Earnings Release • Feb 8, 2024
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| Informazione Regolamentata n. 1928-8-2024 |
Data/Ora Inizio Diffusione 8 Febbraio 2024 16:11:47 |
Euronext Milan | |
|---|---|---|---|
| Societa' | : | BANCO BPM | |
| Identificativo Informazione Regolamentata |
: | 186123 | |
| Utenza - Referente | : | BANCOBPMN08 - Marconi | |
| Tipologia | : | 2.2 | |
| Data/Ora Ricezione | : | 8 Febbraio 2024 16:11:47 | |
| Data/Ora Inizio Diffusione | : | 8 Febbraio 2024 16:11:47 | |
| Oggetto | : | CS_Banco BPM_RISULTATI AL 31 DICEMBRE 2023 |
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| Testo del comunicato |
Vedi allegato


• DISTRIBUZIONE COMPLESSIVA € 848 MILIONI (+~€ 100 MILIONI VS GUIDANCE)
• DIVIDENDO PER AZIONE PARI A € 56 CENTESIMI (+143% VS 2023)
1 Al fine di garantire un confronto più immediato e omogeneo con i dati dell'esercizio precedente, gli impatti derivanti dalle operazioni straordinarie di riorganizzazione dell'assetto dell'attività di bancassurance perfezionate nel mese di dicembre 2023 sono esposti in una voce separata del conto economico riclassificato denominata "Impatti bancassurance al netto delle imposte". Inoltre i dati relativi all'esercizio 2022 sono stati riesposti a seguito dell'applicazione retrospettiva dei principi contabili IFRS 17 e IFRS 9 da parte delle compagnie assicurative controllate e collegate a decorrere dal 1° gennaio 2022. Per ulteriori dettagli si rimanda alla nota esplicativa n. 1.
Si precisa altresì che le definizioni degli indicatori e delle principali grandezze patrimoniali ed economiche oggetto di commento nel presente comunicato sono illustrate nella nota esplicativa n. 1 "Criteri di redazione e principi contabili di riferimento – Altre informazioni".
2 Tale risultato intermedio non comprende gli oneri sistemici, pari a € -187,5 milioni, gli impatti contabili derivanti dalle Purchase Price Allocation (PPA), pari a € -42,2 milioni, e gli impatti derivanti dalla variazione del proprio merito creditizio sulle emissioni di certificates, pari a € -5,2 milioni. Tali componenti, al netto dei relativi effetti fiscali, sono esposte in voci separate dello schema di conto economico riclassificato.

• ROTE AL 12,4% (7% AL 2022)
3 Per maggiori dettagli sulle modalità di calcolo dei ratio patrimoniali si rimanda al punto 6 delle Note esplicative del presente comunicato.
4 A partire dal 1° gennaio 2023, essendo giunte a scadenza tutte le norme transitorie che dilazionavano determinati impatti sul calcolo dei ratio patrimoniali, tali coefficienti sono calcolati applicando integralmente le norme regolamentari. Pertanto non ha più rilievo la distinzione, effettuata nei periodi trascorsi, fra ratios "phased-in" e "fully phased".
5 Differenza tra il Total capital ratio (rapporto tra i fondi propri e le attività ponderate per il rischio) misurato alla data del 31 dicembre 2023 ed il corrispondente livello del requisito minimo regolamentare per l'anno 2023 comprensivo del c.d. Pillar 2 Requirement (P2R).
6 Dato gestionale.
• IL FORTE MIGLIORAMENTO NELLO STANDING DEL GRUPPO HA PORTATO ALL'ASSEGNAZIONE DEI NUOVI RATING DA PARTE DI S&P (DI CUI LONG-TERM ISSUER CREDIT RATING "BBB-"CON OUTLOOK POSITIVO) ED AL RIALZO DEI PRINCIPALI RATING DA PARTE DI MOODY'S (DI CUI IL SENIOR LONG-TERM RATING DI DUE GRADINI A BAA2)
• TUTTE LE SOCIETÀ DI RATING RICONOSCONO IL PROGRESSIVO MIGLIORAMENTO DEL PROFILO FINANZIARIO DEL GRUPPO, SOPRATTUTTO IN TERMINI DI QUALITÀ DEL CREDITO, PATRIMONIALIZZAZIONE E REDDITIVITÀ, OLTRE AL FORTE MODELLO DI BUSINESS E ALLA SOLIDA POSIZIONE DI FUNDING E DI LIQUIDITY
7 Sulla base dell'autorizzazione ricevuta, secondo la disposizione normativa, Banco BPM non deduce più dal CET 1 Capital il valore contabile della partecipazione detenuta in Banco BPM Vita; questa viene invece considerata un'esposizione al rischio di credito ponderata in conformità a quanto previsto dal Regolamento CRR, a decorrere dalle segnalazioni di vigilanza riferite al 31 dicembre 2023.

8 Anche grazie all'attività di compensazione con carbon credits.

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Siamo davvero molto soddisfatti dei brillanti risultati conseguiti: l'utile netto di circa 1,3 miliardi e la proposta di dividendi superiori alla guidance, pari a € 56 centesimi per azione, sintetizzano con chiarezza la capacità di generare valore che abbiamo stabilmente raggiunto e che, in virtù del Piano Strategico approvato lo scorso dicembre, continueremo a sviluppare con crescente incisività.
L'attuale ritmo di creazione di valore ci consente di affiancare alla solidità della posizione patrimoniale e a un dividendo più che raddoppiato rispetto al 2022, il costante miglioramento della qualità degli attivi, testimoniato dal costo del rischio in riduzione a 53 p.b. a fronte dei 62 p.b. del precedente esercizio. Questo risultato è stato realizzato non solo grazie alle selettive politiche creditizie, ma anche alla strategia di derisking che ha portato a un'ulteriore riduzione dei crediti deteriorati sul totale dei crediti lordi.
L'impegno e la capacità delle nostre persone, sostenuti dall'innovazione tecnologica che abbiamo perseguito nel tempo e dal lavoro svolto in tutti gli ambiti ESG, continuano a rappresentare la forza più importante del nostro Gruppo consentendo di valorizzare l'attività bancaria tradizionale. I risultati operativi raggiunti e l'efficacia delle azioni commerciali a favore dei nostri clienti, famiglie e imprese, mettono in luce il rafforzamento del ruolo che Banco BPM si è ritagliato nel panorama creditizio nazionale.
Con il nuovo Piano Strategico abbiamo intrapreso un percorso che, nelle nostre ambizioni, ci porterà da un lato a fissare una struttura di conto economico che sostenga la sistematica creazione di valore per tutti gli Stakeholder, dall'altro a consolidare la nostra posizione di terzo polo bancario. Tutto questo, attraverso un modello di business distintivo in grado di esaltare le nostre qualità di banca territoriale di riferimento per le aree economiche più avanzate del Paese e soprattutto per le piccole e medie imprese che ne sono la struttura portante.
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L'esercizio 2023 è stato caratterizzato da uno scenario macroeconomico ancora incerto anche per le recenti tensioni connesse al conflitto in Medio Oriente; tuttavia in tale contesto lo sforzo commerciale ed organizzativo del Gruppo ha permesso di registrare una positiva dinamica dei risultati operativi ed un'eccellente redditività. In particolare, il margine di interesse evidenzia un'ottima performance, risultando pari a € 3.289 milioni, con una crescita del 42% rispetto al 31 dicembre 2022.
Il risultato della gestione operativa sale a € 2.770 milioni rispetto a € 2.144 milioni dell'esercizio precedente con un incremento del 29%. L'utile netto dell'esercizio si attesta a € 1.264 milioni con una crescita dell'85% rispetto al 31 dicembre 2022.
Le grandezze patrimoniali confermano i significativi risultati raggiunti:

• gli impieghi netti performing "core" (costituiti da mutui, finanziamenti, conti correnti e prestiti personali) si attestano a € 96,9 miliardi con un volume di nuove erogazioni per € 19,4 miliardi.
Per quanto riguarda la strategia di gestione dei crediti deteriorati, il Gruppo ha impresso un'ulteriore accelerazione al processo di derisking, prevedendo in arco piano cessioni complessive per circa € 700 milioni, al netto delle operazioni già effettuate in corso d'anno, che consentiranno di raggiungere un'ulteriore contrazione dello stock di crediti deteriorati. Al 31 dicembre 2023 l'incidenza dei crediti deteriorati sul totale dei crediti lordi si è ridotta al 3,5% dal 4,2% del 31 dicembre 2022. Il costo del credito risulta in riduzione a 53 p.b. rispetto a 62 p.b. di fine anno 2022, pur garantendo significativi livelli di copertura dei crediti deteriorati e includendo la stima delle maggiori rettifiche di valore sui crediti oggetto di cessione entro il 2026.
Relativamente alla posizione patrimoniale, si segnala che la Banca Centrale Europea, in data 3 novembre, ha comunicato al Gruppo Banco BPM - già riconosciuto come conglomerato finanziario ai sensi della Direttiva 2002/87/EC - l'autorizzazione ad applicare il cosiddetto "Danish Compromise", che consente, ai sensi dell'articolo 49 (1) del Regolamento (EU) n. 575/2013 (CRR) 9 , di accedere ai benefici relativi al trattamento prudenziale dell'investimento partecipativo in compagnie assicurative ai fini del calcolo dei coefficienti patrimoniali consolidati, con decorrenza dalle segnalazioni di vigilanza riferite al 31 dicembre 2023.
La posizione patrimoniale risulta pertanto la seguente:
9 Vedi nota 7.
10 Pari a € 13,5 milioni al 31 dicembre 2023 e € 6,3 milioni al 31 dicembre 2022, riferito al solo secondo semestre. 11 Per maggiori dettagli sulle modalità di calcolo dei ratio patrimoniali si rimanda al punto 6 delle Note esplicative del presente
comunicato.
12 Dati calcolati assumendo a riferimento le sole esposizioni verso la clientela valutate al costo ammortizzato ed escludendo i crediti in via di dismissione.

Milano, 8 febbraio 2024 – Si è riunito oggi sotto la presidenza del dott. Massimo Tononi il Consiglio di Amministrazione di Banco BPM, che ha approvato i risultati d'esercizio e consolidati al 31 dicembre 2023 del Gruppo Banco BPM.
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L'esercizio 2023 è stato caratterizzato da uno scenario macroeconomico ancora incerto anche per le recenti tensioni connesse al conflitto in Medio Oriente; tuttavia in tale contesto il Gruppo ha registrato livelli record di redditività con un risultato lordo dell'operatività corrente pari a € 2.041,0 milioni ed un utile netto di € 1.264,4 milioni.
Nella seduta dell'11 dicembre il Consiglio di Amministrazione di Banco BPM ha approvato il Piano Strategico 2023-2026 del Gruppo.
Il nuovo Piano Strategico riflette l'esito di un percorso di crescita e innovazione che Banco BPM ha intrapreso negli ultimi anni e che ne ha rafforzato la redditività, consolidato la posizione patrimoniale, migliorato il profilo di rischio complessivo, trasformato l'operatività commerciale attraverso una più ampia adozione dei canali digitali, valorizzato il business model e finalizzato una crescente integrazione della sostenibilità.
Come diffusamente illustrato nel comunicato stampa del 12 dicembre scorso, cui si fa rinvio per maggiori dettagli, il raggiungimento degli obiettivi di piano consentirà di incrementare la remunerazione per gli azionisti in maniera significativa, sfruttando le leve finanziarie e industriali che daranno ulteriore impulso alla crescita della redditività complessiva e mantenendo invariata la solida posizione di capitale.
Nel corso dell'esercizio il Gruppo ha proseguito nel processo di integrazione del business assicurativo avviato nel 2022 con l'acquisizione del controllo delle compagnie Banco BPM Vita e Banco BPM Assicurazioni e con il perfezionamento di un accordo con Crédit Agricole Assurances per l'avvio di una partnership commerciale nel settore Danni/Protezione.
In particolare, il 14 dicembre scorso, il Gruppo Banco BPM ha completato l'internalizzazione del business Vita attraverso l'acquisizione da Generali Italia del 65% del capitale sociale di Vera Vita S.p.A. e Vera Financial Dac14; nella stessa data Banco BPM ha acquistato da Generali Italia anche il 65% del capitale sociale di Vera Assicurazioni S.p.A., oggetto di contestuale cessione a Crédit Agricole Assurances unitamente alla partecipazione del 65% precedentemente detenuta in Banco BPM Assicurazioni.
L'acquisizione da Generali Italia fa seguito all'esercizio, in data 29 maggio, dell'opzione prevista dagli accordi sottoscritti nel 2021 con Cattolica Assicurazioni per l'acquisto delle quote partecipative
13 Dato gestionale.
14 che contestualmente ha modificato la propria denominazione sociale in BBPM Life Dac.

