AI Terminal

MODULE: AI_ANALYST
Interactive Q&A, Risk Assessment, Summarization
MODULE: DATA_EXTRACT
Excel Export, XBRL Parsing, Table Digitization
MODULE: PEER_COMP
Sector Benchmarking, Sentiment Analysis
SYSTEM ACCESS LOCKED
Authenticate / Register Log In

Banca Popolare di Sondrio

Quarterly Report May 27, 2022

4182_10-q_2022-05-27_6035e65a-b820-4346-87b2-69d1d47758dc.pdf

Quarterly Report

Open in Viewer

Opens in native device viewer

RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE CONSOLIDATO AL 31 MARZO 2022

R E S O C O N T O I N T E R M E D I O D I G E S T I O N E CONSOLIDATO AL 31 MARZO 2022

Fondata nel 1871

RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE CONSOLIDATO AL 31 MARZO 2022

Società per azioni Sede sociale e Direzione generale: I - 23100 Sondrio SO - Piazza Garibaldi 16 Tel. 0342 528.111 - Fax 0342 528.204 Indirizzi Internet: https://www.popso.it - https://istituzionale.popso.it E-mail: [email protected] - Indirizzo PEC: [email protected]

Iscritta al Registro delle Imprese di Sondrio al n. 00053810149 - Iscritta all'Albo delle Banche al n. 842 Capogruppo del Gruppo bancario Banca Popolare di Sondrio, iscritto all'Albo dei Gruppi bancari al n. 5696.0 - Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi Codice fiscale e Partita IVA: 00053810149 Capitale sociale: € 1.360.157.331 – Riserve: € 1.380.852.212 (Dati approvati dall'Assemblea dei soci del 30 aprile 2022)

Rating:

  • l Rating rilasciato alla Banca Popolare di Sondrio da Fitch Ratings in data 1 settembre 2021:
    • Long-term (lungo termine): BB+
    • Short-term (breve termine): B
    • Viability Rating: bb+
    • Outlook: Stabile
    • Long-term Deposit Rating: BBB-
    • Subordinated debt: BB-
  • l Rating rilasciato alla Banca Popolare di Sondrio da DBRS Morningstar in data 15 novembre 2021:
    • Long-Term Issuer Rating: BBB (low)
    • Short-Term Issuer Rating: R-2 (middle)
    • Trend (prospettiva): Stabile
    • Long-Term Deposit Rating: BBB
    • Short-Term Deposit Rating: R-2 (high)
  • l Rating rilasciato alla Banca Popolare di Sondrio da Scope Ratings in data 24 marzo 2022:
    • Issuer rating: BBB-
    • Outlook (prospettiva): Positivo

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Presidente VENOSTA cav.prof.avv. FRANCESCO
Vicepresidente STOPPANI dott. LINO ENRICO*
Consigliere delegato PEDRANZINI cav.uff.rag.dott. MARIO ALBERTO**
Consiglieri BIGLIOLI dott.prof. PAOLO
CARRETTA dott.prof. ALESSANDRO
CORDONE dott.ing. NICOLA
CORRADINI dott.ssa CECILIA
CREDARO LORETTA*
DEPPERU dott.ssa.prof.ssa DONATELLA
DORO avv. ANNA
FALCK dott.ing. FEDERICO*
MOLLA dott. PIERLUIGI

COLLEGIO SINDACALE

Presidente ROSSANO dott.ssa SERENELLA
Sindaci effettivi DE BUGLIO dott. MASSIMO
VITALI dott.ssa LAURA

PROPERSI dott.prof. ADRIANO

Sindaci supplenti MELLARINI dott. ALESSANDRO VIDO dott. PAOLO

RAINOLDI dott.ssa ANNALISA* ROSSI dott.ssa.prof.ssa SERENELLA

DIREZIONE GENERALE

Direttore generale PEDRANZINI cav.uff.rag.dott. MARIO ALBERTO Vicedirettori generali RUFFINI rag. GIOVANNI ERBA rag. MARIO GUSMEROLI rag. MILO POLETTI rag. dott. CESARE

Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari BERTOLETTI rag.dott. MAURIZIO

** Membri del Comitato esecutivo

** Membro del Comitato esecutivo e Segretario del Consiglio di amministrazione

PREMESSA

Il Decreto legislativo 15 febbraio 2016 n. 25, intervenuto a modifica del Testo Unico della Finanza, ha fatto venir meno gli obblighi di informativa relativamente al primo e al terzo trimestre dell'anno cui erano tenuti gli emittenti, fatta salva la possibilità per la Consob di obbligare gli emittenti stessi a fornire informazioni finanziarie periodiche aggiuntive.

Da parte del nostro Gruppo, si è ritenuto di privilegiare l'informativa al mercato e si è pertanto provveduto, in continuità con il passato, alla predisposizione del presente resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2022, in accordo con i criteri di rilevazione e valutazione previsti dai principi contabili internazionali IAS/IFRS adottati dalla Comunità Europea oggi in vigore.

Il presente resoconto intermedio di gestione consolidato non è soggetto a controllo contabile da parte della società di revisione.

PRINCIPI GENERALI DI REDAZIONE

I prospetti contabili riportati nel resoconto intermedio di gestione consolidato sono conformi agli schemi obbligatori previsti per il bilancio dal Provvedimento Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005, 7° aggiornamento del 29 ottobre 2021.

Nel periodo in rassegna i principi contabili adottati sono rimasti sostanzialmente invariati rispetto all'esercizio precedente.

Per un'informativa dettagliata concernente l'applicazione dei principi contabili si rimanda al bilancio consolidato al 31 dicembre 2021.

Nei prospetti contabili i valori sono espressi in migliaia di euro.

Lo stato patrimoniale è comparato con lo stato patrimoniale del bilancio al 31 dicembre 2021.

Il conto economico è comparato con il conto economico al 31 marzo 2021.

La preparazione del resoconto intermedio di gestione consolidato richiede abitualmente un uso più esteso di metodi di stima rispetto all'informativa annuale, in particolare nei casi in cui la rappresentazione contabile non rifletta puntualmente il criterio di competenza, sia con riguardo a poste dell'attivo e del passivo patrimoniale e sia relativamente a voci di conto economico.

IL GRUPPO BANCARIO BANCA POPOLARE DI SONDRIO

Il Gruppo Bancario Banca Popolare di Sondrio risulta così composto:

Capogruppo:

Banca Popolare di Sondrio s.p.a. - Sondrio;

Società del Gruppo:

Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA - Lugano CH.

La Capogruppo detiene totalmente il capitale della Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA di 180.000.000 di franchi svizzeri.

Factorit spa - Milano.

La Capogruppo detiene il 100% del capitale di Factorit spa, pari a 85.000.002 euro.

Sinergia Seconda srl - Milano

La Capogruppo detiene totalmente il capitale di Sinergia Seconda srl, pari a 60.000.000 di euro.

Banca della Nuova Terra spa - Sondrio

La Capogruppo detiene totalmente il capitale di Banca della Nuova Terra spa, pari a 31.315.321 euro.

PrestiNuova srl - Agenzia in Attività Finanziaria - Roma

Banca della Nuova Terra spa detiene totalmente il capitale di Presti-Nuova srl - Agenzia in Attività Finanziaria, pari a 100.000 euro.

Popso Covered Bond srl - Conegliano.

La Capogruppo detiene il 60% del capitale di Popso Covered Bond srl, pari a 10.000 euro.

Rispetto al 31 dicembre 2021, l'interessenza detenuta in Factorit spa è salita dal 60,5% al 100%.

AREA E METODI DI CONSOLIDAMENTO

Il resoconto intermedio di gestione consolidato rappresenta unitariamente la situazione patrimoniale, finanziaria e i risultati economici al 31 marzo 2022 del Gruppo Bancario Banca Popolare di Sondrio, che comprende la Capogruppo, Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA, Factorit spa, Sinergia Seconda srl, Banca della Nuova Terra spa, PrestiNuova srl - Agenzia in Attività Finanziaria e Popso Covered Bond srl, e delle entità di cui il Gruppo detiene il controllo come definito dall'IFRS 10.

Il consolidamento integrale riguarda le seguenti società controllate:

PARTECIPAZIONI CONSOLIDATE INTEGRALMENTE:

Denominazione Sede Capitale Sociale (in migliaia) Quota di partecip. %
Banca Popolare di Sondrio (Suisse) S.A. Lugano (CHF) 180.000 100
Factorit S.p.a. Milano 85.000 100
Sinergia Seconda S.r.l. Milano 60.000 100
Banca della Nuova Terra S.p.a. Sondrio 31.315 100
Pirovano Stelvio S.p.a. * Sondrio 2.064 100
Servizi Internazionali e Strutture Integrate 2000 srl * Milano 75 100
Immobiliare San Paolo S.r.l. * Tirano 10** 100
Immobiliare Borgo Palazzo S.r.l.* Tirano 10** 100
PrestiNuova S.r.l Roma 100*** 100
Popso Covered Bond S.r.l. Conegliano V. 10 60

* partecipazioni non rientranti nel gruppo bancario

** partecipata da Sinergia Seconda S.r.l.

*** partecipata da Banca della Nuova Terra S.p.a.

8

La Capogruppo detiene la totalità delle quote del Fondo Immobiliare Centro delle Alpi Real Estate ed effettua il consolidamento integrale dello stesso.

Sono altresì comprese nell'area di consolidamento le partecipate su cui la Capogruppo esercita un'influenza notevole in quanto la quota detenuta, direttamente o indirettamente, è compresa tra il 20% e il 50%, oppure, anche nel caso di un'interessenza minore, si è in presenza di una o più delle seguenti circostanze:

  • a)la rappresentanza nel consiglio di amministrazione o nell'organo equivalente della partecipata;
  • b) la partecipazione nel processo decisionale, inclusa la partecipazione alle decisioni in merito ai dividendi;
  • c) il verificarsi di rilevanti operazioni tra la partecipante e la partecipata;
  • d)l'interscambio di personale dirigente;
  • e) la fornitura di informazioni tecniche essenziali.

Queste società vengono valutate al patrimonio netto, con esclusione di quelle poco significative che sono valutate al costo.

Il metodo del patrimonio netto prevede l'iscrizione iniziale della partecipazione al costo e il suo successivo adeguamento di valore sulla base delle quote di pertinenza del patrimonio netto. La quota di pertinenza dei risultati d'esercizio della partecipata è rilevata a specifica voce del conto economico.

Ogni cambiamento nelle altre componenti di conto economico complessivo relativo a queste partecipate è presentato come parte del conto economico complessivo del Gruppo. Inoltre, nel caso in cui una società collegata o una joint venture rilevi una variazione con diretta imputazione al patrimonio netto, il Gruppo rileva la sua quota di pertinenza, ove applicabile, nel prospetto delle variazioni nel patrimonio netto. Gli utili e le perdite non realizzate derivanti da transazioni tra il Gruppo e società collegate o joint venture sono eliminati in proporzione alla quota di partecipazione nelle collegate o joint venture.

L'avviamento afferente alla collegata o alla joint venture è incluso nel valore contabile della partecipazione e non è soggetto a una verifica separata di perdita di valore (impairment).

Successivamente all'applicazione del metodo del patrimonio netto, il Gruppo valuta se sia necessario riconoscere una perdita di valore della propria partecipazione nelle società collegate o joint venture. Il Gruppo valuta a ogni data di bilancio se vi siano evidenze obiettive che le partecipazioni nelle società collegate o joint venture abbiano subito una perdita di valore. In tal caso, il Gruppo calcola l'ammontare della perdita come differenza tra il valore recuperabile della collegata o della joint venture e il valore di iscrizione della stessa nel proprio bilancio, rilevando tale differenza nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nella voce «quota di pertinenza del risultato di società collegate o joint venture».

