianto di smistamento dell'Hub di Landriano, entrato nel processo produttivo nel mese di dicembre 2020 (17 milioni di euro).

A2 - INVESTIMENTI IMMOBILIARI (32 milioni di euro)

Gli Investimenti immobiliari riguardano principalmente alloggi di proprietà di Poste Italiane SpA ai sensi della Legge 560 del 24 dicembre 1993 e alloggi destinati in passato a essere utilizzati dai direttori degli Uffici Postali. La movimentazione è la seguente:

tab. A2 - Movimentazione degli Investimenti immobiliari (milioni di euro)
Esercizio 2021
Costo
Fondo ammortamento
Fondo svalutazione
86
(55)
Saldo al 1° gennaio 31
Variazioni dell'esercizio
Acquisizioni
Riclassifiche
Dismissioni
Ammortamento
-
2
(1)
Totale variazioni
Costo
Fondo ammortamento
Fondo svalutazione
90
(58)
Saldo al 31 dicembre 32
Fair value al 31 dicembre 74

Il fair value degli Investimenti immobiliari al 31 dicembre 2021 è rappresentato per 63 milioni di euro dal prezzo di vendita applicabile agli alloggi di servizio ai sensi della Legge 560 del 24 dicembre 1993 e per il rimanente ammontare è riferito a stime dei prezzi di mercato effettuate internamente all'azienda117 .

La maggior parte dei beni immobili compresi nella categoria in commento sono concessi in locazione con contratti classificabili come leasing operativi, poiché il Gruppo mantiene sostanzialmente i rischi e benefici legati alla proprietà di tali unità immobiliari. Con detti contratti è di norma concessa al conduttore la facoltà di interrompere il rapporto con un

pag. 540 117 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato degli ex alloggi di servizio e quello degli altri investimenti immobiliari è di livello 3 .

preavviso di sei mesi; ne consegue che i relativi flussi di reddito attesi, mancando del requisito della certezza, non sono oggetto di commento nelle presenti note.

A3 - ATTIVITA' IMMATERIALI (873 milioni di euro)

A3 - ATTIVITA' IMMATERIALI (873 milioni di euro)
Nel 2021 il valore netto e la movimentazione delle Attività immateriali sono i seguenti:
Diritti di brevetto
ind.le e di utilizz.
opere d'ingegno,
concessioni,
licenze, marchi e
simili
Immobilizz. in
corso e acconti
Avviamento Altre Totale
Costo 3.790 161 125 109 4.185
Ammortamenti e svalutazioni cumulati (3.225) - (102) (103) (3.430)
-
Saldo al 1° gennaio 2021 565 161 23 6 755
Variazioni dell'esercizio
Acquisizioni 206 206 51 - 463
Riclassifiche 139 (134) - (5) -
Cessazioni e Dismissioni - (1) - - (1)
Ammortamenti e svalutazioni (345) - - - (345)
Differenze di cambio - - 1 - 1
Totale variazioni - 71 52 (5) 118
Costo 4.221 232 177 9 4.639
Ammortamenti e svalutazioni cumulati (3.656) - (102) (8) (3.766)
Saldo al 31 dicembre 2021 565 232 75 1 873

Gli investimenti del 2021 in Attività immateriali ammontano a 463 milioni di euro e comprendono circa 31 milioni di euro riferibili ad attività di sviluppo software e relativi oneri accessori sviluppati all'interno del Gruppo, principalmente relativi a costi del personale (27 milioni di euro). Non sono capitalizzati costi di sviluppo diversi da quelli direttamente sostenuti per la realizzazione di prodotti software identificabili, utilizzati o destinati all'utilizzo da parte del Gruppo.

L'incremento nella voce Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere d'ingegno, concessioni, licenze, marchi e simili di 206 milioni di euro, prima degli ammortamenti effettuati nell'esercizio, si riferisce principalmente all'acquisto e all'entrata in produzione di nuovi programmi a seguito delle acquisizioni di licenze software.

Le acquisizioni di Immobilizzazioni immateriali in corso si riferiscono principalmente ad attività per lo sviluppo di software per le piattaforme infrastrutturali e per i servizi BancoPosta.

Il saldo delle Immobilizzazioni immateriali in corso comprende attività della Capogruppo principalmente volte allo sviluppo di software per la piattaforma infrastrutturale (109 milioni di euro), per i servizi BancoPosta (61 milioni di euro), per il supporto alla rete di vendita (35 milioni di euro), per la piattaforma relativa ai prodotti postali (18 milioni di euro) e per l'ingegnerizzazione dei processi di reportistica per le altre funzioni di Business e staff (10 milioni di euro).

Nel corso dell'esercizio sono state effettuate riclassifiche dalla voce Immobilizzazioni immateriali in corso alla voce Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere d'ingegno per 134 milioni di euro dovute principalmente al completamento e messa in funzione dei programmi software e all'evoluzione di quelli esistenti (60 milioni di euro), ai servizi BancoPosta (30 milioni di euro), al supporto alla rete di vendita (24 milioni di euro), alla piattaforma relativa ai prodotti postali (12 milioni di euro) e all'ingegnerizzazione dei processi di reportistica per altre funzioni di Business e di staff (6 milioni di euro).

La voce Avviamento è dettagliata come di seguito:

tab. A3.1 - Avviamento
(milioni di euro)
Descrizione Saldo al 31.12.2021 Saldo al 31.12.2020
SBU Corrispondenza, pacchi e distribuzione 57 5
Poste Italiane SpA 33
Sengi Express Limited 16
MLK Deliveries SpA 5 5
Nexive Network Srl 3
sennder Italia Srl - -
SBU Servizi assicurativi 18 18
Poste Welfare Servizi Srl 18 18
Totale 75 23

La voce pari a 75 milioni di euro è riferita agli avviamenti allocati alla SBU Corrispondenza, pacchi e distribuzione e alla SBU Servizi Assicurativi.

Il valore dell'avviamento riconducibile alla SBU Corrispondenza, pacchi e distribuzione comprende la differenza definitiva tra il corrispettivo riconosciuto all'alienante e il valore netto alla data di acquisizione delle attività identificabili acquisite e delle passività identificabili assunte, valutata in conformità all'IFRS 3, per le acquisizioni della Capogruppo delle controllate Nexive Group e Sengi Express Limited. Tale differenza iscritta ad avviamento è pari rispettivamente a 36 milioni di euro e 16 milioni di euro, in conclusione del processo di valorizzazione delle singole componenti del patrimonio acquisito.

Nell'ambito della successiva operazione di riorganizzazione del Gruppo Nexive, ampiamente descritta nella nota 3 – Eventi di rilievo intercorsi nell'esercizio e nella nota 2.6 – Criteri e metodologie di consolidamento, una quota parte dell'avviamento pari a 33 milioni di euro è stata incorporata all'interno della Capogruppo in applicazione del principio di continuità di valori previsto dall'OPI n.2 "Trattamento contabile delle fusioni nel bilancio dell'esercizio".

Per i dettagli delle operazioni si rimanda al paragrafo 2.6 – Criteri e metodologie di consolidamento.

Con riferimento all'Impairment test su avviamenti e unità generatrici di flussi di cassa si rimanda al paragrafo 2.4 – Uso di stime

A4 – ATTIVITA' PER DIRITTI D'USO (1.116 milioni di euro)

tab. A4 - Movimentazione Attività per diritti d'uso (milioni di euro)
Immobili
strumentali
Flotta
aziendale
Veicoli uso
promiscuo
Altri beni Totale
Costo 1.399 173 22 60 1.654
Ammortamenti e svalutazioni cumulati (290) (127) (11) (26) (454)
Saldo al 1º gennaio 2021 1.109 46 11 34 1.200
Variazioni dell'esercizio
Acquisizioni per nuovi contratti 91 28 9 1 129
Rettifiche રૂદિ 45 (1) (12) 68
Cessazioni contrattuali (50) (50)
Variazione perimetro di consolidamento 1 2 10
Ammortamenti e svalutazioni (155) (70) (5) (11) (241)
Totale variazioni (71) 4 3 (20) (84)
Costo 1.478 170 27 51 1.726
Ammortamenti e svalutazioni cumulati (440) (120) (13) (37) (610)
Saldo al 31 dicembre 2021 1.038 50 14 14 1.116

Le acquisizioni dell'esercizio si riferiscono principalmente alla Capogruppo (71 milioni di euro) e riguardano nuovi contratti e rinnovo di contratti esistenti all'inizio dell'esercizio di natura immobiliare (54 milioni di euro), il noleggio di veicoli aziendali adibiti all'attività di recapito di posta e pacchi (8 milioni di euro) e di veicoli ad uso promiscuo (8 milioni di euro) e alla controllata SDA Express Courier per la stipula di contratti di locazione immobiliare delle nuove sedi operative (36 milioni di euro). La voce rettifiche si riferisce alle variazioni contrattuali intercorse nel periodo in commento, ad esempio per variazioni di durata per proroga, revisione delle condizioni economiche, ecc..

tab. A4.1 - Effetti economici rinvenienti da accordi di leasing (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2021
Ammortamenti Attività per diritti d'uso 241
Oneri finanziari su debiti per Leasing 24
Costi relativi a Leasing a breve termine 39
Costi relativi a Leasing di attività di modesto valore 19
Costi relativi a Leasing di attività immateriali 55
T-1-1- 070
tab. A4.2- Movimentazione Passività per leasing (milioni di euro)
Esercizio
2021
Saldo al 1° gennaio 1.235
Incrementi per nuovi contratti 129
Pagamenti (249)
Oneri finanziari 24
Variazione di perimetro 10
Altre variazioni 17
Saldo al 31 dicembre 1.166
di cui quota corrente
di cui quota non corrente
219
947

A5 - PARTECIPAZIONI VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO (277 milioni di euro)

tab. A5 - Partecipazioni
(milioni di euro)
Descrizione Saldo al 31.12.2021 Saldo al 31.12.2020 Variazioni
Partecipazioni in imprese collegate
Partecipazioni in imprese controllate
275
N
613
2
(338)
I
Totale 277 615 (338)
Rettifiche di valore Saldo al 31.12.2021
Partecipazioni Saldo al 01. 01. 2021 Incrementi /
(Decrementi)
valutazione a equity Rett. dividendi Riclassifiche
in imprese collegate
Anima Holding SpA
Conio Inc
ItaliaCamp Srl
Fsia Investimenti Srl
Financit SpA
Replica Sim SpA
210
402
-
-
-
40
10
24
1
3
(2)
(8) (405) 226
38
10
Totale imprese collegate 613 50 26 (8) (405) 275
in imprese controllate
Address Software Srl
Kipoint SpA
Indabox Srl
2 - 2
Totale imprese controllate 2 = 2
Totale 615 50 26 (8) (405) 277

Il saldo della voce Partecipazioni in imprese collegate (valutate col metodo del patrimonio netto) si riferisce principalmente alle società Anima Holding, Financit e Replica SIM.

Di seguito sono riportate le variazioni più significative intervenute nel corso dell'esercizio:

  • acquisizione, perfezionata da Poste Italiane in data 1 luglio 2021, per un corrispettivo pari a 40 milioni di euro di una partecipazione azionaria pari al 40% di BNL Finance S.p.A., con contestuale modifica della propria denominazione sociale in Financit S.p.A (si veda al riguardo anche quanto riportato nella nota 3.1 – Principali operazioni societarie);
  • sottoscrizione da parte di Poste Italiane, in data 29 luglio 2021, di un aumento di capitale di 10 milioni di euro in Replica SIM S.p.A., divenendo titolare del 45% del capitale della società (si veda al riguardo anche quanto riportato nella nota 3.1 – Principali operazioni societarie);
  • adeguamento netto positivo del valore di carico della partecipazione in Anima Holding S.p.A per complessivi 16 milioni di euro, di cui: un incremento di 24 milioni di euro per la quota di pertinenza dei risultati economici conseguiti dalla partecipata tra il 30 settembre 2020 e il 30 settembre 2021, data dell'ultimo bilancio disponibile, e un decremento di 8 milioni di euro per effetto dei dividendi percepiti a valere sul risultato dell'esercizio 2020;
  • le variazioni della partecipazione in FSIA Investimenti sono riconducibili, oltre all'incremento di 3 milioni di euro per la quota di pertinenza dei risultati economici conseguiti dalla partecipata (al netto dell'ammortamento degli attivi immateriali identificati in sede di purchase price allocation), al perfezionamento della scissione della stessa, realizzata nel più ampio ambito dell'operazione di fusione che ha coinvolto le società SIA e Nexi. La scissione si è perfezionata il 31 dicembre 2021, attraverso l'assegnazione di elementi patrimoniali rappresentanti il 30% di FSIA, comprensivi di una partecipazione azionaria del 17,2% in SIA e del finanziamento soci di 20,7 milioni di euro, concesso da Poste a FSIA, in favore di PSIA S.r.l., società di nuova costituzione interamente posseduta da Poste Italiane. Il 31 dicembre si è contestualmente perfezionata la fusione di SIA in Nexi. Pertanto, Poste Italiane, attraverso la controllata PSIA, detiene una partecipazione del 3,6% nel nuovo gruppo Nexi. Tale partecipazione è stata classificata tra attività

finanziarie al fair value rilevato nella altre componenti di Conto economico (si veda al riguardo anche quanto riportato nella nota 3.1 – Principali operazioni societarie e nella nota A6 – Attività finanziarie).

Con riferimento alla partecipazione in FSIA, si riportano di seguito i valori in essere al momento del perfezionamento dell'operazione di scissione della società (31 dicembre 2021) degli asset immateriali e dell'avviamento individuati in sede di purchase price allocation:

FSIA Investimenti Srl (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.21 (*)
Saldo al
31.12.20
Valori di
acquisizione
Attività Immateriali 165 172 116
Customer relationship 122 123 55
Backlog 35 39 36
Software 8 10 24
Imposte differite passive (46) (48) (30)
Avviamento 358 358 254

(*) Saldi in essere al momento del perfezionamento dell'operazione di scissione di FSIA Investimenti.

Nel corso dell'esercizio 2018 Poste Italiane SpA ha provveduto all'affrancamento ai fini fiscali, ex art. 15, comma 10 ter D.L. 185 del 2008, dei maggiori valori risultanti dalle note al bilancio consolidato di Poste Italiane al 31 dicembre 2017, attribuiti all'avviamento e alle altre attività immateriali relativi all'acquisizione della partecipazione in FSIA Investimenti Srl.

Ai fini dell'esercizio dell'opzione è stata versata nel 2018 un'imposta sostitutiva (IRES e IRAP) di circa 32 milioni di euro pari al 16% degli importi riferibili ai valori affrancati di circa 198 milioni di euro. Nello specifico, l'importo affrancato, riferito ai valori emersi in sede di acquisizione della partecipazione avvenuta nell'esercizio 2017 è così composto:

(milioni di euro)
Avviamento 103
Customer relationship 48
Backlog 32
Software 15
Totale 198
Imposta sostitutiva versata 32

L'imposta sostitutiva versata è stata iscritta fra i crediti per imposte correnti.

L'elenco e i dati salienti delle società controllate, a controllo congiunto e collegate valutate con il criterio del Patrimonio netto sono forniti nelle Ulteriori Informazioni – Perimetro di consolidamento e dati salienti delle partecipazioni (Nota 13).

A6 - ATTIVITA' FINANZIARIE (248.856 milioni di euro)

tab. A6 - Attività finanziarie
(milioni di euro)
Saldo al 31.12.2021 Saldo al 31.12.2020
Descrizione Attività
non correnti
Attività correnti Totale Attività
non correnti
Attività correnti rotale Variazioni
Attività finanziarie al costo ammortizzato 34.287 19.026 53.313 34.716 15.961 50.677 2.636
Attività finanziarie al FVTOCI 141.798 8.055 149.853 146.262 10.449 156.711 (6.858)
Attività finanziarie al FVTPL 44.341 473 44.814 40.081 335 40.416 4.398
Strumenti finanziari derivati 800 76 876 75 4 79 797
Totale 221.226 27.630 248.856 221.134 26.749 247.883 973
di cui Operatività Finanziaria 69.042 20.667 89.709 71.693 19.719 91.412 (1.703)
di cui Operatività Assicurativa 151.372 6.832 158.204 149,308 6.472 155.780 2.424
di cui Operatività Postale e Commerciale 77 84 97 425 522 (438)
di cui Operatività Pagamenti e Monetica 735 124 859 36 133 169 690

Le Attività finanziarie sono di seguito commentate per ciascuna tipologia di operatività:

  • Operatività finanziaria, in cui sono rappresentate le attività finanziarie del Patrimonio BancoPosta e della società BancoPosta Fondi SpA SGR;
  • Operatività assicurativa, in cui sono rappresentate le attività finanziarie della compagnia Poste Vita SpA e della sua controllata Poste Assicura SpA;
  • Operatività postale e commerciale, in cui sono rappresentate le attività finanziarie detenute dalla Capogruppo (diverse da quelle detenute dal BancoPosta) e le altre attività finanziarie delle società operanti in ambito postale e commerciale;
  • Operatività pagamenti e monetica, in cui sono rappresentate le attività finanziarie detenute dal Patrimonio IMEL e dalla controllata PSIA Srl.

OPERATIVITA' FINANZIARIA

Attività finanziarie Operatività Finanziaria (milioni di euro)
Saldo al 31.12.2021 Saldo al 31.12.2020
Descrizione Attività
non correnti
Attività correnti Totale Attività
non correnti
Attività correnti rotale Variazioni
Attività finanziarie al costo ammortizzato 32.429 18.710 51.139 32.847 15.743 48.590 2.549
Attività finanziarie al FVTOCI 35.774 1.884 37.658 38.699 3.972 42.671 (5.013)
Attività finanziarie al FVTPI 39 39 72 72 (33)
Strumenti finanziari derivati 800 73 873 75 র্ব 79 794
Totale 69.042 20.667 89.709 71.693 19.719 91.412 (1.703)

Attività finanziarie al Costo ammortizzato

Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al costo ammortizzato:

tab. A6.1 - Movimentazione attività finanziarie al costo ammortizzato (milioni di euro)

Finanziamenti e crediti Titoli a reddito fisso Totale
Saldo al 1° gennaio 2021 15.336 33.254 48.590
Acquisti 3.688 3.688
Variaz. per costo ammortizzato - (113) (113)
Trasf.ti riserve di PN - - -
Variazioni del fair value a CE - (1.513) (1.513)
Variazioni per impairment (1) 5 4
Variazioni nette 3.908 3.908
Effetti delle vendite a CE - (95) (95)
Ratei - 234 234
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (2.350) (2.350)
Altre variazioni (1.214) - (1.214)
Saldo al 31 dicembre 2021 18.029 33.110 51.139

pag. 546

Finanziamenti e Crediti

Il dettaglio è il seguente:

tab. A6.1.1 - Finanziamenti e crediti al costo ammortizzato (milioni di euro)
Saldo al 31.12.2021
Descrizione Attività
non correnti
Attività correnti Totale Attività non correnti Attività correnti Totale Variazioni
Finanziamenti - - - - 1 1 (1)
Depositi presso il MEF - 12.707 12.707 - 7.336 7.336 5.371
Crediti - 12.712 12.712 - 7.340 7.340 5.372
Fondo svalutazione Depositi presso il MEF - (5) (5) - (4) (4) (1)
Altri crediti finanziari - 5.322 5.322 - 7.999 7.999 (2.677)
Totale - 18.029 18.029 - 15.336 15.336 2.693

La voce Finanziamenti si riferisce ad operazioni di pronti contro termine attivi per 1.577 milioni di euro stipulati con la Cassa di Compensazione e Garanzia SpA (di seguito CC&G), finalizzate all'impiego temporaneo della liquidità riveniente dalla raccolta da privati. Tali operazioni risultano garantite da titoli per un nozionale complessivo di 1.475 milioni di euro. Le attività e passività finanziarie relative ad operazioni di pronti contro termine gestite attraverso la CC&G, che soddisfano i requisiti previsti dallo IAS 32, sono oggetto di compensazione. L'effetto della compensazione al 31 dicembre 2021, già incluso nell'esposizione a saldi netti, ammonta a complessivi 1.577 milioni di euro (363 milioni di euro al 31 dicembre 2020).

La voce Crediti include:

  • Depositi presso il MEF, costituiti dagli impieghi della raccolta da conti correnti postali appartenenti alla clientela pubblica, remunerati a un tasso variabile calcolato su un paniere di titoli di Stato118 . Il deposito è rettificato di un fondo svalutazione di circa 5 milioni di euro, per tener conto del rischio di default della controparte (4 milioni di euro al 31 dicembre 2020). L'incremento dei depositi in commento di 5.372 milioni di euro è dovuto alla maggiore raccolta da conti correnti postali derivante principalmente dalla stipula di nuove convenzioni con la clientela pubblica avvenuta nel secondo semestre dell'esercizio.
  • Altri crediti finanziari, relativi per 4.858 milioni di euro di cui 4.173 milioni di euro per somme versate a controparti per operazioni di Interest rate swap (collateral previsti da appositi Credit Support Annex), 72 milioni di euro per somme versate a controparti per operazioni di repo passivi su titoli a reddito fisso (collateral previsti da appositi Global Master Repurchase Agreement), 612 milioni di euro per somme versate a CC&G di cui 275 milioni di euro per operazioni di repo in essere e 337 milioni di euro come contributo prefinanziato al fondo di garanzia, cd Default Fund119 , 1 milione di euro per somme versate a garanzia nell'ambito di sistemi di clearing con controparti centrali per l'operatività over the counter120 in derivati. La diminuzione rispetto all'esercizio precedente dei depositi a garanzia è principalmente riferibile alla riduzione delle somme versate a controparti per operazioni di Interest rate swap a seguito della variazione positiva del fair value dei derivati di copertura, dovuta al rialzo della curva dei tassi di interesse.

Titoli a reddito fisso

Riguardano titoli a reddito fisso dell'area euro, detenuti dal Patrimonio BancoPosta, costituiti da titoli di Stato di emissione

118 Il tasso variabile in commento è così calcolato: per il 40% in base alla media del rendimento del BOT a sei mesi rilevato mensilmente e per il restante 60% in base alla media del rendimento del BTP a dieci anni rilevato mensilmente.

119 Fondo di garanzia costituito dall'insieme dei versamenti dei partecipanti diretti ai comparti derivati e azionario ed al comparto obbligazionario, istituito a ulteriore garanzia delle operazioni svolte; può essere utilizzato per la copertura degli oneri derivanti da eventuali inadempimenti dei partecipanti.

120 Mercato mobiliare non soggetto ad alcuna regolamentazione specifica relativa all'organizzazione e al funzionamento del mercato stesso.

italiana e titoli garantiti dallo Stato italiano del valore nominale di 28.027 milioni di euro. Il valore a cui sono iscritti di 33.110 milioni di euro è composto dal costo ammortizzato di titoli a reddito fisso non oggetto di copertura per 11.327 milioni di euro, dal costo ammortizzato di titoli a reddito fisso oggetto di copertura di fair value hedge per 19.595 milioni di euro, incrementato di 2.188 milioni di euro complessivi per tener conto degli effetti della copertura stessa. I titoli a reddito fisso rilevati al costo ammortizzato sono rettificati per tener conto del relativo impairment, il cui fondo al 31 dicembre 2021 ammonta a circa 11 milioni di euro (15 milioni di euro al 31 dicembre 2020).

Al 31 dicembre 2021 il fair value121 di tali titoli è di 33.662 milioni di euro (comprensivo di 234 milioni di euro di ratei in corso di maturazione).

In tale portafoglio sono compresi titoli a tasso fisso per un ammontare nominale di 3.000 milioni di euro emessi da Cassa Depositi e Prestiti SpA e garantiti dallo Stato italiano (al 31 dicembre 2021 il valore di bilancio è pari a 3.215 milioni di euro).

Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo

Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo (FVTOCI):

tab. A6.2- Movimentazione attività finanziarie al FVTOCI (milioni di euro)
Titoli a reddito fisso
Saldo al 1º gennaio 2021 42.671
Acquisti 9.548
Trasf.ti riserve di PN (404)
Variaz. per costo ammortizzato (68)
Variazioni del fair value a PN (1.000)
Variazioni del fair value a CE (1.190)
Var.ni per op. di CFH (*) (50)
Effetti delle vendite a CE 502
Ratei 261
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (12.612)
Saldo al 31 dicembre 2021 37.658

(*) La voce della tabella Variazioni per operazioni di CFH, riferita agli acquisti a termine effettuati nell'ambito di operazioni di cash flow hedge, accoglie le variazioni di fair value dei titoli acquistati intercorse tra la data di stipula e quella di regolamento e trova contropartita nella corrispondente variazione della riserva di Cash flow hedge.

Titoli a reddito fisso

Riguardano titoli governativi a reddito fisso dell'area euro, costituiti da titoli di Stato di emissione italiana del valore nominale di 31.447 milioni di euro, detenuti principalmente dal Patrimonio BancoPosta.

L'oscillazione complessiva del fair value nell'esercizio in commento è negativa per 2.190 milioni di euro ed è rilevata nell'apposita riserva di Patrimonio netto per l'importo di 1.000 milioni di euro relativo alla parte non coperta da strumenti di fair value hedge, e a Conto economico per l'importo di 1.190 milioni di euro relativo alla parte coperta.

L'impairment cumulato al 31 dicembre 2021 ammonta a 12 milioni di euro (18 milioni di euro al 31 dicembre 2020). Il decremento della voce in commento è dovuto all'oscillazione del fair value sopra citato nonché a maggiori vendite/rimborsi rispetto agli acquisti effettuati nell'esercizio, in quanto, a seguito della conversione in Legge n. 106 del 23 luglio 2021 del

pag. 548 121 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 1 per 30.244 milioni di euro e di Livello 2 per 3.417 milioni di euro.

DL n.73 del 25 maggio 2021, quota parte della raccolta riveniente dalla clientela privata è stata impiegata nell'acquisto di crediti d'imposta cedibili ai sensi del Decreto Legge n.34/2020 (cd Decreto Rilancio).

I titoli indisponibili consegnati in garanzia a controparti a fronte di operazioni di finanziamento e di copertura sono indicati nella nota 13 – Ulteriori Informazioni.

Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico

Azioni

La voce in commento si riferisce al fair value di 32.059 azioni privilegiate di Visa Incorporated (Series C Convertible Participating Preferred Stock) assegnate a seguito del perfezionamento dell'operazione di cessione dell'azione di Visa Europe Ltd a Visa Incorporated avvenuta il 21 giugno 2016; tali titoli azionari sono convertibili in azioni ordinarie in base al rapporto di 6,829122 azioni ordinarie ogni azione di Classe C, e sono opportunamente scontate a un idoneo tasso per tener conto della loro illiquidità.

L'oscillazione complessiva del fair value nell'esercizio in commento è positiva per 5 milioni di euro ed è rilevata a conto economico nelle voci Proventi derivanti da operatività finanziaria.

Nel corso dell'esercizio, la Capogruppo ha stipulato un contratto di vendita a termine di 198.000 azioni ordinarie Visa Incorporated, al prezzo di 210,24 dollari per azione e al tasso di cambio di 1,2044 con un corrispettivo complessivo di 35 milioni di euro e con data regolamento il 1° marzo 2023. Le azioni ordinarie vendute a termine sono corrispondenti a circa 28.973 azioni privilegiate di Visa Incorporated (serie C) del proprio portafoglio al tasso di conversione in essere al 31 dicembre 2021. L'oscillazione del fair value della vendita a termine nell'esercizio in commento, dovuta all'effetto congiunto della variazione del prezzo di mercato delle azioni in dollari e della variazione del cambio Euro/Dollaro, è negativa di 3 milioni di euro ed è rilevata a conto economico nella voce Oneri derivanti da operatività finanziaria.

Inoltre, in data 1° marzo 2021 è stata regolata la vendita a termine di 400.000 azioni ordinarie Visa Incorporated in essere al 31 dicembre 2020 senza scambio del sottostante, il cui effetto economico, pari a circa 1 milione di euro, è stato rilevato nella voce Oneri derivanti da operatività finanziaria. Infine, nel corso dell'esercizio 2021 è stata stipulata la vendita a termine, regolata in data 3 giugno 2021, di 2.199 azioni privilegiate di Visa Incorporated Series A Preferred Stock123 (corrispondenti a 220.000 azioni ordinarie), con scambio di sottostante. L'operazione in oggetto ha generato un effetto netto positivo di circa 1 milione di euro.

122 Sino alla data della completa conversione delle azioni assegnate in azioni ordinarie, il tasso di conversione potrà essere ridotto a seguito del manifestarsi di passività della Visa Europe Ltd ritenute oggi solo potenziali.

123 In data 21 giugno 2020 (quarto anno dal closing) è iniziato il processo di determinazione della proporzione di convertibilità e del relativo tasso delle Azioni Visa Incorporated Series C Convertible Participating Preferred Stock parzialmente conclusosi in data 24 settembre 2020 con l'assegnazione di 2.199 azioni privilegiate di Visa Incorporated Series A Preferred Stock.

Strumenti finanziari derivati

I movimenti degli strumenti derivati rilevati nel periodo sono i seguenti:

AN. I W.V.
ന്നുണിന്റെയും പട്ടുണ്ട് ഉപബ്രസ്ഥങ നിന്നുണ്ടാണ് നടന്നുണ്ടാനുണ
(milioni di euro)
Cash flow hedging Fair value hedging
Interest rate swaps
FV vs CE
Vendite a termine
Totale
Vendite a termine
Interest rate swaps
nominale fair value nominale fair value nominale fair value nominale fair value nominale fair value
Saldo al 1º gennaio 2021 2.068 (54) 1.720 31.034 (8.111) (20) 34.822 (8.185)
Incrementi/(decrementi) * 1.714 80 200 (258) 10.056 2.637 (5) 11.970 2 454
Proventil(Oneri) a CE ** (1) 6 5
Operazioni completate *** (2.068) 50 (200) (5) (3.220) 1.069 22 (5.488) 1.136
Saldo al 31 dicembre 2021 1.714 76 1.720 (264) 37.870 (4.399) (3) 41.304 (4.590)
Di cur
Strumenti derivati attivi
Strumenti derivati passivi
1.714 76 1.720 (264) 11.879
25.991
797
(5.196)
(3) 13.593
27.711
873
(5.463)

* Gli incrementi/(decrementi) si riferiscono al nominale delle nuove operazioni e alle variazioni di fair value intervenute nell'esercizio sul portafoglio complessivo.

** I Proventi ed Oneri imputati a Conto economico si riferiscono ad eventuali componenti inefficaci dei contratti di copertura che sono rilevate nei Proventi e Oneri diversi derivanti da operatività finanziaria.

*** Le Operazioni completate comprendono le operazioni a termine regolate, i differenziali scaduti e in maturazione e l'estinzione di Interest rate swap relativi a titoli ceduti.

Le operazioni di cash flow hedge in interest rate swap si riferiscono esclusivamente a titoli al FVTOCI mentre le vendite a termine si riferiscono per un nominale di 1.345 milioni di euro a titoli al FVTOCI e per un nominale di 369 milioni di euro a titoli al costo ammortizzato.

Gli strumenti di copertura del rischio di tasso d'interesse sui flussi finanziari hanno complessivamente subito nell'esercizio una variazione negativa netta del fair value riferita alla componente efficace della copertura di 178 milioni di euro riflessa nella Riserva cash flow hedge.

Gli strumenti di fair value hedge in interest rate swap hanno ad oggetto la copertura di:

  • titoli classificati al costo ammortizzato per un nominale di 17.330 milioni di euro e titoli classificati al FVTOCI per un nominale di 17.584 milioni di euro; hanno complessivamente subito nell'esercizio una variazione positiva netta efficace del fair value di 2.638 milioni di euro, tenuto conto della variazione negativa netta di fair value di 2.703 milioni di euro dei titoli coperti (tab. A6.1 e A6.2) al netto di 65 milioni di euro per i differenziali pagati;
  • pronti contro termine classificati al costo ammortizzato per un nominale di 2.956 milioni di euro. Il fair value al 31 dicembre 2021 è negativo di 1 milione di euro.

Nell'esercizio in commento la Capogruppo ha effettuato le seguenti operazioni:

  • vendite a termine per un nominale di 1.714 milioni di euro e regolazione di quelle in essere al 1° gennaio 2021 per 2.068 milioni di euro;
  • interest rate swap di cash flow hedge per un nominale di 200 milioni di euro regolati nell'esercizio;
  • interest rate swap di fair value hedge per un nominale di 10.056 milioni di euro, inclusivi delle coperture per l'operatività in pronti contro termine per 2.056 milioni di euro;
  • estinzione di interest rate swap di fair value hedge su titoli alienati, le cui variazioni di fair value erano oggetto di copertura, per un nozionale di 3.220 milioni di euro;
  • regolazione di vendite a termine di 400.000 azioni ordinarie Visa Incorporated in essere al 1° gennaio 2021 (commentata nel paragrafo che precede);
  • stipula di nuove vendite a termine di 418.000 azioni ordinarie Visa Incorporated di cui 220.000 già regolate in data 3 giugno 2021.

OPERATIVITA' ASSICURATIVA

Attività finanziarie Operatività Assicurativa
Saldo al 31.12.2021 Saldo al 31.12.2020
Descrizione Attività
non correnti
Attività correnti Totale Attività
non correnti
Attività correnti Totale Variazioni
Attività finanziarie al costo ammortizzato 1 856 188 2.044 1.811 68 1.879 165
Attività finanziarie al FVTOCI 105-214 6.171 111.385 107.488 6.069 113.557 (2.172)
Attività finanziarie al FVTPL 44.302 473 44.775 40.009 335 40.344 4.431
Totale 151.372 6.832 158.204 149.308 6.472 155.780 2.424

Attività finanziarie al Costo ammortizzato

Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al costo ammortizzato:

tab. A6.4 - Movimentazione attività finanziarie al costo ammortizzato (milioni di euro)
Finanziamenti e
crediti
Titoli a reddito fisso Totale
Saldo al 1º gennaio 2021 21 1.858 1.879
Acquisti 184 184
Variaz. per costo ammortizzato 5 5
Variazioni per impairment
Variazioni nette 3 3
Effetti delle vendite a CE
Ratei 19 19
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (46) (46)
Saldo al 31 dicembre 2021 24 2.020 2.044

Crediti

I crediti finanziari ammontano a 24 milioni di euro e si riferiscono principalmente a crediti per commissioni di gestione dei fondi interni di Poste Vita.

Titoli a reddito fisso

I titoli a reddito fisso valutati al costo ammortizzato al 31 dicembre 2021 esprimono un valore di bilancio pari a 2.020 milioni di euro. I titoli nella categoria in esame si riferiscono esclusivamente al patrimonio libero delle società Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA. Al 31 dicembre 2021 il fair value124 di tali titoli è di 2.221 milioni di euro.

I titoli a reddito fisso rilevati al costo ammortizzato sono rettificati per tener conto del relativo impairment, il cui fondo al 31 dicembre 2021 ammonta a circa 0,7 milioni di euro (1 milione di euro rispetto al 31 dicembre 2020).

pag. 551 124 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 1 per 1.911 milioni di euro e di Livello 2 per 310 milioni di euro.

Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo

Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo:

tab. A6.5 - Movimentazione attività finanziarie al FVTOCI (milioni di euro)
Titoli a reddito fisso Altri investimenti rotale
Saldo al 1º gennaio 2021 113.017 540 113.557
Acquisti 12.247 - 12.247
Trasf.ti riserve di PN (289) - (289)
Variaz. per costo ammortizzato 512 - 512
Variazioni del fair value a PN (4.781) (15) (4.796)
Effetti delle vendite a CE 168 - 168
Ratei 717 - 717
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (10.731) - (10.731)
Saldo al 31 dicembre 2021 110.860 525 111.385

Tali strumenti finanziari hanno registrato una variazione negativa di fair value per 4.796 milioni di euro, di cui una quota di 4.752 milioni di euro (principalmente a oneri da valutazione di titoli detenuti da Poste Vita SpA) è stata retrocessa agli assicurati e rilevata nell'apposita riserva tecnica con il meccanismo dello "shadow accounting", e una quota di 44 milioni di euro si è riflessa in una corrispondente variazione negativa dell'apposita riserva di Patrimonio netto.

Titoli a reddito fisso

Al 31 dicembre 2021 tali titoli si riferiscono a investimenti detenuti principalmente da Poste Vita SpA per 110.539 milioni di euro (valore nominale di 99.243 milioni di euro) rappresentati da strumenti emessi da Stati e primarie società europee. I titoli in commento sono destinati prevalentemente alla copertura di prodotti collegati alle Gestioni separate, e pertanto i relativi utili e perdite da valutazione vengono integralmente retrocessi agli assicurati e rilevati in apposita riserva tecnica con il meccanismo dello shadow accounting. La voce in commento comprende obbligazioni emesse dalla CDP SpA per un fair value di 525 milioni di euro.

L'oscillazione complessiva del fair value nell'esercizio in commento è negativa per 4.781 milioni di euro ed è quasi interamente retrocessa agli assicurati.

L'impairment cumulato al 31 dicembre 2021 ammonta a 52 milioni di euro pressoché interamente retrocesso agli assicurati con il meccanismo dello shadow accounting (al 31 dicembre 2020 la svalutazione era pari a 59 milioni di euro).

Altri investimenti

Al 31 dicembre 2021 sono costituiti per 525 milioni di euro da un private placement del tipo Costant Maturity Swap di Cassa Depositi e Prestiti. Il decremento di fair value registrato nel periodo di 15 milioni di euro è stato retrocesso agli assicurati mediante il meccanismo dello shadow accounting.

Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico

Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico:

tab. A6.7 - Movimentazione attività finanziarie al FVTPL (milioni di euro)
Crediti Titoli a reddito fisso Quote fondi comuni
d'investimento
Azioni Altri investimenti Totale
Saldo al 1º gennaio 2021 15 1.992 38.115 200 22 40.344
Acquisti 915 6.429 83 - 7.427
Variazioni del fair value vs CE - (29) 634 36 - 641
Variazioni nette 26 26
Effetti delle vendite a CE (2) 195 17 - 210
Ratei 32 - 32
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (329) (3.457) (119) - (3.905)
Saldo al 31 dicembre 2021 41 2.579 41.916 217 22 44.775

Crediti

La voce in commento si riferisce a conferimenti a titolo di sottoscrizione e a richiami di capitale su fondi comuni di investimento dei quali ancora non sono state emesse le corrispondenti quote.

Titoli a reddito fisso

Al 31 dicembre 2021, i titoli a reddito fisso pari a 2.579 milioni di euro sono costituiti principalmente per 2.564 milioni di euro da strumenti corporate emessi da primari emittenti. Gli strumenti finanziari corporate per 2.144 milioni di euro sono posti a copertura dei prodotti collegati a Gestioni separate, per 307 milioni di euro sono posti a copertura di polizze di Ramo III e per i rimanenti 113 milioni di euro si riferiscono al patrimonio libero della Compagnia.

Quote fondi comuni di investimento

Al 31 dicembre 2021 le quote di fondi comuni di investimento pari a 41.916 milioni di euro sono poste a copertura di prodotti collegati a Gestioni separate di Ramo I per circa 34.827 milioni di euro, a copertura di polizze di Ramo III per 7.084 milioni di euro e per i rimanenti 5 milioni di euro a investimenti del patrimonio libero della compagnia (si veda al riguardo anche quanto riportato nella Nota 13 – Ulteriori informazioni – Entità strutturate non consolidate). Nel periodo in commento sono stati effettuati investimenti netti nei fondi per 2.972 milioni di euro e il fair value ha subito un incremento di circa 634 milioni di euro, effetto quasi interamente retrocesso agli assicurati di Ramo I con il meccanismo dello shadow accounting. Al 31 dicembre 2021 gli investimenti in quote di fondi OICR (comprensivi dei fondi multiasset) ammontano a 37.944 milioni di euro, le quote di fondi comuni immobiliari ammontano a 2.114 milioni di euro mentre gli investimenti in fondi comuni a prevalente composizione obbligazionaria sono pari a 1.859 milioni di euro.

Azioni

Le Azioni ammontano a 217 milioni di euro e si riferiscono principalmente a prodotti di Ramo III. La variazione del periodo è da attribuirsi all'effetto congiunto di disinvestimenti netti per circa 36 milioni di euro, effetti delle vendite per circa 17 milioni di euro e un incremento di fair value per circa 36 milioni di euro.

Altri investimenti

Gli Altri investimenti ammontano a 22 milioni di euro e si riferiscono a un titolo del tipo Costant Maturity Swap della Cassa Depositi e Prestiti (valore nominale 22 milioni di euro) posto a copertura dei prodotti collegati a Gestioni separate.

Strumenti finanziari derivati

Al 31 dicembre 2021, risultano concluse tutte le operazioni su derivati.

OPERATIVITA' POSTALE E COMMERCIALE

Attività finanziarie Operatività Postale e Commerciale (milioni di euro)
Saldo al 31.12.2021 Saldo al 31.12.2020
Descrizione Attività
non correnti
Attività correnti Totale Attività
non correnti
Attività correnti Totale Variazioni
Attività finanziarie al costo ammortizzato 2 ്ര 58 17 75 (69)
Attività finanziarie al FVTOCI 75 75 39 408 447 (372)
Attività finanziarie al FVTPL
Strumenti finanziari derivati 3 3
Totale 77 84 97 425 522 (438)

Attività finanziarie al Costo ammortizzato

Le attività finanziarie al costo ammortizzato si riferiscono esclusivamente a crediti finanziari. Il dettaglio è il seguente:

tab. A6.7 - Finanziamenti e crediti al costo ammortizzato (milioni di euro)
Saldo al 31.12.2021 Saldo al 31.12.2020
Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Varizioni
Finanziamenti 21 21 (21)
Crediti 2 বা o 37 17 54 (48)
Depositi in garanzia 3 15 15 (12)
Vs. acquirenti alloggi di servizio 2 2 3 2 5 (1)
Vs. Altri 20 20 34 20 54 (34)
Fondo svalutazione crediti finanziari (20) (20) - (21) (21)
Totale 2 58 17 75 (69)

I crediti per Depositi in garanzia si riferiscono esclusivamente a somme versate a controparti per operazioni di Interest rate swap. Il decremento rispetto al 31 dicembre 2020 è dovuto alla scadenza dei contratti di Interest rate swap di fair value hedging a suo tempo stipulati per la protezione del valore di BTP dalle oscillazioni dei tassi di interesse.

I crediti verso Altri per un valore nominale di 20 milioni di euro, si riferiscono al credito residuo verso Invitalia SpA per la cessione di Banca del Mezzogiorno-MedioCreditoCentrale SpA (BdM) avvenuta in data 7 agosto 2017. La diminuzione della voce in commento è dovuta all'incasso della quota di 30 milioni di euro avvenuto in data 22 dicembre 2021.

Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo

tab. A6.8- Movimentazione attività finanziarie al FVTOCI (milioni di euro)
Titoli a reddito fisso Azioni Totale
Saldo al 1º gennaio 2021 407 40 447
Acquisti 8 8
Trasf.ti riserve di PN
Variaz. per costo ammortizzato
Variazioni del fair value a PN 27 27
Variazioni del fair value a CE (2) (2)
Var.ni per op. di CFH
Effetti delle vendite a CE
Ratei
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (405) (405)
Saldo al 31 dicembre 2021 75 75

Titoli a reddito fisso

Nel mese di marzo 2021 sono giunti a scadenza titoli per un valore nominale complessivo di 400 milioni di euro. Di questi 375 milioni di euro erano oggetto di Interest rate swap di fair value hedge.

tab. A6.8.1 - Azioni FVTOCI (milioni di euro) Denominazione Saldo al 31.12.2021 Saldo al 31.12.2020 Variazioni Moneyfarm Holding L.t.d. 53 25 28 sennder Technologies Gmbh (*) 19 10 9 Milkman S.p.A 3 5 (2) Totale 75 40 35

Nel mese di gennaio 2021 Poste Italiane ha partecipato ad un nuovo aumento di capitale promosso da sennder GmbH investendo 8 milioni di euro.

L'oscillazione complessiva del fair value nell'esercizio in commento è positiva per 27 milioni di euro ed è rilevata nell'apposita riserva di Patrimonio netto.

Infine, la voce comprende per 75 milioni di euro la partecipazione in CAI SpA (ex Alitalia CAI SpA), acquisita nell'esercizio 2013 e interamente svalutata nell'esercizio 2014.

Le operazioni societarie intervenute nell'esercizio 2021, sono descritte nella nota 3.1 – Principali operazioni societarie.

Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico

La voce si riferisce agli strumenti finanziari partecipativi (ex art. 2346 comma 6 del Codice Civile) derivanti dalla conversione di Contingent Convertible Notes125 il cui valore, al 31 dicembre 2021, è pari a zero.

Strumenti finanziari derivati

tab. A6.9 - Movimentazione degli strumenti finanziari derivati (milioni di euro)
Esercizio 2021
Cash Flow
hedging
Fair value
hedging
Fair value vs.
conto
economico
Totale
Saldo al 1º gennaio 2021 (5) (5) (10)
Incrementi/(decrementi)
Proventi / (Oneri) a CE
Operazioni completate (*)
2 (4)
9
4
(1)
10
Saldo al 31 dicembre 2021
di cui:
(3) SP
Strumenti derivati attivi
Strumenti derivati passivi
(3) 3 3
(3)

* Le Operazioni completate comprendono le operazioni a termine regolate, i differenziali scaduti e in maturazione e l'estinzione di Interest rate swap relativi a titoli ceduti.

125 Si tratta delle Contingent Convertible Notes di originari 75 milioni di euro e durata ventennale, emesse dalla Midco SpA, società che a sua volta detiene il 51% della compagnia Alitalia SAI SpA, sottoscritte da Poste Italiane SpA in data 23 dicembre 2014 nell'ambito dell'operazione strategica finalizzata all'ingresso della Compagnia Etihad Airways nel capitale sociale di Alitalia SAI, senza alcuna interessenza di Poste Italiane nella gestione della società emittente o della sua controllata. Il pagamento degli interessi e del capitale era previsto contrattualmente se, e nella misura in cui, fossero esistite risorse liquide disponibili. A seguito del verificarsi delle condizioni negative previste contrattualmente, nell'esercizio 2017 il prestito è stato convertito in strumenti finanziari partecipativi (ex. art. 2346 comma 6 del Codice Civile) dotati degli stessi diritti patrimoniali associati alle Notes.

Al 31 dicembre 2021 gli strumenti derivati in essere sono rappresentati:

  • da un contratto di Interest rate swap di cash flow hedging stipulato nell'esercizio 2013 per la protezione dei flussi finanziari del Prestito obbligazionario di 50 milioni di euro emesso in data 25 ottobre 2013 (nota B.8 – Passività finanziarie); con tale operazione, la Capogruppo ha assunto l'obbligazione di corrispondere il tasso fisso del 4,035% e ha venduto il tasso variabile del prestito obbligazionario pari, al 31 dicembre 2021, allo 1,215%;
  • da un contratto di swap stipulato nel corso dell'esercizio 2020 a copertura gestionale dei costi del carburante relativi al trasporto aereo della corrispondenza effettuato per il tramite della controllata Poste Air Cargo Srl per il triennio 2020-2022.

Infine, nel mese di marzo 2021 sono giunti a scadenza nove contratti di Interest rate swap di fair value hedging stipulati nell'esercizio 2010 per la protezione del valore di BTP, per un nozionale di 375 milioni di euro, dalle oscillazioni dei tassi di interesse.

OPERATIVITA' PAGAMENTI E MONETICA

Attività finanziarie Operatività Pagamenti e Monetica (milioni di euro)
Saldo al 31.12.2021
Descrizione Attività
non correnti
Attività correnti Totale Attività
non correnti
Attività correnti Totale Variazioni
Attività finanziarie al costo ammortizzato 124 124 133 133 (0)
Attività finanziarie al FVTOCI 735 735 36 36 699
Totale 735 124 859 36 133 169 690

Attività finanziarie al Costo ammortizzato

Le attività finanziarie al costo ammortizzato si riferiscono esclusivamente a crediti finanziari del Patrimonio IMEL.

Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo

tab. A6.10 - Azioni FVOCI (milioni di euro)
Denominazione Saldo al 31.12.2021 Saldo al 31.12.2020 Variazioni
Nexi S.p.A 651 651
Tink AB 77 32 45
Volante Technologies Inc
Totale 735 36 699

Con riferimento all'investimento in Nexi S.p.a. (Nexi), si segnala che la controllata PSIA Srl (PSIA) detiene una partecipazione del 3,6% nella società a seguito del perfezionamento dell'operazione di fusione che ha coinvolto le società Nexi, Nets e SIA, quest'ultima precedentemente partecipata indirettamente da Poste Italiane tramite la collegata FSIA Investimenti Srl (FSIA) per una quota pari al 17,2%.

Nell'ambito di tale operazione è stata deliberata la scissione della società FSIA (perfezionatasi in data 31 dicembre 2021) attraverso l'assegnazione in favore di PSIA di elementi patrimoniali rappresentanti il 30% di FSIA, comprensivi di una partecipazione azionaria del 17,2% in SIA e del finanziamento soci di 20,7 milioni di euro, concesso da Poste Italiane a FSIA.

Il 31 dicembre si è contestualmente perfezionata la fusione di SIA in Nexi (precedentemente, in data 1 luglio 2021 era avvenuta la fusione di Nets in Nexi) delineandone l'attuale assetto partecipativo.

Tale operazione ha generato una plusvalenza lorda a livello consolidato di 225 milioni di euro in seguito alla riclassifica della partecipazione detenuta in SIA-Nexi (prima per il tramite della collegata FSIA, e in seguito dalla controllata PSIA al

perfezionamento della scissione di FSIA) tra le attività finanziarie e rilevata, in conformità al principio contabile IFRS 9, sulla base del suo fair value (quotazione di borsa di Nexi al 30 dicembre 2021). L'importo, di natura non ricorrente, è stato iscritto nella voce Proventi finanziari (nota C11 – Proventi e oneri finanziari ).

L'oscillazione complessiva del fair value nell'esercizio in commento è positiva per 48 milioni di euro (rilevata nell'apposita riserva di Patrimonio netto) ed è riferita:

  • per 45 milioni di euro alla variazione positiva del fair value di Tink AB. La partecipazione è stata adeguata al prezzo di cessione di 77 milioni di euro;
  • per 3 milioni di euro alla variazione positiva del fair value di Volante Tecnologies Inc.

Per ulteriori informazioni al riguardo si veda quanto riportato nella nota 3.1 – Principali operazioni societarie.

A7 - RIMANENZE (155 milioni di euro)

tab. A7 - Rimanenze (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 31.12.2020 Variazioni economiche Saldo al 31.12.2021
lmmobili destinati alla vendita 128 128
Prodotti in corso di lav.ne, semilavorati, finiti e merci 11 11
Materie prime, sussidiarie e di consumo 26 (10) 16
Totale 165 (10) 155

Gli immobili destinati alla vendita sono integralmente riferiti ad una porzione del portafoglio immobiliare di EGI SpA, il cui fair value126 al 31 dicembre 2021 è di circa 298 milioni di euro. Si segnala che nel corso dell'esercizio EGI ha venduto tre immobili per complessivi 6 milioni di euro, conseguendo una plusvalenza a livello consolidato pari 2 milioni di euro. Tale variazione è stata compensata da un incremento derivante dagli interventi di riqualificazione e manutenzione straordinaria effettuati dalla società per circa 6 milioni di euro.

La variazione della voce materie prime, sussidiarie e di consumo si riferisce principalmente ai dispositivi di protezione, gel disinfettante e altri materiali utilizzati nel corso dell'esercizio.

pag. 557 126 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 2.

A8 - CREDITI COMMERCIALI (2.511 milioni di euro)

tab. A8 - Crediti commerciali (milioni di euro)
Saldo al 31.12.2021 Saldo al 31.12.2020
Descrizione Attività non
correnti
Attività
correnti
Totale Attività non
correnti
Attività
correnti
Totale Variazioni
Crediti vs. clienti 3 2.439 2.442 2 2.331 2.333 109
Crediti vs. Controllante (MEF) 48 48 36 36 12
Crediti vs. imprese controllate, collegate e a controllo congiunto - 21 21 - 20
Anticipi a fornitori 89 5 5 (5)
Totale 2.508 2.511 2.373 2.375 136

Crediti verso clienti

tab. A8.1 - Crediti verso clienti (milioni di euro)
Saldo al 31.12.2021 Saldo al 31.12.2020
Descrizione Attività non
correnti
Attività correnti Totale Attività non
correnti
Attività
correnti
Totale Variazioni
Ministeri ed Enti Pubblici 463 463 464 464 (1)
Cassa Depositi e Prestiti 387 387 432 432 (45)
Crediti per pacchi, corriere espresso e pacco celere 628 628 624 624 4
Corrispondenti esteri 549 549 455 455 94
Crediti per servizi SMA e altri servizi a valore aggiunto 212 212 228 228 16)
Crediti per conti correnti con saldo debitore - 37 37 42 42 (5)
Crediti per altri servizi BancoPosta 92 92 84 84 8
Crediti verso altri clienti 3 600 603 2 546 548 55
Fondo svalutazione crediti verso clienti (529) (529) (544) (544) 15
Totale 3 2.439 2.442 2 2.331 2.333 109

Nel dettaglio127:

  • I crediti verso Ministeri ed Enti pubblici si riferiscono principalmente a:
    • Servizi Integrati di notifica e gestione della corrispondenza per complessivi 101 milioni di euro offerti a pubbliche amministrazioni centrali e locali.
    • Rimborsi spese immobili, veicoli e vigilanza sostenute per conto del Ministero dello Sviluppo Economico per 48 milioni di euro128 . Per l'originario credito di cui 62 milioni di euro oggetto di azione giudiziale intentata da Poste Italiane per il riconoscimento di oneri vari derivanti dall'utilizzo di immobili. In data 30 aprile 2020 è stata pubblicata la sentenza parzialmente favorevole per Poste Italiane; la sentenza è stata notificata al MiSE e da quest'ultimo impugnata dinanzi alla Corte di Appello con istanza di sospensiva. In data 3 dicembre 2020 l'istanza non è stata accolta e si è ora in attesa della decisione in secondo grado. Nel mese di dicembre 2021, in ottemperanza a quanto previsto nella sentenza di primo grado, il MiSE ha versato alla Capogruppo circa 38 milioni di euro. A seguito di tale versamento è stato rilasciato il fondo svalutazione crediti a suo tempo stanziato per circa 34 milioni di euro e sono stati rilevati interessi di mora per circa 4 milioni di euro.
    • Servizi di spedizione di corrispondenza senza materiale affrancatura con utilizzo dei conti di credito per complessivi 57 milioni di euro offerti a pubbliche amministrazioni centrali e locali.
    • Rimborso delle Integrazioni tariffarie all'editoria, riferito alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento dell'Editoria, per complessivi 120 milioni di euro, di cui 53 milioni di euro maturati nell'esercizio. Tali crediti sono esposti al lordo dell'incasso di un ammontare non disponibile di 84 milioni di euro, relativo alle integrazioni tariffarie praticate nel 2020 e nei primi nove mesi dell'esercizio 2021, depositato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento dell'Editoria, nel corso dell'esercizio, su un conto infruttifero tenuto dalla Capogruppo presso la Tesoreria dello Stato e per tale motivo iscritto nei Debiti per anticipi ricevuti. Per lo svincolo di quanto depositato

127 Al 31 dicembre 2021 nel saldo dei crediti commerciali sono compresi 13 milioni di euro, al netto del relativo fondo svalutazione crediti, riferiti a crediti per fitti attivi non rientranti nelle disposizioni dell'IFRS 15 – Ricavi provenienti da contratti con i clienti.

128 Vedi infra, Ricavi e crediti verso lo Stato in cui sono riportate le esposizioni complessive verso il Ministero dello Sviluppo Economico (49 milioni di euro) comprendenti crediti per servizi di postalizzazione e altri servizi.

e l'estinzione dei crediti in commento è necessario attendere il parere favorevole della Commissione Europea. Ulteriori 17 milioni di euro, privi di copertura finanziaria nel Bilancio dello Stato, sono interamente svalutati.

  • Servizi di pagamento delle pensioni e voucher INPS per 14 milioni di euro.
  • I crediti verso Cassa Depositi e Prestiti si riferiscono a corrispettivi del servizio di raccolta del risparmio postale prestato dal Patrimonio BancoPosta nell'esercizio 2021 e non ancora liquidati.
  • I crediti per Pacchi, corriere espresso e pacco celere si riferiscono alle spedizioni svolte dalla Capogruppo e ai servizi prestati dalla controllata SDA Express Courier SpA.
  • I crediti verso Corrispondenti esteri si riferiscono a servizi postali eseguiti a beneficio di Amministrazioni Postali estere.
  • I crediti per servizi Senza Materiale Affrancatura (SMA) e altri servizi a valore aggiunto si riferiscono al servizio di Posta Massiva e altri servizi a valore aggiunto.
  • I crediti per conti correnti con saldo debitore derivano pressoché esclusivamente da sconfinamenti per effetto dell'addebito delle competenze periodiche BancoPosta.
  • I crediti verso altri clienti comprendono: per 86 milioni di euro crediti vantati da Postepay SpA principalmente per la vendita di servizi in abbonamento TLC, servizi di Acquiring, altri servizi resi a clienti operanti nel settore delle telecomunicazioni, nel settore dei circuiti di pagamento e nel settore del money transfer, per 33 milioni di euro crediti relativi al servizio Posta Contest, per 32 milioni di euro crediti relativi al servizio Posta Time, per 21 milioni di euro crediti per servizi di notifica atti giudiziari, per 19 milioni di euro crediti riferiti al servizio Posta Target, per 18 milioni di euro crediti relativi al servizio Raccomandata Market, per 17 milioni di euro crediti per servizi telegrafici e per 13 milioni di euro crediti per servizi di postalizzazione non universale, per 8 milioni di euro crediti relativi al servizio Advice and Billing Mail, per 8 milioni di euro crediti relativi al servizio Posta Easy Full e per 6 milioni di euro crediti per il servizio integrato notifiche.

In generale, per l'incasso di taluni crediti verso pubbliche amministrazioni centrali e locali si rilevano ritardi dovuti in prevalenza a mancanza di stanziamenti nei bilanci delle diverse amministrazioni ovvero nella stipula di contratti o convenzioni. Al riguardo, proseguono le azioni finalizzate al rinnovo delle convezioni scadute129 e a sollecitare le richieste di stanziamento.

Il fondo svalutazione crediti verso clienti è commentato nella Nota 6 – Analisi e Presidio dei rischi.

pag. 559 129 La principale convenzione scaduta riguarda i rapporti con l'Agenzia delle Entrate per il servizio di incasso e rendicontazione bollettini.

Crediti verso Controllante

Sono relativi ai rapporti di natura commerciale intrattenuti dalla Capogruppo con il Ministero dell'Economia e delle Finanze.

tab. A8.2 - Crediti verso Controllante
Descrizione Saldo al 31.12.2021 Saldo al 31.12.2020 Variazioni
Servizio Universale 31 31
Servizi delegati 30 30
Remunerazione raccolta su c/c 17 5 12
Riduz. tariffarie/Agevolaz. elett.
Altri 2 2
F.do sval.cred. vs. Controllante (33) (33)
Totale 48 36 12

Nel dettaglio:

I crediti per compensi del Servizio Universale sono così composti:

tab. A8.2.1 - Crediti per Servizio Universale
Descrizione Saldo al 31.12.2021 Saldo al 31.12.2020 Variazioni
Residuo esercizio 2012
Residuo esercizio 2005
23
8
23
8
-
-
Totale 31 31 =

Nel corso dell'esercizio in commento, sono stati incassati 262 milioni di euro per compensi maturati nel periodo. L'ammontare del compenso è stato rilevato in base a quanto definito nel nuovo Contratto di Programma 2020-2024, in vigore dal 1° gennaio 2020.

Con riferimento al credito per l'esercizio 2012, a fronte di un compenso originariamente rilevato di 350 milioni di euro, l'AGCom ha riconosciuto un onere di 327 milioni di euro. Il residuo ammontare di 23 milioni di euro è dunque privo di copertura nel Bilancio dello Stato. Avverso la delibera AGCom, in data 13 novembre 2014, la Capogruppo ha presentato ricorso al TAR.

Il residuo credito per il compenso dell'esercizio 2005 è stato oggetto di tagli definitivi a seguito delle Leggi finanziarie per gli esercizi 2007 e 2008.

I suddetti crediti sono interamente svalutati.

  • I crediti per servizi delegati, si riferiscono esclusivamente a quanto maturato nell'esercizio 2021 e sono relativi alla remunerazione dei servizi svolti dal BancoPosta per conto dello Stato e disciplinati da apposita Convenzione con il MEF sottoscritta il 22 maggio 2020 per il triennio 2020-2022.
  • I crediti per la remunerazione della raccolta su c/c si riferiscono esclusivamente a quanto maturato nell'esercizio 2021 e sono pressoché interamente relativi a depositi di risorse rivenienti da conti accesi dalla Pubblica Amministrazione e di pertinenza del Patrimonio BancoPosta.
  • I crediti per riduzioni tariffarie elettorali si riferiscono a compensi maturati in esercizi precedenti, privi di copertura nel Bilancio dello Stato.

Il fondo svalutazione crediti verso Controllante è commentato nella Nota 6 – Analisi e Presidio dei rischi.

A9 - ALTRI CREDITI E ATTIVITA' (5.158 milioni di euro)

tab. A9 - Altri crediti e attività
(milioni di euro)
Saldo al 31.12.2021 Saldo al 31.12.2020
Descrizione Note Attività non
correnti
Attività
correnti
Totale Attività non
correnti
Attività correnti Totale Variazioni
Crediti per sostituto di imposta 3.939 603 4.542 3.759 545 4.304 238
Crediti verso enti previdenziali e assistenziali (escl. accordi CTD) 172 172 176 176 (4)
Crediti per accordi CTD 51 76 127 57 79 136 (9)
Crediti per somme indisponibili per provvedimenti giudiziari 77 77 78 78 (1)
Ratei e risconti attivi di natura commerciale e altre attività - 61 61 12 12 49
Crediti tributari 88 88 67 67 21
Altri crediti verso imprese collegate
Crediti per interessi attivi su rimborso IRES 47 47 47 47 I
Crediti diversi 25 206 231 25 194 219 12
Fondo svalutazione crediti verso altri (3) 185 (188 (2) (144) (146) (42)
Totale 4.012 1.146 5.158 3.839 1.054 4.893 265

In particolare:

  • I crediti per sostituto di imposta, si riferiscono principalmente:
    • per 2.290 milioni di euro ai crediti non correnti per l'anticipazione di Poste Vita SpA, per gli esercizi 2015-2021, delle ritenute e delle imposte sostitutive sui capital gain delle polizze Vita130;
    • per 1.648 milioni di euro alla rivalsa sui titolari di Buoni Fruttiferi Postali in circolazione e di polizze assicurative dei Rami III e V dell'imposta di bollo maturata al 31 dicembre 2021131; un corrispondente ammontare è iscritto negli Altri debiti tributari sino alla scadenza o estinzione anticipata dei buoni fruttiferi postali o delle polizze assicurative, data in cui l'imposta dovrà essere versata all'Erario (tab. B10.3);
    • per 388 milioni di euro ad acconti versati all'Erario per imposta di bollo da assolvere in modo virtuale nel 2022 e da recuperare dalla clientela di Poste Italiane;
    • per 114 milioni di euro alla rivalsa sui titolari di libretti di risparmio dell'imposta di bollo che Poste Italiane SpA assolve in modo virtuale secondo le attuali disposizioni di legge.
  • I crediti verso enti previdenziali e assistenziali si riferiscono per 57 milioni di euro a somme relative ai periodi di sospensione o riduzione dell'attività lavorativa per Covid-19, che l'Azienda ha anticipato ai propri dipendenti e che, a seguito dell'accesso alle prestazioni del Fondo di Solidarietà Bilaterale presso INPS, abilitato dalla sottoscrizione degli accordi sindacali del 30 aprile 2020 e del 21 dicembre 2020, saranno recuperate mediante conguaglio con i contributi dovuti all'Istituto Previdenziale.
  • I crediti per accordi CTD sono costituiti da salari da recuperare a seguito degli accordi stipulati in data 13 gennaio 2006, 10 luglio 2008, 27 luglio 2010, 18 maggio 2012, 21 marzo 2013, 30 luglio 2015 e 19 giugno 2018 tra Poste Italiane SpA e le Organizzazioni Sindacali sul tema delle riammissioni giudiziali di personale già assunto in Azienda con contratto a tempo determinato. La voce si riferisce a crediti del valore attuale complessivo residuo di 122 milioni di euro verso il personale, le gestioni previdenziali e i fondi pensione recuperabili in rate variabili, l'ultima delle quali nell'esercizio 2042. Il credito verso INPS (ex IPOST) di 42 milioni di euro, di cui a uno specifico accordo stipulato con IPOST il 23 dicembre 2009, costituito da sei rate di 6,9 milioni di euro ciascuna, scadute tra il 30 giugno 2012 e il 31 dicembre 2014; per il recupero dello stesso sono in corso trattative con l'ente debitore.

130 Dell'ammontare complessivo in commento, una quota di 362 milioni di euro, determinata con riferimento alle riserve risultanti alla data del 31 dicembre 2021, non è stata ancora versata ed è iscritta tra gli Altri debiti tributari (tab. B10.3).

131 Introdotta dall'art. 19 del DL 201/2011 convertito con modifiche dalla Legge 214/2011 con le modalità previste con Decreto MEF del 24 maggio 2012: Modalità di attuazione dei commi da 1 a 3 dell'articolo 19 del D.L. 6 dicembre 2011, n. 201, in materia di imposta di bollo su conti correnti e prodotti finanziari (G.U. n. 127 del 1° giugno 2012).

  • I crediti per somme indisponibili per provvedimenti giudiziari si riferiscono per 65 milioni di euro ad ammontari pignorati e non assegnati ai creditori, in corso di recupero, e per 12 milioni di euro a somme sottratte a Poste Italiane SpA nel dicembre 2007 a seguito di un tentativo di frode, ancora oggi giacenti presso un istituto di credito estero. Con riferimento a tale ultima partita, si è in attesa che il completamento delle formalità giudiziarie ne consenta lo svincolo. Dei rischi di incasso su tali partite si tiene conto nel Fondo svalutazione crediti verso altri.
  • I crediti per interessi attivi su rimborso IRES, quasi totalmente della Capogruppo, si riferiscono agli interessi maturati sino al 31 dicembre 2021 sul credito per IRES derivante dalla mancata deduzione ai fini IRAP del costo del lavoro. Per il recupero di gran parte del credito, di complessivi 55 milioni di euro, sono stati instaurati due contenziosi presso la Commissione Tributaria Provinciale di Roma, che ha accolto i ricorsi di Poste Italiane e dichiarato che l'Agenzia delle Entrate di Roma è tenuta al rimborso delle somme richieste. Avverso entrambe le sentenze, l'Agenzia delle entrate ha proposto appello alla Commissione Tributaria regionale, che, per una delle due cause, è stato accolto in data 23 marzo 2018. Poste Italiane ha impugnato tale sentenza di fronte alla Suprema Corte di Cassazione. Nell'ultimo trimestre del 2019, tuttavia, la Corte di Cassazione ha avuto modo di pronunciarsi su altro procedimento in merito alla operatività del rimborso ex. d.l. 201/11; rispetto alla sentenza emessa si riscontra una omogeneità di circostanze giuridico-formali che inducono a ritenere che il principio di diritto, di cui alla predetta sentenza della Corte di legittimità, possa esplicare i propri effetti anche nei giudizi in essere. Il giudizio di appello relativo al D.L. 185/2008, allo stato, pende davanti alla Commissione Tributaria Regionale Lazio, la quale, con Ordinanza n. 1174/2021 del 30 giugno 2021, ha rinviato la trattazione a nuovo ruolo degli elementi di incertezza sull'esito finale della vicenda si tiene conto nella determinazione del Fondo svalutazione crediti verso altri.
  • I ratei e risconti attivi di natura commerciale e altre attività in aumento rispetto al 31 dicembre 2020 si riferiscono per circa 38 milioni di euro all'una-tantum riconosciuta anticipatamente al personale nel mese di luglio a copertura della vacatio contrattuale relativa al primo semestre 2022, in coerenza con quanto definito nel rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro siglato in data 23 giugno 2021.
  • La movimentazione del Fondo svalutazione crediti verso altri è commentato nella Nota 6 Analisi e Presidio dei rischi.
tab. A10- Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 (milioni di euro)
Saldo al 31.12.2021 Saldo al 31.12.2020
Attività non
correnti
Attività correnti Totale Attività non
correnti
Attività correnti Totale Variazioni
Crediti d'imposta al costo ammortizzato 3.090 65 3.155 29 35 3.120
Crediti d'imposta al FVTOCl 2.461 840 3.301 3.301
Totale Credito 5.551 905 6.456 29 6 35 6.421
di cui Operatività Finanziaria 5.168 840 6.008 6.008
di cui Operatività Postale e Commerciale 383 65 448 29 6 35 413

A10 - CREDITI D'IMPOSTA LEGGE N.77/2020 (6.456 milioni di euro)

La voce in commento si riferisce ai crediti d'imposta acquistati da Poste Italiane SpA a fronte di risorse patrimoniali libere ovvero trasferite al Patrimonio BancoPosta per risorse soggette132 e non al vincolo di impiego, nel rispetto delle disposizioni del Decreto Rilancio (D.L. 34/2020 convertito con modifiche dalla Legge n. 77/2020) con il quale sono state introdotte agevolazioni fiscali a sostegno dei Cittadini e delle Imprese per favorire la ripresa economica a seguito dell'emergenza sanitaria da Covid-19.

132 Con la conversione in Legge n. 106 del 23 luglio 2021 del D.L. n.73 del 25 maggio 2021, è consentito al Patrimonio BancoPosta, nell'ambito del 50% della raccolta da clientela privata investibile in titoli garantiti dallo Stato Italiano, di impiegare fino al 30% di questa quota nell'acquisto di crediti d'imposta in oggetto.

Tali crediti sono valutati al Costo ammortizzato nel caso in cui siano stati acquistati per essere utilizzati principalmente ai fini della compensazione di debiti di natura previdenziale o fiscale, sulla base di quanto previsto dalla normativa emanata con riferimento alle caratteristiche stesse dei singoli crediti, mentre sono valutati al Fair value rilevato nelle Altre componenti di Conto economico complessivo se acquistati anche per essere eventualmente ceduti.

Di seguito si riporta la movimentazione di tali crediti avvenuta nell'esercizio 2021:

tab. A10.1 - Movimentazione Crediti d'imposta L.77/2020 (milioni di euro)
Crediti d'imposta al CA Crediti d'imposta al FVTOCI Totale
Valore
compensabile
Valore di
Bilancio
Valore
compensabile
Valore di
Bilancio
Valore nominale Valore di
Bilancio
Saldo al 1° gennaio 2021 38 35 - - 38 35
Acquisti 3.937 3.209 3.538 3.275 7.475 6.484
Var. per costo ammortizzato - 35 - 34 - 69
Var. del fair value a PN - - - (8) - (8)
Effetti delle vendite a CE - - - - - -
Vendite - - - - - -
Compensazioni (124) (124) - - (124) (124)
Saldo al 31 dicembre 2021 3.851 3.155 3.538 3.301 7.389 6.456

Con riferimento all'operatività finanziaria in ambito Patrimonio BancoPosta133, le principali variazioni intervenute nell'esercizio in commento si riferiscono a:

  • acquisti per 5.958 milioni di euro, di cui 2.683 milioni di euro relativi a crediti al costo ammortizzato e 3.275 milioni di euro relativi a crediti FVTOCI;
  • maturazione dei proventi di competenza del periodo per 58 milioni di euro, di cui 24 milioni di euro relativi a crediti al costo ammortizzato e 34 milioni di euro relativi a crediti FVTOCI.

Con riferimento invece all'operatività postale e commerciale, le principali variazioni intervenute nell'esercizio in commento, riferite al solo portafoglio crediti valutati al Costo ammortizzato, si riferiscono a:

  • acquisti per 526 milioni di euro;
  • maturazione dei proventi di competenza del periodo per 11 milioni di euro;
  • compensazioni per 124 milioni di euro.

Al 31 dicembre 2021 il fair value134 dei crediti d'imposta valutati al Costo ammortizzato è di 3.117 milioni di euro.

In ordine all'attività di acquisto di crediti di imposta rinvenienti da bonus edilizi, offerto dalla Capogruppo alla propria clientela, su iniziativa di alcune Procure della Repubblica del territorio, nel periodo tra il novembre 2021 ed il febbraio 2022, sono stati sottoposti a sequestro cautelativo crediti di imposta, oggetto di procedure di acquisto, per un totale di circa 240 milioni di euro. In esito a tali provvedimenti, adottati in procedimenti dove Poste Italiane è terza in buona fede e/o parte offesa dal reato, la Capogruppo ha proposto istanze di riesame i cui esiti hanno portato al dissequestro di gran parte delle somme precedentemente sottoposte a misura cautelare. Tenuto conto degli effetti previsti dal decreto antifrode, che consente di ampliare la finestra di compensazione per la durata del sequestro, per i residui crediti che alla data del presente bilancio risultano essere sottoposti a provvedimenti di sequestro si è proceduto a rettificare il costo ammortizzato stimando in un anno la durata media del sequestro.

133 Gli acquisti di crediti di imposta dell'esercizio 2021 sono stati effettuati a fronte di risorse patrimoniali libere e altre risorse non soggette a vincolo di impiego. Con la conversione in Legge n. 106 del 23 luglio 2021 del DL n.73 del 25 maggio 2021, è consentito al Patrimonio BancoPosta, nell'ambito del 50% della raccolta da clientela privata investibile in titoli garantiti dallo Stato Italiano, di impiegare fino al 30% di questa quota nell'acquisto di crediti d'imposta in oggetto.

134 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 3.

A11 - CASSA E DEPOSITI BANCOPOSTA (7.659 milioni di euro)

tab. A11 - Cassa e depositi BancoPosta (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 31.12.2021 Saldo al 31.12.2020 Variazioni
Denaro e valori in cassa
Depositi bancari
2.886
4.773
3.027
3.364
(141)
1.409
Totale 7.659 6.391 1.268

Le disponibilità presso gli Uffici Postali, esclusivamente relative alle attività del Patrimonio BancoPosta, sono rivenienti dalla raccolta effettuata su conti correnti postali, sui prodotti di risparmio postale (sottoscrizione di Buoni Fruttiferi Postali e versamenti sui libretti di deposito), o da anticipazioni prelevate presso la Tesoreria dello Stato per garantire l'operatività degli Uffici Postali stessi. Tali disponibilità non possono essere utilizzate per fini diversi dall'estinzione delle obbligazioni contratte con le operazioni indicate. Il Denaro e i valori in cassa sono giacenti presso gli Uffici Postali (1.259 milioni di euro) e presso le Società di service135 (1.627 milioni di euro) che svolgono attività di trasporto e custodia valori in attesa di essere versati alla Tesoreria dello Stato. L'incremento della voce Depositi bancari è riconducibile a temporanee eccedenze di liquidità derivanti dalla raccolta da privati depositate sul conto aperto presso Banca d'Italia, destinato ai regolamenti interbancari, e non ancora investite.

A12 - DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI (7.958 milioni di euro)

tab. A12 - Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 31.12.2021 Saldo al 31.12.2020 Variazioni
Depositi bancari e presso la Tesoreria dello Stato
Depositi presso il MEF
Denaro e valori in cassa
5.941
1.990
27
2.503
1.991
22
3.438
1
5
Totale 7.958 4.516 3.442

Il saldo delle disponibilità liquide al 31 dicembre 2021 comprende disponibilità vincolate per circa 5.369 milioni di euro, di cui 999 milioni di euro si riferiscono a risorse sul deposito presso il MEF, cd conto "Buffer", raccolte presso la clientela e assoggettate al vincolo d'impiego, 4.253 milioni di euro costituiti da liquidità posta a copertura di riserve tecniche assicurative, 84 milioni di euro depositato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento dell'Editoria su un conto infruttifero presso la Tesoreria dello Stato in acconto di pagamenti per riduzioni tariffarie editoriali concesse dalla Capogruppo (nota A8 – Crediti commerciali), 18 milioni di euro vincolati in conseguenza di provvedimenti giudiziali relativi a contenziosi di diversa natura e 15 milioni di euro per gestioni di incassi in contrassegno e altri vincoli.

pag. 564 135 Svolgono attività di trasporto e custodia valori in attesa di essere versati alla Tesoreria dello Stato.

PATRIMONIO NETTO

B1 – PATRIMONIO NETTO (12.110 milioni di euro)

La seguente tabella rappresenta il raccordo tra il Patrimonio netto e il risultato della Capogruppo e il Patrimonio netto e il risultato consolidato:

tab. B1 - Raccordo del Patrimonio Netto (milioni di euro)

Patrimonio netto
31.12.2021
Variazioni
patrimoniali
Esercizio 2021
Risultato Esercizio
2021
Patrimonio netto
31.12.2020
Bilancio Poste Italiane SpA 7.034 (1.002) 797 7.239
- Saldo dei risultati delle società partecipate consolidate 7.457 - 1.138 6.319
- Valutazione delle partecipazioni con il metodo del Patrimonio netto 146 - 26 120
- Saldo delle riserve FV e CFH delle società partecipate 115 13 - 103
- Differenze attuariali su TFR società partecipate (7) - - (6)
- Provvigioni da ammortizzare Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA (29) - 5 (34)
- Effetti da operazioni tra società del Gruppo (62) 10 2 (75)
- Eliminazione dividendi infragruppo (3.086) - (622) (2.464)
- Eliminazione rettifiche di valore di partecipazioni consolidate 598 - - 598
- Ammortamento sino al 1°gennaio 2004/ Impairment Avviamento (156) - - (156)
- Impairment gruppi di attività in dismissione (40) - - (40)
- Rilevazione delle passività per opzioni d'acquisto (29) - 17 (46)
- Altre rettifiche di consolidamento 161 1 215 (56)
Patrimonio netto del Gruppo 12.102 (978) 1.578 11.502
- Patrimonio netto di Terzi
(escluso risultato)
6 - - 6
- Risultato di Terzi 2 1 2 (1)
Patrimonio netto di Terzi 8 1 2 5
TOTALE PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO 12.110 (977) 1.580 11.507

Al 31 dicembre 2021 l'utile per azione è di 1,214 euro (0,927 euro al 31 dicembre 2020), calcolato come rapporto tra l'utile dell'esercizio di 1.580 milioni di euro e il numero delle azioni in circolazione pari a 1.300.877.079.

B2 - CAPITALE SOCIALE (1.306 milioni di euro)

Il Capitale sociale di Poste Italiane SpA è costituito da n. 1.306.110.000 azioni ordinarie, prive di indicazione del valore nominale, detenute per il 35% da CDP, per il 29,3% dal MEF e, per la residua parte, da azionariato istituzionale ed individuale.

Al 31 dicembre 2021, la Capogruppo possiede n. 5.232.921 azioni proprie (pari al 0,4006% del capitale sociale). Tutte le azioni emesse sono sottoscritte e versate, non sono state emesse azioni privilegiate.

B3 – OPERAZIONI CON GLI AZIONISTI

Come deliberato dall'Assemblea degli Azionisti del 28 maggio 2021, in data 23 giugno 2021 la Capogruppo ha distribuito dividendi per 421 milioni di euro (dividendo unitario pari a euro 0,324) quale saldo per l'esercizio 2020, tenuto conto dell'acconto di 211 milioni di euro (dividendo unitario pari a euro 0,162) già pagato nel mese di novembre 2020. Inoltre, in data 10 novembre 2021, il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane ha deliberato di anticipare, a titolo di acconto, parte del dividendo ordinario previsto per l'esercizio 2021. L'acconto pari a 241 milioni di euro è stato distribuito in data 24 novembre 2021 (dividendo unitario pari a euro 0,185 euro).

B4 – RISERVE (3.599 milioni di euro)

(Immont at vara)
Riserva legale Riserva per il
Patrimonio
BancoPosta
Strumenti di
capitale -
obbligazioni
ibride perpetue
Riserva fair value Riserva Cash
Flow Hedge
Riserva di
conversione
Riserva da
partecipazioni
valutate con il
metodo del
patrimonio netto
Riserva piani di
incentivazione
Totale
299 1.210 2.294 ರಿ 8 2 ട് 3.909
(977) (178) (1.155)
299 51 350
(424) (8) (432)
121 3 124
(6 (6)
1
(987) (132) 1 (1.118)
7 7
1
800 800
299 1.210 800 1.307 (34) 13 3.599

Il dettaglio è il seguente:

  • la riserva fair value accoglie le variazioni di valore delle Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo. Nel corso dell'esercizio 2021 le variazioni negative del fair value complessivamente intervenute per 977 milioni di euro si riferiscono:
    • per 1.008 milioni di euro alla variazione negativa netta del valore degli strumenti nell'ambito dell'Operatività Finanziaria del Gruppo;
    • per 44 milioni di euro alla variazione negativa netta del valore degli strumenti nell'ambito dell'Operatività Assicurativa del Gruppo;
    • per 27 milioni di euro alla variazione positiva netta del valore degli strumenti nell'ambito dell'Operatività Postale e Commerciale del Gruppo;
    • per 48 milioni di euro alla variazione positiva netta del valore degli strumenti nell'ambito dell'Operatività Pagamenti e Mobile del Gruppo.
  • la riserva di cash flow hedge, riferita alla Capogruppo, rappresenta le variazioni di fair value della parte "efficace" degli strumenti derivati di copertura di flussi di cassa previsti per il futuro. Nel corso dell'esercizio 2021 la variazione negativa netta di fair value di complessivi 178 milioni di euro che è intervenuta sulla riserva si riferisce principalmente agli strumenti finanziari derivati del Patrimonio BancoPosta.
  • la riserva Piani di Incentivazione accoglie la stima delle valutazioni di periodo relative al piano di incentivazione a lungo termine "ILT Performance Share" e al piano di incentivazione a breve termine MBO, effettuata sulla base di quanto previsto dal principio contabile IFRS 2.
  • Infine, la riserva per strumenti di capitale-obbligazioni ibride perpetue accoglie l'emissione del prestito obbligazionario ibrido perpetuo per un ammontare pari a 800 milioni di euro.

PASSIVO

B5 - RISERVE TECNICHE ASSICURATIVE (159.089 milioni di euro)

Riguardano gli impegni delle controllate Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA nei confronti degli assicurati, comprensivi delle passività differite risultanti dall'applicazione del meccanismo dello shadow accounting e sono così composte:

tab. B5 - Riserve tecniche assicurative (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.2021
Saldo al
31.12.2020
Variazioni
Riserve matematiche 136.898 129.796 7.102
Riserve per somme da pagare 790 801 (11)
Riserve tecniche allorché il rischio dell'investimento è sopportato dagli assicurati 7.847 4.975 2.872
Altre Riserve 13.260 17.986 (4.726)
per spese di gestione 70 70
passività differite verso gli assicurati 13.190 17.916 (4.726)
Riserve tecniche danni 294 236 58
Totale 159.089 153.794 5.295

Le Riserve tecniche a carico dei riassicuratori sono esposte nell'attivo del bilancio e ammontano complessivamente a 50 milioni di euro.

Il dettaglio delle variazioni intervenute è riportato nella tabella inerente la Variazione riserve tecniche assicurative e oneri relativi a sinistri, nelle note al Conto economico consolidato.

La riserva per passività differite verso gli assicurati accoglie le quote di utili e perdite da valutazione di competenza degli assicurati, agli stessi attribuite secondo il meccanismo dello shadow accounting. In particolare, il valore della riserva in commento deriva dalla traslazione agli assicurati, secondo i principi contabili di riferimento adottati, degli utili e delle perdite da valutazione al 31 dicembre 2021 del portafoglio degli investimenti a FVTOCI e, in via residuale, di quelli classificati nel Fair value rilevato a Conto economico.

B6 - FONDI PER RISCHI E ONERI (1.268 milioni di euro)

La movimentazione è la seguente:

tab. B6 - Movimentazione Fondi per rischi e oneri nell'esercizio 2021 (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
01.01.2021
Accant.ti Assorbimenti
a Conto
economico
Utilizzi Variaz. perimetro
di consolid.to
Saldo al
31.12.2021
Fondo rischi operativi
Fondo vertenze con terzi
Fondo vertenze con il personale (1)
Fondo oneri del personale
Fondo di incentivazione agli esodi
Fondo oneri fiscali/previdenziali
Altri fondi per rischi e oneri
139
267
50
230
576
18
116
30
77

117
195
25
(a)
(21)
(1)
(45)
I
(10)
(15)
(25)
(12)
(177)
(253)
(17)
-
-
3
-
-
-
5
145
298
44
125
518
19
119
Totale 1.396 449 (86) (499) 8 1.268
Analisi complessiva Fondi per rischi e oneri:
- quota non corrente
- quota corrente
625
771
1.396
693
575
1.268

(1) Gli accantonamenti netti sono pressoché interamente riferiti a costi per servizi (assistenze legali).

Nel dettaglio:

Il Fondo rischi operativi, relativo prevalentemente a passività derivanti dall'operatività condotta in ambito BancoPosta, riflette principalmente rischi legati alla distribuzione di prodotti del risparmio postale emessi in anni passati, rischi stimati per oneri e spese da sostenersi in esito a pignoramenti subiti dal BancoPosta in prevalenza in

qualità di terzo pignorato, rettifiche e conguagli di proventi di esercizi precedenti e frodi. Gli accantonamenti netti dell'esercizio, di complessivi 21 milioni di euro, riflettono principalmente la revisione delle stime dei rischi legati alla distribuzione di prodotti del risparmio postale e delle rettifiche e conguagli di proventi di esercizi precedenti.

  • Il Fondo vertenze con terzi è costituito a copertura delle prevedibili passività, relative a contenziosi di varia natura con fornitori e terzi, giudiziali ed extragiudiziali, alle relative spese legali, nonché a sanzioni amministrative, penali e indennizzi nei confronti della clientela. Le variazioni intervenute nell'esercizio si riferiscono all'aggiornamento delle passività stimate e ad utilizzi per passività definite.
  • Il Fondo vertenze con il personale è costituito a fronte delle passività che potrebbero emergere in esito a contenziosi e vertenze di lavoro promossi a vario titolo. Le variazioni intervenute nell'esercizio si riferiscono all'aggiornamento delle passività stimate e ad utilizzi per passività definite.
  • Il Fondo oneri del personale è costituito a copertura di prevedibili passività concernenti il costo del lavoro, certe o probabili nel loro futuro manifestarsi ma suscettibili di variazioni di stima nella relativa quantificazione. Si incrementa nell'esercizio per il valore stimato di nuove passività (117 milioni di euro) e si decrementa per il venir meno di passività identificate in passato (45 milioni di euro) e per passività definite (177 milioni di euro).
  • Il Fondo di incentivazione agli esodi riflette la stima delle passività che il Gruppo si è impegnato irrevocabilmente a sostenere per trattamenti di incentivazione all'esodo su base volontaria, secondo le prassi gestionali in atto con le Rappresentanze Sindacali per un definito numero di dipendenti che risolveranno il loro rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2023. Il Fondo accantonato al 31 dicembre 2020 è stato utilizzato nell'esercizio in commento per 253 milioni di euro.
  • Il Fondo oneri fiscali/previdenziali è stato stanziato per fronteggiare stimate passività in materia tributaria e previdenziale.
  • Gli Altri fondi per rischi e oneri fronteggiano probabili passività di varia natura, tra le quali i rischi stimati che specifiche azioni legali da intraprendersi per lo svincolo di taluni pignoramenti subiti dalla Capogruppo risultino insufficienti al recupero delle somme, la rivendicazione di fitti pregressi su beni utilizzati a titolo gratuito, il riconoscimento di interessi passivi maturati a favore di taluni fornitori e frodi.

B7 - TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO (922 milioni di euro)

Nel 2020 la movimentazione delle passività in commento è la seguente:

tab. B7 - Movimentazione TFR (milioni di euro)
Esercizio 2021
Saldo al 1° gennaio 1.030
Variazione di perimetro 7
Costo relativo alle prestazioni correnti 1
Componente finanziaria 9
Effetto (utili)/perdite attuariali 4
Utilizzi dell'esercizio (129)
Saldo al 31 dicembre 2021 929

Il costo relativo alle prestazioni correnti è rilevato nel costo del lavoro mentre la componente finanziaria dell'accantonamento è iscritta negli Oneri finanziari.

Le principali assunzioni attuariali applicate nel calcolo del TFR sono le seguenti:

31.12.2021
Tasso di attualizzazione 0,44%
Tasso di inflazione 1,75%
Tasso annuo incremento TFR 2,813%
31.12.2021
Mortalità ISTAT 2018
Tassi di inabilità Tavola INPS distinte per età e sesso
Tasso di Turnover del personale Tavola specifica con tassi differenziati per anzianità di servizio
Tasso di anticipazione Tavola specifica con tassi differenziati per anzianità di servizio
Pensionamento Raggiungimento requisiti Assicurazione Generale Obbligatoria

Gli utili e le perdite attuariali sono stati generati dalle variazioni relative ai seguenti fattori:

tab. B7.3 - (Utili)/perdite attuariali
31.12.2021
TER
Variazione ipotesi demografiche
Variazione ipotesi finanziarie 1
Altre variazioni legate all'esperienza 4
Totale 5

Di seguito si fornisce l'analisi di sensitività del TFR rispetto alla variazione delle principali ipotesi attuariali.

tab. B7.4 - Analisi di sensitivita
31.12.2021
THR
Tasso di inflazione +0,25% 934
Tasso di inflazione -0,25% 910
Tasso di attualizzazione +0,25% 902
Tasso di attualizzazione -0,25% 942
Tasso di turnover +0,25% 920
Tasso di turnover -0,25% 924

Di seguito si forniscono ulteriori informazioni riguardanti il TFR.

tab. B7.5 - Altre Informazioni
31.12.2021
Service Cost previsto
Duration media del Piano a benefici definiti 9,5
Turnover medio dei dipendenti per anno 0,146%

B8 - PASSIVITA' FINANZIARIE (104.732 milioni di euro)

tab. B8 - Passività finanziarie (milioni di euro)
Saldo al 31.12.2021 Saldo al 31.12.2020
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Variazioni
Passività finanziarie al costo ammortizzato 9.672 89.565 99.237 10.174 79.727 89.901 9.336
Debiti per conti correnti postali 68.597 68.597 58.810 58.810 9.787
Finanziamenti 8.721 6.861 15.582 9.154 7.727 16.881 (1.299)
Obbligazioni 1.047 1.047 1.046 1.046
Debiti vs. istituzioni finanziarie 7.674 6.861 14.535 8.108 7.727 15.835 (1.300)
Debiti per leasing 947 219 1.166 1.019 216 1.235 (69)
MEF conto tesoreria dello Stato 3.441 3.441 3.588 3.588 (147)
Altre passività finanziarie 4 10.447 10.451 9.387 9.387 1.064
Passività finanziarie al FVTPL 29 - 29 46 46 (17)
Passività finanziaria per acquisto quote di minoranza 29 - 29 46 46 (17)
Strumenti finanziari derivati 5.421 45 5.466 8.146 137 8.283 (2.817)
Cash flow hedging 258 9 267 રૂઝ 73 126 141
Fair Value hedging 5.160 36 5.196 8.093 44 8.137 (2.941)
Fair Value vs. conto economico 3 20 20 (17)
Totale 15.122 89.610 104.732 18.366 79.864 98.230 6.502

Debiti per conti correnti postali

Rappresentano la raccolta diretta Bancoposta. Comprendono le competenze nette maturate al 31 dicembre 2021 regolate con la clientela nel mese di gennaio 2022. L'incremento della voce in commento rispetto al 31 dicembre 2021 è dovuto principalmente ai nuovi rapporti con clientela per la cessione dei crediti d'imposta ai sensi del Decreto Legge n.34/2020 (poi convertito con Legge n. 77 del 17 luglio 2020) e all'aumento delle giacenze della Pubblica Amministrazione a seguito della stipula di nuove convenzioni.

Finanziamenti

Salvo le garanzie indicate nelle note che seguono, i finanziamenti non sono assistiti da garanzie reali e non sono in essere financial covenants che obbligano le società del Gruppo al rispetto di determinati ratios economici e finanziari, o al mantenimento dei livelli minimi di rating. Per i finanziamenti BEI è previsto il mantenimento di un livello minimo di rating pari a BBB- (o equivalente) da parte delle due agenzie di rating di Poste, salvo la facoltà della banca di richiedere garanzie o un aumento del margine, o in caso di mancato accordo il rimborso anticipato immediato del prestito. Sono invece in essere clausole standard di negative pledge136

Obbligazioni

La voce Obbligazioni si riferisce a due prestiti emessi dalla Capogruppo nell'ambito del Programma Euro Medium Term Notes (EMTN) di 2 miliardi di euro promosso dalla Società nel corso dell'esercizio 2013 presso la Borsa del Lussemburgo. In particolare:

  • un prestito senior unsecured del valore nominale complessivo di 1 miliardo di euro emesso il 10 dicembre 2020 in due trance, collocato in forma pubblica a investitori istituzionali. La prima trance di 500 milioni di euro ha scadenza 10 dicembre 2024, prezzo di emissione sopra la pari di 100,10, con cedola fissa annuale dello 0,00% e rendimento effettivo a scadenza di -0,025%; la seconda trance di 500 milioni di euro ha scadenza 10 dicembre 2028, prezzo di emissione sotto la pari di 99,758, con cedola fissa annuale dello 0,50% e rendimento effettivo a scadenza di 0,531%. Il fair value137 del prestito al 31 dicembre 2021 è di 998 milioni di euro;
  • un prestito del valore nominale di 50 milioni di euro, collocato in forma privata ed emesso alla pari in data 25 ottobre 2013. La durata del prestito è decennale, con pagamento di cedole annuali a tasso fisso del 3,5% per i primi due anni

136 Impegno assunto nei confronti dei creditori di non concedere ad altri finanziatori successivi di pari status, garanzie o altri vincoli sui beni, salvo offrire analoga tutela anche ai creditori.

137 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 1.

e, quindi, a tasso variabile (tasso EUR Constant Maturity Swap maggiorato dello 0,955%, con cap al 6% e floor allo 0%). L'esposizione del prestito al rischio di oscillazione dei relativi flussi finanziari è stata oggetto di copertura con le modalità descritte nella nota A6 – Attività finanziarie. Il fair value138 del prestito al 31 dicembre 2021 è di 51 milioni di euro.

Debiti verso istituzioni finanziarie

tab. B8.1 - Debiti verso istituzioni finanziarie (milioni di euro)
Saldo al 31.12.2021 Saldo al 31.12.2020
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Variazioni
Pronti contro termine 6.951 6.310 13.261 7.285 7.476 14.761 (1.500)
Fin.to BEI TF scad. 12/03/26 173 - 173 173 - 173
Fin.to BEI TF scad. 16/10/26 400 - 400 400 400
Fin.to BEI TF scad. 19/05/2028 150 : 150 150
Altri finanziamenti 551 551 250 250 500 51
Ratei di interesse 1 (1)
Totale 7.674 6.861 14.535 8.108 7.727 15.835 (1.300)

TV: Finanziamento a tasso variabile. TF: Finanziamento a tasso fisso

Per i debiti verso istituzioni finanziarie sono in essere clausole standard di negative pledge139 .

Al 31 dicembre 2021 sono in essere debiti per 14.837 milioni di euro relativi a operazioni di pronti contro termine poste in essere dalla Capogruppo con primari operatori finanziari e Controparti Centrali per un nominale complessivo di titoli impegnati pari a 13.431 milioni di euro. Tali debiti si riferiscono per 7.098 milioni di euro a Long Term RePo e per 7.739 milioni di euro a operazioni ordinarie di finanziamento, finalizzati entrambi a investimenti in titoli di Stato a reddito fisso e alla provvista per il versamento di depositi incrementali a fronte di operazioni di collateralizzazione.

Al 31 dicembre 2021 operazioni di pronti contro termine per un nominale di 2.956 milioni di euro sono oggetto di operazioni di Fair Value Hedge con la finalità di copertura del rischio di tasso in interesse. Infine, le attività e passività finanziarie relative ad operazioni di pronti contro termine gestite attraverso la Controparte Centrale, che soddisfano i requisiti previsti dallo IAS 32, sono oggetto di compensazione. L'effetto della compensazione al 31 dicembre 2021, già incluso nell'esposizione a saldi netti, ammonta a complessivi 1.577 milioni di euro (362 milioni di euro al 31 dicembre 2020).

Il fair value140 dei pronti contro termine in commento al 31 dicembre 2021 ammonta a 13.249 milioni di euro.

Al 31 dicembre 2021 il fair value141 dei tre finanziamenti BEI di complessivi 723 milioni di euro è di 730 milioni di euro.

In data 26 gennaio 2021 è stato stipulato un nuovo finanziamento di 150 milioni di euro con la BEI, il prestito erogato in data 21 maggio 2021, prevede interessi al tasso fisso dello 0,161% e scadenza 19 maggio 2028.

Per le informazioni relative alle linee di credito e alla liquidità disponibile del Gruppo Poste al 31 dicembre 2021, si rimanda a quanto riportato nella nota 6 - Analisi e Presidio dei rischi – Rischi finanziari - Rischio liquidità.

Debiti per leasing

La passività finanziaria per leasing al 31 dicembre 2021 ammonta a 1.166 milioni di euro. Per maggiori dettagli sulla variazione della voce in oggetto si rimanda a quanto riportato nella nota A4 – Attività per diritti d'uso.

138 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 2.

139 Impegno assunto nei confronti dei creditori di non concedere ad altri finanziatori successivi di pari status, garanzie migliori o privilegi, salvo offrire analoga tutela anche ai creditori preesistenti.

140 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 2.

141 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 2.

tab. B8.2 - MEF conto Tesoreria dello Stato
Saldo al 31.12.2021 Saldo al 31.12.2020
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Variazioni
Saldo dei flussi finanziari per anticipazioni 3.488 3.488 3.602 3.602 (114)
Saldo flussi fin.ri gestione del Risparmio Postale (220) (220) - (192) (192) (28)
Debiti per responsabilità connesse a rapine - 155 155 - 159 159 (4)
Debiti per rischi operativi - 18 18 19 19 (1)
Totale 1 3.441 3.441 3.588 3.588 (147)

Il Saldo dei flussi finanziari per anticipazioni accoglie il debito per anticipazioni erogate dal MEF necessarie a far fronte al fabbisogno di cassa del BancoPosta ed è così composto:

tab. B8.2.1 - Saldo dei flussi finanziari per anticipazioni
tab. Bo.Z.I - Saldo dei fiussi imanzian per anticipazioni (milloni di euro)
Saldo al 31.12.2021 Saldo al 31.12.2020
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Variazioni
Anticipazioni nette 3.488 3.488 - 3.603 3.603 (115)
Conti correnti postali del MEF e altri debiti 670 670 670 670
MEF - Gestione pensioni di Stato (670) (670) (671) (671)
Totale - 3.488 3.488 1 3.602 3.602 (114)

Il Saldo dei flussi per la gestione del risparmio postale, positivo di 220 milioni di euro, è costituito dall'eccedenza dei rimborsi sui depositi avvenuti negli ultimi due giorni dell'esercizio e regolati nei primi giorni dell'esercizio successivo. Al 31 dicembre 2021, il saldo è rappresentato da un credito di 185 milioni di euro verso Cassa Depositi e Prestiti e da un credito di 35 milioni di euro verso il MEF per le emissioni di buoni postali fruttiferi di sua competenza.

I Debiti per responsabilità connesse a rapine subite dagli Uffici Postali di 155 milioni di euro rappresentano obbligazioni assunte nei confronti del MEF conto Tesoreria dello Stato a seguito di furti e sottrazioni. Tali obbligazioni derivano dai prelievi effettuati presso la Tesoreria dello Stato, necessari per reintegrare gli ammanchi di cassa dovuti a detti eventi criminosi in modo da garantire la continuità operativa degli Uffici Postali.

I Debiti per rischi operativi di 18 milioni di euro si riferiscono a quella parte di anticipazioni ottenute per operazioni della gestione Bancoposta per le quali sono successivamente emerse insussistenze dell'attivo certe o probabili.

Altre passività finanziarie

Le altre passività finanziarie sono iscritte ad un valore che approssima il relativo fair value.

lab. D0.5 * Allie passivita Illianziane
(Immoni ui euro)
Saldo al 31.12.2021 Saldo al 31.12.2020
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passivita
correnti
Totale Variazioni
per gestione carte prepagate 8.208 8.208 6.979 6.979 1.229
per trasferimento fondi naz. e intern.li 938 938 917 917 21
per depositi in garanzia 228 228 392 392 (164)
per assegni vidimati 322 322 382 382 (60)
per altre partite in corso di lavorazione 264 264 186 186 78
per altri importi da riconoscere a terzi દિવે 69 149 149 (80)
per importi da accreditare alla clientela 125 125 138 139 (4)
per assegni da accreditare sui libretti di risparmio 141 141 135 135
per RAV, F23, F24 e bolli auto 107 107 79 79 28
altri 4 45 49 29 29 20
Totale 4 10.447 10.451 = 9.387 9.387 1.064

Le passività per gestione carte prepagate si riferiscono alla controllata PostePay SpA.

L'incremento della voce Trasferimento fondi nazionali e internazionali è dovuta principalmente al maggior ricorso della clientela all'utilizzo dei vaglia e dei bonifici negli ultimi giorni del mese di dicembre.

pag. 572 I Debiti per depositi in garanzia si riferiscono a somme ricevute da controparti con le quali sono in essere operazioni di repo passivi su titoli a reddito fisso (collateral previsti da appositi Global Master Repurchase Agreement).

Passività finanziaria per acquisto quote di minoranza

La voce si riferisce alla stima del corrispettivo (opzioni di acquisto e vendita) che consentirà a Poste Italiane, a partire dal secondo trimestre del 2023, di acquistare l'ulteriore 30% di MLK Deliveries SpA e la proprietà della tecnologia Milkman per le applicazioni in ambito e-commerce. Il prezzo di esercizio di tali opzioni non è fisso, ma determinato sulla base di una formula che prevede l'applicazione di un moltiplicatore ad alcuni target economico/patrimoniali della MLK Deliveries SpA.

Strumenti finanziari derivati

Le variazioni della voce in oggetto intervenute nell'esercizio 2021 sono commentate nella nota A6 – Attività finanziarie.

Variazione delle passività finanziarie derivanti da attività di finanziamento

Di seguito si riporta la tabella di riconciliazione delle passività finanziarie derivanti da attività di finanziamento come richiesto dallo IAS 7, a seguito delle modifiche apportate dal Regolamento UE n.1990/2017 del 6 novembre 2017.

tab. B8.4- Variazione delle passività finanziarie derivanti da attività di finanziamento (milioni di euro
Descrizione Saldo al
31.12.2020
da/(per) attività
di finanziamento attività operativa
Flusso di cassa Flusso di cassa
netto da /(per)
C
Flussi non
monetari
Saldo al
31.12.2021
Finanziamenti 16.881 (211) 134 (1.231) 15.573
Obbligazioni 1.046 - 1.047
Debiti vs. istituzioni finanziarie 15.835 (211) 134 (1.232) 14.526
Debiti per leasing 1.235 (249) 180 1.166
Altre passività finanziarie 9.387 3 1.078 (17) 10.451
Totale 27.503 (457) 1.212 (1.068) 27.190

(*) L'importo totale di 1.212 milioni di euro è compreso nel flusso di cassa da/(per) attività operativa il cui saldo nel Rendiconto Finanziario è pari a 4.184 milioni di euro e si riferisce a finanziamenti e altre passività finanziarie non rientranti in attività di finanziamento.

Posizione Finanziaria Netta

Di seguito, si riporta la posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2021:

Saldo al 31.12.2021 Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione
Servizi
Finanziari
Servizi
Assicurativi
Pagamenti e
Mobile
Elisioni Consolidato di cui parti
correlate
Passività finanziarie 4.814 102.198 284 8.716 (11.280) 104.732
Passività finanziarie al costo ammortizzato 3.505 88.185 31 8.316 (800) 99.237 3.652
Debiti per conti correnti postali 69.397 (800) 68.597
Obbligazioni 1.047 1.047
Debiti vs istituzioni finanziarie 1.274 13.261 14.535 199
Debiti per mutui
Debiti per leasing 1.163 2 1 1.166 6
MEF conto tesoreria dello Stato 3.441 3.441 3.441
Altre passività finanziarie 21 2.086 29 8.315 10.451 5
Passività finanziarie al FVTPL 29 29
Passività finanziaria per acquisto quote di minoranza 29 29
Strumenti finanziari derivati 3 5.463 5.466 148
Passività finanziarie verso altri settori 1.277 8.550 253 400 (10.480)
Riserve tecniche assicurative 159.089 159.089
Attività finanziarie (942) (89.995) (158.606) (9.783) 10.470 (248.856)
Strumenti finanziari al costo ammortizzato (6) (51.139) (2.044) (124) (53.313) (16.089)
Strumenti finanziari al FVOCI (75) (37.658) (111.385) (735) (149.853) (525)
Strumenti finanziari al fair value rilevato a Conto economico (39) (44.775) (44.814) (22)
Strumenti finanziari derivati (3) (873) (876)
Attività finanziarie verso altri settori (858) (286) (402) (8.924) 10.470
Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 (448) (6.008) (6.456)
Riserve tecniche a carico dei riassicuratori (20) (20)
Indebitamento netto/(avanzo finanziario netto) 3.424 6.195 717 (1.067) (810) 8.459
Cassa e depositi BancoPosta (7.659) (7.659)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (2.121) (2.021) (4.584) (32) 800 (7.958) (1.991)
Posizione finanziaria netta 1.303 (3.485) (3.867) (1.099) (10) (7.158)

(minoni di Garo)
Saldo al 31.12.2020 Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione
Servizi
Finanziari
Servizi
Assicurativi
Pagamenti e
Mobile
Elisioni Consolidato di cui parti
correlate
Passività finanziarie 5.438 95.295 304 7.459 (10.266) 98.230
Passività finanziarie al costo ammortizzato 3.757 79.756 41 7.085 (738) 89.901 4.379
Debiti per conti correnti postali 59.548 (738) 58.810 1
Obbligazioni 1.046 1.046
Debiti vs istituzioni finanziarie 1.488 14.347 15.835
Debiti per mutui
Debiti per leasing 1.211 24 1.235 7
MEF conto tesoreria dello Stato - 3.588 - 3.588 3.588
Altre passività finanziarie 12 2.273 17 7.085 9.387 783
Passività finanziarie al FVTPL 46 - 46
Passività finanziaria per acquisto quote di minoranza 46 46
Strumenti finanziari derivati 10 8.263 10 8.283 234
Passività finanziarie verso altri settori 1.625 7.276 253 374 (9.528)
Riserve tecniche assicurative 153.794 153.794
Attività finanziarie (1.310) (92.385) (155.953) (7.753) 9.518 (247.883)
Strumenti finanziari al costo ammortizzato (75) (48.590) (1.879) (133) (50.677) (10.934)
Strumenti finanziari al FVOCI (447) (42.671) (113.557) (36) (156.711) (540)
Strumenti finanziari al fair value rilevato a Conto economico (72) (40.344) (40.416) (22)
Strumenti finanziari derivati (79) (79)
Attività finanziarie verso altri settori (788) (973) (173) (7.584) 9.518
Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 (35) (35) -
Riserve tecniche a carico dei riassicuratori (54) (54) -
Indebitamento netto/(avanzo finanziario netto) 4.093 2.910 (1.909) (294) (748) 4.052
Cassa e depositi BancoPosta (6.391) (6.391)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (2.254) (2.020) (964) (16) 738 (4.516) (1.992)
Posizione finanziaria netta 1.839 (5.501) (2.873) (310) (10) (6.855)

La Posizione finanziaria netta complessiva al 31 dicembre 2021 è in avanzo di 7.158 milioni di euro, in aumento di 303 milioni di euro rispetto ai valori al 31 dicembre 2020 (in cui presentava un avanzo di 6.855 milioni di euro). A tale variazione hanno concorso principalmente una gestione operativa positiva per 1,9 miliardi di euro (di cui 1.580 milioni di euro riferibili all'utile del periodo), il flusso monetario positivo derivante dall'effetto dell'emissione del prestito obbligazionario ibrido perpetuo per un ammontare pari a 0,8 miliardi di euro e l'effetto positivo riconducibile alla variazione del capitale circolante e delle imposte per circa 0,2 miliardi di euro, parzialmente compensati delle oscillazioni negative di valore e delle vendite effettuate nel periodo degli investimenti classificati nella categoria FVTOCI (detenuti principalmente dalla Strategic Business Unit Servizi Finanziari) per circa 1,6 miliardi di euro, investimenti per 754 milioni di euro e dalla distribuzione di dividendi per complessivi 662 milioni di euro (di cui 241 milioni di euro relativi all'acconto del dividendo ordinario previsto per l'esercizio 2021). La variazione, infine, include l'effetto positivo ascrivibile all'operazione di fusione che ha coinvolto le società SIA e Nexi per oltre 0,6 miliardi di euro.

Al 31 dicembre 2021, l'indebitamento finanziario calcolato secondo gli Orientamenti ESMA 32-382-1138, con riguardo al Settore Operativo Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione, è il seguente:

Indebitamento finanziario ESMA (milioni di euro)
Al 31 dicembre 2021 Al 31 dicembre 2020
A. Disponibilità liquide (2.121) (2.254)
B. Mezzi equivalenti a disponibilità liquide - -
C. Altre attività finanziarie correnti (8) (425)
D. Liquidità (A + B + C) (2.129) (2.679)
E. Debito finanziario corrente (inclusi gli strumenti di debito, ma esclusa la parte corrente del
debito finanziario non corrente)
785 894
F. Parte corrente del debito finanziario non corrente - -
G. Indebitamento finanziario corrente (E + F) 785 894
H. Indebitamento finanziario corrente netto (G + D) (1.344) (1.785)
I. Debito finanziario non corrente (esclusi la parte corrente e gli strumenti di debito) 1.705 1.873
J. Strumenti di debito 1.047 1.046
K. Debiti commerciali e altri debiti non correnti 22 25
L. Indebitamento finanziario non corrente (I + J + K) 2.774 2.944
M. Totale indebitamento finanziario (H + L) 1.430 1.159
Riconciliazione indebitamento finanziario ESMA (milioni di euro)
Al 31 dicembre 2021 Al 31 dicembre 2020
M. Totale indebitamento finanziario (H + L) 1.430 1.159
Attività finanziarie non correnti (76) (98)
K. Debiti commerciali e altri debiti non correnti (22) (25)
Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 (448) (35)
Posizione Finanziaria Netta 884 1.001
Crediti e Debiti finanziari intersettoriali 419 838
Posizione Finanziaria Netta al lordo dei rapporti con gli altri settori 1.303 1.839

B9 - DEBITI COMMERCIALI (2.029 milioni di euro)

tab. B9 - Debiti commerciali (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.2021
Saldo al
31.12.2020
Variazioni
Debiti verso fornitori 1.400 1.368 32
Passività derivanti da contratti 605 461 144
Debiti verso imprese controllate 3 2
Debiti verso imprese collegate 21 15
Totale 2.029 1.837 192

Debiti verso fornitori

(Infinistrii di Guiv)
Descrizione Saldo al
31.12.2021
Saldo al
31.12.2020
Variazioni
Fornitori Italia 1.214 1.217 (3)
Fornitori estero 28 17 11
Corrispondenti esteri (1) 158 134 24
Totale 1.400 1.368 32

Passività derivanti da contratti

tab. B9.2 - Movimentazione Passività derivanti da contratti (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 01.01.2021 Variazione per
rilevazione dei ricavi
del periodo
Altre variazioni Saldo al 31.12.2021
Anticipi e acconti da clienti 381 109 490
Altre passività derivanti da contratti 53 10 (3) 60
Passività per commissioni da retrocedere 24 54 (23) 55
Passività per sconti su volumi 3 (3) -
Totale 461 64 80 605

Anticipi e acconti da clienti

Riguardano principalmente somme ricevute dalla clientela a fronte dei servizi da eseguire ed elencati di seguito:

(Infiniti di Guro)
Descrizione Saldo al
31.12.2021
Saldo al 31.12.2020 Variazioni
Anticipi da corrispondenti esteri 329 275 54
Anticipi da Controllante -
Affrancatura meccanica 42 40
Anticipi per Editoria da PCM
(tab. A8.1)
84 24 60
Spedizioni senza affrancatura 11 17 (6)
Spedizioni in abbonamento postale 6 (2)
Altri servizi 20 19 1
Totale 490 381 109

Le Altre passività derivanti da contratti si riferiscono principalmente a canoni su carte Postamat e carta "Postepay Evolution" riscossi anticipatamente.

Le passività per commissioni da retrocedere rappresentano la stima delle passività connesse alla restituzione di commissioni su prodotti di finanziamento collocati in data successiva al 1° Gennaio 2018, previste contrattualmente in caso di estinzione anticipata del prestito da parte del cliente.

B10 - ALTRE PASSIVITA' (3.609 milioni di euro)

tab. B10 - Altre passività
(milioni di euro)
Saldo al 31.12.2021 Saldo al 31.12.2020
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Variazioni
Debiti verso il personale 20 719 739 19 696 715 24
Debiti verso ist. di previdenza e sicurezza sociale 26 428 454 26 442 468 (14)
Altri debiti tributari 1.648 570 2.218 1.496 504 2.000 218
Debiti diversi 48 106 154 29 67 96 58
Ratei e risconti passivi 37 44 36 42 2
Totale 1.749 1.860 3.609 1.576 1.745 3.321 288

Debiti verso il personale

tab. B10.1 - Debiti verso il personale (milioni di euro)
Saldo al 31.12.2021 Saldo al 31.12.2020
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Variazioni
per 14^ mensilità 204 204 210 210 (6)
per incentivi 20 406 426 19 380 399 27
per permessi e ferie maturate e non godute 41 41 45 45 (4)
per altre partite del personale ୧୫ 68 61 61 1
Totale 20 719 739 19 696 715 24

Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale

tab. B10.2 - Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale
(milioni di euro)
Saldo al 31.12.2021 Saldo al 31.12.2020
Descrizione Passività non
correnti
Passività correnti Totale Passività non
correnti
Passività correnti Totale Variazioni
Debiti verso INPS 323 327 335 336 (a)
Debiti verso fondi pensione 86 86 87 87 (1)
Debiti verso INAIL 22 22 25 25 (3)
Debiti verso altri Istituti 19 19 20 20 (1)
Totale 26 428 454 26 442 468 (14)

Altri debiti tributari

MW: WIV
(IIIIIIyiii yi wary
Saldo al 31.12.2021 Saldo al 31.12.2020
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Variazioni
Debito per imposta di bollo 1.648 1.648 1.496 52 .548 100
Debito per imposta sulle riserve assicurative 362 362 250 250 112
Ritenute sui redditi di lavoro dipendente e autonomo 104 104 - વે છે ર ે છે છે. વિસ્તારમાં જોડી તેમ જ દૂધની ડેરી જેવી સવલતો પ્રાપ્ય થયેલી છે. આ ગામના લોકોનો મુખ્ય વ્યવસાય ખેતી, ખેતમજૂરી તેમ જ પશુપાલન છે. આ ગામના લોકોનો મુખ્ય વ્યવસાય ખેતી, ખેતમજ 9
Debito per IVA 21 21 41 41 (20)
Debito per imposta sostitutiva 34 34 31 31 3
Ritenute su c/c postali 8 10 10 (2)
Debiti tributari diversi 41 41 - 25 25 16
Totale 1.648 570 2.218 1.496 504 2.000 218
  • Il Debito per imposta di bollo si riferisce a quanto maturato al 31 dicembre 2021 sui buoni fruttiferi postali in circolazione e sulle polizze assicurative dei Rami III e V ai sensi della normativa richiamata nella nota A9 - Altri crediti e attività.
  • Il Debito per imposta sulle riserve assicurative si riferisce a Poste Vita SpA ed è commentato nella nota A9.

Debiti diversi

tab. B10.4 - Debiti diversi (milioni di euro)
Saldo al 31 12.2024 Saldo al 31.12.2020
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Variazioni
Debiti diversi della gestione BancoPosta 29 29 5 5 24
Depositi cauzionali 18 18 12 8 20 (2)
Altri debiti 30 77 107 17 54 71 36
Totale 48 1061 154 29 67 96 58

4.3 NOTE AL CONTO ECONOMICO

RICAVI PROVENIENTI DA CONTRATTI CON I CLIENTI

Ricavi provenienti da contratti con i clienti (milioni di euro)
Descrizione Note Esercizio 2021 Esercizio 2020
Ricavi da corrispondenza, pacchi e altro [C1] 3.685 3.201
di cui Ricavi provenienti da contratti con i clienti 3.155 3.132
rilevati in un determinato momento 447 259
rilevati nel corso del tempo 2.708 2.873
Ricavi netti da servizi finanziari [C2] 4.783 4.945
Ricavi da servizi finanziari 4.931 5.151
Oneri derivanti da operatività finanziaria (148) (206)
di cui Ricavi provenienti da contratti con i clienti 2.735 2.847
rilevati in un determinato momento 282 315
rilevati nel corso del tempo 2.453 2.532
Ricavi da servizi assicurativi al netto delle variazioni delle riserve tecniche e oneri relativi a
sinistri
(C3) 1.870 1.643
Premi assicurativi 17.829 16.865
Proventi derivanti da operatività assicurativa 4.383 4.065
Variazione riserve tecniche assicurative a oneri relativi a sinistri (19.964) (18.768)
Oneri derivanti da operatività assicurativa (378) (520)
di cui Ricavi provenienti da contratti con i clienti 10
rilevati in un determinato momento - -
rilevati nel corso del tempo 10
Ricavi da pagamenti e mobile [C4] 882 737
di cui Ricavi provenienti da contratti con i clienti 882 7 37
rilevati in un determinato momento 372 241
rilevati nel corso del tempo 510 497
Totale 11.221 10.526

I ricavi provenienti da contratti con i clienti sono così ripartiti:

  • i Ricavi da corrispondenza, pacchi e altro sono riferiti a prestazioni fornite alla clientela mediante i canali di vendita retail e business; i ricavi conseguiti mediante il canale retail sono rilevati at point in time in ragione del numero di transazioni accettate presso i canali di vendita (Uffici Postali, call center e web) e valorizzati sulla base delle tariffe applicate; i ricavi conseguiti mediante il canale business sono generalmente disciplinati da contratti di durata annuale o pluriennale e rilevati over time sulla base del metodo degli output determinato in ragione delle spedizioni richieste e accettate. Tali contratti prevedono componenti variabili di prezzo (principalmente sconti su volumi e penali commisurate al livello qualitativo del servizio reso) la cui stima, determinata sulla base del metodo del valore atteso, è rilevata a diretta diminuzione del ricavo. Inoltre, i ricavi non provenienti da contratti con clienti sono contabilizzati secondo i principi contabili internazionali IFRS 16 – Leasing e IAS 20 – Contabilizzazione dei contributi pubblici e informativa sull'assistenza pubblica.
  • I Ricavi netti da servizi finanziari si riferiscono a:
    • ricavi per servizi di collocamento e intermediazione: sono rilevati over time e misurati sulla base dei volumi collocati valorizzati in ragione degli accordi commerciali con gli istituti finanziari. Con riferimento alla remunerazione per l'attività di raccolta del risparmio postale, l'accordo stipulato con Cassa Depositi e Prestiti prevede la corresponsione di un corrispettivo variabile al raggiungimento di determinati livelli di raccolta la cui quantificazione è annualmente determinata in ragione dei volumi di raccolta e dei rimborsi anticipati; taluni accordi commerciali, stipulati con primari partner finanziari per il collocamento di prodotti di finanziamento, prevedono la retrocessione di commissioni di collocamento nel caso di estinzione anticipata o surroga da parte della clientela;
    • ricavi per servizi di conto corrente e servizi correlati: sono rilevati over time, misurati sulla base del servizio reso (ivi inclusi servizi correlati, es. bonifici, deposito titoli, ecc.) e valorizzati in ragione delle condizioni contrattuali offerte alla clientela;

  • ricavi per commissioni su bollettini di c/c postale: sono rilevati at point in time in ragione del numero di transazioni accettate allo sportello e valorizzate sulla base delle condizioni contrattuali di vendita;
  • ricavi non provenienti da contratti con clienti contabilizzati secondo il principio contabile internazionale IFRS 9 – Strumenti finanziari.
  • I Ricavi da servizi di pagamenti e mobile si riferiscono ai:
    • servizi di monetica relativi principalmente all'emissione di carte Postepay rilevati at point in time all'atto dell'emissione e i servizi ad esse correlate rilevati over time in ragione della fruizione del servizio da parte del cliente. In tali servizi sono ricomprese le interchange fees riconosciute dai circuiti internazionali sulle operazioni di pagamento con carte di debito rilevate over time. La voce include le commissioni per servizi di acquiring resi nei confronti degli esercenti rilevate over time in ragione della fruizione del servizio;
    • servizi di telefonia di rete mobile e fissa, in cui sono ricompresi: i ricavi da "offerte standard di TLC services" rilevati over time sulla base del metodo degli output in ragione dell'offerta di traffico (voce, SMS e dati) al cliente; i ricavi relativi alla vendita della offerta fissa "PosteMobile Casa" e "PosteCasa Ultraveloce" rilevati over time sulla base del metodo degli output in ragione del canone addebitato al cliente; i ricavi relativi alle fee per l'attivazione della sim, rilevati at point in time al momento della consegna della sim al cliente. Nell'ambito del Gruppo Poste Italiane i soli contratti relativi ai servizi di telefonia mobile e fissa presentano in taluni casi un bundle costituito da due performance obligation a cui allocare lo sconto implicito sulla base del relativo fair value. Tuttavia, i ricavi derivanti da questa tipologia di offerta non sono significativi rispetto alla totalità dei ricavi derivanti da servizi di pagamenti e mobile;

C1 – RICAVI DA CORRISPONDENZA, PACCHI E ALTRO (3.685 milioni di euro)

Il dettaglio è il seguente:

tab. C1 - Ricavi da corrispondenza, pacchi ed altro
-- -- -- -- ----------------------------------------------------- -- --
(Inilivali પાં ઉપાપ)
Descrizione Esercizio 2021 Esercizio 2020 Variazioni
Corrispondenza 1.767 1.582 185
Pacchi 1.408 1.160 248
Altri Ricavi 195 144 49
Totale ricavi da mercato 3.370 2.886 483
Compensi per Servizio Universale 262 262 1
Integrazioni tariffarie all'Editoria 53 દિર -
Totale ricavi 3.685 3.201 483

I Ricavi da mercato mostrano un incremento rispetto all'esercizio 2020, quest'ultimo fortemente impattato dall'emergenza sanitaria che ha coinvolto il nostro Paese e ha inciso significativamente sulla normale operatività.

I compensi per Servizio Universale riguardano il rimborso a carico del Ministero dell'Economia e delle Finanze dell'onere per lo svolgimento degli obblighi di Servizio Universale (OSU). L'ammontare del compenso annuale di 262 milioni di euro è definito nel Contratto di Programma 2020-2024, in vigore dal 1° gennaio 2020.

La voce Integrazioni tariffarie all'Editoria142 riguarda le somme a carico della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria – spettanti a Poste Italiane a titolo di rimborso delle riduzioni praticate agli

142 La Legge n.8 del 28 febbraio 2020 ha disposto che i rimborsi delle agevolazioni tariffarie editoriali a Poste Italiane proseguano «per una durata pari a quella dell'affidamento del servizio postale universale» (ovvero fino ad aprile 2026). L'applicazione della norma è subordinata all'approvazione da parte della Commissione Europea.

editori e al settore no-profit all'atto dell'impostazione. Il compenso è stato determinato sulla base delle tariffe stabilite dal Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministero dell'Economia e Finanze del 21 ottobre 2010 e dal Decreto Legge n. 63 del 18 maggio 2012, come convertito dalla Legge n. 103 del 16 luglio 2012. Al riguardo, si rileva che per l'esercizio in commento, l'importo delle agevolazioni che la Società ha concesso trova copertura nel Bilancio dello Stato 2021.

C2 – RICAVI NETTI DA SERVIZI FINANZIARI (4.783 milioni di euro)

Il dettaglio è il seguente:

tab. C2 - Ricavi netti da servizi finanziari (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2021 Esercizio 2020 Variazioni
Ricavi per servizi finanziari 4.393 4.532 (139)
Proventi derivanti da operatività finanziaria 523 516 7
Altri ricavi e proventi 15 103 (88)
Oneri derivanti da operatività finanziaria (148) (206) 58
Totale 4.783 4.945 (162)

I Ricavi da servizi finanziari sono costituiti dai servizi resi principalmente nell'ambito del Patrimonio BancoPosta della Capogruppo e della controllata BancoPosta Fondi SGR.

Il decremento della voce Altri ricavi e proventi è dovuta principalmente all'effetto positivo netto, rilevato nell'esercizio 2020, a seguito della conclusione del processo di revisione complessivo di stime di partite pregresse derivanti dalla gestione BancoPosta.

Il dettaglio dei Ricavi da servizi finanziari è il seguente:

tab. C2.1 - Ricavi per servizi finanziari (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2021 Esercizio 2020 Variazioni
Remun.ne attività di raccolta del risparmio postale 1.753 1.851 (98)
Proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali e delle disponibilità libere 1.523 1.590 (67)
Ricavi dei servizi di c/c 398 396 2
Commissioni su bollettini di c/c postale 264 297 (33)
Collocamento prodotti di finanziamento 209 168 41
Proventi dei servizi delegati ට මට 103 (4)
Commissioni gestione fondi SGR 120 97 23
Servizi di trasferimento fondi 15 16 (1)
Altro 12 14 (2)
Totale 4.393 4.532 (139)

I Ricavi per servizi finanziari mostrano una flessione rispetto all'esercizio 2020 anch'esso interessato dall'emergenza sanitaria che ha coinvolto il nostro Paese a partire dal mese di marzo 2020 e che ha inciso significativamente sulla normale operatività. I decrementi maggiori si riferiscono ai ricavi derivanti dall'attività di raccolta del risparmio postale, ai proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali e delle disponibilità libere e ai ricavi derivanti dalle commissioni su bollettini di c/c postale.

  • La remunerazione delle attività di raccolta del risparmio postale si riferisce al servizio di emissione e rimborso di Buoni Fruttiferi Postali e al servizio di versamento e prelevamento su Libretti Postali, svolti da Poste Italiane SpA per conto della Cassa Depositi e Prestiti ai sensi della Convenzione rinnovata il 23 dicembre 2021 per il periodo 2021- 2024, con decorrenza dal 1° gennaio 2021.
  • La voce Proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali e delle disponibilità libere è di seguito dettagliata:
tab. C2.1.1 - Proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali e delle disponibilità libere (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2021 Esercizio 2020 Variazioni
Proventi degli impieghi in titoli 1.434 1.546 (112)
Interessi su titoli al costo ammortizzato 670 649 21
Interessi su titoli al FVOC 816 894 (78)
Interessi attivi (passivi) su asset swap di ČFH su titoli al FVOČI e CA 16 21 (5)
Interessi attivi (passivi) su asset swap di FVH su titoli al FVOCI e CA (104) (58) (46)
Interessi su operazioni di pronti contro termine 36 40 (4)
Proventi degli impieghi in crediti d'imposta 59 59
Interessi attivi su crediti d'imposta al CA 25 25
Interessi attivi su crediti d'imposta al FVTOCI 34 34
Proventi degli impieghi presso il MEF 28 43 (15)
Remunerazione della raccolta su c/c (depositi presso il MEF) 28 32 (4)
Differenziale derivati di stabilizzazione dei rendimenti - 11 (11)
Altri proventi 2
Totale 1.523 1.590 (67)

Il decremento della voce in commento rispetto al precedente esercizio è dovuto alla riduzione dei rendimenti degli impieghi in titoli, in parte compensato dai nuovi proventi degli impieghi in crediti d'imposta.

I proventi degli impieghi in titoli riguardano gli interessi maturati sugli impieghi dei fondi provenienti dalla raccolta effettuata presso la clientela privata. L'ammontare dei proventi comprende gli effetti della copertura dal rischio di tasso descritta nella nota A6 – Attività finanziarie. Il decremento della voce in commento rispetto all'esercizio precedente è principalmente riconducibile alla riduzione degli interessi attivi dei titoli al FVTOCI a seguito della riduzione del portafoglio e agli effetti derivanti dall'incremento delle operazioni di copertura di fair value hedge.

I proventi degli impieghi in crediti d'imposta riguardano gli interessi maturati nel periodo sugli impieghi descritti nella Nota A10 - Crediti d'imposta Legge n. 77/2020.

I proventi degli impieghi presso il MEF, riguardano principalmente gli interessi maturati nell'esercizio sugli impieghi della raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione.

  • I ricavi dei servizi di conto corrente accolgono principalmente le commissioni per spese di tenuta conto, le commissioni per i servizi di incasso e per l'attività di rendicontazione svolti per la clientela, le commissioni su carte di debito annuali e quelle relative alle transazioni.
  • I proventi da collocamento prodotti di finanziamento si riferiscono alle commissioni percepite dalla Capogruppo per l'attività di collocamento di prestiti personali e mutui erogati da terzi.

Descrizione Esercizio 2021 Esercizio 2020 Variazioni
Proventi da strumenti finanziari al FVOCI 503 399 104
Utili realizzati 503 399 104
Proventi da strumenti finanziari di capitale al FVPL 8 8
Utili da valutazione 5 8 (3)
Utili realizzati 2 2
Dividendi da altre partecipazioni 1
Proventi da strumenti finanziari al costo ammortizzato 102 (101)
Utili realizzati 102 (101)
Proventi da strumenti finanziari di fair value hedge 6 6
Utili da valutazione 6 6
Utili su cambi 4 6 (2)
Utili realizzati 2 6 (4)
Proventi diversi
Totale 523 516 7

I Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria sostanzialmente in linea rispetto allo scorso esercizio, sono riferiti principalmente agli utili realizzati sugli strumenti finanziari al FVTOCI, parzialmente compensati da minori utili realizzati sul portafoglio al costo ammortizzato.

tab. C2.3 - Oneri derivanti da operatività finanziaria (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2021 Esercizio 2020 Varizioni
Oneri da strumenti finanziari a fair value rilveato a Conto economico
Perdite da valutazione
5
2

5
(1)
(3)
Perdite da realizzo 3 1 2
Oneri da strumenti finanziari al FVTOCI 2 97 (95)
Perdite da realizzo 2 97 (85)
Oneri da strumenti di equity a fair value rilevato a Conto economico
Perdite da valutazione
I
-
6
5
(6)
(5)
Perdite da realizzo - 1 (1)
Oneri da strumenti finanziari al costo ammortizzato
Perdite da realizzo
96 38
38
58
Oneri da strumenti finanziari di cash flow hedge
Perdite da valutazione
96
1
1
58
1
1
Oneri da strumenti finanziari di fair value hedge
Perdite da valutazione
l
-
3
3
(3)
(3)
Perdite su cambi
Perdite da valutazione
I
-
5
5
(5)
(5)
Interessi passivi 44 51 (7)
a favore della clientela 1 3 (2)
su operazioni di pronti contro termine 6 3
verso Controllante ி 6 3
su depositi in garanzia 26 36 (10)
Quota interessi passivi sulla liquidità propria (oneri finanziari) (1) (1)
Totale 148 206 (58)

Gli Oneri derivanti da operatività finanziaria rilevano un decremento di 58 milioni di euro rispetto all'esercizio 2020, principalmente per effetto delle minori perdite da realizzo da attività finanziarie al FVTOCI (-95 milioni di euro), in parte compensati da maggiori oneri per perdite da realizzo da strumenti finanziari al costo ammortizzato (+58 milioni di euro).

