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Ascopiave

Quarterly Report May 12, 2022

4357_10-q_2022-05-12_69f84428-2314-4f34-9a6f-3c8375df16ab.pdf

Quarterly Report

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RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE AL 31 MARZO 2022

G r u p p o A s c o p i a v e

INFORMAZIONI GENERALI 6
Organi sociali ed informazioni societarie 6
RELAZIONE SULLA GESTIONE 8
Premessa 8
La struttura del Gruppo Ascopiave 10
Andamento del titolo Ascopiave S.p.A. in Borsa 11
Controllo della società 12
Corporate Governance e Codice Etico 13
Fatti di rilievo intervenuti nel corso del primo trimestre dell'esercizio 2022 15
Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura del primo trimestre dell'esercizio 2022
17
Altri fatti di rilievo 18
Efficienza e risparmio energetico 18
Stipula di una proposta di convenzione con i Comuni per l'adozione di una procedura
condivisa finalizzata alla quantificazione concordata del "Valore Industriale Residuo"
delle reti 18
Contenziosi 20
Rapporti con l'Agenzia delle Entrate 26
Ambiti territoriali 27
Distribuzione dividendi 30
Azioni proprie 30
Evoluzione prevedibile della gestione 30
Evoluzione emergenza COVID 19 31
Obiettivi e politiche del Gruppo e descrizione dei rischi 33
Altre informazioni 36
Stagionalità dell'attività 36
Commento ai risultati economico finanziari del primo trimestre dell'esercizio 2022
37
Indicatori di performance 37
Andamento della gestione - I principali indicatori operativi 38
Andamento della gestione - I risultati economici del Gruppo 39
Andamento della gestione – La situazione finanziaria 41
Andamento della gestione – Gli investimenti 43
Prospetti del Resoconto intermedio di gestione 44
Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata 45
Conto economico e conto economico complessivo consolidato 46
Prospetti delle variazioni nelle voci di patrimonio netto consolidato 47
Rendiconto finanziario consolidato 48
NOTE ESPLICATIVE 49
Informazioni societarie 49
Criteri generali di redazione ed espressione di conformità agli IFRS 49
Schemi di Bilancio 50
Criteri di valutazione 50
Aggregazioni aziendali 50
Area e criteri di consolidamento 51
Dati di sintesi delle società consolidate integralmente 53
NOTE DI COMMENTO ALLE VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO 54
Attività non correnti 54
Attività correnti 61

Patrimonio netto consolidato 66
Passività non correnti 67
Passività correnti 71
NOTE DI COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO 75
Ricavi 75
Proventi e oneri finanziari 81
Imposte 82
Componenti non ricorrenti 82
Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali 82
Aggregazioni aziendali 83
Impegni e rischi 86
Fattori di rischio ed incertezza 86
Gestione del Capitale 89
Rappresentazione delle attività e passività finanziarie per categorie 90
Rapporti con parti correlate 92
Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006 95
Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata 95
Conto economico complessivo consolidato 96
Rendiconto Finanziario consolidato 97
Indebitamento finanziario netto consolidato 98
Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura del primo trimestre dell'esercizio 2022
99
Obiettivi e politiche del Gruppo 100

Allegati:

  • Dichiarazione del dirigente preposto - Attestazione al Bilancio consolidato ai sensi dell'art. 81-ter del regolamento Consob n.11971;

INFORMAZIONI GENERALI

Organi sociali ed informazioni societarie

Consiglio di Amministrazione e Collegio Sindacale

Soggetto carica durata
carica
data nomina data fine
Cecconato Nicola Presidente del Consiglio di Amministrazione e
Amministratore delegato
2020-2022 29/05/2020 Approv. Bilancio 2022
Pietrobon Greta Consigliere indipendente* 2020-2022 29/05/2020 Approv. Bilancio 2022
Quarello Enrico Consigliere** 2020-2022 29/05/2020 Approv. Bilancio 2022
Bet Roberto Consigliere 2020-2022 29/05/2020 Approv. Bilancio 2022
Geronazzo Mariachiara Consigliere indipendente 2020-2022 29/05/2020 Approv. Bilancio 2022
Vecchiato Luisa Consigliere indipendente*** 2020-2022 29/05/2020 Approv. Bilancio 2022
Novello Cristian Consigliere indipendente 2020-2022 29/05/2020 Approv. Bilancio 2022

Il Consiglio di Amministrazione è stato nominato dall'Assemblea ordinaria degli Azionisti del 29 maggio 2020 ed è in carica dal 4 giugno 2020.

(*) Pietrobon Greta è stata nominata Lead Independent Director dal Consiglio di Amministrazione del 28 gennaio 2021;

(**) Quarello Enrico è stato amministratore indipendente sino alla data del 28 gennaio 2021 e, successivamente, amministratore non indipendente;

(***) Vecchiato Luisa è stata amministratore non indipendente sino alla data del 28 gennaio 2021 e, successivamente, amministratore indipendente.

Soggetto carica durata data inizio data fine
carica
Salvaggio Giovanni Presidente del collegio sindacale 2020-2022 29/05/2020 Approv. Bilancio 2022
Moro Barbara Sindaco effettivo 2020-2022 29/05/2020 Approv. Bilancio 2022
Biancolin Luca Sindaco effettivo 2020-2022 29/05/2020 Approv. Bilancio 2022

Comitati interni

Comitato controllo e
rischi
dal al Comitato per la
remunerazione
dal al
Novello Cristian 08/06/2020 Approv. Bilancio 2022 Pietrobon Greta 08/06/2020 Approv. Bilancio 2022
Bet Roberto 08/06/2020 Approv. Bilancio 2022 Quarello Enrico 08/06/2020 Approv. Bilancio 2022
Geronazzo Mariachiara 08/06/2020 Approv. Bilancio 2022 Vecchiato Luisa 08/06/2020 Approv. Bilancio 2022

_____________________________________________________________________________________________

Società di Revisione PriceWaterhouseCoopers S.p.A.

Sede legale e dati societari

Ascopiave S.p.A. Via Verizzo, 1030 I-31053 Pieve di Soligo - TV Italia Tel: +39 0438 980098 Fax: +39 0438 964778 Cap. Soc.: Euro 234.411.575 i.v. P.IVA 03916270261

Investor relations

Tel. +39 0438 980098 Fax +39 0438 964778 e-mail : [email protected]

Principali dati economici e finanziari del Gruppo Ascopiave

Dati economici

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2022 % dei ricavi 2021 % dei ricavi
Ricavi 34.139 100,0% 38.456 100,0%
Margine operativo lordo 13.163 38,6% 15.777 41,0%
Risultato operativo 2.886 8,5% 6.996 18,2%
Risultato netto dell'esercizio 11.963 35,0% 13.619 35,4%

Si precisa che per margine operativo lordo si intende il risultato prima di ammortamenti, svalutazione crediti, gestione finanziaria ed imposte.

Dati patrimoniali

(migliaia di Euro) 31.03.2022 31.12.2021
Capitale circolante netto (2.742) 2.431
Immobilizzazioni e altre attività non correnti (non finanziarie) 1.352.766 1.261.819
Passività non correnti (escluso finanziamenti) (52.145) (48.259)
Capitale investito netto 1.297.878 1.215.991
Posizione finanziaria netta (403.334) (347.485)
Patrimonio netto Totale (894.544) (868.505)
Fonti di finanziamento (1.297.878) (1.215.991)

Si precisa che per "Capitale circolante netto" si intende la somma di rimanenze di magazzino, crediti commerciali, crediti tributari, altre attività correnti, debiti commerciali, debiti tributari (entro 12 mesi) e altre passività correnti.

_____________________________________________________________________________________________

Dati dei flussi monetari

I Trimestre
(migliaia di Euro) 2022 2021
Utile complessivo del periodo 16.593 13.770
Flussi di cassa generati dall'attività operativa 28.888 53.543
Flussi di cassa utilizzati dall'attività di investimento (50.173) (10.932)
Flussi di cassa utilizzati dall'attività di finanziamento 104.277 (19.039)
Flusso monetario dell'esercizio 82.993 23.572
Disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio 42.539 21.902
Disponibilità liquide alla fine del periodo 125.533 45.475

RELAZIONE SULLA GESTIONE

Premessa

Il Gruppo Ascopiave chiude il primo trimestre 2022 con un utile netto consolidato di 12,0 milioni di Euro (13,6 milioni di Euro al 31 marzo 2021), con un decremento pari a 1,7 milioni di Euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Il patrimonio netto consolidato al 31 marzo 2022 ammonta a 894,5 milioni di Euro (868,5 milioni di Euro al 31 dicembre 2021), ed il capitale investito netto a 1.297,9 milioni di Euro (1.216,0 milioni di Euro al 31 dicembre 2021).

Nel corso del primo trimestre 2022 il Gruppo ha realizzato investimenti per 13,1 milioni di Euro (11,0 milioni di Euro nel primo trimestre 2021), prevalentemente nell'attività di installazione di misuratori elettronici, nonché nello sviluppo, manutenzione e ammodernamento delle reti e degli impianti di distribuzione del gas per 10,8 milioni di Euro (10,5 milioni di Euro nel primo trimestre 2021).

Si segnala che i risultati economici conseguiti dal Gruppo Estenergy risultano iscritti per la quota di competenza del Gruppo (48%) nella voce "Risultato netto delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto".

Attività

Il Gruppo Ascopiave opera principalmente nel settore della distribuzione del gas naturale. Attualmente è titolare di concessioni e affidamenti diretti per la gestione della distribuzione del gas in 268 Comuni, esercendo una rete distributiva che si estende per circa 13.000 chilometri e fornendo il servizio a circa 778.000 utenti.

Il Gruppo è presente, oltre che in altri settori correlati al core business, quali la cogenerazione e la gestione calore, anche nel settore idrico, essendo socio e partner tecnologico della società Cogeide, che gestisce il servizio idrico integrato in 15 Comuni, servendo un bacino di oltre 100 mila abitanti tramite una rete di 880 km.

Il Gruppo è inoltre presente nel settore delle energie rinnovabili, detenendo 28 impianti di produzione di energia idroelettrica ed eolica.

Obiettivi strategici

Il Gruppo Ascopiave si propone di perseguire una strategia aziendale focalizzata sulla creazione di valore per i propri stakeholders, sul mantenimento dei livelli di eccellenza nella qualità dei servizi offerti, rispettando l'ambiente e valorizzando le istanze sociali che caratterizzano il contesto in cui opera.

A tal fine intende consolidare la propria posizione di leadership nel settore del gas a livello regionale e mira a raggiungere posizioni di rilievo anche in ambito nazionale, traendo vantaggio dal processo di liberalizzazione in atto. Le principali direttrici della sua strategia di sviluppo sono costituite dalla crescita dimensionale, dalla diversificazione in altri comparti del settore energetico sinergici con il core business e dal miglioramento dei processi operativi.

Andamento della gestione

I volumi di gas distribuiti attraverso le reti gestite dal Gruppo sono stati 640,7 milioni di metri cubi, con un decremento del 4,4% rispetto al primo trimestre 2021.

La rete di distribuzione al 31 marzo 2022 ha una lunghezza di 13.002 chilometri, in aumento di 69 chilometri rispetto al 31 marzo 2021.

I 28 impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, dalla potenza installata complessiva di 62,5 MW, hanno prodotto 14,1 Gwh nel primo trimestre dell'esercizio, dato pesantemente condizionato dalla significativa siccità patita nel corso del periodo di riferimento.

Risultati economici e situazione finanziaria

I ricavi consolidati del primo trimestre 2022 si attestano a 34,1 milioni di Euro, contro i 38,5 milioni di Euro registrati nello stesso periodo dell'esercizio precedente.

Il risultato operativo del Gruppo si è attestato a 2,9 milioni di Euro, in riduzione di 4,1 milioni di Euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Il risultato netto, pari a 12,0 milioni di Euro, evidenzia un decremento di 1,7 milioni di Euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

La Posizione Finanziaria Netta del Gruppo al 31 marzo 2022 è pari a 403,3 milioni di Euro, in crescita di 55,8 milioni di Euro rispetto ai 347,5 milioni di Euro del 31 dicembre 2021.

L'incremento dell'indebitamento finanziario è determinato dal cash flow dell'esercizio (dato dalla somma del risultato netto e degli ammortamenti e svalutazioni), che ha generato risorse per 22,3 milioni di Euro, dalla gestione del capitale circolante netto, che ha generato risorse finanziarie per Euro 8,4 milioni di Euro, dall'attività di investimento che ha comportato l'esborso di 58,4 milioni di Euro e dalle acquisizioni societarie perfezionate che hanno determinato un aumento della posizione finanziaria netta per 28,1 milioni di Euro.

Il rapporto tra la Posizione Finanziaria Netta e il Patrimonio Netto al 31 marzo 2022 è risultato pari a 0,45 (0,40 al 31 dicembre 2021).

La struttura del Gruppo Ascopiave

Nel prospetto che segue si presenta la struttura societaria del Gruppo Ascopiave aggiornata al 31 marzo 2022.

48% EstEnergy
100%
Reti Gas
ap)
4
100%
1
ASCOTRADE
100%
Reti Gas Rovigo
3
51% · ETRA exergia
100%
Reti Gas Vicenza
GID
49% -SE ASM SET.
100%
edigas
100% + Preta
100%
AE Asco Energy
4
100% ASCOPIAVE ENERGIE
100%
ap Reti Gas NordEst
32,559% Sinergieltaliane (in liguidazione)
100%
CART
18,33% /
COGEIDE =
4
100%
ASCO RENEWABLES
100%
Eosforo
75%
Morina
100% Sangineto Energie
60%
Salinella Eolico
79,74%
EUSEBIO
3%

Andamento del titolo Ascopiave S.p.A. in Borsa

Alla data del 31 marzo 2022 il titolo Ascopiave registrava una quotazione pari a 3,445 Euro per azione, con una riduzione di 1,7 punti percentuali rispetto alla quotazione di inizio 2022 (3,505 Euro per azione, riferita al 3 gennaio 2022).

La capitalizzazione di Borsa al 31 marzo 2022 risultava pari a 816,17 milioni di Euro1 (814,80 milioni di Euro al 30 dicembre 2021).

La quotazione del titolo nel corso del primo trimestre 2022 ha registrato un peggioramento della performance (-1,7%). Nello stesso periodo gli indici FTSE Italia All Share e FTSE Italia Star hanno evidenziato un decremento rispettivamente del 10,0% e del 15,0%. L'indice settoriale FTSE Italia Utenze ha registrato una riduzione del 10,8%.

Dati azionari e borsistici 31.03.2022 31.03.2021
Utile per azione (Euro) 0,06 0,06
Patrimonio netto per azione (Euro) 4,08 4,01
Prezzo di collocamento (Euro) 1,800 1,800
Prezzo di chiusura (Euro) 3,445 3,905
Prezzo massimo annuo (Euro) 3,630 3,910
Prezzo minimo annuo (Euro) 3,230 3,585
Capitalizzazione di borsa (Milioni di Euro) 816,17 913,12
N. di azioni in circolazione 216.709.997 216.644.717
N. di azioni che compongono il capitale sociale 234.4
11.575
234.411.575
N. di azioni proprie in portafoglio 17.701.578 17.766.858

Nella tabella che segue si riportano i principali dati azionari e borsistici al 31 marzo 2022:

1 La capitalizzazione di Borsa delle principali società quotate attive nel comparto dei servizi pubblici locali (A2A, Acea, Acsm-Agam, Hera ed Iren) al 31 marzo 2022 risultava pari a 17,1 miliardi di Euro. Dati ufficiali tratti dal sito di Borsa Italiana (www.borsaitaliana.it).

Controllo della società

Alla data del 31 marzo 2022 Asco Holding S.p.A. controlla direttamente la maggioranza del capitale di Ascopiave S.p.A. come indicato nel grafico di seguito riportato.

La composizione azionaria di Ascopiave S.p.A. (numero di azioni possedute dai soci sul totale delle azioni costituenti il capitale sociale) è la seguente:

Elaborazione interna su informazioni pervenute ad Ascopiave S.p.A. ai sensi dell'art. 120 TUF e sulla base delle informazioni in possesso della società.

Corporate Governance e Codice Etico

Nel corso del primo trimestre 2022 Ascopiave S.p.A. ha proseguito nel percorso di sviluppo del sistema di corporate governance impostato nel corso degli esercizi precedenti, rafforzando il sistema di gestione del rischio e apportando ulteriori miglioramenti agli strumenti diretti a tutelare gli interessi degli investitori.

Controllo interno

Il piano di attività del Responsabile Internal Audit è approvato con cadenza annuale dal Consiglio di Amministrazione della Società. In particolare, le attività di verifica inquadrate nel suddetto piano di attività, basato su un processo di ordinamento per priorità dei principali rischi, riguardano sia ambiti di compliance sia i processi aziendali riferibili alle aree di business ritenute maggiormente strategiche.

Dirigente Preposto

Il Dirigente Preposto, con l'ausilio del Responsabile Internal Auditing e della Funzione Compliance ha rivisto, nell'ambito delle attività di verifica, l'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili ed ha proseguito nell'attività di monitoraggio e aggiornamento delle procedure ritenute rilevanti ai fini della compilazione dell'informativa finanziaria. Allo scopo, la Società è dotata di strumenti di continuous auditing, che consentono l'automazione delle procedure di controllo.

Modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del d.lgs. 231/2001

Ascopiave S.p.A. e le Società controllate sono dotate di un Modello di organizzazione, gestione e controllo, aggiornato dal Consiglio di Amministrazione in data 11 novembre 2021; le stesse hanno aderito al Codice Etico della capogruppo Ascopiave. In data 10 settembre 2021 il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. ha approvato un aggiornamento del Codice Etico del Gruppo Ascopiave.

La Società, avvalendosi dell'attività dell'Organismo di Vigilanza, monitora costantemente l'efficacia e l'adeguatezza del Modello adottato. Ascopiave S.p.A. ha approvato la "Procedura di gestione delle Segnalazioni del Gruppo Ascopiave", adottata da tutte le società controllate del Gruppo, parte integrante del Modello 231 (allegato 3 del Modello 231). Le segnalazioni vengono gestite da un "Comitato Segnalazioni". La Società ha, inoltre, continuato la propria attività di promozione, conoscenza e comprensione del Codice Etico nei confronti di tutti i suoi interlocutori, specie nell'ambito dei rapporti commerciali e istituzionali. Si ricorda che il Modello 231 e il Codice Etico sono consultabili alla sezione corporate governance del sito www.gruppoascopiave.it.

Rapporti con parti correlate e collegate

Il Gruppo intrattiene i seguenti rapporti con parti correlate che producono le seguenti tipologie di costi di esercizio:

  • Acquisto di servizi telematici e informatici dalla consociata ASCO TLC S.p.A.;
  • Servizi amministrativi dalla controllante Asco Holding S.p.A..

Il Gruppo intrattiene i seguenti rapporti con parti correlate che producono le seguenti tipologie di ricavi di esercizio:

  • Locazione di immobili di proprietà verso la consociata ASCO TLC S.p.A.;
  • Servizi amministrativi e del personale da Ascopiave S.p.A. con la controllante Asco Holding S.p.A..

Nel corso del primo trimestre dell'esercizio 2022 i rapporti intrattenuti con le società collegate hanno prodotto ricavi in relazione alle seguenti tipologie di servizio:

  • Servizio di trasporto del gas naturale su rete di distribuzione locale;
  • Servizi al contatore svolti in qualità di distributori del gas naturale e servizi di lettura degli stessi;
  • Servizi amministrativi, informatici, servizi al personale e facility.

In relazione al consolidato fiscale nazionale ed ai rapporti intrattenuti in tal senso si segnala che nel corso dell'esercizio 2019 e 2021 le società del Gruppo Ascopiave, controllante al 31 dicembre 2019, hanno aderito ad un nuovo contratto di consolidato fiscale nazionale con la capogruppo Ascopiave S.p.A..

Si evidenzia che tali rapporti sono improntati alla massima trasparenza ed a condizioni di mercato; per quanto concerne i singoli rapporti si rimanda alle note esplicative di questa relazione.

(migliaia di Euro) Crediti Altri
Debiti
Altri
debiti
Costi Ricavi
commerciali
crediti
commerciali Beni Servizi Altro Beni Servizi Altro
Società controllanti
Asco Holding S.p.A. 45 174 12 0 0 12 0 0 45 0
Totale controllanti 45 174 12 0 0 12 0 0 45 0
Società controllate dalla controllante
Asco TLC S.p.A. 22 0 125 0 0 187 0 0 17 0
Totale società controllate dalla controllante 22 0 125 0 0 187 0 0 17 0
Società controllate cessate e collegate
Amgas Blu S.r.l. 90 0 7 7 0 0 0 0 90 0
Ascotrade S.p.A. 3.427 0 7 7 0 0 0 6.359 811 155
Blue Meta S.p.A. 890 0 7 7 0 0 0 1.651 175 56
Etra Energia S.r.l. 79 0 7 7 0 0 0 19 23 2
Ascopiave Energie S.p.A. 657 0 27 7 0 0 0 1.013 197 25
Estenergy S.p.A. 1.258 0 7 7 0 0 0 3.020 0 54
ASM Set S.r.l. 240 0 308 291 0 17 0 776 46 31
Totale società cessate e collegate 6.641 0 315 333 0 17 0 12.837 1.341 323
Totale 6.709 174 452 333 0 216 0 12.837 1.404 323

____________________________________________________________________________________________

La tabella che segue riporta la consistenza economica e finanziaria dei rapporti già descritti:

Fatti di rilievo intervenuti nel corso del primo trimestre dell'esercizio 2022

Patti parasociali – aggiornamento dei diritti di voto

In data 5 gennaio 2022, ai sensi delle vigenti disposizioni di legge e regolamentari, Ascopiave ha informato che è stata pubblicata nella sezione Corporate Governance del sito internet www.gruppoascopiave.it una versione aggiornata delle informazioni essenziali relative al patto parasociale tra azionisti sottoscritto in data 16 marzo 2020. Tale aggiornamento ha avuto esclusivamente ad oggetto la variazione del numero dei diritti di voto in capo ad alcuni azionisti paciscenti per effetto della intervenuta maggiorazione dei diritti di voto, come comunicato da Ascopiave in data 7 ottobre 2021 e 5 novembre 2021. Ai sensi degli articoli 65-quinquies, 65-sexies e 65-septies del Regolamento Emittenti, il documento è stato messo a disposizione del pubblico presso la sede sociale, presso Borsa Italiana S.p.A., sul meccanismo di stoccaggio autorizzato "eMarket Storage" () di Spafid Connect S.p.A., nonché nella sezione Corporate Governance del sito internet www.gruppoascopiave.it.

Il Gruppo Ascopiave entra nel settore eolico

In data 21 gennaio 2022 il Gruppo Ascopiave ha comunicato di aver acquisito, tramite la società controllata Asco Renewables S.p.A., una partecipazione del 60% nel capitale di Salinella Eolico S.r.l. appartenente a Renco S.p.A.. Salinella Eolico S.r.l., detenuta per il restante 40% da Renco S.p.A., ha in previsione la realizzazione di un parco eolico in Provincia di Catanzaro con potenza nominale sino a 21 MW, parte dei quali già autorizzati dalle autorità competenti e parte in fase avanzata di autorizzazione. La costruzione del parco eolico, che verrà eseguita da Renco S.p.A., comporterà un investimento complessivo di circa 30 milioni di Euro.

Perfezionata l'acquisizione della partecipazione di maggioranza in Eusebio Energia S.r.l., società attiva nel settore dell'energia

In data 28 gennaio 2022 Ascopiave S.p.A. ha comunicato di aver perfezionato un ulteriore investimento nel settore delle energie rinnovabili relativa al settore idroelettrico ed eolico come previsto nel Piano Strategico 2020-2024.

L'investimento è consistito nell'acquisizione da parte di Ascopiave della partecipazione di maggioranza, detenuta da Supermissile S.r.l, pari al 79,74% del capitale sociale di Eusebio Energia S.r.l. ("Eusebio"), società attiva nel settore energetico.

Eusebio dispone di 22 impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, di cui 21 centrali idroelettriche, per una potenza complessiva di 44 MW, site in Lombardia e Veneto e un parco eolico, composto da 14 pale da 1 MW ciascuna, sito in Campania.

Il prezzo corrisposto al closing per l'acquisizione della partecipazione di maggioranza di cui sopra è pari ad Euro 44,8 milioni e prevede un meccanismo di earn-out. La posizione finanziaria netta stimata di Eusebio al 31 dicembre 2021 è pari ad Euro 18,5 milioni. L' EBITDA preconsuntivo per l'esercizio 2021 di Eusebio è stimato pari a circa euro 13 milioni e per il 2022 ci si attende un risultato in linea con quello dell'esercizio precedente, al lordo delle compensazioni previste dal recente intervento normativo.

Piano strategico 2021-2025

In data 31 gennaio 2022, il Consiglio di Amministrazione ha approvato il piano strategico 2021-2025 del Gruppo.

Il piano ha confermato gli indirizzi strategici indicati lo scorso anno, delineando un percorso di crescita sostenibile sia nel core business della distribuzione gas che in nuovi ambiti di attività, in particolare nei settori delle energie rinnovabili - in cui il Gruppo ha fatto il suo recente ingresso attraverso delle operazioni di M&A perfezionate negli ultimi due mesi - e dei green gas.

La Società ha comunicato che lo sviluppo avverrà in condizioni di equilibrio della struttura finanziaria, garantendo una distribuzione di dividendi stabile e remunerativa.

____________________________________________________________________________________________

Gli highlights economico finanziari sono:

  • EBITDA al 2025: 102 milioni di euro (+ 36 milioni di euro rispetto al preconsuntivo 2021)
  • Risultato netto al 2025: 46 milioni di euro (+ 2 milioni di euro rispetto al preconsuntivo 2021)
  • Investimenti netti 2021-2025: 599 milioni di euro
  • Indebitamento netto al 2025: 608 milioni di euro
  • Leva finanziaria (Posizione finanziaria netta / Patrimonio Netto) al 2025: 0,68

  • Previsione dei dividendi distribuiti: 16,5 centesimi per azione per l'esercizio 2021, in crescita di 0,5 centesimi per azione negli anni successivi sino al 2025.

Il piano ha presentato uno scenario che valorizza l'eventuale aggiudicazione da parte del Gruppo di alcune gare per il servizio di distribuzione gas in ambiti territoriali minimi di interesse. Tale opportunità, che dipende, tra le altre cose, dalle effettive tempistiche di pubblicazione dei bandi di gara, ha comportato una stima di un ulteriore crescita dell'EBITDA al 2025 di 16 milioni di euro ed un incremento del volume degli investimenti di 59 milioni di euro.

Comunicazioni dell'ammontare complessivo dei diritti di voto ai sensi dell'art. 85-bis, comma 4-bis, del Regolamento Consob 11971 del 14 maggio 1999

In data 7 marzo 2022 Ascopiave S.p.A. ha comunicato che è divenuta efficace la maggiorazione del diritto di voto relativamente a n. 7.149.505 azioni ordinarie della Società, ai sensi dell'art. 127-quinquies del d.lgs. 98/1998 e all'art. 6 dello statuto sociale di Ascopiave. Per completezza, Ascopiave ha precisato altresì in pari data che – coerentemente con quanto disposto dall'art. 6.11 dello statuto sociale di Ascopiave - nel corso del mese di dicembre 2021 si è provveduto alla cancellazione dall'Elenco Speciale di n. 45.000 azioni ordinarie, a seguito di una comunicazione dell'intermediario del socio Asco Holding S.p.A., ricevuta dal soggetto incaricato della gestione dell'Elenco Speciale, avente ad oggetto il venir meno della titolarità del diritto reale legittimante l'iscrizione presso l'Elenco Speciale. Tali azioni erano state iscritte nell'Elenco Speciale in data 26 marzo 2020.

Pertanto, in data 7 marzo 2022, le azioni ordinarie Ascopiave aventi diritto di voto maggiorato risultano complessivamente pari a n. 150.822.524. L'art. 6 dello statuto sociale di Ascopiave prevede che a ciascuna azione appartenuta al medesimo azionista per un periodo continuativo di almeno ventiquattro mesi a decorrere dalla data di iscrizione nell'Elenco Speciale istituito ai sensi dell'art. 6.8 dello statuto sociale siano attribuiti due voti.

La Società ha pubblicato, sulla base delle informazioni in possesso della Società, i dati relativi alle azioni in circolazione e al numero di diritti di voto esercitabili.

Crisi internazionale

Tra febbraio e marzo 2022 si è acceso il conflitto Russo-Ucraino e la tensione geopolitica internazionale è aumentata di giorno in giorno. I paesi membri della NATO hanno condannato l'invasione Russa dell'Ucraina ed hanno introdotto sanzioni contro la Russia via via sempre più stringenti. La situazione di incertezza e la tutt'ora perdurante crisi internazionale, hanno significativamente ravvivato l'andamento inflazionistico che ha ripreso con forza interessando in primis il prezzo del gas naturale e del petrolio. Tali dinamiche hanno successivamente traslato i loro effetti sugli altri beni di consumo che, per manifattura o trasporto degli stessi, richiedono il consumo di energia. Tutto ciò sembrerebbe confermare una forte incertezza del contesto economico, nonché la volatilità dei prezzi delle commodities, anche nei restanti mesi del 2022.

Informativa Covid 19

L'emergenza sanitaria causata dalla diffusione del virus SarsCov2, iniziata nei primi mesi del 2020 e che ha coinvolto tutto il Mondo, tra cui pesantemente l'Italia, è stata ripetutamente prorogata ma è stata dichiarata conclusa il 31 marzo 2022 dal Governo che ha anche sciolto il Comitato Tecnico Scientifico all'uopo costituito. Le varianti del virus nel primo trimestre 2022 hanno comunque registrato un notevole balzo in avanti dei contagiati a livello aziendale, pure se di lieve entità e senza necessità di ricovero ospedaliero, tanto che in 90 giorni si sono registrati più casi che non nei due anni precedenti. Il Gruppo ha attentamente e costantemente monitorato sin dai primi momenti del 2020, e per tutto il decorso dell'emergenza, l'evolversi della situazione nel territorio in cui insistono le attività delle società del Gruppo stesso ma anche lo sviluppo della pandemia a livello internazionale, operando nel più assoluto rispetto delle ordinanze emesse dagli organismi preposti, sia a livello nazionale che locale, mettendo come priorità la salute e la sicurezza dei lavoratori (tanto che a pochi giorni dall'istituzione governativa del lockdown erano state velocemente attivate le misure necessarie per consentire alla quasi totalità dei dipendenti la modalità di lavoro agile da remoto, modalità poi rientrata e riattuata in base all'acuirsi della pandemia), garantendo comunque la continuità aziendale in tutte le attività consentite. Il livello di attenzione, e di prevenzione, adottato nel 2020 e regolarmente adeguato al mutarsi della situazione sanitaria ed alle direttive governative nei due anni successivi, ha permesso di proseguire nell'operatività aziendale e nell'erogazione dei servizi. Il management del Gruppo ha sempre monitorato, mediante l'utilizzo di indicatori esterni e valori elaborati internamente, gli impatti dell'epidemia in termini di performance, così da poter intervenire con misure correttive volte a mitigare gli effetti che avrebbero potuto riflettersi sull'esecuzione del business. Grazie ai rimedi posti in essere già nei precedenti esercizi, gli effetti economici e

finanziari negativi che si sono verificati non hanno impattato sui risultati finali del Gruppo, venendo compensati dagli effetti positivi derivanti da un'attenta organizzazione. Il ritorno alla normalità post-Covid non sarà immediato, e alcune norme residuali rimangono, per cui il management continua costantemente a tenere monitorata la situazione generale in modo da poter eventualmente intervenire in caso di nuovi contesti emergenziali.

Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura del primo trimestre dell'esercizio 2022

Perfezionato il closing dell'acquisizione da parte del Consorzio, formato da Ascopiave, ACEA e Iren, di alcune concessioni di A2A nell'ambito della distribuzione di gas

In data 1° aprile 2022, il Consorzio formato da Ascopiave S.p.A., ACEA S.p.A. e Iren S.p.A. ha reso noto di aver perfezionato il closing dell'accordo con il Gruppo A2A per l'acquisizione di alcuni assets nell'ambito del servizio di distribuzione del gas naturale, come anticipato nel comunicato stampa del 31 dicembre 2021.

Il perimetro di attività oggetto dell'operazione comprende circa 157 mila utenti, distribuiti in 8 Regioni d'Italia, facenti parte di 24 ATEM, per circa 2.800 km di rete.

Il perimetro di interesse di Ascopiave S.p.A. è costituito da concessioni in 15 ATEM del Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Lombardia, per un totale di circa 114.300 PDR. La valutazione degli assets acquisiti in termini di Enterprise Value è pari a 73,2 milioni di Euro, inclusa la partecipazione del 79,37% nella società Serenissima Gas S.p.A., titolare di una parte delle concessioni del perimetro (circa 41.700 PDR).

Il perimetro di interesse di ACEA S.p.A. è costituito da concessioni in 5 ATEM, di cui 2 in Abruzzo, 2 in Molise e 1 in Campania, per un totale di circa 30.700 PDR. L'Enterprise Value è pari a 35,8 milioni di Euro.

Il perimetro di interesse di Iren S.p.A. è costituito da concessioni in 4 ATEM, di cui 1 in Lombardia e 3 in Emilia-Romagna, per un totale di circa 12.000 PDR. L'Enterprise Value è pari a 16,4 milioni di Euro; la condizione sospensiva per la cessione del ramo d'azienda di proprietà di Retragas non si è avverata, pertanto il ramo è al momento escluso dal perimetro.

Comunicazioni dell'ammontare complessivo dei diritti di voto ai sensi dell'art. 85-bis, comma 4-bis, del Regolamento Consob 11971 del 14 maggio 1999

Dopo la chiusura del primo trimestre, in particolare in data 7 aprile 2022 e in data 6 maggio 2022, Ascopiave S.p.A. ha comunicato che è divenuta efficace la maggiorazione del diritto di voto di ulteriori azioni ordinarie della Società, ai sensi dell'art. 127-quinquies del d.lgs. 98/1998 e all'art. 6 dello statuto sociale di Ascopiave.

Pertanto, alla data odierna, le azioni ordinarie Ascopiave aventi diritto di voto maggiorato risultano complessivamente pari a n. 159.965.485 azioni. Si ricorda che l'art. 6 dello statuto sociale di Ascopiave prevede che a ciascuna azione appartenuta al medesimo azionista per un periodo continuativo di almeno ventiquattro mesi a decorrere dalla data di iscrizione nell'Elenco Speciale istituito ai sensi dell'art. 6.8 dello statuto sociale siano attribuiti due voti.

La Società ha pubblicato, sulla base delle informazioni in possesso della Società, i dati relativi alle azioni in circolazione e al numero di diritti di voto esercitabili.

Patti parasociali – variazione

In data 25 aprile 2022, ai sensi delle vigenti disposizioni di legge e regolamentari, Ascopiave S.p.A. ha informato che è stato pubblicato nella sezione Corporate Governance del sito internet www.gruppoascopiave.it un aggiornamento delle informazioni essenziali relative al patto parasociale tra azionisti sottoscritto in data 16 marzo 2020. Tale aggiornamento ha avuto ad esclusivo oggetto la variazione del numero dei diritti di voto in capo ad alcuni azionisti paciscenti per effetto dell'intervenuta maggiorazione dei diritti di voto, nonché il conferimento al patto di ulteriori azioni Ascopiave S.p.A. da parte di alcuni azionisti paciscenti.

Ai sensi degli articoli 65-quinquies, 65-sexies e 65-septies del Regolamento Emittenti, il documento è stato messo a disposizione del pubblico presso la sede sociale, presso Borsa Italiana S.p.A. (www.borsaitaliana.it), sul meccanismo di stoccaggio autorizzato "eMarket STORAGE" () di Spafid Connect S.p.A., nonché nella sezione Corporate Governance del sito internet www.gruppoascopiave.it.

Assemblea ordinaria degli Azionisti del 28 aprile 2022

Si è riunita in data 28 aprile 2022, sotto la presidenza del dott. Nicola Cecconato, l'Assemblea Ordinaria degli Azionisti di Ascopiave S.p.A..

L'Assemblea ordinaria degli Azionisti ha approvato il bilancio dell'esercizio e preso atto del bilancio consolidato di gruppo al 31 dicembre 2021 ed ha deliberato la distribuzione di un dividendo ordinario pari a 0,165 Euro per azione, per un totale di 35,8 milioni di Euro, importo calcolato sulla base delle azioni in circolazione alla data di chiusura dell'esercizio 2021. Il dividendo ordinario è stato pagato il giorno 4 maggio 2022 con stacco della cedola, identificata con il numero 18, in data 2 maggio 2022 (record date il 3 maggio 2022).

L'Assemblea degli Azionisti ha inoltre approvato, con voto vincolante, la prima sezione della relazione sulla politica sulla remunerazione e sui compensi corrisposti redatta ai sensi dell'articolo 123-ter del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 (il "TUF") (i.e., la politica sulla remunerazione per l'esercizio 2022).

L'Assemblea degli Azionisti ha altresì espresso voto consultivo favorevole sulla seconda sezione della relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti redatta ai sensi dell'articolo 123-ter del TUF (i.e., la relazione sui compensi corrisposti nell'esercizio 2021).

