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Saipem

Regulatory Filings Jun 23, 2022

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Regulatory Filings

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DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE

relativo a Saipem S.p.A., società di diritto italiano con sede in San Donato Milanese (MI), via Martiri di Cefalonia n. 67, codice fiscale e numero di iscrizione al Registro delle Imprese di Milano, Monza-Brianza, Lodi con n. 00825790157, partita IVA n. 00825790157, R.E.A. Milano n. 788744.

Emittente

Saipem S.p.A.

Il Documento di Registrazione è stato redatto ai sensi del Regolamento (UE) n. 1129/2017 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 14 giugno 2017, del Regolamento Delegato (UE) n. 979/2019 e del Regolamento Delegato (UE) n. 980/2019 della Commissione del 14 marzo 2019, che integrano il Regolamento (UE) n. 1129/2017.

Il Documento di Registrazione è stato depositato presso la CONSOB in data 23 giugno 2022 a seguito di comunicazione dell'avvenuto rilascio del provvedimento di approvazione con nota del 23 giugno 2022, protocollo n. 0451435/22. L'adempimento di pubblicazione del Documento di Registrazione non comporta alcun giudizio della CONSOB sull'opportunità dell'investimento proposto e sul merito dei dati e delle materie allo stesso relativi.

Il Documento di Registrazione deve essere letto congiuntamente alla Nota Informativa sugli Strumenti Finanziari depositata presso CONSOB in data 23 giugno 2022 a seguito di comunicazione di avvenuto rilascio del provvedimento di approvazione con nota del 23 giugno 2022, protocollo n. 0451438/22, e alla Nota di Sintesi depositata presso CONSOB in data 23 giugno 2022 a seguito di comunicazione di avvenuto rilascio del provvedimento di approvazione con nota del 23 giugno 2022, protocollo n. 0451438/22, che congiuntamente costituiscono il prospetto di offerta e ammissione a quotazione (il "Prospetto"). Il Prospetto è valido per 12 mesi dalla data di approvazione della Nota Informativa e, successivamente alla cessazione della sua validità, non si applicherà più l'obbligo di pubblicare un supplemento al Prospetto stesso in caso di nuovi fattori significativi, errori o imprecisioni rilevanti.

Il Documento di Registrazione è disponibile, unitamente alla Nota Informativa ed alla Nota di Sintesi, presso la sede legale di Saipem S.p.A. in San Donato Milanese, Via Martiri di Cefalonia, n. 67, Italia, nonché sul sito internet dell'Emittente www.saipem.com.

INDICE

FATTORI DI RISCHIO 2
A. FATTORI DI RISCHIO RELATIVI ALLA SITUAZIONE ECONOMICA FINANZIARIA E
PATRIMONIALE DELL'EMITTENTE E DEL GRUPPO 2
A.1 Rischi relativi alla mancata esecuzione della Manovra Finanziaria e alla
continuità aziendale con riferimento all'evoluzione del contesto pandemico e
geopolitico 2
A.2 Rischi relativi ai dati previsionali e al mancato conseguimento degli obiettivi del
Piano Strategico 2022-20258
A.3 Rischi relativi all'indebitamento finanziario del Gruppo e ai relativi vincoli e
impegni contrattuali 12
A.4 Rischi connessi alla perdita di valore delle attività non correnti (
impairment
)19
test
A.5 Rischi relativi alla dinamica reddituale del Gruppo 21
A.6 Rischi connessi al possibile deterioramento del merito di credito dell'Emittente
e degli strumenti finanziari emessi24
A.7 Rischi connessi al virus COVID -19 (c.d. Coronavirus) 25
A.8 Rischi relativi alla contabilizzazione delle commesse e all'adeguamento dei
corrispettivi delle commesse 27
A.9 Rischi relativi all'utilizzo di indicatori alternativi di performance 29
A.10 Rischi relativi alle fluttuazioni dei tassi di interesse30
A.11 Rischi relativi alle fluttuazioni dei tassi di cambio31
B. FATTORI DI RISCHIO RELATIVI ALL'ATTIVITÀ OPERATIVA E AL SETTORE
DELL'EMITTENTE E DEL GRUPPO 33
B.1 Rischi connessi alla variazione dei prezzi delle
associate
commodities
all'operatività del Gruppo 33
B.2 Rischi connessi alla catena di approvvigionamento (c.d.
) 35
supply chain
B.3 Rischi relativi all'operatività internazionale del Gruppo e alla situazione politica,
sociale ed economica dei Paesi in cui opera il Gruppo 37
B.4 Rischi relativi alla variazione dei costi nell'esecuzione delle commesse40
B.5 Rischi relativi alla costruzione e revisione del portafoglio ordini
42
(backlog)
B.6 Rischi connessi alle fluttuazioni degli indicatori macroeconomici energetici
(prezzo del petrolio e del gas naturale) che influenzano la domanda di servizi
erogati dall'Emittente 44
B.7 Rischi relativi agli
strategici 46
assets

B.8 Rischi connessi ad un inadeguato posizionamento competitivo nell'ambito della
transizione energetica 49
B.9 Rischi connessi agli eventi militari e alle conseguenze dell'invasione
dell'Ucraina 50
B.10 Rischi connessi ai crediti della Società e del Gruppo53
B.11 Rischi relativi a possibili frodi, attività illecite o pratiche scorrette da parte di
dipendenti ovvero di terzi55
B.12 Rischi relativi all'emissione ed escussione delle garanzie 56
B.13 Rischi relativi alle coperture assicurative 58
B.14 Rischi legati alla sicurezza informatica (
) 59
cyber security
B.15 Rischi connessi all'evoluzione tecnologica61
B.16 Rischi relativi alle
e ai rapporti con
strategici 62
joint venture
partner
B.17 Rischi relativi alla forza lavoro e ai rapporti con le organizzazioni sindacali63
B.18 Rischi relativi alle operazioni con parti correlate64
B.19 Rischi connessi alle dichiarazioni di preminenza e alle stime e previsioni
relative al mercato di riferimento e al posizionamento competitivo del Gruppo
Saipem 65
C. FATTORI DI RISCHIO RELATIVI AL QUADRO LEGALE E REGOLAMENTARE 67
C.1 Rischi relativi alla normativa e alla regolamentazione dei settori di attività del
Gruppo 67
C.2 Rischi connessi alla normativa fiscale 68
C.3 Rischi connessi all'ottenimento e al rinnovo di permessi, licenze e
autorizzazioni 70
C.4 Rischi connessi alla proprietà intellettuale71
D. FATTORI DI RISCHIO RELATIVI AL CONTROLLO INTERNO 72
D.1 Rischi relativi ai procedimenti giudiziari in essere 72
D.2 Rischi legati alla dipendenza da personale specializzato 75
D.3 Rischi relativi all'eventuale inadeguatezza del modello di organizzazione e
gestione ex D. Lgs. 231/200176
D.4 Rischi connessi alla distribuzione dei dividendi 78
PARTE B 79
Sezione 1 PERSONE RESPONSABILI, INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI, RELAZIONI DI
ESPERTI E APPROVAZIONE DA PARTE DELLE AUTORITÀ COMPETENTI 80
1.1 Responsabili del Documento di Registrazione 80
1.2 Dichiarazione di responsabilità80

1.3 Relazioni e pareri di esperti80
1.4 Informazioni provenienti da terzi 80
1.5 Dichiarazione dell'Emittente sull'approvazione del Documento di Registrazione80
Sezione 2 REVISORI LEGALI DEI CONTI 82
2.1 Revisori legali dell'Emittente82
Sezione 3 FATTORI DI RISCHIO 83
Sezione 4 INFORMAZIONI SULL'EMITTENTE 84
4.1 Denominazione legale e commerciale dell'Emittente 84
4.2 Domicilio e forma giuridica dell'Emittente, suo codice identificativo (LEI),
legislazione in base alla quale opera, Paese di costituzione, sede sociale e sito
internet84
Sezione 5 PANORAMICA DELLE ATTIVITÀ 85
5.1 Principali attività del Gruppo 85
5.1.1 Descrizione delle attività dell'Emittente e del Gruppo 85
5.1.2 Giudizi di rating assegnati alla Società 105
5.1.3 Cambiamenti significativi che hanno avuto ripercussioni sulle operazioni e
sulle principali attività del Gruppo dalla fine del periodo coperto dall'ultimo
bilancio sottoposto a revisione pubblicato 107
5.2 Investimenti120
5.2.1 Principali investimenti effettuati dal Gruppo dalla data dell'ultimo bilancio
pubblicato120
5.2.2 Investimenti in corso di realizzazione 120
5.2.3 Investimenti che siano stati oggetto di un impegno definitivo da parte del
Gruppo121
Sezione 6 INFORMAZIONI SULLE TENDENZE PREVISTE 122
6.1 Tendenze più significative manifestatesi recentemente nell'andamento della
produzione, delle vendite e delle scorte e nell'evoluzione dei costi e dei prezzi
di vendita dalla chiusura dell'ultimo esercizio fino alla Data del Documento di
Registrazione122
6.2 Eventuali cambiamenti significativi dei risultati finanziari del Gruppo dalla fine
dell'ultimo esercizio per il quale le informazioni finanziarie sono state
pubblicate fino alla Data del Documento di Registrazione 122
6.3 Informazioni su tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti che
potrebbero ragionevolmente avere ripercussioni significative sulle prospettive
dell'Emittente almeno per l'esercizio in corso 124
Sezione 7 PREVISIONI O STIME DEGLI UTILI 125

7.1 Principali presupposti sui quali sono basati i Dati Previsionali del Gruppo125
7.2 Dichiarazione in merito alle previsioni e stime degli utili147
Sezione 8
ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE E DI VIGILANZA E ALTI
DIRIGENTI 148
8.1 Informazioni sugli organi di amministrazione, di direzione e di sorveglianza e
sugli Alti Dirigenti 148
8.2 Conflitti di interessi dei membri del Consiglio di Amministrazione, dei
componenti del Collegio Sindacale e dei Dirigenti con Responsabilità
Strategiche. 161
Sezione 9 PRINCIPALI AZIONISTI 162
9.1 Principali azionisti della Società162
9.2 Diritti di voto diversi in capo ai principali azionisti 163
9.3 Dichiarazione della sussistenza dell'eventuale soggetto controllante ai sensi
dell'articolo 93 del TUF163
9.4 Accordi dalla cui attuazione possa scaturire una variazione dell'assetto di
controllo dell'Emittente 163
Sezione 10 OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE 168
10.1 Premessa 168
10.2 Descrizione dei rapporti con parti correlate169
Sezione 11 INFORMAZIONI FINANZIARIE RIGUARDANTI LE ATTIVITÀ E LE PASSIVITÀ, LA
SITUAZIONE FINANZIARIA E I PROFITTI E LE PERDITE DELL'EMITTENTE 186
11.1 Bilancio annuale e bilancio consolidato intermedio trimestrale186
11.2 Revisione contabile delle informazioni finanziarie annuali e trimestrali 201
11.3 Procedimenti giudiziari e arbitrali225
11.4 Cambiamenti significativi nella situazione finanziaria dell'Emittente 264
11.5 Informazioni finanziarie proforma 264
11.6 Politica dei dividendi264
Sezione 12 INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI 267
12.1 Capitale azionario267
Sezione 13 DISPOSIZIONI IN MATERIA DI INFORMATIVA 268
Sezione 14 PRINCIPALI CONTRATTI 272
14.1 Sintesi dei contratti importanti, diversi dai contratti conclusi nel corso del
normale svolgimento dell'attività272
Sezione 15 DOCUMENTI DISPONIBILI 293

15.1 Dichiarazione di disponibilità alla consultazione di documenti per la durata di
validità del Documento di Registrazione293
DEFINIZIONI 294
GLOSSARIO 298

PARTE A

L'operazione descritta nel presente Documento di Registrazione e nelle relative Nota Informativa sugli Strumenti Finanziari e Nota di Sintesi presenta gli elementi di rischio tipici di un investimento in azioni; pertanto, costituendo le azioni capitale di rischio, l'investitore potrebbe incorrere in una perdita totale o parziale del capitale investito.

Al fine di effettuare un corretto apprezzamento dell'investimento, si invitano gli investitori a leggere attentamente i seguenti fattori di rischio relativi all'Emittente, al Gruppo e al settore di attività in cui essi operano. I fattori di rischio di seguito descritti devono essere letti congiuntamente alle altre informazioni contenute nel Documento di Registrazione.

Ai sensi dell'art. 16 del Regolamento 2017/1129, la presente Parte riporta esclusivamente i rischi che l'Emittente ritiene specifici per l'Emittente e il Gruppo e che sono rilevanti per assumere una decisione d'investimento informata, tenendo conto della probabilità di accadimento e dell'entità prevista dell'impatto negativo. Al fine di effettuare un corretto apprezzamento dell'investimento, gli investitori sono invitati a leggere attentamente i fattori di rischio descritti di seguito, congiuntamente (i) ai fattori di rischio relativi alle Azioni contenuti nella relativa Nota Informativa sugli Strumenti Finanziari e (ii) alle altre informazioni contenute nel Documento di Registrazione, compresi i documenti e le informazioni inclusi mediante riferimento, nonché nella Nota Informativa sugli Strumenti Finanziari.

I rinvii alle Sezioni e ai Paragrafi si riferiscono alle Sezioni e ai Paragrafi del Documento di Registrazione.

A. FATTORI DI RISCHIO RELATIVI ALLA SITUAZIONE ECONOMICA FINANZIARIA E PATRIMONIALE DELL'EMITTENTE E DEL GRUPPO

A.1 Rischi relativi alla mancata esecuzione della Manovra Finanziaria e alla continuità aziendale con riferimento all'evoluzione del contesto pandemico e geopolitico

L'Emittente e il Gruppo Saipem versano in una situazione di grave tensione economicopatrimoniale e finanziaria, prevalentemente ascrivibile al deterioramento dei margini economici a vita intera di alcune specifiche commesse nei settori dell'Offshore Wind e dell'E&C Onshore causato anche dal perdurare della pandemia da Covid-19. In data 24 marzo 2022 il Consiglio di Amministrazione dell'Emittente, tenuto conto che il progetto di bilancio di esercizio di Saipem al 31 dicembre 2021 approvato in pari data evidenziava una perdita di esercizio dell'esercizio 2021 pari a Euro 2.382.569.149,09, con conseguente erosione del capitale sociale dell'Emittente per oltre un terzo e applicazione della fattispecie di cui all'art. 2446 del Codice Civile (il suddetto progetto di bilancio è stato approvato dall'Assemblea Ordinaria degli azionisti di Saipem del 17 maggio 2022), ha avviato una articolata manovra di rafforzamento patrimoniale e finanziario del Gruppo (la "Manovra Finanziaria"). La Manovra Finanziaria è alla base del Piano Strategico 2022-2025 del Gruppo che il Consiglio di Amministrazione dell'Emittente ha aggiornato in data 24 marzo 2022. La Manovra Finanziaria prevede: (i) l'effettuazione di un aumento di capitale per Euro 2 miliardi (l'"Aumento di Capitale"); (ii) l'organizzazione, prima della realizzazione dell'Aumento di Capitale, di una nuova linea di credito di tipo "Revolving Credit Facility", (c.d. "Nuova RCF") per un importo

massimo pari ad Euro 1 miliardo, soggetta a talune condizioni, tra cui il completamento dell'Aumento di Capitale. Al riguardo, si segnala che, alla Data del Documento di Registrazione, le Banche interessate dalla Nuova RCF (le "Banche Potenziali Nuova RCF") non hanno assunto alcun obbligo di sottoscrizione della Nuova RCF; (iii) la disponibilità, su base bilaterale e "non-committed" (i.e., a revoca), di linee di firma per l'emissione di garanzie bancarie per un importo complessivo di circa Euro 2 miliardi. Le azioni di cui ai punti (i) e (ii) non hanno trovato ancora esecuzione alla Data del Documento di Registrazione, mentre per quanto riguarda l'azione di cui al punto (iii) si segnala che, alla Data del Documento di Registrazione, il Gruppo ha ottenuto linee di firma per l'emissione di garanzie bancarie per un importo complessivo pari a Euro 2,2 miliardi.

Al fine di sostenere il fabbisogno finanziario del Gruppo nelle more dell'esecuzione dell'Aumento di Capitale, la Manovra Finanziaria prevedeva altresì un intervento immediato di liquidità, di importo complessivamente pari a Euro 1,5 miliardi, di cui Euro 646 milioni da erogarsi da parte dei soci Eni S.p.A. ("ENI") e CDP Industria S.p.A. ("CDP Industria", unitamente a ENI, gli "Azionisti Rilevanti") a valere sull'Aumento di Capitale (alla Data del Documento di Registrazione gli Azionisti Rilevanti hanno erogato tale importo) e la restante parte da acquisire in forma di un finanziamento di Euro 855 milioni. Alla Data del Documento di Registrazione tale finanziamento, accordato dalle relative controparti bancarie mediante la Liquidity Facility articolata nella Tranche A (fino a un importo massimo di Euro 680 milioni) e nella Tranche B (per l'importo residuo), è stato erogato solo per la Tranche A (pari a Euro 680 milioni). Tenuto conto che la Liquidity Facility era/è funzionale alla copertura del fabbisogno finanziario del Gruppo nelle more dell'esecuzione dell'Aumento di Capitale, a termini di contratto è previsto il rimborso anticipato obbligatorio della Liquidity Facility con i proventi dell'Aumento di Capitale.

La previsione di una struttura inscindibile dell'Aumento di Capitale per Euro 2 miliardi risponde alla finalità di consentire all'Emittente di raggiungere un livello di patrimonializzazione ritenuto dall'Emittente congruo ai fini (i) sia del superamento della situazione di grave tensione economica, patrimoniale e finanziaria manifestatasi a partire dal gennaio 2022 e risultante nella fattispecie di cui all'art. 2446 del Codice Civile (i.e., erosione del capitale sociale per perdite in misura superiore ad un terzo), (ii) sia della realizzazione degli obiettivi fissati dal Piano Strategico 2022-2025.

Nell'ambito della Manovra Finanziaria, gli Azionisti Rilevanti hanno assunto vari impegni (gli "Impegni dei Soci"), ivi incluso un impegno irrevocabile a sottoscrivere tutte le azioni ordinarie Saipem di nuova emissione rivenienti dall'Aumento di Capitale proporzionalmente alle azioni Saipem rispettivamente detenute, per un importo rispettivamente pari, tenendo conto delle azioni proprie detenute da Saipem, a Euro 624 milioni (nel caso di ENI) e a Euro 256 milioni (nel caso di CDP Industria). Si segnala che l'impegno di sottoscrizione assunto da CDP Industria è subordinato a talune condizioni risolutive, al verificarsi delle quali viene meno l'efficacia del suddetto impegno. Tra le condizioni risolutive vi è il mancato perfezionamento dell'Aumento di Capitale. In tal caso, Saipem sarà tenuta a restituire l'importo corrisposto da CDP Industria a titolo di versamento in conto futuro aumento di capitale, pari a Euro 188 milioni (nell'ambito dell'importo complessivo di Euro 646 milioni sopra indicato).

Nel contesto dell'Aumento di Capitale, inoltre, BNP PARIBAS, Citigroup Global Markets Limited, Deutsche Bank Aktiengesellschaft, HSBC, Intesa Sanpaolo IMI Corporate & Investment Banking e UniCredit Bank AG, Milan Branch hanno stipulato in qualità di Joint Global Coordinators un accordo di garanzia per la sottoscrizione delle azioni ordinarie eventualmente rimaste non sottoscritte all'esito dell'offerta in borsa dei diritti inoptati per un ammontare complessivo pari a circa Euro 1.119,5 milioni.

Alla Data del Documento di Registrazione la Manovra Finanziaria, benché avviata, non è stata eseguita. La prospettiva della continuità aziendale dell'Emittente e del Gruppo è strettamente legata all'esecuzione della Manovra Finanziaria (di cui l'Aumento di Capitale è parte integrante) nonché all'implementazione del Piano Strategico 2022-2025 secondo i termini e le misure ivi previsti.

Tenuto conto della definizione di capitale circolante contenuta negli "Orientamenti in materia di obblighi di informativa ai sensi del regolamento sul prospetto" (04/03/2021 | ESMA32- 382-1138), alla Data del Documento di Registrazione, il Gruppo non dispone di risorse liquide necessarie a soddisfare le obbligazioni che pervengono a scadenza nei 12 mesi successivi alla Data del Documento di Registrazione.

La stima del fabbisogno finanziario netto complessivo del Gruppo Saipem per i 12 mesi successivi alla Data del Documento di Registrazione, determinata tenendo conto delle indicazioni contenute negli "Orientamenti in materia di obblighi di informativa ai sensi del regolamento sul prospetto" (04/03/2021 | ESMA32-382-1138), è pari a circa Euro 1,8 miliardi.

L'Emittente prevede di coprire il suddetto fabbisogno finanziario mediante i proventi derivanti dall'esecuzione dell'Aumento di Capitale pari a Euro 1.354 milioni, al netto dei versamenti da parte di ENI e CDP Industria e al lordo delle spese dell'Offerta, e per la restante parte pari ad Euro 446 milioni mediante (i) la conversione a patrimonio netto del versamento di CDP Industria pari a Euro 188 milioni e (ii) l'assunzione di nuovo indebitamento per un importo pari a Euro 258 milioni.

Alla Data del Documento di Registrazione sussistono significative incertezze circa il buon esito della Manovra Finanziaria, di cui l'Aumento di Capitale è parte integrante, nonché circa la piena realizzazione del Piano Strategico 2022-2025 tenuto altresì conto delle incertezze connesse all'evoluzione della pandemia da Covid-19 e del conflitto tra Russia ed Ucraina.

Nel caso di mancato buon esito della Manovra Finanziaria le risorse finanziarie a disposizione del Gruppo sono attese esaurirsi entro il primo trimestre del 2023.

Al riguardo, si richiama l'attenzione sulla circostanza che, qualora successivamente all'investimento in azioni Saipem il presupposto della continuità aziendale dell'Emittente e del Gruppo venisse meno, il valore delle azioni potrebbe essere azzerato, incorrendo così l'azionista in una perdita totale del capitale investito.

Il verificarsi degli eventi oggetto di tale rischio, che è considerato dall'Emittente di medioalta probabilità di accadimento, potrebbe avere un impatto negativo rilevante sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente. Tenuto conto di quanto precede, l'Emittente stima che il rischio abbia alta rilevanza.

In data 24 marzo 2022, il Consiglio di Amministrazione dell'Emittente ha approvato (i) l'aggiornamento del Piano Strategico 2022-2025, e (ii) la Manovra Finanziaria.

In data 30 marzo 2022 e 31 marzo 2022, gli Azionisti Rilevanti - previa delibera favorevole dei rispettivi organi di amministrazione - hanno dato seguito ai rispettivi Impegni dei Soci, procedendo, inter alia, all'esecuzione di un versamento in conto futuro aumento di capitale per un ammontare complessivo di Euro 646 milioni, da ripartirsi tra gli Azionisti Rilevanti in misura proporzionale alle azioni Saipem dagli stessi detenute e, pertanto quanto a Euro 458 milioni per ENI e quanto a Euro 188 milioni per CDP Industria, destinati ad essere imputati alla sottoscrizione delle rispettive quote dell'Aumento di Capitale.

In data 31 marzo 2022, nell'ambito degli interventi immediati di liquidità finalizzati a sostenere il fabbisogno finanziario di breve termine della Società, sino alla realizzazione dell'Aumento di Capitale è stato altresì sottoscritto il contratto di finanziamento relativo a di una linea di liquidità a favore della Società di importo pari a Euro 855 milioni, articolata in due tranche denominate "A" (fino a un massimo di Euro 680 milioni) (la "Tranche A") e "B" (fino a un massimo di Euro 175 milioni), assistita al 100% da garanzia da parte del socio ENI, con scadenza al 31 marzo 2023 (la "Liquidity Facility"). A seguito dell'intervenuto soddisfacimento delle condizioni sospensive al primo utilizzo della stessa, in data 4 aprile 2022 è stata erogata in favore della Società l'intera Tranche A, per un importo pari a Euro 680 milioni. In base alla Manovra Finanziaria è altresì previsto un finanziamento a favore di Saipem di importo pari a Euro 852 milioni (la "SACE Facility"), avente la funzione di rifinanziare l'importo oggetto di utilizzo della Tranche A della Liquidity Facility e di contribuire alla copertura delle esigenze finanziarie del Gruppo. Alla Data del Documento di Registrazione, la SACE Facility non è stata perfezionata. Ove fosse perfezionata la SACE Facility (destinata per la maggior parte a rifinanziare la Tranche A della Liquidity Facility), gli accordi di cui alla Lettera di Incarico, con specifico riferimento ai termini e condizioni applicabili alla stessa SACE Facility, prevedono il rimborso anticipato obbligatorio di quest'ultima con i proventi dell'Aumento di Capitale.

Per ulteriori informazioni in relazione alla Liquidity Facility e alla SACE Facility, si rinvia alla Sezione 5, Paragrafo 5.1.3 e alla Sezione 14 del Documento di Registrazione.

In data 20 aprile 2022 il Consiglio di Amministrazione ha approvato i risultati al 31 marzo 2022.

Il bilancio consolidato del Gruppo per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 è stato assoggettato a revisione contabile da parte della Società di Revisione, che ha emesso la relativa relazione senza rilievi, con un richiamo di informativa riferito alle incertezze significative relative alla continuità aziendale, in data 22 aprile 2022.

In data 10 maggio 2022, in considerazione del predetto richiamo d'informativa, la Società è stata assoggettata dalla Consob, ai sensi dell'art. 114, comma 5, del TUF all'obbligo di integrare le relazioni finanziarie annuali e semestrali previste dal vigente art. 154ter del TUF e i resoconti intermedi di gestione, nonché, laddove rilevanti, i relativi comunicati stampa con le informazioni relative a:

i. la posizione finanziaria netta della Società e del Gruppo ad essa facente capo;

  • ii. le posizioni debitorie scadute della Società e del Gruppo ad essa facente capo e le connesse eventuali iniziative di reazione dei creditori;
  • iii. le principali variazioni intervenute nei rapporti verso parti correlate della Società e del Gruppo ad essa facente capo rispetto all'ultima relazione finanziaria annuale o semestrale approvata;
  • iv. l'eventuale mancato rispetto dei covenant, dei negative pledge e di ogni altra clausola dell'indebitamento del Gruppo comportante limiti all'utilizzo delle risorse finanziarie, con l'indicazione a data aggiornata del grado di rispetto di dette clausole; e
  • v. lo stato di implementazione del Piano Strategico 2022-2025, con l'evidenziazione degli scostamenti dei dati consuntivati rispetto a quelli previsti.

In data 17 maggio 2022 l'Assemblea Straordinaria degli Azionisti dell'Emittente ha approvato la delega al Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell'articolo 2443 del Codice Civile, della facoltà, da esercitarsi entro il 31 marzo 2023, di aumentare, in via inscindibile, a pagamento, il capitale sociale per un importo complessivo di Euro 2 miliardi (come eventualmente arrotondato per difetto a seguito della determinazione del prezzo di offerta e del numero di azioni oggetto della medesima), comprensivo di eventuale sovraprezzo, mediante emissione di azioni ordinarie, prive di valore nominale espresso, da offrire in opzione agli azionisti ordinari e di risparmio ai sensi dell'articolo 2441, comma 1, del Codice Civile, aventi godimento regolare e le medesime caratteristiche delle azioni ordinarie in circolazione alla data di emissione, nonché la connessa operazione di raggruppamento azionario funzionale all'Aumento di Capitale autorizzando altresì la conseguente modifica dell'articolo 5 dello Statuto sociale.

Per completezza, si segnala che in data 23 maggio 2022 la Società ha eseguito il raggruppamento delle azioni ordinarie Saipem nel rapporto di n. 21 nuove azioni ordinarie ogni n. 100 azioni ordinarie, in esecuzione della delibera dell'Assemblea Straordinaria degli azionisti del 17 maggio 2022, al fine di assorbire le perdite di esercizio registrate nell'esercizio 2021 che hanno determinato un'erosione del capitale sociale di Saipem superiore ad un terzo.

Inoltre, in data 13 giugno 2022 la Società ha eseguito il raggruppamento delle azioni ordinarie Saipem nel rapporto di n. 1 nuova azione ordinaria ogni n. 10 azioni ordinarie esistenti e di n. 1 nuova azione di risparmio ogni n. 10 azioni di risparmio esistenti, in esecuzione della delibera adottata in data 8 giugno 2022 dal Consiglio di Amministrazione di Saipem.

Sempre in relazione all'Aumento di Capitale, l'impegno di sottoscrizione assunto da CDP Industria è risolutivamente condizionato, e quindi verrà meno (con conseguente obbligo di restituzione degli importi corrisposti a titolo di versamento in conto futuro aumento di capitale, fermo restando che il credito di CDP Industria non dovrà intendersi antergato rispetto a quello delle Banche Finanziatrici relativo alla Liquidity Facility e alla SACE Facility), in caso di: (i) mancata integrale sottoscrizione dell'Aumento di Capitale entro il termine del 31 marzo 2023; (ii) effettivo esercizio da parte delle Banche Finanziatrici del diritto di ottenere il rimborso anticipato degli importi dovuti ai sensi della Liquidity Facility (ovvero del contratto di finanziamento relativo alla SACE Facilityche dovesse rifinanziare gli importi in essere a

valere sulla predetta Liquidity Facility). Tale diritto risulta azionabile dalle Banche Finanziatrici per l'intera durata del contratto di finanziamento relativo alla Liquidity Facility al verificarsi di taluni eventi, sostanzialmente standard per operazioni di finanziamento similari, tra cui: (i) eventi di c.d. "illegalità" nel mantenimento della linea o nell'adempimento delle relative obbligazioni da parte dei soggetti finanziatori; (ii) eventi di c.d. "Cambio di Controllo" relativo agli azionisti rilevanti della Società; (iii) perfezionamento dell'Aumento di Capitale, nel qual caso la Società sarà obbligata a rimborsare anticipatamente il finanziamento in essere a tale data (i.e., la Liquidity Facility ovvero la SACE Facility) per un importo pari ai relativi proventi netti. Per ulteriori informazioni in merito ai termini e alle condizioni applicabili alla Liquidity Facility, si rinvia alla Sezione 14, Paragrafo 14.1.2.1 del Documento di Registrazione.

Parimenti, l'impegno assunto dalle banche agenti in qualità di Joint Global Coordinators e Joint Bookrunners ai sensi del contratto di garanzia è soggetto ad alcune condizioni sospensive in linea con la prassi di mercato per operazioni similiari, ivi incluso il mancato verificarsi di eventi pregiudizievoli significativi in capo alla Società e/o al Gruppo ovvero di eventi di causa di forza maggiore.

Per ulteriori informazioni in merito agli impegni di sottoscrizione e garanzia, si rinvia alla Sezione 5, Paragrafo 5.4.3 della Nota Informativa.

L'evoluzione del fabbisogno finanziario è fortemente influenzata dalle tempistiche di fatturazione dei lavori in corso e di incasso dei relativi crediti, dall'accesso alle disponibilità liquide detenute da joint Ventures o joint operations (a copertura dei fabbisogni finanziari generati dai rispettivi progetti) oltreché dalla implementazione del Piano Strategico 2022- 2025 secondo i termini e le misure ivi indicate. Di conseguenza, eventuali ritardi nello stato avanzamento dei progetti e/o nella definizione delle posizioni in corso di negoziazione con i committenti, potranno avere un impatto sulla dimensione e/o sulla tempistica di realizzazione dei risultati economici e conseguentemente sulla capacità e/o sulla tempistica di generazione dei flussi di liquidità.

Al 31 marzo 2022 il Gruppo disponeva di linee di credito non utilizzate per Euro 855 milioni (Euro 1.000 milioni al 31 dicembre 2021). Alla Data del Documento di Registrazione, l'importo di tali linee di credito disponibili e non utilizzate ammonta a circa Euro 175 milioni. In attesa del completamento dell'Aumento di Capitale, tali linee potranno essere utilizzate al fine di coprire le eventuali oscillazioni del fabbisogno finanziario netto.

Nel caso in cui la Manovra Finanziaria non avesse buon esito in ragione del mancato perfezionamento dell'Aumento di Capitale (per il venir meno degli impegni di sottoscrizione assunti da CDP Industria ovvero dalle banche del consorzio di garanzia), sorgerebbe la necessità di intraprendere tempestivamente ulteriori azioni di risposta - non ancora identificate alla Data del Documento di Registrazione - alla situazione di tensione finanziaria che si verrebbe a determinare, al fine di non pregiudicare la prosecuzione dell'attività aziendale dell'Emittente e del Gruppo. Infatti, nell'ipotesi di mancato buon esito della Manovra Finanziaria, si stima che la liquidità a disposizione del Gruppo si esaurisca entro il primo trimestre del 2023.

Qualora la Società non fosse in grado di intraprendere tempestivamente tali azioni si avrebbero rilevanti effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria, nonché sulla continuità aziendale della Società e del Gruppo.

Per ulteriori informazioni si rinvia alla Sezione 5, Paragrafo 5.1.3 del Documento di Registrazione.

A.2 Rischi relativi ai dati previsionali e al mancato conseguimento degli obiettivi del Piano Strategico 2022-2025

La prospettiva della continuità aziendale dell'Emittente e del Gruppo Saipem è strettamente legata non solo al buon esito della Manovra Finanziaria, ma anche alla realizzazione del Piano Strategico 2022-2025 del Gruppo Saipem aggiornato dal Consiglio di Amministrazione in data 24 marzo 2022, secondo i termini e le misure ivi previsti. Alla Data del Documento di Registrazione il rischio di mancata implementazione del Piano è elevato. Si evidenzia che, in base al Piano Strategico 2022-2025 è previsto che nell'arco di Piano la dinamica reddituale del Gruppo, rappresentata dall'EBITDA adjusted, inverta il proprio segno (da negativo a positivo) nel 2022 e si sviluppi fino al 2025. Si evidenzia che circa il 50% dei ricavi complessivi stimati nell'arco di Piano è atteso essere generato da ordini e progetti non ancora acquisiti. Inoltre, l'incidenza dei ricavi attesi per il 2025 da ordini e progetti non ancora acquisiti è pari a circa l'85% dei ricavi stimati per il suddetto esercizio.

Ulteriori elementi di incertezza in relazione all'implementazione del Piano Strategico 2022- 2025 sono rappresentati dall'aspettativa di pieno accesso al mercato dei capitali per il rifinanziamento, nel biennio 2023-2024, di prestiti obbligazionari in scadenza per un ammontare complessivo pari a Euro 1 miliardo.

Inoltre si precisa che la formulazione del Piano Strategico 2022-2025 assume che, nell'arco di Piano, tutti i waiver richiesti agli istituti finanziatori, su un ammontare complessivo di indebitamento, alla Data del Documento di Registrazione, pari a Euro 466 milioni, siano ottenuti.

In caso di mancato ottenimento dei suddetti waiver, qualora la Società non fosse in grado di intraprendere tempestive ed adeguate azioni a riguardo, è ragionevole attendersi effetti negativi sull'esito della Manovra Finanziaria con conseguenti effetti negativi rilevanti sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria della Società e del Gruppo nonché sulla continuità aziendale dell'Emittente e del Gruppo.

Il Piano Strategico 2022-2025 e i Dati Previsionali in esso riportati sono stati definiti sulla base (i) di assunzioni relative agli effetti di azioni specifiche o concernenti eventi futuri sui quali l'Emittente può solo parzialmente influire e che potrebbero non verificarsi, nonché (ii) di alcuni aspetti dello scenario esterno, soggetti ai rischi e alle incertezze che caratterizzano l'attuale contesto macroeconomico e regolamentare sui quali l'Emittente non può influire e il cui verificarsi determinerebbe effetti negativi rilevanti sui risultati economici e finanziari del Gruppo rispetto agli obiettivi indicati nel Piano Strategico 2022-2025. Si pone in evidenza che la maggior parte delle assunzioni del Piano Strategico 2022-2025 è al di fuori del controllo degli amministratori dell'Emittente.

Alla Data del Documento di Registrazione sussiste il rischio che il Gruppo non sia in grado, nell'orizzonte temporale su cui si sviluppano i Dati Previsionali, di conseguire gli obiettivi prefissati ovvero di conseguirli secondo le tempistiche e le misure attese, con conseguenti effetti negativi significativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria della Società e del Gruppo nonché sulla continuità aziendale dell'Emittente e del Gruppo.

Il verificarsi degli eventi oggetto di tale rischio, che è considerato dall'Emittente di media probabilità di accadimento, avrebbe un impatto negativo rilevante sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente. Tenuto conto di quanto precede, l'Emittente stima che il rischio abbia alta rilevanza.

In data 24 febbraio 2022, il Consiglio di Amministrazione dell'Emittente ha approvato le linee guida dell'aggiornamento del piano strategico 2022-2025 (il "Piano Strategico 2022-2025") intrapreso a seguito della backlog review avviata dall'Emittente nel gennaio 2022, in conseguenza di segnali di criticità emersi successivamente al 28 ottobre 2021 (data di comunicazione al mercato degli outlook), e segnatamente tra novembre e dicembre 2021, i quali evidenziavano un aumento dei rischi su alcune specifiche commesse Offshore Wind e E&C Onshore. In particolare, la backlog review ha evidenziato, a causa del perdurare del contesto della pandemia, dell'aumento, attuale e prospettico, dei costi delle materie prime e della logistica, un significativo deterioramento dei margini economici a vita intera di alcuni progetti relativi all'E&C Onshore e all'Offshore wind con conseguente effetto significativo sui risultati economici consolidati del Gruppo.

Per ulteriori informazioni sulla backlog review, si rinvia alla Sezione 5, Paragrafo 5.1.3.1 del Documento di Registrazione.

Secondo quanto deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 24 febbraio 2022, il Piano Strategico 2022 – 2025 si basa, nel suo complesso, sulle dinamiche dei mercati di riferimento di Saipem presentate ad ottobre 2021 e, nello specifico, su trend in crescita nel business E&C Offshore e Drilling Offshore.

Per ulteriori informazioni sulle linee guida del Piano Strategico 2022-2025, si rinvia alla Sezione 7, Paragrafo 7.1.2 del Documento di Registrazione.

Il Piano Strategico 2022-2025 si basa inoltre su assunzioni generali ed ipotetiche influenzabili dal management in quanto legate agli effetti delle specifiche azioni gestionali e organizzative che l'Emittente dovrà intraprendere nell'arco temporale del Piano Strategico 2022-2025.

In particolare, si evidenzia che tra le assunzioni ipotetiche sottese al Piano Strategico 2022- 2025 rientrano, inter alia:

  • i. il positivo completamento della Manovra Finanziaria di cui l'Aumento di Capitale è parte integrante;
  • ii. il realizzarsi di talune previsioni relative all'evoluzione del contesto geopolitico, con particolare riferimento al conflitto Russia-Ucraina e ai relativi impatti sul portafogli ordini esistente;
  • iii. il realizzarsi di talune previsioni relative all'evoluzione del contesto sanitario, con particolare riferimento alla diffusione, all'evoluzione e al perdurare della pandemia

COVID-19 e ai relativi riflessi sull'andamento dei costi delle materie prime e dei settori di riferimento del Gruppo;

  • iv. il realizzarsi di talune previsioni relative all'evoluzione del contesto macroeconomico e dei mercati di riferimento del Gruppo e ai possibili effetti sulla capacità operativa di esecuzione dei progetti in portafoglio secondo i tempi previsti, con particolare riferimento all'andamento della domanda e del prezzo delle commodities energetiche nonché all'evoluzione dello scenario dei tassi di interesse e di cambio;
  • v. l'acquisizione di nuovi ordini secondo la tempistica e con la redditività previste nel Piano Strategico 2022-2025.

Per ulteriori informazioni sulle assunzioni ipotetiche e di carattere generale sottese al Piano Strategico 2022-2025, si rinvia alla Sezione 7, Paragrafi 7.1.3 e 7.1.4 del Documento di Registrazione.

In occasione dell'aggiornamento del Piano Strategico 2022-2025 in data 24 marzo 2022, la Società ha comunicato al mercato i seguenti obiettivi economico-finanziari (i "Dati Previsionali"):

  • (i) Ricavi: in crescita con CAGR del 15% tra 2021-2025, e caratterizzati da elevata visibilità con riferimento al 2022 per effetto del backlog;
  • (ii) Riduzione dei costi di struttura nel 2022 per oltre Euro 150 milioni e oltre Euro 300 milioni a regime nel 2024, partendo dalla baseline di costi del 2021 pari a circa Euro 2,7 miliardi;
  • (iii) EBITDA adjusted: ad oltre Euro 0,5 miliardi nel 2022 e oltre Euro 1 miliardo nel 2025;
  • (iv) Margine dell'EBITDA adjustedsui ricavi a doppia cifra dal 2024;
  • (v) Capex per circa Euro 300 milioni medi annui e un ammontare complessivo sull'orizzonte del Piano Strategico 2022-2025 pari a circa Euro 1,3 miliardi;
  • (vi) Free Cash Flow (calcolato come: EBITDA reported pre-IFRS 16 al netto di variazione del capitale circolante netto, oneri finanziari, tasse, dividendi e investimenti): il 2022 è atteso assorbire cassa per circa Euro 1 miliardo e si prevede il ritorno ad una generazione di cassa tra il 2023 e il 2024, con free cash flow previsto a circa Euro 700 milioni nell'anno 2025. Il Free Cash Flow di piano è condizionato dagli esborsi connessi ai risultati della backlog review per circa Euro 1 miliardo nei 4 anni del Piano Strategico 2022-2025, di cui circa Euro 500 milioni nel 2022;
  • (vii) Posizione finanziaria netta (post-IFRS 16): dopo l'Aumento di Capitale di Euro 2 miliardi si prevede un indebitamento finanziario netto post IFRS 16 di circa Euro 800 milioni a fine 2022, con un obiettivo di fine 2025 vicino allo zero.

In particolare, con riferimento all'esercizio 2025, l'incidenza dei ricavi attesi da ordini e progetti non ancora acquisiti è pari a circa l'85% dei ricavi stimati per il suddetto esercizio. Inoltre, con riferimento all'EBITDA adjusted, si segnala che è atteso invertire il proprio segno, da negativo per Euro 1.192 milioni nel 2021 a positivo per oltre Euro 0,5 miliardi nel 2022 fino a oltre Euro 1 miliardo nel 2025.

Per ulteriori informazioni sui Dati Previsionali, si rinvia alla Sezione 7, Paragrafo 7.1.5 del Documento di Registrazione.

In considerazione dell'incertezza che caratterizza qualunque dato previsionale, gli investitori sono invitati, nelle proprie decisioni di investimento, a non fare esclusivo affidamento sugli stessi e a prendere visione della Parte A del Documento di Registrazione per un'illustrazione dei rischi al verificarsi dei quali i dati previsionali quivi rappresentati potrebbero non realizzarsi, in tutto o in parte, nonché a valutare il complessivo contenuto del Documento di Registrazione.

Il conseguimento degli obiettivi del Piano Strategico 2022-2025 e l'esecuzione della Manovra Finanziaria sono funzionali ad assicurare la capacità dell'Emittente di continuare a operare come un'entità in funzionamento. La mancata realizzazione del Piano Strategico 2022-2025 secondo i termini e le misure ivi indicate, nonché il mancato completamento della Manovra Finanziaria, comporterebbero la necessità di intraprendere tempestivamente azioni alternative - non ancora identificate alla Data del Documento di Registrazione - al fine di non pregiudicare la prosecuzione dell'attività aziendale dell'Emittente e del Gruppo. Laddove gli scostamenti negativi rispetto all'andamento del Gruppo atteso sulla base del Piano Strategico si rivelassero significativi, con particolare riguardo ai modi e ai tempi di esecuzione dell'Aumento di Capitale, tale circostanza annullerebbe in tutto o in parte i benefici attesi dalla Manovra Finanziaria e ridurrebbe in misura significativa la capacità di accesso del Gruppo al mercato dei capitali.

Inoltre, il ritardo nel conseguimento nei tempi previsti degli obiettivi del Piano Strategico 2022-2025, sia in relazione agli aspetti di business, sia in relazione agli aspetti di rafforzamento della propria struttura patrimoniale e finanziaria, si renderebbe necessaria una modifica o una rimodulazione degli obiettivi.

Il verificarsi di tali eventi avrebbe effetti negativi rilevanti sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria della Società e del Gruppo nonché sulla continuità aziendale dell'Emittente e del Gruppo.

A partire dal 14 gennaio 2022, la Società ha assunto una nuova configurazione organizzativa per quattro distinte aree di business e sta conseguentemente adeguando la propria struttura di reporting secondo quanto previsto dall'IFRS 8. Si precisa, inoltre, che in data 4 febbraio 2022 la nuova configurazione organizzativa è stata integrata con la nomina del Direttore Generale. La Società adotterà la nuova struttura di reporting a partire dall'esercizio 2023 e esporrà nei propri bilanci l'informativa per settori operativi coerente con la nuova struttura. Alla Data del Documento di Registrazione la Società non ha ancora istituito un sistema di controllo di gestione in linea con la nuova configurazione organizzativa e, pertanto, continua a monitorare l'esecuzione del Piano Strategico secondo la struttura di reporting in continuità con gli esercizi precedenti e basata sulle quattro divisioni Engineering & Construction Offshore, Engineering & Construction Onshore, Drilling Offshore e Drilling Onshore. Il cambiamento della struttura di reporting potrà influenzare la comparabilità dei risultati dei settori operativi negli esercizi futuri rispetto a quelli presentati nei bilanci fino al 31 dicembre 2022. Per ulteriori informazioni sulla riorganizzazione, si rinvia alla Sezione 5, Paragrafo 5.1.1 del Documento di Registrazione.

A.3 Rischi relativi all'indebitamento finanziario del Gruppo e ai relativi vincoli e impegni contrattuali

Alla data del 31 marzo 2022 l'indebitamento finanziario lordo del Gruppo Saipem (calcolato includendo l'effetto delle passività nette per beni in leasing) era pari a Euro 4.004 milioni, di cui la quota parte a breve termine era pari a Euro 1.418 milioni (rispettivamente Euro 3.859 milioni e Euro 1.226 milioni al 31 dicembre 2021). Tale indebitamento, al netto delle attività finanziarie correnti (pari a Euro 592 milioni) e della liquidità (pari a Euro 2.101 milioni) era pari a Euro 1.311 milioni. Al 31 marzo 2022 la quota dell'indebitamento finanziario lordo caratterizzata da clausole che comportano limiti all'utilizzo delle risorse finanziarie, ivi comprese clausole di cross-default, è pari a Euro 3.094 milioni, di cui (i) la quota derivante da contratti caratterizzati da clausole che comportano obblighi di rispetto di parametri finanziari, ovvero covenant finanziari, è pari a Euro 564 milioni e (ii) la quota derivante da contratti che richiedono il rispetto delle dichiarazioni e garanzie relative all'insussistenza della fattispecie prevista dall'art. 2446 del Codice Civile è pari a Euro 489 milioni (in particolare, a termini dei relativi contratti finanziari, con cadenza periodica, al primo giorno di ciascun periodo di interessi, la Società è tenuta a fornire una dichiarazione secondo cui non sono in corso alla data della dichiarazione e non si sono mai verificate le circostanze di cui alla fattispecie ex art. 2446 del Codice Civile; il configurarsi di tale fattispecie in capo all'Emittente legittima le banche a chiedere il rimborso anticipato dei propri crediti). Si evidenzia che i prestiti obbligazionari in essere, l'indebitamento a valere sui quali ammonta a Euro 2.500 milioni alla data del 31 marzo 2022, pur non prevedendo covenant finanziari, prevedono una clausola di cross-default che potrebbe essere attivata in caso di violazione dei covenant finanziari contenuti nei contratti finanziari con riferimento a indebitamento superiore a Euro 50 milioni.

Con riferimento ai contratti che richiedono il rispetto delle dichiarazioni e garanzie relative all'insussistenza della fattispecie prevista dall'art. 2446 del Codice Civile, si evidenzia che (i) al 31 dicembre 2021 la Società versava nella fattispecie ex art. 2446 del Codice Civile, come emerso dal progetto di bilancio di esercizio al 31 dicembre 2021 approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 24 marzo 2022; (ii) a partire dal mese di febbraio 2022 (in vista della rilevazione delle perdite per l'esercizio 2021 che avrebbero comportato il configurarsi in capo all'Emittente della fattispecie ex art. 2446 del Codice Civile e quindi legittimato le banche a chiedere il rimborso anticipato dei propri crediti) e fino alla Data del Documento di Registrazione Saipem ha tempo per tempo chiesto ed ottenuto (in relazione a ciascuno dei contratti finanziari interessati da tali dichiarazioni e garanzie) appositi waiver affinché la Società non dovesse rendere, alle date previste di rinnovo delle dichiarazioni e garanzie ricomprese entro un determinato periodo di tempo, la dichiarazione relativa all'insussistenza delle circostanze di cui all'art. 2446 del Codice Civile; (iii) tenuto conto che i waiver che la Società ha ottenuto e quelli che eventualmente tempo per tempo otterrà hanno un'efficacia limitata nel tempo mentre la dichiarazione circa il fatto che l'Emittente non versi e non abbia mai versato nella fattispecie ex art. 2446 del Codice Civile deve essere rinnovata periodicamente, al primo giorno di ciascun periodo di interessi, fino alla scadenza dei relativi contratti, è intenzione della Società richiedere alle banche il rilascio di waiver volti ad accordare la rinuncia definitiva a che la Società renda qualsiasi dichiarazione in merito

all'intervenuto verificarsi della fattispecie prevista dall'art. 2446 del Codice Civile con riferimento al bilancio chiuso al 31 dicembre 2021.

Ciò premesso, sebbene alla Data del Documento di Registrazione siano ancora validi, per tutti i contratti finanziari interessati, i waiver tempo per tempo ottenuti, alla suddetta Data sussiste il rischio che scaduta la validità dei waiver ottenuti, ove i nuovi waiver tempo per tempo richiesti in vista delle date di rinnovo delle dichiarazioni o il waiver riguardante la rinuncia definitiva a che la Società renda qualsiasi dichiarazione con specifico riferimento all'intervenuto verificarsi della fattispecie di cui all'art. 2446 del Codice Civile con riguardo al bilancio chiuso al 31 dicembre 2021 non venissero accordati, le controparti finanziarie siano legittimate a chiedere il rimborso anticipato dei propri crediti. Alla Data del Documento di Registrazione i debiti del Gruppo per i quali sussiste il rischio che le controparti finanziarie ne richiedano il rimborso anticipatamente ammontano a Euro 466 milioni. Tale eventuale richiesta di rimborso anticipato costituirebbe altresì un evento di default anche ai sensi dei prestiti obbligazionari in essere (pari ad Euro 2 miliardi alla Data del Documento di Registrazione), con conseguente facoltà degli obbligazionisti di richiederne il rimborso anticipato, in conseguenza dell'eventuale attivazione della clausola di cross-default presente nella documentazione relativa ai medesimi prestiti obbligazionari.

Si evidenzia che il Piano Strategico 2022-2025 assume che, nell'arco di Piano, siano ottenuti tutti i waiver necessari, ai sensi dei menzionati contratti di finanziamento del Gruppo, relativi alla circostanza di cui all'art. 2446 del Codice Civile, con specifico riferimento al bilancio della Società chiuso al 31 dicembre 2021.

Alla Data del Documento di Registrazione, il Gruppo è esposto al rischio di conseguire flussi di cassa e margini reddituali non congrui e non coerenti temporalmente (anche in relazione alle ipotesi di rimborso anticipato dei debiti) rispetto ai flussi di cassa in uscita e ai costi legati all'indebitamento. Sebbene l'Emittente associ un basso grado di probabilità all'evenienza del mancato ottenimento dei waiver legati alle dichiarazioni e garanzie in merito alla fattispecie ex art. 2446 del Codice Civile e dell'attivazione delle clausole di cross default ai sensi dei prestiti obbligazionari, ove le controparti finanziarie richiedessero il rimborso anticipato dei debiti in relazione alla suddetta evenienza e comunque nel caso di mancato rispetto delle clausole che comportano limiti all'utilizzo delle risorse finanziarie del Gruppo, la prospettiva della continuità aziendale dell'Emittente e del Gruppo, in assenza di tempestive azioni alternative, sarebbe compromessa, ciò anche nel caso di perfezionamento dell'Aumento di Capitale.

Il verificarsi degli eventi oggetto di tale rischio, che è considerato dall'Emittente di bassa probabilità di accadimento, potrebbe avere un impatto negativo molto rilevante sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente fino al pregiudizio della prospettiva della continuità aziendale dell'Emittente e del Gruppo. Tenuto conto di quanto precede, l'Emittente stima che il rischio abbia alta rilevanza.

Al 31 dicembre 2021 l'indebitamento finanziario netto del Gruppo era pari a Euro 1.541 milioni; al 31 marzo 2022 la suddetta grandezza, come detto, era pari Euro 1.251 milioni (comprensivi delle attività finanziarie non correnti per complessivi Euro 60 milioni). La variazione dell'indebitamento finanziario netto del Gruppo Saipem nel primo trimestre 2022 è stata, tra l'altro, influenzata dal versamento a patrimonio netto del socio ENI per Euro 458

milioni e dal rallentamento di alcuni progetti in esecuzione, nonché dallo slittamento del contributo dei progetti di recente acquisizione.

La presenza di un rilevante indebitamento potrebbe avere effetti negativi molto rilevanti sull'attività, le prospettive, nonché la situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente e del Gruppo Saipem, in quanto potrebbe:

  • richiedere al Gruppo di destinare una porzione significativa dei flussi di cassa derivante dalle attività operative al ripagamento di tale indebitamento, interessi e altre spese, così riducendo i fondi disponibili per altri fini, incluso a fini di accrescere il capitale circolante, investimenti e acquisizioni;
  • rendere maggiormente difficile o oneroso l'ottenimento di finanziamenti futuri a fini di capitale circolante, investimenti e acquisizioni;
  • ridurre la flessibilità del Gruppo nel pianificare o reagire a cambiamenti nel mercato di riferimento o cicli negativi nel business;
  • rendere maggiormente difficile o oneroso l'ottenimento di crediti di firma a supporto dell'operatività del Gruppo.

Al 31 dicembre 2021 la durata media residua dei finanziamenti bancari e obbligazionari in essere è di circa 2,7 anni, rispetto ai 2,9 anni circa al 31 dicembre 2020. Al 31 marzo 2022 la durata media residua dei finanziamenti in essere è di circa 2,4 anni. Alcuni contratti di finanziamento sottoscritti dall'Emittente, ivi inclusi i contratti di finanziamento e i prestiti obbligazionari emessi dalla controllata Saipem Finance International B.V. prevedono:

  • impegni del Gruppo a mantenere taluni indici economici, patrimoniali e/o finanziari, quali, ad esempio, il rapporto tra indebitamento finanziario netto e margine operativo lordo (EBITDA), entro determinate soglie (i c.d. "covenant") in relazione ai contratti di finanziamento bancari;
  • clausole di cross-default, in virtù delle quali si verifica un default nel caso in cui l'Emittente e/o altra società del Gruppo siano inadempienti in relazione ad obbligazioni previste da altri contratti di finanziamento superanti una soglia prefissata;
  • clausole aventi ad oggetto restrizioni al cambio di controllo dell'Emittente (clausole di "change of control"), che conferiscono ai finanziatori o agli obbligazionisti il diritto di richiedere il pagamento anticipato delle somme erogate;
  • clausole aventi a oggetto talune restrizioni, nonché obblighi di fare o non fare a carico del Gruppo Saipem in relazione ad atti di disposizione di assets da parte delle società del Gruppo in assenza del preventivo consenso delle banche finanziatrici o degli obbligazionisti; e
  • clausole di negative pledge ed eventi di default, relative ad impegni generici o specifici, positivi o negativi, tra le quali, ad esempio, il rispetto della legge, la comunicazione di informazioni societarie e di generici e specifici eventi rilevanti, limiti alla distribuzione di dividendi e limitazioni alla realizzazione di operazioni straordinarie.

In aggiunta ai covenant ed alle clausole di cui sopra, la Liquidity Facility sottoscritta dall'Emittente in data 31 marzo 2022, che verrà interamente rimborsata mediante i proventi rivenienti dall'Aumento di Capitale, prevede specifici impegni del Gruppo a mantenere determinati livelli in termini di margine operativo lordo (EBITDA) e di indebitamento finanziario lordo, monitorati su base trimestrale, a partire dal mese di giugno 2022, nonché un determinato livello di liquidità disponibile non inferiore ad Euro 625 milioni monitorata su base mensile a partire dalla data di sottoscrizione della linea di finanziamento. Alla Data del Documento di Registrazione, il livello di liquidità disponibile del Gruppo ammonta a circa Euro 900 milioni. Per completezza, si segnala che in data 4 aprile 2022 la Società ha effettuato l'utilizzo per un importo pari ad Euro 680 milioni a valere sulla Tranche A della Liquidity Facility.

In relazione ai contratti di finanziamento bancari che prevedono il rispetto di un covenant finanziario calcolato come rapporto tra indebitamento finanziario netto e margine operativo lordo (EBITDA), rilevato annualmente sulla base dei dati al 31 dicembre, non superiore a 3,5 volte, la Società ha concordato con i rispettivi soggetti finanziatori, nel periodo compreso tra ottobre e dicembre 2021, il waiver, per il solo anno 2021, della suddetta clausola. In ragione di tale waiver il covenant finanziario non è stato oggetto di rilevazione e calcolo in relazione alla data del 31 dicembre 2021.

Per ulteriori informazioni sui contratti di finanziamento sottoscritti dall'Emittente e sui prestiti obbligazionari emessi dalle società del Gruppo si rinvia alla Sezione 14 del Documento di Registrazione.

In considerazione di quanto precede, non si può escludere che il Gruppo non sia in grado di rispettare i covenant finanziari previsti dai contratti di finanziamento del Gruppo. Alla Data del Documento di Registrazione, il Gruppo è esposto al rischio di avere flussi di cassa e margini reddituali non congrui e non coerenti temporalmente (anche in relazione alle ipotesi di rimborso anticipato dei debiti) rispetto ai flussi di cassa in uscita e ai costi legati all'indebitamento. Il mancato rispetto degli impegni finanziari del Gruppo potrebbe avere effetti negativi molto rilevanti sull'attività, le prospettive, nonché la situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente e del Gruppo Saipem.

Inoltre, sebbene l'Emittente associ un basso grado di probabilità all'evenienza del mancato ottenimento dei waiver legati alle dichiarazioni e garanzie in merito alla fattispecie ex art. 2446 del Codice Civile e dell'attivazione delle clausole di cross default ai sensi dei prestiti obbligazionari, ove le controparti finanziarie richiedessero il rimborso anticipato dei debiti in relazione alla suddetta evenienza e comunque nel caso di mancato rispetto delle clausole che comportano limiti all'utilizzo delle risorse finanziarie del Gruppo, la prospettiva della continuità aziendale dell'Emittente e del Gruppo, in assenza di tempestive azioni alternative, sarebbe compromessa, ciò anche nel caso di perfezionamento dell'Aumento di Capitale.

Per ulteriori informazioni si rinvia alla Sezione 11 e alla Sezione 14 del Documento di Registrazione.

In particolare, si segnala che alla Data del Documento di Registrazione, alcuni contratti di finanziamento in essere stipulati dall'Emittente e dalla sua controllata Saipem Finance

International B.V. contengono dichiarazioni e garanzie relative all'insussistenza della fattispecie prevista dall'art. 2446 del Codice Civile. Ai sensi di tali contratti, il verificarsi di tali presupposti determina l'insorgenza del diritto degli Istituti finanziatori ad accelerare la scadenza dei rispettivi finanziamenti.

Con riferimento all'esercizio 2021, la situazione patrimoniale della Società presentava perdite pari ad Euro 2.382.569.149,09, a fronte di un capitale sociale sottoscritto e versato pari ad Euro 2.191.384.692,79. Pertanto, la Società prendeva atto della riduzione del capitale sociale di oltre un terzo in conseguenza delle suddette perdite, ricorrendo la fattispecie di cui all'art. 2446 del Codice Civile.

A tal riguardo, in data 17 maggio 2022, l'Assemblea Straordinaria ha deliberato, inter alia, di:

  • procedere alla copertura integrale della perdita dell'esercizio 2021, pari a Euro 2.382.569.149,09, risultante dalla situazione patrimoniale della Società al 31 dicembre 2021 mediante l'utilizzo di riserve disponibili pari a Euro 661.643.754,60 e la riduzione del capitale sociale da Euro 2.191.384.692,79 ad Euro 460.208.914,80; in tale ambito con efficacia dal 23 maggio 2022 è stato realizzato il raggruppamento di n. 21 azioni ordinarie ogni n. 100 azioni ordinarie (da cui consegue una riduzione del numero di azioni ordinarie di n. 798.663.772 azioni), previo annullamento di n. 41 azioni proprie detenute dalla Società; nel medesimo contesto e, per meri fini di quadratura contabile, sono stati riportati a nuovo utili per Euro 10.250.383,50;
  • di attribuire al Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell'art. 2443 del Codice Civile, la facoltà, da esercitarsi entro il 31 marzo 2023, di aumentare, in via inscindibile, a pagamento, il capitale sociale per un importo di Euro 2.000.000.000,00 (come eventualmente arrotondato per difetto a seguito della determinazione del prezzo di offerta e del numero di azioni oggetto della medesima), comprensivo dell'eventuale sovrapprezzo, mediante emissione di azioni ordinarie, prive di valore nominale espresso, da offrire in opzione agli azionisti ordinari e di risparmio ai sensi dell'art. 2441, comma 1, del Codice Civile, in proporzione al numero di azioni dagli stessi detenute, aventi godimento regolare e le medesime caratteristiche delle azioni ordinarie in circolazione alla data di emissione.

Alla Data del Documento di Registrazione, a seguito della delibera dell'Assemblea Straordinaria del 17 maggio 2022 che ha provveduto alla riduzione del capitale sociale, l'Emittente non versa più nella situazione disciplinata dall'art. 2446 del Codice Civile (i.e., erosione del capitale sociale per perdite in misura superiore a un terzo).

Con riferimento ai contratti che richiedono il rispetto delle dichiarazioni e garanzie relative all'insussistenza della fattispecie prevista dall'art. 2446 del Codice Civile, si evidenzia che: (i) tali contratti contengono una dichiarazione ai sensi della quale la Società è tenuta a dichiarare come, in nessun momento precedente rispetto alla data in cui la dichiarazione stessa debba essere resa o ripetuta, si siano verificate le circostanze di cui all'art. 2446 del Codice Civile; (ii) tale dichiarazione debba essere resa e ripetuta in occasione del primo giorno di ciascun periodo di interessi applicabile ai sensi del relativo contratto; e (iii) al 31 dicembre 2021 Saipem versava nella suddetta fattispecie (come emerso dal progetto di bilancio di esercizio al 31 dicembre 2021 approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 24 marzo 2022).

A tale riguardo, in particolare, a partire dal mese di febbraio 2022, in vista della rilevazione delle perdite per l'esercizio 2021 che avrebbero comportato il configurarsi in capo all'Emittente della fattispecie ex art. 2446 del Codice Civile e quindi legittimato le banche a chiedere il rimborso anticipato dei propri crediti (il progetto di bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2021 è stato approvato, come detto, in data 24 marzo 2022), Saipem ha tempo per tempo chiesto ed ottenuto, in relazione a tutti i contratti finanziari che richiedono il rispetto delle dichiarazioni e garanzie relative all'insussistenza della fattispecie prevista dall'art. 2446 del Codice Civile, appositi waiver affinché la Società non dovesse rendere, alle successive date di ripetizione di tali dichiarazioni e garanzie, la dichiarazione relativa all'insussistenza delle circostanze di cui all'art. 2446 del Codice Civile con specifico riferimento alla fattispecie intervenuta al 31 dicembre 2021. Si evidenzia che tali waiver sono stati ottenuti preventivamente rispetto a ciascuna data di ripetizione della relativa dichiarazione, così da evitare che la Società, in qualsiasi momento, si trovasse a dover rendere la stessa e potesse, pertanto, risultare inadempiente ai relativi contratti di finanziamento, causando la potenziale accelerazione del debito in essere a valere sugli stessi. I waiver in discorso hanno un'efficacia limitata nel tempo a uno o più periodi di interessi, mentre la dichiarazione circa il fatto che l'Emittente non versi e non abbia mai versato nella fattispecie ex art. 2446 del Codice Civile deve essere rinnovata periodicamente e, pertanto, tali waiver hanno necessitato di appositi rinnovi.

In particolare, in data 20 maggio 2022 (in vista della data di ripetizione del 23 maggio 2022), è stato rinnovato il waiver relativo al Contratto di Finanziamento UniCredit, con efficacia sino al periodo di interessi che avrà inizio in data 23 novembre 2022. Analogamente, sono in corso di definizione i rinnovi dei waiver, già ottenuti nei mesi scorsi e la cui durata copre, alla Data del Documento di Registrazione, sino al 30 giugno 2022, in relazione ai finanziamenti di cui al Contratto di Finanziamento Eksfin e al Contratto di Finanziamento BPER 25M, mentre il waiver già ottenuto in relazione al Contratto di Finanziamento Atradius è efficace sino al 30 settembre 2022.

Fermo quanto precede e in ragione della natura temporalmente limitata dei waiver in essere alla Data del Documento di Registrazione mentre la dichiarazione circa il fatto che l'Emittente non versi e non abbia mai versato nella fattispecie ex art. 2446 del Codice Civile deve essere rinnovata periodicamente fino alla scadenza dei relativi contratti, è intenzione della Società richiedere alle banche il rilascio di waiver volti ad accordare la rinuncia definitiva a che la Società renda qualsiasi dichiarazione in merito all'intervenuto verificarsi della fattispecie prevista dall'art. 2446 del Codice Civile con riferimento al bilancio chiuso al 31 dicembre 2021. A tale specifico riguardo, sebbene alla Data del Documento di Registrazione siano ancora validi, per tutti i contratti finanziari interessati, i waiver tempo per tempo ottenuti, qualora non fossero accordati i rinnovi dei waiver tempo per tempo richiesti in vista delle scadenze sopra richiamate ovvero qualora non venisse accordata la rinuncia definitiva a che la Società renda qualsiasi dichiarazione con specifico riferimento all'intervenuto verificarsi della fattispecie di cui all'art. 2446 del Codice Civile con riguardo al bilancio chiuso al 31 dicembre 2021, la circostanza del mancato rispetto, a tale data del 31 dicembre 2021, delle dichiarazioni e garanzie relative all'insussistenza della fattispecie prevista dall'art. 2446 del Codice Civile consentirebbe alle controparti finanziarie di chiedere al Gruppo Saipem il rimborso anticipato dei propri crediti.

Alla Data del Documento di Registrazione i debiti del Gruppo per i quali sussiste il rischio che le controparti finanziarie ne richiedano il rimborso anticipatamente ammontano a Euro 466 milioni. Tale eventuale richiesta di rimborso anticipato costituirebbe altresì un evento di default anche ai sensi dei prestiti obbligazionari in essere (pari ad Euro 2 miliardi alla Data del Documento di Registrazione), con conseguente facoltà degli obbligazionisti di richiederne il rimborso anticipato, in conseguenza dell'eventuale attivazione della clausola di crossdefaultpresente nella documentazione relativa ai medesimi prestiti obbligazionari.

Sebbene l'Emittente associ a detta specifica evenienza un basso grado di probabilità di accadimento, nondimeno il verificarsi della stessa – comportando potenzialmente l'obbligo da parte del Gruppo Saipem di rimborsare anticipatamente tutto il proprio debito – potrebbe pregiudicare la prospettiva di tale Gruppo di proseguire la propria attività aziendale. Ove, successivamente ad un investimento in azioni Saipem, la prospettiva della continuità aziendale dell'Emittente e del Gruppo venisse meno, il valore di tale investimento potrebbe essere azzerato.

Per ulteriori informazioni, si rinvia alla Sezione 14 del Documento di Registrazione.

Si evidenzia che il Piano Strategico 2022-2025 assume che, nell'arco di Piano, siano ottenuti tutti i waiver necessari, ai sensi dei menzionati contratti di finanziamento del Gruppo, relativi alla circostanza di cui all'art. 2446 del Codice Civile, con specifico riferimento al bilancio della Società chiuso al 31 dicembre 2021.

In caso di mancato ottenimento dei suddetti waiver, qualora la Società non fosse in grado di intraprendere tempestive ed adeguate azioni a riguardo, è ragionevole attendersi effetti negativi rilevanti sull'esito della Manovra Finanziaria con conseguenti effetti negativi rilevanti sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria della Società e del Gruppo nonché sulla continuità aziendale dell'Emittente e del Gruppo.

L'Emittente stima, a seguito del perfezionamento della Manovra Finanziaria, una riduzione dell'indebitamento finanziario lordo del Gruppo Saipem, rispetto al valore registrato al 31 marzo 2022, per un ammontare pari a circa Euro 0,8 miliardi. Ne consegue che, stimando un costo medio del debito sul quadriennio del Piano Strategico 2022–2025 intorno al 4% (escludendo le componenti di costo legate alle operazioni di copertura in cambi e gli interessi legati alle passività per beni in leasing), l'impatto in termini di minori oneri finanziari è quantificabile in circa Euro 30 milioni annui.

Nell'esercizio 2021, il flusso monetario netto dopo gli investimenti (free cash flow) e l'assorbimento di cassa netta sono rispettivamente pari a Euro 193 milioni negativi e a Euro 315 milioni (Euro 187 milioni negativi e Euro 144 milioni nell'esercizio 2020). Nel primo trimestre 2022, invece, il flusso monetario netto dopo gli investimenti (free cash flow) e la generazione di cassa netta sono rispettivamente pari a Euro 168 milioni negativi e a Euro 290 milioni (Euro 184 milioni negativi e assorbimento di cassa pari a Euro 222 milioni al 31 marzo 2021).

Con riferimento all'evoluzione del cash flow del Gruppo Saipem per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 e per il primo trimestre 2022 si rinvia alla Sezione 11 del Documento di Registrazione.

La sostenibilità dell'indebitamento finanziario e, quindi, la capacità di far fronte ai debiti finanziari (anche per mezzo del rifinanziamento totale o parziale degli stessi) è strettamente connessa alla capacità del Gruppo di generare flussi di cassa. Tenuto conto dei risultati negativi conseguiti nell'esercizio 2021 e del contesto globale ancora difficile del primo trimestre del 2022, un eventuale prolungamento o aggravamento della pandemia da COVID-19 nonché un eventuale inasprimento del conflitto Russia-Ucraina determinerebbero un peggioramento dei risultati economici, dei flussi di cassa del Gruppo e delle condizioni di accesso al mercato dei capitali per il rifinanziamento del debito in scadenza.

A.4 Rischi connessi alla perdita di valore delle attività non correnti (impairment test)

Il Gruppo Saipem è esposto al rischio di perdita di valore delle attività non correnti, il cui valore di bilancio al 31 dicembre 2021 era pari ad Euro 4.723 milioni, di cui Euro 667 milioni a titolo di avviamento pari al 14% del valore delle attività non correnti (Euro 4.851 milioni al 31 dicembre 2020, di cui Euro 666 milioni a titolo di avviamento pari al 14% del valore delle attività non correnti). L'incidenza delle attività non correnti al 31 dicembre 2021 sul totale attivo consolidato del Gruppo Saipem era del 41% (rispetto al 43% al 31 dicembre 2020). Al 31 dicembre 2021 le attività non correnti soggette ad impairment test ai sensi del Principio Contabile Internazionale IAS 36 ammontavano a Euro 4.073 milioni e rappresentavano l'86% delle attività non correnti alla suddetta data. Al 31 dicembre 2021 il rapporto tra l'avviamento (pari a Euro 667 milioni) e il patrimonio netto del Gruppo Saipem (pari a Euro 326 milioni) è pari a 2,05. Qualora l'andamento del quadro economico complessivo e dei risultati del Gruppo Saipem risultasse peggiore rispetto alle stime utilizzate ai fini dell'impairment test anche per effetto dell'evoluzione della pandemia da Covid-19 e del conflitto tra Russia ed Ucraina, l'Emittente potrebbe dover effettuare svalutazioni del valore delle attività oggetto di impairment test, con effetti negativi rilevanti sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale del Gruppo Saipem.

Il verificarsi degli eventi oggetto di tale rischio, che è considerato dall'Emittente di medioalta probabilità di accadimento, avrebbe un impatto negativo rilevante sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente. Tenuto conto di quanto precede, l'Emittente stima che il rischio abbia alta rilevanza.

Gli eventi che possono determinare una svalutazione di attività non correnti sono variazioni significative e durature nelle prospettive del segmento di mercato in cui l'asset viene utilizzato. La decisione se procedere a una svalutazione e la quantificazione della stessa dipendono dalle valutazioni su fattori complessi e altamente incerti, tra i quali l'andamento futuro del mercato di riferimento, l'impatto dell'inflazione e dei miglioramenti tecnologici sui costi operativi, le condizioni della domanda e dell'offerta su scala globale o regionale, l'evoluzione dell'attività operativa e commerciale delle divisioni, la conoscenza del business derivante dalle discussioni, nonché le interazioni di natura strategica o commerciale con clienti, partner, fornitori e concorrenti da parte delle Divisioni.

La svalutazione delle attività non correnti è determinata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile rappresentato dal valore d'uso determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall'utilizzo dell'attività al netto degli oneri di dismissione.

Tale verifica è effettuata a livello del più piccolo aggregato di attività (cash generating unit o CGU) che genera flussi finanziari in entrata autonomi da quelli generati da altre attività o gruppi di attività e, sulla base di tale CGU, la Società ed il Gruppo valutano la redditività del business. La procedura di impairment test delle CGU del Gruppo prevede la determinazione di WACC differenziati per segmento di business, tali da riflettere i rischi specifici dei singoli segmenti di business a cui appartengono le CGU sottoposte al test. In particolare, viste le specifiche condizioni di incertezza manifestatesi in seguito alla backlog review (comunicata al mercato il 31 gennaio 2022) e la conseguente grave tensione economico, patrimoniale e finanziaria del Gruppo che si è delineata a partire dall'ultimo trimestre del 2021, l'esercizio di impairment test al 31 dicembre 2021 è stato elaborato utilizzando un tasso di sconto dei flussi operativi basato sul WACC di ciascuna divisione incrementato di uno specifico "rischio di esecuzione" al fine di allineare il dato del tasso di sconto al valore mediano dei tassi utilizzati dagli analisti di mercato che pubblicano ricerche su titolo Saipem, pari al 9,4%.

I flussi di cassa attesi per ciascuna CGU sono stati quantificati sulla base del Piano Strategico 2022-2025 aggiornato dal Consiglio di Amministrazione in data 24 marzo 2022, facendo riferimento anche ai risultati consuntivati al 31 dicembre 2021. Sempre per tener conto della situazione contingente di grave tensione economica, patrimoniale e finanziaria, con l'obiettivo di attribuire maggior peso alle informazioni di fonte esterna come previsto dal principio contabile IAS 36, i flussi del Piano Strategico 2022-2025 aggiornati in data 24 marzo 2022 sono stati rettificati.

Nello specifico, i flussi delle CGU E&C Offshore e E&C Onshore sono stati rettificati riducendo i "k" di commessa (i.e., rapporto tra ricavi e costi a vita intera) - relativi alle commesse da acquisire nell'arco di piano – di 0,01, così come rappresentato dalle analisi di sensitivity dell'Indipendent Business Review (IBR) conferita a primaria società di consulenza indipendente, mentre il capitale circolante 2025 della CGU Drilling Onshore è stato allineato a livelli medi di mercato dei concorrenti in termini di rapporto tra capitale circolante e ricavi (anno di riferimento 2020).

Al 31 dicembre 2021 sono state oggetto di impairment 14 CGU per un valore di carico totale pari a Euro 1.892 milioni, che confrontato con il valore d'uso totale pari a Euro 2.691 milioni, ha generato un headroom (i.e., eccedenza positiva del valore recuperabile) pari a Euro 799 milioni, così ripartito tra le CGU: Euro 223 milioni per la CGU E&C Offshore, Euro 611 milioni per la CGU E&C Offshore, Euro 27 milioni per la CGU Fpso Vitoria, Euro 272 milioni per la CGU Drilling Onshore, Euro 67 milioni per la CGU Drilling Offshore, a cui si aggiungono i flussi delle poste fiscali del gruppo negative per Euro 401 milioni. Il test d'impairment condotto al 31 dicembre 2021 non ha evidenziato, quindi, una perdita di valore.

Il Piano Strategico contiene le previsioni basate sulle informazioni disponibili al momento della stima, in ordine ai volumi di attività, ai costi operativi, ai margini, agli investimenti coerenti con le linee strategiche, gli assetti industriali, commerciali e strategici degli specifici segmenti di businesstenuto conto anche dello scenario di mercato.

La recuperabilità del valore di iscrizione dell'avviamento ("goodwill") e delle altre attività immateriali aventi vita utile indefinita è verificata almeno annualmente e comunque quando si verificano eventi che fanno presupporre una riduzione del valore. Anche con riferimento al goodwill, la verifica è effettuata a livello della CGU a cui il goodwillè attribuito.

Benché le previsioni dei flussi di cassa del Piano Strategico 2022-2025 (così come quelle di lungo termine dopo il periodo del Piano Strategico) siano fondate su basi ragionevoli che tengono quindi conto del contesto di mercato e delle specificità di Saipem, le assunzioni alle basi di tali previsioni sono complesse e sono soggette, pertanto, a significativa incertezza in quanto trattasi di assunzioni ipotetiche il cui verificarsi è totalmente o parzialmente fuori dal controllo della Società e del Gruppo. In aggiunta, i significativi profili di incertezza che connotano il quadro macroeconomico, anche in ragione della durata e degli impatti della pandemia da Covid-19 e del conflitto tra Russia e Ucraina, potrebbero avere effetti negativi rilevantii sulla stima dei flussi di cassa ipotizzati sulle assunzioni considerate ai fini dell'impairment test e potrebbero conseguentemente comportare la necessità di dover provvedere a svalutazioni rilevanti delle attività non correnti.

A.5 Rischi relativi alla dinamica reddituale del Gruppo

Saipem opera in mercati caratterizzati da una forte concorrenza ed è coinvolta nell'esecuzione di commesse ad alto livello di complessità attribuibile, tra gli altri aspetti, a (i) il contesto geopolitico; (ii) la tipologia di contratto da eseguire; (iii) la gestione di una catena di approvvigionamento altamente specializzata e caratterizzata da controparti localizzate in più giurisdizioni; (iv) accresciuto potere negoziale dei clienti; (v) la dimensione crescente dei lavori che richiede la cooperazione con soggetti terzi (e.g. partners); e (vi) la pressione sui tempi di realizzo. In particolare, con riferimento al mercato Engineering, Procurement e Construction (c.d. "EPC") in cui il Gruppo opera, la dinamica reddituale è fortemente condizionata dalla struttura contrattuale negoziata con il cliente ma anche da (i) piano di esecuzione delle commesse; (ii) variazioni nelle stime dei costi; (iii) valutazioni relative ai compensi aggiuntivi (c.d. change o variations orders e claims). In aggiunta, da un punto di vista finanziario, l'esecuzione delle commesse può richiedere un significativo impegno di risorse sia nelle fasi iniziali della commessa che in seguito, per il raggiungimento delle milestone previste contrattualmente in corrispondenza delle quali è possibile emettere fattura nei confronti del committente. Con riferimento alla dinamica reddituale del business delle perforazioni, questa è influenzata principalmente da due fattori: (i) le tariffe operative; e (ii) il livello di utilizzo della flotta di perforazione. Alla Data del Documento di Registrazione, sussiste il rischio che nell'arco di Piano l'andamento reddituale del Gruppo sia significativamente peggiore di quello posto alla base del Piano stesso e che pertanto il Gruppo non sia in grado di invertire il segno dell'EBITDA adjusted da negativo nell'esercizio 2021 a positivo nel 2022 e di conseguire l'EBITDA adjusted atteso a fine Piano Strategico 2022-2025.

Il verificarsi degli eventi oggetto di tale rischio, che è considerato dall'Emittente di alta probabilità di accadimento, potrebbe avere un impatto negativo rilevante sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente. Tenuto conto di quanto precede, l'Emittente stima che il rischio abbia medio-alta rilevanza.

I mercati in cui operano Saipem e il Gruppo possono essere aggregati in due macrocategorie (i) il mercato EPC (Engineering Procurement Construction) Lump Sum Turnkey (LSTK) caratterizzato da contratti di importo forfettario "chiavi in mano" di dimensioni (a) medie, per contratti con un valore compreso tra Euro 250 milioni ed Euro 500 milioni equivalenti; (b) grandi, per contratti compresi tra Euro 500 milioni ed Euro 1 miliardo equivalenti; (c) giant

per contratti con valore superiore a Euro 1 miliardo equivalenti; nonché (ii) i mercati delle perforazioni (in mare e su terraferma).

Con riferimento al mercato EPC, l'esame della dinamica reddituale del Gruppo è connesso all'analisi delle commesse in corso di esecuzione che contribuiscono alle poste economicopatrimoniali in base alla redditività e allo stato avanzamento lavori. Tale dinamica è fortemente condizionata dalla struttura contrattuale negoziata con il committente che, in aggiunta, può richiedere un significativo impegno di risorse finanziarie sia nelle fasi iniziali della commessa (ad esempio per il piazzamento degli ordini ai fornitori) che in seguito, per il raggiungimento delle milestone previste contrattualmente in corrispondenza delle quali è possibile emettere fattura nei confronti del committente. Tale dinamica caratterizzata da spese significative anteriori alla fatturazione nei confronti del committente può avere effetti negativi anche significativi sui flussi di cassa del Gruppo e risultare nella necessità di fare ricorso a linee di credito. Inoltre, nella fase esecutiva dei progetti, la dinamica reddituale è influenzata da modifiche ai lavori previsti contrattualmente (change order) o da maggiori oneri sostenuti per ragioni imputabili al committente (claim). Nella prassi contractor e committente cooperano nella ricerca di un accordo che soddisfi entrambe le parti con l'obiettivo di non compromettere la corretta esecuzione o di non ritardare il completamento del progetto.

I committenti potrebbero, inoltre, non procedere con il completamento di progetti già iniziati o non adempiere alle obbligazioni di pagamento. Al verificarsi di tale evento, il Gruppo può, quindi, incontrare difficoltà nel raggiungimento degli obiettivi di redditività e di indebitamento.

Il mercato delle perforazioni è invece caratterizzato da tariffe di vendita dei servizi di perforazione che includono la remunerazione del mezzo impiegato, del personale e dei costi accessori (tra cui i costi dei subappaltatori per servizi ancillari).

La dinamica reddituale del business delle perforazioni è, in particolare, influenzata principalmente da due fattori: (i) le tariffe di mercato; e (ii) il livello di utilizzo della flotta di perforazione.

Nell'esercizio 2021 il gruppo Saipem ha riportato: (i) ricavi per Euro 6.875 milioni, in diminuzione rispetto ai ricavi del 2020 (pari a Euro 7.342 milioni); (ii) un risultato operativo negativo per Euro 2.266 milioni, in peggioramento rispetto alla corrispondente grandezza del 2020 (negativa per Euro 845 milioni); (iii) una perdita consolidata pari a Euro 2.467 milioni, in peggioramento rispetto alla corrispondente grandezza del 2020 (negativa per Euro 1.117 milioni). Su tale risultato ha inciso il deterioramento dei margini economici a vita intera di alcuni progetti relativi ai segmenti E&C Onshore e Offshore Wind a causa del perdurare del contesto della pandemia da Covid-19, dell'aumento attuale e prospettico dei costi delle materie prime e della logistica e dell'interruzione inaspettata di una trattativa in corso da tempo che prevedeva, tra l'altro, il riconoscimento di un maggior corrispettivo di ricavi.

Nei tre mesi al 31 marzo 2022 il gruppo Saipem ha riportato: (i) ricavi per Euro 1.942 milioni, in aumento rispetto ai ricavi al 31 marzo 2021 (pari a Euro 1.618 milioni); (ii) un risultato operativo per Euro 1 milione, in miglioramento rispetto alla corrispondente grandezza al 31 marzo 2021 (negativa per Euro 49 milioni); (iii) una perdita consolidata pari a Euro 98 milioni,

in miglioramento rispetto alla corrispondente grandezza al 31 marzo 2021 (negativa per Euro 120 milioni). Su tale risultato ha inciso il contributo del settore Engineering & Construction Offshore e del Drilling (sia Offshore che Onshore).

Nell'esercizio 2021, l'EBITDA adjusted si attestava negativo per Euro 1.192 milioni, in peggioramento rispetto a quanto registrato nell'esercizio 2020 in cui l'EBITDA adjusted del Gruppo risultava pari a Euro 614 milioni. L'EBITDA al 31 dicembre 2021, negativo per Euro 1.650 milioni (positivo per Euro 428 milioni nell'esercizio 2020), comprendeva rispetto all'EBITDA adjusted costi non ricorrenti per Euro 458 milioni (Euro 186 milioni nell'esercizio 2020). Il risultato netto era negativo per Euro 2.467 milioni (negativo per Euro 1.136 milioni nell'esercizio 2020).

Nei tre mesi al 31 marzo 2022, l'EBITDA adjusted del Gruppo si attestava a Euro 145 milioni, in miglioramento rispetto a quanto fatto registrare nel corrispondente periodo del 2021 in cui l'EBITDA adjusted del Gruppo risultava pari a Euro 88 milioni. L'EBITDA al 31 marzo, pari a Euro 132 milioni (Euro 73 milioni nel corrispondente periodo del 2021), comprendeva rispetto all'EBITDA adjusted, costi per l'emergenza sanitaria Covid-19 di Euro 13 milioni (Euro 15 milioni di costi non ricorrenti nel corrispondente periodo del 2021). Il risultato netto era negativo per Euro 98 milioni (negativo per Euro 120 milioni nel corrispondente periodo del 2021).

Per un'analisi dei risultati reddituali delle business unit e del Gruppo, si rinvia a quanto riportato nella Sezione 5 e nella Sezione 11 del Documento di Registrazione.

La dinamica dell'andamento reddituale del Gruppo è in generale caratterizzata da forte variabilità, riconducibile essenzialmente ai seguenti fattori:

  • rischiosità del modello di Business E&C che si basa su contratti Lump-Sum Turnkey per progetti spesso ad alta complessità;
  • evoluzione del contesto competitivo e del mercato di riferimento che può influenzare la marginalità dei diversi segmenti di business rappresentati;
  • fattori geopolitici che possono influenzare i comportamenti delle National Oil Companies nella gestione dei progetti e l'elevato costo in capitale e manutenzione della flotta, che può subire perdite in caso di non utilizzo prolungato dei mezzi a fronte di una riduzione della domanda.

Un eventuale prolungamento o aggravamento della pandemia da COVID-19, nonché un eventuale inasprimento del conflitto Russia-Ucraina, potrebbero comportare ulteriore incertezza sulla dinamica reddituale prospettica e sulla prosecuzione dell'attività aziendale del Gruppo con conseguente inabilità del Gruppo di generare un EBITDA adjusted positivo nel corso degli anni di Piano Strategico a fronte di un EBITDA adjusted negativo registrato nell'esercizio al 31 dicembre 2021.

Inoltre, eventuali errori nella stima dei rischi operativi e di business e un inadeguato monitoraggio dei subappaltatori potrebbero portare a minori margini sui singoli progetti, con costi aggiuntivi per il Gruppo e conseguente peggioramento del fabbisogno di capitale circolante.

Sussiste, pertanto, il rischio che l'andamento reddituale del Gruppo sia soggetto a variabili non sottoposte o solo parzialmente sottoposte al controllo dell'Emittente.

Alla Data del Documento di Registrazione, sussiste il rischio che l'andamento reddituale del Gruppo si discosti in negativo, anche significativamente, da quello atteso in base al Piano Strategico 2022-2025 aggiornato il 24 marzo 2022.

A.6 Rischi connessi al possibile deterioramento del merito di credito dell'Emittente e degli strumenti finanziari emessi

Il rischio collegato alla capacità di un emittente di adempiere alle proprie obbligazioni finanziarie viene valutato mediante il riferimento ai credit rating assegnati da agenzie di rating indipendenti. L'Emittente e i prestiti obbligazionari emessi dalla società controllata Saipem Finance International B.V. sono oggetto di giudizio da parte delle agenzie di rating Standard & Poor's e Moody's. In data 1° aprile 2022, la Società ha ottenuto da Standard & Poor's Global Ratings un long-term issuer credit rating pari a "BB" con outlook "positivo", nonché un senior unsecured rating pari a "BB" per i prestiti obbligazionari. Inoltre, in data 2 febbraio 2022, la Società ha ricevuto da Moody's un long term Corporate Family Rating pari a "B1" con rating "under review for downgrade", nonché un senior unsecured debt rating pari a "B1" per i prestiti obbligazionari. Tali valutazioni sui prestiti obbligazionari emessi da Saipem Finance International B.V. rientrano nella categoria speculativa "non-investment grade", caratterizzata da un profilo di rischio accentuato e che ricomprende titoli di debito particolarmente esposti ad avverse condizioni economiche, finanziarie e settoriali. Un eventuale peggioramento del rating di Saipem e/o delle emissioni obbligazionarie emesse da Saipem Finance International B.V. che potrebbe essere determinato da un deterioramento dei mercati di riferimento, della redditività delle commesse o della liquidità di Saipem, potrebbe determinare una maggior onerosità nella raccolta dei finanziamenti futuri oltre che un ricorso meno agevole al mercato dei capitali, con conseguenti effetti negativi sull'attività, le prospettive, nonché la situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente e del Gruppo Saipem.

Il verificarsi degli eventi oggetto di tale rischio, che è considerato dall'Emittente di media probabilità di accadimento, potrebbe avere un impatto negativo rilevante sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente. Tenuto conto di quanto precede, l'Emittente stima che il rischio abbia medio-alta rilevanza.

In data 1° aprile 2022, la Società ha ottenuto da Standard & Poor's Global Ratings un longterm issuer credit rating pari a "BB" con outlook "positivo", nonché un senior unsecured rating pari a "BB" per i prestiti obbligazionari. Inoltre, in data 2 febbraio 2022, la Società ha ricevuto da Moody's un long term Corporate Family Rating pari a "B1" con rating "under review for downgrade", nonché un senior unsecured debt ratingparti a "B1" per i prestiti obbligazionari.

Tali valutazioni sui prestiti obbligazionari emessi da Saipem Finance International B.V. rientrano nella categoria speculativa "non-investment grade", caratterizzata da un profilo di rischio accentuato e che ricomprende titoli di debito particolarmente esposti ad avverse condizioni economiche, finanziarie e settoriali. Un eventuale peggioramento del rating di Saipem e/o delle emissioni obbligazionarie emesse da Saipem Finance International B.V. potrebbe essere determinato da un deterioramento dei mercati di riferimento, della redditività

delle commesse o della liquidità di Saipem, con conseguenti effetti negativi sull'attività, le prospettive, nonché la situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente e del Gruppo Saipem.

Le agenzie di rating rivedono questi giudizi regolarmente e, di conseguenza, non si può escludere una variazione dei credit ratingin futuro.

Un eventuale peggioramento dei credit rating potrebbe comportare una riduzione del valore di mercato delle obbligazioni emesse dal Gruppo Saipem, con impatto negativo sul valore dell'investimento obbligazionario sottoscritto dai bondholders; inoltre, ogni riduzione del merito di credito potrebbe limitare la possibilità per il Gruppo di accedere al mercato dei capitali e incrementare il costo della raccolta di fonti finanziarie, con conseguenti effetti negativi sull'attività, le prospettive, nonché la situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente e del Gruppo Saipem.

A.7 Rischi connessi al virus COVID -19 (c.d. Coronavirus)

La diffusione, l'evoluzione e il perdurare della pandemia da COVID-19 continua ad avere un effetto significativo sull'economia globale e di riflesso sul Gruppo Saipem e sul settore energetico, quest'ultimo tra i più impattati a livello mondiale. In particolare, i ricavi dell'Emittente, caratterizzati da una crescita dell'1,1% nel periodo 2017-2019, hanno registrato un decremento pari al 19% nel 2020 rispetto al 2019. Inoltre, la pandemia e le relative risposte governative hanno impattato sulle perdite attese delle attività finanziarie con particolare riguardo a: (i) crediti commerciali; (ii) strumenti derivati di copertura; e (iii) attività finanziarie misurate al fair value. Nel corso dell'esercizio 2021, i costi direttamente imputabili al COVID-19, non riconosciuti contrattualmente dai clienti, hanno impattato negativamente il risultato operativo del Gruppo per Euro 78 milioni (Euro 110 milioni nel 2020), mentre non hanno determinato alcun impatto sui ricavi in quanto non rientranti tra i costi delle commesse operative. L'Emittente è, pertanto, esposto al rischio che il perdurare o la recrudescenza della situazione pandemica possano avere effetti in termini di: (i) evoluzione dei contesti normativi nei Paesi dove il Gruppo opera, in termini di misure di contenimento da essi adottati; (ii) gestione delle relazioni con i clienti e partner; (iii) gestione della contrattualistica, attiva e passiva, attraverso l'introduzione e/o l'attivazione, ove possibile, di specifiche clausole contrattuali; (iv) impatti sulle attività di esecuzione dei progetti, e in particolare sull'operatività dei cantieri e dei mezzi navali, riconducibili alla modificata disponibilità di risorse interne ed esterne e/o ad altre circostanze direttamente o indirettamente conseguenti alla pandemia; (v) livelli di performance e continuità di servizio da parte di fornitori, subappaltatori e partner. Pertanto, non si esclude che un peggioramento della situazione sanitaria relativamente alla pandemia da COVID-19 possa avere un impatto sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente e del Gruppo Saipem.

Il verificarsi degli eventi oggetto di tale rischio, che è considerato dall'Emittente di media probabilità di accadimento, potrebbe avere un impatto negativo sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente. Tenuto conto di quanto precede, l'Emittente stima che il rischio abbia media rilevanza.

A partire dal mese di marzo 2020 il Governo italiano e quelli di Paesi europei ed extra-europei hanno applicato misure straordinarie per limitare la diffusione del COVID-19 – dichiarato pandemia dall'Organizzazione Mondiale della Sanità – che, tra l'altro, hanno previsto importanti limitazioni alla mobilità delle persone e dei mezzi, con conseguente contrazione di molteplici settori economici.

L'Emittente è, pertanto, esposto al rischio che il perdurare o la recrudescenza della situazione pandemica possa comportare una ulteriore diminuzione della domanda di energia (e, di conseguenza, della domanda dei servizi forniti dal Gruppo), ritardo nei pagamenti o insolvenza dei clienti, interruzioni, rallentamento e aumento dei costi nell'esecuzione dei progetti e rinvio delle decisioni di investimento nei settori interessati, interruzioni nella catena di approvvigionamento, licenziamenti del personale, aumento del contenzioso (relativo per esempio a contratti commerciali, materie giuslavoristiche e assicurative).

In particolare, con riferimento ai ricavi derivanti da contratti con i clienti, a seguito della pandemia da COVID -19 e delle mutate condizioni di mercato, potrebbero manifestarsi circostanze relative a eventuali: (i) incassi di corrispettivi che potrebbero non essere più altamente probabili e (ii) accordi tra le parti che potrebbero modificare alcuni aspetti contrattuali legati all'oggetto o al prezzo delle operazioni.

Relativamente alle attività contrattuali delle commesse a lungo termine, i cui ricavi sono rilevati "over time" sulla base di metodi di input come il "cost to cost", la stima degli oneri a finire e della tempistica per l'adempimento delle performance obligation potrebbe comportare l'eventuale esclusione dall'avanzamento dei progetti di quei costi legati al COVID -19.

In tale contesto la Società, durante l'esercizio 2021, è incorsa in ingenti spese che possono essere ricondotti ai "cluster" in cui sono stati allocati i costi associati al COVID-19:

i. Costi direttamente connessi al COVID-19 (special items): sono i costi direttamente connessi al COVID-19 in quanto sostenuti, o da sostenere, per gestire l'emergenza presso le società del Gruppo e presso i siti di progetto; tali costi rimangono a carico di Saipem in quanto contrattualmente non rimborsabili da parte del cliente. Questi costi sono rilevati su apposite commesse, separate dalle commesse operative, e sono rilevati tra i costi nel conto economico senza generazione di avanzamento di commessa (e quindi senza rilevare contract asset patrimoniali) e senza riconoscimento di alcun margine.

Nel corso dell'esercizio 2021 i costi direttamente imputabili al COVID-19 ammontano a circa Euro 78 milioni (circa Euro 110 milioni nel corso dell'esercizio 2020). Tali costi includono, a titolo esemplificativo: i costi per le risorse in stand by in conformità con le norme sulla quarantena e nel caso in cui le attività dei siti operativi e dei mezzi navali siano state bloccate dalle autorità, per l'acquisto di dispositivi e apparecchiature di protezione individuale in aggiunta alle pratiche standard, per la sanificazione delle aree di lavoro, per l'organizzazione di voli charterper il rientro delle persone.

ii. Costi indirettamente connessi al COVID-19: sono i costi sostenuti, o da sostenere, per i quali non è possibile distinguere, con ragionevole grado di certezza, se siano dovuti alla pandemia ovvero ad altre cause collegate, per esempio, alle mutate condizioni di

mercato dovute alla dinamica delle quotazioni del greggio, ovvero costi connessi al COVID -19 contrattualmente rimborsabili da parte del cliente. Si tratta, a titolo esemplificativo, di costi di "delay" delle attività di progetto o di cantiere che sono continuate nonostante le difficoltà dovute ad esempio alla riduzione del personale, allo slittamento di consegna dei materiali o al rinvio da parte dei clienti. Tali costi sono inclusi nelle stime a vita intera delle commesse e non è possibile, in maniera univoca, distinguerli dai costi operativi per l'esecuzione dei progetti.

Le assunzioni relative all'evoluzione della pandemia poste alla base del Piano Strategico 2022-2025 prevedono che quest'ultima non abbia impatti sui risultati del Gruppo a partire dal 2023.

Alla luce delle valutazioni sopra riportate, il perdurare o la recrudescenza della situazione pandemica potrebbero avere impatti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente e del Gruppo Saipem.

A.8 Rischi relativi alla contabilizzazione delle commesse e all'adeguamento dei corrispettivi delle commesse

Il Gruppo è esposto al rischio di dover sopportare l'incremento dei costi nell'esecuzione delle commesse Engineering & Construction in portafoglio per mancati adeguamenti dei corrispettivi contrattuali a fronte di varianti di progetto o claims non accordati dai clienti. L'importo cumulato, cioè prodotto anche in esercizi precedenti, dei corrispettivi aggiuntivi (change o variation orders e claims) non ancora approvati dai committenti, in relazione allo stato di avanzamento dei progetti, inclusi nella valutazione dei lavori in corso (attività contrattuali) al 31 marzo 2022 è pari a Euro 243 milioni (Euro 176 milioni al 31 dicembre 2021) mentre l'ammontare totale dei corrispettivi aggiuntivi ipotizzati nell'arco di Piano Strategico 2022-2025 risulta pari a Euro 112 milioni. All'esito delle procedure di arbitrato ovvero delle negoziazioni con il committente, il cui esito è incerto, il Gruppo potrebbe dover sopportare una svalutazione delle commesse pari al valore dei lavori aggiuntivi (change o variation orders e claims) iscritti in bilancio con conseguenti effetti negativi rilevanti sull'attività, le prospettive, nonché la situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente e del Gruppo Saipem.

Il verificarsi degli eventi oggetto di tale rischio, che è considerato dall'Emittente di mediobassa probabilità di accadimento, potrebbe avere un impatto negativo rilevante sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente. Tenuto conto di quanto precede, l'Emittente stima che il rischio abbia media rilevanza.

Le attività e passività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine sono iscritte sulla base dei corrispettivi definiti con ragionevole certezza con i committenti, in relazione allo stato di avanzamento dei lavori, determinato in base alla percentuale che emerge dal rapporto fra i costi sostenuti rispetto ai costi totali stimati per il contratto ("input method" del cost-tocost), a prescindere dalla tempistica di effettiva ricezione dei corrispettivi pagati dal committente. Pertanto, il Gruppo rivede periodicamente, contestualmente all'avanzamento dei lavori, le quote di prezzo versate dai committenti e le stime di costi futuri, ed effettua rettifiche contabili per riflettere l'effettivo avanzamento e aggiornamenti nelle stime di costi,

ricavi e profitti attesi. Nella misura in cui queste rettifiche si traducono in una riduzione o eliminazione degli utili precedentemente riportati rispetto a un progetto, il Gruppo registra una passività nel periodo in corso. Tali passività possono assumere significativa rilevanza. Inoltre, visto che l'iscrizione di ricavi, costi e profitti avviene a prescindere dalla tempistica di pagamento dei corrispettivi dovuti dal committente, i principi contabili sopra descritti danno generalmente luogo a discostamenti anche molto significativi tra i ricavi iscritti per un certo esercizio e i flussi di cassa (e, di conseguenza, la liquidità disponibile) nel medesimo periodo.

Le stime effettuate dal Gruppo sui costi e la redditività attesi dei propri progetti a lungo termine, sebbene siano effettuate secondo criteri di ragionevolezza, potrebbero rivelarsi errate a causa delle significative incertezze associate a questo tipo di commesse. Ove gli adeguamenti dei costi complessivi di una commessa siano significativi, le riduzioni o l'eliminazione di ricavi e profitti registrati in esercizi precedenti potrebbero assumere proporzioni significative in periodi successivi.

Il riconoscimento dei ricavi e valutazione della attività e passività contrattuali ha costituito un aspetto chiave della revisione contabile sul bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2021.

La backlog review avviata e completata a inizio 2022 ha evidenziato, a causa del perdurare del contesto della pandemia, dell'aumento, attuale e prospettico, dei costi delle materie prime e della logistica, un significativo deterioramento dei margini economici a vita intera di alcuni progetti relativi all'E&C Onshore e all'Offshore wind con conseguente effetto significativo sui risultati economici consolidati del Gruppo. In particolare, per effetto della backlog review, in data 31 gennaio 2022 Saipem ha ritirato gli outlook annunciati al mercato in data 28 ottobre 2021.

L'Emittente non può, pertanto, escludere che una nuova backlog review sulle medesime commesse, o su diverse commesse, possa risultare in futuro in deterioramenti ulteriori dei risultati economici del Gruppo.

In particolare, si specifica che il backlog delle commesse Engineering & Construction incide sul totale del backlog del Gruppo per il 92% al 31 dicembre 2021 e per l'89% al 31 marzo 2022 e ci si attende che incida per circa il 90% per ciascun anno del Piano Strategico 2022- 2025.

Inoltre, nell'esecuzione delle attività progettuali, il Gruppo può essere soggetto a maggiori costi rispetto a quelli inizialmente stimati per eventi e situazioni imputabili direttamente e/o indirettamente al committente. Tali variazioni giustificano la formulazione di apposite richieste di adeguamento dei corrispettivi contrattuali aggiuntivi (Change orders e Claims: "Pending Revenue") e sono connaturate alle attività svolte dal Gruppo. Tuttavia, il riconoscimento dei corrispettivi aggiuntivi è soggetto a processi autorizzativi complessi da parte dei committenti che possono impattare sia sui tempi della formalizzazione degli accordi relativi alle variazioni sia su quelli di effettiva riscossione degli stessi. In alcuni casi, è necessario il ricorso a procedure arbitrali.

In linea con le disposizioni dell'IFRS 15, change orders (i.e., richieste di corrispettivi aggiuntivi derivanti da modifiche ai lavori previsti contrattualmente) e claims (i.e., richieste di corrispettivi aggiuntivi derivanti da maggiori oneri sostenuti per ragioni imputabili al

committente) sono inclusi nell'ammontare dei ricavi quando hanno un'alta probabilità di riconoscimento nell'oggetto e/o nel prezzo, ancorché non ci sia ancora accordo sulla loro definizione e comunque, secondo le linee guida del Gruppo Saipem, e fatto salvo quanto di seguito indicato, entro l'ammontare di Euro 30 milioni.

Nei limiti di tale importo, eventuali pending revenue iscritti per un periodo superiore all'anno, senza evoluzioni nelle trattative con il cliente, nonostante la fiducia del management nel recupero, vengono svalutati.

Importi superiori a Euro 30 milioni sono iscritti solo se supportati da perizie tecnico-legali esterne. L'importo cumulato, cioè prodotto anche in esercizi precedenti, dei corrispettivi aggiuntivi non ancora approvati dai committenti, in relazione allo stato di avanzamento dei progetti, inclusi nella valutazione dei lavori in corso (attività contrattuali) al 31 marzo 2022 è pari a Euro 243 milioni (Euro 176 milioni al 31 dicembre 2021).

Di conseguenza, eventuali ritardi nello stato avanzamento dei progetti e/o nella definizione delle posizioni in corso di finalizzazione con i committenti, e nel riconoscimento da parte dei committenti dei lavori già eseguiti potranno avere un impatto non solo sulla capacità e/o sulla tempistica di generazione dei flussi di liquidità, ma anche sulla dimensione e/o sulla tempistica di realizzazione dei risultati economici, con conseguenti effetti negativi rilevanti sull'attività, le prospettive, nonché la situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente e del Gruppo Saipem.

A.9 Rischi relativi all'utilizzo di indicatori alternativi di performance

Il Documento di Registrazione contiene indicatori alternativi di performance ("IAP"), ancorché non previsti dagli IFRS (non-GAAP measures), utilizzati dal Gruppo per monitorare in modo efficace le informazioni sull'andamento della redditività del business in cui opera, nonché sulla propria situazione patrimoniale e finanziaria. Poiché tali indicatori sono misure la cui determinazione non è regolamentata dai principi contabili di riferimento per la predisposizione dei bilanci consolidati, e non sono soggetti a revisione contabile, il criterio applicato dall'Emittente per la relativa determinazione potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altri gruppi e, pertanto, tali dati potrebbero non essere comparabili con quelli eventualmente presentati da tali gruppi.

Gli IAP rappresentano lo strumento che facilita gli amministratori nell'individuare tendenze operative e nel prendere decisioni circa investimenti, allocazione di risorse ed altre decisioni operative.