C3 – RICAVI DA SERVIZI ASSICURATIVI AL NETTO DELLE VARIAZIONI DELLE RISERVE TECNICHE E ONERI RELATIVI A SINISTRI (1.870 milioni di euro)

Il dettaglio è il seguente:

tab. C3 - Ricavi da servizi assicurativi al netto delle riserve tecniche e oneri relativi ai sinistri (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2021 Esercizio 2020 Variazioni
Premi assicurativi 17.829 16.865 964
Proventi derivanti da operatività assicurativa 4.383 4.065 318
Variazione riserve tecniche assicurative e oneri relativi a sinistri (19.964) (18.767) (1.197)
Oneri derivanti da operatività assicurativa (378) (520) 142
Totale 1.870 1.643 227

Il dettaglio dei Premi assicurativi con la distinzione di quelli ceduti in riassicurazione è il seguente:

tab. C3.1 - Premi assicurativi (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2021 Esercizio 2020 Variazioni
Ramo I 16.619 15.898 721
Ramo III 863 681 182
Ramo IV e V 92 82 10
Premi lordi "vita" 17.574 16.661 913
Premi ceduti in riassicurazione (10) (10)
Premi netti "vita" 17.564 16.651 913
Premi danni 295 235 60
Premi ceduti in riassicurazione (30) (21) (a)
Premi netti "danni 265 214 51
Totale 17.829 16.865 964

I Premi lordi Vita ammontano a 17.574 milioni di euro, la variazione in aumento per 913 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente si riferisce principalmente ai prodotti di Ramo I (esclusivamente per la componente riferita al prodotto Multiramo).

Sebbene marginale rispetto al totale della raccolta netta, la contribuzione dei premi netti afferenti il segmento Danni risulta in crescita passando dai 214 milioni di euro del 2020 agli attuali 265 milioni di Euro, per effetto della crescita di tutte linee di business (protezione beni persona e modulare, protezione pagamenti e welfare).

Il dettaglio dei Proventi da operatività assicurativa è il seguente:

Descrizione Esercizio 2021 Esercizio 2020
Variazioni
Proventi da strumenti finanziari al Costo ammortizzato 5 5
Interessi 5 5
Proventi da strumenti finanziari al FVPL 1.382 1.501 (119)
Interessi 297 351 (54)
Utili da valutazione 841 1.096 (255)
Utili realizzati 244 54 190
Proventi da strumenti finanziari al FVOCI 2.893 2.481 412
Interessi 2.727 2.397 330
Utili realizzati 166 84 82
Proventi diversi 103 78 25
Totale 4.383 4.065 318

pag. 584 L'incremento dei Proventi derivanti da operatività assicurativa (318 milioni di euro rispetto all'esercizio 2020) è principalmente riconducibile ai proventi derivanti da attività finanziarie al FVOCI per 412 milioni di euro afferenti prevalentemente alle competenze, parzialmente compensato del decremento dei proventi derivanti da strumenti finanziari

al FVPL, stante le condizioni dei mercati finanziari. I relativi utili da valutazione, connessi pressoché esclusivamente agli investimenti inclusi nelle gestioni separate, sono stati quasi interamente retrocessi agli assicurati mediante il meccanismo dello shadow accounting.

Il dettaglio della variazione delle riserve tecniche e degli oneri relativi ai sinistri con la distinzione di quelli ceduti in riassicurazione è il seguente:

tab. C3.3 - Variazione delle Riserve tecniche assicurative e oneri relativi ai sinistri (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2021 Esercizio 2020 Variazioni
Somme pagate 9.503 10.896 (1.393)
Variazione delle Riserve matematiche 7.141 5.999 1.142
Variazione della Riserva per somme da pagare (11 138 (149)
Variazione delle Altre riserve tecniche 308 599 (291)
Variazione delle Riserve tecniche allorché il rischio dell'investimento è sopportato dagli assicurati 2.872 1.045 1.827
Totale variazione riserve tecniche e oneri relativi a sinistri gestione vita 19.813 18.677 1.136
Quota a carico dei riassicuratori gestione vita (6) (3) (3)
Totale variazione riserve tecniche e oneri relativi a sinistri gestione danni 169 102 67
Quota a carico dei riassicuratori gestione danni (12) (8) (4)
Totale 19.964 18.768 1.196

La voce Variazione delle Riserve tecniche assicurative e oneri relativi ai sinistri accoglie principalmente:

  • le somme pagate nell'esercizio da Poste Vita SpA per sinistri, riscatti, scadenze e spese di liquidazione per la gestione dei sinistri;
  • la variazione delle Riserve matematiche per l'incremento degli impegni a favore degli assicurati;
  • la variazione delle Altre riserve tecniche riconducibile integralmente alla variazione registrata nel periodo della riserva DPL, correlata alla valutazione dei titoli compresi nelle gestioni separate e classificati nella categoria FVTPL;
  • la variazione delle Riserve tecniche allorché il rischio dell'investimento è sopportato dagli assicurati cd. Classe D.

Il dettaglio degli Oneri da operatività assicurativa è il seguente:

Descrizione Esercizio 2021 Esercizio 2020 Variazioni
Oneri da strumenti finanziari al FVPL 306 380 (74)
Perdite da valutazione 205 213 (8)
Perdite da realizzo 101 167 (୧୧)
Oneri da strumenti finanziari al FVOCI 19 71 (52)
Interessi 10 3
Perdite da realizzo 64 (55)
Rettifiche/(riprese) di valore nette per risc. credito (7) 22 (29)
Altri oneri 60 47 13
Totale 378 520 (142)

Il decremento degli Oneri derivanti da operatività assicurativa (142 milioni di euro rispetto all'esercizio 2020) è imputabile principalmente a minori perdite da realizzo sia con riferimento agli strumenti finanziari al FVPL che quelli al FVOCI e minori rettifiche per perdite di valore.

C4 – RICAVI DA SERVIZI DI PAGAMENTI E MOBILE (882 milioni di euro)

Il dettaglio è il seguente:

Descrizione Esercizio 2021 Esercizio 2020 Variazioni
Monetica 490 376 114
Commissioni su emissione e utilizzo carte prepagate 357 301 56
Commissioni per acquiring 28 3 25
Altre commissioni 105 72 33
Mobile 307 283 24
Servizi di pagamento 81 77 র্ব
Commissioni di incasso e rendicontazione 2 1
Commissioni per accettazione F23 e F24 49 47 2
Servizi di trasferimento fondi 30 29 1
Altri prodotti e servizi 1
Altri ricavi e proventi 4 1 3
Totale 832 737 145

Sono costituiti dai ricavi dei servizi di telefonia Mobile e dai ricavi da prodotti di monetica e servizi di pagamento resi da PostePay SpA.

C5 - COSTI PER BENI E SERVIZI (2.873 milioni di euro)

tab. C5 - Costi per beni e servizi
(milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2021 Esercizio 2020 Variazioni
Costi per servizi 2.599 2.262 337
Godimento beni di terzi 124 98 26
Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 150 163 (13)
Totale 2.873 2.523 350

I Costi per beni e servizi si incrementano di complessivi 350 milioni di euro rispetto all'esercizio 2020 principalmente per maggiori costi legati alla crescita dei business, in particolare quello dei pacchi, telecomunicazioni e monetica, nonché al consolidamento a partire dal primo gennaio 2021 del Gruppo Nexive. Inoltre, Il valore al 31 dicembre 2021 include inoltre per 85 milioni di euro, le spese sostenute per fronteggiare l'emergenza sanitaria (106 milioni di euro per l'esercizio 2020).

Costi per servizi

Descrizione Esercizio 2021 Esercizio 2020 Variazioni
Trasporti di corrispondenza, pacchi e modulistica 1.065 816 249
Canoni outsourcing e oneri diversi per prestazioni esterne 251 202 49
Manutenzione ordinaria e assistenza tecnica 249 243 6
Servizi di telefonia mobile per la clientela 194 171 23
Commissioni e oneri di gestione carte di credito/debito 142 121 21
Spese per servizi del personale 119 116 3
Pulizia, smaltimento e vigilanza 114 110 4
Utenze energetiche e idriche 103 110 (7)
Servizio movimento fondi 72 79 (7)
Scambio corrispondenza e telegrafia 62 55 7
Altro 54 44 10
Pubblicità e propaganda 46 65 (19)
Servizi di telecomunicazione e trasmissione dati 46 52 (6)
Commissioni per attività di gestione patrimoni 43 37 6
Consulenze varie e assistenze legali 25 21 4
Servizi di stampa e imbustamento 13 19 (୧)
Compensi e spese sindaci
Totale 2.599 2.262 337

Godimento beni di terzi

Descrizione Esercizio 2021 Esercizio 2020 Variazioni
Noleggi apparecchiature e licenze software 68 61
Affitto immobili e spese accessorie 36 14 22
Veicoli in full rent 3 2 1
Altri costi per godimento di beni di terzi 17 21 (4)
Totale 124 98 26

Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci

Descrizione Nota Esercizio 2021 Esercizio 2020 Variazioni
Materiale di consumo, pubblicitario e beni destinati alla vendita 69 126 (57)
Carburanti, lubrificanti e combustibili 55 47 8
Carte moneta elettronica 11 9
Stampa francobolli e carte valori 4 -
Var.ne rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo [tab. A7] 11 (20) 31
Var.ne immobili destinati alla vendita [tab. A7] (5) 5
Altri 2 (2)
Totale 150 163 (13)

Il decremento rispetto all'esercizio 2020 risente principalmente ai minori costi per materiali di consumo acquistati a seguito dell'emergenza sanitaria che ha reso necessario l'approvvigionamento di dispositivi di protezione individuale (quali mascherine, guanti, gel detergenti e disinfettanti) al fine di garantire il mantenimento dell'operatività sia presso gli Uffici Postali che presso le sedi di lavorazione e smistamento della posta.

C6 - COSTO DEL LAVORO (5.467 milioni di euro)

Il costo del lavoro include le spese per il personale comandato o distaccato presso altre amministrazioni, i cui recuperi sono iscritti nella voce Altri ricavi e proventi, ed è così ripartito per natura:

tab. C6 - Costo del lavoro (milioni di euro)
Descrizione Nota Esercizio 2021 Esercizio 2020 Variazioni
Salari e stipendi 3.924 3.869 55
Oneri sociali 1.116 1.114 2
TFR: costo relativo alle prestazioni correnti [tab. B7]
TFR: costo relativo alla previdenza complementare e INPS 232 240 (8)
Contratti di somministrazione/a progetto 11 22 (11)
Compensi e spese amministratori 2 2
Incentivi all'esodo 40 20 20
Accantonamenti (rilasci) netti per vertenze con il personale [tab. B6] (7)
Accantonamento al fondo di incentivazione agli esodi (tab. B6) 195 416 (221)
Recuperi del personale per vertenze (4) (8) 4
Pagamenti basati su azioni 12 6
Altri costi (recuperi di costo) del personale (62) (51) (11)
Totale 5.467 5.638 (171)

Il Costo del lavoro segna un decremento di 171 milioni di euro complessivi rispetto all'esercizio 2020, principalmente riconducibile alla componente straordinaria, solo in parte controbilanciata dall'incremento della componente ordinaria.

La riduzione della componente straordinaria è principalmente dovuta al minor accantonamento per incentivi all'esodo.

L'incremento della componente ordinaria deriva principalmente dai minori costi registrati nel 2020 durante l'emergenza sanitaria (ricorso al Fondo di Solidarietà, minori costi per incentivazione manageriale MBO e commerciale della forza vendita e altre indennità varie quali ad esempio straordinari e notturni per la ridotta attività svolta durante il lockdown). L'effetto è in parte controbilanciato dalla riduzione del numero delle risorse impiegate nell'esercizio (circa 3.300 FTE in meno rispetto al 2020). Si evidenzia che la riduzione delle FTE include l'ingresso delle risorse Nexive (circa 1.200 FTE), a seguito dell'acquisizione del Gruppo avvenuta nel mese di gennaio 2021.

Le voci Accantonamenti netti per vertenze con il personale e Accantonamento al Fondo di incentivazione agli esodi sono commentate nella nota B6 – Fondi per rischi e oneri.

Il numero medio e puntuale dei dipendenti a tempo indeterminato del Gruppo è il seguente:

Numero puntuale
Variazioni 31.12.21 31.12.20 Variazioni
668 697 (29) 627 675 (48)
15.172 14.838 334 14.843 14.704 139
91.811 96.397 (4.586) 89.130 92.689 (3.559)
4.657 4.954 (297) 3.435 4.640 (1.205)
112.308 116.886 (4.578) 108.035 112.708 (4.673)
Numero medio
Esercizio 2021 Esercizio 2020

Inoltre, tenendo conto dei dipendenti con contratti di lavoro flessibile, il numero medio complessivo full time equivalent delle risorse impiegate nell'esercizio in commento è stato di 121.423 (nell'esercizio 2020: 124.695).

C7 - AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI (790 milioni di euro)

Il dettaglio è il seguente:

tab. C7 - Ammortamenti e svalutazioni (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2021 Esercizio 2020 Variazioni
Ammortamenti Immobili impianti e macchinari 220 210 10
Svalutazioni/assorbimento sval.ni/rettifiche Immobili, impianti e macchinari (17) (20) 3
Ammortamenti Investimenti immobiliari 1 1
Ammortamenti Attività per diritti d'uso 237 231 6
Svalutazioni/assorbimento svalutazioni/rettifiche diritto d'uso 4 2 2
Ammortamenti e Svalutazioni di Attività immateriali 345 276 ಲ್ಲೊ
Totale 790 700 90

Gli ammortamenti e svalutazioni rilevano un incremento di 90 milioni di euro rispetto all'esercizio 2020 principalmente riconducibile a un incremento degli ammortamenti su attività immateriali (69 milioni di euro) correlati ai maggiori investimenti realizzati ovvero entrati in funzionamento principalmente nel comparto IT.

C8 - INCREMENTI PER LAVORI INTERNI (33 milioni di euro)

La voce è così composta:

tab. C8 - Incrementi per lavori interni (milioni di euro)
Descrizione Nota Esercizio 2021 Esercizio 2020 Variazioni
lmmobili impianti e macchinari: [A1] 2 (2)
per Costi per beni e servizi 2 3 (1)
per Costo del lavoro 1 1 (1)
per Ammortamenti 1 -
Attività immateriali: [A3] 31 33 (2)
per Costi per beni e servizi 2 5 (3)
per Costo del lavoro 27 26 1
per Ammortamenti 2 2
Totale જિલ્લ 37 (4)

C9 - ALTRI COSTI E ONERI (253 milioni di euro)

La composizione del saldo degli Altri costi e oneri è la seguente:

tab. C9 - Altri costi e oneri (milioni di euro)
Descrizione Nota Esercizio 2021 Esercizio 2020 Variazioni
Manifestazione rischi operativi
Rapine subite
Insussitenze dell'attivo BancoPosta al netto dei recuperi
Altre perdite operative del BancoPosta
17
3
-
14
39
6
1
32
(22
(3)
(1)
(18)
Accantonamenti netti ai (rilasci netti dai) fondi rischi e oneri
per vertenze con terzi
per rischi operativi
per altri rischi e oneri
[tab. B6]
[tab. B6]
[tab. B6]
03
56
21
16
(54)
(13)
(62)
21
147
દિવે
83
(5
Minusvalenze
IMU, TARSU/TARI/TARES e altre imposte e tasse
3
75
1
61
2
14
Altri costi correnti 65 56 9
Totale 253 103 150

Gli Altri costi e oneri si incrementano rispetto all'esercizio precedente di 150 milioni di euro il cui effetto è riconducibile principalmente ai maggiori accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri (+147 milioni di euro). In particolare, gli assorbimenti netti del fondo rischi operativi, rilevati nell'esercizio 2020, si riferivano principalmente alla revisione di stima di alcuni rischi legati alla distribuzione di prodotti del risparmio postale e alla conclusione delle iniziative volontarie di tutela intraprese per il fondo "Europa Immobiliare 1" e "Obelisco". Per maggiori dettagli si rimanda alla nota B6 – Fondi per rischi e oneri.

C10 – RETTIFICHE/(RIPRESE) DI VALORE SU STRUMENTI DI DEBITO, CREDITI, E ALTRE ATTIVITA'

(24 milioni di euro)

tab. C10 - Rettifiche/(riprese) di valore su strumenti di debito, crediti e altre attività
Descrizione Esercizio 2021 Esercizio 2020 Variazioni
Svalutazioni nette e perdite su crediti e altre attività (assorbimenti del fondo svalutazione) 33 61 (28)
Svalutazione (riprese di valore) crediti verso clienti (16) 48 (64)
Svalutazione (riprese di valore) crediti verso Controllante 1 -
Svalutazione (riprese di valore) crediti diversi 49 13 36
Perdite su crediti 1 -
Svalutazione (riprese di valore) crediti dell'operatività finanziaria 1 1
Svalutazione (riprese di valore) strumenti di debito al FVTOCI (6) 6 (12)
Svalutazione (riprese di valore) strumenti di debito al Costo ammortizzato (4) 7 (11)
Rettifiche/(riprese) di valore cassa e depositi BP
Totale 24 75 (51)

Il decremento di 51 milioni di euro rispetto all'esercizio 2020 è principalmente riconducibile a riprese di valore su crediti commerciali verso clienti, in parte compensate da maggiori svalutazioni su crediti diversi rilevate per tener conto del probabile rischio connesso al mancato recupero di talune partite pregresse le cui attività ricognitive sono in corso di ultimazione. Al decremento della voce concorrono inoltre le riprese di valore su strumenti di debito al FVTOCI e al Costo ammortizzato. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto riportato nella nota 6 – Analisi e presidio dei rischi.

C11 – PROVENTI (369 milioni di euro) E ONERI FINANZIARI (73 milioni di euro)

Le voci Proventi e Oneri da strumenti finanziari si riferiscono ad attività diverse da quelle tipiche del Bancoposta e delle società operanti nel settore finanziario e/o del settore assicurativo.

Proventi finanziari

tab. C11.1 - Proventi finanziari (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2021 Esercizio 2020 Variazioni
Proventi da strumenti finanziari FVOCI 43 38 5
Interessi 42 48 (6)
Differenziali maturati su strumenti finanziari derivati di Fair Value Hedging (2) (11) 9
Proventi da realizzo 3 1 2
Proventi da strumenti finanziari al costo ammortizzato 60 56 4
Interessi 60 56 4
Proventi da strumenti finanziari FVPL 6 3 3
Utili da valutazione 4 3 1
Differenziali maturati su strumenti finanziari derivati al FVPL 2 2
Proventi da passività finanziarie FVPL 17 2 15
Altri proventi finanziari 238 9 229
Proventi finanziari su crediti attualizzati 3 3
Interessi di mora 24 20
Svalutazione crediti per interessi di mora (20) (19) (1)
Proventi rivalutazione operazione Nexi 225 225
Altri proventi 6 5
Utili su cambi 5 15 (10)
Totale 369 123 246

Ai fini di raccordo con il Rendiconto finanziario, nell'esercizio 2021 i proventi finanziari al netto dei proventi da realizzo, degli utili su cambi e dei proventi derivanti dall'operazione Nexi ammontano complessivamente a 136 milioni di euro (108 milioni di euro nell'esercizio 2020).

Oneri finanziari

tab. C11.2 - Oneri finanziari
(milioni di euro)
Descrizione Nota Esercizio 2021 Esercizio 2020 Variazioni
Oneri sulle passività finanziarie
su prestiti obbligazionari
su debiti verso istituzioni finanziarie
su debiti per leasing
da strumenti finanziari derivati
32
3
3
24
2
40
1
11
26
2
(8)
2
(8)
(2)
Oneri diversi sulle attività finanziarie
Perdite da realizzo su strumenti finanziari al FVOCI
Perdite da valutazione su strumenti finanziari al FVPL
2
2
2
2
Componente finanziaria dell'accantonamento a TFR (tab. B7] 9 8 1
Interessi passivi sulla liquidità propria
Altri oneri finanziari
20 14 1
6
Perdite su cambi 9 13 (4)
Totale 73 75 (2)

A fini di raccordo con il Rendiconto finanziario, nell'esercizio 2021 gli oneri finanziari al netto delle perdite su cambi ammontano a 64 milioni di euro (62 milioni di euro nell'esercizio 2020).

C12 - IMPOSTE SUL REDDITO (588 milioni di euro)

L'aliquota nominale dell'IRES è del 24%, mentre l'aliquota media teorica IRAP del Gruppo del 5,24%143 . Il dettaglio delle imposte sul reddito dell'esercizio è il seguente.

tab. C12 - Imposte sul reddito
(milioni di euro)
Esercizio 2021 Esercizio 2020
Descrizione IRES IRAP Società
estere
Totale IRES IRAP Totale Variazioni
lmposte correnti 400 112 1 513 350 97 447 ୧୧
Imposte differite attive 22 g - 31 (72) (11) (83) 114
Imposte differite passive 38 6 I 44 - 38
Totale 460 127 588 284 86 370 218

Le imposte sul reddito registrano un incremento di 218 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente e comprendono l'effetto positivo per la Capogruppo di complessivi 25 milioni di euro, di cui 11 milioni relativi al beneficio fiscale connesso all'Aiuto alla Crescita Economica (ACE), riferito all'esercizio 2014, per il quale, nell'esercizio in commento, sono venute meno le incertezze connesse alla quantificazione e 14 milioni relativi ad un interpello riferibile all'imputazione fiscale di componenti di reddito derivanti dalla gestione delle giacenze su conti correnti postali, oltre a 1 milione di euro relativo al "Patent Box" riferito agli esercizi 2016-2019 per la società Poste Welfare Servizi (accordo stipulato con l'Agenzia delle Entrate in data 22 luglio 2021).

Si evidenzia, inoltre, che l'esercizio 2020 ha beneficiato dell'effetto positivo di complessivi 96 milioni di euro relativo per 81 milioni di euro al "Patent Box", riferito agli esercizi 2015-2019 (di cui 58 milioni rilevati dalle compagnie Poste Vita e Poste Assicura e 23 milioni di euro dalla Capogruppo), e per 15 milioni di euro al beneficio fiscale per la Capogruppo connesso all'Aiuto alla Crescita Economica (ACE), riferito agli esercizi 2015-2016.

Il tax rate dell'esercizio 2021 è del 27,13% ed è così composto:

Descrizione Esercizio 2021 Esercizio 2020
Imposta Incidenza % Imposta Incidenza %
Utile ante imposte 2.168 1.577
lmposta teorica calcolata con aliquota IRES della Capogruppo 520 24.00% 378 24,00%
Effetto delle variazioni in aumento (dim.ne) rispetto all'imposta ordinaria
Sopravvenienze passive indeducibili 11 0,49% 7 0,42%
Acc.ti netti a fondi rischi e oneri e svalut.ne crediti 22 1,03% (10) -0,61%
lmposte indeducibili 4 0,18% বা 0,28%
Riallineamento valori civilistici/fiscali e imposte esercizi precedenti (17) -0,78% (4) -0,24%
Rettifiche valutazioni partecipazioni con il metodo del patrimonio netto (6) -0,28% (1) -0,07%
Effetto imposte società estere -0,01% - 0,00%
IRAP società italiane 126 5,83% 86 5,46%
Rivalutazione strumenti rappresentativi di capitale (operazione SIA-Nexi) (48) -2,23% 0,00%
Effetto fiscale patent Box e ACE (12) -0,57% (80) -5,07%
Altre differenze (12) -0,50% (10) -0.67%
Imposta effettiva 588 27,13% 370 23,49%

143 L'aliquota nominale dell'IRAP è del 3,90% per la generalità dei soggetti passivi, del 4,20% per le imprese concessionarie diverse da quelle di costruzione e gestione di autostrade e trafori, del 4,65% per le banche e gli altri soggetti finanziari e del 5,90% per le imprese di assicurazioni (+/–0,92% per effetto delle maggiorazioni e agevolazioni regionali e +0,15% per effetto di ulteriori maggiorazioni per le regioni i cui bilanci hanno evidenziato un disavanzo sanitario).

Imposte correnti

tab. C12.2 - Movimentazione crediti/(debiti) imposte correnti (milioni di euro)
Imposte correnti 2021
Descrizione IRES IRAP Società estere
Crediti/
(Debiti)
Crediti/
Crediti/
(Debiti)
(Debiti)
Totale
Saldo al 1º gennaio 141 33 - 174
Pagamenti 309 85 - 394
per acconti dell'esercizio corrente 299 72 - 371
per saldo esercizio precedente 9 13 - 22
imposta sostitutiva 1 - 1
Accantonamenti a Conto Economico (400) (112) (1) (513)
imposte correnti (400) (112) (1) (513)
Accantonamenti a Patrimonio Netto 7 - 7
Altro 36 1 37
Saldo al 31 dicembre 93 7 (1) 99
di cui:
Crediti per imposte correnti ರಿ 5 20 115
Debiti per imposte correnti (2) (13) (1) (16)

In base allo IAS 12 - Imposte sul reddito, dove applicabile, i crediti per IRES e IRAP versate sono compensati con i Debiti per imposte correnti trattandosi di diritti e obbligazioni verso una medesima autorità fiscale da parte di un unico soggetto passivo di imposta che ha diritto di compensazione e intende esercitarlo.

I crediti/(debiti) per imposte correnti al 31 dicembre 2021 comprendono:

  • il credito di 12 milioni di euro determinato dagli acconti IRES e IRAP versati, dai crediti IRES rivenienti dal precedente esercizio al netto degli accantonamenti IRES e IRAP dell'esercizio 2021;
  • crediti per complessivi 42 milioni di euro (di cui 15 milioni complessivi rilevati dalle compagnie Poste Vita, Poste Assicura e Poste Welfare Servizi e 27 milioni di euro dalla Capogruppo), relativi all'adesione al regime del Patent Box e al beneficio fiscale per la Capogruppo connesso all'Aiuto alla Crescita Economica (ACE) per l'esercizio 2016. Tali crediti, diverranno compensabili dopo la presentazione delle relative dichiarazioni dei redditi integrative.
  • crediti per complessivi 14 milioni di euro relativi ad un interpello presentato dalla Capogruppo riferibile all'imputazione fiscale di componenti di reddito derivanti dalla gestione delle giacenze su conti correnti postali;
  • il credito per imposta sostitutiva di 22 milioni di euro relativo all'affrancamento effettuato dalla Capogruppo nel corso dell'esercizio 2018, ai sensi dell'art. 15 comma 10 ter del D.L. 29 novembre 2008 n. 185, dell'avviamento e delle altre attività immateriali relativi all'acquisizione della partecipazione nella società FSIA Investimenti Srl (come meglio descritto nella nota A5 – Partecipazioni valutate col metodo del patrimonio netto);
  • crediti per complessivi 9 milioni di euro iscritti a seguito delle risposte ricevute su due istanze di interpello presentate all'Agenzia delle Entrate sugli effetti fiscali derivanti dall'applicazione dei principi contabili IFRS 9 e 15. Tali crediti, diverranno compensabili dopo la presentazione delle relative dichiarazioni dei redditi integrative;
  • il residuo credito IRES di 8 milioni di euro da recuperare sulla mancata deduzione dell'IRAP derivante dalle istanze presentate ai sensi dell'art. 6 del D.L. 29 novembre 2008, n. 185 e dell'art. 2 del D.L. 6 dicembre 2011, n. 201, che hanno previsto una parziale deducibilità dell'IRAP ai fini IRES (al riguardo, si veda quanto riportato sui crediti per relativi interessi nella nota A9).

Imposte differite

വേ. (IIIIIIII)III ul Guru)
Descrizione Saldo al
31.12.2021
Saldo al
31.12.2020
Variazioni
Imposte differite attive 1.245 1.123 122
Imposte differite passive (953) (1.229) 276
Totale 292 (106) 398

Di seguito vengono illustrati i movimenti dei debiti e crediti per imposte differite:

tab. C12.4 - Movimentazione dei (debiti) e crediti per imposte differite (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2024 Esercizio 2020 Variazioni
Saldo al 1º gennaio (106) 312 (418)
Proventi/(Oneri) netti imputati a Conto economico (75) 77 152)
Proventi/(Oneri) netti imputati a Patrimonio netto 470 (495) વે છે. રેણવાડી તેમ જ દૂધની ડેરી જેવી સવલતો પ્રાપ્ય થયેલી છે. આ ગામનાં લોકોનો મુખ્ય વ્યવસાય ખેતી, ખેતમજૂરી તેમ જ પશુપાલન છે. આ ગામમાં પ્રાથમિક શાળા, પંચાયતઘર, આંગણવાડી તેમ જ
Variazione perimetro di consolidamento 3 3
Saldo al 31 dicembre 292 (106) 398

I movimenti delle Imposte differite attive e passive ripartite in base ai principali fenomeni che le hanno generate sono indicati nelle tabelle che seguono:

Descrizione Attività materiali
e immateriali
Provv.ni da
ammortiz.
Attività e
passività
finanziarie
Fondi a
copertura
perdite attese
Fondi per
rischi e oneri
Attualiz-
zazione
Fondo TFR
Riserve
tecniche
assicurative
Altre Totale
Saldo al 1º gennaio 2021 51 14 74 103 337 38 426 80 1.123
Proventi/(Oneri) imputati a Conto economico
Proventi/(Oneri) imputati a Patrimonio netto
Variazione perimetro di consolidamento
I (2)
-
-
(1)
153
I
(4) (43)
2
-
(4)
-
23
1
(3)
-
(30)
149
3
Saldo al 31 dicembre 2021 51 12 226 100 296 34 449 77 1.245
Descrizione Attività e
passività
finanziarie
Altre Totale
Saldo al 1° gennaio 2021 1.175 54 1.229
Oneri/(Proventi) imputati a Conto economico
Oneri/(Proventi) imputati a Patrimonio netto
38
(321)
45
(321)
Saldo al 31 dicembre 2021 892 61 953

I movimenti delle Imposte differite attive e passive rilevati nell'esercizio e riferiti direttamente a voci incluse nel

Patrimonio netto sono le seguenti:

tab. C12.7 - Imposte differite imputate a Patrimonio netto (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2021 Esercizio 2020 Variazioni
Riserva fair value per attività finanziarie al FVOCI
Riserva cash flow hedging per strumenti derivati di copertura
Utili/(Perdite) attuariali da TFR
420
54
(4)
(501)
6
921
48
Totale 470 (495) (4)
065

4.4 - INFORMATIVA PER SETTORI OPERATIVI

I Settori operativi identificati, coerenti con gli indirizzi strategici del Gruppo riflessi nel Piano Strategico "24 SI", sono quelli relativi a:

  • Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione
  • Servizi Finanziari
  • Servizi Assicurativi
  • Pagamenti e Mobile

Il Settore dei Servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione comprende oltre alle attività di gestione della corrispondenza e dei pacchi anche quelle relative alla rete distributiva e alle funzioni corporate di Poste Italiane SpA che operano a favore della gestione del Patrimonio BancoPosta e degli altri settori in cui opera il Gruppo. Al riguardo, è stato predisposto un apposito Disciplinare Operativo Generale approvato dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, che, in esecuzione di quanto previsto nel Regolamento del Patrimonio destinato, individua le attività in esame e stabilisce i criteri di valorizzazione dei rispettivi contributi apportati.

Il Settore dei Servizi Finanziari si riferisce alle attività di gestione del Patrimonio BancoPosta e della BancoPosta Fondi SpA SGR.

Il Settore dei Servizi Assicurativi attiene alle attività svolte dal Gruppo Poste Vita.

Il Settore dei Servizi Pagamenti e Mobile comprende le attività di gestione dei pagamenti, dei servizi di monetica e dei servizi di telefonia mobile e fissa da parte della società Postepay SpA.

La misura economica del risultato conseguito da ogni settore è il Risultato operativo e di intermediazione. Tutte le componenti reddituali presentate nell'informativa sui Settori operativi sono valutate utilizzando gli stessi criteri contabili applicati per la redazione del presente bilancio consolidato.

I risultati che seguono, esposti separatamente coerentemente con la visione del Management e in ottemperanza ai principi contabili di riferimento, devono essere letti congiuntamente in un'ottica di integrazione dei servizi offerti dalla Rete commerciale nell'ambito dei business afferenti a tutti e quattro i settori operativi definiti, anche tenuto conto dell'obbligo di adempimento del Servizio Postale Universale.

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(Immoni di edio)
Esercizio 2021 Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione
Servizi Finanziari Servizi Assicurativi Pagamenti e
Mobile
Rettifiche ed
elisioni
Totale
Ricavi netti della gestione ordinaria da terzi 3.685 4.783 1.870 882 11.220
Ricavi netti della gestione ordinaria da altri settori 4.694 759 3 319 (5.776)
Ricavi netti della gestione ordinaria 8.380 5.542 1.873 1.201 (5.776) 11.220
Ammortamenti e svalutazioni (770) (4) (16) 1 (790)
Costi non monetari (64) (44) (5) (12) (125)
Totale costi non monetari (834) (44) (a) (28) 1 (915)
Risultato operativo e di intermediazione (305) 747 1.123 282 1.846
Proventi/(oneri) finanziari (18) (13) 101 226 296
(Rettifiche)/riprese di valore su strumenti di debito, crediti e altre attività
Proventi/(Oneri) da valutazione di partecipazioni
con il metodo del Patrimonio netto
1 22 చి 26
Proventi/(oneri) finanziari da altri settori 46 1 (48)
Imposte dell'esercizio 46 (200) (349) (85) (588)
Utile/(perdita) dell'esercizio (230) 556 828 425 1.580
Attività 12.845 109.410 166.397 10.194 (14.118) 284.728
Attività non correnti 7.832 76.384 154.408 783 (2.753) 236.652
Attività correnti 5.013 33.026 11.989 9.411 (11.365) 48.076
Passività 10.105 104.996 160.444 9.304 (12.231) 272.618
Passività non correnti 4.317 15.126 159.657 336 (909) 178.528
Passività correnti 5.788 89.870 787 8.968 (11.322) 94.090
Altre informazioni
Investimenti in Attività materiali e immateriali 739 15 754
Partecipazioni valutate con il metodo del Patrimonio netto 3 274 277
di cui Ricavi terzi provenienti da contratti con i clienti 3.155 2.735 10 882 6.781
Rilevazione in un determinato momento 447 282 - 372 1.101
Rilevazione nel corso del tempo 2.708 2.453 10 510 5.680
(minoni di Guro)
Esercizio 2020 Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione
Servizi Finanziari Servizi Assicurativi Pagamenti e
Mobile
Rettifiche ed
elisioni
Totale
Ricavi netti della gestione ordinaria da terzi 3.201 4.945 1.643 737 10.526
Ricavi netti della gestione ordinaria da altri settori 4.634 665 1 341 (5.641)
Ricavi netti della gestione ordinaria 7.835 5.610 1.644 1.078 (5.641) 10.526
Ammortamenti e svalutazioni (667) (1) (8) (25) 1 (700)
Costi non monetari (60) 33 (3) (ર) (35)
Totale costi non monetari (727) 32 (11) (30) 1 (735)
Risultato operativo e di intermediazione (588) 866 988 258 1.524
Proventi/(oneri) finanziari (35) (7) 90 48
(Rettifiche)/riprese di valore su strumenti di debito, crediti e altre attività 1 (1)
Proventi/(Oneri) da valutazione di partecipazioni (3) 8 5
con il metodo del Patrimonio netto
Proventi/(oneri) finanziari da altri settori 46 1 (48) ﺪ ﺍﻟﻤﺪﻳﻨﺔ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤ
Imposte dell'esercizio 158 (210) (245) (73) (370)
Utile/(perdita) dell'esercizio (419) 647 784 194 1.206
Attività 12.867 104.229 160.243 8.735 (13.717) 272.357
Attività non correnti 7.002 70.254 152.302 484 (2.383) 227.659
Attività correnti 5.865 33.975 7.941 8.251 (11.334) 44.698
Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione
Passività 10.885 98.948 154.953 8.193 (12.129) 260.850
Passività non correnti 4.519 18.290 154.300 304 (793) 176.620
Passività correnti 6.366 80.658 653 7.889 (11.336) 84.230
Passività associate ad attività in dismissione
Altre informazioni
Investimenti in Attività materiali e immateriali 658 1 1 20 680
Partecipazioni valutate con il metodo del Patrimonio netto 3 210 402 615
di cui Ricavi terzi provenienti da contratti con i clienti 3.132 2.847 9 737 6.726
Rilevazione in un determinato momento 259 315 241 815
Rilevazione nel corso del tempo 2.873 2.532 9 497 5.911

L'informativa in merito alle aree geografiche, definite in funzione della sede delle società appartenenti al Gruppo oppure dell'ubicazione della clientela del Gruppo stesso, non è significativa. Al 31 dicembre 2021 le entità consolidate integralmente hanno sede principalmente in Italia e, in via residuale e non significativa in Cina144; la clientela è localizzata principalmente in Italia: i ricavi verso clienti esteri non rappresentano una percentuale rilevante dei ricavi totali. Le Attività sono quelle impiegate dal settore nello svolgimento della propria attività caratteristica o che possono essere ad esso allocate in funzione di tale attività.

pag. 597

144 Il totale dei ricavi netti della gestione ordinaria da terzi rilevati dalle società consolidate integralmente con sede in Cina ammonta a 77,4 milioni di euro, mentre il risultato operativo e di intermediazione è pari a 5,5 milioni di euro.

4.5 - PARTI CORRELATE

Rapporti patrimoniali ed economici con entità correlate

La componente dei saldi patrimoniali ed economici di bilancio riferibile a entità correlate è esposta di seguito.

Rapporti patrimoniali con entità correlate al 31 dicembre 2021 (milioni di euro)
Saldo al 31.12.2021
Denominazione Attività
Finanz.
Cred. comm.li Altre attività
Altri crediti
Disponibilità
liquide e
mezzi
equivalenti
Passività
Finanz.
Deb. comm.li Altre pass.
Controllate
Address Software Srl
Kipoint SpA
1 1
2
Collegate
Gruppo Anima Holding
Italia Camp Srl
Financit SpA
1
20
1 8
13
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 12.712 156 15 1.990 3.448 10 8
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 3.762 389 19
Gruppo Enel 24
Gruppo Eni 3 9
Gruppo Leonardo 1 15
Gruppo Montepaschi 167 2 1 347
Altre correlate esterne 20 14 1 4 5 65
F.do svalutaz. vs correlate esterne (26) (35) (7)
Totale 16.635 575 10 1.991 3.800 82 73

Al 31 dicembre 2021, i Fondi per rischi e oneri complessivamente stanziati a fronte di probabili passività da sostenersi verso correlate esterne al Gruppo e riferiti principalmente a rapporti di natura commerciale ammontano a 72 milioni di euro (71 milioni di euro al 31 dicembre 2020).

Rapporti patrimoniali con entità correlate al 31 dicembre 2020 (milioni di euro)
Saldo al 31.12.2020
Denominazione Attività
Finanz.
Cred. comm.li Altre attività
Altri crediti
Disponibilità
liquide e mezzi
equivalenti
Passività
Finanz.
Deb.
comm.li
Altre pass.
Controllate
Address Software Srl
Kipoint SpA
1 1
1
Collegate
Gruppo Anima Holding
FSIA Srl
21 7
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 7.340 145 12 1.991 3.592 4 8
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 3.863 433 1
Gruppo Enel 24 4
Gruppo Eni - 2 9
Gruppo Leonardo 1 25
Gruppo Montepaschi 248 4 - 1 1.018
Altre correlate esterne 50 13 3 4 66
F.do svalutaz. vs correlate esterne (26) (40) (7)
Totale 11.496 582 5 1.992 4.614 56 74
Saldo al 31.12.2021
Ricavi Costi
Investimenti Spese correnti
Denominazione Ricavi e proventi Ricavi da
da corrispondenza pagamenti e
pacchi e altro
mobili Ricavi da
servizi
finanziari
Ricavi da servizi
assicurativi al netto
delle variazioni delle
riserve tecniche e
oneri relativi a
sinistri
Proventi
finanziari
- Immob., imp.
- e macchin.
Attività
immateriali
Costi per
beni e servizi
Costo del
avoro
Altri costi e
oneri
Oneri
derivanti da
operatività
finanziaria
Rettifiche/(riprese
) di valore su
strumenti di
debito, crediti e
altre attività
Oneri
finanziari
Controllate
Address Software Srl
Kipoint SpA
1
3
Collegate
Gruppo Anima Holding
Financit SpA
Correlate esterne
3
16
31
Ministero Economia e Finanze 354 49 90 1 4 8 (4) 1
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 1 1.818 15 3 42 1
Gruppo Enel 39 5
Gruppo Eni 14 2 36
Gruppo Equitalia 1
Gruppo Leonardo 1 1 5 27
Gruppo Montepaschi 15 2
Altre correlate esterne 22 20 73 2
Totale 466 49 1.917 15 5 161 73 6 (4) 2

Al 31 dicembre 2021, gli Accantonamenti netti a fondi rischi e oneri effettuati a fronte di probabili passività da sostenersi verso entità correlate esterne al Gruppo e riferiti principalmente a rapporti di natura commerciale ammontano a circa 0,4 milioni di euro (1 milione di euro al 31 dicembre 2020).

Saldo al 31.12.2020
Ricavi Costi
Investimenti Spese correnti
Denominazione Ricavi e proventi Ricavi da
pagamenti e
mobili
Ricavi da
servizi
finanziari
Ricavi da servizi
assicurativi al netto
delle variazioni
delle riserve
tecniche e oneri
relativi a sinistri
Immob
imp. e
macchin.
Attività
immateriali -
Costi per
beni e
servizi
Costo del
lavoro
Altri costi e derivanti da
oneri
Oneri
operatività
finanziaria
Rettifiche/(rip
rese) di valore
su strumenti
di debito,
crediti e altre
attività
Oneri
finanziari
Controllate
Address Software Srl
Kipoint SpA 2
Collegate
Gruppo Anima Holding 3 27
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 313 48 વેરે 2 5 2
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 2 - 1.921 15 7 2
Gruppo Enel 40 4 25
Gruppo Eni 12 2 29
Gruppo Leonardo 13 32
Gruppo Montepaschi 16 2
Altre correlate esterne 14 34 75
Totale 400 48 2022 15 13 159 75 5 2 3

La natura dei principali rapporti sopradescritti con entità correlate esterne, riferibili alla Capogruppo, è riassunta per rilevanza di seguito:

  • I corrispettivi riconosciuti dal MEF si riferiscono principalmente al compenso per l'espletamento del servizio universale (OSU), alla remunerazione dei servizi di gestione dei conti correnti postali, alla remunerazione dei servizi delegati, per spedizioni senza la materiale affrancatura e per il servizio integrato notifiche.
  • I corrispettivi riconosciuti dalla CDP SpA si riferiscono principalmente alla remunerazione per l'espletamento del servizio di raccolta del risparmio postale.
  • I corrispettivi riconosciuti dal Gruppo Enel si riferiscono principalmente a compensi per spedizioni di corrispondenza massiva senza materiale affrancatura. I costi sostenuti si riferiscono principalmente alla fornitura di gas ed energia elettrica.
  • I corrispettivi riconosciuti dal Gruppo ENI si riferiscono principalmente a compensi per spedizioni di corrispondenza. I costi sostenuti si riferiscono principalmente alla fornitura di gas e carburanti per moto e autoveicoli.
  • Gli acquisti effettuati dal Gruppo Leonardo si riferiscono principalmente alla fornitura da parte di Leonardo SpA di apparati e interventi di manutenzione e assistenza tecnica su impianti di meccanizzazione della corrispondenza, ad assistenza sistemistica e informatica per la creazione di archivi gestionali, di servizi di consulenza specialistica, manutenzione software, forniture di licenze software e di hardware.
  • I corrispettivi riconosciuti dal Gruppo Monte dei Paschi di Siena si riferiscono principalmente a compensi per spedizioni di corrispondenza.

Le operazioni con parti correlate sono state effettuate a condizioni equivalenti a quelle prevalenti in libere transazioni tra parti indipendenti.

Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate

L'incidenza delle operazioni con parti correlate sulla situazione patrimoniale, sul risultato economico e sui flussi finanziari è indicata nella seguente tabella di sintesi:

Incidenza delle operazioni con parti correlate
(milioni di euro)
Descrizione Totale voce
di bilancio
Totale
entita
correlate
Incidenza
(%)
Totale voce
di bilancio
Totale
entità
correlate
Incidenza
(%)
Saldo al 31.12.2021 Saldo al 31.12.2020
Rapporti patrimoniali
Attività finanziarie 248.856 16.635 6,7 247.883 11.496 4,6
Crediti commerciali 2.511 575 22,9 2.375 582 24,5
Altri crediti e attività 11.614 10 0.1 4.928 5 0,1
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 7.958 1.991 25,0 4.516 1.992 44,1
Fondi per rischi e oneri 1.268 72 5,7 1.396 72 5,2
Passività finanziarie 104.732 3.800 3,6 98.230 4.614 4,7
Debiti commerciali 2.029 82 4,0 1.837 56 3,0
Altre passività 3.609 73 2,0 3.321 74 2,2
Rapporti economici Saldo al 31.12.2021 Saldo al 31.12.2020
Ricavi da servizi di posta, pacchi e commerciali 3.685 466 12,6 3.201 400 12,5
Ricavi netti da servizi finanziari 4.783 1.909 39,9 4.945 2.017 40,8
Ricavi da servizi assicurativi al netto delle variazioni delle riserve tecniche e
oneri relativi a sinistri 1.870 15 0,8 1.643 15 0,9
Ricavi da servizi di pagamento e mobile 882 49 5,6 737 48 6,5
Costi per beni e servizi 2.873 161 5,6 2.523 159 6,3
Costo del lavoro 5.467 73 1,3 5.638 75 1,3
Altri costi e oneri 253 රි 2,4 103 3 2,9
Oneri finanziari 73 2 2,7 75 3 4,0
Proventi finanziari 369 1 0,3 123 n.a.
Flussi finanziari
Flusso di cassa netto dal(per) attività operativa 4.184 (5.975) n.a. 1.917 (39) n.a.
Flusso di cassa netto dal(per) attività di investimento (422) (1) 0 (601) (28) 4,7
Flusso di cassa dal(per) attività di finanziamento e operazioni con gli azionisti (321) (422) 131 1.051 (388) n.a.

Dirigenti con responsabilità strategiche

Per Dirigenti con responsabilità strategiche si intendono gli Amministratori, i membri del Collegio Sindacale e dell'Organismo di Vigilanza, i Responsabili di primo livello organizzativo della Capogruppo e il Dirigente Preposto di Poste Italiane. Le relative competenze, al lordo degli oneri e contributi previdenziali e assistenziali, sono di seguito rappresentate:

Competenze lorde dei Dirigenti con responsabilità strategiche (migliaia di euro)
Descrizione Saldo al 31.12.2021 Saldo al 31.12.2020
Competenze con pagamento a breve/medio termine 13.189 10.625
Benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro 568 544
Altri benefici con pagamento a lungo termine 2.447 3.162
Pagamenti basati su azioni 4.488 2.176
Totale 20.692 16.507
Compensi e spese sindaci (migliaia di euro)
Denominazione Saldo al
31.12.2021
Saldo al
31.12.2020
Compensi 1.146 1.164
Spese 49 12
Totale 1.195 1.176

Le competenze sostenute per l'Organismo di Vigilanza della Capogruppo ammontano, per l'esercizio 2021, a circa 97 migliaia di euro. Nella determinazione delle competenze non si tiene conto dei compensi attribuiti ai dirigenti di Poste Italiane membri dell'OdV, che sono riversati al datore di lavoro.

Nel corso dell'esercizio non sono stati erogati finanziamenti a Dirigenti con responsabilità strategiche e al 31 dicembre 2021 le società del Gruppo non sono creditrici per finanziamenti loro concessi.

Operazioni con fondo pensioni per dipendenti

La Capogruppo e le società controllate che applicano il CCNL aderiscono al Fondo Pensione Fondoposte, ossia il Fondo Nazionale di Pensione Complementare per il Personale di Poste Italiane SpA costituito il 31 Luglio 2002 nella forma di associazione senza scopo di lucro. Gli organi del Fondo sono l'Assemblea dei Delegati, il Consiglio di Amministrazione, il Presidente e il Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione ed il Collegio dei Revisori contabili. La rappresentanza delle imprese e dei lavoratori negli organi del Fondo è disciplinata secondo il principio di pariteticità. La partecipazione degli associati alla vita del fondo è garantita mediante l'elezione diretta dei delegati nell'Assemblea.

-

Gruppo Poste Italiane I bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2021

5. POSTE ITALIANE SPA – BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2021

Relazione Finanziaria Annuale 2021

pag. 602

5.1 PROSPETTI DI BILANCIO

STATO PATRIMONIALE

(dati in euro)
ATTIVO Note 31 dicembre di cui parti 31 dicembre di cui parti
2021 correlate 2020 correlate
Attività non correnti
lmmobili, impianti e macchinari [A1] 2.110.135.123 1.986.743.453
Investimenti immobiliari [A2] 31.867.655 30.687.475
Attività immateriali [A3] 827.850.352 718.601.813
Attività per diritti d'uso [A4] 944.837.581 1.033.550.702
Partecipazioni [A5] 2.597.963.884 2.597.963.884 2.214.927.360 2.214.927.360
Attività finanziarie [A6] 69.430.001.636 3.563.071.036 72.040.770.650 3.622.613.947
Crediti commerciali [A8] 1.444.601 665.532
Imposte differite attive [C11] 673.928.219 578.754.129
Altri crediti e attività [A9] 1.674.174.765 1.586.649 1.546.305.606 1.586.649
Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 5.550.787.032 29.355.710
Totale [A10] 83.842.990.848 80.180.362.430
Attività correnti
Rimanenze [A7] 10.892.808 21.099.271
Crediti commerciali [A8] 2.923.894.324 1.279.804.421 2.983.421.633 1.467.425.998
Crediti per imposte correnti [C11] 105.707.017 142.699.497
Altri crediti e attività [A9] 972.639.259 77.992.685 896.692.202 44.291.307
Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 [A10] 905.334.967 5.623.772
Attività finanziarie [A6] 20.782.886.770 12.976.002.876 20.283.741.054 7.737.975.332
Cassa e depositi BancoPosta [A11] 7.658.525.248 6.390.872.209
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti [A12] 3.869.639.203 1.990.837.959 4.029.413.235 1.992.153.562
Totale 37.229.519.596 34.753.562.873
TOTALE ATTIVO 121.072.510.444 114.933.925.303
31 dicembre di cui parti 31 dicembre di cui parti
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO Note 2021 correlate 2020 correlate
Patrimonio netto
Capitale sociale [B1] 1.306.110.000 1.306.110.000
Azioni proprie (39.809.472) (39.999.994)
Riserve (B2] 3.485.766.355 3.819.911.251
Risultati portati a nuovo 2.282.303.950 2.153.083.896
Totale 7.034.370.833 7.239.105.153
Passività non correnti
Fondi per rischi e oneri (B4) 628.455.987 59.576.036 578.215.975 58.654.291
Trattamento di fine rapporto (B5) 896.075.368 1.003.134.681
Passività finanziarie [B6] 14.947.537.167 188.720.039 18.178.553.809 279.656.236
Imposte differite passive [C11] 673.469.161 981.429.453
Altre passività (B8) 1.676.549.800 1.417.574 1.534.388.905 15.155
Totale 18.822.087.483 22.275.722.823
Passività correnti
Fondi per rischi e oneri [B4] 540.723.533 12.301.569 730.570.386 12.804.269
Debiti commerciali [B7] 2.031.318.809 547.595.715 2.121.325.455 824.344.244
Debiti per imposte correnti [C11] 1.380.316 5.682.281
Altre passività [B8] 1.331.988.195 104.374.640 1.455.279.361 212.994.212
Passività finanziarie (Bel 91.310.641.275 13.735.122.147 81.106.239.844 12.758.076.288
Totale 95.216.052.128 85.419.097.327

PROSPETTO INTEGRATIVO CON EVIDENZA DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA AL 31.12.2021

(dati in euro)
ATTIVO Note PATRIMONIO NON PATRIMONIO ELISIONI TOTALE
DESTINATO BANCOPOSTA
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari 2.110.135.123 2.110.135.123
Investimenti immobiliari 31.867.655 31.867.655
Attività immateriali 827.850.352 827.850.352
Attività per diritti d'uso 944.837.581 944.837.581
Partecipazioni 2.597.963.884 2.597.963.884
Attività finanziarie 407.022.050 69.022.979.586 69.430.001.636
Crediti commerciali 1.444.601 1.444.601
Imposte differite attive [C11] 391.379.184 282.549.035 673.928.219
Altri crediti e attività [A9] 60.229.265 1.613.945.500 1.674.174.765
Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 [A10] 382.444.337 5.168.342.695 5.550.787.032
Totale 7.755.174.032 76.087.816.816 83.842.990.848
Attività correnti
Rimanenze 10.892.808 10.892.808
Crediti commerciali [A8] 2.024.794.325 899.099.999 2.923.894.324
Crediti per imposte correnti 105.707.017 105.707.017
Altri crediti e attività [A9] 383.658.419 588.980.840 972.639.259
Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 [A10] 65.212.145 840.122.822 905.334.967
Attività finanziarie 51.471.690 20.731.415.080 20.782.886.770
7.658.525.248 7.658.525.248
Cassa e depositi BancoPosta [A11] 1.857.538.552 2.012.100.651 3.869.639.203
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Totale
[A12] 4.499.274.956 32.730.244.640 37.229.519.596
Attività non correnti destinate alla vendita e dismissione
Saldo dei rapporti intergestori 77.495.198 (77.495.198) -
TOTALE ATTIVO 12.254.448.988 108.895.556.654 (77.495.198) 121.072.510.444
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO Note PATRIMONIO NON PATRIMONIO ELISIONI TOTALE
DESTINATO BANCOPOSTA
Patrimonio netto
Capitale sociale 1.306.110.000 1.306.110.000
Azioni proprie (39.809.472) (39.809.472)
Riserve [B2] 804.715.081 2.681.051.274 3.485.766.355
Risultati portati a nuovo 590.180.562 1.692.123.388 2.282.303.950
Totale 2.661.196.171 4.373.174.662 7.034.370.833
Passività non correnti
Fondi per rischi e oneri [B4] 453.471.632 174.984.355 628.455.987
Trattamento di fine rapporto [BS] 893.370.591 2.704.777 896.075.368
Passività finanziarie 2.578.624.407 12.368.912.760 14.947.537.167
Imposte differite passive [C11] 3.271.145 670.198.016 673.469.161
Altre passività [B8] 61.748.345 1.614.801.455 1.676.549.800
Totale 3.990.486.120 14.831.601.363 18.822.087.483
Passività correnti
Fondi per rischi e oneri [B4] 486.641.306 54.082.227 540.723.533
Debiti commerciali [B7] 1.830.289.511 201.029.298 2.031.318.809
Debiti per imposte correnti 1.380.316 1.380.316
Altre passività [B8] 1.271.369.473 60.618.722 1.331.988.195
Passività finanziarie 1.935.590.893 89.375.050.382 91.310.641.275
Totale 5.525.271.499 89.690.780.629 95.216.052.128
Saldo dei rapporti intergestori 77.495.198 (77.495.198)

STATO PATRIMONIALE (segue)

PROSPETTO INTEGRATIVO CON EVIDENZA DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA AL 31.12.2020

(dati in euro)
ATTIVO Note PATRIMONIO NON
DESTINATO
PATRIMONIO
BANCOPOSTA
ELISIONI TOTALE
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari 1.986.743.453 1.986.743.453
Investimenti immobiliari 30.687.475 30.687.475
Attività immateriali 718.601.813 718.601.813
Attività per diritti d'uso 1.033.550.702 1.033.550.702
Partecipazioni 2.214.927.360 2.214.927.360
Attività finanziarie 377.272.520 71.663.498.130 72.040.770.650
Crediti commerciali 665.532 665.532
Imposte differite attive 449.120.844 129.633.285 578.754.129
Altri crediti e attività [C11] 1.474.131.567
[A9] 72.174.039 1.546.305.606
Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 [A10] 29.355.710 29.355.710
Totale 6.913.099.448 73.267.262.982 80.180.362.430
Attività correnti
Rimanenze 21.099.271 21.099.271
Crediti commerciali [A8] 1.931.065.640 1.052.355.993 2.983.421.633
Crediti per imposte correnti 142.699.497 142.699.497
Altri crediti e attività [A9] 347.985.743 548.706.459 896.692.202
Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 [A10] 5.623.772 5.623.772
Attività finanziarie 494.656.142 19.789.084.912 20.283.741.054
Cassa e depositi BancoPosta [A11] 6.390.872.209 6.390.872.209
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti [A12] 2.020.848.707 2.008.564.528 4.029.413.235
Totale 4.963.978.772 29.789.584.101 34.753.562.873
Attività non correnti destinate alla vendita
Saldo dei rapporti intergestori 293.207.342 (293.207.342)
TOTALE ATTIVO 11.877.078.220 103.350.054.425 (293.207.342) 114.933.925.303
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO Note PATRIMONIO NON PATRIMONIO ELISIONI TOTALE
DESTINATO BANCOPOSTA
Patrimonio netto
Capitale sociale 1.306.110.000 1.306.110.000
Azioni proprie (39.999.994) (39.999.994)
Riserve [B2] 329.153.464 3.490.757.787 3.819.911.251
Risultati portati a nuovo 384.181.633 1.768.902.263 2.153.083.896
Totale 1.979.445.103 5.259.660.050 7.239.105.153
Passività non correnti
Fondi per rischi e oneri [B4] 415.936.395 162.279.580 578.215.975
Trattamento di fine rapporto [BS] 1.000.265.372 2.869.309 1.003.134.681
Passività finanziarie 2.752.442.336 15.426.111.473 18.178.553.809
Imposte differite passive [C11] 2.765.139 978.664.314 981.429.453
Altre passività 58.881.466 1.475.507.439 1.534.388.905
Totale [B8] 4.230.290.708 18.045.432.115 22.275.722.823
Passività correnti
Fondi per rischi e oneri [B4] 679.351.492 51.218.894
393.425.031
730.570.386
Debiti commerciali [B7] 1.727.900.424 2.121.325.455
Debiti per imposte correnti 5.682.281 5.682.281
Altre passività [B8] 1.374.794.734 80.484.627 1.455.279.361
Passività finanziarie 1.586.406.136 79.519.833.708 81.106.239.844
Totale 5.374.135.067 80.044.962.260 85.419.097.327
Saldo dei rapporti intergestori 293.207.342 (293.207.342)
11.877.078.220 103.350.054.425 (293.207.342) 114.933.925.303

PROSPETTO DELL'UTILE/(PERDITA) D'ESERCIZIO

(dati in euro)
Note Esercizio di cui parti Esercizio di cui parti
2021 correlate 2020 correlate
Ricavi e proventi [C1] 8.487.731.901 3.653.819.723 8.226.155.731 3.436.943.759
Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria [C2] 523.113.943 515.879.936
Altri ricavi e proventi C3 680.374.982 627.082.678 299.410.351 166.701.128
Totale ricavi 9.691.220.826 9.041.446.018
Costi per beni e servizi [C4] 2.485.746.083 1.399.811.077 2.318.026.994 1.418.738.314
Oneri dell'operatività finanziaria [C2] 177.863.666 37.965.371 235.035.464 34.072.989
Costo del lavoro [C5] 5.235.409.900 71.940.755 5.445.824.661 72.744.411
Ammortamenti e svalutazioni [C6] 715.251.253 4.669.106 621.516.414 6.253.027
Incrementi per lavori interni (30.765.998) (31.911.771)
Altri costi e oneri [C7] 209.128.719 4.336.072 67.224.421 15.608.551
Rettifiche/(riprese) di valore su strumenti di debito, crediti e altre attività [C8] 14.083.421 (4.064.499) 55.397.720 1.823.962
Risultato operativo e di intermediazione 884.503.782 330.332.115
Oneri finanziari (Cal 64.136.159 2.616.133 79.404.195 14.345.983
Proventi finanziari (Cal 76.053.961 56.764.966 82.067.483 55.952.358
Rettifiche/(riprese) di valore su attività finanziarie [C10] (183.867) (228.153) 182.593 266.741
Risultato prima delle imposte 896.605.451 332.812.810
lmposte dell'esercizio [C11] 99.413.907 8.057.433
di cui oneri (proventi) non ricorrenti (37.902.133)
UTILE DELL'ESERCIZIO 797.191.544 324.755.377

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO

TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO DELL'ESERCIZIO (336.506.000) 1.519.647.610
Totale delle altre componenti di Conto economico complessivo (1.133.697.544) 1.194.892.233
lmposte su elementi portati direttamente a, o trasferiti da, Patrimonio netto da non
riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) dell'esercizio
2.127.900 1.575.193
Utili/(Perdite) attuariali da TFR (tab. B5] (4.306.905) (4.760.823)
Trasferimenti ad altre componenti di Patrimonio netto
Incremento/(Decremento) di fair value nell'esercizio 27.664.265 6.861.133
Strumenti di capitale valutati al FVTOCI
Voci da non riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio
lmposte su elementi portati direttamente a, o trasferiti da, Patrimonio netto da
riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) dell'esercizio
459.566.489 (472.484.919)
Trasferimenti a Conto economico [tab. B2] (7.746.497) 4.642.832
Incremento/(Decremento) di fair value nell'esercizio [tab. B2] (177.529.225) (27.841.189)
Copertura di flussi
Incremento/(Decremento) per perdite attese [tab. B2] (5.883.608) 6.083.233
Trasferimenti a Conto economico da realizzo [tab. B2] (419.700.895) (259.887.094)
Incremento/(Decremento) di fair value nell'esercizio (1.007.889.068) 1.940.703.867
Strumenti di debito e crediti valutati al FVTOCI
Voci da riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio
Utile / (Perdita) dell'esercizio 797.191.544 324.755.377
Note Esercizio 2021 Esercizio 2020
(dati in euro)

PROSPETTO DI MOVIMENTAZIONE DEL PATRIMONIO NETTO

(dati in euro)
Patrimonio netto
Riserve
Capitale sociale Azioni proprie Riserva
Legale
Riserva
per il Patrimonio
BancoPosta
Strumenti di capitale
obbligazioni ibride
perpetue
Riserva
fair value
Riserva Riserva
Cash flow hedge Piani di Incentivazione
Riserva
Avanzol(disavanzo) di
fusione
Risultati portati a
nuovo
Totale
Saldo al 1º gennaio 2020 1.306.110.000 (39.999.994) 299.234.320 1.210.000.000 975.935.595 115.569.198 1.732.262 14.907.464 2.444.407.492 6.327.896.337
Totale Conto economico complessivo dell'esercizio 1.214.829.318 (16.559.421) 321.377.713 1.519.647.610
Saldo dividendi distribuiti su utile d'esercizio 2019 (401.963.279) (401.963.279)
Acconto Dividendi su utile d'esercizio 2020 (210.738.030) (210.738.030)
Piani di incentivazione 4.262.515 4.262.515
Saldo al 31 dicembre 2020 1.306.110.000 (39.999.994) 299.234.320 1.210.000.000 - 2.190.764.913 99.009.777 5.994.777 14.907.464 2.153.083.896 7.239.105.153
di cui Patrimonio BancoPosta 1.210.000.000 2.182.204.891 97,997,544 555,352 1.768.902.263 5.259.660.050
Totale Conto economico complessivo dell'esercizio - (999.453.773) (132.396.737) 795.344.510 n (336.506.000)
Saldo dividendi distribuiti su utile d'esercizio 2020 (421.484.174) (421.484.174)
Acconto Dividendi su utile d'esercizio 2021 (240.662.260) (240.662.260)
Strumenti di capitale - obbligazioni ilbride perpetue 800.000.000 (4.000.330) 795.999.670
Apporto da fusione (9.778.647) (9.778.647)
Piani di incentivazione 190,522 7.484.261 22,308 7.697.091
Saldo al 31 dicembre 2021 1.306.110.000 (39.809.472) 299,234,320 1.210,000,000 800,000,000 1.191.311.140 (33.386.960) 13.479.038 5.128.817 2,282,303,950 7.034.370.833
di cui Patrimonio BancoPosta 1.210.000.000 350,000.000 1.156.011.119 (35,989,145) 1.029.300 - 1.692.123.388 4.373.174.662

(*) La voce comprende l'utile dell'esercizio di 797 milioni di euro, le perdite attuariali sul TFR di 4 milioni di euro al netto delle relative imposte correnti e differite.

RENDICONTO FINANZIARIO

Note Esercizio 2021 (Illigilala di Gulv
Esercizio 2020
4.029.413 1.206.344
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio dell'esercizio
Risultato prima delle imposte
Ammortamenti e svalutazioni
[tab. C6] 896.605
715.251
332.813
621.516
Svalutazioni (rivalutazioni) di partecipazioni [tab. A5.1] 11.868
Accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri (tab. B4) 349.439 553.288
Utilizzo fondi rischi e oneri [tab. B4] (490.320) (373.561)
Trattamento di fine rapporto pagato [tab. B5] (126.605) (118.623)
(Plusvalenze)/minusvalenze per disinvestimenti
Rettifiche/(riprese) di valore su attività finanziarie
[tab. C7] 1.296
(183)
(2.201)
178
(Dividendi) (8.398) (7.825)
Dividendi incassati 8.398 7.825
(Proventi finanziari per interessi) [tab. C9.1] (62.622) (61.721)
Interessi incassati 69.407 69.236
Interessi passivi e altri oneri finanziari [tab. C9.2] 57.209 57.012
Interessi pagati (30.033) (26.992)
Perdite e svalutazioni/(recuperi) su crediti
Imposte sul reddito pagate
[tab. C8]
[tab. C11.3]
23.648
(332.903)
40.547
(637.677)
Altre variazioni (3.759) 4.146
Flusso di cassa generato dall'attività di esercizio prima delle variazioni del capitale
circolante
[a] 1.066.430 469.829
Variazioni del capitale circolante:
(Incremento)/Decremento Rimanenze [A7] 10.206 (21.099)
(Incremento)/Decremento Crediti commerciali 69.162 (619.353)
(Incremento)/Decremento Altri crediti e attività 277.919 399.991
Incremento/(Decremento) Debiti commerciali (118.753) 503.889
Incremento/(Decremento) Altre passività
Variazione crediti d'imposta Legge n. 77/2020
(22.650)
(525.674)
(85.860)
(34.979)
Flusso di cassa generato /(assorbito) dalla variazione del capitale circolante [b] (309.790) 142.589
Incremento/(Decremento) Passività finanziarie Patrimonio BancoPosta 10.814.228 14.675.606
Liquidità netta generata / (assorbita) dalle attività finanziarie Patrimonio BancoPosta 1.767.978 (8.198.108)
(Incremento)/Decremento delle altre attività finanziarie Patrimonio BancoPosta e crediti d'imposta Legge n. 77/2020
(Incremento)/Decremento della Cassa e depositi BancoPosta
(9.871.166)
(1.267.653)
(1.383.598)
(2.088.088)
(Proventi)/Oneri e altre componenti non monetarie dell'operatività finanziaria (1.841.709) (1.471.076)
Liquidità generata / (assorbita) da Attività e Passività finanziarie Patrimonio
BancoPosta [c] (398.322) 1.534.736
Flusso di cassa netto dal(per) attività operativa
- di cui parti correlate
[d]=[a+b+c] 358.318
(5.012.477)
2.147.154
2.312.976
Investimenti:
Immobili, impianti e macchinari [tab. A1] (298.375) (246.139)
Investimenti immobiliari
Attività immateriali
[tab. A2] (456) (698)
Partecipazioni [tab. A3] (409.153)
(409.210)
(365.433)
(19.755)
Altre attività finanziarie (74.578) (56.860)
Disinvestimenti:
lmmobili, impianti e macchinari, investimenti immobiliari ed attività destinate alla vendita 3.823 6.466
Partecipazioni 410
Altre attività finanziarie 506.756 113.625
Fusioni (9.451) (61.353)
Flusso di cassa netto dal(per) attività di investimento
- di cui parti correlate
[e] (690.234)
(394.246)
(630.147)
(40.845)
Assunzione/(Rimborso) di debiti finanziari a lungo termine [B6.5] (100.000) 1.246.345
Incremento/(Decremento) debiti finanziari a breve termine [B6.5] 139.882 672.418
Dividendi pagati [B3] (662.146) (612.701)
Cessione (Acquisto) di azioni proprie
Strumenti di capitale - obbligazioni ibride perpetue 794.407
Flusso di cassa dal(per) attività di finanziamento e operazioni con gli azionisti 11 172.143 1.306.062
- di cui parti correlate 106.386 (210.879)
Flusso delle disponibilità liquide [g]=[d+e+f] (159.774) 2.823.069
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell'esercizio [tab. A12] 3.869.639 4.029.413
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell'esercizio [tab. A12] 3.869.639 4.029.413
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti netti vincolati alla fine dell'esercizio (1.735.501) (1.599.172)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti netti non vincolati alla fine dell'esercizio 2.134.138 2.430.241

5.2 INFORMATIVA SUL PATRIMONIO DESTINATO BANCOPOSTA

Come previsto dall'art. 2, commi 17-octies e ss., della Legge n. 10 del 26 febbraio 2011 di conversione del DL 29 dicembre 2010 n. 225, al fine di individuare un patrimonio giuridicamente autonomo per l'applicazione degli istituti di vigilanza prudenziale alle attività del BancoPosta e a tutela dei relativi creditori, in data 14 aprile 2011 l'Assemblea degli Azionisti di Poste Italiane SpA ha deliberato la costituzione di un Patrimonio destinato all'esercizio dell'attività di BancoPosta come disciplinata dal DPR n. 144 del 14 marzo 2001 e ha determinato i beni e i rapporti giuridici in esso compresi e le regole di organizzazione, gestione e controllo. Il Patrimonio BancoPosta è stato originariamente dotato di una specifica riserva patrimoniale di un miliardo di euro, costituita mediante destinazione di utili di esercizi precedenti riportati a nuovo. Gli effetti della deliberazione del 14 aprile 2011 decorrono dal 2 maggio 2011, data del deposito presso il Registro delle Imprese. In data 27 settembre 2018, Poste Italiane, dando seguito a quanto stabilito dal Consiglio di Amministrazione del 25 gennaio 2018 e dall'Assemblea straordinaria degli azionisti, ha apportato nuovi mezzi patrimoniali per 210 milioni di euro al Patrimonio BancoPosta.

Poste Italiane SpA, con data regolamento 24 giugno 2021, ha collocato un'emissione obbligazionaria perpetua subordinata ibrida con periodo di "non-call" di 8 anni destinata ad investitori istituzionali. A seguito di tale emissione, in data 30 giugno 2021, si è proceduto ad un apporto di mezzi patrimoniali a favore del Patrimonio BancoPosta attraverso la concessione di un finanziamento subordinato perpetuo con periodo di non-call di 8 anni, per 350 milioni di euro, a termini e condizioni che ne consentano la computazione come capitale aggiuntivo di classe 1 ("Additional Tier 1" di seguito "AT1"), finalizzato a rafforzarne il Leverage Ratio.

La separazione del Patrimonio BancoPosta è solo in parte assimilabile alla separazione contabile e gestionale riscontrabile in altre fattispecie di patrimoni destinati. Non ricorrono infatti i requisiti dello specifico affare costitutivi della fattispecie prevista dagli art. 2447 bis e ss. del Codice Civile e di altre tipologie di patrimoni destinati in quanto l'attività separata, disciplinata dal DPR 144 del 14 marzo 2001, comprende una molteplicità di servizi resi con regolarità e senza il vincolo di specificità o di una scadenza temporale definita o prevedibile. Per tali motivi, la già citata normativa di riferimento non ha previsto il limite del 10% alla determinazione della dotazione patrimoniale e ha limitato l'applicabilità delle norme del Codice Civile ai soli casi in cui sono espressamente richiamate.

Tipo di beni e rapporti giuridici

I beni ed i rapporti giuridici destinati, risultanti da apposito atto notarile, sono stati attribuiti al Patrimonio BancoPosta esclusivamente da Poste Italiane SpA, senza quindi apporti di terzi. Le attività sono quelle regolamentate dal DPR 14 marzo 2001, n. 144 e successive modifiche145, fatte salve quelle attività legate alla monetica e ai servizi di pagamento, svolte dalla controllata PostePay SpA, di cui si riporta più oltre:

  • raccolta di risparmio tra il pubblico, come definita dall'art. 11, comma 1, del Testo Unico Bancario (D. Lgs. 1° settembre 1993 n. 385/1993) e attività connesse o strumentali;
  • raccolta del risparmio postale;
  • prestazione di servizi di pagamento, comprese l'emissione di moneta elettronica e di altri mezzi di pagamento, di cui all'art. 1 comma 2, lettera f), numeri 4) e 5), del TUB;
  • servizio di intermediazione in cambi;
  • promozione e collocamento presso il pubblico di finanziamenti concessi da banche e intermediari finanziari abilitati;
  • servizi di investimento ed accessori, di cui all'art. 12 del DPR 144/2001;

145 Attività aggiornate a seguito emanazione Decreto Legge n. 179 del 18/10/2012 convertito con modificazioni dalla Legge 17 dicembre 2012, n. 221.

  • servizio di riscossione di crediti;
  • esercizio in via professionale del commercio di oro, per conto proprio o per conto terzi, secondo quanto disciplinato dalla Legge 17 gennaio 2000, n. 7.

Sono pertanto attribuiti al Patrimonio BancoPosta tutti i beni ed i rapporti giuridici dedicati all'esercizio dell'attività come sopra individuata e scaturenti da contratti, accordi, convenzioni o negozi giuridici riconducibili alle attività descritte.

In data 29 maggio 2018, l'Assemblea di Poste Italiane, a seguito dell'esito favorevole della procedura autorizzativa da parte di Banca d'Italia, ha approvato la proposta di rimozione del vincolo di destinazione al Patrimonio BancoPosta dell'insieme di attività, beni e rapporti giuridici costituenti il ramo d'azienda della monetica e dei servizi di pagamento. In data 1° ottobre 2018, tale ramo d'azienda è stato oggetto di conferimento in un patrimonio destinato alla monetica e ai servizi di pagamento nell'ambito della controllata PostePay SpA al fine di consentire a quest'ultima di operare quale Istituto di Moneta Elettronica (IMEL) 146. Inoltre, al fine di completare il processo di accentramento della monetica sul sopra citato IMEL, in data 28 maggio 2021, l'Assemblea straordinaria di Poste Italiane, a seguito dell'ottenimento di tutte le autorizzazioni previste dalla normativa, ha approvato la rimozione del vincolo di destinazione del Patrimonio BancoPosta inerente alle attività, ai beni e ai rapporti giuridici che costituiscono il cd "Ramo Debit", con efficacia, dell'atto di conferimento in favore di Postepay SpA, a decorrere dal 1° ottobre 2021.

Operatività del Patrimonio destinato

L'operatività del Patrimonio BancoPosta è costituita dalla gestione della liquidità raccolta su conti correnti postali, svolta in nome proprio ma con vincolo d'impiego in conformità alla normativa applicabile, e dalla gestione di incassi e pagamenti in nome e per conto di terzi. In questo ultimo ambito rientrano l'attività di raccolta del Risparmio postale (libretti di deposito e buoni fruttiferi), svolta per conto della Cassa Depositi e Prestiti e del MEF, e i Servizi delegati dalle Pubbliche Amministrazioni. Le operazioni in questione comportano, tra l'altro, l'utilizzo di anticipazioni di cassa della Tesoreria dello Stato e l'iscrizione di partite finanziarie in attesa di regolazione. Apposita convenzione con il MEF prevede che tutti i flussi di cassa del BancoPosta siano rendicontati quotidianamente con un differimento di due giorni lavorativi bancari rispetto alla data dell'operazione.

A partire dall'esercizio 2007, in conformità a quanto previsto dalla Legge Finanziaria per tale anno, le risorse provenienti dalla raccolta effettuata da clientela privata sono obbligatoriamente impiegate in titoli governativi dell'area euro147. Le risorse provenienti dalla raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione sono invece depositate presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze e remunerate a un tasso variabile calcolato su un paniere di Titoli di Stato, in conformità a quanto previsto da apposita convenzione con il MEF rinnovata il 25 giugno 2021 per il biennio 2021-2022 e modificata il 19 gennaio 2022. Inoltre, è previsto, da ulteriore Convenzione con il MEF rinnovata il 22 maggio 2020 per il triennio 2020- 2022, che una quota della raccolta privata possa essere impiegata in un apposito deposito presso il MEF, cd Conto "Buffer", finalizzato a consentire una gestione flessibile degli impieghi in funzione delle oscillazioni quotidiane della raccolta privata.

146 Il ramo di azienda è riferito ai beni e rapporti giuridici connessi a:

Prodotti emessi: Carte prepagate (moneta elettronica), servizi di pagamento, acquiring, F23/F24 e trasferimento fondi internazionale (Moneygram) che rientrano tra le attività esercitabili autonomamente da un IMEL. In particolare, si tratta di prodotti emessi dall'IMEL, il quale ne è responsabile per l'ideazione, lo sviluppo e la gestione, mentre il Patrimonio BancoPosta opera come distributore degli stessi attraverso la rete distributiva fisica del Gruppo.

Prodotti in service: prodotti e servizi di pagamento e trasferimento di fondi esercitabili esclusivamente nell'ambito delle attività del Patrimonio BancoPosta in quanto ad esso "riservati" ai sensi dell'ex. DPR 144/01. In particolare, con l'obiettivo di valorizzare l'infrastruttura del'IMEL ibrido, BancoPosta ha esternalizzato allo stesso le attività relative a prodotti e servizi di pagamento emessi da BancoPosta, collocati dallo stesso BancoPosta sulla rete fisica di Poste Italiane, per il tramite di un accordo di esternalizzazione da BancoPosta verso l'IMEL.

147 Inoltre, per effetto delle modifiche introdotte all'art. 1 comma 1097 della Legge 27 dicembre 2006 n. 296 dall'art. 1 comma 285 della Legge di Stabilità 2015 (n. 190 del 23 dicembre 2014), il Patrimonio BancoPosta ha la facoltà di investire sino al 50% della raccolta in titoli garantiti dallo Stato italiano. Infine, con la conversione in Legge n. 106 del 23 luglio 2021 del DL n.73 del 25 maggio 2021, è consentito al Patrimonio BancoPosta nell'ambito del 50% della raccolta da clientela privata investibile in titoli garantiti dallo Stato Italiano, di impiegare fino al 30% di questa quota nell'acquisto di crediti d'imposta cedibili ai sensi del Decreto Legge n.34/2020 (cd Decreto Rilancio) ovvero altri crediti d'imposta cedibili ai sensi della normativa vigente.

Tali impieghi sono remunerati a un tasso variabile commisurato al tasso Euro OverNight Index Average (EONIA)148 fino al 31 dicembre 2021 e al tasso Euro Short Term Rate (ESTR)149 a partire dal 1° gennaio 2022.

Criteri adottati per l'imputazione di elementi comuni di costo e di ricavo e valorizzazione degli affidamenti del Patrimonio BancoPosta

Data l'unicità del soggetto giuridico Poste Italiane, il sistema di contabilità generale della Società mantiene le proprie caratteristiche unitarie e di funzionalità. In tale ambito, i principi generali che governano gli aspetti amministrativo-contabili del Patrimonio BancoPosta sono i seguenti:

  • Individuazione, nell'ambito delle operazioni aziendali rilevate nel sistema di contabilità generale di Poste Italiane SpA, di quelle appartenenti all'operatività del Patrimonio destinato e confluenza delle stesse in un integrato, specifico sistema di contabilità separata.
  • Attribuzione al Patrimonio destinato di tutti i ricavi e i costi afferenti; in particolare, con riferimento alle attività svolte dalle varie strutture di Poste Italiane SpA a favore della gestione del Patrimonio destinato, l'attribuzione dei connessi oneri avviene esclusivamente nel sistema di contabilità separata, attraverso l'iscrizione in appositi conti intergestori regolati periodicamente.
  • Regolazione di incassi e pagamenti con i terzi, per il tramite della funzione Amministrazione, Finanza e Controllo di Poste Italiane SpA.
  • Imputazione delle imposte sul reddito sulla base delle risultanze del Rendiconto separato relativo al Patrimonio destinato, tenendo conto degli effetti legati alla fiscalità differita.
  • Riconciliazione della contabilità separata con la contabilità generale.

Le Disposizioni di Vigilanza di cui alla Circolare n. 285/2013 della Banca d'Italia, in relazione alla peculiarità di Poste Italiane rappresentata dal Patrimonio BancoPosta, disciplinano nel Capitolo 1 della Parte Quarta, il processo di affidamento di funzioni aziendali di BancoPosta a Poste Italiane, mentre per l'esternalizzazione a soggetti diversi da Poste Italiane rimandano alla normativa applicabile alle banche.

In ottemperanza a tale Circolare, il Regolamento del Processo di Affidamento e di Esternalizzazione del Patrimonio BancoPosta approvato dal Consiglio di Amministrazione150 prevede la distinzione tra funzioni di controllo e funzioni essenziali o importanti (FEI) e funzioni non essenziali o importanti (non FEI).

Il Patrimonio BancoPosta può dunque sia esternalizzare attività operative, stipulando accordi contrattuali con terzi, che affidare attività operative o di controllo a funzioni di Poste Italiane, stipulando con i relativi Responsabili di funzione dei "Disciplinari Esecutivi". I Disciplinari stabiliscono, tra l'altro, i livelli di servizio e i prezzi di trasferimento e acquisiscono efficacia dopo un processo autorizzativo che coinvolge le Funzioni interessate, l'Amministratore Delegato e, quando previsto, il Consiglio di Amministrazione della Società. La valorizzazione dei Disciplinari ha luogo secondo criteri oggettivi, che riflettono il reale contributo delle diverse gestioni al risultato del patrimonio destinato BancoPosta. A tal riguardo, i prezzi di trasferimento, comprensivi di commissioni e ogni altra forma di compenso dovuta, sono determinati sulla base dei prezzi e delle tariffe praticate sul mercato per funzioni coincidenti o similari, individuati, ove possibile, attraverso opportune analisi di benchmark. In presenza di specificità e/o caratteristiche tipiche della struttura dell'Emittente che non consentono di utilizzare un prezzo di mercato comparabile, si utilizza il criterio basato sui costi, supportato da analisi di benchmark volte a verificare l'adeguatezza dell'apporto stimato. In tal caso, è prevista l'applicazione di un adeguato markup, definito sulla base di opportune analisi condotte su soggetti comparabili. Il corrispettivo di ciascun Disciplinare può

148 Tasso cui fanno riferimento le operazioni a brevissima scadenza (overnight) ed è calcolato come media ponderata dei tassi overnight delle operazioni svolte sul mercato interbancario comunicati alla Banca Centrale Europea (BCE) da un campione di banche operanti nell'area euro (le maggiori banche di tutti i paesi dell'area Euro).

149 Tasso calcolato e pubblicato dalla BCE con nuova metodologia coerente con il Regolamento (EU) n. 1333/2014 della BCE del 26 novembre 2014 e basata su operazioni overnight di deposito non collateralizzate a tasso fisso di importo superiore al milione di euro. 150 Il Regolamento è stato aggiornato in data 24 giugno 2021.

essere, inoltre, ridotto in presenza di perdite operative connesse alle attività affidate, ovvero in caso di applicazione di penali per il mancato raggiungimento di determinati livelli di servizio misurati da specifici indicatori di performance. I Disciplinari, in vigore fino al 31 dicembre 2022, sono rivisitati con cadenza biennale.

Di seguito si riporta una tabella riepilogativa degli apporti delle Funzioni della società Poste Italiane al Patrimonio BancoPosta, con l'indicazione sintetica dei criteri di determinazione dei prezzi di trasferimento.

Apporti Criteri di valorizzazione dei prezzi di riferimento
Reti commerciali Percentuale dei ricavi netti conseguiti per categoria di prodotto/servizio
Componente fissa: ribaltamento costi in base a driver diretti e indiretti
Servizi Informativi Componente variabile: in funzione del mantenimento di performance operative
Back Office e Assistenza Clienti Tariffe per figura professionale comparabili con il mercato + ribaltamento costi esterni
Tariffe riscontrate sul mercato per servizi similari
Servizi postali e logistici Tariffe per spedizioni alla clientela e di servizio
Immobiliare Prezzi di mercato in funzione degli spazi e dei costi di manutenzione
Affari Legali
Amministrazione, Finanza e Controllo
Governo Rischi di Gruppo e Tutela Aziendale Tariffe per figura professionale comparabili con il mercato + ribaltamento costi esterni
Risorse Umane e Organizzazione
Comunicazione esterna
Acquisti
Controllo Interno
Antiriciclaggio Tariffe per figura professionale comparabili con il mercato
Compliance
Funzioni Essenziali Imnortanti Funzioni di Controllo

I saldi contabili, economici e patrimoniali, generati dagli affidamenti sopra richiamati trovano evidenza nel solo Rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta. Nell'ambito della rappresentazione contabile dei valori complessivi di Poste Italiane SpA detti rapporti sono invece oggetto di elisione e non vengono rappresentati. Il trattamento contabile adottato è analogo a quanto previsto dai principi contabili di riferimento per la predisposizione di bilanci consolidati di gruppo.

Regime di responsabilità

Ai sensi dell'art. 2, comma 17-nonies della Legge n. 10 di conversione del DL 29 dicembre 2010 n. 225, per le obbligazioni contratte in relazione all'esercizio dell'attività di BancoPosta, Poste Italiane SpA risponde nei limiti del patrimonio ad essa destinato, con i beni e i rapporti giuridici originariamente compresi o entrati successivamente. Permane la responsabilità illimitata della Società per le obbligazioni derivanti da fatto illecito, compiuto nella gestione del Patrimonio destinato, ovvero per gli atti di gestione del Patrimonio privi dell'indicazione del compimento nell'ambito dell'attività separata BancoPosta.

Il Regolamento del Patrimonio BancoPosta, originariamente approvato in data 14 aprile 2011 dall'Assemblea straordinaria degli Azionisti di Poste Italiane e in ultimo modificato in data 12 maggio 2020, prevede che, ove necessario, al fine di consentire il rispetto dei requisiti patrimoniali di vigilanza e le coperture del profilo di rischio complessivo riveniente dalle attività BancoPosta, i mezzi del Patrimonio destinato siano adeguati.

Rendiconto separato

Il Rendiconto separato del Patrimonio destinato BancoPosta è redatto in coerenza con quanto previsto dalla Circolare della Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 - Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione – e successivi aggiornamenti. L'applicazione della Circolare della Banca d'Italia, ancorché basata sui medesimi principi contabili adottati da Poste Italiane SpA, comporta una diversa rappresentazione di talune partite economiche e patrimoniali rispetto al bilancio industriale.

Si riporta di seguito la riconciliazione delle voci del Patrimonio netto separato esposte nello Stato Patrimoniale della Società e nel Rendiconto separato151 .

Riconciliazione del patrimonio netto separato (milioni di euro)
Voce del Rendiconto separato 110 130 140 180
Voce del prospetto integrativo Riserve da
valutazione
Strumenti di
capitale
Riserve Utille
dell'esercizio
Riserve 2.681 1.120 350 1.211 -
Riserva per il Patrimonio BancoPosta 1.210 - 1.210 -
Strumenti di capitale - obbligazioni ibride perpetue 350 350 -
Riserva fair value 1.156 1.156 - -
Riserva cash flow hedge (36) (36) - -
Riserva piani di incentivazione -
Risultati portati a nuovo 1.692 (2) 1.186 508
Util 1.694 1 1.186 508
Utili / perdite attuariali accumulati relativi a piani a benefici definiti (2) (2)
Totale 4.373 1.118 350 2.397 508

Esclusivamente ai fini della presentazione del Rendiconto separato, rilevano i rapporti intergestori intrattenuti tra il Patrimonio BancoPosta e le funzioni della Società in esso non comprese. In tale documento gli stessi sono rappresentati in modo accurato e completo, unitamente alle componenti positive e negative di reddito che li hanno generati.

Ulteriori aspetti normativi

Ai sensi dell'art. 2, comma 17-undecies del DL 29 dicembre 2010 n. 225152, che prevede che "i beni e i rapporti compresi nel Patrimonio destinato siano distintamente indicati nello Stato patrimoniale della Società", lo Stato patrimoniale di Poste Italiane SpA comprende il Prospetto integrativo con evidenza del Patrimonio BancoPosta.

In data 27 maggio 2014 Banca d'Italia ha emanato specifiche Disposizioni di Vigilanza per il Patrimonio BancoPosta che, nel tener conto delle peculiarità organizzative e operative del Patrimonio, definiscono un regime di vigilanza prudenziale analogo a quello degli istituti di credito, disciplinando, in particolare, l'assetto organizzativo e di governance, il sistema dei controlli e gli istituti di adeguatezza patrimoniale e contenimento dei rischi.

Il Regolamento del Patrimonio BancoPosta prevede che "in considerazione dell'assenza di apporti di terzi nel Patrimonio BancoPosta, in sede di approvazione del bilancio di esercizio di Poste Italiane, l'Assemblea deliberi – su proposta del Consiglio di Amministrazione – sull'attribuzione del risultato economico della Società, e in particolare: della quota afferente il Patrimonio BancoPosta, come risultante dal relativo rendiconto, tenendo conto della sua specifica disciplina e, in particolare, della necessità di rispettare i requisiti patrimoniali di vigilanza prudenziale (…)".

151 Gli utili e le perdite attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti che nel Bilancio d'esercizio della Società sono iscritti nei Risultati portati a nuovo, nel Rendiconto separato sono esposti nelle Riserve da valutazione (Voce 110 del passivo).

152 Convertito con Legge n. 10 del 26 febbraio 2011.

5.3 NOTE ALLO STATO PATRIMONIALE

ATTIVO

A1 - IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI (2.110 milioni di euro)

La movimentazione degli Immobili, impianti e macchinari è la seguente:

Terreni Fabbricati
strumentali
lmpianti e
macchinari
Attrezzature
ind.li e
comm.li
Migliorie
beni di terzi
Altri
beni
Immobilizz
in corso e
acconti
Totale
Costo 75 3.006 2.118 337 612 1.803 78 8.029
Fondo ammortamento (1.930) (1.726) (302) (381) (1.658) - (5.997)
Fondo svalutazione (35) (1) (1) (8) (45)
Saldo al 1º gennaio 2021 75 1.041 391 34 223 145 78 1.987
Variazioni dell'esercizio
Acquisizioni 48 દિવે 10 48 64 ਦਰ 298
Operazioni straordinarie 3 3
Riclassifiche 13 29 8 5 (57) (2
Dismissioni (2 (1) (1) (4)
Ammortamento (28) (43) (13) (43) (64) (191)
(Svalutazioni)/Riprese di valore 19 19
Totale variazioni = 52 55 (3) 11 7 1 123
Costo 75 3.064 2.208 343 657 1.854 79 8.280
Fondo ammortamento (1.955) (1.761) (311) (415) (1.701) (6.143)
Fondo svalutazione (16) (1) (1) (8) (1) (27)
Saldo al 31 dicembre 2021 75 1.093 446 31 234 152 79 2.110

Nessuna delle voci in commento è iscritta nel Patrimonio BancoPosta.

La voce Immobili, impianti e macchinari al 31 dicembre 2021 comprende attività site in terreni detenuti in regime di concessione o sub-concessione, gratuitamente devolvibili all'ente concedente alla scadenza del relativo diritto, per un valore netto contabile di complessivi 40 milioni di euro.

Gli investimenti dell'esercizio 2021 per 298 milioni di euro sono composti principalmente da:

  • 69 milioni di euro per impianti, di cui 44 milioni di euro per la realizzazione di impianti connessi a fabbricati, 9 milioni di euro per la realizzazione e manutenzione straordinaria di impianti di videosorveglianza, 7 milioni di euro per la realizzazione e manutenzione straordinaria di impianti di connettività e 7 milioni di euro per l'installazione di ATM (automated teller machine);
  • 64 milioni di euro per altri beni, di cui 32 milioni di euro per l'acquisto di hardware per il rinnovo delle dotazioni tecnologiche presso gli Uffici Postali e direzionali e il consolidamento dei sistemi di storage e 25 milioni per il rinnovo della flotta di proprietà per lo svolgimento delle attività nell'ambito del settore Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione;
  • 48 milioni di euro per investimenti destinati a migliorare la parte impiantistica (25 milioni di euro) e la parte strutturale (23 milioni di euro) degli immobili condotti in locazione;
  • 48 milioni di euro, prevalentemente per spese di manutenzione straordinaria di locali di proprietà adibiti a Uffici Postali dislocati sul territorio (19 milioni di euro), di locali di smistamento posta e pacchi (14 milioni di euro) e di locali di staff e direzionali (14 milioni di euro).

Gli investimenti in corso di realizzazione ammontano a 59 milioni di euro, di cui 45 milioni di euro per lavori di manutenzione straordinaria e dotazione infrastrutturale della rete commerciale e produttiva e 11 milioni di euro per l'acquisto di hardware e di altra dotazione tecnologica non ancora inserita nel processo produttivo.

Le riclassifiche da immobilizzazioni materiali in corso ammontano a 56 milioni di euro e si riferiscono principalmente al costo di acquisto di cespiti divenuti disponibili e pronti all'uso nel corso dell'esercizio; in particolare riguardano per 32 milioni di euro la conclusione di attività di ristrutturazioni straordinarie di immobili di proprietà e migliorie su immobili condotti in locazione, per 9 milioni di euro la messa in uso di nuovi impianti di lavorazione pacchi e posta e per 8 milioni di euro la conclusione di attività di aggiornamento dei sistemi di sicurezza attivi e passivi sugli edifici.

A2 - INVESTIMENTI IMMOBILIARI (32 milioni di euro)

Gli Investimenti immobiliari riguardano principalmente alloggi di proprietà di Poste Italiane SpA ai sensi della Legge n. 560 del 24 dicembre 1993 e alloggi destinati in passato a essere utilizzati dai direttori degli Uffici Postali. Nessuna delle voci in commento è iscritta nel Patrimonio BancoPosta.

Esercizio
2021
Costo 86
Fondo ammortamento (55)
Fondo svalutazione
Saldo al 1° gennaio 31
Variazioni dell'esercizio
Acquisizioni 1
Riclassifiche 2
Dismissioni (1)
Ammortamento (1)
Riprese di valore (svalutazioni)
Totale variazioni 1
Costo 90
Fondo ammortamento (58)
Fondo svalutazione
Saldo al 31 dicembre 32
Fair value al 31 dicembre 74

Il fair value degli Investimenti immobiliari al 31 dicembre 2021 è rappresentato per 63 milioni di euro dal prezzo di vendita applicabile agli alloggi ai sensi della Legge n. 560 del 24 dicembre 1993 e per il rimanente ammontare è riferito a stime dei prezzi di mercato effettuate internamente all'azienda153 .

La maggior parte dei beni immobili compresi nella categoria in commento sono concessi in locazione con contratti classificabili come leasing operativi, poiché Poste Italiane S.p.A. mantiene sostanzialmente i rischi e benefici legati alla proprietà di tali unità immobiliari. Con detti contratti è di norma concessa al conduttore la facoltà di interrompere il rapporto con un preavviso di sei mesi; ne consegue che i relativi flussi di reddito attesi, mancando del requisito della certezza, non sono oggetto di commento nelle presenti note.

153 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato degli ex alloggi di servizio e quello degli altri investimenti immobiliari è di Livello 3.

A3 - ATTIVITA' IMMATERIALI (828 milioni di euro)

La movimentazione delle Attività immateriali è la seguente:

Diritti di brevetto
ind.le e diritti di
utilizz. opere
d'ingegno
Concessioni,
licenze, marchi e
diritti simili
Immobilizz, in
corso e acconti
Avviamento Totale
Costo 3.659 2 160 3.821
Ammortamenti e svalutazioni cumulate (3.100) (2) (3.102)
Saldo al 1º gennaio 2021 559 - 160 = 719
Variazioni dell'esercizio
Acquisizioni 205 - 204 409
Operazioni straordinarie 7 - 2 33 42
Riclassifiche 132 - (132)
Dismissioni - (1) (1)
Ammortamenti e svalutazioni (340) - (340)
Totale variazioni 4 - 73 33 110
Costo 4.074 2 233 33 4.342
Ammortamenti e svalutazioni cumulate (3.512) (2) (3.514)
Saldo al 31 dicembre 2021 562 233 33 828

Nessuna delle voci in commento è iscritta nel Patrimonio BancoPosta.

Gli investimenti dell'esercizio 2021 in Attività immateriali ammontano a 409 milioni di euro e comprendono costi interni per 31 milioni di euro riferibili ad attività di sviluppo software e relativi oneri accessori, principalmente relativi a costi del personale (27 milioni di euro). Non sono capitalizzati costi di ricerca e sviluppo diversi da quelli direttamente sostenuti per la realizzazione di prodotti software identificabili, utilizzati o destinati all'utilizzo da parte della Società.

L'incremento nella voce Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere d'ingegno, di 205 milioni di euro prima degli ammortamenti effettuati nell'esercizio, si riferisce principalmente all'acquisto e all'entrata in produzione di nuovi programmi a seguito di acquisizioni di licenze software.

Le acquisizioni di Immobilizzazioni immateriali in corso (204 milioni di euro) si riferiscono principalmente ad attività per lo sviluppo di software per le piattaforme infrastrutturali e per i servizi BancoPosta.

La voce avviamento di 33 milioni di euro deriva dall'operazione di acquisizione e successiva riorganizzazione del Gruppo Nexive, ampiamente descritta nella nota 3 – Eventi di rilievo intercorsi nell'esercizio e nella nota 2.6 – Criteri e metodologie di consolidamento. Tale voce è riflessa nel bilancio della Società in applicazione del principio di continuità di valori previsto dall'OPI n.2 "Trattamento contabile delle fusioni nel bilancio dell'esercizio" 154 .

Il saldo delle Immobilizzazioni immateriali in corso (233 milioni di euro) comprende attività volte allo sviluppo di software per la piattaforma infrastrutturale (109 milioni di euro), per i servizi BancoPosta (61 milioni di euro), per il supporto alla rete di vendita (35 milioni di euro), per la piattaforma relativa ai prodotti postali (18 milioni di euro) e per l'ingegnerizzazione dei processi di reportistica per altre funzioni di Business e di staff (10 milioni di euro).

154 Secondo quanto previsto dal documento ASSIREVI, nel caso di operazioni di fusione madre-figlia con quota di partecipazione del 100% posseduta dall'incorporante nell'incorporata, si applica il principio della continuità dei valori. Sulla base di tale principio, in considerazione della preesistenza del rapporto di controllo tra le società coinvolte nell'operazione di fusione e del costo sostenuto dall'incorporante per l'originaria acquisizione dell'incorporata, l'allocazione del costo ai valori correnti delle attività e delle passività dell'incorporata e all'avviamento si rinvengono nel bilancio consolidato del gruppo.

Nel corso dell'esercizio sono state effettuate riclassifiche dalla voce Immobilizzazioni immateriali in corso alla voce Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere d'ingegno per 132 milioni di euro dovute al completamento e messa in funzione dei nuovi programmi software e all'evoluzione di quelli esistenti, riferiti alla piattaforma infrastrutturale (60 milioni di euro), ai servizi BancoPosta (30 milioni di euro), al supporto alla rete di vendita (24 milioni di euro), alla piattaforma relativa ai prodotti postali (12 milioni di euro) e all'ingegnerizzazione dei processi di reportistica per altre funzioni di Business e di staff (6 milioni di euro).

A4 – ATTIVITA' PER DIRITTI D'USO (945 milioni di euro)

La movimentazione delle Attività per Diritti d'uso è la seguente:

tab. A4 - Movimentazione Diritti d'uso (milioni di euro)
Immobili
strumentali
Flotta
aziendale
Veicoli uso
promiscuo
Altri beni Totale
Costo 1.214 152 18 46 1.430
Fondo ammortamento (252) (115) (8) (21) (396
Fondo svalutazione
Saldo al 1º gennaio 2021 962 37 10 25 1.034
Variazioni dell'esercizio
Acquisizioni per nuovi contratti 54 8 7 1 70
Operazioni straordinarie 6 1 1 8
Rettifiche રૂદ 45 (1) (12) 68
Dismissioni (33) (33)
Ammortamento (128) (59) (4) (8) (199)
(Svalutazioni) / Riprese di valore (1) (2) - (3)
Totale variazioni (୧୧) (7) 2 (18) (89)
Costo 1.273 129 22 37 1.461
Fondo ammortamento (376) (97) (10) (29) (512)
Fondo svalutazione (1) (3) (4)
Saldo al 31 dicembre 2021 896 29 12 8 945

Le acquisizioni dell'esercizio si riferiscono principalmente a nuovi contratti e rinnovo di contratti esistenti all'inizio dell'esercizio di natura immobiliare (54 milioni di euro), al noleggio di veicoli aziendali adibiti all'attività di recapito di posta e pacchi (8 milioni di euro) e di veicoli ad uso promiscuo (7 milioni di euro). La voce rettifiche si riferisce alle variazioni contrattuali intercorse nell'esercizio in commento, ad esempio per variazioni di durata per proroga, revisione delle condizioni economiche, ecc.

La movimentazione dei debiti per leasing è la seguente:

tab. A4.1 - Movimentazione Debiti per Leasing (milioni di euro)
Esercizio
2022
Saldo al 1º gennaio 1.065
Incrementi per nuovi contratti 70
Pagamenti (210)
Oneri/(proventi) finanziari 21
Operazioni straordinarie 8
Altre variazioni 35
Saldo al 31 dicembre 989
di cui a medio e lungo termine 802
di cui a breve termine 187

Di seguito la tabella riepilogativa degli effetti rilevati nel conto economico:

tab. A4.2 - Effetti economici rivenienti da accordi di leasing (milioni di euro)
Esercizio
2021
Ammortamenti Attività per diritti d'uso 199
Svalutazioni / assorbimento svalutazioni / rettifiche diritto d'uso
Oneri/(proventi) finanziari su debiti per Leasing 21
Costi relativi a Leasing a breve termine 5
Costi relativi a Leasing di attività di modesto valore
Costi relativi a leasing di attività immateriali 56

A5 – PARTECIPAZIONI (2.598 milioni di euro)

La voce Partecipazioni presenta i seguenti saldi:

tab. A5 - Partecipazioni (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.21
Saldo al
31.12.20
Variazioni
Partecipazioni in imprese controllate
Partecipazioni in imprese collegate
2.345
253
1.716
499
629
(246)
Totale 2.598 2.215 383

Nessuna partecipazione è iscritta nel Patrimonio BancoPosta.

Di seguito la movimentazione delle Partecipazioni in imprese controllate e collegate:

Tab. A5.1 - Movimentazione delle Partecipazioni nell'esercizio 2021 (milioni di euro)
Incrementi Decrementi Rettifiche di valore
Partecipazioni Saldo al
01.01.21
Sottoscr.ni
/Vers. in
c/cap.le
Acquisti,
fusioni
Ricl. Attività non
correnti dest.
vendita e
Piani di
incentivazione
Vendite,
liquidazioni,
fusioni,
Ricl. Attività non
correnti dest.
vendita e
Rival. (Sval.) Saldo al
31.12.21
in imprese controllate
BancoPosta Fondi SpA SGR
CLP ScpA
ರಿ ರಿ
-
Consorzio PosteMotori
Cons. per i Servizi di Telefonia Mobile ScpA
EGI SpA
170 170
Indabox Srl
MLK Deliveries SpA
1
15
(1) -
15
Nexive Group Srl 31 (31) -
Nexive Network Srl
Nexive Servizi Srl
16 25
5
(25)
(5)
16
-
Nexive Scarl
PatentiViaPoste ScpA
Poste Air Cargo Srl
Poste Vita SpA
1
1.221
300 1.521
Postel SpA 82 82
PostePay SpA
PSIA Srl
200
-
1 296 202
296
SDA Express Courier SpA
sennder Italia Srl
14
3
14
3
Sengi Express Limited 16 16
Totale imprese controllate 1.716 317 373 - 1 (62) - - - 2.345
in imprese collegate
Anima Holding SpA 203 203
Conio Inc.
Financit SpA
40 -
40
FSIA Investimenti Srl
ItaliaCamp Srl
296 (296) -
-
Replica SIM SpA 10 10
Totale imprese collegate 499 10 40 - - (296) - - - 253
Totale 2.215 327 413 - 1 (358) - 2.598

Le movimentazioni intervenute nell'esercizio 2021 sono le seguenti:

  • Cessione, in data 30 marzo 2021, del 100% della partecipazione detenuta in Indabox Srl in favore di MLK Deliveries SpA società detenuta al 70% da Poste Italiane SpA e al 30% da Milkman Tech SpA. L'operazione ha avuto efficacia a decorrere dal 1° aprile 2021;
  • Cessione, in data 30 giugno 2021, del ramo di azienda di MLK Deliveries SpA c.d. "Business Parcel B2C" in favore di Poste Italiane SpA, con efficacia a partire dal 1° luglio 2021;
  • Acquisto, in data 29 gennaio 2021, del 100% del capitale sociale di Nexive Group Srl da PostNL e Mutares Holding per complessivi 31 milioni di euro. In data 11 maggio 2021, il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha

approvato i progetti di fusione e scissione inerenti l'operazione di riorganizzazione societaria che si è articolata nei seguenti passaggi:

  • Fusione per incorporazione di Nexive Group e Nexive Servizi in Poste Italiane SpA;
  • Scissione parziale di Nexive Network (i) in favore di Poste Italiane SpA, quanto al ramo d'azienda relativo alle attività di recapito della corrispondenza, che comprendono l'interessenza azionaria in Nexive Scarl, e (ii) in favore di Postel SpA, quanto al ramo d'azienda relativo alle attività di stampa.

L'operazione, la cui efficacia decorre dal 1° ottobre 2021, è stata effettuata in continuità di valori e ha generato un avviamento di 33 milioni di euro e un disavanzo da fusione di 10 milioni di euro, rilevato nell'apposita riserva di Patrimonio netto.

  • Versamento a favore di Nexive Network Srl di complessivi 16 milioni di euro per la copertura delle perdite sostenute a tutto il 30 settembre 2021, riduzione e contemporanea ricostituzione del Capitale sociale e costituzione di una riserva disponibile, come deliberato dall'Assemblea straordinaria del 24 novembre 2021 della partecipata.
  • Ricapitalizzazione, in data 26 luglio 2021, della società Poste Vita SpA attraverso la sottoscrizione di uno strumento di capitale, subordinato e non convertibile, con durata perpetua e con periodo di non-call di 10 anni, per complessivi 300 milioni di euro, finalizzato a rafforzarne il Solvency Ratio;
  • Cessione, in data 24 giugno 2021, del ramo di azienda IT di Postel SpA in favore di Poste Italiane SpA, con efficacia a partire dal 1° luglio 2021;
  • Cessione, in data 23 settembre 2021, da parte di Poste Italiane SpA in favore di PostePay SpA delle attività, beni e rapporti giuridici costituenti il cd "Ramo Debit", con efficacia a partire dal 1° ottobre 2021;
  • Scissione, in data 31 dicembre 2021, degli elementi patrimoniali rappresentanti il 30% di FSIA Investimenti Srl, in favore di PSIA Srl155, con conseguente riclassifica del valore della partecipazione di 296 milioni di euro;
  • Acquisto, in data 1° marzo 2021, del 51% del capitale votante (40% del capitale totale) di Sengi Express Limited ("Sengi Express"), società interamente posseduta da Cloud Seven Holding Limited per complessivi 16 milioni di euro di cui 4 milioni di euro a titolo di "earn–out" legato ai risultati economici del triennio 2021–2023;
  • Acquisto in data 1° luglio 2021 di una partecipazione azionaria pari al 40% della società BNL Finance, società di BNL Gruppo BNP Paribas, leader nel mercato del credito assistito dalla cessione del quinto dello stipendio o della pensione (c.d. "Crediti CQ") per complessivi 40 milioni di euro. Con decorrenza 1° luglio 2021 la società ha mutato la propria denominazione sociale in Financit SpA;
  • Sottoscrizione in data 29 luglio 2021 dell'aumento di capitale sociale a pagamento di Replica SIM SpA di complessivi 10 milioni di euro, con conseguente acquisto di una partecipazione pari al 45% del capitale della società.

Infine, nel mese di aprile 2021 la società sennder Italia Srl ha effettuato un aumento di capitale riservato a sennder GmbH. A seguito di tale aumento, la quota di partecipazione detenuta da Poste Italiane in sennder Italia è passata dal 75% al 70%.

Per ulteriori dettagli sulle principali operazioni societarie intervenute nell'esercizio 2021, si veda quanto riportato nella nota 3.1 – Principali operazioni societarie.

Sul valore delle partecipazioni sono state svolte le analisi previste dai principi contabili di riferimento. Sulla base delle informazioni disponibili e delle risultanze degli impairment test eseguiti156 , non è emersa la necessità di rettificare il valore di carico delle partecipazioni.

155 In data 29 aprile 2021, Poste Italiane SpA ha sottoscritto il 100% del capitale sociale della società di nuova costituzione PSIA Srl. 156 Per la metodologia applicata e i parametri utilizzati per l'esecuzione degli impairment test al 31 dicembre 2021, si rinvia alla nota 2.4

Uso di stime, con riguardo all'Impairment test su avviamenti, unità generatrici di flussi di cassa e partecipazioni.

L'elenco delle Partecipazioni in imprese controllate e collegate al 31 dicembre 2021 è il seguente:

Denominazione Quota % Capitale
Sociale (1)
Utile/(Perdita)
dell'esercizio
Patr. netto
contabile
Patr, netto
pro quota
Valore
contabile al
31.12.21
Diff. tra Patr. netto
e valore contabile
in imprese controllate
BancoPosta Fondi SpA SGR 100,00 12.000 26.057 57.074 57.074 8.400 48.674
CLP ScpA 51.00 516 788 402 313 80
Consorzio PosteMotori 58,12 120 120 70 70
Cons. per i Servizi di Telefonia Mobile ScpA 51,00 120 116 59 61 (2)
EGI SpA 55,00 103.200 3.135 241.796 132.988 169.893 (36.905)
MLK Deliveries SpA 70,00 333 (1.235) 11.964 8.375 15.088 (6.713)
Nexive Network Srl 100,00 50 (9.576) 7.917 7.917 16.000 (8.083)
Nexive Scarl 82,14 28 26 21 21
PatentiViaPoste ScpA 69.65 120 124 86 84 2
Poste Air Cargo Srl 100,00 1.000 3.300 6.242 6.242 845 5.397
Poste Vita SpA 100,00 1.216.608 794.679 5.718.521 5.718.521 1.520.527 4.197.994
Postel SpA 100,00 20.400 3.012 87.250 87.250 82.558 4.692
PostePay SpA 100,00 7.561 201.987 560.275 560.275 201.824 358.451
PSIA Srl 100,00 10 (46) 625.679 625.679 295.380 330.299
SDA Express Courier SpA 100,00 5.000 90.916 114.397 114.397 14.177 100.220
Sengi Express Limited (2) 40.00 566 3.403 3.969 1.587 16.000 (14.413)
sennder Italia Srl 70,00 43 2.006 7.159 5.011 3.255 1.756
in imprese collegate
Anima Holding SpA (3) 10,35 7.292 176.295 1.413.183 146.264 203.001 (56.737)
Conio Inc. (2) 16,34 11.791 (720) 10.581 1.729 486 1.243
Financit SpA 40,00 14.950 19.200 50.017 20.007 40.000 (19.993)
ItaliaCamp Srl (4) 19,40 155 6 2.598 504 2 502
Replica SIM SpA 45,00 10.500 (291) 10.671 4.802 10.000 (5.198)

(1) In caso di consorzio, il dato è riferito al fondo consortile. Le imprese hanno tutte sede sociale in Roma, ad eccezione delle società Anima Holding S.p.A, Nexive Network Srl, Nexive Scarl, sennder Italia Srl e Replica SIM SpA con sede sociale a Milano; della società Conio Inc. con sede sociale in California (USA) e Sengi Express Limited con sede sociale in Hong Kong (Cina).

(2) Dati elaborati in conformità ai principi contabili internazionali IFRS e pertanto possono non coincidere con quelli contenuti nei bilanci di esercizio della società partecipata, redatti in conformità al Codice Civile e ai principi contabili italiani e per la società Conio Inc. in conformità agli U.S. GAAP.

(3) Dati dell'ultimo resoconto intermedio di gestione consolidato approvato dal CdA della società al 30 Settembre 2021.

(4) Dati dell'ultimo Bilancio approvato dalla società al 31 Dicembre 2020.

A6 - ATTIVITÀ FINANZIARIE (90.213 milioni di euro)

tab. A6 - Attività finanziarie (milioni di euro)
Saldo al 31.12.21 Saldo al 31.12.20
Descrizione Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Variazioni
Attività finanziarie al Costo ammortizzato 32.761 18.836 51.597 33.184 15.904 49.088 2.509
Attività finanziarie al FVTOCI 35.830 1.871 37.701 38.709 4.376 43.085 (5.384)
Attività finanziarie al FVTPL 39 - 39 73 73 (34)
Strumenti finanziari derivati 800 76 876 75 79 797
Totale 69.430 20.783 90.213 72.041 20.284 92.325 (2.112)
di cui Patrimonio BancoPosta 69.023 20.731 89.754 71.664 19.789 91.453 (1.699)
di cui Patrimonio non destinato 407 52 459 377 495 872 (413)

ATTIVITÀ FINANZIARIE PATRIMONIO BANCOPOSTA

Attività finanziarie Patrimonio BancoPosta
Saldo al 31.12.21
Descrizione Attività
non correnti
Attività correnti Totale Attività
Attività correnti
non correnti
Totale Variazioni
Attività finanziarie al costo ammortizzato 32.429 18.787 51.216 32.847 15.817 48.664 2.552
Attività finanziarie al FVTOCI 35.755 1.871 37.626 38.669 3.969 42.638 (5.012)
Attività finanziarie al FVTPL 39 1 39 73 73 (34)
Strumenti finanziari derivati 800 73 873 75 3 78 795
Tatalo 60 092 2017/24 90 751 74 GGA 40-700 04 452 0000 M

Le attività in commento riguardano le operazioni finanziarie effettuate dalla Società ai sensi del DPR 14 marzo 2001, n. 144 e successive modifiche che, dal 2 maggio 2011, rientrano nell'ambito del Patrimonio destinato (si veda al riguardo quanto riportato nella precedente nota 5.2 - Informativa sul Patrimonio destinato BancoPosta).

Attività finanziarie al costo ammortizzato

Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al costo ammortizzato:

Finanziamenti e crediti Titoli a reddito fisso TOTALE
Titoli Valore di bilancio Valore
Nominale
Valore di
bilancio
Valore di
bilancio
Saldo al 1º gennaio 2021 15.409 26.157 33.255 48.664
Acquisti/Erogazioni 3.275 3.688 3.688
Var. per costo ammortizzato (113) (113)
Trasf.ti riserve di PN
Var, del fair value a CE (1.513) (1.513)
Variazioni per operazioni di CFH®
Variazioni per impairment (1) 5 L
Variazioni nette 3.913 3.913
Effetti delle vendite a CE (95) (95)
Ratei (1) 234 233
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (1.405) (2.351) (2.351)
Altre variazioni (1.214) (1.214)
Saldo al 31 dicembre 2021 18.106 28.027 33.110 51.216

(*) La voce della tabella Variazioni per operazioni di CFH, riferita agli acquisti a termine effettuati nell'ambito di operazioni di cash flow hedge, accoglie le variazioni di fair value dei titoli acquistati intercorse tra la data di stipula del contratto derivato e quella di regolamento e trova contropartita nella corrispondente variazione della riserva di Cash flow hedge.

Finanziamenti e Crediti

Il dettaglio è il seguente:

tab. A6.1.1 - Finanziamenti e crediti al Costo ammortizzato
Saldo al 31.12.21
Descrizione Attività
non correnti
Attività correnti Totale Attività
non correnti
Attività correnti Totale Variazioni
Finanziamenti - - I 1 (1)
Depositi presso il MEF - 12.707 12.707 7.336 7.336 5.371
Credito 12.712 12.712 1 7.340 7.340 5.372
Fondo svalutazione Depositi presso il MEF - (5) (5) 1 (4) (4) (1)
Altri crediti finanziari - 5.399 5.399 1 8.072 8.072 (2.673)
Totale - 18.106 18.106 1 15.409 15.409 2.697

La voce Finanziamenti si riferisce ad operazioni di pronti contro termine attivi per 1.577 milioni di euro (364 milioni di euro al 31 dicembre 2020) stipulati con la Cassa di Compensazione e Garanzia SpA (di seguito CC&G), finalizzate all'impiego temporaneo della liquidità riveniente dalla raccolta da privati. Tali operazioni risultano garantite da titoli per un nozionale complessivo di 1.475 milioni di euro. Le attività e passività finanziarie relative ad operazioni di pronti contro termine gestite attraverso la CC&G, che soddisfano i requisiti previsti dallo IAS 32, sono oggetto di compensazione. L'effetto della compensazione al 31 dicembre 2021, già incluso nell'esposizione a saldi netti, ammonta a complessivi 1.577 milioni di euro (363 milioni di euro al 31 dicembre 2020).

La voce Crediti comprende:

Depositi presso il MEF, costituiti dagli impieghi della raccolta da conti correnti postali appartenenti alla clientela pubblica, remunerati ad un tasso variabile calcolato su un paniere di titoli di Stato157 . Il deposito è rettificato di un fondo svalutazione di circa 5 milioni di euro, per tener conto del rischio di default della controparte (4 milioni di euro al 31

157 Il tasso variabile in commento è così calcolato: per il 40% in base alla media del rendimento del BOT a sei mesi rilevato mensilmente e, per il restante 60% in base alla media del rendimento del BTP a dieci anni rilevato mensilmente.

dicembre 2020). L'incremento dei depositi in commento di 5.372 milioni di euro è dovuto alla maggiore raccolta da conti correnti postali derivante principalmente dalla stipula di nuove convenzioni con la clientela pubblica avvenuta nel secondo semestre dell'esercizio.

Altri crediti finanziari, relativi per (i) 4.858 milioni di euro a depositi in garanzia - di cui 4.173 milioni di euro per somme versate a controparti per operazioni di Interest rate swap (collateral previsti da appositi Credit Support Annex), 72 milioni di euro per somme versate a controparti per operazioni di repo passivi su titoli a reddito fisso (collateral previsti da appositi Global Master Repurchase Agreement), 612 milioni di euro per somme versate a CC&G di cui 275 milioni di euro per operazioni di repo in essere e 337 milioni di euro come contributo prefinanziato al fondo di garanzia, cd Default Fund158 , 1 milione di euro per somme versate a garanzia nell'ambito di sistemi di clearing con controparti centrali per l'operatività over the counter159 in derivati e (ii) 76 milioni di euro a crediti vantati nei confronti della società controllata PostePay SpA per somme prevalentemente addebitate nei primi giorni dell'esercizio 2022. La diminuzione rispetto all'esercizio precedente dei depositi a garanzia è principalmente riferibile alla riduzione delle somme versate a controparti per operazioni di Interest rate swap a seguito della variazione positiva del fair value dei derivati di copertura, dovuta al rialzo della curva dei tassi di interesse.

Titoli a reddito fisso

Riguardano titoli a reddito fisso dell'area euro, costituiti da titoli di Stato di emissione italiana e da titoli garantiti dallo Stato italiano del valore nominale di 28.027 milioni di euro. Al 31 dicembre 2021 il saldo di 33.110 milioni di euro si riferisce a titoli a reddito fisso non oggetto di copertura per 11.327 milioni di euro, e a titoli a reddito fisso oggetto di copertura di fair value hedge per 19.595 milioni di euro, incrementato di 2.188 milioni di euro complessivi per tener conto degli effetti della copertura stessa (4.390 milioni di euro relativi all'esercizio 2020). Il valore di tali titoli è stato rettificato per tener conto del relativo impairment, il cui fondo al 31 dicembre 2021 ammonta a circa 11 milioni di euro (15 milioni di euro al 31 dicembre 2020). Al 31 dicembre 2021, il fair value160 di tali titoli è di 33.662 milioni di euro (comprensivo di 234 milioni di euro di ratei in corso di maturazione).

Nel portafoglio sono compresi titoli a tasso fisso per un ammontare nominale complessivo di 3.000 milioni di euro emessi da Cassa Depositi e Prestiti SpA e garantiti dallo Stato italiano (al 31 dicembre 2021 il valore di bilancio è di 3.215 milioni di euro).

158 Fondo di garanzia costituito dall'insieme dei versamenti dei partecipanti diretti ai comparti derivati e azionario ed al comparto obbligazionario, istituito a ulteriore garanzia delle operazioni svolte; può essere utilizzato per la copertura degli oneri derivanti da eventuali inadempimenti dei partecipanti.

159 Mercato mobiliare non soggetto ad alcuna regolamentazione specifica relativa all'organizzazione e al funzionamento del mercato stesso.

160 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 1 per 30.244 milioni di euro e di Livello 2 per 3.417 milioni di euro.

Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo

Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo (FVTOCI):

Titoli a reddito fisso
Titoli Valore Nominale Fair value
Saldo al 1° gennaio 2021 33.569 42.638
Acquisti 8.969 9.546
Trasf.ti riserve di PN - (403)
Var. per costo ammortizzato - (68)
Var. del fair value a PN - (999)
Var. del fair value a CE - (1.190)
Var.ni per op. di CFH ಾ - (50)
Effetti delle vendite a CE - 502
Ratei 260
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (11.122) (12.610)
Saldo al 31 dicembre 2021 31.416 37.626

(*) La voce della tabella Variazioni per operazioni di CFH, riferita agli acquisti a termine effettuati nell'ambito di operazioni di cash flow hedge, accoglie le variazioni di fair value dei titoli acquistati intercorse tra la data di stipula del contratto derivato e quella di regolamento e trova contropartita nella corrispondente variazione della riserva di Cash flow hedge.

Titoli a reddito fisso

Riguardano titoli governativi a reddito fisso dell'area euro, costituiti da titoli di Stato di emissione italiana del valore nominale di 31.416 milioni di euro. L'oscillazione complessiva del fair value nell'esercizio in commento è negativa per 2.189 milioni di euro ed è rilevata nell'apposita riserva di Patrimonio netto per la parte non coperta da strumenti di fair value hedge (999 milioni di euro), e a Conto economico per la parte coperta (1.190 milioni di euro). Tali titoli sono soggetti a svalutazione rilevata nel conto economico in contropartita dell'apposita riserva di patrimonio netto. L'impairment cumulato al 31 dicembre 2021 ammonta a 12 milioni di euro (18 milioni di euro al 31 dicembre 2020). Il decremento della voce in commento è dovuto all'oscillazione del fair value sopra citato nonché a maggiori vendite/rimborsi rispetto agli acquisti effettuati nell'esercizio, in quanto, a seguito della conversione in Legge n. 106 del 23 luglio 2021 del DL n.73 del 25 maggio 2021, quota parte della raccolta riveniente dalla clientela privata è stata impiegata nell'acquisto di crediti d'imposta cedibili ai sensi del Decreto Legge n.34/2020 (cd Decreto Rilancio).

I titoli indisponibili consegnati in garanzia a controparti a fronte di operazioni di finanziamento e di copertura sono indicati nella nota 13 – Ulteriori Informazioni.

Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico

Azioni

La voce in commento si riferisce al fair value di 32.059 azioni privilegiate di Visa Incorporated (Series C Convertible Participating Preferred Stock) assegnate a seguito del perfezionamento dell'operazione di cessione dell'azione di Visa Europe Ltd a Visa Incorporated avvenuta nel 2016; tali titoli azionari sono convertibili in azioni ordinarie in base al rapporto di 6,829161 azioni ordinarie ogni azione di Classe C, e sono opportunamente scontate a un idoneo tasso per tener conto della loro illiquidità.

L'oscillazione complessiva del fair value nell'esercizio in commento è positiva per 5 milioni di euro ed è rilevata a conto economico nella voce Proventi derivanti da operatività finanziaria.

pag. 624 161 Sino alla data della completa conversione delle azioni assegnate in azioni ordinarie, il tasso di conversione potrà essere ridotto a seguito del manifestarsi di passività della Visa Europe Ltd ritenute oggi solo potenziali.

Nel corso dell'esercizio, la Società ha stipulato un contratto di vendita a termine di 198.000 azioni ordinarie Visa Incorporated, al prezzo di 210,24 dollari per azione e al tasso di cambio di 1,2044 con un corrispettivo complessivo di 35 milioni di euro e con data regolamento il 1° marzo 2023. Le azioni ordinarie vendute a termine sono corrispondenti a circa 28.994 azioni privilegiate di Visa Incorporated (serie C) del proprio portafoglio al tasso di conversione in essere al 31 dicembre 2021. L'oscillazione del fair value della vendita a termine nell'esercizio, dovuta all'effetto congiunto della variazione del prezzo di mercato delle azioni in dollari e della variazione del cambio Euro/Dollaro, è negativa di 3 milioni di euro ed è rilevata a conto economico nella voce Oneri derivanti da operatività finanziaria.

Inoltre, in data 1° marzo 2021 è stata regolata la vendita a termine di 400.000 azioni ordinarie Visa Incorporated in essere al 31 dicembre 2020 senza scambio del sottostante, il cui effetto economico, pari a circa 1 milione di euro, è stato rilevato nella voce Oneri derivanti da operatività finanziaria.

Infine, nel corso del primo semestre 2021 è stata stipulata la vendita a termine, regolata in data 3 giugno 2021, di 2.199 azioni privilegiate di Visa Incorporated Series A Preferred Stock162 (corrispondenti a 220.000 azioni ordinarie), con scambio di sottostante. L'operazione in oggetto ha generato un effetto netto positivo di circa 1 milione di euro.

Strumenti finanziari derivati

Di seguito la movimentazione degli Strumenti finanziari derivati:

pag. 625 162 In data 21 giugno 2020 (quarto anno dal closing) è iniziato il processo di determinazione della proporzione di convertibilità e del relativo tasso delle Azioni Visa Incorporated Series C Convertible Participating Preferred Stock parzialmente conclusosi in data 24 settembre 2020 con l'assegnazione di 2.199 azioni privilegiate di Visa Incorporated Series A Preferred Stock.

1997 176.4 186 1116 1110 1110 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 (Immont at Galle)
Cash flow hedging Fair value hedging FV vs CE
Vendite a termine
Interest rate swap
Asset swap Vendite a termine Totale
nominale fair value nominale fair value nominale fair value nominale fair value nominale fair value
Saldo al 1º gennaio 2021 2.068 (54) 1.720 31.034 (8.111) (20) 34.822 (8.185)
lncrementi/(decrementi) (decrementi
Proventi/(Oneri) a CE ~>
Operazioni completate « י"י
1.714
(2.068)
80
50
200
(200)
(258)
(1)
(5)
10.056
(3.220)
2.637
6
1.069
(5)
22
11.970
(5.488)
2.454
5
1.136
Saldo al 31 dicembre 2021
Di cui:
1.714 76 1.720 (264) 37.870 (4.399) (3) 41.304 (4.590)
Strumenti derivati attivi
Strumenti derivati passivi
1.714 76 1.720 (264) 11.879
25.991
797
(5.196)
(3) 13.593
27.711
873
(5.463)

(*) Gli Incrementi/ (decrementi) si riferiscono al nominale delle nuove operazioni e alle variazioni di fair value intervenute nell'esercizio sul portafoglio complessivo.

(**) I Proventi ed oneri imputati a conto economico si riferiscono ad eventuali componenti inefficaci dei contratti di copertura che sono rilevate nei Proventi e Oneri diversi derivanti da operatività finanziaria.

(***) Le Operazioni completate comprendono le operazioni a termine regolate, i differenziali scaduti e in maturazione e l'estinzione di interest rate swap relativi a titoli ceduti.

Le operazioni di cash flow hedge in interest rate swap si riferiscono esclusivamente a titoli al FVTOCI mentre le vendite a termine si riferiscono per un nominale di 1.345 milioni di euro a titoli al FVTOCI e per un nominale di 369 milioni di euro a titoli al costo ammortizzato.

Gli strumenti di copertura del rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari hanno complessivamente subito nell'esercizio una variazione negativa netta del fair value riferita alla componente efficace della copertura di 178 milioni di euro riflessa nella Riserva cash flow hedge.

Gli strumenti di fair value hedge in interest rate swap hanno ad oggetto la copertura di:

  • titoli classificati al costo ammortizzato per un nominale di 17.330 milioni di euro e titoli classificati al FVTOCI per un nominale di 17.584 milioni di euro; hanno complessivamente subito nell'esercizio una variazione positiva netta efficace del fair value di 2.638 milioni di euro, tenuto conto della variazione negativa netta di fair value di 2.703 milioni di euro dei titoli coperti (tab. A6.1 e A6.2) al netto di 65 milioni di euro per i differenziali pagati;
  • pronti contro termine classificati al costo ammortizzato per un nominale di 2.956 milioni di euro; il fair value al 31 dicembre 2021 è negativo di 1 milione di euro.

Nell'esercizio in commento la Società ha effettuato le seguenti operazioni:

  • vendite a termine per un nominale di 1.714 milioni di euro e regolazione di quelle in essere al 1° gennaio 2021 per 2.068 milioni di euro;
  • interest rate swap di cash flow hedge per un nominale di 200 milioni di euro regolati nell'esercizio;
  • interest rate swap di fair value hedge per un nominale di 10.056 milioni di euro, inclusivi delle coperture per l'operatività in pronti contro termine per 2.056 milioni di euro;
  • estinzione di interest rate swap di fair value hedge su titoli alienati, le cui variazioni di fair value erano oggetto di copertura, per un nozionale di 3.220 milioni di euro;
  • regolazione di vendite a termine di 400.000 azioni ordinarie Visa Incorporated in essere al 1° gennaio 2021 (commentata nel paragrafo che precede);
  • stipula di nuove vendite a termine di 418.000 azioni ordinarie Visa Incorporated di cui 220.000 già regolate in data 3 giugno 2021.

ATTIVITÀ FINANZIARIE PATRIMONIO NON DESTINATO

Attività finanziarie Patrimonio non destinato (milioni di euro)
Saldo al 31.12.21 Saldo al 31.12.20
Descrizione Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Variazioni
Attività finanziarie al Costo ammortizzato 332 49 381 337 87 424 (43)
Attività finanziarie al FVTOCI 75 1 75 40 407 447 (372)
Strumenti finanziari derivati - 3 2
Totale 407 52 459 377 495 872 (413)

Attività finanziarie al costo ammortizzato

Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al costo ammortizzato:

Finanziamenti Crediti Totale
Valore di Valore di Valore di
bilancio bilancio bilancio
Saldo al 1° gennaio 2021 375 49 424
Acquisti/Erogazioni 62 62
Var. per costo ammortizzato 1
Var. del fair value a CE
Variazioni per operazioni di CFH(*) 1
Variazioni per impairment
Variazioni nette (43) (43)
Effetti delle vendite a CE
Ratei 2 - 2
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (65) - (65)
Saldo al 31 dicembre 2021 374 381

(*) La voce della tabella Variazioni per operazioni di CFH, riferita agli acquisti a termine effettuati nell'ambito di operazioni di cash flow hedge, accoglie le variazioni di fair value dei titoli acquistati intercorse tra la data di stipula e quella di regolamento e trova contropartita nella corrispondente variazione della riserva di Cash flow hedge.