L'Assemblea degli Azionisti ha infine approvato l'autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie, previa revoca della precedente autorizzazione conferita dall'Assemblea degli azionisti del 29 aprile 2021, per la parte non eseguita.

Approvato il Bilancio di Sostenibilità 2021

In data 28 aprile 2022 Ascopiave S.p.A. ha reso noto che è stato pubblicato nella sezione "Sostenibilità" del proprio sito internet il Bilancio di Sostenibilità 2021, approvato dal Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. nella riunione del 21 aprile 2022, previo parere positivo del Comitato Sostenibilità. Il Bilancio di Sostenibilità illustra l'impegno della Società con riguardo ai fattori "Environmental, Social e Governance" e fornisce una panoramica delle iniziative promosse dal Gruppo Ascopiave in tema di responsabilità sociale d'impresa.

Altri fatti di rilievo

Efficienza e risparmio energetico

Per quanto concerne gli obiettivi cui le società di distribuzione del gas naturale del Gruppo sono obbligate relativamente ai titoli di efficienza energetica (TEE), con la pubblicazione del DM 21 maggio 2021 è stato ridotto considerevolmente l'obiettivo 2020, determinati i quantitativi di titoli oggetto degli obiettivi per il quadriennio 2021- 2024, ed è stata posticipata, la normale scadenza del 31 maggio per la consegna dei titoli, al 16 luglio (per l'anno 2021). A seguito delle modifiche effettuate dal decreto stesso all'obiettivo 2020, con la consegna del 16 luglio 2021 e con l'acconto del 30 novembre 2021, tutte le società del gruppo hanno completato l'obiettivo 2019, adempiuto alla quota minima dell'obiettivo 2020 e consegnato quota parte dell'obiettivo 2021, quest'ultimo nei limiti di legge. Per quanto riguarda l'obiettivo 2022 gli obiettivi assegnati alle società di distribuzione del Gruppo consolidate integralmente sono pari a 34.458 TEE.

Stipula di una proposta di convenzione con i Comuni per l'adozione di una procedura condivisa finalizzata alla quantificazione concordata del "Valore Industriale Residuo" delle reti

Le modifiche normative susseguitesi negli ultimi anni ed in particolare la disciplina che ha previsto che la selezione del gestore del servizio di distribuzione con lo strumento delle c.d. "gare d'ambito", hanno comportato, tra l'altro, l'esigenza di determinare il Valore Industriale Residuo (V.I.R.) degli impianti di proprietà dei Gestori.

Relativamente a tale aspetto, le convenzioni di concessione disciplinavano due situazioni "paradigmatiche" e cioè:

  • il riscatto anticipato (normalmente regolato con il richiamo al R.D. n. 2578/1925) e
  • il rimborso dalla scadenza (naturale) della concessione.

L'evenienza di una scadenza "ope legis", precedente alla decorrenza del termine "contrattuale", (di norma) non era contemplata (e dunque regolata) negli atti concessori.

Nella sostanza, la fattispecie di cui trattasi (scadenza anticipata imposta dalla legge) rappresenta un "tertium genus", per certi versi assimilabile all'esercizio del riscatto anticipato (rispetto al quale, tuttavia, si discosta nettamente per

la mancanza di una volontà autonomamente formatasi in tal senso da parte dell'Ente) e per altri simile allo spirare del termine concessorio (che tuttavia non è decorso).

Almeno sino al DM 226/2011, non c'erano norme legislative e/o regolamentari che definissero con precisione le modalità ed i criteri per determinare il V.I.R. degli impianti e che dunque potessero integrare le clausole contrattuali, non di rado carenti.

Anche il D.Lgs. 164/2000, sino alla modifica introdotta prima con il D.L. 145/2013, e poi con la L. 9/2014 si limitava a richiamare il R.D. 2578/1925 il quale, tuttavia, sanciva il metodo della stima industriale senza fissare parametri puntuali di stima.

Detta situazione rendeva oltremodo opportuna, se non necessaria, la definizione di specifiche intese con i Comuni volte ad addivenire ad una stima condivisa del Valore Industriale Residuo. Basti considerare che proprio la mancanza di tali accordi, in passato, ha condotto spesso a contenziosi in sede sia amministrativa che civile/arbitrale.

La situazione dei Comuni soci di Asco Holding era ancor più peculiare, nel senso che, con questi ultimi, non c'è un vero e proprio atto concessorio nelle forme "canoniche", ma vari atti di conferimento in Società (l'allora Azienda Speciale) che hanno sancito al tempo stesso la prosecuzione dell'affidamento del servizio in precedenza svolto dal Consorzio Bim Piave.

È evidente che, in quanto atti di conferimento, una regolamentazione propria concernente il riscatto e/o la scadenza della gestione non era contemplata, né contemplabile.

Con i suddetti Comuni, Ascopiave è quindi addivenuta alla stipula di una convenzione che prevedeva l'individuazione di un esperto di riconosciuta professionalità, competenza ed indipendenza chiamato a stabilire i criteri fondamentali da applicare per il calcolo del Valore Industriale Residuo degli impianti di distribuzione del gas. La relativa procedura negoziata condotta con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, si è conclusa il 29 agosto 2011. L'esperto così individuato ha redatto la Relazione (resa disponibile il 15 novembre 2011) avente ad oggetto "Criteri fondamentali per il calcolo del Valore Industriale Residuo degli impianti di distribuzione del gas naturale siti nei Comuni attualmente serviti da Ascopiave S.p.A.", approvata, in data 2 dicembre 2011, dal Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. nonché successivamente da tutti i 92 Enti con Delibera di Giunta Comunale.

Nel 2013 Ascopiave S.p.A. ha trasmesso lo stato di consistenza e la valorizzazione degli impianti conseguente all'applicazione dei criteri definiti nella Relazione, offrendo contestualmente la propria disponibilità al contraddittorio con i Comuni volto ad analizzare gli elaborati.

Ad oggi, all'esito del relativo contraddittorio tecnico, n. 86 Comuni (dato invariato rispetto al 31 dicembre 2015) hanno approvato le relative valorizzazioni.

Nell'ambito del predetto iter, si sono regolamentati anche i reciproci rapporti più prettamente legati alla gestione del servizio, prevedendosi la corresponsione sia di somme una tantum (2010 – stipula atti integrativi) per Euro 3.869 migliaia, che (dal 2011) di canoni veri e propri per importi variabili e pari alla differenza, se positiva, tra il 30% del Vincolo dei Ricavi riconosciuto dalla regolazione tariffaria e quanto ricevuto dal singolo Comune a titolo di dividendo 2009 (bilancio 2008).

In particolare, si sono corrisposti:

  • Euro 3.869 migliaia per il 2010;
  • Euro 4.993 migliaia per il 2011;
  • Euro 5.253 migliaia per il 2012;
  • Euro 5.585 migliaia per il 2013;
  • Euro 5.268 migliaia per il 2014;
  • Euro 5.258 migliaia per il 2015;
  • Euro 5.079 migliaia per il 2016;
  • Euro 5.190 migliaia per il 2017;
  • Euro 5.258 migliaia per il 2018;
  • Euro 5.482 migliaia per il 2019;
  • Euro 5.467 migliaia per il 2020;
  • Euro 5.430 migliaia per il 2021;
  • per complessivi Euro 62.132 migliaia.

Nel corso del 2015, Ascopiave S.p.A. ha reso disponibile ai Comuni appartenenti agli Ambiti Territoriali Minimi di Treviso 2 - Nord e Venezia 2 – Entroterra e Veneto Orientale (69 comuni su 92) un aggiornamento delle valorizzazioni degli impianti al 31 dicembre 2014. Successivamente, nel biennio 2016-2017, ai comuni appartenenti all'ambito di

Treviso 2 - Nord e ad alcuni comuni dell'ambito Treviso 1 - Sud si è fornito un aggiornamento al 31 dicembre 2015, applicando i criteri valutativi concordati e fornendo un conteggio della valorizzazione dei contributi privati da detrarre dal valore industriale residuo ai sensi della Legge 9 / 2014.

Le stazioni appaltanti degli ambiti territoriali Treviso 2 - Nord e Venezia 2 – Entroterra e Veneto Orientale hanno inviato ad ARERA le valorizzazioni dei rimborsi di alcuni comuni ai fini delle verifiche previste dalla normativa. L'Autorità ha esplicitato talune osservazioni (poi inoltrate dalle medesime stazioni appaltanti) rispetto alle quali AP Reti Gas ha proposto le proprie "contro-deduzioni".

Contenziosi

CONTENZIOSI SU VALORE IMPIANTI – GIURISDIZIONE CIVILE

Alla data del 31 marzo 2022 non vi sono contenziosi pendenti.

CONTENZIOSI SU VALORE IMPIANTI – ARBITRATI

Alla data del 31 marzo 2022 non vi sono contenziosi pendenti.

CONTENZIOSI AMMINISTRATIVI / CIVILI – RELATIVI A CONCESSIONI

Alla data del 31 marzo 2022 sono pendenti:

COMUNE DI SOVIZZO:

Un Giudizio civile, c/o il Tribunale di Vicenza, avviato dal Comune di Sovizzo, con atto di citazione notificato ad AP Reti Gas S.p.A. il 21 febbraio 2019. L'Ente richiede il pagamento di un canone concessorio, per Euro 65.000/anno a far data dal 01 gennaio 2013.

A febbraio e marzo 2020 sono state depositate le memorie di replica.

Con Sentenza del 10 dicembre 2021, il Giudice monocratico ha accolto la domanda del Comune e condannato AP Reti Gas al pagamento di € 65.000 / anno, dal 2013 e sino alla conclusione dell'attuale gestione.

La Società non condividendo quanto stabilito nella pronuncia e ritenendola illegittima, ha proposti appello entro il termine relativo (16 gennaio 2022).

COMUNI DI CONCORDIA SAGITTARIA, FOSSALTA DI PORTOGRUARO E TEGLIO VENETO

Tre giudizi amministrativi, pendenti al TAR Veneto, avviati da AP Reti Gas per l'annullamento delle Delibere di Giunta Comunale n. 92, 85 e 70 del 2020, con le quali i tre Enti hanno approvato le rispettive stime del valore residuo degli impianti, redatte dal tecnico incaricato dalla S.A. (Città Metropolitana di Venezia) con il criterio delle LG ministeriali, anziché, come d'obbligo ai sensi dell'art. 15, comma 5 del D.Lgs. 164/2000 e come fatto in precedenza, in applicazione dei criteri contrattuali debitamente e tempestivamente condivisi, con un minor valore riconosciuto ad AP Reti Gas, rispettivamente, di circa Euro 412 migliaia, Euro 375 migliaia ed Euro 48 migliaia.

Il Comune di Concordia Sagittaria (sempre su sollecitazione della S.A. d'Ambito) ha trasmesso un'ulteriore Delibera di GC (n. 3/2022) con la quale ha approvato un'altra stima (sempre a LG ministeriali) che, sia pure marginalmente, riduce ulteriormente il valore di rimborso riconosciuto ad AP Reti Gas. La Società, pertanto, ha provveduto alla relativa impugnazione con motivi aggiunti.

Allo stato, non vi sono altri atti processuali.

COMUNI DI ALBIGNASEGO E CADONEGHE

Due Giudizi amministrativi, pendenti al TAR Veneto, avviati da AcegasApsAmga (dante causa di AP Reti Gas Nord Est), nei riguardi dei Comuni di Albignasego e Cadoneghe, relativamente alla proprietà delle reti in area lottizzate. Allo stato non si segnala attività processuale. AP Reti Gas Nord Est probabilmente non coltiverà i contenziosi anzidetti.

CONTENZIOSI AMMINISTRATIVI – NON RELATIVI A CONCESSIONI

Alla data del 31 marzo 2022 sono pendenti:

ARERA DELIBERE ARG/GAS 310/2014 e ARG/GAS 414/2014 (ora 905/2017)

Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia – Milano nei confronti dell'ARERA, per l'annullamento delle Delibere ARG/gas 310 e 414/2014 relative alle modalità di verifica del delta VIR RAB, dovute ai sensi dell'art. 15, comma 5 del D.Lgs. 164/2000 (testo attuale) ove la differenza sia superiore al 10%. Ad oggi non ci sono ulteriori atti processuali.

Le Delibere 310 e 414 sono state formalmente abrogate dalla Delibera 905/2017 che, tuttavia, nella sostanza, ha riproposto la medesima regolazione. Ascopiave S.p.A., pertanto, unitamente alle altre aziende ricorrenti e ad AP Reti Gas S.p.A. (quale avente causa di Ascopiave e soggetto passivo della normativa), al fine di evitare la declaratoria di carenza di interesse, ha provveduto all'impugnazione, con motivi aggiunti, della Delibera 905/2017.

In data 3 dicembre 2019 è pervenuto l'avviso di prossima perenzione. La Società ha conseguentemente provveduto al deposito dell'istanza di fissazione d'udienza, nei termini previsti.

LINEE GUIDA ANAC SU ART. 177 D.LGS. 50/2016

Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio - Roma, promosso da AP Reti Gas S.p.A. (unitamente ad altri primari gestori di servizi di distribuzione gas ed energia elettrica, nonché con l'intervento, ad adiuvandum, di Utilitalia) per l'annullamento delle Linee Guida ANAC n. 11/2018, previste dall'art. 177 del D.Lgs. 50/2016.

L'art. 177 del D.Lgs. 50/2016 stabilisce che, dal 18 aprile 2018, i titolari di concessioni di importo pari o superiore a 150.000 euro, se individuati «senza gara», dovranno affidare una quota pari a l'80% dei propri contratti mediante procedure di evidenza pubblica, per il resto potendo ricorrere a società in house o a controllate/collegate.

L'ANAC è chiamata a vigilare secondo modalità fissate con proprie Linee Guida (n. 11/2018).

Dette Linee Guida – pur, formalmente, prive di efficacia vincolante sul punto – stabiliscono che il concessionario ha l'obbligo di mettere a gara (essendo da comprendersi nella percentuale del 80%) tutte le attività svolte nell'esercizio della concessione, comprese quelle realizzate direttamente con mezzi e risorse propri, con ciò traendo dalla norma un obbligo di esternalizzazione. La Commissione Speciale del Consiglio di Stato ha reputato corretta tale interpretazione, ma ha rilevato che, così inteso, l'art. 177 potrebbe essere incostituzionale.

Ove applicata in detti termini la norma avrebbe un impatto oltremodo significativo sia sulle scelte imprenditoriali, sia sui livelli occupazionali delle Società titolari di rapporti concessori con affidi senza gara (peraltro, perfettamente leciti al momento della loro assegnazione).

L'art. 177, così interpretato, pertanto, pare illegittimo sia con riguardo ai principi costituzionali (es. libera iniziativa economica ex art. 42 Cost.), sia rispetto al "divieto di aggravio" sancito dal diritto comunitario.

In detto contesto, AP Reti Gas S.p.A., quale principale società di distribuzione del Gruppo, ha dato corso all'impugnativa delle Linee Guida citate, sollevando altresì questione di legittimità costituzionale e comunitaria nei riguardi della norma primaria.

Ad aggravare la tematica, il 2 novembre 2018, ANAC, a fronte di una mera raccolta dati riferita a tutte le concessioni esistenti in qualsiasi settore, ha adottato una segnalazione a Governo e Parlamento sullo stato delle concessioni (soffermandosi in particolare sul settore del gas) nella quale rileva che non sarebbero conformi all'attuale disciplina vigente. A mero titolo prudenziale si è provveduto all'integrazione del Ricorso, con motivi aggiunti concernenti la Segnalazione anzidetta.

L'udienza di discussione si è tenuta il 22 maggio 2019.

Il TAR, in linea con le precedenti pronunce relative ai giudizi proposti da altri operatori, con Sentenza n. 9326, pubblicata il 15 luglio u.s., ha dichiarato inammissibile il ricorso di AP reti Gas per mancanza di lesività degli atti impugnati.

Il punto "positivo" della pronuncia riguarda la "dequalificazione" delle Linee Guida n. 11 operata dal TAR. I Giudici, infatti, hanno ritenuto le medesime LG alla stregua di atti meramente interpretativi, per quanto riguarda la Parte I, ed atti non immediatamente lesivi, per quanto concerne la Parte II.

In particolare, la Parte I non sarebbe idonea ad individuare i soggetti obbligati ad applicare l'art. 177 e/o l'ambito e le modalità di applicazione dell'art. 177, ma avrebbe solo una "funzione ricognitiva di princìpi di carattere generale e di ausilio interpretativo alle amministrazioni cui sono rivolte …".

La Parte II, invece, pur autoqualificatasi come "vincolante", non presenterebbe carattere immediatamente lesivo perché "… gli operatori economici che ritengano di non doversi adeguare alle indicazioni ivi contenute in ragione della

peculiarità del rapporto concessorio non incorrono immediatamente nella sanzione".

Deve aggiungersi che il D.L. n. 32/2019, convertito in Legge n. 55/2019, ha prorogato il termine di cui al comma 2 dell'art. 177 che ora recita: "Le concessioni di cui al comma 1 già in essere si adeguano alle predette disposizioni entro il 31 marzo 2022".

AP Reti Gas ha provveduto ad appellare la Sentenza.

Inoltre, a mero titolo prudenziale, essenzialmente al fine di evitare censure in termini di sopravvenuta carenza di interesse, la Società ha impugnato anche la Delibera 570/2019 dell'ANAC (che ha approvato il testo aggiornato delle Linee Guida 11, pur sostanzialmente identico al precedente).

Il giudizio d'appello è attualmente sospeso perché, in un ricorso del tutto analogo, il CdS ha sollevato la questione di legittimità costituzionale dell'art. 177 del D.Lgs. 50/2016.

Con Sentenza n. 218/2021 del 05/10/2021, la Corte Costituzionale ha sancito l'illegittimità costituzione dell'art. 177 del D.Lgs. 50/2016 (nonché della corrispondente legge delega). In conseguenza, il CdS, una volta ripreso il procedimento, dovrà conseguentemente dichiarare l'illegittimità delle LG impugnate (derivando queste ultime dalla norma legale (incostituzionale) di cui all'art. 177 cit.

In un ricorso del tutto analogo proposto da altra società, il CdS ha già provveduto in tal senso. La pronuncia riferita al ricorso di AP Reti Gas dovrebbe quindi giungere in tempi relativamente brevi.

Comunicato del Presidente ANAC del 16 ottobre 2019

Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio - Roma, promosso da AP Reti Gas (unitamente ad altri primari gestori di servizi di distribuzione gas ed energia elettrica), per l'annullamento del Comunicato del Presidente ANAC del 16 ottobre 2019. Detto provvedimento, nella sostanza, ha voluto estendere gli obblighi propri dei contratti soggetti all'applicazione del D.Lgs. 50/2016 (es. acquisizione CIG e pagamento contributo ANAC) anche ai contratti esclusi e finanche estranei all'applicazione del Codice.

All'esito delle interlocuzioni con altri primari operatori appartenenti ad Utilitalia, AP Reti Gas, quale maggiore impresa di distribuzione del Gruppo Ascopiave, a mero titolo prudenziale (data l'irritualità dei meri Comunicati quali fonti di norme imperative), ha ritenuto di provvedere all'impugnazione, con ricorso notificato il 24.12.2019.

Con Sentenza n. 2607/2022, il TAR Lazio ha accolto il ricorso di AP Reti Gas ed annullato il provvedimento impugnato, rilevando l'incompetenza del Presidente rispetto all'emanazione dell'atto medesimo.

ARERA DELIBERA ARG/GAS 570/2019 e connesso procedimento di accesso agli atti

Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia – Milano, promosso nei confronti dell'ARERA da AP Reti Gas (unitamente ad altri primari gestori di servizi di distribuzione gas), per l'annullamento della Delibera 570/2019/R/gas, recante la "regolazione tariffaria dei servizi di distribuzione e misura del gas per il periodo 2020- 2025". La nuova disciplina regolatoria prevede una forte ed ingiustificata riduzione delle voci tariffarie a copertura dei costi operativi riconosciuti ai distributori. Il ricorso è stato depositato in data 25 febbraio 2020.

Con ricorso per motivi aggiunti, depositato nei termini di impugnativa (24-05-2021), è stata altresì impugnata la Delibera ARERA n. 117/2021/R/gas pubblicata il 23 marzo 2021, recante la "Determinazione delle tariffe di riferimento definitive per i servizi di distribuzione e misura del gas, per l'anno 2020". La Società ha infatti ritenuto che il provvedimento, collocandosi nell'ambito delle determinazioni conseguenti alla regolazione tariffaria di cui alla delibera n. 570/2019, possa essere lesivo anche per AP Reti.

A seguito di ricorso di Italgas Reti, il Tar Lombardia, con Sentenza n. 1517 del 04/08/2020, ha parzialmente accolto l'istanza di Italgas Reti, ordinando all'ARERA di esibire i documenti utilizzati per la determinazione del tasso di remunerazione del capitale investito (parametro beta).

Successivamente, la stessa Italgas, ha prima avviato un procedimento di "ottemperanza", volto a dare esecuzione alla sentenza, poi ha impugnato la stessa (evidentemente, per le parti non accolte).

Entrambi i provvedimenti sono stati notificati ad AP Reti, in qualità di mera contro-interessata. La Società, al fine di tutelare i propri interessi legittimi, solo in parte congruenti con quelli di Italgas Reti, ha ritenuto di intervenire nei due giudizi.

Rispetto all'impugnativa pendente al CdS, in data 16 febbraio 2022, Italgas ha depositato una dichiarazione di sopravvenuta carenza di interesse alla prosecuzione del giudizio.

AGGIUDICAZIONE GARA ATEM "BELLUNO" e connesso procedimento di accesso agli atti

Ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto, promosso da AP Reti Gas S.p.A. nei riguardi del provvedimento di aggiudicazione ad Italgas Reti della Gara d'Atem di "Belluno", notificato il 29 giugno 2020.

Le motivazioni principali vertono essenzialmente anomalia, dunque sulla concreta sostenibilità dell'offerta di Italgas Reti. Vengono inoltre censurate, in subordine, talune irregolarità proprie della procedura.

A seguito degli esiti degli accessi agli atti svolti in due diversi momenti, sono stati depositati due ricorsi per motivi aggiunti.

A sua volta, Italgas Reti ha proposto ricorso incidentale nei riguardi di AP Reti Gas.

Il ricorso presentato da AP Reti Gas ex art. 116 Codice di Procedura Amministrativa, per ottenere l'accesso alle parti di offerta indicate da Italgas come coperte da segreto, è stato accolto con ordinanza del 16 ottobre 2020. Italgas Reti ha proposto appello. Con ordinanza pubblicata il 06.04.2021, il CdS, ha accolto il ricorso e, ribaltando la pronuncia del TAR, ha negato l'accesso agli atti di offerta segretati.

Rispetto all'impugnativa principale, il 02 settembre 2020, le parti hanno rinunciato alla discussione dell'istanza cautelare sulla base dell'impegno del Comune di non procedere con la stipula del Contratto sino all'esito del contenzioso.

Il TAR ha infine fissato l'udienza di merito a gennaio 2021. Le Parti, tuttavia, di comune accordo, anche in considerazione dell'impugnativa riferita al procedimento di accesso agli atti (all'epoca pendente), hanno chiesto ed ottenuto il rinvio della stessa al 16 giugno 2021.

Con Sentenza n. 1202, pubblicata in data 11.10.2021, il TAR ha respinto il ricorso di AP Reti Gas e dichiarato improcedibile il ricorso incidentale di Italgas Reti.

AP Reti Gas, all'esito dell'approfondita lettura delle motivazioni, ha proposto appello al CdS.

L'udienza di discussione è stata fissata al 16 giugno 2022.

Va segnalato che l'intero iter amministrativo che ha condotto alla gara d'ATEM è stato fatto oggetto di un ricorso giurisdizionale, presentato dai Comuni appartenenti all'Ambito nei riguardi della Stazione Appaltante. I Comuni, in particolare, con l'azione intrapresa, mirano ad azzerare l'intera procedura.

Con Sentenza n. 1208 del 7 dicembre 2020, il TAR Veneto ha dichiarato il ricorso inammissibile. I Comuni hanno proposto appello.

Con Sentenza n. 2313/2022, il CdS, sia pure con motivazioni parzialmente diverse, ha confermato la pronuncia del TAR Veneto, respingendo il ricorso dei Comuni.

CONTENZIOSI CIVILI – NON RELATIVI A CONCESSIONI

Alla data del 31 marzo 2022 sono pendenti:

RICHIESTE DI RISARCIMENTO DANNI PER INTERRUZIONE DELLA FORNITURA VS AP RETI GAS VICENZA

Due giudizi pendenti innanzi al Tribunale di Vicenza, avviati nei riguardi di AP Reti Gas Vicenza, per il risarcimento dei danni conseguenti al fermo impianti, per la temporanea interruzione della fornitura (verificatosi in occasione dello svolgimento di attività sulla rete distributiva, affidate all'appaltatore Costruire e Progettare in Lombardia), promossi da Ariston Cavi S.p.A. e da Microfilm S.R.L.

La Società, pur auspicando una soluzione bonaria, si è regolarmente costituita e, nell'esercizio della manleva negoziale, ha chiamato in causa l'impresa appaltatrice.

Nell'ambito del giudizio instaurato da Microfilm, il Giudice, ha svolto una proposta transattiva ex art. 185 c.p.c. che prevede il pagamento in favore della danneggiata del complessivo importo di € 6.574,41, senza riconoscimento alcuno di responsabilità, da suddividere per un terzo ciascuna tra AP Reti Gas Vicenza, CPL e Itas Mutua, con compensazione integrale delle spese di lite. La società, anche in considerazione della manleva garantita dalla propria compagnia di assicurazione, ha ritenuto di aderire alla proposta.

Anche le altre Parti hanno accettato la stessa e quindi è stato formalizzato il relativo atto transattivo, quindi l'abbandono della causa relativa a Microfilm. Prosegue, invece, il giudizio promosso da Ariston Cavi.

ASCOPIAVE – CORPO B

Al fine di ottenere il risarcimento dei danni conseguenti alla rovina della pavimentazione dell'ingresso del "Corpo B" (facente parte della sede di Pieve di Soligo), Ascopiave S.p.A., successivamente ad un procedimento di Accertamento Tecnico Preventivo, ha promosso un giudizio c/o il Tribunale di Treviso (RG 6941/2013) nei confronti di: Bandiera Architetti S.r.l. (Progettisti), Ing. Mario Bertazzon (Direttore lavori) e Ing. R. Paccagnella Lavori Speciali S.r.l.

(Appaltatore).

La richiesta di ristoro si riferisce ad una valorizzazione del danno compresa approssimativamente tra Euro 127 migliaia (stima CTU in sede di accertamento tecnico preventivo) ed Euro 208 migliaia (preventivo Ditta terza).

Tutte le Parti si sono regolarmente costituite.

Il Tribunale, con Provvedimento del 22 dicembre 2014, ha deciso l'integrale rinnovo della CTU. Il "nuovo" CTU ha quantificato il danno patito da Ascopiave S.p.A. in circa Euro 120 migliaia.

Sulla base delle risultanze della relazione tecnica, il 29 marzo 2016, si è svolto il tentativo di conciliazione giudiziale, fallito essenzialmente perché non vi era accordo sulla ripartizione della somma tra i convenuti.

Con Sentenza n. 2007/2017 il Tribunale ha accolto la domanda di Ascopiave S.p.A., condannando lo Studio di progettazione (F.lli Bandiera), la relativa compagnia assicuratrice (Groupama Assicurazioni) e l'impresa esecutrice (Ing. R. Paccagnella Lavori Speciali) al risarcimento del danno, quantificato in Euro 208 migliaia circa, oltre al rimborso delle spese processuali (approssimativamente determinate in complessivi Euro 17 migliaia). È stato inoltre sancito il vincolo di solidarietà tra i debitori.

La direzione lavori (con la relativa compagnia assicuratrice, Unipol Sai) è stata, invece, ritenuta estranea al danno, con diritto al ristoro delle spese processuali, quantificate in circa Euro 16 migliaia.

Con due distinti atti, Groupama Assicurazioni e Ing. R. Paccagnella Lavori Speciali hanno notificato il ricorso in appello avverso la Sentenza di primo grado.

Ascopiave S.p.A. ha provveduto alla costituzione in giudizio nei termini di legge.

Con Provvedimento del 07 giugno 2018 la Corte di Appello (C.d.A.) ha parzialmente accolto la richiesta di sospensiva, limitando la provvisoria esecutività della Sentenza di primo grado all'importo di Euro 150 migliaia, rispetto al quale Ascopiave S.p.A. è legittimata alla prosecuzione dell'azione esecutiva.

I tentativi di recupero forzoso della somma anzidetta, ad oggi espletati, hanno tuttavia avuto esito negativo.

All'udienza del 28 giugno 2018, la C.d.A. ha sancito la riunione dei ricorsi.

Con Sentenza del 13 maggio 2021, la C.d.A. ha parzialmente accolto gli appelli avversari, relativamente al quantum della condanna, ridotto da 208 migliaia a circa 120 migliaia, come stabiliti dal CTU in primo grado, sul presupposto che le somme ulteriori siano da imputare a migliorie.

Allo stato, non sono notizie di impugnazione (con Ricorso per Cassazione) delle controparti.

EDELWEISS ENERGIA S.P.A.

In data 22 febbraio 2021, Edelweiss Energia S.p.A. ha comunicato ad Eusebio Energia l'intenzione di voler avviare una negoziazione assistita con riferimento al mancato perfezionamento di un accordo per la compravendita dell'energia elettrica prodotta nell'anno 2018, contestando alla società il mancato ottemperamento dei propri vincoli contrattuali derivanti da un accordo tacito avente ad oggetto l'acquisto, da parte di Edelweiss, dell'energia prodotta da taluni impianti di Eusebio. Edelweiss asseriva di aver subito un danno pari a circa Euro 485.000.

La Società ha risposto negativamente alla proposta di negoziazione assistita, contestando la fondatezza della pretesa risarcitoria.

Edelweiss, con atto di citazione datato 19 aprile 2021, ha quindi promosso un giudizio avanti al Tribunale di Bergamo. La prima udienza è stata fissata al 20 luglio 2021.

Sono in corso contatti per addivenire alla soluzione transattiva della vertenza.

INTERNATIONAL FACTORS ITALIA S.P.A.

Il contenzioso riguarda la domanda, a suo tempo formulata da Epiù S.R.L. (società incorporata in Eusebio Energia a novembre 2018) per il pagamento di una somma di circa Euro 260.000 da International Factors Italia S.p.A. (IFI), quale conseguenza di un contratto di factoring, in precedenza essere tra Epiù ed IFI, in forza del quale Epiù aveva ceduto ad IFI alcune posizioni creditori di ex clienti (rispetto a rapporti di fornitura di gas ed energia elettrica).

Con Sentenza n. 1945/20 del 2 marzo 2020, il Tribunale di Milano rigettava la domanda attorea.

Eusebio Energia ha impugnato la pronuncia avanti alla Corte di Appello di Milano, ritenendo la stessa viziata in molteplici parti. Tra queste, anche la violazione dell'art. 112 c.p.c. avendo il Giudice di primo grado, deciso in base ad eccezioni non rilevabili d'ufficio e non sollevate da controparte (rimasta contumace).

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La prima udienza si è tenuta il 24 marzo 2021.

ACCESSI FORZOSI – SERVIZIO DI DEFAULT

Le società di distribuzione del Gruppo (AP Reti Gas S.p.A., AP Reti Gas Vicenza S.p.A., AP Reti Gas Rovigo S.r.l., AP Reti Gas Nord Est S.r.l. ed Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A.), in adempimento dell'obbligo regolamentare in tal senso (con particolare riferimento all'art. 40.2, lett. a del TIVG), agiscono al fine di ottenere l'accesso forzoso in proprietà e poter provvedere alla disalimentazione delle utenze (con misuratore in proprietà privata) servite in regime i Servizio di Default (SDD) morosità. Di prassi si procede ai sensi dell'art. 700 c.p.c. (ma non è esclusa l'eventualità di optare per il ricorso ex art. 703 c.p.c.).

I ricorsi sono rivolti nei confronti dei Clienti finali (o dei fruitori di fatto), o, più di rado, nei riguardi dei proprietari/possessori dell'immobile fornito.

Allo scopo (ed onde adempiere fedelmente alle prescrizioni normative) è stata definita una procedura gestionale che prende avvio con l'attivazione del SDD e termina con la fine (per una delle diverse ipotesi previste) del SDD.

La stessa prevede lo svolgimento di tentativi di chiusura nelle forme ordinarie, il reperimento di informazioni, l'esperimento di verifiche anagrafiche e/o di tentativi di contatto con i Clienti finali coinvolti, la trasmissione di avvisi e diffide e, infine, ove dette iniziative non abbiano esito, l'avvio delle azioni legali, normalmente nella forma del ricorso d'urgenza ex art. 700 c.p.c. (o ex art. 703 c.p.c.).

Lo status delle pratiche (con consumo annuo - ca - > 500 Smc/anno, ovvero quelle per le quali sussiste l'obbligo di provvedere anche con l'azione legale) è il seguente:

  • n. 2 pratiche depositate (udienze già fissate e/o già oggetto di vaglio);
  • n. 5 pratiche in fase di esecuzione forzata;
  • n. 2 pratica con criticità procedurali (es. con ricorso e/o reclamo rigettato);
  • n. 8 pratiche in fase di gestione (per le quali potrebbe perciò essere necessario il deposito del ricorso);
  • n. 550 pratiche terminate (in diverse fasi).

Il numero annuo pratiche per le quali si dovrà probabilmente ricorrere all'azione legale nel 2022, per tutte le società del Gruppo, è stimabile approssimativamente tra 15 e 35 azioni. A partire dal 2014 e fino al 31 marzo 2022, i costi legali complessivi (compresi i connessi oneri fiscali), riferiti alle pratiche trasmesse agli Studi legali, sono pari a circa Euro 458,5 migliaia.

Per tali spese la normativa prevede un parziale ristoro tariffario (sino ad un massimo di Euro 5.000 a pratica).

Rapporti con l'Agenzia delle Entrate

ROBIN TAX

Le società Ascopiave, Ap Reti Gas Rovigo, Edigas Esercizio Distribuzione Gas, Unigas Distribuzione (fusa in Ascopiave) ed Asco Energy (ex. Veritas Energia) a partire dall'anno 2008 sono state assoggettate all'addizionale Ires (Robin Tax) introdotta dall'articolo 81 DL. 112/2008. Successivamente la Corte Costituzionale nel corso del 2015 ha dichiarato l'illegittimità costituzionale della suddetta imposta ed a seguito di tale sentenza le società hanno richiesto il rimborso dell'imposta indebitamente versata, presentando i vari ricorsi sulla base di una interpretazione retroattiva della suddetta sentenza supportata anche da parere formulato da un avvocato costituzionalista.

Dopo le pronunce negative da parte delle rispettive Commissioni Tributarie Regionali, le società hanno presentato ricorso presso la Suprema Corte di Cassazione.

Nel mese di marzo 2022 sono state comunicate le prime ordinanze negative, con il rigetto da parte della Corte Costituzionale del ricorso promosso da AP Reti Gas Rovigo ed Edigas Esercizio Distribuzione Gas. Restano ancora pendenti i ricorsi presentati dalle altre società.

VERIFICA DIREZIONE REGIONALE DEL VENETO

Nel mese di settembre 2019 è iniziato un accesso breve nei confronti delle società Ascopiave S.p.A. ed Ascotrade S.p.A. da parte della Direzione Regionale del Veneto dell'Agenzia delle Entrate in relazione ai settori Ires, Irap e Iva relativamente alle annualità che vanno dal 2013 fino alla data di accesso.

La prima fase delle attività di verifica ha portato all'emissione in data 29 ottobre 2019 di un Processo Verbale di Constatazione a carico di Ascotrade S.p.A., società ceduta il successivo 19 dicembre 2019 al Gruppo Hera ed oggetto di apposita garanzia, contenente rilievi in merito alle imposte dirette ed indirette correlate alle annualità 2013 e 2014; a tale atto è seguita, a valle della presentazione di apposite memorie da parte della società, l'emissione da parte dell'Agenzia delle Entrate degli avvisi di accertamento relativi alle materie contestate, per i quali la società ha presentato ricorso avanti la Commissione Tributaria Provinciale di Venezia, accolto con la sentenza del 21 aprile 2021, che prevede l'annullamento dei relativi atti impugnati. Avverso la pronuncia del Giudice di primo grado, in data 15 novembre 2021 l'Agenzia delle Entrate ha promosso appello avanti la Commissione Tributaria Regionale di Venezia; la società si è costituita in data 30.12.2021 con apposito atto di controdeduzioni e contestuale appello incidentale. Ad oggi, si è in attesa che i Giudici dell'appello fissino udienza di trattazione.

Con riferimento agli esercizi successivi, l'attività di verifica è proseguita con l'emissione in data 29 settembre 2020, a carico di Ascotrade S.p.A., del Processo Verbale di Constatazione riferito all'annualità 2015, a valle del quale, dopo la presentazione di apposite memorie, l'Agenzia delle Entrate ha emesso il 23 dicembre 2020 gli avvisi di accertamento, oggetto di successivo ricorso da parte della società avanti la Commissione Tributaria Provinciale di Venezia, accolto con la sentenza del 23 febbraio 2022, che prevede l'annullamento dei relativi atti impugnati.

