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Saipem

Quarterly Report Aug 4, 2022

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Quarterly Report

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RELAZIONE FINANZIARIA semestrale consolidata AL 30 giugno 2022

Saipem Classification - General Use

MISSIONE

Portare a termine progetti straordinari spingendoci oltre le frontiere dell'innovazione e aprendo la strada ai nostri clienti verso l'energia del futuro.

VALORI

Liberare ingegno creativo; prendersi cura delle persone e del pianeta; costruire relazioni di fiducia; valorizzare le diverse identità culturali.

Disclaimer

I dati e le informazioni previsionali devono ritenersi "forward-looking statements" e pertanto, non basandosi su meri fatti storici, hanno per loro natura una componente di rischiosità e di incertezza, poiché dipendono anche dal verificarsi di eventi e sviluppi futuri al di fuori del controllo della Società, quali ad esempio: le variazioni dei tassi di cambio, le variazioni dei tassi di interesse, la volatilità dei prezzi delle commodity, il rischio di credito, il rischio di liquidità, il rischio HSE, gli investimenti dell'industria petrolifera e di altri settori industriali, l'instabilità politica in aree in cui il Gruppo è presente, le azioni della concorrenza, il successo nelle trattative commerciali, il rischio di esecuzione dei progetti (inclusi quelli relativi agli investimenti in corso), l'evoluzione della pandemia COVID-19 (inclusi i suoi impatti sul nostro business, sui nostri progetti in esecuzione in tutto il mondo e sulla nostra catena di approvvigionamento), nonché i cambiamenti nelle aspettative degli stakeholder e altri cambiamenti nelle condizioni di business. I dati consuntivi possono pertanto variare in misura sostanziale rispetto alle previsioni. Alcuni dei rischi citati risultano meglio approfonditi nella Relazione Finanziaria Annuale. I dati e le informazioni previsionali si riferiscono alle informazioni reperibili alla data della loro diffusione; al riguardo Saipem SpA non assume alcun obbligo di rivedere, aggiornare e correggere gli stessi successivamente a tale data, al di fuori dei casi tassativamente previsti dalle norme applicabili.

I PAESI DI ATTIVITÀ SAIPEM

EUROPA

Albania, Austria, Bulgaria, Cipro, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Romania, Serbia, Spagna, Svizzera, Turchia

AMERICHE

Argentina, Bolivia, Brasile, Canada, Cile, Colombia, Ecuador, Guyana, Messico, Perù, Stati Uniti, Venezuela

CSI

Azerbaijan, Georgia, Kazakhstan, Russia

AFRICA

Algeria, Angola, Congo, Costa d'Avorio, Egitto, Gabon, Ghana, Guinea Equatoriale, Kenya, Libia, Marocco, Mauritania, Mozambico, Nigeria, Senegal, Sudafrica, Tunisia, Uganda

MEDIO ORIENTE

Arabia Saudita, Bahrein, Emirati Arabi Uniti, Iraq, Israele, Kuwait, Oman, Qatar

ESTREMO ORIENTE E OCEANIA

Australia, Cina, Giappone, India, Indonesia, Malaysia, Singapore, Taiwan, Thailandia, Vietnam

ORGANI SOCIALI E DI CONTROLLO DI SAIPEM SpA

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE1 Presidente Silvia Merlo

Amministratore Delegato (CEO) Francesco Caio

Consiglieri Roberto Diacetti, Alessandra Ferone, Patrizia Michela Giangualano, Pier Francesco Ragni, Marco Reggiani, Paul Schapira, Paola Tagliavini

COLLEGIO SINDACALE2 Presidente Giovanni Fiori

Sindaci effettivi Giulia De Martino Norberto Rosini

Sindaci supplenti Francesca Michela Maurelli Maria Francesca Talamonti

DIRETTORE GENERALE3 Alessandro Puliti

SOCIETÀ DI REVISIONE KPMG SpA4

(1) Nominato dall'Assemblea del 30 aprile 2021 per gli esercizi 2021, 2022 e 2023, e comunque con scadenza alla data dell'Assemblea che sarà convocata per l'approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2023.

(2) Nominato dall'Assemblea del 29 aprile 2020 per tre esercizi e comunque fino alla data dell'Assemblea per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2022.

(3) Nominato dal Consiglio di Amministrazione del 4 febbraio 2022.

(4) L'Assemblea del 3 maggio 2018 ha deliberato di conferire a KPMG SpA l'incarico di revisione legale dei conti per gli esercizi 2019-2027.

Saipem Classification - General Use

RELAZIONE FINANZIARIA semestrale consolidata al 30 giugno 2022

Risultati del semestre
Struttura partecipativa del Gruppo Saipem
2
3
RELAZIONE intermedia SULLA GESTIONE
Nota sull'andamento del titolo Saipem SpA 8
Andamento operativo 10
Assetto organizzativo 10
Assetto organizzativo: reporting 10
Continuing e Discontinued Operations e attività non correnti possedute per la vendita 11
Il contesto di mercato 11
Le acquisizioni e il portafoglio 12
Gli investimenti 13
Engineering & Construction Offshore 14
Engineering & Construction Onshore 19
Asset Based Services Drilling Offshore 24
Discontinued operations 27
Commento ai risultati economico-finanziari
Risultati economici
29
34
Situazione patrimoniale e finanziaria 38
Rendiconto finanziario riclassificato 41
Principali indicatori reddituali e finanziari 42
Sostenibilità del business 44
Ricerca e sviluppo 47
Salute, sicurezza e ambiente 54
Risorse umane 58
Digital e Servizi ICT 65
Gestione dei rischi d'impresa 68
Altre informazioni 88
Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori 91
Glossario 93
Bilancio consolidato semestrale consolidato
Schemi di bilancio 100
Note illustrative al bilancio consolidato semestrale abbreviato 108
Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7,
del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018 185
Informazioni su richiesta di Consob ai sensi dell'art. 114, comma 5, del D.Lgs. n.58/1998 ("TUF") 191
Attestazione a norma delle disposizioni dell'art. 154-bis,
comma 5 del D.Lgs. n. 58/1998 (Testo Unico della Finanza) 201
Relazione della Società di revisione 202

Approvata dal Consiglio di Amministrazione nella riunione del 26 luglio 2022

risultati del semestre

Premessa

Per effetto dell'annunciata cessione del Drilling Onshore, i risultati del settore oggetto di cessione sono stati rilevati come Discontinued operations secondo le disposizioni del principio contabile IFRS 5. Ai fini comparativi i periodi di confronto sono stati riesposti in conformità a tale trattamento contabile in tutte le parti della presente relazione finanziaria semestrale. Per maggiori informazioni si rimanda al paragrafo sull'andamento operativo della "Relazione intermedia sulla gestione".

Risultati Continuing e Discontinued operations

Si rafforza il positivo contesto di mercato e continua la ripresa della performance operativa del Gruppo, con volumi di attività e ricavi tornati a livelli pre-pandemia.

I risultati del semestre (comprensivi delle Discontinued operations) sono in netta crescita rispetto al primo semestre del 2021 con ricavi a 4.435 milioni di euro (3.200 milioni di euro nel primo semestre del 2021), che registrano un miglioramento di circa il 40% rispetto al primo semestre del 2021 ed EBITDA adjusted a 321 milioni di euro (negativo per 266 milioni di euro nel primo semestre del 2021).

Acquisiti ordini per 4,2 miliardi di euro, di cui oltre la metà in attività offshore, sia E&C che drilling, in linea con le priorità del Piano Strategico.

Prosegue l'attuazione del Piano, e in particolare le iniziative di valorizzazione di asset, di miglioramento della liquidità (cessione del drilling onshore e della nave FPSO Cidade de Vitória) e di riduzione dei costi.

I risultati del primo semestre migliorano la visibilità sui target del 2022 e del Piano Strategico che vengono confermati. In data 15 luglio 2022 è stato completato l'aumento di capitale di 2 miliardi di euro.

Risultati Continuing operations

I ricavi nel primo semestre del 2022 ammontano a 4.187 milioni di euro (3.042 milioni di euro nel primo semestre del 2021) e l'EBITDA adjusted ammonta a 263 milioni di euro (perdita di 296 milioni di euro nel primo semestre del 2021). I risultati operativi riflettono il miglioramento della performance operativa rispetto al primo semestre del 2021, in particolare per le attività Offshore, sia ingegneria e costruzioni che drilling,

Il settore Engineering & Construction Offshore ha espresso il 49% dei ricavi; l'Engineering & Construction Onshore il 44% dei ricavi; il Drilling Offshore ha contribuito per il 7% dei ricavi.

Il risultato netto adjusted Continuing operations riporta una perdita di 104 milioni di euro (perdita di 619 milioni di euro nel primo semestre del 2021). La variazione positiva registrata nel risultato operativo adjusted (532 milioni di euro) è ridotta dal leggero peggioramento del saldo della gestione fiscale e finanziaria per un totale di 17 milioni di euro.

Il risultato netto Continuing operations registra una perdita di 123 milioni di euro (perdita di 739 milioni di euro nel primo semestre del 2021) e sconta rispetto al risultato netto adjusted oneri derivanti dall'emergenza sanitaria per circa 14 milioni di euro e oneri da riorganizzazione per 5 milioni di euro.

Il risultato netto, comprensivo del risultato netto da Discontinued operations pari a una perdita di 7 milioni di euro, registra una perdita di 130 milioni di euro.

Gli investimenti tecnicieffettuati nel corso del primo semestre del 2022, principalmente riferiti a interventi di manutenzione e upgrading, ammontano a 86 milioni di euro (123 milioni di euro nel primo semestre del 2021).

L'indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2022 ante effetti lease liability IFRS 16 ammonta a 1.395 milioni di euro, che al netto del versamento effettuato dal socio Eni per 458 milioni di euro, registra un incremento di 630 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021 (1.223 milioni di euro), principalmente per l'assorbimento di cassa dei progetti oggetto di backlog review, la dinamica negativa del saldo anticipi sia da cliente che verso fornitori, nonché per gli investimenti di periodo. L'Indebitamento finanziario netto comprensivo della lease liability IFRS 16, pari a 308 milioni di euro, ammonta a 1.703 milioni di euro.

Nel corso del primo semestre del 2022 Saipem ha acquisito nuovi ordini per un totale di 4.228 milioni di euro (4.216 milioni di euro nel primo semestre del 2021). Il portafoglio ordini al 30 giugno 2022 ammonta a 21.097 milioni di euro (7.727 milioni di euro nell'Engineering & Construction Offshore, 12.485 milioni di euro nell'Engineering & Construction Onshore e 885 milioni di euro nel Drilling Offshore), di cui 4.267 milioni di euro da realizzarsi nel 2022. L'ammontare totale è comprensivo degli effetti della cancellazione del residuo ordini del contratto Moscow Refinery in Russia per 180 milioni di euro, a seguito della termination nel corso del secondo trimestre.

Il portafoglio ordini nell'Engineering & Construction, a giugno 2022, è caratterizzato per oltre il 76% da progetti non-oil che includono GNL e rinnovabili (efficienza energetica).

Il portafoglio ordini comprensivo di società non consolidate al 30 giugno 2022 ammonta a 22.707 milioni di euro (7.750 milioni di euro nell'Engineering & Construction Offshore, 14.072 milioni di euro nell'Engineering & Construction Onshore e 885 milioni di euro nel Drilling Offshore), di cui 4.878 milioni di euro da realizzarsi nel 2022.

Struttura partecipativa del gruppo Saipem

(società controllate)

RELAZIONE intermedia SULLA GESTIONE

NOTA SULL'ANDAMENTO DEL TITOLO SAIPEM SpA

L'inizio del 2022 è stato caratterizzato da forti tensioni sui mercati finanziari internazionali, a causa degli annunci da parte delle banche centrali di rialzi dei tassi d'interesse, collegati al rapido aumento del tasso dell'inflazione. Questi eventi macroeconomici hanno determinato un incremento significativo della volatilità del mercato. L'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, ufficialmente iniziata il 24 febbraio 2022, ha innescato un ribasso delle stime del PIL dei Paesi dell'Eurozona e un aumento del tasso di inflazione, causando un ulteriore incremento della volatilità sui mercati finanziari.

Gli indici azionari e il titolo Saipem hanno risentito di queste condizioni macroeconomiche sfavorevoli. Nel corso del primo semestre 2022 il valore del titolo Saipem ha registrato una riduzione del 45%, mentre l'indice FTSE MIB, ha registrato, nello stesso periodo, una riduzione del 22%.

Oltre che dal contesto macroeconomico, la debolezza del titolo Saipem è stata determinata dall'annuncio del 31 gennaio 2022, nel quale la Società ha reso noti i risultati della "backlog review", ovvero l'analisi approfondita delle commesse in portafoglio, avviata dal management, alla luce del perdurare del contesto della pandemia e dell'aumento dei costi delle materie prime e della logistica, che ha evidenziato un significativo deterioramento dei margini economici a vita intera di alcuni progetti relativi all'Engineering & Construction Onshore e all'Engineering & Construction Offshore wind con conseguenti effetti sui risultati economici consolidati di Saipem. La Società ha inoltre informato che le perdite del 2021 avrebbero eroso la soglia di un terzo del capitale sociale. La notizia ha portato gli analisti di ricerca a rivedere a ribasso le proprie stime e ha determinato una diminuzione del valore dell'azione Saipem del 30% in un solo giorno.

A seguito dell'annuncio del 31 gennaio, il 24 marzo il Consiglio di Amministrazione ha approvato l'aggiornamento del Piano Strategico 2022-2025, contestualmente a una manovra di rafforzamento della struttura finanziaria e patrimoniale della Società che ha previsto, tra le altre misure, un aumento di capitale di circa 2 miliardi di euro da completarsi entro fine anno. Nello stesso contesto, i due soci di riferimento Eni e CDP Industria hanno assunto l'impegno a sottoscrivere complessivamente circa il 44% dell'aumento di capitale, in proporzione alle partecipazioni rispettivamente detenute nel capitale della società; la restante parte di circa 56% è stata coperta da un accordo di underwriting con primarie banche italiane e internazionali.

L'aumento di capitale è stato avviato nel mese di giugno. I termini dello stesso sono stati fissati il 22 giugno prevedendo l'emissione di 1.974.327.430 azioni ordinarie da offrire in opzione agli azionisti ordinari e di risparmio, nel rapporto di 95 nuove azioni per azione posseduta. Il prezzo di sottoscrizione è stato fissato a 1,013 euro per ciascuna nuova azione, di cui 0,021 euro da imputarsi a capitale sociale e 0,992 euro da imputarsi a sovrapprezzo azioni.

Il prezzo di emissione delle Nuove Azioni ha incorporato uno sconto di circa il 30% rispetto al prezzo teorico ex diritto (Theoretical Ex Right Price o TERP) delle azioni ordinarie Saipem, calcolato secondo le metodologie correnti, sulla base del prezzo di riferimento di Borsa Italiana SpA delle azioni Saipem al 21 giugno 2022.

Il 15 luglio 2022 è stato comunicato l'esito definitivo dell'aumento di capitale.

Con l'aggiornamento del Piano strategico 2022-25 Saipem si è impegnata ad attuare una strategia di costruzione di un modello di business più resiliente e focalizzato, a supporto della struttura di capitale e degli obiettivi di liquidità annunciati. Nell'ambito delle azioni aggiuntive rispetto al Piano Strategico 2022-2025, il 1° giugno 2022 è stato firmato un accordo con KCA Deutag per la vendita delle attività Drilling Onshore, per un corrispettivo di 550 milioni di dollari in denaro, oltre al 10% di partecipazione azionaria in KCA Deutag.

Dal punto di vista dei flussi di scambio, per tutto il primo semestre del 2022 il trading del titolo Saipem è stato caratterizzato da elevata volatilità e dominato da una componente speculativa nei volumi, dovuta soprattutto a posizioni di vendita allo scoperto da parte di alcuni investitori, e conseguente copertura e pre-posizionamento in vista dell'aumento di capitale. Il corso del titolo è stato ancorato a dinamiche di tipo tecnico piuttosto che fondamentali.

Alla fine del primo semestre 2022, la capitalizzazione di mercato di Saipem risulta poco significativa, in quanto influenzata dall'aumento di capitale in corso. La media degli scambi giornaliera è stata di quasi 9 milioni di azioni e il prezzo di chiusura al 30 giugno 2022 era di 2,56 euro.

Per quanto riguarda le azioni di risparmio, convertibili alla pari in azioni ordinarie, a fine giugno il loro numero era di 1.059. Il loro valore, influenzato dalla scarsissima liquidità, ha registrato una diminuzione di circa l'80% durante il semestre, passando da una quotazione di 350 euro a inizio periodo a 73 euro a fine periodo.

Si ricorda che, da un punto di vista tecnico, il numero di azioni ordinarie è stato ridotto a 21.231.361 azioni come conseguenza di due raggruppamenti azionari perfezionati a maggio e a giugno.

Le statistiche incluse nel testo e seguenti tengono conto degli aggiustamenti effettuati per tener conto delle operazioni di raggruppamento e del fattore "K" legato all'aumento di capitale.

Si riporta di seguito il dettaglio della performance nel periodo di riferimento.

Quotazioni alla Borsa Valori di Milano

1° semestre
(euro) 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 2022
Azioni ordinarie:
- massima 26,29 16,06 9,17 5,65 5,43 4,99 4,49 2,65 5,12
- minima 10,46 8,94 3,02 2,96 3,10 3,22 1,36 1,92 1,25
- media 20,88 11,33 4,23 3,83 3,98 4,29 2,36 2,25 3,04
- fine periodo 11,05 9,47 5,36 3,83 3,25 4,36 2,21 2,04 2,56
Azioni di risparmio:
- massima 128,74 110,71 62,00 60,00 41,80 44,20 44,20 45,00 350,00
- minima 99,49 58,27 39,00 40,00 40,00 40,00 42,00 42,60 72,55
- media 113,96 96,28 57,17 46,13 40,27 41,43 43,37 44,37 199,03
- fine periodo 110,71 58,27 54,10 40,00 40,00 42,00 45,00 42,60 72,55

Prezzi storici adjusted a seguito dei due raggruppamenti azionari perfezionati nel primo semestre 2022 e del fattore "K" legato all'aumento di capitale.

ANDAMENTO OPERATIVO

Assetto organizzativo

Con decorrenza 14 gennaio 2022 la Società ha assunto una configurazione organizzativa declinata in quattro distinte aree di business che prevede in coerenza con il nuovo modello organizzativo:

  • ≥ la centralizzazione organizzativa e geografica delle strutture di staff, finalizzata al perseguimento di livelli di efficienza superiore;
  • ≥ l'introduzione di una funzione commerciale centrale per guidare l'evoluzione dell'order intake e l'interlocuzione con i clienti in ottica "One Saipem", assicurando al contempo la gestione ottimizzata delle strutture regionali e locali su scala globale;
  • ≥ l'integrazione dei processi di project control e risk management nel perimetro del Chief Financial Officer, elevando il livello di sensibilità nell'analisi e gestione dei rischi sull'intero ciclo di vita dei progetti;
  • ≥ l'articolazione del portafoglio Saipem in quattro Business Line, ciascuna con dinamiche, obiettivi e competenze differenti per lo sviluppo tecnico ed economico delle offerte e la gestione dei progetti in fase esecutiva, nonché centri di eccellenza in ambito tecnologico e ingegneristico riconosciuti a livello globale dai nostri clienti:
    • Asset-Based Service che aggrega i business fondati sul portafoglio di asset Saipem, ovvero Drilling, Sea Trunklines, Transportation & Installation, Subsea Development, nonché la gestione dei mezzi e delle yard a servizio dei business del Gruppo;
    • Energy Carriers evoluzione dell'impiantistica Saipem con forte contenuto tecnologico, grande attenzione ai nuovi vettori energetici e alla circolarità, che concentra i business E&C di progetti "one-of-a-kind" Onshore e Offshore, valorizzando l'ampiezza, profondità e qualità del nostro portafoglio di competenze tecniche e gestionali;
    • Robotics and Industrialized Solutions che, rispondendo alle nuove esigenze del settore energetico, integra le competenze tecniche-operative dedicate allo sviluppo, ingegnerizzazione ed esecuzione di impianti modulari, ripetibili, scalabili, nonché servizi di monitoraggio e manutenzione basati su tecnologie digitali;
    • Sustainable Infrastructures per cogliere le opportunità di un settore diventato strategico nell'ecosistema della transizione energetica, per il quale il Recovery Fund italiano funzionerà auspicabilmente da acceleratore.

In data 4 febbraio 2022 il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA ha approvato, a integrazione e completamento della nuova struttura organizzativa, la costituzione di una direzione generale con ampie deleghe operative e gestionali istituendo, a riporto del Direttore Generale, un'unità finalizzata a rafforzare l'attività di pianificazione e controllo finanziario delle commesse e delle altre attività gestionali.

Inoltre, ai fini di una migliore comprensione del nuovo modello organizzativo, si segnala che le nuove linee di business rifletteranno la seguente struttura:

  • ≥ Asset Based Services includerà la Divisione E&C Offshore (escluso il segmento Offshore Wind), Drilling Offshore e Drilling Onshore;
  • ≥ Energy Carriers includerà la Divisione E&C Onshore (escluso il segmento delle Infrastrutture Sostenibili);
  • ≥ Robotics and Industrialized Solutions accoglierà il segmento dell'Offshore Wind e quelli provenienti dall'offerta di impianti modulari e servizi di monitoraggio e manutenzione;
  • ≥ Sustainable Infrastructures accoglierà il segmento delle Infrastrutture Sostenibili e quelli provenienti dall'offerta di servizi legati alla mobilità sostenibile.

Assetto organizzativo: reporting

La Società, in seguito a quanto descritto sopra, ha immediatamente implementato le iniziative organizzative per rafforzare il governo delle attività di acquisizione progetti; è stata infatti introdotta una funzione commerciale centrale e soprattutto implementata la risalita al Top Management di processi di valutazione interfunzionale e decisionali chiave mentre è ancora in corso di piena implementazione e/o adeguamento la nuova struttura di reporting secondo quanto previsto dall'IFRS 8, a supporto della nuova struttura organizzativa.

In particolare è ancora in corso la puntuale definizione dei meccanismi organizzativi di integrazione, tra le nuove direzioni e le business line, e dei relativi meccanismi gestionali-contabili-amministrativi correlati, tra cui l'interscambio tra le diverse business line di servizi necessari allo sviluppo dei singoli progetti (ingegneria, asset, ecc.), la definizione delle modalità di erogazione tra servizi centrali (in precedenza assegnati alle divisioni) e le business line (project control, procurement, commerciale), l'attribuzione dello sviluppo dello stesso prodotto a più business line in relazione agli approcci realizzativi perseguiti da ciascun business (one of a kind, modulare/scalabile, offshore wind, ecc.). È stato possibile assegnare in maniera univoca i progetti gestiti ai nuovi responsabili, ma il criterio di accorpamento è tale per cui dalla sola aggregazione delle grandezze economiche relative ai singoli progetti non risulta possibile addivenire a una misura di margine operativo lordo (EBITDA) riferita a ciascuna linea di business e, dunque, alla definizione di parametri quantitativi utilizzabili per valutarne le performance. La Società non ha quindi ancora istituito un sistema di controllo di gestione in linea con la nuova struttura organizzativa e pertanto non sono ad oggi disponibili informazioni di reporting così come previsto

dall'IFRS 8. La Società, anche al fine di facilitare la comprensione da parte del mercato finanziario dell'evoluzione della performance economico-finanziaria relativa agli obiettivi di Piano Strategico comunicati al mercato, nel corso del 2022, in continuità con gli esercizi precedenti, mantiene la struttura di reporting basata sulle quattro divisioni Engineering & Construction Offshore, Engineering & Construction Onshore e Drilling Offshore; il settore Drilling Onshore, come commentato di seguito, sarà esposto come Discontinued operations.

Nelle pagine che seguono dedicate alla descrizione delle attività operative, ove possibile si farà riferimento alla citata allocazione dei progetti alle business line.

Continuing e Discontinued operations e attività non correnti possedute per la vendita

I risultati economici, patrimoniali e finanziari del semestre e del secondo trimestre sono rappresentati, oltre che complessivamente distinguendo le Continuing operations dalle Discontinued operations, rilevando queste ultime secondo i criteri di cui all'IFRS 5.

Nelle Discontinued operations è rilevato il business Drilling Onshore in quanto in data 1° giugno 2022 Saipem e KCA Deutag ("KCA") hanno sottoscritto un contratto avente a oggetto la cessione delle attività afferenti a tale settore (il "DRON") per un corrispettivo che prevede una componente in cassa pari a 550 milioni di dollari, nonché una componente in azioni di KCA pari al 10% delle azioni ordinarie di categoria A di KCA. L'operazione non comporta alcun trasferimento di debiti finanziari da Saipem a KCA.

La cessione del DRON è in linea con le azioni aggiuntive rispetto al Piano Strategico 2022-2025 nell'ottica di una gestione attiva del portafoglio di asset.

Considerato che la transazione descritta si perfezionerà nel quarto trimestre del 2022, il settore contribuisce ai risultati come "attività operativa cessata" (Discontinued operations) secondo le disposizioni del principio contabile IFRS 5 "Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate".

Nella presente Relazione finanziaria semestrale consolidata il business Drilling Onshore è rappresentato come "Discontinued operations" in base alle disposizioni del principio contabile internazionale IFRS 5 "Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate".

I risultati economici dell'attività in dismissione sono quindi rappresentati separatamente dalle Continuing operations in un'unica riga del conto economico e limitatamente ai soli rapporti con terze parti. I risultati economici del periodo di confronto sono stati riesposti in ottemperanza alle disposizioni dell'IFRS 5.

Inoltre, in data 27 giugno 2022 Saipem e BW Energy hanno firmato un Memorandum of Agreement (MoA) per la vendita, per 73 milioni di dollari, dell'unità galleggiante di produzione, stoccaggio e scarico (FPSO) Cidade de Vitória, attualmente di proprietà di Saipem e gestita operativamente per conto di Petrobras nel giacimento di Golfinho, al largo delle coste del Brasile. Sempre ai sensi dell'IFRS 5, tale attività soddisfa i criteri per essere classificata come posseduta per la vendita ed è stata esposta separatamente dalle altre attività dello stato patrimoniale.

Il contesto di mercato

Dopo aver assistito, durante la seconda metà del 2021, a un progressivo recupero della crescita economica, facilitato dalla diffusione dei vaccini e dal sostegno fiscale e monetario in particolare di alcune economie avanzate, i primi mesi del 2022 sono stati caratterizzati da uno scenario globale particolarmente sfidante, gravato, oltre che dal perdurare della pandemia, dal contesto di instabilità generato dal conflitto Russia-Ucraina. La ripresa economica ha registrato alcuni indicatori di rallentamento, con una crescita prevista per il 2022 sul 2021 intorno al 3,6%, in riduzione rispetto alle previsioni disponibili a fine 2021. Tra i diversi fattori che hanno contribuito alla revisione dello scenario macro-economico hanno inciso in particolare le sanzioni inflitte alla Russia, l'aumento dell'inflazione, l'irrigidimento delle politiche monetarie e la nuova tornata di restrizioni in Cina, che torna a impattare sulle catene globali di approvvigionamento e di produzione.

In questo contesto, dopo essere risultato tra i più impattati nel periodo pandemico, il settore energetico ha iniziato a mostrare diversi segnali di ripresa in ragione del recupero della domanda di energia e di petrolio e gas in particolare. Il riequilibrio dei fondamentali di mercato, già visibile nel corso del 2021, ha portato come conseguenza all'incremento dei prezzi di gas e petrolio, raggiungendo quest'ultimo un picco di oltre 120 dollari al barile nei primi mesi del 2022, ampiamente al di sopra dei livelli precrisi. A fronte di una domanda in recupero, pur in parte rallentata dall'evoluzione del contesto macroeconomico, il ritorno alla produzione di idrocarburi sta avvenendo in maniera graduale nelle diverse aree geografiche, con una ripresa diffusa sia in Nord America che in Medio Oriente. Per gli anni successivi, coerentemente con un rientro verso i livelli precrisi in termini di rischio geopolitico e domanda energetica, i principali analisti prevedono un riallineamento del prezzo verso i valori riscontrati sul mercato prima dello scoppio della pandemia.

A livello complessivo, i segnali positivi visibili ad oggi si sono parzialmente tradotti in un recupero degli investimenti nei settori dell'Oil&Gas, sintomo anche di una strategia conservativa da parte degli operatori che confermano l'obiettivo, da un lato, di mantenere la solidità del proprio assetto finanziario e, al contempo, di diversificare il proprio portafoglio di investimenti in modo da rispondere alle crescenti pressioni in tema di transizione energetica e obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2.

Le acquisizioni e il portafoglio

Le acquisizioni di nuovi ordini nel corso del primo semestre del 2022 ammontano a 4.228 milioni di euro (4.216 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2021).

Delle acquisizioni complessive, il 56% riguarda l'attività Engineering & Construction Offshore, il 25% l'attività Engineering & Construction Onshore e il 19% il Drilling Offshore.

Le acquisizioni all'estero rappresentano il 95% del totale; le acquisizioni di contratti da imprese del Gruppo Eni il 4%. Le acquisizioni della Capogruppo Saipem SpA sono state il 24% di quelle complessive.

Le acquisizioni del settore Drilling Onshore - Discontinued operations ammontano a 638 milioni di euro.

Gruppo Saipem - Ordini acquisiti nel primo semestre 2022

Esercizio 2021 (milioni di euro) Primo semestre2021 Primo semestre 2022
Importi % Importi % Importi %
1.868 27 Saipem SpA 1.565 37 1.030 24
5.084 73 Imprese del Gruppo 2.651 63 3.198 76
6.952 100 Totale 4.216 100 4.228 100
4.000 58 Engineering & Construction Offshore 2.379 56 2.362 56
2.716 39 Engineering & Construction Onshore 1.711 41 1.052 25
236 3 Drilling Offshore 126 3 814 19
6.952 100 Totale 4.216 100 4.228 100
32 1 Italia 44 1 200 5
6.920 99 Estero 4.172 99 4.028 95
6.952 100 Totale 4.216 100 4.228 100
413 6 Gruppo Eni 287 7 177 4
6.539 94 Terzi 3.929 93 4.051 96
6.952 100 Totale 4.216 100 4.228 100

Il portafoglio ordini residuo al 30 giugno 2022 ammonta a 21.097 milioni di euro (21.236 milioni di euro al 31 dicembre 2021), 7.727 milioni di euro per l'Engineering & Construction Onshore, 12.485 milioni di euro per l'Engineering & Construction Offshore e 885 milioni di euro per il Drilling Offshore, di cui 4.267 milioni di euro da realizzarsi nel secondo semestre del 2022. L'ammontare totale è comprensivo degli effetti della cancellazione del residuo ordini del contratto Moscow Refinery in Russia per 180 milioni di euro, a seguito della termination nel corso del secondo trimestre.

Per quanto riguarda l'articolazione per settori di attività, il 37% del portafoglio ordini residuo è attribuibile all'attività Engineering & Construction Offshore, il 59% all'attività Engineering & Construction Onshore e il 4% al Drilling Offshore. Il portafoglio ordini residuo del settore Drilling Onshore - Discontinued operations ammonta a 1.887 milioni di euro.

Il 96% degli ordini è da eseguirsi all'estero; quelli verso le imprese del Gruppo Eni rappresentano l'1% del portafoglio totale. La Capogruppo Saipem SpA ha in carico il 25% del portafoglio ordini residuo.

Il portafoglio ordini residuo comprensivo di società non consolidate ammonta a 22.707 milioni di euro (23.185 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

30.06.2021 (milioni di euro) 31.12.2021 30.06.2022
Importi % Importi % Importi %
6.150 28 Saipem SpA 5.415 25 5.203 25
15.836 72 Imprese del Gruppo 15.821 75 15.894 75
21.986 100 Totale 21.236 100 21.097 100
7.632 35 Engineering & Construction Offshore 7.437 35 7.727 37
13.877 63 Engineering & Construction Onshore 13.439 63 12.485 59
477 2 Drilling Offshore 360 2 885 4
21.986 100 Totale 21.236 100 21.097 100
1.043 5 Italia 927 4 873 4
20.943 95 Estero 20.309 96 20.224 96
21.986 100 Totale 21.236 100 21.097 100
439 2 Gruppo Eni 296 1 193 1
21.547 98 Terzi 20.940 99 20.904 99
21.986 100 Totale 21.236 100 21.097 100

Gruppo Saipem - Portafoglio ordini al 30 giugno 2022

Gli investimenti

Gli investimenti tecnici effettuati nel primo semestre del 2022 comprensivi degli investimenti relativi alle Discontinued operations (26 milioni di euro) ammontano a 112 milioni di euro (135 milioni di euro nel primo semestre del 2021) e hanno principalmente riguardato:

  • ≥ per l'Engineering & Construction Offshore 67 milioni di euro: interventi di manutenzione straordinaria relativi alla prima fase dei lavori di riparazione del mezzo navale Saipem 7000, a seguito dell'incidente del 14 aprile, e interventi di mantenimento e upgrading di mezzi esistenti, in particolare FDS e FDS 2;
  • ≥ per l'Engineering & Construction Onshore 7 milioni di euro: acquisto e mantenimento di attrezzature;
  • ≥ per il Drilling Offshore 12 milioni di euro: interventi di manutenzione e upgrading sui mezzi;
  • ≥ per il Drilling Onshore (Discontinued operations) 26 milioni di euro: upgrading di un impianto destinato a operare in Arabia Saudita, nonché interventi di mantenimento e upgrading di impianti esistenti.

In sintesi, gli investimenti del primo semestre del 2022 presentano la seguente articolazione:

Investimenti

Esercizio Primo semestre
2021 (milioni di euro) 2021 2022
38 Saipem SpA 9 13
260 Altre imprese del Gruppo 126 99
298 Totale 135 112
150 Engineering & Construction Offshore 77 67
20 Engineering & Construction Onshore 5 7
76 Drilling Offshore 41 12
152 Drilling Onshore (Discontinued operations) 12 26
298 Totale 135 112

Gli investimenti relativi alle singole attività sono descritti nei paragrafi che seguono.

EngineERING & CONsTRUCTION OFFSHORE

Premessa

Il segmento dell'Offshore Wind e quelli provenienti dall'offerta di impianti modulari e servizi di monitoraggio e manutenzione saranno scorporati dalla Divisione Engineering & Construction Offshore e confluiranno nella nuova business line Robotics and Industrialized Solutions, mentre i restanti progetti confluiranno nella business line Asset Based Services; quindi di seguito sono esposti separatamente i commenti ai progetti che sono gestiti dai nuovi responsabili di business line: Asset Based Service e Robotics and Industrialized Solutions.

Quadro generale

L'Engineering & Construction Offshore opera nel segmento Offshore con un portafoglio di competenze, asset e servizi che le permettono di coprire un'ampia gamma di tipologie di progetti, tra cui lo sviluppo di campi sottomarini, la posa di condotte (inclusi i grandi diametri) e l'installazione e il sollevamento di strutture offshore. I servizi forniti coprono l'intera catena del "life of the field" in quanto vanno dall'assistenza ai clienti nelle fasi di pre final investment decision fino allo sviluppo dell'investimento, comprendendo le attività di progettazione, realizzazione, installazione, manutenzione e modifica, per arrivare, in ultimo, alla fase di decommissioning.

I servizi sopra citati sono forniti grazie a una flotta di navi con caratteristiche complementari in grado di operare anche in condizioni operative e ambientali complesse, a una rete di cantieri di fabbricazione e basi logistiche in Nigeria, Angola, Brasile, Indonesia, Guyana, Italia, Stati Uniti e Arabia Saudita e a competenze ingegneristiche e di project management derivanti dall'esperienza pluridecennale nel settore. In particolare la flotta è composta al 30 giugno 2022 da 31 navi, di cui 27 di proprietà e 4 di proprietà di terzi in gestione a Saipem. Tra le principali possiamo citare: la Saipem 7000, impiegata nel segmento dei sollevamenti pesanti e nel decomissioning; la posatubi Castorone, utilizzata nella posa di pipeline a grande diametro; la FDS e la FDS 2, impiegate nelle attività di sviluppo dei campi sottomarini; la Saipem Constellation, utilizzata per le attività di field development grazie alle sue capacità di sollevamento e di posa di tubi rigidi e flessibili in modalità reel-lay; la Saipem Endeavour impiegata per la posa e il sollevamento. La flotta e le strutture di gestione sono inoltre utilizzate per le attività nel campo delle energie rinnovabili (segmento Offshore Wind). La Società, al fine di ottimizzare i propri processi produttivi, presta particolare attenzione alle innovazioni tecnologiche, all'automazione e alla digitalizzazione.

Le attività nel segmento Offshore sono perseguite dal punto di vista organizzativo attraverso due strutture, una rivolta al segmento SURF e una alle Offshore Facilities and Pipeline, con il supporto di una funzione Asset dedicata alla gestione delle navi, delle yard e delle basi logistiche.

Il contesto di mercato di riferimento

Nel mercato Oil&Gas in generale stiamo assistendo, già visibile a partire dal 2021, a un recupero degli investimenti in ambito Upstream sia in acque profonde (deep water) che in acque di medio-bassa profondità (shallow water), con iniziative rilevanti nei diversi segmenti: SURF (sviluppi di campi Subsea), Trunkline (condotte sottomarine per il trasporto di olio e gas intra-pozzo e a terra) e Conventional (piattaforme offshore e relativi impianti di produzione e trattamento). La ripresa si sta caratterizzando anche in termini di attività commerciale e relative acquisizioni, supportando le aspettative di ripresa nel breve e medio periodo.

All'interno dei i singoli ambiti notiamo, per quanto riguarda il mercato convenzionale, la resilienza del settore legato alle acque basse del Medio Oriente. L'Arabia Saudita procede con i suoi principali sviluppi legati alla produzione di petrolio, con una spinta significativa anche verso lo sviluppo di cambi non-convenzionali di gas naturale. Il Qatar continua a perseguire l'obiettivo di crescere ulteriormente come esportatore di gas naturale, attraverso anche i propri giacimenti di gas offshore (come il giacimento North Field) per supportare l'incremento di capacità di produzione di gas naturale liquefatto. Gli Emirati Arabi Uniti stanno anch'essi procedendo con diverse iniziative, mirate a soddisfare il fabbisogno interno di energia, per cercare di diventare totalmente indipendenti rispetto al fabbisogno di gas naturale per la produzione di energia elettrica. Il mercato convenzionale sta inoltre vivendo un crescente interesse degli operatori nelle aree dell'Africa del Nord e Ovest dove vengono portati avanti diversi sviluppi, specialmente legati al gas, con differenti stadi di avanzamento.

Legato agli sviluppi del gas, il mercato delle condotte di esportazione e trasporto (Trunkline) si è sempre mostrato discontinuo, occasionalmente caratterizzato da progetti di dimensioni significative. Se da un lato alcune iniziative in Asia-Pacifico hanno ancora tempi di realizzazione incerti, nel Mar Mediterraneo stanno emergendo diversi sviluppi di infrastrutture per il trasporto gas che appaiono promettenti, anche alla luce dell'attuale situazione geopolitica.

Il mercato degli sviluppi sottomarini, che è stato tra quelli che hanno sofferto maggiormente nel recente passato e che ha visto ritardare o cancellare diversi progetti ad alto rischio o meno remunerativi, sta gradualmente

riprendendo le attività cercando inoltre strategie per ridurne i costi di sviluppo. Negli ultimi mesi si sta assistendo a forti segnali di recupero, con il Brasile e il Golfo del Messico come regioni preponderanti, ma anche con il Nord Europa, in particolare la Norvegia grazie agli stimoli istituiti per contrastare gli effetti della crisi. In Guyana gli sviluppi procedono a pieno ritmo e ci sono anche segnali di imminente ripresa del mercato africano, specialmente in Africa Occidentale, con Paesi quali Angola, Costa d'Avorio, Nigeria e Congo che hanno in previsione importanti sviluppi, dato il successo delle recenti campagne di esplorazione.

Il mercato delle energie rinnovabili offshore, incluso l'eolico, continua la sua crescita sostenuta dal notevole interesse di investitori e operatori, nonostante le criticità emerse relative alle catene di fornitura globali. Le attività commerciali ed esecutive sono previste in aumento, con un alto livello di attività legate agli sviluppi in Nord Europa (Francia inclusa), Asia-Pacifico, così come in regioni emergenti, tra cui gli Stati Uniti. Gli sviluppi tecnologici, le partnership e i robusti afflussi di capitali sono destinati a sostenere la crescita di questo segmento, sia nell'ambito fisso che flottante, nel prossimo futuro e nel lungo termine.

Gli investimenti

Le attività di investimento svolte nel corso del primo semestre dell'esercizio si sono focalizzate sull'esecuzione di lavori finalizzati alla rimessa in classe, all'adeguamento dei mezzi alle normative internazionali e alle richieste specifiche dei progetti in portafoglio e dei clienti. Nel semestre sono stati eseguiti interventi di manutenzione straordinaria relativi alla prima fase dei lavori di riparazione del mezzo navale Saipem 7000, a seguito dell'incidente del 14 aprile. Tra le navi oggetto delle attività descritte precedentemenre vi sono principalmente le navi FDS ed FDS 2 e la Saipem Constellation. Sono state inoltre svolte attività di preparazione e programmazione di interventi di manutenzione e adeguamento che verranno eseguiti nella seconda parte dell'esercizio e nel 2023.

Le acquisizioni

Le acquisizioni più significative nel corso del primo semestre del 2022, relative alla business line Asset Based Services, sono:

  • ≥ per conto di Scarborough Joint Venture, un contratto per l'installazione e il rivestimento dell'export trunkline del gasdotto che collegherà il giacimento di gas Scarborough con il corrispondente impianto onshore;
  • ≥ per conto di Esso Exploration and Production Guyana Ltd (EEPGL), parte del gruppo ExxonMobil, un contratto per lo sviluppo del progetto Yellowtail nel blocco offshore di Stabroek al largo della Guyana a una profondità di circa 1.800 metri;
  • ≥ per conto di Saudi Aramco, quattro nuovi contratti che comprendono l'ingegneria, l'approvvigionamento, la costruzione e l'installazione di diversi jacket offshore, ponti, condotte sottomarine, cavi subacquei compositi, ombelicali, cavi a fibre ottiche e modifiche al brownfield.

Le realizzazioni

Di seguito si riportano i principali progetti, relativi alla business line Asset Based Services, in esecuzione o completati nel corso del primo semestre del 2022.

Americhe

In Guyana, per conto di ExxonMobil:

  • ≥ sono state completate le attività di installazione e posa per il progetto Liza Fase 2, il cui scopo prevede l'ingegneria, l'approvvigionamento, la fabbricazione e l'installazione di riser, ombelicali, collettori, flowline, collegamenti pozzi e relative strutture per lo sviluppo del campo Liza; il progetto ha visto l'impiego delle navi FDS 2 e Saipem Constellation;
  • ≥ stanno procedendo i lavori per il progetto Payara, il cui scopo comprende l'ingegneria, l'approvvigionamento, la fabbricazione e l'installazione di riser, ombelicali, collettori, flowline, collegamenti pozzi e relative strutture per lo sviluppo dei campi Payara e Pacora. Nel corso del semestre è stata completata la campagna prevista per il 2022 con la nave FDS 2 e sono in preparazione le campagne 2023 sul progetto che prevedono l'impiego delle navi FDS 2 e Saipem Constellation;
  • ≥ sono iniziate attività di ingegneria e approvvigionamento del progetto Yellowtail, il cui scopo prevede l'installazione di umbilical, riser e flowline; le attività di installazione sono previste in esecuzione nel 2024 con l'impiego delle navi FDS 2 e Saipem Constellation.