Finanziamenti

Il dettaglio è il seguente:

tab. A6.5.1 - Finanziamenti al Costo ammortizzato
100. AU.O. " IIIal Lighteilli al (minoni ui curv)
Saldo al 31.12.21 Saldo al 31.12.20
Denominazione Finanziamenti c/c di
corrispondenza
Totale Finanziamenti c/c di
corrispondenza
Totale Variazioni
Controllate dirette
FSIA Investimenti Srl - - - 21 - 21 (21)
Nexive Network Srl - 25 25 - 25
Poste Air Cargo Srl - 7 7 - 11 11 (4)
PSIA Srl 21 - 21 21
Poste Vita SpA 251 - 251 251 - 251 1
Postel SpA - 16 16 (16)
SDA Express Courier SpA 60 - 60 35 37 72 (12)
sennder Italia Srl 11 - 11 5 5 6
343 32 375 312 64 376 (1)
Fondo svalutazione finanziamenti intercompany (1) - (1) (1) - (1)
Totale 342 32 374 311 64 375 (1)

La voce comprende:

  • per 251 milioni di euro un prestito subordinato irredimibile concesso alla controllata Poste Vita SpA al fine di dotare la Compagnia di adeguati mezzi patrimoniali per sostenere la crescita attesa della raccolta dei premi, nel rispetto delle specifiche normative che regolano il settore assicurativo;
  • per 60 milioni di euro tre prestiti concessi alla controllata SDA Express Courier SpA negli esercizi 2019, 2020 e 2021, a supporto della realizzazione dei nuovi impianti per gli HUB automatizzati di Bologna, "Nord" e Centro" rimborsabili in un'unica soluzione rispettivamente il 2 agosto 2027, 16 aprile 2029 e il 5 agosto 2030;

  • per 21 milioni di euro un prestito concesso alla controllata PSIA Srl163 , rimborsabile in un'unica soluzione il 29 settembre 2023;
  • per 11 milioni di euro l'utilizzo della linea di credito rotativa a revoca concessa alla controllata sennder Italia Srl in data 25 novembre 2021 per un importo massimo di 18 milioni di euro e scadenza il 25 febbraio 2022;
  • per 32 milioni di euro conti correnti di corrispondenza attivi verso imprese controllate, remunerati a normali condizioni di mercato.

Tali finanziamenti sono rettificati di un fondo impairment di circa 1 milione di euro, per tener conto del rischio di default delle controparti, invariato rispetto al 31 dicembre 2020.

Crediti

tab. A6.5.2 - Crediti al Costo ammortizzato (milioni di euro)
Saldo al 31.12.21 Saldo al 31.12.20
Descrizione Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Variazioni
Depositi in garanzia 3 15 15 (12)
Vs. acquirenti alloggi di servizio 2 2 3 2 5 (1)
Vs. Altri 20 20 29 20 ਧੰਭੇ (29)
Fondo svalutazione crediti finanziari (20) (20) (20) (20) -
Totale 5 32 17 49 (42)

I crediti per Depositi in garanzia sono relativi per 3 milioni di euro a somme versate a controparti per operazioni di Interest rate swap. Il decremento rispetto al 31 dicembre 2020 è dovuto alla scadenza dei contratti di Interest rate swap di fair value hedging a suo tempo stipulati per la protezione del valore di BTP dalle oscillazioni dei tassi di interesse.

I crediti verso Altri, per un valore nominale di 20 milioni di euro, si riferiscono al residuo credito verso Invitalia SpA per la cessione di Banca del Mezzogiorno-MedioCreditoCentrale SpA (BdM) avvenuta in data 7 agosto 2017. La diminuzione della voce in commento è dovuta all'incasso della quota di 30 milioni di euro avvenuto in data 22 dicembre 2021.

Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo

Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo (FVTOCI):

tab. A6.6 - Movimentazione Attività finanziarie al FVTOCI (milioni di euro)
Titoli a reddito fisso Totale
Valore
nominale
Fair value Fair value Valore
nominale
Fair value
Saldo al 1º gennaio 2021 400 407 40 400 447
Acquisti 8 8
Trasf.ti riserve di PN
Altre variazioni di PN
Var. per costo ammortizzato
Var. del fair value a PN 27 27
Var. del fair value a CE (2) (2)
Var.ni per op. di CFH(*)
Effetti delle vendite a CE
Ratei
Liquidazioni
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (400) (405) (400) (405)
Saldo al 31 dicembre 2021 75 1 75

* La voce della tabella Variazioni per operazioni di CFH, riferita agli acquisti a termine effettuati nell'ambito di operazioni di cash flow hedge, accoglie le variazioni di fair value dei titoli acquistati intercorse tra la data di stipula e quella di regolamento e trova contropartita nella corrispondente variazione della riserva di Cash flow hedge.

163 In data 9 giugno 2021 è stata deliberata la scissione di FSIA Investimenti Srl, perfezionatasi in data 31 dicembre 2021, attraverso l'assegnazione di elementi patrimoniali rappresentanti il 30% di FSIA Investimenti Srl, comprensivi del finanziamento soci di 21 milioni di euro concesso a suo tempo allo scopo di estinguere il Finanziamento Banche sottoscritto dalla società e finanziare l'operatività corrente da Poste Italiane a FSIA Investimenti Srl, in favore di PSIA Srl.

Titoli a reddito fisso

Nel mese di marzo 2021 sono giunti a scadenza titoli per un valore nominale complessivo di 400 milioni di euro. Di questi 375 milioni di euro erano oggetto di Interest rate swap di fair value hedge.

Azioni

Il dettaglio è il seguente:

tab. A6.6.1 - Azioni FVTOCI (milioni di euro)
Denominazione Saldo al 31.12.21 Saldo al 31.12.20 Variazioni
MFM Holding Ltd 53 25 28
sennder Technologies GmbH(")
Milkman SpA
19
3
10
5

(2)
Totale 75 40 35

(*) Con decorrenza 20 dicembre 2021 sennder GmbH ha mutato la propria denominazione sociale in sennder Technologies Gmbh.

Nel mese di gennaio 2021 Poste Italiane ha partecipato ad un nuovo aumento di capitale promosso da sennder GmbH investendo 8 milioni di euro.

L'oscillazione complessiva del fair value nell'esercizio in commento è positiva per 27 milioni di euro ed è rilevata nell'apposita riserva di Patrimonio netto.

Infine, la voce comprende per 75 milioni di euro la partecipazione in CAI SpA (ex Alitalia CAI SpA), acquisita nell'esercizio 2013 e interamente svalutata nell'esercizio 2014.

Per ulteriori dettagli sulle principali operazioni societarie intervenute nell'esercizio 2021, si veda quanto riportato nelle note 3.1 – Principali operazioni societarie.

Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico

La voce si riferisce agli strumenti finanziari partecipativi (ex art. 2346 comma 6 del Codice Civile) derivanti dalla conversione di Contingent Convertible Notes164 il cui valore, al 31 dicembre 2021, è pari a zero.

164 Si tratta delle Contingent Convertible Notes di originari 75 milioni di euro e durata ventennale, emesse dalla Midco SpA, società che a sua volta detiene il 51% della compagnia Alitalia SAI SpA, sottoscritte da Poste Italiane SpA in data 23 dicembre 2014 nell'ambito dell'operazione strategica finalizzata all'ingresso della Compagnia Etihad Airways nel capitale sociale di Alitalia SAI, senza alcuna interessenza di Poste Italiane nella gestione della società emittente o della sua controllata. Il pagamento degli interessi e del capitale era previsto contrattualmente se, e nella misura in cui, fossero esistite risorse liquide disponibili. A seguito del verificarsi delle condizioni negative previste contrattualmente, nell'esercizio 2017 il prestito è stato convertito in strumenti finanziari partecipativi (ex. art. 2346 comma 6 del Codice Civile) dotati degli stessi diritti patrimoniali associati alle Notes.

Strumenti finanziari derivati

tab. A6.7 - Movimentazione degli strumenti finanziari derivati
Cash Flow
hedging
Fair value
hedging
FV vs CE Totale
Saldo al 1º gennaio 2021 (5) (6) 1 (10)
Incrementi/(decrementi)
Proventi / (oneri) a CE
Operazioni completate(*)
-
2
(4)
10

(2)
10
Saldo al 31 dicembre 2021 (3) 1 60
di cui:
Strumenti derivati attivi
Strumenti derivati passivi
(3) 3 3
(3)

* Le Operazioni completate comprendono le operazioni a termine regolate, i differenziali scaduti e in maturazione e l'estinzione di interest rate swap relativi a titoli ceduti.

Al 31 dicembre 2021 gli strumenti derivati in essere sono rappresentati:

  • da un contratto di Interest rate swap di cash flow hedging stipulato nell'esercizio 2013 per la protezione dei flussi finanziari del Prestito obbligazionario di 50 milioni di euro emesso in data 25 ottobre 2013 (nota B.6 – Passività finanziarie); con tale operazione, la Società ha assunto l'obbligazione di corrispondere il tasso fisso del 4,035% e ha venduto il tasso variabile del prestito obbligazionario pari, al 31 dicembre 2021, all' 1,215%;
  • da un contratto di swap stipulato nel corso dell'esercizio 2020 a copertura gestionale dei costi del carburante relativi al trasporto aereo della corrispondenza effettuato per il tramite della controllata Poste Air Cargo Srl per il triennio 2020- 2022;
  • da opzioni di acquisto e vendita che consentiranno a Poste Italiane, a partire dal secondo trimestre del 2023, di acquistare l'ulteriore 30% di MLK Deliveries SpA e la proprietà della tecnologia Milkman per le applicazioni in ambito e-commerce. Il prezzo di esercizio di tali opzioni non è fisso, ma determinato sulla base di una formula che prevede l'applicazione di un moltiplicatore ad alcuni target economico/patrimoniali della MLK Deliveries SpA. Al 31 dicembre 2021, il valore delle opzioni è pari a zero in quanto non si rilevano scostamenti significativi rispetto alle stime iniziali.

Infine, nel mese di marzo 2021 sono giunti a scadenza nove contratti di Interest rate swap di fair value hedging stipulati nell'esercizio 2010 per la protezione del valore di BTP, per un nozionale di 375 milioni di euro, dalle oscillazioni dei tassi di interesse.

A7 - RIMANENZE (11 milioni di euro)

tab. A7 - Rimanenze (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
01.01.21
Variazioni
economiche
Saldo al
31.12.21
Materie prime, sussidiarie e di consumo 21 (10) 11
Totale 21 (10) L 11 -
di cui Patrimonio BancoPosta

La voce accoglie le rimanenze di Materie prime, sussidiarie e di consumo relative a dispositivi di protezione, gel disinfettante e altri materiali acquistati nell'esercizio 2020. La variazione si riferisce principalmente a materiali utilizzati nel corso dell'esercizio.

A8 - CREDITI COMMERCIALI (2.926 milioni di euro)

tab. A8 - Crediti commerciali (milioni di euro)
Saldo al 31.12.21 Saldo al 31.12.20
Descrizione Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Variazioni
Crediti vs. clienti 2 2.142 2.144 2.057 2.058 86
Crediti vs. imprese controllate e collegate 734 734 890 890 (156)
Crediti vs. Controllante 48 48 36 36 12
Totale 2.924 2.926 2.983 2.984 (58)
di cui Patrimonio BancoPosta 899 899 1.052 1.052 (153)

Crediti verso clienti

Saldo al 31.12.21 Saldo al 31.12.20
Descrizione Attività
non correnti
Attività correnti Totale Attività
non correnti
Attività correnti Totale Variazioni
Corrispondenti esteri - 549 549 - 455 455 94
Crediti per servizi spedizione pacchi 537 537 - 541 541 (4)
Ministeri ed Enti Pubblici 463 463 - 464 464 (1)
Cassa Depositi e Prestiti 387 387 - 432 432 (45)
Crediti per altri servizi BancoPosta 92 92 - 84 84 8
Crediti per servizi SMA 89 89 - 124 124 (35)
Crediti per conti con saldo debitore 37 37 42 42 (5)
Crediti verso altri clienti 2 394 396 344 345 51
Fondo svalutazione crediti vs. clienti (406) (406) - (429) (429) 23
Totale 2 2.142 2.144 1 2.057 2.058 86
di cui Patrimonio BancoPosta - 497 497 - 547 547 (50)

Nel dettaglio165:

  • I crediti verso Corrispondenti esteri si riferiscono principalmente a servizi postali eseguiti a beneficio di Amministrazioni Postali estere.
  • I crediti per servizi spedizione pacchi si riferiscono ai crediti vantati nei confronti dei clienti che utilizzano la gamma dei servizi "corriere espresso nazionale e internazionale".
  • I crediti verso Ministeri ed Enti pubblici si riferiscono principalmente a:
    • Rimborso delle Integrazioni tariffarie all'editoria, riferito alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento dell'Editoria, per complessivi 120 milioni di euro, di cui 53 milioni di euro maturati nell'esercizio. Tali crediti sono esposti al lordo dell'incasso di un ammontare non disponibile di 84 milioni di euro, relativo alle integrazioni tariffarie praticate nel 2020 e nei primi nove mesi dell'esercizio 2021, depositato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento dell'Editoria, su un conto infruttifero tenuto dalla Società presso la Tesoreria dello Stato e per tale motivo iscritto nei Debiti per anticipi ricevuti. Per lo svincolo di quanto depositato, e l'estinzione dei crediti in commento, è necessario attendere il parere favorevole della Commissione Europea. Ulteriori 17 milioni di euro, privi di copertura finanziaria nel Bilancio dello Stato, sono interamente svalutati.
    • Servizi integrati di notifica e gestione della corrispondenza per complessivi 101 milioni di euro offerti a pubbliche amministrazioni centrali e locali.
    • Servizi di spedizione di corrispondenza senza materiale affrancatura con utilizzo dei conti di credito per complessivi 57 milioni di euro offerti a pubbliche amministrazioni centrali e locali.

165 Al 31 dicembre 2021 nel saldo dei crediti commerciali sono compresi 13 milioni di euro, al netto del relativo fondo svalutazione crediti, riferiti a crediti per fitti attivi non rientranti nelle disposizioni dell'IFRS 15 – Ricavi provenienti da contratti con i clienti.

  • Rimborsi spese immobili, veicoli e vigilanza sostenute per conto del Ministero dello Sviluppo Economico per 48 milioni di euro166. Per l'originario credito di 62 milioni di euro, oggetto di azione giudiziale intentata da Poste Italiane per il riconoscimento di oneri vari derivanti dall'utilizzo di immobili, in data 30 aprile 2020 è stata pubblicata la sentenza parzialmente favorevole per Poste Italiane; la sentenza è stata notificata al MiSE e da quest'ultimo impugnata dinanzi alla Corte di Appello con istanza di sospensiva. In data 3 dicembre 2020 l'istanza non è stata accolta e si è ora in attesa della decisione in secondo grado. Nel mese di dicembre 2021, in ottemperanza a quanto previsto nella sentenza di primo grado, il MiSE ha versato alla Società circa 38 milioni di euro. A seguito di tale versamento è stato rilasciato il fondo svalutazione crediti a suo tempo stanziato per circa 34 milioni di euro
    • e sono stati rilevati interessi di mora per circa 4 milioni di euro.
  • Servizi di pagamento delle pensioni e voucher INPS per 14 milioni di euro.
  • I crediti verso Cassa Depositi e Prestiti si riferiscono a corrispettivi del servizio di raccolta del risparmio postale prestato dal Patrimonio BancoPosta nell'esercizio 2021 e non ancora liquidati.
  • I crediti per altri servizi BancoPosta si riferiscono principalmente ai servizi di intermediazione (bancaria, prestiti personali, mutui) erogati per complessivi 54 milioni di euro.
  • I crediti per servizi Senza Materiale Affrancatura (SMA) si riferiscono per 54 milioni di euro ai crediti vantati nei confronti dei clienti che utilizzano il servizio per conto proprio e per 35 milioni di euro ai crediti vantati nei confronti degli operatori che svolgono il servizio per conto di terzi principalmente di posta massiva. L'incasso di questi ultimi viene delegato agli intermediari autorizzati allo svolgimento del servizio.
  • I crediti per conti correnti con saldo debitore derivano pressoché esclusivamente da sconfinamenti per effetto dell'addebito delle competenze periodiche BancoPosta.
  • I crediti verso altri clienti comprendono: per 33 milioni di euro crediti relativi al servizio Posta Contest, per 32 milioni di euro crediti relativi al servizio Posta Time, per 21 milioni di euro crediti per servizi di notifica atti giudiziari, per 19 milioni di euro crediti riferiti al servizio Posta Target, per 18 milioni di euro crediti relativi al servizio Raccomandata Market, per 17 milioni di euro crediti per servizi telegrafici e per 13 milioni di euro crediti per servizi di postalizzazione non universale, per 8 milioni di euro crediti relativi al servizio Advice and Billing Mail, per 8 milioni di euro crediti relativi al servizio Posta Easy Full e per 6 milioni di euro crediti per il servizio integrato notifiche.

In generale, per l'incasso di taluni crediti verso pubbliche amministrazioni centrali e locali si rilevano ritardi dovuti in prevalenza a mancanza di stanziamenti nei bilanci delle diverse amministrazioni. Al riguardo, proseguono le azioni finalizzate a sollecitare le richieste di stanziamento.

Il fondo svalutazione crediti verso clienti è commentato nella Nota 6 – Analisi e Presidio dei rischi.

pag. 632 166 Vedi infra, Ricavi e crediti verso lo Stato in cui sono riportate le esposizioni complessive verso il Ministero dello Sviluppo Economico (49 milioni di euro) comprendenti crediti per servizi di postalizzazione e altri servizi.

Crediti verso imprese controllate e collegate

Denominazione Saldo al
31.12.21
Saldo al
31.12.20
Variazioni
Controllate dirette
BancoPosta Fondi SpA SGR 23 23
CLP ScpA 3 2
Consorzio PosteMotori 13 13
EGI SpA 1 1
PatentiViaPoste ScpA 2 9 (7)
Poste Air Cargo Srl 1 1
Poste Vita SpA 237 244 (7)
Postel SpA 59 40 19
PostePay SpA 302 459 (157)
SDA Express Courier SpA 29 78 (49)
Nexive Network Srl 1 1
Nexive Scarl 8 8
Controllate indirette
Poste Assicura SpA 10 19 (8)
Poste Welfare Servizi Srl 2 2
Sengi Express Guangzhou Limited 23 23
Collegate
Financit SpA 20 20
ItaliaCamp Srl 1 1
Fondo svalutazione crediti (1) (1)
Totale 734 890 (156)
di cui Patrimonio BancoPosta 355 470 (115)

Fra le posizioni creditorie di natura commerciale si segnalano:

  • Poste Vita SpA: principalmente per provvigioni derivanti dall'attività di collocamento di polizze assicurative svolta presso gli Uffici Postali e di pertinenza del Patrimonio BancoPosta (223 milioni di euro);
  • PostePay SpA: principalmente per i servizi di collocamento di prodotti relativi al ramo pagamenti (71 milioni di euro), per le operazioni di pagamento (104 milioni di euro), per il servizio di recapito della Posta Massiva (44 milioni di euro), per i servizi commerciali e di call center (11 milioni di euro) e per il servizio Energy (12 milioni di euro).

Crediti verso Controllante

Sono relativi ai rapporti di natura commerciale intrattenuti con il Ministero dell'Economia e delle Finanze:

tab. A8.3 - Crediti verso Controllante (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.21
Saldo al
31.12.20
Variazioni
Servizio Universale 31 31 -
Servizi delegati 30 30 -
Remunerazione raccolta su c/c 17 5 12
Riduz.tariffarie/Agevolaz.elett. 1 1 -
Altri 2 2 -
F.do sval.cred. vs. Controllante (33) (33) -
Totale 48 36 12
di cui Patrimonio BancoPosta 47 35 12

I crediti per compensi del Servizio Universale sono cosi composti:

ിവർ. 110.0.1 - ഗ്രാമീപ ഗ്രാമസ്ഥയ ഗ്രന്ഥിത വിവിധ വിവ (minorii di Gurv)
Descrizione Saldo al
31.12.21
Saldo al
31.12.20
Variazioni
Residuo esercizio 2012 23 23
Residuo esercizio 2005 8 00
Totale 31 31 I

Nel corso dell'esercizio in commento, sono stati incassati 262 milioni di euro per compensi maturati nel periodo. L'ammontare del compenso è stato rilevato in base a quanto definito nel nuovo Contratto di Programma 2020-2024, in vigore dal 1° gennaio 2020.

Con riferimento al credito per l'esercizio 2012, a fronte di un compenso originariamente rilevato di 350 milioni di euro, l'AGCom ha riconosciuto un onere di 327 milioni di euro. Il residuo ammontare di 23 milioni di euro è dunque privo di copertura nel Bilancio dello Stato. Avverso la delibera AGCom, in data 13 novembre 2014, la Società ha presentato ricorso al TAR.

Il residuo credito per il compenso dell'esercizio 2005 è stato oggetto di tagli definitivi a seguito delle Leggi finanziarie per gli esercizi 2007 e 2008.

I suddetti crediti sono interamente svalutati.

  • I crediti per servizi delegati, si riferiscono esclusivamente a quanto maturato nell'esercizio 2021 e sono relativi alla remunerazione dei servizi svolti dal BancoPosta per conto dello Stato e disciplinati da apposita Convenzione con il MEF sottoscritta il 22 maggio 2020 per il triennio 2020-2022.
  • I crediti per la remunerazione della raccolta su c/c si riferiscono esclusivamente a quanto maturato nell'esercizio 2021 e sono pressoché interamente relativi a depositi di risorse rivenienti da conti accesi dalla Pubblica Amministrazione e di pertinenza del Patrimonio BancoPosta.
  • I crediti per riduzioni tariffarie elettorali si riferiscono a compensi maturati in esercizi precedenti, privi di copertura nel Bilancio dello Stato.

Il Fondo svalutazione crediti verso Controllante è commentato nella Nota 6 – Analisi e Presidio dei rischi.

A9 - ALTRI CREDITI E ATTIVITÀ (2.647 milioni di euro)

Il dettaglio è il seguente:

Saldo al 31.12.21 Saldo al 31.12.20
Descrizione Note Attivita
non correnti
Attività correnti Totale Attività
non correnti
Attività correnti Totale Variazioni
Crediti per sostituto di imposta 1.614 542 2.156 1.474 482 1.956 200
Crediti verso enti previdenziali e assistenziali (escl. accordi CTD) 171 171 175 175 (4)
Crediti per accordi CTD 46 76 122 57 79 136 (14)
Crediti per somme indisponibili per provvedimenti giudiziari 77 77 78 78 (1)
Crediti per interessi attivi su rimborso IRES [C12] 46 46 46 46
Crediti verso imprese controllate e collegate 76 76 42 42 34
Crediti tributari રૂટ 35 31 31 4
Ratei e risconti attivi di natura commerciale e altre attività 50 50 7 7 43
Crediti diversi 17 58 75 17 73 90 (15)
Fondo svalutazione crediti verso altri (3 (158) (161) (1) (117) (118) (43)
Totale 1.674 973 2.647 1.547 896 2.443 204
di cui Patrimonio BancoPosta 1.614 589 2.203 1.474 549 2.023 180

In particolare:

  • I crediti per sostituto di imposta, relativi al Patrimonio BancoPosta, si riferiscono principalmente:
    • per 1.614 milioni di euro alla rivalsa sui titolari di buoni fruttiferi postali in circolazione dell'imposta di bollo maturata al 31 dicembre 2021167; per tale voce, un corrispondente ammontare è iscritto negli Altri debiti tributari sino alla scadenza o estinzione anticipata dei buoni fruttiferi postali, data in cui l'imposta dovrà essere versata all'Erario (tab. B9.3);
    • per 388 milioni di euro ad acconti versati all'Erario per imposta di bollo da assolvere in modo virtuale nel 2022 e da recuperare dalla clientela;
    • per 114 milioni di euro alla rivalsa sui titolari di libretti di risparmio dell'imposta di bollo che la Società assolve in modo virtuale secondo le attuali disposizioni di legge;
    • per 9 milioni di euro ad acconti sulle ritenute 2021 su interessi passivi a correntisti da recuperare dalla clientela;
    • per 2 milioni di euro al saldo a credito verso l'Erario per imposta di bollo assolta in modo virtuale nell'esercizio 2021.
  • I crediti verso enti previdenziali e assistenziali si riferiscono per 57 milioni di euro a somme relative ai periodi di sospensione o riduzione dell'attività lavorativa per Covid-19, che l'Azienda ha anticipato ai propri dipendenti e che, a seguito dell'accesso alle prestazioni del Fondo di Solidarietà Bilaterale presso INPS, abilitato dalla sottoscrizione degli accordi sindacali del 30 aprile e del 21 dicembre 2020, saranno recuperate mediante conguaglio con i contributi dovuti all'Istituto Previdenziale.
  • I crediti per accordi CTD sono costituiti da salari da recuperare a seguito degli accordi stipulati in data 13 gennaio 2006, 10 luglio 2008, 27 luglio 2010, 18 maggio 2012, 21 marzo 2013, 30 luglio 2015 e 19 giugno 2018 tra Poste Italiane SpA e le Organizzazioni Sindacali sul tema delle riammissioni giudiziali di personale già assunto in Azienda con contratto a tempo determinato. La voce si riferisce a crediti del valore attuale complessivo residuo di 122 milioni

167 Introdotta dall'art. 19 del DL 201/2011 convertito con modifiche dalla Legge 214/2011 con le modalità previste con Decreto MEF del 24 maggio 2012: Modalità di attuazione dei commi da 1 a 3 dell'articolo 19 del DL 6 dicembre 2011, n. 201, in materia di imposta di bollo su conti correnti e prodotti finanziari (G.U. n. 127 del 1° giugno 2012).

di euro verso il personale, le gestioni previdenziali e i fondi pensione recuperabili in rate variabili, l'ultima delle quali nell'esercizio 2042. Il dettaglio dei crediti distinto per singoli accordi è il seguente:

tab A9.1 - Crediti per accordi CTD (milioni di euro)
Saldo al 31.12.21 Saldo al 31.12.20
Descrizione Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Valore
nominale
Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Valore
nominale
Variazioni
Crediti
vs. personale per accordo 2006 1 (1)
vs. personale per accordo 2008 6 7 13 14 10 9 19 20 (6)
vs. personale per accordo 2010 19 6 25 30 23 6 29 34 (4)
vs. personale per accordo 2012 16 5 21 24 17 5 22 27 (1)
vs. personale per accordo 2013 - 2 2 2 (1)
vs. personale per accordo 2015 1 1 2 2 2 2 3
vs. personale per accordo 2018 - 1 1 1 1 (1)
vs. INPS (ex IPOST) 42 42 42 42 42 42
vs. INPS 3 10 13 13 3 10 13 14
vs. fondi pensione 5 5 5 5 5 5
Totale 46 76 122 57 79 136 (14)

Il credito verso INPS (ex IPOST) di 42 milioni di euro, di cui a uno specifico accordo stipulato con IPOST il 23 dicembre 2009, costituito da sei rate di 6,9 milioni di euro ciascuna, scadute tra il 30 giugno 2012 e il 31 dicembre 2014; per il recupero dello stesso sono in corso trattative con l'ente debitore.

  • I crediti per somme indisponibili per provvedimenti giudiziari si riferiscono per 65 milioni di euro ad ammontari pignorati e non assegnati ai creditori, in corso di recupero, e per 12 milioni di euro a somme sottratte alla Società nel dicembre 2007 a seguito di un tentativo di frode, ancora oggi giacenti presso un istituto di credito estero. Con riferimento a tale ultima partita, si è in attesa che il completamento delle formalità giudiziarie ne consenta lo svincolo. Dei rischi di incasso su tali partite si tiene conto nel Fondo svalutazione crediti verso altri.
  • I crediti per interessi attivi su rimborso IRES si riferiscono agli interessi maturati sino al 31 dicembre 2021 sul credito per IRES derivante dalla mancata deduzione ai fini IRAP del costo del lavoro. Per il recupero di gran parte del credito, di complessivi 50 milioni di euro, sono stati instaurati due contenziosi presso la Commissione Tributaria Provinciale di Roma, che ha accolto i ricorsi di Poste Italiane e dichiarato che l'Agenzia delle Entrate di Roma è tenuta al rimborso delle somme richieste. Avverso entrambe le sentenze, l'Agenzia delle Entrate ha proposto appello alla Commissione Tributaria Regionale, che, per una delle due cause, è stato accolto in data 23 marzo 2018. Poste Italiane ha impugnato tale sentenza di fronte alla Suprema Corte di Cassazione. Nell'ultimo trimestre del 2019, tuttavia, la Corte di Cassazione ha avuto modo di pronunciarsi su altro procedimento in merito alla operatività del rimborso ex. D.L. 201/11; rispetto alla sentenza emessa si riscontra una omogeneità di circostanze giuridico-formali che inducono a ritenere che il principio di diritto, di cui alla predetta sentenza della Corte di legittimità, possa esplicare i propri effetti anche nei giudizi in essere. Il giudizio di appello relativo al D.L. 185/2008, allo stato, pende davanti alla Commissione Tributaria Regionale Lazio, la quale, con Ordinanza n. 1174/2021 del 30 giugno 2021, ha rinviato la trattazione a nuovo ruolo. Degli elementi di incertezza sull'esito finale della vicenda si tiene conto nel Fondo svalutazione crediti verso altri.
  • I crediti verso imprese controllate e collegate si riferiscono per 66 milioni di euro al credito vantato da Poste Italiane SpA in qualità di consolidante fiscale (nota 2.3 – Principi contabili adottati) nei confronti principalmente delle società controllate Poste Vita SpA, PostePay SpA e SDA Express Courier SpA.
  • I ratei e risconti attivi di natura commerciale e altre attività in aumento rispetto al 31 dicembre 2020 si riferiscono per circa 38 milioni di euro all'una-tantum riconosciuta anticipatamente al personale nel mese di luglio a copertura della vacatio contrattuale relativa al primo semestre 2022, in coerenza con quanto definito nel rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro siglato in data 23 giugno 2021.

La movimentazione del Fondo svalutazione crediti verso altri è commentata nella Nota 6 – Analisi e Presidio dei rischi.

A10 – CREDITI D'IMPOSTA LEGGE n. 77/2020 (6.456 milioni di euro)

tab. A10 - Crediti d'imposta Legge n. 77/2020
Saldo al 31.12.21 Saldo al 31.12.20
Descrizione Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Variazioni
Crediti d'imposta al Costo ammortizzato 3.090 65 3.155 29 35 3.120
Crediti d'imposta al FVTOCl 2.461 840 3.301 3.301
Totale 5.551 905 6.456 29 6 35 6.421
di cui Patrimonio BancoPosta 5.168 840 6.008 6.008

La voce in commento si riferisce ai crediti d'imposta acquistati da Poste Italiane SpA a fronte di risorse patrimoniali libere ovvero trasferite al Patrimonio BancoPosta per risorse soggette e non al vincolo di impiego, nel rispetto delle disposizioni del Decreto Rilancio (D.L. 34/2020 convertito con modifiche dalla Legge n. 77/2020) con il quale sono state introdotte agevolazioni fiscali a sostegno dei Cittadini e delle Imprese per favorire la ripresa economica a seguito dell'emergenza sanitaria da Covid-19.

Tali crediti sono valutati al Costo ammortizzato nel caso in cui siano stati acquistati per essere utilizzati principalmente ai fini della compensazione di debiti di natura previdenziale o fiscale, sulla base di quanto previsto dalla normativa emanata con riferimento alle caratteristiche stesse dei singoli crediti, mentre sono valutati al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo se acquistati anche per essere eventualmente ceduti.

Di seguito si riporta la movimentazione di tali crediti avvenuta nell'esercizio 2021:

tab. A10.1 - Movimentazione Crediti d'imposta L.77/2020
(milioni di euro)
Crediti d'imposta al CA Crediti d'imposta al FVTOCl Totale
Valore
compensabile
Valore di
Bilancio
Valore
compensabile
Valore di
Bilancio
Valore nominale Valore di
Bilancio
Saldo al 1° gennaio 2021 38 35 - - 38 35
Acquisti 3.937 3.209 3.538 3.275 7.475 6.484
Var. per costo ammortizzato 35 - 34 - 69
Var, del fair value a PN - - - (8) - (8)
Effetti delle vendite a CE - -
Vendite - -
Compensazioni (124) (124) - - (124) (124)
Saldo al 21 dicambro 2024 2 251 2 455 2 520 2 201 7 220 G 456

Con riferimento al Patrimonio BancoPosta168, le principali variazioni intervenute nell'esercizio in commento si riferiscono a:

  • acquisti per 5.958 milioni di euro, di cui 2.683 milioni di euro relativi a crediti al costo ammortizzato e 3.275 milioni di euro relativi a crediti FVTOCI;
  • maturazione dei proventi di competenza dell'esercizio per 58 milioni di euro, di cui 24 milioni di euro relativi a crediti al costo ammortizzato e 34 milioni di euro relativi a crediti FVTOCI.

Con riferimento al Patrimonio non destinato, le principali variazioni intervenute nell'esercizio in commento, riferite al solo portafoglio crediti valutati al Costo ammortizzato, si riferiscono a:

  • acquisti per 525 milioni di euro;
  • maturazione dei proventi di competenza dell'esercizio per 11 milioni di euro;
  • compensazioni per 124 milioni di euro.

Al 31 dicembre 2021 il fair value169 dei crediti d'imposta valutati al Costo ammortizzato è di 3.117 milioni di euro.

168 Con la conversione in Legge n. 106 del 23 luglio 2021 del D.L. n.73 del 25 maggio 2021, è consentito al Patrimonio BancoPosta, nell'ambito del 50% della raccolta da clientela privata investibile in titoli garantiti dallo Stato Italiano, di impiegare fino al 30% di questa quota nell'acquisto di crediti d'imposta in oggetto.

169 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è

In ordine all'attività di acquisto di crediti di imposta rinvenienti da bonus edilizi, offerto dalla Società alla propria clientela, su iniziativa di alcune Procure della Repubblica del territorio, nel periodo tra il novembre 2021 ed il febbraio 2022, sono stati sottoposti a sequestro cautelativo crediti di imposta, oggetto di procedure di acquisto, per un totale di circa 240 milioni di euro. In esito a tali provvedimenti, adottati in procedimenti dove Poste Italiane è terza in buona fede e/o parte offesa dal reato, la Società ha proposto istanze di riesame i cui esiti hanno portato al dissequestro di gran parte delle somme precedentemente sottoposte a misura cautelare. Tenuto conto degli effetti previsti dal decreto antifrode, che consente di ampliare la finestra di compensazione per la durata del sequestro, per i residui crediti che alla data del presente bilancio risultano essere sottoposti a provvedimenti di sequestro si è proceduto a rettificare il costo ammortizzato stimando in un anno la durata media del sequestro.

A11 - CASSA E DEPOSITI BANCOPOSTA (7.659 milioni di euro)

Il dettaglio è il seguente:

tab. A11 - Cassa e depositi BancoPosta
Descrizione Saldo al
31.12.21
Saldo al
31.12.20
Variazioni
Denaro e valori in cassa
Depositi bancari
2.886
4.773
3.027
3.364
(141)
1.409
Totale 7.659 6.391 1.268

La voce afferisce esclusivamente alle attività del Patrimonio BancoPosta.

Il denaro e i valori in cassa sono rivenienti dalla raccolta effettuata su conti correnti postali e prodotti di risparmio postale (sottoscrizione di Buoni Fruttiferi Postali e versamenti sui libretti di deposito), o da anticipazioni prelevate presso la Tesoreria dello Stato per garantire l'operatività degli Uffici Postali; tali disponibilità, giacenti presso gli Uffici Postali (1.259 milioni di euro) e presso le Società di service170 (1.627 milioni di euro), non possono essere utilizzate per fini diversi dall'estinzione delle obbligazioni contratte con le operazioni indicate. L'incremento della voce Depositi bancari è riconducibile principalmente a temporanee eccedenze di liquidità derivanti dalla raccolta da privati depositate sul conto aperto presso Banca d'Italia e non ancora investite.

A12 - DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI (3.870 milioni di euro)

Il dettaglio è il seguente:

tab. A12 - Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Descrizione Saldo al
31.12.21
Saldo al
31.12.20
Variazioni
Depositi bancari e presso la Tesoreria dello Stato 1.859 2.022 (163)
Depositi presso il MEF 1.990 1.991 (1)
Denaro e valori in cassa 21 16 5
Totale 3.870 4.029 (159)
di cui Patrimonio BancoPosta 2.012 2.009 3

I Depositi bancari e presso la Tesoreria dello Stato comprendono un ammontare non disponibile di 84 milioni di euro depositato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento dell'Editoria su un conto infruttifero presso la Tesoreria dello Stato in acconto di pagamenti per riduzioni tariffarie editoriali concesse dalla Società (nota A8). Inoltre, i Depositi bancari e presso la Tesoreria dello Stato comprendono 18 milioni di euro vincolati in conseguenza di provvedimenti giudiziali relativi a contenziosi di diversa natura.

di Livello 3.

170 Svolgono attività di trasporto e custodia valori in attesa di essere versati alla Tesoreria dello Stato.

Le disponibilità liquide sul deposito presso il MEF, cd conto "Buffer", al 31 dicembre 2021, si riferiscono per circa 1.632 milioni di euro a risorse raccolte presso la clientela, assoggettate a vincolo di impiego e non ancora investite (nota 5.2 – Informativa sul Patrimonio destinato BancoPosta).

PATRIMONIO NETTO

B1 - CAPITALE SOCIALE (1.306 milioni di euro)

Il Capitale sociale è costituito da n. 1.306.110.000 azioni ordinarie, prive di indicazione del valore nominale, detenute per il 35% da Cassa Depositi e Prestiti SpA (CDP), il 29,3% dal Ministero dell'Economia e delle Finanze e per la residua parte da azionariato istituzionale ed individuale.

Al 31 dicembre 2021, la Società possiede n. 5.232.921 azioni proprie (pari a circa lo 0,40% del capitale sociale). Tutte le azioni emesse sono sottoscritte e versate e non sono state emesse azioni privilegiate.

B2 – RISERVE (3.486 milioni di euro)

Il dettaglio è il seguente:

COLLECTION CALL REPORTED
Riserva
legale
Strumenti di
capitale -
obbligazioni
ibride perpetue
Riserva per il
Patrimonio
BancoPosta
Riserva
fair value
Riserva cash
flow hedge
Riserva
Piani di
Incentivazione
Riserva
Avanzo/
Disavanzo da
Fusione
Totale
Saldo al 1º gennaio 2020 299 1.210 976 116 2 15 2.618
Incremento/(Decremento) di fair value nell'esercizio 1.948 (28) 1.920
Effetto fiscale sulla variazione di fair value (553) 8 (545)
Trasferimenti a Conto economico (260) 4 (256)
Effetto fiscale sui trasferimenti a Conto economico 74 (1) 73
Incremento/(Decremento) per perdite attese 6 6
Proventi/(Oneri) imputati direttamente a Patrimonio netto 1.215 (17) 1.198
Piani di incentivazione 4 4
Saldo al 31 dicembre 2020 299 - 1.210 2.191 99 6 15 3.820
di cui Patrimonio BancoPosta - - 1.210 2.182 ರಿ8 1 - 3.491
Incremento/(Decremento) di fair value nell'esercizio (980) (178) (1.158)
Effetto fiscale sulla variazione di fair value 287 51 338
Trasferimenti a Conto economico (420) (7) (427)
Effetto fiscale sui trasferimenti a Conto economico 120 2 122
Incremento/(Decremento) per perdite attese (6) (6)
Proventi/(Oneri) imputati direttamente a Patrimonio netto (aga) (132) (1.131)
Apporto da fusione - (10) (10)
Strumenti di capitale - obbligazioni ibride perpetue 800 - 800
Piani di incentivazione 7
Saldo al 31 dicembre 2021 299 800 1.210 1.192 (33) 13 5 3.486
di cui Patrimonio BancoPosta 350 1.210 1.156 (36) 2.681
  • la Riserva fair value accoglie le variazioni di valore delle Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo. Nel corso dell'esercizio 2021 le variazioni negative del fair value complessivamente intervenute per 980 milioni di euro si riferiscono:
    • per 999 milioni di euro alla variazione negativa netta delle attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo del Patrimonio BancoPosta;
    • per 27 milioni di euro alla variazione positiva netta delle attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo del patrimonio non destinato;
    • per 8 milioni di euro alla variazione negativa netta dei crediti d'imposta Legge n. 77/2020 valutati al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo.
  • la Riserva di cash flow hedge rappresenta le variazioni di fair value della parte "efficace" degli strumenti derivati di copertura di flussi di cassa previsti per il futuro. Nel corso dell'esercizio 2021 le variazioni negative di fair value per complessivi 178 milioni di euro si riferiscono alla variazione negativa netta del valore degli strumenti finanziari derivati del Patrimonio BancoPosta;
  • la Riserva Piani di Incentivazione accoglie la stima delle valutazioni dell'esercizio relative ai piani di incentivazione a lungo termine "ILT Performance Share" e ai piani di incentivazione a breve termine MBO, effettuate sulla base di quanto previsto dal principio contabile IFRS 2;

la Riserva per strumenti di capitale-obbligazioni ibride perpetue accoglie l'emissione del prestito obbligazionario ibrido perpetuo. In particolare, con data regolamento 24 giugno 2021, Poste Italiane ha collocato la sua prima emissione obbligazionaria perpetua subordinata ibrida con periodo di "non-call" di 8 anni per investitori istituzionali, del valore nominale complessivo di 800 milioni di euro con l'obiettivo di rafforzare la struttura patrimoniale del Gruppo, ed in particolare il Leverage Ratio (Basilea III) e il Tier 1 ratio di BancoPosta, nonché il Solvency II Ratio di Poste Vita, contribuendo a sostenere la crescita di lungo termine del Gruppo secondo le linee strategiche del Piano industriale "24 SI".

Le principali caratteristiche dell'emissione sono:

  • Le obbligazioni sono senza scadenza fissa e dovranno essere rimborsate solo in caso di scioglimento o liquidazione della Società, come specificato nei relativi termini e condizioni, salvo la facoltà di rimborso anticipato (call) nei casi previsti. In particolare, la call è prevista in ogni momento dalla First Call Date del 24 marzo 2029 al 24 giugno 2029 e, successivamente, ad ogni data di pagamento degli interessi.
  • La cedola fissa annuale è del 2,625% fino alla prima "Reset Date" fissata il 24 giugno 2029. A partire da tale data, l'interesse annuo è determinato in funzione del tasso Euro Mid Swap a 5 anni, più uno spread iniziale di 267,7 punti base, aumentato di ulteriori 25 punti base a partire dal 24 giugno 2034 e di ulteriori 75 punti base a partire dal 24 giugno 2049. Gli interessi sono pagabili a discrezione dell'emittente e in via cumulabile, a partire dal 24 giugno 2022. Il prezzo di emissione è stato fissato al 100%.

A seguito di tale emissione si è proceduto in data 30 giugno 2021 ad un apporto di mezzi patrimoniali a favore del Patrimonio Destinato BancoPosta, attraverso la concessione di un finanziamento subordinato perpetuo con periodo di non-call di 8 anni, per 350 milioni di euro, a termini e condizioni che ne consentano la computazione come capitale aggiuntivo di classe 1 ("Additional Tier 1" o "AT1"), finalizzato a rafforzarne il Leverage Ratio.

Inoltre, si è proceduto in data 26 luglio 2021 alla ricapitalizzazione di Poste Vita attraverso la sottoscrizione di uno strumento di capitale, subordinato e non convertibile, con durata perpetua e con periodo di non-call di 10 anni, per 300 milioni di euro, a termini e condizioni che ne consentano la computazione nei fondi propri di base ("Restricted Tier 1" o "RT1"), finalizzato a rafforzarne il Solvency Ratio.

B3 - DISPONIBILITÀ E DISTRIBUIBILITÀ DELLE RISERVE

Si riporta di seguito l'evidenza della disponibilità e distribuibilità delle riserve di Poste Italiane SpA. I risultati portati a nuovo includono il risultato netto conseguito nell'esercizio 2021 di 797 milioni di euro.

Nel corso dell'esercizio, sono stati distribuiti dividendi per complessivi 662 milioni di euro, sulla base delle seguenti delibere:

  • in data 28 maggio 2021 l'Assemblea degli Azionisti ha deliberato la distribuzione di dividendi per 421 milioni di euro (dividendo unitario pari a euro 0,324) avvenuta in data 23 giugno 2021, quale saldo per l'esercizio 2020, tenuto conto dell'acconto di 211 milioni di euro (dividendo unitario pari a euro 0,162) già pagato nel mese di novembre 2020;
  • in data 10 novembre 2021, il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane, in linea con la dividend policy di Gruppo, ha deliberato di anticipare, a titolo di acconto, parte del dividendo ordinario previsto per l'esercizio 2021. L'acconto pari a 241 milioni di euro è stato distribuito in data 24 novembre 2021 (dividendo unitario pari a euro 0,185 euro).
31.12.2021 Possibilità di
utilizzazione
Capitale sociale 1.306
Azioni proprie (40)
Riserve
- riserva legale 299
riserva legale 261 в
riserva legale 38 A B D
- riserva per il Patrimonio BancoPosta 1.210
- riserva strumenti di capitale - obbligazioni ibride perpetue 800 - -
- riserva fair value 1.192 - -
- riserva cash flow hedge (33) i
- riserva piani di incentivazione 13 - -
- riserva avanzo da fusione 5 ABD
Risultati portati a nuovo 2.282
risultati portati a nuovo 75 - -
risultati portati a nuovo Patrimonio BancoPosta 1.377 C
risultati portati a nuovo 985 A B D
utili/(perdite) non realizzati su strumenti finanziari valutati al FVTPL al netto dell'effetto fiscale 25 в с
utili/(perdite) attuariali al netto dell'effetto fiscale (180)
Totale 7.034
di cui quota distribuibile 1.028

B4 - FONDI PER RISCHI E ONERI (1.169 milioni di euro)

La movimentazione è la seguente:

MOVIIIIemazione Tonyi per 113611 6 Ohion neil Estatoizio 2021
(milloni ui Guro)
Descrizione Saldo al
01.01.21
Accant.ti Oneri
finanziari
Assorbim. a Conto
economico
Utilizzi Variaz, da
operaz.ni
straordinarie
Saldo al
31.12.21
Fondo rischi operativi 131 25 (8) (14) 134
Fondo vertenze con terzi 237 ಲ್ಲೊ - (16) (25) 265
Fondo vertenze con il personale 50 L (1) (10) 43
Fondo oneri del personale 227 112 - (44) (176) 1 120
Fondo di incentivazione agli esodi 574 193 - (252) 515
Fondo oneri fiscali 3 3
Altri fondi per rischi e oneri 87 16 (1) (13) 80
Totale 1.309 419 (70) (490) 1 1.169
di cui Patrimonio BancoPosta 213 62 (13) (33) 229
Analisi complessiva fondi per rischi e oneri:
- quota non corrente 578 628
- quota corrente 731 541
1.309 1.169

Nel dettaglio:

  • Il Fondo rischi operativi, relativo a passività derivanti dall'operatività condotta in ambito BancoPosta, riflette principalmente rischi legati alla distribuzione di prodotti del risparmio postale emessi in anni passati, rischi stimati per oneri e spese da sostenersi in esito a pignoramenti subiti dal BancoPosta in prevalenza in qualità di terzo pignorato, rettifiche e conguagli di proventi di esercizi precedenti e frodi. Gli accantonamenti netti dell'esercizio, di complessivi 17 milioni di euro, riflettono principalmente la revisione delle stime dei rischi legati alla distribuzione di prodotti del risparmio postale e delle rettifiche e conguagli di proventi di esercizi precedenti.
  • Il Fondo vertenze con terzi è costituito a copertura delle prevedibili passività, relative a contenziosi di varia natura con fornitori e terzi, giudiziali ed extragiudiziali, alle relative spese legali, nonché a sanzioni amministrative, penali e indennizzi nei confronti della clientela. Le variazioni intervenute nell'esercizio si riferiscono all'aggiornamento delle passività stimate e ad utilizzi per passività definite.
  • Il Fondo vertenze con il personale è costituito a fronte delle passività che potrebbero emergere in esito a contenziosi e vertenze di lavoro promossi a vario titolo. Le variazioni intervenute nell'esercizio si riferiscono all'aggiornamento delle passività stimate e delle relative spese legali, tenuto conto dei livelli complessivi di soccombenza consuntivati in esito ai giudizi.
  • Il Fondo oneri del personale è costituito a copertura di prevedibili passività afferenti il costo del lavoro, certe o probabili nel loro futuro manifestarsi ma suscettibili di variazioni di stima nella relativa quantificazione. Si incrementa nell'esercizio per il valore stimato di nuove passività (112 milioni di euro) e si decrementa per il venir meno di passività identificate in passato (44 milioni di euro) e per passività definite (176 milioni di euro).
  • Il Fondo di incentivazione agli esodi riflette la stima delle passività che la Società si è impegnata irrevocabilmente a sostenere per trattamenti di incentivazione all'esodo su base volontaria, secondo le prassi gestionali in atto con le Rappresentanze Sindacali per un definito numero di dipendenti che risolveranno il loro rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2023. Il Fondo accantonato al 31 dicembre 2020 è stato utilizzato per 252 milioni di euro.
  • Il Fondo oneri fiscali è stanziato per fronteggiare stimate passività in materia tributaria.

Gli Altri fondi per rischi e oneri fronteggiano probabili passività di varia natura, tra le quali rischi stimati che specifiche azioni legali da intraprendersi per lo svincolo di taluni pignoramenti subiti dalla Società risultino insufficienti al recupero delle somme, la rivendicazione di fitti pregressi su beni utilizzati a titolo gratuito dalla Società, il riconoscimento di interessi passivi maturati a favore di taluni fornitori e frodi.

B5 - TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO (896 milioni di euro)

La movimentazione del TFR è la seguente:

La componente finanziaria dell'accantonamento è iscritta negli oneri finanziari. Il costo relativo alle prestazioni correnti, il cui ammontare dall'esercizio 2007 è corrisposto a fondi pensionistici o enti previdenziali terzi e che non concorre più al TFR gestito dalla Società, è rilevato nel costo del lavoro. Gli utilizzi netti del TFR sono rappresentati da erogazioni eseguite per 122 milioni di euro, dal prelievo dell'imposta sostitutiva per 6 milioni di euro e da trasferimenti da alcune società del Gruppo per 8 milioni di euro, di cui 7 milioni di euro a seguito di talune operazioni societarie intervenute nell'esercizio, descritte nelle note 3.1 – Principali operazioni societarie.

Le principali assunzioni attuariali applicate nel calcolo del TFR sono le seguenti:

31.12.2021 31.12.2020
Tasso di attualizzazione 0.44% 0.30%
Tasso di inflazione 1.75% 1.50%
Tasso annuo incremento TFR 2,813% 2,625%
31.12.2021
Mortalità ISTAT 2018
Tasso di Inabilità Tavole INPS distinte per età e sesso
Tavola specifica con tassi differenziati per anzianità di servizio.
Tasso di Turnover del personale All'anzianità di servizio media dei partecipanti corrisponde un tasso
annuo dello 0.11%
Tasso di anticipazione 1.25% per anzianità di servizio di almeno 8 anni
Pensionamento Raggiungimento requisiti Assicurazione Generale Obbligatoria

Gli utili e le perdite attuariali sono stati generati dalle variazioni relative ai seguenti fattori:

tab. B5.3 - (Utili)/perdite attuariali (milioni di euro)
31.12.2021
Variazione ipotesi demografiche
Variazione ipotesi finanziarie
Altre variazioni legate all'esperienza 3
Totale 4

Di seguito si fornisce l'analisi di sensitività del TFR rispetto alla variazione delle principali ipotesi attuariali:

tab. B5.4 - Analisi di sensitività (milioni di euro)
TFR al 31.12.2021
Tasso di inflazione +0,25% 908
Tasso di inflazione -0,25% 884
Tasso di attualizzazione +0,25% 877
Tasso di attualizzazione -0,25% 916
Tasso di turnover +0,25% 894
Tasso di turnover -0,25% 898
31.12.2021
Service Cost previsto
Duration media del Piano a benefici definiti
Turnover medio dei dipendenti
9,20
0.11%

B6 - PASSIVITÀ FINANZIARIE (106.259 milioni di euro)

tab. B6 - Passività finanziarie (milioni di euro)
Saldo al 31.12.21 Saldo al 31.12.20
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Variazioni
Passività finanziarie al Costo ammortizzato
Strumenti finanziari derivati
9.527
5.421
91.266
45
100.793
5.466
10.033
8.146
80.978
128
91.011
8.274
9.782
(2.808)
Totale 14.948 91.311 106.259 18.179 81.106 99.285 6.974
di cui Patrimonio BancoPosta 12.369 89.375 101.744 15.426 79.520 94.946 6.798
di cui Patrimonio non destinato 2.579 1.936 4.515 2.753 1.586 4.339 176

PASSIVITÀ FINANZIARIE PATRIMONIO BANCOPOSTA

Passività finanziarie Patrimonio BancoPosta
Saldo al 31.12.21 Saldo al 31.12.20
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Variazioni
Passività finanziarie al costo ammortizzato 6.951 89.330 96.281 7.285 79.398 86.683 9.598
Debiti per conti correnti postali 77.483 77.483 66.462 66.462 11.021
Finanziamenti 6.951 6.309 13.260 7.285 7.063 14.348 (1.088)
Debiti vs. istituzioni finanziarie 6.951 6.309 13.260 7.285 7.063 14.348 (1.088)
MEF conto Tesoreria dello Stato 3.441 3.441 - 3.588 3.588 (147)
Altre passività finanziarie 2.097 2.097 2.285 2.285 (188)
Strumenti finanziari derivati(s) 5.418 45 5.463 8.141 122 8.263 (2.800)
Cash flow hedging 255 9 264 49 73 122 142
Fair value hedging 5.160 36 5.196 8.092 29 8.121 (2.925)
Fair value vs. conto economico 3 3 20 20 (17)
Totale 12.369 89.375 101.744 15.426 79.520 94.946 6.798

Debiti per conti correnti postali

Comprendono le competenze nette maturate al 31 dicembre 2021 regolate con la clientela nel mese di gennaio 2022. Il saldo esposto include debiti nei confronti di società del Gruppo Poste Italiane per complessivi 8.884 milioni di euro, di cui 8.284 milioni di euro rappresentati da conti correnti postali intrattenuti da PostePay SpA relativi principalmente al deposito della raccolta da carte prepagate e 544 milioni di euro rappresentati dai conti correnti postali intrattenuti da Poste Vita SpA. L'incremento della voce in commento rispetto al 31 dicembre 2020 è dovuto principalmente ai nuovi rapporti con clientela per la cessione dei crediti d'imposta ai sensi del Decreto Legge n.34/2020 (poi convertito con Legge n. 77 del 17 luglio 2020) e all'aumento delle giacenze della Pubblica Amministrazione a seguito della stipula di nuove convenzioni.

Finanziamenti

Debiti verso istituzioni finanziarie

Al 31 dicembre 2021 sono in essere debiti per 14.837 milioni di euro relativi a operazioni di pronti contro termine con primari operatori finanziari e Controparti Centrali per un nominale complessivo di titoli impegnati pari a 13.431 milioni di euro. Tali debiti si riferiscono per 7.098 milioni di euro a Long Term RePo e per 7.739 milioni di euro a operazioni ordinarie di finanziamento, finalizzati entrambi ad investimenti in titoli di Stato a reddito fisso e alla provvista per il versamento di depositi a fronte di operazioni di collateralizzazione. Al 31 dicembre 2021 operazioni di pronti contro termine per un nominale di 2.956 milioni di euro sono oggetto di copertura del rischio di tasso di interesse mediante operazioni di Fair Value Hedge.

Infine, le attività e passività finanziarie relative ad operazioni di pronti contro termine gestite attraverso la Controparte Centrale, che soddisfano i requisiti previsti dallo IAS 32, sono oggetto di compensazione. L'effetto della compensazione al 31 dicembre 2021, già incluso nell'esposizione a saldi netti, ammonta a complessivi 1.577 milioni di euro (363 milioni di euro al 31 dicembre 2020). Il fair value171 dei debiti in commento al 31 dicembre 2021 ammonta a 13.249 milioni di euro.

MEF conto Tesoreria dello Stato

tab. B6.1 - MEF conto Tesoreria dello Stato (milioni di euro)
Saldo al 31.12.21
Saldo al 31.12.20
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Variazioni
Saldo dei flussi finanziari per anticipazioni 1 3.488 3.488 1 3.602 3.602 (114)
Saldo dei flussi fin.ri gestione del Risparmio Postale - (220) (220) 1 (192) (192) (28)
Debiti per responsabilità connesse a rapine 155 155 1 159 159 (4)
Debiti per rischi operativi 18 18 19 19 (1)
Totale 3.441 3.441 3.588 3.588 (147)

Il Saldo dei flussi finanziari per anticipazioni accoglie il debito per anticipazioni erogate dal MEF necessarie a far fronte al fabbisogno di cassa del BancoPosta ed è così composto:

Saldo al 31.12.21 Saldo al 31.12.20
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Variazioni
Anticipazioni nette 3.488 3.488 3.602 3.602 (114)
Conti correnti postali del MEF e altri debiti 670 670 671 671 (1)
MEF - Gestione pensioni di Stato I (670) (670) - (671) (671)
Totale 1 3.488 3.488 1 3.602 3.602 (114)

Il Saldo dei flussi finanziari per la gestione del risparmio postale, positivo di 220 milioni di euro, è costituito dall'eccedenza dei rimborsi sui depositi avvenuti negli ultimi due giorni dell'esercizio e regolati nei primi giorni dell'esercizio

pag. 646 171 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 2.

successivo. Al 31 dicembre 2021, il saldo è rappresentato da un credito di 185 milioni di euro verso Cassa Depositi e Prestiti e da un credito di 35 milioni di euro verso il MEF per le emissioni di buoni postali fruttiferi di sua competenza.

I Debiti per responsabilità connesse a rapine subite dagli Uffici Postali di 155 milioni di euro rappresentano obbligazioni assunte nei confronti del MEF conto Tesoreria dello Stato a seguito di furti e sottrazioni. Tali obbligazioni derivano dai prelievi effettuati presso la Tesoreria dello Stato, necessari per reintegrare gli ammanchi di cassa dovuti a detti eventi criminosi in modo da garantire la continuità operativa degli Uffici Postali.

I Debiti per rischi operativi di 18 milioni di euro si riferiscono a quella parte di anticipazioni ottenute per operazioni della gestione BancoPosta per le quali sono successivamente emerse insussistenze dell'attivo certe o probabili.

Strumenti finanziari derivati

Le variazioni della voce, intervenute nell'esercizio 2021, sono commentate nella nota A6.

Altre passività finanziarie

tab. B6.2 - Altre passività finanziarie (milioni di euro)
Saldo al 31.12.21 Saldo al 31.12.20
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Variazioni
per trasferimento fondi naz. e intern.li - 938 938 917 917 21
per depositi in garanzia - 228 228 392 392 (164)
per assegni vidimati - 322 322 - 382 382 (60)
per altri importi da riconoscere a terzi 69 69 148 148 (79)
per assegni da accreditare sui libretti di risparmio - 141 141 - 135 135 6
per importi da accreditare alla clientela - 130 130 120 120 10
per altre partite in corso di lavorazione - 269 269 191 191 78
Totale 1 2.097 2.097 - 2.285 2.285 (188)

I debiti per Depositi in garanzia si riferiscono per 219 milioni di euro a somme ricevute da controparti con le quali sono in essere operazioni di repo passivi su titoli a reddito fisso (collateral previsti da appositi Global Master Repurchase Agreement) e per 9 milioni di euro a somme ricevute da controparti per operazioni di Interest rate swap (collateral previsti da appositi Credit Support Annex).

PASSIVITÀ FINANZIARIE PATRIMONIO NON DESTINATO

Passività finanziarie Patrimonio non destinato (milioni di euro)
Saldo al 31.12.21 Saldo al 31.12.20
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Variazioni
Passività finanziarie al costo ammortizzato 2.576 1.936 4.512 2.748 1.580 4.328 184
Finanziamenti 1.770 551 2.321 1.869 664 2.533 (212)
Obbligazioni 1.047 - 1.047 1.046 1.046
Debiti verso istituzioni finanziarie 723 551 1.274 823 664 1.487 (213)
Debiti per leasing 802 187 989 878 187 1.065 (76)
Passività finanziarie vs imprese controllate 1.195 1.195 729 729 466
Altre passività finanziarie 4 3 7 1
Strumenti finanziari derivati(1) 3 - 3 5 6 11 (8)
Fair value hedging - 6 6 (6)
Cash flow hedging 3 - 5 5 (2)
T-6-1- 0 C70 1 090 A CAC 0 700 A COC 1 990 470

Finanziamenti

pag. 647 I finanziamenti non sono assistiti da garanzie reali e non sono in essere financial covenants che obbligano la società al rispetto di determinati ratios economici e finanziari. Per i finanziamenti BEI è previsto il mantenimento di un livello minimo

di rating pari a BBB- (o equivalente) da parte delle due agenzie di rating di Poste Italiane, salvo la facoltà della banca di richiedere garanzie o un aumento del margine, o in caso di mancato accordo il rimborso anticipato immediato del prestito. Sono invece in essere clausole standard di negative pledge172 .

Obbligazioni

La voce Obbligazioni si riferisce a due prestiti emessi da Poste Italiane SpA nell'ambito del Programma Euro Medium Term Notes (EMTN) di 2 miliardi di euro promosso dalla Società nel corso dell'esercizio 2013 presso la Borsa del Lussemburgo. In particolare:

  • un prestito senior unsecured del valore nominale complessivo di 1 miliardo di euro emesso il 10 dicembre 2020 in due trance, collocato in forma pubblica a investitori istituzionali. La prima trance di 500 milioni di euro ha scadenza 10 dicembre 2024, prezzo di emissione sopra la pari di 100,10, con cedola fissa annuale dello 0,00% e rendimento effettivo a scadenza di -0,025%; la seconda trance di 500 milioni di euro ha scadenza 10 dicembre 2028, prezzo di emissione sotto la pari di 99,758, con cedola fissa annuale dello 0,50% e rendimento effettivo a scadenza di 0,531%. Il fair value173 del prestito al 31 dicembre 2021 è di 998 milioni di euro.
  • un prestito del valore nominale di 50 milioni di euro, collocato in forma privata ed emesso alla pari in data 25 ottobre 2013. La durata del prestito è decennale, con pagamento di cedole annuali a tasso fisso del 3,5% per i primi due anni e, quindi, a tasso variabile (tasso EUR Constant Maturity Swap maggiorato dello 0,955%, con cap al 6% e floor allo 0%). L'esposizione del prestito al rischio di oscillazione dei relativi flussi finanziari è stata oggetto di copertura con le modalità descritte nella nota A6 – Attività finanziarie. Il fair value174 del prestito al 31 dicembre 2021 è di 51 milioni di euro.

Debiti verso istituzioni finanziarie

tab. B6.3 - Debiti verso istituzioni finanziarie (milioni di euro)
Saldo al 31.12.21 Saldo al 31.12.20
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Variazioni
Pronti contro termine - 412 412 (412)
Finanziamenti 550 550 250 250 500 50
Fin.to BEI TF scad. 12/03/2026 173 - 173 173 - 173
Fin.to BEI TF scad. 16/10/2026 400 - 400 400 - 400 -
Fin.to BEI TF scad. 19/05/2028 150 1 150 150
Altri debiti e ratei di interesse 2 2 (1)
Totale 723 551 1.274 823 664 1.487 (213)

TF: Finanziamento a tasso fisso

Nel corso dell'esercizio 2021, sono giunti a scadenza i debiti relativi a operazioni di pronti contro termine in essere al 31 dicembre 2020.

Inoltre, nel corso dell'esercizio la Società ha utilizzato linee di credito uncommited per finanziamenti a breve termine per complessivi 550 milioni di euro e rimborsato anticipatamente un finanziamento a medio termine di 250 milioni di euro. In data 26 gennaio 2021 è stato stipulato un nuovo finanziamento di 150 milioni di euro con la BEI, il prestito erogato in data 21 maggio 2021, prevede interessi al tasso fisso dello 0,161% e scadenza 19 maggio 2028.

Al 31 dicembre 2021 il fair value175 dei tre finanziamenti BEI di complessivi 723 milioni di euro è di 740 milioni di euro.

172 Impegno assunto nei confronti dei creditori di non concedere ad altri finanziatori successivi di pari status, garanzie o altri vincoli sui beni, salvo offrire analoga tutela anche ai creditori.

173 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 1.

174 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 2.

175 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 2.

Il valore delle altre passività finanziarie nella tabella - Passività finanziarie Patrimonio non destinato approssima il relativo fair value.

Al 31 dicembre 2021 le linee di credito committed e uncommitted sono le seguenti:

(milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.21
Saldo al
31.12.20
Linee di credito committed
Finanziamenti a breve
1.750
1.750
1.750
1.750
Linee di credito uncommitted
Finanziamenti a breve
Scoperti di c/c
Crediti di firma
2.250
1.309
144
797
1.785
1.017
148
620
Totale 4.000 3.535
Utilizzi committed
Finanziamenti a breve
1
-
Utilizzi uncommitted
Finanziamenti a breve
Crediti di firma (*)
937
550
387
602
250
352
Totale 937 602

(*) Al 31 dicembre 2021 i crediti di firma sono utilizzati per 350 milioni di euro nell'interesse di Poste Italiane SpA e per 37 milioni di euro nell'interesse di società del Gruppo.

A fronte delle linee di credito disponibili non è stata costituita alcuna forma di garanzia reale.

Le linee di credito a revoca uncommitted risultano disponibili anche per l'operatività overnight del Patrimonio BancoPosta.

Inoltre, a decorrere dal 26 giugno 2020 il Patrimonio BancoPosta può accedere ad una linea di finanziamento committed a tre anni concessa da Cassa Depositi e Prestiti per operazioni in pronti contro termine fino ad un massimo di 4,25 miliardi di euro, non utilizzata al 31 dicembre 2021.

Infine, per l'operatività interbancaria intraday, il Patrimonio BancoPosta può accedere ad un'anticipazione infragiornaliera di Banca d'Italia e garantita da titoli di valore nominale pari a 1.491 milioni di euro, non utilizzata al 31 dicembre 2021.

Debiti per leasing

La passività finanziaria per leasing al 31 dicembre 2021 ammonta a 989 milioni di euro. Per maggiori dettagli sulla variazione della voce in oggetto si rimanda a quanto riportato nella nota A4 – Attività per diritti d'uso.

Strumenti finanziari derivati

Le variazioni della voce, intervenute nell'esercizio 2021, sono commentate nella nota A6 – Attività finanziarie.

Passività finanziarie verso imprese controllate

Riguardano rapporti di conto corrente di corrispondenza intrattenuti a tassi di mercato e sono dettagliati nella tabella che segue:

Descrizione Saldo al
31.12.21
Saldo al
31.12.20
Variazioni
Controllate dirette
BancoPosta Fondi SpA SGR 33 3 30
EGI SpA 14 2 12
Nexive Scarl 6 6
Poste Vita SpA 377 174 203
Postel SpA 7
PostePay SpA ୧୧୧ 550 116
SDA Express Courier SpA 50 50
sennder Italia Srl 15 15
Controllate indirette
Poste Assicura SpA 7 7
Poste Welfare Servizi Srl 19 19
Kipoint SpA 1
Totale 1.195 729 466

Variazioni delle passività derivanti da attività di finanziamento

Di seguito si riportano le informazioni richieste dallo IAS 7, a seguito delle modifiche apportate dal Regolamento UE n.1990/2017 del 6 novembre 2017.

tab. B6.5 - Variazioni delle passività derivanti da attività di finanziamento
Descrizione Saldo al
01.01.21
Flusso di cassa dal(per)
attività di finanziamento
Flussi non
monetari
Saldo al
31.12.21
Finanziamenti 2.533 (212) 2.321
Obbligazioni 1.046 1 1.047
Debiti verso istituzioni finanziarie 1.487 (212) (1) 1.274
Debiti per leasing 1.065 (210) 134 989
Passività finanziarie vs imprese controllate 729 460 6 1.195
Altre passività finanziarie 1 2 4 7
Totale 4.328 40 144 4.512

Posizione Finanziaria Netta

Di seguito, si riporta la posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2021:

Saldo al 31.12.21 Patrimonio non
destingto
Patrimonio
BancoPosts
Eligioni Poste Italiane SpA di cui parti
correlate
Passività finanziarie 4.630 101.916 (347) 106,259
Debiti per conti correnti postall 77,655 (172) 77.483 8,834
Obbiliq azioni 1.047 1.047
Debiti vs Islituzioni finanziarie 1,274 13.250 14,534 199
Debiti per leasing 8 939 47
MEF conto Tesoreria dello Stato 3,441 3,441 3.441
Strumenti finanziari derivati 97 5.453 5,436 143
Altre passività finanziarie 1,202 2.097 3.299 1,206
Passività finanziarie per rapporti Intergestori 175 (175)
Attività finanziarie (459) (89.923) 175 (20213)
Strumenti finanziari al costo ammigitazio (381) (51.216) (51.597) (16.50a)
Strumenti finanziari al FVOCI (12) (37.626) (37.701)
Strumenti finanziari al FV rillevato a Conto ecomonico (ଅନ୍ (25)
Strumenti finanziari derivati (ચે (273 (आने (31)
Attività finanziarie per rapporti Intergestori (175) 175
Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 (445) (e.ous) (6.455)
Indebitamento netto / (avanzo finanziario netto) 3.783 5.979 (172) 9,590
Cassa e depositi BancoPosta (7.653) (7.653)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (2.023) (2.014) 172 (3.870) (1.33))
Posizionefinanziaria netta 1.755 (3.694) (1.938)
1 VõIZIVITV III (alleidina IIVIIId di VT U100111010 LV20 (mintani di Guro)
Saldo al 31.12.20 Patrimonio non
destinato
Patrimonio
BancoPosta
Elisioni Poste Italiane SpA di cui parti
correlate
Passività finanziarie 5.237 95.086 (1.038) 99.285
Debiti per conti correnti postali 66.602 (140) 66.462 7.641
Obbligazioni 1.046 1.046
Debiti vs istituzioni finanziarie 1.487 14.348 15.835
Debiti per leasing 1.065 1.065 38
MEF conto Tesoreria dello Stato 3.588 3.588 3.588
Strumenti finanziari derivati 11 8.263 8.274 234
Altre passività finanziarie 730 2.285 3.015 1.536
Passività finanziarie per rapporti intergestori 898 (898)
Attività finanziarie (872) (92.351) 898 (92.325)
Strumenti finanziari al costo ammortizzato (424) (48.664) (49.088) (11.361)
Strumenti finanziari al FVOCI (448) (42.638) (43.086)
Strumenti finanziari al FV rilevato a Conto ecomonico (73) (73)
Strumenti finanziari derivati (78) (78)
Attività finanziarie per rapporti intergestori (898) 898
Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 (35) (35)
Indebitamento netto / (avanzo finanziario netto) 4.330 2.735 (140) 6.925
Cassa e depositi BancoPosta (6.391) (6.391)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (2.159) (2.010) 140 (4.029) (1.992)
Posizione finanziaria netta 2.171 (5.666) (3.495)

Al 31 dicembre 2021 la Posizione finanziaria netta176 complessiva della Società, come sopra rappresentata è in avanzo di 1.939 milioni di euro, in diminuzione di 1.556 milioni di euro rispetto ai valori al 31 dicembre 2020 (in cui presentava un avanzo di 3.495 milioni di euro). La variazione risente principalmente della distribuzione di dividendi per complessivi 662 milioni di euro (di cui 241 milioni di euro relativi all'acconto del dividendo ordinario previsto per l'esercizio 2021), di nuovi investimenti per 708 milioni di euro e delle oscillazioni negative di valore e delle vendite effettuate nel periodo degli investimenti classificati nella categoria FVTOCI per circa 1,4 miliardo di euro, in parte compensata dall'utile del periodo di 797 milioni di euro e dal flusso monetario positivo di 794 milioni di euro, al netto dei costi di emissione. Inoltre, la variazione include anche gli effetti derivanti dalle acquisizioni societarie avvenute nell'esercizio 2021 per complessivi 93 milioni di

176 Nella Posizione finanziaria netta sono stati inclusi i Crediti d'imposta, il cui valore al 31 dicembre 2021 è pari a 6.456 milioni di euro. Tali crediti pur essendo rivenienti da attività di business e classificati a livello bilancistico tra le altre attività, al fine di migliorare la rappresentazione dell'indicatore in commento, sono stati assimilati ad un'attività finanziaria.

euro e la ricapitalizzazione, per complessivi 300 milioni di euro, della società Poste Vita SpA, attraverso la sottoscrizione di uno strumento di capitale, subordinato e non convertibile.

Al 31 dicembre 2021, l'indebitamento finanziario del Patrimonio non destinato calcolato secondo gli Orientamenti ESMA 32-382-1138, è il seguente:

Posizione finanziaria netta Patrimonio non destinato ESMA (milioni di euro)
Al 31 dicembre
2021
Al 31 dicembre
2020
A. Disponibilità liquide (2.028) (2.159)
B. Mezzi equivalenti a disponibilità liquide
C. Altre attività finanziarie correnti (52) (495)
D. Liquidità (A+B+C) (2.080) (2.654)
E. Debito finanziario corrente (inclusi gli strumenti di debito, ma esclusa la parte corrente del
debito finanziario non corrente)
1.935 1.585
F. Parte corrente dell'indebitamento non corrente
G. Indebitamento finanziario corrente (E + F) 1.936 1.586
H. Indebitamento finanziario corrente netto (G + D) (144) (1.068)
I. Debito finanziario non corrente (esclusi la parte corrente e gli strumenti di debito) 1.532 1.707
J. Strumenti di debito 1.047 1.046
K. Debiti commerciali e altri debiti non correnti 22 25
L. Indebitamento finanziario non corrente (l + J + K) 2 601 2.778
M. Totale Indebitamento finanziario (H + L) 2.457 1.710
Riconciliazione indebitamento finanziario ESMA (milioni di euro)
Al 31 dicembre Al 31 dicembre
2021 2020
M. Totale Indebitamento finanziario (H + L) 2.457 1.710
Attività finanziarie non correnti (407) (377)
K. Debiti commerciali e altri debiti non correnti (22) (25)
Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 (448) (35)
Posizione Finanziaria Netta Industriale 1.580 1.273
(Crediti)/Debiti finanziari per rapporti intergestori 175 898
Posizione Finanziaria Netta del Patrimonio non destinato al lordo dei rapporti intergestori 1.755 2.171

B7 - DEBITI COMMERCIALI (2.031 milioni di euro)

tab. B7 - Debiti commerciali (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.21
Saldo al
31.12.20
Variazioni
Debiti verso fornitori 963 924 39
Debiti verso imprese controllate e collegate 510 787 (277)
Passività derivanti da contratti 558 410 148
Totale 2.031 2.121 (90)
di cui Patrimonio BancoPosta 201 393 (192)

Debiti verso fornitori

Descrizione Saldo al
31.12.21
Saldo al
31.12.20
Variazioni
Fornitori Italia 788 777 11
Fornitori estero 18 13 5
Corrispondenti esteri (*) 157 134 23
Totale 963 924 39
di cui Patrimonio BancoPosta 12 10 2

(*) I debiti verso corrispondenti esteri si riferiscono ai compensi dovuti alle Amministrazioni Postali estere e ad aziende a fronte di servizi postali e telegrafici ricevuti.

Debiti verso imprese controllate e collegate

tab. B7.2 - Debiti verso imprese controllate e collegate (milioni di euro)
Denominazione Saldo al
31.12.21
Saldo al
31.12.20
Variazioni
Controllate dirette
BancoPosta Fondi SpA SGR বাঁ 4
CLP ScpA 98 97
Consorzio PosteMotori 1 (1)
Consorzio per i Servizi di Telefonia Mobile ScpA 47 43
EGI SpA 1 13 (12)
Milkman Deliveries SpA 6 3 3
Nexive Network Srl 4 4
Poste Vita SpA 2 1 1
Postel SpA 22 23 (1)
PostePay SpA 150 377 (227)
SDA Express Courier SpA 171 224 (53)
Controllate indirette
Address Software Srl 1 1
Kipoint SpA 2 1
Poste Welfare Servizi Srl 2 2
Totale 510 787 (277)
di cui Patrimonio BancoPosta 120 354 (234)

Fra le posizioni debitorie di natura commerciale si segnalano:

  • PostePay SpA: principalmente per i servizi di incasso e pagamento rientranti nel contratto di service (117 milioni di euro) e per i servizi di Acquiring (33 milioni di euro);
  • SDA Express Courier SpA: principalmente per il servizio di ritiro, smistamento e consegna dei prodotti della gamma espresso nazionale ed internazionale.

Passività derivanti da contratto

tab. B7.3 - Passività derivanti da contratto
---------------------------------------------- -- -- -- --
Descrizione Saldo al
01.01.21
Incrementi /
(Decrementi)
Variazione per
rettifica di ricavo
nel periodo
Saldo al
31.12.21
Anticipi da clienti 381 109 - 490
Passività per commissioni da retrocedere 24 (24) 68 68
Passività per sconti su volumi 2 (2) - -
Risconti passivi di natura commerciale 3 (3) - -
Totale 410 80 68 558
di cui Patrimonio BancoPosta 29 (29) 68 68

Anticipi da clienti

Riguardano principalmente somme ricevute dalla clientela a fronte di servizi da eseguire elencati qui di seguito:

tab. B7.3.1 - Anticipi da clienti (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.21
Saldo al
31.12.20
Variazioni
Anticipi da corrispondenti esteri
Anticipi per Editoria da PCM
Affrancatura meccanica
Spedizioni senza affrancatura
Spedizioni in abbonamento postale
Altri servizi
[tab.A8.1] 329
84
42
12
4
19
276
24
40
17
6
18
53
60
2
(5
(2)
Totale 490 381 109
di cui Patrimonio BancoPosta 1 -

Le passività per commissioni da retrocedere rappresentano la stima delle passività connesse alla restituzione di commissioni su prodotti di finanziamento collocati in data successiva al 1° gennaio 2018, previste contrattualmente in caso di estinzione anticipata del prestito da parte del cliente.

B8 - ALTRE PASSIVITÀ (3.009 milioni di euro)

tab. B8 - Altre passività (milioni di euro)
Saldo al 31.12.21 Saldo al 31.12.20
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
Totale
correnti
Variazioni
Debiti verso il personale 15 696 711 17 678 695 16
Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale 26 414 440 26 427 453 (13)
Altri debiti tributari 1.614 137 1.751 1.474 177 1.651 100
Altri debiti verso imprese controllate 2 32 34 140 140 (106)
Debiti diversi 15 51 66 11 31 42 24
Ratei e risconti passivi 5 2 2 9 (2)
Totale 1.677 1.332 3.009 1.535 1.455 2.990 19
di cui Patrimonio BancoPosta 1.615 61 1.676 1.476 80 1.556 120

Debiti verso il personale

Riguardano principalmente le competenze maturate e non ancora pagate al 31 dicembre 2021. Il loro dettaglio è il seguente:

Saldo al 31.12.21 Saldo al 31.12.20
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Variazioni
per 14^ mensilità 185 195 202 202 (7)
per incentivi 15 401 416 17 377 394 22
per permessi e ferie maturate e non godute 39 39 43 43 (4)
per altre partite del personale 61 61 56 56 5
Totale 15 696 711 17 678 695 16
di cui Patrimonio BancoPosta 5 6 বা 5

Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale

tab. B8.2 - Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale (milioni di euro)
Saldo al 31.12.21 Saldo al 31.12.20
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Variazioni
Debiti verso INPS 313 317 1 324 325 (8)
Debiti verso fondi pensione - 84 84 85 85 (1)
Debiti verso fondi sanitari 5 5 5 5
Debiti verso INAIL 22 3 25 25 3 28 (3)
Debiti verso altri Istituti - 9 9 - 10 10 (1)
Totale 26 414 440 26 427 453 (13)
di cui Patrimonio BancoPosta - 3 3 3 3

Altri debiti tributari

Saldo al 31.12.21 Saldo al 31.12.20
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Variazioni
Ritenute sui redditi di lavoro dipendente e autonomo 90 90 91 91 (1)
Ritenute su c/c postali 8 8 10 10 (2)
Debito per imposta di bollo 1.614 1 1.614 1.474 52 1.526 88
Debiti tributari diversi - 39 39 24 24 15
Totale 1.614 137 1.751 1.474 177 1.651 100
di cui Patrimonio BancoPosta 1.614 24 1.638 1.474 68 1.542 વેદ

Il Debito per imposta di bollo si riferisce a quanto maturato al 31 dicembre 2021 sui buoni fruttiferi postali in circolazione ai sensi della normativa richiamata nella nota A9 – Altri crediti e attività.

Altri debiti verso imprese controllate

tab. B8.4 - Altri debiti verso imprese controllate (milioni di euro)
Saldo al 31.12.21 Saldo al 31.12.20
Denominazione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Variazioni
Controllate dirette
EGI SpA 1 (1)
Nexive Network Srl 2 12 14 14
Nexive Scarl 1 1
Poste Vita SpA 10 10 - 135 135 (125)
Postel SpA
PostePay SpA 4 4 4
SDA Express Courier SpA 1
Controllate indirette
Poste Assicura SpA 3 3 3 3
Totale 2 32 34 1 140 140 (106)
di cui Patrimonio BancoPosta

Sono costituiti dal debito che Poste Italiane SpA, in qualità di consolidante fiscale (nota 2.3 – Principi contabili adottati), ha verso le controllate per aver acquisito dalle stesse crediti per acconti versati, per ritenute subite e per imposte pagate all'estero, al netto dell'IRES dovuta dalle controllate alla Controllante, nonché il beneficio connesso alla perdita fiscale apportata nel corso dell'esercizio 2021 dalla controllata Nexive Network Srl.

Debiti diversi

Il saldo dei Debiti diversi è così composto:

tab. B8.5 = Debiti diversi (milioni di euro)
Saldo al 31.12.21 Saldo al 31.12.20
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Variazioni
Debiti diversi della gestione BancoPosta - 29 29 - 6 6 23
Depositi cauzionali 15 - 15 11 11
Altri debiti 22 22 25 25 (3)
Totale 15 51 66 11 31 42 24
di cui Patrimonio BancoPosta - 29 29 6 6 23

5.4 NOTE AL CONTO ECONOMICO

C1 - RICAVI E PROVENTI (8.488 milioni di euro)

tab. C1 - Ricavi e proventi (milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2022
Esercizio
2020
Variazioni
Ricavi per Servizi Postali 3.057 2.846 211
di cui Ricavi provenienti da contratti con i clienti 3.057 2.846 211
rilevati in un determinato momento 398 221 177
rilevati nel corso del tempo 2.659 2.625 34
Ricavi per Servizi BancoPosta 5.123 5.177 (54)
di cui Ricavi provenienti da contratti con i clienti 3.597 3.584 13
rilevati in un determinato momento 282 315 (33)
rilevati nel corso del tempo 3.315 3.269 46
Altri ricavi della vendita di beni e servizi 308 203 105
di cui Ricavi provenienti da contratti con i clienti 308 203 105
rilevati in un determinato momento
rilevati nel corso del tempo 307 202 105
Totale 8.488 8.226 262

I ricavi provenienti da contratti con i clienti sono così ripartiti:

  • i Ricavi da Servizi Postali sono riferiti a prestazioni fornite alla clientela mediante i canali di vendita retail e business; i ricavi conseguiti mediante il canale retail sono rilevati at point in time in ragione del numero di transazioni accettate presso i canali di vendita (Uffici Postali, call center e web) e valorizzati sulla base delle tariffe applicate; i ricavi conseguiti mediante il canale business sono generalmente disciplinati da contratti di durata annuale o pluriennale e rilevati over time sulla base del metodo degli output determinato in ragione delle spedizioni richieste e accettate. Tali contratti prevedono componenti variabili di prezzo (principalmente sconti su volumi e penali commisurate al livello qualitativo del servizio reso) la cui stima, determinata sulla base del metodo del valore atteso, è rilevata a diretta diminuzione del ricavo.
  • i Ricavi per Servizi BancoPosta si riferiscono a:
    • ricavi per servizi di collocamento e intermediazione: sono rilevati over time e misurati sulla base dei volumi collocati valorizzati in ragione degli accordi commerciali con gli istituti finanziari. Con riferimento alla remunerazione per l'attività di raccolta del risparmio postale, l'accordo stipulato con Cassa Depositi e Prestiti prevede la corresponsione di un corrispettivo variabile al raggiungimento di determinati livelli di raccolta la cui quantificazione è annualmente determinata in ragione dei volumi di raccolta e dei rimborsi anticipati; taluni accordi commerciali, stipulati con primari partner finanziari per il collocamento di prodotti di finanziamento, prevedono la retrocessione di commissioni di collocamento nel caso di estinzione anticipata o surroga da parte della clientela;
    • ricavi per servizi di conto corrente e servizi correlati: sono rilevati over time, misurati sulla base del servizio reso (ivi inclusi servizi correlati, es. bonifici, deposito titoli ecc..) e valorizzati in ragione delle condizioni contrattuali offerte alla clientela;
    • ricavi per commissioni su bollettini di c/c postale: sono rilevati at point in time in ragione del numero di transazioni accettate allo sportello e valorizzate sulla base delle condizioni contrattuali di vendita;
    • ricavi non provenienti da contratti con clienti contabilizzati secondo il principio contabile internazionale IFRS 9 Strumenti finanziari.

Ricavi per Servizi postali

Descrizione Esercizio
2021
Esercizio
2020
Variazioni
Corrispondenza 1.693 1.604 89
Pacchi 1.041 919 122
Filatelia 8 1
Totale ricavi da mercato 2.742 2.530 212
Compensi per Servizio Universale 262 262 =
Integrazioni tariffarie all'Editoria 53 54 (1)
Totale ricavi 3.057 2.846 211

I Ricavi da mercato mostrano un incremento rispetto all'esercizio 2020, quest'ultimo fortemente impattato dall'emergenza sanitaria che ha coinvolto il nostro Paese e ha inciso significativamente sulla normale operatività.

I compensi per Servizio Universale riguardano il rimborso a carico del Ministero dell'Economia e delle Finanze dell'onere per lo svolgimento degli obblighi di Servizio Universale (OSU). L'ammontare del compenso annuale di 262 milioni di euro è definito nel Contratto di Programma 2020-2024, in vigore dal 1° gennaio 2020.

La voce Integrazioni tariffarie all'Editoria177 riguarda le somme a carico della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria – spettanti alla Società a titolo di rimborso delle riduzioni praticate agli editori e al settore no-profit all'atto dell'impostazione. Il compenso è stato determinato sulla base delle tariffe stabilite dal Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministero dell'Economia e Finanze del 21 ottobre 2010 e dal Decreto Legge n. 63 del 18 maggio 2012, come convertito dalla Legge n. 103 del 16 luglio 2012. Al riguardo, si rileva che per l'esercizio in commento, l'importo delle agevolazioni che la Società ha concesso trova copertura nel Bilancio dello Stato 2021.

177 La Legge n.8 del 28 febbraio 2020 ha disposto che i rimborsi delle agevolazioni tariffarie editoriali a Poste Italiane proseguano «per una durata pari a quella dell'affidamento del servizio postale universale» (ovvero fino ad aprile 2026). L'applicazione della norma è subordinata all'approvazione da parte della Commissione Europea.

Ricavi per Servizi BancoPosta

Descrizione Esercizio
2022
Esercizio
2020
Variazioni
Remun.ne attività di raccolta del risparmio postale 1.753 1.851 (98)
Proventi degli impieghi della raccolta su ccp e delle disponibilità libere 1.526 1.593 (67)
Intermediazione assicurativa 489 439 50
Ricavi dei servizi di c/c 437 432 5
Commissioni su bollettini di c/c postale 264 297 (33)
Collocamento prodotti di finanziamento 240 192 48
Collocamento prodotti e servizi di pagamento 213 180 33
Proventi dei servizi delegati 99 103 (4)
Collocamento fondi di investimento 73 57 16
Servizi di trasferimento fondi 14 16 (2)
Altri prodotti e servizi 15 17 (2)
Totale 5.123 5.177 (54)

I Ricavi per servizi finanziari mostrano una flessione rispetto all'esercizio 2020 di confronto, anch'esso interessato dall'emergenza sanitaria che ha coinvolto il nostro Paese a partire dal mese di marzo 2020 e che ha inciso significativamente sulla normale operatività. I decrementi maggiori si riferiscono ai proventi derivanti dall'attività di raccolta del risparmio postale, ai proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali e delle disponibilità libere e ai ricavi derivanti dalle commissioni su bollettini di c/c postale.

In particolare:

  • La remunerazione delle attività di raccolta del risparmio postale si riferisce al servizio di emissione e rimborso di Buoni Fruttiferi Postali e al servizio di versamento e prelevamento su Libretti Postali, svolti da Poste Italiane SpA per conto della Cassa Depositi e Prestiti ai sensi della Convenzione rinnovata il 23 dicembre 2021 per il periodo 2021- 2024, con decorrenza dal 1° gennaio 2021.
  • La voce Proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali e delle disponibilità libere è di seguito dettagliata:
tab. C1.2.1 - Proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali e delle disponibilità libere (milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2021
Esercizio
2020
Variazioni
Proventi degli impieghi in titoli 1.434 1.546 (112)
Interessi attivi su titoli al costo ammortizzato 670 649 21
Interessi attivi su titoli al FVTOCI 816 894 (78)
Interessi attivi (passivi) su asset swap di CFH su titoli al FVTOCI e CA 16 21 (5)
Interessi attivi (passivi) su asset swap di FVH su titoli al FVTOCI e CA (104) (୧୫) (46)
Interessi su operazioni di pronti contro termine 36 40 (4)
Proventi degli impieghi in crediti d'imposta 58 58
Interessi attivi su crediti d'imposta al CA 24 24
Interessi attivi su crediti d'imposta al FVTOCI 34 34
Proventi degli impieghi presso il MEF 28 43 (15)
Remunerazione della raccolta su c/c (depositi presso il MEF) 28 32 (4)
Differenziale derivati di stabilizzazione dei rendimenti 11 (11)
Altri proventi 6 6 2
Totale 1.526 1.593 (67)

Il decremento della voce in commento rispetto al precedente esercizio è dovuto alla riduzione dei rendimenti degli impieghi in titoli, in parte compensato dai nuovi proventi degli impieghi in crediti d'imposta.

I proventi degli impieghi in titoli riguardano gli interessi maturati sugli impieghi dei fondi provenienti dalla raccolta effettuata presso la clientela privata. L'ammontare dei proventi comprende gli effetti della copertura dal rischio di tasso descritta nella nota A6 – Attività finanziarie. Il decremento della voce in commento rispetto all'esercizio precedente è principalmente riconducibile alla riduzione degli interessi attivi dei titoli al FVTOCI a seguito della riduzione del portafoglio e agli effetti derivanti dall'incremento delle operazioni di copertura di fair value hedge.

I proventi degli impieghi in crediti d'imposta riguardano gli interessi maturati nell'esercizio sugli impieghi descritti nella nota A10 - Crediti d'imposta Legge n. 77/2020.

I proventi degli impieghi presso il MEF riguardano principalmente gli interessi maturati nell'esercizio sugli impieghi della raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione.

  • I ricavi per intermediazione assicurativa si riferiscono alle commissioni maturate nell'esercizio nei confronti delle controllate Poste Vita e Poste Assicura, per effetto delle attività di collocamento delle polizze.
  • I ricavi dei servizi di conto corrente accolgono principalmente le commissioni per spese di tenuta conto (227 milioni di euro), le commissioni per i servizi di incasso e per l'attività di rendicontazione svolti per la clientela (90 milioni di euro), le commissioni su carte di debito annuali (13 milioni di euro) e quelle relative alle transazioni (13 milioni di euro). A decorrere dal 1°ottobre 2021, le carte di debito sono state oggetto del ramo conferito alla società PostePay SpA.
  • I proventi da collocamento prodotti di finanziamento si riferiscono alle commissioni percepite per l'attività di collocamento di prestiti e mutui erogati da terzi.
  • I proventi da collocamento di prodotti e servizi di pagamento si riferiscono alle commissioni percepite per l'attività di collocamento e promozione di prodotti emessi dalla controllata PostePay SpA.
  • I proventi dei servizi delegati sono relativi, principalmente, al compenso spettante alla Società per il servizio di pagamento delle pensioni e dei bonifici domiciliati INPS (32 milioni di euro) e per i servizi svolti in base alla Convenzione con il MEF (61 milioni di euro).

Altri ricavi della vendita di beni e servizi

Tra le principali voci di ricavo si rilevano: proventi nei confronti della controllata PostePay SpA per l'effettuazione di operazioni inerenti la monetica e i pagamenti (104 milioni di euro); proventi nei confronti delle controllate PostePay SpA (37 milioni di euro), Poste Vita SpA (38 milioni di Euro) e SDA Express Courier SpA (16 milioni di Euro) per i servizi tecnologici a supporto delle attività di business e proventi dei servizi di call center (21 milioni di euro).

C2 - PROVENTI (523 milioni di euro) E ONERI (178 milioni di euro) DIVERSI DERIVANTI DA OPERATIVITÀ FINANZIARIA

tab. C2.1 - Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria (milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2021
Esercizio
2020
Variazioni
Proventi da strumenti di equity a fair value rilevato a Conto economico 8 8
Utili da valutazione 8 (3)
Utili realizzati 2 2
Dividendi da altre partecipazioni 1 1
Proventi da strumenti finanziari al FVTOCI 503 399 104
Utili realizzati 503 399 104
Proventi da strumenti finanziari al costo ammortizzato 11 102 (101)
Utili realizzati 1 102 (101)
Proventi da strumenti finanziari di fair value hedge 6
Utili da valutazione 6
Utili su cambi (2)
Utili da valutazione 2 2
Utili realizzati 2 6 (4)
Proventi diversi 1 1
Totale 523 516

I Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria, sostanzialmente in linea rispetto allo scorso esercizio, sono riferiti principalmente agli utili realizzati sugli strumenti finanziari al FVTOCI, parzialmente compensati da minori utili realizzati sul portafoglio al costo ammortizzato.

ab. C2.2 - Oneri dell'operatività finanziaria
Descrizione Esercizio
2021
Esercizio
2020
nteressi passivi 73 80
a favore della clientela 30 32
su depositi in garanzia 26 36
su operazioni di pronti contro termine 9 6
verso Controllante 9 6
Quota interessi passivi sulla liquidità propria (oneri finanziari) (1)
Oneri da strumenti finanziari al FVTOCI 2 97
Perdite da realizzo 2 97
Oneri da strumenti finanziari al costo ammortizzato 96 38
Perdite da realizzo 96 38
Oneri da strumenti finanziari di fair value hedge 3
Perdite da valutazione - 3
Oneri da strumenti di equity a fair value rilevato a Conto economico 6
Perdite da valutazione - 6
Oneri da strumenti finanziari di cash flow hedge 1
Perdite da valutazione 1
Oneri da strumenti finanziari a fair value rilevato a Conto economico 6 6
Perdite da valutazione 3 5
Perdite da realizzo 3 1
Perdite su cambi 5
Perdite da valutazione 5
otale 178 235

Gli Oneri derivanti da operatività finanziaria si decrementano rispetto all'esercizio 2020 principalmente per effetto delle minori perdite da realizzo da strumenti finanziari al FVTOCI in parte compensati da maggiori oneri per perdite da realizzo da strumenti finanziari al costo ammortizzato.

C3 - ALTRI RICAVI E PROVENTI (680 milioni di euro)

tab. C3 - Altri ricavi e proventi
(milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2021
Esercizio
2020
Variazioni
Dividendi da società controllate 613 156 457
Rimborsi spese contrattuali e altri recuperi 15 13 2
Canoni di locazione 12 12
Interessi attivi su crediti d'imposta al CA 11 11
Contributi pubblici ഴു 7 (4)
Plusvalenze da alienazione (1) 3 (2)
Rimborso spese personale c/o terzi 2
Effetti contabili positivi connessi all'appuramento dei Debiti diversi della gestione BancoPosta - 114 (114)
Effetti contabili negativi connessi all'appuramento dei Debiti diversi della gestione BancoPosta - (39) 39
Effetti contabili netti connessi all'appuramento dei Debiti diversi della gestione BancoPosta 75 (75)
Altri ricavi e proventi diversi 23 32 (ਰ)
Totale 680 299 381

(1) A fini di raccordo con il Rendiconto finanziario, per l'esercizio 2021 la voce in esame è esposta per un valore negativo di 2 milioni di euro, al netto di minusvalenze per 3 milioni di euro. Per l'esercizio 2020, la voce al netto di minusvalenze per 1 milione di euro è esposta per 2 milioni di euro.

Dividendi da società controllate

Denominazione Esercizio
2021
Esercizio
2020
Variazioni
Poste Vita SpA 429 429
PostePay SpA 126 140 (14)
SDA Express Courier SpA 36 36
BancoPosta Fondi SpA SGR 20 16
Postel SpA 2 2
Totale 613 156 457

C4 - COSTI PER BENI E SERVIZI (2.486 milioni di euro)

tab. C4 - Costi per beni e servizi (milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2022
Esercizio
2020
Variazioni
Costi per servizi 2.298 2.094 204
Godimento beni di terzi 82 82
Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 106 142 (36)
Totale 2.486 2.318 168

I Costi per beni e servizi si incrementano rispetto all'esercizio 2020 principalmente per maggiori costi variabili legati alla crescita dei business pacchi e ai servizi di telecomunicazione in parte compensati da minori costi per pubblicità. Il valore al 31 dicembre 2021 include inoltre per 74 milioni di euro, le spese sostenute per fronteggiare l'emergenza sanitaria (106 milioni di euro per l'esercizio 2020).

Costi per servizi

tab. C4.1 - Costi per servizi (millioni di euro)
Descrizione Esercizio
2021
Esercizio
2020
Variazioni
Trasporti di corrispondenza, pacchi e modulistica 1.036 847 189
Canoni outsourcing e oneri diversi per prestazioni esterne 463 447 16
Manutenzione ordinaria e assistenza tecnica 212 211 1
Spese per servizi del personale 113 111 2
Pulizia, smaltimento e vigilanza 97 101 (4)
Utenze energetiche e idriche 96 100 (4)
Servizio movimento fondi 71 79 (8)
Servizi di telecomunicazione e trasmissione dati 63 41 22
Scambio corrispondenza, telegrafia e telex 48 48
Pubblicità e propaganda 34 53 (19)
Servizi di stampa e imbustamento 25 23 2
Consulenze varie e assistenze legali 19 15 4
Premi di assicurazione 12 10 2
Provvigioni ai rivenditori e diverse 8 6 2
Oneri per custodia e gestione titoli 1 2 (1)
Totale 2 298 2 094 204

Godimento beni di terzi

Descrizione Esercizio
2021
Esercizio
2020
Variazioni
Noleggi apparecchiature e licenze software ଚିତ୍ର 63 3
Affitto immobili 8 8 -
Veicoli in full rent 2 2 1
Altri costi per godimento di beni di terzi 6 9 (3)
Totale 82 82 1

Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci

tab. C4.3 - Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci (milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2021
Esercizio
2020
Variazioni
Carburanti, lubrificanti e combustibili 45 41
Materiali di consumo e beni destinati alla vendita 33 103 (70)
Variazione rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo 10 (21) 31
Cancelleria e stampati 14 15 (1)
Stampa francobolli e carte valori 4 4
Totale 106 142 (36)

Il decremento rispetto all'esercizio 2020 è principalmente dovuto ai minori costi per materiali di consumo acquistati a seguito dell'emergenza sanitaria che ha reso necessario l'approvvigionamento di dispositivi di protezione individuale (quali mascherine, guanti, gel detergenti e disinfettanti) al fine di garantire il mantenimento dell'operatività sia presso gli Uffici Postali che presso le sedi di lavorazione e smistamento della posta.

C5 - COSTO DEL LAVORO (5.235 milioni di euro)

tab. C5 - Costo del lavoro (milioni di euro)
Descrizione Note Esercizio
2021
Esercizio
2020
Variazioni
Salari e stipendi 3.762 3.736 26
Oneri sociali 1.066 1.073 (7)
TFR: costo relativo alla previdenza complementare e INPS 224 231 (7)
Contratti di somministrazione/a progetto 11 20 (9)
Compensi e spese Amministratori 2 2
Pagamenti basati su azioni 11 5 6
Incentivi all'esodo 36 18 18
Accantonamenti netti per vertenze con il personale [tab. B4] 1 7 (7)
Accantonamento al fondo di incentivazione agli esodi (tab. B4] 194 414 (220)
Recuperi del personale per vertenze (4) (8)
Altri costi (recuperi di costo) del personale (67) (52) (15)
Totale 5.235 5.446 (211)

Il Costo del lavoro segna un decremento rispetto all'esercizio 2020, principalmente imputabile alla riduzione della componente straordinaria, solo in parte controbilanciata dalla crescita della componente ordinaria.

La variazione della componente ordinaria rispetto all'anno precedente deriva principalmente dai minori costi registrati nel 2020 durante l'emergenza sanitaria (ricorso al Fondo di Solidarietà, minori costi per incentivazione manageriale MBO e

commerciale della forza vendita e altre indennità varie quali ad esempio straordinari e notturni per la ridotta attività svolta durante il lockdown). L'effetto è in parte controbilanciato dalla riduzione del numero delle risorse impiegate nell'esercizio (circa 4.100 FTE in meno rispetto al 2020), nonostante l'ingresso delle risorse del Gruppo Nexive (circa 300 FTE medi annui), a seguito della riorganizzazione societaria avvenuta in data 1° ottobre 2021.

La riduzione della componente straordinaria è principalmente dovuta al minor accantonamento per incentivi all'esodo.

Le voci Accantonamenti netti per vertenze con il personale e Accantonamento al fondo di incentivazione agli esodi sono commentate nella nota B4 – Fondi per rischi e oneri.

Il numero medio e puntuale dei dipendenti è il seguente:

Numero medio Numero puntuale
Organico stabile Esercizio
2021
Esercizio
2020
Variazioni 31.12.21 31.12.20 Variazioni
Dirigenti 554 572 (18) 521 552 (31)
Quadri - A1 6.354 6.196 158 6.367 6.212 155
Quadri - A2 7.515 7.660 (145) 7.475 7.505 (30)
Livelli B, C, D 89.392 94.483 (5.091) 87.250 90.759 (3.509)
Livelli E. F 4.650 4.936 (286) 3.433 4.630 (1.197)
Tot. unità tempo indeterminato (*) 108.465 113.847 (5.382) 105.046 109.658 (4.612)

Inoltre, tenendo conto dei dipendenti con contratti di lavoro flessibile, il numero medio complessivo full time equivalent delle risorse impiegate nell'esercizio in commento è stato di 117.389 (nell'esercizio 2020: 121.530).

C6 - AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI (715 milioni di euro)

tab. C6 - Ammortamenti e svalutazioni (milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2021
Esercizio
2020
Variazioni
Ammortamenti e svalutazioni di Attività immateriali 340 258 82
Ammortamenti Attività per diritti d'uso 199 198
Svalutazioni / assorbimento svalutazioni / rettifiche diritto d'uso 3 2
Ammortamenti Immobili, impianti e macchinari 191 185 6
Svalutazioni /assorbimento svalut.ni / rettifiche Immobili, impianti e macchinari (19) (22) 3
Ammortamenti Investimenti immobiliari 1
Totale 715 622 93

L'incremento rispetto all'esercizio 2020 è principalmente riconducibile ai maggiori ammortamenti di attività immateriali derivanti da investimenti su applicativi software divenuti disponibili all'uso e da nuovi applicativi rivenienti dai rami d'azienda IT ceduti dalle società del Gruppo.

C7 - ALTRI COSTI E ONERI (209 milioni di euro)

tab. C7 - Altri costi e oneri (milioni di euro)
Descrizione Note Esercizio
2021
Esercizio
2020
Variazioni
Manifestazione di rischi operativi 17 39 (22)
Rapine subite [tab. B6.1.2] 2 6 (4)
Insussitenze dell'attivo BancoPosta al netto dei recuperi 1 1
Altre perdite operative del BancoPosta 14 32 (18)
Accantonamenti netti ai (assorbimenti netti dai) fondi rischi e oneri 85 (62) 147
per vertenze con terzi [tab. B4] 53 (5) 58
per rischi operativi (tab. B4] 17 (64) 81
per altri rischi e oneri (tab. B4] 15 7 8
Minusvalenze 3 1 2
Altre imposte e tasse 64 55 9
IMU 27 27
Altre imposte e tasse 37 28 9
Svalutazione partecipazioni I 1 (1)
Altri costi correnti 40 33 7
Totale 209 67 142

Gli Altri costi e oneri si incrementano rispetto all'esercizio di comparazione principalmente per effetto di maggiori accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri. In particolare, gli assorbimenti netti del fondo rischi operativi, rilevati nell'esercizio 2020, si riferivano principalmente alla revisione di stima di alcuni rischi legati alla distribuzione di prodotti del risparmio postale e alla conclusione delle iniziative volontarie di tutela intraprese per il fondo "Europa Immobiliare 1" e "Obelisco". Per maggiori dettagli si rimanda a quanto riportato nella nota B4 – Fondi per rischi e oneri.

C8 – RETTIFICHE / (RIPRESE) DI VALORE SU STRUMENTI DI DEBITO, CREDITI E ALTRE ATTIVITA' (14 milioni di euro)

tab. C8 - Rettifiche/(riprese) di valore su strumenti di debito, crediti e altre
attività
(milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2022
Esercizio
2020
Variazioni
Svalutazioni nette crediti commerciali e altre attività 24 40 (16)
Svalutazione/(riprese di valore) crediti verso clienti (19) 30 (49)
Svalutazione/(riprese di valore) crediti diversi 43 10 33
Svalutazioni nette strumenti di debito e crediti dell'operatività finanziaria (10) 15 (25)
Svalutazione/(riprese di valore) crediti dell'operatività finanziaria (1)
Svalutazione/(riprese di valore) strumenti di debito al FVTOCI (6) 7 (13)
Svalutazione/(riprese di valore) strumenti di debito al Costo ammortizzato (4) 7 (11)
Totale 14 55 (41)

pag. 665 Il decremento rispetto all'esercizio 2020 è principalmente riconducibile a riprese di valore su crediti commerciali verso clienti, in parte compensate da maggiori svalutazioni su crediti diversi rilevate per tener conto del probabile rischio connesso al mancato recupero di talune partite pregresse le cui attività ricognitive sono in corso di ultimazione. Al

decremento della voce concorrono inoltre le riprese di valore su strumenti di debito al FVTOCI e al Costo ammortizzato. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto riportato nella nota 6 – Analisi e presidio dei rischi.

C9 - PROVENTI (76 milioni di euro) E ONERI FINANZIARI (64 milioni di euro)

Proventi finanziari

Descrizione Esercizio
2021
Esercizio
2020
Variazioni
Proventi da società controllate e collegate 56 56
Interessi su finanziamenti 8 8
Dividendi da società collegate™ 8 8
Altri proventi finanziari 40 40
Proventi da strumenti finanziari al FVTOCI 11 5 (4)
Interessi su titoli a reddito fisso 3 16 (13)
Differenziali maturati su strumenti finanziari derivati di Fair Value Hedging (2) (11) 9
Proventi da strumenti finanziari a fair value rilevato a Conto economico 5 5
Utili da valutazione 3 3
Differenziali maturati su strumenti finanziari derivati FVTPL 2 2
Altri proventi finanziari 9 9
Proventi finanziari su crediti attualizzati(2) 3 3
Interessi di mora 24 18 6
Svalutazione crediti per interessi di mora (20) (18) (2)
Altri proventi 2 6 (4)
Utili su cambi(1) 5 12 (7)
Totale 76 82 (6)

(1) A fini di raccordo con il Rendiconto finanziario, nell'esercizio 2021 i proventi finanziari al netto degli utili su cambi e dei dividendi da società collegate ammontano a 63 milioni di euro (62 milioni di euro nell'esercizio 2020).

(2) I proventi finanziari su crediti attualizzati riguardano gli interessi sui crediti verso il personale e verso INPS per accordi CTD.

I Proventi finanziari si decrementano rispetto all'esercizio 2020 principalmente per effetto di minori utili realizzati per l'adeguamento, al cambio di fine esercizio, di partite in valuta estera e di minori proventi da strumenti finanziari al FVTOCI, giunti a scadenza nel mese di marzo 2021. Tale decremento è in parte compensato da maggiori proventi da strumenti finanziari il cui fair value è rilevato a conto economico, descritti nella nota A6 – Attività finanziarie.

Oneri finanziari

Descrizione Note Esercizio
2021
Esercizio
2020
Variazioni
Oneri sulle passività finanziarie 29 36 (7)
su debiti per leasing 21 23 (2)
su debiti verso istituzioni finanziarie 3 11 (8)
su prestiti obbligazionari 3 1 2
da strumenti finanziari derivati 2 1 1
Componente finanziaria dell'accantonamento a TFR [tab. B5] 9 8 1
Interessi passivi sulla liquidità propria [tab. C5] T 1
Svalutazione partecipazioni in società collegate(1) - 11 (11)
Altri oneri finanziari 18 12 6
Perdite su cambi«) 12 (5)
Totale 64 79 (15)

(1) Ai fini di raccordo con il Rendiconto finanziario, nell'esercizio 2021 gli oneri finanziari al netto delle perdite su cambi e delle svalutazioni delle partecipazioni in società collegate ammontano a 57 milioni di euro (56 milioni di euro nell'esercizio 2020).

Gli Oneri finanziari si decrementano rispetto all'esercizio 2020 principalmente per effetto di minori svalutazioni su partecipazioni in società collegate e di minori interessi su debiti verso istituzioni finanziarie, questi ultimi descritti nella nota B6 – Passività finanziarie.

C10 – RETTIFICHE / (RIPRESE) DI VALORE SU ATTIVITA' FINANZIARIE

Al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020 la voce presenta un saldo non significativo.

C11 - IMPOSTE SUL REDDITO (100 milioni di euro)

L'aliquota nominale dell'IRES è del 24%, mentre l'aliquota media teorica dell'IRAP è del 4,49%178. Il dettaglio delle imposte sul reddito è il seguente:

tab. C11 - Imposte sul reddito (milioni di euro)
Esercizio 2021 Esercizio 2020
Descrizione IRES IRAP Totale IRES IRAP Totale Variazioni
lmposte correnti 25 19 44 47 22 69 (25)
Imposte differite attive 49 8 57 (51) (12) (63) 120
Imposte differite passive 1 (1) (1) 1 3 ട് (4)
Totale 74 26 100 (4) 13 91

Le imposte sul reddito dell'esercizio comprendono l'effetto positivo di complessivi 25 milioni di euro, di cui 11 milioni relativi al beneficio fiscale connesso all'Aiuto alla Crescita Economica (ACE), riferito all'esercizio 2014, per il quale, nell'esercizio in commento, sono venute meno le incertezze connesse alla quantificazione e 14 milioni relativi ad un interpello riferibile all'imputazione fiscale di componenti di reddito derivanti dalla gestione delle giacenze su conti correnti postali.

Il tax rate effettivo dell'esercizio 2021 ammonta all'11,1% ed è così composto:

178 L'aliquota nominale dell'IRAP è del 3,90% per la generalità dei soggetti e del 4,20% per i soggetti che esercitano attività di imprese concessionarie diverse da quelle di costruzione e gestione di autostrade e trafori (+/–0,92% per effetto delle maggiorazioni e agevolazioni regionali e +0,15% per effetto di ulteriori maggiorazioni per le regioni i cui bilanci hanno evidenziato un disavanzo sanitario).

6 (11) Гирананиять та ападата отаптания о минарта отомата Птав
FEREE MALE BELL BE BELL BE T
Esercizio 2021 Esercizio 2020
Descrizione IRES Incidenza % IRES Incidenza %
Utile ante imposte 897 333
Imposta teorica 215 24,0% 80 24,0%
Effetto delle variazioni in aumento / (dim.ne) rispetto all'imposta ordinaria
Dividendi da partecipazioni (142) -15,82% (37) -11,25%
lmposte esercizi precedenti (16) -1,77% (3) -1,02%
Rettifiche di valore su partecipazioni 3 0,86%
Acc.ti netti a fondi rischi ed oneri e svalut.ne crediti 22 2,43% (10) -2,91%
Sopravvenienze passive indeducibili 7 0,76% 5 1,58%
lmposte indeducibili 3 0,33% 3 1,03%
Altre (4) -0,41% (11) -3,18%
Imposta effettiva (ante rilevazione Effetto fiscale Patent Box e ACE) 85 9,52% 30 9,10%
Effetto fiscale Patent Box e ACE esercizi precedenti (11) -1,29% (34) -10,35%
lmposta effettiva 74 8,23% (4) -1,25%
Esercizio 2021 Esercizio 2020
Descrizione IRAP Incidenza % IRAP Incidenza %
Utile ante imposte 897 333
Imposta teorica 40 4,49% 15 4,49%
Effetto delle variazioni in aumento / (dim.ne) rispetto all'imposta ordinaria
Dividendi da partecipazioni (28) -3,11% (7) -2,21%
Costo del personale indeducibile (3) -0,30% 12 3,52%
Acc.ti netti a fondi rischi ed oneri e svalut.ne crediti 20 2,18% 1 0,13%
Sopravvenienze passive indeducibili 0.14% 0,00%
Rettifiche/(riprese) di valore su attività finanziarie (1) -0,14% -0,03%
lmposte indeducibili 2 0.14% 0,00%
lmposte esercizi precedenti (3) -0,32% (4) -1,28%
Altre (2) -0,21% 0.09%
Imposta effettiva (ante rilevazione Effetto fiscale Patent Box) 26 2,87% 17 4,71%
Effetto fiscale Patent Box esercizi precedenti -0,01% (4) -1,04%
Imposta effettiva 26 2,85% 13 3,67%

Imposte correnti

tab. C 11.3 - Movimentazione crediti/(debiti) imposte correnti (milioni di euro)
Imposte correnti 2021
Descrizione IRES IRAP
Crediti/ Crediti/ Totale
(Debiti) (Debiti)
Saldo al 1º gennaio 137 1 138
Pagamenti 300 33 333
per acconti dell'esercizio corrente 298 28 326
per saldo esercizio precedente 1 5 6
per imposta sostitutiva 1 1
Accantonamenti a Conto Economico (25) (19) (44)
per imposte correnti (36) (19) (55)
per effetto fiscale Patent Box e ACE 11 11
Accantonamenti a Patrimonio Netto 7 1 8
Consolidato fiscale (355) - (355)
Apporto da fusione (1) - (1)
Altro® 26 26
Saldo al 31 dicembre 89 16 105
di cui:
Crediti per imposte correnti 90 16 106
Debiti per imposte correnti (1) - (1)

(*) La voce si riferisce a crediti per ritenute.

In base allo IAS 12 - Imposte sul reddito, dove applicabile, i crediti per IRES e IRAP versati sono compensati con i Debiti per imposte correnti trattandosi di diritti e obbligazioni verso una medesima autorità fiscale da parte di un unico soggetto passivo di imposta che ha diritto di compensazione e intende esercitarlo.

I crediti/(debiti) per imposte correnti al 31 dicembre 2021 comprendono:

  • un credito di complessivi 16 milioni di euro riferito a tutte le società partecipanti al consolidato fiscale determinato dagli acconti IRES e IRAP versati, dai crediti IRES rivenienti dal precedente esercizio al netto degli accantonamenti IRES e IRAP dell'esercizio 2021;
  • crediti per complessivi 37 milioni di euro, di cui 27 milioni di euro relativi all'adesione al regime del Patent Box per gli esercizi 2015-2019 e al beneficio fiscale riconosciuto alla Società connesso all'Aiuto alla Crescita Economica (ACE) per l'esercizio 2016 e 10 milioni di euro relativi al residuo credito per Patent Box trasferito dalla controllata Poste Vita SpA a Poste Italiane. Tali crediti, diverranno compensabili dopo la presentazione delle relative dichiarazioni dei redditi integrative;
  • crediti per complessivi 14 milioni di euro relativi ad un interpello riferibile all'imputazione fiscale di componenti di reddito derivanti dalla gestione delle giacenze su conti correnti postali;
  • il residuo credito per imposta sostitutiva di 22 milioni di euro relativo all'affrancamento effettuato dalla Società nel corso dell'esercizio 2018, ai sensi dell'art. 15 comma 10 ter del D.L. 29 novembre 2008 n. 185, dei maggiori valori, risultanti dalle Note al Bilancio consolidato al 31 dicembre 2017, dell'avviamento e delle altre attività immateriali relativi all'acquisizione della partecipazione nella società FSIA Investimenti Srl;

  • crediti per complessivi 9 milioni di euro iscritti a seguito delle risposte ricevute su due istanze di interpello presentate all'Agenzia delle Entrate sugli effetti fiscali derivanti dall'applicazione dei principi contabili IFRS 9 e 15. Tali crediti, diverranno compensabili dopo la presentazione delle relative dichiarazioni dei redditi integrative;
  • il residuo credito IRES di 4 milioni di euro da recuperare sulla mancata deduzione dell'IRAP derivante dalle istanze presentate ai sensi dell'art. 6 del D.L. 29 novembre 2008, n. 185 e dell'art. 2 del D.L. 6 dicembre 2011, n. 201, che hanno previsto una parziale deducibilità dell'IRAP ai fini IRES (al riguardo, si veda quanto riportato sui crediti per relativi interessi nella nota A9).

Imposte differite

Al 31 dicembre 2021, i crediti/(debiti) per Imposte differite sono di seguito dettagliati:

tab. C11.4 - Imposte differite
(milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.21
Saldo al
31.12.20
Variazioni
Imposte differite attive
lmposte differite passive
674
(674)
579
(982)
95
308
Totale 1 (403) 403
di cui Patrimonio BancoPosta
Imposte differite attive
lmposte differite passive
283
(670)
130
(979)
153
309

Di seguito vengono illustrati i movimenti dei debiti e crediti per imposte differite:

tab. C11.5 - Movimentazione dei (debiti) e crediti per imposte differite (milioni di euro)
Descrizione Note Esercizio
2021
Saldo al 1º gennaio (403)
Proventi/((Oneri) netti imputati a Conto Economico
Proventi/(Oneri) netti imputati a Patrimonio Netto
Operazioni straordinarie «
[tab. C11.8] (56)
456
3
Saldo al 31 dicembre

(*) La voce Operazioni straordinarie si riferisce al saldo delle imposte differite attive trasferite a Poste Italiane SpA a seguito dell'operazione di acquisizione e riorganizzazione del Gruppo Nexive, avvenuta in data 1° ottobre 2021.

I movimenti delle Imposte differite attive e passive ripartite in base ai principali fenomeni che le hanno generate sono indicati nelle tabelle che seguono:

tab. C11.6 - Movimentazione delle Imposte differite attive (milioni di euro)
Descrizione Invest.ti
Immob.ri
Attività e
passività
Fondi a
copertura
finanziarie perdite attese
Fondi per
rischi e
oneri
Attualiz-
Fondo TFR
Passività
zazione derivanti da
contratto
Altre Totale
Saldo al 1° gennaio 2021 18 75 87 306 36 14 43 579
Proventi/(Oneri) imputati a CE
Proventi/(Oneri) imputati a PN
Operazioni straordinarie
(1)
153
(4) (47) (4) (6)
2
(57
149
3
Saldo al 31 dicembre 2021 18 227 84 259 32 15 39 674

Descrizione Attività e
passività
finanziarie
Plusval.ze
rateizzate
Altre Totale
Saldo al 1° gennaio 2021 979 981
Oneri/(Proventi) imputati a CE
Oneri/(Proventi) imputati a PN
(1)
(307)
(1)
(307)
Saldo al 31 dicembre 2021 671 673

Al 31 dicembre 2021 le Imposte differite attive e passive riferite direttamente a voci incluse nel Patrimonio netto sono le seguenti:

tab. C11.8 - Imposte differite imputate a Patrimonio netto (milioni di euro)
Maggior/(Minor) Patrimonio netto
Descrizione Esercizio
2022
Esercizio
2020
Riserva fair value per attività finanziarie al FVTOCI
Riserva cash flow hedge per strumenti derivati di copertura
Utili / (Perdite) attuariali da TFR
407
53
(4)
(479)
Totale 456 472

6.5 PARTI CORRELATE

Rapporti patrimoniali e economici con entità correlate

Saldo al 31.12.2021
Denominazione Att.
finanziarie
BancoPosta
Attività
finanziarie
Cred. comm.li Altri crediti e
attività
Disponibilità
liquide e mezzi
equivalenti
Pass. finanziarie
BancoPosta
Passività finanz. Deb. comm.li Altre pass.
Controllate dirette
BancoPosta Fondi SpA SGR 23 2 6 33 4
CLP ScpA రు 1 08
Consorzio PosteMotori 13 18
Consorzio Servizi Telef. Mobile ScpA 47
EGI SpA 1 1 1 54 1
Poste Air Cargo Srl 7 1
PatentiViaPoste ScpA 2 12
Poste Vita SpA 251 237 44 549 377 2 10
Postel SpA ਦਰ 2 1 7 22 1
PostePay SpA 76 302 12 8.290 666 150 4
SDA Express Courier SpA 60 29 12 5 50 171 1
sennder Italia SpA 11 15
Milkman Deliveries SpA රි
Nexive Network Srl 25 1 1 4 14
Nexive Scarl రం රි 1
PSIA Srl 21
Controllate indirette
Address Software Srl 1
Kipoint SpA 1 1 2
Poste Assicura SpA 10 11 7 3
Poste Welfare Servizi Srl 2 1 19 2
Poste Insurance Broker 1
Sengi Express Limited LIM 23
Collegate
Gruppo Anima 1
ItaliaCamp Srl 1
Financit SpA 20
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 12.712 153 2 1.990 3.441 3 10 8
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 3.216 387 4
Gruppo Enel 23
Gruppo Eni 2 8
Gruppo Leonardo 1 15
Gruppo Monte dei Paschi di Siena 167 1 1 347
Gruppo Invitalia 20 1
Altre correlate esterne 13 3 1 64
F.do Svalutaz. crediti vs correlate (6) (21) (36)
Totale 16.165 374 1.280 79 1.991 12.683 1.241 548 106

Saldo al 31.12.2020
Denominazione Att. finanziarie
BancoPosta
Attività
finanziarie
Cred. comm.li Altri crediti e
attività
Disponibilità
liquide e mezzi
equivalenti
Pass, finanziarie
BancoPosta
Passività finanz. Deb. comm.li Altre pass.
Controllate dirette
BancoPosta Fondi SpA SGR 23 1 26 4 4
CLP ScpA 2 97
Consorzio PosteMotori 13 27 1
Consorzio Servizi Telef. Mobile ScpA - 1 - 43
EGI SpA 1 1 46 13
Poste Air Cargo Srl 11 2 -
PatentiViaPoste ScpA - 9 17
Poste Vita SpA 251 244 492 174 1 136
Postel SpA 16 40 1 2 - 23 1
PostePay SpA 72 - 459 26 7.049 550 377
SDA Express Courier SpA - 72 78 14 4 225 1
sennder Italia SpA 5
Milkman Deliveries SpA 3
Controllate indirette
Kipoint SpA 1 1
Poste Assicura SpA 19 18 2
Poste Welfare Servizi Srl 2 14
Poste Insurance Broker 1
Collegate
FSIA Investimenti Srl 21
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 7.340 143 3 1.991 3.588 3 4 8
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 3.302 432
Gruppo Enel 23
Gruppo Eni 2 8
Gruppo Leonardo 1 24
Gruppo Monte dei Paschi di Siena 248 3 1 1.018
Gruppo Invitalia 50 1
Altre correlate esterne 11 3 64
F.do Svalutaz. crediti vs correlate (6) (21) (40)
Totale 10.956 405 1.468 46 1.992 12.258 780 824 213

Al 31 dicembre 2021 i Fondi per rischi e oneri complessivamente stanziati a fronte di probabili passività da sostenersi verso entità correlate esterne alla Società e riferiti principalmente a rapporti di natura commerciale ammontano a 72 milioni di euro (71 milioni di euro al 31 dicembre 2020).

Esercizio 2021
Costi
Investimenti Spese correnti
Denominazione Ricavi e proventi Altri ricavi e
proventi
Proventi
finanziari
lmmob., imp. e
macchin.
Attività
immateriali
Costi per
beni e
servizi
Oneri
dell'operativià
finanziaria
Costo del
lavoro
oneri Rettifiche/ (riprese) di
Altri costi e valore su strumenti di
debito, credito e altre
attività
Oneri
finanziari
Controllate dirette
BancoPosta Fondi SpA SGR
CLP ScpA
78
ﻨﺎ 1
21 2 14
202
Consorzio PosteMotori
Consorzio Servizi Telef. Mobile ScpA
EGI SpA
43 23
2
1
Poste Air Cargo Srl
PatentiViaPoste ScpA
ﻠــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــ
25
Poste Vita SpA
Postel SpA
PostePay SpA
527
26
439
429
4
130
46 30
267
30 3
(1)
SDA Express Courier SpA
Milkman Deliveries SpA
20 39 777
18
(1)
Nexive Network Srl
Nexive Scarl
4 1 3
Controllate indirette
Kipoint SpA
Poste Assicura SpA
Poste Welfare Servizi Srl
Poste Insurance Broker
Sengi Express Limited LIM
56
లు
1
61
3
Collegate
Gruppo Anima
Financit SpA
2
16
1 8
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 439 1 1 రు (4) 1
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti
Gruppo Enel
Gruppo Eni
1.818
44
15
3 3
29
1
Gruppo Leonardo
Gruppo Monte dei Paschi
13 1 5 24
Gruppo Invitalia
Altre correlate esterne
2
19
2 1 3 71 ﻨــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــ
Totale 3.653 627 56 6 5 1.399 38 72 2 (4) 3
i labbara obatteringi poli olitika obitalato FREELEMENT WAS WATER
Esercizio 2020
Costi
Ricavi
Investimenti Spese correnti
Denominazione Ricavi e proventi Altri ricavi e
proventi
Proventi
finanziari
Immob., imp. e
macchin.
Attività
immateriali
Costi per
beni e servizi
Oneri
dell'operativià
finanziaria
Costo del
lavoro
oneri Rettifiche/ (riprese) di
Altri costi e valore su strumenti di
debito, credito e altre
attività
Oneri
finanziari
Controllate dirette
BancoPosta Fondi SpA SGR 62 17 13 (1)
CLP ScpA 1 లు 233 3
Consorzio PosteMotori 39 1
Consorzio Servizi Telef. Mobile ScpA 2 26
EGI SpA 1 82
Indabox Srl 1
PatentiViaPoste ScpA 24
Poste Vita SpA 463 47 (1)
Postel SpA 11 2 30 ﺩﺭ
PostePay SpA 367 144 317 29
SDA Express Courier SpA 15 2 1 660 (2)
Milkman Deliveries SpA 3
Controllate indirette
Poste Assicura SpA 43
Poste Welfare Servizi Srl 2
Collegate
Gruppo Anima 3 8 11
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 401 1 2 5 2 1
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 1.922 2
Gruppo Enel 42
Gruppo Eni 13 24
Gruppo Leonardo - 13 28
Gruppo Monte dei Paschi 15
Gruppo Invitalia 1
Altre correlate esterne 12 74
Totale 3.436 166 56 15 1.418 34 73 8 2 15

Al 31 dicembre 2021 gli accantonamenti netti a fondi rischi e oneri effettuati a fronte di probabili passività da sostenersi verso entità correlate esterne alla Società e riferiti principalmente a rapporti di natura commerciale sono pari a 0,4 milioni euro (1 milione di euro al 31 dicembre 2020).

La natura dei principali rapporti sopradescritti con entità correlate esterne è riassunta di seguito:

  • I corrispettivi riconosciuti dal MEF si riferiscono principalmente al compenso per l'espletamento del Servizio Universale (OSU), alla remunerazione dei servizi di gestione dei conti correnti postali, alla remunerazione dei servizi delegati, ai compensi per il servizio integrato notifiche e per le spedizioni senza la materiale affrancatura.
  • I corrispettivi riconosciuti dalla CDP SpA si riferiscono principalmente alla remunerazione per l'espletamento del servizio di raccolta del risparmio postale.
  • I corrispettivi riconosciuti dal Gruppo Enel si riferiscono principalmente a compensi per spedizioni di corrispondenza massiva senza materiale affrancatura.
  • I corrispettivi riconosciuti dal Gruppo ENI si riferiscono principalmente a compensi per spedizioni di corrispondenza. I costi sostenuti si riferiscono principalmente alla fornitura di gas e carburanti per moto e autoveicoli.
  • Gli acquisti effettuati dal Gruppo Leonardo si riferiscono principalmente alla fornitura da parte di Leonardo SpA di apparati e interventi di manutenzione e assistenza tecnica su impianti di meccanizzazione della corrispondenza, ad assistenza sistemistica e informatica per la creazione di archivi gestionali, di servizi di consulenza specialistica, manutenzione software, forniture di licenze software e di hardware.
  • I corrispettivi riconosciuti dal Gruppo Monte dei Paschi di Siena si riferiscono principalmente a compensi per spedizioni di corrispondenza.

Le operazioni con parti correlate sono state effettuate a condizioni equivalenti a quelle prevalenti in libere transazioni tra parti indipendenti.

Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate

L'incidenza delle operazioni con parti correlate sulla situazione patrimoniale, sul risultato economico e sui flussi finanziari è indicata nella seguente tabella di sintesi:

Incidenza delle operazioni con parti correlate
31.12.21 31.12.20
Descrizione Totale voce di
bilancio
Totale entità
correlate
Incidenza (%) Totale voce di
bilancio
Totale entità
correlate
Incidenza (%)
Rapporti patrimoniali
Attività finanziarie 90.212 16.539 18,3 92.325 11.361 12,3
Crediti commerciali 2.925 1.280 43,8 2.984 1.468 49,2
Altri crediti e attività 2.647 79 3.0 2.443 46 1,9
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 3.870 1.991 51,4 4.029 1.992 49,4
Fondi per rischi e oneri 1.169 72 6,2 1.309 71 5,4
Passività finanziarie 106.259 13.924 13.1 99.285 13.038 13,1
Debiti commerciali 2.031 548 27.0 2.121 824 38,8
Altre passività 3.009 106 3,5 2.990 213 7,1
Rapporti economici
Ricavi e proventi 8.488 3.653 43,0 8.226 3.436 41,8
Altri ricavi e proventi 680 627 92,2 299 166 55,4
Costi per beni e servizi 2.486 1.399 56,3 2.318 1.419 61,2
Oneri dell'operatività finanziaria 178 38 21,3 235 34 14,5
Costo del lavoro 5.235 72 1,4 5.446 73 1,3
Altri costi e oneri 209 4 1,9 67 16 23,8
Oneri finanziari 64 3 4,7 79 14 17,6
Proventi finanziari 76 56 73,7 82 56 68,3
Flussi finanziari
Flusso di cassa netto da/(per) attività operativa 358 (5.012) n.a. 2.147 2.231 n.a.
Flusso di cassa netto dal(per) attività di investimento (689) (394) 57,2 (630) (41) 6,5
Flusso di cassa dal(per) attività di finanziamento e operazioni con
gli azionisti
172 106 61,6 (1.306) (211) 16,2

Dirigenti con responsabilità strategiche

Per Dirigenti con responsabilità strategiche si intendono gli Amministratori della Società, i membri del Collegio Sindacale e dell'Organismo di Vigilanza, i Responsabili di primo livello organizzativo e il Dirigente Preposto di Poste Italiane. Le relative competenze al lordo degli oneri e contributi previdenziali e assistenziali sono di seguito rappresentate:

Competenze lorde Dirigenti con responsabilità strategiche (migliaia di euro)
Descrizione 31.12.21 31.12.20
Competenze con pagamento a breve/medio termine 13.189 10.625
Benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro 568 544
Altri benefici con pagamento a lungo termine 2.447 3.162
Pagamenti basati su azioni 4.488 2.176
Totale 20.692 16.507
Compensi e spese Sindaci (migliaia di euro)
Descrizione 2021 Esercizio Esercizio
2020
Variazioni
Compensi 265 267 (2)
Totale 265 267 (2)

pag. 676 Le competenze sostenute per l'Organismo di Vigilanza della Società ammontano, per l'esercizio 2021, a circa 97 migliaia di euro. Nella determinazione delle stesse non si tiene conto dei compensi attribuiti ai dirigenti di Poste Italiane membri dell'OdV, che sono riversati al datore di lavoro.