In data 23 dicembre 2021 sono stati infine notificati alla società gli avvisi di accertamento relativi all'Ires per gli anni 2016 e 2017, nonché all'Irap e all'Iva per gli anni 2016, 2017 e 2018 per i quali in data 18 febbraio 2022 è stato presentato ricorso.

La società con il supporto del consulente fiscale ritiene il rischio come "possibile" o "remoto" e pertanto non ha provveduto ad alcun stanziamento.

Ambiti territoriali

Nel 2011, con l'emanazione di alcuni decreti ministeriali è stato ulteriormente definito il quadro normativo del settore, con particolare riferimento alle gare d'ambito.

In particolare:

    1. con il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 19 gennaio 2011, emanato di concerto con il Ministero per i Rapporti con le Regioni e la Coesione Territoriale, sono stati individuati gli Ambiti Territoriali Minimi (ATEM) per lo svolgimento delle gare per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas, e con successivo Decreto del 18 dicembre 2011 sono stati identificati i comuni appartenenti a ciascun ambito (c.d. Decreti Ambiti);
    1. con il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 21 aprile 2011 sono state dettate disposizioni per governare gli effetti sociali connessi ai nuovi affidamenti delle concessioni di distribuzione del gas in attuazione del comma 6, dell'art. 28 del decreto legislativo 23 maggio 2000, n. 164 (c.d. Decreto Tutela Occupazionale);
    1. con Decreto del Ministero per lo Sviluppo Economico n. 226 del 12 novembre 2011 è stato approvato il regolamento per i criteri di gara e per la valutazione dell'offerta per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas (c.d. Decreto Criteri).

L'emanazione dei Decreti Ministeriali ha contribuito a dare certezza al contesto competitivo entro il quale gli operatori si muoveranno nei prossimi anni, ponendo le premesse perché il processo di apertura del mercato, avviato con il recepimento delle direttive europee, possa produrre concretamente i benefici auspicati.

Il Gruppo Ascopiave - come peraltro molti altri operatori - ha accolto con sostanziale favore il nuovo quadro regolamentare, ritenendo che possa creare delle opportunità di investimento e di sviluppo importanti per gli operatori qualificati di medie dimensioni, andando nella direzione di una positiva razionalizzazione dell'offerta.

A fine 2013 il Governo ha emanato il D.L. 23.12.2013, n. 145, apportando delle modifiche alle norme che regolano la determinazione del valore di rimborso degli impianti spettante al gestore uscente al termine del c.d. "Periodo Transitorio". Il Decreto è stato convertito, con modifiche, nella Legge n. 9/2014, la quale ha cambiato in misura sostanziale le originarie disposizioni del Decreto.

La legge di conversione del Decreto (Legge n. 9/2014) ha modificato il contenuto dell'articolo 15 del Decreto Legislativo n. 164/2000, prevedendo che, ai titolari degli affidamenti e delle concessioni in essere nel periodo transitorio, è riconosciuto un rimborso a carico del nuovo gestore, calcolato nel rispetto di quanto stabilito nelle convenzioni e nei contratti e, per quanto non desumibile dalla volontà delle parti nonché per gli aspetti non disciplinati dalle medesime convenzioni o contratti, in base alle linee guida su criteri e modalità operative per la valutazione del valore di rimborso di cui all'articolo 4, comma 6, del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98. In ogni caso, dal valore di rimborso sono detratti i contributi privati relativi ai cespiti di località, valutati secondo la metodologia della regolazione tariffaria vigente. Qualora il valore di rimborso risulti maggiore del dieci per cento del valore delle immobilizzazioni nette di località calcolate nella regolazione tariffaria, al netto dei contributi pubblici in conto capitale e dei contributi privati relativi ai cespiti di località, l'ente locale concedente trasmette le relative valutazioni di dettaglio del valore di rimborso all'ARERA, il gas ed il sistema idrico per la verifica prima della pubblicazione del bando di gara.

La Legge n. 9/2014 ha stabilito inoltre che i termini di scadenza previsti dal comma 3 dell'articolo 4 del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, siano prorogati di ulteriori quattro mesi e che le date limite di cui all'allegato 1 al regolamento di cui al Decreto del Ministro dello sviluppo economico 12 novembre 2011, n. 226 (c.d. Decreto Criteri), relative agli ambiti ricadenti nel terzo raggruppamento dello stesso allegato 1, nonché i relativi termini di cui all'articolo 3 del medesimo regolamento, siano prorogati di quattro mesi.

In data 6 giugno 2014 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico 22 maggio 2014 con cui sono state approvate le "Linee Guida su criteri e modalità applicative per la valutazione del valore di rimborso degli impianti di distribuzione del gas naturale" ai sensi dell'articolo 4, comma 6, del D.L n. 69/2013, convertito, con modificazioni dalla L. n. 98/2013 e dell'articolo 1, comma 16, del D.L. n. 145/2013, convertito con modificazioni in L. n. 9/2014. Ai sensi della Legge n. 9/2014 le "Linee Guida su criteri e modalità applicative per la valutazione del valore di rimborso degli impianti di distribuzione del gas naturale" definiscono i criteri da applicare per la valorizzazione dei rimborsi degli impianti ad integrazione di quegli aspetti che non siano già previsti nelle convenzioni o nei contratti e per quanto non sia desumibile dalla volontà delle parti.

Le "Linee Guida" presentano parecchie criticità non solo nel merito delle valorizzazioni conseguenti, ma anche in termini di ambito di applicazione, che il Ministero ha estremamente esteso, al punto di ritenere inefficaci tutti gli

accordi di valorizzazioni degli impianti stipulati tra gestori e Comuni successivamente al 12 febbraio 2012 (data di entrata in vigore del DM 226/2011). Inoltre, le stesse Linee Guida si pongono in contrasto con il disposto dall'art. 5 dello stesso DM 226/2011. Ciò in difformità alla previsione normativa che rimanda all'art. 4, comma 6 del D.L. 69/2013, il quale, a sua volta, fa esplicito richiamo all'art. 5 del DM 226/2011.

In considerazione di detti profili di illegittimità Ascopiave S.p.A. ha impugnato il DM 21 maggio 2014 (quindi delle Linee Guida) dinnanzi alla giurisdizione amministrativa (TAR Lazio). Nell'ambito del predetto giudizio è stata sollevata questione di legittimità costituzionale relativamente all'interpretazione (sostanzialmente retroattiva) della nuova disciplina sulla detrazione dei contributi privati fissata dalla Legge 9/2014.

Successivamente con la Deliberazione 310/2014/R/gas - "Disposizioni in materia di determinazione del valore di rimborso delle reti di distribuzione del gas naturale", pubblicata in data 27 giugno 2014, l'Autorità per l'Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico ha approvato disposizioni in materia di determinazione del valore di rimborso delle reti di distribuzione gas, in attuazione di quanto stabilito dall'articolo 1, comma 16, del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145, convertito, con modifiche, dalla Legge 21 febbraio 2014, n. 9.

Tale disposizione prevede che l'Ente Locale concedente invii per verifica all'Autorità la documentazione con il calcolo dettagliato del valore di rimborso (VIR), qualora tale valore sia superiore di oltre il 10% rispetto alla RAB di località. L'Autorità effettua le verifiche previste dall'articolo 1, comma 16, del decreto-legge n. 145/13 entro il termine ordinatorio di 90 giorni dalla data di ricevimento della documentazione da parte delle Stazioni appaltanti, garantendo priorità in funzione delle scadenze previste per la pubblicazione dei bandi di gara.

Con la Legge n. 116/2014 del 11 agosto 2014 (conversione con modifiche al decreto legge 24 giugno 2014 n. 91) il legislatore ha previsto una ulteriore proroga dei termini massimi per la pubblicazione dei bandi di gara. Nello specifico per gli ambiti appartenenti al primo raggruppamento di cui allegato 1 del DM 226/2011 il termine massimo è stato posticipato di otto mesi, per gli ambiti appartenenti al secondo, terzo e quarto raggruppamento il termine è stato posticipato di sei mesi ed infine per gli ambiti del quinto e sesto raggruppamento la proroga è di quattro mesi.

Tali proroghe non si applicano invece agli ambiti che, pur ricadendo nei primi sei raggruppamenti, rientrano tra gli ambiti considerati "terremotati" poiché più del 15% dei punti di riconsegna dell'ambito ricade tra i comuni colpiti dagli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012 in accordo a quanto stabilito nell'allegato al Decreto del Ministro dell'economia e delle finanze del 1° giugno 2012.

La medesima legge, apportando una ulteriore modifica all'articolo 15 comma 5 del Decreto Legislativo 2000, ha infine stabilito che il valore di rimborso debba essere calcolato nel rispetto di quanto stabilito nelle convenzioni o nei contratti, purché questi ultimi siano stati stipulati prima della data di entrata in vigore del DM 12 novembre 2011, n. 226 cioè prima della data del 12 febbraio 2012, con ciò affermando un principio di retroattività dell'applicazione delle Linee Guida, già oggetto di impugnazione nell'ambito del ricorso giurisdizionale presentato contro le Linee Guida.

In data 14 luglio 2015 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico e del Ministro degli Affari Regionali e Autonomie n. 106 del 20 maggio 2015, recante modifiche al decreto 12 novembre 2011 n. 226 concernete i criteri di gara per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas.

Tra le modifiche più significative si segnalano:

    1. le disposizioni concernenti la valorizzazione del rimborso degli impianti da applicarsi nel caso di insussistenza di specifici accordi tra le parti intervenuti prima dell'entrata in vigore del decreto n. 226/2011, che riprendono in larga parte quanto già previsto dalle "Linee Guida".
    1. l'aumento della soglia massima dell'importo dei corrispettivi annui che possono essere offerti in gara agli enti locali, soglia elevata dal precedente 5% della quota parte del vincolo dei ricavi tariffari a copertura dei costi di capitale di località, all'attuale 10%;
    1. la disciplina di alcuni importanti aspetti tecnico-economici relativi agli investimenti di efficienza energetica di offerta, concernenti la valorizzazione degli importi da riconoscere agli enti locali ed il riconoscimento della copertura dei costi al gestore che realizza gli interventi e matura i connessi titoli di efficienza energetica.

Infine, la Legge di conversione del c.d. "Decreto Mille Proroghe" (Legge n. 21 del 25/02/2016) ha previsto un'altra proroga dei termini per la pubblicazione dei bandi di gara. Nello specifico per gli ambiti appartenenti al primo raggruppamento di cui allegato 1 del DM 226/2011 il termine massimo è stato ulteriormente posticipato di 12 mesi; per gli ambiti appartenenti al secondo, 14 mesi; per quelli del terzo, quarto e quinto raggruppamento, 13 mesi; per gli ambiti del sesto e settimo lotto, 9 mesi; 5 mesi per gli ambiti dell'ottavo raggruppamento.

La stessa norma, ha regolamentato le tempistiche degli interventi sostitutivi delle Regioni, o, in ultima istanza, del Mi.SE ed ha abrogato le sanzioni per il ritardo in precedenza previste a carico dei Comuni.

Nel corso del biennio 2015-2016 sono stati pubblicati alcuni bandi di gara per l'affidamento del servizio con procedura d'Ambito. Molti di essi non hanno seguito l'iter previsto dalla normativa, che prevede tra l'altro il preventivo esame da parte dell'Autorità sia dei valori di rimborso degli impianti spettanti ai gestori uscenti, sia dei contenuti complessivi del bando e dei suoi allegati prima della pubblicazione. La maggior parte dei bandi, inoltre, si discosta, anche in modo significativo, dalle indicazioni contenute nei regolamenti ministeriali, anche con riguardo ai criteri di valutazione delle offerte; secondo la regolazione attuale, tali scostamenti dovrebbero essere oggetto di una specifica giustificazione da parte delle Stazioni Appaltanti.

Nella situazione che si va profilando, la standardizzazione del processo di gara previsto dalla normativa sta incontrando delle serie difficoltà ad imporsi, concretizzando il rischio che le procedure possano bloccarsi per l'effetto di un ampio contenzioso.

La legge 4 agosto 2017 n. 124 (Legge annuale per il mercato e la concorrenza) ha introdotto delle novità riguardanti il settore della distribuzione del gas naturale.

In particolare, l'articolo 1, comma 93, modifica le disposizioni dell'articolo 15, comma 5, del decreto legislativo 164/00, esentando gli Enti locali dall'obbligo di invio delle valutazioni di dettaglio all'Autorità qualora sussistano congiuntamente tutti i seguenti presupposti:

  • l'Ente locale concedente possa certificare anche tramite un idoneo soggetto terzo che il valore di rimborso è stato determinato applicando le disposizioni contenute nelle Linee guida 7 aprile 2014;
  • lo scostamento VIR-RAB aggregato d'ambito non superi l'8 per cento;
  • lo scostamento VIR-RAB del singolo Comune non superi il 20 per cento;

L'articolo 1, comma 93 prevede che, nel caso di valore delle immobilizzazioni nette disallineate rispetto alle medie di settore secondo le definizioni dell'Autorità, il valore delle immobilizzazioni nette rilevante ai fini del calcolo dello scostamento sia determinato applicando i criteri di valutazione parametrica definiti dall'Autorità (si veda, a oggi, l'articolo 23, comma 1, della RTDG);

L'articolo 1, comma 94 prevede infine che l'Autorità, con propri provvedimenti, definisca procedure semplificate di valutazione dei bandi di gara, applicabili nei casi in cui tali bandi siano stati redatti in aderenza al bando di gara tipo, al disciplinare tipo e al contratto di servizio tipo, precisando che in ogni caso, la documentazione di gara non possa discostarsi dai punteggi massimi previsti per i criteri e i sub-criteri di gara dagli articoli 13, 14 e 15 del citato decreto 226/11, l se non nei limiti posti dai medesimi articoli con riguardo ad alcuni sub-criteri.

L'Autorità ha dato attuazione alle disposizioni della Legge n. 124/2017 con la deliberazione 905/2017/R/gas del 27 dicembre 2017.

Il Comune di Belluno, stazione appaltante dell'Ambito Territoriale Minimo di Belluno, dopo avere seguito l'iter previsto dalla normativa, ha pubblicato il bando di gara per l'affidamento in concessione del servizio nel dicembre 2016. Nel settembre 2017 la società del Gruppo AP Reti Gas S.p.A. ha partecipato alla gara, presentando la propria offerta.

Gli atti di gara sono stati oggetto di impugnativa da parte di un operatore partecipante alla gara. Con Sentenza n. 886/2017 il TAR Veneto ha respinto il ricorso. Contro la decisione il ricorrente ha proposto appello al Consiglio di Stato, presentando istanza di sospensiva del provvedimento di primo grado. Il Consiglio di Stato, con sentenza pubblicata il 22 gennaio 2019, ha respinto l'appello.

Nel mese di dicembre 2018 il Comune di Schio, stazione appaltante dell'Ambito Territoriale Minimo Vicenza 3 – Valli Astico Leogra e Timonchio ha emanato il bando di gara per l'affidamento in concessione del servizio di distribuzione del gas. Il Gruppo Ascopiave gestisce attualmente il servizio in 28 comuni dell'Ambito, per un totale di circa 80.000 utenze. Le società del Gruppo, AP Reti Gas S.p.A. AP Reti Gas Vicenza S.p.A., titolari di concessioni nell'Ambito, hanno impugnato il bando per irregolarità, presentando ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto. In data 8 maggio 2019 si è tenuta l'udienza di merito, ad oggi non vi sono tuttavia ulteriori evidenze.

Distribuzione dividendi

In data 28 aprile 2022, l'assemblea degli Azionisti ha approvato il bilancio di esercizio e ha deliberato la distribuzione di dividendi ordinari per Euro 0,165 per azione con stacco della cedola in data 2 maggio 2022, record date il 3 maggio 2022 e pagamento il giorno 4 maggio 2022.

Azioni proprie

Ai sensi dell'art. 40 del D. Lgs 127 comma 2 d), si dà atto che la società alla data del 31 marzo 2022 possiede 17.701.578 azioni proprie per un valore pari ad Euro 55.423 migliaia, che risultano contabilizzate a riduzione delle altre riserve come si può riscontrare nel prospetto di movimentazione del Patrimonio Netto.

Evoluzione prevedibile della gestione

Per quanto riguarda l'attività di distribuzione del gas, nel 2022 il Gruppo continuerà ad essere impegnato nella normale gestione e conduzione del servizio e nello svolgimento delle attività propedeutiche alle prossime gare per l'affidamento delle concessioni. Nel caso in cui nel 2022 l'iter delle procedure di gara relative agli Ambiti di interesse per il Gruppo Ascopiave dovesse progredire, dati i tempi normalmente previsti per la presentazione delle offerte e quelli richiesti per la loro valutazione e per l'adozione delle decisioni di aggiudicazione da parte delle stazioni appaltanti, si ritiene che l'eventuale avvio delle nuove gestioni potrà avvenire successivamente alla chiusura dell'esercizio in corso e dunque non sarà in grado di modificare il perimetro delle attività attualmente gestite.

In merito ai risultati economici, si segnala che nel 2019 l'Autorità ha adottato la nuova regolazione tariffaria per il quinquennio 2020-2025. La nuova disciplina prevede una sensibile riduzione annuale delle componenti di ricavo destinate alla copertura dei costi operativi.

A fine 2021, inoltre, l'Autorità ha rideterminato il tasso di remunerazione (reale pre-tasse) del capitale investito riconosciuto ai fini tariffari, che per l'esercizio 2022 sarà pari al 5,6% (a fronte del 6,3% del 2021).

Per quanto concerne gli obblighi di efficienza energetica il Decreto 21 maggio 2021 del Ministro della Transizione Ecologica ha determinato gli obiettivi nazionali di risparmio energetico per gli anni 2021-2024 e ha ridotto gli obblighi dei distributori per l'anno 2020. Gli obiettivi stimati per il 2021 per le società di distribuzione del Gruppo sono sensibilmente inferiori agli obblighi annuali previsti nel quadriennio precedente.

Per quanto riguarda la produzione e vendita di energia elettrica da fonti rinnovabili, nel 2022, perdureranno gli effetti dei decreti emanati in materia di contenimento dei prezzi dell'energia; inoltre gli effetti climatici manifestatisi nel corso del primo trimestre avranno dei riflessi anche nel secondo trimestre.

Relativamente agli effetti dell'emergenza sanitaria causata dal virus Covid 19, alla luce della focalizzazione del Gruppo Ascopiave nel business della distribuzione si sono registrati impatti limitati sulla redditività del 2021 e, avendo superato la fase più intensa dell'emergenza, si prevedono al momento riflessi poco significativi anche sulla redditività futura, essendo previsti adeguati meccanismi di copertura del rischio credito nel Codice di Rete, che disciplina l'attività dei distributori. Nonostante nell'ambito in cui opera il Gruppo l'emergenza presenti un minor grado di criticità, il management continuerà a monitorare l'andamento della pandemia sia a livello nazionale che internazionale per poter fronteggiare tempestivamente un eventuale riacuirsi della situazione emergenziale.

Per quanto riguarda l'attività di vendita del gas ed energia elettrica, Ascopiave conseguirà i benefici del consolidamento della propria quota del risultato della partecipazione di minoranza detenuta in Est Energy e dei dividendi distribuiti da Hera Comm, società entrambe controllate dal Gruppo Hera. Ascopiave detiene delle opzioni di vendita su tali partecipazioni e non è esclusa l'eventualità che esse possano essere esercitate, in tutto o in parte, con un conseguente impatto sui risultati economici e sulla struttura finanziaria del Gruppo.

Si precisa che i risultati effettivi del 2022 potranno differire rispetto a quelli sopra indicativamente prospettati in relazione a diversi fattori tra cui: le condizioni macroeconomiche generali, l'impatto delle regolamentazioni in campo energetico ed in materia ambientale, l'evoluzione dell'emergenza sanitaria in corso, il successo nello sviluppo e nell'applicazione di nuove tecnologie, cambiamenti nelle aspettative degli stakeholder e altri cambiamenti nelle condizioni di business.

Evoluzione emergenza COVID 19

Nei primi mesi del 2020 si è manifestata concretamente l'emergenza sanitaria causata dal Covid-19, che ha coinvolto l'intero territorio ove opera il Gruppo Ascopiave e che ha comportato una revisione integrale dell'organizzazione del lavoro per adottare tutte le misure di prevenzione necessarie per mettere in sicurezza i dipendenti e dare continuità operativa a tutte le società del Gruppo. Dopo il primo caso di contagio in Italia, avvenuto il 21 febbraio 2020, a cui ha fatto seguito una riunione urgente del Consiglio dei Ministri il 23 Febbraio 2020 per un primo importante intervento governativo, nella stessa giornata di domenica 23 febbraio 2020 nella sede del Gruppo Ascopiave a Pieve di Soligo, su sollecitazione e direzione del Presidente Dott. Nicola Cecconato, si è costituita e si è riunita un'apposita Unità di Crisi per la gestione dell'emergenza, composta da: Roberto Zava (Direttore HR e Coordinatore Operativo dell'Unità di Crisi), Antonio Vendraminelli (Direttore SBU Distribuzione), Alberto Tomasoni (RSPP), Romeo Ghizzo (IT), Luisa Bedin (Patrimonio), Gabriele Kaserer (Organizzazione), Manlio Boscheratto (Personale). Il compito affidato all'Unità di Crisi è stato quello di fornire indicazioni operative finalizzate a supportare l'attività delle aziende del Gruppo garantendo tutte le misure necessarie per la tutela della salute dei lavoratori. Sotto il profilo dell'informazione sono state fatte affiggere all'ingresso e nei luoghi maggiormente visibili dei locali aziendali, apposite locandine informative riguardanti una serie di obblighi a carico del lavoratore, di visitatori o ospiti, ed è stata data costante comunicazione via mail a tutti i dipendenti. L'azienda ha assicurato la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni. Ha anche spinto al massimo sulla diffusione delle precauzioni igieniche personali, mettendo a disposizione dei lavoratori idonei mezzi detergenti per la frequente pulizia delle mani. Inoltre si è dotata ed ha fatto utilizzare a ciascun lavoratore sia le mascherine come dispositivi di protezione delle vie respiratorie che i DPI, dispositivi di protezione individuale (mascherine, guanti, occhiali, tute, cuffie, camici, ecc.) con una tipologia corrispondente alle indicazioni dall'Autorità sanitaria ed all'attività svolta. Per quanto riguarda le modalità adottate per la gestione del rischio biologico sui luoghi di lavoro, oltre al rispetto delle normative emanate attraverso i vari DPCM e altri provvedimenti delle autorità sanitarie, nel rispetto di quanto stabilito dall'art. 13 del protocollo firmato in data 15 marzo 2020 (poi aggiornato il 24 aprile 2020) tra Governo e parti sociali, si è provveduto alla costituzione, in accordo e con la condivisione delle rappresentanze sindacali (e con pari rappresentanza) di un Comitato, c.d. Centrale, cioè riguardante il Gruppo Ascopiave nel suo insieme, con il compito di valutare e redigere il "protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del Covid-19 negli ambienti di lavoro", inoltre sono stati costituiti dei sottocomitati per le società controllate. Per tramite del Comitato è stata data attuazione al citato "protocollo" e le azioni principali sono consistite in: adozione di tutti i protocolli di sicurezza; affissione dei decaloghi comportamentali emanati dal Ministero e dall'Istituto superiore di sanità e loro diffusione a tutti i lavoratori tramite apposite comunicazioni; trasmissione a tutti i dipendenti di comunicazioni, ordinanze e dei DPCM; attuazione di misure di scaglionamento e distanziamento del personale negli uffici e nei luoghi comuni; attivazione di una turnazione di accesso nei locali mensa della sede principale con disposizione tavoli e sedie nel rispetto delle distanze, per un primo periodo, successivamente sospensione del servizio e successivamente ripresa del servizio a ranghi ridotti e con distanziamento adeguato; riduzione al minimo degli incontri tra persone e utilizzo di audio-conferenze o videoconferenze; annullamento di incontri con esterni, consulenti e collaboratori ed esclusa la loro presenza nelle sedi; riduzione di tutte le trasferte e gli spostamenti di lavoro; revisione dei criteri di entrata presso le sedi del Gruppo, tanto che gli ingressi sono stati temporaneamente chiusi e l'accesso è stato limitato ai soli corrieri per consegne merci; riprogrammazione dell'operatività per tutte le aree, tecniche, amministrative e di segreteria; rafforzamento dei servizi di pulizia; ripetute sanificazioni dei locali; utilizzo per la quasi totalità dei dipendenti, della modalità di lavoro agile con implementazione delle dotazioni tecnologiche; implementato l'utilizzo delle ferie o altre possibilità date dagli strumenti contrattuali; approvvigionamenti e distribuzione o collocazione nelle varie aree, di materiale per l'igiene personale e per le pulizie degli ambienti; approvvigionamento di scorte di DPI; installazione di termoscanner per la misurazione della temperatura corporea all'ingresso della sede principale e dotazione in tutte le sedi di termometri a raggi infrarossi per la misurazione della temperatura corporea. Tutto ciò ha permesso una limitata esposizione al rischio tanto che non si sono verificate situazioni di cluster o focolai e i casi riscontrati sono stati ricondotti a situazioni esterne. Per quanto riguarda l'aspetto occupazionale è stato avviato un esercizio, a partire dall'area "Distribuzione" delle società controllate, di riprogrammazione dell'operatività e sono state via via ridotte al minimo le attività procrastinabili. In particolare sono stati progressivamente sospesi tutti i cantieri e le mansioni operative non direttamente legate alla sicurezza e alla

continuità del servizio; sono rimasti garantiti quindi tutti i servizi essenziali, in particolare il pronto intervento, la sorveglianza degli impianti e le operazioni volte ad assicurare la fruizione del servizio, come attivazioni e riattivazioni di clienti finali e la realizzazione di allacciamenti connessi alla attivazione di forniture, di concerto con il medico competente sono stati analizzati i rischi derivanti dalla possibile presenza di persone contagiate o in quarantena, e sono state individuate le corrette precauzioni da adottare, con l'utilizzo di appositi dispositivi di protezione individuale, distribuiti a tutto il personale operativo. In generale la continuità dell'azienda è rimasta attiva su tutte le aree, nonostante sia stato favorito in tutti i modi l'esodo dalle sedi lavorative e facilitato il lavoro da remoto attraverso le necessarie dotazioni tecnologiche. Presso gli uffici e le postazioni occupazionali è stata pianificata la presenza di personale esclusivamente previa autorizzazione del proprio responsabile e solamente per valide e motivate ragioni operative. In totale il distacco cautelativo ha coinvolto oltre il 90% dei dipendenti della sede di Pieve di Soligo, in percentuale uguale o anche superiore in altre sedi, attraverso le formule del ricorso al lavoro dal proprio domicilio per gli amministrativi o alla disposizione di non far intervenire in sede il personale operativo esterno della distribuzione, piuttosto che per ferie, permessi o altri istituti. Nel mese di maggio 2020, terminata la prima ondata dell'epidemia, è stato coordinato un lento e programmato rientro di quasi tutte le unità lavorative (ad eccezione delle categorie per cui i DPCM hanno previsto l'assenza dal luogo di lavoro o nel caso di genitori con figli minori di 14 anni per cui è stata prevista la possibilità su richiesta dello smart working) con l'obbligo di rispetto di un rigido protocollo che ha previsto tutta una serie di responsabilizzazioni da parte dei dipendenti prima di poter accedere alla sede, compresa, prima di partire dalla propria abitazione, la misurazione della temperatura corporea in modo da evitare l'accesso a qualsiasi persona con temperatura superiore a 37,5°. Nel mese di ottobre 2020 invece, con le nuove imposizioni governative a seguito della seconda ondata della pandemia, è stata riproposta la modalità organizzativa, proseguita anche nei primi mesi del 2021, di inizio emergenza con il progressivo programmato distacco dei dipendenti dalle sedi massimizzando l'utilizzo della modalità di lavoro agile con implementazione delle dotazioni tecnologiche; inoltre è stato favorito l'utilizzo delle ferie o permessi o altre possibilità date dagli strumenti contrattuali. Gli incontri del Comitato Centrale e dei Comitati Zonali si sono svolti regolarmente con discussioni che hanno riguardato non soltanto gli aspetti relativi alla sicurezza aziendale ed alla tutela delle lavoratrici e dei lavoratori, con aggiornamenti su consegne e distribuzione dei dispositivi di protezione individuali, ma hanno spaziato anche su questioni di carattere generale in quanto dai rappresentanti dell'azienda è stato evidenziato e posto in discussione un naturale calo di attività, specialmente per alcune funzioni, e quindi la necessità di ricorrere agli strumenti ed agli istituti contrattuali previsti dalle disposizioni (smart working, rimodulazione dei livelli produttivi, piani di turnazione, riprogrammazione, ricorso a ferie, ferie arretrate, permessi, rol) finalizzati a consentire l'astensione dal lavoro senza la perdita della retribuzione. Dagli incontri non sono emerse manchevolezze nel rispetto delle ordinanze emanate. E' stata appositamente costituita in accordo con le OOSS, per evitare il ricorso agli ammortizzatori sociali e sostenere i dipendenti in negativo di ferie ma forzatamente inattivi, una "Banca Ore Solidale" che ha visto la partecipazione del Gruppo Ascopiave con una contribuzione introduttiva di 480 giornate lavorative, che ha permesso di costituire il fondo per avviare l'iniziativa, al quale è seguito un intervento economico diretto da parte del Presidente Cecconato ed una partecipazione massiccia dei dipendenti che ha oltrepassato le 600 giornate di ferie donate; in tal modo l'offerta di giornate a disposizione ha superato la domanda attestandosi ad oltre 1.100 giornate. Complessivamente alla data del 31 dicembre risultavano convocate e regolarmente svolte 18 riunioni ufficiali del Comitato Centrale, mentre le comunicazioni al personale dipendente di tutto il Gruppo Ascopiave con raccomandazioni sul tema dell'emergenza, sempre alla stessa data, risultavano essere state un totale di 72 a dimostrazione di una continua, completa e capillare informazione. Per quanto riguarda il personale di Ascopiave S.p.A. e delle società collegate, il primo caso di una risorsa positiva al Covid-19 a seguito di esame con tampone si è registrato il 15 ottobre 2020, ma il dipendente si trovava già da tempo in modalità lavoro agile, senza frequentazioni con la sede o con colleghi; fino al 31 dicembre 2020, sono stati registrati 26 casi di positività, per la gran parte riferibili a contagi avvenuti nell'ambito famigliare. Nel corso del 2021 l'azienda ha continuato a tenere monitorata la situazione aggiornando di volta in volta la comunicazione con i dipendenti sui nuovi provvedimenti assunti a livello nazionale e regionale per il contenimento della pandemia; in questo lasso temporale, 01 gennaio 2021-31 dicembre 2021, sono stati registrati altri 40 casi di dipendenti risultati positivi al Covid-19 (68 comprendendo il 2020), nessuno di questi particolarmente grave, in nessun caso necessitante di ospedalizzazione, e comunque riferibili a contatti esterni o in famiglia, non aziendali. Per il controllo preventivo agli ingressi, stante la disposizione di un graduale rientro dallo smart working adottato da tutte le aziende, delle sedi aziendali di tutte le società del Gruppo Ascopiave sono posizionati 14 termoscanner per la misurazione della temperatura corporea sul polso con segnalatore acustico in caso di rilevazione superiore ai 37,5°, e con dispensatori di detergente per le mani. L'Azienda mantiene elevata la

pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali. Dal mese di agosto 2021, sempre nell'ottica della prevenzione al contagio, l'accesso alla mensa aziendale è possibile solamente con il possesso del green pass e per i dipendenti sprovvisti è a disposizione il cestino per il pranzo; opportunamente, stante i numerosi rientri e la capienza della mensa contingentata, nella sede centrale di Pieve di Soligo sono previsti due turni di 45 minuti, nella sede di Padova (gestita da Hera ma a cui accedono i nostri dipendenti) i turni sono sei e di mezzora ciascuno. La gestione dell'emergenza Covid-19 continua ad essere oggetto di incontri con il Comitato appositamente costituito e i membri dell'unità di crisi. Per quanto a conoscenza, a semplice riscontro da passa parola (in quanto i vaccinati non mancano di comunicarlo ai colleghi di stanza o di area), ma il dato non viene richiesto per questioni di privacy, la quasi totalità dei dipendenti alla data del 31 dicembre 2021 ha effettuato la vaccinazione. Con l'avvio dell'obbligo di presentazione del green pass, dal 15 ottobre 2021, per accedere ai luoghi di lavoro, è stata organizzata un'attività aziendale di controllo che ha visto in campo oltre 50 verificatori (dipendenti) che ha permesso di garantire il rispetto delle normative emanate. Lo stato di emergenza sanitaria nel 2021 non ha inciso particolarmente sulla struttura che, pur adeguandosi periodicamente alle disposizioni nazionali in materia di Covid e sicurezza, ha continuato l'attività e l'erogazione dei servizi nella quasi normalità.

Obiettivi e politiche del Gruppo e descrizione dei rischi

Rischio credito e rischio liquidità

Segnaliamo che i principali strumenti finanziari in uso presso il Gruppo sono rappresentati dalle disponibilità liquide, dall'indebitamento bancario e da altre forme di finanziamento.

Si ritiene che il Gruppo non sia esposto ad un rischio credito superiore alla media di settore, considerando che presta i propri servizi di business ad un numero limitato di operatori del settore del gas, le cui regole per l'accesso ai servizi offerti sono stabilite dalla Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente e sono previste nei codici di Rete, che dettano clausole contrattuali che riducono i rischi di inadempienza da parte dei clienti. Nei Codici è previsto, in particolare, il rilascio di idonee garanzie a parziale copertura delle obbligazioni assunte qualora il cliente non sia in possesso di un rating creditizio rilasciato da primari organismi internazionali.

A presidio di residuali rischi possibili su crediti risulta comunque stanziato un fondo svalutazione crediti che al termine dell'esercizio risulta pari a circa il 10,5% (12,2% al 31 dicembre 2021) dell'ammontare lordo dei crediti verso terzi per fatture emesse; si segnala che al termine dell'esercizio 2021 erano state poste in essere delle operazioni di factoring, aventi ad oggetto i crediti delle società di distribuzione per servizio di vettoriamento. Le operazioni commerciali significative avvengono in Italia.

Relativamente alla gestione finanziaria della società, gli amministratori valutano la generazione di liquidità, derivante dalla gestione, congrua a coprire le sue esigenze.

Rischi relativi alle gare per l'assegnazione delle nuove concessioni di distribuzione del gas naturale

Alla data del 31 marzo 2022 il Gruppo Ascopiave detiene 268 concessioni di distribuzione di gas naturale (268 al 31 dicembre 2021). In base a quanto stabilito dalla vigente normativa applicabile alle concessioni di cui è titolare, le gare per i nuovi affidamenti del servizio di distribuzione del gas saranno bandite non più per singolo Comune, ma esclusivamente per gli ambiti territoriali determinati con i Decreti Ministeriali del 19 gennaio 2011 e del 18 ottobre 2011, e secondo le scadenze temporali indicate nell'Allegato 1 al Decreto Ministeriale sui criteri di gara e di valutazione delle offerte, emanato il 12 novembre 2011, come successivamente modificate. Con il progressivo svolgimento delle gare, il Gruppo potrebbe non aggiudicarsi la titolarità di una o più delle nuove concessioni, oppure potrebbe aggiudicarsele a condizioni meno favorevoli di quelle attuali, con possibili impatti negativi sull'attività operativa e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria, fermo restando, nel caso di mancata aggiudicazione, relativamente ai Comuni attualmente gestiti dall'impresa, l'incasso del valore di rimborso previsto a favore del gestore uscente.

Rischi relativi alla quantificazione del rimborso a carico del nuovo gestore

Con riguardo alle concessioni di distribuzione del gas relativamente alle quali il Gruppo è anche proprietario delle reti e degli impianti, la Legge n. 9 / 2014 stabilisce che il rimborso riconosciuto a carico del gestore entrante sia calcolato nel rispetto di quanto stabilito nelle convenzioni e nei contratti e, per quanto non desumibile dalla volontà delle parti

nonché per gli aspetti non disciplinati dalle medesime convenzioni o contratti, in base alle linee guida su criteri e modalità operative per la valutazione del valore di rimborso di cui all'articolo 4, comma 6, del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98. In ogni caso, dal valore di rimborso sono detratti i contributi privati relativi ai cespiti di località, valutati secondo la metodologia della regolazione tariffaria vigente. Inoltre, qualora il valore di rimborso risulti maggiore del dieci per cento del valore delle immobilizzazioni nette di località calcolate nella regolazione tariffaria, al netto dei contributi pubblici in conto capitale e dei contributi privati relativi ai cespiti di località, l'ente locale concedente trasmette le relative valutazioni di dettaglio del valore di rimborso all'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente per la verifica prima della pubblicazione del bando di gara.

Il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 12 novembre 2011 n. 266 stabilisce che il gestore subentrante acquisisce la proprietà dell'impianto con il pagamento del valore di rimborso al gestore uscente, ad eccezione delle eventuali porzioni di impianto di proprietà comunale.