Nel Golfo del Messico, per conto di Chevron, stanno procedendo le attività di ingegneria per il progetto JSM-4, il cui scopo dei lavori comprende l'ingegneria, il trasporto e l'installazione di due moduli (un generation module del peso di 1.150 tonnellate e un water injection module del peso di 4.350 tonnellate) sulle esistenti strutture dell'unità di produzione galleggiante operata da Chevron. Le attività di installazione sono previste nel 2023.

In Brasile, per conto di Petrobras:

  • ≥ stanno progredendo le attività di ingegneria e approvvigionamento per il progetto Buzios 5, il cui scopo prevede l'ingegneria, l'approvvigionamento, la fabbricazione e l'installazione di Riser Steel Lazy Wave (SLWR), ombelicali, collettori, flowline, collegamenti pozzo e relative strutture per lo sviluppo del campo Buzios; le attività di installazione sono programmate per il 2023 con l'impiego della nave FDS;
  • ≥ sono cominciate le attività relative all'esecuzione del progetto SURF EPCI Buzios 7, che comprende l'ingegneria, l'approvvigionamento, la costruzione e l'installazione dei SLWR e le corrispondenti flowline di interconnessione tra i pozzi sottomarini e l'unità FPSO, oltre alle relative linee di servizio e ombelicali di controllo. Inoltre, Saipem sarà responsabile della fornitura e installazione degli ancoraggi dell'unità FPSO e dell'aggancio della stessa al giacimento. Le attività di installazione sono previste nel 2024 con l'impiego della nave Saipem Constellation.

In Argentina, per conto di Total, sono state avviate le attività relative al progetto Fenix relativo alla posa di una pipeline della lunghezza di 37 km; le attività operative sono previste svolgersi nel corso del 2023 con l'impiego della nave Castorone.

Mediterraneo

In Egitto, per conto di Petrobel, sono state ultimate le attività di trasporto e installazione per i collegamenti ai pozzi addizionali richiesti dal cliente nell'ambito del progetto Zohr; le attività operative hanno visto il coinvolgimento delle navi FDS e Castorone.

In Turchia, per conto di Turkish Petroleum, sono continuate le attività di trasporto e installazione relative al progetto Sakarya; il progetto ha visto l'impiego della nave Castoro 10 nei primi sei mesi dell'esercizio e, nella seconda parte dell'anno, vedrà il coinvolgimento anche della nave posatubi Castorone.

In Grecia, per conto di Gastrade, sono state avviate le attività relative ai lavori di posa nell'ambito del progetto Alexsandroupolis che vedrà l'impiego nel corso del 2023 delle navi Saipem 3000 e Castoro 10.

Africa

In Angola, per conto di Eni, sono continuate le attività di ingegneria, approvvigionamento e fabbricazione per il progetto Agogo Early Phase 2 relativo alla realizzazione di due condotte di produzione; le attività operative sono previste iniziare nella seconda parte dell'esercizio e vedranno il coinvolgimento delle navi FDS e Saipem Constellation.

In Mauritania e Senegal, per conto di BP, sono proseguite le attività relative al progetto Tortue, il cui scopo comprende attività di ingegneria, approvvigionamento, fabbricazione, installazione, hook up e commissioning di un frangiflutti, del relativo pontile e di una piattaforma rialzata per il trasporto del gas in co-sviluppo tra Senegal e Mauritania; la fabbricazione delle strutture è eseguita nella yard di Karimun ed è previsto nel corso della rimanente parte del 2022 l'impiego della nave Saipem Constellation.

Medio Oriente

In Arabia Saudita, per conto di Saudi Aramco, sono proseguite le attività nell'ambito del Long Term Agreement sottoscritto con il cliente. Le attività svolte nel semestre hanno visto l'impiego principalmente delle navi Saipem Endeavour e Dehe.

In Qatar:

  • ≥ per conto di KJO, sono proseguite le attività relative al progetto Laying of New Hot Crude Line, il cui scopo include ingegneria, approvvigionamento, costruzione, installazione e avvio di una nuova condotta per il trasporto di petrolio greggio; le attività di installazione inizieranno nella seconda parte dell'esercizio con l'impiego della nave Saipem Endeavour;
  • ≥ per conto di Qatargas, sono proseguite le attività relative al progetto North Field Production Sustainability, il cui scopo prevede l'ingegneria, l'approvvigionamento, la costruzione e l'installazione di condotte sottomarine e a terra, jacket, piattaforme teste di pozzo, nonché connesse attività di supporto; le attività operative inizieranno nella seconda parte dell'esercizio con l'impiego della nave Dehe.

Mar Caspio

In Azerbaijan:

  • ≥ per conto di BP, è stato completato il progetto ACE (Call-off 002), mentre sono proseguiti i lavori relativi ai progetti ACE (Call-off 006);
  • ≥ per conto di Total e Bos Shelf, sono proseguite le attività relative ai progetti Absheron URF e Absheron T&I;
  • ≥ per conto di Bos Shelf, sono state completate le attività relative al progetto Umid Babek.

Oceania

In Australia:

≥ per conto di Chevron, sono proseguite le attività preparatorie relative al progetto Jansz-lo, il cui scopo prevede il trasporto e l'installazione di una stazione di compressione sottomarina, di un collettore, di una stazione di

controllo del campo, nonché di ombelicali e altre strutture. Le attività offshore saranno svolte in due fasi. Le attività operative avranno luogo a partire dal 2024 con l'impiego delle navi FDS e Saipem Constellation;

≥ per conto di Woodside, sono proseguite le attività preparatorie relative al progetto Scarborough, il cui scopo prevede la posa di una conduttura a grande diametro di circa 400 km; le attività operative saranno svolte dalla nave posatubi Castorone a partire dall'ultimo trimestre del 2023.

Di seguito si riportano i principali progetti, relativi al segmento Offshore Wind, in esecuzione o completati nel corso del primo semestre del 2022.

Regno Unito

  • ≥ per conto di Neart na Gaoithe, nell'ambito del progetto NnG Offshore Windfarm procedono le attività operative in linea con il programma concordato con il cliente, tra cui la fabbricazione di 46 jacket presso la base di Karimun in Indonesia; in Scozia procede la fabbricazione di 8 jacket; è stata completata l'installazione offshore dei due jacket offshore substation (OSS) e di una delle due topside; il mezzo navale Saipem 3000 sta continuando l'installazione dei pali di fondazione e sono in corso le attività di perforazione con l'utilizzo del mezzo navale Blue Tern messo a disposizione dal Cliente;
  • ≥ per conto di Subsea 7, nell'ambito del progetto Seagreen è stata completata la prima campagna offshore di installazione dei jacket ed è iniziata la seconda fase dei lavori offshore; mediante l'utilizzo del mezzo navale Saipem 7000 rientrato in operatività dopo l'incidente dello scorso aprile 2022;

per conto di Dogger Bank Offshore Wind Farms presso la yard di Arbatax in Italia, proseguono le attività di fabbricazione dei due jacket delle substation offshore; l'installazione offshore è prevista nel secondo trimestre del 2023.

Francia

  • ≥ per conto di Ailes Marine, parte del gruppo Iberdrola, nell'ambito del progetto Saint Brieuc OSS (offshore electrical substation), il mezzo navale Saipem 7000 è arrivato al sito offshore alla fine del semestre e ha iniziato le attività di preparazione all'installazione della OSS (offshore electrical substation) prevista concludersi nel mese di luglio;
  • ≥ per conto di EDF Renewables, Enbridge Inc e wpd Offshore, nell'ambito del progetto Fécamp è in fase di completamento la fabbricazione delle 71 fondazioni in cemento (GBS - Gravity Base Structures) che, a seguito dell'incidente occorso al mezzo navale Saipem 7000 nel mese di aprile 2022, verranno installate da un mezzo navale di terzi, a partire dal 1° agosto 2022;
  • ≥ per conto di Eoliennes Offshore du Calvados (EDF Renewables, Enbridge Inc e WPD Offshore), progetto Courseulles è stata completata la fabbricazione di 64 monopali previsti per supportare i generatori per turbine eoliche (WTG) mentre sono in fase di consegna le prime strutture di transizione (monopalo-WTG); si prevede che l'installazione offshore avrà inizio a fine 2023 con l'utilizzo di un mezzo, autosollevante tipo jack up, noleggiato da terzi; sono intanto in corso, con il supporto di fornitori specializzati, le analisi delle attività di perforazione del fondo marino necessarie per l'installazione dei monopali.

Taiwan

≥ per conto di Jan De Nul, presso la yard di Karimun è stata completata la fabbricazione dei 32 jacket per il parco eolico Formosa II a Taiwan; con la consegna dei jacket al cliente le attività operative del progetto sono state completate.

Mezzi navali al 30 giugno 2022

Saipem 7000 Nave semisommergibile posatubi autopropulsa a posizionamento dinamico dotata di gru
per il sollevamento di strutture fino a 14.000 tonnellate e la posa a "J" di tubazioni a
profondità fino a 3.000 metri.
Saipem Constellation Nave a posizionamento dinamico per la posa di condotte rigide o flessibili in modalità
reel-lay in acque ultra-profonde, dotata di una gru con capacità di ritenuta di 3.000
tonnellate e una torre di posa (con capacità di 800 tonnellate) con due tensionatori
ciascuno con capacità di 400 tonnellate.
Saipem FDS Nave a posizionamento dinamico per lo sviluppo di giacimenti in acque profonde oltre i
2.000 metri. Dotata di una torre di varo a "J" per la posa di condotte fino a 22 pollici di
diametro, capace di varare tubi in quadruplo giunto (stringhe di 52 metri), con capacità di
ritenuta fino a 750 tonnellate e dotata di gru con capacità di sollevamento fino a 600
tonnellate.
Saipem FDS 2 Nave a posizionamento dinamico per lo sviluppo di giacimenti in acque profonde, dotata
di una torre di varo a "J" con capacità di ritenuta fino a 2.000 tonnellate per la posa di
condotte del diametro massimo di 36 pollici, capace di varare tubi in quadruplo giunto
(stringhe di 52 metri) fino a 3.000 metri di profondità, in grado di posare con la tecnica a
"S" e dotata di gru con capacità di sollevamento fino a 1.000 tonnellate.
Castoro Sei Nave posatubi semisommergibile con sistema di ormeggio per la posa di condotte di
Castorone largo diametro e in profondità fino a 1.000 metri.
Nave posatubi a posizionamento dinamico in grado di posare con configurazione a "S"
attraverso rampa di varo di oltre 120 metri di lunghezza installata a poppa, composta di
tre elementi per il varo sia in basse che alte profondità, capacità di tensionamento fino a
750 tonnellate, idonea per la posa di condotte fino a 60 pollici di diametro, con impianti di
prefabbricazione a bordo per tubi in doppio e triplo giunto e capacità di stoccaggio a
bordo delle stesse.
Saipem 3000 Nave sollevamento autopropulsa, a posizionamento dinamico, monoscafo, con torre di
perforazione, idonea per la posa di condotte flessibili e ombelicali in acque profonde fino
a 3.000 metri e per sollevamenti pesanti fino a 2.200 tonnellate.
Dehe Nave (noleggiata) a posizionamento dinamico per la posa di tubi e sollevamenti pesanti
fino a 5.000 tonnellate, in grado di realizzare installazioni in acque profonde fino a 3.000 m
di profondità e di posare tubi con capacità di tensionamento fino a 600 tonnellate in
configurazione a "S".
Saipem Endeavour Pontone per il sollevamento di carichi pesanti e la posa (con configurazione a "S") di
tubazioni, idoneo per il varo, sia in basse che alte profondità, di tubi in singolo o doppio
giunto di diametro fino a 60 pollici, con una capacità di tensionamento fino a 260
tonnellate, dotato di una rampa di varo galleggiante costituita da tre elementi per le alte
profondità, una mini rampa con struttura regolabile per le basse profondità e una gru
girevole con capacità di 1.100 tonnellate.
Castoro 10 Pontone per la posa e l'interro di condotte fino a 60 pollici di diametro in acque poco
profonde.
Castoro 12 Pontone idoneo per l'installazione di condotte fino a 40 pollici di diametro in bassissimo
fondale da una profondità minima di 1,4 metri.
Castoro 16 Pontone per l'interro e la ricopertura di condotte fino a 40 pollici di diametro in
bassissimo fondale da una profondità minima di 1,4 metri.
Ersai 1 Pontone per sollevamento pesante e installazione con possibilità di lavorare adagiata sul
fondo del mare e in grado di posare con configurazione a "S", dotata di due gru cingolate,
rispettivamente da 300 tonnellate e da 1.800 tonnellate.
Ersai 2 Pontone di lavoro con gru fissa per sollevamento di strutture fino a 200 tonnellate.
Ersai 3
Ersai 4
Pontone di appoggio con magazzino, officina e uffici per 50 persone.
Pontone di appoggio con officina e uffici per 150 persone.
Bautino 1 Pontone per scavo dopo varo e reinterro in basso fondale.
Bautino 2 e 3
Ersai 400
Bettoline per esecuzione tie-in e trasporto materiali.
Nave alloggio in grado di ospitare fino a 400 persone, dotata di rifugio in caso di
Castoro XI evacuazione per H2S.
Bettolina da trasporto carichi pesanti.
Castoro 14
S42
Bettolina da carico in coperta.
Bettolina da carico in coperta, attualmente utilizzata per lo stoccaggio della torre per varo
a "J" della Saipem 7000 (in fase di dismissione).
S43 Bettolina da carico in coperta.
S44 Bettolina per varo di piattaforme fino a 30.000 tonnellate.
S45
S46
Bettolina per varo di piattaforme fino a 20.000 tonnellate.
Bettolina da carico in coperta.
S47 Bettolina da carico in coperta.
S 600 Bettolina per varo di piattaforme fino a 30.000 tonnellate.

ENGINEERING & CONSTRUCTION ONSHORE

Premessa

Il segmento delle Infrastrutture Sostenibili e quelli provenienti dall'offerta di servizi legati alla mobilità sostenibile saranno scorporati dalla Divisione Engineering & Construction Onshore e confluiranno nella nuova business Sustainable Infrastructures, mentre i restanti progetti confluiranno nella business line Energy Carriers; quindi di seguito sono esposti separatamente i commenti ai progetti che sono gestiti nelle due business line: Energy Carriers e Sustainable Infrastructures.

Quadro generale

Nel segmento Engineering & Construction Onshore il Gruppo Saipem focalizza la propria attività prevalentemente sull'esecuzione di progetti di grande complessità dal punto di vista ingegneristico, tecnologico e realizzativo, con un orientamento verso attività in aree difficili, remote e in condizioni ambientali particolarmente sfidanti. Saipem è tra i principali operatori a livello internazionale e fornisce una gamma completa di servizi integrati di ingegneria di base e di dettaglio, di approvvigionamento, di project management e di costruzione, rivolgendosi principalmente al mercato dell'Oil&Gas, delle grandi infrastrutture civili e marine e delle attività ambientali.

Il contesto di mercato di riferimento

Il mercato di riferimento per Engineering & Construction Onshore è previsto in sviluppo nelle principali aree di riferimento del Gruppo Saipem, con particolare riferimento al Medio Oriente, Africa ed Europa, con una crescita positiva prevista sia per il 2022 che nel medio periodo. Per quanto attiene l'anno in corso, si registrano segnali di recupero nei principali segmenti di riferimento per il Gruppo, in particolare nei mercati upstream (ad esempio, floaters) e midstream (LNG e rigassificazione).

In tale contesto Saipem prevede l'adozione di una strategia focalizzata su progetti con maggior valore aggiunto e prevalentemente nel segmento LNG e gas valorization e floaters, coerentemente anche con i trend di mercato previsti.

Il volume dei contratti assegnati nel primo semestre 2022 sul mercato di riferimento per la linea di business è in gran parte relativo ai segmenti gas monetization e floaters.

In ottica di breve-medio periodo si evince una persistenza dei segmenti midstream e downstream, dove rimangono confermate le attese di rilevanti volumi di investimenti nei settori del gas monetization e fertilizzanti nelle Americhe, in Africa, in Medio Oriente ed Europa e nel settore della petrolchimica in Medio Oriente e Asia. Il mercato GNL, anche a valle del conflitto Russia-Ucraina, vede un rilancio delle iniziative a medio termine in Medio Oriente e Africa, principali poli di approvvigionamento alternativi al gas russo. Analogamente, si rilanciano le prospettive in ambito pipeline in Europa e Medio Oriente. In ambito upstream e pipeline, a valle del forte rallentamento degli scorsi due anni, sono visibili segnali di forte ripresa degli investimenti negli Emirati Arabi e in Arabia Saudita. Per il segmento floaters si prevedono volumi di attività significativi in America Latina, Africa e (parzialmente) in Asia.

Per quanto riguarda le rinnovabili (solare) e in generale le tecnologie verdi (idrogeno, biocombustibili e biochimica), aumenta la visibilità di progetti in Europa, Nord Africa e Medio Oriente. Nello specifico gli investimenti nel settore delle rinnovabili (i.e. solare) sono stati fortemente impattati dalle incertezze generatesi sul fronte della "supply chain" dei pannelli fotovoltaici.

Il mercato di riferimento, per quanto concerne il segmento delle Infrastrutture, registra attese di crescenti investimenti legate agli stimoli economici in fase di avvio a seguito degli impatti della pandemia da COVID-19.

Per quanto concerne il settore delle Infrastrutture, l'approccio sarà volto a raccogliere le opportunità emergenti dagli investimenti attesi nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

In ottica di breve-medio periodo, il segmento delle Infrastrutture conferma i segnali positivi di grandi investimenti nell'Alta Velocita in Italia, principalmente in relazione alle prospettive derivanti dal PNRR.

Gli investimenti

Nel settore Engineering & Construction Onshore gli investimenti sostenuti nel primo semestre del 2022 sono relativi all'acquisto e mantenimento di attrezzature; inoltre in Canada sono state completate le fasi di test e avviamento dell'impianto di Saint-Felicién, incluso nel perimetro di acquisizione della tecnologia CO2 Solutions.

Le acquisizioni

Le acquisizioni più rilevanti del primo semestre del 2022, relative alla business line Energy Carriers, sono le seguenti:

  • ≥ per conto di Perdaman Chemicals and Fertilizers, in Australia, e in partnership con la società locale Clough, un nuovo contratto per la realizzazione dell'impianto di produzione di urea denominato Burrup Fertilizer Complex;
  • ≥ per conto di Shell, in Brasile, in joint venture con BW Offshore, una limited notice to proceed per la costruzione di un'unità galleggiante di produzione e stoccaggio (FPSO) per il campo di sviluppo "Gato do Mato" offshore nelle acque del Brasile;
  • ≥ per conto di Coral FLNG SA (JV di Eni e altri partner), in Mozambico, un contratto di otto anni di servizi di manutenzione (più uno opzionale) dell'unità FLNG di Coral.

Le realizzazioni

Di seguito si riportano i maggiori e più significativi progetti, relativi alla business line Energy Carriers, in esecuzione o completati durante il primo semestre del 2022.

In Arabia Saudita,

≥ per conto di Saudi Aramco:

  • in fase di esecuzione il progetto Hawiyah Gas Plant Expansion relativo all'ampliamento dell'impianto di trattamento di gas di Hawiyah situato nel sud-est della penisola arabica;
  • su entrambi i contratti EPC (Package 1 & 2) relativi al progetto Jazan Integrated Gasification Combined Cycle (impianto di gassificazione abbinato a un ciclo combinato di potenza per la generazione di energia elettrica) è stata conseguita la Final Mechanical Completion. Si sta fornendo assistenza al cliente per l'avviamento dell'impianto, così come le attività relative al periodo di garanzia meccanica dell'impianto sono attualmente in via di completamento;
  • è stata conseguita la Mechanical Completion del progetto EPC Khurais, che prevedeva l'estensione dei centri di produzione onshore dei campi di Khurais, Mazajili, Abu Jifan, Ain Dar e Shedgum. Il progetto è ora in fase di chiusura del periodo di garanzia;
  • è in piena fase di esecuzione e su alcune aree si avvia al completamento meccanico e alle fasi di precommissioning il progetto South Gas Compression Plants Pipeline Project relativo allo sviluppo dell'impianto di gas di Haradh (HdGP) situato nell'est del Paese, che prevede le attività di revisione dell'ingegneria di dettaglio sviluppata dal cliente, l'approvvigionamento di tutti i materiali a esclusione del tubo di linea per le linee in acciaio al carbonio, delle linee di impianto rivestite e relative valvole forniti dal cliente, nonché la costruzione, il pre-commissioning e l'assistenza al commissioning;
  • sono in corso i lavori civili e di prefabbricazione tubazioni nel cantiere per il progetto Marjan, un contratto EPC per la realizzazione del "Package 10" del programma di sviluppo dell'omonimo campo che include treni di trattamento gas, di recupero zolfo e di trattamento del tail gas;
  • sono cominciati i lavori civili e meccanici nel cantiere per il progetto Berri, un contratto EPC per aumentare la capacità dell'omonimo campo attraverso la realizzazione di nuove facility ad Abu Ali e a Khursaniyah. In cantiere sono in corso le attività di modifica degli impianti esistenti, propedeutici per la successiva espansione;
  • il progetto Jafurah, recentemente acquisito e che prevede l'esecuzione su base EPC Lump Sum di circa 800 km di pipeline di varie tipologie e caratteristiche che rientrano nel programma di sviluppo del gasfield di Jafurah situato al confine tra Arabia Saudita e Qatar, risulta essere in piena fase di ingegneria e, lato procurement, l'ordine di acquisto di tutte le pipeline in RTR è stato emesso;
  • ≥ per conto di Petro Rabigh (joint venture tra Saudi Aramco e Sumitomo Chemical), è stato raggiunto il completamento meccanico per i lavori aggiuntivi inerenti al pacchetto Utilities and Offsite Facilities e l'impianto è in fase di commissioning da parte del cliente.

In Kuwait:

  • ≥ per conto di Kuwait Oil Co (KOC), per il progetto Feed Pipelines for New Refinery, sono iniziate le attività di completamento meccanico e le prime fasi di commissioning. Il contratto prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e commissioning relative allo sviluppo delle linee di collegamento e relativa stazione di pompaggio e misura della nuova raffineria di Al Zour, situata nel sud del Kuwait;
  • ≥ per conto di Kuwait Integrated Petroleum Industries Co (KIPIC), in joint venture con Essar Projects Ltd, sono completate le attività di ingegneria e procurement, mentre sono in fase di completamento le attività di costruzione relative al progetto Raffineria Al-Zour. Il contratto prevede la progettazione, l'approvvigionamento, la costruzione, il pre-commissioning e l'assistenza durante i test di commissioning, avviamento e verifica delle prestazioni dei serbatoi, dei lavori stradali correlati, degli edifici, delle condotte, delle incastellature di supporto delle condotte, dei sistemi idrici e di controllo per la raffineria di Al-Zour.

In Iraq, per conto di Exxon, nell'ambito del progetto West Qurna I, sono in fase di completamento e chiusura le attività in cantiere. L'installazione dei moduli prefabbricati è completata. Il progetto prevede l'esecuzione di infield

engineering, pre-fabbricazione e costruzione relative ad alcuni tie-in agli impianti esistenti di proprietà di Bassra Oil Co.

In Oman, per conto di Duqm Refinery e Petrochemical Industries Co Llc, le attività di ingegneria e approvvigionamento sono completate, e sono in fase di completamento avanzata anche le attività di costruzione relative al progetto Duqm Refinery package 3.

In Israele, per conto di Haifa Group, nell'ambito del progetto Ammonia Plant, sono iniziate le attività di ingegneria e procurement, nonché le prime attività di costruzione in cantiere per la realizzazione di un'unità di Ammonia nel sito di Mishor Rotem.

Negli Emirati Arabi Uniti, per conto di ADNOC Sour Gas – controllata del gruppo Abu Dhabi National Oil Co (ADNOC) – sono in corso le attività di ingegneria e procurement e sono state avviate le attività di costruzione in cantiere, per il progetto Optimum Shah Gas Expansion (OSGE) & Gas Gathering. Nel corso del semestre si sono concluse le attività da svolgersi nell'ambito dello shut down di impianto. Il contratto prevede l'espansione e il potenziamento dell'impianto di Shah gas già attivo.

In Indonesia, per conto di BP Berau Ltd, in joint venture con PT. Tripatra Engineers and Constructors, PT. Tripatra Engineering, PT Chiyoda International Indonesia, Chiyoda Corp e PT Suluh Ardhi Engineering, si sono concluse le attività di ingegneria, acquisto materiali, logistiche di consegna dei materiali e costruzione delle infrastrutture, per il progetto Tangguh LNG Expansion. In parallelo sono in corso i lavori meccanici e attività di commissioning per le unità di impianto del progetto, che prevede la realizzazione del terzo treno LNG onshore del sito e dei servizi ausiliari, di un jetty LNG e le relative infrastrutture.

In Thailandia:

  • ≥ per conto di PTT LNG Co Ltd (PTTLNG), in joint venture con CTCI Corp, per il progetto Nong Fab LNG sono state completate le attività di home office (servizio di ingegneria e procurement) svolte a Taipei. Le apparecchiature e i materiali sono stati interamente consegnati al sito, le attività di costruzione proseguono concentrate nel completamento dei circuiti piping con i test di tenuta meccanica, i serbatoi stoccaggio LNG sono sostanzialmente completati (il primo serbatoio è già riempito di LNG a valle dell'avvenuto scarico della prima nave), i tunnel sottomarini per condotte di presa e scarico acqua di mare sono stati completati (2 dei 4 richiesti), il jetty è stato completato ed è in operation a valle dello scarico della nave. Il progetto prevede la realizzazione di un terminale di rigassificazione, comprensivo di serbatoi di stoccaggio e jetty per l'import del LNG;
  • ≥ per conto di Thai Oil, in joint venture con Petrofac International (UAE) Llc e Samsung Engineering Co Ltd, è in corso il progetto Clean Fuel che prevede la realizzazione e avviamento di nuove unità all'interno della raffineria di Sriracha situata a circa 130 chilometri da Bangkok, Sono in completamento le attività di design e approvvigionamento. Continuano le attività di fabbricazione, delivery, prefabbricazione piping e fabbricazione dei moduli nelle yard. Sono in esecuzione al sito i lavori civili, i building, le interrate e l'installazione delle strutture metalliche. I primi moduli e una sostanziale parte delle apparecchiature e reattori sono già stati trasportati e installati al sito.

In Nigeria:

  • ≥ per conto di Dangote Fertilizer, proseguono le attività finalizzate all'esecuzione dei Commercial e Performance Test relative al progetto Dangote per il nuovo complesso di produzione di ammoniaca e urea. In particolare, nel semestre, si sono completate le attività di commissioning e avviamento anche della seconda linea di produzione (treno 2). Il contratto prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento, supervisione alla costruzione e messa in servizio di due treni di produzione gemelli e dei relativi impianti di servizi dell'impianto sito presso la Lekki Free Trade Zone, Lagos State;
  • ≥ per conto di Nigeria LNG Ltd (NLNG), proseguono le attività di ingegneria, di approvvigionamento materiali e sono iniziate le attività di costruzione (villaggi, lavori marini e fondazioni) nell'ambito del contratto EPC LNG Bonny Train 7 per l'ingegneria e la costruzione di un impianto LNG, in joint venture con Daewoo e Chiyoda Corp. Il progetto prevede la costruzione di un doppio treno di liquefazione del gas naturale, nonché di tutte le necessarie infrastrutture e delle strutture portuali per l'esportazione relative all'espansione dell'impianto LNG esistente a Finima in Bonny Island.

In Mozambico, per conto di Total Energies E&P Mozambique Area 1 Ltda (che ha acquisito gli interessi Anadarko nel corso del 2019 per il progetto Mozambique LNG), in joint venture con McDermott Italia Srl e Mirai Engineering Italy Srl. Il progetto consiste nella realizzazione di un impianto LNG composto da due treni di liquefazione del gas naturale, nonché di tutte le necessarie infrastrutture, dei serbatoi di stoccaggio e delle strutture portuali per l'esportazione. Tuttavia, a causa dell'instabile situazione di sicurezza nel Nord del Mozambico, culminata il 24 marzo 2021 in una serie di attacchi di natura armata presso la città di Palma, su istruzione del cliente Total le attività sono state oggetto di sospensione. Saipem ha evacuato il sito, continuando a gestire una parte residua delle attività di progetto non oggetto di sospensione, fuori dal Paese. Saipem ha altresì cooperato e continua ad avere contatti con il cliente per mettere in atto le misure per preservare il valore del progetto e assicurare una pronta ripartenza dei lavori non appena saranno ripristinate le condizioni di sicurezza dell'area.

In Uganda, per conto di Yaatra Africa (che sta sviluppando e gestendo l'investimento per conto del Governo ugandese), è stata completata la fase del FEED per una raffineria grass roots a Hoima con relativa pipeline di oltre 200 chilometri e stoccaggio remoto nei pressi di Kampala. La raffineria si inserisce all'interno del più ampio progetto ugandese che mira a sfruttare al meglio i giacimenti scoperti nella regione di Albertine Graben vicino al Lago Albert.

In Angola:

  • ≥ per conto di Solenova (JV tra Sonangol ed Eni), sono in corso le attività di ingegneria e acquisto materiali e costruzione per la realizzazione di un Impianto solare di produzione energia elettrica interconnesso alla Rete Nazionale;
  • ≥ per conto di Eni, è iniziato il progetto Quiluma and Maboqueiro Project for the Onshore Gas Treatment Plant, che prevede la realizzazione di un impianto grass roots di trattamento gas e compressione nell'area settentrionale del Paese. È attualmente in esecuzione un primo contratto che include attività preliminari del progetto EPC inerenti all'ingegneria di base e di dettaglio oltre ai servizi di procurement dei materiali incorporati e dei subappalti di costruzione.

In Russia, il progetto per la realizzazione di un'unità di recupero zolfo per la Raffineria di Mosca, per conto di Gazpromneft, è stato terminato a causa delle condizioni geopolitiche dell'area di riferimento (crisi russo-ucraina) in linea con le misure e sanzioni emanate dell'UE.

In Italia:

  • ≥ per conto di Eni New Energy, è stato completato l'impianto fotovoltaico di Trecate;
  • ≥ nell'ambito della business line Sustainable Infrastructures, per conto di Rete Ferroviaria Italiana, nell'ambito del Consorzio CEPAV 2, per il progetto CEPAV 2 Alta Velocità Brescia Est-Verona, sono in corso le attività di costruzione su tutta la tratta. Per quanto riguarda lo scavo della galleria naturale di Lonato, sul cammino critico del progetto, risultano completati circa 3,5 km della prima canna (circa il 74%). Al 30 giugno 2022 risultano assegnati dal Consorzio complessivamente 5 appalti pubblici mediante gara europea; gli ultimi 3 appalti saranno assegnati tra il 2022 e l'inizio del 2023.

Floaters

I mezzi di proprietà Saipem appartenenti al segmento FPSO sono due: Cidade de Vitória, nave di produzione, trattamento, stoccaggio e trasbordo con produzione giornaliera di 100.000 barili, e Gimboa, nave di produzione, trattamento, stoccaggio e trasbordo con produzione giornaliera di 60.000 barili. Si precisa che in seguito all'accordo con BW Energy per la vendita del mezzo Cidade de Vitória che si perfezionerà alla conclusione del progetto operativo, ai sensi dell'IFRS 5, tale attività soddisfa i criteri per essere classificata come posseduta per la vendita ed è stata esposta separatamente dalle altre attività dello stato patrimoniale.

Le realizzazioni

Di seguito si riportano i maggiori e più significativi progetti in esecuzione o completati durante il primo semestre del 2022.

In Russia, per conto del cliente Arctic LNG2 Llc, le attività relative ai due progetti Arctic LNG 2 - GBS, in joint venture con RHI Russia BV (società affiliata di Renaissance Heavy Industries Llc), e Arctic LNG 2 - Topsides, in joint venture con Techinp e NIPI, saranno concluse con una tempistica coerente con quanto previsto dal quadro sanzionatorio.

Negli Emirati Arabi Uniti, per conto di Eni, nell'ambito dell'Agreement for Preliminary Activities, sono iniziate le attività di ristrutturazione e trasformazione della FPSO Firenze 2 per supportare l'inizio della produzione del campo di Baleine in Costa d'Avorio.

In Brasile:

  • ≥ per conto di Petróleo Brasileiro (Petrobras), in joint venture con Daewoo Shipbuilding & Marine Engineering (DSME), continuano le attività di ingegneria e procurement relative al progetto P-79, per la costruzione di un'unità galleggiante di produzione e stoccaggio (FPSO), per lo sviluppo del campo offshore di Búzios in Brasile;
  • ≥ per conto di Shell, in joint venture con BW, sono iniziate alla fine del semestre le attività preliminari di ingegneria per lo sviluppo della FPSO per il campo di Gato do Mato.

In Indonesia, per conto di Petronas, sono in corso le attività di FEED per un'unità di floater LNG. L'impianto è dimensionato con una capacità minima di produzione di 2 milioni di tonnellate anno di LNG.

Infine, in Angola, per conto di Total:

  • ≥ proseguono i servizi di operations e maintenance (O&M) delle FPSO Kaombo Norte e Kaombo Sul per la durata complessiva di sette anni più ulteriori sette opzionali;
  • ≥ sono in corso le attività di FEED per una unità FPSO. L'impianto è dimensionato con una capacità di produzione giornaliera di circa 100.000 barili per lo sviluppo del campo di Cameia.

Nel segmento "Leased FPSO" nel corso del primo semestre del 2022 hanno inoltre operato:

  • ≥ l'unità FPSO Cidade de Vitória, per conto di Petrobras, nell'ambito di un contratto della durata di quindici anni, che termina a inizio 2023, per lo sviluppo della seconda fase del giacimento Golfinho, situato nell'offshore brasiliano a una profondità d'acqua di 1.400 metri. Alla fine del semestre è stato siglato un accordo (Memorandum of Agreement) per la vendita della FPSO alla società BWE che acquisirà il campo di Golfinho su cui la FPSO opera;
  • ≥ l'unità FPSO Gimboa, per conto di Sonangol P&P, nell'ambito del contratto per le attività per lo sviluppo del giacimento Gimboa, situato al largo delle coste angolane, nel Blocco 4/05 a una profondità d'acqua di 700 metri.

ASSET BASED SERVICES DRILLING OFFSHORE

Quadro generale

A giugno 2022 la flotta Drilling Offshore di Saipem si compone di dodici mezzi, così suddivisi: sei unità ultra deep-water/deep-water per operazioni oltre i 3.300 piedi di profondità (le drillship Saipem 12000, Saipem 10000 e Santorini; i semisommergibili Scarabeo 5, Scarabeo 8 e Scarabeo 9), cinque high specification jack-up per operazioni fino a 375 piedi di profondità (Perro Negro 7, Perro Negro 8, Pioneer, Sea Lion 7 e Perro Negro 9) e uno standard jack-up per attività fino a 150 piedi (Perro Negro 4). Tutti gli impianti di perforazione citati sono di proprietà a eccezione dei jack-up Pioneer, Sea Lion 7, Perro Negro 9 e della drillship Santorini, unità di terzi e gestite da Saipem. Nel conteggio non viene considerata la barge rig Saipem TAD in quanto, completamente svalutata, è destinata al disinvestimento nel corso della seconda parte dell'esercizio.

Nel mese di marzo è stato inoltre finalizzato un contratto di noleggio con opzione di acquisto per il jack-up Perro Negro 11, impianto high specs costruito presso i cantieri di CIMC Raffles di Yantai in Cina (dove sono state realizzate sia lo Scarabeo 9 sia la nave posatubi Castorone). L'impianto sarà consegnato a Saipem durante il mese di agosto per essere destinato a un progetto in Medio Oriente acquisito durante il semestre.

Nel corso della prima parte esercizio la flotta Drilling Offshore ha operato in Norvegia, in Egitto (lato Mar Rosso e lato Mediterraneo), in Africa Occidentale (Angola e Costa d'Avorio), in Africa Orientale (Kenya), in Messico, in Arabia Saudita e negli Stati Uniti.

Il contesto di mercato di riferimento

L'esercizio 2022 si è aperto, in continuità con il precedente, in un clima di generale ottimismo per una graduale ripresa del mercato, come testimoniato anche dall'incremento dell'attività di tendering da parte dei clienti e dall'assegnazione di nuovi contratti a livelli di rate inattesi fino a pochi mesi prima.

Lo scoppio alla fine di febbraio della guerra tra Russia e Ucraina ha rappresentato uno shock per il mercato i cui effetti saranno via via più chiari nel proseguo dell'esercizio e negli anni successivi. Sul breve termine infatti l'aumento del prezzo del petrolio, stabilmente al di sopra dei 100 dollari/barile dall'inizio del conflitto, ha portato le oil company a rivedere al rialzo i loro piani produttivi, rinforzando in questo modo la sopra citata attesa per la ripresa del mercato; sul medio e lungo termine l'impatto dell'incremento delle sanzioni contro la Russia e i piani varati da vari governi dei Paesi occidentali, finalizzati al contenimento o alla sostituzione delle importazioni di prodotti petroliferi di origine russa con il ricorso a produttori alternativi, genereranno ulteriori spinte all'attività Oil&Gas che, come anticipato, avranno effetti probabilmente di una certa rilevanza e meglio stimabili nei prossimi mesi.

Come conseguenza dello scenario sopra descritto, gli utilizzi hanno mostrato un trend di crescita rispetto all'esercizio precedente, con alcune aree chiave (come, ad esempio, l'ultra-deep water nel Golfo del Messico) in grado di far registrare stabilmente una piena occupazione. In linea con quanto successo nei periodi precedenti la preferenza dei clienti per impianti tecnologicamente più avanzati è stata inoltre ulteriormente confermata.

L'attività di uscita dal mercato di impianti di perforazione, particolarmente significativa nel 2021, si è attestata su valori più contenuti, con solo 4 impianti usciti dal mercato nel corso dei primi 6 mesi dell'esercizio (meno del 10% di quanto registrato durante l'anno precedente).

Il numero degli impianti in fase di completamento nei cantieri navali ha continuato a essere in diminuzione rispetto all'esercizio precedente, pur rimanendo su livelli significativi con 51 nuove unità in fase di realizzazione a giugno (28 jack-up, 7 semisommergibili e 16 drillship), di cui solo 5 risultano avere un impegno contrattuale per il loro utilizzo dopo la conclusione dei lavori di costruzione. Tuttavia, le attese per una ripresa del mercato e i possibili impatti sul medio e lungo termine sul settore Oil&Gas menzionati in precedenza hanno portato a un crescente interesse per le unità in costruzione da parte di numerosi contrattisti e investitori. È quindi atteso un progressivo ingresso sul mercato degli impianti in costruzione, con conseguenti impatti significativi sull'offerta nel medio periodo.

Le acquisizioni

Tra le acquisizioni più significative relative alla prima parte dell'esercizio si segnalano:

≥ per conto AkerBP, l'acquisizione di un contratto della durata di tre anni firm più due opzioni della durata ciascuna di un anno per l'impiego del semisommergibile harsh environment Scarabeo 8 in Norvegia; l'avvio delle attività è previsto nell'ultimo trimestre dell'esercizio a valle degli impegni contrattuali già in precedenza sottoscritti per il 2022 e della conclusione dei lavori di adeguamento alle specifiche tecniche richieste dal cliente;

  • ≥ per conto Saudi Aramco, due contratti entrambi della durata di 5 anni firm più un'opzione della durata di due anni per l'esecuzione di lavori in Arabia Saudita; gli impianti interessati sono i jack-up high specs Perro Negro 8 e Perro Negro 11; l'avvio delle attività operative, previsto nell'ultima parte dell'anno, avverrà a valle dei lavori di adeguamento degli impianti alle specifiche tecniche del cliente;
  • ≥ per conto Eni, un contratto della durata di 6 mesi firm con due opzioni della durata di cinque mesi ciascuna per attività in Costa d'Avorio e Ghana con la drillship Saipem 12000; le attività in Costa d'Avorio hanno preso avvio nel corso del semestre;
  • ≥ per conto Eni, l'estensione attraverso l'esercizio di un'opzione contrattuale della durata di 180 giorni per attività in Egitto con l'impiego della drillship Saipem 10000;
  • ≥ per conto Petrobel, l'estensione della durata di due anni del contratto relativo all'impiego del jack-up Perro Negro 4 per attività in Egitto;
  • ≥ per con Eni, l'acquisizione di un contratto per la realizzazione di quattro pozzi firm più ulteriori sette opzionali da realizzarsi in Italia con l'impiego della drillship Saipem 10000; le attività sono previste iniziare tra la fine del 2022 e l'inizio del 2023.

Gli investimenti

Le attività svolte nel corso del primo semestre dell'esercizio hanno riguardato principalmente la programmazione e la preparazione degli interventi che saranno realizzati nella seconda parte del 2022 e finalizzati alla rimessa in classe, all'adeguamento dei mezzi alle normative internazionali e alle richieste specifiche delle società committenti. Tra gli impianti oggetto di attività di manutenzione e di adeguamento alle specifiche tecniche richieste dai clienti vi saranno in particolare i semisommergibili Scarabeo 8 e Scarabeo 9 e i jack-up Perro Negro 8 e Perro Negro 11.

Le realizzazioni

Nel corso del primo semestre 2022 la flotta è stata impegnata come segue:

  • ≥ unità ultra deep water/deep water: la drillship Saipem 12000 ha completato le attività nell'offshore del Kenya per conto Eni e ha iniziato, in diretta continuazione e sempre per conto Eni, le attività in Costa d'Avorio nell'ambito di un contratto acquisito nel corso del semestre; la drillship Saipem 10000 ha continuato a operare in Egitto per conto Eni; la drillship Santorini ha raggiunto l'area del Golfo del Messico nel mese di febbraio; completate le operazioni di set up e le procedure di accettazione ha poi iniziato le attività operative, continuate poi durante tutto il semestre; il semisommergibile Scarabeo 9 ha proseguito nell'esecuzione di un progetto in Angola per conto Eni acquisito durante l'esercizio precedente; il semisommergibile Scarabeo 8 ha proseguito nelle operazioni per conto Wintershall; il semisommergibile Scarabeo 5 ha continuato a operare in Angola per conto di Eni;
  • ≥ high specification jack-up: l'unità Perro Negro 8 ha continuato a rimanere in winter stand-by nell'area di Kirkeness, Norvegia, come da accordi con il cliente Aurora, in attesa di riprendere le attività operative nel Mare di Kara nella stagione estiva del 2022; lo scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina e le conseguenti sanzioni internazionali nei confronti della Russia hanno impedito la continuazione delle attività secondo il programma concordato con il cliente; l'impianto è stato quindi assegnato a un altro contratto in Arabia Saudita acquisito nel corso del semestre e, dall'inizio di maggio, ha iniziato lo spostamento verso il Medio Oriente per sostenere lavori di adeguamento alle specifiche tecniche del cliente in vista dell'avvio, previsto entro la fine del 2022, delle attività operative; le unità Perro Negro 7, Sea Lion 7 e Perro Negro 9 hanno continuato a operare per conto di Saudi Aramco nell'offshore dell'Arabia Saudita; l'unità Pioneer ha continuato a operare per conto di Eni in Messico;
  • ≥ standard jack-up: il Perro Negro 4 ha continuato a operare nel Mar Rosso per conto di Petrobel;
  • ≥ altre attività: l'impianto tender assisted Saipem TAD ha continuato a rimanere in stacking in attesa della finalizzazione del contratto di vendita per green recycling prevista nel mese di luglio.

