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Generalfinance

Earnings Release Feb 23, 2024

4077_10-k_2024-02-23_038e5d6c-4e8e-4467-9e6a-9ba9f385969c.pdf

Earnings Release

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Informazione
Regolamentata n.
1693-3-2024
Data/Ora Inizio Diffusione
23 Febbraio 2024 19:23:15
Euronext Star Milan
Societa' : GENERALFINANCE S.p.A.
Identificativo Informazione
Regolamentata
: 186537
Utenza - Referente :
GENERALFINANCEN01 - Saviolo
Tipologia : 1.1
Data/Ora Ricezione : 23 Febbraio 2024 19:23:15
Data/Ora Inizio Diffusione : 23 Febbraio 2024 19:23:15
Oggetto : Approvati i risultati al 31 dicembre 2023, 41°
esercizio dalla costituzione.
Testo
del
comunicato

Vedi allegato

APPROVATI I RISULTATI AL 31 DICEMBRE 2023, 41° ESERCIZIO DALLA COSTITUZIONE Generalfinance chiude l'esercizio 2023 con un utile netto pari a 15,1 mln di Euro in progresso del

38%

Forte crescita nell'ambito del core business: turnover 1 a 2.559 mln di Euro (+27%), erogato 2.161 mln di Euro (+29%)

Confermata l'ottima qualità del credito: NPE ratio lordo 2 a 0,6% e costo del rischio3 a 6 basis point, anche a seguito dell'applicazione della nuova modalità di calcolo dei crediti scaduti in relazione alla c.d. "New DoD"

Dividendo unitario pari a 0,59 euro rispetto a 0,43 euro del 2022 (+37%) Monte dividendi proposto all'assemblea pari a 7,5 mln di Euro con un payout del 50% circa e un dividend yield – sul prezzo di Borsa delle azioni al 22 febbraio 2024 – pari al 6,1%

PERFORMANCE REDDITUALE

  • Utile netto pari a 15,1 mln di Euro, +38% sul 2022
  • Cost/income ratio adjusted4 al 38% rispetto al 41% del 2022
  • ROE5 pari al 29%, valore significativamente più elevato del costo del capitale

ULTERIORE CRESCITA DEL CORE BUSINESS

  • Flusso di crediti erogati a 2.161 mln di Euro, +29% a/a
  • Turnover2 a 2.559 mln di Euro, +27% sul 2022

Circa l'80% delle anticipazioni coperte da garanzia assicurativa, attraverso la storica partnership strategica con Allianz Trade, leader mondiale nell'assicurazione del credito.

Milano, 23 febbraio 2024. Il Consiglio di Amministrazione di Generalfinance – riunito sotto la presidenza del prof. Maurizio Dallocchio - ha approvato il progetto di bilancio relativo all'esercizio 2023, che evidenzia un utile netto pari a 15,1 mln di Euro, in significativa crescita (+38%) rispetto al 2022 e un patrimonio netto a 66,4 mln di Euro.

Massimo Gianolli, Amministratore Delegato di Generalfinance, ha dichiarato: "Il 2023 è stato un anno di conferma molto importante. Il primo esercizio dopo la quotazione ci ha visti replicare una forte crescita degli aggregati commerciali, patrimoniali e reddituali, in linea con i target comunicati al mercato.

Da un punto di vista commerciale, nell'anno abbiamo registrato una forte crescita del flusso di erogazioni, pari a oltre 2,2 miliardi, in aumento del 29% rispetto sul 2022, con un utile netto che cresce del 38%; ciò a

1 Turnover inclusa operatività di anticipo crediti futuri

2 Crediti non performing lordi diviso crediti verso clientela lordi

3 Rettifiche di valore nette su crediti diviso erogato annuo

4 Costi operativi - al netto degli oneri non ricorrenti – diviso margine di intermediazione

5 Utile netto diviso patrimonio netto meno utile netto

conferma del costante trend di crescita, in un contesto caratterizzato da carenza di liquidità per le imprese distressed o con rating bassi - nostro target di clientela - che hanno limitato accesso al credito bancario. Siamo divenuti un attore rilevante nel mercato del finanziamento alle imprese distressed, con una credibilità e un track record ulteriormente consolidati nell'esercizio.