A regime, cioè nei periodi successivi al primo, il rimborso al gestore uscente sarà comunque pari al valore delle immobilizzazioni nette di località, al netto dei contributi pubblici in conto capitale e dei contributi privati relativi ai cespiti di località, calcolato con riferimento ai criteri usati dall'Autorità per determinare le tariffe di distribuzione (RAB). Sul punto si segnala che l'Autorità è intervenuta con la Deliberazione 367/2014/R/gas, prevedendo che, il valore di rimborso, di cui all'articolo 14, comma 8, del decreto legislativo n. 164/00, al termine del primo periodo di affidamento d'ambito venga determinato come somma di: a) valore residuo dello stock esistente a inizio periodo di affidamento, valutato per tutti i cespiti soggetti a trasferimento a titolo oneroso al gestore entrante nel secondo periodo di affidamento in funzione del valore di rimborso, di cui all'articolo 5 del decreto 226/11, riconosciuto al gestore uscente in sede di primo affidamento per ambito, tenendo conto degli ammortamenti e delle dismissioni riconosciute ai fini tariffari nel periodo di affidamento; b) valore residuo dei nuovi investimenti realizzati nel periodo di affidamento ed esistenti a fine periodo, valutati sulla base del criterio del costo storico rivalutato per il periodo in cui gli investimenti sono riconosciuti a consuntivo, come previsto dall'Articolo 56 della Regolazione delle tariffe dei servizi di distribuzione e misura del gas (RTDG), e come media tra il valore netto determinato sulla base del criterio del costo storico rivalutato e il valore netto determinato sulla base delle metodologie di valutazione a costi standard, secondo quanto previsto dal comma 3.1 della deliberazione 573/2013/R/GAS, per il periodo successivo.

RISCHI OPERATIVI

Ascopiave presidia i processi e le attività aziendali, nel rispetto della salute e sicurezza dei lavoratori, della salvaguardia dell'ambiente, della qualità e del risparmio energetico nei servizi offerti e anticorruzione.

Rischi di malfunzionamento e/o interruzione del servizio di distribuzione

Eventi imprevisti accidentali quali incidenti, guasti di apparecchiature o sistemi di controllo, calo di resa degli impianti ed eventi eccezionali come esplosioni, incendi, o altri eventi simili, determinano dei rischi di malfunzionamento dell'infrastruttura sino alla possibile imprevista interruzione del servizio di distribuzione. Tali eventi potrebbero determinare una riduzione dei ricavi ed arrecare rilevanti danni a persone, cose o all'ambiente. Il Gruppo ha stipulato specifici contratti assicurativi a copertura dei rischi descritti. Nonostante le linee assicurative attivate risultino in linea con le migliori policy, potrebbero risultare insufficienti a fronteggiare tutte le perdite che il Gruppo potrebbe subire a causa di possibili incrementi di spesa e/o di risarcimenti da erogare.

Rischi connessi alla tutela dell'ambiente, della salute e della sicurezza

Il Gruppo svolge la propria attività nel rispetto della normativa italiana e dell'Unione Europea in materia di tutela dell'ambiente, osservando le leggi che normano e regolamentano in materia di ambiente e sicurezza. Nonostante l'attenzione recata a tale materia non può escludersi con certezza che il Gruppo possa incorrere in costi o responsabilità anche di entità significativa. Sono, infatti, difficilmente prevedibili le ripercussioni economico finanziarie di eventuali pregressi danni ambientali, anche in considerazione dei possibili effetti di nuove disposizioni legislative e regolamentari per la tutela dell'ambiente, dell'impatto di eventuali innovazioni tecnologiche per il risanamento ambientale, della possibilità dell'insorgere di controversie e della difficoltà di determinarne le eventuali conseguenze, anche in relazione alla responsabilità di altri soggetti. il Gruppo è impegnata in attività di bonifica di siti contaminati sostanzialmente per effetto dell'attività di rimozione e smaltimento rifiuti (prevalentemente per demolizione di strutture impiantistiche obsolete).

Rischio connesso all'installazione degli Smart Meter

Il Gruppo ha avviato da anni un piano di sostituzione di misuratori tradizionali con smart meter, che ha interessato in primis i contatori di classe superiore a G6 e successivamente anche quelli di classe inferiore. I nuovi misuratori teleletti rappresentavano nella prima fase di sostituzione una tecnologia ancora in fase di evoluzione. Le caratteristiche costruttive fissate dall'Autorità hanno comportato per i produttori la necessità di progettare e realizzare in tempi coerenti con gli obblighi fissati da ARERA un prodotto dedicato unicamente al mercato italiano. Peraltro, si segnala la completa disponibilità solo dal 2015 della normativa tecnica di riferimento elaborata dal CIG (Comitato Italiano Gas, ente normatore affiliato all'UNI). Il Gruppo ha avviato l'installazione di tali apparecchi secondo le tempistiche definite dall'ARERA (solo la società del Gruppo AP Reti Gas Nord Est risulta in ritardo con il programma previsto); pertanto sussiste il rischio che si presentino livelli di malfunzionamento superiori alle performance storiche registrate per i contatori tradizionali e che si generino per la società maggiori oneri di manutenzione.

Rischi connessi ai titoli di efficienza energetica

L'art. 16.4 del D.Lgs. n. 164/2000 prevede che le imprese di distribuzione di gas naturale perseguano degli obiettivi di risparmio energetico negli utilizzi finali e nello sviluppo delle fonti rinnovabili; a fronte dei risultati raggiunti, ai distributori sono assegnati i cosiddetti Titoli di Efficienza Energetica, il cui annullamento comporta un rimborso da parte della Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali finanziato mediante i fondi costituiti attraverso la componente RE (Risparmio Energetico) delle tariffe di distribuzione. L'ARERA determina gli obiettivi specifici di risparmio energetico in capo ai distributori di energia elettrica e di gas naturale tenendo conto dei quantitativi nazionali annui di risparmio che devono essere perseguiti attraverso il meccanismo dei certificati bianchi. Esiste un potenziale rischio di perdita economica in capo al Gruppo dovuto all'eventuale differenza negativa tra il valore medio di acquisto dei titoli e il contributo tariffario riconosciuto e/o all'eventuale mancato raggiungimento degli obiettivi assegnati.

Rischio legato all'esecuzione del piano di investimenti previsto dalle concessioni

Le concessioni di distribuzione del gas naturale prevedono impegni in capo al concessionario, tra cui impegni correlati agli investimenti da realizzarsi nel costo del periodo di perdurata della concessione. Non si può escludere che, anche per ritardi nell'ottenimento di autorizzazioni e permessi, tali investimenti siano realizzati oltre i termini temporali previsti, con il rischio che insorgano oneri a carico del Gruppo.

Rischio regolatorio

Il Gruppo svolge la propria attività in un settore regolato. Le direttive e i provvedimenti normativi emanati in materia dall'Unione Europea e dal Governo Italiano, le decisioni dell'ARERA e più in generale la modifica del contesto normativo di riferimento possono avere un impatto sull'operatività, i risultati economici e l'equilibrio finanziario del Gruppo.

Particolare importanza assume l'evoluzione dei criteri per la determinazione delle tariffe di riferimento. Non si possono escludere futuri cambiamenti nelle normative adottate dall'Unione Europea o a livello nazionale che potrebbero avere ripercussioni impreviste sul quadro normativo di riferimento e, di conseguenza, sull'attività e sui risultati del Gruppo.

Rischio legale e di non conformità

Il rischio legale e di non conformità consiste nel mancato rispetto, in tutto o in parte, delle norme a livello Europeo, nazionale, regionale e locale cui il Gruppo deve attenersi nello svolgimento delle proprie attività. La violazione delle norme può comportare sanzioni penali, civili e/o amministrative nonché danni patrimoniali, economici e/o reputazionali. Con riferimento a specifiche fattispecie, tra l'altro, la violazione della normativa a protezione della salute e sicurezza dei lavoratori e dell'ambiente e la violazione delle norme per la lotta alla corruzione, può comportare sanzioni, anche rilevanti, a carico del Gruppo in base alla normativa sulla responsabilità amministrativa degli enti (D. Lgs. n. 231/01).

Altre informazioni

Stagionalità dell'attività

Il business della distribuzione del gas naturale gestito dal Gruppo Ascopiave non risente in modo significativo della stagionalità. Infatti, lo stesso risulta meno influenzato dall'andamento termico registrato nel corso dell'anno, a meno di alcune voci di modesta entità. Con le recenti acquisizioni effettuate nel settore della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili il Gruppo è invece esposto ai fattori ambientali che caratterizzano le stagioni, quali la piovosità/siccità, l'irraggiamento solare e la ventosità.

Il Gruppo risulta esposto significativamente agli effetti della stagionalità in relazione alle partecipazioni in imprese collegate, attive nel settore della vendita di gas naturale ed energia elettrica, che saranno valutate con il metodo del patrimonio netto. Il consumo di gas varia in modo considerevole su base stagionale, con una maggiore richiesta nel periodo invernale, in relazione ai maggiori consumi per uso riscaldamento. La stagionalità influenza l'andamento dei ricavi di vendita di gas e dei costi di approvvigionamento, mentre gli altri costi di gestione sono fissi e sostenuti dal Gruppo in modo omogeneo nel corso dell'anno. Pertanto, i dati e le informazioni, relative a tali società, contenute nei prospetti contabili intermedi non consentono di trarre immediatamente indicazioni rappresentative dell'andamento complessivo dell'anno.

Commento ai risultati economico finanziari del primo trimestre dell'esercizio 2022

Indicatori di performance

Ai sensi di quanto stabilito dalla comunicazione Consob DEM 6064293 del 28 luglio 2006 e dalla raccomandazione CESR/05-178b sugli indicatori alternativi di performance, si segnala che il Gruppo ritiene utili ai fini del monitoraggio del proprio business, oltre ai normali indicatori di performance stabiliti dai Principi contabili internazionali IAS/IFRS, anche altri indicatori di performance che, ancorché non specificamente statuiti dai sopraccitati principi, rivestono particolare rilevanza. In particolare, si segnalano i seguenti indicatori:

  • Margine operativo lordo (Ebitda): viene definito dal Gruppo come il risultato prima di ammortamenti, svalutazione crediti, gestione finanziaria ed imposte.
  • Risultato operativo: tale indicatore è previsto anche dai principi contabili di riferimento ed è definito come il margine operativo (Ebit) meno il saldo dei costi e proventi non ricorrenti. Si segnala che tale ultima voce include le sopravvenienze attive e passive, le plusvalenze e minusvalenze per alienazione cespiti, rimborsi assicurativi, contributi e altre componenti positive e negative di minore rilevanza.
  • Ricavi tariffari sull'attività di distribuzione gas: viene definito dal Gruppo come l'ammontare dei ricavi realizzati dalle società di distribuzione del Gruppo per l'applicazione delle tariffe di distribuzione e misura del gas naturale ai propri clienti finali, al netto degli importi di perequazione gestiti dalla Cassa per i Servizi energetici e Ambientali.

Andamento della gestione - I principali indicatori operativi

Primo trimestre
DISTRIBUZIONE DI GAS NATURALE 2022 2021 Var. Var. %
Gruppo Ascopiave
Numero di concessioni 268 268 0 0,0%
Lunghezza della rete di distribuzione (km) 13.002 12.933 69 0,5%
Numero di PDR 777.573 776.987 586 0,1%
Volumi di gas distribuiti (smc/mln) 640,7 669,9 -29,1 -4,4%
PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI 2022 2021 Var. Var. %
Gruppo Ascopiave
Numero di impianti 28 0 28 n.a.
Potenza installata (Mw) 62,5 0 63 n.a.
Volumi di energia elettrica prodotta (Gwh) 14,1 0 14 n.a.

Nel seguito si commenta l'andamento dei principali indicatori operativi dell'attività del Gruppo. Si precisa che il valore di ciascun indicatore è ottenuto sommando i valori degli indicatori di ciascuna società consolidata.

Per quanto concerne l'attività di distribuzione del gas, nel primo trimestre 2022 i volumi erogati attraverso le reti gestite dalle società del Gruppo sono stati 640,7 milioni di metri cubi, in riduzione del 4,4% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Al 31 marzo 2022 il numero di punti di riconsegna (PDR) gestiti dalle società del Gruppo è pari a 777.573.

I 28 impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, dalla potenza complessiva installata di 62,5 MW, hanno prodotto 14,1 Gwh nel primo trimestre dell'esercizio. Il volume di Gwh prodotti è stato significativamente influenzato dal clima che ha caratterizzato il periodo, ed in particolare la perdurata siccità. Si segnala che gli impianti sono stati oggetto di acquisizione nel corso degli ultimi 6 mesi e pertanto il periodo posto in comparazione non era interessato da tali quantitativi.

Andamento della gestione - I risultati economici del Gruppo

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2022 % dei ricavi 2021 % dei ricavi
Ricavi 34.139 100,0% 38.456 100,0%
Costi operativi 20.976 61,4% 22.679 59,0%
Margine operativo lordo 13.163 38,6% 15.777 41,0%
Ammortamenti e svalutazioni 10.275 30,1% 8.781 22,8%
Accantonamento rischi su crediti 2 0,0% 0 0,0%
Risultato operativo 2.886 8,5% 6.996 18,2%
Proventi finanziari 16 0,0% 12 0,0%
Oneri finanziari 853 2,5% 569 1,5%
Quota utile/(perdita) società contabilizzate
con il metodo del patrimonio netto 10.831 31,7% 8.842 23,0%
Utile ante imposte 12.880 37,7% 15.281 39,7%
Imposte del periodo 916 2,7% 1.663 4,3%
Utile/perdita del periodo 11.963 35,0% 13.619 35,4%
Risultato del periodo del Gruppo 12.184 35,7% 13.619 35,4%
Risultato dell'esercizio di Minoranza (221) 0,6% 0,0%

Ai sensi della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 si precisa che gli indicatori alternativi di Performance sono definiti al paragrafo "Indicatori di performance" del presente documento.

Nel primo trimestre 2022 il Gruppo ha realizzato ricavi per Euro 34.139 migliaia, in riduzione dell'11% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. La tabella seguente riporta il dettaglio dei ricavi.

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2022 2021
Ricavi da trasporto del gas 26.197 27.078
Ricavi da vendita energia elettrica 121 48
Ricavi per servizi di allacciamento 153 143
Ricavi da servizi di fornitura calore 1
Ricavi da servizi di distribuzione 994 1.480
Ricavi da servizi generali a società del Gruppo 1.639 2.253
Ricavi per contributi ARERA 2.154 6.906
Ricavi da Centrali Eoliche-idroelettriche 1.996
Altri ricavi 884 549
Ricavi 34.139 38.456

I ricavi tariffari sull'attività di distribuzione gas (che passano da Euro 27.078 migliaia ad Euro 26.197 migliaia) evidenziano una variazione negativa pari ad Euro 881 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Il differenziale tra i ricavi tariffari e la voce "ricavi da trasporto del gas" esposta in tabella (al 31 marzo 2022 pari a 382 migliaia e al 31 marzo 2021 pari a 394 migliaia) è spiegato dai ricavi iscritti in ragione del riaddebito dei canoni concessori correlati al 46bis. Si segnala che tali ricavi concorrono alla formazione delle altre voci di costo e ricavo descritti nella seguente informativa.

I ricavi da titoli di efficienza energetica (che passano da Euro 6.906 migliaia ad Euro 2.154 migliaia) evidenziano una variazione negativa pari ad Euro 4.752 migliaia rispetto all'esercizio precedente. La variazione è principalmente spiegata dai minori obiettivi correlati all'esercizio 2022 e correlati alle disposizioni introdotte dal decreto ministeriale del 21 maggio 2021 descritte al paragrafo "efficienza energetica" di questo resoconto intermedio di gestione.

I ricavi conseguiti dalla vendita di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, in particolare fonti idroelettriche ed eoliche, sono pari ad Euro 1.996 migliaia e correlati alle società oggetto dell'ampliamento del perimetro di consolidamento. Gli stessi sono stati significativamente impattati dagli effetti del decreto sostegni (DL4/2022) emanato dal Governo nel corso del primo trimestre dell'esercizio. Il decreto, entrato in vigore con decorrenza dal 1° febbraio 2022, dispone la sostanziale costituzione di un tetto massimo ai prezzi di vendita dell'energia anche per i produttori di energia da fonti rinnovabili, e resterà in vigore sino al 31 dicembre 2022.

Il risultato operativo del primo trimestre 2022 ammonta ad Euro 2.886 migliaia, registrando un decremento di Euro 4.110 migliaia (-58,7%) rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Il minor risultato è dovuto ai seguenti fattori:

  • variazione negativa correlata all'ampliamento del perimetro di consolidamento per Euro 1.153 migliaia;
  • maggior margine sui titoli di efficienza energetica per Euro 7 migliaia;
  • decremento dei ricavi tariffari sull'attività di distribuzione gas per Euro 869 migliaia;
  • variazione negativa delle altre voci di costo e ricavo per Euro 2.095 migliaia.
  • La variazione negativa delle altre voci di costo e ricavo, pari ad Euro 2.095 migliaia, è dovuta a:
    • minori altri ricavi per Euro 700 migliaia;
    • maggiori costi per materiali, servizi e oneri diversi per Euro 760 migliaia;
    • maggiore costo del personale per Euro 598 migliaia;
    • maggiori ammortamenti su immobilizzazioni e accantonamenti per Euro 36 migliaia.

L'utile netto consolidato del primo trimestre 2022, attestandosi ad Euro 11.963 migliaia, registra un decremento pari ad Euro 1.655 migliaia (-12,2%) rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

La variazione dell'utile è dovuta ai seguenti fattori:

  • minore risultato operativo, come precedentemente commentato, per Euro 4.110 migliaia;
  • incremento dei proventi finanziari per Euro 3 migliaia;
  • incremento degli oneri finanziari per Euro 284 migliaia;
  • minori imposte per Euro 746 migliaia;
  • maggiore risultato delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto per Euro 1.989 migliaia; tale voce è rappresentativa della quota di partecipazione detenuta da Ascopiave, pari al 48%, nel Gruppo EstEnergy, e della quota di partecipazione del 18,33% detenuta in Cogeide).

Il tax rate, calcolato normalizzando il risultato ante imposte degli effetti del consolidamento della società consolidate con il metodo del patrimonio netto, passa dal 25,8% del primo trimestre 2021 all'attuale 44,7%.

Andamento della gestione – La situazione finanziaria

La tabella che segue mostra la composizione dell'indebitamento finanziario netto così come richiesto dalla comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006. La tabella e l'informativa riportate sono state adeguate al fine di riflettere gli aggiornamenti riportati nel documento ESMA 32-382-1138 del 4 marzo 2021:

(migliaia di Euro) 31.03.2022 31.12.2021
A Disponibilità liquide 125.533 42.538
B Mezzi equivalenti a disponibilità liquide 0 0
C Altre attività finanziarie correnti 2.730 1.175
- di cui parti correlate 0 0
D Liquidità (A) + (B) + (C) 128.263 43.713
E Debito finanziario corrente (inclusi gli strumenti di debito, ma
eslusa la parte corrente del debito finanziario non corrente) (161.286) (140.985)
- di cui parti correlate 0 0
- di cui strumenti di debito parte corrente 0 0
F Parte corrente del debito finanziario non corrente (66.497) (60.631)
- di cui parti correlate 0 0
G Indebitamento finanziario corrente (E) + (F) (227.783) (201.616)
H Indebitamento finanziario corrente netto (D) + (G) (99.520) (157.903)
I Debito finanziario non corrente (esclusa la parte corrente e gli
strumenti di debito) (306.692) (192.447)
J Strumenti di debito 0 0
K Debiti commerciali e altri debiti non correnti 0 0
L Indebitamento finanziario non corrente (I) + (J) + (K) (306.692) (192.447)
M Totale indebitamento finanziario netto (H) + (L) (406.212) (350.350)

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo "Rapporti con parti correlate" di questo resoconto intermedio di gestione

L'indebitamento finanziario netto passa da Euro 350.350 migliaia del 31 dicembre 2021 ad Euro 406.212 migliaia del 31 marzo 2022, registrando un incremento di Euro 55.862 migliaia.

La posizione finanziaria netta monitorata dal Gruppo, che accoglie altresì i crediti di natura finanziaria non correnti, ha evidenziato un incremento pari ad Euro 55.849 migliaia, passando da Euro 347.485 migliaia del 31 dicembre 2021 ad Euro 403.334 migliaia del 31 marzo 2022.

La tabella sotto riportata evidenzia la riconciliazione tra la posizione finanziaria netta ESMA e la posizione finanziaria monitorata dal Gruppo:

(migliaia di Euro) 31.03.2022 31.12.2021
Posizione finanziaria netta ESMA (406.212) (350.350)
Crediti finanziari non correnti 2.878 2.864
Posizione finanziaria netta monitorata dalla Società (403.334) (347.485)

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2022 2021
Risultato netto dell'esercizio 11.963 13.619
Ammortamenti e svalutazioni 10.356 8.833
(a) Autofinanziamento 22.319 22.452
(b) Rettifiche per raccordare l'utile netto alla variazione della posizione finanziaria
generata dalla gestione operativa: 8.374 31.264
(c) Variazione della posizione finanziaria generata dall'attività operativa = (a) + (b) 30.693 53.716
(d) Variazione della posizione finanziaria generata dall'attività di investimento (58.442) (10.932)
(e) Altre variazioni della posizione finanziaria (28.101) 0
Variazione della posizione finanziaria netta = (c) + (d) + (e) (55.849) 42.784

Il flusso di cassa generato dalla gestione operativa (c), pari ad Euro 30.693 migliaia, è stato determinato dall'autofinanziamento per Euro 22.319 migliaia e da altre variazioni finanziarie positive per complessivi Euro 8.374 migliaia, collegate alla gestione del capitale circolante netto per Euro +19.205 migliaia e alla valutazione delle imprese consolidate con il metodo del patrimonio netto per Euro -10.831 migliaia.

La gestione del capitale circolante netto, che ha generato risorse finanziarie per Euro 19.205 migliaia, è stata influenzata dalla variazione del capitale circolante netto operativo che ha generato risorse finanziarie per Euro 16.850 migliaia, dalla variazione positiva della posizione verso l'Erario per la maturazione delle imposte IRES e IRAP per Euro 1.711 migliaia e dalla variazione positiva della posizione IVA per Euro 47 migliaia.

Nella tabella che segue vengono riportate analiticamente le variazioni del capitale circolante netto intervenute nel periodo:

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2022 2021
Rimanenze di magazzino (510) (123)
Crediti e debiti commerciali (5.215) (14.219)
Crediti e debiti operativi 22.575 48.254
Svalutazione immobilizzazioni e minusvalenze 49 0
Fondo TFR e altri fondi 1.390 111
Imposte di competenza 916 1.663
Crediti e debiti tributari 0 4.421
Variazione capitale circolante netto 19.205 40.106

L'attività di investimento ha generato un fabbisogno di cassa di Euro 58.442 migliaia, ed ha interessato investimenti netti in immobilizzazioni immateriali e materiali, principalmente per interventi e sviluppi delle infrastrutture atte alla distribuzione del gas naturale, per Euro 13.063 migliaia e investimenti in partecipazioni per Euro 45.379 migliaia.

Le altre variazioni della Posizione Finanziaria Netta, pari ad Euro 28.101 migliaia, sono rappresentate dall'ampliamento del perimetro di consolidamento alle società Eusebio Energia e Salinella Eolico, società operanti nei settori idroelettrico ed eolico.

Nella tabella che segue vengono riportate analiticamente le altre variazioni della posizione finanziaria intervenute nel periodo:

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2022 2021
Ampliamento del perimetro di consolidamento (28.101) 0
Altre variazioni della posizione finanziaria (28.101) 0

Andamento della gestione – Gli investimenti

Nel corso del primo trimestre 2022 il Gruppo ha realizzato investimenti in immobilizzazioni immateriali e materiali per Euro 13.065 migliaia, in aumento rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente di Euro 2.100 migliaia.

Gli investimenti realizzati in infrastrutture atte alla distribuzione del gas naturale sono risultati, al termine del periodo, pari ad Euro 10.805 migliaia. Essi sono relativi alla posa e alla manutenzione della rete e degli impianti di distribuzione del gas naturale per Euro 4.639 migliaia, alla realizzazione di allacciamenti alla stessa per Euro 3.555 migliaia e all'installazione di apparecchiature di misura per Euro 2.611 migliaia.

Gli investimenti realizzati in energie rinnovabili sono risultati pari ad Euro 1.929 migliaia e sono relativi alla costruzione, non ancora conclusa, di un parco eolico.

Gli altri investimenti realizzati sono stati pari ad Euro 330 migliaia e sono relativi principalmente all'acquisto di licenze software per Euro 223 migliaia (in massima parte licenze acquistate dalle società di distribuzione del Gruppo per la gestione della telemisura).

Primo trimestre
INVESTIMENTI (migliaia di Euro) 2022 2021
Allacciamenti 3.555 2.871
Ampliamenti, bonifiche e potenziamenti di rete 4.273 4.598
Misuratori 2.611 2.925
Manutenzioni e Impianti di riduzione 366 119
Investimenti metano 10.805 10.513
Parchi eolici 1.929 0
Investimenti in energie rinnovabili 1.929 0
Terreni e Fabbricati 43 68
Attrezzature 18 98
Arredi 3 5
Automezzi 43 88
Hardware e Software 223 192
Altri investimenti 330 451
Investimenti 13.065 10.965

Gruppo Ascopiave

Prospetti del Resoconto intermedio di gestione

al 31 marzo 2022

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata

(migliaia di Euro) 31.03.2022 31.12.2021
ATTIVITA'
Attività non correnti
Avviamento (1) 56.050 49.272
Altre immobilizzazioni immateriali (2) 603.391 598.007
Immobilizzazioni materiali (3) 119.658 58.012
Partecipazioni in imprese controllate e collegate (4) 455.923 442.434
Partecipazioni in altre imprese (4) 78.925 78.925
Altre attività non correnti (5) 3.831 3.604
Attività finanziarie non correnti (6) 2.878 2.864
Attività per imposte anticipate (7) 34.988 31.565
Attività non correnti 1.355.644 1.264.683
Attività correnti
Rimanenze (8) 8.685 8.176
Crediti commerciali (9) 34.391 26.786
Altre attività correnti (10) 35.570 25.575
Attività finanziarie correnti (11) 812 908
Crediti tributari (12) 1.634 1.621
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (13) 125.533 42.538
Attività correnti su strumenti finanziari derivati (14) 1.918 267
Attività correnti 208.543 105.871
Attività 1.564.187 1.370.554
PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO
Patrimonio netto Totale
Capitale sociale 234.412 234.412
Azioni proprie (55.423) (55.423)
Riserve e risultato 706.152 689.555
Patrimonio netto di Gruppo 885.140 868.544
Patrimonio Netto di Minoranza 9.404 39
Patrimonio netto Totale (15) 894.544 868.505
Passività non correnti
Fondi rischi ed oneri (16) 3.318 1.474
Trattamento di fine rapporto (17) 4.856 4.491
Obbligazioni in circolazione a lungo termine (18) 94.251 24.181
Finanziamenti a medio e lungo termine (19) 205.814 161.488
Altre passività non correnti (20) 30.611 29.067
Passività finanziarie non correnti (21) 6.627 6.777
Passività per imposte differite (22) 13.360 13.228
Passività non correnti 358.837 240.706
Passività correnti
Debiti verso banche e finanziamenti (23) 225.497 199.631
Debiti commerciali (24) 35.179 34.401
Debiti tributari (25) 3.117 1.284
Altre passività correnti (26) 44.727 24.042
Passività finanziarie correnti (27) 2.051 1.647
Passività correnti su strumenti finanziari derivati (28) 235 338
Passività correnti 310.806 261.343
Passività 669.643 502.049
Passività e patrimonio netto 1.564.187 1.370.554

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo "Rapporti con parti correlate" di questo resoconto intermedio di gestione.

Conto economico e conto economico complessivo consolidato

I Trimestre
(migliaia di Euro) 2022 2021
Ricavi (29) 34.139 38.456
Totale costi operativi 20.978 22.679
Costi acquisto altre materie prime (30) 895 972
Costi per servizi (31) 11.428 9.584
Costi del personale (32) 5.140 4.351
Altri costi di gestione (33) 3.551 8.239
Altri proventi (34) 36 467
Ammortamenti e svalutazioni (35) 10.275 8.781
Risultato operativo 2.886 6.996
Proventi finanziari (36) 16 12
Oneri finanziari (36) 853 569
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il metodo
del patrimonio netto (36) 10.831 8.842
Utile ante imposte 12.880 15.281
Imposte del periodo (37) (916) (1.663)
Risultato del periodo 11.963 13.619
Risultato del periodo di Gruppo 12.184 13.619
Risultato del periodo di Terzi (221) 0
Altre componenti del Conto Economico Complessivo
1. componenti che saranno in futuro riclassificate nel conto economico
Fair value derivati, variazione del periodo al netto
dell'effetto fiscale 1.731 152
Fair value derivati relativi a società collegate, variazione
del periodo al netto dell' effetto fiscale 2.678 0
Risultato del conto economico complessivo 16.373 13.771
Risultato netto complessivo del Gruppo 16.593 13.771
Risultato netto complessivo di Terzi (221) 0
Utile base per azione 0,056 0,063
Utile netto diluito per azione 0,056 0,063

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo "Rapporti con parti correlate" di questo resoconto intermedio di gestione.

Prospetti delle variazioni nelle voci di patrimonio netto consolidato

(migliaia di Euro) Capitale
sociale
Riserva
legale
Azioni
proprie
Riserve
differenze
attuariali IAS
19
Altre
riserve
Utili a
Nuovo
Risultato
dell'esercizi
o
Patrimonio
Netto del
gruppo
Risultato e
Patrimonio Netto
delle minoranze
Totale
Patrimonio
Netto
Saldo al 1 gennaio 2022 234.412 46.882 (55.424) (443) 436.954 160.836 45.326 868.544 (39) 868.505
Risultato del periodo 12.184 12.184 (221) 11.963
Altri movimenti 1.731 1.731 1.731
Fair value derivati società collegate 2.678 2.678 2.678
Totale risultato conto economico complessivo (0) 4.409 (0) 12.184 16.593 (221) 16.373
Destinazione risultato 2021 45.326 (45.326) (0) (0)
Variazione interessenze su società partecipate (0) 9.659 9.659
Altri movimenti 3 3 4 7
Saldo al 31 marzo 2022 234.412 46.882 (55.424) (443) 441.366 206.162 12.184 885.140 9.404 894.544
(migliaia di Euro) Capitale
sociale
Riserva
legale
Azioni
proprie
Riserve
differenze
attuariali IAS
19
Altre
riserve
Utili a
Nuovo
Risultato
dell'esercizi
o
Patrimonio
Netto del
gruppo
Risultato e
Patrimonio Netto
delle minoranze
Totale
Patrimonio
Netto
Saldo al 1 gennaio 2021 234.412 46.882 (55.628) (527) 433.301 136.762 58.701 853.903 (0) 853.903
Risultato del periodo 13.619 13.619 13.619
Altri movimenti 152 152 152
Totale risultato conto economico complessivo (0) 152 (0) 13.619 13.770 (0) 13.770
Destinazione risultato 2020 58.701 (58.701) (0) (0)
Saldo al 31 marzo 2021 234.412 46.882 (55.628) (527) 433.453 195.463 13.619 867.673 (0) 867.673

Rendiconto finanziario consolidato

I Trimestre
(migliaia di Euro) 2022 2021
Utile complessivo del periodo 16.593 13.770
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa
Rettif.per raccordare l'utile netto alle disponibilità liquide
Risultato di pertinenza di terzi (15) (221) 0
Variazione fair value derivati relativi a società collegate, variazione del periodo al (15) (2.678) 0
netto dell' effetto fiscale
Variazione riserve HA su MTM derivati (15) (1.731) (152)
Ammortamenti (35) 10.353 8.781
Svalutazione dei crediti (9) 2 0
Svalutazione immobilizzazioni e minusvalenze (33) 49 52
Variazione del trattamento di fine rapporto (17) 30 7
Attività/passività correnti su strumenti finanziari (14 ; 28) (24) (20)
Variazione netta altri fondi (16) 1.360 104
Valutazione imprese collegate con il metodo patrimonio netto (36) (10.831) (8.842)
Interessi passivi pagati (636) (623)
Interessi passivi di competenza (36) 775 470
Imposte di competenza (37) 916 1.663
Totale rettifiche (2.636) 1.439
Variazioni nelle attività e passività:
Rimanenze di magazzino (8) (510) (123)
Crediti commerciali (9) (4.897) (19.888)
Altre attività correnti (10) 779 14.062
Debiti commerciali (24) (318) 5.669
Altre passività correnti (26) 19.723 37.415
Altre attività non correnti (5) 15 714
Altre passività non correnti (20) 138 486
Totale variazioni attività e passività 14.931 38.334
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa 28.888 53.543
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento
Investimenti in immobilizzazioni immateriali (2) (11.051) (10.697)
Investimenti in immobilizzazioni materiali (3) (2.012) (235)
Cessioni/(Acquisizioni) di partecipazioni e acconti (4) (37.110) (0)
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento (50.173) (10.932)
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria
Variaz.netta debiti verso banche e finanziamenti a breve (23) (25.616) (19.840)
Accensione prestiti obbligazionari (18) 70.070 0
Variazione netta attività, passività finanziarie correnti (11 ; 27) (177) (1.200)
Accensioni finanziamenti e mutui (19) 130.000 28.000
Rimborsi finanziamenti e mutui (19) (70.000) (26.000)
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria 104.277 (19.039)
Variazione delle disponibilità correnti 82.993 23.572
Disponibilità liquide esercizio precedente 42.539 21.902
Disponibilità liquide periodo corrente 125.533 45.475

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo "Rapporti con parti correlate" di questo resoconto intermedio di gestione.

NOTE ESPLICATIVE

Informazioni societarie

Ascopiave S.p.A. (di seguito "Ascopiave", la "Società" o la "Capogruppo" e, congiuntamente alle sue controllate, il "Gruppo" o il "Gruppo Ascopiave") è una persona giuridica di diritto italiano. Ascopiave S.p.A. è una società per azioni costituita e domiciliata in Italia.

Al 31 marzo 2022 il capitale sociale della Società, pari a Euro 234.411.575, era detenuto per la quota maggioritaria da Asco Holding S.p.A., la parte restante era distribuita tra altri azionisti privati. Ascopiave S.p.A. è quotata dal dicembre del 2006 al Mercato Telematico Azionario – Segmento STAR – organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A.. La sede legale della Società è a Pieve di Soligo (TV), in via Verizzo, 1030.

La pubblicazione del Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2022 del Gruppo Ascopiave è stata autorizzata con delibera del Consiglio di Amministrazione del 12 maggio 2022.

L'attività del gruppo Ascopiave

Il Gruppo Ascopiave opera principalmente nei settori della distribuzione di gas naturale, oltre che in altri settori correlati al core business, quali la gestione calore e la cogenerazione.

Attualmente il Gruppo è titolare di concessioni e affidamenti diretti per la gestione della distribuzione del gas in 268 Comuni (268 Comuni al 31 dicembre 2021), esercendo una rete distributiva che si estende per oltre 12.960 chilometri (12.960 chilometri al 31 dicembre 2021) e fornendo il servizio ad un bacino di utenza di oltre un milione di abitanti.

Il Gruppo Ascopiave partecipa al capitale sociale di Estenergy S.p.A., società di commercializzazione di gas naturale ed energia elettrica, nella misura del 48%, ed al capitale sociale di Cogeide S.p.A., società che opera nell'ambito dei servizi idrici nella regione Lombardia, nella misura del 18%.

In data 21 dicembre 2021 si è perfezionato il closing di una operazione di investimento nel settore delle energie rinnovabili, in particolare nel settore idroelettrico, come previsto nel Piano Strategico 2020-2024. L'operazione ha interessato l'acquisto del 100% del capitale sociale di una società veicolo del Gruppo EVA (successivamente denominata "Asco Renewables S.p.A.), nella quale sono confluite le partecipazioni di 3 società che complessivamente detengono sei impianti idroelettrici siti in Lombardia e Piemonte.

Nel mese di gennaio dell'esercizio 2022 si è perfezionato il closing di due operazioni di investimento nel settore delle energie rinnovabili, in particolare nel settore eolico con l'acquisizione del 60% di Salinella Eolico S.r.l. e nel settore eolico ed idroelettrico con l'acquisizione del 79,74% di Eusebio Energia S.r.l., anch'esso previsto nel Piano Strategico 2020-2024.

Criteri generali di redazione ed espressione di conformità agli IFRS

I risultati economico-finanziari del Gruppo Ascopiave sono elaborati in conformità con gli IFRS, intendendosi per tali tutti gli "International Financial Reporting Standards", tutti gli "International Accounting Standards" (IAS), tutte le interpretazioni dell'"International Financial Reporting Committee" (IFRIC), precedentemente denominate "Standing Interpretations Committee" (SIC) che, alla data di chiusura del Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2022, siano state oggetto di omologazione da parte dell'Unione Europea secondo la procedura prevista dal Regolamento (CE) n. 1606/2002 dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo del 19 luglio 2002.

Nella predisposizione del presente Resoconto intermedio di gestione, sono stati applicati gli stessi principi contabili adottati nella redazione del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2021.