Eventuali successive riprese di valore non possono eccedere l'ammontare delle perdite da impairment in precedenza registrate. All'atto della perdita dell'influenza notevole su una società collegata o del controllo congiunto su

una joint venture, il Gruppo valuta e rileva la partecipazione residua al fair value. La differenza tra il valore di carico della partecipazione alla data di perdita dell'influenza notevole o del controllo congiunto e il fair value della partecipazione residua e dei corrispettivi ricevuti è rilevata nel conto economico. Le percentuali di possesso sono specificate nella tabella seguente:

PARTECIPAZIONI CONSOLIDATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO:

Denominazione Sede Capitale Sociale (in migliaia) Quota di partecip. %
Alba Leasing S.p.a. Milano 357.953 19,264
Arca Vita S.p.a. Verona 208.279 14,837
Arca Holding S.p.a. Milano 50.000 34,715
Cossi Costruzioni S.p.a Sondrio 12.598 18,250
Unione Fiduciaria S.p.a. Milano 5.940 24,000
Polis Fondi Srgpa Milano 5.200 19,600
Sofipo S.A. * Lugano (CHF) 2.000 30,000
Rajna Immobiliare S.r.l Sondrio 20 50,000
Rent2Go S.r.l. Bolzano 12.050 33,333

* partecipata da Banca Popolare di Sondrio (Suisse) SA

CONVERSIONE DEI BILANCI IN MONETA DIVERSA DALL'EURO

La valorizzazione in euro della situazione trimestrale della Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA avviene applicando il cambio ufficiale alla data di chiusura del periodo per attività e passività di stato patrimoniale, mentre i costi e i ricavi sono stati convertiti sulla base di un cambio medio di periodo. Le differenze da conversione dei dati di bilancio sono rilevate nel prospetto della redditività consolidata complessiva.

EVENTI SUCCESSIVI ALLA DATA DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO INFRANNUALE

Nel periodo di tempo intercorso tra la data di riferimento del presente resoconto intermedio di gestione consolidato e la sua approvazione da parte del Consiglio di amministrazione avvenuta il 10 maggio 2022 non sono intervenuti fatti che comportino una rettifica dei dati approvati in tale sede, né si sono verificati fatti di rilevanza tale da richiedere un'integrazione all'informativa fornita.

CENNI INTERNAZIONALI

L'attività economica a livello globale ha dovuto fare i conti a inizio anno con la veloce diffusione della variante Omicron del Covid-19 e, quindi, con l'invasione russa dell'Ucraina. La guerra è infatti tornata nel cuore dell'Europa ed il conflitto, ancora tragicamente in corso, non lascia intravve-

dere soluzioni a breve, alimentando i timori di conseguenze imprevedibili.

Il commercio mondiale, che nell'ultimo periodo del 2021 aveva beneficiato di una dinamica assai positiva, ha dovuto far fronte a uno scenario completamente modificato dalla guerra e dalle sanzioni che i Paesi occidentali hanno applicato alla Russia. Si consideri al riguardo che Russia e Ucraina erano tra i maggiori esportatori mondiali di energia, cereali, concimi, metalli industriali e altre materie prime.

Gli effetti del conflitto si sono immediatamente trasmessi ai mercati finanziari e, sebbene da metà di marzo si sia avuta una qualche stabilizzazione, la volatilità è rimasta elevata, specie in alcuni segmenti di mercato. I prezzi del petrolio e, soprattutto, del gas naturale hanno toccato nuovi record storici, evidenziando in tutta la sua gravità la dipendenza di alcune fra le principali economie europee dalle forniture russe. Dal canto suo, l'inflazione ha iniziato davvero a correre, tornando su livelli non più toccati da decenni.

Il Fondo Monetario Internazionale ha tagliato le previsioni di crescita globale, ora attesa per l'anno in corso al 3,6%. Oltre al conflitto in Ucraina, fra gli imputati del rallentamento mondiale l'FMI ha individuato l'inflazione e i ripetuti lockdown in Cina.

Sia la Federal Reserve e sia la Bank of England hanno dato corso a una progressiva normalizzazione dei loro indirizzi di politica monetaria, rialzando i tassi di interesse, soprattutto in ragione delle pressioni inflazionistiche.

Nei primi tre mesi del 2022 negli Stati Uniti la crescita ha denotato un certo rallentamento, con la dinamica del PIL stimata al 3,6% annuo. Anche per la Cina sono attesi risultati in calo, con il PIL in aumento solo del 4,8%. L'area dell'euro – nonostante i forti contraccolpi del conflitto sviluppatosi ai suoi confini orientali, tra cui i repentini rincari delle forniture energetiche e di altre materie prime, unitamente a nuove difficoltà negli approvvigionamenti e al blocco delle esportazioni verso la Russia – ha realizzato nel primo trimestre una crescita annua del PIL del 5%. L'inflazione ha segnato a marzo un aumento del 7,4% nei dodici mesi, il livello più elevato dall'avvio dell'Unione economica e monetaria. A essere maggiormente esposte sono soprattutto le fasce sociali più deboli, per le quali le spese di base, quali quelle per il riscaldamento, i trasporti e i generi alimentari, incidono in misura più significativa.

La Banca Centrale Europea ha annunciato che adotterà le misure necessarie per perseguire la stabilità dei prezzi e salvaguardare quella finanziaria, mentre le modifiche dei tassi di riferimento avverranno in modo graduale.

L'economia italiana, tra le più esposte con la Germania alla dipendenza dal gas russo, dopo un rallentamento nella fase finale del 2021, ha risentito del nuovo scenario determinato dalla guerra, con il PIL in calo dello 0,2% nel primo trimestre. Sul fronte delle imprese, si è assistito a una diminuzione della produzione industriale e a un contemporaneo indebolimento della dinamica degli investimenti. Quanto alle famiglie, i timori legati alle vicende internazionali e le preoccupazioni generate dal rilevante aumento dei prezzi hanno determinato una contrazione dei consumi. L'inflazione ha in effetti raggiunto nel trimestre in esame livelli che storicamente risalgono ai primi anni novanta del secolo scorso. L'aumento del 7% ha trovato ragione anzi

tutto nell'eccezionale dinamica della componente energetica (+53,5%), ma anche il settore dei beni alimentari ha evidenziato una crescita sostenuta, +5%, con quasi +9% per gli alimentari freschi.

Chiuso il 2021 con una crescita del PIL del 3,6%, nel trimestre in esame l'economia elvetica ha dovuto fare i conti con un rallentamento indotto dal conflitto in Ucraina e con i conseguenti rincari di alcune materie, anzi tutto gas e petrolio. Alla luce di tali elementi, sono state riviste al ribasso le stime di crescita formulate in precedenza. Tuttavia, l'economia svizzera, anche grazie al venir meno di molte restrizioni legate al Covid, parte da condizione positive: la domanda interna si è confermata in ripresa e favorevole appare l'andamento del mercato del lavoro. Inoltre, gli scambi commerciali con Russia e Ucraina erano relativamente scarsi.

Le previsioni per il corrente anno si mantengono pertanto positive, confidando in una crescita che dovrebbe confermarsi robusta.

(in milioni di euro)
Dati patrimoniali 31/03/2022 31/12/2021 Var. %
Finanziamenti verso clientela 31.473 31.059 1,33
Finanziamenti verso clientela valutati al costo ammortizzato 31.057 30.625 1,41
Finanziamenti verso clientela valutati al fair value con impatto sul conto economico 415 434 -4,36
Finanziamenti verso banche 3.469 3.276 5,88
Attività finanziarie che non costituiscono finanziamenti 14.001 13.704 2,17
Partecipazioni 345 339 1,72
Totale dell'attivo 53.738 55.016 -2,32
Raccolta diretta da clientela 37.694 39.304 -4,10
Raccolta indiretta da clientela 39.769 40.982 -2,96
Raccolta assicurativa 1.948 1.909 2,04
Massa amministrata della clientela 79.411 82.195 -3,39
Altra provvista diretta e indiretta 19.627 19.760 -0,67
Patrimonio netto 3.319 3.270 1,48
Dati economici 31/03/2022 31/03/2021 Var. %
Margine di interesse 156 129 20,83
Margine di intermediazione* 231 247 -6,31
Risultato dell'operatività corrente 57 87 -34,22
Utile (Perdita) di periodo 40 59 -31,99
Coefficienti patrimoniali 31/03/2022 31/12/2021
CET1 Capital ratio 15,32% 15,78%
Total Capital ratio 18,08% 18,88%
Eccedenza patrimoniale 2.038 2.181
Altre informazioni gruppo bancario
Numero dipendenti 3.393 3.392
Numero filiali 370 370

SINTESI DEI RISULTATI

* Il margine di intermediazione è rappresentato come da riclassifica effettuata nella tabella a commento del conto economico

INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE (consolidato) 31/03/2022 31/12/2021
Indici di Bilancio
Patrimonio netto/Raccolta diretta da clientela 8,80% 8,32%
Patrimonio netto/Crediti verso clientela 10,54% 10,53%
Patrimonio netto/Attività finanziarie 23,70% 23,87%
Patrimonio netto/Totale attivo 6,18% 5,94%
Indicatori di Profittabilità*
Cost/Income 66,40% 56,58%
Margine di interesse/Margine di intermediazione 67,50% 52,34%
Spese amministrative/Margine di intermediazione 68,70% 57,94%
Margine di interesse/Totale attivo 0,29% 0,25%
Risultato netto della gestione finanziaria/Totale attivo 0,38% 0,43%
Utile d'esercizio/Totale attivo 0,07% 0,12%
Indicatori della Qualità del Credito
Texas ratio 24,32% 25,83%
Sofferenze nette/Patrimonio netto 5,78% 5,88%
Sofferenze nette/Crediti verso clientela 0,61% 0,62%
Crediti verso clientela/Raccolta diretta da clientela 83,50% 79,02%
Costo del credito 0,35% 0,43%

Gli indicatori sono stati calcolati utilizzando i valori esposti come da prospetto di sintesi di conto economico riclassificato

Cost/Income: rapporto tra i costi operativi e il margine di intermediazione

Texas ratio: rapporto tra i crediti deteriorati e la differenza, al denominatore, del patrimonio netto e le attività immateriali

Costo del credito: rapporto delle Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di crediti del Conto Economico sul totale dei crediti verso clientela

* I dati comparativi sono riferiti al 31-03-2021

RACCOLTA

Nel trimestre è continuato il processo di crescita della raccolta delle banche in essere ormai da lungo tempo. Egualmente, si è confermato il trend in atto fondato sulla netta prevalenza delle forme di raccolta a breve rispetto a quelle di lungo termine. Ancora su livelli ridotti, seppur con qualche accenno di risalita, il costo della raccolta, in ciò favorito anche dal perdurare della politica monetaria accomodante.

Quanto al nostro Gruppo, al 31 marzo 2022 la raccolta diretta da clientela, costituita dalle voci del passivo di bilancio 10b «debiti verso clientela» e 10c «titoli in circolazione» ha sommato 37.694 milioni, -4,10% su fine 2021 e +6,12% nei dodici mesi. La riduzione registrata nei primi tre mesi del 2022 consegue all'azione effettuata dalla Capogruppo tendente a contenere il costo del funding in considerazione delle sempre elevate disponibilità liquide che costringono a depositi giornalieri consistenti presso la BCE a tassi negativi.

La raccolta indiretta da clientela è stata pari a 39.769 milioni, -2,96% su fine 2021. La raccolta assicurativa è salita a 1.948 milioni, +2,04%.

La raccolta globale da clientela si è pertanto affermata a 79.411 milioni, -3,39%.

I debiti verso banche sono ammontati a 10.784 milioni -0,84%. Nell'aggregato sono ricomprese le operazioni di rifinanziamento in essere con la Banca Centrale Europea per 8.874 milioni. Di ciò si dà conto nel capitolo dedicato all'attività in titoli e tesoreria.

L'indiretta da banche è risultata pari a 8.843 milioni, -0,46%.

La raccolta globale, da clientela e banche, si è attestata a 99.039 milioni, -2,86%.

La tabella «Raccolta diretta da clientela» evidenzia in dettaglio le varie componenti. I conti correnti, in euro e in valuta, sono ammontati a 33.012 milioni, -4,38%, e hanno costituito l'87,58% dell'intera raccolta diretta. Le obbligazioni hanno evidenziato una contrazione dell'8,25% a 3.279 milioni. I depositi a risparmio hanno sommato 559 milioni, +3,13%. I conti vincolati hanno cifrato 164 milioni, -53,34%. I pronti contro termine che non erano presenti al 31 dicembre 2021 sono stati pari a 354 milioni. Gli assegni circolari hanno sommato 146 milioni, +15,07%. Le passività per leasing, iscritte in conformità a quanto previsto dall'IFRS 16, sono state pari a 179 milioni, -2,40%.