rappresentative del 65% del capitale sociale di Vera Vita e di Vera Assicurazioni, compagnie assicurative di cui Banco BPM già possedeva una quota del 35%.
Ciò premesso, tenuto conto di ulteriori operazioni di trasferimento infragruppo perfezionate il 15 dicembre 2023, Banco BPM, tramite la controllata Banco BPM Vita, detiene il 100% del capitale di Vera Vita15 e, nell'ambito della partnership con Crédit Agricole Assurances, il 35% rispettivamente di Vera Assicurazioni 16 e di Banco BPM Assicurazioni.
Si ricorda inoltre che, nel marzo 2023, il Gruppo Banco BPM ha ottenuto il riconoscimento da parte della Banca Centrale Europea dello status di conglomerato finanziario ai sensi della Direttiva 2002/87/EC, che costituiva la pre-condizione per poter accedere ai benefici del trattamento prudenziale dell'investimento partecipativo derivanti dall'applicazione del c.d. "Danish Compromise", la cui autorizzazione è pervenuta lo scorso 3 novembre con decorrenza dalle segnalazioni di vigilanza riferite al 31 dicembre 2023.
Si segnala altresì che, facendo seguito a quanto deliberato in data 18 aprile in merito al progetto di valorizzazione del business della monetica, il 14 luglio Banco BPM, Gruppo BCC Iccrea e FSI hanno sottoscritto un accordo vincolante per la costituzione di una partnership strategica finalizzata allo sviluppo di una nuova realtà italiana e indipendente nel settore dei pagamenti digitali. L'accordo prevede il conferimento nella joint venture BCC Pay S.p.A. delle attività della monetica di Banco BPM con riconoscimento di un corrispettivo misto per cassa e in azioni emesse dal veicolo Pay Holding, che a sua volta controlla l'intero capitale di BCC Pay S.p.A.. Ad esito dell'operazione, Pay Holding rappresenterà il secondo player in Italia nel business dei pagamenti e sarà partecipata per circa il 43% da FSI e per circa il 28,6% ciascuno da Banco BPM e Iccrea Banca. L'Accordo, inoltre, prevede la sottoscrizione di un contratto di distribuzione pluriennale dei servizi della Società anche sulla rete di Banco BPM.
La valorizzazione complessiva del ramo del Banco BPM è stata determinata in € 500 milioni al closing che potranno crescere fino a € 600 milioni con un significativo beneficio sui ratio patrimoniali. Il perfezionamento dell'operazione, che ha ottenuto l'approvazione da parte della Banca Centrale Europea, è previsto entro il 2024.
Per quanto concerne le attività di derisking, i target stabiliti dal Piano Strategico approvato a fine 2023 stabiliscono un ulteriore incremento degli obiettivi di cessione di crediti deteriorati, prevedendo in arco piano cessioni complessive per circa € 700 milioni, al netto delle operazioni già effettuate in corso d'anno, con un evidente beneficio futuro sullo stock di crediti deteriorati lordi e sugli indicatori della qualità del credito. La stima delle conseguenti maggiori rettifiche di valore su crediti è già stata addebitata al conto economico dell'esercizio 2023.
Sul fronte delle operazioni di raccolta e di capitale, nel corso del 2023 il Gruppo ha concluso diverse emissioni: a gennaio € 750 milioni di Green Senior Preferred con scadenza quattro anni, nel mese di giugno € 750 milioni di Green Senior Non Preferred a cinque anni con possibilità di rimborso anticipato a giugno 2027 e a novembre € 500 milioni di titoli Social Senior Preferred con scadenza quattro anni. A tali operazioni si è aggiunta, nel mese di gennaio 2024, una ulteriore emissione di titoli Green Senior Preferred, con scadenza sei anni per un ammontare pari a € 750 milioni: si tratta dell'ottava emissione ESG del Gruppo finora collocata, con una raccolta complessiva di circa € 5 miliardi.
Le descritte operazioni, riservate ad investitori istituzionali, si inseriscono nel Programma Euro Medium Term Notes e sono finalizzate al finanziamento e/o al rifinanziamento di Eligible Green Loans e di Eligible Social Loans, come definiti nel Green, Social and Sustainability Bond Framework della Banca.
15 Vera Vita a sua volta detiene il 100% del capitale sociale di BBPM Life Dac.
16 Vera Assicurazioni a sua volta detiene il 100% di Vera Protezione S.p.A.

In merito a ciò, si segnala che in data 7 novembre Banco BPM ha pubblicato il nuovo Green, Social & Sustainability Bonds Framework, dopo il precedente Framework inaugurale pubblicato nel luglio 2021. Il Framework è stato aggiornato secondo i più recenti standard di mercato, inclusa la Green Taxonomy dell'UE17.
L'obiettivo dell'aggiornamento, in coerenza con l'impegno e la strategia di Banco BPM di affrontare il cambiamento climatico e di fornire un risultato sociale positivo nella sua condotta aziendale, è stato quello di allinearsi alle migliori pratiche di mercato, coprire una gamma più ampia di attività18 e includere l'allineamento alla tassonomia europea per alcuni asset ammissibili19.
Banco BPM ha inoltre concluso nel corso del 2023 due emissioni di European Covered Bond (Premium) a valere sul proprio programma di Obbligazioni Bancarie Garantite: la prima a giugno per un ammontare di € 750 milioni e scadenza 5 anni e la seconda nel mese di settembre per un ammontare di € 750 milioni e scadenza 3 anni. Alle descritte operazioni si è aggiunto, a gennaio 2024, il collocamento di una nuova emissione di Covered Bond (Premium) destinata a investitori istituzionali per un ammontare di € 750 milioni e scadenza 6 anni a valere sul programma di Obbligazioni Bancarie Garantite (BPM Covered Bond 2) da € 10 miliardi.
Infine, con l'obiettivo di ottimizzare la struttura dei mezzi propri, nel mese di novembre Banco BPM ha emesso uno strumento perpetuo Additional Tier 1 per un ammontare pari a € 300 milioni, riservato ad investitori istituzionali. I titoli, emessi alla pari, potranno essere richiamati dall'emittente a partire dal quinto anno successivo all'emissione; la cedola semestrale, fissa e non cumulativa, è fissata al 9,5% e il pagamento della stessa è totalmente discrezionale e soggetto a talune limitazioni.
Inoltre, si segnala che, congiuntamente all'emissione AT1 di novembre, la Banca ha effettuato un'offerta pubblica di riacquisto relativa al titolo Additional Tier 1 XS1984319316 per un ammontare massimo pari al nominale di € 300 milioni. Al termine del periodo di offerta, Banco BPM ha accettato interamente le offerte ricevute, riacquistando € 223,3 milioni del titolo (circa il 74,45%).
Nel corso dell'esercizio Banco BPM ha inoltre concluso un programma di acquisto di n. 2.418.855 azioni proprie (pari allo 0,16% delle azioni ordinarie in circolazione) per un controvalore di € 10 milioni al servizio dei piani di incentivazione di breve e lungo termine ai dipendenti. A seguito della conclusione di tale programma, tenuto conto delle assegnazioni avvenute nell'anno e delle altre azioni proprie già in portafoglio, al 31 dicembre 2023 Banco BPM possiede direttamente n. 6.958.684 azioni, pari allo 0,46% del capitale sociale.
In data 28 luglio sono stati resi noti i risultati dell'EU-wide stress test condotti dall'EBA. Banco BPM ha fatto registrare risultati migliori rispetto ai precedenti esercizi, pur in presenza di uno scenario macroeconomico più severo, confermando la capacità di generare valore nello scenario base e resistere a shock significativi nello scenario avverso.
Inoltre, in data 8 dicembre 2023 la Banca Centrale Europea (BCE) ha comunicato a Banco BPM la notifica della decisione prudenziale (SREP decision) contenente gli esiti del processo annuale di revisione e valutazione prudenziale. Per effetto di tale decisione i requisiti minimi che Banco BPM è tenuto a rispettare per l'esercizio 2024 sono i seguenti:
• CET 1 ratio: 9,07%;
17 Gli standard tenuti in considerazione sono i seguenti: Green Bond Principles di ICMA (giugno 2021 con appendice giugno 2022), Social Bond Principles di ICMA (giugno 2023), Sustainability Bond Guidelines di ICMA (giugno 2021) e Green Taxonomy dell'UE.
18 Sono state aggiunte nuove categorie di prestiti ammissibili, come i Prestiti con garanzia verde, la Fabbricazione di prodotti chimici di base biologici e i Prestiti per l'agricoltura sostenibile tra le categorie verdi e i Prestiti legati alla sostenibilità e i Mutui residenziali tra le attività sociali.
19 L'allineamento della tassonomia europea riguarda le attività immobiliari, le energie rinnovabili e la produzione di prodotti chimici organici di base.
Infine, si segnala che Banco BPM supera ampiamente il requisito normativo Minimum Requirement for own funds and Eligible Liabilities (MREL)21, con un buffer di 888 p.b. sul requisito regolamentare 2023 (691 p.b. sul requisito regolamentare 2024).
Sul fronte dei rating assegnati a Banco BPM, si ricorda che, in data 21 novembre 2023, la società di rating Moody's Investors Service ha ha rivisto al rialzo i seguenti rating di BBPM, collocandoli in area investment grade:
Si segnala infine che in data 7 novembre 2023 l'agenzia di rating S&P Global Ratings ha assegnato a Banco BPM il Long-term Issuer Credit Rating a livello BBB-, con Outlook positivo, ed un Short-term Issuer Credit rating a livello A-3. I nuovi rating in area investment grade di S&P Global Ratings, assieme al rialzo in area investment grade dei rating da parte di Moody's, si aggiungono a quelli già in area investment grade di Fitch Ratings e DBRS Morningstar, a conferma del progressivo miglioramento del profilo finanziario del Gruppo, soprattutto in termini di qualità del credito, patrimonializzazione e redditività, oltre al riconoscimento della forte posizione di business e della solida posizione di funding e di liquidità del Gruppo.
Sulla base delle novità di prodotto, servizio e canale e dei fattori abilitanti sviluppati principalmente nell'ambito del Programma .DOT di Digital e Omnichannel Transformation, gli indicatori di performance di riferimento di Banco BPM hanno registrato una crescita costante anche durante l'esercizio 2023.
In particolare si è rilevato un significativo incremento del contributo commerciale del digital/omnichannel banking con:
Sotto il profilo dell'operatività transazionale, le operazioni da remoto hanno raggiunto l'85% del totale (74% nel 2019), sostenute da un rilevante incremento dell'operatività su mobile/APP (da 29 milioni nel 2022 a 33 milioni di operazioni nel 2023) che ha raggiunto una quota pari al 22% del totale rispetto ad un peso pari al 15% dell'intera Rete Filiali.
In questo ambito, si sottolinea che le adesioni alla digital identity (abilitante processi paperless e di operatività anche commerciale a distanza) hanno raggiunto a fine 2023 oltre 1,3 milioni di clienti individuals.
20 Per maggiori dettagli sulle modalità di calcolo dei ratio e sui requisiti patrimoniali minimi si rimanda al punto 6 delle Note esplicative del presente comunicato.
21 Calcolato sui Risk Weighted Assets a fine dicembre 2023 e inclusivo di Combined Buffer Requirement.
22 Vendite Omnichannel: vendite perfezionate in filiale ma con un contributo significativo dei canali digitali nella proposizione/ processo commerciale (es. preventivo online) e vendite remote (perfezionate in self o a distanza).
23 Vendite Fully Remote: vendite perfezionate a distanza/in via remota (Self + Offerta a Distanza Rete + Offerta a Distanza Digital Branch + Webank).

Infine rilevanti sono stati nel corso del 2023 gli sviluppi progettuali relativi ai prodotti/servizi, con una progressiva estensione delle funzionalità di vendita in remoto, ed al set-up della c.d. Digital Branch, con l'attivazione della medesima su attività non solo di stimolo/proposizione commerciale ma anche di vendita diretta con processi digitali/remoti.
È proseguito il percorso di integrazione degli aspetti ESG nella strategia e attività del Gruppo.
In ambito ambientale, si segnala in particolare l'adesione della Banca al Net-Zero Banking Alliance (NZBA) - l'iniziativa delle Nazioni Unite che impegna gli istituti di credito ad allineare il portafoglio crediti e investimenti al raggiungimento dell'obiettivo di zero emissioni nette entro il 2050 - e l'individuazione di 5 settori prioritari (oil & gas, power generation, cement, automotive, coal) per la comunicazione dei target a 18 mesi dall'adesione.
Si conferma anche nel 2023 l'utilizzo del 100% di energia elettrica da fonte rinnovabile. Sono state inoltre compensate le emissioni scope 1 e 2 market-based così da conseguire la carbon neutrality a fine 2023.
In ambito sociale, i risultati evidenziano il percorso virtuoso del Gruppo nella valorizzazione del talento femminile e nel ricambio generazionale: le donne in posizioni manageriali sono aumentate dal 26% di fine 2022 al 30% di fine 2023 (+40% nel triennio) e il 96,5% delle nuove assunzioni da inizio 2021 ha riguardato giovani tra i 20 e i 30 anni. È proseguito il supporto a favore della comunità attraverso le iniziative di sponsorizzazione sociale e liberalità (con un contributo di € 5,8 milioni nel 2023, di cui circa € 3,4 milioni destinati alle Fondazioni), attraverso il volontariato d'impresa e la condivisione di consapevolezza sui temi economico-finanziari ed ESG (oltre 9.400 ore sociali nel 2023) e mediante finanziamenti dedicati al Terzo Settore (350 milioni nel biennio 2022 - 2023).
Anche a livello di governance sono stati compiuti ulteriori passi avanti con l'istituzione del comitato endoconsiliare Sostenibilità (presieduto dalla consigliera Luigia Tauro) e la pubblicazione delle Linee Guida sul Rispetto e la Tutela dei Diritti Umani. È stato infine lanciato il nuovo ESG Action Plan basato su quattro cantieri di lavoro: Rischi, Crediti, Finanza&Wealth Management, Disclosure Comunità & Inclusion.
Nel corso del 2023 Banco BPM ha portato a termine con successo tre emissioni di Green&Social bond (due green e un social), per complessivi 2 miliardi di euro, l'ultima delle quali nell'ambito del nuovo Framework pubblicato a novembre e allineato alla Tassonomia24. Considerando il portafoglio dei corporate bond di proprietà, si segnala che oltre il 29% dei titoli hanno caratteristiche ESG (24,2% a fine 2022).
I progressi realizzati hanno portato a miglioramenti delle valutazioni da parte delle agenzie di rating specializzate e di soggetti terzi: a ottobre 2023, la società Sustainalytics ha assegnato a Banco BPM un ESG Risk Rating di 15,7 low-risk (dal precedente 22,4 mid-risk), collocando così la Banca tra gli intermediari italiani più virtuosi. Inoltre, a novembre 2023 Standard Ethics ha migliorato il rating di Banco BPM da EE a EE+ a seguito dell'adozione di nuovi strumenti di governance della sostenibilità e dell'elevato livello d'integrazione dei temi ESG nei processi e nella strategia.
Il margine di interesse si attesta a € 3.289,2 milioni in crescita del 42,1% rispetto al dato del 2022 (pari a € 2.314,4 milioni), attribuibile principalmente all'incremento dello spread commerciale, conseguente al rialzo dei tassi di interesse.
24 L'allineamento della tassonomia europea riguarda le attività immobiliari, le energie rinnovabili e la produzione di prodotti chimici organici di base.