Il presente Resoconto intermedio di gestione è redatto in euro, la moneta corrente nell'economia in cui il Gruppo opera, ed è costituita dalla Situazione Patrimoniale-Finanziaria consolidata, dal Conto Economico complessivo consolidato, dal Prospetto delle Variazioni nelle voci del Patrimonio Netto consolidato, dal Rendiconto Finanziario consolidato e dalle Note Esplicative. Tutti i valori riportati nei precisati schemi e nelle note esplicative sono espressi in migliaia di euro, salvo ove diversamente indicato.

I valori utilizzati per il consolidamento sono desunti dalle situazioni economiche e patrimoniali predisposte da parte degli Amministratori delle singole società controllate. Tali dati sono stati opportunamente modificati e riclassificati, ove necessario, per uniformarli ai principi contabili internazionali e ai criteri di classificazione omogenei nell'ambito del Gruppo. Il presente Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2022 è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 12 maggio 2022.

Schemi di Bilancio

In merito alle modalità di presentazione degli schemi di bilancio, per la Situazione Patrimoniale-Finanziaria consolidata è stato adottato il criterio di distinzione "corrente/non corrente", per il Conto Economico complessivo consolidato lo schema scalare con la classificazione dei costi per natura.

Il prospetto delle variazioni nelle voci di patrimonio netto adottato presenta i saldi di apertura e di chiusura di ciascuna voce del patrimonio netto riconciliandoli attraverso l'utile o la perdita di esercizio, le eventuali operazioni con gli azionisti e le altre variazioni del patrimonio netto.

Lo schema di rendiconto finanziario è definito secondo il metodo "indiretto", rettificando l'utile di esercizio delle componenti di natura non monetaria. Si ritiene che tali schemi rappresentino adeguatamente la situazione economica, patrimoniale e finanziaria.

Criteri di valutazione

Utilizzo di stime

La redazione del bilancio consolidato abbreviato dei primi tre mesi dell'esercizio 2022 richiede da parte della direzione l'effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori dei ricavi, dei costi, delle attività e delle passività di bilancio, altri utili/perdite complessivi e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del bilancio intermedio.

Se nel futuro tali stime e assunzioni, che sono basate sulla miglior valutazione da parte della direzione, dovessero differire dalle circostanze effettive, sarebbero modificate in modo appropriato nel periodo in cui le circostanze stesse si presentano. Per una più ampia descrizione dei processi valutativi più rilevanti per il Gruppo, si rinvia a quanto indicato al paragrafo "Utilizzo di Stime" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2021.

Si segnala, inoltre, che taluni processi valutativi, in particolare quelli più complessi quali la determinazione di eventuali perdite di valore di attività non correnti, sono generalmente effettuati in modo completo solo in sede di redazione del bilancio annuale, allorquando sono disponibili tutte le informazioni eventualmente necessarie, salvo i casi in cui vi siano indicatori di impairment che richiedano un'immediata valutazione di eventuali perdite di valore.

Le imposte sul reddito sono riconosciute sulla base della miglior stima dell'aliquota effettiva attesa per l'intero esercizio da ciascuna società inclusa nell'area di consolidamento.

Aggregazioni aziendali

Il Gruppo Ascopiave entra nel settore eolico

In data 21 gennaio 2022 il Gruppo Ascopiave ha comunicato di aver acquisito, tramite la società controllata Asco Renewables S.p.A., una partecipazione del 60% nel capitale di Salinella Eolico S.r.l. appartenente a Renco S.p.A.. Salinella Eolico S.r.l., detenuta per il restante 40% da Renco S.p.A., ha in previsione la realizzazione di un parco eolico in Provincia di Catanzaro con potenza nominale sino a 21 MW, parte dei quali già autorizzati dalle autorità competenti e parte in fase avanzata di autorizzazione.

Si segnala che la maturazione dei termini in base all'IFRS 3 rende definitivi i valori contabili originariamente consolidati.

Perfezionata l'acquisizione della partecipazione di maggioranza in Eusebio Energia S.r.l., società attiva nel settore dell'energia

In data 28 gennaio 2022 Ascopiave S.p.A. ha comunicato di aver perfezionato un ulteriore investimento nel settore delle energie rinnovabili relativa al settore idroelettrico ed eolico come previsto nel Piano Strategico 2020-2024.

L'investimento è consistito nell'acquisizione da parte di Ascopiave della partecipazione di maggioranza, detenuta da Supermissile S.r.l, pari al 79,74% del capitale sociale di Eusebio Energia S.r.l. ("Eusebio"), società attiva nel settore energetico.

Eusebio dispone di 22 impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, di cui 21 centrali idroelettriche, per una potenza complessiva di 44 MW, site in Lombardia e Veneto e un parco eolico, composto da 14 pale da 1 MW ciascuna, sito in Campania.

Si segnala che la maturazione dei termini in base all'IFRS 3 rende definitivi i valori contabili originariamente consolidati.

Area e criteri di consolidamento

Nel Resoconto intermedio di gestione sono inclusi i bilanci di tutte le società controllate. Il Gruppo controlla un'entità quando il Gruppo è esposto, o ha il diritto, alla variabilità dei risultati derivanti da tale entità ed ha la possibilità di influenzare tali risultati attraverso l'esercizio del potere sull'entità stessa. I bilanci delle società controllate sono inclusi nella relazione consolidata a partire dalla data in cui si è assunto il controllo fino al momento in cui tale controllo cessa di esistere. I costi sostenuti nel processo di acquisizione sono spesati nell'esercizio in cui vengono sostenuti. Le attività e le passività, gli oneri e i proventi delle imprese consolidate con il metodo dell'integrazione globale sono assunti integralmente nel bilancio consolidato; il valore contabile delle partecipazioni è eliminato a fronte del patrimonio netto delle imprese partecipate. I crediti e i debiti, nonché i costi e i ricavi derivanti da transazioni tra società incluse nell'area di consolidamento sono interamente eliminati; sono altresì eliminate le minusvalenze e le plusvalenze derivanti da trasferimenti d'immobilizzazioni tra società consolidate, le perdite e gli utili derivanti da operazioni tra società consolidate relativi a cessioni di beni che permangono come rimanenze presso l'impresa acquirente, le svalutazioni e i ripristini di valore di partecipazioni in società consolidate, nonché i dividendi infragruppo.

Alla data di acquisizione del controllo, il patrimonio netto delle imprese partecipate è determinato attribuendo ai singoli elementi dell'attivo e del passivo patrimoniale il loro valore corrente. L'eventuale differenza positiva fra il costo di acquisto ed il fair value delle attività nette acquisite è iscritta alla voce dell'attivo "Avviamento"; se negativa, è rilevata a conto economico.

Le quote del patrimonio netto e dell'utile di competenza delle interessenze di terzi sono iscritte in apposite voci del patrimonio netto e del conto economico. Nel caso di assunzione non totalitaria del controllo, la quota di patrimonio netto delle interessenze di terzi è determinata sulla base della quota di spettanza dei valori correnti attribuiti alle attività e passività alla data di assunzione del controllo, escluso l'eventuale avviamento a essi attribuibile (cd. partial goodwill method). In relazione a ciò, le interessenze di terzi sono espresse al loro complessivo fair value includendo pertanto anche l'avviamento di loro competenza. La scelta delle modalità di determinazione dell'avviamento è operata in maniera selettiva per ciascuna operazione di business combination.

In presenza di quote di partecipazioni acquisite successivamente all'assunzione del controllo (acquisto di interessenze di terzi), l'eventuale differenza positiva tra il costo di acquisto e la corrispondente frazione di patrimonio netto acquisita è rilevata a patrimonio netto; analogamente, sono rilevati a patrimonio netto gli effetti derivanti dalla cessione di quote di minoranza senza perdita di controllo. Se il valore di acquisizione delle partecipazioni è superiore al valore pro-quota del patrimonio netto delle partecipate, la differenza positiva viene attribuita, ove possibile, alle attività nette acquisite sulla base del fair value delle stesse mentre il residuo è iscritto in una voce dell'attivo denominata "Avviamento".

Il valore dell'avviamento non viene ammortizzato ma è sottoposto, almeno su base annuale, a verifica per perdita di valore e a rettifica quando fatti o cambiamenti di situazione indicano che il valore di iscrizione non può essere realizzato. L'avviamento è iscritto al costo, al netto delle perdite di valore. Se il valore di carico delle partecipazioni è inferiore al valore pro-quota del patrimonio netto delle partecipate, la differenza negativa viene accreditata a conto economico. I costi dell'acquisizione sono spesati a conto economico.

Le Società collegate sono quelle sulle quali si esercita un'influenza notevole, che si presume sussistere quando la partecipazione è compresa tra il 20% e il 50% dei diritti di voto o, qualora inferiore, esistono gli elementi che confermano l'esistenza di una influenza notevole. Le partecipazioni in società collegate sono inizialmente iscritte al costo e successivamente valutate con il metodo del patrimonio netto. Il valore contabile di tali partecipazioni risulta allineato al Patrimonio netto e comprende l'iscrizione dei maggiori valori attribuiti alle attività e alle passività e dell'eventuale avviamento individuati al momento dell'acquisizione. Gli utili e le perdite non realizzati generati su operazioni poste in essere tra la Capogruppo/Società controllate e la partecipata valutata con il metodo del Patrimonio netto sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo nella partecipata stessa; le perdite non realizzate sono eliminate, a eccezione del caso in cui esse siano rappresentative di riduzione di valore.

I bilanci delle Società controllate utilizzati al fine della predisposizione del Resoconto intermedio di gestione sono quelli approvati dai rispettivi Consigli di Amministrazione. I dati delle Società consolidate integralmente o con il metodo del patrimonio netto sono rettificati, ove necessario, per omogeneizzarli ai principi contabili utilizzati dalla Capogruppo, che sono in conformità agli IFRS adottati dall'Unione Europea.

Le società incluse nell'area di consolidamento al 31 marzo 2022 e consolidate con il metodo integrale o con il metodo del patrimonio netto sono le seguenti:

Denominazione Sede legale Capitale sociale
versato
Quota di
pertinenza del
gruppo
Quota di
controllo
diretto
Quota di
controllo
indiretto
Società capogruppo
Ascopiave S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 234.411.575
Società controllate consolidate integralmente
AP Reti Gas S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 1.000.000 100,00% 100% 0%
AP Reti Gas Rovigo S.r.l. Rovigo (RO) 7.000.000 100,00% 100% 0%
Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 3.000.000 100,00% 100% 0%
Asco Energy S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 1.000.000 100,00% 100% 0%
AP Reti Gas Vicenza S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 10.000.000 100,00% 100% 0%
AP Reti Gas Nord Est S.r.l. Pieve di Soligo (TV) 15.000.000 100,00% 100% 0%
Cart Acqua S.r.l. Bergamo (BG) 50.000 100,00% 100% 0%
Eusebio Energia S.R.L. Pieve di Soligo (TV) 42.200.000 79,74% 79,74% 0%
Salinella Eolico S.R.L. (1) Pieve di Soligo (TV) 10.000 60,00% 0% 60%
Asco Renewables S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 100.000 100,00% 100% 0%
Sangineto Energie S.r.l. (1) Pertica Alta (BS) 20.000 100,00% 0% 100%
Morina S.r.l. (1) Pezzaze (BS) 10.000 75,00% 0% 75%
Eosforo S.r.l. (1) Gavardo (BS) 95.000 100,00% 0% 100%
Società a controllo congiunto consolidate con il metodo del patrimonio netto
Estenergy S.p.A. Trieste (TS) 266.061.261 48,000% 48,000% 0%
Cogeide S.p.A. (2) Mozzanica (BG) 16.945.026 19,00% 0% 19%

(1) Partecipate tramite Asco Renewables S.p.A.

(2) Partecipate tramite Cart Acqua S.r.l.

In data 21 gennaio 2022 Ascopiave ha perfezionato l'acquisto del 60% delle quote sociali della società Salinella Eolico S.r.l. mentre in data 28 gennaio 2022 ha perfezionato l'acquisto del 79,74% del capitale sociale della società Eusebio Energia S.r.l., al 31 marzo 2022 il Gruppo ha consolidato integralmente i dati patrimoniali ed economici di entrambe le Società.

Dati di sintesi delle società consolidate integralmente

Descrizione Ricavi delle
vendite e delle
prestazioni
Risultato netto Patrimonio netto Posizione finanziaria
netta (disponibilità)
Principi contabili di
riferimento
Controllante
Ascopiave S.p.A. 2.672 (2.817) 826.563 240.936 IFRS
Società consolidate integralmente
AP Reti Gas Nord Est S.r.l. 6.636 1.399 138.061 (5.467) IFRS
AP Reti Gas S.p.A. 15.771 2.815 316.759 (8.779) IFRS
Cart Acqua S.r.l. 73 (19) 3.886 (263) Ita Gaap
Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. 4.595 484 63.930 14.339 Ita Gaap
AP Reti Gas Vicenza S.p.A. 3.490 (298) 17.069 22.994 Ita Gaap
AP Reti Gas Rovigo S.r.l. 1.150 310 20.554 6.261 Ita Gaap
Asco Energy S.p.A. 409 (16) 735 2.410 Ita Gaap
Asco Renewables S.p.A. 1 (39) 144 (6) Ita Gaap
Morina S.r.l. 29 (48) (184) 1.597 Ita Gaap
Sangineto Energie S.r.l. 53 (223) 3.375 (373) Ita Gaap
Eosforo S.r.l. 118 2 8.554 3.399 Ita Gaap
Eusebio Energia S.R.L. 1.814 (1.066) 46.610 15.660 Ita Gaap
Salinella Eolico S.R.L. (7) (4) (8) Ita Gaap

Informazioni sulle società controllate consolidate con interessenze di terzi

La società Ascopiave S.p.A. detiene partecipazioni in società controllate consolidate che presentano quote di pertinenza di terzi. Si rimanda alla tabella informativa contenuta nel paragrafo precedente per l'indicazione della quota di controllo relativa ad ogni società consolidata. L'interessenza che le partecipazioni di minoranza hanno nelle attività e nei flussi finanziari del Gruppo Ascopiave è considerata dal management non significativa.

NOTE DI COMMENTO ALLE VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

Attività non correnti

1. Avviamento

L'avviamento, pari ad Euro 56.050 migliaia al 31 marzo 2022, rileva un incremento rispetto al 31 dicembre 2021 pari ad Euro 6.778 migliaia dovuto al plusvalore risultante dall'acquisizione del 79,74% delle quote di Eusebio Energia S.r.l. società operante nel settore della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, per maggiori dettagli si rinvia al paragrafo "Aggregazioni aziendali" di questo resoconto intermedio di gestione. In merito si segnala che l'allocazione effettuata sarà assoggettata ad ulteriori approfondimenti e verifiche al fine di determinare, nel termine annuale previsto dai principi contabili, la definitiva contabilizzazione dell'aggregazione aziendale.

L'importo residuo si riferisce in parte al plusvalore risultante dal conferimento delle reti di distribuzione del gas effettuato dai comuni soci negli esercizi compresi tra il 1996 e il 1999 ed in parte al plusvalore pagato in sede di acquisizione di alcuni rami d'azienda relativi alla distribuzione del gas naturale. Tra questi gli avviamenti rilevati a seguito della fusione per incorporazione di Unigas Distribuzione S.r.l. in Ascopiave S.p.A., per Euro 9.368 migliaia, ed a seguito dell'acquisto della totalità del capitale sociale della società di nuova costituzione AP Reti Gas Nord Est S.r.l. per Euro 14.149 migliaia. Rispetto all'esercizio precedente, l'incremento registrato è correlato al plusvalore pagato in sede di acquisizione di Eusebio Energia S.r.l. per Euro 6.778 migliaia.

L'avviamento, ai sensi del Principio Contabile Internazionale IAS 36, non è soggetto ad ammortamento, ma a verifica per riduzione di valore con cadenza almeno annuale.

Ai fini della determinazione del valore recuperabile l'avviamento viene allocato alle Cash Generating Unit costituite dall'attività di distribuzione del gas naturale (CGU distribuzione gas) e all'attività di produzione di energia da fonti rinnovabili (CGU produzione energia).

La seguente tabella evidenzia il saldo degli avviamenti iscritti al termine dei periodi considerati:

(migliaia di Euro) 31.12.2021
Incrementi
31.03.2022
Distribuzione gas naturale 49.272
0
49.272
Produzione energia da fonti rinnovabili 0
6.778
6.778
Totale avviamento 49.272 6.778 56.050

Nel corso del primo trimestre dell'anno si è acceso il conflitto Russo-Ucraino e la tensione geopolitica internazionale ha evidenziato un progressivo innalzamento. La situazione di incertezza e la tutt'ora perdurante crisi internazionale, hanno significativamente ravvivato l'andamento inflazionistico che ha ripreso con forza interessando in primis il prezzo del gas naturale e del petrolio per poi ripercuotersi sugli altri beni di consumo che, per manifattura o trasporto degli stessi, richiedono il consumo di energia.

Al 31 marzo 2022, considerando la volatilità delle commodities ed il contesto economico incerto dei prossimi mesi del 2022, gli amministratori hanno valutato gli impatti che la crisi internazionale, ed il contesto macro economico, hanno determinato sull'andamento economico finanziario del Gruppo nonché le eventuali variazioni degli indicatori esterni e dei valori interni utilizzati nella realizzazione dei test di impairment effettuati in sede di predisposizione del bilancio al 31 dicembre 2021. Il Gruppo ha attentamente e costantemente monitorato l'evolversi dell'inflazione, con particolare attenzione ai panieri dei prezzi che maggiormente influenzano il business delle società del Gruppo, e della situazione economica. Ciò ha permesso al management del Gruppo di valutare i potenziali impatti in termini di performance e prendere eventuali decisioni volte a mitigare gli effetti che potevano riflettersi sull'esecuzione del business. Visti i risultati conseguiti nel corso del primo trimestre, gli effetti degli interventi effettuati e gli esiti dei test di impairment effettuati in sede di predisposizione del bilancio al 31 dicembre 2021, gli amministratori hanno valutato le variazioni riscontrate degli indicatori esterni e dei valori interni, a suo tempo utilizzati per la stima dei valori recuperabili dalle singole unità generatrici di flussi di cassa, non significativi; conseguentemente non hanno ritenuto pertanto necessario effettuare nuovamente un full impairment test sul valore di iscrizione degli avviamenti.

2. Altre immobilizzazioni immateriali

La tabella che segue mostra l'evoluzione del costo storico e degli ammortamenti accumulati delle altre immobilizzazioni immateriali al termine nei periodi considerati:

31.03.2022 31.12.2021
(migliaia di Euro) Costo
storico
Fondo
ammortamento
Costo
storico
Fondo
ammortamento
Diritti di brevetto industriale ed opere dell'ingegno 9.345 (6.081) 3.265 9.346 (5.976) 3.370
Concessioni, licenze, marchi e diritti 16.689 (12.779) 3.911 15.860 (12.564) 3.296
Altre immobillizzazioni immateriali 11.976 (4.718) 7.258 10.201 (4.664) 5.537
Immobil.materiali in regime di concessione IFRIC 12 1.100.008 (535.286) 564.722 1.077.891 (527.523) 550.367
Imm.materiali in corso in regime di conc.IFRIC 12 23.419 0 23.419 34.701 0 34.701
Immobilizzazioni immateriali in corso ed acconti 817 0 817 735 0 735
Altre immobillizzazioni immateriali 1.162.681 (559.291) 603.391 1.148.734 (550.727) 598.007

La tabella che segue mostra la movimentazione delle immobilizzazioni immateriali nel trimestre considerato ed in quello dell'esercizio precedente:

31.12.2021 31.03.2022
Valore Variazione Ampliamento del Decremento Ammortamenti Decremento Valore
(migliaia di Euro) netto del periodo perimetro di del periodo fondi netto
contabile consolidamento ammortamento contabile
Diritti di brevetto industriale ed opere dell'ingegno 3.370 3 0 108 3.265
Concessioni, licenze, marchi e diritti 3.296 5 815 205 3.911
Altre immobillizzazioni immateriali 5.537 0 1.775 54 7.258
Immobil.materiali in regime di concessione IFRIC 12 550.367 22.117 0 0 7.763 564.722
Imm.materiali in corso in regime di conc.IFRIC 12 34.701 (11.234) 0 48 0 23.419
Immobilizzazioni immateriali in corso ed acconti 735 82 0 0 817
Altre immobillizzazioni immateriali 598.007 10.973 2.590 49 8.130 0 603.391
31.12.2020 31.03.2021
Valore Variazione
del periodo
Decremento Ammortamenti
del periodo
Decremento Valore
(migliaia di Euro) netto fondi netto
contabile ammortamento contabile
Diritti di brevetto industriale ed opere dell'ingegno 1.103 2 28 1.081
Concessioni, licenze, marchi e diritti 4.324 (0) 270 4.054
Altre immobillizzazioni immateriali 5.265 0 59 5.206
Immobil.materiali in regime di concessione IFRIC 12 543.771 7.847 48 7.845 (14) 543.740
Imm.materiali in corso in regime di conc.IFRIC 12 20.783 2.732 17 0 23.498
Immobilizzazioni immateriali in corso ed acconti 2.167 116 0 2.283
Altre immobillizzazioni immateriali 577.413 10.697 66 8.201 (14) 579.861

L'ampliamento del perimetro di consolidamento, avvenuto nel corso del primo trimestre con l'acquisizione del controllo di Eusebio Energia S.r.l. e Salinella Eolico S.r.l., ha determinato l'iscrizione di immobilizzazioni immateriali per Euro 2.590 migliaia.

A parità di perimetro di consolidamento, gli investimenti realizzati nel corso del primo trimestre dell'esercizio risultano pari ad Euro 10.973 migliaia e sono principalmente relativi ai costi sostenuti per la realizzazione delle infrastrutture necessarie alla distribuzione del gas naturale.

Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzo di opere dell'ingegno

Nel corso del primo trimestre dell'esercizio la voce "diritti di brevetto industriali e opere dell'ingegno" non ha registrato investimenti significativi e la variazione è principalmente spiegata dalle quote di ammortamento del periodo.

Concessioni, licenze, marchi e diritti simili

La voce accoglie principalmente i costi riconosciuti agli enti concedenti (Comuni) e/o ai gestori uscenti a seguito dell'aggiudicazione e/o del rinnovo delle relative gare per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale, piuttosto che i costi per l'acquisizione di licenze d'uso. A parità di perimetro di consolidamento, nel corso primo trimestre dell'esercizio, la voce non ha registrato investimenti e la variazione è principalmente spiegata dalle quote di ammortamento. Gli affidamenti ottenuti, a seguito dell'attuazione del Decreto Legislativo n. 164/00 (Decreto Letta), risultano ammortizzati con una vita utile pari a 12 anni ai sensi della durata della concessione prevista dal decreto stesso.

L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato l'iscrizione di concessioni, licenze, marchi e diritti simili per Euro 815 migliaia.

Altre immobilizzazioni immateriali

A parità di perimetro di consolidamento la voce altre immobilizzazioni immateriali non ha registrato investimenti rispetto all'esercizio precedente e la variazione registrata è principalmente spiegata dall'ampliamento del perimetro e dalle quote di ammortamento del periodo. L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato un incremento della voce pari ad Euro 1.775 migliaia.

Impianti e macchinari in regime di concessione

La voce accoglie i costi sostenuti per la realizzazione degli impianti e della rete di distribuzione del gas naturale, degli allacciamenti alla stessa, nonché per la posa di gruppi di riduzione e di misuratori. Al termine del primo trimestre dell'esercizio la voce ha registrato una variazione positiva netta complessiva pari ad Euro 14.354 migliaia principalmente in ragione degli investimenti effettuati nel primo trimestre nell'esercizio e dalla riclassifica degli investimenti realizzati nel corso dell'anno precedente ma entrati in esercizio nel corso del 2022. L'incremento è stato in parte compensato dalle quote di ammortamento dell'esercizio. Gli investimenti, comprensivi delle riclassifiche delle immobilizzazioni in corso, risultano pari ad Euro 22.117 migliaia.

Le infrastrutture situate in Comuni nei quali non è stata posta in gara la concessione per la distribuzione del gas naturale sono ammortizzate applicando la minore tra la vita tecnica degli impianti e la vita utile indicata da ARERA in ambito tariffario. La vita tecnica degli impianti è stata oggetto di valutazione esterna da parte di un perito indipendente che ha determinato l'obsolescenza tecnica dei beni realizzati.

Immobilizzazioni immateriali in corso in regime di concessione

La voce accoglie i costi sostenuti per la costruzione degli impianti e della rete di distribuzione del gas naturale realizzati parzialmente in economia e non ultimati al termine del primo trimestre dell'esercizio di riferimento. La voce ha registrato un decremento pari ad Euro 11.234 migliaia in ragione della riclassifica degli investimenti realizzati in esercizi precedenti ma entrati in esercizio nel corso del primo trimestre 2022.

Immobilizzazioni immateriali in corso

La voce accoglie i costi sostenuti per l'acquisto e lo sviluppo di software gestionali non ultimati al termine dell'esercizio e correlati al core business della distribuzione del gas naturale. La variazione registrata è principalmente correlata ad investimenti effettuati per sviluppi di software non ultimati alla data di chiusura del presente resoconto intermedio di gestione.

3. Immobilizzazioni materiali

La tabella che segue mostra l'evoluzione del costo storico e degli ammortamenti accumulati delle immobilizzazioni materiali al termine di ogni periodo considerato:

31.03.2022 31.12.2021
Costo Fondo Fondo svalutazione Valore Costo Fondo Fondo Valore
storico ammortamento da impairment netto storico ammortamento svalutazione da netto
(migliaia di Euro) contabile impairment contabile
Terreni e fabbricati 49.734 (18.573) (265) 30.897 45.363 (17.242) (265) 27.856
Impianti e macchinari 161.723 (89.057) (1.059) 71.607 19.680 (4.109) (1.059) 14.512
Attrezzature industriali e commerciali 4.920 (4.279) 641 4.645 (3.996) 649
Altri beni 22.104 (19.497) 2.608 21.353 (18.707) 2.646
Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti 2.755 0 (633) 2.122 351 0 (55) 297
Diritti d'uso 13.183 (1.399) 11.784 13.183 (1.132) 12.051
Immobilizzazioni materiali 254.420 (132.804) (1.958) 119.658 104.577 (45.186) (1.379) 58.012

La tabella che segue mostra la movimentazione delle immobilizzazioni materiali nel trimestre considerato ed in quello dell'esercizio precedente:

31.12.2021 31.03.2022
Valore Variazione Ampliamento del Ammortamenti Valore
netto del periodo perimetro di del periodo netto
(migliaia di Euro) contabile consolidamento contabile
Terreni e fabbricati 27.856 0 3.341 301 30.897
Impianti e macchinari 14.512 114 57.014 33 71.607
Attrezzature industriali e commerciali 649 18 3 29 641
Altri beni 2.646 24 43 105 2.608
Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti 297 (128) 1.953 0 2.122
Diritti d'uso 12.051 0 0 267 11.784
Immobilizzazioni materiali 58.012 28 62.354 736 119.658
31.12.2020 31.03.2021
Valore Variazione Decremento Ammortamenti Decremento Valore
netto del periodo del periodo fondi netto
(migliaia di Euro) contabile ammortamento contabile
Terreni e fabbricati 27.297 0 299 26.998
Impianti e macchinari 1.184 0 19 1.165
Attrezzature industriali e commerciali 689 94 20 764
Altri beni 2.738 108 154 0 2.692
Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti 595 0 0 595
Diritti d'uso 940 32 88 885
Immobilizzazioni materiali 33.443 235 0 580 0 33.098

L'ampliamento del perimetro di consolidamento, avvenuto nel corso del primo trimestre con l'acquisizione del controllo di Eusebio Energia S.r.l. e Salinella Eolico S.r.l., ha determinato l'iscrizione di immobilizzazioni materiali per Euro 62.358 migliaia. Le stesse sono principalmente rappresentative dei valori contabili degli impianti idroelettrici ed eolici gestiti dalle società pocanzi indicate i quali sono situati nel territorio nazionale.

A parità di perimetro di consolidamento, gli investimenti realizzati nel corso del primo trimestre dell'esercizio risultano pari ad Euro 28 migliaia.

Terreni e fabbricati

L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato l'iscrizione dei valori iscritti nella voce dalle neo società controllate e che, al termine del primo trimestre dell'esercizio, risultano pari ad Euro 3.341 migliaia. Le stesse rappresentano principalmente i fabbricati ed i terreni correlati agli impianti idroelettrici ed eolici gestiti. A parità di perimetro di consolidamento la voce comprende prevalentemente i fabbricati di proprietà relativi alla sede aziendale, agli uffici e magazzini periferici. Nel corso del primo trimestre non sono stati realizzati investimenti e la variazione è principalmente spiegata dalle quote di ammortamento del periodo.

Impianti e macchinari

A parità di perimetro di consolidamento, nel corso dell'esercizio, la voce impianti e macchinari ha registrato investimenti pari ad Euro 114 migliaia e quote di ammortamento pari ad Euro 33 migliaia.

L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato un aumento della voce pari ad Euro 57.014 migliaia. L'importo è principalmente spiegato dagli investimenti effettuati dalle società neo acquisite in impianti di produzione di energia elettrica da fonte idroelettrica ed eolica.

Attrezzature industriali e commerciali

La voce "Attrezzature industriali e commerciali", a parità di perimetro di consolidamento, ha registrato investimenti per Euro 18 migliaia. La voce accoglie i costi sostenuti per l'acquisto degli strumenti necessari al servizio di manutenzione degli impianti di distribuzione ed all'attività di misura. L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato un aumento della voce pari ad Euro 3 migliaia.

Altri beni

Nel corso del primo trimestre dell'esercizio, a parità di perimetro di consolidamento, gli investimenti realizzati risultano pari ad Euro 24 migliaia e sono principalmente spiegati dai costi sostenuti per l'acquisto di hardware e di veicoli aziendali. L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato un aumento della voce pari ad Euro 43 migliaia.

Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti

A parità di perimetro di consolidamento la voce include essenzialmente i costi sostenuti per interventi di manutenzione straordinaria delle sedi aziendali e/o magazzini periferici e non ultimati alla data di chiusura dell'esercizio. Nel corso del primo trimestre dell'esercizio la voce ha registrato una variazione negativa pari ad Euro 128 migliaia correlata alla riclassifica degli investimenti realizzati nel corso dell'esercizio precedente per la realizzazione di un impianto fotovoltaico situato presso la sede di Pieve di Soligo, per Euro 168 migliaia, i cui lavori sono stati ultimati nel corso del primo trimestre 2022.

Diritti d'uso

La voce accoglie i diritti d'uso correlati all'applicazione di IFRS 16. L'applicazione del principio ha riguardato principalmente i contratti di leasing operativi relativi a immobilizzazioni materiali: quali locazione di immobili e noleggio di automezzi ed autocarri. La variazione registrata nel corso del primo trimestre dell'esercizio è spiegata dalle quote di ammortamento maturate.

4. Partecipazioni

La tabella che segue mostra la movimentazione delle partecipazioni al termine di ogni periodo considerato:

31.12.2021 31.03.2022
(migliaia di Euro) Valore netto Decremento Valutazione a
patrimonio netto
Valore netto
Partecipazioni in imprese collegate 442.434 0
13.489
455.923
Partecipazioni in altre imprese 78.925 78.925
Partecipazioni 521.359 0
13.489
534.848

Nel corso dell'esercizio le voci correlate alle partecipazioni hanno registrato un incremento complessivo pari ad Euro 13.489 migliaia correlati alle partecipazioni in imprese collegate.

La tabella di seguito riportata evidenzia il dettaglio delle partecipazioni iscritte al termine dei periodi considerati:

(migliaia di Euro) 31.03.2022 31.12.2021
Partecipazione in Estenergy S.p.A. 447.856 434.368
Partecipazione in Cogeide S.p.A. 8.066 8.066
Partecipazioni in imprese controllate e collegate 455.923 442.434
Partecipazione in Hera Comm S.p.A. 54.000 54.000
Partecipazione in ACSM - AGAM SPA 24.923 24.923
Partecipazione in Banca di Credito Cooperativo delle Prealpi 1 1
Partecipazione BCC Busto Garolfo e Buguggiate 1 0
Partecipazione in Banca Alto Vicentino 1 1
Partecipazioni in altre imprese 78.925 78.925
Totale delle partecipazioni 534.848 521.359

Partecipazioni in imprese controllate e collegate

Al termine del trimestre di riferimento risultano iscritte partecipazioni in società collegate pari a 455.923 migliaia di Euro, importo relativo alla partecipazione del 48% detenuta in EstEnergy S.p.A. ed alla partecipazione detenuta in Cogeide S.p.A..

La partecipazione in Estenergy, al termine del trimestre pari ad Euro 447.856 migliaia, ha registrato un incremento pari ad Euro 13.489 migliaia spiegato dalla valutazione con il metodo del patrimonio netto dei risultati consolidati maturati nel corso del primo trimestre dell'esercizio 2022. La Società, di cui Ascopiave S.p.A. detiene una quota del 48% del capitale sociale ed Hera S.p.A. il 52%, opera nel settore della commercializzazione delle commodity gas

naturale ed energia elettrica.

Relativamente alla partecipazione in Cogeide, pari ad Euro 8.066 migliaia, nel corso del primo trimestre dell'esercizio 2022 non si rilevano variazioni.

La tabella di seguito riportata evidenzia la situazione patrimoniale, finanziaria ed economica del Gruppo Estenergy alla data di chiusura del primo trimestre dell'esercizio di riferimento e dello stesso periodo dell'esercizio precedente:

Primo trimestre
Primo trimestre
Primo trimestre Primo trimestre
(Valori comprensivi di scritture di consolidamento ed espressi in 2022 2022 2021 2021
milioni di Euro) pro-quota pro-quota
Attività non correnti 321,7 670,2 330,7 689,0
Attività correnti 306,4 638,4 192,6 401,3
Patrimonio netto del Gruppo 365,0 760,3 356,9 743,6
Patrimonio netto di Terzi 0,7 1,4 2,7 5,7
Passività non correnti 29,7 62,0 27,8 57,8
Passività correnti 232,8 485,0 136,0 283,2
Ricavi 269,0 560,5 135,5 282,4
Costi 250,3 521,5 118,1 246,1
Margine operativo lordo 18,7 38,9 17,4 36,3
Ammortamenti e svalutazioni 4,9 10,2 3,9 8,2
Risultato operativo 13,8 28,8 13,5 28,1
Risultato netto del Gruppo 11,3 23,5 9,4 19,7
Risultato netto di Terzi 0,1 0,3 0,6 1,3
Posizione finanziaria netta (28,2) (58,8) (27,8) (57,9)

Partecipazioni in altre imprese

Al termine del primo trimestre dell'esercizio 2022 le partecipazioni in altre imprese risultano pari ad Euro 78.925 migliaia. La voce accoglie le partecipazioni già iscritte al termine dell'esercizio precedente, le quali non hanno registrato variazioni nel corso del primo trimestre dell'esercizio 2022, e sono costituite per Euro 54.000 migliaia dal 3% del capitale sociale di Hera Comm, acquisito a seguito della sottoscrizione della partnership commerciale con il Gruppo Hera, perfezionata in data 19 dicembre 2019, per Euro 24.923 migliaia dal 5,00% del capitale sociale di Acsm Agam S.p.A., il cui valore è stato oggetto di riduzione per Euro 1.806 migliaia nell'esercizio 2020, nonché le partecipazioni residue pari ad Euro 2 migliaia relative alle quote nella Banca Prealpi SanBiagio Credito Cooperativo - Soc. Coop. per Euro 1 migliaia e nella Banca Alto Vicentino S.p.A. per Euro 1 migliaia.

Si segnala che Ascopiave S.p.A. detiene delle opzioni di vendita sulla partecipazione detenuta nell'imprese collegata EstEnergy e sulla partecipazione detenuta in Hera Comm che, al termine dell'esercizio, hanno evidenziato un fair value nullo.

5. Altre attività non correnti

La tabella che segue evidenzia i saldi delle altre attività non correnti al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31.03.2022 31.12.2021
Depositi cauzionali 1.634 1.394
Altri crediti 2.197 2.210
Altre attività non correnti 3.831 3.604

Al termine del primo trimestre dell'esercizio le attività non correnti registrano un incremento complessivo rispetto all'esercizio precedente pari ad Euro 227 migliaia. La variazione è principalmente spiegata dall'ampliamento del perimetro di consolidamento che ha determinato l'iscrizione di attività non correnti per Euro 242 migliaia, in particolare per depositi cauzionali.

6. Attività finanziarie non correnti

La tabella che segue evidenzia il saldo delle attività finanziarie non correnti al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31.03.2022 31.12.2021
Altri Crediti di natura finanziaria oltre 12 mesi 2.878 2.864
Attività finanziarie non correnti 2.878 2.864

Le attività finanziarie non correnti passano da Euro 2.864 migliaia dell'esercizio 2021 ad Euro 2.878 migliaia del periodo di riferimento evidenziando un incremento pari ad Euro 14 migliaia. La voce accoglie i crediti finanziari iscritti nei confronti di Enti Locali e derivanti da accordi transattivi sottoscritti in esercizi precedenti con gli stessi per la valorizzazione delle infrastrutture di distribuzione del gas naturale. Il valore iscritto nella voce attività finanziarie non correnti rappresenta le quote in scadenza oltre i 12 mesi dalla data di chiusura del presente resoconto intermedio di gestione e in ragione della durata della rateizzazione concordata la posta e stata oggetto di attualizzazione. Il credito si somma al credito vantato nei confronti del Comune di Costabissara, con il quale era stato sottoscritto un

7. Crediti per imposte anticipate

La tabella che segue evidenzia il saldo delle imposte anticipate al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31.03.2022 31.12.2021
Crediti per imposte anticipate 34.988 31.565
Attività per imposte anticipate 34.988 31.565

accordo transattivo di valorizzazione delle infrastrutture di distribuzione del gas naturale.