Nel corso dell'esercizio non sono stati erogati finanziamenti a dirigenti con responsabilità strategiche e al 31 dicembre 2021 la Società non è creditrice per finanziamenti loro concessi.

Operazioni con fondo pensioni per dipendenti

Poste Italiane SpA e le società controllate che applicano il CCNL aderiscono al Fondo Pensione Fondoposte, ossia il Fondo Nazionale di Pensione Complementare per il Personale di Poste Italiane SpA costituito il 31 luglio 2002 nella forma di associazione senza scopo di lucro. Gli organi del Fondo sono l'Assemblea dei Delegati, il Consiglio di Amministrazione, il Presidente e il Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione ed il Collegio dei Revisori contabili. La rappresentanza delle imprese e dei lavoratori negli organi del Fondo è disciplinata secondo il principio di pariteticità. La partecipazione degli associati alla vita del fondo è garantita mediante l'elezione diretta dei delegati nell'Assemblea.

Relazione Finanziaria Annuale 2021 Gruppo Poste Italiane I bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2021

pag. 678

6. ANALISI E PRESIDIO DEI RISCHI

PREMESSA

La nota "Analisi e presidio dei rischi" è comune al Gruppo Poste Italiane e a Poste Italiane SpA, e include la trattazione relativa sia ai rischi di natura finanziaria (ai sensi dell'IFRS 7) sia ai rischi di altra natura per i quali si ritiene opportuno/necessario dare informativa. Le informazioni quantitative relative alla sola Poste Italiane SpA sono riportate in un paragrafo dedicato nell'ambito della presente nota, se non diversamente indicato.

Per maggiori approfondimenti circa i rischi di altra natura, in particolare con riferimento al rischio Covid e ai rischi connessi al cambiamento climatico, si rimanda a quanto riportato nel capitolo 5 "Rischi e opportunità" rispettivamente nei paragrafi "Gestione della pandemia da Covid-19" e "Temi materiali, rischi e modalità di gestione" della Relazione sulla gestione.

Con riferimento invece alle esposizioni del Gruppo Poste Italiane verso i Paesi coinvolti nel recente conflitto si rimanda a quanto sinteticamente riportato nel paragrafo 12 – Eventi di rilievo successivi alla chiusura dell'esercizio.

L'informativa fornita è, inoltre, conforme alle disposizioni dei Public Statement ESMA pubblicati nel corso degli esercizi 2020 e 2021179 .

RISCHI FINANZIARI

Di seguito si riporta il presidio dei rischi finanziari al 31 dicembre 2021, secondo l'impostazione prevista dal principio contabile internazionale IFRS 7 – Strumenti finanziari: informazioni integrative.

La gestione delle operazioni d'impiego e di copertura dei rischi relative al Patrimonio BancoPosta e a Poste Italiane sono affidate a BancoPosta Fondi SpA SGR e alle competenti funzioni del BancoPosta.

Le attività di finanza di Poste Italiane SpA, relative alla tesoreria e alle operazioni di funding a medio lungo termine, anche sul mercato dei capitali, nonché le iniziative di finanza straordinaria ed agevolata sono affidate alla funzione Amministrazione, Finanza e Controllo della Capogruppo.

La gestione finanziaria del Gruppo e dei connessi profili di rischio è principalmente riconducibile a Poste Italiane SpA e al gruppo assicurativo Poste Vita.

Con riferimento a Poste Italiane SpA, la gestione finanziaria è rappresentata prevalentemente dall'operatività del Patrimonio BancoPosta e dalle operazioni di finanziamento dell'attivo e impiego della liquidità propria.

L'operatività del Patrimonio BancoPosta è costituita, in particolare, dalla gestione attiva della liquidità raccolta su conti correnti postali, svolta in nome proprio ma con vincolo d'impiego in conformità alla normativa applicabile, e dalla gestione di incassi e pagamenti in nome e per conto di terzi. Le risorse provenienti dalla raccolta effettuata da clientela privata su conti correnti postali sono obbligatoriamente impiegate in titoli governativi dell'area euro e, per una quota non superiore al 50% dei fondi raccolti, in altri titoli assistiti dalla garanzia dello Stato italiano 180, mentre le risorse provenienti dalla raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione sono depositate presso il MEF. Inoltre, nell'ambito del 50% della raccolta da clientela privata investibile in titoli garantiti dallo Stato italiano, è consentito al Patrimonio BancoPosta di impiegare fino a un massimo del 30% di tale quota nell'acquisto di crediti d'imposta cedibili ai sensi del Decreto legge n.34/2020 (c.d Decreto Rilancio) e ss.mm.ii. ovvero altri crediti d'imposta cedibili ai sensi della normativa vigente.

179 Comunicazione dell'ESMA del 25 marzo 2020 "Public Statement 32-63-951. Accounting implications of the COVID 19 outbreak on the calculation of expected credit losses in accordance with IFRS 9".

Comunicazione dell'ESMA del 29 ottobre 2021 "Public Statement 32-63-1186. European common enforcement priorities for 2021 annual financial reports."

180 Come disposto dalla Legge del 27 dicembre 2006 n.296 e successive modifiche previste dalla Legge di stabilità 2015, n.190 del 23 dicembre 2014.

Il profilo di impieghi si basa sulle risultanze delle attività di continuo monitoraggio delle caratteristiche comportamentali della raccolta in conti correnti postali e sull'aggiornamento del modello statistico/econometrico dell'andamento previsionale e prudenziale di persistenza delle masse raccolte. Al riguardo, la composizione del portafoglio mira a replicare la struttura finanziaria della raccolta su conti correnti postali presso la clientela privata. Per la gestione delle relazioni finanziarie fra la struttura della raccolta e degli impieghi è stato realizzato un appropriato sistema di Asset & Liability Management. Il citato sistema costituisce dunque il riferimento tendenziale della politica degli investimenti, al fine di contenere l'esposizione al rischio di tasso di interesse e di liquidità. Le disposizioni prudenziali introdotte con il 3° aggiornamento della circolare 285/2013 di Banca d'Italia equiparano Bancoposta alle banche sotto il profilo dei controlli, stabilendo che le relative attività siano esercitate nel rispetto delle disposizioni del TUB e del TUF. Il Patrimonio Bancoposta deve disporre pertanto di un sistema di controlli interni in linea con le previsioni della Circolare 285181, che prevede, tra l'altro, la definizione di un quadro di riferimento per la determinazione della propensione al rischio (Risk Appetite Framework - RAF182), il contenimento del rischio entro i limiti indicati dal RAF, la salvaguardia del valore delle attività e protezione dalle perdite e l'individuazione di operazioni di maggior rilievo da sottoporre al vaglio preventivo della funzione di controllo dei rischi.

Con riferimento alla struttura patrimoniale BancoPosta, il Leverage Ratio ha evidenziato, nel corso dell'anno, valori in incremento grazie al rafforzamento patrimoniale perfezionatosi il 30 giugno 2021 tramite Additional Tier 1 per 350 milioni di euro. Il valore si è poi attestato, al 31 dicembre 2021, al 3,0%183, a seguito dell'ulteriore incremento degli attivi patrimoniali legato, principalmente, all'aumento degli impieghi presso la Pubblica Amministrazione.

Per quanto riguarda invece le attività non comprese nel Patrimonio BancoPosta, e in particolare la gestione della liquidità propria, la Capogruppo, in base ad apposite linee guida in materia di investimento, si può avvalere di strumenti di impiego quali: titoli di Stato, titoli corporate/bancari di elevato standing creditizio, depositi bancari a termine e crediti d'imposta. Integra tali forme tecniche la gestione della liquidità propria con lo strumento del conto corrente postale, assoggettato allo stesso vincolo di impiego della raccolta effettuata da correntisti privati.

Gli strumenti finanziari detenuti da Poste Vita SpA si riferiscono prevalentemente agli investimenti effettuati a copertura delle obbligazioni contrattuali assunte nei confronti degli assicurati, relative a polizze vita di tipo tradizionale rivalutabile e a prodotti unit linked. Ulteriori investimenti in strumenti finanziari sono relativi agli impieghi del Patrimonio libero della Compagnia.

Le polizze vita di tipo tradizionale (Ramo I e V) si riferiscono principalmente a prodotti che prevedono la rivalutazione della prestazione assicurata parametrata al rendimento realizzato dalla gestione di attività finanziarie iscritte in fondi aventi una particolare autonomia, seppur soltanto contabile, all'interno del patrimonio complessivo della Compagnia (cd. Gestioni separate). Per le polizze collocate in esercizi precedenti, la Compagnia ha prestato la garanzia di un tasso di rendimento minimo da riconoscere alla scadenza della polizza (al 31 dicembre 2021 per le polizze in essere, il minimo garantito a scadenza è compreso tra 0% e 2,1%). Gli utili e perdite da valutazione vengono integralmente retrocessi agli assicurati e rilevati in apposita riserva tecnica in base al metodo dello shadow accounting. La tecnica di calcolo utilizzata per l'applicazione di tale metodo si basa sulla determinazione del rendimento prospettico di ogni Gestione separata, tenendo conto di un ipotetico realizzo delle plusvalenze e minusvalenze latenti lungo un orizzonte temporale coerente con le caratteristiche delle attività e passività presenti nel portafoglio (nota 2.3 in relazione ai Contratti assicurativi).

Cfr. in particolare le previsioni contenute nella Parte Prima - Titolo IV - Capitolo 3.

182 Quadro di riferimento che definisce, in coerenza con il massimo rischio assumibile, il business model e il piano strategico, la propensione al rischio, le soglie di tolleranza, i limiti di rischio, le politiche di governo dei rischi, i processi di riferimento necessari per definirli e attuarli.

183 Il valore già comprende la proposta di rafforzamento patrimoniale di 200 milioni di euro tramite accantonamento di utile dell'esercizio 2021.

L'impatto economico dei rischi finanziari sugli investimenti può essere in tutto o in parte assorbito dalle passività assicurative. In particolare, tale assorbimento è generalmente funzione del livello e struttura delle garanzie di rendimento minimo (per le polizze di nuova emissione non è previsto un rendimento minimo garantito) e dei meccanismi di partecipazione all'utile della "Gestione separata" per l'assicurato. La sostenibilità dei rendimenti minimi viene valutata dalla Compagnia attraverso periodiche analisi, effettuate con l'ausilio di un modello interno finanziarioattuariale (Asset Liability Management), che, per singola Gestione separata, simula l'evoluzione del valore delle attività finanziarie e dei rendimenti attesi, sia nell'ipotesi di uno "scenario centrale" (basato su ipotesi finanziarie e commerciali correnti) sia nell'ipotesi di scenari di stress e di diversi sviluppi commerciali. Tale modello consente una gestione quantitativa dei rischi assunti da Poste Vita SpA, favorendo una riduzione della volatilità degli utili e un'allocazione ottimale delle risorse finanziare.

I prodotti di tipo unit linked, c.d. di Ramo III, si riferiscono invece a polizze che prevedono l'investimento del premio versato in fondi comuni d'investimento. La Compagnia svolge una costante attività di monitoraggio sull'evoluzione del profilo di rischio dei singoli prodotti.

Le politiche di investimento della Compagnia assicurativa danni Poste Assicura SpA hanno lo scopo di preservare la solidità patrimoniale dell'Azienda, così come delineato dalla delibera quadro approvata dal Consiglio di Amministrazione di Poste Vita SpA del 16 dicembre 2021. Periodicamente vengono svolte analisi circa il contesto macroeconomico, il trend di mercato delle differenti asset class e i relativi riflessi sulla gestione integrata attivi-passivi che, per il business danni, è rivolta alla ottimale gestione della liquidità per far fronte alle richieste di indennizzo.

Nel contesto sopra descritto, gli obiettivi di una gestione finanziaria equilibrata e di monitoraggio dei principali profili di rischio/rendimento sono garantiti da strutture organizzative ispirate a criteri di separatezza e autonomia delle funzioni oltre che da specifici processi che regolano l'assunzione, la gestione e il controllo dei rischi finanziari, anche attraverso la progressiva implementazione di adeguati strumenti informatici.

In tale ambito, il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha approvato in data 16 febbraio 2021 l'aggiornamento della Linea Guida Sistema di Controllo Interno e Gestione Rischi (SCIGR) quale strumento normativo per la disciplina integrata del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi di Poste Italiane SpA.

Organizzativamente, la gestione dei rischi finanziari avviene attraverso il coinvolgimento dei seguenti organi e funzioni:

  • il Comitato Controllo e Rischi, istituito nel 2015 come comitato endoconsiliare, ha il compito di supportare, con un'adeguata attività istruttoria, di natura propositiva e consultiva, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, nonché quelle relative all'approvazione delle relazioni periodiche a carattere finanziario e non finanziario.
  • il Comitato Servizi Finanziari e Assicurativi, istituito in data 19 marzo 2018 ha l'obiettivo di indirizzare le tematiche connesse allo sviluppo dei prodotti e servizi distribuiti da BancoPosta, in ottica di visione unitaria e integrata sull'intero portafoglio di offerta, nonché di presidiare l'andamento degli investimenti finanziari inerenti la raccolta proveniente da clientela privata.
  • il Comitato Investimenti della Compagnia assicurativa Poste Vita SpA, sulla base delle analisi effettuate dalle competenti Funzioni aziendali, svolge funzioni consultive all'Alta Direzione in merito alla definizione della strategia di investimento, all'attuazione e al monitoraggio della stessa;
  • apposite funzioni istituite presso la Capogruppo e presso le società partecipate che esercitano attività finanziarie e assicurative (Bancoposta Fondi SpA SGR e Poste Vita SpA) svolgono l'attività di Misurazione e Controllo Rischi in ottemperanza al principio della separatezza organizzativa delle strutture aventi funzioni di controllo rispetto a quelle aventi responsabilità di gestione; i risultati di tali attività sono esaminati nell'ambito di appositi Comitati con funzione consultiva e aventi il compito di valutare in maniera integrata i principali profili di rischio.

Nella costruzione del Modello Rischi del Patrimonio BancoPosta si è tenuto conto, tra l'altro, della disciplina di Vigilanza prudenziale vigente per le banche e delle specifiche istruzioni per il BancoPosta, pubblicate dalla Banca d'Italia il 27 maggio 2014 con il terzo aggiornamento alla Circolare n° 285 del 17 dicembre 2013.

Gruppo Poste Italiane

Rischio di tasso di interesse sul fair value

È il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di modifiche dei tassi di interesse sul mercato.

Le analisi che seguono si riferiscono principalmente agli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sul prezzo degli strumenti finanziari a tasso fisso o ricondotti a tasso fisso mediante operazioni di copertura di cash flow hedge e, in via residuale, agli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sulla componente fissa degli strumenti finanziari a tasso variabile o ricondotti a tasso variabile mediante operazioni di copertura di fair value hedge. Tali effetti risultano tanto più significativi quanto maggiore è la duration dello strumento finanziario.

La sensitività al rischio di tasso delle posizioni interessate è calcolata in conseguenza di un ipotetico shift parallelo della curva dei tassi di mercato di +/- 100 bps. Le misure di sensitività indicate dall'analisi svolta offrono un riferimento di base, utilizzabile per apprezzare le potenziali variazioni del fair value, in caso di oscillazioni dei tassi di interesse.

Di seguito, l'esito dell'analisi di sensitività al rischio di interesse sul fair value, effettuata al 31 dicembre 2021 sulle posizioni del Gruppo Poste Italiane.

Gruppo Poste Italiane - Rischio di tasso di interesse sul fair value (milioni di euro)
Descrizione Esposizione al rischio
Delta valore
Effetto su Passività differite
verso gli assicurati
Risultato prima
delle imposte
Riserve di Patrimonio netto al
lordo delle imposte
Nominale Fair value +100bps -100bps +100bps -100bps +100bps -100bps +100bps -100bps
2021 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI 131.503 149.043 (8.701) 8.584 (7.879) 7.879 - - (822) 705
Titoli a reddito fisso 131.003 148.518 (8.699) 8.582 (7.877) 7.877 - - (822) 705
Altri investimenti 500 525 (2) 2 (2) 2 - - - -
Attività finanziarie al FVTPL 2.541 4.460 (365) 365 (360) 360 (5) 5 - -
Titoli a reddito fisso 2.501 2.579 (115) 115 (110) 110 (5) 5 - -
Altri investimenti* 40 1.881 (250) 250 (250) 250 - - - -
Strumenti finanziari derivati 1.714 76 220 (257) - - - - 220 (257)
Cash flow Hedging 1.714 76 220 (257) - - - - 220 (257)
Fair value Hedging - - - - - - - - - -
Fair value rilevato a CE - - - - - - - - - -
Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 3.538 3.301 (65) 67 - - - - (65) 67
Passività finanziarie
Strumenti finanziari derivati 50 (3) 1 (1) - - - - 1 (1)
Fair value rilevato a CE - - - - - - - - - -
Cash flow Hedging 50 (3) 1 (1) - - - - 1 (1)
Fair value Hedging - - - - - - - - - -
Variabilità al 31 dicembre 2021 139.346 156.877 (8.910) 8.758 (8.239) 8.239 (5) 5 (666) 514
2020 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI 131.294 156.635 (10.061) 10.068 (8.669) 8.669 - - (1.392) 1.399
Titoli a reddito fisso 130.794 156.095 (10.058) 10.065 (8.666) 8.666 - - (1.392) 1.399
Altri investimenti 500 540 (3) 3 (3) 3 - - - -
Attività finanziarie al FVTPL 1.930 3.339 (325) 325 (322) 322 (3) 3 - -
Titoli a reddito fisso 1.890 1.992 (89) 89 (86) 86 (3) 3 - -
Altri investimenti* 40 1.347 (236) 236 (236) 236 - - - -
Strumenti finanziari derivati 268 - 19 (20) - - - - 19 (20)
Cash flow Hedging 268 - 19 (20) - - - - 19 (20)
Fair value Hedging - - - - - - - - - -
Passività finanziarie
Strumenti finanziari derivati 3.110 (69) 237 (254) 74 (74) - - 163 (180)
Fair value rilevato a CE - - - - - - - - - -
Cash flow Hedging 1.850 (59) 163 (180) - - - - 163 (180)
Fair value Hedging 1.260 (10) 74 (74) 74 (74) - - - -
Variabilità al 31 dicembre 2020 136.602 159.905 (10.130) 10.119 (8.917) 8.917 (3) 3 (1.210) 1.199

(*) Per gli Altri investimenti relativi ai Fondi comuni di investimento, il valore nominale indica il numero delle quote possedute senza tener conto del valore facciale del titolo di capitale

Le Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo che rilevano al rischio in commento, riguardano principalmente:

titoli di Stato a reddito fisso detenuti da Poste Vita SpA per un fair value complessivo di 89.779 milioni di euro; di tale importo, 87.516 milioni di euro sono a copertura di impegni contrattuali di Ramo I e V collegati alle Gestioni separate e 2.263 milioni di euro riferiti al patrimonio libero della Compagnia;

  • titoli di Stato a reddito fisso detenuti dal Patrimonio BancoPosta per un fair value complessivo di 37.626 milioni di euro, costituiti da: titoli a tasso fisso per 12.056 milioni di euro, titoli a tasso variabile ricondotti a posizioni di tasso fisso mediante interest rate swap di cash flow hedge per 2.375 milioni di euro, titoli a tasso variabile per 1.267 milioni di euro (di cui titoli indicizzati all'inflazione per 864 milioni di euro) e titoli a tasso fisso o variabile ricondotti a posizioni a tasso variabile, mediante contratti derivati di fair value hedge per 21.928 milioni di euro (di cui 14.403 milioni di euro forward start);
  • crediti d'imposta Legge n.77/2020 del Patrimonio BancoPosta per un fair value complessivo di 3.301 milioni di euro;
  • altri titoli di debito non governativi del portafoglio di Poste Vita SpA per un fair value complessivo di 21.285 milioni di euro, principalmente posti a copertura di impegni assunti nei confronti degli assicurati.
  • titoli di Stato a reddito fisso detenuti da Poste Assicura SpA per un fair value complessivo di 256 milioni di euro

Le Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico che rilevano al rischio in commento sono detenute interamente dal Gruppo Poste Vita e poste principalmente a copertura degli impegni assunti verso gli assicurati. Attengono a una quota degli investimenti impiegata in titoli a reddito fisso per complessivi 2.579 milioni di euro, di cui 4 milioni di euro relativi a Poste Assicura, e alla posizione in Altri investimenti costituita da quote di fondi alternativi per 1.859 milioni di euro e per la restante parte pari a 22 milioni di euro dal titolo obbligazionario emesso da Cassa Deposti e Prestiti come private placement.

Nell'ambito degli Strumenti finanziari derivati, il rischio in commento riguarda principalmente:

  • contratti di vendita a termine di titoli di Stato per un valore nominale di 1.714 milioni di euro classificati come derivati di copertura di cash flow hedge, stipulati dal Patrimonio BancoPosta;
  • un contratto derivato stipulato dalla Capogruppo e finalizzato alla protezione dei flussi finanziari relativi al Prestito obbligazionario a tasso variabile per un valore nominale di 50 milioni di euro.

Al 31 dicembre 2021, con riferimento all'esposizione al rischio di tasso dovuta alla durata media finanziaria dei portafogli, la duration184 degli impieghi complessivi BancoPosta è passata da 6,16 a 5,39; quella degli impieghi in crediti di imposta si attesta a 4,09. Con riguardo invece alle polizze di Ramo I e V emesse dalla Compagnia Poste Vita SpA, la duration degli attivi a copertura è passata da 7,72 al 31 dicembre 2020 a 7,34 al 31 dicembre 2021, mentre la duration delle passività è passata da 10,24 a 9,42 (la valutazione della duration è stata effettuata mediante la nuova metodologia della Coherent Duration185). Gli strumenti finanziari a copertura delle Riserve tecniche di Ramo III hanno invece scadenza coincidente con quella delle passività.

Rischio spread

È il rischio riconducibile a possibili flessioni dei prezzi dei titoli obbligazionari detenuti in portafoglio, dovute al deterioramento della valutazione di mercato della qualità creditizia dell'emittente. Il fenomeno è riconducibile alla significatività assunta dall'impatto dello spread tra tassi di rendimento dei debiti sovrani sul fair value dei titoli eurogovernativi e corporate, dove lo spread riflette la percezione di mercato del merito creditizio degli enti emittenti.

La sensitività del valore del portafoglio dei Titoli emessi o garantiti dallo Stato italiano al rischio creditizio della Repubblica Italiana risulta superiore a quella riferita al solo movimento dei tassi di interesse c.d. "risk free". Tale situazione ha origine dal fatto che la variazione dello spread creditizio non è oggetto di copertura e riguarda l'intero portafoglio titoli e quindi sia la componente a tasso fisso, sia quella a tasso variabile. Infatti, in quest'ultimo caso i derivati di fair value, che trasformano

184 La duration è l'indicatore utilizzato per stimare la variazione percentuale del prezzo corrispondente ad una determinata variazione dei rendimenti di mercato.

185 Le Coherent Duration degli attivi e dei passivi sono definite come variazioni del valore dell'attivo e del passivo, rapportate all'ammontare complessivo degli attivi esposti al rischio tasso, a seguito di shock paralleli dei tassi di interesse al rialzo e al ribasso di 10 bp.

il titolo in tasso variabile, coprono solo il rischio tasso di interesse "risk free" e non anche il rischio creditizio. Pertanto, una variazione dello spread creditizio impatta in eguale misura tanto sui titoli a tasso fisso che sui titoli a tasso variabile.

L'esercizio 2021, è stato caratterizzato da un aumento dei rendimenti dei titoli di Stato italiani (il BTP a 10 anni passa da 0,5% a 1,17%), che ha portato lo spread BTP-Bund a 135 punti base rispetto ai 111 dello scorso anno. Tali movimenti hanno determinato una riduzione del prezzo dei titoli .

Di seguito il dettaglio degli effetti prodotti sul portafoglio del Gruppo nel periodo in commento:

  • (i) il portafoglio Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo detenuto da Poste Italiane SpA (nozionale di circa 31 miliardi di euro) ha subito una complessiva variazione negativa del fair value di circa 2 miliardi di euro: tale variazione è stata in parte rilevata a Conto economico per l'importo di circa 1 miliardo di euro relativo alla variazione di fair value dei titoli oggetto di copertura dal rischio tasso di interesse, mentre la variazione del fair value dei titoli non coperti e della componente relativa al rischio spread (non oggetto di copertura), si è riflessa nel patrimonio netto consolidato per circa 1 miliardo di euro;
  • (ii) il portafoglio Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo detenuto dal Gruppo assicurativo Poste Vita (nozionale dei titoli a reddito fisso di circa 99,6 miliardi di euro) ha registrato una variazione di fair value negativa complessiva di circa 4,8 miliardi di euro quasi interamente retrocessa agli assicurati e rilevata in apposita riserva tecnica con il meccanismo dello shadow accounting.

La sensitività allo spread è calcolata applicando uno shift di +/- 100 bps alla curva dei rendimenti dei titoli governativi italiani.

Di seguito, l'esito dell'analisi di sensitività186 al rischio spread effettuata al 31 dicembre 2021 limitatamente, per rilevanza, alle posizioni della Capogruppo e del Gruppo Poste Vita.

Poste Italiane SpA - Rischio spread su fair value (milioni di euro)
Descrizione Esposizione al rischio Delta valore Risultato prima
delle imposte
Riserve di Patrimonio netto al
lordo delle imposte
Nominale Fair value +100bps -100bps +100bps -100bps +100bps -100bps
2021 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso
31.416
31.416
37.626
37.626
(4.305)
(4.305)
5.198
5.198
(4.305)
(4.305)
5.198
5.198
Strumenti finanziari derivati
Cash flow hedge
1.714
1.714
76
76
227
227
(264)
(264)
- 227
227
(264)
(264)
Passività finanziarie
Strumenti finanziari derivati
Cash flow hedge
Variabilità al 31 dicembre 2021 33.130 37.702 (4.078) 4.934 - (4.078) 4.934
2020 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso
33.969
33.969
43.046
43.046
(4.377)
(4.377)
5.228
5.228
(4.377)
(4.377)
5.228
5.228
Strumenti finanziari derivati
Cash flow hedge
268
268
19
19
(21)
(21)
19
19
(21)
(21)
Passività finanziarie
Strumenti finanziari derivati
Cash flow hedge
1.800
1.800
(54)
(54)
170
170
(188)
(188)
170
170
(188)
(188)
Variabilità al 31 dicembre 2020 36.037 42.992 (4.188) 5.019 = = (4.188) 5.019

Per completezza di informazione, si evidenzia che un'eventuale variazione dello spread non comporterebbe effetti contabili sul portafoglio delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, ma inciderebbe unicamente sull'ammontare delle plus/minus latenti. In altri termini, i titoli a reddito fisso valutati al costo ammortizzato riferibili interamente al BancoPosta che al 31 dicembre 2021 ammontano a 33.110 milioni di euro (nominale di 28.027 milioni di euro) e il cui fair value è di

186 Ai fini della sensitivity è stata utilizzata la curva tasso swap e la curva BTP (tasso swap a 10 anni pari a 30 bps e lo spread del BTP rispetto al tasso swap a 10 anni pari a 87 bps).

33.662 milioni di euro, a seguito di un incremento di 100 bps dello spread, subirebbero una variazione negativa del fair value, non riflessa nei dati contabili, di circa 4,17 miliardi di euro.

Le variazioni dello spread non rilevano ai fini dei requisiti patrimoniali richiesti al Patrimonio destinato Bancoposta non essendo le riserve di fair value comprese nei "fondi propri" utili ai fini di vigilanza.

Gruppo Poste Vita - Rischio spread su fair value (milioni di euro)
Descrizione Esposizione al rischio Delta valore Effetto su Passività differite
verso gli assicurati
Risultato prima
delle imposte
Riserve di Patrimonio netto al
lordo delle imposte
Nozionale Fair Value +100bps -100bps +100bps -100bps +100bps -100bps +100bps -100bps
2021 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso
Altri investimenti
100.056
99.556
500
111.385
110.860
525
(8.802)
(8.792)
(10)
8.802
8.792
10
(8.684)
(8.674)
(10)
8.684
8.674
10
-
-
-
-
-
-
(118)
(118)
-
118
118
-
Attività finanziarie al FVTPL
Titoli a reddito fisso
Altri investimenti*
2.541
2.501
40
-
4.460
2.579
1.881
(393)
(142)
(251)
393
142
251
(387)
(136)
(251)
387
136
251
(6)
(6)
-
6
6
-
-
-
-
-
-
-
Passività finanziarie
Strumenti finanziari derivati
Fair value rilevato a CE
Cash flow Hedging
Fair value Hedging
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Variabilità al 31 dicembre 2021 102.597 115.845 (9.195) 9.195 (9.071) 9.071 (6) 6 (118) 118
2020 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso
Altri investimenti
-
97.294
96.794
500
113.557
113.017
540
(9.456)
(9.441)
(15)
9.456
9.441
15
(9.346)
(9.331)
(15)
9.346
9.331
15
-
-
-
-
-
-
(110)
(110)
-
110
110
-
Attività finanziarie al FVTPL
Titoli a reddito fisso
Altri investimenti*
1.930
1.890
40
3.339
1.992
1.347
(346)
(109)
(237)
346
109
237
(343)
(106)
(237)
343
106
237
(3)
(3)
-
3
3
-
-
-
-
-
-
-
Strumenti finanziari derivati
Cash flow Hedging
Fair value Hedging
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Passività finanziarie
Strumenti finanziari derivati
Fair value rilevato a CE
Cash flow Hedging
Fair value Hedging
1.260
-
-
1.260
(10)
-
-
(10)
74
-
-
74
(74)
-
-
(74)
74
-
-
74
(74)
-
-
(74)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Variabilità al 31 dicembre 2020 100.484 116.886 (9.728) 9.728 (9.615) 9.615 (3) 3 (110) 110

(*) Per gli Altri investimenti relativi ai Fondi comuni di investimento, il valore nominale indica il numero delle quote possedute senza tener conto del valore facciale del titolo di capitale

Per completezza di informazione, si evidenzia che a seguito di un incremento di 100 bps dello spread, i titoli a reddito fisso valutati al costo ammortizzato riferibili al Gruppo Poste Vita che al 31 dicembre 2021 ammontano a 2.020 milioni di euro (nozionale di 1.938 milioni di euro) e il cui fair value è di 2.221 milioni di euro, subirebbero una variazione negativa del fair value, non riflessa nei dati contabili, di circa 181 milioni di euro.

Oltre che con l'analisi di sensitività sopra menzionata, Poste Italiane SpA e il Gruppo Poste Vita monitorano il rischio Spread mediante il calcolo della massima perdita potenziale (VaR - Value at Risk) stimata su basi statistiche con un orizzonte temporale di 1 giorno e un livello di confidenza del 99%. L'analisi effettuata tramite il VaR tiene in considerazione la variabilità del fattore di rischio (spread) che storicamente si è manifestata, non limitando l'analisi ad uno shift parallelo di tutta la curva.

Di seguito, i valori della massima perdita potenziale, computata al 31 dicembre 2021 limitatamente, per rilevanza, alle posizioni della Capogruppo e del Gruppo Poste Vita.

-
Descrizione Esposizione al rischio SpreadVaR
Nominale Fair value
2021 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI * 31.416 37.626 267
Titoli a reddito fisso 31.416 37.626 267
Variabilità al 31 dicembre 2021 31.416 37.626 267
2020 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI* 33.969 43.046 231
Titoli a reddito fisso 33.969 43.046 231
Variabilità al 31 dicembre 2020 33.969 43.046 231

*Il VAR indicato in corrispondenza degli strumenti finanziari derivati si riferisce ai soli Acquisti a termine mentre il VAR relativo ai titoli a reddito fisso tiene conto anche delle operazioni di vendita a termine.

Gruppo Poste Vita - Analisi di VAR (milioni di euro)
Descrizione Esposizione al rischio
Nominale Fair value SpreadVaR
2021 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI* 100.056 111.385 839
Titoli a reddito fisso 99.556 110.860 839
Altri investimenti 500 525 -
Attività finanziarie al FVTPL 2.541 4.460 7
Titoli a reddito fisso 2.501 2.579 4
Altri investimenti** 40 1.881 3
Variabilità al 31 dicembre 2021 102.597
-
115.845 840
2020 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI* 97.294 113.557 364
Titoli a reddito fisso 96.794 113.017 384
Altri investimenti 500 540 -
Attività finanziarie al FVTPL 1.930 3.339 7
Titoli a reddito fisso 1.890 1.992 4
Altri investimenti** 40 1.347 3
Variabilità al 31 dicembre 2020 99.224 116.896 365

* Il VAR indicato in corrispondenza degli strumenti finanziari derivati si riferisce ai soli Acquisti a termine mentre il VAR relativo ai titoli a reddito fisso tiene conto anche delle operazioni di vendita a termine.

** Per gli Altri investimenti relativi ai Fondi comuni di investimento, il valore nominale indica il numero delle quote possedute senza tener conto del valore facciale del titolo di capitale

Rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari

È definito come l'incertezza relativa al conseguimento di flussi finanziari futuri a seguito di fluttuazioni dei tassi di interesse sul mercato. Può derivare dal disallineamento - in termini di tipologie di tasso, modalità di indicizzazione e scadenze - delle poste finanziarie attive e passive tendenzialmente destinate a permanere fino alla loro scadenza contrattuale e/o attesa

reddituali dei futuri periodi.

Le analisi che seguono si riferiscono agli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sul conseguimento di flussi finanziari derivanti da titoli a tasso variabile o resi tali per effetto di operazioni di fair value hedge.

L'analisi di sensitività al rischio di tasso dei flussi finanziari prodotti dagli strumenti interessati è effettuata ipotizzando uno shift parallelo della curva dei tassi di mercato di +/- 100 bps.

Di seguito, l'esito dell'analisi di sensitività al rischio di interesse sui flussi finanziari, effettuata al 31 dicembre 2021 sulle posizioni del Gruppo Poste Italiane.

Gruppo Poste Italiane - Rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari (milioni di euro)
Descrizione Esposizione al
rischio
Delta valore Effetto su Passività differite
verso gli assicurati
Risultato prima
delle imposte
Nominale +100 bps -100 bps +100 bps -100 bps +100 bps -100 bps
2021 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al costo ammortizzato
Crediti
Depositi presso il MEF
12.712 127 (127) - - 127 (127)
Altri crediti finanziari 4.861 49 (49) - - 49 (49)
Titoli a reddito fisso 5.770 58 (58) - - 58 (58)
Attività fianziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso
Altri investimenti
16.688
500
167
5
(167)
(5)
65
5
(65)
(5)
102
-
(102)
-
Attività finanziarie al FVTPL
Titoli a reddito fisso
Altri investimenti
49
22
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Cassa e Depositi BancoPosta
Depositi bancari
4.773 48
-
(48)
-
- - 48 (48)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Depositi bancari
Depositi presso il MEF
5.078
1.990
51
20
(51)
(20)
37
-
(37)
-
14
20
-
(14)
(20)
Passività finanziarie
Finanziamenti
Obbligazioni
Debiti vs istituzioni finanziarie
-
(2.956)
-
(30)
-
30
-
-
-
-
-
(30)
-
30
Passività finanziarie vs imprese controllate
Altre passività finanziarie
-
(230)
-
(2)
-
2
-
-
-
-
-
(2)
-
-
2
Variabilità al 31 dicembre 2021 49.257 493 (493) 107 (107) 386 (386)
2020 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al costo ammortizzato
Crediti
Depositi presso il MEF
Altri crediti finanziari
7.340
7.509
73
75
(73)
(75)
-
-
-
-
73
75
(73)
(75)
Titoli a reddito fisso 4.070 41 (41) - - 41 (41)
Attività fianziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso
Altri investimenti
13.672
500
137
5
(137)
(5)
68
5
(68)
(5)
69
-
(69)
-
Attività finanziarie al FVTPL
Titoli a reddito fisso
Altri investimenti
53
22
1
-
(1)
-
1
-
(1)
-
-
-
-
-
Cassa e Depositi BancoPosta
Depositi bancari
3.364 34
-
(34)
-
- - 34 (34)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Depositi bancari
Depositi presso il MEF
1.019
1.991
10
20
(10)
(20)
2
-
(2)
-
8
20
(8)
(20)
Passività finanziarie
Finanziamenti
Obbligazioni
- - - - - - -
Debiti vs istituzioni finanziarie
Passività finanziarie vs imprese controllate
Altre passività finanziarie
(1.150)
-
(392)
(11)
-
(4)
11
-
4
-
-
-
-
-
-
(11)
-
(4)
11
-
4
Variabilità al 31 dicembre 2020 37.998 381 (381) 76 (76) 305 (305)

Nel dettaglio, nell'ambito delle Attività finanziarie, il rischio di interesse sui flussi finanziari riguarda principalmente:

pag. 687 una quota del portafoglio titoli detenuti da Poste Vita SpA per un nominale complessivo di 7.404 milioni di euro;

  • crediti al costo ammortizzato di complessivi 4.861 milioni di euro per depositi in garanzia prestati come collateral di passività per strumenti finanziari derivati e operatività in pronti contro termine detenuti principalmente dal Patrimonio BancoPosta;
  • l'attività di impiego della liquidità proveniente dalla raccolta su conti correnti postali della Pubblica Amministrazione impiegata dalla Capogruppo presso il MEF, per un valore nominale di 12.712 milioni di euro;
  • titoli di Stato a reddito fisso detenuti dalla Capogruppo sia a tasso variabile per un nominale complessivo di 400 milioni di euro, sia a tasso fisso ricondotti a posizioni a tasso variabile attraverso la stipula di contratti derivati di fair value hedge per un nominale complessivo di 15.070 milioni di euro (comprendono 6.046 milioni di euro di titoli la cui copertura di fair value hedge inizia a produrre i suoi effetti nei 12 mesi successivi al periodo in commento); rileva altresì un titolo della Repubblica Italiana del valore nominale di 100 milioni di euro con rendimento legato all'inflazione, oggetto di copertura di fair value hedge.

Nell'ambito delle Disponibilità liquide, il rischio tasso di interesse sui flussi finanziari riguarda principalmente i depositi bancari detenuti dalle società Poste Italiane SpA e Poste Vita SpA, nonché le somme depositate dalla Capogruppo presso il MEF sul conto operativo cd. conto "Buffer".

Rischio di credito

È il rischio di inadempimento delle controparti verso le quali esistono posizioni attive, ad eccezione degli investimenti in azioni e in quote di fondi comuni.

Al fine di rispondere alle disposizioni dell'IFRS 9, che richiedono di includere nel calcolo delle perdite attese sugli strumenti finanziari un approccio forward looking, tenuto altresì conto dell'evolversi dello scenario economico italiano, il Gruppo ha aggiornato gli scenari di previsione per tenere conto di nuovi elementi basati sulle stime del Fondo Monetario Internazionale per l'esercizio 2021 che hanno portato ad una modifica della PD dell'Italia e delle altre controparti Sovereign rispetto a quanto utilizzato nelle valutazioni della Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2020. In merito, invece, alle controparti Corporate e Banking, il miglioramento dello scenario economico, ha fatto venire meno la necessità di un aggiustamento in incremento della PD effettuato per la chiusura dell'esercizio 2020.

Anche per quanto riguarda i crediti commerciali, l'evolversi dello scenario economico nazionale ha fatto venire meno la necessità di aggiustamenti della PD in funzione dell'incremento del rischio settoriale registrato dalle agenzie di rating (svalutazione analitica) o attraverso l'incremento di rischio storico registrato nelle fasi di stress acuto (svalutazioni forfettarie), come fatto per l'esercizio 2020.

Infine, i potenziali effetti sullo scenario economico derivanti dal conflitto tra Russia e Ucraina sono ad oggi difficilmente prevedibili ed eventuali variazioni delle stime per la determinazione della PD troveranno riflesso nei bilanci redatti nei periodi successivi (si veda al riguardo anche quanto riportato nel paragrafo 12 – Eventi di rilievo successivi alla chiusura dell'esercizio).

Pratiche di gestione del rischio di credito: input, assunzioni e tecniche di stima

Il modello di svalutazione (impairment) degli strumenti finanziari misurati al costo ammortizzato e al fair value rilevato nelle altre componenti del conto economico complessivo è basato sulle Expected Credit Losses (ECL). Di seguito i dettagli delle metodologie adottate nella gestione del rischio di credito.

Descrizione generale dei modelli utilizzati

Il Gruppo applica il General deterioration model secondo modelli di stima dei parametri di rischio distinti a seconda della tipologia di controparte:

Titoli/depositi con controparti Sovereign, Banking e Corporate: modelli interni di stima dei parametri di rischio;

Pubblica Amministrazione e Controparti Centrali: parametri di rischio derivanti dai rating delle agenzie o tassi di default medi di settore.

Per i Crediti commerciali è applicato il Simplified approach come meglio descritto più avanti.

Significativo incremento del rischio di credito

Sulla base dei modelli di impairment di cui il Gruppo Poste Italiane si è dotato al fine di rispondere alle esigenze del nuovo principio contabile, la determinazione del significativo incremento del rischio di credito delle posizioni finanziarie, diverse dai crediti commerciali, avviene sulla base del "delta notch" tra il rating al momento dell'entrata in portafoglio e il rating alla data di reporting.

Tale delta viene confrontato con un valore soglia che prende in considerazione i seguenti fattori:

  • il rating dello strumento finanziario al momento dell'entrata in portafoglio;
  • il rating dello strumento finanziario alla data di reporting;
  • l'anzianità della posizione all'interno del portafoglio (fattore vintage);
  • un fattore additivo per mitigare la non linearità della PD rispetto alle classi di rating187;
  • un fattore judgmental il cui utilizzo è ristretto al caso di repentini cambiamenti del merito creditizio non ancora rilevati dai rating188 .

I rating utilizzati nella staging allocation derivano da modelli interni, con riferimento alle controparti bancarie, sovrane e corporate e da infoprovider esterni, con riferimento alla Pubblica Amministrazione e alle Controparti Centrali. Sulla base delle informazioni sopra riportate si ritiene pertanto confutata da parte del Gruppo Poste Italiane la presunzione che vi siano stati aumenti significativi del rischio di credito dopo la rilevazione iniziale quando le attività finanziarie sono scadute da più di 30 giorni.

Il Gruppo Poste Italiane ha deciso di non adottare la "Low Credit Risk Exemption" e di procedere invece alla staging allocation degli strumenti finanziari interessati.

Per quanto riguarda i crediti commerciali, data l'adozione dell'approccio semplificato previsto dal nuovo principio contabile, le perdite attese sono determinate lungo l'intera vita dello strumento.

Definizione di default

Il Gruppo Poste Italiane definisce il Default sulla base di valutazioni ad hoc che prendono in considerazione:

  • eventuali delay di pagamento;
  • informazioni di mercato quali ad esempio attribuzioni allo stato di default da parte delle agenzie di rating;
  • analisi interne su specifiche posizioni creditorie.

Svalutazione collettiva e individuale

Con riferimento a un gruppo omogeneo di attività finanziarie, viene applicato un criterio di svalutazione su base collettiva che definisce la misura dell'ECL insita nello strumento, pur non essendo possibile la sua riconduzione ad una specifica posizione. La modalità di raggruppamento è effettuata in relazione alla tipologia di controparte sulla base della modalità di stima delle PD.

187 Il fattore additivo è costruito in funzione del livello del rating raggiunto alla reporting date: migliore è il rating di arrivo più diventa alta la soglia per il passaggio a Stage 2.

188 Il fattore judgemental è un fattore che può riassumere aspetti rilevanti nella determinazione del significativo incremento del rischio di credito tenuto conto di alcuni elementi quali ad esempio:

una variazione significativa, effettiva o attesa, del rating di credito interno/esterno dello strumento finanziario;

variazioni sfavorevoli, esistenti o previste, delle condizioni economiche, finanziarie o commerciali che si ritiene possano provocare un cambiamento significativo della capacità del debitore di onorare i suoi debiti, come un aumento, effettivo o atteso, dei tassi di interesse o un aumento significativo, effettivo o atteso, dei tassi di disoccupazione.

La svalutazione individuale è considerata tale solo per le svalutazioni analitiche fatte sui crediti commerciali di importo superiore ad una determinata soglia, per i quali si effettua una valutazione ad hoc per il singolo credito.

Informazioni forward looking

Secondo le indicazioni fornite dal principio, il calcolo dell'ECL deve considerare anche elementi forward looking basati su scenari di ampio consenso.

L'approccio seguito dal Gruppo Poste Italiane è quello di inglobare direttamente nella stima della PD le informazioni forward looking. In particolare, il modello interno adottato consente di completare il dataset di input necessario al calcolo della PD a partire da valori di scenario riferibili ad alcune delle variabili del modello. La finalità dell'approccio è, quindi, quella di stimare le variabili non valorizzate utilizzando la correlazione storica delle informazioni disponibili189 .

Tecniche di stima utilizzate

Per lo sviluppo di modelli di calcolo della PD per le controparti Sovereign, Banking e Corporate, non potendo utilizzare eventi di default, in quanto poco frequenti, è stato adottato un approccio di tipo shadow rating.

Tale metodologia consiste nell'utilizzare variabili target legate al livello di rating esterno prodotto dalle agenzie; il target può essere identificato direttamente con il rating o, in alternativa, con il tasso di default collegato al livello di rating.

È stata scelta un'agenzia di rating di riferimento per la costruzione del target tenendo in considerazione sia la numerosità delle controparti valutate sia la disponibilità di dati storici su un orizzonte temporale ritenuto adeguato.

Per la costruzione dei modelli sono state estratte e utilizzate le seguenti tipologie di dati per ciascun Paese del campione:

  • dati macroeconomici;
  • dati di mercato: indici di mercato nazionali, indici energetico/non energetico mondiali, Indice Eurostoxx e Indice S&P500;
  • dati di bilancio.

Ai fini della stima dei modelli interni è stata utilizzata una definizione di default basata sulla seguente impostazione:

  • Strumenti finanziari Governativi ritardo di pagamento anche di un solo giorno o rinegoziazione del debito;
  • Strumenti finanziari Corporate e Banking ritardo di pagamento di 90 giorni.

Misurazione dell'ECL

La determinazione delle perdite attese (ECL) viene svolta sull'orizzonte temporale definito coerentemente con il livello di Staging (12 mesi o lifetime) sulla base delle seguenti grandezze:

  • Probabilità di Default (PD);
  • Loss Given Default (LGD);
  • Exposure at Default (EAD);
  • Time Factor (TF).

Di seguito le principali assunzioni/scelte adottate nella determinazione dei singoli fattori:

  • PD, come indicato dal principio, è stata adottata una valutazione Point in Time (PIT) e forward looking;
  • LGD, sono stati utilizzati valori coerenti con il modello Internal Ratings Based (IRB) Base Approach della normativa Basilea (45% per attività di rischio senior, 75% per le attività di rischio subordinate);
  • EAD, esposizione calcolata prospetticamente fino alla scadenza dello strumento a partire dallo sviluppo dei flussi di cassa previsti. Nello sviluppo si è tenuto conto delle specifiche ipotesi di indicizzazione per ogni asset class (titoli a tasso fisso, titoli a tasso variabile, titoli Indicizzati all'inflazione, ecc.);

189 In particolare, l'utilizzo di tale approccio viene limitato a situazioni per le quali si ritiene che, effettivamente, i dati consuntivi non siano più rappresentativi della reale rischiosità della controparte.

• TF, come tasso di attualizzazione è stato adottato il tasso di interesse effettivo determinato a livello di singola posizione.

Crediti commerciali

Il Gruppo adotta l'approccio semplificato per la determinazione dell'impairment dei crediti commerciali, sulla base del quale il fondo a copertura perdite è determinato per un ammontare uguale alle perdite attese lungo tutta la vita del credito. Tale approccio viene determinato mediante il seguente processo:

  • sulla base del volume d'affari o dell'esposizione creditizia storica, si individua una soglia di credito oltre la quale procedere ad una valutazione analitica del singolo credito o della singola esposizione creditoria. La valutazione analitica delle posizioni creditorie implica un'analisi della qualità del credito e della solvibilità del debitore, determinata in base ad elementi probativi interni ed esterni a supporto di tale valutazione;
  • per i crediti sotto la soglia individuata, mediante la predisposizione di una matrice dalla quale risultino le diverse percentuali di svalutazione stimate sulla base delle perdite storiche, ove esistenti, o in alternativa sull'andamento storico degli incassi. Nella costruzione della matrice di impairment i crediti vengono raggruppati per categorie omogenee in funzione delle loro caratteristiche, al fine di tenere conto dell'esperienza storica sulle perdite.

Esposizione al rischio di credito

Per le Attività finanziarie soggette al rischio in commento e per le quali si applicano le disposizioni in materia di riduzione di valore, si riporta di seguito un'analisi dell'esposizione del Gruppo al 31 dicembre 2021, riferita alle Attività finanziarie al costo ammortizzato e al Fair Value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo, per le quali è utilizzato il General deterioration model. L'analisi mostra l'esposizione per classe di attività finanziarie suddivise per stage. Gli importi si riferiscono al valore contabile lordo (costo ammortizzato al lordo dell'ECL), se non diversamente indicato, e non tengono in considerazione garanzie o altri strumenti di attenuazione del rischio di credito.

(milioni di euro)
da AAA a AA- da A+ a BBB da BB+ a C Effetti della
Stage 1 Stage 2 Stage 1 Stage 2 Stage 1 Stage 2 copertura Totale
- - - - - - -
233 - 17.409 - - - 17.642
- - 32.953 - - - 32.953
-
50.595
- - (36) - - - (36)
233 - 50.326 - - - 2.188 53.313
- - 21 - - - 21
827 - 14.107 - - - 14.934
- - 30.739 - - - 30.739
- - - - - - -
827 - 44.867 - - - 45.694
- - (40) - - - (40)
827 - 44.827 - - - 4.389 50.677
-
233
-
-
-
50.362
-
-
-
-
-
-
Not rated
-
567
634
(milioni di euro)
da AAA a AA da A+ a BBB- da BB+ a C Effetti della
Descrizione Stage 1 Stage 2 Stage 1 Stage 2 Stage 1 Stage 2 Not rated copertura Totale
2021 Effetti
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso 2.209 - 128.317 5 2.464 197 133.192
Altri investimenti - - 500 - - - 500
Totale Valore contabile lordo 2.209 - 128.817 5 2.464 197 133.692
Valore contabile - Fair value al 31 dicembre 2021 2.280 - 144.080 5 2.478 200 - 149.043
2020 Effetti
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso 1.692 - 129.199 - 1.792 82 132.765
Altri investimenti - - 500 - - - 500
Totale Valore contabile lordo 1.692 - 129.699 - 1.792 82 133.265
Valore contabile - Fair value al 31 dicembre 2020 1.823 - 152.914 - 1.813 85 - 156.635

Di seguito si espone un'analisi della concentrazione del rischio di credito per classe di attività finanziarie sulla base della controparte. Gli importi rappresentati si riferiscono al valore contabile lordo. Del fondo a copertura delle perdite attese sugli strumenti finanziari al fair value nelle altre componenti del conto economico complessivo, un importo pari a circa 51 milioni di euro è stato retrocesso agli assicurati.

Gruppo Poste Italiane - Rischio di credito - Concentrazione rischio di credito (milioni di euro)
31.12.2021 31.12.2020
Descrizione Valore contabile
lordo
Fondo a copertura
perdite attese
Valore contabile
lordo
Fondo a copertura
perdite attese
Attività finanziarie al Costo ammortizzato 50.595 (36) 45.694 (40)
Finanziamenti - - 21 -
Sovereign - - - -
Corporate - - 21 -
Banking - - - -
Crediti 17.642 (25) 14.934 (24)
Sovereign 12.711 (5) 7.340 (4)
Corporate 1.615 (20) 1.290 (20)
Banking 3.316 - 6.304 -
Titoli a reddito fisso 32.953 (11) 30.739 (16)
Sovereign 29.922 (11) 27.708 (14)
Corporate 3.020 - 3.020 (2)
Banking 11 - 11 -
Attività finanziarie al FVTOCI 133.692 (65) 133.265 (77)
Titoli a reddito fisso 133.192 (65) 132.765 (77)
Sovereign 112.026 (40) 114.884 (58)
Corporate 12.602 (22) 10.502 (17)
Banking 8.564 (3) 7.379 (2)
Altri investimenti 500 - 500 -
Sovereign - - - -
Corporate - - - -
Banking 500 - 500 -
Totale 184.287 (101) 178.959 (117)

Garanzie e altri strumenti di attenuazione del rischio di credito

Principi, processi di valutazione e gestione delle garanzie e degli altri strumenti di attenuazione del rischio di credito

Il Gruppo Poste Italiane adotta strumenti di attenuazione del rischio di credito e controparte. In particolare:

  • nell'ambito di Poste Italiane SpA, principalmente con riferimento al Patrimonio BancoPosta, il rischio di credito e di controparte sono mitigati, relativamente ai contratti derivati di copertura e alle operazioni di pronti contro termine, stipulando master netting agreement e richiedendo collateral in cash o titoli di Stato o operando in derivati tramite controparte centrale;
  • il Gruppo assicurativo Poste Vita investe, tra l'altro, in titoli corporate assistiti da garanzie funzionali a mitigare la complessiva esposizione al rischio di credito;
  • nell'ambito della gestione dei crediti commerciali, il Gruppo Poste Italiane concede condizioni di pagamento posticipato alla propria clientela, richiedendo, in taluni casi, fidejussioni bancarie o assicurative rilasciate da primari istituti.

Non si sono registrati impatti derivanti dalla pandemia da Covid-19 sulle garanzie e gli altri strumenti di attenuazione del rischio di credito.

Al 31 dicembre 2021, il Gruppo non detiene strumenti finanziari assistiti da garanzie o altri strumenti di attenuazione del rischio di credito per i quali non sia stato rilevato un fondo a copertura perdite attese (salvo il caso di impiego temporaneo della liquidità in pronti contro termine attivi).

I principali tipi di strumenti di attenuazione del rischio di credito sono dettagliati di seguito:

Titoli a reddito fisso

I titoli di debito detenuti dal Gruppo assistiti da garanzia o altri strumenti di attenuazione del rischio di credito, sono i seguenti:

  • titoli emessi da CDP SpA garantiti dallo Stato Italiano e sottoscritti dal Patrimonio BancoPosta per un valore nominale di 3.000 milioni di euro al 31 dicembre 2021, rilevati tra le attività finanziarie al costo ammortizzato; per lo strumento finanziario in commento, nella determinazione delle perdite attese, si è tenuto conto della PD della Repubblica italiana;
  • titoli obbligazionari detenuti dal Gruppo Poste Vita, per un ammontare nominale di 4.988 milioni di euro al 31 dicembre 2021. In tali casi la garanzia copre il 100% del valore nominale dei titoli. Le garanzie che assistono gli strumenti finanziari in commento sono le seguenti:
    • titoli obbligazionari corporate assistiti da garanzia personale prestata dalla società capogruppo o altra società collegata per un ammontare nominale di 4.350 milioni di euro;
    • titoli obbligazionari covered assistiti da mutui prevalentemente di tipo residenziale, per un ammontare nominale di 238 milioni di euro;
    • titoli obbligazionari garantiti dagli Stati Sovrani per un ammontare nominale di 400 milioni di euro.

Per gli strumenti assistiti da garanzia personale prestata dallo Stato Sovrano o da una o più società, ai fini del calcolo delle perdite attese, è stato considerato il rating dell'entità garante. In riferimento ai titoli covered, si è tenuto conto delle garanzie sottostanti mediante il riconoscimento di upgrade in funzione della tipologia di garanzia.

Strumenti finanziari derivati e contratti di Pronti Contro Termine

Al fine di ridurre le esposizioni al rischio di controparte, Poste Italiane SpA stipula contratti standard ISDA (con allegato CSA), e contratti GMRA che disciplinano rispettivamente la collateralizzazione per le operazioni in derivati e in pronti contro termine.

pag. 693 Inoltre, al fine di mitigare il rischio di controparte e avere un più facile accesso al mercato, a partire da dicembre 2017, il Patrimonio BancoPosta stipula contratti di Pronti contro termine principalmente attraverso la Controparte Centrale "Cassa

Compensazione e Garanzia". A partire dal 2021, alcuni derivati stipulati dal Patrimonio Bancoposta tramite contratti bilaterali vengono veicolati ad una Controparte Centrale Qualificata per il clearing centralizzato grazie ai servizi erogati da un clearing broker.

La quantificazione delle posizioni in derivati e in Pronti contro termine e i relativi strumenti di attenuazione del rischio sono illustrati nel paragrafo "Compensazioni di attività e passività finanziarie" al quale si rimanda.

Crediti commerciali

Il Gruppo Poste Italiane, al fine di mitigare i rischi derivanti dalla concessione di condizioni di pagamento posticipato alla propria clientela, si è dotata di una policy e di idonee linee guida che regolamentano la gestione dei crediti commerciali, le modalità e le condizioni di pagamento da applicare alla clientela e definisce il processo aziendale volto a verificare il merito creditizio del cliente, nonché la sostenibilità del rischio commerciale insito nella proposta contrattuale di pagamento posticipato.

In funzione dell'esito delle valutazioni, i contratti stipulati con la clientela possono essere subordinati alla prestazione di un'idonea garanzia. Le garanzie vengono inoltre richieste se previste da disposizioni normative e/o da regolamenti attuativi di specifici servizi.

Il Gruppo Poste Italiane accetta principalmente fidejussioni bancarie o assicurative rilasciate da primario istituto; in alternativa, su richiesta del cliente e previa valutazione del rischio, accetta fidejussioni rilasciate da altri istituti, il versamento di un deposito cauzionale oppure l'apertura di un conto corrente postale vincolato.

Il Gruppo Poste Italiane di norma concede l'esonero dal rilascio delle garanzie fideiussorie a copertura di crediti commerciali alla Pubblica Amministrazione, ad eccezione dei casi in cui il rilascio sia obbligatorio per disposizioni normative o per regolamenti attuativi di specifici servizi.

Per tutte le posizioni creditorie valutate analiticamente, ai fini del calcolo del fondo svalutazione crediti commerciali, le garanzie riducono l'incidenza dell'ammontare esposto a rischio.

Misurazione dell'ECL

Nelle tabelle di seguito si forniscono, per ciascuna classe di strumento finanziario, la riconciliazione tra il saldo di apertura e il saldo di chiusura del fondo previsto dall'IFRS 9 a presidio delle perdite attese. Attività finanziarie

Gruppo Poste Italiane - Rischio di credito - Dettaglio fondo a copertura delle perdite attese sugli strumenti finanziari al Costo ammortizzato (milioni di euro)
Costo ammortizzato
Descrizione Crediti Titoli a reddito fisso Totale
Stage 1 Stage 1
Saldo al 1 gennaio 2021 24 16 40
Impairment titoli/crediti in portafoglio all'inizio del periodo 1 - 1
Reversal titoli/crediti in portafoglio all'inizio del periodo - (5) (5)
Impairment titoli/crediti acquistati/erogati nel periodo - 1 1
Reversal per write off - - -
Reversal per vendite/incasso - (1) (1)
Saldo al 31 dicembre 2021 25 11 36

Al 31 dicembre 2021 la stima delle perdite attese sugli strumenti finanziari al costo ammortizzato ammonta a circa 36 milioni di euro, il fondo è diminuito di circa 4 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020, quest'ultimo impattato dalle svalutazioni effettuate per tenere conto dell'incremento di rischiosità causato dalla pandemia.

Gruppo Poste Italiane - Rischio di credito - Dettaglio fondo a copertura delle perdite attese sugli strumenti finanziari al FVTOCI
FVTOCI
Descrizione Crediti Titoli a reddito fisso Totale
19
Stage 1 Stage 1
Saldo al 1 gennaio 2021 - 19
Impairment titoli/crediti in portafoglio all'inizio del periodo
Reversal titoli/crediti in portafoglio all'inizio del periodo
Impairment titoli/crediti acquistati/erogati nel periodo
Reversal per write off
-
-
-
-
-
(5)
2
-
-
(5)
2
-
Reversal per vendite/incasso - (3) (3)
Saldo al 31 dicembre 2021 - 13 13

Al 31 dicembre 2021 la stima delle perdite attese sugli strumenti finanziari al Fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo ammonta a circa 13 milioni di euro, il fondo è diminuito di circa 6 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020, quest'ultimo impattato dalle svalutazioni effettuate per tenere conto dell'incremento di rischiosità causato dalla pandemia.

Il valore di ECL registrato in bilancio deriva principalmente dalle esposizioni verso la Repubblica Italiana. Nell'ambito del calcolo dell'ECL il parametro sensibile alla valutazione è la Probabilità di Default (PD) che, nel caso della Repubblica Italiana, viene stimata attraverso l'applicazione di un modello interno dedicato alle controparti sovrane che utilizza come input variabili macroeconomiche. La sensibilità della PD, e quindi dell'ECL, a tali fattori macroeconomici è valutabile attraverso il confronto del valore di PD della Repubblica Italiana in due scenari previsionali per il 2022. Al 31 dicembre 2021 è stata eseguita, sugli strumenti finanziari afferenti il Patrimonio destinato BancoPosta, la seguente analisi di sensitività:

  • l'applicazione del modello ad uno scenario caratterizzato da un aumento del rapporto Debito/PIL del 5%, determinerebbe un incremento della PD della Repubblica Italiana del 43%, con un effetto negativo sul Fondo a copertura delle perdite attese pari a circa 10 milioni di euro,
  • l'applicazione del modello ad uno scenario caratterizzato da una diminuzione del rapporto Debito/PIL del 7%, determinerebbe un decremento della PD della Repubblica Italiana del 21% con un conseguente effetto positivo di circa 5 milioni di euro sul Fondo a copertura delle perdite attese.

La suddetta analisi di sensitività non è stata eseguita sugli strumenti finanziari afferenti il Gruppo assicurativo Poste Vita in quanto il relativo fondo a copertura delle perdite attese è quasi interamente retrocesso agli assicurati mediante il meccanismo dello shadow accounting.

Crediti commerciali

Per ciascuna classe di Crediti commerciali viene di seguito rappresentata l'esposizione al rischio di credito del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2021 in maniera separata a seconda che il modello utilizzato per la stima dell'ECL sia basato su una valutazione analitica oppure forfettaria.

E-MARKET
SDIR
CERTIFIED
Gruppo Poste Italiane - Rischio di credito - Crediti commerciali svalutati su base analitica (milioni di euro)
31.12.2021 31.12.2020
Descrizione Valore contabile
lordo
Fondo a copertura
perdite attese
Valore contabile
lordo
Fondo a copertura
perdite attese
Crediti commerciali
Crediti verso clienti 1.711 270 1.755 305
Cassa Depositi e Prestiti 387 - 432 -
Ministeri ed enti pubblici 297 97 305 132
Corrispondenti esteri 360 2 316 2
Privati 667 171 702 171
Crediti verso Controllante 78 31 66 31
Crediti vs altri 21 - 1 -
Totale 1.810 301 1.822 336
Gruppo Poste Italiane - Rischio di credito - Crediti commerciali svalutati sulla base della matrice semplificata (milioni di euro)
-- ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ -- -------------------
31.12.2021 31.12.2020
Fasce di scaduto Valore contabile
lordo
Fondo a copertura
perdite attese
Valore contabile lordo Fondo a copertura
perdite attese
Crediti commerciali non scaduti 659 7 607 10
Scaduto 0 - 1 anno 250 22 228 17
Scaduto 1 - 2 anni 77 16 63 18
Scaduto 2 - 3 anni 53 19 29 14
Scaduto 3 - 4 anni 23 14 10 8
Scaduto > 4 anni 62 62 57 57
Posizioni oggetto di recupero legale e/o in procedura concorsuale 139 121 136 116
Totale 1.263 261 1.129 240

La movimentazione del fondo svalutazione crediti commerciali (verso clienti e verso la Controllante) è la seguente:

Dettaglio fondo a copertura perdite attese per crediti commerciali (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 31.12.2020 Acc.ti netti Utilizzi Variazione perimetro Saldo al 31.12. 2021
Crediti commerciali
Crediti vs clienti 544 4 (33) 14 529
Amm.ni pubbliche 167 (38) (1) - 128
Amm.ni postali estere 12 2 - - 14
Privati 294 20 (27) 14 301
Per interessi per ritardati pagamenti 71 20 (5) - 86
Crediti verso Controllante 33 - - - 33
Totale 577 4 (33) 14 562

Al 31 dicembre 2021, il fondo svalutazione crediti verso clienti include, per circa 34 milioni di euro, il rilascio del fondo rilevato a seguito del versamento effettuato dal MiSE, nel mese di dicembre 2021, in ottemperanza a quanto previsto nella sentenza di primo grado, per maggiori dettagli si rimanda alla nota A8 – Crediti commerciali. Gli utilizzi dell'esercizio si riferiscono principalmente allo stralcio di crediti a seguito della conclusione di procedure concorsuali e allo stralcio di crediti per conti correnti con saldo debitore, per i quali è stata constatata l'antieconomicità delle azioni di recupero, anche tenuto conto dell'esiguità dell'importo delle singole posizioni creditorie.

pag. 696 Il fondo svalutazione crediti verso le Amministrazioni pubbliche comprende partite che potrebbero risultare parzialmente inesigibili in esito a provvedimenti legislativi restrittivi della spesa pubblica nonché a ritardi di pagamento e a incagli presso alcune Amministrazioni debitrici. Il fondo svalutazione crediti verso Controllante riflette le assenze di copertura nel Bilancio dello Stato che non rendono possibile l'incasso di talune partite creditorie iscritte sulla base della normativa nonché dei contratti e delle convenzioni in vigore all'epoca della rilevazione.

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Altri crediti e attività

Di seguito la movimentazione del fondo svalutazione crediti e altre attività.

Gruppo Poste Italiane - Movimentazione del Fondo svalutazione crediti verso altri (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 31.12.20 Acc.ti netti Utilizzi Saldo al 31.12.2021
Crediti per interessi attivi su rimborso IRES 46 46
Amm.ni pubbliche per servizi diversi
Crediti per accordi CTD 19 5 24
Altri crediti 81 44 (7) 118
Totale 146 ਪੰ ਭੇ (7) 188

Il fondo svalutazione crediti verso altri include accantonamenti, rilevati nell'esercizio, per tener conto del probabile rischio connesso al mancato recupero di talune partite pregresse le cui attività ricognitive sono in corso di ultimazione.

Compensazioni di attività e passività finanziarie

In conformità all'IFRS 7 – Strumenti finanziari: Informazioni integrative, si forniscono di seguito le informazioni sulle attività e passività finanziarie soggette a un accordo quadro di compensazione esecutivo o a un accordo similare, indipendentemente dal fatto che gli strumenti finanziari siano stati o meno compensati in conformità al paragrafo 42 dello IAS 32190 .

Le partite interessate al 31 dicembre 2021, riferite alla sola Poste Italiane SpA riguardano:

  • strumenti derivati attivi e passivi, e relativi depositi di collateralizzazione sia in contanti che in Titoli di Stato;
  • pronti contro termine attivi e passivi, e relativi depositi di collateralizzazione sia in contanti che in Titoli di Stato.

Le posizioni in commento sono regolate da accordi standardizzati bilaterali di netting che consentono, in caso di default della controparte, la compensazione delle posizioni creditorie e debitorie relative a derivati, per i quali sono presenti contratti ISDA e a operazioni di pronti contro termine, per i quali sono presenti contratti GMRA.

Le posizioni in pronti contro termine gestite attraverso la Controparte Centrale, che soddisfano i requisiti previsti dallo IAS 32, sono esposte al netto della compensazione.

Ai fini della compilazione delle tabelle e in linea con quanto previsto dall'IFRS 7, si segnala che le operazioni in pronti contro termine sono rappresentate secondo il criterio di valutazione del costo ammortizzato, mentre le operazioni in derivati sono rappresentate al fair value; le relative garanzie reali finanziarie sono riportate al loro fair value.

190 Il paragrafo 42 dello IAS 32 stabilisce che "Una attività e una passività finanziaria devono essere compensate e il saldo netto esposto nello stato patrimoniale quando e soltanto quando un'entità:

(a) ha correntemente un diritto legale a compensare gli importi rilevati contabilmente; e

(b) intende estinguere per il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività".

Attività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari
Ammontari correlati non oggetto di
compensazione in bilancio
Forme tecniche Ammontare lordo delle Ammontare delle
passività finanziarie
Ammontare netto delle Collateral Ammontare netto delle
attività/(passivtà)
attività finanziarie(*)
(a)
compensato in bilancio
(b)
attività finanziarie
(c=a-b)
Strumenti finanziari
(d)
Depositi di contante
dati/(ricevuti) in
garanzia
(e)
finanziarie
(f=c-d-e)
Esercizio 2021
Attività finanziarie Patrimonio BancoPosta
Derivati
Pronti contro termine
873
1.577
1.577 873 866 7
Attività finanziarie Patrimonio non destinato
Derivati 3 3 2 1
Totale al 31 dicembre 2021 2,453 1,577 876 866 0 1
Esercizio 2020
Attività finanziarie Patrimonio BancoPosta
Derivati 78 78 78
Pronti contro termine 364 363 1 1
Attività finanziarie Patrimonio non destinato
Derivati -
Pronti contro termine -
Totale al 31 dicembre 2020 442 363 79 79 I I
Passività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari
Forme tecniche Ammontari correlati non oggetto di
compensazione in bilancio
Ammontare lordo delle Ammontare delle
attività finanziarie
Ammontare netto delle Collateral Ammontare netto delle
attività/(passivtà)
passività finanziarie(*)
(a)
compensato in bilancio
(b)
passività finanziarie
(c=a-b)
Strumenti finanziari
(d)
Depositi di contante
dati/(ricevuti) in
garanzia
(e)
finanziarie
(f=c-d-e)
Esercizio 2021
Passività finanziarie Patrimonio BancoPosta
Derivati
Pronti contro termine
5.460
14.837
1.577 5.460
13.260
1.405
13.235
3.976
24
79
1
Passività finanziarie Patrimonio non destinato
Derivati 3 3 3 -
Totale al 31 dicembre 2021 20,300 1,577 18.723 14.640 4.003 80
Esercizio 2020
Passività finanziarie Patrimonio BancoPosta
Derivati
Pronti contro termine
8.243
14.711
363 8.243
14.348
867
14.359
7.376
(12)
-
1
Passività finanziarie Patrimonio non destinato
Derivati
Pronti contro termine
11
412
11
412
408 11
4
-
-
Totale al 31 dicembre 2020 23.377 363 23.014 15.634 7.379 1

* L'ammontare lordo delle attività e passività finanziarie comprende gli strumenti finanziari soggetti a compensazione e quelli soggetti ad accordi quadro di compensazione esecutivi ovvero ad accordi similari indipendentemente dal fatto che essi siano o meno compensati.

Rischio di liquidità

È il rischio di incorrere in difficoltà nel reperire fondi, a condizioni di mercato, per far fronte agli impegni iscritti nel passivo. Il Gruppo Poste Italiane applica una politica finanziaria mirata a minimizzare il rischio attraverso la diversificazione delle forme di finanziamento a breve e a lungo termine e delle controparti; la disponibilità di linee di credito rilevanti in termini di

ammontare e numero di banche affidanti; la distribuzione graduale e omogenea nel tempo delle scadenze della provvista a medio e lungo termine; l'adozione di modelli di analisi preposti al monitoraggio delle scadenze dell'attivo e del passivo.

Al 31 dicembre 2021 le disponibilità liquide non vincolate ammontano a 2,6 miliardi di euro. Le linee di credito committed e uncommitted a disposizione del Gruppo e i relativi utilizzi sono riepilogati nella tabella che segue.

(milioni di euro)
Descrizione Saldo al 31.12.2021 Saldo al
31.12.2020
Linee di credito committed 1.750 1.750
Finanziamenti a breve 1.750 1.750
Linee di credito uncommitted 2.357 1.893
Finanziamenti a breve 1.309 1.017
Scoperti di c/c 145 148
Credti di firma 903 728
Totale 4.107 3.643
Utilizzi committed - -
Finanziamenti a breve - -
Utilizzi uncommitted 975 633
Finanziamenti a breve 550 250
Credti di firma 425 383
Totale 975 633

A fronte delle linee di credito ottenute non è stata costituita alcuna forma di garanzia reale.

Nel corso dell'esercizio la Capogruppo ha utilizzato linee di credito uncommited per finanziamenti a breve termine per complessivi 550 milioni di euro e rimborsato anticipatamente un finanziamento a medio termine di 250 milioni di euro. In data 26 gennaio 2021 è stato stipulato un nuovo finanziamento di 150 milioni di euro con la BEI, il prestito erogato in data 21 maggio 2021, prevede interessi al tasso fisso dello 0,161% e scadenza 19 maggio 2028.

Le linee di credito a revoca uncommitted risultano disponibili anche per l'operatività overnight del Patrimonio BancoPosta. Inoltre, a decorrere dal 26 giugno 2020 il Patrimonio BancoPosta può accedere ad una linea di finanziamento committed a tre anni concessa da Cassa Depositi e Prestiti per operazioni in pronti contro termine fino ad un massimo di 4,25 miliardi di euro, non utilizzata al 31 dicembre 2021.

Infine, per l'operatività interbancaria intraday, il Patrimonio BancoPosta può accedere ad un'anticipazione infragiornaliera di Banca d'Italia e garantita da titoli di valore nominale pari a 1.491 milioni di euro, non utilizzata al 31 dicembre 2021.

La Capogruppo ha in essere al 31 dicembre 2021 un programma EMTN – Euro Medium Term Note di 2 miliardi di euro, grazie al quale il Gruppo può reperire sul mercato dei capitali ulteriori 0,95 miliardi di euro. Nell'ambito di tale programma nel 2013 Poste Italiane ha collocato presso la Borsa del Lussemburgo un prestito decennale di 50 milioni di euro mentre nel dicembre 2020 ha collocato un ulteriore prestito senior unsecured del valore nominale complessivo di 1 miliardo di euro.

Le linee di credito esistenti ed i finanziamenti in essere sono commisurati a coprire le esigenze finanziarie previste ad oggi. Di seguito si riporta, inoltre, il raffronto tra passività e attività in essere al 31 dicembre 2021, in relazione al Gruppo Poste Italiane.

Gruppo Poste Italiane - Rischio di liquidità - Passivo (milioni di euro)
31.12.21 31.12.20
Descrizione Entro
l'esercizio
tra 1 e 5 anni oltre 5 anni Totale Entro
l'esercizio
tra 1 e 5 anni oltre 5 anni Totale
Flusso del portafoglio polizze del gruppo Poste Vita 9.188 35.209 146.899 191.296 10.369 36.925 129.524 176.818
Passività finanziarie 52.185 22.847 25.869 100.901 46.691 18.994 24.638 90.323
Debiti per conti correnti postali 28.548 15.285 24.766 68.599 22.968 13.110 22.737 58.815
Finanziamenti 9.538 6.997 712 17.247 10.521 5.674 1.082 17.277
Passività finanziarie per leasing 219 560 387 1.166 216 205 815 1.236
Altre passività finanziarie 13.880 5 4 13.889 12.986 5 4 12.995
Debiti commerciali 2.029 - - 2.029 1.839 - - 1.839
Altre passività 1.865 1.740 9 3.614 1.747 1.564 14 3.325
Totale Passivo 65.267 59.796 172.777 297.840 60.646 57.483 154.176 272.305

Nella tabella che precede, i flussi di cassa previsti in uscita sono distinti per scadenza e i debiti per conti correnti postali rappresentati in base al modello statistico/econometrico dell'andamento previsionale e prudenziale di persistenza delle masse raccolte. I rimborsi in linea capitale, al relativo valore nominale, sono aumentati degli interessi calcolati, ove applicabile, in base alla curva dei tassi di interesse al 31 dicembre 2021. Gli impegni delle compagnie Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA sono rappresentati nella voce Flusso del portafoglio polizze del Gruppo Poste Vita.

Gruppo Poste Italiane - Rischio di liquidità - Attivo (milioni di euro)
31.12.21 31.12.20
Descrizione Entro
l'esercizio
tra 1 e 5 anni oltre 5 anni Totale Entro
l'esercizio
tra 1 e 5 anni oltre 5 anni Totale
Attività finanziarie 36.201 64.489 199.855 300.545 35.829 62.257 184.952 283.038
Crediti commerciali 2.518 6 - 2.524 2.375 2 - 2.377
Altri crediti e attività 1.163 3.988 26 5.178 1.070 3.813 32 4.915
Crediti d'imposta legge 77/2020 928 3.793 2.669 7.388 6 20 12 38
Cassa e Depositi BancoPosta 7.659 - - 7.659 6.391 - - 6.391
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 7.958 - - 7.958 4.516 - - 4.516
Totale Attivo 56.427 72.276 202.550 331.252 50.187 66.092 184.996 301.275

Con riferimento alle attività, i flussi di cassa in entrata sono distinti per scadenza, esposti al loro valore nominale e aumentati, ove applicabile, dei principali interessi da incassare. Gli investimenti comprendono gli impieghi in titoli detenuti dal Patrimonio BancoPosta e dalle compagnie assicurative del Gruppo, rappresentati in base ai flussi di cassa attesi, composti dal valore di rimborso dei titoli in portafoglio e dalle relative cedole di interesse alle diverse scadenze.

Nell'analisi in commento rileva principalmente il rischio di liquidità riveniente dagli impieghi delle disponibilità sui conti correnti della clientela e dalle polizze di Ramo I e V emesse da Poste Vita SpA.

Per l'attività specifica del Patrimonio BancoPosta, il rischio di liquidità è riconducibile alla raccolta in conti correnti e carte prepagate191, al connesso impiego in titoli eurogovernativi e/o garantiti dalla Repubblica Italiana, alla marginazione inerente all'operatività in derivati nonché ai crediti d'imposta acquistati in riferimento al decreto rilancio n. 34/2020 (poi convertito con Legge n. 77 del 17 luglio 2020). Il rischio eventuale può derivare da un disallineamento (o mismatch) fra le scadenze degli investimenti in titoli e quelle contrattuali (a vista) delle passività in conti correnti, tale da non consentire il fisiologico soddisfacimento delle obbligazioni verso i correntisti. L'eventuale mismatch fra attività e passività viene monitorato mediante il raffronto tra lo scadenzario delle attività e il modello statistico che delinea le caratteristiche comportamentali di ammortamento della raccolta in conti correnti postali secondo i diversi livelli di probabilità di accadimento e che ne ipotizza il progressivo completo riscatto entro un arco temporale di venti anni per la raccolta in conti correnti retail, di dieci anni per la raccolta business e in carte Postepay e di cinque anni per la clientela Pubblica Amministrazione.

Con riguardo alle polizze emesse da Poste Vita SpA, ai fini dell'analisi del profilo di rischio di liquidità, sono effettuate analisi di ALM (Asset/Liability Management) finalizzate a un'efficace gestione degli attivi rispetto agli impegni assunti nei confronti degli assicurati, e sono altresì elaborate analisi prospettiche sugli effetti derivanti dal verificarsi di shock sui mercati finanziari (dinamica dell'attivo) e sui comportamenti degli assicurati (dinamica del passivo).

191 Dal 1° ottobre 2018 le carte prepagate sono di competenza di PostePay SpA. La liquidità raccolta tramite tali carte viene trasferita al BancoPosta che provvede ad investire i fondi raccolti in titoli governativi dell'area euro o altri titoli assistiti dalla garanzia dello Stato italiano. Pertanto ai fini delle specifiche analisi di rischio permangono le logiche relative a ciascun modello sottostante le diverse tipologie di raccolta.

Infine, per una corretta valutazione del rischio di liquidità, è opportuno tener conto che gli impieghi costituiti in "titoli eurogovernativi", se non vincolati, possono essere assimilati ad Attività Prontamente Liquidabili (APL); nello specifico, tali titoli sono utilizzabili come collateral nell'ambito di operazioni interbancarie di pronti contro termine di finanziamento. Tale prassi è normalmente adottata in ambito BancoPosta.

Rischio prezzo

È il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di variazioni dei prezzi di mercato, sia che le variazioni derivino da fattori specifici del singolo strumento o del suo emittente, sia da fattori che influenzino tutti gli strumenti trattati sul mercato.

Le analisi che seguono si riferiscono a quelle poste finanziarie attive classificate nelle categorie "fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo" ovvero "fair value rilevato a Conto economico", nonché a taluni strumenti finanziari derivati le cui fluttuazioni di valore sono rilevate nel Conto economico.

Ai fini dell'analisi di sensitività al 31 dicembre 2021, sono state prese in considerazione le posizioni potenzialmente esposte alle maggiori fluttuazioni di valore, e sottoposte a uno stress di variabilità calcolato con riferimento alla volatilità storica ad un anno, considerata rappresentativa delle possibili variazioni di mercato. Di seguito, l'esito dell'analisi di sensitività al rischio di prezzo effettuata al 31 dicembre 2021 sulle posizioni del Gruppo Poste Italiane.

Gruppo Poste Italiane - Rischio prezzo (milioni di euro)
Descrizione Esposizione al Delta valore Effetto su Passività differite
verso gli assicurati
Risultato prima
delle imposte
Riserve di Patrimonio netto al
lordo delle imposte
rischio + Vol - Vol + Vol - Vol + Vol - Vol + Vol - Vol
2021 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI 651 202 (202) - - - - 202 (202)
Azioni 651 202 (202) - - - - 202 (202)
Obbligazioni strutturate - - - - - - - - -
Altri investimenti - - - - - - - - -
Attività finanziarie al FVTPL 40.313 5.280 (5.280) 5.270 (5.270) 10 (10) - -
Azioni 256 66 (66) 56 (56) 10 (10) - -
Altri investimenti 40.057 5.214 (5.214) 5.214 (5.214) - - - -
Strumenti finanziari derivati (3) (9) 9 - - (9) 9 - -
Fair Value rilevato a CE - - - - - - - - -
Fair Value rilevato a CE (pass.) (3) (9) 9 - - (9) 9 - -
Variabilità al 31 dicembre 2021 40.961 5.473 (5.473) 5.270 (5.270) 1 (1) 202 (202)
2020 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTPL 37.061 7.265 (7.265) 7.233 (7.233) 32 (32) - -
Azioni 272 120 (120) 89 (89) 31 (31) - -
Altri investimenti 36.789 7.145 (7.145) 7.144 (7.144) 1 (1) - -
Strumenti finanziari derivati (20) (31) 31 - - (31) 31 - -
Fair Value rilevato a CE - - - - - - - - -
Fair Value rilevato a CE (pass.) (20) (31) 31 - - (31) 31 - -
Variabilità al 31 dicembre 2020 37.041 7.234 (7.234) 7.233 (7.233) 1 (1) - -

Le Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo si riferiscono alle azioni Nexi detenute dalla controllata PSIA Srl per 651 milioni di euro.

Le Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico si riferiscono a:

  • investimenti relativi a quote di fondi comuni detenuti da Poste Vita SpA il cui fair value ammonta a complessivi 40.057 192 milioni di euro, di cui circa 32.968 milioni di euro posti a copertura di polizze di Ramo I, circa 7.084 milioni di euro posti a copertura di polizze di Ramo III e per la restante parte relativa al patrimonio libero;
  • azioni detenute da Poste Vita SpA per 217 milioni di euro a fronte di prodotti di Ramo I collegati alle Gestioni separate e di Ramo III;
  • azioni detenute dal Patrimonio BancoPosta, per complessivi 39 milioni di euro costituiti dalle azioni privilegiate di Visa Incorporated (Series C Convertible Participating Preferred Stock). Ai fini dell'analisi di sensitivity, è stato associato il corrispondente valore delle azioni Classe A, tenuto conto della volatilità delle azioni quotate sul NYSE.

pag. 701 192 Non considerati nel perimetro di analisi in questione 1.859 milioni di euro di fondi comuni a prevalente composizione obbligazionaria.

Nell'ambito degli Strumenti finanziari derivati, il rischio prezzo riguarda principalmente il contratto di vendita a termine di 198.000 azioni ordinarie Visa Incorporated stipulato dalla Capogruppo.

Le azioni nelle società Moneyfarm, sennder Technologies GmbH, Milkman,Tink e Volante classificate tra le Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo, non sono oggetto di sensitivity nella tabella che precede.

Rischio di tasso di inflazione sui flussi finanziari

È definito come l'incertezza relativa al conseguimento di flussi finanziari futuri a seguito di fluttuazioni dei tassi di inflazione rilevati sul mercato.

Di seguito, l'esito dell'analisi di sensitività al rischio di inflazione sui flussi finanziari, effettuata al 31 dicembre 2021 sulle posizioni del Gruppo Poste Italiane.

Gruppo Poste Italiane - Rischio tasso di inflazione sui flussi finanziari (milioni di euro)
Descrizione Esposizione al rischio Delta valore Effetto su Passività differite
verso gli assicurati
Risultato prima
delle imposte
Nominale Valore di
Bilancio
+100bps -100bps +100bps -100bps +100bps -100bps
2021 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al Costo ammortizzato 272 317 - - - - - -
Titoli a reddito fisso 272 317 - - - - - -
Attività finanziarie al FVTOCI 10.058 12.474 43 (43) 41 (41) 2 (2)
Titoli a reddito fisso 10.058 12.474 43 (43) 41 (41) 2 (2)
Variabilità al 31 dicembre 2021 10.330 12.791 43 (43) 41 (41) 2 (2)
2020 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al Costo ammortizzato 243 264 - - - - - -
Titoli a reddito fisso 243 264 - - - - - -
Attività finanziarie al FVTOCI 11.752 14.223 43 (43) 41 (41) 2 (2)
Titoli a reddito fisso 11.752 14.223 43 (43) 41 (41) 2 (2)
Variabilità al 31 dicembre 2020 11.995 14.487 43 (43) 41 (41) 2 (2)

Al 31 dicembre 2021, il rischio di tasso di inflazione sui flussi finanziari riguarda i titoli di Stato indicizzati all'inflazione, che non sono stati oggetto di copertura di cash flow hedge o fair value hedge. Del valore nominale complessivo, 9.380 milioni di euro sono detenuti da Poste Vita SpA e 903 milioni di euro dal Patrimonio BancoPosta.

Rischio valuta

È il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di modifiche dei tassi di cambio delle monete diverse da quella di conto.

L'analisi di sensitività svolta tiene conto delle posizioni in valuta più significative, ipotizzando uno scenario di stress determinato dai livelli di volatilità del tasso di cambio per ciascuna posizione valutaria. In particolare, è stata applicata una variazione del tasso di cambio pari alla volatilità storica ad un anno, considerata rappresentativa delle possibili variazioni di mercato.

Di seguito, l'esito dell'analisi di sensitività al rischio di valuta, effettuata al 31 dicembre 2021 sulle posizioni più significative del Gruppo Poste Italiane.

Gruppo Poste Italiane - Rischio valuta (milioni di euro)
Descrizione Posizione in Posizione in Posizione in Delta valore Risultato prima delle imposte Riserve di Patrimonio netto al
lordo delle imposte
GBP USD Euro + Vol 260gg - Vol 260gg + Vol 260gg - Vol 260gg + Vol 260gg - Vol 260gg
2021 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI 44 8 60 3 (3) - - 3 (3)
Azioni 44 8 60 3 (3) - - 3 (3)
Titoli a reddito fisso - - - - - - - - -
Altri investimenti - - - - - - - - -
Attività finanziarie al FVTPL - 148 131 7 (7) 7 (7) - -
Azioni - 44 39 2 (2) 2 (2) - -
Altri investimenti - 104 92 5 (5) 5 (5) - -
Strumenti finanziari derivati - (3) (3) (2) 2 (2) 2 - -
Fair Value rilevato a CE - - - - - - - - -
Fair Value rilevato a CE (pass.) - (3) (3) (2) 2
-
(2) 2 - -
Variabilità al 31 dicembre 2021 44 153 188 8 (8) 5 (5) 3 (3)
2020 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI 22 5 29 2 (2) - - 2 (2)
Azioni 22 5 29 2 (2) - - 2 (2)
Titoli a reddito fisso - - - - - - - - -
Altri investimenti - - - - - - - - -
Attività finanziarie al FVTPL - 157 133 10 (10) 10 (10) - -
Azioni - 89 72 5 (5) 5 (5) - -
Altri investimenti - 68 61 5 (5) 5 (5) - -
Strumenti finanziari derivati - (24) (20) (1) 1 (1) 1 - -
Fair Value rilevato a CE - - - - - - - - -
Fair Value rilevato a CE (pass.) - (24) (20) (1) 1 (1) 1 - -
Variabilità al 31 dicembre 2020 22 138 142 11 (11) 9 (9) 2 (2)

Il rischio indicato attiene principalmente a titoli azionari detenuti dalla Capogruppo e dalla società PostePay, e alle quote di taluni fondi alternativi detenuti da Poste Vita SpA.

Al 31 dicembre 2021 al rischio valuta sono esposti:

  • investimenti azionari della Capogruppo in Visa (39 milioni di euro) e Moneyfarm (53 milioni di euro);
  • l'investimento azionario di Postepay in Volanté (7 milioni di euro);
  • quote di taluni Fondi detenuti da Poste Vita SpA (92 milioni di euro);
  • contratto derivato sulle azioni ordinarie Visa Incorporated stipulato dalla Capogruppo (al 31 dicembre 2021 fair value negativo di 3 milioni di euro).

Qui di seguito è indicato il rischio riguardante la posizione commerciale netta in DSP, valuta sintetica determinata dalla media ponderata dei tassi di cambio di quattro valute principali (Euro, Dollaro USA, Sterlina Britannica, Yen Giapponese), detenuta da Poste Italiane SpA, e utilizzata a livello mondiale per il regolamento delle posizioni commerciali tra Operatori Postali.

Gruppo Poste Italiane - Rischio valuta DSP
(milioni di euro)
Descrizione Posizione in
DSP
Posizione in
Euro
Delta valore Risultato prima delle imposte Riserve di Patrimonio netto al
lordo delle imposte
+ Vol 260gg - Vol 260gg + Vol 260gg - Vol 260gg + Vol 260gg - Vol 260gg
2021 Effetti
Attività correnti in DSP 220 271 7 (7) 7 (7) - -
Passività correnti in DSP (239) (295) (8) 8 (8) 8 - -
Variabilità al 31 dicembre 2021 (19) (24) (1) 1 (1) 1 - -
2020 Effetti
Attività correnti in DSP 244 287 11 (11) 11 (11) - -
Passività correnti in DSP (249) (293) (11) 11 (11) 11 - -
Variabilità al 31 dicembre 2020 (5) (6) - - - - - -

Il Gruppo Poste Italiane è inoltre soggetto al rischio di valuta traslativo, ovvero al rischio di tasso di cambio riconducibile alla conversione in euro delle poste relative alle partecipazioni in società la cui divisa di conto è diversa dall'euro, la valuta funzionale del Gruppo. Al 31 dicembre 2021, tuttavia, una variazione significativa dei tassi di cambio non comporterebbe comunque effetti rilevanti sul Bilancio consolidato del Gruppo.

Poste Italiane SpA

Si riportano di seguito, per completezza di informativa, le posizioni esposte ai rischi finanziari per Poste Italiane SpA qualora non riportate nell'informativa precedente riferita al Gruppo Poste Italiane.

Rischio di tasso di interesse sul fair value

Rischio tasso interesse su fair value
Descrizione Esposizione al rischio Delta valore Risultato prima
delle imposte
Riserve di Patrimonio netto al
lordo delle imposte
Nominale Fair Value +100bps -100bps +100bps -100bps +100bps -100bps
2021 Effetti
Attività finanziarie Patrimonio BancoPosta
Attività finanziarie al FVTOCI 31.416 37.626 (717) 600 (717) 600
Titoli a reddito fisso 31.416 37.626 (717) 600 (717) 600
Strumenti finanziari derivati 1.714 76 219 (257) 219 (257)
Cash flow hedge 1.714 76 219 (257) 219 (257)
Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 3.538 3.301 (65) 67 (65) 67
Crediti d'imposta al FVTOCI 3.538 3.301 (65) 67 (65) 67
Passività finanziarie patrimonio non destinato
Strumenti finanziari derivati 50 (3) 1 (1) 1 (1)
Cash flow hedge 50 (3) 1 (1) 1 (1)
Variabilità al 31 dicembre 2021 36.718 41.000 (562) 409 - (562) 409
2020 Effetti
Attività finanziarie Patrimonio BancoPosta
Attività finanziarie al FVTOCl 33.569 42.638 (1.299) 1.306 (1.299) 1.306
Titoli a reddito fisso 33.569 42.638 (1.299) 1.306 (1.299) 1.306
Strumenti finanziari derivati 268 19 (20) 19 (20)
Cash flow hedge 268 19 (20) 19 (20)
Attività finanziarie Patrimonio non destinato
Attività finanziarie al FVTOCI 400 407
Titoli a reddito fisso 400 407
Passività finanziarie Patrimonio BancoPosta
Strumenti finanziari derivati 1.800 (54) 162 (179) 162 (179)
Cash flow hedge 1.800 (54) 162 (179) 162 (179)
Passività finanziarie Patrimonio non destinato
Strumenti finanziari derivati 50 (5) 1 (1) 1 (1)
Cash flow hedge 50 (5) 1 (1) 1 (1)
Variabilità al 31 dicembre 2020 36.087 42.986 (1.117) 1.106 I I (1.117) 1.106

Rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari

Rischio tasso di interesse sui flussi finanziari
Descrizione Esposizione al
rischio
Delta valore Risultato prima
delle imposte
Nominale +100 bps -100 bps +100 bps -100 bps
2021 Effetti
Attività finanziarie Patrimonio BancoPosta
Attività finanziarie al Costo Ammortizzato
Crediti
Deposito presso il MEF 12.712 127 (127) 127 (127)
Altri crediti finanziari
Titoli a reddito fisso
4.858 49 (49) 49
ട് 8
(49)
Attività finanziarie al FVTOCI 5.770 ല്ല (28) (58)
Titoli a reddito fisso 9.800 ರಿ8 (98) ರಿ8 (98)
Attività finanziarie Patrimonio non destinato
Attività finanziarie al Costo Ammortizzato
Finanziamenti
373 4 (4) 4 (4)
Crediti
Altri crediti finanziari 3 - - -
Cassa e Depositi BancoPosta
Depositi bancari
4.773 48 (48) 48 (48)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Depositi bancari
Depositi presso il MEF
1.051
1.990
10
20
(10)
(20)
10
20
(10)
(20)
Passività finanziarie Patrimonio BancoPosta
Finanziamenti
Debiti verso istituzioni finanziarie
Altre passività finanziarie
(2.956)
(228)
(30)
(2)
30
2
(30)
(2)
30
2
Passività finanziarie Patrimonio non destinato
Passività finanziarie verso imprese controllate (1.195) (12) 12 (12) 12
Altre passività finanziarie (2)
Variabilità al 31 dicembre 2021
2020 Effetti
36.949 370 (370) 370 (370)
Attività finanziarie Patrimonio BancoPosta
Attività finanziarie al Costo Ammortizzato
Crediti
Deposito presso il MEF
Altri crediti finanziari
7.340
7.494
73
75
(73)
(75)
73
75
(73)
(75)
Titoli a reddito fisso 4.070 41 (41) 41 (41)
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso 6.029 60 (60) 60 (60)
Attività finanziarie Patrimonio non destinato
Attività finanziarie al Costo Ammortizzato
Finanziamenti 374 4 (4) 4 (4)
Crediti
Altri crediti finanziari
15 -
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso 375 4 (4) 4 (4)
Cassa e Depositi BancoPosta
Depositi bancari
3.364 34 (34) 34 (34)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Depositi bancari
Depositi presso il MEF
573
1.991

20
(6)
(20)
6
20
(6)
(20)
Passività finanziarie Patrimonio BancoPosta
Finanziamenti
Debiti verso istituzioni finanziarie (899) (a) 9 (a) 9
Altre passività finanziarie (392) (4) 4 (4) 4
Passività finanziarie Patrimonio non destinato
Finanziamenti
Debiti verso istituzioni finanziarie (250) (3) 3 (3) 3
Passività finanziarie verso imprese controllate (729) (7) 7 (7) 7
Variabilità al 31 dicembre 2020 29.355 294 (294) 294 (294)

Rischio di credito

Rischio di credito - Rating del Patrimonio destinato BancoPosta
(minoni di Guro)
Descrizione da AAA a AA- da A+ a BBB- da BB+ a C Effetti della Totale
Stage 1 Stage 2 Stage 1 Stage 2 Stage 1 Stage 2 Stage 3 Not Rated copertura
2021 Effetti
Attività finanziarie al costo ammortizzato
Finanziamenti -
Crediti 233 - 17.337 - 17.570
Titoli a reddito fisso 30,932 - 30.932
Totale Valore contabile lordo 233 48.269 48.502
Fondo a copertura perdite attese (15) (15)
Totale Costo ammortizzato al 31 dicembre 2021 233 1 48.254 541 2.188 51.216
2020 Effetti
Attività finanziarie al costo ammortizzato
Finanziamenti - - 1
Crediti 823 - 14.012 - 14.835
Titoli a reddito fisso - 28.880 - 28.880
Totale Valore contabile lordo 823 42.893 43.716
Fondo a copertura perdite attese (19) (19)
Totale Costo ammortizzato al 31 dicembre 2020 823 - 42.874 577 4.390 48.664
Descrizione da AAA a AA- da A+ a BBB- da BB+ a C Not Rated Effetti della Totale
Stage 1 Stage 2 Stage 1 Stage 2 Stage 1 Stage 2 Stage 3 copertura
2021 Effetti
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso
Totale Valore contabile lordo
33,845
33.845
- 33.845
33.845
Fondo a copertura perdite attese - OCI (12) - (12)
Valore contabile - Fair value al 31 dicembre 2021 1 37.626 37.626
2020 Effetti
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso
Totale Valore contabile lordo
35,925
35.925
- 35.925
35.925
Fondo a copertura perdite attese - OCI (18) 19 (18)
Valore contabile - Fair value al 31 dicembre 2020 42.638 42.638
Descrizione da AAA a AA- da A+ a BBB-
da BB+ a C
Effetti della
Stage 1 Stage 2 Stage 1 Stage 2 Stage 1 Stage 2 Not Rated
Stage 3
copertura Totale
2021 Effetti
Attività finanziarie al costo ammortizzato
Finanziamenti 375 - 375
Crediti 23 23
Totale Valore contabile lordo 398 398
Fondo a copertura perdite attese (21) (21)
Totale Costo ammortizzato al 31 dicembre 2021 377 381
2020 Effetti
Attività finanziarie al costo ammortizzato
Finanziamenti 376 - 376
Crediti 4 60 - 64
Totale Valore contabile lordo 4 436 440
Fondo a copertura perdite attese (21) (21)
Totale Costo ammortizzato al 31 dicembre 2020 415 5 424
Descrizione da AAA a AA- da A+ a BBB- da BB+ a C Not Rated Effetti della Totale
Stage 1 Stage 2 Stage 1 Stage 2 Stage 1 Stage 2 Stage 3 copertura
2021 Effetti
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso :
Totale Valore contabile lordo
Valore contabile - Fair value al 31 dicembre 2021 1 1
2020 Effetti
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso 405 - 405
Totale Valore contabile lordo 405 405
Valore contabile - Fair value al 31 dicembre 2020 407 19 407
31.12.2021 31.12.2020
Descrizione Valore contabile lordo Fondo a copertura
perdite attese
Valore contabile lordo Fondo a copertura
perdite attese
Attività finanziarie al Costo ammortizzato 48.502 (15) 43.716 (19)
Finanziamenti - 1 -
Sovereign - - - -
Corporate - - 1 -
Banking - -
Crediti 17.570 (5) 14.835 (4)
Sovereign 12.712 (5) 7.340 (4)
Corporate 1.545 - 1.206 -
Banking 3.313 6.289 -
Titoli a reddito fisso 30.932 (10) 28.880 (15)
Sovereign 27.920 (9) 25.868 (14)
Corporate 3.012 (1) 3.012 (1)
Banking -
Attività finanziarie al FVTOCI 33.845 (12) 35.925 (18)
Titoli a reddito fisso 33.845 (12) 35.925 (18)
Sovereign 33.845 (12) 35.925 (18)
Corporate - -
Banking - -
Totale 82.347 (27) 79.641 (37)
31.12.2021 (minorii di Guro)
31.12.2020
Descrizione Valore contabile lordo Fondo a copertura
perdite attese
Valore contabile lordo Fondo a copertura
perdite attese
Attività finanziarie al Costo ammortizzato 402 (21) 445 (21)
Finanziamenti 375 (1) 376 (1)
Sovereign -
Corporate 375 (1) 376 (1)
Banking -
Crediti 27 (20) 69 (20)
Sovereign
Corporate 24 (20) 54 (20)
Banking 3 - 15 -
Attività finanziarie al FVTOCI - 405 -
Titoli a reddito fisso - - 405 -
Sovereign - - 405 -
Corporate - - -
Banking - - -
Totale 402 (21) 850 (21)
Rischio di credito - Dettaglio fondo a copertura delle perdite attese sugli strumenti finanziari al CA del Patrimonio BancoPosta
Costo ammortizzato
Descrizione Crediti Titoli a reddito fisso Totale
Stage 1 Stage 1
Saldo al 1º gennaio 2021 0 15 19
Impairment titoli/crediti in portafoglio all'inizio del periodo
Reversal titoli/crediti in portafoglio all'inizio del periodo 5 (5)
Impairment titoli/crediti acquistati/erogati nel periodo -
Reversal per write off - -
Reversal per vendite/incasso (1) (1)
Saldo al 31 dicembre 2021 5 10 15
Rischio di credito - Dettaglio fondo a copertura delle perdite attese sugli strumenti finanziari al FVTOCI del Patrimonio BancoPosta (milioni di euro)
FATO Cl
Descrizione Crediti Titoli a reddito fisso Totale
Stage 1
Stage 1
Saldo al 1º gennaio 2021 18 18
lmpairment titoli/crediti in portafoglio all'inizio del periodo
Reversal titoli/crediti in portafoglio all'inizio del periodo (5)
1
(5)
Impairment titoli/crediti acquistati/erogati nel periodo 2
1
2
Reversal per write off
Reversal per vendite/incasso (3) (3)
Saldo al 31 dicembre 2021 12
1
12
Descrizione Finanziamenti Crediti Titoli a reddito fisso Totale
Stage 1 Stage 1 Stage
Saldo al 1º gennaio 2020 - - -
Impairment titoli/crediti in portafoglio all'inizio del periodo
Reversal titoli/crediti in portafoglio all'inizio del periodo
Impairment titoli/crediti acquistati/erogati nel periodo
Reversal per write off
- -
-
-
-
Reversal per vendite/incasso
Saldo al 31 dicembre 2020 - -
-
-
31.12.2021 (millioni di Guro)
31.12.2020
Descrizione Valore contabile lordo Fondo svalutazione
crediti
Valore contabile
lordo
Fondo svalutazione
crediti
Crediti commerciali
Crediti verso clienti 1.466 220 1.507 256
Cassa Depositi e Prestiti 387 432
Ministeri ed enti pubblici 274 77 283 114
Corrispondenti esteri 360 2 316 2
Privati 445 141 476 140
Crediti verso Controllante 78 31 66 31
Crediti vs società del Gruppo 735 891 1
Totale 2.279 252 2.464 288
31.12.2021 CHILIATH AL GALA
31.12.2020
Fasce di scaduto Fondo svalutazione
Valore contabile lordo
crediti
Valore contabile lordo Fondo svalutazione
crediti
Crediti commerciali non scaduti 619 6 556 8
Scaduto 0 - 1 anno 196 17 203 14
Scaduto 1 - 2 anni 62 10 56 13
Scaduto 2 - 3 anni 48 16 26 12
Scaduto 3 - 4 anni 20 11 8 7
Scaduto > 4 anni 50 50 46 46
Posizioni oggetto di recupero legale e/o in procedura concorsuale 92 78 88 75
Totale 1.087 188 983 175

Saldo al 01.01.21 Acc.ti netti
Utilizzi
Saldo al 31.12.21
Amm.ni pubbliche per servizi diversi 2 - 2
Crediti per interessi attivi su rimborso IRES 45 45
Crediti per accordi CTD 19 5 24
Altri crediti 52 38 90
Totale 118 43 1 161
di cui Patrimonio BancoPosta 29 (1) - 28

Rischio di liquidità

Rischio di liquidità - Passivo
(milioni di euro)
31.12.2021 31.12.2020
Descrizione Entro l'esercizio tra 1 e 5 anni oltre 5 anni Totale Entro l'esercizio tra 1 e 5 anni oltre 5 anni Totale
Passività finanziarie Patrimonio BancoPosta 46.752 23.121 27.978 97.851 41.671 19.671 25.700 87.042
Debiti per conti correnti postali 32.246 17.264 27.974 77.484 25.956 14.816 25.696 66.468
Finanziamenti 8.977 5.852 - 14.829 9.851 4.850 - 14.701
Altre passività finanziarie 5.529 5 4 5.538 5.864 5 4 5.873
Passività finanziarie Patrimonio non destinato 1.942 1.617 990 4.549 1.587 941 1.844 4.372
Passività finanziarie per leasing 187 467 335 988 187 116 762 1.065
Altre passività finanziarie 1.755 1.150 655 3.561 1.400 825 1.082 3.307
Debiti commerciali 2.031 - - 2.031 2.121 - - 2.121
Altre passività 1.333 1.669 9 3.011 1.456 1.523 14 2.993
Totale passivo 52.058 26.407 28.977 107.442 46.835 22.135 27.558 96.528
I contraction for real parcelar and consider of contraction FEREE CONTRAL COLL COLLECT CONTRACTOR CONTRACTOR CONTRACTOR CONTRACTOR CONTRACTOR CONTRACTOR CONTRACTOR CONTRACTOR CONTRACTOR CONTRACTOR CONTRACTOR CONTRACTOR CONTRACTOR CONT
31.12.2021 31.12.2020
Descrizione Entro l'esercizio tra 1 e 5 anni oltre 5 anni Totale Entro l'esercizio tra 1 e 5 anni oltre 5 anni Totale
Attività finanziarie Patrimonio BancoPosta 25.343 12.368 67.213 104.924 23.573 10.984 62.710 97.267
Attività finanziarie Patrimonio non destinato 55 59 453 567 494 82 337 913
Crediti commerciali 2.924 2 - 2.926 2.983 - 2.984
Altri crediti e attività 973 1.658 25 2.656 897 1.527 32 2.456
Crediti d'imposta L.77/2020 927 3.793 2.669 7.389 6 20 12 38
Cassa e Depositi BancoPosta 7.659 7.659 6.391 - - 6.391
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 3.870 3.870 4.029 - 4.029
Totale Attivo 41.751 17.880 70.360 129.991 38.373 12.614 63.091 114.078

Rischio prezzo

I REAR LEWITHILLS, WALL - LIFERALLE BLANDLE
Descrizione Esposizione al
rischio
Delta valore Risultato prima
delle imposte
Riserve di Patrimonio netto al
lordo delle imposte
+ Vol - Vol + Vol - Vol + Vol - Vol
2021 Effetti
Attività finanziarie Patrimonio BancoPosta
Attività finanziarie al FVTPL 39 10 (10) 10 (10)
Azioni 39 10 (10) 10 (10)
Passività finanziarie Patrimonio BancoPosta
Strumenti finanziari derivati (3) (9) 9 (9) 9
Fair value vs. conto economico (3) (9) 9 (9) 9
Variabilità al 31 dicembre 2021 36 1 (1) 7 (1) - -
2020 Effetti
Attività finanziarie Patrimonio BancoPosta
Attività finanziarie al FVTPL 73 31 (31) 31 (31)
Azioni 73 31 (31) 31 (31)
Passività finanziarie Patrimonio BancoPosta
Strumenti finanziari derivati (20) (31) 31 (31) 31
Fair value vs. conto economico (20) (31) 31 (31) 31
Variabilità al 31 dicembre 2020 53 1 1

Rischio valuta

Poste Italiane SpA - Rischio valuta USD (milioni di euro)
Descrizione Posizione in Posizione in Delta valore Risultato prima
delle imposte
Riserve di Patrimonio netto al
lordo delle imposte
USD Euro + Vol 260gg - Vol 260gg + Vol 260gg - Vol 260gg + Vol 260gg - Vol 260gg
2021 Effetti
Attività finanziarie Patrimonio BancoPosta
Attività finanziarie al FVTPL 44 39 2 (2) 2 (2)
Azioni 44 39 2 (2) 2 (2)
Passività finanziarie Patrimonio BancoPosta
Strumenti finanziari derivati (3) (3) (2) 2 (2) 2
Fair value vs Conto Economico (3) (3) (2) 2 (2) 2
Variabilità al 31 dicembre 2021 41 36 1
2020 Effetti
Attività finanziarie Patrimonio BancoPosta
Attività finanziarie al FVTPL 89 73 5 (5) 5 (5)
Azioni 89 73 5 (5) 5 (5)
Passività finanziarie Patrimonio BancoPosta
Strumenti finanziari derivati (24) (20) (1) 1 (1) 1
Fair value vs Conto Economico (24) (20) (1) 1 (1) 1
Variabilità al 31 dicembre 2020 65 53 (4) (4) =
Poste Italiane SpA - Rischio valuta GBP (milioni di euro)
Descrizione Posizione in
GBP
Posizione in
Euro
Delta valore delle imposte Risultato prima Riserve di Patrimonio netto al
lordo delle imposte
+ Vol 260gg - Vol 260gg + Vol 260gg - Vol 260gg + Vol 260gg - Vol 260gg
2021 Effetti
Attività finanziarie Patrimonio non destinato
Attività finanziarie al FVTOCI
Azioni
44
44
53
53
3
3
(3)
(3)
- 3
3
(3)
(3)
Variabilità al 31 dicembre 2021 44 રેરે રેજે 60 (3) 8 1 8 (3)
2020 Effetti
Attività finanziarie Patrimonio non destinato
Attività finanziarie al FVTOCI
Azioni
22
22
24
24
2
2
(2)
(2)
- 2
2
(2)
(2)
Variabilità al 31 dicembre 2020 22 24 2 (2) 1 = 2 (2)
Descrizione Posizione in
DSP
Posizione in
EUR
Delta valore Risultato prima
delle imposte
Riserve di Patrimonio netto al
lordo delle imposte
+ Vol 260gg - Vol 260gg + Vol 260gg - Vol 260gg + Vol 260gg - Vol 260gg
2021 Effetti
Attività correnti in DSP
Passività correnti in DSP
220
(239)
271
(295)
7
(8)
(7)
8
7
(8)
(7)
8
Variabilità al 31 dicembre 2021 (19) (24) (1) (1)
2020 Effetti
Attività correnti in DSP
Passività correnti in DSP
244
(249)
287
(293)
11
(11)
(11)
11
11
(11)
(11)
11
Variabilità al 31 dicembre 2020 (5) (6) - 1 1 1 - 1

ALTRI RISCHI

Di seguito si illustrano i principali ulteriori rischi cui è esposto il Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2021.

Rischio operativo

È definibile come il rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l'altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell'operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Nel rischio operativo è compreso il rischio legale.

Per far fronte a tale tipologia di rischio, il Patrimonio BancoPosta ha formalizzato un framework metodologico e organizzativo per l'identificazione, la misurazione e la gestione del rischio operativo connesso ai propri prodotti/processi.

Il framework descritto, basato su un modello di misurazione integrato (quali/quantitativo), ha consentito, nel tempo, il monitoraggio della rischiosità finalizzato a una sua sempre più consapevole gestione.

Nel corso dell'esercizio 2021 hanno avuto seguito attività di affinamento del framework di gestione dei rischi operativi volti all'efficientamento dei processi di raccolta delle perdite operative, al monitoraggio e reporting e alla mitigazione dei rischi, a cura di gruppi di lavoro interfunzionali. Sono state inoltre supportate le unità specialistiche e il responsabile del processo di analisi e valutazione del rischio informatico, in continuità con quanto già fatto nel corso del 2020 ed è stato rafforzato il monitoraggio dei piani di rientro del rischio informatico.

Tra le attività svolte nel corso del 2021 rilevano, inoltre, le valutazioni del profilo di rischio connesso alle operazioni di affidamento e di esternalizzazioni di attività del Patrimonio BP e le valutazioni ex-ante del profilo di rischio connesso all'innovazione dell'offerta BP e/o a specifiche iniziative progettuali.

Alla data del 31 dicembre 2021, gli esiti della mappatura dei rischi condotta secondo il citato framework evidenziano a quali tipologie di rischio operativo i prodotti del Patrimonio BancoPosta risultano esposti; in particolare:

Tipologia Evento (Event Type) N. tipologie di rischio
Frode interna 29
Frode esterna 41
Rapporto di impego e di sicurezza sul lavoro 7
Clientela, prodotti e prassi operative 35
Danni a beni materiali 4
Interruzioni dell'operatività e disfunzione dei sistemi 8
Esecuzione, consegna e gestione dei processi 100
Totale al 31 dicembre 2021

Per le tipologie mappate, sono state raccolte e classificate le relative fonti di rischio (perdite interne, perdite esterne, analisi di scenario e indicatori di rischio) al fine di costituire l'input completo per il modello di misurazione integrata. L'attività di misurazione sistematica dei rischi mappati ha consentito la prioritizzazione degli interventi di mitigazione e la relativa attribuzione al fine di contenerne gli impatti prospettici.

Anche le Compagnie Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA hanno definito e consolidato il proprio framework metodologico per l'identificazione, la valutazione e la gestione dei rischi operativi. L'approccio adottato tende a cogliere le specificità che caratterizzano i processi e gli eventi di rischio operativo tipici di una Compagnia di assicurazione. L'attività di valutazione dell'esposizione ai rischi operativi è valutata coerentemente con i requisiti patrimoniali di Vigilanza e integrata con analisi di natura quali-quantitativa, realizzata tramite un processo strutturato di rilevazione delle perdite interne e di valutazione

dei rischi potenziali in termini di frequenza, impatto e di presidi di mitigazione. L'esposizione ai rischi risulta nel complesso in linea con quanto registrato nell'anno precedente e le principali fattispecie di perdite operative sono afferenti alle spese per contenziosi con la clientela.

Rischi assicurativi

Tale tipologia di rischi emerge come conseguenza della stipula dei contratti assicurativi e delle condizioni previste nei contratti stessi (basi tecniche adottate, calcolo del premio, condizioni di riscatto, etc.). Rilevano in tale ambito i rischi di mortalità, longevità e riscatto.

Con riferimento alla Compagnia Poste Vita SpA, sotto il profilo tecnico, uno dei principali fattori di rischio è quello relativo alla mortalità ossia ogni rischio riconducibile alla aleatorietà della durata di vita degli assicurati. Particolare attenzione è posta nella stipula di polizze temporanee caso morte dove le procedure prevedono limiti di assunzione sia sul capitale che sull'età dell'assicurato. Sotto il profilo degli importi assicurati "caso morte", le compagnie assicurative del Gruppo ricorrono a coperture riassicurative coerenti con la natura dei prodotti commercializzati e con livelli di conservazione adeguati alla struttura patrimoniale delle Società.

Per i prodotti con capitale sotto rischio positivo, come ad esempio la Temporanea Caso Morte, tale rischio ha conseguenze negative se le frequenze di decesso che si verificano superano le probabilità di decesso realisticamente valutate (basi tecniche di secondo ordine).

Per i prodotti con capitale sotto rischio negativo, come ad esempio le rendite vitalizie, si hanno conseguenze negative quando le frequenze di decesso che si verificano risultano inferiori alle probabilità realisticamente valutate (rischio di longevità).

Ciò premesso, al 31 dicembre 2021, il rischio di mortalità è di modesta rilevanza per il Gruppo, considerate le caratteristiche dei prodotti offerti. L'unico ambito in cui tale rischio assume una certa rilevanza è quello delle Temporanee Caso Morte. Con riferimento a tali prodotti, viene periodicamente effettuato un confronto tra i decessi effettivi e quelli previsti dalle basi demografiche adottate per il pricing. Inoltre, il rischio di mortalità viene mitigato facendo ricorso a coperture riassicurative e, in fase di assunzione, a limiti definiti sia sul capitale che sull'età dell'assicurato.

Anche il rischio di longevità risulta di modesta entità. Infatti, per la generalità dei prodotti assicurativi vita, la probabilità di conversione in rendita è molto vicina a zero in quanto l'evidenza storica dimostra che l'opzione di conversione non è stata mai esercitata fino ad oggi dagli assicurati. I prodotti pensionistici in particolare, rappresentano ancora una quota marginale delle passività assicurative. Per tali prodotti, inoltre, il Gruppo si riserva il diritto, al verificarsi di specifiche condizioni, di modificare la base demografica e la composizione per sesso utilizzate per il calcolo dei coefficienti di conversione in rendita.

Per quanto riguarda il rischio di pricing, ossia il rischio di subire perdite a causa di una inadeguata tariffazione dei prodotti assicurativi venduti, lo stesso può manifestarsi a causa di:

  • scelte inappropriate delle basi tecniche,
  • non corretta valutazione delle opzioni implicite nel prodotto,
  • non corretta valutazione dei parametri per il calcolo dei caricamenti per spese.

Poiché i prodotti di Poste Vita SpA sono soprattutto rivalutabili di tipologia mista o a vita intera, a carattere prevalentemente finanziario, nei casi con tasso tecnico pari a zero, la base tecnica adottata non influisce nel calcolo del premio (e/o del capitale assicurato). Il rischio di pricing derivante dalla scelta delle basi tecniche, fatto salvo quanto sopra accennato relativamente ai prodotti di tipo Temporanee Caso Morte è quasi del tutto assente nel portafoglio di Poste Vita SpA.

Le opzioni implicite nelle polizze presenti in portafoglio sono:

  • Opzione di riscatto
  • pag. 713 Opzione di rendimento minimo garantito

Opzione di conversione in rendita

Per quasi tutti i prodotti in portafoglio non vi sono penalità di riscatto: tale rischio diventa tuttavia rilevante solo nel caso di fenomeni di riscatti di massa; considerato l'andamento storico finora rilevato, si ritiene remota la probabilità che tale ipotesi possa verificarsi (tasso di riscatto per il 2021 pari a circa il 3,1%).

Tra i rischi assicurativi riguardanti l'attività della Compagnia Poste Assicura SpA, si evidenziano invece:

  • Rischio di assunzione: è il rischio derivante dalla sottoscrizione dei contratti di assicurazione associato agli eventi coperti, ai processi seguiti per la tariffazione e la selezione dei rischi, e all'andamento sfavorevole della sinistrosità effettiva rispetto a quella stimata. Tale rischio può essere suddiviso nelle seguenti categorie:
    • Rischio di tariffazione: è il rischio connesso alle scelte tariffarie della Compagnia e dipende dall'adozione delle ipotesi adottate in sede di determinazione del premio. Se la tariffazione è basata su ipotesi inadeguate, l'assicuratore può correre il rischio di non essere in grado di soddisfare gli impegni contrattuali assunti nei confronti degli assicurati. Tra questi rischi si annoverano quelli connessi all'invalidità e morbilità, ovvero il rischio associato al pagamento di prestazioni o rimborsi di spese mediche a seguito di malattia e/o infortunio. È anche ricompreso in questa categoria il rischio che i caricamenti applicati sui premi siano insufficienti a sostenere le effettive spese sostenute nella gestione del contratto e il rischio di una eccessiva crescita produttiva associata ad una scarsa selezione dei rischi e all'assenza di mezzi propri sufficienti a sostenere il ritmo di sviluppo.
    • Rischio di riservazione: legato alla quantificazione di riserve tecniche non adeguate rispetto agli impegni assunti nei confronti degli assicurati. Tale inadeguatezza può dipendere da errate stime da parte dell'impresa e/o da mutamenti del contesto generale.
  • Rischio catastrofe: rappresenta il rischio di perdita o di variazione sfavorevole del valore delle passività assicurative, derivante da un'incertezza significativa delle ipotesi in materia di fissazione dei prezzi e di costituzione delle riserve sia in rapporto ad eventi estremi o eccezionali, sia in rapporto al verificarsi di grandi epidemie.
  • Rischi di antiselezione: attiene alla volontà della compagnia di non assicurare un evento che non sia caratterizzato dall'essere futuro, incerto e dannoso.

In relazione all'attività assicurativa di Poste Assicura SpA, l'evoluzione attesa del portafoglio e il diverso grado di rischio dei prodotti distribuiti hanno richiesto l'adozione di un'attenta politica riassicurativa.

La strategia di riassicurazione, basata su un approccio di tipo non proporzionale, consente di:

  • mitigare andamenti tecnici sfavorevoli e i rischi derivanti da esposizioni di punta;
  • ottimizzare le strutture riassicurative in ottica di trasferimento del rischio, migliorando, se possibile anche i costi complessivi in termini economici e di allocazione del capitale;
  • efficientare le strutture riassicurative da un punto di vista gestionale;
  • mitigare i rischi, stabilizzando la variabilità dei risultati della gestione assicurativa.

In particolare, sono stati stipulati con operatori di mercato di primario standing trattati di riassicurazione a copertura non proporzionale nelle forme di "excess loss" (per rischio e per evento) distintamente per i diversi rami, a copertura di tutti i rischi di Poste Assicura (Retail ed Employee Benefits) quali: rischi compresi nel ramo infortuni, incendio, RC generale e altri danni ai beni, e i cosiddetti "rischi catastrofali" come ad esempio il terremoto o la pandemia. Inoltre, per i rischi relativi al ramo tutela legale sono gestiti con un trattato in quota share. Infine, per tutti i rischi che non presentano le caratteristiche qualitative e quantitative previste dai trattati di riassicurazione in essere, ma che comunque rientrano nella filosofia di sottoscrizione di Poste Assicura, si ricorre alla riassicurazione in facoltativo.

Poste Assicura definisce, di volta in volta, la quota di rischio e la struttura riassicurativa ritenuta più idonea in relazione alle caratteristiche del rischio in esame.

Con riferimento ai rischi tecnici danni il Gruppo effettua analisi specifiche utilizzando, tra l'altro, scenari di stress al fine di verificare la solvibilità della Compagnia anche in condizioni di mercato avverse.

Rischio reputazionale

Il principale elemento del rischio reputazionale a cui l'attività del Gruppo è fisiologicamente esposta è connesso all'andamento delle performance di mercato ed è riconducibile prevalentemente all'attività di distribuzione dei prodotti del risparmio postale e all'attività di collocamento di strumenti di investimento emessi da soggetti terzi (obbligazioni, Certificates e Fondi Immobiliari) ovvero da parte di Società del Gruppo (polizze assicurative emesse dalla controllata Poste Vita SpA e Fondi Comuni di Investimento gestiti da BancoPosta Fondi SpA SGR).

7. FAIR VALUE DEGLI STRUMENTI FINANZIARI

7.1 TECNICHE DI VALUTAZIONE DEL FAIR VALUE

Il Gruppo Poste Italiane si è dotato di una Policy sul fair value che disciplina i principi e le regole generali che governano il processo di determinazione del fair value ai fini della redazione del Bilancio, ai fini delle valutazioni di risk management e a supporto delle attività condotte sul mercato dalle funzioni di finanza delle diverse entità del Gruppo. I principi generali per la valutazione a fair value degli strumenti finanziari non sono variati rispetto al 31 dicembre 2020, fatta salva l'opportuna integrazione per includere i modelli a supporto della valutazione del fair value dei crediti acquistati in riferimento alla Legge n.77/2020 di seguito descritti. Tali principi generali sono stati individuati nel rispetto delle indicazioni provenienti dai principi contabili di riferimento e dai diversi Regulators (bancari ed assicurativi), garantendo omogeneità nelle tecniche di valutazione adottate nell'ambito del Gruppo. Le metodologie di dettaglio sono state aggiornate, ove necessario, per tenere conto delle evoluzioni dell'operatività e delle prassi di mercato registrate nel corso dell'esercizio.

In conformità a quanto indicato dall'IFRS 13 - Valutazione del fair value, di seguito si descrivono le tecniche di valutazione del fair value utilizzate all'interno del Gruppo Poste Italiane.

Le attività e passività interessate (nello specifico, attività e passività iscritte al fair value e attività e passività iscritte al costo ovvero al costo ammortizzato, per le quali si fornisce il fair value nelle note di bilancio) sono classificate in base ad una scala gerarchica che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni.

La scala gerarchica è composta dai 3 livelli di seguito rappresentati.

Livello 1: appartengono a tale livello le valutazioni di fair value effettuate tramite prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione. Per il Gruppo Poste Italiane rilevano le seguenti categorie di strumenti finanziari:

Titoli obbligazionari quotati su mercati attivi:

  • Titoli obbligazionari emessi da Enti governativi UE o soggetti non governativi: la valutazione viene effettuata considerando i prezzi bid secondo un ordine gerarchico che vede in primo luogo il ricorso al mercato MTS (Mercato Telematico dei Titoli di Stato all'ingrosso), quindi al mercato MILA (Milan Stock Exchange), per i titoli obbligazionari indirizzati prevalentemente alla clientela retail e, infine, al CBBT (Bloomberg Composite Price);
  • Passività finanziarie: la valutazione viene effettuata considerando i prezzi ask rilevati sul mercato CBBT (Bloomberg Composite Price).

Titoli azionari e ETF (Exchange Traded Fund) quotati in mercati attivi: la valutazione viene effettuata considerando il prezzo derivante dall'ultimo contratto scambiato nella giornata presso la Borsa di riferimento.

Fondi mobiliari di investimento aperti quotati: la valutazione viene effettuata considerando il prezzo di mercato di chiusura giornaliero come fornito dall'info provider Bloomberg o dal gestore del fondo. La quotazione degli strumenti di tipo obbligazionario di Livello 1 incorpora la componente di rischio credito. Nella valutazione degli strumenti finanziari denominati in valuta diversa dall'Euro si utilizzano i tassi di cambio forniti dalla Banca Centrale Europea.

Livello 2: appartengono a tale livello le valutazioni effettuate impiegando input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1 ed osservabili direttamente o indirettamente per l'attività o per la passività193. Per il Gruppo Poste Italiane rilevano le seguenti categorie di strumenti finanziari:

Titoli obbligazionari quotati su mercati non attivi o non quotati:

  • Titoli obbligazionari plain governativi e non, italiani e esteri: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei flussi futuri utilizzando in input una curva dei rendimenti che incorpora lo spread rappresentativo del rischio credito in base a spread determinati su titoli benchmark dell'emittente o di altre società con caratteristiche similari all'emittente, quotati e liquidi. La curva dei rendimenti può essere soggetta a rettifiche di importo contenuto, per tenere conto del rischio di liquidità derivante dalla mancanza di un mercato attivo.
  • Titoli obbligazionari strutturati: la valutazione avviene applicando l'approccio building block che prevede la scomposizione della posizione strutturata nelle sue componenti elementari: componente obbligazionaria e componente opzionale. La valutazione della componente obbligazionaria viene effettuata sulla base di tecniche di discounted cash flow applicabili ai titoli obbligazionari plain così come definite al punto precedente. La componente opzionale che, considerate le caratteristiche dei titoli obbligazionari compresi nei portafogli del Gruppo Poste Italiane, è riconducibile al rischio tasso, viene valutata mediante un approccio in formula chiusa secondo modelli classici di valutazione delle opzioni aventi come sottostante tale specifico fattore di rischio.

Titoli azionari non quotati: sono compresi in tale categoria i titoli azionari non quotati quando è possibile fare riferimento al prezzo quotato di titoli azionari emessi dal medesimo emittente. Ad essi è applicato un fattore di sconto, quotato da primarie controparti di mercato, che rappresenta il costo implicito nel processo di conversione delle azioni non quotate in azioni quotate.

Fondi mobiliari di investimento aperti non quotati: la valutazione viene effettuata considerando l'ultimo NAV (Net Asset Value) disponibile del fondo così come fornito dall'info provider Bloomberg o determinato dal gestore del fondo.

Strumenti finanziari derivati:

Interest Rate Swap:

Plain vanilla interest rate swap: la valutazione viene effettuata utilizzando tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei differenziali tra i flussi cedolari propri delle due gambe (receiver e payer) previste dal contratto. La costruzione delle curve dei rendimenti per la stima dei futuri flussi contrattuali indicizzati a parametri di mercato (tassi monetari e/o inflazione) e l'attualizzazione dei differenziali viene effettuata applicando le prassi in vigore sui mercati dei capitali.

Interest rate swap con opzione implicita: la valutazione avviene applicando l'approccio building block che prevede la scomposizione della posizione strutturata nelle sue componenti elementari: componente lineare e componente opzionale. La valutazione della componente lineare viene effettuata applicando le tecniche di discounted cash flow definite per i plain vanilla interest rate swap al punto precedente. La componente opzionale che, considerate le caratteristiche degli strumenti

193 Considerate le caratteristiche dell'operatività del Gruppo Poste Italiane, i dati di input osservabili, impiegati ai fini della determinazione del fair value delle singole forme tecniche, includono, ad esempio, prezzi quotati forniti da terzi (servizi di determinazione dei prezzi o broker), curve dei rendimenti e di inflazione, tassi di cambio forniti dalla Banca Centrale Europea, superfici di volatilità su tassi, premi delle opzioni su inflazione, interest rate swap spread o credit default spread rappresentativi del merito creditizio delle specifiche controparti, eventuali adjustment di liquidità quotati da primarie controparti di mercato.

  • Bond forward: la valutazione viene effettuata attualizzando il differenziale tra il prezzo forward del titolo sottostante il derivato aggiornato alla data di valutazione ed il prezzo di regolamento.
  • Warrant: considerate le caratteristiche degli strumenti presenti in portafoglio, la valutazione viene effettuata tramite modello di equity local volatility. In particolare, poiché per tali strumenti sono stati stipulati accordi di buy-back con le controparti finanziarie strutturatrici dei warrants, e considerando che i modelli di valutazione utilizzati da queste ultime sono coerenti con quelli utilizzati dal Gruppo, la valutazione viene effettuata utilizzando le quotazioni bid fornite dalle controparti stesse.
  • Forward su Cambi: la valutazione viene effettuata facendo la differenza tra il reciproco del cambio forward registrato alla data di valutazione ed il reciproco del cambio forward fissato alla Trade Date.

Gli strumenti finanziari derivati presenti nei portafogli di Poste Italiane sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tener conto del merito creditizio della controparte. La curva dei rendimenti impiegata per l'attualizzazione è selezionata in coerenza con le modalità di remunerazione previste per il cash collateral. L'approccio descritto è confermato anche nel caso di garanzie rappresentate da titoli di debito, considerato il livello contenuto di rischio di credito che contraddistingue gli effettivi titoli che costituiscono il collateral per il Gruppo Poste Italiane.

Nei rari casi in cui le caratteristiche degli accordi di collateralizzazione non consentano la sostanziale riduzione del rischio di controparte, la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei flussi futuri utilizzando in input una curva dei rendimenti che incorpora lo spread rappresentativo del rischio credito dell'emittente. In alternativa, viene utilizzato il metodo del valore corrente che consente di elaborare il CVA/DVA (Credit Valuation Adjustment / Debit Valuation Adjustment) in funzione delle principali caratteristiche tecnico-finanziarie dei contratti e la probabilità di default della controparte.

Reverse Repo: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei futuri flussi contrattuali. Tali strumenti sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tenere in considerazione il merito creditizio.

Impieghi a tasso fisso e tasso variabile: la valutazione viene effettuata utilizzando tecniche di discounted cash flow. Lo spread di credito della controparte viene incorporato tramite:

  • l'utilizzo della curva governativa italiana o del credit default swap (CDS) della Repubblica Italiana, in caso di Amministrazioni Centrali italiane;
  • l'utilizzo di curve CDS quotate o, se non disponibili, l'adozione di curve CDS "sintetiche" rappresentative della classe di rating della controparte, costruite a partire dai dati di input osservabili sul mercato;
  • l'utilizzo di curve dei rendimenti costruite a partire dalle quotazioni delle emissioni obbligazionarie specifiche dell'emittente.