Riguardo al risparmio gestito si fa rinvio al capitolo della presente relazione dedicato all'attività in titoli e tesoreria.

(in migliaia di euro) 31/03/2022 Compos. % 31/12/2021 Compos. % Variaz. %
Depositi a risparmio 558.998 1,48 542.024 1,38 3,13
Obbligazioni 3.278.659 8,70 3.573.400 9,09 -8,25
Pronti contro termine 354.120 0,94 - - -
Assegni circolari e altri 146.021 0,39 126.901 0,32 15,07
Conti correnti 29.931.441 79,41 31.553.224 80,28 -5,14
Conti vincolati 164.373 0,44 352.260 0,90 -53,34
Conti in valuta 3.081.488 8,18 2.972.806 7,56 3,66
Passività Leasing 178.771 0,46 183.170 0,47 -2,40
Totale 37.693.871 100,00 39.303.785 100,00 -4,10

RACCOLTA DIRETTA DA CLIENTELA CONSOLIDATA

RACCOLTA GLOBALE CONSOLIDATA

Totale raccolta diretta da clientela
Totale raccolta indiretta da clientela
37.693.871
39.769.015
38,06
40,16
39.303.786
40.981.667
38,55
40,20
-4,10
-2,96
Totale raccolta assicurativa 1.948.358 1,96 1.909.353 1,87 2,04
Totale 79.411.244 80,18 82.194.806 80,62 -3,39
Debiti verso banche 10.783.865 10,89 10.874.856 10,67 -0,84
Raccolta indiretta da banche 8.843.451 8,93 8.884.756 8,71 -0,46
Totale generale 99.038.560 100,00 101.954.418 100,00 -2,86

FINANZIAMENTI VERSO CLIENTELA

Nel primo trimestre dell'anno la crescita a livello di sistema dei prestiti alle imprese si è mantenuta modesta, mentre più sostenuta è risultata da dinamica dei finanziamenti alle famiglie, con particolare riferimento ai mutui per l'acquisto di abitazioni. Il costo del credito è rimasto basso.

In tema di finanziamenti a clientela si ribadisce il rilevante supporto fornito a famiglie e imprese nel corso della crisi economico-finanziaria causata dalla pandemia da Covid-19. La Capogruppo ha tempestivamente attivato, a partire dal marzo 2020, una serie di interventi a beneficio della clientela e dei territori presidiati, sia in ottemperanza alle misure governative introdotte principalmente dal Decreto Cura Italia e dal Decreto Liquidità, sia in aderenza a iniziative promosse da ABI a livello di sistema bancario, sia infine su base volontaria a beneficio di determinate categorie di soggetti e tipologie di rapporti contrattuali per lo più non aventi le caratteristiche per accedere alle prime due agevolazioni citate. Tra le principali iniziative rileva in primis la concessione di moratorie/sospensioni sui finanziamenti concessi a beneficio di famiglie e imprese: a partire dal mese di marzo 2020 si segnalano complessivamente oltre 24 mila concessioni perfezionate per un debito residuo in linea capitale di circa 4.750 milioni, per la maggior parte riconducibili al Decreto Cura Italia a sostegno delle PMI (58% del debito residuo) e delle famiglie (18% del debito residuo). Si segnala l'avvenuta scadenza di queste concessioni e la sostanzialmente regolare ripresa del pagamento delle rate da parte dei clienti. Rileva anche, nelle fasi iniziali dell'emergenza, l'immediata attivazione, per tamponare esigenze di liquidità conseguenti anche ai limiti all'operatività delle imprese imposta dalle Autorità, di finanziamenti e prestiti personali di breve termine e di linee di cassa temporanee in sostituzione di affidamenti autoliquidanti inutilizzati, oltre che di finanziamenti e rimodulazione pagamenti dei contributi di settore per i professionisti iscritti alle casse di previdenza convenzionate con la Capogruppo. Si rammenta poi l'adesione all'accordo teso a regolamentare la concessione di anticipazioni delle somme dovute dall'INPS ai lavoratori in Cassa Integrazione Guadagni a seguito dell'emergenza sanitaria. Successivamente, con l'introduzione, risalente al mese di aprile 2020, del Decreto Liquidità, sono state attivate tutte le fattispecie di finanziamento a beneficio delle imprese previste dall'articolo 13 (Fondo Centrale di Garanzia PMI) e dall'art. 1 (SACE). Si pone in particolare l'accento sui consistenti numeri inerenti ai finanziamenti di cui all'art. 13: nel complesso risultano, al 31 marzo 2022, quasi 23 mila proposte deliberate per complessivi 2.700 milioni, comprendenti anche i finanziamenti integralmente garantiti dallo Stato di importo sino a 30.000 euro (oltre 16.000 pratiche per circa 330 milioni) e posti in essere anche per il tramite di Confidi, principalmente per la provincia di Sondrio, e ISMEA. Sono state inoltre condotte differenti analisi tese a individuare i settori economici maggiormente impattati dalla crisi, con approfondimenti anche a livello di portafoglio credi-

tizio di singola area territoriale, oltre che promosse delle valutazioni inerenti alla qualità del portafoglio creditizio della Capogruppo e alla capacità della clientela di far fronte agli impegni rivenienti dai propri debiti finanziari in un contesto di incertezza. In aggiunta, si è continuato a erogare credito ordinario a supporto delle esigenze finanziarie di imprese e famiglie, a testimonianza di una confermata attenzione e vicinanza ai territori di insediamento.

Per il nostro Gruppo gli impieghi hanno sommato 31.473 milioni, in aumento dell'1,33% rispetto al 31 dicembre 2021 e del 6,32% rispetto al 31 marzo 2021. Il rapporto crediti verso clientela/raccolta diretta da clientela si è attestato all'83,50% rispetto al 79,02% dell'esercizio precedente. Alla dinamica degli impieghi, le diverse forme tecniche hanno contribuito in varia misura e con andamenti contrastanti. Dette voci sono pari alla somma dei finanziamenti ricompresi nella voce «40 attività finanziarie valutate al costo ammortizzato – b) crediti verso clientela» e nella voce «20 attività finanziarie valutate al fair value con impatto sul conto economico – c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value». In leggero incremento i mutui ipotecari, +1,32%, che si sono attestati a 12.207 milioni e costituiscono la prima componente dei finanziamenti a clientela con il 38,78%. Ricomprendono anche le attività cedute non cancellate in relazione all'operazione di emissione di obbligazioni bancarie garantite (Covered Bond) per le quali non si è proceduto alla cancellazione in quanto non sono stati soddisfatti i requisiti previsti dallo IAS 39 per la così detta derecognition. Seguono le altre operazioni e mutui chirografari risultati pari a 9.934 milioni -0,20% e corrispondenti al 31,57% dei finanziamenti. Positivo l'andamento dei conti correnti, aumentati del 12,98% a 3.437 milioni, degli anticipi, saliti dell'11,46% a 504 milioni, e degli anticipi s.b.f., +6,15% a 241 milioni. In lieve aumento, +1,26% a 461 milioni, i prestiti personali. I PCT, che rappresentano l'impiego di temporanee eccedenze di liquidità con controparti istituzionali, non presenti a dicembre 2021 sono stati pari a 299 milioni. In riduzione le operazioni di factoring, - 7,58% a 2.530 milioni, e i finanziamenti in valuta, scesi del 23,75% a 906 milioni. I titoli di debito, pari a 747 milioni -0,33%, derivano da operazioni di cartolarizzazione di finanziamenti a clientela effettuate dalle partecipate Banca della Nuova Terra spa e Alba Leasing spa e ricomprendono anche i titoli emessi nell'ambito delle tre operazioni di cessione di crediti NPL dagli SPV Diana, POP NPLS 2020 e POP NPLS 2021.

FINANZIAMENTI A CLIENTELA

(in migliaia di euro) 31/03/2022 Compos. % 31/12/2021 Compos. % Variaz. %
Conti correnti 3.437.626 10,92 3.042.574 9,80 12,98%
Finanziamenti in valuta 905.801 2,88 1.187.859 3,82 -23,75%
Anticipi 503.589 1,60 451.802 1,45 11,46%
Anticipi s.b.f. 241.328 0,77 227.339 0,73 6,15%
Portafoglio scontato 2.334 0,01 2.225 0,01 4,90%
Prestiti agrari 11.445 0,04 11.239 0,04 1,83%
Prestiti personali 461.007 1,46 455.266 1,47 1,26%
Altre operazioni e mutui chirografari 9.934.670 31,57 9.954.436 32,05 -0,20%
Mutui ipotecari 12.206.559 38,78 12.047.330 38,79 1,32%
Crediti in sofferenza 191.731 0,61 192.290 0,62 -0,29%
Pronti contro termine 299.476 0,95
Factoring 2.530.276 8,04 2.737.778 8,81 -7,58%
Titoli di debito 746.685 2,37 749.180 2,41 -0,33%
Totale 31.472.527 100,00 31.059.318 100,00 1,33%

FINANZIAMENTI A CLIENTELA - PARTITE DETERIORATE E BONIS

Variazioni
(in migliaia di euro) 31/03/2022 31/12/2021 assolute Variazioni %
Crediti Deteriorati Esposizione lorda 1.850.789 1.875.969 -25.180 -1,34%
Rettifiche di valore 1.051.334 1.039.163 12.171 1,17%
Esposizione netta 799.455 836.806 -37.351 -4,46%
– Sofferenze Esposizione lorda 759.949 736.657 23.292 3,16%
Rettifiche di valore 568.218 544.367 23.851 4,38%
Esposizione netta 191.731 192.290 - 559 -0,29%
– Inadempienze probabili Esposizione lorda 1.026.995 1.074.758 -47.763 -4,44%
Rettifiche di valore 474.277 485.596 -11.319 -2,33%
Esposizione netta 552.718 589.162 -36.444 -6,19%
– Esposizioni scadute e/o
sconfinanti deteriorate
Esposizione lorda 63.845 64.554 -709 -1,10%
Rettifiche di valore 8.839 9.200 -361 -3,93%
Esposizione netta 55.006 55.354 -348 -0,63%
Crediti in bonis Esposizione lorda 30.796.830 30.340.809 456.021 1,50%
Rettifiche di valore 123.758 118.297 5.461 4,62%
Esposizione netta 30.673.072 30.222.512 450.560 1,49%
Totale crediti verso
clientela
Esposizione lorda 32.647.619 32.216.778 430.841 1,34%
Rettifiche di valore 1.175.092 1.157.460 17.632 1,52%
Esposizione netta 31.472.527 31.059.318 413.209 1,33%

L'aggregato crediti deteriorati lordi è sceso dell'1,34% da 1.876 milioni a 1.851 milioni, pari al 5,67% del totale dei finanziamenti lordi rispetto al 5,82% di fine 2021. I crediti deteriorati netti sono calati a 799 milioni, -4,46%, rispetto a 837 milioni al 31 dicembre 2021; nell'esercizio precedente si era evidenziata una riduzione del 23,38%. Tale aggregato è pari al 2,54% (2,69% al 31 dicembre 2021) della voce finanziamenti verso clientela. La contrazione è dovuta in parte alla politica di rafforzamento delle strutture preposte all'erogazione, gestione e monitoraggio del credito. L'ammontare delle rettifiche

complessive riferite ai crediti deteriorati è stato pari a 1.051 milioni, +1,17%, corrispondenti al 56,80% dell'importo lordo degli stessi, rispetto al 55,39% dell'anno precedente.

Le rettifiche sono state leggermente inferiori rispetto a quelle del periodo di raffronto, Le sofferenze nette, depurate dalle svalutazioni, sono ammontate a 192 milioni, praticamente stabili (-0,29% a dicembre 2021), corrispondenti allo 0,61% del totale dei crediti verso la clientela, rispetto allo 0,62% al 31 dicembre 2021. Le sofferenze nette si sono attestate su percentuali paragonabili a quelle di sistema. Come ormai consuetudine, sono pur sempre state consistenti le rettifiche apportate in applicazione a criteri di valutazione prudenziali, in specie sulle posizioni assistite da garanzie reali costituite da immobili. A fronte delle perdite presunte sulle sofferenze in essere, le rettifiche di valore sono passate da 544 milioni a 568 milioni +4,38%, pari al 74,77% dell'importo lordo di tali crediti, rispetto al 73,90% dell'anno precedente. La percentuale di copertura è allineata alle più elevate a livello nazionale. Se si tiene conto degli importi passati a conto economico in anni precedenti su posizioni già a sofferenze per le quali si mantiene un'evidenza contabile, a fronte di una prospettiva di eventuali recuperi, la copertura per tali crediti si è attestata al 90,32%.