milioni, e si confronta con il dato di € 136,0 milioni dello scorso esercizio.
L'apporto principale alla voce in esame è stato fornito dal credito al consumo veicolato dalla quota partecipativa detenuta in Agos Ducato, pari a € 76,6 milioni, rispetto a € 104,8 milioni del 2022, nonché dal contributo della collegata Anima Holding, pari a € 29,5 milioni (€ 35,2 milioni al 31 dicembre 2022, che però includeva anche il risultato economico conseguito dalla partecipata nell'ultimo trimestre 2021, pari a € 11,8 milioni).
Le commissioni nette dell'esercizio 2023 ammontano a € 1.860,0 milioni in calo dell'1,4% rispetto all'esercizio precedente. Il comparto dei servizi di gestione, intermediazione e consulenza evidenzia una contrazione del 3,2%, riferibile principalmente al collocamento di fondi e sicav, parzialmente compensata dalla crescita delle commissioni relative al collocamento di certificates e ai servizi di custodia. Il comparto dei servizi di banca commerciale evidenzia una crescita dello 0,1% grazie al contributo dei servizi di incasso e pagamento, nonostante i maggiori oneri connessi alle operazioni di cartolarizzazione sintetica (€ -37,2 milioni) e alla revisione delle condizioni applicate alla clientela per la tenuta dei conti correnti e per la gestione della liquidità (con un impatto negativo pari a circa € -4525 milioni rispetto al 2022).
Gli altri proventi netti di gestione sono pari a € 81,3 milioni rispetto a € 71,6 milioni dell'esercizio 2022.
Il risultato netto finanziario26 del 2023 è negativo e pari a € -79,0 milioni e si confronta con il dato positivo di € 243,0 milioni registrato al 31 dicembre 2022.
La differente contribuzione è giustificata dal minor apporto degli utili da cessione di titoli (€ -29,0 milioni), dal maggior costo della raccolta tramite certificates conseguente al rialzo dei tassi (€ -262,8 milioni nel 2023 rispetto a € -70,1 milioni dello scorso esercizio), dall'impatto CVA/DVA27 (€ -51,0 milioni) e dal diverso apporto dell'attività di negoziazione e operatività in derivati, che risente degli effetti negativi delle coperture gestionali28 il cui impatto deve essere considerato congiuntamente alla variazione delle riserve di valutazione dei titoli al fair value con impatto sulla redditività complessiva. Tali dinamiche hanno trovato parziale compensazione nel miglior risultato derivante dalla valutazione della quota partecipativa detenuta in Nexi (€ +4,9 milioni al 31 dicembre 2023 rispetto a € -84,0 milioni al 31 dicembre 2022) e nelle variazioni di fair value delle altre attività finanziarie (€ +83,6 milioni rispetto al 31 dicembre 2022).
Il risultato dell'attività assicurativa è pari a € 45,9 milioni. In tale voce confluisce l'apporto delle compagnie Banco BPM Vita e Banco BPM Assicurazioni. Si precisa che il contributo alla voce in oggetto relativo a Vera Vita, il cui controllo è stato acquisito in prossimità della chiusura dell'esericizio, sarà oggetto di rilevazione a decorrere dall'esercizio 202429.
In virtù delle dinamiche descritte, il totale dei proventi operativi ammonta quindi a € 5.341,4 milioni, in crescita rispetto a € 4.674,0 milioni registrati nello scorso esercizio (+14,3%).
25 Dato gestionale.
26 La voce non include l'effetto contabile derivante dalla variazione del proprio merito creditizio sulla valutazione al fair value delle passività di propria emissione (certificates), che ha comportato la rilevazione nell'esercizio di un impatto negativo pari a € -5,2 milioni, rispetto a € +7,2 milioni registrati al 31 dicembre 2022. Tale effetto è esposto, al netto delle imposte, in una voce separata del conto economico riclassificato.
27 Il CVA (Credit Value Adjustment) esprime la quota parte delle attività finanziarie valutate al fair value che potrebbe non essere pagata alla banca dalla controparte nell'ipotesi di default di quest'ultima. Il DVA (Debit Value Adjustment) esprime la quota parte delle passività finanziarie valutate al fair value che potrebbe non essere pagata dalla banca alla controparte nell'ipotesi di default della banca.
28 Operazioni di copertura che non hanno le caratteristiche richieste dal principio contabile di riferimento per essere trattate secondo le regole dell'Hedge accounting.
29 Il risultato dell'attività assicurativa al 31 dicembre 2023 non è confrontabile con il dato al 31 dicembre 2022 in quanto il controllo delle compagnie assicurative Banco BPM Vita e Banco BPM Assicurazioni è stato acquisito all'inizio del terzo trimestre 2022.

Le spese per il personale, pari a € 1.672,0 milioni, evidenziano un incremento rispetto al dato di € 1.602,4 milioni dello scorso esercizio; l'aumento è attribuibile principalmente ai maggiori oneri derivanti dal rinnovo del CCNL. Alla data del 31 dicembre 2023 il numero totale dei dipendenti è pari a n. 19.761 risorse (di cui 146 afferenti le compagnie assicurative), rispetto alle n. 20.157 risorse in organico al 31 dicembre 2022 (di cui 143 afferenti le compagnie assicurative)30.
Le altre spese amministrative31, pari a € 652,4 milioni, evidenziano un incremento dello 0,6% rispetto al 2022. Si ricorda inoltre che il dato al 31 dicembre 2023 include i costi, pari a € 11,7 milioni, relativi alle compagnie assicurative Banco BPM Vita e Banco BPM Assicurazioni consolidate a partire dal terzo trimestre 2022 (€ 4,3 milioni il contributo delle compagnie di assicurazione per l'esercizio 2022 alla voce in esame). Senza considerare l'apporto delle imprese di assicurazione l'aggregato in esame risulta in flessione dello 0,5%, grazie all'attenta politica di controllo dei costi nonostante le dinamiche inflattive in corso.
Le rettifiche di valore nette su attività materiali ed immateriali ammontano complessivamente a € 246,8 milioni e si confrontano con il dato di € 279,7 milioni del 31 dicembre 2022. La riduzione della voce è attribuibile per €16,9 milioni a componenti non ricorrenti derivanti dal ricalcolo degli ammortamenti sui beni acquisiti in leasing operativo/locazione.
Il totale degli oneri operativi risulta pertanto pari a € 2.571,2 milioni, con un incremento dell'1,6% rispetto a € 2.530,4 milioni dell'esercizio precedente. Senza considerare l'apporto delle imprese di assicurazione sopra citato32 la variazione risulta limitata al +1,3%.
Il cost income ratio dell'esercizio è pari al 48,1%, inferiore rispetto al 54,1% del 31 dicembre 2022, nonostante l'inclusione dei già citati costi per il rinnovo del CCNL.
Il risultato della gestione operativa dell'esercizio 2023 risulta pari a € 2.770,3 milioni in crescita del 29,2% rispetto a € 2.143,6 milioni dell'esercizio precedente.
Le rettifiche nette su finanziamenti verso clientela dell'esercizio, pari a € 558,6 milioni, evidenziano una riduzione del 18,1% rispetto al dato del 31 dicembre 2022.
Al 31 dicembre 2023 il costo del credito, misurato dal rapporto tra le rettifiche nette di valore su crediti e gli impieghi netti, risulta pari a 53 p.b., in riduzione rispetto a 62 p.b. di fine 2022.
Tale risultato è stato ottenuto salvaguardando i solidi livelli di copertura raggiunti nei periodi precedenti e includendo la stima delle maggiori rettifiche di valore sui crediti oggetto di cessione entro il 2026.
Il risultato della valutazione al fair value delle attività materiali al 31 dicembre 2023 è pari a € -146,8 milioni (€ -108,3 milioni nell'esercizio 2022), a seguito dell'adeguamento del valore degli immobili sulla base delle perizie aggiornate.
La voce rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie al 31 dicembre 2023 ammonta a € -2,0 milioni (€ -9,1 milioni nell'esercizio 2022).
Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri dell'esercizio sono pari a € -22,2 milioni (€ -57,2 milioni al 31 dicembre 2022), per effetto dei rilasci di stanziamenti su garanzie e impegni per € 10,4
30 Alla data del 31 dicembre 2020 le risorse in organico erano n. 21.663.
31 L'aggregato non comprende gli "oneri sistemici", rappresentati dai contributi al Single Resolution Fund e al Fondo Interbancario Tutela Depositi, esposti, al netto del relativo effetto fiscale, in una voce separata del conto economico riclassificato.
32 Pari a € 13,5 milioni al 31 dicembre 2023 e € 6,3 milioni al 31 dicembre 2022 (riferito al solo secondo semestre).

milioni e degli accantonamenti rilevati nell'esercizio per altri rischi ed oneri pari a € -32,6 milioni.
La voce utili/perdite su partecipazioni e investimenti al 31 dicembre 2023 ammonta a € 0,3 milioni (€ +2,3 milioni nell'esercizio precedente). Si ricorda che la plusvalenza realizzata dal Gruppo a seguito della cessione del 65% del capitale di Banco BPM Assicurazioni e di Vera Assicurazioni a Crédit Agricole Assurance, viene esposta, unitamente agli ulteriori impatti conseguenti alla riorganizzazione dell'assetto del settore bancassurance, in una voce ad hoc del conto economico riclassificato denominata "impatti bancassurance al netto delle imposte".
Per effetto delle dinamiche descritte, il risultato lordo dell'operatività corrente ammonta a € 2.041,0 milioni rispetto a € 1.288,9 milioni del 2022 (+58,4%).
Le imposte sul reddito dell'operatività corrente sono pari a € -604,8 milioni (€ -407,0 milioni al 31 dicembre 2022).
Il risultato netto dell'operatività corrente ammonta pertanto a € 1.436,3 milioni e risulta in crescita del 62,9% rispetto al dato di € 881,8 milioni dell'esercizio 2022.
Al conto economico dell'esercizio sono stati addebitati oneri relativi al sistema bancario al netto delle imposte per € 126,6 milioni (€ 151,9 milioni nel 2022), riferiti ai contributi dovuti al Single Resolution Fund (€ 85,4 milioni al lordo delle imposte rispetto a € 110,5 milioni del 31 dicembre 2022) e al Fondo Interbancario Tutela Depositi (€ 102,2 milioni al lordo delle imposte rispetto a € 114,6 milioni dell'esercizio precedente).
Nella voce impatto del riallineamento dei valori fiscali ai valori contabili è rilevato l'effetto, pari a € +8,8 milioni, derivante dalla scadenza a fine 2023 del cosiddetto recapture period previsto dalla normativa in tema di riallineamento dei valori fiscali ai valori contabili degli immobili, riallineamento effettuato in precedenti esercizi.
Nella nuova voce del conto economico riclassificato denominata impatti bancassurance al netto delle imposte sono rilevati gli effetti, per complessivi € -22,2 milioni33, riconducibili alle operazioni perfezionate nel mese di dicembre per la riorganizzazione dell'assetto dell'attività di bancassurance.
Nell'esercizio la variazione del merito creditizio sulle emissioni di Certificates, al netto delle imposte ha generato un impatto negativo pari a € -3,5 milioni (€ -5,2 milioni al lordo degli effetti fiscali), rispetto all'effetto rilevato al 31 dicembre 2022 pari a € +4,8 milioni (€ +7,2 milioni al lordo degli effetti fiscali).
Al 31 dicembre 2023 l'impatto della Purchase Price Allocation al netto delle imposte ammonta a € - 28,3 milioni e si confronta con il dato dell'esercizio 2022, pari a € -42,4 milioni. Si precisa che tale impatto è riferito ai reversal effect delle operazioni di aggregazione aziendale perfezionate nei precedenti esercizi.
Considerata la quota del risultato economico attribuibile ai soci terzi, l'esercizio 2023 si chiude con un risultato netto positivo pari a € 1.264,4 milioni (€ 685,0 milioni nell'esercizio 2022, +84,6%).
Il margine di interesse si attesta a € 867,7 milioni, sostanzialmente in linea rispetto al dato del terzo
33 Per ulteriori dettagli si rimanda alla nota esplicativa n. 1 paragrafo "Riorganizzazione dell'attività di bancassurance e ralativi impatti contabili".
trimestre 2023 (pari a € 868,7 milioni).