Con riferimento all'interpretazione di tali indicatori, quali a titolo esemplificativo l'EBITDA e l'EBITDA adjusted, si richiama l'attenzione su quanto di seguito esposto:

  • i. tali indicatori sono costruiti esclusivamente a partire da dati storici del Gruppo e non sono indicativi dell'andamento futuro del Gruppo;
  • ii. gli IAP non sono previsti dai principi contabili internazionali ("IAS/IFRS") e, pur essendo derivati dai bilanci consolidati del Gruppo, non sono assoggettati a revisione contabile;
  • iii. gli IAP non devono essere considerati sostitutivi degli indicatori previsti dai

principi contabili di riferimento ("IAS/IFRS");

  • iv. la lettura di detti indicatori deve essere effettuata unitamente alle informazioni finanziarie del Gruppo tratte dai bilanci consolidati dello stesso presentate nella Sezione 11 del Documento di Registrazione;
  • v. le definizioni degli indicatori utilizzati dal Gruppo in quanto non rivenienti dai principi contabili di riferimento, potrebbero non essere omogenee con quelle adottate da altre società e, quindi, con esse comparabili; e
  • vi. gli indicatori utilizzati dal Gruppo risultano elaborati con continuità ed omogeneità di definizione e rappresentazione per tutti i periodi per i quali sono incluse informazioni finanziarie nel presente Documento di Registrazione.

Per maggiori informazioni si rinvia alla Sezione 11 del Documento di Registrazione.

A.10 Rischi relativi alle fluttuazioni dei tassi di interesse

Al 31 marzo 2022 l'indebitamento finanziario consolidato lordo (calcolato includendo l'effetto delle passività nette per beni in leasing) è pari ad Euro 4.004 milioni (Euro 3.859 milioni al 31 dicembre 2021 ed Euro 3.389 milioni al 31 dicembre 2020). Il Gruppo Saipem è, pertanto, esposto al rischio che si verifichino variazioni dei tassi di interesse con un conseguente incremento degli oneri finanziari ed effetti negativi sull'attività, le prospettive, nonché la situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente e del Gruppo Saipem.

Il verificarsi degli eventi oggetto di tale rischio, che è considerato dall'Emittente di alta probabilità di accadimento, potrebbe avere un impatto negativo sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente. Tenuto conto di quanto precede, l'Emittente stima che il rischio abbia media rilevanza.

Una parte della esposizione debitoria del Gruppo Saipem comprende contratti di finanziamento con tassi di interesse variabili, oltre ad uno spread. Le fluttuazioni del relativo tasso di riferimento possono perciò determinare un aumento degli oneri finanziari. Inoltre, il Gruppo Saipem fa ricorso a strumenti finanziari di copertura per far fronte al rischio di incremento del costo dei propri finanziamenti a tasso variabile causato da oscillazioni dei tassi d'interesse.

A parziale copertura del rischio di tasso di interesse, alla Data del Documento di Registrazione, è in essere un contratto di interest rate swap da tasso variabile a tasso fisso per Euro 56 milioni, designato come cash flow hedge.

L'incidenza dell'ammontare dell'indebitamento finanziario lordo secondo quanto previsto dagli "Orientamenti in materia di obblighi di informativa ai sensi del regolamento sul prospetto (04/03/2021 | ESMA32-382-1138)" a tasso variabile sull'ammontare complessivo risulta pari al 9%, 10% e al 18% rispettivamente al 31 marzo 2022, al 31 dicembre 2021 e al 31 dicembre 2020. Con riferimento all'esposizione alla variabilità dei tassi di interesse, si segnala che, in relazione alla situazione in essere al 31 dicembre 2021, uno spostamento parallelo della struttura a termine dei tassi di interesse pari a +100 punti base (+1%)

produrrebbe un incremento degli oneri finanziari netti, legati alle passività finanziarie a medio-lungo termine a tasso variabile, pari a Euro 1 milione su un orizzonte temporale di 12 mesi (al lordo degli effetti positivi legati a proventi derivanti dall'impiego delle disponibilità liquide in depositi a breve termine stimati in Euro 4 milioni).

Con riferimento al 31 marzo 2022, invece, l'incidenza dell'ammontare dell'indebitamento finanziario lordo secondo quanto previsto dagli "Orientamenti in materia di obblighi di informativa ai sensi del regolamento sul prospetto (04/03/2021 | ESMA32-382-1138)" a tasso variabile sull'ammontare complessivo risulta pari al 9%. Al 31 marzo 2022 l'indebitamento finanziario consolidato lordo è pari a Euro 4.004 milioni (Euro 3.859 milioni al 31 dicembre 2021 ed Euro 3.389 milioni al 31 dicembre 2020).

Non si può assicurare che le operazioni di copertura (c.d. "hedging") poste in essere dal Gruppo siano idonee a sterilizzare interamente il rischio connesso alla fluttuazione dei tassi di interesse o che da tali operazioni non derivino perdite. Inoltre, le politiche e procedure messe in atto dal Gruppo per la gestione dei rischi potrebbero rivelarsi non adeguate a fronteggiare tutte le tipologie di rischio.

È ragionevole attendersi che il recente incremento dei tassi d'interesse (l'interest rate swap in Euro a 5 anni ha subito un incremento di 48 punti base nel 2021 e un ulteriore incremento di 98 punti base nel primo trimestre del 2022) comporti un maggior costo in particolare in relazione al nuovo indebitamento che dovesse essere assunto dal Gruppo ai fini dell'eventuale rifinanziamento dei debiti in scadenza.

Qualora in futuro si verificasse, pertanto, un ulteriore incremento dei tassi di interesse (anche alla luce dei recenti elevati livelli di inflazione), rispetto a quello già verificatosi, tale incremento determinerebbe un aumento degli oneri finanziari, sia in relazione all'indebitamento finanziario in essere, sia in relazione al nuovo indebitamento che dovesse essere assunto ai fini dell'eventuale rifinanziamento dei debiti in scadenza, con conseguenti effetti negativi sull'attività, le prospettive, nonché la situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente e del Gruppo Saipem.

Per ulteriori informazioni circa l'indebitamento finanziario del Gruppo Saipem si rinvia alla Sezione 14, Paragrafo 14.1 del Documento di Registrazione.

A.11 Rischi relativi alle fluttuazioni dei tassi di cambio

Il Gruppo opera in alcuni Paesi non appartenenti all'Unione Europea e pertanto i ricavi e i costi di parte dei suoi progetti sono denominati e regolati in valute diverse dall'Euro e soggette, quindi, alle oscillazioni dei tassi di cambio. Il Gruppo è soggetto al rischio che possano verificarsi oscillazioni significative dei tassi di cambio e che le misure adottate per neutralizzare tali oscillazioni si rivelino insufficienti, con conseguenti effetti negativi rilevanti sull'attività, le prospettive, nonché la situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente e del Gruppo Saipem. Nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021, l'incidenza dei ricavi in valute diverse dall'Euro sui ricavi del Gruppo, pari ad Euro 6.875 milioni, era pari a circa il 90% dei ricavi complessivi. Al 31 marzo 2022 l'incidenza dei ricavi in valute diverse dall'Euro sui ricavi del Gruppo, pari ad Euro 1.942 milioni, era pari a acirca il 90% dei ricavi complessivi.

Il verificarsi degli eventi oggetto di tale rischio, che è considerato dall'Emittente di alta probabilità di accadimento, potrebbe avere un impatto negativo sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente. Tenuto conto di quanto precede, l'Emittente stima che il rischio abbia media rilevanza.

Le principali valute utilizzate per le transazioni del Gruppo sono l'Euro ed il Dollaro statunitense, fermo restando l'utilizzo anche di altre valute ancorate al Dollaro statunitense quali il Ryal saudita.

L'Emittente, inoltre, predispone i propri bilanci consolidati in Euro e, pertanto, le fluttuazioni dei tassi di cambio utilizzati per convertire i dati di bilancio delle controllate originariamente espressi in valuta estera potrebbero influenzare negativamente i risultati, l'indebitamento finanziario netto e il patrimonio netto consolidato, espressi in Euro nei bilanci del Gruppo.

Tali circostanze comportano che il Gruppo sia esposto ai seguenti rischi connessi alla variazione dei tassi di cambio: (i) il c.d. rischio di cambio economico, ovverosia il rischio che ricavi e costi futuri denominati in valute diverse dall'Euro assumano valori differenti rispetto al momento in cui sono state definite le condizioni di prezzo; (ii) il c.d. rischio di cambio traslativo, derivante dalla circostanza che l'Emittente – pur predisponendo i propri bilanci in Euro – detenga partecipazioni di controllo in società che redigono il bilancio in valute diverse e, conseguentemente, effettui operazioni di conversione di attività e passività espresse in valute diverse dall'Euro; (iii) il c.d. rischio di cambio transattivo, derivante dalla circostanza che l'Emittente o società del Gruppo Saipem abbiano attività o passività commerciali o finanziarie denominate in divise diverse dalla divisa di bilancio che non siano compensate da attività o passività di segno opposto.

Il Gruppo opera in Paesi le cui valute sono soggette a restrizioni parziali o totali alla convertibilità in Euro; nonostante il Gruppo adotti politiche volte a minimizzare l'esposizione a tali valute, non si può escludere che nel corso della durata delle commesse, il Gruppo possa incorrere in saldi positivi in tali valute. Pertanto, una potenziale svalutazione di tali valute nei confronti dell'Euro potrebbe avere effetti negativi sull'attività, le prospettive, nonché la situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente e del Gruppo Saipem. Con riferimento alle valute soggette a restrizioni parziali o totali alla convertibilità in Euro, si rileva che al 31 marzo 2022 il Gruppo risulta essere principalmente esposto alla Naira nigeriana per un controvalore netto pari a circa Euro 80 milioni, a valere sui margini attesi delle commesse in Nigeria (i.e., sulla differenza tra ricavi e costi in Naira nigeriana considerati altamente probabili e non ancora realizzati).

A partire dall'inizio del 2021, lo scenario macroeconomico internazionale ha visto un generale indebolimento della valuta Euro rispetto alle altre valute utilizzate dal Gruppo Saipem. In particolare, al 31 dicembre 2021, si evidenzia come il Dollaro statunitense e il Ryal saudita siano le valute utilizzate per le principali transazioni commerciali non effettuate in Euro e per i bilanci delle principali controllate denominati in divise diverse dall'Euro. Alla data del 31 marzo 2022 circa il 20% del backlog consolidato era oggetto di copertura sul rischio di cambio valutario. Alla medesima data l'esposizione residua non coperta sui margini attesi (i.e., sulla differenza tra ricavi e costi in valuta considerati altamente probabili e non ancora realizzati) denominati in (i) Dollaro statunitense ammontava a circa il 50% dell'esposizione totale espressa in tale valuta e (ii) Ryal saudita ammontava a circa il 20% dell'esposizione totale

espressa in tale valuta. Inoltre, al fine di minimizzare le esposizioni economiche e transazionali derivanti dalle fluttuazioni delle valute estere, al 31 dicembre 2021 le società del Gruppo avevano in essere contratti di copertura del rischio di cambio sotto forma di outright e swap per un valore nozionale complessivo pari a Euro 10.995 milioni. Il Gruppo non svolge attività di copertura dei rischi derivanti dalla conversione degli utili denominati in valuta estera delle società controllate che redigono il bilancio in una valuta diversa dall'Euro.

Nonostante l'adozione delle predette misure volte a ridurre il rischio derivante dall'oscillazione dei tassi di cambio, il Gruppo non può escludere che future variazioni degli stessi possano incidere negativamente sui risultati del Gruppo, con conseguenti effetti negativi rilevanti sull'attività, le prospettive, nonché la situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente e del Gruppo Saipem. Si segnala, inoltre, che le oscillazioni dei tassi di cambio potrebbero, altresì, influenzare in maniera significativa la comparabilità dei risultati dei singoli esercizi.

Per ulteriori informazioni si rinvia alla Sezione 7 del Documento di Registrazione.

B. FATTORI DI RISCHIO RELATIVI ALL'ATTIVITÀ OPERATIVA E AL SETTORE DELL'EMITTENTE E DEL GRUPPO

B.1 Rischi connessi alla variazione dei prezzi delle commodities associate all'operatività del Gruppo

Alla Data del Documento di Registrazione sussiste il rischio che i risultati operativi del Gruppo siano influenzati dalle variazioni dei prezzi dei prodotti petroliferi (quali olio combustibile, lubrificanti e carburante per imbarcazioni) e delle materie prime (con particolare riferimento a rame, acciaio e nichel), che costituiscono un costo associato all'operatività delle navi, delle basi e dei cantieri o alla realizzazione di progetti e/o investimenti, con conseguenti effetti negativi rilevanti sull'attività, le prospettive, nonché la situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente e del Gruppo Saipem.

Il verificarsi degli eventi oggetto di tale rischio, che è considerato dall'Emittente di alta probabilità di accadimento, potrebbe avere un impatto negativo rilevante sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente. Tenuto conto di quanto precede, l'Emittente stima che il rischio abbia alta rilevanza.

I risultati operativi del Gruppo possono essere influenzati dalle variazioni dei prezzi dei prodotti petroliferi (quali olio combustibile, lubrificanti e carburante per imbarcazioni) e delle materie prime (con particolare riferimento a rame, acciaio e nichel), che costituiscono un costo associato all'operatività delle navi, delle basi e dei cantieri o alla realizzazione di progetti e/o investimenti. Tali fluttuazioni dei prezzi possono essere causate da vari fattori, quali la scarsità di risorse disponibili in caso di aumento della domanda oppure la riduzione del numero di fornitori a causa della difficile situazione economico-finanziaria.

Attualmente, a livello globale, i prezzi delle materie prime sono caratterizzati da estrema volatilità, mai riscontrata nel recente passato, che si inserisce, tra l'altro, in un contesto di elevata inflazione generale registrata già dalla seconda metà del 2021. A titolo esemplificativo, nel corso del 2021, i prezzi delle prime linee dei contratti futureaventi come

sottostanti il rame, i rottami di acciaio e il nichel, quotati sul London Metal Exchange, hanno registrato un incremento rispettivamente del 23%, 23% e 10%. L'incremento ulteriore registrato nel primo trimestre del 2022, sui medesimi contratti, è pari, rispettivamente, al 6%, 43% e 32%.

Il rame, durante l'arco del 2021, ha subito incrementi molto consistenti passando da valori di circa 8.000 \$/ton nella prima metà dell'anno a valori intorno ai 10.000 \$/ton verso il mese di maggio per poi scendere e stabilizzarsi su valori, comunque, più alti di quelli di inizio anno. A partire da dicembre 2021 fino a marzo 2022 il rame ha subito un'altra impennata causata dalla concomitanza di fattori dovuti alla pandemia ed alla crisi ucraina, raggiungendo valori oltre i 10.000 \$/ton. Da aprile a maggio 2022 stiamo assistendo ad un nuovo abbassamento del prezzo come rimbalzo dello shockprecedente (fonte: elaborazione Saipem – marzo 2022).

Il nichel, durante l'arco del 2021 è oscillato tra valori relativamente alti ma stabili inclusi tra 16.000 e 20.000 \$/ton per subire poi un'impennata molto sensibile da febbraio a marzo 2022 fino a raggiungere valori di circa 37000 \$/ton che hanno reso ingestibile il mercato delle leghe d'acciaio più pregiate. Stiamo assistendo ora ad una lieve discesa del prezzo sempre come rimbalzo dello shockprecedente (fonte: elaborazione Saipem – marzo 2022).

Per quanto riguarda gli acciai meno pregiati (acciaio al carbonio), nel corso del 2021 si è assistito ad un incremento nella prima parte dell'anno fino ad un picco durante il mese di luglio per poi avere una flessione. I valori medi registrati (intorno a 400 €/ton per il rottame e 1.000 €/ton per il lamierino) si sono impennati nuovamente a partire da febbraio 2022 dovuto alla crisi ucraina fino a raggiungere valori di circa 500 €/ton per il rottame e 1.300 €/ton per il lamierino. Al momento non si registrano flessioni sensibili del prezzo (fonte: elaborazione Saipem – marzo 2022).

Considerato che la rilevanza del rischio in oggetto è stimata essere alta, il Piano Strategico 2022-2025 tiene conto della dinamica dei prezzi delle commodities e delle materie prime che si è delineata con il nuovo scenario di mercato sussistente alla data di approvazione dell'aggiornamento del Piano (i.e., 24 marzo 2022) e caratterizzato da estrema volatilità, prezzi che non si osservavano sui mercati da oltre 20 anni.

Per ulteriori informazioni, si rinvia alla Sezione 7, Paragrafo 7.1.3 del Documento di Registrazione.

Saipem, non acquistando direttamente materie prime e avvalendosi di una filiera di approvvigionamento composta da molteplici fornitori, non prevede impatti diretti derivanti dall'aumento dei prezzi delle materie prime. Tuttavia, non si può escludere che l'intensificarsi dell'attuale contesto inflazionistico unito a un calo dell'offerta globale di materie prime indirettamente impiegate nel processo produttivo del Gruppo (quali acciaio, nichel e rame) anche in conseguenza dell'attuale contesto geopolitico e epidemiologico – possa riflettersi in un incremento di prezzo dei beni e servizi acquistati, con conseguenze anche sulle tempistiche di consegna, nonché sulla relativa logistica.

Inoltre, si segnala che il rischio relativo all'aumento del prezzo di specifiche materie prime è oggetto di apposita copertura mediante strumenti finanziari negoziati sul mercato. Il Gruppo non può garantire che le coperture poste in essere siano efficaci o adeguate, né che in futuro il Gruppo possa continuare ad utilizzare tali strumenti di copertura. Il verificarsi di simili

situazioni avrebbe un effetto significativamente negativo sul Gruppo, sulle sue prospettive di business, sulla sua condizione finanziaria e sui suoi risultati operativi.

A tal riguardo si segnala che un eventuale aumento dei costi delle materie prime e, più in generale, un aggravio dei costi di approvvigionamento, potrebbe determinare una diminuzione dei margini di profitto del Gruppo, con conseguenti effetti negativi rilevanti sull'attività, le prospettive, nonché la situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente e del Gruppo Saipem.

B.2 Rischi connessi alla catena di approvvigionamento (c.d.supply chain)

Eventuali prestazioni inadeguate da parte di fornitori e subappaltatori, oltre che l'indisponibilità nelle quantità e qualità di beni e servizi richiesti dal Gruppo, potrebbero generare inefficienze nella catena di approvvigionamento e, di conseguenza, comportare (i) costi aggiuntivi relativi alla difficoltà di sostituzione dei fornitori o di approvvigionamento dei beni e servizi necessari allo svolgimento delle attività; (ii) l'approvvigionamento di beni e servizi a prezzi più elevati; (iii) possibili azioni intentate dai fornitori volte a recuperare i loro eventuali extra costi; e (iv) ritardi nella realizzazione e consegna dei progetti. Il Gruppo, operando a livello globale, risente notevolmente della imprevedibilità delle dinamiche caratterizzanti la catena di approvvigionamento, con particolare riferimento all'incremento dei prezzi delle materie prime, alla loro scarsa reperibilità sul mercato e alla crisi internazionale della logistica e dei container. Il verificarsi di tali eventi potrebbe comportare conseguenti effetti negativi rilevanti sull'attività, le prospettive, la reputazione nonché la situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente e del Gruppo Saipem.

Il verificarsi degli eventi oggetto di tale rischio, che è considerato dall'Emittente di alta probabilità di accadimento, potrebbe avere un impatto negativo rilevante sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente. Tenuto conto di quanto precede, l'Emittente stima che il rischio abbia alta rilevanza.

Il Gruppo si avvale di numerosi fornitori di beni e servizi. Al 31 dicembre 2021, i costi della catena di approvvigionamento del Gruppo per acquisti di beni, servizi e altri costi (inclusi logistica e trasporti) sono pari a Euro 6.839 milioni (Euro 5.347 milioni al 31 dicembre 2020). Al 31 dicembre 2021, l'ammontare degli ordini emessi dal Gruppo relativi alla supply chain nei confronti dei primi dieci fornitori (in termini di fatturato) è pari a Euro 1.573 milioni (Euro 1.372 milioni al 31 dicembre 2020) corrispondente al 20% del totale dello stesso periodo.

La dinamica dei costi della catena di approvvigionamento risente degli oltre 7.000 fornitori che sono stati qualificati nel corso del 2021, raggiungendo una catena di fornitura che conta oltre 23.500 fornitori (distribuiti in tutte le aree geografiche di operatività, con una prevalenza (32%) di fornitori appartenenti all'area europea). Durante il 2021 gli acquisti sono stati principalmente eseguiti da fornitori ubicati in Medio Oriente, Asia centrale ed Europa. Le categorie merceologiche di lavori, beni e servizi necessari allo svolgimento dell'attività di Saipem ammontano a 1.700, di cui quasi 1.000 classificate come categorie critiche, ritenute cioè essenziali allo sviluppo del core businessdella Società.

Eventuali prestazioni inadeguate da parte di fornitori e subappaltatori potrebbero generare inefficienze nella catena di approvvigionamento e, di conseguenza, comportare costi

aggiuntivi relativi alla difficoltà di sostituzione dei fornitori o di approvvigionamento dei beni e servizi necessari allo svolgimento delle attività o comportare l'approvvigionamento di beni e servizi a prezzi più elevati, possibili azioni intentate dai fornitori volte a recuperare i loro eventuali extra costi e ritardi nella realizzazione e consegna dei progetti.

Il rischio di deterioramento dei rapporti con i fornitori potrebbe comportare in alcuni specifici casi uno svantaggio competitivo dovuto alla diminuzione del potere contrattuale del Gruppo, con conseguente aumento dei prezzi e deterioramento delle condizioni contrattuali.

In alcuni ordinamenti nei quali opera il Gruppo Saipem è prevista la responsabilità in solido del committente nei confronti degli appaltatori per quanto riguarda eventuali inadempimenti in materia retributiva, contributiva e, in talune giurisdizioni, anche fiscale. Alla Data del Documento di Registrazione, il Gruppo non è coinvolto in un numero significativo di contenziosi.

Il rischio legato alla disponibilità e volatilità dei prezzi delle commodities – ovvero le variazioni del costo delle materie prime come acciaio, rame, carburanti, ecc. – ma anche di beni e servizi tipicamente utilizzati dal Gruppo, si è rivelato particolarmente significativo per Saipem nel corso del 2021, creando notevoli difficoltà nella fase di esecuzione dei progetti, non solo per il Gruppo, ma anche per gli stessi fornitori di beni e servizi. La dinamica di approvvigionamento è infatti caratterizzata da una forte tensione nel mercato delle materie prime principalmente dovuta a uno sbilanciamento nel rapporto tra domanda e offerta. Inoltre, il Gruppo potrebbe non essere in grado di trasferire l'aumento di prezzo subìto sui propri clienti.

Molti dei materiali essenziali al business del Gruppo richiedono vari servizi di trasporto (tra cui via container) e stoccaggio per raggiungere i siti operativi. Questi servizi, soprattutto in periodi di elevata domanda, possono causare ritardi nella consegna dei materiali, limiti alla disponibilità degli stessi e/o un aumento dei prezzi degli stessi.

L'incremento dei costi di import/export causato dall'aumento dei prezzi dei servizi di trasporto, unitamente alla crescita dei prezzi dell'energia, determina una variabilità dei prezzi delle commodities, a cui si aggiungono azioni speculative e di arbitraggio sui mercati.

Inoltre, vi sono alcuni effetti originati dalla pandemia da COVID-19 sulla supply chain, principalmente riconducibili alla logistica, che hanno comportato una necessaria revisione e rimodulazione delle liste dei fornitori disponibili per le gare di approvvigionamento, nonché a maggiori difficoltà di ingaggio e gestione in conseguenza dei vari protocolli nazionali e internazionali in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro delle persone, il cui effetto combinato è risultato essenzialmente nella dilazione delle tempistiche legate alle gare di fornitura.

Infine, la crisi russo-ucraina ha particolarmente incrementato l'incertezza causata dalla pandemia da COVID-19 e l'attuale scenario socio-economico rende complesso per gli operatori della supply chain formulare previsioni di prezzo e assumere impegni contrattuali con quotazioni di lungo periodo. In alcuni casi i fornitori sono impossibilitati a presentare delle offerte in quanto la catena dei loro fornitori e gli stabilimenti produttivi sono divenuti estremamente selettivi nelle iniziative da perseguire e non forniscono le relative quotazioni non essendo in grado di stabilire prezzi e condizioni commerciali, dato che a loro volta non

riescono ad acquistare materie prime, a causa sia dell'indeterminatezza dei prezzi sia della carente disponibilità delle stesse sui mercati internazionali. Parimenti, i tempi di consegna si sono notevolmente allungati con impatto diretto sui progetti in portafoglio. Non si può escludere che la recrudescenza della pandemia da COVID-19 in Cina e le misure contenitive del governo cinese possano aggravare gli impatti negativi sulla catena di approvvigionamento (c.d. supply chain), comportando ove significative, la revisione delle assunzioni del Piano Strategico. Tuttavia, alla Data del Documento di Registrazione il Piano Strategico aggiornato il 24 marzo 2022 è ritenuto valido. Si prevede, inoltre, un livello di prezzi sostenuto ed estremamente volatile fino al perdurare del contesto attuale. Il verificarsi di tali situazioni potrebbe determinare effetti negativi sull'attività, le prospettive nonché la situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società e del Gruppo Saipem.

Per ulteriori informazioni si rinvia alla Sezione 5 del Documento di Registrazione.

B.3 Rischi relativi all'operatività internazionale del Gruppo e alla situazione politica, sociale ed economica dei Paesi in cui opera il Gruppo

Il Gruppo è attivo a livello internazionale e nell'esercizio 2021 ha registrato ricavi complessivi pari a Euro 6.875 milioni (rispetto a Euro 7.342 milioni nel 2020), di cui Euro 284 milioni in Italia (pari al 4%), Euro 735 milioni nel Resto Europa (pari all'11%), Euro 460 milioni in CSI (pari al 7%), Euro 2.159 milioni nel Medio Oriente (pari al 31%), Euro 760 milioni nell'estremo Oriente (pari all'11%), Euro 90 milioni nell'Africa settentrionale (pari all'1%), Euro 1.738 milioni nell'Africa Sub-sahariana (pari al 25%), Euro 649 milioni nelle Americhe (pari al 10%). In aggiunta, il portafoglio ordini al 31 dicembre 2021 relativo a progetti situati al di fuori del territorio italiano rappresenta il 96% del totale portafoglio ordini alla stessa data. Al 31 marzo 2022, il Gruppo ha registrato ricavi complessivi pari a Euro 1.942 milioni (rispetto a Euro 1.618 milioni nel corrispondente periodo del 2021), di cui Euro 79 milioni in Italia (pari al 4%), Euro 184 milioni nel Resto Europa (pari al 9%), Euro 82 milioni in CSI (pari al 4%), Euro 767 milioni nel Medio Oriente (pari al 39%), Euro 243 milioni nell'estremo Oriente (pari al 13%), Euro 52 milioni nell'Africa settentrionale (pari al 3%), Euro 367 milioni nell'Africa subsahariana (pari al 19%), Euro 168 milioni nelle Americhe (pari al 9%).

La presenza e l'operatività del Gruppo su diversi mercati internazionali espone lo stesso a rischi connessi, fra l'altro, alle condizioni geo-politiche e macroeconomiche dei Paesi in cui opera e alle possibili variazioni dei regimi normativi e fiscali. Il Gruppo opera in numerosi Paesi in virtù di permessi o licenze operative, e pertanto il venire meno di tali permessi o licenze a seguito della violazione degli obblighi e/o del sopravvenuto difetto dei requisiti previsti dagli stessi potrebbe comportare un effetto negativo sull'attività all'interno della giurisdizione interessata, nonché sui risultati delle attività e sulla condizione finanziaria del Gruppo. Inoltre, l'evoluzione della normativa vigente nei singoli Paesi, ma anche a livello internazionale, potrebbero imporre al Gruppo Saipem di sostenere ulteriori costi per adeguare le caratteristiche dei propri servizi alle nuove disposizioni, determinando, tra le altre cose, l'incertezza circa gli esiti economici e finanziari delle nuove iniziative intraprese. Inoltre, alla Data del Documento di Registrazione, vi sono incertezze e tensioni a livello globale derivanti dal conflitto in essere tra Ucraina e Russia, il quale, per effetto della tensione sui prezzi e disponibilità relativi ai beni e servizi che l'Emittente acquista per l'esecuzione delle

commesse, potrebbe comportare effetti negativi sull'attività, le prospettive, la reputazione nonché la situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente e del Gruppo Saipem.

Il verificarsi degli eventi oggetto di tale rischio, che è considerato dall'Emittente di alta probabilità di accadimento, potrebbe avere un impatto negativo rilevante sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente. Tenuto conto di quanto precede, l'Emittente stima che il rischio abbia alta rilevanza.

Saipem svolge una parte significativa della propria attività in Medio Oriente,nell'Africa Subsahariana nonché in America Latina, regioni nelle quali è possibile sperimentare un minor grado di stabilità dal punto di vista politico, sociale ed economico. Evoluzioni del quadro politico, crisi economiche, conflitti sociali interni e con altri Paesi, aumento del rischio terroristico e informatico (cyber), potrebbero compromettere in modo temporaneo o permanente la capacità di Saipem di operare in condizioni economiche vantaggiose e la possibilità di recuperare l'attivo fisso in tali Paesi, ovvero potrebbero richiedere interventi organizzativi e gestionali specifici finalizzati ad assicurare, ove possibile nel rispetto delle policy aziendali, il prosieguo delle attività in corso in condizioni contestuali differenti da quelle previste originariamente. In considerazione dell'esposizione ai mercati internazionali, con riferimento alle opportunità di sviluppo nei mercati tradizionali in cui è già presente o quelli che intende sviluppare, il Gruppo valuta i rischi di natura politica, economica, legale, operativa, finanziaria e l'affidabilità dei clienti ma anche quelli in materia di sicurezza sul lavoro legati all'acquisizione di nuove commesse.

In particolare, con riferimento alla sua attività internazionale, il Gruppo è esposto ai seguenti rischi:

  • 1) terrorismo: il livello della minaccia terroristica è particolarmente elevato in Arabia Saudita, Libia, Turchia, Nigeria, Egitto e Mozambico;
  • 2) criminalità: la criminalità resta a un livello significativo in Angola, Cabinda, Mozambico, Costa d'Avorio, Venezuela Nigeria, Iraq, Golfo di Guinea. In particolare, la minaccia del sequestro di persona a scopo di estorsione è ancora rilevante in Messico, Venezuela, così come anche in Nigeria, Iraq e Libia dove il sequestro di persona è anche collegato a fenomeni di terrorismo ed instabilità politica;
  • 3) rischio politico/sociale/economico: l'instabilità politica e il deterioramento delle condizioni socio-economiche sono tra le principali cause alla base delle minacce di sicurezza in Libia, Bolivia, Mozambico, Nigeria e Venezuela e, più recentemente, in Russia.

Si segnala altresì che l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia crea incertezze e tensioni in particolare all'interno dell'Eurozona e sta evidenziando aspetti di criticità delle politiche energetiche dei Paesi occidentali. Sebbene le relative evoluzioni ed impatti futuri siano ancora incerti e di difficile valutazione, l'intensificarsi delle ostilità belliche, delle tensioni geopolitiche in atto e della guerra commerciale, ivi inclusa l'imposizione di sanzioni economiche internazionali nei confronti di società, banche e persone fisiche di nazionalità russa, stanno portando inevitabilmente a ripercussioni negative anche significative

sull'economia globale, internazionale e italiana, sull'andamento dei mercati finanziari e sul settore di attività della Società.

Infine, l'attuale livello della guerra tra Russia e Ucraina ha comportato un forte incremento degli attacchi informatici (cyber) a sistemi e servizi critici (per esempio, intelligence, militari, finanziari, energetici) da parte di gruppi hacker attivi ed operanti per entrambi gli schieramenti.

Ulteriori rischi connessi all'attività in Paesi esteri sono rappresentati da: (i) mancanza di un quadro legislativo stabile e incertezze sulla tutela dei diritti della compagnia straniera in caso di inadempienze contrattuali da parte di soggetti privati o enti di Stato, incluso il rischio di espropriazioni e nazionalizzazioni; (ii) sviluppi o applicazioni penalizzanti di leggi, regolamenti, modifiche contrattuali unilaterali che comportano la riduzione di valore degli asset, disinvestimenti forzosi ed espropriazioni; (iii) restrizioni di varia natura sulle attività di costruzione, perforazione, importazione ed esportazione; (iv) incrementi della fiscalità applicabile; (v) conflitti sociali interni che sfociano in atti di sabotaggio, attentati, violenze e accadimenti simili; (vi) fenomeni corruttivi; (vii) atti di terrorismo, vandalismo o pirateria. Tali eventi sono caratterizzati da limitata prevedibilità e possono insorgere ed evolvere in ogni momento.

Nei casi in cui la capacità di Saipem di operare sia compromessa temporaneamente, la demobilitazione è pianificata secondo criteri di protezione del personale e dei beni patrimoniali aziendali che rimangono nel paese soggetto a instabilità politica, e di minimizzazione dell'interruzione dell'operatività attraverso l'adozione di soluzioni che rendano più rapida e meno onerosa la ripresa delle attività ordinarie una volta ripristinate le condizioni alle stesse favorevoli. Tali misure possono attrarre aggravi di costi e possono incidere sui risultati economici attesi.

Nonostante le azioni attuate dall'Emittente per il periodico monitoraggio dei rischi e per l'adozione di un efficiente modello di security, eventuali evoluzioni nel quadro politico, economico e sociale dei Paesi in cui Saipem e il Gruppo operano potrebbero determinare ritardi e/o cancellazioni di progetti strategici nonché tensione sui prezzi e sulle disponibilità dei beni e servizi che l'Emittente acquista per l'esecuzione delle commesse, con conseguenti effetti negativi rilevanti sull'attività, le prospettive, nonché la situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente e del Gruppo Saipem.

I rischi sopra esposti sono particolarmente significativi alla luce del fatto che oltre il 90% dei ricavi attesi secondo il Piano Strategico 2022-2025 nella divisione E&C Offshore fanno riferimento a un limitato numero di progetti, principalmente basati in Medio Oriente, Africa Sub-sahariana e America Latina.

I rischi enunciati potrebbero incidere sulla capacità operativa del Gruppo Saipem su alcuni mercati internazionali, e ciò potrebbe avere effetti negativi sull'attività, le prospettive, la reputazione nonché la situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente e del Gruppo Saipem.

Il Gruppo è esposto al rischio che nell'esecuzione delle commesse ci possano essere variazioni delle stime di costo che possano ridurre la marginalità attesa rispetto a quanto precedentemente stimato, con conseguenti effetti negativi rilevanti sull'attività, le prospettive, la reputazione nonché la situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente e del Gruppo Saipem. Al 31 marzo 2022, il fondo spese contrattuali e perdite su commesse pluriennali ammonta a Euro 864 milioni e include la stima di perdite su commesse pluriennali per Euro 855 milioni e il fondo costi finali di progetto per un ammontare di Euro 9 milioni relativi a progetti Engineering & Construction Offshore e Onshore. Il riconoscimento dei ricavi e valutazione delle attività e passività contrattuali ha costituito un aspetto chiave della revisione contabile sul bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2021.

Il verificarsi degli eventi oggetto di tale rischio, che è considerato dall'Emittente di medioalta probabilità di accadimento, potrebbe avere un impatto negativo rilevante sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente. Tenuto conto di quanto precede, l'Emittente stima che il rischio abbia medio-alta rilevanza.

Il Gruppo opera in un mercato caratterizzato da una crescente pressione competitiva sui prezzi per i contratti di importo forfettario, denominati "chiavi in mano" su base Lump-Sum Turnkey. Tale tipologia di contratti, insieme ai contratti rimborsabili, è tipica dei segmenti E&C Offshore e E&C Onshore. I progetti E&C Offshore e E&C Onshore rappresentano circa il 90% del backlog al 31 marzo 2022. L'elaborazione del preventivo di offerta e la determinazione del prezzo per commesse Lump-Sum Turnkey sono frutto di un accurato, articolato e puntuale esercizio di stima che coinvolge varie funzioni aziendali e che viene ulteriormente integrato da valutazioni di rischio per coprire eventuali aree di incertezza inevitabilmente presenti in ciascuna offerta (c.d. livelli di contingenza).

Tuttavia, trattandosi generalmente di complessi progetti che si articolano in più fasi e che richiedono un significativo approvvigionamento di attrezzature e materiali nonché estese attività di gestione della costruzione e/o installazione per prolungati periodi di tempo, talvolta anche in località remote, per la durata del contratto, i costi e i ricavi e conseguentemente i margini dei contratti Lump-Sum Turnkey potrebbero variare in modo significativo rispetto agli importi stimati per molti motivi legati, ad esempio, a: (i) performance/produttività di fornitori e subappaltatori; (ii) performance/produttività della manodopera; (iii) modifiche dell'ambito di lavoro (c.d. Change order); (iv) condizioni meteorologiche differenti rispetto a quelle previste a fronte delle statistiche disponibili; (v) variazioni del costo delle materie prime (ad esempio, acciaio, rame, carburanti, ecc.) e della logistica; (vi) condizioni geopolitiche (incluse situazioni di guerra o disordini civili); (vii) ritardi nel processo di negoziazione ed eventuale cancellazione di iniziative commerciali relative a progetti futuri nonché cancellazione e sospensione di progetti in corso di svolgimento (siano essi contratti su base Lump-Sum Turnkey o contratti di servizio; (viii) adeguamento dei corrispettivi contrattuali non in linea con i costi derivanti da modifiche ai lavori previsti contrattualmente e/o oneri sostenuti per ragioni imputabili al committente ovvero mancato adeguamento dei corrispettivi contrattuali nonché ritardi e difficoltà nell'ottenere il riconoscimento dei compensi contrattuali previsti ad indennizzo della società per la cancellazione o sospensione di tali

contratti; (ix) difficoltà nell'ottenere permessi e licenze, (x) il perdurare e/o la recrudescenza degli effetti pandemici derivanti dall'emergenza sanitaria da COVID-19, (xi) ritardi e difficoltà nel rinnovare, anticipatamente rispetto alla scadenza e a condizioni economicamente vantaggiose, i contratti di noleggio in essere relativi alle flotte di perforazione in mare nonché (xii) pressione da parte dei clienti per rinegoziare le condizioni in essere.

Ad aggravare fortemente tali fattori contribuisce l'attuale contesto macroeconomico caratterizzato da elevati livelli di inflazione registrati nella maggior parte dei mercati in cui opera il Gruppo, livelli che si discostano significativamente da quanto registrato storicamente e da quanto preso in considerazione dal Gruppo nella determinazione del corrispettivo "lumpsum" con possibili effetti negativi sulle stime dei costi produttivi (derivanti dall'impatto dell'inflazione sui costi delle materie prime) e sui risultati attesi (ovvero l'impatto che si riflettera eventualmente sui margini). In aggiunta, eventuali problemi di qualità e performance, o ritardi nel completamento delle milestone, che dovessero emergere nella realizzazione del progetto possono comportare l'obbligo, da parte del Gruppo, di pagare penali contrattualmente definite anche di ammontare significativo. Con riferimento al raggiungimento degli obiettivi di Piano, si evidenzia che circa il 50% dei ricavi complessivi stimati nell'orizzonte temporale 2022-2025 è atteso essere generato da ordini e progetti non ancora acquisiti e che potrebbero essere perfezionati come contratti Lump Sum.

Alcuni progetti nel portafoglio ordini del Gruppo, alla Data del Documento di Registrazione, sono caratterizzati da tempistiche estremamente sfidanti e rappresentano una quota pari a circa il 10% del backlog. Ogni qualvolta l'ammontare effettivo dei costi per un determinato progetto ecceda l'ammontare stimato, il Gruppo subisce una riduzione nei profitti e può persino incorrere in perdite e svalutazione di asset nella performance di tali contratti.Inoltre, si precisa che la cancellazione di commesse in corso di svolgimento da parte del committente può avvenire nei seguenti casi: (i) recesso unilaterale del vincolo contrattuale da parte del committente (c.d. "termination for convenience"); (ii) risoluzione del contratto a causa del mancato adempimento da parte dell'appaltatore degli obblighi contrattuali di sua competenza (c.d. "termination for default"), secondo le modalità stabilite nei singoli contratti.

In presenza di un contratto oneroso, i costi necessari per adempiere alle obbligazioni assunte superiori ai benefici economici attesi contrattualmente devono essere rilevati come accantonamento nel Fondo "Perdite su commesse pluriennali" tra i Fondi rischi e oneri.

In aggiunta a quanto sopra rappresentato, il deterioramento delle relazioni con i clienti e la continua evoluzione degli scenari oggetto di analisi possono essere fonte di imprecisioni o errori nella determinazione dei corrispettivi aggiuntivi da contrattualizzare (c.d. pending revenues) associati a tali valutazioni, nonché fonte di ritardi nei pagamenti.

Considerando gli elementi di cui sopra, in previsione della consuntivazione dei risultati dell'andamento delle commesse acquisite negli anni scorsi il management ha avviato una backlog review, che ha evidenziato – a causa del perdurare del contesto della pandemia da COVID-19, dell'aumento, attuale e prospettico, dei costi delle materie prime e della logistica, dell'interruzione inaspettata di una trattativa in corso da tempo che prevedeva tra l'altro il riconoscimento di un maggiore corrispettivo di ricavi – un significativo deterioramento dei margini economici a vita intera di 8 progetti relativi all'E&C Onshore e all'E&C Offshore Wind

generando un impatto negativo sull'EBITDA 2021 di circa Euro 1 miliardo, per effetto dell'accantonamento delle perdite future attese, contabilizzati nel quarto trimestre 2021.

In data 31 gennaio 2022 Saipem ha quindi ritirato gli outlook annunciati al mercato in data 28 ottobre 2021.

Nel mese di febbraio 2022 Saipem ha esteso la review a un ulteriore numero di progetti tale da raggiungere una copertura dell'80% del valore del backlog complessivo esistente al 30 settembre 2021, circa l'88% del backlog consolidato dei segmenti E&C alla stessa data, in particolare corrispondente al 74% del backlog E&C Offshore e al 95% del backlog E&C Onshore, ovvero circa Euro 18 miliardi del backlog consolidato dei segmenti E&C alla stessa data, di cui circa Euro 5 miliardi del backlog E&C Offshore e circa Euro 13 miliardi del backlog E&C Onshore. Tale review è stata completata nel mese di febbraio 2022 e non ha evidenziato ulteriori impatti rispetto a quanto comunicato il 31 gennaio 2022.

Per effetto di quanto sopra rappresentato, il bilancio d'esercizio 2021 di Saipem si è chiuso con perdite superiori a un terzo del capitale sociale, integrando i presupposti previsti dall'art. 2446 del Codice Civile.

Pertanto, qualora una delle commesse in esecuzione dovesse rivelarsi meno profittevole del previsto a causa dei fattori precedentemente descritti, ciò potrebbe avere effetti negativi sull'attività, le prospettive, nonché la situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente e del Gruppo.

Per ulteriori informazioni si rinvia alla Sezione 5 e 11 del Documento di Registrazione.

B.5 Rischi relativi alla costruzione e revisione del portafoglio ordini (backlog)

Il Gruppo è esposto al rischio che le commesse assegnate dai clienti ed inserite nel backlog siano rinviate e/o che gli ordini contrattualizzati costituenti il backlog vengano ridotti nel loro ammontare, subiscano rallentamenti o siano sospesi o cancellati a causa di eventi non prevedibili. L'esame, da parte di un investitore, dei dati relativi al backlog senza tenere in considerazione la suddetta criticità potrebbe indurlo in errore nella valutazione della situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria della Società, nonché comportare decisioni di investimento errate, non appropriate o inadeguate per tale investitore.

Il verificarsi degli eventi oggetto di tale rischio, che è considerato dall'Emittente di medioalta probabilità di accadimento, potrebbe avere un impatto negativo rilevante sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente. Tenuto conto di quanto precede, l'Emittente stima che il rischio abbia medio-alta rilevanza.

Il valore di backlog, pur rappresentando un'aspettativa di ricavi da contratti con la clientela, potrebbe non corrispondere necessariamente al fatturato che la Società realizzerà rispetto agli stessi. Infatti, il portafoglio ordini di Gruppo include non soltanto il valore contrattuale di progetti che sono stati acquisiti, incluse le variazioni dei corrispettivi in aumento o riduzione contrattualizzati con le opportune formalità, ma anche il valore dei progetti che sono stati sospesi e/o rimandati. Inoltre, i ricavi di competenza su ciascun anno del Piano Strategico 2022-2025 potrebbero discostarsi dalle previsioni per effetto di diversi fattori (tra cui, per esempio, eventuali slittamenti nell'esecuzione del progetto ovvero modifiche alle schedule).

Eventuali valori derivanti da opzioni contrattuali di rinnovo dei contratti sono inclusi solo quando il committente ha esercitato l'opzione. Al 31 dicembre 2021, il backlog ammontava a Euro 22.733 milioni (Euro 13.439 milioni per l'E&C Onshore, Euro 7.436 milioni per l'E&C Offshore, Euro 360 milioni per il Drilling Offshore e Euro 1.498 milioni per il Drilling Onshore). Al 31 marzo 2022 il portafoglio ordini ammonta a Euro 22.179 milioni (Euro 11.919 milioni nell'E&C Onshore, Euro 7.916 milioni nell'E&C Offshore, Euro 892 milioni nel Drilling Offshore e Euro 1.452 milioni nel Drilling Onshore), di cui Euro 6.596 milioni da realizzarsi nel 2022.

Al 31 dicembre 2021, il backlog comprensivo di società non consolidate ammontava a Euro 24.682 milioni (Euro 23.934 milioni al 31 marzo 2022).

Il valore riflesso nel backlog potrebbe non realizzarsi interamente o, se realizzato, potrebbe non generare profitti. Poiché talvolta alcuni progetti sono cancellati, o subiscono modifiche nella tempistica e nei contenuti, l'Emittente non può prevedere con sicurezza quando e se i progetti riflessi nel backlog saranno realizzati. Ciò premesso, alla Data del Documento di Registrazione le assunzioni in relazione alla dinamica del backlog poste alla base del Piano Strategico 2022-2025 aggiornato il 24 marzo 2022 sono valide.

L'incidenza dei progetti sospesi e/o cancellati per cause di forza maggiore al 31 marzo 2022 è pari al 21% del totale del portafoglio ordini consolidato, mentre l'incidenza dei progetti sospesi dal cliente è pari al 6% del totale portafoglio ordini consolidato. Il Piano Strategico 2022-2025 tiene conto della tempistica stimata per eseguire i progetti presenti a backlog al 31 dicembre 2021. Variazioni significative della tempistica stimata e/o cancellazioni per cause di forza maggiore, non previste alla Data del Documento di Registrazione, potrebbero influire significativamente in negativo sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente.

Al 31 dicembre 2021l'incidenza dei progetti sospesi e/o cancellati per cause di forza maggiore era pari al 16% del portafoglio ordini consolidato e l'incidenza dei progetti sospesi dal cliente era pari al 6 % del portafoglio ordini consolidato. I dati di backlog sono di natura gestionale, non sono assoggettati a revisione contabile e poiché non rivenienti dai principi contabili di riferimento potrebbero non essere comparabili con quelli utilizzati da concorrenti.

I contratti con i clienti di norma prevedono clausole di "force majeure" ai sensi delle quali – al verificarsi di eventi straordinari ed imprevedibili (a titolo esemplificativo in caso di guerre, ribellioni, scioperi, uragani, terremoti, alluvioni, pandemie, ecc.) – la parte colpita può invocare il diritto di sospendere le proprie obbligazioni fintantoché perduri l'evento scatenante. In molti casi, il protrarsi dell'evento di forza maggiore oltre un termine definito contrattualmente può altresì comportare la risoluzione del contratto in maniera automatica ovvero su impulso di una delle parti. Alla Data del Documento di Registrazione, non ci sono progetti per i quali siano state attivate clausole di "force majeure" a seguito del conflitto russo-ucraino.

Oltre ai sopra citati casi di forza maggiore prolungata, la risoluzione di contratti in corso di svolgimento da parte del committente può avvenire anche nei seguenti casi:

• recesso unilaterale del vincolo contrattuale da parte del committente (c.d. "termination for convenience"), inclusi i casi in cui tale decisione sia adottata come conseguenza della continuazione prolungata degli eventi di sospensione delle

attività ordinata dal committente stesso;

• risoluzione del contratto a causa del mancato adempimento da parte dell'appaltatore degli obblighi contrattuali di sua competenza (c.d. "termination for default"), secondo le modalità stabilite nei singoli contratti.

Alcuni dei contratti del Gruppo prevedono penali a carico del committente in caso di cancellazione, le quali tendenzialmente sono intese a coprire le spese affrontate dal Gruppo, i ricavi relativi al lavoro già prestato prima della cancellazione e una certa percentuale dei profitti che l'Emittente avrebbe realizzato in caso di completamento della commessa. Tuttavia, l'Emittente non ha diritto in tali casi all'intero ammontare dei ricavi che sarebbero rivenuti dalla commessa e che erano stati riflessi nel backlog. Qualsiasi cancellazione, sospensione o modifica nel perimetro di attività (scope of work) di una commessa inclusa nel backlog può comportare effetti negativi sull'attività, le prospettive, nonché la situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente e del Gruppo Saipem.

A titolo esemplificativo, nel portafoglio ordini al 31 marzo 2022 è contenuto il progetto in Mozambico per un ammontare residuo pari a circa Euro 3,5 miliardi, che, alla Data del Documento di Registrazione, risulta sospeso a causa dell'instabile situazione di sicurezza nel Nord del Paese derivante da una serie di attacchi di natura armata presso la città di Palma. Il progetto consiste nella realizzazione di un impianto LNG composto da due treni di liquefazione del gas naturale nonché di tutte le necessarie infrastrutture, serbatoi di stoccaggio e strutture portuali per l'esportazione. In data 26 aprile 2021 il committente ha invocato la sussistenza di force majeure ed il Gruppo ha evacuato il sito, continuando a gestire una parte residua delle attività di progetto non oggetto di sospensione, fuori dal Paese. Il Gruppo ha altresì valutato, in stretta cooperazione con il committente, le misure per preservare il valore del progetto e assicurare una pronta ripartenza dei lavori non appena siano ripristinate le condizioni di sicurezza dell'area. Nell'ambito della formulazione del Piano Strategico 2022–2025, si segnala che sono state fatte delle assunzioni sulle tempistiche di ripartenza del progetto dopo il terzo trimestre del 2022.

B.6 Rischi connessi alle fluttuazioni degli indicatori macroeconomici energetici (prezzo del petrolio e del gas naturale) che influenzano la domanda di servizi erogati dall'Emittente

La Società e il Gruppo offrono i propri servizi con un forte orientamento verso le attività nei settori energetici tradizionali (Oil&Gas), nei nuovi mercati collegati alla transizione energetica e nel settore delle infrastrutture sostenibili. Per quanto riguarda la sola attività delle divisioni E&C, i progetti non correlati allo sviluppo di risorse di petrolio rappresentano circa il 75% del relativo portafoglio ordini residuo al 31 marzo 2022 (circa l'80% per quanto di competenza al 2025); in particolare, i progetti legati al gas naturale rappresentano il 67% di tale portafoglio ordini residuo (60% per quanto di competenza al 2025). La domanda di mercato per i prodotti e servizi del Gruppo nei settori energetici tradizionali è particolarmente sensibile alle attività di esplorazione, sviluppo, produzione e, in modo correlato, ai conseguenti livelli di spesa su tali attività da parte delle società operanti nei settori Oil&Gas. I livelli di spesa in tali attività sono a loro volta influenzati dalle tendenze di lungo periodo dei prezzi del petrolio e del gas

naturale. Alla Data del Documento di Registrazione, tenuto conto dell'attuale scenario geopolitico ed economico, ogni previsione sul trend del prezzo del petrolio e/o del gas naturale è connotata da significativi margini di incertezza e di errore. Nel lungo periodo, abbassamenti di indicatori energetici fondamentali (tra cui il prezzo del petrolio e del gas naturale) potrebbero risultare in una riduzione dei livelli di spesa dei clienti con conseguente deterioramento della domanda per i servizi offerti dall'Emittente e dal Gruppo, con effetti negativi sull'attività, le prospettive, nonché la situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente e del Gruppo Saipem.

Il verificarsi degli eventi oggetto di tale rischio, che è considerato dall'Emittente di medioalta probabilità di accadimento, potrebbe avere un impatto negativo sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente. Tenuto conto di quanto precede, l'Emittente stima che il rischio abbia medio-alta rilevanza.

I prezzi del petrolio e del gas naturale sono soggetti a fluttuazioni significative dovute a numerosi fattori, al di fuori del controllo di Saipem e del Gruppo.

La rilevanza del rischio in oggetto è stimata essere medio-alta in quanto gli effetti delle fluttuazioni degli indicatori macroeconomici energetici (prezzo del petrolio e del gas naturale) influenzano le decisioni di investimento dei clienti e pertanto potrebbero impattare la domanda di servizi erogati con conseguenze negative sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente.

Mentre nel breve periodo non è possibile definire una correlazione ancorché indiretta tra prezzo del petrolio e del gas naturale e volumi e risultati reddituali del Gruppo Saipem, nel lungo periodo, abbassamenti di indicatori energetici fondamentali (tra cui il prezzo del petrolio e del gas naturale) potrebbero risultare in un deterioramento della domanda per i servizi offerti dall'Emittente e dal Gruppo.

Nelle dinamiche di lungo periodo, si evidenzia che le previsioni del prezzo del petrolio e del gas naturale nel periodo di riferimento del Piano Strategico 2022-2025 vengono considerate, al pari di altri fattori, come un riferimento esterno indicativo esclusivamente del contesto di mercato atteso in termini di disponibilità di cassa per gli investimenti delle oil companies, di attrattività degli investimenti stessi, di attitudine negoziale dei clienti e dei concorrenti, pertanto non si esclude che possibili variazioni nelle previsioni del prezzo del petrolio e del gas naturale, non previste alla Data del Documento di Registrazione, possano comportare impatti negativi sulle tendenze della domanda complessiva di servizi, e, pertanto, sulla situazione economico, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente

In particolare, alla Data del Documento di Registrazione, incidono sul contesto globale numerosi fattori di incertezza, derivanti sia dal conflitto in essere tra Ucraina e Russia, il quale potrebbe comportare ulteriori imprevedibili oscillazioni dei volumi di domanda e offerta di energia, nonché del prezzo del petrolio e del gas naturale, sia da dinamiche pre-esistenti al conflitto, tra le quali, (i) l'andamento della domanda/offerta globale di energia e in particolare di petrolio e gas, in relazione all'andamento del ciclo economico e della pandemia da COVID-19, (ii) la capacità e volontà dell'OPEC di stabilire e mantenere determinati livelli di estrazione di petrolio nonché la previsione di produzione nei Paesi OPEC, anche come elemento di compensazione delle mancate esportazioni dalla Russia, (iii) il possibile ritorno alle

esportazioni dell'Iran, previsto da alcuni analisti nel corso del 2022, (iv) il contesto complessivo del mercato delle materie prime, che potrebbe avere impatti sull'economia generale e sulla domanda di petrolio e gas, (v) l'incertezza nei mercati, politiche e regolamentazioni ambientali, (vi) la crescente tendenza a scegliere fonti alternative e rinnovabili di energia. Con particolare riferimento al gas naturale, si segnala inoltre che quest'ultimo risulta essere una materia prima maggiormente soggetta, diversamente dal petrolio, alle fluttuazioni stagionali della domanda e alle dinamiche regionali dei mercati in cui viene scambiata; tali fluttuazioni di prezzo nel breve periodo sono da ritenersi fisiologiche e non si ritiene possano avere un impatto.Tuttavia non si esclude che possibili variazioni nella domanda di gas naturale nel lungo periodo -non previste alla Data del Documento di Registrazione -possano comportare impatti negativi sulla situazione economico, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente.

Dato il lungo orizzonte temporale di molti progetti di sviluppo su larga scala, un'aspettativa di abbassamento dei prezzi di petrolio o gas naturale nel lungo periodo da parte delle società operanti nel settore Oil&Gas può determinare la riduzione o il differimento di investimenti da parte di tali clienti, con conseguenti effetti negativi sull'attività, le prospettive, nonché la situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente e del Gruppo Saipem.

L'Emittente ritiene che l'impatto e la rilevanza del rischio in oggetto perdurino lungo l'intero arco del Piano Strategico 2022-2025 in quanto i progetti basati sui combustibili fossili rappresentano ancora una parte rilevante all'interno del processo di gestione della transizione energetica, in particolare il gas naturale (su cui il Gruppo ha un esposizone pari al 67% del Backlog E&C al 31 marzo 2022) ha un ruolo di riferimento ed è il combustibile fossile destinato ad accompagnare la transizione energetica.

Per ulteriori informazioni si rinvia alla Sezione 7 del Documento di Registrazione.

B.7 Rischi relativi agli assetsstrategici

La Società e il Gruppo possiedono numerosi assets che vengono utilizzati per l'esecuzione dei propri progetti. Queste attività sono soggette ai normali rischi operativi legati all'esecuzione delle attività ordinarie e ai rischi non operativi legati ad eventi meteorologici avversi e/o catastrofi naturali quali terremoti, inondazioni, uragani, e tifoni e/o altre circostanze di natura straordinaria quali sommosse e guerre. Il verificarsi di uno di questi eventi può interrompere le operazioni del Gruppo e avrebbe effetti negativi rilevanti sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria nonché sulla reputazione dell'Emittente e del Gruppo Saipem.

Il verificarsi degli eventi oggetto di tale rischio, che è considerato dall'Emittente di media probabilità di accadimento, potrebbe avere un impatto negativo rilevante sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente. Tenuto conto di quanto precede, l'Emittente stima che il rischio abbia medio-alta rilevanza.

Alla Data del Documento di Registrazione, il Gruppo dispone (i) di una flotta di 26 mezzi navali Offshore, di cui 1 con contratto di noleggio a lungo termine, (ii) di 13 mezzi di perforazione Offshore altamente specializzati, di cui 9 di proprietà e 4 con contratto di noleggio a lungo termine (così suddivisi: sei unità ultra deep-water/deep-water, 5 high

specification jack-up, uno standard jack-up e una tender assisted Drilling barge); nonché (iii) di due navi FPSO, vari mezzi per la perforazione su terraferma e (iv) di 7 principali basi logistiche e di fabbricazione.

Per completezza, alla Data del Documento di Registrazione, la Società ha in corso una trattativa in stadio avanzato per la vendita della FPSO Cidade de Vitoria. Le negoziazioni per la cessione, già ipotizzata nel Piano Strategico 2022-2025, hanno recentemente subito una accelerazione da parte della controparte, che potrebbe portare alla firma di un Memorandum of Agreement(MoA) tra la fine del primo semestre 2022 e l'inizio del secondo semestre 2022.

In particolare, FPSO Cidade de Vitoria è un'unità galleggiante di produzione, stoccaggio e scarico, che alla Data del Documento di Registrazione è di proprietà di Saipem e impiegata nel giacimento offshore di Golfinho per Petrobras in Brasile, con un contratto di locazione e gestione in scadenza a febbraio 2023.

Il valore contabile del FPSO Cidade de Vitoria al 31 dicembre 2021 era pari a Euro 67 milioni. Si precisa che il Piano Strategico e i relativi flussi finanziari includevano l'ipotesi della cessione della FPSO Cidade de Vitoria nell'esercizio 2023. Sulla base delle trattative in corso con la controparte, si ritiene che le condizioni economiche di tale cessione siano in linea con quanto previsto nel Piano Strategico 2022-2025.

Si segnala che tutti i mezzi navali del segmento Offshore di proprietà del Gruppo Saipem, alla Data del Documento di Registrazione, hanno la certificazione emessa dagli enti di classifica (Rina, ABS, DNV) in corso di validità che conferma che il mezzo navale è stato costruito, gestito, eventualmente modificato sulla base di specifici requisiti tecnici dettati dagli enti di classifica.

Le certificazioni hanno validità quinquennale con verifiche periodiche condotte dagli ispettori degli enti di classe atte a confermare il continuo adeguamento alle normative di bandiera ed internazionali (tra le altre, SOLAS, MODU CODE, MARPOL e STCW). Inoltre, Saipem si è dotata delle opportune certificazioni societarie (ISM Code), per le tipologie di mezzi gestiti e per le Bandiere battute dalla flotta, per garantire la conformità e la certificazione dei mezzi navali versus ISM Code (Safety Management System), ISPS Code (Security Management System) e MLC 2006 Convention (Welfare Management System) indispensabili e obbligatorie (secondo criteri di applicabilità definiti) per operare in tutto il mondo.

La revoca ovvero il mancato ottenimento di tali certificazioni relative ai mezzi navali si qualificherebbero come una violazione degli standard internazionalmente richiesti dalle autorità e dai clienti e comporterebbero l'impossibilità di utilizzare i mezzi navali.

Tali assets sono soggetti ai normali rischi legati alle attività operative ordinarie e a rischi catastrofali legati a eventi climatici e/o calamità naturali.

A titolo esemplificativo, in data 14 aprile 2022, al largo di Amoyfjorden (Norvegia), si è verificato un incidente che ha coinvolto la nave Saipem 7000. Dopo aver completato i test di posizionamento dinamico, la Saipem 7000 stava conducendo il test quinquennale di sollevamento della gru n.1, supervisionato dall'ente di classificazione RINA. L'incidente non ha coinvolto persone. Sulla base delle investigazioni condotte, il cavo di sollevamento principale della gru n.1 si è spezzato durante il test, rilasciando in mare il carico (2 bettoline) e il gancio principale della stessa gru. La nave, inizialmente inclinatasi a causa del rilascio, è

tornata prontamente in posizione stabile e in sicurezza. L'incidente ha causato una sospensione temporanea delle attività operative su cui il mezzo era impiegato. Dopo l'incidente, il mezzo è stato sottoposto ad una prima fase di opportuni lavori di riparazione e la nave Saipem 7000 è tornata ad essere operativa a partire dal 31 maggio 2022, anche se con l'utilizzo di una sola delle due gru (la gru n. 2). Con riferimento alla gru n. 1 si precisa che l'Emittente prevede che essa sarà riparata e sarà pienamente operativa entro l'inizio del 2023.

In particolare, i rischi legati alle attività operative ordinarie possono essere caratterizzati da: (i) errata ovvero inadeguata esecuzione di manovre e di sequenze di lavoro, tali da danneggiare gli assets o gli impianti in corso di esecuzione; (ii) errata o inadeguata esecuzione di manutenzioni ordinarie e/o straordinarie.

Nonostante la Società disponga di un know-how e competenze specifiche, abbia attuato procedure interne per l'esecuzione delle proprie attività operative e proceda regolarmente alla manutenzione dei predetti assets al fine di monitorarne la qualità e il livello di affidabilità, non è possibile escludere che possano verificarsi incidenti agli assets o agli impianti in corso di esecuzione, con conseguenti effetti negativi rilevanti sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente e del Gruppo Saipem. Malfunzionamenti delle attrezzature o altri eventi che potrebbero verificarsi nei siti operativi del Gruppo potrebbero risultare in esplosioni, incendi, lesioni personali, danni alle proprietà e contaminazione ambientale, con conseguenti responsabilità anche significative del Gruppo Saipem.

Si specifica che l'Emittente ha stipulato polizze assicurative relativamente agli asset che ricomprendono altresì gli eventi catastrofali nonché il rischio guerra e terrorismo offshore. Tali coperture assicurative non ricomprendono il rischio politico relativo alla nazionalizzazione o esproprio da parte di un'autorità straniera. L'esclusione del rischio politico si estende anche agli assets onshore a cui si aggiunge una esclusione totale del mercato per il rischio guerra e terrorismo.

Inoltre, gli eventuali danni consequenziali indiretti al verificarsi di tali eventi catastrofali (i.e. eventuali perdite finanziarie dovute all'inattività del mezzo) rimarrebbero a carico del Gruppo Saipem, con conseguenti effetti negativi rilevanti sull'attività, le prospettive, la reputazione nonché la situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente e del Gruppo Saipem.

Per ulteriori informazioni in merito alle coperture assicurative, si rinvia alla Sezione 5, Paragrafo 5.1.1.3 del Documento di Registrazione.

Inoltre, Saipem e il Gruppo sostengono significative spese per la manutenzione degli assets di proprietà.

Gli investimenti tecnici, che includono anche i costi connessi alla manutenzione degli assets, effettuati nel corso dell'esercizio 2021 ammontano a Euro 283 milioni (Euro 305 milioni al 31 dicembre 2020) ed hanno principalmente riguardato:

  • per l'E&C Offshore Euro 145 milioni: interventi di mantenimento e upgrading di mezzi esistenti, in particolare Saipem Endeavour, FDS, FDS 2, Castoro 12;
  • per l'E&C OnshoreEuro 12 milioni: acquisto e mantenimento di attrezzature;

  • per il Drilling Offshore Euro 75 milioni: intervento di manutenzione straordinaria della nave di perforazione Saipem 10000 e del jack-up Perro Negro 8, oltre a interventi di manutenzione e upgradingsugli altri mezzi;

  • per il Drilling Onshore Euro 51 milioni: upgrading di impianti destinati a operare in Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Sud America, nonché interventi di mantenimento e upgradingdi mezzi esistenti.

I costi di manutenzione di volta in volta sostenuti dal Gruppo possono essere influenzati negativamente da eventi quali (i) aumenti del costo del lavoro e dei materiali e dei servizi, (ii) ammodernamenti tecnologici, (iii) modifiche normative o regolamentari in materia di sicurezza, tutela dell'ambiente.

Infine, al termine della vita utile dell'asset, l'inadeguata gestione della rottamazione da parte di eventuali acquirenti potrebbe avere effetti negativi sull'immagine e la reputazione della Società.

Il verificarsi di tali eventi potrebbe avere effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria nonché sulla reputazione dell'Emittente e del Gruppo Saipem.

Per ulteriori informazioni si rinvia alla Sezione 5, Paragrafo 5.1.1 e alla Sezione 11 del Documento di Registrazione.

B.8 Rischi connessi ad un inadeguato posizionamento competitivo nell'ambito della transizione energetica

Gli scenari attuali in ambito di transizione energetica prevedono un graduale spostamento verso un maggior utilizzo di fonti energetiche rinnovabili e a ridotto impatto climalterante rispetto all'attuale. La capacità dell'Emittente di competere nei nuovi mercati della transizione energetica dipenderà dal raggiungimento di un posizionamento competitivo adeguato. In particolare, il Gruppo potrebbe incontrare difficoltà ad acquisire competenze e risorse specifiche per la realizzazione di progetti caratterizzati da rigide disposizioni contrattuali. La limitata esperienza del Gruppo nella gestione della catena EPCI (i.e. ingegneria, approvvigionamento, fabbricazione, trasporto e installazione) per progetti che coinvolgono processi di produzione in serie, come i parchi eolici Offshore, potrebbe comportare ritardi nel completamento dei progetti e conseguenti costi aggiuntivi, con effetti negativi rilevanti sull'attività, le prospettive, la reputazione nonché la situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente e del Gruppo Saipem.

Il verificarsi degli eventi oggetto di tale rischio, che è considerato dall'Emittente di mediobassa probabilità di accadimento, potrebbe avere un impatto negativo rilevante sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente. Tenuto conto di quanto precede, l'Emittente stima che il rischio abbia medio-alta rilevanza.

Gli scenari attuali in ambito di transizione energetica prevedono un graduale spostamento verso un maggior utilizzo di fonti energetiche rinnovabili e a ridotto impatto climalterante rispetto all'attuale. Il raggiungimento di tali obiettivi si basa principalmente sullo sviluppo e l'impiego di una serie di nuove tecnologie in ambiti come le energie rinnovabili, la decarbonizzazione di diversi settori industriali (come ad esempio, agricoltura, produzione

dell'acciaio e del cemento, trasporti), l'efficienza energetica e l'economia circolare. L'Emittente ritiene che l'utilizzo di tali soluzioni per la realizzazione delle nuove infrastrutture energetiche e la riduzione delle emissioni carboniche possa creare un mercato significativo e di particolare interesse.

La capacità di competere nei nuovi mercati della transizione energetica dipenderà dal raggiungimento di un posizionamento competitivo adeguato, che si ritiene possa svilupparsi attraverso alcuni elementi chiave: (i) la creazione di nuove relazioni commerciali con società attive nell'ambito delle fonti energetiche rinnovabili e delle tecnologie pulite, (ii) la capacità di gestire nuove tipologie di progetti, con caratteristiche diverse rispetto a quelle dei progetti tradizionali dell'Emittente, (iii) il raggiungimento di un track record specifico nei nuovi mercati e (iv) lo sviluppo di un portafoglio tecnologico mirato.

In relazione a tali dinamiche, l'Emittente ha intrapreso un processo di trasformazione organizzativa che ha come obiettivo la definizione di una struttura maggiormente indirizzata ai nuovi prodotti e mercati. A tal riguardo, la strategia definita per il quadriennio 2022-2025 si caratterizza per la presenza di un approccio duale, che, da una parte, punta ai settori tradizionali, e, dall'altra, con riferimento al breve e lungo periodo, si pone l'obiettivo di crescere nei settori a più alto contenuto tecnologico legati alla transizione energetica.

Tuttavia, non si può escludere che il processo di riposizionamento su segmenti di mercato su cui il Gruppo ha, alla Data del Documento di Registrazione, una limitata esperienza con riferimento all'esecuzione di progetti che coinvolgono processi di produzione in serie come i parchi eolici Offshore, potrebbe comportare inefficienze esecutive e/o ritardi nel completamento dei progetti con conseguenti costi aggiuntivi ed effetti negativi rilevanti sull'attività, le prospettive, la reputazione nonché la situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente e del Gruppo Saipem.

B.9 Rischi connessi agli eventi militari e alle conseguenze dell'invasione dell'Ucraina

Alla Data del Documento di Registrazione sussistono incertezze e tensioni a livello globale derivanti dall'invasione russa dell'Ucraina, nonché dalla conseguente imposizione di sanzioni di vario ordine nei confronti della Russia e di soggetti russi. Il mantenimento e la possibile imposizione di nuove sanzioni potrebbero comportare un ulteriore inasprimento della situazione geopolitica e macroeconomica globale, con possibili crescenti difficoltà per il Gruppo nella realizzazione o nel completamento di talune commesse in essere nella Federazione Russa. Non è possibile escludere che un ulteriore deterioramento della situazione internazionale possa comportare impatti negativi sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale dell'Emittente e del Gruppo.

Il verificarsi degli eventi oggetto di tale rischio, che è considerato dall'Emittente di alta probabilità di accadimento, potrebbe avere un impatto negativo sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente. Tenuto conto di quanto precede, l'Emittente stima che il rischio abbia media rilevanza.

Nel corso del 2021, il rafforzamento della presenza militare russa lungo il confine dell'Ucraina ha comportato l'intensificarsi delle tensioni tra Russia e Ucraina, danneggiando le relazioni bilaterali tra i due Paesi. Il 21 febbraio 2022, la Russia ha riconosciuto l'indipendenza di due

regioni separatiste all'interno dell'Ucraina e ha ordinato alle truppe russe di entrare in quelle regioni, con la asserita missione di mantenere la pace nella zona. Successivamente, le truppe russe sono avanzate oltre quelle regioni, iniziando un'invasione militare su larga scala dell'Ucraina.

In seguito all'invasione dell'Ucraina, Paesi quali Stati Uniti d'America, Unione Europea, Regno Unito, Svizzera, Canada, Giappone e Australia hanno annunciato e applicato sanzioni di vario ordine nei confronti della Russia.

Per ulteriori informazioni in relazione alle sanzioni economiche irrogate dall'Unione Europea nei confronti della Federazione Russa, si rinvia alla Sezione 5, Paragrafo 5.1.3.5 del Documento di Registrazione.

Alla Data del Documento di Registrazione, la Società ha in corso due progetti in Russia, di cui sono assegnatarie società in joint venture che non rientrano nel perimetro di consolidamento dell'Emittente. Entrambi i progetti hanno come cliente Arctic LNG 2 (società partecipata da Novatek 60%, TotalEnergies 10%, CNPC 10%, CNOOC 10%, Mitsui/Jogmec 10%).

Per entrambi i progetti, alla Data del Documento di Registrazione, sono in corso negoziazioni con il cliente per la chiusura delle relative attività, in linea e in piena conformità con le tempistiche previste, sulla base della tipologia di esportazioni e servizi resi alla controparte russa, dalla citata normativa comunitaria. Per quanto riguarda i due progetti sopra menzionati, la normativa comunitaria prevede che il completamento delle diverse attività debba avvenire:

  • entro il 27 maggio 2022 per la parte delle attività che prevede l'esportazione e l'assistenza tecnica sui materiali inclusi nell'Allegato X del Regolamento UE 576/2022 che modifica il Regolamento UE 833/2014;
  • 10 luglio 2022 per parte delle attività che prevede l'esportazione e l'assistenza tecnica sui materiali inclusi nell'Allegato XXIII del Regolamento UE 576/2022 che modifica il Regolamento UE 833/2014; e
  • 17 settembre 2022 per le rimanenti parti di attività e quindi per il completamento delle stesse.

Alla Data del Documento di Registrazione, le attività che, ai sensi della citata normativa avrebbero dovuto essere concluse entro il 27 maggio 2022, sono state completate entro la suddetta data. Per quanto attiene alle attività da completarsi rispettivamente entro il 10 luglio 2022 e il 17 settembre 2022, l'Emittente ha in corso discussioni con il cliente al fine di addivenire ad una risoluzione consensuale nei termini sopra indicati degli accordi originariamente sottoscritti.

Qualora Saipem e il cliente non raggiungessero un accordo circa la risoluzione consensuale, l'Emittente non proseguirà in ogni caso le attività originariamente previste dai relativi contratti. Ciò potrebbe determinare un contenzioso il cui rischio di soccombenza è tuttavia valutato dall'Emittente come remoto, dal momento che l'interruzione delle attività avverrebbe in ottemperanza a disposizioni cogenti della citata normativa comunitaria.

Al momento dell'inizio del conflitto in Ucraina nel febbraio 2022, Saipem aveva in essere due ulteriori progetti nella Federazione Russa che hanno costituito oggetto di risoluzione.

Per ulteriori informazioni, si rinvia alla Sezione 7, Paragrafo 7.1.3 del Documento di Registrazione.

Il backlog consolidato riferito a progetti in Russia, in seguito alla risoluzione dei due contratti, è quindi azzerato. In attesa dell'evoluzione delle negoziazioni il backlog è costituito da soli progetti non consolidati, per un ammontare pari a circa Euro 1,4 miliardi.

L'aggiornamento del Piano Strategico 2022-2025 approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 24 marzo 2022 prevedeva il completamento dei sopra riferiti quattro progetti in Russia. Al fine di valutare più puntualmente gli impatti che la tempistica di completamento dei progetti in Russia avrebbe prodotto sul Piano, in pari data è stato predisposto uno scenario avente come assunzione la cancellazione nei mesi immediatamente successivi all'avvio del conflitto in Ucraina, di tutti e quattro i progetti in Russia; da tale scenario è emerso un impatto cumulativo negativo nell'orizzonte temporale 2022-2025 sull'EBITDA e sul risultato netto consolidato stimato essere non significativo (in particolare, l'impatto sull'EBITDA, inferiore a circa Euro 20 milioni, si concentra nel solo anno 2022 mentre l'impatto in termini di risultato netto consolidato nell'arco del Piano Strategico 2022-2025, è compreso tra complessivi Euro 100 e Euro 150 milioni, tenuto conto dei dividendi attesi dalle joint ventures non consolidate). Tale stima non assume l'escussione delle garanzie a favore dei clienti riveniente da garanzie bancarie che, come di prassi per questa tipologia di contratti, sono state consegnate ai clienti per garantire l'esecuzione dei medesimi contratti. Tale escussione, considerata un evento remoto, a parere dell'Emittente sarebbe comunque mitigata dalla disponibilità di cassa associata agli anticipi ricevuti dai clienti stessi.

Inoltre, con riferimento al suddetto scenario, pur non potendosi escludere la possibilità che il materiale in transito verso la Russia, necessario per lo svolgimento delle commesse, fosse sbarcato in porti intermedi (molti vettori internazionali si rifiutano di spedire nei porti russi, con la necessità per il Gruppo di stoccare la merce presso proprie basi logistiche e/o aree di stoccaggio intermedie, ovvero ricorrere a mezzi di trasporto alternativi, ove possibile, per effettuare le consegne), tuttavia tale scenario non considera i costi connessi alla possibilità di sbarchi in porti intermedi in quanto difficilmente stimabili.

Successivamente all'elaborazione di detto scenario, i due contratti relativi, rispettivamente, all' ammodernamento della Raffineria di Mosca e all'attività di perforazione relativo al mezzo Perro Negro 8 sono stati risolti.

Con riferimento ai due progetti relativi al cliente Arctic LNG 2, le relative attività saranno concluse con una tempistica coerente con quanto previsto dal quadro sanzionatorio. Pertanto, alla Data del Documento di Registrazione, la tempistica di chiusura di tali attività non è prevista discostarsi in maniera significativa da quella assunta alla base del citato scenario elaborato ad integrazione del Piano 2022-2025; pertanto, non sono attesi impatti significativamente divergenti da quelli sottesi allo scenario elaborato ad integrazione del Piano 2022-2025.

Con riferimento agli ambiti dell'attività operativa del Gruppo investiti dagli effetti dell'invasione dell'Ucraina, alla Data del Documento di Registrazione la catena di approvvigionamento del Gruppo non comprende fornitori diretti strategici e/o critici nel

territorio ucraino né si segnalano attività o personale del Gruppo nei territori ucraini interessati dallo scontro.

Si segnala infine che il Piano Strategico non prevede acquisizioni di nuove commesse in Russia. Inoltre, tale previsione è in linea con l'accordo di cessione del Drilling Onshore, in quanto la partecipazione del 10% che Saipem acquisirà in KCA Deutag (società con alcune attività operative nella Federazione Russa) non entrerà nel perimetro di consolidamento del Gruppo. Per ulteriori informazioni in merito all'operazione di cessione del Drilling Onshore, si rinvia alla Sezione 14, Paragrafo 14.1.1 del Documento di Registrazione.

Si ritiene, infine, che l'attuale contesto geopolitico descritto possa inoltre favorire lo sviluppo di nuove infrastrutture energetiche per la diversificazione dell'approvvigionamento energetico in molti Paesi.

Fermo quanto precede, un ulteriore deterioramento della situazione geopolitica e macroeconomica globale potrebbe comportare ulteriori impatti rilevanti sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale dell'Emittente e del Gruppo, non stimabili alla Data del Documento di Registrazione.

Per ulteriori informazioni si rinvia alla Sezione 7 e alla Sezione 10 del Documento di Registrazione.

B.10 Rischi connessi ai crediti della Società e del Gruppo

Il Gruppo fornisce i propri servizi a una varietà di controparti contrattuali ed è quindi soggetto al rischio di mancato pagamento dei servizi che il Gruppo ha reso o di mancato rimborso dei costi che il Gruppo ha sostenuto. L'eventuale ritardato o mancato pagamento dei corrispettivi da parte dei principali clienti potrebbe comportare difficoltà nell'esecuzione e/o nel completamento delle commesse, ovvero la necessità di recuperare i costi e le spese sostenute attraverso azioni legali, con conseguenti effetti negativi rilevanti sull'attività, le prospettive, nonché la situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente e del Gruppo Saipem.

Il verificarsi degli eventi oggetto di tale rischio, che è considerato dall'Emittente di media probabilità di accadimento, potrebbe avere un impatto negativo rilevante sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente. Tenuto conto di quanto precede, l'Emittente stima che il rischio abbia media rilevanza.

Il rischio credito rappresenta l'esposizione del Gruppo Saipem a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti.

Al 31 marzo 2022, i crediti del Gruppo, al netto del fondo svalutazione, erano pari a Euro 1.881 milioni, di cui Euro 1.724 milioni relativi ai crediti commerciali e Euro 157 milioni agli altri crediti.

Si riporta di seguito l'indicazione dell'incidenza percentuale dei crediti netti del Gruppo Saipem suddivisi per area geografica sul totale dei crediti, al 31 marzo 2022:

• i crediti relativi all'area Italia rappresentano il 7% dei crediti complessivi del Gruppo Saipem (7% al 31 dicembre 2021);

  • i crediti relativi all'area Medio Oriente rappresentano il 31% dei crediti complessivi del Gruppo Saipem (36% al 31 dicembre 2021);
  • i crediti relativi all'area Estremo Oriente rappresentano il 16% dei crediti complessivi del Gruppo Saipem (13% al 31 dicembre 2021);
  • i crediti relativi all'area Africa Sub-sahariana rappresentano il 16% dei crediti complessivi del Gruppo Saipem (24% al 31 dicembre 2021);
  • i crediti relativi all'area Resto Europa rappresentano il 12% dei crediti complessivi del Gruppo Saipem (5% al 31 dicembre 2021);
  • i crediti relativi alle altre aree (Africa Settentrionale, CSI e Americhe) rappresentano il 18% dei crediti complessivi del Gruppo Saipem (15% al 31 dicembre 2021).

Con riferimento ai contratti di natura commerciale, la Società adotta procedure formalizzate di valutazione e di affidamento dei partnercommerciali.

Si riporta di seguito l'indicazione dell'incidenza percentuale complessiva rappresentata dai primi cinque clienti del Gruppo, e segnatamente:

  • i crediti relativi al cliente 1 sono pari al 21% dei crediti complessivi del Gruppo Saipem (22% al 31 dicembre 2021);
  • i crediti relativi al cliente 2 sono pari al 6% dei crediti complessivi del Gruppo Saipem (11% al 31 dicembre 20221);
  • i crediti relativi al cliente 3 sono pari al 5% dei crediti complessivi del Gruppo Saipem (5% al 31 dicembre 2021);
  • i crediti relativi al cliente 4 sono pari al 5% dei crediti complessivi del Gruppo Saipem (4% al 31 dicembre 2021;
  • i crediti relativi al cliente 5 sono pari al 5% dei crediti complessivi del Gruppo Saipem (4% al 31 dicembre 2021).

La recuperabilità dei crediti di natura commerciale è verificata sulla base del cosiddetto "expected credit loss model". Al 31 marzo 2022 l'accantonamento dell'effetto delle perdite attese sui crediti commerciali, determinate in base alla valutazione sul merito creditizio dei clienti, ammonta a Euro 149 milioni (Euro 125 milioni al 31 dicembre 2021) sul totale del fondo svalutazione crediti commerciali di Euro 770 milioni (Euro 732 milioni al 31 dicembre 2021).

Di seguito si fornisce lo scadenzario crediti al lordo della valutazione del merito creditizio: i crediti commerciali non scaduti e non svalutati ammontano a Euro 1.393 milioni (Euro 1.602 milioni al 31 dicembre 2021), mentre quelli scaduti e non svalutati ammontano a Euro 480 milioni (Euro 360 milioni al 31 dicembre 2021), di cui Euro 182 milioni scaduti da 1 a 90 giorni (Euro 140 milioni al 31 dicembre 2021), Euro 101 milioni da 3 a 6 mesi (Euro 24 milioni al 31 dicembre 2021), Euro 42 milioni da 6 a 12 mesi (Euro 58 milioni al 31 dicembre 2021) e Euro 155 milioni scaduti da oltre 12 mesi (Euro 138 milioni al 31 dicembre 2021). In particolare, si precisa che circa il 75% del valore nominale dei crediti scaduti da oltre 12 mesi, al lordo della svalutazione è rappresentato da crediti scaduti da oltre tre anni ed è vantato nei confronti di controparti commerciali ubicate in Nigeria e Messico. Si segnala inoltre, che il

Gruppo Saipem non ha rapporti commerciali diretti con controparti appartenenti alla pubblica amministrazione.

Nonostante le misure attuate dalla Società volte ad evitare concentrazioni di rischio e/o attività e l'identificazione di parametri e condizioni entro i quali consentire l'operatività in strumenti derivati, alla luce della situazione di criticità dei mercati finanziari, non si può escludere che una parte dei clienti della Società o del Gruppo possa ritardare ovvero non onorare i pagamenti nei termini e alle condizioni stabiliti con conseguenti effetti negativi rilevanti sull'attività, le prospettive, nonché la situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente e del Gruppo Saipem.

Per ulteriori informazioni si rinvia alla Sezione 11 del Documento di Registrazione.

B.11 Rischi relativi a possibili frodi, attività illecite o pratiche scorrette da parte di dipendenti ovvero di terzi

La frode o il mancato rispetto delle leggi e dei regolamenti applicabili o altre attività improprie da parte dei dipendenti, agenti o partner del Gruppo potrebbero avere un impatto negativo rilevante sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria nonché sulla reputazione dell'Emittente e del Gruppo Saipem.

Il verificarsi degli eventi oggetto di tale rischio, che è considerato dall'Emittente di media probabilità di accadimento, potrebbe avere un impatto negativo rilevante sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente. Tenuto conto di quanto precede, l'Emittente stima che il rischio abbia media rilevanza.

Il Gruppo è soggetto al rischio di frodi, attività illecite e/o pratiche scorrette da parte di dipendenti e di terzi. In particolare, nello svolgimento della propria attività, il Gruppo si affida a subappaltatori e fornitori che potrebbero porre in essere condotte fraudolente di concerto con i dipendenti ai danni della Società. Inoltre, il Gruppo opera in vari Paesi caratterizzati da un'elevata percentuale di frode e corruzione, secondo il "corruption perception index" di Transparency International, un'organizzazione internazionale non governativa che si occupa di contrasto alle diverse forme di corruzione.

Si segnala, inoltre, che i progetti in Paesi caratterizzati da un'elevata percentuale di frode e corruzione (intendendosi per tali quei paesi con un corruption perception index di Transparency International inferiore a 33) sono pari a circa il 30% del backlog consolidato del Gruppo Saipem al 31 marzo 2022.

Sebbene Saipem svolga periodicamente attività di verifica e abbia adottato, e aggiornato costantemente, nelle società del Gruppo un sistema di controllo interno, un codice etico e un modello ex D. Lgs. 231/2001, nonché un modello di organizzazione, gestione e controllo con riferimento alle società del Gruppo con sedi in Paesi esteri, non è possibile escludere il verificarsi di comportamenti fraudolenti ovvero illeciti che potrebbero avere effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria nonché sulla reputazione dell'Emittente e del Gruppo Saipem.

Al riguardo, l'eventuale violazione della normativa anti-corruzione da parte dell'Emittente o di altre società del Gruppo, anche per il tramite dei relativi amministratori, funzionari, impiegati e agenti, comporterebbe, altresì, la violazione delle dichiarazioni e garanzie rese in materia ai sensi di taluni contratti di finanziamento, in essere per complessivi Euro 1.146 milioni alla Data del Documento di Registrazione, con conseguente verificarsi di un evento rilevante idoneo ad attivare, altresì, la clausola di cross-default presente nella documentazione contrattuale relativa ai prestiti obbligazionari in essere. L'attivazione di tale clausola di cross-default a sua volta comporterebbe il rimborso anticipato obbligatorio di un indebitamento complessivo del Gruppo, comprensivo di quello derivante dai prestiti obbligazionari, pari a circa Euro 3,2 miliardi.

B.12 Rischi relativi all'emissione ed escussione delle garanzie

Nell'ambito dei contratti per la prestazione di attività e servizi di ingegneria, procurement, project management, costruzione e perforazione, l'Emittente e il Gruppo, in conformità alla prassi contrattuale del settore, su richiesta dei clienti consegnano garanzie bancarie a prima domanda (first demand) (i) a copertura del rischio di buona esecuzione del contratto (performance bond), ovvero (ii) a copertura degli anticipi contrattuali eventualmente ricevuti (advance payment bond), ovvero (iii) a copertura degli impegni assunti in sede di offerta (bid bond) prima della sottoscrizione del relativo contratto. Nell'eventualità che il cliente escuta una garanzia, ed in mancanza di un provvedimento giudiziario d'urgenza che inibisca tale escussione, l'Emittente e/o il Gruppo, a seconda dei casi, dovranno immediatamente rimborsare l'ammontare escusso dal cliente allo stesso istituto finanziario che ha emesso la garanzia, avvalendosi della possibilità di fare valere le proprie eventuali ragioni in un giudizio di merito presso il foro contrattualmente competente. Non si può escludere che le garanzie esistenti alla Data del Documento di Registrazione possano essere escusse né che la Società possa incontrare difficoltà a reperire sul mercato le ulteriori garanzie necessarie per l'acquisizione di nuove commesse, con possibili effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria e sulla reputazione dell'Emittente e del Gruppo Saipem.

Il verificarsi degli eventi oggetto di tale rischio, che è considerato dall'Emittente di media probabilità di accadimento, potrebbe avere un impatto negativo rilevante sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente. Tenuto conto di quanto precede, l'Emittente stima che il rischio abbia media rilevanza.

Nell'ambito dei contratti per la prestazione di attività e servizi di ingegneria, procurement, project management, costruzione e perforazione, l'Emittente e il Gruppo, in conformità alla prassi contrattuale del settore, su richiesta dei clienti consegnano garanzie bancarie a prima domanda (first demand) (i) a copertura del rischio di buona esecuzione del contratto (performance bond), ovvero (ii) a copertura degli anticipi contrattuali eventualmente corrisposti (advance payment), ovvero (iii) a copertura degli impegni assunti in sede di offerta (bid bond) prima della sottoscrizione del relativo contratto.

L'emissione di tali garanzie avviene normalmente nell'ambito di rapporti bilaterali con singoli istituti di credito, che definiscono un importo preliminare di affidamento. Tale affidamento è soggetto a revoca in qualunque momento e l'effettiva emissione delle garanzie rimane

soggetta alla approvazione da parte della banca, caso per caso, tenuto conto (i) del progetto al quale la garanzia si riferisce, (ii) del Paese, (iii) del beneficiario, (iv) del testo completo della garanzia, nonché (v) del relativo costo.

Le banche emittenti tali garanzie provvedono all'emissione delle stesse a fronte di obblighi di indennizzo emessi dall'Emittente o da altre società del Gruppo. Al 31 marzo 2022, l'ammontare complessivo delle garanzie bancarie consegnate a clienti dell'Emittente o del Gruppo ammontava a Euro 7.974 milioni, di cui: (i) performance bond per Euro 4.145 milioni, (ii) advance payment bond per Euro 2.349 milioni, (iii) retention money bond per Euro 671 milioni, (iv) fideiussioni per Euro 118 milioni, (v) bid bond per Euro 20 milioni e (vi) altre garanzie per Euro 671 milioni.

In seguito alla situazione di tensione economico-patrimoniale delineatasi a valle della backolog review effettuata dalla Società a gennaio 2022 e della successiva comunicazione al mercato in data 31 gennaio 2022, la sostanziale totalità degli istituti di credito ha comunicato alla Società il "congelamento" degli affidamenti per l'emissione di garanzie.

La riapertura dell'operatività sulle garanzie è stata quindi oggetto di discussione e negoziazione innanzitutto con gli istituti di credito partecipanti alla Manovra Finanziaria, oltre che con altre banche.

Alla Data del Documento di Registrazione, Saipem ha ottenuto di linee di credito per l'emissione di garanzie bancarie su base "non-committed", e di conseguenza a revoca, per un importo di Euro 2,2 miliardi, la disponibilità di una quota delle quali, pari a circa 0,4 miliardi, rimane condizionata alla restituzione di garanzie emesse in relazione a progetti di cui è previsto il completamento nel corso del 2022. Fermo quanto precede, stante la natura a revoca dei suddetti affidamenti per firma, non si può escludere il rischio che la Società o il Gruppo possano incontrare difficoltà a reperire sul mercato le garanzie necessarie per l'acquisizione di nuove commesse.

Per ulteriori informazioni in merito a tali linee di credito bilaterali, si rinvia alla Sezione 14, Paragrafo 14.2.1.9 del Documento di Registrazione.

Stante la natura "a prima richiesta" (c.d. first demand bond) di tali garanzie bancarie, le stesse potrebbero essere escusse dai clienti anche in assenza di un valido titolo di merito e, in tale frangente, le tutele giudiziarie disponibili in fase d'urgenza nelle diverse giurisdizioni richiamate nelle medesime garanzie al fine di dirimere eventuali controversie potrebbero non consentire di bloccare l'escussione.

Nell'eventualità che il cliente escuta una garanzia, ed in mancanza di un provvedimento giudiziario d'urgenza che inibisca tale escussione, l'Emittente e/o il Gruppo, a seconda dei casi, dovranno immediatamente rimborsare l'ammontare escusso dal cliente allo stesso istituto finanziario che ha emesso la garanzia, avvalendosi della possibilità di fare valere le proprie eventuali ragioni in un giudizio di merito presso il foro contrattualmente competente. Si sottolinea che nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2020 e il 31 marzo 2022 sono state emesse garanzie per un ammontare totale pari a Euro 3.268 milioni, mentre nello stesso periodo sono state estinte garanzie per un ammontare totale pari a Euro 2.243 milioni, senza che siano state pagate escussioni di garanzie. Inoltre, nel mese di aprile 2022 è stata escussa e pagata una garanzia per un valore pari a circa Euro 18 milioni. Il verificarsi di tali eventi

potrebbe avere effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria nonché sulla reputazione dell'Emittente e del Gruppo Saipem.

Il Gruppo fornisce, inoltre, garanzie sulle prestazioni degli impianti che costruisce e sui servizi che fornisce. Il mancato rispetto dei termini e delle condizioni associate a tali garanzie potrebbe comportare una riduzione dei margini sui singoli progetti, con costi aggiuntivi per il Gruppo e un conseguente peggioramento del fabbisogno di capitale circolante.

B.13 Rischi relativi alle coperture assicurative

Il Gruppo Saipem è esposto al rischio che le polizze assicurative di cui è parte non garantiscano una copertura ‒ ovvero una copertura completa ‒ di tutte le tipologie di perdite e dei casi di responsabilità in cui potrebbero incorrere le società del Gruppo, con conseguenti effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente e del Gruppo Saipem.

Il verificarsi degli eventi oggetto di tale rischio, che è considerato dall'Emittente di media probabilità di accadimento, potrebbe avere un impatto negativo rilevante sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente. Tenuto conto di quanto precede, l'Emittente stima che il rischio abbia media rilevanza.

La funzione assicurativa della Saipem in stretta cooperazione con l'alta direzione definisce annualmente le linee guida del Gruppo Saipem in materia di protezione assicurativa per i rischi riconducibili ai danni materiali e alle responsabilità civili, nonché per quelli derivanti dai contratti assegnati.

Sulla base di tali linee guida viene definito il programma assicurativo, individuando per ogni tipologia di rischio specifiche franchigie e limiti di copertura sulla base di un'analisi che prende in considerazione l'esperienza storica dei sinistri, la statistica dell'industria di riferimento, nonché le condizioni offerte dal mercato assicurativo internazionale.

Il programma assicurativo Saipem è strutturato per trasferire, in maniera adeguata, al mercato assicurativo i rischi derivanti dalle proprie operazioni, in particolare i rischi connessi con la gestione della flotta, delle attrezzature e di ogni altro bene, i rischi di responsabilità civile verso terzi, quelli relativi al proprio personale, i rischi informatici (c.d. cyber), nonché i rischi derivanti da ogni contratto assegnato dai propri clienti.

In considerazione sia delle coperture disponibili sul mercato assicurativo che dell'evoluzione del mercato specifico nel quale Saipem opera, non è possibile garantire che tutte le circostanze ed eventi siano adeguatamente coperti dal suddetto programma assicurativo.

Per quanto riguarda le coperture assicurative di responsabilità verso terze parti si distingue tra il programma di copertura della responsabilità armatoriale (responsabilità marittima connessa alla gestione della flotta) e la responsabilità civile generale. Nel primo caso la copertura è fornita dallo Standard P&I Club di Londra per un massimale di Euro equivalenti 450 milioni al 31 marzo 2022 (valore originario del contratto pari a USD 500 milioni) a cui si va ad aggiungere una ulteriore capacità assicurativa per la responsabilità armatoriale di altri Euro 480 milioni forniti dal mercato liabilitydi Londra.

Per quanto riguarda la responsabilità civile generale non marittima si ha una copertura assicurativa per un massimale di Euro 530 milioni fornita dal mercato liabilitydi Londra.

Per i rischi informatici (c.d. cyber) è attiva una copertura per i danni materiali agli assets fino a Euro 500 milioni mentre per la responsabilità cyber per danni a terze parti il massimale è di Euro 30 milioni in aggregato annuo.

In particolare, le polizze assicurative del Gruppo sono soggette a esclusioni e limitazioni di responsabilità, in relazione all'ammontare o alla tipologia del danno. In aggiunta, vi sono alcuni tipi di danni, solitamente riconducibili a catastrofi naturali (a titolo esemplificativo, terremoti, inondazioni, etc.) o a eventi politici (a titolo esemplificativo guerre, atti di terrorismo, rivoluzioni, etc.) che possono avere copertura limitata, diventare non assicurabili o divenire assicurabili soltanto a condizioni commerciali non ragionevoli.

In tali circostanze, il verificarsi dei predetti eventi potrebbe avere effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale o finanziaria della Società e del Gruppo.

Inoltre, la volatilità del mercato assicurativo non permette di garantire che in futuro un'adeguata copertura assicurativa possa essere ragionevolmente mantenuta ai livelli correnti di tasso, termini e condizioni, con conseguenti effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente e del Gruppo Saipem.

L'Emittente non è pertanto in grado di garantire che non si verificheranno in futuro perdite superiori rispetto al limite di valore assicurato o che eventuali proventi assicurativi saranno integralmente incassati. Inoltre, nel caso in cui si verifichino perdite non coperte da polizze assicurative e il Gruppo dovesse essere tenuto a risarcirle, si potrebbero verificare effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società e del Gruppo.

B.14 Rischi legati alla sicurezza informatica (cyber security)

Nello svolgimento delle proprie attività, il Gruppo fa affidamento su informazioni e dati di natura sensibile, processati e contenuti in documenti elettronici o cartacei, per i quali l'accesso e la diffusione non autorizzata potrebbe avere effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria nonché sulla reputazione dell'Emittente e del Gruppo Saipem.

Il verificarsi degli eventi oggetto di tale rischio, che è considerato dall'Emittente di alta probabilità di accadimento, potrebbe avere un impatto negativo sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente. Tenuto conto di quanto precede, l'Emittente stima che il rischio abbia media rilevanza.

Il Gruppo Saipem si avvale di vari sistemi informatici, i quali necessitano periodicamente di upgrade e migliorie o persino di sostituzione con nuovi e più avanzati sistemi e tecnologie; tutto ciò può avere costi elevati e risultare in inefficienze, incidenti e malfunzionamenti. Inoltre, eventuali upgrade di sistemi esistenti o l'adozione di nuovi sistemi potrebbero non presentare i benefici attesi. Un malfunzionamento o interruzione nell'operatività di uno di questi sistemi o tecnologie potrebbe causare la perdita o alterazione di dati, investimenti significativi, e richiedere l'attenzione del management, con potenziali effetti negativi sul business del Gruppo.

Le operazioni di Saipem sono soggette al rischio di attacchi informatici e di violazioni alla sicurezza informatica. La presenza di Saipem in Paesi che presentano profili di rischio alto di security(terrorismo e criminalità) espone Saipem ad un potenziale rischio informatico.

L'eventuale violazione della sicurezza informatica del Gruppo, sebbene possa compromettere la continuità operativa e danneggiare i relativi sistemi, non integra in ogni caso un evento o una causa di risoluzione o recesso dei contratti finanziari e di garanzia del Gruppo in essere alla Data del Documento di Registrazione.

Il conflitto Russia-Ucraina ha comportato un aumento della minaccia informatica a livello mondiale, sebbene, alla Data del Documento di Registrazione, non si siano registrati eventi di attacchi informatici diretti ai danni di Saipem.

Per effetto di un incremento della digitalizzazione e del costante aumento delle minacce cibernetiche, i sistemi informatici del Gruppo sono esposti a potenziali attacchi informatici che possono avere varie finalità; gli attacchi cibernetici potrebbero compromettere la continuità operativa e danneggiare i sistemi Information Technology (IT) e Operational Technology (OT), nonché provocare la perdita e/o il furto di dati e informazioni (anche di carattere confidenziale), causando effetti importanti sui processi aziendali con conseguenti impatti economico-finanziari, operativi e reputazionali in particolare verso i clienti. In particolare, per quanto riguarda la parte operational technology (OT), il livello di esposizione al rischio dipende dall'elevato contenuto tecnologico per l'automazione degli assets aziendali (navi, torri di perforazione).

Nel corso dell'ultimo anno, Saipem e la sua supply chain sono state oggetto di numerosi tentativi di frode, che hanno richiesto la definizione di un protocollo operativo a contrasto del fenomeno delle frodi di tipo amministrativo, ed una mirata attività di informazione ai dipendenti.

Le misure poste in essere per il contenimento della pandemia da COVID-19 hanno, inoltre, comportato la necessità di lavorare da remoto attraverso l'utilizzo di reti private e quindi diverse da quella aziendale, avendo come conseguenza un aumento della superficie di attacco fino a ricomprendere in generale internet nel suo complesso. Alla Data del Documento di Registrazione, si fa riferimento alla nozione di "perimetro fluido", non più vincolato ai soli sistemi aziendali, circostanza che ha richiesto un cambio di approccio in termini di protezione dalle minacce cyber.

A seguito dell'aumento della minaccia informatica globale per effetto del conflitto in Ucraina, il Gruppo ha registrato un aumento delle richieste di specifici requisiti di cybersecurity da parte di clienti sin dalla fase commerciale, dalla cui attuazione può dipendere il livello di competitività di Saipem sul mercato. In particolare, la richiesta di stringenti requisiti di sicurezza informatica in continua crescita da parte di clienti e autorità (come l'Agenzia di cybersicurezza nazionale) e lo svolgimento di cyber security audit da terze parti possono comportare la perdita di future opportunità commerciali dovute al mancato adeguamento ai cyber security standard e potenziali possibili interruzioni di progetti e attività in fase esecutiva.

B.15 Rischi connessi all'evoluzione tecnologica

L'operatività del Gruppo dipende in modo significativo dalle tecnologie utilizzate, dagli asset, brevetti, licenze di cui dispone e dai sistemi IT che sono stati sviluppati nel corso degli anni. Considerata la rapida e costante evoluzione tecnologica in tali ambiti, l'eventuale mancanza di aggiornamento e manutenzione potrebbe compromettere lo sviluppo tecnologico del Gruppo con conseguenti effetti negativi sull'attività, le prospettive, la reputazione nonché la situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente e del Gruppo Saipem.

Il verificarsi degli eventi oggetto di tale rischio, che è considerato dall'Emittente di media probabilità di accadimento, potrebbe avere un impatto negativo sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente. Tenuto conto di quanto precede, l'Emittente stima che il rischio abbia medio-bassa rilevanza.

I settori Engineering & Construction, Drilling e ingegneria ad alto valore aggiunto sono caratterizzati dalla continua evoluzione delle tecnologie, assets e relativi brevetti e licenze utilizzati. Al fine di mantenere la propria posizione competitiva, Saipem e il Gruppo devono aggiornare in maniera adeguata le tecnologie e gli assets di cui dispongono con l'obiettivo di adeguare l'offerta dei propri servizi alle esigenze del mercato per lo svolgimento della propria attività.

Qualora la Società non fosse in grado di aggiornare, acquisire o sviluppare le tecnologie e gli assets necessari a migliorare le proprie prestazioni operative, il Gruppo potrebbe dover modificare o ridurre i propri obiettivi, con conseguenti effetti negativi sull'attività, le prospettive, nonché la situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente e del Gruppo Saipem.

Inoltre, il costo per lo sviluppo tecnologico degli assets ovvero per l'acquisizione delle tecnologie necessarie, potrebbe aumentare con conseguenti effetti negativi sull'attività, le prospettive, la reputazione nonché la situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente e del Gruppo Saipem.

La ripresa del mercato potrebbe comportare possibili difficoltà nell'individuazione e acquisizione di vesseltecnologicamente adeguati a poter svolgere i progetti.

In aggiunta, lo sviluppo di brevetti e licenze da parte dei competitor potrebbe permettere loro di avvalersi di soluzioni innovative (ad esempio, nei progetti di impiantistica E&C Onshore e nei servizi di ingegneria ad alto valore aggiunto, nonché nell'ambito della transizione energetica e della decarbonizzazione), indebolendo il posizionamento strategico e commerciale di Saipem.

Nel contesto del proprio settore di operatività, Saipem ritiene che la componente tecnologica all'interno dei progetti si caratterizzi come un aspetto rilevante, in particolar modo, nell'ambito della linea di business Robotics & Industrialized Solutions, focalizzata su prodotti innovativi e collegati ai mercati in via di sviluppo propri della transizione energetica. Le acquisizioni previste per la citata linea di business nel periodo del Piano Strategico 2022– 2025 ammontano a oltre Euro 4 miliardi, pari a circa il 10% dell'ammontare totale dei progetti da acquisire nell'arco del Piano Strategico 2022-2025.

Nel corso del 2021 la Società ha speso Euro 36 milioni per la ricerca e sviluppo, di cui Euro 1 milione capitalizzato. Le attività di ricerca e sviluppo hanno coinvolto 183 risorse FTE (equivalenti a tempo pieno).

Infine, l'esecuzione e le performance delle attività di Saipem dipendono in maniera sempre più significativa dal sistema informativo, che è stato sviluppato nel corso degli anni e che è stato recentemente oggetto di significative evoluzioni tecnologiche e di modello operativo, orientate a mantenere allineamento con i principali trend di mercato. Il mancato sfruttamento di opportunità legate alla digitalizzazione e trasformazione dei processi e attività operative (es. automazione), ivi compreso l'inefficace sfruttamento di soluzioni IT innovative da parte di Saipem, potrebbe compromettere lo sviluppo tecnologico, culturale e di rinnovamento della Società e conseguentemente impattare negativamente sul raggiungimento dei suoi obiettivi di breve o lungo periodo.