Il merito di questi risultati va a tutto il team e aglistakeholder di Generalfinance, che ringrazio sentitamente."

Principali dati economici riclassificati (in migliaia di Euro)

Proventi per: Anno 2023 Anno 2022 Variazione
Margine d'interesse 8.980 7.267 24%
Commissioni nette 27.219 23.596 15%
Margine di intermediazione 36.199 30.865 17%
Costi operativi -12.934 -13.188 -2%
Utile attività corrente al lordo delle imposte 22.002 16.470 34%
Utile d'esercizio 15.067 10.885 38%

Principali dati patrimoniali (in migliaia di Euro)

Voce di stato patrimoniale Anno 2023 Anno 2022 Variazione
Attività finanziarie al costo ammortizzato 462.365 385.434 20%
Passività finanziarie al costo ammortizzato 409.388 368.388 11%
Patrimonio netto 66.433 56.775 17%
Totale dell'attivo 500.043 443.815 13%

Principali indicatori di performance

Indicatore Anno 2023 Anno 2022
Cost / Income ratio 36% 43%
ROE 29% 24%
Margine Interesse / Margine Intermediazione 25% 24%
Commissioni nette / Margine Intermediazione 75% 76%

Dati economici

Il margine di interesse si attesta a 9,0 milioni di euro, in aumento (+24%) rispetto al 2022 grazie principalmente alla crescita dei crediti erogati; l'incremento dei tassi di mercato (Euribor 3 mesi), ha determinato un rialzo parallelo sia degli interessi passivi che attivi per la componente di finanziamenti e anticipazioni a tasso variabile, che rappresentano la larga parte del passivo e dell'attivo. Tuttavia, a causa delle differenti tempistiche di adeguamento dei tassi d'interesse sul passivo e sull'attivo, il repentino rialzo dei tassi di mercato – pur a fronte di un bilanciamento fra attivo e passivo a tasso variabile – ha determinato nel corso del 2023 un effetto negativo (c.d. "basis risk") sul margine d'interesse.

Le commissioni nette sono pari a 27,2 milioni di euro, in crescita rispetto a 23,6 milioni di euro del 2022 (+15%). In tale ambito, la dinamica delle commissioni attive risente dell'evoluzione particolarmente positiva

del turnover (+27% anno su anno), a testimonianza dell'ottima performance commerciale ed operativa della Società nel corso dell'anno.

Il margine di intermediazione ammonta a 36,2 milioni di euro (+17%) mentre le rettifiche nette di valore su crediti ammontano a 1,3 milioni di euro, determinando un costo del rischio, calcolato rapportando le rettifiche all'erogato annuo, pari a 6 basis point.

I costi operativi sono pari a 12,9 milioni di euro (-2% rispetto al 2022, anno in cui sono stati sostenuti i costi straordinari legati all'operazione di IPO perfezionata in giugno). A fine esercizio il numero di dipendenti di Generalfinance si attesta a 71 rispetto ai 63 di fine 2022.

Tenendo conto della voce delle imposte pari a circa 6,9 milioni di euro, il risultato netto di periodo si attesta pari a circa 15,1 milioni di euro di euro a fronte di 10,9 milioni di euro registrati nel 2022.

Dati patrimoniali e qualità dell'attivo

Le attività finanziarie al costo ammortizzato – rappresentate in larga misura da crediti netti verso la clientela - si attestano a 462 milioni di euro, in crescita del 20% rispetto al 31 dicembre 2022, per effetto principalmente dell'incremento del flusso di crediti erogati, passato da 1.674 milioni di euro del 2022 a 2.161 milioni di euro del 2023 (+29%). La percentuale di erogazione complessiva (media fra pro-solvendo e prosoluto) – rapporto fra erogato e turnover dell'esercizio - è passata dal 83% del 2022 all'84% del 2023; i giorni medi di credito risultano in decremento da 75 del 2022 a 69 del 2023, a testimonianza del profilo di duration dell'attivo estremamente contenuto.

All'interno dell'aggregato i crediti deteriorati lordi totalizzano 2,8 milioni di euro, con un NPE ratio lordo pari a 0,6% circa, a fronte dello 0,35% del 2022. La copertura dei crediti deteriorati si attesta al 32% circa.