Il risultato delle società partecipate valutate con il metodo del patrimonio netto è positivo per € 49,3 milioni, rispetto alla contribuzione del terzo trimestre, pari a € 34,1 milioni. Nell'ambito di tale aggregato l'apporto principale è fornito dal credito al consumo veicolato dalla quota partecipativa detenuta in Agos Ducato e dal risultato relativo alle interessenze detenute in Vera Vita e in Anima Holding.
Le commissioni nette del quarto trimestre ammontano a € 451,8 milioni in calo dell'1,8% rispetto al risultato rilevato nel terzo trimestre. Il comparto dei servizi di gestione, intermediazione e consulenza evidenzia una contrazione dell'1,1% rispetto al terzo trimestre 2023 mentre l'aggregato dei servizi di banca commerciale risulta in calo del -2,4% rispetto al terzo trimestre.
Gli altri proventi netti di gestione sono pari a € 28,7 milioni rispetto al dato di € 19,1 milioni del terzo trimestre 2023.
Il risultato netto finanziario del quarto trimestre è pari a € -13,8 milioni rispetto a € -22,8 milioni del terzo trimestre. Tale dinamica è imputabile principalmente al maggior contributo dell'attività di negoziazione e all'andamento delle quotazioni di mercato delle attività finanziarie valutate al fair value.
Il contributo del quarto trimestre 2023 delle imprese di assicurazione Banco BPM Vita e Banco BPM Assicurazioni, registrato nella voce risultato dell'attività assicurativa, è pari a € +13,1 milioni rispetto a € +8,2 milioni del terzo trimestre. Si precisa che il contributo alla voce in oggetto relativo a Vera Vita, il cui controllo è stato acquisito in prossimità della chiusura dell'esericizio, sarà oggetto di rilevazione a decorrere dall'esercizio 2024.
In virtù delle dinamiche descritte, il totale dei proventi operativi del quarto trimestre ammonta quindi a € 1.396,9 milioni risultando in crescita del 2,2% rispetto a € 1.367,3 milioni registrati nel terzo trimestre.
Le spese per il personale, pari a € 461,5 milioni, evidenziano un incremento di € 59,4 milioni rispetto a € 402,1 milioni del terzo trimestre; l'aumento è attribuibile principalmente ai maggiori oneri derivanti dal rinnovo del CCNL, siglato a fine anno con decorrenza degli effetti economici dal luglio 2023.
Le altre spese amministrative34 passano da € 165,1 milioni del terzo trimestre 2023 a € 150,5 milioni del quarto trimestre 2023 grazie all'attenta politica di contenimento dei costi, nonostante le dinamiche inflattive in corso.
Le rettifiche di valore nette su attività materiali ed immateriali ammontano complessivamente a € 49,1 milioni rispetto al dato del terzo trimestre (€ 68,1 milioni). La riduzione della voce è attribuibile per €16,9 milioni a componenti non ricorrenti derivanti dal ricalcolo degli ammortamenti sui beni in leasing operativo.
Il totale degli oneri operativi risulta pertanto pari a € 661,1 milioni, in aumento del 4,1% rispetto a € 635,3 milioni del terzo trimestre.
Il risultato della gestione operativa del trimestre ammonta a € 735,7 milioni rispetto a € 732,1 milioni del terzo trimestre.
34 L'aggregato non comprende gli "oneri sistemici", rappresentati dai contributi ai Fondi di Risoluzione e al Fondo Interbancario Tutela Depositi, esposti, al netto del relativo effetto fiscale, in una voce separata del conto economico riclassificato.

Le rettifiche nette su finanziamenti verso clientela sono pari a € 175,0 milioni, rispetto a € 124,8 milioni del terzo trimestre.
Il risultato della valutazione al fair value delle attività materiali del quarto trimestre evidenzia minusvalenze per € 102,7 milioni a seguito dell'adeguamento del valore degli immobili sulla base delle perizie aggiornate; nel terzo trimestre 2023 erano state rilevate svalutazioni per € 11,8 milioni.
La voce rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie del quarto trimestre ammonta a € -2,1 milioni rispetto a € -1,0 milioni del terzo trimestre.
Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri del quarto trimestre sono pari a € 8,3 milioni. Nel terzo trimestre erano stati rilevati accantonamenti netti per € 17,2 milioni che includevano lo stanziamento, pari a € 10,7 milioni, relativo alla stima degli oneri a fronte di alcuni impegni contrattuali.
Nel quarto trimestre, così come nel precedente, non sono stati rilevati utili/perdite su partecipazioni e investimenti di importo significativo.
Per effetto delle dinamiche descritte, il risultato lordo dell'operatività corrente evidenzia un utile di € 447,8 milioni rispetto all'utile di € 577,6 milioni registrato nel terzo trimestre. Tale andamento trova spiegazione nei maggiori oneri per il personale a seguito del citato rinnovo del CCNL e nelle svalutazioni di alcuni immobili.
Le imposte sul reddito dell'operatività corrente ammontano a € -104,7 milioni (€ -183,0 milioni nel terzo trimestre).
Il risultato netto dell'operatività corrente del quarto trimestre 2023 risulta pertanto pari a € 343,1 milioni, in calo del 13,0% rispetto al dato di € 394,6 milioni del terzo trimestre 2023.
Nella voce impatto del riallineamento dei valori fiscali ai valori contabili è rilevato l'effetto, pari a € +8,8 milioni, derivante dagli effetti previsti dalla normativa in tema di riallineamento dei valori fiscali di alcuni immobili il cui valore di carico era stato oggetto di rivalutazione in precedenti esercizi.
Nella nuova voce del conto economico riclassificato denominata impatti bancassurance al netto delle imposte sono rilevati gli effetti, per complessivi € -22,2 milioni35, riconducibili alle operazioni perfezionate nel mese di dicembre per la riorganizzazione dell'attività di bancassurance.
Nel quarto trimestre la variazione del merito creditizio sulle emissioni di Certificates, al netto delle imposte ha generato un impatto negativo pari a € -2,1 milioni (€ -3,1 milioni al lordo degli effetti fiscali), rispetto all'impatto positivo registrato nel terzo trimestre pari a € +1,2 milioni (€ +1,7 milioni lordi).
Nel quarto trimestre l'impatto della Purchase Price Allocation al netto delle imposte ammonta a € - 6,8 milioni e si confronta con il dato del terzo trimestre 2023, pari a € -7,3milioni. Si precisa che tale impatto è riferito ai reversal effect delle operazioni di aggregazione aziendale perfezionate nei precedenti esercizi.
35 Per ulteriori dettagli si rimanda alla nota esplicativa n. 1 paragrafo "Riorganizzazione dell'attività di bancassurance e ralativi impatti contabili".
Considerata la quota del risultato economico attribuibile ai soci terzi, il quarto trimestre 2023 si chiude con un risultato netto pari a € 321,1 milioni, rispetto al risultato netto positivo di € 319,0 milioni realizzato nel terzo trimestre.

La raccolta diretta bancaria al 31 dicembre 2023 ammonta a € 124,8 miliardi, in crescita dell'1,1% nel confronto con il 31 dicembre 2022.
Più in dettaglio, nell'esercizio si registra una contrazione di € 4,9 miliardi della componente rappresentata dai conti correnti e depositi (-4,7%), mentre il confronto con il trimestre precedente evidenzia una contrazione limitata all'1,6%. Per quanto riguarda i titoli obbligazionari emessi, lo stock al 31 dicembre 2023 è pari a € 18,9 miliardi, con un incremento di € 6,0 miliardi (+46,0%) rispetto al 31 dicembre 2022 per effetto delle nuove emissioni dell'anno che hanno superato i rimborsi dei titoli giunti a scadenza.
La provvista garantita dallo stock di certificates a capitale incondizionatamente protetto al 31 dicembre 2023 si attesta a € 5,3 miliardi, in crescita del 23,5% rispetto al dato di € 4,3 miliardi del 31 dicembre 2022.
La voce raccolta diretta assicurativa e passività assicurative, che include l'aggregato costituito dalle passività finanziarie e assicurative delle imprese di assicurazione, ammonta a € 15,0 miliardi e comprende l'apporto di Banco BPM Vita e Vera Vita. Al 31 dicembre 2022 la voce in esame era pari a € 5,7 miliardi, riferita solo al contributo di Banco BPM Vita.
La raccolta indiretta è pari a € 106,2 miliardi, in crescita del 16,2% nel confronto con il 31 dicembre 2022.
La componente della raccolta gestita ammonta a € 62,0 miliardi, in aumento rispetto al dato di € 59,4 miliardi del 31 dicembre 2022 (+4,4%). La crescita è prevalentemente concentrata nel comparto dei fondi e Sicav che evidenzia un incremento di oltre € 2 miliardi; in aumento anche la raccolta riferita alle gestioni patrimoniali e al comparto bancassurance.
La raccolta amministrata si attesta a € 44,2 miliardi, con un incremento di € 12,2 miliardi (+38,4%) rispetto a fine 2022.
Le attività finanziarie del comparto bancario ammontano a € 43,7 miliardi e sono in crescita dell'1,4% rispetto a € 43,1 miliardi del 31 dicembre 2022; l'incremento è principalmente concentrato nei titoli di debito (+€ 1,6 miliardi) ed in particolare nel comparto dei titoli valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva. Al 31 dicembre 2023 l'aggregato in esame comprende titoli di debito per € 36,5 miliardi, titoli di capitale e quote di OICR per € 3,8 miliardi, strumenti derivati ed altri finanziamenti per € 3,4 miliardi. Le esposizioni in titoli di debito emessi da Stati Sovrani sono pari a € 30,4 miliardi di cui € 11,0 miliardi rappresentati da titoli di Stato italiani. Gli investimenti in titoli di Stato italiani sono classificati tra le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato per € 8,7 miliardi, nel portafoglio delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva per € 2,1 miliardi e tra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sul conto economico per € 0,1 miliardi.
La voce attività finanziarie di pertinenza delle imprese di assicurazione include l'apporto al 31 dicembre 2023 delle compagnie assicurative Banco BPM Vita e Vera Vita per complessivi € 15,3 miliardi (€ 5,9 miliardi al 31 dicembre 2022, riferiti solo a Banco BPM Vita).

Gli impieghi netti verso la clientela36 ammontano al 31 dicembre 2023 a € 105,4 miliardi, in calo di € 4,0 miliardi rispetto al dato del 31 dicembre 2022. La contrazione è riferibile sia alle esposizioni performing (-3,3%), sia alle esposizioni non performing (-21,0%). Nell'esercizio, il volume di nuove erogazioni è stato pari a € 14,9 miliardi37. Si conferma la qualità del portafoglio dei crediti "core", caratterizzato da una elevata percentuale di posizioni secured (58%38), concentrato prevalentemente nell'Italia settentrionale (75,3%39).
Le esposizioni nette deteriorate (sofferenze, inadempienze probabili ed esposizioni scadute e/o sconfinate) ammontano al 31 dicembre 2023 a € 1,9 miliardi.
L'esame delle componenti dell'aggregato evidenzia la seguente dinamica:
L'incidenza delle esposizioni deteriorate rispetto al totale degli impieghi al lordo delle rettifiche di valore è pari al 3,5%, in calo rispetto al 4,2% di inizio anno. Anche al netto delle rettifiche di valore si osserva un'incidenza in calo dal 2,2% del 31 dicembre 2022 all'1,8% di fine 2023.
L'indice di copertura dell'intero aggregato dei crediti deteriorati si attesta al 50,4% (50,6% al 31 dicembre 2022).
In maggior dettaglio, al 31 dicembre 2023 il grado di copertura risulta essere il seguente:
Il coverage ratio delle esposizioni in bonis è pari allo 0,41%, in crescita rispetto allo 0,39% del 31 dicembre 2022.
I ratio patrimoniali al 31 dicembre 2023 possono definirsi "fully phased" in quanto non beneficiano di alcuna disposizione transitoria delle norme regolamentari41.
Il Common Equity Tier 1 ratio è pari al 14,2% rispetto al 12,8% del 31 dicembre 2022. L'incremento è dovuto alla crescita del patrimonio regolamentare (per effetto principalmente dell'incremento delle riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e delle altre riserve da valutazione, nonché dell'effetto derivante dall'applicazione del cosiddetto "danish compromise", autorizzato dalla Banca Centrale Europea in data 3 novembre 2023, che ha permesso di non dedurre dal patrimonio regolamentare il valore della partecipazione in Banco BPM Vita), solo parzialmente compensata dall'aumento registrato dalle attività ponderate per il rischio (legato in parte all'effetto del "danish compromise" sulla ponderazione delle partecipazioni non dedotte dal patrimonio regolamentare ed in parte all'anticipazione degli effetti legati ai nuovi modelli interni sul rischio di credito).
36 Nell'aggregato non vengono ricompresi i crediti verso la clientela che, a seguito dell'applicazione dell'IFRS 9, devono essere obbligatoriamente valutati al fair value. Tali crediti, pari a € 0,5 miliardi sono ricompresi fra le attività finanziarie valutate al fair value.
37 Dato gestionale.
38 Dato gestionale.
39 Dato gestionale.
40 Per maggiori dettagli sulle modalità di calcolo dei ratio patrimoniali si rimanda al punto 6 delle Note esplicative del presente comunicato.
41 Per maggiori dettagli sulle disposizioni transitorie venute a scadenza si rimanda alla lettura del punto 6 delle Note esplicative del presente comunicato.