Per ulteriori informazioni si rinvia alla Sezione 5 del Documento di Registrazione.

B.16 Rischi relativi alle joint venture e ai rapporti con partnerstrategici

Saipem svolge parte delle proprie attività di impresa in partnership sulla base di contratti che prevedono la responsabilità solidale dell'Emittente in caso di inadempimento dei partner ovvero dei soggetti, unitamente a Saipem, ai quali il cliente affida il progetto; in alcuni dei Paesi nei quali opera, il Gruppo persegue i propri programmi di sviluppo, tra l'altro, mediante accordi di joint venture con operatori locali o internazionali. L'eventuale inadempimento dei partner, dei soggetti cui, unitamente a Saipem, il committente affida il progetto ovvero di operatori associati all'Emittente, potrebbe comportare una responsabilità anche di Saipem con conseguenti effetti negativi sull'attività, le prospettive, la reputazione nonché la situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente e del Gruppo Saipem.

Il verificarsi degli eventi oggetto di tale rischio, che è considerato dall'Emittente di media probabilità di accadimento, potrebbe avere un impatto negativo sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente. Tenuto conto di quanto precede, l'Emittente stima che il rischio abbia medio-bassa rilevanza.

Saipem svolge parte delle proprie attività di impresa in partnership sulla base di contratti che prevedono la responsabilità solidale dell'Emittente in caso di inadempimento dei partner ovvero dei soggetti, unitamente a Saipem, ai quali il cliente affida il progetto; in alcuni dei Paesi nei quali opera, il Gruppo persegue i propri programmi di sviluppo, tra l'altro, mediante accordi di joint venture con operatori locali o internazionali. Al 31 marzo 2022, il backlog relativo a progetti in joint venturenon consolidate ammonta a Euro 1.755 milioni.

Si segnala che non è possibile definire in modo omogeneo e significativo una percentuale media delle attività svolte da Saipem in partnership dal momento che lo svolgimento o meno di attività in partnership dipende (i) dalle peculiarità dei singoli Paesi in cui opera il Gruppo anche in funzione dei requisiti di c.d. local content, che prevedono il coinvolgimento obbligatorio di operatori locali: (ii) dal mercato in cui si colloca la singola commessa; (iii) dalle specifiche tecniche delle singole commesse che possono di volta in volta richiedere o meno l'utilizzo di competenze complementari a quelle di Saipem.

Nonostante le misure attuate dalla Società volte a identificare partner adeguati e a gestire le attività di impresa eseguite in partnership nel rispetto di quanto previsto dai contratti, qualora il committente dovesse subire un danno a causa dell'inadempimento da parte di un operatore associato all'Emittente, Saipem potrebbe essere chiamata ad adempiere alle attività originariamente in capo a partner inadempienti ovvero a risarcire il danno arrecato dai propri partner, ferma restando la possibilità di esercitare il diritto di regresso nei confronti dell'impresa associata inadempiente. In talune circostanze e al ricorrere di determinate fattispecie, Saipem potrebbe essere chiamata a rispondere solidalmente verso il committente, in caso di insolvenza da parte del partner della joint venture. Si segnala che, alla Data del Documento di Registrazione, non sono in corso controversie e/o contenziosi con partner di rilevanza strategica.

Inoltre, in talune circostanze, il Gruppo potrebbe non essere in grado di massimizzare la profittabilità dei contratti eseguiti in partnership in ragione del minore controllo esercitato sulle varie fasi del progetto svolte dal partner, ovvero a causa dell'eventuale incapacità dei partner strategici di valutare determinati elementi di costo relativi a parti dell'ambito di lavoro loro assegnato.

In aggiunta a quanto precede, l'eventuale mancato accordo con i partner internazionali o locali in ordine alle modalità e ai termini di sviluppo di un progetto o alla gestione dello stesso potrebbe incidere negativamente sulle capacità di sviluppo di determinati progetti da parte del Gruppo Saipem.

Il Gruppo potrebbe, quindi, dover modificare o ridurre i propri obiettivi di sviluppo in ragione delle difficoltà nei rapporti con i partner, con conseguenti effetti negativi sull'attività, le prospettive, la reputazione nonché la situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente e del Gruppo Saipem.

L'eventuale uscita dei partner strategici da tali accordi di joint venture potrebbe altresì determinare la rinegoziazione con soggetti terzi degli eventuali contratti stipulati dalla joint venture medesima che contengano clausole di risoluzione del contratto in caso di change of control.

Per ulteriori informazioni si rinvia alla Sezione 10 del Documento di Registrazione.

B.17 Rischi relativi alla forza lavoro e ai rapporti con le organizzazioni sindacali

L'attività della Società e del Gruppo può risentire di astensioni dal lavoro o di altre manifestazioni di conflittualità da parte di alcune categorie di lavoratori, suscettibili di determinare interruzioni dell'attività stessa con conseguenti potenziali ritardi dell'attività produttiva negli uffici, nei cantieri di fabbricazione e basi logistiche, sui mezzi navali specializzati e nei cantieri nel corso delle fasi esecutive dei progetti, con possibili effetti negativi sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale dell'Emittente e del Gruppo Saipem.

Il verificarsi degli eventi oggetto di tale rischio, che è considerato dall'Emittente di bassa probabilità di accadimento, potrebbe avere un impatto negativo sulla situazione economica,

patrimoniale e finanziaria dell'Emittente. Tenuto conto di quanto precede, l'Emittente stima che il rischio abbia bassa rilevanza.

In linea generale, l'attività della Società e del Gruppo può risentire di astensioni dal lavoro o di altre manifestazioni di conflittualità da parte di alcune categorie di lavoratori, suscettibili di determinare interruzioni dell'attività stessa con conseguenti potenziali ritardi dell'attività produttiva negli uffici, nei cantieri di fabbricazione e basi logistiche, sui mezzi navali specializzati e negli altri cantieri nel corso delle fasi esecutive dei progetti con conseguenti possibili effetti negativi sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale dell'Emittente e del Gruppo Saipem. Tali rischi potrebbero manifestarsi anche nell'ambito di attività svolte da partner, subappaltatori e fornitori selezionati dalla Società e del Gruppo.

In particolare, si segnala che, nel corso dell'esercizio 2021 e fino alla Data del Documento di Registrazione, non si sono verificati eventi di astensione dal lavoro o di altre manifestazioni di conflittualità da parte dei lavoratori tali da compromettere l'operatività del Gruppo.

B.18 Rischi relativi alle operazioni con parti correlate

Il Gruppo Saipem intrattiene e ha intrattenuto rapporti di natura commerciale e finanziaria con parti correlate. Nell'esercizio 2021, le operazioni con Parti Correlate hanno inciso per il 26,92% sui crediti commerciali e altri crediti, per il 23,97% sui debiti commerciali, altri debiti e passività contrattuali e per il 9,58% sulle garanzie (pari rispettivamente a 29,03%, 20,32% e 11,23% al 31 dicembre 2020), per lo 0,43% per costi di beni, per il 23,90% per costi per servizi e per il 28,13% per ricavi da beni e servizi (pari rispettivamente a – 0,72%, 21,90% e 26,16% al 31 dicembre 2020). Nei tre mesi al 31 marzo 2022, le operazioni con Parti Correlate hanno inciso per il 23,06% sui crediti commerciali e altri crediti, per il 21,64% sui debiti commerciali, altri debiti e passività contrattuali e per il 9,46% sulle garanzie, per lo 0% per costi di beni, per il 14,79% per costi per servizi e per il 19,10% per ricavi di beni e servizi.

Sebbene a parere del Gruppo le operazioni con parti correlate avvengano a normali condizioni di mercato, e siano previste apposite procedure e verifiche da parte della funzione Internal Audit per garantire che la gestione dei rapporti con parti correlate avvenga conformemente alla disciplina normativa, non si può escludere che, ove tali operazioni fossero state concluse (o fossero concluse) con parti terze, le stesse avrebbero negoziato e stipulato i relativi contratti (ovvero negozierebbero e stipulerebbero i relativi contratti) a condizioni e con modalità più vantaggiose per il Gruppo. Il verificarsi di tali eventi potrebbe avere effetti negativi sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale dell'Emittente e del Gruppo Saipem.

Il verificarsi degli eventi oggetto di tale rischio, che è considerato dall'Emittente di bassa probabilità di accadimento, potrebbe avere un impatto negativo sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente. Tenuto conto di quanto precede, l'Emittente stima che il rischio abbia bassa rilevanza.

Nell'ambito della propria attività il Gruppo Saipem ha intrattenuto, e continua ad intrattenere, alla Data del Documento di Registrazione, rapporti di natura commerciale e finanziaria con parti correlate. A giudizio del Gruppo, tali rapporti sono disciplinati da condizioni in linea con

quelle di mercato. Nel periodo a cui si riferiscono le informazioni finanziarie contenute nel Documento di Registrazione, il Gruppo ha intrattenuto, e alla Data del Documento di Registrazione intrattiene, rapporti con parti correlate di varia natura. In particolare, la Manovra Finanziaria approvata in data 24 marzo 2022 include delle operazioni con parti correlate. Per ulteriori informazioni, si rinvia alla Sezione 10, Paragrafo 10.2 del Documento di Registrazione.

In particolare, le operazioni compiute da Saipem, e dalle imprese incluse nel campo di consolidamento, con le parti correlate riguardano essenzialmente la prestazione di servizi e lo scambio di beni con joint venture, imprese collegate e controllate non consolidate integralmente, con imprese controllate, a controllo congiunto e collegate prevalentemente di ENI, con alcune società a controllo congiunto e collegate di CDP Industria, con società controllate dallo Stato italiano (in particolare, società del Gruppo Snam); esse fanno parte dell'ordinaria gestione e sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero applicate fra due parti indipendenti.

Le operazioni con parti correlate presentano i rischi tipici connessi a operazioni che intervengono tra soggetti la cui appartenenza o comunque prossimità all'Emittente, al Gruppo e/o alle relative strutture decisionali potrebbero compromettere l'oggettività e l'imparzialità delle decisioni relative a dette operazioni. In particolare, sebbene a parere del Gruppo le operazioni con parti correlate avvengano a normali condizioni di mercato, non si può escludere che, ove tali operazioni fossero state concluse (o fossero concluse) con parti terze, le stesse avrebbero negoziato e stipulato i relativi contratti (ovvero negozierebbero e stipulerebbero i relativi contratti) a condizioni e con modalità più vantaggiose per il Gruppo. Il verificarsi di tali eventi potrebbe, pertanto, comportare inefficienze nel processo di allocazione delle risorse, esporre l'Emittente e le altre società del Gruppo Saipem a rischi non adeguatamente misurati o presidiati, nonché arrecare potenziali danni al Gruppo Saipem medesimo, con conseguenti effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente e del Gruppo Saipem.

Per ulteriori informazioni riguardo ai rapporti con parti correlate si rinvia alla Sezione 10 del Documento di Registrazione.

B.19 Rischi connessi alle dichiarazioni di preminenza e alle stime e previsioni relative al mercato di riferimento e al posizionamento competitivo del Gruppo Saipem

Il Documento di Registrazione contiene alcune dichiarazioni di preminenza e stime sulla dimensione e l'evoluzione dei mercati di riferimento e sul posizionamento competitivo del Gruppo Saipem, fondate su informazioni elaborate dall'Emittente sulla base dei dati disponibili. Il Gruppo opera in settori altamente competitivi e l'incapacità di rimanere competitivo con i suoi concorrenti, molti dei quali dispongono o hanno accesso a maggiori risorse rispetto al Gruppo, anche in relazione allo sviluppo di nuove tecnologie, potrebbe influenzare negativamente le prospettive sui risultati operativi. Alla Data del Documento di Registrazione sussiste il rischio che, per effetto dell'evoluzione dello scenario economico e della pandemia da COVID-19 e degli impatti che ne possono conseguire, tali dichiarazioni e

stime si rivelino non più completamente attendibili né compiutamente rappresentative del mercato di riferimento e del posizionamento competitivo del Gruppo Saipem.

Il verificarsi degli eventi oggetto di tale rischio, che è considerato dall'Emittente di bassa probabilità di accadimento, potrebbe avere un impatto negativo rilevante sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente. Tenuto conto di quanto precede, l'Emittente stima che il rischio abbia bassa rilevanza.

Il Documento di Registrazione contiene alcune dichiarazioni di preminenza e stime sulla dimensione e l'evoluzione del mercato di riferimento e sul posizionamento competitivo del Gruppo Saipem, fondate su informazioni elaborate dall'Emittente sulla base dei dati disponibili. A causa della carenza di dati certi e omogenei tali stime, valutazioni e dichiarazioni costituiscono il risultato di elaborazioni effettuate dall'Emittente dei predetti dati, con il conseguente grado di soggettività e l'inevitabile margine di incertezza che ne deriva.

Non è pertanto possibile prevedere se tali stime e dichiarazioni – seppure corroborate da dati e informazioni ritenute attendibili dal management dell'Emittente – saranno mantenute o confermate. Alla Data del Documento di Registrazione sussiste il rischio che, per effetto dell'evoluzione dello scenario economico e della pandemia da COVID-19 e degli impatti che ne possono conseguire, tali dichiarazioni e stime si rivelino non più completamente attendibili né compiutamente rappresentative del mercato di riferimento e del posizionamento competitivo del Gruppo.

Si invita pertanto a non fare esclusivo affidamento su tali dichiarazioni di preminenza, stime e valutazioni e a valutare il complessivo contenuto del Documento di Registrazione.

Inoltre, il Gruppo svolge la propria attività in settori caratterizzati da una crescente concorrenza, dovuta al rafforzamento dei concorrenti internazionali e alla volatilità dei prezzi delle materie prime (soprattutto petrolio e gas naturale). Negli ultimi anni un numero crescente di concorrenti internazionali (in particolare asiatici) e locali (rispetto ai Paesi in cui opera Saipem) hanno acquisito la capacità tecnica e finanziaria per competere in mercati precedentemente caratterizzati da un numero limitato di operatori. È quindi possibile che l'ingresso di nuovi concorrenti con risorse e tecnologie all'avanguardia possa compromettere il posizionamento di mercato del Gruppo. Un'ulteriore pressione competitiva sul Gruppo, dovuta anche a possibili flessioni dei mercati in cui il Gruppo è impegnato, potrebbe incidere negativamente sulla sua quota di mercato. Inoltre, uno scenario caratterizzato da continue e persistenti oscillazioni della domanda nei mercati di riferimento di Saipem potrebbe portare a un consolidamento settoriale. Il Gruppo potrebbe non avere le competenze e le risorse finanziarie che gli consentirebbero di competere in tali condizioni di mercato.

Per ulteriori informazioni si rinvia alla Sezione 5 e alla Sezione 7 del Documento di Registrazione.

C. FATTORI DI RISCHIO RELATIVI AL QUADRO LEGALE E REGOLAMENTARE

C.1 Rischi relativi alla normativa e alla regolamentazione dei settori di attività del Gruppo

Le attività svolte da Saipem in Italia e all'estero sono soggette al rispetto delle norme e dei regolamenti vigenti all'interno delle giurisdizioni in cui opera, comprese le leggi che attuano protocolli o convenzioni internazionali relative al settore di attività nonché in materia di ambiente, salute e sicurezza, antiriciclaggio, contrasto al finanziamento del terrorismo e in materia di trattamento dei dati personali. In particolare, la Società e il Gruppo sono esposti a rischi connessi a modifiche del regime delle sanzioni internazionali nei confronti di alcuni Paesi/entità nonché dei regimi fiscali/doganali nazionali, incentivi fiscali, pronunce delle autorità fiscali, trattati fiscali internazionali, normativa giuslavoristica locale e, in aggiunta, a rischi connessi alla loro applicazione ed interpretazione nei Paesi in cui la Società e il Gruppo svolgono la propria attività.

Inoltre, le attività del Gruppo sono soggette a potenziali incidenti che possono avere un impatto sulle persone e sull'ambiente. Infine, l'Emittente tratta dati personali (anche sensibili) dei dipendenti ovvero dei propri clienti, fornitori e, più in generale, di tutti i soggetti terzi con i quali esso intrattiene rapporti anche di natura commerciale, con l'obbligo di attenersi alle vigenti disposizioni di legge e regolamentari applicabili. Nonostante i presidi adottati dal Gruppo Saipem, non si può escludere il rischio che i dati personali vengano danneggiati o perduti, ovvero sottratti, divulgati o trattati per finalità diverse da quelle autorizzate, anche ad opera di soggetti non autorizzati (sia terzi sia dipendenti), circostanze che potrebbero comportare l'irrogazione, da parte dell'Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali o da parte di analoghe autorità competenti in altri Paesi, di sanzioni a carico del Gruppo Saipem.

Il verificarsi dei suddetti eventi nonché la violazione delle normative sopra indicate potrebbero avere effetti negativi sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale dell'Emittente e del Gruppo Saipem.

Il verificarsi degli eventi oggetto di tale rischio, che è considerato dall'Emittente di media probabilità di accadimento, potrebbe avere un impatto negativo rilevante sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente. Tenuto conto di quanto precede, l'Emittente stima che il rischio abbia media rilevanza.

La normativa europea e nazionale nonché taluni regolamenti ed orientamenti di autorità pubbliche disciplinano il settore in cui il Gruppo svolge la propria attività, anche in materia di ambiente, salute e sicurezza.

Il verificarsi di incidenti che possono avere un impatto sulle persone e sull'ambiente nel corso del normale svolgimento delle attività del Gruppo nonché la violazione della normativa applicabile potrebbero comportare sanzioni penali e/o civili a carico dei trasgressori e, in alcuni casi di violazione della normativa in materia di sicurezza, in materia di antiriciclaggio e finanziamento al terrorismo ivi incluso il D.Lgs. 231/2001. Inoltre, il Gruppo potrebbe essere tenuto a sostenere costi relativi all'applicazione delle sanzioni e costi derivanti dall'adempimento degli obblighi previsti dalle leggi e dai regolamenti ambientali, sanitari e di sicurezza applicabili.

La Società e il Gruppo potrebbero essere esposti a rischi connessi a controversie fiscali nonché procedimenti civili e penali, l'esclusione da contratti pubblici nonché la perdita di diritti di import/exportin certi Paesi.

In particolare, Saipem è esposta al cambiamento delle normative locali che impongono l'utilizzo in determinate percentuali di personale nonché di beni e servizi forniti da società locali (c.d. "Local Content"). Il variare di tali normative espone il Gruppo a dover modificare il livello di Local Content utilizzato esponendo quindi la società a costi aggiuntivi o ritardi nell'esecuzione dei propri progetti.

Il quadro normativo di riferimento incide, tra l'altro, anche sulle modalità di svolgimento delle attività di Saipem e del Gruppo. Al fine di eseguire progetti EPCI, servizi di perforazione e altri servizi nell'industria dell'energia, il Gruppo possiede numerosi assets, in particolare mezzi navali specializzati (ad esempio per la posa di condotte e sollevamento di strutture), rig di perforazione Offshore e Onshore, navi di produzione/trattamento/stoccaggio e trasbordo comunemente denominate FPSO, equipment Onshore (ad esempio, per la posa di tubi), cantieri di fabbricazione e basi logistiche. Pertanto, gli assets del Gruppo sono soggetti ai normali rischi legati alle attività operative ordinarie e a rischi catastrofali legati a eventi climatici e/o calamità naturali, i quali possono causare impatti sulla sicurezza delle persone e sull'ambiente.

Si segnala che alla Data del Documento di Registrazione, la Società e il Gruppo rispettano tutte le norme e i regolamenti validi all'interno dei territori in cui operano.

Gli incidenti, il mancato rispetto delle leggi e dei regolamenti, l'eventuale adozione di provvedimenti normativi più restrittivi o sfavorevoli, ovvero l'imposizione di obblighi di adeguamento o di ulteriori adempimenti connessi all'esercizio delle attività di E&C e Drilling, potrebbero comportare modifiche alle condizioni operative e richiedere un aumento degli investimenti, dei costi di produzione o comunque rallentare lo sviluppo delle attività, con conseguenti effetti negativi sul Gruppo, sulle sue prospettive di business, sulla sua condizione finanziaria e sui suoi risultati operativi.

Alla Data del Documento di Registrazione, il Gruppo non è interessato da contenziosi che potrebbero comportare l'irrogazione di sanzioni rilevanti a proprio carico derivanti da violazioni della normativa regolamentare, né lo stesso è stato interessato da contenziosi di tale tipologia nel corso dell'esercizio 2021.

C.2 Rischi connessi alla normativa fiscale

Il Gruppo è esposto al rischio di incorrere in sanzioni in caso di violazione delle norme in materia fiscale e tributaria nei diversi Paesi in cui opera. In aggiunta, il Gruppo è esposto al rischio di incorrere in sanzioni in caso di violazione delle norme in materia di Transfer Pricing.

Il verificarsi degli eventi oggetto di tale rischio, che è considerato dall'Emittente di media probabilità di accadimento, potrebbe avere un impatto negativo rilevante sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria e sulla reputazione dell'Emittente e del Gruppo Saipem. Tenuto conto di quanto precede, l'Emittente ritiene che il presente rischio abbia media rilevanza.

Il Gruppo è soggetto a tassazione in diverse giurisdizioni e determina le proprie obbligazioni tributarie in base alla migliore interpretazione delle norme di legge e di regolamento applicabili nelle giurisdizioni in cui opera. Tuttavia, vi è il rischio che le autorità tributarie possano non condividere l'interpretazione o le posizioni assunte o proposte dal Gruppo rispetto alle norme fiscali applicabili alle attività e operazioni ordinarie e straordinarie del Gruppo. Con riguardo a specifiche operazioni, al Gruppo possono essere contestate violazioni anche per cause al di fuori della sfera di controllo del Gruppo stesso. Eventuali contestazioni possono dare luogo a contenziosi e conseguenti oneri sia di natura fiscale che sanzionatori, anche significativi, a carico del Gruppo.

Il Gruppo è esposto al rischio di incorrere in sanzioni pecuniarie e interdittive in caso di violazione delle norme in materia di transfer pricing, che regolano la valorizzazione delle componenti reddituali relative alle operazioni infragruppo transfrontaliere.

L'esistenza di rapporti commerciali e finanziari tra società del Gruppo fiscalmente residenti in Stati diversi comporta l'applicazione della disciplina in materia di prezzi di trasferimento (c.d. "transfer pricing) basata sul "principio di libera concorrenza" (c.d. "arm's length principle"), in Italia prevista dall'art. 110, comma 7, del D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917, la quale prevede che le transazioni tra soggetti appartenenti allo stesso Gruppo debbano avvenire alle condizioni e ai prezzi che sarebbero stati pattuiti tra soggetti indipendenti operanti in condizioni di libera concorrenza e in circostanze comparabili.

L'osservanza del suddetto principio per la determinazione dei prezzi può essere influenzata da parametri di giudizio di carattere estimatorio, per loro natura non provvisti di connotati di certezza e suscettibili quindi di dar luogo a valutazioni delle Amministrazioni finanziarie non necessariamente allineate a quelle compiute dall'Emittente e dalle sue controllate.

La normativa è complessa e potenzialmente soggetta ad interpretazioni diverse da parte delle Autorità dei vari Paesi, e non può esservi garanzia che le metodologie e le conclusioni in proposito raggiunte dall'Emittente e dalle sue controllate siano sempre integralmente condivise da ciascuna di dette autorità. Pertanto, non può escludersi che, in caso di verifica da parte delle Amministrazioni finanziarie, emergano contestazioni in merito alla congruità dei prezzi di trasferimento applicati nelle operazioni infragruppo tra società del Gruppo residenti in Stati diversi che potrebbero portare alla richiesta di imposte e all'applicazione delle sanzioni amministrative, ove applicabili, con possibili effetti negativi sull'attività, sulle prospettive, nonché sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

Alla Data del Documento di Registrazione, l'Emittente ed alcune società del Gruppo sono parti resistenti di numerosi procedimenti fiscali instaurati all'estero, la maggioranza dei quali di valore relativamente non significativo, principalmente in Nigeria, Arabia Saudita, Colombia ed Algeria. Complessivamente il petitum ammonta, alla Data del Documento di Registrazione, a circa Euro 1.350 milioni equivalenti, di cui solo una minima parte, inferiore al 3%, è riferibile a contenziosi riguardanti presunte violazioni della normativa c.d. transfer pricing. Il valore complessivo dei contenziosi il cui rischio di soccombenza è valutato come probabile, cioè superiore al 50%, sulla base di specifici pareri rilasciati da consulenti legali esterni incaricati di assistere le società coinvolte nella difesa in sede giudiziale ed anche in considerazione di alcune sentenze di primo grado favorevoli, ammonta ad Euro 60 milioni alla Data del Documento di Registrazione. Alla Data del Documento di Registrazione non è stata irrogata

alcuna sanzione di natura interdittiva nei confronti dell'Emittente e di tali ulteriori società del Gruppo.

L'Emittente, a copertura del rischio, ha dunque registrato a livello consolidato fondi rischi e passività fiscali in conformità con i principi contabili internazionali, che ammontano complessivamente ad Euro 60 milioni alla Data del Documento di Registrazione (Euro 59 milioni al 31 dicembre 2021). Nonostante le stime operate dall'Emittente, non si può escludere che rischi valutati remoti o possibili dal Gruppo possano divenire probabili e determinino adeguamenti al valore delle poste accantonate a copertura di questi rischi, o che, in caso di soccombenza in contenziosi per cui le relative coperture erano ritenute adeguate, il Gruppo sia tenuto a sostenere esborsi in misura superiore all'importo stanziato. Il verificarsi in futuro di una o più delle circostanze sopra descritte potrebbe avere effetti negativi rilevanti sulla reputazione nonché sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

Per ulteriori informazioni riguardo ai procedimenti tributari in corso si rinvia alla Sezione 11, Paragrafo 11.3 del Documento di Registrazione.

C.3 Rischi connessi all'ottenimento e al rinnovo di permessi, licenze e autorizzazioni

Nello svolgimento delle attività, il Gruppo è tenuto a ottenere, e rispettare permessi, licenze e autorizzazioni governative nazionali e internazionali. Ognuna di queste autorizzazioni, licenze o permessi potrebbe essere soggetta a revoche e cancellazioni oppure a modifiche con conseguenti effetti negativi sull'attività, le prospettive, nonché la situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente e del Gruppo Saipem. Nonostante permessi, licenze e autorizzazioni esistenti vengano regolarmente rinnovati da vari enti, il rinnovo potrebbe essere negato, ritardato o compromesso da diversi fattori, tra cui: (i) il mancato deposito di adeguate garanzie finanziarie; (ii) il mancato rispetto di leggi e regolamenti ambientali e di sicurezza sul lavoro o altre condizioni specifiche legate ai rinnovi degli stessi; (iii) opposizioni da parte di comunità locali; (iv) azione esecutiva; (v) azione legislativa.

Il verificarsi degli eventi oggetto di tale rischio, che è considerato dall'Emittente di bassa probabilità di accadimento, potrebbe avere un impatto negativo sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente. Tenuto conto di quanto precede, l'Emittente stima che il rischio abbia bassa rilevanza.

Alcune operazioni commerciali del Gruppo dipendono dall'ottenimento di vari permessi, licenze e autorizzazioni rilasciati da governi nazionali o internazionali. Ciascuna di queste autorizzazioni, licenze o permessi può essere revocata, annullata o modificata. Alla Data del Documento di Registrazione, i permessi, le licenze e le autorizzazioni attualmente in vigore sono regolarmente rinnovati dalle varie agenzie.

Tuttavia, il rinnovo delle stesse potrebbe essere negato, ritardato o influenzato da diversi fattori, tra cui: (i) il mancato deposito di adeguate garanzie finanziarie; (ii) il mancato rispetto di leggi e regolamenti ambientali e di sicurezza sul lavoro o altre condizioni specifiche legate ai rinnovi degli stessi; (iii) opposizioni da parte di comunità locali; (iv) azione esecutiva; (v) azione legislativa.

Inoltre, in caso di emanazione o entrata in vigore di nuove leggi o regolamenti in materia di ambiente, salute e sicurezza sui luoghi di lavoro o di modifiche degli orientamenti giurisprudenziali sull'interpretazione o applicazione degli stessi o altre questioni relative a permessi, licenze e autorizzazioni, potrebbe rendersi necessario ottenere ulteriori permessi operativi o autorizzazioni. Il mancato ottenimento o il mancato rispetto dei requisiti per il rilascio o il rinnovo di tali permessi, licenze o autorizzazioni avrebbe un effetto significativamente negativo sul Gruppo, le sue prospettive di business, la sua condizione finanziaria e i suoi risultati operativi.

C.4 Rischi connessi alla proprietà intellettuale

La Società fa affidamento su tecnologie, processi, know-how e dati proprietari sia brevettati che su licenza che non brevettati. Nel caso dei brevetti e delle licenze d'uso non è possibile escludere che il Gruppo possa affrontare contestazioni o controversie per violazione di diritti in materia di brevetti o altri diritti di proprietà intellettuale o industriale vantati da terzi, ovvero, al contrario, che si verifichino fenomeni di sfruttamento, anche abusivo, da parte di terzi sui diritti di proprietà intellettuale o industriale del Gruppo o sui diritti di terzi in licenza d'uso del Gruppo. Per quanto riguarda tecnologie, processi know-how e dati proprietari non brevettati, questi ultimi sono trattati come informazioni confidenziali e protetti secondo le normali prassi della gestione del segreto industriale, ad esempio tramite accordi di riservatezza stipulati con collaboratori esterni alla Società, fornitori, consulenti e determinate controparti, compresi produttori terzi. Nel caso tali accordi o gli altri strumenti di tutela dei segreti industriali non fornissero una completa protezione concreta o subire violazioni, la Società potrebbe non disporre di rimedi adeguati a far fronte ad ogni violazione, ovvero i segreti industriali della Società potrebbero divenire noti o essere altrimenti sviluppati dai concorrenti con conseguenti effetti negativi sull'attività, le prospettive, nonché la situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente e del Gruppo Saipem.

Il verificarsi degli eventi oggetto di tale rischio, che è considerato dall'Emittente di bassa probabilità di accadimento, potrebbe avere un impatto negativo sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente. Tenuto conto di quanto precede, l'Emittente stima che il rischio abbia bassa rilevanza.

L'Emittente svolge attività di ricerca, sviluppo e innovazione con riferimento allo sviluppo (i) di tecnologie all'avanguardia in termini di attrezzature da installare sui propri mezzi navali o modifiche al layout e alle caratteristiche tecniche delle unità stesse, (ii) di tecnologie Offshore, attraverso l'elaborazione di "design" innovativi per lo sfruttamento dei giacimenti di idrocarburi e (iii) di tecnologie Onshore, con l'obiettivo di incrementare il know-how, di definire tecnologie proprietarie di interesse per il mercato o di migliorare l'impiego di tecnologie possedute da terze parti. Il portafoglio di brevetti della Società al 31 dicembre 2021 comprende un numero complessivo di brevetti e domande di brevetto depositate pari a 2.827.

Il portafoglio brevetti è ripartito per circa il 64% al segmento Offshore, per circa il 34% al segmento Onshore e la restante parte ai segmenti Floating e Drilling. Inoltre, nei primi quattro mesi del 2022 Saipem ha depositato 3 nuove domande di brevetto.

Nel complesso delle proprie attività di innovazione tecnologica Saipem ha registrato 16 nuove domande di brevetto nel 2021, di cui 3 per nuove tecnologie di decarbonizzazione, oltre a 32 famiglie brevettuali, ovvero circa 70 titoli di brevetto, conseguite mediante l'acquisizione della società Naval Energies nel corso dell'esercizio 2021.

La tutela dei diritti di proprietà intellettuale o industriale e di esclusiva è di norma molto complessa e comporta spesso la risoluzione di problematiche di natura legale relative alla titolarità dei diritti stessi. Per tale ragione, nello svolgimento della propria attività commerciale e di ricerca e sviluppo, la Società potrebbe essere in futuro chiamata in giudizio per controversie relative a violazioni di diritti di proprietà intellettuale o industriale di terzi, oppure potrebbe trovarsi nella necessità di promuovere giudizi contro terzi per tutelare i propri diritti.

Eventuali contestazioni e/o controversie per violazione di diritti in materia di brevetti e/o altri diritti di proprietà intellettuale o industriale, ovvero il verificarsi di fenomeni di sfruttamento, anche abusivo, di tali diritti da parte di terzi sui propri diritti di proprietà intellettuale o sui diritti di terzi in licenza d'uso al Gruppo potrebbero determinare effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente e del Gruppo Saipem.

Inoltre, un portafoglio di licenze non adeguato (siano esse disponibili tramite accordi con terze parti o di proprietà della Società) potrebbe comportare la perdita di opportunità di business e di competitività per quanto concerne progetti tecnologicamente complessi sia nei settori tradizionali che nei nuovi mercati della transizione energetica.

La Società fa altresì affidamento su tecnologie, processi, know-how e dati proprietari non brevettati; questi ultimi sono trattati come informazioni confidenziali e protetti secondo le normali prassi della gestione del segreto industriale, ad esempio tramite accordi di riservatezza stipulati con collaboratori esterni alla Società, fornitori, consulenti e determinate controparti, compresi produttori terzi. Nel caso tali accordi o gli altri strumenti di tutela dei segreti industriali non fornissero una completa protezione concreta o subire violazioni, la Società potrebbe non disporre di rimedi adeguati a far fronte ad ogni violazione, ovvero i segreti industriali della Società potrebbero divenire noti o essere altrimenti sviluppati dai concorrenti.

Alla Data del Documento di Registrazione non sono in essere contestazioni e/o contenziosi inerenti alla proprietà intellettuale.

D. FATTORI DI RISCHIO RELATIVI AL CONTROLLO INTERNO

D.1 Rischi relativi ai procedimenti giudiziari in essere

Alla Data del Documento di Registrazione, risultano pendenti alcuni procedimenti giudiziari civili e penali e arbitrali di varia natura che coinvolgono l'Emittente e altre società del Gruppo, il cui petitum complessivo nei confronti dell'Emittente e del relativo Gruppo ammonta a circa Euro 5,70 miliardi (di cui Euro 4,35 miliardi relativamente a procedimenti penali, civili – incluso il contenzioso con il personale – e arbitrali e Euro 1,35 miliardi relativamente a procedimenti fiscali). In relazione ad alcuni contenziosi civili, arbitrali, penali e fiscali, il Gruppo ritiene che l'ipotesi di soccombenza sia probabile e, pertanto, alla Data del

Documento di Registrazione ha accantonato un fondo a bilancio pari complessivamente a circa Euro 286 milioni (circa Euro 306 milioni al 31 marzo 2022 ed Euro 325 milioni al 31 dicembre 2021) a fronte delle eventuali passività dagli stessi derivanti, in accordo con i principi contabili di riferimento che prescrivono l'accantonamento di passività per rischi probabili e quantificabili. In caso di soccombenza in relazione ai contenziosi di cui le società del Gruppo sono parte alla Data del Documento di Registrazione e agli eventuali ulteriori procedimenti che si dovessero instaurare, tale circostanza potrebbe avere effetti negativi rilevanti sull'attività, le prospettive, la reputazione nonché la situazione economica, finanziaria e patrimoniale dell'Emittente e del Gruppo Saipem.

Il verificarsi degli eventi oggetto di tale rischio, che è considerato dall'Emittente di media probabilità di accadimento, potrebbe avere un impatto negativo rilevante sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente e del Gruppo Saipem. Tenuto conto di quanto precede, l'Emittente ritiene che il presente rischio abbia medio-alta rilevanza.

Le operazioni del Gruppo riguardano complessi progetti ingegneristici e approvvigionamenti di materie prime in grandi quantità, nonché complesse attività di management dei lavori. Nel corso ordinario delle operazioni, l'Emittente o le società del Gruppo possono divenire parti di contenziosi che, se non risolti in via negoziale, possono sfociare in procedimenti giudiziari o arbitrali anche duraturi, con conseguente impiego di risorse, costi e spese legali.

Alla Data del Documento di Registrazione risultano pendenti alcuni procedimenti giudiziari e arbitrali di varia natura che coinvolgono l'Emittente e altre società del Gruppo, il cui petitum complessivo nei confronti dell'Emittente e di altre società del Gruppo ammonta a circa Euro 5,70 miliardi. Relativamente ai procedimenti penali, civili – incluso il contenzioso con il personale – e arbitrali il cui petitum complessivo è pari a circa Euro 4,35 miliardi si evidenzia che:

  • circa Euro 2,5 miliardi sono relativi ad una causa civile in Nigeria nella quale Saipem Contracting Nigeria Limited è stata chiamata in causa insieme ad altri 4 convenuti in relazione ad asseriti danni subìti da una comunità locale nigeriana in occasione della realizzazione di un progetto – Southern Swamp Associated Gas Solutions – completato il 24 novembre 2019;
  • Euro 948 milioni sono relativi ad un contenzioso arbitrale in Australia avente ad oggetto asseriti danni causati da Saipem SA e Saipem Portugal Comercio Maritimo a un partner di consorzio – CPB Contractors – in occasione della realizzazione di un progetto – Gorgon LNG Jetty – completato il 15 agosto 2014;
  • circa Euro 309 milioni sono relativi a due controversie civili avanzate in sede civile in Italia da investitori istituzionali in relazione ad asseriti ritardi da parte dell'Emittente in occasione dell'emissione dei due profit warning del 29 gennaio 2013 e del 14 giugno 2013;
  • circa Euro 192 milioni (di cui circa Euro 134 milioni relativi a statuizioni a favore delle parti civili e circa Euro 58 milioni relativi ad ammende) sono relativi ad un procedimento penale in corso in fase di appello in Algeria in relazione ad un progetto – GNL3 Arzew – completato da molto tempo e per il quale, all'esito dell'udienza di appello tenutasi il 14 giugno 2022, la Corte di Appello di Algeri ha fissato la data del

28 giugno 2022 per la pronuncia della propria decisione. Per completezza, si segnala che, secondo l'ordinamento algerino, la pronuncia del giudice di appello relativamente alle statuizioni civili, anche in pendenza del giudizio di impugnazione di fronte alla Corte Suprema, è immediatamente esecutiva a favore delle parti civili;

  • circa Euro 81 milioni sono relativi al contenzioso con il personale;
  • i rimanenti importi per complessivi circa Euro 321 milioni sono relativi ad altri contenziosi di minori entità.

La stima degli oneri che potrebbero ragionevolmente verificarsi e l'entità dei fondi rischi appostati sono basati sulle informazioni disponibili alla data di approvazione del relativo bilancio o della relativa situazione finanziaria intermedia, ma implicano, anche a causa delle numerose variabili dei procedimenti giudiziali e dell'ineliminabile alea dei giudizi, significativi elementi di incertezza.

Ove sia possibile stimare l'esito del giudizio e l'entità dell'eventuale perdita e questa sia ritenuta probabile, vengono effettuati accantonamenti in bilancio in misura ritenuta congrua secondo le circostanze, con il supporto anche di specifici pareri resi e periodicamente aggiornati dai consulenti del Gruppo e coerentemente con i principi contabili internazionali di volta in volta applicabili.

Il fondo rischi per contenziosi si riferisce agli accantonamenti effettuati da Saipem e da alcune controllate estere a fronte di oneri derivanti da contenziosi in via di definizione, di cui Euro 11 milioni, alla Data del Documento di Registrazione, relativi a contenziosi con il personale. Il fondo accoglie principalmente la stima delle passività potenziali conseguenti a transazioni e procedimenti giudiziali. In particolare, gli accantonamenti relativi all'esercizio 2021 includono l'importo di circa Euro 192 milioni (di cui circa Euro 134 milioni relativi a statuizioni a favore delle parti civili e circa Euro 58 milioni relativi ad ammende) equivalenti relativi a un contezioso penale in Algeria in relazione a una commessa (GNL3 Arzew) completata da tempo. Per maggiori informazioni si rinvia alla Sezione 11, Paragrafo 11.3 del Documento di Registrazione.

Si evidenzia che, alla Data Del Documento di Registrazione, il Gruppo Saipem è soggetto a procedimenti penali anche ai sensi del D. Lgs. N. 231/2001 e successive modifiche.

In particolare, alla Data del Documento di Registrazione il Gruppo Saipem è soggetto ai sensi del D.Lgs. N. 231/2001:

  • i) al procedimento penale relativo al "Prospetto dell'aumento di capitale del gennaio 2016" per il quale, in data 12 aprile 2022, il giudice per l'udienza preliminare ha pronunciato seguito di proscioglimento. Sussiste, tuttavia, il rischio che la Procura della Repubblica presenti appello a detta sentenza; e
  • ii) al procedimento penale avviato dalla Procura della Repubblica di Milano Brasile per il quale pendono indagini preliminari a far data dal 12 agosto 2015.

Non si può escludere che rischi valutati remoti o meramente possibili dal Gruppo possano diventare probabili e determinino pertanto adeguamenti del valore degli eventuali fondi rischi.

Inoltre, in caso di soccombenza in contenziosi per cui i relativi eventuali fondi rischi erano ritenuti adeguati, sussiste il rischio che i fondi rischi stanziati non risultino sufficienti e che il

Gruppo sia tenuto a sostenere esborsi in misura superiore all'importo stanziato. Gli eventi sopra descritti, in particolare nell'ipotesi di sanzioni economiche o interdittive o risarcimenti di entità maggiore rispetto a quella stanziata, potrebbero avere effetti negativi sull'attività, le prospettive, la reputazione nonché la situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente e del Gruppo Saipem.

Inoltre, eventuali esiti sfavorevoli di contenziosi in cui il Gruppo è coinvolto – in particolare in quelli a maggiore impatto mediatico – ovvero il sorgere di nuovi contenziosi (anche a prescindere dal relativo esito) potrebbero comportare delle ricadute in termini reputazionali, anche significative, sul Gruppo, con conseguenti possibili effetti negativi rilevanti sull'attività, le prospettive nonché la situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente e del Gruppo Saipem.

L'eventuale esito sfavorevole di contenziosi, qualora fosse idoneo a produrre un effetto sostanzialmente pregiudizievole su Saipem e/o il relativo Gruppo, intendendosi per tale un effetto che incida in maniera sostanzialmente pregiudizievole, inter alia, sul business, sull'operatività, sui beni della Società e/o sulla condizione (anche finanziaria) di Saipem e/o del Gruppo Saipem unitariamente considerato, costituirebbe un evento rilevante ai sensi di taluni contratti di finanziamento, in essere per complessivi Euro 1.146 milioni alla Data del Documento di Registrazione, idoneo ad attivare, altresì, la clausola di cross-default presente nella documentazione contrattuale relativa ai prestiti obbligazionari in essere, che comporterebbe il rimborso di un indebitamento complessivo, comprensivo di quello derivante dai prestiti obbligazionari, pari a circa Euro 3,2 miliardi.

Da ultimo, si segnala che, con riferimento al procedimento penale in appello GNL3 Arzew in Algeria, all'esito dell'udienza di appello tenutasi il 14 giugno 2022, la Corte di Appello di Algeri ha fissato la data del 28 giugno 2022, salvo possibili rinvii, per la pronuncia della propria decisione. Si segnala, inoltre, che per il procedimento penale in appello "Sonatrach 1" in Algeria, il Tribunale di Appello di Algeri ha fissato l'inizio del procedimento all'udienza al 23 giugno 2022, salvo possibili rinvii. La decisione del Tribunale di Appello è previsto sia pronunciata entro 15 giorni dalla predetta data, salvo possibili rinvii. Per completezza, si segnala che, secondo l'ordinamento algerino, la pronuncia del giudice di appello relativamente alle statuizioni civili, anche in pendenza del giudizio di impugnazione di fronte alla Corte Suprema, è immediatamente esecutiva a favore delle parti civili.

Per ulteriori informazioni si rinvia alla Sezione 11, Paragrafo 11.3 del Documento di Registrazione.

D.2 Rischi legati alla dipendenza da personale specializzato

L'eventuale perdita e/o il mancato reperimento da parte del Gruppo di risorse qualificate esporrebbe il Gruppo Saipem al rischio di perdita di figure professionali in possesso di knowhow considerato rilevante. Il verificarsi di tali eventi potrebbe avere effetti negativi sull'attività, le prospettive, la reputazione nonché la situazione economica, finanziaria e patrimoniale dell'Emittente e del Gruppo Saipem.

Il verificarsi degli eventi oggetto di tale rischio, che è considerato dall'Emittente di media probabilità di accadimento, potrebbe avere un impatto negativo rilevante sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente e del Gruppo Saipem. Tenuto conto di quanto precede, l'Emittente ritiene che il presente rischio abbia media rilevanza.

Alla Data del Documento di Registrazione, per il Gruppo è fondamentale l'apporto professionale di figure altamente specializzate, vale a dire il personale che, in ragione del proprio patrimonio di competenze ed esperienza, risulta determinante nell'esecuzione dei progetti operativi nonché per la crescita e lo sviluppo dell'Emittente e del Gruppo.

La capacità del Gruppo Saipem di attrarre, motivare e trattenere risorse qualificate rappresenta un fattore critico di successo il cui deterioramento esporrebbe il Gruppo Saipem al rischio di perdita di risorse in possesso di know-how considerato rilevante, con conseguenti effetti negativi sull'attività, le prospettive nonché sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente e del Gruppo Saipem.

In particolare, si segnala che al 31 dicembre 2021 il turnover volontario ha registrato un incremento di 5,4 punti percentuali per il perimetro totale di Gruppo e di 1,2 punti percentuali per il perimetro consolidato integrale, rispetto all'anno precedente, attestandosi, per il perimetro di Gruppo, a circa il 10% e per quello del consolidato integrale a circa il 5%.

Infine, si segnala che, a decorrere dal 2016, l'Emittente ha posto in essere diversi piani di prepensionamento che coinvolgono anche le figure apicali (dirigenti), di cui l'ultimo relativo agli anni 2020-2022 che coinvolge circa 20 persone, con l'ultima finestra di uscita prevista entro il 30 novembre 2022.

Per ulteriori informazioni si rinvia alla Sezione 5 del Documento di Registrazione.

D.3 Rischi relativi all'eventuale inadeguatezza del modello di organizzazione e gestione ex D. Lgs. 231/2001

Il Gruppo Saipem è esposto al rischio di incorrere in sanzioni derivanti da un'eventuale valutazione di inadeguatezza del proprio modello di organizzazione, gestione e controllo previsto dalle disposizioni del D. Lgs. 231/2001 e successive modifiche e integrazioni, (rispettivamente il "Modello 231" e il "Decreto 231") e/o dalla commissione di un reato che preveda la responsabilità amministrativa dell'Emittente e del Gruppo Saipem ai sensi del Decreto 231 nonché ai sensi di disposizioni analoghe applicabili nei Paesi in cui il Gruppo Saipem opera. Il verificarsi di tali rischi potrebbe comportare l'applicazione di una sanzione pecuniaria e la confisca dell'eventuale prezzo o profitto del reato, oltre alla pubblicazione della sentenza di condanna e, per le ipotesi di maggiore gravità, l'eventuale applicazione di sanzioni interdittive, quali l'interdizione dall'esercizio dell'attività, la sospensione o la revoca di autorizzazioni, licenze o concessioni, il divieto di contrarre con la Pubblica Amministrazione ovvero di partecipare a procedure di gara per l'aggiudicazione di nuove Concessioni o per il rinnovo o riaggiudicazione di quelle scadute, con conseguenti effetti negativi rilevanti sull'attività, le prospettive, la reputazione nonché la situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente e del Gruppo Saipem.

Il verificarsi degli eventi oggetto di tale rischio, che è considerato dall'Emittente di bassa probabilità di accadimento, potrebbe avere un impatto negativo rilevante sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente e del Gruppo. Tenuto conto di quanto precede, l'Emittente ritiene che il presente rischio abbia media rilevanza.

L'Emittente, sin dal 2004, ha adottato e costantemente aggiornato il modello di organizzazione, gestione e controllo previsto dalle disposizioni del Decreto 231 nominando l'Organismo di Vigilanza, che opera senza soluzione di continuità nella propria attività di vigilanza sul funzionamento e sull'osservanza del Modello 231, e che monitora e valuta lo stato di attuazione delle misure di prevenzione, relazionando periodicamente il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale. L'adozione di modelli di organizzazione e gestione non esclude di per sé l'applicabilità delle sanzioni previste nel Decreto 231 o da disposizioni analoghe applicabili nei Paesi in cui il Gruppo Saipem opera. Qualora il Modello 231 non sia considerato adeguato dall'autorità giudiziaria, e non sia riconosciuto, in caso di illecito, l'esonero dalla responsabilità per l'Emittente, è prevista a carico della stessa l'applicazione di una sanzione pecuniaria e la confisca dell'eventuale prezzo o profitto del reato, oltre alla pubblicazione della sentenza di condanna e, per le ipotesi di maggiore gravità, l'eventuale applicazione di sanzioni interdittive, quali l'interdizione dall'esercizio dell'attività, la sospensione o la revoca di autorizzazioni, licenze o concessioni, il divieto di contrarre con la Pubblica Amministrazione ovvero di partecipare a procedure di gare per l'aggiudicazione di nuove Concessioni o per il rinnovo o riaggiudicazione di quelle scadute, con conseguenti effetti negativi rilevanti sull'attività, le prospettive, la reputazione nonché la situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente e del Gruppo Saipem.

Le misure che l'Emittente ha adottato o potrebbe adottare in futuro potrebbero in certi casi non essere adeguate, non essere applicate, o potrebbero non riuscire a individuare o prevenire violazioni di tali normative. Qualora le normative applicabili in tema di antiriciclaggio e anticorruzione dovessero essere violate, ciò potrebbe comportare specifiche sanzioni pecuniarie o interdittive da parte dell'autorità giudiziaria italiana o estera.

Inoltre, alla Data del Documento di Registrazione le controllate estere del Gruppo Saipem hanno adottato un modello di organizzazione, gestione e controllo coerente con i principi di controllo minimi individuati da Saipem e adeguato alle normative locali applicabili, alle specificità del singolo ente e alla sua attività.

Le misure che le controllate estere del Gruppo Saipem hanno adottato o potrebbero adottare in futuro potrebbero in certi casi non essere sufficienti, non essere rispettate o potrebbero non riuscire a individuare o prevenire violazioni delle normative applicabili dei Paesi in cui il Gruppo opera, con possibili sanzioni commerciali ed economiche, divieti e altre misure restrittive imposte da parte delle autorità e dei governi competenti, con conseguenti effetti negativi rilevanti sull'attività, le prospettive, nonché la situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente e del Gruppo Saipem.

Per ulteriori informazioni in merito ai procedimenti giudiziari in corso relativi alla responsabilità amministrativa dell'Emittente, si rinvia alla Sezione 11, Paragrafo 11.3 del Documento di Registrazione.

D.4 Rischi connessi alla distribuzione dei dividendi

Alla Data del Documento di Registrazione, l'Emittente non ha adottato alcuna politica in materia di distribuzione dei dividendi, la quale, pertanto, è demandata di volta in volta alle proposte del Consiglio di Amministrazione ed alle decisioni dell'Assemblea degli azionisti. Il Piano Strategico 2022-2025 non prevede assunzioni in ordine alla distribuzione di dividendi. L'Emittente in futuro potrebbe non realizzare utili distribuibili sotto forma di dividendi ovvero, anche ove ne realizzi, potrebbe non effettuare distribuzione di dividendi a favore degli azionisti. Inoltre, l'Emittente è soggetto a talune limitazioni nella distribuzione dei dividendi dovute alle previsioni della Liquidity Facility.

Il verificarsi degli eventi oggetto di tale rischio, che è considerato dall'Emittente di media probabilità di accadimento, potrebbe avere un impatto negativo sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente e del Gruppo. Tenuto conto di quanto precede, l'Emittente ritiene che il presente rischio abbia bassa rilevanza.

L'ammontare dei dividendi che la Società sarà in grado di distribuire in futuro dipenderà, fra l'altro, dall'effettivo conseguimento di utili nonché, in generale, dai suoi risultati economici, situazione finanziaria, flussi di cassa, fabbisogni in termini di capitale circolante netto, spese in conto capitale ed altri fattori. Inoltre, la Società potrebbe, anche a fronte di utili di esercizio, decidere di non procedere a distribuzioni oppure adottare diverse politiche di distribuzione.

Si segnala che, ai sensi del Contratto di Finanziamento Liquidità e per l'intera durata dello stesso (i.e., fino alla data che cade 12 (dodici) mesi dopo il 31 marzo 2022), l'Emittente si è impegnato a non deliberare e/o effettuare distribuzioni di utili, riserve e/o divendi.

Inoltre, l'Emittente si è altresì impegnato a far sì che ogni altra impresa con sede in Italia appartenente al Gruppo Saipem non deliberi e/o effettui distribuzioni di utili, riserve e/o dividendi durante tutto il corso dell'anno 2022.

Per maggiori informazioni in merito al Contratto di Finanziamento Liquidità si rinvia alla Sezione 14, Paragrafo 14.1 del Documento di Registrazione.

Si segnala, infine, che l'Emittente non ha distribuito dividendi nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021.

PARTE B

SEZIONE 1 PERSONE RESPONSABILI, INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI, RELAZIONI DI ESPERTI E APPROVAZIONE DA PARTE DELLE AUTORITÀ COMPETENTI

1.1 Responsabili del Documento di Registrazione

L'Emittente, Saipem S.p.A., con sede legale in via Martiri di Cefalonia n. 67, San Donato Milanese (MI), assume la responsabilità della veridicità e completezza dei dati e delle notizie contenuti nel presente Documento di Registrazione.

1.2 Dichiarazione di responsabilità

L'Emittente dichiara che, per quanto a propria conoscenza, le informazioni contenute nel Documento di Registrazione sono conformi ai fatti e che il Documento di Registrazione non presenta omissioni tali da alterarne il senso.

1.3 Relazioni e pareri di esperti

Nel Documento di Registrazione non vi sono dichiarazioni o relazioni attribuite a esperti, fatta eccezione per le relazioni della Società di Revisione sui dati finanziari storici.

1.4 Informazioni provenienti da terzi

Nel Documento di Registrazione e, in particolare, nella Sezione 7 del Documento di Registrazione sono riportate informazioni di varia natura provenienti da fonti terze indipendenti. Le fonti terze indipendenti sono indicate all'interno del testo in cui sono riportate le informazioni provenienti da terzi indipendenti. In particolare, la seguente tabella riporta le informazioni provenienti da terzi indipendenti contenute nel Documento di Registrazione:

Fonte Argomento di riferimento
IHS Markit Ltd Mercato energetico
Rystad Energy LLC Mercato energetico
Wood Mackenzie Mercato energetico
Fondo Monetario Internazionale Contesto macroeconomico
GlobalData Mercato energetico

La Società conferma che tutte le informazioni riconducibili a soggetti terzi indipendenti utilizzate nel Documento di Registrazione sono state riprodotte fedelmente e che, per quanto l'Emittente sappia o sia in grado di accertare sulla base delle informazioni pubblicate dai terzi indipendenti in questione, non sono stati omessi fatti che potrebbero rendere le informazioni riprodotte inesatte o ingannevoli.

1.5 Dichiarazione dell'Emittente sull'approvazione del Documento di Registrazione

L'Emittente dichiara che:

a) il Documento di Registrazione è stato approvato dalla CONSOB in qualità di autorità competente ai sensi del Regolamento (UE) n. 1129/2017;

  • b) la CONSOB ha approvato il Documento di Registrazione solo in quanto lo stesso è rispondente ai requisiti di completezza, comprensibilità e coerenza imposti dal Regolamento (UE) n. 1129/2017;
  • c) l'approvazione del Documento di Registrazione non deve essere considerata un avallo dell'Emittente oggetto del Documento di Registrazione; e
  • d) il Documento di Registrazione è stato redatto come parte di un prospetto semplificato conformemente all'articolo 14 del Regolamento (UE) n. 1129/2017.

SEZIONE 2 REVISORI LEGALI DEI CONTI

2.1 Revisori legali dell'Emittente

Alla Data del Documento di Registrazione, la società incaricata della revisione legale dei conti dell'Emittente è KPMG S.p.A., con sede legale in via Vittor Pisani 25, Milano, iscritta al Registro dei Revisori Legali di cui agli articoli 6 e seguenti del D. Lgs. N. 39/2010, come modificato dal D. Lgs. 17 luglio 2016, n. 135.

Più precisamente, in data 3 maggio 2018 l'Assemblea ordinaria dell'Emittente, sulla base della proposta motivata avanzata dal Collegio Sindacale, ha approvato il conferimento dell'incarico alla Società di Revisione fino all'approvazione del bilancio per l'esercizio che chiuderà al 31 dicembre 2027.

SEZIONE 3 FATTORI DI RISCHIO

Per una descrizione dei rischi significativi specifici dell'Emittente si rinvia alla Parte A, Fattori di rischio.

SEZIONE 4 INFORMAZIONI SULL'EMITTENTE

4.1 Denominazione legale e commerciale dell'Emittente

L'Emittente è denominato Saipem S.p.A. ed è costituito in forma di società per azioni.

4.2 Domicilio e forma giuridica dell'Emittente, suo codice identificativo (LEI), legislazione in base alla quale opera, Paese di costituzione, sede sociale e sito internet

L'Emittente è costituito in Italia sotto forma di società per azioni e opera in base alla legislazione italiana.

Il codice identificativo dell'Emittente (LEI) è il seguente 549300PHV8MBDHWB8X12.

L'Emittente ha sede legale in Via Martiri di Cefalonia, 67 – 20097 San Donato Milanese (MI), numero di telefono + 39 02 44231.

Il sito web dell'Emittente è www.saipem.com

L'Emittente avverte che le informazioni contenute nel proprio sito web non costituiscono parte del Documento di Registrazione, salvo il caso in cui siano incorporate nel Documento di Registrazione mediante riferimento.

SEZIONE 5 PANORAMICA DELLE ATTIVITÀ

5.1 Principali attività del Gruppo

5.1.1 Descrizione delle attività dell'Emittente e del Gruppo

Il Gruppo Saipem opera storicamente all'interno del settore delle c.d. Oilfield Services Companies, società che offrono agli operatori petroliferi servizi e/o prodotti destinati all'esplorazione, produzione, trasporto e trasformazione degli idrocarburi. In particolare, il Gruppo Saipem svolge attività di fornitura di servizi di perforazione, ingegneria, procurement, project management e costruzione, con distintive capacità di progettazione e esecuzione di lavori Offshore e Onshore ad alto contenuto tecnologico, e forte orientamento internazionale verso attività in aree remote, acque profonde e condizioni ambientali difficili.

Negli ultimi anni, anche alla luce delle esigenze dettate dalla transizione energetica, il settore ha avviato un graduale processo di trasformazione che sta portando le società appartenenti a qualificarsi come Energy Services Companies, in grado di supportare il fabbisogno di decarbonizzazione dell'industria energetica e di contribuire allo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili. In linea con tali cambiamenti di scenario, Saipem sta progressivamente rafforzando la propria offerta verso i nuovi mercati collegati alla transizione energetica.

Fra i grandi competitor mondiali che offrono soluzioni "chiavi in mano" nell'industria dell'Oil&Gas, Saipem si pone come un gruppo particolarmente diversificato, in termini di attività svolte (Engineering and Construction, oltre al Drilling), di mercati serviti (con un ampio portafoglio di geografie) e di base clienti (tra i principali, Saudi Aramco, BP, ENI, ExxonMobil, Petrobras, Shell e TotalEnergies).

Il Gruppo si presenta come una realtà multinazionale con una presenza globale, operante in più di 70 Paesi, impiegando circa 32.000 dipendenti di oltre 130 nazionalità e che gestisce 13 centri di ingegneria principali in tutto il mondo nonché 7 cantieri di fabbricazione.

A partire dal 14 gennaio 2022, la Società ha assunto una nuova configurazione organizzativa per quattro distinte aree di business e sta conseguentemente adeguando la propria struttura di reporting secondo quanto previsto dall'IFRS 8. Si precisa, inoltre, che in data 4 febbraio 2022 la nuova configurazione organizzativa è stata integrata con la nomina del Direttore Generale.

Il nuovo modello organizzativo prevede:

  • la centralizzazione organizzativa e geografica delle strutture di staff, finalizzata al perseguimento di elevati livelli di efficienza;
  • l'introduzione di una funzione commerciale centrale per guidare l'evoluzione dell'acquisizione ordini e l'interlocuzione con i clienti in ottica "One Saipem", assicurando al contempo la gestione ottimizzata delle strutture regionali e locali su scala globale;
  • l'integrazione dei processi di controllo progetti e gestione dei rischi nel perimetro del Chief Financial Officer, elevando il livello di sensibilità nell'analisi e gestione dei rischi per l'intero ciclo di vita dei progetti;

  • l'articolazione del portafoglio Saipem in quattro linee di business, ciascuna con dinamiche, obiettivi e competenze differenti per lo sviluppo tecnico ed economico delle offerte e la gestione dei progetti in fase esecutiva, rappresentative di centri di eccellenza in ambito tecnologico e ingegneristico riconosciuti a livello globale dai clienti del Gruppo. Tali linee di business sono:
    • Asset Based Services – che aggrega i business fondati sul portafoglio di asset Saipem, ovvero Drilling, Sea Trunklines, Transportation & Installation, Subsea Development, nonché la gestione dei mezzi e dei cantieri di fabbricazione al servizio delle attività del Gruppo;
    • Energy Carriers – da intendersi come l'evoluzione dell'impiantistica Saipem con forte contenuto tecnologico, grande attenzione ai nuovi vettori energetici e alla circolarità, che concentra i business E&C di progetti Onshore unici nel loro genere, valorizzando l'ampiezza, profondità e qualità del portafoglio di competenze tecniche e gestionali;
    • Robotics and Industrialized Solutions – che, rispondendo, in particolare, alle esigenze della transizione energetica, integra le competenze tecnico-operative dedicate allo sviluppo, ingegnerizzazione ed esecuzione di impianti modulari, ripetibili, scalabili per le energie rinnovabili, la cattura della CO2, il riciclo delle plastiche e l'idrogeno, nonché servizi di monitoraggio e manutenzione basati su tecnologie digitali;
    • Sustainable Infrastructures – per cogliere le opportunità di un settore diventato strategico nell'ecosistema della transizione energetica, per il quale il Recovery and Resilience Funditaliano funzionerà auspicabilmente da acceleratore.

In considerazione di tale nuova configurazione organizzativa, la Società adotterà la nuova struttura di reporting a partire dall'esercizio 2023 ed esporrà nei propri bilanci, a partire da tale esercizio, l'informativa per settori operativi coerente con la nuova struttura. Tale nuova struttura di reporting potrà influenzare la comparabilità dei risultati dei settori operativi negli esercizi futuri rispetto a quelli presentati nei bilanci storici fino al 31 dicembre 2022.

Ai fini di facilitare la comprensione da parte del mercato finanziario dell'evoluzione della performance economico/finanziaria nel corso del 2022 e nel contesto dell'Aumento di Capitale, il presente Documento di Registrazione mantiene, tuttavia, in continuità con gli esercizi precedenti, la struttura di reporting basata su Engineering & Construction Offshore, Engineering & Construction Onshore, Drilling Offshore e Drilling Onshore.

Inoltre, ai fini di una migliore comprensione del nuovo modello organizzativo, si segnala che le nuove linee di businessrifletteranno la seguente struttura:

  • Asset Based Services includerà la divisione E&C Offshore (escluso il segmento Offshore Wind), Drilling Offshore e Drilling Onshore;
  • Energy Carriers includerà la divisione E&C Onshore (escluso il segmento delle Infrastrutture Sostenibili);
  • Robotics and Industrialized Solutions accoglierà il segmento dell'Offshore Wind e quelli provenienti dall'offerta di impianti modulari e servizi di monitoraggio e manutenzione;

  • Sustainable Infrastructures accoglierà il segmento delle Infrastrutture Sostenibili e quelli provenienti dall'offerta di servizi legati alla mobilità sostenibile.

Si riportano di seguito i ricavi delle divisioni e l'incidenza percentuale sui ricavi del Gruppo al 31 marzo 2022:

  • Offshore Engineering & Construction ("E&C Offshore"): 43%, pari a Euro 832 milioni;
  • Onshore Engineering & Construction ("E&C Onshore"): 44%, pari a Euro 863 milioni;
  • Drilling Offshore: 7%, pari a Euro 129 milioni;
  • Drilling Onshore: 6%, pari a Euro 118 milioni.

Con riferimento alla divisione Drilling Onshore, si segnala che, alla Data del Documento di Registrazione, Saipem, nel contesto di una gestione attiva del portafoglio di asset, ha sottoscritto un accordo vincolante con KCA Deutag per la vendita della totalità delle sue attività di Drilling Onshore (per ulteriori informazioni, si rinvia alla Sezione 14 del Documento di Registrazione).

Si segnala, infine, l'attenzione riposta dall'Emittente per quanto concerne i temi di sicurezza sul lavoro e di tutela ambientale.

Un ulteriore elemento distintivo è rappresentato dalla sicurezza per tutto il personale come obiettivo prioritario e strategico della Società. Negli anni Saipem si è distinta per il continuo miglioramento delle proprie performance in termini di Salute, Sicurezza e Ambiente, anche grazie a programmi di attività dedicati, come il c.d. "Leadership in Health and Safety".

Con riferimento alla tutela dell'ambiente, nell'ambito delle attività volte a rispondere alle sfide della transizione energetica, si ritiene che, tra le priorità aziendali di Saipem, è stata posta la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, anche attraverso iniziative di efficientamento energetico. In particolare, anche in relazione a quanto previsto dall'Accordo di Parigi (COP21 del 2015) sul contrasto al cambiamento climatico, Saipem si pone l'obiettivo di accelerare il perseguimento di strategie e piani attuativi di medio e lungo periodo per il raggiungimento delle "zero emissioni nette" di gas serra (c.d. "Net-Zero"). In questo ambito, nel febbraio 2021, la Società ha annunciato i propri obiettivi di lungo termine di decarbonizzazione, lanciando il Programma Net-Zero a seguito di un lungo e strutturato processo avviato negli ultimi anni. Sono stati identificati i seguenti target di medio e lungo periodo:

  • 50% di riduzione delle emissioni dirette e indirette da consumo energetico entro il 2035 (prendendo come base le emissioni di gas climalteranti nel 2018);
  • neutralità carbonica per le emissioni indirette da consumo energetico entro il 2025.

Si riporta di seguito la struttura schematica del Gruppo alla Data del Documento di Registrazione.

5.1.1.1Engineering & Construction (E&C)

Le operazioni della divisione Engineering & Construction sono condotte attraverso le divisioni Offshore e Onshore che si concentrano sull'esecuzione di progetti su larga scala principalmente legati allo sviluppo, produzione, trattamento e trasporto di petrolio e gas e

dei loro prodotti derivati. I progetti a cui il Gruppo partecipa hanno generalmente un alto grado di complessità ingegneristica, tecnologica e operativa, e sono frequentemente localizzati in ambienti difficili e aree remote.

Le divisioni di ingegneria e costruzione forniscono una gamma di servizi su misura per ogni fase del ciclo di vita del progetto. Nella fase di pre-esecuzione del progetto, il Gruppo fornisce una varietà di servizi di progettazione ingegneristica. Questi servizi includono studi di fattibilità, progetti preliminari, schematizzazioni, cronoprogrammi di progetto, analisi dei costi e della logistica, valutazioni economiche, pianificazione tecnica, proiezioni, valutazione del sito e simulazioni ingegneristiche e architettoniche per valutare la funzionalità complessiva e la fattibilità del progetto. Durante la fase di esecuzione effettiva del progetto, le divisioni forniscono servizi dettagliati di front end (FEED), ingegneria, approvvigionamento, installazione (tipici per i progetti Offshore, ma applicabili anche a certi progetti Onshore), costruzione, pre-commissioning e commissioning, normalmente resi nell'ambito di un contratto "chiavi in mano" (o lump-sum turnkey) in cui ciascuna di queste fasi viene eseguita in sequenza, fornendo al cliente un prodotto finito pronto per essere utilizzato.

Nel fornire tali servizi, le divisioni di ingegneria e costruzione beneficiano di una combinazione di competenze, asset diversificati e complementari, nonché di un ampio portafoglio di attività che vanno dallo sviluppo dei campi di petrolio e di gas naturale alla costruzione di impianti e infrastrutture complessi per il trattamento, il trasporto, la raffinazione e la monetizzazione degli idrocarburi e dei prodotti derivati. Oltre al focus sulla catena del valore del petrolio e del gas, il Gruppo è anche attivo nella fornitura di servizi nella fase post-esecuzione e in altri segmenti industriali come le infrastrutture civili e i servizi tecnici e ambientali. La figura seguente riassume le principali attività svolte dalle divisioni di ingegneria e costruzione.

UPSTREAM
Produzione e trattamento
MIDSTREAM
Trasporto
DOWNSTREAM
Trasformazione
Sviluppo campi Sviluppi sottomarini Condotte a
terra
Raffinazione
Installazione e
Tecnologie
rimozione di
sottomarine remote
piattaforme
Liquefazione
Rigassificazione
GNL
GNL
Fertilizzanti
Piattaforme
Piattaforme
fisse
galleggianti
Tappend I
Condotte a
mare
Petrolchimica
Infrastrutture Maintenance & Operations
Rinnovabili
Servizi tecnici

(a) Engineering & Construction Offshore

Nei tre mesi al 31 marzo 2022 i ricavi della divisione E&C Offshore erano pari a Euro 832 milioni, equivalenti a circa il 43% dei ricavi totali del Gruppo pari a Euro 1.942 milioni. I ricavi della divisione E&C Offshore nei tre mesi al 31 marzo 2022 risultano in aumento rispetto al corrispondente periodo del 2021 in cui i ricavi per la sopracitata divisione erano pari a Euro 557 milioni su un totale di Gruppo pari a Euro 1.618 milioni. Nei tre mesi al 31 marzo 2022, l'EBITDA adjusted si attestava a Euro 65 milioni, in miglioramento rispetto a quanto fatto registrare nel corrispondente periodo del 2021 in cui l'EBITDA adjusted della divisione E&C Offshore risultava pari a Euro 8 milioni. Nei tre mesi al 31 marzo 2022, l'EBITDA ammontava a Euro 52 milioni includendo costi per l'emergenza sanitaria da COVID-19 non recurring pari a Euro 13 milioni, in miglioramento rispetto all'EBITDA nel corrispondente periodo del 2021 negativo per Euro 3 milioni.

Nell'esercizio 2021 i ricavi della divisione E&C Offshore erano pari a Euro 2.848 milioni, equivalenti a circa il 41% dei ricavi totali del Gruppo pari a Euro 6.875 milioni. I ricavi della divisione E&C Offshore nell'esercizio 2021 risultano in aumento rispetto all'esercizio del 2020 in cui i ricavi per la sopracitata divisione erano pari a Euro 2.749 milioni su un totale di Gruppo pari a Euro 7.342 milioni. Nell'esercizio 2021, l'EBITDA adjusted si attestava a un valore negativo pari a Euro 954 milioni, in peggioramento rispetto a quanto registrato nell'esercizio 2020 in cui l'EBITDA adjusted della divisione E&C Offshore risultava positivo per Euro 235 milioni. Nell'esercizio 2021 l'EBITDA si attestava ad un valore negativo per Euro 1.066 milioni includendo costi e svalutazioni non recurring per un importo complessivo pari a Euro 112 milioni, in peggioramento rispetto all'EBITDA nell'esercizio 2020 pari a Euro 165 milioni.

Il backlog al 31 marzo 2022 si attestava a Euro 7.916 milioni in aumento rispetto al corrispondente dato fatto registrare al 31 marzo 2021 pari a Euro 7.088 milioni (Euro 7.437 milioni al 31 dicembre 2021).

La divisione Engineering & Construction Offshore di Saipem è tra i principali operatori a livello internazionale nel campo dell'industria energetica incentrato su SURF (acronimo per Subsea, Umbilical, Risers, Flowlines), piattaforme fisse e condotte, energie rinnovabili e progetti di decarbonizzazione, così come servizi tecnologici per l'industria energetica. L'attività core della divisione include lo sviluppo di campi sottomarini e convenzionali e la posa di condotte di esportazione o trasporto; negli ultimi anni, inoltre, Saipem è attiva anche come contractor EPCI e T/I per parchi eolici marini, con un focus particolare all'installazione di sottostazioni e fondazioni per turbine eoliche. La divisione assiste i clienti dalla fase di pre-FID (Final Investment Decision) fino allo sviluppo dell'investimento, estendendo i servizi offerti a tutte le attività di Life of Field, comprese le attività operative, di manutenzione o di modifica, arrivando fino alla fase di decommissioningdegli impianti.

La divisione persegue tale obiettivo attraverso tre business unit (SURF, Offshore New Energies, Offshore Facilities and Infrastructures), dotate di un insieme di elementi di eccellenza, tra cui competenza ingegneristica e di project management, approccio tecnologico consistente e innovativo, solida presenza in mercati strategici con cantieri di fabbricazione e basi logistiche in Italia, Nigeria, Congo, Brasile, Indonesia e una flotta tecnologicamente avanzata e completa in grado di realizzare un'ampia gamma di progetti in svariate condizioni operative e ambientali, nonché una suite di prodotti a completamento della propria offerta nel mercato dell'energia.

In particolare, la business unit SURF è attiva nella realizzazione di infrastrutture marine subacquee in alto fondale; la business unit Offshore New Energies è dedicata allo sviluppo di parchi eolici marini; la business unit Offshore Facilities and Infrastructures è specializzata nella realizzazione di infrastrutture in bassi fondali e posa di condotte (c.d. segmento Conventional). Il portafoglio tecnologico della divisione comprende diverse soluzioni alternative, dalla robotica ai sistemi di trattamento sottomarini, come HyDrone, la nuova generazione di piattaforme ROV residenti e autonome, o SPRINGS, il sistema di trattamento e iniezione delle acque sottomarine, sviluppato con TotalEnergies e Veolia. Inoltre, la divisione Engineering & Construction Offshore si impegna costantemente per ottimizzare i processi produttivi, migliorando il materiale e le tecnologie di saldatura, ma anche promuovendo l'automazione e la digitalizzazione. Saipem sta investendo nell'acquisizione di competenze per lo sviluppo di progettazioni complesse e innovative come, per esempio, l'eolico galleggiante. A riguardo di quest'ultimo, nel corso del 2021 Saipem ha acquisito le attività legate all'eolico flottante della società Naval Energies, che estendono il portafoglio di tecnologie da offrire ai propri stakeholders.

La divisione Engineering & Construction Offshore amministra attivamente il proprio portafoglio di assets con l'obiettivo di adattare la flotta alle necessità del mercato strategico in cui si inserisce.

La divisione Engineering & Construction Offshore per offire i propri servizi fa leva su una flotta di proprietà pari a 26 navi, 25 di proprietà e una noleggiata da terzi a lungo termine.

Saipem serve il mercato sottomarino grazie a navi estremamente versatili, tra cui la FDS 2, la FDS e la Saipem Constellation. La nave FDS 2, un monoscafo lungo 183 metri e largo 32 metri, con un avanzato sistema di posizionamento dinamico di classe 3 (DP3) e un sistema di prefabbricazione di tubi, è dotata di una torre di varo a "J" verticale con una capacità di ritenuta di 2.000 tonnellate in grado di posare tubi in quadruplo giunto di diametro fino a 36 pollici. Il mezzo, grazie anche alla gru da 1.000 tonnellate e due verricelli da 750 e 500 tonnellate, è idoneo all'esecuzione dei progetti più complessi in acque profonde. La nave FDS è dotata di un sistema di posizionamento dinamico (DP3), una gru con capacità di sollevamento di 600 tonnellate e un sistema per la posa di condotte in grado di lavorare in acque profonde oltre 2.000 metri.

La nave Saipem Constellation, per la posa di tubi rigidi e flessibili in modalità reel e lo sviluppo di giacimenti sottomarini, completa le capacità di Saipem in tale mercato. Il mezzo, con il suo sistema di posizionamento dinamico (DP3), la classificazione per operare in ambienti artici (c.d. Ice Class), le capacità di posa multipla fino a 800 tonnellate, la gru da 3.000 tonnellate (una delle più potenti al mondo), rappresenta da un lato una nave unica nella categoria "onestop-shop" per eseguire complessi progetti in acque profonde e, dall'altro lato, possiede tutte le capacità per servire sia il mercato convenzionale (i.e., Oil&Gas) sia specifici progetti di parchi eolici.

La flotta Saipem comprende anche la nave semisommergibile Saipem 7000, dotata di un sistema di posizionamento dinamico di classe 3 con capacità di sollevamento di 14.000 tonnellate, rappresentando così un asset in grado di servire diversi mercati, tra i quali parchi eolici Offshore e Decommissioning.

Nel mercato delle condotte, la flotta di proprietà Saipem dispone della nave posatubi Castorone, un monoscafo lungo 330 metri e largo 39 metri, progettato per eseguire i lavori

di posa per grandi diametri ad alte profondità. Le sue caratteristiche principali sono: il posizionamento dinamico di classe 3 (DP3), la capacità di prefabbricare e varare tubi in triplo giunto di diametro fino a 60 pollici con una capacità di tensionamento fino a 750 tonnellate, la linea di varo a elevata automazione, lo stinger modulare per il varo sia a basse che ad alte profondità con un avanzato sistema di controllo e la possibilità di lavorare in ambienti estremi.

Oltre a quanto sopra, la divisione gestisce altri asset strategici di proprietà o a noleggio, il cui scopo principale è servire il mercato convenzionale.

Tali assets strategici includono: (i) Saipem Endeavour, un pontone con capacità di posa in configurazione a "S" di tubi in singolo o doppio giunto di diametro fino a 60 pollici con una capacità di tensionamento fino a 260 tonnellate, dotato di una gru girevole con capacità di 1.100 tonnellate; (ii) Saipem 3000, in grado di posare linee flessibili ombelicali e sistemi di ormeggio in acque profonde fino a 3.000 metri e di installare strutture fino a 2.200 tonnellate; (iii) Dehe, nave (noleggiata) a posizionamento dinamico per la posa di tubi e sollevamenti pesanti fino a 5.000 tonnellate, in grado di realizzare installazioni in acque profonde fino a 3.000 metri di profondità e di posare tubi con capacità di tensionamento fino a 600 tonnellate in configurazione a "S".

Relativamente allo scenario competitivo, il mercato E&C Offshore risulta relativamente variegato, in quanto costituito da molteplici segmenti, ognuno dei quali è contraddistinto da operatori generalmente specializzati, requisiti tecnici identificativi, livelli di complessità gestionale, asset e prospettive di sviluppo diverse. In particolare, il settore dell'ingegneria e costruzioni mare appare relativamente concentrato, in considerazione delle elevate barriere all'ingresso di natura tecnologica e finanziaria.

A livello mondiale, si segnalano qui di seguito alcuni dei principali concorrenti di Saipem nel segmento OffshoreTechnipFMC; Subsea7, Allseas, Heerema, McDermott.

A titolo esemplificativo, si riporta di seguito un elenco di alcuni dei principali progetti della divisione E&C Offshore in corso di esecuzione alla Data del Documento di Registrazione, suddivisi per rilevanza di ammontare.

Progetto BP TANGGUH OFFSHORE
Paese Indonesia
Cliente BP Berau Ltd
Attività Esecuzione di opere inerenti al collegamento finale con l'impianto LNG a terra
e alla messa in produzione dell'impianto, incluse attività di assistenza post
avvio.
Avanzamento Graduale completamento meccanico dell'impianto e progressiva entrata in
esercizio

Progetti la cui quota di competenza Saipem risulta di ammontare inferiore a Euro 500 milioni dei ricavi a vita intera:

Progetto EOLIENNES COUR. OWF MONOPILE FOUNDATION
Paese Francia
Cliente Eoliennes

Attività Progettazione, costruzione e installazione di 64 fondazioni per un numero
equivalente di turbine eoliche
Offshore
Avanzamento Ingegneria di dettaglio avanzata, acquisto di beni e servizi, prime consegne
di materiali critici e inizio costruzione
Progetto ESSO E&P GUYANA LTD YELLOWTAIL EPCI
Paese Guyana
Cliente Exxon
Attività Contratto per lo sviluppo del progetto Yellowtail nel blocco
di
Offshore
Stabroek al largo della Guyana, a una profondità di circa 1.800 metri
Avanzamento Nuova Acquisizione
Progetto BP TORTUE HUB TERMINAL
Paese Senegal
Cliente BP
Attività Attività di ingegneria, approvvigionamento, fabbricazione, installazione,
hook up e commissioning di un frangiflutti, del relativo pontile e della relativa
piattaforma rialzata per il trasporto del gas
Avanzamento Ingegneria e acquisto di beni e servizi in via di completamento, nel pieno
della fase di consegna dei materiali e costruzione
Progetto CHEVRON AUSTRALIA PTY LTD JANSZ-IO
Paese Australia
Cliente Chevron
Attività Trasporto e installazione di una stazione di compressione sottomarina, di
un collettore, di una stazione di controllo del campo, nonché di ombelicali
e altre strutture
Avanzamento Nuova Acquisizione
Progetto PETROBRAS BUZIOS 5 EPCI
Paese Brasile
Cliente Petrobras
Attività Ingegneria, approvvigionamento, fabbricazione e installazione di Riser Steel
Lazy Wave (SLWR), ombelicali, collettori,
, collegamenti pozzo e
flowline
relative strutture per lo sviluppo del campo Buzios
Avanzamento Ingegneria di dettaglio avanzata, acquisto di beni e servizi, prime consegne
di materiali critici e inizio costruzione
Progetto SAUDI ARAMCO LTA 43 BERRI SEALINE
Paese Arabia Saudita
Cliente Saudi Aramco

Attività Ingegneria, approvvigionamento, costruzione e installazione di condotte
sottomarine e a terra.
Avanzamento Ingegneria di dettaglio avanzata, acquisto di beni e servizi, prime consegne
di materiali critici e inizio costruzione

Progetti la cui quota di competenza Saipem risulta di ammontare compreso tra Euro 500 milioni ed Euro 1.000 milioni dei ricavi a vita intera:

Progetto SHAH DENIZ CALL OFF 7 PRJ
Paese Azerbaijan
Cliente BP
Attività Trasporto e installazione di sistemi di produzione e strutture sottomarine,
posa di cavi in fibra ottica e di ombelicali di produzione, avviamento,
fornitura dell'equipaggio e gestione operativa mezzo navale
Avanzamento Ingegneria e acquisto di beni e servizi in via di completamento, nel pieno
della fase di consegna dei materiali e costruzione
Progetto PETROBRAS BUZIOS 7 EPCI
Paese Brasile
Cliente Petrobras
Attività Sviluppo del giacimento
situato a circa 180 chilometri al largo della
pre-salt
costa dello stato di Rio de Janeiro, a una profondità di circa 2.000 metri.
Avanzamento Nuova Acquisizione
Progetto ESSO E&P GUYANA LTD PAYARA EPCI
Paese Guyana
Cliente Exxon
Attività Ingegneria, approvvigionamento, fabbricazione e installazione di
,
riser
ombelicali, collettori,
, collegamenti pozzi e relative strutture per lo
flowline
sviluppo dei campi Payara e Pacora.
Avanzamento Ingegneria di dettaglio avanzata, acquisto di beni e servizi, prime consegne
di materiali critici e inizio costruzione
Progetto PEMEX LAKACH GAS
Paese Messico
Cliente Pemex
Attività Connessione del campo
con l'impianto di condizionamento del gas
offshore
a terra
Avanzamento Ingegneria di dettaglio avanzata, acquisto di beni e servizi, prime consegne
di materiali critici e inizio costruzione
Progetto SAUDI ARAMCO LTA2 BERRI PTF & FLOW
Paese Arabia Saudita

Cliente Saudi Aramco

Attività Ingegneria, approvvigionamento, costruzione e installazione di nuove piattaforme e deck, nonché la trunkline e relativi cavi e condotte sottomarini Avanzamento Ingegneria e acquisto di beni e servizi in via di completamento, nel pieno della fase di consegna dei materiali e costruzione

Progetto SAUDI ARAMCO LTA2 MARJAN PTF&SUBSEA
Paese Arabia Saudita
Cliente Saudi Aramco
Attività Posa della condotta di esportazione a terra
Avanzamento Ingegneria e acquisto di beni e servizi in via di completamento, nel pieno
della fase di consegna dei materiali e costruzione
Progetto WOODSIDE SCARBOROUGH PIPELINE
Paese Australia
Cliente Woodside
Attività Installazione e rivestimento dell'
del gasdotto che collegherà
export trunkline
il giacimento di gas Scarborough con il corrispondente impianto Onshore
Avanzamento Emissione ingegneria di base, acquisto dei beni e servizi principali e
preparazione delle strutture temporanee
Progetto ESSO EXPL LIZA 2 EPC3
Paese Guyana
Cliente Exxon
Attività Ingegneria, approvvigionamento, fabbricazione e installazione di
,
riser
ombelicali, collettori,
, collegamenti pozzi e relative strutture per lo
flowline
sviluppo del campo Liza
Avanzamento Graduale completamento meccanico dell'impianto e progressiva entrata in
esercizio
Progetto NNG OFFSHORE WIND FARM
Paese Regno Unito
Cliente Neart na Gaoithe
Attività Ingegneria, approvvigionamento, fabbricazione e installazione di 56
jacket
per lo sviluppo di un parco
Offshore Wind
Avanzamento Ingegneria di dettaglio avanzata, acquisto di beni e servizi, prime consegne
di materiali critici e inizio costruzione

Progetti la cui quota di competenza Saipem risulta di ammontare superiore ad Euro 1.000 milioni dei ricavi a vita intera:

Progetto QATARGAS NORTH FIELD PROD. SUST
Paese Qatar
Cliente Qatargas
Attività Ingegneria, approvvigionamento, costruzione e installazione di tre condotte
di esportazione
e relative opere di collegamento a terra. Inoltre,
offshore
prevede la costruzione di due piattaforme di collettamento, ponti di
collegamento con le piattaforme testa di pozzo esistenti, condotte
anticorrosione di collegamento tra i pozzi, nonché lo smantellamento della
condotta esistente
Avanzamento Emissione ingegneria di base, acquisto dei beni e servizi principali e
preparazione delle strutture temporanee
Progetto PETROBEL ZOHR RUMP UP PHASE
Paese Egitto
Cliente Petrobel
Attività Ingegneria, approvvigionamento, costruzione e installazione per la fase
"
" del progetto di sviluppo per l'estrazione di gas del
Ramp Up to Plateau
campo Zohr.
Avanzamento Graduale completamento meccanico dell'impianto e progressiva entrata in
esercizio

(b) Engineering & Construction Onshore

Nei tre mesi al 31 marzo 2022, la divisione E&C Onshore ha registrato ricavi pari a circa Euro 863 milioni, equivalenti al 44% dei ricavi totali del Gruppo pari a Euro 1.942 milioni. I ricavi della divisione E&C Onshore nei tre mesi al 31 marzo 2022 risultano in diminuzione rispetto al corrispondente periodo del 2021 in cui i ricavi per la sopracitata divisione erano pari a Euro 905 milioni su un totale di Gruppo pari a Euro 1.618 milioni. Nei tre mesi al 31 marzo 2022, l'EBITDA adjusted risultava essere pari a Euro 10 milioni in calo rispetto a quanto registrato nel corrispondente periodo del 2021, in cui l'EBITDA adjusted della divisione E&C Onshore risultava pari a Euro 43 milioni). Nei tre mesi al 31 marzo 2022, l'EBITDA ammontava a Euro 10 milioni in quanto, nel primo trimestre del 2022, non sono stati registrati costi e svalutazioni non recurring mentre nel corrispondente periodo del 2021 l'EBITDA ammontava ad Euro 42 miilioni.

Nell'esercizio 2021, la divisione E&C Onshore ha registrato ricavi pari a circa Euro 3.286 milioni, corrispondenti al 48% dei ricavi totali (pari a Euro 6.875 milioni), in diminuzione rispetto all'esercizio 2020 (in cui i ricavi per la sopracitata divisione erano pari a Euro 3.882 milioni su un totale di Euro 7.342 milioni), mentre l'EBITDA adjusted risultava negativo per Euro 436 milioni, in calo rispetto a quanto registrato nell'esercizio 2020 in cui l'EBITDA adjusted della divisione E&C Onshore risultava essere pari a Euro 193 milioni. Nell'esercizio 2021 l'EBITDA risultava negativo per Euro 764 milioni includendo costi e svalutazioni non recurring per Euro 328 milioni, in calo rispetto all'esercizio 2020, in cui l'EBITDA risultava pari a Euro 119 milioni.

Il backlog al 31 marzo 2022 si attestava a Euro 11.919 milioni, in calo rispetto al corrispondente dato fatto registrare al 31 marzo 2021 pari a Euro 13.279 milioni (Euro 13.439 milioni al 31 dicembre 2021).

Nel segmento E&C Onshore il Gruppo Saipem focalizza la propria attività prevalentemente sull'esecuzione di progetti di grande complessità dal punto di vista ingegneristico,

tecnologico e realizzativo, con un orientamento verso attività in aree difficili, remote e in condizioni ambientali particolarmente sfidanti.

Saipem è tra i principali operatori a livello internazionale e fornisce una gamma completa di servizi integrati di ingegneria di base e di dettaglio, di approvvigionamento, di project management e di costruzione, rivolgendosi principalmente al mercato dell'Oil&Gas, delle grandi infrastrutture civili e delle attività ambientali.

Con l'ambizione di crescere e adeguandosi alle specificità regionali dei vari mercati tradizionali, e con l'obiettivo di competere nei segmenti a più alta tecnologia della transizione energetica, la divisione E&C Onshore si è dotata di un'organizzazione operativa focalizzata su aree geografiche, per i segmenti tradizionali dell'upstream, midstream e downstream, e su linee di prodotto per i segmenti Infrastrutture e New Energies supportate trasversalmente da centri di competenza (HUB) di ingegneria, approvvigionamento e costruzione, e da altre funzioni di supporto.

Con riferimento alla transizione energetica, Saipem sta significativamente investendo su temi quali la cattura, lo stoccaggio e il riutilizzo della CO2, l'idrogeno, e più in generale nelle iniziative relative alla riduzione dell'impronta carbonica ("carbon footprint") degli impianti tradizionali, alla progettazione di "green facility", nonché su temi di economia circolare e recupero delle plastiche, anche in ambiti ancora basati sullo sfruttamento di fonti energetiche tradizionali.

In numerosi mercati, particolarmente rilevante è l'attenzione dedicata alla massimizzazione del local content nella realizzazione dei progetti in risposta a richieste di mercato e regolamentari locali.

Per quanto concerne il contesto competitivo, il settore dell'E&C Onshore è caratterizzato dalla presenza di un gruppo altamente specializzato di operatori, in grado di competere a livello mondiale in progetti ad alta complessità.

Sono indicati di seguito alcuni dei principali operatori, presenti nei mercati di riferimento della divisione E&C Onshore, suddivisi per area geografica di provenienza:

  • Europa Saipem, Petrofac, Técnicas Reunidas, Technip Energies, Wood, Maire Tecnimont;
  • Nord America Fluor, Bechtel, McDermott (in seguito alla fusione con CB&I);
  • Giappone e Australia JGC, Chiyoda, Toyo Engineering, Worley (dopo l'acquisizione del business Energy da Jacobs Eng);
  • Corea del Sud Samsung Eng., Daelim Eng., GS E&C, Hyundai E&C.

Si segnala che i progetti Onshore (ancor più che nel segmento Offshore) vengono frequentemente eseguiti in partnership da più contractor, in modo che la suddivisione del rischio e delle attività tra i partner venga pesata in funzione delle rispettive capacità e track record.

All'interno del settore E&C Onshore di Saipem, è inoltre inclusa la linea di business c.d. "Floaters", che consiste nella progettazione e realizzazione di piattaforme galleggianti utilizzate per gli sviluppi in acque profonde. Tra le società attive principalmente in questo segmento si segnalano Bumi Armada, SBM Offshore, Modec, BW Offshore e Technip Energies.

A titolo esemplificativo si riporta di seguito un elenco di alcuni dei principali progetti della divisione E&C Onshore in corso di esecuzione alla Data del Documento di Registrazione, suddivisi per rilevanza di ammontare.

Progetti la cui quota di competenza Saipem risulta di ammontare inferiore a Euro 500 milioni dei ricavi a vita intera:

Progetto ADNOC SHAH IMPROVEMENTS
Paese UAE
Cliente ADNOC
Attività Lavori di espansione e potenziamento dell'impianto di Shah Gas.
Avanzamento Emissione ingegneria di base, acquisto dei beni e servizi principali e
preparazione delle strutture temporanee
Progetto ARAMCO RABIGH RP2 PRJ
Paese Arabia Saudita
Cliente Saudi Aramco
Attività Ingegneria, approvvigionamento, costruzione e
relativi ad
commissioning
un impianto per la produzione di aromatici e delle relative
utilities &
nella raffineria di Rabigh. Gli impianti sono già stati commissionati
offsites
e sono attualmente in esercizio.
Avanzamento Graduale completamento meccanico dell'impianto e progressiva entrata in
esercizio
Progetto PETROBRAS VITORIA OPERATIONS
Paese Brasile
Cliente Petrobras
Attività Sviluppo della seconda fase del giacimento Golfinho, situato nell'
offshore
brasiliano a una profondità d'acqua di 1.400 metri
Avanzamento Le attività di manutenzione e esercizio dell'FPSO, e relativo acquisto di
beni e servizi, sono in via di completamento.

Progetti la cui quota di competenza Saipem risulta di ammontare compreso tra Euro 500 milioni ed Euro 1.000 milioni dei ricavi a vita intera:

Progetto DANGOTE FERTILIZER PRJ
Paese Nigeria
Cliente Dangote
Attività Ingegneria, approvvigionamento, supervisione alla costruzione e messa in
servizio di due treni di produzione e dei relativi impianti di utilities.
Avanzamento Graduale completamento meccanico dell'impianto e progressiva entrata
in esercizio
Progetto KNPC NEW REF.PRJ AL-ZOUR PKG.4
Paese Kuwait
Cliente KIPIC

Attività Progettazione, approvvigionamento, costruzione,
e
pre-commissioning
assistenza durante i test di
, avviamento e verifica delle
commissioning
prestazioni di nuove unità e infrastrutture all'interno della raffineria di Al
Zour.
Avanzamento Graduale completamento meccanico dell'impianto e progressiva entrata in
esercizio
Progetto TOTAL E&P FOS KAOMBO PRJ
Paese Angola
Cliente Total
Attività Servizi di
e
(O&M) delle FPSO Kaombo Norte e
operations
maintenance
Kaombo Sul per la durata di sette anni più ulteriori otto opzionali
Avanzamento Ingegneria e acquisto di beni e servizi in via di completamento, nel pieno
della fase di consegna dei materiali e costruzione
Progetto KOC-FEED PIPELINES FOR NEW REFINERY
Paese Kuwait
Cliente KOC
Attività Ingegneria, approvvigionamento, costruzione e
relativi allo
commissioning
sviluppo delle linee di collegamento e relativa stazione di pompaggio e
misura della nuova raffineria di Al Zour, situata nel sud del Kuwait.
Avanzamento Graduale completamento meccanico dell'impianto e progressiva entrata in
esercizio
Progetto SAUDI ARAMCO JAFURAH PKG4
Paese Arabia Saudita
Cliente Saudi Aramco
Attività Realizzazione del pacchetto 4 del programma di sviluppo del campo
di Jafurah, relativo alla realizzazione di 835 km di condotte a
upstream
terra.
Avanzamento Nuova acquisizione
Progetto SAUDI ARAMCO HAWIYAH GAS PLANT
Paese Arabia Saudita
Cliente Saudi Aramco
Attività Ampliamento dell'impianto di trattamento di gas di Hawiyah situato nel
sud-est della penisola arabica.
Avanzamento Ingegneria e acquisto di beni e servizi in via di completamento, nel pieno
della fase di consegna dei materiali e costruzione
Progetto DUQM PKG 3 PROJECT
Paese Oman
Cliente DUQM
Attività Ingegneria, approvvigionamento e costruzione per la realizzazione del
3 del progetto Duqm Refinery.
package

Avanzamento Graduale completamento meccanico dell'impianto e progressiva entrata
in esercizio
Progetto SAUDI ARAMCO SOUTH GAS COMP. PLANT PIP
Paese Arabia Saudita
Cliente Saudi Aramco
Attività Revisione dell'ingegneria di dettaglio, approvvigionamento dei materiali
previsti,
nonché
costruzione,
e
assistenza
al
pre-commissioning
commissioning
Avanzamento Graduale completamento meccanico dell'impianto e progressiva entrata in
esercizio
Progetto PTT LNG NONG FAB LNG
Paese Thailandia
Cliente PTT LNG
Attività Realizzazione di un Terminale di Rigassificazione, comprensivo di serbatoi
di stoccaggio e molo per l'import del GNL
Avanzamento Graduale completamento meccanico dell'impianto e progressiva entrata in
esercizio

Progetti la cui quota di competenza Saipem risulta di ammontare superiore ad Euro 1.000 milioni dei ricavi a vita intera:

Progetto IMPIANTO UREA DI PERDAMAN
Paese AUSTRALIA
Cliente PERDAMAN INDUSTRIES
Attività Ingegneria, costruzione e commissioning (EPC) per l'esecuzione dell'
impianto Urea di ultima generazione
Avanzamento Inizio ingegneria di base a valle di recente conferma di acquisizione
Progetto TOTAL MOZAMBICO LNG EPC
Paese Mozambico
Cliente Total
Attività Realizzazione di un impianto GNL composto da due treni di liquefazione del
gas naturale, nonché di tutte le necessarie infrastrutture, dei serbatoi di
stoccaggio e delle strutture portuali per l'esportazione. Il progetto è in stato
di sospensione da aprile 2021. Il portafoglio ordini residuo per questo
progetto è pari a circa Euro 3,5 miliardi.
Avanzamento Progetto attualmente sospeso dal Cliente. Prima della sospensione era stato
raggiunto avanzato stato nell'ingegneria di dettaglio e nell'acquisto di beni
e servizi.
Progetto NLNG 7 BONNY ISLAND EPC
Paese Nigeria

Cliente NLNG
Attività Costruzione di un treno di liquefazione del gas naturale, nonché di tutte le
necessarie infrastrutture e delle strutture portuali per l'esportazione relative
all'espansione dell'impianto GNL esistente a Finima in Bonny Island.
Avanzamento Emissione ingegneria di base, acquisto dei beni e servizi principali e
preparazione delle strutture temporanee
Progetto BP TANNGUH LNG ONSHORE EPC
Paese Indonesia
Cliente BP
Attività Realizzazione del terzo treno GNL Onshore e dei servizi ausiliari, di un jetty
GNL e delle relative infrastrutture.
Avanzamento Graduale completamento meccanico dell'impianto e progressiva entrata in
esercizio
Progetto ARAMCO – BERRI ABU ALI CRUDE & KGP
Paese Arabia Saudita
Cliente Saudi Aramco
Attività Realizzazione di un impianto di separazione gas-petrolio e di nuove
infrastrutture su base EPCI ad Abu Ali e a Khursaniyah.
Avanzamento Emissione ingegneria di base, acquisto dei beni e servizi principali e
preparazione delle strutture temporanee
Progetto THAI OIL – CLEAN FUEL PROJECT
Paese Thailandia
Cliente Thai Oil
Attività Progettazione,
approvvigionamento,
fabbricazione,
costruzione
e
avviamento di nuove unità all'interno della raffineria di Sriracha situata a
circa 130 chilometri da Bangkok.
Avanzamento Ingegneria e acquisto di beni e servizi in via di completamento, nel pieno
della fase di consegna dei materiali e costruzione
Progetto ARAMCO KHURAIS FAC.EXP. & SAT GOSP
Paese Arabia Saudita
Cliente Saudi Aramco
Attività Realizzazione di un Impianto di separazione gas-petrolio e di trattamento
gas.
Avanzamento Graduale completamento meccanico dell'impianto e progressiva entrata in
esercizio
Progetto ARAMCO OVERSEAS CO MARJAN PKG 10
Paese Arabia Saudita
Cliente Saudi Aramco
Attività Realizzazione di un impianto di trattamento gas, recupero zolfo e
trattamento del tail gas.

Avanzamento Emissione ingegneria di base, acquisto dei beni e servizi principali e
preparazione delle strutture temporanee
Progetto CEPAV2 TRATTA BRESCIA VERONA LOTTO 1
Paese Italia
Cliente Rete Ferroviaria Italiana
Attività Costruzione della linea ferroviaria ad alta capacità sulla tratta Brescia
Verona
Avanzamento Ingegneria di dettaglio avanzata, acquisto di beni e servizi, prime consegne
di materiali critici e inizio costruzione
Progetto PETROBRAS P79 PROJECT
Paese Brasile
Cliente Petrobras
Attività Costruzione di un'unità galleggiante di produzione e stoccaggio (FPSO),
denominata P-79, per lo sviluppo del campo offshore di Búzios in Brasile.
Avanzamento Emissione ingegneria di base, acquisto dei beni e servizi principali e
preparazione delle strutture temporanee

5.1.1.2Drilling

Le attività della divisione Drilling consistono nella fornitura di servizi di trivellazione in mare aperto (Offshore Drilling) e a terra (Onshore Drilling) finalizzati all'esplorazione e allo sviluppo di giacimenti di petrolio e/o gas naturale.

In qualità di operatore internazionale nel settore della perforazione, Saipem svolge le proprie attività, tra l'altro, in aree Onshore e Offshore ostili a causa delle condizioni climatiche per conto delle più note compagnie petrolifere internazionali o nazionali dei Paesi ospiti (quali TotalEnergies, ENI, Equinor, Shell, Saudi Aramco, Var Energi, Wintershall, ADNOC e KOC), generando sinergie con il business E&C a livello commerciale (conoscenza dei Paesi ospiti e dei clienti e fornitori locali), nella gestione degli asset e in termini di condivisione delle basi logistiche.

Il grafico di seguito riportato illustra la distribuzione geografica delle attività di perforazione Onshore e Offshoreal 31 marzo 2022.

Il mercato della perforazione Offshore differisce dal mercato della perforazione Onshore per via del valore degli asset. Le attività di perforazione Offshore richiedono l'uso di piattaforme autosollevabili, semisommergibili e navi di perforazione che hanno un valore di costruzione indicativamente di centinaia di milioni di dollari. Questo rappresenta una potenziale barriera all'ingresso per i nuovi operatori in questo settore. Sono inoltre presenti barriere tecnologiche e di track record per quanto riguarda, in particolare, il segmento ultra deep water.

Le attività di perforazione consistono nella realizzazione dei cosiddetti "pozzi" con un pieno controllo delle condizioni di sicurezza e dell'impatto ambientale. Tali pozzi possono raggiungere una profondità di diversi chilometri e avere configurazioni differenti, come ad esempio per i pozzi "deviati" dalla verticale.

Il contrattista di perforazione fornisce l'impianto di perforazione, la gestione e l'equipaggio con competenze che permettono la realizzazione in sicurezza e nel rispetto dell'ambiente delle attività assegnate. Nell'ambito dei processi di perforazione il coordinamento complessivo è assicurato generalmente dal cliente, che seleziona e coordina anche altri appaltatori di servizi petroliferi specializzati nell'analisi e nel monitoraggio degli strati perforati del terreno e nella fornitura di servizi e materiali per la costruzione e la manutenzione dei pozzi.

(a) Drilling Offshore

Nei tre mesi al 31 marzo 2022, la divisione Drilling Offshore ha registrato ricavi pari a circa Euro 129 milioni, equivalenti al 7% dei ricavi totali del Gruppo pari a Euro 1.942 milioni. I ricavi della divisione Drilling Offshore nei tre mesi al 31 marzo 2022 risultano in aumento rispetto al corrispondente periodo del 2021 in cui i ricavi per la sopracitata divisione erano pari a Euro 78 milioni su un totale di Gruppo pari a Euro 1.618 milioni. Nei tre mesi al 31 marzo 2022, l'EBITDA adjusted si attestava ad Euro 40 milioni, in aumento rispetto a quanto registrato nel corrispondente periodo del 2021 in cui l'EBITDA adjusted della divisione Drilling

Offshore risultava essere pari a Euro 22 milioni. Nei tre mesi al 31 marzo 2022, l'EBITDA ammontava a Euro 40 milioni in quanto nel primo trimestre del 2022 non sono stati registrati costi e svalutazioni non recurring in aumento rispetto a quanto registrato nel corrispondente periodo del 2021, in cui l'EBITDA ammontava ad Euro 20 milioni.

Nell'esercizio 2021, la divisione Drilling Offshore ha registrato ricavi pari a circa Euro 394 milioni, corrispondenti al 6% dei ricavi totali di Gruppo pari a Euro 6.875 milioni, in aumento rispetto all'esercizio 2020 (in cui i ricavi per la sopracitata divisione erano pari a Euro 294 milioni su un totale di Euro 7.342 milioni). Nell'esercizio 2021, l'EBITDA adjusted si attestava ad Euro 116 milioni, in aumento rispetto a quanto fatto registrare nell'esercizio 2020, in cui l'EBITDA adjusted della divisione Drilling Offshore risultava pari ad Euro 73 milioni. Nell'esercizio 2021, l'EBITDA ammontava ad Euro 106 milioni includendo costi e svalutazioni non recurring per Euro 10 milioni in aumento rispetto all'EBITDA registrato nell'esercizio 2020, che ammontava ad Euro 47 milioni.

Il backlog al 31 marzo 2022 si attestava a Euro 892 milioni, quasi raddoppiato rispetto al corrispondente dato fatto registrare al 31 marzo 2021 pari a Euro 484 milioni (Euro 360 milioni al 31 dicembre 2021).