Al termine del primo trimestre dell'esercizio la voce registra un incremento complessivo rispetto al termine dell'esercizio precedente pari ad Euro 3.422 migliaia. La variazione è principalmente spiegata dall'ampliamento del perimetro di consolidamento che ha determinato l'iscrizione di attività per imposte anticipate per Euro 3.028 migliaia.

A parità di perimetro di consolidamento le imposte anticipate passano da Euro 31.565 migliaia dell'esercizio 2021 ad Euro 31.959 migliaia del periodo di riferimento, registrando un incremento di Euro 394 migliaia. Nella determinazione delle imposte si è fatto riferimento all'aliquota IRES e, ove applicabile, all'aliquota IRAP vigenti, in relazione al periodo di imposta che comprende la data del 31 marzo 2022 e al momento in cui si stima si riverseranno le eventuali differenze temporanee.

Attività correnti

8. Rimanenze

La tabella che segue mostra la composizione della voce per ogni periodo considerato:

31.03.2022 31.12.2021
(migliaia di Euro) Valore lordo F.do
Svalutazione
Valore netto Valore lordo F.do
Svalutazione
Valore netto
Combustibili e materiale a magazzino 6.356 (39) 6.317 6.780 (39) 6.741
Titoli efficienza energetica 2.368 2.368 1.434 1.434
Totale Rimanenze 8.724 (39) 8.685 8.214 (39) 8.176

Al termine del primo trimestre dell'esercizio le rimanenze risultano pari ad Euro 8.685 migliaia registrando un incremento pari ad Euro 510 migliaia rispetto al 31 dicembre 2021. L'incremento è principalmente spiegato dai maggiori quantitativi di titoli di efficienza energetica acquistati dalla ESCO del Gruppo e non ceduti alla data di chiusura del presente resoconto intermedio di gestione. Gli stock di titoli hanno registrato un aumento pari ad Euro 934 migliaia.

I materiali a magazzino vengono utilizzati per le opere di manutenzione o per la realizzazione degli impianti di distribuzione. In quest'ultimo caso il materiale viene riclassificato tra le immobilizzazioni materiali in seguito all'installazione. Al termine del primo trimestre la voce ha registrato una diminuzione pari ad Euro 424 migliaia passando da Euro 6.780 migliaia del 31 dicembre 2021, ad Euro 6.356 migliaia del periodo di riferimento.

Le rimanenze sono esposte al netto del fondo svalutazione magazzino, pari ad Euro 39 migliaia, al fine di adeguare il valore delle stesse alla loro possibilità di realizzo o utilizzo.

9. Crediti commerciali

La tabella che segue mostra la composizione della voce per ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31.03.2022 31.12.2021
Crediti verso clienti 21.979 5.716
Crediti per fatture da emettere 14.721 21.769
Fondo svalutazione crediti (2.309) (698)
Crediti commerciali 34.391 26.786

I crediti commerciali, passando da Euro 26.786 migliaia dell'esercizio 2021 ad Euro 34.391 migliaia del primo trimestre dell'esercizio di riferimento, registrano un incremento pari ad Euro 7.604 migliaia.

L'ampliamento del perimetro di consolidamento, avvenuto a seguito del perfezionamento dell'operazione di acquisto delle quote di maggioranza di Eusebio Energia S.r.l. e Salinella S.r.l., ha determinato l'aumento della voce per Euro 1.499 migliaia di cui: Euro 239 migliaia di crediti per fatture emesse (al netto del fondo rischi accantonato) ed Euro 1.260 migliaia correlati a fatture da emettere.

A parità di perimetro di consolidamento la variazione registrata dai crediti commerciali risulta pari ad Euro 6.105 migliaia. Si segnala che al termine dell'esercizio 2021 sono state realizzate cessioni di crediti commerciali da parte delle società di distribuzione del Gruppo a società di factoring con la formula pro-soluto. L'ammontare complessivo delle cessioni risultava pari ad Euro 13.312 migliaia.

I crediti verso clienti sono esposti al netto degli acconti di fatturazione e sono tutti esigibili entro i successivi 12 mesi. Il fondo svalutazione crediti, pari ad Euro 2.309 migliaia, rappresenta principalmente i rischi in capo alle nuove società acquisite (Euro 1.609 migliaia) ed alle società di distribuzione del Gruppo che, al termine del primo trimestre dell'esercizio, ha richiesto accantonamenti poco significativi (Euro 2 migliaia).

La movimentazione del fondo svalutazione crediti nel corso del trimestre è riportata nella tabella seguente:

(migliaia di Euro) 31.03.2022 31.12.2021
Fondo svalutazione crediti iniziale 698 692
Fondo svalutazione crediti da ampliamento
del perimetro di consolidamento 1.609 0
Accantonamenti 2 34
Utilizzi (0) (28)
Fondo svalutazione crediti finale 2.309 698

La seguente tabella evidenzia la ripartizione dei crediti verso clienti per fatture emesse in base all'anzianità, evidenziando la capienza del fondo svalutazione crediti rispetto all'anzianità del credito:

(migliaia di Euro) 31.03.2022 31.12.2021
Crediti commerciali lordi per fatture emesse 21.979 5.716
- fondo svalutazione crediti commerciali (2.309) (698)
Crediti commerciali netti per fatture emesse 19.670 5.018
Ageing dei crediti commerciali per fatture emesse:
- a scadere 19.426 4.077
- scaduti entro 6 mesi 1.658 1.104
- scaduti da 6 a 12 mesi 68 49
- scaduti oltre 12 mesi 826 486

10.Altre attività correnti

La seguente tabella evidenzia la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31.03.2022 31.12.2021
Crediti per consolidato fiscale 184 184
Risconti attivi annuali 3.244 998
Anticipi a fornitori 5.175 4.608
Ratei attivi annuali 19 19
Crediti verso Cassa Servizi Energetici Ambientali 23.401 17.414
Credito IVA 1.069 127
Crediti UTF e Addizionale Regionale/Provinciale 40 40
Altri crediti 2.439 2.186
Altre attività correnti 35.570 25.575

L'ampliamento del perimetro di consolidamento, avvenuto a seguito del perfezionamento dell'operazione di acquisto delle quote di maggioranza di Eusebio Energia S.r.l. e Salinella S.r.l., ha determinato l'aumento della voce per Euro 1.319 migliaia. A parità di perimetro di consolidamento la variazione registrata dalla voce risulta pari ad Euro 10.096 migliaia passando da Euro 25.575 migliaia ad Euro 34.251 migliaia. L' incremento è principalmente spiegato dai maggiori crediti iscritti nei confronti della Cassa Servizi Energetici ed Ambientali per Euro 5.987 migliaia,

dall'incremento per Euro 1.807 migliaia di risconti attivi su canoni di manutenzione e assicurativi da maggiori anticipi a fornitori per Euro 476 migliaia dovuti principalmente al pagamento di canoni concessori verso i comuni.

Al termine del primo trimestre dell'esercizio i crediti iscritti nei confronti della Cassa Servizi Energetici e Ambientali (CSEA) risultano pari ad Euro 23.401 migliaia e sono costituiti da crediti correlati al raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico per Euro 13.093 migliaia (+1.821 migliaia di Euro rispetto al 31 dicembre 2021), ed a crediti iscritti in ragione delle componenti tariffarie applicate al servizio di distribuzione del gas naturale componenti tariffarie per Euro 10.308 migliaia (+4.166 migliaia di Euro rispetto al 31 dicembre 2021). I primi sono conteggiati valorizzando i quantitativi di titoli di efficienza energetica consegnati, al netto degli acconti incassati in relazione agli stessi, nonché il quantitativo di titoli maturati sino al 31 marzo 2022 ma non ancora consegnati alla stessa data. Si segnala che il contributo unitario utilizzato per la quantificazione economica dell'adempimento è pari al contributo definitivo fissato per gli obiettivi correlati a periodi regolamentari chiusi, mentre è pari al fair value del contributo previsionale per i contributi in corso di maturazione al 31 marzo 2022, pari ad Euro 250 (Euro 250 al 31 dicembre 2020).

11.Attività finanziarie correnti

La seguente tabella evidenzia la composizione delle attività finanziarie correnti al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31.03.2022 31.12.2021
Altre attività finanziarie correnti 812 908
Attività finanziarie correnti 812 908

Le attività finanziarie correnti registrano un decremento pari ad Euro 96 migliaia, passando da Euro 908 migliaia del 31 dicembre 2021 ad Euro 812 migliaia del periodo di riferimento. La diminuzione è principalmente spiegata dalla chiusura di partite di Asco Energy S.p.A. nate dalla scissione del ramo vendita gas verso Ascopiave Energie S.p.a.. Si segnala che al termine del periodo la voce accoglie altresì, la quota a breve del credito iscritto nei confronti di Hera S.p.A. relativo all'accordo transattivo sulle accise per Euro 400 migliaia, al credito verso il comune di Creazzo per Euro 139 migliaia e la quota a breve del credito iscritto nei confronti del comune di Costabissara per Euro 167 migliaia, sorto a seguito dell'accordo transattivo raggiunto con l'Ente Locale nel corso dell'esercizio 2019.

12. Crediti Tributari

La seguente tabella evidenzia la composizione dei crediti tributari al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31.03.2022 31.12.2021
Crediti IRAP 494 494
Crediti IRES 926 926
Altri crediti tributari 215 202
Crediti tributari 1.634 1.621

L'ampliamento del perimetro di consolidamento, avvenuto a seguito del perfezionamento dell'operazione di acquisto delle quote di maggioranza di Eusebio Energia S.r.l. e Salinella S.r.l., ha determinato un aumento dei crediti tributari pari ad Euro 13 migliaia. A parità di perimetro di consolidamento la voce non ha registrato variazioni nel corso del trimestre.

____________________________________________________________________________________________

La voce accoglie il residuo credito, degli acconti IRAP versati e degli acconti IRES.

13. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31.03.2022 31.12.2021
Depositi bancari e postali 125.510 42.519
Denaro e valori in cassa 23 20
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 125.533 42.539

L'ampliamento del perimetro di consolidamento, avvenuto a seguito del perfezionamento dell'operazione di acquisto delle quote di maggioranza di Eusebio Energia S.r.l. e Salinella S.r.l., ha determinato l'aumento della voce per Euro 2.302 migliaia. A parità di perimetro di consolidamento le disponibilità liquide hanno registrato un incremento pari ad Euro 80.692 migliaia passando da Euro 42.539 migliaia ad Euro del 2021 ad Euro 123.231 migliaia dell'esercizio di riferimento.

Le disponibilità liquide si riferiscono principalmente ai saldi contabili bancari ed alle casse sociali e per una migliore comprensione delle variazioni dei flussi di cassa intercorsi nel corso dell'esercizio si rimanda al rendiconto finanziario.

Posizione finanziaria netta

L'indebitamento finanziario netto del Gruppo al termine degli esercizi di riferimento è il seguente:

31.03.2022 31.12.2021
125.533 42.539
812 1.175
(2.051) (1.985)
(225.497) (199.632)
(101.204) (157.903)
2.878 2.864
(205.814) (161.488)
(94.251) (24.181)
(6.627) (6.777)
(303.814) (189.582)
(347.485)
(405.018)

Per i commenti alle principali dinamiche che hanno comportato la variazione della posizione finanziaria netta si rimanda all'analisi dei dati finanziari del Gruppo riportata nel paragrafo "Commento ai risultati economico finanziari del primo trimestre dell'esercizio 2022" ed al paragrafo "Finanziamenti a medio e lungo termine" di questa relazione.

14. Attività correnti su strumenti finanziari derivati

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31.03.2022 31.12.2021
Attività su derivati su tassi di interesse 1.918 267
Attività correnti su strumenti finanziari derivati 1.918 267

Le attività correnti su strumenti finanziari derivati sono principalmente relative ai contratti di copertura su tassi di interesse sottoscritti dalla Capogruppo Ascopiave nel corso dell'esercizio 2020 e 2021. In merito alle attività e passività correlate ad attività su derivati si rinvia al paragrafo "Fattori di rischio ed incertezza" di questo resoconto intermedio di gestione nel quale sono evidenziati gli effetti ad essi correlati.

Le attività su derivati connessi con i finanziamenti sottoscritti dalla Capogruppo sono rappresentate dal fair value dei seguenti derivati in essere al 31 marzo 2022, la cui manifestazione finanziaria sarà ripartita in base alla durata del finanziamento sottostante:

# Controparte Tipologia strumento Commodity Trade Effective Expiry Posizione Nozionale MtM
Sottostante
date
date date contrattuale (€/000)
1 BNL Interest Rate Swap Euribor 6M 9-ago-19 9-feb-20 9-feb-25 Vanilla: Fixed - Float 18.000.000 € 165
2 Credit Agricole Interest Rate Swap Euribor 6M 27-set-19 1-ott-19 27-set-24 Vanilla: Fixed - Float 15.000.000 € 128
3 Intesa Sanpaolo Interest Rate Swap Euribor 6M 30-nov-20 30-nov-20 30-nov-23 Vanilla: Fixed - Float 50.000.000 € 619
4 Mediobanca Interest Rate Swap Euribor 3M 2-dic-20 2-dic-20 2-dic-25 Vanilla: Fixed - Float 26.666.667 € 514
5 Mediobanca Interest Rate Swap Euribor 3M 23-dic-21 23-dic-21 23-dic-26 Vanilla: Fixed - Float 20.000.000 € 491
Totali 129.666.667 € 1.918

Si specifica che gli strumenti finanziari valutati al fair value appartengono al livello gerarchico di valutazione 2.

Patrimonio netto consolidato

15. Patrimonio Netto

Il capitale sociale di Ascopiave S.p.A. al 31 marzo 2022 è costituito da 234.411.575 azioni ordinarie, interamente sottoscritte e versate, del valore nominale di Euro 1 ciascuna.

Si evidenzia nella seguente tabella la composizione del patrimonio netto consolidato al termine degli esercizi considerati:

(migliaia di Euro) 31.03.2022 31.12.2021
Capitale sociale 234.412 234.412
Riserva legale 46.882 46.882
Azioni proprie (55.423) (55.423)
Riserve e utili a nuovo 647.086 597.347
Risultato dell'esercizio di Gruppo 12.184 45.326
Patrimonio netto di Gruppo 885.140 868.544
Patrimonio Netto di Minoranza 9.404 (39)
Patrimonio netto Totale 894.544 868.505

Il patrimonio netto consolidato al 31 marzo 2022 è pari ad Euro 894.544 migliaia ed evidenzia un incremento rispetto all'esercizio 2021 pari ad Euro 26.039 migliaia. Le movimentazioni del patrimonio netto consolidato intervenute nell'esercizio, ad esclusione del risultato conseguito, sono principalmente spiegate dall'ingresso dei soci di minoranza delle società Eusebio Energia S.r.l. e Salinella Eolico S.r.l. per Euro 9.687 migliaia, dalla movimentazione delle riserve su hedge accounting legate a strumenti derivati per Euro 4.409 migliaia.

Al termine dell'esercizio la società detiene azioni proprie per un valore complessivo pari ad Euro 55.423 migliaia.

Alla data del 31 marzo 2022 Ascopiave S.p.A., detiene n. 17.701.578 azioni, pari al 7,551% del capitale sociale, per il controvalore sopra indicato.

La riserva di hedge accounting iscritta al termine dell'esercizio rappresenta il valore corrente degli strumenti finanziari derivati sottoscritti da Ascopiave S.p.A. e dalle società recentemente acquisite attive nel settore idroelettrico, a copertura di possibili oscillazioni dei tassi di interesse correlate ai finanziamenti sottoscritti. La stessa, al 31 marzo 2022 evidenzia un saldo negativo pari ad Euro 1.909 migliaia.

In merito alle attività e passività correlate ad attività su derivati si rinvia al paragrafo "Fattori di rischio ed incertezza" di questo resoconto nel quale sono evidenziati gli effetti ad essi correlati.

Il patrimonio netto del Gruppo ha altresì registrato un incremento pari ad Euro 2.678 migliaia correlato alla movimentazione di patrimonio netto di società collegate, in particolare all'andamento della riserva di hedge accounting iscritta in relazione ai contratti derivati sottoscritti a copertura delle fluttuazioni del prezzo delle commodity.

Passività non correnti

16. Fondi rischi ed oneri

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31.03.2022 31.12.2021
Fondo di trattamento quiescienza e obblighi simili 762 700
Altri fondi rischi ed oneri 2.556 775
Fondi rischi ed oneri 3.318 1.474

L'ampliamento del perimetro di consolidamento, avvenuto a seguito del perfezionamento dell'operazione di acquisto delle quote di maggioranza di Eusebio Energia S.r.l. e Salinella S.r.l., ha determinato l'aumento della voce per Euro 1.750 migliaia.

A parità di perimetro di consolidamento i fondi rischi ed oneri, passando da Euro 1.474 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 1.567 migliaia del periodo di riferimento, registrano un incremento per Euro 93 migliaia. La variazione è principalmente spiegata dagli accantonamenti del fondo di trattamento di quiescenza e obblighi simili.

La tabella che segue mostra la movimentazione del primo trimestre dell'esercizio:

(migliaia euro)
Fondi rischi ed oneri al 1 gennaio 2022 1.474
Accantonamenti fondi rischi e oneri 306
Utilizzo fondi rischi e oneri 1.537
Fondi rischi ed oneri al 31 marzo 2022 3.318

Nella tabella seguente si evidenza la composizione dei fondi rischi per tipologia:

(migliaia di Euro) 31.03.2022 31.12.2021
Fondi per onerosità titoli di efficienza energetica 254 223
Fondi trattamento quiescenza e obblighi simili 762 700
Fondi su differenziali fair_value società acquisite 552
Ampliamento del perimetro di consolidamento 1.750 552
Totale 3.318 1.474

Il fondo trattamento quiescenza e obblighi simili accoglie anche gli impegni nei confronti dei dipendenti e amministratori relativi ai piani di incentivazione a lungo termine per la quota in denaro.

17. Trattamento fine rapporto

L'ampliamento del perimetro di consolidamento, avvenuto a seguito del perfezionamento dell'operazione di acquisto delle quote di maggioranza di Eusebio Energia S.r.l. e Salinella S.r.l., ha determinato l'aumento della voce per Euro 306 migliaia.

A parità di perimetro di consolidamento il trattamento di fine rapporto passa da Euro 4.491 migliaia al 1° gennaio 2022 ad Euro 4.550 migliaia del 31 marzo 2022, registrando un incremento pari ad Euro 59 migliaia.

La tabella di seguito riportata riepiloga la movimentazione del fondo nell'esercizio considerato:

(migliaia di Euro)
Trattamento di fine rapporto al 1 gennaio 2022 4.491
Ampliamento del perimetro di consolidamento 306
Liquidazioni (337)
Costo relativo alle prestazioni di lavoro corrente 396
Trattamento di fine rapporto al 31 marzo 2022 4.856

*comprensivo della quota di interest cost contabilizzata a conto economico.

18. Finanziamenti a medio e lungo termine

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31.03.2022 31.12.2021
Mutui passivi Cassa Centrale Banca 6.030 6.234
Mutui passivi Banca Europea per gli Investimenti 4.875 7.250
Mutui passivi ICCREA 4.968 6.120
Mutui passivi INTESA SAN PAOLO SPA 79.739 70.000
Mutui passivi BPER 3.356 3.356
Mutui passivi BNL 17.500 18.750
Mutui passivi Cassa Centrale Banca-Credito Coop.It 28.252 0
Mutui passivi CREDIT AGRICOLE FRIULADRIA 17.000 12.000
Mutui passivi MEDIOBANCA 37.778 37.778
Mutui passivi BPM 6.316 0
Finanziamenti a medio e lungo termine 205.814 161.488
Quota corrente finanziamenti medio-lungo termine 66.497 60.631
Finanziamenti a medio-lungo termine 272.311 222.119

L'ampliamento del perimetro di consolidamento, avvenuto a seguito del perfezionamento dell'operazione di acquisto delle quote di maggioranza di Eusebio Energia S.r.l. e Salinella S.r.l., ha determinato l'aumento della voce per Euro 19.739 migliaia.

I finanziamenti a medio lungo termine, rappresentati al 31 marzo 2022 principalmente dai debiti della Capogruppo nei confronti di Intesa Sanpaolo per Euro 80.000 migliaia, di Mediobanca per Euro 46.667 migliaia, di BNL per Euro 38.000 migliaia, della Cassa Centrale Banca per Euro 36.840 migliaia, di Credit Agricole Friuladria per Euro 25.000 migliaia, di BPER per Euro 10.041 migliaia, della Banca Europea per gli Investimenti per Euro 9.625 migliaia, dai debiti nei confronti di Iccrea delle società acquisite a dicembre 2021 attive nel settore delle produzione di energia da centrali idroelettriche per Euro 5.884 migliaia, e dai debiti della controllata Eusebio Energia, acquisita nel corso del trimestre di riferimento, nei confronti di Intesa Sanpaolo per Euro 11.130 migliaia e di Banco BPM per Euro 9.123 migliaia, passano complessivamente da Euro 222.119 migliaia del 31 dicembre 2021 ad Euro 272.311 migliaia, con un

decremento di Euro 50.192 migliaia, spiegato principalmente dal pagamento delle rate pagate, dall'accensione di due nuovi finanziamenti con Cassa Centrale Banca e Credit Agricole, e dal consolidamento del debito delle società acquisite nell'esercizio.

In particolare:

  • il finanziamento con Intesa Sanpaolo, erogato nel novembre 2020 per complessivi Euro 50.000 migliaia, pari al debito residuo al 31 marzo 2022, non presenta importi iscritti tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi annualmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS;
  • il finanziamento con Intesa Sanpaolo, erogato nel novembre 2019 per complessivi Euro 50.000 migliaia, presenta un debito residuo al 31 marzo 2022 pari ad Euro 30.000 migliaia, con l'iscrizione di Euro 10.000 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi annualmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS;
  • il finanziamento con Mediobanca, erogato nel dicembre 2020 per complessivi Euro 30.000 migliaia, presenta un debito residuo al 31 marzo 2022 pari ad Euro 26.667 migliaia, con l'iscrizione di Euro 6.667 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS;
  • il finanziamento con BNL, erogato nel 2017 per un importo pari ad Euro 30.000 migliaia, presenta un debito residuo al 31 marzo 2022 pari ad Euro 20.000 migliaia, con l'iscrizione di Euro 2.500 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi annualmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS;
  • il finanziamento con BNL, erogato nell'agosto 2019 per un importo pari ad Euro 30.000 migliaia, presenta un debito residuo al 31 marzo 2022 pari ad Euro 18.000 migliaia, integralmente iscritto tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi annualmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS;
  • il finanziamento con Mediobanca, erogato nel dicembre 2021 per complessivi Euro 20.000 migliaia, pari al debito residuo al 31 marzo 2022, vede l'iscrizione di Euro 2.222 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS;
  • il finanziamento con Credit Agricole Friuladria, erogato nell'ottobre 2019 per un importo pari ad Euro 30.000 migliaia, presenta un debito residuo al 31 marzo 2022 pari ad Euro 15.000 migliaia, con l'iscrizione di Euro 6.000 tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS;
  • il finanziamento con la Banca Europea per gli Investimenti, erogato in due tranche nel corso del 2013 per complessivi Euro 45.000 migliaia, presenta un debito residuo al 31 marzo 2022 pari ad Euro 9.625 migliaia, con l'iscrizione di Euro 4.750 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS;
  • il finanziamento con BPER, originariamente erogato da UBI Banca a maggio 2020 per un importo pari ad Euro 20.000 migliaia e trasferito a BPER in seguito alla riorganizzazione che ha interessato la banca, presenta un debito residuo al 31 marzo 2022 pari ad Euro 10.041 migliaia, con l'iscrizione di Euro 6.685 tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine;
  • il finanziamento con Cassa Centrale Banca, erogato ad inizio 2018 per un importo pari ad Euro 10.000 migliaia, presenta un debito residuo al 31 marzo 2022 pari ad Euro 6.840 migliaia, con l'iscrizione di Euro 810 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine;
  • i finanziamenti con Iccrea sottoscritti dalle società acquisite nel mese di dicembre 2021, attive nel settore della produzione di energia elettrica da centrali idroelettriche, presentano un debito residuo al 31 marzo 2022 pari ad Euro 5.884 migliaia, con l'iscrizione di Euro 916 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine;
  • i finanziamenti con Intesa Sanpaolo e Banco BPM sottoscritti dalla società controllata Eusebio Energia, acquisita nel corso del primo trimestre 2022 ed attiva nel settore della produzione di energia elettrica da

fonti rinnovabili, presentano un debito residuo al 31 marzo 2022 pari ad Euro 20.253 migliaia, con l'iscrizione di Euro 4.198 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine.

A garanzia dell'adempimento delle obbligazioni derivanti dai contratti di finanziamento sottoscritti con BNL (solo quello erogato nel 2017) e Banca Europea per gli Investimenti, la Capogruppo ha ceduto alle banche finanziatrici una quota del credito futuro derivante dal rimborso del valore residuo dei beni relativi alle Concessioni Distribuzione Gas in capo alla società controllata AP Reti Gas S.p.A..

19. Altre passività non correnti

La tabella che segue mostra la composizione delle voci al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31.03.2022 31.12.2021
Depositi cauzionali 1.509 1.666
Risconti passivi pluriennali 27.695 27.401
Altri debiti 1.407
Altre passività non correnti 30.611 29.067

L'ampliamento del perimetro di consolidamento, avvenuto a seguito del perfezionamento dell'operazione di acquisto delle quote di maggioranza di Eusebio Energia S.r.l. e Salinella S.r.l., ha determinato l'aumento della voce per Euro 1.407 migliaia che corrispondono ai debiti di Salinella Eolico S.r.l. relativi all'acquisizione dei diritti di superfice dei terreni su cui è in costruzione il parco eolico.

A parità di perimetro di consolidamento le altre passività non correnti passano da Euro 29.066 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 29.204 migliaia dell'esercizio di riferimento evidenziando un incremento pari ad Euro 138 migliaia.

La voce ha registrato un incremento pari ad Euro 296 migliaia in relazione all'andamento dei risconti passivi pluriennali, gli stessi sono rilevati a fronte di ricavi per contributi ricevuti da pubblici o privati per la realizzazione di allacciamenti alla rete del gas, o della stessa rete di distribuzione stessa, e legati alla vita utile degli impianti di distribuzione. La sospensione dei ricavi è spiegata dal contenuto della legge 9/2014 che ha previsto lo scomputo integrale dei contributi dei privati dal valore degli asset tecnici detenuti in concessione nell'ambito della distribuzione del gas.

I depositi cauzionali iscritti al termine dell'esercizio hanno registrato un decremento pari ad Euro 157 migliaia e si riferiscono a depositi ricevuti da società di vendita del gas naturale che operano nel territorio in cui insiste la rete di distribuzione del gas naturale gestita dal Gruppo, per il servizio di vettoriamento della materia prima.

20.Obbligazioni in circolazione a lungo termine

La tabella seguente mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31.03.2022 31.12.2021
Obbligazioni in circolazione a lungo termine 94.251 24.181
Obbligazioni in circolazione a lungo termine 94.251 24.181

Nell'ambito del programma "Shelf" di collocamento privato con Pricoa Capital Group, società del gruppo statunitense Prudential Financial Inc., la capogruppo Ascopiave S.p.A. ha proceduto con il collocamento di titoli obbligazionari ordinari non convertibili e non garantiti per 70 milioni di Euro, con scadenza a 10 anni e durata media di 6 anni, portando quindi l'ammontare totale di titoli emessi ad Euro 95 milioni.

I titoli obbligazionari emessi sono privi di rating e non sono quotati sui mercati regolamentati. L'emissione non è assistita da garanzie reali. Ascopiave è tenuta al rispetto di alcuni covenant finanziari, come da normale prassi di mercato, da verificarsi semestralmente.

21. Passività finanziarie non correnti

La tabella seguente mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31.03.2022 31.12.2021
Debiti finanziari IFRS 16 oltre 12 mesi 6.627 6.777
Passività finanziarie non correnti 6.627 6.777

Le altre passività finanziarie non correnti passano da Euro 6.777 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 6.627 migliaia del periodo di riferimento evidenziando un decremento pari ad Euro 150 migliaia.

La variazione è principalmente spiegata dal pagamento delle rate relative ai contratti di leasing operativi.

22. Debiti per Imposte differite

La tabella che segue evidenzia il saldo della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31.03.2022 31.12.2021
Debiti per imposte differite 13.360 13.228
Passività per imposte differite 13.360 13.228

L'ampliamento del perimetro di consolidamento, avvenuto a seguito del perfezionamento dell'operazione di acquisto delle quote di maggioranza di Eusebio Energia S.r.l. e Salinella S.r.l., ha determinato l'aumento della voce per Euro 227 migliaia.

A parità di perimetro di consolidamento i debiti per imposte differite passano da Euro 13.228 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 13.132 migliaia dell'esercizio di riferimento registrando un decremento pari ad Euro 96 migliaia. I debiti per imposte differite accolgono principalmente gli effetti fiscali derivanti dalle dinamiche degli ammortamenti sulle reti distribuzione del gas naturale. Nella determinazione delle imposte si è fatto riferimento all'aliquota IRES e, ove applicabile, all'aliquota IRAP vigenti, in relazione al periodo di imposta che comprende la data del 31 marzo 2022 ed al momento in cui si stima si riverseranno le eventuali differenze temporanee.

Passività correnti

23. Debiti verso banche e quota corrente dei finanziamenti a medio-lungo termine

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31.03.2022 31.12.2021
Debiti verso banche 159.000 139.000
Quota corrente dei finanziam.medio-lungo termine 66.497 60.631
Debiti verso banche e finanziamenti 225.497 199.631

L'ampliamento del perimetro di consolidamento, avvenuto a seguito del perfezionamento dell'operazione di acquisto delle quote di maggioranza di Eusebio Energia S.r.l. e Salinella S.r.l., ha determinato l'aumento della voce per Euro 4.198 migliaia.

A parità di perimetro di consolidamento i debiti verso banche passano da Euro 199.632 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 221.299 migliaia del periodo di riferimento evidenziando un incremento pari ad Euro 21.667 migliaia. Gli stessi sono composti da saldi contabili debitori verso istituti di credito e dalla quota a breve dei mutui.

24.Debiti commerciali

La tabella che segue evidenzia la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31.03.2022 31.12.2021
Debiti vs/ fornitori 4.060 6.553
Debiti vs/ fornitori per fatture da ricevere 31.119 27.848
Debiti commerciali 35.179 34.401

L'ampliamento del perimetro di consolidamento, avvenuto a seguito del perfezionamento dell'operazione di acquisto delle quote di maggioranza di Eusebio Energia S.r.l. e Salinella S.r.l., ha determinato l'aumento della voce per Euro 3.267 migliaia.

A parità di perimetro di consolidamento i debiti commerciali passano da Euro 34.401 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 31.912 migliaia del periodo di riferimento evidenziando un decremento pari ad Euro 2.489 migliaia.

La voce debiti commerciali accoglie i debiti iscritti per fornitori di materiali e servizi per l'estensione o la manutenzione della rete di distribuzione del gas naturale, per l'acquisto di titoli di efficienza energetica per il conseguimento degli obiettivi assegnati, nonché per la fruizione di servizi di consulenza ricevuti nel corso dell'esercizio di riferimento.

Si segnala che i debiti collegati all'acquisto dei titoli di efficienza energetica, necessari al raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico a cui le società di distribuzione del Gruppo sono assoggettate, sono conteggiati valorizzando i quantitativi di titoli maturati sino alla data di chiusura del presente resoconto intermedio di gestione. Il costo unitario per i titoli non acquistati alla data di chiusura dell'esercizio è pari al fair value dei prezzi registrati nel mercato di riferimento, calcolato al 31 marzo 2022 pari ad Euro 261,7 (Euro 260 alla data del 31 dicembre 2021).

25. Debiti tributari

La tabella che segue evidenzia la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31.03.2022 31.12.2021
Debiti IRAP 749 138
Debiti IRES 2.159 1.059
Altri debiti tributari 208 87
Debiti tributari 3.117 1.284

L'ampliamento del perimetro di consolidamento, avvenuto a seguito del perfezionamento dell'operazione di acquisto delle quote di maggioranza di Eusebio Energia S.r.l. e Salinella S.r.l., ha determinato l'aumento della voce per Euro 435 migliaia.

A parità di perimetro di consolidamento i debiti tributari, passando da Euro 1.284 migliaia dell'esercizio precedente, ad Euro 2.682 migliaia dell'esercizio di riferimento, registrano un incremento pari ad Euro 1.398 migliaia.

I debiti tributari accolgono i debiti maturati sui risultati conseguiti nell'esercizio nei confronti dell'erario per IRES ed IRAP.

26. Altre passività correnti

(migliaia di Euro) 31.03.2022 31.12.2021
Anticipi da clienti 855 823
Debiti per consolidato fiscale (0) (0)
Debiti verso enti previdenziali 1.063 1.238
Debiti verso il personale 5.036 4.390
Debiti per IVA 2.887 1.898
Debiti vs Erario per ritenute alla fonte 864 1.047
Risconti passivi annuali 797 787
Ratei passivi annuali 783 838
Debiti verso Cassa Servizi Energetici Ambientali 30.736 11.717
Altri debiti 1.706 1.304
Altre passività correnti 44.727 24.042

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

L'ampliamento del perimetro di consolidamento, avvenuto a seguito del perfezionamento dell'operazione di acquisto delle quote di maggioranza di Eusebio Energia S.r.l. e Salinella S.r.l., ha determinato l'aumento della voce per Euro 250 migliaia.

A parità di perimetro di consolidamento le altre passività correnti passano da Euro 24.043 migliaia dell'esercizio 2021 ad Euro 44.477 migliaia del periodo di riferimento, evidenziando un incremento pari ad Euro 20.434 migliaia.

La variazione è principalmente spiegata dai maggiori debiti iscritti nei confronti della Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali (CSEA) per Euro 19.020 migliaia in relazione alle componenti tariffarie correlate al vettoriamento del gas naturale, dai maggiori debiti per IVA per Euro 988 migliaia e da maggiori debiti verso il personale per Euro 581 migliaia.

Anticipi da clienti

Gli anticipi da clienti rappresentano gli importi versati dagli utenti a titolo di contributo per le opere di lottizzazione e allacciamento e di realizzazione di centrali termiche in corso alla data del 31 marzo 2022.

Debiti Previdenziali

I debiti previdenziali includono i debiti relativi agli oneri maturati verso istituti previdenziali relativamente a rapporti di lavoro di dipendenti e amministratori maturati al 31 marzo 2022 non liquidati alla stessa data.

Debiti verso il personale

La voce include i debiti per ferie non godute, mensilità e premi maturati al 31 marzo 2022 non liquidati alla stessa data nonché la relativa quota contributiva. La voce evidenzia un incremento pari ad Euro 7581 migliaia passando da Euro 4.390 migliaia dell'esercizio 2021 ad Euro 4.971 migliaia del periodo di riferimento a parità di perimetro di consolidamento.

Debiti IVA

I debiti verso l'erario per IVA a parità di perimetro di consolidamento, al termine del periodo risultano pari ad Euro 2.897 migliaia e registrano un incremento rispetto all'esercizio precedente pari ad Euro 988 migliaia principalmente collegato alla dinamica degli acconti IVA versati a fine anno ed il debito maturato.

Risconti passivi annuali

Gli altri risconti passivi sono principalmente riconducibili ai contributi ricevuti per la realizzazione della rete di distribuzione del gas naturale e gli allacciamenti alla stessa.

Ratei passivi annuali

I ratei passivi sono principalmente riferiti ai canoni demaniali ed ai canoni riconosciuti agli enti locali concedenti, per le proroghe delle concessioni di distribuzione del gas metano in attesa della celebrazione delle gare di attribuzione per ambito.

Altri debiti

Al termine del periodo di riferimento la voce ha evidenziato parità di perimetro di consolidamento un saldo pari ad Euro 1.574 migliaia, registrando un incremento rispetto all'esercizio precedente pari ad Euro 269 migliaia.

27. Passività finanziarie correnti

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31.03.2022 31.12.2021
Debiti finanziari entro 12 mesi 1.199 687
Debiti finanziari IFRS 16 entro 12 mesi 852 960
Passività finanziarie correnti 2.051 1.647

L'ampliamento del perimetro di consolidamento, avvenuto a seguito del perfezionamento dell'operazione di acquisto delle quote di maggioranza di Eusebio Energia S.r.l. e Salinella S.r.l., ha determinato l'aumento della voce per Euro 512 migliaia.

A parità di perimetro di consolidamento le passività finanziare correnti passano da Euro 1.647 migliaia dell'esercizio 2021 ad Euro 1.539 migliaia del periodo di riferimento evidenziando un decremento di Euro 108 migliaia.

I debiti finanziari correlati all'applicazione del principio contabile internazionale IFRS 16 hanno registrato una variazione pari ad Euro 108 migliaia nel corso dell'esercizio principalmente in ragione del pagamento delle rate dei leasing operativi.