Il Tier 1 ratio è pari al 16,3% rispetto al 15,2% del 31 dicembre 2022, mentre il Total Capital ratio è pari al 19,0% rispetto al 18,0% del 31 dicembre 2022.
Il buffer rispetto al limite previsto per la possibilità di distribuire dividendi (Maximum Distributable Amount o MDA buffer), risulta pari a 542 p.b. (rispetto a 413 p.b. al 31 dicembre 2022, ricalcolato su basi omogenee).
Dopo l'avvio positivo del mese di gennaio, testimoniato dalla tenuta occupazionale e incoraggiato da misure fiscali ancora moderatamente espansive, l'economia italiana potrebbe far registrare anche nel 2024 una dinamica paragonabile alla crescita dello 0,7% riportata nel 2023, anche se non si possono escludere effetti negativi derivanti, in particolare, dall'incertezza del quadro geopolitico soprattutto in Ucraina e Medio Oriente. Il percorso di rientro dell'inflazione verso l'obiettivo di medio lungo termine del 2% fissato dalla BCE potrà proseguire qualora permanga la debolezza dei prezzi delle materie prime energetiche, controbilanciando le potenziali spinte al rialzo sul fronte dei salari. In tale contesto, è presumibile attendersi che il ciclo espansivo della politica monetaria possa prendere avvio a partire dal secondo semestre.
La pressione concorrenziale sulla raccolta diretta creata dagli elevati rendimenti delle emissioni governative tenderà ad attenuarsi via via che si manifesterà l'atteso ribasso della curva; su tale fronte rimarrà comunque importante l'apporto di forme di depositi vincolati che permetteranno di contenere i deflussi sui segmenti più attratti dai maggiori rendimenti. A livello complessivo il margine di interesse dovrebbe comunque manifestare un trend positivo beneficiando di un livello medio dei tassi superiore, nel complesso dei 12 mesi, a quello dell'anno precedente.
Le commissioni, dopo la volatilità del 2023, riprenderanno un percorso di crescita supportate dai prodotti di investimento, grazie al positivo andamento atteso dei collocamenti, oltre che dalla ripresa delle erogazioni creditizie dopo un anno di debole domanda da parte di famiglie e imprese. Una spinta determinante sarà altresì data dalle fabbriche prodotto, che permetteranno di sostenere il contributo riveniente dal mondo monetica e danni e di beneficiare del pieno potenziale dei ricavi del comparto "life" a seguito dell'integrazione di Vera Vita perfezionata a dicembre 2023.
L'andamento degli oneri operativi sconterà le spinte dell'inflazione e del recente rinnovo del contratto nazionale, effetto, quest'ultimo, che sarà gradualmente riassorbito grazie all'ipotizzata attuazione del piano di esodo a partire dal secondo semestre; sul fronte delle spese la gestione trarrà beneficio da specifici programmi di razionalizzazione, anche facendo leva sul progressivo supporto tecnologico all'interno dei processi produttivi e di back-office. Con riguardo agli accantonamenti, ci si attende una sostanziale stabilità per effetto del compensarsi tra gli aggravi derivanti da ipotizzabili incrementi del tasso di default – per quanto a loro volta mitigati dall'inversione del ciclo monetario – e il venir meno delle rettifiche finalizzate a sostenere l'ulteriore programma di riduzione degli attivi non performing. Le politiche creditizie di Gruppo si manterranno comunque prudenti, con una selezione attenta di settori industriali e clientela; analogamente, i livelli di copertura rimarranno stabili su livelli cautelativi confermando il rigore nelle valutazioni adottato negli ultimi anni sia sulle esposizioni performing che non performing.
Per l'intero esercizio si conferma la tendenza al rialzo dell'utile netto del Gruppo, con un EPS 2024 di circa € 0,90 al netto delle componenti non ricorrenti (>€ 1,1 considerando le componenti one-off allo stato ipotizzabili), in linea con le traiettorie di redditività delineate nel Piano Strategico presentato lo

scorso 12 dicembre. Alla luce degli andamenti sopra descritti e della capacità di generare stabili incrementi di redditività e creazione organica di capitale, si confermano tutti i target di redditività e di remunerazione degli azionisti annunciati nell'ultimo Piano.
Nella seduta odierna il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre alla prossima Assemblea dei Soci il pagamento di un dividendo cash per azione di € 0,56, al lordo delle ritenute di legge, per un ammontare complessivo di € 848,5 milioni42; non verrà peraltro effettuato alcun pagamento alle azioni proprie di cui la Banca si trovasse eventualmente in possesso alla record date. Tale distribuzione, se approvata dall'Assemblea, avrà luogo il giorno 24 aprile 2024 (payment date) con data di stacco cedola il 22 aprile 2024 (ex date) e record date il 23 aprile 2024. L'assegnazione sarà soggetta al regime fiscale ordinario previsto per il pagamento di dividendi.
Inoltre, come previsto dall'art. 5 dello Statuto sociale, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di di proporre alla prossima Assemblea dei Soci la destinazione di una quota pari a € 4 milioni dell'utile netto a finalità di assistenza, beneficenza e pubblico interesse.
Si ricorda altresì che nella proposta di riparto dell'utile d'esercizio, facendo seguito alla delibera del Consiglio di Amministrazione di Banco BPM dell'8 novembre scorso, è stato destinato a riserva non distribuibile un importo pari a € 378,3 milioni, corrispondente a 2,5 volte l'ammontare dell'imposta straordinaria calcolata sull'incremento del margine di interesse, introdotta dal Decreto Legge n. 104 del 10 agosto 2023 "Disposizioni urgenti a tutela degli utenti, in materia di attivita' economiche e finanziarie e investimenti strategici", convertito con modificazioni dalla Legge 9 ottobre 2023, n. 136. La destinazione a riserva di tale importo è una facoltà prevista dalla norma in luogo del versamento dell'imposta stessa.
***
Il dott. Gianpietro Val, in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.
***
I risultati al 31 dicembre 2023 del Gruppo Banco BPM saranno presentati alla comunità finanziaria in una conference call fissata per oggi 8 febbraio 2024 alle ore 18.00 (C.E.T.). La documentazione a supporto della conference call è disponibile sul sito internet del meccanismo di stoccaggio autorizzato () e sul sito internet della Banca (www.gruppo.bancobpm.it), nel quale sono altresì presenti i dettagli per connettersi all'evento.
Il progetto di bilancio d'esercizio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2023, corredati delle relazioni della società di revisione e del Collegio Sindacale saranno messi a disposizione del pubblico, nei termini di legge, presso la sede sociale e presso Borsa Italiana, nonché resi disponibili sul sito internet www.gruppo.bancobpm.it e sul sito internet del meccanismo di stoccaggio autorizzato .
42 Risultato del prodotto di 56 centesimi per il numero di azioni emesse 1.515.182.126.

I commenti contenuti nel presente comunicato stampa, relativi all'andamento dei principali aggregati patrimoniali ed economici, fanno riferimento ai prospetti di stato patrimoniale e di conto economico consolidati riclassificati, così come riportati in allegato ed approvati dal Consiglio di Amministrazione in data odierna.
Di seguito si riportano alcune note esplicative ritenute rilevanti al fine di una migliore comprensione della modalità di redazione dei citati prospetti contabili al 31 dicembre 2023, nonché dell'evoluzione dei risultati dell'esercizio oggetto di commento nel presente comunicato stampa.
Gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico contenuti nel presente comunicato sono rappresentati in forma riclassificata, secondo criteri gestionali, al fine di fornire indicazioni sull'andamento generale del Gruppo fondate su dati economico-finanziari aggregati di più facile comprensione. Detti prospetti sono stati costruiti a partire dagli schemi di bilancio previsti dalla Circolare di Banca d'Italia n. 262/2005 e successivi aggiornamenti (di seguito "Circolare"), seguendo i medesimi criteri di aggregazione e di classificazione oggetto di illustrazione nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2022, con le precisazioni di cui ai successivi paragrafi "Applicazione del principio contabile IFRS 17 Contratti assicurativi" e "Riorganizzazione del comparto bancassurance e relativi impatti contabili".
I principi contabili adottati per la predisposizione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 sono quelli contenuti nei principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dall'International Accounting Standard Board (IASB) e nelle relative interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) omologati dalla Commissione Europea ed in vigore al 31 dicembre 2023 come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002. Detti principi risultano allineati a quelli adottati per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2022, fatta eccezione per i principi relativi alla rilevazione, misurazione e rappresentazione dei contratti assicurativi, a seguito dell'introduzione, a partire dal 1° gennaio 2023, del nuovo standard IFRS 17, come meglio illustrato nel successivo paragrafo "Applicazione del principio contabile IFRS 17 Contratti assicurativi".
Si sono inoltre considerate, per quanto applicabili, le comunicazioni degli Organi di Vigilanza (Banca d'Italia, BCE, EBA Consob, ed ESMA) ed i documenti predisposti dall'Organismo Italiano di Contabilità (OIC), dall'Associazione Bancaria Italiana (ABI) e dall'Organismo Italiano di Valutazione (OIV), con i quali sono state fornite raccomandazioni su taluni aspetti di maggior rilevanza in ambito contabile o sul trattamento contabile di particolari operazioni.
L'applicazione di alcuni principi contabili implica necessariamente il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività iscritte nello stato patrimoniale. Le assunzioni alla base delle stime formulate tengono in considerazione tutte le informazioni disponibili alla data di redazione della situazione contabile al 31 dicembre 2023, nonché le ipotesi considerate ragionevoli, anche alla luce dell'esperienza storica.
Per loro natura, non è possibile escludere che le ipotesi assunte, per quanto ragionevoli, possano non trovare conferma nei futuri scenari in cui il Gruppo si troverà ad operare.
A tal proposito, si segnala che nello scenario macroeconomico di riferimento in cui il Gruppo opera continuano a permanere significativi elementi di incertezza. Sebbene l'esercizio 2023 sia stato caratterizzato da uno scenario macroeconomico più rassicurante sul fronte della crescita rispetto alle previsioni di fine 2022, la ripresa dell'economia risulta influenzata dagli effetti di condizioni monetarie e creditizie restrittive per imprese e famiglie, come diretta conseguenza del rialzo dell'inflazione, degli ostacoli collegati alle tensioni geopolitiche tra la Russia e l'Ucraina e al recente conflitto in Medio Oriente, nonché dagli impatti, sempre più gravi e frequenti, collegati al cambiamento climatico.
Tali incertezze influenzano le stime di bilancio, richiedendo di ricorrere a significativi elementi di giudizio nella selezione delle ipotesi ed assunzioni sottostanti la stessa stima.
I risultati che si consuntiveranno in futuro potrebbero pertanto differire dalle stime effettuate ai fini della redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 e potrebbero conseguentemente rendersi necessarie rettifiche ad oggi non prevedibili né stimabili rispetto al valore contabile delle attività e delle passività iscritte nello stato patrimoniale. Al riguardo si evidenzia che una revisione nelle stime potrebbe rendersi necessaria a seguito dei mutamenti nelle circostanze sulle quali le stesse erano fondate, in seguito a nuove informazioni o alla maggiore esperienza registrata.
Nella relazione finanziaria annuale consolidata al 31 dicembre 2023, che sarà resa disponibile nei termini di legge, è fornita un'illustrazione dettagliata dei processi di stima che richiedono il ricorso a significativi elementi di giudizio nella selezione di ipotesi ed assunzioni sottostanti. Detta illustrazione, alla quale si fa rinvio, viene integralmente richiamata interessando anche la situazione patrimoniale ed economica al 31 dicembre 2023, oggetto del presente comunicato.
L'art. 26 del D.L. 10 agosto 2023, n. 104 - convertito con modificazioni dalla Legge del 9 ottobre 2023, n. 136 - ha introdotto nell'ordinamento tributario nazionale, per l'anno 2023, un'imposta straordinaria a carico delle banche.
Detta imposta è determinata, a livello di ciascuna banca del Gruppo, applicando un'aliquota del 40% all'ammontare del margine di interesse43 relativo all'esercizio 2023, che eccede per almeno il 10% il medesimo margine relativo all'esercizio 2021. L'ammontare dell'imposta straordinaria, in ogni caso, non può essere superiore a una quota pari allo 0,26% dell'importo complessivo dell'esposizione al rischio su base individuale ("RWA – Risk Weighted Asset") riferito alla data di chiusura dell'esercizio 2022.
43 Voce 30 del conto economico redatto secondo gli schemi previsti dalla Circolare n. 262 della Banca d'Italia.

Sulla base di tale disposizioni, l'imposta straordinaria a livello di Gruppo ammonta a circa € 152 milioni, di cui € 151 milioni riferiti alla Capogruppo.
La suddetta imposta deve essere versata entro il 30 giugno 2024, salvo il ricorso all'opzione di non pagarla destinando a una riserva patrimoniale non distribuibile a tal fine individuata una quota dell'utile dell'esercizio 2023 non inferiore a 2,5 volte l'ammontare dell'imposta (€ 381 milioni, di cui € 378 milioni riferiti alla Capogruppo). Qualora la riserva così costituita dovesse essere successivamente utilizzata per la distribuzione di utili, l'imposta dovuta dovrà essere pagata integralmente, maggiorata degli interessi maturati sulla base di quanto previsto dalla legge. Tale riserva può essere utilizzata per coprire le perdite ed è computabile tra gli elementi del capitale primario di classe 1 (CET1), in linea con quanto previsto dal Regolamento UE n. 575/2013.
Dal punto di vista contabile, alla luce delle specifiche caratteristiche dell'imposta in oggetto e in particolare delle modalità di determinazione della stessa, si ritengono applicabili le disposizioni dell'interpretazione IFRIC 21 "Tributi" e del principio contabile IAS 37 "Accantonamenti, passività e attività potenziali". In particolare, in base a quanto previsto dall'IFRIC 21, la passività relativa al pagamento di un tributo nasce nel momento in cui si verifica il cosiddetto "evento vincolante", ossia nel momento in cui sorge l'obbligazione al pagamento dello stesso. La definizione di passività fornita dallo IAS 37, prevede, altresì, che per l'adempimento dell'obbligazione sia da ritenersi probabile l'uscita di risorse che incorporano benefici economici.
Come deliberato dal Consiglio di Amministrazione di Banco BPM in data odierna e anche dai consigli di amministrazione delle banche controllate, la proposta di destinazione dell'utile dell'esercizio 2023 da sottoporre all'Assemblea dei Soci prevede la futura costituzione della suddetta riserva non distribuibile. Alla data di redazione del bilancio 2023 non sussiste pertanto alcuna obbligazione al pagamento dell'imposta e conseguentemente, ai sensi del citato IFRIC 21, non si è verificato "l'evento vincolante" a fronte del quale si renderebbe necessario procedere alla rilevazione della corrispondente passività e del relativo onere.
In data 1° gennaio 2023 è divenuto applicabile, in via obbligatoria, il principio contabile IFRS 17 "Contratti assicurativi", omologato con il Regolamento UE n. 2036/2021 del 19 novembre 2021. Detto principio ha introdotto nuovi criteri di valutazione e nuove regole di contabilizzazione dei contratti assicurativi emessi, in sostituzione dell'IFRS 4.
Per il Gruppo Banco BPM, l'adozione dell'IFRS 17 ha avuto un impatto sia diretto, conseguente alla valutazione dei contratti assicurativi emessi dalle compagnie Banco BPM Vita e Banco BPM Assicurazioni, sia indiretto, correlato alla valutazione a patrimonio netto delle partecipazioni detenute nelle compagnie assicurative Vera Vita e Vera Assicurazioni e delle loro rispettive controllate Vera Financial (ora BBPM Life) e Vera Protezione, considerate di collegamento alla data di transizione. Tenuto conto dell'applicazione retrospettiva richiesta dal principio in esame, alla data di transizione (1° gennaio 2022), l'impatto sul patrimonio netto consolidato è complessivamente positivo per € 31,0 milioni; considerando il risultato e le riserve dell'esercizio 2022, rideterminati in base all'IFRS 17, l'impatto sul patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2022 è
complessivamente positivo per € 246,2 milioni. Detto impatto si riferisce per € 47,6 milioni alle compagnie controllate e per € 198,6 milioni alle compagnie collegate al 1° gennaio 2023, come illustrato in maggiore dettaglio nella tabella di seguito riportata:
| Riepilogo impatti correlati all'applicazione dell'IFRS 17 (dati in milioni di euro) |
Compagnie assicurative controllate al 1° gennaio 2023 |
Compagnie assicurative collegate al 1° gennaio 2023 (*) |
Totale |
|---|---|---|---|
| Impatto sul patrimonio netto consolidato FTA | -22,8 | 53,8 | 31,0 |
| Impatto sulle riserve 2022 | 66,4 | 166,3 | 232,7 |
| Impatto sul risultato 2022 | 4,0 | -21,5 | -17,5 |
| Impatto sul patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2022 | 47,6 | 198,6 | 246,2 |
(*) Trattasi delle compagnie Vera Vita, Vera Assicurazioni (e rispettive controllate) classificate come partecipazioni di collegamento alla data di transizione dell'IFRS 17 (1° gennaio 2023).
Come già illustrato, l'applicazione retrospettiva dell'IFRS 17 ha richiesto di rideterminare i saldi patrimoniali ed economici dell'esercizio 2022, che risultano quindi comparabili con quelli relativi all'esercizio 2023. Al fine di consentire una comparazione dei risultati anche per i periodi intermedi, le contribuzioni economiche trimestrali dell'esercizio 2022 sono state rideterminate, ricorrendo talvolta ad elementi di stima.
Per una corretta comparazione dell'evoluzione trimestrale rispetto al precedente esercizio si deve altresì ricordare che il contributo di Banco BPM Vita e Banco BPM Assicurazioni è riflesso nello schema di conto economico linea per linea a partire dal 1° luglio 2022, ossia dalla data di acquisizione del controllo; diversamente il contributo dei primi due trimestri, quando le società erano detenute per il 19%, è indicato nella voce "Risultato delle partecipazioni valutate a patrimonio netto".
Da ultimo si deve rappresentare che l'applicazione del principio IFRS 17 non ha modificato gli aggregati del bilancio riclassificato relativi alle poste assicurative e correlati raccordi rispetto alle voci di bilancio redatto in base alla Circolare n. 262, che risultano in linea con quelli esposti nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2022.
La Circolare n. 262, aggiornata per tenere conto del nuovo principio IFRS 17, ha infatti confermato le voci di stato patrimoniale e di conto economico già precedentemente previste per rappresentare lo specifico business assicurativo, seppur con una diversa denominazione e con un contenuto informativo allineato ai requisiti IFRS 17:
Alla luce di quanto sopra illustrato, la voce del passivo dello stato patrimoniale riclassificato intitolata "Raccolta diretta assicurativa e riserve tecniche" è stata ridenominata in "Raccolta diretta assicurativa e passività assicurative" e comprende, come per lo scorso esercizio, tutte le passività delle compagnie assicurative del Gruppo correlate alle polizze sottoscritte dalla clientela. Trattasi, in particolare, delle voci del passivo "30. Passività finanziarie designate al fair value", per le polizze unit linked, e "110. Passività assicurative", per i restanti prodotti assicurativi.