Alla Data del Documento di Registrazione, la flotta Drilling Offshore di Saipem si compone di tredici mezzi, così suddivisi: (i) sei unità ultra deep-water/deep-water per operazioni oltre i 3.300 piedi di profondità (le drillship Saipem 10000, Saipem 12000 e Santorini, i semisommergibili Scarabeo 5, Scarabeo 8 e Scarabeo 9), (ii) cinque High specification jackup per operazioni fino a 375 piedi di profondità (Perro Negro 7, Perro Negro 8, Pioneer, Sea Lion 7 e Perro Negro 9), (iii) uno standard jack-up per attività fino a 150 piedi (Perro Negro 4) e una tender assisted drilling barge (Saipem TAD, in stacking in attesa della dismissione). Tutti gli impianti di perforazione citati sono di proprietà ad eccezione dei jack-up Pioneer, Sea Lion 7, Perro Negro 9 e della drillshipSantorini, unità di terzi gestite da Saipem.

Nel corso del primo trimestre 2022, la flotta Drilling Offshore ha operato in Norvegia, in Egitto (lato Mar Rosso e lato Mediterraneo), in Africa Occidentale (Angola), in Africa Orientale (Kenya), in Messico e in Arabia Saudita.

A livello di contesto competitivo, il settore del Drilling Offshore è caratterizzato dalla presenza di un numero di operatori di grandi dimensioni che è andato diminuendo nel corso degli ultimi anni, in cui si è assistito a un significativo trend di consolidamento che ha portato alla fusione di diverse società concorrenti. I principali concorrenti sono Valaris, Transocean, Seadrill, Noble, Shelf Drilling, Diamond Offshore, Odfjell Drilling e Maersk Drilling.

(b) Drilling Onshore

Nei tre mesi al 31 marzo 2022 la divisione Drilling Onshore ha registrato ricavi pari a circa Euro 118 milioni, equivalenti al 6% dei ricavi totali del Gruppo pari a Euro 1.942 milioni: I ricavi della divisione Drilling Onshore nei tre mesi al 31 marzo 2022 risultano in aumento rispetto al corrispondente periodo del 2021 in cui i ricavi per la sopracitata divisione erano pari a Euro 78 milioni su un totale di Euro 1.618 milioni. Nei tre mesi al 31 marzo 2022, l'EBITDA adjusted risultava pari ad Euro 30 milioni, in miglioramento rispetto a quanto registrato nel corrispondente periodo del 2021, in cui l'EBITDA adjusted della divisione Drilling Onshore risultava pari ad Euro 15 milioni. Nei tre mesi al 31 marzo 2022, l'EBITDA

risultava pari a Euro 30 milioni in quanto nel primo trimestre del 2022 non sono stati registrati costi e svalutazioni non recurring, in aumento rispetto all'EBITDA registrato nel corrispondente periodo del 2021, pari a Euro 14 miilioni.

Nell'esercizio 2021, la divisione Drilling Onshore ha registrato ricavi pari a circa Euro 347 milioni, equivalenti al 5% dei ricavi totali di Gruppo pari a Euro 6.875 milioni, in diminuzione rispetto all'esercizio 2020 in cui i ricavi per la sopracitata divisione erano pari a Euro 417 milioni su un totale di Euro 7.342 milioni. Nell'esercizio 2021, l'EBITDA adjusted risultava pari a Euro 82 milioni, in peggioramento rispetto a quanto fatto registrare nell'esercizio 2020, in cui l'EBITDA adjusted della divisione Drilling Onshore risultava pari a Euro 113 milioni. Nell'esercizio 2021 l'EBITDA risultava pari a Euro 74 milioni includendo costi e svalutazioni non recurring per Euro 8 milioni, in calo rispetto all'EBITDA registrato nell'esercizio 2020 pari a Euro 97 milioni.

Il backlog al 31 marzo 2022 si attestava a Euro 1.452 milioni, in calo rispetto al corrispondente dato fatto registrare al 31 marzo 2021 pari a Euro 1.525 milioni (Euro 1.497 milioni al 31 dicembre 2021).

Alla Data del Documento di Registrazione, la flotta Drilling Onshore si compone di 66 unità disponibili per le operazioni in aggiunta a 17 impianti presenti in Venezuela non idonei all'utilizzo e totalmente svalutati. La divisione Drilling Onshore ha gestito, per tutto l'esercizio 2021, una unità di proprietà di terzi. Le aree di presenza operativa sono state l'America Latina (Perù, Bolivia, Colombia, Ecuador e Argentina), il Medio Oriente (Arabia Saudita, Kuwait ed Emirati Arabi Uniti) e l'Africa (Congo e Marocco).

Nel business del Drilling Onshore, la presenza di minori barriere all'ingresso di natura tecnologica, rispetto allo stesso mercato offshore, fa sì che il settore sia caratterizzato da un elevato numero di operatori di piccole dimensioni, che competono localmente o regionalmente, rendendo quindi il settore molto frammentato.

Nabors e Helmerich & Payne risultano tra i principali competitor globali. Nabors è presente in Centro e Sud America, Medio Oriente, Africa, Russia e Mar Caspio, mentre Helmerich & Payne è focalizzata particolarmente sul mercato del Nord America, oltre ad essere presente anche in Medio Oriente e Sud America. Al fuori del mercato nord-americano, gli operatori con un'esposizione internazionale sono relativamente limitati, e si focalizzano su progetti complessi dal punto di vista logistico e sfidanti dal punto di vista geografico e ambientale. Saipem si colloca tra questi insieme a Nabors Industries, Helmerich & Payne, KCA Deutag e Parker Drilling.

5.1.2 Giudizi di rating assegnati alla Società

Alla Data del Documento di Registrazione, Saipem e i prestiti obbligazionari emessi dalla società controllata Saipem Finance International B.V. sono oggetto di giudizio da parte delle agenzie di rating Standard & Poor's e Moody's.

In data 2 febbraio 2022, l'agenzia di rating Moody's ha rivisto il long term Corporate Family Rating di Saipem portandolo da "Ba3" con outlook stabile (giudizio emesso in data 4 novembre 2021) a "B1" con rating "under review for downgrade" come conseguenza dell'annuncio (con comunicato stampa del 31 gennaio 2022) da parte della Società di possibili perdite, per l'anno

2021, superiori ad un terzo del capitale sociale, integrando i presupposti previsti dall'art. 2446 del Codice Civile e del conseguente aumento del rischio di insolvenza a causa della possibile accelerazione della richiesta di rimborso di alcuni prestiti esistenti (senza il supporto degli azionisti) con conseguente attivazione delle clausole di cross-default su altri finanziamenti. Inoltre, per i prestiti obbligazionari è stato rivisto il senior unsecured debt ratingportandolo da "Ba3" a "B1".

Moody's ha ritenuto che Saipem avrebbe avuto bisogno di un sostegno sostanziale soprattutto da parte degli Azionisti Rilevanti al fine di garantire la redditività a lungo termine della sua attività ed evitare un default nei prossimi 12-18 mesi.

In particolare, nell'attribuzione del Corporate Family Rating pari a "B1", Moody's ha valutato positivamente il ruolo degli Azionisti Rilevanti in quanto hanno legami diretti e indiretti con il governo italiano e che supporteranno Saipem in considerazione dell'importanza della Società nell'economia del Paese.

Inoltre, ad avviso di Moody's, i risultati previsti evidenziano il rischio di un indebolimento della generazione di flussi di cassa e della redditività nei prossimi 12-18 mesi, nonché la potenziale necessità di accelerare la ristrutturazione e il ridimensionamento delle attività.

L'agenzia di rating ha, altresì, posto sotto osservazione Saipem per un ulteriore declassamento in ragione della sussistenza di significative incertezze sul fatto che il sostegno degli Azionisti Rilevanti sia sufficiente a ripristinare la fiducia dei clienti, dei partner finanziari e dei detentori del debito della Società.

Moody's ha ritenuto inoltre che l'assenza di una significativa iniezione di liquidità o la presenza di un piano di ristrutturazione del debito che possa tradursi in una riduzione del valore nominale dello stesso potrebbe comportare un eventuale downgrade superiore ad un notch del rating della Società.

Moody's ha altresì affermato che terrà conto, nel corso della revisione: (i) della modalità di sostegno degli Azionisti Rilevanti; (ii) del rischio di esecuzione di un'iniezione di capitale tempestiva, considerato l'entità del flottante dell'Emittente; (iii) delle misure adottate dalla Società per mantenere le proprie fonti di finanziamento al fine di garantire l'operatività della stessa e per affrontare le prossime scadenze del debito nonché (iv) della realizzabilità del Piano Strategico 2022– 2025 come presentato ad ottobre 2021.

Il downgrade da "Ba3" a "B1" ha tenuto conto del deterioramento delle metriche di credito rispetto alle aspettative dell'agenzia per un rating pari a "Ba3" per i prossimi 12-18 mesi.

In data 1° aprile 2022, l'agenzia di rating Standard & Poor's Global Ratings ha rivisto il longterm issuer credit rating di Saipem portandolo da "BB-" con CreditWatch negativo (giudizio emesso in data 4 febbraio 2022) a "BB" con outlook "positivo". Contestualmente il senior unsecured ratingdei prestiti obbligazionari è stato portato da "BB-" a "BB".

In particolare, Standard & Poor's Global Ratings ha ritenuto di attribuire outlook "positivo" in funzione dell'implementazione del Piano Strategico 2022-2025 nei 6-12 mesi successivi alla rating action.

Inoltre, l'agenzia di rating ha altresì tenuto conto dell'intervento degli Azionisti Rilevanti, nonché dell'attività di de-risking e di finanziamento prevista dal Piano Strategico 2022-2025. S&P ha ritenuto che la realizzazione del Piano rafforzerà in modo sostanziale la struttura

patrimoniale di Saipem. Ad esempio, l'agenza di rating ha assunto che, nello scenario base, il debito rettificato della Società sarà di circa Euro 2,4 miliardi a dicembre 2022 (equivalente a un indebitamento netto dichiarato di Euro 1,6 miliardi) rispetto a circa Euro 3,3 miliardi del 31 dicembre 2021.

S&P ha ritenuto che il valore assoluto del backlog della Società sia superiore a quello dei peers. Tuttavia, l'agenzia di rating reputa la qualità del portafoglio ordini della Società inferiore a quella dei competitors a causa della bassa redditività di Saipem, specialmente nel segmento E&C Onshore.

Inoltre, ad avviso di Standard & Poor's, la redditività di Saipem rimarrà sotto pressione a causa della scarsa redditività del portafoglio E&C Onshore e dei progetti in perdita. In particolare, secondo l'agenzia di rating, il consistente portafoglio ordini della Società comprende, da un lato, una serie di progetti rilevanti (per un valore di oltre Euro 1 miliardo) di durata pluriennale, tra cui, a titolo esemplificativo, il progetto di gas naturale liquefatto (LNG) in Mozambico nonché, dell'altro lato, contratti di perforazione di durata estremamente ridotta.

Con riferimento alla cessione del Drilling Onshore (per ulteriori dettagli si rinvia alla sezione 14 paragrafo 14.1.1 del Documento di Registrazione), S&P ha ritenuto che l'esecuzione di tale cessione non avrà un impatto rilevante sul profilo di rischio della Società e dovrebbe migliorare le metriche di credito nel 2022 e nel 2023. Infine, ad avviso di S&P il contributo del Drilling Onshore ai risultati del Gruppo in termini di free cash flow operativo nei prossimi due anni sarebbe stato modesto.

Standard & Poor's ha, inoltre, previsto che l'EBITDA si attesti in un range tra Euro 450 milioni ed Euro 550 milioni nel 2022 e che la redditività prevista possa comportare il mantenimento del livello di debito e registrare un rapporto funds from operations e debito nell'intervallo 20%-30%. S&P prevede un significativo miglioramento di tale rapporto nel 2023.

L'agenzia di rating ritiene possibile un miglioramento del rating sulla base della capacità della Società di acquisire nuovi ordini nei prossimi trimestri, i quali contribuirebbero a fornire una maggiore visibilità sui volumi del 2023 e del 2024, nonchè a migliorare la qualità complessiva del portafoglio ordini. L'agenzia di rating nello scenario base non prevede un peggioramento del rating, ma soltanto una revisione dell'outlook da "positivo" a "stabile" nel caso in cui l'attuale contesto di mercato positivo abbia breve durata e il settore registri ritardi significativi nelle decisioni finali di investimento, con conseguenti contratti di redditività inferiore nel 2022 e nel 2023, nonché nel caso in cui non vi siano indicazioni di miglioramento nella qualità del portafoglio ordini di Saipem. In tal caso il rapporto FFO e debito di Saipem potrebbe rimanere al di sotto del 20% oltre la prima metà del 2023.

Le valutazioni sui prestiti obbligazionari emessi da Saipem Finance International B.V. rientrano nella categoria speculativa "non-investment grade", caratterizzata da un profilo di rischio accentuato e che ricomprende titoli di debito particolarmente esposti ad avverse condizioni economiche, finanziarie e settoriali.

5.1.3 Cambiamenti significativi che hanno avuto ripercussioni sulle operazioni e sulle principali attività del Gruppo dalla fine del periodo coperto dall'ultimo bilancio sottoposto a revisione pubblicato

5.1.3.1L'aggiornamento del Piano Strategico 2022-2025 e l'approvazione della Manovra Finanziaria

Nel mese di gennaio 2022, anche ai fini della consuntivazione dei risultati dell'andamento delle commesse acquisite negli anni precedenti, il management di Saipem ha avviato una backlog review su progetti di ingegneria e costruzioni, in conseguenza di segnali di criticità emersi successivamente al 28 ottobre 2021 (data di comunicazione al mercato degli outlook), e segnatamente tra novembre e dicembre 2021, i quali evidenziavano un aumento dei rischi su alcune specifiche commesse Offshore Wind e E&C Onshore.

In data 31 gennaio 2022 Saipem ha comunicato al mercato come la backlog review avviata dal management evidenziasse, a causa del perdurare del contesto della pandemia da COVID-19, dell'aumento, attuale e prospettico, dei costi delle materie prime e della logistica, un significativo deterioramento dei margini economici a vita intera di alcuni progetti relativi all'E&C Onshore e all'Offshore Wind con conseguente effetto, in applicazione dei principi contabili internazionali, sui risultati economici consolidati di Saipem.

In particolare, le stime preliminari rivenienti dalle attività di preparazione dei risultati preconsuntivi consolidati 2021 all'epoca ancora in corso evidenziavano, rispetto all'outlook comunicato al mercato in data 28 ottobre 2021 un EBITDA adjusted consolidato del secondo semestre 2021 in riduzione di circa Euro 1 miliardo rispetto all'outlook di EBITDA adjusted consolidato positivo, riduzione interamente riconducibile: (i) alla backlog review per progetti E&C Onshore per i quali l'incremento dei costi per materiali e logistica era, in funzione delle tipologie dei contratti, solo parzialmente recuperabile, e (ii) alle recenti ulteriori difficoltà di progetti Offshore Wind, dove si combinavano impatti da forniture critiche con revisione di stime di tempi e costi di esecuzione.

Per effetto di quanto sopra rappresentato, il Consiglio di Amministrazione della Società comunicava una previsione di chiusura del bilancio civilistico al 31 dicembre 2021 con perdite superiori ad un terzo del capitale sociale, integrando i presupposti previsti dall'art. 2446 del Codice Civile, con la possibile insorgenza, successivamente al decorso dei termini contrattuali (ove previsti), e salvo ottenimento di apposito waiver dalle relative controparti bancarie, del diritto delle stesse di accelerare la scadenza di alcuni finanziamenti in essere in favore del Gruppo Saipem.

A fronte del delinearsi di tale scenario, Saipem instaurava tempestivamente contatti preliminari (i) sia con le controparti bancarie al fine di gestire in via anticipata i potenziali effetti sui contratti di finanziamento conseguenti al verificarsi della fattispecie di cui all'art. 2446 del Codice Civile, (ii) sia con gli azionisti titolari del controllo congiunto sulla Società – ENI e CDP Industria (gli "Azionisti Rilevanti") – al fine di verificarne la disponibilità a partecipare a una tempestiva e adeguata manovra di rafforzamento patrimoniale e finanziario.

In ragione di quanto precede, il Consiglio di Amministrazione di Saipem ha deliberato altresì di ritirare gli outlookannunciati in data 28 ottobre 2021.

In data 4 febbraio 2022, il Consiglio di Amministrazione di Saipem ha approvato la nuova struttura organizzativa della Società, funzionale a migliorare la capacità esecutiva dei progetti e a completare la revisione strategica in corso finalizzata al rafforzamento della struttura patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

La nuova organizzazione prevede:

  • la costituzione di una nuova direzione generale con ampie deleghe operative e gestionali;
  • l'istituzione di una unità finalizzata a rafforzare l'attività di pianificazione e controllo finanziario delle commesse e delle altre attività gestionali;
  • la concentrazione delle attività legali e negoziali in una funzione corporate nell'ambito della nuova direzione generale.

Successivamente, la Società ha comunicato, in data 15 febbraio 2022, che l'aggiornamento del Piano Strategico 2022-2025, presentato in data 28 ottobre 2021, sarebbe stato sottoposto all'approvazione del Consiglio di Amministrazione il 15 marzo 2022, in occasione della riunione consiliare che avrebbe esaminato per l'approvazione il bilancio consolidato al 31 dicembre 2021, il bilancio civilistico al 31 dicembre 2021 e la Manovra Finanziaria.

In data 24 febbraio 2022, Saipem ha comunicato di avere completato, in tempo utile per l'approvazione dei dati gestionali consolidati adjusted di preconsuntivo 2021, la backlog review avviata nel mese di gennaio 2022, senza che la stessa evidenziasse ulteriori impatti rispetto a quanto comunicato il 31 gennaio 2022. In particolare, l'analisi ha coperto circa l'80% del valore del backlog consolidato complessivo esistente al 30 settembre 2021 e circa l'88% del backlogconsolidato dei segmenti E&C alla stessa data, rappresentato da 22 progetti.

Sempre in data 24 febbraio 2022, Saipem ha reso noti i dati gestionali adjusted di preconsuntivo 2021 a livello consolidato, approvati dal Consiglio di Amministrazione del 23 febbraio 2022, rilevando quanto segue:

  • (i) ricavi gestionali consolidati adjusted pari a Euro 6.875 milioni, inferiori del 6,4% rispetto al dato 2020 (pari a Euro 7.342 milioni), di cui Euro 1.811 milioni nel quarto trimestre 2021;
  • (ii) EBITDA gestionale consolidato adjusted al 31 dicembre 2021 negativo per Euro 1.192 milioni e negativo per Euro 901 milioni nel quarto trimestre 2021, conseguente ad un aumento delle difficoltà su alcune specifiche commesse Offshore Wind e E&C Onshore che si sono evidenziate con l'esercizio di backlog review. Il risultato della backlog review su progetti E&C ha pesato sul quarto trimestre 2021 e sull'anno 2021 per Euro 1.020 milioni. Ciò ha comportato la contabilizzazione nel quarto trimestre del 2021 di gran parte dell'aumento dei costi e della riduzione dei ricavi complessivi previsti negli anni futuri sulle predette commesse, fino al loro completamento;
  • (iii) risultato operativo (EBIT) gestionale consolidato adjusted al 31 dicembre 2021 negativo per Euro 1.713 milioni;
  • (iv) indebitamento finanziario netto comprensivo di lease liability IFRS 16 al 31 dicembre 2021 pari a Euro 1.541 milioni (Euro 1.226 milioni al 31 dicembre 2020), in miglioramento rispetto al terzo trimestre 2021 (Euro 1.673 milioni); la liquidità era risultata pari a Euro 2,3 miliardi, di cui circa Euro 0,7 miliardi disponibile e la restante parte vincolata principalmente a progetti in joint venture;
  • (v) acquisizione di nuovi ordini nel 2021 pari a Euro 7.208 milioni (Euro 8.659 milioni nel 2020);

(vi) portafoglio ordini residuo: pari a Euro 22.733 milioni (Euro 24.682 milioni includendo il portafoglio ordini delle società non consolidate, dato che si confronta con gli Euro 25.296 milioni al 31 dicembre 2020).

Il Consiglio di Amministrazione, nel corso della medesima riunione, ha approvato, inoltre, le linee guida dell'aggiornamento del piano strategico 2022-2025 (il "Piano Strategico 2022- 2025") avviato a seguito della backlog review.

Secondo quanto deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 24 febbraio 2022, il Piano Strategico 2022–2025 si basa, nel suo complesso, sulle dinamiche dei mercati di riferimento di Saipem presentate ad ottobre 2021 e, nello specifico, su trend in crescita nel business E&C Offshore e Drilling Offshore. Più in particolare, a fondamento del Piano Strategico 2022-2025 vi sono le seguenti linee guida, incentrate sul perseguimento di un profilo rischio/rendimento più bilanciato e su un percorso di deleveraging:

  • riduzione dei costi di struttura, con un incremento target dei risparmi attesi per il 2022 a oltre Euro 150 milioni e oltre Euro 300 milioni a regime nel 2024, partendo dalla baselinedi costi del 2021, pari a circa Euro 2,7 miliardi;
  • incremento del focus su acquisizione di attività Offshore, sia E&C che Drilling, caratterizzate da una più alta marginalità grazie alla consolidata posizione competitiva di Saipem;
  • maggiore selettività nelle acquisizioni del business E&C Onshore, privilegiando commesse a maggiore contenuto tecnologico nei segmenti LNG e nella gas valorization, nella quale Saipem può far leva su tecnologie proprietarie;
  • riposizionamento su attività a basso rischio nell'Offshore Wind per il 2022-23, e adozione di una rinnovata strategia commerciale ed esecutiva per catturare nella seconda parte del Piano Strategico 2022-2025 il potenziale di crescita del mercato. Per ulteriori informazioni in merito allo sviluppo nell'Offshore Wind, si rinvia alla Sezione 7, Paragrafo 7.1.2 del Documento di Registrazione;
  • focus industriale di Saipem sulla transizione energetica e sull'economia circolare, anche attraverso lo sviluppo di soluzioni modulari e industrializzate, in particolare sulla filiera della CCUS, sulle tecnologie di riciclo della plastica, della robotica sottomarina e dell'idrogeno verde;
  • gestione attiva del portafoglio di asset, al fine di supportare la generazione di cassa lungo l'arco del Piano Strategico.

Si segnala che, a seguito della chiusura dell'esercizio 2021, nell'ambito delle azioni aggiuntive rispetto al Piano Strategico 2022–2025 che potrebbero apportare liquidità addizionale alla Società, Saipem ha sottoscritto un accordo vincolante con KCA Deutag per la vendita della totalità delle sue attività di Drilling Onshore (per ulteriori informazioni, si rinvia alla Sezione 14 del Documento di Registrazione).

Per ulteriori dettagli sul Piano Strategico si rinvia alla Sezione 7 del Documento di Registrazione.

In data 9 marzo 2022 la Società ha inviato agli Azionisti Rilevanti una richiesta di assumere alcuni impegni finanziari nell'ambito del processo volto alla definizione della Manovra Finanziaria.

Successivamente, in data 11 marzo 2022, con riguardo all'aggiornamento del Piano Strategico e alla definizione della relativa manovra di supporto finanziario e patrimoniale, gli Azionisti Rilevanti hanno comunicato a Saipem che le attività istruttorie in vista dei rispettivi Consigli di Amministrazione, il cui svolgimento era previsto entro la data del 23 marzo 2022, erano in fase di conclusione.

Pertanto, allo scopo di consentire il completamento del processo deliberativo degli Azionisti Rilevanti, la Società ha comunicato in pari data che la riunione del Consiglio di Amministrazione di Saipem – originariamente programmata per il 15 marzo 2022 e avente a oggetto l'approvazione del Piano Strategico, della correlata manovra di supporto finanziario e patrimoniale, nonché del bilancio consolidato e del progetto di bilancio civilistico al 31 dicembre 2021 – sarebbe stata posticipata al 24 marzo 2022.

In data 24 marzo 2022, il Consiglio di Amministrazione di Saipem ha deliberato:

  • (i) l'aggiornamento del Piano Strategico 2022-2025, prevedendo tra l'altro l'apporto di nuove risorse a titolo di capitale per il rafforzamento della struttura patrimoniale e finanziaria del Gruppo;
  • (ii) l'approvazione del progetto di bilancio consolidato 31 dicembre 2021, confermando i dati gestionali consolidati adjusted di preconsuntivo 2021 come comunicati al mercato in data 24 febbraio 2022;
  • (iii) l'approvazione del progetto di bilancio di esercizio al 31 dicembre 2021 (il "Progetto di Bilancio"), che ha evidenziato una perdita di esercizio al 31 dicembre 2021 pari a Euro 2.382.569.149,09 (perdita di Euro 171 milioni al 31 dicembre 2020). Al netto di riserve disponibili pari a Euro 661.643.754,60, l'erosione del capitale al 31 dicembre 2021 risulta pari a Euro 1.720.925.394,49. Tale importo supera di oltre un terzo il capitale sociale di Euro 2.191.384.692,79, con conseguente sussistenza dei presupposti previsti dall'art. 2446 del Codice Civile;
  • (iv) di convocare l'Assemblea degli Azionisti per l'assunzione di deliberazioni sulla riduzione del capitale sociale per perdite ai sensi dell'art. 2446 del Codice Civile e sulla proposta di attribuzione al Consiglio di Amministrazione ai sensi dell'art. 2443 del Codice Civile di una delega ad aumentare il capitale sociale da offrire in opzione ai soci a pagamento, per Euro 2 miliardi, da eseguirsi entro il 31 marzo 2023, in forma inscindibile, mediante emissione di azioni ordinarie e connessa operazione di raggruppamento azionario funzionale all'aumento di capitale con conseguente modifica dell'art. 5 dello Statuto Sociale.

L'aggiornamento del Piano Strategico, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 24 marzo 2022, incorpora gli effetti della manovra di rafforzamento della struttura finanziaria e patrimoniale di Saipem (la "Manovra Finanziaria").

Gli obiettivi della Manovra Finanziaria sono i seguenti:

  • ristabilire livelli di mezzi propri coerenti con le dimensioni aziendali;
  • ridurre il livello di indebitamento della Società;
  • ristabilire adeguati livelli di cassa su tutto l'arco temporale del Piano Strategico;

• stabilizzare il credit rating di Saipem nell'ottica di favorire l'accesso ai mercati dei capitali di debito per rifinanziare i prestiti obbligazionari in essere.

La Manovra Finanziaria presuppone inoltre:

  • il ripagamento dei debiti finanziari in scadenza nel corso del 2022, in accordo rispetto ai rispettivi piani di rimborso, a eccezione di linee finanziarie uncommitted (a revoca) per un importo di circa Euro 168 milioni;
  • l'ottenimento dei waiver necessari sulle linee finanziarie esistenti (mancanza di rimborsi ulteriori, oltre alle scadenze contrattuali previste);
  • un livello di cassa minimo pari a Euro 700 milioni, anche nell'ottica di consentire una gestione normale del capitale circolante;
  • il rifinanziamento sul mercato dei capitali dei prestiti obbligazionari in scadenza degli anni successivi.

La Manovra Finanziaria si articola nei seguenti elementi:

  • l'effettuazione dell'Aumento di Capitale inscindibile per Euro 2 miliardi, la cui realizzazione è prevista entro la fine dell'esercizio 2022;
  • l'organizzazione, prima della realizzazione dell'Aumento di Capitale, di una nuova linea di credito di tipo c.d. "Revolving Credit Facility", o RCF, per un importo massimo fino ad Euro 1 miliardo e di durata attesa triennale (la "Nuova RCF");
  • in linee di firma per l'emissione di garanzie bancarie, su base bilaterale e "noncommitted" (i.e. a revoca), rese disponibili, inter alios, da parte di talune banche che partecipano alla Manovra Finanziaria per complessivi Euro 1,4 miliardi (una quota dei quali, pari a circa Euro 0,4 miliardi rimane condizionata alla restituzione di garanzie emesse in relazione a progetti di cui è previsto il completamento nel corso del 2022), in aggiunta alle quali, alla Data del Documento di Registrazione, sono state concesse ulteriori linee di firma per l'emissione di garanzie da parte di altre banche, per complessivi circa Euro 0,8 miliardi, così da arrivare ad una disponibilità complessiva di circa Euro 2,2 miliardi, a fronte di una esigenza di linee di firma per l'emissione di garanzie da emettersi nell'ambito del processo di acquisizione di nuove commesse indicativamente pari a Euro 2 miliardi nel corso del 2022.

Al fine di sostenere il fabbisogno finanziario di breve termine della Società, sino alla realizzazione dell'Aumento di Capitale, il Piano Strategico 2022–- 2025 prevede altresì un intervento immediato di liquidità, di importo complessivamente pari a Euro 1,5 miliardi, articolato come segue:

  • (i) per un ammontare pari a Euro 646 milioni, oggetto di contribuzione entro il 31 marzo 2022, a titolo di Versamento in Conto Futuro Aumento di Capitale da parte degli Azionisti Rilevanti; e
  • (ii) per l'ammontare residuo, mediante l'erogazione di un finanziamento da parte di primarie banche italiane e internazionali.

In relazione a quanto sopra, in data 24 marzo 2022, è stata sottoscritta con Banco BPM S.p.A., BNP Paribas Italian Branch, Citibank, N.A., London Branch, Citibank, N.A., Milan Branch, Deutsche Bank S.p.A., HSBC Continental Europe, Milan Branch, Illimity Bank S.p.A., Intesa

Sanpaolo S.p.A. e UniCredit S.p.A. (congiuntamente, le "Banche Finanziatrici"), una lettera di incarico (la "Lettera di Incarico") recante, tra l'altro, la previsione:

  • a) di una linea di liquidità a favore della Società di importo pari a Euro 855 milioni, articolata in due tranche denominate A (fino a un massimo di Euro 680 milioni) (la "Tranche A") e B (fino a un massimo di Euro 175 milioni), assistita al 100% da garanzia da parte del socio ENI, con scadenza al 31 marzo 2023, il cui contratto prevede, inter alia, impegni di natura finanziaria relativi al rispetto di determinati livelli di margine operativo lordo (EBITDA) e di indebitamento finanziario lordo, monitorati su base trimestrale, a partire dal mese di giugno 2022, e di liquidità disponibile, monitorata su base mensile, da utilizzarsi, inter alia, al fine di consentire alla Società di far fronte ai costi del personale, alle spese per investimenti (restando escluse, tra le altre cose, le acquisizioni di partecipazioni societarie, il riacquisto di azioni della Società e il rifinanziamento dell'indebitamento finanziario esistente della stessa) e per finanziare il capitale circolante per stabilimenti produttivi e attività imprenditoriali localizzati in Italia (la "Liquidity Facility");
  • b) di un finanziamento a favore della Società di importo pari a Euro 851.600.000,00 che sostituirà la Liquidity Facility – assistito da:
    • garanzia da emettersi da parte di SACE S.p.A. ("SACE") sul 70% dell'importo del finanziamento;
    • garanzia da emettersi da parte del socio ENI sul 18% dell'importo del finanziamento; e
    • garanzie "Upstream Guarantees", da emettersi da parte di talune società del Gruppo Saipem, sul 100% dell'importo del finanziamento, sostanzialmente in conformità alla struttura di garanzia dell'attuale indebitamento della Società a medio-lungo termine disciplinato da contratti di diritto inglese, ad eccezione delle società saudite Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd e Saudi Arabia Saipem Ltd e della società nigeriana Saipem Contracting Nigeria Ltd,

con scadenza al 31 marzo 2023, da utilizzarsi in conformità alla normativa di riferimento per l'intervento di SACE ai sensi della "Garanzia Italia" per: (i) rifinanziare gli importi che formeranno oggetto di utilizzo da parte della Società a valere sulla tranche A della predetta Liquidity Facility; e (ii) sostenere costi del personale, investimenti (escluse le acquisizioni di partecipazioni societarie) o capitale circolante per stabilimenti produttivi e attività imprenditoriali localizzati in Italia, in relazione al quale la Società ha presentato ad UniCredit S.p.A., in qualità di agente SACE, apposita richiesta di finanziamento in data 24 marzo 2022 (la "SACE Facility" e, unitamente alla Liquidity Facility di cui sopra, i "Finanziamenti Garantiti"). Alla Data del Documento di Registrazione, l'Emittente è in attesa di ricevere le necessarie autorizzazioni ministeriali. Tale linea, ove medio tempore perfezionata ed erogata, formerà oggetto di utilizzo per l'intero ammontare e, pertanto, analogamente, costituirà oggetto di rimborso anticipato obbligatorio a seguito del completamento dell'Aumento di Capitale per il suo intero ammontare (pari a Euro 851,6 milioni); e

c) dei termini e delle condizioni per la partecipazione, da parte di talune delle Banche Finanziatrici parti della Manovra Finanziaria e segnatamente, Banco BPM S.p.A., BNP

Paribas Italian Branch, Deutsche Bank S.p.A., HSBC Continental Europe, Italy, Illimity Bank S.p.A., Intesa Sanpaolo S.p.A. e UniCredit S.p.A. (le "Banche Potenziali Nuova RCF"), alla Nuova RCF, utilizzabile per esigenze finanziarie generali della Società e di conseguenza non soggetta a vincoli di destinazione, che si stima avrà una durata di 36 mesi; in particolare, nel contesto della Lettera di Incarico, le Banche Potenziali Nuova RCF hanno confermato la possibilità di partecipare alla Nuova RCF per Euro 489 milioni complessivi, subordinatamente al ricorrere di talune condizioni. A tal riguardo, la Lettera di Incarico prevede che: (i) Saipem avvii un processo volto al coinvolgimento, nella negoziazione della Nuova RCF, di banche e istituzioni finanziarie ulteriori rispetto alle Banche Potenziali Nuova RCF; (ii) la negoziazione della Nuova RCF sarà soggetta, inter alia, alle condizioni allora esistenti del mercato dei finanziamenti sindacati e dei capitali, al merito di credito della Società, e allo stato di effettuazione dell'Aumento di Capitale e del Piano Strategico; (iii) le clausole relative a impegni generali, impegni informativi, dichiarazioni e garanzie ed eventi rilevanti di cui alla Nuova RCF siano sostanzialmente in linea con quanto previsto nella Liquidity Facility; e (iv) costituisca condizione sospensiva al primo utilizzo della stessa Nuova RCF il positivo esito dell'Aumento di Capitale, il perfezionamento del quale comporterebbe, tra l'altro, un rimborso anticipato obbligatorio della Liquidity Facility (ovvero della SACE Facility che, ove medio tempore perfezionata ed erogata, rifinanzierebbe gli utilizzi in essere a valere sulla Tranche A della stessa Liquidity Facility). Si precisa che, alla Data del Documento di Registrazione, il contratto relativo alla Nuova RCF risulta ancora soggetto alla negoziazione e definizione puntuale dei relativi termini e condizioni e che, ai sensi della Lettera di Incarico, le Banche Potenziali Nuova RCF non hanno assunto alcun obbligo di sottoscrizione della Nuova RCF.

Nel contesto dell'Aumento di Capitale, BNP PARIBAS, Citigroup Global Markets Limited, Deutsche Bank Aktiengesellschaft, HSBC, Intesa Sanpaolo IMI Corporate & Investment Banking e UniCredit Bank AG, Milan Branch, si sono impegnate ad agire in qualità di Joint Global Coordinators e Joint Bookrunners sulla base di un accordo di pre-underwriting avente ad oggetto l'impegno (a condizioni in linea con la prassi di mercato per operazioni similari) a stipulare con la Società, in prossimità dell'avvio dell'offerta in opzione, un accordo di garanzia per la sottoscrizione delle azioni ordinarie eventualmente rimaste non sottoscritte all'esito dell'offerta in borsa dei diritti inoptati per un ammontare massimo complessivo pari a circa Euro 1.138 milioni. Il contratto di garanzia è stato sottoscritto in data 21 giugno 2022.

Sempre in data 24 marzo 2022, gli Azionisti Rilevanti hanno assunto i seguenti impegni (gli "Impegni dei Soci"):

(i) un impegno irrevocabile a sottoscrivere tutte le azioni ordinarie Saipem di nuova emissione rivenienti dall'Aumento di Capitale proporzionalmente alle azioni Saipem attualmente detenute, e quindi per un importo pari, nel caso di ENI, a Euro 611 milioni (importo successivamente elevato a Euro 624 milioni al fine di tener conto delle azioni proprie detenute da Saipem alla Data del Documento di Registrazione) ("Quota ENI dell'Aumento di Capitale") e, nel caso di CDP Industria, a Euro 251 milioni (importo successivamente elevato a Euro 256,5 milioni al fine di tener conto delle azioni proprie detenute da Saipem alla Data del Documento di Registrazione) ("Quota CDP dell'Aumento di Capitale");

  • (ii) un impegno irrevocabile a eseguire un intervento anticipatorio mediante l'erogazione in favore della Società di un versamento in conto futuro aumento di capitale per un ammontare complessivo di Euro 646 milioni, da ripartirsi tra i Soci in misura proporzionale alle azioni Saipem dagli stessi attualmente detenute e, pertanto quanto a Euro 458 milioni per ENI (c.d. "Quota ENI del Versamento in Conto Futuro AUCAP") e quanto a Euro 188 milioni per CDP (c.d. "Quota CDP del Versamento in Conto Futuro AUCAP") (il "Versamento"), destinati ad essere imputati alla sottoscrizione delle rispettive quote dell'Aumento di Capitale;
  • (iii) un impegno irrevocabile di ENI a convertire la Quota ENI del Versamento in Conto Futuro AUCAP in una riserva di patrimonio netto non ripetibile "targata" a favore di ENI (la "Riserva Targata ENI") utilizzabile anche per finalità di copertura perdite solamente dopo aver impiegato le eventuali riserve a tal fine utilizzabili, fermo restando l'impegno di Saipem a utilizzare la Riserva Targata ENI per la realizzazione dell'Aumento di Capitale; nonché
  • (iv) un impegno di ENI a prestare apposita garanzia autonoma a prima richiesta a favore delle banche finanziatrici per un importo massimo di Euro 898 milioni a garanzia del corretto adempimento da parte di Saipem di tutte le obbligazioni di pagamento connesse alla Liquidity Facility (la "Garanzia Corporate").

In data 24 marzo 2022 il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di sottoporre, all'Assemblea Straordinaria degli Azionisti, la proposta di attribuire al Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell'art. 2443 del Codice Civile, la delega ad aumentare il capitale sociale da offrire in opzione ai soci a pagamento, per Euro 2 miliardi, da eseguirsi entro il 31 marzo 2023, in forma inscindibile, mediante emissione di azioni ordinarie e connessa operazione di raggruppamento azionario funzionale all'aumento di capitale con conseguente modifica dell'art. 5 dello Statuto Sociale.

In data 30 marzo 2022 e 31 marzo 2022, gli Azionisti Rilevanti hanno dato seguito ai rispettivi Impegni dei Soci, procedendo all'esecuzione del Versamento di Euro 646 milioni, previa delibera favorevole dei rispettivi organi di amministrazione.

In data 31 marzo 2022 è stato sottoscritto il contratto di finanziamento relativo alla Liquidity Facility. A seguito dell'intervenuto soddisfacimento delle condizioni sospensive al primo utilizzo della stessa, tra cui la conversione della Quota ENI del Versamento in Conto Futuro AUCAP in Riserva Targata ENI, in data 4 aprile 2022 è stata erogata in favore della Società l'intera tranche A del relativo finanziamento, per un importo pari a Euro 680 milioni.

In data 20 aprile 2022 il Consiglio di Amministrazione ha approvato i risultati al 31 marzo 2022.

In data 17 maggio 2022 l'Assemblea Straordinaria degli Azionisti dell'Emittente ha approvato la delega al Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell'articolo 2443 del Codice Civile, della facoltà, da esercitarsi entro il 31 marzo 2023, di aumentare, in via inscindibile, a pagamento, il capitale sociale per un importo complessivo di Euro 2 miliardi (come eventualmente arrotondato per difetto a seguito della determinazione del prezzo di offerta e del numero di azioni oggetto della medesima), comprensivo di eventuale sovraprezzo, mediante emissione di azioni ordinarie, prive di valore nominale espresso, da offrire in opzione agli azionisti ordinari e di risparmio ai sensi dell'articolo 2441, comma 1, del Codice Civile, aventi

godimento regolare e le medesime caratteristiche delle azioni ordinarie in circolazione alla data di emissione, autorizzando altresì la conseguente modifica dell'articolo 5 dello Statuto sociale.

Con riferimento all'Aumento di Capitale, si segnala che la natura inscindibile dello stesso risponde alla finalità di consentire all'Emittente di raggiungere un livello di patrimonializzazione ritenuto dall'Emittente congruo ai fini (i) del superamento della situazione di grave tensione economica, patrimoniale e finanziaria manifestatasi a partire dal gennaio 2022 e risultante nella fattispecie di cui all'art. 2446 del Codice Civile (i.e., erosione del capitale sociale per perdite in misura superiore ad un terzo) nonché (ii) di una compiuta realizzazione degli obiettivi fissati dal Piano Strategico 2022-2025.

Sempre in relazione all'Aumento di Capitale, l'impegno di sottoscrizione assunto da CDP Industria è risolutivamente condizionato, e quindi verrà meno (con conseguente obbligo di restituzione degli importi corrisposti a titolo di versamento in conto futuro aumento di capitale, fermo restando che il credito di CDP Industria non dovrà intendersi antergato rispetto a quello delle Banche Finanziatrici relativo alla Liquidity Facility e alla SACE Facility), in caso di: (i) mancata integrale sottoscrizione dell'Aumento di Capitale entro il termine del 31 marzo 2023; (ii) effettivo esercizio da parte delle Banche Finanziatrici del diritto di ottenere il rimborso anticipato degli importi dovuti ai sensi della Liquidity Facility (ovvero del contratto di finanziamento relativo alla SACE Facility che dovesse rifinanziare gli importi in essere a valere sulla predetta Liquidity Facility).

Parimenti, l'impegno assunto dalle banche agenti in qualità di Joint Global Coordinators e Joint Bookrunners ai sensi del contratto di garanzia è soggetto ad alcune condizioni sospensive in linea con la prassi di mercato per operazioni similiari, ivi incluso il mancato verificarsi di eventi pregiudizievoli significativi in capo alla Società e/o al Gruppo ovvero di eventi di causa di forza maggiore. Per ulteriori informazioni in relazione agli impegn i di garanzia e sottoscrizione delle banche, si rinvia alla Sezione 5, Paragrafo 5.4.3 della Nota Informativa.

5.1.3.2Azioni volte al miglioramento continuo dei processi

Su mandato del Collegio Sindacale di Saipem S.p.A., la funzione Internal Audit ha condotto un intervento di audit sul modello di controllo relativo ai progetti oggetto di backlog review e del comunicato stampa emesso il 31 gennaio 2022. L'intervento è stato avviato il 1° febbraio 2022, notificato formalmente al top management (Amministratore Delegato - Direttore Generale e Chief Financial Officer e in copia per conoscenza al Presidente) in data 3 febbraio 2022 e ha considerato dati operativi e contabili al 6 marzo 2022.

Si pone in evidenza che i rilievi rinvenienti dall'attività di audit non hanno rappresentato uno dei presupposti della nuova struttura organizzativa che il gruppo Saipem prevede di adottare e, su cui si basa la realizzazione del Piano, che considera tra l'altro l'istituzione di una unità finalizzata a rafforzare l'attività di pianificazione e controllo finanziario delle commesse e delle altre attività gestionali.

Le attività di audit hanno previsto: i) verifiche di conformità in relazione al processo di elaborazione ed approvazione dei Project Status Report (PSR) rispetto alle linee guida e principi di Gruppo vigenti; ii) analisi degli scostamenti di ricavi e costi a vita intera ai fini della

ricostruzione temporale degli eventi che hanno impattato la marginalità di progetto e iii) analisi del processo di backlog review avviato dal management (Amministratore Delegato – Direttore Generale) a gennaio 2022, in termini di tracciabilità delle attività e tempestivo coinvolgimento dei ruoli aziendali competenti.

Dall'analisi delle risultanze dell'intervento svolto, che si è concluso con l'emissione del Report in data 30 marzo 2022, sono emerse alcune aree di miglioramento ma, nel complesso, non sono emerse criticità tali da pregiudicare l'adeguatezza ed effettiva operatività del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi delle attività oggetto di verifica.

A fronte delle azioni correttive definite in relazione alle aree di miglioramento identificate, il management ha avviato l'implementazione delle stesse che è prevista concludersi entro il 30 settembre 2022.

Le verifiche condotte hanno evidenziato, in particolare, limitatamente ad un progetto in ambito dell'audit interno, l'iscrizione di corrispettivi aggiuntivi da contrattualizzare (c.d. pending revenues) per un importo pari a Euro 45 milioni che non trovava riscontro in documentazione disponibile, successivamente ridotti per un valore di pari importo in sede di predisposizione del Project Status Report di consuntivo 2021, con l'ottenimento di una perizia legale. Al riguardo, si evidenzia che: i) le linee-guida aziendali nel periodo di riferimento prevedevano il supporto di pareri legali/perizie esterne, con frequenza semestrale e per un valore cumulato superiore a Euro 30 milioni e ii) il valore dei ricavi a vita intera del progetto era già stato oggetto di rettifica precedentemente all'avvio dell'intervento di audit, in occasione della predisposizione del Project Status Reportdi consuntivo 2021.

A fronte del rilievo identificato, ai fini di rafforzare il processo di riferimento, il management ha concordato che entro il 30 giugno 2022 sarà assicurata l'iscrizione di corrispettivi aggiuntivi da contrattualizzare (c.d. pending revenues) solo se adeguatamente avvalorati da documentazione di supporto. A tal proposito sarà prevista per la prima iscrizione di corrispettivi aggiuntivi da contrattualizzare (c.d. pending revenues) di valore superiore a Euro 30 milioni una perizia tecnico-legale esterna. Tale azione è in corso di implementazione alla Data del Documento di Registrazione.

Con riguardo alla tematica identificata, essendo la stessa circoscritta specificatamente ad un progetto e avendo il management provveduto alla riduzione di tali ricavi in corso di elaborazione dell'informativa finanziaria annuale, non si ravvedono impatti sulla valorizzazione attuale e prospettica del backlog.

Per tutti i progetti in ambito di Audit, è stata notata nel PSR la mancata rappresentazione di alcune informazioni di dettaglio relative all'evoluzione dei rischi valorizzati nei costi di commessa con conseguente impatto sul margine della stessa. La suddetta rappresentazione è stata effettuata dai team di progetto nel corso delle attività di Audit. Il management ha concordato che, entro il 30 settembre 2022, saranno rivisti i criteri di compilazione e i contenuti informativi riportati nel Project Status Report al fine di cogliere possibili opportunità di semplificazione/ottimizzazione di tale report e saranno definite specifiche linee guida in merito alla completa rappresentazione delle informazioni di dettaglio relative all'evoluzione dei rischi di commessa. Tale azione è in corso di implementazione alla Data del Documento di Registrazione.

Al riguardo, si evidenzia che, considerata la natura del rilievo e della relativa azione correttiva, che ha per mero obiettivo una migliore rappresentazione delle informazioni all'interno del PSR, non si ravvedono impatti sulla valorizzazione attuale e prospettica del backlog.

Per tre progetti in ambito dell'audit interno, non risultava assegnata una risorsa dedicata alla gestione delle attività di risk management, in linea con le procedure di riferimento che non definiscono specifici criteri per l'assegnazione di risorse dedicate. Il management ha concordato che, entro il 30 settembre 2022, saranno rafforzate le attività di valutazione dei rischi di progetto definendo specifici criteri da utilizzare per valutare l'assegnazione di una risorsa dedicata alla gestione delle attività di risk management. Tale azione è in corso di implementazione alla Data del Documento di Registrazione.

Al riguardo, si rappresenta che la tematica identificata rappresenta un'opportunità di miglioramento volta a rafforzare la futura gestione e organizzazione delle attività di risk management a progetto, che nei casi esaminati sono comunque risultate garantite dal team di progetto; di conseguenza, non si ravvedono impatti sulla valorizzazione attuale e prospettica del backlog.

5.1.3.3Nuovi prodotti e servizi significativi introdotti

A partire dal 31 dicembre 2021 e sino alla Data del Documento di Registrazione non si segnalano nuovi prodotti o servizi diversi da quelli già oggetto dell'attività del Gruppo Saipem.

5.1.3.4Stato dello sviluppo di nuovi prodotti e servizi

A partire dal 31 dicembre 2021 e sino alla Data del Documento di Registrazione non si segnalano nuovi prodotti o servizi diversi da quelli già oggetto dell'attività del Gruppo Saipem.

5.1.3.5Cambiamenti sostanziali del contesto normativo

Ferme restando le misure straordinarie adottate dal Governo italiano e da quelli di Paesi europei ed extra-europei per limitare la diffusione del COVID-19–- dichiarato pandemia dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e gli eventi militari e le conseguenze dell'invasione dell'Ucraina anche con riferimento al quadro sanzionatorio, l'Emittente non è a conoscenza di cambiamenti significativi del contesto normativo in cui Saipem opera che abbiano avuto ripercussioni sulle operazioni e sulle principali attività del Gruppo.

Si riporta di seguito una sintesi delle misure restrittive adottate dai competenti organi dell'Unione Europea nei confronti della Federazione Russa a seguito dell'annessione della Crimea e di Sebastopoli nel 2014 e dell'invasione in Ucraina nel febbraio 2022. Si evidenzia che il Gruppo Saipem non ricade in alcuna situazione di violazione di obblighi o divieti previsti dai regolamenti di seguito indicati e che gli stessi regolamenti determinano alcuni impatti su due progetti del Gruppo Saipem attualmente in corso (per ulteriori informazioni si rinvia alla Sezione 7 del Documento di Registrazione.

In particolare, con i Regolamenti EU 765/2006, Regolamenti EU 833/2014, (EU) 269/2014 e con la decisione n. 2014/145/CFSP del Consiglio nonché con i Regolamenti EU 2022/328 del Consiglio del 25 febbraio 2022, 336/2022 del 1° marzo 2022, 428/2022 del 15 marzo 2022,

576/2022 del 8 aprile 2022 e 879 del 3 giugno 2022, che hanno modificato il Regolamento UE 833/2014, sono state attuate una serie di misure restrittive nei confronti della Federazione Russa e della Bielorussia, tra cui:

  • i. con il Regolamento EU 765/2006 sono state introdotte misure restrittive nei confronti del Presidente della Bielorussia nonché a determinati funzionari della Bielorussia.
  • ii. restrizioni ai viaggi e congelamenti dei fondi nei confronti di alcuni soggetti della Federazione Russa, restrizioni all'esportazione nella Federazione Russa di beni a duplice uso, restrizioni alla vendita per l'esportazione nella Federazione Russa di numerose tecnologie, tra cui quelle per l'industria petrolifera e restrizioni all'accesso al mercato di capitali da parte di alcuni soggetti della Federazione Russa;
  • iii. sanzioni individuali nei confronti dei membri del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Federazione Russa che hanno sostenuto l'immediato riconoscimento, da parte della Russia, delle zone non controllate dal governo delle regioni ucraine di Donetsk e Luhansk quali entità indipendenti;
  • iv. sanzioni nel settore finanziario, che limitano l'accesso della Russia ai più importanti mercati dei capitali e vietano la quotazione e la prestazione di servizi concernenti le azioni di entità statali russe nelle sedi di negoziazione dell'UE. Sono state inoltre introdotte nuove misure che limitano in misura significativa i flussi finanziari dalla Russia nell'UE, vietando l'accettazione di depositi, superiori a determinati importi, di cittadini o residenti russi, la tenuta di conti di clienti russi da parte dei depositari centrali di titoli dell'UE e la vendita di titoli denominati in euro a clienti russi;
  • v. sanzioni nel settore dell'energia in accordo a cui è stato introdotto il divieto di vendere, fornire, trasferire o esportare, direttamente o indirettamente, beni e tecnologie adatti all'uso nella raffinazione del petrolio. Il divieto non si applica all'esecuzione, fino al 27 maggio 2022, di contratti conclusi prima del 26 febbraio 2022 o di contratti accessori necessari per l'esecuzione di tali contratti. Con l'introduzione di tale divieto si intende colpire il settore petrolifero russo e impedire alla Russia di ammodernare le sue raffinerie di petrolio;
  • vi. sanzioni nel settore tecnologico, per il quale sono state imposte restrizioni sulle esportazioni di beni e tecnologie a duplice uso (civile/militare: c.d. dual use), come pure restrizioni sulle esportazioni di determinati beni e tecnologie in grado di contribuire al rafforzamento tecnologico del settore della difesa e della sicurezza della Russia. Tale divieto si applica a tutti i beni elencati nel Regolamento (UE) 821/2021 in materia di beni a duplice uso e per quelli elencati nell'Allegato IV del Regolamento (UE) 2022/328 anche non originari dell'Unione, a qualsiasi persona fisica o giuridica, entità od organismo in Russia o per un uso in Russia. Il divieto non si applica all'esecuzione, fino al 17 settembre 2022, di contratti conclusi prima del 16 marzo 2022 o di contratti accessori necessari per l'esecuzione di tali contratti;
  • vii. con il Regolamento UE 428/2022 le stesse restrizioni previste per i beni e tecnologie a duplice uso (c.d. dual use) si applicano anche a beni di particolare rilievo nel settore dell'energia quali pipeline, etc. Anche questo divieto non si applica all'esecuzione, fino al 17 settembre 2022, di contratti conclusi prima del 16 marzo 2022 o di contratti accessori necessari per l'esecuzione di tali contratti;

  • viii. il Regolamento (UE) 428/2022 ha, inoltre, disposto il divieto di effettuare qualsiasi transazione con una serie di persone fisiche e giuridiche russe, tra le quali risulta inclusa GazpromNeft (società con la quale il Gruppo Saipem ha intrattenuto fino all'11 maggio 2022 un contratto che è stato risolto in pari data). Tale divieto non si applica fino al 15 maggio 2022 per l'esecuzione di contratti conclusi prima del 16 marzo 2022;
  • ix. il Regolamento (UE) 576/2022 ha ulteriormente ampliato l'elenco dei beni e tecnologie di cui all'allegato X del precedente Regolamento (UE) 2022/328, includendovi quelli adatti all'uso nella liquefazione del gas naturale.

Per quanto concerne, in particolare, le sanzioni rivolte ad alcune banche russe, si segnala che l'estromissione dal sistema di pagamenti elettronici internazionali (SWIFT) comporta per aziende e privati l'impossibilità di effettuare operazioni con questi istituti.

5.2 Investimenti

5.2.1 Principali investimenti effettuati dal Gruppo dalla data dell'ultimo bilancio pubblicato

Nel corso del primo trimestre del 2022, il Gruppo ha registrato investimenti tecnici per Euro 45 milioni (Euro 67 milioni nel corrispondente periodo del 2021 e Euro 298 milioni nell'esercizio 2021), prevalentemente relativi a interventi di manutenzione e upgrading, così distinti: (i) Euro 29 milioni nell'E&C Offshore (Euro 34 milioni nel corrispondente periodo del 2021 e Euro 150 milioni nell'esercizio 2021), (ii) Euro 4 milioni nell'E&C Onshore (Euro 2 milioni nel corrispondente periodo del 2021 e Euro 20 milioni nell'esercizio 2021), (iii) Euro 4 milioni nell'Offshore Drilling (Euro 26 milioni nel corrispondente periodo del 2021 e Euro 76 milioni nell'esercizio 2021), e (iv) Euro 8 milioni nel Drilling Onshore (Euro 5 milioni nel corrispondente periodo del 2021 e Euro 52 milioni nell'esercizio 2021). In particolare, i principali investimenti hanno riguardato lavori di manutenzione e upgrading del mezzo E&C Offshore Saipem 7000, nonché l'approntamento di impianti Drilling Onshore destinati ad operare in Arabia Saudita.

Si precisa che gli investimenti sopra indicati sono stati finanziati mediante l'utilizzo delle risorse finanziare del Gruppo tempo per tempo disponibili, intendendosi per tali la combinazione di mezzi propri (risorse a disposizione dell'Emittente, incasso di crediti e acconti su avanzamento lavori) e mezzi di terzi (utilizzo di linee di credito bancarie).

5.2.2 Investimenti in corso di realizzazione

Alla Data del Documento di Registrazione, gli investimenti in corso sono relativi prevalentemente ad interventi di mantenimento, rimessa in classe ed upgrading della flotta esistente nei settori E&C Offshore e Drilling Offshore, all'acquisto di equipment specifici ed alla manutenzione dell'asset base nel settore dell'Engineering & Construction, nonché ad interventi di manutenzione ed upgrading dell'asset base nel settore del Drilling Onshore.

Con riferimento all'ammontare degli investimenti in corso di realizzazione si segnala che gli investimenti tecnici al 31 marzo 2022 sono pari a Euro 45 milioni.

Si precisa che gli investimenti sopra indicati sono finanziati mediante l'utilizzo delle risorse finanziare del Gruppo tempo per tempo disponibili, intendendosi per tali la combinazione di mezzi propri (risorse a disposizione dell'Emittente, incasso di crediti e acconti su avanzamento lavori) e parzialmente di mezzi terzi (utilizzo di linee di credito bancarie).

5.2.3 Investimenti che siano stati oggetto di un impegno definitivo da parte del Gruppo

Con riferimento agli investimenti futuri, alla Data del Documento di Registrazione sono stati assunti impegni vincolanti dall'Emittente, determinati in coerenza con le assunzioni dei Dati Previsionali per il 2022, per un importo inferiore a Euro 100 milioni per contratti con fornitori relativi ad attività di manutenzione ciclica e/o acquisto di attrezzature nell'ambito dell'attività ordinaria della Società.

Si precisa che gli investimenti sopra indicati saranno finanziati mediante l'utilizzo delle risorse finanziare del Gruppo tempo per tempo disponibili, intendendosi per tali la combinazione di mezzi propri (proventi netti derivanti dall'Aumento di capitale, risorse a disposizione dell'Emittente, incasso di crediti e acconti su avanzamento lavori) e parzialmente di mezzi terzi (utilizzo di linee di credito bancarie).

SEZIONE 6 INFORMAZIONI SULLE TENDENZE PREVISTE

6.1 Tendenze più significative manifestatesi recentemente nell'andamento della produzione, delle vendite e delle scorte e nell'evoluzione dei costi e dei prezzi di vendita dalla chiusura dell'ultimo esercizio fino alla Data del Documento di Registrazione

Fatto salvo quanto indicato all'interno del Documento di Registrazione e di seguito nella presente Sezione 6, a giudizio dell'Emittente, a far data dalla chiusura dell'esercizio 2021 e fino alla Data del Documento di Registrazione, non si sono manifestate tendenze significative nell'andamento dei ricavi e nell'evoluzione dei costi in grado di condizionare–- in positivo o in negativo – l'attività dell'Emittente e del Gruppo.

6.2 Eventuali cambiamenti significativi dei risultati finanziari del Gruppo dalla fine dell'ultimo esercizio per il quale le informazioni finanziarie sono state pubblicate fino alla Data del Documento di Registrazione

Si riporta di seguito un aggiornamento sui risultati del primo trimestre del 2022.

I ricavi del primo trimestre 2022 ammontano a Euro 1.942 milioni (Euro 1.618 milioni nel primo trimestre 2021), in crescita del 20%, trainati dai risultati della divisione E&C Offshore e dai due segmenti Drilling, mentre l'EBITDA adjusted e l'EBIT adjusted ammontano rispettivamente a Euro 145 milioni (Euro 88 milioni nel primo trimestre 2021) e Euro 14 milioni (negativo per Euro 34 milioni nel primo trimestre 2021).

Nel primo trimestre, l'andamento dell'EBITDA adjusted e dell'EBIT adjusted segue sostanzialmente i driver di crescita dei ricavi. L'EBITDA ammonta a Euro 132 milioni (Euro 73 milioni nel primo trimestre del 2021) e e l'EBIT ammonta a Euro 1 milione e scontano rispetto ai rispettivi dati adjusted costi connessi all'emergenza sanitaria da COVID-19 per un ammontare pari ad Euro 13 milioni.

L'indebitamento finanziario netto post IFRS 16 al 31 marzo 2022 ammonta ad Euro 1.251 milioni (Euro 1.541 milioni al 31 dicembre 2021). Escludendo il versamento effettuato dal socio ENI per Euro 458 milioni l'indebitamento finanziario netto post IFRS 16 ammonterebbe ad Euro 1.709 milioni, registrando di conseguenza un incremento di Euro 168 milioni rispetto al 31 dicembre 2021, principalmente dovuto al rallentamento di alcuni progetti in esecuzione e allo slittamento del contributo dei progetti di recente acquisizione; tuttavia, la generazione di cassa della gestione operativa è stata assorbita dall'espansione del capitale circolante prevalentemente per effetto della backlog review. Al 31 marzo 2022 il Gruppo dispone di una liquidità (non comprensiva delle attività finanziarie non correnti pari ad Euro 60 milioni ed inclusiva del versamento dei Soci Eni e CDP per complessivi euro 646 milioni) pari a Euro 2.693 milioni (Euro 2.257 milioni al 31 dicembre 2021), di cui Euro 1.398 milioni immediatamente disponibili. Al 31 marzo 2022 la liquidità a disposizione del Gruppo non comprensiva del versamento dei Soci Eni e CDP per complessivi euro 646 milioni ma comprensiva delle attività finanziarie non correnti pari ad Euro 60 milioni era pari ed Euro 2.107 milioni, di cui Euro 752 milioni immediatamente disponibili.

Nel primo trimestre 2022 sono stati acquisiti ordini per Euro 2.356 milioni, in particolare nei segmenti E&C Offshore e Drilling Offshore, a conferma della positiva fase di mercato. Il portafoglio ordini residuo ammonta a Euro 22.179 milioni (Euro 23.934 milioni includendo il portafoglio ordini delle società non consolidate).

Il risultato netto adjusted registra una perdita di Euro 85 milioni, in miglioramento di Euro 20 milioni rispetto al 31 marzo 2021.

Il risultato netto registra, infine, una perdita pari ad Euro 98 milioni, in miglioramento rispetto alla perdita relativa al primo trimestre del 2021 pari ad Euro 120 milioni e sconta, rispetto al risultato netto adjusted, costi per l'emergenza sanitaria da COVID-19 per Euro 13 milioni.

A far data dal 1° aprile 2022 sino alla Data del Documento di Registrazione, non si sono manifestate criticità nell'andamento dei progetti Engineering & Construction, sia in termini di avanzamento fisico che economico, e delle attività di Drilling.

Come emerge da dati di natura gestionale non sottoposti ad esame da parte della Società di Revisione, il trend dei ricavi del Gruppo risulta non significativamente diverso dall'andamento del primo trimestre 2022 e comunque, nel complesso, in linea con le previsioni del Piano Strategico 2022-2025. I principali contributi dei ricavi sono riferibili (i) ad alcuni grandi progetti Engineering & Construction, tra i quali figurano, in particolare, i progetti in corso di esecuzione in Qatar, in Arabia Saudita e in Nigeria, (ii) al segmento Drilling Offshore grazie alla piena operatività dei mezzi.

La fatturazione e gli incassi di periodo sono in linea con le aspettative.

Per quanto riguarda l'andamento della liquidità del Gruppo, la cassa disponibile del Gruppo nei mesi di aprile e maggio 2022 si è mantenuta ad un valore pari a circa Euro 900 milioni, mentre l'indebitamento finanziario lordo di Gruppo è rimasto stabile ad un valore pari circa Euro 4 miliardi (incluso l'effetto delle passività nette per beni in leasing). Entrambi i dati risultano in linea con le previsioni del Piano Strategico 2022-2025.

Nel stesso periodo sono stati acquisiti ordini per circa Euro 2 miliardi; tra le principali acquisizioni si segnalano il 50% del contratto EPC Perdaman in Australia per USD 1,35 miliardi (circa Euro 1,22 miliardi), il contratto per servizi di manutenzione Coral FLNG in Mozambico per USD 150 milioni (circa Euro 135 milioni) e il contratto per servizi preliminari di ingegneria per la costruzione di una unità FPSO per lo sviluppo di Gato do Mato in Brasile per USD 25 milioni (circa Euro 23 milioni). Gli ordini acquisiti dal 1° aprile 2022 alla Data del Documento di Registrazione riflettono le linee guida definite dal Piano Strategico 2022-2025, in particolare con riferimento alla maggiore selettività nelle acquisizioni del business E&C Onshore(es. sostituzione del contratto EPC Perdaman).

Per il resto dell'esercizio 2022 è confermata complessivamente l'accelerazione delle commesse ed il backlog da eseguire per circa Euro 6,6 miliardi, mentre l'EBITDA adjusted consolidato per l'esercizio 2022 è atteso ad oltre Euro 0,5 miliardi.

Con riferimento al segmento E&C Offshore per il resto dell'esercizio 2022 è confermato che le commesse Oil&Gas supporteranno il margine operativo lordo, mentre i progetti Offshore wind manterranno profili neutrali in termini di margine operativo lordo e un fatturato per l'intero anno 2022 attorno a circa Euro 400 milioni.

Con riferimento al segmento E&C Onshore per il resto dell'esercizio 2022, dato l'impatto della backlog review, alcuni progetti continueranno a non generare margini operativi lordi e per tale motivo ci si attende per tale segmento un margine operativo lordo intorno al pareggio per l'esercizio 2022.

Con riferimento al segmento Drilling Offshore per il resto dell'esercizio 2022 si pone in evidenza come il margine operativo del primo trimestre 2022 non dovrebbe essere proiettato per il resto dell'esercizio 2022 per via del piano di manutenzione ciclica dei mezzi nel corso del 2022.

Infine, con riferimento al segmento Drilling Onshore per il resto dell'esercizio 2022 si pone in evidenza che il trend positivo e l'ulteriore miglioramento delle attività in Medio Oriente è atteso continuare nell'anno con la ripartenza di alcuni contratti di perforazione. Si segnala inoltre che, in merito alla valorizzazione del Drilling Onshore, Saipem ha sottoscritto un accordo vincolante con KCA Deutag per la cessione della totalità delle attività relative al segmento del Drilling Onshore (per ulteriori informazioni, si rinvia alla Sezione 7, Paragrafo 7.1.2 e alla Sezione 14, Paragrafo 14.1.1 del Documento di Registrazione).

Ciò premesso, sulla base degli elementi a disposizione del Gruppo alla Data del Documento di Registrazione, l'andamento economico-patrimoniale e finanziario del Gruppo Saipem dal 1° gennaio 2022 alla Data del Documento di Registrazione risulta in linea con l'andamento del corrispodente periodo sotteso al Piano Strategio 2022-2025 aggiornato in data 24 marzo 2022.

6.3 Informazioni su tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti che potrebbero ragionevolmente avere ripercussioni significative sulle prospettive dell'Emittente almeno per l'esercizio in corso

Sulla base delle informazioni disponibili, fatto salvo quanto indicato in altre sezioni del Documento di Registrazione, alla Data del Documento di Registrazione l'Emittente non è a conoscenza di tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti che potrebbero ragionevolmente avere ripercussioni significative sulle prospettive dell'Emittente e del Gruppo almeno per l'esercizio in corso.

Alla Data del Documento di Registrazione, l'Emittente ritiene che le principali grandezze economico-patrimoniali e finanziarie del Gruppo Saipem siano in linea con gli analoghi Dati Previsionali relativi all'esercizio 2022.

Con riferimento ai Dati Previsionali relativi all'esercizio 2022 e all'esercizio 2025, nonché alle relative assunzioni, si rinvia alla Sezione 7 del Documento di Registrazione.

SEZIONE 7 PREVISIONI O STIME DEGLI UTILI

7.1 Principali presupposti sui quali sono basati i Dati Previsionali del Gruppo

7.1.1 Premessa

In data 27 ottobre 2021, il Consiglio di di Amministrazione della Società ha approvato il Piano Strategico 2022–2025. In data 31 gennaio 2022, la Società, alla luce delle evidenze risultanti dalla backlog review, ha emesso un profit warning, a valle del quale è stato ritenuto necessario procedere all'aggiornamento del Piano Strategico 2022-2025 al fine di rivedere le linee guida nonché le stime previsionali di natura economico-finanziaria del Gruppo.

A tal fine, in data 24 febbraio 2022, il Consiglio di Amministrazione della Società ha approvato le linee guida dell'aggiornamento del Piano Strategico 2022-2025 (sul processo di backlog review e di approvazione del Piano Strategico 2022-2025 si rinvia alla Parte A e alla Sezione 5 del Documento di Registrazione).

In data 24 marzo 2022, successivamente al completamento del processo deliberativo degli Azionisti Rilevanti, il Consiglio di Amministrazione di Saipem ha deliberato l'aggiornamento del Piano Strategico 2022-2025, integrando gli effetti di rafforzamento della struttura patrimoniale e finanziaria derivanti dalla Manovra Finanziaria necessari per l'esecuzione del piano stesso.

Successivamente al 24 marzo 2022 non sono intervenuti ulteriori aggiornamenti del Piano Strategico 2022-2025. La Società ritiene che, alla Data del Documento di Registrazione, il Piano Strategico 2022-2025 sia valido.

Il Piano Strategico approvato il 24 marzo 2022 è stato utilizzato per la costruzione dei flussi per l'esecuzione dell'impairment test al 31 dicembre 2021. Si precisa che, viste le specifiche condizioni di incertezza manifestatesi in seguito alla backlog review (comunicata al mercato il 31 gennaio 2022) e la conseguente grave tensione economico, patrimoniale e finanziaria del Gruppo che si è delineata a partire dall'ultimo trimestre del 2021, i flussi del Piano Strategico 2022–2025 sono stati rettificati a ribasso per le sole finalità di verifica della recuperabilità delle CGU. In particolare, i flussi delle CGU E&C Offshore e E&C Onshore sono stati rettificati riducendo i "k" di commessa - relativi alle commesse da acquisire nell'arco di piano – di 0,01, così come rappresentato dalle analisi di sensitivity dell'Indipendent Business Review (IBR) conferita a primaria società di consulenza indipendente, mentre il circolante 2025 della CGU Drilling Onshore è stato allineato a livelli medi di mercato dei concorrenti in termini di rapporto circolante diviso ricavi (anno di riferimento 2020). Il test di impairment condotto al 31 dicembre 2021, utilizzando flussi stressati al fine di attribuire maggior peso alle informazioni di fonte esterna come previsto dal principio contabile IAS 36, non ha evidenziato alcuna perdita di valore. Il Piano Strategico 2022-2025 si basa, nel suo complesso, e, nello specifico, sui trend in crescita nel business E&C Offshore e Drilling Offshore sulle dinamiche dei mercati di riferimento di Saipem presentate ad ottobre 2021, confermate in sede di aggiornamento del Piano Strategico a marzo 2022, e, nello specifico, sui trend in crescita nel business E&C Offshore e Drilling Offshore.

Più in particolare, a fondamento del Piano Strategico vi sono le seguenti linee guida, incentrate sul perseguimento di un profilo rischio/rendimento più bilanciato e su di un piano di riduzione dell'indebitamento:

  • riduzione dei costi di struttura, per un importo per il 2022 di oltre Euro 150 milioni e per un importo di oltre Euro 300 milioni a regime nel 2024, partendo dalla baseline di costi del 2021 pari a circa Euro 2,7 miliardi;
  • incremento del focus su acquisizione di attività Offshore, sia E&C sia Drilling, caratterizzate da una più alta marginalità grazie alla consolidata posizione competitiva di Saipem che si fonda su (i) clienti di primaria importanza con rapporti commerciali pluriennali che includono alcune delle principali società del settore Oil&Gas, quali TotalEnergies, ENI, Equinor e Saudi Aramco, e nonché (ii) una solida base di asset caratterizzata in particolare da una flotta altamente tecnologica e competitiva, in grado di servire diversi segmenti di business;
  • maggiore selettività nelle acquisizioni del business E&C Onshore, privilegiando commesse a maggiore contenuto tecnologico nei segmenti GNL e nella valorizzazione del gas naturale, nella quale Saipem può far leva su tecnologie proprietarie;
  • riposizionamento su attività a basso rischio nell'Offshore Wind per il 2022-2023, e adozione di una rinnovata strategia commerciale ed esecutiva per catturare, nella seconda parte del Piano Strategico 2022-2025, il potenziale di crescita del mercato. In tale contesto, al fine di rafforzare la propria proposta di valore nell'Offshore Wind, si segnala che in data 30 maggio 2022 l'Emittente ha annunciato di aver sottoscritto un accordo non vincolante con Havfram Holding AS e HVAS Invest Kappa AS (una holding company controllata da HitecVision) avente ad oggetto la valutazione di una potenziale cooperazione nel settore dello sviluppo e della costruzione di parchi eolici offshore. L'iniziativa è finalizzata a completare l'offerta di Saipem per il mercato eolico, combinando la consolidata esperienza di Havfram nell'installazione di impianti offshore con le capacità, competenze ed asset del Gruppo per l'esecuzione di progetti eolici EPCI. Alla Data del Documento di Registrazione, l'Emittente prevede che la eventuale definizione vincolante dei termini contrattuali di tale collaborazione, subordinata al raggiungimento di un'intesa in merito ai profili valutativi e organizzativi della potenziale partnership, possa intervenire entro il terzo trimestre del corrente esercizio. Analogamente, nell'ottica di un rafforzamento della proposizione di valore di Saipem nel business dell'eolico offshore, in data 14 giugno 2022 Saipem ha comunicato di aver sottoscritto con Trevi S.p.A. un Memorandum of Understanding per collaborare allo sviluppo congiunto di un progetto di due sistemi di trivellazione per fori di fondazione di grande diametro destinato ai parchi eolici. Tale accordo prevede, altresì, la possibilità di sviluppare congiuntamente le apparecchiature di perforazione che dovrebbero poi essere gestite da Saipem nell'esecuzione di progetti di parchi eolici, facendo leva sull'expertise e sul know-how di Trevi nel settore delle fondazioni;
  • focus industriale di Saipem sulla transizione energetica e sull'economia circolare, anche attraverso lo sviluppo di soluzioni modulari e industrializzate, in particolare sulla filiera della CCUS, sulle tecnologie di riciclo della plastica, della robotica sottomarina e dell'idrogeno verde;
  • gestione attiva del portafoglio di asset, al fine di supportare la generazione di cassa lungo l'arco del Piano Strategico 2022-2025. La gestione attiva del portafoglio di asset avverrà lungo l'orizzonte temporale del Piano Strategico 2022-2025 e include azioni aggiuntive che potrebbero apportare potenziale liquidità addizionale per oltre Euro 1,5 miliardi come

la monetizzazione di asset, la rinegoziazione di contratti esistenti e la valorizzazione del business Drilling Onshore. In merito alla valorizzazione del Drilling Onshore, Saipem ha sottoscritto un accordo vincolante con KCA Deutag per la vendita della totalità delle sue attività di Drilling Onshore (per ulteriori informazioni, si rinvia alla Sezione 14 del Documento di Registrazione).

Si ritiene inoltre, che i principali punti di forza, nonché fattori critici di successo, atti a conseguire gli obiettivi della Società siano:

  • Rafforzamento del posizionamento competitivo, basato sulle relazioni con i clienti, sugli assetse sul portafoglio tecnologico;
  • Prospettive di mercato positive, con opportunità di crescita nei settori Offshore E&C e Drilling
  • Portafoglio ordini ampio e a rischio mitigato, a supporto dei risultati di breve termine;
  • Revisione del Piano quadriennale: consistente in un aumento degli ordini nell'Offshore, una maggiore selettività nelle acquisizioni Onshore e un approccio più graduale all'Offshore Wind nonché nel rafforzamento del ruolo di facilitatore della transizione energetica.

Con riferimento ai temi della transizione energetica, con un focus sul portafoglio tecnologico, il Gruppo ha intrapreso negli ultimi anni diverse iniziative, tra le quali:

  • l'acquisizione nel 2020 della tecnologia, ora rinominata "CO2 Solutions by Saipem", per la cattura di CO2 dai fumi di combustione di centrali elettriche e processi industriali;
  • lo sviluppo delle tecnologie proprietarie per gli impianti eolici marini galleggianti, HexaFloat™, "X-Base" (a base decentrata) e "STAR-1" (a base centrata), in modo da fornire un portafoglio completo di soluzioni per le mutevoli condizioni di mercato;
  • lo sviluppo di diverse iniziative di innovazione nel campo delle energie rinnovabili, tra le quali, un nuovo concept di Parco Solare Marino Flottante (in collaborazione con Equinor e sviluppato da Moss Maritime) e il progetto AGNES per un innovativo Energy Hub marino al largo di Ravenna (assieme alla società QINT'X), nonché l'acquisizione nel corso del 2021 delle attività e delle competenze, nel campo delle tecnologie semisommergibili per l'Offshore Wind di Naval Energies. La Società dispone, inoltre, di competenze specialistiche nella gestione di progetti complessi, che spaziano dall'ideazione al decommissioning, in ambienti estremi, aree remote e acque profonde.

Il Piano Strategico 2022-2025 è stato sviluppato sulla base delle linee strategiche e degli obiettivi definiti. In particolare, le proiezioni economiche e patrimoniali sono state effettuate partendo da ciascuna delle divisioni della Società: E&C Offshore, E&C Onshore, Drilling Offshore e Drilling Onshore. Per ciascuna di queste divisioni è stato elaborato il relativo conto economico fino al al margine operativo lordo (EBITDA), il piano degli investimenti e una stima dell'evoluzione del capitale circolante. Le proiezioni relative alle singole divisioni sono state consolidate ed integrate per determinare le proiezioni economiche, patrimoniali e finanziarie del Piano Strategico 2022-2025 a livello di Gruppo.

La fase di realizzazione del Piano Strategico 2022-2025 prevede la nuova struttura organizzativa interna per linee di businessche supera quella divisionale, con l'obiettivo di

consentire una maggiore efficienza, un controllo del rischio centralizzato e uno sviluppo di modelli esecutivi innovativi e flessibili, in linea con le esigenze della transizione energetica.

L'elaborazione del Piano Strategico 2022-2025 si basa, tra l'altro, su: (i) assunzioni di carattere ipotetico relative a eventi futuri e azioni per le quali non esiste una significativa esperienza storica che consenta di supportare le previsioni future o relative ad eventi futuri al di fuori dalla sfera di influenza degli amministratori dell'Emittente che non necessariamente si verificheranno o si verificheranno con le modalità e/o gli effetti stimati dal Gruppo; e (ii) assunzioni di carattere generale relative a eventi futuri che il management dell'Emittente si aspetta si verificheranno e relative azioni che lo stesso intende intraprendere.

I Dati Previsionali (come infra definiti) derivati dal Piano Strategico 2022-2025 sono stati elaborati dalla Società utilizzando i medesimi principi contabili IFRS adottati dalla UE applicati per la predisposizione del proprio bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021. Il Piano Strategico 2022-2025 è stato elaborato nella prospettiva della continuità aziendale, valutata sulla base delle considerazioni riportate nel bilancio consolidato del Gruppo chiuso al 31 dicembre 2021.

La Società ritiene che il Piano Strategico 2022-2025 sia stato costruito secondo ipotesi ragionevoli e attendibili, nel rispetto di criteri razionali di quantificazione delle grandezze economico finanziarie nelle quali si articola. Peraltro, a causa dell'aleatorietà connessa alla realizzazione di qualsiasi evento futuro, sia per quanto concerne il concretizzarsi dell'accadimento sia per quanto riguarda la misura e la tempistica della sua manifestazione, gli scostamenti fra valori consuntivi e valori stimati nel Piano Strategico 2022-2025 potranno essere anche significativi, anche qualora gli eventi previsti nell'ambito delle assunzioni utilizzate per la predisposizione del Piano Strategico si manifestassero.

Con particolare riferimento alla variazione degli obiettivi di backlog tra il Piano presentato ad ottobre 2021 ed il Piano Strategico 2022-2025 presentato a marzo 2022, si rileva che le principali variazioni hanno interessato le divisioni E&C Offshore (incremento di Euro 3 miliardi in termini di acquisizioni attese), pertanto la variazione in termini di nuove acquisizioni delle divisioni E&C non ha impattato il quantum ma la composizione delle stesse, riflettendo la strategia perseguita nell'E&C Onshore spostandosi dai volumi al valore e nell'E&C Offshore focalizzazione sui progetti a più alta marginalità e E&C Onshore (decremento di Euro 3 miliardi in termini di acquisizioni attese). Per ulteriori dettagli sulla composizione dei segmenti e delle aree geografiche si rimanda ai sotto-paragrafi di seguito riportati.

Inoltre, nell'ambito del processo di aggiornamento del Piano Strategico 2022-2025 nel marzo 2022, la Società ha conferito a primarie società di consulenza indipendenti (le "Società di Consulenza") un'analisi sulla ragionevolezza delle assunzioni poste alla base del Piano Strategico tramite lo svolgimento di una independent business review ("IBR"), che non ha identificato criticità significative circa le assunzioni utilizzate nella predisposizione del Piano Strategico 2022-2025.

Di seguito si riporta un'illustrazione sintetica delle linee guida del Piano Strategico 2022- 2025 e delle principali assunzioni sottostanti l'elaborazione del Piano Strategico 2022-2025 e dei Dati Previsionali.

7.1.2 Linee Guida del Piano

Il Piano Strategico si basa sulle seguenti linee guida:

Riduzione dei costi di struttura, con un incremento dei risparmi attesi per il 2022 a oltre Euro 150 milioni e oltre Euro 300 milioni a regime nel 2024, partendo dalla baseline di costi del 2021 pari a circa Euro 2,7 miliardi

Il Gruppo intende attuare una politica di riduzione e contenimento dei costi: le azioni di efficientamento riguarderanno, a titolo esemplificativo, la razionalizzazione degli uffici internazionali e un'approfondita revisione dei costi generali e amministrativi.

Inoltre, è previsto il perseguimento di ulteriori ottimizzazioni dei processi, sfruttando anche le opportunità derivanti dal nuovo modello organizzativo.

Maggiore focus su acquisizione di attività offshore, sia E&C sia Drilling, caratterizzate da una più alta marginalità grazie alla consolidata posizione competitiva di Saipem

SURF (Subsea, Umbilicals, Risers, Flowlines Facility), da intendersi come l'insieme di condotte e attrezzature che collegano un pozzo o un sistema sottomarino con un impianto galleggiante. Definisce anche la business unit SURF, all'interno della divisione E&C Offshore, attiva nella realizzazione di infrastrutture marine subacquee in alto fondale.

Conventional, da intendersi come l'insieme di infrastrutture (generalmente piattaforme e condotte) collocate in acque poco profonde.

Il Gruppo prevede di aumentare il proprio focus commerciale nei mercati E&C Offshore e Offshore Drilling, nei quali si prevedono tassi di crescita significativi nell'orizzonte temporale coperto dal Piano Strategico 2022-2025, rispettivamente pari all'8% e al 16% CAGR 2021- 2025 (si vedano i paragrafi successivi per ulteriori dettagli), a fronte di un'aspettativa di crescita dei ricevi dal Gruppo pari al 15% CAGR nello stesso periodo. Inoltre, tali segmenti hanno dimostrato storicamente una maggiore marginalità per Saipem.

Alla luce delle proiezioni disponibili, si prevede che il mercato di riferimento E&C Offshore cresca con un CAGR 2021-2025 dell'8% a livello globale (Fonte: Rystad Energy–- febbraio 2022, Wood Mackenzie – dicembre 2022, elaborazione Saipem), principalmente trainato dai segmenti Conventionale SURF, in particolare in Medio Oriente ed Africa.

Il mercato del Drilling Offshore è, invece, previsto in crescita con un CAGR 2021-2025 del 16% su scala globale (Fonte: IHS Markit – dicembre 2022, elaborazione Saipem).

A giudizio dell'Emittente, nei mercati E&C Offshore e Drilling Offshore, il Gruppo può contare su di un vantaggio competitivo che deriva dalla sua flotta altamente tecnologica, dall'esperienza maturata nelle geografie chiave e dalla comprovata reputazione acquisita negli anni con i principali clienti nel settore energetico.

Con riferimento alle attività Drilling Offshore si segnala che Saipem ritiene di poter cogliere la crescita attesa nei mercati anche grazie ad una strategia "asset light", che si caratterizza per l'utilizzo di asset di recente costruzione accessibili tramite contratti di leasing. Grazie alle aspettative di crescita del mercato, i ricavi attesi in arco di Piano sono previsti in aumento, sia per la componente collegata agli asset proprietari della flotta, sia per la componente in leasing. La corretta implementazione di tale strategia comporterebbe inoltre benefici in termini di riduzione del capitale investito netto e flussi di cassa per investimenti. La componente dei ricavi dovuta ad asset in leasing inciderà in misura pari a circa il 42% sul totale ricavi del 2025 (16% nel 2021).

Maggiore selettività nelle acquisizioni del business E&C Onshore, privilegiando commesse a maggior contenuto tecnologico nei segmenti LNG e gas valorization, in cui Saipem può far leva su tecnologie proprietarie

Il Gruppo è orientato ad adottare una maggiore selettività commerciale nel business E&C Onshore, in ottica di riduzione dei rischi e di focalizzazione sulla generazione di valore, rispetto ai volumi. Si prevede la riduzione dell'esposizione in segmenti caratterizzati da alti livelli competitivi ed una progressiva rifocalizzazione in contesti nei quali Saipem può vantare un maggiore vantaggio competitivo, quali quello dell'LNG e della valorizzazione del gas naturale (ad esempio, impianti Urea ed Ammoniaca), facendo leva sulle proprie esperienze, su una strategia di local content strutturata e su un'offerta tecnologica proprietaria. I recenti ordini acquisiti nel business E&C Onshore riflettono l'implementazione di tale strategia focalizzata su una maggiore selettività commerciale (es. accordo Clough e Saipem per il contratto EPC per l'impianto urea di Perdaman).

Riposizionamento su attività a basso rischio nell'Offshore Wind per il 2022-2023 e adozione di una rinnovata strategia commerciale ed esecutiva per catturare nella seconda parte del Piano Strategico 2022-2025 il potenziale di crescita del mercato

Le prospettive di crescita del mercato Offshore Wind permangono attrattive per il Gruppo, con una previsione di CAGR 2021-25 superiore al 30% a livello globale (fonte: elaborazione Saipem – marzo 2022).

Nell'Offshore Wind, anche alla luce delle recenti criticità esecutive emerse su alcuni progetti, il Gruppo si focalizzerà nel biennio 2022-2023 su attività a basso profilo di rischio , quali ad esempio transporto e installazione mentre, nella seconda metà del periodo di riferimento del Piano Strategico 2022-2025 (2024-2025), anche a seguito di un consolidamento del knowhow specifico, il Gruppo prevede invece un'accelerazione di acquisizioni attraverso una rinnovata strategia commerciale ed esecutiva indirizzata all'aggiudicazione di progetti EPCI sia in ambito di installazioni sia fisse sia flottanti, e potenzialmente sostenuta anche da accordi di collaborazione strategica in grado di garantire l'accesso a mezzi di installazione specializzati e dall'adozione di meccanismi strutturati di mitigazione del rischio.

In coerenza con quanto precede, al fine di rafforzare la propria proposta di valore nell'Offshore Wind, si segnala che in data 30 maggio 2022 l'Emittente ha comunicato di aver sottoscritto un accordo non vincolante con Havfram Holding AS e HVAS Invest Kappa AS (una holding company controllata da HitecVision) avente ad oggetto la valutazione di una potenziale cooperazione nel settore dello sviluppo e della costruzione di parchi eolici offshore. L'iniziativa è finalizzata a completare l'offerta di Saipem per il mercato eolico, combinando la consolidata esperienza di Havfram nell'installazione di impianti offshore con le capacità, competenze ed asset del Gruppo per l'esecuzione di progetti eolici EPCI. Alla Data del Documento di Registrazione, l'Emittente prevede che la eventuale definizione vincolante dei termini contrattuali di tale collaborazione, subordinata al raggiungimento di un'intesa in merito ai profili valutativi e organizzativi della potenziale partnership, possa intervenire entro il terzo trimestre del corrente esercizio. Analogamente, nell'ottica di un rafforzamento della proposizione di valore di Saipem nel business dell'eolico offshore, in data 14 giugno 2022 Saipem ha comunicato di aver sottoscritto con Trevi S.p.A. un Memorandum of Understanding per collaborare allo sviluppo congiunto di un progetto di due sistemi di trivellazione per fori di fondazione di grande diametro destinato ai parchi eolici. Tale accordo prevede, altresì, la possibilità di sviluppare congiuntamente le apparecchiature di perforazione che dovrebbero poi essere gestite da Saipem nell'esecuzione di progetti di parchi eolici, facendo leva sull'expertise e sul know-howdi Trevi nel settore delle fondazioni.

Ribadito il focus industriale di Saipem sulla transizione energetica e sull'economia circolare, anche attraverso lo sviluppo di soluzioni modulari e industrializzate, in particolare sulla filiera della CCUS, sulle tecnologie di riciclo della plastica e della robotica sottomarina

Saipem vuole giocare un ruolo da protagonista nella transizione energetica e nell'economia circolare focalizzandosi in particolare sulla realizzazione di impianti modulari nella filiera per la cattura dell'anidride carbonica, sul riciclo della plastica, sullo sviluppo di tecnologie robotiche di tipo sottomarino e nell'idrogeno verde. In particolare, nel settore CCUS, Saipem ha acquisto nel corso degli anni tecnologie proprietarie e competenze necessarie a operare lungo tutta la filiera, a partire dalla cattura e trasporto, fino alla perforazione dei pozzi per accedere alle unità geologiche in cui sequestrare la CO2. Tali acquisizioni rappresentano circa il 10% del totale acquisizioni previste nell'arco del Piano Strategico 2022-2025.

Relativamente ai progetti ad alto contenuto innovativo (come ad esempio le energie rinnovabili), il portafoglio ordini al 31 marzo 2022 ammonta al 4% del backlog E&C pari complessivamente a Euro 21.590 milioni, incluso il backlog non consolidato, mentre le nuove acquisizioni attese nell'arco del Piano Strategico 2022-2025 si caratterizzano per una percentuale di incidenza media dei progetti ad alto contenuto innovativo (come ad esempio l'eolico marino galleggiante, soluzioni per la cattura dell'anidride carbonica e droni per il Life of Field) pari a circa il 10% delle acquisizioni totali, passando da un'incidenza di circa il 4% nel 2022 fino al 13% nel 2025.

Nell'ambito del Piano Strategico 2022-2025 sono, inoltre, individuate potenziali azioni aggiuntive, non incluse nelle proiezioni del Piano stesso, che potrebbero apportare potenziale liquidità addizionale per oltre Euro 1,5 miliardi.

In particolare, Saipem, nel contesto di una gestione attiva del portafoglio di asset, ha sottoscritto un accordo vincolante con KCA Deutag per la vendita della totalità delle sue attività di Drilling Onshore (per ulteriori informazioni, si rinvia alla Sezione 14 del Documento di Registrazione). Tali azioni aggiuntive includono altresì la monetizzazione di assets e la rinegoziazione di contratti esistenti da realizzare nell'orizzonte temporale del Piano Strategico 2022-2025.

Si riportano di seguito i principali impatti della cessione del Drilling Onshore sul conto economico e sulla posizione finanziaria netta del Gruppo, come rappresentati nel Piano Strategico 2022-2025. Tali impatti rappresentano le stime del contributo del segmento Driling Onshorenell'arco del Piano Strategico 2022-2025 aggiornato in data 24 marzo 2022::

  • (i) la riduzione dei ricavi (per un totale di Euro 1.703 milioni) e dei risultati operativi (per un totale di Euro 243 milioni) sono calcolati sull'arco del Piano Strategico a partire dal gennaio 2023 sino al dicembre 2025;
  • (ii) la plusvalenza attesa dalla cessione del Drilling Onshore, indicata in misura pari ad Euro 226 milioni, sarà registrata alla fine del 2022;
  • (iii) la riduzione dei flussi di cassa operativi (per un totale di Euro 227 milioni) è calcolata sull'arco del Piano Strategico a partire dal gennaio 2023 sino al dicembre 2025.

I suddetti effetti non sono riflessi nel Piano Strategico 2022-2025, come aggiornato in data 24 marzo 2022, in quanto il Piano Strategico 2022-2025 è stato elaborato in continuità di business e le azioni aggiuntive nel contesto di una gestione attiva del portafoglio di asset rappresentano un potenziale miglioramento della situazione finanziaria dell'Emittente. Di conseguenza, considerata la natura opzionale di tali azioni aggiuntive, esse non state incluse nei targeteconomico-finanziari del Piano Strategico 2022-2025.

7.1.3 Principali assunzioni di carattere ipotetico e al di fuori della sfera di influenza del management dell'Emittente sottostanti l'elaborazione del Piano Strategico 2022- 2025 e dei Dati Previsionali

Alcune ipotesi sottostanti l'elaborazione delle previsioni contenute nel Piano Strategico 2022- 2025 sono riferibili ad assunzioni di carattere ipotetico, relative a eventi futuri e azioni per le quali non esiste una significativa esperienza storica che consenta di supportare le previsioni future o relative ad eventi futuri al di fuori dalla sfera di influenza degli amministratori dell'Emittente, che non necessariamente si verificheranno.

Le principali assunzioni di carattere ipotetico su cui gli amministratori dell'Emittente hanno basato la predisposizione del Piano Strategico 2022-2025 riguardano:

1. Completamento dalla Manovra Finanziaria e dell'Aumento di Capitale

L'aggiornamento del Piano Strategico 2022-2025, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 24 marzo 2022, incorpora gli effetti della Manovra Finanziaria.

Gli obiettivi della Manovra Finanziaria sono i seguenti:

  • ristabilire livelli di mezzi propri coerenti con le dimensioni aziendali;
  • ridurre il livello di indebitamento della Società;
  • ristabilire adeguati livelli di cassa su tutto l'arco temporale del Piano Strategico 2022- 2025;
  • stabilizzare il credit rating di Saipem nell'ottica di favorire l'accesso ai mercati dei capitali di debito per rifinanziare i prestiti obbligazionari in essere. In particolare, il Piano Strategico 2022-2025 prevede il rifinanziamento, nel biennio 2023-2024, di prestiti obbligazionari in scadenza per un ammontare complessivo pari a Euro 1 miliardo.

La Manovra Finanziaria si articola nei seguenti elementi:

  • nell'effettuazione dell'Aumento di Capitale inscindibile per Euro 2 miliardi, la cui realizzazione è prevista entro la fine dell'esercizio 2022;

  • nell'organizzazione, prima della realizzazione dell'Aumento di Capitale, di una nuova linea di credito di tipo c.d. "Revolving Credit Facility", o RCF, per un importo massimo fino ad Euro 1 miliardo, e rispetto alla quale talune banche finanziatrici che partecipano alla Manovra Finanziaria – segnatamente, Banco BPM S.p.A., BNP Paribas Italian Branch, Deutsche Bank S.p.A., HSBC Continental Europe, Italy, Illimity Bank S.p.A., Intesa Sanpaolo S.p.A. e UniCredit S.p.A. (le "Banche Potenziali Nuova RCF") hanno confermato la possibilità di partecipare per Euro 489 milioni complessivi (la "Nuova RCF"), soggetta a talune condizioni, tra cui il completamento dell'Aumento di Capitale, il perfezionamento del quale comporterebbe, tra l'altro, un rimborso anticipato obbligatorio della Liquidity Facility (ovvero della SACE Facility che, ove medio tempore perfezionata ed erogata, rifinanzierebbe gli utilizzi in essere a valere sulla Tranche A della stessa Liquidity Facility). Si precisa che, alla Data del Documento di Registrazione, il contratto relativo alla Nuova RCF risulta ancora soggetto alla negoziazione e definizione puntuale dei relativi termini e condizioni;
  • in linee di firma per l'emissione di garanzie bancarie, su base bilaterale e "noncommitted" (i.e., a revoca) rese disponibili, inter alios, da parte di talune banche che partecipano alla Manovra Finanziaria per complessivi Euro 1,4 miliardi (una quota di tali garanzie, pari a circa Euro 0,4 miliardi rimane condizionata alla restituzione di garanzie emesse in relazione a progetti di cui è previsto il completamento nel corso del 2022), in aggiunta alle quali, alla Data del Documento di Registrazione, sono state concesse ulteriori linee di firma per l'emissione di garanzie da parte di altre banche, per complessivi circa Euro 0,8 miliardi, così da arrivare ad una disponibilità complessiva di circa Euro 2,2 miliardi, a fronte di una esigenza di linee di firma per l'emissione di garanzie da emettersi nell'ambito del processo di acquisizione di nuove commesse indicativamente pari a Euro 2 miliardi nel corso del 2022.

Al fine di sostenere il fabbisogno finanziario di breve termine della Società, sino alla realizzazione dell'Aumento di Capitale, il Piano Strategico 2022–2025 prevede un intervento immediato di liquidità, quasi interamente già erogata in favore del Gruppoe per un importo complessivamente pari a Euro 1,5 miliardi, di cui:

  • (i) per un ammontare pari a Euro 646 milioni, oggetto di contribuzione entro il 31 marzo 2022, a titolo di Versamento in Conto Futuro Aumento di Capitale da parte degli Azionisti Rilevanti; e
  • (ii) per l'ammontare residuo, mediante l'erogazione di un finanziamento da parte di primarie banche italiane e internazionali.

Per ulteriori informazioni sulla Manovra Finanziaria, si rinvia alla Sezione 5, Paragrafo 5.1.3.1 del Documento di Registrazione.

2. Evoluzione del contesto di riferimento

Gli obiettivi previsti dal Piano Strategico si basano su previsioni relative all'evoluzione del contesto geopolitico, sanitario, macroeconomico e dei mercati di riferimento del Gruppo.

Contesto geopolitico

In relazione all'operatività in Russia e ai possibili impatti del conflitto Russia-Ucraina, si segnala che alla Data del Documento di Registrazione, il Gruppo Saipem non ricade in

situazioni di violazione degli obblighi e dei divieti previsti dal Regolamento (UE) 833/2014 del Consiglio, nonché del Regolamento (UE) 756/2006.

Alla Data del Documento di Registrazione, Saipem ha in corso due progetti in Russia di cui sono assegnatarie società in joint venture che non rientrano nel perimetro di consolidamento dell'Emittente. Entrambi i progetti hanno come cliente Arctic LNG 2 (società partecipata da Novatek 60%, TotalEnergies 10%, CNPC 10%, CNOOC 10%, Mitsui/Jogmec 10%).

Il primo dei due progetti è eseguito da una joint venture, incorporata in Olanda, in partnership paritetica con RHI Russia B.V., la cui holding companyè Ronesans AS.

Il secondo progetto è eseguito da due joint ventures incorporate in Francia con i partner Technip Energies e Nipigas (partecipazioni complessive nelle due joint ventures: Saipem 20%, Technip Energies 70% e Nipigas 10%).

Per entrambi i progetti, alla Data del Documento di Registrazione, sono in corso negoziazioni con il cliente per la chiusura delle relative attività, in linea e in piena conformità con le tempistiche previste dalla citata normativa comunitaria in funzione della tipologia di esportazioni e servizi resi alla controparte russa. Per quanto riguarda i due progetti sopra menzionati, la normativa comunitaria prevede che il completamento delle diverse attività debba avvenire:

  • entro il 27 maggio 2022 per la parte delle attività che prevede l'esportazione e l'assistenza tecnica sui materiali inclusi nell' Allegato X del Regolamento UE 576/2022 che modifica il Regolamento UE 833/2014;
  • 10 luglio 2022 per parte delle attività che prevede l'esportazione e l'assistenza tecnica sui materiali inclusi nell' Allegato XXIII del Regolamento UE 576/2022 che modifica il Regolamento UE 833/2014, e
  • 17 settembre 2022 per le rimanenti parti di attività e quindi per il completamento delle stesse.

Alla Data del Documento di Registrazione, le attività che, ai sensi della citata normativa avrebbero dovuto essere concluse entro il 27 maggio 2022, sono state completate entro la suddetta data. Per quanto attiene alle attività da completarsi rispettivamente entro il 10 luglio 2022 e il 17 settembre 2022, l'Emittente ha in corso discussioni con il cliente al fine di addivenire ad una risoluzione consensuale nei termini sopra indicati degli accordi originariamente sottoscritti.

Al momento dell'inizio del conflitto in Ucraina nel febbraio 2022, Saipem aveva in essere due ulteriori progetti nella Federazione Russa che hanno costituito oggetto di risoluzione:

  • un progetto EPC per l'ammodernamento della Raffineria di Mosca con il cliente GazpromNeft: il contratto relativo a tale progetto è stato risolto consensualmente in data 11 maggio 2022 a seguito dell'introduzione di sanzioni specifiche nei confronti di GazpromNeft, e le pendenze relative al progetto sono state tutte definite entro il 15 maggio 2022 come previsto dalla citata normativa comunitaria in relazione all'impresa GazpromNeft in quanto destinataria delle sanzioni ivi previste; e
  • un progetto per attività di perforazione relativo al mezzo Perro Negro 8 con il cliente Aurora: il contratto è stato risolto a seguito delle restrizioni alle attività introdotte dalla

citata normativa comunitaria e, alla Data del Documento di Registrazione, sono in corso le negoziazioni con il cliente (che non è una società sanzionata) unicamente per definire gli aspetti economici derivanti dalla risoluzione contrattuale. Con riferimento al mezzo Perro Negro 8, si segnala che esso è stato assegnato ad un contratto in Medio Oriente con avvio delle attività previsto entro la fine del 2022.

Alla Data del Documento di Registrazione, il backlog consolidato riferito a progetti in Russia, in seguito alla risoluzione dei due contratti di cui sopra, è azzerato mentre il backlog costituito da soli progetti non consolidati è pari a circa Euro 1,4 miliardi.

L'aggiornamento del Piano Strategico 2022-2025 approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 24 marzo 2022 prevedeva il completamento dei quattro progetti in Russia sopra riferiti. Al fine di valutare più puntualmente gli impatti che la tempistica di completamento dei progetti in Russia avrebbe prodotto sul Piano, in pari data è stato predisposto uno scenario avente come assunzione la cancellazione nei mesi immediatamente successivi all'avvio del conflitto in Ucraina, di tutti e quattro i progetti in Russia; da tale scenario è emerso un impatto cumulativo negativo nell'orizzonte temporale 2022-2025 sull'EBITDA e sul risultato netto consolidato stimato essere non significativo (in particolare, l'impatto sull'EBITDA, inferiore a circa Euro 20 milioni, si concentra nel solo anno 2022 mentre l'impatto in termini di risultato netto consolidato nell'arco del Piano Strategico 2022-2025, è compreso tra complessivi Euro 100 e Euro 150 milioni, tenuto conto dei dividendi attesi dalle joint ventures non consolidate). Tale stima non assume l'escussione delle garanzie a favore dei clienti riveniente da garanzie bancarie che, come di prassi per questa tipologia di contratti, sono state consegnate ai clienti per garantire l'esecuzione dei medesimi contratti. Tale escussione, considerata un evento remoto, a parere dell'Emittente sarebbe comunque mitigata dalla disponibilità di cassa associata agli anticipi ricevuti dai clienti stessi.

Con riferimento ai due progetti relativi al cliente Arctic LNG 2, le relative attività saranno concluse con una tempistica coerente con quanto previsto dal quadro sanzionatorio. Pertanto, alla Data del Documento di Registrazione, la tempistica di chiusura di tali attività non è prevista discostarsi in maniera significativa da quella assunta alla base del citato scenario elaborato ad integrazione del Piano 2022-2025; pertanto, non sono attesi impatti significativamente divergenti da quelli sottesi allo scenario elaborato ad integrazione del Piano 2022-2025.

Con riferimento agli ambiti dell'attività operativa del Gruppo investiti dagli effetti dell'invasione dell'Ucraina, alla Data del Documento di Registrazione la catena di approvvigionamento del Gruppo non comprende fornitori diretti strategici e/o critici nel territorio ucraino né si segnalano attività o personale del Gruppo nei territori ucraini interessati dallo scontro.

Il Piano Strategico non prevede acquisizioni di nuove commesse in Russia. L'accordo di cessione del Drilling Onshore stipulato in data 1 giugno 2022 prevede l'acquisizione da parte di Saipem della partecipazione del 10% in KCA Deutag (società con alcune attività operative nella Federazione Russa), partecipazione che non entrerà nel perimetro di consolidamento del Gruppo. Alla Data del Documento di Registrazione detta acquisizione attesa entro il quarto trimestre 2022, a parere dell'Emittente, non rappresenta una violazione dei Regolamenti EU 765/2006, 833/2014, 269/2014, della decisione n. 2014/145/CFSP del Consiglio nonché dei Regolamenti EU 2022/328 del Consiglio del 25 febbraio 2022, 336/2022 del 1° marzo 2022,

428/2022 del 15 marzo 2022, 576/2022 del 8 aprile 2022 e 879 del 3 giugno 2022, che hanno modificato il Regolamento UE 833/2014. Per ulteriori informazioni in merito all'operazione di cessione del Drilling Onshore, si rinvia alla Sezione 14, Paragrafo 14.1.1 del Documento di Registrazione.

Si ritiene, infine, che l'attuale contesto geopolitico descritto possa inoltre favorire lo sviluppo di nuove infrastrutture energetiche per la diversificazione dell'approvvigionamento energetico in molti Paesi.

Evoluzione della pandemia da COVID-19

Il Piano Strategico 2022-2025 è stato sviluppato sulla base delle condizioni generali della pandemia rilevate al momento dell'aggiornamento del Piano Strategico il 24 marzo 2022, e riflesse nelle previsioni circa l'andamento dei costi delle materie prime e dei settori di riferimento del Gruppo. In particolare, le assunzioni poste alla base del Piano tengono conto del fatto che nel corso del 2021 e fino alla data di approvazione dell'aggiornamento del Piano, si era gradualmente stabilizzata la situazione contingente connessa alla pandemia da COVID-19 in termini di: (i) impatti sulle dinamiche domanda e offerta di energia primaria, consumi e attività produttive a livello globale; (ii) restrizioni nell'ambito della mobilità e della circolazione delle persone. L'evoluzione della pandemia alla Data del Documento di Registrazione è in linea con l'assunzione del Piano.

Le assunzioni relative all'evoluzione della pandemia poste alla base del Piano Strategico 2022-2025 prevedono che quest'ultima non abbia impatti sui risultati del Gruppo a partire dal 2023.

Contesto economico

Il Piano Strategico 2022-2025 è stato sviluppato ipotizzando per il quadriennio 2022-2025 una crescita del PIL mondiale ed una contestuale ripresa della domanda energetica e dei prezzi delle commodities.