Le inadempienze probabili, costituite dalle esposizioni creditizie diverse dalle sofferenze e per le quali si giudica improbabile che il debitore, fatto salvo il ricorso della banca ad azioni tutorie quali l'escussione delle garanzie, adempia integralmente alle sue obbligazioni, sono diminuite, al netto delle svalutazioni, a 553 milioni, -6,19%, corrispondenti all'1,76% del totale dei crediti verso la clientela, rispetto all'1,90% dell'anno precedente. Le relative rettifiche, con l'attuale grado di copertura del 46,18%, sono state pari a 474 milioni, -2,33% sul periodo di confronto quando ammontavano a 486 milioni; l'anno precedente il grado di copertura era del 45,18%. La diminuzione delle inadempienze probabili è da ricollegarsi sia al rigiro a sofferenza delle posizioni maggiormente a rischio, sia a maggiori incassi.

Le esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate, che ricomprendono esposizioni diverse da quelle classificate tra le sofferenze o le inadempienze probabili, che, alla data di riferimento, sono scadute e/o sconfinanti da oltre 90 giorni e superano una prefissata soglia di materialità, sono state pari a 55 milioni, -0,63%, con un grado di copertura del 13,84%, corrispondenti allo 0,17% del totale dei crediti verso la clientela, rispetto allo 0,18% dell'anno precedente.

I crediti in bonis sono ammontati a 30.674 milioni, +1,49%, e i relativi accantonamenti hanno sommato 124 milioni rispetto a 118 milioni, pari allo 0,40% degli stessi, rispetto allo 0,39% dell'anno precedente. L'ammontare complessivo delle rettifiche è pervenuto a 1.175 milioni, +1,52%.

Anche se sotto il profilo tecnico non rientrano nei finanziamenti alla clientela, ma in base alle istruzioni di Banca d'Italia vengono classificati tra le altre attività, non va tralasciato di sottolineare l'intensa attività che è stata portata avanti nell'ambito dell'acquisizione di crediti d'imposta della clientela legati alle varie agevolazioni introdotte per sostenere la ripresa. Al 31 marzo in bilancio erano presenti crediti d'imposta di tale natura per 897,5 milioni.

ATTIVITÀ IN TITOLI E TESORERIA

Il primo trimestre dell'anno è stato segnato dall'invasione militare dell'Ucraina da parte della Russia. L'evento ha prodotto significative conseguenze anche sul quadro macro, dove si è rafforzato il rischio di gravi ripercussioni sull'economia mondiale, compresa la minaccia di stagflazione (calo del prodotto interno lordo ed inflazione). Sui mercati finanziari i timori di un'escalation del conflitto hanno alimentato un clima di profonda incertezza tra gli investitori, che si è tradotto in un'impennata della volatilità e dell'avversione al rischio. Le borse, già deboli ad inizio dell'anno per via di un orientamento meno accomodante delle banche centrali in risposta al rapido surriscaldarsi dei prezzi, hanno registrato perdite significative, anche se il corposo recupero di marzo, sospinto dalle speranze di trattative, ha sensibilmente ridimensionato i passivi.

Al 31 marzo 2022 la Capogruppo aveva in essere tre operazioni T-LTRO con la Bce per complessivi 8.874 milioni. La prima operazione è stata accesa per 4.368 il 24 giugno 2020 con scadenza 28 giugno 2023 e con facoltà di rimborso anticipato dal 29 settembre 2021. La seconda, per l'importo di 806 milioni, decorre dal 24 marzo 2021, ha scadenza 27 marzo 2024 e facoltà di rimborso anticipato dal 30 marzo 2022. La terza è stata accesa il 29 settembre 2021 (contestualmente al rimborso anticipato di due tranche di rispettivamente 1.600 milioni, in scadenza a dicembre 2022, e 2.100 milioni, in scadenza a marzo 2023) per 3.700 milioni con scadenza 25 settembre 2024 e facoltà di rimborso anticipato dal 29 giugno 2022. In caso di rispetto dei target assegnati da Bce sui crediti netti erogati, tutte le operazioni prevedono un tasso di finanziamento pari a -0,50% (per il periodo dal 24 giugno 2020 al 23 giugno 2022 il tasso è pari a -1%).

La liquidità, seppur in leggero calo, è rimasta particolarmente abbondante per tutto il periodo in esame. L'esposizione a tale rischio viene monitorata avuto riguardo sia al breve termine, cioè su un arco temporale di tre mesi, con cadenza giornaliera, sia al lungo periodo, con frequenza mensile. Gli indicatori previsti dalla normativa di Basilea 3, quello a breve termine (Liquidity Coverage Ratio) e quello strutturale (Net Stable Funding Ratio), si posizionano entrambi su livelli superiori ai minimi previsti. Lo stock di attività finanziarie di elevata qualità rifinanziabili presso la Bce, al netto degli haircut applicati, ammonta al 31 marzo a 16.430 milioni, di cui 6.423 milioni liberi e 10.007 milioni impegnati.

Nel periodo in esame l'operatività della tesoreria ha privilegiato il ricorso al Deposit Facility presso la Bce, remunerato a -0,50%, per depositare la liquidità in eccesso, mentre sul mercato telematico dei pronti contro termine con controparti istituzionali (MMF Money Market Facility), tramite Cassa di Compensazione e Garanzia, l'attività, anche se in leggera ripresa rispetto all'ultima parte dell'anno passato, ha registrato un calo dei volumi in rapporto al primo trimestre dello scorso esercizio.

Al 31 marzo 2022 i portafogli di attività finanziarie rappresentate da strumenti finanziari, escluse le cartolarizzazioni, ammontavano complessivamente 14.001 milioni, con un incremento del 2,17% rispetto al 31 dicembre

  1. Il prospetto che segue evidenzia la consistenza delle singole attività e le variazioni percentuali.

ATTIVITA' FINANZIARIE (TITOLI DI DEBITO, TITOLI DI CAPITALE, QUOTE DI OICR E DERIVATI) PER POR- TAFOGLIO DI APPARTENENZA

(in migliaia di euro) 31/03/2022 31/12/2021 Variaz. %
Attività finanziarie detenute per la negoziazione 234.938 204.294 15,00
di cui prodotti derivati 39.040 29.280 33,33
Altre attività finanziarie obbligatoriamente
valutate al fair value
781.861 794.286 -1,56
Attività finanziarie valutate al fair value
con impatto sulla redditività complessiva
2.846.759 3.102.150 -8,23
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 10.137.412 9.602.860 5,57
Totale 14.000.970 13.703.590 2,17

Come detto, il portafoglio ha registrato nel suo complesso un leggero aumento rispetto a fine 2021 (+2,17%), da imputarsi prevalentemente al comparto delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, favorito al fine di contenere gli effetti dell'aumentata volatilità, rispetto alle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

L'operatività ha privilegiato l'acquisto di titoli di Stato italiani a tasso variabile e in misura ridotta ha riguardato titoli di Stato esteri e obbligazioni corporate, in prevalenza ESG.

L'ammontare complessivo di titoli di Stato a tasso variabile e indicizzati all'inflazione è pari a circa 7,1 miliardi, in netto aumento rispetto ai 5,7 miliardi di fine 2021.

La durata finanziaria del portafoglio obbligazionario governativo è aumentata rispetto al 31 dicembre 2021 e si attesta a 4 anni e 10 mesi, mentre la Modified duration, in diminuzione per effetto dell'elevata componente a tasso variabile, si attesta all'1,79%. Nel complesso, comprendendo anche le obbligazioni, la Modified duration è pari al 2,15%.

Attività finanziarie detenute per la negoziazione

Il portafoglio di trading, che costituisce una parte poco significativa del portafoglio complessivo (1,68%), è ammontato a 234 milioni, in aumento del 15% rispetto ai 204 milioni di fine 2021.

L'operatività si è focalizzata prevalentemente sui titoli di capitale e sulle quote di O.I.C.R. (Etf), oltre che sui titoli di Stato italiani e statunitensi espressi in dollari in ottica di diversificazione valutaria. Al 31 marzo 2022 l'esposizione ai titoli di Stato italiani a tasso fisso è ammontata a 9 milioni, in calo del 63,08%, mentre quella sui titoli in divisa si è attestata a 44 milioni.

234.938 204.294 15,00
39.040 29.280 33,33
79.770 85.381 -6,57
63.230 65.378 -3,29
43.944
8.954 24.255 -63,08
31/03/2022 31/12/2021 Variaz. %

Altre Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value

Le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value sono ammontate a 782 milioni, in diminuzione dell'1,56% rispetto ai 794 milioni di fine 2021.

Il portafoglio rimane principalmente concentrato sugli O.I.C.R. in euro e, in misura minore, in valuta. La quota investita in O.I.C.R. obbligazionari, in particolare monetari e di breve termine, risulta prevalente; sono inoltre presenti quote in O.I.C.R. azionari, immobiliari, bilanciati e flessibili.

(in migliaia di euro) 31/03/2022 31/12/2021 Variaz. %
Obbligazioni bancarie 13.074 6.433 103,23
Obbligazioni altre 35.170 34.681 1,41
Titoli di capitale 1 - -
Quote di O.I.C.R. in euro 700.327 719.286 -2,64
Quote di O.I.C.R. in divisa (USD) 33.289 33.886 -1,76
Totale 781.861 794.286 -1,56

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

Il portafoglio delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (Held To Collect and Sell) ha evidenziato nel complesso una sensibile decrescita rispetto a fine 2021, attestandosi a 2.847 milioni (-8,23%).

Nel periodo è stata privilegiata l'esposizione ai titoli di Stato italiani a tasso variabile, che si attesta a 1.664 milioni e rappresenta il 58,44% del comparto. La componente a tasso fisso, soprattutto in titoli di Stato italiani, risulta invece in diminuzione. Il peso complessivo dei titoli di Stato italiani sul comparto si attesta al 67%. Le obbligazioni bancarie, le altre obbligazioni e i titoli di capitale evidenziano variazioni non rilevanti.

Totale 2.846.759 3.102.150 -8,23
Titoli di capitale 99.534 100.702 -1,16
Obbligazioni altre 157.728 161.284 -2,20
Obbligazioni bancarie 322.635 334.020 -3,41
Titoli di Stato esteri 361.630 372.902 -3,02
Titoli di Stato italiani a tasso fisso 241.436 341.230 -29,25
Titoli di Stato italiani a tasso variabile 1.663.796 1.792.012 -7,15
(in migliaia di euro) 31/03/2022 31/12/2021 Variaz. %

Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

I titoli valutati al costo ammortizzato, che sono allocati nelle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (Held To Collect), sono ammontati a 10.137 milioni, +5,57% rispetto ai 9.603 milioni di dicembre 2021.

Riguardo alla composizione del portafoglio si evidenzia, rispetto al 31 dicembre 2021, l'ulteriore incremento dei titoli di Stato italiani a tasso variabile (+52,26%), la diminuzione dei titoli di Stato italiani a tasso fisso (-33,18%) e il sostanziale mantenimento delle esposizioni agli altri settori. L'operatività svolta nel periodo ha privilegiato la componente di titoli di Stato a tasso variabile, con l'obiettivo di contenere gli effetti derivanti dagli aumenti generalizzati della curva dei rendimenti; inoltre, sono stati privilegiati gli investimenti in obbligazioni che soddisfino i cosiddetti criteri ESG (Environmental, Social e Governance): green bond, social bond e sustainability bond.