Utilizzo mezzi navali

L'utilizzo dei principali mezzi navali durante il primo semestre del 2022 è stato il seguente:

Mezzo navale Primo semestre 2022
(N. giorni) venduti non operativi
Piattaforma semisommergibile Scarabeo 5 181 -
Piattaforma semisommergibile Scarabeo 8 181 -
Piattaforma semisommergibile Scarabeo 9 181 -
Nave di perforazione Saipem 10000 181 -
Nave di perforazione Saipem 12000 181 -
Nave di perforazione Santorini (*) 181 -
Jack-up Perro Negro 4 181 -
Jack-up Perro Negro 7 181 -
Jack-up Perro Negro 8 (1) 181 -
Jack-up Pioneer (*) 181 -
Jack-up Sea Lion 7 (*) 181 -
Jack-up Perro Negro 9 (*) 181 -
Tender Assisted Drilling Barge (2) - 181

(1) Impianto impossibilitato a proseguire con gli impegni contrattuali sottoscritti con il cliente Aurora per via del conflitto Russia–Ucraina e destinato a un altro progetto acquisito nel corso del semestre.

(2) Impianto destinato al disinvestimento secondo la normativa attuale (green recycling).

(*) Mezzi a noleggio.

Discontinued operations

Cessione Drilling Onshore

In data 1° giugno 2022 Saipem e KCA Deutag ("KCA") hanno sottoscritto un contratto avente a oggetto la cessione delle attività afferenti al settore Drilling Onshore (il "DRON") per un corrispettivo che prevede una componente in cassa pari a USD 550.000.000, nonché una componente in azioni di KCA pari al 10% delle azioni ordinarie di categoria A di KCA. L'operazione non comporta alcun trasferimento di debiti finanziari da Saipem a KCA.

La cessione del Drilling Onshore è in linea con le azioni aggiuntive rispetto al Piano Strategico 2022-2025 nell'ottica di una gestione attiva del portafoglio di asset.

Prima del perfezionamento della cessione (il "Closing"), Saipem e le sue controllate trasferiranno il perimetro DRON in società dedicate. Il Closing è attualmente atteso per il quarto trimestre 2022.

Il pagamento del corrispettivo avverrà in due tranche:

≥ USD 500.000.000 del corrispettivo in contanti e l'intero corrispettivo in azioni saranno pagati al Closing, nel quale sarà trasferito l'intero perimetro del Drilling Onshore a esclusione delle attività in America Latina;

≥ USD 50.000.000 saranno pagati al momento del trasferimento delle attività in America Latina.

Il Closing è soggetto, oltre al completamento dell'aumento di capitale già realizzatosi alla data di approvazione del presente documento, a talune ulteriori condizioni sospensive in linea con la prassi di mercato per operazioni della medesima tipologia, ivi incluse l'ottenimento delle necessarie autorizzazioni (sia in relazione ai profili antitrust in Arabia Saudita, Kazakhstan e Kuwait, sia in linea con la normativa sui cd. foreign direct investments, il completamento del restructuring (costituzione di società alle quali sarà ceduto il perimetro Drilling Onshore), nonché il consenso dei principali clienti relativi all'attività afferente al Drilling Onshore come prospettato nell'ambito della struttura oggetto di restructuring. In particolare è stato concordato che in caso di mancato completamento dell'aumento di capitale (a causa delle avverse condizioni del mercato, per mancata autorizzazione delle autorità, o per sua decisione autonoma), qualora l'acquirente decidesse di rinunciare a tale condizione sospensiva, Saipem deciderà se procedere al Closing oppure di pagare una penale (pari alle spese sostenute dal compratore) fino a un massimo di USD 30 milioni (o di USD 50 milioni in caso l'aumento di capitale non si sia perfezionato per una decisione di Saipem di non procedervi), non pagabili tuttavia qualora il Closing non fosse consentito per ragioni di legge.

È stato concordato inoltre che qualora l'acquirente non riuscisse a soddisfare la condizione sospensiva legata all'ottenimento delle autorizzazioni antitrust per la decisione di non ottemperare alle eventuali misure richieste dalle autorità competente, il Compratore dovrà rimborsare Saipem delle spese sostenute per l'operazione di cessione, fino a un massimo di USD 50 milioni.

Al 30 giugno 2022 è stata ottenuta l'autorizzazione dell'autorità italiana (secondo la normativa cd. golden power). Tuttavia, alla stessa data, tutte le altre autorizzazioni Antitrust dei governi stranieri e il consenso dei principali clienti non sono ancora stati ottenuti.

Considerato che la transazione descritta si perfezionerà nel quarto trimestre del 2022, come già commentato precedentemente, il settore contribuisce ai risultati come "attività operativa cessata" (Discontinued operations) secondo le disposizioni del principio contabile IFRS 5 "Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate". Per maggiori informazioni riguardo all'applicazione del principio IFRS 5 e ai relativi effetti sulla presente Relazione semestrale si rimanda alla nota 24 "Discontinued operations, attività destinate alla vendita e passività direttamente associabili".

Andamento operativo del settore oggetto di cessione

Al 30 giugno 2022 la flotta Drilling Onshore si compone di 66 unità disponibili per le operazioni in aggiunta a 17 impianti presenti in Venezuela non idonei all'utilizzo e totalmente svalutati; nel semestre è stata inoltre gestita un'unità di proprietà di terzi. Le aree di presenza operativa sono state l'America Latina (Perù, Bolivia, Colombia, Ecuador e Argentina), il Medio Oriente (Arabia Saudita, Kuwait ed Emirati Arabi Uniti) e l'Africa con Congo e Marocco.

Gli investimenti realizzati nel corso del primo semestre del 2022 hanno riguardato interventi di upgrading e integrazione finalizzati al mantenimento dell'efficienza operativa della flotta e al soddisfacimento di richieste specifiche delle società committenti degli impianti localizzati in Arabia Saudita e Sud America.

Nel corso del primo semestre del 2022 sono stati estesi contratti in Medio Oriente, in particolare l'estensione di dieci anni ha riguardato contratti esistenti relativi a quattro rig che saranno impiegati per attività di esplorazione e produzione in vari giacimenti di petrolio e gas, in continuità con le operazioni in corso nell'area.

Nel primo semestre del 2022 Saipem ha operato nelle seguenti aree:

  • ≥ America Latina: in Perù sono state svolte attività di perforazione, workover e pulling per conto di vari clienti (CNPC, Pluspetrol, Unna Energia e Petrotal) con sei impianti di proprietà. Gli altri dieci impianti di proprietà sono rimasti inattivi. In Bolivia sono state svolte attività di perforazione per conto di Shell e Andina con due impianti; entrambi hanno completato le operazioni nel mese di maggio. Un ulteriore impianto è stato trasferito in Colombia nel mese di aprile, mentre altri due impianti sono rimasti sempre inattivi. In Argentina sono state svolte attività di perforazione per conto di YPF (Yacimientos Petrolíferos Fiscales) nell'ambito di contratti pluriennali con due impianti. Uno di questi ha temporaneamente sospeso le operazioni con YPF a marzo, per l'esecuzione di un contratto a breve termine con il cliente Vista Oil tuttora in corso; altri due impianti presenti nel Paese sono rimasti inattivi. In Colombia sono state svolte attività di perforazione con tre impianti, per conto di Ecopetrol, mentre un impianto è tuttora in mobilisation dalla Bolivia. In Ecuador sono presenti due unità impiegate con il cliente Pluspetrol e Halliburton. In Venezuela i diciassette impianti presenti nel Paese hanno continuato a rimanere inattivi;
  • ≥ Medio Oriente: in Arabia Saudita sono state svolte attività di perforazione per conto di Saudi Aramco con venticinque impianti nell'ambito di contratti pluriennali. Restano tuttora sospese temporaneamente le attività di ulteriori tre rig contrattualizzati. In Kuwait proseguono le attività operative delle due unità che Saipem, nell'ambito di contratti già acquisiti, si è impegnata a fornire al cliente KOC. Negli Emirati Arabi Uniti sono presenti due rig di cui uno operativo con il cliente SNOC e l'altro inattivo;
  • ≥ Resto del mondo: in Congo sono state svolte attività di perforazione per conto di Eni Congo SA con la gestione di un'unità di proprietà del cliente.

L'attività operativa ha registrato un utilizzo medio degli impianti pari al 48,1% (35,4% nel corrispondente periodo del 2021) inclusivo anche degli impianti venezuelani. L'utilizzo medio escluso gli impianti venezuelani è pari al 60,5% (44,6% nel corrispondente periodo del 2021).

Il tasso di utilizzo più alto è stato registrato nella regione che fa riferimento a Europa, Medio Oriente e Africa dove la flotta operativa ha migliorato la performance rispetto al 2021 registrando un 78,3% di giorni venduti (55% nel corrispondente periodo del 2021).

Il numero di impianti presenti al 30 giugno 2022 nella regione è pari a 36 (invariato rispetto al corrispondente periodo del 2021). Inoltre è stato utilizzato 1 impianto di terzi in Congo.

In America Latina è stato registrato un tasso di utilizzo medio del 25%, leggermente più alto rispetto al 20,4% registrato nel corrispondente periodo del 2021. Tale aumento è dato da un maggior utilizzo dei mezzi in Perù, anche se la percentuale è gravata dagli impianti presenti in Venezuela che risultano inutilizzati e già totalmente svalutati. Il numero di impianti presenti al 30 giugno 2022 nella regione è pari a 30 (invariato rispetto al corrispondente periodo del 2021, senza includere i 17 impianti presenti in Venezuela).

COMMENTO AI RISULTATI ECONOMICO-FINANZIARI

Continuità aziendale

Il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA ha esaminato, alla data odierna, tutti i fattori di rischio e le incertezze significative che erano state identificate in sede di approvazione della relazione finanziaria chiusa al 31 dicembre 2021 e al 31 marzo 2022 al fine di valutare se gli stessi possano essere considerati superati e non siano tali da generare dubbi significativi sulla capacità della Società e del Gruppo di continuare a operare come un'entità in funzionamento.

Tale analisi ha considerato il fatto che in data 15 luglio 2022 si è conclusa la sottoscrizione dell'aumento di capitale avente ad oggetto n. 1.974.327.430 di nuove azioni per un controvalore complessivo pari a 1.999.993.686,59 euro, di cui 41.460.876,03 euro a titolo di capitale e 1.958.532.810,56 euro a titolo di sovrapprezzo. In particolare, alla data dell'11 luglio 2022, sono stati esercitati diritti di opzione per la sottoscrizione di circa il 70% del totale delle nuove azioni, di cui circa il 44% è stato sottoscritto dagli azionisti che esercitano il controllo congiunto sulla Società. Il restante 30% di diritti di opzione non esercitati è stato offerto su Euronext Milan nelle sedute del 12 e 13 luglio 2022 durante le quali sono state sottoscritte circa il 9,9% del totale delle nuove azioni. Infine, ai sensi del contratto di garanzia (underwriting agreement) che era stato siglato nell'ambito della più ampia manovra finanziaria e patrimoniale approvata dallo stesso Consiglio di Amministrazione il 24 marzo 2022, in data 15 luglio 2022 sono state sottoscritte dagli istituiti finanziari coinvolti nella manovra di rafforzamento le restanti azioni di nuova emissione risultate inoptate per un controvalore complessivo pari a 592.327.964,76 euro.

Sempre in data 15 luglio 2022 l'aumento di capitale si è concluso anche dal punto di vista finanziario.

Inoltre, in data 18 luglio 2022, la Società ha rimborsato la "SACE Facility" per l'intero ammontare pari a 852 milioni di euro, precedentemente utilizzata per rimborsare il finanziamento "Tranche A" della Liquidity Facility erogato in data 4 aprile 2022 per un importo pari a 680 milioni di euro.

Si precisa che la Società ha a disposizione bonding line per un importo sufficiente alla copertura del fabbisogno prevedibile per almeno i prossimi 12 mesi ed è in corso di negoziazione l'ottenimento di una nuova Revolving Credit Facility per un importo complessivo fino a 1 miliardo di euro. Si sottolinea che il piano industriale 2022-2025 approvato il 24 marzo 2022 non prevede l'utilizzo di tale linea.

Infine, con riferimento ai rating, in data 1° aprile 2022 l'agenzia di rating Standard & Poor's ha effettuato un upgrade del rating creditizio di Saipem da BB- (CreditWatch Neg) a BB (Outlook positivo) e in data 19 luglio 2022 l'agenzia di rating Moody's ha effettuato un upgrade da B1 a Ba3.

Prosegue l'attuazione del Piano, e in particolare le iniziative di valorizzazione di asset, di miglioramento della liquidità (cessione del drilling onshore e della nave FPSO Cidade de Vitória) e di riduzione dei costi.

I risultati del primo semestre migliorano la visibilità sui target del 2022 e del Piano Strategico che vengono confermati.

Alla luce delle mitigating actions realizzate sopra esposte con riferimento alla situazione patrimoniale, finanziaria e operativa del Gruppo Saipem, il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA ha nel complesso valutato che non esistano incertezze significative che, singolarmente o nel loro complesso, possano far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società e del Gruppo di operare come un'entità in funzionamento. Per tale motivo il Consiglio di Amministrazione ha concluso che sussistono tutti i presupposti per provvedere alla redazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2022 utilizzando il presupposto della continuità aziendale, mantenendo i criteri di valutazione propri di un'azienda in funzionamento, descritti nella nota illustrativa 3 del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2021, a cui si rinvia.

Effetti del COVID-19

La diffusione della pandemia COVID-19 continua ad avere un effetto negativo sull'economia globale e di riflesso su Saipem e sul settore energetico, quest'ultimo tra i più impattati a livello mondiale. Ad oggi, nonostante l'inversione di tendenza dello scenario macroeconomico registrata a partire dallo scorso anno, permangono diversi fattori di rischio legati a nuove varianti del virus che potrebbero impattare sulla traiettoria di crescita delle economie e sulla ripresa della domanda energetica.

Il Gruppo Saipem continua a effettuare un'approfondita e costante analisi del perdurare della pandemia, in termini di: (i) evoluzione dei contesti normativi nei Paesi dove il Gruppo opera, attraverso il monitoraggio delle misure di contenimento da essi adottate; (ii) gestione delle relazioni con i clienti e partner; (iii) gestione della contrattualistica, attiva e passiva, attraverso l'introduzione e/o l'attivazione, ove possibile, di specifiche clausole contrattuali per mitigare i potenziali effetti negativi della pandemia; (iv) impatti sulle attività di esecuzione dei progetti, e in particolare sull'operatività dei cantieri e dei mezzi navali, riconducibili alla modificata disponibilità di risorse interne ed esterne e/o ad altre circostanze direttamente o indirettamente conseguenti alla pandemia; (v) livelli di performance e continuità di servizio da parte di fornitori, subcontrattisti e partner.

Al fine di controbilanciare l'aumento dei costi legati all'evento COVID-19 sopra descritto, il management prosegue con un adeguato programma di contenimento costi anche in relazione alla pandemia.

Aspetti finanziari: in tale contesto la Società continua a riservare un'attenzione particolare alla revisione delle perdite attese delle attività finanziarie con particolare riguardo a: (i) crediti commerciali; (ii) strumenti derivati di copertura; e (iii) attività finanziarie misurate al fair value.

Le procedure implementate centralmente dalla Società sono strutturate per gestire i rischi insiti nelle operazioni poste in essere mediante il costante monitoraggio degli effetti causati dall'incertezza sulle variabili future e sul rischio delle controparti di mercato con cui vengono stipulati i contratti.

Con riferimento ai crediti commerciali connessi al rischio di insolvenza dei clienti, Saipem monitora costantemente e valuta gli indicatori di rischio e la Probability of default dei clienti proveniente da info provider terzi, in aggiunta alle valutazioni sulla recuperabilità dei crediti.

Recuperabilità degli asset non finanziari: i flussi di cassa impiegati ai fini del test di impairment sono quelli del Piano Strategico 2022-2025, approvato dal Consiglio di Amministrazione del 24 marzo 2022 e predisposto utilizzando le migliori stime disponibili, e sono stati confermati in occasione del sanity check del Piano al 30 giugno 2022. Si precisa che i flussi sono stati normalizzati, ove necessario, ai sensi del principio IAS 36 e che, in particolare, le rate di noleggio di lungo termine delle CGU del Drilling Offshore sono state definite utilizzando gli ultimi report di aggiornamento delle stesse disponibili alla data ed elaborati da fonti esterne, normalmente utilizzati come benchmark di riferimento. Come esito del test di impairment al 30 giugno 2022 non sono state registrate svalutazioni.

Processo di stima: con riferimento ai ricavi derivanti da contratti con i clienti, a seguito della crisi causata dalla pandemia da COVID-19 e delle mutate condizioni di mercato, si sono valutate le circostanze relative a eventuali: (i) incassi di corrispettivi che potrebbero non essere più altamente probabili; e (ii) accordi tra le parti che potrebbero modificare alcuni aspetti contrattuali legati all'oggetto o al prezzo delle operazioni.

L'esigibilità dei diritti e delle obbligazioni contrattuali e la probabilità di incassare il corrispettivo sono condizioni necessarie per identificare un contratto con i clienti ai fini contabili. In assenza di tali condizioni infatti, secondo l'IFRS 15, il contratto non dovrebbe esistere contabilmente e i ricavi non potrebbero essere rilevati. Stante il perdurare delle condizioni di incertezza, continua quindi a essere necessario verificare l'esistenza di tali presupposti all'inizio del contratto e ogni qualvolta vi sia una possibile modifica sostanziale nei fatti e nelle circostanze rilevanti.

Inoltre, continua a essere rivista la stima della componente variabile dei corrispettivi che, stante l'attuale situazione di incertezza, risulta complessa e richiede un elevato grado di giudizio, per via della limitazione ("constraint") prevista dal principio che consente di rilevare i ricavi limitatamente alle quote che risultano altamente probabili che non possano essere oggetto di storno in futuro (cd. "reversal"). Allo stesso modo gli effetti delle implicazioni operative derivanti dal diffondersi della pandemia sono stati valutati e, ove necessario, considerati nella stima dei costi a vita intera dei progetti.

Saipem, nell'ambito dell'analisi dei possibili effetti della pandemia COVID-19, avviata nei primi mesi del 2020 e tuttora in corso in ragione del perdurare del fenomeno, ha identificato, valutato e costantemente monitorato tali effetti a livello di ciascun progetto in esecuzione.

Identificazione impatto economico COVID-19: relativamente alle attività contrattuali delle commesse a lungo termine, i cui ricavi sono rilevati "over time" sulla base di metodi di input come il "cost to cost", la stima dei costi a finire e della tempistica per l'adempimento delle performance obligation ha reso necessario valutare l'eventuale esclusione dall'avanzamento dei progetti di quei costi legati al COVID-19.

A tal fine, Saipem continua a mantenere l'identificazione di due "cluster" in cui sono stati allocati i costi associati al COVID-19:

1. Costi direttamente connessi al COVID-19 (special items): sono i costi sostenuti, o da sostenere, per gestire l'emergenza presso le società del Gruppo e presso i siti di progetto; costi che restano a carico di Saipem in quanto contrattualmente non rimborsabili da parte del cliente. Questi costi sono rilevati su apposite commesse separate dalle commesse operative e sono rilevati tra i costi nel conto economico senza generazione di avanzamento di commessa (e quindi senza rilevare contract asset patrimoniali) e senza riconoscimento di alcun margine. Nel corso del primo semestre 2022 i costi direttamente imputabili al COVID-19 ammontano a circa 16 milioni di euro (tra gli altri, per esempio: i costi per le risorse in stand by in conformità con le norme sulla quarantena e nel caso in cui le attività dei siti operativi e dei mezzi navali siano state bloccate dalle autorità, per l'acquisto di dispositivi e apparecchiature di protezione individuale in aggiunta alle pratiche standard, per la sanificazione delle aree di lavoro, per l'organizzazione di voli charter per il rientro delle persone).

2. Costi indirettamente connessi al COVID-19: sono i costi sostenuti, o da sostenere, per i quali non è possibile distinguere con ragionevole certezza se siano dovuti alla pandemia o ad altre cause collegate, per esempio, alle mutate condizioni di mercato dovute alla dinamica delle quotazioni del greggio. Si tratta, a titolo esemplificativo, di costi di "delay" delle attività di progetto o di cantiere che sono continuate nonostante le difficoltà dovute ad esempio alla riduzione del personale, allo slittamento di consegna dei materiali o al rinvio da parte dei clienti. Tali costi sono inclusi nelle stime a vita intera delle commesse.

Mercato di riferimento: per quanto concerne le prospettive future ipotizzabili sull'andamento dei mercati, si rileva come nonostante i segnali di recupero del settore di riferimento, principalmente legati alla ripresa del prezzo delle commodity energetiche, permanga un alto livello d'incertezza sulle prospettive della crescita economica mondiale.

Si sottolinea che Saipem progetta e realizza impianti commissionati da clienti sulla base di valutazioni di investimento pluriennali, con tempi di realizzazione tra la fase iniziale di concept dell'iniziativa e quella di sviluppo, e quindi costruzione, che possono essere di diversi anni, a seconda della complessità del progetto. Alla luce di questo aspetto si segnala che Saipem risulta poco impattata dalle dinamiche e fluttuazioni delle variabili di contesto (come prezzo del Brent e del gas naturale) nel breve periodo.

Va inoltre osservato che, per la natura del business e la diversificazione in vari segmenti, non vi è una correlazione diretta tra l'andamento del prezzo del petrolio e i risultati economici di Saipem, il cui backlog E&C, a giugno 2022, è caratterizzato per circa il 76% da progetti non-oil, che includono progetti legati al gas, rinnovabili e infrastrutture.

Pur considerando il perdurare della pandemia COVID-19, il presupposto della continuità aziendale utilizzato per la redazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2022 non risulta essere impattato. Per dettagli sul tema della continuità aziendale, si rimanda al paragrafo precedente "Continuità aziendale".

Effetti della crisi russo-ucraina: misure restrittive e sanzioni dell'UE

Effetti diretti: Saipem ha avviato un'approfondita analisi, a seguito del conflitto in Ucraina e dei possibili impatti derivanti dalle misure restrittive adottate dall'Unione Europea, al fine di valutare potenziali ripercussioni sul proprio business, soprattutto in relazione ai progetti attualmente in corso in Russia.

A seguito dello scoppio del conflitto in Ucraina, il Consiglio dell'Unione Europea ha ritenuto opportuno adottare una serie di misure restrittive. In particolare, con la Decisione (PESC) 2022/264 del Consiglio del 23 febbraio 2022 sono state imposte restrizioni per quanto riguarda l'accesso al mercato dei capitali, in particolare vietando il finanziamento della Russia, del suo Governo e della sua Banca Centrale.

Con i pacchetti adottati dall'Unione Europea con i Regolamenti 2022/328 del Consiglio del 25 febbraio 2022, 334/2022 del 28 febbraio 2022, 336/2022 del 1° marzo 2022 e 428/2022 del 15 marzo 2022 sono state attuate una serie di misure restrittive nei confronti della Federazione Russa, tra cui: (i) sanzioni individuali nei confronti dei membri del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Federazione Russa che hanno sostenuto l'immediato riconoscimento, da parte della Russia, delle zone non controllate dal governo delle regioni ucraine di Donetsk e Luhansk quali entità indipendenti; (ii) sanzioni nel settore finanziario, per il quale sono state ampliate ulteriormente le restrizioni esistenti, limitando in tal modo l'accesso della Russia ai più importanti mercati dei capitali e vietando la quotazione e la prestazione di servizi concernenti le azioni di entità statali russe nelle sedi di negoziazione dell'UE. Sono state inoltre introdotte nuove misure che limitano in misura significativa i flussi finanziari dalla Russia nell'UE, vietando l'accettazione di depositi, superiori a determinati importi, di cittadini o residenti russi, la tenuta di conti di clienti russi da parte dei depositari centrali di titoli dell'UE e la vendita di titoli denominati in euro a clienti russi; (iii) sanzioni nel settore dell'energia in accordo a cui è stato introdotto il divieto di vendere, fornire, trasferire o esportare, direttamente o indirettamente, beni e tecnologie adatti all'uso nella raffinazione del petrolio elencati nell'allegato X del Regolamento UE 2022/328 del Consiglio del 25 febbraio 2022, anche non originari dell'Unione, a qualsiasi persona fisica o giuridica, entità od organismo in Russia o per un uso in Russia. Il divieto non si applicava all'esecuzione, fino al 27 maggio 2022, di contratti conclusi prima del 26 febbraio 2022 o di contratti accessori necessari per l'esecuzione di tali contratti. Con l'introduzione di tale divieto si intendeva colpire il settore petrolifero russo e impedire alla Russia di ammodernare le sue raffinerie di petrolio; (iv) sanzioni nel settore tecnologico, per il quale sono state imposte restrizioni sulle esportazioni di beni e tecnologie a duplice uso (civile/militare), come pure restrizioni sulle esportazioni di determinati beni e tecnologie in grado di contribuire al rafforzamento tecnologico del settore della difesa e della sicurezza della Russia. Anche in questo caso il divieto valeva per tutti i beni elencati nel Regolamento UE in materia di beni a duplice uso (821/2021) e per quelli elencati nell'Annex IV del Regolamento UE 2022/328 anche non originari dell'Unione, a qualsiasi persona fisica o giuridica, entità od organismo in Russia o per un uso in Russia. Il divieto non si applica all'esecuzione, fino al 17 settembre 2022, di contratti conclusi prima del 16 marzo 2022 o di contratti accessori necessari per l'esecuzione di tali contratti; (v) con il Regolamento UE 428/2022 le stesse restrizioni previste per i beni e tecnologie a duplice uso si applicano altresì alle esportazioni materiali di cui all'Annex II del Regolamento 833/2014 (beni di particolare rilievo nel settore dell'energia quali pipeline, ecc.). Anche questo divieto non si applica all'esecuzione, fino al 17 settembre 2022, di contratti conclusi prima del 16 marzo 2022 o di contratti accessori necessari per l'esecuzione di tali contratti; (vi) il Regolamento UE 428/2022 ha inoltre inserito il divieto di effettuare qualsiasi transazione con una serie di persone fisiche e giuridiche russe, tra le quali risulta inclusa GazpromNeft, divieto che non si applicava fino al 15 maggio 2022 per l'esecuzione di contratti conclusi prima del 16 marzo 2022. Inoltre, il Regolamento UE 576/2022 datato 8 aprile 2022 ha ulteriormente ampliato l'elenco dei beni e tecnologie di cui all'allegato X del precedente Regolamento UE 2022/328, includendovi quelli adatti all'uso nella liquefazione del gas naturale e il Regolamento UE 879/2022 del 3 giugno 2022, oltre a prevedere un embargo sul petrolio russo, ha integrato l'elenco di beni e tecnologie in grado di contribuire al rafforzamento tecnologico del settore della difesa e della sicurezza della Russia (listati all'Annex VII del Regolamento UE 833/2014).

L'UE ha inoltre deciso di escludere sette banche russe dal sistema SWIFT a partire dal 12 marzo 2022. Ciò garantirà che tali banche siano escluse dal sistema finanziario internazionale. Le banche che ad oggi risultano escluse dal sistema SWIFT sono Bank Otkritie, Novikombank, Promsvyazbank, Bank Rossiya, Sovcombank, Vnesheconombank (VEB) e VTB Bank e, a partire dal 14 giugno 2022, Sberbank, Credit Bank of Moscow e Joint Stock Company Russian Agricultural Bank - JSC Rosselkhozbank.

L'UE ha deciso in particolare che è vietato quanto segue:

  • ≥ la prestazione di servizi specializzati di messaggistica finanziaria, utilizzati per scambiare dati finanziari (SWIFT), a Bank Otkritie, Novikombank, Promsvyazbank, Bank Rossiya, Sovcombank, Vnesheconombank (VEB) e VTB Bank. Tale divieto si applicherà anche a persone giuridiche, entità od organismi stabiliti in Russia i cui diritti di proprietà siano direttamente o indirettamente detenuti per oltre il 50% dalle suddette banche;
  • ≥ investire, partecipare o contribuire in altro modo a progetti futuri cofinanziati dal Fondo russo per gli investimenti diretti;
  • ≥ vendere, fornire, trasferire o esportare banconote denominate in euro alla Russia o a qualsiasi persona fisica o giuridica, entità od organismo in Russia, ivi compresi il Governo russo e la Banca Centrale russa, o per un uso in Russia.

Per il momento restano fuori dal blocco e quindi rimangono nel sistema SWIFT, Sberbank (il maggior gruppo bancario russo) e Gazprombank.

Estromettere alcune delle banche russe dal sistema di pagamenti elettronici internazionali (SWIFT) significa che aziende e privati non possono più effettuare transazioni nel mondo mediante queste banche.

Attualmente i progetti di Saipem che prevedono la realizzazione di attività sul territorio russo e/o con clienti russi sono i seguenti: (i) Arctic LNG 2 GBS (in JV con Ronesans) - cliente Arctic LNG 2 - scopo del lavoro: EPC; (ii) Arctic LNG 2 Topside Facilities (in JV con Technip) - cliente Arctic LNG 2 - scope of work EPC. Per entrambi i progetti sono in corso negoziazioni con il cliente per la chiusura delle relative attività, in linea e in piena conformità con le necessarie autorizzazioni e le tempistiche previste dalla normativa comunitaria sopra citata.

Al momento dell'inizio del conflitto in Ucraina, Saipem aveva in essere altri due progetti nella Federazione Russa: (i) un progetto EPC per la Raffineria di Mosca con il cliente GazpromNeft: contratto risolto a seguito dell'introduzione di sanzioni specifiche nei confronti di GazpromNeft. Le pendenze relative al progetto sono state tutte definite entro il 15 maggio 2022 come previsto dal Regolamento UE; (ii) un progetto di perforazione di gas in acque sub-artiche con l'utilizzo del mezzo di perforazione Perro Negro 8, per il quale il relativo contratto è stato risolto. Il mezzo si trova già in Medio Oriente in preparazione per un contratto con un operatore locale.

La Società conferma che opera nel pieno rispetto di quanto stabilito dalle istituzioni europee e nazionali nei confronti della Federazione Russa.

Il backlog consolidato riferito a progetti in Russia, in seguito alla terminazione dei due contratti, è quindi azzerato. Il backlog è costituito dai soli progetti non consolidati descritti sopra, per un ammontare pari a circa 1,46 miliardi di euro. La Società sta negoziando con le controparti contrattuali per la chiusura delle relative attività in linea con le tempistiche della già citata normativa comunitaria.

Si ricorda infine che il Piano Strategico 2022-2025 non prevede acquisizioni di nuove commesse in Russia. L'attuale contesto del mercato energetico potrebbe inoltre favorire lo sviluppo di nuove infrastrutture energetiche per la diversificazione dell'approvvigionamento energetico in molti Paesi.

Si precisa che la Società utilizza per la valutazione dei crediti commerciali la probabilità di default dei clienti basata su dati di mercato osservabili e su valutazioni raccolte da info-provider per la quantificazione delle perdite attese alla data di chiusura; di conseguenza tali dati incorporano già gli effetti del conflitto russo-ucraino.

A seguito del conflitto russo-ucraino e delle conseguenti sanzioni intraprese dalla Comunità Europea, USA e altri Paesi, Saipem ha attivato l'Unità di Crisi Corporate (CCU) che collabora quotidianamente con le Unità di Crisi Locali (LCU) in Russia e le funzioni operative di business direttamente coinvolte nella gestione dei progetti e del personale presenti in loco, sul quale è stato fatto un focus. Si segnala a riguardo che non ci sono né attività portate avanti da Saipem né personale nei territori ucraini interessati dallo scontro.

Attualmente, a livello globale, i prezzi delle materie prime sono caratterizzati da elevata volatilità, mai riscontrata nel recente passato, che si inserisce, tra l'altro, in un contesto di elevata inflazione riscontrata già dalla seconda metà del 2021.

Effetti indiretti: la crisi russa incrementa l'incertezza causata dalla pandemia e l'attuale scenario socio-economico rende complesso per gli operatori della supply chain fornire previsioni di prezzo e assumere impegni contrattuali con quotazioni di lungo periodo. Inizialmente i fornitori erano impossibilitati a presentare delle offerte in quanto gli stabilimenti produttivi erano divenuti estremamente selettivi nelle iniziative da perseguire e non fornivano le relative quotazioni se non ai clienti ritenuti più affidabili e solidi finanziariamente. Più recentemente la situazione è migliorata, ma i tempi di consegna si sono notevolmente allungati con impatto diretto sui progetti in portafoglio. Si prevede un livello di prezzi sostenuto ed estremamente volatile fino al perdurare del contesto attuale.

Con riferimento ai progetti in Russia, attualmente una quota parte del materiale su container in transito marittimo verso la Russia è stato sbarcato in porti nord europei in quanto varie compagnie di navigazione internazionali si rifiutano di proseguire il transito presso porti russi. Alcuni container sono tuttora bloccati in porti nord europei in attesa che le autorità competenti e le compagnie di navigazione diano il nullaosta al transito. Nel rispetto delle sanzioni in essere, vari materiali sono stati spediti e sono in spedizione presso due aree di consolidamento in Turchia e in Cina; inoltre il trasporto stradale via camion è tuttora utilizzato con transito dai Paesi baltici alla Russia e Bielorussia. In alcuni casi si è optato per il trasito via Finlandia.

Saipem non acquista direttamente materie prime in quanto la sua catena di fornitura è lunga. Non sono previsti impatti diretti, ma si può assumere che la disponibilità di acciaio e di metalli più nobili (nickel, rame, alluminio) sarà inferiore e inoltre ci saranno impatti sul prezzo legati ad altri fattori produttivi (es., gas ed energia), con conseguenze anche sulle tempistiche di consegna, nonché sulla relativa logistica.

Saipem ha un approccio di supply chain diversificato e ove possibile globale. Il rischio, tuttavia, resta concreto per le forniture per le quali, per ragioni tecnologiche, sono disponibili un numero di alternative ridotte, tuttavia tipicamente, se tali tecnologie sono fornite da produttori occidentali e non sono oggetto di sanzioni.

La Società sta monitorando attentamente la propria supply chain per identificare e prendere le dovute azioni di mitigazione in relazione ai potenziali impatti in termini di costi di materiali e servizi e tempi di fornitura derivanti dall'evolversi del conflitto in Ucraina. La Società, in considerazione dell'estrema imprevedibilità di tale situazione e degli effetti sulle commesse, sta già adeguando le proprie strategie esecutive e ha già avviato discussioni con i propri clienti e in generale con l'intera supply chain per negoziare meccanismi di gestione e condivisione del rischio, per mitigarne gli impatti sulle commesse in esecuzione e sulle iniziative future.

In aggiunta a quanto sopra, i nostri servizi di threat intelligence segnalano un incremento della minaccia cyber per gli operatori dei mercati citati e per la loro supply chain. Alla data del presente documento non si sono registrati eventi di attacchi informatici diretti ai danni di Saipem.

A partire dal 2019 Saipem ha implementato un sistema di protezione dagli attacchi informatici, in linea con i requisiti espressi dal Framework Nazionale di sicurezza cibernetica, che prevede misure di natura organizzativa, fisica e logica. Uno sforzo importante è stato sostenuto per definire linee guida sia relative all'implementazione delle tecnologie che ai comportamenti da parte dei dipendenti. I continui assessment di terze parti confermano la bontà dell'impostazione data in termini di rilevamento degli attacchi e relativa risposta all'interno del piano di Crisis Management aziendale, nonché delle misure tecnologiche atte a proteggere le risorse critiche per l'azienda.

Nel marzo 2021 Saipem ha ottenuto la certificazione secondo la norma ISO/IEC 27001 per quanto riguarda il processo di "Monitoraggio degli eventi e gestione degli incidenti di cyber security". Questo passaggio importante conferma la validità dell'assetto che Saipem si è data per il modello di conduzione delle attività di Cyber Detection & Response e permette inoltre di procedere in modo strutturato nel continuo miglioramento del sistema di gestione della sicurezza di Saipem. Il livello di maturità di security dell'azienda è oggi anche funzione del costante lavoro di formazione e informazione dei lavoratori; nell'ultimo anno Saipem ha sviluppato corsi di formazione in modalità e-learning incentrati sul modello di gestione della cyber security (livello standard, elevato e critico).

Saipem mantiene uno stretto coordinamento con le istituzioni nazionali in materia di sicurezza cyber, DIS, Agenzia per la Cybersecurity Nazionale e CNAIPIC.

Saipem si avvale di fornitori qualificati per i servizi critici e maggiormente esposti al rischio di attacchi cyber, in particolare per la fornitura dei servizi IT a supporto delle attività di business.

Il controllo della catena di approvvigionamento è una delle sfide più complesse che ci troviamo ad affrontare. La funzione Security ha espresso specifici requisiti cyber – che devono essere soddisfatti dalla Supply Chain – al fine di assicurare che tutti i fornitori presentino caratteristiche di resilienza accettabili.

Risultati economici

Come già argomentato nel paragrafo "Assetto organizzativo: reporting", in continuità con gli esercizi precedenti, la Società mantiene la struttura di reporting basata sulle quattro divisioni Engineering & Construction Offshore, Engineering & Construction Onshore e Drilling Offshore; il settore Drilling Onshore, come commentato in precedenza, sarà esposto come Discontinued operations.

Gruppo Saipem - Conto economico*

Esercizio Primo semestre
2021 (milioni di euro) 2021 2022 Var. %
6.528 Ricavi della gestione caratteristica 3.042 4.187 37,6
5 Altri ricavi e proventi 2 5
(6.662) Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi (2.669) (3.111)
(42) Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti (50) (52)
(1.553) Costo del lavoro (741) (785)
(1.724) Margine operativo lordo (EBITDA) (416) 244 n.s.
(495) Ammortamenti e svalutazioni (190) (217)
(2.219) Risultato operativo (EBIT) (606) 27 n.s.
(137) Proventi (oneri) finanziari netti (54) (59)
9 Proventi (oneri) netti su partecipazioni (25) (24)
(2.347) Risultato prima delle imposte (685) (56) (91,8)
(59) Imposte sul reddito (54) (67)
(2.406) Risultato prima degli interessi di terzi azionisti (739) (123) (83,4)
- Risultato di competenza di terzi azionisti - -
(2.406) Utile (perdita) del periodo - Continuing operations (739) (123) (83,4)
(61) Utile (perdita) del periodo - Discontinued operations (40) (7) (82,5)
(2.467) Utile (perdita) del periodo (779) (130) (83,3)

(*) I risultati del settore Drilling Onshore in fase di dismissione sono stati rilevati come Discontinued operations secondo i criteri di cui all'IFRS 5. I periodi di confronto sono stati riesposti.

I volumi dei ricavi realizzati e la redditività a essi associata non sono lineari nel tempo, dipendendo tra l'altro, oltre che dall'andamento del mercato, da fattori climatici e dalla programmazione dei singoli lavori nelle attività Engineering & Construction, nonché dalle tempistiche di scadenze e rinegoziazioni dei contratti nelle attività drilling.

I ricavi della gestione caratteristica realizzati nel corso del primo semestre del 2022 ammontano a 4.187 milioni di euro.

Il margine operativo lordo (EBITDA) è positivo per 244 milioni di euro. Gli ammortamenti e le svalutazioni delle immobilizzazioni materiali e immateriali sono pari a 217 milioni di euro.

Il risultato operativo (EBIT) conseguito nel primo semestre del 2022 è positivo per 27 milioni di euro.

I principali scostamenti, relativi alle voci di conto economico di cui sopra, sono dettagliati di seguito nell'analisi per settore di attività.

Il saldo proventi (oneri) finanziari netti è negativo per 59 milioni di euro, in aumento di 4 milioni di euro.

Il saldo proventi (oneri) netti su partecipazioni è negativo per 24 milioni di euro, in linea con il dato registrato nel corrispondente periodo, in quanto entrambi i periodi sono gravati dal peggioramento dei risultati delle commesse eseguite in società valutate al patrimonio netto.

Il risultato prima delle imposte evidenzia una perdita di 56 milioni di euro. Le imposte sul reddito sono pari a 67 milioni di euro rispetto ai 54 milioni di euro del corrispondente periodo del 2021, principalmente per effetto della svalutazione di un credito fiscale.

Il risultato netto - Continuing operations registra una perdita di 123 milioni di euro (perdita di 739 milioni di euro nel primo semestre del 2021) e sconta rispetto al risultato netto adjusted oneri derivanti dall'emergenza sanitaria per circa 14 milioni di euro e oneri da riorganizzazione per 5 milioni di euro. Il risultato netto, comprensivo del risultato netto da Discontinued operations pari a una perdita di 7 milioni di euro, registra una perdita di 130 milioni di euro.

Esercizio Primo semestre
2021 (milioni di euro) 2021 2022
(2.219) Risultato operativo (EBIT) (606) 27
545 Svalutazioni e oneri da riorganizzazione 120 19
(1.674) Risultato operativo (EBIT) adjusted (486) 46

Esercizio Primo semestre
2021
(milioni di euro)
2021 2022
(2.406)
Utile (perdita) del periodo
(739) (123)
Svalutazioni e oneri da riorganizzazione 120 19
(1.861)
Utile (perdita) del periodo adjusted
(619) (104)

Riconciliazione EBIT adjusted - EBIT primo semestre 2022

E&C E&C Drilling
(milioni di euro) Offshore Onshore Offshore Totale
EBIT adjusted 16 (18) 48 46
Oneri da riorganizzazione 1 4 - 5
Costi emergenza sanitaria COVID-19 11 3 - 14
Totale special items (12) (7) - (19)
EBIT 4 (25) 48 27

L'impatto sull'EBITDA è pari all'impatto sull'EBIT.

Riconciliazione EBIT adjusted - EBIT primo semestre 2021

E&C E&C Drilling
(milioni di euro) Offshore Onshore Offshore Totale
EBIT adjusted (395) (105) 14 (486)
Accantonamento costi - 75 - 75
Oneri da riorganizzazione 7 5 - 12
Costi emergenza sanitaria COVID-19 26 3 4 33
Totale special items (33) (83) (4) (120)
EBIT (428) (188) 10 (606)

Gruppo Saipem - Conto economico adjusted*

Esercizio Primo semestre
2021 (milioni di euro) 2021 2022 Var. %
6.528 Ricavi della gestione caratteristica adjusted 3.042 4.187 37,6
5 Altri ricavi e proventi 2 5
(6.290) Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi (2.572) (3.100)
(42) Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti (50) (52)
(1.475) Lavoro e oneri relativi (718) (777)
(1.274) Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted (296) 263 n.s.
(400) Ammortamenti e svalutazioni (190) (217)
(1.674) Risultato operativo (EBIT) adjusted (486) 46 n.s.
(137) Oneri finanziari netti (54) (59)
9 Proventi netti su partecipazioni (25) (24)
(1.802) Risultato prima delle imposte adjusted (565) (37) (93,5)
(59) Imposte sul reddito (54) (67)
(1.861) Risultato prima degli interessi di terzi azionisti adjusted (619) (104) (83,2)
- Risultato di competenza di terzi azionisti - -
(1.861) Utile (perdita) dell'esercizio adjusted - Continuing operations (619) (104) (83,2)
(53) Utile (perdita) dell'esercizio adjusted - Discontinued operations (37) (4) (89,2)
(1.914) Utile (perdita) dell'esercizio adjusted (656) (108) (83,5)

(*) I risultati del settore Drilling Onshore in fase di dismissione sono stati rilevati come Discontinued operations secondo i criteri di cui all'IFRS 5. I periodi di confronto sono stati riesposti.