I dati più recenti (Fonte: Fondo Monetario Internazionale, World Economic Outlook, aprile 2022) evidenziano una crescita del PIL mondiale a prezzi costanti del 3,6% nel 2022 e del 3,4% nel 2025; nello stesso periodo, l'inflazione mondiale media dei prezzi al consumo è prevista al 7,4% nel 2022 e a 3,4% nel 2025.

Le assunzioni in merito a tali indicatori riflesse nel Piano tengono conto che già nel corso del 2021 e fino alla data di aggiornamento del Piano il 24 marzo 2022 si è assistito ad una ripresa della domanda energetica e ad un aumento dei prezzi delle commodities, che hanno superato le quotazioni pre-pandemiche. Tali assunzioni sono valide alla Data del Documento di Registrazione.

Nel medio termine, pur in presenza di un contesto con un elevato grado di volatilità, si prevede un consolidamento del prezzo del petrolio al di sopra di Euro 50 al barile e una stabilizzazione degli investimenti nel settore coerente con la crescita nel medio -termine assunta nel Piano Strategico 2022 -2025 (fonte: IHS Markit, Rystad Energy, GlobalData, Wood Mackenzie, Bloomberg, elaborazioni Saipem).

Con specifico riferimento al prezzo medio annuo del petrolio, il Piano Strategico 2022-2025 prevede una crescita fino a circa Euro 61 al barile nel 2022, per stabilizzarsi intorno a Euro

52 al barile nel 2025. Si segnala che tale previsione risulta conservativa rispetto alle più recenti previsioni disponibili alla Data del Documento di Registrazione come riportato nella tabella sottostante:

Prezzo Medio Annuo del Petrolio 2022 2023 2024 2025
(Euro/b)
Alla data del Piano Strategico (mar 61 54 52 52
22)
Alla data corrente (mag-22) 88 71 62 60

Fonte: elaborazione Saipem su dati IHS Markit (mag-22), Rystad Energy (mag-22), Bloomberg (consensusal 20/05/22).

Si riporta analogamente, lo stesso dato relativo al gas naturale scambiato di Europa (TTF):

Prezzo
Medio
Annuo
del
Gas
2022 2023 2024 2025
Naturale TTF (€/kcf)
Alla data del Piano Strategico (mar 14 7 7 8
22)
Alla data corrente (mag-22) 23 17 11 10

Fonte: elaborazione Saipem su dati Rystad Energy (mag-22).

Le ipotesi formulate nell'ambito del Piano Strategico 2022-2025 in merito all'evoluzione dei prezzi di petrolio e gas riflettono l'aspettativa di crescita della capacità di spesa degli operatori petroliferi nei mercati di riferimento di Saipem. Alla Data del Documento di Registrazione le assunzioni poste alla base del Piano Strategico 2022-2025 sono valide.

Per completezza, si riportano di seguito i mercati di riferimento dell'Emittente.

  • Mercato E&C Offshore

Le previsioni del mercato E&C Offshore prevedono sviluppi nelle principali aree geografiche di riferimento della Società, con particolare riferimento al gas naturale (Medio Oriente) e al petrolio (Africa, America Latina, Nord Europa e Medio Oriente). Con riferimento ai segmenti in cui la Società opera, le aspettative degli analisti di mercato prevedono una ripresa degli investimenti, mentre non si attende una significativa ripresa nel segmento Trunkline, caratterizzato da una scarsa numerosità di iniziative di investimento significative, seppur in presenza di potenziali rilanci di iniziative nell'area del Mar Mediterraneo. D'altra parte, si prevede altresì un incremento nel segmento Offshore Wind alla luce dell'impegno verso la transizione energetica nelle economie più avanzate (si veda ad esempio, il piano c.d. European Green Deal, confermato anche dal c.d. piano REPowerEU presentato a maggio 2022 dalla Commissione Europea).

  • Mercato E&C Onshore

Il mercato di riferimento per la linea di business E&C Onshore è previsto in sviluppo nelle principali aree di riferimento del Gruppo Saipem, con particolare riferimento al Medio Oriente, l'Africa e l'Europa, con un CAGR atteso nel periodo 2021-2025 pari al 3% su scala mondiale (Fonte: IHS Markit – dicembre 2022, GlobalData-febbraio 2022, elaborazione Saipem). Per quanto attiene ai principali segmenti di riferimento per il Gruppo vi sono aspettative di crescita per l'Onshore pipelay, upstream plants e i floaters mentre vi sono aspettative di lieve decrescita degli investimenti nel segmento LNG e gas valorization, rispetto ad investimenti

già in ripresa nel periodo 2019-2020. Per quanto concerne il segmento delle infrastrutture, si registrano attese di crescenti investimenti legate agli stimoli economici in fase di avvio a seguito degli impatti della pandemia da COVID19.

In tale contesto, Saipem prevede l'adozione di una strategia maggiormente focalizzata su progetti con maggior valore aggiunto e prevalentemente nel segmento LNG e gas valorization e floaters.

Per quanto concerne il settore delle Infrastrutture, l'approccio sarà volto a raccogliere le opportunità emergenti dagli investimenti attesi nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Alla Data del Documento di Registrazione, sono stati già emanati dei Decreti Legge per mettere in atto le necessarie semplificazioni, per es. il Decreto Legge 31 maggio 2021 n. 77 (c.d. "Decreto Semplificazioni") che prevede le prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure per l'implementazione del Piano, e sono previsti ulteriori provvedimenti atti ad accelerare il raggiungimento di specifici obiettivi del PNRR.

  • Mercato Drilling Offshore

Le previsioni circa il mercato Drilling Offshore prevedono sviluppi in tutte le principali aree di riferimento. Nello specifico, l'area Africana è prevista in significativa crescita, alla luce di nuovi sviluppi in Angola, Costa d'Avorio e Nigeria. Anche il Nord America (Golfo del Messico) e il Medio Oriente vengono rappresentati come in fase espansiva.

  • Mercato Drilling Onshore

Il mercato di riferimento per la linea di business Drilling Onshore prevede uno sviluppo in tutte le aree di operatività di Saipem (Europa, Sud America e Medio Oriente), con un CAGR atteso al di fuori del mercato Nordamericano (area in cui Saipem non opera), nel periodo 2021-2025 pari al 5% (Fonte: IHS Markit, elaborazione Saipem). In tale contesto, Saipem prevede l'adozione di una strategia orientata alla crescita e ad un maggior impiego dei mezzi disponibili.

Con riferimento alla divisione Drilling Onshore, si segnala che, alla Data del Documento di Registrazione, Saipem, nel contesto di una gestione attiva del portafoglio di asset, ha sottoscritto un accordo vincolante con KCA Deutag per la vendita della totalità delle sue attività di Drilling Onshore (per ulteriori informazioni, si rinvia alla Sezione 14 del Documento di Registrazione).

Si segnala, inoltre, che il contesto di mercato in cui la Società opera è collegato all'andamento degli investimenti dei principali operatori nel settore energetico e delle infrastrutture, che sono guidati da molteplici fattori, tra i quali la domanda e il prezzo atteso nel lungo periodo del petrolio e del gas naturale.

Per quanto riguarda la sola attività delle divisioni E&C, i progetti non correlati allo sviluppo di risorse di petrolio rappresentano circa il 75% del relativo portafoglio ordini residuo al 31 marzo 2022 (circa l'80% per quanto di competenza al 2025); in particolare, i progetti legati al gas naturale rappresentano il 67% di tale portafoglio ordini residuo (60% per quanto di competenza al 2025).

Relativamente ai progetti non-oil, le previsioni del prezzo del petrolio si ritiene abbiano un impatto particolarmente limitato, essendo questi ultimi influenzati da diversi altri fattori, quali ad esempio, la domanda e il prezzo del gas naturale, la domanda di energia elettrica a basse emissioni, gli incentivi allo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili e delle soluzioni tecnologiche pulite.

Con riferimento all'evoluzione del tasso di cambio si segnala che una parte significativa dei progetti eseguiti dal Gruppo esprime ricavi denominati in Dollari Statunitense. I tassi di cambio ipotizzati per la redazione del Piano Strategico 2022-2025, stimati sulla base del consensus di mercato pubblicato da primari data provider, sono i seguenti:

2022 2023 2024 2025
Euro/USD 1,195 1,215 1,225 1,240

Il Gruppo utilizza strumenti di copertura sul rischio di cambio valutario (al 31 marzo 2022 pari a circa il 20% del backlog consolidato) con l'obiettivo di contenere gli effetti di variazioni del rapporto di cambio sul backlog esistente; la differenza tra i tassi di cambio effettivi (cambio medio di Euro/USD per l'anno 2022 alla Data del Documento di Registrazione pari a circa 1,10 – fonte Banca Centrale Europea) e quelli previsti dal piano, in considerazione delle azioni di copertura, è tale da non generare scostamenti.

Il Piano Strategico 2022-2025 è stato predisposto tenendo conto del contesto geopolitico, dell'evoluzione della pandemia e del contesto economico sopra descritti.

Nello specifico, il Piano Strategico 2022-2025 tiene conto della dinamica dei prezzi delle commodities e delle materie prime che si è delineato con lo scenario di mercato sussistente alla data di approvazione dell'aggiornamento del Piano (i.e., 24 marzo 2022) e alla Data del Documento di Registrazione tale scenario si ritiene valido.

Alla Data del Documento di Registrazione, il livello dei prezzi delle commodities e delle materie prime è coerente con il costo di mercato rilevato al momento dell'assegnazione dei contratti e, pertanto, coerente con quanto rilevato nelle previsioni del Piano Strategico 2022- 2025.

Al 31 dicembre 2021 i materiali ed i servizi necessari per realizzare ed eseguire i progetti di Engineering & Construction in portafoglio già approvvigionati erano stimati pari a circa il 67% del backlog E&C (escludendo i progetti sospesi e quelli in fase di completamento) mentre il restante 33% del backlog E&C (escludendo i progetti sospesi e quelli in fase di completamento) rappresentava la potenziale esposizione del Gruppo al rischio di fluttuazione del costo delle materie prime.

In particolare, con riferimento ai materiali ed i servizi da acquistare, pari al 33% del backlog E&Cal 31 dicembre 2021, si specifica che:

  • circa il 90% dei materiali e servizi da acquistare, pari a Euro 3.726 milioni, del backlog E&C (escludendo i progetti sospesi e quelli in fase di completamento) è relativo ai clienti Oil&Gas, nello specifico con progetti Upstream. In generale, la redditività di tali progetti risulterebbe essere per il cliente / committente positivamente impattata da un contesto del prezzo del petrolio stabilmente elevato (al di sopra dei livelli prepandemia) e – come osservato in passato – in simili contesti di mercato, i clienti che operano nel settore Oil&Gastendono a focalizzarsi maggiormente sulla tempistica di

esecuzione che sull'ottimizzazione dei costi e, di conseguenza, diventano maggiormente propensi a formule di compensazione dei contrattisti EPC per aumenti del costo delle materie prime;

  • il rimanente 10% dei materiali e servizi da acquistare, pari a Euro 421 milioni, del backlog E&C (escludendo i progetti sospesi e quelli in fase di completamento) è relativo a progetti legati alle Infrastrutture e a progetti Offshore Wind, i quali sono attesi avere un impatto residuale sia in quanto lo scopo di lavoro non presenta importanti incidenze in termini di materiali/commodities che subiscono l'effetto dell'inflazione (essendo, invece, predominanti i servizi e gli asset navali) sia in quanto dotati di specifiche clausole contrattuali (per esempio sul carburante con riferimento ai progetti Offshore Wind e l'attuale regolamentazione di settore applicabile al contesto italiano delle Infrastrutture con relativa revisione dei prezzi di riferimento).

Con riferimento invece ai progetti non ancora in portafoglio ma la cui acquisizione è ritenuta probabile, i relativi ricavi e i margini a vita intera sono stati definiti (ai fini del Piano Strategico 2022-2025) sulla base delle informazioni storiche relative alla tipologia dei progetti da eseguirsi, in coerenza con le ipotesi di scenario. Si segnala che nell'ambito di tale fattispecie le curve dei prezzi di materie e logistica non sono significative ai fini delle valutazioni sottostanti il Piano Strategico 2022-2025, in quanto le ipotesi di "margine" riassumono le dinamiche delle grandezze economiche del progetto. È infatti importante sottolineare che per i progetti non in portafoglio, il valore dei contratti futuri rifletterà il livello dei costi di mercato al momento dell'assegnazione dei contratti stessi e quindi quanto rilevato nelle previsioni del Piano Strategico 2022-2025 è il volume di affari e la marginalità.

Per gestire il tema dei costi di mercato, favorendo l'implementazione del Piano Strategico 2022-2025 il Gruppo si avvale di una strategia commerciale orientata al de-risking che prevede l'acquisizione di progetti in regime di open book (i.e., in un regime di trasparenza delle dinamiche costo/prezzo verso i clienti), partendo dalle fasi di ingegneria iniziali di Front End Engineering (per ridurre i rischi associati a quantità e scelta dei materiali). Inoltre, sul fronte contrattuale, tale strategia commerciale prevede la negoziazione (con riscontro positivo da parte del cliente) di clausole che tutelino la società (grazie al diritto al riconoscimento di eventuali impatti in termini di costi e tempi) in caso di escalation della situazione geopolitica globale, della pandemia da Covid-19 e di eventuali altri eventi al di fuori del controllo dell'appaltatore, che tuttavia potrebbero impattare significative porzioni di margine.

La strategia alla base del Piano Strategico 2022-2025 riflette la tendenza al ricorso a formule di indicizzazione del prezzo di alcuni materiali e servizi specifici aventi impatto rilevante sul costo complessivo del progetto (es. il tubo per progetti di installazione condotte, i servizi logistici e altri materiali bulk per progetti Onshore), che nella pratica si traducono in contratti a formulazione mista Lump Sum/Rimborsabili, o in puri rimborsabili. Questo a beneficio di un miglioramento nella gestione del rischio di fluttuazione di determinate variabili di costo.

Si precisa inoltre che la formulazione del Piano Strategico 2022-2025 assume il rispetto, su tale orizzonte temporale, delle clausole che comportano limiti all'utilizzo delle risorse finanziarie dei contratti di finanziamento e dei prestiti obbligazionari del Gruppo.

  • Waiver

Il Piano Strategico 2022-2025 assume che tutti i waiver concernenti i contratti di finanziamento che richiedono il rispetto delle dichiarazioni e garanzie relative all'insussistenza della fattispecie prevista dall'art. 2446 del Codice Civile, già ottenuti alla Data del Documento di Registrazione con validità temporanea, vengano concessi in via definitiva nell'arco di Piano, e che, per l'effetto, le relative banche finanziatrici rinuncino definitivamente a che la Società renda qualsiasi dichiarazione in merito all'intervenuto verificarsi della fattispecie prevista dall'art. 2446 del Codice Civile con riferimento al bilancio chiuso al 31 dicembre 2021.

  1. Acquisizione di nuovi ordini secondo la tempistica e la redditività definite nel Piano Strategico 2022-2025, in particolare nell'E&C Offshore e nell'Offshore Wind

Il Piano Strategico 2022-2025 prevede l'acquisizione nell'arco di piano di diversi progetti riferiti alle divisioni del Gruppo. La stima dell'acquisizione di nuovi progetti (tipo di progetti, valore complessivo, ricavi e margini per anno) tiene conto degli obiettivi strategici del Gruppo, del contesto di mercato, sopra descritto, del posizionamento competitivo, delle azioni strategiche e dell'approccio commerciale.

La stima dei progetti da acquisire in arco di piano è stata effettuata partendo dalle previsioni di crescita dei settori di attività del Gruppo: a partire dal contesto di settore sono state quindi formulate le previsioni di acquisizione di nuovi ordini tenuto conto dei punti di forza del Gruppo in ciascun settore e delle strategie di posizionamento.

Il Gruppo stima di acquisire nel periodo 2022-2025 nuovi ordini per complessivi circa Euro 24 miliardi nell'E&C Offshore, circa Euro 15 miliardi nell'E&C Onshore, circa Euro 3 miliardi nell'Offshore Drilling (comprensivi di nuovi ordini e di estensioni degli ordini esistenti), circa Euro 2 miliardi nell'Onshore Drilling (comprensivi di nuovi ordini e di estensioni degli ordini esistenti) e oltre Euro 4 miliardi nell'ambito del complesso dei progetti nell'Offshore Wind e dei progetti riferibili alla transizione energetica, all'economia circolare e allo sviluppo di tecnologie robotiche di tipo sottomarino.

In particolare, nel settore dell'E&C Offshore e dell'Offshore Drilling, Saipem ritiene che le previsioni di crescita del Gruppo siano coerenti con le previsioni di sviluppo del mercato e con il vantaggio competitivo derivante da una flotta altamente tecnologica, dall'esperienza maturata nelle geografie chiave e dalla reputazione acquisita negli anni con i principali clienti nel settore energetico. In conseguenza di questo, nell'Offshore Drilling, grazie agli ordini esistenti e ai nuovi contratti di cui è prevista l'acquisizione, il Gruppo prevede la sostanziale piena occupazione della propria flotta nel 2022 come di seguito indicato con riferimento alla flotta Offshore Drilling.

I nuovi ordini nel settore E&C Onshore, per circa Euro 15 miliardi, sono previsti per oltre il 50% nel settore LNG e della valorizzazione del gas naturale nei quali il Gruppo può far leva sulle proprie esperienze e su un'offerta tecnologica proprietaria (per gli impianti Urea ed Ammoniaca).

Dai settori dell'Offshore Wind e transizione energetica, all'economia circolare e allo sviluppo di tecnologie robotiche di tipo sottomarino il Gruppo stima nuovi ordini per circa Euro 4 miliardi, di cui circa Euro 2,8 miliardi nell'Offshore Wind e circa Euro 1,3 miliardi riferibili alla transizione energetica, all'economia circolare e allo sviluppo di tecnologie robotiche di tipo sottomarino.

Nell'Offshore Wind il Gruppo prevede di acquisire ordini per circa Euro 2,8 miliardi nell'arco di piano, coerentemente con la strategia del Gruppo sopra indicata, di cui circa Euro 0,8 miliardi sono previsti nel periodo 2022-2023 su progetti a basso profilo di rischio (principalmente progetti di trasporto e installazione) e circa Euro 2 miliardi nel periodo 2024- 2025 attraverso la strategia volta all'aggiudicazione di progetti EPCI sia in ambito di installazioni fisse che flottanti, anche grazie ad accordi di collaborazione strategica in grado di garantire l'accesso a mezzi di installazione specializzati e dall'adozione di meccanismi strutturati di mitigazione del rischio.

L'acquisizione di circa Euro 1,3 miliardi di nuovi progetti riferibili alla transizione energetica, all'economia circolare e allo sviluppo di tecnologie robotiche di tipo subsea è prevista grazie alla strategia del Gruppo di ingresso in tali segmenti e alle previsioni di forte crescita del mercato. In particolare, nel settore CCUS, Saipem ha acquisito nel corso degli anni tecnologie proprietarie e competenze necessarie a operare lungo tutta la filiera, a partire dalla cattura e trasporto, fino alla perforazione dei pozzi per accedere alle unità geologiche in cui sequestrare la CO2.

Si evidenzia che in base al Piano Strategico 2022-2025 è previsto che circa il 50% dei ricavi complessivi stimati nell'arco di Piano sia generato da ordini e progetti ancora non acquisiti. Nel settore E&C Onshore, caratterizzato da progetti di durata maggiore, si prevede una maggiore quota di ricavi dal backlog esistente nei primi esercizi e una progressiva riduzione nell'arco di piano. Inoltre, l'incidenza dei ricavi attesi per il 2025 dai contratti non in portafoglio è pari a circa l'85% dei ricavi stimati.

7.1.4 Principali assunzioni di carattere generale e sotto la sfera di influenza del management dell'Emittente sottostanti l'elaborazione del Piano Strategico e Dati Previsionali

Fra le principali assunzioni di carattere generale e sotto la sfera di influenza del management dell'Emittente rientrano quelle relative a:

1. Andamento dei ricavi e dei margini relativi agli ordini in portafoglio

I ricavi e i margini dei progetti già in portafoglio (acquisiti ed in fase di esecuzione o avvio) sono stati proiettati sulla base dei seguenti elementi principali: valore contrattuale del progetto, valore stimato dei variation order e/o dei claim a vita intera del progetto, tempistiche previste di esecuzione mentre, con riferimento ai margini attesi, si è tenuto conto delle risultanze della backlog review effettuata a gennaio 2022 (per maggiori informazioni si rimanda alla Parte A e alla Sezione 5 del Documento di Registrazione). Le stime circa i tempi di esecuzione dei progetti sono state effettuate sulla base delle considerazioni sopra indicate in relazione al contesto di riferimento.

Il portafoglio ordini al 31 dicembre 2021 è pari a circa Euro 22,7 miliardi (cui si aggiungono Euro 1,9 miliardi riferiti a joint venture non consolidate). Il portafoglio ordini al 31 marzo 2022 ammonta a circa Euro 22,2 miliardi (cui si aggiungono circa Euro 1,8 miliardi riferiti a joint venture non consolidate), di cui Euro 6,6 miliardi da realizzarsi nel 2022 cui si aggiunge circa Euro 1 miliardo da realizzarsi nel 2022 riferito a joint venture non consolidate). Si segnala che la riduzione del backlog rispetto al 31 dicembre 2021, oltre all'avanzamento dei progetti in corso di esecuzione, è attribuibile all'E&C Onshore ed è dovuta alla risoluzione di alcuni contratti soggetti a condizioni sospensive che non si sono concretizzate. Il Piano Strategico 2022-2025 non prevede alcun contributo di questi progetti negli obiettivi economico-finanziari. Nel complesso, il Gruppo prevede che circa il 50% dei ricavi complessivi stimati nell'arco del Piano Strategico 2022 – 2025 sia generato da ordini e progetti da acquisire in rapporto a quelli già in portafoglio. Nel settore E&C Onshore, caratterizzato da progetti di durata maggiore, si prevede una maggiore quota di ricavi dal backlog esistente nei primi esercizi e una progressiva riduzione nell'arco del Piano Strategico 2022-2025.

2. Costi industriali, commerciali e amministrativi non assorbiti dai ricavi operativi

I costi industriali, commerciali e amministrativi sono stimati a partire dai dati storicamente rilevati. Per la stima dei costi nell'orizzonte di piano, il Gruppo ha inoltre fattorizzato gli effetti del programma di riduzione e contenimento dei costi avviato nel 2021 avente ad oggetto iniziative di efficientamento riguardanti, a titolo esemplificativo, la razionalizzazione degli uffici internazionali e un'approfondita revisione dei costi generali e amministrativi.

Le azioni di efficientamento attivate a giugno 2021 consentono, a regime, un risparmio di costi di struttura di circa Euro 80 milioni annui, mentre le azioni da attuare per conseguire il

target di risparmio di oltre Euro 150 milioni per il 2022 sono state individuate e sono in fase di realizzazione.

Il Gruppo perseguirà, inoltre, ottimizzazioni ulteriori dei processi, sfruttando anche le opportunità derivanti dal nuovo modello organizzativo, per arrivare all'obiettivo di risparmi di oltre Euro 300 milioni a regime nel 2024, partendo dalla baseline di costi del 2021, pari a circa Euro 2,7 miliardi.

3. Investimenti (capex) e ammortamenti

Il Piano Strategico prevede mediamente investimenti di circa Euro 300 milioni all'anno per ciascuno degli anni di piano, per un ammontare complessivo sull'orizzonte del Piano Strategico 2022-2025 pari a circa Euro 1,3 miliardi. Il Gruppo prevede investimenti principalmente per il mantenimento della capacità produttiva della flotta e delle basi logistiche.

Gli investimenti materiali ed immateriali vengono attesi essere ammortizzati nel Piano Strategico 2022-2025 secondo le politiche di ammortamento del Gruppo, tenendo conto della possibilità della distinzione tra investimenti specifici di progetto (generalmente ammortizzati sulla durata del progetto per i quali vengono sostenuti), investimenti per manutenzione ciclica dei mezzi navali (ammortizzati su un periodo generalmente di 5 anni), investimenti di potenziamento dei mezzi (di costruzione e perforazione) o delle basi logistiche (ammortizzati sul periodo di vita residua del mezzo navale o della base logistica).

4. Capitale d'esercizio netto

Il Piano Strategico 2022-2025 prevede il mantenimento di un capitale d'esercizio netto, il quale include il capitale circolante e i fondi per rischi e oneri, negativo e in riduzione negli esercizi 2022-2024, evidenziando quindi un progressivo assorbimento di cassa, e sostanzialmente stabile nell'ultimo anno di piano. L'incidenza del capitale d'esercizio netto sui ricavi del 2022 è prevista pari al 13% negativo per passare al 9% del 2023 e al 6% negativi del 2024 e 2025.

L'evoluzione del capitale d'esercizio riflette la crescita del business del Gruppo nelle diverse divisioni e settori di attività, con conseguente assorbimento di risorse finanziarie. Le assunzioni sul capitale d'esercizio netto sono state elaborate per singola divisione. In particolare, con riferimento al capitale circolante si è tenuto conto dell'assorbimento di cassa dei progetti oggetto di backlog review, della dinamica dei giorni di incasso e pagamento (in particolare per le divisioni Drilling Offshore e Drilling Onshore), della dinamica degli anticipi da clienti e fornitori (in particolare per la divisione E&C Onshore) tenuto conto anche dell'evoluzione attesa del portafoglio ordini e delle nuove acquisizioni nell'orizzonte temporale di Piano Strategico 2022-2025.

5. Interessi

Gli oneri per interessi sono stati stimati sulla base dei tassi e del livello di indebitamento previsti a seguito del completamento della Manovra Finanziaria. In particolare, il Piano Strategico 2022-2025 assume il rifinanziamento di due prestiti obbligazionari, da Euro 500 milioni ciascuno, con scadenza settembre 2023 e gennaio 2025, mediante l'accesso ai mercati dei capitali. Nel medesimo orizzonte temporale non sono previsti ulteriori rifinanziamenti. Il costo medio del debito sul quadriennio di piano, escludendo le componenti

di costo legate alle operazioni di copertura in cambi e gli interessi legati alle passività per beni in leasing, è previsto attestarsi intorno al 4%.

6. Dividendi

I flussi finanziari stimati nel Piano Strategico non prevedono il pagamento di dividendi e l'Emittente, alla Data del Documento di Registrazione non ha adottato una politica dei dividendi (per maggiori informazioni si veda anche la Sezione 11, Paragrafo 11.6 del Documento di Registrazione).

Si segnala che, ai sensi del Contratto di Finanziamento Liquidità e per l'intera durata dello stesso (i.e., fino alla data che cade 12 mesi dopo il 31 marzo 2022), l'Emittente si è impegnato a non deliberare e/o effettuare distribuzioni di utili, riserve e/o dividendi. Inoltre, l'Emittente si è altresì impegnato a far sì che ogni altra impresa con sede in Italia appartenente al Gruppo non deliberi e/o effettui distribuzioni di utili, riserve e/o dividendi durante tutto il corso dell'anno 2022.

7. Imposte

Le imposte sul reddito sono state calcolate in base alla stima del reddito imponibile per ciascuna entità del Gruppo e considerando la movimentazione prevista dei saldi per imposte differite. In particolare, il Piano Strategico 2022-2025 prevede per l'anno 2022 imposte sul reddito pari ad un ammontare in linea con quanto rilevato nell'esercizio 2020. Si precisa inoltre che, a causa dell'esposizione di alcune entità del Gruppo ad imposte sul reddito applicate al fatturato, principalmente in forma di ritenute alla fonte (c.d. Withholding Tax), e del conseguimento di profitti in alcuni paesi, il Gruppo potrebbe comunque riportare imposte sul reddito in presenza di un risultato consolidato prima delle imposte negativo.

7.1.5 Dati previsionali

Gli obiettivi economico-finanziari previsti dal Piano Strategico (i "Dati Previsionali") sono i seguenti:

  • Ricavi: in crescita con CAGR del 15% tra 2021-2025, e caratterizzati da elevata visibilità con riferimento al 2022 per effetto dei progetti acquisiti che rappresentano oltre il 90% dei ricavi stimati nell'anno; tale visibilità si riduce progressivamente negli anni successivi sino a circa il 15% nel 2025; in particolare, si prevede che il 50% dei ricavi complessivi stimati nell'arco di Piano sia generato da ordini e progetti ancora non acquisiti; (Ricavi per Euro 6.875 milioni nell'esercizio 2021);
  • Riduzione dei costi di struttura nel 2022 per oltre Euro 150 milioni e oltre Euro 300 milioni a regime nel 2024, partendo dalla baseline di costi del 2021, pari a circa Euro 2,7 miliardi;
  • EBITDA adjusted: ad oltre Euro 0,5 miliardi nel 2022 e oltre Euro 1 miliardo nel 2025 (calcolato escludendo le componenti straordinarie non ricorrenti) (EBITDA adjusted negativo pari a Euro 1.192 milioni nell'esercizio 2021);
  • Margine dell'EBITDA adjustedsui ricavi a doppia cifra dal 2024;

  • Capex per circa Euro 300 milioni medi annui e un ammontare complessivo sull'orizzonte del Piano Strategico 2022-2025 pari a circa Euro 1,3 miliardi (Capex pari a Euro 298 milioni nell'esercizio 2021);
  • Free Cash Flow (calcolato come: EBITDA reported pre-IFRS 16 al netto di variazione del capitale circolante netto, oneri finanziari, tasse, dividendi e investimenti): il 2022 è atteso assorbire cassa per circa Euro 1 miliardo e si prevede il ritorno ad una generazione di cassa tra il 2023 e il 2024, con free cash flow previsto a circa Euro 700 milioni nell'anno 2025. Il Free Cash Flow di piano è condizionato dagli esborsi connessi ai risultati della backlog review per circa Euro 1 miliardo nei 4 anni di piano, di cui circa Euro 500 milioni nel 2022 (Free Cash Flow negativo per circa Euro 350 milioni nell'esercizio 2021);
  • Posizione finanziaria netta (post-IFRS 16): dopo l'Aumento di Capitale di Euro 2 miliardi si prevede un indebitamento finanziario netto post IFRS 16 di circa Euro 800 milioni a fine 2022, con un obiettivo di fine 2025 vicino allo zero (Indebitamento finanziario netto pari a Euro 1.541milioni nell'esercizio 2021).

Sulla base delle informazioni disponibili, anche alla luce dell'andamento gestionale e reddituale del Gruppo nel primo trimestre 2022 e fino alla Data del Documento di Registrazione e della dinamica osservata degli impatti della pandemia da COVID-19 e del conflitto in Ucraina, a giudizio dell'Emittente i Dati Previsionali ed il Piano Strategico 2022- 2025 aggiornato in data 24 marzo 2022 risultano ancora validi alla Data del Documento di Registrazione, considerato che a tale data sono ritenute ancora fondate e in essere le assunzioni sottostanti a dette previsioni.

7.2 Dichiarazione in merito alle previsioni e stime degli utili

L'Emittente dichiara che, avendo adottato tutta la ragionevole diligenza a tale scopo, i Dati Previsionali contenuti nella presente Sezione 7 – come integrati dalle informazioni inerenti agli impatti della cessione del Drilling Onshore sui conti del Gruppo al 31 dicembre 2021 di cui alla Sezione 14, Paragrafo 14.1.1 del Documento di Registrazione - sono stati compilati e redatti su una base:

  • i. comparabile alle informazioni finanziarie relative all'esercizio 2021;
  • ii. coerente con le pratiche contabili dell'Emittente.

SEZIONE 8 ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE E DI VIGILANZA E ALTI DIRIGENTI

8.rmazioni sugli organi di amministrazione, di direzione e di sorveglianza e sugli Alti Dirigenti

8.1.1 Consiglio di Amministrazione

Ai sensi dell'articolo 19 dello Statuto sociale vigente alla Data del Documento di Registrazione (lo "Statuto") la Società è amministrata da un Consiglio di Amministrazione composto da un numero di membri non inferiore a cinque e non superiore a nove. L'Assemblea ne determina il numero entro i limiti suddetti.

Il Consiglio di Amministrazione in carica alla Data del Documento di Registrazione è composto da 9 membri, di cui 5 indipendenti e un amministratore esecutivo, eletti dall'Assemblea ordinaria della Società in data 30 aprile 2021 (in conformità alle disposizioni statutarie in vigore alla data della loro nomina) e resterà in carica sino alla data dell'Assemblea ordinaria chiamata ad approvare il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2023.

I componenti del Consiglio di Amministrazione in carica alla Data del Documento di Registrazione sono elencati nella seguente tabella:

Carica Nome e cognome Luogo di nascita Data di nascita
Presidente Silvia Merlo (*) Cuneo 28 luglio 1968
Amministratore
Delegato
Francesco Caio Napoli 23 agosto 1957
Amministratore Roberto Diacetti (*) Palestrina (RM) 28 ottobre 1973
Amministratore Patrizia
Michela
Giangualano (*)
Milano 17 ottobre 1959
Amministratore Paola
Annunziata
Lucia Tagliavini (*)
Milano 23 ottobre 1968
Amministratore Pier Francesco Ragni Terni 22 maggio 1971
Amministratore Marco Reggiani Reggio Emilia 3 giugno 1968
Amministratore Paul Simon Schapira
(*)
Milano 26 marzo 1964
Amministratore Alessandra Ferone Napoli 24 novembre 1970

(*) Amministratore indipendente ai sensi dell'articolo 148, comma, 3 del TUF, come richiamato dall'articolo 147ter, comma 4, del TUF, e dall'articolo 2 del Codice di Corporate Governance predisposto dal Comitato per la Corporate Governance promosso da Borsa Italiana.

I componenti del Consiglio di Amministrazione sono tutti domiciliati per la carica presso la sede della Società.

Rapporti di parentela

Per quanto a conoscenza della Società, nessun membro del Consiglio di Amministrazione ha rapporti di parentela con altri membri del Consiglio di Amministrazione dell'Emittente, con i membri del Collegio Sindacale o con gli Alti Dirigenti della Società.

Altre cariche in organi di amministrazione, di direzione o di sorveglianza di società di capitali o di persone e indicazione delle partecipazioni detenute nelle stesse

La seguente tabella indica tutte le società di capitali o di persone, diverse dall'Emittente, in cui i membri del Consiglio di Amministrazione dell'Emittente siano ovvero siano stati membri degli organi di amministrazione, di direzione o di sorveglianza, ovvero soci, negli ultimi cinque anni, con l'indicazione della permanenza in carica e/o della partecipazione detenuta alla Data del Documento di Registrazione.

Nome e cognome Società Carica / partecipazione Status
Tecnoindustrie
Merlo S.p.A.
Amministratore Delegato In carica
Ergos S.r.l. Amministratore e socio In carica
Centro Formazione e
Ricerca Merlo S.r.l.
Amministratore Unico In carica
Treemme 149echnology
S.r.l.
Amministratore Delegato In carica
Ibis S.p.A. Amministratore Delegato In carica
Merlo S.p.A. Industria
Metalmeccanica
Amministratore Delegato In carica
Movimatica S.r.l. Presidente e Amministratore
Delegato
In carica
Kibotion S.r.l. Socio unico e Amministratore
Unico
In carica
Alta Valdelsa S.r.l. Amministratore Unico In carica
Sanlorenzo S.p.A. Amministratore In carica
CO.IMM.I. S.r.l. Amministratore Unico In carica
Silvia Merlo Finanziaria Sviluppo
Impresa S.p.A.
Amministratore In carica
Pluto Invest S.S.
(società inattiva)
Socio e Amministratore In carica
MEFRA S.S. Socio e Amministratore In carica
Erg S.p.A. Consigliere di Amministrazione
e Presidente del Comitato
per le Nomine e i Compensi
Cessata
GEDI Gruppo Editoriale
S.p.A.
Consigliere di Amministrazione,
Membro del Comitato per le
Nomine e la Remunerazione e
Membro del Comitato
per il Controllo e i Rischi
Cessata
Leonardo S.p.A. Consigliere di Amministrazione,
Membro del Comitato per
il Controllo e i Rischi e Membro del
Comitato Analisi Scenari
Internazionali
Cessata
Esperia S.S. Socio In carica
Nike S.S. Socio In carica

Miros S.S. Socio In carica
Erasmus S.S. Socio In carica
Orione S.S. Socio In carica
Futura S.S. Socio In carica
Eracle S.S. Socio In carica
Mefra S.S. Socio In carica
Canubia S.S. Socio In carica
BNL S.p.A. Gruppo Amministratore e Presidente
BNP Paribas del Comitato Nomine In carica
Caio Digital
Partners S.r.l. Socio unico In carica
Politecnico di Componente dell'
advisory
In carica
Milano board
Francesco Caio ITA S.p.A. Presidente del Consiglio di Cessata
Amministrazione
Consigliere di
Guala Closures Amministrazione, Presidente Cessata
S.p.A. del Comitato Controllo e Rischi
e
Lead independent director
Fondazione Eni Consigliere Cessata
Enrico Mattei
Amministratore e membro del
Pirelli S.p.A. Comitato Controllo Rischi, In carica
Sostenibilità e Corporate
Governance
Fondazione Enpaia Direttore Generale In carica
Auditel Componente del Comitato per
il Controllo e Rischi e In carica
Corporate Governance
Banca Ifis S.p.A. Amministratore, Presidente del
Comitato Nomine e In carica
Roberto Diacetti Componente del Comitato
Controllo e Rischi
IFIS NPL Servicing Vice Presidente Cessata
S.p.A.
World Food Vice Presidente Cessata
Programme Italia
EUR S.p.A. Presidente del Consiglio di Cessata
Amministrazione
Roma Convention Presidente del Consiglio di Cessata
Group S.p.A. Amministrazione
Eur Tel Sri Amministratore Unico Cessata
Banca Centro Lazio Consigliere di Amministrazione Cessata
lgea Banca Componente Organismo di Cessata
Vigilanza
Patrizia Michela Salvatore Amministratore In carica
Giangualano Ferragamo S.p.A.
Epta S.p.A. Amministratore In carica

Aidexa Holding
S.p.A. Amministratore In carica
Leonardo S.p.A. Amministratore In carica
Inticom S.p.A. Amministratore In carica
ASTM S.p.A. Membro del Consiglio di
Amministrazione e del
Comitato per il Controllo e i
Rischi
Cessata
Società per Azioni
Esercizi
Aeroportuali SEA
Amministratore Cessata
Mondadori S.p.A. Membro del Consiglio di
Amministrazione e del
Comitato per il Controllo e i
Rischi
Cessata
UBI Banca S.p.A. Membro del Consiglio di
Sorveglianza con incarichi nei
comitati Controllo Interno,
Remunerazione, rischi e ODV e
Liberalità
Cessata
Paola Lucia
Annunziata
Tagliavini
Interpump Group
S.p.A.
Amministratore, Presidente del
Comitato Controllo, Rischi e
Sostenibilità e per le
Operazioni con Parti Correlate
In carica
Rai Way S.p.A. Amministratore, Presidente del
Comitato Controllo Rischi e
Sostenibilità e per le
Operazioni con Parti Correlate
In carica
OVS S.p.A. Sindaco Effettivo Cessata
DOLLMAR S.p.A. Presidente dell'OdV In carica
KLEPIERRE
MANAGEMENT
Membro dell'OdV In carica
Intesa Sanpaolo
S.p.A.
Amministratore, Presidente del
Comitato Rischi e Sostenibilità
e Membro del Comitato Parti
Correlate
In carica
Brembo S.p.A. Sindaco Effettivo Cessata
RCS Media Group
S.p.A.
Sindaco Effettivo Cessata
Fideuram Asset
Management SGR
Amministratore e Membro del
Comitato Rischi
Cessata
Eurizon Capital SA Amministratore, Membro del
Comitato Rischi, Presidente del
Comitato dei Consiglieri
Indipendenti
Cessata

Amministratore, membro del Cessata
Eurizon Capital SGR Comitato Rischi e Presidente
S.p.A. del Comitato dei Consiglieri
Indipendenti
Amministratore, Membro del
EURIZON Capital Comitato dei Consiglieri Cessata
Real Asset Sgr Indipendenti
AMISSIMA Holding
S.r.l. / AMISSIMA
Vita S.p.A./ Amministratore e Membro del Cessata
AMISSIMA Comitato Controllo e Rischi
Assicurazione
S.p.A.
Amministratore, Presidente del
BE Shaping the Comitato Controllo e Rischi e Cessata
Future S.p.A. per le Operazioni con Parti
Correlate
DelClima Amministratore Cessata
Amministratore, Membro del
Comitato Controllo e Rischi e
SAVE S.p.A. per le Operazioni con Parti Cessata
Correlate,
Lead Independent
e Presidente del
Director
Comitato Controllo e Rischi
DOLLMAR S.p.A. Sindaco Effettivo Cessata
Valvitalia S.p.A. Amministratore In carica
Valvitalia
Finanziaria S.p.A. Amministratore In carica
CDP S.p.A. Chief Financial Officer In carica
Fincantieri Marine
Group Holdings Inc. Amministratore Cessata
Fincantieri Marine
Group LLC Amministratore Cessata
Ace Marine LLC Amministratore Cessata
Island Offshore XII Amministratore Cessata
Pier Francesco Ship AS
Ragni Island Victory AS Amministratore Cessata
Island Defender AS Amministratore Cessata
Centro Servizi Amministratore Cessata
Navali S.p.A.
SEAF S.p.A. Amministratore Cessata
Seastema S.p.A. Amministratore Cessata
Vard Group AS Presidente del Consiglio di Cessata
Amministrazione
Fincantieri Oil & Presidente del Consiglio di Cessata
Gas S.p.A. Amministrazione
Fincantieri S.p.A. Direttore Generale e socio Cessata

Marco Reggiani Stogit S.p.A. Presidente del Consiglio di
Amministrazione
In carica
MJ Advisory S.r.l. Presidente del Consiglio di
Amministrazione e socio
In carica
GRP Risk Profile
Italia S.r.l.
Membro del Comitato Etico In carica
Edizioni Settecolori
S.r.l.
Socio In carica
Snam Rete Gas
S.p.A.
Consigliere di Amministrazione Cessata
Ecolavanderie Marte
s.a.s.
Socio Cessata
Tamburi Investment
Partners S.p.A.
Amministratore In carica
Epipoli S.p.A. Amministratore In carica
Paul Schapira Equita S.p.A. Membro dell'Advisory Board In carica
Bregal Milestone Senior Advisor In carica
Bastille Day SAS Socio In carica
Spotlit SAS Socio In carica
LePrix Inc. Socio In carica
Metallicus Inc. Socio In carica
CDP Immobiliare
S.r.l.
Amministratore Cessata
CDP Immobiliare
SGR S.p.A.
Amministratore Cessata
Alessandra Ferone Euronext N.V. Componente del
Supervisory
Board
In carica
Gruppo Cassa
Depositi e Prestiti
S.p.A.
Chief Risk Officer In carica
Euronext N.V. Membro del Risk Committee e
Membro dell'Audit Committee
In carica
SACE S.p.A. Consigliere di Amministrazione Cessata
Divisione RE del
Gruppo CDP (CDP
Immobiliare/CDPI
Sgr/Fondi gestiti)
Chief Financial Officer Cessata

Ulteriori informazioni

Per quanto a conoscenza della Società, negli ultimi 5 anni nessuno dei membri del Consiglio di Amministrazione in carica della Società:

a) ha riportato condanne in relazione a reati di frode;

  • b) è stato coinvolto in bancarotte, amministrazioni controllate, liquidazioni o liquidazioni giudiziarie nell'assolvimento dei propri incarichi; o
  • c) è stato soggetto a incriminazioni ufficiali e/o sanzioni da parte di autorità pubbliche o di regolamentazione (comprese le associazioni professionali designate) né a interdizione, da parte di un organo giurisdizionale, dalla carica di membro degli organi di amministrazione, di direzione o di sorveglianza della Società o dallo svolgimento di attività di direzione o di gestione di qualsiasi emittente.

8.1.2 Collegio Sindacale

Ai sensi dell'articolo 27 dello Statuto, il Collegio Sindacale è costituito da 3 membri effettivi e 2 supplenti, nominati ai sensi di legge.

Il Collegio Sindacale della Società in carica alla Data del Documento di Registrazione è stato nominato dall'Assemblea ordinaria della Società in data 29 aprile 2020 (in conformità alle disposizioni statutarie in vigore alla data della relativa nomina) e resterà in carica sino alla data dell'Assemblea ordinaria chiamata ad approvare il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2022.

Carica Nome e cognome Luogo
di
nascita
Data di nascita
Presidente Giovanni Fiori Padova 15 dicembre 1961
Sindaco Effettivo Norberto Rosini Barbariga
(BS)
16 febbraio 1959
Sindaco Effettivo Giulia De Martino Roma 2 giugno 1978
Sindaco Supplente Francesca Michela Maurelli Roma 24 luglio 1971
Sindaco Supplente Maria Francesca Talamonti Roma 5 gennaio 1978

La composizione del Collegio Sindacale è riportata nella seguente tabella:

I componenti del Collegio Sindacale in carica alla Data del Documento di Registrazione sono domiciliati per la carica presso la sede della Società.

Rapporti di parentela

Per quanto a conoscenza di Saipem, nessun membro del Collegio Sindacale ha rapporti di parentela con altri membri del Collegio Sindacale dell'Emittente, con i membri del Consiglio di Amministrazione o con gli Alti Dirigenti della Società.

Altre cariche in organi di amministrazione, di direzione o di sorveglianza di società di capitali o di persone e indicazione delle partecipazioni detenute nelle stesse

La seguente tabella indica tutte le società di capitali o di persone, diverse dall'Emittente, in cui i membri del Collegio Sindacale dell'Emittente siano ovvero siano stati membri degli organi di amministrazione, di direzione o di sorveglianza, ovvero soci, negli ultimi cinque anni, con l'indicazione della permanenza in carica e/o della partecipazione detenuta alla Data del Documento di Registrazione.

Nome e
cognome
Società Carica / partecipazione Status
Elettra 1938 S.p.A. Presidente del Consiglio di
Amministrazione
In carica
Sonick S.A. Presidente del Consiglio di
Amministrazione
In carica
Italo S.p.A. Presidente
del
Collegio
Sindacale
In carica
Selta S.p.A. Commissario straordinario In carica
Alitalia LAI S.p.A. in liquidazione Commissario straordinario In carica
Alitalia Servizi S.p.A. in liquidazione Commissario straordinario In carica
Alitalia Express S.p.A. Commissario straordinario In carica
Alitalia Airport S.p.A. Commissario straordinario In carica
Volare S.p.A. Commissario straordinario In carica
Ilva
Pali
Dalmine
S.p.A.
in
amministrazione straordinaria
Commissario straordinario In carica
Scala
S.p.A.
in
amministrazione
straordinaria
Commissario straordinario In carica
Selfin S.p.A. Commissario straordinario In carica
Giovanni
Fiori
CFI S.p.A. Presidente del Consiglio di
Amministrazione
In carica
Interporto Sud Europa S.p.A. Presidente
del
Collegio
Sindacale
Cessata
Ubi Banca S.p.A. Componente del Consiglio di
Sorveglianza e Presidente del
comitato controllo interno e
dell'Odv
Cessata
Gamenet S.p.A. Presidente
del
Collegio
Sindacale
Cessata
Italconsult S.p.A. Presidente
del
Collegio
Sindacale
Cessata
Armònia Sgr S.p.A. Presidente
del
Collegio
Sindacale
Cessata
SIAE Componente del Collegio dei
revisori
Cessata
Pfizer Italia Holding S.p.A. Presidente
del
Collegio
Sindacale
Cessata
Astaldi S.p.A. Presidente
del
Collegio
Sindacale
Cessata
Luxottica Group S.p.A. Presidente
del
Collegio
Sindacale
Cessata
Mediaset S.p.A. Presidente
del
Collegio
Sindacale
Cessata
Gamenet S.p.A. Presidente dell'Odv Cessata
Italconsult S.p.A. Presidente dell'Odv Cessata
GSE S.p.A. Presidente dell'Odv Cessata
Condotte S.p.A Presidente dell'Odv Cessata
Enav S.p.A. Componente dell'Odv Cessata
Technologies for Water Services S.p.A. Sindaco effettivo In carica

Associazione Artigiani Presidente
del
Collegio
Sindacale
In carica
Rosetti Marino S.p.A. Sindaco effettivo In carica
Gironofra Re S.r.l. Amministratore unico In carica
Tenacitas Società Semplice Consigliere
di
Amministrazione e socio
In carica
Fronti Advisor S.r.l. Presidente del Consiglio di
Amministrazione e socio
Cessata
Nofra S.r.l. Co-Amministratore e socio In carica
Norberto
Rosini
Casa dei Popolari S.r.l. Socio In carica
Banca
Credito
Cooperativo
Agro
Bresciano
Sindaco effettivo Cessata
Frontipa Services S.r.l. Amministratore unico e socio Cessata
Consorzio Servizio Valle Camonica Presidente
del
Collegio
Sindacale
Cessata
A2A S.p.A. Amministratore Cessato
Sebino Retail S.r.l. Amministratore Unico Cessato
Sebino Sviluppo S.r.l. Amministratore Unico e Socio Cessata
MS Real Estate S.r.l. Amministratore Unico Cessata
Consigliere
di
INPS Servizi S.p.A. Amministrazione In carica
NovaSIM S.p.A. in Liquidazione Presidente
del
Collegio
Sindacale
In carica
Wise Dialog Bank S.p.A. Presidente
del
Collegio
Sindacale
In carica
ERG S.p.A. Sindaco effettivo In carica
Autostrade per l'Italia S.p.A. Sindaco effettivo In carica
Società
Italiana
Traforo
del
Monte
Bianco S.p.A.
Sindaco effettivo In carica
UTM Systems & Services S.p.A. Sindaco effettivo In carica
Eni Trading & Shipping S.p.A. Sindaco effettivo In carica
Eni Trade & Biofuels S.p.A. Sindaco effettivo In carica
International Energy Services S.p.A. Sindaco effettivo In carica
Floaters S.p.A. Sindaco effettivo In carica
Giulia
De
Martino
Servizi Colleferro società consortile per
azioni
Sindaco effettivo In carica
Società di Servizi Comprensoriali e di
Sviluppo Immobiliare S.r.l.
Sindaco effettivo In carica
Credito
Cooperativo
Interprovinciale
Veneto
in
liquidazione
coatta
amministrativa
Componente del Supervisory
Board
In carica
Valore Italia Holding di Partecipazioni
S.p.A.
in
liquidazione
coatta
amministrativa
Componente del Supervisory
Board
In carica
Fondazione MEDOR (Gruppo Leonardo) Componente del Supervisory
Board
In carica
Ente Ecclesiastico Miulli Componente del Supervisory
Board
In carica
IPB
sim S.p.A. in liquidazione coatta
amministrativa
Componente del Supervisory
Board
In carica

Advam
Partners
SGR
S.p.A.
in
liquidazione coatta amministrativa.
Commissario liquidatore In carica
Fondo
il
Vignola
in
liquidazione
giudiziale
Commissario liquidatore In carica
Leonardo Global Solutions S.p.A. Sindaco supplente In carica
C.R.N. S.p.A. Sindaco supplente In carica
Ferretti S.p.A. Sindaco supplente In carica
BasicNet S.p.A. Sindaco supplente In carica
Zago S.p.A. Sindaco supplente In carica
Buzzi Unicem S.p.A. Sindaco supplente In carica
Raccordo Autostradale Valle D'Aosta
S.p.A. Sindaco supplente In carica
Cassa Lombarda S.p.A. Sindaco supplente In carica
Ecofuel S.p.A. Sindaco supplente In carica
Enipower S.p.A. Sindaco supplente In carica
Ferretti International Holding S.p.A. Sindaco supplente In carica
Resloc IT S.r.l. Amministratore Unico In carica
Credit Agricole Italia S.p.A. Sindaco effettivo In carica
Oxy Capital Italia S.r.l. Consigliere
di
Amministrazione
In carica
Francesca
Michela
Autogrill S.p.A. Presidente
del
Collegio
In carica
Maurelli Sindacale
International Energy Services S.p.A. Sindaco Supplente In carica
Cosmo SPV S.r.l. Amministratore Unico Cessata
Corallo SPV S.r.l. Amministratore Unico
Presidente
del
Collegio
Cessata
Cessata
Credito Valtellinese S.p.A. Sindacale
BasicNet S.p.A. Presidente
del
Collegio
Sindacale
Cessata
Servizi Aerei S.p.A. Presidente
del
Collegio
Cessata
Acea S.p.A. Sindacale
Sindaco effettivo
Cessata
Convento SPCV Srl Amministratore Unico In carica
New levante SPV Srl Amministratore Unico In carica
Ponente SPV Srl Amministratore Unico In carica
Vette SPV Srl Amministratore Unico In carica
D-Share S.p.A. Sindaco effettivo In carica
Maria Bramito SPV Srl Amministratore Unico In carica
Francesca UITS – Unione Italiana del Tiro a Segno Membro
del
Collegio
dei
In carica
Talamonti Revisori
Rainbow Magicland S.p.A. Sindaco effettivo In carica
PLC S.p.A.: Sindaco effettivo In carica
DigiTouch S.p.A. Sindaco effettivo In carica
Armònia SGR S.p.A. Sindaco effettivo In carica
PS Parchi S.p.A. Sindaco effettivo In carica
Bluwater S.p.A. Sindaco effettivo In carica
Webuild S.p.A. Socio In carica
Italgas S.p.A. Socio In carica
Enel S.p.A. Socio In carica

Snam S.p.A. Socio In carica
Tiscali S.p.A. Socio In carica
Tod's S.p.A. Socio In carica
–FIN – Federazione Italiana Nuoto Membro
del
Collegio
dei
Cessata
Revisori
Musinet Engineering S.p.A. Sindaco effettivo Cessata
Elettra Investimenti S.p.A. Amministratore Indipendente Cessata
Raffineria di Milazzo S.c.p.A. Sindaco effettivo Cessata
Costiero Gas Livorno Sindaco effettivo Cessata

Ulteriori informazioni

Per quanto a conoscenza della Società, negli ultimi 5 anni nessuno dei membri del Collego Sindacale in carica della Società:

  • a) ha riportato condanne in relazione a reati di frode;
  • b) è stato coinvolto in bancarotte, amministrazioni controllate, liquidazioni o liquidazioni giudiziarie nell'assolvimento dei propri incarichi; o
  • c) è stato soggetto a incriminazioni ufficiali e/o sanzioni da parte di autorità pubbliche o regolamentazione (comprese le associazioni professionali designate) né a interdizione, da parte di un organo giurisdizionale, dalla carica di membro degli organi di amministrazione, di direzione o di sorveglianza della Società o dallo svolgimento di attività di direzione o di gestione di qualsiasi emittente.

Inoltre, si segnala che, alla Data del Documento di Registrazione, il sindaco supplente Francesca Michela Maurelli ricopre la carica di sindaco supplente di International Energy Services S.p.a., società controllata interamente da Saipem.

Per quanto a conoscenza di Saipem, nessun componente del Collegio Sindacale intrattiene o ha intrattenuto, anche indirettamente, rapporti di lavoro autonomo o professionali con la Società o con esponenti di rilievo dell'Emittente.

8.1.3 Dirigenti con Responsabilità Strategiche

La tabella che segue riporta l'elenco dei Dirigenti con Responsabilità Strategiche dell'Emittente, con indicazione della carica dagli stessi ricoperta alla Data del Documento di Registrazione.

Nome e cognome Luogo di nascita Data di nascita Funzione
Alessandro Puliti Firenze 23 giugno1963 Direttore Generale
Massimiliano Branchi Chiavari (GE) 26 luglio 1973 ,
Chief
People
Safety
and
Environment
Officer
Paolo Albini Bergamo 05 maggio 1975 Director Digital and IT
e
Director Supply Chain
Simone Chini Roma 13 agosto 1968 Company
Director
Affairs and Corporate

e
Governance
Director
Legal
Affairs
and
Contract Management
Paolo Calcagnini Roma 12 giugno 1979 Chief Financial Officer
e
Dirigente
Preposto
alla
Redazione
dei
Documenti
Contabili
Societari
Fabrizio Botta Palermo 18 marzo 1982 Chief
Commercial
Officer
Marco Toninelli Brescia 26 aprile 1960 Chief Operating Officer
Business
Line
Asset
Based Services
Filippo Abbà Monza 17 aprile 1962 Chief Operating Officer
Business
Line
Energy
Carriers
Mauro Piasere Milano 03 maggio 1967 Chief
Operating Officer
Robotics
Business Line
and
Industrialized
Solutions

I Dirigenti con Responsabilità Strategiche dell'Emittente in carica alla Data del Documento di Registrazione sono domiciliati per la carica presso la sede della Società.

Rapporti di parentela

Per quanto a conoscenza di Saipem, nessuno dei Dirigenti con Responsabilità Strategiche sopra menzionati ha rapporti di parentela con gli altri Dirigenti con Responsabilità Strategiche dell'Emittente, con i membri del Consiglio di Amministrazione o con i membri del Collegio Sindacale della Società.

Altre cariche in organi di amministrazione, di direzione o di sorveglianza di società di capitali o di persone e indicazione delle partecipazioni detenute nelle stesse.

La seguente tabella indica tutte le società di capitali o di persone, diverse dall'Emittente, in cui i Dirigenti con Responsabilità Strategiche dell'Emittente siano ovvero siano stati membri degli organi di amministrazione, di direzione o di sorveglianza, ovvero soci, negli ultimi cinque anni, con l'indicazione della permanenza in carica e/o della partecipazione detenuta alla Data del Documento di Registrazione.

Nome Società Carica / partecipazione Status
Alessandro
Puliti
Terna S.p.A. Socio In carica
Snam S.p.A. Socio In carica
Enel S.p.A. Socio In carica
Italgas S.p.A. Socio In carica

Pirelli S.p.A. Socio In carica
ENI S.p.A. Socio In carica
Eni
Management
International
Services B.V.
Presidente del Consiglio
di Amministrazione
Cessata
Astrakhan Gas and Oil Company Amministratore Cessata
Vår Energi AS Amministratore Cessata
Eni S.p.A. Direttore
Generale
Natural Resources
Cessata
Paolo Albini North Caspian Services Company Presidente del
Supervisory Board
In carica
Paolo
Calcagnini
CDP Industria S.p.A. Presidente del Consiglio
di Amministrazione
Cessata
Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. Vice Direttore Generale
e Chief Business Officer
Cessata
FSI Investimenti S.p.A. Presidente del Consiglio
di Amministrazione
Cessata
Terna S.p.A. Consigliere Cessata
SIA S.p.A. Consigliere Cessata
Marco
Toninelli
International Energy Services S.p.A. Amministratore
Delegato
In carica
Tosca S.r.l. (in liquidazione) Socio e Liquidatore In carica
Biovalley Investment Partner S.p.A. Socio In carica
Filippo Abbà Columns Energy Sviluppo e Servizi
S.r.l.
Socio In carica
Solar Energy Trenta S.r.l. Socio In carica
4F Consulting S.r.l. Socio In carica
Hyperloop Italia S.r.l. Socio In carica
ErnieAPP LTD Ireland Socio In carica
Massimiliano
Branchi
Saipem Offshore Construction
S.p.A.
Presidente del Consiglio
di Amministrazione
In carica

Ulteriori informazioni

Per quanto a conoscenza della Società, negli ultimi 5 anni nessuno dei Dirigenti con Responsabilità Strategiche della Società:

  • a) ha riportato condanne in relazione a reati di frode;
  • b) è stato coinvolto in bancarotte, amministrazioni controllate, liquidazioni o liquidazioni giudiziarie nell'assolvimento dei propri incarichi; o
  • c) è stato soggetto a incriminazioni ufficiali e/o sanzioni da parte di autorità pubbliche o di regolamentazione (comprese le associazioni professionali designate) né a interdizione, da parte di un organo giurisdizionale, dalla carica di membro degli organi

di amministrazione, di direzione o di sorveglianza della Società o dallo svolgimento di attività di direzione o di gestione di qualsiasi emittente.

8.2 Conflitti di interessi dei membri del Consiglio di Amministrazione, dei componenti del Collegio Sindacale e dei Dirigenti con Responsabilità Strategiche.

8.2.1 Potenziali conflitti di interessi dei membri del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e dei Dirigenti con Responsabilità Strategiche

Salvo quanto di seguito precisato, alla Data del Documento di Registrazione, nessuno dei membri del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e dei Dirigenti con Responsabilità Strategiche dell'Emittente risulta portatore di interessi privati in potenziale conflitto con i propri obblighi derivanti dalla carica o dalla qualifica ricoperta all'interno dell'Emittente o con le loro obbligazioni nei confronti dei terzi.

In particolare, alla Data del Documento di Registrazione, i seguenti Dirigenti con Resposabilità Strategiche detengono una partecipazione nel capitale sociale dell'Emittente: Fabrizio Botta (0,0003% del capitale sociale), Marco Toninelli (0,0044% del capitale sociale), Mauro Piasere (0,0027% del capitale sociale).

8.2.2 Intese o accordi in base ai quali sono stati scelti i membri del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale o i Dirigenti con Responsabilità Strategiche

L'Emittente non è a conoscenza di accordi o intese con i principali azionisti, clienti, fornitori o altri, a seguito dei quali i membri del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e i Dirigenti con Responsabilità Strategiche siano stati nominati, fatta eccezione per quanto previsto dal Patto Parasociale (per la descrizione del quale si rinvia alla Sezione 9, Paragrafo 9.4.1.2, del Documento di Registrazione).

A tal fine, si segnala che la Presidente del Consiglio di Amministrazione Silvia Merlo, l'Amministratore Delegato Francesco Caio nonché i consiglieri Alessandra Ferone, Pier Francesco Ragni, Marco Reggiani e Paola Tagliavini sono stati tratti dalla lista presentata congiuntamente da ENI e CDP Industria, la cui partecipazione è complessivamente pari al 43,095% del capitale ordinario Saipem, nonché votata dalla maggioranza degli azionisti che hanno partecipato all'Assemblea Ordinaria del 30 aprile 2021.

8.2.3 Eventuali restrizioni concordate dai membri del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale o dai Dirigenti con Responsabilità Strategiche per quanto riguarda la cessione entro un certo periodo di tempo delle Azioni dell'Emittente da essi detenute in portafoglio

Per quanto a conoscenza dell'Emittente, alla Data del Documento di Registrazione non sussistono restrizioni relative ai titoli dell'Emittente eventualmente detenuti dai membri del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale e dai Dirigenti con Responsabilità Strategiche della Società.

SEZIONE 9 PRINCIPALI AZIONISTI

9.1 Principali azionisti della Società

Alla Data del Documento di Registrazione, il capitale sociale dell'Emittente ( 1) è pari ad Euro 460.208.914,80 ed è rappresentato da 21.231.361 azioni senza valore nominale espresso, di cui 21.230.302 azioni ordinarie e 1.059 azioni di risparmio. Le azioni rappresentative del capitale sociale sono nominative e sono emesse in regime di dematerializzazione, ai sensi dell'articolo 83bis del TUF.

Inoltre, si segnala che, alla Data del Documento di Registrazione, l'Emittente detiene n. 448.967 azioni proprie, pari al 2,11% del capitale sociale.

Per completezza si segnala che:

  • (i) in data 23 maggio 2022 la Società ha eseguito il raggruppamento delle azioni ordinarie Saipem nel rapporto di n. 21 nuove azioni ordinarie ogni n. 100 azioni ordinarie, in esecuzione della delibera dell'Assemblea Straordinaria degli azionisti del 17 maggio 2022;
  • (ii) in data 13 giugno 2022 la Società ha eseguito il raggruppamento delle azioni ordinarie Saipem nel rapporto di n. 1 nuova azione ordinaria ogni n. 10 azioni ordinarie esistenti e di n. 1 nuova azione di risparmio ogni n. 10 azioni di risparmio esistenti, in esecuzione della delibera adottata in data 8 giugno 2022 dal Consiglio di Amministrazione di Saipem.

Secondo le risultanze del libro soci dell'Emittente, integrate dalle comunicazioni pervenute ai sensi dell'articolo 120 del TUF, nonché dalle informazioni a disposizioni della Società, alla Data del Documento di Registrazione, i soggetti indicati nella tabella che segue sono titolari, direttamente o indirettamente, di una partecipazione superiore al 3% del capitale sociale di Saipem rappresentato da azioni con diritto di voto.

Dichiarante Azionista N. di azioni ( 2) %
capitale
sociale
%
diritti
di
voto
Ministero dell'Economia e
delle Finanze
Eni S.p.A. 6.484.127 30,54% 30,54%
Cassa Depositi e Prestiti CDP Industria
S.p.A.
2.665.018 12,55% 12,55%

( 1 ) Tale indicazione tiene conto del raggruppamento azionario eseguito dalla Società in data 23 maggio 2022, in esecuzione della delibera dell'Assemblea Straordinaria degli azionisti del 17 maggio 2022 nonché del raggruppamento azionario eseguito in data 13 giugno 2022, in esecuzione della delibera adottata in data 8 giugno 2022 dal Consiglio di Amministrazione di Saipem.

( 2 ) Tale partecipazione tiene conto del raggruppamento azionario eseguito dalla Società in data 23 maggio 2022, in esecuzione della delibera dell'Assemblea Straordinaria degli azionisti del 17 maggio 2022 nonché del raggruppamento azionario eseguito in data 13 giugno 2022, in esecuzione della delibera adottata in data 8 giugno 2022 dal Consiglio di Amministrazione di Saipem.

Marathon
Management Limited
Asset Marathon
Asset
Management
Limited
1.089.272 5,13% 5,13%

9.2 Diritti di voto diversi in capo ai principali azionisti

Tutte le azioni ordinarie garantiscono uguali diritti ai rispettivi titolari. Le azioni di risparmio non hanno diritto di intervento e di voto nelle assemblee ordinarie e straordinarie dell'Emittente ma esclusivamente diritto di intervento e di voto nell'assemblea speciale dei possessori di azioni di risparmio.

9.3 Dichiarazione della sussistenza dell'eventuale soggetto controllante ai sensi dell'articolo 93 del TUF

Alla Data del Documento di Registrazione, l'Emittente non è soggetta al controllo individuale ai sensi dell'art. 93 del TUF da parte di alcuno dei suoi azionisti.

Si segnala che gli azionisti ENI e CDP Industria hanno stipulato un patto parasociale rilevante ai sensi dell'art. 122 del TUF, conferendo una partecipazione complessiva pari a circa il 25,006% del capitale sociale ordinario della Società e, rispettivamente, una partecipazione pari al 12,503% del capitale sociale.

Eni e CDP Industria sono società soggette al comune controllo indiretto da parte del Ministero dell'Economia e delle Finanze ("MEF"). In particolare:

  • (i) il MEF detiene, direttamente e indirettamente, una partecipazione complessiva pari al 30,33% circa del capitale sociale di ENI, di cui una partecipazione pari al 4,37% circa è detenuta in proprio e una partecipazione pari al 25,96% è detenuta indirettamente tramite CDP);
  • (ii) il MEF detiene circa l'82,77% di CDP che a sua volta detiene una partecipazione pari al 100% del capitale sociale di CDP Industria.

9.4 Accordi dalla cui attuazione possa scaturire una variazione dell'assetto di controllo dell'Emittente

Fatto salvo quanto di seguito riportato, l'Emittente non è a conoscenza di accordi dalla cui attuazione possa scaturire una variazione dell'assetto di controllo dell'Emittente.

( 3 ) Alla Data del Documento di Registrazione, Cassa Depositi e Prestiti è controllata dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, il quale detiene una partecipazione pari all'82,77% del capitale sociale.

9.4.1 Il patto parasociale

In data 20 gennaio 2022, ENI e CDP Industria, entrambe soggette al comune controllo indiretto da parte del Ministero dell'Economia e delle Finanze, hanno sottoscritto un nuovo patto parasociale volto a disciplinare i rapporti delle parti quali azionisti di Saipem, con particolare riguardo alla governance e alla disposizione delle rispettive partecipazioni nella Società"(il "Patto").

Il Patto – che ha modificato il patto parasociale che le stesse parti avevano sottoscritto, in data 27 ottobre 2015 e poi successivamente rinnovato (il "Patto Originario") – è rimasto, nella sostanza, invariato rispetto al Patto Originario. Sono state, peraltro, introdotte alcune semplificazioni e apportate le modifiche necessarie per aggiornare il testo e adeguarlo al contesto normativo e alla prassi applicativa sin qui seguita.

In particolare, il Patto ha ad oggetto le azioni dell'Emittente (le "Azioni") conferite allo stesso dalle Parti"(le "Azioni Sindacate") e segnatamente:

  • quanto a CDP Industria, n. 126.401.182 Azioni, rappresentative di circa il 12,503% del capitale sociale ordinario di Saipem; e
  • quanto a ENI, n. 126.401.182 Azioni, rappresentative di circa il 12,503% del capitale sociale ordinario di Saipem.

Entrambe le parti hanno dunque conferito nel Patto una partecipazione complessiva pari a circa il 25,006% del capitale sociale ordinario della Società (ovvero la diversa percentuale del capitale sociale ordinario risultante a seguito dell'eventuale conversione di azioni di risparmio convertibili di Saipem), che salvo diverso accordo rappresenterà altresì la partecipazione massima conferita nel Patto da ENI e CDP Industria per l'intera durata dello stesso.

Ai sensi del Patto, sono definite "Azioni non Sindacate" le Azioni di volta in volta possedute da ENI e/o da CDP Industria, diverse dalle Azioni Sindacate.

Per completezza, si informa che il Patto è stato altresì sottoscritto da CDP Equity, società interamente partecipata da CDP, ai soli fini dell'assunzione, da parte di CDP Equity, di una responsabilità solidale con CDP Industria in relazione all'adempimento delle obbligazioni derivanti dal Patto.

Il Patto ha efficacia per un periodo di tre anni dalla data di efficacia (i.e. 22 gennaio 2022), salvo disdetta che ciascuna Parte potrà inviare all'altra con un preavviso pari ad almeno sei mesi.

Gli effetti del Patto cesseranno, in ogni caso, immediatamente nel caso in cui le Parti non siano più assoggettate, direttamente o indirettamente, al comune controllo del MEF.

9.4.1.1 Corporate governance

Ai sensi del Patto, alla scadenza del mandato del consiglio di amministrazione in carica alla data di efficacia (i.e. 22 gennaio 2022), ovvero in caso di cessazione anticipata dello stesso, le parti hanno convenuto, inter alia, che il consiglio di amministrazione di Saipem sarà composto da nove membri e a tal fine le Parti si sono impegnate a proporre, se necessario, e a votare in assemblea, convocata per il rinnovo del consiglio di amministrazione, a favore della determinazione in nove del numero dei componenti del consiglio.

Ai fini della nomina del consiglio di amministrazione della Società, ENI e CDP Industria si impegnano a presentare congiuntamente e votare in assemblea di Saipem una lista di sei consiglieri secondo l'ordine progressivo di seguito indicato:

  • i candidati alla carica di Presidente e di Amministratore Delegato, contraddistinti, rispettivamente, con i numeri 3 e 4, designati congiuntamente dalle parti;
  • i candidati contraddistinti con i numeri 1 e 5, designati da ENI;
  • i candidati contraddistinti con i numeri 2 e 6, designati da CDP Industria.

Qualora la lista congiunta delle parti non dovesse ricevere la maggioranza dei voti in assemblea, le parti si impegnano a presentare e votare individualmente i candidati della lista non eletti nell'ordine progressivo in cui compaiono e nel numero necessario a completare la composizione del consiglio di amministrazione.

Salvo diverso accordo tra le parti, il numero dei consiglieri di amministrazione di Saipem designati da ENI e il numero dei consiglieri di amministrazione designati da CDP Industria dovrà essere paritetico quanto al novero dei soggetti (a) muniti dei requisiti di indipendenza e (b) appartenenti al genere meno rappresentato, in entrambi i casi ai sensi dello statuto di Saipem e/o delle applicabili disposizioni di legge. Qualora il numero di consiglieri indipendenti richiesto dallo statuto di Saipem e/o dalle applicabili disposizioni di legge dovesse essere dispari, ovvero se non sia in ogni caso possibile applicare il principio paritetico di cui sopra, tenuto anche conto degli eventuali consiglieri indipendenti designati dalle minoranze, le parti convengono che la designazione dei consiglieri indipendenti sarà ispirata a un criterio di alternanza. Analogo criterio di alternanza sarà applicato con riferimento alla designazione di consiglieri appartenenti al genere meno rappresentato.

In caso di dimissioni o di cessazione per altra causa di uno o più dei consiglieri designati su indicazione di una delle parti, ciascuna parte (a) farà quanto nelle proprie possibilità affinché il consiglio di amministrazione coopti nuovi amministratori in modo tale che la parte che ha designato il consigliere dimessosi o cessato possa far nominare altro consigliere in sua sostituzione e (b) esprimerà voto favorevole alla nomina dei predetti consiglieri cooptati, o di eventuali diversi candidati designati dalla parte che aveva designato il consigliere dimessosi o cessato, alla prima assemblea della Società convocata a tale scopo. Le disposizioni che precedono troveranno altresì applicazione, mutatis mutandis, in caso di dimissioni o cessazione per altra causa di uno o più dei consiglieri designati su indicazione congiunta delle parti.

Senza pregiudizio per l'autonomia decisionale dei consiglieri di Saipem e nel rispetto delle regole di corporate governance della Società, per tutta la durata del Patto, qualora espressamente richiesto da una delle parti, l'altra parte farà quanto nelle proprie possibilità affinché sia assicurata in ogni momento una adeguata rappresentanza della parte richiedente nei comitati interni al consiglio di amministrazione di Saipem richiesti.

Infine, alla scadenza del mandato del collegio sindacale in carica alla data di efficacia (i.e. 22 gennaio 2022), ovvero in caso di cessazione anticipata dello stesso, le Parti si sono impegnate a presentare congiuntamente, e a votare in assemblea, una lista di sindaci composta da due sindaci effettivi e un sindaco supplente (ferme le previsioni di legge e di Statuto inerenti il numero complessivo di sindaci, pari a tre sindaci effettivi e due sindaci supplenti).

I candidati saranno indicati secondo il seguente ordine progressivo:

  • un candidato sindaco effettivo designato da ENI;
  • un candidato sindaco effettivo designato da CDP Industria;
  • un candidato sindaco supplente designato congiuntamente dalle Parti.

Qualora la lista congiunta delle parti non dovesse ricevere la maggioranza dei voti in assemblea, risultando pertanto nominato il solo sindaco effettivo designato da ENI, le parti si impegnano a votare quest'ultimo quale presidente del collegio sindacale.

In caso di dimissioni o cessazione per altra causa di uno dei sindaci designati su indicazione di una delle parti, ciascuna parte, in occasione dell'assemblea convocata per l'integrazione del collegio sindacale, esprimerà voto favorevole alla nomina del candidato sindaco designato dalla parte che aveva designato il sindaco dimessosi o cessato e farà quanto nelle proprie possibilità affinché subentri un sindaco designato dalla parte che abbia originariamente designato il sindaco dimissionario o cessato. Le disposizioni che precedono troveranno altresì applicazione, mutatis mutandis, in caso di dimissioni o cessazione per altra causa di sindaci designati su indicazione congiunta delle parti.

9.4.1.2 Procedura di vendita

Il Patto prevede, inter alia, che per l'intera durata del Patto, le Parti non potranno trasferire le rispettive Azioni Sindacate, fatta eccezione per i trasferimenti, in tutto o in parte, di Azioni a società controllanti ovvero controllate dalle Parti o, con riferimento a CDP Industria, a società controllate da CDP, a condizione che: (i) la parte cedente si sia preventivamente impegnata a riacquistare dalla società cessionaria, che si dovrà preventivamente impegnare a ritrasferire, le Azioni Sindacate prima che cessi il rapporto di controllo tra la parte cedente e la parte cessionaria; e (ii) la parte cessionaria aderisca al Patto, subentrando in tutti i diritti e tutti gli obblighi della parte cedente ai sensi del Patto stesso, ferma in ogni caso la responsabilità solidale della parte cedente che continuerà a rispondere, insieme alla società cessionaria, dell'adempimento da parte di quest'ultima di tutti gli obblighi derivanti dal Patto (in caso di cessioni parziali di Azioni Sindacate, parte cedente e parte cessionaria costituiranno un'unica parte contrattuale ai fini dell'esercizio dei diritti previsti nel Patto).

Le Parti hanno convenuto che laddove CDP intenda stipulare o stipuli accordi vincolanti risultanti in un cambio di controllo di CDP Industria (per tale intendendosi il verificarsi di qualsiasi fatto o evento che, direttamente o indirettamente, porti CDP a perdere il controllo di CDP Industria, restando pattuito che la nozione di controllo che rileva a tal fine è quella di cui all'art. 2359 del codice civile), CDP Industria e CDP Equity, faranno sì che le Azioni Sindacate possedute da CDP Industria siano trasferite, prima del perfezionamento del cambio di controllo, alla stessa CDP Equity o ad altra società direttamente o indirettamente controllata da CDP (individuata discrezionalmente da CDP Equity o da CDP), secondo le modalità tecniche che saranno dalle stesse definite. Il suddetto trasferimento delle Azioni Sindacate di CDP Industria comporterà il subentro nel Patto da parte di CDP Equity o di altra società direttamente o indirettamente controllata da CDP, previo accordo di ENI.

Le Azioni non Sindacate potranno essere liberamente trasferite in tutto o in parte con qualsiasi modalità, fermo restando che qualsiasi trasferimento, da parte di ENI, di una partecipazione costituita da Azioni non Sindacate superiore al 5% del capitale ordinario di Saipem, in favore, direttamente e/o indirettamente, di un medesimo soggetto, sarà soggetto alla preventiva espressione di gradimento da parte di CDP Industria, eccezion fatta tuttavia per i soli trasferimenti in favore di investitori finanziari di natura istituzionale (incluse le banche, gli intermediari autorizzati, le società assicurative, i fondi di investimento e i fondi sovrani), per i quali il suddetto limite del 5% non troverà applicazione.

9.4.1.3 Eni e CDP Industria si sono inoltre impegnate, per quanto occorrer possa, a porre in essere ogni ragionevole sforzo affinché eventuali trasferimenti sul mercato di Azioni non Sindacate avvengano secondo il principio c.d. di "orderly market disposal" (i.e., con modalità tali da evitare turbative di mercatoEffetti del Patto sulla governance dell'Emittente

Si segnala che, in occasione del rinnovo del Consiglio di Amministrazione da parte dell'assemblea degli azionisti del 30 aprile 2021, sei su nove membri del Consiglio di Amministrazione sono stat tratti dalla lista presentata congiuntamente dagli azionisti ENI e CDP Industria, tra cui la Presidente e l'Amministratore Delegato dell'Emittente.

Inoltre, in occasione del rinnovo del Collegio Sindacale da parte dell'assemblea degli azionisti del 30 aprile 2020, due su tre membri del Collegio Sindacale sono stati tratti dalla lista presentata congiuntamente dagli azionisti ENI e CDP Industria.

SEZIONE 10 OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

10.1 Premessa

Con riferimento alle operazioni con parti correlate – così come definite dal principio contabile internazionale concernente l'informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate, adottato secondo la procedura di cui all'articolo 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 (Principio Contabile Internazionale IAS 24) – poste in essere dall'Emittente dal 31 dicembre 2021 e fino alla Data del Documento di Registrazione, si segnala quanto segue.

In ottemperanza a quanto disposto dal Regolamento Parti Correlate adottato dalla Consob con Delibera n. 17221 del 12 marzo 2010, e successive modifiche e integrazioni, in data 24 novembre 2010 il Consiglio di Amministrazione di Saipem ha approvato all'unanimità, e successivamente aggiornato, la procedura "Operazioni con interessi degli Amministratori e Sindaci e Operazioni con Parti Correlate" (la "Procedura OPC"), con decorrenza dal 1° gennaio 2011, previo parere favorevole del Comitato per il Controllo e Rischi.

Tale Procedura è adottata ai sensi dell'art. 2391bis cod. civ. e del "Regolamento Operazioni con Parti Correlate" emanato dalla Consob con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 come successivamente modificato con delibere n. 17389 del 23 giugno 2010, n. 19925 del 22 marzo 2017, n. 19974 del 27 aprile 2017 e n. 21624 del 10 dicembre 2020 (il "Regolamento Consob OPC").

La Procedura OPC stabilisce, in conformità ai principi dettati dal Regolamento Consob OPC, i procedimenti e le regole volte ad assicurare la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale delle operazioni con parti correlate realizzate dalla Società direttamente o per il tramite di sue società controllate italiane o estere.

La Procedura OPC è disponibile sul sito internet della Società all'indirizzo www.saipem.com, Sezione "Governance/ Procedura Operazioni Parti Correlate".

Il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 27 aprile 2021, ha aggiornato la Procedura OPC per adeguarla alle modifiche del Regolamento Consob OPC, previo parere del Comitato per il Controllo e Rischi, all'epoca individuato dal Consiglio quale comitato chiamato a rilasciare il parere richiesto dall'art. 4, comma 3, del Regolamento Consob Parti Correlate (Comitato Parti Correlate). Il Consiglio di Amministrazione, previo esame da parte del Comitato Parti Correlate di Saipem (istituito dal Consiglio di Amministrazione con delibera del 18 maggio 2021) e del Comitato Sostenibilità, Scenari e Governance di Saipem, il 15 marzo 2022 ha approvato una ulteriore modifica alla Procedura OPC, ridenominata "Operazioni con Parti Correlate e Soggetti di Interesse", finalizzata a disciplinare in maniera ancora più stringente le operazioni poste in essere da Saipem nei confronti di soggetti identificati come "Soggetti di Interesse" da parte di Amministratori, Sindaci e Dirigenti con Responsabilità Strategiche di Saipem.

In particolare, sono identificati come "soggetti di interesse" le persone fisiche individuate come "stretti familiari", ai sensi dello IAS 24, par. 9, e parenti entro il secondo grado o persone giuridiche, diverse dalle parti correlate, indicati/indicate da amministratori, sindaci e Dirigenti con Responsabilità Strategiche, in relazione ai quali possa sussistere, direttamente o

indirettamente, un loro interesse, anche potenziale, in rapporto all'attività svolta da Saipem e dalle sue società controllate o a determinate operazioni.

10.2 Descrizione dei rapporti con parti correlate

Nel presente paragrafo si riporta il prospetto dei rapporti economici e patrimoniali intrattenuti dal Gruppo con Parti Correlate, come così definite dallo IAS 24, al 31 marzo 2022.

In conformità a quanto disposto dal principio IAS 24, si considerano Parti Correlate le seguenti entità: (a) le società che direttamente, o indirettamente attraverso una o più imprese intermedie, controllano, o sono controllate dalla o sono sotto un comune controllo con l'impresa che redige il bilancio; (b) le società collegate; (c) le persone fisiche che hanno direttamente o indirettamente un potere di voto nell'impresa che redige il bilancio che conferisca loro un'influenza dominante sull'impresa ed i loro stretti familiari; (d) i dirigenti con responsabilità strategiche, cioè coloro che hanno il potere e la responsabilità della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività dell'impresa che redige il bilancio, compresi amministratori e funzionari della società e gli stretti familiari di tali persone; (e) le imprese nelle quali è posseduto, direttamente, o indirettamente, un rilevante potere di voto da qualsiasi persona fisica descritta sub c) o sub d) o sulle quali tale persona fisica è in grado di esercitare un'influenza notevole. Il caso sub e) include le imprese possedute dagli amministratori o dai maggiori azionisti dell'impresa che redige il bilancio e le imprese che hanno un dirigente con responsabilità strategiche in comune con l'impresa che redige il bilancio.

Le operazioni effettuate con parti correlate, ivi comprese le operazioni infragruppo, non sono qualificabili, a giudizio dell'Emittente, né come atipiche né come inusuali, rientrando nella normale attività delle società del Gruppo.

Sono di seguito evidenziati gli ammontari dei rapporti, di natura commerciale e diversa e di natura finanziaria, posti in essere con parti correlate. L'analisi per società è fatta sulla base del principio di rilevanza correlato all'entità complessiva dei singoli rapporti; i rapporti non evidenziati analiticamente, in quanto non rilevanti, sono indicati secondo la seguente aggregazione:

  • imprese controllate non consolidate integralmente;
  • imprese collegate e a controllo congiunto;
  • imprese controllate di ENI e CDP Industria;
  • imprese collegate e a controllo congiunto di ENI e CDP Industria; e
  • altre parti correlate.

10.2.1 Rapporti con Parti correlate al 31 marzo 2022

Rapporti commerciali e diversi

I rapporti commerciali e diversi al 31 marzo 2022 sono di seguito analizzati:

31.03.2022 I trimestre 2022
Crediti Debiti
commerciali,
altri debiti
Costi Ricavi
Denominazione commerciali
e altri crediti
e passività
contrattuali
Garanzie Beni Servizi (1) Beni
e servizi
Altri
Imprese controllate escluse dall'area di consolidamento
Smacemex Scarl 5 4 - - - - -
Altre (per rapporti di importo unitario
non superiore a 500 migliaia di euro)
- - - - - - -
Totale controllate escluse dall'area di consolidamento 5 4 - - - - -
Joint venture e imprese collegate
ASG Scarl (2) 1 3 - - - - -
CCS JV Scarl (2) (108) 330 - - 33 40 -
CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due (2) 105 322 461 - 59 34 -
CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno (2) - 2 59 - - - -
Gydan Lng Snc 2 - - - - 2 -
Gydan Yard Management Services (Shanghai) Co Ltd 2 - - - - - -
Gygaz Lng Snc 1 - - - - - -
KWANDA Suporte Logistico Lda 1 7 - - 1 - -
Novarctic Snc 1 - - - - 1 -
Petromar Lda 10 1 - - - 4 -
PSS Netherlands BV 20 2 - - - 4 -
Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd 17 14 - - 1 - -
Saipon Snc 1 - - - - - -
SAME Netherlands BV - - - - - 15 -
Saren BV 80 - - - - 18 -
SCD JV Scarl (2) 157 209 - - 56 66 -
TSGI Mühendislik Insaat Ltd Sirketi 3 - - - - - -
Altre (per rapporti di importo unitario
non superiore a 500 migliaia di euro) - - - - - - -
Totale joint venture e imprese collegate 293 890 520 - 150 184 -

(1) La voce "Servizi" comprende costi per servizi, costi per godimento di beni di terzi e altri oneri.

(2) I ricavi verso le società consortili a responsabilità limitata si riferiscono alla retrocessione dei corrispettivi che queste fatturano al committente e che sulla base della

natura consortile della partecipata vengono attribuite al socio consorziato.

Seguono i rapporti commerciali e diversi:

(milioni di euro)
31.03.2022 I trimestre 2022
Debiti
commerciali,
Crediti altri debiti Costi Ricavi
Denominazione commerciali
e altri crediti
e passività
contrattuali
Garanzie Beni Servizi (1) Beni
e servizi
Altri
Imprese controllate di Eni/CDP Industria SpA
Eni SpA (2) 13 1 11 - - 1 -
Eni Angola SpA 35 2 44 - 3 60 -
Eni Congo SA 13 9 - - (1) 2 -
Eni Costa D'avorio 1 8 - - - 1 -
Eni East Sepinggan Ltd - - 7 - - - -
Eni Ghana E&P - - 2 - - -
Eni Kenya 12 - - - - 19 --
Eni México, S. de R.L. de Cv 12 - - - - 11 -
Eni New Energy SpA 1 - - - - 1 -
EniProgetti SpA 1 - - - - 1 -
EniServizi SpA 1 - - - 1 - -
Eni US Operating Co. Inc. 21 35 - - - 24 -
Floaters SpA 7 - - - - 6 -
Ieoc Production BV 1 - - - - 1 -
Naoc – Nigerian Agip Oil Co Ltd - 122 - - - 1 -
Altre (per rapporti di importo unitario - -
non superiore a 500 migliaia di euro) - - - - -
Totale imprese controllate di Eni/CDP Industria SpA 118 177 64 - 3 128 -
Imprese collegate e a controllo congiunto
di Eni/CDP Industria SpA
Greenstream BV - - - - - 1 -
Mellitah Oil&Gas BV 7 1 4 - - 6 -
Mozambique Rovuma Venture SpA (ex Eni East Africa SpA) 7 - 117 - - - -
Petrobel Belayim Petroleum Co 49 28 - - - 37 -
PetroJunìn SA - - 2 - - - -
Raffineria di Milazzo - - 1 - - - -
Solenova Limited 9 2 - - - 7 -
Altre (per rapporti di importo unitario
non superiore a 500 migliaia di euro) - - - - - - -
Totale imprese collegate e a controllo congiunto
di Eni/CDP Industria SpA
72 31 124 - - 51 -
Totale imprese di Eni/CDP Industria SpA 190 208 188 - 3 179 -
Imprese controllate o possedute dallo Stato 18 30 46 - 2 8 -
Totale rapporti con parti correlate 506 1.132 754 - 155 371 -
Totale generale 2.194 5.231 7.974 456 1.048 1.942 -
Incidenza (%) 23,06 21,64 9,46 - 14,79 19,10 -

(1) La voce "Servizi" comprende costi per servizi, costi per godimento di beni di terzi e altri oneri.

(2) La voce "Eni SpA"comprende anche li rapporti verso Eni SpA Divisione Exploration & Production, Eni SpA Divisione Gas & Power, Eni SpA Divisione Refining & Marketing.

Il Gruppo Saipem fornisce servizi alle imprese del Gruppo ENI in tutti i settori in cui opera sia in Italia che all'estero. I rapporti verso le imprese controllate o possedute dallo Stato sono in essere principalmente nei confronti del Gruppo Snam.

Gli altri rapporti sono di seguito analizzati:

31.12.2021
(milioni di euro) Altre
attività
Altre
passività
31.03.2022
Altre
attività
Altre
passività
CCS JV Scarl 20 - 20 -
CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno 5 - 1 -
Eni Angola SpA - - 2 -
Altre (per rapporti di importo unitario
non superiore a 500 migliaia di euro)
- - - -
Totale rapporti con parti correlate 25 - 23 -
Totale generale 268 216 292 264
Incidenza (%) 9,33 - 7,88 -

I rapporti con le parti correlate comprendono inoltre fondi per benefici ai dipendenti per 7 milioni di euro al 31 marzo 2022 (7 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

Rapporti finanziari

I

I rapporti finanziari, escluse le passività nette per leasing, al 31 marzo 2022 sono di seguito analizzati:

(milioni di euro)
31.03.2022 I trimestre 2022
Denominazione Crediti (1) Debiti Impegni Oneri Proventi Derivati
CCS JV Scarl 355 - - - - -
CDP Industria SpA - 188 - - - -
Société pour la Réalisation du Port de Tanger
Méditerranée 1 - - - - -
Saipon - 1 - - - -
SCD JV Scarl 165 - - - - -
Serfactoring SpA 1 - - - - -
TSGI Mühendislik Insaat Ltd Sirketi - 9 - - - -
Altre (per rapporti di importo unitario
non superiore a 500 migliaia di euro)
- - - - - -
Totale rapporti con parti correlate 522 198 - - - -

a) Esposti nello stato patrimoniale alla voce "Altre attività finanziarie correnti".

L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate relative ai rapporti finanziari è la seguente:

31.12.2021 31.03.2022
(milioni di euro) Totale Entità correlate Incidenza % Totale Entità correlate Incidenza %
Passività finanziarie a breve termine 412 18 4,37 615 198 32,20
Passività finanziarie a lungo termine
(comprensive delle quote a breve termine)
3.129 - - 3.094 - -
Totale 3.541 18 - 3.709 198 -
I trimestre 2021 I trimestre 2022
(milioni di euro) Totale Entità correlate Incidenza % Totale Entità correlate Incidenza %
Proventi finanziari 102 - - 76 - -
Oneri finanziari (85) - - (70) - -
Strumenti derivati (48) - - (29) - -
Altri proventi (oneri) operativi - - - 1 - -
Totale (31) - - (22) - -

Rapporti finanziari per leasing

I rapporti finanziari per leasing al 31 marzo 2022 sono di seguito analizzati:

(milioni di euro)
31.03.2022 I trimestre 2022
Denominazione Crediti Debiti Impegni Oneri Proventi
Consorzio F.S.B. - 1 - - -
Totale rapporti con parti correlate - 1 - - -

L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate relative ai rapporti finanziari per leasing è la seguente:

31.12.2021 31.03.2022
(milioni di euro) Totale Entità correlate Incidenza % Totale Entità correlate Incidenza %
Passività per leasing a lungo termine
(comprensive delle quote a breve termine) 394 1 0,25 369 1 0,27
Totale 394 1 369 1

I principali flussi finanziari con parti correlate sono indicati nella seguente tabella:

31.03.2021
(milioni di euro)
31.03.2022
Ricavi e proventi
491
371
Costi e oneri
(258)
(155)
Proventi (oneri) finanziari e strumenti derivati
-
-
Variazione crediti/debiti commerciali e altri
(120)
(7)
Flusso di cassa netto da attività operativa
113
209
Variazione crediti finanziari
77
32
Flusso di cassa netto da attività di investimento
77
32
Variazione debiti finanziari
(1)
180
Apporti netti da capitale proprio da terzi
-
458
Flusso di cassa netto da attività di finanziamento
(1)
638
Flusso di cassa totale verso entità correlate
189
879

L'incidenza dei flussi finanziari con parti correlate è indicata nella seguente tabella di sintesi:

31.03.2021 31.03.2022
(milioni di euro) Totale Entità correlate Incidenza % Totale Entità correlate Incidenza %
Flusso di cassa da attività operativa (119) 113 (94,96) (123) 209 (169,92)
Flusso di cassa da attività di investimento 26 77 296,15 (12) 32 (266,67)
Flusso di cassa da attività di finanziamento (*) 533 (1) (0,19) 595 638 107,23
31.03.2021 31.03.2022

(*) Nel flusso di cassa da attività di finanziamento non sono stati considerati i dividendi distribuiti, l'acquisto netto di azioni proprie e l'acquisto di quote di partecipazione in imprese consolidate.

10.2.2 Principali operazioni con parti correlate

Si riportano di seguito le principali operazioni con parti correlate (in particolare, le operazioni di maggiore rilevanza), qualificate come ordinarie ai sensi della Procedura OPC, realizzate dall'Emittente dal 1° gennaio 2022:

A. Accordo di manleva e garanzia con SACE

In data 13 gennaio 2022, Saipem, in qualità di "guarantor", ha sottoscritto con l'Agenzia del Credito all'Esportazione italiana ("SACE") un accordo di manleva e garanzia (l'"Accordo") nei termini di seguito riportati.

Per la realizzazione del progetto EPC ARCTIC LNG 2 ( "Progetto Arctic"), il 19 dicembre 2018 è stato firmato il contratto no. 406-юр/2018 (il "Contratto Arctic") tra ARCTIC LNG 2 LLC (il "Arctic"), società russa a responsabilità limitata costituita da Novatek (detentrice del 60% delle azioni) e partecipata da Total, CNPC, CNOOC ed un consorzio composto da Mitsui/JOGMEC con una quota del 10% ciascuno, e SAREN B.V., società di diritto olandese costituita con una quota del 50% ciascuno da:

  • Servizi Energia Italia S.p.A. (totalmente detenuta da Saipem); e
  • RHI Russia B.V., società olandese facente parte della holding turca Ronesans Holding A.S. (il "JV Partner").

Il Progetto Arctic ha ad oggetto l'avvio della produzione di Gas Naturale Liquefatto ("GNL") sfruttando un importante giacimento Offshorein Russia.

Il valore del Contratto Arctic è, alla Data del Documento di Registrazione, pari a circa Euro 2,7 miliardi equivalenti, inclusi i Change Orders, rispetto a un valore iniziale di circa Euro 2,2 miliardi equivalenti.

La durata dei lavori è prevista in circa 82 mesi.

Il Progetto Arctic ed una parte del corrispettivo del Contratto Arctic saranno parzialmente rifinanziati attraverso uno schema di Export Financing supportato da SACE, posto in essere attraverso un contratto di finanziamento ("Convenzione Finanziaria") pari a Euro 500 milioni e concluso tra Arctic, il Gruppo Intesa Sanpaolo e Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. ("CDP"). In tal senso un Memorandum of Understanding (MOU) era stato firmato tra SACE e Novatek nel dicembre 2018.

Tra le obbligazioni previste contrattualmente per SAREN B.V. vi è il dovere di collaborare attivamente con Arctic per l'ottenimento e l'utilizzo puntuale di finanziamenti supportati da Agenzie di Credito all'Esportazione, tra cui appunto il finanziamento SACE.

La disponibilità della banca e CDP a concedere il finanziamento è stata basata sul presupposto che il rimborso delle somme finanziate in virtù della Convenzione Finanziaria fosse assicurato nella misura del 95% da SACE contro taluni rischi, meglio indicati nella relativa polizza (la "Copertura").

Al fine di concedere la Copertura e permettere l'utilizzo della linea di credito da parte di Arctic, SACE ha richiesto, come da proprio regolamento e da prassi consolidata per operazioni di Export Finance, la sottoscrizione da parte di SAREN B.V., Saipem e Ronesans Holding A.S., questi ultimi in qualità di "guarantor", del suddetto Accordo.

Ai sensi dell'Accordo, SAREN B.V. e ciascuna tra Saipem e Ronesans Holding A.S., disgiuntamente tra loro e in proporzione alla propria quota di partecipazione al progetto (rispettivamente 50% e 50%), e solidalmente con SAREN B.V., si obbligano irrevocabilmente a tenere indenne SACE (con limite massimo per Saipem pari a Euro 225 milioni) da ogni danno, spesa, onere od esborso che SACE stessa subisca come conseguenza diretta:

  • a) della falsità, inesattezza o incompletezza delle dichiarazioni rese, e/o della violazione degli impegni e degli obblighi da essi stessi (i.e. SAREN B.V., Saipem e Ronesans Holding A.S.) assunti in relazione al rispetto della normativa in materia di corruzione internazionale ai sensi della Convenzione OCSE, della normativa nazionale di cui al D. Lgs. N. 231 del 8 giugno 2001 o della normativa applicabile concernente misure restrittive nei confronti della Russia incluso il Reg. UE n. 833/2014; e/o
  • b) dell'inadempimento (accertato con giudizio definitivo o riconosciuto) da parte di SAREN B.V. delle obbligazioni previste dal Contratto Arctic.

In considerazione della circostanza che:

  • i. SAREN B.V. è qualificata come società a controllo congiunto di Saipem tramite la società Servizi Energia Italia S.p.A., quest'ultima direttamente controllata dall'Emittente;
  • ii. Saipem è controllata congiuntamente da ENI e CDP Industria, quest'ultima controllata da CDP;
  • iii. SACE S.p.A. è anch'essa una società controllata da CDP,

l'operazione relativa alla sottoscrizione del già menzionato Accordo si configurava come un'operazione con parti correlate, in quanto conclusa tra società sottoposte a comune controllo, anche congiunto, con Saipem.

La stipula dell'Accordo con SACE, ancorché si qualificasse come un'operazione di "maggiore rilevanza", in quanto superava l'indice di rilevanza del controvalore (pari a Euro 53 milioni, con riferimento alla capitalizzazione di borsa di Saipem al 30 settembre 2021), è stata qualificata come operazione "ordinaria" e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standarde, pertanto, esclusa dagli obblighi procedurali e di informazione previsti

per le operazioni di maggiore rilevanza previsti dal Regolamento e dalla Procedura OPC in considerazione dei seguenti elementi:

  • i. il coinvolgimento di SACE era stato segnalato ad Arctic sin dalla fase precontrattuale, come elemento di supporto dell'offerta commerciale;
  • ii. la necessità di tale coinvolgimento era contemplata all'interno del Contratto Arctic come obbligo contrattuale nei confronti di Arctic;
  • iii. il contenuto dell'Accordo era costituito da un modello standard applicato da SACE su tutte le iniziative che prevedono il suo supporto, sia in Italia che all'estero, per il rilascio delle rispettive coperture assicurative;
  • iv. la manleva concessa all'interno di questo Accordo era stata rilasciata in relazione ad un progetto la cui realizzazione rientrava nell'esercizio dell'attività ordinaria di Saipem e, in particolare, delle attività E&C Onshore;
  • v. nell'ambito di operazioni che ricadono nel perimetro dell'accordo quadro "Consensus Guidelines per il credito all'esportazione" dell'OCSE, altre Agenzie di Credito all'Esportazione non correlate rispetto a Saipem (quali ad esempio l'agenzia inglese UKEF e quella sudcoreana KSURE) richiedono la firma di manleve simili ai propri esportatori nazionali.

B. "La Manovra Finanziaria"

In data 24 marzo 2022, il Consiglio di Amministrazione di Saipem ha approvato l'aggiornamento del Piano Strategico 2022-2025 e la Manovra Finanziaria.

In tale contesto, anche al fine di sostenere il fabbisogno finanziario di breve termine della Società, sino alla realizzazione dell'Aumento di Capitale, la Manovra Finanziaria ha previsto un intervento immediato di liquidità, di importo complessivamente pari a Euro 1,5 miliardi articolato come segue:

  • i. per un ammontare pari a Euro 646 milioni, oggetto di contribuzione entro il 31 marzo 2022, a titolo di "Versamento in Conto Futuro Aumento di Capitale" da parte degli Azionisti Rilevanti; e
  • ii. per l'ammontare residuo, secondo tempistiche sostanzialmente analoghe all'intervento degli Azionisti Rilevanti che precede e subordinatamente a tale intervento, mediante l'erogazione di un finanziamento da parte di primarie banche italiane e internazionali. Al riguardo si precisa, in particolare, che il 24 marzo 2022 è stata sottoscritta da Saipem con un pool di banche finanziatrici (i "Finanziatori"), una lettera di mandato che prevede, inter alia:
    • una linea di liquidità a favore della Società di importo pari a euro 855 milioni, assistita da apposita parent company guarantee per massimi euro 898 milioni emessa dal socio Eni"(la "Liquidity Facility"); tale linea, con la relativa garanzia ENI, rimarranno in essere sino all'eventuale erogazione del finanziamento di cui al punto successivo;

• un finanziamento a favore della Società di importo pari ad euro 851,6 milioni, assistito da "Garanzia Italia" da emettersi da parte di SACE S.p.A. ("SACE") e da una garanzia da emettersi parte di ENI sul 18% dell'ammontare della predetta linea (la "SACE Facility" e, unitamente alla Liquidity Facility, i "Finanziamenti Garantiti") e da utilizzarsi, in conformità alla normativa di riferimento per l'intervento di SACE ai sensi della "Garanzia Italia", anche allo scopo di rifinanziare gli importi oggetto di utilizzo da parte della Società a valere sulla predetta Liquidity Facility.

Ai fini di quanto illustrato in precedenza, si premette che Saipem è partecipata da ENI e CDP Industria, quest'ultima a sua volta controllata da Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. ("CDP"), tutte società sottoposte con Saipem a comune controllo, anche congiunto (art. 9 della Procedura OPC).

Nel quadro della complessiva Manovra Finanziaria, il Comitato Parti Correlate di Saipem ha analizzato, con il supporto di un suo consulente legale e di un suo consulente finanziario, i profili di eventuale rilevanza, ai fini della disciplina in materia di operazioni con parti correlate, degli impegni assunti dai Soci nei confronti di Saipem.

Premessa

In particolare, il Comitato Parti Correlate di Saipem S.p.A. si è riunito il 1° marzo, l'8 marzo, il 18 marzo e il 23 marzo 2022 per svolgere una verifica sulla sussistenza o meno, e, quindi, sul trattamento di eventuali profili della Manovra Finanziaria in corso di perfezionamento da parte della Società che potessero apparire rilevanti in materia di parti correlate.

Nello svolgimento delle relative analisi il Comitato è stato assistito da un proprio consulente legale e da un proprio consulente finanziario, entrambi indipendenti.

Analisi svolte

Dalle analisi svolte è emerso quanto segue relativamente ad eventuali profili della citata Manovra Finanziaria eventualmente rilevanti in materia di parti correlate:

  • quanto all'impegno al versamento in conto futuro aumento di capitale da parte dei Soci che esercitano il controllo congiunto (ENI e CDP Industria) nell'ambito del previsto aumento di capitale di Euro 2 miliardi, si è ritenuto che il predetto versamento integrasse un'operazione esente dalla disciplina sulle parti correlate, in ragione di una applicazione diretta o analogica della previsione di cui all'art. 13, comma 1bis, lett. A), del Regolamento, essendo il versamento assimilabile alla sottoscrizione proporzionale di un aumento di capitale offerto in opzione a tutti i soci, con l'unica differenza di essere eseguita in via anticipata;
  • quanto all'impegno irrevocabile di ENI nei confronti di Saipem S.p.A. a rilasciare una garanzia a prima richiesta a copertura della Liquidity Facility che verrà erogata dalle banche per un importo pari a complessivi Euro 855 milioni, si è ritenuto che il rilascio della garanzia fosse inquadrabile nell'ambito della esenzione prevista per le operazioni ordinarie e concluse a condizioni equivalenti a quelle di mercato (ai sensi dell'art. 13 del Regolamento Consob in materia di parti correlate e dell'art. 9 della Procedura Saipem in materia di parti correlate), nell'assunto che la garanzia fosse

funzionale e connessa al mantenimento dell'attività operativa della Società. In particolare, la Società ha reputato sussistenti le condizioni di esenzione enucleate anche dalla Comunicazione interpretativa della Consob n. DEM/10078683 del 24 settembre 2010, e cioè sia la connessione con l'attività operativa di Saipem sia l'allineamento della remunerazione a condizioni di mercato.

Documenti esaminati dal Comitato Parti Correlate

Il Comitato Parti Correlate ha preso visionedella lettera ricevuta il 18 marzo 2022 dalla Società e di una successiva e-mail del 23 marzo 2022 nelle quali il management di Saipem ha qualificato come operazione ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato (tasso di interesse pari al 7,5% annuo) la garanzia a prima richiesta di ENI a copertura del 100% del finanziamento interinale a favore di Saipem che verrà erogato dalle banche per un importo pari a complessivi Euro 855 milioni, rilevando che:

  • i. la garanzia ENI renderà possibile l'ottenimento da parte della Società di finanziamenti necessari per il compimento di operazioni appartenenti all'attività operativa;
  • ii. il costo della garanzia ENI (tasso di interesse pari al 7,5% annuo) risulta in linea con le condizioni di mercato;
  • iii. il previsto utilizzo del citato finanziamento è finalizzato a soddisfare i seguenti fabbisogni della Società:
    • a) costo del lavoro delle società italiane pari a circa Euro 200 milioni;
    • b) pagamenti a fornitori delle società italiane pari a circa Euro 655 milioni.