(in migliaia di euro) 31/03/2022 31/12/2021 Variaz. %
CREDITI VERSO BANCHE 811.644 787.249 3,10
Obbligazioni bancarie Italia 596.502 572.117 4,26
Obbligazioni bancarie estere 215.142 215.132 0,00
CREDITI VERSO CLIENTELA 9.325.768 8.815.611 5,79
Titoli di Stato italiani a tasso variabile 4.564.555 2.997.900 52,26
Titoli di Stato italiani a tasso fisso 2.039.759 3.052.782 -33,18
Titoli di Stato esteri 1.836.372 1.867.113 -1,65
Obbligazioni altre amministrazioni pubbliche 144.013 144.227 -0,15
Obbligazioni altre 741.069 753.589 -1,66
Totale 10.137.412 9.602.860 5,57

Risparmio gestito

L'anno in esame si è aperto positivamente per la raccolta nel settore del risparmio gestito, mettendo in luce una positiva dinamica della raccolta sulla scorta di una crescente domanda di prodotti monetari, azionari e bilanciati. Viceversa, la pesante correzione dei mercati del reddito fisso internazionale ha continuato a penalizzare l'attività nel comparto obbligazionario. La flessione dei mercati, stretti tra inflazione e guerra, ha limato leggermente il valore degli assets.

Per il nostro Gruppo il totale del risparmio gestito nelle diverse forme ha rispecchiato l'andamento generale e registrato un andamento favorevole della raccolta, ma un leggero calo dello stock complessivo derivante dalle correzioni dei mercati. La voce si attestava a 6.722 milioni, in diminuzione dell'1,09% sul 31 dicembre 2021, di cui 4.881 milioni, -1,22%, fondi comuni di investimento e Sicav tra le quali Popso (SUISSE) Investment Fund Sicav; 1.841 milioni, -0,79%, gestioni patrimoniali del Gruppo.

INFORMATIVA IN MERITO ALL'ESPOSIZIONE VERSO DEBITORI SOVRANI

La Consob con comunicazione n. DEM/11070007 del 5 agosto 2011 ha

invitato le società quotate a fornire nelle relazioni finanziarie informazioni sulle esposizioni verso debitori sovrani, intendendosi con tale termine i titoli obbligazionari emessi da governi centrali e locali, da enti governativi, nonché i prestiti erogati agli stessi.

Al riguardo, si precisa che l'esposizione complessiva del Gruppo bancario al 31 marzo 2022 ammontava a 12.982 milioni ed era così articolata: a) Titoli di Stato italiano: 8.518 milioni;

b) Titoli di altri emittenti: 3.013 milioni;

c) Finanziamenti ad amministrazioni statali e locali: 164 milioni;

d) Finanziamenti a imprese a partecipazione statale o locale: 1.189 milioni;

e) Finanziamenti ad altre amministrazioni pubbliche ed enti vari: 98 milioni.

PARTECIPAZIONI

Le partecipazioni sono ammontate a 345 milioni, in crescita di 6 milioni. L'incremento deriva dalla valutazione al patrimonio netto delle partecipate.

ATTIVITA' MATERIALI E IMMATERIALI

Le attività materiali e immateriali si sono attestate a 606 milioni, rispetto a 610 milioni di fine 2021. Le prime hanno sommato complessivamente 575 milioni, -0,79%, le seconde sono ammontate a 31 milioni, +1,54%.

Le attività immateriali comprendono 12,632 milioni relativi ad avviamenti. Per questi ultimi viene effettuato con cadenza annuale il test di impairment al fine di verificare eventuali perdite di valore. Il test è stato effettuato in sede di predisposizione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2021. Alla data del 31 marzo 2022 si è ritenuto di non dover procedere alla ripetizione del test, non essendosi registrate variazioni significative nel quadro di riferimento.

FONDI DIVERSI

Sono costituiti dal TFR, che è rimasto stabile a 40 milioni, e dai fondi per rischi e oneri, che hanno sommato 294 milioni, +1,65% sul dato di fine 2021.

RISORSE UMANE

Al 31 marzo 2022 i dipendenti del Gruppo bancario erano n. 3.393, in aumento di 50 unità rispetto al 31 marzo 2021, così ripartiti: 2.868 in forza presso la Capogruppo, 348 presso la Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA, 155 presso Factorit spa e 22 presso BNT spa. Al personale del Gruppo bancario vanno aggiunti i 3 dipendenti della controllata Pirovano Stelvio spa.

IMPATTO DELLA GUERRA IN UCRAINA

La decisione della Russia di avviare un'invasione militare dell'Ucraina e le reazioni da parte di numerosi Paesi in termini di sanzioni economiche e finanziarie, come peraltro richiamate nel Bilancio di fine esercizio, hanno determinato una situazione di profonda incertezza sul piano macroeconomico, sui tassi di cambio, sui costi dell'energia e delle materie prime, sugli scambi commerciali, sulle aspettative inflazionistiche e sul costo del debito.

Il nostro Gruppo, allo scopo di rilevare i potenziali profili di rischio derivanti dalla richiamata situazione e individuare le correlate azioni di mitigazione, ha provveduto ad avviare una olistica attività di monitoraggio che ha coinvolto diversi ambiti.

Sotto il profilo del rischio di credito, le esposizioni dirette nei confronti dei soggetti residenti in Russia, Bielorussia e Ucraina sono risultate fin da subito assai contenute sia per la Capogruppo e sia per le Società controllate. Quanto a quelle indirette, relative cioè a imprese caratterizzate da relazioni commerciali rilevanti con i Paesi coinvolti nel conflitto o operanti in settori economici considerati più vulnerabili, sono state condotte specifiche valutazioni in ordine alle quali il Gruppo ha identificato un portafoglio di esposizioni prudenzialmente definite «high risk Ukraine». Dette esposizioni, rilevate sia per la Capogruppo e sia per Factorit, sono state sottoposte a revisione da parte dell'Area CLO e, successivamente, alle opportune valutazioni in termini di staging allocation.

In merito alla quantificazione degli accantonamenti, sono state introdotte alcune specifiche evolutive all'interno nel framework IFRS 9 consistenti nell'aggiornamento prudenziale dei fattori ponderali associati agli scenari utilizzati per la modellazione della componente di scenario-dependency; nella stima di uno specifico ulteriore prudential add-on in considerazione dell'attuale permanere del contesto generale di incertezza; nell'identificazione, all'interno delle controparti con relazioni commerciali rilevanti con Russia o Ucraina o operanti in settori economici considerati più vulnerabili alla crisi in atto, di una lista di posizioni potenzialmente ad alto rischio (c.d. «high risk Ukraine») per le quali si è provveduto ad una prudenziale classificazione a Stage 2.

Con riferimento al puntuale presidio degli scenari macroeconomici utilizzati in vari processi aziendali, tra cui il computo delle svalutazioni collettive, si è provveduto ad incrementare significativamente la frequenza di svolgimento delle attività di ricognizione, analisi e benchmarking delle fonti alternative (c.d. «third party data»), nonché della loro rendicontazione e discussione, mediante rilascio di informative interne dedicate e discussioni in appositi consessi manageriali.

Quanto agli impatti sui rischi finanziari, non si rilevano elementi di criticità sulle misure di esposizione al rischio di tasso e sugli indicatori di rischio di liquidità che afferiscono al mondo titoli. Un impatto potenzialmente significativo potrebbe riguardare i rischi di mercato, soprattutto nella componente azionaria che risulta direttamente impattata dalla volatilità dei mercati borsistici conseguente al conflitto. I valori di rischio, sebbene in leg-

gera crescita, si attestano ampiamente al di sotto dei limiti di propensione al rischio definiti dal Gruppo nell'ambito del Risk Appetite Framework. Al fine di monitorare il potenziale impatto del conflitto sono state inoltre implementate delle specifiche analisi simulative che confermano un potenziale impatto soprattutto sul portafoglio di negoziazione, stante il maggior peso della componente azionaria, ma in linea con la propensione al rischio.

Per quanto riguarda il rischio di attacchi informatici, a oggi non vi sono stati incidenti di sicurezza legati alla crisi. Il Gruppo verifica costantemente l'adeguatezza dei propri sistemi informatici in risposta a un potenziale attacco, con sistemi di protezione sotto controllo e pienamente attivi.

Avuto riguardo all'applicazione delle misure sanzionatorie e dei blocchi operativi, vengono applicati specifici processi di screening finalizzati a intercettare tempestivamente eventuali nominativi di persone fisiche o giuridiche colpite da interventi della specie. Sono pure attivati specifici blocchi sulle transazioni da/verso la Russia e Bielorussia, sulle operazioni di negoziazione di titoli russi e/o negoziati in rublo e sui codici SWIFT delle banche russe/ bielorusse indicate nelle misure restrittive. In aderenza alle indicazioni delle Autorità preposte, si provvede, ove ne ricorrano i presupposti, al congelamento dei fondi intestati a clientela soggetta a misure restrittive disposte dall'Unione Europea e alle connesse comunicazioni alle Autorità competenti.

Gli Organi aziendali e le strutture a ciò deputate monitorano nel continuo l'evoluzione del contesto ed il profilo di rischio correlato al fine di attivare prontamente gli interventi che si dovessero rendere necessari.

IL PATRIMONIO

Al 31 marzo 2022, il patrimonio netto, comprensivo delle riserve da valutazione e dell'utile di periodo, è risultato pari a 3.318,769 milioni. Si raffronta con il patrimonio al 31 dicembre 2021 pari a 3.270,494 milioni, con un aumento di 48,275 milioni (+ 1,48%). La variazione deriva dalla contabilizzazione di quota parte dell'utile dell'esercizio in rassegna, nonché dall'incremento delle riserve.

L'Assemblea dei Soci della Capogruppo tenutasi il 30 aprile 2022, chiamata ad approvare il bilancio dell'esercizio 2021 e la destinazione dell'utile, ha deliberato la distribuzione di un dividendo pagato dal 25 maggio 2022 di euro 0,20 per ciascuna delle 453.385.777 azioni in circolazione al 31 dicembre 2021.

Il capitale sociale della Capogruppo, costituito da n. 453.385.777 azioni ordinarie prive di valore nominale, è ammontato a 1.360,157 milioni, senza variazioni rispetto all'esercizio di raffronto.

Invariati anche i sovrapprezzi di emissione pari a 79,005 milioni.

La voce riserve è salita a 1.858,243 milioni (+19,45%); l'incremento di 302,525 milioni deriva dall'accantonamento dell'utile dell'esercizio 2021 e dall'inclusione delle plusvalenze/minusvalenze su titoli di capitale alienati già nelle riserve da valutazione. Un effetto positivo consegue sulle riserve anche dalla acquisizione totalitaria di Factorit spa.

La voce riserve da valutazione, rappresentata principalmente dal saldo tra plusvalenze e minusvalenze contabilizzate sulle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (FVOCI) e tra utili e perdite attuariali sui piani a benefici definiti per i dipendenti, ha presentato un saldo positivo di 6,520 milioni, in netto calo rispetto a fine 2021, quando era positivo per 32,437 milioni, a causa delle incertezze registrate sui mercati finanziari e al rigiro a conto economico a seguito di vendite di titoli di debito. Stabili le azioni proprie in portafoglio pari a 25,456 milioni.

In merito all'adeguatezza patrimoniale, la normativa armonizzata per le banche e per le imprese di investimento – contenuta nel Regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR) e nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) – definisce i limiti generali in materia di coefficienti patrimoniali che sono pari al 7% per il CET 1 Ratio, all'8,50% per il Tier 1 Capital Ratio e al 10,50% per il Total Capital Ratio. La Banca Centrale Europea, che nell'ambito dei propri poteri, sulla base delle evidenze raccolte nell'ambito del processo di revisione e di valutazione prudenziali, ha l'autorità per fissare coefficienti di capitale e/o di liquidità personalizzati per ciascun intermediario soggetto a supervisione comunitaria, con comunicazione del 3 febbraio 2022 a conclusione del processo annuale di revisione e valutazione prudenziale SREP (Supervisory Review and Evaluation Process) condotto nel 2021, ha trasmesso alla Capogruppo la decisione del Supervisory Board riguardante i nuovi coefficienti minimi da applicarsi, con decorrenza 1° marzo, per l'esercizio 2022.