Al riguardo, si fa presente che, in sede di ispezione di Banca d'Italia e, conseguentemente, nell'ambito del procedimento sanzionatorio avviato di cui al prosieguo, la Vigilanza ha contestato alla Società il meccanismo di calcolo dei crediti scaduti sulla base della nuova definizione di "default" - "New DoD" - di cui all'art. 178 del Regolamento (UE) n. 575/2013 ("CRR"), entrata in vigore il 1º gennaio 2021, ritenendolo non conforme alla normativa di riferimento.

Al riguardo, nell'ambito delle proprie controdeduzioni, la Società ha formulato una serie di considerazioni tenuto conto, da un lato dei numerosi dubbi interpretativi che la nuova definizione di default ha posto tra gli operatori di mercato e, dall'altro lato, della specificità del business della Società. Generalfinance finanzia infatti le imprese mediante acquisto di crediti di natura commerciale – e non finanziaria – che originano da transazioni fra aziende e che di norma sono caratterizzati, per la loro stessa natura, da tempi di pagamento più flessibili e da possibili contestazioni che possono avere un impatto sulle tempistiche degli incassi.

Tali considerazioni non sono state, tuttavia, condivise dall'Autorità di Vigilanza, la quale ha chiarito la sua posizione in merito ai criteri di calcolo delle posizioni scadute, precisando che "la soglia di rilevanza relativa dello scaduto [deve essere] calcolata ponendo al denominatore del rapporto il valore dell'importo degli anticipi per i crediti commerciali piuttosto che il monte crediti nominale (comprensivo della quota non anticipata)".

Di conseguenza, la Società ha provveduto ad adeguare il meccanismo di calcolo dello scaduto per i crediti pro-solvendo facendo riferimento al rapporto fra le esposizioni (fatture) scadute e il totale dell'esposizione sul Cedente. La posizione creditizia viene ora classificata in "default" laddove, sulla base di tale nuovo meccanismo di calcolo, lo scaduto superi le soglie di materialità assoluta (100 o 500 euro a seconda della controparte) o relativa (1%) per 90 giorni consecutivi. Tale nuova metodologia è stata applicata al portafoglio sul 31.12.2023, con un calcolo retroattivo a partire dal 1° ottobre 2023.

Nonostante il predetto cambio di metodologia, nel Q4 2023 non si è verificato alcun impatto significativo derivante dall'applicazione della "New DoD", grazie ad una proattiva attività di collection e una specifica

gestione dei rapporti con alcuni clienti cedenti. Peraltro, è possibile che gli importi scaduti possano subire una maggiore volatilità in futuro a causa della metodologia più stringente introdotta.

La cassa e le disponibilità liquide – in larga parte rappresentata da depositi a vista verso banche - risulta pari a 21,6 milioni di euro - a testimonianza del prudente profilo di gestione della liquidità - mentre il totale dell'attivo di bilancio ammonta a 500,0 milioni di euro, a fronte di 443,8 milioni di fine 2022.

Le attività materiali – immobili strumentali e diritti d'uso riferiti a immobili e beni strumentali - sono pari a 5,0 milioni di euro, in linea con l'ammontare del precedente esercizio. Le immobilizzazioni immateriali – principalmente rappresentate dalla piattaforma informatica proprietaria – ammontano a 2,6 milioni di euro, a fronte dei 2 milioni del 2022.

Le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato, pari a 409,4 milioni di euro, sono costituite da debiti per 376,8 milioni di euro e da titoli in circolazione per 32,6 milioni di euro.

I debiti sono principalmente rappresentati dal finanziamento in pool (174,3 milioni di euro) stipulato con alcune banche italiane, oltre alle altre linee bilaterali con banche e società di factoring. Inoltre, nella voce viene rilevato il debito nei confronti del veicolo (166,0 milioni di euro) relativo all'operazione di cartolarizzazione in essere.

I titoli sono costituti da due prestiti obbligazionari subordinati emessi, oltre che dalle cambiali finanziarie outstanding alla data di bilancio.