Il parere rilasciato il 24 marzo 2022 dal consulente finanziario del Comitato Parti Correlate riporta le seguenti conclusioni:

"Alla luce di quanto precede, sulla base dei dati e delle informazioni ricevuti ed impiegati ai fini delle analisi effettuate, con le limitazioni e qualificazioni in precedenza enunciate, considerato che:

  • si è registrata la totale indisponibilità degli istituti di credito a fornire finanza d'urgenza entro la fine di marzo alla Società se non a fronte di (i) un impegno diretto "a pronti" dei soci Eni e CDP, e (ii) la presenza di idonee garanzie quali le Garanzie Corporate di Eni e/o la Garanzia Sace;
  • le Garanzie Corporate garantiscono nuova finanza con funzione bridge to equity;
  • il costo annuo delle Garanzie Corporate è pari a 750 basis point, valore che si colloca nel range dei rendimenti dei titoli obbligazionari unsecured della Società presi a riferimento e al di sotto degli intervalli determinati ai fini dell'analisi del costo del capitale di rischio di Saipem;

riteniamo che i termini economici e finanziari dell'Operazione possano considerarsi in linea con le condizioni di mercato, come rappresentato da Saipem.".

Valutazioni del Comitato Parti Correlate.

All'esito della propria attività istruttoria, il Comitato Parti Correlate di Saipem nel corso della riunione del 23 marzo 2022 ha dato atto di avere ricevuto un continuo flusso informativo circa le discussioni tra la Società, le banche e gli Azionisti Rilevanti nell'ambito dell'elaborazione della Manovra Finanziaria. Il Comitato ha rilevato, inoltre, la corretta applicazione in termini informativi e procedurali, da parte del management, delle condizioni di esenzione dell'operazione relativa all'impegno di ENI al rilascio delle sopracitate garanzie che è stata qualificata dal management stesso come operazione di maggiore rilevanza (con riferimento alla soglia stabilita per tali operazioni pari a Euro 46 milioni con riferimento alla capitalizzazione di borsa di Saipem al 31 dicembre 2021) definita ordinaria. Il Comitato Parti Correlate ha condiviso in particolar modo, con il supporto del proprio consulente finanziario, la valutazione della Società secondo cui l'operazione può considerarsi conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato.

Il Consiglio di Amministrazione della Società nel corso della riunione del 24 marzo 2022 ha preso atto della comunicazione del socio ENI contenente i citati impegni di garanzia del 24 marzo 2022 e delle verifiche svolte dal Comitato Parti Correlate, condividendo il testo dell'informativa da inserire nel comunicato stampa emesso dalla Società il 25 marzo 2022 al fine di informare il mercato in merito alle analisi e alle valutazioni svolte dal Comitato Parti Correlate di Saipem.

C. Coral FLNG

In data 1 aprile 2022, Saipem Moçambique Limitada (società indirettamente controllata da Saipem) si è aggiudicata un contratto per la parte di "Provision of Maintenance Services for Coral sul FLNG" con riferimento al Progetto 2020-5431_ MM2105 – CORAL FLNG – GMS, per il cliente CORAL FLNG SA, società registrata in Mozambico e posseduta da ENI per il 25%, Exxon per il 25%, CNODC per il 20%, Gulp, Kogas ed ENH per il 10% ciascuna (il "Contratto").

Il progetto oggetto del Contratto riguarda le attività di Provision of Maintenance Services per un valore pari a USD 142.881.692 (pari a circa Euro 130.500.000 equivalenti) per la fornitura per 8 anni di servizi di manutenzione (con opzione di estensione per 1 anno) a bordo del mezzo FLNG, inclusa la fornitura di una base Onshorea Pemba con magazzino e officina.

In particolare, Saipem si è impegnata, dietro pagamento di rate predefinite, a eseguire servizi di manutenzione ordinaria e straordinaria, inclusa manutenzione preventiva, riparazioni e migliorie, secondo le esigenze del cliente.

In considerazione della circostanza che:

  • i) Saipem Moçambique Limitada è controllata interamente da Saipem tramite le controllate dirette Saipem S.A. (99,98%) e Saipem International B.V. (0,02%);
  • ii) Saipem è controllata congiuntamente da ENI e CDP Industria;
  • iii) CORAL FLNG SA è società collegata di ENI,

l'operazione si configura come operazione con parti correlate.

L'aggiudicazione del Contratto, ancorché si qualifichi come operazione di "maggiore rilevanza" in quanto supera l'indice di rilevanza del controvalore (attualmente pari a Euro 46

milioni con riferimento alla capitalizzazione di Borsa di Saipem al 31 dicembre 2021), è stata qualificata come operazione ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard ed è, pertanto, esclusa dagli obblighi procedurali e di informazione previsti per le operazioni di maggiore rilevanza, non rientranti nei casi di esclusione previsti dal Regolamento Consob e dalla Procedura adottata dalla Società.

L'operazione può essere considerata come ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standardin quanto:

  • lo scopo del progetto rientra nelle normali attività svolte dalla Business Line Energy Carriers di Saipem e, precisamente, nell'ambito del segmento di business denominato MMO – Modifications, Maintenance and Operations;
  • le condizioni contrattuali applicabili al progetto sono in linea con le prassi usuali applicabili ai progetti industriali internazionali e le condizioni del Contratto si basano su condizioni contrattuali standarddel cliente;
  • l'aggiudicazione dell'appalto è avvenuta a condizioni economiche, tecniche e contrattuali di mercato comparabili a 5 progetti di riferimento con controparti non correlate analizzati dalla Business Line Energy Carriers.

D. Revisione contratto Eni Angola – Scarabeo 9

In data 7 aprile 2022 è stata sottoscritta la revisione n. 1 del contratto n. 5000019838, del 2 luglio 2021, avente ad oggetto "Fornitura di servizi di perforazione offshore attraverso un impianto di perforazione semisommergibile a doppia attività di posizionamento dinamico (DPDA) con capacità di ormeggio" fra il cliente Eni Angola S.p.A. ed il consorzio formato da Saipem Portugal Comercio Maritimo e Saipem Luxemburg S.A. (Sucursal) Angola per l'esecuzione di attività di perforazione Offshore con il mezzo di perforazione "Scarabeo 9", avente come area di riferimento le acque angolane.

Il valore originario del contratto è di USD 44,5 milioni, equivalenti a circa Euro 40 milioni, ai quali va sommato il valore della revisione n. 1 del contratto stesso, pari a USD 11,2 milioni, equivalenti a circa Euro 10 milioni.

In considerazione di quanto precede, il valore complessivo del Contratto ammonta, quindi, a circa USD 55,7 milioni, equivalenti a circa Euro 50 milioni.

In considerazione della circostanza che:

  • i. Saipem Luxembourg S.A. è controllata indirettamente (100%) da Saipem tramite la società controllata Saipem Maritime Asset Management Sàrl, controllata interamente da Saipem;
  • ii. Saipem Portugal Comercio Maritimo Lda è controllata indirettamente (100%) da Saipem tramite la società controllata Saipem S.A., controllata interamente da Saipem;
  • iii. Saipem è controllata congiuntamente da ENI e CDP Industria;
  • iv. Eni Angola S.p.A. è una società interamente controllata da ENI,

l'operazione si configurava come operazione con parti correlate.

L'operazione, ancorché si qualificasse come operazione di "maggiore rilevanza" in quanto superava l'indice di rilevanza del controvalore (attualmente pari a Euro 46 milioni con riferimento alla capitalizzazione di borsa di Saipem al 31 dicembre 2021), si configurava come operazione ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard, ed era pertanto esclusa dagli obblighi procedurali e di informazione previsti per le operazioni di maggiore rilevanza, non rientranti nei casi di esclusione previsti dal Regolamento Consob e dalla Procedura OPC.

In particolare, l'operazione era da considerarsi ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard in quanto:

  • le condizioni economiche concordate per l'utilizzo dello Scarabeo 9 risultavano in linea con le condizioni di mercato riportate da fonti terze specializzate ed internazionali per l'industria di riferimento (mezzi di perforazione Drilling Offshore), disponibili sia alla data di firma del contratto che alla data di firma della revisione n. 1 del medesimo contratto ed utilizzate dalla Business Line Asset Based Services per il segmento legato al business Drilling Offshore;
  • con riferimento a quanto sopra, si confermava che più in generale le condizioni contrattuali concordate per il contratto in oggetto e la relativa revisione n. 1 risultassero in linea con quelle applicate ad analoghi contratti stipulati con soggetti non identificati come parti correlate di Saipem.

E. Revisione contratto Eni Angola – Scarabeo 5

In data 10 aprile 2022, in continuità con il completamento del periodo "firm" (durata di un anno) del contratto n. 5000015888 sottoscritto il 25 novembre 2019 (il "Contratto Scarabeo 5"), è stata sottoscritta la revisione n. 4 al medesimo Contratto Scarabeo 5, avente ad oggetto "Provision of mobile Offshore production unit" fra il cliente Eni Angola S.p.A. ed il consorzio composto da Saipem e Saipem Luxembourg (Sucursal) Angola, per l'esecuzione di attività di assistenza alle operazioni di produzione del pozzo Agogo 1 con la piattaforma di perforazione semi-sommergibile "Scarabeo 5", nell'Offshoreangolano.

Lo "Scarabeo 5" è stato impiegato da Saipem per progetti di perforazione Offshore in Norvegia a partire dai primi anni '90. Il mezzo, dopo aver operato con contratti di lungo termine nel Mare del Nord, risultava ormai fermo dal 2017 in stato di "preservation", in attesa di possibili eventuali futuri utilizzi.

Al fine di poter essere riattivato per progetti di perforazione lo "Scarabeo 5" necessitava di investimenti significativi per rinnovare i certificati richiesti dall'Ente di Classe, sia per la parte marina che per la parte di perforazione dell'impianto.

Negli ultimi due anni precedenti il Contratto Scarabeo 5 del novembre del 2019 e fino alla revisione n. 4 del medesimo, non vi sono stati altri progetti eseguiti dallo "Scarabeo 5", in quanto la sua riattivazione per l'utilizzo in ambito perforazione avrebbe implicato per Saipem una spesa per gli investimenti di Classe non ritenuta sostenibile sulla base delle opportunità commerciali valutate fino a quel momento nel contesto di mercato di riferimento.

Alla luce di quanto precede, si è ritenuto opportuno considerare la richiesta di Eni Angola S.p.A. ("ENI Angola") avente ad oggetto la disponibilità di un mezzo navale in grado di fornire

assistenza alle operazioni di produzione del pozzo Agogo 1, nell'Offshore angolano, capace di garantire spazi idonei ed assistenza di personale qualificato per attività quali:

a) installazione di attrezzature e macchinari di ENI Angola e dei suoi fornitori;

b) alloggiamento di personale tecnico specializzato e servizi annessi;

c) utilizzo di equipaggianti di bordo, inclusi i sistemi di posizionamento dinamico, come normalmente richiesto per lo svolgimento di determinate attività di perforazione Offshore.

Il Contratto Scarabeo 5 per lo svolgimento delle predette attività includeva il diritto da parte del Cliente di estendere il periodo contrattuale predetto ("firm") – pari ad un anno – mediante l'esercizio di n. 5 periodi opzionali di 120 giorni ciascuno.

Il valore originario del Contratto Scarabeo 5 sottoscritto nel 2019 era pari a USD 21,9 milioni, equivalenti a Euro 19,7 milioni, ai quali deve essere sommato il valore complessivo delle singole revisioni apportate al Contratto Scarabeo 5 stesso come di seguito dettagliate:

  • la revisione n. 1 del Contratto Scarabeo 5 del 19 agosto 2020 prevedeva l'esercizio da parte di ENI Angola del primo periodo opzionale, estendendo la durata del Contratto Scarabeo 5 di 120 giorni. Tale revisione incrementava il valore del Contratto Scarabeo 5 per un importo di circa USD 7,5 milioni, equivalenti a circa Euro 6,8 milioni;
  • la revisione n. 2 del Contratto Scarabeo 5, del 13 maggio 2021, prevedeva l'esercizio da parte di ENI Angola del secondo e terzo periodo opzionale, estendendo la durata del Contratto Scarabeo 5 di 240 giorni. Tale revisione incrementava il valore del Contratto Scarabeo 5 per un importo di circa USD 13,9 milioni, equivalenti a circa Euro 12,5 milioni;
  • la revisione n. 3 del Contratto Scarabeo 5, datata 16 novembre 2021, prevedeva l'esercizio da parte di ENI Angola del quarto periodo opzionale estendendo la durata del Contratto Scarabeo 5 di 120 giorni. Tale revisione incrementava il valore del Contratto Scarabeo 5 stesso per un importo di circa USD 7,5 milioni, equivalenti a circa Euro 6,8 milioni (l'importo complessivo pattuito per il periodo "firm" sommato a quelli pattuiti in occasione delle 3 revisioni intercorse alla data del 16 novembre 2021 non superava l'indice di rilevanza del controvalore all'epoca pari a Euro 53 milioni con riferimento alla capitalizzazione di borsa di Saipem al 30 settembre 2021);
  • la già menzionata revisione n. 4 del Contratto Scarabeo 5, sottoscritta in data 10 aprile 2022, prevede l'esercizio da parte di ENI Angola del quinto ed ultimo periodo opzionale estendendo la durata del Contratto Scarabeo 5 di 120 giorni. Tale revisione incrementa il valore del Contratto Scarabeo 5 stesso per un importo di circa USD 9 milioni, equivalenti a circa Euro 8 milioni.

In considerazione di quanto precede, il valore complessivo (periodo "firm" e n. 5 periodi opzionali) del già menzionato Contratto Scarabeo 5 ammonta quindi a circa USD 59,9 milioni, equivalenti a circa Euro 53,8 milioni.

In considerazione della circostanza che:

  • i. Saipem Luxembourg (Sucursal) Angola è controllata indirettamente (100%) da Saipem tramite la società controllata Saipem Maritime Asset Management Sàrl, anch'essa controllata interamente da Saipem (100%);
  • ii. Saipem è controllata congiuntamente da ENI e CDP Industria;
  • iii. ENI Angola è una società interamente controllata da ENI;

l'operazione si configurava come operazione con parti correlate (capitolo 2 della Procedura OPC).

Tale operazione, ancorché qualificata come operazione di "maggiore rilevanza" – in quanto con la stipula della revisione n. 4 al Contratto Scarabeo 5, l'importo del Contratto Scarabeo 5 stesso superava l'indice di rilevanza del controvalore (pari a Euro 46 milioni con riferimento alla capitalizzazione di borsa di Saipem al 31 dicembre 2021) – si configurava come operazione ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard, ed era pertanto esclusa dagli obblighi procedurali e di informazione previsti per le operazioni di maggiore rilevanza, non rientranti nei casi di esclusione previsti dal Regolamento Consob e dalla Procedura OPC (capitolo 9).

In particolare, l'operazione era da considerarsi ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard per i motivi di seguito descritti:

  • il perimetro di attività ("scope of work") del Contratto Scarabeo 5 includeva servizi ordinariamente forniti nell'ambito dei progetti svolti dalla business line Asset Based Services di Saipem, con riferimento al segmento di business legato alle attività Drilling Offshore, anche alla luce del fatto che la riattivazione dello "Scarabeo 5" per tale utilizzo non ha richiesto la ricertificazione degli equipaggiamenti di perforazione, ma solo la ricertificazione della parte marina, limitando pertanto il valore degli investimenti da sostenere sul progetto a supporto della redditività dell'iniziativa;
  • a sostegno di tale scelta strategica, si evidenzia inoltre che la riattivazione dello "Scarabeo 5" nella suddetta modalità ha rappresentato un'opportunità di valorizzazione del mezzo e ne ha ampliato lo spettro di attività per un futuro utilizzo da parte della business line Asset Based Servicesdi Saipem;
  • tale operazione, ivi inclusa la revisione n. 4 del Contratto, è stata conclusa a condizioni economiche e di redditività allineate a quelle della business line stessa relativamente alle attività dello "Scarabeo 5" (EBITDA Margin pari al 30%) come applicate dalla business lineanche a controparti non correlate.

Pertanto, nonostante non fossero disponibili riferimenti di fonti terze specializzate ed internazionali per questo specifico settore ("unità di supporto Offshore" per attività di ausilio alla produzione) si è confermato che le tariffe concordate per l'utilizzo della piattaforma semi-sommergibile "Scarabeo 5", anche in relazione alla revisione n. 4 del Contratto, fossero allineate alle condizioni di mercato o standard.

F. Baleine Fase 1 (APA SURF e APA Revamping) Revision 1

In data 12 maggio 2022, ENI Côte d'Ivoire Limited (società controllata da ENI) e Saipem S.A. hanno sottoscritto la Revision 1 of Agreement for Preliminary Activities ("APA SURF Rev. 1") per l'esecuzione di attività preliminari tra relativamente all'esecuzione di servizi di ingegneria, acquisto materiali per attività Subsea Umbilicals, Risers & Flowlines (SURF) del mezzo navale FPSO FIRENZE, per un valore complessivo di USD 125 milioni, incrementato quindi, a seguito della sottoscrizione della Revision 1 al Contratto, per un importo di USD 95 milioni, rispetto al momento della sottoscrizione del contratto "APA SURF" del valore di USD 30 milioni.

In pari data è stata altresì sottoscritta la Revision 1 of Agreement for Preliminary Activities ("APA Revamping Rev. 1") tra ENI Côte d'Ivoire Limited (società controllata da ENI), Floaters S.p.A. (società controllata da ENI) e Servizi Energia Italia S.p.A. (società controllata da Saipem) relativamente all'esecuzione di servizi di ingegneria, acquisto materiali, manutenzione, rimessa in pristino e lay-up del mezzo navale FPSO FIRENZE, per un importo di USD 65 milioni incrementato, quindi, a seguito della sottoscrizione della Revision 1 al contratto, per un importo di USD 35 milioni di USD rispetto alla sottoscrizione del contratto "APA Revamping" del valore di USD 30 milioni (di seguito indicati cumulativamente come i "Contratti").

In considerazione della circostanza che:

  • i) Saipem S.A. e Servizi Energia Italia S.p.A. sono interamente controllate da Saipem;
  • ii) Saipem è a sua volta controllata congiuntamente da ENI e CDP Industria;
  • iii) Floaters S.p.A. e Eni Côte d'Ivoire Limited sono società controllate (l'una direttamente, l'altra indirettamente) da ENI,

l'operazione si configura come operazione con parti correlate, in quanto posta in essere con società sottoposte a comune controllo, anche congiunto.

Si conferma, inoltre, che i Contratti sono qualificabili come operazioni di "maggiore rilevanza" in quanto superano, anche singolarmente, l'indice di rilevanza del controvalore (pari a 28 milioni di euro, con riferimento alla capitalizzazione di Borsa di Saipem al 31 marzo 2022).

Tali operazioni, pur se di maggiore rilevanza, si configurano come operazioni ordinarie e concluse a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard, e sono pertanto escluse dagli obblighi procedurali e di informazione previsti per le operazioni di maggiore rilevanza, non rientranti nei casi di esclusione previsti dal Regolamento e dalla Procedura adottata dalla Società, in quanto:

  • le attività oggetto dei Contratti rientrano nel business tipico Engineering & Construction Offshore della Business Line Asset Based Services di Saipem (APA SURF) ed Engineering & Construction Onshore della Business Line Energy Carriers di Saipem (APA Revamping);
  • le condizioni contrattuali sono basate su standard del cliente in linea con gli standard contrattuali dei progetti industriali internazionali;
  • i prezzi per l'esecuzione delle attività sono stati concordati:

a) per i Servizi di Project Management e Ingegneria sulla base delle tariffe riportate negli esistenti accordi;

b) per l'acquisto di apparecchiature e materiali, sarà riconosciuto un corrispettivo pari al 12% in aggiunta al valore delle fatture dei relativi fornitori.

Si evidenzia che, in generale, il margine dei Contratti risulta essere in linea con le condizioni di mercato.

  • le condizioni contrattuali applicate ai clienti sarebbero state applicate anche ad altri clienti non identificabili come parti correlate di Saipem.

SEZIONE 1RMAZIONI FINANZIARIE RIGUARDANTI LE ATTIVITÀ E LE PASSIVITÀ, LA SITUAZIONE FINANZIARIA E I PROFITTI E LE PERDITE DELL'EMITTENTE

11.1 Bilancio annuale e bilancio consolidato intermedio trimestrale

Le informazioni finanziarie e i risultati economici del Gruppo riportati nella presente Sezione sono estratti:

  • dal bilancio consolidato del Gruppo per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 24 marzo 2022 e sottoposto a revisione contabile da parte della Società di Revisione, che ha emesso la relativa relazione in data 22 aprile 2022;
  • dal resoconto intermedio di gestione del Gruppo al 31 marzo 2022, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 20 aprile 2022; e
  • dal bilancio consolidato intermedio abbreviato del Gruppo al 31 marzo 2022, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 27 maggio 2022 e sottoposto a revisione contabile limitata da parte della Società di Revisione, che ha emesso la propria relazione in data 7 giugno 2022.

In conformità con quanto previsto dall'art. 19 del Regolamento (UE) n. 2017/1129 del Parlamento Europeo e del Consiglio, si riporta di seguito una tabella di corrispondenza delle informazioni incluse mediante riferimento nel Documento di Registrazione, comprensiva del collegamento ipertestuale alla Relazione e bilancio consolidato del Gruppo per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 nonché del Bilancio consolidato intermedio abbreviato del Gruppo al 31 marzo 2022 corredato dalla relazione della Società di Revisione.

Informazione inclusa mediante riferimento Collegamento ipertestuale
Bilancio consolidato del Gruppo per l'esercizio https://www.saipem.com/sites/defa
chiuso al 31 dicembre 2021 e corredato dalla ult/files/2022-
relazione della Società di Revisione 04/Relazione_Finaziaria_2021.pdf
Bilancio consolidato intermedio abbreviato del https://saipem
Gruppo al 31 marzo 2022 corredato dalla relazione cdn.thron.com/static/SQOVNP_08S
della Società di Revisione aipemTrim22Ita_JKXISC.pdf

Per agevolare l'individuazione dell'informativa finanziaria nella documentazione contabile, si riporta di seguito una tabella di riconduzione degli elementi informativi incorporati mediante riferimento ai documenti pubblicati in cui tali elementi sono rinvenibili.

Relazione e bilancio consolidato del Gruppo Saipem per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021
-----------------------------------------------------------------------------------------------
Numero di pagina
Relazione sulla Gestione Pag. 9
Situazione Patrimoniale – Finanziaria Consolidata Pag. 200
Conto Economico Consolidato Pag. 201

Conto Economico Complessivo Consolidato Pag. 201
Variazioni del Patrimonio Netto Consolidato Pag. 202
Rendiconto Finanziario Consolidato Pag. 204
Note Illustrative Pag. 207
Bilancio consolidato intermedio abbreviato del Gruppo Saipem al 31 marzo 2022
Numero di pagina
Situazione Patrimoniale – Finanziaria Consolidata Pag. 8
Conto Economico Consolidato Pag. 9
Conto Economico Complessivo Consolidato Pag. 9
Variazioni del Patrimonio Netto Consolidato Pag. 10
Rendiconto Finanziario Consolidato Pag. 12
Note Illustrative Pag. 15

L'Emittente ha ritenuto di omettere da questa Sezione i dati finanziari riferiti al bilancio d'esercizio di Saipem, ritenendo che gli stessi non forniscano significative informazioni aggiuntive rispetto a quelle redatte su base consolidata ad eccezione dello schema di stato patrimoniale della capogruppo al 31 dicembre 2021 e della relazione di revisione sul bilancio d'esercizio della capogruppo al 31 dicembre 2021.

In data 10 maggio 2022, in considerazione del richiamo d'informativa riferito alle incertezze singnificative relative alla continuità aziendale contenuto nella relazione della Società di Revisione sul bilancio consolidato del Gruppo per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021, la Società è stata assoggettata dalla Consob, ai sensi dell'art. 114, comma 5, del TUF all'obbligo di integrare le relazioni finanziarie annuali e semestrali previste dal vigente art. 154ter del TUF e i resoconti intermedi di gestione, nonché, laddove rilevanti, i relativi comunicati stampa con le informazioni relative a:

  • i. la posizione finanziaria netta della Società e del Gruppo ad essa facente capo, con l'evidenziazione delle componenti a breve separatamente da quelle a medio-lungo termine;
  • ii. le posizioni debitorie scadute della Società e del Gruppo ad essa facente capo ripartite per natura (finanziaria, commerciale, tributaria, previdenziale e verso dipendenti) e le connesse eventuali iniziative di reazione dei creditori (solleciti, ingiunzioni, sospensioni nella fornitura etc.);

  • iii. le principali variazioni intervenute nei rapporti verso parti correlate della Società e del Gruppo ad essa facente capo rispetto all'ultima relazione finanziaria annuale o semestrale approvata ex art. 154terdel TUF;
  • iv. l'eventuale mancato rispetto dei covenant, dei negative pledge e di ogni altra clausola dell'indebitamento del Gruppo comportante limiti all'utilizzo delle risorse finanziarie, con l'indicazione a data aggiornata del grado di rispetto di dette clausole; e
  • v. lo stato di implementazione del Piano Strategico 2022-2025, con l'evidenziazione degli scostamenti dei dati consuntivati rispetto a quelli previsti.

11.1.rmazioni finanziarie relative al 31 dicembre 2021

Si riportano di seguito gli schemi di prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata, di conto economico consolidato e di conto economico complessivo consolidato, di rendiconto finanziario consolidato, di prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato del Gruppo Saipem per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021.

Stato patrimoniale

31.12.2020
di cui verso
31.12.2021
di cui verso
parti parti
(milioni di euro) Totale correlate Totale correlate
ATTIVITÀ
Attività correnti
Disponibilità liquide ed equivalenti 1.687 1.632
Attività finanziarie valutate al fair value con effetti a OCI 68 59
Altre attività finanziarie 344 334 567 554
Attività finanziarie per leasing 16 30
Crediti commerciali e altri crediti 1.991 578 2.251 606
Rimanenze 280 258
Attività contrattuali 1.295 1.320
Attività per imposte sul reddito 243 275
Attività per altre imposte 189 196
Altre attività 298 14 231 25
Totale attività correnti 6.411 6.819
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari 3.284 3.113
Attività immateriali 701 699
Diritto di utilizzo di attività in leasing 288 261
Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto 166 157
Altre partecipazioni
Altre attività finanziarie 66 61
Attività finanziarie per leasing 51 46
Attività per imposte anticipate 240 329
Attività per imposte sul reddito 20 20
Altre attività 35 1 37
Totale attività non correnti 4.851 4.723
Attività destinate alla vendita
TOTALE ATTIVITÀ 11.262 11.542
PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO
Passività correnti
Passività finanziarie a breve termine 257 1 412 18
Quota a breve di passività finanziarie a lungo termine 201 697
Quota a breve delle passività per leasing a lungo termine 151 147
Debiti commerciali e altri debiti 2.463 191 2.651 190
Passività contrattuali 1.616 638 2.517 1.049
Passività per imposte sul reddito 44 42
Passività per altre imposte 136 192

Altre passività 35 186
Totale passività correnti 4.903 6.844
Passività non correnti
Passività finanziarie a lungo termine 2.577 2.432
Passività per leasing a lungo termine 270 2 247 1
Fondi per rischi e oneri 295 1.353
Fondi per benefici ai dipendenti 237 238
Passività per imposte differite 6 5
Passività per imposte sul reddito 24 42
Altre passività 2 30
Totale passività non correnti 3.411 4.347
TOTALE PASSIVITÀ 8.314 11.191
PATRIMONIO NETTO
Capitale e riserve di terzi azionisti 25 25
Patrimonio netto di Saipem: 2.923 326
- capitale sociale 2.191 2.191
- riserva sopraprezzo delle azioni 553 553
- altre riserve 14 (97)
- utili relativi a esercizi precedenti 1.387 230
- utile (perdita) dell'esercizio (1.136) (2.467)
- riserva negativa per azioni proprie in portafoglio (86) (84)
Totale patrimonio netto di Gruppo 2.948 351
TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO 11.262 11.542

Conto economico

Esercizio 2020 Esercizio 2021
di cui verso di cui verso
parti parti
(milioni di euro) Totale correlate Totale correlate
RICAVI
Ricavi della gestione caratteristica 7.342 1.921 6.875 1.934
Altri ricavi e proventi 66 5
Totale ricavi 7.408 6.880
Costi operativi
Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi (5.347) (812) (6.839) (955)
Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti (7) (42)
Costo del lavoro (1.625) (1.651)
Ammortamenti e svalutazioni (1.273) (616)
Altri proventi (oneri) operativi (1) 2
RISULTATO OPERATIVO (845) (2.266)
Proventi (oneri) finanziari
Proventi finanziari 465 2 305 1
Oneri finanziari (691) (333)
Strumenti derivati 60 (112)
Totale proventi (oneri) finanziari (166) (140)
Proventi (oneri) su partecipazioni
Effetto della valutazione con il metodo del patrimonio netto 37 9
Altri proventi (oneri) su partecipazioni
Totale proventi (oneri) su partecipazioni 37 9
RISULTATO ANTE IMPOSTE (974) (2.397)
Imposte sul reddito (143) (70)
UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO (1.117) (2.467)
di competenza:
- Saipem (1.136) (2.467)
- terzi azionisti 19
Utile (perdita) per azione sull'utile (perdita) dell'esercizio di competenza Saipem
(ammontare in euro per azione)
Utile (perdita) per azione semplice (1,15) (2,49)
Utile (perdita) per azione diluito (1,15) (2,49)

Prospetto del conto economico complessivo

(milioni di euro) 2020 2021
Utile (perdita) dell'esercizio (1.117) (2.467)
Altre componenti del conto economico complessivo
Componenti non riclassificabili a conto economico
Rivalutazioni di piani a benefici definiti per i dipendenti (2) (16)
Variazione fair value partecipazioni con effetti a OCI
Quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo" delle
partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto afferenti rivalutazioni 1
di piani a benefici definiti
Effetto fiscale relativo alle componenti non riclassificabili
1 3
Totale componenti non riclassificabili a conto economico (13)
Componenti riclassificabili a conto economico
Variazione del fair value derivati di copertura cash flow hedge 155 (196)
Variazione fair value delle attività finanziarie, diverse dalle partecipazioni, con effetti a
OCI
Variazione differenze di cambio da conversione dei bilanci in moneta diversa dall'euro
(78) 47
Quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo" delle
partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto
Effetto fiscale relativo alle componenti riclassificabili (34) 45
Totale componenti riclassificabili a conto economico 43 (104)
Totale altre componenti del conto economico complessivo, al netto dell'effetto fiscale 43 (117)
Totale utile (perdita) complessivo dell'esercizio (1.074) (2.584)
Di competenza:
- Gruppo Saipem (1.090) (2.584)
- terzi azionisti 16

Prospetto delle variazioni nelle voci del patrimonio netto

benefici definiti al netto

dell'effetto fiscale

Patrimonio di pertinenza degli Azionisti della controllante
Capitale sociale Riserva per sovrapprezzo
delle azioni
Altre riserve Riserva legale Riserva per acquisto
azioni proprie
Riserva partecipazioni
valutate al fair value
Riserva cash flow hedge
effetto
al netto dell'
fiscale
disponibili per la vendita
Riserva di fair value di
effetto
strumenti finanziari
al netto dell'
fiscale
Riserva per differenze
ambio da conversione
benefici definiti per i
dipendenti al netto
Riserva per piani a
Utili (perdite) relativi a
effetto fiscale
esercizi precedenti
esercizio
Utile (perdita)
Riserva negativa per
azioni in portafoglio
Totale Capitale e riserve
di terzi azionisti
Totale patrimonio netto
(milioni di euro) dell' dell'
Saldi al 31 dicembre 2018 2.191 553 (39) 88 (40) (3) (107) (21) 1.907 (472) (95) 3.962 74 4.036
Utile
(perdita)
dell'esercizio
12 12 86 98
2019
Altre
componenti
del
conto
economico complessivo
Componenti
non
riclassificabili
a
conto economico
Rivalutazioni di piani a benefici
definiti per i dipendenti al netto
Variazione
fair
value
dell'effetto fiscale
(13) (13) (13)
partecipazioni con effetti a OCI
Quota di pertinenza delle "altre
componenti
del
conto
economico
complessivo"
delle
partecipazioni
valutate
secondo
il metodo del patrimonio netto (1) (1) (1)
afferenti rivalutazioni di piani a
Totale
(14) (14) (14)
benefici
definiti
al
netto
Componenti
riclassificabili
a
dell'effetto fiscale
conto economico
Variazione del fair value derivati
cash
flow
hedge
al
netto
30 30 30
Variazione
fair
value
delle
dell'effetto fiscale
attività
finanziarie,
diverse
dalle
partecipazioni, con effetti a OCI
Differenze
cambio
da
conversione
dei
bilanci
in
86 (38) 48 2 50
Quota di pertinenza delle "altre
moneta diversa dall'euro
componenti
del
conto
economico
complessivo"
delle
partecipazioni
valutate
secondo
Totale
il metodo del patrimonio netto
30 86 (38) 78 2 80
Totale
utile
(perdita)
complessivo esercizio 2019
Operazioni con gli Azionisti
30 86 (14) (38) 12 76 88 164
Dividendi distribuiti (62) (62)
Riporto a nuovo utile (perdita) (472) 472
Aumento
(riduzione)
capitale
sociale
Capitalizzazione
costi
aumento
capitale
sociale
al
netto
delle
imposte
Acquisto azioni proprie
Acquisto interessenze di terzi (7) (1) (8) (7) (15)
Totale (7) (1) (472) 472 (8) (69) (77)
Altri
movimenti
di
patrimonio
netto Rilevazione fair value da piani di
incentivazione 2 2 2
Altre variazioni 4 1 (1) (4)
Operazioni
under
common
control
Totale
4 1 (1) (2) 2 2
Saldi al 31 dicembre 2019 2.191 553 (46) 88 (10) 1 (21) (36) 1.395 12 (95) 4.032 93 4.125
Utile
(perdita)
dell'esercizio
(1.136 (1.136 19 (1.117
2020
Altre
componenti
del
conto
) ) )
economico complessivo
Componenti
non
riclassificabili
a
conto economico
Rivalutazioni di piani a benefici
definiti per i dipendenti al netto (1) (1) (1)
Variazione
fair
value
dell'effetto fiscale
partecipazioni con effetti a OCI
Quota di pertinenza delle "altre
componenti
del
conto
economico
complessivo"
delle
partecipazioni
valutate
secondo
il metodo del patrimonio netto
1 1 1
afferenti rivalutazioni di piani a
Totale

segueProspetto delle variazioni nelle voci del patrimonio netto

Patrimonio di pertinenza degli Azionisti della controllante
(milioni di euro) Capitale sociale Riserva per sovrapprezzo
delle azioni
Altre riserve Riserva legale Riserva per acquisto
azioni proprie
Riserva partecipazioni
valutate al fair value
Riserva cash flow hedge
effetto
al netto dell'
fiscale
disponibili per la vendita
Riserva di fair value di
effetto
strumenti finanziari
al netto dell'
fiscale
differenzeambio da
conversione
Riserva per
benefici definiti per i
dipendenti al netto
Riserva per piani a
Utili (perdite) relativi a
effetto fiscale
esercizi precedenti
dell'
esercizio
Utile (perdita)
dell'
Riserva negativa per
azioni in portafoglio
Totale Capitale e riserve di terzi
azionisti
Totale patrimonio netto
Componenti riclassificabili a conto
economico
Variazione del fair value derivati cash
flow hedge al netto dell'effetto fiscale
Variazione fair value delle attività
121 121 121
finanziarie, diverse dalle partecipazioni,
con effetti a OCI
Differenze cambio da conversione dei
bilanci in moneta diversa dall'euro
(4) (76) 5 (75) (3) (78)
Quota di pertinenza delle "altre
componenti del conto economico
complessivo" delle partecipazioni
valutate secondo il metodo del
Totale
patrimonio netto
Totale utile (perdita) complessivo
117 (76) 5 46 (3) 43
esercizio 2020 117 (76) 5 (1.136) (1.090) 16 (1.074)
Operazioni con gli Azionisti
Dividendi distribuiti (10) (10) (84) (94)
Riporto a nuovo utile (perdita)
Aumento (riduzione) capitale sociale










2
(2)




Capitalizzazione costi aumento capitale
sociale al netto delle imposte
Acquisto azioni proprie (16) (16) (16)
Acquisto interessenze di terzi
Totale
Altri movimenti di patrimonio netto
2 (12) (16) (26) (84) (110)
Rilevazione fair value da piani di
incentivazione (15) 25 10 10
Altre variazioni (4) 1 (3) (3)
Operazioni under common control
Totale









(4)

1

(15)


25

7


7
Saldi al 31 dicembre 2020 2.191 553 (46) 88 107 1 (101) (35) 1.387 (1.136) (86) 2.923 25 2.948
Utile (perdita) dell'esercizio 2021 (2.467) (2.467) (2.467)
Altre componenti del conto economico
complessivo
Componenti non riclassificabili a conto
economico
Rivalutazioni di piani a benefici definiti
per i dipendenti al netto dell'effetto (13) (13) (13)
Variazione fair value partecipazioni con
fiscale
effetti a OCI
Quota di pertinenza delle "altre
componenti del conto economico
complessivo" delle partecipazioni
valutate secondo il metodo del
patrimonio netto afferenti rivalutazioni
di piani a benefici
Totale
(13) (13) (13)
definiti al netto dell'effetto fiscale
Componenti riclassificabili a conto
economico
Variazione del fair value derivati cash
flow hedge al netto dell'effetto fiscale
Variazione fair value delle attività
finanziarie, diverse dalle
(151) (151) (151)
partecipazioni, con effetti a OCI
Differenze cambio da conversione dei
bilanci in moneta diversa dall'euro
Quota di pertinenza delle "altre
componenti del conto economico
complessivo" delle partecipazioni
2 50 (1) (4) 47 47
valutate secondo il metodo
del patrimonio netto
Totale
(149) 50 (1) (4) (104) (104)
Totale utile (perdita) complessivo
esercizio 2021
(149) 50 (14) (4) (2.467) (2.584) (2.584)
Operazioni con gli Azionisti
Dividendi distribuiti
Riporto a nuovo utile (perdita)
Aumento (riduzione) capitale sociale










(1.136)
1.136




Capitalizzazione costi aumento capitale
sociale al netto delle imposte
Acquisto azioni proprie (15) (15) (15)
Acquisto interessenze di terzi
Totale (1.136) 1.136 (15) (15) (15)
Altri movimenti di patrimonio netto
Rilevazione fair value da piani di
incentivazione
(15) 18 3 3
Altre variazioni (2) 4 (2) (1) (1) (1)
Operazioni under common control
Totale
Saldi al 31 dicembre 2021

2.191

553

(46)

88



(42)

1
(2)
(53)
4
(45)
(17)
230

(2.467)
17
(84)
2
326

25
2
351

Rendiconto finanziario

(milioni di euro) Esercizio 2020 Esercizio 2021
Utile (perdita) dell'esercizio di Gruppo (1.136) (2.467)
Risultato di pertinenza di terzi azionisti 19
Rettifiche per ricondurre l'utile (perdita) dell'esercizio al flusso di cassa da attività
operativa:
- ammortamenti
591 521
- svalutazioni (riprese di valore) nette di attività materiali e immateriali e diritto di utilizzo
di attività in leasing 682 95
- effetto valutazione con il metodo del patrimonio netto (37) (9)
- (plusvalenze) minusvalenze nette su cessioni di attività (8)
- interessi attivi (5) (6)
- interessi passivi 134 120
- imposte sul reddito 143 70
- altre variazioni 87 (110)
Variazioni del capitale di esercizio:
- rimanenze 15 30
- crediti commerciali 412 (36)
- debiti commerciali 39 117
- fondi per rischi e oneri 55 1.043
- attività e passività contrattuali (518) 874
- altre attività e passività (75) 53
Flusso di cassa del capitale di esercizio (72) 2.081
Variazione fondo per benefici ai dipendenti (7) (20)
Dividendi incassati 3 27
Interessi incassati 4 3
Interessi pagati (112) (108)
Imposte sul reddito pagate al netto dei crediti d'imposta rimborsati (163) (107)
Flusso di cassa netto da attività operativa 123 90
di cui verso parti correlate 1.429 1.362
Investimenti:
- attività materiali (305) (283)
- attività immateriali (17) (15)
- partecipazioni (4)
- titoli strumentali all'attività operativa
- crediti finanziari strumentali all'attività operativa (1)
Flusso di cassa degli investimenti (327) (298)
Disinvestimenti:
- attività materiali 16 13
- imprese uscite dall'area di consolidamento e rami d'azienda
- partecipazioni 1
- titoli strumentali all'attività operativa
- crediti finanziari strumentali all'attività operativa 1 1
Flusso di cassa dei disinvestimenti 17 15
Variazione netta titoli e crediti finanziari non strumentali all'attività operativa (153) (207)

segueRendiconto finanziario

Esercizio 2020
(463) (490)
(220)
146 606
(281) (255)
(126) (126)
108 147
(153) 372
(69) (26)
(16) (15)
(238) 331
17
(7) 14
(585) (55)
2.272 1.687
1.687 1.632
Esercizio 2021
(186)

Schema di Stato Patrimoniale della Capogruppo al 31.12.2021

31.12.2020 31.12.2021
di cui verso
parti
di cui verso
parti
(euro) Totale correlate Totale correlate
ATTIVITÀ
Attività correnti
Disponibilità liquide ed equivalenti 1.312.051.261 1.757.355 888.923.762 1.698.749
Altre attività finanziarie correnti 655.170.058 655.149.398 268.237.375 268.216.716
Crediti commerciali e altri crediti 1.262.274.267 894.712.019 1.456.077.949 934.182.237
Rimanenze 28.267.688 26.148.519
Attività contrattuali 471.436.561 415.146.511
Attività per imposte sul reddito correnti 77.860.198 63.903.926
Attività per altre imposte correnti 19.621.854 23.044.360
Altre attività correnti 107.706.251 61.968.921 101.586.561 64.804.375
Totale attività correnti 3.934.388.138 3.243.068.963
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari 336.848.569 302.023.877
Attività immateriali 32.978.846 30.449.904
Diritti di utilizzo di attività in leasing 92.000.420 65.498.690
Partecipazioni 2.421.610.757 2.421.610.757 608.589.751 608.589.751
Attività per imposte anticipate 204.513.456 225.980.388
Altre attività non correnti 6.960.146 663.399 5.761.886 414.282
Totale attività non correnti 3.094.912.194 1.238.304.496
Attività non correnti destinate alla vendita 17.295 17.295 17.295 17.295
TOTALE ATTIVITÀ 7.029.317.627 4.481.390.754
PASSIVITÀ
Passività correnti
Passività finanziarie a breve termine 1.825.499.034 1.689.559.531 1.408.897.273 1.182.481.187
Quota a breve di passività finanziarie a lungo termine 62.679.512 62.616.264
Quota a breve delle passività per leasing 31.771.017 670.651 39.195.629 368.074
Debiti commerciali e altri debiti 1.021.920.764 404.093.652 997.697.699 642.531.392
Passività contrattuali 608.470.685 255.082.835 743.421.466 391.613.869

Passività per imposte sul reddito correnti 8.687.729 10.143.216
Passività per altre imposte correnti 30.300.218 38.467.957
Altre passività correnti 39.283.003 35.597.991 116.820.637 113.154.611
Totale passività correnti 3.628.611.962 3.417.260.141
Passività non correnti
Passività finanziarie a lungo termine 175.391.430 112.603.016
Passività per leasing a lungo termine 63.865.941 1.606.233 44.807.028 806.057
Fondo per rischi e oneri 102.442.156 328.824.160
Fondi per benefici ai dipendenti 119.514.119 105.046.843
Passività per imposte differite - -
Passività per imposte sul reddito non correnti 2.356.923 -
Altre passività non correnti 327.309 327.309 2.390.267 2.390.267
Totale passività non correnti 463.897.878 593.671.314
TOTALE PASSIVITÀ 4.092.509.840 4.010.931.455
PATRIMONIO NETTO
Patrimonio netto:
- capitale sociale 2.191.384.693 2.191.384.693
- riserva sopraprezzo azioni 553.425.162 553.425.162
- altre riserve 144.377.107 57.232.606
- utili (perdite) relativi ai precedenti esercizi 304.899.690 134.636.533
- utile (perdita) dell'esercizio (171.067.388) (2.382.569.149)
Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio (86.211.477) (83.650.546)
TOTALE PATRIMONIO NETTO 2.936.807.787 470.459.299
TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO 7.029.317.627 4.481.390.754

11.1.2 Informazioni finanziarie relative al 31 marzo 2022

Si riportano di seguito gli schemi di prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata, di conto economico consolidato e di conto economico complessivo consolidato, di rendiconto finanziario consolidato e di prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato del Gruppo Saipem al 31 marzo 2022.

Stato patrimoniale

31.12.2021 31.03.2022
di cui verso di cui verso
parti parti
(milioni di euro) Totale correlate Totale correlate
ATTIVITÀ
Attività correnti
Disponibilità liquide ed equivalenti 1.632 2.101
Attività finanziarie valutate al fair value con effetti a OCI 59 55
Altre attività finanziarie 567 554 538 522
Attività finanziarie per leasing 30 34
Crediti commerciali e altri crediti 2.251 606 2.194 506
Rimanenze 258 267
Attività contrattuali 1.320 1.454
Attività per imposte sul reddito 275 286
Attività per altre imposte 196 205
Altre attività 231 25 257 22
Totale attività correnti 6.819 7.391
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari 3.113 3.073
Attività immateriali 699 698
Diritto di utilizzo di attività in leasing 261 249
Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto 157 146
Altre partecipazioni
Altre attività finanziarie 61 60
Attività finanziarie per leasing 46 40
Attività per imposte anticipate 329 327
Attività per imposte sul reddito 20 21
Altre attività 37 35 1
Totale attività non correnti 4.723 4.649
Attività destinate alla vendita
TOTALE ATTIVITÀ 11.542 12.040
PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO
Passività correnti
Passività finanziarie a breve termine 412 18 615 198
Quota a breve di passività finanziarie a lungo termine 697 687
Quota a breve delle passività per leasing a lungo termine 147 150
Debiti commerciali e altri debiti 2.651 190 2.616 30
Passività contrattuali 2.517 1.049 2.615 1.102
Passività per imposte sul reddito 42 40
Passività per altre imposte 192 157
Altre passività 186 247
Totale passività correnti 6.844 7.127
Passività non correnti
Passività finanziarie a lungo termine 2.432 2.407
Passività per leasing a lungo termine 247 1 219 1
Fondi per rischi e oneri 1.353 1.263
Fondi per benefici ai dipendenti 238 236
Passività per imposte differite 5 5
Passività per imposte sul reddito 42 42
Altre passività 30 17
Totale passività non correnti 4.347 4.189
TOTALE PASSIVITÀ 11.191 11.316
PATRIMONIO NETTO
Capitale e riserve di terzi azionisti 25 25
Patrimonio netto di Saipem: 326 699
- capitale sociale 2.191 2.191
- riserva sopraprezzo delle azioni 553 553
- altre riserve (97) 370
- utili relativi a esercizi precedenti 230 (2.233)
- utile (perdita) dell'esercizio (2.467) (98)
- riserva negativa per azioni proprie in portafoglio (84) (84)
Totale patrimonio netto di Gruppo 351 724
TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO 11.542 12.040

Conto economico

I Trimestre 2021 I Trimestre 2022
di cui verso di cui verso
parti parti
(milioni di euro) Totale correlate Totale correlate
RICAVI
Ricavi della gestione caratteristica 1.618 491 1.942 371
Altri ricavi e proventi 2 -
Totale ricavi 1.620 1.942
Costi operativi
Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi (1.156) (258) (1.376) (155)
Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti (3) (23)
Costo del lavoro (388) (412)
Ammortamenti e svalutazioni (122) (131)
Altri proventi (oneri) operativi - 1
RISULTATO OPERATIVO (49) 1
Proventi (oneri) finanziari
Proventi finanziari 102 76
Oneri finanziari (85) (70)
Strumenti derivati (48) (29)
Totale proventi (oneri) finanziari (31) (23)
Proventi (oneri) su partecipazioni
Effetto della valutazione con il metodo del patrimonio netto (10) (43)
Altri proventi (oneri) su partecipazioni -
Totale proventi (oneri) su partecipazioni (10) (43)
RISULTATO ANTE IMPOSTE (90) (65)
Imposte sul reddito (30) (33)
UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO (120) (98)
di competenza:
- Saipem (120) (98)
- terzi azionisti -
Utile (perdita) per azione sull'utile (perdita) dell'esercizio di competenza Saipem
(ammontare in euro per azione)
Utile (perdita) per azione semplice (0,12) (0,10)
Utile (perdita) per azione diluito (0,12) (0,10)

Prospetto del conto economico complessivo

(milioni di euro) I Trimestre 2021 I Trimestre 2022
Utile (perdita) dell'esercizio (120) (98)
Altre componenti del conto economico complessivo
Componenti non riclassificabili a conto economico
Rivalutazioni di piani a benefici definiti per i dipendenti - -
Variazione fair value partecipazioni con effetti a OCI -
Quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo" delle
partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto afferenti rivalutazioni -
di piani a benefici definiti
Effetto fiscale relativo alle componenti non riclassificabili
- -
Totale componenti non riclassificabili a conto economico -
Componenti riclassificabili a conto economico
Variazione del fair value derivati di copertura cash flow hedge (73) (23)
Variazione fair value delle attività finanziarie, diverse dalle partecipazioni, con effetti a (1)
OCI
Variazione differenze di cambio da conversione dei bilanci in moneta diversa dall'euro
29 28
Quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo" delle
partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto
Effetto fiscale relativo alle componenti riclassificabili 17 5
Totale componenti riclassificabili a conto economico (27) 9
Totale altre componenti del conto economico complessivo, al netto dell'effetto fiscale (27) 9
Totale utile (perdita) complessivo dell'esercizio (147) (89)
Di competenza:
- Gruppo Saipem (147) (89)
- terzi azionisti -

Prospetto delle variazioni nelle voci del patrimonio netto

Patrimonio di pertinenza degli Azionisti della controllante
(milioni di euro) Capitale sociale Riserva per sovrapprezzo
delle azioni
Altre riserve Riserva legale Riserva per acquisto
azioni proprie
Riserva partecipazioni
valutate al fair value
effetto fiscale
Riserva cash flow hedge
al netto dell'
effetto fiscale
disponibili per la vendita
di strumenti finanziari
Riserva di fair value
al netto dell'
differenze cambio
da conversione
Riserva per
effetto fiscale
Riserva per piani a benefici
definiti per i dipendenti
al netto dell'
Utili (perdite) relativi
a esercizi precedenti
esercizio
Utile (perdita)
dell'
Riserva negativa
in portafoglio
per azioni
Totale Capitale e riserve
di terzi azionisti
patrimonio netto
Totale
Saldi al 31dicembre 2020 2.191 553 (46) 88 107 1 (101) (35) 1.387 (1.136) (86) 2.923 25 2.948
Utile (perdita) primo trimestre 2021
Altre componenti
del conto economico complessivo
Componenti non riclassificabili
a conto economico
(120) (120) (120)
Rivalutazioni di piani a benefici definiti
per i dipendenti al netto dell'effetto
fiscale
Variazione fair value partecipazioni
con effetti a OCI









-



-

-
Quota di pertinenza delle "altre
componenti del conto economico
complessivo" delle partecipazioni
valutate secondo il metodo del
patrimonio netto afferenti rivalutazioni
di piani a benefici definiti al netto
dell'effetto fiscale
Totale - - -
Componenti riclassificabili
a conto economico
Variazione del fair value derivati
cash flow hedge al netto dell'effetto
fiscale
Variazione fair value delle attività
(56) (56) (56)
finanziarie, diverse dalle partecipazioni,
con effetti a OCI
Differenze cambio da conversione
dei bilanci in moneta diversa dall'euro
- 29 - - 29 29
Quota di pertinenza delle "altre
componenti del conto economico
complessivo"
delle partecipazioni valutate
secondo il metodo del patrimonio netto
Totale (56) 29 - - (27) (27)
Totale utile (perdita) complessivo primo
trimestre 2021
Operazioni con gli Azionisti
(56) 29 - - (120) (147) (147)
Dividendi distribuiti
Riporto a nuovo utile (perdita) (1.136) 1.136
Aumento (riduzione) capitale sociale
Capitalizzazione costi aumento
capitale sociale al netto delle imposte
Acquisto azioni proprie













-

-


-
Acquisto interessenze di terzi
Totale (1.136) 1.136 - - -
Altri movimenti di patrimonio netto
Rilevazione fair value
da piani di incentivazione
Altre variazioni







1


-

(1)
-
-

-
-
-
-

-
-
Operazioni under common control
Totale 1 - (1) - - - -
Saldi al 31 marzo 2021 2.191 553 (46) 88 52 1 (72) (36) 251 (120) (86) 2.776 25 2.801

Prospetto delle variazioni nelle voci del patrimonio netto

Patrimonio di pertinenza degli Azionisti della controllante
(milioni di euro) Capitale sociale Riserva per sovrapprezzo
delle azioni
Altre riserve Riserva legale Riserva per acquisto
azioni proprie
Riserva partecipazioni
valutate al fair value
effetto fiscale
Riserva cash flow hedge
Riserva di fair value
al netto dell'
effetto fiscale
disponibili per la vendita
di strumenti finanziari
al netto dell'
differenze cambio
da conversione
Riserva per
effetto fiscale
Riserva per piani a benefici
definiti per i dipendenti
al netto dell'
Utili (perdite) relativi
a esercizi precedenti
esercizio
Utile (perdita)
dell'
Riserva negativa
in portafoglio
per azioni
Totale Capitale e riserve
di terzi azionisti
patrimonio netto
Totale
Saldi al 31 dicembre 2021
Utile (perdita) I trimestre 2022
2.191
553
(46)
88


(42)
1
(53)
(45)
230
(2.467)
(98)
(84)
326
(98)
25
351
(98)
Altre componenti
del conto economico complessivo
Componenti non riclassificabili
a conto economico
Rivalutazioni di piani a benefici definiti
per i dipendenti al netto dell'effetto
fiscale - - -
Variazione fair value partecipazioni
con effetti a OCI
Quota di pertinenza delle "altre
componenti del conto economico
complessivo" delle partecipazioni
valutate secondo il metodo del
patrimonio netto afferenti rivalutazioni
di piani a benefici definiti al netto
dell'effetto fiscale
Totale - - -
Componenti riclassificabili
a conto economico
Variazione del fair value derivati
cash flow hedge al netto dell'effetto
fiscale (18) (18) (18)
Variazione fair value delle attività
finanziarie, diverse dalle partecipazioni,
con effetti a OCI
Differenze cambio da conversione
(1) (1) (1)
dei bilanci in moneta diversa dall'euro - 29 (1) - 28 28
Quota di pertinenza delle "altre
componenti del conto economico
complessivo"
delle partecipazioni valutate
secondo il metodo del patrimonio netto
Totale (18) (1) 29 (1) - (9) (9)
Totale utile (perdita) complessivo I
trimestre 2022
Operazioni con gli Azionisti
(18) (1) 29 (1) - (98) (89) (89)
Dividendi distribuiti
Riporto a nuovo utile (perdita) (2.467) 2.467
Aumento (riduzione) capitale sociale
Capitalizzazione costi aumento
capitale sociale al netto delle imposte
Acquisto azioni proprie













-

-


-
Acquisto interessenze di terzi
Altre operazioni con gli azionisti
(versamento in conto futuro aumento di
capitale) - - 458 - - - - - - - - - - 458 458
Totale
Altri movimenti di patrimonio netto
458 (2.467) 2.467 - 458 458
Rilevazione fair value
da piani di incentivazione 4 - 4 4
Altre variazioni - - - - - -
Operazioni under common control
Totale - - 4 - 4 4
Saldi al 31marzo 2022 2.191 553 412 88 (60) - (24) (46) (2.233) (98) (84) 699 25 724

Rendiconto finanziario

(milioni di euro) I Trimestre 2021 I Trimestre 2022
Utile (perdita) del periodo di Gruppo (120) (98)
Risultato di pertinenza di terzi azionisti - -
Rettifiche per ricondurre l'utile (perdita) del periodo al flusso di cassa da attività operativa:
- ammortamenti 122 131
- svalutazioni (riprese di valore) nette di attività materiali e immateriali e diritto di utilizzo
di attività in leasing
- -
- effetto valutazione con il metodo del patrimonio netto 10 43
- (plusvalenze) minusvalenze nette su cessioni di attività (1) 1
- interessi attivi (2) (2)
- interessi passivi 26 34
- imposte sul reddito 30 33
- altre variazioni (31) (18)
Variazioni del capitale di periodo:
- rimanenze 1 (6)
- crediti commerciali 85 236
- debiti commerciali (112) (108)
- fondi per rischi e oneri (29) (131)
- attività e passività contrattuali (190) (25)
- altre attività e passività 122 (158)
Flusso di cassa del capitale di periodo (123) (192)
Variazione fondo per benefici ai dipendenti (6) (3)
Dividendi incassati 13 7
Interessi incassati 1 11
Interessi pagati (22) (38)
Imposte sul reddito pagate al netto dei crediti d'imposta rimborsati (16) (32)
Flusso di cassa netto da attività operativa (119) (123)
di cui verso parti correlate 113 209
Investimenti:
- attività materiali (67) (43)
- attività immateriali - (2)
- partecipazioni - -
- titoli strumentali all'attività operativa - -
- crediti finanziari strumentali all'attività operativa - -
Flusso di cassa degli investimenti (67) (45)
Disinvestimenti:
- attività materiali 2 -
- imprese uscite dall'area di consolidamento e rami d'azienda - -
- partecipazioni - -
- titoli strumentali all'attività operativa - -
- crediti finanziari strumentali all'attività operativa - -
Flusso di cassa dei disinvestimenti 2 -
Variazione netta titoli e crediti finanziari non strumentali all'attività operativa 91 33

segue Rendiconto finanziario

(milioni di euro) I Trimestre 2021 I Trimestre 2022
Flusso di cassa netto da attività di investimento 26 (12)
di cui verso parti correlate 77 32
Assunzione di debiti finanziari non correnti 621 64
Rimborsi di debiti finanziari non correnti (156) (98)
Rimborsi di passività per leasing (21) (29)
Incremento (decremento) di debiti finanziari correnti 89 200
533 137
Apporti netti di capitale proprio da terzi - 458
Cessione (acquisto) di quote di partecipazioni in imprese consolidate - -
Dividendi pagati (26) -
Cessione (acquisto) di azioni proprie - -
Flusso di cassa netto da attività di finanziamento 507 595
di cui verso parti correlate (1) 638
Effetto delle variazioni dell'area di consolidamento - -
Effetto delle differenze di cambio da conversione
e altre variazioni sulle disponibilità liquide ed equivalenti 5 9
Variazione netta delle disponibilità liquide 419 469
Disponibilità liquide ed equivalenti a inizio periodo 1.687 1.632
Disponibilità liquide ed equivalenti a fine periodo 2.106 2.101

11.2 Revisione contabile delle informazioni finanziarie annuali e trimestrali

11.2.1 Relazione di Revisione per il bilancio consolidato del Gruppo per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021

Il bilancio consolidato del Gruppo per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 è stato assoggettato a revisione contabile da parte della Società di Revisione, che ha emesso la relativa relazione senza rilievi, con un richiamo di informativa riferito alle incertezze significative relative alla continuità aziendale, in data 22 aprile 2022.

A tal proposito, si segnala che in considerazione di tale richiamo d'informativa sulle incertezze in ordine alla continuità aziendale- contenuto nella relativa relazione di revisione – in data 10 maggio 2022 la Società è stata assoggettata dalla Consob, ai sensi dell'art. 114, comma 5, del TUF all'obbligo di integrare le relazioni finanziarie annuali e semestrali previste dal vigente art. 154-ter del TUF e i resoconti intermedi di gestione, nonché, laddove rilevanti, i relativi comunicati stampa con le informazioni relative a:

  • i. la posizione finanziaria netta della Società e del Gruppo ad essa facente capo, con l'evidenziazione delle componenti a breve separatamente da quelle a medio-lungo termine;
  • i. le posizioni debitorie scadute della Società e del Gruppo ad essa facente capo ripartite per natura (finanziaria, commerciale, tributaria, previdenziale e verso dipendenti) e le connesse eventuali iniziative di reazione dei creditori (solleciti, ingiunzioni, sospensioni nella fornitura etc.);

  • ii. le principali variazioni intervenute nei rapporti verso parti correlate della Società e del Gruppo ad essa facente capo rispetto all'ultima relazione finanziaria annuale o semestrale approvata ex art. 154terdel TUF;
  • iii. l'eventuale mancato rispetto dei covenant, dei negative pledge e di ogni altra clausola dell'indebitamento del Gruppo comportante limiti all'utilizzo delle risorse finanziarie, con l'indicazione a data aggiornata del grado di rispetto di dette clausole; e
  • iv. lo stato di implementazione del Piano Strategico 2022-2025, con l'evidenziazione degli scostamenti dei dati consuntivati rispetto a quelli previsti.

Si riporta di seguito copia della relazione di revisione.

Il bilancio consolidato del Gruppo Saipem al
31 dicembre 2021 include attività contrativali
per €1.320 milioni, passività contrattuali per
€2,517 millioni, fondo spese contrattuali e
perdite su commesse plurionnali per €973
millioni e ricavi della gestione caratteristica
per €6.875 millioni relativi anche a significativi
contratti con citenti di durata piùnennare per
l'esecuzione di progetti di grandi dimensioni
e complessita dal punto di vista
ingegneristico, tecnologico e realizzativo.
I ricavi relativi a tali progetti sono mevati
"over time" utilizzando il criteno della
percentuale di completamento ed applicando
Il metodo del "cost to cost"
La valutazione delle attività contrattuali e
dello passività contrativali si basa su stime
complesse relative al ricali ed al cost
complessivi di commessa ed al relativo stato
di avanzamento, che norvedono l'esercizio di
un elevato grado di giudizio da perte degli
Ammistraton. Tan 80me possono essere
intruenzate da molteplici fattori tra i quali:
- le richieste di corrispettivi aggiuntivi
rispetto a quelli contrattualmente
CONNECTURE
- la durata plunennale, la dimensione e la
complessità ingegnenstica ed operativa
del progetti;
Il profilo di rischio di alouni Paesi in cui i
grifdass ordono eseguia.
Le procedure di revisione svolte hanno
inclusor
la comprensione del processo posto in
essere dalla Direzione del Gruppo per
l'affribuzione dei ncavi contrattuali e
aggiuntivi di commessa, esame cella
configurazione e messa in acco dei
controli e procedure sull'efficacia
operativa dei controlli menuti nievanii;
la selezione di un campione di
commesse, sul quale sono state svolte,
tra le altre, le seguenti procedure:
- analisi dei contralli stipulati con i
committenti, al fino di varificare che
le principali condizioni contrattuali
fossero state adeguatamente
considerate nelle valutazioni
effettuate dalla Direziono dei
Gruppo,
- analisi della ragionevolezza delle
assunzioni alla base dei budget e
cei forecast di progetto, tramite (i)
discussione con la Direzione del
Gruppo Saipem e i singoli
responsabili di commessa
comporando le informazioni
ottenule con analisi storiche, (I)
analisi della documentazione a
supporto di tali valutazioni, tra cui le
eventuali comunicazioni intercorso
con i clienti e fornitori e pareri
tocnico legal eventualmente
predisposo da esperti asterni

1 DUSTIN DOLE UNUSTZION ORI CORD
sostenuti nell'esercizio e della loro
imputazione ai progetti in corso di
Ductions B
l'esama dell'accuratezza del calco

-

Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta
all'aspetto chiave
Il bilancio consolidato dei Gruppo Salpern al Le procedure di revisione svolte hanno
31 dicembre 2021 include Fondi per rischi ed Incluso:
oneri per €1.353 milioni, di cui €973 milioni - la comprensione del processo di
ns altored contrativali e perdite su valutazione dei contanziosi, esame della
commesse pluriennali. configurazione e messa in atto dei
Saipem S.p.A. e alcune società del Gruppo controlli e procedure sull'emcacia
sono parte di alouni processimenti giudiziane operativa dei controlli nitenuti nievanti;
amministrativi a fronte dei quali la Direzione l'analisi dei criteri di valutazione adottali
del Gruppo effettua accantonamenti a tali dagli Amministratori in mento alla stima.
fondi rischi ed ononi, in presenza di passività dell'esito dei contenziosi significativi,
con eventualità di accadimento menuta. - l'analisi delle valutazioni effettuato dalla
probable ed il cui ammontare nsulta Direzione del Gruppo dei procedimenti e
stimabile con attendibilità. della loro ragionevolezza, tramite
Il processo e le modalità di valulazione dei l'esame della principale documentazione
rischi legati a fall procedimente sono basali interna, degli atti relativi e delle relazioni
su elementi complessi che per loro natura tecniche eventualmente predisposte da
implicano il ricorso ad un elevato grado di esperti nominati dalla Direzione oltre che
giudizio da parte della Direzione del Gruppo, attraverso informazioni ottenute dai

BANDI Procedure di revisione in risposta
all'aspetto chiave
re con riferimento alla valutazione
BUOYAVAO BIII8 BBBBUILDS 8ZZG
legali esterni ed interni e dalla Direzione
del Gruppo:
ei procedimenti, alla loro
one tra i fondi ovvero tra le
alla adeguatezza del informativa
ancio anche in relazione allo
- g1 scambi di informazioni con Il Collegio
Sindacale, il Comitato Controllo e Rischi,
l'Organismo di Vigilanza e la funzione
Internal Audit della Capogruppo:
chise ip senoisivand non lierzual
oni abbiamo ritenuto che tale
ppresenti un aspetto chiave della
l'analisi degli eventi occorsi
successivamente alla data di riferimento
del bilancio che forniscuno elementi
informativi utili alla valutazione dei
contenziosi significativi:
- l'esame dell'appropriatezza.
dell'informativa fornita nella relazione
finanziana annuale con filenmento ai
Contenzios: significativi.
Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta
all'aspetto chiave
Il bilancio consolidato del Gruppo Salpem
include al 31 dicembre 2021 immobili
impianti e macchinari pari a €3.113 milioni,
Le procedure di revisione, svolto anche
mediante il coinvolgimento di esperti del
Network KPMG, hanno incluso:
attività immateriali pari a €699 milioni
inclusivi dell'avviamento pari a €667 milioni,
e diritto di utilizzo di attività in igasing pari a
€261 milloni
- la comprensione del processo adottato
nella predisposiziono del test di
Impairment approvato dagli
Amministraton della Capogruppo;
Gli Amministratori della Salpem S.o.A. hanno
Identificato quattordici cash generating Unit
("CGU"): E&C Offshore, E&C Onshore,
Leased FPSO, Drilling Onshore, e dieci
mezzi navali inclusi nella divisione Drilling
Offshore.
la comprensione dei processo adottato
nella predisposizione dei dali previsionali
dai quali sono estratti i flussi finanzian
futun attesi alla base dei test di
impairment;
L'avviamento è stato all'ocato dagli
Amministratori della Capogruppo alla
divisione E&C Offshore per un ammontare
pari a €403 milioni e alla divisione E&C
Onshore per un ammontare pan a €264
milloni.
La recuperabilità dei valori isorita in bilancio
è verificata dalla Direzione dei Gruppo
Salpem ogni voita che si manifestano degli
indicatori di potenziale perdita di valore per
tutte le CGU e almeno annualmente per le
CGU che includano un avviamento
confrontando il valore recuperabile della
l'analisi dei criteri di identificazione delle
CGIJ e della relativa allocazione di
allività e passirità:
l'analisi della ragionevolezza delle
principali assunzioni del piano strategios
2022-2025 approvato dagli
Amministratori della Salpem S.p.A.
principalmente mediante incontri con i
responsabili delle divisioni a cui
appartengono le CGU identificate,
analisi della documentazione sottostante
le principali assunzioni e confranto degli
ordini previsti con qualli gia in
portalogio;

-

  • -
    -

-

11.2.2 Relazione di Revisione per il bilancio d'esercizio dell'Emittente per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021

-

-

-

-

Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta
all'aspetto chiave
Il bilancio della Società al 31 dicembre 2021
include attività contrattuali per €415.147
mila, passività contrattuali per €743.421 mila,
fondi contrattuali e perdite su commesse
pluriennali per €121.599 mila e ricavi della
gestione caratteristica per €2.048.140 mila
relativi anche a significativi contratti con
clienti di durata pluriennale per l'esecuzione
di progetti di grandi dimensioni e complessità
dal punto di vista ingegneristico, tecnologico
e realizzativo.
I ricavi relativi a tali progetti sono rilevati
"over time" utilizzando il criterio della
percentuale di completamento ed applicando
il metodo del "cost to cost".
La valutazione delle attività contrattuali e
delle passività contrattuali si basa su stime
complesse relative ai ricavi ed ai costi
complessivi di commessa ed al relativo stato
di avanzamento, che richiedono l'esercizio di
un elevato grado di giudizio da parte degli
Amministratori. Tali stime possono essere
influenzate da molteplici fattori tra i quali:
Le procedure di revisione svolte hanno
incluso:
- la comprensione del processo posto in
essere dalla Direzione della Società per
l'attribuzione dei ricavi contrattuali e
aggiuntivi di commessa, esame della
configurazione e messa in atto dei
controlli e procedure sull'efficacia
operativa dei controlli ritenuti rilevanti;
- la selezione di un campione di
commesse, sul quale sono state svolte,
tra le altre, le seguenti procedure:
- analisi dei contratti stipulati con i
committenti, al fine di venficare che le
principali condizioni contrattuali
fossero state adeguatamente
considerate nelle valutazioni
effettuate dalla Direzione della
Societa.
- analisi della ragionevolezza delle
assunzioni alla base dei budget e dei
forecast di progetto, tramite (i)
- le richieste di corrispettivi aggiuntivi
rispetto a quelli contrattualmente
convenuti;
- la durata pluriennale, la dimensione e la
discussione con la Direzione della
Società e i singoli responsabili di
commessa corroborando le
informazioni ottenute con analisi
storiche, (ii) analisi della
complessità ingegneristica ed operativa
dei progetti;
- il profilo di rischio di alcuni Paesi in cui i
lavori vengono eseguiti.
documentazione a supporto di tali
valutazioni, tra cui le eventuali
comunicazioni intercorse con i clienti
e fornitori e pareri tecnico legali
eventualmente predisposti da esperti

Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta
all'aspetto chiave
Tali stime richiedono, pertanto, valutazioni
significative da parte degli Amministratori
della Società che possono avere effetti
significativi sul riconoscimento dei ricavi e
sulla valutazione delle attività e passività
contrattuali.
Società, (iii) analisi degli scostamenti
maggiormente significativi tra le stime
effettuate negli esercizi precedenti ed
i dati consuntivati:
Conseguentemente abbiamo considerato la
rilevazione dei ricavi e la valutazione delle
attività e passività contrattuali un aspetto
chiave dell'attività di revisione.
- l'analisi della rilevazione dei costi.
sostenuti nell'esercizio e della loro
imputazione ai progetti in corso di
esecuzione;
- l'esame dell'accuratezza del calcolo
della percentuale di completamento e
della conseguente rilevazione dei ricavi
e delle attività/passività contrattuali;
- l'analisi degli eventi occorsi
successivamente alla data di riferimento
del bilancio che forniscano elementi
informativi utili alla valutazione delle
stime effettuate dalla Direzione:
- l'esame dell'appropriatezza
dell'informativa fornita nelle note
illustrative al bilancio con riferimento ai
ricavi, alle attività contrattuali e alle
passività contrattuali.
Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta
all'aspetto chiave
Il bilancio della Società al 31 dicembre 2021
include Fondi per rischi ed oneri per
Le procedure di revisione svolte hanno
incluso:
€328.824 mila, di cui €121.599 mila per
spese contrattuali e perdite su commesse
pluriennali.
- la comprensione del processo di
valutazione dei contenziosi, esame della
configurazione e messa in atto dei
La Società è parte di alcuni procedimenti
giudiziali e amministrativi a fronte dei quali la
controlli e procedure sull'efficacia
operativa dei controlli ritenuti rilevanti;
Direzione della Società effettua
accantonamenti a tali fondi rischi ed oneri, in
presenza di passività con eventualità di
accadimento ritenuta probabile ed il cui
l'analisi dei criteri di valutazione adottati
dagli Amministratori in merito alla stima
dell'esito dei contenziosi significativi;
ammontare risulta stimabile con attendibilità. l'analisi delle valutazioni effettuate dalla
Il processo e le modalità di valutazione dei
rischi legati a tali procedimenti sono basati
su elementi complessi che per loro natura
implicano il ricorso ad un elevato grado di
giudizio da parte della Direzione della
Società, in particolare con riferimento alla
Direzione della Società dei procedimenti
e della loro ragionevolezza, tramite
l'esame della principale documentazione
interna, degli atti relativi e delle relazioni
tecniche eventualmente predisposte da
esperti nominati dalla Direzione oltre che
attraverso informazioni ottenute dai

Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta
all'aspetto chiave
valutazione delle incertezze connesse alla
previsione degli esiti dei procedimenti, alla
legali esterni ed interni e dalla Direzione
della Società:
loro classificazione tra i fondi ovvero tra le
passività e alla adeguatezza dell'informativa
fornita in bilancio anche in relazione alle
passività potenziali con previsione di esito
- gli scambi di informazioni con il Collegio
Sindacale, il Comitato Controllo e Rischi,
l'Organismo di Vigilanza e la funzione
Internal Audit:
possibile.
Per tali ragioni abbiamo ritenuto che tale
tematica rappresenti un aspetto chiave della
revisione.
- l'analisi degli eventi occorsi
successivamente alla data di riferimento
del bilancio che forniscano elementi
informativi utili alla valutazione dei
contenziosi significativi;
- l'esame dell'appropriatezza
dell'informativa fornita nella relazione
finanziaria annuale con riferimento ai
contenziosi significativi.

-

-

11.2.3 Relazione di Revisione sul bilancio consolidato intermedio abbreviato del Gruppo al 31 marzo 2022

Il bilancio consolidato intermedio abbreviato del Gruppo al 31 marzo 2022 è stato assoggettato a revisione contabile limitata da parte della Società di Revisione, che ha emesso la relativa relazione senza rilievi, con un richiamo di informativa riferito alle incertezze significative relative alla continuità aziendale, in data 7 giugno 2022. Si precisa che i dati relativi al trimestre chiuso al 31 marzo 2021, presentati ai fini comparativi, non sono stati assoggettati a revisione contabile da parte della Società di Revisione (né completa né limitata).

Si riporta di seguito copia della relazione di revisione.

11.2.4 Altre informazioni contenute nel Documento di Registrazione controllate dalla Società di Revisione

Fermo restando quanto indicato nei precedenti paragrafi 11.2.1 e 11.2.2, il Documento di Registrazione non contiene ulteriori informazioni assoggettate a revisione dalla Società di Revisione.

11.2.5 Informazioni finanziarie contenute nel Documento di Registrazione non estratte dai bilanci assoggettati a revisione contabile dalla Società di Revisione

Le informazioni finanziarie incluse mediante riferimento nel Documento di Registrazione assoggettate a revisione contabile o a revisione contabile limitata sono unicamente quelle estratte dal bilancio consolidato del Gruppo per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 e dal bilancio consolidato intermedio abbreviato del Gruppo al 31 marzo 2022.

Si precisa inoltre che nell'ambito del Documento di Registrazione e, in particolare, nella Parte A del Documento di Registrazione e nella Parte B, Capitoli 5, 6 e 7, sono riportate talune elaborazioni dell'Emittente predisposte sulla base delle risultanze della contabilità generale e gestionale, non assoggettate ad attività di revisione contabile. Si rappresenta altresì che i dati relativi al trimestre chiuso al 31 marzo 2021, presentati ai fini comparativi nel bilancio consolidato intermedio abbreviato del Gruppo al 31 marzo 2022, non sono stati assoggettati a revisione contabile da parte della Società di Revisione (né completa né limitata).

11.3 Procedimenti giudiziari e arbitrali

Alla Data del Documento di Registrazione l'Emittente e le società del Gruppo sono coinvolte in alcuni procedimenti amministrativi, giudiziari e arbitrali.

Fatto salvo quanto di seguito indicato, a giudizio dell'Emittente e per quanto è possibile stimare anche sulla base di pareri rilasciati e periodicamente aggiornati dai legali esterni incaricati dall'Emittente, nessuno dei procedimenti giudiziari e arbitrali di cui il Gruppo è parte è atteso avere rilevanti ripercussioni sulla situazione finanziaria o la redditività dell'Emittente.

Le società del Gruppo hanno valutato le potenziali passività che potrebbero derivare in caso di soccombenza nelle vertenze giudiziarie e arbitrali pendenti e hanno stanziato le relative somme, determinate sulla base dei principi contabili internazionali. Si evidenzia che il "Fondo rischi per i contenziosi" (comprensivo di accantonamenti per il contenzioso con il personale e per il contenzioso fiscale) relativo ai procedimenti legali per i contenziosi del Gruppo alla Data del Documento di Registrazione è pari a circa Euro 286 milioni (circa Euro 306 milioni al 31 marzo 2022 e a circa Euro 325 milioni al 31 dicembre 2021). Il petitum complessivo alla Data del Documento di Registrazione (comprensivo del contenzioso con il personale) è pari a circa Euro 5,70 miliardi (di cui Euro 4,35 miliardi relativi a procedimenti penali, civili (inclusi i contenziosi con il personale) e arbitrali e Euro 1,35 miliardi relativi a procedimenti fiscali).

Relativamente al petitum pari a circa Euro 4,35 miliardi per procedimenti penali, civili (inclusi i contenziosi con il personale) e arbitrali si evidenzia che :

  • circa Euro 2,5 miliardi sono relativi ad una causa civile in Nigeria nella quale Saipem Contracting Nigeria Limited è stata chiamata in causa insieme ad altri 4 convenuti in relazione ad asseriti danni subìti da una comunità locale nigeriana in occasione della realizzazione di un progetto – Southern Swamp Associated Gas Solutions – completato il 24 novembre 2019;
  • Euro 948 milioni sono relativi ad un contenzioso arbitrale in Australia avente ad oggetto asseriti danni causati da Saipem SA e Saipem Portugal Comercio Maritimo a un partner di consorzio – CPB Contractors – in occasione della realizzazione di un progetto – Gorgon LNG Jetty – completato il 15 agosto 2014;
  • circa Euro 309 milioni sono relativi a due controversie civili avanzate in sede civile in Italia da investitori istituzionali in relazione ad asseriti ritardi da parte dell'Emittente in occasione dell'emissione dei due profit warning del 29 gennaio 2013 e del 14 giugno 2013;
  • circa Euro 192 milioni (di cui circa Euro 134 milioni relativi a statuizioni a favore delle parti civili e circa Euro 58 milioni relativi ad ammende) sono relativi ad un procedimento penale in corso in fase di appello in Algeria in relazione ad un progetto – GNL3 Arzew – completato da molto tempo e per il quale, all'esito dell'udienza di appello tenutasi il 14 giugno 2022, la Corte di Appello di Algeri ha fissato la data del 28 giugno 2022 per la pronuncia della propria decisione. Per completezza, si segnala che, secondo l'ordinamento algerino, la pronuncia del giudice di appello relativamente alle statuizioni civili, anche in pendenza del giudizio di impugnazione di fronte alla Corte Suprema, è immediatamente esecutiva a favore delle parti civili;
  • circa Euro 81 milioni sono relativi al contenzioso con il personale;

• i rimanenti importi per complessivi circa Euro 321 milioni sono relativi ad altri contenziosi minori.

Si riporta di seguito una descrizione dei principali procedimenti legali in cui sono coinvolti l'Emittente e le società del Gruppo.

I Procedimenti penali.

Si evidenzia che, alla Data Del Documento di Registrazione, il Gruppo Saipem è soggetto a procedimenti penali anche ai sensi del D. Lgs. N. 231/2001 e successive modifiche come di seguito illustrato. In particolare, alla Data del Documento di Registrazione il Gruppo Saipem è soggetto ai sensi del D.Lgs. N. 231/2001: i) al procedimento penale di seguito indicato al paragrafo "Tribunale di Milano – bilancio 2015 e 2016. Prospetto dell'aumento di capitale del gennaio 2016" per il quale, a seguito del proscioglimento pronunciato il 12 aprile 2022 dal giudice per l'udienza preliminare, si è in attesa del deposito delle motivazioni della decisione e dell'eventuale appello da parte della Procura della Repubblica; e ii) al procedimento penale di seguito indicato al paragrafo "Indagini preliminari in corso – Procura della Repubblica di Milano – Brasile" per il quale pendono indagini preliminari a far data dal 12 agosto 2015.

Algeria

Le indagini in Italia: il 4 febbraio 2011 era pervenuta dalla Procura della Repubblica di Milano, tramite ENI, una "Richiesta di consegna" ai sensi dell'art. 248 del codice di procedura penale. Nel provvedimento veniva richiesta la trasmissione, con riferimento ad asserite ipotesi di reato di corruzione internazionale, di documentazione relativa ad attività di società del Gruppo Saipem in Algeria. Il reato di "corruzione internazionale" menzionato nella "Richiesta di consegna" è una delle fattispecie previste nel campo di applicazione del D. Lgs. N. 231/2001, in merito alla responsabilità diretta degli enti collettivi per determinati reati compiuti da propri dipendenti.

Al fine di adempiere, tempestivamente, alla richiesta della Procura, è stata avviata la raccolta della documentazione e, il 16 febbraio 2011, Saipem ha proceduto al deposito di quanto richiesto.

Il 22 novembre 2012 la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano ha notificato a Saipem un'informativa di garanzia per asserito illecito amministrativo relativo al reato di corruzione internazionale ex art. 25, comma 2 e 3, D.Lgs. n. 231/2001, unitamente a una richiesta di consegna di documentazione in merito ad alcuni contratti relativi ad attività in Algeria. A tale richiesta sono seguite le notifiche a Saipem di un "Decreto di sequestro" il 30 novembre 2012, due ulteriori "Richieste di consegna" il 18 dicembre 2012 e il 25 febbraio 2013 nonché un decreto di perquisizione il 16 gennaio 2013.

Il 7 febbraio 2013 è stata effettuata una perquisizione, anche presso gli uffici di ENI, al fine di acquisire ulteriore documentazione in relazione a contratti di intermediazione e ad alcuni contratti con fornitori stipulati da Saipem in connessione con i progetti algerini. L'indagine ha avuto ad oggetto presunte ipotesi corruttive che, secondo la Procura della Repubblica di Milano, si sarebbero verificate fino a epoca successiva al marzo 2010, relativamente ad alcuni contratti che la Società ha acquisito in Algeria.

Nell'ambito di tale procedimento risultavano coinvolti, tra gli altri, alcuni ex dipendenti della Società (tra i quali in particolare l'ex Vice Presidente e Amministratore Delegato-CEO in carica

fino al 5 dicembre 2012, l'ex Chief Operating Officer della Business Unit Engineering & Construction in carica fino al 5 dicembre 2012 e l'ex Chief Financial Officer in carica fino al 1° agosto 2008). La Società ha fornito in ogni occasione piena collaborazione all'ufficio della Procura. Saipem ha tempestivamente posto in essere interventi di forte discontinuità gestionale e amministrativa, indipendentemente dagli eventuali profili di responsabilità che avessero potuto evidenziarsi nel corso del procedimento. Saipem ha provveduto, d'accordo con gli organi di controllo interni e con l'Organismo di Vigilanza della Società e previa informativa alla Procura, ad avviare una verifica sui contratti oggetto dell'indagine, incaricando a tal fine uno studio legale esterno. Il Consiglio di Amministrazione il 17 luglio 2013 ha esaminato le conclusioni raggiunte dai consulenti esterni all'esito di un'attività d'indagine interna svolta in relazione ad alcuni contratti di intermediazione e subappalto relativi a progetti algerini. L'indagine interna si è basata sull'esame di documenti e su interviste di personale della Società e di altre società del Gruppo, a esclusione dei soggetti che, per quanto a conoscenza della Società, sarebbero stati direttamente coinvolti nell'indagine penale, per non interferire nelle attività investigative della Procura. Il Consiglio di Amministrazione, confermando la massima collaborazione con gli organi inquirenti, nel luglio 2013 ha deliberato di trasmettere l'esito dell'attività dei consulenti esterni alla Procura della Repubblica di Milano, per ogni opportuna valutazione e iniziativa di competenza nel più ampio contesto dell'indagine in corso. I consulenti hanno riferito al Consiglio: (i) di non aver rinvenuto evidenza di pagamenti a pubblici ufficiali algerini per il tramite dei contratti di intermediazione o di subappalto esaminati; (ii) di aver rilevato violazioni, lesive degli interessi della Società, di regole interne e procedure – all'epoca in vigore – relative all'approvazione e alla gestione dei contratti di intermediazione e di subappalto esaminati e ad altre attività svolte in Algeria.

Il Consiglio di Amministrazione nel luglio 2013 ha deliberato di avviare azioni giudiziarie a tutela degli interessi della Società nei confronti di alcuni ex dipendenti e fornitori, riservandosi ogni ulteriore azione, ove fossero emersi nuovi elementi. Nell'ambito di tali azioni giudiziarie, la Corte di Appello di Milano l'11 febbraio 2021 ha condannato l'ex Chief Operating Officer della Business Unit Engineering & Construction in carica fino al 5 dicembre 2012 a pagare a Saipem la somma, oltre interessi e rivalutazione fino al saldo, di Euro 10 milioni a titolo di risarcimento del danno subìto dalla Società e sono in corso da parte di Saipem le azioni esecutive per recuperare tale importo.

Il 14 giugno 2013, 8 gennaio e 23 luglio 2014 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato le "Richieste di proroga" delle indagini preliminari. Il 24 ottobre 2014 è stata notificata una richiesta di incidente probatorio, avanzata dalla Procura della Repubblica di Milano, avente a oggetto l'interrogatorio dell'ex Chief Operating Officer della Business Unit Engineering & Construction di Saipem in carica fino al 5 dicembre 2012 e di un ulteriore ex dirigente di Saipem, entrambi indagati nel procedimento penale. A seguito dell'accoglimento della richiesta, il Giudice per le Indagini Preliminari di Milano ha fissato le udienze all'1 e 2 dicembre 2014. Il 15 gennaio 2015 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato presso lo studio del difensore di Saipem l'avviso di conclusione delle indagini preliminari ex art. 415 bis del codice di procedura penale. Lo stesso provvedimento è stato notificato, oltre che a Saipem, a 8 persone fisiche e alla persona giuridica ENI. L'avviso, oltre alla fattispecie di reato già ipotizzata dalla Procura (corruzione internazionale), menzionava come fattispecie delittuosa ipotizzata a carico di 7 persone fisiche, anche la violazione dell'art. 3 del decreto

legislativo 10 marzo 2000, n. 74 ("dichiarazione fraudolenta"), in relazione alla registrazione nella contabilità Saipem di "costi di intermediazione derivanti dal contratto agency agreement con Pearl Partners sottoscritto in data 17 ottobre 2007, nonché dall''Addendum n. 1 to the agency agreement' sottoscritto in data 12 agosto 2009" con asserita conseguente indicazione "nelle dichiarazioni consolidate nazionali di Saipem S.p.A. [di] elementi attivi per un ammontare inferiore a quello effettivo, come segue: anno 2008: -85.935.000 euro; anno 2009: -54.385.926 euro".

In data 26 febbraio 2015 il Giudice dell'Udienza Preliminare di Milano ha notificato presso lo studio del difensore di Saipem l'avviso di fissazione dell'udienza preliminare unitamente alla richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla Procura di Milano l'11 febbraio 2015. Lo stesso provvedimento è stato notificato, oltre che a Saipem, a 8 persone fisiche e alla persona giuridica ENI. Il Giudice dell'Udienza Preliminare ha fissato l'udienza per il giorno 13 maggio 2015. Nel corso di tale udienza l'Agenzia delle Entrate si è costituita parte civile nel procedimento, mentre altre richieste di costituzione di parte civile sono state respinte.

Il 2 ottobre 2015 il Giudice dell'Udienza Preliminare ha rigettato le questioni di incostituzionalità e relative alla prescrizione presentate dalle difese e ha pronunciato i seguenti provvedimenti:

  • i. sentenza di non doversi procedere per difetto di giurisdizione nei confronti di un imputato;
  • ii. sentenza di non luogo a procedere nei confronti di tutti gli imputati relativamente all'ipotesi che il pagamento delle commissioni per il progetto MLE da parte di Saipem (circa Euro 41 milioni) potesse essere servito per consentire a ENI di acquisire i consensi ministeriali algerini per l'acquisizione di First Calgary e per l'estensione di un giacimento in Algeria (CAFC). Tale provvedimento contiene anche la decisione di proscioglimento di ENI, dell'ex Amministratore Delegato-CEO di ENI e di un dirigente ENI relativamente a ogni altra ipotesi di reato;
  • iii. decreto che dispone il giudizio, tra gli altri, per Saipem e per 3 ex dipendenti di Saipem (l'ex Vice Presidente e Amministratore Delegato-CEO in carica fino al 5 dicembre 2012, l'ex Chief Operating Officer della Business Unit Engineering & Construction in carica fino al 5 dicembre 2012 e l'ex Chief Financial Officer in carica fino al 1° agosto 2008) con riferimento all'accusa di corruzione internazionale formulata dalla Procura secondo la quale gli stessi imputati avrebbero concorso a consentire, sulla base di criteri di mero favoritismo, l'aggiudicazione a Saipem di 7 contratti in Algeria. Per le sole persone fisiche (quindi non per Saipem) il rinvio a giudizio è stato pronunciato anche con riferimento all'ipotesi di dichiarazione fraudolenta (reato fiscale) promossa dalla Procura.

Nella medesima data, all'esito dell'udienza relativa a uno stralcio del procedimento principale, il Giudice dell'Udienza Preliminare di Milano ha pronunciato sentenza di patteggiamento ex art. 444, c.p.p., per un ex dirigente di Saipem.

Avverso i primi due provvedimenti la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano e la Procura Generale presso la Corte d'Appello di Milano hanno proposto il 17 novembre 2015 ricorso in Cassazione. Il 24 febbraio 2016 la Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso presentato dalla Procura di Milano, ha disposto la trasmissione degli atti a un nuovo Giudice

per l'Udienza Preliminare presso il Tribunale di Milano, per la celebrazione di una nuova Udienza Preliminare.

Con riferimento a tale filone del procedimento (c.d. "filone Eni"), in data 27 luglio 2016 il nuovo Giudice per l'Udienza Preliminare ha disposto il rinvio a giudizio di tutti gli imputati.

L'11 novembre 2015, in occasione della pubblicazione del report di responsabilità sociale 2015 della Procura di Milano, è stato reso noto che: "recentemente è stato posto in esecuzione un provvedimento di sequestro preventivo del GIP di Milano fino all'ammontare di 250 milioni di euro su beni degli imputati. Il provvedimento conferma il blocco già disposto da autorità estere di somme liquide su conti bancari di Singapore, Hong Kong, Svizzera e Lussemburgo per un importo totale superiore a 100 milioni di euro". Saipem non è risultata destinataria di alcuna di tali misure; si è appreso, comunque, che i sequestri hanno colpito beni personali dell'ex Chief Operating Officer della Società in carica fino al 5 dicembre 2012 e di altri due imputati.

Parallelamente, a seguito del decreto che dispone il giudizio pronunciato il 2 ottobre 2015 dal Giudice dell'Udienza Preliminare, il 2 dicembre 2015 si è tenuta la prima udienza avanti il Tribunale di Milano nel procedimento del c.d. "filone Saipem". Nel corso di tale udienza Sonatrach ha chiesto di costituirsi parte civile nei confronti delle sole persone fisiche imputate. Anche il Movimento cittadini algerini d'Italia e d'Europa ha presentato richiesta di costituzione di parte civile. L'Agenzia delle Entrate ha confermato la richiesta di parte civile nei confronti delle sole persone fisiche imputate di dichiarazione fraudolenta. All'udienza del 25 gennaio 2016 il Tribunale di Milano ha rigettato la richiesta di costituzione di parte civile di Sonatrach e del Movimento cittadini algerini d'Italia e d'Europa. Il Tribunale ha rinviato all'udienza del 29 febbraio 2016 riservandosi in merito alla decisione sulle eccezioni di nullità relative al decreto di rinvio a giudizio fatte valere dagli imputati.

All'udienza del 29 febbraio 2016 il Tribunale ha riunito il procedimento con altro pendente nei confronti di un unico imputato persona fisica (nei cui confronti Sonatrach si è costituita parte civile) e ha rigettato le eccezioni di nullità del decreto di rinvio a giudizio, invitando la Procura a riformulare il capo d'imputazione relativamente a un imputato, e rinviando il procedimento al 21 marzo 2016. Il Tribunale poi ha rinviato il procedimento all'udienza del 5 dicembre 2016, al fine di valutare la riunione con il procedimento descritto in precedenza (c.d. "filone Eni") per il quale in data 27 luglio 2016 il Giudice per l'Udienza Preliminare ha disposto il rinvio a giudizio di tutti gli imputati.

Con provvedimento del 28 dicembre 2016 il Presidente del Tribunale di Milano ha autorizzato la richiesta di astensione del Presidente del Collegio giudicante.

All'udienza del 16 gennaio 2017 i due procedimenti (c.d. "filone Saipem" e c.d. "filone Eni") sono stati riuniti dinanzi a un nuovo Collegio nominato il 30 dicembre 2016.

Esaurita l'istruttoria dibattimentale con l'udienza del 12 febbraio 2018, nelle successive udienze del 19 febbraio 2018 e del 26 febbraio 2018 si è tenuta la requisitoria del Pubblico Ministero.

Ritenute preliminarmente non concedibili agli imputati le attenuanti generiche e, di contro, ritenuta sussistente l'aggravante del reato transnazionale, il Pubblico Ministero ha formulato le proprie richieste di pena nei confronti delle persone fisiche imputate.

Per quanto riguarda Saipem ed ENI il Pubblico Ministero ha avanzato una richiesta di condanna alla sanzione pecuniaria di Euro 900.000, per ciascuna società. Inoltre, il Pubblico Ministero ha chiesto l'applicazione della "confisca per equivalente di quanto in sequestro", relativamente ad alcuni sequestri eseguiti in precedenza nei confronti di alcune persone fisiche imputate. La richiesta di applicazione della confisca non ha riguardato, quindi, Saipem.

All'udienza del 5 marzo 2018:

  • l'Agenzia delle Entrate ha domandato la condanna delle sole persone fisiche imputate così come richiesto dal Pubblico Ministero con la condanna delle sole persone fisiche imputate al risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale a favore dell'Agenzia delle Entrate da liquidarsi in via equitativa e con una provvisionale di Euro 10 milioii)
  • Sonatrach ha chiesto la condanna dell'imputato Samyr Ourayed con la condanna di quest'ultimo al risarcimento del danno da liquidarsi in via equitativa.

Il 19 settembre 2018 si sono concluse le udienze dedicate alla discussione da parte delle difese e alle repliche da parte del Pubblico Ministero e delle difese.

La decisione di primo grado del Tribunale di Milano: il 19 settembre 2018 il Tribunale di Milano ha pronunciato la sentenza di primo grado.

Il Tribunale di Milano ha condannato, tra gli altri, anche alcuni ex manager di Saipem per i reati di corruzione internazionale e ha, inoltre, condannato Saipem al pagamento della sanzione pecuniaria di Euro 400.000, quale asserita responsabile dell'illecito amministrativo ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001 con riferimento al reato di corruzione internazionale.

Gli ex manager di Saipem condannati dal Tribunale di Milano avevano tutti lasciato la Società tra il 2008 e il 2012.

Il Tribunale ha, altresì, disposto la confisca, quale asserito profitto del reato, della somma complessiva di circa Euro 197 milioni nei confronti di tutte le persone fisiche condannate (e tra questi di alcuni ex manager della Società).

Il Tribunale ha, altresì, disposto la confisca, quale asserito prezzo del reato, della somma complessiva di circa Euro 197 milioni nei confronti di Saipem ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs. n. 231/2001.

Per quanto emerso nel corso del procedimento e dalle richieste del Pubblico Ministero, allora, risultava già in essere da tempo un sequestro preventivo finalizzato alla confisca per un importo pari a complessivi circa Euro 160 milioni nei confronti di alcune persone fisiche – diverse dalla Società – tutte condannate con la sentenza di primo grado.

La decisione del Tribunale di primo grado non era esecutiva. Le motivazioni della sentenza di primo grado sono state depositate dal Tribunale di Milano il 18 dicembre 2018.

Il giudizio dinanzi alla Corte di Appello di Milano: il 1° febbraio 2019 Saipem ha impugnato dinanzi alla Corte di Appello di Milano la sentenza di primo grado. Anche le persone fisiche condannate in primo grado hanno appellato la sentenza di primo grado. Anche la Procura della Repubblica di Milano ha impugnato la sentenza di primo grado chiedendo, in riforma di tale sentenza che sia pronunciata dalla Corte di Appello la condanna di ENI, dell'ex Amministratore Delegato-CEO di ENI e di un suo manager"alle pene, e alle sanzioni

amministrative pecuniarie e interdittive, ritenute di giustizia". La Procura della Repubblica di Milano ha chiesto, inoltre, sempre in riforma della sentenza impugnata di "condannare la società Saipem alle sanzioni amministrative interdittive ritenute di giustizia". Il 14 febbraio 2019 i difensori di Saipem hanno depositato una memoria nella quale hanno eccepito: (i) l'inammissibilità dell'impugnazione da parte della Procura della Repubblica della decisione del Tribunale di non ritenere applicabili a Saipem le sanzioni interdittive; e/o (ii) l'inapplicabilità delle sanzioni interdittive richieste dalla Procura della Repubblica nei confronti di Saipem.

Il giudizio dinanzi alla Corte di Cassazione: il 15 gennaio 2020 la Corte di Appello di Milano ha accolto integralmente l'appello di Saipem e delle persone fisiche imputate (tra le quali alcuni ex manager della Società che hanno tutti lasciato la stessa tra il 2008 e il 2012), dichiarando tra l'altro l'insussistenza dell'illecito amministrativo in capo a Saipem perché il fatto non sussiste, e revocando la statuizione sulla confisca del prezzo del reato che era stata pronunciata in primo grado dal Tribunale di Milano ai sensi dell'art. 19, D.Lgs. n. 231/2001.

In data 15 aprile 2020 la Corte di Appello di Milano ha depositato le motivazioni della sentenza di secondo grado.

La Procura Generale presso la Corte di Appello di Milano il 12 giugno 2020 ha proposto ricorso in Cassazione avverso la sentenza della Corte di Appello di Milano del 15 gennaio 2020 chiedendo l'annullamento di tale sentenza e per l'effetto il rinvio del giudizio ad altra sezione della Corte di Appello.

La Corte di Cassazione il 14 dicembre 2020 ha respinto il ricorso della Procura Generale presso la Corte di Appello di Milano.

Il 14 dicembre 2020 Saipem ha emesso il seguente comunicato stampa:

"La Corte di Cassazione ha pronunciato oggi la propria decisione sul ricorso proposto, il 12 giugno 2020, dalla Procura Generale presso la Corte di Appello di Milano avverso la sentenza di secondo grado nel procedimento relativo a fatti di reato asseritamente commessi in Algeria fino al marzo 2010, in relazione ad alcune commesse completate da tempo.

In particolare, la Corte di Cassazione ha pronunciato oggi sentenza con la quale ha respinto integralmente il ricorso presentato dalla Procura Generale presso la Corte di Appello di Milano che aveva richiesto l'annullamento della sentenza di secondo grado con la quale la Corte di Appello di Milano, il 15 gennaio 2020, aveva assolto le persone fisiche imputate (tra i quali alcuni ex manager della Società che hanno tutti lasciato la stessa tra il 2008 e il 2012), dichiarando, tra l'altro, con riferimento all'ipotesi di reato di corruzione internazionale, l'insussistenza dell'illecito amministrativo contestato ex D.Lgs. n. 231/2001 a Saipem perché il fatto non sussiste e revocando, conseguentemente, la condanna alla confisca del prezzo del reato per circa 197 milioni di euro e al pagamento della sanzione pecuniaria di 400.000 euro, che erano state disposte in primo grado dal Tribunale di Milano. Saipem esprime soddisfazione per l'odierna decisione della Corte di Cassazione, che conclude definitivamente il procedimento "Algeria" con l'assoluzione di Saipem". Le motivazioni della sentenza della Corte di Cassazione del 14 dicembre 2020 sono state depositate il 20 ottobre 2021.

Richiesta di documenti da parte del Department of Justice statunitense: su richiesta del Department of Justice statunitense ("DoJ"), Saipem nel 2013 ha stipulato un cosiddetto "tolling agreement" che estendeva di 6 mesi il termine di prescrizione applicabile a eventuali

violazioni di leggi federali degli Stati Uniti in relazione ad attività pregresse di Saipem e relative società controllate. Il "tolling agreement", rinnovato fino al 29 novembre 2015, non costituisce un'ammissione da parte di Saipem di aver compiuto alcun illecito, né di essere soggetta alla giurisdizione degli Stati Uniti ai fini di qualsivoglia indagine o procedimento. Saipem ha inteso quindi offrire collaborazione anche nel contesto degli accertamenti da parte del Department of Justice che il 10 aprile 2014 ha formulato una richiesta di documenti relativi alle attività pregresse del Gruppo Saipem in Algeria, richiesta alla quale Saipem ha fornito riscontro. Il 29 novembre 2015 il "tolling agreement" è scaduto e, allo stato decorsi quasi sette anni da tale scadenza, non è pervenuta da parte del Department of Justice alcuna richiesta.

I procedimenti in Algeria.

GK3 – Algeria (c.d. procedimento "Sonatrach 1"): in Algeria nel 2010 è stato avviato un procedimento che ha ad oggetto diverse fattispecie e coinvolge a diverso titolo 19 indagati (c.d. "inchiesta Sonatrach 1"). Société nationale pour la recherche, la production, le transport, la transformation et la commercialisation des hydrocarbures SpA ("Sonatrach") si è costituita parte civile in tale procedimento e anche il Trésor Public algerino ha formulato analoga richiesta.

Anche la società algerina Saipem Contracting Algérie S.p.A. ("Saipem Contracting Algérie") è parte in tale procedimento in relazione alle modalità di assegnazione del contratto GK3 da parte di Sonatrach. In conseguenza di tale procedimento alcuni conti correnti in valuta locale di Saipem Contracting Algérie sono stati bloccati.

In particolare, nel 2012, in occasione di rinvio alla "Chambre d'accusation" presso la Corte di Algeri, Saipem Contracting Algérie ha ricevuto una comunicazione che formalizzava l'esistenza di un'indagine nei suoi confronti, relativa a un'asserita maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale organismo. Il contratto GK3 era stato assegnato nel giugno 2009 per un importo equivalente (al cambio in essere al momento dell'assegnazione del contratto) a circa Euro 433,5 milioni.

All'inizio del 2013 la "Chambre d'accusation" ha pronunciato il rinvio a giudizio di Saipem Contracting Algérie e confermato il predetto blocco dei conti correnti. Secondo la tesi accusatoria il prezzo offerto sarebbe stato superiore al prezzo di mercato per una percentuale fino al 60%; secondo la tesi accusatoria tale asserita maggiorazione rispetto al prezzo di mercato si sarebbe ridotta a una percentuale fino al 45% del prezzo (e, quindi, pari a circa Euro 195 milioni), a seguito dello sconto negoziato tra le parti successivamente all'offerta. Nel mese di aprile 2013 e nel mese di ottobre 2014 la Corte Suprema algerina ha rigettato la richiesta di sblocco dei conti correnti che Saipem Contracting Algérie aveva presentato sin dal 2010. Gli atti sono stati quindi trasmessi al Tribunale di Algeri che, all'udienza del 15 marzo 2015, ha rinviato il procedimento all'udienza del 7 giugno 2015, nel corso della quale, stante l'assenza di alcuni testimoni, il Tribunale ha rinviato d'ufficio il processo a una sessione penale. All'udienza fissata per il 27 dicembre 2015 il processo ha avuto inizio. All'udienza del 20 gennaio 2016 la Procura della Repubblica di Algeri ha chiesto la condanna di tutti i 19 soggetti incolpati nei cui confronti è in corso il processo "Sonatrach 1".

Quanto a Saipem Contracting Algérie, la Procura della Repubblica di Algeri ha chiesto la condanna della stessa società all'ammenda di 5 milioni di dinari algerini (pari al cambio attuale a circa Euro 40.000).

La Procura della Repubblica di Algeri ha chiesto, inoltre, la condanna alla confisca del profitto asseritamente conseguito, nella misura eventualmente accertata dal Tribunale, di tutti i 19 soggetti incolpati di cui è stata chiesta la condanna (tra i quali Saipem Contracting Algérie).

Per la fattispecie contestata a Saipem Contracting Algérie, la normativa locale prevede una pena principale di natura pecuniaria (pari a un massimo di circa Euro 40.000) e contempla la possibilità che, in relazione all'ipotesi di reato contestata, possano essere comminate pene accessorie come la confisca del profitto conseguito in seguito all'asserito reato (che sarebbe pari all'asserita maggiorazione rispetto al prezzo di mercato del contratto GK3 nella misura eventualmente accertata dall'autorità giudiziaria) e/o sanzioni di natura interdittiva.

Il 2 febbraio 2016 è stata pronunciata dal Tribunale di Algeri la sentenza di primo grado. Tale sentenza ha, tra l'altro, condannato Saipem Contracting Algérie al pagamento di un'ammenda d'importo pari a circa 4 milioni di dinari algerini (corrispondenti a circa Euro 30.000). In particolare, Saipem Contracting Algérie è stata ritenuta responsabile, in relazione all'appalto per la realizzazione del gasdotto GK3, della fattispecie sanzionata dalla legge algerina in caso di "maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale società". La sentenza ha, inoltre, disposto di rimettere nella disponibilità di Saipem Contracting Algérie due conti correnti in valuta locale, il cui saldo totale ammonta a circa Euro 61 milioni (importo calcolato al cambio del 31 dicembre 2021), che erano stati bloccati nel 2010.