I volumi dei ricavi realizzati e la redditività a essi associata non sono lineari nel tempo, dipendendo tra l'altro, oltre che dall'andamento del mercato, da fattori climatici e dalla programmazione dei singoli lavori nelle attività Engineering & Construction, nonché dalle tempistiche di scadenze e rinegoziazioni dei contratti nelle attività drilling.

Risultato operativo adjusted e costi per destinazione

Esercizio Primo semestre
2021 (milioni di euro) 2021 2022 Var. %
6.528 Ricavi della gestione caratteristica adjusted 3.042 4.187 37,6
(7.707) Costi della produzione (3.251) (3.924)
(196) Costi di inattività (109) (76)
(133) Costi commerciali (84) (57)
(35) Costi di ricerca e sviluppo (15) (12)
(6) Proventi (oneri) diversi operativi netti 3 (3)
(125) Spese generali (72) (69)
(1.674) Risultato operativo (EBIT) adjusted (486) 46 n.s.

Il Gruppo Saipem ha conseguito nel primo semestre del 2022 ricavi della gestione caratteristica per 4.187 milioni di euro, con un incremento di 1.145 milioni di euro in netta crescita rispetto al primo semestre del 2021.

I costi della produzione, che comprendono i costi diretti delle commesse di vendita e gli ammortamenti dei mezzi e attrezzature impiegati, ammontano complessivamente a 3.924 milioni di euro, con un incremento di 673 milioni di euro rispetto al primo semestre del 2021, in linea con i maggiori volumi.

I costi di inattività sono diminuiti di 33 milioni di euro rispetto al primo semestre del 2021 che aveva risentito dello slittamento di alcuni progetti a causa della pandemia COVID-19. I costi commerciali, pari a 57 milioni di euro, registrano una diminuzione di 27 milioni di euro.

Le spese di ricerca e sviluppo rilevate tra i costi di gestione, pari a 12 milioni di euro, e le spese generali, pari a 69 milioni di euro, sono in riduzione rispetto al primo semestre del 2021, per effetto delle iniziative di riduzione costi.

Engineering & Construction Offshore

Esercizio Primo semestre
2021 (milioni di euro) 2021 2022
2.848 Ricavi della gestione caratteristica 1.032 2.072
(3.802) Costo del venduto (1.303) (1.906)
(954) Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted (271) 166
(261) Ammortamenti (124) (150)
(1.215) Risultato operativo (EBIT) adjusted (395) 16
(189) Svalutazioni e oneri di riorganizzazione (33) (12)
(1.404) Risultato operativo (EBIT) (428) 4

I ricavi del primo semestre del 2022 ammontano a 2.072 milioni di euro, più che raddoppiati rispetto al corrispondente periodo del 2021; tale incremento è riconducibile principalmente ai maggiori volumi sviluppati in Medio Oriente, America Centro Sud e Africa Sub-Sahariana.

Il costo del venduto, pari a 1.906 milioni di euro, aumenta in coerenza con i maggiori volumi.

Il margine operativo lordo (EBITDA) adjusted del primo semestre del 2022 è positivo per 166 milioni di euro, rispetto al dato negativo di 271 milioni di euro del corrispondente periodo del 2021, pari all'8% dei ricavi. Il risultato 2021 era gravato dagli impatti delle problematiche operative registrate su un progetto eolico nel Mare del Nord e dal mancato contributo dei contratti acquisiti in sostituzione dei progetti terminati nel 2020.

Gli ammortamenti sono superiori di 26 milioni di euro rispetto a quanto consuntivato nel primo semestre del 2021, per effetto dei nuovi contratti di noleggio di mezzi di terzi e dell'operatività dei mezzi oggetto di manutenzione straordinaria nel corrispondente periodo del 2021.

Il risultato operativo (EBIT) del primo semestre del 2022 è positivo per 4 milioni di euro e include costi per l'emergenza sanitaria COVID-19 per 11 milioni di euro e oneri da riorganizzazione per 1 milione di euro.

Engineering & Construction Onshore

Esercizio Primo semestre
2021 (milioni di euro) 2021 2022
3.286 Ricavi della gestione caratteristica adjusted 1.843 1.826
(3.722) Costo del venduto (1.913) (1.815)
(436) Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted (70) 11
(70) Ammortamenti (35) (29)
(506) Risultato operativo (EBIT) adjusted (105) (18)
(346) Svalutazioni e oneri di riorganizzazione (83) (7)
(852) Risultato operativo (EBIT) (188) (25)

I ricavi del primo semestre del 2022 ammontano a 1.826 milioni di euro, in leggera diminuzione rispetto al corrispondente periodo del 2021, in quanto i minori volumi sviluppati in Africa Sub-Sahariana sono stati in buona parte compensati dai maggiori volumi sviluppati in Sud America e Medio Oriente.

Il costo del venduto, pari a 1.815 milioni di euro, registra una diminuzione di 98 milioni di euro rispetto al primo semestre del 2021, in coerenza con i minori volumi.

Il margine operativo lordo (EBITDA) adjusted del primo semestre del 2022 è positivo per 11 milioni di euro, pari allo 0,6% dei ricavi rispetto al dato negativo di 70 milioni di euro del corrispondente periodo del 2021 i cui margini risentivano della sospensione del contratto LNG in Mozambico e degli extra costi di allungamento dei tempi di esecuzione di un progetto in Medio Oriente per le conseguenze relative al COVID-19.

Gli ammortamenti risultano pari a 29 milioni di euro, in diminuzione di 6 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2021, per effetto dei minori ammortamenti di una base svalutata nel precedente esercizio.

Il risultato operativo (EBIT) del primo semestre del 2022 registra una perdita di 25 milioni di euro e include costi sostenuti per l'emergenza sanitaria COVID-19 per 3 milioni di euro e oneri da riorganizzazione per 4 milioni di euro.

Drilling Offshore

Esercizio Primo semestre
2021 (milioni di euro) 2021 2022
394 Ricavi della gestione caratteristica 167 289
(278) Costo del venduto (122) (203)
116 Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted 45 86
(69) Ammortamenti (31) (38)
47 Risultato operativo (EBIT) adjusted 14 48
(10) Svalutazioni e oneri di riorganizzazione (4) -
37 Risultato operativo (EBIT) 10 48

I ricavi del primo semestre del 2022 ammontano a 289 milioni di euro, in aumento del 73% rispetto al corrispondente periodo del 2021, per effetto principalmente del maggiore contributo della piattaforma semisommergibile Scarabeo 9 inattivo nel corrispondente periodo del 2021, del jack-up Perro Negro 8, fermo per le attività di manutenzione ciclica per circa tre mesi nel primo semestre del 2021, nonché del contributo della nave di perforazione Santorini noleggiata da terzi dal quarto trimestre 2021.

Il costo del venduto, pari a 203 milioni di euro, è in aumento rispetto al corrispondente periodo del 2021, coerentemente con i maggiori volumi.

Il margine operativo lordo (EBITDA) adjusted del primo semestre del 2022 ammonta a 86 milioni di euro, pari al 29,8% dei ricavi, rispetto ai 45 milioni di euro del corrispondente periodo del 2021, pari al 26,9%.

Gli ammortamenti ammontano a 38 milioni di euro, in aumento di 7 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2021, nel quale alcuni mezzi erano fermi per manutenzione straordinaria.

Il risultato operativo (EBIT) del primo semestre del 2022 registra un utile di 48 milioni di euro.

Discontinued operations - Drilling Onshore

Esercizio Primo semestre
2021 (milioni di euro) 2021 2022
347 Ricavi della gestione caratteristica 158 248
(265) Costo del venduto (128) (190)
82 Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted 30 58
(121) Ammortamenti (59) (51)
(39) Risultato operativo (EBIT) adjusted (29) 7
(8) Svalutazioni e oneri di riorganizzazione (3) (3)
(47) Risultato operativo (EBIT) (32) 4

I ricavi del primo semestre del 2022 ammontano a 248 milioni di euro, in aumento del 57% rispetto al corrispondente periodo del 2021, per effetto dei maggiori volumi sviluppati principalmente in Arabia Saudita. Il costo del venduto, pari a 190 milioni di euro, aumenta rispetto al primo semestre del 2021 in coerenza con i maggiori volumi.

Il margine operativo lordo (EBITDA) adjusted del primo semestre del 2022 ammonta a 58 milioni di euro, pari al 23,4% dei ricavi in aumento rispetto ai 30 milioni di euro del corrispondente periodo del 2021, pari al 19,0%.

Gli ammortamenti, pari a 51 milioni di euro, registrano una riduzione di 8 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2021, per effetto della sospensione degli ammortamenti a partire dal 1° giugno in seguito al già citato annuncio dell'accordo di cessione del business e la sua rilevazione come Discontinued operations secondo i criteri di cui all'IFRS 5.

Il risultato operativo (EBIT) del primo semestre del 2022 registra un utile di 4 milioni di euro e include costi per l'emergenza sanitaria COVID-19 per 2 milioni di euro e oneri da riorganizzazione per 1 milione di euro.

Situazione patrimoniale e finanziaria

Gruppo Saipem - Stato patrimoniale riclassificato (1)

Lo schema di stato patrimoniale riclassificato aggrega i valori attivi e passivi dello schema obbligatorio secondo il criterio della funzionalità alla gestione dell'impresa considerata suddivisa convenzionalmente nelle tre funzioni fondamentali: l'investimento, l'esercizio, il finanziamento.

Il management ritiene che lo schema proposto rappresenti un'utile informativa per l'investitore perché consente di individuare le fonti delle risorse finanziarie (mezzi propri e di terzi) e gli impieghi delle stesse nel capitale immobilizzato e in quello di periodo.

30.06.2021 (milioni di euro) 31.12.2021 30.06.2022
3.242 Immobili, impianti e macchinari 3.113 2.610
265 Diritto d'utilizzo di attività in leasing 261 249
698 Attività immateriali nette 699 696
4.205 4.073 3.555
2.705 - Engineering & Construction Offshore 2.597 2.590
516 - Engineering & Construction Onshore 503 419
564 - Drilling Offshore 563 546
420 - Drilling Onshore 410 -
99 Partecipazioni 127 89
4.304 Capitale immobilizzato 4.200 3.644
(537) Capitale di esercizio netto (2.070) (1.690)
(215) Fondo per benefici ai dipendenti (238) (179)
- Attività (passività) destinate alla vendita - 553
3.552 Capitale investito netto 1.892 2.328
2.130 Patrimonio netto 326 600
25 Capitale e riserve di terzi 25 25
1.101 Indebitamento finanziario netto ante lease liability IFRS 16 1.223 1.395
296 Passività finanziarie beni in leasing 318 308
1.397 Indebitamento finanziario netto 1.541 1.703
3.552 Coperture 1.892 2.328
Leverage ante IFRS 16
0,51 (indebitamento/patrimonio netto + capitale di terzi) 3,48 2,23
Leverage post IFRS 16
0,65 (indebitamento/patrimonio netto + capitale di terzi) 4,39 2,72
1.010.977.439 N. azioni emesse e sottoscritte 1.010.977.439 1.995.558.791

(1) Per la riconduzione allo schema obbligatorio v. il paragrafo "Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori" a pag. 91.

Lo schema dello stato patrimoniale riclassificato è utilizzato dal management per il calcolo dei principali indici

finanziari di redditività del capitale investito (ROACE) e di solidità/equilibrio della struttura finanziaria (leverage). Il capitale immobilizzato si attesta al 30 giugno 2022 a 3.644 milioni di euro, con un decremento di 556 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021. La variazione deriva per 459 milioni di euro dalla rilevazione nelle attività (passività) destinate alla vendita dell'attivo immobilizzato del perimetro Drilling Onshore e della nave FPSO Citade de Vitória, da investimenti in immobilizzazioni materiali, immateriali e partecipazioni per 112 milioni di euro, dall'aumento del diritto di utilizzo dei beni in leasing pari a 58 milioni di euro, da ammortamenti per 268 milioni di euro, da disinvestimenti e write off per 11 milioni di euro, dalla variazione negativa delle partecipazioni valutate al patrimonio netto per 24 milioni di euro e dividendi per 7 milioni di euro, nonché dall'effetto netto positivo derivante principalmente dalla conversione dei bilanci espressi in moneta estera e da altre variazioni per 43 milioni di euro.

Il capitale di esercizio netto diminuisce di 380 milioni di euro, passando da un saldo negativo di 2.070 milioni di euro al 31 dicembre 2021 a un saldo negativo di 1.690 milioni di euro al 30 giugno 2022. In particolare, la rilevazione nelle attività (passività) destinate alla vendita delle poste del circolante del perimetro Drilling Onshore comporta una riduzione di 117 milioni di euro alla quale si contrappone la variazione dei fondi per rischi e oneri per 258 milioni di euro, principalmente per l'utilizzo dei fondi accantonati in seguito alla backlog review e la variazione del circolante per 239 milioni di euro, principalmente per la dinamica negativa del saldo anticipi sia da cliente che verso fornitori.

Il fondo per benefici ai dipendenti ammonta a 179 milioni di euro, in diminuzione rispetto al 31 dicembre 2021 di 59 milioni di euro, per la rilevazione nelle attività (passività) destinate alla vendita delle poste del fondo benefico ai dipendenti afferente al perimetro Drilling Onshore comporta una riduzione di 23 milioni di euro a cui si aggiunge la riduzione di 36 milioni di euro per effetto dell'utilizzo di periodo.

A seguito di quanto prima analizzato, il capitale investito netto aumenta di 436 milioni di euro, attestandosi, al 30 giugno 2022, a 2.328 milioni di euro, rispetto a 1.892 milioni di euro al 31 dicembre 2021.

Il patrimonio netto, compresa la quota attribuibile alle minoranze, al 30 giugno 2022 ammonta a 625 milioni di euro, in aumento di 274 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021. L'aumento è riconducibile all'effetto positivo del versamento della quota del socio Eni pari a 458 milioni di euro convertita in versamento a patrimonio netto – "riserva targata, in parte compensata dal risultato netto del periodo negativo per 130 milioni di euro, all'effetto negativo della variazione della valutazione al fair value degli strumenti derivati di copertura del rischio di cambio e commodity per 132 milioni di euro e all'effetto positivo sul patrimonio netto derivante dalla conversione dei bilanci espressi in moneta estera e da altre variazioni per 78 milioni di euro.

L'indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2022 ante effetti lease liability IFRS 16 ammonta a 1.395 milioni di euro che, al netto del versamento effettuato dal socio Eni per 458 milioni di euro, registra un incremento di 630 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021 (1.223 milioni di euro), principalmente per l'assorbimento di cassa dei progetti oggetto di backlog review, la dinamica negativa del saldo anticipi sia da clienti che verso fornitori, nonché per gli investimenti di periodo. L'indebitamento finanziario netto comprensivo della lease liability IFRS 16, pari a 308 milioni di euro, ammonta a 1.703 milioni di euro.

Composizione indebitamento finanziario netto

30.06.2021 (milioni di euro) 31.12.2021 30.06.2022
(75) Crediti verso altri finanziatori esigibili a lungo termine (61) (63)
521 Debiti verso banche esigibili a lungo termine 439 373
1.992 Debiti obbligazionari e verso altri finanziatori esigibili a lungo termine 1.993 1.994
2.438 Indebitamento finanziario netto a lungo termine 2.371 2.304
(1.653) Disponibilità liquide ed equivalenti (1.632) (1.680)
(56) Attività finanziarie valutate al fair value con effetti a OCI (59) (71)
(495) Crediti verso altri finanziatori esigibili a breve termine (566) (506)
265 Debiti verso banche esigibili a breve termine 518 1.013
602 Debiti obbligazionari e verso altri finanziatori esigibili a breve termine 591 265
(1.337) Indebitamento finanziario netto (disponibilità finanziarie) a breve termine (1.148) (979)
1.101 Indebitamento finanziario netto (disponibilità finanziarie) ante IFRS 16 1.223 1.395
97 Passività nette per leasing correnti 117 138
199 Passività nette per leasing non correnti 201 170
1.397 Indebitamento finanziario netto (disponibilità finanziarie) 1.541 1.703

La voce disponibilità liquide ed equivalenti include: (i) disponibilità liquide pari a 559 milioni di euro su conti correnti di progetti eseguiti in partnership o in joint venture; (ii) disponibilità liquide pari a 135 milioni di euro su conti correnti denominati in valute soggette a restrizioni sulla movimentazione e/o sulla convertibilità; (iii) disponibilità liquide pari a 3 milioni di euro su conti correnti bloccati o soggetti a vincoli, per un totale complessivo di 697 milioni di euro.

Per l'informativa sull'indebitamento finanziario netto richiesto da Consob, comunicazione n. 5/21 del 29 aprile 2021, si veda la nota 20 "Analisi dell'indebitamento finanziario netto".

Prospetto del conto economico complessivo

(milioni di euro) Primo semestre
2022
Utile (perdita) del periodo (779) (130)
Altre componenti del conto economico complessivo:
- variazione del fair value derivati cash flow hedge (60) (176)
- variazione del fair value delle attività finanziarie, diverse dalle partecipazioni, con effetti a OCI - (4)
- rivalutazione di piani a benefici dipendenti 10 31
- differenze di cambio da conversione dei bilanci in moneta diversa dall'euro 24 52
- effetto fiscale relativo alle altre componenti dell'utile complessivo 11 35
Totale altre componenti del conto economico complessivo (15) (62)
Totale utile (perdita) complessivo del periodo (794) (192)
Di competenza:
- Gruppo Saipem (794) (192)
- terzi azionisti - -

Patrimonio netto comprese interessenze di terzi azionisti

(milioni di euro)
Patrimonio netto comprese interessenze di terzi azionisti al 1° gennaio 2022 351
Totale risultato complessivo del periodo (192)
Dividendi distribuiti agli azionisti Saipem -
Dividendi distribuiti dalle altre società consolidate -
Cessione (acquisto) di azioni proprie al netto del fair value dei piani di incentivazione -
Acquisto interessenze di terzi -
Aumento di capitale al netto di oneri 458
Rilevazione fair value da piani di incentivazione 6
Altre variazioni 2
Totale variazioni
Patrimonio netto comprese interessenze di terzi azionisti al 30 giugno 2022 625
Di competenza:
- Gruppo Saipem 600
- terzi azionisti 25

Rendiconto finanziario riclassificato (1)

Lo schema del rendiconto finanziario riclassificato è la sintesi dello schema obbligatorio al fine di consentire il collegamento tra il rendiconto finanziario che esprime la variazione delle disponibilità liquide tra inizio e fine periodo dello schema obbligatorio e la variazione dell'indebitamento finanziario netto tra inizio e fine periodo dello schema riclassificato. La misura che consente tale collegamento è il "free cash flow", cioè l'avanzo o il deficit di cassa che residua dopo il finanziamento degli investimenti. Il free cash flow chiude alternativamente: (i) sulla variazione di cassa di periodo, dopo che sono aggiunti/sottratti i flussi di cassa relativi ai debiti/attivi finanziari (accensioni/rimborsi di crediti/debiti finanziari), ai rimborsi di passività per beni in leasing, al capitale proprio (pagamento di dividendi/acquisto netto di azioni proprie/apporti di capitale), nonché gli effetti sulle disponibilità liquide ed equivalenti delle variazioni dell'area di consolidamento e delle differenze cambio da conversione; (ii) sulla variazione dell'indebitamento finanziario netto di periodo, dopo che sono stati aggiunti/sottratti i flussi relativi al capitale proprio, nonché gli effetti sull'indebitamento finanziario netto dei rimborsi delle passività per beni in leasing e delle variazioni dell'area di consolidamento e delle differenze di cambio da conversione.

Esercizio Primo semestre
2021 (milioni di euro) 2021 2022
(2.406) Utile (perdita) del periodo di Gruppo – Continuing operations (739) (123)
- Risultato del periodo di terzi azionisti - -
a rettifica:
367 Ammortamenti e altri componenti non monetari 148 178
- (Plusvalenze) minusvalenze nette su cessioni e radiazioni di attività - 1
173 Dividendi, interessi e imposte 108 120
(1.866) Flusso di cassa del risultato operativo prima della variazione del capitale di periodo (483) 176
2.054 Variazione del capitale del periodo relativo alla gestione 555 (579)
(185) Dividendi incassati, imposte pagate, interessi pagati e incassati (78) (122)
3 Flusso di cassa netto da attività operativa - Continuing operations (6) (525)
87 Flusso di cassa netto da attività operativa - Discontinued operations 20 21
90 Flusso di cassa netto da attività operativa 14 (504)
(247) Investimenti tecnici - Continuing operations (123) (86)
(51) Investimenti tecnici - Discontinued operations (12) (26)
- Investimenti in partecipazioni, imprese consolidate e rami d'azienda - -
14 Dismissioni e cessioni parziali di partecipazioni consolidate, rami d'azienda
e attività materiali
2 1
1 Altre variazioni relative all'attività di investimento - -
(193) Free cash flow (119) (615)
(207) Investimenti e disinvestimenti di attività finanziarie non strumentali all'attività operativa (148) 45
498 Variazione debiti finanziari a breve e lungo termine 342 167
(126) Rimborsi di passività per beni di leasing (85) (57)
(15) Cessione (acquisto) di azioni proprie - -
(26) Flusso di cassa del capitale proprio (26) 458
14 Variazioni area di consolidamento e differenze di cambio sulle disponibilità 2 50
(55) FLUSSO DI CASSA NETTO DEL PERIODO (34) 48
(193) Free cash flow (119) (615)
(126) Rimborsi di passività per beni di leasing (85) (57)
(15) Cessione (acquisto) di azioni proprie - -
(26) Flusso di cassa del capitale proprio (26) 458
9 Differenze di cambio sull'indebitamento finanziario netto e altre variazioni 1 42
VARIAZIONE DELL'INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO
(351) ANTE PASSIVITÀ PER BENI IN LEASING (229) (172)
- Effetto prima applicazione IFRS 16 - -
(80) Accensioni/chiusure di periodo (26) (39)
126 Rimborsi di passività per beni in leasing 85 57
(10) Differenze cambio e altre variazioni (1) (8)
36 Variazione delle passività per beni in leasing 58 10
(315) VARIAZIONE DELL'INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO (171) (162)

(1) Per la riconduzione allo schema obbligatorio v. il paragrafo "Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori" a pag. 91.

Il flusso di cassa netto da attività operativa - Continuing operations negativo per 525 milioni di euro al netto del flusso negativo degli investimenti tecnici netti e degli investimenti in partecipazioni, imprese consolidate e rami

d'azienda pari a 112 milioni di euro, del flusso positivo delle dismissioni e cessioni parziali di partecipazioni consolidate, rami d'azienda e attività materiali pari a 1 milione di euro e del flusso di cassa netto da attività operativa - Discontinued operations positivo per 21 milioni di euro, ha generato un free cash flow negativo per 615 milioni di euro.

I rimborsi di passività per beni di leasing hanno generato un effetto negativo per 57 milioni di euro; il flusso di cassa del capitale proprio è positivo per 458 milioni di euro, ed è relativo al versamento della quota del socio Eni pari a 458 milioni di euro convertita in versamento a patrimonio netto. La differenza di cambio dell'indebitamento finanziario netto e altre variazioni hanno generato un effetto positivo per 42 milioni di euro.

Pertanto l'indebitamento finanziario netto ante passività per beni in leasing ha subìto una variazione negativa di 172 milioni di euro.

La variazione delle passività per beni in leasing ha generato un effetto complessivo pari a 10 milioni di euro, dovuto all'effetto netto negativo tra le nuove accensioni e le chiusure dei contratti nel periodo per 39 milioni di euro, ai rimborsi di passività per beni in leasing per 57 milioni di euro e a differenze cambio e altre variazioni per un totale di 8 milioni di euro.

Il flusso di cassa del risultato operativo prima della variazione del capitale di periodo - Continuing operations, positivo per 176 milioni di euro, deriva:

≥ dal risultato negativo del periodo per 123 milioni di euro;

≥ dagli ammortamenti e svalutazioni di attività materiali, immateriali e del diritto di utilizzo di beni di terzi per 217 milioni di euro, dalla valutazione delle partecipazioni al patrimonio netto positiva per 24 milioni di euro, dalla variazione negativa del fondo benefici ai dipendenti per 9 milioni di euro e da differenze cambio e altre variazioni negative per 54 milioni di euro;

≥ dagli oneri finanziari netti per 53 milioni di euro e dalle imposte sul reddito per 67 milioni di euro.

La variazione del capitale dell'esercizio relativa alla gestione, di 579 milioni di euro, è da correlare alla dinamica dei flussi finanziari dei progetti in corso di esecuzione precedentemente commentata.

La voce dividendi incassati, imposte pagate, interessi pagati e incassati nel primo semestre 2022, negativa per 122 milioni di euro, si riferisce principalmente alle imposte sul reddito pagate al netto dei crediti d'imposta rimborsati e agli interessi pagati. Gli investimenti tecnici in attività materiali e immateriali, Continuing e Discontinued operations, ammontano a 112 milioni di euro.

Principali indicatori reddituali e finanziari

Return On Average Capital Employed (ROACE)

Indice di rendimento del capitale investito, calcolato come rapporto tra l'utile (perdita) del periodo, prima degli interessi di terzi azionisti e rettificato degli oneri finanziari netti dedotto il relativo effetto fiscale, e il capitale investito netto medio. L'effetto fiscale correlato agli oneri finanziari è determinato in base all'aliquota del 24% prevista dalla normativa fiscale italiana.

Return On Average Capital Employed (ROACE) operativo

Nel calcolo del ROACE operativo, il capitale investito netto medio viene depurato degli investimenti in corso che non hanno partecipato alla formazione del risultato dell'esercizio.

Nessun investimento in corso rilevante nei due esercizi messi a confronto.

31.12.2021 30.06.2021 30.06.2022
Utile (perdita) del periodo (milioni di euro) (2.467) (1.026) (1.811)
Esclusione degli oneri finanziari correlati al debito
(al netto dell'effetto fiscale)
(milioni di euro) 140 127 (143)
Utile (perdita) del periodo unlevered (milioni di euro) (2.361) (929) (1.702)
Capitale investito netto: (milioni di euro)
- a inizio periodo 4.174 4.542 3.552
- a fine periodo 1.892 3.552 2.328
Capitale investito netto medio (milioni di euro) 3.033 4.047 2.940
ROACE (%) (77,84) (22,96) (57,89)
ROACE operativo (%) (77,84) (22,96) (57,89)

Indebitamento finanziario netto e leverage

Il management Saipem utilizza il leverage per valutare il grado di solidità e di efficienza della struttura patrimoniale in termini di incidenza relativa delle fonti di finanziamento tra mezzi di terzi e mezzi propri, nonché per effettuare analisi di benchmark con gli standard dell'industria. Il leverage misura il grado di indebitamento del Gruppo ed è

calcolato come rapporto tra l'indebitamento finanziario netto e il patrimonio netto compresa la quota attribuibile alle minoranze.

30.06.2021 30.06.2022
0,51
Leverage ante IFRS 16
2,23
0,65
Leverage post IFRS 16
2,72

Non-GAAP measures

Nel presente paragrafo vengono fornite le indicazioni relative alla composizione degli indicatori alternativi di performance, ancorché non previsti dagli IFRS (non-GAAP measures), utilizzati nella relazione degli amministratori sulla gestione.

Tali indicatori sono presentati al fine di consentire una migliore valutazione dell'andamento della gestione del Gruppo e non devono essere considerati alternativi a quelli previsti dagli IFRS.

In particolare le non-GAAP measures utilizzate nella Relazione intermedia sulla gestione sono le seguenti:

  • ≥ EBIT o risultato ante proventi (oneri) finanziari, letteralmente "Earnings Before Interest and Taxes": è un indicatore alternativo di performance ampiamente utilizzato nel calcolo dei flussi di cassa per l'impresa e rappresenta il risultato operativo prima degli oneri finanziari e delle imposte;
  • ≥ EBITDA o margine operativo lordo, letteralmente "Earnings before Interests, Taxes, Depreciation & Amortization": è un indicatore alternativo di performance reativo alla performance operativa, calcolato sommando al risultato operativo gli ammortamenti e le svalutazioni;
  • ≥ EBIT Adjusted o risultato ante proventi (oneri) finanziari adjusted, letteralmente "Earnings Before Interest and Taxes": è un indicatore alternativo di performance ampiamente utilizzato nel calcolo dei flussi di cassa per l'impresa e rappresenta il risultato operativo prima degli oneri finanziari e delle imposte al netto degli special items;
  • ≥ EBITDA Adjusted o margine operativo lordo adjusted, letteralmente "Earnings before Interests, Taxes, Depreciation & Amortization": è un indicatore alternativo di performance relativo alla performance operativa, calcolato sommando al risultato operativo gli ammortamenti e le svalutazioni al netto degli special items;
  • ≥ investimenti tecnici: tale indicatore è calcolato escludendo dal totale investimenti gli investimenti in partecipazioni;
  • ≥ capitale immobilizzato: è calcolato come somma delle attività materiali nette, attività immateriali nette e le partecipazioni;
  • ≥ capitale di esercizio netto: include il capitale circolante e i fondi per rischi e oneri;
  • ≥ capitale investito netto: è dato dalla somma del capitale immobilizzato, del capitale circolante e del fondo per benefici ai dipendenti;
  • ≥ coperture: sono date dalla sommatoria del patrimonio netto, del capitale e riserve di terzi e dall'indebitamento finanziario netto;
  • ≥ special items: rappresentano: (i) eventi o operazioni il cui accadimento non è ricorrente; (ii) eventi o operazioni non rappresentativi della normale attività di business;
  • ≥ indebitamento finanziario netto: è calcolato come debito finanziario al netto delle disponibilità liquide ed equivalenti, dei titoli e delle altre attività finanziarie non strumentali all'attività operativa.

Sostenibilità del business

Visione e princìpi

L'attuale eccezionale congiuntura economica, connessa all'emergenza pandemica e alla crisi energetica, acuita dall'attuale contesto geopolitico caratterizzato dal conflitto russo-ucraino e dalla conseguente fragilità del sistema di approvvigionamento energetico, e il cambiamento climatico derivante da attività antropiche con danni irreversibili per il Pianeta, determinano uno scenario in cui le infrastrutture energetiche diventano a pieno titolo il più importante potenziale propulsore di sviluppo sostenibile. In questo scenario, Saipem afferma la propria ambizione a figurare tra i protagonisti e abilitatori della transizione energetica.

L'azienda, attraverso le proprie competenze e tecnologie, contribuisce, infatti, in modo efficace alla decarbonizzazione energetica lungo la propria catena del valore, mettendo a disposizione dei propri clienti soluzioni progettuali, ingegneristiche e tecnologiche innovative, proponendosi come partner strategico per il Net-Zero e impegnando attivamente anche i propri fornitori in tale percorso.

La connotazione industriale di Saipem e l'impegno nella transizione energetica ne caratterizzano il cammino nel percorso della sostenibilità, guidato da una visione sistemica di medio-lungo periodo che, tenendo conto degli impatti economici, ambientali e sociali delle attività del Gruppo e delle aspettative dei propri stakeholder, si traduce nell'integrazione delle tematiche di sostenibilità nelle strategie, nei processi e nella governance del Gruppo al fine di creare valore condiviso e maggiori opportunità di vantaggio competitivo.

Il Piano quadriennale di Sostenibilità "Energia per un futuro sostenibile", presentato preliminarmente al Comitato Sostenibilità, Scenari e Governance del 27 giugno che ha espresso parere favorevole in merito e lo ha sottoposto alla valutazione e approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione, costituisce il framework di riferimento sulle tematiche di sostenibilità e rappresenta uno strumento di implementazione di una strategia integrata che coniuga obiettivi di business e finanziari con criteri ESG prescelti, al fine di creare valore per tutti gli stakeholder nel breve e nel lungo termine. Il suo obiettivo è di tradurre la visione di sostenibilità del business di medio-lungo termine in azioni e progetti volti anche ad assicurare da un lato risultati di miglioramento costante delle performance a breve e dall'altro il mantenimento degli impegni assunti da Saipem come contributo al raggiungimento dei Sustainable Development Goals (SDGs) delle Nazioni Unite, oltre che il rispetto dei dieci princìpi del Global Compact, cui la Società aderisce dal 2016. A tale proposito la Società partecipa dal primo semestre 2022 alla nuova metodologia della "Communication On Progress" (COP) del Global Compact, in qualità di "first adopter".

Programma Net-Zero

Nell'ambito del proprio percorso di decarbonizzazione, al fine di migliorare l'efficienza dei propri asset e delle proprie operazioni, Saipem ha definito un piano di riduzione delle emissioni GHG nel contesto del Programma Net-Zero, in particolare relativamente alle emissioni Scope 1 e Scope 2. Sono stati quindi identificati i seguenti

target di lungo periodo:

  • ≥ Climate Neutrality per lo Scope 2 dal 2025;
  • ≥ 50% di riduzione delle emissioni di Scope 1 e 2 entro il 2035 (baseline nel 2018: 1,4 milioni di tonnellate di CO2 eq);
  • ≥ ulteriori riduzioni su tutti gli Scope dal 2050.

Il Programma Net-Zero è supportato da 3 strumenti documentali, emessi a fine 2021 e approvati dal CEO:

  • ≥ il Net-Zero Manifesto and Strategic Lines per indirizzo e direzione generale;
  • ≥ il Saipem Quadrennial GHG Reduction Plan per il breve termine (2021-2024);
  • ≥ il Saipem Net-Zero Implementation Plan anche per il lungo termine (fino al 2050).

La combinazione dei due piani di cui sopra, sottoposti ad aggiornamenti annuali, costituisce la roadmap di Saipem verso il Net-Zero. Sono documenti "living", che tengono in considerazione le nuove istanze normative e di mercato esterne, le aspettative degli stakeholder e le richieste dei clienti, nonché nuove analisi di benchmark, sviluppi tecnologici e scenari energetici.

Riguardo allo Scope 3 (emissioni indirette derivanti principalmente dalla catena di fornitura e dalla mobilità), Saipem sta lavorando con i fornitori e i diversi attori della catena del valore con il fine ultimo di fissare entro il 2023 obiettivi di riduzione e roadmap di lavoro. Attualmente si sta lavorando in particolare per affinare il monitoraggio della "carbon footprint" della catena di fornitura (in termini di perimetro e di granularità) e sono in corso indagini di mercato sulle tecnologie e materiali low carbon disponibili (market survey), al fine di definire potenziali requisiti di "green procurement" da integrare nelle richieste ai fornitori.

Coinvolgimento degli stakeholder

Nel perseguire il suo obiettivo di abilitatore per la transizione energetica ed ecologica, l'impegno di Saipem è generare valore sostenibile per tutti i propri stakeholder, operando attraverso un complesso di fattori ESG e attribuendo, tra l'altro, un ruolo chiave alle proprie persone, alla loro salute e sicurezza, alle competenze, all'attrazione di nuovi talenti, al contributo sociale ed economico alle comunità locali in cui opera, alla relazione con i clienti e con la catena di fornitura, all'etica del business e all'integrità come fattore trasversale qualificante della cultura aziendale e non da ultimo a promuovere l'inclusione e la valorizzazione della diversità, a tutti i livelli, sia in termini di multiculturalità, rappresentata nella popolazione Saipem, sia nella sua componente di genere.

L'evoluzione dell'approccio verso la sostenibilità da parte dei principali stakeholder di riferimento e le relative istanze che, conseguentemente, vengono rappresentate direttamente o indirettamente, costituiscono una spinta ulteriore a una rapida evoluzione nell'approccio alla sostenibilità ponendola come priorità strategica, combinando, a tal fine, in maniera organica il proprio piano industriale con i principi di sostenibilità ambientale, sociale e di governance.

Attraverso il Piano di Sostenibilità Saipem comunica agli stakeholder la propria strategia di sostenibilità, le linee di azione, gli obiettivi integrati con il Piano Strategico. Grazie a tale integrazione organica si rafforza l'impegno di tutta l'azienda verso i fattori ESG e si generano ricadute positive in termini di efficacia delle azioni intraprese lungo tutta la catena del valore.

L'interazione con gli stakeholder è, tra l'altro, assicurata da un sistema di reporting puntuale e trasparente sui dati ESG e sulle iniziative di sostenibilità, seguendo i più elevati standard internazionali e le normative vigenti in tema di rendicontazione non finanziaria, attualmente in forte evoluzione.

In questo senso, nel corso del primo semestre del 2022 Saipem ha partecipato ai tavoli di consultazione promossi direttamente dalle autorità competenti o tramite associazioni sia nell'ambito della revisione della normativa europea "Corporate Sustainability Reporting Directive" (CSRD) e dei relativi standard elaborati dall'European Financial Reporting Advisory Group (EFRAG) che delle proposte di standard sulla sostenibilità dell'International Sustainability Standards Board (ISSB).

Nell'ambito dell'adesione a "Open-es", un'iniziativa di sistema per supportare lo sviluppo sostenibile delle filiere attraverso una piattaforma digitale aperta e gratuita per tutte le imprese, Saipem ha coinvolto i propri fornitori in Italia attraverso il webinar "Saipem Sustainable Supply Chain live event Open-es" per promuovere l'adesione alla piattaforma. L'evento è stato anche un'opportunità per confrontarsi sul ruolo della Supply Chain nel percorso verso la transizione energetica e il Net-Zero. Con l'adesione a Open-es Saipem ambisce a monitorare in maniera più puntuale le performance di sostenibilità della propria catena di fornitura rafforzando i requisiti ESG nella valutazione dei fornitori.

Con riferimento ai rating ESG/sostenibilità, a seguito dell'attestazione di leader del proprio settore di business nel Dow Jones Sustainability Index (DJSI) a fine 2021, il mercato conferma l'ottimo posizionamento della Società. In particolare, a giugno 2022 è stata annunciata l'inclusione di Saipem al quinto posto (in miglioramento dal decimo del 2021) dell'Integrated Governance Index (IGI) 2021 di EticaNews che misura l'integrazione della sostenibilità nelle strategie aziendali delle maggiori aziende italiane.

La rendicontazione di sostenibilità

Il 24 marzo 2022 il Consiglio di Amministrazione di Saipem ha approvato il 16° bilancio di sostenibilità volontario del Gruppo che racconta il percorso di trasformazione in atto e la sua visione futura attraverso tre diversi capitoli all'interno dei quali sono sviluppati e descritti contenuti e iniziative in ambito sostenibilità:

  • Transition Toward Net-Zero: le iniziative e i temi sui quali è attualmente impegnata Saipem per la trasformazione del suo modello di business – nel settore delle energie tradizionali, come abilitatore tecnologico di strategie low carbon, e nella transizione energetica con le rinnovabili e infrastrutture sostenibili;
  • Fulfilling Our Vision of Decarbonization: i programmi e le iniziative avviate che vedranno la loro concretizzazione nella Saipem di "domani" e rappresentano la visione futura dell'azienda, per costruire un ecosistema più sostenibile, tecnologico e net-zero;
  • Added Value at our Core: le tematiche "fondamentali" nello svolgimento del business consolidato nel tempo e nelle quali l'azienda ha raggiunto livelli di eccellenza per competenze, tecnologia, salute e sicurezza, stakeholder engagement.

In conformità al D.Lgs. n. 254/2016 sull'informativa non finanziaria degli enti di pubblica rilevanza, recepimento in Italia della Direttiva n. 95/2014, Saipem ha prodotto la quarta "Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario" (DNF) 2021, anch'essa approvata dal Consiglio di Amministrazione del 24 marzo 2022. Si tratta del documento informativo sull'andamento della gestione degli aspetti non finanziari, collocato in una sezione distinta della "Relazione sulla gestione", che descrive le politiche del Gruppo, le attività, i principali risultati e impatti generati nell'anno, in termini di indicatori e analisi di trend.

Il documento è stato arricchito con una nuova sezione che, in ossequio al Regolamento UE 2020/852 sulla tassonomia delle attività e investimenti classificabili e allineati come sostenibili, riporta una tabella di analisi contenente gli indicatori richiesti dalla normativa (fatturato, investimenti e costi operativi).

Nel 2021 l'azienda ha condotto l'analisi di materialità annuale al fine di individuare i temi di sostenibilità ritenuti prioritari dai propri stakeholder e i cui esiti sono riepilogati nella DNF. Per la prima volta Saipem ha strutturato l'assessment secondo il principio della "doppia materialità" che comprende la valutazione sia dei temi sostenibili che producono impatti verso l'ambiente esterno all'azienda (Impact Materiality), sia di quelli che dal punto di vista degli stakeholder finanziari producono impatti sul valore dell'azienda (Financial Materiality).

Al fine di rafforzare ulteriormente l'affidabilità, la tempestività e la completezza del processo di reporting, Saipem ha sviluppato un sistema di controllo interno dedicato all'informativa non finanziaria. Il sistema è operativo dal 2019 con un perimetro che viene progressivamente ampliato su base annuale in termini di società controllate e indicatori.

Il processo prevede la definizione del perimetro di applicazione, l'identificazione e la valutazione dei controlli, l'implementazione di attività di monitoraggio e la definizione di azioni correttive, la rendicontazione e la valutazione del sistema di controllo.

Le attività di monitoraggio permettono di valutare l'efficacia dei controlli e sono realizzate a livello di linea dai Risk Owner, e a livello indipendente dalla funzione Internal Audit.

Nel corso del primo semestre del 2022 Saipem ha anche pubblicato il quinto documento sul Climate Change, redatto seguendo le linee guida della Task Force on Climate related Financial Disclosure (TCFD) istituita dal Financial Stability Board del G20 e che contiene la descrizione di analisi, politiche, strategie, azioni, metriche, gestione dei rischi e delle opportunità e iniziative tecnologiche al fine di evidenziare gli impatti sul proprio business degli scenari legati al cambiamento climatico e al proprio ruolo nella transizione energetica.

Infine, a valle del favorevole parere preliminare espresso dal Comitato di Sostenibilità, Scenari e Governance nella seduta del 27 giugno 2022, il Consiglio di Amministrazione del 28 giugno 2022 ha approvato il "Saipem Modern Slavery Statement 2021", sesto documento aziendale di conformità con lo UK Modern Slavery Act, che descrive le politiche e le azioni intraprese dal Gruppo per misurare e rafforzare i sistemi e i processi per prevenire forme di schiavitù moderna e traffico di esseri umani sia nelle proprie attività dirette che lungo la catena di fornitura e in generale assicurare il rispetto dei Diritti Umani e del Lavoro.

Tutti i documenti sopra citati sono disponibili nella sezione "Sostenibilità" del sito internet della Società www.saipem.com.

Ricerca e sviluppo

Saipem è una piattaforma tecnologica e di ingegneria avanzata per la progettazione, la realizzazione e l'esercizio di infrastrutture e impianti complessi, sicuri e sostenibili. Da sempre orientata all'innovazione tecnologica, Saipem è oggi impegnata al fianco dei suoi clienti sulla frontiera della transizione energetica con mezzi, tecnologie e processi sempre più digitali e orientati sin dalla loro concezione alla sostenibilità ambientale.

La prima parte del presente report tratta le attività di innovazione nel campo Oil&Gas, mentre la seconda parte si concentra sulle iniziative relative alla transizione energetica.