Passività finanziarie quotate su mercati non attivi o non quotate:

  • Titoli obbligazionari plain: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei flussi futuri utilizzando in input una curva dei rendimenti che incorpora lo spread rappresentativo del rischio credito dell'emittente;
  • Titoli obbligazionari strutturati: la valutazione avviene applicando l'approccio building block che prevede la scomposizione della posizione strutturata nelle sue componenti elementari: componente obbligazionaria e

componente opzionale. La valutazione della componente obbligazionaria viene effettuata utilizzando tecniche di discounted cash flow applicabili alle obbligazioni plain, così come definite al punto precedente. La componente opzionale che, considerate le caratteristiche dei titoli obbligazionari emessi da società comprese nel gruppo Poste Italiane, è riconducibile al rischio tasso, viene valutata mediante un approccio in formula chiusa secondo modelli classici di valutazione delle opzioni aventi come sottostante tale specifico fattore di rischio.

  • Debiti finanziari: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei flussi futuri utilizzando in input una curva dei rendimenti che incorpora lo spread rappresentativo del rischio credito.
  • Repo di finanziamento: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei futuri flussi contrattuali. I Repo sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tenere in considerazione il merito creditizio.

Livello 3: appartengono a tale livello le valutazioni di fair value effettuate utilizzando oltre agli input di livello 2 anche input non osservabili per l'attività o per la passività. Per il Gruppo Poste Italiane rilevano le seguenti categorie di strumenti finanziari:

Impieghi a tasso fisso e tasso variabile: la valutazione viene effettuata utilizzando tecniche di discounted cash flow. Lo spread di credito della controparte viene determinato secondo le best practice di mercato, impiegando default probability e matrici di transizione elaborate da info providers esterni ed i parametri di loss given default stabiliti dalla normativa prudenziale per le banche o da valori benchmark di mercato.

Fondi chiusi non quotati: rientrano in tale categoria i fondi che investono prevalentemente in strumenti non quotati. La valutazione del fair value viene effettuata considerando l'ultimo NAV (Net Asset Value) disponibile, con periodicità almeno semestrale, comunicato dal gestore del fondo. Tale NAV viene aggiustato secondo i richiami e rimborsi comunicati dai gestori e intercorsi tra la data dell'ultima valorizzazione ufficiale al NAV e la data di valutazione.

Investimenti immobiliari (esclusi ex alloggi di servizio) e rimanenze di immobili destinati alla vendita: I valori di fair value, sia degli Investimenti Immobiliari che delle Rimanenze, sono stati determinati utilizzando principalmente la tecnica reddituale secondo cui il valore dell'immobile, deriva dall'attualizzazione dei cash flow che ci si attende verranno generati dai contratti di locazione e/o dai proventi delle vendite, al netto dei costi di pertinenza della proprietà; il procedimento utilizza un appropriato tasso di attualizzazione che considera analiticamente i rischi caratteristici dell'immobile.

Investimenti immobiliari (ex alloggi di servizio): Il prezzo degli investimenti in commento è determinato in base a criteri e parametri prestabiliti dalla normativa di riferimento (Legge 560 del 24 dicembre 1993) che ne stabilisce il prezzo di alienazione nel caso di vendita all'affittuario ovvero il prezzo minimo di alienazione nel caso in cui il bene venga venduto tramite un'asta pubblica.

Azioni non quotate: rientrano in tale categoria titoli azionari per i quali non sono disponibili prezzi osservabili direttamente o indirettamente sul mercato. Per tali tipologie di strumenti, il fair value è determinato considerando la valutazione implicita al momento dell'acquisizione, rettificata da aggiustamenti di valore per tener conto di eventuali variazioni di prezzo desumibili da operazioni rilevanti194 osservabili sul mercato nei 12 mesi precedenti alla data di reporting. In via alternativa, ed in assenza di operazioni rilevanti, il fair value dell'azione è determinato mediante l'utilizzo di metodologie alternative (verifica di dati finanziari desumibili dai Business Plan della società se disponibili e analisi dell'andamento delle performance aziendali, utilizzo multipli di mercato, ecc.).

pag. 718 194 Per operazione rilevante in tale contesto si intende un investimento minimo di 10 milioni di euro oppure almeno il 5% del capitale sociale dell'entità partecipata verificatosi negli ultimi dodici mesi dalla data di reporting.

Crediti d'imposta Legge n. 77/2020: rientrano in tale categoria i crediti acquistati in riferimento al decreto rilancio n. 34/2020 (poi convertito con Legge n. 77 del 17 luglio 2020) per i quali non sono disponibili prezzi osservabili direttamente o indirettamente sul mercato. Per tale tipologia di strumenti, la metodologia di determinazione del fair value prevede l'applicazione della tecnica di valutazione del discounted cash flow che consiste nell'attualizzazione dei flussi di cassa a scadenza tramite la curva dei rendimenti costruita aggiungendo alla curva dei tassi risk-free l'extra rendimento elaborato a partire dal prezzo alla data di acquisto dei crediti. Lo spread resta fisso per tutta la vita dello strumento.

7.2 GERARCHIA DEL FAIR VALUE

La seguente tabella mostra un'analisi degli strumenti finanziari misurati al fair value al 31 dicembre 2021, distinti per livello di gerarchia del fair value.

Gerarchia del fair value
31.12.21 31.12.20
Descrizione Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI 137.407 12.192 254 149.853 146.155 10.480 76 156.711
Azioni 651 - 159 810 - - 76 76
Titoli a reddito fisso 136.756 11.667 95 148.518 146.155 9.940 - 156.095
Obbligazioni strutturate - - - - - - - -
Altri investimenti - 525 - 525 - 540 - 540
Attività finanziarie al FVTPL 5.401 28.455 10.958 44.814 4.164 31.572 4.680 40.416
Crediti - - 41 41 - - 15 15
Azioni 217 - 39 256 200 38 34 272
Titoli a reddito fisso 2.466 89 24 2.579 1.829 163 - 1.992
Altri investimenti 2.718 28.366 10.854 41.938 2.135 31.371 4.631 38.137
Strumenti finanziari derivati - 876 - 876 - 79 - 79
Totale 142.808 41.523 11.212 195.543 150.319 42.131 4.756 197.206
Passività finanziarie
Passività finanziarie al fair value - - - - - - - -
Strumenti finanziari derivati - (5.463) (3) (5.466) - (8.263) (20) (8.283)
Totale - (5.463) (3) (5.466) - (8.263) (20) (8.283)
Descrizione 31.12.21 31.12.20
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI
Azioni
137.407
651
12.192
-
254
159
149.853
810
146.155
-
10.480
-
76
76
156.711
76
Titoli a reddito fisso
Obbligazioni strutturate
136.756
-
11.667
-
95
-
148.518
-
146.155
-
9.940
-
-
-
156.095
Altri investimenti - 525 - 525 - 540 - 540
Attività finanziarie al FVTPL 5.401 28.455 10.958 44.814 4.164 31.572 4.680 40.416
Crediti
Azioni
-
217
-
-
41
39
41
256
-
200
-
38
15
34
15
272
Titoli a reddito fisso 2.466 89 24 2.579 1.829 163 - 1.992
Altri investimenti 2.718 28.366 10.854 41.938 2.135 31.371 4.631 38.137
Strumenti finanziari derivati
Totale
-
142.808
876
41.523
-
11.212
876
195.543
-
150.319
79
42.131
-
4.756
79
197.206
Passività finanziarie
Passività finanziarie al fair value - - - - - - -
Strumenti finanziari derivati - (5.463) (3) (5.466) - (8.263) (20) (8.283)
Totale - (5.463) (3) (5.466) - (8.263) (20) (8.283)
Trasferimenti da Livello 1 a Livello 2 (milioni di euro)
Descrizione Da Livello 1 a Livello 2 Da Livello 2 a Livello 1
Livello 1 Livello 2 Livello 1 Livello 2
Trasferimenti Attività finanziarie (2.076) 2.076 305
Attività finanziarie al FVTOCI
Azioni - - -
Titoli a reddito fisso (2.062) 2.062 236
Obbligazioni strutturate - - -
Altri investimenti - - -
Attività finanziarie al FVTPL
Crediti - - -
Azioni - - -
Titoli a reddito fisso (14) 14 69
Obbligazioni strutturate - - -
Altri investimenti - - - (305)
-
(236)
-
-
-
-
(69)
-
-
Trasferimenti Passività finanziarie - - -
Passività finanziarie al fair value - - -
Strumenti finanziari derivati - - - -
-
-

Di seguito, si riportano le variazioni di livello 3 intercorse nell'esercizio:

Variazioni strumenti finanziari livello 3 (milioni di euro)
Attività finanziarie
Descrizione Attività
finanziarie al
FVTOCI
Attività
finanziarie al
FVTPL
Strumenti
finanziari
derivati
Totale
Esistenza al 1 gennaio 2021 76 4.680 - 4.756
Acquisti/Emissioni 8 2.763 - 2.771
Vendite/Estinzione Ratei iniziali - (225) - (225)
Rimborsi - - - -
Variazioni del fair value vs CE - 260 - 260
Variazioni del fair value a PN 75 - - 75
Trasferimenti a Conto economico - - - -
Plus/Minus a Conto ecomomico per vendite - - - -
Trasferimenti nel livello 3 95 3.480 - 3.575
Trasferimenti ad altri livelli - - - -
Variazioni per Costo ammortizzato - - - -
Write-off - - - -
Altre variazioni (compresi Ratei alla data di chiusura) - - - -
Esistenza al 31 dicembre 2021 254 10.958 - 11.212

Gli strumenti finanziari classificati nel livello 3 sono detenuti principalmente da Poste Vita SpA e, in via residuale, da Poste Italiane SpA e da PostePay SpA.

La tabella non include i crediti d'imposta Legge n.77/2020 valutati al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo, il cui fair value al 31 dicembre 2021 è pari a 3.301 milioni di euro, e al quale è attribuito il livello 3 ai fini della scala gerarchica del fair value. Per la riconciliazione del saldo di apertura e di chiusura della voce in commento si rimanda alla Nota A10 – Crediti d'imposta Legge n.77/2020.

Per la Compagnia assicurativa del Gruppo, gli strumenti di livello 3 si riferiscono principalmente a fondi che investono prevalentemente in strumenti non quotati, la cui valutazione del fair value viene effettuata in base all'ultimo Net Asset Value disponibile comunicato dal gestore del fondo, aggiornato in base ai richiami e rimborsi comunicati dai gestori e intercorsi tra la data dell'ultima valorizzazione ufficiale del NAV e la data di valutazione.

I suddetti strumenti finanziari sono principalmente riferiti ad investimenti di tipo Private equity, Private Debt e investimenti in fondi immobiliari totalmente posti a copertura di prodotti di Ramo I collegati a Gestioni separate e ad investimenti collegati ai prodotti di Ramo III.

Le variazioni intervenute nel periodo riguardano principalmente l'acquisto di nuovi investimenti, rimborsi di quote di Fondi chiusi non quotati ed i trasferimenti dal livello 2 al livello 3 di fair value.

Al fine di recepire le osservazioni recate dal rapporto ispettivo consegnato il 26 luglio scorso ed in ossequio al relativo Piano di Azioni, ivi incluse le connesse integrazioni, la Compagnia si è dotata di Linee Guida Integrative della citata Fair Value policy al fine di disciplinare in maniera ancora più puntuale la determinazione del fair value ed i connessi controlli sui prezzi degli strumenti finanziari presenti nel portafoglio della Compagnia con particolare riguardo alla categoria dei fondi.

Ciò premesso, anche al fine di tener conto di quanto recato dalla lettera al Mercato pubblicata da IVASS il 14 luglio 2021, si evidenzia che al 31 dicembre 2021, l'attribuzione dei livelli di fair value degli strumenti finanziari è stata condotta con un approccio prudenziale tenuto conto delle implementazioni ancora in corso necessarie per effettuare il c.d. "full look through approach" su tutte le categorie di fondi detenuti nel portafoglio della Compagnia. A tal fine, si rappresenta che la

Compagnia ha provveduto a riclassificare dal livello 2 al livello 3 di fair value circa 3,5 miliardi di euro riferiti principalmente ai fondi di ramo III.

Poste Italiane SpA

Si riporta di seguito, per completezza di informativa, l'analisi degli strumenti finanziari di Poste Italiane SpA misurati al fair value al 31 dicembre 2021, distinti per livello di gerarchia del fair value.

Gerarchia del fair value (milioni di euro)
31.12.2021 31.12.2020
Descrizione Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
Attività finanziarie Patrimonio BancoPosta 37.290 1.209 39 38.538 42.324 431 34 42.789
Attività finanziarie al FVTOCI 37,290 336 37,626 42.324 314 42.638
Titoli a reddito fisso 37,290 336 37,626 42.324 314 42.638
Attività finanziarie al FVTPL 39 39 39 34 73
Azioni 39 39 રૂપ 34 73
Strumenti finanziari derivati - 873 873 78 78
Attività finanziarie Patrimonio non destinato - 3 75 78 407 1 40 448
Attività finanziarie al FVTOCI 75 75 407 40 447
Titoli a reddito fisso 407 407
Azioni 75 75 40 40
Strumenti finanziari derivati 3 3
Totale Attività al fair value 37.290 1.212 114 38.616 42.731 432 74 43.237
Passività finanziarie Patrimonio BancoPosta - (5.460) (3) (5.463) (8.243) (20) (8.263)
Strumenti finanziari derivati (5.460) (3) (5.463) (8.243) (20) (8.263)
Passività finanziarie Patrimonio non destinato (3) (3) (11) (11)
Strumenti finanziari derivati (3) (3) (11) (11)
Totale Passività al fair value - (5.463) (3) (5.466) (8.254) (20) (8.274)

Nell'esercizio in commento non sono intervenuti trasferimenti tra il Livello 1 e il Livello 2 delle voci in commento valutate al fair value su base ricorrente.

La tabella non include i crediti d'imposta Legge n.77/2020 valutati al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo per i quali si rimanda alla Nota A10 – Crediti d'imposta Legge n.77/2020.

8. OPERAZIONI DI COPERTURA

Di seguito sono descritte le politiche di copertura poste in essere dal Gruppo Poste Italiane suddivise tra operazioni di fair value hedge e cash flow hedge e alle quali sono applicate le relative regole di contabilizzazione previste dallo IAS 39 – Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione. Le operazioni di copertura di fair value hedge e cash flow hedge di seguito descritte si riferiscono principalmente a operazioni su titoli a reddito fisso o indicizzati all'inflazione nell'ambito dell'operatività Bancoposta.

Operazioni di copertura - Fair Value Hedge

Operazioni di copertura su titoli di Stato a reddito fisso e titoli di Stato indicizzati all'inflazione

Il Gruppo Poste Italiane detiene un portafoglio di titoli di Stato, BTP a reddito fisso e BTP indicizzati all'inflazione, esposto alle variazioni di fair value dovute all'oscillazione dei tassi d'interesse e del tasso di inflazione.

Al fine di limitare il rischio di tasso sul fair value, il Gruppo stipula contratti di Interest Rate Swap (IRS) Over The Counter (OTC) di fair value hedge designati a copertura specifica dei titoli in portafoglio. L'obiettivo di tali operazioni è proteggere il fair value dei titoli dalle oscillazioni dei tassi di interesse o dell'inflazione. Il rischio di credito della Repubblica Italiana non è oggetto di copertura ed è fissato per tutta la durata dello swap.

La copertura può essere totale, con data di inizio immediata e contestuale alla data di acquisto del titolo (swap spot start), o parziale in caso di data di inizio successiva a quella di acquisto del titolo (swap forward start).

Il Gruppo valuta l'efficacia del derivato designato in ogni relazione di copertura nel compensare le variazioni di fair value dello strumento coperto attraverso un test retrospettico ed un test prospettico195, utilizzando i metodi di seguito dettagliati.

Con riferimento al test di efficacia retrospettico, il Gruppo utilizza l'approccio del "Dollar offset attraverso il derivato ipotetico196". Mediante tale approccio, viene considerato il rapporto (Hedge Ratio) tra la variazione del fair value del derivato effettivamente stipulato e la variazione del fair value del derivato ipotetico, intervenute nell'intervallo temporale compreso tra la data di stipula dell'operazione e la data di valutazione. La copertura è considerata efficace se l'Hedge Ratio è compreso nell'intervallo 80% - 125%. Il derivato ipotetico e il derivato effettivamente stipulato hanno una settlement date coerente con l'inizio della copertura (Spot o Forward start) e si differenziano per la sola componente spread che è quindi considerata la principale fonte di inefficacia197. La parziale inefficacia della copertura, pari alla differenza tra le variazioni di valore dei due derivati (ipotetico ed effettivo) costituisce l'effetto netto della copertura separatamente rilevato a Conto Economico.

Ai fini del test di efficacia prospettico, il Gruppo adotta approcci diversi a seconda delle caratteristiche dello strumento di copertura. In particolare:

test prospettico: attesta che la relazione di copertura ci si aspetta sia altamente efficace nei periodi futuri;

test retrospettico: attesta che la relazione di copertura è stata efficace dall'inception alla data di reporting.

L'inefficacia può nascere quando lo strumento di copertura e lo strumento coperto: sono in valute differenti; hanno differenti scadenze; usano tassi sottostanti differenti; sono soggetti a rischio controparte differente; lo strumento derivato non ha valore zero all'inception.

196 Il Dollar offset method è un metodo quantitativo che consiste nel confrontare la variazione del fair value o del cash flow dello strumento di copertura con la variazione del fair value o del cash flow dello strumento coperto attribuibile al rischio coperto. A seconda della policy prescelta, tale metodo può essere performato:

  • su base cumulata, confrontando la performance dall'inception della copertura;
  • su base periodica, confrontando la performance rispetto l'ultima data di testing.

195 Lo IAS 39 richiede di effettuare due test di efficacia:

Al fine di definire una copertura efficace, il test prospettico deve dimostrare che la copertura sia altamente efficace nel compensare le variazioni di fair value o di cash flow attribuibili allo strumento coperto durante il periodo di designazione, mentre il risultato del test retrospettico deve essere compreso in un range tra 80 -125%.

Il Dollar offset method può essere effettuato tramite un derivato ipotetico, ossia costruendo un derivato teorico, al fine di confrontare le variazioni di fair value o cash flow teoriche con quelle dello strumento di copertura (derivato reale).

197 Il primo considera lo spread al mid di mercato che rende il present value alla settlement date pari a 0, il secondo quello effettivamente concordato con la controparte.

  • l'approccio dei cosiddetti "Critical terms198" per gli swap spot start, per i quali "at inception" è stato verificato che le caratteristiche della gamba fissa consentono di replicare esattamente i flussi fissi incassati sul titolo oggetto di copertura;
  • l'approccio "Dollar offset attraverso il derivato ipotetico" per gli swap forward start e per le vendite a termine della controllata Poste Vita per i quali il test di efficacia prospettico è effettuato calcolando l'Hedge Ratio come rapporto tra la variazione del fair value del derivato ipotetico e la variazione del fair value del derivato effettivo199. La copertura è considerata efficace se l'Hedge Ratio è compreso nell'intervallo 80% - 125%.

Con riferimento al Gruppo Poste Vita, al 31 dicembre 2021, risultano scadute le vendite a termine stipulate nel corso dell'esercizio nonché quelle stipulate nel corso dell'esercizio 2020. La scadenza delle suddette posizioni è stata fissata in modo da tener conto del mismatch dei flussi di cassa tra il portafoglio di attivi finanziari e quello dei passivi.

Operazioni di copertura su Pronti contro termine

Il Gruppo Poste Italiane effettua operatività in pronti contro termine passivi, su titoli eurogovernativi o con garanzia dello Stato Italiano con diverse finalità tra le quali quella di investire in titoli di Stato, di fronteggiare fabbisogni di liquidità derivanti dalla dinamica della raccolta sui conti correnti, di gestire attivamente la posizione di tesoreria e di gestire i depositi in garanzia a fronte di operazioni di collateralizzazione. Tali operazioni sono principalmente a tasso fisso pertanto sono esposte alle variazioni di fair value dovute all'oscillazione dei tassi d'interesse.

Al fine di limitare il rischio di tasso sul fair value, il Gruppo stipula contratti di Interest Rate Swap (IRS) Over The Counter (OTC) di fair value hedge designati a copertura specifica dei pronti contro termine passivi in portafoglio.

Il Gruppo valuta l'efficacia del derivato designato in ogni relazione di copertura nel compensare le variazioni di fair value dello strumento coperto attraverso un test retrospettico ed un test prospettico, utilizzando i metodi di seguito dettagliati.

Con riferimento al test di efficacia retrospettico, il Gruppo utilizza l'approccio del "Dollar offset attraverso il derivato ipotetico". Mediante tale approccio, viene considerato il rapporto (Hedge Ratio) tra la variazione del fair value del derivato effettivamente stipulato e la variazione del fair value del derivato ipotetico, intervenute nell'intervallo temporale compreso tra la data di stipula dell'operazione e la data di valutazione. La copertura è considerata efficace se l'Hedge Ratio è compreso nell'intervallo 80% - 125%. Il derivato ipotetico e il derivato effettivamente stipulato hanno una settlement date coerente con l'inizio della copertura e si differenziano per la sola componente a tasso fisso che è quindi considerata la principale fonte di inefficacia200 . La parziale inefficacia della copertura, pari alla differenza tra le variazioni di valore dei due derivati (ipotetico ed effettivo) costituisce l'effetto netto della copertura separatamente rilevato a Conto Economico.

Ai fini del test di efficacia prospettico, il Gruppo adotta l'approccio "Dollar offset attraverso il derivato ipotetico" effettuato calcolando l'Hedge Ratio come rapporto tra la variazione del fair value del derivato ipotetico e la variazione del fair value del derivato effettivo201. La copertura è considerata efficace se l'Hedge Ratio è compreso nell'intervallo 80% - 125%.

198 Il metodo dei "Critical terms" implica un confronto tra i termini principali dello strumento di copertura con quelli dello strumento coperto. La relazione di copertura è altamente efficace quando tutti i principali termini dei due strumenti combaciano in maniera esatta e non ci sono caratteristiche od opzioni che potrebbero invalidare la copertura. I termini principali sono ad esempio: nozionale del derivato e principal del sottostante, rischio di credito, timing, valuta dei flussi di cassa.

199 Elaborato ipotizzando uno shift parallelo di ampiezza pari a + / - 100 bps delle curve.

200 La copertura è effettuata definendo la componente a tasso variabile semplicemente indicizzata all'euribor e la componente a tasso fisso che incorpora, invece, le condizioni di mercato. Il derivato ipotetico considera il tasso fisso al mid di mercato che rende il present value alla settlement date pari a 0, il derivato reale quello effettivamente concordato con la controparte.

201 Elaborato ipotizzando uno shift parallelo di ampiezza pari a + / - 100 bps delle curve.

Operazioni di copertura Cash Flow Hedge

Operazioni di copertura su titoli di Stato indicizzati all'inflazione e forecast transactions

Al fine di limitare l'esposizione al rischio di tasso di interesse derivante dall'esigenza di reinvestire la liquidità rinveniente dai titoli in portafoglio giunti a scadenza, il Patrimonio BancoPosta stipula, se necessario, contratti di acquisto a termine. Inoltre, al fine di perseguire la stabilizzazione dei rendimenti, sono stipulati contratti di vendita a termine. Tali derivati si configurano come operazioni di cash flow hedge di forecast transactions.

Inoltre, il Gruppo detiene un portafoglio di titoli BTP indicizzati all'inflazione esposto alla variabilità dei flussi di cassa con riferimento al parametro variabile inflazione.

Al fine di limitare il rischio di tasso d'interesse sui flussi finanziari, il Gruppo stipula Interest Rate Swap o Inflation Swap OTC di cash flow hedge aventi ad oggetto la copertura specifica dei titoli in portafoglio. L'obiettivo di tali operazioni è stabilizzare il rendimento del titolo fino alla scadenza, indipendentemente dall'andamento futuro del parametro variabile.

Il Gruppo valuta l'efficacia del derivato designato in ogni relazione di copertura nella stabilizzazione delle variazioni dei flussi di cassa dello strumento coperto attraverso un test retrospettico e un test prospettico.

Relativamente alle coperture di forecast transaction, il test di efficacia retrospettico prevede il calcolo di un Hedge Ratio definito come rapporto del differenziale tra il fair value dell'operazione forward chiusa con la controparte, alla data di testing e di inception, e il valore attualizzato del differenziale tra il prezzo forward teorico del BTP, calcolato alla data di testing e di inception. Ipotizzando la perfetta coincidenza tra i prezzi forward delle controparti e i prezzi forward teorici, la percentuale di efficacia è sempre pari al 100%; non sussistono pertanto fonti di inefficacia.

Ai fini del test di efficacia prospettico, si applica l'approccio dei cosiddetti "Critical terms" considerata "at inception" la coerenza tra strumento di copertura e strumento coperto in base alle caratteristiche qualitative dei contratti202 .

Relativamente alla copertura di titoli indicizzati all'inflazione, il test di efficacia retrospettico considera il rapporto (Hedge Ratio) tra la variazione del fair value del derivato effettivamente stipulato e la variazione del fair value del derivato ipotetico, intervenute nell'intervallo temporale compreso tra la data di stipula dell'operazione e la data di valutazione. La copertura è considerata efficace se l'Hedge Ratio è compreso nell'intervallo 80% - 125%.

Il derivato ipotetico e il derivato stipulato hanno una settlement date coincidente con l'inizio della copertura e si differenziano per la componente a tasso fisso203. Inoltre, per i derivati di copertura dei BTP indicizzati all'inflazione il fair value alla data di settlement è pari al rateo del titolo maturato dall'ultima data di stacco cedola alla data di settlement del derivato. Pertanto, entrambe le fattispecie, sono considerate le principali fonti di inefficacia.

La variazione di fair value del derivato effettivo è imputata a Patrimonio Netto, per la quota efficace della copertura, ed è rilevata a Conto economico per la quota inefficace.

Ai fini del test di efficacia prospettico, sono adottati approcci diversi a seconda delle caratteristiche dello swap di copertura. In particolare:

l'approccio dei cosiddetti "Critical terms" per i contratti derivati per i quali "at inception" è stato verificato che le caratteristiche della gamba indicizzata dello swap di copertura consentono di replicare esattamente i flussi variabili incassati sul titolo oggetto di copertura;

202 L'importo nozionale del contratto forward deve essere, alla settlement date definita, pari al nozionale del titolo nel caso di acquisto, pari o inferiore al nozionale presente nel portafoglio titoli nel caso di vendita. Il sottostante del contratto forward deve coincidere con il titolo che si intende acquistare o vendere (in tal caso deve essere un titolo presente nel portafoglio) alla settlement date. La settlement date deve coincidere con la data di manifestazione attesa del flusso da coprire nel caso di acquisto forward, o riferita all'anno di cui si intende stabilizzare il rendimento complessivo nel caso di vendita forward.

203 Il primo considera il tasso fisso di mercato che rende il present value alla settlement date pari a 0, il secondo quello effettivamente concordato con la controparte.

l'approccio "Dollar offset attraverso il derivato ipotetico" per i contratti derivati che prevedono un tasso fisso per tutta la durata dell'operazione applicato ad un nominale crescente con incrementi semestrali costanti fino alla scadenza del derivato. Per tali contratti il test di efficacia prospettico è stato effettuato calcolando l'Hedge Ratio come rapporto tra la variazione del fair value del derivato ipotetico e la variazione del fair value del derivato effettivo204. La copertura è considerata efficace se l'Hedge Ratio è compreso nell'intervallo 80% - 125%.

Operazioni di copertura su prestito obbligazionario a tasso variabile

Il Gruppo Poste italiane è inoltre soggetto al rischio sulla volatilità dei flussi di cassa con riferimento al prestito obbligazionario di 50 milioni di euro emesso in data 25 ottobre 2013 e che prevede il pagamento di cedole annuali a tasso variabile.

L'esposizione a tale rischio è oggetto di copertura attraverso la stipula di un contratto di Interest rate swap di cash flow hedge con il quale la Capogruppo ha assunto l'obbligazione di corrispondere il tasso fisso e ha venduto il tasso variabile previsto dal prestito obbligazionario. L'oggetto della copertura è solo il rischio di tasso d'interesse, mentre non è oggetto di copertura il rischio di credito implicito.

Ai fini della verifica dell'efficacia della copertura si effettua un test retrospettico e un test prospettico utilizzando l'approccio del "Dollar offset" attraverso il derivato ipotetico.

Effetti economici e patrimoniali delle operazioni di copertura

Di seguito si espone la distribuzione temporale per durata residua contrattuale degli strumenti derivati di copertura. Il tasso medio degli Interest rate swap esposto rappresenta il tasso fisso medio atteso contrattualmente dall'operazione di copertura suddiviso per fasce di scadenza.

Distribuzione temporale per durata residua contrattuale degli strumenti di copertura di CFH
(milioni di euro)
Maturity
Fino 1 anno Oltre 1 anno e fino a 5 anni Oltre 5 anni Totale
Cash Flow hedges - Rischio tasso d'interesse
Vendite a termine
Nominale 1.714 - - 1.714
Prezzo di regolamento 2.129 - - 2.129
Interest rate swap
Nominale 100 240 1.430 1.770
Tasso medio % 5,34 4,949% 4,106% 4,346%
Distribuzione temporale per durata residua contrattuale degli strumenti di copertura di FVH
(milioni di euro)
Maturity
Fino 1 anno Oltre 1 anno e fino a 5 anni Oltre 5 anni Totale
Fair value hedges - Rischio tasso d'interesse
Interest rate swap
Nominale 2.956 25 34.889 37.870

pag. 725 204 Elaborato ipotizzando uno shift parallelo di ampiezza pari a + / - 100 bps delle curve.

Di seguito sono esposti gli effetti patrimoniali ed economici rivenienti dalle operazioni di copertura suddivise per tipologia.

Fair value hedges - Rischio tasso d'interesse (milioni di euro)
Nominale Valore di bilancio* Valore cumulato delle rettifiche dello strumento
coperto
Variazione del valore
usata per rilevare
l'inefficacia della
copertura
Valore cumulato
delle rettifiche
dello strumento
coperto in caso di
discountinuing
Strumenti finanziari coperti Attività Passività Attività Passività
Titoli a reddito fisso, di cui:
al costo ammortizzato
al FVTOCI
Pronti contro termine
43.718
21.790
21.928
-
-
-
-
(2.960)
2.188
2.188
1
-
-
1
(2.516)
(1.410)
(1.105)
1
-
-
-
Strumenti finanziari di copertura
Interest rate swap 37.870 797 (5.196) 2.520
Utili/(perdite) della copertura rilevati a P&L 6
*Non include il fondo a copertura delle perdite attese
Cash flow hedges - Rischio tasso (milioni di euro)
Nominale Valore di bilancio Variazione del valore
usata per rilevare
l'inefficacia della
copertura
Cash flow hedge
Strumenti finanziari coperti Attività Passività Riserva da copertura Cessazione della copertura
Titoli a reddito fisso, di cui:
al costo ammortizzato
al FVTOCI
Prestito obbligazionario
Titoli acquistati a termine
371
3.973
-
-
-
-
(50)
218
(25)
243
(2)
-
Strumenti finanziari di copertura
Acquisti a termine
Vendite a termine
-
1.714
-
76
-
-
-
76
122
76
-
-
-
-
Interest rate swap 1.770 - (267) (293) (246) - -
Utili/(perdite) della copertura rilevati a P&L (1)

Di seguito sono esposti gli effetti delle coperture di cash flow hedge nelle altre componenti di conto economico complessivo.

Impatti in OCI delle operazioni di copertura in Cash flow hedge - Rischio tasso (milioni di euro)
Utili/(perdite) della copertura Trasferimenti a Conto economico per:
rilevati in OCI (Inc/(Dec) di
fair value del periodo
Effetti della copertura Cessazione della copertura
Titoli a reddito fisso
Prestito obbligazionario
(178)
-
(10)
2
-
-
Totale (178) (8) -

Riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse

La riforma dei principali parametri di riferimento dei tassi di interesse denominata "Riforma IBOR (InterBank Offered Rate)", ha coinvolto gi organismi di regolamentazione in varie giurisdizioni in tutto il mondo con l'obiettivo di sostituire alcuni tassi interbancari con tassi alternativi privi di rischio e di predisporre le linee guida per aggiornare i modelli contrattuali.

Attualmente i principali indici di riferimento per l'area euro sono:

  • l'Euro Short Term Rate ESTR (amministrato dalla Banca Centrale Europea e pubblicato a partire dal 2 ottobre 2019) che ha sostituito l'Euro OverNight Index Average (EONIA – non più quotato dal 1 gennaio 2022) ridefinendolo come ESTR più 8,5bp;
  • l'EURIBOR (amministrato dallo European Money Market Insitute), il cui processo di riforma si è concluso a novembre 2019.

Il Gruppo ha strumenti finanziari indicizzati all'EURIBOR che continua ad essere quotato giornalmente e i relativi flussi di cassa continuano ad essere scambiati con le controparti come di consueto. Relativamente a questo parametro non vi è dunque incertezza derivante dalla riforma IBOR al 31 dicembre 2021. Tali strumenti sono oggetto di collateralizzazione giornaliera remunerata ad EONIA nel 2021 e ad ESTR a partire dal 2022.

Inoltre, il Gruppo detiene interest rate swaps designati come strumenti di copertura di fair value hedge che hanno la cd. "gamba" variabile indicizzata all'EURIBOR, per un nominale di 37.870 milioni di euro, pressoché interamente detenuti dal Patrimonio destinato Bancoposta. Con particolare riferimento a questi strumenti, i cui flussi di cassa erano alla data del 31 dicembre 2021 scontati al tasso EONIA, il Gruppo ha proceduto alla modifica dei contratti in essere con le controparti, ridefinendo il tasso di sconto come ESTR più 8,5 bp.

9. PROCEDIMENTI IN CORSO E PRINCIPALI RAPPORTI CON LE AUTORITA'

La trattazione che segue è stata redatta ai sensi del principio contabile IAS 37 – Accantonamenti, passività e attività potenziali.

PROCEDIMENTI TRIBUTARI

Nel novembre 2011 l'Agenzia delle Entrate ha notificato alla EGI tre Avvisi di Accertamento riferiti agli anni 2006, 2007 e 2008, eccependo un medesimo rilievo ai fini IRES, concernente l'applicazione della norma di cui all'art. 11, comma 2, della legge 413/1991 agli immobili di interesse storico-artistico di proprietà concessi in locazione a terzi.

In data 30 gennaio 2019 il Consiglio di Amministrazione della Società ha deliberato l'adesione alla definizione agevolata ai sensi dell'art. 6 del D.L. n.119 del 2018 convertito nella Legge n. 136 del 2018 con un onere tributario di 0,367 milioni di euro, versato in data 19 aprile 2019. In data 15 maggio 2019 è stata depositata presso la Cancelleria della Sezione Tributaria della Corte di Cassazione la documentazione attestante la definizione della lite e la relativa istanza di sospensione del giudizio fino al 31 dicembre 2020. Allo stato non è stata fissata dalla Corte di Cassazione l'udienza finalizzata alla declaratoria della cessazione della materia del contendere. In data 26 novembre 2021 è stato depositato in cancelleria il decreto con cui la Suprema Corte di Cassazione, Sezione Tributaria Civile, dichiara l'estinzione del giudizio a seguito della domanda di definizione agevolata presentata da EGI ai sensi dell'art. 6 del D.L. 119/2018 citato.

Con riferimento a Postel, in data 8 ottobre 2015 si è concluso, con la consegna di un Processo Verbale di Constatazione nel quale sono stati contestati i diritti alla detrazione dell'IVA e alla deducibilità dell'IRAP, un controllo fiscale eseguito dalla Guardia di Finanza sulle imposte sui redditi e sulle ritenute, relativo ad asseriti omessi versamenti contributivi da parte di Postel negli anni dal 2010 al 2014 nei confronti di personale dipendente e/o collaborativo di un fornitore. In relazione agli avvisi di accertamento per i periodi 2010 e 2011, Postel ha deciso di avvalersi della definizione agevolata ex art. 11 del D.L. 24 aprile 2017, n. 50, mentre in merito agli altri periodi di accertamento l'Agenzia delle Entrate ha accertato:

  • per il periodo d'imposta 2012, in data 25 novembre 2016, maggiori IVA, IRES, IRAP e ritenute per un ammontare complessivo di 0,1 milioni di euro, oltre sanzioni e interessi. Avverso tale atto, in data 19 gennaio 2017, Postel ha proposto ricorso, versando contestualmente a titolo provvisorio un importo complessivo di circa la metà delle imposte pretese. Nell'udienza tenutasi il 13 febbraio 2018 è stato accolto il ricorso e condannata l'Agenzia delle Entrate al pagamento delle spese. L'Agenzia, con atto notificato in data 3 ottobre 2018, ha proposto appello alla Commissione Tributaria Regionale di Roma. Postel si è costituita in giudizio con atto di controdeduzione presentato in data 30 novembre 2018. L'udienza per la trattazione del ricorso in appello si è tenuta il 12 aprile 2021 e con la sentenza n. 3945 del 10 maggio 2021 la Commissione Tributaria Regionale del Lazio ha respinto l'appello dell'Agenzia delle Entrate, condannandola alla refusione in favore della Società delle spese di lite, liquidate nel mese di febbraio 2022 in 0,005 milioni di euro;
  • per il periodo d'imposta 2013, in data 24 luglio 2017, maggiori IVA, IRES, IRAP e ritenute per un ammontare complessivo di circa 0,2 milioni di euro, oltre sanzioni e interessi. Avverso tale atto Postel ha presentato ricorso il 23 ottobre 2017, versando contestualmente a titolo provvisorio un importo complessivo di circa la metà delle imposte pretese. Nell'udienza tenutasi il 26 settembre 2019 è stato accolto il ricorso. In data 24 giugno 2020, scaduti i termini per l'impugnazione, è passata in giudicato la pronuncia favorevole alla Società;
  • per il periodo d'imposta 2014, in data 19 aprile 2019 l'Agenzia delle Entrate ha accertato in data 19 aprile 2019, maggiori IVA, IRES, IRAP e ritenute per un ammontare complessivo di circa 0,25 milioni di euro, oltre sanzioni e interessi. Avverso tale atto Postel ha presentato ricorso il 10 giugno 2019, versando contestualmente a titolo provvisorio un importo complessivo di circa la metà delle imposte pretese. All'udienza del 30 settembre 2020 la Commissione Tributaria Provinciale di Roma, preso atto del provvedimento di annullamento integrale in autotutela emesso dall'Agenzia delle Entrate, con cui si è provveduto ad annullare integralmente l'avviso di accertamento

impugnato, con contestuale richiesta di estinzione del giudizio per cessata materia del contendere e compensazione delle spese di lite, si è riservata di decidere. Con sentenza del 22 ottobre 2020 la Commissione Tributaria Regionale di Roma ha accolto integralmente il ricorso presentato nell'interesse della Società e ha annullato l'avviso di accertamento emesso in relazione al periodo d'imposta 2014.

In data 19 aprile 2018 la Guardia di Finanza – Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Roma ha effettuato l'accesso presso la sede della società SDA Express Courier per eseguire una verifica ai fini dell'IVA, delle imposte sui redditi, dell'IRAP e delle ritenute per gli anni 2014, 2015 e 2016 ai sensi e per gli effetti degli artt. 52 e 63 del D.P.R. 633/72, art. 33 del D.P.R. 600/73, art. 2 del D. Lgs. 68/2001, nonché della Legge n. 4/1929. In data 29 novembre 2018 si è formalmente concluso l'accertamento; il verbale di constatazione finale presenta come principale rilievo la contestazione, per circa un milione di euro, della detrazione dell'IVA relativa alle note di variazione emesse dalla società in relazione agli sconti accordati ai propri clienti a seguito dell'incremento del numero delle spedizioni. Tali sconti si traducono in una riduzione dei prezzi, originariamente praticati dalla società al momento della prestazione del servizio di spedizione, e si configurano quindi come abbuoni o sconti previsti contrattualmente. Successivamente, in data 5 dicembre 2019, è stato notificato l'avviso di accertamento relativo al solo anno 2014 recante una pretesa complessiva pari a 0,4 milioni di euro che, riprendendo il PVC, contesta principalmente l'IVA detratta. In data 3 febbraio 2020 la Società ha proposto ricorso a tale avviso e ha provveduto al pagamento provvisionale della sanzione irrogata. L'udienza inizialmente fissata per il 17 febbraio 2021 e per la quale è stata inviata istanza di trattazione orale in data 21 gennaio 2021, al momento non è stata discussa né sono pervenute notizie in merito alla data di rinvio.

In data 27 maggio 2021, inoltre, la Direzione Regionale Agenzia delle Entrate del Lazio (DRE) ha notificato un ulteriore avviso di accertamento riferito al periodo di imposta 2015 analogo a quello già presentato relativo all'anno 2014 in cui si contestava, principalmente, l'IVA detratta. Tale atto non è stato impugnato ed è stata avviata con la DRE del Lazio una procedura di riesame complessivo della contestazione riferita alle note di credito con riferimento a tutti i periodi oggetto del PVC (dal 2014 al 2017) per cercare di addivenire ad una definizione stragiudiziale. Tale procedura è attualmente in corso.

Nel mese di novembre 2018 il Consorzio Postemotori ha ricevuto la notifica di un'ordinanza emessa dal Tribunale penale di Roma contenente un decreto di sequestro preventivo nei confronti del Consorzio per l'importo di 4,6 milioni di euro. In data 13 maggio 2019, il G.U.P del Tribunale Ordinario di Roma ha ridimensionato i capi di imputazione originari stabilendo il rinvio a giudizio solo in relazione a quota parte dei capi di imputazione inerenti alle operazioni di fatturazione passiva di un subappaltatore e di un consulente fiscale di uno dei soci. Il Consorzio ha conferito mandato a un penalista esterno per promuovere istanza di dissequestro rispetto al sequestro penale disposto in capo al Consorzio. In data 20 dicembre 2021 è stata depositata istanza di dissequestro e in data 24 dicembre 2021 è stato emesso dal Tribunale di Roma un provvedimento di restituzione della somma di 0,3 milioni di euro riaccreditata sul conto corrente del Consorzio in data 7 febbraio 2022.

PROCEDIMENTI IN MATERIA PREVIDENZIALE

A partire dall'esercizio 2012 e sino al 31 dicembre 2021, l'Agenzia INPS di Genova Ponente ha emesso nei confronti di Postel degli avvisi di addebito, per complessivi 26,19 milioni di euro, con i quali è stato richiesto il pagamento di contributi previdenziali afferenti CIG, CIGS, mobilità e CUAF non coperti dal regime IPOST. Avverso tali richieste, sono stati proposti ricorsi al Tribunale di Genova. A supporto delle argomentazioni di Postel, con nota del 20 ottobre 2016, il Ministero del Lavoro ha confermato che il regime contributivo previsto per Poste Italiane trova applicazione anche nei confronti di tutte le società del Gruppo, con esclusione soltanto di quelle che esercitano attività di trasporto aereo, di licenza bancaria e di corriere espresso.

pag. 729 Alcuni dei giudizi sono stati già decisi dal Tribunale di Genova e, al loro esito, a fronte di avvisi di addebito pari complessivamente a 13,2 milioni di euro, la Società è stata condannata a pagare i soli contributi CUAF allo 0,68%, detratti gli assegni familiari versati da Postel ai dipendenti, per un importo di 0,3 milioni di euro, mentre nulla è stato ritenuto dovuto

a titolo di CIG, CIGS e mobilità essendo al tempo Postel interamente partecipata dallo Stato tramite Poste Italiane e rientrando pertanto nel novero delle imprese industriali dello Stato per le quali la legge esclude l'obbligo del pagamento della cassa integrazione e della mobilità. L'INPS ha depositato ricorso in appello per la prima tranche di richieste effettuate (9,16 milioni di euro), contestando nell'an e nel quantum la sentenza di primo grado ed evidenziando che l'aliquota CUAF, in linea con gli ultimi orientamenti assunti da INPS, avrebbe dovuto essere pari al 4,40% in luogo dello 0,68% richiesto negli avvisi di addebito oggetto dei giudizi. Con sentenze pubblicate in data 28 dicembre 2018, la Corte d'Appello di Genova ha integralmente confermato le sentenze di primo grado, respingendo gli appelli dell'INPS, che ha proposto ricorso per cassazione notificato in data 28 giugno 2019 a Postel, la quale si è costituita in giudizio.

Con sentenza del 1° febbraio 2021 il Tribunale di Genova ha annullato l'avviso di addebito (per un totale di circa 0,64 milioni di euro) per il periodo da dicembre 2012 ad aprile 2015 (escluso luglio 2014) e condannato l'INPS al pagamento nei confronti di Postel della somma di 0,06 milioni di euro, oltre agli interessi. Avverso tale pronuncia, l'INPS ha proposto ricorso in appello. Con sentenza n. 8 del 2022, pubblicata il 14 gennaio 2022, la Corte di Appello di Genova ha respinto il ricorso proposto dall'Istituto. Da ultimo, con le sentenze del 26 maggio 2021 il Tribunale di Genova ha annullato gli avvisi di addebito (per un totale di circa 3,1 milioni di euro) per alcuni periodi compresi tra febbraio 2011 e gennaio 2017 e condannato a pagare le minori somme rideterminate come da dispositivo delle sentenze stesse per complessivi 0,17 milioni di euro. Avverso tali pronunce, l'INPS ha proposto ricorso in Appello con udienze fissate per il 4 e 13 maggio 2022. Risultano ancora pendenti ulteriori giudizi al momento ancora in fase istruttoria, relativi ai ricorsi presentati da Postel avverso gli avvisi di addebito per i periodi da maggio 2009 a maggio 2021.

Inoltre, in data 8 ottobre 2019, l'INPS ha richiesto di provvedere alla regolarizzazione contributiva da settembre 2014 a settembre 2019 all'aliquota CUAF non armonizzata del 4,40% della retribuzione imponibile a fini previdenziali. In merito a quest'ultima richiesta la società si è regolata in modo diverso a seconda del periodo in esame:

  • per i mesi di ottobre, novembre e dicembre 2019, Postel si è adeguata al versamento del contributo CUAF nella misura pari al 4,40%, con riserva di ripetizione;
  • per il periodo pregresso da settembre 2014 a fine 2015, Postel ha impugnato per via amministrativa le comunicazioni di debito pervenute dall'INPS con la richiesta di pagamento del CUAF al 4,40%;
  • per l'anno 2018 e i primi 7 mesi del 2019 sono stati notificati due Avvisi di Addebito con la richiesta di pagamento del CUAF al 0,68% e contributi minori CIG, CIGS a Postel, che ha pagato, con riserva di ripetizione in attesa che venga deciso il ricorso pendente in Cassazione;
  • con decorrenza gennaio 2020, Postel versa all'INPS l'aliquota CUAF nella misura dello 0,68% anziché nella misura del 4,40%, per effetto di quanto previsto dall'art. 11, comma 5 bis del Decreto Legge n.162 del 2019, convertito dalla L. 28 febbraio 2020 n. 8,

Tenuto conto delle sentenze, delle motivazioni addotte e delle ulteriori pretese avanzate dall'INPS, la Società ha adeguato i propri Fondi rischi sulla scorta anche del parere dello studio legale che la assiste nel contenzioso.

Il fondo iscritto in bilancio al 31 dicembre 2021 risulta pari a 11,74 milioni di euro.

PRINCIPALI PROCEDIMENTI PENDENTI E RAPPORTI CON LE AUTORITA'

AGCM

In data 9 marzo 2015 è stato avviato un procedimento nei confronti di Poste Italiane per presunta violazione degli artt. 20, 21 e 22 del Codice del Consumo, avente ad oggetto il "Libretto Smart". L'Autorità, in data 21 dicembre 2015, ha notificato a Poste Italiane il provvedimento finale in cui la condotta della Società è stata ritenuta non corretta ed è stata irrogata una sanzione amministrativa di 0,54 milioni di euro, limitata a un decimo del valore massimo applicabile, tenuto conto dell'attenuante secondo cui Poste Italiane ha consentito l'effettiva fruizione del tasso premiale ai consumatori. Avverso il suddetto provvedimento Poste Italiane ha depositato ricorso innanzi al TAR del Lazio che ha rinviato la causa al giudizio di merito con udienza fissata al 25 marzo 2022.

pag. 730

In data 3 ottobre 2018, Poste Italiane, senza che ciò costituisse acquiescenza o ammissione di responsabilità rispetto alle condotte controverse e fermo il diritto di far valere le proprie ragioni nelle opportune sedi, ha provveduto al pagamento della sanzione di 23 milioni di euro, oltre interessi, accertata nel gennaio 2018 a suo carico - per abuso di posizione dominante per il periodo 2014-2017 ai sensi dell'art. 102 del TFUE - dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM). Poste Italiane ha impugnato il suddetto provvedimento innanzi al TAR Lazio. L'udienza di merito fissata per il 20 luglio 2020 è stata rinviata a data da fissarsi.

In data 19 novembre 2019, l'AGCM ha avviato il procedimento PS11563 nei confronti di Poste Italiane per accertare una presunta pratica commerciale scorretta, posta in essere nell'ambito del servizio di recapito della corrispondenza e, in particolare delle raccomandate, in possibile violazione degli articoli 20, 21 e 22 del Codice del Consumo. In particolare, secondo le segnalazioni di alcuni clienti: i) le caratteristiche pubblicizzate del servizio "recapito delle raccomandate" non avrebbero trovato riscontro nel servizio effettivamente prestato; ii) nella pubblicità del servizio di "ritiro digitale delle raccomandate" non avrebbe chiarito che il servizio stesso potrebbe, in un immediato futuro, non essere più gratuito e che, comunque, esistono delle limitazioni alla fruizione del medesimo, essendo possibile accedervi esclusivamente se il mittente lo ha autorizzato. Nel mese di gennaio 2020 sono state ammesse a partecipare al procedimento alcune associazioni dei consumatori. L'Autorità, a conclusione del procedimento, con provvedimento notificato il 15 settembre 2020, ha irrogato una sanzione amministrativa pecuniaria di 5 milioni di euro, il cui pagamento è stato effettuato in data 5 gennaio 2021. Avverso il suddetto provvedimento Poste Italiane ha presentato ricorso al TAR Lazio e l'udienza di merito si è svolta il 26 maggio 2021. La sentenza del TAR del Lazio, che non ha accolto il ricorso di Poste, è stata appellata al Consiglio di Stato e l'udienza di merito è fissata per il 25 marzo 2022. In ogni caso nel mese di maggio l'AGCM aveva dato atto che Poste ha correttamente ottemperato.

In data 6 aprile 2020 l'AGCM ha avviato, ai sensi dell'art. 9 comma 3-bis della Legge n. 192/98 e dell'art. 14 Legge n. 287/90, il procedimento A539 nei confronti di Poste Italiane, a seguito della segnalazione di un fornitore terzo che ha lamentato la supposta imposizione, da parte di Poste Italiane, di clausole contrattuali ingiustificatamente gravose. In particolare, a seguito dell'interruzione dei rapporti contrattuali, intervenuta a metà del 2017, il fornitore non sarebbe, di fatto, riuscito a offrire altrimenti i servizi che svolgeva nel mercato per l'obbligo di rispettare regole e parametri organizzativi ritenuti tali da irrigidire eccessivamente la struttura aziendale, rendendola inadatta a operare con soggetti diversi da Poste Italiane. In data 8 giugno 2020 si è svolta un'audizione nella quale Poste Italiane ha esposto la propria posizione e, successivamente, l'Autorità ha chiesto la consegna di documentazione. Il 3 maggio 2021 si è svolta l'audizione finale nell'ambito della quale Poste Italiane ha esposto la propria posizione e ha presentato le proprie memorie difensive. L'Autorità, a conclusione del procedimento, con provvedimento notificato il 6 agosto 2021, ha irrogato una sanzione amministrativa pecuniaria di oltre 11 milioni di euro per abuso di dipendenza economica, il cui pagamento è stato effettuato in data 6 settembre 2021. Avverso il suddetto provvedimento Poste Italiane ha presentato ricorso al TAR Lazio, si è ora in attesa di fissazione dell'udienza.

AGCom

Ai sensi del D.L. n. 201 del 6 dicembre 2011, convertito nella Legge n. 214 del 22 dicembre 2011, le attività di regolamentazione e di vigilanza del settore postale spettano all'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCom). A seguito del recepimento nell'ordinamento italiano della terza direttiva europea in materia postale (Direttiva 2008/6/CE), la quantificazione dell'onere del Servizio Postale Universale è effettuata mediante l'applicazione della metodologia del cosiddetto "costo netto evitato"205. Al riguardo:

205 Con tale metodologia l'ammontare del costo netto è quantificato come la differenza tra il costo netto delle operazioni di un fornitore del servizio universale designato - quando questo è soggetto ad obblighi di servizio universale - e il costo netto delle operazioni in assenza di tali obblighi.

  • (i) Il 1° luglio 2021 è stata pubblicata la Delibera AGCom 199/21/CONS con la quale si è concluso il procedimento di verifica del costo netto del servizio postale universale sostenuto da Poste Italiane per gli anni 2017, 2018 e 2019. In particolare, l'onere del Servizio Postale Universale per tali anni, è stato quantificato, rispettivamente, in 354,5, 334,5 e 175 milioni di euro. Per l'esercizio 2019, sebbene l'onere quantificato (175 milioni di euro) sia inferiore alle compensazioni autorizzate (262 milioni di euro), l'onere per la fornitura del servizio postale universale sull'intero periodo (ovvero il previgente Contratto di Programma 2016-2019) risulta in ogni caso superiore alle compensazioni autorizzate dalla Commissione Europea. L'Autorità ha stabilito inoltre che l'onere del servizio universale per gli anni 2017, 2018 e 2019 è iniquo e che, per i medesimi anni, in continuità con quanto stabilito negli anni precedenti, non è istituito il Fondo di Compensazione di cui all'art. 10 del D. Lgs. n. 261/1999. Avverso il suddetto provvedimento Poste Italiane ha presentato ricorso al TAR Lazio.
  • (ii) Il 2 luglio 2019 è stata pubblicata la Delibera AGCom 214/19/CONS "Verifica del calcolo del costo netto del servizio postale universale per gli anni 2015 e 2016" che, oltre a stabilire che l'onere presenta carattere di iniquità, ha quantificato l'onere del Servizio Postale Universale per gli anni 2015 e 2016, rispettivamente in 389 e 356 milioni di euro, a fronte di contributi previsti nel Contratto di Programma, pari rispettivamente a 329 e 262 milioni di euro. Per gli anni 2015 e 2016 non è stato istituito il Fondo di Compensazione da parte di AGCom con conseguente impossibilità di recupero delle differenze evidenziate dall'AGCom tra contributi statali e quantificazione dell'onere. In data 2 ottobre 2019 Poste Italiane ha presentato ricorso al TAR Lazio avverso la suddetta delibera (ancora pendente).
  • (iii) Il 6 settembre 2017 è stata pubblicata la Delibera AGCom 298/17/CONS "Verifica del calcolo del costo netto del servizio postale universale per gli anni 2013 e 2014" che, oltre a stabilire che l'onere presenta carattere di iniquità, ha quantificato l'onere del Servizio Postale Universale per gli anni 2013 e 2014, rispettivamente in 393 e 409 milioni di euro, a fronte di contributi previsti nel Contratto di Programma, pari rispettivamente a 343 e 336 milioni di euro. Anche per gli anni 2013 e 2014 non è stato istituito il Fondo di Compensazione e in data 6 novembre 2017 Poste Italiane ha presentato ricorso al TAR del Lazio avverso la suddetta delibera (ancora pendente).
  • (iv) Il 31 luglio 2014 è stata pubblicata la Delibera AGCom 412/14/CONS "Verifica del calcolo del costo netto del servizio postale universale per gli anni 2011 e 2012" che, oltre a stabilire che l'onere presenta carattere di iniquità, ha quantificato l'onere del Servizio Postale Universale per gli anni 2011 e 2012, rispettivamente in 381 e 327 milioni di euro a fronte di compensi originariamente rilevati da Poste Italiane rispettivamente per 357 e di 350 milioni di euro. L'Autorità ha stabilito, inoltre, che per l'anno 2012 non è stato istituito il Fondo di Compensazione e in data 13 novembre 2014 Poste Italiane ha presentato ricorso al TAR Lazio avverso la suddetta delibera (ancora pendente).

In data 25 marzo 2021, Poste Italiane ha provveduto al pagamento della sanzione amministrativa pecuniaria di 1,06 milioni di euro, accertata nell'esercizio 2020, per violazione dell'obbligo di continuità nell'erogazione del servizio universale, in relazione alle mancate aperture di alcuni Uffici Postali, concentrate quasi totalmente nel Trentino Alto Adige, per assenza improvvisa del personale, nel periodo 1° gennaio – 21 febbraio 2020.

In data 17 maggio 2021, con atto di Contestazione 6/21/DSP, l'AGCom ha contestato a Poste Italiane la violazione dell'obbligo di continuità nell'erogazione del servizio universale in relazione alla mancata apertura, non proceduta da comunicazione ai 42 Comuni interessati e agli utenti, di 239 Uffici Postali, nelle giornate del 28 dicembre 2019 e 4 gennaio 2020 (per complessive 328 giornate). Nel mese di dicembre 2019, Poste Italiane aveva comunque preventivamente comunicato all'Autorità le chiusure oggetto del procedimento in esame. Quest'ultima, dopo aver avviato una specifica interlocuzione con Poste e dopo aver svolto una approfondita attività istruttoria, conclusasi in data 8 ottobre 2020, aveva espressamente escluso che tali chiusure potessero dar luogo a specifiche contestazioni. A valle dell'avvio di un'ulteriore pre-istruttoria, volta a verificare l'informativa verso i Sindaci e gli utenti dei 42 Comuni interessati, l'Autorità ha notificato il suddetto atto di contestazione, avverso il quale, in data 16 giugno 2021, Poste Italiane ha trasmesso le proprie memorie

difensive, che sono state esposte nell'audizione tenutasi il 21 luglio 2021. Con Delibera 313/21/CONS, notificata in data 21 ottobre 2021, l'AGCom ha chiuso il procedimento irrogando una sanzione di 0,9 milioni di euro per violazione degli obblighi di continuità del servizio universale (art. 3, comma 1, 5 lett. b) e 8 lett. d) del D. Lgs. n. 261/1999) e degli obblighi informativi di cui all'atto di Contestazione n. 6/21/DSP del 17 maggio 2021, per la chiusura nel periodo natalizio (nei giorni di sabato 28 dicembre 2019 e sabato 4 gennaio 2020) di 239 Uffici Postali. Il pagamento della sanzione è stato effettuato in data 10 novembre 2021. Con il provvedimento citato, l'Autorità ha rigettato le eccezioni mosse da Poste Italiane nell'ambito degli scritti difensivi sia sotto il profilo procedurale, sia nel merito, e ha accolto la richiesta, presentata in via subordinata, di applicazione del cumulo giuridico, irrogando una sanzione di importo ridotto rispetto a quello indicato per il pagamento in misura ridotta (3,28 milioni di euro). La Delibera dell'Autorità sarà oggetto di impugnativa al TAR da parte della Società.

In data 12 novembre 2021, con atto di Contestazione n. 13/21/DSP, l'AGCom ha avviato nei confronti di Poste Italiane un procedimento sanzionatorio per il mancato rispetto degli obiettivi di qualità sui prodotti rientranti nell'ambito del Servizio Postale Universale per l'anno 2020, individuando cinque contestazioni. Nel dare avvio al procedimento sanzionatorio, l'Autorità sembra non aver considerato gli impatti dell'emergenza pandemica sul raggiungimento degli obiettivi di qualità, discostandosi dalle evidenze emerse in fase-preistruttoria. In data 13 dicembre 2021, avverso il suddetto atto di contestazione, Poste Italiane ha presentato le proprie memorie difensive, fondate sulla configurabilità della pandemia da Covid-19 come causa di forza maggiore, discusse in audizione tenutasi in data 21 dicembre 2021. Nel caso in cui il procedimento non si concludesse con un'archiviazione, il rischio massimo sanzionatorio, di cui si è tenuto conto nella determinazione dei Fondi rischi e oneri al 31 dicembre 2021, potrebbe essere di circa 0,75 milioni di euro. Il termine per la conclusione del procedimento, salvo proroghe, è previsto per l'11 aprile 2022.

Banca d'Italia

In data 14 marzo 2022, Banca d'Italia ha avviato, presso Poste Italiane SpA, in ambito BancoPosta, gli accertamenti ispettivi, ai sensi dell'art. 54 del D. Lgs. n. 385 del 1° settembre 1993, su tematiche inerenti il modello di business, i sistemi di governo e controllo e sul rischio tasso di interesse.

IVASS

Il 19 febbraio 2020 l'IVASS ha notificato a Poste Vita un atto di contestazione inerente l'asserito ritardo nella liquidazione di polizze vita. La Compagnia ha depositato le proprie memorie difensive. Successivamente in data 14 aprile 2021, l'IVASS ha notificato a Poste Vita il provvedimento con il quale, definendo il relativo procedimento, ha irrogato alla Compagnia il minimo edittale della sanzione pari a 0,03 milioni di euro. La società ha quindi provveduto a versare nei termini tale importo chiudendo la posizione.

In data 25 agosto 2020 e 24 febbraio 2021, l'IVASS ha notificato a Poste Vita due ulteriori atti di contestazione entrambi inerenti l'asserito ritardo nella liquidazione di polizze vita. La Compagnia ha depositato nei termini le proprie memorie difensive riferite a tali due procedimenti. Con riferimento all'atto di contestazione notificato il 25 agosto 2020, nel corso del mese di agosto 2021, l'Autorità ha formalizzato l'archiviazione del procedimento senza comminare alcuna sanzione e definendo quindi interamente le relative posizioni; con riguardo all'atto di contestazione notificato il 24 febbraio 2021, la società è in attesa di conoscere le determinazioni dell'Autorità che potrà formulare una proposta di sanzione restando, in tal caso, ferma la facoltà per la Compagnia di presentare ulteriori osservazioni.

Il 4 maggio 2021, a seguito di un incontro svoltosi il 12 aprile, con riferimento ai processi in essere a supporto della gestione delle polizze dormienti, l'IVASS ha trasmesso a Poste Vita e a Poste Italiane – Patrimonio BancoPosta una comunicazione con cui ha richiesto la presentazione, entro 60 giorni, di un piano di azioni con le iniziative che le Società intendono adottare

per migliorare i processi sopra richiamati. Su richiesta dell'Autorità, il relativo piano, accompagnato dalle valutazioni delle funzioni Compliance e Revisione Interna, è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione il 22 giugno 2021 ed inviato il 2 luglio 2021.

In data 14 dicembre 2020, l'IVASS ha avviato una verifica ispettiva ordinaria sulla valutazione del governo, sulla gestione e sul controllo degli investimenti e dei rischi finanziari di Poste Vita. L'accertamento ispettivo si è concluso il 7 maggio 2021 ed il rapporto ispettivo è stato consegnato alla Compagnia nel corso della riunione del Consiglio di Amministrazione del 26 luglio 2021. I relativi accertamenti hanno fatto emergere risultanze "parzialmente sfavorevoli". Gli esiti dell'accertamento ispettivo includono rilievi, in parte già anticipati nel corso dell'ispezione, in relazione ai quali in data 12 aprile u.s. il Consiglio di Amministrazione della Compagnia ha già approvato un mirato piano di azioni volto al superamento degli stessi. Ad ulteriore rafforzamento del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi in materia di investimenti finanziari, il citato Piano di Azioni è stato successivamente integrato dal management della Compagnia e approvato dal Consiglio di Amministrazione il 22 ottobre 2021.

Con riguardo a taluni dei predetti rilievi, l'IVASS ha configurato violazioni degli artt. 30 bis, 30 ter, 37 ter e 183 del D.Lgs. n. 209/2005 e delle relative disposizioni di attuazione emanate con regolamento dalla stessa Autorità. La Compagnia ha predisposto e inoltrato all'autorità di Vigilanza in data 25 ottobre 2021, entro i tempi previsti dalla normativa le memorie difensive a sostegno della correttezza del proprio operato. In relazione a quanto in oggetto, non sono comunque emersi elementi significativi da considerare nella Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2021.

Dal 1° marzo al 18 giugno 2021, l'IVASS ha condotto degli accertamenti ispettivi mirati alla verifica del rispetto della normativa antiriciclaggio, congiuntamente, presso Poste Vita e Poste Italiane – Patrimonio BancoPosta. Gli esiti dell'attività ispettiva hanno evidenziato un quadro di conformità complessivamente soddisfacente di processi e procedure finalizzati all'adempimento degli obblighi di adeguata verifica della clientela e alla conseguente valutazione di rapporti ed operazioni anomale. Il giudizio è parzialmente favorevole, in quanto permangono carenze nell'adeguata verifica dei rapporti caratterizzati da più elevato rischio, per quanto riguarda, in particolare, la valutazione della coerenza delle operazioni con il profilo economico e patrimoniale del cliente, che non risulta supportata da documentazione atta a verificare le informazioni sull'origine dei fondi acquisite dalla rete; il sistema di profilazione non tiene conto di tutti i fattori di rischio richiamati dal Regolamento 44 del 2019 e di tutte le informazioni raccolte dal cliente.

Per le aree di miglioramento segnalate dall'Autorità, Poste Vita e Poste Italiane – Patrimonio BancoPosta hanno definito opportune iniziative, che si prevede si concluderanno entro il primo semestre del 2022.

Covip

In data 27 maggio 2021 la Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione (COVIP) ha avviato una verifica ispettiva ordinaria sulla forma pensionistica Postaprevidenza Valore le cui attività sono tutt'ora in corso.

Con comunicazione del 13 gennaio u.s la COVIP ha informato la Compagnia che la verifica della documentazione acquisita nel corso dell'ispezione avviata il 15 giugno 2021 è stata completata e pertanto l'accertamento ispettivo deve intendersi concluso. La Compagnia rimane quindi in attesa di ricevere il report conclusivo sull'accertamento ispettivo recante le eventuali azioni di intervento.

Autorità Garante per la protezione dei dati personali

pag. 734 In data 15 gennaio 2014 il Garante Privacy, al termine di un procedimento avviato nei confronti di Postel nel 2009, ha disposto l'applicazione di una sanzione di 0,34 milioni di euro dei cui effetti la Società ne ha tenuto conto nel bilancio 2013. Contro tale disposizione Postel ha proposto ricorso e istanza di sospensione al Tribunale Civile di Roma, quest'ultima accolta dal giudice con ordinanza del 16 giugno 2014. In data 21 gennaio 2016 il giudice ha annullato l'ordinanza di ingiunzione del Garante Privacy limitatamente alla sanzione di 0,1 milioni di euro, rigettando invece le altre eccezioni preliminari di merito di Postel. Avverso la suddetta sentenza, per la parte della sanzione non annullata dal Tribunale, la Società ha proposto ricorso innanzi alla Corte di Cassazione, che ha respinto il ricorso presentato dalla Società e ha

confermato la sanzione di 0,34 milioni di euro. A seguito della predetta ordinanza il Garante Privacy non ha provveduto alla riassunzione del giudizio innanzi al Tribunale, per cui si può ritenere definitivamente concluso il procedimento relativo all'applicazione dell'ulteriore sanzione ipoteticamente erogabile.

Altri Procedimenti

Federconsumatori, con atto di citazione del 14 maggio 2021, ha avviato nei confronti di Poste Italiane un'azione di classe (c.d. "class action") ex art. 140-bis del Codice del Consumo, dinanzi al Tribunale di Roma. Il valore della controversia è ad oggi di circa 8,5 migliaia di euro.

Con l'atto di citazione in argomento, Federconsumatori contesta che la capitalizzazione degli interessi dei Buoni Fruttiferi Postali di durata trentennale (contraddistinti dalla serie "Q", emessi da Cassa Depositi e Prestiti dal 1986 al 1995, in forza del D.M. 13 giugno 1986 del Ministro del Tesoro che sono stati successivamente trasferiti al Ministero dell'Economia e delle Finanze, ai sensi del Decreto MEF 5 dicembre 2003) sia effettuata annualmente al netto della ritenuta fiscale (oggi imposta sostitutiva), anziché al lordo, con l'effetto di riconoscere ai risparmiatori un rendimento inferiore a quello asseritamente dovuto.

Il 27 luglio 2021, Poste Italiane si è costituita in giudizio eccependo, in via preliminare, l'inammissibilità dell'azione di classe, per diversi motivi pregiudiziali nonché la prescrizione del diritto di credito vantato dagli attori e dai potenziali aderenti ed ha contestato nel merito la fondatezza della domanda proposta.

Il Tribunale di Roma, con ordinanza dell'11 gennaio 2022, ha ritenuto manifestamente infondata la domanda presentata da Federconsumatori riconoscendo, tra l'altro, il difetto di legittimazione passiva di Poste Italiane.

10. EVENTI O OPERAZIONI "SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI"

Di seguito viene fornito un breve riepilogo degli effetti derivanti da eventi ed operazioni significative non ricorrenti206 posti in essere dal Gruppo Poste Italiane nel corso dell'esercizio 2021, come richiesto dalla comunicazione CONSOB n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006:

plusvalenza di 225 milioni di euro in seguito alla riclassifica della partecipazione detenuta in SIA-Nexi (prima per il tramite della collegata FSIA, e in seguito dalla controllata PSIA al perfezionamento della scissione di FSIA) tra le attività finanziarie e rilevata, in conformità al principio contabile IFRS 9, sulla base del suo fair value (quotazione di borsa di Nexi al 30 dicembre 2021). Si veda al riguardo anche quanto riportato nella nota 3.1 – Principali operazioni societarie e nella nota A6 – Attività finanziarie.

11. EVENTI O OPERAZIONI "ATIPICHE E/O INUSUALI"

Ai sensi della comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006 il Gruppo Poste Italiane non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali207 nel corso dell'esercizio 2021.

12. EVENTI DI RILIEVO SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Ai fini della redazione dei bilanci al 31 dicembre 2021, il conflitto tra Russia e Ucraina, ai sensi dello IAS 10 - Fatti intervenuti dopo la data di chiusura dell'esercizio di riferimento, si configura come un evento successivo non-adjusting in quanto relativo a condizioni verificatesi dopo la data di bilancio. Tali condizioni non sono state pertanto riflesse nelle valutazioni di bilancio, ma sono state considerate ai fini della stesura dell'informativa sugli eventi successivi.

Ciò premesso, al fine di vagliare gli impatti del conflitto per il Gruppo si è proceduto a una valutazione in merito agli impatti correnti e potenziali futuri e delle sanzioni emanate alla Russia da parte di autorità statali e sovranazionali, sulle attività, sulla situazione finanziaria e sui risultati economici del Gruppo in considerazione delle evidenze disponibili e degli scenari configurabili alla data di predisposizione del seguente bilancio.

Gli impatti potenziali, pur allo stato aleatori e incerti anche in relazione alla pressione sull'inflazione sospinta dai forti rincari dell'energia e delle materie prime, appaiono contenuti in relazione al fatto che le attività operative del Gruppo sono pressoché interamente collocate all'interno del territorio nazionale e senza dipendenze della catena del valore con i paesi coinvolti.

In aggiunta, è stata tra l'altro effettuata un'attività di monitoraggio dei rapporti in essere tra il Gruppo e i soggetti direttamente o indirettamente coinvolti che hanno portato le seguenti evidenze:

  • con riferimento alla Capogruppo l'esistenza di rapporti con le corrispondenti amministrazioni postali estere di Russia e Ucraina che presentano saldi a credito a debito di importi non significativi con uno sbilancio netto, peraltro, a debito;
  • con riferimento a Poste Vita, nell'ambito dei fondi multi asset, nonché all'interno di taluni fondi di ramo III, vi sono alcune esposizioni indirette verso i Paesi coinvolti dalle suddette vicende che rappresentano una porzione non significativa del relativo NAV.

206 Eventi e operazioni il cui accadimento risulta non ricorrente, non ripetendosi frequentemente nel consueto svolgimento dell'attività. 207 Operazioni che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica dell'accadimento possono dar luogo a dubbi sulla correttezza e/o completezza delle informazioni di bilancio, sul conflitto di interesse, sulla salvaguardia del patrimonio aziendale, nonché sulla tutela degli azionisti di minoranza.

Di seguito si riportano gli accadimenti intervenuti dopo la data di riferimento del bilancio per la cui trattazione completa si rimanda al paragrafo 3.1 - Principali operazioni societarie.

Poste Welfare Servizi.

In data 26 gennaio 2022 il CdA di Poste Vita ha approvato l'operazione di acquisizione da parte di Poste Italiane del 100% delle quote detenute da Poste Vita in Poste Welfare Servizi. L'efficacia dell'operazione decorre dal deposito presso il Registro delle Imprese dell'atto di compravendita stipulato in data 24 febbraio 2022.

MFM Holding Ltd

In data 26 gennaio 2022 MFM Holding Ltd (Moneyfarm) ha dato corso ad un aumento di capitale del valore di circa 53 milioni di euro, sottoscritto per circa 44 milioni di euro da M&G plc, asset manager quotato con sede in UK, e pro quota da Poste Italiane con un investimento di circa 9 milioni di euro, al fine di non diluire la propria partecipazione pari a circa il 14%.

Eurizon Capital Real Asset SGR ("ECRA")

In data 31 gennaio 2022 è avvenuto il closing dell''operazione, all'esito dell'ottenimento delle autorizzazioni da parte delle autorità regolamentari.

LIS Holding S.p.A.

In data 25 febbraio 2022 PostePay ha sottoscritto con IGT Lottery S.p.A. ("IGT") un accordo vincolante per l'acquisizione del 100% di LIS Holding S.p.A. (insieme alla società controllata LIS Pay S.p.A., "LIS") a un prezzo pari a 700 milioni di euro determinato sulla base di un Enterprise Value di 630 milioni di euro e una cassa netta disponibile pari a 70 milioni di euro. I consigli di amministrazione di Poste Italiane e PostePay hanno approvato l'operazione che rimane soggetta alle consuete condizioni di closing, tra cui l'ottenimento delle approvazioni regolamentari. Il closing è atteso entro il terzo trimestre del 2022.

Tink AB

In data 10 marzo 2022, in seguito all'approvazione da parte delle autorità di vigilanza e dell'antitrust, si è perfezionato il closing dell'operazione di cessione della partecipazione in Tink AB detenuta da PostePay S.p.A. a Visa Open Connect Limited.

Plurima S.p.A.

In data 18 marzo 2022 Poste Italiane ha firmato un accordo vincolante con Opus S.r.l. ("Opus") – interamente posseduta dalla famiglia Marconi – e l'operatore di private equity Siparex per l'acquisizione di una quota di maggioranza in Plurima S.p.A. ("Plurima" o la "Società") per un corrispettivo basato su un enterprise value complessivo della Società di 130 milioni di euro.

L'operazione verrà eseguita per il tramite di Poste Welfare Servizi S.r.l. ("PWS"), società interamente controllata da Poste Italiane, e sarà finanziata interamente con le ingenti risorse di cassa disponibili.

Al perfezionamento dell'operazione, atteso entro la fine del primo semestre 2022 a valle delle necessarie autorizzazioni da parte dell' Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ("AGCM"), PWS deterrà il 70% del capitale sociale di Plurima, mentre la famiglia Marconi deterrà il restante 30%. Luca Marconi sarà confermato Presidente Esecutivo della Società.

Plurima è una società leader di mercato in Italia nella logistica ospedaliera e nei servizi di custodia e gestione documentale per le strutture ospedaliere pubbliche e private. Operando attraverso 41 strutture logistiche e una flotta di circa 300 veicoli.

Alla luce dell'esperienza maturata da PWS nel comparto della salute, risulterà possibile rafforzarne ulteriormente il ruolo quale centro di eccellenza per lo stesso Gruppo Poste Italiane in ambito sanitario, ritenendosi che le consolidate competenze maturate da quest'ultima nel settore della sanità possano essere integrate con le competenze recentemente sviluppate sia da Poste Italiane nell'offerta dei servizi tramite la Piattaforma Vaccini, che tramite i servizi in ambito sanitario erogati da Plurima.

13. ULTERIORI INFORMAZIONI

La presente nota rappresenta un'area comune al bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane e al bilancio separato di Poste Italiane SpA, in cui vengono fornite informazioni quali/quantitative su tematiche richieste in via residuale dai principi contabili, non specificamente trattate all'interno delle note precedenti.

TRASFERIMENTI DI ATTIVITÀ' FINANZIARIE NON ELIMINATE CONTABILMENTE

In conformità a quanto previsto dall'IFRS 7 – Strumenti finanziari: Informazioni integrative si forniscono nel presente paragrafo le informazioni su operazioni di trasferimento di attività finanziarie che non ne comportano l'eliminazione contabile (cd. continuing involvment).

Al 31 dicembre 2021, sono riconducibili alla fattispecie in commento debiti per operazioni passive di pronti contro termine stipulate con primari operatori finanziari integralmente riferite alla Capogruppo.

Trasferimento di attività finanziarie non eliminate contabilmente (milioni di euro)
Note 31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Descrizione Valore nominale Valore di Bilancio Fair value Valore nominale Valore di Bilancio Fair value
Attività finanziarie Patrimonio BancoPosta
Attività finanziarie al Costo ammortizzato
[A6] 7.972 8.763 9.261 5.930 6.366 7.079
Attività finanziarie al FVTOCI 5.459 6.261 6.261 7.526 8.883 8.883
Passività finanziarie Patrimonio BancoPosta
Passività finanziarie per PCT
[B6] (14.847) (14.837) (14.826) (14.717) (14.711) (14.743)
Attività finanziarie Patrimonio non destinato
Attività finanziarie al FVTOCI
[A6] 400 407 407
Passività finanziarie Patrimonio non destinato
Passività finanziarie per PCT
[B6] (414) (412) (412)
Totale (1.416) 187 696 (1.275) 533 1.214

ATTIVITÀ' FINANZIARIE SOGGETTE A LIMITAZIONI D'USO

Si fornisce nel presente paragrafo il valore nominale e di bilancio delle attività finanziarie date in garanzia a controparti con le quali sono in essere operazioni di pronti contro termine, di Interest Rate Swap e le attività finanziarie consegnate a Banca d'Italia a garanzia della linea di credito intraday concessa alla Capogruppo nonché a garanzia dell'attività in SEPA Direct Debit.

(milioni di euro)
Attività finanziarie soggette a limitazioni d'uso
31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Descrizione Valore
Nominale
Valore di
bilancio
Valore
Nominale
Valore di
bilancio
Attività finanziarie Patrimonio BancoPosta
Attività finanziarie al Costo ammortizzato
Finanziamenti e Crediti 4.858 4.858 7.494 7.494
Crediti per depositi in garanzia (collateral previsti da CSA) 4.173 4.173 7.494 7.494
Crediti per depositi in garanzia (collateral previsti da GMRA) 72 72
Crediti per depositi in garanzia (marginazione Clearing House) 612 612
Crediti per depositi in garanzia ( OTC Clearing House) 1 1
Titoli a reddito fisso 8.652 9.751 6.427 6.969
Titoli per operazioni in PCT 7.972 8.763 5.930 6.366
Titoli per depositi dati in garanzia (collateral previsti da CSA e GMRA) 480 610 497 603
Titoli in garanzia per linee di credito intraday con Banca d'Italia e per l'esecuzione dei pagamenti Sepa Direct Debit 200 378
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso 6.814 7.965 8.615 9.992
Titoli per operazioni in PCT 5.459 6.261 7.526 8.883
Titoli per depositi dati in garanzia (collateral previsti da CSA e GMRA) 30 30 172 178
Titoli in garanzia per linee di credito intraday con Banca d'Italia e per l'esecuzione dei pagamenti Sepa Direct Debit 1.325 1.674 917 831
Attività finanziarie Patrimonio non destinato
Attività finanziarie al Costo ammortizzato
Finanziamenti e Crediti 3 3 15 15
Crediti per depositi in garanzia (collateral previsti da CSA) 3 3 11 11
Crediti per depositi in garanzia (collateral previsti da GMRA) - 4 4
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso 400 407
Titoli per operazioni in PCT 400 407
Totale attività finanziarie indisponibili 20.3927 22.577 22.951 24.877

Al 31 dicembre 2021 la Capogruppo ha ricevuto attività finanziarie a garanzia di operazioni in Reversal Repo per un nozionale complessivo di 1.475 milioni di euro ed un fair value pari a 1.569 milioni di euro.

ESPOSIZIONE IN TITOLI DI DEBITO SOVRANO

Con riferimento alle attività finanziarie, di seguito si riportano le informazioni riguardo l'esposizione al debito sovrano del Gruppo al 31 dicembre 2021, ai sensi della Comunicazione n. DEM/11070007 del 28 luglio 2011 di attuazione del documento n. 2011/266 pubblicato dall'ESMA e successive integrazioni.

Gruppo Poste Italiane - Esposizione in titoli di debito sovrano
(milioni di euro)
31.12.21 31.12.20
Descrizione Valore
nominale
Valore di
Bilancio
Valore di
mercato
Valore
nominale
Valore di
Bilancio
Valore di
mercato
Italia 135.674 156.775 157.449 136.818 166.952 168.620
Attività finanziarie al costo ammortizzato 26.944 31.893 32.567 24.929 31.791 33.459
Attività finanziarie al FVTOCI 108.717 124.867 124.867 111.842 135.111 135.111
Attività finanziarie al FVTPL 13 15 15 47 50 50
Belgio 132 151 151 132 162 162
Attività finanziarie al costo ammortizzato - - - - - -
Attività finanziarie al FVTOCI 132 151 151 132 162 162
Attività finanziarie al FVTPL - - - - - -
Francia 151 201 201 151 229 229
Attività finanziarie al costo ammortizzato - - - - - -
Attività finanziarie al FVTOCI 151 201 201 151 229 229
Attività finanziarie al FVTPL - - - - - -
Germania 215 235 235 242 272 272
Attività finanziarie al costo ammortizzato - - - - - -
Attività finanziarie al FVTOCI 215 235 235 242 272 272
Attività finanziarie al FVTPL - - - - - -
Irlanda 10 13 13 10 14 14
Attività finanziarie al costo ammortizzato - - - - - -
Attività finanziarie al FVTOCI 10 13 13 10 14 14
Attività finanziarie al FVTPL - - - - - -
Spagna 1.280 1.870 1.870 1.230 2.001 2.002
Attività finanziarie al costo ammortizzato 3 3 3 3 3 4
Attività finanziarie al FVTOCI
Attività finanziarie al FVTPL
1.277
-
1.867
-
1.867
-
1.227
-
1.998
-
1.998
-
USA 25 23 23 25 25 25
Attività finanziarie al costo ammortizzato
Attività finanziarie al FVTOCI
-
25
-
23
-
23
-
25
-
25
-
25
Attività finanziarie al FVTPL - - - - - -
Altri Paesi 149 147 147 83 84 84
Attività finanziarie al costo ammortizzato - - - - - -
Attività finanziarie al FVTOCI 149 147 147 83 84 84
Attività finanziarie al FVTPL - - - - - -
Totale 137.636 159.415 160.089 138.691 169.739 171.408

Di seguito si fornisce il dettaglio per Poste Italiane SpA

31 dicembre 2021 31 dicembre 2020
Descrizione Valore nominale
Valore di Bilancio
Valore di mercato Valore nominale Valore di Bilancio
Valore di mercato
Attività finanziarie Patrimonio BancoPosta
Italia 56.443 67.521 67.988 56.726 72.593 73.932
Attività finanziarie al costo ammortizzato 25.027 29.895 30.362 23.157 29.955 31.294
Attività finanziarie FVOCI 31.416 37.626 37.626 33.569 42.638 42.638
Attività finanziarie Patrimonio non destinato
Italia - - 400 407 407
Attività finanziarie FVOCI - - 400 407 407
Totale 56.443 67.521 67.988 57.126 73.000 74.339

ENTITA' STRUTTURATE NON CONSOLIDATE

Al fine di disporre di forme di impiego il più possibili coerenti con i profili di rischio e rendimento delle polizze emesse, assicurando flessibilità ed efficienza della gestione, in taluni casi Poste Vita SpA ha acquistato quote superiori al 50% della massa amministrata di alcuni Fondi di investimento. Per tali fattispecie sono state svolte le analisi previste dai principi contabili internazionali al fine di verificare l'esistenza o meno del controllo. Gli esiti delle analisi condotte su tali Fondi inducono a concludere che la Compagnia non eserciti alcun potere di controllo nell'accezione prevista dalle disposizioni dell'IFRS 10 – Bilancio consolidato. Tali Fondi rientrano tuttavia nella definizione di Entità strutturate non consolidate: un'entità strutturata è una entità configurata in modo che i diritti di voto o similari non siano il fattore preponderante per stabilire chi controlla l'entità, come nel caso in cui i diritti di voto si riferiscano solo ad attività amministrative e le relative attività operative siano dirette mediante accordi contrattuali

Natura del coinvolgimento nell'entità strutturata non consolidata NAV del Fondo (milioni di euro)
ISIN - Denominazione Natura dell'Entità Attività del Fondo % Investimento Data di rif. Importo
LU1379774190 - MULTIFLEX-DIVERSIFIED DIS-CM Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds, government
bonds e equities)
100 31/12/2021 6.026
LU1407712014 - MULTIFLEX - Global Optimal Multi Asset
Fund
Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds, government
bonds e equities)
100 31/12/2021 5.087
LU1407712287 - MULTIFLEX - Strategic Insurance
Distribution
Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds, government
bonds e equities)
100 31/12/2021 4.903
LU1407711800 - MULTIFLEX - Dynamic Multi Asset Fund Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds, government
bonds e equities)
100 31/12/2021 4.327
LU1193254122 - MFX - GLOBAL FUND - ASSET GLOBAL Fondo Aperto Armonizzato UCITS
FUND (PIMCO MULTI ASSET)
Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds, government
bonds e equities)
100 31/12/2021 4.181
LU1808839242 - MULTIFLEX-OLYMP INSURN MA-CM Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds, government
bonds e equities)
100 31/12/2021 925
LU1500341240 - MULTIFLEX-LT OPTIMAL M/A-CM Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds, government
bonds e equities)
100 31/12/2021 889
LU1808838863 - MULTIFLEX-OLYMPIUM OPT MA-CM Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds, government
bonds e equities)
100 31/12/2021 623
LU1500341752 - MULTIFLEX-DYNAMIC LT M/A-CM Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds, government
bonds e equities)
100 31/12/2021 574
QU0006738052 - Prima EU Private Debt Opportunity Fund Fondo Aperto rientrante nell'ambito di applic : : : : : : : : : : : : : : : : Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds, government 100 30/09/2021 492
LU2051218035 - OLYMPIUM SEVERUM FUND Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds, government
bonds e equities)
100 31/12/2021 488
IE00BK1KDS71- PRIMA HEDGE PLATINUM GROWTH Fondo di Hedge Fund rientrante
nell'ambito di applicazione della direttiva
2011/61/UE
Perseguimento di rendimenti assoluti, con un basso livello di volatilità e
di correlazione di lungo termine rispetto ai principali mercati finanziari
100 31/12/2021 458
IT0005174450 - FONDO DIAMOND EUROZONE OFFICE
UBS
chiusi di diritto italiano Fondi di investimento alternativi immobiliari Investimento in beni immobili "core" e "core plus" destinati ad uso
lavorativo (uffici), situati nell'Eurozona, e denominati in Euro
100 30/09/2021 423
QU0006744795 - Prima European Direct Lending 1 Fund Fondo Aperto rientrante nell'ambito di
applicazione della direttiva 2011/61/UE
Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds, government
bonds e equities)
100 30/09/2021 422
LU1500341166 - MULTIFLEX-OLYMPIUM DYNAMIC-
MULTIASSET FUND
Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds, government
bonds e equities)
100 31/12/2021 313
IT0005247819 - Diamond Core chiusi di diritto italiano Investimento in beni immobili e diritti reali immobiliari, inclusi quelli
Fondi di investimento alternativi immobiliari derivanti da contratti di leasing immobiliare con natura traslativa e da
rapporti concessori, nonché degli altri diritti assimilabili ai sensi della
normativa pro tempore vigente
100 30/06/2021 277
IT0005386666 - Fondo i3-Dante comparto Convivio Fondo di investimento alternativo
italiano
Investimento in beni immobili "core" e "core plus" a reddito e localizzati
immobiliare multicomparto chiuso di diritto nelle zone centrali delle principali città italiane, a partire da Roma e
Milano
100 30/06/2021 260
QU0006746865 - ALC Prima European Private Credit
Feeder Fund
Fondo Aperto rientrante nell'ambito di
applicazione della direttiva 2011/61/UE
Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds, government
bonds e equities)
100 30/09/2021 231
QU0006745081 - Prima Real Estate Europe Fund I Fondo Aperto rientrante nell'ambito di
applicazione della direttiva 2011/61/UE
Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds, government
bonds e equities)
100 30/09/2021 173
IT0005215113 - FONDO CBRE DIAMOND Fondi di investimento alternativi immobiliari
chiusi di diritto italiano
Investimento in beni immobili, diritti reali immobiliari, compresi quelli
derivanti da contratti di leasing immobiliare, comunque effettuati senza
particolari vincoli di localizzazione geografica ma comunque in Italia
100 30/09/2021 170
IT0005212193 - DIAMOND ITALIAN PROPERTIES chiusi di diritto italiano Investimento in beni immobili e diritti reali immobiliari, inclusi quelli
Fondi di investimento alternativi immobiliari derivanti da contratti di leasing immobiliare con natura traslativa e da
rapporti concessori, nonché degli altri diritti assimilabili ai sensi della
normativa pro tempore vigente
100 30/06/2021 155
QU0006738854 - Prima Credit Opportunity Fund Fondo Aperto rientrante nell'ambito di
applicazione della direttiva 2011/61/UE
Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds, government
bonds e equities)
100 30/11/2021 145
QU0006742476 - PRIMA GLOBAL EQUITY PRTNERS
FUND
Fondo Aperto rientrante nell'ambito di
applicazione della direttiva 2011/61/UE
Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds, government
bonds e equities)
100 30/09/2021 124
IT0005210593 - DIAMOND OTHER SECTOR ITALIA chiusi di diritto italiano Investimento in beni immobili, diritti reali immobiliari, compresi quelli
Fondi di investimento alternativi immobiliari derivanti di leasing immobiliare, partecipazioni in società
immobiliari e la gestione professionale e la valorizzazione del
natrimonio del Fondo
100 30/06/2021 108
IT0005210387 - DIAMOND EUROZONE RETAIL
PROPERTY FUND
chiusi di diritto italiano Fondi di investimento alternativi immobiliari Investimento in beni immobili "core" e "core plus" destinati ad uso retail,
situati nell'Eurozona, e denominati in Euro
100 30/09/2021 97
LU1581282842 - Indaco SICAV SIF - Indaco CIFC US Loan Fondo Aperto rientrante nell'ambito di
applicazione della direttiva 2011/61/UE
Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds, government
bonds, loans e equities)
100 30/11/2021 82
LU1081427665 - SHOPPING PROPERTY FUND 2 Fondo di Fondi Chiuso rientrante
nell'ambito di applicazione della direttiva
2011/61/UE
Investe nel Shopping Property Fund 2: master fund che principalmete
investe in immobili del settore commerciale secondariamente uffici e
settori alternativi. Non investe nel debito immobiliare
65 30/09/2021 દર્
IT0004597396 - ADVANCE CAPITAL ENERGY FUND Fondo di Fondi Chiuso rientrante
nell'ambito di applicazione della direttiva
2011/61/UE
Investimento in imprese nel settore dell'energia allo scopo di
incrementarne il valore e mediante la successiva dismissione,
conseguirne delle plusvalenze
86 30/09/2021 17

Lo scopo dell'investimento della Compagnia nei Fondi è la diversificazione del portafoglio di strumenti finanziari posti a copertura dei prodotti di Ramo I (Gestioni Separate), con l'obiettivo di mitigare la concentrazione degli impieghi in Titoli di Stato. Le entità riguardano principalmente fondi aperti armonizzati che investono in un mix di asset quali corporate bonds, government bonds ed equities e fondi chiusi di investimento immobiliare che investono in beni immobili e diritti reali immobiliari. Si riportano di seguito talune informazioni di dettaglio.

ISIN - Denominazione Categoria di bilancio Valore contabile
investimento
Massima
esposizione
alla perdita
Confronto tra valore
contabile e massima
esposizione
Metodologia determinazione massima
esposizione alla perdita
LU1379774190 - MULTIFLEX-DIVERSIFIED DIS-CM Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
6.026 812 5.214 VaR annuo al 99.5% su un orizzonte
temporale di 5 anni e un "half life" di 1 anno
LU1407712014 - MULTIFLEX - Global Optimal Multi Asset Fund Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
5.087 703 4.384 VaR annuo al 99,5% su un orizzonte
temporale di 5 anni e un "half life" di 1 anno
LU1407712287 - MULTIFLEX - Strategic Insurance Distribution Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
4.903 686 4.217 VaR annuo al 99,5% su un orizzonte
temporale di 5 anni e un "half life" di 1 anno
LU1407711800 - MULTIFLEX - Dynamic Multi Asset Fund Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
4.327 581 3.746 VaR annuo al 99,5% su un orizzonte
temporale di 5 anni e un "half life" di 1 anno
LU1193254122 - MFX - GLOBAL FUND - ASSET GLOBAL FUND (PIMCO MULTI ASSET) Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
4.181 629 3.552 VaR annuo al 99,5% su un orizzonte
temporale di 5 anni e un "half life" di 1 anno
LU1808839242 - MULTIFLEX-OLYMP INSURN MA-CM Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
925 158 767 VaR annuo al 99,5% su un orizzonte
temporale di 5 anni e un "half life" di 1 anno
LU1500341240 - MULTIFLEX-LT OPTIMAL M/A-CM Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
899 139 760 VaR annuo al 99,5% su un orizzonte
temporale di 5 anni e un "half life" di 1 anno
LU1808838863 - MULTIFLEX-OLYMPIUM OPT MA-CM Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
623 ਰੇਰੇ 524 VaR annuo al 99,5% su un orizzonte
temporale di 5 anni e un "half life" di 1 anno
LU1500341752 - MULTIFLEX-DYNAMIC LT M/A-CM Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
574 79 496 VaR annuo al 99,5% su un orizzonte
temporale di 5 anni e un "half life" di 1 anno
al as a pa su un unzzunu un ale ar c'es in
QU0006738052 - Prima EU Private Debt Opportunity Fund Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
492 68 424 anno calcolato a partire dalle sensitivity market
di SII
LU2051218035 - OLYMPIUM SEVERUM FUND Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
488 85 403 VaR annuo al 99,5% su un orizzonte
temporale di 5 anni e un "half life" di 1 anno
IE00BK1KDS71 - PRIMA HEDGE PLATINUM GROWTH Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
458 40 418 VaR al 99% fornito dal gestore
IT0005174450 - FONDO DIAMOND EUROZONE OFFICE UBS Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
423 180 243 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1
anno calcolato a partire dalle sensitivity market
di SII
QU0006744795 - Prima European Direct Lending 1 Fund Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
422 ਦਰੇ 362 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1
anno calcolato a partire dalle sensitivity market
di SII
LU1500341166 - MULTIFLEX-OLYMPIUM DYNAMIC-MULTIASSET FUND Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
313 37 276 VaR annuo al 99,5% su un orizzonte
temporale di 5 anni e un "half life" di 1 anno
IT0005247819 - Diamond Core Affività finanziaria a fair value
rilevato a CE
277 91 186 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1
anno calcolato a partire dalle sensitivity market
di SII
IT0005386666 - Fondo i3-Dante comparto Convivio Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
260 65 195 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1
anno calcolato a partire dalle sensitivity market
di SII
Attività finanziaria a fair value VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1
anno calcolato a partire dalle sensitivity market
QU0006746865 - ALC Prima European Private Credit Feeder Fund rilevato a CE 231 32 199 di SII
VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1
QU0006745081 - Prima Real Estate Europe Fund I Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
173 62 110 anno calcolato a partire dalle sensitivity market
વા ટાા
IT0005212193 - DIAMOND ITALIAN PROPERTIES Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
155 47 108 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1
anno calcolato a partire dalle sensitivity market
વા ટીા
IT0005215113 - FONDO CBRE DIAMOND Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
170 61 109 VaR al 99.5% su un orizzonte temporale di 1
anno calcolato a partire dalle sensitivity market
di SII
QU0006738854 - Prima Credit Opportunity Fund Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
145 68 77 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1
anno calcolato a partire dalle sensitivity market
di SII
VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1
QU0006742476 - PRIMA GLOBAL EQUITY PRTNERS FUND Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
124 76 47 anno calcolato a partire dalle sensitivity market
વા ટાા
IT0005210593 - DIAMOND OTHER SECTOR ITALIA Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
108 39 દર્ભ VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1
anno calcolato a partire dalle sensitivity market
di SII
IT0005210387 - DIAMOND EUROZONE RETAIL PROPERTY FUND Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
97 35 62 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1
anno calcolato a partire dalle sensitivity market
વા ટાા
LU1581282842 - Indaco SICAV SIF - Indaco CIFC US Loan Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
82 19 64 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1
anno calcolato a partire dalle sensitivity market
વા ટાા
LU1081427665 - SHOPPING PROPERTY FUND 2 Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
42 20 23 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1
anno calcolato a partire dalle sensitivity market
વા ટીા
IT0004597396 - ADVANCE CAPITAL ENERGY FUND Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
15 9 5 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1
anno calcolato a partire dalle sensitivity market

Natura del rischio

Gli investimenti della Compagnia nei fondi in commento sono valutati a fair value (principalmente livello 2 della gerarchica del fair value) sulla base del Net Asset Value comunicato periodicamente dal gestore del fondo stesso. Tali investimenti

sono stati effettuati nell'ambito delle Polizze di Ramo I e pertanto le variazioni di fair value sono ribaltate all'assicurato sulla base del meccanismo dello shadow accounting.

(milioni di euro)
Asset class Fair Value
Strumenti finanziari
Obbligazioni Corporate 15.276
Titoli di Stato 8.611
Altri investimenti al netto dei passivi 3.448
Azioni 2.457
Disponibilità liquide 2.447
Strumenti finanziari derivati (*)
Swaps di copertura del tasso variabile 6
Futures (contratti a termine su cambi) 75
Forwards su cambi e tasso di interesse (275)
Totala 22 045
(milioni di euro)
Mercati di riferimento e Fondi UCITS Fair Value
Germania (Francoforte, Berlino, Monaco) 4.631
Dublino 2.111
New York 2.863
Trace 5.033
Londra 2.395
Parigi 182
Euronext 1.380
Tokyo 1.068
Singapore 962
Euromtf 455
Lussemburgo 307
Eurotlx 314
Hong Kong 357
Altri (non quotati) 8.087
Fondi 1.900
Totale 32.045

ACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU AZIONI

SISTEMA DI INCENTIVAZIONE A LUNGO TERMINE: PIANO DI PHANTOM STOCK

Gruppo Poste Italiane

L'Assemblea degli Azionisti di Poste Italiane SpA tenutasi in data 24 Maggio 2016 ha approvato il documento, redatto ai sensi dell'art 84-bis del Regolamento Emittenti, sul "Sistema di Incentivazione a lungo termine 2016-2018 (ILT) – Piano di Phantom Stock. Il sistema di incentivazione a lungo termine, costruito in linea con le prassi di mercato, ha l'obiettivo di

collegare una quota della componente variabile della remunerazione di talune risorse al raggiungimento di obiettivi di redditività e di creazione di valore sostenibile per gli azionisti nel lungo periodo.

Descrizione del Piano

Il Piano "ILT Phantom Stock 2016-2018", prevede l'assegnazione ai Beneficiari di diritti a ricevere delle unità rappresentative del valore dell'azione di Poste Italiane (c.d. Phantom Stock), e il relativo premio in denaro, al termine di un periodo di maturazione. Il numero delle unità da attribuire a ciascun Beneficiario è condizionato al raggiungimento di talune condizioni e obiettivi nell'arco di un periodo triennale. Il Piano si sviluppa su un orizzonte temporale di medio-lungo periodo. In particolare, il Piano si articola in tre Cicli (assegnazione 2016, 2017, 2018), ciascuno avente durata triennale. Le Phantom Stock vengono attribuite nel caso siano raggiunti gli obiettivi di performance, e contestualmente convertite in un premio monetario in base al valore di mercato dell'azione nei trenta giorni lavorativi di Borsa antecedenti alla data di attribuzione delle Phantom stesse, ovvero dopo un periodo di retention. Le principali caratteristiche del Piano sono di seguito evidenziate.

Destinatari

I destinatari sono: l'Amministratore Delegato di Poste Italiane, in qualità di Direttore Generale, taluni Manager del Gruppo Poste Italiane, inclusi Dirigenti con responsabilità strategiche, Risk Takers del Patrimonio destinato BancoPosta e personale del Gruppo assicurativo Poste Vita.

Condizioni del Piano

Gli Obiettivi di Performance, a cui è condizionato il conseguimento del premio in denaro, sono di seguito evidenziati:

  • per il Direttore Generale e gli altri Beneficiari del piano dipendenti di Poste Italiane diversi dal personale BancoPosta, un indicatore di redditività individuato nell'EBIT gestionale cumulato triennale di Gruppo utilizzato per riconoscere la continuità e sostenibilità dei risultati di redditività nel lungo termine;
  • per i Beneficiari inclusi tra i Risk Takers del Patrimonio BancoPosta, l'indicatore di redditività triennale individuato nel RORAC (Return On Risk Adjusted Capital), utilizzato nel Piano di lungo termine con l'obiettivo di riconoscere la continuità e sostenibilità dei risultati nel lungo termine adeguatamente corretti per il rischio;
  • per i Beneficiari inclusi tra il personale del Gruppo assicurativo Poste Vita, un indicatore di redditività individuato nel RORAC del gruppo assicurativo Poste Vita relativo al triennio e utilizzato nel Piano di lungo termine con l'obiettivo di riconoscere la continuità e sostenibilità dei risultati nel lungo termine adeguatamente corretti per il rischio.

Comune a tutti i Beneficiari, è il raggiungimento di un indicatore di creazione di valore per gli azionisti, individuato nel Total Shareholder Return, utilizzato per identificare la performance relativa alla generazione di valore per gli azionisti di Poste Italiane rispetto alle aziende del FTSE MIB.

La maturazione dei Diritti è subordinata alla sussistenza della Condizione Cancello che garantisce la sostenibilità del Piano a livello di Gruppo. La Condizione Cancello è rappresentata dal raggiungimento di una determinata soglia di EBIT gestionale cumulato triennale di Gruppo al termine di ciascun Periodo di Performance. Inoltre, per il Direttore Generale (nonché Amministratore Delegato) e per i Risk Takers del Patrimonio BancoPosta la maturazione dei Diritti è subordinata altresì alla sussistenza di Condizioni di Accesso, che certifichino la presenza di solidità patrimoniale e di liquidità del Patrimonio BancoPosta stesso come segue:

  • Parametro di adeguatezza patrimoniale, identificato nel CET 1 di fine periodo;
  • Parametro di liquidità a breve termine, identificato nel LCR di fine periodo;
  • Parametro di redditività corretta per il rischio, identificato nel RORAC di fine periodo; tale parametro è previsto a partire dal Ciclo 2017-2019 e solo per il Direttore Generale (nonché Amministratore Delegato).

Diversamente per il personale appartenente al Gruppo assicurativo Poste Vita, la maturazione dei Diritti è subordinata oltre che alla Condizione Cancello (EBIT gestionale cumulato triennale di Gruppo) alla sussistenza della Condizione di Accesso specifica ossia Solvency II ratio di fine periodo.

Le Phantom Stock verranno attribuite entro la fine dell'anno successivo al termine del Periodo di Performance, e immediatamente convertite in denaro. Per il Direttore Generale, i Risk Takers Bancoposta e il personale del Gruppo Assicurativo Poste Vita, esse saranno soggette a un periodo di retention di un anno, prima di essere convertite in denaro in seguito alla verifica della sussistenza delle condizioni previste per ciascun Piano.

Modalità di valutazione del Fair Value ed effetti economici

La valutazione è stata effettuata utilizzando uno strumento di pricing interno che adotta modelli di simulazione coerenti con i requisiti richiesti dai principi contabili di riferimento e che tiene conto delle specifiche caratteristiche del Piano.

Primo Ciclo 2016-2018

Il Primo Ciclo del "Piano ILT Phantom Stock" (2016-2018) è giunto a maturazione nel 2018 ed il controvalore in denaro delle quote è stato interamente erogato nel corso dei precedenti esercizi.

Secondo Ciclo 2017-2019

Terminato il periodo di retention di un anno a cui erano sottoposte le 207.320 Phantom Stock derivanti dalla consuntivazione del Piano giunto a maturazione nel 2019, il controvalore in denaro delle quote interamente erogate nel corso dell'esercizio è pari a circa 2,2 milioni di euro. Il costo rilevato nell'esercizio è stato di circa 0,5 milioni di euro.

Terzo Ciclo 2018-2020

Nel 2020 è giunto a maturazione anche il Terzo Ciclo del "Piano ILT Phantom Stock" (2018-2020), assegnato nel corso del 2018. La consuntivazione del Piano ha determinato un numero complessivo di 734.566 Phantom Stock di cui 178.020 unità sottoposte ad un periodo di retention di un anno. Il controvalore in denaro delle quote erogate nel corso dell'esercizio è stato pari a circa 5,8 milioni di euro. Il costo rilevato nell'esercizio è stato di circa 1,9 milioni di euro, mentre la passività residua iscritta tra i debiti del personale ammonta a circa 2 milioni di euro.

Poste Italiane SpA

Si riportano di seguito gli effetti economici del sopracitato Sistema di Incentivazione a Lungo Termine al 31 dicembre 2021 per Poste Italiane SpA.

Primo Ciclo 2016-2018

Il Primo Ciclo del "Piano ILT Phantom Stock" (2016-2018) è giunto a maturazione nel 2018 ed il controvalore in denaro delle quote è stato interamente erogato nel corso dei precedenti esercizi.

Secondo Ciclo 2017-2019

Terminato il periodo di retention di un anno a cui erano sottoposte le 156.778 Phantom Stock derivanti dalla consuntivazione del Piano giunto a maturazione nel 2019, il controvalore in denaro delle quote interamente erogate nel corso dell'esercizio è pari a circa 1,6 milioni di euro. Il costo rilevato per il semestre è stato di circa 0,3 milioni di euro.

Terzo Ciclo 2018-2020

Nel 2020 è giunto a maturazione anche il Terzo Ciclo del "Piano ILT Phantom Stock" (2018-2020), assegnato nel corso del 2018. La consuntivazione del Piano ha determinato un numero complessivo di 687.273 Phantom Stock di cui 130.727 unità sottoposte ad un periodo di retention di un anno. Il controvalore in denaro delle quote erogate nel corso dell'esercizio

è stato pari a circa 5,8 milioni di euro. Il costo rilevato nell'esercizio è stato di circa 1,7 milioni di euro, mentre la passività residua iscritta tra i debiti del personale ammonta a circa 1,5 milioni di euro.

SISTEMA DI INCENTIVAZIONE A LUNGO TERMINE: PIANO DI PERFORMANCE SHARE

Gruppo Poste Italiane

L'Assemblea degli Azionisti di Poste Italiane SpA tenutasi in data 28 Maggio 2019 ha approvato il documento, redatto ai sensi dell'art 84-bis del Regolamento Emittenti, sui "Piani di incentivazione basati su strumenti finanziari – Piano ILT di Performance Share" primo Ciclo 2019-2021 e secondo Ciclo 2020-2022.

L'Assemblea degli Azionisti di Poste Italiane SpA tenutasi in data 28 Maggio 2021 ha approvato il documento, redatto ai sensi dell'art 84-bis del Regolamento Emittenti, sui "Piani di incentivazione basati su strumenti finanziari – Piano ILT Performance Share 2021-2023" con riferimento al periodo di performance 2021-2023.

Tali sistemi d'incentivazione, costruiti in linea con le prassi di mercato, hanno l'obiettivo di collegare una quota della componente variabile della remunerazione di talune risorse al raggiungimento di obiettivi di redditività e di creazione di valore sostenibile per gli azionisti nel lungo periodo.

Descrizione dei Piani

I Piani Performance Share, come descritto nei relativi Documenti informativi, prevedono l'attribuzione di Diritti all'assegnazione di Azioni ordinarie di Poste Italiane. Il numero dei Diritti che verranno attribuiti ai Beneficiari è subordinato al raggiungimento di Obiettivi di Performance nell'arco di un periodo triennale, previa verifica della sussistenza della Condizione Cancello, delle Condizioni di Accesso e delle Condizioni di Malus (quest'ultime per i Beneficiari BancoPosta, di seguito "Beneficiari BP", ivi incluso il Direttore Generale). I Piani si sviluppano su un orizzonte temporale di medio-lungo periodo. In particolare, il Piano "ILT Performance Share" si articola in due Cicli (assegnazione 2019 e 2020), ciascuno avente durata triennale, mentre il Piano "ILT Performance Share 2021-2023" prevede un unico Ciclo di assegnazione nel 2021. Le Azioni vengono attribuite nel caso siano raggiunti gli obiettivi di performance ovvero dopo un periodo di retention. Le principali caratteristiche dei Piani sono di seguito evidenziate.

Destinatari

I destinatari sono: l'Amministratore Delegato di Poste Italiane, in qualità di Direttore Generale, taluni Manager del Gruppo Poste Italiane, inclusi Dirigenti con responsabilità strategiche, nonché alcune risorse del Patrimonio destinato BancoPosta.

Condizioni del Piano "ILT Performance Share" primo Ciclo 2019-2021 e secondo Ciclo 2020-2022

Gli Obiettivi di Performance, comuni a tutti i Beneficiari, a cui è condizionata la maturazione dei Diritti e, pertanto, l'attribuzione delle Azioni, sono di seguito evidenziati:

  • un indicatore di redditività individuato nell'EBIT cumulato triennale di Gruppo utilizzato per riconoscere la continuità e sostenibilità dei risultati di redditività nel lungo termine;
  • il raggiungimento di un indicatore di creazione di valore per gli azionisti, individuato nel "Total Shareholder Return relativo", utilizzato per identificare la performance relativa alla generazione di valore per gli azionisti di Poste Italiane rispetto all'indice FTSE MIB208 .

208 L'obiettivo legato al "Total Shareholder Return relativo" ("rTSR") prevede un correttivo di "negative threshold": qualora il TSR di Poste Italiane risultasse negativo, ancorché con performance superiore al TSR dell'indice, si provvederà a ridurre la maturazione (collegata al rTSR) alla soglia minima del 50%.

La maturazione dei Diritti e, pertanto, l'attribuzione delle Azioni, è condizionata al raggiungimento della Condizione Cancello che garantisce la sostenibilità del Piano a livello di Gruppo. La Condizione Cancello è rappresentata dal raggiungimento di una determinata soglia di EBIT cumulato triennale di Gruppo al termine di ciascun Periodo di Performance. Inoltre, per il Direttore Generale (nonché Amministratore Delegato) e per i Beneficiari del Patrimonio BancoPosta la maturazione dei Diritti è subordinata altresì alla sussistenza di Condizioni di Accesso, che certifichino la presenza di solidità patrimoniale e di liquidità del Patrimonio BancoPosta stesso come segue:

  • Parametro di adeguatezza patrimoniale, (CET 1) di fine periodo;
  • Parametro di liquidità a breve termine, (LCR) di fine periodo;
  • Parametro di redditività corretta per il rischio, (RORAC) di fine periodo.

Le Azioni verranno attribuite entro la fine dell'anno successivo al termine del Periodo di Performance, secondo i seguenti schemi:

  • per i Beneficiari BP (incluso il Direttore Generale) per il 40% up-front e per il restante 60% in due pari quote, differite rispettivamente di 2 e 4 anni a decorrere dal termine del Periodo di Performance. È prevista, inoltre l'applicazione di un ulteriore Periodo di Retention della durata di un anno, da applicarsi sia in relazione alla quota attribuita up-front, sia in relazione alle quote attribuite in via differita;
  • per gli Altri Beneficiari il Piano prevede l'attribuzione di Azioni di Poste Italiane interamente up-front al termine di un Periodo di Performance triennale, con l'applicazione, sul 60% delle stesse, di un ulteriore Periodo di Lock-up della durata di 2 anni.

Per i Beneficiari BP (incluso il Direttore Generale), inoltre, l'attribuzione delle quote di Azioni differite avverrà a seguito della verifica della sussistenza dei livelli di patrimonializzazione, liquidità a breve termine e di redditività corretta per il rischio del Patrimonio BancoPosta.

Condizioni del Piano "ILT Performance Share 2021-2023"

Gli Obiettivi di Performance, comuni a tutti i Beneficiari, a cui è condizionata la maturazione dei Diritti e, pertanto, l'attribuzione delle Azioni, sono di seguito evidenziati:

  • un indicatore di redditività individuato nell'EBIT cumulato triennale di Gruppo utilizzato per riconoscere la continuità e sostenibilità dei risultati di redditività nel lungo termine;
  • il raggiungimento di un indicatore di creazione di valore per gli azionisti, individuato nel "Total Shareholder Return relativo", utilizzato per identificare la performance relativa alla generazione di valore per gli azionisti di Poste Italiane rispetto all'indice FTSE MIB209;
  • un indicatore di finanza sostenibile collegato all'inserimento di una componente ESG nei prodotti d'investimento Poste Vita entro il 2023. In particolare, l'indicatore viene calcolato rapportando il numero di prodotti offerti con componenti ESG rispetto al numero totale di prodotti offerti.

La maturazione dei Diritti e, pertanto, l'attribuzione delle Azioni, è condizionata al raggiungimento della Condizione Cancello che garantisce la sostenibilità del Piano a livello di Gruppo. La Condizione Cancello è rappresentata dal raggiungimento di una determinata soglia di EBIT cumulato triennale di Gruppo al termine di ciascun Periodo di Performance. Inoltre, per il Direttore Generale (nonché Amministratore Delegato) e per i Beneficiari del Patrimonio BancoPosta la maturazione dei Diritti è subordinata altresì alla sussistenza di Condizioni di Accesso, che certifichino la presenza di solidità patrimoniale e di liquidità del Patrimonio BancoPosta stesso come segue:

• Parametro di adeguatezza patrimoniale, (CET 1) di fine periodo;

209 L'obiettivo legato al "Total Shareholder Return relativo" ("rTSR") prevede un correttivo di "negative threshold": qualora il TSR di Poste Italiane risultasse negativo, ancorché con performance superiore al TSR dell'indice, si provvederà a ridurre la maturazione (collegata al rTSR) alla soglia minima del 50%.

  • Parametro di liquidità a breve termine, (LCR) di fine periodo;
  • Parametro di redditività corretta per il rischio, (RORAC) di fine periodo.

Le Azioni verranno attribuite entro la fine dell'anno successivo al termine del Periodo di Performance, secondo i seguenti schemi:

  • per i Beneficiari BP (incluso il Direttore Generale) per il 40% up-front e per il restante 60% in cinque quote annuali differite su un arco temporale quinquennale (le prime tre pari al 10% dei diritti complessivamente maturati e le successive due pari al 15% dei diritti complessivamente maturati). È prevista, inoltre l'applicazione di un ulteriore Periodo di Retention della durata di un anno, da applicarsi sia in relazione alla quota attribuita up-front, sia in relazione alle quote attribuite in via differita;
  • per gli Altri Beneficiari il Piano prevede l'attribuzione di Azioni di Poste Italiane interamente up-front al termine di un Periodo di Performance triennale, con l'applicazione, sul 60% delle stesse, di un ulteriore Periodo di Lock-up della durata di 2 anni,

Per i Beneficiari BP (incluso il Direttore Generale), inoltre, l'attribuzione delle quote di Azioni differite avverrà a seguito della verifica della sussistenza dei livelli di patrimonializzazione, liquidità a breve termine e di redditività corretta per il rischio del Patrimonio BancoPosta.

Modalità di valutazione del Fair Value ed effetti economici

Le valutazioni sono state effettuate utilizzando uno strumento di pricing interno che adotta modelli di simulazione coerenti con i requisiti richiesti dai principi contabili di riferimento e che tiene conto delle specifiche caratteristiche del Piano. Il fair value unitario di ciascun Diritto alla data di valutazione è pari al valore nominale dello stesso alla data di assegnazione (determinato sulla base dei prezzi di borsa), scontato per il tasso di dividendo atteso e per il tasso di interesse privo di rischio e aggiornato considerando la migliore stima delle condizioni di servizio (service conditions) e di performance (non market based performance conditions).

Primo Ciclo 2019-2021

Il numero di Diritti a ricevere Azioni complessivamente assegnati per il Primo Ciclo del Piano riguarda 109 Beneficiari ed è stato di 620.130 unità, il cui fair value unitario alla data di assegnazione (28 maggio 2019 per il Direttore Generale e 7 ottobre 2019 per i Beneficiari BP e Altri Beneficiari) è stato rispettivamente di euro 6,19, 8,29 e 8,88. Il costo rilevato per l'esercizio 2021 è stato di circa 1,9 milioni di euro, mentre la Riserva di Patrimonio Netto appositamente creata è pari a circa 5,9 milioni di euro.

Secondo Ciclo 2020-2022

Il numero di Diritti a ricevere Azioni complessivamente assegnati per il Secondo Ciclo del Piano riguarda 118 Beneficiari ed è stato di 964.895 unità, il cui fair value unitario alla data di assegnazione (05 marzo 2020 per il Direttore Generale e 12 novembre 2020 per i Beneficiari BP e Altri Beneficiari) è stato rispettivamente di euro 5,42, 3,91 e 4,64. Il costo rilevato per l'esercizio 2021 è stato di circa 2 milioni di euro, mentre la Riserva di Patrimonio Netto appositamente creata è pari a circa 3,5 milioni di euro.

Piano 2021-2023

Il numero di Diritti a ricevere Azioni complessivamente assegnati riguarda 148 Beneficiari ed è stato di 1.076.552 unità, il cui fair value unitario alla grant date (28 maggio 2021 per il Direttore Generale, per i Beneficiari BP e Altri Beneficiari) è stato rispettivamente di euro 8,23 per le prime due categorie e 9,22 per l'ultima. Il costo rilevato per l'esercizio 2021 è stato di circa 3,5 milioni di euro, equivalente alla Riserva di Patrimonio Netto appositamente creata.

Poste Italiane SpA

Si riportano di seguito gli effetti economici del sopracitato Sistema di Incentivazione a Lungo Termine "Performance Share" al 31 dicembre 2021 per Poste Italiane SpA.

Primo Ciclo 2019-2021

Il numero di Diritti a ricevere Azioni complessivamente assegnati per il Primo Ciclo del Piano di Performance Share riguarda 103 Beneficiari ed è stato di 597.642 unità il cui fair value unitario alla data di assegnazione (28 maggio 2019 per il Direttore Generale e 7 ottobre 2019 per i Beneficiari BP e Altri Beneficiari) è stato rispettivamente di euro 6,19, 8,29 e 8,88.

Il costo rilevato per l'esercizio 2021 è stato di circa 1,8 milioni di euro, mentre la Riserva di Patrimonio netto appositamente creata è pari a circa 5,8 milioni di euro.

Secondo Ciclo 2020-2022

Il numero di Diritti a ricevere Azioni complessivamente assegnati per il Secondo Ciclo del Piano riguarda 112 Beneficiari ed è stato di 936.319 unità, il cui fair value unitario alla data di assegnazione (05 marzo 2020 per il Direttore Generale e 12 novembre 2020 per i Beneficiari BP e Altri Beneficiari) è stato rispettivamente di euro 5,42, 3,91 e 4,64. Il costo rilevato per l'esercizio 2021 è stato di circa 2 milioni di euro, mentre la Riserva di Patrimonio Netto appositamente creata è pari a circa 3,5 milioni di euro.

Piano 2021-2023

Il numero di Diritti a ricevere Azioni complessivamente assegnati riguarda 137 Beneficiari ed è stato di 1.024.655 unità, il cui fair value unitario alla grant date (28 maggio 2021 per il Direttore Generale, per i Beneficiari BP e Altri Beneficiari) è stato rispettivamente di euro 8,23 per le prime due categorie e 9,22 per l'ultima. Il costo rilevato per l'esercizio 2021 è stato di circa 3,3 milioni di euro, equivalente alla Riserva di Patrimonio Netto appositamente creata.

SISTEMI DI INCENTIVAZIONE A LUNGO TERMINE: STOCK OPTION

Il sistema di incentivazione a lungo termine di MLK delivery, approvato dal Consiglio di Amministrazione della società controllata in data 10 dicembre 2020, prevede l'assegnazione a titolo gratuito di un numero massimo di Stock Option che conferiscono ai titolari il diritto di sottoscrivere azioni di categoria Z della società MLK delivery, ossia azioni emesse a servizio del Piano senza diritto ai dividendi e al voto. Il Piano ha una complessiva durata di cinque anni e avrà termine con l'attribuzione di tutte le Stock Option.

Il costo rilevato per l'esercizio 2021 è stato di circa 0,5 milioni di euro, mentre la Riserva di Patrimonio Netto appositamente creata è pari a circa 0,9 milioni di euro.

SISTEMI DI INCENTIVAZIONE A BREVE TERMINE: MBO

La Banca d'Italia, il 27 maggio 2014, ha emanato le Disposizioni di Vigilanza per BancoPosta (Parte IV, Cap. I, "BancoPosta" inserita nella Circolare n. 285 del 17 Dicembre 2013 "Disposizioni di Vigilanza prudenziale per le banche") che, tenuto conto delle peculiarità normative e operative dell'attività di BancoPosta e della società Poste Italiane SpA, hanno reso applicabile al BancoPosta, la disciplina prudenziale delle banche, tra cui, la normativa in materia di politiche di remunerazione e incentivazione (Parte Prima, Titolo IV, Capitolo 2 "Politiche e prassi di remunerazione e incentivazione" della Circolare n. 285 sopra richiamata). Tali disposizioni, applicabili alla sola Capogruppo Poste Italiane SpA, prevedono

che parte dei premi erogati ai "Risk Takers" del Patrimonio BancoPosta venga attribuita mediante l'assegnazione di strumenti finanziari, in un orizzonte temporale pluriennale.

Con riferimento ai sistemi di incentivazione manageriale del Patrimonio BancoPosta MBO per gli esercizi 2017 e 2018, ove l'incentivo è risultato superiore ad una soglia di materialità, il sistema di incentivazione manageriale MBO prevede l'assegnazione del 50% dell'incentivo sotto forma di Phantom Stock, ovvero unità rappresentative del valore dell'azione di Poste Italiane SpA, e l'applicazione di meccanismi di differimento:

  • per il 60% dell'incentivo su 5 anni pro-rata, per il personale più rilevante che beneficia sia del sistema di incentivazione a breve termine sia del Piano di incentivazione a lungo termine "Piano ILT Phantom Stock";
  • per il 40% su 3 anni pro-rata, per il restante personale più rilevante.

I più recenti sistemi di incentivazione manageriale a breve termine (MBO 2019, MBO 2020 e MBO 2021) prevedono, qualora l'incentivo sia risultato superiore ad una soglia di materialità, l'erogazione di una quota parte del Premio maturato sotto forma di Azioni di Poste Italiane SpA e l'applicazione di meccanismi di differimento:

  • per il 60% dell'incentivo su 5 anni pro-rata, per il Direttore Generale e per il responsabile della funzione BancoPosta;
  • per il 40% su 5 anni pro-rata, per i Beneficiari appartenenti al Senior Management;
  • per il 40% su 3 anni pro-rata210, per gli Altri Beneficiari.

L'attribuzione delle Phantom Stock (MBO 2017 e 2018) nonché dei Diritti a ricevere Azioni (MBO 2019, 2020 e 2021) è subordinata alla sussistenza di una Condizione Cancello (Redditività di Gruppo: EBIT gestionale) e di Condizioni di Accesso come segue:

• Parametro di adeguatezza patrimoniale, identificato nel CET 1 livello soglia approvato nel Risk Appetite Framework (RAF);

• Parametro di liquidità a breve termine, identificato nel LCR livello soglia approvato nel Risk Appetite Framework (RAF). Per il Direttore Generale si prevede, inoltre, l'applicazione di una ulteriore Condizione di Accesso, oltre a quelle sopra esposte, collegata al Solvency Ratio del Gruppo Assicurativo Poste Vita.

Le quote attribuite sotto forma di Phantom Stock o di Azioni sono soggette ad un Periodo di Retention sia per la quota upfront sia per le quote differite.

L'erogazione della parte differita avverrà ogni anno a condizione che vengano rispettati i requisiti di patrimonializzazione e di liquidità del Patrimonio BancoPosta. Gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati nel periodo di maturazione degli strumenti.

Modalità di valutazione del Fair Value ed effetti economici

La valutazione è stata effettuata utilizzando uno strumento di pricing interno che adotta modelli di simulazione coerenti con i requisiti richiesti dai principi contabili di riferimento e che tiene conto delle specifiche caratteristiche del Piano.

Al 31 dicembre 2021, il numero di Phantom Stock relative ai piani MBO 2017 e 2018 in essere è di 88.964, relative principalmente al personale in forza alla Controllante. Nel corso dell'esercizio è stato rilevato un costo pari a circa 0,5 milioni di euro, sono stati effettuati pagamenti per 0,8 milioni di euro e la passività iscritta è pari a circa 1 milioni di euro.

Il numero di Diritti a ricevere Azioni, derivanti dai piani di incentivazione a breve termine MBO 2019, 2020 e 2021 (quest'ultimo stimato sulla base delle migliori informazioni disponibili, in attesa dell'effettiva consuntivazione del sistema, allo scopo di rilevare il costo del servizio ricevuto), è di 129.981 relativi al personale in forza alla Controllante. Nel corso dell'esercizio è stato rilevato un costo pari a circa 0,7 milioni di euro e al 31 dicembre 2021 risultano iscritte una specifica Riserva di Patrimonio netto appositamente creata per circa 0,5 milioni di euro ed una passività per circa 0,7 milioni di euro.

pag. 750 210 Solo per l'MBO 2021 gli anni di pro-rata sono 4, anche se per il quarto anno è previsto solo un pagamento cash.

La riserva di Patrimonio netto si è ridotta di circa 0,2 milioni di euro per effetto della consegna di azioni proprie precedentemente acquistate.

PAGAMENTI PER LA CONCLUSIONE DEL RAPPORTO

I compensi legati alla conclusione anticipata del rapporto di lavoro per il personale Risk Takers del Patrimonio Bancoposta sono corrisposti secondo le modalità previste per la remunerazione variabile a Breve Termine (MBO 2017) per quanto attiene le modalità di differimento, il pagamento in strumenti finanziari e la verifica dei parametri minimi regolamentari di patrimonializzazione e di liquidità del Patrimonio BancoPosta.

Al 31 dicembre 2021 il numero di Phantom Stock in essere è di 62.376 unità. Nel corso dell'esercizio è stato rilevato un costo pari a circa 0,4 milioni di euro, sono stati effettuati pagamenti per 0,6 milioni di euro e la passività iscritta è pari a circa 0,7 milioni di euro.

PERIMETRO DI CONSOLIDAMENTO E DATI SALIENTI DELLE PARTECIPAZIONI

Il dettaglio è il seguente:

Perimetro di consolidamento
(migliaia di euro)
Denominazione Sede legale Valuta Capitale
sociale
Società controllante % di
possesso
೪೦
complessiva
Gruppo
CONTROLLANTE:
Poste Italiane SpA Roma (Italia) Euro 1.306.110
SOCIETA' CONTROLLATE CONSOLIDATE INTEGRALMENTE:
BancoPosta Fondi SpA SGR Roma (Italia) Euro 12.000 Poste Italiane SpA 100,00% 100,00%
Consorzio Logistica Pacchi ScpA Roma (Italia) Euro 516 Poste Italiane SpA
SDA Express Courier SpA
Poste Air Cargo Srl
Postel SpA
Poste Assicura SpA Nexive
Network Srl
51,00%
19,00%
5,00%
15,00%
5,00%
5,00%
100,00%
Consorzio per i Servizi di Telefonia Mobile ScpA Roma (Italia) Euro 120 Poste Italiane SpA
PostePay SpA
51,00%
49,00%
100,00%
Consorzio PosteMotori Roma (Italia) Euro 120 Poste Italiane SpA
Postel SpA
58,12%
22,63%
80,75%
Europa Gestioni Immobiliari SpA Roma (Italia) Euro 103.200 Poste Italiane SpA
Poste Vita SpA
55,00%
45,00%
100,00%
MLK Deliveries SpA Roma (Italia) Euro 333 Poste Italiane SpA
Milkman SpA
70,00%
30,00%
70,00%
Nexive Network Srl (*) Milano (Italia) Euro లం Poste Italiane SpA 100,00% 100,00%
Nexive Scarl (*) Milano (Italia) Euro 28 Poste Italiane SpA 82,14% 82,14%
PatentiViaPoste ScpA Roma (Italia) Euro 120 Poste Italiane SpA
Postel SpA
69,65%
17,21%
86,86%
Poste Air Cargo Srl Roma (Italia) Euro 1.000 Poste Italiane SpA 100,00% 100,00%
Poste Assicura SpA (*) Roma (Italia) Euro 25.000 Poste Vita SpA 100,00% 100,00%
Poste Insurance Broker Srl (**) Roma (Italia) Euro 600 Poste Assicura SpA 100,00% 100,00%
PostePay SpA Roma (Italia) Euro 7.561 Poste Italiane SpA 100,00% 100,00%
Poste Vita SpA (*) Roma (Italia) Euro 1.216.608 Poste Italiane SpA 100,00% 100,00%
Poste Welfare Servizi Srl Roma (Italia) Euro 16 Poste Vita SpA 100,00% 100,00%
Postel SpA Roma (Italia) Euro 20.400 Poste Italiane SpA 100,00% 100,00%
PSIA Srl Roma (Italia) Euro 10 Poste Italiane SpA 100,00% 100,00%
SDA Express Courier SpA Roma (Italia) Euro 5.000 Poste Italiane SpA 100,00% 100,00%
Sengi Express Limited (*) Hong Kong (Cina) HKD 5.000 Poste Italiane SpA 40,00% (***) 40,00% (***)
Sengi Express Guangzhou Limited (*) Guangzhou (Cina) CNY 5.000 Sengi Express Limited 100,00% 40,00%
sennder Italia Srl Milano (Italia) Euro 43 Poste Italiane SpA
Sennder Gmbh
70,00%
30,00%
70,00%
SOCIETA' CONSOLIDATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO:
Controllate:
Address Software Srl Roma (Italia) Euro 10 Postel SpA 51,00% 51,00%
Indabox Srl Roma (Italia) Euro 50 MLK Deliveries SpA 100,00% 70,00%
Kipoint SpA Roma (Italia) Euro 500 SDA Express Courier SpA 100,00% 100,00%
Collegate:
Anima Holding SpA Milano (Italia) Euro 7.292 Poste Italiane SpA 10,35% 10,35%
Conio Inc. San Francisco (USA) USD 13.355 Poste Italiane SpA 16,48% 16,48%
Conio Srl Milano (Italia) Euro 15 Conio Inc. 100,00% 16,48%
Financit SpA Roma (Italia) Euro 14.950 Poste Italiane SpA 40,00% 40,00%
ItaliaCamp Srl Roma (Italia) Euro 155 Poste Italiane SpA 19,40% 19,40%
Replica SIM SpA Milano (Italia) Euro 10.500 Poste Italiane SpA 45,00% 45,00%

(*) Per tali società i dati indicati sono elaborati in conformità ai principi contabili internazionali IFRS e pertanto possono non coincidere con quelli contenuti nei bilanci di esercizio redatti in conformità al codice civile e ai principi contabili italiani.

(**) Poste Assicura ha approvato la proposta di rafforzamento patrimoniale di Poste Insurance Broker per un ammontare di 0,9 milioni di euro, a copertura delle perdite accertate garantendo contestualmente il rafforzamento patrimoniale e la continuità aziendale della controllata.