L'ente committente Sonatrach, che si era costituita parte civile nel procedimento, si è riservata di far valere in sede civile le proprie pretese. La richiesta di costituzione di parte civile del Trésor Civil algerino è invece stata rigettata.

La decisione del 2 febbraio 2016 del Tribunale di Algeri, in attesa del deposito delle relative motivazioni, è stata impugnata dinanzi alla Corte di Cassazione: da Saipem Contracting Algérie (che aveva chiesto l'assoluzione e aveva preannunciato che avrebbe impugnato la decisione); dal Procuratore Generale (che aveva chiesto la condanna a 5 milioni di dinari algerini e la confisca, richieste respinte dal Tribunale, che – come detto – ha invece condannato Saipem Contracting Algérie al minore importo di circa 4 milioni di dinari algerini); dal Trésor Civil (la cui richiesta di costituirsi parte civile contro Saipem Contracting Algérie è stata – come detto – respinta dal Tribunale); da tutti gli altri condannati, relativamente alle statuizioni che li riguardano.

Per effetto delle citate impugnazioni, la decisione del Tribunale di Algeri è stata sospesa di pieno diritto e, quindi, è rimasta sospesa, in pendenza del giudizio di Cassazione, l'esecuzione:

  • dell'irrogazione dell'ammenda di circa 30.000 euro; e
  • dello sblocco dei due conti correnti il cui saldo totale ammonta a circa Euro 61 milioni (importo calcolato al cambio del 31 dicembre 2021). Sonatrach non ha impugnato la decisione del Tribunale, coerentemente con la sua richiesta, accolta dal medesimo

Tribunale, di riservarsi di svolgere un'eventuale successiva azione di risarcimento danni in un procedimento civile. Tale azione civile non è stata avviata da Sonatrach.

Con la decisione del 17 luglio 2019 la Corte di Cassazione algerina ha cassato integralmente la decisione del Tribunale di Algeri del 2 febbraio 2016 ragion per cui il Tribunale di Appello di Algeri dovrà pronunciarsi sul tema avviando un nuovo processo. La futura decisione del Tribunale di Appello di Algeri potrà essere impugnata dinanzi alla Corte di Cassazione algerina.

Le motivazioni della decisione della Corte di Cassazione algerina sono state rese disponibili il 7 ottobre 2019. Dalla lettura della sentenza della Corte di Cassazione algerina si evince che si tratta di un provvedimento di annullamento totale della sentenza del Tribunale di Algeri del 2016 a seguito dell'accoglimento dei ricorsi di tutti i ricorrenti (ivi incluso il ricorso di Saipem Contracting Algérie). I tempi del nuovo procedimento dinanzi al Tribunale di Appello non sono noti né allo stato prevedibili.

Il Tribunale di Appello di Algeri ha inizialmente fissato l'udienza per la trattazione della causa per il 17 febbraio 2021.

All'udienza del 17 febbraio 2021 il Tribunale di Appello di Algeri ha rinviato l'udienza a data da fissarsi. Il Tribunale ha successivamente fissato l'udienza per la discussione per il 16 giugno 2021.

All'udienza del 16 giugno 2021 il Tribunale di Appello di Algeri ha rinviato l'udienza alla sessione autunnale del 2021. All'udienza del 2 dicembre 2021 il Tribunale di Appello di Algeri ha rinviato il procedimento alla prossima sessione penale. Il Tribunale di Appello di Algeri ha fissato l'inizio del procedimento all'udienza al 23 giugno 2022, salvo possibili rinvii. La decisione del Tribunale di Appello è previsto sia pronunciata entro 15 giorni dalla predetta data, salvo possibili rinvii. Per completezza, si segnala che, secondo l'ordinamento algerino, la pronuncia del giudice di appello relativamente alle statuizioni civili, anche in pendenza del giudizio di impugnazione di fronte alla Corte Suprema, è immediatamente esecutiva a favore delle parti civili.

Indagini in corso Algeria – Sonatrach 2: nel mese di marzo 2013 è stato convocato presso il Tribunale di Algeri l'allora legale rappresentante di Saipem Contracting Algérie al quale il giudice istruttore locale ha comunicato verbalmente l'avvio di un'indagine (cd. Inchiesta "Sonatrach 2") "a carico di Saipem per i seguenti capi di imputazione: artt. 25°, 32 e 53 della L. n. 01/2006 sulla lotta contro la corruzione", e ha richiesto la consegna di alcuni documenti (statuti societari) e altre informazioni relativi alle società Saipem Contracting Algérie, Saipem e Saipem SA. Successivamente a tale convocazione non sono seguite ulteriori attività o richieste.

GNL3 Arzew – Algeria: Il 16 ottobre 2019 e il 21 ottobre 2019 Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri sono state convocate dal giudice istruttore presso la Corte Suprema, nell'ambito di indagini relative a fatti del 2008 (assegnazione del contratto GNL3 Arzew). Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri sono state ulteriormente convocate per il 18 novembre 2019 dal Procuratore Generale presso la Corte Suprema di Algeri per assumere informazioni e documenti relativamente al contratto GNL3 Arzew assegnato nel 2008 da Sonatrach.

Il 18 novembre 2019 si è svolta l'ulteriore audizione del rappresentante di Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti S.p.A. succursale di Algeri, nel corso del quale sono state fornite le informazioni e la documentazione richieste dal Procuratore Generale di Algeri, il quale ha assegnato a Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri il termine fino al 4 dicembre 2019 per la consegna di ulteriore documentazione. Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri hanno prontamente provveduto a depositare quanto richiesto entro il termine del 4 dicembre 2019.

Il Procuratore Generale di Algeri ha inoltre richiesto la convocazione di un rappresentante di Saipem. Il Procuratore Generale di Algeri il 20 novembre 2019 ha comunicato a Saipem Contracting Algérie e a Snamprogetti S.p.A. succursale di Algeri che il Tresor Public algerino si è costituito parte civile in questo procedimento.

Il 9 dicembre 2020 si è svolta l'audizione del rappresentante in loco di Saipem filiale algerina.

Saipem, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri sono state nuovamente convocate il 16 dicembre 2020.

Nel mese di settembre 2021 si è appreso che il Tribunale di Algeri – Sidi Mhamed pole economic et financier – preso atto della chiusura delle indagini ha emesso un ordine di sequestro di alcuni conti correnti bancari in Algeria di società del Gruppo Saipem. Su tali conti vi è una giacenza di circa Euro 790 mila.

L'avvio del processo relativo all'assegnazione nel 2008 del contratto GNL3 Arzew è stato inizialmente fissato davanti al Tribunale di Algeri pole economic et financier per l'udienza del 6 dicembre 2021, la quale è stata rinviata dapprima alla data del 20 dicembre 2021, poi alla data del 3 gennaio 2022. All'udienza del 17 gennaio 2022 il processo è stato prima rinviato al 24 gennaio 2022 e poi da ultimo all'udienza del 31 gennaio 2022.

In tale procedimento penale, che coinvolge 38 tra persone fisiche (tra cui l'ex Ministero dell'Energia algerino, alcuni ex dirigenti della Sonatrach e funzionari delle dogane algerini) e persone giuridiche, il Pubblico Ministero sostiene che – con riguardo all'aggiudicazione nel 2008 e all'esecuzione del contratto per il progetto GNL3 Arzew (il cui valore originario era di circa Euro 2,89 miliardi) – sarebbero state commesse asseritamente le seguenti ipotesi di reato, inter alia, da Saipem filiale algerina, Snamprogetti S.p.A. succursale di Algeri, Saipem Contracting Algérie, due ex dipendenti del Gruppo Saipem e un dipendente del Gruppo Saipem:

  • (i) la "maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale organismo",
  • (ii) la violazione di alcune norme doganali algerine.

Sonatrach, il Trésor Public algerino e l'Agenzia delle Dogane hanno chiesto di essere ammessi come parti civili nel procedimento. Il processo è stato dichiarato aperto all'udienza del 31 gennaio 2022. All'udienza del 1° febbraio 2022 il giudice ha dichiarato chiusa la fase dibattimentale. La sentenza è stata pronunciata il 14 febbraio 2022. Il Gruppo Saipem si è difeso nel merito contestando l'infondatezza delle accuse rilevando tra l'altro la sentenza definitiva di assoluzione pronunciata dall'autorità giudiziaria italiana in merito a fattispecie che comprendevano anche l'assegnazione del contratto GNL3 Arzew e in ogni caso gli effetti

della transazione sottoscritta con Sonatrach il 14 febbraio 2018 e successivamente descritta che ha avuto ad oggetto anche l'arbitrato precedentemente pendente relativamente al medesimo progetto.

Con comunicato stampa del 15 febbraio 2022 Saipem ha informato il mercato come segue:

"Il Tribunale di Algeri si è ieri pronunciato in primo grado nel procedimento penale in corso dal 2019 in Algeria relativamente, tra l'altro, alle modalità di assegnazione nel 2008 del progetto GNL3 Arzew.

Saipem, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch impugneranno in appello la decisione di condanna del Tribunale di Algeri con conseguente sospensione degli effetti della stessa.

Si ricorda che l'autorità giudiziaria italiana, all'esito di un procedimento penale in cui sono state analizzate anche le modalità di assegnazione nel 2008 del progetto GNL 3 Arzew, ha pronunciato il 14 dicembre 2020 sentenza di assoluzione in via definitiva.

Con riferimento al procedimento penale oggetto della sentenza del Tribunale di Algeri, le società Saipem, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch sono state accusate delle fattispecie sanzionate dalla legge algerina in caso di: 'maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale società' e di 'false dichiarazioni doganali'.

La sentenza del Tribunale di Algeri di ieri relativamente a entrambi i capi di accusa, ha stabilito a carico di Saipem, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch un'ammenda e risarcimenti danni per importi complessivamente equivalenti a circa 192 milioni di euro. L'esito della sentenza determinerà la rilevazione nel bilancio al 31 dicembre 2021 di un onere di pari importo, il cui versamento resta, peraltro, sospeso a seguito dell'impugnazione in appello.

Il Tribunale di Algeri ha, inoltre, condannato due ex dipendenti del Gruppo Saipem (l'allora responsabile del progetto GNL3 Arzew e un ex dipendente algerino) rispettivamente a 5 e 6 anni di reclusione. Un altro dipendente del Gruppo Saipem è stato invece assolto da ogni accusa.

Le motivazioni della sentenza non sono ancora state rese disponibili dal Tribunale di Algeri".

Si precisa che della sopracitata sentenza di condanna in primo grado per circa Euro 192 milioni, circa Euro 134 milioni sono relativi a statuizioni a favore delle parti civili e circa Euro 58 milioni sono relativi ad ammende).

In data 16 febbraio 2022 le società Saipem, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch hanno impugnato la sentenza del 14 febbraio 2022.

Il 4 aprile 2022 sono state rese disponibili le motivazioni della sentenza del Tribunale di Algeri.

La prima udienza nel giudizio di appello, inizialmente fissata per il 12 aprile 2022, è stata rinviata al 10 maggio 2022 e, successivamente, al 24 maggio 2022 e quindi al 14 giugno 2022. All'esito dell'udienza del procedimento di appello tenutasi il 14 giugno 2022, la Corte

di Appello di Algeri ha fissato, salvo possibili rinvii, la data del 28 giugno 2022 per la pronuncia della propria decisione.

Per completezza, si segnala che, secondo l'ordinamento algerino, la pronuncia del giudice di appello relativamente alle statuizioni civili, anche in pendenza del giudizio di impugnazione di fronte alla Corte Suprema, è immediatamente esecutiva a favore delle parti civili.

Risoluzione amichevole delle divergenze – Accordo Saipem Sonatrach: il 14 febbraio 2018 Sonatrach e Saipem hanno comunicato di aver definito amichevolmente le reciproche divergenze, concordato di risolvere amichevolmente le loro reciproche divergenze e firmato un accordo per porre fine alle procedure in corso relative al contratto per la costruzione di un impianto di liquefazione di gas ad Arzew (Arzew), al contratto per la costruzione di tre treni di GPL, di un'unità di separazione di petrolio (LDPH) e di impianti di produzione di condensati ad Hassi Messaoud (LPG), al contratto per la realizzazione dell'oleodotto GPL LZ2 da 24 pollici (linea e stazione) ad Hassi R'Mel (LZ2) e al contratto per la realizzazione di un'unità di produzione di gas e petrolio nel campo di Menzel Ledjmet per conto dell'associazione Sonatrach/FCP (MLE). Questo accordo è il risultato di un dialogo costruttivo e rappresenta un passo importante nelle relazioni tra le due società. Sonatrach e Saipem hanno espresso soddisfazione per aver raggiunto un accordo definitivo che pone fine a un contenzioso pregiudizievole per entrambe le società.

Indagini preliminari in corso – Procura della Repubblica di Milano – Brasile

Il 12 agosto 2015 Saipem ha ricevuto dalla Procura della Repubblica di Milano la notifica di un'informazione di garanzia e di una richiesta di documentazione nell'ambito di un nuovo procedimento penale, per il presunto reato di corruzione internazionale, aperto dagli uffici giudiziari milanesi in relazione a un contratto assegnato nel 2011 dalla società brasiliana Petrobras a Saipem SA (Francia) e Saipem do Brasil (Brasile). Le indagini risultano ancora in corso.

Per quanto appreso solo a mezzo stampa, tale contratto è oggetto di indagini nei confronti di alcuni cittadini brasiliani, tra i quali anche un ex collaboratore di Saipem do Brasil, da parte delle autorità giudiziarie del Brasile.

I procedimenti in Brasile.

Il procedimento dinanzi alla CGU brasiliana: il 19 giugno 2015 Saipem do Brasil aveva appreso dai media dell'arresto (in merito a ipotesi di riciclaggio, corruzione e truffa) di un suo ex collaboratore, a seguito di un provvedimento emesso dalla Procura brasiliana di Curitiba, nell'ambito di un'inchiesta giudiziaria in corso in Brasile dal marzo 2014 (c.d. inchiesta "Lava Jato"). Il 29 luglio 2015 Saipem do Brasil ha poi appreso dagli organi di stampa che, nell'ambito delle condotte addebitate all'ex collaboratore di Saipem do Brasil, la Procura brasiliana avrebbe ipotizzato altresì il fatto di avere influenzato indebitamente Petrobras nel 2011 per l'assegnazione a Saipem do Brasil di un contratto denominato "Cernambi" (del valore al cambio attuale di circa Euro 56 milioni). Ciò sarebbe stato asseritamente desunto dalla circostanza che nel 2011 nei pressi della sede di Petrobras, tale ex collaboratore di Saipem do Brasil avrebbe subìto una rapina nel corso della quale sarebbe stato derubato di circa 100.000 reals brasiliani (pari a circa Euro 26.000) appena prelevati da un istituto di credito.

Secondo la Procura brasiliana la rapina sarebbe avvenuta in un periodo temporale precedente l'assegnazione del citato contratto "Cernambi".

Saipem ha prestato la massima collaborazione alle indagini e ha avviato lo svolgimento di un intervento di audit anche con l'ausilio di un consulente esterno. L'attività di audit ha preso in esame i nominativi delle numerose società e persone che i media hanno riferito essere oggetto di indagini da parte dell'autorità giudiziaria brasiliana. Il Report di audit, emesso il 14 luglio 2016, ha dato atto dell'assenza di comunicazioni o documenti relativi a transazioni e/o movimentazioni finanziarie tra società del Gruppo Saipem e il personale di Petrobras oggetto di indagini.

I testimoni ascoltati nel procedimento penale in corso in Brasile contro tale ex collaboratore, nonché nell'ambito dei lavori della Commissione parlamentare di inchiesta istituita in Brasile sul caso "Lava Jato", hanno riferito di non essere a conoscenza di irregolarità relativamente alle attività di Saipem.

Petrobras si è costituita parte civile ("Assistente do Ministerio Publico") nel medesimo procedimento contro le 3 persone fisiche imputate. Il procedimento è poi ripreso il 9 giugno 2017 in quanto la Procura brasiliana ha ritenuto fossero venuti meno i presupposti per continuare a mantenere riservato un accordo di collaborazione sottoscritto nell'ottobre 2015 dall'ex collaboratore di Saipem do Brasil che con tale accordo si era impegnato a suffragare con prove alcune sue dichiarazioni. La Procura ha in particolare rilevato che il tentativo di suffragare con prove tali dichiarazioni non aveva avuto successo, ragion per cui era venuta meno l'esigenza di mantenere riservato il contenuto delle dichiarazioni contenute in tale ulteriore accordo. Nel corso dell'udienza del 9 giugno 2017 sono state acquisite le deposizioni dei tre imputati e tra queste quella dell'ex collaboratore di Saipem do Brasil e di un ex funzionario Petrobras.

L'ex collaboratore di Saipem do Brasil, quanto all'episodio della rapina per 100.000 reals brasiliani (pari a circa Euro 26.000) da lui subìta nell'ottobre del 2011, ha dichiarato che si trattava di denaro necessario per corrispondere le spese relative agli immobili di una società da lui gestita per conto di un soggetto terzo rispetto a Saipem (trattasi dell'ex funzionario Petrobras imputato nel medesimo procedimento che ha confermato tale dichiarazione).

L'ex collaboratore di Saipem do Brasil ha inoltre affermato che il Gruppo Saipem non ha effettuato pagamenti corruttivi in quanto il sistema di compliance di Saipem ha impedito che questo avvenisse. Tale dichiarazione è stata confermata dall'ex funzionario Petrobras imputato nello stesso procedimento. L'ex collaboratore di Saipem do Brasil e l'ex funzionario Petrobras imputato nel medesimo procedimento, pur offrendo una ricostruzione dei fatti parzialmente diversa, hanno riferito che l'ipotesi di alcuni pagamenti impropri sarebbe stata discussa con riferimento ad alcuni contratti di Saipem do Brasil, ma che in ogni caso non è stato effettuato alcun pagamento corruttivo dal Gruppo Saipem. L'ex collaboratore di Saipem do Brasil e l'ex funzionario Petrobras imputato nel medesimo procedimento hanno dichiarato che i contratti assegnati dal cliente al Gruppo Saipem sono stati vinti attraverso regolari procedure di gara. Il procedimento in Brasile nei confronti dell'ex collaboratore di Saipem do Brasil e di altre due persone fisiche imputate non si è ancora concluso con una sentenza definitiva. Nel corso del procedimento nei confronti dell'ex collaboratore di Saipem do Brasil non sono emerse prove di irregolarità nella gestione di gare assegnate da Petrobras al Gruppo Saipem e/o evidenza di pagamenti illeciti da parte del Gruppo Saipem in relazione a gare

assegnate da Petrobras al Gruppo Saipem e/o evidenza di danni subìti da Petrobras in relazione a gare assegnate al Gruppo Saipem. Il Gruppo Saipem non è stato parte di tale procedimento.

Le attività di audit concluse nel 2016 sono state riavviate con il supporto del medesimo consulente terzo utilizzato in precedenza e con la stessa metodologia al fine di analizzare alcuni dati citati nel corso delle deposizioni del 9 giugno 2017.

Il Report di audit, emesso il 18 luglio 2018, ha confermato l'assenza di comunicazioni o documenti relativi a transazioni e/o movimentazioni finanziarie tra società del Gruppo Saipem e il personale di Petrobras oggetto di indagini.

Con comunicato stampa del 30 maggio 2019 Saipem ha informato il mercato come segue:

"Saipem: notifica di procedimento amministrativo in Brasile alle controllate Saipem SA e Saipem do Brasil in relazione a un contratto assegnato nel 2011.

San Donato Milanese (MI), 30 maggio 2019 – Saipem informa che oggi la società controllata francese Saipem SA e la società controllata brasiliana Saipem do Brasil hanno ricevuto dalla competente autorità amministrativa brasiliana (Controladoria-Geral da União attraverso la Corregedoria-Geral da União) la notifica dell'apertura di un procedimento amministrativo con riferimento a presunte irregolarità nell'assegnazione nel dicembre 2011 da parte della società brasiliana Petrobras, come leader del consorzio BMS 11, del contratto (del valore di circa 249 milioni di real attualmente equivalenti a circa 56 milioni di euro) per l'installazione di una gas pipeline per la connessione dei campi Lula e Cernambi nel Bacino di Santos.

Saipem SA e Saipem do Brasil coopereranno nel procedimento amministrativo fornendo i chiarimenti che saranno richiesti dalla competente autorità amministrativa e confidano nella correttezza dell'assegnazione del contratto sopra menzionato e sull'assenza di elementi per affermare la responsabilità amministrativa delle società".

Nell'ambito del procedimento amministrativo in questione Saipem do Brasil e Saipem SA il 21 giugno 2019 hanno presentato le loro difese iniziali dinanzi alla competente autorità amministrativa (Controladoria-Geral da União attraverso la Corregedoria-Geral da União).

Con comunicazione del 21 agosto 2019 la competente autorità amministrativa (Controladoria-Geral da União attraverso la Corregedoria-Geral da União) ha informato Saipem do Brasil e Saipem SA che all'esito dell'istruttoria fino a quel momento svolta, il procedimento amministrativo non era stato archiviato e ha invitato Saipem do Brasil e Saipem SA a presentare le ulteriori difese entro il 20 settembre 2019.

Saipem do Brasil e Saipem SA hanno presentato le loro difese entro il termine assegnato. Il 24 aprile 2020 la competente autorità amministrativa (Controladoria-Geral da União attraverso la Corregedoria-Geral da União) ha disposto un rinvio di 180 giorni per la conclusione del procedimento amministrativo.

Il 30 novembre 2020 Saipem SA e Saipem do Brasil hanno depositato ulteriori difese dinnanzi all'autorità amministrativa brasiliana (Controladoria-Geral da União attraverso la Corregedoria-Geral da União).

Il procedimento amministrativo risulta tuttora in corso.

Il procedimento relativo ai progetti Mexilhao e Uruguà-Mexilhao: l'8 giugno 2020 la Procura Federale Brasiliana ha emesso un comunicato stampa informando di una nuova denuncia contro un ex Presidente di Saipem do Brasil, che ha lasciato il Gruppo Saipem il 30 dicembre 2009. La denuncia attiene a presunti episodi di corruzione e riciclaggio asseritamente occorsi tra il 2006 e il 2011 in relazione a due contratti assegnati a società del Gruppo Saipem da società del Gruppo Petrobras (Mexilhao sottoscritto nel 2006 e Uruguà-Mexilhao sottoscritto nel 2008).

La denuncia è stata avanzata solo nei confronti di persone fisiche (non di società del Gruppo Saipem) e coinvolge, oltre a tale ex Presidente di Saipem do Brasil, alcuni ex funzionari di Petrobras.

La Corte Federale brasiliana di Curitiba il 6 luglio 2020 ha accettato la denuncia presentata dalla Procura Federale Brasiliana nei confronti dell'ex Presidente di Saipem do Brasil (che ha lasciato la società il 30 dicembre 2009) e di un ex funzionario di Petrobras nei cui confronti si è aperto un processo penale in Brasile. Petrobras si è costituita parte civile ("Assistente do Ministerio Publico") nel medesimo procedimento contro le 2 persone fisiche imputate. Nessuna società del Gruppo Saipem è parte di tale procedimento.

Indagini preliminari in corso – Procura della Repubblica di Milano – Iraq

Il 2 agosto 2018 la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano ha notificato a Saipem una richiesta di consegna di atti e documenti in relazione a pregresse attività (2010- 2014) del Gruppo Saipem in Iraq e in particolare ai rapporti con il gruppo Unaoil. La richiesta conteneva anche l'informazione che – in relazione a tali pregresse attività – Saipem era soggetta in Italia a indagini per corruzione internazionale. Nel gennaio 2019 il Department of Justice statunitense, che ha affermato di avere da tempo in essere un'attività di indagine sulle attività e i rapporti di Unaoil e di essere a conoscenza della pendenza di un'inchiesta in Italia nei confronti di Saipem da parte della Procura di Milano, ha chiesto a Saipem la disponibilità a una "voluntary production" di documenti relativi a pregresse attività del Gruppo Saipem in Iraq con il coinvolgimento di Unaoil e più in generale ai pregressi rapporti di Saipem con il gruppo Unaoil. Saipem ha confermato tale disponibilità. La "voluntary production" lascia totalmente impregiudicata qualsiasi questione relativa all'eventuale giurisdizione USA, aspetto rispetto alla quale il Department of Justice statunitense non ha indicato, allo stato, alcun elemento a supporto, chiedendo solo a Saipem collaborazione nell'ambito degli accertamenti che il Department of Justice statunitense ha in corso. Nell'ambito della citata "voluntary production" nel mese di marzo 2019 Saipem attraverso i propri legali statunitensi ha trasmesso al Department of Justice statunitense il materiale consegnato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano nel 2018 al fine di riscontrare la sopra citata richiesta di consegna di atti e documenti ricevuta il 2 agosto 2018. Si è successivamente appreso nel corso del 2021 che il procedimento in Italia è stato definito nei confronti, tra gli altri, di Saipem con provvedimento di archiviazione a seguito del trasferimento ex art. 746-quater, c.p.p., del suddetto procedimento presso gli Stati Uniti d'America, stante la pendenza delle sopra citate indagini.

Il procedimento penale connesso alla Delibera Consob n. 18949 del 18 giugno 2014 .

Procedimento dinanzi al GUP di Milano: con provvedimento adottato con delibera n. 18949 del 18 giugno 2014, la Consob ha deliberato di applicare a Saipem la sanzione amministrativa pecuniaria di Euro 80.000 in relazione a un asserito ritardo nell'emissione del profit warning emesso dalla Società il 29 gennaio 2013 e, "al fine di completare il quadro istruttorio", di trasmettere copia del medesimo provvedimento sanzionatorio adottato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano. Il 12 marzo 2018 la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano – all'esito delle indagini – ha notificato a Saipem l'"Avviso all'indagato della conclusione delle indagini preliminari" con riferimento all'ipotesi di illecito amministrativo di cui agli artt. 5, 6, 7, 8, 25-ter, lett. b) e 25-sexies del D.Lgs. n. 231/2001, asseritamente commesso fino al 30 aprile 2013 "per non avere predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione" dei seguenti asseriti reati:

  • i. reato di cui all'art. 185 del TUF (in combinato disposto con l'art. 114 del TUF e l'art. 68, comma 2, del Regolamento Emittenti), asseritamente commesso il 24 ottobre 2012, con riferimento al comunicato stampa diffuso al pubblico in ordine all'approvazione della trimestrale al 30 settembre 2012 di Saipem e alla relativa conference call del 24 ottobre 2012 con gli analisti esterni;
  • ii. reato di cui all'art. 2622, cod. civ. (in continuità d'illecito con l'art. 2622, commi 1, 3 e 4, cod. civ., vecchia formulazione in vigore all'epoca dei fatti), asseritamente commesso il 30 aprile 2013, con riferimento ai bilanci d'esercizio consolidato e individuale 2012 di Saipem approvati dal Consiglio di Amministrazione il 13 marzo 2013 e dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2014;
  • iii. reato di cui all'art. 185 del TUF, asseritamente commesso dal 13 marzo 2013 al 30 aprile 2013, con riferimento ai comunicati diffusi al pubblico in ordine all'approvazione dei bilanci d'esercizio consolidato e individuale 2012 di Saipem.

Oltre alla Società, sono stati indagati in relazione alle ipotesi di cui sopra:

  • per l'asserito reato sub (i): i due amministratori delegati e il Chief Operating Officer della Business Unit Engineering & Construction di Saipem in carica alla data di diffusione del comunicato stampa del 24 ottobre 2012 in quanto gli stessi "mediante il comunicato stampa del 24 ottobre 2012 emesso in occasione dell'approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione della trimestrale al 30 settembre 2012 e nel corso della collegata conference call [...], diffondevano notizie false – in quanto incomplete e reticenti – concernenti la situazione patrimoniale, economica e finanziaria della società Saipem, [...], idonee a provocare una sensibile alterazione del prezzo delle azioni ordinarie di essa"; e
  • per gli asseriti reati sub (ii) e (iii): l'Amministratore Delegato e il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica alla data di approvazione dei bilanci d'esercizio consolidato e individuale 2012 di Saipem in quanto gli stessi:
    • in relazione all'asserito reato sub (ii), avrebbero "esposto nei bilanci d'esercizio consolidato e individuale 2012 di Saipem, approvati dal Consiglio di Amministrazione e dall'Assemblea degli Azionisti in data 13 marzo 2013 e 30 aprile 2013, fatti materiali non rispondenti al vero, ancorché oggetto di valutazioni, nonché omesso informazioni la cui comunicazione è imposta dalla legge sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria di Saipem, [...] e, in particolare:

≥in contrasto con quanto previsto dai paragrafi 14, 16, 17, 21, 23, 25, 26, 28 dello IAS 11 non rilevavano, nel costo a vita intera del progetto, extra-costi legati ai ritardi nell'esecuzione delle attività e alle penali da ritardo, [...] per complessivi 245 milioni di euro:

  • e per l'effetto:
    • 1) iscrivevano a conto economico maggiori ricavi per 245 milioni di euro rispetto a quanto di competenza, sulla base di uno stato di avanzamento economico che non considerava gli extra-costi sopra descritti nei costi a vita intera, in contrasto con i paragrafi 25, 26 e 30 dello IAS 11;
    • 2) omettevano di rilevare la perdita attesa di pari importo... come costo dell'esercizio, in contrasto con il paragrafo 36 dello IAS 11, così esponendo a conto economico un risultato d'esercizio superiore al reale di utile ante imposte di 1.349 milioni di euro, in luogo di quello effettivo di 1.106 milioni di euro, e un patrimonio netto superiore al reale di 17.195 milioni di euro, in luogo di quello effettivo di 16.959 milioni di euro [...]".
  • In relazione all'asserito reato sub (iii), "con i suddetti comunicati stampa diffondevano la notizia dell'approvazione del bilancio d'esercizio consolidato e individuale 2012 di Saipem, nel quale erano esposti fatti materiali non corrispondenti al vero, e più precisamente ricavi superiore al reale per 245 milioni di euro e un EBIT superiore al reale per importo corrispondente[...]".

L'11 aprile 2018 è stato notificato a Saipem il decreto di fissazione dell'udienza preliminare e contestuale avviso per il giorno 16 ottobre 2018, unitamente alla richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di Saipem formulata in data 6 aprile 2018 dal Pubblico Ministero.

Il 16 ottobre 2018 è iniziato il giudizio dinanzi al Giudice per l'Udienza Preliminare di Milano nel corso del quale hanno chiesto di costituirsi parte civile due persone fisiche.

All'udienza dell'8 gennaio 2019 il Giudice per l'Udienza Preliminare ha ammesso la costituzione di una parte civile nei confronti degli imputati persone fisiche e ha rigettato la seconda richiesta di costituzione di parte civile nei confronti di tutti gli imputati. Nessuna costituzione di parte civile è stata ammessa nei confronti di Saipem.

A seguito delle discussioni delle parti e del Pubblico Ministero il Giudice per l'Udienza Preliminare ha rinviato la causa al 1° marzo 2019.

All'udienza del 1° marzo 2019 il Giudice dell'Udienza Preliminare ha disposto il rinvio a giudizio di Saipem con riferimento all'ipotesi di illecito amministrativo di cui agli artt. 5, 6, 7, 8, 25-ter, lettera b) e 25-sexies del D.Lgs. n. 231/2001, asseritamente commesso fino al 30 aprile 2013 "per non avere predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione" dei seguenti asseriti reati: (i) reato di cui all'art. 2622, cod. civ. ("false comunicazioni sociali"), asseritamente commesso il 30 aprile 2013, con riferimento ai bilanci d'esercizio consolidato e individuale 2012 di Saipem; e (ii) reato di cui all'art. 185, del TUF ("manipolazione del mercato"), asseritamente commesso dal 13 marzo 2013 al 30 aprile 2013, con riferimento ai comunicati diffusi al pubblico in ordine all'approvazione dei bilanci d'esercizio consolidato e individuale 2012 di Saipem.

Il Giudice dell'Udienza Preliminare ha, invece, dichiarato con riferimento alla posizione di Saipem l'estinzione per prescrizione dell'ipotesi di illecito amministrativo di cui agli artt. 5, 6, 7, 8, 25-ter, lettera b) e 25-sexies del D.Lgs. n. 231/2001, "per non avere predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione" del seguente asserito reato: (iii) reato di cui all'art. 185 del TUF ("manipolazione del mercato"), asseritamente commesso il 24 ottobre 2012, con riferimento al comunicato stampa diffuso al pubblico in ordine all'approvazione dei risultati al 30 settembre 2012 di Saipem e alla relativa conference call del 24 ottobre 2012.

Il Giudice dell'Udienza Preliminare di Milano ha, inoltre, rinviato a giudizio: (a) per gli asseriti reati sub (i) e (ii) l'Amministratore Delegato e il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica alla data di approvazione dei bilanci d'esercizio consolidato e individuale 2012 di Saipem; (b) per l'asserito reato sub (iii) l'Amministratore Delegato e il Chief Operating Officer della Business Unit Engineering & Construction di Saipem in carica alla data di diffusione del comunicato stampa del 24 ottobre 2012.

Tutte le persone fisiche rinviate a giudizio dal Giudice dell'Udienza Preliminare di Milano hanno da tempo lasciato la Società.

Il procedimento dinanzi al Tribunale di Milano: il 23 maggio 2019 ha avuto inizio il giudizio di primo grado dinanzi al Tribunale Penale di Milano (R.G.N.R. 5951/2019). L'udienza è stata rinviata il 4 giugno 2019 per l'assegnazione a nuova sezione del Tribunale Penale di Milano. In data 4 giugno 2019, dopo gli adempimenti previsti per la prima udienza incluso il deposito delle richieste di costituzione di parte civile, il Tribunale ha rinviato il procedimento all'udienza del 26 settembre 2019 al fine di consentire alle parti di meglio conoscere i termini e le condizioni delle richieste di costituzione di parte civile e delle istanze di citazione del responsabile civile Saipem. All'udienza del 26 settembre 2019 il Tribunale ha meramente rinviato la decisione sulle istanze di costituzione di parte civile e sulla richiesta di citazione di Saipem quale responsabile civile all'udienza del 17 ottobre 2019. Le richieste di costituzione di parte civile sono state proposte da oltre 700 investitori privati. Il complessivo importo di cui alle richieste di costituzione di parte civile non è determinato.

All'udienza del 17 ottobre 2019, dietro richiesta delle costituite parti civili, il Tribunale ha ordinato la citazione di Saipem quale responsabile civile per l'udienza del 12 dicembre 2019.

All'udienza del 12 dicembre 2019 Saipem si è costituita quale responsabile civile.

In questa udienza il Tribunale ha invitato le parti a formulare le proprie richieste istruttorie.

Il Pubblico Ministero e i difensori degli imputati e di Saipem hanno richiesto l'ammissione dei testi indicati nelle proprie liste.

Nel corso del dibattimento, prolungatosi negli anni dal 2019 al 2021, il Tribunale ha proceduto all'escussione dei testimoni indicati dalla Pubblica Accusa e dalle difese degli imputati.

Il 13 maggio 2021 il Pubblico Ministero ha rassegnato le proprie conclusioni che di seguito si riassumono: (i) sentenza di assoluzione ex art. 530, comma 2, c.p.p., per non aver commesso il fatto nei confronti del Chief Operating Officer della Business Unit Engineering & Costruction di Saipem, in carica alla data del 24 ottobre 2012, in relazione al contestato reato di cui all'art. 185 del TUF; (ii) sentenza di condanna ad anni 4 di reclusione e Euro 90.000 di multa nei

confronti dell'Amministratore Delegato in carica alla data del 24 ottobre 2012 in relazione al reato di cui all'art. 185, del TUF; (iii) sentenza di non doversi procedere per intervenuta prescrizione nei confronti dell'Amministratore Delegato e del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica alla data di approvazione dei bilanci d'esercizio consolidato e individuale al 31 dicembre 2012 di Saipem in relazione al reato di cui all'art. 2622, c.p.c.; (iv) sentenza di condanna ad anni 2 di reclusione ed Euro 60.000 di multa nei confronti dell'Amministratore Delegato e del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica alla data di approvazione dei bilanci d'esercizio consolidato e individuale al 31 dicembre 2012 di Saipem in relazione al reato di cui all'art. 185, del TUF; (v) sentenza di condanna alla sanzione pecuniaria di Euro 600.000 nei confronti di Saipem in relazione agli illeciti amministrativi ex artt. 5, 6, 7, 8, 25-ter, lett. b) e 25-sexies, D.Lgs. n. 231/2001.

Sempre in data 13 maggio 2021 le 49 parti civili ammesse dal Tribunale hanno depositato conclusioni scritte e segnatamente:

  • n. 10 parti civili hanno chiesto la condanna degli imputati alla pena di giustizia, nonché al risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali in solido con il responsabile civile Saipem da liquidarsi in separato giudizio, con richiesta di una provvisionale immediatamente esecutiva in favore di ogni parte civile pari a Euro 10.000;
  • n. 39 parti civili hanno chiesto la condanna degli imputati alla pena di giustizia e al risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale in solido con il responsabile civile Saipem. Il danno patrimoniale è stato quantificato nell'importo pari al controvalore delle azioni detenute o, in subordine, nel diverso importo che fosse stato ritenuto di giustizia oltre interessi e rivalutazione dal dovuto al saldo. Per quanto attiene al danno non patrimoniale, l'importo è stato quantificato in una somma non inferiore a 1/5 del danno patrimoniale o in subordine in una somma da valutarsi in via equitativa. Anche in questo caso è stata avanzata richiesta di provvisionale immediatamente esecutiva pari al 20% del danno patrimoniale sofferto o in subordine alla diversa misura che fosse stata ritenuta di giustizia.

Alle udienze del 10 giugno 2021 e del 6 luglio 2021 si sono svolte le discussioni della difesa di Saipem quale responsabile civile, della difesa di Saipem quale ente imputato ex D.Lgs. n. 231/2001, nonché delle difese delle persone fisiche imputate. Il Tribunale ha, infine, rinviato all'udienza del 28 settembre 2021 per eventuali repliche delle parti e per l'emissione della sentenza qui di seguito riportata.

Con comunicato stampa del 28 settembre 2021 Saipem ha informato il mercato come segue:

"Il Tribunale Penale di Milano (Sezione X) si è pronunciato in data odierna nel procedimento relativo a presunti reati commessi nella redazione e diffusione al mercato del comunicato stampa del 24 ottobre 2012, con i risultati al 30 settembre 2012 e il bilancio consolidato e civilistico al 31 dicembre 2012.

In relazione ai predetti procedimenti, all'udienza del 13 maggio 2021, il Pubblico Ministero aveva sottoposto al Tribunale le seguenti conclusioni nei confronti della Società e di alcuni ex dipendenti che da tempo avevano lasciato la Società:

  • condanna al pagamento di una sanzione pecuniaria di 600.000 euro nei confronti di Saipem in relazione agli illeciti amministrativi di cui agli artt. 5, 6, 7, 8, 25-ter, lett. b) ("falso in bilancio") e 25-sexies, del D.Lgs. n. 231/2001 ("abusi di mercato");
  • sentenza di assoluzione, ai sensi dell'art. 530, comma 2, c.p.p., per non commesso il fatto nei confronti dell'ex Direttore Generale della Business Unit Engineering & Construction di Saipem, in carica alla data del 24 ottobre 2012 (e che ha lasciato la società nel dicembre 2012), in relazione al reato contestato ai sensi dell'art. 185 del D.Lgs. n. 58/1998 ("manipolazione del mercato");
  • condanna a 4 anni di reclusione e 90.000 euro di sanzione pecuniaria nei confronti dell'ex Amministratore Delegato in carica il 24 ottobre 2012 (e uscito dall'azienda nel dicembre 2012), in relazione al reato di cui all'art. 185 del D.Lgs. n. 58/1998 ("manipolazione del mercato");
  • sentenza di non procedere alla prescrizione nei confronti dell'ex Amministratore Delegato (che ha lasciato la Società nell'aprile 2015) e dell'ex Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari (che ha lasciato la Società nel dicembre 2013) in carica alla data di approvazione del bilancio consolidato e civilistico del 31 dicembre 2012 di Saipem in relazione al reato di cui all'art. 2622, c.p.c. ("falso in bilancio"); e
  • condanna a 2 anni di reclusione e 60.000 euro di sanzione pecuniaria nei confronti dell'ex Amministratore Delegato (lasciatosi nell'aprile 2015) e dell'ex Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari (lasciatosi nel dicembre 2013) in carica presso la data di approvazione del bilancio consolidato e civilistico al 31 dicembre 2012 di Saipem in relazione al reato di cui all'art. 185 del D.Lgs. n. 58/1998 ("manipolazione del mercato").

Il Tribunale di Milano, accogliendo integralmente le richieste delle difese, ha assolto la Società e tutte le persone fisiche imputate perché il fatto non sussiste e respinto le richieste di risarcimento che erano state presentate da 49 azionisti retail costituiti come parti civili.

Saipem esprime soddisfazione per la decisione del Tribunale di Milano".

Il Tribunale di Milano ha depositato le motivazioni della sentenza di primo grado il 21 dicembre 2021. La sentenza di primo grado è divenuta irrevocabile in data 11 febbraio 2022.

Saipem il 28 luglio 2014 ha presentato ricorso alla Corte d'Appello di Milano per opporsi avverso la sopra citata delibera sanzionatoria di Consob n. 18949 del 18 giugno 2014. Con decreto depositato l'11 dicembre 2014 la Corte d'Appello di Milano ha rigettato l'opposizione proposta da Saipem che ha, quindi, presentato ricorso in Cassazione avverso il decreto della Corte d'Appello di Milano. Il ricorso è stato discusso il 7 novembre 2017. Il 14 febbraio 2018 è stata depositata la decisione della Corte di Cassazione che ha respinto il ricorso di Saipem compensando integralmente le spese del giudizio di Cassazione in ragione della "assoluta novità della questione concernente l'esegesi della locuzione 'senza indugio' figurante nel testo del comma 1 dell'art. 114 TUF".

Tribunale di Milano – bilancio 2015 e 2016. Prospetto dell'aumento di capitale del gennaio 2016

Il 22 gennaio 2019 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato a Saipem un "decreto di perquisizione locale e sequestro e contestuale informazione di garanzia", in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-ter – lett. B), D.Lgs. n. 231/2001, dipendente dal contestato reato presupposto di false comunicazioni sociali asseritamente commesso dall'aprile 2016 all'aprile 2017, nonché in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-sexies, D.Lgs. n. 231/2001, dipendente dal contestato reato presupposto di manipolazione del mercato, asseritamente commesso dal 27 ottobre 2015 all'aprile 2017.

Contestualmente, la Procura della Repubblica di Milano aveva notificato un'informazione di garanzia all'Amministratore Delegato-CEO della Società pro tempore (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018 e in carica fino al 30 aprile 2021), nonché, a vario titolo, a un suo dirigente e a due suoi ex dirigenti (l'ex Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari in carica fino al 7 giugno 2016 e l'ex Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari nominato il 7 giugno 2016 e in carica fino al 16 maggio 2019) nell'ambito di un'inchiesta avente ad oggetto le seguenti ipotesi di reato: (i) false comunicazioni sociali relativamente al bilancio 2015 e 2016; (ii) manipolazione del mercato asseritamente commessa dal 27 ottobre 2015 all'aprile 2017; e (iii) falso in prospetto con riferimento alla documentazione di offerta dell'aumento di capitale del gennaio 2016.

A conclusione delle indagini preliminari, il 18 dicembre 2020 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato al domicilio eletto presso i difensori l'avviso di conclusione delle indagini preliminari all'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018 e in carica fino al 30 aprile 2021), a un ex dirigente (il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari in carica fino al 7 giugno 2016) e a Saipem.

A Saipem sono contestati l'illecito amministrativo di cui agli artt. 5, 6, 7, 8 e 25-ter, D.Lgs. n. 231/2001 "per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione del delitto di false comunicazioni sociali", ex art. 2622, c.p.c., asseritamente commesso dal 16 marzo 2016 al 27 luglio 2016 con riferimento al bilancio al 31 dicembre 2015 e alla semestrale al 30 giugno 2016 e l'illecito amministrativo di cui agli artt. 5, 6, 7, 8 e 25-sexies, D.Lgs. n. 231/2001 "per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione dei delitti di falso in prospetto", ex art. 173-bis TUF, e "di manipolazione del mercato", ex art. 185 TUF, asseritamente commesso dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016.

Dalla lettura dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari, in relazione alle due persone fisiche tuttora indagate (l'Amministratore Delegato-CEO della Società nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018 e in carica fino al 30 aprile 2021e un ex dirigente che ha rivestito il ruolo di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari fino al 7 giugno 2016) emergono le seguenti ipotesi di reato a loro carico: (i) false comunicazioni sociali ex art. 2622, c.p.c., relativamente al bilancio al 31 dicembre 2015 (con riferimento a entrambi gli indagati) e alla relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2016 (con riferimento al solo Amministratore Delegato-CEO della Società nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018 e in carica fino al 30 aprile 2021); (ii) falso in prospetto ex art. 173-bis TUF con riferimento a entrambi gli

indagati, in relazione alla documentazione di offerta dell'aumento di capitale del gennaio 2016 (dal 22 gennaio 2016 all'11febbraio 2016; (iii) manipolazione del mercato ex art. 185 TUF, asseritamente commessa dall'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018 e in carica fino al 30 aprile 2021) dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016 e dal CFO e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica fino al 7 giugno 2016 dal 27 ottobre 2015 fino al 7 giugno 2016.

Il 29 marzo 2021 il Giudice per l'udienza preliminare presso il Tribunale di Milano ha notificato a Saipem un decreto di fissazione dell'udienza preliminare per il 10 maggio 2021, in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-ter – lett. B), D.Lgs, n. 231/2001, per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione del delitto di false comunicazioni sociali, asseritamente commesso dal 16 marzo 2016 al 27 luglio 2016, nonché in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-sexies, D.Lgs. n. 231/2001, per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione dei delitti di falso in prospetto e di manipolazione del mercato, asseritamente commessi dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016.

La notifica fa seguito all'emissione dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari e alla successiva richiesta di rinvio di giudizio da parte della Procura della Repubblica di Milano, notificata insieme al decreto di fissazione dell'udienza preliminare, nei confronti di Saipem, dell'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018 e in carica fino al 30 aprile 2021), nonché di un ex dirigente (il CFO e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica fino al 7 giugno 2016).

La Procura della Repubblica di Milano nella richiesta di rinvio a giudizio contesta le seguenti ipotesi di reato: (i) false comunicazioni sociali ex art. 2622, c.p.c., relativamente al bilancio al 31 dicembre 2015 contestata a entrambe le persone fisiche e alla relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2016 contestata al solo Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018 e in carica fino al 30 aprile 2021); (ii) manipolazione del mercato ex art. 185 TUF asseritamente commessa dall'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018 e in carica fino al 30 aprile 2021) dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016 e dal CFO e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica dal 27 ottobre 2015 fino al 7 giugno 2016; e (iii) falso in prospetto ex art. 173-bis TUF contestato a entrambe le persone fisiche con riferimento alla documentazione di offerta dell'aumento di capitale del gennaio 2016 dal 22 gennaio 2016 all'11 febbraio 2016.

All'udienza tenutasi il 10 maggio 2021 dinanzi al GUP del Tribunale di Milano sono state depositate oltre 500 richieste di costituzione di parte civile, sia in nome e per conto di azionisti di Saipem, sia nell'interesse di alcune associazioni rappresentative di interessi diffusi. Il GUP ha rinviato all'udienza del 21 settembre 2021 per consentire ai difensori degli imputati di esaminare le richieste di costituzione di parte civile depositate, nonché di formulare eventuali osservazioni, al fine di decidere sull'ammissibilità delle stesse. Stante l'assegnazione del predetto GUP ad altro incarico, il fascicolo è stato assegnato a un nuovo

giudicante che, all'udienza del 20 gennaio 2022, ha rinviato la trattazione alla successiva udienza del 28 febbraio 2022.

All'udienza del 28 febbraio 2022 il GUP con ordinanza ha ammesso la costituzione di 503 parti civili (tutte persone fisiche) nel processo.

All'udienza del 15 marzo 2022 si è tenuta la discussione delle difese. In data 12 aprile 2022, il Giudice dell'Udienza preliminare presso il Tribunale di Milano ha prosciolto "perché il fatto non sussiste" la Società, l'ex Amministratore Delegato della Società (in carica dal 30 aprile 2015 al 30 aprile 2021), e l'ex CFO e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari (in carica dal 6 dicembre 2013 al 7 giugno 2016) in relazione alle accuse di: (i) false comunicazioni sociali, asseritamente commesse dal 16 marzo 2016 al 27 luglio 2016; (ii) falso in prospetto e manipolazione del mercato, asseritamente commessi dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016. Le motivazioni della decisione saranno depositate entro 90 giorni dal 12 aprile 2022. Si segnala, in ogni caso, che la decisione del Giudice dell'Udienza preliminare presso il Tribunale di Milano è appellabile in Corte di Appello da parte dalla Procura della Repubblica.

I procedimenti civili e arbitrali.

La cause promosse da investitori e le richieste stragiudiziali e di mediazione.

Azioni giudiziarie in corso: il 28 aprile 2015 alcuni investitori istituzionali di nazionalità estera hanno convenuto Saipem dinanzi al Tribunale di Milano, chiedendo la condanna della Società al risarcimento di asseriti danni (quantificati in circa Euro 174 milioni), con riguardo a investimenti in azioni Saipem che gli attori dichiarano di aver effettuato sul mercato secondario. In particolare, gli attori hanno chiesto la condanna di Saipem al risarcimento di asseriti danni, che deriverebbero: (i) in via principale, dalla comunicazione al mercato di informazioni asseritamente "inesatte", nel periodo compreso tra il 13 febbraio 2012 e il 14 giugno 2013; o (ii) in via subordinata, dalla comunicazione asseritamente "ritardata", intervenuta soltanto in data 29 gennaio 2013, con il primo "profit warning" (cd. "primo comunicato") di informazioni privilegiate che sarebbero state nella disponibilità della Società sin dal 31 luglio 2012 (o da una diversa data da accertarsi in corso di causa, individuata dagli attori, in via ulteriormente subordinata, nel 24 ottobre 2012, nel 5 dicembre 2012, nel 19 dicembre 2012 o nel 14 gennaio 2013), nonché di informazioni asseritamente "incomplete e inesatte", che sarebbero state diffuse nel periodo compreso tra il 30 gennaio 2013 e il 14 giugno 2013, data del secondo "profit warning" (cd. "secondo comunicato"). Saipem si è costituita in giudizio – il quale ha assunto il numero R.G. 28789/2015 – contestando integralmente le richieste avversarie, eccependone l'inammissibilità e, comunque, l'infondatezza nel merito.

Le parti hanno provveduto – come da ordinanza resa dal Giudice all'udienza del 31 maggio 2017 – al deposito delle memorie di cui all'art. 183, comma 6, c.p.c. Con la stessa ordinanza il Tribunale ha fissato al 1° febbraio 2018 l'udienza per l'eventuale ammissione dei mezzi istruttori.

Con la stessa ordinanza del 31 maggio 2017, il Tribunale ha disposto la separazione del giudizio per cinque degli attori e questo separato procedimento – il quale ha assunto il

numero R.G. 28177/2017 – è stato dichiarato estinto ai sensi dell'art. 181, c.p.c., in data 7 novembre 2017.

A scioglimento della riserva assunta all'udienza del giorno 1° febbraio 2018, il Giudice, con ordinanza del 2 febbraio 2018, ha rinviato il procedimento all'udienza del 19 luglio 2018, ai sensi dell'art. 187, comma 2, c.p.c. Nel corso di tale udienza, dopo la precisazione delle conclusioni delle parti, il giudice ha assegnato alle stesse il termine per il deposito di memorie conclusionali e delle memorie di replica.

Il 2 ottobre 2018 Saipem ha provveduto al deposito della memoria conclusionale e in data 22 ottobre 2018 Saipem ha provveduto al deposito della memoria di replica.

Il 9 novembre 2018 il Tribunale ha depositato la sentenza n. 11357 respingendo nel merito la domanda degli attori. Il Tribunale ha, infatti, statuito la mancata dimostrazione da parte degli attori del possesso di azioni Saipem nel periodo sopra indicato e ha condannato gli stessi attori al pagamento di Euro 100.000 a favore di Saipem, a titolo di rimborso delle spese legali.

Gli investitori istituzionali il 31 dicembre 2018 hanno impugnato la sopra citata sentenza dinanzi alla Corte di Appello di Milano, chiedendone la riforma e domandando la condanna di Saipem al pagamento di circa Euro 169 milioni. La prima udienza dinanzi alla Corte di Appello di Milano è stata celebrata il 22 maggio 2019. A tale udienza il giudice dell'appello ha rinviato il giudizio all'udienza del 15 luglio 2020 per la precisazione delle conclusioni delle parti.

All'udienza del 15 luglio 2020 le parti hanno precisato le rispettive conclusioni e la Corte di Appello ha assegnato alle parti il termine del 14 ottobre 2020 per il deposito delle comparse conclusionali e il termine del 3 novembre 2020 per il deposito delle memorie di replica.

La Corte di Appello con un'ordinanza emessa il 16 novembre 2020 ha disposto la produzione in giudizio della traduzione di alcuni documenti a cura delle parti, fissando a tal fine un'udienza per il deposito per il 20 gennaio 2021.

All'udienza del 20 gennaio 2021 il Giudice, dopo aver verificato il deposito dei documenti richiesti, ha fissato una nuova udienza per il 10 febbraio 2021. A tale udienza la causa è stata trattenuta in decisione senza termini per ulteriori scritti conclusivi. Il 23 febbraio 2021 il Giudice ha emesso un'ordinanza con la quale ha disposto un'integrazione istruttoria.

In data 15 aprile 2022, il CTU (Consulente Tecnico d'Ufficio) ha depositato la propria relazione tecnica in cui ha ritenuto, in senso favorevole a Saipem, che (i) i dati previsionali 2013, poi riflessi nel comunicato relativo al profit warning del 29 gennaio 2013, non potessero essere considerati noti, sufficientemente attendibili e definitivi prima della data di tale comunicato e che (ii) Saipem non fosse in grado di comunicare al mercato in modo attendibile la revisione della guidance contenuta nel comunicato relativo al profit warning del 14 giugno 2013 prima di tale data. Il CTU conseguentemente non ha ritenuto di procedere alla quantificazione di qualsivoglia (preteso) danno lamentato dagli investitori. All'udienza di precisazione delle conclusioni del 4 maggio 2022 la Corte d'Appello di Milano ha trattenuto in decisione la causa, assegnando termini per il deposito di comparse conclusionali e repliche sino al 4 luglio e 24 luglio 2022.

Con atto di citazione del 4 dicembre 2017, ventisette investitori istituzionali hanno convenuto in giudizio, innanzi il Tribunale di Milano – sezione specializzata in materia di impresa, Saipem e due ex amministratori delegati della stessa società, domandandone la condanna in solido (rispetto ai due ex esponenti aziendali, limitatamente ai rispettivi periodi di permanenza in carica) al risarcimento dei danni, patrimoniali e non patrimoniali, pretesamente sofferti in ragione di un'asserita manipolazione delle informazioni rese al mercato nel periodo compreso tra gennaio 2007 e giugno 2013.

La responsabilità di Saipem viene configurata ai sensi dell'art. 1218, c.p.c. (responsabilità contrattuale) ovvero ai sensi dell'art. 2043, c.p.c. (responsabilità extracontrattuale) o, ancora, ai sensi dell'art. 2049, c.p.c. (responsabilità dei padroni e dei committenti) per gli illeciti asseritamente compiuti dai due ex esponenti aziendali citati in giudizio.

Il danno non è stato inizialmente quantificato dagli investitori, i quali si sono riservati di procedere alla relativa determinazione nel corso del giudizio.

La Società si è costituita in giudizio contestando integralmente le richieste avversarie, eccependone l'inammissibilità e comunque l'infondatezza in fatto e in diritto.

Il 5 giugno 2018 si è tenuta la prima udienza. In tale udienza il giudice ha assegnato termini per memorie istruttorie, riservandosi all'esito dell'esame delle stesse memorie.

Le parti hanno ritualmente provveduto al deposito delle memorie di cui all'art. 183, comma 6, c.p.c. Nella memoria istruttoria ex art. 183, comma 6, n. 1, c.p.c., gli attori hanno provveduto alla quantificazione dei danni pretesamente sofferti nella misura di circa Euro 139 milioni. Nelle proprie memorie istruttorie Saipem e gli altri convenuti hanno rimarcato, in modo particolare, la mancata dimostrazione dell'acquisto, da parte degli attori, di azioni Saipem sul mercato secondario. Anche in ragione di tale difetto di prova da parte degli attori, tutte le parti convenute hanno, dunque, domandato al Tribunale di fissare udienza per la precisazione delle conclusioni ai sensi dell'art. 187, c.p.c. Con la memoria ex art. 183, comma 6, n. 3, c.p.c., uno degli attori ha dichiarato di rinunciare agli atti della causa ex art. 306, c.p.c.

La Società, il 9 novembre 2018, ha depositato la sentenza n. 11357 resa dal Tribunale di Milano il 9 novembre 2018 all'esito del procedimento R.G. n. 28789/2015, avendo tale provvedimento deciso le stesse questioni preliminari di merito sollevate da Saipem e dagli altri convenuti nel giudizio in esame, segnatamente con riferimento alla mancata prova dell'acquisto di azioni Saipem.

Il 9 novembre 2019 Saipem ha prodotto in giudizio l'ordinanza resa dal Tribunale Penale di Milano del 17 ottobre 2019, con riferimento al giudizio penale pendente R.G.N.R. 5951/2019, con la quale è stata dichiarata inammissibile in tale giudizio la costituzione di circa 700 parti civili, con motivazioni analoghe a quelle della sentenza n. 11357 resa dal Tribunale di Milano il 9 novembre 2018 all'esito del procedimento R.G. n. 28789/2015.

Gli attori con nota del 23 ottobre 2019 hanno rivolto istanza al Giudice affinché, in relazione alla nota di deposito di Saipem del 9 novembre 2018, il Tribunale autorizzasse il deposito di un parere pro veritate.

Con nota in data 25 ottobre 2019 Saipem ha eccepito l'inammissibilità della produzione da parte degli attori del suindicato parere.

Il Tribunale, a scioglimento della riserva assunta, con ordinanza ha fissato per il 3 novembre 2020 l'udienza di precisazione delle conclusioni, avendo ritenuto di dover rimettere al Collegio la decisione su tutte le domande ed eccezioni svolte dalle parti.

L'udienza del 3 novembre 2020 è stata rinviata al 9 febbraio 2021 con la trattazione scritta della causa.

All'udienza del 9 febbraio 2021 il Giudice ha trattenuto la causa in decisione, assegnando termini di legge per il deposito delle comparse conclusionali e delle memorie di replica depositate rispettivamente il 12 aprile e il 3 maggio 2021.

Il 20 novembre 2021 il Tribunale di Milano ha deciso in senso favorevole a Saipem respingendo con sentenza le domande degli attori per circa Euro 101 milioni su Euro 139,6 milioni.

Gli investitori le cui domande sono state respinte potranno presentare appello alla Corte di Appello di Milano. Gli stessi hanno nel frattempo corrisposto a Saipem circa Euro 150 migliaia per spese di soccombenza.

Il Tribunale di Milano con la predetta sentenza e con ordinanza del 20 novembre 2021 ha rimesso la causa in istruttoria relativamente alle ulteriori domande di danno per un importo di circa Euro 38 milioni.

Per tali investitori, la cui domanda è pari a circa Euro 38 milioni, la causa continuerà in primo grado, ed è stata fissata udienza di prosecuzione in data 9 febbraio 2021. All'udienza di discussione per il giudizio di primo grado del 9 maggio 2022 il giudice si è riservato di decidere sulle istanze delle parti.

Il 21 gennaio 2022 Saipem ha proposto appello avverso la sentenza del 20 novembre 2021 nella parte in cui ha rimesso in istruttoria le pretese di tali attori. Il 24 gennaio 2022 gli investitori, le cui domande sono state respinte, hanno proposto appello avverso la sentenza del 20 novembre 2021.

Richieste risarcitorie stragiudiziali e in sede di mediazione: in relazione ad asseriti ritardi nell'informativa al mercato, Saipem ha ricevuto nel corso del periodo 2015-2022 alcune richieste stragiudiziali, nonché richieste di mediazione.

In particolare, si rileva che, alla Data del Documento di Registrazione, sono state ricevute n. 933 richieste risarcitorie stragiudiziali e in sede di mediazione per le quali non è stato indicato l'ammontare della richiesta di risarcimento.

Invece, per n. 360 richieste risarcitorie stragiudiziali e in sede di mediazione sono state formulate richieste di risarcimento per un ammontare complessivo pari a circa Euro 620 milioni di cui circa Euro 313 milioni sono stati poi oggetto dei contenziosi giudiziali sopra indicati e attualmente pendenti presso la Corte di Appello di Milano e presso il Tribunale di Milano.

Quanto alle richieste stragiudiziali, sono state avanzate: (i) nell'aprile 2015 da parte di 48 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per complessivi Euro 291,9 milioni circa, senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo (successivamente, 21 di questi investitori istituzionali insieme ad altri 8 hanno proposto richiesta di mediazione, per un ammontare complessivo pari a circa Euro 159 milioni; 5 di questi investitori istituzionali insieme ad altri 5 hanno proposto

richiesta di mediazione, per un ammontare complessivo pari a circa Euro 21,9 milioni); (ii) nel settembre 2015 da parte di 9 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa Euro 21,5 milioni, senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo (successivamente 5 di questi investitori istituzionali insieme ad altri 5 hanno proposto richiesta di mediazione, per un ammontare complessivo pari a circa Euro 21,9 milioni); (iii) nel corso del 2015 da due investitori privati rispettivamente per circa Euro 37.000 e per circa Euro 87.500; (iv) nel corso del mese di luglio 2017 da alcuni investitori istituzionali per circa Euro 30 milioni; (v) il 4 dicembre 2017 da 141 investitori istituzionali per un importo non specificato (136 di questi investitori il 12 giugno 2018 hanno rinnovato la loro richiesta stragiudiziale, sempre per un importo non specificato); (vi) il 12 aprile 2018 per circa Euro 150-200 migliaia da un investitore privato; (vii) il 3 luglio 2018 da un investitore privato per circa Euro 330 migliaia; (viii) il 25 ottobre 2018 per circa Euro 8.800 da un investitore privato; (ix) il 2 novembre 2018 per circa Euro 48.000 da un investitore privato; (x) il 22 maggio 2019 per circa Euro 53.000 da un investitore privato; (xi) il 3 giugno 2019 per un importo non specificato da un investitore privato; (xii) il 5 giugno 2019 per un importo non specificato da due investitori privati; (xiii) nel febbraio 2020 da un investitore privato che lamenta di aver subìto danni per un valore di Euro 1.538.580; (xiv) nel marzo 2020 da due investitori privati che non hanno indicato il valore delle loro richieste di risarcimento; (xv) nell'aprile 2020 da due investitori privati che non hanno indicato il valore delle loro richieste di risarcimento e da un investitore privato che lamenta un asserito danno di circa Euro 40 migliaia; (xvi) nel maggio 2020 da un investitore privato che non ha indicato il valore della relativa richiesta di risarcimento; (xvii) nel giugno 2020 da un investitore privato che non ha indicato il valore della relativa richiesta di risarcimento; (xviii) nel giugno 2020 da ventitré investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento; (xix) nel luglio 2020 da diciotto investitori che lamentano di aver subìto danni per un valore di circa Euro 22,4 milioni; (xx) nel luglio 2020 da trentaquattro investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento; (xxi) nell'agosto 2020: (a) da quattro investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento, (b) da tre investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per un ammontare di circa Euro 7.500.000; (xxii) nel settembre 2020 da dieci investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento; (xxiii) nell'ottobre 2020 da: (a) dodici investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento, (b) da un investitore privato che lamenta di aver subìto danni per un valore di Euro 113.810, (c) da seicentoquarantaquattro investitori privati associati che non hanno indicato il valore della loro richiesta e (d) da tre investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per un ammontare complessivo di Euro 115.000; (xxiv) nel novembre 2020: (a) da undici investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento, (b) da due investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per un ammontare di circa Euro 166.000; (xxv) nel dicembre 2020 da dieci investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento e da un investitore privato che lamenta di aver subìto danni per un valore di Euro 234.724; (xxvi) nel gennaio 2021 da quattro investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento; (xxvii) nel marzo 2021 da tre investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento e da cinque investitori privati associati che non hanno indicato il valore della loro richiesta; (xxviii) (a) nell'aprile 2021 da un investitore privato che non ha

indicato il valore della sua richiesta di risarcimento; (b) da quattordici investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per un ammontare complessivo di circa Euro 3 milioni; (xxix) nel maggio 2021 (a) da due investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento, (b) da un investitore privato che ha indicato il valore della sua richiesta di risarcimento in un ammontare complessivo di circa Euro 100.000 e (c) da un investitore privato che ha indicato il valore della sua richiesta di risarcimento in un ammontare complessivo di circa Euro 84.000; (xxx) nel luglio 2021 da un investitore privato che ha indicato il valore della sua richiesta di risarcimento in un ammontare complessivo di circa Euro 92.000; (xxxi) nel dicembre 2021 da due investitori privati che hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento in un ammontare complessivo di circa Euro 143.000; (xxxii) nel gennaio 2022 da 161 investitori privati che hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento in un ammontare complessivo di circa Euro 23 milioni; (xxxiii) nel maggio 2022 da 6 investitori istituzionali che hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento in un ammontare complessivo di circa Euro 3,9 milioni; e da parte di 106 investitori privati che hanno indicato il valore complessivo della loro richiesta in un ammontare di circa Euro 8,4 milioni.

Le richieste per le quali è stato esperito senza esito il tentativo di mediazione sono state proposte in 7 occasioni: (a) nell'aprile 2015 da 7 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa Euro 34 milioni; (b) nel settembre 2015 da 29 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa Euro 159 milioni (21 di questi investitori insieme ad altri 27 avevano nell'aprile 2015 proposto domanda stragiudiziale lamentando di avere subìto danni per un importo complessivo pari a circa Euro 291 milioni senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo); (c) nel dicembre 2015 da un investitore privato per circa Euro 200 migliaia; (d) nel marzo 2016 da 10 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa Euro 21,9 milioni (5 di questi investitori insieme ad altri 4 avevano nel mese di settembre 2015 proposto domanda stragiudiziale, lamentando di avere subìto danni per un importo complessivo pari a circa Euro 21,5 milioni senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo; altri 5 di questi investitori insieme ad ulteriori 43 avevano nell'aprile 2015 proposto domanda stragiudiziale, lamentando di avere subìto danni per un importo complessivo pari a circa Euro 159 milioni senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo); (e) nell'aprile 2017 da un investitore privato per circa Euro 40 migliaia; (f) nel 2018-2019 da un investitore privato per circa Euro 48 migliaia; (g) nel dicembre 2020 un investitore privato ha avviato il tentativo di mediazione finalizzato alla richiesta di un risarcimento il cui valore non è stato quantificato. Saipem ha riscontrato le citate richieste stragiudiziali e di mediazione rimarcandone l'infondatezza e responsabilità. Alla Data del Documento di Registrazione, le predette richieste avanzate in sede stragiudiziale e/o di mediazione non sono state oggetto di azione giudiziaria, salvo per quanto sopra specificato in relazione alle due cause pendenti rispettivamente dinanzi al Tribunale di Milano e alla Corte di Appello di Milano e a un'altra causa, con valore della domanda pari a circa Euro 3 milioni, nella quale Saipem era chiamata in causa nel corso del 2018 dalla parte convenuta in giudizio e per la quale (dopo che in primo grado la domanda contro Saipem è stata rigettata dal Tribunale e in secondo grado la Corte di Appello, in accoglimento delle difese di Saipem,

ha rigettato l'appello di controparte, condannando quest'ultima al pagamento a favore di Saipem delle spese di lite) pende giudizio in Cassazione nonché a un'ulteriore causa con un valore della domanda pari a circa Euro 40 migliaia –conclusasi con pronuncia favorevole a Saipem e a un'altra causa notificata a Saipem con un valore della domanda pari a circa Euro 200 migliaia risoltasi anch'essa in senso favorevole per Saipem.

Arbitrato con National Company for Infrastructure Projects Development Construction and Services KSC (closed), già Kharafi National Closed KSC ("Kharafi") – Progetto Jurassic

Con riferimento al progetto Jurassic e al relativo contratto EPC tra Saipem e Kharafi, il 1° luglio 2016 Saipem ha depositato domanda di arbitrato presso la London Court of International Arbitration ("LCIA") con la quale ha richiesto che Kharafi sia condannata:

    1. a restituire KWD 25.018.228 (ca. Euro 68.243.008), incassati da Kharafi mediante l'escussione di un performance bond a seguito della risoluzione del contratto con Saipem;
    1. a risarcire KWD 20.135.373 (ca. Euro 54.922.842) per costi derivanti dalla sospensione delle attività di procurement e, più in particolare, legati all'acquisto di 4 turbine da parte di Saipem;
    1. a risarcire KWD 10.271.409 (ca. Euro 28.009.394) per costi di ingegneria sostenuti da Saipem prima della risoluzione contrattuale da parte di Kharafi;

per un totale di KWD 55.425.010 (ca. Euro 153.065.479 sulla base del cambio al 31 dicembre 2017).

Kharafi ha risposto alla domanda di arbitrato di Saipem rigettandone le relative pretese e chiedendo, in via riconvenzionale, la condanna di Saipem al pagamento di un importo non ancora quantificato, ma ricomprendente, tra l'altro:

    1. i costi asseritamente sostenuti da Kharafi a causa di asseriti inadempimenti contrattuali di Saipem (superiori a KWD 32.824.842, ossia ca. 89.510.985 euro); e
    1. il danno asseritamente sopportato da Kharafi a seguito dell'escussione di una garanzia di valore pari a KWD 25.136.973 corrispondenti a circa Euro 68.546.718 rilasciata da Kharafi al cliente finale del progetto Jurassic.

Il 28 aprile 2017 Saipem ha depositato il proprio Statement of Claim e il 16 ottobre 2017 Kharafi ha depositato il relativo Statement of Defence and Counterclaim. Il counterclaim di Kharafi è stato precisato in KWD 102.737.202 (ca. Euro 283 milioni). Saipem ha depositato la propria replica il 6 febbraio 2018 e Kharafi il relativo Reply and Defence to Counterclaim il 6 aprile 2018.

Il 14 novembre 2018 le parti hanno depositato i propri expert reports. In quella occasione Kharafi ha prodotto un report redatto da una società di consulenza esterna nel quale, per la prima volta, sostiene che la società avrebbe subito danni per circa equivalenti Euro 1,3 miliardi, asseritamente attribuibili a responsabilità di Saipem connesse al fallimento dei progetti Jurassic e BS171 (nel quale Kharafi era subappaltatore di Saipem). Successivamente, Saipem ha depositato un ricorso al Tribunale Arbitrale chiedendo che il report in questione,

nonché la relativa domanda, venissero estromessi in quanto tardivi e destituiti di ogni fondamento.

Il 5 febbraio 2019 il Tribunale Arbitrale si è pronunciato ritenendo inammissibile il report in questione e, con esso, la nuova domanda di risarcimento avanzata da Kharafi per circa equivalenti Euro 1,3 miliardi.

Il 1° marzo 2019 Kharafi ha proposto appello dinanzi all'High Court of Justice di Londra contro l'esclusione del sopra menzionato report dai documenti arbitrali. Il 6 luglio 2019 si è tenuta l'udienza di discussione dinanzi all'High Court of Justice di Londra che si è pronunciata in favore di Saipem rigettando interamente la richiesta di Kharafi e condannando quest'ultima a pagare, entro 14 giorni dalla sentenza, spese legali per circa GBP 79.000 (ca. Euro 91.329).

Con l'ultimo deposito in arbitrato le parti hanno precisato le proprie domande, in base alle quantificazioni finali eseguite dagli esperti, indicandole come segue: (i) Saipem, KWD 46.069.056,89 (ca. Euro 125.611.591); e (ii) Kharafi, KWD 162.101.263 (ca. Euro 441.984.259).

Le udienze arbitrali si sono tenute a Londra dal 18 febbraio al 1° marzo 2019. Il lodo è stato emesso l'8 novembre 2019 e comunicato alle parti nei giorni successivi. Nel lodo il Tribunale Arbitrale ha condannato Kharafi a pagare a Saipem l'importo della garanzia ritenuta ingiustamente escussa da Kharafi, ossia KWD 25.018.228 (ca. Euro 68,1 milioni), oltre a interessi al 7%, rigettando, invece, tutte le domande di Kharafi e compensando tra le parti i costi legali. Allo stato, Kharafi non ha corrisposto a Saipem l'importo di cui al lodo.

Arbitrato con CPB Contractors Pty Ltd (già Leighton Contrantors Pty Ltd) ("CPB") – Progetto Gorgon Lng Jetty

Nell'agosto 2017 CPB ha notificato una domanda di arbitrato a Saipem SA e Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda (insieme, le "Società Saipem" o insieme, ai fini del presente paragrafo, "Saipem").

La disputa scaturisce dalla costruzione del molo di un impianto LNG per il progetto Gorgon LNG nel Western Australia. Il contratto principale per l'ingegneria e la costruzione del molo ("Jetty Contract") era stato firmato il 10 novembre 2009 da CPB, Saipem SA, Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda e Chevron Australia Pty Ltd ("Chevron").

CPB sulla base di asseriti inadempimenti contrattuali di Saipem SA e Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda ha richiesto che le Società Saipem siano condannate a pagare circa AUD 1,39 miliardi (ca. Euro 900 milioni). Saipem ritiene che le domande di CPB siano totalmente infondate e ha depositato la propria comparsa nella quale ha chiesto il rigetto di tutte le domande di CPB e proposto una domanda riconvenzionale di AUD 37.820.023 (ca. Euro 24,5 milioni), successivamente incrementata a circa AUD 50 milioni (ca. Euro 32,4 milioni), a titolo di pagamenti legati all'accordo di consorzio tra le parti, extra costi legati a inadempimenti e ritardi di CPB nell'esecuzione dei lavori e backcharges. Successivamente le parti hanno precisato i propri claims. In particolare: (i) CPB ha precisato le proprie domande svolgendo un claim da circa AUD 1 miliardo (ca. Euro 649 milioni) per asserite violazioni dell'accordo di consorzio tra le parti e un altro claim alternativo da circa AUD 1,46 miliardi (ca. Euro 948 milioni) basato sull'assunto che CPB non avrebbe stipulato il

Jetty Contract (e non avrebbe sofferto i relativi danni), se Saipem non avesse violato il contratto di consorzio; (ii) Saipem ha ora quantificato i propri claims in un importo totale di circa AUD 30 milioni (ca. Euro 19,4 milioni). Nel corso del 2020 e del 2021 si sono tenute le prime tranche delle udienze, mentre l'ultima si è tenuta dal 28 marzo al 1° aprile 2022. Dal 5 al 7 luglio 2022 sono previste le oral closing submissions.

Si segnala che, con riferimento al medesimo progetto, nel 2016 Chevron ha iniziato un separato procedimento arbitrale nei confronti del consorzio tra CPB e Saipem chiedendo il pagamento di liquidated damages e backcharges per un importo attualmente pari a circa AUD 54 milioni (ca. Euro 35 milioni). In tale arbitrato sia CPB che Saipem hanno proposto separate domande riconvenzionali nei confronti di Chevron, quantificate, rispettivamente, in AUD 1,9 miliardi (ca. Euro 1,2 miliardi) (si evidenzia che le voci di danno proposte da CPB nei confronti di Chevron appaiono, in gran parte, sovrapponibili a quelle proposte da CPB nei confronti di Saipem nell'arbitrato tra queste ultime di cui alla prima parte del presente paragrafo) e AUD 23 milioni (ca. Euro 14,9 milioni). Le udienze di questo procedimento si sono tenute nel mese di novembre 2019.

Il 20 ottobre 2020 è stato notificato il lodo parziale in questo secondo arbitrato (parziale in quanto non si pronuncia sulla GST, ossia la goods and services tax australiana, gli interessi e i costi dell'arbitrato). Tale lodo ha riconosciuto: (i) a Saipem, USD 8.835.710 (ca. Euro 7,3 milioni) e 99.460 euro; (ii) a CPB, AUD 65.803.183 (ca. Euro 42,7 milioni); e (iii) a Chevron, AUD 34.570.936 (ca. Euro 22.465.976). Il lodo, tuttavia, non opera una distinzione tra Saipem e CPB, trattando le due parti come un unico soggetto. Compensando crediti e debiti sopra indicati, il Collegio Arbitrale ha pertanto indicato complessivamente creditore il Consorzio Saipem/CPB per le seguenti somme: AUD 31.232.247 (ca. Euro 20.296.323), USD 8.835.710 (ca. Euro 7,3 milioni) e Euro 99.460, lasciando ai membri del Consorzio Saipem/CPB il compito di suddividere internamente tra loro tali somme. I membri del Consorzio Saipem/CPB hanno raggiunto un accordo interno in base al quale gli importi di competenza di Saipem sono pari a Euro 99.460,47 e USD 7.464.454,02 (ca. Euro 6,1 milioni), restando però impregiudicato il diritto dei consorziati di chiedere tra di loro una diversa ripartizione in giudizio. Saipem ha incassato l'importo a essa dovuto da Chevron. Il 21 aprile 2021 il Tribunale Arbitrale ha reso noto il lodo finale relativo ai costi e agli interessi dell'arbitrato. In particolare, applicando varie compensazioni ai rapporti di dare/avere tra le parti, il Tribunale ha stabilito che Chevron dovrà pagare al consorzio Saipem/CPB: AUD 6.560.564,84 (ca. Euro 4.220.638), USD 2.894.266,25 (ca. Euro 2.410.530) ed Euro 38.136,56. Come già avvenuto per il lodo parziale relativo al merito, il Tribunale non ha distinto le posizioni creditorie di Saipem e CPB, considerando il relativo consorzio come una singola parte processuale. Saipem e CPB hanno concordato di dividere in parti uguali gli importi di costi e interessi liquidati nel lodo. Ciascuna parte ha quindi ricevuto da Chevron AUD 3.280.282, USD 1.447.133 ed Euro 19.068.

Arbitrato con National Company for Infrastructure Projects Development Construction and Services KSC (Closed), già Kharafi–National KSC (Closed) – Progetto Booster Station 171 (Kuwait) ("BS171") – Kuwait

Il 18 marzo 2019 l'International Chambe" of Commerce di Parigi ("ICC"), su richiesta della società National Company for Infrastructure Projects Development Construction and Services KSC (Closed) (già Kharafi National KSC, per comodità, di seguito, "Kharafi"), ha notificato a

Saipem una domanda di arbitrato con la quale Kharafi ha chiesto che Saipem sia condannata a pagare somme almeno pari a KWD 38.470.431 (ca. Euro 104.843.488) a titolo di extra-costi derivanti da asseriti inadempimenti contrattuali, oltre a KWD 8.400.000 (ca. Euro 22.893.337) a titolo di restituzione di quanto incassato da Saipem nel 2016 a seguito dell'escussione (secondo Kharafi illegittima) del bond emesso da Kharafi a garanzia delle performance di progetto.

Il contenzioso afferisce al subcontratto n. 526786 stipulato tra Saipem e Kharafi il 27 agosto 2010 in relazione al progetto BS171 (cliente finale KOC) risolto da Saipem il 30 luglio 2016 per gravi inadempimenti e ritardi di Kharafi nell'esecuzione dei lavori, con conseguente escussione della garanzia di performance sopra menzionata.

Costituitasi in giudizio, il 17 maggio 2019 Saipem ha depositato la propria risposta alla domanda di arbitrato, contestando le domande di Kharafi e avanzando una domanda riconvenzionale che prevede: (i) il pagamento di KWD 14.964.522 (ca. 40.783.154 euro); e (ii) il riconoscimento della legittimità dell'escussione della garanzia bancaria da parte di Saipem e, per converso, il rigetto della richiesta di restituzione del relativo importo (KWD 8.400.000) avanzata da Kharafi.

Nella Schedule of Loss depositata da Kharafi a marzo 2020 la domanda è stata ridotta a KWD 31.824.929 (ca. 86.734.625 euro) oltre a interessi e spese, importo che include KWD 8.400.000 (ca. 22.893.337 euro) a titolo di restituzione del bond. Saipem avrebbe dovuto depositare il proprio Statement of Defence and Counterclaim il 9 aprile 2020. Tale termine è stato tuttavia sospeso a causa dell'emergenza COVID-19. Il 18 settembre 2020 Saipem ha infine depositato il proprio atto di difesa e riconvenzionale nel quale ha contestato le domande avversarie e precisato la propria riconvenzionale in KWD 23.431.109 (ca. 63.861.514 euro) oltre interessi e spese. Kharafi avrebbe dovuto depositare la propria replica il 4 dicembre 2020, ma, con lettera in pari data, i legali di Kharafi hanno trasmesso al Tribunale Arbitrale ICC una comunicazione con la quale hanno informato della circostanza che, a causa di difficoltà economiche, Kharafi non avrà più alcuna rappresentanza legale nell'arbitrato BS171, non sarà in grado di produrre ulteriore documentazione nel procedimento e non parteciperà alle udienze arbitrali. Nonostante ciò, Kharafi ha invitato il Tribunale a non considerare ritirato il suo claim o ammesso il claim di Saipem, chiedendo che il procedimento arbitrale proceda in contumacia e che il Tribunale Arbitrale si pronunci sulla base degli atti e documenti depositati da entrambe le parti. Il 16 dicembre 2020 Saipem ha inviato al Tribunale la propria risposta, chiedendo al Tribunale: (i) di non accogliere la richiesta di Kharafi di un procedimento in contumacia da decidersi in base alla sola documentazione disponibile; e (ii) di rigettare i claim di Kharafi, non essendo più, la stessa, in grado di supportare tali claim nel procedimento. Il Tribunale Arbitrale ICC ha assegnato a Kharafi termine entro il 7 gennaio 2021 per rispondere alla richiesta di Saipem, poi esteso al 18 gennaio 2021, data l'inerzia di Kharafi. Kharafi, tuttavia, non ha depositato alcuna replica. Il 1° febbraio 2021 il Tribunale Arbitrale ha deciso di procedere in contumacia di Kharafi e proposto di fissare tre giorni di udienza (anziché tre settimane a marzo 2022, come inizialmente previsto dal calendario arbitrale), invitando le parti a fornire commenti in merito alla decisione. Saipem ha espresso il proprio assenso. A seguito del deposito dei report tecnici da parte degli esperti delle parti, la domanda di Kharafi è stata mantenuta in KWD 34.554.608 (ca. 104.938.937 euro), mentre la riconvenzionale di Saipem è ora quantificata in KWD

20.604.294 (ca. 62.587.844 euro). Le udienze si sono tenute dal 14 al 16 marzo 2022. Alla Data del Documento di Registrazione, il lodo non è ancora stato emesso.

Causa promossa dalla Isiodu Community in Emohua Local Government Area of Rivers State + altri

HRH Eze Jacob O Ugwugwueli, Chief Tobin Iregbundah, Chief Robinson Chukwu, Chief Sunday P. Azundah, Elder Clifford Ikpo, Chief Samuel C. Azundah (per sé e per conto del Council of Chiefs and people of Isiodu Community in Emohua Local Government Area of Rivers State (insieme gli "Attori") hanno citato Saipem Contracting Nigeria Ltd ("SCNL"), Shell Petroleum Development Co Nigeria Ltd ("SPCD"), Patyco Global Concept Ltd, il Federal Ministry of Environment nigeriano e il Department of Petroleum Resources nigeriano dinanzi alla Federal High Court di Port Harcourt (Nigeria) adducendo che sostanze tossiche derivanti dalla realizzazione del progetto Southern Swamp Associated Gas Solutions in Nigeria sarebbero state illecitamente sversate nel territorio della loro comunità da parte della società nigeriana Patyco Global Concept Ltd, subappaltatore incaricato da SCNL/SPDC di smaltire i rifiuti derivanti dalla realizzazione di detto progetto. In base a quanto precede, gli Attori hanno chiesto la condanna in solido di tutte le parti convenute al risarcimento di: (i) USD 60 milioni (ca. Euro 49,5 milioni) per asseriti danni all'ambiente e alla salute/vita degli Attori; (ii) USD 3 miliardi (ca. Euro 2,47 miliardi) come asseriti special damages per tutte le relative conseguenze e attività di recupero che asseritamente ne deriverebbero; (iii) spese legali e interessi al 20%. Le parti convenute contestano ogni responsabilità rispetto quanto asserito dagli Attori. Dopo vari rinvii la prima udienza, si è tenuta il 30 marzo 2022. A tale udienza il giudice ha rinviato all'udienza del 23 giugno 2022 per discutere alcune questioni preliminari.

I procedimenti amministrativi.

Delibera Consob del 2 marzo 2018

Con riferimento alla delibera Consob n. 20324 del 2 marzo 2018 (la "Delibera"), il cui contenuto è dettagliatamente illustrato nella sezione "Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018" della Relazione finanziaria annuale di Saipem al 31 dicembre 2020, il Consiglio di Amministrazione di Saipem ha deliberato il 5 marzo 2018 di proporre impugnazione avverso la Delibera nelle competenti sedi giudiziarie.

Il ricorso al TAR-Lazio è stato depositato il 27 aprile 2018. A seguito dell'accesso agli atti del procedimento amministrativo, Saipem il 24 maggio 2018 ha depositato al TAR-Lazio motivi aggiunti di impugnazione avverso la citata Delibera.

Il 15 giugno 2021 si è tenuta dinanzi al TAR-Lazio l'udienza per la discussione del ricorso di Saipem avverso la delibera Consob del 2 marzo 2018.

Il 6 luglio 2021 il TAR-Lazio ha respinto il ricorso presentato da Saipem il 27 aprile 2018.

Il 6 luglio 2021 Saipem ha emesso il seguente comunicato stampa:

"Saipem: il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio respinge il ricorso avverso la delibera Consob n. 20324 del 2 marzo 2018.

San Donato Milanese (MI), 6 luglio 2021: Saipem informa che con sentenza depositata oggi il Tribunale Amministrativo Regionale ("TAR") del Lazio ha respinto il ricorso presentato dalla Società il 27 aprile 2018 avverso la delibera Consob n. 20324 del 2 marzo 2018 (di cui si è data informativa al mercato con comunicato stampa del 5 marzo 2018, la "Delibera").

Con la Delibera (il cui contenuto è dettagliatamente illustrato, da ultimo, nella sezione "Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018" della Relazione finanziaria annuale di Saipem al 31 dicembre 2020) Consob aveva accertato la non conformità del bilancio consolidato e di esercizio 2016 di Saipem alle norme che ne governano la predisposizione con riferimento in particolare a quanto segue: (i) la non corretta applicazione del principio della contabilizzazione per competenza sancito dalla norma contabile IAS 1; (ii) la mancata applicazione del principio contabile IAS 8 in relazione alla correzione degli errori attinenti al bilancio 2015; e (iii) il processo di stima del tasso di attualizzazione ai sensi del principio contabile IAS 36.

Con la Delibera Consob aveva, quindi, chiesto alla Società, ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998, di rendere noti al mercato i seguenti elementi di informazione: (A) le carenze e le criticità rilevate dalla Consob in ordine alla correttezza contabile dei bilanci di cui sopra; (B) i principi contabili internazionali applicabili e le violazioni riscontrate al riguardo; (C) l'illustrazione, in un'apposita situazione economico-patrimoniale consolidata pro-forma – corredata dei dati comparativi – degli effetti che una contabilizzazione conforme alle regole avrebbe prodotto sulla situazione patrimoniale, sul conto economico e sul patrimonio netto dell'esercizio 2016, per i quali, secondo Consob era stata fornita un'informativa errata.

Saipem il 16 aprile 2018 aveva emesso un comunicato stampa con ad oggetto la situazione economico-patrimoniale pro-forma consolidata al 31 dicembre 2016 al solo fine di ottemperare alla Delibera.

Il TAR-Lazio ha rigettato la richiesta di Saipem di annullamento della Delibera.

Saipem si riserva di presentare ricorso al Consiglio di Stato avverso la sentenza del TAR-Lazio".

Il 6 novembre 2021 Saipem ha depositato il proprio appello avverso la decisone del TAR-Lazio davanti al Consiglio di Stato.

Delibera Consob del 21 febbraio 2019

Con riferimento alla delibera Consob n. 20828 del 21 febbraio 2019 notificata a Saipem il 12 marzo 2019 (la "Delibera"), il relativo contenuto è illustrato nella sezione "Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018" della Relazione finanziaria annuale di Saipem al 31 dicembre 2019. Il Consiglio di Amministrazione di Saipem il 2 aprile 2019 ha deliberato di impugnare dinanzi alla Corte di Appello la Delibera n. 20828. Il 12 aprile 2019 Saipem ha depositato dinanzi alla Corte di Appello di Milano l'atto di

opposizione ai sensi dell'art. 195 TUF chiedendo l'annullamento della delibera. Analoga impugnativa è stata presentata dalle due persone fisiche sanzionate nella specie l'Amministratore Delegato di Saipem e il Chief Financial Officer e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili in carica all'epoca dei fatti in oggetto. La prima udienza dinanzi alla Corte di Appello di Milano è stata celebrata il 13 novembre 2019.

La Corte di Appello di Milano all'udienza del 13 novembre 2019 ha rinviato la causa per la discussione al 4 novembre 2020.

Il 23 ottobre 2020 Saipem e le due persone fisiche sanzionate hanno presentato un'istanza alla Corte di Appello al fine di essere autorizzati al deposito di documenti essenziali per la trattazione dell'opposizione entro la data del 4 novembre 2020.

Il 2 novembre 2020 la Corte di Appello autorizzava il deposito dei documenti richiesti il 23 ottobre 2020 dalle parti istanti, concedendo altresì il termine a Consob per eventuali controdeduzioni sui documenti medesimi entro il 15 dicembre 2020 e rinviava l'udienza di discussione dell'opposizione al 27 gennaio 2021.

Il 20 gennaio 2021 Saipem e le due persone fisiche sanzionate hanno presentato una nuova istanza alla Corte di Appello al fine di essere autorizzati al deposito di ulteriori documenti essenziali per la trattazione dell'opposizione entro la data del 27 gennaio 2021 e di essere autorizzati alla proposizione di nuovi motivi di opposizione aggiunti alla luce dei nuovi documenti rinvenuti.

Il 21 gennaio 2021 la Corte di Appello, accogliendo le istanze delle parti processuali persone fisiche e Saipem, autorizzava il deposito dei documenti oggetto di istanza del 20 gennaio 2021 e la proposizione dei motivi aggiunti, tramite note scritte da depositare entro il 26 febbraio 2021, concedendo altresì a Consob il termine per il deposito di note di replica fino al 25 marzo 2021 e fissando per la discussione l'udienza del 21 aprile 2021.

All'udienza del 21 aprile 2021 si è tenuta la discussione dei ricorsi.

La Corte di Appello di Milano, in parziale accoglimento dei ricorsi, che per il resto sono stati respinti:

  • ha ridotto da 200 mila euro a 150 mila euro la sanzione amministrativa pecuniaria irrogata da Consob nel 2019 nei confronti dell'ex Amministratore Delegato della Società in carica dal 30 aprile 2015 al 30 aprile 2021;
  • ha ridotto da 150 mila euro a 115 mila euro la sanzione amministrativa pecuniaria irrogata da Consob nel 2019 nei confronti dell'ex CFO e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili in carica al momento dell'aumento di capitale del 2016 e fino al 7 giugno 2016; e
  • ha conseguentemente ridotto da complessivi 350 mila euro a complessivi 265 mila euro la condanna di Saipem, al pagamento delle sopra citate sanzioni, quale responsabile in solido ai sensi dell'art. 195, comma 9, del Testo Unico della Finanza.

Saipem il 20 gennaio 2022 ha proposto ricorso in Cassazione avverso la decisione della Corte di Appello di Milano.

In data 1° marzo 2022 Consob ha notificato a Saipem il proprio controricorso con ricorso incidentale.

Il controricorso di Saipem a fronte del ricorso incidentale della Consob è stato notificato l'8 aprile 2022.

I procedimenti fiscali

Alla Data del Documento di Registrazione l'Emittente e le società del Gruppo sono coinvolte in numerosi procedimenti fiscali, la maggioranza dei quali di valore relativamente non significativo, per un petitum complessivo pari a circa Euro 1.350 milioni.Si riportano di seguito le informazioni relative ai principali contenziosi tributari in corso alla Data del Documento di Registrazione che riguardano il Gruppo. L'Emittente, a copertura del rischio, ha registrato a livello consolidato fondi rischi e passività fiscali in conformità con i principi contabili internazionali, che ammontano complessivamente ad Euro 60 milioni alla Data del Documento di Registrazione.

Snamprogetti Saudi Arabia Ltd – Il 21 ottobre 2020 l'autorità fiscale saudita, a seguito di una verifica fiscale sui periodi di imposta dal 2015 al 2018, ha notificato a Snamprogetti Saudi Arabia Ltd, società del Gruppo di diritto saudita, un accertamento di maggiori imposte sul reddito e di omesse ritenute d'imposta per un importo complessivo di Euro 168 milioni equivalenti al cambio alla Data del Documento di Registrazione.

I principali rilievi contestati che hanno generato la pretesa di maggiori imposte sul reddito riguardano:

  • a) rideterminazione di maggiori imponibili corrispondenti alla differenza tra i valori dei beni importati come risultanti dalle dichiarazioni presentate all'ufficio doganale saudita ed il valore dei beni acquistati da fornitori esteri registrato in contabilità. La spiegazione di tale differenza risiede invece nell'attività puramente amministrativa di importazione di materiali di progetto svolta, in base a precise previsioni contrattuali, dalla controllata saudita per conto dei propri clienti locali, effettivi acquirenti di quegli stessi materiali;
  • b) accertamento di maggiori imponibili corrispondenti al 25% dei ricavi di una Joint Venture contrattuale (dunque non incorporata, ovvero un'associazione temporanea di imprese che non dà origine ad un nuovo soggetto giuridico autonomo e distinto dai soci) costituita da Snamprogetti Saudi Arabia Ltd assieme ad un socio locale per l'esecuzione di un contratto per conto di Saudi Aramco. La difesa della società si basa sostanzialmente sul fatto che, essendo la joint venture totalmente trasparente, i ricavi della stessa sono periodicamente attribuiti, interamente, pro-quota, sulla base di quanto previsto nell'accordo di collaborazione, ai due soci e vengono pertanto regolarmente assoggettati a tassazione in capo a questi ultimi.
  • c) disconoscimento della deducibilità di stanziamenti di costi di competenza di Esercizi precedenti e riportati in avanti negli anni che sono stati oggetto di verifica. L'amministrazione saudita ha istruito la contestazione ignorando completamente gli storni degli stessi stanziamenti registrati dalla Società nei periodi di imposta verificati, in conformità con i principi contabili nazionali ed internazionali. Detti storni avevano

di fatto totalmente sterilizzato gli effetti economici, e dunque anche fiscali, di quegli stanziamenti sui redditi dichiarati dalla Società per i periodi oggetto di accertamento.

Per quanto riguarda il rilievo relativo alle omesse ritenute d'imposta, l'autorità fiscale locale ha rilevato l'esistenza di una stabile organizzazione di alcune società del Gruppo estere, tra cui l'Emittente stessa, prestatrici di servizi a favore di Snamprogetti Saudi Arabia Ltd e conseguentemente ha contestato la mancata applicazione di ritenute fiscali ai relativi pagamenti in conformità con una norma domestica. Nel formulare questa contestazione l'autorità fiscale saudita non ha considerato quanto previsto dalle Convenzioni contro le Doppie Imposizioni sottoscritte dall'Arabia Saudita con gli Stati di residenza delle società fornitrici, prevalente rispetto alla norma interna. In particolare l'articolo 5 paragrafo 21 del modello di Convenzione OCSE (4) stabilisce che la fornitura di servizi da parte di una società residente in uno stato contraente può dar luogo all'esistenza di una stabile organizzazione nell'altro stato contraente solamente nel caso in cui le attività siano effettivamente svolte in quello stesso stato. Nel caso di specie, tutte le attività sono state svolte dalle società non saudite del Gruppo interamente presso le proprie sedi. In data 26 aprile 2022, l'Emittente ha presentato istanza all'Agenzia delle Entrate per l'avvio di una procedura amichevole in base all'articolo 25(5) della Convenzione stipulata tra la Repubblica Italiana e il Regno dell'Arabia Saudita in quanto gli avvisi di accertamento non sarebbero conformi alle disposizioni degli articoli 5 e 7 della Convenzione stessa.

Il 21 dicembre 2020 la Società ha presento istanza di annullamento dell'accertamento all'autorità fiscale saudita che è stata respinta in data 16 marzo 2021. Conseguentemente, il 13 aprile 2021 è stato presentato ricorso avverso l'atto di accertamento presso la Commissione Tributaria di primo grado ("Tax Violations and Disputes Resolution Committee"), che ha solo parzialmente accolto le doglianze di parte resistente in data 31 ottobre 2021. Il 21 dicembre del 2021 la Società ha pertanto impugnato la sentenza sfavorevole presso la Commissione Tributaria di secondo grado ("Tax Violations and Disputes

( 4) Con "stabile organizzazione" si intende, inter alia: [...] (h) la prestazione di servizi, ivi compresi i servizi di consulenza, da parte di un'impresa attraverso i suoi dipendenti o altro personale ingaggiato dall'impresa per tali fini, purché le attività di tale natura si protraggano nel Paese (per il medesimo progetto o per uno collegato) per un periodo o per periodi che oltrepassano in totale i sei mesi nell'arco di un periodo di dodici mesi"

( 5 )Articolo 25, paragrafi 1, 2 e 3 della Convenzione: "1. Quando una persona ritiene che le misure adottate da uno o da entrambi gli Stati contraenti comportano o comporteranno per essa un'imposizione non conforme alle disposizioni della presente Convenzione, essa può, indipendentemente dai ricorsi previsti dalla legislazione nazionale di detti Stati, sottoporre il caso all'autorità competente dello Stato contraente di cui è residente. Il caso deve essere sottoposto entro i due anni che seguono la prima notifica della misura che comporta un'imposizione non conforme alle disposizioni della Convenzione. 2. L'autorità competente, se il ricorso le appare fondato e se essa non è in grado di giungere ad una soddisfacente soluzione, farà del suo meglio per regolare il caso di comune accordo con l'autorità competente dell'altro Stato contraente, al fine di evitare una tassazione non conforme alla Convenzione. Ogni accordo raggiunto sarà adempiuto nonostante i limiti temporali previsti dalla legislazione nazionale degli Stati contraenti. 3. Le autorità competenti degli Stati contraenti faranno del loro meglio per risolvere di comune accordo le difficoltà o i dubbi inerenti all'interpretazione o all'applicazione della Convenzione. Esse potranno anche consultarsi per l'eliminazione della doppia imposizione nei casi non previsti dalla presente Convenzione. 4. Le autorità competenti degli Stati contraenti potranno comunicare direttamente tra loro al fine di pervenire ad un accordo come indicato nei paragrafi precedenti. Qualora venga ritenuto che degli scambi verbali di opinioni possano facilitare il raggiungimento di tale accordo, essi potranno aver luogo in seno ad una Commissione formata da rappresentanti delle autorità competenti degli Stati contraenti".

Appellate Committee") dove, alla Data del Documento di Registrazione, il giudizio risulta ancora pendente.

Petrex SA Succursale Colombia – Il 7 ottobre 2019 l'autorità fiscale colombiana, a seguito di una verifica sul periodo di imposta 2014, ha notificato alla locale succursale di Petrex SA, società di diritto peruviano del Gruppo, un avviso di accertamento con il quale è stato contestato, in base ad una norma antielusiva domestica, come fittizio il contratto di finanziamento sottoscritto quello stesso anno con Eni Finance International SA, società finanziaria del Gruppo ENI, per un valore di USD 120 milioni. In ossequio alla predetta norma, l'intero importo del finanziamento è stato considerato dall'autorità fiscale quale reddito imponibile con conseguente accertamento di maggiori imposte ed irrogazione di sanzioni per un importo complessivo pari a Euro 72 milioni equivalenti al cambio alla Data del Documento di Registrazione. L'autorità contesta alla succursale della Società di non aver presentato sufficienti evidenze a dimostrazione dell'utilizzo del finanziamento per il supporto delle proprie attività economiche. Nello stesso atto non sono inoltre riconosciuti come deducibili gli interessi passivi maturati dal finanziamento e le perdite su cambi derivanti dall'iscrizione in contabilità del debito finanziario in dollari americani, con conseguente pretesa di maggiori imposte e irrogazione di sanzioni per ulteriori Euro 2 milioni equivalenti al cambio alla Data del Documento di Registrazione.

Il 3 dicembre 2019 la Società ha presento istanza di annullamento dell'accertamento presso l'autorità fiscale colombiana corredata da puntuali e incontrastabili evidenze a dimostrazione dell'inerenza del contratto di finanziamento rispetto alla propria attività imprenditoriale. In estrema sintesi i fondi ottenuti a prestito erano stati utilizzati per l'acquisto di alcuni impianti di perforazione necessari per eseguire contratti commerciali sottoscritti con clienti locali. Il 14 ottobre 2020 l'autorità fiscale locale ha rigettato l'istanza.

Il 15 febbraio 2021 la Società ha quindi presentato ricorso avverso l'avviso di accertamento presso il Tribunale Amministrativo, che è l'organo giudicante di primo grado per le controversie fiscali, dove il giudizio, alla Data del Documento di Registrazione, risulta ancora pendente.

Saipem S.p.A. – Saipem S.A. – Snamprogetti Engineering B.V. – Saipem (Portugal) Comercio Maritimo Ltda. – Saipon S.n.c. – A seguito di una verifica fiscale condotta attraverso questionari nel corso del 2016, in data 10 novembre 2016 l'amministrazione nigeriana ha notificato a Saipem, Saipem S.A., Snamprogetti Engineering B.V., Saipem (Portugal) Comercio Maritimo Ltda e Saipon S.n.c. (società collegata di diritto francese di cui Saipem detiene il 60%) un avviso di accertamento con il quale l'amministrazione locale contesta l'esistenza di una loro stabile organizzazione in Nigeria nei periodi dal 2009 al 2013 in relazione allo svolgimento di attività di ingegneria e procurement nell'ambito dell'esecuzione di contratti "chiavi in mano" per conto di clienti nigeriani e, conseguentemente, accerta l'omesso versamento sia delle imposte sui redditi che dell'imposta sul valore aggiunto. L'autorità fiscale, infatti, imputa alle presunte stabili organizzazioni tutti i redditi conseguiti dallo svolgimento delle suddette attività, a nulla rilevando che, per quanto riguarda l'imponibilità dei redditi, le stesse siano state esclusivamente eseguite dalle sedi estere delle società destinatarie dell'accertamento e che la norma che disciplina l'applicazione dell'Iva ai servizi

di soggetti non residenti sia stata promulgata solamente nel 2019. La pretesa erariale, comprensiva delle sanzioni erogate, ammonta complessivamente a circa Euro 450 milioni, al cambio alla Data del Documento di Registrazione, di cui Euro 245 milioni relativi all'imposta sui redditi e Euro 205 milioni all'IVA.

Le società hanno impugnato gli accertamenti presso l'Alta Corte Federale in data 11 aprile 2017, con richiesta di riunione in un unico procedimento, accordata dalla Corte, la quale il giorno 17 luglio 2020 ha deliberato in favore delle Società ricorrenti accogliendo tutte le loro ragioni di doglianza. L'amministrazione nigeriana ha presentato ricorso alla Corte d'Appello in data 15 ottobre 2020. La Corte, alla Data del Documento di Registrazione, non ha ancora fissato la prima udienza.

Saipem Contracting Nigeria Limited & Saipem Nigeria Limited – In data 28 marzo 2022, il River State Internal Revenue Service (RIRS) ha notificato una richiesta di pagamento di circa Euro 370 milioni attribuibile quasi interamente a presunti omessi versamenti di imposte sui redditi personali dei dipendenti locali ed espatriati in riferimento ai periodi dal 2009 al 2020. La richiesta è comprensiva degli oneri e penali accessori. In data 26 aprile 2022, Saipem Contracting Nigeria Limited & Saipem Nigeria Limited hanno presentato al RIRS una lettera di opposizione rigettando la richiesta nella sua totalità e allegando opportuna documentazione a dimostrazione della correttezza del loro operato, in conformità con la normativa vigente e, dunque, della illegittimità della richiesta.

L'emittente ed altre 16 società del Gruppo sono coinvolte in numerosi procedimenti fiscali minori, oltre cento alla Data del Documento di Registrazione, per un petitum complessivo di circa Euro 290 milioni equivalenti ai cambi della stessa data. Alcuni di questi procedimenti tributari, per un valore pari a circa il 10% del petitum complessivo, riguardano presunte violazioni della normativa in materia di transfer pricing. Alla Data del Documento di Registrazione non è stata irrogata alcuna sanzione di natura interdittiva nei confronti dell'Emittente e di tali ulteriori società del Gruppo.

11.4 Cambiamenti significativi nella situazione finanziaria dell'Emittente

Fatto salvo quanto indicato nella Sezione 6 del Documento di Registrazione, nel periodo compreso tra la data di chiusura dell'esercizio 2021 e la Data del Documento di Registrazione non sono intervenuti cambiamenti significativi nella situazione finanziaria dell'Emittente e del Gruppo.

11.5 Informazioni finanziarie proforma

Il Documento di Registrazione non contiene informazioni finanziarie pro-forma.

11.6 Politica dei dividendi

11.6.1 Descrizione della politica dell'Emittente in materia di distribuzione dei dividendi e delle eventuali restrizioni in materia

Alla Data del Documento di Registrazione, l'Emittente non ha adottato alcuna politica in

materia di distribuzione dei dividendi, la quale, pertanto, è demandata di volta in volta alle decisioni dell'Assemblea degli azionisti.