Le iniziative Oil&Gas sono presentate in relazione alla nuova struttura organizzativa societaria, in particolare alle seguenti linee di business: Asset Based Services, Robotics & Industrialized Solutions ed Energy Carriers.

La maggior parte delle attività di Innovazione relative al tradizionale business Oil&Gas, appartenenti alle precedenti Divisioni Ingegneria e Costruzione Offshore e Drilling, sono confluite nella nuova business line Asset Based Services e vengono di seguito descritte.

Per quanto riguarda le attività relative alle operazioni di Pipe Laying, un importante traguardo è stato raggiunto con la Certificazione di Qualifica Tecnologica (Statement of Qualified Technology) della tecnologia proprietaria Integrated Acoustic Unit (IAU), ottenuta da DNV per l'installazione di condotte con diametri da 42"-48". La tecnologia IAU permette in tempo reale l'ispezione e il rilevamento di potenziali danni sulle condotte durante la fase di posa; in particolare permette di rilevare e localizzare ovalizzazioni, deformazioni e anomalie quali buckle e ammaccature, intrusioni d'acqua e altri tipi di ostacoli nella condotta. Inoltre, lo sviluppo della tecnologia Hands-Free Lifting Beam, per il trasferimento automatico di sezioni di pipeline dalla nave di rifornimento a quella di posa, sta proseguendo con il target di adozione in progetti esecutivi nel 2023.

Per quanto riguarda l'ambito delle Pipeline Technologies, Saipem è impegnata in continui sviluppi e miglioramenti di hardware e software delle tecnologie proprietarie di saldatura quali Saipem Welding System (SWS), Submerged Arc Welding (SAW) e SPRINT, la tecnologia interna di rifusione al plasma. Un'attenzione particolare è stata riservata alla qualifica di avanzate procedure di saldatura per consentire una maggiore produttività per tubazioni claddate e per soluzioni non standard per l'industria, come i tubi in acciaio di grado X80 ad alta resistenza. Nel campo delle ispezioni e i Test Non-Distruttivi, le tecnologie proprietarie per i test a ultrasuoni automatici sono in fase di aggiornamento per aumentare la qualità delle ispezioni di saldature circonferenziali. Infine, Saipem sta proseguendo i processi di robotizzazione e digitalizzazione delle sue operazioni di Field Joint Coating, con particolare focus sull'automatizzazione e qualità delle applicazioni. Saipem continua inoltre a testare nuovi materiali, in particolare per sostituire IMPP (polipropilene per stampi a iniezione), IMPU (poliuretano per stampi a iniezione) per prospetti SURF e convenzionali.

Sono partiti con successo test di qualifica per procedure e materiali di saldatura e field joint coating innovativi, per pipeline adibite al trasporto di fluidi con alte percentuali di idrogeno. Questi test permetteranno a Saipem di essere pronta per la costruzione di pipeline commerciali per il trasporto di miscele di idrogeno e gas naturale o di idrogeno puro. In questo contesto Saipem è anche impegnata nello sviluppo delle nuove linee guida della DNV insieme ad altri 30 principali attori del settore.

Sono in fase di studio e test tecnologie di fabbricazione, tramite stampa 3D del tipo Wire Arc, per componenti speciali. In collaborazione con Vallourec è stata portata a termine con successo la fabbricazione di una flangia per applicazioni in condotte sottomarine assieme a una flangia di ancoraggio per sistemi riser di alta profondità, quest'ultima progettata e costruita secondo le specifiche di una reale componente utilizzata per i sistemi riser del progetto di sviluppo del campo sottomarino Buzios V in Brasile.

Relativamente all'ambito SURF (Subsea, Umbilicals, Risers, Flowline), grande attenzione è stata riservata alla tecnologia DEH (Direct Electric Heating) Pipe-in-Pipe. I test di qualifica sono iniziati con successo nel 2022 con lo scopo di portare questa tecnologia qualificata con un livello TRL pari a 4, secondo la scala API, per le prime applicazioni commerciali nel 2023. L'altro grande focus è stato posto sull'introduzione di rivestimenti interni polimerici per linee di iniezione di acqua, dove test ad alta pressione sono iniziati con successo. Una soluzione concettuale per l'estensione dell'utilizzo di rivestimenti interni plastici alle linee di produzione è anche in fase di sviluppo, in partnership con TotalEnergies. I particolari aspetti di deformazione dei rivestimenti plastici, da affrontare in caso di depressurizzazione della linea, sono oggetto di studi numerici.

Infine, Saipem sta vagliando varie opzioni per la decarbonizzazione delle proprie attività offshore, in particolare attraverso l'integrazione di diverse fonti rinnovabili con gestione sottomarina di chemical e potenziali opzioni di stoccaggio dell'energia secondo il concetto brevettato Wind2Sub. Saipem sta inoltre sfruttando la propria esperienza nel settore Drilling Offshore per affrontare un nuovo approccio all'utilizzo dell'energia geotermica per la generazione di energia elettrica ultra-deep.

Il business Drilling Offshore ha proseguito lo sviluppo di uno strumento che sfrutta le potenzialità dell'intelligenza artificiale per migliorare la qualità dei pozzi. Le operazioni di perforazione vengono così migliorate grazie all'integrazione di segnali e dati a supporto del lavoro di ottimizzazione della qualità e performance e del pozzo. Lo strumento è stato validato su dati di progetti di perforazione passati e si sta valutando la possibilità di collaborazione con un cliente. Nel campo della trasformazione digitale la Divisione ha ultimato la creazione dei modelli virtuali degli impianti più innovativi. Con l'idea di sfruttare i benefici della "gamification" è in corso lo sviluppo di un videogame per migliorare l'esperienza e i risultati di familiarizzazione del personale con le procedure di operazione e di HSE dei mezzi, prima che salgano a bordo: il pilota è stato concluso con il benestare dei clienti interni, e verrà utilizzato per la familiarizzazione valutandone i risultati in termini di "retention". Il business sta inoltre completando un progetto pilota per aggiungere funzionalità e sorgenti dati ai modelli della flotta virtuale ed estenderli ad altri mezzi, facendo crescere sia la rappresentatività che il ritorno di valore della Virtual Fleet. È stato completato il progetto pilota per l'impiego di un motore di ricerca basato sulle tecniche di Natural Language Processing. È in piena implementazione sulla flotta la nuova infrastruttura IoT (Internet of Things), passaggio fondante per lo sviluppo di qualsivoglia applicazione digitale, presente e futura: la nuova architettura permette di avere accesso a ogni dato di bordo, applicandovi gli algoritmi del caso. Il progetto di eccellenza operativa è stato completamente installato sulla flotta e riceve frequentemente upgrade con nuovi moduli per il miglioramento, come ad esempio il modulo relativo alla pianificazione delle operazioni. Continua l'implementazione di un progetto di manutenzione predittiva: il pilota è stato esteso utilizzando un'infrastruttura dati allo stato dell'arte ed esportando gli algoritmi anche sugli stessi equipment critici di altri vessel; il tool ha mostrato che le predizioni effettuate sono utili per il personale di bordo nella detenzione di anomalie.

In un altro campo, visto il forte impulso che viene dai clienti e dagli enti governativi, si sta valutando la fattibilità tecnologica di utilizzare BOP (Blow-Out Preventer) elettrici e la perforazione mare senza riser.

Infine, il business sta esplorando alcune opportunità di diversificazione: estrazione mineraria sottomarina in fondali profondi, soluzioni per lo stoccaggio della CO2, geotermico offshore. In quest'ultimo campo Saipem, nell'ambito della collaborazione con Geolog, sta valutando potenziali campi geotermici nell'area del Mediterraneo utilizzando un approccio di tipo "machine learning" e comparando i risultati con i data base esistenti. L'obiettivo è individuare aree di interesse dove poter sviluppare un campo geotermico offshore.

Il business Drilling Onshore si è impegnato nel perseguire con continuità la massimizzazione del ritorno di valore dai dati generati dai sensori installati sugli impianti di perforazione, al fine di abilitare un processo decisionale basato sulla conoscenza in tempo reale di dati integrati e perseguire, grazie all'adozione di strumenti digitali, l'efficienza operativa.

Nell'ambito della business line Asset Based Services è inoltre in via di sviluppo un nuovo approccio di gestione dei magazzini che sfrutta algoritmi su base "machine learning" per ottimizzare i livelli di stoccaggio delle parti di ricambio e dei consumabili, garantendo un livello costante e ottimale del servizio degli asset. La business line è pronta per la digitalizzazione dei magazzini e sta inoltre testando l'applicazione della stampa 3D Industriale per replicare un modello di approvvigionamento "just in time".

Diverse attività sono in via di svolgimento nella nuova business line Robotics & Industrialized Solutions.

Subsea Factory

La Società è impegnata nello sviluppo della piattaforma industriale chiamata "Subsea Factory Solutions". La definizione della relativa catena di fornitori è stata completata grazie a numerosi accordi specifici (assieme a TotalEnergies, Siemens, Curtiss-Wright, Veolia e altri provider tecnologici). Tale attività contribuisce alla realizzazione della visione "All Electric" relativa all'elettrificazione dei campi marini, che contempla la presenza di infrastrutture subacquee connesse attraverso linee elettriche e in fibra ottica, in sostituzione di complesse connessioni ombelicali elettro-idrauliche, per l'attuazione di meccanismi e valvole.

Il programma SPRINGS™, facente parte di tale piattaforma, per il trattamento e la reiniezione di acqua, ha completato con successo la qualifica della tecnologia (in comproprietà con TotalEnergies e Veolia). L'industrializzazione dei relativi sottosistemi, anch'essi "all-electric", è vicina al compimento quando saranno conclusi gli ultimi test. Tali sottosistemi sono stati industrializzati con l'intento di disporre dei "mattoni fondanti" per l'intero portafoglio tecnologico della Subsea Factory.

La tecnologia FLUIDEEP™ per lo stoccaggio e l'iniezione sottomarina di additivi è anch'essa a un avanzato stadio di industrializzazione e la sua qualifica è in via di finalizzazione.

Un operatore del settore, nonché nostro cliente, ci ha commissionato uno studio per valutare l'applicazione di SPRINGS™, combinata con la tecnologia di separazione e trattamento dell'acqua di produzione, SpoolSep™, sia per ridurre il costo dell'operazione sui campi sottomarini che per contribuire alla riduzione delle emissioni di CO2 rispetto a uno schema convenzionale di sviluppo via piattaforma.

Saipem ha anche recentemente presentato SUBGAS, tecnologia di disidratazione sottomarina del gas e di controllo del punto di rugiada, al fine di superare le problematiche di flow assurance e per facilitare la realizzazione di "long subsea gas tiebacks". SUBGAS si avvale anche dell'esperienza con la tecnologia Vertical Multipipe™ per la separazione di olio e gas, che era stata qualificata in passato tramite l'esecuzione di svariati Joint Industry Project (JIP) per la sua applicazione in acque profonde.

Per quanto riguarda il processo sottomarino di separazione di fasi dense di CO2 dall'olio, HiSep™ (Petrobras detiene la proprietà della tecnologia), sono iniziate le fasi preparatorie per un test su larga scala in vista di applicazione in progetti sottomarini in Brasile.

"Life of Field" e robotica sottomarina

Saipem sta sviluppando un approccio innovativo alla progettazione e manutenzione di componenti critici sottomarini utilizzando sensoristica avanzata e fedeli repliche digitali, come ad esempio il sistema RIMS (Riser Monitoring System) per applicazioni avanzate "Life-of-Field". Queste nuove tecnologie sono in corso di qualifica avanzata e verranno portate al mercato nei progetti Buzios 5 e Buzios 7.

Nel campo dei servizi di intervento, riparazione e manutenzione sottomarini, in presenza o meno di sommozzatore, la Società sta qualificando, assieme a un ente certificatore terzo, un connettore meccanico sottomarino di tipo "Seal & Grip" per permettere la sostituzione e il ripristino di porzioni di condutture danneggiate; tale soluzione risulta a oggi l'unica che adotti un sistema di tenuta "metallo contro metallo" in grado di garantire riparazioni permanenti di linee con rivestimenti metallici nobili, rivestimenti polimerici e/o operanti in presenza di H2S (acido solfidrico). Allo stesso tempo è in corso la qualifica di un sistema innovativo di riparazione di condotte e spool, basato su materiali compositi a fibra rinforzata, operante a elevata profondità in assenza di sommozzatori.

Continuano i programmi di sviluppo e industrializzazione della piattaforma robotica sottomarina "Hydrone". Il primo veicolo di tipo "Hydrone-R" è stato consegnato a Equinor all'interno del primo, in assoluto, contratto "Life of Field" per droni da intervento sottomarino, che assicurerà 10 anni di servizio nel campo "Njord" situato al largo della costa di Trondheim, assieme all'altra tipologia di veicolo "Hydrone-W". "Hydrone-R" era stato testato in mare nel campo base sottomarino situato nei pressi della costa di Trieste e, prima di essere impegnato sul campo, ha superato test di integrazione funzionale con la piattaforma di Equinor SDS (universal Subsea Docking Station). Hydrone-R, vincitore nel 2021 del "Spotlight on New Technology" assegnato nell'ambito della conferenza OTC (Offshore Technology Conference), rappresenta simbolicamente il ruolo essenziale che questa nuova generazione di droni subacquei è chiamata a svolgere in questo particolare momento di transizione complessiva del mercato dell'energia prodotta in mare. L'industrializzazione di Hydrone-W prosegue con un investimento dedicato. Questo veicolo, un drone da lavori pesanti a propulsione totalmente elettrica, sarà equipaggiato con un sistema rivoluzionario di propulsione e gestione dell'energia, in grado di minimizzare i consumi durante le operazioni. È progettato anche per operare in campi marini non presidiati, controllato da remoto da terra. Continua senza sosta anche lo sviluppo di "Flatfish", un altro membro della piattaforma Hydrone; nello specifico si tratta di un avanzato veicolo sottomarino autonomo dotato di intelligenza artificiale e di capacità di residenza subacquea permanente. La costruzione del primo prototipo e del suo garage è stata completata nel centro di sviluppo tecnologico della Sonsub a Marghera, in Italia. Un estensivo programma di prove è stato poi svolto con successo nel nostro sito dimostrativo di Trieste e si è appena conclusa l'ultima settimana di dimostrazione, dove delegati delle principali compagnie O&G hanno potuto assistere ai test e toccare con mano le prestazioni in svariati compiti autonomi, includenti fra gli altri, tracking di condotte e di riser, ispezione visuale globale, aggiro degli ostacoli. I test erano parte della fase preparatoria alla mobilizzazione del drone per le campagne di ispezione per i progetti BC10 (Shell) e Iracema Norte (Petrobras), nell'offshore del Brasile.

La piattaforma Hydrone beneficerà, nel suo complesso, di ulteriori funzionalità avanzate che, combinate con le capacità di connessione sottomarina senza fili, miglioreranno le capacità di ispezione dettagliata e continua e consentiranno un'efficiente raccolta dati; tali ulteriori sviluppi hanno già attratto l'interesse di importanti organizzazioni internazionali. A tale scopo Saipem ha concluso dei test di controllo da remoto, dalla piattaforma a terra nella base di Marghera, in condizioni di bassa latenza, dei suoi ROV (Remotely Operated Vehicle) "Innovator" operanti con la nave "Saipem 7000" di stanza nel Regno Unito e pilotati da un impianto di perforazione marino situato nelle acque norvegesi.

Anche a tale scopo è iniziata una collaborazione con WSense per l'implementazione delle tecnologie IOT alla piattaforma Hydrone. Saipem partecipa, inoltre, al progetto "AIPlan4EU", finanziato dal programma europeo "Horizon 2020", per lo sviluppo congiunto di protocolli e applicazioni di intelligenza artificiale per la pianificazione automatica di missioni di droni autonomi, che verranno usati anche per la piattaforma Hydrone. In ultimo Saipem sta sviluppando, per una società del settore petrolifero, un pilota per l'applicazione di una boa marina a propulsione autonoma per monitoraggi ambientali e di flora e fauna marina in Brasile.

La business line persegue inoltre piani e opportunità di diversificazione: continua lo sviluppo del sistema SDO-SuRS (Special & Diving Operations - Submarine Rescue Ship) per il salvataggio di operatori subacquei; Saipem insieme a Drass, leader nelle tecnologie per gli operatori in ambiente iperbarico e sottomarino, è stata selezionata dalla Marina Militare Italiana per l'equipaggiamento del nuovo mezzo navale SDO-SuRS, adibito al salvataggio di operatori subacquei. Il sistema integra un drone sottomarino di ultima generazione, con capacità di navigazione e controllo, e dotato di una capsula di recupero in grado di ricondurre in superficie i sub in difficoltà, in un ambiente controllato e in totale sicurezza. Altre applicazioni, non militari, sono in via di valutazione per sfruttare al massimo il know-how sviluppato in questa materia.

La business lineEnergy Carriers continua a perseguire obiettivi relativi alla monetizzazione del gas naturale, ai relativi processi di decarbonizzazione e di evoluzione della transizione energetica, con un focus sul consolidamento e sviluppo dei processi e delle tecnologie. A tale riguardo è in corso un piano pluriennale per mantenere le tecnologie proprietarie ai massimi livelli di competitività.

Relativamente alla tecnologia fertilizzanti proprietaria "Snamprogetti™ Urea", le attività in corso includono:

  • ≥ la continua estensione del portafoglio di soluzioni high-end con l'introduzione dei piatti Snamprogetti SuperCups™ che migliorano drasticamente l'efficienza di miscelazione fra le fasi reagenti, ottimizzando pertanto il grado di conversione a prodotto e riducendo in modo significativo le emissioni di CO2 associate; svariati impianti, nuovi o "revampati", stanno adottando o adotteranno i piatti SuperCups;
  • ≥ la fornitura di soluzioni per gli impianti operativi, con la tecnologia Tuttle Prilling Bucket, un dispositivo adottato universalmente nelle torri di Urea prilling per la produzione di prill di alta qualità in un ampio intervallo di capacità dell'impianto;
  • ≥ il miglioramento della resistenza alla corrosione e riduzione dei costi con lo sviluppo di nuovi materiali di costruzione, realizzati sia in modo tradizionale che via "additive manufacturing". In questo campo Saipem e Tubacex Innovación hanno recentemente sviluppato insieme un nuovo grado di materiale SuperDuplex per applicarlo nella sezione ad alta pressione dell'impianto urea;
  • ≥ continua lo sviluppo del gemello digitale della tecnologia "Snamprogetti™ Urea", in collaborazione con Honeywell, un partner chiave per la fornitura di servizi di digitalizzazione, che permetterà di estendere l'offerta tradizionale di Saipem integrando servizi di assistenza da remoto in fase di operazione dell'impianto, anche allo scopo di ridurre l'impronta carbonica e massimizzare il ritorno economico. La soluzione verrà sviluppata sulla piattaforma Honeywell Forge e Saipem la porterà sul mercato verso i clienti finali;
  • ≥ lo studio per l'integrazione di un'unità di cattura della CO2, via post combustione, nei complessi Ammoniaca-Urea al fine di ridurre l'impronta carbonica e aumentare la produzione di urea;
  • ≥ la tecnologia SPELL, una soluzione innovativa per i complessi di Ammoniaca-Urea per il trattamento delle acque reflue, è stata sviluppata in cooperazione con Purammon Ltd per un'efficace rimozione di azoto e contaminanti organici attraverso una nuova tecnologia elettrochimica che consente di rispettare i più rigorosi requisiti ambientali. Per facilitare opportunità di dimostrazione presso i clienti interessati è stato realizzato un impianto di prova, containerizzato, con una capacità massima di 2 m3 /h, che possa essere facilmente spostato e messo in opera presso gli impianti dei clienti per dimostrarne la capacità di rimozione del totale equivalente di azoto ammoniacale dalle acque reflue.

Proseguono gli sforzi nel settore del Gas Naturale Liquefatto (LNG) per la definizione di pacchetti di processo proprietari per la liquefazione e la rigassificazione del gas naturale su piccola scala, uno strumento flessibile anche per supportare nel prossimo futuro la mobilità sostenibile.

Inoltre si stanno valutando soluzioni alternative progettate per conformarsi all'attuale scenario di mercato, comprese le strutture LNG basate sulle tecnologie proprietarie Liqueflex™ e Liqueflex™ N2. Sono state completate le principali attività per il consolidamento del progetto, l'integrazione delle informazioni su attrezzature/fornitori e la valutazione delle criticità della manutenzione per le soluzioni LNG onshore di piccola taglia.

La business line è anche al lavoro per fornire supporto ai clienti nella valutazione di soluzioni per ridurre le emissioni di CO2 degli impianti LNG di grande scala.

Per quanto riguarda le tecnologie per i prodotti alto ottanici proseguono le attività di identificazione e investigazione di nuove possibili configurazioni dell'unità di eterificazione per ridurre l'energy intensity.

Come anticipato, la seconda parte del report si concentra sulle attività relative alla transizione energetica. Nel medio periodo, ponendosi come obiettivo la progressiva decarbonizzazione dell'energia e la riduzione delle emissioni complessive di anidride carbonica, Saipem è impegnata in molte e diversificate attività nei seguenti principali campi.

CO2 management

Saipem continua a costruire un portafoglio di tecnologie sia per la purificazione del gas naturale in giacimenti a elevato tenore di CO2, che per la cattura di CO2 dai fumi di combustione di centrali elettriche e processi industriali. In quest'ambito, Saipem possiede la tecnologia proprietaria "CO2 Solutions by Saipem", che riduce la soglia dei costi e l'impatto ambientale per la cattura di CO2 da post-combustione, abilitandone il sequestro e consentendone il riutilizzo per l'ottenimento di nuovi prodotti commercializzabili. La tecnologia si basa su un innovativo processo enzimatico di cattura della CO2 che non richiede impiego o immissione di prodotti tossici, che nella fase di rigenerazione lavora a bassa temperatura, con riduzione dei relativi costi operativi e consumi energetici. La tecnologia è stata dimostrata su scala industriale con un piccolo impianto commerciale (30 t di CO2 al giorno), in funzione presso la cartiera di Resolute Forest Products a Saint-Félicien, in Québec. La CO2 così prodotta viene purificata e può essere utilizzata nelle serre di un vicino insediamento agricolo.

Saipem continua a perseguire un programma di ottimizzazione tecnologica con obiettivi relativi sia a costi di impianto che ai costi operativi, che include:

  • ≥ la riduzione dei costi degli enzimi, insieme a Novozymes, con un'attività di ricerca e sviluppo dedicata alla messa a punto di una famiglia enzimatica più resistente. Infatti, grazie alla competenza di Saipem nel settore delle tecnologie di cattura e stoccaggio della CO2 e alle soluzioni per enzimi all'avanguardia di Novozymes, le aziende possono rendere il processo di cattura del carbonio enzimatico fortemente competitivo sul mercato dei tradizionali processi amminici;
  • ≥ l'ottimizzazione del dimensionamento degli equipment principali grazie al coinvolgimento di fornitori specializzati e alle capacità ingegneristiche interne.

Per accrescere il portafoglio di soluzioni a servizio degli obiettivi di decarbonizzazione dei nostri clienti e creare un modello industriale più sostenibile, Saipem continua a consolidare l'accesso a differenti tecnologie di cattura della CO2 dai fumi di combustione, già in uso nei mercati di riferimento.

Un'ulteriore e significativa azione verso il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 in Europa è rappresentata dal progetto di innovazione "ACCSESS", finanziato nel 2021 da fondi europei Horizon 2020, e che coinvolge 18 partner. Tra gli obiettivi vi è quello di validare la tecnologia Saipem CO2 Solutions per la cattura di CO2 da effluenti gassosi delle industrie con impronta carbonica complessa, come quella della carta, del cemento e del trattamento dei rifiuti, utilizzando una soluzione su piccola scala (2 tpd), modulare e trasportabile.

L'impianto pilota, originariamente concepito per la tecnologia tradizionale ad ammine, è stato modificato per la soluzione proprietaria di Saipem; verrà inoltre modificato per implementare un'ulteriore soluzione innovativa (Rotating Packing Bed) in sostituzione della tradizionale colonna di assorbimento. Il pilota sarà testato inizialmente presso un impianto di trattamento dei rifiuti, successivamente presso una cartiera e poi in un cementificio.

In aggiunta a questa finalità, l'iniziativa mira a sviluppare una catena integrata per la cattura e lo stoccaggio della CO2 che interconnetta le iniziative e le infrastrutture presenti e in fase di costruzione in Europa, dalle aree continentali a quelle del nord Europa. Non ultimo, il progetto ACCSESS svilupperà modelli di business concreti e sostenibili per l'industria della cattura stoccaggio e utilizzo della CO2, con al centro i cittadini e le città europee e una nuova cultura per la proliferazione di prodotti e servizi finali a impatto climatico nullo, se non positivo.

Ulteriore attenzione è stata dedicata al percorso di decarbonizzazione delle industrie cosiddette "Hard-to-Abate", considerate le più sfidanti perché l'anidride carbonica emessa non è solo dovuta ai servizi di generazione di calore e potenza, ma è propria del processo manifatturiero. Per tali esigenze sono necessarie soluzioni innovative sulle quali Saipem sta già collaborando con diversi attori industriali e tecnologici, per la riconversione sostenibile di impianti energivori dell'industria primaria nel settore metallurgico, in particolare per il processo di produzione dell'acciaio, creando un nuovo modello sostenibile e rispondente ai nuovi requisiti di legge in tema di protezione ambientale.

Saipem è inoltre attiva e concentrata sull'identificazione di tutte le possibili opportunità e tecnologie per il riuso della CO2, nell'immediato e in prospettiva, per supportare i clienti con soluzioni locali di valorizzazione dell'anidride carbonica, specialmente laddove non sono disponibili infrastrutture per il trasporto e lo stoccaggio.

In particolare, Tenaris, Saipem e SIAD hanno stilato nel 2022 un MoU (Memorandum of Understanding) per iniziare la progettazione di un'unità di cattura CO2, da realizzarsi nell'impianto Tenaris di Dalmine (Italia). Il progetto prevede un'unità di cattura di 30 t/giorno di CO2. La CO2 sarà catturata impiegando la tecnologia proprietaria Saipem CO2 Solutions e sarà nel seguito gestita e usata da SIAD.

Più in generale Saipem è attiva e concentrata sull'identificazione di tutte le possibili opportunità e tecnologie per il riuso della CO2, nell'immediato e in prospettiva, per supportare i clienti con soluzioni locali di valorizzazione dell'anidride carbonica, specialmente laddove non sono disponibili infrastrutture per il trasporto e lo stoccaggio: ≥ riuso di CO2 nei cementi e nei carbonati;

≥ riuso di CO2 per la produzione di carburanti sintetici e prodotti chimici;

≥ riuso di CO2 per polimeri e bioplastiche.

A complemento procede lo sviluppo di diverse soluzioni per il trasporto della CO2 e per la liquefazione di CO2, mettendo Saipem nella posizione di offrire le migliori soluzioni tecnologiche e configurazioni per rispondere alle esigenze dei clienti.

Al fine di supportare i clienti nei loro programmi verso il Net-Zero, Saipem ha sviluppato specifici servizi di decarbonizzazione, sia per la struttura del cliente (emissioni Scope 1 e 2 GHG) che per i propri prodotti lungo la filiera di produzione (emissioni Scope 3 GHG):

  • ≥ EmiRed™, una soluzione proprietaria per la stima e l'identificazione di tecnologie per ridurre le emissioni di gas serra negli impianti industriali. Il marchio è stato registrato presso l'Ufficio dell'Unione Europea per la proprietà intellettuale (EUIPO). EmiRed™ è sia una metodologia che uno strumento digitale, sviluppato attraverso la vasta esperienza di Saipem nei servizi di ingegneria e la sua vocazione all'innovazione tecnologica. Con EmiRed™ il costo del ciclo di vita di un impianto può essere determinato fin dalla fase iniziale di progettazione, così come il calcolo delle emissioni dirette e indirette associate all'energia acquistata per l'operazione, consentendo il confronto simultaneo di diversi scenari;
  • ≥ l'analisi LCA (Life Cycle Assessment) opera sia su prodotti con licenza che su prodotti non concessi in licenza, utilizzando la metodologia LCA stabilita negli standard ISO 14040 e ISO 14044. LCA consente una valutazione affidabile, trasparente e quantitativa dei potenziali impatti ambientali di progetti, prodotti, processi o sistemi integrati, dal revamping fino a nuove configurazioni, basate sull'economia circolare. Per le strutture operative LCA abilita le Dichiarazioni Ambientali di Prodotto (EPD), una certificazione internazionale conforme alla pertinente norma ISO 14025.

Energie rinnovabili

Saipem ha esteso nel 2021 il proprio portafoglio tecnologico nel settore dell'eolico flottante con due ulteriori soluzioni di basi semisommergibili, in modo da offrire un portafoglio completo per le variabili condizioni di mercato: "STAR1", acquisita da Naval Energies, con una base semisommergibile a tre colonne con la turbina in posizione

centrale, mentre "X:Base" presenta la stessa base semisommergibile a tre colonne, ma prevede l'alloggiamento della struttura della turbina su una delle colonne laterali L'altra tecnologia, HexaFloat™, pendolare su base esagonale e adatta per l'impiego in acque profonde.

Durante il primo semestre 2022 Saipem ha ulteriormente raffinato il disegno di STAR1 e X:Base in vista del futuro avvento di turbine commerciali da 15 MW, o più, con lo scopo di ridurre il peso delle strutture e i costi derivanti, per migliorare la competitività della soluzione flottante rispetto a quelle a fondazioni fisse. Al proposito sono state anche analizzate connessioni innovative fra le colonne e gli arrangiamenti strutturali.

Per quanto riguarda la tecnologia HexaFloat™ continua l'impegno nello sviluppo di un dimostratore full scale di 3 MW nel sito di test MISTRAL attraverso il progetto AFLOWT cofinanziato dall'Unione Europea (Interreg North-West Europe), e per il quale ci si è assicurato un finanziamento aggiuntivo da ADEME (Agenzia Francese per l'Ambiente e per l'Energy Management). La messa in opera su scala industriale, pianificata per il 2024, consentirà il raggiungimento degli obiettivi di progetto rendendo la tecnologia HexaFloat pronta per la commercializzazione, permettendo di dimostrarne la competitività in termini di costo e di resistenza e performance in condizioni estreme.

Assieme al Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) nella sede di Napoli, si sta preparando una nuova campagna di test nel 2022 di una versione di HexaFloatTM in scala ridotta 1/7 con l'obiettivo di provare una sequenza di installazione ancora più rappresentativa, con il fine di acquisire ulteriori dati operando in condizioni marine reali.

Saipem sta inoltre attivamente partecipando in svariati progetti di ricerca collaborativi a supporto delle nostre soluzioni per l'eolico flottante. Il programma denominato "FLOATECH", finanziato dall'Unione Europea nell'ambito di "Horizon 2020", è finalizzato all'accrescimento della competitività in termini di costo dell'energia prodotta dall'eolico marino, sviluppando la modellazione aero-idrodinamica accoppiata a tecnologie di controllo attivo.

L'obiettivo di migliorare le tecniche di modellazione viene anche perseguito in una tesi interna di PhD con il supporto della École Centrale de Nantes per modellare le piattaforme flottanti con analisi CFD (Computational Fluid Dynamics), in particolare in condizioni cicloniche. Infine, Saipem sta partecipando a svariati progetti condotti da France Energies Marines e da CITEPH (French Energy Innovation Programme) riguardanti la progettazione e le fasi di ormeggio, di test, monitoraggio e di operazione e manutenzione di fondazioni eoliche flottanti.

Oltre alle fondazioni per turbine, Saipem è anche impegnata nello sviluppo di sottostazioni flottanti in collaborazione con un'importante azienda manifatturiera. Una tipica progettazione di una sottostazione HVAC (High Voltage Alternating Current) è in via di sviluppo in vista di futuri progetti commerciali con il fine di dotarci anche di questo prodotto all'interno del portafoglio complessivo tecnologico per lo sviluppo di progetti eolici flottanti remoti e di larga scala.

In aggiunta, Saipem sta anche partecipando a un JIP condotto da DNV sulle sottostazioni flottanti. Gli obiettivi principali del JIP sono i seguenti:

  • ≥ identificare eventuali gap riguardo tali sottostazioni;
  • ≥ identificare eventuali gap rispetto gli standard presentemente disponibili;
  • ≥ favorire un allineamento delle migliori pratiche industriali e dei relativi requisiti tecnici per la progettazione, costruzione e operazione delle sottostazioni flottanti.

La lunga lista di partecipanti include EPC contractor, sviluppatori, manifatturieri e le principali compagnie utility e Oil&Gas.

Saipem sta sviluppando diverse altre iniziative di innovazione nel campo delle energie rinnovabili:

  • ≥ un nuovo concept di Parco Solare Marino Flottante, in collaborazione con Equinor, e sviluppato dalla nostra consociata norvegese Moss Maritime; assieme a Sintef le due società hanno condotto dei test su un sistema in scala ridotta. Il progetto pilota sull'isola di Frøya in Norvegia è in fase di esecuzione. La data prevista per l'installazione è il terzo trimestre 2023;
  • ≥ Saipem sta seguendo il progetto AGNES per un innovativo Energy Hub marino, al largo di Ravenna. Includerà impianti eolici offshore, sia fissi che galleggianti, impianti solari galleggianti, impianti offshore di produzione di idrogeno verde e di stoccaggio energetico. Il piano prevede una capacità di 700 MW da eolico e solare associati, con l'installazione di 75 turbine da 8 MW l'una e la costruzione di un parco solare galleggiante marino da 100 MW. Le pratiche permissistiche sono in corso;
  • ≥ la Società sta anche lavorando alla costituzione di un consorzio di società italiane per la progettazione e realizzazione di un generatore eolico offshore, ottimizzato per le condizioni meteo marine del bacino del Mediterraneo, in previsione della crescita di questo mercato. A questo proposito è in fase di pianificazione lo sviluppo di un hub energetico in Sardegna che includa campi eolici marini e impianti di generazione di idrogeno verde, sfruttando le tecnologie delle turbine eoliche a fondazione galleggiante, che meglio si adatta alla batimetria dell'area individuata.

Idrogeno

È in corso di puntuale valutazione il potenziale di business dell'uso futuro di idrogeno da fonti rinnovabili (idrogeno verde) e da fonti fossili decarbonizzate (idrogeno blu) nell'industria, nella mobilità e per altri usi, basandoci sulla considerevole esperienza e caratteristico know-how della Società sulla materia.

Con la volontà di essere un importante attore nel nascente mercato dell'idrogeno verde, Saipem sta sviluppando per i suoi clienti impianti di elettrolisi su larga scala per applicazioni industriali ibride, incluse l'ammoniaca verde e le Hydrogen Valley.

In particolare, nel 2021 Saipem ha siglato con Alboran Hydrogen, Edison e Snam un accordo per la promozione e costruzione di nuovi impianti nel bacino mediterraneo per la produzione di idrogeno verde, nello specifico in Puglia. L'obiettivo è quello di accelerare la diffusione dell'idrogeno come parte del mix energetico nazionale e il raggiungimento degli obiettivi di neutralità carbonica europei e italiani entro il 2050.

Il progetto Apulia Green Hydrogen Valley prevede la costruzione di tre impianti di produzione di idrogeno verde, precisamente nei territori di Brindisi, Taranto e Cerignola (Foggia), per una capacità totale di 220 MW equivalenti, alimentati da una produzione di potenza da fotovoltaico di 380 MW. A regime si stima una produzione di 300 milioni di metri cubi di idrogeno verde all'anno. L'idrogeno così prodotto verrà iniettato nella rete metanifera esistente e/o trasportato direttamente nei siti in cui verrà utilizzato come feedstock o fonte energetica dall'industria locale, con potenziale utilizzo anche per la mobilità sostenibile.

Il progetto relativo al territorio di Brindisi ha già iniziato il proprio iter autorizzativo, per arrivare a una produzione di idrogeno verde da una capacità installata di elettrolizzatori pari a 60 MW, alimentati da un campo fotovoltaico dedicato. Nel complesso il progetto Apulia Green Hydrogen Valley coinvolgerà molteplici realtà regionali, la Società degli Acquedotti Pugliesi, le ferrovie appulo lucane, distretti tecnologici e produttivi locali, l'Università Politecnica di Bari, l'Università di Bari, di Foggia e del Salento. Gli investimenti previsti in ricerca e sviluppo avranno un ritorno positivo tramite la promozione dello sviluppo di competenze innovative nella comunità locale e la crescita di una filiera industriale locale incentrata sull'idrogeno.

Saipem è stata coinvolta sin dalle fasi iniziali del progetto, inclusi gli step di selezione delle tecnologie e delle attività preparatorie dello studio di fattibilità, a supporto delle pratiche permissistiche e della valutazione economica.

In un altro contesto Saipem ha lanciato la piattaforma "SUISO", una soluzione tecnologica che integra in uno stesso sistema diverse fonti di energia rinnovabile quali l'eolico galleggiante, il solare flottante e l'energia marina. Tale sistema dovrà alimentare elettrolizzatori, installati su piattaforme offshore già esistenti, per la produzione di idrogeno verde, rispondendo alla crescente domanda di produzione di idrogeno verde e allo stesso tempo consente la riconversione di infrastrutture marine nel settore Oil&Gas ormai giunte alla fine del loro ciclo di vita. L'ossigeno prodotto da questo processo può essere utilizzato in vari ambiti come l'acquicoltura o la produzione di alghe. La prima applicazione della piattaforma sarà per il progetto AGNES precedentemente menzionato.

Conversione di biomasse ed economia circolare

È stata condotta una profonda analisi sui processi e tecnologie di produzione dei biocarburanti, con un focus particolare sul bioetanolo di seconda generazione. In tale quadro nel 2021 Saipem ha siglato un accordo con Versalis per la promozione congiunta della tecnologia PROESA® usata per la produzione sostenibile di bioetanolo e derivati chimici da biomasse lignocellulosiche. Saipem e Versalis offriranno soluzioni integrate e tecnologicamente avanzate per la produzione sostenibile di bioetanolo. Il processo PROESA® non utilizza colture per uso alimentare, ma produce bioetanolo attraverso un processo di idrolisi e fermentazione di biomasse agricole disponibili in abbondanza, come scarti di lavorazioni agricole, sfalci e potature e colture specifiche per la produzione di energia.

Saipem, inoltre, è attiva nel campo delle biotecnologie per le plastiche biodegradabili, settore in cui sta perseguendo opportunità di partnership e di business per gli impianti di produzione di PLA (Acido Poli-Lattico) da biomasse zuccherine. La Società ha sviluppato uno studio di fattibilità per la realizzazione di un impianto da 30 kt/a PLA nel Nord Italia. Ricordiamo che, tra le diverse bioplastiche, il PLA ha performance paragonabili alla plastica pur essendo biodegradabile e compostabile.

Nell'ambito dell'economia circolare, un asset importante per Saipem è costituito dallo sviluppo di soluzioni innovative per il trattamento sostenibile di rifiuti (incluso il riciclo delle plastiche) con la conseguente valorizzazione come energia o prodotti a valore aggiunto.

In tale ambito Saipem promuove modelli industriali circolari per i rifiuti plastici, valutando partnership con consorzi collettori, fornitori di tecnologie (con uno scouting in particolare nel campo della gasificazione dei rifiuti, nella pirolisi delle plastiche e loro depolimerizzazione) e utilizzatori finali, allo scopo di costruire un modello di impianto olistico per il recupero e conversione chimica.

Proprietà intellettuale

Nel quadro complessivo delle attività di sviluppo tecnologico, Saipem ha depositato 8 nuove domande di brevetto nel corso del primo semestre 2022.

Inoltre, Saipem si è posizionata al quinto posto nella classifica stilata dall'European Patent Office (EPO) e relativa alle aziende italiane con il maggior numero di domande di brevetto europeo presentate nel 2021.

SALUTE, SICUREZZA E AMBIENTE

Salute e Sicurezza

Nel corso del primo semestre del 2022 Saipem ha proseguito, con la consueta convinzione, il suo percorso finalizzato ad assicurare elevati standard di salute e sicurezza per tutto il suo personale.

Analizzando le statistiche di sicurezza, Saipem continua a performare meglio dei peer di riferimento1.

Nel primo semestre del 2022 si è registrato un leggero incremento del TRIFR (numero incidenti registrabili ogni milione di ore lavorate), che è passato da 0,37 (dato del 2021) a 0,39 (dato aggiornato a giugno 2022), mentre l'LTIFR (Lost Time Injury Frequency Rate) è sceso passando da 0,19 (dato del 2021) a 0,16 (dato aggiornato a giugno 2022).

La Società continua a investire risorse per mantenere elevata l'attenzione sulle tematiche di salute e sicurezza, nello sviluppo e nell'aggiornamento del proprio sistema di gestione HSE e nella diffusione delle differenti iniziative di sensibilizzazione in tutte le realtà operative di Saipem.

Relativamente alle iniziative promosse da Saipem, si citano:

  • ≥ la continua implementazione del programma Leadership in Health and Safety (LiHS), progettato per radicare una solida cultura della sicurezza organizzativa attraverso la diffusione di comportamenti sicuri in tutta l'organizzazione e una forte attenzione allo sviluppo della leadership a tutti i livelli manageriali. Il programma continua a essere diffuso e apprezzato in tutta Saipem, anche da clienti, partner e appaltatori. Tra i fattori chiave di successo di LiHS, il fatto che si tratti di un programma strutturato multi-fase e multi-target, con una leadership visibile e credibile e un approccio multiculturale e universale;
  • ≥ la continua implementazione della campagna Life-Saving Rules che ha l'obiettivo generale di migliorare le conoscenze e le competenze necessarie al personale per lavorare in sicurezza; in particolare il fatto che tutti i lavori devono essere adeguatamente valutati, pianificati ed eseguiti, con la sicurezza come valore guida più importante. La campagna è in corso di implementazione continua in tutto il mondo e si conclude con il LSR "e-Learning", uno strumento per riepilogare le 9 regole, rinfrescare e verificare le competenze, come step finale della campagna;
  • ≥ il lancio di una nuova campagna per contrastare gli incidenti legati ai lavori in quota: nei primi tre mesi del 2022 infatti, abbiamo sofferto tre LTI in tutto il Gruppo, direttamente collegati alle attività di lavoro in quota, e più recentemente il tragico evento verificatosi a bordo di una nave offshore, in cui ha perso la vita un dipendente di un subappaltatore. Questa nuova campagna, dal titolo Work Safe - No Regrets, richiesta dal Top Management, è stata sviluppata per dare una risposta immediata a questo trend negativo legato agli incidenti per attività in quota. Lo scopo della campagna è quello di sostenere l'adozione di comportamenti sicuri nel lavoro in quota in tutta l'organizzazione e completa le Life-Saving Rules di Saipem.

Per lanciare la campagna è stato prodotto un cortometraggio della campagna di grande impatto emotivo, basato sul concetto "Il rimpianto non salva nessuno". Si tratta – ancora una volta – di un invito a tutti nell'organizzazione a segnalare le non conformità e a intervenire in caso di condizioni di non sicurezza, anche esercitando l'autorità di Stop Work.

Il messaggio lanciato dal COO per presentare la campagna è molto chiaro: la sicurezza NON è una responsabilità altrui - siamo TUTTI responsabili della sicurezza.