Gli stessi rappresentano i debiti finanziari in scadenza entro i dodici mesi per contratti di leasing operativo sottoscritti per affitti di sedi aziendali ed automezzi.

28. Passività correnti su strumenti finanziari derivati

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31.03.2022 31.12.2021
Passività su derivati su tassi di interesse 235 338
Passività correnti su strumenti finanziari derivati 235 338

Le passività correnti su strumenti finanziari derivati sono relative ai contratti di copertura su tassi di interesse sottoscritti dalla Capogruppo Ascopiave e dalle società recentemente acquisite, attive nel settore delle energie rinnovabili. In merito alle attività e passività correlate ad attività su derivati si rinvia al paragrafo "Fattori di rischio ed incertezza" di questo resoconto intermedio di gestione nel quale sono evidenziati gli effetti ad essi correlati.

Le passività su derivati connessi con i finanziamenti sottoscritti dalla Capogruppo sono rappresentate dal fair value dei seguenti derivati in essere al 31 marzo 2022, la cui manifestazione finanziaria sarà ripartita in base alla durata del finanziamento sottostante:

# Controparte Tipologia strumento Commodity
Sottostante
Trade
date
Effective
date
Expiry
date
Posizione Nozionale
contrattuale
MtM
(€/000)
1 Credit Agricole Interest Rate Swap Euribor 6M 31-mar-22 31-mar-22 31-mar-27 Vanilla: Fixed - Float 10.000.000 € 41
Totali 10.000.000 € 41

Si specifica che gli strumenti finanziari valutati al fair value appartengono al livello gerarchico di valutazione 2.

NOTE DI COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

Ricavi

27. Ricavi

La seguente tabella evidenzia la composizione della voce in base alle categorie di attività nei periodi considerati:

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2022 2021
Ricavi da trasporto del gas 26.197 27.078
Ricavi da vendita energia elettrica 121 48
Ricavi per servizi di allacciamento 153 143
Ricavi da servizi di distribuzione 994 1.480
Ricavi da servizi generali a società del Gruppo 1.639 2.253
Ricavi per contributi ARERA 2.154 6.906
Ricavi da vendita di energia prodotta da fonti rinnovabili 1.996 (0)
Altri ricavi 885 549
Ricavi 34.139 38.456

La sostanziale totalità dei ricavi conseguiti dal Gruppo Ascopiave è realizzata in Italia ed attestandosi ad Euro 34.139 migliaia, registrano un decremento pari ad Euro 4.318 migliaia rispetto al periodo posto a confronto (Euro 38.456 migliaia). L'ampliamento del perimetro di consolidamento, avvenuto con le acquisizioni perfezionate negli ultimi mesi del 2021 ed i primi mesi del 2022, ha determinato l'iscrizione dei ricavi conseguiti nel corso del primo trimestre dell'anno dalle società acquisite e risultati pari ad Euro 2.016 migliaia. A parità di perimetro di consolidamento i ricavi conseguiti dal Gruppo al termine del primo trimestre dell'esercizio risultano pari ad Euro 32.123 migliaia evidenziando una riduzione pari ad Euro 6.333 migliaia. Il decremento è principalmente spiegato dalla riduzione dei ricavi connessi con gli obblighi di efficienza energetica, i quali hanno registrato una contrazione pari ad Euro 4.752 migliaia, dei ricavi conseguiti per il trasporto del gas per Euro 881 migliaia e dei minori ricavi conseguiti per servizi erogati ad altre società del Gruppo per Euro 614 migliaia.

Il servizio di trasporto del gas naturale su rete di distribuzione ha generato ricavi pari ad Euro 26.197 migliaia evidenziando un decremento pari ad Euro 881 migliaia rispetto all'esercizio precedente. Il Vincolo dei ricavi totali è determinato, per ciascun anno, in funzione del numero di punti di riconsegna attivi effettivamente serviti nell'anno di riferimento dall'impresa, nonché della tariffa di riferimento, i cui valori sono fissati e pubblicati da ARERA. La riduzione registrata rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente è principalmente spiegata dalle modifiche regolatorie entrate in vigore nell'esercizio 2022 in materia di regolazione tariffaria. Si segnala che la voce ricavi da trasporto del gas comprende una quota perequativa negativa pari ad Euro 7.780 migliaia, in diminuzione rispetto all'esercizio precedente di Euro 7.013 migliaia. La quota perequativa varia in ragione della stagionalità e dell'andamento delle temperature in quanto risultante dal differenziale riscontrato tra ricavi addebitati alle società di vendita per il servizio di vettoriamento del gas naturale (contratti in ragione dei minori consumi) ed il VRT riconosciuto del periodo di riferimento.

I ricavi conseguiti per servizi svolti da distributori, attestandosi ad Euro 994 migliaia, evidenziano un decremento rispetto al trimestre posto a confronto pari ad Euro 487 migliaia. La riduzione è principalmente spiegata dal minor volume di materiali ceduti per Euro 324 migliaia.

I ricavi per servizi svolti a favore di società del Gruppo evidenziano un decremento pari ad Euro 614 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente attestandosi, al 31 marzo 2022, ad Euro 1.639 migliaia.

Al termine del primo trimestre dell'esercizio i contributi erogati dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente si attestano ad Euro 2.154 migliaia rilevando un decremento pari ad Euro 4.752 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio posto a confronto. I contributi sono riconosciuti per il conseguimento degli obiettivi fissati

dall'Autorità stessa in materia di risparmio energetico e pubblicati mediante delibera che definisce gli obblighi specifici di risparmio di energia primaria a carico dei distributori obbligati. I contributi iscritti al 31 marzo 2022 sono conteggiati valorizzando i quantitativi di titoli di efficienza energetica maturati rispetto all'obiettivo 2022 (periodo regolamentare giugno 2022-maggio 2023). Conseguentemente il contributo unitario utilizzato per la quantificazione economica dell'adempimento è pari al fair value del contributo previsionale per i contributi in corso di maturazione, al 31 marzo 2022 pari ad Euro 250 (fonte STX), in linea con il dato al 31 marzo 2021.

Nel corso del primo trimestre dell'esercizio i ricavi conseguiti dalla vendita di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, in particolare fonti idroelettriche ed eoliche, sono pari ad Euro 1.996 migliaia e correlati alle società oggetto dell'ampliamento del perimetro di consolidamento. Gli stessi sono stati significativamente impattati dagli effetti del decreto sostegni (DL4/2022) emanato dal Governo nel corso del primo trimestre dell'esercizio. Il decreto, entrato in vigore con decorrenza dal 1° febbraio 2022, dispone la sostanziale costituzione di un tetto massimo ai prezzi di vendita dell'energia anche per i produttori di energia da fonti rinnovabili, e resterà in vigore sino al 31 dicembre 2022.

La voce altri ricavi, passando da Euro 549 migliaia del primo trimestre dell'esercizio 2021, ad Euro 885 migliaia dell'esercizio di riferimento, evidenzia un aumento pari ad Euro 336 migliaia. Si segnala che l'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato l'iscrizione di altri ricavi pari ad Euro 20 migliaia.

28. Costi acquisto altre materie prime

La seguente tabella riporta i costi relativi all'acquisto di altre materie prime nei periodi considerati:

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2022 2021
Acquisti di altri materiali 895 972
Costi acquisto altre materie prime 895 972

Al termine del primo trimestre dell'esercizio i costi sostenuti per l'acquisto di altre materie prime si attestano ad Euro 895 migliaia, in riduzione di Euro 76 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Il decremento è principalmente spiegato dalla diminuzione dei materiali utilizzati per la manutenzione ordinaria degli impianti di distribuzione del gas naturale. Il decremento è stato in parte compensato dai maggiori costi sostenuti per l'acquisto di gas naturale finalizzato al funzionamento degli impianti di cogenerazione e fornitura calore gestiti dal Gruppo. La voce accoglie prevalentemente i costi relativi all'acquisto dei materiali utilizzati per la manutenzione delle infrastrutture atte alla distribuzione del gas naturale ed all'odorizzazione dello stesso.

29. Costi per servizi

La seguente tabella riporta il dettaglio dei costi per servizi sostenuti nei periodi considerati:

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2022 2021
Costi di lettura contatori 232 325
Spese postali e telegrafiche 60 132
Manutenzioni e riparazioni 936 906
Servizi di consulenza 1.653 1.032
Servizi commerciali e pubblicità 69 34
Utenze varie 819 488
Compensi ad amministratori e sindaci 323 381
Assicurazioni 267 207
Spese per il personale 171 106
Altre spese di gestione 513 373
Costi per godimento beni di terzi 6.386 5.600
Costi per servizi 11.428 9.584

I costi per servizi sostenuti nel corso del primo trimestre dell'anno risultano pari ad Euro 11.428 migliaia, evidenziando un incremento pari ad Euro 1.844 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato l'iscrizione dei costi per servizi sostenuti dalle società neo acquisite, risultati pari ad Euro 1.229 migliaia. A parità di perimetro di consolidamento la voce ha registrato un incremento pari ad Euro 615 migliaia principalmente spiegato dai maggiori costi sostenuti per utenze e maggiori servizi di consulenza.

I costi sostenuti per la lettura dei contatori, attestandosi ad Euro 232 migliaia, evidenziano una diminuzione pari ad Euro 94 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente (Euro 325 migliaia al 31 marzo 2021).

I costi per spese postali e telegrafiche passano da Euro 132 migliaia del trimestre posto a confronto, ad Euro 60 migliaia del primo trimestre dell'esercizio 2022, evidenziando un decremento pari ad Euro 71 migliaia.

I costi per manutenzioni e riparazioni passano da Euro 906 migliaia del trimestre a confronto, ad Euro 936 migliaia del primo trimestre dell'esercizio di riferimento, evidenziando un incremento pari ad Euro 31 migliaia, principalmente spiegato dall'ampliamento del perimetro di consolidamento che ha determinato l'iscrizione di costi per Euro 78 migliaia. A parità di perimetro la voce ha conseguentemente evidenziato una riduzione pari ad Euro 47 migliaia. La voce accoglie principalmente i costi correlati a canoni software e costi sostenuti per la manutenzione ordinaria degli impianti.

L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato l'iscrizione di costi per servizi di consulenza pari ad Euro 86 migliaia. A parità di perimetro, al termine del trimestre di riferimento, i costi per servizi di consulenza si sono attestati ad Euro 1.567 migliaia evidenziando un incremento pari ad Euro 534 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. La variazione registrata è in parte spiegata dai costi sostenuti nell'ambito delle operazioni straordinarie effettuate nel corso del periodo analizzato.

L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato l'iscrizione di costi per utenze pari ad Euro 69 migliaia. A parità di perimetro, al termine del primo trimestre dell'esercizio di riferimento, i costi sostenuti per le forniture si sono attestati ad Euro 750 migliaia evidenziando un incremento pari ad Euro 263 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. La variazione registrata è principalmente spiegata dall'andamento delle tariffe del gas naturale e dell'energia elettrica che hanno registrato incrementi significativi dal secondo semestre dell'anno 2021.

L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato l'iscrizione di costi per godimento beni di terzi pari ad Euro 736 migliaia correlati principalmente ai canoni corrisposti agli Enti Locali in relazione agli impianti idroelettrici ed eolici siti nei territori comunali degli stessi Enti. A parità di perimetro i costi sostenuti per godimento beni di terzi, passando da Euro 5.600 migliaia del 31 marzo 2021 ad Euro 5.650 migliaia del trimestre di riferimento, evidenziano una variazione pari ad Euro 50 migliaia. La voce accoglie principalmente i canoni corrisposti agli Enti Locali per la gestione delle concessioni di distribuzione del gas naturale.

30. Costi del personale

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2022 2021
Salari e stipendi 5.450 4.813
Oneri sociali 1.829 1.570
Trattamento di fine rapporto 396 300
Altri costi 15 6
Totale costo del personale 7.689 6.689
Costo del personale capitalizzato (2.549) (2.338)
Costi del personale 5.140 4.351

La seguente tabella riporta il dettaglio dei costi del personale nei periodi considerati:

Il costo del personale è espresso al netto dei costi capitalizzati dalle società di distribuzione del gas naturale a fronte di incrementi di immobilizzazioni immateriali per lavori eseguiti in economia; gli stessi sono direttamente imputati alla realizzazione delle infrastrutture atte alla distribuzione del gas naturale ed iscritti nell'attivo patrimoniale.

L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato l'iscrizione dei costi sostenuti nel trimestre dalle società neo acquisite per Euro 191 migliaia. A parità di perimetro di consolidamento i costi del personale passano da Euro 6.689 migliaia del primo trimestre dell'esercizio 2021, ad Euro 7.499 migliaia del primo trimestre dell'esercizio di riferimento, rilevando un incremento pari ad Euro 809 migliaia.

Si segnala altresì che al 31 marzo 2022 risultano iscritti i costi maturati nel corso del primo trimestre dell'esercizio per piani di incentivazione a lungo termine pari ad Euro 95 migliaia. Si segnala inoltre che in osservanza dell'IFRS 2 il costo dei piani di incentivazione a lungo termine ha trovato contropartita tra le riserve di patrimonio netto per Euro 18 migliaia per la quota da corrispondersi in azioni e tra i fondi di quiescenza per Euro 107 migliaia per la parte in denaro. Gli importi contabilizzati in relazione ai piani di incentivazione a lungo termine si riferiscono al secondo anno del triennio 2021-2023, periodo definito dai piani per la maturazione del premio.

Il costo del personale capitalizzato ha registrato un incremento pari ad Euro 211 migliaia passando da Euro 2.338 migliaia del trimestre posto a comparazione, ad Euro 2.549 migliaia del trimestre di riferimento.

I costi del personale hanno conseguentemente registrato un incremento complessivo pari ad Euro 1.092 migliaia.

____________________________________________________________________________________________

La tabella di seguito riportata evidenzia il numero medio di dipendenti del Gruppo in forza per categoria nei periodi a confronto:

Descrizione 31.03.2022 31.03.2021 Variazione
Dirigenti (medio) 14 14 0
Impiegati (medio) 309 301 8
Operai (medio) 154 155 (1)
Totale personale dipendente 477 470 7

31. Altri costi di gestione

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2022 2021
Altri accantonamenti 31 107
Contributi associativi e ARERA 64 405
Minusvalenze 75 73
Sopravvenienze caratteristiche 16 7
Altre imposte 340 255
Altri costi 326 143
Costi per appalti 442 237
Titoli di efficienza energetica 2.254 7.013
Altri costi di gestione 3.551 8.239

La seguente tabella riporta il dettaglio degli altri costi di gestione nei periodi considerati:

Gli altri costi di gestione passano da Euro 8.239 migliaia del primo trimestre dell'esercizio 2021 ad Euro 3.551 migliaia del primo trimestre dell'esercizio di riferimento, rilevando un decremento pari ad Euro 4.689 migliaia. La diminuzione registrata è stata in parte compensata dall'iscrizione dei costi sostenuti dalle neo società acquisite per Euro 95 migliaia. A parità di perimetro di consolidamento la voce ha registrato un decremento pari ad Euro 4.783 migliaia principalmente spiegato dai minori costi iscritti per l'acquisto dei titoli di efficienza energetica (Euro -4.759 migliaia) correlati ai minori obiettivi di efficienza e risparmio energetico a cui sono obbligate le società del Gruppo. Si segnala che il decreto ministeriale che ha sancito la diminuzione degli obiettivi di efficienza energetica è stato promulgato a maggio 2021 e conseguentemente, i costi iscritti al termine del primo trimestre 2021, non riflettono gli effetti correlati al decreto stesso.

Al termine del primo trimestre dell'esercizio sono stati effettuati accantonamenti pari ad Euro 31 migliaia. La controllata AP Reti Gas Nord Est S.r.l. infatti, anche in considerazione delle dimensioni e degli impianti gestiti, dovrebbe essere assoggettarla agli obblighi di efficienza energetica. L'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) non ha modificato gli obiettivi precedentemente assegnati per l'esercizio 2020 e 2021, lasciando in capo alla conferente il quantitativo di titoli che deriva dagli impianti gestiti dalla nuova Società. Ai sensi di quanto previsto tra le parti interessate dalla partnership commerciale tra il Gruppo Ascopiave ed il Gruppo Hera, gli obiettivi 2020 e 2021 sono da attribuirsi alla Società neo costituita AP Reti Gas Nord Est S.r.l. che gestisce gli impianti e conseguentemente la stessa ha provveduto ad iscrivere un fondo rischi rappresentativo del probabile onere che la società patirà a fronte del reperimento ed acquisto dei titoli necessari ad assolvere la sua parte di obiettivo, nel corso dell'esercizio 2022.

I costi iscritti al termine del periodo per l'acquisto dei titoli di efficienza energetica sono conteggiati valorizzando i quantitativi di titoli maturati rispetto all'obiettivo 2022 (periodo regolamentare giugno 2022 - maggio 2023). Il costo unitario per i titoli non acquistati alla data di chiusura della presente relazione è pari al fair value dei prezzi registrati nel mercato di riferimento, calcolato al 31 marzo 2022 pari ad Euro 261,7 (Euro 260 al 31 marzo 2021).

32. Altri proventi operativi

La seguente tabella riporta il dettaglio degli altri proventi operativi nei periodi considerati:

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2022 2021
Altri proventi 36 467
Altri proventi 36 467

Al termine del primo trimestre gli altri proventi operativi rilevano un decremento pari ad Euro 430 migliaia, passando da Euro 467 migliaia del 31 marzo 2021, ad Euro 36 migliaia del trimestre di riferimento. Il decremento è principalmente spiegato dall'iscrizione, nel periodo in comparazione, della plusvalenza generata dalla cessione degli impianti di distribuzione del gas naturale del comune di Santorso per Euro 389 migliaia. L'accordo transattivo perfezionato con il comune di Santorso, sottoscritto in data 9 aprile 2021, concerne il valore di cessione degli impianti stessi.

33. Ammortamenti e svalutazioni

La seguente tabella riporta il dettaglio degli ammortamenti nei periodi considerati:

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2022 2021
Immobilizzazioni immateriali 8.130 8.201
Immobilizzazioni materiali 1.878 492
Ammortamenti diritti d'uso 267 88
Ammortamenti e svalutazioni 10.275 8.781

Al termine del primo trimestre dell'esercizio la voce ammortamenti registra un incremento rispetto al primo trimestre dell'esercizio precedente pari ad Euro 1.493 migliaia passando da Euro 8.781 migliaia del 31 marzo 2021, ad Euro 10.275 migliaia dell'esercizio di riferimento. L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato l'iscrizione delle quote di ammortamento maturate nelle società neo acquisite e pari ad Euro 1.516 migliaia. A parità di perimetro di consolidamento le quote di ammortamento sono risultate sostanzialmente in linea con il trimestre in comparazione evidenziando una contrazione pari ad Euro 22 migliaia.

Si segnala che l'incremento registrato dalle quote di ammortamento correlate ai diritti d'uso è principalmente spiegata dall'iscrizione delle quote maturate in relazione al leasing in essere su un impianto idroelettrico della controllata Sangineto Energie S.r.l. acquisito al termine dell'esercizio precedente.

Proventi e oneri finanziari

34. Proventi e oneri finanziari

La seguente tabella riporta il dettaglio dei proventi ed oneri finanziari nei periodi considerati:

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2022 2021
Interessi attivi bancari e postali 0 0
Altri interessi attivi 16 12
Distribuzione dividendi da società partecipate 0
Proventi finanziari 16 12
Interessi passivi bancari 81 54
Interessi passivi su mutui 518 408
Altri oneri finanziari 254 107
Oneri finanziari 853 569
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il metodo del
patrimonio netto 10.831 8.842
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il metodo del
patrimonio netto 10.831 8.842
Totale (oneri)/proventi finanziari netti 9.994 8.285

La voce oneri e proventi finanziari evidenzia al termine del primo trimestre dell'esercizio un saldo positivo pari ad Euro 9.994 migliaia, in aumento rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente di Euro 1.709 migliaia. L'incremento è principalmente spiegato dal maggior risultato conseguito dalle società collegate e contabilizzate con il metodo del patrimonio netto.

I proventi finanziari evidenziano, al termine del trimestre risultano sostanzialmente in linea con il periodo posto in comparazione.

Gli oneri finanziari sono risultati pari ad Euro 853 migliaia al termine del primo trimestre dell'esercizio, in aumento di 284 migliaia di Euro rispetto al primo trimestre dell'esercizio 2021. L'incremento degli oneri finanziari è principalmente spiegato dagli interessi maturati sui mutui e prestiti obbligazionari che la Capogruppo ha sottoscritto nel corso dell'esercizio precedente e nel trimestre appena concluso.

La voce quota utile/(perdita) società contabilizzate con il metodo del patrimonio netto accoglie gli utili consolidati maturati dalla collegata Estenergy S.p.A., società partecipata al 48% dal Gruppo Ascopiave. Al termine del trimestre di riferimento i risultati consolidati della collegata Estenergy hanno evidenziato utili pari ad Euro 10.831 migliaia, in aumento di Euro 1.989 migliaia rispetto al trimestre in comparazione.

Imposte

35. Imposte dell'esercizio

La tabella che segue mostra la composizione delle imposte sul reddito nei periodi considerati, distinguendo la componente corrente da quella differita ed anticipata:

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2022 2021
Imposte correnti IRES 1.026 1.515
Imposte correnti IRAP 373 499
Imposte (anticipate)/differite (490) (359)
Imposta sostitutiva 7 7
Imposte dell'esercizio 916 1.663

Le imposte maturate passano da Euro 1.663 migliaia del primo trimestre dell'esercizio precedente ad Euro 916 migliaia dell'esercizio di riferimento, rilevando un decremento pari ad Euro 746 migliaia.

L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato l'iscrizione delle imposte maturate sui risultati delle società neo acquisite per Euro 4 migliaia.

La tabella seguente mostra l'incidenza delle imposte sul reddito sul risultato ante imposte nei periodi considerati:

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2022 2021
Utile ante imposte 12.880 15.281
Imposte dell'esercizio 916 1.663
Incidenza sul risultato ante imposte 7,1% 10,9%

Il tax-rate registrato al 31 marzo 2022 è pari al 7,1% rispetto al 10,9% del primo trimestre dell'esercizio precedente. La variazione è principalmente spiegata dalla variazione dei risultati conseguiti dalle società valutate con il metodo del patrimonio netto.

Componenti non ricorrenti

Ai sensi della comunicazione CONSOB n.15519/2005 si segnala l'assenza di componenti non ricorrenti in questo resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2022.

Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali

Ai sensi della Comunicazione Consob N. DEM/6064296 del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del primo trimestre dell'esercizio non sono state effettuate operazioni atipiche e/o inusuali.

Aggregazioni aziendali

Salinella Eolico S.r.l.

In data 21 gennaio 2022 il gruppo Ascopiave S.p.A. ha comunicato di aver acquisito, tramite la controllata Asco Renewables S.p.A., una partecipazione del 60% del capitale di Salinella Eolico S.r.l. appartenente a Renco S.p.A..

Salinella Eolico S.r.l., detenuta per il restante 40% da Renco S.p.A., ha in previsione la realizzazione di un parco eolico in Provincia di Catanzaro con potenza nominale sino a 21 MW, parte dei quali già autorizzati dalle autorità competenti e parte in fase avanzata di autorizzazione. La costruzione del parco eolico, che verrà eseguita da Renco S.p.A., comporterà un investimento complessivo di circa 30 milioni di Euro.

L'acquisto delle quote è stato regolato finanziariamente per un importo pari ad Euro 588 migliaia.

I costi dell'acquisizione ai sensi dello "IFRS 3 Revised - Aggregazioni aziendali" sono stati contabilizzati nel conto economico consolidato per un valore di Euro 3 migliaia.

L'aggregazione aziendale è stata provvisoriamente contabilizzata al 31 marzo 2022 secondo quanto disposto dal principio contabile internazionale IFRS 3.62.

In particolare, il valore equo attribuito alle attività e passività identificabili nella società Eusebio Energia S.r.l. alla data di acquisizione sono i seguenti:

Rettifiche Maggiori Valori Equi
Valori contabili adeguamento valori riscontrati
(migliaia di Euro) pro quota IFRS allocati all'acquisizione
Altre immobilizzazioni immateriali 1066 1 814 1879
Immobilizzazioni materiali 88 0 88
Attività per imposte anticipate 2 0 2
Totale attività non correnti 1155 1 814 1968
Altre attività correnti 8 0 8
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 6 0 6
Totale attività correnti 14 0 0 14
Totale attività 1169 1 814 1982
Passività per imposte differite 0 0 227 227
Altre passività non correnti 844 0 844
Totale passività non correnti 844 0 227 1071
Debiti commerciali 52 0 52
Altre passività correnti 271 0 271
Totale passività correnti 323 0 0 323
Totale passività 1167 0 227 1394
Totale attività/passività della società acquisita 2 1 587 588
Costo totale dell'acquisizione 588
Totale liquidità netta della società 10
Pagamenti 588
Liquidità netta assorbita dall'acquisizione 578

Per maggiori informazioni sull'acquisizione si rinvia al paragrafo "Fatti di rilievo intervenuti nel corso del primo trimestre dell'esercizio 2022" di questo Resoconto intermedio di gestione.

Eusebio Energia S.r.l.

In data 28 gennaio 2022 Ascopiave S.p.A. ha comunicato di aver perfezionato un ulteriore investimento nel settore delle energie rinnovabili relativa al settore idroelettrico ed eolico come previsto nel Piano Strategico 2020-2024.

L'investimento consiste nell'acquisizione da parte di Ascopiave della partecipazione di maggioranza, detenuta da Supermissile S.r.l, pari al 79,74% del capitale sociale di Eusebio Energia S.r.l. ("Eusebio"), società attiva nel settore energetico.

Eusebio dispone di 22 impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, di cui 21 centrali idroelettriche, per una potenza complessiva di 44 MW, site in Lombardia e Veneto e un parco eolico, composto da 14 pale da 1 MW ciascuna, sito in Campania.

Il prezzo corrisposto al closing per l'acquisizione della partecipazione di maggioranza di cui sopra è pari ad Euro 44,8 milioni e prevede un meccanismo di earn-out.

L'acquisto delle quote è stato regolato finanziariamente per un importo pari ad Euro 44.791 migliaia.

Il maggior valore pagato rispetto ai valori contabili del patrimonio netto alla data di acquisizione è stato prudenzialmente allocato all' avviamento.

I costi dell'acquisizione ai sensi dello "IFRS 3 Revised - Aggregazioni aziendali" sono stati contabilizzati nel conto economico consolidato per un valore di Euro 755 migliaia.

L'aggregazione aziendale è stata provvisoriamente contabilizzata al 31 marzo 2022 secondo quanto disposto dal principio contabile internazionale IFRS 3.62.

In particolare, il valore equo attribuito alle attività e passività identificabili nella società Eusebio Energia S.r.l. alla data di acquisizione sono i seguenti:

Rettifiche Valori Equi
Valori contabili adeguamento riscontrati
(migliaia di Euro) pro-quota IFRS all'acquisizione
Altre immobilizzazioni immateriali 6 (5) 1
Immobilizzazioni materiali 49.146 0 49.146
Partecipazioni 1 0 1
Altre attività non correnti 193 0 193
Attività per imposte anticipate 2.411 2 2.413
Totale attività non correnti 51.757 (4) 51.753
Crediti commerciali 2.160 0 2.160
Altre attività correnti 8.580 0 8.580
Crediti tributari 10 0 10
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 6.586 0 6.586
Totale attività correnti 17.336 0 17.336
Totale attività 69.094 (4) 69.090
Fondi rischi ed oneri 386 0 386
Trattamento di fine rapporto 267 0 267
Finanziamenti a medio e lungo termine 12.204 0 12.204
Totale passività non correnti 12.856 0 12.856
Debiti verso banche e finanziamenti 16.349 0 16.349
Debiti commerciali 846 0 846
Debiti tributari 359 0 359
Altre passività correnti 218 0 218
Passività finanziarie correnti 449 0 449
Totale passività correnti 18.220 0 18.220
Totale passività 31.077 0 31.077
Totale attività/passività della società acquisita 38.017 (4) 38.013
Avviamento derivante dall'acquisizione 6.778
Costo totale dell'acquisizione 44.791
Totale liquidità netta della società 8.259
Pagamenti 44.791
Liquidità netta assorbita dall'acquisizione 36.532

Il maggior valore tra le attività/passività acquisite e il corrispettivo pagato è stato iscritto ad avviamento per Euro 6.778 migliaia, per maggiori informazioni sull'acquisizione si rinvia al paragrafo "Fatti di rilievo intervenuti nel corso del primo trimestre dell'esercizio 2022" di questo Resoconto Intermedio di Gestione.

Impegni e rischi

Garanzie prestate

Il Gruppo ha erogato le seguenti garanzie al 31 marzo 2022:

Garanzie in carico alle società rientranti nell'area di consolidamento:

(Migliaia di Euro) 31 marzo 2022 31 dicembre 2021
Patronage su linee di credito 6.307 6.307
Su esecuzione lavori 1.781 1.776
Su concessione distribuzione 6.812 6.468
Su compravendite quote societarie 500 500
Su concessioni per derivazioni acqua per utilizzo idroelettrico 53 0
Su cessione di energia prodotta da fondi rinnovabili 120 0
Su partecipazione gara d'appalto 75 75
Totale 15.649 15.127

Garanzie in carico rilasciate da Ascopiave S.p.A. a favore di società collegate:

(Migliaia di Euro) 31 marzo 2022 31 dicembre 2021
Patronage su linee di credito 9.999 9.999
Patronage a copertura obbligazioni derivanti dai relativi rapporti 31.463 31.463
Ad uffici UTF e regioni per imposte sul gas 1.850 1.850
Totale 43.312 43.312

I patronage su linee di credito e su contratti di acquisto del gas rilasciate a favore di Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione, partecipazione ceduta al Gruppo Hera, ammontano al 31 marzo 2022 ad Euro 9.999 migliaia, in linea con il dato del 31 dicembre 2021. In merito alle stesse, si segnala che nel corso dell'esercizio la Capogruppo Ascopiave ha ricevuto garanzie attive pari ad Euro 5.199 migliaia da Hera S.p.A. (pari al 52% delle garanzie fornite dalla stessa Ascopiave S.p.A. a favore di Sinergie italiane S.r.l.). Ascopiave ha altresì ricevuto una garanzia attiva da Hera S.p.A., pari ad Euro 962 migliaia, in relazione alle fidejussioni rilasciate dalla collegata Blue Meta S.p.A. agli uffici tecnici di finanza ed alle regioni per imposte di consumo sul gas naturale.

Al netto delle garanzie attive ricevute, i patronage e le fidejussioni rilasciate da Ascopiave a favore di Società collegate, risultano pari ad Euro 5.688 migliaia.

Fattori di rischio ed incertezza

Informazioni relative agli accordi non risultanti dallo stato patrimoniale

Ai sensi dell'art. 2427, primo comma, punto 22-ter del Codice Civile, introdotto con Decreto Legislativo 173 il 23 novembre 2008, si segnala che la società non presenta accordi non risultanti dallo stato patrimoniale.

Gestione del rischio finanziario: obiettivi e criteri

Il finanziamento delle attività operative del Gruppo avviene principalmente mediante il ricorso a finanziamenti bancari, a breve e a medio/lungo termine, all'emissione di prestiti obbligazionari, contratti di noleggio con l'opzione d'acquisto e depositi bancari a vista ed a breve termine. Il ricorso a tali forme di finanziamento, essendo in parte a tasso variabile, espone il Gruppo al rischio legato alle fluttuazioni dei tassi d'interesse, che determinano poi possibili variazioni sugli oneri finanziari.

L'attività operativa mette, invece, di fronte il Gruppo a possibili rischi di credito con le controparti.

Il Gruppo è, inoltre, soggetto al rischio di liquidità poiché le risorse finanziarie disponibili potrebbero non essere sufficienti a far fronte alle proprie obbligazioni finanziarie, nei termini e nelle scadenze prospettate.

Il Consiglio di Amministrazione riesamina e concorda le politiche per gestire detti rischi, di seguito descritti.

Rischio di tasso d'interesse

Il Gruppo gestisce le proprie necessita di liquidità tramite linee di affidamento temporanee e finanziamenti a breve termine a tassi variabili, che in ragione della loro continua fluttuazione non consentono un'agevole copertura relativa al rischio tasso, tramite finanziamenti a medio/lungo termine con applicazione di tassi fissi e variabili e tramite l'emissione di prestiti obbligazionari con applicazione di tasso fisso.

I finanziamenti a medio lungo termine gestiti dal Gruppo, regolati sia a tasso variabile che a tasso fisso, presentano un debito residuo al 31 marzo 2022 pari ad Euro 272.311 migliaia e scadenze comprese tra il 1° aprile 2022 ed il 14 ottobre 2031.

I finanziamenti bancari a medio-lungo termine a tasso variabile prevedono un rimborso compreso tra il 2022 ed il 2031, ed al 31 marzo 2022 presentavano un debito residuo complessivo di Euro 175.429 migliaia (Euro 153.787 migliaia al 31 dicembre 2021), di cui Euro 145.551 migliaia oggetto di copertura mediante la sottoscrizione di derivati finanziari, per i quali quindi risulta sterilizzato il rischio di tasso.

Si rileva che alla data del 31 marzo 2022 gli strumenti derivati di copertura del rischio di variazione dei tassi di interesse, relativi ai finanziamenti sottoscritti con BNL, Credit Agricole – Friuladria, Intesa Sanpaolo, Mediobanca e Iccrea, dettagliati nei paragrafi n. 14 "Attività correnti su strumenti finanziari derivati" e n. 28 "Passività correnti su strumenti finanziari derivati", presentano un mark to market complessivamente positivo per Euro 1.876 migliaia e presentano una situazione di efficacia.

Non risultano esposti al rischio tasso, in quanto prevedono l'applicazione del tasso fisso, i finanziamenti sottoscritti con BNL, BPER (originariamente sottoscritto con UBI Banca, poi trasferito a BPER in seguito alla riorganizzazione della banca), Cassa Centrale Banca e Intesa Sanpaolo con debito residuo al termine del periodo di Euro 96.882 migliaia, oltre al prestito obbligazionario con debito residuo al termine del trimestre di Euro 95.000 migliaia.

I finanziamenti rappresentati sono soggetti a covenants finanziari, che risultano rispettati.

Per maggiori dettagli si rinvia al paragrafo n. 18 "Finanziamenti a medio e lungo termine".

Analisi di sensitività al rischio di tasso

La seguente tabella illustra gli impatti sull'utile ante-imposte del Gruppo della possibile variazione dei tassi di interesse in un intervallo ragionevolmente possibile.

I trim 2022
Posizione Finanziaria Netta media 2022 (375.410)
Tasso medio attivo 0,001%
Tasso medio passivo 0,49%
Tasso medio attivo maggiorato di 200 basis point 2,00%
Tasso medio passivo maggiorato di 200 basis point 2,49%
Tasso medio attivo diminuito di 50 basis point 0,00%
Tasso medio passivo diminuito di 50 basis point 0,00%
PFN ricalcolata con maggiorazione di 200 basis point (377.261)
PFN ricalcolata con diminuzione di 50 basis point (374.947) Totale
Effetto sul risultato ante-imposte con maggiorazione di 200 basis points (1.851) (1.851)
Effetto sul risultato ante-imposte con riduzione di 50 basis points 463 463

L'analisi di sensitività, ottenuta simulando una variazione sui tassi di interesse applicati alle linee di credito del Gruppo pari a 50 basis points in diminuzione (con il limite minimo di zero basis points), e pari a 200 basis points in aumento, mantenendo costanti tutte le altre variabili, porta a stimare un effetto sul risultato prima delle imposte compreso tra un peggioramento di Euro 1.851 migliaia ed un miglioramento di Euro 463 migliaia.

Rischio di credito

Nell'ambito dell'attività di distribuzione del gas, il Gruppo presta i propri servizi di business ad un numero limitato di operatori del settore del gas, il cui mancato o ritardato pagamento dei corrispettivi potrebbe incidere negativamente sui risultati economici e sull'equilibrio finanziario, ma la tutela del credito è supportata dall'applicazione dei meccanismi di garanzia previsti dal Codice di Rete.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità rappresenta l'incapacità del Gruppo di far fronte alle proprie obbligazioni finanziarie, nei termini e nelle scadenze prospettate, con le risorse finanziarie disponibili, a causa dell'impossibilità di reperire nuovi fondi o liquidare attività sul mercato, determinando un impatto sul risultato economico nel caso in cui il Gruppo sia costretto a sostenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni, o una situazione di insolvibilità con conseguente rischio per l'attività aziendale.

Il Gruppo persegue costantemente il mantenimento del massimo equilibrio e flessibilità tra fonti di finanziamento ed impieghi, minimizzando tale rischio. I due principali fattori che influenzano la liquidità del Gruppo sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative o d'investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito.

Rischi specifici dei settori di attività in cui opera il Gruppo

Regolamentazione

Il Gruppo Ascopiave svolge attività nel settore del gas soggette a regolamentazione. Le direttive ed i provvedimenti normativi emanati in materia dall'Unione Europea e dal Governo italiano e le decisioni dell'Autorità per l'energia elettrica, il gas ed il sistema idrico possono avere un impatto rilevante sull'operatività, i risultati economici e l'equilibrio finanziario. Futuri cambiamenti nelle politiche normative adottate dall'Unione Europea o a livello nazionale potrebbero avere ripercussioni non previste sul quadro normativo di riferimento e, di conseguenza, sull'attività e sui risultati del Gruppo.