Ai sensi dell'art. 28 dello Statuto Sociale, l'utile netto risultante dal bilancio regolarmente approvato sarà attribuito:

  • almeno il 5% alla riserva legale, finché la stessa raggiunga il limite previsto dalla legge;
  • la quota rimanente alle azioni, salvo diversa deliberazione dell'Assemblea.

I dividendi non riscossi entro il quinquennio dal giorno in cui sono diventati esigibili si prescrivono a favore della Società.

Il Consiglio di Amministrazione può deliberare il pagamento nel corso dell'esercizio di acconti sul dividendo.

Inoltre, ai sensi dell'art. 6 dello Statuto, alle azioni di risparmio in circolazione emesse in forza di deliberazione dell'Assemblea Straordinaria dell'11 dicembre 1985 sono attribuiti i seguenti diritti:

  • a. sono ad esse distribuiti gli utili netti risultanti dal bilancio regolarmente approvato, dedotta la quota di riserva legale, fino alla concorrenza di Euro 0,05 per ciascuna azione di risparmio;
  • b. gli utili che residuano dopo l'assegnazione alle azioni di risparmio del dividendo privilegiato stabilito alla lettera a), di cui l'Assemblea deliberi la distribuzione, sono ripartiti fra tutte le azioni in modo che alle azioni di risparmio spetti un dividendo complessivo maggiorato rispetto a quello dell'azione ordinaria in misura pari ad Euro 0,03 per ciascuna azione di risparmio;
  • c. quando in un esercizio sia stato assegnato alle azioni di risparmio un dividendo inferiore alla misura indicata alla lettera a) o stabilita alla lettera b), la differenza è computata in aumento del dividendo privilegiato nei due esercizi successivi;
  • d. in caso di distribuzione di riserve, le azioni di risparmio hanno gli stessi diritti delle altre categorie di azioni emesse dalla Società.

Si segnala che, ai sensi della Liquidity Facility e per l'intera durata della stessa (i.e., fino alla data che cade 12 (dodici) mesi dopo il 31 marzo 2022), l'Emittente si è impegnato a non deliberare e/o effettuare distribuzioni di utili, riserve e/o dividendi.

Inoltre, l'Emittente si è altresì impegnato a far sì che ogni altra impresa con sede in Italia appartenente al Gruppo Saipem non deliberi e/o effettui distribuzioni di utili, riserve e/o dividendi durante tutto il corso dell'anno 2022.

Per maggiori informazioni in merito al Contratto di Finanziamento Liquidità si rinvia alla Sezione 14, Paragrafo 14.1 del Documento di Registrazione.

11.6.2 Ammontare del dividendo per azione relativamente all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021

L'Emittente non ha distribuito dividendi nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021.

SEZIONE 12 INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI

12.1 Capitale azionario

12.1.1 Ammontare delle obbligazioni convertibili, scambiabili o con warrant, con indicazione delle modalità di conversione, scambio o sottoscrizione

Alla Data del Documento di Registrazione, l'Emittente non ha emesso titoli convertibili, scambiabili o con warrant.

12.1.2 Diritti e/o obblighi di acquisto su capitale autorizzato, ma non emesso o impegno all'aumento del capitale

Alla Data del Documento di Registrazione non sussistono diritti e/o obbligazioni di acquisto su capitale autorizzato ma non emesso, né impegni ad eseguire aumenti di capitale, salvo quanto di seguito indicato.

In data 17 maggio 2022 l'Assemblea Straordinaria degli Azionisti dell'Emittente ha approvato la delega al Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell'articolo 2443 del Codice Civile, della facoltà, da esercitarsi entro il 31 marzo 2023, di aumentare, in via inscindibile, a pagamento, il capitale sociale per un importo complessivo di Euro 2 miliardi (come eventualmente arrotondato per difetto a seguito della determinazione del prezzo di offerta e del numero di azioni oggetto della medesima), comprensivo di eventuale sovraprezzo, mediante emissione di azioni ordinarie, prive di valore nominale espresso, da offrire in opzione agli azionisti ordinari e di risparmio ai sensi dell'articolo 2441, comma 1, del Codice Civile, aventi godimento regolare e le medesime caratteristiche delle azioni ordinarie in circolazione alla data di emissione, autorizzando altresì la conseguente modifica dell'articolo 5 dello Statuto sociale.

SEZIONE 13 DISPOSIZIONI IN MATERIA DI INFORMATIVA

In quanto società quotata, l'Emittente è soggetta ad alcuni obblighi di disclosure di informazioni price sensitive previsti dalla normativa applicabile. In particolare, si ricorda che a partire dal 3 luglio 2016 è entrato in vigore, in tutto il territorio dell'Unione Europea (inclusa l'Italia), il Regolamento (UE) n. 596/2014 (il "Regolamento MAR"), contenente la nuova disciplina in materia di abusi di mercato.

Ai sensi del Regolamento MAR e della relativa normativa di attuazione, l'Emittente ha l'obbligo di comunicare tempestivamente al pubblico le informazioni privilegiate che lo riguardino direttamente. Per "informazioni privilegiate", si intendono quelle informazioni che: (a) abbiano un carattere preciso; (b) concernano direttamente la Società; (c) non siano state rese pubbliche; e (d) se rese pubbliche, potrebbero avere un effetto significativo sui prezzi degli strumenti finanziari della Società o sui prezzi di strumenti finanziari derivati collegati (c.d. "price sensitivity").

Tanto premesso, si riporta di seguito una sintesi in forma tabellare delle informazioni privilegiate che la Società ha, in ottemperanza a quanto disposto dal Regolamento MAR, comunicato al mercato nel corso dei 12 mesi precedenti la Data del Documento di Registrazione.

Data del comunicato stampa Categoria Sintesi del contenuto
11 giugno 2021 Assegnazione di un nuovo
contratto
Saipem, in JV con DSME, si è
aggiudicata un contratto da
Petrobras
per
una
nuova
FPSO
nel
giacimento
offshore di Búzios in Brasile
30 giugno 2021 Procedimenti giudiziari Decisione
della
Corte
di
Appello di Milano sui ricorsi
avverso la delibera Consob
notificata il 12 marzo 2019
6 luglio 2021 Procedimenti giudiziari Il Tribunale Amministrativo
Regionale del Lazio respinge
il ricorso avverso la delibera
Consob
n.
20324
del
2
marzo 2018
30 luglio 2021 Risultati del primo semestre
2021
Il
Consiglio
di
Amministrazione approva i
risultati del primo semestre
2021

Comunicati finanziari ed eventi societari

28 ottobre 2021 Documentazione contabile Risultato del terzo trimestre
2021 e dei primi nove mesi
2021
28 ottobre 2021 Piano
Strategico
2022

2025
Approvazione da parte del
Consiglio
di
Amministrazione del piano
strategico
quadriennale
2022-2025
28 ottobre 2021 Accordo commerciale Saipem
e
TechnipFMC
annunciano
una
cooperazione
commerciale
che
consentirà
loro
di
identificare
progetti
nelle
diverse
aree
geografiche
che,
eseguiti
congiuntamente,
produrranno
benefici
ai
propri clienti.
30 novembre 2021 Assegnazione
di
nuovo
contratto
Assegnazione
di
nuovo
contratto
per
USD
750
milioni in Arabia Saudita
31 gennaio 2022 Revisione
,
ritiro
backlog
degli
annunciati il
outlook
28 ottobre 2021. Bilancio
civilistico 2021 previsto in
perdita per oltre un terzo del
capitale sociale.
Saipem rivede il
e
backlog
ritira gli
annunciati il
outlook
28 ottobre 2021. Bilancio
civilistico 2021 previsto in
perdita per oltre un terzo del
capitale sociale. La Società
ha
avviato
contatti
preliminari con controparti
bancarie oltre che con gli
azionisti ENI S.p.A. e CDP
Industria S.p.A. per verificare
la
loro
disponibilità
a
supportare
una
adeguata
manovra finanziaria
4 febbraio 2022 Riorganizzazione Il
Consiglio
di
Amministrazione di Saipem
delibera una nuova struttura
organizzativa
e
nomina

Alessandro
Puliti
direttore
generale di Saipem
15 febbraio 2022 Calendario finanziario Variazione
del
calendario
finanziario
15 febbraio 2022 Procedimenti giudiziari Sentenza del Tribunale di
Algeri
che
ha
stabilito
a
carico
di
Saipem,
Saipem
Contracting
Algérie
e
Snamprogetti S.p.A.
Algeria
Branch
un'ammenda
e
risarcimenti danni nonché la
condanna
di
due
ex
dipendenti
del
Gruppo
Saipem rispettivamente a 5 e
6 anni di reclusione. Un altro
dipendente
del
Gruppo
Saipem
è
stato,
invece,
assolto da ogni accusa.
24 febbraio 2022 Piano
Strategico
2022

2025
Il
Consiglio
di
Amministrazione di Saipem
approva
alcuni
dati
gestionali consolidati e le
linee guida di revisione del
Piano Strategico 2022- 2025
11 marzo 2022 Calendario finanziario Variazione
del
calendario
finanziario
25 marzo 2022 Approvazione
del
bilancio
consolidato al 31 dicembre
2021 e della proposta di
bilancio
civilistico
al
31
dicembre 2021
Il
Consiglio
di
Amministrazione approva il
bilancio
consolidato
e
il
progetto
di
bilancio
civilistico
al
31
dicembre
2021
25 marzo 2022 Piano
Strategico
2022

2025
e
Manovra
di
rafforzamento finanziario e
patrimoniale
Il
Consiglio
di
Amministrazione approva
l'aggiornamento
del Piano
strategico
2022-25
e
la
manovra
di
rafforzamento
della struttura finanziaria e
patrimoniale della Società

21 aprile 2022 Risultati al 31 marzo 2022 Risultati del primo trimestre
2022
27 maggio 2022 Assegnazione
di
nuovo
contratto
Assegnazione
di
nuovo
contratto
per
USD
2,7
miliardi
in
Australia
Occidentale
1 giugno 2022 Accordo cessione
business
Saipem firma un accordo con
KCA Deutag per la vendita
delle
attività
Drilling
Onshore.

SEZIONE 14 PRINCIPALI CONTRATTI

14.1 Sintesi dei contratti importanti, diversi dai contratti conclusi nel corso del normale svolgimento dell'attività

Nella presente Sezione 14 è riportata la sintesi di ogni contratto importante, diverso dai contratti conclusi nel corso del normale svolgimento dell'attività, di cui è parte l'Emittente o altra società del Gruppo, stipulato negli anni precedenti la pubblicazione del Documento di Registrazione.

L'Emittente precisa di non essere a conoscenza di ulteriori contratti, non conclusi nel corso del normale svolgimento dell'attività, stipulati alla Data del Documento di Registrazione, contenenti disposizioni in base alle quali la Società o un membro del Gruppo abbia un'obbligazione o un diritto rilevante per il Gruppo.

14.1.1 Operazioni societarie

14.1.1.1 Cessione da parte di Saipem della divisione Drilling Onshore

In data 1° giugno 2022, Saipem e KCA Deutag Internation Limited, società appartenente al gruppo KCA Deutag ("KCA"), hanno sottoscritto un contratto avente ad oggetto la cessione (Sale and Purchase Agreement (lo "SPA")) da parte di una società del Gruppo Saipem (i.e. Saipem International B.V.) (il "Venditore") delle attività afferenti alla divisione Drilling Onshore (il "DRON") in favore di KCA Deutag (Land Rig) Limited (l'"Acquirente") per un corrispettivo che prevede una componente in cassa pari a USD 550.000.000 (pari a circa EUR 513.000.000 alla data di sottoscrizione dell'accordo) (il "Corrispettivo in Contanti") nonché una componente in azioni di KCA pari al 10% delle azioni ordinarie di categoria A di KCA (il "Corrispettivo in Azioni"). L'operazione non comporta alcun trasferimento di debiti finanziari da Saipem a KCA. Saipem e KCA Deutag International Limited hanno partecipato all'accordo in qualità di garanti, rispettivamente, del Venditore e dell'Acquirente.

La cessione del DRON è in linea con il Piano Strategico 2022–2025 nell'ottica di una gestione attiva del portafoglio di asset.

Prima del perfezionamento della cessione (il "Closing"), Saipem e le sue controllate trasferiranno il perimetro DRON in società dedicate (il "Restructuring") secondo una struttura che prevede:

  • (a) la costituzione di una holding (la "TopCo") in Jersey (tax resident in UK), la quale controllerà due sub-holding, anch'esse costituite in Jersey:
    • (i) la KSA HoldCo, alla quale sarà trasferito il 100% del perimetro del DRON in Saudi Arabia e
    • (ii) la RoW HoldCo che, attraverso apposite filiali in altre giurisdizioni (EAU, Kuwait, Romania, Kazakhstan, Congo e Marocco) acquisirà il perimetro del DRON in tali giurisdizioni e
  • (b) la costituzione della "LATAM HoldCo" che, attraverso apposite filiali in Sudamerica, acquisirà il perimetro sudamericano del DRON (il "LATAM DRON").

Pertanto, al Closing, il Venditore venderà all'Acquirente tutte le quote che il Venditore detiene in TopCo(le "Quote").

Il Closingè attualmente atteso per il quarto trimestre 2022.

Il pagamento del corrispettivo avverrà in due tranche:

  • a. USD 500.000.000 (pari a circa Euro 467 milioni alla data di sottoscrizione dello SPA) del Corrispettivo in Contanti e l'intero Corrispettivo in Azioni saranno pagati al Closing, nel quale verranno cedute la totalità delle quote in Topco (i.e. sarà trasferito l'intero perimetro del DRON ad esclusione del LATAM DRON).
  • b. USD 50.000.000 (pari a circa Euro 46 milioni alla data di sottoscrizione dello SPA) (il "Corrispettivo Differito") saranno pagati al momento del trasferimento all'Acquirente delle quote in LATAM HoldCo, (il "Trasferimento del LATAM").

Nell'ambito dello SPA, Saipem ha rilasciato in favore dell'Acquirente le seguenti dichiarazioni e garanzie (alla firma dello SPA e ripetute al Closing): (i) garanzie fondamentali relative, a titolo esemplificativo, a capacità, esistenza, validità delle obbligazioni di cui allo SPA, mancato conflitto dello SPA con altri accordi, Restructuring; e (ii) garanzie commerciali relative, a titolo esemplificativo, a contabilità, assenza di indebitamento (salvo normali debiti commerciali), proprietà degli asset, rispetto di qualunque legge, titolarità delle licenze, contenziosi, ecc.; (iii) garanzie su fiscalità.

Nell'ambito dello SPA, Saipem si è altresì impegnata a tenere indenne l'Acquirente rispetto a eventuali conseguenze negative derivanti: (i) dal Restructuring; (ii) da passività già conosciute e risultanti dalla documentazione resa disponibile all'Acquirente nella virtual data room; (iii) da inadempimenti derivanti da questioni giuslavoristiche precedenti al Closing e al Trasferimento del LATAM; (iv) da questioni di diritto ambientale precedenti al Closing o al Trasferimento del LATAM; (iv) da inadempimenti contrattuali precedenti al Closing o al Trasferimento del LATAM.

Si segnala che lo SPA prevede vari limiti di importo massimo di responsabilità del Venditore per inadempimenti di cui allo SPA (o dal Tax Covenant), incluse responsabilità derivanti dalla violazione delle dichiarazioni e garanzie di cui sopra, con un importo massimo di responsabilità ("maximum aggregate liability") di USD 500 milioni (pari a circa Euro 467 milioni alla data di sottoscrizione dello SPA) (incrementato a USD 550 milioni (pari a circa Euro 513 milioni alla data di sottoscrizione dello SPA) nel caso di avveramento del Trasferimento del LATAM) e con limiti temporali di responsabilità in capo al Venditore variabili entro un range compresto tra 18 mesi (per il caso di obbligazioni rispetto alle quali lo SPA non prevede diversi limiti temporali) a 9 anni (per le sole questioni afferenti alla fiscalità in Bolivia).

Si precisa inoltre che sussistono ulteriori covenant, tipici per questo tipo di operazione, relativi alla gestione del business Drilling Onshore nel periodo precedente al Closing, nonché obblighi di non concorrenza sul segmento del Drilling Onshore, ad esclusione delle attività in Italia e Kazakistan.

Le parti hanno concordato di impegnarsi ("use reasonable endeavours") affinché il Closing avvenga entro il 31 ottobre 2022, con l'intendimento checiascuna delle parti potrà risolvere, con effetto immediato, lo SPA qualora il Closing non si verifichi entro il 31 marzo 2023 (ad eccezione del Trasferimento del LATAM DRON, che è previsto entro il 31 marzo 2023 e

comunque non oltre il 30 settembre 2023), fermi restando gli eventuali diritti e responsabilità derivanti da inadempimenti precedenti alla risoluzione del contratto. In particolare, ove lo SPA sia risolto prima del Closing o in ogni caso il Closing avvenga dopo il 31 ottobre 2022, il Venditore si impegna a rimborsare all'acquirente l'importo dei closing debt carry costs, ossia il 50% dei costi e interessi derivanti dal finanziamento richiesto dall'Acquirente per il pagamento del Corrispettivo ("acquisition debt"), dei costi derivanti dal rimborso ("redemption") del relativo importo finanziato, nonché dei costi di escrow e interessi negativi derivanti dal versamento degli importo di cui al finanziamento in apposito conto di deposito a garanzia ("escrow account") in relazione al periodo dal 1 novembre 2022 al Closing (o alla risoluzione dello SPA, se precedente) ed entro l'importo massimo di USD 2 milioni al mese (pari a circa Euro 1,9 milioni alla data di sottoscrizione dello SPA).

Per completezza, si segnala che lo SPA individua il 30 settembre 2023 come il termine ultimo per il trasferimento del LATAM DRON. Ove il trasferimento del LATAM DRON non si realizzi entro tale data, l'Acquirente potrà rinunciare al trasferimento del LATAM DRON con effetto immediato dandone comunicazione scritta al Venditore. In tal caso, il Venditore non sarà tenuto al trasferimento del LATAM DRON all'Acquirente e, conseguentemente, l'Acquirente non sarà tenuto al pagamento del Corrispettivo Differito (come di seguito definito). Restano fermi eventuali diritti e le responsabilità derivanti da inadempimenti precedenti alla risoluzione del contratto.

Il Closing è soggetto, oltre al completamento dell'Aumento di Capitale, a talune ulteriori condizioni sospensive in linea con la prassi di mercato per operazioni della medesima tipologia, ivi incluse l'ottenimento delle necessarie autorizzazioni (sia in relazione ai profili antitrust in Arabia Saudita, Kazakhstan and Kuwait sia in linea con la normativa sui cc.dd. foreign direct investments, ivi inclusa la normativa c.d. golden power in Italia), il completamento del Restructuring (ad esclusione della costituzione della LATAM HoldCo), nonché il consenso dei principali clienti relativi all'attività afferente al DRON come prospettato nell'ambito della struttura oggetto di Restructuring. In particolare è stato concordato che in caso di mancato completamento dell'Aumento di Capitale (a causa delle avvrese condizioni del mercato, per mancata autorizzazione delle autorità, o per sua decisione autonoma), qualoira l'Acquirente decidesse di rinunciare a tale condizione sospensiva, Saipem deciderà se procedere al Closing oppure di pagare una penale (pari alle spese sostenute dal Compratore) fino ad un massimo di USD 30 milioni pari a circa Euro 28 milioni alla data di sottoscrizione dell'accordo (o di USD 50 milioni pari a circa Euro 46 milioni alla data di sottoscrizione dell'accordo in caso l'Aumento di Capitale non si sia perfezionato per una decisione di Saipem di non procedervi), non pagabili tuttavia qualora il Closing non fosse consentito per ragioni di legge.

É stato concordato inoltre che qualora l'Acquirente non riuscisse a soddisfare la condizione sospensiva legata all'ottenimento delle autorizzazioni Antitrust per la decisione di non ottemperare alle eventuali misure richieste dalle autorità competente, il Compratore dovrà rimborsare Saipem delle spese sostenute per l'operazione di cessione, fino ad un massimo di USD 50 milioni pari a circa Euro 46 milioni alla data di sottoscrizione dell'accordo.

Alla Data del Documento di Registrazione, le autorizzazioni governative necessarie e il consenso dei principali clienti non sono ancora stati ottenuti.

Lo SPA include, inter alia, le seguenti previsioni:

(a) Aggiustamenti di prezzo: ai sensi dello SPA, le parti hanno convenuto l'inclusione di talune clausole che prevedono aggiustamenti nel prezzo di acquisto. In particolare, lo SPA prevede un aggiustamento del prezzo, senza definire un valore massimo (né al rialzo, né al ribasso), (i) al Closing, con riferimento al Corrispettivo in Contanti, in caso di variazione della stima del debito netto e del capitale circolante del DRON (ad esclusione del LATAM DRON) rispetto ai relativi valori concordati tra le parti "target", pari rispettivamente a zero (per il debito netto) e USD 91 milioni (per il capitale circolante) pari a circa Euro 85 milioni alla data di sottoscrizione dell'accordo; (ii) al Trasferimento del Latam, in caso di variazione della stima del debito netto e del capitale circolante del LATAM DRON rispetto ai relativi valori concordati tra le parti "target" pari rispettivamente a zero (per il debito netto) e USD 45 milioni (per il capitale circolante) pari a circa Euro 42 milioni alla data di sottoscrizione dell'accordo; (iii) post-Closing, con riferimento al Corrispettivo in Contanti, in caso di variazione della stima del debito netto e del capitale circolante del DRON (ad esclusione del LATAM DRON) rispetto ai valori consuntivi disponibili al Closing; (iv) post Trasferimento LATAM, in caso di variazione della stima del debito netto e del capitale circolante del LATAM DRON rispetto ai valori consuntivi disponibili al Trasferimento del LATAM.

Inoltre, il contratto prevede un incremento del prezzo a favore di Saipem (al Closing sulla base di dati stimati e post Closing sulla base di dati definitivi) legato al rimborso degli eventuali esborsi sostenuti da Saipem nei confronti dei dipendenti del DRON interessati dal carve outlegati al pagamento del trattamento di fine rapporto.

(b) Ulteriori aggiustamenti: lo SPA prevede ulteriori meccanismi di aggiustamento del prezzo in considerazione del fatto che Saipem acquisirà come parziale corrispettivo della vendita una partecipazione azionaria del 10% in KCA e che KCA detiene attività in Russia (il "Business Russo dell'Acquirente"). KCA ha concordato di pagare un corrispettivo aggiuntivo (il "Corrispettivo Aggiuntivo") a Saipem, a protezione della esposizione indiretta sulla Russia che Saipem acquisirà attraverso la partecipazione azionaria. In particolare, il Corrispettivo Aggiutivo dovuto sarà pari alla differenza tra i "free cash flow" del Business Russo di KCA previsti nelle proiezioni economiche-finanziarie 2022-2025 di KCA e quelli effettivamente realizzati, nel caso in cui tale differenza negativa sia superiore al 50%.

(c) Risoluzione: lo SPA prevede che l'Acquirente avrà diritto a risolvere il contratto, inter alia, qualora si verifichino, tra la data di sottoscrizione dello SPA (il "Signing") e il Closing, (i) eventi di material adverse change relativi al DRON; o (ii) inadempimenti rilevanti da parte del Venditore rispetto alle garanzie ("warranties") o agli impegni ("covenants") dallo stesso rilasciate.

(d) Accordi di servizi transitori ("Transitional service agreement"): nel contesto della cessione, al Closing verrà altresì sottoscritto un transitional service agreement tra l'Acquirente e il Venditore in forza del quale il Venditore fornirà all'Acquirente, a fronte di un corrispettivo che sarà pattuito tra le parti, taluni servizi in regime transitorio in relazione al DRON. Tale accordo rileva per garantire all'Acquirente l'esistenza delle condizioni che permettano la continuità delle attività DRON post cessione. Il transitional service agreement avrà una durata determinata dalla data più lontana tra le seguenti (i) 24 mesi dal Closing; oppure (ii) 18 mesi dal Trasferimento del LATAM; fermo restando il diritto dell'Acquirente di richiedere l'estensione della durata di tale transitional service agreement per un periodo ulteriore di 6 mesi dal Closing o dal Transferimento del LATAM. Il transitional service agreementsarà

negoziato in buona fede prima del Closing sulla base di taluni termini preliminarmente concordati tra le parti ai sensi dello SPA, tra cui, la facoltà dell'Acquirente di richiedere l'interruzione dell'erogazione di uno o più servizi prestati del Venditore con un preavviso di 30 giorni.

(e) Legge applicabile: lo SPA è regolato dalla legge inglese.

La cessione del Drilling Onshore non supera gli indicatori dimensionali previsti dal Regolamento Delegato 980 articolo 18, paragrafo 4, e dall'orientamento n.18 degli Orientamenti ESMA - ESMA32-382-1138 ai fini della valutazione dell'impegno significativo dell'operazione e la Società non ha quindi ritenuto di dover procedere alla elaborazione di finanziarie pro-forma.

Si riportano di seguito gli impatti della cessione sulle principali voci di conto economico e stato patrimoniale del bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2021:

  • ricavi del perimetro Drilling Onshore pari a Euro 347 milioni; i ricavi del Gruppo, pari a Euro 6.875 milioni, al netto del perimetro Drilling Onshore risultano quindi pari a Euro 6.528 milioni;
  • EBITDA adjusted del perimetro Drilling Onshore per Euro 82 milioni; l'EBITDA adjusted del Gruppo, negativo per Euro 1.192 milioni, al netto del perimetro Drilling Onshore risulta quindi negativo per Euro 1.274 milioni;
  • Risultato operativo del perimetro Drilling Onshore negativo per Euro 47 milioni; il risultato operativo del Gruppo, negativo per Euro 2.266 milioni, al netto del perimetro Drilling Onshorerisulta quindi negativo per Euro 2.219 milioni;
  • totale attivo patrimoniale del perimetro Drilling Onshore pari a Euro 592 milioni; l'attivo patrimoniale del Gruppo, pari a Euro 11.542 milioni, al netto del perimetro Drilling Onshorerisulta quindi pari a Euro 10.950 milioni;
  • totale attività correnti del perimetro Drilling Onshore pari a Euro 170 milioni; le attività correnti del Gruppo, pari a Euro 6.819 milioni, al netto del perimetro Drilling Onshore risultano quindi pari a Euro 6.649 milioni;
  • totale attività non correnti del perimetro Drilling Onshore pari a Euro 422 milioni; le attività non correnti del Gruppo, pari a Euro 4.723 milioni, al netto del perimetro Drilling Onshorerisultano quindi pari a Euro 4.301 milioni;
  • totale passività correnti del perimetro Drilling Onshore pari a Euro 92 milioni; le passività correnti del Gruppo, pari a Euro 6.844 milioni, al netto del perimetro Drilling Onshorerisultano quindi pari a Euro 6.752 milioni.

Per ulteriori informazioni circa gli impatti dell'operazione di cessione del perimetro Drilling Onshore sui Dati Previsionali del Piano Strategico 2022-2025, si rinvia alla Sezione 7 del Documento di Registrazione.

14.1.2 Contratti di finanziamento

Premessa

In via preliminare, si rappresenta che:

  • (i) il Contratto di Finanziamento UniCredit, il Contratto di Finanziamento Efksin, il Contratto di Finanziamento Atradius, nonché il Contratto di Finanziamento BPER 25M contengono apposita dichiarazione e garanzia in merito al fatto che la Società non versi o non abbia mai versato nella fattispecie di cui all'art. 2446 del Codice Civile;
  • (ii) in ragione del ricorrere delle circostanze di cui all'art. 2446 del Codice Civile con riferimento al bilancio della Società chiuso al 31 dicembre 2021, la Società ha ottenuto, in forza di appositi waiver da parte dei relativi istituti finanziatori, disapplicazioni temporanee della dichiarazione e garanzia di cui al punto (i) che subito precede, preventive rispetto a ciascuna data di ripetizione della stessa, così da evitare che, in occasione di qualsiasi di tali date di ripetizione, la Società si trovasse a dover rendere la relativa dichiarazione e potesse, pertanto, risultare inadempiente ai relativi contratti di finanziamento, causando la potenziale accelerazione del debito in essere a valere sugli stessi; a tal riguardo, si segnala che al 31 marzo 2022 l'ammontare complessivo dell'indebitamento finanziario lordo a valere su tali contratti era pari ad Euro 489 milioni, mentre alla Data del Documento di Registrazione ammonta ad Euro 466 milioni, in ragione dell'intervenuto pagamento di una rata di ammortamento a valere sul finanziamento di cui al Contratto di Finanziamento UniCredit; e
  • (iii) per completezza, si riportano di seguito la scadenza dei waiver di cui al precedente punto (ii), come ottenuti e in essere alla Data del Documento di Registrazione:
    • con riferimento al Contratto di Finanziamento UniCredit, il waiver ottenuto ha efficacia sino al periodo di interessi che avrà inizio in data 23 novembre 2022;
    • con riferimento al Contratto di Finanziamento Atradius, il waiver ottenuto ha efficacia sino al 30 settembre 2022; e
    • con riferimento al Contratto di Finanziamento Eksfin e al Contratto di Finanziamento BPER 25M, i waiverottenuti hanno efficacia sino al 30 giugno 2022.

14.1.2.1 Contratto di Finanziamento "Liquidità"

In data 31 marzo 2022, Saipem e un pool di finanziatori italiani e internazionali composto, inter alia, da UniCredit S.p.A., anche in qualità di Agente, Banco BPM S.p.A., Banca Nazionale del Lavoro S.p.A., Citibank N.A., Milan Branch, Deutsche Bank S.p.A., HSBC Continental Europe, Italy, illimity Bank S.p.A. e Intesa Sanpaolo S.p.A. (le "Banche Finanziatrici") hanno sottoscritto un contratto di finanziamento (il "Contratto di "Finanziamento Liquidità"), ai sensi del quale le Banche Finanziatrici hanno concesso a Saipem un finanziamento di importo complessivo massimo pari a Euro 855 milioni (la "Liquidity Facility"), al fine di fornire alla stessa le risorse finanziarie necessarie a far fronte ai costi del personale, alle spese per investimenti (restando escluse, tra le altre cose, le acquisizioni di partecipazioni societarie, il riacquisto di azioni di Saipem e il rifinanziamento dell'indebitamento finanziario esistente della stessa Saipem) e per finanziare il capitale circolante per stabilimenti produttivi e attività imprenditoriali localizzati in Italia. Il contratto di Finanziamento "Liquidità" prevede inoltre l'obbligo di rimborso anticipato obbligatorio della Liquidity Facility, per l'intero ammontare utilizzato alla data, a seguito del perfezionamento dell'Aumento di Capitale, i cui proventi saranno dunque destinati, in parte, al rimborso della suddetta linea

La Liquidity Facility è una linea di liquidità a favore della Società di importo pari a Euro 855 milioni, articolata in due tranche denominate A (fino a un massimo di Euro 680 milioni, oggetto di integrale utilizzo in data 4 aprile 2022 e in essere per pari importo alla Data del Documento di Registrazione) (la "Tranche A") e B (fino a un massimo di Euro 175 milioni, alla Data del Documento di Registrazione integralmente disponibile e utilizzabile, a partire dal 1° aprile 2022 e sino alla data che cade 3 mesi dopo la data di sottoscrizione del Contratto di Finanziamento Liquidità, a condizione che, alla data della relativa richiesta di utilizzo e alla data del relativo utilizzo, non siano in essere eventi rilevanti e risultino veritiere e corrette le dichiarazioni e garanzie oggetto di ripetizione da parte della Società ai sensi del Contratto di Finanziamento Liquidità) (la "Tranche B")). La Liquidity Facility prevede un tasso di interesse pari all'Euribor maggiorato di un margine pari a 200 bps per anno, da corrispondersi alla scadenza del periodo di interessi individuato da Saipem nella relativa richiesta di utilizzo ed ha una durata pari a 12 mesi a decorrere dalla data di sottoscrizione del Contratto di Finanziamento Liquidità (i.e., sino al 31 marzo 2023, la "Data di Scadenza"). Fermo restando l'obbligo di rimborso in un'unica soluzione alla Data di Scadenza, la Società ha (i) la facoltà di rimborsare la Liquidity Facility anticipatamente rispetto alla Data di Scadenza, anche in parte, con un preavviso di almeno 5 (cinque) giorni lavorativi e per importi minimi di Euro 5.000.000,00 e fatto salvo, in ogni caso, l'obbligo di corrispondere alle Banche Finanziatrici gli eventuali costi di rimborso anticipato nel caso in cui il rimborso anticipato volontario non avvenga ad una data di pagamento degli interessi; (ii) l'obbligo di rimborsare anticipatamente la Liquidity Facility al verificarsi di taluni eventi, tra cui, in particolare, il c.d. "Cambio di Controllo": qualora, si verifichi una delle seguenti circostanze: (x) CDP Industria, il Ministero dell'Economia e delle Finanze ed ENI cessino, direttamente o indirettamente – tramite proprie società interamente detenute – di esercitare il controllo, di fatto o di diritto, ai sensi dell'art. 93 del TUF, sulla Società, (y) ENI cessi di detenere una partecipazione almeno pari al 30,54% del capitale sociale della Società munito del diritto di voto e (z) CDP Industria cessi di detenere una partecipazione almeno pari al 12,55% del capitale sociale della Società munito del diritto di voto). Al ricorrere della circostanza del c.d. "Cambio di Controllo" ciascuna Banca Finanziatrice avrà la facoltà di richiedere il rimborso integrale della propria quota del finanziamento erogato alla Società e la cancellazione della propria quota del commitment residuo ai sensi del Contratto di Finanziamento Liquidità e, la Società sarà tenuta a rimborsare tale importo e a corrispondere ogni altro importo dovuto ai sensi del Contratto di Finanziamento Liquidità alle Banche Finanziatrici che ne abbiano fatto richiesta.

Il diritto a ottenere il rimborso anticipato del finanziamento risulta azionabile dalle Banche Finanziatrici per l'intera durata del contratto di finanziamento relativo alla Liquidity Facility al verificarsi di taluni eventi, sostanzialmente standard per operazioni di finanziamento similari, tra cui, oltre agli eventi di c.d. "Cambio di Controllo" sopra menzionati: (i) eventi di c.d. "illegalità" nel mantenimento della linea o nell'adempimento delle relative obbligazioni da parte dei soggetti finanziatori; (ii) perfezionamento dell'Aumento di Capitale, nel qual caso la Società sarà obbligata a rimborsare anticipatamente il finanziamento in essere a tale data (i.e., la Liquidity Facility ovvero la SACE Facility) per un importo pari ai relativi proventi netti.

L'eventuale violazione delle dichiarazioni e garanzie rese ai sensi del Contratto di Finanziamento Liquidità comporterebbe l'impossibilità di utilizzare la relativa Tranche B, ove ancora disponibile, e il verificarsi di un evento rilevante, laddove la violazione in discorso

non sia rimediata, ove suscettibile di rimedio, entro 20 Giorni Lavorativi dalla prima tra (A) la data in cui l'agente dia notizia alla Società dell'intervenuta violazione e (B) la data in cui la Società divenga consapevole della violazione medesima.

Il Contratto di Finanziamento Liquidità contiene inoltre clausole standard per operazioni di natura similare.

In particolare, ai sensi del Contratto di Finanziamento Liquidità, la Società ha reso in favore delle Banche Finanziatrici talune dichiazioni relative, tra l'altro, a (i) la sussistenza della propria capacità giuridica di esercitare l'attività svolta; (ii) il rispetto di tutte le leggi e regolamenti vigenti ad essa applicabili nonché il possesso di tutte le autorizzazioni necessarie allo svolgimento della propria attività; (iii) l'assenza di contenziosi che possano causare un sostanziale pregiudizio alla capacità della Società di adempiere puntualmente ai propri obblighi di pagamento ai sensi del Contratto di Finanziamento Liquidità; (iv) l'assenza di sanzioni economiche o finanziarie, o divieti di commercio imposti, regolati o applicati dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, dal Consiglio dell'Unione Europea, dal governo degli Stati Uniti, inclusi quelli gestiti dall'ufficio per il controllo dei Beni Esteri del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti o le altre rispettive autorità competenti in materia di sanzioni finanziarie; (v) il rispetto della normativa anti-corruzione, anti riciclaggio e della normativa di cui al D. Lgs. 231 del 2001; (vi) il rispetto degli obblighi di pari passu; (vii) l'assenza di insolvenza, di sottoposizione a procedure concorsuali, liquidatorie o di scioglimento; (viii) la veridicità, correttezza e conformità alla legge e ai principi contabili dei libri, delle scritture contabili e dei bilanci; (ix) la piena ed esclusiva proprietà e disponibilità dei beni necessari per lo svolgimento della propria attività.

Il Contratto di Finanziamento Liquidità contiene inoltre taluni obblighi, anche di natura informativa, e divieti a carico della Società, tra cui:

  • rendere disponibile al pubblico, per ciascun esercizio, copia del bilancio consolidato certificato (entro 180 giorni dalla fine del relativo periodo di riferimento ed in ogni caso entro 10 giorni dalla relativa approvazione) nonché della relazione semestrale relativa al primo semestre di ciascun esercizio (entro 90 giorni dalla fine del relativo periodo di riferimento ed in ogni caso entro 10 giorni dalla relativa approvazione);
  • dare tempestiva comunicazione di ogni evento di carattere tecnico, economico, amministrativo, patrimoniale, commerciale, operativo, finanziario, fiscale o giuridico ovvero copia di qualsiasi sentenza o provvedimento rilevante da cui possa derivare un effetto sostanzialmente pregiudizievole, intendendosi per tale un effetto che incida in maniera sostanzialmente pregiudizievole, inter alia, sul business, sull'operatività, sui beni della Società e/o sulla condizione (anche finanziaria) di Saipem e/o del Gruppo Saipem unitariamente considerato, nonché sulla capacità della stessa Saipem di far fronte ai propri obblighi derivanti, tra le altre cose, dal Contratto di Finanziamento Liquidità;
  • fare sì che ogni obbligazione di pagamento in favore delle Banche Finanziatrici ai sensi del Contratto di Finanziamento Liquidità non sia subordinata e/o postergata ad alcun altro obbligo di pagamento chirografario assunto da Saipem;
  • concludere operazioni a condizioni di mercato;
  • non cessare né modificare sostanzialmente la propria attività così come condotta alla

data di stipula del Contratto di Finanziamento Liquidità;

  • non intraprendere procedure di liquidazione volontaria;
  • non ridurre il proprio capitale sociale se non in dipendenza di obblighi di legge né acquistare azioni proprie né costituire patrimoni destinati ad uno specifico affare né assumere finanziamenti destinati ad uno specifico affare ai sensi dell'articolo 2447 bis e seguenti del codice civile;
  • fare in modo che la sede sociale della Società e il suo centro di interessi principali non si trovi in una giurisdizione diversa da quella italiana;
  • fare sì che: (i) la Società e le società del Gruppo e i loro rispettivi amministratori o, per quanto nella possibilità della Società, ciascuna società affiliata, dirigente o quadro della Società e delle sue società controllate non siano soggetti ad alcuna sanzione di natura economica o finanziaria, blocco commerciale, blocco alle esportazioni o altre misure similari adottate, decise o messe in atto dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, dal governo degli Stati Uniti d'America, e dal Consiglio dell'Unione Europea ovvero altre autorità competenti in materia di sanzioni finanziarie né siano localizzate in un paese oggetto di tali sanzioni, inclusi Cuba, Iran, Corea del Nord, Sudan e Siria; (ii) i proventi della Liquidity Facility non siano utilizzati in violazione di tali sanzioni né destinati a entità e/o Paesi soggetti a tali sanzioni;
  • comunicare ogni inadempimento o altro evento che possa causare un sostanziale pregiudizio alla capacità della Società di adempiere puntualmente ai propri obblighi di pagamento ai sensi del Contratto di Finanziamento Liquidità;
  • non porre in essere operazioni di fusione, scissione, trasformazione o di qualsiasi altra operazione societaria, operazioni di acquisto di azioni proprie o di riduzione del capitale sociale, acquisizioni o investimenti in titoli o partecipazioni nonché operazioni di finanza straordinaria, se non nei limiti di quanto espressamente previsto nel Contratto di Finanziamento Liquidità;
  • consegnare un'attestazione che certifichi l'osservanza dei parametri finanziari contestualmente alla consegna del bilancio consolidato certificato e contestualmente alla consegna della relazione semestrale relativa al primo semestre di ciascun esercizio;
  • mantenere il proprio status giuridico e le autorizzazioni necessari allo svolgimento della propria attività;
  • rispettare le norme di legge e regolamentari applicabili, adempiere ogni obbligo contrattuale, fiscale e contributivo e corrispondere correttamente ed integralmente le imposte dovute nella misura in cui il mancato rispetto di tali norme ed obblighi possa causare un sostanziale pregiudizio alla capacità della Società di adempiere puntualmente ai propri obblighi di pagamento ai sensi del Contratto di Finanziamento Liquidità;
  • rispettare i propri obblighi di negative pledge fatta eccezione, tra l'altro, per le garanzie costituite per legge o con il previo consenso delle Banche Finanziatrici;
  • non prendere parte ad alcuna fusione, scissione o altra operazione societaria straordinaria ad eccezione di quanto eventualmente consentito dal Contratto di

Finanziamento Liquidità;

• non modificare il proprio atto costitutivo e/o statuto in modo tale da contravvenire agli obblighi assunti ai sensi del Contratto di Finanziamento Liquidità o causare un pregiudizio apprezzabile alle Banche Finanziatrici.

Ai sensi del Contratto di Finanziamento Liquidità, la Società è tenuta, altresì, al rispetto dei seguenti impegni di natura finanziaria (i "Covenant Finanziari"): (i) che l'EBITDA consolidato del Gruppo Saipem, rilevato su base trimestrale a partire da giugno 2022, non si discosti negativamente da determinati livelli definiti sulla base del business plan consegnato alle Banche Finanziatrici; (ii) che sino al completamento dell'Aumento di Capitale, l'indebitamento finanziario di Saipem, rilevato su base trimestrale a partire da giugno 2022, non si discosti negativamente da determinati livelli di indebitamento finanziario lordo definiti sulla base del business plan consegnato alle Banche Finanziatrici; e (iii) che fermi i termini ivi previsti per porre eventuali rimedi, ove necessario, la cassa disponibile a livello di Gruppo (rilevata su base mensile ed al netto della c.d. trapped cash, ivi inclusa la cassa detenuta da joint venture di cui Saipem sia parte) non sia in alcun momento inferiore a Euro 625 milioni. Alla Data del Documento di Registrazione, la cassa disponibile a livello di Gruppo ammonta a circa Euro 900 milioni.

Il Contratto di Finanziamento Liquidità prevede infine la facoltà delle Banche Finanziatrici di dichiarare la Società decaduta dal beneficio del termine ovvero di risolvere il, e/o recedere dal, Contratto di Finanziamento Liquidità – mediante invio di apposita comunicazione alla Società e con conseguente obbligo della Società di procedere immediatamente al rimborso della Liquidity Facility – al verificarsi di taluni fatti e/o circostanze, ordinari per operazioni di natura similare, riferibili alla Società e/o a talune società rilevanti del Gruppo, ivi inclusi:

  • il mancato puntuale pagamento di ogni importo dovuto ai sensi del Contratto di Finanziamento Liquidità salvo il caso in cui tale mancato pagamento sia dipeso da errori tecnici e il relativo pagamento avvenga in ogni caso entro 3 giorni lavorativi successivi alla relativa scadenza;
  • il mancato rispetto degli obblighi assunti ai sensi del Contratto di Finanziamento Liquidità e della connessa documentazione finanziaria ivi inclusi gli obblighi assunti da parte di CDP Industria ed ENI, fatta salva la possibilità di rimediare a tali circostanze entro il termine di 20 giorni lavorativi;
  • il mancato rispetto dei summenzionati obblighi informativi previsti nel Contratto di Finanziamento Liquidità, secondo le meccaniche, e fatte salve le possibilità di rimedio, previste dal Contratto di Finanziamento Liquidità;
  • la violazione dei Covenant Finanziari, secondo le meccaniche, e fatte salve le possibilità di rimedio, previste dal Contratto di Finanziamento Liquidità;
  • la cessazione o sospensione del business;
  • cross default (i.e. mancato pagamento, decadenza dal beneficio del termine, richiesta di rimborso anticipato a seguito di risoluzione o recesso o sussistenza delle condizioni tali da legittimare la decadenza dal beneficio del termine ovvero una richiesta di rimborso anticipato) rispetto ad ogni eventuale ulteriore indebitamento finanziario del Gruppo di importo superiore, su base aggregata, ad Euro 50.000.000,00 (o il relativo

equivalente in valuta diversa dall'Euro);

  • la dichiarazione di insolvenza;
  • la sottoposizione a procedure concorsuali, ovvero l'avvio di trattative per la composizione stragiudiziale delle crisi d'impresa;
  • il ricorrere di alcuna delle circostanze di cui all'Art. 2447 del Codice Civile in relazione alla Società o a una controllata rilevante della stessa;
  • l'avvio di procedure monitorie o esecutive o di altri provvedimenti giudiziari;
  • l'emissione di un provvedimento di sequestro, pignoramento o altro provvedimento esecutivo o cautelare in relazione a qualsiasi bene che abbia su base singola o aggregata, un valore pari o superiore ad Euro 100.000.000,00 ove tali eventuali provvedimenti non siano sospesi, revocati, dichiarati nulli, annullati o resi altrimenti inefficaci, a seconda del caso, entro 60 giorni lavorativi;
  • il verificarsi di un qualsiasi evento tale da poter causare, secondo il ragionevole giudizio della maggioranza delle Banche Finanziatrici, un effetto sostanzialmente pregiudizievole;
  • mozione da parte del revisore di rilievi, riserve, eccezioni o qualificazioni in senso negativo ai bilanci della Società.

Alla Data del Documento di Registrazione, non sono in essere eventi che comportino limiti all'utilizzo delle risorse finanziarie oggetto del Contratto di Finanziamento Liquidità.

14.2.1.2 Contratto di finanziamento 'Eksfin'

In data 30 giugno 2016, Saipem Finance International B.V., in qualità di prenditore, e Saipem, in qualità di garante, da una parte, e Citibank N.A. – Succursale di Londra, Citibank Europe PLC, Succursale UK, DekaBank Deutsche Girozentrale, Storebrand Livsforsikring AS e Eksportkreditt Norge AS, in qualità di – inter alia – finanziatori (original lenders), dall'altra parte, hanno sottoscritto un contratto di finanziamento regolato dal diritto inglese di importo massimo complessivo fino ad Euro 554 milioni da utilizzare per il finanziamento o il rifinanziamento degli acquisti di attrezzature e servizi del Gruppo Saipem da esportatori norvegesi (il "Contratto di Finanziamento Eksfin"). Il Contratto di Finanziamento Eksfin è supportato dall'Agenzia norvegese per la garanzia dei crediti all'esportazione. Alla Data del Documento di Registrazione, l'importo totale oggetto di utilizzo e in essere ai sensi del Contratto di Finanziamento Eksfin è pari a Euro 239 milioni, da rimborsarsi entro la data di scadenza del 31 dicembre 2026. Nell'ambito del Contratto di Finanziamento Eksfin, Saipem Finance International B.V. e Saipem, anche per conto del Gruppo Saipem, hanno rilasciato alcune dichiarazioni e garanzie e hanno assunto alcuni obblighi che sono usuali per operazioni di finanziamento analoghe al Contratto di Finanziamento Eksfin.

Il Contratto di Finanziamento Eksfin prevede talune ipotesi di rimborso anticipato obbligatorio, unitamente alla facoltà del relativo prenditore di eseguire rimborsi anticipati volontari in linea con gli standard di mercato per operazioni della specie, a fronte del pagamento di eventuali costi di rimborso anticipato, ma senza applicazione di alcuna penale.

In aggiunta a quanto precede, ai sensi del Contratto di Finanziamento Eksfin, l'agente, se a tal fine istruito dalla maggioranza dei finanziatori, avrà la facoltà di richiedere il rimborso immediato del finanziamento insieme al pagamento degli interessi maturati e non versati e di ogni altra somma dovuta ai sensi del Contratto di Finanziamento Eksfin, oltre a procedere alla cancellazione dell'eventuale disponibilità non ancora utilizzata del relativo finanziamento (cd. Acceleration), al verificarsi di eventi e circostanze standard per tale tipologia di operazioni, ivi comprese – inter alia–le seguenti circostanze:

  • mancato puntuale pagamento di ogni importo dovuto ai sensi del Contratto di Finanziamento Eksfin e/o di altri documenti finanziari;
  • mancato rispetto da parte di Saipem del parametro finanziario (rapporto tra indebitamento finanziario netto e margine operativo lordo (EBITDA) minore/uguale a 3,5, da verificarsi su base annuale con riferimento ai dati al 31 dicembre del relativo anno) nelle ipotesi previste dal Contratto di Finanziamento Eksfin;
  • una delle dichiarazioni e garanzie rese o da ritenersi espressamente ripetute nei documenti finanziari sia o risulti non veritiera o non corretta in ogni aspetto sostanziale;
  • mancato rispetto da parte di Saipem e/o una controllata rilevante e/o uno degli obbligati (obligors) ai sensi del Contratto di Finanziamento Eksfin delle previsioni del medesimo e/o dei documenti finanziari;
  • uno degli obbligati (obligors) e/o una controllata rilevante sia o diventi insolvente ai sensi dell'articolo 16.8 (Insolvency) o sia soggetto ad uno qualsiasi dei procedimenti indicati nell'articolo 16.9 (Insolvency proceedings) del Contratto di Finanziamento Eksfin;
  • il verificarsi di un qualsiasi evento che, pur non costituendo un evento rilevante ai sensi del Contratto di Finanziamento Eksfin, abbia un effetto sostanzialmente pregiudizievole, intendendosi per tale un effetto che incida in maniera sostanzialmente pregiudizievole, inter alia, sul business, sull'operatività, sui beni del Gruppo Saipem unitariamente considerato, nonché sulla capacità di uno degli obbligati (obligors) di far fronte ai propri obblighi derivanti, tra le altre cose, dal Contratto di Finanziamento Eksfin.

Il finanziamento di cui al Contratto di Finanziamento Eksfin beneficia di apposita garanzia prestata da parte di Saipem e di alcune società del Gruppo, ai sensi di apposito contratto di garanzia retto dalla legge inglese, secondo un livello minimo di copertura, il cui mancato rispetto costituisce evento rilevante ai sensi del medesimo Contratto di Finanziamento Eksfin.

Il Contratto di Finanziamento Eksfin contiene, inter alia, una clausola di cross-default (i.e. mancato pagamento, decadenza dal beneficio del termine, richiesta di rimborso anticipato a seguito di risoluzione o recesso o sussistenza delle condizioni tali da legittimare la decadenza dal beneficio del termine ovvero una richiesta di rimborso anticipato) rispetto ad ogni eventuale ulteriore indebitamento finanziario del Gruppo di importo superiore, su base aggregata, ad Euro 50 milioni (o il relativo equivalente in valuta diversa dall'Euro) e una previsione di cambio di controllo, che può condurre, al ricorrere della circostanza ivi disciplinata (i.e. l'eventualità in cui, inter alios, il Ministero dell'Economia e delle Finanze, ENI ovvero Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. cessino di esercitare il controllo, di fatto o di diritto, ai

sensi dell'art. 93 del TUF, sulla Società) ad un rimborso anticipato obbligatorio del relativo finanziamento.

Alla Data del Documento di Registrazione, non sono in essere eventi che comportino limiti all'utilizzo delle risorse finanziarie oggetto del Contratto di Finanziamento Eksfin.

14.2.1.3 Contratto di Finanziamento 'Atradius'

In data 30 marzo 2017, Saipem Finance International B.V., in qualità di prenditore, e Saipem, in qualità di garante, da una parte, e Citibank N.A. – Succursale di Londra, Citibank Europe PLC, Succursale UK, ABN AMRO Bank N.V., in qualità – inter alia – di finanziatori (original lenders), dall'altra parte, hanno sottoscritto un contratto di finanziamento regolato dal diritto inglese di importo massimo complessivo pari all'equivalente in Euro di circa USD 284,6 milioni (il "Contratto di Finanziamento Atradius") da utilizzare per il rifinanziamento degli acquisti di attrezzature di Saipem da esportatori olandesi nell'ambito del progetto Kaombo. Il Contratto di Finanziamento Atradius è supportato da Atradius, l'agenzia olandese per la garanzia dei crediti all'esportazione. Alla Data del Documento di Registrazione, l'importo totale oggetto di utilizzo e in essere ai sensi del Contratto di Finanziamento Atradius è pari a Euro 152 milioni, da rimborsarsi entro la data di scadenza del 30 marzo 2027. Nell'ambito del Contratto di Finanziamento Atradius, Saipem Finance International B.V. e Saipem, anche per conto del Gruppo Saipem, hanno rilasciato alcune dichiarazioni e garanzie e hanno assunto alcuni obblighi che sono usuali per operazioni di finanziamento analoghe al Contratto di Finanziamento Atradius.

Il Contratto di Finanziamento Atradius prevede talune ipotesi di rimborso anticipato obbligatorio, unitamente alla facoltà del relativo prenditore di eseguire rimborsi anticipati volontari in linea con gli standard di mercato per operazioni della specie, a fronte del pagamento di eventuali costi di rimborso anticipato, ma senza applicazione di alcuna penale.

In aggiunta a quanto precede, ai sensi del Contratto di Finanziamento Atradius, l'agente, se a tal fine istruito dalla maggioranza dei finanziatori, avrà la facoltà di richiedere il rimborso immediato del finanziamento insieme al pagamento degli interessi maturati e non versati e di ogni altra somma dovuta ai sensi del Contratto di Finanziamento Atradius, oltre a procedere alla cancellazione dell'eventuale disponibilità non ancora utilizzata del relativo finanziamento (cd. Acceleration), al verificarsi di eventi e circostanze standard per tale tipologia di operazioni, ivi comprese – inter alia– le seguenti circostanze:

  • mancato puntuale pagamento di ogni importo dovuto ai sensi del Contratto di Finanziamento Atradius e/o di altri documenti finanziari;
  • mancato rispetto da parte di Saipem del parametro finanziario (rapporto tra indebitamento finanziario netto e margine operativo lordo (EBITDA) minore/uguale a 3,5, da verificarsi su base annuale con riferimento ai dati al 31 dicembre del relativo anno) nelle ipotesi previste dal Contratto di Finanziamento Atradius;
  • una delle dichiarazioni e garanzie rese o da ritenersi espressamente ripetute nei documenti finanziari sia o risulti non veritiera o non corretta in ogni aspetto sostanziale;
  • mancato rispetto da parte di Saipem e/o una controllata rilevante e/o uno degli

obbligati (obligors) ai sensi del Contratto di Finanziamento Atradius delle previsioni del medesimo e/o dei documenti finanziari;

  • uno degli obbligati (obligors) e/o una controllata rilevante sia o diventi insolvente ai sensi dell'articolo 16.8 (Insolvency) o sia soggetto ad uno qualsiasi dei procedimenti indicati nell'articolo 16.9 (Insolvency proceedings) del Contratto di Finanziamento Atradius;
  • il verificarsi di un qualsiasi evento che, pur non costituendo un evento rilevante ai sensi del Contratto di Finanziamento Atradius, abbia un effetto sostanzialmente pregiudizievole, intendendosi per tale un effetto che incida in maniera sostanzialmente pregiudizievole, inter alia, sul business, sull'operatività, sui beni del Gruppo Saipem unitariamente considerato, nonché sulla capacità di uno degli obbligati (obligors) di far fronte ai propri obblighi derivanti, tra le altre cose, dal Contratto di Finanziamento Atradius.

Il finanziamento di cui al Contratto di Finanziamento Atradius beneficia di apposita garanzia prestata da parte di Saipem e di alcune società del Gruppo, ai sensi di apposito contratto di garanzia retto dalla legge inglese, secondo un livello minimo di copertura, il cui mancato rispetto costituisce evento rilevante ai sensi del medesimo Contratto di Finanziamento Atradius.

Il Contratto di Finanziamento Atradius contiene, inter alia, una clausola di cross default (i.e. mancato pagamento, decadenza dal beneficio del termine, richiesta di rimborso anticipato a seguito di risoluzione o recesso o sussistenza delle condizioni tali da legittimare la decadenza dal beneficio del termine ovvero una richiesta di rimborso anticipato) rispetto ad ogni eventuale ulteriore indebitamento finanziario del Gruppo di importo superiore, su base aggregata, ad Euro 50 milioni (o il relativo equivalente in valuta diversa dall'Euro) e una previsione di cambio di controllo, che può condurre, al ricorrere della circostanza ivi disciplinata (i.e. l'eventualità in cui, inter alios, il Ministero dell'Economia e delle Finanze, ENI ovvero Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. cessino di esercitare il controllo, di fatto o di diritto, ai sensi dell'art. 93 del TUF, sulla Società) ad un rimborso anticipato obbligatorio del relativo finanziamento.

Alla Data del Documento di Registrazione, non sono in essere eventi che comportino limiti all'utilizzo delle risorse finanziarie oggetto del Contratto di Finanziamento Atradius.

14.2.1.4 Contratto di Finanziamento 'UniCredit'

In data 23 novembre 2018, Saipem, in qualità di prenditore, da una parte, e UniCredit S.p.A., in qualità – inter alia – di finanziatore (original lender), dall'altra parte, hanno sottoscritto un contratto di finanziamento regolato dal diritto inglese di importo massimo complessivo pari ad Euro 150 milioni (il "Contratto di Finanziamento UniCredit") da utilizzare per il rifinanziamento dell'indebitamento finanziario derivante da un precedente finanziamento concesso a Saipem. Alla Data del Documento di Registrazione, l'importo totale oggetto di utilizzo e in essere ai sensi del Contratto di Finanziamento UniCredit è pari a Euro 56 milioni. Nell'ambito del Contratto di Finanziamento UniCredit, Saipem, anche per conto del Gruppo Saipem, ha rilasciato alcune dichiarazioni e garanzie e ha assunto alcuni obblighi che sono usuali per operazioni di finanziamento analoghe al Contratto di Finanziamento UniCredit.

Il Contratto di Finanziamento UniCredit prevede talune ipotesi di rimborso anticipato obbligatorio, unitamente alla facoltà del relativo prenditore di eseguire rimborsi anticipati volontari in linea con gli standard di mercato per operazioni della specie, a fronte del pagamento di eventuali costi di rimborso anticipato, ma senza applicazione di alcuna penale.

In aggiunta a quanto precede, ai sensi del Contratto di Finanziamento UniCredit, l'agente, se a tal fine istruito dalla maggioranza dei finanziatori, avrà la facoltà di richiedere il rimborso immediato del finanziamento insieme al pagamento degli interessi maturati e non versati e di ogni altra somma dovuta ai sensi del Contratto di Finanziamento UniCredit, oltre a procedere alla cancellazione dell'eventuale disponibilità non ancora utilizzata del relativo finanziamento (cd. Acceleration), al verificarsi di eventi e circostanze standard per tale tipologia di operazioni, ivi comprese – inter alia– le seguenti circostanze:

  • mancato puntuale pagamento di ogni importo dovuto ai sensi del Contratto di Finanziamento UniCredit e/o di altri documenti finanziari;
  • mancato rispetto da parte di Saipem del parametro finanziario (rapporto tra indebitamento finanziario netto e margine operativo lordo (EBITDA) minore/uguale a 3,5, da verificarsi su base annuale con riferimento ai dati al 31 dicembre del relativo anno) nelle ipotesi previste dal Contratto di Finanziamento UniCredit;
  • una delle dichiarazioni e garanzie rese o da ritenersi espressamente ripetute nei documenti finanziari sia o risulti non veritiera o non corretta in ogni aspetto sostanziale;
  • mancato pagamento alla relativa scadenza dell'indebitamento finanziario di qualunque membro del Gruppo Saipem qualora di importo superiore ad Euro 50 milioni (o il relativo equivalente in diversa valuta);
  • uno degli obbligati (obligors) e/o una controllata rilevante sia o diventi insolvente ai sensi dell'articolo 16.8 (Insolvency) o sia soggetto ad uno qualsiasi dei procedimenti indicati nell'articolo 16.9 (Insolvency proceedings) del Contratto di Finanziamento UniCredit;
  • il verificarsi di un qualsiasi evento che, pur non costituendo un evento rilevante ai sensi del Contratto di Finanziamento UniCredit, abbia un effetto sostanzialmente pregiudizievole, intendendosi per tale un effetto che incida in maniera sostanzialmente pregiudizievole, inter alia, sul business, sull'operatività, sui beni del Gruppo Saipem unitariamente considerato, nonché sulla capacità di uno degli obbligati (obligors) di far fronte ai propri obblighi derivanti, tra le altre cose, dal Contratto di Finanziamento UniCredit.

La data di scadenza finale del finanziamento concesso ai sensi del Contratto è individuata nel quinto anno successivo alla data di sottoscrizione del Contratto di Finanziamento UniCredit.

Il finanziamento di cui al Contratto di Finanziamento UniCredit beneficia di apposita garanzia prestata da parte di Saipem e di alcune società del Gruppo, ai sensi di apposito contratto di garanzia retto dalla legge inglese, secondo un livello minimo di copertura, il cui mancato rispetto costituisce evento rilevante ai sensi del medesimo Contratto di Finanziamento Unicredit.

Il Contratto di Finanziamento UniCredit contiene, inter alia, una clausola di cross default (i.e. mancato pagamento, decadenza dal beneficio del termine, richiesta di rimborso anticipato a seguito di risoluzione o recesso o sussistenza delle condizioni tali da legittimare la decadenza dal beneficio del termine ovvero una richiesta di rimborso anticipato) rispetto ad ogni eventuale ulteriore indebitamento finanziario del Gruppo di importo superiore, su base aggregata, ad Euro 50 milioni (o il relativo equivalente in valuta diversa dall'Euro) e una previsione di cambio di controllo, che può condurre, al ricorrere della circostanza ivi disciplinata (i.e. l'eventualità in cui, inter alios, il Ministero dell'Economia e delle Finanze, ENI ovvero Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. cessino di esercitare il controllo, di fatto o di diritto, ai sensi dell'art. 93 del TUF, sulla Società) ad un rimborso anticipato obbligatorio del relativo finanziamento.

Alla Data del Documento di Registrazione, non sono in essere eventi che comportino limiti all'utilizzo delle risorse finanziarie oggetto del Contratto di Finanziamento UniCredit.

14.2.1.5 Contratto di Finanziamento 'BPER 75M'

In data 6 agosto 2020 Saipem, in qualità di prenditore, e UBI Banca S.p.A. (oggi BPER Banca S.p.A., a seguito del buon esito dell'OPA lanciata da Intesa Sanpaolo S.p.A. sul capitale sociale di UBI Banca S.p.A. e della successiva cessione di alcuni rami d'azienda di quest'ultima a BPER Banca S.p.A.), in qualità di finanziatore, hanno sottoscritto un contratto di finanziamento regolato dal diritto italiano di importo massimo complessivo pari ad Euro 75 milioni (il "Contratto di Finanziamento BPER"), da utilizzarsi per esigenze di cassa generali di Saipem. Alla Data del Documento, l'importo totale oggetto di utilizzo e in essere ai sensi del Contratto di Finanziamento BPER è pari a Euro 75 milioni. Nell'ambito del Contratto di Finanziamento BPER, Saipem, anche per conto del Gruppo Saipem, ha rilasciato alcune dichiarazioni e garanzie e ha assunto alcuni obblighi che sono usuali per operazioni di finanziamento analoghe al Contratto di Finanziamento BPER.

Il Contratto di Finanziamento BPER prevede talune ipotesi di rimborso anticipato obbligatorio, unitamente alla facoltà del relativo prenditore di eseguire rimborsi anticipati volontari in linea con gli standard di mercato per operazioni della specie, senza applicazione di alcuna penale.

In aggiunta a quanto precede, ai sensi del Contratto di Finanziamento BPER, BPER Banca S.p.A. avrà la facoltà di risolvere il Contratto di Finanziamento BPER, ai sensi dell'articolo 1456 del Codice Civile, al verificarsi di eventi e circostanze standard per tale tipologia di operazioni, ivi comprese – inter alia– le seguenti circostanze:

  • mancato pagamento di una rata nel suo intero importo, ivi inclusi gli interessi;
  • qualunque evento che possa pregiudicare la capacità di Saipem di far fronte alle obbligazioni di pagamento derivanti dal Contratto di Finanziamento BPER;
  • mancato rispetto da parte di Saipem del parametro finanziario (rapporto tra indebitamento finanziario netto e margine operativo lordo (EBITDA) minore/uguale a 3,5 da verificarsi su base annuale con riferimento ai dati al 31 dicembre del relativo anno).

La data di scadenza finale del finanziamento concesso ai sensi del Contratto di Finanziamento BPER è individuata nel terzo anno successivo alla relativa data di sottoscrizione.

Il Contratto di Finanziamento BPER contiene, inter alia, una previsione di cambio di controllo, che può condurre, al ricorrere della circostanza ivi disciplinata (i.e. l'eventualità in cui, inter alios, il Ministero dell'Economia e delle Finanze, ENI ovvero Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. cessino di esercitare il controllo, di fatto o di diritto, ai sensi dell'art. 93 del TUF, sulla Società) ad un rimborso anticipato obbligatorio del relativo finanziamento.

Alla Data del Documento di Registrazione, non sono in essere eventi che comportino limiti all'utilizzo delle risorse finanziarie oggetto del Contratto di Finanziamento BPER.

14.2.1.6 Contratto di Finanziamento 'BPER 25M'

In data 27 dicembre 2017, Saipem, in qualità di prenditore, da una parte, e BPER Banca S.p.A., in qualità – inter alia – di finanziatore (original lender), dall'altra parte, hanno sottoscritto un contratto di finanziamento di importo massimo complessivo pari ad Euro 75 milioni (il "Contratto di Finanziamento BPER 25M") da utilizzare per esigenze generali di cassa di Saipem. Alla Data del Documento di Registrazione, l'importo totale oggetto di utilizzo e in essere ai sensi del Contratto di Finanziamento BPER 25M è pari a Euro 25 milioni. Nell'ambito del Contratto di Finanziamento BPER 25M, Saipem, anche per conto del Gruppo Saipem, ha rilasciato alcune dichiarazioni e garanzie e ha assunto alcuni obblighi che sono usuali per operazioni di finanziamento analoghe al Contratto di Finanziamento BPER 25M.

Il Contratto di Finanziamento BPER 25M prevede talune ipotesi di rimborso anticipato obbligatorio, unitamente alla facoltà del relativo prenditore di eseguire rimborsi anticipati volontari in linea con gli standard di mercato per operazioni della specie, a fronte del pagamento di eventuali costi di rimborso anticipato, ma senza applicazione di alcuna penale.

In aggiunta a quanto precede, ai sensi del Contratto di Finanziamento BPER 25M, l'agente avrà la facoltà di richiedere il rimborso immediato del finanziamento insieme al pagamento degli interessi maturati e non versati e di ogni altra somma dovuta ai sensi del Contratto di Finanziamento BPER 25M (cd. Acceleration), al verificarsi di eventi e circostanze standard per tale tipologia di operazioni, ivi comprese – inter alia–le seguenti circostanze:

  • mancato puntuale pagamento di ogni importo dovuto ai sensi del Contratto di Finanziamento BPER 25M e/o di altri documenti finanziari;
  • mancato rispetto da parte di Saipem del parametro finanziario (rapporto tra indebitamento finanziario netto e margine operativo lordo (EBITDA) minore/uguale a 3,5, da verificarsi su base annuale con riferimento ai dati al 31 dicembre del relativo anno) nelle ipotesi previste dal Contratto di Finanziamento BPER 25M;
  • una delle dichiarazioni e garanzie rese o da ritenersi espressamente ripetute nei documenti finanziari sia o risulti non veritiera o non corretta in ogni aspetto sostanziale;
  • mancato rispetto da parte di Saipem e/ delle previsioni cui al Contratto di Finanziamento BPER 25M;
  • mancato pagamento alla relativa scadenza dell'indebitamento finanziario Saipem qualora di importo superiore ad Euro 150 milioni;
  • Saipem diventi insolvente ai sensi dell'articolo 22.7 (Insolvenza) ovvero ricorrano per

la stessa le situazioni di cui agli artt. 2446 e/o 2447 del Codice Civile o sia comunque assoggettata ad uno qualsiasi dei procedimenti indicati nell'articolo 22.8 (Procedure concorsuali, liquidazione e riduzione del capitale) del Contratto di Finanziamento BPER 25M;

• il verificarsi di un qualsiasi evento che, pur non costituendo un evento rilevante ai sensi del Contratto di Finanziamento BPER 25M, abbia un effetto sostanzialmente pregiudizievole, intendendosi per tale un effetto che incida in maniera sostanzialmente pregiudizievole, inter alia, sulla capacità di Saipem di far fronte ai propri obblighi derivanti, tra le altre cose, dal Contratto di Finanziamento BPER 25M.

La data di scadenza finale del finanziamento concesso ai sensi del Contratto è individuata nel quinto anno successivo alla data di sottoscrizione del Contratto di Finanziamento BPER 25M.

Il Contratto di Finanziamento BPER 25M contiene, inter alia, una previsione di cambio di controllo, che può condurre, al ricorrere della circostanza ivi disciplinata (i.e. l'eventualità in cui, inter alios, il Ministero dell'Economia e delle Finanze, ENI ovvero Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. cessino di esercitare il controllo, di fatto o di diritto, ai sensi dell'art. 93 del TUF, sulla Società) ad un rimborso anticipato obbligatorio del relativo finanziamento.

Alla Data del Documento di Registrazione, non sono in essere eventi che comportino limiti all'utilizzo delle risorse finanziarie oggetto del Contratto di Finanziamento BPER 25M.

14.2.1.7 Lettera di incarico – Revolving Credit Facility

Ai sensi della lettera di incarico relativa, inter alia, alla Liquidity Facility e sottoscritta in data 24 marzo 2022 (la "Lettera di Incarico") tra Saipem e, inter alios, Banco BPM S.p.A., BNP Paribas Italian Branch, Deutsche Bank S.p.A., HSBC Continental Europe, Milan Branch, illimity Bank S.p.A., Intesa Sanpaolo S.p.A. e UniCredit S.p.A. (congiuntamente, le "Banche Finanziatrici"),le Banche Finanziatrici – tra le altre cose – hanno comunicato a Saipem di aver ottenuto un'approvazione di credito preliminare per un importo complessivamente pari ad Euro 489 milioni per la partecipazione ad un finanziamento revolving di importo massimo complessivo stimato in Euro 1 miliardo (la "Nuova RCF"). Peraltro, ai sensi della Lettera di Incarico, le Banche Finanziatrici non hanno assunto alcun obbligo di sottoscrizione della Nuova RCF.

In particolare, l'intero pool dei potenziali finanziatori e Saipem dovranno negoziare la documentazione finanziaria relativa alla Nuova RCF sulla base (i) delle condizioni di mercato previste e applicate in operazioni similari, (ii) del merito creditizio di Saipem allora esistente e (iii) dello stato allora corrente dell'Aumento di Capitale e dell'esecuzione del Piano Strategico 2022-2025, restando in ogni caso inteso che, ai sensi di quanto espressamente previsto dalla Lettera di Incarico, (a) le previsioni relative ad impegni generali e informativi, dichiarazioni e garanzie ed eventi di default saranno in linea con i corrispondenti termini previsti nel Contratto di Finanziamento Liquidità e (b) le condizioni sospensive alla prima erogazione dovranno includere il positivo completamento dell'Aumento di Capitale il perfezionamento del quale comporterebbe, tra l'altro, un rimborso anticipato obbligatorio della Liquidity Facility (ovvero della SACE Facility che, ove medio tempore perfezionata ed erogata, rifinanzierebbe gli utilizzi in essere a valere sulla Tranche A della stessa Liquidity Facility).

14.2.1.8 Emissioni obbligazionarie effettuate a valere sul Programma EMTN

In data 4 luglio 2016 il Gruppo Saipem ha costituito un programma Euro Medium Term Notes (il "Programma EMTN") per l'emissione di prestiti obbligazionari non convertibili per complessivi Euro 2 miliardi e successivamente rinnovato in data 2 agosto 2017 per un importo massimo di Euro 3 miliardi ed in data 3 agosto 2018 e 29 giugno 2020 per il medesimo importo. Ai sensi del Programma EMTN sono stati emessi da parte di Saipem Finance International B.V. e risultano in essere alla Data del Documento di Registrazione i seguenti quattro prestiti obbligazionari:

  • prestito di Euro 500 milioni al tasso d'interesse del 3,750% in scadenza l'8 settembre 2023;
  • prestito di Euro 500 milioni al tasso d'interesse del 2,625% in scadenza il 7 gennaio 2025;
  • prestito di Euro 500 milioni al tasso d'interesse del 3,375% in scadenza il 15 luglio 2026;
  • prestito di Euro 500 milioni al tasso d'interesse del 3,125% in scadenza il 31 marzo 2028 (collettivamente, i "Prestiti Obbligazionari").

Ciascuno dei Prestiti Obbligazionari beneficia della garanzia da parte di Saipem e di alcune società del Gruppo Saipem (i "Garanti (2)").

Il regolamento (c.d. Terms and Conditions) del Programma EMTN applicabile a ciascuno dei Prestiti Obbligazionari non prevede, come da prassi per operazioni di specie, il rilascio da parte dell'emittente o dei garanti di alcuna dichiarazione.

Il regolamento prevede, inter alia, taluni eventi di default al verificarsi dei quali gli obbligazionisti – alle relative condizioni di cui al regolamento – potranno richiedere l'immediata corresponsione del capitale, nonché degli interessi maturati fino alla data di pagamento.

Gli eventi di defaultdi cui al regolamento dei Prestiti Obbligazionari includono:

  • il mancato puntuale pagamento di ogni importo dovuto ai sensi dei Prestiti Obbligazionari ovvero la circostanza per cui l'adempimento delle proprie obbligazioni divenga illegale per Saipem Finance International B.V. ovvero divenga tale l'adempimento delle rispettive obbligazioni di pagamento da parte dei Garanti;
  • il mancato rispetto da parte Saipem Finance International B.V. e/o dei Garanti dei rispettivi obblighi derivanti dal Programma EMTN;
  • il mancato pagamento alla relativa scadenza dell'indebitamento finanziario di Saipem Finance International B.V. e/o di uno dei Garanti e/o di una relativa controllata rilevante (Material Subsidiary, come ivi definita) qualora di importo superiore ad Euro 50.000.000 (o il relativo equivalente in diversa valuta);

2 In aggiunta a Saipem, i Garanti attualmente sono Saipem (Portugal) - Comercio Maritimo, Sociedade Unipessoal Lda, Saipem SA., Sofresid SA., Servizi Energia Italia S.p.A., Saipem Drilling Norway AS., Saipem Contracting Netherlands BV., Global Petroprojects Serv. AG, Saipem Luxembourg S.A., Saipem Contracting Nigeria Limited, Snamprogetti Saudi Arabia Co. Ltd e Saudi Arabian Saipem Ltd.

  • l'emissione di una o più sentenze ovvero ordini di pagamento per importi superiori, individualmente o in aggregato, a Euro 15 milioni (o il relativo equivalente in diversa valuta) nei confronti di Saipem Finance International B.V. e/o uno dei Garanti e/o di una relativa controllata rilevante (Material Subsidiary, come ivi definita), laddove il relativo pagamento rimanga non soddisfatto per un periodo di 45 giorni dalla data della relativa pronuncia o, se ulteriore, entro il maggior termine ivi previsto, salvo che Sapem Finance International B.V. certifichi che la relativa sentenza ovvero il relativo ordine siano stati contestati o abbiano comunque formato oggetto di opposizione o appello, da parte di Saipem Finance International B.V., del relativo Garante e/o della relativa controllata rilevante in buona fede, diligentemente e secondo procedura appropriata presso il tribunale competente;
  • il caso in cui Saipem Finance International B.V., uno dei Garanti e/o una delle rispettive controllate rilevanti (Material Subsidiary, come ivi definita) sia o diventi insolvente, sia dichiarata fallita, non sia in grado di far fronte ai propri debiti a scadenza e/o sia nominato un curatore o un amministratore straordinario ovvero cessi o annunci l'intendimento di cessare sostanzialmente la propria attività, mediante una singola operazione o una serie di operazioni anche tra loro non collegate, diverse da riorganizzazioni consentite o altre operazioni per le quali sia ottenuto espresso consenso;
  • il caso in cui un creditore garantito escuta una garanzia nei confronti di Saipem Finance International B.V., uno dei Garanti e/o una delle rispettive controllate rilevanti (Material Subsidiary, come ivi definita) per un valore superiore ad Euro 150 milioni;
  • il caso in cui risulti invalida una qualsiasi garanzia prestata in relazione ai Prestiti Obbligazionari ovvero un Garante cessi di essere società direttamente o indirettamente controllata da Saipem o da Saipem Finance International B.V.

Il regolamento dei Prestiti Obbligazionari contiene, inter alia, una previsione di cambio di controllo, che può condurre, al ricorrere della circostanza ivi disciplinata (i.e. l'eventualità in cui, inter alios, il Ministero dell'Economia e delle Finanze, ENI ovvero Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. cessino di esercitare il controllo, di fatto o di diritto, ai sensi dell'art. 93 del TUF, sulla Società) unitamente a un downgrade del rating attribuito ai Prestiti Obbligazionari (qualora diponibile), ad un rimborso anticipato obbligatorio del relativo finanziamento azionabile su iniziativa dei portatori dei Prestiti Obbligazionari.

Si segnala che il regolamento dei Prestiti Obbligazionari non contiene covenant finanziari. Alla Data del Documento di Registrazione, non sono in essere eventi che comportino limiti all'utilizzo delle risorse finanziarie rivenienti dai Prestiti Obbligazionari.

14.2.1.9 Linee di credito bilaterali per emissione di garanzie bancarie

La Società beneficia di linee di firma per l'emissione di garanzie bancarie, su base bilaterale e "non-committed" (i.e. a revoca), rese disponibili, inter alios, da parte di talune banche che partecipano alla Manovra Finanziaria per complessivi Euro 1,4 miliardi (una quota dei quali, pari a circa Euro 0,4 miliardi rimane condizionata alla restituzione di garanzie emesse in relazione a progetti di cui è previsto il completamento nel corso del 2022), in aggiunta alle quali, alla Data del Documento di Registrazione, sono state concesse ulteriori linee di firma

per l'emissione di garanzie da parte di altre banche, per complessivi circa Euro 0,8 miliardi, così da arrivare ad una disponibilità complessiva di circa Euro 2,2 miliardi, a fronte di una esigenza di linee di firma per l'emissione di garanzie da emettersi nell'ambito del processo di acquisizione di nuove commesse indicativamente pari a Euro 2 miliardi nel corso del 2022. A tale riguardo, si segnala come l'emissione di garanzie commerciali (ad esempio, performance bonds, advance payment bonds, bid bonds) avvenga normalmente nell'ambito di rapporti bilaterali con singoli istituti di credito, che definiscono un importo preliminare di affidamento, senza una puntuale definizione e condivisione anticipata dei concreti termini e condizioni applicabili alle singole garanzie oggetto di successiva richiesta di emissione a valere sull'affidamento medesimo.

Tale affidamento è soggetto a revoca in qualunque momento e l'effettiva emissione delle predette garanzie rimane soggetta alla approvazione da parte della relativa banca, caso per caso, tenuto conto (i) del progetto al quale la garanzia si riferisce, (ii) del Paese di riferimento, (iii) del beneficiario, (iv) del testo completo della garanzia richiesta, nonché (v) del relativo costo.

Non sussistono, in tal senso, termini e/o condizioni standard applicabili alle medesime linee di credito.

La disponibilità di tali linee di credito non è subordinata all'esecuzione e completamento dell'Aumento di Capitale.

SEZIONE 15 DOCUMENTI DISPONIBILI

15.1 Dichiarazione di disponibilità alla consultazione di documenti per la durata di validità del Documento di Registrazione

Per la durata di validità del Documento di Registrazione, copia della seguente documentazione potrà essere consultata sul sito internet dell'Emittente (www.saipem.com, sezione "Investor Relations"):

  • (i) Statuto dell'Emittente;
  • (ii) Relazione e bilancio consolidato del Gruppo per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021, corredato dalla relazione della Società di Revisione;
  • (iii) Bilancio consolidato intermedio abbreviato del Gruppo al 31 marzo 2022 corredato dalla relazione della Società di Revisione;
  • (iv) Procedura per le operazioni con parti correlate.

DEFINIZIONI

Si riporta di seguito un elenco delle principali definizioni e dei termini utilizzati all'interno del Documento di Registrazione. Tali definizioni e termini, salvo diversamente specificato, hanno il significato di seguito indicato.

Nome Definizione
Aumento di Capitale Aumento di capitale sociale a pagamento in via inscindibile, per
un importo pari a Euro 1.999.993.686,59
comprensivo di
eventuale sovrapprezzo, mediante emissione di azioni ordinarie
prive del valore nominale e aventi le stesse caratteristiche di
quelle in circolazione, da offrire in opzione agli aventi diritto, ai
sensi dell'art. 2441 del Codice Civile, deliberato dal Consiglio di
Amministrazione con delibera del 21 giugno 2022 a valere sulla
delega conferita, ai sensi dell'art. 2443 del Codice Civile,
dall'Assemblea straordinaria dell'Emittente in data 17 maggio
2022.
Borsa Italiana Borsa Italiana S.p.A., con sede in Milano, Piazza degli Affari n. 6.
CDP Industria CDP Industria S.p.A. con sede legale in Roma, via Goito, n. 4.
Codice
Civile
ovvero
cod. civ.
Il codice civile italiano, adottato con Regio Decreto n. 262 del 16
marzo 1942, come successivamente modificato ed integrato.
Codice
di
Corporate
Governance
Il Codice di
predisposto dal Comitato per
Corporate Governance
la
delle società quotate di Borsa Italiana,
corporate governance
vigente alla Data del Documento di Registrazione.
Collegio Sindacale Il Collegio Sindacale dell'Emittente.
Consiglio
di
Amministrazione
Il Consiglio di Amministrazione dell'Emittente.
Consob Commissione Nazionale per le Società e la Borsa, con sede in
Roma, Via G.B. Martini n. 3.
D. Lgs. 231/2001 Il decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, recante la "
Disciplina
della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche,
delle società e delle associazioni anche prive di personalità
", come successivamente modificato ed integrato.
giuridica
Data del Documento di
Registrazione
La
data
di
approvazione
del
presente
Documento
di
Registrazione.

Dirigenti
con
Responsabilità
Strategiche
I soggetti che svolgono funzioni di direzione e i dirigenti che
abbiano regolare accesso a informazioni privilegiate e detengano
il potere di adottare decisioni di gestione che possono incidere
sull'evoluzione e sulle prospettive future del Gruppo Saipem,
come
di
volta
in
volta
individuati
dal
Consiglio
di
Amministrazione.
Documento
di
Registrazione
Il presente Documento di Registrazione.
EBIT L'EBIT, o risultato ante proventi (oneri) finanziari, letteralmente
"
" è un Indicatore Alternativo
Earnings Before Interest and Taxes
di
ampiamente utilizzato nel calcolo dei flussi di
Performance
cassa per l'impresa e rappresenta il risultato operativo prima
degli oneri finanziari e delle imposte.
EBITDA
EBITDA
o
reported
L'EBITDA, o margine operativo lordo, letteralmente "
Earnings
", è un
before Interests, Taxes, Depreciation & Amortization
Indicatore Alternativo di
reativo alla
Performance
performance
operativa,
calcolaro
sommando
al
risultato
operativo
gli
ammortamenti e le svalutazioni.
EBITDA adjusted Indica
l'EBITDA
escluse
le
componenti
straordinarie
(non
ricorrenti).
ENI Eni S.p.A., con sede in Roma, Piazzale Enrico Mattei, 1.
ESMA L'
, organismo istituito
European Securities and Markets Authority
con Regolamento (UE) n. 1095/2010 del Parlamento Europeo e
del Consiglio del 24 novembre 2010, che, dal 1° gennaio 2011,
ha sostituito il
Committee of European Securities Regulators
(CESR).
Euronext Milan Il mercato Euronext Milan, organizzato e gestito da Borsa
Italiana.
Euronext
Securities
Milan
Già Monte Titoli S.p.A., con sede in Milano, Piazza degli Affari, n.
6.
Gruppo
o
Gruppo
Saipem
Saipem e le società da essa direttamente o indirettamente
controllate, ai sensi dell'art. 2359 del Codice Civile e dell'art. 93
del Testo Unico.
Headroom
(impairment loss)
Eccedenza positiva (o negativa) del valore recuperabile di una
CGU (
) sul relativo valore di libro.
Cash generating unit

IAP
o
Indicatori
Alternativi
di
Performance
vigore il 3 luglio 2016), per indicatori alternativi di
performance
devono intendersi quegli indicatori di
finanziaria,
performance
indebitamento finanziario o flussi di cassa storici o futuri, diversi
da quelli definiti o specificati nella disciplina applicabile
sull'informativa finanziaria. Sono solitamente ricavati o basati sul
bilancio
redatto
conformemente
alla
disciplina
applicabile
sull'informativa finanziaria, il più delle volte mediante l'aggiunta
o la sottrazione di importi dai dati presenti nel bilancio.
IAS/IFRS
o
Principi
Contabili
Internazionali
Tutti gli
(IFRS), tutti
International Financial Reporting Standards
gli
(IAS),
tutte
le
International
Standards
Accounting
interpretazioni
dell'
International
Reporting
Interpretations
(IFRIC),
precedentemente
denominate
Committee
Standing
(SIC)
riconosciuti
nell'Unione
Committee
Interpretations
Europea.
Istruzioni di Borsa Istruzioni al Regolamento di Borsa, come di volta in volta in
vigore.
Nota di Sintesi La nota di sintesi approvata da Consob in data 23 giugno 2022,
con protocollo n. 0451438/22.
Nota Informativa La nota informativa sugli strumenti finanziari approvata da
Consob in data 23 giugno 2022, con protocollo n. 0451438/22.
Parti Correlate I soggetti inclusi nella definizione del Principio Contabile
Internazionale IAS n. 24 e nella definizione contenuta nel
Regolamento Parti Correlate.
Piano
Strategico
2022-2025
o
Piano
Strategico
Il piano strategico del Gruppo, approvato dal Consiglio di
Amministrazione di Saipem in data 27 ottobre 2021 i cui
target
economico-finanziari sono stati successivamente aggiornati dal
Consiglio di Amministrazione in data 24 marzo 2022.
Regolamento Delegato
980
Regolamento Delegato (UE) 2019/980 della Commissione del 14
marzo 2019, che integra il Regolamento (UE) 2017/1129 per
quanto
riguarda
il
formato,
il
contenuto,
il
controllo
e
l'approvazione del prospetto da pubblicare per l'offerta pubblica
o l'ammissione alla negoziazione di titoli in un mercato
regolamentato.
Regolamento di Borsa Regolamento dei mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana,
in vigore alla Data del Documento di Registrazione.

Ai sensi degli orientamenti ESMA del 5 ottobre 2015 (entrati in

Regolamento Emittenti Regolamento approvato dalla Consob con deliberazione n.
11971 in data 14 maggio 1999 e successive modificazioni e
integrazioni.
Regolamento
Prospetto
ovvero
Regolamento
2017/1129
Il Regolamento (UE) 2017/1129 del Parlamento Europeo e del
Consiglio del 14 giugno 2017, relativo al prospetto da pubblicare
per l'offerta pubblica o l'ammissione alla negoziazione di titoli
in un mercato regolamentato, come modificato ed integrato.
Regolamento MAR Regolamento (UE) n. 596/2014 del Parlamento Europeo e del
Consiglio del 16 aprile 2014 relativo agli abusi di mercato, come
modificato ed integrato.
Regolamento
Parti
Correlate
Regolamento concernente la disciplina delle operazioni con parti
correlate, adottato dalla Consob con delibera n. 17221 del 12
marzo 2010, come modificato ed integrato.
Risultato
netto
Adjusted
Risultato
d'esercizio
di
pertinenza
del
Gruppo
esclusi
i
componenti straordinari (non ricorrenti). Si trarra di un Indicatore
Alternativo di
Performance
Saipem, l'Emittente o
la Società
Saipem S.p.A., con sede in San Donato Milanese (MI), Via Martiri
di Cefalonia, 67.
Società di Revisione KPMG S.p.A., con sede legale in via Vittor Pisani 25, Milano,
iscritta al Registro dei Revisori Legali.
Statuto Lo statuto sociale di Saipem vigente alla Data del Documento di
Registrazione.
Testo Unico o TUF D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 e successive modificazioni e
integrazioni.

GLOSSARIO

Si riporta di seguito un elenco dei principali termini tecnici utilizzati all'interno del Documento di Registrazione. Tali termini, salvo ove diversamente specificato, hanno il significato di seguito indicato. Si precisa che per i termini sotto riportati, ogni qualvolta il contesto lo richieda, la forma singolare include la forma plurale e viceversa.

Nome Definizione
Acque Convenzionali o
Shallow Water
Profondità d'acqua inferiore ai 500 metri.
Acque Profonde ovvero
Deep Water
Profondità d'acqua superiore ai 500 metri.
Attività
Downstream
Attività inerenti al processo e trattamento del gas naturale e
raffinazione del greggio.
Attività
Midstream
Attività dedicate alla costruzione e gestione di infrastrutture
per il trasporto di idrocarburi, inclusa l'attivita di liquefazione
e rigassificazione del gas naturale.
Attività
Upstream
Attività inerenti all'esplorazione, perforazione, estrazione e
primo trattamento di petrolio e gas naturale.
Avanzamento Fase del progetto di ingegneria e costruzione, come da ciclo
di
riferimento
tipico
per
progetti
chiavi
in
mano
di
significative dimensioni
Backlog o
Portafoglio
ordini
Ricavi stimati attribuibili alla quota da eseguirsi dei contratti
attivi; è un Indicatore Alternativo di Performance reativo alla
performance commerciale. Il criterio di misurazione del
portafoglio ordini non è previsto dai principi contabili
internazionali
IFRS
e
non
è
calcolato
sulla
base
di
informazioni finanziarie predisposte in base agli IFRS.
Brent Il petrolio di riferimento europeo, un prodotto molto leggero,
risultato dell'unione della produzione di diversi campi
petroliferi situati nel Mare del Nord.
Cash Generating Unit Unità
generatrice
di
flussi
finanziari
corrispondente,
nell'ambito dell'esecuzione del test di impairment, come il
più piccolo gruppo identificabile di attività che genera flussi
finanziari in entrata, derivanti dall'uso continuativo delle
attività, ampiamente indipendenti dai flussi finanziari in

entrata e/o in uscita generati da altre attività o gruppi di attività.

Carbon footprint Parametro che viene utilizzato per stimare le emissioni gas serra causate da un prodotto, da un servizio, da un'organizzazione, da un evento o da un individuo, espresse generalmente in tonnellate di CO2 equivalente

Carbon Capture Utilization and Storage - CCUS Tecnologia che permette di catturare l'anidride carbonica presente negli effluenti gassosi degli impianti di combustione, di trattamento degli idrocarburi e di altri impianti industriali per un suo riutilizzo o stoccaggio a lungo termine in formazioni geologiche sotterranee, riducendo o eliminando così l'emissione in atmosfera di anidride carbonica.

Cash flow hedge Copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi finanziari che potrebbero impattare i risultati economici

Commissioning Insieme delle operazioni necessarie per la messa in esercizio di un impianto e delle relative apparecchiature.

Covenant L'impegno assunto da una parte, tipicamente il debitore, a compiere una determinata prestazione (covenant positivo), ovvero ad astenersi dal compiere determinate azioni (covenant negativo), ovvero ancora a rispettare parametri finanziari predeterminati e calcolati in base a criteri contrattualmente definiti (covenantfinanziario).

Conventional Insieme di infrastrutture (generalmente piattaforme e condotte) collocate in acque poco profonde.

Credit Rating Parere relativo del merito creditizio di un'entità, di un'obbligazione di debito o finanziaria, di titoli di debito, di azioni privilegiate o di altri strumenti finanziari, o di un emittente di un debito, di un'obbligazione di debito o finanziaria, di titoli di debito, di azioni privilegiate o altri strumenti finanziari, emesso utilizzando un sistema di classificazione in categorie di rating stabilito e definito

Cross-default La clausola in virtù della quale si verifica un default ove il debitore (o un terzo legato al debitore) sia inadempiente in relazione a un qualsiasi altro rapporto di credito del debitore medesimo, per importi superiori a soglie predeterminate e contrattualmente definite.

CSI Comunità
degli
Stati
Indipendenti,
organizzazione
internazionale
composta
da
nove
delle
quindici
ex
repubbliche socialiste sovietiche compresa la Russia (o
Federazione Russa) cui va aggiunto il Turkmenistan quale
decimo membro associato
Deck Area di coperta, o ponte di lavoro, di una piattaforma su cui
sono montati gli impianti di processo, le apparecchiature, i
moduli alloggio e le unità di perforazione.
Decommissioning Operazione richiesta per mettere fuori servizio un impianto
o le apparecchiature collegate. Viene effettuato alla fine della
vita utile dell'infrastruttura in seguito a un incidente, per
ragioni tecniche o economiche, o per motivi di sicurezza e
ambientali.
Default Con riferimento a un contratto di finanziamento, un evento
al verificarsi del quale si determina la facoltà per i creditori di
richiedere la decadenza dal beneficio del termine e/o la
risoluzione del, e/o il recesso dal, contratto di finanziamento
e il conseguente obbligo del debitore di rimborso anticipato
delle
somme
dovute
ai
sensi
di
tale
contratto
di
finanziamento.
Deleveraging ll
si verifica quando un'azienda riduce il
deleveraging
rapporto tra il proprio indebitamento e i mezzi propri, oppure
quando riduce il rapporto tra il proprio indebitamento e il
flusso
di
cassa
generato
annualmente
(ad
esempio
raccogliendo capitale di rischio, o vendendo attività, o
effettuando riduzioni di costi).
Drilling Attività relativa alla perforazione dei pozzi petroliferi con un
pieno controllo delle condizioni di sicurezza e dell'impatto
ambientale. Può essere effettuata a mare (Offshore) o a terra
(Onshore)
ovvero Nave di
Drillship
Perforazione
Nave dotata di propulsione propria in grado di effettuare
operazioni di perforazione in Acque Profonde.
Positioned
Dynamic
(DP)
Lifting
Heavy
Vessel
Mezzo
navale
dotato
di
gru
di
elevata
capacità
di
sollevamento, in grado di mantenere una posizione definita,
senza ancoraggio, rispetto a un certo sistema di riferimento
con elevata precisione mediante la gestione di propulsori
(eliche), in modo da annullare le forze ambientali (vento,
moto ondoso, corrente).

Engineering, Procurement, Construction - EPC fornitrice del servizio svolge le attività di ingegneria, approvvigionamento dei materiali e di costruzione. Qualora l'impianto sia consegnato pronto per l'avviamento ovvero già avviato si fa riferimento a un "contratto chiavi in mano" (lump-sum turnkey). Engineering and Construction – E&C Attività di ingegneria e costruzione che possono svolgersi in Offshore e Onshore per la realizzazione di impianti al servizio del mercato oil & gas. Engineering, Procurement, Construction, Installation - EPCI Contratto tipico del segmento E&C Offshore avente per oggetto la realizzazione di un progetto complesso nel quale la società fornitrice del servizio (i.e., una società di costruzioni o un consorzio global o main contractor) svolge le attività di ingegneria, approvvigionamento dei materiali, costruzione degli impianti e delle relative infrastrutture, trasporto al sito di installazione e preparatorie per l'avvio degli impianti. Qualora l'impianto sia consegnato pronto per l'avviamento ovvero già avviato si fa riferimento a un "contratto chiavi in mano" (lump-sum turnkey). Fabrication Yard Cantiere di fabbricazione di strutture e moduli per installazioni Onshore e Offshore. Facility Servizi, strutture e installazioni ausiliarie necessarie per il funzionamento degli impianti primari. Field Development Ship – FDS Mezzo navale combinato, dotato di posizionamento dinamico, con capacità di sollevamento e di posa di condotte sottomarine. Field Engineer Ingegnere di cantiere. Final Investment Decision - FID Fase decisionale all'interno di un processo di allocazione di capitali relativamente a un impegno finanziario significativo, in genere riferito alla realizzazione di un impianto o infrastruttura. Precede solitamente la fase di assegnazione di contratti EPC Floating Production Storage and Offloading Sistema galleggiante di produzione, stoccaggio e trasbordo, costituito da una petroliera di grande capacità, riconvertita per essere in grado di disporre di un impianto di trattamento

Contratto tipico del segmento E&C

oggetto la realizzazione di impianti nei quali la società

Onshore

avente per

degli idrocarburi di notevoli dimensioni.

(FPSO)

vessel

Free Cash flow Rappresenta il flusso di cassa disponibile per l'azienda ed è
dato dalla differenza tra il flusso di cassa dalle attività
operative e il flusso di cassa per investimenti in capitale fisso.
Front-end Engineering
FEED
and Design -
Ingegneria di base e attività iniziali eseguite prima di iniziare
un progetto complesso al fine di valutare aspetti tecnici e
permettere una prima stima dei costi di investimento.
GNL (o LNG) Gas naturale liquefatto (o
), ottenuto
Liquefied Natural Gas
tramite raffreddamento del gas naturale a una temperatura
di circa -160 °C e a pressione quasi atmosferica. Il gas viene
liquefatto per facilitarne il trasporto dai luoghi di estrazione
a quelli di trasformazione e consumo. Una tonnellata di GNL
corrisponde a circa 1.500 metri cubi di gas.
GPL Gas di petrolio liquefatti, ottenuti in raffineria sia dal
frazionamento primario del greggio che da altri processi
successivi.
Green Facility Servizi,
strutture
e
installazioni
volte
a
migliorare
e
ottimizzare le performance energetiche e ambientali.
specification
High
jack-up
Unità di perforazione mobile con possibilità di operare in
stazionamento fisso con gambe a traliccio auto-sollevanti in
grado di operare in profondità d'acqua fino a 400 piedi.
Interest Rate Swap Contratto avente ad oggetto lo scambio tra le parti, in date
stabilite e per un periodo prefissato, di flussi di segno
opposto determinati applicando a uno stesso capitale
nozionale due diversi tassi d'interesse.
Jacket Struttura reticolare inferiore di una piattaforma, fissata
mediante pali piantati sul fondo del mare.
Jack-up standard Unità di perforazione mobile con possibilità di operare in
stazionamento fisso con gambe a traliccio auto-sollevanti in
grado di operare in una profondità d'acqua inferiore ai 350
piedi.
Know-how Le conoscenze e le abilità operative necessarie per svolgere
una determinata attività lavorativa.
Life of Field Servizi inclusivi di parte ingegneristica, tecnologica ed
operativa svolti durante la vita operativa di un campo
sottomarino,
consistenti
nel
monitoraggio,
ispezione,
manutenzione ed elaborazione di soluzioni di intervento

volte al mantenimento o miglioramento delle performance operative.

Lump-sum turnkey (LSTK) Tipologia di contratto E&C che prevede che l'impianto sia consegnato pronto per l'avviamento ovvero già avviato (c.d. "contratto chiavi in mano")

Local Content Sviluppo delle competenze locali, trasferimento delle proprie conoscenze tecniche e manageriali, e rafforzamento della manodopera e dell'imprenditoria locale, attraverso proprie attività di business e iniziative a supporto delle comunità locali.

Negative Pledge L'impegno assunto dal debitore nei confronti di un creditore di non concedere garanzie o privilegi sui beni oggetto delle proprie attività a garanzia di crediti successivi recanti il medesimo grado e status, senza offrire analoga tutela al creditore che beneficia della clausola di negative pledge.

Oilfield Services L'insieme dei servizi necessari per l'esplorazione, lo sviluppo e la produzione di un asset petrolifero

OffshoreTratto di mare aperto.

Offshore Facilities and Infrastructures La business unit Offshore Facilities and Infrastructures, all'interno della divisione E&C Offshore, è specializzata nella realizzazione di infrastrutture in bassi fondali e posa di condotte (c.d. segmento Conventional).

Offshore New Energies La business unit Offshore New Energies, all'interno della divisione E&C Offshore, è dedicata allo sviluppo di parchi eolici marini.

Onshore Terraferma.

PipelayerMezzo navale per la posa di condotte sottomarine.

Pipeline Sistema per il trasporto di greggio, di prodotti petroliferi e di gas naturale, costituito da una condotta principale e dai relativi apparati e macchine ausiliarie.

  • Posa a "J" ovvero Jlaying Posa di una condotta con configurazione a "J", effettuata utilizzando una rampa di varo quasi verticale, particolarmente adatta agli alti fondali.
  • Posa "reel" ovvero reellaying Metodologia di posa che consiste di due operazioni principali: (i) la preparazione a terra di lunghe porzioni di

condotte avvolte su speciali caroselli e (ii) posa a mare attraverso un'operazione di svolgimento della condotta stessa.

  • Posa a "S" ovvero Slaying Posa di una condotta per fondali medio-bassi con configurazione a "S", effettuata sfruttando le qualità elastiche dell'acciaio, mediante l'avanzamento della nave con una estremità della condotta tenuta sul fondo e l'altra tenuta in tensione a bordo della nave.
  • Pre-Commissioning Attività propedeutiche e immediatamente precedenti alla fase di Commissioningdi un impianto.
  • Procurement Approvvigionamenti.

Project Status Report Report di progetto, aggiornato dal team di progetto in occasione delle attività di forecast, elaborazione dei risultati preconsuntivi, elaborazione dell'informativa finanziaria annuale, inclusivo delle informazioni di progetto più significative (ad es. valori economico-finanziari, avanzamento, dati tecnici, rischi/opportunità, eventi rilevanti occorsi) per tutti gli aspetti, fasi e discipline previste (es., ingegneria, approvvigionamento, produzione e spedizione dei materiali, fabbricazione, installazione, costruzione).

Recovery and Resilience Fund Strumento finanziario ideato per sostenere il rilancio economico di una nazione attraverso il finanziamento di progetti specifici.

Remotely Operated Vehicle - ROV Mezzo sottomarino senza equipaggio guidato e alimentato via cavo, utilizzato per attività di ispezione e per lavori subacquei.

Rig Impianto di perforazione, composto da una struttura a traliccio (torre), dal piano sonda su cui la torre è installata e dalle attrezzature accessorie per le operazioni di discesa, risalita e rotazione della batteria di perforazione e per il pompaggio del fango.

  • SPRINGS® Acronimo per Subsea PRocess and INjection Gear for Seawater. Sistema progettato per il trattamento e iniezione delle acque sottomarine in acque profonde.
  • Stakeholder Un qualunque soggetto coinvolto direttamente o indirettamente nelle attività della Società.

Stinger Struttura generalmente collegata a poppa della navi posatubi
con capacità di posa a "S" avente la funzione di sostenere la
condotta e controllarne la fatica meccanica durante il varo.
Subsea Relativo al fondale marino, generalmente in acque profonde.
Subsea Development Sviluppo di campi petroliferi caratterizzati da teste di pozzo
collocate sul fondale marino.
Subsea Processing Attività svolta nell'ambito dello sviluppo di campi di petrolio
e/o gas naturale in mare e legata alla strumentazione e alle
tecnologie necessarie per l'estrazione, il trattamento e il
trasporto di tali fluidi sotto il livello del mare.
Subsea Tiebacks Collegamento di nuovi campi petroliferi
a strutture
subsea
fisse o flottanti già esistenti.
Subsea Treatment Processo per lo sviluppo dei giacimenti marginali, mediante
l'iniezione e il trattamento di acqua di mare direttamente sul
fondo marino.
Subsea,
Umbilicals,
Flowlines
Risers,
SURF
Facility -
Insieme di condotte e attrezzature che collegano un pozzo o
un sistema sottomarino con un impianto galleggiante.
Definisce anche la
SURF, all'interno della
business unit
divisione
E&C
,
attiva
nella
realizzazione
di
Offshore
infrastrutture marine subacquee in alto fondale.
T/I Trasporto e installazione di infrastrutture o simili.
Tender
Assisted
TAD
Drilling Unit -
Impianto di perforazione costituito da una piattaforma
su cui è installata una torre di perforazione,
Offshore
collegata a una nave di appoggio, che ospita le infrastrutture
ancillari necessarie a fornire assistenza alle attività di
perforazione.
Testa
Pozzo
ovvero
Wellhead
Struttura fissa che assicura la separazione del pozzo
dall'ambiente esterno
&
Transportation
Installation
Attività all'interno di un contratto Offshore aventi come
scopo
il
trasporto
e
l'installazione
di
infrastrutture
(principalmente piattaforme e condotte).
Trapped cash Disponibilità liquide su conti correnti di progetti eseguiti in
o in
, su conti correnti denominati in
partnership
joint venture
valute soggette a restrizioni sulla movimentazione, sulla
convertibilità e/o bloccati o soggetti a vincoli

Trenching Scavo di trincea, eseguito per la posa di condotte a terra e a
mare.
Treno Insieme di unità che realizzano un processo complesso di
raffinazione, petrolchimico, di liquefazione o rigassificazione
del gas naturale. Un impianto può essere composto da uno o
più treni, di uguale capacità e funzionanti in parallelo.
Trunkline Condotta utilizzata per il trasporto di greggio proveniente dai
grandi depositi di stoccaggio ai luoghi di produzione, alle
raffinerie, ai terminali costieri.
ovvero
Ultradeep Water
Acque Ultraprofonde
Profondità d'acqua superiore ai 1.500 metri.
Ultra-shallow Water Profondità d'acqua inferiore ai 50 metri.
Upstream Guarantees Garanzia emessa da una o più società controllate a copertura
del debito o di altre obbligazioni della società controllante.
Waiver Con riferimento ai contratti di finanziamento, il consenso –
tipicamente da parte del finanziatore – a derogare rispetto
all'applicazione di una determinata clausola contrattuale,
ovvero la rinuncia a invocare impegni o covenant assunti dal
debitore.
Withholding Tax Ritenuta effettuata da un sostituto d'imposta all'atto del
pagamento

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