Per supportare le Business Line è stato predisposto un kit composto da un pacchetto di strumenti di comunicazione (tra cui video, poster e booklet per la condivisione di storie personali) e una check-list per effettuare delle self-verification trimestrali nei siti operativi, per valutare eventuali gap e aree di intervento:

  • ≥ la diffusione di Choose Life: un programma di formazione volto a rafforzare la leadership e ad aumentare la consapevolezza delle persone Saipem in materia di salute e benessere, con l'obiettivo di influenzarle a scegliere uno stile di vita più sano. La salute fisica e mentale è diventata un prerequisito per lavorare bene e in sicurezza, affrontando le principali sfide del nostro settore. Il programma ha l'obiettivo di affrontare tre dei principali rischi per la salute di Saipem: le malattie cardiovascolari, la malaria e le malattie sessualmente trasmissibili, che causano ancora gravi malattie croniche, rappresentano rischi di rimpatrio e possono portare alla morte. Un altro tema importante inserito di recente nel programma è la salute mentale, che è diventata una delle principali questioni di interesse per il nostro settore. Il programma è stato sviluppato internamente, in coordinamento con il dipartimento medico ed è disponibile sia in modalità tradizionale (workshop in presenza o online), sia come percorso di e-learning;
  • ≥ il Saipem Safety Day: una maratona in streaming di 24 ore su salute e sicurezza, per celebrare la Giornata Mondiale per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro del 28 aprile 2022. L'evento ha voluto dare un valore aggiunto grazie all'ampia offerta, alla vasta programmazione multilinguistica e alla ricchezza di contenuti di natura tecnica, manageriale, culturale ed emotiva. Le persone che si sono sintonizzate hanno avuto la possibilità di ascoltare importanti messaggi del management Saipem, storie e testimonianze di professionisti Saipem e di figure di spicco dell'industria, e di conoscere meglio le realtà operative di Saipem. Gli speaker sono stati principalmente

(1) OGP - International Association of Oil&Gas Producers, IADC, International Pipeline & Offshore Contractors Association, IMCA International Marine Contractors Association, IPLOCA - International Pipeline & Offshore Contractors Association, e di numerosi competitor.

manager e professionisti Saipem che hanno avuto un ruolo di primo piano in azienda e che hanno voluto condividere testimonianze, riflessioni, iniziative e safety moment. L'evento, pensato principalmente per le persone di Saipem, è stato aperto su invito anche agli stakeholder di Saipem (clienti, partner, fornitori, istituzioni, ecc.) per creare coinvolgimento e sinergia su questi temi. In totale ci sono stati più di 80 relatori, 25 collegamenti con i siti operativi, 13 safety moment, distribuiti nell'arco di 24 ore, che hanno raggiunto un pubblico di quasi 1.000 persone. Il motto dell'evento è stato quello lanciato dall'Organizzazione Internazionale del Lavoro per celebrare il 28 aprile: Let's Act Together! La landing page dell'evento, dove è possibile vedere e condividere tutti i contenuti registrati, è: www.fondlhs.org/saipemsafetyday;

  • Sharing Love for Health and Safety: il concorso annuale per celebrare il 28 aprile Giornata Mondiale per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro, giunto alla sua decima e ultima edizione. Nel corso degli anni oltre 10.000 persone di 30 Paesi diversi si sono impegnate a celebrare la Giornata mondiale per la sicurezza e la salute sul lavoro in modo creativo e non convenzionale, coinvolgendo colleghi, amici e familiari. Nel 2022, l'ultima edizione, il nome della sfida era WEARSAFE, giocando sul concetto di essere sicuri indossando idonei DPI di sicurezza. Il concetto si ispira a una delle tendenze social più popolari del momento, la "Outfit Challenge": un breve video in cui, grazie a una tecnica di montaggio video, le persone cambiano come per magia il loro abbigliamento casual e
  • quotidiano con un outfit completamente diverso nel nostro caso con abiti e attrezzature di sicurezza; ≥ la continua erogazione del HSE Train the Trainer: per garantire il continuo miglioramento della formazione erogata dalla nostra famiglia di formatori HSE è in corso di erogazione continua il Train the Trainer, il cui obiettivo principale è quello di aumentare le conoscenze dei partecipanti in merito alla progettazione e ai metodi di erogazione della formazione e alle risorse interne essenziali per la formazione HSE, come il portale di formazione Delphi, nonché al processo di registrazione e reporting HSE.

Il programma online consiste in sessioni di 2 ore al giorno per 5 giorni e in un programma di sviluppo professionale continuo (CPD) di 12 mesi (attività di apprendimento in cui i professionisti si impegnano per sviluppare e migliorare le proprie capacità).

Il progetto HSE TTT ha continuato a coinvolgere la comunità globale dei formatori e ad allinearli a uno standard comune di erogazione. I partecipanti condividono regolarmente i loro incarichi CPD e ricevono un feedback individuale sugli input. Nel primo semestre 2022 è stata condotta una sessione che ha coinvolto 17 formatori e altre due sessioni sono previste nel secondo semestre;

  • ≥ la nuova community di formatori HSE e facilitatori del programma LiHS ha l'obiettivo di creare una comunità attiva e coinvolta, fornendo contenuti esclusivi destinati a migliorare le loro competenze tecniche, comunicative e di erogazione del training, permettendo loro di connettersi con i colleghi e condividere conoscenze. Tutti i membri possono avere un ruolo attivo in questa comunità e condividere le proprie esperienze, porre domande e comunicare con i colleghi. La community è alimentata settimanalmente con contenuti interessanti relativi a strategie di formazione, suggerimenti e trucchi per l'auto-sviluppo, articoli e video pertinenti, nonché masterclass periodiche su argomenti rilevanti per i formatori;
  • ≥ il miglioramento dei tool informatici a supporto del personale HSE, per facilitare i processi di reporting dei KPI, consolidare il processo di audit HSE e facilitare l'analisi dei dati al fine di individuare possibili aree di miglioramento;
  • ≥ la revisione e diffusione di nuovi pacchetti di formazione anche in modalità e-learning per raggiungere in maniera capillare e omogenea tutta la popolazione Saipem.

Relativamente al sistema di gestione HSE, nel primo semestre del 2022, l'ente terzo indipendente ha avviato il processo di mantenimento dei certificati ISO 45001 (Sistema di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro) e ISO 14001 (Sistema di gestione ambientale) effettuando le prime giornate di verifica ispettiva, utilizzando la modalità di audit da remoto.

Sempre nel primo semestre 2022 Saipem ha ottenuto, per Saipem SpA, la certificazione SA 8000 del Social Accountability International (SAI) che attesta l'implementazione di un sistema di gestione della responsabilità sociale nell'ambito dei diritti umani e dei diritti dei lavoratori e del loro benessere in azienda.

In un'ottica di modernizzazione dei processi operativi continua l'impegno verso la completa digitalizzazione delle attività di reporting HSE per una migliore e capillare analisi dei dati. Continua inoltre l'introduzione di sistemi innovativi volti a prevenire e ridurre i rischi connessi all'esecuzione delle operazioni quali sistemi di anticollisione (interazione uomo macchina), ispezioni da remoto e altre tecnologie in fase di studio e test. Alcune di queste iniziative sono state riconosciute da organizzazioni di settore quali IMCA come meritorie di essere premiate attestandone l'efficacia e la modernità (ad esempio Anti-collision System presso la nostra Fabrication Yard a Karimun in Indonesia).

Infine, molte sono anche le iniziative portate avanti dalla Fondazione LHS di Saipem, la cui mission fondamentale è quella di accrescere nell'industria e nella società la cultura della salute e della sicurezza.

Con l'inizio del 2022 la Fondazione LHS ha avviato una serie di iniziative interconnesse, volte da un lato a promuovere una sempre più diffusa cultura della salute e della sicurezza in Italia, dall'altro a invitare le diverse forze che operano nel nostro Paese – istituzioni, imprese, media, associazioni e cittadini – a convergere verso lo stesso obiettivo.

È stata lanciata la campagna di comunicazione "Obiettivo 18", che aggiunge simbolicamente un diciottesimo elemento alla lista dei 17 Obiettivi per un futuro sostenibile inseriti nell'Agenda 2030 dell'ONU, focalizzandosi sul tema della cultura della salute e della sicurezza. Il target della campagna è di ridurre del 50% gli infortuni mortali sul

lavoro entro il 2030 e un Manifesto che elenca 10 principi fondamentali che caratterizzano e definiscono la campagna "Obiettivo 18" è stato condiviso e firmato da oltre 400 persone.

Nella convinzione che il dibattito politico e civile sulla sicurezza sul lavoro possa essere ulteriormente stimolato da attività formative e culturali, la Fondazione LHS ha aperto anche alle controparti della Pubblica Amministrazione la possibilità di effettuare corsi di formazione sulla leadership e sulla comunicazione in materia di salute e sicurezza.

Fornire un quadro coerente dello stato della cultura della sicurezza in Italia, stimolare il dibattito tra i gruppi di interesse, proporre strategie di intervento e attirare l'attenzione dei media e dell'opinione pubblica su questi temi sono i principali obiettivi dell'Osservatorio sulla Leadership in Salute e Sicurezza, recentemente avviato, che si avvale della consulenza scientifica di diversi esperti e della collaborazione dell'Università Cattolica di Milano.

Uno dei progetti più impegnativi è la creazione di una rete, denominata Sistema HSE, che ha l'obiettivo di riunire i rappresentanti delle grandi aziende, per condividere esperienze in ambito HSE e promuovere la diffusione del know-how lungo la filiera, in coordinamento con le strutture di rappresentanza del sistema produttivo.

A questa dinamica top-down si affianca l'approccio bottom-up rappresentato dal network Italia Loves Sicurezza, con la nuova piattaforma interattiva www.italialovessicurezza.it, che punta a coinvolgere tutti i cittadini affinché agiscano ogni giorno in modo responsabile e sicuro, diventando sempre più consapevoli del valore della sicurezza, in ogni aspetto della vita.

Quest'anno più di 125.000 persone hanno aderito alla campagna lanciata per la Giornata mondiale per la sicurezza e la salute sul lavoro del 28 aprile.

Infine, in continuità con gli anni passati, la Fondazione LHS continua a sviluppare progetti per le scuole e i giovani, nella convinzione che la sensibilizzazione e l'educazione dei ragazzi siano la vera chiave per costruire un mondo più sicuro.

Ambiente

Saipem persegue il miglioramento continuo delle performance ambientali, adottando strategie per la riduzione e il controllo dell'impatto ambientale, nonché per la conservazione e valorizzazione delle risorse naturali.

Per raggiungere tali obiettivi è necessaria una diffusione della consapevolezza ambientale nei progetti, nei siti e nelle sedi di Saipem. Nel corso del primo semestre del 2022 Saipem ha confermato il proprio obiettivo di rinforzare il suo impegno su differenti aspetti specifici; infatti sono stati inseriti negli obiettivi del Piano HSE di Gruppo nuovi KPI (Key Performance Indicator) quantitativi al fine di monitorare e ridurre ulteriormente i principali impatti ambientali.

Impostare dei target quantitativi ai nuovi KPI permetterà infatti di evidenziare criticità e margini di miglioramento nella gestione degli aspetti ambientali, nonché identificare eventuali anomalie del sistema.

Focus del Piano HSE di Gruppo per la parte ambiente sono:

  • ≥ prevenzione degli spill;
  • ≥ riduzione delle emissioni in atmosfera;
  • ≥ la gestione dei rifiuti;
  • ≥ la gestione della risorsa idrica;
  • ≥ le attività di comunicazione e sensibilizzazione verso i dipendenti.

In questo documento verranno approfondite le seguenti tre attività:

  • ≥ emissioni di gas effetto serra;
  • ≥ comunicazione e sensibilizzazione ambientale;
  • ≥ prevenzione degli sversamenti (spill).

Emissione di gas effetto serra

Nel febbraio 2021 Saipem ha comunicato ai mercati i primi obiettivi di emissioni fissati per il medio-lungo termine, annunciando una riduzione del 50% delle emissioni totali di GHG di Scopo 1 e Scopo 2 entro il 2035 (rispetto alla baseline del 2018). In relazione allo Scopo 2, il target prevede il raggiungimento della carbon neutrality entro il 2025. Ulteriori riduzioni dovranno essere previste su tutti gli Scopi (Scopo 1, 2, 3) al 2050.

Nel 2021 è stato traguardato l'obiettivo massimo delineato nel piano strategico in termini di saving di emissioni di GHG, con 36.976 t di CO2 equivalenti a fronte di un target di 36.500 t di CO2 equivalenti.

Esempi di iniziative implementate nell'anno includono: il continuo miglioramento dell'efficienza luminosa in numerosi siti onshore e offshore; l'efficientamento delle navi Saipem attraverso iniziative per l'ottimizzazione delle rotte e la campagna Saipem eco Operation; la decarbonizzazione dei siti onshore tramite l'installazione di impianti fotovoltaici e l'utilizzo di biodiesel per ridurre il consumo di combustibili fossili in una Yard Offshore; una migliore gestione dell'energia nei rig Offshore (Saipem 12000 e Scarabeo 8); l'acquisto di energia elettrica rinnovabile e certificata nei siti ove possibile.

Sono state definite e approvate le strategie e i piani di implementazione per la carbon neutrality a livello di Gruppo (dettagliato anche a nell'ambito dei diversi business), ottenendo la validazione di terza parte. Per il 2022 sono stati definiti i seguenti obiettivi:

≥ raggiungere un target di risparmio di emissioni GHG associate a iniziative di efficienza energetica;

  • ≥ incrementare il numero di siti collegati alla rete elettrica utilizzando il 100% di energia rinnovabile e mantenere un approvvigionamento di energia 100% rinnovabile dai siti che già lo prevedono;
  • ≥ finalizzare la definizione dei KPI di intensità specifici per asset (vessel, rig, Temporary Construction Facility (TCF), yard e uffici) per ciascuna linea di business;
  • ≥ revisionare la metodologia di stima delle emissioni in atmosfera, includendo tra gli altri la contabilizzazione dell'utilizzo di biocarburanti nello Scope 1 e per i viaggi in aereo, e nuove categorie di emissione di Scopo 3.

Alla riduzione delle emissioni legate alla nostra catena del valore si affiancheranno iniziative di offsetting. La contabilizzazione della compensazione delle emissioni di GHG sarà quindi definita all'interno della nuova revisione del criterio di stima delle emissioni, di cui sopra.

Comunicazione e sensibilizzazione ambientale

Anche per il primo semestre del 2022 sono state sponsorizzate iniziative per motivare e sensibilizzare il personale sul tema della protezione e della corretta gestione degli aspetti ambientali. In particolare, nel mese di marzo è stata lanciata la Campagna relativa a World Water Day, quest'anno sul tema "Groundwater" e in generale sulla scarsità idrica, allo scopo di aumentare la consapevolezza e promuovere comportamenti virtuosi nella gestione delle risorse idriche. Nel mese di giugno, in occasione della celebrazione annuale del "World Environment Day" (WED), il Programma Ambientale delle Nazioni Unite (UNEP) ha lanciato il tema "Only One Earth". Saipem partecipa da oltre 10 anni alle celebrazioni della Giornata Mondiale dell'Ambiente, impegnando in questa occasione tutti i siti e i progetti nel mondo per rinnovare e diffondere la consapevolezza dell'ambiente tra i dipendenti, le loro famiglie e tutti coloro all'interno della propria area di influenza.

Per ciascun evento è stato sviluppato materiale dedicato, condiviso con ciascuna Business Line e reso disponibile sull'intranet aziendale. Le campagne sono state promosse anche sui canali social ufficiali attraverso post dedicati atti a ribadire, anche esternamente, l'impegno di Saipem su tematiche ambientali globali.

I risultati raggiunti dalle Business Line sono stati e saranno riportati in una sezione dedicata dell'eNews, magazine di divulgazione interna, emesso ogni quattro mesi, nel quale si dà rilevanza a iniziative e progetti svolti a livello societario e aventi un interesse ambientale; a tal riguardo il numero di marzo nello specifico è stato dedicato all'acqua.

Infine alla luce dei riscontri positivi in merito al progetto pilota, portato avanti a settembre 2021, di Volontariato Aziendale con Legambiente, che riguardava la riqualifica di un'area di San Donato Milanese, è in fase di organizzazione un'altra attività omologa che si svolgerà però simultaneamente in tutti i siti di Saipem Italia a settembre 2022.

Prevenzione degli sversamenti (spill)

Gli sversamenti rappresentano uno degli aspetti ambientali più significativi per il settore in cui Saipem opera. La prevenzione degli sversamenti e le azioni di risposta sono assolutamente prioritari per la Società. Saipem opera minimizzando il rischio di uno sversamento e si è dotata di equipaggiamenti e procedure all'avanguardia per implementare azioni di mitigazione e di gestione delle emergenze. In particolare, Saipem ha individuato come azione preventiva la mappatura nei propri siti degli elementi critici e delle potenziali sorgenti di sversamento e il successivo svolgimento di Spill Risk Assessment, atti a valutare il rischio di sversamento per ognuno degli elementi mappati. Nel caso gli assessment evidenzino livelli di rischio su cui apporre attenzione, vengono conseguentemente implementate delle misure di mitigazione del rischio stesso. Negli anni precedenti mappatura e Spill Risk Assessment ha coinvolto tutti i mezzi Offshore e parte dei mezzi Drilling Offshore e Onshore, yard e basi logistiche. In questo modo Saipem si impegna, pertanto, a identificare e monitorare tutti i possibili rischi connessi allo stoccaggio, trasporto e utilizzo di sostanze pericolose durante le proprie attività.

Nel HSE Plan di Gruppo 2022, al fine di ridurre ulteriormente eventuali danni ambientali in caso di fuoriuscita, è stato inserito come nuovo obiettivo per la flotta di vessel Offshore di valutare la fattibilità della sostituzione dell'olio minerale con olio biodegradabile.

RISORSE UMANE

Organizzazione e Qualità

Sulla base del nuovo modello operativo e di governo societario che consentirà a Saipem, da un lato di operare in maniera più efficace e profittevole sul mercato, snellendo ed efficientando i processi, dall'altro di affiancare alla valorizzazione del business tradizionale Oil&Gas, nuovi business più strettamente legati alla transizione energetica e a quanto previsto nel PNRR, è stata definita il 14 gennaio 2022 una nuova configurazione organizzativa basata su:

  • ≥ centralizzazione organizzativa e geografica delle strutture di staff, finalizzata alla massimizzazione dei livelli di efficienza; accorpamento di tutte le funzioni che hanno impatto sulle persone (Security, HSE, Medicina del Lavoro e HR) al fine di migliorare il presidio e coordinamento delle tematiche people;
  • ≥ introduzione di una funzione commerciale centrale con l'obiettivo di indirizzare l'evoluzione dell'orderintake e l'interlocuzione con i clienti in ottica "One Saipem", assicurando al contempo una gestione ottimizzata delle strutture regionali e locali su scala globale;
  • ≥ identificazione di quattro distinte Business Lines:
    • Asset Based Services: sviluppo di progetti e servizi asset based nel settore drilling e costruzioni offshore;
    • Energy Carriers: progettazione e realizzazione di impianti complessi o loro riconversione "low carbon";
    • Robotics and Industrialized Solutions: sviluppo di impianti modulari, ripetibili, scalabili e servizi di monitoraggio e manutenzione basati su tecnologie digitali;
    • Sustainable Infrastructures: settore strategico nel nuovo ecosistema della transizione energetica e della mobilità sostenibile.

Il 4 febbraio 2022 l'assetto organizzativo di Saipem è stato oggetto di un rafforzamento manageriale funzionale al miglioramento della capacità esecutiva dei progetti, alla gestione dei rischi e al completamento della revisione strategica societaria, finalizzata al rafforzamento della struttura patrimoniale e finanziaria del Gruppo, attraverso:

  • ≥ costituzione di una nuova Direzione Generale con ampie deleghe operative e gestionali;
  • ≥ istituzione di un'unità finalizzata a rafforzare l'attività di pianificazione e controllo finanziario delle commesse e delle altre attività gestionali;
  • ≥ concentrazione delle attività legali e negoziali in un'unica funzione corporate nell'ambito della nuova Direzione Generale.

Al fine di garantire piena attuazione della nuova configurazione organizzativa sono state infine avviate azioni rivolte allo sviluppo dell'assetto operativo e di funzionamento sottostanti, focalizzando l'attenzione su tematiche critiche e rilevanti abilitanti il nuovo modello operativo, nonché sul conseguente adeguamento del Sistema Normativo:

  • ≥ implementazione, a livello Worldwide, di un modello regionale coerente con i principi di governance alla base della nuova organizzazione e che persegua gli obiettivi gestionali e di business di Gruppo;
  • ≥ allineamento della configurazione organizzativa delle diverse società controllate e filiali del Gruppo al nuovo assetto societario e al piano strategico di Gruppo;
  • ≥ finalizzazione dei meccanismi organizzativi-gestionali di integrazione tra le nuove funzioni corporate e le Business Line e di interscambio tra le diverse Business Line di servizi necessari allo sviluppo dei singoli progetti (ingegneria, asset, ecc.);
  • ≥ revisione delle modalità operative di funzionamento dei processi, dando priorità a quelli critici e rilevanti per lo sviluppo del business e la governance aziendale (commerciale, supply chain, project control, risk management e contract management).

Nell'ambito della definizione, implementazione e gestione del Sistema di Gestione per la Qualità e dei relativi processi di sviluppo, misurazione, analisi e continuous improvement sono state sviluppate le seguenti attività:

  • ≥ gestione e mantenimento delle certificazioni di interesse societario (ISO 9001 e per la PT Saipem Indonesia Fabrication Yard di Karimun la certificazione ISO 3834 e EN 1090);
  • ≥ consolidamento della lista delle iniziative di miglioramento del Sistema di Gestione per la Qualità in un unico documento preparato a livello di Gruppo (Quality Plan) in coerenza con la ricentralizzazione del ruolo di indirizzo, coordinamento e controllo Corporate;
  • ≥ rivisitazione della Politica della Qualità sulla base delle mutate indicazioni strategiche e del nuovo assetto organizzativo;
  • ≥ rivisitazione della MSG come sintesi delle attività afferenti al processo Qualità, mappate sotto forma di matrice RACI;
  • ≥ ottimizzazione dei servizi di gestione e fruizione delle Norme Tecniche internazionali a livello di Gruppo rivolta a cogliere le esigenze del business e sfruttare al meglio le potenzialità offerte dal mercato;
  • ≥ ottimizzazione dei processi di Assicurazione e Controllo Qualità volta a garantire una più efficace, efficiente e sistematica applicazione del Sistema di Gestione per la Qualità aziendale sia a livello di Sistema, sia a livello di Progetto;

≥ identificazione di soluzioni innovative digitali finalizzate a semplificare la gestione dei processi di Assicurazione e Controllo Qualità.

Gestione Risorse Umane e Relazioni Industriali

Le azioni gestionali intraprese nel primo semestre 2022 si inseriscono in un contesto economico e sociopolitico complesso. L'inizio dell'anno è stato caratterizzato dalla revisione del bilancio civilistico 2021 di Saipem, con conseguente approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione della manovra di rafforzamento finanziario e patrimoniale della Società.

Inoltre, le tensioni tra Ucraina e Russia hanno richiesto dal punto di vista gestionale azioni di monitoraggio delle persone che lavorano in Russia e del personale ucraino.

Infine, con il protrarsi dello scenario emergenziale, Saipem ha confermato le politiche di tutela della salute delle proprie risorse, come avvenuto nel 2020 e nel 2021.

A tal fine è proseguita l'interlocuzione, sia in Italia che all'estero, con le Organizzazioni Sindacali per la gestione dell'emergenza COVID-19. In particolare in Italia sono stati adottati specifici protocolli aziendali in coerenza con l'evoluzione della normativa nazionale e locale. Il ricorso al lavoro da remoto è rimasto anche per questi primi mesi dell'anno la modalità gestionale prioritaria per assicurare una più efficace misura di contenimento e protezione della salute delle proprie persone rispetto all'emergenza epidemiologica.

Saipem si è quindi dotata, per la popolazione operante in Italia e in Francia, di un modello di lavoro agile strutturale, che dovrà assicurare la massimizzazione dell'efficacia dei processi aziendali attraverso un uso sinergico delle tecnologie e della digitalizzazione. Per supportare questo nuovo modello lavorativo Saipem fornisce gli strumenti necessari per comprendere e far proprio il necessario cambio di comportamenti e atteggiamenti che una trasformazione ad ampio spettro comporta, rafforzando da un lato la responsabilizzazione delle sue risorse e dall'altro promuovendo il concetto di work-life balance. L'evoluzione del modello di Smart Working Saipem viene supportato anche dalla riorganizzazione degli spazi all'interno del nuovo Headquarter nel quartiere Santa Giulia di Milano a partire dalla seconda metà del 2022.

Nel primo semestre del 2022 Saipem ha proseguito il "Saipem Competitiveness Program" volto ad assicurare un recupero strutturale dell'efficienza e un contenimento del costo del lavoro. In linea con le finalità del Programma, la politica di mobilità internazionale è stata razionalizzata con il duplice obiettivo di valorizzare l'esperienza professionale, limitando l'assegnazione alle figure critiche per i progetti, e di ottimizzare i costi, andando a diminuire l'effort economico dell'azienda.

La Società ha rivisto anche il modello di travel introducendo una serie di misure volte ad assicurare il contenimento dei costi delle trasferte attraverso l'accesso a tariffe più vantaggiose, disintermediando i servizi di viaggio con l'adozione di un nuovo sistema di prenotazione e infine incentivando l'uso di video e call conference.

Nel corso del primo semestre del 2022 Saipem ha firmato un accordo per la vendita delle attività di Drilling Onshore a KCA Deutag (KCA), società leader nel settore delle perforazioni, della relativa ingegneria e tecnologia che opera onshore e offshore. Nell'ambito dell'operazione è stato concordato che Saipem trasferirà il personale locale e internazionale relativi all'attività di perforazione a terra a un'entità giuridica di nuova costituzione, mentre il personale Drilling Onshore operante in Italia e nelle sedi estere permetterà a KCA di avvalersi delle proprie competenze ed esperienze tecniche e manageriali.

Il primo semestre 2022 ha visto la definizione di importanti accordi sindacali a livello nazionale: oltre a quelli riguardanti l'introduzione del lavoro agile strutturale e il rinnovo del trattamento delle trasferte di particolare natura e durata, è stata firmata l'intesa relativa al Premio di Partecipazione sulla consuntivazione dei risultati dell'anno 2021, in cui gli indici di produttività hanno rivestito un ruolo di primaria importanza per la corresponsione degli importi erogati ai dipendenti. Al fine di garantire un sempre maggior bilanciamento tra componente monetaria e non monetaria del Premio è stata confermata la possibilità di convertire una quota parte dello stesso in servizi welfare.

Saipem e le Organizzazioni Sindacali (Segreterie Generali, Segreterie Nazionali e Territoriali e RSU) hanno sviluppato un intenso e costante confronto sull'evoluzione dello scenario economico che ha riguardato l'azienda, che ha consentito di mantenere informato il Sindacato sulle azioni introdotte per fronteggiare l'emergenza finanziaria manifestatasi nei primi mesi dell'anno. La Società ha inoltre illustrato il nuovo modello organizzativo implementato alla fine del 2021 e ha presentato contestualmente l'aggiornamento del Piano Strategico 2022-2025.

Durante il primo semestre 2022 è stato avviato il tavolo di confronto con le Organizzazioni Sindacali e Confindustria per il rinnovo del CCNL Energia e Petrolio, scaduto il 31 dicembre 2021, per il triennio 2022-2024. È stata avviata altresì la negoziazione con le organizzazioni sindacali del settore marittimo finalizzate al rinnovo dell'accordo integrativo aziendale.

Infine, con riferimento all'interlocuzione portata avanti a livello transnazionale attraverso il Comitato Aziendale Europeo (CAE), in un'ottica di consolidamento delle relazioni e dell'impegno aziendale nel rafforzare il dialogo con

la rappresentanza dei lavoratori dello Spazio Economico Europeo, nel corso del primo semestre 2022 sono stati organizzati tre incontri straordinari con il Rappresentante del Comitato Ristretto e aventi come oggetto rispettivamente l'informazione riguardante le iniziative intraprese per far fronte all'emergenza finanziaria manifestatasi a inizio 2022, l'aggiornamento del Piano Strategico 2022-2025, l'accordo stipulato con KCA Deutag e riguardante la vendita del business Drilling Onshore.

Competenze e conoscenze

Il nuovo assetto organizzativo, con la centralizzazione delle funzioni più strategiche, ha consentito una migliore concentrazione anche delle competenze secondo un modello funzionale, che determinerà economie di esperienza e produrrà vantaggi nella crescita e sviluppo del know-how.

La pianificazione e realizzazione di iniziative di Talent Attraction, Training, People Development, Up-Skilling e Re-skilling è orientata alla ricerca di modalità innovative e politiche flessibili al fine di valorizzare il patrimonio di competenze indispensabili per affrontare le sfide della transizione energetica indicata nel Piano Strategico. Saipem conferma infatti la volontà di continuare a investire nello sviluppo e consolidamento delle competenze strategiche, a supporto sia dei business più convenzionali che di quelli più innovativi.

Parallelamente, il mutato contesto di business, in sempre più rapida evoluzione, nonché le nuove modalità di lavoro agile che rendono più rari i momenti di confronto, impongono un ripensamento della relazione capo-collaboratore e più in generale del modello comportamentale di Saipem. Per questo motivo si è reso necessario un aggiornamento del "Modello di Leadership" introdotto nel 2016.

L'azienda ha avviato infatti nel 2021 la revisione del modello con l'obiettivo di raccogliere e orientare capacità, comportamenti e competenze di chi lavora all'interno dell'Organizzazione, fondendo insieme la cultura, la mission e i valori aziendali. Il nuovo "Modello di Leadership" guiderà le politiche di attraction, gestione e valorizzazione delle risorse in modo da creare le condizioni affinché le persone possano seguire un percorso di carriera coerente con le loro capacità e aspettative.

È proseguita inoltre la campagna di assessment manageriali volta all'allineamento delle caratteristiche personali delle risorse coinvolte rispetto a quanto previsto dal nuovo modello comportamentale.

L'investimento di Saipem nel consolidamento delle competenze strategiche per l'azienda si conferma anche nelle iniziative di Talent Attraction. Viene adottata una nuova candidate experience dedicata ai giovani talenti, che grazie a un processo di selezione interamente digitale permette da un lato ai recruiter di approfondire caratteristiche comportamentali e conoscenze dei candidati, e dall'altro di proporre un'esperienza di candidatura snella e flessibile.

Proseguono le partnership consolidate con le istituzioni educative italiane (Università e Scuole Superiori), andando ad ampliare i rapporti in essere e sottoscrivendo nuove partnership strategiche con importanti poli quali l'Università La Sapienza di Roma, il Politecnico di Bari e l'Università IUAV di Venezia.

Il consolidamento della relazione con il territorio e con le comunità locali da parte di Saipem si conferma in primis con la recente sottoscrizione di un accordo di partnership con l'Università Politecnica delle Marche che prevede fra le altre cose il coinvolgimento nella definizione di un nuovo percorso di studi (laurea triennale in "Ingegneria per la sostenibilità industriale" e laurea magistrale in inglese in "Green industrial engineering") sui temi della sostenibilità e della transizione energetica. Continuano le iniziative sul territorio nazionale anche per l'assegnazione – in partnership con l'Università di Trieste – di 5 Borse di Studio intitolate alla memoria di un professionista Saipem di grandi capacità: Egidio Palliotto. L'iniziativa, che sta proseguendo nel 2022, ha come obiettivo quello di avvicinare le nuove generazioni alle competenze e attitudini necessarie ad approcciare le nuove sfide del futuro, nonché una testimonianza concreta del nostro supporto alla formazione dei giovani.

La collaborazione con il Politecnico di Milano ha visto Saipem coinvolta in una serie di iniziative, quali il progetto volto alla formazione e all'orientamento professionale degli studenti tramite incontri formativi sulle abilità tecniche e trasversali indispensabili al lavoro (Virtual Round Tables). Sono poi stati realizzati eventi con focus sulla diversità di genere con lo scopo di promuovere l'azienda come equal opportunity employer e focalizzare l'attenzione sulla leadership femminile, in un evento digitale dedicato. Attraverso un pool di Role Model aziendali, Saipem promuove anche presso altri atenei nazionali specifiche iniziative di settore volte a valorizzare le discipline STEM. Le testimonianze sono state trasmesse con lo scopo di essere indirizzo e ispirazione per chi vuole intraprendere una carriera STEM, senza alcun tipo di pregiudizi di genere.

Saipem, sfruttando le potenzialità del digitale, ha proseguito il suo impegno anche nell'orientamento professionale dei più giovani con il programma Sinergia, avviato nel 2021, che prevede in accordo con i progetti di PCTO (alternanza scuola lavoro) la collaborazione con scuole a contenuto tecnico per l'erogazione di ore di formazione, su materie di business, direttamente erogate da docenti Saipem. La faculty di docenti Saipem, grazie a un'innovativa piattaforma messa a disposizione di quattro istituti tecnici sul territorio nazionale, ha tenuto dei percorsi formativi di PCTO (Percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento) integrando delle modalità

blended di docenza e ampliando l'offerta formativa degli studenti con moduli dedicati alla sostenibilità e alla trasformazione digitale. Le tematiche trattate durante il programma Sinergia hanno l'obiettivo di raccontare il lavoro che si svolge quotidianamente in Saipem, spaziando tra argomenti più istituzionali come l'organizzazione aziendale, Health and Safety fino ad arrivare a nuovi spunti provenienti dal business come il ruolo dell'energia e la sua trasformazione.

L'aggiornamento del know-how è un valore portante che Saipem, grazie anche alle iniziative dell'Internal Academy, si propone di diffondere negli ambiti più strategici. In particolare è stato confermato il valore dei seminari tematici "Deep in", la cui erogazione è stata avviata con un incontro sul tema dell'energia circolare. Allo stesso modo saranno proposte iniziative formative volte allo sviluppo di competenze più trasversali come quelle digitali, sia in termini di conoscenza di applicativi e relativa adoption, nonché di diffusione di una cultura agile in grado di sostenere l'introduzione e l'implementazione di nuovi modi di lavorare, ma anche quelle in ambito Project Management, cuore del business Saipem.

A tal proposito Saipem ha posto le basi per una nuova PM Academy che integrerà in maniera sinergica tutte le iniziative di formazione sia interna che esterna, e che diventi uno strumento di valorizzazione di queste competenze strategiche. Nel corso del 2022 infatti, grazie alla collaborazione con MIP e ANIMP, si concluderà un percorso di certificazione PMI destinato a diverse risorse di Saipem.

Forte impulso al presidio e allo sviluppo di competenze in ambito Project Management è stato dato dalle attività formative gestite nei Training Center, che erogano corsi in ambito tecnico-specialistico. In particolare, il Training Center di Schiedam (Olanda) ha avviato un nuovo percorso altamente esperienziale dedicato ai Project Manager denominato PM Leading in Action, volto al consolidamento delle competenze manageriali applicate nei progetti, attraverso una metodologia di apprendimento basata su simulazioni e su casi aziendali.

Mossa dalla convinzione dell'importanza di costruire e diffondere una cultura organizzativa aperta all'inclusione e alla valorizzazione delle unicità, Saipem ha recentemente attivato un canale Diversity, Equity and Inclusion, disponibile in versione digitale sulla rivista aziendale "Orizzonti". L'obiettivo è quello di informare le sue persone su iniziative ed eventi promossi dalla funzione DE&I stessa. Il canale, in continua evoluzione, è un punto di partenza fondamentale per condividere informazioni e spunti di riflessione, favorendo nel contempo il confronto con le persone di Saipem.

Con questo intento, anche nel primo semestre 2022, prosegue la diffusione di iniziative in collaborazione con l'Associazione Valore D, quali percorsi di mentoring, eventi formativi, sharing lab e talks accessibili a tutta la popolazione.

Remunerazione

La Politica sulla remunerazione 2022, approvata dall'Assemblea del 17 maggio 2022, è stata definita tenendo in considerazione la delicata situazione patrimoniale e finanziaria della Società, riflessa nella nuova strategia aziendale, che, pur considerando le nuove sfide lanciate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e l'evoluzione dello scenario pandemico, prevede un importante programma di riduzione dei costi di struttura e una significativa Manovra Finanziaria.

Tale Politica viene delineata in coerenza con il modello di governance adottato e in compliance con quanto previsto dal Testo Unico della Finanza (TUF), dal Regolamento Emittenti Consob e dal Codice di Corporate Governance e persegue l'obiettivo di allineare gli interessi del Management con l'obiettivo prioritario di creazione di valore sostenibile per tutti gli stakeholder nel medio-lungo periodo; inoltre mira a promuovere la missione e i valori aziendali, ad attrarre, motivare e trattenere persone di alto profilo professionale e manageriale ritenute critiche per Saipem e a incentivare il raggiungimento degli obiettivi strategici dell'azienda.

In linea con lo scenario e gli obiettivi citati, la Politica sulla remunerazione 2022 non prevede in favore della popolazione manageriale strumenti di incentivazione variabile a base azionaria, bensì un nuovo e unico Piano di Incentivazione di Breve Termine con differimento di una quota del premio maturato la cui rivalutazione o svalutazione è direttamente collegata alle performance del titolo Saipem. Il Piano, che annulla e sostituisce la terza e ultima attribuzione del precedente Piano di Incentivazione Variabile di Breve Termine 2021-2023 e che, a fronte del mancato rinnovo del Piano di Incentivazione Variabile di Lungo Termine a base azionaria venuto a scadenza nel 2021, costituisce l'unico sistema di incentivazione variabile del management per il 2022, garantisce l'allineamento tra le condizioni di performance previste nel sistema e le principali priorità di Saipem, prevedendo obiettivi legati al miglioramento della struttura finanziaria e patrimoniale della medesima.

Le novità introdotte dalla Politica sulla remunerazione 2022 risultano coerenti con le deliberazioni assunte relative alla nuova manovra finanziaria e alle disposizioni previste dall'art. 2446, c.c., e il conseguente aggiornamento del Piano Strategico 2022-2025, che disegna un percorso di deleveraging e di recupero di redditività operativa. Il Consiglio di Amministrazione, pur valutando di non adottare in favore del management strumenti di incentivazione variabile a base azionaria per l'esercizio in corso, ha comunque ribadito la possibilità di reintrodurre sistemi di questa natura nella Politica sulla remunerazione 2023 al fine di perseguire il costante allineamento tra gli interessi del management e quelli degli azionisti.

Per tutta la popolazione manageriale, in considerazione degli sfidanti obiettivi dichiarati al mercato in occasione della presentazione del Piano Strategico 2022-2025 aggiornato, sono stati inoltre definiti nuovi target per l'anno 2022. Questi sono stati determinati in coerenza con il "Saipem Project", orientato all'individuazione e realizzazione di iniziative di semplificazione ed efficientamento per un rafforzamento della competitività di Saipem, e con il nuovo modello organizzativo, delineato con lo scopo di raggiungere una maggiore efficienza, un controllo del rischio centralizzato e uno sviluppo di modelli esecutivi innovativi e flessibili.

La Politica sulla remunerazione 2022 è dettagliatamente descritta nella prima sezione della "Relazione sulla Politica in materia di Remunerazione e sui Compensi Corrisposti 2022" ed è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione di Saipem in data 11 aprile 2022; successivamente è stata sottoposta al voto vincolante da parte dell'Assemblea degli Azionisti in data 17 maggio 2022, registrando una percentuale di voti favorevoli pari al 99,97%, in crescita rispetto al trend positivo già registrato negli ultimi anni.

Infine, a seguito della consuntivazione degli obiettivi societari, delle valutazioni delle prestazioni 2021 del management e alla luce della situazione economico-finanziaria di Saipem, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato l'annullamento del Piano di Incentivazione di Lungo Termine, con riferimento all'attribuzione 2019, e la non attivazione del Piano di Incentivazione di Breve Termine riferito alle performance dell'anno 2021 per la componente monetaria e azionaria.

Anche con riferimento alla popolazione non manageriale, in considerazione della situazione patrimoniale e finanziaria della Società e dell'importante programma di riduzione dei costi di struttura, sono previste politiche di remunerazione estremamente ridotte e focalizzate sulle aree geografiche e di business più critiche, oltre che sui ruoli aziendali considerati maggiormente strategici.

Massima attenzione verrà posta nella definizione degli interventi retributivi annuali e di lungo termine, ispirati a valorizzare selettivamente le competenze critiche, mantenendo il forte impegno al contenimento dello spending e trattenendo le professionalità con maggiore incidenza sui risultati di business, in grado di dare un contributo distintivo e determinante per il successo della strategia aziendale.

Salute e Medicina del Lavoro

L'evoluzione della pandemia ha caratterizzato anche il primo semestre del 2022 impegnando il servizio medico aziendale nella complessa gestione dell'emergenza sanitaria generata dalla diffusione del virus attraverso ondate epidemiche, i cui effetti si sono manifestati in misura diversa tra le aree geografiche, riflettendo la severità della pandemia a livello locale e generando risposte differenti a seconda della politica sanitaria adottata dai Paesi colpiti. Tale eccezionale scenario ha comportato la necessità di ridefinire le priorità del servizio medico aziendale e delle risorse aziendali tutte. In termini assoluti il primo semestre ha mostrato un numero di contagi in costante discesa grazie alla massiccia campagna vaccinale e di comunicazione interna che ha permesso inoltre di ridurre la trasmissione/circolazione dell'agente infettivo. Tale attività viene riportata direttamente al Dirigente Medico membro dell'Unità di Crisi aziendale consentendo di approntare istruzioni operative mediante la pubblicazione di comunicazioni interne e bollettini periodici sull'evoluzione e lo status della pandemia indirizzate agli Health Manager e agli HR Manager di Business Line.

Proseguono parallelamente tutte le attività connesse alla sorveglianza sanitaria attiva in Italia e all'estero nel rispetto della legislazione italiana e delle linee guida di settore.

La volontà di assicurare elevati standard di salute e sicurezza a tutto il suo personale si conferma nella prosecuzione del programma WHP (Workplace Healt Promotion) organizzato in collaborazione con ATS Milano e la Regione Lombardia per il mantenimento dello status di "Luogo di lavoro che promuove la salute" acquisito negli ultimi anni.

È inoltre stata lanciata un'iniziativa di formazione in relazione al recente conseguimento della certificazione SA8000, standard internazionale elaborato dal Social Accountability International che ha lo scopo di fornire uno standard volontario e verificabile, basato sulla Dichiarazione Universale dei diritti umani.

È stato infatti progettato internamente un corso e-learning di awarness per presentare a tutta la popolazione aziendale i requisiti previsti dallo standard allo scopo di garantire l'applicazione degli stessi.

Anche sul fronte Salute rimane alta l'attenzione ai processi innovativi, quali il Digital Health, ovvero il programma che racchiude tutti quegli strumenti messi in atto dal servizio medico per facilitare quei percorsi diagnostici e di monitoraggio clinico a distanza dei lavoratori.

Queste attività hanno assicurato che le misure di controllo relative al rischio di contagio siano state adeguate all'evoluzione della pandemia, alle condizioni di lavoro e alle caratteristiche della forza lavoro durante i periodi critici del contagio. Allo stesso tempo, il sistema di monitoraggio ha garantito che le misure di salute e sicurezza sul lavoro adottate per contenere il rischio di contagio non abbiano introdotto nuovi rischi per la salute dei lavoratori, tanto fisici quanto psicologici, per consentire alle risorse Saipem di lavorare in un contesto sicuro e protetto.