I livelli minimi di capitale chiesti al nostro Gruppo bancario attengono a:

  • un requisito minimo di Common Equity Tier 1 Ratio pari all'8,56%, determinato come somma del requisito minimo regolamentare di Primo Pilastro (4,50%), del Cuscinetto di Conservazione del Capitale (2,50%) e di un requisito aggiuntivo di Secondo Pilastro (1,56%);
  • un requisito minimo di Tier 1 Capital Ratio pari al 10,58% determinato come somma del requisito minimo regolamentare di Primo Pilastro (6%) del Cuscinetto di Conservazione del Capitale (2,50%) e di un requisito aggiuntivo di Secondo Pilastro (2,08%);
  • un requisito minimo di Total Capital Ratio pari al 13,27%, determinato come somma del requisito minimo regolamentare di Primo Pilastro (8%), del Cuscinetto di Conservazione del Capitale (2,50%) e di un requisito aggiuntivo di Secondo Pilastro (2,77%).

Mentre i due primi addendi costituenti ciascun indice sono indicati dalla normativa prudenziale e sono identici per tutte le banche di uno stesso Paese, il terzo fattore è quantificato dalla BCE sulla base dell'effettivo grado di rischiosità del singolo intermediario.

Ai due coefficienti si aggiunge, dal 2017, una «Linea d'orientamento di Secondo Pilastro» («Pillar 2 Guidance») che intende rappresentare una guida per l'evoluzione prospettica del capitale del Gruppo. Quest'ultimo parametro assume carattere riservato e non è, a differenza dei due requisiti minimi, oggetto di diffusione, trattandosi di elemento che, anche secondo l'indirizzo

reso noto dalla BCE, non assume rilevanza in ordine alla determinazione dei dividendi distribuibili.

I fondi propri consolidati ai fini delle segnalazioni di Vigilanza, che non includono l'utile di periodo, si sono attestati a 3.656 milioni (phased-in) e 3.635 milioni (fully phased), mentre le attività di rischio ponderate (RWA) sono state pari a 20.226 milioni.

Per completezza d'informazione, si segnala che il Gruppo ha deciso di avvalersi del disposto del Regolamento (UE) 2017/2395, che ha concesso agli intermediari vigilati la possibilità di includere, in via temporanea, nel computo del proprio capitale primario di classe 1, un importo addizionale teso a «neutralizzare» gli effetti che si avrebbero a seguito dei maggiori accantonamenti contabili derivanti dall'immediata adozione del Principio contabile IFRS 9 entrato in vigore il 1° gennaio 2018. Con Regolamento (UE) 2020/873 del 24 giugno 2020 sono state apportate modifiche a tali disposizioni transitorie, sia riguardo all'arco temporale e sia alle percentuali di computabilità. Le rettifiche addizionali legate all'entrata in vigore del Principio contabile IFRS 9 continueranno a essere computate in ragione delle percentuali già previste (ossia percentuali di computabilità decrescenti nel tempo, dal 95% nel 2018 al 25% nel 2022, fino al suo totale azzeramento nel 2023), mentre per quelle legate all'emergenza Covid-19 si applicheranno al valore del patrimonio CET 1 tenendo conto di una percentuale di computabilità decrescente nel tempo, dal 100% nel 2020 e 2021, al 75% nel 2022, al 50% nel 2023, al 25% nel 2024, fino al suo totale azzeramento nel 2025.

Coefficienti patrimoniali di Gruppo (phased-in) (fully phased)
CET 1 Ratio 15,32% 15,22%
Tier 1 Capital Ratio 15,32% 15,22%
Total Capital Ratio 18,08% 17,98%

Di seguito sono riportati i requisiti riferiti al Gruppo al 31 marzo 2022 (phased in) e (fully phased):

Il Leverage Ratio consolidato è pari al 5,53% applicando i criteri transitori (phased-in) e al 5,21% in funzione dei criteri previsti a regime (fully phased).

Rassegniamo di seguito i rapporti tra il patrimonio comprensivo dell'utile di periodo e le principali voci di bilancio, raffrontati con quelli al 31 dicembre 2021:

  • – Patrimonio/raccolta diretta da clientela 8,80% rispetto all'8,32%
  • – patrimonio/crediti verso clientela 10,54% rispetto al 10,53%
  • – patrimonio/attività finanziarie 23,70% rispetto al 23,87%
  • – patrimonio/totale dell'attivo 6,18% rispetto al 5,94%
  • – sofferenze nette/patrimonio 5,78% rispetto al 5,88%

L'AZIONE BANCA POPOLARE DI SONDRIO

L'azione Banca Popolare di Sondrio, negoziata sul mercato Euronext Milan di Borsa Italiana, facente parte dell'indice FTSE Italia All-Share, ha chiuso i primi tre mesi del 2022 con una performance positiva dello 0,54%, segnando un prezzo di riferimento al 31 marzo 2022 di 3,718 euro, contro i 3,698 euro di fine 2021. Nel corso del trimestre il titolo ha segnato un minimo e un massimo intraday rispettivamente di 2,668 euro il 7 marzo e di 4,338 euro il 18 febbraio. L'indice generale Ftse Italia All-Share nello stesso periodo ha registrato un ribasso dell'8,83%, mentre l'indice settoriale Ftse Italia All-Share Banks è arretrato del 14,33%.

Il volume medio giornaliero dei titoli scambiati sul mercato Euronext Milan di Borsa Italiana nei primi tre mesi dell'anno è stato pari a 1,6 milioni, in rialzo rispetto a 1,3 milioni dello stesso periodo del 2021.

In merito alle azioni proprie, la cui operatività è svolta nel rispetto dell'apposita delibera assembleare, si segnala che al 31 marzo 2022 la Capogruppo deteneva in portafoglio n. 3.650.000 azioni, invariate rispetto a fine 2021. Si aggiungono le n. 36.098 azioni detenute dalla Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA, nell'ambito del piano dei compensi basato su strumenti finanziari previsto dalle Politiche retributive di Gruppo. Il valore di bilancio è di 25,456 milioni, di cui 25,322 milioni costituiscono utilizzo del fondo acquisto azioni proprie della Capogruppo pari a 30 milioni.

La compagine sociale al 31 marzo 2022 risultava costituita da 160.984 soci.

Azione BANCA POPOLARE DI SONDRIO – Mercato Euronext Milan di Borsa Italiana

IL RATING

La solvibilità del Gruppo Bancario Banca Popolare di Sondrio, come

Fonte REFINITIV EIKON

dettagliatamente rappresentato nelle tabelle sottostanti, è valutata dalle agenzie di rating Fitch Ratings, DBRS Morningstar e Scope Ratings.

I giudizi riportati fanno riferimento alla decisione del 1° settembre 2021 per quanto attiene a Fitch Ratings, nonché alle valutazioni espresse da parte di DBRS Morningstar e Scope Ratings rispettivamente in data 15 novembre 2021 e 23 marzo 2022.

FITCH RATINGS – rilasciato il 1°/09/2021

GIUDIZIO
LONG – TERM (lungo termine)
È una misura della probabilità di default ed esprime la capacità della banca di rim
borsare gli obblighi finanziari a medio-lungo termine. È espresso su una scala da AAA
a D, per complessivi 11 livelli.
BB+
SHORT – TERM (breve termine)
Misura la capacità dell'organizzazione a cui è assegnato il rating di far fronte ai pa-
gamenti in scadenza nel breve periodo, entro 13 mesi. La scala di misura comprende
sette livelli (F1, F2, F3, B, C, RD e D).
B
VIABILITY RATING (autosufficienza)
Mira a valutare quale sarebbe la situazione della banca se essa fosse completamen-
te indipendente e non potesse fare affidamento su supporto esterno. È espresso su
una scala da aaa a d, per complessivi 11 livelli.
bb+
SUPPORT (supporto)
Esprime la valutazione di Fitch sulla probabilità che un ente esterno offra supporto
alla banca qualora quest'ultima ne abbia bisogno. La scala di misura comprende
cinque livelli da 1 (più alta) a 5 (più bassa).
5
SUPPORT RATING FLOOR (livello minimo di rating di supporto)
Esprime la valutazione di Fitch sul livello minimo al di sotto del quale non abbasserà
il rating di lungo periodo dell'emittente in caso di difficoltà finanziaria dello stesso,
in considerazione della propensione da parte di potenziali sostenitori (Stato o pro
prietario istituzionale) ad aiutare la banca in tali circostanze. La scala di valori asso
ciata a tale giudizio riflette quella dei Rating di lungo termine. Un ulteriore possibile
punteggio, rappresentato dal «No Floor» (NF) indica che secondo Fitch è improbabi
le che dall'esterno giunga un aiuto (probabilità di un intervento di sostegno inferiore
al 40%).
No Floor
LONG-TERM DEPOSIT RATING (rating sui depositi a lungo termine)
È una misura che esprime la vulnerabilità al default dei depositi non assicurati. È
espresso su una scala analoga a quella utilizzata per il rating di lungo termine (da
AAA a D).
BBB
SHORT-TERM DEPOSIT RATING (rating sui depositi a breve termine)
È una misura che esprime la vulnerabilità al default dei depositi non assicurati in
scadenza nel breve periodo. È espresso su una scala analoga a quella utilizzata per
il rating di breve termine (F1, F2, F3, B, C, RD e D).
F3
SENIOR PREFERRED DEBT
È una misura della probabilità di default delle obbligazioni Senior Preferred che viene
espressa utilizzando una scala da AAA a D.
BB+
SUBORDINATED DEBT
È una misura della probabilità di default delle obbligazioni subordinate che viene
espressa utilizzando una scala da AAA a D.
BB
OUTLOOK (prospettiva)
È una valutazione prospettica sulla possibile evoluzione, in un periodo da 1 a 2 anni
dei rating dell'emittente.
Stabile

DBRS Morningstar – rilasciato il 15/11/2021

GIUDIZIO
LONG – TERM (lungo termine)
È una misura della probabilità di default ed esprime la capacità della banca di rim
borsare gli obblighi finanziari a medio lungo termine. È espresso su una scala da AAA
a D.
SHORT – TERM (breve termine)
BBB (low)
Misura la capacità dell'organizzazione a cui è assegnato il rating di far fronte ai pa
gamenti in scadenza nel breve periodo. La scala di misura comprende sei livelli (R-1;
R-2; R-3; R-4; R-5 e D).
R-2 (middle)
INTRINSIC ASSESSMENT (valutazione intrinseca)
Riflette il parere di DBRS sui fondamentali intrinseci della banca valutati sulla base
di elementi quantitativi e qualitativi. È espresso su una scala da AAA a CCC.
BBB (low)
SUPPORT ASSESSMENT (valutazione del supporto)
Riflette l'opinione di DBRS sulla probabilità e sulla prevedibilità di un tempestivo
sostegno esterno per la banca in caso di necessità. La scala di misura comprende
quattro livelli da SA1 (migliore) a SA4 (peggiore).
SA3
LONG-TERM DEPOSIT RATING (rating sui depositi a lungo termine)
È una misura che esprime la vulnerabilità al default dei depositi non assicurati di
medio-lungo termine. È espresso su una scala analoga a quella utilizzata per il rating
di lungo termine (da AAA a D).
BBB
SHORT-TERM DEPOSIT RATING (rating sui depositi a breve termine)
È una misura che esprime la vulnerabilità al default dei depositi non assicurati di
breve termine. È espresso su una scala analoga a quella utilizzata per il rating di
breve termine (R-1; R-2; R-3; R-4; R-5 e D).
R-2 (high)
LONG-TERM SENIOR DEBT
È una misura della probabilità di default delle obbligazioni Senior Preferred che viene
espressa utilizzando una scala da AAA a D.
BBB (low)
SHORT-TERM DEBT
È una misura della probabilità di default delle obbligazioni a breve durata che viene
espressa utilizzando una scala da R-1 a D.
R-2 (middle)
SUBORDINATED DEBT
È una misura della probabilità di default delle obbligazioni Subordinate che viene
espressa utilizzando una scala da AAA a D.
BB
TREND (prospettiva)
È una valutazione prospettica sulla possibile evoluzione in un periodo di 1-2 anni del
rating di lungo termine assegnato.
Stabile

Scope Ratings – rilasciato il 23 marzo 2022

GIUDIZIO
ISSUER RATING (rating emittente)
Rappresenta un giudizio sulla capacità della banca di far fronte ai propri impegni fi
nanziari contrattuali, in modo tempestivo e completo. È espresso su una scala da
AAA a D.
BBB
OUTLOOK (prospettiva)
È una valutazione prospettica sulla possibile evoluzione, in un periodo di 12-18 me-
si, dell'issuer rating assegnato.
Positivo

RACCORDO TRA IL PATRIMONIO NETTO E L'UTILE DELLA CAPOGRUPPO E IL PATRIMONIO NETTO E L'UTILE CONSOLIDATI

Nel prospetto che segue si provvede al raccordo tra il patrimonio netto e l'utile della Capogruppo e quelli consolidati.