Procedimento sanzionatorio

Generalfinance è stata sottoposta ad accertamenti ispettivi di Banca d'Italia nel periodo 3 ottobre - 30 dicembre 2022, ai sensi dell'articolo 108 del Testo Unico Bancario. In data 30 marzo 2023 la Vigilanza ha formalizzato alla Società gli esiti dell'ispezione, nonché l'avvio di due procedimenti sanzionatori in materia di antiriciclaggio, da un lato, e disegnalazione dei default, grandi rischi e funzioni di controllo interno, dall'altro, rispetto ai quali Generalfinance ha presentato le proprie controdeduzioni in conformità alle norme di legge e regolamentari applicabili.

In data 29 dicembre 2023 la Vigilanza ha quindi notificato a Generalfinance due distinte proposte sanzionatorie, confermate in data 22 febbraio 2024, che fanno riferimento alle seguenti irregolarità contestate da Banca d'Italia:

  • omesse/errate segnalazioni all'Organismo di Vigilanza (art. 108, co. 1 e co. 4, D.lgs. 385/93; Tit. III, Cap. 1, Sez. V, Tit. IV, Cap. 5, Circ. 288/2015 "Disposizioni di Vigilanza per gli Intermediari finanziari"; Circ. 217/2020 "Manuale per la compilazione delle Segnalazioni di Vigilanza per gli Intermediari Finanziari, per gli Istituti di pagamento e per gli IMEL"; art. 144, co. 1, lett. a), D. lgs. 385/93);
  • carenze in materia di adeguata verifica, profilatura e collaborazione attiva (artt. 7, 15, 16, 17, 18, 19, 24, 25, 35, 36 D.lgs. 231/2007; Provv. B.I. del 26/03/2019 "Disposizioni in materia di organizzazione, procedure e controlli interni volti a prevenire l'utilizzo degli intermediari a fini di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo"; Provv. B.I. del 30/07/2019 "Disposizioni in materia di adeguata verifica della clientela per il contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo"; art. 62, co. 1, D.lgs. 231/2007),

in entrambi i casi, la sanzione è pari al c.d. minimo edittale (30.000 euro cadauna). Tali somme sono state interamente accantonate nel bilancio 2023.

Impatto riveniente dal conflitto tra Russia e Ucraina

Con riferimento a quanto indicato da ESMA nel public statement "Implications of Russia's invasion of Ukraine on half-yearly financial reports" in data 14 marzo 2022 e alla comunicazione CONSOB del 19 marzo 2022 "Conflitto in Ucraina: richiami di attenzione Consob agli emittenti vigilati sull'informativa finanziaria e sugli

adempimenti connessi al rispetto delle misure restrittive adottate dall'Unione Europea nei confronti della Russia, nonché sugli adempimenti dei gestori di portali on-line", la Società – nel quadro del costante monitoraggio del proprio portafoglio prestiti - ha posto particolare attenzione, sul fronte geopolitico, agli sviluppi della situazione di conflitto tra l'Ucraina e la Russia, sfociata nell'invasione da parte della Russia del territorio ucraino iniziata in data 24 febbraio 2022 e nell'adozione di sanzioni economiche da parte dell'Unione Europea, della Svizzera, del Giappone, dell'Australia e dei Paesi della NATO nei confronti della Russia e della Bielorussia e di alcuni esponenti di tali Paesi; conflitto e sanzioni hanno avuto, a partire da febbraio 2022, ripercussioni negative significative sull'economia globale, anche tenuto conto degli effetti negativi sull'andamento dei costi delle materie prime (con particolare riferimento ai prezzi e alla disponibilità di energia elettrica e gas), nonché sull'andamento dei mercati finanziari.

In tale contesto, va sottolineato che la presenza diretta di Generalfinance nel mercato russo/ucraino/bielorusso (aree direttamente interessate dal conflitto) è nulla, poiché la Società ha rapporti di factoring unicamente con Cedenti attivi in Italia. Alla data del 31 dicembre 2023 Generalfinance non ha esposizioni nei confronti di Debitori Ceduti aventi sede in Russia, Ucraina e Bielorussia. A partire dall'invasione dell'Ucraina, Generalfinance ha sospeso gli affidamenti relativi a Debitori Ceduti operanti nei paesi direttamente coinvolti dal conflitto.

Patrimonio netto e ratio di capitale

Il patrimonio netto al 31 dicembre 2023 si attesta a 66,4 milioni di euro, rispetto a 56,8 milioni di euro al 31 dicembre 2022.