Per quanto riguarda il conto economico riclassificato, la voce "Risultato dell'attività assicurativa", oltre ad includere le componenti economiche (interessi, dividendi, utili/perdite realizzate, plus/minus da valutazione) relative ai portafogli delle attività e delle passività finanziarie detenuti delle compagnie assicurative del Gruppo, include le voci specificatamente riconducibili al business assicurativo rappresentate dalla voce "160. Risultato dei servizi assicurativi" e dalla voce "170. Saldo dei ricavi e costi di natura finanziaria relativi alla gestione assicurativa".
In linea con quanto effettuato per il bilancio 2022, le commissioni di collocamento riconosciute dalle compagnie assicurative del Gruppo alla rete distributiva della Capogruppo Banco BPM, anche se oggetto di consolidamento con il metodo integrale, sono rappresentate nel conto economico riclassificato a saldi aperti. Nella voce "Commissioni nette" figurano pertanto le commissioni attive ricevute dalla rete distributiva, mentre nella voce "Risultato dell'attività assicurativa" sono ricondotte le commissioni passive pagate dalle compagnie del Gruppo. Tale modalità espositiva è finalizzata a consentire una rappresentazione del contributo alla generazione del risultato economico da parte dei diversi settori operativi, in coerenza con quanto richiesto dal principio contabile IFRS 8.
Per una più approfondita disamina del nuovo principio IFRS 17 e dei relativi impatti per il Gruppo si fa rinvio a quanto descritto nella relazione finanziaria annuale consolidata al 31 dicembre 2023, che sarà resa disponibile nei termini di legge.
Nel contesto della strategia di rafforzamento del modello di business assicurativo, nel corso del quarto trimestre del 2023, a seguito del rilascio delle prescritte autorizzazioni di legge, si è perfezionato (i) il progetto di internalizzazione del business assicurativo Vita, mediante l'acquisizione del controllo di Vera Vita e Vera Financial (ora ridenominata BBPM Life), già avviato nel luglio del 2022 con l'acquisizione del controllo esclusivo della compagnia Banco BPM Vita, nonché (ii) l'accordo di collaborazione con Crédit Agricole Assurances S.A. (CAA) per la distribuzione dei prodotti Danni e Protezione, realizzato mediante la cessione del 65% di Banco BPM Assicurazioni e di Vera Assicurazioni.
Ciò premesso, gli impatti economici complessivi correlati al riassetto in esame sono esposti in una voce ad hoc denominata "Impatti bancassurance al netto delle imposte", comprensiva degli effetti fiscali, con l'obiettivo di semplificarne l'illustrazione e garantire un confronto dei risultati comparativi più immediato e su basi omogenee. In maggior dettaglio, l'impatto complessivo rilevato nella suddetta voce è negativo per € -22,2 milioni, come meglio illustrato di seguito per ogni singola transazione della riorganizzazione. Al riguardo si deve precisare che il contributo al conto economico dell'esercizio delle quote partecipative detenute nelle compagnie assicurative oggetto delle operazioni trova rappresentazione, come di consueto, nella voce del conto economico riclassificato "Risultato delle partecipazioni valutate a patrimonio netto" o linea per linea, rispettivamente per le partecipazioni di collegamento e per quelle di controllo.
L'acquisizione del controllo di Vera Vita (ed indirettamente della sua controllata BBPM Life Dac), già detenuta per una quota pari al 35%, è avvenuta in data 14 dicembre 2023 mediante l'acquisto del 65% del capitale della compagnia da Generali Italia, in esecuzione dell'esercizio dell'opzione call da parte del Gruppo Banco BPM in data 29 maggio 2023.
Alla data della transazione, il fair value dell'opzione è risultato positivo per € 32,1 milioni, in quanto il prezzo di esercizio attribuito all'acquisto delle compagnie in esame è risultato inferiore rispetto al fair value della quota partecipativa oggetto dell'opzione medesima.
Considerata l'impossibilità di redigere una situazione patrimoniale al 14 dicembre 2023, tenuto altresì conto che nel breve lasso temporale fino alla chiusura dell'esercizio non sono intervenuti eventi tali da modificare in modo significativo la situazione patrimoniale ed economica delle compagnie rispetto alla data di acquisizione, ai fini contabili, la data di acquisizione è stata convenzionalmente assunta coincidere con il 31 dicembre 2023.
La situazione patrimoniale di primo consolidamento è pertanto rappresentata dai saldi delle due compagnie alla data di chiusura dell'esercizio, che confluiscono, linea per linea, nel bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2023. Il contributo al conto economico delle compagnie in esame è invece limitato per l'esercizio 2023 alla quota del 35% detenuta fino alla data di aggregazione contabile ed esposto nella voce di conto economico riclassificato "Risultato delle partecipazioni valutate a patrimonio netto".
Più in dettaglio, ai fini contabili, l'operazione in esame si qualifica come un'operazione di aggregazione aziendale realizzata in più fasi (cosiddetta "step acquisition"), in quanto il Gruppo già deteneva il 35% del capitale di Vera Vita (ed indirettamente di BBPM Life).
In base al principio IFRS 3, per la quota in precedenza detenuta (35%), il passaggio dal metodo di contabilizzazione del patrimonio netto al consolidamento integrale è considerato un evento economico, da rilevare come se la quota partecipativa in precedenza detenuta fosse ceduta al fair value e immediatamente riacquistata al medesimo valore. Il relativo effetto economico, pari alla differenza tra il sudetto fair value ed il precedente valore di carico - considerando altresì l'effetto derivante dallo storno delle riserve negative da valutazione – è risultato negativo per € -104,5 milioni.
In aggiunta, l'IFRS 3 prevede che alla data di acquisizione venga determinata la differenza tra il costo dell'aggregazione – pari alla sommatoria tra il fair value del corrispettivo trasferito ed il fair value dell'interessenza già detenuta – ed il fair value delle attività nette identificabili acquisite, comprese le passività potenziali. A tal proposito, si segnala che il processo di PPA, finora condotto anche con il supporto di esperti indipendenti, non ha fatto emergere alcuna differenza residua da rilevare come badwill/goodwill. Si segnala che tale allocazione deve intendersi come provvisoria, come consentito dall'IFRS 3, tenuto conto che nel breve lasso temporale intercorso dalla data dell'aggregazione potrebbero non essere state considerate tutte le necessarie informazioni44. In linea con il citato principio, la suddetta differenza e più in generale gli schemi di bilancio
44 L'IFRS 3, par. 45, prevede che il periodo di misurazione entro il quale ottenere le informazioni necessarie per effettuare la valutazione al fair value delle attività nette acquiste - e terminare quindi il processo di allocazione dell'aggregazione - termini non appena l'acquirente abbia ricevuto tutte le informazioni necessarie alla data di acquisizione o abbia appurato che non sia possibile ottener maggiori informazioni per la misurazione a fair value delle poste acquisite. In ogni caso il periodo di valutazione non potrà protrarsi per oltre un anno dalla data di acquisizione.

saranno resi definitivi entro il 31 dicembre 2024, con eventuale restatement qualora la determinazione del fair value delle attività nette acquisite dovessere divergere rispetto alle stime iniziali.
Alla luce di quanto in precedenza illustrato - tenuto anche conto degli effetti conseguenti alla cancellazione dei preesistenti rapporti creditizi con le compagnie acquisite, negativi per 7,2 milioni (al netto della fiscalità) - l'impatto economico correlato all'acquisizione di Vera Vita (e BBPM Life) è complessivamente negativo per € -79,7 milioni.
In data 14 dicembre 2023 la partecipazione detenuta in Banco BPM Assicurazioni è stata ceduta a Crédit Agricole Assurances S.A. (CAA) per una quota pari al 65%; la conseguente perdita di controllo ha comportato la riclassifica dell'investimento trattenuto, pari al 35%, tra le partecipazioni di collegamento valutate a patrimonio netto (voce "Partecipazioni"), sulla base del relativo fair value.
Il risultato economico della cessione, nonché gli impatti conseguenti alla misurazione a fair value della quota trattenuta per effetto della perdita di controllo, sono complessivamente positivi per € 30,3 milioni (€ 30,0 milioni al netto dei relativi effetti fiscali).
Da ultimo, tenuto conto che fino al 14 dicembre 2023 l'interessenza in Banco BPM Assicurazioni era qualificata come di controllo, il relativo contributo economico trova rappresentazione, linea per linea, nel conto economico consolidato per l'intero esercizio 2023.
La transazione di acquisto del 65% delle azioni di Vera Assicurazioni (che a sua volta detiene il 100% di Vera Protezione) da Generali Italia e quella di contemporanea vendita a CAA di una quota del 65%, avvenute in data 14 dicembre 2023, hanno comportato la rilevazione di un effetto economico positivo pari a € 11,7 milioni (€ 14,9 milioni al netto dell'effetto fiscale).
Al 31 dicembre 2023 l'interessenza del 35% detenuta in Vera Assicurazioni (ed indirettamente in Vera Protezione) figura tra le partecipazioni di collegamento valutate a patrimonio netto (voce "Partecipazioni"), in linea con la classificazione di inizio esercizio. Il relativo contributo economico, per la quota di possesso del 35%, figura nella voce di conto economico riclassificato "Risultato delle partecipazioni valutate a patrimonio netto", in quanto per tutto l'esercizio 2023 la partecipazione si è qualificata come di collegamento.
Da ultimo, gli accordi perfezionatesi con Generali Italia in data 14 dicembre 2023 hanno comportato il rilascio di un fondo rischi ed oneri pari a € 12,5 milioni stanziato nei precedenti esercizi a fronte degli impegni contenuti negli accordi di partnership al tempo vigenti.
In aggiunta all'informativa finanziaria predisposta sulla base dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, il presente comunicato contiene alcuni indicatori alternativi di performance (IAP) individuati al fine di facilitare la comprensione dell'andamento economico e finanziario della gestione del Gruppo Banco BPM.
I suddetti indicatori si basano sulle linee guida dell'European Securities and Markets Authority (ESMA) del 5 ottobre 2015 (ESMA/2015/1415), incorporate nella Comunicazione Consob n. 0092543 del 3 dicembre 2015.
In particolare si precisa che gli indicatori alternativi di performance:
Nel seguito si fornisce un elenco dei principali IAP contenuti nel presente comunicato, con indicazione della metodologia di calcolo:

In applicazione di quanto previsto dal principio contabile IFRS 3 il conto economico del Gruppo Banco BPM include gli impatti economici (cosiddetti "reversal effects") principalmente derivanti dall'allocazione dei prezzi pagati nell'ambito delle operazioni di aggregazione fra i Gruppi Banco Popolare di Verona e Novara e Banca Popolare Italiana, realizzata nel 2007 e fra il Gruppo Banco Popolare ed il Gruppo Banca Popolare di Milano, perfezionata nell'esercizio 2017. Inoltre, a partire dal secondo semestre 2022, sono stati rilevati anche gli effetti relativi all'aggregazione di Banco BPM Vita.
Tali impatti sono rilevati, al netto del relativo effetto fiscale, in una voce separata del conto economico riclassificato denominata "Purchase Price Allocation al netto delle imposte".
Nel dettaglio, l'impatto sul conto economico consolidato dell'esercizio 2023, derivante dal "reversal effect" degli adeguamenti di valore delle attività nette acquisite, è risultato pari a € -9,2 milioni sul margine di interesse (in connessione all'evoluzione delle diverse valutazioni dei crediti acquistati) e € -33,0 milioni negli altri proventi netti di gestione (per effetto dell'ammortamento degli intangibles iscritti in sede di PPA).
Al netto dei relativi effetti fiscali, l'impatto complessivo rilevato nella voce "Purchase Price Allocation al netto delle imposte" del conto economico riclassificato dell'esercizio 2023 ammonta a € -28,3 milioni (€ -42,4 milioni il dato riferito all'esercizio 2022).
Per quanto concerne gli impatti della PPA correlati all'acquisizione del controllo di Vera Vita, rilevati nella nuova voce del conto economico riclassificato "Impatti bancassurance al netto delle imposte", si fa rinvio a quanto illustrato nel precedente punto 1.
Al conto economico dell'esercizio 2023 sono stati addebitati, nella voce "Oneri relativi al sistema bancario al netto delle imposte", l'importo relativo all'utima quota annuale dei contributi ex ante versata al Fondo di Risoluzione Unico al fine di raggiungere la dotazione patrimoniale minima prevista dalla Direttiva BRRD e l'ammontare del contributo dovuto per l'esercizio 2023 al Fondo Interbancario Tutela Depositi per complessivi € 187,5 milioni che, al netto del relativo effetto fiscale, ammontano a € 126,6 milioni. Nell'esercizio precedente l'onere complessivo al netto delle imposte ammontava a € 151,9 milioni (€ 225,0 milioni lordi).
Le principali variazioni intervenute nell'esercizio nell'area di consolidamento sono riferibili al riassetto del comparto bancassurance per effetto degli accordi sottoscritti in data 14 dicembre che hanno comportato l'entrata delle controllate Vera Vita S.p.A. e BBPM Life Dac, consolidate con il metodo integrale a decorrere dalla situazione contabile al 31 dicembre 2023, il passaggio dal perimetro di consolidamento integrale a quello delle società valutate con il metodo del patrimonio netto di Banco BPM Assicurazioni S.p.A. e l'uscita di Vera Vita S.p.A. dal comparto delle società valutate con il metodo del patrimonio netto, come illustrato in maggior dettaglio nel precedente punto 1.
Si evidenzia inoltre l'entrata, tra le società consolidate integralmente, di Banco BPM Invest SGR S.p.A., costituita nel mese di luglio, il cui capitale risulta interamente detenuto dalla Capogruppo.

Si segnala infine l'uscita dal perimetro di consolidamento della controllata Consorzio AT01, consolidata integralmente, e della società collegata Bussentina S.c.r.l, valutata con il metodo del patrimonio netto, a seguito della cancellazione dai competenti Registri delle Imprese, a completamento delle procedure di liquidazione. Tali operazioni non hanno prodotto effetti sulla situazione patrimoniale ed economica del Gruppo al 31 dicembre 2023.
Con riferimento all'accordo vincolante sottoscritto per la costituzione di una partnership strategica finalizzata allo sviluppo di una nuova realtà italiana e indipendente nel settore dei pagamenti digitali, che prevede il conferimento nella joint venture BCC Pay S.p.A. delle attività della monetica di Banco BPM e della partecipazione in Tecmarket, si segnala che ai fini della redazione della situazione patrimoniale al 31 dicembre 2023 le correlate attività e passività, oggetto di conferimento, sono riclassificate nelle specifiche voci di stato patrimoniale "Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione" e "Passività associate ad attività in via di dismissione", in linea con quanto previsto dall'IFRS 5.
Con la Comunicazione n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 la CONSOB ha invitato le società emittenti strumenti finanziari quotati in mercati regolamentati italiani a fornire informazioni sull'incidenza degli eventi od operazioni il cui accadimento risulta non ricorrente.
Si precisa che la policy adottata dal Gruppo prevede che siano classificati come non ricorrenti:
Al contrario sono solitamente considerati ricorrenti:
Ove ritenute significative, le informazioni sull'incidenza che gli eventi od operazioni non ricorrenti o che non si ripetono frequentemente nel consueto svolgimento dell'attività hanno sul risultato economico e/o sulla situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo, sono fornite nell'ambito dei commenti che illustrano l'evoluzione delle voci economiche e patrimoniali.
Alla luce dei criteri sopra enunciati, si segnala che nell'esercizio 2023 sono state rilevate le seguenti componenti non ricorrenti:
Nel complesso, le componenti non ricorrenti hanno avuto un impatto sul risultato netto dell'esercizio 2023 negativo e pari a € -168,0 milioni.

Escludendo gli impatti sopra descritti, il risultato netto (adjusted) si attesterebbe a € 1.432,4 milioni.
Nel conto economico dell'esercizio precedente erano invece state rilevate le seguenti componenti non ricorrenti:
Nel complesso, le componenti non ricorrenti di competenza dell'esercizio 2022 erano quindi risultate negative per € -183,7 milioni.
Escludendo il suddetto impatto, il risultato netto (adjusted) sarebbe stato pari a € 868,8 milioni.
I ratio patrimoniali al 31 dicembre 2023 contenuti nel presente comunicato sono stati calcolati includendo il risultato economico dell'esercizio 2023 al netto dei dividendi proposti e delle altre destinazioni dell'utile.
Con la propria comunicazione del 25 novembre 2022 la Banca d'Italia ha confermato il Gruppo Bancario Banco BPM come istituzione a rilevanza sistemica (Other Systemically Important Institution, O-SII) per l'esercizio 2023. La riserva O-SII ammonta allo 0,25% dei requisiti regolamentari. In data 21 novembre 2023 la Banca d'Italia, nel confermare il Gruppo Bancario Banco BPM come istituzione a rilevanza sistemica anche per il 2024, ha definito, tenendo conto della nuova metodologia prevista dalla BCE per la valutazione dell'appropriatezza delle riserve di capitale, l'innalzamento della riserva O-SII allo 0,50% dei requisiti regolamentari.
Con la comunicazione del 22 settembre 2023, la Banca d'Italia ha confermato il coefficiente della riserva di capitale anticiclica (Countercyclical Capital Buffer) relativo alle esposizioni verso controparti italiane allo zero per cento anche per il quarto trimestre 2023.
In data 8 dicembre 2023 la Banca Centrale Europea (BCE) ha comunicato a Banco BPM la SREP decision per l'esercizio 2024, portando al 2,52% il requisito di capitale Pillar 2 (P2R), in miglioramento rispetto a quello dell'anno precedente pari al 2,57%.
Pertanto, tenendo conto anche della riserva di capitale anticiclica stabilita dalle competenti autorità nazionali per le esposizioni nei confronti dei paesi nei quali il Gruppo opera (pari allo 0,04%), i requisiti minimi che Banco BPM è tenuto a rispettare per il 2024 fino a nuova comunicazione, sono i seguenti45:
Dal 1° gennaio 2023 non vi sono più disposizioni transitorie applicabili e pertanto i ratio patrimoniali possono definirsi "fully phased". Da inizio anno è infatti giunta a scadenza la disciplina transitoria introdotta dall'art. 473 bis del Regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR), che dilazionava nel tempo l'impatto sui fondi propri derivante dall'applicazione del nuovo modello di impairment introdotto dal principio contabile IFRS 9, nonché l'opzione prevista dall'art. 468 del Regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR) che consentiva di non considerare nel calcolo dei fondi propri una quota pari al 40% degli utili e delle perdite non realizzati accumulati dal 31 dicembre 2019 sui titoli di debito misurati al fair value con impatto sulla redditività complessiva
45 Tali requisiti sono così determinati:
• il requisito minimo di Pillar I pari all'8% (di cui 4,5% di CET 1, 1,5% in termini di AT 1 e 2% in termini di Tier 2);
• il requisito di P2R comunicato da BCE pari al 2,52% da soddisfare con CET 1 per l'1,53% (formato dallo 0,27% per il cosiddetto "calendar provisioning shortfall" e dal 56,25% del residuo 2,25%), con AT 1 per lo 0,42% e con Tier 2 per lo 0,56%;
• la riserva di conservazione del capitale pari al 2,50% da soddisfare interamente con CET 1;
• la riserva O-SII buffer pari allo 0,50% da soddisfare interamente con CET 1;
• la riserva di capitale anticiclica allo 0,04% da soddisfare interamente con CET 1.
rappresentati da esposizioni in strumenti di debito emessi da amministrazioni centrali, amministrazioni regionali o autorità locali di cui all'art. 115, paragrafo 2, del Regolamento CRR e verso organismi del settore pubblico di cui all'art. 116, paragrafo 4.

Nella seguente tabella si fornisce l'illustrazione dell'esposizione del Gruppo bancario al rischio sovrano (titoli di debito contenuti nei portafogli di attività finanziarie), al 31 dicembre 2023, ripartita per singolo Paese e per categoria del portafoglio contabile di classificazione:
| 31 dicembre 2023 (dati in milioni di euro) Paesi/Portafogli contabili |
Att. fin. valutate al costo ammortizzato |
Att. fin. valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
Att. fin. valutate al fair value con impatto sul conto economico |
Totale |
|---|---|---|---|---|
| Italia | 8.737 | 2.105 | 126 | 10.968 |
| Francia | 4.578 | 1.571 | 29 | 6.178 |
| USA | 2.112 | 1.634 | - | 3.746 |
| Spagna | 3.629 | 1.436 | 6 | 5.071 |
| Germania | 2.711 | 934 | - | 3.645 |
| Altri Paesi | 587 | 216 | - | 803 |
| Totale | 22.354 | 7.896 | 161 | 30.411 |
Al 31 dicembre 2023 l'esposizione del Gruppo bancario nei titoli di debito sovrani ammonta a € 30,4 miliardi (€ 29,8 miliardi al 31 dicembre 2022), classificati per il 73,5% nel portafoglio delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, per il 26,0% tra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e per lo 0,5% nel portafoglio delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sul conto economico in quanto detenute per la negoziazione.
Detta esposizione si riferisce per circa l'87% a titoli emessi da Paesi dell'Unione Europea ed in particolare per circa il 36% dal Paese Italia.
Per quanto riguarda le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, le riserve derivanti dalla valutazione al fair value dei titoli di debito risultano essere al 31 dicembre 2023 complessivamente negative per € 488,2 milioni al netto degli effetti fiscali e si riferiscono per € -476,9 milioni a titoli governativi (€ -57,5 milioni relative a titoli di Stato italiani e € -419,4 milioni relative a titoli di altri Paesi).
Per quanto riguarda le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, il valore di bilancio ammonta a € 22,4 miliardi, di cui € 8,7 miliardi rappresentati da titoli di Stato italiani. Ai soli fini informativi, si precisa che il fair value dei titoli governativi classificati nella suddetta categoria contabile, determinato in base alle quotazioni di mercato del 31 dicembre 2023 (livello 1 nella gerarchia del fair value), ammonta a € 22,1 miliardi (€ 8,7 miliardi è il fair value riferito ai soli titoli di Stato italiani).
La gestione dei titoli di debito prosegue in continuità con le scelte operate nei precedenti esercizi; nel corso dell'esercizio non si è verificato alcun cambiamento di business model che abbia comportato una riclassifica di portafoglio.
Gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico, redatti in forma riclassificata, riflettono su base consolidata le situazioni contabili di Banco BPM e delle società controllate predisposte con riferimento al 31 dicembre 2023 ovvero, in mancanza, le più recenti situazioni contabili approvate.
Analogamente, la valutazione a patrimonio netto delle imprese collegate è stata effettuata sulla base delle informazioni contabili trasmesse a Banco BPM riferite al 31 dicembre 2023 ovvero, in mancanza, delle più recenti situazioni patrimoniali predisposte dalle società collegate.
I saldi relativi all'esercizio precedente sono stati rideterminati ai fini di una comparazione omogenea con quelli relativi all'esercizio 2023.
Per maggiori dettagli si rimanda alle nota esplicativa n. 1.
Per informazioni:
Media Relations e-mail: [email protected] Investor Relations e-mail: [email protected]