Security in Saipem

Il Modello di Security adottato da Saipem si basa su un'accurata analisi dell'"Operational Environment" per l'individuazione delle misure di mitigazione necessarie a garantire al business un'idonea "cornice di sicurezza" all'interno della quale sviluppare le attività che sono proprie dell'azienda.

Il nuovo modello organizzativo implementato in Saipem è in grado anche di portare valore aggiunto ai processi di business ed essere valutabile come circostanza esimente di eventuali responsabilità civili e penali.

Il primo semestre 2022 ha quindi visto l'aggiornamento delle misure di sicurezza presso le sedi del Gruppo con l'implementazione dei sistemi di videosorveglianza e gestione degli accessi, nonché di aree riservate per progetti sensibili o coperti da segreto di Stato.

È stato inoltre fornito il supporto per l'implementazione del sistema integrato di sicurezza presso il nuovo Headquarter di Milano Santa Giulia, il quale comprende sorveglianza, sistemi antieffrazione, telecamere a circuito chiuso e gestione degli accessi con i tornelli.

Il processo di travel management e formazione di Security/Health sui rischi specifici inerenti all'ambiente di lavoro e il relativo contesto è stato inoltre aggiornato affiancando degli incontri informativi "meet and greet" alle sessioni di pre-travelling induction e security induction.

Tra le attività svolte in maniera continuativa sono stati effettuati, come da programma, i drill trimestrali di sicurezza presso le sedi di Arbatax, Trieste e Ravenna. Tali drill hanno l'obiettivo di verificare la corretta attuazione del processo di Gestione di Emergenze e Crisi. Fra maggio e giugno, invece, la base di Trieste ha ospitato la nave americana USNS Laramie ritenuta obiettivo sensibile. Nel mese di giugno è stata infine fatta un'esercitazione anti-pirateria in Costa d'Avorio con S12000 e Nave Rizzo della Marina Militare italiana operante nel Golfo di Guinea nell'ambito dell'operazione Gabinia.

Cyber Security

Saipem ha un'organizzazione preposta alla definizione e alla verifica del rispetto e della corretta attuazione di indirizzi e linee guida operative per le attività di gestione della sicurezza delle infrastrutture IT e OT sin dalla fase di design, nonché per l'individuazione e sviluppo di idonee misure preventive e difensive in materia di sicurezza e per l'osservanza delle normative applicabili in tema di sicurezza marittima e delle strutture portuali.

Il rischio cyber è inquadrato come elemento rilevante del quadro di rischi aziendali e valutato in aumento a seguito dell'incremento della minaccia informatica globale per effetto del conflitto in Ucraina e per il protrarsi della remotizzazione del lavoro.

Per rispondere alla minaccia il mercato e le autorità impongono requisiti sempre più stringenti di cybersecurity sin dalla fase commerciale, dalla cui attuazione può dipendere il livello di competitività di Saipem sul mercato.

In particolare, Saipem ha ottemperato agli obblighi di legge derivanti dal D.L. n. 105/2019 con l'attuazione delle Misure di Sicurezza previste dall'Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN). Il prossimo adempimento è previsto entro il 2024.

In relazione ai requisiti imposti dalla Risoluzione MSC.428(98) dell'International Maritime Organization (IMO), Saipem ha proseguito l'esecuzione di risk assessment sui mezzi navali e il completamento della formazione del personale di bordo.

Nel primo semestre del 2022 Saipem ha inoltre ottenuto il rinnovo della certificazione ISO/IEC 27001 conseguita l'anno precedente.

Sul fronte interno Saipem ha dato seguito a quanto definito in chiusura di 2021 in merito alla classificazione delle informazioni aziendali: è stato distribuito a tutti i dipendenti uno strumento per l'etichettatura dei dati digitali e la loro protezione.

Inoltre è stata avviata un'iniziativa per la riduzione del debito tecnologico, ovvero gli effetti a lungo termine di scelte compiute per vincoli di business o di budget, che consiste nell'implementazione di un maggiore monitoraggio dell'obsolescenza dei sistemi.

Innovazione

L'ampio progetto di Digital Transformation avviato in Saipem nel 2021, quale driver strategico di evoluzione e cambiamento, prosegue quest'anno con azioni volte da un lato allo sviluppo di competenze in termini di adoption dei tool digitali a disposizione, dall'altro alla diffusione di una cultura agile in grado di sostenere l'introduzione e l'implementazione di nuovi modi di lavorare.

A supporto di questo cambiamento infatti è stato progettato e lanciato un percorso formativo di accompagnamento al lavoro agile, con l'obiettivo di sviluppare quel digital mindset necessario per poter gestire le relazioni con i colleghi, le attività e le sfide professionali in modalità agile e di fornire gli strumenti utili a instaurare

nuove abitudini lavorative e di relazione con i colleghi e gli Smart Leader, potenziando l'autonomia e la responsabilità individuale nel raggiungimento degli obiettivi di team.

In questo nuovo modello di lavoro si inserisce l'importante progetto di riorganizzazione degli spazi di lavoro del nuovo Headquarter di Santa Giulia. Si tratta di un ripensamento complessivo delle funzionalità del luogo di lavoro, concepito per supportare l'evoluzione del modello di Smart Working e improntato a garantire la centralità della persona all'interno degli spazi aziendali. Saipem ha studiato nuove soluzioni in ottica di ottimizzazione e gestione dei propri spazi, cogliendo le opportunità derivanti dal trasferimento di sede, introducendo il concetto di edificio intelligente (Smart Building), offrendo maggiori servizi legati alla persona e incentivando l'utilizzo dei mezzi pubblici grazie a un posizionamento logistico maggiormente favorevole e alla stipula di convenzioni che possano incentivare una mobilità più "green" e sostenibile. La nuova concezione degli spazi aiuterà a essere più efficienti e vivere al meglio l'esperienza di lavoro, anche grazie a un'app che permetterà ai dipendenti di gestire in autonomia la prenotazione di tutti gli asset necessari per fruire al meglio degli spazi e svolgere in modo ottimale la propria attività lavorativa.

Il nuovo HQ è composto da due edifici, Spark1 e Spark2, che grazie alla loro progettazione innovativa hanno ottenuto le certificazioni LEED (Platinum level) e WELL (Gold level).

Non solo competenze, ma anche sistemi: la digital trasformation in ambito HR si traduce nella possibilità di avere degli strumenti a disposizione che consentano di conoscere meglio le persone, integrare i dati, condividere le informazioni per una gestione sempre più efficace ed efficiente delle nostre persone.

Nel corso del primo semestre è stato infatti avviato un progetto di re-engineering dei processi della Direzione Risorse Umane con l'obiettivo di implementare un modello di gestione che consenta una visione omogenea e integrata dei processi chiave di HR Management, Timesheet, Travel Management, Payroll e Analytics.

Ad abilitare questa integrazione sarà il nuovo Human Capital Management, di cui Saipem sta proseguendo l'implementazione, e che avrà proprio lo scopo di promuovere una maggiore integrazione dei diversi processi core HR e dei dati ad essi connessi e di adottare soluzioni innovative.

Il proseguirsi del connubio rappresentato dalla pandemia COVID-19 e il rallentamento degli investimenti nel settore in cui opera Saipem hanno richiesto una razionalizzazione dei costi e un'ottimizzazione degli investimenti in ambito Digital e Servizi ICT. Tale approccio direzionale è finalizzato a garantire una roadmap evolutiva bilanciata e sostenibile dal punto di vista economico e finanziario, ma in grado di supportare il business. In questo contesto globale si è massimizzato lo sforzo dell'azienda al fine di garantire lo sviluppo e l'adozione delle soluzioni digitali e il mantenimento di adeguati livelli di servizio in ambito ICT.

A supporto di tali indicazioni direzionali, nel 2022:

  • ≥ sono state confermate le linee guida evolutive del programma digitale vigenti al 2021, la sua focalizzazione sull'efficientamento dei processi di lavoro;
  • ≥ è stato avviato un ambizioso programma di competitività che ha coinvolto anche l'area digital e ICT, con gli obiettivi, inter alia, di ridisegnare l'agenda e la roadmap digitale al fine di allinearle alla nuova strategia di Saipem e di abilitare la piena integrazione delle esigenze digitali delle funzioni di staff con quelle verticali di business di riferimento;
  • ≥ sono stati confermati obiettivi specifici a livello societario per favorire il processo di trasformazione digitale.

Rispetto alle principali iniziative avviate abbiamo:

  • ≥ confermato e mantenuto una velocità di trasformazione costante per tutte le iniziative che afferiscono in modo integrato ai processi di Engineering, Procurement and Construction (EPC Integration), chiave per il nostro core business;
  • ≥ continuato a sviluppare e industrializzare le componenti tecnologiche a supporto della trasformazione digitale dei nostri asset;
  • ≥ sviluppato e messo in produzione diverse soluzioni digitali a supporto delle funzioni di staff (e.g. HSE, Vendor Management, HR Services, Corporate Procurement, ecc.) e abilitanti il passaggio al nostro nuovo centro direzionale e il nuovo modo di lavorare da remoto.

Rispetto all'iniziativa EPC Integration, orientata a un'integrazione trasversale dei processi in ambito EPC, si evidenzia il proseguimento dell'adozione di soluzioni digitali EPIC già industrializzate su nuovi progetti (circa 20 nuove adozioni nei primi 6 mesi del 2022) e l'implementazione entro i limiti di budget delle proposte di miglioramento provenienti dai progetti che hanno iniziato a utilizzare la piattaforma dal 2021. In parallelo si è concluso lo sviluppo e la prima fase di test di 3 nuove soluzioni che saranno oggetto di un test finale con la partecipazione delle funzioni di business e di industrializzazione entro la fine del 2022. Prosegue anche la fase di sviluppo dell'iniziativa, cominciata a fine 2021, per la digitalizzazione dei processi di ingegneria e material management, con la prospettiva di una loro integrazione in un'unica piattaforma EPC.

I principali ambiti indirizzati dal EPC Integration model si possono riassumere in:

  • ≥ ottimizzazione del processo di lavoro nelle fasi di ingegneria;
  • ≥ visibilità integrata della Supply Chain a supporto dei progetti a commessa;
  • ≥ gestione assistita e ottimizzata dei requisiti e delle variazioni contrattuali;
  • ≥ remotizzazione delle attività di ispezione e di expediting;
  • ≥ interazione in ambito "vendor data" e "document management";
  • ≥ introduzione di una soluzione a supporto della metodologia di costruzione;
  • ≥ creazione di un portale dedicato per l'interazione con i nostri clienti;
  • ≥ digitalizzazione dei processi di ingegneria e material management.

Durante il primo semestre le soluzioni sono state implementate nei progetti o pianificate per essere implementate nei futuri progetti.

In ambito digitalizzazione dei nostri asset abbiamo disegnato e implementato la nostra IoT e Data Platform, tenendo in conto le soluzioni verticali già presenti nel nostro portfolio tecnologico. In parallelo abbiamo avviato il piano di modernizzazione digitale della nostra flotta e la pianificazione delle soluzioni tecnologiche future, in grado di trasformare i processi tipici della gestione degli asset, migliorando il loro sfruttamento attraverso un maggior ricorso a decisioni guidate dai dati e dagli algoritmi implementati (e.g. manutenzione predittiva, remote assistance, dashboard operative).

Il paradigma su cui si basa tale programma di attività è di incrementare i livelli di governance sul dato generato dai nostri asset gestiti, utilizzando le tecniche di advance analytics a supporto dei processi decisionali e del recupero di efficienza in ambito operation (e.g. fuel management) e sostenibilità (e.g. emissione di gas serra - GHG), su cui intendiamo misurare il nostro piano di transizione verso gli obiettivi di Net-Zero.

La piattaforma digitale consta di una componente cloud preposta alla raccolta centralizzata ed elaborazione di tutti i dati provenienti dai nostri asset, i quali sono dotati di una componente di "Edge Computing" installata a bordo al fine di ottimizzare la capacità computazionale e la trasmissione dei dati in condizioni non ottimali. Ad oggi tale componente risulta installata a bordo dei seguenti asset: Scarabeo 9, Saipem 7000, Castorone,

Saipem 10000, FDS, Pioneer, Sea Lion 7, Perro Negro 9, Rig 5913, Perro Negro 7, FDS 2, Saipem 12000, Santorini, Scarabeo 8, Saipem Endeavour.

In questo contesto siamo riusciti a ottenere un maggior livello di centricità e controllo dei nostri dati che ci ha dato l'opportunità di avviare un percorso di definizione della nuova Data Governance di Saipem. Tale percorso prevede, in parallelo, uno stream di iniziative in ambito Data Culture.

  • A giugno 2022 risultano industrializzate le soluzioni digitali che indirizzano i seguenti ambiti di applicazione:
  • ≥ Extended Maintenance in ambito Asset Based Services;
  • ≥ Predictive Maintenance in ambito Asset Based Services;
  • ≥ Fuel Consumption Monitoring in ambito Asset Based Services;
  • ≥ Operation Perfomance dashboarding in ambito Asset Based Services;
  • ≥ Non conformity reports dashboarding in ambito Asset Based Services;
  • ≥ Predictive maintenance in ambito Engineering and Construction offshore;
  • ≥ Digital operations (activity description checklist, dynamic regional document management system);
  • ≥ 360 Familiarization, per la familiarizzazione del nuovo personale di campo in ambiente virtuale con fotografie 360.

Risultano attualmente testate le seguenti soluzione minime funzionanti:

  • ≥ Pipeline Productivity Tool 2.0 per l'ottimizzazione della gestione di bordo del varo dei tubi da posare in ambito Asset Based Services (ex Offshore);
  • ≥ Personal Protection Equipment Lifecycle Management in ambito Asset Based Services (ex Offshore e Drilling);
  • ≥ Green House Gas Monitoring: CGT engine per il monitoraggio dei gas serra;
  • ≥ Gaming HSE per migliorare la retention delle best practice HSE a bordo degli impianti;
  • ≥ Virtual reality simulator for vessel.

Inoltre si sta proseguendo l'opera di integrazione e re-platforming di strumenti digitali per la posa di pipeline (PPT, PTS, PLG, WiMap, ecc.) a supporto dell'hand-over dei dati del progetto EPCI Scarborough e con l'obiettivo di poter creare in maniera automatizzata digital twin di pipeline e abilitare il dry commissioning.

È stato avviato un altro stream per procedere al rafforzamento della gestione della sicurezza a bordo, con il rilascio del permesso elettronico di lavoro per operare su alcune navi, da estendere a tutta la flotta. Sono state inoltre sperimentate e proposte ulteriori soluzioni di teleassistenza, aumentando la flessibilità per quanto riguarda la presenza offshore.

Altri sviluppi sono stati implementati sui primi asset di perforazione offshore per monitorare meglio le attività quotidiane e facilitare il sistema di gestione dei documenti, e sono state inoltre adottate nuove soluzioni per la gestione dell'integrità strutturale delle navi e l'ottimizzazione degli interventi di manutenzione.

Al fine di aumentare il valore delle attività in ambito gestione magazzini è in corso l'iniziativa relativa all'ottimizzazione della loro gestione e che si articola in due stream:

  • ≥ il primo che prevede di sviluppare una soluzione digitale e un algoritmo di Machine Learning in fase di tuning, che consenta di ottimizzare le scorte di magazzino, garantendo un adeguato livello di servizio. L'iniziativa è attualmente nella fase di set-up del modello e data integration per l'importazione, elaborazione e validazione di tutti i documenti estratti dai vari applicativi informatici. A questa fase seguirà la fase di Go-Live per l'utilizzo della soluzione, inizialmente in parallelo, rispetto alla gestione tradizionale;
  • ≥ il secondo, in fase di screening delle spare parts oggetto di additive manufacturing, finalizzato a verificare la fattibilità del processo di creazione di un inventario digitale di magazzino in grado di attuare una gestione "Just in time" delle scorte attraverso l'utilizzo delle tecnologie additive (e.g. stampa 3D) per la riproduzione di parti di ricambio del settore Oil&Gas. Lo stato attuale dell'iniziativa vede concluso lo step di definizione dei business cases di maggior rilievo e la selezione dei componenti attraverso analisi tecnico-economiche. Al termine saranno selezionati alcuni componenti per la scansione (reverse Engineering), per la modellizzazione 3D e successiva riproduzione in Additive Manufacturing.

In ambito Corporate abbiamo avviato e, in diversi casi, portato a compimento, e in fase di adozione diverse iniziative digitali, tra cui ricordiamo:

  • ≥ avviata un'attività di analisi finalizzata al consolidamento dei processi su un più ristretto numero di piattaforme software, con l'obiettivo di ridurre il portafoglio applicativo dell'azienda;
  • ≥ avviato un programma di attività finalizzato al miglioramento del Modello di Controllo dei costi sia nativi, sia non nativi a progetto, per migliorare sia la qualità e affidabilità dei flussi dati gestiti sia le modalità di reporting verso le funzioni aziendali interessate;
  • ≥ avviata la costruzione di un portale per la digitalizzazione dei libri contabili;
  • ≥ avviata la realizzazione di piattaforme dedicate a funzioni di staff (e.g. Sostenibilità, HSE, Vendor Feedback, Insurance, ecc.);

  • ≥ adottato uno strumento cloud a supporto della ricerca dei documenti e dei loro contenuti sulla base del Natural Language Processing;
  • ≥ adottati strumenti di gestione dello smart working 2.0 e collaboration;
  • ≥ in fase di completamento la digitalizzazione del nuovo palazzo uffici di Santa Giulia e raccolta di tutti i dati utili all'ottimizzazione di utilizzo sotto il profilo sia delle emissioni sia di occupancy;
  • ≥ finalizzate le attività di approntamento relative all'avvio del progetto di introduzione di una nuova e più evoluta piattaforma di gestione del personale che consentirà l'accentramento di processi, al momento frastagliati su una serie di altri applicativi che verranno conseguentemente dismessi;
  • ≥ dematerializzazione di selezionati flussi autorizzativi interni;
  • ≥ adottato un portale dedicato alle tematiche digitali e nuovo canale di comunicazione di tipo chatbot (Saipup);
  • ≥ lanciato uno strumento di supporto ai sistemi di controllo di tipo finanziario (e.g. 231);
  • ≥ finalizzata la soluzione di travel self booking per la digitalizzazione del processo di prenotazione viaggi;
  • ≥ in corso di evoluzione le attività di enterprise architecture a supporto delle integrazioni tra diverse tecnologie, soluzioni e dati.

Risultano in corso le attività di sviluppo e test di diverse iniziative in molteplici ambiti, ad esempio:

  • ≥ People Engagement (e.g. nuovo portale intranet, nuova piattaforma per la gestione delle risorse umane, ecc.);
  • ≥ piattaforma di soluzioni a supporto del nuovo headquarter e nuovo modo di lavorare (e.g. gestione ottimizzata consumi energetici, prenotazione on-line della postazione di lavoro e delle sale meeting, hoteling, ecc.);
  • ≥ digitalizzazione flussi informativi in ambito Finance e archivi documentali;
  • ≥ digitalizzazione ed efficientamento dei processi di acquisto di materiali a basso valore.

Risulta opportuno sottolineare che, nel complesso contesto di mercato, è stato possibile garantire la continuità delle iniziative di trasformazione digitale e di conoscere e apprezzare i nuovi modi di lavorare da remoto.

Rimane in continua evoluzione e miglioramento l'implementazione della roadmap di trasformazione tecnologica orientata alla razionalizzazione e ammodernamento dei propri asset informativi (es., applicativi, piattaforme, architetture e infrastrutture dati); tale iniziativa si conferma un abilitatore chiave del programma che pone al centro la valorizzazione del dato.

In particolare si è proceduto alla definizione dei nuovi strumenti di gestione dei container (Kubernetes) e al lancio delle nuove soluzioni di sviluppo basate su paradigma low-code.

In area infrastrutturale sono state avviate nuove iniziative nell'ambito degli strumenti di gestione e ottimizzazione delle infrastrutture centralizzate, con il quale sono state indirizzate numerose aree di analisi tecnica per la corretta analisi, configurazione e gestione dei sistemi informatici.

Le attività di governance e i processi di compliance e di sicurezza sono stati svolti positivamente secondo calendario.

GESTIONE DEI RISCHI D'IMPRESA

Saipem si impegna a promuovere e mantenere un adeguato sistema di controllo interno e gestione dei rischi, costituito dall'insieme degli strumenti, strutture organizzative e procedure aziendali volte a consentire la salvaguardia del patrimonio aziendale, l'efficienza e l'efficacia dei processi aziendali, l'affidabilità dell'informativa finanziaria, il rispetto di leggi e regolamenti, nonché dello statuto e delle procedure aziendali. A tal proposito, Saipem ha adottato e sviluppato nel corso del tempo un modello di Enterprise Risk Management che costituisce parte integrante del sistema di controllo interno e gestione dei rischi. Tale modello ha l'obiettivo di conseguire una visione organica e complessiva dei principali rischi di impresa che possono impattare sugli obiettivi strategici e gestionali dell'azienda, una maggiore coerenza delle metodologie e degli strumenti a supporto del risk management e un rafforzamento della consapevolezza, a tutti i livelli, che un'adeguata identificazione, valutazione e gestione dei rischi può incidere positivamente sul raggiungimento degli obiettivi e sul valore dell'azienda.

La struttura del sistema di controllo interno di Saipem è parte integrante del modello organizzativo e gestionale dell'azienda e coinvolge, con diversi ruoli, gli organi amministrativi, gli organismi di vigilanza, gli organi di controllo, il management e tutto il personale, ispirandosi ai principi contenuti nel Codice Etico e nel Codice di Autodisciplina, tenendo conto della normativa applicabile, del framework di riferimento "CoSO Report" e delle best practice nazionali e internazionali.

Informazioni di maggior dettaglio sul sistema di controllo interno e gestione dei rischi, anche con riferimento alla sua architettura, strumenti e funzionamento, nonché sui ruoli, responsabilità e attività dei suoi principali attori, sono contenute nella "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari di Saipem al 31 dicembre 2021", cui si rinvia.

Il modello di Enterprise Risk Management di Saipem prevede l'identificazione, valutazione e analisi dei rischi su base semestrale per il Gruppo, le aree di business, la Corporate e le società controllate strategicamente rilevanti, che vengono identificate sulla base di parametri economico-finanziari e qualitativi. La valutazione dei rischi è eseguita dal management di Saipem attraverso riunioni e workshop coordinati dalla funzione di Enterprise Risk Management. In particolare, la valutazione dei rischi viene effettuata valutando nel dettaglio gli eventi di rischio che potrebbero impattare sugli obiettivi strategici e gestionali di Saipem, tenendo in considerazione sia i cambiamenti del modello di business, dell'organizzazione e del corpo procedurale aziendale, sia l'andamento dell'ambiente esterno (in particolare, aspetti politici, economici, sociali, tecnologici e legali), sia dell'industria di riferimento e dei competitor.

Inoltre, Saipem ha sviluppato un processo di monitoraggio dei principali rischi del Gruppo su base trimestrale tramite degli appositi indicatori di monitoraggio sull'evoluzione del rischio e sulle relative attività di mitigazione.

Partendo dall'analisi di materialità effettuata dalla funzione Sostenibilità (maggiori informazioni su tale strumento sono presenti nella specifica sezione di dettaglio all'interno della "Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario"), è stato introdotto un focus per identificare i principali temi che, secondo i senior manager di Saipem, sono i più rischiosi per la società e per valutarne le relative aree potenziali di impatto.

Saipem è esposta a fattori di rischio di natura strategica, operativa ed esterna che possono essere associati sia alle attività di business che al settore di attività in cui essa opera. Il verificarsi di tali eventi di rischio potrebbe avere effetti negativi sulle attività operative e commerciali e sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale del Gruppo. Di seguito sono riportati i principali fattori di rischio identificati, analizzati, valutati e gestiti dal management di Saipem.

Tali fattori di rischio sono stati valutati dal management nell'ambito della predisposizione del bilancio consolidato semestrale abbreviato; per ogni singolo rischio, ove ritenuto necessario, si è proceduto ad accantonare in un apposito fondo l'eventuale passività. Si rinvia alle "Note illustrative al bilancio consolidato semestrale abbreviato" per l'informativa relativa alle passività per rischi e alla sezione "Garanzie, impegni e rischi - Contenziosi" delle "Note illustrative al bilancio consolidato semestrale abbreviato" per i procedimenti più significativi.

Per quanto concerne le dinamiche relative alla pandemia COVID-19, il Gruppo è esposto al rischio che il perdurare o la recrudescenza della situazione pandemica possa generare una serie di fattori in grado di impattare sui risultati economico-finanziari e patrimoniali del Gruppo, tra i quali: una diminuzione della domanda di energia (e, di conseguenza, della domanda dei servizi forniti dal Gruppo), ritardo nei pagamenti o insolvenza dei clienti, interruzioni, rallentamento e aumento dei costi nell'esecuzione dei progetti e rinvio delle decisioni di investimento nei settori interessati, interruzioni nella catena di approvvigionamento e aumento del contenzioso (relativo per esempio a contratti commerciali, materie giuslavoristiche e assicurative).

Saipem ha implementato nell'immediato specifiche azioni di trattamento per contenerne gli impatti, tra le quali: l'attivazione del protocollo di risposta alla crisi, l'istituzione di una task force dedicata al monitoraggio costante degli sviluppi e dell'escalation del virus e all'identificazione di soluzioni per proteggere il personale interno ed esterno e informare tutto il personale Saipem al fine di garantire la massima salute e sicurezza sanitaria dei propri dipendenti, clienti e fornitori, in ottemperanza alle indicazioni del Ministero della Salute e delle Regioni coinvolte nei Paesi in cui Saipem opera; in particolare, il Gruppo ha provveduto alla sanificazione degli ambienti di lavoro e alla stesura di protocolli dettagliati sulle norme comportamentali e best practice destinate al personale e al management.

Saipem ha prontamente adottato la modalità dello smart working per un numero importante di dipendenti, ha cancellato e/o ridotto al minimo indispensabile i viaggi di lavoro da e per le zone colpite dall'epidemia e ha tutelato tutto il personale ritenuto maggiormente a rischio nei Paesi più esposti alla pandemia, mantenendo inalterata la continuità del business.

Saipem incoraggia fortemente tutti i suoi dipendenti a sottoporsi alla vaccinazione contro il COVID-19, ricordando che l'adesione a detta vaccinazione deve avvenire su base strettamente volontaria rispettando il protocollo di vaccinazione nazionale nel Paese di origine o di assegnazione.

Per quanto concerne la situazione inerente al conflitto Russia-Ucraina, le incertezze e tensioni a livello globale derivanti, nonché dalla conseguente imposizione di sanzioni di vario ordine nei confronti della Russia e di soggetti russi, la Società segnala di avere in corso due progetti in Russia, dei quali sono assegnatarie società in joint venture che non rientrano nel perimetro di consolidamento. Per entrambi i progetti sono in corso negoziazioni con il cliente per la chiusura delle relative attività, in linea e in piena conformità con le tempistiche previste, sulla base della tipologia di esportazioni e servizi resi alla controparte russa e dalla normativa comunitaria in materia. Qualora Saipem e il cliente non raggiungessero un accordo circa la risoluzione consensuale, Saipem non proseguirà in ogni caso le attività originariamente previste dai relativi contratti.

Con riferimento, inoltre, agli ambiti dell'attività operativa del Gruppo investiti dagli effetti del conflitto, la catena di approvvigionamento del Gruppo non comprende fornitori diretti strategici e/o critici nel territorio ucraino né si segnalano attività o personale del Gruppo nei territori ucraini interessati dallo scontro.

Si segnala infine che il Piano Strategico non prevede acquisizioni di nuove commesse in Russia e si ritiene, infine, che l'attuale contesto geopolitico descritto possa inoltre favorire lo sviluppo di nuove infrastrutture energetiche per la diversificazione dell'approvvigionamento energetico in molti Paesi.

Elenco rischi

    1. Rischi finanziari e relativi alla marginalità
    1. Rischi connessi alla supply chain
    1. Rischi strategici
    1. Rischi esterni
    1. Rischi legali e fiscali
    1. Rischi connessi all'evoluzione tecnologica
    1. Rischi connessi alle risorse umane
    1. Rischi connessi alla salute, sicurezza e ambiente
    1. Rischi connessi ai processi di business
    1. Rischi di business integrity

1. Rischi finanziari e relativi alla marginalità

Descrizione e impatti

Il Gruppo Saipem ha attraversato una situazione di grave tensione economico-patrimoniale e finanziaria, prevalentemente ascrivibile al deterioramento dei margini economici a vita intera di alcune specifiche commesse nei settori dell'Offshore Wind e dell'E&C Onshore, causato anche dal perdurare della pandemia da COVID-19.

Il Consiglio di Amministrazione, tenuto conto che il progetto di bilancio al 31 dicembre 2021 evidenziava una perdita che erodeva il capitale sociale per oltre un terzo e applicazione della fattispecie di cui all'art. 2446 del codice civile, ha avviato un'articolata manovra di rafforzamento patrimoniale e finanziario del Gruppo, che prevedeva, tra i diversi interventi, l'effettuazione di un aumento di capitale inscindibile per 2 miliardi di euro conclusosi in data 15 luglio 2022.

Si evidenzia inoltre che il Gruppo è esposto al rischio di conseguire i flussi di cassa e margini reddituali non congrui e non coerenti temporalmente (anche in relazione alle ipotesi di rimborso anticipato dei debiti) rispetto ai flussi di cassa in uscita e ai costi legati all'indebitamento.

La volatilità delle condizioni di mercato e il possibile deterioramento della posizione finanziaria dei clienti può causare ritardi sia dei pagamenti da parte degli stessi clienti per servizi resi sulla base delle disposizioni contrattuali, che del riconoscimento e conseguente pagamento di variation order e claim relativi ai contratti in fase di esecuzione. Tali fluttuazioni dei flussi di cassa si possono verificare nonostante nella prassi contractor e cliente cooperino nella ricerca di un accordo che soddisfi entrambe le parti, con l'obiettivo di non compromettere la corretta esecuzione o di non ritardare il completamento del progetto. Pertanto, Saipem è esposta al rischio di deterioramento del capitale circolante netto, che potrebbe generare impatti economico-finanziari, nonché un peggioramento della reputazione nell'industria di riferimento e nei mercati finanziari.

Inoltre, il Gruppo Saipem è esposto al rischio di perdita di valore delle attività non correnti: qualora l'andamento del quadro economico complessivo e dei risultati risultassero peggiori rispetto alle stime utilizzate ai fini dell'impairment test anche per effetto dell'evoluzione della pandemia da COVID-19 e del conflitto tra Russia e Ucraina, il Gruppo potrebbe dover effettuare svalutazioni del valore delle attività oggetto di impairment test, con effetti negativi rilevanti sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale del Gruppo Saipem.

Il Gruppo, in aggiunta, è esposto ad altri numerosi rischi di natura finanziaria: (i) le fluttuazioni dei tassi di interesse e di cambio sulle valute e la volatilità dei prezzi delle commodity, come rame, acciaio e nichel; (ii) il rischio di credito derivante dalla possibilità di inadempimento di una controparte; (iii) il rischio di liquidità derivante dalla mancanza di adeguate risorse finanziarie per far fronte agli impegni di breve termine; (iv) i rischi legati all'emissione delle

garanzie bancarie richieste dalle attività operative; (v) il rischio downgrading del credit rating da parte delle principali agenzie di rating; (vi) la mancanza o limitata copertura assicurativa per il rischio paese, il rischio guerra e attacchi terroristici ad asset onshore e il rischio pandemia, in un mercato assicurativo caratterizzato da una fase di "hard market".

Inoltre, le difficoltà relative all'ottenimento di adeguate coperture assicurative per i rischi legati a guerre e attentati terroristici (con particolare riferimento agli asset del Gruppo legati ad attività Onshore), al rischio pandemico e ai rischi ambientali potrebbero avere come conseguenza perdite economico-finanziarie.

Saipem opera principalmente nel settore altamente competitivo dei servizi per l'industria dell'energia e delle infrastrutture, il cui andamento è influenzato anche dall'andamento del prezzo degli idrocarburi nei mercati internazionali, determinando un impatto sulla domanda di servizi offerti dalla Società e dei margini a essi associati.

I mercati in cui opera Saipem possono essere aggregati in due macrocategorie: (i) il mercato EPC (Engineering, Procurement, Construction) Lump-Sum Turnkey (LSTK) caratterizzato da contratti di importo forfettario "chiavi in mano"; nonché (ii) i mercati delle perforazioni in mare.

Con riferimento al mercato EPC, l'esame della dinamica reddituale del Gruppo è connesso all'analisi delle commesse in corso di esecuzione che contribuiscono alle poste economico-patrimoniali in base alla redditività e allo stato avanzamento lavori. Tale dinamica è fortemente condizionata dalla struttura contrattuale negoziata con il committente che, in aggiunta, può richiedere un significativo impegno di risorse finanziarie sia nelle fasi iniziali della commessa (ad esempio per il piazzamento degli ordini ai fornitori) che in seguito, per il raggiungimento delle milestone previste contrattualmente in corrispondenza delle quali è possibile emettere fattura nei confronti del committente. Tale dinamica caratterizzata da spese significative anteriori alla fatturazione nei confronti del committente può avere effetti negativi anche significativi sui flussi di cassa del Gruppo e risultare nella necessità di fare ricorso a linee di credito. Inoltre, nella fase esecutiva dei progetti, la dinamica reddituale è influenzata da modifiche ai lavori previsti contrattualmente (change order) o da maggiori oneri sostenuti per ragioni imputabili al committente (claim). Nella prassi contractor e committente cooperano nella ricerca di un accordo che soddisfi entrambe le parti con l'obiettivo di non compromettere la corretta esecuzione o di non ritardare il completamento del progetto.

Il mercato delle perforazioni è invece caratterizzato da tariffe di vendita dei servizi di perforazione che includono la remunerazione del mezzo impiegato, del personale e dei costi accessori (tra cui i costi dei subappaltatori per servizi ancillari).

In particolare, l'elaborazione del preventivo di offerta e la determinazione del prezzo sono frutto di un accurato, articolato e puntuale esercizio di stima che coinvolge varie funzioni aziendali e che viene ulteriormente integrato da valutazioni di rischio per coprire eventuali aree di incertezza inevitabilmente presenti in ciascuna offerta (cd. contingency). Nonostante questi sforzi all'interno di Saipem, lungo la durata del contratto i costi e i ricavi e conseguentemente i margini che la Società realizza in particolare su contratti lump-sum, potrebbero variare in modo anche significativo rispetto agli importi stimati per molti motivi legati ad esempio a: (i) performance/produttività di fornitori e subappaltatori; (ii) performance/produttività della manodopera; (iii) modifiche dell'ambito di lavoro (cd. change order); (iv) condizioni meteorologiche differenti rispetto a quelle previste a fronte delle statistiche disponibili; (v) variazioni del costo delle materie prime (ad esempio, acciaio, rame, carburanti, ecc.) e della logistica; (vi) condizioni geopolitiche nel Paese (incluse situazioni di guerra o disordini civili); (vii) ritardi nel processo di negoziazione ed eventuale cancellazione di iniziative commerciali relative a progetti futuri, nonché cancellazione e sospensione di progetti in corso di svolgimento (siano essi contratti su base Lump-Sum Turnkey o contratti di servizio); (viii) adeguamento dei corrispettivi contrattuali non in linea con i costi derivanti da modifiche ai lavori previsti contrattualmente e/o oneri sostenuti per ragioni imputabili al committente, ovvero mancato adeguamento dei corrispettivi contrattuali, nonché ritardi e difficoltà nell'ottenere il riconoscimento dei compensi contrattuali previsti a indennizzo della società per la cancellazione o sospensione di tali contratti; (ix) difficoltà nell'ottenere permessi e licenze; (x) il perdurare e/o la recrudescenza degli effetti pandemici derivanti dall'emergenza sanitaria da COVID-19; (xi) ritardi e difficoltà nel rinnovare, anticipatamente rispetto alla scadenza e a condizioni economicamente vantaggiose, i contratti di noleggio in essere relativi alle flotte di perforazione in mare; nonché (xii) pressione da parte dei clienti per rinegoziare le condizioni in essere.

Un eventuale prolungamento o aggravamento della pandemia da COVID-19, nonché un eventuale inasprimento del conflitto Russia-Ucraina, potrebbero infatti comportare ulteriore incertezza sulla dinamica reddituale prospettica e sulla prosecuzione dell'attività aziendale del Gruppo con conseguente inabilità del Gruppo di generare un EBITDA adjusted positivo nel corso degli anni di Piano Strategico a fronte di un EBITDA adjusted negativo registrato nell'esercizio al 31 dicembre 2021.

Inoltre, eventuali errori nella stima dei rischi operativi e di business e un inadeguato monitoraggio dei subappaltatori potrebbero portare a minori margini sui singoli progetti, con costi aggiuntivi per il Gruppo e conseguente peggioramento del fabbisogno di capitale circolante.

In aggiunta a quanto sopra rappresentato, il deterioramento delle relazioni con i clienti e la continua evoluzione degli scenari oggetto di analisi possono essere fonte di imprecisioni o errori nella determinazione dei corrispettivi aggiuntivi da contrattualizzare (cd. pending revenues) associati a tali valutazioni, nonché fonte di ritardi nei pagamenti.

Tutti questi fattori, in aggiunta ad altri rischi insiti in generale nei settori in cui Saipem opera, possono comportare costi aggiuntivi, il mancato riconoscimento di ricavi e la conseguente riduzione dei margini originariamente stimati, comportando un decremento anche significativo della redditività o perdite su progetti. Il materializzarsi di tali significative differenze potrebbe portare a un deterioramento dei risultati economico-finanziari del Gruppo e danneggiare la reputazione di Saipem nell'industria di riferimento.

Mitigazione

La gestione, il controllo e il reporting dei rischi finanziari è basato su una Financial Risk Policy emanata, e periodicamente aggiornata, centralmente, con l'obiettivo di uniformare e coordinare le politiche del Gruppo Saipem in materia di rischi finanziari. In particolare, il controllo dei rischi finanziari viene effettuato tramite il calcolo periodico di una serie di Key Risk Indicators (KRI) sottoposti a specifiche soglie di attenzione periodicamente aggiornati coerentemente con le evoluzioni del business del Gruppo Saipem. L'attività di controllo definita dalla Financial Risk Policy include inoltre le procedure di escalation da seguire nel caso di superamento delle soglie di rischio definite dai KRI.

La Società si è dotata di varie tecniche implementate sin dalla fase negoziale con i clienti al fine di ottenere condizioni più favorevoli (ad esempio, anticipi contrattuali) e monitorare i propri contratti (per esempio attraverso procedure stringenti per l'ottenimento delle attestazioni necessarie a procedere con la fatturazione, ovvero attraverso un costante monitoraggio e segnalazione al cliente di tutte le variazioni contrattuali o esecutive del progetto) con la finalità di mantenere flussi di cassa positivi o neutri durante l'esecuzione delle varie fasi del progetto; inoltre, la fluttuazione del capitale circolante netto è monitorata costantemente dal Gruppo ed è presente un continuo coinvolgimento del top management nel mitigare eventuali situazioni che possano impattare sul capitale circolante netto della Società.

Inoltre, il Gruppo monitora le evoluzioni del mercato assicurativo grazie a un vasto network di partner al fine di identificare le evoluzioni del mercato assicurativo e dei prodotti assicurativi (incluso alternative risk transfer products).

Infine, il management della Società è costantemente impegnato a monitorare le evoluzioni dei mercati finanziari e a rafforzare e incrementare le relazioni di business con partner del settore finanziario e assicurativo, in quanto attori chiave per mitigare i rischi di natura finanziaria.

Per allineare il proprio profilo di costo e competitivo ai cambiamenti nei settori di riferimento, Saipem ha già lanciato un importante piano di efficientamento attraverso specifiche iniziative che riguardano la razionalizzazione degli asset, la semplificazione del modello operativo, nonché la riduzione di costi di struttura. Per attuare la sua nuova strategia Saipem ha adottato, a far data dal 14 gennaio 2022, un nuovo modello organizzativo declinato in 4 distinte aree di business, ciascuna con dinamiche, obiettivi e competenze differenti: "asset based services" (drilling, vessels, fabrication) che si basa su una disciplina di ottimizzazione degli asset, focalizzandosi su geografie e clienti chiave; "energy carriers" per la progettazione di impianti complessi o della loro riconversione low carbon con un focus crescente sul migliore bilanciamento rischio/rendimento; "robotics and industrialized solutions" per lo sviluppo dell'offerta di impianti modulari, ripetibili, scalabili e sugli improvement legati alle tecnologie digitali; "infrastrutture sostenibili" per la crescita in un settore diventato strategico nel nuovo ecosistema della transizione energetica e della mobilità sostenibile.

In aggiunta, nell'attuale scenario di mercato dei prezzi di commodity, beni e servizi, Saipem è impegnata nell'applicare le più avanzate best practice dell'industria di riferimento e di project management e nell'identificazione e nell'implementazione di varie nuove iniziative e soluzioni per ridurre i propri costi attraverso processi e tecnologie più efficienti.

Infine, si segnala che dal 2022 il Gruppo ha introdotto la posizione di Direttore Generale e ha varato una nuova struttura organizzativa.

(i) Rischio di mercato

Il rischio di mercato consiste nella possibilità che variazioni dei tassi di cambio, dei tassi di interesse o dei prezzi delle commodity, possano influire negativamente sul valore delle attività, delle passività o dei flussi di cassa attesi. La gestione del rischio di mercato è disciplinata dalla sopra citata Financial Risk Policy e da procedure operative che fanno riferimento a un modello centralizzato di gestione delle attività finanziarie.

Rischio di mercato - Tasso di cambio

L'esposizione ai tassi di cambio deriva dall'operatività del Gruppo Saipem in aree diverse dall'area euro, ossia dalla circostanza che i ricavi e/o costi di una parte rilevante dei progetti siano denominati e regolati in valute diverse dall'euro, determinando potenzialmente i seguenti impatti:

  • ≥ sul risultato economico delle società del Gruppo per effetto del differente controvalore di costi e ricavi, denominati in valuta diversa da quella funzionale delle società, al momento della loro rilevazione rispetto al momento in cui sono state definite le condizioni di prezzo e per effetto della conversione e successiva rivalutazione di crediti/debiti commerciali o finanziari denominati in valuta;
  • ≥ sul bilancio consolidato (risultato economico e patrimonio netto) per effetto della conversione del reddito di esercizio e di attività e passività di società che redigono il bilancio in valuta diversa da quella funzionale del Gruppo.

L'obiettivo di risk management del Gruppo Saipem è la minimizzazione degli impatti derivanti dalle fluttuazioni dei tassi di cambio sul risultato economico delle società del Gruppo.

Sono oggetto di monitoraggio gli impatti derivanti dalle fluttuazioni dei tassi di cambio originati dal consolidamento dei risultati economici delle società che redigono il bilancio in una divisa diversa da quella funzionale del Gruppo. Il rischio cambio invece originato dalla conversione di attività e passività di società che redigono il bilancio in una divisa diversa da quella funzionale del Gruppo è oggetto di parziale gestione, a livello consolidato, mediante la designazione in net investment hedge di partite monetarie operative a lungo termine.