I coefficienti patrimoniali di Generalfinance – includendo pro forma anche l'utile relativo al quarto trimestre 2023 - evidenziano i seguenti valori:

  • 13,6% CET1 ratio;
  • 13,6% TIER1 ratio;
  • 15,5% Total Capital ratio.

I coefficienti risultano ampiamente superiori ai valori minimi regolamentari previsti dalla circolare 288 di Banca d'Italia.

Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio

Sino alla data odierna, non si sono verificati fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio.

Evoluzione prevedibile della gestione

La positiva dinamica dell'attività commerciale riscontrata nel 2023 – andamento del turnover, dell'erogato e della base clienti – e il contesto di riferimento favorevole all'attività di Generalfinance consente di guardare con ottimismo all'andamento economico finanziario della Società nel 2024. La Società si attende infatti risultati in ulteriore crescita rispetto a quelli realizzati nel 2023 ed in linea con gli obiettivi definiti nel Piano Strategico.

Dividendi

Il Consiglio di Amministrazione – tenuto conto dell'esigenza di rafforzare nel continuo i ratio patrimoniali in linea con gli obiettivi strategici pluriennali - propone di destinare l'utile netto dell'esercizio come segue:

  • agli azionisti un dividendo in contanti (al lordo delle ritenute di legge) di 0,59 Euro per ciascuna azione ordinaria con stacco cedola il 15 aprile. Ai sensi dell'articolo 83-terdecies del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 (TUF) la legittimazione al pagamento del dividendo è determinata con riferimento alle evidenze dei conti dell'intermediario di cui all'articolo 83-quater, comma 3 del TUF, al termine della giornata

contabile del 16 aprile (c.d. record date); il pagamento sarà effettuato dal 17 aprile per il tramite degli intermediari autorizzati presso i quali sono registrate le azioni nel Sistema Monte Titoli. Sulla base del prezzo dell'azione al 22 febbraio scorso, il rendimento (dividend yield) dell'azione è pari al 6,1%. Il monte dividendi complessivo ammonta pertanto a Euro 7.454.688,940.

  • A riserve – in particolare alla Riserva Straordinaria – per il residuo, pari a Euro 7.612.704,060.

***

Si rende noto, infine, che nella riunione del 21 febbraio 2024, ai sensi della raccomandazione 9 del Codice di Corporate Governance, il Collegio Sindacale ha provveduto alla periodica verifica dei requisiti di indipendenza dei propri componenti e a condurre l'autovalutazione periodica dell'organo medesimo circa la permanenza del possesso dei requisiti previsti per i propri componenti nonché relativamente alla correttezza ed efficacia del proprio funzionamento. All'esito delle verifiche svolte è emerso che il Collegio Sindacale è in possesso dei requisiti di onorabilità e indipendenza previsti dall'art. 2, racc. 7, del Codice di Corporate Governance e dei requisiti di professionalità previsti per l'assunzione della carica nonché la correttezza ed efficacia del proprio funzionamento.

Il dott. Ugo Colombo, in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.

***

***

I risultati al 31 dicembre 2023 di Generalfinance saranno presentati alla comunità finanziaria in una conference call fissata per il 26 febbraio 2024 alle ore 10.00 (C.E.T.). Un set di slide a supporto della presentazione sarà disponibile entro il giorno stesso, prima dell'inizio della conference call, sul sito internet societario in homepage www.generalfinance.it oppure al link https://investors.generalfinance.it/it/relazionie-presentazioni/. La conferenza si terrà in lingua italiana e in inglese.

Per connettersi alla conference call, si prega di iscriversi utilizzando il seguente link: Pre-rec Generalfinance 260224

***

Il Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2023 sarà messo a disposizione del pubblico, nei termini di legge, presso la sede sociale e presso Borsa Italiana, nonché reso disponibile sul sito internet www.generalfinance.it e sul sito internet del meccanismo di stoccaggio autorizzato .

GENERALFINANCE

Fondata nel 1982 e guidata da oltre 30 anni da Massimo Gianolli, Generalfinance è un intermediario finanziario vigilato, specializzato nel factoring, in grado di garantire interventi rapidi e personalizzati in base alle diverse esigenze della clientela. Operativa presso le due sedi di Milano e Biella con un team di circa 60 professionisti, Generalfinance è leader nel segmento del factoring alle imprese distressed.