(***) Con riferimento al capitale volante la percentuale di Poste Italiane SpA è pari al 51%.

monto dello partodomi inimala soli il more del i annonia nota a vol san partinonali da continuiton da continuito da continuito da continuito da continuito de continuito de co (III) Minute of Sales)
Denominazione (sede sociale) Natura del
rapporto
Valore a Stato
Patrimoniale
Quota %
posseduta
Attività Passività Patrimonio netto Ricavi e proventi Risultato
dell'esercizio
Address Software Srl (Roma) Controllata 457 51.00% 1.489 592 897 1.189 167
Anima Holding SpA (Milano) (a) Collegata 226.339 10.35% 2.657.844 1.244.661 1.413.183 909.739 (1) 176.295
Conio Inc. (San Francisco) (b) Collegata 701 16.48% 13.740 3.159 10.581 (720)
Financit SpA (roma) Collegata 37.522 40.00% 1.259.129 1.209.112 50.017 74.119 19.200
Indabox Srl (Roma) Controllata 412 70.00% 512 197 315 465 2
ItaliaCamp Srl (Roma) (c) Collegata 142 19,40% 4.616 2.018 2.598 2.332
Kipoint SpA (Roma) Controllata 2.006 100,00% 4.289 2.283 2.006 3.795 530
Replica SIM SpA (Milano) Collegata 9.892 45.00% 12.985 2.314 10.671 4.275 (291)
Altra collegata del gruppo SDA (d) Collegate

a. Dati dell'ultimo resoconto intermedio di gestione consolidato approvato dal CDA della società al 30.09.2021

b. I valori di Stato Patrimoniale includono anche la valutazione della società Conio srl posseduta al 100% da Conio Inc.

c. Dati dell'ultimo bilancio approvato dal CDA della società al 31.12.2020.

d. Si riferisce alla società Speedy Express Courier Srl in liquidazione.

(*) Il valore comprende l'importo delle commissioni attive e degli interessi attivi e proventi assimilati.

INFORMATIVA AI SENSI DELLA LEGGE 124/2017

Si forniscono di seguito le informazioni richieste dalla Legge n.124 del 4 agosto 2017, all'art. 1, commi da 125 a 129.

Le informazioni vengono rese in migliaia di euro e secondo il criterio della cassa, con indicazione della società del Gruppo che ha ricevuto e/o erogato il beneficio. Inoltre, tenuto conto dei numerosi dubbi interpretativi, la rendicontazione di seguito è resa sulla scorta della miglior interpretazione della norma ad oggi possibile anche alla luce degli orientamenti forniti da Assonime con Circolare n.5 del 22 febbraio 2019.

(migliaia di euro)
Società del Gruppo Soggetto erogante / beneficiario Causale Importo
corrisposto
Erogazioni corrisposte
Poste Italiane Fondazione Intercultura Onlus Erogazione liberale 115
Poste Italiane Caritas italiana Erogazione liberale 66
Poste Italiane Fondazione nuovo millennio scuola politica Erogazione liberale 25
Poste Italiane Fondzione comunità Domenico Tardini Erogazione liberale 24
Poste Italiane Comunità di Sant Egidio acap onlus Erogazione liberale 20
Poste Italiane Comunità di San Patrignano Erogazione liberale 20
Poste Italiane Fondazione Don Gino Rigoldi Erogazione liberale 15
Poste Italiane Fondazione Ospedale Meyer Erogazione liberale 15
Poste Italiane Fondazione Poste insieme onlus Erogazione liberale 10
Poste Italiane Associazione Andrea Tudisco Onlus Erogazione liberale 10
Poste Italiane Fondazione centesimus annus pro pontefice Erogazione liberale 10
Poste Italiane Fond. Bambino Gesù Erogazione liberale 10
Poste Italiane Canovalandia Erogazione liberale 10
Poste Vita PosteInsieme Onlus Erogazione liberale 10
PostePay PosteInsieme Onlus Erogazione liberale 10
Totale 370

RISPARMIO POSTALE

Il risparmio postale raccolto dalla Capogruppo in nome e per conto della Cassa Depositi e Prestiti è rappresentato di seguito, suddiviso per forma tecnica. Gli importi sono comprensivi degli interessi maturati, non ancora liquidati.

Risparmio postale
Descrizione 31.12.21 31.12.20
Libretti di deposito 99.254 103.715
Buoni Fruttiferi Postali 235.625 231,417
Cassa Depositi e Prestiti 185.016 173.584
Ministero dell' Economia e delle Finanze 50.609 57.833
Totale 334.879 335.132

INFORMAZIONI RELATIVE AI PATRIMONI GESTITI

L'ammontare dei patrimoni gestiti da BancoPosta Fondi SpA SGR, costituito dal fair value delle quote valorizzate all'ultimo giorno utile dell'esercizio, al 31 dicembre 2021 è di 12.562 milioni di euro (10.063 milioni di euro al 31 dicembre 2020).

IMPEGNI

Gli Impegni del Gruppo sono dettagliati nella tabella che segue.

Impegni (milioni di euro)
Descrizione 31.12.21 31.12.20
Contratti di leasing 28 26
Contratti per acquisto di Immobili, impianti e macchinari 92 45
Contratti per acquisto di Attività immateriali 20 29
Totale 140 100

Al 31 dicembre 2021, la voce Contratti di leasing accoglie impegni non rientranti in ambito IFRS 16 – Leasing.

Inoltre, al 31 dicembre 2021, la società EGI SpA avendo cessato sostanzialmente le attività di grossista elettrico, non rileva acquisti di energia elettrica sui mercati a termine regolamentati.

Gli Impegni di Poste Italiane SpA, sono dettagliati nella tabella che segue.

Impegni (milioni di euro)
Descrizione 31.12.21 di cui verso
società del
gruppo
31.12.20 di cui verso
società del
gruppo
Contratti di leasing 27 - 26 2
Contratti per acquisto di Immobili, impianti e macchinari ರಿತ 106
Contratti per acquisto di Attività immateriali 20 - 29
Totale 140 161 3

Al 31 dicembre 2021, la voce Contratti di leasing accoglie impegni non rientranti in ambito IFRS 16 – Leasing.

GARANZIE

Le Garanzie personali in essere per le quali esiste un impegno, rispettivamente del Gruppo e di Poste Italiane SpA sono le seguenti:

Garanzie (milioni di euro)
Descrizione 31.12.21 31.12.20
Fidejussioni e altre garanzie rilasciate:
da Istituti di credito/Assicurazioni nell'interesse di imprese del Gruppo a favore di terzi 447 391
dal Gruppo nel proprio interesse a favore di terzi 55 55
rotale 502 446
Garanzie (milioni di euro)
Descrizione 31.12.21 31.12.20
Fidejussioni e altre garanzie rilasciate:
rilasciate da Istituti di credito nell'interesse di Poste Italiane SpA a favore di terzi 350 295
rilasciate da Poste Italiane SpA nell'interesse di imprese controllate a favore di terzi 37 57
lettere di patronage rilasciate da Poste Italiane SpA nell'interesse di imprese controllate 55 55
Totale 442 407

BENI DI TERZI

I Beni di terzi del Gruppo comprendono, oltre quanto dettagliato nella seguente tabella per la Capogruppo, materiale per l'emergenza Covid nell'ambito della commessa con la Protezione Civile per circa 1,5 miliardi di euro, detenuti nei magazzini della controllata SDA Express Courier S.p.A..

Beni di terzi (milioni di euro)
Descrizione 31.12.21 31.12.20
Titoli obbligazionari sottoscritti dalla clientela c/o istituti di credito terzi 1.799 2.592
Totale 1.799 2.592

Ad integrazione di quanto sopra esposto, al 31 dicembre 2021 Poste Italiane SpA detiene ulteriori 2 milioni di euro di Beni di società del gruppo.

ATTIVITA' IN CORSO DI RENDICONTAZIONE

Al 31 dicembre 2021, la Capogruppo ha pagato titoli di spesa del Ministero della Giustizia per 97 milioni di euro per i quali Poste Italiane SpA, nel rispetto della Convenzione Poste Italiane - MEF, ha già ottenuto la regolazione finanziaria da parte della Tesoreria dello Stato, ma è in attesa del riconoscimento del credito da parte del Ministero della Giustizia.

COMPENSI ALLA SOCIETA' DI REVISIONE AI SENSI DELL'ART.149 DUODECIES DEL "REGOLAMENTO EMITTENTI CONSOB"

I corrispettivi211 per l'esercizio 2021, riconosciuti alla società di revisione della Capogruppo Deloitte & Touche e alle entità appartenenti alla sua rete, sono riepilogati, secondo quanto indicato dall'art. 149 duodecies del "Regolamento Emittenti CONSOB", nella tabella che segue:

Informazioni relative ai compensi alla Società di revisione (migliaia di euro)
Tipologia di Servizi Soggetto che ha erogato il servizio Onorari
Esercizio 2021
Poste Italiane SpA
Servizi di revisione contabile Deloitte & Touche S.p.A. 1.159
Servizi di revisione contabile Rete Deloitte & Touche
Servizi di attestazione Deloitte & Touche S.p.A. 588
Servizi di attestazione Rete Deloitte & Touche
Altri servizi Deloitte & Touche S.p.A. 17
Altri servizi Rete Deloitte & Touche 65
Società controllate da Poste Italiane SpA
Servizi di revisione contabile (*) Deloitte & Touche S.p.A. 1.629
Servizi di revisione contabile Rete Deloitte & Touche 54
Servizi di attestazione Deloitte & Touche S.p.A. 622
Servizi di attestazione Rete Deloitte & Touche
Altri servizi Deloitte & Touche S.p.A.
Altri servizi Rete Deloitte & Touche
Totale 4.134

(*) Sono inclusi i costi per la revisione dei fondi amministrati da BPF SGR a carico dei risparmiatori per un compenso complessivo di 214 migliaia di euro assestati al 100%.

pag. 756 211 I compensi per i servizi di revisione contabile sono rilevati nell'esercizio a cui si riferisce il bilancio oggetto di revisione. Eventuali servizi di attestazione riferiti a risultanze contabili antecedenti alla data di chiusura del bilancio di esercizio sono rilevati per competenza, successivamente al conferimento dell'incarico, nell'esercizio in cui i servizi sono resi, in base alla percentuale di completamento.

14

14. RENDICONTO SEPARATO DEL PATRIMONIO

BANCOPOSTA AL 31 DICEMBRE 2021

14. RENDICONTO SEPARATO DEL PATRIMONIO

14

BANCOPOSTA AL 31 DICEMBRE 2021

14. RENDICONTO SEPARATO DEL PATRIMONIO

14

BANCOPOSTA AL 31 DICEMBRE 2021

14. RENDICONTO SEPARATO DEL PATRIMONIO

BANCOPOSTA AL 31 DICEMBRE 2021

Gruppo Poste Italiane I bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2021

14

Relazione Finanziaria Annuale 2021

pag. 757

INDICE

SCHEMI DI BILANCIO 759
STATO PATRIMONIALE 759
CONTO ECONOMICO 761
PROSPETTO DELLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA 762
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO 763
RENDICONTO FINANZIARIO 764
NOTA INTEGRATIVA 766
PARTE A – POLITICHE CONTABILI 766
PARTE B – INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE 790
PARTE C – INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO 815
PARTE D – REDDITIVITA' COMPLESSIVA 826
PARTE E – INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA 827
PARTE F – INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO 872
PARTE G – OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D'AZIENDA 876
PARTE H – OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE 876
PARTE I – ACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU PROPRI STRUMENTI PATRIMONIALI 880
PARTE L – INFORMATIVA DI SETTORE 885
PARTE M – INFORMATIVA SUL LEASING 885

SCHEMI DI BILANCIO

STATO PATRIMONIALE

Voci dell'Attivo 31 dicembre
2021
31 dicembre
2020
10. Cassa e disponibilità liquide 7.680.326.129 6.408.027.698
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico 38.871.402 72.352.360
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione
b) attività finanziarie designate al fair value
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 38.871.402 72.352.360
30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 37.626.169.600 42.638.326.216
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 53.733.427.641 52.024.421.464
a) crediti verso banche 3.378.615.492 6.340.389.365
b) crediti verso clientela 50.354.812.149 45.684.032.099
50. Derivati di copertura 873.376.627 78.244.095
60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-)
70. Partecipazioni
80. Attività materiali
90. Attività immateriali
di cui:
- avviamento
100. Attività fiscali 282.549.035 129.633.285
a) correnti
b) anticipate 282.549.035 129.633.285
110. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
120. Altre attività 8.837.599.833 2.629.878.491
Totale dell'Attivo 109.072.320.267 103.980.883.609

STATO PATRIMONIALE

Voci del Passivo e del Patrimonio netto 31 dicembre
2021
31 dicembre
2020
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 95.798.713.409 86.109.541.953
a) debiti verso banche 10.700.636.405 10.814.911.214
b) debiti verso clientela 85.098.077.004 75.294.630.739
c) titoli in circolazione
20. Passività finanziarie di negoziazione 2.633.070 19.813.389
30. Passività finanziarie valutate al fair value
40. Derivati di copertura 5.460.693.418 8.243.169.397
50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-)
60. Passività fiscali 670.198.017 978.664.314
a) correnti
b) differite 670.198.017 978.664.314
70. Passività associate ad attività in via di dismissione
80. Altre passività 2.535.136.332 3.153.666.722
90. Trattamento di fine rapporto del personale 2.704.777 2.869.309
100. Fondi per rischi e oneri: 229.066.582 213.498.475
a) impegni e garanzie rilasciate
b) quiescenza e obblighi simili
c) altri fondi per rischi e oneri 229.066.582 213.498.475
110. Riserve da valutazione 1.117.995.952 2.278.282.242
120. Azioni rimborsabili
130. Strumenti di capitale 350.000.000
140. Riserve 2.396.824.468 2.352.582.101
150. Sovrapprezzi di emissione
160. Capitale
170. Azioni proprie (-)
180. Utile/(Perdita) d'sercizio (+/-) 508.354.242 628.795.707
Totale del Passivo e del Patrimonio netto 109.072.320.267 103.980.883.609

CONTO ECONOMICO

Voci Esercizio
2021
Esercizio
2020
10. Interessi attivi e proventi assimilati 1.532.606.306 1.586.562.357
di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo 1.532.606.306 1.586.562.357
20. Interessi passivi e oneri assimilati (91.396.159) (89.265.394)
30. Margine di interesse 1.441.210.147 1.497.296.963
40. Commissioni attive 3.588.811.008 3.582.077.042
50. Commissioni passive (267.375.205) (291.797.838)
60. Commissioni nette 3.321.435.803 3.290.279.204
70. Dividendi e proventi simili 424.218 406.922
80. Risultato netto dell'attività di negoziazione (2.020.324) 6.530.477
90. Risultato netto dell'attività di copertura 5.102.964 (2.146.775)
100. Utili/(Perdite) da cessione o riacquisto di: 406.995.968 365.352.304
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (94.826.393) 63.032.233
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 501.822.361 302.320.071
c) passività finanziarie
110. Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie value con impatto a Conto economico 7.297.977 1.700.378
a) attività e passività finanziarie designate al fair value
b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 7.297.977 1.700.378
120. Margine di intermediazione 5.180.446.753 5.159.419.473
130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: 3.853.315 (22.043.396)
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (1.994.491) (15.818.813)
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 5.847.806 (6.224.583)
140. Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni
150. Risultato netto della gestione finanziaria 5.184.300.068 5.137.376.077
160. Spese amministrative: (4.446.377.277) (4.443.831.906)
a) spese per il personale (33.417.194) (33.902.283)
b) altre spese amministrative (4.412.960.083) (4.409.929.623)
170. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (48.261.096) 69.288.109
a) impegni e garanzie rilasciate
b) altri accantonamenti netti (48.261.096) 69.288.109
180. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali
190. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali
200. Altri oneri/proventi di gestione 7.855.729 66.599.191
210. Costi operativi (4.486.782.644) (4.307.944.606)
220. Utili/(Perdite) delle partecipazioni
230. Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali
240. Rettifiche di valore dell'avviamento
250. Utili/(Perdite) da cessione di investimenti
260. Utile/(Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 697.517.424 829.431.471
270. Imposte sul reddito dell'operatività corrente (189.163.182) (200.635.764)
280. Utile/(Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte 508.354.242 628.795.707
290. Utile/(Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte
300. Utile/(Perdita) d'esercizio 508.354.242 628.795.707

PROSPETTO DELLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA

Esercizio
Voci
2021
10. Utile/(Perdita) d'esercizio 508.354.242 628.795.707
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a Conto economico
20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva
30. Passività finanziarie designate al fair value con impatto (variazioni del proprio merito creditizio)
40. Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva
50. Attività materiali
60. Attività immateriali
70. Piani a benefici definiti (105.828) (105.516)
80. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
90. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a Patrimonio netto
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a Conto economico
100. Copertura di investimenti esteri
110. Differenze di cambio
120. Copertura dei flussi finanziari (133.986.689) (17.062.553)
130. Strumenti di copertura (elementi non designati)
140. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) value con impatto sulla redditività complessiva (1.026.193.773) 1.212.304.116
150. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
160. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a Patrimonio netto
170. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte (1.160.286.290) 1.195.136.047
180. Redditività complessiva (Voce 10+170) (651.932.048) 1.823.931.754

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

(dati in euro)
31 dicembre 2021
Capitale Sovrapprezzi di
emissione
Riserve Azloni
azioni
ordinarie
altre azioni di utili altre Riserve da valutazione Strumenti di capitale proprie Utile/(Perdita) di esercizio Patrimonio netto
Esistenze al 31.12.2020 1.142.026.750 1.210.555.351 2.278.282.242 628.795.707 5.259.660.050
Modifica saldi apertura
Esistenze al 01.01.2021 1.142.026.750 1.210.555.351 2.278.282.242 628.795.707 5.259.660.050
Allocazione risultato esercizio precedente 50.000.000 (628.795.707) (578.795.707)
Riserve 50.000.000 (50.000.000)
Dividendi e altre destinazioni (578.795.707) (578.795.707)
Variazioni dell'esercizio - (6.231.582) 473.949 (1.160.286.290) 350.000.000 508.354.242 (307.689.681)
Variazioni di riserve (6.231.582) 473,949 (5.757.633)
Operazioni sul Patrimonio netto 350.000.000 350.000.000
Emissione nuove azioni
Acquisto azioni proprie
Distribuzione straordinaria dividendi
Variazione strumenti di capitale 350.000.000 350.000.000
Derivati su proprie azioni -
Stock options
Redditività complessiva esercizio 2021 (1.160.286.290) 508.354.242 (651.932.048)
Patrimonio netto al 31.12.2021 1.185.795.168 1.211.029.300 1.117.995.952 350.000.000 508.354.242 4.373.174.662

(*) La voce rappresenta la Riserva per il Patrimonio BancoPosta per 1.210 milioni di euro ed inoltre accoglie la Riserva per i Piani di incentivazione per 1 milione di euro.

(pan in gara)
31 dicembre 2020
Capitale Sovrapprezzi di Riserve Azioni
azioni
ordinarie
altre azioni emissione di utili altre Riserve da valutazione Strumenti di capitale proprie Utile/(Perdita) di esercizio Patrimonio netto
Esistenze al 31.12.2019 1.057.026.750 1.210.088.390 1.083.146.195 610.685.913 3.960.947.248
Modifica saldi apertura
Esistenze al 01.01.2020 1.057.026.750 1.210.088.390 1.083.146.195 610.685.913 3.960.947.248
Allocazione risultato esercizio precedente 85.000.000 (610.685.913) (525.685.913)
Riserve 85.000.000 (85.000.000)
Dividendi e altre destinazioni (525.685.913) (525.685.913)
Variazioni dell'esercizio 466.961 1.195.136.047 628.795.707 1.824.398.715
Variazioni di riserve 466.961 466.96
Operazioni sul Patrimonio netto
Emissione nuove azioni
Acquisto azioni proprie -
Distribuzione straordinaria dividendi
Variazione strumenti di capitale
Derivati su proprie azioni
Stock options
Redditività complessiva esercizio 2020 1.195.136.047 628.795.707 1.823.931.754
Patrimonio netto al 31.12.2020 1.142.026.750 1.210.555,351 2.278.282.242 628.795.707 5.259.660.050

(**) La voce rappresenta la Riserva per il Patrimonio BancoPosta per 1.210 milioni di euro ed inoltre accoglie la Riserva per i Piani di incentivazione per 0,6 milioni di euro.

In data 30 giugno 2021 si è proceduto ad un apporto di mezzi patrimoniali a favore del Patrimonio BancoPosta, attraverso la concessione di un finanziamento subordinato perpetuo con periodo di non-call di 8 anni, per 350 milioni di euro, a termini e condizioni che ne consentano la computazione come capitale aggiuntivo di classe 1 ("Additional Tier 1" di seguito "AT1"), finalizzato a rafforzarne il Leverage Ratio.

Le cedole corrisposte, pari a 6 milioni di euro al netto dell'effetto fiscale, sono imputate a decremento delle Riserve di utili.

RENDICONTO FINANZIARIO

Metodo indiretto

(นั่น III Guru)
Esercizio
2021
Esercizio
2020
A. ATTIVITA' OPERATIVA
1. Gestione 465.820.695 689.520.140
- risultato d'esercizio (+/-) 508.354.242 628.795.707
- plus/minusvalenze su attività finanziarie delenute per la negoziazione e sulle altre attività/passività finanziarie valutate
al fair value con impatto a Conto economico (-/+)
(3.691.029) 8.809.605
- plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) (5.102.964) 2.146.775
- rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) (3.853.315) 22.043.397
- rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-)
- accantonamenti netti a fondi rischi e oneri e altri costi/ricavi (+/-) 49.050.911 (53.807.805)
- imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+) 189.163.183 200.577.777
- rettifiche/riprese di valore nette delle attività operative cessate al netto dell'effetto fiscale (+/-)
- altri aggiustamenti (+/-) (268.100.333) (119.045.316)
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie (6.489.961.884) (13.224.843.763)
- attività finanziarie detenute per la negoziazione
- attività finanziarie designate al fair value
- altre attività obbligatoriamente valutate al fair value 40.778.935 9.483
- attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 2.808.435.820 (2.342.172.617)
- attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (3.241.086.579) (10.683.285.823)
- altre attività (6.098.090.060) (199.394.806)
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie 7.532.044.970 15.156.757.443
- passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 9.692.424.923 15.730.722.989
- passività finanziarie di negoziazione (22.274.052)
- passività finanziarie designate al fair value
- altre passività (2.138.105.901) (573.965.546)
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa 1.507.903.781 2.621.433.820
B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da
- vendite di partecipazioni
- dividendi incassati su partecipazioni
- vendite di attività materiali
- vendite di attività immateriali
- vendite di rami d'azienda
2. Liquidità assorbita da
- acquisti di partecipazioni
- acquisti di attività materiali
- acquisti di attività immateriali
- acquisti di rami d'azienda
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA
- emissioni/acquisti di azioni proprie
- emissioni/acquisti di strumenti di capitale 350.000.000
- distribuzione dividendi e altre finalità (586.993.882) (525.685.913)
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista (236.993.882) (525.685.913)
LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO 1.270.909.899 2.095.747.907

LEGENDA: (+) generata

(-) assorbita

Riconciliazione

vali ill outul
Voci di bilancio Esercizio
2021
Esercizio
2020
Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio 6.408.027.698 4.317.637.719
Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio 1.270.909.899 2.095.747.907
Cassa e disponibilità liguide: effetto della variazione dei cambi 1.388.532 (5.357.928)
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio 7.680.326.129 6.408.027.698

PARTE A – POLITICHE CONTABILI

A.1 – PARTE GENERALE

SEZIONE 1 – DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ AI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI

Il presente Rendiconto separato BancoPosta è conforme ai princípi contabili internazionali International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dall'Unione Europea con il Regolamento Europeo (CE) n. 1606/2002 del 19 luglio 2002, nonché ai sensi del D.Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005 che ha disciplinato l'applicazione degli IFRS nell'ambito del corpo legislativo italiano. Per IFRS si intendono tutti gli International Financial Reporting Standards, tutti gli International Accounting Standards (IAS), tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC), adottati dall'Unione Europea e contenuti nei relativi Regolamenti UE in vigore al 31 dicembre 2021, relativamente ai quali non sono state effettuate deroghe.

Princípi contabili e interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2021 e di prossima applicazione

L'informativa al riguardo è riportata nel paragrafo 2.5 – Principi contabili e interpretazioni di nuova e di prossima applicazione – della presente sezione – I bilanci di Poste Italiane – della Relazione finanziaria annuale.

SEZIONE 2 – PRINCIPI GENERALI DI REDAZIONE

Il Rendiconto separato è redatto in coerenza con quanto previsto dal settimo aggiornamento della Circolare della Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" (in vigore a partire dal 31 dicembre 2021), nonché della Comunicazione della Banca d'Italia del 21 dicembre 2021 "Aggiornamento delle integrazioni alle disposizioni della Circolare n. 262 aventi ad oggetto gli impatti del COVID-19 e delle misure a sostegno dell'economia", ove applicabili, ed è elaborato ai sensi delle disposizioni previste dall'art. 2447-septies comma 2 del Codice Civile. In data 27 maggio 2014, la Banca d'Italia ha emanato specifiche Disposizioni di Vigilanza per il Patrimonio BancoPosta (Circ. n. 285/2013, Parte Quarta, Capitolo 1) che, nel tener conto delle peculiarità organizzative e operative del Patrimonio, definiscono un regime di vigilanza prudenziale analogo a quello delle banche, disciplinando, altresì, gli istituti di adeguatezza patrimoniale e contenimento dei rischi. Il Rendiconto separato riguarda l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021, è redatto in unità di euro e senza cifre decimali ed è costituito dallo Stato patrimoniale, dal Conto economico, dal Prospetto della redditività complessiva, dal Prospetto delle variazioni del Patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario e dalla Nota integrativa. Gli schemi di Stato patrimoniale, di Conto economico e della Redditività complessiva sono costituiti da voci (contrassegnate da numeri) e da sottovoci (contrassegnate da lettere). Per completezza espositiva negli schemi di Stato patrimoniale, di Conto economico e nel Prospetto della redditività complessiva sono indicate anche le voci che non presentano importi. Il Rendiconto finanziario è stato redatto secondo il metodo indiretto212. Tutti i valori indicati in Nota integrativa sono espressi in milioni di euro; inoltre le tabelle che non presentano importi non sono riportate.

I principi contabili e i criteri di rilevazione, valutazione e classificazione adottati nel presente Rendiconto sono uniformi a quelli di predisposizione del Rendiconto separato al 31 dicembre 2020 ad eccezione di quanto concerne la classificazione dei crediti a vista verso banche e Banche Centrali (riclassificati nella Voce 10 – Cassa e disponibilità liquide), nonché del

pag. 766 212 In base al metodo indiretto, il flusso finanziario netto derivante dall'attività operativa è determinato rettificando l'utile o la perdita d'esercizio dagli effetti delle operazioni di natura non monetaria, da qualsiasi differimento o accantonamento di precedenti o futuri incassi o pagamenti operativi, e da elementi di ricavi o costi connessi con i flussi finanziari derivanti dall'attività di investimento o finanziaria.

dettaglio informativo sulle commissioni attive e passive, modificati a seguito dell'entrata in vigore del settimo aggiornamento della Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia. Al fine di consentire un confronto omogeneo con i dati relativi all'esercizio 2020, si è proceduto alla riclassifica di taluni dati e note di dettaglio dell'esercizio di comparazione.

Il Rendiconto separato è parte integrante del Bilancio d'esercizio di Poste Italiane SpA ed è redatto nel presupposto della continuità aziendale in quanto non sussistono incertezze circa la capacità del Patrimonio BancoPosta di proseguire la propria attività nel prevedibile futuro. Le società del Gruppo Poste e conseguentemente il Patrimonio Bancoposta, come entità in funzionamento, redigono il bilancio nel presupposto della continuità aziendale, anche tenuto conto delle prospettive economico finanziarie del Gruppo desunte dal piano strategico "2024 Sustain & Innovate" approvato il 18 Marzo 2021 e dei relativi aggiornamenti approvati dal Consiglio di Amministrazione il 22 marzo 2022.

I principi contabili adottati, identici a quelli utilizzati per la redazione del bilancio di Poste Italiane SpA, sono descritti nella presente Parte A del Rendiconto separato e riflettono la piena operatività del Patrimonio BancoPosta.

L'informativa fornita nel presente Rendiconto separato è conforme, per quanto applicabile, agli orientamenti e raccomandazioni degli organismi regolamentari e di vigilanza europei e degli standard setter (EBA, BCE e IFRS Foundation) pubblicate nel corso degli esercizi 2020 e 2021 al fine di fornire una linea guida nel contesto economico attuale, influenzato dalla pandemia ancora in corso.

SEZIONE 3 – EVENTI SUCCESSIVI ALLA DATA DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO

Ai fini della redazione dei bilanci al 31 dicembre 2021, il conflitto tra Russia e Ucraina, ai sensi dello IAS 10 - Fatti intervenuti dopo la data di chiusura dell'esercizio di riferimento, si configura come un evento successivo non-adjusting in quanto relativo a condizioni verificatesi dopo la data di bilancio. Tali condizioni non sono state pertanto riflesse nelle valutazioni di bilancio, ma sono state considerate ai fini della stesura dell'informativa sugli eventi successivi.

Ciò premesso, al fine di vagliare gli impatti del conflitto per il Gruppo si è proceduto a una valutazione in merito agli impatti correnti e potenziali futuri e delle sanzioni emanate alla Russia da parte di autorità statali e sovranazionali, sulle attività, sulla situazione finanziaria e sui risultati economici del Gruppo in considerazione delle evidenze disponibili e degli scenari configurabili alla data di predisposizione del seguente bilancio.

Gli impatti potenziali, pur allo stato aleatori e incerti anche in relazione alla pressione sull'inflazione sospinta dai forti rincari dell'energia e delle materie prime, appaiono contenuti in relazione al fatto che le attività operative del Gruppo sono pressoché interamente collocate all'interno del territorio nazionale e senza dipendenze della catena del valore con i paesi coinvolti.

SEZIONE 4 – ALTRI ASPETTI

4.1 RAPPORTI INTERGESTORI

Al 31 dicembre 2021 i rapporti intrattenuti tra il Patrimonio BancoPosta e le funzioni di Poste Italiane SpA in esso non comprese (cd rapporti intergestori) sono rappresentati nello Stato patrimoniale come segue:

milioni di euro 31.12.2021 di cui rapporti
intergestori
31.12.2020 di cui rapporti
intergestori
Voci dell'Attivo
10. Cassa e disponibilità liquide 7.680 6.408
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico 39 72
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione
b) attività finanziarie designate al fair value
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 39 72
30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 37.626 42.638
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 53.733 179 52.024 902
a) crediti verso banche 3.379 6.340
b) crediti verso clientela 50.354 179 45.684 902
50. Derivati di copertura 873 78
100. Attività fiscali 283 130
120. Altre attività 8.838 75 2.631 22
A Totale dell'Attivo 109.072 254 103.981 924
Voci del Passivo e del Patrimonio netto
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 95.798 172 86.110 140
a) debiti verso banche 10.700 10.815
b) debiti verso clientela 85.098 172 75.295 140
c) titoli in circolazione
20. Passività finanziarie di negoziazione 3 20
40. Derivati di copertura 5.461 8.243
60. Passività fiscali 670 979
80. Altre passività 2.535 4 3.153 491
90. Trattamento di fine rapporto del personale 3 3
100. Fondi per rischi e oneri 229 213
110. Riserve da valutazione 1.118 2.278
130. Strumenti di capitale 350
140. Riserve 2.397 2.353
180. Utile/(Perdita) d'esercizio (+/-) 508 629
B Totale del Passivo e del Patrimonio netto 109.072 176 103.981 631
A-B Saldo dei rapporti intergestori 78 293

Le attività svolte dalle varie strutture di Poste Italiane SpA a favore della gestione del Patrimonio BancoPosta sono disciplinate dall'apposito Regolamento del Processo di Affidamento e di Esternalizzazione del Patrimonio BancoPosta, approvato dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA213 .

Tale Regolamento, in esecuzione di quanto previsto nel Regolamento Patrimonio destinato, disciplina e formalizza il processo di affidamento di Funzioni Aziendali di BancoPosta a Poste Italiane in conformità con la normativa di riferimento, identificando le fasi operative, i ruoli e le responsabilità degli Organi e delle Funzioni Aziendali a vario titolo coinvolte. I criteri e le modalità di contribuzione contenuti nel Regolamento sono declinati in maniera puntuale in appositi Disciplinari Esecutivi, definiti tra BancoPosta e le altre funzioni di Poste Italiane SpA. I Disciplinari Esecutivi stabiliscono, tra l'altro, i livelli di servizio e i prezzi di trasferimento e acquisiscono efficacia, come stabilito dal Regolamento, dopo un processo autorizzativo che coinvolge le Funzioni interessate, l'Amministratore Delegato e, quando previsto, il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA. Qualora BancoPosta intenda affidare a Poste Italiane SpA, in tutto o in parte, tramite Disciplinari Esecutivi, lo svolgimento di funzioni importanti o attività di controllo, ne deve dare comunicazione preventiva alla Banca d'Italia. Ai sensi della Circolare di Banca d'Italia n. 285, del 17 dicembre 2013, Parte Quarta, il Collegio Sindacale verifica con cadenza almeno semestrale l'adeguatezza dei criteri adottati, il rispetto delle norme e delle disposizioni di vigilanza.

pag. 768 213 Il Consiglio di Amministrazione nella seduta del 24 giugno 2021 ha approvato l'aggiornamento del "Regolamento del Processo di Affidamento e di Esternalizzazione del Patrimonio BancoPosta", disciplinando e formalizzando sia il processo di affidamento di Funzioni Aziendali di BancoPosta a Poste Italiane sia quello di esternalizzazione a soggetti terzi all'organizzazione di Poste Italiane.

La valorizzazione del suddetto modello di funzionamento, in coerenza con l'esercizio 2020, è effettuata mediante l'utilizzo di prezzi di trasferimento. A tal riguardo, i prezzi di trasferimento, comprensivi di commissioni e ogni altra forma di compenso dovuta, sono determinati sulla base dei prezzi e delle tariffe praticate sul mercato per funzioni coincidenti o similari, individuati, ove possibile, attraverso opportune analisi di benchmark. In presenza di specificità e/o caratteristiche tipiche della struttura di Poste Italiane che non consentono di utilizzare un prezzo di mercato comparabile, si utilizza il criterio basato sui costi, supportato da analisi di benchmark volte a verificare l'adeguatezza dell'apporto stimato. In tal caso, è prevista l'applicazione di un adeguato mark-up, definito sulla base di opportune analisi condotte su soggetti comparabili. Il corrispettivo di ciascun Disciplinare può essere, inoltre, ridotto in presenza di perdite operative connesse alle attività affidate, ovvero in caso di applicazione di penali per il mancato raggiungimento di determinati livelli di servizio misurati da specifici indicatori di performance. I Disciplinari in vigore sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2021, con validità prevista fino al 31 dicembre 2022.I prezzi di trasferimento, definiti all'interno dei Disciplinari, possono comunque essere rivisitati annualmente in occasione del processo di pianificazione e budget.

Il Collegio Sindacale, ai fini della vigilanza sulla separazione contabile, nel corso del 2021 ha effettuato le verifiche di competenza in n. 2 riunioni, dando evidenza degli esiti nell'ambito della propria Relazione annuale agli azionisti al 31 dicembre 2021.

4.2 PRINCIPALI PROCEDIMENTI E RAPPORTI CON LE AUTORITÀ

RAPPORTI CON LE AUTORITÀ

AGCM

In data 9 marzo 2015, è stato avviato nei confronti di Poste Italiane, con riferimento al Patrimonio Bancoposta, un procedimento per presunta violazione degli artt. 20, 21 e 22 del Codice del Consumo, avente ad oggetto il "Libretto Smart". L'Autorità, in data 21 dicembre 2015, ha notificato a Poste Italiane il provvedimento finale in cui la condotta di Poste Italiane è stata ritenuta non corretta ed è stata irrogata una sanzione amministrativa di 0,54 milioni di euro, limitata a un decimo del valore massimo applicabile, tenuto conto dell'attenuante secondo cui Poste Italiane ha consentito l'effettiva fruizione del tasso premiale ai consumatori. Avverso suddetto provvedimento Poste Italiane ha depositato ricorso innanzi al TAR del Lazio che ha rinviato la causa al giudizio di merito con udienza fissata al 25 marzo 2022.

BANCA D'ITALIA

In data 14 marzo 2022, Banca d'Italia ha avviato in Poste Italiane, con riferimento al Patrimonio BancoPosta, gli accertamenti ispettivi ai sensi dell'art. 54 del D. Lgs. 385 del 1° settembre 1993 su tematiche inerenti il modello di business, i sistemi di governo e controllo e sul rischio tasso di interesse.

IVASS

Il 4 maggio 2021, a seguito di un incontro svoltosi il 12 aprile, con riferimento ai processi in essere a supporto della gestione delle polizze dormienti, l'IVASS ha trasmesso a Poste Vita e a Poste Italiane – Patrimonio BancoPosta una comunicazione con cui ha richiesto la presentazione, entro 60 giorni, di un piano di azioni con le iniziative che le Società intendono adottare per migliorare i processi sopra richiamati. Su richiesta dell'Autorità, il relativo piano, accompagnato dalle valutazioni delle funzioni Compliance e Revisione Interna, è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione il 22 giugno 2021 ed inviato il 2 luglio 2021.

Per le aree di miglioramento segnalate dall'Autorità, Poste Vita e Poste Italiane – Patrimonio BancoPosta hanno definito opportune iniziative, che si prevede si concluderanno entro il primo semestre del 2022.

di rischio richiamati dal Regolamento 44 del 2019 e di tutte le informazioni raccolte dal cliente.

ALTRI PROCEDIMENTI

Federconsumatori, con atto di citazione del 14 maggio 2021, ha avviato nei confronti di Poste Italiane, con riferimento al Patrimonio BancoPosta, un'azione di classe (c.d. "class action") ex art. 140-bis del Codice del Consumo, dinanzi al Tribunale di Roma. Il valore della controversia è ad oggi di circa 8,5 migliaia di euro.

Con l'atto di citazione in argomento, Federconsumatori contesta che la capitalizzazione degli interessi dei Buoni Fruttiferi Postali di durata trentennale (contraddistinti dalla serie "Q", emessi da Cassa Depositi e Prestiti dal 1986 al 1995, in forza del D.M. 13 giugno 1986 del Ministro del Tesoro che sono stati successivamente trasferiti al Ministero dell'Economia e delle Finanze, ai sensi del Decreto MEF 5 dicembre 2003) sia effettuata annualmente al netto della ritenuta fiscale (oggi imposta sostitutiva), anziché al lordo, con l'effetto di riconoscere ai risparmiatori un rendimento inferiore a quello asseritamente dovuto.

Il 27 luglio 2021, Poste Italiane si è costituita in giudizio eccependo, in via preliminare, l'inammissibilità dell'azione di classe, per diversi motivi pregiudiziali nonché la prescrizione del diritto di credito vantato dagli attori e dai potenziali aderenti ed ha contestato nel merito la fondatezza della domanda proposta.

Il Tribunale di Roma, con ordinanza dell'11 gennaio 2022, ha ritenuto manifestamente infondata la domanda presentata da Federconsumatori riconoscendo, tra l'altro, il difetto di legittimazione passiva di Poste Italiane.

4.3 RISCHI, INCERTEZZE E IMPATTI DELL'EPIDEMIA COVID-19

Per la descrizione dei principali rischi ed incertezze derivanti dal COVID-19, si rimanda a quanto riportato nel paragrafo Gestione dei rischiLa gestione del rischio COVID in Poste Italiane della Relazione sulla gestione.

In particolare, con riferimento alla valutazione delle perdite attese delle attività finanziarie del Patrimonio BancoPosta, calcolate ai sensi dell'IFRS 9, si segnala che a seguito del miglioramento del contesto economico, gli scenari macroeconomici applicati nei modelli hanno determinato una diminuzione delle perdite attese per circa 13,7 milioni di euro riconducibili principalmente al portafoglio titoli e ai depositi presso il MEF.

Informazioni di maggior dettaglio sugli adeguamenti apportati ai modelli sono fornite nella Parte E - Rischio di credito.

4.4 EVENTI DI RILIEVO INTERCORSI NELL'ESERCIZIO

Acquisto di crediti d'imposta Legge n. 77/2020

pag. 770 Il 24 luglio 2021 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Legge n.106/2021 che ha introdotto la possibilità per il Patrimonio BancoPosta, nell'ambito del 50% della raccolta da clientela privata investibile in titoli garantiti dallo Stato Italiano, di impiegare fino al 30% di questa quota nell'acquisto di crediti d'imposta cedibili ai sensi del cd Decreto Rilancio (D.L. n. 34/2020 poi convertito con Legge n. 77/2020), ovvero in altri crediti d'imposta la cui cessione sia normativamente prevista.

In relazione a quanto sopra, il Patrimonio BancoPosta, ha ampliato gli impieghi, mantenendo inalterato l'attuale modello operativo che non prevede l'assunzione di rischio creditizio.

Apporto di nuovi mezzi patrimoniali al Patrimonio BancoPosta

Poste Italiane SpA, con data regolamento 24 giugno 2021, ha collocato un'emissione obbligazionaria perpetua subordinata ibrida con periodo di "non-call" di 8 anni destinata ad investitori istituzionali. A seguito di tale emissione, in data 30 giugno 2021, si è proceduto ad un apporto di mezzi patrimoniali a favore del Patrimonio BancoPosta attraverso la concessione di un finanziamento subordinato perpetuo con periodo di non-call di 8 anni, per 350 milioni di euro, a termini e condizioni che ne consentano la computazione come capitale aggiuntivo di classe 1 ("Additional Tier 1" di seguito "AT 1"), finalizzato a rafforzarne il Leverage Ratio.

Conferimento del "Ramo Debit" di BancoPosta nell'ambito dell'IMEL di PostePay SpA

In data 28 maggio 2021 l'Assemblea straordinaria di Poste Italiane, a seguito dell'ottenimento di tutte le autorizzazioni previste dalla normativa, ha approvato la rimozione del vincolo di destinazione del Patrimonio BancoPosta inerente alle attività, ai beni e ai rapporti giuridici che costituiscono il cd "Ramo Debit", con efficacia a decorrere dal 1° ottobre 2021. L'operazione è finalizzata al completamento del processo di accentramento della monetica sull'Istituto di Monetica Elettronica (IMEL) PostePay SpA.

4.5 RIFORMA DEGLI INDICI DI RIFERIMENTO

Per l'analisi degli effetti della riforma degli indici di riferimento si rinvia all'informativa fornita nella Parte E.

A.2 – PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO

La numerazione dei seguenti paragrafi è quella prevista dalle istruzioni di cui alla Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia. I numeri non utilizzati si riferiscono a fattispecie non applicabili al presente Rendiconto separato.

1 – ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE CON IMPATTO A CONTO ECONOMICO

a) criteri di iscrizione

L'iscrizione iniziale delle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico avviene alla data di regolamento, per i titoli di debito e di capitale, e alla data di sottoscrizione per i contratti derivati. All'atto della rilevazione iniziale, tali attività finanziarie vengono rilevate al loro fair value, che corrisponde normalmente al corrispettivo pagato. Le variazioni di fair value tra la data di negoziazione e quella di regolamento sono in ogni caso riflesse nel Rendiconto separato.

b) criteri di classificazione

In questa voce sono classificate, in via residuale, le attività finanziarie diverse da quelle classificate tra le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" e tra le "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato". Tale voce, in particolare, accoglie: a) le attività finanziarie acquisite principalmente per essere rivendute nel breve termine (negoziazione); b) le attività finanziarie designate come tali al momento della rilevazione iniziale, avvalendosi della fair value option; c) le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con imputazione delle variazioni a Conto economico.

All'interno di tale voce sono compresi:

  • i titoli di debito e i finanziamenti che sono inclusi in un business model "Other/Trading" (non riconducibili quindi ai business model "Hold to Collect" e "Hold to Collect and Sell") o che non superano il test SPPI214;
  • i titoli di capitale detenuti per finalità di negoziazione o per cui non si sia optato, in sede di rilevazione iniziale, per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva;
  • contratti derivati, a eccezione di quelli designati come strumenti di copertura, che sono rappresentati come attività o passività detenute per la negoziazione a seconda che il fair value sia positivo o negativo; i fair value positivi e negativi derivanti da operazioni in essere con la medesima controparte sono compensati in fase di collateralizzazione, ove previsto contrattualmente.

c) criteri di valutazione e rilevazione delle componenti reddituali

Tali attività finanziarie sono valorizzate al fair value, con rilevazione delle variazioni in contropartita del Conto economico nella "Voce 80 - Risultato netto dell'attività di negoziazione" e nella "Voce 110 - Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico".

d) criteri di cancellazione

Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e i benefici a essa connessi o il relativo controllo. Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e dei benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. Infine, le attività cedute sono cancellate dal bilancio nel caso in cui venga mantenuto il diritto contrattuale a ricevere i flussi di cassa delle stesse, ma contestualmente venga assunta un'obbligazione contrattuale a pagare detti flussi ad un soggetto terzo, senza ritardo e solamente nella misura di quelli ricevuti.

2 – ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE CON IMPATTO SULLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA

a) criteri di iscrizione

L'iscrizione iniziale delle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva avviene alla data di regolamento. All'atto della rilevazione iniziale, tali attività vengono rilevate al loro fair value, che corrisponde normalmente al corrispettivo pagato. Le variazioni di fair value tra la data di negoziazione e quella di regolamento sono in ogni caso riflesse nel Rendiconto separato.

b) criteri di classificazione

In questa voce sono classificate le attività finanziarie possedute nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita di attività finanziarie (business model "Hold to Collect and Sell" - HTCS) e i cui termini contrattuali prevedono, a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (SPPI).

214 L'acronimo SPPI - Solely Payments of Principal and Interest definisce quelle attività finanziarie detenute esclusivamente con l'obiettivo della raccolta dei flussi finanziari contrattuali rappresentati unicamente da pagamenti, a determinate date, del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire. L'SPPI test è volto alla verifica che le caratteristiche dello strumento finanziario siano coerenti con tale obiettivo.

All'interno di tale voce sono compresi oltre ai titoli di debito che rispettano le caratteristiche di cui sopra, anche i titoli di capitale, che sarebbero altrimenti valutati al fair value rilevato a Conto economico, per i quali si è scelto irrevocabilmente di presentare le variazioni successive del fair value nelle altre componenti di Conto economico complessivo (FVTOCI option).

c) criteri di valutazione e rilevazione delle componenti reddituali

Le attività finanziarie, diverse dai titoli di capitale, sono valutate al fair value e gli utili o perdite da valutazione vengono rilevati nelle altre componenti di Conto economico complessivo fino a quando l'attività finanziaria è eliminata contabilmente o riclassificata, ad eccezione degli utili e delle perdite su cambi rilevati nel Conto Economico nella "Voce 80 – Risultato netto dell'attività di negoziazione". Quando l'attività finanziaria è eliminata contabilmente, gli utili o perdite cumulati precedentemente rilevati nelle altre componenti di Conto economico complessivo sono riclassificati nel Conto economico nella "Voce 100 – Utili/perdite da cessione o riacquisto".

Gli effetti derivanti dall'applicazione del costo ammortizzato sono rilevati nel Conto economico nella "Voce 10 – Interessi attivi e proventi assimilati".

Tali attività finanziarie sono oggetto di calcolo di perdite attese di valore, secondo quanto illustrato nella specifica sezione. Tali perdite attese di valore sono registrate a Conto economico nella "Voce 130 – Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito" in contropartita alla "Voce 110 – Riserve da valutazione".

Gli strumenti di capitale per cui è stata effettuata la scelta per la classificazione nella presente voce sono valutati al fair value e gli importi rilevati in contropartita alla "Voce 110 – Riserve da valutazione" non devono essere successivamente trasferiti a Conto economico, neanche in caso di cessione. La sola componente che è oggetto di rilevazione a Conto economico è rappresentata dai relativi dividendi.

d) criteri di cancellazione

Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e i benefici a essa connessi o il relativo controllo. Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e dei benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. Infine, le attività cedute sono cancellate dal bilancio nel caso in cui venga mantenuto il diritto contrattuale a ricevere i flussi di cassa delle stesse, ma contestualmente venga assunta un'obbligazione contrattuale a pagare detti flussi ad un soggetto terzo, senza ritardo e solamente nella misura di quelli ricevuti.

3 – ATTIVITA' FINANZIARIE VALUTATE AL COSTO AMMORTIZZATO

a) criteri di iscrizione

L'iscrizione iniziale delle Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato avviene (i) alla data di regolamento per i titoli di debito e per i crediti relativi a impieghi e (ii) alla data di prestazione del servizio per i crediti di funzionamento. All'atto della rilevazione iniziale, tali attività vengono rilevate al loro fair value, che corrisponde normalmente al corrispettivo pagato per i titoli di debito o al valore contrattuale della prestazione per gli altri crediti. Le variazioni di fair value tra la data di negoziazione e quella di regolamento sono in ogni caso riflesse nel Rendiconto separato.

b) criteri di classificazione

In questa voce sono classificate le attività finanziarie possedute nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è il possesso finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali (business model "Hold to Collect" - HTC) rappresentati unicamente da pagamenti, a determinate date, del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (SPPI). Il modello di business all'interno del quale tali attività finanziarie sono classificate consente la possibilità di effettuare vendite; se le vendite non sono occasionali e non sono irrilevanti in termini di valore è necessario valutare la coerenza con il business model HTC.

All'interno di tale voce sono compresi prevalentemente, oltre ai titoli di debito che rispettano le caratteristiche di cui sopra, gli impieghi su depositi presso il MEF e i crediti di funzionamento di natura commerciale.

c) criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali

Tali attività sono valutate al costo ammortizzato, ossia il valore a cui l'attività finanziaria è stata valutata al momento della rilevazione iniziale al netto dei rimborsi di capitale, aumentato o diminuito dall'ammortamento cumulato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo sulla differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza, dedotta qualsiasi riduzione di valore. Il risultato derivante dell'applicazione di tale metodologia è imputato a Conto economico nella "Voce 10 – Interessi attivi e proventi assimilati".

Il valore di bilancio delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato è rettificato al fine di tener conto di perdite attese di valore, secondo quanto illustrato nella specifica sezione. Tali perdite attese di valore sono registrate a Conto economico nella "Voce 130 – Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito".

d) criteri di cancellazione

Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e i benefici a essa connessi o il relativo controllo. Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e dei benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. Infine, le attività cedute sono cancellate dal bilancio nel caso in cui venga mantenuto il diritto contrattuale a ricevere i flussi di cassa delle stesse, ma contestualmente venga assunta un'obbligazione contrattuale a pagare detti flussi ad un soggetto terzo, senza ritardo e solamente nella misura di quelli ricevuti.

4 – OPERAZIONI DI COPERTURA

Il Gruppo Poste Italiane si avvale della facoltà prevista dall'IFRS 9 e mantiene le preesistenti regole di contabilizzazione previste dallo IAS 39 con riferimento alle operazioni di "hedge accounting".

a) criteri di iscrizione e di classificazione

L'iscrizione iniziale dei Derivati di copertura è effettuata al momento di stipula dei relativi contratti. Le tipologie di copertura utilizzate sono:

  • fair value hedge: copertura dell'esposizione alle variazioni di fair value di un'attività o passività rilevata o un impegno irrevocabile non iscritto, che è attribuibile a un rischio particolare e potrebbe influenzare il Conto economico;
  • cash flow hedge: copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi finanziari che è attribuibile a un particolare rischio associato a un'attività o passività rilevata o a una programmata operazione altamente probabile e che potrebbe influenzare il Conto economico.

I contratti derivati che costituiscono efficaci relazioni di copertura sono rappresentati come attività o passività a seconda che il fair value sia positivo o negativo

b) criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali

Alla data di stipula del contratto gli strumenti derivati sono contabilizzati al fair value. Se gli strumenti derivati soddisfano i requisiti per essere classificati come strumenti di copertura, le successive variazioni del fair value vengono contabilizzate seguendo gli specifici criteri di seguito indicati. Di ciascuno strumento finanziario derivato qualificato per la rilevazione come strumento di copertura è documentata la sua relazione con l'oggetto di copertura, compresi gli obiettivi di gestione del rischio, la strategia di copertura e i metodi per la verifica dell'efficacia. La verifica dell'efficacia di ciascuna copertura è fatta sia al momento della designazione di ciascuno strumento derivato come strumento di copertura, sia durante la sua vita.

Fair value hedge

Quando la copertura riguarda attività o passività iscritte in bilancio, ovvero riguarda un impegno irrevocabile non iscritto, sia la variazione di fair value dello strumento di copertura, sia la variazione di fair value dell'oggetto della copertura sono imputate a Conto economico. L'eventuale differenza costituisce l'inefficacia della copertura che rappresenta un onere o provento iscritto nella "Voce 90 – Risultato netto dell'attività di copertura".

Cash flow hedge

Nel caso di cash flow hedge, le variazioni del fair value dello strumento derivato registrate successivamente alla prima rilevazione sono imputate, limitatamente alla sola quota efficace, a una specifica riserva di Patrimonio netto (Riserva di cash flow hedge nell'ambito della "Voce 110 – Riserve da valutazione"). Una copertura è in genere considerata altamente efficace se, sia all'inizio, sia durante la sua vita, i cambiamenti dei flussi di cassa attesi nel futuro per l'elemento coperto sono sostanzialmente compensati dai cambiamenti del fair value dello strumento di copertura. Quando la copertura non è perfettamente efficace, la variazione di fair value dello strumento di copertura, riferibile alla porzione inefficace dello stesso, è immediatamente rilevata nella "Voce 90 – Risultato netto dell'attività di copertura" dell'esercizio considerato.

Quando si manifestano gli effetti economici originati dall'oggetto della copertura la riserva è imputata a Conto economico. In particolare, nel caso in cui la copertura è relativa a una programmata operazione altamente probabile (per es. acquisto a termine di titoli di debito a reddito fisso), la riserva è attribuita alle componenti positive o negative di reddito nell'esercizio o negli esercizi in cui le attività o le passività, successivamente iscritte e connesse alla citata operazione, influenzano il Conto economico (nell'es. a correzione del rendimento del titolo).

Se, durante la vita di uno strumento derivato, il manifestarsi dei flussi di cassa previsti e oggetto della copertura non è più ritenuto altamente probabile, la quota della Riserva di cash flow hedge relativa a tale strumento viene immediatamente attribuita nella "Voce 80 – Risultato netto dell'attività di negoziazione" dell'esercizio considerato. Viceversa, se lo strumento derivato è ceduto o non è più qualificabile come strumento di copertura "efficace", la Riserva di cash flow hedge sino a quel momento rilevata viene mantenuta quale componente del Patrimonio netto ed è imputata a Conto economico seguendo il criterio di imputazione sopra descritto, contestualmente al manifestarsi dell'operazione originariamente oggetto della copertura.

9 – FISCALITÀ CORRENTE E DIFFERITA

Le imposte correnti IRES e IRAP sono calcolate sulla base della migliore stima del reddito imponibile dell'esercizio e della normativa di riferimento, applicando le aliquote fiscali vigenti. Le imposte differite attive e passive sono calcolate a fronte di tutte le differenze temporanee che emergono tra il valore fiscale di un'attività o passività e il relativo valore contabile,

sulla base delle aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte. Le imposte differite attive sono iscritte nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate.

Le imposte correnti e differite sono imputate a Conto economico, a eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a Patrimonio netto; in tal caso l'effetto fiscale è imputato direttamente alla specifica voce del Patrimonio netto.

Il Patrimonio BancoPosta non è dotato di personalità giuridica e non è autonomo soggetto passivo di imposizione diretta o indiretta. Le imposte sul reddito complessivo di Poste Italiane SpA sono dunque attribuite al Patrimonio BancoPosta per la quota di competenza sulla base delle risultanze del presente Rendiconto separato, tenendo conto degli effetti legati alla fiscalità differita. In particolare, sia ai fini IRES che ai fini IRAP il calcolo è effettuato considerando le variazioni permanenti e temporanee specifiche dell'operatività bancoposta; quelle non riferibili direttamente a essa sono imputate totalmente al Patrimonio non destinato.

Le attività e le passività fiscali per imposte correnti fanno parte dei rapporti intergestori e sono esposte nel Rendiconto separato tra le Altre attività e le Altre passività in quanto sono regolate con il Patrimonio non destinato nell'ambito dei rapporti interni con Poste Italiane SpA, che rimane l'unico soggetto passivo d'imposta.

10 – FONDI PER RISCHI E ONERI

I Fondi per rischi e oneri sono iscritti a fronte di perdite e oneri di natura determinata, di esistenza certa o probabile, dei quali, tuttavia, non sono determinabili l'ammontare o la data in cui essi si manifesteranno. L'iscrizione viene eseguita solo quando esiste un'obbligazione corrente (legale o implicita) per una futura fuoriuscita di risorse atte a produrre benefici economici, come risultato di eventi passati, ed è probabile che tale fuoriuscita sia richiesta per l'adempimento dell'obbligazione. Tale ammontare rappresenta la migliore stima attualizzata dell'impiego di risorse richiesto per estinguere l'obbligazione. Il valore della passività è attualizzato, laddove l'effetto temporale del denaro è rilevante, al tasso che riflette i valori correnti di mercato e tiene conto del rischio specifico associabile a ciascuna passività. Gli accantonamenti sono oggetto di riesame ad ogni data di riferimento del bilancio e sono rettificati per riflettere la migliore stima dell'onere previsto per adempiere alle obbligazioni esistenti alla data di chiusura dell'esercizio. L'eventuale effetto del passare del tempo e quello relativo alla variazione dei tassi di interesse sono esposti a Conto economico tra gli accantonamenti netti dell'esercizio. Con riguardo ai rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile è fornita specifica informativa senza procedere ad alcuno stanziamento. Quando, in casi estremamente rari, l'indicazione di alcune informazioni di dettaglio relative alle passività considerate potrebbe pregiudicare seriamente la posizione del Patrimonio BancoPosta in una controversia o in una negoziazione in corso con terzi, in base alla facoltà prevista dai principi contabili di riferimento, è fornita un'informativa limitata.

11 – PASSIVITA' FINANZIARIE VALUTATE AL COSTO AMMORTIZZATO

a) criteri di iscrizione e di classificazione

Il Patrimonio BancoPosta non ha titoli di debito in circolazione e non ne ha emessi dalla data della sua costituzione. Le sottovoci Debiti verso banche e Debiti verso clientela comprendono le varie forme di provvista, sia nei confronti della clientela che interbancaria. La prima iscrizione di tali passività finanziarie avviene alla data di regolamento delle somme raccolte ed è effettuata sulla base del fair value delle passività, normalmente pari all'ammontare incassato.

b) criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali

I debiti sono valutati al costo ammortizzato, applicando il criterio del tasso effettivo di interesse. Se i flussi di cassa attesi si modificano ed esiste la possibilità di stimarli attendibilmente, il valore dei debiti è ricalcolato per riflettere le modifiche sulla base del valore attuale dei nuovi flussi di cassa attesi e del tasso interno di rendimento inizialmente determinato.

c) criteri di cancellazione

Le passività finanziarie vengono cancellate nel momento in cui sono estinte o l'obbligazione specificata nel contratto è adempiuta, cancellata o scaduta.

12 – PASSIVITÀ FINANZIARIE DI NEGOZIAZIONE

a) criteri di classificazione e di iscrizione

La voce accoglie gli eventuali strumenti finanziari derivati che non soddisfano i requisiti per essere classificati come strumenti di copertura ai sensi dei principi contabili di riferimento, ovvero gli strumenti finanziari derivati inizialmente acquisiti con un intento di copertura, poi venuto meno. L'iscrizione iniziale delle Passività finanziarie di negoziazione avviene alla data di sottoscrizione dei contratti derivati.

b) criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali

Le Passività finanziarie di negoziazione sono valutate al fair value, con rilevazione delle variazioni in contropartita del Conto economico nella "Voce 80 - Risultato netto dell'attività di negoziazione".

c) criteri di cancellazione

Le Passività finanziarie di negoziazione vengono cancellate nel momento in cui sono estinte o l'obbligazione specificata nel contratto è adempiuta, cancellata o scaduta.

14 – OPERAZIONI IN VALUTA

a) criteri di iscrizione

Le operazioni in valuta estera sono registrate, al momento della rilevazione iniziale, in divisa di conto applicando all'importo in valuta estera il tasso di cambio in vigore alla data di regolamento dell'operazione.

b) criteri di classificazione, di valutazione, di cancellazione e di rilevazione delle componenti reddituali

A ogni chiusura di bilancio le poste in valuta estera vengono valorizzate come segue:

  • le poste monetarie sono convertite al tasso di cambio alla data di chiusura;
  • le poste non monetarie valutate al costo storico sono convertite al tasso di cambio in essere alla data dell'operazione;
  • le poste non monetarie valutate al fair value sono convertite utilizzando i tassi di cambio in essere alla data di chiusura.

Le differenze di cambio che derivano dal regolamento di elementi monetari o dalla conversione di elementi monetari e non monetari a tassi diversi da quelli di conversione iniziali sono rilevate nella "Voce 80 - Risultato netto dell'attività di negoziazione".

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15 – ALTRE INFORMAZIONI

Riconoscimento dei ricavi

I ricavi derivanti dai contratti con i clienti sono rilevati per un importo che riflette il corrispettivo a cui si ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento di beni o servizi al cliente (prezzo di transazione).

La rilevazione dei ricavi derivanti da contratti con i clienti, come stabilito dall'IFRS 15, segue un processo denominato «5 step framework» così composto:

    1. identificazione del contratto con il cliente (contratti attivi ad eccezione dei contratti di leasing, contratti assicurativi, strumenti finanziari e scambi non monetari);
    1. identificazione delle performance obligation definibili come le obbligazioni, esplicite o implicite, di trasferire al cliente un distinto bene o servizio;
    1. determinazione del prezzo di transazione;
    1. in caso di offerte cumulative (cd "bundle") in cui sono riscontrabili più performance obligation, allocazione del prezzo di transazione alle performance obligation; a tal fine è necessario stimare il prezzo di ciascuna componente della vendita (cd "Stand Alone Selling Price");
    1. rilevazione del ricavo al soddisfacimento delle performance obligation, cioè al trasferimento del bene o servizio al cliente. La performance obligation può essere soddisfatta:
    2. "at point in time": nel caso di obbligazione adempiuta in un unico momento, il ricavo deve riflettersi in bilancio solo nel momento di passaggio al cliente del totale "controllo" sul bene o servizio oggetto di scambio. Rilevano al riguardo, non solo l'esposizione significativa dei rischi e benefici connessi al bene o servizio, ma anche il possesso fisico, l'accettazione del cliente, l'esistenza di diritti legali, ecc.;
    3. "over time": nel caso di obbligazione adempiuta nel corso del tempo, la misurazione e contabilizzazione dei ricavi riflette, virtualmente, i progressi del livello di soddisfazione del cliente. In caso di over time, è individuato un appropriato metodo di valutazione del "progress" della performance obligation (metodo degli output).

Ogni singola obbligazione del fornitore nei confronti del cliente rappresenta oggetto di separata valutazione, misurazione e contabilizzazione. Tale approccio presuppone una preliminare accurata analisi del contratto, che porti ad identificare ogni "singolo prodotto/servizio" ovvero ogni "singola componente" di un prodotto/servizio che il fornitore si obbliga ad offrire, attribuendo a ciascuno/a il relativo corrispettivo di vendita e a consentirne il monitoraggio nel corso della durata contrattuale (sia in termini di modalità e tempistiche di adempimento che del livello di soddisfazione del cliente).

Ai fini della rilevazione del ricavo, le cd componenti variabili del corrispettivo (sconti, ribassi, concessioni di prezzo, incentivi, penali e altri similari) sono incluse ad integrazione o rettifica del prezzo di transazione. Tra le componenti variabili del corrispettivo, particolare rilevanza assumono le penali (diverse da quelle previste per risarcimento danni), che l'IFRS 15 prevede siano rilevate in diretta diminuzione dei ricavi, in luogo dell'accantonamento ad un fondo rischi e oneri.

In presenza di più performance obligation, il prezzo complessivo della transazione è allocato a ciascuna performance obligation in misura pari al corrispettivo al quale l'entità si aspetta di avere diritto, in cambio del trasferimento dei relativi beni e servizi al cliente. L'allocazione del prezzo di transazione deve avvenire in base allo Stand Alone Selling Price dei beni o servizi oggetto delle singole performance obligation. Lo Stand Alone Selling Price è il prezzo al quale l'entità venderebbe separatamente i beni o servizi pattuiti al cliente, in circostanze simili e a clienti simili. Se lo Stand Alone Selling Price non è direttamente osservabile, si procede alla stima considerando tutte le informazioni disponibili (condizioni di mercato, informazioni riguardanti il cliente o la classe di clientela) e i metodi di stima usati in circostanze simili.

Con riguardo ai ricavi per attività svolte a favore o per conto dello Stato, la rilevazione è effettuata per un ammontare corrispondente a quanto effettivamente maturato sulla base delle leggi o delle convenzioni vigenti, avendo comunque riguardo alle disposizioni contenute in provvedimenti di Finanza Pubblica. La remunerazione degli impieghi presso il MEF di parte della raccolta in conti correnti è determinata per competenza, sulla base del metodo degli interessi effettivi, e classificata alla "Voce 10 - Interessi attivi e proventi assimilati". Analoga classificazione è adottata per i proventi dei titoli governativi dell'area euro in cui sono impiegati i fondi raccolti su conti correnti da clientela privata e dei crediti d'imposta Legge n. 77/2020.

Inoltre, i dividendi sono rilevati a Conto economico nel momento in cui ne viene deliberata la distribuzione e quindi matura il diritto a ricevere il relativo pagamento.

Rettifiche di valore ("Impairment")

I finanziamenti e i titoli di debito classificati nelle Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva sono oggetto di calcolo di rettifiche di valore secondo un modello denominato "Expected Credit Losses (ECL)". Il metodo utilizzato è il "General deterioration model", per il quale:

  • se alla data di riferimento del bilancio il rischio di credito relativo a uno strumento finanziario non è aumentato significativamente dalla rilevazione iniziale, le perdite attese sono determinate su un orizzonte temporale di 12 mesi (stage 1). Gli interessi sullo strumento sono calcolati sul valore contabile lordo o Gross Carrying Amount (costo ammortizzato al lordo dell'ECL);
  • se alla data di riferimento del bilancio il rischio di credito dello strumento finanziario è significativamente aumentato dopo la rilevazione iniziale, le perdite attese sono determinate lungo l'intera vita dello strumento finanziario (stage 2). Gli interessi sullo strumento sono calcolati sul valore contabile lordo o Gross Carrying Amount (costo ammortizzato al lordo dell'ECL);
  • gli strumenti che già alla rilevazione iniziale sono deteriorati, o che presentano obiettive evidenze di perdita alla data di bilancio, sono soggetti ad un impairment determinato sull'intera vita dello strumento finanziario (stage 3). Gli interessi sono rilevati sul costo ammortizzato ossia sulla base del valore dell'esposizione – determinato in base al tasso di interesse effettivo – rettificato delle perdite attese.

Nel determinare se sia avvenuto un significativo incremento del rischio di credito, è necessario confrontare il rischio di default relativo allo strumento finanziario alla data di riferimento del bilancio con il rischio di default relativo allo strumento finanziario alla data della rilevazione iniziale.

Vi è tuttavia la presunzione relativa che l'inadempimento si verifichi se l'attività finanziaria è scaduta da almeno 90 giorni, a meno che si disponga di informazioni ragionevoli e dimostrabili per attestare che sia appropriato adottare un criterio di default più tardivo.

Relativamente ai crediti di funzionamento di natura commerciale è prevista l'applicazione di un metodo semplificato di misurazione del fondo a copertura delle perdite attese, se tali crediti non contengono una significativa componente finanziaria ai sensi dell'IFRS 15. Il metodo semplificato si basa su una matrice di determinazione delle perdite storiche osservate.

Per la descrizione dettagliata dei modelli si rinvia alla Parte E - Sezione 1 - Rischio di credito.

Crediti d'imposta Legge n. 77/2020

I crediti d'imposta sono stati acquistati da Poste Italiane SpA nel rispetto delle disposizioni del Decreto Rilancio (D.L. 34/2020 convertito con modifiche dalla Legge n. 77/2020) con il quale sono state introdotte agevolazioni fiscali a sostegno dei Cittadini e delle Imprese per favorire la ripresa economica a seguito dell'emergenza sanitaria da Covid-19. Le

caratteristiche principali di tali crediti d'imposta sono: i) la possibilità di utilizzo in compensazione; ii) la cedibilità a terzi acquirenti; e iii) la non rimborsabilità da parte dell'Erario.

Per tali crediti, non essendo identificabile un framework contabile direttamente applicabile a tale fattispecie, nel rispetto di quanto previsto dallo IAS 8, si è proceduto a definire un accounting policy idonea a fornire un'informativa rilevante e attendibile, volta a garantire una rappresentazione fedele della posizione finanziaria, reddituale e dei flussi di cassa e che rifletta la sostanza economica e non la mera forma dell'operazione. Sulla base delle analisi svolte e dei documenti pubblicati dai principali organismi di vigilanza italiani215, sebbene alla fattispecie non sia direttamente applicabile la definizione di attività finanziaria presente nello IAS 32, si ritiene che un modello contabile basato sull'IFRS 9 rappresenti l'accounting policy più idonea dal momento che:

  • a) all'inception sorge, nel bilancio del cessionario, un asset così come definito dal Conceptual Framework;
  • b) il loro utilizzo può essere effettuato per compensare un debito usualmente estinto in denaro (debiti di imposta), nonché essere scambiati con altre attività finanziarie a condizioni che possono essere potenzialmente favorevoli all'entità;
  • c) può essere identificato un business model (Hold to Collect, Hold to Collect and Sell o altri modelli di business).

Conseguentemente, i crediti vengono iscritti alla data di acquisto al loro fair value (coincidente con il prezzo pagato). Successivamente sono valutati:

  • al costo ammortizzato, se acquistati per essere utilizzati in compensazione di imposte o contributi da Poste Italiane SpA, sulla base di quanto previsto dalla normativa emanata con riferimento alle caratteristiche stesse dei singoli crediti (business model "Hold to Collect" - HTC);
  • al fair value con impatto sulla redditività complessiva, se acquistati anche per essere eventualmente ceduti a terzi (business model "Hold to Collect and Sell" - HTCS). Quando l'attività finanziaria è eliminata contabilmente, gli utili o perdite cumulati precedentemente rilevati nelle altre componenti di Conto economico complessivo sono riclassificati nel Conto economico nella "Voce 100 – Utili/perdite da cessione o riacquisto".

Come specificato dal documento congiunto delle Autorità, tenuto conto che i crediti d'imposta acquistati non rappresentano, ai sensi dei principi contabili internazionali, attività fiscali, contributi pubblici, attività immateriali o attività finanziarie, la classificazione più appropriata, ai fini della presentazione in bilancio, è quella residuale nella "Voce 120 - Altre Attività" dello Stato patrimoniale. La relativa remunerazione è imputata a Conto economico nella "Voce 10 – Interessi attivi e proventi assimilati".

Operazioni di pronti contro termine

I titoli ricevuti nell'ambito di una operazione che contrattualmente prevede la successiva vendita e i titoli consegnati nell'ambito di una operazione che contrattualmente prevede il successivo riacquisto non sono, rispettivamente, registrati o cancellati dal Rendiconto separato. Di conseguenza, nel caso di titoli acquistati con accordo di rivendita, l'importo pagato viene rilevato come credito verso clientela o banche fra le Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato; nel caso di titoli ceduti con accordo di riacquisto, la passività è rilevata nei debiti verso banche o verso clientela, fra le Passività

pag. 780 215 Banca d'Italia, Consob e IVASS hanno pubblicato in data 5 gennaio 2021 il documento n. 9 del Tavolo di coordinamento in materia di applicazione degli IAS/IFRS "Trattamento contabile dei crediti d'imposta connessi con i Decreti Legge "Cura Italia" e "Rilancio" acquistati a seguito di cessione da parte dei beneficiari diretti o di precedenti acquirenti".

finanziarie valutate al costo ammortizzato. Le operazioni descritte sono oggetto di compensazione se, e solo se, effettuate con la medesima controparte, hanno la medesima scadenza e la compensazione è prevista contrattualmente.

Parti correlate

Per parti correlate interne si intendono il Patrimonio non destinato di Poste Italiane SpA e le entità controllate e collegate, direttamente o indirettamente, da Poste Italiane SpA.

Per parti correlate esterne si intendono il controllante MEF e le entità controllate e collegate, direttamente o indirettamente, dal MEF stesso. Sono altresì parti correlate i Dirigenti con responsabilità strategiche di Poste Italiane SpA e i Fondi rappresentativi di piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro dei dipendenti del Patrimonio destinato e delle entità ad esso correlate. Non sono intese come parti correlate lo Stato e i soggetti pubblici diversi dal MEF. Non sono considerati come rapporti con parti correlate quelli generati da Attività e Passività finanziarie rappresentate da strumenti negoziati in mercati organizzati.

Benefici ai dipendenti

I cd Benefici a breve termine per i dipendenti sono benefici che si prevede siano liquidati interamente entro dodici mesi dal termine dell'esercizio nel quale i dipendenti hanno prestato la relativa attività lavorativa. Tali benefici includono: salari, stipendi, oneri sociali, indennità sostitutive di ferie e di assenze per malattia.

L'ammontare non attualizzato dei benefici a breve termine che si prevede dovranno essere pagati al dipendente in cambio dell'attività lavorativa prestata durante un periodo amministrativo deve essere rilevato, per competenza, nel costo del lavoro.

I cd Benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro si suddividono in due fattispecie:

Piani a benefici definiti

Nei Piani a benefici definiti rientra il Trattamento di fine rapporto, dovuto ai dipendenti ai sensi dell'art. 2120 del Codice Civile, per la parte maturata fino al 31 dicembre 2006. Infatti, a seguito della riforma della previdenza complementare, dal 1° gennaio 2007 le quote di TFR maturate sono versate obbligatoriamente a un Fondo di previdenza complementare, ovvero nell'apposito Fondo di Tesoreria istituito presso l'INPS. Pertanto, i benefici definiti di cui è debitore il Patrimonio BancoPosta nei confronti del dipendente riguardano esclusivamente gli accantonamenti effettuati sino al 31 dicembre 2006216 .

Nei piani in commento, poiché l'ammontare del beneficio da erogare è quantificabile soltanto dopo la cessazione del rapporto di lavoro, i relativi effetti economici e patrimoniali sono rilevati in base a calcoli attuariali conformemente allo IAS 19. In particolare, la passività è proiettata al futuro con il "metodo della proiezione unitaria" (Projected Unit Credit Method) per calcolare il probabile ammontare da pagare al momento della risoluzione del rapporto di lavoro, ed è poi attualizzata per tener conto del tempo che trascorrerà prima dell'effettivo pagamento. La valutazione della passività iscritta nel Rendiconto separato è basata sulle conclusioni raggiunte da attuari esterni. Il calcolo tiene conto del TFR maturato per prestazioni di lavoro già effettuate ed è basato su ipotesi attuariali che riguardano principalmente: le basi demografiche (ad esempio, la rotazione e la mortalità dei dipendenti) e finanziarie (ad esempio, il tasso di inflazione e il tasso di attualizzazione con una scadenza coerente con quella attesa dell'obbligazione). Poiché il Patrimonio BancoPosta non è debitore delle quote di TFR maturate dopo il 31 dicembre 2006, dal calcolo attuariale del TFR è esclusa la componente relativa alla dinamica salariale futura. A ogni scadenza, gli utili e perdite attuariali, definiti per

216 Nel caso in cui, a seguito dell'entrata in vigore della nuova normativa, il dipendente non abbia esercitato alcuna opzione circa le modalità di impiego del TFR maturando, la passività è rimasta in capo all'azienda sino al 30 giugno 2007, ovvero sino alla data, compresa tra il 1° gennaio 2007 e il 30 giugno 2007, in cui è stata esercitata una specifica opzione. In assenza di esercizio di alcuna opzione, dal 1° luglio 2007 il TFR in maturazione è versato in apposito Fondo di previdenza complementare.

differenza tra il valore di bilancio della passività e il valore attuale degli impegni del Patrimonio BancoPosta a fine periodo, dovuti al modificarsi dei parametri attuariali appena descritti, sono imputati direttamente a Patrimonio netto.

Piani a contribuzione definita

Nei Piani a contribuzione definita rientra il Trattamento di fine rapporto dovuto ai dipendenti ai sensi dell'art. 2120 del Codice Civile, limitatamente alle quote di TFR maturate a partire dal 1° gennaio 2007 e versate obbligatoriamente a un Fondo di previdenza complementare, ovvero nell'apposito Fondo di Tesoreria istituito presso l'INPS. Nei piani a contribuzione definita, gli oneri contributivi sono imputati a Conto economico quando sostenuti, in base al relativo valore nominale.

I cd Benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati come passività quando il Patrimonio BancoPosta si impegna irrevocabilmente, anche sulla base di consolidati rapporti relazionali ed impegni reciproci con le Rappresentanze sindacali, a concludere il rapporto di lavoro con un dipendente o un gruppo di dipendenti prima della normale data di pensionamento, ovvero nei casi in cui il dipendente o un gruppo di dipendenti decida di accettare un'offerta di benefici in cambio della cessazione del rapporto di lavoro. I benefici dovuti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati immediatamente nel costo del lavoro.

Gli Altri benefici a lungo termine sono costituiti da quei benefici non dovuti interamente entro dodici mesi dal termine dell'esercizio in cui i dipendenti hanno reso la propria attività lavorativa. La variazione netta del valore di tutte le componenti della passività intervenuta nell'esercizio viene rilevata interamente nel Conto economico.

Pagamenti basati su azioni

Le operazioni con pagamento basato su azioni possono essere regolate per cassa, strumenti rappresentativi di capitale o altri strumenti finanziari. I beni o servizi acquisiti e le passività assunte per i quali sia previsto il pagamento basato su azioni sono rilevati al loro fair value.

Nel caso di operazioni con pagamenti basati su azioni regolati per cassa (cash-settled):

  • in contropartita al costo è rilevata una passività;
  • qualora il fair value dei beni o servizi ricevuti o acquisiti non sia attendibilmente determinabile, tale valore deve essere stimato indirettamente sulla base del fair value della passività;
  • il fair value della passività è aggiornato a ciascuna data di chiusura del bilancio, registrandone le variazioni a Conto economico, sino alla data della sua estinzione.

Nel caso di operazioni con pagamenti basati su azioni regolati con strumenti rappresentativi di capitale (equity-settled):

  • in contropartita al costo è rilevato un incremento del Patrimonio netto;
  • qualora il fair value dei beni o servizi ricevuti o acquisiti non sia attendibilmente determinabile, tale valore deve essere stimato indirettamente sulla base del fair value degli strumenti rappresentativi di capitale assegnati alla grant date (data di assegnazione).

Nel caso di benefici concessi ai dipendenti, la rilevazione avviene nella "Voce 160 a) – Spese per il personale" durante il periodo in cui gli stessi prestano il servizio a cui il compenso è riferibile.

Finanziamento subordinato perpetuo

Il finanziamento subordinato perpetuo è classificato come strumento di capitale, tenuto conto del diritto incondizionato del Patrimonio BancoPosta di differire, fino alla data della propria liquidazione, il rimborso del capitale e il pagamento delle cedole. Pertanto, l'importo ricevuto dalla gemmante è rilevato ad incremento del Patrimonio netto; di converso, i rimborsi

del capitale e i pagamenti delle cedole dovute (al momento in cui sorge la relativa obbligazione contrattuale) sono rilevati a decremento del Patrimonio netto.

Classificazione dei costi per servizi resi dalla gemmante Poste Italiane SpA

I costi per i servizi resi dalle funzioni del Patrimonio non destinato di Poste Italiane SpA, sono convenzionalmente iscritti nella "Voce 160 b) – Altre spese amministrative".

Uso di stime

La predisposizione dell'informativa finanziaria richiede il ricorso a stime e assunzioni che possono determinare significativi effetti sui valori finali indicati nei prospetti contabili e nell'informativa fornita. L'elaborazione di tali stime implica l'utilizzo delle informazioni disponibili e l'adozione di valutazioni soggettive, fondate anche sull'esperienza storica, utilizzate ai fini della formulazione di assunzioni ragionevoli per la rilevazione dei fatti di gestione. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi contabilmente nell'esercizio in cui avviene la revisione di stima, se tale revisione influenza solo l'esercizio corrente, o anche nei periodi successivi se la revisione influenza il periodo corrente e quelli futuri. Per loro natura, le stime e le assunzioni utilizzate possono variare di esercizio in esercizio e, pertanto, non è da escludersi che negli esercizi successivi i valori iscritti nel presente Rendiconto separato possano variare anche in maniera significativa a seguito del mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate.

Di seguito sono descritti i trattamenti contabili che richiedono una maggiore soggettività nell'elaborazione delle stime e per i quali una modifica delle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate potrebbe avere un impatto significativo sul Rendiconto separato, tenuto altresì conto degli effetti dell'emergenza sanitaria legata alla diffusione pandemica connessa al Covid-19, che ha influito in maniera decisa sul contesto economico e sociale e che rende difficile effettuare realistiche previsioni sull'evoluzione economica e finanziaria del mercato e del Gruppo Poste Italiane.

Impairment e stage allocation

Ai fini del calcolo dell'impairment e della determinazione della stage allocation, i principali fattori oggetto di stima sono i seguenti, relativi al modello interno elaborato per controparti Sovereign, Banking e Corporate:

  • stima dei rating per controparti;
  • stima della Probabilità di default "PD" per controparti.

Per quanto riguarda i crediti di funzionamento di natura commerciale, invece, la cd. stage allocation non è applicata in conformità a quanto consentito dal Simplified Approach. L'impairment per tali poste di bilancio avviene sulla base di una:

  • svalutazione analitica: al superamento di una soglia di credito definita si procede ad un monitoraggio analitico della singola posizione creditoria, sulla base di elementi probativi interni o esterni; oppure
  • svalutazione forfettaria: elaborazione di una matrice di determinazione delle perdite storiche osservate.

Per ulteriori dettagli si rimanda alla Parte E – Rischio di credito.

Ricavi provenienti da contratti con i clienti

La rilevazione dei ricavi provenienti da contratti con i clienti comprende componenti variabili, tra cui particolare rilevanza assumono le penali (diverse da quelle previste per risarcimento danni). Le componenti variabili sono individuate all'inception del contratto e stimate alla fine di ogni chiusura contabile durante tutto il periodo di vigenza contrattuale, per tener conto sia delle nuove circostanze intercorse, sia dei cambiamenti nelle circostanze già considerate ai fini delle precedenti valutazioni. Tra le componenti variabili di prezzo, sono incluse le passività per rimborsi futuri (refund liabilities).

Imposte differite attive

La contabilizzazione delle imposte differite attive è effettuata sulla base delle aspettative di reddito negli esercizi futuri. La valutazione dei redditi attesi ai fini della contabilizzazione delle imposte differite dipende da fattori che possono variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione di tale posta del Rendiconto separato.

Fondi per rischi e oneri

Nei Fondi per rischi e oneri sono accertate le probabili passività riconducibili a vertenze e oneri con il personale, fornitori, terzi e in genere gli altri oneri derivanti da obbligazioni assunte. Tali accertamenti comprendono, tra l'altro, la valutazione di passività che potrebbero emergere da contenziosi e procedimenti di diversa natura, gli effetti economici di pignoramenti subiti e non ancora definitivamente assegnati, nonché i prevedibili conguagli o rimborsi da corrispondere alla clientela nei casi in cui non siano definitivamente determinati.

Il calcolo degli accantonamenti a Fondi per rischi e oneri comporta l'assunzione di stime basate sulle correnti conoscenze di fattori che possono modificarsi nel tempo, potendo generare esiti finali anche significativamente diversi da quelli tenuti in conto nella redazione del presente Rendiconto separato.

Pagamenti basati su azioni

Come meglio descritto nella Parte I, per la valutazione degli Accordi di pagamento basati su azioni in essere nel Gruppo Poste Italiane alla chiusura del presente Rendiconto, è stato utilizzato uno strumento di pricing interno che adotta modelli di simulazione coerenti con i requisiti richiesti dai principi contabili di riferimento e che tiene conto delle specifiche caratteristiche dei Piani. Le condizioni dei Piani contemplano il verificarsi di taluni eventi futuri, quali il raggiungimento di obiettivi di performance, il verificarsi di condizioni cancello e, nell'ambito di determinati settori di attività, il conseguimento di determinati parametri di adeguatezza patrimoniale, di liquidità e/o solvibilità, in conseguenza dei quali la valutazione delle passività, della riserva di Patrimonio netto e dei corrispondenti effetti economici comporta l'assunzione di stime basate sulle attuali conoscenze di fattori che possono modificarsi nel tempo, potendo generare esiti finali anche diversi da quelli di cui si è tenuto conto nella redazione del presente Rendiconto.

Trattamento di fine rapporto

La valutazione del Trattamento di fine rapporto è basata anche su conclusioni raggiunte da attuari esterni al Gruppo. Il calcolo tiene conto del TFR maturato per prestazioni di lavoro già effettuate ed è basato su diverse ipotesi di tipo sia demografico sia economico-finanziario. Tali assunzioni, fondate anche sull'esperienza del Gruppo e sulla best practice di riferimento, sono soggette a periodiche revisioni.

A.3 – INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI DI ATTIVITÀ FINANZIARIE

Non sono stati effettuati trasferimenti tra portafogli.

A.4 – INFORMATIVA SUL FAIR VALUE

Informativa di natura qualitativa

Il Patrimonio BancoPosta ha adottato la policy sul fair value di cui si è dotato il Gruppo Poste Italiane. Tale policy disciplina i principi e le regole generali che governano il processo di determinazione del fair value ai fini della redazione del bilancio, ai fini delle valutazioni di Risk Management e a supporto delle attività condotte sul mercato dalle funzioni di Finanza delle diverse entità del Gruppo. I principi generali per la valutazione a fair value degli strumenti finanziari non sono variati rispetto al 31 dicembre 2020, fatta salva l'opportuna integrazione per includere i modelli a supporto della valutazione del fair value dei crediti acquistati in riferimento alla Legge n.77/2020 di seguito descritti. Tali principi generali sono stati individuati nel rispetto delle indicazioni provenienti dai diversi Regulators (bancari e assicurativi) e dai principi contabili di riferimento, garantendo omogeneità nelle tecniche di valutazione adottate nell'ambito del Gruppo. Le metodologie di dettaglio sono state aggiornate, ove necessario, per tenere conto delle evoluzioni dell'operatività e delle prassi di mercato registrate nel corso dell'esercizio.

In conformità a quanto indicato dall'IFRS 13 – "Valutazione del fair value", di seguito si descrivono le tecniche di valutazione del fair value utilizzate.

Le attività e passività interessate (nello specifico, attività e passività iscritte al fair value e attività e passività iscritte al costo ovvero al costo ammortizzato, per le quali si fornisce il fair value nelle note illustrative) sono classificate in base a una scala gerarchica che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni.

La scala gerarchica è composta dai 3 livelli di seguito rappresentati.

Livello 1: appartengono a tale livello le valutazioni di fair value effettuate tramite prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione. Per il Patrimonio BancoPosta gli strumenti finanziari che rientrano in tale categoria sono costituiti da Titoli obbligazionari emessi dalla Repubblica italiana la cui valutazione viene effettuata considerando i prezzi bid secondo un ordine gerarchico che vede in primo luogo il ricorso al mercato MTS (Mercato Telematico dei Titoli di Stato all'ingrosso), quindi al mercato MILA (Milan Stock Exchange), per i titoli obbligazionari indirizzati prevalentemente alla clientela retail e, infine, al CBBT (Bloomberg Composite Price). La quotazione degli strumenti di tipo obbligazionario di Livello 1 incorpora la componente di rischio credito.

Livello 2: appartengono a tale livello le valutazioni effettuate impiegando input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1 e osservabili direttamente o indirettamente per l'attività o per la passività217 . Per il Patrimonio BancoPosta rilevano le seguenti categorie di strumenti finanziari:

  • titoli obbligazionari plain governativi e non, italiani ed esteri, quotati su mercati non attivi o non quotati;
  • titoli azionari non quotati;
  • strumenti finanziari derivati;
  • Reverse Repo;

passività finanziarie quotate su mercati non attivi o non quotate costituite da Repo di finanziamento.

pag. 785 217 Considerate le caratteristiche dell'operatività del Patrimonio BancoPosta, i dati di input osservabili, impiegati ai fini della determinazione del fair value delle singole forme tecniche, includono, ad esempio, prezzi quotati forniti da terzi (servizi di determinazione dei prezzi o broker), curve dei rendimenti e di inflazione, tassi di cambio forniti dalla Banca Centrale Europea, superfici di volatilità su tassi, premi delle opzioni su inflazione, interest rate swap spread o credit default spread rappresentativi del merito creditizio delle specifiche controparti, eventuali adjustment di liquidità quotati da primarie controparti di mercato.

Livello 3: appartengono a tale livello le valutazioni di fair value effettuate utilizzando oltre agli input di livello 2 anche input non osservabili per l'attività o per la passività. Per il Patrimonio BancoPosta rilevano le seguenti categorie di strumenti finanziari per i quali non sono disponibili prezzi osservabili direttamente o indirettamente sul mercato:

  • titoli azionari;
  • crediti d'imposta Legge n. 77/2020.

A.4.1 LIVELLI DI FAIR VALUE 2 E 3: TECNICHE DI VALUTAZIONE E INPUT UTILIZZATI

Di seguito si riepilogano, per tipologia di strumento finanziario, le informazioni sui modelli di valutazione utilizzati.

Livello 2: appartengono a tale livello le seguenti categorie di strumenti finanziari:

  • Titoli obbligazionari plain governativi e non, italiani ed esteri, quotati su mercati non attivi o non quotati: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei flussi futuri utilizzando in input una curva dei rendimenti che incorpora lo spread rappresentativo del rischio credito in base a spread determinati su titoli benchmark dell'emittente, o di altre società con caratteristiche similari all'emittente, quotati e liquidi. La curva dei rendimenti può essere soggetta a rettifiche di importo contenuto, per tenere conto del rischio di liquidità derivante dalla mancanza di un mercato attivo.
  • Titoli azionari non quotati per i quali è possibile fare riferimento al prezzo quotato di titoli azionari emessi dal medesimo emittente. A essi è applicato un fattore di sconto, quotato da primarie controparti di mercato, che rappresenta il costo implicito nel processo di conversione delle azioni non quotate in azioni quotate.
  • Strumenti finanziari derivati:
    • Plain vanilla interest rate swap: la valutazione viene effettuata utilizzando tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei differenziali tra i flussi cedolari propri delle due gambe (receiver e payer) previste dal contratto. La costruzione delle curve dei rendimenti per la stima dei futuri flussi contrattuali indicizzati a parametri di mercato (tassi monetari e/o inflazione) e l'attualizzazione dei differenziali viene effettuata applicando le prassi in vigore sui mercati dei capitali.
    • Interest rate swap con opzione implicita: la valutazione avviene applicando l'approccio building block che prevede la scomposizione della posizione strutturata nelle sue componenti elementari: componente lineare e componente opzionale. La valutazione della componente lineare viene effettuata applicando le tecniche di discounted cash flow definite per i plain vanilla interest rate swap al punto precedente. La componente opzionale che, considerate le caratteristiche degli strumenti finanziari derivati presenti nei portafogli del Patrimonio BancoPosta, è riconducibile ai fattori di rischio tasso o inflazione, viene valutata mediante un approccio in formula chiusa secondo modelli classici di valutazione delle opzioni aventi come sottostante tali specifici fattori di rischio.
    • Bond forward: la valutazione viene effettuata attualizzando il differenziale tra il prezzo forward del titolo sottostante il derivato aggiornato alla data di valutazione ed il prezzo di regolamento.

Gli strumenti finanziari derivati presenti nei portafogli del Patrimonio BancoPosta sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tener conto del merito creditizio della controparte. La curva dei rendimenti impiegata per l'attualizzazione è selezionata in coerenza con le modalità di remunerazione previste per il cash collateral. L'approccio descritto è confermato anche nel caso di garanzie rappresentate da titoli di debito, considerato il livello contenuto di rischio di credito che contraddistingue gli effettivi titoli che costituiscono collateral per BancoPosta.

  • Reverse Repo: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei futuri flussi contrattuali. I Reverse Repo sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tenere in considerazione il merito creditizio.
  • Passività finanziarie quotate su mercati non attivi o non quotate costituite da Repo di finanziamento: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei futuri flussi contrattuali. I Repo sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tenere in considerazione il merito creditizio.

Livello 3: appartengono a tale livello le seguenti categorie di strumenti finanziari:

  • titoli azionari per i quali non sono disponibili prezzi osservabili direttamente o indirettamente sul mercato. La valutazione di tali strumenti viene effettuata a partire dal prezzo quotato di titoli azionari emessi dal medesimo emittente al quale viene applicato un fattore di sconto, calcolato tramite modello interno, che rappresenta il costo implicito nel processo di conversione delle azioni non quotate in azioni quotate.
  • Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 per i quali non sono disponibili prezzi osservabili direttamente o indirettamente sul mercato. Per tale tipologia di strumenti, la metodologia di determinazione del fair value prevede l'applicazione della tecnica di valutazione del discounted cash flow che consiste nell'attualizzazione dei flussi di cassa a scadenza tramite la curva dei rendimenti costruita aggiungendo alla curva dei tassi risk free l'extra rendimento elaborato a partire dal prezzo alla data di acquisto dei crediti. Lo spread resta fisso per tutta la vita dello strumento.

A.4.2 PROCESSI E SENSIBILITÀ DELLE VALUTAZIONI

I processi utilizzati per le valutazioni di fair value ricorrenti e non ricorrenti classificate al Livello 3 sono descritti rispettivamente ai paragrafi A.4.1 e A.4.5 della presente Parte A.

L'analisi di sensitività delle valutazioni del fair value ricorrenti classificate nel Livello 3 della gerarchia è condotta sulle azioni "Series C Visa Incorporated Convertible Participating Preferred Stock". In particolare, la valutazione di tali strumenti finanziari può subire modifiche a seguito dei cambiamenti che potrebbero intervenire nel fattore di sconto applicato nella determinazione del fair value per tenere conto dell'illiquidità propria di tali azioni. Il fattore di sconto, stimato tramite un modello interno di valutazione, è in particolare, influenzato dalla volatilità annua registrata dall'azione sottostante. Applicando la volatilità massima prevista dal modello utilizzato, la riduzione del fair value ipotizzabile può raggiungere il 15,09% circa.

A.4.3 GERARCHIA DEL FAIR VALUE

I principali fattori che contribuiscono ai trasferimenti tra i livelli di fair value comprendono cambiamenti nell'osservabilità degli input significativi e nelle condizioni di mercato (tra cui il parametro di liquidità) e affinamenti nei modelli valutativi utilizzati nella misurazione del fair value.

Per tutte le classi di attività e passività, il passaggio da un livello all'altro avviene alla data dell'evento o del cambiamento delle circostanze che ha determinato il trasferimento.

Le informazioni relative ai trasferimenti intervenuti nel periodo sono fornite nella Parte A.4.5 - Gerarchia del fair value.

A.4.4 ALTRE INFORMAZIONI

Non ricorrono fattispecie previste dall'IFRS 13 ai paragrafi 51, 93 lettera (h) e 96 per le quali siano necessarie ulteriori informazioni.

Informativa di natura quantitativa

A.4.5 GERARCHIA DEL FAIR VALUE

A.4.5.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

(milioni di euro)
31.12.2021 31.12.2020
Attività/Passività misurate al fair value Livello 1 Livello 2 Livello 3* Livello 1
Livello 2
Livello 3*
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico 39 38 34
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 1
b) attività finanziarie designate al fair value 1
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 39 38 34
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 37.290 336 1 42.324 314
Derivati di copertura 873 - 78
Attività materiali -
Attività immateriali
Totale 37.290 1.209 39 42.324 430 34
Passività finanziarie detenute per la negoziazione 3 - 20
Passività finanziarie valutate al fair value -
Derivati di copertura 5.461 - 8.243
Totale 5.464 8.263

(*) La posizione è commentata nella Parte B, Attivo, tabella 2.5.

La tabella non include i crediti d'imposta Legge n.77/2020 valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva, il cui fair value al 31 dicembre 2021 è pari a 3.301 milioni di euro, e al quale è attribuito il Livello 3 nella gerarchia del fair value.

A.4.5.2 Variazioni annue delle attività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)

(milioni di euro)
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico
Totale di cui:
a) attività finanziarie
detenute per la
negoziazione
di cui:
b) attività finaziarie
designate al fair value
di cui:
c) altre attività
finanziarie
obbligatoriamente
valutate al fair value
Attività finanziarie
valutate al fair value
redditività
complessiva
con impatto sulla Derivati di copertura Attività immateriali
1. Esistenze iniziali 34 - 34 - -
2. Aumenti 5 - - 5
2.1. Acquisti
2.2. Profitti imputati a: 5 5
2.2.1. Conto economico 5 5
5
- di cui plusvalenze
Patrimonio netto
2.2.2.
× × ×
2.3. Trasferimenti da altri livelli -
2.4. Altre variazioni in aumento
3. Diminuzioni
3.1. Vendite
3.2. Rimborsi
3.3. Perdite imputate a:
3.3.1.
Conto economico
- di cui minusvalenze
3.3.2. Patrimonio netto × × ×
3.4. Trasferimenti ad altri livelli - -
3.5. Altre variazioni in diminuzione
4. Rimanenze finali 39 39

Nel periodo in commento, le variazioni intercorse sono relative all'oscillazione di fair value delle azioni Series C Visa Incorporated Convertible Participating Preferred Stock.

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2021 Totale al 31.12.2020
Attività/Passività non misurate al fair value o misurate al fair
value su base non ricorrente
Valore
di bilancio
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Valore
di bilancio
Livello 1 Livello 2 Livello 3
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
Attività materiali detenute a scopo di investimento
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
53.733 30.244 3.418 20.623
-
52.024 31.188 3.573 18.769
Totale 53.733 30.244 3.418 20.623 52.024 31.188 3.573 18.769
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato
Passività associate ad attività in via di dismissione
95.799 - 13.249 82.539 86.110 - 14.380 71.762
Totale 95.799 13.249 82.539 86.110 = 14.380 71.762

Nel determinare i fair value esposti nella tabella sono stati utilizzati i seguenti criteri:

  • per i titoli di debito valutati al costo ammortizzato, sono state applicate le medesime regole previste per la valutazione dei titoli valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva; nella gerarchia del fair value tali strumenti finanziari sono esposti nel Livello 1;
  • per i Pronti contro termine il fair value è stato valutato tramite tecniche di discounted cash flow, descritte nel paragrafo A.4.1; nella gerarchia del fair value tali strumenti finanziari sono esposti nel Livello 2;
  • per le altre attività e passività finanziarie il valore di bilancio rappresenta una ragionevole approssimazione del fair value e viene esposto nella colonna corrispondente al Livello 3 della gerarchia del fair value.

La tabella non include i crediti d'imposta Legge n.77/2020 valutati al costo ammortizzato aventi al 31 dicembre 2021 un valore di bilancio di 2.708 e un fair value pari a 2.674 milioni di euro. Tale fair value è determinato tramite tecniche di discounted cash flow, descritte nel paragrafo A.4.1 e corrisponde al Livello 3 della gerarchia del fair value.

A.5 – INFORMATIVA SUL CD DAY ONE PROFIT/LOSS

Per il Patrimonio BancoPosta la fattispecie in esame non si è verificata.

PARTE B – INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE

ATTIVO

SEZIONE 1 – CASSA E DISPONIBILITÀ LIQUIDE – VOCE 10218

1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione

(milioni di euro)
Totale al
31.12.2021
Totale al
31.12.2020
a) Cassa
b) Conti correnti e depositi a vista presso Banche Centrali
c) Conti correnti e depositi a vista presso banche
2.906
4.771
3
3.042
3.362
Totale 7.680 6.408

La sottovoce "Cassa" è costituita da disponibilità liquide presso gli Uffici Postali e presso le Società di trasporto valori che sono rivenienti dalla raccolta effettuata su conti correnti postali e prodotti di risparmio postale (sottoscrizione di Buoni Fruttiferi Postali e versamenti sui Libretti di deposito) o da anticipazioni prelevate presso la Tesoreria dello Stato per garantire l'operatività degli Uffici Postali. Tali disponibilità, giacenti presso gli Uffici Postali (1.279 milioni di euro) e presso le Società di service219 (1.627 milioni di euro), non possono essere utilizzate per fini diversi dall'estinzione delle obbligazioni contratte con le operazioni indicate. Detta sottovoce include contante in valuta per un controvalore pari a 20 milioni di euro.

L'incremento della sottovoce "Conti correnti e depositi a vista presso Banche Centrali" è riconducibile principalmente a temporanee eccedenze di liquidità derivanti dalla raccolta da privati depositate sul conto aperto presso Banca d'Italia e non ancora investite.

SEZIONE 2 – ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE CON IMPATTO A CONTO ECONOMICO – VOCE 20

Al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020 non sono presenti strumenti finanziari classificati nel portafoglio di negoziazione. Nell'ambito dell'operatività effettuata dal Patrimonio BancoPosta per conto della clientela, si sono altresì rese necessarie operazioni di acquisto e immediata rivendita di titoli di debito e di capitale.

Al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020 non sono presenti in portafoglio attività finanziarie designate al fair value (cd "fair value option").

218 A seguito del settimo aggiornamento della Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 della Banca d'Italia, entrato in vigore il 31 dicembre 2021, è stato modificato il contenuto informativo dello Stato Patrimoniale riclassificando, nell'attivo, i crediti a vista verso banche e Banche Centrali dalla "Voce 40 - Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" alla "Voce 10 - Cassa e disponibilità liquide". Pertanto, al fine di consentire un confronto omogeneo con i dati relativi all'esercizio 2020, i crediti verso banche relativi a conti corrente e depositi a vista, precedentemente esposti nella "Voce 40 – Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", sono stati riclassificati nella sottovoce "Conti correnti e depositi a vista presso banche" per un importo pari a 4 milioni di euro.

219 Svolgono attività di trasporto e custodia valori in attesa di essere versati alla Tesoreria dello Stato.

2.5 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione merceologica

(milioni di euro)
Voci/Valori Totale al 31.12.2021 Totale al 31.12.2020
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
Titoli di debito 1 1 1
1.1
Titoli strutturati
1 1 1 -
1.2
Altri titoli di debito
2 Titoli di capitale 1 1 39 1 38 34
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti 1 1 1 1
4.1 Pronti contro termine
4.2 Altri 1 1 1 -
Totale 39 I 38 34

Gli investimenti in titoli di capitale si riferiscono al fair value di 32.059 azioni privilegiate di Visa Incorporated (Series C Convertible Participating Preferred Stock) assegnate a seguito del perfezionamento dell'operazione di cessione dell'azione di Visa Europe Ltd a Visa Incorporated avvenuta nel 2016; tali titoli azionari sono convertibili in azioni ordinarie in base al rapporto di 6,829220 azioni ordinarie ogni azione di Classe C, e sono opportunamente scontate a un idoneo tasso per tener conto della loro illiquidità.

L'oscillazione complessiva del fair value nell'esercizio in commento è positiva per 5 milioni di euro ed è rilevata a Conto economico nella "Voce 110 – Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico".

Nel corso del primo semestre 2021, il Patrimonio BancoPosta ha stipulato un contratto di vendita a termine di 198.000 azioni ordinarie Visa Incorporated, al prezzo di 210,24 dollari per azione e al tasso di cambio di 1,2044 con un corrispettivo complessivo di 35 milioni di euro e con data regolamento il 1° marzo 2023. Le azioni ordinarie vendute a termine sono corrispondenti a circa 28.994 azioni privilegiate di Visa Incorporated (serie C) del proprio portafoglio al tasso di conversione in essere al 31 dicembre 2021. L'oscillazione del fair value della vendita a termine nell'esercizio in commento, dovuta all'effetto congiunto della variazione del prezzo di mercato delle azioni in dollari e della variazione del cambio Euro/Dollaro, è negativa per 3 milioni di euro ed è rilevata a Conto economico nella "Voce 80 - Risultato netto dell'attività di negoziazione".

Inoltre, in data 1° marzo 2021 è stata regolata la vendita a termine di 400.000 azioni ordinarie Visa Incorporated in essere al 31 dicembre 2020 senza scambio del sottostante, il cui effetto economico negativo, pari a circa 1 milione di euro, è stato rilevato nella "Voce 80 - Risultato netto dell'attività di negoziazione".

Infine, nel corso del primo semestre 2021 è stata stipulata la vendita a termine, regolata in data 3 giugno 2021, di 2.199 azioni privilegiate di Visa Incorporated Series A Preferred Stock 221 (corrispondenti a 220.000 azioni ordinarie), con scambio del sottostante. L'operazione in oggetto ha generato un effetto netto positivo di circa 1 milione di euro di cui 2 milioni di euro rilevati a Conto economico nella "Voce 110 – Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico" come effetto positivo derivante dallo scambio del sottostante.

220 Sino alla data della completa conversione delle azioni assegnate in azioni ordinarie, il tasso di conversione potrà essere ridotto a seguito del manifestarsi di passività della Visa Europe Ltd ritenute oggi solo potenziali.

221 In data 21 giugno 2020 (quarto anno dal closing) è iniziato il processo di determinazione della proporzione di convertibilità e del relativo tasso delle Azioni Visa Incorporated Series C Convertible Participating Preferred Stock parzialmente conclusosi in data 24 settembre 2020 con l'assegnazione di 2.199 azioni privilegiate di Visa Incorporated Series A Preferred Stock.

2.6 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione per debitori/emittenti

(milioni di euro)
Totale al Totale al
31.12.2021 31.12.2020
1. Titoli di capitale 39 72
di cui: banche
di cui: altre società finanziarie 39 72
di cui: società non finanziarie
2. Titoli di debito
Banche Centrali
a)
b)
Amministrazioni pubbliche
C)
Banche
Altre società finanziarie
d)
di cui: imprese di assicurazione
Società non finanziarie
e)
3. Quote di O.I.C.R.
Finanziamenti
Banche Centrali
a)
b)
Amministrazioni pubbliche
C)
Banche
Altre società finanziarie
d)
di cui: imprese di assicurazione
e)
Società non finanziarie
f)
Famiglie
Totale 39 72

SEZIONE 3 – ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE CON IMPATTO SULLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA – VOCE 30

3.1 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione merceologica

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2021 Totale al 31.12.2020
Voci/Valori Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
Titoli di debito
1.
37.290 336 1 42.324 314 1
1.1
Titoli strutturati
-
1.2
Altri titoli di debito
37.290 336 1 42.324 314
Titoli di capitale 1 1 1 1 1 1
3.
Finanziamenti
1 1 1 1 1 -
Totale 37.290 336 I 42.324 314

Gli investimenti in titoli di debito sono iscritti al fair value di 37.626 milioni di euro (di cui 261 milioni di euro dovuti a dietimi di interesse in maturazione).

3.2 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione per debitori/emittenti

I titoli di debito emessi da Amministrazioni pubbliche riguardano titoli governativi a reddito fisso dell'area euro, costituiti da titoli di Stato di emissione italiana del valore nominale di 31.416 milioni di euro. L'oscillazione complessiva del fair value nel periodo in commento è negativa per 2.190 milioni di euro ed è rilevata nell'apposita riserva di Patrimonio netto per l'importo negativo di 999 milioni di euro relativo alla parte non coperta da strumenti di fair value hedge, e a Conto economico per l'importo negativo di 1.191 milioni di euro relativo alla parte coperta. Il decremento della voce in commento è dovuto all'oscillazione del fair value sopra citato nonché a maggiori vendite/rimborsi rispetto agli acquisti effettuati nell'esercizio, in quanto, a seguito della conversione in Legge n. 106 del 23 luglio 2021 del DL n.73 del 25 maggio 2021, quota parte della raccolta riveniente dalla clientela privata è stata impiegata nell'acquisto di crediti d'imposta cedibili ai sensi del Decreto Legge n.34/2020 (cd Decreto Rilancio).

Titoli per un valore nominale di 6.814 milioni di euro sono indisponibili in quanto:

  • 5.459 milioni di euro, iscritti al fair value di 6.261 milioni di euro (Parte B, Altre informazioni, tabella 3), sono stati consegnati a controparti a fronte di operazioni di Pronti contro termine stipulate a tutto il 31 dicembre 2021;
  • 30 milioni di euro, iscritti al fair value di 30 milioni di euro (Parte B, Altre informazioni, tabella 3), sono stati consegnati come garanzia a controparti con le quali sono in essere operazioni di interest rate swap e di Repo.
  • 1.291 milioni di euro, iscritti al fair value di 1.636 milioni di euro sono stati consegnati a Banca d'Italia a garanzia della linea di credito intraday concessa;
  • 34 milioni di euro, iscritti al fair value di 38 milioni di euro, sono stati consegnati come garanzia a Banca d'Italia per il servizio di tramitazione offerto da Banca d'Italia per l'esecuzione dei pagamenti Sepa Direct Debit.

3.3 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: valore lordo e rettifiche di valore complessive

(milioni di euro)
Valore lordo Rettifiche di valore complessive
Primo Stadio Write-off
di cui: Strumenti con
basso rischio di
credito
Secondo stadio Terzo Stadio Impaired
acquisite o
originate
Primo Stadio Secondo stadio Terzo Stadio Impaired
acquisite o
originate
parziali
complessivi*
Titoli di debito 37.638 I 11 1 12
Finanziamenti
Totale 31/12/2021 37.638 12 1
Totale 31/12/2020 42.656 = 18

(*) valore da esporre a fini informativi

I titoli a reddito fisso rilevati al FVTOCI sono soggetti a svalutazione rilevata nel Conto economico in contropartita dell'apposita riserva di Patrimonio netto. L'impairment cumulato al 31 dicembre 2021 ammonta a 12 milioni di euro (18 milioni di euro al 31 dicembre 2020).

SEZIONE 4 – ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL COSTO AMMORTIZZATO – VOCE 40

4.1 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso banche

(milloni di euro)
Tipologia operazioni/Valori Totale al 31.12.2021 Totale al 31.12.2020
Valore di bilancio Fair Value Valore di bilancio Fair Value
Primo e
secondo stadio Terzo stadio
lmpaired
acquisite o
originate
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Primo e
secondo stadio Terzo stadio
Impaired
acquisite o
originate
Livello 1 Livello 2 Livello 3
A. Crediti verso Banche Centrali
1. Depositi a scadenza × × × × × ×
2. Riserva obbligatoria x × x × X ×
3. Pronti contro termine x × x × × ×
4. Altri x × × × × ×
B. Crediti verso banche 3.379 6.340
1. Finanziamenti 3.379 6.340
1.1 Conti correnti × × × - × × ×
1.2 Depositi a scadenza x × × × X ×
1.3 Altri finanziamenti: 3.379 × × x 6.340 - × X
- Pronti contro termine attivi × × x × ×
- Finanziamenti per leasing × × × X X X
- Altri 3.379 x × x 6.340 × ×
2. Titoli di debito
2.1 Titoli strutturati × × × X × ×
2.2 Altri titoli di debito × × X X
Totalo 3 379 3 379 6 340 6 340

La sottovoce "Altri finanziamenti, Altri" include i crediti per depositi a garanzia relativi a somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di interest rate swap (per 3.241 milioni di euro, collateral previsti da appositi Credit Support Annex) nell'ambito delle politiche di cash flow hedge e fair value hedge adottate dal Patrimonio BancoPosta e operazioni di Repo passivi (per 72 milioni di euro, collateral previsti da appositi Global Master Repurchase Agreement). La diminuzione rispetto all'esercizio precedente dei crediti per depositi a garanzia è principalmente riferibile alla riduzione delle somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di interest rate swap a seguito della variazione positiva del fair value dei derivati di copertura, dovuta al rialzo della curva dei tassi di interesse.

Inoltre, la sottovoce "Altri finanziamenti, Altri" include crediti di funzionamento per 66 milioni di euro derivanti da contratti con i clienti rientranti nelle disposizioni dell'IFRS 15 (al 31 dicembre 2020 pari a 52 milioni di euro) principalmente riferibili a servizi finanziari e di intermediazione di prestiti personali.

4.2 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso clientela

(millioni di euro)
Totale al 31.12.2020
Valore di bilancio Fair value Valore di bilancio Fair value
Tipologia operazioni/Valori Primo e secondo stadio Terzo stadio Impaired
acquisite o
originate
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Primo e secondo stadio Terzo stadio Impaired
acquisite o
originate
Livello 1 Livello 2 Livello 3
Finanziamenti 17.244 12.429
1.1 Conti correnti 5 × × 5 X X ×
1.2 Pronti contro termine attivi × × X X X
1.3 Mutui × × X × ×
1.4 Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto × × X x ×
1.5 Finanziamenti per leasing × × X × X
1.6 Factoring × × X × ×
1.7 Altri finanziamenti 17.239 × × 12.423 X X ×
2. Titoli di debito 33.110 33.255
2.1 Titoli strutturati × X X × X
2.2 Altri titoli di debito 33.110 33.255 X X X
Totale 50.354 1 30.244 3.418 17.244 45.684 31.188 3.573 12.428

Nell'ambito della voce "Finanziamenti" si rileva quanto segue.

Al 31 dicembre 2021 sono in essere operazioni di Pronti contro termine attive per 1.577 milioni di euro (364 milioni di euro al 31 dicembre 2020), stipulate con la Cassa di Compensazione e Garanzia SpA (di seguito CC&G) finalizzate all'impiego temporaneo della liquidità riveniente dalla raccolta da privati. Tali operazioni risultano garantite da titoli per un nominale complessivo di 1.475 milioni di euro. Il fair value dei Pronti contro termine attivi, è esposto nel Livello 2 della gerarchia di fair value.

Le attività e passività finanziarie relative alle operazioni di Pronti contro termine gestite attraverso la CC&G che soddisfano i requisiti previsti dallo IAS 32 sono oggetto di compensazione. L'effetto della compensazione al 31 dicembre 2021, già incluso nell'esposizione a saldi netti, ammonta a complessivi 1.577 milioni di euro (363 milioni di euro al 31 dicembre 2020).

La sottovoce "Altri finanziamenti" è costituita principalmente:

  • per 12.724 milioni di euro, di cui 17 milioni di euro per interessi maturati, da impieghi presso il MEF della raccolta da conti correnti postali appartenenti alla clientela pubblica (al 31 dicembre 2020 pari a 7.344 milioni di euro), remunerati, in conformità a quanto previsto da apposita convenzione con il MEF rinnovata il 25 giugno 2021 e modificata il 19 gennaio 2022, ad un tasso variabile calcolato su un paniere di titoli di Stato222 . Il deposito è rettificato di un fondo svalutazione di 5 milioni di euro, per tener conto del rischio di default della controparte (al 31 dicembre 2020 pari a 4 milioni di euro). L'incremento degli impieghi in commento è dovuto alla maggiore raccolta da conti correnti postali derivante principalmente dalla stipula di nuove convenzioni con clientela pubblica avvenuta nel secondo semestre dell'esercizio;
  • per 1.985 milioni di euro, di cui 5 milioni di euro per interessi passivi netti maturati, da depositi presso il MEF (cd conto Buffer) la cui remunerazione è commisurata al tasso Eonia223 fino al 31 dicembre 2021 e al tasso Euro Short Term Rate (ESTR) 224 a partire dal 1° gennaio 2022;
  • per 1.545 milioni di euro da crediti per depositi a garanzia, di cui: (i) 932 milioni di euro per somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di interest rate swap (collateral previsti da appositi Credit Support Annex); (ii) 612 milioni di euro per somme versate a CC&G per operazioni di Repo in essere (275 milioni di euro) e come contributo

222 Il tasso variabile in commento è così calcolato: per il 40% in base alla media del rendimento del BOT a 6 mesi rilevato mensilmente e per il restante 60% in base alla media del rendimento del BTP a 10 anni rilevato mensilmente.

223 Tasso cui fanno riferimento le operazioni a brevissima scadenza (overnight) ed è calcolato come media ponderata dei tassi overnight delle operazioni svolte sul mercato interbancario comunicati alla Banca Centrale Europea da un campione di banche operanti nell'area euro (le maggiori banche di tutti i paesi dell'area euro).

pag. 795 224 Tasso calcolato e pubblicato dalla BCE con nuova metodologia coerente con il Regolamento (EU) n. 1333/2014 della BCE del 26 novembre 2014 e basata su operazioni overnight di deposito non collateralizzate a tasso fisso di importo superiore al milione di euro.

prefinanziato al fondo di garanzia, cd Default Fund225 (337 milioni di euro); (iii) 1 milione di euro per somme versate a garanzia nell'ambito di sistemi di clearing con controparti centrali per l'operatività over the counter (OTC)226 in derivati;

  • per 179 milioni di euro da crediti verso il Patrimonio non destinato di Poste Italiane SpA, di cui 178 milioni di euro relativi al saldo dei rapporti di natura numeraria su cui sono regolati gli incassi e pagamenti con i terzi gestiti per il tramite della funzione Finanza di Poste Italiane SpA; il decremento della giacenza del saldo dei rapporti di natura numeraria (901 milioni di euro al 31 dicembre 2020) è dovuto all'effetto combinato dell'incasso avvenuto nel corso dell'esercizio 2020 di partite riferite a precedenti esercizi e dell'adeguamento delle tempistiche di regolamento dei rapporti intergestori;
  • per 387 milioni di euro da corrispettivi dalla Cassa Depositi e Prestiti per il servizio di raccolta del risparmio postale di competenza dell'esercizio;
  • per 224 milioni di euro da crediti verso Poste Vita per provvigioni derivanti dall'attività di collocamento di polizze assicurative;
  • per 72 milioni di euro da crediti verso PostePay per servizi di collocamento di prodotti relativi al ramo pagamenti;
  • per 14 milioni di euro da crediti verso INPS per servizi di pagamento delle pensioni e voucher.

I crediti derivanti da contratti con i clienti rientranti nelle disposizioni dell'IFRS 15 ammontano a 823 milioni di euro (al 31 dicembre 2020 pari a 991 milioni di euro) principalmente riferibili a servizi finanziari, di pagamento pensioni, di remunerazione della raccolta del risparmio postale e di intermediazione di prestiti personali, al netto di fondi svalutazione pari a 42 milioni di euro (al 31 dicembre 2020 pari a 47 milioni di euro). L'informativa sulle dinamiche delle rettifiche di valore complessive è descritta nella Parte E, Sezione 1.

La sottovoce "Altri titoli di debito" è costituita da titoli a reddito fisso dell'area euro emessi dallo Stato italiano e da titoli garantiti dallo Stato italiano per un valore nominale 28.027 milioni di euro. Il valore a cui sono iscritti di 33.110 milioni di euro è composto dal costo ammortizzato di titoli a reddito fisso non oggetto di copertura per 11.327 milioni di euro, dal costo ammortizzato di titoli a reddito fisso oggetto di copertura di fair value hedge per 19.595 milioni di euro, incrementato di 2.188 milioni di euro complessivi per tener conto degli effetti della copertura stessa (4.390 milioni di euro relativi all'esercizio 2020). Il valore di tali titoli è stato rettificato per tener conto del relativo impairment, il cui fondo al 31 dicembre 2021 ammonta a circa 11 milioni di euro (15 milioni di euro al 31 dicembre 2020).

Al 31 dicembre 2021 il fair value complessivo di tali titoli, comprensivo di 234 milioni di euro di dietimi di interessi, è pari a 33.662 milioni di euro di cui 30.244 milioni di euro esposti nel Livello 1 della gerarchia di fair value e 3.418 milioni di euro esposti nel Livello 2.

Titoli per un valore nominale 8.651 milioni di euro sono indisponibili in quanto:

  • 7.972 milioni di euro, iscritti al costo ammortizzato di 8.763 milioni di euro (Parte B, Altre informazioni, tabella 3), sono stati consegnati a controparti a fronte di operazioni di Pronti contro termine stipulate a tutto il 31 dicembre 2021;
  • 479 milioni di euro, iscritti al costo ammortizzato di 609 milioni di euro (Parte B, Altre informazioni, tabella 3), sono stati consegnati come garanzia a controparti con le quali sono in essere operazioni di interest rate swap e di Repo;
  • 200 milioni di euro, iscritti al costo ammortizzato di 378 milioni di euro sono stati consegnati a Banca d'Italia a garanzia della linea di credito intraday concessa.

225 Fondo di garanzia costituito dall'insieme dei versamenti dei partecipanti diretti ai comparti derivati e azionario ed al comparto obbligazionario, istituito a ulteriore garanzia delle operazioni svolte; può essere utilizzato per la copertura degli oneri derivanti da eventuali inadempimenti dei partecipanti.

226 Mercato mobiliare non soggetto ad alcuna regolamentazione specifica relativa all'organizzazione e al funzionamento del mercato stesso.

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4.3 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione per debitori/emittenti dei crediti verso clientela

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2021 Totale al 31.12.2020
Tipologia operazioni/Valori Primo e
Terzo stadio
secondo stadio
Impaired
acquisite o
originate
Primo e
secondo stadio
Terzo stadio Impaired
acquisite o
originate
Titoli di debito
1.
33.110 33.255 = 1
Amministrazioni pubbliche
a)
29.895 - 29.955
b)
Altre società finanziarie
3.215 - 3.300
di cui: imprese di assicurazione I
Società non finanziarie
C)
-
Finanziamenti verso:
2.
17.244 12.429 - 1
Amministrazioni pubbliche
a)
14.768 I 9.397
b)
Altre società finanziarie
2.278 - 2.111
di cui: imprese di assicurazione 230 I 223 -
Società non finanziarie
C)
194 - 917
d) Famiglie 4 - 4 -
Totale 50.354 1 45.684 = -

I titoli relativi a "Altre società finanziarie" per un valore di bilancio pari a 3.215 milioni di euro si riferiscono a titoli a tasso fisso per un ammontare nominale complessivo di 3.000 milioni di euro emessi da Cassa Depositi e Prestiti e garantiti dallo Stato italiano.

4.4 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: valore lordo e rettifiche di valore complessive

(milioni di euro)
Rettifiche di valore complessive
Primo Stadio Impaired
acquisite o
originate
Write-off
parziali
complessivi*
di cui: Strumenti con
basso rischio di
credito
Secondo stadio Terzo Stadio Primo Stadio Secondo stadio Terzo Stadio Impaired
acquisite o
originate
Titoli di debito 33.121 - - 11 -
Finanziamenti 19.740 - 046 12 5 58 12
Totale 31/12/2021 52.861 1 946 12 1 16 58 12 1
Totale 31/12/2020 51.000 - 1.106 13 19 63 13

(*) valore da esporre a fini informativi

SEZIONE 5 – DERIVATI DI COPERTURA – VOCE 50

5.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli

(milioni di euro)
Fair Value al 31.12.2021 Valore
Nozionale* al
Fair Value al 31.12.2020
Livello 1
Livello 2
Livello 3
31.12.2021
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Nozionale* al
31.12.2020
Derivati finanziari 873 - 14.008 1 78 - 2.275
Fair value
1)
- 797 - 11.879 1 10 - 1.220
2)
Flussi finanziari
- 76 - 2.129 1 ୧୫ - 1.055
3)
Investimenti esteri
1
Derivati creditizi
តន
1 - 1 1 1 -
Fair value
1)
1 -
Flussi finanziari
2)
1 -
Totale 1 873 14.008 = 78 2.275

(*) Per i derivati che comportano lo scambio di capitali (titoli o altre attività) è stato indicato il prezzo di regolamento dei contratti così come richiesto dalla Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia.

5.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura

(minoni ui curo)
Fair Value Flussi finanziari
Specifica
Operazioni/Tipo di copertura titoli di
debito e
tassi di
interesse
titoli di
capitale e
indici
azionari
valute e oro credito merci altri Generica Specifica Generica Investimenti
Esteri
1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 394 X × X × ×
2. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 403 X X × × X ×
3. Portafoglio × × × × × × × ×
4. Altre operazioni × × -
Totale attività 797
1. Passività finanziarie - × X X ×
2. Portafoglio X × × X X × × ×
Totale passività 1
1. Transazioni attese X × X × × × × 76 × ×
2. Portafoglio di attività e passività finanziarie X X × × × X X I

SEZIONE 6 – ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE ATTIVITÀ FINANZIARIE OGGETTO DI COPERTURA GENERICA – VOCE 60

Alla data di riferimento non sono attuate strategie di copertura generica (macrohedging) dal rischio di tasso d'interesse.

SEZIONE 7 – PARTECIPAZIONI – VOCE 70

Non si detengono partecipazioni in società controllate, controllate in modo congiunto o sottoposte ad influenza notevole.

SEZIONE 8 – ATTIVITÀ MATERIALI – VOCE 80

Non sono presenti attività materiali a uso funzionale o detenute a scopo di investimento.

SEZIONE 9 – ATTIVITÀ IMMATERIALI – VOCE 90

Non sono presenti attività immateriali.

SEZIONE 10 – LE ATTIVITÀ FISCALI E LE PASSIVITÀ FISCALI – VOCE 100 DELL'ATTIVO E VOCE 60 DEL PASSIVO

Le attività e le passività fiscali per imposte correnti fanno parte dei rapporti intergestori e sono esposte tra le Altre attività (Voce 120 dell'Attivo) e le Altre passività (Voce 80 del Passivo) in quanto regolate con il Patrimonio non destinato nell'ambito dei rapporti interni con Poste Italiane SpA, soggetto giuridico passivo d'imposta.

I saldi per imposte anticipate e differite sono qui di seguito descritti:

10.1 Attività per imposte anticipate: composizione

(milioni di euro)
Descrizione Attività e Passività
finanziarie
Derivati di copertura Fondi svalutazione
crediti
Fondi per rischi e
oneri
Totale
IRES
Totale
IRAP
IRES IRAP IRES IRAP IRES IRAP IRES IRAP
Saldo delle imposte anticipate iscritte nel Conto economico - 11 36 47 8
Saldo delle imposte anticipate iscritte nel Patrimonio netto 119 22 73 14 - 192 36
Totale 2021 119 23 73 14 11 36 239 44
Saldo delle imposte anticipate iscritte nel Conto economico 2 13 34 6 47 8
Saldo delle imposte anticipate iscritte nel Patrimonio netto 32 6 31 63 12
Totale 2020 32 8 31 6 13 34 6 110 20

10.2 Passività per imposte differite: composizione

(milioni di euro)
Descrizione Attività e Passività
finanziarie
Derivati di copertura Totale
IRES
Totale
IRAP
IRES IRAP IRES IRAP
Saldo delle imposte differite iscritte nel Conto economico
Saldo delle imposte differite iscritte nel Patrimonio netto
521 08 42 -
8
563 106
Totale 2021 521 99 42 8 563 107
Saldo delle imposte differite iscritte nel Conto economico
Saldo delle imposte differite iscritte nel Patrimonio netto
T
769
2
144
53 10 822 2
154
Totale 2020 770 146 53 10 823 156

10.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del Conto economico)

(milioni di euro)
Totale al
31.12.2021
Totale al
31.12.2020
Importo iniziale
1.
55 79
2.
Aumenti
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio
2
2
1
relative a precedenti esercizi
a)
dovute al mutamento di criteri contabili
b)
riprese di valore
C)
2
altre
d)
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
Altri aumenti
2.3
3.
Diminuzioni
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio
rigiri
a)
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
mutamento di criteri contabili
C)
altre
d)
Riduzioni di aliquote fiscali
3.2
Altre diminuzioni:
3.3
a) trasformazione in crediti d'imposta di cui alla Legge 214/2011
b)
altre
(2)
(2)
(2)
(25)
(25)
(19)
(6)
4. Importo finale 55 55

10.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del Conto economico)

(millioni di euro)
Totale al Totale al
31.12.2021 31.12.2020
Importo iniziale
1.
(3)
2.
Aumenti
(4)
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio (4)
relative a precedenti esercizi
a)
b) dovute al mutamento di criteri contabili (2)
c)
altre
(2)
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
Altri aumenti
2.3
3.
Diminuzioni
2 1
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio 2 1
rigiri
a)
2
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c)
altre
1
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
Altre diminuzioni
3.3
ৰ বাবে কেন্দ্ৰীয় বিশ্ববিদ্যালয় বিশ্ববিদ্যালয় বিশ্ববিদ্যালয় বিশ্ববিদ্যালয় বিশ্ববিদ্যালয় বিশ্ববিদ্যালয় বিশ্ববিদ্যালয় বিশ্ববিদ্যালয় বিশ্ববিদ্যালয় বিশ্ববিদ্যালয় বিশ্বব
Importo finale
(1) (3)

10.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del Patrimonio netto)

(milioni di euro)
Totale al Totale al
31.12.2021 31.12.2020
1.
lmporto iniziale
75 233
2.
Aumenti
174 24
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 174 24
relative a precedenti esercizi
a)
dovute al mutamento di criteri contabili
b)
C)
altre
174 24
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
Altri aumenti
2.3
3.
Diminuzioni
(21) (182)
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio (21) (182)
a)
rigiri
(20) (62)
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
dovute al mutamento di criteri contabili
C)
d)
altre
(1) (120)
3.2
Riduzioni di aliquote fiscali
Altre diminuzioni
3.3
lmporto finale
4.
228 75

10.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del Patrimonio netto)

(mılıonı dı euro)
Totale al Totale al
31.12.2021 31.12.2020
1. Importo iniziale (976) (662)
2.
Aumenti
(32) (448)
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio (32) (448)
relative a precedenti esercizi
a)
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c)
altre
(32) (448)
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
23
Altri aumenti
3.
Diminuzioni
339 134
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio 339 134
rigiri
a)
142 134
b) dovute al mutamento di criteri contabili
altre
C)
197
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3
Altre diminuzioni
4. Importo finale (669) (976)

Il saldo dei proventi ed oneri per imposte anticipate e differite imputate a Patrimonio netto è dovuto agli effetti fiscali sulla variazione delle riserve evidenziati nella Parte D.

La variazione positiva delle imposte anticipate e differite imputate a Patrimonio netto riflette principalmente la dinamica in decremento delle riserve di fair value relativo alle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

SEZIONE 11 – ATTIVITÀ NON CORRENTI E GRUPPI DI ATTIVITÀ IN VIA DI DISMISSIONE E PASSIVITÀ ASSOCIATE – VOCE 110 DELL'ATTIVO E VOCE 70 DEL PASSIVO

Alla data di riferimento non sono presenti attività correnti e gruppi di attività in via di dismissione.

SEZIONE 12 – ALTRE ATTIVITÀ – VOCE 120

12.1 Altre attività: composizione

(milioni di euro)
Voci/Valori Totale al
31.12.2021
Totale al
31.12.2020
Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 6.008 -
Crediti d'imposta al costo ammortizzato 2.707 -
Crediti d'imposta al fair value con impatto sulla redditività complessiva 3.301 -
Crediti tributari verso l'Erario 412 349
Partite in corso di lavorazione 564 612
Crediti verso Patrimonio non destinato per imposte correnti 75 15
Altre partite 1.779 1.654
Totale 8.838 2.630

I crediti d'imposta Legge n. 77/2020 pari a 6.008 milioni di euro, si riferiscono ad acquisti effettuati da Poste Italiane SpA e trasferiti al BancoPosta nel corso dell'esercizio 2021 a fronte di risorse patrimoniali libere nonché di risorse soggette227

227 Con la conversione in Legge n. 106 del 23 luglio 2021 del D.L. n. 73 del 25 maggio 2021, è consentito al Patrimonio BancoPosta, nell'ambito del 50% della raccolta da clientela privata investibile in titoli garantiti dallo Stato Italiano, di impiegare fino al 30% di questa quota nell'acquisto di crediti d'imposta in oggetto.

e non al vincolo di impiego nel rispetto delle disposizioni del Decreto Rilancio (D.L. n. 34/2020 poi convertito con Legge n. 77/2020) con il quale sono state introdotte agevolazioni fiscali per favorire la ripresa economica a seguito dell'emergenza sanitaria da Covid-19.