Saldo al 31.03.2022 come da bilancio consolidato di Gruppo 3.318.769 40.300
- società valutate con il metodo del patrimonio netto 111.941 6.572
- società consolidate con il metodo integrale 375.418 11.175
Differenza rispetto ai valori di carico delle partecipazioni in:
Rettifiche di consolidamento -5.279 -5.279
Patrimonio netto della Capogruppo al 31.03.2022 2.836.689 27.832
(in migliaia di euro) Patrimonio netto di cui: Utile
di esercizio

CONTO ECONOMICO

Mentre il primo trimestre del 2021 era stato condizionato dalla «terza ondata» della pandemia da Covid-19, nel trimestre in esame si è registrato un quadro in peggioramento rispetto a fine 2021. Fra le cause: il perdurare della pandemia, la pressione al rialzo sui prezzi di varie commodities e i colli di bottiglia in alcune catene di forniture globali, cui si sono aggiunti i timori e le tensioni generati dall'invasione russa dell'Ucraina. L'inflazione è aumentata in misura significativa ed è prevista rimanere elevata anche nei prossimi mesi. L'acuirsi dell'incertezza ha avuto riflessi sui mercati finanziari, con un aumento della volatilità.

In tale problematico contesto, il nostro Gruppo, procedendo con l'abituale prudenza, ha conseguito un risultato positivo, tutto sommato soddisfacente. I dati rassegnati evidenziano un utile di periodo pari a 40,300 milioni, a fronte di un risultato positivo per 59,259 milioni nei primi tre mesi del 2021, che però aveva potuto contare su una situazione particolarmente distesa dei mercati finanziari.

I commenti alle varie voci fanno riferimento ai dati esposti nella tabella «Sintesi conto economico» di seguito riportata, che costituiscono una riclassifica rispetto a quelli esposti negli schemi previsti dal provvedimento di Banca d'Italia n. 262/2005. Viene altresì riportata la tabella dell'evoluzione trimestrale del conto economico consolidato riclassificato.

Il margine d'interesse si è attestato a 156,190 milioni, +20,83%; la sua positiva dinamica ha risentito, nel bene e nel male, della perdurante politica monetaria espansiva. In leggero aumento gli interessi da clientela, mentre un forte incremento hanno evidenziato gli interessi maturati sul portafoglio titoli, sia per l'aumento della consistenza dello stesso e sia per l'incremento dei tassi, in particolare sui titoli di Stato indicizzati, sospinti dalle aspettative di una riduzione dell'accomodamento monetario nell'area euro e dalle forti pressioni inflazionistiche. Il margine d'interesse ha inoltre beneficiato di un

consistente apporto degli interessi derivanti dai tassi negativi maturati sui finanziamenti T-LTRO ricevuti dalla BCE, che nel trimestre sono ammontati a oltre 22 milioni.

Le commissioni nette, pari a 91,462 milioni, +7,87%, hanno evidenziato un incremento in particolare per quelle legate al collocamento di prodotti finanziari e incassi e pagamenti.

I dividendi sono ammontati a 0,238 milioni, rispetto a 0,794 milioni. Il risultato dell'attività finanziaria è stato negativo per 16,493 milioni rispetto a quello positivo per 32,130 milioni del periodo di raffronto.

Mentre nel primo trimestre 2021 i mercati borsistici avevano evidenziato un trend positivo, nei primi tre mesi 2022 è aumentata la volatilità dei mercati finanziari sia per la ripresa dell'inflazione e sia per le minori previsioni di crescita legate anche al conflitto in Ucraina. Pure in conseguenza di ciò, lo sbilancio tra plusvalenze e minusvalenze sui titoli del portafoglio di negoziazione, che nel periodo di raffronto era fortemente positivo, ha invece presentato un risultato negativo.

Il margine d'intermediazione si è attestato a 231,397 milioni, in diminuzione del 6,31%, essenzialmente per il minor apporto della componente titoli per le motivazioni sopra accennate. Nella sua composizione il margine d'interesse ha concorso per il 67,50% rispetto al 52,34%.

L'elevata incertezza connessa agli effetti della guerra in Ucraina e al perdurare della pandemia ha suggerito di procedere ancora ad aggiustamenti in senso prudenziale dei fattori ponderali da assegnarsi agli scenari previsionali rientranti nel procedimento di quantificazione del rischio di credito al 31 marzo, nonché di aggiungere ulteriori aggiustamenti prudenziali che si sommano a quelli già effettuati nel corso del 2021.

Le rettifiche/riprese di valore per rischio di credito riferite sia all'esposizione verso clientela e verso banche e sia in titoli si sono attestate a 27,302 milioni, -5,50%. Nelle sue componenti, la sottovoce rettifiche su attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, data dall'esposizione verso clientela e banche sia sotto forma di finanziamenti e sia di titoli, ha segnato -33,43%, dopo che nel periodo di raffronto aveva registrato -41,63%. Detta sottovoce è stata pari a 23,269 milioni e si riferisce principalmente a finanziamenti alla clientela.

La diminuzione delle rettifiche su crediti verso clientela è in parte legata anche al fatto che, pur avendo tenuto in considerazione, come già detto, il peggioramento degli scenari, si sono registrati consistenti rilasci relativi a posizioni già classificati moratorie ad alto rischio e che sono tornate a pagare regolarmente.

La sottovoce 130b, relativa alle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, è stata negativa per 112 mila euro, rispetto ad un importo sempre negativo per 23 mila euro derivante essenzialmente dall'incremento delle previsioni di perdita su alcuni titoli obbligazionari.

La voce 140, utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni, che consegue alle modifiche apportate ai flussi di cassa contrattuali, nel periodo in esame ha registrato perdite per 1,217 milioni, rispetto a 1,581 milioni.

Gli accantonamenti per impegni e garanzie rilasciate hanno evidenziato un accantonamento di fondi per 2,704 milioni, rispetto a un rilascio di fondi per 7,666 milioni.

Il rapporto rettifiche nette su crediti verso clientela/crediti verso clientela, che viene definito costo del credito, è stato pari allo 0,35%, rispetto allo 0,43% di fine anno.

Il risultato della gestione finanziaria è pertanto passato da 218,082 a 204,095 milioni, -6,41%.

Come sempre c'è stata estrema attenzione al contenimento dei costi in parallelo all'efficientamento della struttura. I costi operativi sono ammontati a 153,652 milioni, +9,95%.

Il rapporto costi operativi/margine d'intermediazione, il così detto «cost/income ratio», è salito dal 56,58% al 66,40%, mentre il rapporto costi operativi/totale dell'attivo annualizzato si è attestato all'1,14%, rispetto all'1,02% di fine anno. Quanto alle singole componenti, le spese amministrative, normalizzate con l'esclusione dell'accantonamento dei proventi del fondo di quiescenza che hanno contropartita per pari importo negli altri oneri/ proventi di gestione, hanno cifrato 158,979 milioni, +11,09%; di queste, le spese per il personale sono passate da 63,643 milioni a 66,477 milioni, +4,45%, mentre le altre spese amministrative sono salite da 79,460 milioni a 92,502 milioni, +16,41%. Sempre di rilievo i costi per consulenze e informatici e gli accantonamenti previsti legati ai contributi da versare al Fondo Nazionale di Risoluzione e al FITD, pari questi ultimi a 30 milioni rispetto a 20 milioni del periodo di raffronto.

La voce «accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri» ha evidenziato rilascio di fondi per 0,405 milioni, rispetto ad un rilascio di fondi per 0,718 milioni.

Le rettifiche su attività materiali e gli ammortamenti per software sono stati pari a 11,975 milioni rispetto a 12,531 milioni.

Gli altri proventi al netto degli altri oneri di gestione sono ammontati a 16,897 milioni, +11,43%.

L'aggregato utili(perdite) su partecipazioni e su altri investimenti si è attestato a 6,660 milioni, -21,48%.

Il risultato complessivo al lordo delle imposte è stato positivo per 57,103 milioni rispetto a uno positivo per 86,812 milioni. Le imposte sul reddito sono state pari a 16,803 milioni, rispetto a 26,333 milioni, -36,19%. Si è determinato pertanto un risultato positivo di periodo per 40,300 milioni, a fronte di un risultato nel periodo di raffronto per 59,259 milioni, –31,99%.

SINTESI CONTO ECONOMICO

Variazioni
(in migliaia di euro) 31/03/2022 31/03/2021 assolute Variazioni %
Margine di interesse 156.190 129.261 26.929 20,83
Dividendi 238 794 -556 -70,03
Commissioni nette 91.462 84.788 6.674 7,87
Risultato dell'attività finanziaria -16.493 32.130 -48.623 -151,33
Margine di intermediazione 231.397 246.973 -15.576 -6,31
Rettifiche di valore nette [a] -27.302 -28.891 1.589 -5,50
Risultato netto della gestione finanziaria 204.095 218.082 -13.987 -6,41
Spese per il personale [b] -66.477 -63.643 -2.834 4,45
Altre spese amministrative -92.502 -79.460 -13.042 16,41
Altri oneri/ proventi di gestione [b] 16.897 15.164 1.733 11,43
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri [b] 405 718 -313 -43,59
Rettifiche di valore su immobilizzazioni
materiali e immateriali
-11.975 -12.531 556 -4,44
Costi operativi -153.652 -139.752 -13.900 9,95
Risultato della gestione operativa 50.443 78.330 -27.887 -35,60
Utili (perdite) delle partecipazioni e su altri
investimenti
6.660 8.482 -1.822 -21,48
Risultato al lordo delle imposte 57.103 86.812 -29.709 -34,22
Imposte sul reddito dell'operatività corrente -16.803 -26.333 9.530 -36,19
Risultato netto 40.300 60.479 -20.179 -33,37
(Utili) perdite di pertinenza di terzi 0 -1.220 1.220 n.s
Utili (perdite) di pertinenza della Capogruppo 40.300 59.259 -18.959 -31,99

Note: Il risultato dell'attività finanziaria è costituito dalla somma delle voci 80 - 90 - 100 - 110 del conto economico. Le rettifiche di valore nette sono costituite dalla somma delle voci 130 e 140 del conto economico.

I risultati al 31/03/2022 sono stati oggetto delle seguenti riclassifiche:

[a] riclassificati accantonamenti netti per rischio di credito per impegni e garanzie rilasciate per 2,704 milioni inizialmente ricompresi nella voce accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri [a) impegni e garanzie rilasciate] esponendoli tra le rettifiche di valore nette.

[b] riclassificate le spese del personale e gli altri proventi di gestione nettandoli della partita di giro rappresentata dai proventi del fondo di quiescenza del personale pari a 0,088 milioni.

I dati al 31/03/2021 sono stati riesposti per omogeneità di confronto

EVOLUZIONE TRIMESTRALE DEL CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO RICLASSIFICATO

2022 2021
(in migliaia di euro) I Trimestre IV Trimestre III Trimestre II Trimestre I Trimestre
Margine di interesse 156.190 138.565 126.322 134.776 129.261
Dividendi 238 550 452 3.412 794
Commissioni nette 91.462 98.770 87.903 86.193 84.788
Risultato dell'attività finanziaria -16.493 39.249 34.563 33.995 32.130
Margine di intermediazione 231.397 277.134 249.240 258.376 246.973
Rettifiche di valore nette [a] -27.302 -43.136 -41.763 -20.582 -28.891
Risultato netto della gestione finanziaria 204.095 233.998 207.477 237.794 218.082
Spese per il personale [b] -66.477 -67.124 -66.535 -61.399 -63.643
Altre spese amministrative -92.502 -75.519 -57.029 -79.104 -79.460
Altri oneri/proventi di gestione [b] 16.897 16.348 15.009 15.089 15.164
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri [a] 405 -14.469 -1.534 -687 718
Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e
immateriali
-11.975 -14.714 -13.595 -13.194 -12.531
Costi operativi -153.652 -155.478 -123.684 -139.295 -139.752
Risultato della gestione operativa 50.443 78.520 83.793 98.499 78.330
Utili (perdite) delle partecipazioni e su altri investimenti 6.660 9.821 9.504 7.596 8.482
Risultato al lordo delle imposte 57.103 88.341 93.297 106.095 86.812
Imposte sul reddito dell'operatività corrente -16.803 -19.442 -26.556 -27.194 -26.333
Risultato netto 40.300 68.899 66.741 78.901 60.479
(Utili) perdite di pertinenza di terzi 0 -1.737 -1.958 -1.471 -1.220
Utili (perdite) di pertinenza della Capogruppo 40.300 67.162 64.783 77.430 59.259

Note: Il risultato dell'attività finanziaria è costituito dalla somma delle voci 80 - 90 - 100 - 110 del conto economico.