Generalfinance S.p.A.

Chief Financial Officer - Investor Relations Ugo Colombo | [email protected] |+39 3355761968

CONTATTI INVESTOR RELATIONS ESTERNO

CDR Communication Vincenza Colucci | [email protected] |+39 3356909547 Simone Concetti | [email protected] |+39 3346132553

CONTATTI MEDIA

CDR Communication

Angelo Brunello | [email protected] |+39 3292117752

STATO PATRIMONIALE (valori in unità di euro)

Voci dell'attivo 31/12/2023 31/12/2022
10. Cassa e disponibilità liquide 21.640.716 43.725.230
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto
economico
22.974 20.300
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair
value
22.974 20.300
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 462.365.495 385.434.057
a) crediti verso banche 65.750 0
b) crediti verso società finanziarie 200.017 0
c) crediti verso clientela 462.099.728 385.434.057
70. Partecipazioni 12.500 0
80. Attività materiali 4.993.230 4.865.994
90. Attività immateriali 2.603.700 2.047.798
-
di cui avviamento
0 0
100. Attività fiscali 5.677.911 4.572.048
a) correnti 5.120.420 4.148.970
b) anticipate 557.491 423.078
120. Altre attività 2.726.576 3.149.078
Totale attivo 500.043.102 443.814.505
Voci del passivo e del patrimonio netto 31/12/2023 31/12/2022
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 409.388.039 368.388.464
a) debiti 376.750.770 331.170.709
b) titoli in circolazione 32.637.269 37.217.755
60. Passività fiscali 7.125.134 4.927.373
a) correnti 7.077.869 4.880.108
b) differite 47.265 47.265
80. Altre passività 14.037.517 11.585.712
90. Trattamento di fine rapporto del personale 1.471.156 1.316.956
100. Fondi per rischi e oneri 1.587.887 821.254
b) quiescenza e obblighi simili 164.705 142.487
c) altri fondi per rischi e oneri 1.423.182 678.767
110. Capitale 4.202.329 4.202.329
140. Sovrapprezzi di emissione 25.419.745 25.419.745
150. Riserve 21.624.119 16.171.811
160. Riserve da valutazione 119.783 95.474
170. Utile (Perdita) d'esercizio 15.067.393 10.885.387
Totale passivo e patrimonio netto 500.043.102 443.814.505

CONTO ECONOMICO (valori in unità di euro)

Voci 31/12/2023 31/12/2022
10. Interessi attivi e proventi assimilati 30.591.811 14.013.202
di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo 30.591.811 14.013.202
20. Interessi passivi e oneri assimilati (21.612.119) (6.745.881)
30. Margine di interesse 8.979.692 7.267.321
40. Commissioni attive 31.709.532 27.426.186
50. Commissioni passive (4.490.201) (3.829.758)
60. Commissioni nette 27.219.331 23.596.428
70. Dividendi e proventi simili 0 584
80. Risultato netto dell'attività di negoziazione 622 (299)
110. Risultato netto delle altre attività e delle passività finanziarie valutate
al fair value con impatto a conto economico
(150) 857
b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (150) 857
120. Margine di intermediazione 36.199.495 30.864.891
130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: (1.264.087) (1.206.562)
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (1.264.087) (1.206.562)
150. Risultato netto della gestione finanziaria 34.935.408 29.658.329
160. Spese amministrative (13.853.626) (13.044.192)
a) spese per il personale (7.196.181) (6.748.499)
b) altre spese amministrative (6.657.445) (6.295.693)
170. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri (82.218) (24.035)
b) altri accantonamenti netti (82.218) (24.035)
180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (801.884) (737.841)
190. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (442.855) (335.855)
200. Altri proventi e oneri di gestione 2.246.804 953.950
210. Costi operativi (12.933.779) (13.187.973)
260. Utile (perdita) dell'attività corrente al lordo delle imposte 22.001.629 16.470.356
270. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente (6.934.236) (5.584.969)
280. Utile (perdita) dell'attività corrente al netto delle imposte 15.067.393 10.885.387
300. Utile (perdita) d'esercizio 15.067.393 10.885.387
Numero di Pagine: 11

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