| ATTIVITÀ (migliaia di euro) |
31/12/2023 | 31/12/2022 Restated |
Variaz. | Var. % |
|---|---|---|---|---|
| Cassa e disponibilità liquide | 18.297.496 | 13.130.815 | 5.166.681 | 39,3% |
| Finanziamenti valutati al costo ammortizzato | 109.568.359 | 113.632.853 | -4.064.494 | -3,6% |
| - finanziamenti verso banche | 4.141.630 | 4.177.893 | -36.263 | -0,9% |
| - finanziamenti verso clientela | 105.426.729 | 109.454.960 | -4.028.231 | -3,7% |
| Altre attività finanziarie | 43.706.381 | 43.093.541 | 612.840 | 1,4% |
| - al fair value con impatto a conto economico | 7.391.989 | 8.206.881 | -814.892 | -9,9% |
| - al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 10.692.718 | 9.380.520 | 1.312.198 | 14,0% |
| - al costo ammortizzato | 25.621.674 | 25.506.140 | 115.534 | 0,5% |
| Attività finanziarie di pertinenza delle imprese di assicurazione |
15.345.008 | 5.892.769 | 9.452.239 | 160,4% |
| Partecipazioni | 1.454.249 | 1.652.549 | -198.300 | -12,0% |
| Attività materiali | 2.857.953 | 3.034.689 | -176.736 | -5,8% |
| Attività immateriali | 1.257.425 | 1.255.124 | 2.301 | 0,2% |
| Attività fiscali | 4.201.154 | 4.585.484 | -384.330 | -8,4% |
| Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione | 468.685 | 195.792 | 272.893 | 139,4% |
| Altre voci dell'attivo | 4.975.263 | 3.334.518 | 1.640.745 | 49,2% |
| TOTALE ATTIVITÀ | 202.131.973 | 189.808.134 | 12.323.839 | 6,5% |
| PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO (migliaia di euro) |
31/12/2023 | 31/12/2022 Restated |
Variaz. | Var. % |
|---|---|---|---|---|
| Raccolta diretta bancaria: | 120.770.064 | 120.639.083 | 130.981 | 0,1% |
| - debiti verso clientela | 101.861.964 | 107.679.408 | -5.817.444 | -5,4% |
| - titoli e passività finanziarie designate al fair value | 18.908.100 | 12.959.675 | 5.948.425 | 45,9% |
| Raccolta diretta assicurativa e passività assicurative: | 15.039.762 | 5.742.601 | 9.297.161 | 161,9% |
| - passività finanziarie valutate al fair value delle imprese di assicurazione |
2.800.121 | 1.459.075 | 1.341.046 | 91,9% |
| - passività assicurative | 12.239.641 | 4.283.526 | 7.956.115 | 185,7% |
| Debiti verso banche | 21.690.773 | 32.635.805 | -10.945.032 | -33,5% |
| Debiti per leasing | 670.773 | 627.921 | 42.852 | 6,8% |
| Altre passività finanziarie valutate al fair value | 25.697.583 | 13.597.650 | 12.099.933 | 89,0% |
| Altre passività finanziarie delle imprese di assicurazione | 72.561 | 439 | 72.122 | N.S. |
| Fondi del passivo | 894.841 | 988.852 | -94.011 | -9,5% |
| Passività fiscali | 453.929 | 267.873 | 186.056 | 69% |
| Passività associate ad attività in dismissione | 212.011 | 25.821 | 186.190 | N.S. |
| Altre voci del passivo | 2.591.516 | 2.265.592 | 325.924 | 14% |
| Totale passività | 188.093.813 | 176.791.637 | 11.302.176 | 6,4% |
| Patrimonio di pertinenza di terzi | 68 | 720 | -652 | -90,6% |
| Patrimonio netto del Gruppo | 14.038.092 | 13.015.777 | 1.022.315 | 7,9% |
| Patrimonio netto consolidato | 14.038.160 | 13.016.497 | 1.021.663 | 7,8% |
| TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO | 202.131.973 | 189.808.134 | 12.323.839 | 6,5% |
La voce "finanziamenti verso clientela" include i titoli senior rivenienti da operazioni di cessione di crediti deteriorati per un importo pari a € 1,4 miliardi.
I dati dell'esercizio precedente sono stati riesposti a seguito dell'applicazione retrospettiva del principio contabile IFRS 17 da parte delle Compagnie assicurative detenute dal Gruppo, oltre che dell'IFRS 9 per quelle di collegamento.

| (migliaia di euro) | 31/12/2023 | 31/12/2022 Restated |
Variaz. | Var. % |
|---|---|---|---|---|
| Margine di interesse | 3.289.228 | 2.314.409 | 974.819 | 42,1% |
| Risultato delle partecipazioni valutate a patrimonio netto | 144.097 | 135.983 | 8.114 | 6,0% |
| Margine finanziario | 3.433.325 | 2.450.392 | 982.933 | 40,1% |
| Commissioni nette | 1.860.019 | 1.887.322 | -27.303 | -1,4% |
| Altri proventi netti di gestione | 81.276 | 71.554 | 9.722 | 13,6% |
| Risultato netto finanziario | -79.029 | 242.983 | -322.012 | N.S. |
| Risultato dell'attività assicurativa | 45.851 | 21.702 | 24.149 | 111,3% |
| Altri proventi operativi | 1.908.117 | 2.223.561 | -315.444 | -14,2% |
| Proventi operativi | 5.341.442 | 4.673.953 | 667.489 | 14,3% |
| Spese per il personale | -1.671.952 | -1.602.406 | -69.546 | 4,3% |
| Altre spese amministrative | -652.393 | -648.249 | -4.144 | 0,6% |
| Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali | -246.818 | -279.736 | 32.918 | -11,8% |
| Oneri operativi | -2.571.163 | -2.530.391 | -40.772 | 1,6% |
| Risultato della gestione operativa | 2.770.279 | 2.143.562 | 626.717 | 29,2% |
| Rettifiche nette su finanziamenti verso clientela | -558.594 | -682.281 | 123.687 | -18,1% |
| Risultato della valutazione al fair value delle attività materiali | -146.847 | -108.347 | -38.500 | 35,5% |
| Rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie | -1.986 | -9.106 | 7.120 | -78,2% |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri | -22.189 | -57.214 | 35.025 | -61,2% |
| Utili/Perdite su partecipazioni ed investimenti | 342 | 2.258 | -1.916 | -84,9% |
| Risultato lordo dell'operatività corrente | 2.041.005 | 1.288.872 | 752.133 | 58,4% |
| Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente | -604.751 | -407.031 | -197.720 | 48,6% |
| Risultato netto dell'operatività corrente | 1.436.254 | 881.841 | 554.413 | 62,9% |
| Oneri relativi al sistema bancario al netto delle imposte | -126.577 | -151.887 | 25.310 | -16,7% |
| Impatto del riallineamento dei valori fiscali ai valori contabili | 8.802 | - | 8.802 | N.S. |
| Impatti bancassurance al netto delle imposte | -22.245 | N.S. | ||
| Impairment su avviamenti | - | -8.132 | 8.132 | N.S. |
| Impatto della variazione del proprio merito creditizio sulle emissioni di certificates (OCR) al netto delle imposte |
-3.463 | 4.818 | -8.281 | N.S. |
| Impatto della purchase price allocation (PPA) al netto delle imposte |
-28.340 | -42.379 | 14.039 | -33,1% |
| Utile/Perdita di pertinenza di terzi | 22 | 786 | -764 | -97,2% |
| RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO | 1.264.453 | 685.047 | 579.406 | 84,6% |
I dati dell'esercizio precedente sono stati riesposti a seguito dell'applicazione retrospettiva del principio contabile IFRS 17 da parte delle Compagnie assicurative detenute dal Gruppo, oltre che dell'IFRS 9 per quelle di collegamento.

Conto economico consolidato riclassificato - Evoluzione trimestrale
| (migliaia di euro) | IV trim. 2023 | III trim. 2023 | II trim. 2023 | I trim. 2023 | IV trim. 2022 Restated |
III trim. 2022 Restated |
II trim. 2022 Restated |
I trim. 2022 Restated |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Margine di interesse | 867.655 | 868.673 | 809.926 | 742.974 | 723.957 | 551.319 | 527.591 | 511.542 |
| Risultato delle partecipazioni valutate a patrimonio netto | 49.350 | 34.140 | 24.295 | 36.312 | 38.355 | 39.460 | 15.729 | 42.439 |
| Margine finanziario | 917.005 | 902.813 | 834.221 | 779.286 | 762.312 | 590.779 | 543.320 | 553.981 |
| Commissioni nette | 451.810 | 460.006 | 469.549 | 478.654 | 447.262 | 473.197 | 486.771 | 480.092 |
| Altri proventi netti di gestione | 28.713 | 19.146 | 16.503 | 16.914 | 19.485 | 20.376 | 15.028 | 16.665 |
| Risultato netto finanziario | -13.760 | -22.777 | -8.356 | -34.136 | -8.951 | 75.138 | 48.863 | 127.933 |
| Risultato dell'attività assicurativa | 13.113 | 8.158 | 14.969 | 9.611 | 13.104 | 8.598 | - | - |
| Altri proventi operativi | 479.876 | 464.533 | 492.665 | 471.043 | 470.900 | 577.309 | 550.662 | 624.690 |
| Proventi operativi | 1.396.881 | 1.367.346 | 1.326.886 | 1.250.329 | 1.233.212 | 1.168.088 | 1.093.982 | 1.178.671 |
| Spese per il personale | -461.548 | -402.150 | -402.858 | -405.396 | -391.917 | -397.285 | -405.342 | -407.862 |
| Altre spese amministrative | -150.516 | -165.053 | -166.630 | -170.194 | -170.411 | -159.635 | -162.650 | -155.553 |
| Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali | -49.083 | -68.084 | -65.191 | -64.460 | -84.553 | -69.886 | -64.059 | -61.238 |
| Oneri operativi | -661.147 | -635.287 | -634.679 | -640.050 | -646.881 | -626.806 | -632.051 | -624.653 |
| Risultato della gestione operativa | 735.734 | 732.059 | 692.207 | 610.279 | 586.331 | 541.282 | 461.931 | 554.018 |
| Rettifiche nette su finanziamenti verso clientela | -175.043 | -124.832 | -121.264 | -137.455 | -184.691 | -193.909 | -152.553 | -151.128 |
| Risultato della valutazione al fair value delle attività materiali | -102.698 | -11.774 | -30.469 | -1.906 | -59.992 | -7.510 | -39.609 | -1.236 |
| Rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie | -2.114 | -1.041 | 488 | 681 | -538 | -3.028 | -2.346 | -3.194 |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri | -8.343 | -17.164 | 868 | 2.450 | -28.220 | -16.260 | -4.608 | -8.126 |
| Utili/Perdite su partecipazioni ed investimenti | 267 | 309 | -388 | 154 | 515 | 277 | -60 | 1.526 |
| Risultato dell'operatività corr. al lordo delle imposte | 447.803 | 577.557 | 541.442 | 474.203 | 313.405 | 320.852 | 262.755 | 391.860 |
| Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente | -104.676 | -182.956 | -169.683 | -147.436 | -85.588 | -90.424 | -92.599 | -138.420 |
| Risultato netto dell'operatività corrente | 343.127 | 394.601 | 371.759 | 326.767 | 227.817 | 230.428 | 170.156 | 253.440 |
| Oneri relativi al sistema bancario al netto delle imposte | 698 | -69.646 | -351 | -57.278 | -49 | -77.271 | - | -74.567 |
| Impatto del riallineamento dei valori fiscali ai valori contabili | 8.802 | - | - | - | - | - | - | - |
| Impatti bancassurance al netto delle imposte | -22.245 | |||||||
| Impairment su avviamenti | - | - | - | - | - | - | -8.132 | - |
| Impatto della variazione del proprio merito creditizio sulle | -2.063 | 1.168 | -5.845 | 3.277 | -20.513 | -323 | 25.478 | 176 |
| emissioni di certificates (OCR) al netto delle imposte | ||||||||
| Impatto della purchase price allocation (PPA) al netto delle imposte |
-6.847 | -7.260 | -6.830 | -7.403 | -10.248 | -16.468 | -7.173 | -8.490 |
| Utile/Perdita di pertinenza di terzi | -412 | 97 | 373 | -36 | 628 | 49 | 66 | 43 |
| RISULTATO NETTO DEL PERIODO | 321.060 | 318.960 | 359.106 | 265.327 | 197.635 | 136.415 | 180.395 | 170.602 |
- I dati dell'esercizio precedente sono stati riesposti a seguito dell'applicazione retrospettiva del principio contabile IFRS 17 da parte delle Compagnie assicurative detenute dal Gruppo, oltre che dell'IFRS 9 per quelle di collegamento.

| (migliaia di euro) | Impatti IFRS 17 esercizio 2022 |
IV trim. 2022 |
III trim. 2022 |
II trim. 2022 |
I trim. 2022 |
|---|---|---|---|---|---|
| Margine di interesse | |||||
| Risultato delle partecipazioni valutate a patrimonio netto | -21.500 | 3.552 | 7.894 | -25.743 | -7.203 |
| Margine finanziario | -21.500 | 3.552 | 7.894 | -25.743 | -7.203 |
| Commissioni nette | - | - | |||
| Altri proventi netti di gestione | -48 | -26 | -22 | ||
| Risultato netto finanziario | - | - | |||
| Risultato dell'attività assicurativa | -10.016 | -5.007 | -5.009 | - | - |
| Altri proventi operativi | -10.064 | -5.033 | -5.031 | - | - |
| Proventi operativi | -31.564 | -1.481 | 2.863 | -25.743 | -7.203 |
| Spese per il personale | 6.495 | 3.248 | 3.247 | ||
| Altre spese amministrative | 2.131 | 1.065 | 1.066 | ||
| Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali | 352 | 176 | 176 | ||
| Oneri operativi | 8.978 | 4.489 | 4.489 | - | - |
| Risultato della gestione operativa | -22.586 | 3.008 | 7.352 | -25.743 | -7.203 |
| Rettifiche nette su finanziamenti verso clientela | |||||
| Risultato della valutazione al fair value delle attività materiali | |||||
| Rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie | |||||
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri | |||||
| Utili/Perdite su partecipazioni ed investimenti | |||||
| Risultato dell'operatività corr. al lordo delle imposte | -22.586 | 3.008 | 7.352 | -25.743 | -7.203 |
| Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente | 1.900 | 950 | 950 | ||
| Risultato netto dell'operatività corrente | -20.686 | 3.958 | 8.302 | -25.743 | -7.203 |
| Oneri relativi al sistema bancario al netto delle imposte | |||||
| Impatto del riallineamento dei valori fiscali ai valori contabili | |||||
| Impairment su avviamenti | |||||
| Impatto della variazione del proprio merito creditizio sulle | |||||
| emissioni di certificates (OCR) al netto delle imposte | |||||
| Impatto della purchase price allocation (PPA), al netto delle imposte |
3.144 | 1.572 | 1.572 | ||
| Utile/Perdita di pertinenza di terzi | |||||
| RISULTATO NETTO DEL PERIODO | -17.542 | 5.530 | 9.874 | -25.743 | -7.203 |
In tale prospetto è riportato l'impatto complessivo relativo all'intero esercizio 2022 dettagliato per ogni singola voce del Conto economico riclassificato attribuibile alla rideterminazione dei dati in applicazione dell'IFRS 17.
| Numero di Pagine: 35 |
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