Le rettifiche di valore nette sono costituite dalla somma delle voci 130 e 140 del conto economico. [a], [b] I dati sono esposti in coerenza con le riclassifiche esposte nel prospetto di sintesi di conto economico consolidato riclassificato.

DISTRIBUZIONE PER AREE GEOGRAFICHE

L'attività del Gruppo è svolta in Italia e nella vicina Confederazione Elvetica, dove opera la controllata Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA.

L'apporto di quest'ultima al Gruppo può essere sintetizzato nei dati seguenti: alla «Suisse» fanno capo il 9,52% della raccolta diretta da clientela, il 16,07% dei crediti verso clientela, il 6,48% delle commissioni nette e il 9,05% del margine di interesse.

EVENTI SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DEL TRIMESTRE E PREVEDIBILE EVOLUZIONE

Dal 1° aprile 2022 la Capogruppo, avendo acquisito il 66,7% del capitale sociale di Rent2Go Srl, ne detiene il 100% del capitale sociale.

Il 2 maggio 2022 la Capogruppo, avendo portato a termine con successo l'operazione di ristrutturazione, ha ceduto a Webuild SpA il 18,25% del capitale sociale di Cossi Costruzioni SpA, traendone una positiva plusvalenza.

In merito alla prevedibile evoluzione della gestione, le persistenti incertezze sull'evoluzione del quadro macroeconomico in Europa lasciano intravedere davanti a noi un livello elevato di volatilità sui mercati finanziari e grande prudenza nelle scelte di investimento delle imprese e nella propensione al consumo delle famiglie. L'attività del Gruppo non potrà che essere condizionata da tali fattori, anche se la struttura del bilancio evidenzia capacità di resilienza. Si ritiene quindi che, grazie alla positiva dinamica dell'attività caratteristica e al continuo impegno volto al miglioramento dell'efficienza operativa, si potranno conseguire risultati positivi in grado di confermare la capacità del Gruppo di generare valore e di remunerare il capitale, mantenendo una distintiva posizione patrimoniale.

Sondrio, 10 maggio 2022

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Dichiarazione del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, ragionier dottor Maurizio Bertoletti, dichiara, ai sensi dell'art. 154 bis, comma 2, del Testo Unico della Finanza, che l'informativa contabile contenuta nel presente resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2022 corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Maurizio Bertoletti

SCHEMI DI STATO PATRIMONIALE E CONTO ECONOMICO CONSOLIDATI AL 31 MARZO 2022

STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

VOCI DELL'ATTIVO 31/03/2022 31/12/2021
10. Cassa e disponibilità liquide 3.174.567 5.652.733
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico 1.431.896 1.432.185
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 234.938 204.294
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 1.196.958 1.227.891
30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 2.846.759 3.102.150
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
a) crediti verso banche
43.852.168
3.468.970
42.717.673
3.276.349
b) crediti verso clientela 40.383.198 39.441.324
70. Partecipazioni 345.160 339.333
90. Attività materiali 574.841 579.446
100. Attività immateriali 31.492 31.013
di cui:
– avviamento 12.632 12.632
110. Attività fiscali 329.602 330.343
a) correnti 1.510 8.658
b) anticipate 328.092 321.685
130. Altre attività
1.151.823 831.273
TOTALE DELL'ATTIVO 53.738.308 55.016.149

VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO 31/03/2022 31/12/2021
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 48.477.736 50.178.641
a) debiti verso banche 10.783.865 10.874.856
b) debiti verso clientela 34.269.190 35.603.482
c) titoli in circolazione 3.424.681 3.700.303
20. Passività finanziarie di negoziazione 110.369 104.339
40. Derivati di copertura 2.084 2.446
60. Passività fiscali 41.726 39.872
a) correnti 9.981 4.258
b) differite 31.745 35.614
80. Altre passività 1.453.459 986.522
90. Trattamento di fine rapporto del personale 40.319 40.190
100. Fondi per rischi e oneri 293.842 289.062
a) impegni e garanzie rilasciate 45.929 43.225
b) quiescenza e obblighi simili 191.502 191.565
c) altri fondi per rischi e oneri 56.411 54.272
120. Riserve da valutazione 6.520 32.437
150. Riserve 1.858.243 1.555.718
160. Sovrapprezzi di emissione 79.005 79.005
170. Capitale 1.360.157 1.360.157
180. Azioni proprie (-) (25.456) (25.457)
190. Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-) 4 104.583
200. Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) 40.300 268.634
TOTALE DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO 53.738.308 55.016.149

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

VOCI 31/03/2022 31/03/2021
10. INTERESSI ATTIVI E PROVENTI ASSIMILATI 185.047 156.316
di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo 182.187 154.206
20. INTERESSI PASSIVI E ONERI ASSIMILATI (28.857) (27.055)
30. MARGINE DI INTERESSE 156.190 129.261
40. COMMISSIONI ATTIVE 95.919 89.199
50. COMMISSIONI PASSIVE (4.457) (4.411)
60. COMMISSIONI NETTE 91.462 84.788
70. DIVIDENDI E PROVENTI SIMILI 238 794
80. RISULTATO NETTO DELL'ATTIVITÀ DI NEGOZIAZIONE 2.310 18.090
90. RISULTATO NETTO DELL'ATTIVITÀ DI COPERTURA (61) 31
100. UTILI (PERDITE) DA CESSIONE O RIACQUISTO DI: 14.844 10.911
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 8.814 3.862
b) attività finanziarie valutate al fair value
con impatto sulla redditività complessiva 6.030 7.075
c) passività finanziarie (26)
110. RISULTATO NETTO DELLE ALTRE ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR
VALUE CON IMPATTO A CONTO ECONOMICO (33.586) 3.098
b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (33.586) 3.098
120. MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 231.397 246.973
130. RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE PER RISCHIO
DI CREDITO RELATIVO A: (23.381) (34.976)
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (23.269) (34.953)
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (112) (23)
140. UTILI/PERDITE DA MODIFICHE CONTRATTUALI SENZA CANCELLAZIONI (1.217) (1.581)
150. RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE FINANZIARIA 206.799 210.416
180. RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE FINANZIARIA
E ASSICURATIVA 206.799 210.416
190. SPESE AMMINISTRATIVE: (159.067) (146.789)
a) spese per il personale (66.565) (67.329)
b) altre spese amministrative (92.502) (79.460)
200. ACCANTONAMENTI NETTI AI FONDI PER RISCHI E ONERI (2.299) 8.384
a) impegni per garanzie rilasciate (2.704) 7.666
b) altri accantonamenti netti 405 718
210. RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ MATERIALI (8.843) (9.154)
220. RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ IMMATERIALI (3.132) (3.377)
230. ALTRI ONERI/PROVENTI DI GESTIONE 16.985 18.850
240. COSTI OPERATIVI (156.356) (132.086)
250. UTILI (PERDITE) DELLE PARTECIPAZIONI 6.572 8.463
280. UTILI (PERDITE) DA CESSIONE DI INVESTIMENTI 88 19
290. UTILE (PERDITA) DELLA OPERATIVITÀ CORRENTE
AL LORDO DELLE IMPOSTE 57.103 86.812
300. IMPOSTE SUL REDDITO DELL'ESERCIZIO
DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE (16.803) (26.333)
310. UTILE (PERDITA) DELLA OPERATIVITÀ CORRENTE
AL NETTO DELLE IMPOSTE 40.300 60.479
330. UTILE (PERDITA) DI PERIODO 40.300 60.479
340. (UTILE) PERDITA DI PERIODO DI PERTINENZA DI TERZI (1.220)
350. UTILE (PERDITA) DI PERIODO DI PERTINENZA DELLA CAPOGRUPPO
UTILE (PERDITA) BASE PER AZIONE
40.300
0,089
59.259
0,131
UTILE (PERDITA) DILUITO PER AZIONE 0,089 0,131

PROSPETTO DELLA REDDITIVITÀ CONSOLIDATA COMPLESSIVA

VOCI 31/03/2022 31/03/2021
10. Utile (perdita) di periodo 40.300 60.479
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico
20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva (2.176) (253)
70. Piani a benefici definiti (175) 606
90. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 21 307
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico
110. Differenze di cambio (1.068) 107
140. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value
con impatto sulla redditività complessiva (21.814) (5.617)
160. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto (544) 1.421
170. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte (25.756) (3.429)
180. Redditività complessiva (Voce 10+170) 14.544 57.050
190. Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi 161 1.252
200. Redditività consolidata complessiva di pertinenza della capogruppo 14.383 55.798

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

Allocazione
risultato
esercizio
precedente
Operazioni sul patrimonio netto
Esistenze al 31.12.2021 Modifica saldi apertura Esistenze al 1.1.2022 Riserve Dividendi e altre destinazioni Variazioni di riserve Emissione nuove azioni Acquisto azioni proprie Distribuzione straordinaria dividendi Variazione strumenti di capitale Derivati su proprie azioni Stock options Variazioni interessenze partecipative Redditività complessiva 31.03.2022 Patrimonio netto del Gruppo al 31.03.2022 Patrimonio netto di terzi al 31.03.2022
Capitale
a) azioni ordinarie 1.393.736 – 1.393.736 (33.575) – 1.360.157 4
b) altre azioni
Sovrapprezzi di emissione 83.363 83.363 (4.358) 79.005
Riserve
a) di utili 1.578.288 – 1.578.288 275.020 33.891 (64.850) – 1.822.349
b) altre 37.851 37.851 (1.957) 35.894
Riserve da valutazione 32.276 32.276 (25.756) 6.520
Strumenti di capitale
Azioni proprie (25.457) (25.457) 1 (25.456)
Utile d'esercizio 275.020 275.020 (275.020) 40.300 40.300
Patrimonio netto del Gruppo 3.270.494 – 3.270.494 33.891 1 14.383 3.318.769
Patrimonio netto di Terzi 104.583 104.583 – (104.740) 161 4

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

Allocazione
risultato
esercizio
precedente
Variazioni dell'esercizio
Operazioni sul patrimonio netto
Esistenze al 31.12.2020 Modifica saldi apertura Esistenze al 1.1.2021 Riserve Dividendi e altre destinazioni Variazioni di riserve Emissione nuove azioni Acquisto azioni proprie Distribuzione straordinaria dividendi Variazione strumenti di capitale Derivati su proprie azioni Stock options Variazioni interessenze partecipative Redditività complessiva 31.03.2021 Patrimonio netto del Gruppo al 31.03.2021 Patrimonio netto di terzi al 31.03.2021
Capitale
a) azioni ordinarie 1.393.736 – 1.393.736 – 1.360.157 33.579
b) altre azioni
Sovrapprezzi di emissione 83.363
83.363
79.005 4.358
Riserve
a) di utili 1.468.785 – 1.468.785 109.743 (3.116) – 1.516.947 58.465
b) altre 37.851
37.851
35.894 1.957
Riserve da valutazione 27.584
27.584
(3.429) 24.379 (224)
Strumenti di capitale
Azioni proprie (25.388)
(25.388)
(38) (25.426)
Utile d'esercizio 109.743 109.743 (109.743) 60.479 59.259 1.220
Patrimonio netto del Gruppo 2.997.571 – 2.997.571 (3.116) (38) 55.798 3.050.215
Patrimonio netto di Terzi 98.103
98.103
1.252 99.355

Talk to a Data Expert

Have a question? We'll get back to you promptly.