Gestione del Capitale

L'obiettivo primario della gestione del capitale del Gruppo è garantire che sia mantenuto un solido rating creditizio e adeguati livelli dell'indicatore di capitale. Il Gruppo può adeguare i dividendi pagati agli azionisti, rimborsare il capitale o emettere nuove azioni.

Il Gruppo verifica il proprio capitale rapportando la posizione finanziaria netta totale al Patrimonio netto.

Il Gruppo include nel debito netto finanziamenti onerosi, ed altri debiti finanziari, al netto delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti.

(migliaia di Euro) 31.03.2022 31.12.2021
Posizione finanziaria netta a breve 99.520 157.903
Posizione finanziaria netta a medio-lungo 303.814 189.582
Posizione finanziaria netta 403.334 347.485
Capitale sociale 234.412 234.412
Azioni proprie (55.423) (55.423)
Riserve 703.372 644.191
Utile netto non distribuito 12.184 45.326
Patrimonio netto Totale 894.544 868.505
Totale fonti di finanziamento 1.297.878 1.215.991
Rapporto posizione finanziaria netta/
Patrimonio netto 0,45 0,40

Il rapporto PFN/patrimonio netto rilevato al 31 marzo 2022 risulta pari a 0,45, in aumento rispetto a quanto rilevato al 31 dicembre 2021.

L'andamento di tale indicatore è collegato all'effetto combinato della variazione della Posizione Finanziaria Netta, peggiorata di Euro 55.849 migliaia nel corso del primo trimestre dell'esercizio, e del Patrimonio Netto, che ha subito un incremento di Euro 26.039 migliaia, variazione dovuta agli investimenti effettuati, al risultato maturato nel periodo e in parte al normale flusso connesso con l'attività ordinaria.

Rappresentazione delle attività e passività finanziarie per categorie

Il dettaglio delle attività e passività finanziarie per categorie e il relativo fair value (IFRS 13) alla data di riferimento del 31 marzo 2022 e del 31 dicembre 2021 risultano essere le seguenti:

31.03.2022
(migliaia di Euro) A B C D Totale Fair value
Altre attività non correnti 2.913 2.913 2.913
Attività finanziarie non correnti 2.878 2.878 2.878
Crediti commerciali e altre attività correnti 61.542 61.542 61.542
Attività finanziarie correnti 812 812 812
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 125.533 125.533 125.533
Attività correnti su strumenti finanziari derivati 1.918 1.918 1.918
Obbligazioni in circolazione a lungo termine 94.251 94.251 94.251
Finanziamenti a medio e lungo termine 205.814 205.814 205.814
Altre passività non correnti 2.916 2.916 2.916
Passività finanziarie non correnti 6.627 6.627 6.627
Debiti verso banche e finanziamenti 171.146 171.146 171.146
Debiti commerciali e altre passività correnti 78.254 78.254 78.254
Passività finanziarie correnti 2.051 2.051 2.051
Passività correnti su strumenti finanziari derivati 235 235 235
31.12.2021
(migliaia di Euro) A B C D Totale Fair value
Altre attività non correnti 2.662 2.662 2.662
Attività finanziarie non correnti 2.864 2.864 2.864
Crediti commerciali e altre attività correnti 46.756 46.756 46.756
Attività finanziarie correnti 908 908 908
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 42.538 42.538 42.538
Attività correnti su strumenti finanziari derivati 267 267 267
Obbligazioni in circolazione a lungo termine 24.181 24.181 24.181
Finanziamenti a medio e lungo termine 161.488 161.488 161.488
Altre passività non correnti 1.666 1.666 1.666
Passività finanziarie non correnti 6.777 6.777 6.777
Debiti verso banche e finanziamenti 199.631 199.631 199.631
Debiti commerciali e altre passività correnti 54.242 54.242 54.242
Passività finanziarie correnti 1.647 1.647 1.647
Passività correnti su strumenti finanziari derivati 338 338 338

Legenda

  • A Attività e passività al fair value rilevato direttamente a conto economico
  • B Attività e passività al fair value rilevato direttamente a Patrimonio netto (inclusi derivati di copertura)

  • C Attività per finanziamenti concessi e crediti (incluse disponibilità liquide)

  • D Passività finanziarie rilevate al costo ammortizzato

Informativa di settore

L'informativa di settore è fornita con riferimento ai settori di attività in cui il Gruppo opera. I settori di attività sono stati identificati quali segmenti primari di attività. I criteri applicati per l'identificazione dei segmenti primari di attività sono stati ispirati dalle modalità attraverso le quali il management gestisce il Gruppo ed attribuisce le responsabilità gestionali.

Ai fini delle informazioni richieste dallo IFRS 8 "Informativa di settore segmenti operativi" la società ha individuato nei segmenti "distribuzione gas", "energie rinnovabili" e "altro" i settori di attività oggetto di informativa. Nello specifico, il segmento "altro" accoglie le attività di cogenerazione, fornitura calore, servizio idrico e i risultati della capogruppo.

L'informativa per settori geografici non viene fornita in quanto il Gruppo non gestisce alcuna attività al di fuori del territorio nazionale.

Le tabelle seguenti presentano le informazioni sui ricavi riguardanti i segmenti di business del Gruppo del primo trimestre 2022 e del primo trimestre 2021.

3M 2022
(migliaia di Euro)
Distribuzione
gas
Energie
rinnovabili
Altro 31.03.2022
valori da
nuove
acquisizioni
Elisioni Totale
Ricavi netti a clienti terzi 30.421 2.014 1.703 0 34.139
Ricavi intragruppo tra segmenti 1.220 1 1.163 0 (2.385) 0
Ricavi del segmento 31.642 2.016 2.866 0 (2.385) 34.139
3M 2021
(migliaia di Euro)
Distribuzione
gas
Energie
rinnovabili
Altro 31.03.2021
valori da
nuove
acquisizioni
Elisioni Totale
Ricavi netti a clienti terzi 35.411 0 2.971 74 38.456
Ricavi intragruppo tra segmenti 1.656 0 913 0 (2.569) (0)
Ricavi del segmento 37.067 0 3.884 74 (2.569) 38.456

Rapporti con parti correlate

Il dettaglio dei rapporti con parti correlate nel periodo considerato è riepilogato nella seguente tabella:

(migliaia di Euro) Crediti Altri Debiti
commerciali
Altri
debiti
Costi Ricavi
commerciali crediti Beni Servizi Altro Beni Servizi Altro
Società controllanti
Asco Holding S.p.A. 45 174 12 0 0 12 0 0 45 0
Totale controllanti 45 174 12 0 0 12 0 0 45 0
Società controllate dalla controllante
Asco TLC S.p.A. 22 0 125 0 0 187 0 0 17 0
Totale società controllate dalla controllante 22 0 125 0 0 187 0 0 17 0
Società controllate cessate e collegate
Amgas Blu S.r.l. 90 0 7 7 0 0 0 0 90 0
Ascotrade S.p.A. 3.427 0 7 7 0 0 0 6.359 811 155
Blue Meta S.p.A. 890 0 7 7 0 0 0 1.651 175 56
Etra Energia S.r.l. 79 0 7 7 0 0 0 19 23 2
Ascopiave Energie S.p.A. 657 0 27 7 0 0 0 1.013 197 25
Estenergy S.p.A. 1.258 0 7 7 0 0 0 3.020 0 54
ASM Set S.r.l. 240 0 308 291 0 17 0 776 46 31
Totale società cessate e collegate 6.641 0 315 333 0 17 0 12.837 1.341 323
Totale 6.709 174 452 333 0 216 0 12.837 1.404 323

Rapporti derivanti dal consolidato fiscale con Asco Holding S.p.A.:

Ascopiave S.p.A., AP Reti Gas S.p.A., AP Reti Gas Rovigo S.r.l., Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. e Asco Energy S.p.A. avevano aderito al consolidamento dei rapporti tributari in capo alla controllante Asco Holding S.p.A.. Lo stesso è decaduto in ragione della modifica dell'esercizio sociale di quest'ultima, che non coincide più con il 31 dicembre. Le attività e passività correnti iscritte riferiscono conseguentemente alle sole posizioni pregresse

Rapporti derivanti dal consolidato fiscale con Ascopiave S.p.A.:

Nel corso dell'esercizio 2019 le società AP Reti Gas S.p.A., AP Reti Gas Rovigo S.r.l., Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A., AP Reti Gas Vicenza S.p.A. ed Asco Energy S.p.A. e nell'esercizio 2021 la società AP Reti Gas Nord Est S.r.l. hanno aderito al consolidato fiscale nazionale con la controllante Ascopiave S.p.A., avente valenza triennale.

Relativamente alle società controllanti

I ricavi iscritti nei confronti della controllante Asco Holding S.p.A. sono relativi ai servizi amministrativi, di gestione della tesoreria e del personale.

Relativamente alle società controllante dalla controllante

I costi per servizi verso la consociata Asco TLC S.p.A. si riferiscono al canone di noleggio dei server. I ricavi verso la stessa consociata derivano dal contratto di fornitura gas ed energia elettrica e dai contratti di servizio stipulati tra le parti.

Relativamente alle società collegate:

  • verso Ascotrade S.p.A.:
    • o I crediti commerciali sono relativi al servizio di trasporto del gas naturale su rete di distribuzione iscritti da AP Reti Gas S.p.A. ed a servizi amministrativi, informatici, servizi al personale e facility forniti da Ascopiave S.p.A.;
    • o I debiti commerciali sono relativi alle forniture di gas naturale ed energia elettrica sostenuti da Ascopiave S.p.A. ed AP Reti Gas S.p.A.;
    • o I costi per beni sono relativi all'acquisto di gas ed energia elettrica sostenuti da AP Reti Gas S.p.A. ed Ascopiave S.p.A.;
    • o I ricavi per servizi sono relativi a ricavi di trasporto del gas e servizi di distribuzione iscritti da AP Reti

Gas S.p.A. e ed a servizi amministrativi, informatici, servizi al personale e facility forniti da Ascopiave S.p.A..

  • verso Blue Meta S.p.A.:
    • o I crediti commerciali sono relativi al servizio di trasporto del gas naturale su rete di distribuzione con Edigas Distribuzione Gas S.p.A. ed a servizi amministrativi, informatici, servizi al personale e facility forniti da Ascopiave S.p.A.;
    • o I debiti commerciali sono relativi alle forniture di gas naturale ed energia elettrica sostenuti da Edigas Distribuzione Gas S.p.A.;
    • o I costi per beni sono relativi all'acquisto di gas ed energia elettrica sostenuti da Edigas Distribuzione Gas S.p.A.;
    • o I ricavi per servizi sono relativi a ricavi di trasporto del gas e servizi di distribuzione iscritti da Edigas Distribuzione Gas S.p.A. e ed a servizi amministrativi, informatici, servizi al personale e facility forniti da Ascopiave S.p.A..
  • verso Etra Energia S.r.l.:
    • o I crediti commerciali sono relativi al servizio di trasporto del gas naturale su rete di distribuzione iscritti da AP Reti Gas S.p.A. ed a servizi amministrativi, informatici, servizi al personale e facility forniti da Ascopiave S.p.A.;
    • o I ricavi per servizi sono relativi a ricavi di trasporto del gas e servizi di distribuzione con AP Reti Gas S.p.A. ed AP Reti Gas Vicenza S.p.A. e ed a servizi amministrativi, informatici, servizi al personale e facility forniti da Ascopiave S.p.A..
  • verso Ascopiave Energie S.p.A.:
    • o I crediti commerciali sono relativi al servizio di trasporto del gas naturale su rete di distribuzione con AP Reti Gas S.p.A. ed AP Reti Gas Vicenza S.p.A. ed a servizi amministrativi, informatici, servizi al personale e facility forniti da Ascopiave S.p.A.;
    • o I debiti commerciali sono relativi alle forniture di gas naturale ed energia elettrica con Ascopiave S.p.A. ed AP Reti Gas S.p.A.;
    • o I costi per beni sono relativi all'acquisto di gas ed energia elettrica sostenuti da AP Reti Gas S.p.A. ed Ascopiave S.p.A.;
    • o I ricavi per servizi sono relativi a ricavi di trasporto del gas e servizi di distribuzione con AP Reti Gas S.p.A. ed AP Reti Gas Vicenza S.p.A. ed a servizi amministrativi, informatici, servizi al personale e facility forniti da Ascopiave S.p.A..
  • verso ASM Set S.r.l.:
    • o I costi per beni sono relativi all'acquisto di Gas con AP Reti Gas Rovigo S.r.l.;
    • o I costi per servizi sono relativi a servizi amministrativi forniti ad Ascopiave S.p.A.;
    • o I ricavi per servizi sono relativi a ricavi di trasporto del gas e servizi di distribuzione con AP Reti Gas Rovigo S.r.l..
  • verso Cogeide S.p.A.:
    • o Ricavi per servizi tecnici e di ingegneria per la gestione degli acquedotti con CART Acqua S.r.l..

Si segnala che i patronage su linee di credito e su contratti di acquisto del gas rilasciate a favore di Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione ammontano al 31 marzo 2022 ad Euro 9.999 migliaia, in linea con il dato del 31 dicembre 2021.

Si precisa che:

  • i rapporti economici intercorsi tra le società del Gruppo e le società controllate e consociate avvengono a prezzi di mercato e sono eliminate nel processo di consolidamento;
  • le operazioni poste in essere dalle società del Gruppo con parti correlate rientrano nella normale attività di gestione e sono regolate a prezzi di mercato;
  • con riferimento a quanto previsto dall'art.150, 1° comma del D.Lgs. n.58 del 24 febbraio 1998, non sono

state effettuate operazioni in potenziale conflitto di interesse con società del Gruppo, da parte dei membri del consiglio di amministrazione.

In data 24 novembre 2010, il Consiglio di Amministrazione ha approvato la Procedura per operazioni con parti correlate (la "Procedura"). La Procedura disciplina le operazioni con parti correlate realizzate dalla Società, direttamente o per il tramite di società controllate, secondo quanto previsto dal Regolamento adottato ai sensi dell'art. 2391-bis cod. civ. dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB) con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010, come successivamente modificato.

La Procedura è entrata in vigore in data 1° gennaio 2011 e ha sostituito il precedente regolamento in materia di operazioni con parti correlate, approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 11 settembre 2006 (successivamente modificato).

Per i contenuti della Procedura si rimanda al documento disponibile sul sito internet dell'Emittente, all'indirizzo seguente: http://www.gruppoascopiave.it/wp-content/uploads/2015/01/Procedura-per-le-operazioni-con-particorrelate-GruppoAscopiave-20101124.pdf.

Ai fini dell'attuazione della Procedura, viene effettuata periodicamente una mappatura delle cd. Parti Correlate, in relazione alle quali sono applicabili i contenuti e i presidi di controllo previsti nel documento. Gli Amministratori sono inoltre chiamati a dichiarare, qualora sussistenti, eventuali interessi in conflitto rispetto al compimento delle operazioni in esame.

Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006

Di seguito gli schemi di bilancio con evidenza degli effetti dei rapporti con le parti correlate esposti in base alla delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006:

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata

di cui correlate di cui correlate
(migliaia di Euro) 31.03.2022 A B C D
Totale
% 31.12.2021 A B C D
Totale
%
ATTIVITA'
Attività non correnti
Avviamento 56.050 0 0 0 0
0
0,0% 49.272 0 0 0 0
0
0,0%
Altre immobilizzazioni immateriali 603.391 0 0 0 0
0
0,0% 598.007 0 0 0 0
0
0,0%
Immobilizzazioni materiali 119.658 0 0 0 0
0
0,0% 58.012 0 0 0 0
0
0,0%
Partecipazioni in imprese controllate e collegate 455.923 0 0 455.923 0
455.923 100,0%
442.434 0 0 442.434 0 442.434 100,0%
Partecipazioni in altre imprese 78.925 0 0,0% 78.925 0 0,0%
Altre attività non correnti 3.831 0 0 0 0
0
0,0% 3.604 0 0 0 0
0
0,0%
Attività finanziarie non correnti 2.878 0 0 0 0
0
0,0% 2.864 0 0 0 0
0
0,0%
Attività per imposte anticipate 34.988 0 0 0 0
0
0,0% 31.565 0 0 0 0
0
0,0%
Attività non correnti 1.355.644 0 0 442.434 0
442.434 35,0%
1.264.683 0 0 442.434 0
442.434 35,0%
Attività correnti 0 0 0,0% 0 0 0,0%
Rimanenze 8.685 0 0 0 0,0% 8.176 0 0 0 0,0%
Crediti commerciali 34.391 45 22 6.641 0
6.709
19,5% 26.786 41 121 18.117 0
18.279
68,2%
Altre attività correnti 35.570 174 0 0 0
174
0,5% 25.575 185 0 0 0
185
0,7%
Attività finanziarie correnti 812 0 0 0 0
0
0,0% 908 0 0 0 0
0
0,0%
Crediti tributari 1.634 0 0 0 0
0
0,0% 1.621 0 0 0 0
0
0,0%
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 125.533 0 0 0 0
0
0,0% 42.538 0 0 0 0
0
0,0%
Attività correnti su strumenti finanziari derivati 1.918 0 0 0 0
0
0,0% 267 0 0 0 0
0
0,0%
Attività correnti 208.543 219 22 6.641 0
6.883
3,3% 105.872 226 121 18.117 0 18.464 17,4%
Attività 1.564.187 219 22 449.075 0
449.317 28,7%
1.370.554 226 121 460.551 0
460.898 33,6%
PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 0,0% 0,0%
Patrimonio netto Totale 0 0 0 0
0
0,0% 0 0 0 0
0
0,0%
Capitale sociale 234.412 0 0 0 0
0
0,0% 234.412 0 0 0 0
0
0,0%
Azioni proprie (55.423) (0) (0) (0) (0)
(0)
0,0% (55.423) (0) (0) (0) (0)
(0)
0,0%
Riserve e risultato 706.152 0 0 0 0
0
0,0% 689.555 0 0 0 0
0
0,0%
Patrimonio netto di Gruppo 885.140 0 0 0 0
0
0,0% 868.544 0 0 0 0
0
0,0%
Patrimonio Netto di Minoranza 9.404 0 0 0 0
0
0,0% 39 0 0 0 0
0
0,0%
Patrimonio netto Totale 894.544 0 0 0 0
0
0,0% 868.505 0 0 0 0
0
0,0%
Passività non correnti 0 0 0 0
0
0,0% 0 0 0 0
0
0,0%
Fondi rischi ed oneri 3.318 0 0 0 0
0
0,0% 1.474 0 0 0 0
0
0,0%
Trattamento di fine rapporto 4.856 0 0 0 0
0
0,0% 4.491 0 0 0 0
0
0,0%
Obbligazioni in circolazione a lungo termine 94.251 24.181
Finanziamenti a medio e lungo termine 205.814 0 0 0 0
0
0,0% 161.488 0 0 0 0
0
0,0%
Altre passività non correnti 30.611 0 0 0 0
0
0,0% 29.067 0 0 0 0
0
0,0%
Passività finanziarie non correnti 6.627 0 0 0 0
0
0,0% 6.777 0 0 0 0
0
0,0%
Passività per imposte differite 13.360 0 0 0 0
0
0,0% 13.228 0 0 0 0
0
0,0%
Passività non correnti 358.837 0 0 0 0
0
0,0% 240.707 0 0 0 0
0
0,0%
Passività correnti 0 0 0 0
0
0,0% 0 0 0 0
0
0,0%
Debiti verso banche e finanziamenti 225.497 0 0 0 0
0
0,0% 199.631 0 0 0 0
0
0,0%
Debiti commerciali 35.179 12 125 315 0
452
1,3% 34.401 11 60 1.110 0
1.180
3,4%
Debiti tributari 3.117 0 0 0
0
0,0% 1.284 0 0 0
0
0,0%
Altre passività correnti 44.727 0 0 333 0
333
0,7% 24.043 0 0 0 0
0
0,0%
Passività finanziarie correnti 2.051 0 0 0 0
0
0,0% 1.647 0 0 0 0
0
0,0%
Passività correnti su strumenti finanziari derivati 235 0 0 0 0
0
0,0% 338 0 0 0 0
0
0,0%
Passività correnti 310.806 12 125 648 0
785
0,3% 261.343 11 60 1.110 0
1.180
0,5%
Passività 669.643 12 125 648 0
785
0,1% 502.050 11 60 1.110 0
1.180
0,2%
Passività e patrimonio netto 1.564.187 12 125 648 0
785
0,1% 1.370.554 11 60 1.110 0
1.180
0,1%

____________________________________________________________________________________________

Legenda intestazione colonne parti correlate:

A Società controllanti

B Società consociate

C Società collegate e a controllo congiunto

D altri parti correlate

Conto economico complessivo consolidato

I Trimestre
di cui correlate
di cui correlate
(migliaia di Euro) 2022 A B C D Totale % 2021 A B C D Totale %
Ricavi 34.139 45 17 14.241 0 14.303 41,9% 38.456 21 318 35.738 0 36.077 93,8%
Totale costi operativi 20.979 12 187 17 149 365 1,7% 22.679 15 200 212 0 427 1,9%
Costi acquisto altre materie prime 895 0 0 0 0 0 0,0% 972 0 0 0 0 0 0,0%
Costi per servizi 11.428 12 187 17 52 268 2,3% 9.584 15 200 212 427 4,5%
Costi del personale 5.140 0 0 0 97 97 1,9% 4.351 0 0 0 0 0,0%
Altri costi di gestione 3.551 0 0 0 0 0 0,0% 8.239 0 0 0 0 0 0,0%
Altri proventi 36 0 0 0 0 0 0,0% 467 0 0 0 0 0 0,0%
Ammortamenti e svalutazioni 10.275 0 0 0 0 0 0,0% 8.781 0 0 0 0 0 0,0%
Risultato operativo 2.886 33 (170) 14.224 (149) 13.938 483,0% 6.996 38 (402) 83.353 (2.153) 35.650 509,6%
Proventi finanziari 16 0 0 0 0 0 0,0% 12 0 0 0 0 0 0,0%
Oneri finanziari 853 0 0 0 0 0 0,0% 569 0 0 0 0 0 0,0%
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il metodo del patrimonio netto 10.831 10.831 10.831 100,0% 8.842 8.842 8.842 100,0%
Utile ante imposte 12.880 33 (170) 25.055 (149) 24.768 192,3% 15.281 38 (402) 92.195 (2.153) 44.492 291,2%
Imposte del periodo (916) (1.663)
Risultato del periodo 11.963 13.619
Risultato del periodo di Gruppo 12.184 13.619
Risultato del periodo di Terzi (221) 0
Altre componenti del Conto Economico Complessivo
1. componenti che saranno in futuro riclassificate nel conto economico
Fair value derivati, variazione del periodo al netto dell'effetto fiscale 1.731 152
Fair value derivati relativi a società collegate, variazione del periodo al netto
dell'effetto fiscale 2.678 0
Risultato del conto economico complessivo 16.373 13.771
Risultato netto complessivo del Gruppo 16.593 13.771
Risultato netto complessivo di Terzi (221) 0
Utile base per azione 0,056 0,063
Utile netto diluito per azione 0,056 0,063

Legenda intestazione colonne parti correlate:

  • A Società controllanti
  • B Società consociate
  • C Società collegate e a controllo congiunto
  • D altri parti correlate

Rendiconto Finanziario consolidato

1 trimestre di cui correlate 1 trimestre
(migliaia di Euro) 2022 A B C D Totale 2021 A B C D Totale
Utile complessivo dell' esercizio 16.593 13.770
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa
Rettif.per raccordare l'utile netto alle disponibilità liquide
Risultato di pertinenza di terzi (221) 0 0 0
Variazione fair value derivati relativi a società collegate, variazione dell'esercizio al netto dell'e(2.678) ffetto fiscale 0 0
Variazione riserve HA su MTM derivati (1.731) 0 (152) 0
Ammortamenti 10.353 0 8.781 0
Svalutazione dei crediti 2 0 0 0
Svalutazione immobilizzaizoni e minusvalenze 49 0 52 0
Variazione del trattamento di fine rapporto 30 0 7 0
Attività/passività correnti su strumenti finanziari (24) 0 (20) 0
Variazione netta altri fondi 1.360 0 104 0
Valutazione imprese collegate con il metodo patrimonio netto (10.831) (10.831) (10.831) (8.842) (8.842) (8.842)
Interessi passivi pagati (636) 0 (623) 0
Interessi passivi di competenza 775 0 470 0
Imposte di competenza 916 0 1.663 0
Totale rettifiche (2.636) 0 0 (10.831) 0 (10.831) 1.439 0 0 (8.842) 0 (8.842)
Variazioni nelle attività e passività:
Rimanenze di magazzino (510) 0 (123) 0
Crediti commerciali (4.897) (22) 119 (7.915) (7.818) (19.888) (3) 12 18.722 0 18.731
Altre attività correnti 779 427 427 14.062 0 (4) (60) (64)
Debiti commerciali (318) (24) (12) 800 764 5.669 0 0 333 333
Altre passività correnti 19.723 0 37.415 646 0 785 1.431
Altre attività non correnti 15 0 714 0
Altre passività non correnti 138 0 486 0
Totale variazioni attività e passività 14.931 380 107 (7.115) 0 (6.627) 38.334 643 8 19.780 0 20.431
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa 28.888 380 107 (17.945) 0 (17.458) 53.543 643 8 10.938 0 11.589
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento
Investimenti in immobilizzazioni immateriali (11.051) 0 (10.697) 0
Investimenti in immobilizzazioni materiali (2.012) 0 (235) 0
Cessioni/(Acquisizioni) di partecipazioni e acconti (37.110) 0 (0) 0
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento (50.173) 0 (10.932) 0
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria
Variaz.netta debiti verso banche e finanziamenti a breve (25.616) 0 (19.840) 0
Variazione netta attività, passività finanziarie correnti (177) 0 (1.200) (6.528) (6.528)
Accensioni finanziamenti e mutui 130.000 0 28.000 0
Rimborsi finanziamenti e mutui (70.000) 0 (26.000) 0
Prestiti obbligazionari 70.070 0 0 0
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria 104.277 0 (19.039) 0
Variazione delle disponibilità correnti 82.993 0 0 0 0 0 23.572 0 0 (6.528) 0 (6.528)
Disponibilità liquide esercizio precedente 42.539 0 21.902 0
Disponibilità liquide esercizio corrente 125.533 45.475 0

Legenda intestazione colonne parti correlate:

A Società controllanti

B Società consociate

C Società collegate e a controllo congiunto

D altri parti correlate

Indebitamento finanziario netto consolidato

di cui correlate di cui correlate
(migliaia di Euro) 31.12.2021 A B C D Totale % 31.12.2020 A B C D Totale %
A Disponibilità liquide 125.533 0 0% 42.538 0 0%
B Mezzi equivalenti a disponibilità liquide 0 0 0% 0 0 0%
C Altre attività finanziarie correnti 2.730 0 0% 1.175 0 0%
- di cui parti correlate 0 0 0% 0 0 0%
D Liquidità (A) + (B) + (C) 128.263 0 0 0 0 0 0% 43.713 0 0 0 0 0 0%
E Debito finanziario corrente (inclusi gli strumenti di debito, ma
eslusa la parte corrente del debito finanziario non corrente) (161.286) 0 0% (140.985) 0 0%
- di cui parti correlate 0 0 0% 0 0 0%
- di cui strumenti di debito parte corrente 0 0 0% 0 0 0%
F Parte corrente del debito finanziario non corrente (66.497) 0 0% (60.631) 0 0%
- di cui parti correlate 0 0 0% 0 0 0%
G Indebitamento finanziario corrente (E) + (F) (227.783) 0 0 0 0 0 0% (201.616) 0 0 0 0 0 0%
H Indebitamento finanziario corrente netto (D) + (G) (99.520) 0 0 0 0 0 0% (157.903) 0 0 0 0 0 0%
I Debito finanziario non corrente (esclusa la parte corrente e gli
strumenti di debito) (306.692) 0 0% (192.447) 0 0%
J Strumenti di debito 0 0 0% 0 0 0%
K Debiti commerciali e altri debiti non correnti 0 0 0% 0 0 0%
L Indebitamento finanziario non corrente (I) + (J) + (K) (306.692) 0 0 0 0 0 0% (192.447) 0 0 0 0 0 0%
M Totale indebitamento finanziario netto (H) + (L) (406.212) 0 0 0 0 0 0% (350.350) 0 0 0 0 0 0%

Legenda intestazione colonne parti correlate:

  • A Società controllanti
  • B Società consociate
  • C Società collegate e a controllo congiunto
  • D altri parti correlate

I valori riportati nelle tabelle precedenti sono relativi alle parti correlate di seguito elencate:

Gruppo A - Società controllanti:

  • Asco Holding S.p.A.

Gruppo B - Società consociate:

  • Asco TLC S.p.A.

Gruppo C – Società collegate e a controllo congiunto:

  • Estenergy S.p.A. (Gruppo), collegata

Gruppo D - altri parti correlate:

  • Consiglio di Amministrazione
  • Sindaci
  • Dirigenti strategici

Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura del primo trimestre dell'esercizio 2022

Perfezionato il closing dell'acquisizione da parte del Consorzio, formato da Ascopiave, ACEA e Iren, di alcune concessioni di A2A nell'ambito della distribuzione di gas

In data 1° aprile 2022, il Consorzio, formato da Ascopiave S.p.A., ACEA S.p.A. e Iren S.p.A., ha reso noto di aver perfezionato il closing dell'accordo con il Gruppo A2A per l'acquisizione di alcuni assets nell'ambito del servizio di distribuzione del gas naturale, come anticipato nel comunicato stampa del 31 dicembre 2021.

Il perimetro di attività oggetto dell'operazione comprende circa 157 mila utenti, distribuiti in 8 Regioni d'Italia, facenti parte di 24 ATEM, per circa 2.800 km di rete.

Il perimetro di interesse di Ascopiave S.p.A. è costituito da concessioni in 15 ATEM del Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Lombardia, per un totale di circa 114.300 PDR. La valutazione degli assets acquisiti in termini di Enterprise Value è pari a 73,2 milioni di Euro, inclusa la partecipazione del 79,37% nella società Serenissima Gas S.p.A., titolare di una parte delle concessioni del perimetro (circa 41.700 PDR).

Il perimetro di interesse di ACEA S.p.A. è costituito da concessioni in 5 ATEM, di cui 2 in Abruzzo, 2 in Molise e 1 in Campania, per un totale di circa 30.700 PDR. L'Enterprise Value è pari a 35,8 milioni di Euro.

Il perimetro di interesse di Iren S.p.A. è costituito da concessioni in 4 ATEM, di cui 1 in Lombardia e 3 in Emilia-Romagna, per un totale di circa 12.000 PDR. L'Enterprise Value è pari a 16,4 milioni di Euro; la condizione sospensiva per la cessione del ramo d'azienda di proprietà di Retragas non si è avverata, pertanto il ramo è al momento escluso dal perimetro.

Comunicazioni dell'ammontare complessivo dei diritti di voto ai sensi dell'art. 85-bis, comma 4-bis, del Regolamento Consob 11971 del 14 maggio 1999

Dopo la chiusura del primo trimestre, in particolare in data 7 aprile 2022 e in data 6 maggio 2022, Ascopiave S.p.A. ha comunicato che è divenuta efficace la maggiorazione del diritto di voto di ulteriori azioni ordinarie della Società, ai sensi dell'art. 127-quinquies del d.lgs. 98/1998 e all'art. 6 dello statuto sociale di Ascopiave.

Pertanto, alla data odierna, le azioni ordinarie Ascopiave aventi diritto di voto maggiorato risultano complessivamente pari a n. 159.965.485 azioni. Si ricorda che l'art. 6 dello statuto sociale di Ascopiave prevede che a ciascuna azione appartenuta al medesimo azionista per un periodo continuativo di almeno ventiquattro mesi a decorrere dalla data di iscrizione nell'Elenco Speciale istituito ai sensi dell'art. 6.8 dello statuto sociale siano attribuiti due voti.

La Società ha pubblicato, sulla base delle informazioni in possesso della Società, i dati relativi alle azioni in circolazione e al numero di diritti di voto esercitabili.

Patti parasociali – variazione

In data 25 aprile 2022, ai sensi delle vigenti disposizioni di legge e regolamentari, Ascopiave S.p.A. ha informato che è stato pubblicato nella sezione Corporate Governance del sito internet www.gruppoascopiave.it un aggiornamento delle informazioni essenziali relative al patto parasociale tra azionisti sottoscritto in data 16 marzo 2020. Tale aggiornamento ha avuto ad esclusivo oggetto la variazione del numero dei diritti di voto in capo ad alcuni azionisti paciscenti per effetto dell'intervenuta maggiorazione dei diritti di voto, nonché il conferimento al patto di ulteriori azioni Ascopiave S.p.A. da parte di alcuni azionisti paciscenti.

Ai sensi degli articoli 65-quinquies, 65-sexies e 65-septies del Regolamento Emittenti, il documento è stato messo a disposizione del pubblico presso la sede sociale, presso Borsa Italiana S.p.A. (www.borsaitaliana.it), sul meccanismo di stoccaggio autorizzato "eMarket STORAGE" () di Spafid Connect S.p.A., nonché nella sezione Corporate Governance del sito internet www.gruppoascopiave.it.

Assemblea ordinaria degli Azionisti del 28 aprile 2022

Si è riunita in data 28 aprile 2022, sotto la presidenza del dott. Nicola Cecconato, l'Assemblea Ordinaria degli Azionisti di Ascopiave S.p.A..

L'Assemblea ordinaria degli Azionisti ha approvato il bilancio dell'esercizio e preso atto del bilancio consolidato di gruppo al 31 dicembre 2021 ed ha deliberato la distribuzione di un dividendo ordinario pari a 0,165 Euro per azione, per un totale di 35,8 milioni di Euro, importo calcolato sulla base delle azioni in circolazione alla data di chiusura dell'esercizio 2021. Il dividendo ordinario è stato pagato il giorno 4 maggio 2022 con stacco della cedola, identificata con il numero 18, in data 2 maggio 2022 (record date il 3 maggio 2022).

L'Assemblea degli Azionisti ha inoltre approvato, con voto vincolante, la prima sezione della relazione sulla politica sulla remunerazione e sui compensi corrisposti redatta ai sensi dell'articolo 123-ter del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 (il "TUF") (i.e., la politica sulla remunerazione per l'esercizio 2022).

L'Assemblea degli Azionisti ha altresì espresso voto consultivo favorevole sulla seconda sezione della relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti redatta ai sensi dell'articolo 123-ter del TUF (i.e., la relazione sui compensi corrisposti nell'esercizio 2021).

L'Assemblea degli Azionisti ha infine approvato l'autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie, previa revoca della precedente autorizzazione conferita dall'Assemblea degli azionisti del 29 aprile 2021, per la parte non eseguita.

Approvato il Bilancio di Sostenibilità 2021

In data 28 aprile 2022 Ascopiave S.p.A. ha reso noto che è stato pubblicato nella sezione "Sostenibilità" del proprio sito internet il Bilancio di Sostenibilità 2021, approvato dal Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. nella riunione del 21 aprile 2022, previo parere positivo del Comitato Sostenibilità. Il Bilancio di Sostenibilità illustra l'impegno della Società con riguardo ai fattori "Environmental, Social e Governance" e fornisce una panoramica delle iniziative promosse dal Gruppo Ascopiave in tema di responsabilità sociale d'impresa.

Obiettivi e politiche del Gruppo

Per quanto riguarda il segmento della distribuzione del gas naturale, il Gruppo intende valorizzare il proprio portafoglio di concessioni puntando a riconfermarsi nella gestione del servizio negli ambiti territoriali minimi in cui vanta una presenza significativa, e di espandersi in altri ambiti, con l'obiettivo di incrementare la propria quota di mercato e rafforzare la propria leadership locale. Il Gruppo intende inoltre valorizzare il proprio investimento nelle fonti rinnovabili aumentando la presenza anche in questo settore, in linea con quanto rappresentato nel piano strategico 2021-2025 approvato nel corso del primo trimestre dell'anno.

Per quanto riguarda il segmento della vendita di gas naturale e di energia elettrica, dal 2019 Ascopiave ha dato vita alla partnership commerciale con il Gruppo Hera, tramite la comune partecipazione ad Estenergy, primaria realtà con una forte presenza territoriale nel Triveneto, a capo di un Gruppo che conta oltre un milione di clienti. Ascopiave intende dare continuità alla partnership, contando tuttavia di poter esercitare l'opzione di vendita detenuta sulle proprie quote di partecipazione laddove si presentasse la necessita di finanziare delle nuove opportunità di investimento in settori che il Gruppo ritiene di maggior interesse, cosi come indicato nel piano strategico 2021-2025 approvato e presentato al mercato il 31 gennaio 2022.

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Pieve di Soligo, 12 maggio 2022

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Nicola Cecconato

G r u p p o A s c o p i a v e

Via Verizzo, 1030 – 31053 Pieve di Soligo (TV) – Italia Tel: +39 0438 980098 – Fax: +39 0438 82096 Email: [email protected] - www.gruppoascopiave.it

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