Di seguito si riporta la movimentazione di tali crediti avvenuta nel corso dell'esercizio 2021:

(milioni di euro)
Crediti d'imposta al costo ammortizzato Crediti d'imposta al FV con impatto sulla
redditività complessiva
Totale al 31.12.2021
Valore nominale Valore di bilancio Valore nominale Valore di bilancio Valore nominale Valore di bilancio
1. Esistenze iniziali
2. Aumenti 3.366 2.707 3.538 3.310 6.904 6.017
2.1 Acquisti 3.366 2.683 3.538 3.275 6.904 5.958
2.2 Variazioni positive di fair value
2.3 Trasferimenti da altri portafogli -
2.4 Altre variazioni 24 34 58
3. Diminuzioni 1 1 (9) (9)
3.1 Vendite
3.2 Rimborsi -
3.3 Variazioni negative di fair value (a) (a)
3.4 Trasferimenti ad altri portafogli
3.5 Altre variazioni
4. Rimanenze finali 3.366 2.707 3.538 3.301 6.904 6.008

Le principali variazioni intervenute nell'esercizio si riferiscono a:

  • acquisti per 5.958 milioni di euro, di cui 2.683 milioni di euro relativi a crediti valutati al costo ammortizzato e 3.275 milioni di euro relativi a crediti valutati al FVTOCI;
  • maturazione dei proventi di competenza del periodo per 58 milioni di euro, di cui circa 24 milioni di euro relativi a crediti valutati al costo ammortizzato e 34 milioni di euro relativi a crediti valutati al FVTOCI.

Al 31 dicembre 2021 il fair value228 dei crediti d'imposta valutati al Costo ammortizzato è di 2.674 milioni di euro.

In ordine all'attività di acquisto di crediti di imposta rinvenienti da bonus edilizi, offerto da Poste Italiane alla propria clientela, su iniziativa di alcune Procure della Repubblica del territorio, nel periodo tra il novembre 2021 ed il febbraio 2022, sono stati sottoposti a sequestro cautelativo crediti di imposta, oggetto di procedure di acquisto, per un totale di circa 240 milioni di euro.

In esito a tali provvedimenti, adottati in procedimenti dove Poste Italiane è terza in buona fede e/o parte offesa dal reato, la Società ha proposto istanze di riesame i cui esiti hanno portato al dissequestro di gran parte delle somme precedentemente sottoposte a misura cautelare.

Tenuto conto degli effetti previsti dal decreto antifrode, che consente di ampliare la finestra di compensazione per la durata del sequestro, per i residui crediti che alla data del presente bilancio risultano essere sottoposti a provvedimenti di sequestro si è proceduto a rettificare il costo ammortizzato stimando in un anno la durata media del sequestro.

I crediti tributari si riferiscono principalmente agli acconti versati all'Erario, di cui: (i) da recuperare dalla clientela pari a 388 milioni di euro per imposta di bollo da assolvere in modo virtuale nel 2022 e pari a 9 milioni di euro per ritenute su interessi passivi a correntisti relativi al 2021; (ii) saldo a credito verso l'Erario pari a 2 milioni di euro per imposta di bollo assolta in modo virtuale nell'esercizio 2021.

La sottovoce "Partite in corso di lavorazione" include:

pag. 802 228 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 3.

  • somme dovute dai partner commerciali per l'accettazione sulle proprie reti distributive di pagamenti per 27 milioni di euro;
  • importi per prelievi presso ATM BancoPosta, da regolare sui rapporti della clientela o con i circuiti per 78 milioni di euro;
  • somme da addebitare alla società PostePay SpA per 76 milioni di euro (prevalentemente nei primi giorni dell'esercizio 2022).

La sottovoce "Altre partite" include principalmente:

  • per 1.614 milioni di euro la rivalsa sui titolari di Buoni Fruttiferi Postali in circolazione dell'imposta di bollo maturata al 31 dicembre 2021 229; un corrispondente ammontare è iscritto nelle Altre passività fra i debiti tributari (Parte B, Passivo, tabella 8.1) sino alla scadenza o estinzione anticipata dei Buoni Fruttiferi Postali, data in cui l'imposta dovrà essere versata all'Erario;
  • per 114 milioni di euro la rivalsa sui titolari di Libretti di risparmio dell'imposta di bollo che il Patrimonio BancoPosta assolve in modo virtuale secondo le attuali disposizioni di legge.

I movimenti dei Crediti/(Debiti) verso il Patrimonio non destinato per le imposte correnti sono indicati nella tabella che segue:

(minoni di euro)
Imposte correnti 2021 Imposte correnti 2020
IRES
IRAP
IRES IRAP
Descrizione Crediti/(Debiti) vs
Patrimonio non
destinato
Crediti/(Debiti) vs
Patrimonio non
destinato
Crediti/(Debiti)
vs Patrimonio
non destinato
Crediti/(Debiti) vs
Patrimonio non
destinato
Totale
Importo iniziale (22) 2 (20) 68 77
Pagamenti 218 39 257 57 21 78
per acconti dell'esercizio corrente 170 34 204 57 21 78
per saldo esercizio precedente 48 5 53 - -
Accantonamenti a Conto economico (157) (33) (190) (147) (28) (175)
imposte correnti (168) (34) (202) (170) (35) (205)
variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi 11 1 12 23 7 30
Accantonamenti a Patrimonio netto 2 - 2
Altro 26 - 26
lmporto finale 67 8 75 (22) 2 (20)
di cui:
Crediti vs Patrimonio non destinato per imposte correnti (voce 120 Attivo) 67 8 75 11 4 15
Debiti vs Patrimonio non destinato per imposte correnti (voce 80 Passivo) - - (32) (3) (35)

I crediti per imposte correnti, per complessivi 75 milioni di euro, fanno riferimento principalmente a crediti iscritti a seguito: (i) della firma dell'accordo sul Patent Box relativamente agli esercizi 2016-2019 (20 milioni di euro); (ii) delle risposte ricevute in merito a due istanze di interpello sugli effetti fiscali rivenienti dall'applicazione dei principi contabili IFRS 9 e 15 (8 milioni di euro); (iii) della risposta ricevuta relativamente ad un interpello presentato principalmente riferibile all'imputazione fiscale di componenti di reddito derivanti dalla gestione delle giacenze su conti correnti postali (14 milioni). Tali crediti, diverranno compensabili dopo la presentazione delle relative dichiarazioni dei redditi integrative.

pag. 803 229 Introdotta dall'art. 19 del DL 201/2011 convertito con modifiche dalla Legge 214/2011 con le modalità previste con Decreto MEF del 24 maggio 2012: modalità di attuazione dei commi da 1 a 3 dell'articolo 19 del Decreto Legge 6 dicembre 2011, n. 201, in materia di imposta di bollo su conti correnti e prodotti finanziari (G.U. n. 127 del 1° giugno 2012).

PASSIVO

SEZIONE 1 – PASSIVITA' FINANZIARIE VALUTATE AL COSTO AMMORTIZZATO – VOCE 10

1.1 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti verso banche

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2021 Totale al 31.12.2020
Tipologia operazioni/Valori Valore Fair Value Valore Fair Value
di bilancio Livello 1 Livello 3
Livello 2
di bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Debiti verso banche centrali × × × × X
2. Debiti verso banche 10.701 × × x 10.815 X × ×
2.1 Conti correnti e depositi a vista 707 × × x 720 × × ×
2.2 Depositi a scadenza × × X × X
2.3 Finanziamenti 9.773 × × x 9.701 X × ×
Pronti contro termine passivi
2.3.1
9.773 × × × 9.701 X × ×
2.3.2
Altri
× × × - × × ×
2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali 1 × × x - × × ×
2.5 Debiti per leasing 1 × × × 1 × × ×
2.6 Altri debiti 221 394 × X
Totale 10.701 9.760 928 10.815 9.731 1.114

Al 31 dicembre 2021 sono in essere debiti verso banche per "Finanziamenti, Pronti contro termine passivi" di 9.773 milioni di euro stipulati con primari operatori finanziari relativi a titoli per un nominale complessivo di 8.822 milioni di euro. Tali debiti si riferiscono per 6.002 milioni di euro a Long Term Repo e per 3.771 milioni di euro a operazioni ordinarie di finanziamento, finalizzati entrambi all'investimento in titoli di Stato italiani a reddito fisso e alla provvista per il versamento di depositi incrementali a fronte di operazioni di collateralizzazione. Al 31 dicembre 2021 operazioni di Pronti contro termine per un nominale di 2.956 milioni di euro sono state oggetto di copertura del rischio di tasso di interesse mediante operazioni di fair value hedge.

Il fair value di Livello 2 è riferito ai suddetti finanziamenti tramite Pronti contro termine passivi, mentre il fair value delle restanti forme tecniche della voce in commento approssima il valore di bilancio ed è di Livello 3.

La sottovoce "Altri debiti" è costituita per 219 milioni di euro da depositi a garanzia relativi a somme ricevute da controparti con le quali sono in essere operazioni di Repo (collateral previsti da appositi Global Master Repurchase Agreement).

Il Patrimonio BancoPosta può accedere per la propria operatività overnight a linee di credito a revoca uncommitted per 759 milioni di euro, ad affidamenti per scoperto di conto corrente per 144 milioni di euro e ad affidamenti per il rilascio di garanzie personali per 410 milioni di euro, concessi alla gemmante Poste Italiane SpA, non utilizzati al 31 dicembre 2021.

Inoltre, a decorrere dal 26 giugno 2020 può accedere ad una linea di finanziamento committed a tre anni concessa da Cassa Depositi e Prestiti per operazioni in Pronti contro termine fino ad un massimo di 4,25 miliardi di euro, non utilizzata al 31 dicembre 2021.

Infine, per l'operatività interbancaria intraday, il Patrimonio BancoPosta può accedere ad un'anticipazione infragiornaliera di Banca d'Italia garantita da titoli di valore nominale di 1.491 milioni di euro, non utilizzata al 31 dicembre 2021.

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2021 Totale al 31.12.2020
Tipologia operazioni/Valori Valore Fair Value Valore Fair Value
di bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3 di bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Conti correnti e depositi a vista 76.948 × × x 65.882 × × ×
2. Depositi a scadenza × × x × × ×
3. Finanziamenti 6.927 × × x 8.235 × × x
3.1 Pronti contro termine passivi 3.487 × x x 4.647 × × ×
3.2 Altri 3.440 × x x 3.588 × × ×
4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali 1 × × x - × × ×
5. Debiti per leasing 1 × × x - × × ×
6. Altri debiti 1.223 × × 1.178 × × ×
Totale 85 098 3 489 81 611 75 295 - 4 649 70 648

1.2 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti verso clientela

La sottovoce "Conti correnti e depositi a vista" include 8.284 milioni di euro di debiti per conti correnti postali intrattenuti da PostePay SpA relativi principalmente al deposito della raccolta da carte prepagate, 544 milioni di euro rappresentati da conti correnti postali intrattenuti da Poste Vita SpA e 172 milioni di euro rappresentati dai conti correnti postali del

Patrimonio non destinato. L'incremento della voce in commento rispetto al 31 dicembre 2021 è dovuto principalmente ai nuovi rapporti con clientela per la cessione dei crediti d'imposta ai sensi del Decreto Legge n.34/2020 (poi convertito con Legge n. 77 del 17 luglio 2020) e all'aumento delle giacenze della Pubblica Amministrazione a seguito della stipula di nuove convenzioni.

Al 31 dicembre 2021 sono in essere debiti per "Finanziamenti, Pronti contro termine passivi" per 5.064 milioni di euro stipulati con la CC&G relativi a titoli per un nominale complessivo di 4.610 milioni di euro. Tali debiti si riferiscono per 1.096 milioni di euro a Long Term Repo e per 3.968 milioni di euro a operazioni ordinarie di finanziamento, finalizzati entrambi all'investimento in titoli di Stato italiani a reddito fisso e alla provvista per il versamento di depositi incrementali a fronte di operazioni di collateralizzazione.

Le attività e passività finanziarie relative alle operazioni di Pronti contro termine gestite attraverso la CC&G che soddisfano i requisiti previsti dallo IAS 32 sono oggetto di compensazione. L'effetto della compensazione al 31 dicembre 2021, già incluso nell'esposizione a saldi netti, ammonta a complessivi 1.577 milioni di euro (363 milioni di euro al 31 dicembre 2020).

La sottovoce "Finanziamenti, Altri" è costituita per 3.441 milioni di euro dal saldo netto del conto intrattenuto con il MEF presso la Tesoreria dello Stato, relativo alle seguenti gestioni:

  • saldo netto a debito dei flussi finanziari per anticipazioni di 3.488 milioni di euro, che accoglie il debito per anticipazioni erogate dal MEF necessarie a far fronte al fabbisogno di cassa;
  • saldo netto a credito dei flussi finanziari per la gestione del risparmio postale di 220 milioni di euro, dovuto all'eccedenza dei rimborsi sui depositi avvenuti negli ultimi due giorni dell'esercizio in commento e regolati nei primi giorni dell'esercizio successivo; al 31 dicembre 2021, il saldo è rappresentato da un credito di 185 milioni di euro dovuto alla Cassa Depositi e Prestiti e da un credito di 35 milioni di euro verso il MEF per le emissioni di Buoni Fruttiferi Postali di sua competenza;
  • debiti per responsabilità connesse a rapine subite dagli Uffici Postali di 155 milioni di euro, relativi alle obbligazioni assunte nei confronti del MEF c/o Tesoreria dello Stato a seguito di furti e sottrazioni; tali obbligazioni derivano dai prelievi effettuati presso la Tesoreria dello Stato, necessari per reintegrare gli ammanchi di cassa dovuti a detti eventi criminosi in modo da garantire la continuità operativa degli Uffici Postali;
  • debiti per rischi operativi di 18 milioni di euro, riferiti a quella parte di anticipazioni ottenute dal MEF per operazioni della gestione per le quali sono successivamente emerse insussistenze dell'attivo certe o probabili.

La sottovoce "Altri debiti" è costituita principalmente da vaglia nazionali per 880 milioni di euro e da assegni vidimati in circolazione per 321 milioni e da depositi a garanzia per 9 milioni di euro relativi a somme ricevute da controparti con le quali sono in essere operazioni di interest rate swap (collateral previsti da appositi Credit Support Annex).

Il fair value di Livello 2 è riferito ai finanziamenti tramite Pronti contro termine passivi, mentre il fair value delle restanti forme tecniche della voce in commento approssima il valore di bilancio ed è pertanto di Livello 3.

1.3 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei titoli in circolazione Non sono in circolazione titoli di propria emissione.

2.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2021 Totale al 31.12.2020
Tipologia operazioni/Valori Fair Value
Valore Nominale
Fair Value Valore Nominale Fair Value
o Nozionale Livello 1 Livello 2 Livello 3 o Nozionale Livello 1 Livello 2 Livello 3
A. Passività per cassa
Debiti verso banche I
2. Debiti verso clientela
3. Titoli di debito
3.1 Obbligazioni
3.1.1 Strutturate ×
3.1.2 Altre obbligazioni X
3.2 Altri titoli
3.2.1 Strutturati X
3.2.2 Altri ×
Totale A - - -
в. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari 3 20
1.1 Di negoziazione × X X
1.2 Connessi con la fair value option × × X
1.3 Altri × 3 × 20 ×
2. Derivati creditizi
2.1 Di negoziazione × × ×
2.2 Connessi con la fair value option × × ×
2.3 Altri × X X
TotaleB 3 - - - 20 - -
Totale (A+B) 3 20

(*) Fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla data di emissione

Le Passività finanziarie di negoziazione fanno riferimento ad un contratto di vendita a termine di 198.000 azioni ordinarie di Visa Incorporated (commentato nella Sezione 2 dell'Attivo).

SEZIONE 3 – PASSIVITÀ FINANZIARIE DESIGNATE AL FAIR VALUE – VOCE 30

Non sono presenti in portafoglio passività finanziarie designate al fair value rilevato a Conto economico (cd fair value option).

SEZIONE 4 – DERIVATI DI COPERTURA – VOCE 40

4.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli gerarchici

(milioni di euro)
Fair Value al 31.12.2021 Valore Fair Value al 31.12.2020 Valore
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Nozionale* al
31.12.2021
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Nozionale* al
31.12.2020
Derivati finanziari 5.461 - 27.711 - 8.243 1 32.928
Fair value
1)
- 5.197 - 25.991 - 8.121 29.814
Flussi finanziari
2)
- 264 - 1.720 - 122 3.114
3)
Investimenti esteri
-
Derivati creditizi
ni
- 1 1 -
Fair value
1)
- -
Flussi finanziari
2)
- 1 -
Totale 5.461 27.711 = 8.243 1 32.928

(*) Per i derivati che comportano lo scambio di capitali (titoli o altre attività) è stato indicato il prezzo di regolamento dei contratti così come richiesto dalla Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia.

4.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura

(minoni di Caro)
Flussi finanziari
Specifica
Operazioni/Tipo di copertura titoli di
capitale e
indici
azionari
valute e oro credito merci altri Generica Specifica Generica Investimenti
Esteri
1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 2.586 - × × × 264 × x
2. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 2.610 × × × × X ×
3. Portafoglio × × X × × × - × - ×
4. Altre operazioni - X -
Totale attività 5.196 264 -
1. Passività finanziarie × X ×
2. Portafoglio X × × × × ×
Totale passività 1 - - 1 1 1 -
1. Transazioni attese × × × × × × × - × ×
2. Portafoglio di attività e passività finanziarie × × X × × × - X - I

SEZIONE 5 – ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE PASSIVITÀ FINANZIARIE OGGETTO DI COPERTURA GENERICA – VOCE 50

Alla data di riferimento non sono attuate strategie di copertura generica (macrohedging) dal rischio di tasso d'interesse.

SEZIONE 6 – PASSIVITÀ FISCALI – VOCE 60

Per quanto riguarda le informazioni di questa sezione, si rimanda a quanto esposto nella Sezione 10 dell'Attivo.

SEZIONE 7 – PASSIVITÀ ASSOCIATE AD ATTIVITÀ IN VIA DI DISMISSIONE – VOCE 70

Alla data di riferimento la fattispecie non è presente.

SEZIONE 8 – ALTRE PASSIVITÀ – VOCE 80

8.1 Altre passività: composizione

(milioni di euro)
Voci/Valori Totale al Totale al
31.12.2021 31.12.2020
Debiti tributari verso l'Erario 1.638 1.542
Partite in corso di lavorazione 626 599
- somme da accreditare su libretti di risparmio 125 104
- diverse 501 495
Debiti verso Patrimonio non destinato per: 3 490
- prestazioni di servizi di Poste Italiane SpA l 455
- imposte correnti - 35
- conferimento "Ramo Debit" 3
Somme a disposizione della clientela 56 119
Debiti verso fornitori 132 364
Debiti verso il personale 9 8
Passività derivanti da contratti 68 29
Altre partite 3 3
Totale 2.535 3.154

La sottovoce "Debiti tributari verso l'Erario" include principalmente:

per 1.614 milioni di euro l'imposta di bollo maturata al 31 dicembre 2020 sui Buoni Fruttiferi Postali in circolazione ai sensi della normativa richiamata nella Parte B, Attivo, tabella 12.1;

per 8 milioni di euro le ritenute fiscali effettuate sugli interessi maturati sui conti correnti della clientela.

La sottovoce "Debiti verso fornitori" include principalmente 116 milioni di euro per debiti di natura commerciale verso PostePay per i servizi di incasso e pagamento rientranti nel contratto di service.

I "Debiti verso il Patrimonio non destinato" ammontano a 3 milioni di euro e si riferiscono al debito verso la società PostePay SpA, pari alla differenza tra i valori contabili delle attività e passività del ramo d'azienda inerente le carte di debito conferito alla stessa in data 1° ottobre 2021, che sarà regolato nei primi mesi dell'esercizio 2022. Il decremento di 455 milioni di euro della sottovoce "Debiti verso il Patrimonio non destinato per prestazioni di servizi di Poste Italiane SpA" rispetto al 31 dicembre 2020 è riconducibile all'adeguamento delle tempistiche di regolamento dei rapporti intergestori in coerenza con le tempistiche di incasso.

Le "Partite in corso di lavorazione, diverse" si riferiscono, tra l'altro, a bonifici nazionali ed esteri e alla gestione operativa del BancoPosta per somme da accreditare alla clientela, prevalentemente nei primi giorni dell'esercizio 2022.

Le "Passività derivanti da contratti" sono principalmente riconducibili all'attività di collocamento di prodotti di finanziamento e sono dettagliate come segue:

(milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.20
Incrementi /
(Decrementi)
Variazione per
rettifica di ricavo
nel periodo
Saldo al
31.12.21
Passività per commissioni da retrocedere 24 (24) 68 68
Passività per sconti su volumi 2 (2) -
Risconti passivi di natura commerciale (3) -
Totale 29 (29) 68 68

Le passività per commissioni da retrocedere fanno riferimento alla stima delle commissioni da retrocedere ai partner in caso di estinzione anticipata, prevista contrattualmente, per i prodotti di finanziamento collocati in data successiva al 1° gennaio 2018.

La movimentazione dei risconti passivi di natura commerciale riflette il conferimento di 3 milioni di euro nella società PostePay SpA, avvenuto in data 1 ottobre 2021 dei risconti dei canoni delle carte Postamat, riscossi anticipatamente.

La movimentazione relativa alla sottovoce "Debiti verso Patrimonio non destinato per imposte correnti" è commentata nella Sezione 12 dell'Attivo.

SEZIONE 9 – TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DEL PERSONALE – VOCE 90

Nell'esercizio in commento la movimentazione del TFR è la seguente:

9.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue

(milioni di euro)
Totale al
31.12.2021
Totale al
31.12.2020
A. Esistenze iniziali 3 60
B. Aumenti
B.1
Accantonamento dell'esercizio
B.2
Altre variazioni
1
C. Diminuzioni
C.1
Liquidazioni effettuate
C.2
Altre variazioni
1 1
D. Rimanenze finali GA 8

Il costo relativo alle prestazioni correnti non concorre al TFR gestito dal Patrimonio BancoPosta in quanto corrisposto a fondi pensionistici o enti previdenziali terzi ed è rilevato nel costo del lavoro.

9.2 Altre informazioni

La valutazione della passività rende necessario un calcolo attuariale che, con riferimento al 2021 e 2020, si è basato sulle seguenti principali ipotesi:

Basi tecniche economico-finanziarie

31.12.2021
Tasso di attualizzazione 0,44%
Tasso di inflazione 1.75%
Tasso annuo incremento TFR 2,813%

Basi tecniche demografiche

31.12.2021
Mortalità ISTAT 2018
Tasso di inabilità Tavole INPS distinte per età e sesso -
Tasso di turnover del personale Tavola specifica con tassi differenziati per anzianità di servizio.
All'anzianità di servizio media dei partecipanti corrisponde un tasso
annuo dello 0.11%
Tasso di anticipazione 1.25% per anzianità di servizio di almeno 8 anni
Pensionamento Raggiungimento requisiti Assicurazione Generale Obbligatoria

Utili/perdite attuariali

(milioni di euro)
31.12.2021 31.12.2020
Variazione ipotesi demografiche
Variazione ipotesi finanziarie
Altre variazioni legate all'esperienza 0.1 0,1
Totale 0.1 0,1

Analisi di sensitività

TFR al 31.12.2021
Tasso di inflazione +0,25% 3
Tasso di inflazione -0,25% റ്റ
Tasso di attualizzazione +0,25% റ്റ
Tasso di attualizzazione -0,25% റ്റ
Tasso di turnover +0,25%
Tasso di turnover -0,25% 3

Service Cost 1
Duration media del Piano a benefici definiti 13.5
Turnover medio dei dipendenti 0,19%

SEZIONE 10 – FONDI PER RISCHI E ONERI – VOCE 100

10.1 Fondi per rischi e oneri: composizione

(milioni di euro)
Voci/Valori Totale al
31.12.2021
Totale al
31.12.2020
Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate -
2. Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate
3. Fondi di quiescenza aziendali
4. Altri fondi per rischi e oneri 229 213
controversie legali e fiscali
4.1
94 81
oneri per il personale
4.2
4.3
altri
134 131
229
Totale

Il contenuto della sottovoce "Altri fondi per rischi e oneri" è illustrato alla successiva tabella 10.6.

10.2 Fondi per rischi e oneri: variazioni annue

(milioni di euro)
Fondi su altri
impegni e altre
garanzie rilasciate
Fondi di
quiescenza
Altri fondi per
rischi e oneri
Totale
A. Esistenze iniziali - - 213 213
3. Aumenti 62 62
Accantonamento dell'esercizio
B.1
62 62
Variazioni dovute al passare del tempo
B.2
Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto
B.3
-
Altre variazioni
B.4
-
C. Diminuzioni (46) (46)
C.1
Utilizzo nell'esercizio
(33) (33)
Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto
C.2
-
Altre variazioni
C.3
(13) (13)
D. Rimanenze finali 229 229

Le principali variazioni sono commentate nel seguito della presente Sezione.

10.6 Fondi per rischi ed oneri - altri fondi

(Infinoni ui euro)
Descrizione Totale al
31.12.2021
Totale al
31.12.2020
Controversie legali 94 81
Fondo vertenze con terzi 94 81
Fondo vertenze con il personale
Oneri per il personale 1
Altri rischi e oneri 134 131
Fondo rischi operativi 134 131
Totale 229 213

Il Fondo vertenze con terzi è costituito a copertura delle prevedibili passività, relative a contenziosi di varia natura con fornitori e terzi, giudiziali ed extragiudiziali, alle relative spese legali, nonché a sanzioni amministrative, penali e indennizzi nei confronti della clientela. Gli accantonamenti netti dell'esercizio, di complessivi 31 milioni di euro, si riferiscono all'aggiornamento delle passività stimate e ad utilizzi per passività definite.

Il Fondo vertenze con il personale è costituito a fronte delle passività che potrebbero emergere in esito a contenziosi e vertenze di lavoro promossi a vario titolo.

Il Fondo oneri del personale è costituito a copertura di prevedibili passività concernenti il costo del lavoro, certe o probabili nel loro futuro manifestarsi ma suscettibili di variazioni di stima nella relativa quantificazione.

Il Fondo rischi operativi riflette principalmente passività per rischi legati alla distribuzione di prodotti del Risparmio postale emessi in anni passati, rettifiche e conguagli di proventi di esercizi precedenti, rischi stimati per oneri e spese da sostenersi in esito a pignoramenti subiti dal BancoPosta in prevalenza in qualità di terzo pignorato, rettifiche e conguagli di proventi di esercizi precedenti e frodi. Gli accantonamenti netti dell'esercizio, di complessivi 17 milioni di euro, riflettono principalmente la revisione delle stime dei rischi legati alla distribuzione di prodotti del risparmio postale e delle rettifiche e conguagli di proventi di esercizi precedenti.

SEZIONE 11 – AZIONI RIMBORSABILI – VOCE 120

Nulla da segnalare.

SEZIONE 12 – PATRIMONIO DELL'IMPRESA – VOCI 110, 130, 140, 150, 160, 170 E 180

12.4 Riserve di utili: altre informazioni

Al 31 dicembre 2021 la riserva di utili non distribuiti ammonta a 1.186 milioni di euro, variata in aumento per la destinazione di 50 milioni di euro come deliberato dall'Assemblea degli Azionisti del 28 maggio 2021 e in diminuzione di 6 milioni di euro per gli interessi passivi maturati sugli Strumenti di capitale.

Le altre riserve sono costituite da riserve patrimoniali per 1.211 milioni di euro, di cui 1.000 milioni di euro in sede di costituzione del Patrimonio BancoPosta, 210 milioni di euro per ulteriori apporti, da parte della gemmante, avvenuti nel corso del 2018 e 1 milione di euro per riserve per piani di incentivazione, descritti nella Parte I.

In merito alla disponibilità e distribuibilità delle riserve del Patrimonio BancoPosta, si rimanda all'informativa riportata al paragrafo 5, tabella B.3 – Disponibilità e distribuibilità delle riserve – della presente sezione – I bilanci di Poste Italiane – della Relazione finanziaria annuale.

12.5 Strumenti di capitale: composizione e variazioni annue

Gli strumenti di capitale per il Patrimonio BancoPosta si riferiscono a un finanziamento subordinato perpetuo con periodo di "non call" di 8 anni, del valore nominale di 350 milioni di euro concesso in data 30 giugno 2021 con l'obiettivo di rafforzare il Leverage Ratio (Basilea III) e il Tier 1 ratio di BancoPosta230 .

Di seguito le principali caratteristiche del finanziamento:

  • il finanziamento è senza scadenza fissa e dovrà essere rimborsato solo in caso di scioglimento o liquidazione, come specificato nei relativi termini e condizioni, salvo la facoltà di rimborso anticipato (call) nei casi previsti. In particolare, la call è prevista in ogni momento dalla First Call Date del 30 giugno 2029 e, successivamente, ad ogni data di pagamento degli interessi; è previsto un meccanismo di assorbimento delle perdite nel caso in cui il CET 1 ratio scenda al di sotto del 5,125%;
  • la cedola fissa annuale è del 4,697% fino alla prima "Reset Date" fissata il 30 giugno 2029. A partire da tale data, l'interesse annuo è determinato in funzione del tasso Euro Mid Swap a 5 anni, più uno spread di 472,7 punti base. Gli interessi sono pagabili a discrezione dell'emittente e in via non cumulabile, a partire dal 30 dicembre 2021. Il prezzo di emissione è stato fissato al 100%.

ALTRE INFORMAZIONI

3. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni

(milioni di euro)
Portafogli Totale al
31.12.2021
Totale al
31.12.2020
1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 6.291 9.060
3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 9.372 6.969
4. Attività materiali
di cui: attività materiali che costituiscono rimanenze

Le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" si riferiscono a titoli impegnati in Repo passivi e a titoli consegnati in garanzia a controparti con le quali sono in essere operazioni di interest rate swap con fair value negativo; le "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" si riferiscono a titoli impegnati in Repo passivi e a titoli consegnati in garanzia a controparti con le quali sono in essere operazioni di interest rate swap con fair value negativo e di Repo di finanziamento.

pag. 812 230 E' esclusa la possibilità di apporti di terzi al Patrimonio BancoPosta, in quanto non previsti dalla speciale disciplina del Patrimonio destinato.

4. Gestione e intermediazione per conto terzi

(Immoni ai Garo)
Tipologia servizi Importo
1. Esecuzione di ordini per conto della clientela
acquisti
a)
1. regolati
2. non regolati
vendite
b)
1.
regolate
2.
non regolate
2. Gestione individuale di portafogli
3. Custodia e amministrazione di titoli 61.242
a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca depositaria (escluse le gestioni di portafogli)
1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio
2.
altri titoli
b) titoli di terzi in deposito (escluse gestioni di portafogli): altri 1.799
1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio
2.
altri titoli
1.799
titoli di terzi depositati presso terzi
C)
1.799
d) titoli di proprietà depositati presso terzi 59.443
Altre operazioni
4.
252.839
Libretti Postali
a)
99.249
Buoni Postali Fruttiferi
b)
153.590

La "Custodia e amministrazione di titoli di terzi in deposito presso terzi", esposti al loro valore nominale, riguarda i titoli della clientela in giacenza presso primari operatori di mercato. L'esecuzione degli ordini raccolti dalla clientela è effettuata mediante qualificati istituti di credito convenzionati.

Nelle "Altre operazioni" è rappresentato il valore della linea capitale del risparmio postale raccolto in nome e per conto della Cassa Depositi e Prestiti e del MEF.

  1. Attività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari
(millioni di euro)
Forme tecniche Ammontare lordo delle
attività finanziarie
(a)
Ammontare delle
passività finanziarie
Ammontare netto delle
attività finanziarie
riportato in bilancio
(c=a-b)
Ammontari correlati non oggetto di
compensazione in bilancio
Ammontare netto
al 31 dicembre 2021
(f=c-d-e)
Ammontare netto
al 31 dicembre 2020
compensato in
bilancio
(b)
Strumenti finanziari
(d)
Depositi di contante
ricevuti in garanzia
(e)
Derivati 873 873 866
Pronti contro termine 1.577 1.577 -
Prestito titoli - - -
Altre - -
Totale al 31/12/2021 2.450 1.577 873 866 1
Totale al 31/12/2020 442 363 79 79 ×

6. Passività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari

(milioni di euro)
Ammontare delle
Ammontare lordo delle
attività finanziarie
passività finanziarie
compensato in
(a)
bilancio
(b)
Ammontare netto delle
passività finanziarie
riportato in bilancio
(c=a-b)
Ammontari correlati non oggetto di
compensazione in bilancio
Ammontare netto Ammontare netto
Forme tecniche Strumenti finanziari
(d)
Depositi di contante
posti a garanzia
(e)
al 31 dicembre 2021
(f=c-d-e)
al 31 dicembre 2020
Derivati 5.461 5.461 1.405 3.976 80 -
Pronti contro termine 14.837 1.577 13.260 13.235 24 -
Prestito titoli - - 1 - -
Altre - - 1 - -
Totale 31/12/2021 20.298 1.577 18.721 14.640 4.000 81
Totale 31/12/2020 22.954 363 22.591 15.226 7.364 ×

Le tabelle in commento sono state compilate in conformità all'IFRS 7, che richiede una specifica informativa indipendentemente dal fatto che gli strumenti finanziari siano stati o meno compensati in bilancio.

In particolare, nelle tabelle sono esposti:

  • i valori di bilancio, prima e dopo gli effetti della compensazione contabile, relativi alle operazioni di Pronti contro termine che soddisfano le condizioni necessarie al riconoscimento di tali effetti;
  • i valori di bilancio relativi alle operazioni in derivati e in Pronti contro termine che non soddisfano tali condizioni ma sono regolati da accordi standardizzati bilaterali di netting che consentono, in caso di default della controparte, la compensazione delle posizioni creditorie e debitorie (contratti ISDA e GMRA);
  • il valore delle garanzie reali ad esse connesse.

Ai fini della compilazione delle tabelle e in linea con quanto previsto dall'IFRS 7 e dalla Circolare della Banca d'Italia n. 262, si segnala che le operazioni in Pronti contro termine sono rappresentate secondo il criterio di valutazione del costo ammortizzato, mentre le operazioni in derivati sono rappresentate al fair value; le relative garanzie reali finanziarie sono riportate al loro fair value.

PARTE C – INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO

SEZIONE 1 – INTERESSI – VOCI 10 E 20

1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione

(milioni di euro)
Voci/Forme tecniche Titoli di
debito
Finanziamenti Altre operazioni Esercizio
2021
Esercizio
2020
1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
1.1
1.2 Attività finanziarie designate al fair value -
1.3 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva
2.
821 × 821 898
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 670 29 699 681
Crediti verso banche
3.1
3.2 Crediti verso clientela 670 28 698 681
Derivati di copertura
X × (88) (88) (37)
Altre attività X × 58 58
6. Passività finanziarie x X 2 43 45
Totale 1.491 29 (30) 1.533 1.587
di cui: interessi attivi su attività finanziarie impaired - -
di cui: interessi attivi su leasing finanziario -

Nella sottovoce "Altre attività" sono imputati gli interessi attivi maturati nell'esercizio relativi ai crediti d'imposta Legge n. 77/2020, come descritti nella "Sezione 12 – Altre Attività – Voce 120" della Parte B.

La sottovoce relativa ai proventi derivanti da "Passività finanziarie" è costituita principalmente dagli interessi attivi maturati nell'esercizio per operazioni di Repo di finanziamento.

Il decremento della voce in commento rispetto al precedente esercizio è dovuto alla riduzione dei rendimenti degli impieghi in titoli in parte compensato dai nuovi interessi attivi su crediti d'imposta.

1.3 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione

(milioni di euro)
Voci/Forme tecniche Debiti Titoli Altre operazioni Esercizio
2021
Esercizio
2020
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato (71) - - (71) (77)
1.1
Debiti verso Banche Centrali
X ×
Debiti verso banche
1.2
(34) X × (34) (35)
1.3
Debiti verso clientela
(37) × X (37) (42)
1.4 Titoli in circolazione × - × -
2. Passività finanziarie di negoziazione - 1 I
3. Passività finanziarie valutate al fair value - - =
4. Altre passività e fondi × × = 1
5. Derivati di copertura × × ==
6. Attività finanziarie × × × (20) (12)
Totale (71) 1 = (91) (89)
di cui: interessi passivi relativi ai debiti per leasing 1 10 1 1 1

Nella sottovoce "Attività finanziarie" sono inclusi principalmente gli interessi passivi sul deposito presso il MEF (cd conto Buffer) per 9 milioni di euro e interessi passivi maturati nell'esercizio per operazioni di Pronti contro termine attive per 6 milioni di euro.

1.5 Differenziali relativi alle operazioni di copertura

(milioni di euro)
Voci Esercizio
2021
Esercizio
2020
A. Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura
B. Differenziali negativi relativi a operazioni di copertura
43
(131)
26
(63)
C. Saldo (A-B) (88) (37)

Il decremento della voce in commento rispetto all'esercizio precedente è dovuto principalmente agli effetti derivanti dall'incremento delle operazioni di copertura di fair value hedge.

SEZIONE 2 – COMMISSIONI – VOCI 40 E 50

2.1 Commissioni attive: composizione

(milioni di euro)
Tipologia servizi/Valori Esercizio
2021
Esercizio
2020
a) Strumenti Finanziari 2 6
1. Collocamento titoli 1 2
1.1 Con assunzione a fermo e/o sulla base di un impegno irrevocabile
1.2 Senza impegno irrevocabile 1 2
2. Attività di ricezione e trasmissione di ordini e esecuzione di ordini per conto dei clienti 1 4
2.1 Ricezione o trasmissione di ordini di uno o più strumenti finanziari 1 4
2.2 Esecuzione di ordini per conto dei clienti
3. Altre commissioni connesse con attività legate a strumenti finanziari
di cui: negoziazione per conto proprio
di cui: gestione di portafogli individuali
b) Corporate Finance
1. Consulenza in materia di fusioni e acquisizioni
2. Servizi di tesoreria
3. Altre commissioni connesse con servizi di corporate finance
c) Attività di consulenza in materia di investimenti
d) Compensazione e regolamento
e) Custodia e amministrazione 2 2
1. Banca depositaria
2. Altre commissioni legate all'attività di custodia e amministrazione 2 2
f) Servizi amministrativi centrali per gestioni di portafogli collettive
g) Attività fiduciaria
h) Servizi di pagamento 796 831
1. Conti correnti 233 223
2. Carte di credito
3. Altre carte di debito ed altre carte di pagamento 26 35
4. Bonifici e altri ordini di pagamento 61 58
5. Altre commissioni legate ai servizi di pagamento 476 515
i) Distribuzione di servizi di terzi 2.776 2.731
1. Gestione di portafogli collettive
2. Prodotti assicurativi 489 439
3. Altri prodotti 2.287 2.292
di cui: gestioni di portafogli individuali
j) Finanza strutturata
k) Attività di servicing per operazioni di cartolarizzazione
D Impegni a erogare fondi
m) Garanzie finanziarie rilasciate
di cui: derivati su crediti
n) Operazioni di finanziamento
di cui: per operazioni di factoring
o) Negoziazione di valute
p) Merci
q) Altre commissioni attive 13 12
di cui: per attività di gestione di sistemi multilaterali di scambio
di cui: per attività di gestione di sistemi organizzati di negoziazione
Totale 3.589 3.582

Le commissioni per "Distribuzione di servizi di terzi" comprendono, nell'ambito degli altri prodotti, la remunerazione delle attività di raccolta del risparmio postale riferita per 1.753 milioni di euro al servizio di emissione e rimborso di Buoni Fruttiferi Postali e al servizio di versamento e prelevamento su Libretti Postali, svolti per conto della Cassa Depositi e Prestiti ai sensi della Convenzione rinnovata il 23 dicembre 2021 per il periodo 2021-2024, con decorrenza dal 1° gennaio 2021.

Il saldo della voce in commento, sostanzialmente invariato rispetto al precedente esercizio, riflette gli effetti positivi della dinamica del collocamento dei prodotti di finanziamento, dei prodotti assicurativi e dei prodotti emessi da PostePay SpA

mitigati dal decremento delle commissioni sull'attività di raccolta del risparmio postale e sui servizi di pagamento principalmente riferibili ai bollettini e alle carte di debito231 .

Ricavi provenienti da contratti con i clienti

(milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2021
Esercizio
2020
Strumenti finanziari 2 6
Rilevati in un determinato momento
Rilevati nel corso del tempo 2 6
Custodia e amministrazione 2 2
Rilevati in un determinato momento
Rilevati nel corso del tempo 2 2
Servizi di pagamento 796 831
Rilevati in un determinato momento 278 312
Rilevati nel corso del tempo 517 518
Distribuzione di servizi di terzi 2.776 2.731
Rilevati in un determinato momento
Rilevati nel corso del tempo 2.776 2.731
Altre commissioni attive 13 12
Rilevati in un determinato momento
Rilevati nel corso del tempo 13 12
Totale 3.589 3.582

I ricavi provenienti dai contratti con i clienti sono riferibili principalmente a: (i) ricavi per distribuzione di servizi di terzi: rilevati over time e misurati sulla base dei volumi collocati valorizzati in ragione degli accordi commerciali con gli istituti finanziari. Con riferimento alla remunerazione per l'attività di raccolta del risparmio postale, l'accordo stipulato con Cassa Depositi e Prestiti prevede la corresponsione di un corrispettivo variabile al raggiungimento di determinati livelli di raccolta la cui quantificazione è annualmente determinata in ragione dei volumi di raccolta e dei rimborsi anticipati; taluni accordi commerciali, stipulati con primari partner finanziari per il collocamento di prodotti di finanziamento, prevedono la retrocessione di commissioni di collocamento nel caso di estinzione anticipata o surroga da parte della clientela; (ii) ricavi per servizi di pagamento: rilevati at point in time in ragione del numero di transazioni accettate allo sportello (es. commissioni su bollettini di conto corrente postale) e valorizzate sulla base delle condizioni contrattuali di vendita e rilevati over time in ragione della fruizione del servizio da parte del cliente con riferimento principalmente alle commissioni su servizi delegati e su servizi di tenuta e gestione dei conti correnti.

pag. 817 231 A decorrere dal 1° ottobre 2021 le carte di debito sono oggetto del ramo conferito alla società PostePay SpA.

2.2 Commissioni attive: canali distributivi dei prodotti e servizi

(milioni di euro)
Canali/Valori Esercizio
2021
Esercizio
2020
A. presso propri sportelli: 2.777 2.733
gestioni di portafogli
1.
2.
collocamento di titoli
2
ဒေ.
servizi e prodotti di terzi
2.776 2.731
B. offerta fuori sede: 1
gestioni di portafogli
1.
2.
collocamento di titoli
3.
servizi e prodotti di terzi
C. altri canali distributivi:
gestioni di portafogli
1.
collocamento di titoli
2.
ന്
servizi e prodotti di terzi

Per "Propri sportelli" si intendono, per convenzione, la rete distributiva della gemmante Poste Italiane SpA.

2.3 Commissioni passive: composizione

(milioni di euro)
Servizi/Valori Esercizio
2021
Esercizio
2020
Strumenti finanziari
a)
2
di cui: negoziazione di strumenti finanziari
di cui: collocamento di strumenti finanziari 2
di cui: gestione di portafogli individuali
Proprie
l
Delegate a terzi
b) Compensazione e regolamento
Custodia e amministrazione
C)
Servizi di incasso e pagamento
d)
265 287
di cui: carte di credito, carte di debito e altre carte di pagamento
e) Attività di servicing per operazioni di cartolarizzazione
lmpegni a ricevere fondi
f)
Garanzie finanziarie ricevute
q)
di cui: derivati su crediti
h) Offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi
Negoziazione di valute
D
Altre commissioni passive 2
Totale 267 292

Le commissioni passive per servizi di incasso e pagamento sono principalmente riferibili ai costi maturati per i servizi rientranti nel contratto con PostePay.

SEZIONE 3 – DIVIDENDI E PROVENTI SIMILI – VOCE 70

3.1 Dividendi e proventi simili: composizione

Nel corso dell'esercizio il Patrimonio BancoPosta ha beneficiato di dividendi pari a 0,4 milioni di euro per gli investimenti in azioni di Visa Incorporated iscritte tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico.

SEZIONE 4 – RISULTATO NETTO DELL'ATTIVITÀ DI NEGOZIAZIONE – VOCE 80

4.1 Risultato netto dell'attività di negoziazione: composizione

(milioni di euro)
Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze
(A)
Utili da
negoziazione
(B)
Minusvalenze
(C)
Perdite da
negoziazione
(D)
Risultato netto
[(A+B) = (C+D)]
1. Attività finanziarie di negoziazione 2 I 2
1.1 Titoli di debito
1.2 Titoli di capitale
1.3 Quote di OICR -
1.4 Finanziamenti -
1.5 Altre 2 - - 2
2. Passività finanziarie di negoziazione - - -
2.1 Titoli di debito -
2.2 Debiti -
2.3 Altre -
3. Attività e passività finanziarie: differenze di cambio × × × x 1
Strumenti derivati
- (3) (2) లు
4.1 Derivati finanziari: (3) (2) (5)
- Su titoli di debito e tassi di interesse -
- Su titoli di capitale e indici azionari (3) (2) (5)
- Su valute e oro X × X ×
- Altri -
4.2 Derivati su crediti -
di cui: coperture naturali connesse con la fair value option × X X ×
Totale = 2 (3) (2) (2)

SEZIONE 5 – IL RISULTATO NETTO DELL'ATTIVITÀ DI COPERTURA – VOCE 90

5.1 Risultato netto dell'attività di copertura: composizione

(milioni di euro)
Componenti reddituali/Valori Esercizio
2021
Esercizio
2020
Proventi relativi a:
A.1 Derivati di copertura del fair value 3.144 10
Attività finanziarie coperte (fair value)
A.2
625 3.268
Passività finanziarie coperte (fair value)
A.3
A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari
Attività e passività in valuta
A.5
3.770
Totale proventi dell'attività di copertura (A)
3.278
ni Oneri relativi a:
B.1 Derivati di copertura del fair value (625) (3.270)
B.2 Attività finanziarie coperte (fair value) (3.139) (10)
B.3 Passività finanziarie coperte (fair value)
Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari
B.4
(1)
Attività e passività in valuta
B.5
Totale oneri dell'attività di copertura (B) (3.765) (3.280)
C. Risultato netto dell'attività di copertura (A - B) 5 (2)
di cui: risultato delle coperture su posizioni nette

SEZIONE 6 – UTILI/(PERDITE) DA CESSIONE/RIACQUISTO – VOCE 100

6.1 Utili/(Perdite) da cessione/riacquisto: composizione

(milioni di euro)
Esercizio 2021 Esercizio 2020
Voci/Componenti reddituali Utili Perdite Risultato
netto
Utili Perdite Risultato
netto
A. Attività finanziarie
1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 1 (96) (95) 101 (38) 63
Crediti verso banche
1.1
-
1.2
Crediti verso clientela
1 (96) (95 101 (38) 63
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 504 (2) 502 399 (97) 302
2.1
Titoli di debito
504 (2) 502 399 (97) 302
Finanziamenti
2.2
Totale attività (A) 505 (98) 407 500 (135) 365
B. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato
1. Debiti verso banche -
2. Debiti verso clientela - -
3. Titoli in circolazione -
Totale passività (B) I = 1 -

SEZIONE 7 – RISULTATO NETTO DELLE ALTRE ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE CON IMPATTO A CONTO ECONOMICO– VOCE 110

7.2 Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico: composizione delle altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value

(milioni di euro)
Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze
(A)
Utili da
realizzo
(B)
Minusvalenze
(C)
Perdite da
realizzo
(D)
Risultato netto
[(A+B)-(C+D)]
1. Attività finanziarie 2 2 - 1
1.1
Titoli di debito
-
Titoli di capitale
1.2
2 - -
Quote di O.I.C.R
1.3
-
Finanziamenti
1.4
- -
2. Attività finanziarie in valuta: differenze di cambio × X X × ବନ
Totale 2 2 I

SEZIONE 8 – RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE PER RISCHIO DI CREDITO – VOCE 130

8.1 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione

(millioni di euro)
Rettifiche di valore
(1)
Riprese di valore
(2)
Operazioni/Componenti reddituali Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo stadio lmpaired acquisite o
originate
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
lmpaired
acquisite o
Esercizio
2021
Esercizio
2020
Write-off Altre Write-off Altre originate
A. Crediti verso banche 1 =
- Finanziamenti -
- Titoli di debito - - -
B. Crediti verso clientela (2) (11) 5 5 = (2) (16)
- Finanziamenti (1) (11) 5 - (6) (7)
- Titoli di debito (1) 5 - 4 (a)
Totale (2) (11) 5 5 1 = (2) (16)

8.2 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione

(milioni di euro)
Operazioni/Componenti reddituali Rettifiche di valore
(1)
Riprese di valore
(2)
Primo Secondo Terzo stadio Impaired acquisite o
originate
Primo Secondo Terzo Impaired
acquisite
Esercizio
2021
Esercizio
2020
stadio stadio Write-off Altre Write-off Altre stadio stadio stadio o originate
A. Titoli di debito (2) 8 6 (6)
B. Finanziamenti
- Verso clientela
- Verso banche
Totale (2) x 6 (e)

La variazione positiva rispetto precedente esercizio delle rettifiche di valore nette complessive è principlamente dovuto al miglioramento del merito creditizio riferibile ai titoli di debito.

SEZIONE 9 – UTILI/(PERDITE) DA MODIFICHE CONTRATTUALI SENZA CANCELLAZIONI – VOCE 140

Nulla da segnalare

SEZIONE 10 – SPESE AMMINISTRATIVE – VOCE 160

10.1 Spese per il personale: composizione

(millioni di euro)
Tipologia di spese/Valori Esercizio
2021
Esercizio
2020
Personale dipendente (33) (34)
salari e stipendi
a)
(23 (24)
b)
oneri sociali
0 (6)
indennità di fine rapporto
C)
(1) (1)
ರು)
spese previdenziali
e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale
f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili:
- a contribuzione definita
- a benefici definiti
g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: (1) (1)
- a contribuzione definita (1) (1)
- a benefici definiti
h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali (1)
i)
altri benefici a favore dei dipendenti
(1) (2)
2) Altro personale in attività
3) Amministratori e sindaci
4) Personale collocato a riposo
5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende
6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la società
Totale (33) (34)

10.2 Numero medio dei dipendenti per categoria (*)

Esercizio
2021
Esercizio
2020
Personale dipendente 390 410
dirigenti
a)
27 33
b)
quadri direttivi
291 296
restante personale dipendente
C)
72 81
Altro personale I 1
Totale 390 410

(*) Dati espressi in full time equivalent.

10.4 Altri benefici a favore dei dipendenti

Sono rappresentati principalmente da oneri per esodi.

(milioni di euro)
Tipologia di spese/Valori Esercizio
2021
Esercizio
2020
Spese per prestazioni di servizi resi da Poste Italiane SpA (4.379) (4.380)
2) Spese per consulenze e altri servizi professionali (17) (16)
Sanzioni imposte e tasse
3)
(17) (14)
4)
Altre spese
Totale (4.413) (4.410)

Le spese per prestazioni rese dal Patrimonio non destinato di Poste Italiane SpA riguardano i servizi descritti nella Parte A – Politiche contabili, A.1, Sezione 4 – Altri aspetti.

SEZIONE 11 – ACCANTONAMENTI NETTI AI FONDI PER RISCHI E ONERI – VOCE 170

11.3 Accantonamenti netti agli altri fondi per rischi e oneri: composizione

Voci/Componenti reddituali Accantonamenti Riattribuzioni Risultato netto
2021
(milioni di euro)
Risultato netto
2020
Accantonamenti ai fondi oneri per controversie legali
Accantonamenti ai fondi rischi e oneri diversi
(35)
(25)

8
(31)
(17)
5
64
Totale (60) 12 (48) 69

I principali accantonamenti e riattribuzioni sono commentati nella precedente Parte B – Sezione 10 del Passivo.

La variazione negativa rispetto al precedente esercizio pari a 117 milioni di euro riflette principalmente gli assorbimenti a Conto economico rilevati nell'esercizio 2020 a seguito della revisione di stima di alcuni rischi legati alla distribuzione di prodotti del risparmio postale e vertenze giudiziali con terzi, nonché della conclusione nel corso dell'esercizio 2020 delle iniziative volontarie di tutela intrapresa a favore della clientela sottoscrittrice dei fondi immobiliari "Europa Immobiliare 1" e "Obelisco".

SEZIONE 12 – RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ MATERIALI – VOCE 180

Nulla da segnalare.

SEZIONE 13 – RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ IMMATERIALI – VOCE 190

Nulla da segnalare.

SEZIONE 14 – ALTRI ONERI E PROVENTI DI GESTIONE – VOCE 200

14.1 Altri oneri di gestione: composizione

(milioni di euro)
Componenti reddituali/Valori Esercizio
2021
Esercizio
2020
Perdite per furti e rapine (2) (6)
2.
Altri oneri
(15) (72)
Totale (17) (78)

14.2 Altri proventi di gestione: composizione

(milioni di euro)
Componenti reddituali/Valori Esercizio
2021
Esercizio
2020
Altri ricavi derivanti da contratti con i clienti 8 2
Altri proventi di gestione
2.
17 143
Totale 25 145

La sottovoce "Altri ricavi derivanti da contratti con i clienti" accoglie proventi rilevati at point time per copia documenti e prescrizione di assegni vidimati e proventi rilevati over time per protesto assegni postali.

La variazione rispetto al precedente esercizio delle sottovoci "Altri oneri" e "Altri proventi di gestione" è dovuta agli effetti della conclusione nel corso dell'esercizio 2020 di un processo di revisione complessiva di stime di partite pregresse in appuramento.

SEZIONE 15 – UTILI/(PERDITE) DELLE PARTECIPAZIONI – VOCE 220

Nulla da segnalare.

SEZIONE 16 – RISULTATO NETTO DELLA VALUTAZIONE AL FAIR VALUE DELLE ATTIVITÀ MATERIALI E IMMATERIALI – VOCE 230

Nulla da segnalare.

SEZIONE 17 – RETTIFICHE DI VALORE DELL'AVVIAMENTO – VOCE 240

Nulla da segnalare.

SEZIONE 18 – UTILI/(PERDITE) DA CESSIONE DI INVESTIMENTI – VOCE 250

Nulla da segnalare.

SEZIONE 19 – LE IMPOSTE SUL REDDITO DELL'ESERCIZIO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE – VOCE 270

19.1 Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente: composizione

(milioni di euro)
Componenti reddituali/Valori Esercizio
2012-1
Esercizio
2020
Imposte correnti (-) (202) (205)
2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) 12 30
3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+)
3. bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta di cui alla Legge 214/2011 (+)
Variazione delle imposte anticipate (+/-) (24)
5. Variazione delle imposte differite (+/-) (2)
lmposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+3 bis+/-4+/-5) (189) (201)

19.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio

(milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2021 Esercizio 2020
IRES Incidenza % IRES Incidenza %
Utile ante imposte 698 829
Imposta teorica 167 24,0% 199 24,0%
Effetto delle variazioni in aumento (diminuzione) rispetto all'imposta ordinaria
Accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri e svalutazione crediti
Imposte esercizi precedenti
Altre
S
(10)
(5)
0,9%
-1.4%
-0,7%
(10)
(3)
-1,2%
0,0%
-0,4%
Imposta effettiva (ante rilevazione Effetto fiscale Patent Box) 158 22,7% 186 22,4%
Effetto fiscale Patent Box (1) -0,1% (19) -2,3%
Imposta effettiva 157 22,6% 167 20,1%

L'incremento del tax rate dell'anno 2021 rispetto al precedente esercizio, è dovuto al minor impatto del cd Patent Box.

(milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2021 Esercizio 2020
IRAP Incidenza % IRAP Incidenza %
Utile ante imposte 698 829
Imposta teorica 31 4,5% 37 4,5%
Effetto delle variazioni in aumento (diminuzione) rispetto all'imposta ordinaria
Fondi rischi e oneri 1 0,1% (2) -0,2%
Altre 0,0% 3 0.4%
Imposta effettiva (ante rilevazione Effetto fiscale Patent Box) 32 4,6% 38 4,6%
Effetto fiscale Patent Box 0,0% (4) -0,5%
Imposta effettiva 32 4,6% 34 4,1%

SEZIONE 20 – UTILE/(PERDITA) DEI GRUPPI DI ATTIVITÀ IN VIA DI DISMISSIONE AL NETTO DELLE IMPOSTE – VOCE 290

Nulla da segnalare.

SEZIONE 21 – ALTRE INFORMAZIONI

Non si segnalano ulteriori informazioni oltre a quelle già fornite nelle precedenti sezioni.

SEZIONE 22 – UTILE PER AZIONE

Nulla da segnalare.

pag. 825

PARTE D – REDDITIVITA' COMPLESSIVA

PROSPETTO ANALITICO DELLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA

(milioni di euro)
Voci Esercizio
2021
Esercizio
2020
10. Utile/(Perdita) d'esercizio 208 629
Altre componenti reddituali senza rigiro a Conto economico
20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva:
a) variazioni di fair value
b) trasferimenti ad altre componenti di Patrimonio netto
Passività finanziarie designate al fair value con impatto a Conto economico (variazioni del
30. proprio merito creditizio):
a) variazioni del fair value
b) trasferimenti ad altre componenti di Patrimonio netto
40. Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività
complessiva:
a) variazioni di fair value (strumento coperto)
b) variazioni di fair value (strumento di copertura)
50. Attività materiali
60.
70.
Attività immateriali
Piani a benefici definiti
80. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
90. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a Patrimonio netto
100. Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali senza rigiro a Conto economico
Altre componenti reddituali con rigiro a Conto economico
110. Copertura di investimenti esteri:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a Conto economico
c) altre variazioni
120. Differenze di cambio:
a) variazioni di valore
b) rigiro a Conto economico
c) altre variazioni
130. Copertura dei flussi finanziari: (187) (24)
a) variazioni di fair value (178) (27)
b) rigiro a Conto economico
c) altre variazioni
(9) 3
di cui: risultato delle posizioni nette
140. Strumenti di copertura (elementi non designati):
a) variazioni di valore
b) rigiro a Conto economico
c) altre variazioni
150. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva:
(1.433) 1.693
a) variazioni di fair value (1.007) 1.947
b) rigiro a Conto economico
- rettifiche per rischio di credito
(426) (254)
- utili/perdite da realizzo (6)
(420)
6
(260)
c) altre variazioni
160. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a Conto economico
c) altre variazioni
170. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a Patrimonio netto:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a Conto economico
- rettifiche da deterioramento
- utile/perdite da realizzo
c) altre variazioni
180. Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali con rigiro a Conto economico 460 (474)
190. Totale altre componenti reddituali (1.160) 1.195
200. Redditività complessiva (Voce 10+190) 1.824
(652)

PARTE E – INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA

Premessa

L'operatività bancoposta, svolta ai sensi del DPR 144/2001, consiste, in particolare, nella gestione attiva della liquidità raccolta su conti correnti postali, svolta in nome proprio ma con vincolo d'impiego in conformità alla normativa applicabile, e nella gestione di incassi e pagamenti in nome e per conto di terzi.

Le risorse provenienti dalla raccolta effettuata da clientela privata su conti correnti postali sono obbligatoriamente impiegate in titoli governativi dell'area euro232, mentre le risorse provenienti dalla raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione sono depositate presso il MEF.

Nel corso del 2021, l'operatività del Patrimonio BancoPosta è stata caratterizzata dall'attività di investimento della raccolta incrementale registrata sui conti correnti, dal reimpiego dei fondi rivenienti dai titoli governativi scaduti e dalla gestione attiva degli strumenti finanziari.

L'esercizio 2021, è stato caratterizzato da un aumento dei rendimenti dei titoli di Stato italiani (il BTP a 10 anni passa da 0,5% a 1,17%), che ha portato lo spread BTP-Bund a 135 punti base rispetto ai 111 dello scorso anno. Tali movimenti hanno determinato una riduzione del prezzo dei titoli.

Con riferimento alla struttura patrimoniale BancoPosta, il 30 giugno 2021 è stato perfezionato l'incremento patrimoniale tramite Additional Tier 1 per 350 milioni di euro. Il valore del Leverage Ratio si posiziona a fine 2021 al 3,0%233, anche a seguito dell'ulteriore incremento dell'attivo dello Stato Patrimoniale legato, principalmente, all'aumento degli impieghi.

Il profilo degli impieghi si basa sulle risultanze delle attività di continuo monitoraggio delle caratteristiche comportamentali della raccolta in conti correnti postali e sull'aggiornamento del modello statistico/econometrico dell'andamento previsionale e prudenziale di persistenza delle masse raccolte. Al riguardo, la composizione del portafoglio mira a replicare la struttura finanziaria della raccolta su conti correnti postali presso la clientela privata. Per la gestione delle relazioni finanziarie fra la struttura della raccolta e degli impieghi è stato realizzato un appropriato sistema di Asset & Liability Management. Il citato sistema costituisce dunque il riferimento tendenziale della politica degli investimenti (i cui limiti sono fissati da apposite Linee guida approvate dal Consiglio di Amministrazione), al fine di contenere l'esposizione al rischio di tasso di interesse e di liquidità.

Gestione dei rischi finanziari

Gli obiettivi di una gestione finanziaria equilibrata e di monitoraggio dei principali profili di rischio/rendimento sono garantiti da strutture organizzative esistenti nell'ambito di Poste Italiane SpA, interne e esterne al Patrimonio BancoPosta, ispirate a criteri di separatezza e autonomia delle funzioni oltre che da specifici processi che regolano l'assunzione, la gestione e il controllo dei rischi finanziari, anche attraverso la progressiva implementazione di adeguati strumenti informatici. In tale ambito, il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha approvato in data 16 febbraio 2021 l'aggiornamento della Linea Guida Sistema di Controllo Interno e Gestione Rischi (SCIGR) quale strumento normativo per la disciplina integrata

232 Le risorse provenienti dalla raccolta effettuata da clientela privata su conti correnti postali sono obbligatoriamente impiegate in titoli governativi dell'area euro e, per una quota non superiore al 50% dei fondi raccolti, in altri titoli assistiti dalla garanzia dello Stato italiano (come disposto dalla Legge del 27 dicembre 2006 n.296 e successive modifiche previste dalla Legge di stabilità 2015, n. 190 del 23 dicembre 2014). Con la conversione in Legge n. 106 del 23 luglio 2021 del D.L. n.73 del 25 maggio 2021, è consentito al Patrimonio BancoPosta nell'ambito del 50% della raccolta da clientela privata investibile in titoli garantiti dallo Stato Italiano, di impiegare fino al 30% di questa quota nell'acquisto di crediti d'imposta cedibili ai sensi del Decreto legge n.34/2020 (cd Decreto Rilancio) ovvero altri crediti d'imposta cedibili ai sensi della normativa vigente.

233 Il valore già comprende la proposta di rafforzamento patrimoniale di 200 milioni di euro tramite accantonamento di utile dell'esercizio 2021.

del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi del Patrimonio BancoPosta. Organizzativamente, la gestione dei rischi finanziari avviene attraverso il coinvolgimento dei seguenti organi e funzioni:

  • Il Comitato Controllo e Rischi, istituito nel 2015 come comitato endoconsiliare, ha il compito di supportare, con un'adeguata attività istruttoria, di natura propositiva e consultiva, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, nonché quelle relative all'approvazione delle relazioni periodiche a carattere finanziario e non finanziario;
  • il Comitato Servizi Finanziari e Assicurativi, istituito in data 19 marzo 2018 in sostituzione del preesistente Comitato Finanza, Risparmio e Investimenti, ha l'obiettivo di indirizzare le tematiche connesse allo sviluppo dei prodotti e servizi distribuiti da BancoPosta, in ottica di visione unitaria e integrata sull'intero portafoglio di offerta, nonché di presidiare l'andamento degli investimenti finanziari inerenti la raccolta proveniente da clientela privata;
  • la funzione Risk Management e Governo Outsourcing di BancoPosta svolge l'attività di Misurazione e Controllo Rischi nel rispetto del principio della separatezza organizzativa delle strutture aventi funzioni di controllo rispetto a quelle aventi responsabilità di gestione.

La gestione delle operazioni di impiego e di copertura dei rischi relative al Patrimonio BancoPosta sono state affidate mediante specifico mandato di gestione alle funzioni specialistiche di BancoPosta Fondi SpA SGR, società del Gruppo Poste Italiane.

Nella costruzione del Modello Rischi del Patrimonio BancoPosta si è tenuto conto, tra l'altro, della disciplina di Vigilanza prudenziale vigente per le banche e delle specifiche istruzioni per il BancoPosta, introdotte dalla Banca d'Italia il 27 maggio 2014 con il terzo aggiornamento alla Circolare n° 285 del 17 dicembre 2013 e con successivi aggiornamenti.

Le citate disposizioni prudenziali estendono a BancoPosta gli obblighi, già in vigore per le banche, in tema di governo societario, controlli interni e gestione dei rischi prevedendo, tra l'altro, il conseguimento delle seguenti finalità:

  • definizione di un quadro di riferimento per la determinazione della propensione al rischio (Risk Appetite Framework RAF);
  • verifica dell'attuazione delle strategie e delle politiche aziendali;
  • contenimento del rischio entro i limiti indicati nel RAF;
  • salvaguardia del valore delle attività e protezione dalle perdite;
  • individuazione di operazioni di maggior rilievo da sottoporre al vaglio preventivo della funzione di controllo dei rischi;
  • applicazione dei processi di valutazione aziendale dell'adeguatezza patrimoniale (ICAAP) e dell'adeguatezza del sistema di gestione e governo del rischio di liquidità (ILAAP).

Il RAF consiste nel quadro di riferimento che definisce, in coerenza con il massimo rischio assumibile, il business model e il piano strategico, la propensione al rischio, le soglie di tolleranza, i limiti di rischio, le politiche di governo dei rischi, i processi di riferimento necessari per definirli e attuarli.

SEZIONE 1 – RISCHIO DI CREDITO

Alle tematiche del rischio di credito sono riconducibili le tipologie di rischio di seguito riportate.

Il rischio di credito è definito come la possibilità che una variazione del merito creditizio di una controparte, nei confronti della quale esiste un'esposizione, generi una corrispondente variazione del valore della posizione creditizia. Rappresenta, dunque, il rischio che il debitore non assolva, anche parzialmente, ai suoi obblighi di rimborso del capitale e degli interessi.

Il rischio di controparte è definito come il rischio che la controparte di una transazione avente ad oggetto determinati strumenti finanziari risulti inadempiente prima del regolamento della transazione stessa. Tale rischio grava su alcune tipologie di transazioni e in particolare, per il Patrimonio BancoPosta, sui derivati finanziari e sulle operazioni di Pronti contro termine.

Il rischio di concentrazione è definito come il rischio derivante da esposizioni verso controparti o gruppi di controparti connesse ovvero controparti del medesimo settore economico o che esercitano la stessa attività ovvero appartenenti alla medesima area geografica.

Informazioni di natura qualitativa

1. Aspetti generali

Secondo quanto previsto dalla normativa di riferimento (DPR 144/2001) il Patrimonio BancoPosta non può esercitare attività di concessione di finanziamenti nei confronti del pubblico. In conseguenza di ciò non sono sviluppate politiche creditizie.

Le caratteristiche operative del Patrimonio BancoPosta determinano tuttavia una rilevante concentrazione delle esposizioni nei confronti dello Stato italiano, riconducibile essenzialmente agli investimenti in titoli di Stato e ai depositi presso il MEF. Secondo il modello di calcolo di rischio di credito più avanti definito, tali tipologie di investimento non determinano fabbisogni di capitale a copertura di tale rischio.

2. Politiche di gestione del rischio di credito

2.1 Aspetti organizzativi

La funzione Risk Management nell'ambito del Patrimonio BancoPosta è la struttura preposta alla gestione e alla misurazione dei rischi di credito, controparte e concentrazione.

L'attività di monitoraggio del rischio di credito si riferisce in particolare alle seguenti esposizioni:

  • titoli governativi dell'area euro o altri titoli assistiti dalla garanzia dello Stato italiano per l'impiego della liquidità raccolta tramite i conti correnti da clientela privata;
  • depositi presso il MEF per l'impiego della liquidità raccolta tramite conti correnti da Pubblica Amministrazione e da privati;
  • eventuali posizioni a credito verso la Tesoreria dello Stato dovute ai versamenti della raccolta al netto del debito per anticipazioni erogate;
  • partite in corso di lavorazione: negoziazione assegni, utilizzo carte elettroniche, incassi diversi;
  • conti correnti postali intrattenuti con la clientela con saldi temporaneamente attivi per effetto dell'addebito di competenze periodiche, limitatamente a quelli non oggetto di svalutazione in quanto tornati passivi nel corso dei primi giorni del 2022;
  • depositi di contante derivanti da collateralizzazioni per operazioni in essere con banche e clientela previste da accordi di mitigazione del rischio di controparte (CSA - Credit Support Annex e GMRA – Global Master Repurchase Agreement);
  • depositi di contante effettuati come contributo prefinanziato al fondo di garanzia della Controparte Centrale "Cassa di Compensazione e Garanzia" per operatività in Repo;
  • crediti di funzionamento di natura commerciale verso partner derivanti dall'attività di collocamento di prodotti finanziari/assicurativi.

L'attività di monitoraggio del rischio di controparte si riferisce ai contratti derivati di copertura e alle operazioni di Pronti contro termine.

Il monitoraggio del rischio di concentrazione, nell'ambito del Patrimonio BancoPosta, ha l'obiettivo di limitare i rischi di instabilità derivanti dall'inadempimento di un cliente singolo o di un gruppo di clienti connessi con esposizioni, in termini di rischio credito e controparte, rilevanti rispetto al Patrimonio.

2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo

Il rischio di credito è complessivamente presidiato attraverso:

  • soglie minime di rating per emittente/controparte, suddivisi in base alla tipologia di strumento;
  • soglie di monitoraggio della concentrazione per emittente/controparte;
  • monitoraggio delle variazioni di rating delle controparti.

I limiti di cui ai punti che precedono sono stati stabiliti nell'ambito delle "Linee guida della gestione finanziaria di Poste Italiane SpA"234 per il Patrimonio BancoPosta; in particolare, con riferimento ai limiti di rating, è consentito operare con controparti investment grade ed emittenti eurogovernativi aventi un rating pari almeno a quello della Repubblica italiana.

Con riferimento alle soglie di monitoraggio del rischio di concentrazione, sono applicati quelli previsti dalla normativa prudenziale235 .

Ai fini della misurazione del rischio di credito e di controparte si è scelto di utilizzare la metodologia standard236 definita dal Regolamento (UE) n. 575/2013. Per il calcolo delle classi di merito creditizio delle controparti, nell'applicazione di tale metodologia, sono state scelte le agenzie di rating Standard & Poor's, Moody's, Fitch e DBRS.

Nello specifico, in materia di vigilanza prudenziale, per ciascuna delle categorie di transazioni da cui deriva il rischio di controparte vengono adottate le seguenti metodologie di stima dell'esposizione a rischio:

  • per i derivati finanziari del tipo "interest rate swap" e per le operazioni di acquisto/vendita a termine di titoli governativi si applica la metodologia "standardizzata" 237;
  • per le operazioni di Pronti contro termine si applicano le tecniche di Credit Risk Mitigation (CRM) "Metodo integrale"238 .

Ai fini della misurazione dell'esposizione al rischio di concentrazione, si è scelto di utilizzare il metodo descritto dal Regolamento (UE) n. 575/2013 in materia di Grandi esposizioni.

2.3 Metodi di misurazione delle perdite attese

Il modello di impairment introdotto con l'IFRS 9, basato sulle Expected Credit Losses (ECL), si applica alle Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e alle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

234 In data 3 agosto 2021, il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha approvato l'aggiornamento delle Linee guida della gestione finanziaria di Poste Italiane SpA, su proposta dell'Amministratore Delegato e previo parere del Comitato Controllo e Rischi.

235 Secondo la normativa prudenziale, con riferimento alla normativa sulle Grandi Esposizioni, le esposizioni ponderate per il rischio devono rimanere al di sotto del 25% del valore dei fondi propri. Le esposizioni sono di norma assunte al valore nominale e tenendo in considerazione le eventuali tecniche di attenuazione del rischio di credito. Al fine di tenere conto della minore rischiosità connessa con la natura della controparte debitrice si applicano i fattori di ponderazione migliorativi.

236 Tale metodologia prevede la ponderazione delle esposizioni a rischio con fattori che tengono conto della tipologia delle esposizioni e della natura delle controparti, in considerazione anche della rischiosità espressa dalle classi di rating esterni.

237 Secondo tale metodologia, l'esposizione a rischio dei derivati è calcolata attraverso la somma, incrementata del 40%, delle due seguenti componenti: il costo di sostituzione, rappresentato dal fair value dei derivati considerando l'effetto dei collateral forniti e ricevuti, e l'add-on, calcolato sulla base delle caratteristiche contrattuali dei derivati, tra cui il nozionale, la scadenza e il risk driver di riferimento.

pag. 830 238 Secondo il metodo integrale della CRM, l'ammontare dell'esposizione a rischio viene ridotto del valore della garanzia; specifiche regole sono previste per tenere conto della volatilità dei prezzi di mercato relativi sia all'attività garantita che al collateral ricevuto.

Per le attività finanziarie diverse dai crediti di funzionamento di natura commerciale, il Patrimonio BancoPosta applica il General deterioration model secondo modelli di stima dei parametri di rischio distinti a seconda della tipologia di controparte:

  • modelli interni di stima dei parametri di rischio, per i titoli di debito e i depositi con controparti Sovereign, Banking e Corporate;
  • parametri di rischio derivanti dai rating delle agenzie o tassi di default medi di settore, per la Pubblica Amministrazione e Controparti Centrali.

La determinazione delle perdite attese viene svolta sull'orizzonte temporale definito coerentemente con il livello di Staging (12 mesi o lifetime) sulla base delle seguenti grandezze:

  • Probabilità di Default (PD);
  • Loss Given Default (LGD);
  • Exposure at Default (EAD);
  • Time Factor (TF).

Di seguito le principali assunzioni adottate nella determinazione dei singoli fattori:

  • PD, come indicato dal principio, è stata adottata una valutazione Point in Time (PIT) e forward looking;
  • LGD, sono stati utilizzati valori coerenti con il modello Internal Ratings Based (IRB) Base Approach della normativa Basilea (45% per attività di rischio senior, 75% per le attività di rischio subordinate);
  • EAD, esposizione calcolata prospetticamente fino alla scadenza dello strumento a partire dallo sviluppo dei flussi di cassa previsti. Nello sviluppo si è tenuto conto delle specifiche ipotesi di indicizzazione per ogni asset class (titoli a tasso fisso, titoli a tasso variabile, titoli indicizzati all'inflazione, ecc.);
  • TF, come tasso di attualizzazione è stato adottato il tasso di interesse effettivo determinato a livello di singola posizione.

Con riferimento a un gruppo omogeneo di attività finanziarie, viene applicato un criterio di svalutazione su base collettiva che definisce la misura dell'ECL insita nello strumento, pur non essendo possibile la sua riconduzione ad una specifica posizione. La modalità di raggruppamento è effettuata in relazione alla tipologia di controparte sulla base della modalità di stima delle PD.

Il Patrimonio BancoPosta ha deciso di non adottare la "Low Credit Risk Exemption" e di procedere invece alla staging allocation degli strumenti finanziari interessati.

Sulla base dei modelli di impairment sopra descritti, ai fini della corretta allocazione delle esposizioni non deteriorate nello stage 1 o nello stage 2, il significativo incremento del rischio di credito delle posizioni finanziarie, diverse dai crediti di funzionamento di natura commerciale, è determinato sulla base del "delta notch" tra il rating al momento dell'entrata in portafoglio e il rating alla data di reporting.

Tale delta viene confrontato con un valore soglia che prende in considerazione i seguenti fattori:

  • il rating dello strumento finanziario al momento dell'entrata in portafoglio;
  • il rating dello strumento finanziario alla data di reporting;
  • l'anzianità della posizione all'interno del portafoglio (fattore vintage);
  • un fattore additivo per mitigare la non linearità del valore della PD rispetto alle classi di rating239;
  • un fattore judgmental il cui utilizzo è ristretto al caso di repentini cambiamenti del merito creditizio non ancora rilevati dai rating240 .

239 Il fattore additivo è costruito in funzione del livello del rating raggiunto alla reporting date: migliore è il rating, più alta è la soglia per il passaggio a stage 2.

240 Il fattore judgemental è un fattore che può riassumere aspetti rilevanti nella determinazione del significativo incremento del rischio di credito tenuto conto di alcuni elementi quali ad esempio:

Sulla base delle informazioni sopra riportate il Patrimonio BancoPosta non applica la presunzione che il manifestarsi di uno scaduto di oltre 30 giorni denoti automaticamente aumenti significativi del rischio di credito dopo la rilevazione iniziale.

Il Patrimonio BancoPosta definisce il default sulla base di valutazioni ad hoc che prendono in considerazione:

  • eventuali ritardi di pagamento;
  • informazioni di mercato quali ad esempio attribuzioni allo stato di default da parte delle agenzie di rating;
  • analisi interne su specifiche posizioni creditorie.

Con riferimento ai ritardi di pagamento, la definizione di default è basata sulla seguente impostazione:

  • ritardo di pagamento anche di un solo giorno o rinegoziazione del debito, per gli strumenti finanziari con controparti Sovereign;
  • ritardo di pagamento di 90 giorni, per gli strumenti finanziari con controparti Banking e Corporate.

Conformemente a quanto richiesto dal principio contabile, nella determinazione dell'ECL sono stati considerati anche elementi forward looking basati su scenari di ampio consenso.

L'approccio seguito è quello di inglobare direttamente nella stima della PD le informazioni forward looking. In particolare il modello interno adottato consente di completare il dataset di input necessario al calcolo della PD a partire da valori di scenario riferibili ad alcune delle variabili del modello. La finalità dell'approccio è, quindi, quella di stimare le variabili non valorizzate utilizzando la correlazione storica delle informazioni disponibili241 .

Con riferimento alle tecniche di stima utilizzate, si evidenzia che per lo sviluppo di modelli di calcolo della PD per le controparti Sovereign, Banking e Corporate, non potendo utilizzare eventi di default, in quanto poco frequenti, si è adottato un approccio di tipo shadow rating.

Tale metodologia consiste nell'utilizzare variabili target legate al livello di rating esterno prodotto dalle agenzie; il target può essere identificato direttamente con il rating o, in alternativa, con il tasso di default collegato al livello di rating. È stata scelta un'agenzia di rating di riferimento per la costruzione del target tenendo in considerazione sia la numerosità delle controparti valutate sia la disponibilità di dati storici su un orizzonte temporale ritenuto adeguato.

Per la costruzione dei modelli sono state estratte e utilizzate le seguenti tipologie di dati per ciascun Paese del campione:

  • dati macroeconomici;
  • dati di mercato: indici di mercato nazionali, indici energetico/non energetico mondiali, Indice Eurostoxx e Indice S&P500;
  • dati di bilancio.

Per i crediti di funzionamento di natura commerciale il Patrimonio BancoPosta applica il Simplified approach, per il quale non è prevista la determinazione del significativo incremento del rischio di credito, ma il fondo a copertura perdite è determinato per un ammontare uguale alle perdite attese lungo l'intera vita del credito.

Tale approccio viene determinato mediante il seguente processo:

sulla base del volume d'affari o dell'esposizione creditizia storica, si individua una soglia di credito oltre la quale procedere ad una valutazione individuale del singolo credito o della singola esposizione creditoria. La valutazione analitica delle posizioni creditorie implica un'analisi della qualità del credito e della solvibilità del debitore, determinata in base ad elementi probativi interni ed esterni a supporto di tale valutazione;

una variazione significativa, effettiva o attesa, del rating di credito interno/esterno dello strumento finanziario;

variazioni sfavorevoli, esistenti o previste, delle condizioni economiche, finanziarie o commerciali che si ritiene possano provocare un cambiamento significativo della capacità del debitore di onorare i suoi debiti, come un aumento, effettivo o atteso, dei tassi di interesse o un aumento significativo, effettivo o atteso, dei tassi di disoccupazione.

241 In particolare, l'utilizzo di tale approccio viene limitato a situazioni per le quali si ritiene che, effettivamente, i dati consuntivi non siano più rappresentativi della reale rischiosità della controparte.

per i crediti sotto la soglia individuata, mediante la predisposizione di una matrice dalla quale risultino le diverse percentuali di svalutazione stimate sulla base delle perdite storiche, ove esistenti, o in alternativa sull'andamento storico degli incassi. Nella costruzione della matrice di impairment i crediti vengono raggruppati per categorie omogenee in funzione delle loro caratteristiche, al fine di tenere conto dell'esperienza storica sulle perdite.

Infine, i potenziali effetti sullo scenario economico derivanti dal conflitto tra Russia e Ucraina sono ad oggi difficilmente prevedibili ed eventuali variazioni delle stime per la determinazione della PD troveranno riflesso nei bilanci redatti nei periodi successivi (si veda al riguardo anche quanto riportato nella Parte A, Sezione 3 - Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio).

Modifiche dovute al COVID-19

Misurazione delle perdite attese

Ai fini della determinazione delle forward looking information da includere nel calcolo delle perdite attese sugli strumenti finanziari ai sensi dell'IFRS 9, considerato l'evolversi dello scenario economico italiano, il Gruppo con riferimento al Patrimonio BancoPosta ha ritenuto opportuno aggiornare gli scenari di previsione per tenere conto di nuovi elementi basati sulle stime del Fondo Monetario Internazionale per l'esercizio 2021 che hanno portato ad una modifica della PD dell'Italia rispetto a quanto utilizzato nelle valutazioni del Rendiconto separato al 31 dicembre 2020. In merito, invece, alle controparti Corporate e Banking, il miglioramento dello scenario economico internazionale ha fatto venire meno la necessità di aggiustamento in incremento della PD, effettuata per la chiusura dell'esercizio 2020 e legata all'aumento di rischio settoriale registrato dalle agenzie di rating.

Anche con riferimento ai crediti di funzionamento di natura commerciale, l'evolversi dello scenario economico ha fatto venire meno la necessità di aggiustamenti della PD, effettuati per l'esercizio 2020, legati all'incremento del rischio settoriale registrato dalle agenzie di rating (svalutazione analitica) o all'incremento di rischio storico registrato nelle fasi di stress acuto (svalutazioni forfettarie).

L'ammontare delle perdite attese sugli strumenti finanziari del Patrimonio destinato è riconducibile principalmente alle esposizioni verso la Repubblica Italiana. Nel calcolo dell'ECL il parametro sensibile alla valutazione è la PD che, nel caso della Repubblica Italiana, viene stimata attraverso l'applicazione di un modello interno dedicato alle controparti sovrane che utilizza in input variabili macroeconomiche. La sensibilità della PD, e quindi dell'ECL, a tali fattori macroeconomici è valutabile attraverso il confronto del valore della PD della Repubblica Italiana in due scenari previsionali per il 2022.

Al 31 dicembre 2021 è stata eseguita, sugli strumenti finanziari afferenti il Patrimonio destinato BancoPosta, la seguente analisi di sensitività:

  • l'applicazione del modello ad uno scenario caratterizzato da un aumento del rapporto Debito/PIL del 5% e da una importante diminuzione della competitività dell'Italia, determinerebbe un incremento della PD della Repubblica Italiana del 43%, con un effetto negativo sul fondo a copertura delle perdite attese pari a circa 10 milioni di euro;
  • l'applicazione del modello ad uno scenario caratterizzato da una diminuzione del rapporto Debito/PIL del 7%, determinerebbe un decremento della PD della Repubblica Italiana del 21% con un conseguente effetto positivo di circa 5 milioni di euro sul fondo a copertura delle perdite attese.

2.4 Tecniche di mitigazione del rischio di credito

Il Patrimonio BancoPosta adotta strumenti di attenuazione del rischio di credito e controparte. In particolare:

  • relativamente ai contratti derivati di copertura e alle operazioni di Pronti contro termine, il rischio di credito e di controparte sono mitigati stipulando master netting agreement e richiedendo collateral in cash o titoli di Stato. Inoltre, nel corso del 2021, il Patrimonio BancoPosta ha avviato l'operatività in derivati OTC con compensazione in Controparte Centrale Qualificata per il tramite di clearing broker, nel rispetto dei requisiti previsti dall'articolo 305 del Regolamento (UE) n. 575/2013 (cd CRR);
  • nell'ambito della gestione dei crediti di funzionamento di natura commerciale sono concesse condizioni di pagamento posticipato alla propria clientela, richiedendo, in taluni casi, fidejussioni bancarie o assicurative rilasciate da primari istituti.

Non si sono registrati impatti derivanti dalla pandemia da COVID-19 sulle garanzie e gli altri strumenti di attenuazione del rischio di credito.

Al 31 dicembre 2021, il Patrimonio BancoPosta non detiene strumenti finanziari assistiti da garanzie o altri strumenti di attenuazione del rischio di credito per i quali non sia stato rilevato un fondo a copertura perdite attese (salvo il caso di impiego temporaneo della liquidità in pronti contro termine attivi).

I principali tipi di strumenti di attenuazione del rischio di credito e controparte detenuti dal Patrimonio BancoPosta sono dettagliati di seguito:

Titoli a reddito fisso

I titoli di debito detenuti assistiti da garanzia o altro strumento di attenuazione del rischio di credito sono i titoli emessi da CDP SpA garantiti dallo Stato italiano e sottoscritti dal Patrimonio BancoPosta per un valore nominale al 31 dicembre 2021 di 3.000 milioni di euro, rilevati tra le Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato; per lo strumento finanziario in commento, nella determinazione delle perdite attese, si è tenuto conto della PD della Repubblica italiana.

Strumenti finanziari derivati e contratti di Pronti contro termine

Al fine di ridurre le esposizioni al rischio di controparte, il Patrimonio BancoPosta stipula contratti standard ISDA (con allegato CSA) e contratti GMRA che disciplinano, rispettivamente, la collateralizzazione per le operazioni in derivati e in Pronti contro termine. Inoltre, a partire dal 2021, il Patrimonio BancoPosta ha avviato l'operatività in derivati OTC con compensazione in Controparte Centrale Qualificata per la quale sono previste specifiche marginazioni per il tramite di clearing broker.

Con riferimento all'operatività in Pronti contro termine, al fine di mitigare il rischio di controparte e avere un più facile accesso al mercato, a partire da dicembre 2017, il Patrimonio BancoPosta stipula contratti di Pronti contro termine principalmente attraverso la Controparte Centrale "Cassa di Compensazione e Garanzia".

La quantificazione delle posizioni in derivati e in Pronti contro termine e i relativi strumenti di attenuazione del rischio sono illustrati nella Parte B – Altre Informazioni, tabelle 5 e 6, alla quale si rimanda.

Crediti di funzionamento di natura commerciale

Il Patrimonio BancoPosta, al fine di mitigare i rischi derivanti dalla concessione di condizioni di pagamento posticipato alla propria clientela, si è dotata di una policy e di idonee linee guida che regolamentano la gestione dei crediti di funzionamento di natura commerciale, le modalità e le condizioni di pagamento da applicare alla clientela e definisce il processo aziendale volto a verificare il merito creditizio del cliente, nonché la sostenibilità del rischio commerciale insito nella proposta contrattuale a pagamento posticipato.

In funzione dell'esito delle valutazioni, i contratti stipulati con la clientela possono essere subordinati alla prestazione di un'idonea garanzia. Le garanzie vengono inoltre richieste se previste da disposizioni normative e/o da regolamenti attuativi di specifici servizi.

Il Patrimonio BancoPosta accetta principalmente fidejussioni bancarie o assicurative rilasciate da primario istituto; in alternativa, su richiesta del cliente e previa valutazione del rischio, accetta fidejussioni rilasciate da altri istituti, il versamento di un deposito cauzionale oppure l'apertura di conto corrente postale vincolato.

In considerazione del limitato rischio di insolvenza della clientela pubblica, il Patrimonio BancoPosta di norma concede l'esonero dal rilascio delle garanzie fideiussorie a copertura di crediti di funzionamento di natura commerciale alla Pubblica Amministrazione, a eccezione dei casi in cui il rilascio sia obbligatorio per disposizioni normative o per regolamenti attuativi di specifici servizi.

Pertanto le garanzie detenute sono prevalentemente riferite a clientela privata.

Per tutte le posizioni creditorie valutate analiticamente, ai fini del calcolo del fondo svalutazione crediti commerciali, le garanzie riducono l'incidenza dell'ammontare esposto a rischio.

Al 31 dicembre 2021, l'ammontare dei crediti di funzionamento di natura commerciale al netto delle svalutazioni è di 889 milioni di euro senza garanzie in essere.

3. Esposizioni creditizie deteriorate

Il Patrimonio destinato BancoPosta detiene un'unica attività finanziaria classificata come deteriorata relativa a partite indebitamente sottratte in corso di recupero; tale attività, per un valore pari a circa 12 milioni di euro risulta totalmente svalutata.

Informazione di natura quantitativa

A. Qualità del credito

A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e non deteriorate: consistenze, rettifiche di valore, dinamica e distribuzione economica

A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)

(Immoni ui euro)
Portafogli/qualità Sofferenze Inadempienze
probabili
Esposizioni
scadute
deteriorate
Esposizioni
Altre esposizioni non
scadute non
deteriorate
deteriorate
Totale
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 56 53.677 53.733
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
U
redditività complessiva
37.626 37.626
3. Attività finanziarie designate al fair value
Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair
value
5. Attività finanziarie in corso di dismissione
Totale al 31.12.2021 = = 56 91.303 91.359
Totale al 31.12.2020 17 10 70 94.592 94.662

A.1.2 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti)

(milioni di euro)
Deteriorate
Portafogli/qualità Esposizione lorda Rettifiche di valore
complessive
Esposizione netta Write-off parziali
complessivi*
Esposizione lorda Rettifiche di valore
complessive
Esposizione netta Totale
(esposizione netta)
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 12 12 53.807 74 53.733 53.733
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
- 37.638 12 37.626 37.626
3. Attività finanziarie designate al fair value × × - I
Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair
value
- × × - 1
5. Attività finanziarie in corso di dismissione 1
Totale al 31.12.2021 12 12 - - 91.445 86 91.359 91.359
Totale al 31.12.2020 13 13 - - 94.762 100 94.662 94.662

(*) valore da esporre a fini informativi

(milioni di euro)
Portafogli/qualità Attività di evidente scarsa qualità
creditizia
Minusvalenze
cumulate
Esposizione netta Esposizione netta
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
2. Derivati di copertura
=
1
1
-
1
873
Totale al 31.12.2021 1 1 873
Totale al 31.12.2020 I 78

A.1.3 Distribuzione delle attività finanziarie per fasce di scaduto (valori di bilancio)

Primo stadio
Secondo stadio
Terzo stadio (minoni di euro)
Impaired acquisite o originate
Portafogli/stadi di rischio Da 1 giorno
a 30 giorni
Da oltre 30
giorni a 90
giorni
Oltre 90
giorni
Da 1 giorno
a 30 giorni
Da oltre 30
giorni a 90
qiorni
Oltre 90
giorni
Da 1 giorno
a 30 giorni
Da oltre 30
giorni a 90
qiorni
Oltre 90
giorni
Da 1 giorno
a 30 giorni
Da oltre 30
giorni a 90
qiorni
Oltre 90
giorni
. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 38 16
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
. Attività finanziarie in corso di dismissione
Totale al 31.12.2021 38 16
Totale al 31.12.2020 10 50 10

A.1.4 Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: dinamica delle rettifiche di valore complessive e degli accantonamenti complessivi

Rettifiche di valore complessive
Attività rientranti nel primo stadio Attività rientranti nel secondo stadio Atsvità rientranti nel terzo stadio Attività fin, impaired acquisite o originate Accantonamenti complessivi su impegni a erogare fondi e-
garanzie finanziarie rilasciate
Causaliistadi di rischio. Crediti versa
banche a
Banche
Centrali a
vista
Att fin
valutate al
ද පළාත්‍ර
amm.to
Alt, fin.
valutate al FV
con impatti
SU 2
redditività
complessiva
Alt, fin, in
corso di
di cui:
dismissione individuali
di cuit
svalutazioni svalutazioni
collettive
Crediti verso
banche e
Banche
Centrali a
vista
Att fin.
valutate al
ද දෙක්ර
amm.to
Alt, fin.
valutate al FV
con impall
sula
redditività
complessiva
AH, fin, in
corso di
dismissione
di cui:
svalutazioni svalutazioni
individuali
di cuic
CONSTITE
Crediti verso
banche a
Bancha
Centrali
vista
Att. fin.
ද දෙක්ර
amm.to
Alt. fin.
valutate al EV
valutate al con impatto
sula
redditività
complessiva
Alt, Fin, in
corso di
Smissione
di cui:
individuali
di cuit
svalutazioni svalutazion
collem's
උපණ
arnm. 10
Att, fin.
Att, fin. valutate al FV
valutate al con intoatt
SI Sa
redditività
complessiva
AH, fin. in
corso di
STISS one
di cui:
1900000000
di cuit
svalutazioni
collettive
Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Impegni a
erogare fondi e
garanzie fin.
rilasciato
impeired
acquisitie o
originative
Totale
Rettifiche complessive iniziali 3 13 37 63 40 23 13 13 113
Variazioni in aumento da attività finanziarie acquisite
o originate
లా
Cancellazioni diverse dai write-off 131 (3) (2) (2) (1) 40 (6)
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito
(++)
(4) 5} (B) (2)
Modifiche contratiuali senza cancellazioni
Cambiamenti della metodologia di stima
Write-off non rilevati direttamente a Conto economico (10) (10) (10)
Altre variazioni
ettifiche complessive finali - 16 12 - - 28 58 - 13 - 33 মে ২০ 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 the control control concession in the 100 000
Recuperi da incasso su altività finanziarie oggetto di
write-off
Write-of filevati direttamente a Conto economico

Il decremento del fondo a copertura delle perdite attese è dovuto principalmente a: (i) il miglioramento del contesto macroeconomico con conseguente riduzione, prevalentemente per il portafoglio titoli e per i depositi presso il MEF, della rischiosità causata dalla pandemia in corso; (ii) l'utilizzo del fondo svalutazione a suo tempo stanziato su crediti per conti correnti con saldo debitore per complessivi 10 milioni di euro, per i quali, constatata l'antieconomicità del recupero anche tenuto conto dell'esiguità dell'importo del singole posizioni creditorie, si è proceduto al relativo write-off; (iii) l'incremento delle perdite attese riconducibili al portafoglio dei crediti di funzionamento di natura commerciale rilevate nel secondo stadio sulla base del metodo semplificato.

A.1.6 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti

(millioni ai euro)
Esposizione lorda Rettifiche di valore complessive e accantonamenti complessivi Esposizione netta Write-off parziali
complessivi*
Tipologie esposizioni/valori Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Impaired
acquisite o
originate
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 A vista
a) Deteriorate X X
b) Non deteriorate 4.774 4.774 X X 4.774
A.2 Altre
a) Sofferenze X X
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni X X
b) Inadempienze probabili X X
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni X X
c) Esposizioni scadute deteriorate X X
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - X X
d) Esposizioni scadute non deteriorate 31 31 X X - 31
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni X X
e) Altre esposizioni non deteriorate 3.348 3.313 35 X X 3.348
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni X X
TOTALE A 8.153 8.087 ୧୧ = = = = = = = 8.153
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
a) Deteriorate X X
b) Non deteriorate 1.017 X X 1.017
TOTALE B 1.017 = = = = = 1.017
TOTALE A+B 9.170 8.087 ୧୧ = = = 9.170 =

(*) valore da esporre a fini informativi

Le esposizioni fuori bilancio "Non deteriorate" riguardano il rischio di controparte connesso alle operazioni in derivati con fair value positivo al lordo di eventuali accordi di compensazione in essere242 e a operazioni di Pronti contro termine passive con margini rientranti nella nozione di "Operazioni SFT" (Securities Financing Transactions) 243 .

A.1.7 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti

(milioni di euro)
Esposizione lorda Rettifiche di valore complessive e accantonamenti complessivi
Tipologie esposizioni/valori Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio lmpaired
acquisite o
originate
Primo stadio Secondo
stadio
Terzo stadio Impaired
acquisite o
originate
Esposizione netta Write-off parziali
complessivi*
A. Esposizioni creditizie per cassa
a) Sofferenze X X
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni X X
b) Inadempienze probabili X X
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni X X
c) Esposizioni scadute deteriorate 12 X 12 12 X 12
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni X X
d) Esposizioni scadute non deteriorate 82 82 X 57 57 X 25
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni X X
e) Altre esposizioni non deteriorate 87.984 87.186 798 X 29 28 1 X 87.955
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni X X
TOTALE A 88.078 87.186 880 12 = 98 28 58 12 = 87.980 =
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
a) Deteriorate X X
b) Non deteriorate 249 X X 249
TOTALE B 249 = 249
TOTALE A+B 88.327 87.186 880 12 08 28 58 12 88.229

242 Il Patrimonio BancoPosta non ha in essere accordi quadro di compensazione esecutivi o similari che soddisfano i requisiti previsti dallo IAS 32, paragrafo 42, per la compensazione in bilancio, ma utilizza accordi standardizzati bilaterali di netting che consentono, in caso di default della controparte, la compensazione delle posizioni creditorie e debitorie relative a derivati finanziari. 243 Come definita nella normativa prudenziale.

(*) valore da esporre a fini informativi

Le esposizioni fuori bilancio "Non deteriorate" riguardano il rischio di controparte connesso alle operazioni in derivati con fair value positivo al lordo di eventuali accordi di compensazione in essere.

A.1.9 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde

(milioni di euro)
Causali/Categorie Sofferenze lnadempienze probabili Esposizione scadute
deteriorate
A. Esposizione lorda iniziale - 13
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
B. Variazioni in aumento -
B.1 Ingressi da esposizioni non deteriorate
B.2 Ingressi da attività finanziarie impaired acquisite o originate
B.3 Trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate
B.4 Modifiche contrattuali senza cancellazioni
B.5 Altre variazioni in aumento
Variazioni in diminuzione - (1)
C.1 Uscite verso esposizioni non deteriorate
C.2 Write-off
C.3 Incassi (1)
C.4 Realizzi per cessioni
C.5 Perdite da cessione
C.6 Trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate
C.7 Modifiche contrattuali senza cancellazioni
C.8 Altre variazioni in diminuzione
D. Esposizione lorda finale 12
- di cui: esposizioni cedute non cancellate

A.1.11 Esposizioni creditizie per cassa deteriorate verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive

(milloni di euro)
Sofferenze Inadempienze probabili Esposizione scadute deteriorate
Causali / Categorie Totale di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
Totale di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
Totale di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
Rettifiche complessive iniziali
A.
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
13
-
-
-
B.
Variazioni in aumento
B.1 Rettifiche di valore da attività finanziarie impaired acquisite o originate
B.2 Altre rettifiche di valore
B.3 Perdite da cessione
B.4 Trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate
B.5 Modifiche contrattuali senza cancellazioni
B.6 Altre variazioni in aumento
× -
X
×
-
C.
Variazioni in diminuzione
C.1 Riprese di valore da valutazione
C.2 Riprese di valore da incasso
C.3 Utili da cessione
C.4 Write-off
C.5 Trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate
C.6 Modifiche contrattuali senza cancellazioni
C.7 Altre variazioni in diminuzione
- (1)
(1)
Rettifiche complessive finali
D.
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
-
-
12 -
-

A.2 Classificazione delle attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate in base ai rating esterni e interni

Il Patrimonio destinato BancoPosta non effettua politiche creditizie in quanto non esercita attività di concessione di finanziamenti nei confronti del pubblico. Inoltre utilizza modelli interni solo ai fini della misurazione delle perdite attese previste dall'IFRS 9, ma non per la quantificazione dei requisiti patrimoniali a fronte del rischio di credito.

A.2.1 Distribuzione delle attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate: per classi di rating esterni (valori lordi)

(Hillion) at Gara)
Senza Totale
Esposizioni Classe 1 Classe 2 Classe 3 Classe 4 Classe 5 Classe 6 rating
A. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 942 2.633 48.801 1.443 53.819
- Primo stadio 942 2.600 48.348 971 52.861
- Secondo stadio 33 453 460 946
- Terzo stadio 12 12
- Impaired acquisite o originate -
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
в
redditività complessiva
- - 37.638 - 37.638
- Primo stadio 37.638 37.638
- Secondo stadio
- Terzo stadio
- Impaired acquisite o originate
C. Attività finanziarie in corso di dismissione -
- Primo stadio
- Secondo stadio
- Terzo stadio
- Impaired acquisite o originate
Totale (A + B + C) 942 2.633 86.439 - - - 1.443 91.457
D. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate
- Primo stadio
- Secondo stadio
- Terzo stadio
- Impaired acquisiti/e o originati/e
Totale (D) - - - - -
Totale (A + B + C + D) 942 2.633 86.439 - 1.443 91.457

Il secondo stadio accoglie principalmente attività finanziarie riferibili a crediti di funzionamento di natura commerciale per i quali il fondo a copertura perdite è valutato secondo il metodo semplificato.

Il raccordo tra le classi di merito creditizio e i rating di tali agenzie è il seguente:

Classe di merito creditizio Fitch Moody's S&P DBRS
1 da AAA a AA- da Aaa a Aa3 da AAA a AA- da AAA a AAL
2 da A+ a A- da A1 a A3 da A+ a A- da AH a AL
da BBB+ a BBB- da Baa1 a Baa3 da BBB+ a BBB- da BBBH a BBBL
da BB+ a BB- da Ba1 a Ba3 da BB+ a BB- da BBH a BBL
ട് da B+ a B- da B1 a B3 da B+ a B- da BH a BL
6 CCC+ e inferiori Caa1 e inferiori CCC+ e inferiori CCC

Le caratteristiche operative del Patrimonio BancoPosta determinano una rilevante concentrazione nei confronti dello Stato italiano. Tale concentrazione è riscontrabile nella tabella A.2.1 in corrispondenza della classe di merito creditizio numero "3" nella quale rientra lo Stato italiano.

A.3 Distribuzione delle esposizioni garantite per tipologia di garanzia

A.3.2 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela garantite

(Immoni di Gallo)
Garanzie reali (1) Garanzie personali (2)
Derivati su crediti Crediti di firma
Espos. Espos. Immobili Immobili - Altre Altri derivati Totale
lorda
netta
ipoteche finanziamenti
per leasing
Titoli garanzie
reali
CLN Controparti
centrali
Banche Altre
società
finanziarie
Altri
soggetti
Amministra
zioni
pubbliche
Banche Altre
società
finanziarie
Altri
soggetti
(1)+(2)
1. Esposizioni creditizie per cassa garantite:
1.1 totalmente garantite -
- di cui deteriorate
1.2
parzialmente garantite
4.793 4.792 1.569 3.000 - 4.569
- di cui deteriorate -
2. Esposizioni creditizie fuori bilancio
garantite:
2.1 totalmente garantite 8 8 - 8
- di cui deteriorate - - -
2.2 parzialmente garantite - - -
- di cui deteriorate - - -

Le esposizioni creditizie per cassa parzialmente garantite si riferiscono a:

  • operazioni di Pronti contro termine gestite attraverso la Controparte Centrale che soddisfano i requisiti previsti dallo IAS 32 e sono pertanto oggetto di compensazione in bilancio per 1.577 milioni di euro;
  • titoli a tasso fisso per un ammontare nominale di 3.000 milioni di euro emessi da Cassa Depositi e Prestiti e garantiti dallo Stato italiano.

B. Distribuzione e concentrazione delle esposizioni creditizie

B.1 Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela

(milioni di euro)
Esposizioni/ Amministrazioni Pubbliche Società finanziarie Società finanziarie (di cui: imprese di assicurazione) Società non finanziarie Famiglie
Controparti Espos. netta Rettif, valore
compl.
Espos. netta Rettif, valore
compl.
Espos. netta Rettif, valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. Netta Rettif, valore
compl.
Esposizioni creditizie per cassa
A.
Sofferenze
A.1
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni
A.2 Inadempienze probabili
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni
A.3 Esposizioni scadute deteriorate 12
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni
Esposizioni non deteriorate
A.4
82.289 31 5.492 2 230 195 29 24
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni
TOTALE A 82.289 31 5.492 2 230 195 41 24
Esposizioni creditizie fuori bilancio
3.
B.1
Esposizioni deteriorate
B.2 Esposizioni non deteriorate 249
TOTALE B 249
TOTALE (A+B) al 31.12.2021 82.289 31 5.741 2 230 195 41 24
TOTALE (A+B) al 31.12.2020 82.391 43 5.425 N 223 917 39 29

B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela

(milioni di euro)
Esposizioni/
Aree geografiche
ITALIA ALTRI PAESI EUROPEI AMERICA ASIA RESTO DEL MONDO
Espos.
netta
Rettif.
valore
compl.
Espos.
netta
Rettif.
valore
compl.
Espos.
netta
Rettif.
valore
compl.
Espos.
netta
Rettif.
valore
compl.
Espos.
netta
Rettif.
valore
compl.
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze - - - - - - - - - -
A.2 Inadempienze probabili - - - - - - - - - -
A.3 Esposizioni scadute deteriorate - 12 - - - - - - - -
A.4 Esposizioni non deteriorate 87.047 86 933 - - - - - - -
TOTALE A 87.047 98 933 - - - - - - -
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate - - - - - - - - - -
B.2 Esposizioni non deteriorate - - 249 - - - - - - -
TOTALE B - - 249 - - - - - - -
TOTALE (A+B) al 31.12.2021 87.047 98 1.182 - - - - - - -
TOTALE (A+B) al 31.12.2020 87.517 113 1.220 - - - - - - -

B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela

(milioni di euro)
ITALIA NORD OVEST ITALIA NORD EST ITALIA CENTRO ITALIA SUD E ISOLE
Esposizioni/
Aree geografiche
Rettif.
Espos.
valore
netta
compl.
Espos.
netta
Rettif.
valore
compl.
Espos.
netta
Rettif.
valore
compl.
Espos.
netta
Rettif.
valore
compl.
A.
Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze - - - - - - - -
A.2 Inadempienze probabili - - - - - - - -
A.3 Esposizioni scadute deteriorate - - - 12 - - - -
A.4 Esposizioni non deteriorate 2 9 1 4 87.040 45 4 28
TOTALE A 2 9 1 16 87.040 45 4 28
B.
Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate - - - - - - - -
B.2 Esposizioni non deteriorate - - - - - - - -
TOTALE B - - - - - - - -
TOTALE (A+B) al 31.12.2021 2 9 1 16 87.040 45 4 28
TOTALE (A+B) al 31.12.2020 3 10 - 17 87.510 56 4 30

La concentrazione su Italia Centro nella distribuzione territoriale è dovuta alla natura delle esposizioni costituite per la quasi totalità da titoli di Stato italiani e depositi presso il MEF.

B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche

(milioni di euro)
Esposizioni/
Aree geografiche
ITALIA ALTRI PAESI EUROPEI AMERICA ASIA RESTO DEL MONDO
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Esposizioni creditizie per cassa
A.
A.1
Sofferenze
A.2 Inadempienze probabili
A.3 Esposizioni scadute deteriorate
A.4 Esposizioni non deteriorate 5.325 2.828
TOTALE A 5.325 2.828
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate
B.2 Esposizioni non deteriorate 73 551
TOTALE B 73 551
TOTALE (A+B) al 31.12.2021 5.398 3.379
TOTALE (A+B) al 31.12.2020 4.888 5.724

B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche

(milioni di euro)
Esposizioni/
Aree geografiche
ITALIA NORD OVEST ITALIA NORDLEST ITALIA CENTRO ITALIA SUD E ISOLE
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Esposizioni creditizie per cassa
Sofferenze
A.1
A.2 Inadempienze probabili
A.3 Esposizioni scadute deteriorate
A.4 Esposizioni non deteriorate 396 4.928
TOTALE A 396 1 - 4.928
B.
Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.1
Esposizioni deteriorate
B.2 Esposizioni non deteriorate 42 31
TOTALE B 42 1 31
TOTALE (A+B) al 31.12.2021 438 1 4.959
TOTALE (A+B) al 31.12.2020 740 1 4.147

B.4 Grandi esposizioni

Secondo quanto disposto dalle vigenti normative, la tabella delle "Grandi esposizioni" riporta le informazioni relative alle esposizioni, verso clienti o gruppo di clienti connessi, che superano il 10% del totale dei fondi propri. Le esposizioni sono determinate facendo riferimento alla somma delle attività di rischio per cassa e delle operazioni fuori bilancio, senza l'applicazione dei fattori di ponderazione per il rischio. Sulla base di tali criteri, nella tabella rientrano soggetti che, pur avendo una ponderazione per il rischio pari allo 0%, presentano un'esposizione non ponderata superiore al 10% dei fondi propri. In particolare le esposizioni verso lo Stato italiano riportate in tabella rappresentano circa l'81% del totale "Ammontare" al valore di bilancio. Le rimanenti esposizioni fanno riferimento a primarie controparti bancarie europee e ad altri organismi centrali italiani. Si precisa, tuttavia, che in considerazione dell'impossibilità di esercitare attività di concessione di finanziamenti nei confronti del pubblico, Banca d'Italia ha esonerato il Patrimonio BancoPosta dall'applicazione delle disposizioni relative ai limiti delle Grandi esposizioni, fermi restando i rimanenti obblighi in materia.

Grandi esposizioni
a) Ammontare valore di bilancio (milioni di euro) 97.044
b) Ammontare valore ponderato (milioni di euro) 1.300
C) Numero 5

E. Operazioni di cessione

A. Attività finanziarie cedute e non cancellate integralmente

Informazione di natura qualitativa

Nell'ambito del Patrimonio BancoPosta, rientrano in tale casistica esclusivamente i titoli di Stato italiani impegnati in operazioni di Pronti contro termine passive. Attraverso tali operazioni BancoPosta ha accesso al mercato interbancario della raccolta con lo scopo di finanziare l'acquisto di titoli di Stato e i depositi necessari all'attività di marginazione.

Informazione di natura quantitativa

E.1 Attività finanziarie cedute rilevate per intero e passività finanziarie associate: valore di bilancio

Attività finanziarie cedute rilevate per intero (minoni di Garo)
Passività finanziarie associate
Valore di bilancio di cui: oggetto di
operazioni di
cartolarizzazione
di cui: oggetto di
contratti di vendita
con patto di
riacquisto
di cui
deteriorate
Valore di bilancio di cui: oggetto di
operazioni di
cartolarizzazione
di cui: oggetto di
contratti di vendita
con patto di
riacquisto
Attività finanziarie detenute per la
negoziazione
X
Titoli di debito
1.
X
Titoli di capitale
2.
X
3.
Finanziamenti
X
Derivati
4.
X
B. Altre attività finanziarie
obbligatoriamente valutate al fair value
Titoli di debito
1.
2.
Titoli di capitale
3.
Finanziamenti
×
-
C. Attività finanziarie designate al fair value - -
Titoli di debito
1.
-
Finanziamenti
2.
D. Attività finanziarie valutate al fair value
con impatto sulla redditività complessiva
6.261 6.261 5.988 5.988
1.
Titoli di debito
6.261 6.261 - 5.988 5.988
2.
Titoli di capitale
X
3.
Finanziamenti
E. Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
8.763 8.763 8.849 8.849
Titoli di debito
1.
8.763 8.763 8.849 8.849
2.
Finanziamenti
TOTALE al 31.12.2021 15.024 - 15.024 14.837 - 14.837
TOTALE al 31.12.2020 15.249 15.249 14.711 14.711

SEZIONE 2 – RISCHI DI MERCATO

Il rischio di mercato riguarda:

  • rischio di prezzo: è il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di variazioni dei prezzi di mercato, sia che le variazioni derivino da fattori specifici del singolo strumento o del suo emittente, sia da fattori che influenzino tutti gli strumenti trattati sul mercato;
  • rischio di cambio: è il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di modifiche dei tassi di cambio delle monete diverse da quella di conto;
  • rischio di tasso di interesse sul fair value: è il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di modifiche dei tassi di interesse sul mercato;
  • rischio spread: è il rischio riconducibile a possibili flessioni dei prezzi dei titoli obbligazionari detenuti in portafoglio, dovute al deterioramento della valutazione di mercato della qualità creditizia dell'emittente;
  • rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari futuri: è il rischio che i flussi finanziari fluttuino per effetto di modifiche dei tassi di interesse sul mercato;
  • rischio di tasso d'inflazione sui flussi finanziari futuri: è il rischio che i flussi finanziari fluttuino per effetto di modifiche dei tassi di inflazione rilevati sul mercato.

2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo – portafoglio di negoziazione di vigilanza

Al 31 dicembre 2021 sono presenti Passività finanziarie di negoziazione derivanti esclusivamente dalla stipula di un contratto di vendita a termine di 198 mila azioni ordinarie Visa Incorporated finalizzato a stabilizzarne il rendimento. Tale operazione non soddisfa il requisito dell'"intento di negoziazione" così come definito dall'art. 104 del Regolamento (UE) n. 575/2013, per la classificazione nel "Portafoglio di negoziazione di vigilanza"; tale intento è peraltro escluso dalle "Linee guida della gestione finanziaria di Poste Italiane SpA" per il Patrimonio BancoPosta.

L'informativa sui rischi di mercato connessi a tale operazione è fornita nella sezione relativa al "Portafoglio bancario".

2.2 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo – portafoglio bancario

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, procedure di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo

Rischio di tasso di interesse

L'assunzione del rischio di tasso di interesse costituisce una componente normale dell'attività di un'istituzione finanziaria e può generare effetti sia sui livelli reddituali (rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari) che sul valore economico dell'azienda (rischio di tasso di interesse sul fair value). In particolare le variazioni dei tassi di interesse esprimono effetti sui flussi finanziari per le attività e le passività remunerate a tasso variabile e hanno effetti sul fair value degli impieghi remunerati a tasso fisso.

Il rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari può derivare dal disallineamento, in termini di tipologie di tasso, modalità di indicizzazione e scadenze, delle poste finanziarie attive e passive tendenzialmente destinate a permanere fino alla loro scadenza contrattuale e/o attesa (cd. banking book) che, in quanto tali, generano effetti economici in termini di margine di interesse, riflettendosi sui risultati reddituali dei futuri periodi. In particolare, tale rischio riguarda le attività e le passività a tasso variabile o rese tali per effetto di operazioni di fair value hedge.

pag. 844 Il rischio di tasso di interesse sul fair value riguarda principalmente gli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sul prezzo degli strumenti finanziari a tasso fisso o ricondotti a tasso fisso mediante operazioni di copertura di cash flow hedge e, in

via residuale, gli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sulla componente fissa degli strumenti finanziari a tasso variabile o ricondotti a tasso variabile mediante operazioni di copertura di fair value hedge. Tali effetti risultano tanto più significativi quanto maggiore è la duration244 dello strumento finanziario.

Il modello interno di misurazione del rischio di tasso di interesse sul banking book prevede l'applicazione del metodo basato sul valore economico. In tal senso rileva l'esigenza di definire un probabile profilo di rimborso della raccolta a vista basandosi sulle caratteristiche comportamentali della stessa e su alcune scelte metodologiche relative all'orizzonte temporale ed al livello probabilistico con cui si intende sviluppare le stime. In particolare, ad oggi, considerando un livello di probabilità del 99%, viene utilizzato un orizzonte massimo di scadenza con un cut-off di 20 anni per la raccolta da clientela retail, di 10 anni per la raccolta da clientela business e per le PostePay245 e di 5 anni per la raccolta da Pubblica Amministrazione. L'approccio prevede il calcolo del rischio di tasso in ottica ALM determinato dal confronto tra poste attive detenute e poste passive rilevate sulla base del profilo comportamentale.

L'esposizione al rischio tasso di interesse, ottenuta secondo quanto previsto dal modello interno, viene sottoposta a particolari situazioni di stress che influenzano l'andamento dei principali fattori di rischio - quali la durata della raccolta e il valore delle poste attive e passive dello Stato patrimoniale - che contribuiscono a determinarne la misura. In particolare, gli stress test ipotizzati prevedono una riduzione dell'orizzonte massimo di scadenza (cut-off) per la raccolta a vista e la rivalutazione delle poste attive e passive secondo scenari di mercato avversi.

La gestione e mitigazione del rischio di tasso di interesse si basa sulle risultanze delle analisi di misurazione dell'esposizione al rischio e sul rispetto di quanto indicato, in coerenza con la propensione al rischio e il sistema di soglie e limiti stabiliti nel RAF, nelle Linee guida della gestione finanziaria tempo per tempo approvate dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA.

Per quanto riguarda il modello di gestione del rischio si rimanda a quanto già descritto nel paragrafo relativo ai rischi finanziari, nella Premessa della Parte E.

Il Patrimonio BancoPosta, inoltre, monitora il rischio di mercato, comprensivo del rischio di tasso di interesse sul fair value e del rischio spread, delle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e degli strumenti finanziari derivati attraverso il calcolo della massima perdita potenziale (VaR – Value at Risk) stimata su un orizzonte temporale di 1 giorno e con una probabilità del 99%.

Rischio spread

Il rischio spread riguarda gli impieghi in titoli eurogovernativi o assistiti dalla garanzia dello Stato italiano classificati nel portafoglio Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva. Nel corso dell'esercizio 2021, si è rilevato in media un aumento dei rendimenti dei titoli di Stato italiani rispetto all'esercizio precedente e al 31 dicembre 2021 il differenziale di rendimento dei titoli di Stato italiani a dieci anni rispetto al Bund tedesco (cd Spread) presenta un valore di circa 135 bps, in aumento rispetto al valore dello scorso anno (111 bps al 31 dicembre 2020).

Nel periodo in commento, quanto sopra descritto, ha determinato nel portafoglio delle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (nozionale di circa 31 miliardi di euro), detenuto dal Patrimonio BancoPosta, una complessiva variazione netta negativa del fair value di circa 2,2 miliardi di euro: tale variazione è stata in parte rilevata a Conto economico per l'importo negativo di circa 1,2 miliardi di euro relativo alla variazione di fair value dei titoli oggetto di copertura dal rischio tasso di interesse, mentre la variazione negativa del fair value dei titoli non coperti e della

244 La duration è l'indicatore utilizzato per stimare la variazione percentuale del prezzo corrispondente ad una determinata variazione dei rendimenti di mercato.

245 Dal 1 ottobre 2018 le carte prepagate sono di competenza di Postepay SpA. La liquidità raccolta tramite tali carte viene trasferita al BancoPosta che provvede ad investirla nel rispetto dei vincoli di impiego previsti per la restante raccolta riveniente da clientela privata. Pertanto ai fini delle specifiche analisi di rischio permangono le logiche relative a ciascun modello sottostante le diverse tipologie di raccolta.

componente relativa al rischio spread (non oggetto di copertura), si è riflessa nel patrimonio netto per circa 1 miliardi di euro.

Rischio di prezzo

Il rischio di prezzo riguarda le poste finanziarie attive classificate come Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico.

Ai fini della presente analisi di sensitività sono state prese in considerazione le principali posizioni che sono potenzialmente esposte alle maggiori fluttuazioni di valore.

Il Patrimonio BancoPosta monitora il rischio di prezzo delle azioni mediante il calcolo della massima perdita potenziale (VaR – Value at Risk) stimata su un orizzonte temporale di 1 giorno e con una probabilità del 99%.

Informazioni di natura quantitativa

  1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie

Valuta di denominazione: Euro

(Immont at Outo)
Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3
mesi
Da oltre 3
mesi
Da oltre 6
anno
Da oltre 1
mesi fino a 6 mesi fino a 1 anno fino a 5
anni
Da oltre 5 anni
fino a 10 anni
Oltre 10 anni Durata indet.
Attività per cassa
1.
20.286 6.493 3.306 1.415 7.397 7.222 46.817
1.1 Titoli di debito 4.579 3.306 1.415 7.397 7.222 46.817
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
4.579 3.306 1.415 7.397 7.222 46.817
1.2 Finanziamenti a banche 3.379
1.3 Finanziamenti a clientela 16.907 1.914
- c/c 4
- altri finanziamenti 16.903 1.914
- con opzione di rimborso anticipato
- altri 16.903 1.914
2. Passività per cassa 81.337 4.916 1.341 1.632 6.948
2.1 Debiti verso clientela 80.411 2.642 860 466 1.095
- c/c 76.948
- altri debiti 3.463 2.642 860 466 1.096
- con opzione di rimborso anticipato
- altri 3.463 2.642 860 466 1.096
2.2 Debiti verso banche 926 2.274 481 1.166 5.853
- c/c 707
- altri debiti 219 2.274 481 1.166 5.853
2.3 Titoli di debito
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2.4 Altre passività
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
Derivati finanziari
3.
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe 1.116 739 273
+ Posizioni corte 665 1.391
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe 10.424 7.801 19.935 625 805
+ Posizioni corte 5.226 1.875 32.489
Altre operazioni fuori bilancio
4.
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte

1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie

Valuta di denominazione: Dollaro USA

(milioni di euro)
Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3
mesi
Da oltre 3
mesi
Da oltre 6
mesi fino a 6 mesi fino a 1
anno
Da oltre 1
anno fino a
5 anni
Da oltre 5
10 anni
anni fino a Oltre 10 anni Durata indet.
1. Attività per cassa 1
1.1 Titoli di debito
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
1.2 Finanziamenti a banche 1
1.3 Finanziamenti a clientela
- c/c
- altri finanziamenti
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2.
Passività per cassa
2.1 Debiti verso clientela
- c/c
- altri debiti
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2.2 Debiti verso banche
- c/c
- altri debiti
2.3 Titoli di debito
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2.4 Altre passività
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
3. Derivati finanziari
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
4. Altre operazioni fuori bilancio
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte

1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie

Valuta di denominazione: Franco Svizzera

(milioni di euro)
Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3
mesi
Da oltre 3
mesi
Da oltre 6
anno
Da oltre 1
mesi fino a 6 mesi fino a 1 anno fino a 5
anni
Da oltre 5
10 anni
anni fino a Oltre 10 anni Durata indet.
1.
Attività per cassa
2
1.1 Titoli di debito
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
1.2 Finanziamenti a banche 2
1.3 Finanziamenti a clientela
- c/c
- altri finanziamenti
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2.
Passività per cassa
2.1 Debiti verso clientela
- c/c
- altri debiti
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2.2 Debiti verso banche
- c/c
- altri debiti
2.3 Titoli di debito
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2.4 Altre passività
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
Derivati finanziari
3.
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
4. Altre operazioni fuori bilancio
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte

1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie

Valuta di denominazione: Altre valute

(milioni di euro)
Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3
mesi
Da oltre 3
mesi
Da oltre 6
anno
Da oltre 1
mesi fino a 6 mesi fino a 1 anno fino a 5
anni
Da oltre 5
10 anni
anni fino a Oltre 10 anni Durata indet.
1. Attività per cassa 1
1.1 Titoli di debito
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
1.2 Finanziamenti a banche 1
1.3 Finanziamenti a clientela
- c/c
- altri finanziamenti
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2. Passività per cassa
2.1 Debiti verso clientela
- c/c
- altri debiti
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2.2 Debiti verso banche
- c/c
- altri debiti
2.3 Titoli di debito
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2.4 Altre passività
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
3. Derivati finanziari
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
4. Altre operazioni fuori bilancio
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte

2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività

Rischio di tasso di interesse sul fair value

La sensitivity al rischio di tasso di interesse sul fair value delle posizioni interessate è calcolata in conseguenza di un ipotetico shift parallelo della curva dei tassi di mercato di +/- 100 bps. Le misure di sensitività indicate dall'analisi svolta offrono un riferimento di base, utilizzabile per apprezzare le potenziali variazioni del fair value, in caso di oscillazioni dei tassi di interesse.

Alla data del 31 dicembre 2021 il portafoglio delle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva del Patrimonio BancoPosta ha una duration di 5,15 (al 31 dicembre 2020 la duration era pari a 5,65) per il portafoglio titoli e derivati e di 2 per i crediti di imposta. La sensitivity risulta evidenziata in tabella.

Rischio di tasso di interesse sul fair value

(milioni di euro)
Data di riferimento dell'analisi Nozionale* Fair value Delta valore Margine di intermediazione Riserve di
Patrimonio netto
al lordo delle imposte
+100bps -100bps +100bps -100bps +100bps -100bps
Effetti 2021
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
Titoli a reddito fisso 31.415 37.626 (717) 600 (717) 600
Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 3.538 3.301 (65) 67 1 (୧୧) 67
Attivo - Derivati di copertura 2.129 77 220 (257) 220 (257
Passivo - Derivati di copertura
Variabilità al 31 dicembre 2021 37.082 41.004 (562) 410 (562) 410
Effetti 2020
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
Titoli a reddito fisso 33.569 42.638 (1.299) 1.306 (1.299) 1.306
Attivo - Derivati di copertura 330 19 (20) 19 (20)
Passivo - Derivati di copertura (2.119) (54) 162 (179) 162 (179)
Variabilità al 31 dicembre 2020 31.780 42.584 (1.118) 1.107 (1.118) 1.107

(*) Per i derivati che comportano lo scambio di capitali (titoli o altre attività) è stato indicato il prezzo di regolamento dei contratti così come richiesto dalla Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia.

Il complesso degli impieghi del Patrimonio BancoPosta è classificato nelle Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, nelle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e nelle Altre attività relativamente ai crediti d'imposta Legge n 77/2020. La sensitivity analysis riportata riguarda queste ultime due categorie di attività e i relativi strumenti finanziari derivati.

In particolare, il rischio in commento riguarda:

  • nell'ambito delle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, titoli di Stato a reddito fisso per 37.626 milioni di euro, costituiti da titoli a tasso fisso per 12.056 milioni di euro, titoli a tasso variabile per 403 milioni di euro, titoli a tasso variabile ricondotti a posizioni di tasso fisso mediante interest rate swap di cash flow hedge per 2.375 milioni di euro, titoli indicizzati all'inflazione per 864 milioni di euro e titoli a tasso fisso o variabile ricondotti a posizioni a tasso variabile mediante contratti derivati di fair value hedge per 21.928 milioni di euro (di cui 14.403 milioni di euro con partenza forward start);
  • nell'ambito dei derivati di copertura, contratti di vendita a termine di titoli di Stato per un valore nozionale di 2.129 milioni di euro, classificati come derivati di copertura di cash flow hedge;
  • nell'ambito delle Altre attività, crediti d'imposta Legge n.77/2020 per un fair value complessivo di 3.301 milioni di euro.

Rischio spread

Il rischio spread è riconducibile alla significatività assunta dall'impatto dello spread tra tassi di rendimento dei debiti sovrani sul fair value dei titoli eurogovernativi, dove lo spread riflette la percezione di mercato del merito creditizio degli enti emittenti.

La sensitività del valore del portafoglio dei titoli emessi o garantiti dallo Stato italiano al rischio creditizio della Repubblica italiana risulta superiore a quella riferita al solo movimento dei tassi di interesse cd risk free. Tale situazione ha origine dal fatto che la variazione dello spread creditizio non è oggetto di copertura e riguarda l'intero portafoglio titoli e quindi sia la componente a tasso fisso, sia quella a tasso variabile. Infatti in quest'ultimo caso i derivati di fair value, che trasformano il

titolo in tasso variabile, coprono solo il rischio tasso di interesse "risk free" e non anche il rischio creditizio. Pertanto, una variazione dello spread creditizio impatta in eguale misura tanto sui titoli a tasso fisso che sui titoli a tasso variabile.

La sensitivity allo spread246 è calcolata applicando uno shift di +/- 100 bps alla curva dei rendimenti dei titoli governativi italiani.

Di seguito si riporta l'esito dell'analisi di sensitività effettuata.

Rischio spread sul fair value

(milioni di euro)
Data di riferimento dell'analisi Nozionale* Fair value Delta valore Margine di
intermediazione
Riserve di
Patrimonio netto al lordo delle
imposte
+100bps -100bps +100bps -100bps +100bps -100bps
Effetti 2021
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
Titoli a reddito fisso 31.415 37.626 (4.305) 5.198 (4.305) 5.198
Attivo - Derivati di copertura 2.129 77 227 (264) 227 (264)
Passivo - Derivati di copertura
Variabilità al 31 dicembre 2021 33.544 37.703 (4.078) 4.934 (4.078) 4.934
Effetti 2020
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
Titoli a reddito fisso 33.569 42.638 (4.376) 5.227 (4.376) 5.227
Attivo - Derivati di copertura 330 19 (21) - 19 (21)
Passivo - Derivati di copertura (2.119) (54) 170 (187) 170 (187)
Variabilità al 24 digambro 2020 クイ アウル 19 COA 14 4071 E 040 11 4071 E 040

(*) Per i derivati che comportano lo scambio di capitali (titoli o altre attività) è stato indicato il prezzo di regolamento dei contratti così come richiesto dalla

Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia.

Si evidenzia che un'eventuale variazione dello spread non comporterebbe effetti contabili sul portafoglio delle Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, ma inciderebbe unicamente sull'ammontare delle plus/minus latenti. In altri termini, i titoli a reddito fisso valutati al costo ammortizzato che al 31 dicembre 2021 ammontano a 33.110 milioni di euro (nominale di 28.027 milioni di euro) e il cui fair value è di 33.662 milioni di euro, a seguito di un incremento di 100 bps dello spread, subirebbero una variazione negativa del fair value, non riflessa nei dati contabili, di circa 4,17 miliardi di euro.

Le variazioni dello spread non rilevano ai fini dei requisiti patrimoniali richiesti al Patrimonio destinato Bancoposta non essendo le riserve di fair value comprese nei fondi propri utili ai fini di vigilanza.

Oltre che con l'analisi di sensitivity, il Patrimonio BancoPosta monitora il rischio in commento mediante il calcolo della massima perdita potenziale (VaR – Value at Risk). Di seguito si riporta l'esito dell'analisi di VaR effettuata tenendo in considerazione la variabilità del fattore rischio spread.

pag. 852 246 Le grandezze utilizzate per lo sviluppo della sensitivity sono la curva tasso swap e la curva BTP (il tasso swap a 10 anni è pari a 30 bps, e lo spread del BTP rispetto al tasso swap a 10 anni è pari a 87 bps).

Rischio spread - Analisi di VaR

(milioni di euro)
Data di riferimento dell'analisi Esposizione al rischio SpreadVaR
Nozionale Fair value
Effetti 2021
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
Titoli a reddito fisso* 31.415 37.626 267
Variabilità al 31 dicembre 2021 31.415 37.626 267
Effetti 2020
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
Titoli a reddito fisso* 33.569 42.638 231
Variabilità al 31 dicembre 2020 33.569 42.638 231

(*) Il VAR relativo ai titoli a reddito fisso tiene conto anche delle operazioni di vendita a termine.

Il calcolo della massima perdita potenziale (VaR – Value at Risk), stimata su basi statistiche con un orizzonte temporale di 1 giorno e un livello di confidenza del 99%, è utilizzato dal Patrimonio BancoPosta anche per il monitoraggio del rischio di mercato. L'analisi effettuata tramite il VaR tiene in considerazione la variabilità del fattore di rischio (spread) che storicamente si è manifestata, non limitando l'analisi a uno shift parallelo di tutta la curva.

Al fine di monitorare, in maniera congiunta, il rischio spread e il rischio tasso di interesse sul fair value, di seguito si riporta anche l'esito dell'analisi del VaR effettuata con riferimento alle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e ai relativi strumenti finanziari derivati, tenendo in considerazione la variabilità di entrambi i fattori di rischio:

(milioni di euro)
2021
2020
VaR medio (586) (552)
VaR minimo (287) (225)
VaR massimo (1.626) (1.385)

Tenuto conto sia delle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (comprensive dei relativi derivati di copertura in essere) che delle vendite a termine l'analisi congiunta del rischio spread e del rischio tasso di interesse sul fair value evidenzia al 31 dicembre 2021 una perdita potenziale pari a 337 milioni di euro (VaR fine periodo). L'aumento del VaR di fine periodo rispetto ai 226 milioni di euro del 31 dicembre 2020 è dovuta all'aumento della volatilità registrata sui mercati nel corso dell'anno.

Rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari

Al 31 dicembre 2020 e al 31 dicembre 2021, la sensitivity al rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari prodotta dagli strumenti interessati è riassunta nella tabella qui di seguito, calcolata ipotizzando uno shift parallelo della curva dei tassi di mercato di +/- 100 bps.

Rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari

(millionı dı euro)
2021 20220
Esposizione a
rischio
Margine di
intermediazione
Esposizione a
rischio
Margine di
intermediazione
+100 bps -100 bps +100 bps -100 bps
Cassa
- Depositi presso Banca d'Italia 4.771 48 (48) 3.362 34 (34)
- Depositi presso banche 4 4
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
Crediti verso banche
- Collateral a garanzia 3.313 33 (33) 6.289 63 (63)
Crediti verso clientela
- Deposito presso il MEF (raccolta pubblica) 12.712 127 (127) 7.340 73 (73)
- Deposito presso il MEF (raccolta privati) 1.990 20 (20) 1.991 20 (20)
- Collateral a garanzia 1.545 15 (15) 1.205 12 (12)
- Crediti verso Patrimonio non destinato 175 2 (2) 898 9 (a)
- Titoli a reddito fisso 5.770 58 (58) 4.070 41 (41)
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
- Titoli a reddito fisso 9.800 98 (98) 6.029 60 (60)
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato
Debiti verso banche
- Collateral a garanzia (219) (2) 2 (392) (4) 4
- Pronti contro termine (2.956) (30) 30 (900) 9
(a)
Debiti verso banche
- Collateral a garanzia (9)
Totale variabilità 36.896 369 (369) 29.896 299 (299)

Al 31 dicembre 2021, il rischio in commento è ascrivibile prevalentemente a:

  • attività di impiego presso il MEF della liquidità proveniente dalla raccolta su conti correnti postali della Pubblica Amministrazione e dei privati;
  • depositi presso Banca d'Italia delle temporanee eccedenze di liquidità derivanti dalla raccolta da privati;
  • titoli a tasso fisso emessi dallo Stato italiano ricondotti a posizioni a tasso variabile attraverso la stipula di contratti derivati di fair value hedge per un valore nominale complessivo di 15.070 milioni di euro principalmente relativi a: (i) titoli dello Stato italiano per 6.046 milioni di euro, la cui copertura di fair value hedge inizia a produrre i suoi effetti nei 12 mesi successivi al periodo in commento; (ii) titoli della Repubblica Italiana del valore nominale di 100 milioni di euro con rendimento legato all'inflazione;
  • titoli a tasso variabile emessi dallo Stato italiano per un valore nominale complessivo di 400 milioni di euro;
  • crediti di complessivi 4.858 milioni di euro per depositi in garanzia prestati come collateral di passività per strumenti finanziari derivati e pronti contro termine.

Rischio di tasso di inflazione sui flussi finanziari

Al 31 dicembre 2021 il rischio in commento riguarda i titoli di Stato indicizzati all'inflazione che non sono stati oggetto di copertura di cash flow hedge o fair value hedge, detenuti dal Patrimonio BancoPosta per un nominale di 902 milioni di euro e un valore di bilancio di 1.101 milioni di euro; gli effetti dell'analisi di sensitività sono trascurabili.

Rischio di prezzo

L'analisi di sensitivity sugli strumenti finanziari sensibili al rischio di prezzo si basa su uno stress di variabilità calcolato con riferimento alla volatilità storica ad un anno, considerata rappresentativa delle possibili variazioni di mercato.

Rischio di prezzo

(milioni di euro)
Data di riferimento dell'analisi Posizione Delta valore Margine di
intermediazione
Riserve di
Patrimonio netto
al lordo delle imposte
+ Vol - Vol + Vol - Vol + Vol - Vol
Effetti 2021
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
a Conto economico
Titoli di capitale 39 10 (10) 10 (10) -
Passività finanziarie di negoziazione (3) ( (છ) -
Variabilità al 31 dicembre 2021 36 (1) 1 (1)
Effetti 2020
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
a Conto economico
Titoli di capitale 72 31 (31) 31 (31)
Passività finanziarie di negoziazione (20) (31) 31 (31) 31
Variabilità al 31 dicembre 2020 52

Gli investimenti in azioni sono commentati nella Parte B, Attivo, tabella 2.5.

Ai fini dell'analisi di sensitivity, agli investimenti in azioni privilegiate di Visa Incorporated (Serie C Convertible Participating Preferred Stock e Serie A Preferred Stock247) presenti in portafoglio è stato associato il corrispondente valore delle azioni Classe A, tenuto conto della volatilità delle azioni quotate sul NYSE. Tale volatilità è stata attenuata dalla vendita a termine parziale pari a circa il 90% delle azioni ordinarie Visa Incorporated Serie C, stipulata nel corso del 2021. Il rischio di prezzo per le citate azioni è anche monitorato mediante il calcolo del VaR.

Di seguito si riporta l'esito dell'analisi del VaR effettuata:

(milioni di euro)
2021 2020
VaR fine periodo -
VaR medio
VaR minimo -
VaR massimo (1) (1)

pag. 855 247 Le azioni privilegiate Visa Incorporated Serie A Preferred Stock erano presenti nel portafoglio al 31 dicembre 2020 e sono state vendute nel mese di giugno 2021.

2.3 Rischio di cambio

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambio

Il rischio di cambio rappresenta il rischio di subire perdite per effetto di avverse variazioni dei corsi delle divise estere su tutte le posizioni detenute indipendentemente dal portafoglio di allocazione. Tale rischio per il Patrimonio BancoPosta deriva principalmente dai conti correnti bancari in valuta, dalla cassa valute e dalle azioni VISA248 .

Il controllo del rischio di cambio è assicurato dalla funzione Risk Management e si basa sulle risultanze delle analisi di misurazione dell'esposizione al rischio e sul rispetto di quanto indicato nelle Linee guida della gestione finanziaria che limitano l'operatività in cambi ai servizi di cambia valute e bonifici esteri.

La misurazione del rischio di cambio viene effettuata utilizzando la metodologia prudenziale in vigore per le banche (cfr. Regolamento (UE) n. 575/2013). Inoltre viene effettuata periodicamente l'analisi di sensitività sulle poste soggette a rischio di cambio con riferimento alle posizioni più significative ipotizzando uno scenario di stress determinato dai livelli di volatilità del tasso di cambio per ciascuna posizione valutaria ritenuta rilevante. In particolare, è applicata una variazione del tasso di cambio pari alla volatilità storica ad un anno, considerata rappresentativa delle possibili variazioni di mercato.

B. Attività di copertura del rischio di cambio

Informazioni di natura quantitativa

(milioni di euro)
Valute
Voci Dollari
USA
Franchi
Svizzera
Sterlina
Gran Bretagna
Yen
Giappone
Dinaro
Tunisia
Altre
valute
A. Attività finanziarie 52 6 3
Titoli di debito
A.1
Titoli di capitale
A.2
39
Finanziamenti a banche
A.3
13 6 3
A.4
Finanziamenti a clientela
Altre attività finanziarie
A.5
B. Altre attività
C. Passività finanziarie
Debiti verso banche
C.1
Debiti verso clientela
C.2
Titoli di debito
C.3
Altre passività finanziarie
C.4
D. Altre passività
E. Derivati finanziari
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe 35
+ Posizioni corte 37
Totale attività 87 6 3 = == =
Totale passività 37 -
Sbilancio (+/-) 50 6 3 - - -
  1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività, delle passività e dei derivati

Le "Altre attività" si riferiscono alla valuta giacente presso gli Uffici Postali per il servizio di cambia valuta.

pag. 856 248 Il rischio di cambio relativo alle azioni VISA è stato mitigato attraverso un'operazione di vendita a termine posta in essere nel corso del 2019.

2. Modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività

L'applicazione della volatilità verificatasi nell'esercizio al tasso di cambio con riferimento alle esposizioni più significative, rappresentate da investimenti in azioni, determina gli effetti rappresentati nella tabella seguente.

Rischio di cambio - Valuta USD

(milioni di euro)
Data di riferimento dell'analisi Posizione
in
Posizione
in
Delta valore Margine di intermediazione Riserve di
Patrimonio netto
al lordo delle imposte
USD/000 EUR/000 + Vol
260gg
- Vol
260gg
+ Vol
260gg
- Vol
260gg
+ Vol
260gg
- Vol
260gg
Effetti 2021
Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto a Conto economico
Titoli di capitale 44 39 2 (2) 2 (2)
Passività di negoziazione (3) (3) (2) 2 (2) 2
Variabilità al 31 dicembre 2021 41 36
Effetti 2020
Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto a Conto economico
Titoli di capitale 89 72 5 (5) 5 (5)
Passività di negoziazione (24) (20) (1) 1 (1)
Variabilità al 31 dicembre 2020 65 52 (4) (4)

SEZIONE 3 – GLI STRUMENTI DERIVATI E LE POLITICHE DI COPERTURA

3.1 Gli strumenti derivati di negoziazione

A. Derivati finanziari

A.1 Derivati finanziari di negoziazione: valori nozionali di fine periodo

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2021
Totale al 31.12.2020
Over the counter Over the counter
Attività sottostanti/Tipologie derivati Controparti Senza controparti centrali Mercati Senza controparti centrali Mercati
centrali Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
Controparti
organizzati
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
organizzati
Titoli di debito e tassi d'interesse
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward
d) Futures
e) Altri
2. Titoli di capitale e indici azionari 35 - 51
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward 35 - 51
d) Futures
e) Altri
3. Valute e oro -
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward -
d) Futures
e) Altri l
Merci -
5. Altri
Totale 35 51

A.2 Derivati finanziari di negoziazione: fair value lordo positivo e negativo - ripartizione per prodotti

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2021 Totale al 31.12.2020
Over the counter Over the counter Mercati
Tipologie derivati Controparti Senza controparti centrali Controparti Senza controparti centrali
centrali Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
organizzati centrali Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
organizzati
1. Fair value positivo
a) Opzioni l
b) Interest rate swap
c) Cross currency swap
d) Equity swap
e) Forward
f) Futures
g) Altri -
Totale -
2. Fair value negativo
a) Opzioni
b) Interest rate swap
c) Cross currency swap -
d) Equity swap
e) Forward (3) - - (20)
f) Futures
g) Altri
Totale en (3) - (20)

A.3 Derivati finanziari di negoziazione OTC: valori nozionali, fair value lordo positivo e negativo per controparti

(milioni di euro)
Attività sottostanti Controparti
centrali
Banche Altre società
finanziarie
Altri soggetti
Contratti non rientranti in accordi di compensazione
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale ×
- fair value positivo ×
- fair value negativo X
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale ×
- fair value positivo ×
- fair value negativo ×
3) Valute e oro
- valore nozionale X
- fair value positivo ×
- fair value negativo ×
4) Merci
- valore nozionale ×
- fair value positivo ×
- fair value negativo ×
5) Altri
- valore nozionale ×
- fair value positivo X
- fair value negativo ×
Contratti rientranti in accordi di compensazione
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale 35
- fair value positivo
- fair value negativo (3)
3) Valute e oro
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
4)
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
5) Altri
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo

A.4 Vita residua dei derivati finanziari di negoziazione OTC: valori nozionali

(milioni di euro)
Sottostanti/Vita residua Fino a
1 anno
Oltre 1 anno e
fino a 5 anni
Oltre
5 anni
Totale
A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse -
A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari 35 - 35
A.3 Derivati finanziari su valute e oro -
A.4 Derivati finanziari su merci -
A.5 Altri derivati finanziari -
Totale al 31.12.2021 1 35 1 35
Totale al 31.12.2020 51 I I 51

3.2 Le coperture contabili

Il Patrimonio BancoPosta attua politiche di copertura del fair value e dei flussi finanziari per le quali si è avvalso della facoltà prevista dall'IFRS 9 di mantenere le preesistenti regole di contabilizzazione previste dallo IAS 39.

La riforma dei principali parametri di riferimento dei tassi di interesse denominata "Riforma IBOR (InterBank Offered Rate)", ha coinvolto gli organismi di regolamentazione in varie giurisdizioni in tutto il mondo con l'obiettivo di sostituire alcuni tassi interbancari con tassi alternativi privi di rischio e di predisporre le linee guida per aggiornare i modelli contrattuali.

Attualmente i principali indici di riferimento per l'area euro sono:

  • l'Euro Short Term Rate ESTR (amministrato dalla Banca Centrale Europea e pubblicato a partire dal 2 ottobre 2019) che ha sostituito l'Euro OverNight Index Average (EONIA – non più quotato dal 1 gennaio 2022) ridefinendolo come ESTR più 8,5 bp;
  • l'EURIBOR (amministrato dallo European Money Market Insitute), il cui processo di riforma si è concluso a novembre 2019.

Il Patrimonio BancoPosta detiene strumenti finanziari indicizzati all'EURIBOR che continua ad essere quotato giornalmente e i relativi flussi di cassa continuano ad essere scambiati con le controparti come di consueto. Relativamente a questo parametro non vi è dunque incertezza derivante dalla riforma IBOR al 31 dicembre 2021. Tali strumenti sono oggetto di collateralizzazione giornaliera remunerata ad EONIA nel 2021 e ad ESTR a partire dal 2022.

In particolare, il Patrimonio destinato detiene interest rate swaps designati come strumenti di copertura di fair value hedge che hanno la cd. "gamba" variabile indicizzata all'EURIBOR, per un nozionale di 37.870 milioni di euro. Con particolare riferimento a questi strumenti, i cui flussi di cassa erano alla data del 31 dicembre 2021 scontati al tasso EONIA, il Patrimonio destinato BancoPosta ha proceduto alla modifica dei contratti in essere con le controparti, ridefinendo il tasso di sconto come ESTR più 8,5 bp.

Informazioni di natura qualitativa

A. Attività di copertura del fair value

Il Patrimonio BancoPosta detiene un portafoglio di titoli di Stato, BTP a tasso fisso e BTP indicizzati all'inflazione, esposto alle variazioni di fair value dovute all'oscillazione dei tassi di interesse e del tasso di inflazione.

Al fine di limitare il rischio di tasso sul fair value, il Patrimonio BancoPosta stipula contratti di Interest Rate Swap (IRS) Over the Counter (OTC) di fair value hedge designati a copertura specifica dei titoli in portafoglio. L'obiettivo di tali operazioni è proteggere il fair value dei titoli dalle oscillazioni dei tassi di interesse o dell'inflazione.

Inoltre, il Patrimonio BancoPosta effettua operatività in Pronti contro termine passivi, su titoli eurogovernativi o con garanzia dello Stato Italiano, con diverse finalità tra le quali quella di investire in titoli di Stato, di fronteggiare fabbisogni di liquidità derivanti dalla dinamica della raccolta sui conti correnti e di gestire attivamente la posizione di tesoreria e i depositi di garanzia a fronte di operazioni di collateralizzazione. Tali operazioni sono principalmente a tasso fisso e, pertanto, sono esposte alle variazioni di fair value dovute all'oscillazione dei tassi di interesse.

Al fine di limitare il rischio di tasso sul fair value, il Patrimonio BancoPosta stipula contratti di Interest Rate Swap (IRS) Over the Counter (OTC) di fair value hedge designati a copertura specifica dei Pronti contro termine in portafoglio.

B. Attività di copertura dei flussi finanziari

Il Patrimonio BancoPosta stipula:

  • contratti di acquisto a termine di titoli di Stato, al fine di limitare l'esposizione al rischio di tasso di interesse derivante dall'esigenza di reinvestire la liquidità rinveniente dai titoli in portafoglio giunti a scadenza;
  • contratti di vendita a termine di titoli di Stato, al fine di perseguire la stabilizzazione dei rendimenti.

Tali derivati si configurano come operazioni di cash flow hedge di forecast transactions.

Inoltre, il Patrimonio Bancoposta detiene un portafoglio di titoli BTP indicizzati all'inflazione esposto alla variabilità dei flussi di cassa con riferimento al parametro variabile inflazione.

Al fine di limitare il rischio di tasso d'interesse sui flussi finanziari, il Patrimonio BancoPosta stipula Interest Rate Swap o Inflation Swap OTC di cash flow hedge aventi ad oggetto la copertura specifica dei titoli in portafoglio. L'obiettivo di tali operazioni è stabilizzare il rendimento del titolo fino alla scadenza, indipendentemente dall'andamento futuro del parametro variabile.

C. Attività di copertura di investimenti esteri

Il Patrimonio BancoPosta non attua politiche di copertura di investimenti esteri.

D. Strumenti di copertura

Con riferimento agli strumenti di copertura di fair value hedge, la principale fonte di inefficacia identificata è rappresentata dall'uso di spread/tassi fissi 249 differenti nella determinazione del fair value del derivato ipotetico e del derivato effettivamente stipulato. In particolare, ai fini della valutazione dell'efficacia della relazione di copertura, per il primo si considera lo spread/tasso fisso al mid di mercato che rende il present value alla settlement date pari a zero, per il secondo quello effettivamente concordato con la controparte.

Con riferimento agli strumenti di copertura di cash flow hedge, la principale fonte di inefficacia identificata è rappresentata dalla componente a tasso fisso utilizzata nella determinazione del fair value del derivato ipotetico e del derivato stipulato. In particolare, ai fini della valutazione dell'efficacia della relazione di copertura, si considera per il primo il tasso fisso di mercato che rende il present value alla settlement date pari a zero, per il secondo quello effettivamente concordato con la controparte.

Con riferimento alle coperture di forecast transactions, non sono state identificate fonti di inefficacia essendo ipotizzata la perfetta coincidenza tra i prezzi forward delle controparti e i prezzi forward teorici.

E. Elementi coperti

Il Patrimonio Bancoposta designa come elementi coperti:

  • titoli in portafoglio a tasso fisso e indicizzati all'inflazione e Pronti contro termine passivi a tasso fisso, nell'ambito delle politiche di copertura del fair value;
  • titoli in portafoglio indicizzati all'inflazione e forecast transactions, nell'ambito di politiche di copertura dei flussi finanziari.

In particolare, nelle coperture di fair value dei titoli di Stato, il rischio di credito della Repubblica Italiana non è oggetto di copertura ed è fissato per tutta la durata dello swap. Inoltre, sono attuate coperture totali, con data di inizio immediata e contestuale alla data di acquisto del titolo (swap spot start), e parziali con data di inizio successiva a quella di acquisto del titolo (swap forward start).

Per quanto riguarda le coperture di fair value dei Pronti contro termine sono attuate coperture totali, con data di inizio immediata.

Con riferimento alle coperture di fair value hedge, il Patrimonio BancoPosta valuta l'efficacia del derivato designato in ogni relazione di copertura nel compensare le variazioni di fair value dello strumento coperto attraverso un test retrospettico ed un test prospettico250 , utilizzando i metodi di seguito dettagliati.

249 Per i Pronti contro termine, la copertura è effettuata definendo la componente a tasso variabile semplicemente indicizzata all'EURIBOR e la componente a tasso fisso che incorpora, invece, le condizioni di mercato.

250 Lo IAS 39 richiede di effettuare due test di efficacia:

test prospettico: attesta che la relazione di copertura ci si aspetta sia altamente efficace nei periodi futuri;

test retrospettico: attesta che la relazione di copertura è stata efficace dall'inception alla data di reporting.

Al fine di definire una copertura efficace, il test prospettico deve dimostrare che la copertura sia altamente efficace nel compensare le variazioni di fair value o di cash flow attribuibili allo strumento coperto durante il periodo di designazione, mentre il risultato del test retrospettico deve essere compreso in un range tra 80 -125%.

L'inefficacia può nascere quando lo strumento di copertura e lo strumento coperto: sono in valute differenti; hanno differenti scadenze; usano tassi sottostanti differenti; sono soggetti a rischio controparte differente; lo strumento derivato non ha valore zero all'inception.

Con riferimento al test di efficacia retrospettico, si utilizza l'approccio del "Dollar offset attraverso il derivato ipotetico251". Mediante tale approccio, viene considerato il rapporto (Hedge Ratio) tra la variazione del fair value del derivato effettivamente stipulato e la variazione del fair value del derivato ipotetico, intervenute nell'intervallo temporale compreso tra la data di stipula dell'operazione e la data di valutazione. La copertura è considerata efficace se l'Hedge Ratio è compreso nell'intervallo 80% - 125%.

Il derivato ipotetico e il derivato effettivamente stipulato hanno una settlement date coerente con l'inizio della copertura (Spot o Forward start – per i soli titoli di Stato) e si differenziano per la sola componente spread/tasso fisso che è quindi considerata, come già evidenziato, la principale fonte di inefficacia. La parziale inefficacia della copertura, pari alla differenza tra le variazioni di valore dei due derivati (ipotetico ed effettivo) costituisce l'effetto netto della copertura separatamente rilevato a Conto Economico.

Ai fini del test di efficacia prospettico, sono adottati approcci diversi a seconda delle caratteristiche dello swap di copertura. In particolare:

  • l'approccio dei cosiddetti "Critical terms252" per gli swap spot start, per i quali "at inception" è stato verificato che le caratteristiche della gamba fissa consentono di replicare esattamente i flussi fissi incassati sul titolo oggetto di copertura;
  • l'approccio "Dollar offset attraverso il derivato ipotetico" per gli swap forward start e per gli swap di copertura dei Pronti contro termine per i quali il test di efficacia prospettico è effettuato calcolando l'Hedge Ratio come rapporto tra la variazione del fair value del derivato ipotetico e la variazione del fair value del derivato effettivo253. La copertura è considerata efficace se l'Hedge Ratio è compreso nell'intervallo 80% - 125%.

Con riferimento alle coperture di cash flow hedge, il Patrimonio BancoPosta valuta l'efficacia del derivato designato in ogni relazione di copertura attraverso un test retrospettico ed un test prospettico.

Relativamente a coperture di forecast transaction, il test di efficacia retrospettico prevede il calcolo di un Hedge Ratio definito come rapporto tra il differenziale tra il fair value dell'operazione forward chiusa con la controparte alla data di testing e di inception e il valore attualizzato del differenziale tra il prezzo forward teorico del BTP calcolato alla data di testing e di inception. Ipotizzando la perfetta coincidenza tra i prezzi forward delle controparti e i prezzi forward teorici, la percentuale di efficacia è sempre pari al 100%. Pertanto non sussistono fonti di inefficacia.

Ai fini del test di efficacia prospettico, si applica l'approccio dei cosiddetti "Critical terms" considerata "at inception" la coerenza tra strumento di copertura e strumento coperto in base alle caratteristiche qualitative dei contratti254 .

251 Il Dollar offset method è un metodo quantitativo che consiste nel confrontare la variazione del fair value o del cash flow dello strumento di copertura con la variazione del fair value o del cash flow dello strumento coperto attribuibile al rischio coperto. A seconda della policy prescelta, tale metodo può essere performato:

su base cumulata, confrontando la performance dall'inception della copertura;

su base periodica, confrontando la performance rispetto l'ultima data di testing.

Il Dollar offset method può essere effettuato tramite un derivato ipotetico, ossia costruendo un derivato teorico, al fine di confrontare le variazioni di fair value o cash flow teoriche con quelle dello strumento di copertura (derivato reale).

252 Il metodo dei "Critical terms" implica un confronto tra i termini principali dello strumento di copertura con quelli dello strumento coperto. La relazione di copertura è altamente efficace quando tutti i principali termini dei due strumenti combaciano in maniera esatta e non ci sono caratteristiche od opzioni che potrebbero invalidare la copertura. I termini principali sono ad esempio: nozionale del derivato e principal del sottostante, rischio di credito, timing, valuta dei flussi di cassa.

253 Elaborato ipotizzando uno shift parallelo di ampiezza pari a + / - 100 bps delle curve.

254 L'importo nozionale del contratto forward deve essere, alla settlement date definita, pari al nozionale del titolo nel caso di acquisto, pari o inferiore al nozionale presente nel portafoglio titoli nel caso di vendita. Il sottostante del contratto forward deve coincidere con il titolo che si intende acquistare o vendere (in tal caso deve essere un titolo presente nel portafoglio) alla settlement date. La settlement date deve coincidere con la data di manifestazione attesa del flusso da coprire nel caso di acquisto forward, o riferita all'anno di cui si intende stabilizzare il rendimento complessivo nel caso di vendita forward.

Relativamente alla copertura di titoli indicizzati all'inflazione, il test di efficacia retrospettico considera il rapporto (Hedge Ratio) tra la variazione del fair value del derivato effettivamente stipulato e la variazione del fair value del derivato ipotetico, intervenute nell'intervallo temporale compreso tra la data di stipula dell'operazione e la data di valutazione. La copertura è considerata efficace se l'Hedge Ratio è compreso nell'intervallo 80% - 125%.

Il derivato ipotetico e il derivato stipulato hanno una settlement date coincidente con l'inizio della copertura e si differenziano per la componente a tasso fisso. Inoltre, per i derivati di copertura dei BTP indicizzati all'inflazione, il fair value alla data di settlement è pari al rateo del titolo maturato dall'ultima data di stacco cedola alla data di settlement del derivato. Pertanto, entrambe le fattispecie, sono considerate le principali fonti di inefficacia.

La variazione di fair value del derivato effettivo è imputata a Patrimonio Netto, per la quota efficace della copertura, ed è rilevata a Conto Economico per la quota inefficace.

Ai fini del test di efficacia prospettico, sono adottati approcci diversi a seconda delle caratteristiche dello swap di copertura. In particolare:

  • l'approccio dei cosiddetti "Critical terms" per i contratti derivati per i quali "at inception" è stato verificato che le caratteristiche della gamba indicizzata dello swap di copertura consentono di replicare esattamente i flussi variabili incassati sul titolo oggetto di copertura;
  • l'approccio "Dollar offset attraverso il derivato ipotetico" per i contratti derivati che prevedono un tasso fisso per tutta la durata dell'operazione applicato ad un nominale crescente con incrementi semestrali costanti fino alla scadenza del derivato. Per tali contratti il test di efficacia prospettico è stato effettuato calcolando l'Hedge Ratio come rapporto tra la variazione del fair value del derivato ipotetico e la variazione del fair value del derivato stipulato255. La copertura è considerata efficace se l'Hedge Ratio è compreso nell'intervallo 80% - 125%.

Informazioni di natura quantitativa

A. Derivati finanziari di copertura

A.1 Derivati finanziari di copertura: valori nozionali di fine periodo

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2021 Totale al 31.12.2020
Over the counter
Attività sottostanti/Tipologie derivati Senza controparti centrali Mercati
organizzati
Controparti
centrali
Senza controparti centrali Mercati
Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
organizzati
1. Titoli di debito e tassi d'interesse 41.719 35.203
a) Opzioni
b) Swap 39.590 32.754
c) Forward 2.129 2.449
d) Futures
e) Altri
2. Titoli di capitale e indici azionari
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward
d) Futures
e) Altri
3. Valute e oro
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward
d) Futures
e) Altri
4. Merci
5. Altri
Totale 41.719 35.203

pag. 863 255 Elaborato ipotizzando uno shift parallelo di ampiezza pari a + / - 100 bps delle curve.

A.2 Derivati finanziari di copertura: fair value lordo positivo e negativo - ripartizione per prodotti

(millioni di Guro)
Fair value positivo e negativo Variazione del valore usato per
rilevare l'inefficacia delle
coperture
Tipologie derivati Totale al 31.12.2021 Totale al 31.12.2020
Over the counter Over the counter
Controparti Senza controparti centrali Mercati Senza controparti centrali
Mercati
Totale al
31.12.2021
Totale al
31.12.2020
centrali -
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
organizzati Controparti -
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
organizzati
1. Fair value positivo
a) Opzioni
b) Interest rate swap 796 78 025 17
c) Cross currency swap
d) Equity swap
e) Forward 77 77
f) Futures - -
g) Altri
Totale 873 78 - 1.002 17
2. Fair value negativo
a) Opzioni
b) Interest rate swap (5.461) (8.189) 1.299 (3.272)
c) Cross currency swap -
d) Equity swap
e) Forward (54) (54)
f) Futures -
g) Altri
Totale (5.461) en (8.243) 1.299 (3.326)

A.3 Derivati finanziari di copertura OTC: valori nozionali, fair value lordo positivo e negativo per controparti

(millioni di euro)
Attività sottostanti Controparti
centrali
Banche Altre società
finanziarie
Altri soggetti
Contratti non rientranti in accordi di compensazione
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale ×
- fair value positivo ×
- fair value negativo ×
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale ×
- fair value positivo X
- fair value negativo X
3) Valute e oro
- valore nozionale X
- fair value positivo ×
- fair value negativo ×
4)
- valore nozionale ×
- fair value positivo ×
- fair value negativo ×
5) Altri
- valore nozionale ×
- fair value positivo ×
- fair value negativo ×
Contratti rientranti in accordi di compensazione
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale 31.935 9.784
- fair value positivo 624 249
- fair value negativo (4.259) (1.202)
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
3) Valute e oro
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
4) Merci
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
5) Altri
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo

A.4 Vita residua dei derivati finanziari di copertura OTC: valori nozionali

(milioni di euro)
Sottostanti/Vita residua Fino a
1 anno
Oltre 1 anno e
fino a 5 anni
Oltre
5 anni
Totale
Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse 5.185 215 36.319 41.719
A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari -
A.3 Derivati finanziari su valute e oro -
A.4 Derivati finanziari su merci -
A.5 Altri derivati finanziari -
Totale al 31.12.2021 5.185 215 36.319 41.719
Totale al 31.12.2020 2.649 1.165 31.389 35.203

D. Strumenti coperti

D.1 Coperture del fair value

Coperture specifiche - Farmer der der de de der de l
Coperture specifiche:
valore di bilancio
posizioni nette: valore di
bilancio delle attività o
passività (prima della
compensazione)
value dello strumento
coperto
del fair value Variazioni cumulate di fair Cessazione della copertura: Variazione del valore usato
variazioni cumulate residue per rilevare l'inefficacia della
copertura
A. Attività
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva - copertura di:
1.1 Titoli di debito e tassi d'interesse
1.2 Titoli di capitale e indici azionari
1.3 Valute e oro
1.4 Crediti
1.5 Altri
21.928 2.173
-
-
(1.103)
-
×
×
×
×
×
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato -
2.
copertura di:
1.1 Titoli di debito e tassi d'interesse
1.2 Titoli di capitale e indici azionari
1.3 Valute e oro
1.4 Crediti
1.5 Altri
21.783
-
2.189
-
-
(1.411)
-
×
×
×
×
×
Totale al 31.12.2021 43.711 4.362 (2.514)
Totale al 31.12.2020 42.409 - 8.076 - 3.257
B. Passività
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato -
copertura di:
1.1 Titoli di debito e tassi d'interesse
1.2 Valute e oro
1.3 Altri
2.960 1 1 ×
X
X
Totale al 31.12.2021 2.960 - 1 1
Totale al 31.12.2020 901 - - - -

D.2 Copertura dei flussi finanziari e degli investimenti esteri

(milioni di euro)
Variazione del valore usato
per rilevare l'inefficacia della
copertura
Riserva da
copertura
Cessazione della copertura:
valore residuo delle riserve
di copertura
A.
Copertura dei flussi finanziari
Attività
1.
1.1 Titoli di debito e tassi d'interesse 217 (50)
1.2 Titoli di capitale e indici azionari
1.3 Valute e oro
1.4 Crediti
1.5 Altri
2.
Passività
1.1 Titoli di debito e tassi d'interesse
1.2 Valute e oro
1.3 Altri
Totale (A) al 31.12.2021 217 (20)
Totale (A) al 31.12.2020 50 137
B. Copertura degli investimenti esteri X -
Totale (A + B) al 31.12.2021 217 (20)
Totale (A + B) al 31.12.2020 50 137

E. Effetti delle operazioni di copertura a Patrimonio netto

E.1 Riconciliazione delle componenti di Patrimonio netto

Riserva da copertura dei flussi finanziari Riserva da copertura di investimenti esteri
Titoli di debito
e tassi
d'interesse
Titoli di capitale
e indici azionari
Valute e oro Crediti Altri Titoli di debito
e tassi
d'interesse
Titoli di capitale
e indici azionari
Valute e oro Crediti Altri
Esistenze iniziali 137 - I
Variazioni di fair value (quota efficace) (178) - - I
Rigiri a Conto economico (ອ) - I
di cui: transazioni future non più attese - - - × × × × ×
Altre variazioni - :
di cui: trasferimenti al valore contabile iniziale degli
strumenti coperti
- × X × × ×
DImananana finall 1001

3.3 Altre informazioni sugli strumenti derivati di negoziazione e di copertura

A. Derivati finanziari e creditizi

A.1 Derivati finanziari e creditizi OTC: fair value netti per controparti

Al 31 dicembre 2021 il Patrimonio BancoPosta non ha in essere accordi quadro di compensazione esecutivi o similari che soddisfano i requisiti previsti dallo IAS 32, paragrafo 42, per la compensazione in bilancio. Nel corso del 2021 il Patrimonio BancoPosta ha avviato l'operatività in derivati OTC con compensazione in Controparte Centrale Qualificata per il tramite di clearing broker per un nozionale di 1 milione di euro.

SEZIONE 4 – RISCHIO DI LIQUIDITÀ

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità

Per rischio di liquidità si intende il rischio di incorrere in difficoltà nel reperire fondi, a condizioni di mercato, per far fronte ai propri impegni di pagamento quando giungono a scadenza. Il rischio di liquidità può derivare dall'incapacità di vendere un'attività finanziaria rapidamente a un valore prossimo al fair value o anche dalla necessità di raccogliere fondi a tassi non equi.

La politica finanziaria adottata è mirata a minimizzare questo tipo di evenienze, attraverso:

  • la diversificazione delle forme di finanziamento a breve e a lungo termine e delle controparti;
  • la distribuzione graduale e omogenea nel tempo delle scadenze della provvista a medio e lungo termine;
  • l'adozione di modelli di analisi preposti al monitoraggio delle scadenze dell'attivo e del passivo;
  • la possibilità di ricorrere a operazioni interbancarie di finanziamento in Pronti contro termine fornendo in garanzia i titoli compresi nel portafoglio che, secondo quanto previsto dalla normativa di riferimento, sono assimilati a Attività Prontamente Liquidabili (APL).

Al fine di mitigare il rischio di liquidità e di mercato al verificarsi di scenari estremi di mercato, il Patrimonio BancoPosta a decorrere dal 26 giugno 2020 può accedere ad una linea di finanziamento committed a tre anni concessa da Cassa Depositi e Prestiti per operazioni in Pronti contro termine fino ad un massimo di 4,25 miliardi di euro.

Il rischio di liquidità nel Patrimonio BancoPosta è riconducibile alla raccolta in conti correnti e carte prepagate256 , al connesso impiego in titoli, emessi o garantiti dallo Stato italiano, o in crediti d'imposta nonché alla marginazione inerente

pag. 867 256 Dal 1 ottobre 2018 le carte prepagate sono di competenza di Postepay SpA. La liquidità raccolta tramite tali carte viene trasferita al BancoPosta che provvede ad investirla nel rispetto dei vincoli di impiego previsti per la restante raccolta riveniente da clientela privata. Pertanto ai fini delle specifiche analisi di rischio permangono le logiche relative a ciascun modello sottostante le diverse tipologie di

all'operatività in derivati. Il rischio eventuale può derivare da un disallineamento (o mismatch) fra le scadenze degli investimenti in titoli e in crediti d'imposta e quelle contrattuali (a vista) delle passività in conti correnti, tale da non consentire il fisiologico soddisfacimento delle obbligazioni verso i correntisti. L'eventuale mismatch fra attività e passività viene monitorato mediante il raffronto tra le scadenze degli impieghi e della raccolta; con riferimento alle passività da conti correnti, si utilizza il modello statistico che delinea le caratteristiche comportamentali di ammortamento di tale raccolta secondo i diversi livelli di probabilità di accadimento e che ne ipotizza il progressivo completo riscatto entro un arco temporale di 20 anni per la clientela retail, di 10 anni per la clientela business e le carte PostePay ed entro 5 anni per la clientela Pubblica Amministrazione. Il Patrimonio BancoPosta esercita una stretta vigilanza sul comportamento delle masse raccolte al fine di verificare la validità del modello stesso.

Oltre alla raccolta tramite conti correnti postali, sono da segnalare:

  • operazioni di long term repo, per complessivi 7,1 miliardi di euro
  • le forme tecniche di raccolta a breve termine operate mediante operazioni di Pronti contro termine finalizzate al versamento di depositi incrementali a garanzia di interest rate swap e Repo (collateral previsti rispettivamente da appositi CSA e GMRA).

L'approccio metodologico adottato dal Patrimonio BancoPosta è quello del maturity mismatch che prevede l'analisi dello sbilancio di liquidità tra flussi in entrata ed in uscita allocati all'interno di un orizzonte temporale composto da sotto-intervalli temporali (maturity ladder).

Il modello operativo di gestione della liquidità del Patrimonio BancoPosta si connota per una gestione 'dinamica' della tesoreria che si sostanzia in un tempestivo e continuo monitoraggio dell'andamento dei flussi inerenti i conti correnti postali privati nonché in un'efficiente gestione dei fabbisogni/eccedenze della liquidità di breve periodo. Al fine di consentire una gestione flessibile degli investimenti in titoli in funzione della dinamica comportamentale dei conti correnti, il Patrimonio BancoPosta può inoltre impiegare risorse, entro certi limiti e a determinate condizioni economiche, su un conto corrente presso il MEF (cd conto Buffer).

Per quanto riguarda il modello di gestione del rischio si rimanda a quanto già descritto nel paragrafo relativo ai rischi finanziari, nella Premessa della presente Parte E.

Risulta trascurabile il rischio di liquidità derivante da clausole di rilascio di ulteriori garanzie connesse con un eventuale downgrading di Poste Italiane SpA. Rientrano in tale fattispecie i contratti di marginazione dei derivati che prevedono un azzeramento del threshold amount257 nel caso in cui il rating di Poste Italiane SpA dovesse risultare inferiore a "BBB-". Sono pari a zero i threshold amount relativi ai contratti di marginazione delle operazioni di Pronti contro termine passive, per cui a questi non è riconducibile alcun rischio di liquidità.

La posizione di liquidità del Patrimonio BancoPosta è valutata, in ottica di stress test, attraverso gli indicatori di rischio (Liquidity Coverage Ratio e Net Stable Funding Ratio) definiti dalla normativa prudenziale Basilea 3. Tali indicatori hanno l'obiettivo di valutare se l'azienda disponga di sufficienti attività liquide di elevata qualità per superare una situazione di stress acuto della durata di un mese e per verificare che le attività e le passività presentino una struttura per scadenze sostenibile considerando uno scenario di stress di un anno. Tenuto conto della struttura patrimoniale del Patrimonio BancoPosta caratterizzata dalla presenza di un elevato ammontare di titoli governativi UE e raccolta prevalentemente composta da depositi retail, tali indicatori risultano ampiamente superiori ai limiti imposti dalla normativa prudenziale.

raccolta.

pag. 868 257 Il threshold rappresenta l'ammontare di collateral che non deve essere contrattualmente versato; rappresenta quindi il rischio di controparte residuo che rimane in carico ad una controparte.

(milioni di euro)

Inoltre, il monitoraggio del rischio di liquidità avviene attraverso l'elaborazione di indicatori di early warning che, oltre che considerare ipotesi di deflusso della raccolta in condizioni di stress, intendono monitorare i deflussi del funding coerenti con il profilo comportamentale stimato ad un livello di confidenza del 99%.

Informazioni di natura quantitativa

1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie

La distribuzione temporale delle attività e passività finanziarie è rappresentata nelle tabelle che seguono secondo le regole stabilite dalla normativa di bilancio (Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia e successivi aggiornamenti), ricorrendo all'utilizzo di informazioni di natura contabile esposte per durata residua contrattuale.

Non sono stati utilizzati pertanto dati di natura gestionale che prevedono, ad esempio, la modellizzazione delle poste a vista del passivo e la rappresentazione delle poste per cassa secondo il loro grado di liquidabilità.

Voci/ Scaglioni temporali A vista Da oltre 1
giorno a 7
giorni
Da oltre 7
giorni a 15
giorni
Da oltre 15
giorni a 1
mese
Da oltre 1
mese fino a 3
mesi
Da oltre 3
mesi fino a
6 mesi
Da oltre 6 mesi
fino a 1 anno
Da oltre 1
anno fino a 5
anni
Oltre 5 anni Durata
indet.
A. Attività per cassa 15.827 5.459 - 1.213 818 1.379 2.029 11.022 52.477 12
A.1 Titoli di Stato - - - 4 796 740 1.996 7.480 46.977 -
A.2 Altri titoli di debito - - - - 22 10 33 - 3.000 -
A.3 Quote OICR - - - - - - - - - -
A.4 Finanziamenti 15.827 5.459 - 1.209 - 629 - 3.542 2.500 12
- Banche 66 3.313 - - - - - - - -
- Clientela 15.761 2.146 - 1.209 - 629 - 3.542 2.500 12
B. Passività per cassa 82.311 1.348 201 1.072 2.519 1.339 1.627 6.942 - -
B.1 Depositi e conti correnti 77.655 - - - - - - - - -
- Banche 707 - - - - - - - - -
- Clientela 76.948 - - - - - - - - -
B.2 Titoli di debito - - - - - - - - - -
B.3 Altre passività 4.656 1.348 201 1.072 2.519 1.339 1.627 6.942 - -
C. Operazioni fuori bilancio
C.1 Derivati finanziari con scambio di
capitale
- Posizioni lunghe - - - 428 689 739 273 - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - 1.714 -
C.2 Derivati finanziari senza scambio di
capitale
- Posizioni lunghe - - - 2 95 12 128 - - -
- Posizioni corte - - - - 142 1 211 - - -
C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate - - - - - - - - - -
C.6 Garanzie finanziarie ricevute - - - - - - - - - -
C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.8 Derivati creditizi senza scambio di
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -

Valuta di denominazione: Euro

1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie

Valuta di denominazione: Dollaro USA

(ministil at surv.
Vocil Scaglioni temporali A vista Da oltre 1
giorno a 7
giorni
Da oltre 7
giorni a 15
giorni
Da oltre 15
giorni a 1
mese
Da oltre 1 mese
fino a 3 mesi
Da oltre 3
mesi fino a 6
mesi
Da oltre 6 mesi
fino a 1 anno
Da oltre 1 anno
fino a 5 anni
Oltre 5 anni Durata indet.
A. Attività per cassa 1
A.1 Titoli di Stato
A.2 Altri titoli di debito
A.3 Quote OICR
A.4 Finanziamenti
- Banche 1
- Clientela
B. Passività per cassa
B.1 Depositi e conti correnti
- Banche
- Clientela
B.2 Titoli di debito
B.3 Altre passività
ن Operazioni fuori bilancio
C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
Derivati finanziari senza scambio di
C.2 capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate
C.6 Garanzie finanziarie ricevute
C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
  1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie

Valuta di denominazione: Franco Svizzera

Voci/ Scaglioni temporali A vista Da oltre 1
giorno a 7
giorni
Da oltre 7
giorni a 15
giorni
Da oltre 15
giorni a 1
mese
Da oltre 1 mese
fino a 3 mesi
Da oltre 3
mesi fino a 6
mesi
Da oltre 6 mesi
fino a 1 anno
Da oltre 1 anno
fino a 5 anni
Oltre 5 anni Durata indet.
A. Attività per cassa 2
A.1 Titoli di Stato
A.2 Altri titoli di debito
A.3 Quote OICR
A.4 Finanziamenti 2
- Banche 2
- Clientela
B. Passività per cassa
B.1 Depositi e conti correnti
- Banche
- Clientela
B.2 Titoli di debito
C. B.3 Altre passività
Operazioni fuori bilancio
C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.2 Derivati finanziari senza scambio di
capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate
C.6 Garanzie finanziarie ricevute
C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte

1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie

Valuta di denominazione: Altre valute

(milioni di euro)
Vocil Scaglioni temporali A vista Da oltre 1
giorno a 7
giorni
Da oltre 7
giorni a 15
giorni
Da oltre 15
giorni a 1
mese
Da oltre 1 mese
fino a 3 mesi
Da oltre 3
mesi fino a 6
mesi
Da oltre 6 mesi
fino a 1 anno
Da oltre 1 anno
fino a 5 anni
Oltre 5 anni Durata indet.
A. Attività per cassa 1
A.1 Titoli di Stato
A.2 Altri titoli di debito
A.3 Quote OICR
A.4 Finanziamenti
- Banche 1
- Clientela
B. Passività per cassa
B.1 Depositi e conti correnti
- Banche
- Clientela
B.2 Titoli di debito
B.3 Altre passività
C. Operazioni fuori bilancio
C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.2 Derivati finanziari senza scambio di
capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate
C.6 Garanzie finanziarie ricevute
C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte

SEZIONE 5 – RISCHI OPERATIVI

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo

È definibile come il rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l'altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell'operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Nel rischio operativo è compreso il rischio legale, mentre non sono inclusi quelli strategici e di reputazione.

Per far fronte a tale tipologia di rischio, il Patrimonio BancoPosta ha formalizzato un framework metodologico e organizzativo per l'identificazione, la misurazione e la gestione del rischio operativo connesso ai propri prodotti/processi.

Il framework descritto, basato su un modello di misurazione integrato (quali/quantitativo), ha consentito, nel tempo, il monitoraggio della rischiosità finalizzato a una sua sempre più consapevole gestione.

Nel corso dell'esercizio 2021 hanno avuto seguito attività di affinamento del framework di gestione dei rischi operativi volti all'efficientamento dei processi di raccolta delle perdite operative, al monitoraggio e reporting e alla mitigazione dei rischi, a cura di gruppi di lavoro interfunzionali. Sono state inoltre supportate le unità specialistiche e il responsabile del processo di analisi e valutazione del rischio informatico, in continuità con quanto già fatto nel corso del 2020 ed è stato rafforzato il monitoraggio dei piani di rientro del rischio informatico.

Tra le attività svolte nel corso del 2021 rilevano, inoltre, le valutazioni del profilo di rischio connesso alle operazioni di affidamento e di esternalizzazioni di attività del Patrimonio BancoPosta e le valutazioni ex-ante del profilo di rischio connesso all'innovazione dell'offerta BancoPosta e/o a specifiche iniziative progettuali.

Informazioni di natura quantitativa

Alla data del 31 dicembre 2021 gli esiti della mappatura dei rischi condotta secondo il citato framework evidenziano a quali tipologie di rischio operativo i prodotti del Patrimonio BancoPosta risultano esposti; in particolare:

Rischio operativo

Tipologia Evento (Event Type) N. tipologie di
rischio
Frode interna 29
Frode esterna 41
Rapporto di impiego e di sicurezza sul lavoro
Clientela, prodotti e prassi operative
Danni a beni materiali
Interruzioni dell'operatività e disfunzione dei sistemi
Esecuzione, consegna e gestione dei processi
Totale al 31 dicembre 2021 224

Per le tipologie mappate, sono state raccolte e classificate le relative fonti di rischio (perdite interne, perdite esterne, analisi di scenario e indicatori di rischio) al fine di costituire l'input completo per il modello di misurazione integrata.

L'attività di misurazione sistematica dei rischi mappati ha consentito la prioritizzazione degli interventi di mitigazione e la relativa attribuzione al fine di contenerne gli impatti prospettici.

PARTE F – INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO

SEZIONE 1 – IL PATRIMONIO DELL'IMPRESA

A. Informazioni di natura qualitativa

Le disposizioni di vigilanza prudenziale applicabili alle banche e alle imprese di investimento dal 1° gennaio 2014, sono contenute nella Circolare 285/2013 della Banca d'Italia, la cui emanazione è stata funzionale all'applicazione del Regolamento (UE) n. 575/2013 (cd CRR) e della Direttiva 2013/36/UE (cd CRD IV) contenenti le riforme per l'introduzione delle regole di "Basilea 3". Con il terzo aggiornamento della summenzionata Circolare258, Banca d'Italia ha poi esteso a BancoPosta gli istituti di vigilanza prudenziale applicabili alle banche, tenendo conto delle specificità del Patrimonio destinato. Pertanto il Patrimonio BancoPosta è tenuto a garantire il rispetto dei requisiti patrimoniali a fronte dei rischi di primo pilastro (rischio di credito, di controparte, di mercato e rischi operativi) nonché l'adeguatezza del capitale interno, ai fini del processo ICAAP, a fronte dei rischi di secondo pilastro (rischi di primo pilastro e rischio di tasso d'interesse). La nozione di patrimonio considerata per entrambi i fini è quella definita nella normativa di vigilanza sopracitata259 .

258 Modificato con l'Aggiornamento n. 34 del 22 settembre 2020.

259 Il patrimonio ai fini di vigilanza tiene conto delle disposizioni previste dal:

pag. 872 "Regolamento (UE) n. 2017/2395 che modifica il Regolamento (UE) n. 575/2013 per quanto riguarda le disposizioni transitorie volte ad attenuare l'impatto dell'introduzione dell'IFRS 9 sui fondi propri". Il Patrimonio BancoPosta si è avvalso della possibilità, riconosciuta da tale normativa, di adottare un "approccio transitorio" (cd "phase-in") di iscrizione degli effetti derivanti dalle rettifiche per perdite attese in un periodo transitorio di 5 anni, sterilizzando nel CET1 l'impatto con l'applicazione di percentuali decrescenti nel tempo;

In virtù dell'estensione al BancoPosta delle disposizioni prudenziali, in capo al Patrimonio destinato sussiste anche l'obbligo di costituire un sistema di controlli interni in linea con le previsioni della Circolare n. 285/2013 di Banca d'Italia che prevede, tra l'altro, la definizione di un quadro di riferimento per la determinazione della propensione al rischio (Risk Appetite Framework - RAF) e il contenimento del rischio entro i limiti indicati nel RAF260. Il rispetto del sistema di obiettivi, soglie e limiti definito nell'ambito del RAF influenza la politica di distribuzione degli utili in termini di capital management.

B. Informazioni di natura quantitativa

B.1 Patrimonio dell'impresa: composizione

(milloni di euro)
Voci/Valori Importo al
31.12.2021
Importo al
31.12.2020
1. Capitale
2. Sovrapprezzi di emissione
3. Riserve 2.397 2.353
- di utili 1.186 1.142
legale
a)
statutaria
b)
azioni proprie
C)
d)
altre
1.186 1.142
- altre 1.211 1.211
Strumenti di capitale 350
5.
(Azioni proprie)
6. Riserve da valutazione: 1.118 2.278
- Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva
- Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva
- Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 1.156 2.182
- Attività materiali
- Attività immateriali
- Copertura di investimenti esteri
- Copertura dei flussi finanziari (36) 98
- Strumenti di copertura (elementi non designati)
- Differenze di cambio
- Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
- Passività finanziarie designate al fair value con impatto (variazioni del proprio merito creditizio)
- Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti (2) (2
- Quote delle riserve da valutazione relative alle partecipate valutate al Patrimonio netto
- Leggi speciali di rivalutazione
7. Utile/(Perdita) d'esercizio 508 629
Totale 4.373 5.260

Le "Riserve, altre" sono costituite dalla: i) specifica riserva patrimoniale di un miliardo di euro, di cui è stato dotato il Patrimonio BancoPosta all'atto della costituzione, mediante destinazione di utili di esercizi precedenti della gemmante riportati a nuovo incrementata dall'apporto di 210 milioni di euro, deliberato dall'Assemblea straordinaria del 29 maggio 2018, mediante destinazione di riserve libere della gemmante; ii) riserva di utili di 1 milione di euro per piani di incentivazione, descritti nella Parte I.

Gli "Strumenti di capitale" accolgono l'apporto di mezzi patrimoniali perfezionato in data 30 giugno 2021, attraverso la concessione di un finanziamento subordinato perpetuo, a termini e condizioni che ne consentano la computazione come capitale aggiuntivo di classe 1 ("AT 1").

&quot;Regolamento (UE) n. 2020/873 del Parlamento europeo e del Consiglio del 24/06/2020 che modifica i Regolamenti (UE) n. 575/2013 e (UE) n. 2019/876 per quanto riguarda gli adeguamenti in risposta alla pandemia di Covid-19" (cd "Quick Fix"). Il Patrimonio BancoPosta si è avvalso della possibilità, riconosciuta da tale normativa, di adottare le nuove percentuali relative al periodo transitorio che va dal 31 dicembre 2020 al 31 dicembre 2024.

260 Per la definizione di RAF si rimanda alla Premessa alla Parte E.

B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione

(milioni di euro)
Attività/Valori Totale al 31.12.2021 Totale al 31.12.2020
Riserva positiva Riserva negativa Riserva positiva Riserva negativa
Titoli di debito 1.506 (344) 2.275 (93)
Titoli di capitale
3
Finanziamenti
Totale 1.506 (344) 2.275 (93)

La tabella non include la riserva negativa relativa ai crediti d'imposta Legge n.77/2020 valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva, pari complessivamente a 6 milioni di euro al 31 dicembre 2021.

B.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: variazioni annue

(millioni di euro)
Titoli di debito Titoli di capitale Finanziamenti
Esistenze iniziali 2.182 - -
2. Variazioni positive 284 1
Incrementi di fair value
2.1
269
Rettifiche di valore per rischio di credito
2.2
2 X -
2.3 Rigiro a Conto economico di riserve negative da realizzo 13 X -
2.4 Trasferimenti ad altre componenti di Patrimonio netto (titoli di capitale) - -
Altre variazioni
2.5
1 -
3. Variazioni negative (1.304) -
Riduzioni di fair value
3.1
(983) -
3.2 Riprese di valore per rischio di credito (8) -
3.3 Rigiro a Conto economico da riserve positive da realizzo (313) × -
3.4 Trasferimenti ad altre componenti di Patrimonio netto (titoli di capitale) 1 -
Altre variazioni
3.5
- -
Rimanenze finali 1.162

B.4 Riserve da valutazione relative a piani a benefici definiti: variazioni annue

(milioni di euro)
Totale al
31.12.2021
Totale al
31.12.2020
Esistenze iniziali utili/(perdite) attuariali (2) (2)
Utili/(Perdite) attuariali
Effetto fiscale su utili e perdite attuariali
-
Esistenze finali utili/(perdite) attuariali (2) (2)

SEZIONE 2 – I FONDI PROPRI E I COEFFICIENTI DI VIGILANZA

I fondi propri del Patrimonio BancoPosta sono costituiti esclusivamente da capitale di classe 1 ("CET 1" e "AT 1").

Il Common Equity Tier 1 ("CET 1") è composto da:

  • altre riserve, ovvero la riserva di utili patrimonializzati, ammontante a un miliardo di euro creata all'atto della costituzione del Patrimonio destinato, e gli ulteriori eventuali apporti effettuati dalla gemmante che rispettino i requisiti di computabilità nei fondi propri261;
  • utili non distribuiti, ovvero gli utili del Patrimonio BancoPosta attribuiti in sede di approvazione del bilancio di esercizio di Poste Italiane SpA.

L'Additional Tier 1 ("AT 1") include l'apporto di mezzi patrimoniali per 350 milioni di euro perfezionato in data 30 giugno 2021.

Al 31 dicembre 2021 i fondi propri sono pari a 2.983 milioni di euro, di cui 200 milioni di euro computati dall'utile dell'esercizio 2021 (nel rispetto di quanto disciplinato dall'art. 26 del Regolamento (UE) n. 575/2013) e 30 milioni di euro derivanti dall'applicazione delle disposizioni transitorie di attenuazione degli effetti dell'IFRS 9 sulle Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato262 .

Sulla base delle disposizioni di vigilanza prudenziale, BancoPosta è tenuta a rispettare i seguenti coefficienti minimi patrimoniali:

  • Common Equity Tier 1 ratio (rappresentato dal rapporto tra il CET1 e il totale RWA): pari al 7,0% (4,5% come requisito minimo e 2,5% come riserva di conservazione di capitale);
  • Tier 1 ratio (rappresentato dal rapporto tra il Tier 1 e il totale RWA): pari all'8,5% (6,0% come requisito minimo e 2,5% come riserva di conservazione di capitale);
  • Total Capital ratio (rappresentato dal rapporto tra il totale fondi propri e il totale Risk Weighted Assets -RWA263) pari al 10,5% (8% come requisito minimo e 2,5% come riserva di conservazione di capitale).

A seguito del processo di revisione prudenziale (Supervisory Review and Evaluation Process, SREP), la Banca d'Italia ha comunicato il 17 marzo 2022 al Patrimonio BancoPosta l'avvio del procedimento per la decisione sulla misura di capitale che BancoPosta dovrà detenere, in aggiunta a quello minimo regolamentare, a fronte dell'esposizione complessiva ai rischi. I nuovi limiti richiesti dall'Organo di Vigilanza (Overall Capital Requirement (OCR) ratios) sarebbero così composti:

  • coefficiente di capitale primario di classe 1 (CET 1 ratio): 7,80%, composto da una misura vincolante del 5,30% (di cui 4,50% a fronte dei requisiti minimi regolamentari e 0,80% a fronte dei requisiti aggiuntivi determinati in base ai risultati dello SREP) e, per la parte restante, dalla componente di riserva di conservazione del capitale;
  • coefficiente di capitale di classe 1 (Tier 1 ratio): 9,55%, composto da una misura vincolante del 7,05% (di cui 6,00% a fronte dei requisiti minimi regolamentari e 1,05% a fronte dei requisiti aggiuntivi determinati in base ai risultati dello SREP) e, per la parte restante, dalla componente di riserva di conservazione del capitale;
  • coefficiente di capitale totale (Total Capital ratio): 11,95%, composto da una misura vincolante del 9,45% (di cui 8% a fronte dei requisiti minimi regolamentari e 1,45% a fronte dei requisiti aggiuntivi determinati in base ai risultati dello SREP) e, per la parte restante, dalla componente di riserva di conservazione del capitale.

261 E' esclusa la possibilità di apporti di terzi al Patrimonio BancoPosta, in quanto non previsti dalla speciale disciplina del Patrimonio destinato.

262 Di cui 13 milioni di euro relativi al 2020 e 2021 e calcolati secondo le modalità di cui al Regolamento (EU) n. 2020/873 (cd CRR "Quick fix").

263 Le attività ponderate per il rischio, o RWA, sono calcolate applicando alle attività esposte al rischio di credito, di controparte, di mercato e operativo un fattore di ponderazione che tiene conto della rischiosità.

Inoltre, per assicurare il rispetto delle misure vincolanti sopra evidenziate e garantire che i fondi propri di BancoPosta possano assorbire eventuali perdite derivanti da scenari di stress, tenendo conto dei risultati delle prove di stress effettuate dal patrimonio BancoPosta in ambito ICAAP, la Banca d'Italia ha individuato i seguenti livelli di capitale che BancoPosta sarà invitato a mantenere:

  • coefficiente di capitale primario di classe 1 (CET 1 ratio): 8,55%, composto da un OCR CET1 ratio pari a 7,80% e da una Componente Target (Pillar 2 Guidance, P2G), a fronte di una maggiore esposizione al rischio in condizioni di stress, pari a 0,75%;
  • coefficiente di capitale di classe 1 (Tier 1 ratio): 10,30%, composto da un OCR T1 ratio pari a 9,55% e da una Componente Target, a fronte di una maggiore esposizione al rischio in condizioni di stress, pari a 0,75%;
  • coefficiente di capitale totale (Total Capital ratio): 12,70%, composto da un OCR TC ratio pari a 11,95% e da una Componente Target, a fronte di una maggiore esposizione al rischio in condizioni di stress, pari a 0,75%.

Il Patrimonio BancoPosta al 31 dicembre 2021 rispetta i requisiti imposti dalla normativa prudenziale vigente con un Tier 1 ratio e un Total Capital ratio pari a 21,9% e un CET1 ratio pari al 19,3%264 in linea anche con i requisiti aggiuntivi previsti dal procedimento in corso.

Per maggiori dettagli si rimanda, come previsto dalla Circolare Banca d'Italia n. 262, all'informativa sui fondi propri e sull'adeguatezza patrimoniale contenuta nell'Informativa al pubblico ("Terzo Pilastro").

PARTE G – OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D'AZIENDA

Durante il periodo di riferimento e dopo la chiusura non sono state realizzate operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda.

PARTE H – OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica

Per Dirigenti con responsabilità strategiche si intendono gli Amministratori e i responsabili di primo livello organizzativo di Poste Italiane SpA, le cui competenze, al lordo degli oneri e contributi previdenziali e assistenziali, sono riportate nel paragrafo 6.5 – Parti correlate – della presente sezione – I bilanci di Poste Italiane – della Relazione finanziaria annuale e

264 I coefficienti tengono in considerazione il computo di 200 milioni di euro essendo questi ultimi oggetto della delibera del Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane inerente la proposta di destinazione dell'utile dell'esercizio 2021 e rispettando quanto disciplinato dall'art. 26 del Regolamento (UE) n. 575/2013.

sono riflesse nei conti del Patrimonio BancoPosta nell'ambito degli oneri per i servizi resi dal Patrimonio non destinato, di cui alla precedente Parte C, tabella 10.5, e definiti dagli appositi disciplinari esecutivi (Parte A, paragrafo A.1, Sezione 4).

2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate

Le operazioni con parti correlate sono state effettuate a condizioni equivalenti a quelle prevalenti in libere transazioni tra parti indipendenti.

Rapporti patrimoniali con entità correlate al 31 dicembre 2021

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2021
Denominazione Attività
finanziarie
Crediti verso
banche e
clientela
Derivati di
copertura attivi e
(passivi)
Altre attività Passività
finanziarie
Debiti verso
banche e
clientela
Altre passività
Poste Italiane SpA 179 75 172 4
Controllate dirette
BancoPosta Fondi SpA SGR 21 6 3
Consorzio PosteMotori 11 18
EGI SpA 1
PatentiViaPoste ScpA 12
Poste Vita SpA 224 544 5
Postel SpA 1
PostePay SpA 72 78 8.284 122
SDA Express Courier SpA 4
Controllate indirette
Kipoint SpA 1
Poste Assicura SpA 7 11
Poste Welfare Servizi Srl
Poste Insurance Broker 1
Collegate
Financit SpA 20
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 14.755 3.441
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 3.216 387
Gruppo Monte dei Paschi 137 (117) 199
Altre correlate esterne
F.do Svalutaz. crediti vs correlate esterne (1) (5)
Totale 3.215 15.808 (117) 153 12.695 134

Rapporti patrimoniali con entità correlate al 31 dicembre 2020

(milloni di euro)
Totale al 31.12.2020
Denominazione Attività
finanziarie
Crediti verso
banche e
clientela
Derivati di
copertura attivi e
(passivi)
Altre attività Passività
finanziarie
Debiti verso
banche e
clientela
Altre passività
Poste Italiane SpA 902 22 140 491
Controllate dirette
BancoPosta Fondi SpA SGR 17 25 4
Consorzio PosteMotori 10 27
EGI SpA ﻠﺴﻴﺔ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ ﺍﻟﻤﺘﺤﺪﺓ
PatentiViaPoste ScpA 17
Poste Vita SpA 214 484 7
Postel SpA 2
PostePay SpA 220 90 7.044 354
SDA Express Courier SpA 4
Controllate indirette
Kipoint SpA ﻨــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــــ
Poste Assicura SpA రి 18
Poste Welfare Servizi Srl 14
Poste Insurance Broker 1
Collegate
Financit SpA
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 9.376 3.588
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 3.302 432
Gruppo Monte dei Paschi 248 (245) 773
Altre correlate esterne
F.do Svalutaz. crediti vs correlate esterne (2) (6)
Totale 3.300 11.421 (245) 112 = 12.139 857

Rapporti economici con entità correlate al 31 dicembre 2021

(millioni di euro)
Esercizio 2021
Denominazione Interessi attivi e
proventi assimilati
oneri assimilati Interessi passivi e Commissioni attive Commissioni
passive
Dividendi e
proventi simili
(Rettifiche)/Riprese
di valore nette per
deterioramento
Spese
amministrative
Altri
(oneri)/proventi di
gestione
Poste Italiane SpA 1 (4.379)
Controllate dirette
BancoPosta Fondi SpA SGR
Consorzio PosteMotori
Poste Vita SpA
PostePay SpA
1
1
(30) 74
38
477
214
(14)
(250)
2
Controllate indirette
Poste Assicura SpA
Poste Insurance Broker
43
1
Collegate
Financit SpA 16
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti
Gruppo Enel
Gruppo Eni
Gruppo Monte dei Paschi
Altre correlate esterne
28
65
2
(a) 62
1.753
5
2
(1) 1 (2)
Totale 98 (39) 2.685 (265) 1 (4.381) 2

Rapporti economici con entità correlate al 31 dicembre 2020

(Infininti di Buro)
Esercizio 2020
Denominazione Interessi attivi e
proventi assimilati
oneri assimilati Interessi passivi e Commissioni attive Commissioni
passive
Dividendi e
proventi simili
(Rettifiche)/Riprese
di valore nette per
deterioramento
Spese
amministrative
Altri
(oneri)/proventi di
gestione
Poste Italiane SpA 1 (4.380)
Controllate dirette
BancoPosta Fondi SpA SGR
Consorzio PosteMotori
Poste Vita SpA
PostePay SpA
1
1
(29) રક
રૂટ
429
181
(13)
(273)
3
Controllate indirette
Poste Assicura SpA
Poste Insurance Broker
34
Collegate
Financit SpA
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti
Gruppo Enel
Gruppo Eni
Gruppo Monte dei Paschi
Altre correlate esterne
32
71
1
(6) 61
1.851
4
2
(2) (1) (1)
Totale 107 (35) 2.655 (288) (1) (4.381) 3

PARTE I – ACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU PROPRI STRUMENTI PATRIMONIALI

A. Informazioni di natura qualitativa

  1. Descrizione degli accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

SISTEMA DI INCENTIVAZIONE A LUNGO TERMINE: PIANO DI PHANTOM STOCK

L'Assemblea degli Azionisti di Poste Italiane SpA tenutasi in data 24 Maggio 2016 ha approvato il documento, redatto ai sensi dell'art 84-bis del Regolamento Emittenti, sul "Sistema di Incentivazione a lungo termine 2016-2018 (ILT) – Piano di Phantom Stock". Il sistema di incentivazione a lungo termine, costruito in linea con la prassi di mercato, ha l'obiettivo di collegare una quota della componente variabile della remunerazione di talune risorse al raggiungimento di obiettivi di redditività e di creazione di valore sostenibile per gli azionisti nel lungo periodo.

Descrizione del Piano

Il Piano "ILT Phantom Stock 2016-2018", prevede l'assegnazione ai Beneficiari di diritti a ricevere delle unità rappresentative del valore dell'azione di Poste Italiane (cd Phantom Stock), e il relativo premio in denaro, al termine di un periodo di maturazione. Il numero delle unità da attribuire a ciascun Beneficiario è condizionato al raggiungimento di talune condizioni e obiettivi nell'arco di un periodo triennale. Il Piano si sviluppa su un orizzonte temporale di medio-lungo periodo. In particolare, il Piano si articola in tre Cicli (assegnazione 2016, 2017, 2018), ciascuno avente durata triennale.

Le Phantom Stock vengono attribuite nel caso siano raggiunti gli obiettivi di performance, e convertite in un premio monetario in base al valore di mercato dell'azione nei trenta giorni lavorativi di Borsa antecedenti alla data di attribuzione delle Phantom stesse, ovvero dopo un periodo di retention Le principali caratteristiche del Piano sono di seguito evidenziate.

Destinatari

I destinatari del piano sono Risk Takers del Patrimonio destinato BancoPosta.

Condizioni del Piano

Gli Obiettivi di Performance, a cui è condizionato il conseguimento del premio in denaro per i Beneficiari sono di seguito evidenziati:

  • l'indicatore di redditività triennale individuato nel RORAC (Return On Risk Adjusted Capital), utilizzato nel Piano di lungo termine con l'obiettivo di riconoscere la continuità e sostenibilità dei risultati nel lungo termine adeguatamente corretti per il rischio;
  • il raggiungimento di un indicatore di creazione di valore per gli azionisti, individuato nel Total Shareholder Return, utilizzato per identificare la performance relativa alla generazione di valore per gli azionisti di Poste Italiane rispetto alle aziende del FTSE MIB.

La maturazione dei Diritti è subordinata alla sussistenza della Condizione Cancello che garantisce la sostenibilità del Piano a livello di Gruppo. La Condizione Cancello è rappresentata dal raggiungimento di una determinata soglia di EBIT gestionale cumulato triennale del Gruppo Poste Italiane al termine di ciascun Periodo di Performance. La maturazione dei Diritti è subordinata altresì alla sussistenza di Condizioni di Accesso che certifichino la presenza di solidità patrimoniale e di liquidità del Patrimonio BancoPosta stesso come segue:

  • Parametro di adeguatezza patrimoniale, identificato nel CET 1 di fine periodo;
  • Parametro di liquidità a breve termine, identificato nel LCR di fine periodo.

Le Phantom Stock verranno attribuite entro la fine dell'anno successivo al termine del Periodo di performance saranno soggette a un periodo di retention di un anno, prima di essere convertite in denaro in seguito alla verifica della sussistenza delle condizioni previste per ciascun Piano.

Modalità di valutazione del Fair Value ed effetti economici

La valutazione è stata effettuata utilizzando uno strumento di pricing interno che adotta modelli di simulazione coerenti con i requisiti richiesti dai principi contabili di riferimento e che tiene conto delle specifiche caratteristiche del Piano.

Primo Ciclo 2016-2018

Il Primo Ciclo del "Piano ILT Phantom Stock" (2016-2018) è giunto a maturazione nel 2018 ed il controvalore in denaro delle quote è stato interamente erogato nel corso dei precedenti esercizi.

Secondo Ciclo 2017-2019

Terminato il periodo di retention di un anno a cui erano sottoposte le 56.165 Phantom Stock derivanti dalla consuntivazione del Piano giunto a maturazione nel 2019, il controvalore in denaro delle quote interamente erogate nel corso dell'esercizio è pari a circa 0.6 milioni di euro. Il costo rilevato nell'esercizio è stato di circa 0,1 milioni di euro.

Terzo Ciclo 2018-2020

Nel 2020 è giunto a maturazione anche il Terzo Ciclo del "Piano ILT Phantom Stock" (2018-2020), assegnato nel corso del 2018. La consuntivazione del Piano ha determinato un numero complessivo di 62.767 Phantom Stock sottoposte ad un periodo di retention di un anno. Il costo rilevato nell'esercizio è stato di circa 0,3 milioni di euro, mentre la passività residua iscritta tra i debiti del personale ammonta a circa 0,7 milioni di euro.

SISTEMA DI INCENTIVAZIONE A LUNGO TERMINE: PIANO DI PERFORMANCE SHARE

L'Assemblea degli Azionisti di Poste Italiane SpA, tenutasi in data 28 Maggio 2019, ha approvato il documento, redatto ai sensi dell'art 84-bis del Regolamento Emittenti, sui "Piani di incentivazione basati su strumenti finanziari Piano ILT Performance Share" primo Ciclo 2019-2021 e secondo Ciclo 2020-2022.

L'Assemblea degli Azionisti di Poste Italiane SpA, tenutasi in data 28 Maggio 2021, ha approvato il documento, redatto ai sensi dell'art 84-bis del Regolamento Emittenti, sui "Piani di incentivazione basati su strumenti finanziari – Piano ILT Performance Share" 2021-2023 con riferimento al periodo di performance 2021-2023.

Tali sistemi d'incentivazione, costruiti in linea con le prassi di mercato, hanno l'obiettivo di collegare una quota della componente variabile della remunerazione di talune risorse al raggiungimento di obiettivi di redditività e di creazione di valore sostenibile per gli azionisti nel lungo periodo.

Descrizione dei Piani

I Piani di Performance Share, come descritto nei relativi Documenti Informativi, prevedono l'attribuzione di Diritti all'assegnazione di Azioni ordinarie di Poste Italiane. Il numero dei Diritti che verranno attribuiti ai Beneficiari è subordinato al raggiungimento di Obiettivi di Performance nell'arco di un periodo triennale, previa verifica della sussistenza della Condizione Cancello, delle Condizioni di Accesso e delle Condizioni di Malus. I Piani si sviluppano su un orizzonte temporale di medio-lungo periodo. In particolare, il Piano "ILT Performance Share" si articola in due Cicli (assegnazione 2019 e 2020), ciascuno avente durata triennale mentre il Piano "ILT Performance Share 2021-2023" prevede un unico

Ciclo di assegnazione nel 2021. Le Azioni vengono attribuite nel caso siano raggiunti gli obiettivi di performance ovvero dopo un periodo di retention. Le principali caratteristiche dei Piani sono di seguito evidenziate.

Destinatari

I destinatari del piano sono alcune risorse del Patrimonio destinato BancoPosta.

Condizioni del Piano "ILT Performance Share" primo Ciclo 2019-2021 e secondo Ciclo 2020-2022

Gli Obiettivi di Performance, comuni a tutti i Beneficiari, a cui è condizionata la maturazione dei Diritti e, pertanto, l'attribuzione delle Azioni, per il primo ciclo di assegnazione sono di seguito evidenziati:

  • un indicatore di redditività individuato nell'EBIT cumulato triennale di Gruppo utilizzato per riconoscere la continuità e sostenibilità dei risultati di redditività nel lungo termine;
  • il raggiungimento di un indicatore di creazione di valore per gli azionisti, individuato nel "Total Shareholder Return relativo", utilizzato per identificare la performance relativa alla generazione di valore per gli azionisti di Poste Italiane rispetto all'indice FTSE MIB265 .

La maturazione dei Diritti e, pertanto, l'attribuzione delle Azioni, è condizionata al raggiungimento della Condizione Cancello che garantisce la sostenibilità del Piano a livello di Gruppo. La Condizione Cancello è rappresentata dal raggiungimento di una determinata soglia di EBIT cumulato triennale di Gruppo al termine di ciascun Periodo di Performance. La maturazione dei Diritti è subordinata altresì alla sussistenza di Condizioni di Accesso che certifichino la presenza di solidità patrimoniale e di liquidità del Patrimonio BancoPosta stesso come segue:

  • Parametro di adeguatezza patrimoniale, (CET 1) di fine periodo;
  • Parametro di liquidità a breve termine, (LCR) di fine periodo;
  • Parametro di redditività corretta per il rischio, (RORAC) di fine periodo.

Le Azioni verranno attribuite entro la fine dell'anno successivo al termine del Periodo di Performance, secondo i seguenti schemi:

  • per il 40% up-front;
  • per il restante 60% in due pari quote, differite rispettivamente di 2 e 4 anni a decorrere dal termine del Periodo di Performance.

È prevista, inoltre l'applicazione di un ulteriore Periodo di Retention della durata di un anno, da applicarsi sia in relazione alla quota attribuita up-front, sia in relazione alle quote attribuite in via differita.

L'attribuzione delle quote di Azioni differite avverrà a seguito della verifica della sussistenza dei livelli di patrimonializzazione, liquidità a breve termine e di redditività corretta per il rischio del Patrimonio BancoPosta.

Condizioni del Piano "ILT Performance Share 2021-2023"

Gli Obiettivi di Performance, comuni a tutti i Beneficiari, a cui è condizionata la maturazione dei Diritti e, pertanto, l'attribuzione delle Azioni, sono di seguito evidenziati:

• un indicatore di redditività individuato nell'EBIT cumulato triennale di Gruppo utilizzato per riconoscere la continuità e sostenibilità dei risultati di redditività nel lungo termine;

265 L'obiettivo legato al "Total Shareholder Return relativo" ("rTSR") prevede un correttivo di "negative threshold": qualora il TSR di Poste Italiane risultasse negativo, ancorché con performance superiore al TSR dell'indice, si provvederà a ridurre la maturazione (collegata al rTSR) alla soglia minima del 50%.

  • il raggiungimento di un indicatore di creazione di valore per gli azionisti, individuato nel "Total Shareholder Return relativo", utilizzato per identificare la performance relativa alla generazione di valore per gli azionisti di Poste Italiane rispetto all'indice FTSE MIB266;
  • un indicatore di finanza sostenibile collegato all'inserimento di una componente ESG nei prodotti d'investimento Poste Vita entro il 2023. In particolare, l'indicatore viene calcolato rapportando il numero di prodotti offerti con componenti ESG rispetto al numero totale di prodotti offerti.

La maturazione dei Diritti e, pertanto, l'attribuzione delle Azioni, è condizionata al raggiungimento della Condizione Cancello che garantisce la sostenibilità del Piano a livello di Gruppo. La Condizione Cancello è rappresentata dal raggiungimento di una determinata soglia di EBIT cumulato triennale di Gruppo al termine di ciascun Periodo di Performance. La maturazione dei Diritti è subordinata altresì alla sussistenza di Condizioni di Accesso, che certifichino la presenza di solidità patrimoniale e di liquidità del Patrimonio BancoPosta stesso come segue:

  • Parametro di adeguatezza patrimoniale, (CET 1) di fine periodo;
  • Parametro di liquidità a breve termine, (LCR) di fine periodo;
  • Parametro di redditività corretta per il rischio, (RORAC) di fine periodo.

Le Azioni verranno attribuite entro la fine dell'anno successivo al termine del Periodo di Performance, secondo i seguenti schemi:

  • per il 40% up-front;
  • per il restante 60% in cinque quote annuali differite su un arco temporale quinquennale (le prime tre pari al 10% dei diritti complessivamente maturati e le successive due pari al 15% dei diritti complessivamente maturati).

È prevista, inoltre l'applicazione di un ulteriore Periodo di Retention della durata di un anno, da applicarsi sia in relazione alla quota attribuita up-front, sia in relazione alle quote attribuite in via differita.

L'attribuzione delle quote di Azioni differite avverrà a seguito della verifica della sussistenza dei livelli di patrimonializzazione, liquidità a breve termine e di redditività corretta per il rischio del Patrimonio BancoPosta.

Modalità di valutazione del Fair Value ed effetti economici

Le valutazioni sono state effettuate utilizzando uno strumento di pricing interno che adotta modelli di simulazione coerenti con i requisiti richiesti dai principi contabili di riferimento e che tiene conto delle specifiche caratteristiche del Piano. Il fair value unitario di ciascun Diritto alla data di valutazione è pari al valore nominale dello stesso alla data di assegnazione (determinato sulla base dei prezzi di borsa), scontato per il tasso di dividendo atteso e per il tasso di interesse privo di rischio e aggiornato considerando la migliore stima delle condizioni di servizio (service conditions) e di performance (non market based performance conditions).

Primo Ciclo 2019-2021

Il numero di Diritti a ricevere Azioni complessivamente assegnati per il Primo Ciclo del Piano riguarda 10 Beneficiari ed è stato di 43.166 unità, il cui fair value unitario alla data di assegnazione (7 ottobre 2019) è stato di euro 8,29. Il costo rilevato

266 L'obiettivo legato al "Total Shareholder Return relativo" ("rTSR") prevede un correttivo di "negative threshold": qualora il TSR di Poste Italiane risultasse negativo, ancorché con performance superiore al TSR dell'indice, si provvederà a ridurre la maturazione (collegata al rTSR) alla soglia minima del 50%.

per l'esercizio 2021 è stato di circa 0,2 milioni di euro, mentre la Riserva di Patrimonio netto appositamente creata ammonta a circa 0,4 milioni di euro.

Secondo ciclo 2020-2022

Il numero di Diritti a ricevere Azioni complessivamente assegnati per il Secondo Ciclo del Piano riguarda 10 Beneficiari ed è stato di 61.663 unità, il cui fair value unitario alla data di assegnazione (12 novembre 2020) è stato di euro 3,91. Il costo rilevato per l'esercizio 2021 è stato di circa 0,1 milioni di euro, mentre la Riserva di Patrimonio netto appositamente creata ammonta a circa 0,2 milioni di euro.

Piano 2021-2023

Il numero di Diritti a ricevere Azioni complessivamente assegnati riguarda 9 Beneficiari ed è stato di 72.044 unità, il cui fair value unitario alla grant date (28 maggio 2021) è stato di euro 8,23. Il costo rilevato per l'esercizio 2021 è stato di circa 0.2 milioni di euro, equivalente alla Riserva di Patrimonio Netto appositamente creata.

SISTEMI DI INCENTIVAZIONE A BREVE TERMINE: MBO

La Banca d'Italia, il 27 maggio 2014, ha emanato le Disposizioni di Vigilanza per BancoPosta (Parte IV, Cap. I, "BancoPosta" inserita nella Circolare n. 285 del 17 Dicembre 2013 "Disposizioni di Vigilanza prudenziale per le banche") che, tenuto conto delle peculiarità normative e operative dell'attività di BancoPosta, hanno reso applicabile al BancoPosta la disciplina prudenziale delle banche, tra cui, la normativa in materia di politiche di remunerazione e incentivazione (Parte Prima, Titolo IV, Capitolo 2 "Politiche e prassi di remunerazione e incentivazione" della Circolare n. 285 sopra richiamata). Tali disposizioni prevedono che parte dei premi erogati ai "Risk Takers" del Patrimonio BancoPosta venga attribuita mediante l'assegnazione di strumenti finanziari, in un orizzonte temporale pluriennale.

Con riferimento ai sistemi di incentivazione manageriale del Patrimonio BancoPosta MBO per gli esercizi 2017 e 2018, ove l'incentivo risulti superiore ad una soglia di materialità, il sistema di incentivazione manageriale MBO prevede l'assegnazione del 50% dell'incentivo sotto forma di Phantom Stock, ovvero unità rappresentative del valore dell'azione di Poste Italiane SpA, e l'applicazione di meccanismi di differimento:

  • per il 60% dell'incentivo su 5 anni pro-rata, per il personale più rilevante che beneficia sia del sistema di incentivazione a breve termine sia del del Piano di incentivazione a lungo termine "Piano ILT Phantom Stock";
  • per il 40% su 3 anni pro-rata, per il restante personale più rilevante.

I più recenti sistemi di incentivazione manageriale a breve termine (MBO 2019, MBO 2020 e MBO 2021) prevedono, qualora l'incentivo sia risultato superiore ad una soglia di materialità, l'erogazione di una quota parte del Premio maturato sotto forma di Azioni di Poste Italiane SpA e l'applicazione di meccanismi di differimento:

  • per il 60% dell'incentivo su 5 anni pro-rata, per il responsabile della funzione BancoPosta;
  • per il 40% su 5 anni pro-rata, per i Beneficiari appartenenti al Senior Management;
  • per il 40% su 3 anni pro-rata267, per gli Altri Beneficiari.

L'attribuzione delle Phantom Stock (MBO 2017 e 2018) nonché dei Diritti a ricevere Azioni (MBO 2019, 2020 e 2021) è subordinata alla sussistenza di una Condizione Cancello (Redditività di Gruppo EBIT gestionale) e di Condizioni di Accesso come segue:

  • Parametro di adeguatezza patrimoniale, (CET 1) livello soglia approvato nel Risk Appetite Framework (RAF);
  • Parametro di liquidità a breve termine, identificato nel LCR livello soglia approvato nel Risk Appetite Framework (RAF).

pag. 884 267 Solo per l'MBO 2021 gli anni di pro-rata sono 4, anche se per il quarto anno è previsto solo un pagamento cash.

Le quote attribuite sotto forma di Phantom Stock o di Azioni sono soggette ad un Periodo di Retention sia per la quota upfront sia per le quote differite.

L'erogazione della parte differita avverrà ogni anno a condizione che vengano rispettati i requisiti di patrimonializzazione e di liquidità del Patrimonio BancoPosta. Gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati nel periodo di maturazione degli strumenti.

Modalità di valutazione del Fair Value ed effetti economici

La valutazione è stata effettuata utilizzando uno strumento di pricing interno che adotta modelli di simulazione coerenti con i requisiti richiesti dai principi contabili di riferimento e che tiene conto delle specifiche caratteristiche del Piano. Al 31 dicembre 2021, il numero di Phantom Stock relative ai piani MBO 2017 e 2018 in essere è di 40.727. Nel corso dell'esercizio è stata rilevato un costo pari a circa 0,2 milioni di euro, sono stati effettuati pagamenti per circa 0,4 milioni di euro e la passività iscritta è pari a circa 0,4 milioni di euro.

Al 31 dicembre 2021, il numero di Diritti a ricevere Azioni, derivanti dai piani di incentivazione a breve termine MBO 2019 e 2020 e 2021 (quest'ultimo stimato sulla base delle migliori informazioni disponibili, in attesa dell'effettiva consuntivazione del sistema, allo scopo di rilevare il costo del servizio ricevuto), è di 29.063. Nel corso dell'esercizio è stato rilevato un costo pari a circa 0,3 milioni di euro e al 31 dicembre 2021 risultano iscritte una specifica Riserva di Patrimonio netto appositamente creata per circa 0,3 milioni di euro ed una passività per circa 0,4 milioni di euro.

PARTE L – INFORMATIVA DI SETTORE

I flussi economici generati dall'operatività del Patrimonio BancoPosta e le performance relative sono riflessi in un modello di reportistica interna, fornita periodicamente al vertice aziendale, che non prevede la distinzione degli stessi in differenti settori. I risultati del Patrimonio BancoPosta sono pertanto valutati dal vertice aziendale come rivenienti da un unico settore di business.

Inoltre, come previsto dall'IFRS 8.4, qualora il fascicolo di bilancio contenga, oltre al bilancio separato della controllante, anche il bilancio consolidato, l'informativa di settore deve essere presentata solo con riferimento al bilancio consolidato.

PARTE M – INFORMATIVA SUL LEASING

Durante il periodo di riferimento il Patrimonio BancoPosta non ha realizzato operazioni rientranti nel dettato dell'IFRS 16 inerenti al Leasing.

RELAZIONI E ATTESTAZIONI

Relazione Finanziaria Annuale 2021

RELAZIONI E ATTESTAZIONI

pag. 886

Gruppo Poste Italiane Relazioni e Attestazioni

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10.000 Importo
Proroga delle artività atfidate a Delome Consulting no l'ambito del Progetto "Azioni
di settore in ambito Sale Conta Multi Banca"
( 40.000 € (oltre 1'T.V.A.) /
E-MARKET
SDIR
CERTIFIED
Incarien Importo
Incarico "MiFID IUMEIR" finalizzato al rilaselo della relazione annuale, prevista
dall'art. 23. comma 7, del Regolamento di attuazione deali arti. 4-andecies e 6,
comma 1, lettere b) e c-bis), del D. Las. n. 56 del 24 fobbraio 1998"
("Regolamento"), da affidarsi in via esclusiva al revisore legale dei conti ai sensi
dell'art. 23, comma 7, del Regolamento.
130.000 € (rimborsi per
le spese sostenute per lo
svolgimento del lavoro
e le spese di segreteria
nella misura massima
5% degli onceari,
al
otre FLVAL

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Relazioni e Attestazioni

E-MARKET

sulla governance, rafforzando il monitoraggio e il miglioramento continuo dei processi amministrativi;

  • l'inaugurazione di nuovi HUB per lo smistamento dei pacchi, di cui uno per il Centro Italia e l'altro per il Nord;
  • la commercializzazione del prodotto Poste Deliverybox Express presso i 10.000 tabaccai italiani aderenti alla rete PuntoPoste.

Inoltre, l'Organo di gestione ha posto in essere diversi presidi organizzativi utili anche in termini di rafforzamento del Sistema di Controllo Interno:

  • in data 27 gennaio 2021 ha approvato l'aggiornamento della Linea Guida sul Sistema di segnalazione delle violazioni ("Whistleblowing");
  • in data 16 febbraio 2021 ha approvato l'aggiornamento della Linea Guida SCIGR;
  • in data 24 marzo 2021 ha approvato la modifica della Linea Guida Gestione Finanziaria di Poste Italiane, con la quale vengono definiti i limiti operativi della gestione finanziaria per il contenimento dei relativi rischi;
  • in data 18 marzo 2021 ha approvato l'aggiornamento della "Linea Guida per la definizione e il monitoraggio del Risk Appetite Framework del Gruppo Poste Italiane", che prevede il recepimento da parte delle Società del Gruppo con gli eventuali adattamenti resi necessari dal proprio contesto societario e normativo;
  • il 16 dicembre 2021 è stata aggiornata la Linea Guida "Sistema di Controllo Interno sull'Informativa Finanziaria" ("SCIIF") per recepire le evoluzioni del SCIGR di Poste Italiane intervenute nel corso degli ultimi anni, ivi inclusi i diversi fattori abilitanti che hanno guidato l'armonizzazione del processo di istituzione, mantenimento e valutazione del SCIF con gli ulteriori modelli di controllo interno;
  • in data 16 dicembre 2021 ha approvato l'aggiornamento del Modello Organizzativo ex D. Lgs. n. 231/2001 di Poste ("MO231");
  • a dicembre 2021 è stata aggiornata la "Politica integrata di Gruppo" che documenta i diversi aspetti per i quali Poste Italiane definisce il proprio impegno verso tutti gli stakeholder, rendendo espliciti i valori che l'azienda ritiene indispensabili per lo sviluppo delle proprie attività, quali il rispetto delle normative interne ed esterne, la qualità dei processi e dei servizi collegati, la salute e la sicurezza dei lavoratori, la sicurezza delle informazioni e la prevenzione della corruzione.

Alla luce del processo di centralizzazione degli acquisti, che ha raggiunto nel 2021 un grado complessivamente elevato di consolidamento, la Funzione CA/Acquisti rappresenta oggi il

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  • gli esiti delle attività di verifica e valutazione pervenuti al Collegio Sindacale sia dalla Funzione Controllo Interno che da Revisione Interna di Bancoposta;
  • gli esiti delle attività di ispezione svolti dalle diverse Autorità di Vigilanza;
  • gli esiti di valutazione rappresentati nel corso dell'anno dalle altre funzioni aziendali di controllo previste dal SCIGR;
  • gli elementi informativi assunti nella partecipazione del Collegio Sindacale al Consiglio d'Amministrazione e ai Comitati endoconsiliari;
  • lo scambio di informazioni con il Revisore Legale, il Data Protection Officer ("DPO") e l'OdV 231/2001;
  • le principali evoluzioni del SCIGR e in particolare delle iniziative di rafforzamento dello stesso;
  • i controlli compensativi e le azioni migliorative implementate e/o in corso di realizzazione a fronte delle attività svolte e dei rilievi relativi al SCIGR evidenziati dalla Funzione Controllo Interno di Poste Italiane;
  • i controlli compensativi e le azioni migliorative implementate e/o in corso di realizzazione a fronte dei rilievi relativi al SCIGR evidenziati dalle Funzioni Revisione Interna di BancoPosta e dalle funzioni di Audit delle Società del Gruppo;
  • · gli ulteriori eventi con potenziali impatti sul SCIGR, comprese le iniziative progettuali aziendali in specifici ambiti operativi, realizzate o in corso di progressiva implementazione;
  • le evidenze derivanti dalla gestione del Sistema di Segnalazione Whistleblowing,

il Collegio Sindacale non ha rilevato situazioni o elementi critici che possano far ritenere non adeguato il Sistema di Controllo Interno di Poste Italiane nel suo complesso e del Patrimonio Separato BancoPosta nello specifico.

14. Osservazioni sull'adeguatezza del sistema amministrativo - contabile e sull'affidabilità di questo a rappresentare correttamente i fatti di gestione.

Il Collegio Sindacale ha acquisito conoscenza e vigilato, per quanto di sua competenza, sull'adeguatezza dell'assetto amministrativo-contabile della Società nel rappresentare correttamente i fatti di gestione, sull'efficacia del Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi e sul processo di informativa finanziaria, mediante: (i) la raccolta di informazioni dai responsabili delle diverse funzioni, dalla Società di revisione legale e dal Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari; (ii) l'esame della Relazione annuale del Dirigente Preposto sul Sistema di Controllo Interno per la redazione dei documenti contabili e societari; (iii) la partecipazione ai lavori del Comitato Controllo e Rischi, del Comitato

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  • al collocamento dei BFP: nel complesso si rileva una diminuzione delle perdite operative (42,8 mln/€ nel 2019; 45,1/€ nel 2020; 12,4/€ nel 2021). Nel 2021 i fenomeni con impatto più rilevante a conto economico sono rappresentati da "Errori di apposizione nell'indicazione del rendimento ed errori di consegna del documento cartaceo con riferimento a BFP emessi fino al 27/12/2000" (7,6 mln/€) e "Mancato o erroneo censimento in fase di sottoscrizione di BFP" - rettifiche anni precedenti" (4,2 mln/€);
  • al collocamento di Fondi Immobiliari: 4,6 mln/€, in aumento rispetto agli anni precedenti (2 mine nel 2019 e 0,9 min/€ nel 2020), per la necessità di integrare il rendimento ai clienti under 80 rimborsati tramite polizza assicurativa;
  • a frodi esterne su BFP: 2,4 mln/€, in aumento rispetto agli anni precedenti (1,1 mln/€ nel 2019 e 0,4 mln/€ nel 2020);
  • perdite connesse alla gestione dei pignoramenti: 2 mln/€, in diminuzione rispetto agli anni precedenti (2,3 mln/€ nel 2019 e 2,2 mln/€ nel 2020);
  • perdite connesse a frodi interne su prodotti di risparmio postale: 1,8 mln/€, in diminuzione rispetto agli anni precedenti (2 mln/€ nel 2019 e 2,4 mln/€ nel 2020),

Il Collegio ha preso atto che la Società, a partire dal mese di marzo 2020, ha deciso di non ottemperare alle decisioni dell'Arbitro Bancario Finanziario ("ABF") rese sulla fattispecie BFP (serie Q/P) "21º-30º anno" non condividendo l'orientamento sfavorevole consolidato presso 1'ABF; pertanto, la Società, dal mese di marzo 2020, ha effettuato il rimborso solo a seguito di pronunce sfavorevoli rese dall'Autorità Giudiziale Ordinaria, che si sono attestate attorno al 50% dei casi. La correttezza dell'operato di Poste è stata, di recente, avallata dalle prime sentenze rese dalla Corte di Cassazione nel febbraio 2022 sulla fattispecie in argomento.

La Funzione Risk Management e Governo Outsourcing, nell'ambito del processo di budget 2022, ha stimato ex ante l'impatto degli scenari sul profilo di rischio, valutato l'adeguatezza prospettica del patrimonio e individuato la propensione al rischio ("RAF") del Patrimonio BancoPosta coerente con gli obiettivi strategici e gli indirizzi a livello di Gruppo.

La proposta di RAF per l'esercizio 2022:

  • assume un incremento dei mezzi propri di BancoPosta per 200 mln/€, da realizzare nel corso del 2022 attraverso misure ordinarie, ovvero un accantonamento a riserva di parte degli utili prodotti da BancoPosta nel 2021; recepisce prudenzialmente, nello stabilire la capacity del Capital ratio "CETI", alcune indicazioni informali ricevute dalla Banca d'Italia sui requisiti aggiuntivi a quelli standard da rispettare (Pillar 2 Requirement e Pillar 2 Guidance);
  • conferma, per il leverage ratio, l'obiettivo manageriale di mantenere l'indicatore pari o superiore al 3%, che coincide con il minimo regolamentare per le banche;

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  • supporto alla Funzione CA/Antiriciclaggio di Gruppo nell'analisi delle situazioni a maggior rischio per la prodisposizione di nuovi presidi di mitigazione;
  • rendicontazione delle attività esternalizzate attraverso il monitoraggio dei KPI;
  • integrazione del Piano dei controlli di II livello su operatività ritenute a maggior rischio e integrazione dei controlli di II livello su piattaforma SAS;
  • supporto alle funzioni di business in fase di lancio di nuovi prodotti;
  • redazione di Protocolli Operativi Antiriciclaggio ("POA") nell'ambito degli accordi di distribuzione di prodotti di Società partner destinatarie della normativa antiriciclaggio;
  • supporto alle funzioni di Business e Processi nell'analisi del rischio e individuazione dei presidi per la cessione dei crediti di imposta;
  • partecipazione a gruppi di lavoro impegnati nello studio di fattibilità per la realizzazione di specifici presidi antiriciclaggio su prodotti/servizi ritenuti a maggior rischio.

Da ultimo nel corso dell'anno 2022 è prevista la revisione del Disciplinare Esecutivo con CA/Antiriciclaggio di Gruppo e dei relativi KPI. Inoltre, nel corso del 2022 si prevede una evoluzione dell'attività connessa ai controlli di secondo livello e la collaborazione alla predisposizione di specifici presidi in ambito Adeguata Verifica Rafforzata.

Si segnala che ad inizio 2021 la Funzione Risk Management e Governo Outsourcing ha provveduto ad effettuare l'Autovalutazione del Rischio di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo per BancoPosta per l'anno 2021, presentata al CdA all'interno della Relazione Annuale Antiriciclaggio. Dall'attività svolta, in linea con lo scorso anno, è emerso, dalla combinazione dei giudizi di rischio inerente e di vulnerabilità, un valore di rischio residuo "Basso". Si evidenzia che come esposto in sede di Relazione annuale dalla competente Funzione CA/Antiriciclaggio di Gruppo, pur in presenza di un rischio inerente "Medio Basso", la vulnerabilità dell'assetto organizzativo e dei presidi aziendali di BancoPosta è risultata, a giudizio della funzione preposta, "poco significativa", determinando pertanto un livello di rischio residuo "Basso".

Con riferimento al rischio di riciclaggio, la Funzione Interna ha confermato il consolidamento, nel 2021, del modello organizzativo per la gestione unitaria del rischio di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo a livello di Gruppo, grazie ad appositi Disciplinari/Contratti di esternalizzazione per l'affidamento di tali attività alla Funzione Antiriciclaggio di Gruppo in ambito CA. Con riferimento al processo di profilazione della clientela ai fini antiriciclaggio si è rilevato un livello di presidio del Sistema dei Controlli complessivamente positivo. Inoltre, con riferimento al processo di valutazione dell'Adeguata

tematiche inerenti al Modello di business, i Sistemi di governo e controllo e sul Rischio tasso di interesse.

· Osservazioni inerenti al sistema di controllo interno di BancoPosta.

Il sistema dei controlli interni del BancoPosta si fonda su:

  • Organi e Funzioni di Controllo, coinvolgendo, ciascuno per le rispettive competenze, il CdA, il Comitato Controllo e Rischi, il Comitato Sostenibilità, il Responsabile BancoPosta, il Collegio Sindacale, nonché le Funzioni aziendali con specifici compiti al riguardo;
  • flussi informativi e modalità di coordinamento tra i soggetti coinvolti nel sistema dei controlli interni e di gestione dei rischi;
  • meccanismi di governance.

Per quanto concerne i meccanismi di governance, nel corso dell'esercizio 2021 e fino alla data odierna, il CdA ha approvato diversi regolamenti e linee guida volti a rafforzare l'adeguatezza del disegno e della effettiva operatività del sistema complessivo dei controlli interni afferente al Patrimonio BancoPosta:

  • Aggiornamento della "Linea Guida per la definizione e il monitoraggio del Risk Appetite Framework del Gruppo Poste Italiane"
  • Aggiornamento del RAF 2021 di BancoPosta;
  • Aggiornamento della "Linea Guida Gestione Finanziaria di Poste Italiane";
  • Aggiornamento del "Regolamento Organizzativo e di funzionamento BancoPosta" e dei relativi allegati; Aggiornamento del "Regolamento del Processo di Affidamento e di Esternalizzazione del Patrimonio BancoPosta" e della "Linea Guida Product Governance dei prodotti di investimento, assicurativi e bancari" e le Lince Guida per la prestazione dei Servizi di Investimento .;
  • Aggiornamento delle "Linee Guida sulle Politiche di Remunerazione e Incentivazione 2021 del Patrimonio BancoPosta";
  • Aggiornamento della "Linea Guida di Identificazione del Personale più Rilevante BancoPosta e identificazione del Personale più rilevante riferito al Patrimonio BancoPosta"
  • Approvazione del "Documento di indirizzo strategico ICT" e del Modello Organizzativo ICT; aggiornamento dell'impianto documentale Business Continuity Plan Vol. 3;
  • Rapporto Sintetico su Adeguatezza e Costi ICT BancoPosta -;
  • Testo Unico di Sicurezza Informatica;

  • Predisposizione e Aggiornamento dei Documenti di Trasparenza delle Operazioni e dei Servizi Bancari e Finanziari Bancoposta:

  • Linea Guida Gestione delle operazioni con Parti Correlate e Soggetti Collegati Poste Italiane S.p.A .;
  • Procedura Product Governance (Prodotti di Previdenza e Protezione);
  • Linea Guida sulla Trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari. Correttezza delle relazioni tra intermediari e clienti;
  • Procedura di Anagrafica e condizioni clienti BancoPosta;
  • Procedura di Predisposizione del Rendiconto Separato BancoPosta;
  • Procedura di gestione e monitoraggio del sistema di deleghe in ambito BancoPosta;
  • Linea Guida Market Abuse;
  • Procedura di Remunerazione Raccolta su Conti Correnti Pubblica Amministrazione;
  • Linea Guida per la Prestazione dei Servizi di Investimento;
  • Aggiornamento della Linea Guida sul Sistema di Controllo Interno sull'Informativa Finanziaria ("SCIIF").

� Ulteriori elementi rilevanti che hanno interessato il Patrimonio Destinato BancoPosta.

Il Collegio ha vigilato sull'operazione di rimozione del vincolo di destinazione del Patrimonio BancoPosta inerente alle attività, ai beni e ai rapporti giuridici che costituiscono il ed "Ramo Debit", approvata dal CdA di Poste e sottoposta alla definiva approvazione dell'Assemblea straordinaria degli Azionisti di Poste Italiane previo ottenimento di tutte le autorizzazioni previste dalla normativa; in particolare, a partire dal 1º ottobre 2021 ha avuto efficacia l'atto di conferimento del "Ramo Debit" da parte di Poste Italiane in favore di PostePay S.p.A. ("PostePay"), operazione finalizzata a completare il processo di accentramento della monetica sull'Istituto di Monetica Elettronica ("IMEL") di PostePay, nonché a rendere le carte di debito collegate al conto BancoPosta un prodotto di PostePay.

Con riferimento al Patrimonio Destinato IMEL di PostePay, il Collegio Sindacale ha monitorato l'andamento delle attività di audit, anche attraverso l'incontro con l'Organo di controllo della società, nel corso del quale il Collegio ha ricevuto un'ampia informativa sui principali elementi in materia di funzionamento del Sistema di Controllo Interno e di governo, amministrazione e organizzazione, funzionamento del Patrimonio Destinato IMEL, nonché aspetti di rilievo inerenti all'andamento gestionale e patrimoniale. Il Collegio, nel corso di vari incontri tenutisi nel 2021 e inizio 2022, è stato ampiamente informato dell'Operazione "Progetto Lira" che

E-Market
SDIR

legale, attività di vigilanza specifica sul BancoPosta) il Collegio Sindacale non ha rilevato situazioni o fatti critici che possano far ritenere non adeguato il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi del BancoPosta nel suo complesso, ancorché siano emerse situazioni che hanno richiesto la pianificazione e l'indirizzamento di specifici interventi correttivi.

*****

  1. e 20. Valutazioni conclusive in ordine all'attività di vigilanza svolta e indicazione di eventuali proposte da rappresentare all'assemblea ai sensi dell'art. 153, comma 2, del D. Lgs. n. 58/1998

In aderenza alle disposizioni Consob, precisiamo che dall'attività svolta non sono emersi omissioni, fatti censurabili o irregolarità né elementi di inadeguatezza della struttura organizzativa, del Sistema di Controllo Interno o del Sistema Amministrativo Contabile che abbiano rilievo ai fini della presente Relazione.

Sulla base della attività di vigilanza svolta nel corso dell'esercizio, il Collegio Sindacale, considerato il contenuto delle relazioni redatte dal Revisore legale, preso atto delle attestazioni rilasciate congiuntamente dall'Amministratore Delegato e dal Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, non rileva, per quanto di propria competenza, motivi ostativi all'approvazione del bilancio d'esercizio di Poste Italiane e del bilancio consolidato del Gruppo Poste al 31 dicembre 2021 e alla proposta di destinazione dell'utile di esercizio, compresa la distribuzione del dividendo formulata dal CdA.

Signori Azionisti, tenuto conto che con l'approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2021 da parte dell'Assemblea giunge a termine il suo mandato, il Collegio Sindacale ringrazia gli Azionisti per la fiducia accordata, gli Amministratori e la Struttura per il proficuo lavoro svolto insieme.

Roma, 22 aprile 2022

p. Il Collegio Sindacale

Il Presidente Mauro Lonardo

Deloitte & Touche S.p.A Via della Camilluccia, 589/A 00135 Roma tala

Tel: +39 06 367491 Fax: +39 06 36749282 www.deloitte.it

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE INDIPENDENTE AI SENSI DELL'ART. 14 DEL D.LGS. 27 GENNAIO 2010, N. 39 E DELL'ART. 10 DEL REGOLAMENTO (UE) N. 537/2014

Agli Azionisti di Poste Italiane S.p.A.

RELAZIONE SULLA REVISIONE CONTABILE DEL BILANCIO CONSOLIDATO

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane (il "Gruppo"), costituito dallo stato patrimoniale consolidato al 31 dicembre 2021, dal prospetto dell'utile/(perdita) dell'esercizio consolidato, dal conto economico complessivo consolidato, dal prospetto di movimentazione del patrimonio netto consolidato, dal rendiconto finanziario consolidato per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione ventiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2021, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsobilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla società Poste Italiane S.p.A. (la "Società") in conformità alle norme e al principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame. Tall aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nelle formacione del nostro giudizio sul bilancio consolidato nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

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C Delorge & Souche Sp.A.

Procedure di revisione
svolte
Nell'ambito delle attività di revisione sono state svolte, anche con il supporto
di specialisti della rete Deloitte, le seguenti principali procedure:
· nilevazione e verifica dei controlli rilevanti posti in essere dalla Società sul
processo di effettuazione del test di impairment;
· comprensione dei metodi e delle assunzioni adottate dalla Società per
l'effettuazione del test di Impairment,
· verifica della coerenza dell'impostazione metodologica adottata dalla
Società, con particolare riferimento alla individuazione della CGU e alla
determinazione del relativo valore recuperabile, con le previsioni del
principio contabile di riferimento l'AS 36 "Riduzione di valore delle
attività :
· analisi di ragionevolezza, anche mediante ottenimento di Informazioni
dalla Società, delle principali assunzioni adottate per la formulazione
delle previsioni dei flussi di cassa attesi dalla CGU, tenuto anche conto
delle incerterze connesse all'attuale contesto macroeconomico
caratterizzato tra l'altro dal perdurare dell'emergenza samitaria connessa
alla pandemia da COVIO-19, e delle variabili chiave utilizzate nel modello
adottato per il test di impairment;
· verifica della correttezza logica e matematica dello sviluppo dei flussi di
cassa attesi e della ragionevolezza complessiva della costruzione del
costo medio ponderato del capitale ("WACC"] e delle ipotesi relative al
"valore terminale", inteso come il valore che rappresenta la capacità
della CGU di generare flussi di cassa, stimati oltre il periodo di previsione
esplicita 2022 = 2024 del Piano Industriale;
· esame dell'analisi di sensitività predisposta dalla Società;
· verfica della completezza e della conformità dell'informativa fornita
dalla Società nel bilancio consolidato rispetto a quanto previsto dal
principio contabile di riferimento IAS 36 "Riduzione di valore delle
attivita
Valutazione delle riserve matematiche
Descrizione
dell'aspetto chiave
della revisione
Al 31 dicembre 2021 il Gruppo ha iscritto nel bilancio consolidato nella voce
"Riserve Tecniche Assicurative", nserve matematiche per un ammontare
complessivo pari a Euro 136,9 miliardi, pari a circa il 48% del totale
patrimonio netto e passivo del Gruppo. In particolare, le riserve
matematiche sono rappresentative delle passività nei confronti degli
assicurati derivanti dai contratti assicurativi stipulati dalla compagnia Poste
Vita S.p.A
La determinazione delle riserve tecniche si basa su complesse valutazioni
suggettive e sume legate all'esperienza storica e su assunzioni che vengono
di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative
circostanze che risentono anche dell'incertezza connessa all'attuale contesto
caratterizzato dal perdurare dell'emergenza sanitaria. L'applicazione di tali
stime e assunzioni influenza i valori indicati nei prospetti contabili e
svolte nell'informativa fornita. Nelle Note 2.3 "Principi contabili adottati - Contratti
Assicurativi", 2.4 "Uso di stime", paragrafo "Riserve tecniche assicurative",
B5 "Passivo Consolidato - Riserve Tecniche Assicurative" e C3 "Conto
economico Consolidato - Ricavi da servizi assicurativi al netto delle variazioni
delle riserve tecniche e oneri relativi a sinistri" è riportata l'informativa sugli
aspetti sopra descritti.
In considerazione della significatività dell'ammontare delle riserve
matematiche iscritte nel bilancio consolidato e dell'esistenza della
componente discrezionale insita nella natura estimativa correlata alle
assunzioni ed ipotesi di natura tecnica, attuariale, demografica, finanziaria,
nonché alle previsioni dei flussi di cassa futuri rinvenienti dai contratti di
assicurazione stipulati e in essere alla data di chiusura dell'esercizio, abbiamo
ritenuto che il processo di valutazione delle riserve matematiche costituisca
un aspetto chiave della revisione del bilancio consolidato del Gruppo al
31 dicembre 2021 .
· comprensione del processo di formazione delle riserve matematiche che
ha incluso la conoscenza degli indirizzi gestionali ed assuntivi e degli
eventuali mutamenti intervenuti nel quadro normativo e regolamentare
di settore;
· nievazione e verifica dei controlli rilevanti posti in essere da Poste Vita
5.p.A. sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria
nell'area delle riserve matematiche;
· svolgimento di procedure di verifica in relazione alla completezza e
adeguatezza dei portatogli presi a riferimento e dei relativi dati di base;
· lettura ed analisi delle relazioni sulle riserve tecniche predisposte dalle
competenti funzioni aziendali;
· verifica del calcolo delle riserve matematiche attraverso l'applicazione di
metodi semplificati (c.d. "metodo ricorrente contabile") al fine di
valutare la ragionevolezza dei valori di riserva determinati dalla Direzione
di Poste Vita S.p.A .;
· ricalcolo, per una selezione di contratti assicurativi in portafoglio, del
valore della componente di riserva matematica al 31 dicembre 2021,
utilizzando le formule di calcolo contenute nelle note tecniche di polizza e
analizzando la conformità del calcolo alle procedure aziendali e alla
normativa di riferimento;
· analisi della ragionevolezza dei metodi e delle principali ipotesi tecniche
ed evolutive sulle quali si sono basate le stime delle riserve aggiuntive
incluse nelle riserve matematiche, avuto riguardo a quanto disposto dalla
normativa di riferimento;
· ottenimento e analisi della documentazione predisposta dalla Direzione
di Poste Vita S.p.A. ai fini della valutazione di congruità delle riserve

Deloitte.

5

tecniche iscritte nel billancio consolidato del Gruppo (cosiddetto Liability Adeguacy Test);

verifica della completezza e della conformità dell'informativa fornita dalla Società nel bilancio consolidato rispetto a quanto previsto dalla normativa applicabile.

Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale per il bilancio consolidato

Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n.38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della capogruppo Poste Italiane S.p.A. o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria del Gruppo,

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del biliancio consolldato

l nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gil errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base del bilancio consolidato.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

· abbiamo identiticato e valutato i nischi di erron significativi nel billancio consolidato, dovusi a fruti o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsfisazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;

Deloitte.

  • 6
  • · abbiamo ecquisito una comprensione del controllo interno rilevente ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno del Gruppo;
  • · abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli Amministratori, inclusa la relativa informativa;
  • · siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli Amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio, ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che il Gruppo cessi di operare come un'entità in funzionamento;
  • · abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio consolidato nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio consolidato rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione;
  • · abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati sulle informazioni finanziarie delle imprese o delle differenti attività economiche svolte all'interno del Gruppo per esprimere un giudizio sul bilancio consolidato. Siamo responsabili della direzione, della supervisione e dello svolgimento dell'Incarico di revisione contabile del Gruppo. Siamo gli unici responsabili del giudizio di revisione sul bilancio consolidato.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) 537/2014

L'assemblea degli Azionisti di Poste Italiane S.p.A. ci ha conferito in data 28 maggio 2019 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2020 al 31 dicembre 2028.

Deloitte.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati al sensi dell'art. 5. par. 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio consolidato espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio Sindacale, nella sua funzione di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

RELAZIONE SU ALTRE DISPOSIZIONI DI LEGGE E REGOLAMENTARI

Giudizio sulla conformità alle disposizioni del Regulamento Delegato (UE) 2019/815

Gli Amministratori di Poste Italiane S.p.A. sono responsabili per l'applicazione delle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea in materia di norme tecniche di regolamentazione relative alla specificazione del formato elettronico unico di comunicazione [ESEF -Europeon Single Electronic Formot) (nel seguito "Regniamento Delegato") al bilancio consolidato, da includere nella relazione finanziaria annuale.

Abbiamo svolto le procedure Indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 7008 al fine di esprimere un giudizio sulla conformità del bilancio consolidato alle disposizioni del Regolamento Delegato.

A nostro giudizio, il bilancio consolidato è stato predisposto nel formato XHTML ed è stato marcato, in tutti gli aspetti significativi, in conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato.

Giudizio al sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e], del D.Lgs. 39/10 e dell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98

Gli Amministratori di Poste Italiane S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2021, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98, con il bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2021 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro gludizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2021 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, co. 2, lettera e], del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

S-MARKET
SDIR

Deloitte & Touche 5.p.A. Via della Camilluccia. 589/A DO135 Roma Italia

Tel: +39 06 367491 Fax: +39 06 36749282 www.deloitte.it

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE INDIPENDENTE AI SENSI DELL'ART. 14 DEL D.LGS. 27 GENNAIO 2010, N. 39 E DELL'ART. 10 DEL REGOLAMENTO (UE) N. 537/2014

Agli Azionisti di Poste Italiane S.p.A.

RELAZIONE SULLA REVISIONE CONTABILE DEL BILANCIO D'ESERCIZIO

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio di Poste Italiane S.p.A. (la "Società"), costituito dallo stato patrimoniale al 31 dicembre 2021, dal prospetto dell'utile/{perdita} dell'esercizio, dal conto economico complessivo, dal prospetto di movimentazione del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, Il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società al 31 dicembre 2021, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonchè ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Società in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio d'esercizio nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

C Deliver & Touche Sp.A

Janorra Bar Bengano Balagha Brescor Cagliat Rinnias Ganova Millano Napoli Parcha Rama Fishna Trevia Fisma Treviso Califoria Terrono

Sode caple; Va Tortoria, 25 - 2014/ Millino Minna Branza Drama Drima (2007) 1).
Codice Fecale/Registo della Impresa di Millino Brima Drima Drama (2008) 1) E.A. n. Mi-170020

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pag. 957

Deloitte.

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Procedure di revisione Nell'ambito delle attività di revisione sono state svolte, anche con il supporto di specialisti della rete Deloltte, le seguenti principali procedure:

  • · rilevazione e verifica dei controlli rilevanti posti in essere dalla Società sul processo di effettuazione del test di impairment;
  • comprensione dei metodi e delle assunzioni adottate dalla Società per . l'effettuazione del test di impairment;
  • · verifica della coerenza dell'impostazione metodologica adottata dalla Società, con particolare riferimento alla individuazione della CGU e alla determinazione del relativo valore recuperabile, con le previsioni del principio contabile di riferimento IAS 36 "Riduzione di valore delle attività";
  • · analisi di ragionevolezza, anche mediante ottenimento di informazioni dalla Società, delle principali assunzioni adottate per la formulazione delle previsioni dei flussi di cassa attesi dalla CGU, tenuto anche conto delle incertezze connesse all'attuale contesto macroeconomico caratterizzato tra l'altro dal perdurare dell'emergenza sanitaria connessa alla pandemia da COVID-19, e delle variabili chiave utilizzate nel modello adottato per il test di impairment;
  • · verifica della correttezza logica e matematica dello sviluppo dei fiussi di cassa attesi e della ragionevolezza complessiva dela costruzione del costo medio ponderato del capitale ["WACC") e delle ipotesi relative al "valore terminale", inteso come il valore che rappresenta la capacità della CGU di generare flussi di cassa, stimati oltre il periodo di previsione esplicita 2022 - 2024 di riferimento per il Piano Industriale;
  • · esame dell'analisi di sensitività predisposta dalla Società;
  • · verifica della completezza e della conformità dell'informativa fornita dalla Società nel bilancio separato rispetto a quanto previsto dal principio contabile di riferimento IAS 36 "Riduzione di valore delle attività".

Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale per il bilancio d'esercizio

Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessana per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovulla frudi u a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d'esercizio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

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Deloitte.

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Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Società.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio d'esercizio.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • · abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio d'esercizio, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsficazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
  • · abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante al fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno della Società;
  • · abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli Amministratori, inclusa la relativa informativa;
  • · siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli Amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che la Società cessi di operare come un'entità in funzionamento:
  • · abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio d'esercizio nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio d'esercizio rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione.

E-MARKET

SDIR

Deloitte.

Ahhiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi; incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno ldentificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di Indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile dell'esercizio in esame, che hanna costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre Informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) 537/2014

L'assemblea degli Azionisti Poste Italiane S.p.A. ci ha conferito in data 28 maggio 2019 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2020 al 31 dicembre 2028.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio d'esercizio espresente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio Sindacale, nella sua funzione di Comitato per Il Controlla Interno e la Revisione Contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Rogolamento.

RELAZIONE SU ALTRE DISPOSIZIONI DI LEGGE E REGOLAMENTARI

Giudizio sulla conformità alle disposizioni del Regniamento Delegato (UE) 2019/815

Gli Amministratori di Poste Italiane S.p.A, sono responsabili per l'applicazione delle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea in materia di norme tecniche di regolamentazione relative alla specificazione del formato elettronico unico di comunicazione (ESEF-European Single Electronic Format) (nel seguito "Regolamento Delegato") al bilancio d'esercizio, da includere nella relazione finanziaria annuale.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 7008 al fine di esprimere un giudizio sulla conformità del bilancio d'esercizio alle disposizioni del Regolamento Delegato.

A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio è stato predisposto nel formato XHTML in conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato.

Deloitte & Touche S.p.A. Via della Camilluccia, 589/A 00115 Roma 11-14

Tel: +39 06 367491 Fax: +39 06 36749262 www.deloitte.it

RELAZIONE DELLA SOCIETA' DI REVISIONE INDIPENDENTE SULLA COERENZA DEI DATI CONTENUTI NEL RENDICONTO DEL PATRIMONIO DESTINATO BANCOPOSTA CON QUELLI RIPORTATI NEL BILANCIO DELLA SOCIETÀ

Al Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane S.p.A.

In qualità di soggetto incaricato della revisione legale dei conti di Poste Italiane S.p.A. (la "Società"), siamo stati incaricati di effettuare un esame limitato dell'allegato rendiconto separato del patrimonio destinato BancoPosta composto dallo stato patrimoniale al 31 dicembre 2021, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalla nota integrativa (il "Rendiconto"), allegato al bilancio della Società in conformità a quanto previsto dalla sezione 8 del Regolamento del Patrimonio BancoPosta, al fine di verificare la coerenza tra i dati contenuti nel Rendiconto con quelli riportati nel bilancio al 31 dicembre 2021 della Società.

Responsabilità degli Amministratori

Gli Amministratori di Poste Italiane S.p.A. sono responsabili della redazione del Rendiconto in canformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché al provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 43 del D. Lgs. n. 136/15 ed alle disposizioni previste dall'art. 2447-septies comma 2 del Codice Civile. Sono altresi responsabili per quella parte del controllo interno che essi ritengono necessaria al fine di consentire la redazione del Rendiconto che non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Indipendenza della società di revisione e controllo della qualità

Abbiamo rispettato i principi sull'indipendenza e gli altri principi etici del Code of Ethics for Professional Accountants emesso dall'International Ethics Standards Board for Accountants, basato su principi fondamentali di integrità, obiettività, competenza e diligenza professionale, riservatezza e comportamento professionale.

La nostra società di revisione applica l'Internationol Standard on Quality Control I {{SQC Italia 1} e; di conseguenza, mantiene un sistema di controllo di qualità che include direttive e procedure documentate sulla conformità ai principi etici, ai principi professionali e alle disposizioni di legge e dei regolamentari applicabili,

Responsabilità della società di revisione

E' nostra la responsabilità di esprimere una conclusione sulla base delle procedure svolte. Il nostro lavoro è stato svolto secondo i criteri indicati nel principio International Standards on Assurance Engagements - Assurance Engagements other than Audits or Reviews of Historical Information | "ISAE

novni Bar Bergario Bressia Cagliari Fiernar Genous Milano Napoli Padosa Parma Roma Torino Torona Torino Torona

pate: Via Tortona, 25 - 20144 Milano | Capitale Sociale Farro 20204.2002012
Tecalin Regions delle Imprese di Miano/Monza Briance Lodi in GJID40500305-(196 - R.S.A. n. Mi-1.7202.30 ] Partitulia IT 03045/55005

l ann beine a main a lei a lear a la cata Tomani internas and comments on the mannel marker a sem a som a som a som a som a som a som a som a som a mareses and consection a m the "Distoritor Clices" | non foreisos serville Delotte & Tauche SpA

Deloitte.

3000 revised" | emanato dall'International Auditing and Assurance Standards Board per gli incarichi che consistono in un esame limitato. Tale principio richiede la pianificazione e lo svolgimento di procedure al fine di acquisire un livello di sicurezza limitato che il Rendiconto non contenga errori significativi.

Le procedure svolte si sono basate sul nostro gludizio professionale e hanno compreso colloqui, prevalentemente con il personale della Società responsabile per la predisposizione del Rendiconto, analisi di documenti, ricalcoli, riscontri e riconciliazioni con la contabilità e altre procedure volte all'acquisizione di evidenze ritenute utili.

In conformità ai predetti criteri abbiamo svolto le procedure necessarie per il raggiungimento delle finalità dell'incarico indicate nel primo paragrafo. In particolare, abbiamo svolto le seguenti procedure:

  • · comprensione, tramite colloqui con la Direzione, dei criteri adottati dalla Società per la predisposizione del Rendiconto e verifica della loro coerenza con quanto previsto dalla Circolare della Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti e dalle disposizioni previste dall'art. 2447-septies comma 2 del Codice Civille;
  • · ottenimento della riconciliazione predisposta dalla Società tra i dati riportati nel bilancio d'esercizio della Società ed i dati riportati nel Rendiconto;
  • · comprensione della metodologia utilizzata dalla Società per la ripartizione dei costi comuni;
  • · verifica che i dati inclusi nel Rendiconto siano conformi alle scritture contabili ed ai criteri adottati dalla Società per la predisposizione del Rendiconto stesso;
  • · verifica che i dati inclusi nel Rendiconto siano coerenti con la riconciliazione predisposta dalla Società e con la metodologia applicata per la ripartizione dei costi comuni;
  • · verifica dell'applicazione dei criteri contabili descritti dagli Amministratori nella nota integrativa del Rendiconto;
  • · ottenimento della lettera di attestazione, sottoscritta dal legale rappresentante della Società, circa la correttezza e completezza delle informazioni riportate nel Rendiconto e di quelle a noi fornite ai fini dello svolgimento del nostro incarico.

Il nostro esame ha comportato un'estensione di lavoro inferiore a quella necessaria per lo svolgimento di un esame completo secondo I'ISAE 3000 revised ("reasonable assurance engagement") e, conseguentemente, non ci consente di avere la sicurezza di essere venuti a conoscenza di tutti i fatti e le circostanze significativi che potrebbero essere identificati con lo svolgimento di tale esame.

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Tel: +39 06 367491 Fax: +39 06 36749282 www.deloitte.it

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE INDIPENDENTE SULLA DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO AI SENSI DELL'ART. 3, C. 10, D.LGS. 254/2016 E DELL'ART. 5 REGOLAMENTO CONSOB ADOTTATO CON DELIBERA N. 20267 DEL GENNAIO 2018

Al Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane S.p.A.

Ai sensi dell'articolo 3, comma 10, del Decreto Legislativo 30 dicembre 2016, n. 254 (di seguito "Decreto") e dell'articolo 5 del Regolamento CONSOB n. 20267/2018, siamo stati incaricati di effettuare l'esame limitato ("limited ossurance engagement") della dichiarazione consolidata di carattere non finanziario di Poste Italiane S.p.A. e sue controllate (di seguito "Gruppo Poste Italiane" o "Gruppo") relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 predisposta ex art. 4 del Decreto, presentata nella specifica sezione della Relazione sulla gestione e approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 22 marzo 2022 (di seguito "DNF").

L'esame limitato da noi svolto non si estende alle informazioni contenute nel paragrafo "Il regolomento sullo tassonomia europea" della DNF, richieste dall'art. 8 del Regolamento europeo 2020/852.

Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale per la DNF

Gli Amministratori sono responsabili per la redazione della DNF in conformità a quanto richiesto dagli articoli 3 e 4 del Decreto e dai "Global Reporting Initiative Sustainability Reporting Standards" definiti dal GRI - Global Reporting Initiative (i "GRI Standards"), da essi individuati come standard di rendicontazione.

Gli Amministratori sono altresì responsabili, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno da essi ritenuta necessaria al fine di consentire la redazione di una DNF che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli Amministratori sono responsabili inoltre per l'individuazione del contenuto della DNF, nell'ambito dei temi menzionati nell'articolo 3, comma 1, del Decreto, tenuto conto delle attività e delle caratteristiche del Gruppo e nella misura necessaria ad assicurare la comprensione dell'attività del Gruppo, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto dallo stesso prodotti.

Gli Amministratori sono infine responsabili per la definizione del modello aziendale di gestione e organizzazione dell'attività del Gruppo, nonché, con riferimento ai temi individuati e riportati nella DNF, per le politiche praticate dal Gruppo e per l'individuazione e la gestione dei rischi generati o subiti dallo stesso.

Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sull'osservanza delle disposizioni stabilite nel Decreto.

Ancona Bari Bergario Dologra Drescia Cagliari Firenze Genova Miliano Nepoli Padova Parma Torino Terrino Trevico Udina Ver.

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Fiscale/Tagi tro della Inprese di Milano Monas Irianas Lodi n. 03040560186-10.EA.n. M-1720209 |

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Deloitte.

Indipendenza della società di revisione e controllo della qualità

Siamo indipendenti in conformità ai principi in materia di etica e di indipendenza del Code of Ethios for Professional Accountants emesso dall'International Ethics Standards Board for Accountants, basato su principi fondamentali di integrità, obiettività, competenza e diligenza professionale, riservatezza e comportamento professionale. La nostra società di revisione applica l'International Standard on Quality Control 1 (ISQC Italia 1) e, di conseguenza, mantiene un sistema di controllo qualità che include direttive e procedure documentate sulla conformità ai principi etici, ai principi professionali e alle disposizioni di legge e dei regolamenti applicabili.

Responsabilità della società di revisione

E nostra la responsabilità di esprimere, sulla base delle procedure svolte, una conclusione circa la conformità della DNF rispetto a quanto richiesto dal Decreto e dai GRI Standards. Il nostro lavoro è stato svolto secondo quanto previsto dal principio "International Standard on Assurance Engagements ISAE 3000 (Revised) - Assurance Engagements Other than Audits or Reviews of Historical Financial Information" (di seguito "ISAE 3000 Revised"), emanato dall'International Auditing and Assurance Standards Board (IAASB) per gli incarichi limited assurance. Tale principio richiede la pianificazione e lo svolgimento di procedure al fine di acquisire un livello di sicurezza limitato che la DNF non contenga errori significativi. Pertanto, il nostro esame ha comportato un'estensione di lavoro inferiore a quella necessaria per lo svolgimento di un esame completo secondo l'ISAE 3000 Revised ("reasonable assurance engagement") e, conseguentemente, non ci consente di avere la sicurezza di essere venuti a conoscenza di tutti i fatti e le circostanze significativi che potrebbero essere identificati con lo svolgimento di tale esame.

Le procedure svolte sulla DNF si sono basate sul nostro giudizio professionale e hanno compreso colloqui, prevalentemente con il personale della società responsabile per la predisposizione delle informazioni presentate nella DNF, nonché analisi di documenti, ricalcoli ed altre procedure volte all'acquisizione di evidenze ritenute utili.

In particolare, abbiamo svolto le seguenti procedure:

    1. analisi dei temi rilevanti in relazione alle attività e alle caratteristiche del Gruppo rendicontati nella DNF, al fine di valutare la ragionevolezza del processo di selezione seguito alla luce di quanto previsto dall'art. 3 del Decreto e tenendo presente lo standard di rendicontazione utilizzato;
    1. analisi e valutazione dei criteri di identificazione del perimetro di consolidamento, al fine di riscontrarne la conformità a quanto previsto dal Decreto;
    1. comparazione tra i dati e le informazioni di carattere economico-finanziario inclusi nella DNF e i dati e le informazioni inclusi nel bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane;

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4. comprensione dei seguenti aspetti:

  • · modello aziendale di gestione e organizzazione dell'attività del Gruppo, con riferimento alla gestione dei temi indicati nell'art. 3 del Decreto;
  • · politiche praticate dall'impresa connesse ai temi indicati nell'art. 3 del Decreto, risultati conseguiti e relativi indicatori fondamentali di prestazione;
  • · principali rischi, generati o subiti connessi ai temi indicati nell'art. 3 del Decreto.

Relativamente a tali aspetti sono stati effettuati inoltre i riscontri con le informazioni contenute nella DNF ed effettuate le verifiche descritte nel successivo punto 5, lett. a);

  1. comprensione dei processi che sottendono alla generazione e gestione delle informazioni qualitative e quantitative significative incluse nella DNF.

In particolare, abbiamo svolto interviste e discussioni con il personale della Direzione di Poste Italiane S.p.A. e con il personale di Poste Vita S.p.A. e abbiamo svolto limitate verifiche documentali, al fine di raccogliere informazioni circa i processi e le procedure che supportano la raccolta, l'aggregazione, l'elaborazione e la trasmissione dei dati e delle informazioni di carattere non finanziario alla funzione responsabile della predisposizione della DNF.

lnoltre, per le informazioni significative, tenuto conto delle attività e delle caratteristiche del Gruppo:

  • · a livello di capogruppo e società controllate:
    • a) con riferimento alle informazioni qualitative contenute nella DNF, e in particolare al modello aziendale, politiche praticate e principali rischi, abbiamo effettuato interviste e acquisito documentazione di supporto per verificarne la coerenza con le evidenze disponibili;
    • b) con riferimento alle informazioni quantitative, abbiamo svolto sia procedure analitiche che limitate verifiche per accertare su base campionaria la corretta aggregazione dei dati.
  • · per le seguenti società, Poste Italiane S.p.A. e Poste Vita S.p.A., che abbiamo selezionato sulla base delle loro attività, del loro contributo agli indicatori di prestazione a livello consolidato, abbiamo effettuato visite in loco e riunioni da remoto nel corso delle quali ci siamo confrontati con i responsabili e abbiamo acquisito riscontri documentali circa la corretta applicazione delle procedure e dei metodi di calcolo utilizzati per gli indicatori.

Conclusioni

Sulla base del lavoro svolto, non sono pervenuti alla nostra attenzione elementi che ci facciano ritenere che la DNF del Gruppo Poste Italiane relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 non sia stata redatta, in tutti gli aspetti significativi, in conformità a quanto richiesto dagli articoli 3 e 4 del Decreto e dai GRI Standards.

Le nostre conclusioni sulla DNF del Gruppo Poste Italiane non si estendono alle informazioni contenute nel paragrafo "Il regolamento sulla tassonomio europea" della stessa, richieste dall'art. 8 del Regolamento europeo 2020/852.

Poste Italiane S.p.A.

Sede legale: Viale Europa, 190 00144, Roma - Italia www.posteitaliane.it

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