Saipem adotta una strategia volta a minimizzare l'esposizione al rischio cambio delle società del Gruppo attraverso l'utilizzo di contratti derivati. Le operazioni di copertura possono essere stipulate anche rispetto ai sottostanti che abbiano una manifestazione contrattuale futura, ma che siano comunque altamente probabili (cd. highly probable forecast transactions). A questo scopo vengono impiegate diverse tipologie di contratti derivati (in particolare outright e swap). Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su tassi di cambio, essa viene calcolata sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info-provider. La pianificazione, il coordinamento e la gestione di questa attività a livello di Gruppo Saipem è assicurata dalla funzione Finanza che monitora la corretta corrispondenza tra strumenti derivati e flussi sottostanti e l'adeguata rappresentazione contabile in ottemperanza ai principi contabili internazionali IFRS.

Le attività di misurazione e controllo del rischio cambio vengono svolte attraverso il calcolo di una serie di KRI oggetto di monitoraggio periodico. In particolare, i KRI sul rischio cambio sono definiti come le soglie minime di copertura dei flussi contrattuali in valuta futuri e le soglie massime delle relative possibili perdite potenziali misurate con modelli di Value at Risk (VaR).

Con riferimento alle valute diverse dall'euro che potenzialmente generano impatti in termini di esposizione al rischio di cambio si è provveduto a elaborare un'analisi di sensitività per determinare l'effetto sul conto economico e sul patrimonio netto che deriverebbe da un'ipotetica variazione positiva e negativa del 10% nei tassi di cambio delle citate valute estere rispetto all'euro.

L'analisi di sensitività è stata effettuata in relazione alle seguenti attività e passività finanziarie espresse in divisa diversa dall'euro:

  • ≥ strumenti derivati su tassi di cambio;
  • ≥ crediti commerciali e altri crediti;
  • ≥ crediti finanziari;
  • ≥ debiti commerciali e altri debiti;
  • ≥ disponibilità liquide ed equivalenti;
  • ≥ passività finanziarie a breve e lungo termine;
  • ≥ passività per leasing.

Si precisa che per gli strumenti derivati su tassi di cambio l'analisi di sensitività sul relativo fair value viene effettuata confrontando il controvalore a termine fissato nei contratti con il controvalore determinato ai tassi di cambio a pronti, variati in più o in meno del 10% e aggiustati utilizzando le curve di tasso di interesse coerenti con le scadenze dei contratti sulla base delle quotazioni alla chiusura dell'esercizio.

Si rileva che l'analisi non ha riguardato l'effetto delle variazioni del cambio sulla valutazione delle attività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine, in quanto le stesse non rappresentano un'attività finanziaria secondo lo IAS 32.

Alla luce di quanto precede, sebbene Saipem adotti una strategia volta a minimizzare l'esposizione al rischio di cambio attraverso l'impiego di diverse tipologie di contratti derivati (outright e swap), non può escludersi che le oscillazioni dei tassi di cambio possano influenzare in maniera significativa i risultati del Gruppo e la comparabilità dei risultati dei singoli esercizi.

Un deprezzamento dell'euro rispetto alle altre valute comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di -3 milioni di euro (-59 milioni di euro al 31 dicembre 2021) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di -221 milioni di euro (-262 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

Un apprezzamento dell'euro rispetto alle altre valute comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di 6 milioni di euro (62 milioni di euro al 31 dicembre 2021) e un effetto sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di 224 milioni di euro (264 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

L'incremento (riduzione) rispetto all'esercizio precedente deriva essenzialmente dalla variazione delle attività e passività finanziarie soggette a esposizione.

Rischio di mercato - Tasso di interesse

Le oscillazioni dei tassi di interesse influiscono sul valore di mercato delle attività e delle passività finanziarie dell'impresa e sul livello degli oneri finanziari netti. L'obiettivo di risk management è la minimizzazione del rischio di tasso di interesse nel perseguimento degli obiettivi di struttura finanziaria definiti nella Financial Risk Policy.

La funzione Finanza del Gruppo Saipem valuta, in occasione della stipula di finanziamenti a tassi variabili, la rispondenza con gli obiettivi stabiliti e, ove ritenuto opportuno, interviene gestendo il rischio di oscillazione tassi di interesse mediante operazioni di Interest Rate Swap (IRS). La funzione Finanza del Gruppo Saipem, inoltre, se ritenuto opportuno e a fronte di adeguate valutazioni interne, interviene tramite la negoziazione di contratti derivati per fissare il differenziale dei tassi di interesse e stabilizzare gli impatti del costo delle coperture valutarie poste in essere dal Gruppo.

La pianificazione, il coordinamento e la gestione di questa attività a livello di Gruppo Saipem è assicurata dalla funzione Finanza che monitora la corretta corrispondenza tra strumenti derivati e flussi sottostanti e l'adeguata rappresentazione contabile in ottemperanza ai principi contabili internazionali IAS/IFRS. Sebbene Saipem adotti una strategia volta a minimizzare l'esposizione al rischio di tasso di interesse attraverso il perseguimento di obiettivi di struttura finanziaria definiti, non può escludersi che le oscillazioni dei tassi di interesse possano influenzare in maniera significativa i risultati del Gruppo e la comparabilità dei risultati dei singoli esercizi.

Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su tassi di interesse, essa viene calcolata dalla funzione Finanza sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info provider.

Le attività di misurazione e controllo del rischio tasso di interesse vengono svolte dal Gruppo Saipem attraverso il calcolo e monitoraggio di un KRI volto a misurare l'incidenza dell'indebitamento a tasso fisso, considerando anche gli eventuali strumenti derivati connessi, sull'indebitamento totale.

Con riferimento al rischio di tasso di interesse è stata elaborata un'analisi di sensitività per determinare l'effetto sul conto economico e sul patrimonio netto che deriverebbe da un movimento positivo e negativo di 100 punti base sui livelli dei tassi di interesse.

L'analisi è stata effettuata in relazione a tutte le attività e passività finanziarie esposte alle oscillazioni del tasso di interesse e ha interessato in particolare le seguenti poste:

  • ≥ strumenti derivati su tassi di interesse;
  • ≥ disponibilità liquide ed equivalenti;
  • ≥ passività finanziarie a breve e lungo termine.

Si precisa che per gli strumenti derivati su tassi di interesse l'analisi di sensitività sul fair value viene effettuata scontando i flussi di cassa contrattualmente attesi con le curve di tasso di interesse rilevate sulla base delle quotazioni alla chiusura dell'esercizio, variate in più o in meno di 100 punti base. Con riferimento alle disponibilità liquide ed equivalenti e alle passività finanziarie a tasso variabile si è fatto riferimento rispettivamente allo stock alla data di chiusura dell'esercizio e all'evoluzione dell'esposizione attesa nei successivi 12 mesi; su tale base è stato applicato un movimento dei tassi d'interesse in più e in meno di 100 punti base.

Una variazione positiva dei tassi di interesse comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di -1 milione di euro (3 milioni di euro al 31 dicembre 2021) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di -1 milione di euro (4 milioni di euro al 31 dicembre 2021). Una variazione negativa dei tassi di interesse comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di -3 milioni di euro (-3 milioni di euro al 31 dicembre 2021) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di -3 milioni di euro (-4 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

L'incremento (riduzione) rispetto all'esercizio precedente deriva essenzialmente dalla variazione delle attività e passività finanziarie esposte alle fluttuazioni del tasso di interesse.

Rischio di mercato - Commodity

I risultati economici di Saipem possono essere influenzati dalla variazione dei prezzi dei prodotti petroliferi (olio combustibile, lubrificanti, gasolio per natanti, ecc.) e delle materie prime (rame, acciaio, ecc.) nella misura in cui esse rappresentano un elemento di costo associato rispettivamente alla gestione di mezzi navali/basi/cantieri o alla realizzazione di progetti/investimenti.

Al fine di mitigare il rischio commodity, oltre a proporre soluzioni in ambito commerciale, Saipem utilizza anche strumenti derivati (in particolare swap, bullet swap) negoziati nei mercati finanziari organizzati ICE, NYMEX e LME, nella misura in cui il mercato di riferimento per l'approvvigionamento fisico risulti ben correlato a quello finanziario ed efficiente in termini di prezzo.

Per quanto attiene alla gestione del rischio prezzo commodity, gli strumenti finanziari derivati su commodity negoziati da Saipem hanno finalità di copertura a fronte di sottostanti impegni contrattuali. Le operazioni di copertura possono essere stipulate anche rispetto a sottostanti che abbiano una manifestazione contrattuale futura, ma che siano comunque altamente probabili (cd. highly probable forecast transactions). Nonostante le attività di copertura adottate dalla Società per il controllo e la gestione del rischio commodity, Saipem non può garantire che tali attività siano efficienti, ovvero adeguate, o che in futuro sarà in grado di fare ancora ricorso a tali strumenti di copertura.

Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su commodity, essa viene calcolata dalla funzione Finanza sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info provider.

Le attività di misurazione e controllo del rischio prezzo commodity vengono svolte dal Gruppo Saipem attraverso il calcolo di un KRI volto a quantificare la massima perdita potenziale misurata con modello Value at Risk (VaR).

Con riferimento agli strumenti finanziari di copertura relativi al rischio commodity, un'ipotetica variazione positiva del 10% nei prezzi sottostanti non comporterebbe alcun effetto ante imposte sul risultato, mentre comporterebbe un effetto sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto d'imposta, di 7 milioni di euro. Un'ipotetica variazione negativa del 10% nei prezzi sottostanti non comporterebbe un effetto ante imposte sul risultato, mentre comporterebbe un effetto sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto d'imposta di -7 milioni di euro.

(ii) Rischio credito

Il rischio credito rappresenta l'esposizione di Saipem a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti commerciali. Per quanto attiene al rischio di controparte in contratti di natura commerciale, la gestione del credito è affidata alla responsabilità delle Linee di Business e alle funzioni specialistiche corporate di Finanza e Amministrazione dedicate, sulla base di procedure formalizzate di valutazione e di affidamento dei partner commerciali. Per quanto attiene al rischio di controparte finanziaria derivante dall'impiego della liquidità, dalle posizioni in contratti derivati e da altre transazioni con controparti finanziarie, le società del Gruppo adottano le disposizioni definite nella Financial Risk Policy. Nonostante le misure attuate dalla Società volte a evitare concentrazioni di rischio e/o attività e l'identificazione di parametri e condizioni entro i quali consentire l'operatività in strumenti derivati non si può escludere che una parte dei clienti del Gruppo possa ritardare, ovvero non onorare i pagamenti alle condizioni e nei termini pattuiti. L'eventuale ritardato o mancato

pagamento dei corrispettivi da parte dei principali clienti potrebbe comportare difficoltà nell'esecuzione e/o nel completamento delle commesse, ovvero la necessità di recuperare i costi e le spese sostenute attraverso azioni legali.

La valutazione della recuperabilità delle attività finanziarie con controparti di natura sia commerciale che finanziaria è effettuata sulla base del cosiddetto "expected credit loss model" illustrato al paragrafo "Svalutazioni di attività finanziarie".

Le attività di misurazione e controllo del rischio credito verso controparti commerciali vengono svolte dal Gruppo Saipem attraverso il periodico calcolo di indicatori volti a misurare l'articolazione per classi di Probabilità di Default ("PD") delle esposizioni su crediti commerciali, backlog e garanzie concesse. L'effetto di tali attività è esposto nelle successive note 8 "Crediti commerciali e altri crediti" e 9 "Rimanenze e attività contrattuali". Il rischio credito verso controparti finanziarie viene invece monitorato e controllato attraverso il periodico calcolo di KRI volti a misurare l'esposizione, la durata massima di impiego e l'articolazione degli attivi finanziari per classe di rating.

(iii) Rischio liquidità

Il rischio liquidità rappresenta il rischio che, a causa dell'incapacità di reperire nuovi fondi ("funding liquidity risk") o di liquidare attività sul mercato ("asset liquidity risk"), l'impresa non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento, determinando un impatto sul risultato economico nel caso in cui l'impresa sia costretta a sostenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni o, come estrema conseguenza, una situazione di insolvibilità che ponga a rischio la continuità aziendale. L'obiettivo di risk management del Gruppo è quello di implementare una struttura finanziaria che, in coerenza con gli obiettivi di business e con i limiti definiti nella Financial Risk Policy, garantisca un livello di liquidità di affidamenti e di linee di credito committed adeguato per l'intero Gruppo.

L'obiettivo di risk management è orientato a garantire risorse finanziarie sufficienti a coprire gli impegni a breve e le obbligazioni in scadenza, anche mediante operazioni di rifinanziamento o raccolta anticipata, nonché ad assicurare la disponibilità di un adeguato livello di flessibilità finanziaria per i programmi di sviluppo di Saipem, perseguendo il mantenimento di un equilibrio in termini di durata e di composizione del debito e un'adeguata struttura degli affidamenti bancari.

Le attività di misurazione e controllo del rischio liquidità vengono svolte mediante un continuo monitoraggio dei flussi di cassa previsionali, del profilo di scadenza delle passività finanziarie e dei parametri caratterizzanti i principali contratti di finanziamento bancario (cd. Financial Covenant), e attraverso il periodico calcolo di KRI. Tali indicatori misurano il livello di cassa disponibile prevista nel breve termine, il livello di concentrazione delle scadenze delle passività finanziarie e dei derivati e i rapporti tra le fonti e gli impieghi finanziari previsti nel breve e medio termine.

Per il controllo e l'utilizzo efficiente della propria liquidità, il Gruppo Saipem si avvale tra l'altro di un sistema accentrato di cash pooling e di strumenti di reporting automatizzati.

A seguito del significativo deterioramento dei margini economici a vita intera di taluni progetti relativi ai segmenti E&C Onshore e Offshore Wind conseguente alla backlog review, nonché della possibile insorgenza, in relazione ad alcuni contratti di finanziamento, del diritto delle relative controparti bancarie ad accelerarne la scadenza a causa del verificarsi dei presupposti previsti dall'art. 2446 del codice civile, la Società, in data 24 marzo 2022, aveva previsto la realizzazione di una manovra volta al rafforzamento della propria struttura patrimoniale e finanziaria.

In particolare, la manovra prevedeva un aumento di capitale di 2 miliardi di euro, nonché, ai fini di copertura dei fabbisogni finanziari di breve termine, un intervento immediato di liquidità di importo complessivamente pari a 1,5 miliardi di euro da erogarsi: (i) per un ammontare pari a 458 milioni di euro a titolo di "Versamento in conto capitale" a patrimonio netto con apposita riserva "targata" da parte dell'azionista Eni SpA; (ii) per un ammontare pari a 188 milioni di euro a titolo di "Versamento in conto futuro aumento di capitale" da parte dell'azionista CDP Industria SpA; e (iii) per un ammontare pari a 855 milioni di euro da un pool di banche assistite da specifica garanzia rilasciata da Eni (cd. "Liquidity Facility").

In data 30 marzo 2022 e 31 marzo 2022 Eni SpA e CDP Industria SpA hanno dato seguito ai rispettivi impegni, procedendo all'esecuzione del versamento di complessivi 646 milioni di euro.

Inoltre, in data 4 aprile 2022 è stato erogato un importo pari a 680 milioni di euro corrispondente all'intera "Tranche A" della Liquidity Facility. Tale finanziamento è stato successivamente rimborsato in data 8 luglio 2022 mediante l'utilizzo della cd. "SACE Facility" utilizzata per l'intero ammontare pari a 852 milioni di euro e rimborsata in data 18 luglio 2022 mediante la liquidità derivante dall'aumento di capitale conclusosi in data 15 luglio 2022.

Per ulteriori dettagli si rimanda al successivo paragrafo "Continuità aziendale" nella nota illustrativa 2 "Stime contabili e giudizi significativi".

In alcuni contratti di finanziamento del Gruppo sono presenti covenant finanziari che determinano, qualora non venissero rispettati, un diritto da parte di rispettivi istituti finanziari di richiedere il rimborso anticipato dei finanziamenti, ove non sanati attraverso la concessione di un waiver.

In particolare, le linee di finanziamento bilaterali e le linee cd. di export credit includono un covenant finanziario che prevede, con riferimento all'esercizio chiuso il 31 dicembre di ciascun esercizio, che il rapporto tra l'indebitamento finanziario netto consolidato di Gruppo e l'EBITDA consolidato di Gruppo non debba superare il valore di 3,5 volte.

Si segnala inoltre che alla data del 30 giugno 2022 sono presenti contratti di finanziamento che richiedono il rispetto di dichiarazioni e garanzie relative all'insussistenza della fattispecie prevista dall'art. 2446 del codice civile italiano.

Il mancato rispetto dei covenant finanziari o delle suddette dichiarazioni comporterebbe il diritto da parte degli istituti finanziatori di chiedere il rimborso anticipato dei propri crediti. Tale circostanza costituirebbe altresì un evento di default anche ai sensi dei prestiti obbligazionari in essere (pari a 2 miliardi di euro alla data del 30 giugno 2022) con conseguente facoltà degli obbligazionisti di richiederne il rimborso anticipato, in conseguenza dell'eventuale attivazione della clausola di cross-default presente nella documentazione relativa ai medesimi prestiti obbligazionari.

Alla luce della situazione ex art. 2446 derivante dai risultati 2021, Saipem ha per tempo chiesto e ottenuto appositi waiver affinché la Società non dovesse rendere, alle date previste di rinnovo (vale a dire al primo giorno di ciascun periodo di interessi), le suddette dichiarazioni relative all'insussistenza delle circostanze di cui all'art. 2446 del codice civile. Tenuto conto che i waiver che la Società ha ottenuto hanno un'efficacia limitata nel tempo, mentre la dichiarazione circa il fatto che la Società non versi e non abbia mai versato nella fattispecie ex art. 2446 del codice civile deve essere rinnovata periodicamente fino alla scadenza dei relativi contratti, è intenzione della Società richiedere alle banche il rilascio di waiver volti ad accordare la rinuncia definitiva a che la Società renda qualsiasi dichiarazione in merito all'intervenuto verificarsi della fattispecie prevista dall'art. 2446 del codice civile con riferimento al bilancio chiuso al 31 dicembre 2021.

Al 30 giugno 2022 il Gruppo ha strutturato le proprie fonti di finanziamento principalmente su scadenze di medio-lungo termine con una durata media pari a 2,9 anni (escludendo da tale stima il finanziamento Liquidity Facility rimborsato in data 8 luglio 2022 e il versamento in conto futuro aumento di capitale da parte dell'azionista CDP Industria SpA convertito in capitale proprio a seguito del completamento dell'aumento di capitale); la quota di debito a medio-lungo termine in scadenza nei successivi 12 mesi è pari a 156 milioni di euro, di cui 89 milioni di euro nel corso del primo semestre e la restante quota nel corso del secondo semestre.

In data 5 aprile 2022 Saipem ha effettuato il rimborso di un'emissione obbligazionaria per un importo pari a 500 milioni di euro; le scadenze relative ai restanti quattro prestiti obbligazionari dell'ammontare di 500 milioni di euro ciascuno in essere al 30 giugno 2022 sono previste a settembre 2023 e negli esercizi 2025, 2026 e 2028.

In relazione alla nuova linea Revolving Credit Facility (RCF) di ammontare fino a 1 miliardo di euro, anch'essa parte della manovra finanziaria, sono tuttora in corso le negoziazioni con le rispettive controparti finanziarie ai fini della definizione puntuale dei relativi termini e condizioni.

In considerazione di quanto sopra descritto, del piano delle scadenze del debito di medio-lungo termine, dell'ammontare di cassa disponibile al 30 giugno 2022 pari a 983 milioni di euro (non ancora inclusiva dei proventi dell'aumento di capitale), Saipem ritiene di avere accesso a fonti di finanziamento più che adeguate a soddisfare le prevedibili necessità finanziarie.

(iv) Rischio downgrading

Saipem e i prestiti obbligazionari emessi dalla società controllata Saipem Finance International BV sono oggetto di giudizio da parte delle agenzie di rating Standard & Poor's e Moody's. In data 1° aprile 2022 la Società ha ottenuto da Standard & Poor's Global Ratings un long-term issuer credit rating pari a "BB" con outlook "positivo", nonché un senior unsecured rating pari a "BB" per i prestiti obbligazionari. Inoltre, in data 19 luglio 2022, la Società ha ricevuto da Moody's un long term Corporate Family Rating pari a "Ba3" con outlook "stabile", nonché un senior unsecured debt rating pari a "Ba3" per i prestiti obbligazionari. Tali valutazioni sui prestiti obbligazionari emessi da Saipem Finance International BV rientrano nella categoria speculativa "non-investment grade", caratterizzata da un profilo di rischio accentuato e che ricomprende titoli di debito particolarmente esposti ad avverse condizioni economiche, finanziarie e settoriali. Un eventuale peggioramento del rating di Saipem e/o delle emissioni obbligazionarie emesse da Saipem Finance International BV che potrebbe essere determinato da un deterioramento dei mercati di riferimento, della redditività delle commesse o della liquidità di Saipem, potrebbe determinare una maggior onerosità nella raccolta dei finanziamenti futuri oltre che un ricorso meno agevole al mercato dei capitali, con conseguenti effetti negativi sull'attività, le prospettive, nonché la situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società e del Gruppo Saipem.

Pagamenti futuri a fronte di passività finanziarie, debiti commerciali e altri debiti

Nella tabella che segue sono rappresentati gli ammontari di pagamenti contrattualmente dovuti relativi ai debiti finanziari e alle passività finanziarie per leasing, con evidenza separata delle quote capitale e degli interessi, e alle passività per strumenti finanziari derivati.

Anni di scadenza
(milioni di euro) 2023 (*) 2024 2025 2026 2027 Oltre Totale
Passività finanziarie a lungo termine 840 95 566 560 15 500 2.576
Passività finanziarie a breve termine 1.155 - - - - - 1.155
Passività finanziarie per leasing 241 60 31 22 19 59 432
Passività per strumenti derivati 405 10 - - - - 415
Totale 2.641 165 597 582 34 559 4.578
Interessi su debiti finanziari 113 51 49 34 16 15 278
Interessi su passività finanziarie per leasing 18 7 5 4 4 16 54

(*) Include il secondo semestre 2022.

Nella tabella che segue è rappresentato il timing degli esborsi a fronte di debiti commerciali e diversi.

(milioni di euro) Anni di scadenza
2023 (*) 2024-2027 Oltre Totale
Debiti commerciali 2.563 - - 2.563
Altri debiti 314 - 2 316

(*) Include il secondo semestre 2022.

Pagamenti futuri a fronte di obbligazioni contrattuali

Gli impegni per investimenti relativi a progetti per i quali sono già stati collocati i contratti di procurement, con scadenza nel 2023 (inclusi i valori relativi al secondo semestre del 2022), sono pari a 95 milioni di euro. Impegni per investimenti pari a 17 milioni di euro si riferiscono alle Discontinued operations.

2. Rischi connessi alla supply chain

Descrizione e impatti

Nella realizzazione dei progetti e nel normale corso della propria attività, il Gruppo si affida a numerosi fornitori di beni e servizi, subcontrattisti e partner. Eventuali performance insufficienti da parte di fornitori e subappaltatori potrebbero generare inefficienze nella supply chain e determinare, conseguentemente, costi addizionali legati alla difficoltà di sostituire i fornitori di beni e servizi, subcontrattisti e partner individuati per lo svolgimento delle attività, ovvero per l'approvvigionamento di beni e servizi a prezzi più elevati, nonché ritardi nella realizzazione e consegna dei progetti.

Saipem è inoltre esposta al rischio legato alla disponibilità e volatilità dei prezzi delle commodity – ovvero le variazioni del costo delle materie prime come acciaio, rame, carburanti, ecc. – ma anche di beni e servizi tipicamente utilizzati dal Gruppo. La dinamica di approvvigionamento è infatti caratterizzata da una forte tensione nel mercato delle materie prime principalmente dovuta a uno sbilanciamento nel rapporto tra domanda e offerta. Inoltre, il Gruppo potrebbe non essere in grado di trasferire l'aumento di prezzo subìto sui propri clienti.

Molti dei materiali essenziali al business del Gruppo richiedono vari servizi di trasporto (tra cui via container) e stoccaggio per raggiungere i siti operativi. Questi servizi, soprattutto in periodi di elevata domanda, possono causare ritardi nella consegna dei materiali, limiti alla disponibilità degli stessi e/o un aumento dei prezzi degli stessi.

L'incremento dei costi di import/export causato dall'aumento dei prezzi dei servizi di trasporto, unitamente alla crescita dei prezzi dell'energia, determina una variabilità dei prezzi delle commodity, a cui si aggiungono azioni speculative e di arbitraggio sui mercati.

Inoltre, vi sono alcuni effetti originati dalla pandemia da COVID-19 sulla supply chain, principalmente riconducibili alla logistica, che hanno comportato una necessaria revisione e rimodulazione delle liste dei fornitori disponibili per le gare di approvvigionamento, nonché a maggiori difficoltà di ingaggio e gestione in conseguenza dei vari protocolli nazionali e internazionali in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro delle persone, il cui effetto combinato è risultato essenzialmente nella dilazione delle tempistiche legate alle gare di fornitura.

Infine, la crisi russo-ucraina ha particolarmente incrementato l'incertezza causata dalla pandemia da COVID-19 e l'attuale scenario socioeconomico rende complesso per gli operatori della supply chain formulare previsioni di prezzo e assumere impegni contrattuali con quotazioni di lungo periodo. In alcuni casi i fornitori sono impossibilitati a presentare delle offerte in quanto la catena dei loro fornitori e gli stabilimenti produttivi sono divenuti estremamente selettivi nelle iniziative da perseguire e non forniscono le relative quotazioni non essendo in grado di stabilire prezzi e condizioni commerciali, dato che a loro volta non riescono ad acquistare materie prime, a causa sia dell'indeterminatezza dei prezzi sia della carente disponibilità delle stesse sui mercati internazionali. Parimenti, i tempi di consegna si sono notevolmente allungati con impatto diretto sui progetti in portafoglio.

In aggiunta, Saipem è esposta al rischio che un deterioramento dei rapporti con i fornitori potrebbe comportare in alcuni specifici casi uno svantaggio competitivo dovuto alla diminuzione del potere contrattuale del Gruppo, con conseguente aumento dei prezzi e deterioramento delle condizioni contrattuali.

Inoltre, Saipem è esposta a rischi legati a eventuali comportamenti non etici da parte di fornitori, subcontrattisti e partner nei vari Paesi in cui opera, nonché a rischi di scarse performance in relazione a tematiche di salute, sicurezza e ambiente.

Pertanto, tale contesto può determinare un deterioramento delle relazioni con fornitori, subcontrattisti e partner con un conseguente svantaggio competitivo legato alla riduzione del potere contrattuale di Saipem.

Infine, tali rischi sulla supply chain potrebbero determinare incrementi di tempi e di costi, peggioramento delle condizioni contrattuali, deterioramento delle relazioni commerciali con i clienti e dei risultati economico-finanziari e un impatto negativo sul posizionamento competitivo di Saipem.

Mitigazione

Con l'obiettivo di prevenire e mitigare tali rischi, la Società si è dotata di uno strutturato sistema di qualifica e selezione al fine di collaborare con fornitori e subcontrattisti affidabili e con una reputazione consolidata; le prestazioni dei fornitori e subcontrattisti sono inoltre costantemente controllate e oggetto di feedback su tutti gli ambiti di lavoro con il fornitore, al fine di perseguire un miglioramento continuo del processo di approvvigionamento. Con riferimento alla pandemia di COVID-19, Saipem ne monitora gli impatti sulla supply chain a livello di singoli progetti, in termini di continuità, prezzi e tempistica delle forniture.

Inoltre, Saipem sta valutando l'adozione di tool specifici che riguardano la Supply Chain Risk Management basati sulle IA, per monitorare e possibilmente prevenire gli impatti sul nostro business attraverso l'analisi di Big Data provenienti da molteplici fonti.

Per mitigare e prevenire i rischi legati a eventuali comportamenti non etici da parte di fornitori e subcontrattisti, Saipem utilizza vari strumenti, verifiche e programmi di formazione.

In aggiunta, ai fornitori, subcontrattisti e partner, Saipem richiede di prendere visione e accettare nella totalità il Modello 231, comprendente il Codice Etico, il quale si ispira nei suoi principi alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, alle Convenzioni Fondamentali dell'ILO (International Labour Organization) e alle Linee Guida dell'OCSE per le Imprese Multinazionali.

3. Rischi strategici

Descrizione e impatti

Nella definizione delle linee strategiche Saipem considera i molteplici fattori che determinano il proprio posizionamento competitivo all'interno dei mercati di riferimento. Tra questi vengono valutati gli scenari macroeconomici, geopolitici e industriali, gli sviluppi tecnologici a essi applicati, nonché l'andamento della concorrenza; quest'ultimo risulta influenzato in particolar modo anche dalle diverse operazioni di fusioni e acquisizioni, creazione di joint venture e alleanze a livello locale o internazionale intraprese dai concorrenti e dalle evoluzioni tecnologiche nei servizi di interesse per Saipem.

Inoltre, nel definire il proprio posizionamento, Saipem valuta con attenzione l'evoluzione della domanda nei settori di riferimento, anche alla luce delle richieste che riceve dai propri clienti.

Pertanto, Saipem è esposta a rischi di varia natura legati al posizionamento strategico, sia nei servizi tradizionali del settore energetico, in particolare dell'Oil&Gas, sia nei servizi legati alla transizione energetica, il cui ruolo, emerso in modo evidente negli ultimi anni, risulterà sempre più significativo per il posizionamento strategico di Saipem anche nel medio e lungo periodo.

Gli scenari attuali in ambito di transizione energetica prevedono un graduale spostamento verso un maggior utilizzo di fonti energetiche rinnovabili e a ridotto impatto climalterante rispetto all'attuale. Il raggiungimento di tali obiettivi si basa principalmente sullo sviluppo e l'impiego di una serie di nuove tecnologie in ambiti come le energie rinnovabili, la decarbonizzazione di diversi settori industriali (come ad esempio, agricoltura, produzione dell'acciaio e del cemento, trasporti), l'efficienza energetica e l'economia circolare. Saipem ritiene che l'utilizzo di tali soluzioni per la realizzazione delle nuove infrastrutture energetiche e la riduzione delle emissioni carboniche possa creare un mercato significativo e di particolare interesse.

La capacità di competere nei nuovi mercati della transizione energetica dipenderà dal raggiungimento di un posizionamento competitivo adeguato, che si ritiene possa svilupparsi attraverso alcuni elementi chiave: (i) la creazione di nuove relazioni commerciali con società attive nell'ambito delle fonti energetiche rinnovabili e delle tecnologie pulite; (ii) la capacità di gestire nuove tipologie di progetti, con caratteristiche diverse rispetto a quelle dei progetti tradizionali; (iii) il raggiungimento di un track record specifico nei nuovi mercati; e (iv) lo sviluppo di un portafoglio tecnologico mirato.

In aggiunta, inadeguate previsioni dell'evoluzione di tali scenari, nonché l'errata o ritardata implementazione delle strategie identificate, possono esporre la Società al rischio di non essere in grado di adeguare il portafoglio di attività e quindi il posizionamento competitivo nella transizione energetica in corso rispetto ai mutamenti degli scenari.

Pertanto, tali rischi espongono potenzialmente Saipem a un mancato rafforzamento, oppure a un deterioramento del posizionamento strategico all'interno del settore riducendo le quote di mercato e la marginalità del Gruppo. In aggiunta, Saipem è esposta a rischi legati a specifici mercati geografici strategicamente rilevanti che possono presentare peculiarità differenti.

Inoltre, nel febbraio 2021 Saipem ha comunicato ai mercati i suoi primi obiettivi di emissione fissati per il medio-lungo termine, annunciando una riduzione del 50% delle emissioni totali di gas serra Scope 1 e Scope 2

entro il 2035 (rispetto alla baseline del 2018). In relazione allo Scope 2, l'obiettivo prevede il raggiungimento del Net-Zero entro il 2025.

Infine, si ravvisa per alcuni specifici segmenti di business un rischio di concentrazione con alcuni clienti in alcune aree geografiche.

Il contesto di mercato è caratterizzato dal perdurare di diversi elementi di incertezza che possono incidere sulla domanda complessiva di servizi.

In particolare, il contesto globale risulta visibilmente influenzato da fattori derivanti sia dal conflitto in essere tra Ucraina e Russia, il quale potrebbe comportare ulteriori imprevedibili oscillazioni dei volumi di domanda e offerta di energia, nonché del prezzo del petrolio e del gas naturale, sia da dinamiche pre-esistenti al conflitto, tra le quali: (i) l'andamento della domanda/offerta globale di energia e in particolare di petrolio e gas, in relazione all'andamento del ciclo economico e della pandemia da COVID-19; (ii) la capacità e volontà dell'OPEC di stabilire e mantenere determinati livelli di estrazione di petrolio, nonché la previsione di produzione nei Paesi OPEC, anche come elemento di compensazione delle mancate esportazioni dalla Russia; (iii) il possibile ritorno alle esportazioni dell'Iran; (iv) il contesto complessivo del mercato delle materie prime che potrebbe avere impatti sull'economia generale e sulla domanda di petrolio e gas; (v) l'incertezza nei mercati, politiche e regolamentazioni ambientali; (vi) la crescente tendenza a scegliere fonti alternative e rinnovabili di energia. Si segnala inoltre che l'andamento del prezzo delle materie prime, come il petrolio e il gas naturale, risulta essere altamente volatile e difficilmente prevedibile, per ragioni di diverso tipo, spesso interconnesse e/o interdipendenti tra loro (come, ad esempio, fattori economici, geopolitici, sociali, mutamenti della domanda, evoluzione tecnologica, transizione energetica, ecc.).

Le dinamiche presentate possono influenzare le politiche di investimento dei principali clienti del settore petrolifero, esponendo Saipem a: (i) ritardi nel processo di negoziazione ed eventuale non assegnazione di iniziative commerciali relative a progetti futuri; (ii) cancellazione e sospensione di progetti in corso di svolgimento (siano essi contratti di tipo EPCI Lump Sum o contratti di servizi Drilling e di servizi di ingegneria a valore aggiunto); (iii) ritardi e difficoltà nell'ottenere il riconoscimento delle penali contrattuali previste a indennizzo della Società per la cancellazione e sospensione di tali contratti; (iv) rafforzamento del livello di aggressività nelle strategie commerciali da parte dei competitor; (v) ritardi e difficoltà di ottenimento di variation order per cambiamenti dello scopo del lavoro richiesti dal cliente ed eseguiti da Saipem; (vi) ritardi e difficoltà da parte dei clienti nel rinnovare, anticipatamente rispetto alla scadenza e a condizioni economicamente vantaggiose, i contratti relativi alle flotte di perforazione terra e mare in essere; (vii) reclami e anche arbitrati e contenziosi internazionali nei casi più significativi.

Pertanto, Saipem è esposta al rischio di mancato rafforzamento o indebolimento del suo posizionamento commerciale, in particolare su alcune linee di prodotto o aree geografiche specifiche, con conseguenti impatti economico-finanziari e reputazionali.

Infine, casi di performance negative possono causare reclami e anche arbitrati e contenziosi sia con i clienti che con fornitori e subcontrattisti di Saipem.

Mitigazione

Al fine di assicurare un rafforzamento del posizionamento competitivo, il Gruppo si spinge sempre oltre i limiti dell'innovazione per creare relazioni di valore con i propri clienti e per guidarli negli sviluppi dello scenario energetico globale, nel rispetto dei valori e dell'etica professionale di Saipem. In relazione a tali dinamiche, Saipem ha intrapreso un processo di trasformazione organizzativa che ha come obiettivo la definizione di una struttura maggiormente indirizzata ai nuovi prodotti e mercati. A tal riguardo, la strategia definita per il quadriennio 2022- 2025 si caratterizza per la presenza di un approccio duale che, da una parte, punta ai settori tradizionali, e, dall'altra, con riferimento al breve e lungo periodo, si pone l'obiettivo di crescere nei settori a più alto contenuto tecnologico legati alla transizione energetica.

Al fine di monitorare l'andamento della domanda, Saipem si avvale di società specializzate in grado di fornire periodicamente analisi e stime sull'andamento dei segmenti di mercato di riferimento e sulle evoluzioni macroeconomiche, geopolitiche e tecnologiche. Inoltre, la Società ha costituito il Comitato Sostenibilità, Scenari e Governance, il quale ha tra i suoi compiti quello di assistere il Consiglio di Amministrazione nell'esame e sviluppo degli scenari per la predisposizione del piano strategico anche in base all'analisi dei temi rilevanti per la generazione di valore nel lungo termine e alla corporate governance della Società e del Gruppo.

Al fine di sviluppare e rafforzare il proprio posizionamento strategico, il management della Società persegue le diverse opportunità commerciali adottando un criterio di diversificazione tra i vari clienti del settore (International Oil Company, National Oil Company, Independent e Utility), con una prospettiva globale sui mercati di riferimento e con un ampio portafoglio di prodotti nell'Oil&Gas, nelle energie rinnovabili e nelle infrastrutture, perseguendo un graduale business shift verso le opportunità della transizione energetica.

Sul piano della transizione energetica, Saipem ha posto al centro della propria agenda la lotta contro i cambiamenti climatici, che rappresenta oggi una delle principali sfide sia per il settore energetico che per l'intera società, tanto da essere considerata parte integrante del modello di business di Saipem.

La strategia per combattere i cambiamenti climatici si basa in primo luogo sulle analisi di scenario al 2050 elaborate al fine di individuare i macrotrend e i principali driver del settore energetico a livello di domanda di servizi, tecnologie, aspetti legislativi e socio-politici, ecc., e come complessivamente questi influenzeranno il business di Saipem. Tali scenari vengono aggiornati almeno una volta l'anno e i risultati vengono presentati al Consiglio di Amministrazione e al Top Management per essere poi declinati all'interno delle linee strategiche.

La strategia di Saipem in ambito del cambiamento climatico prevede un importante impegno nella riduzione della dipendenza da combustibili fossili offrendo ai propri clienti soluzioni sempre più sostenibili, investendo in tecnologie rinnovabili e pulite e diversificando le proprie attività (ad esempio, installazione di parchi eolici offshore, sviluppo di tecnologie per produrre energia a partire da rifiuti o materie prime di scarto, implementazione di soluzioni per l'impiego di gas naturale e sistemi capaci di contenere gli impatti derivati dall'estrazione, trasporto e utilizzo dei combustibili fossili).

Saipem è impegnata nella ricerca di soluzioni che siano in linea con le richieste di mercato e, allo stesso tempo, che mirino a essere il più possibile a zero emissioni di gas climalteranti; in tal senso, come global service provider, Saipem ricopre l'importante ruolo di abilitatore della transizione da un'economia basata sui combustibili fossili a un'economia "decarbonizzata".

Nella lotta al cambiamento climatico Saipem vuole infatti ridurre la dipendenza del proprio business dai combustibili fossili con una strategia su due pilastri: diventare un partner chiave nella decarbonizzazione dei clienti e dei player della propria value-chain, estendendo l'offerta in settori a minor impatto climatico, e migliorare l'efficienza dei propri asset e delle proprie operazioni per ridurre le proprie emissioni di gas serra.

Per quanto riguarda le emissioni di Scope 3 (ovvero quelle indirette associate alle attività della value chain di Saipem), Saipem vuole assumere un ruolo leader nel supportare e stimolare tutti i player della filiera, dai clienti ai fornitori, in un processo di decarbonizzazione organico e sinergico.

In questo contesto le priorità strategiche di Saipem orientano il business da un lato verso una riduzione complessiva delle emissioni di gas serra e un aumento generale dell'efficienza, e dall'altro verso uno sviluppo del capitale digitale e umano che consenta una produttività più efficiente, modificando il nostro modo di gestire e affrontare i progetti di ingegneria e costruzioni (maggiori informazioni presenti sul sito web societario nella specifica sezione "Valore sostenibile", nel documento "Leading the path to energy transition", pubblicato nell'ottobre 2020 e nel documento "Shaping a Net-Zero future", pubblicato nel dicembre 2021).

Infine, in data 13 dicembre 2021, Saipem ha ottenuto la validazione del Programma Net-Zero da parte di Bureau Veritas, in qualità di Terza Parte indipendente.

Per mitigare l'impatto dell'eventuale riduzione degli investimenti in CAPEX soprattutto nel settore petrolifero da parte dei propri committenti, Saipem ha intrapreso diverse iniziative commericali e strategiche, volte da un lato a rafforzare la propria presenza in settori in cui la Società possa vantare un posizionamento competitivo più efficace (costruzioni e perforazioni mare), dall'altro ad allargare il portafoglio di clienti e mercati geografici da servire e per entrare in settori di business aggiuntivi o alternativi come ad esempio: (i) impiantistica per fonti rinnovabili (in particolare, eolico, solare); (ii) progetti per la cattura della CO2; (iii) produzione di idrogeno verde; (iv) realizzazione di linee ferroviarie ad alta velocità; (v) servizi di ingegneria ad alto valore aggiunto nell'industria energetica in generale (incluse energie rinnovabili).

Saipem ha, infatti, da tempo avviato un programma di costante aggiornamento delle proprie competenze e di rinnovamento dei propri asset allo scopo di velocizzare e facilitare il proprio ingresso nel campo della energy transition, settore in crescita che vede tutti i grandi player internazionali sempre più impegnati sulle tematiche di sostenibilità e cambiamento climatico e di riduzione dell'impatto ambientale.

Infine, i rischi di posizionamento commerciale sono mitigati attraverso la realizzazione di partnership e operazioni di natura strategica e tecnologica con un particolare focus sulla transizione energetica.

4. Rischi esterni

Descrizione e impatti

Saipem svolge una parte significativa delle proprie attività in Medio Oriente, nell'Africa Sub-sahariana nonché in America Latina, regioni nelle quali è possibile sperimentare un minore grado di stabilità dal punto di vista politico, sociale ed economico. Evoluzioni del quadro politico, crisi economiche, conflitti sociali interni e con altri Paesi, aumento del rischio terroristico e informatico (cyber), potrebbero compromettere in modo temporaneo o permanente la capacità di Saipem di operare in condizioni economiche vantaggiose e la possibilità di recuperare l'attivo fisso in tali Paesi, ovvero potrebbero richiedere interventi organizzativi e gestionali specifici finalizzati ad assicurare, ove possibile nel rispetto delle policy aziendali, il prosieguo delle attività in corso in condizioni contestuali differenti da quelle previste originariamente.

Ulteriori rischi connessi all'attività in tali Paesi sono rappresentati da: (i) mancanza di un quadro legislativo stabile e incertezze sulla tutela dei diritti della compagnia straniera in caso di inadempienze contrattuali da parte di soggetti privati o enti di Stato, incluso il rischio di espropriazioni e nazionalizzazioni; (ii) sviluppi o applicazioni penalizzanti di leggi, regolamenti, modifiche contrattuali unilaterali che comportano la riduzione di valore degli asset, disinvestimenti forzosi ed espropriazioni; (iii) restrizioni di varia natura sulle attività di costruzione, perforazione, importazione ed esportazione; (iv) incrementi della fiscalità applicabile; (v) conflitti sociali interni che sfociano in atti di sabotaggio, attentati, violenze e accadimenti simili; (vi) fenomeni costruttivi; (vii) atti di terrorismo, vandalismo o pirateria.

Inoltre, il quadro normativo di riferimento incide, tra l'altro, sulle modalità di svolgimento delle attività di Saipem. L'eventuale adozione di provvedimenti normativi più restrittivi o sfavorevoli, ovvero l'imposizione di obblighi di adeguamento o di ulteriori adempimenti connessi all'esercizio delle attività di Engineering & Construction e Drilling, potrebbero comportare modifiche alle condizioni operative e richiedere un aumento degli investimenti, dei costi di produzione o, comunque, rallentare lo sviluppo delle attività. Eventuali violazioni della normativa potrebbero comportare limitazioni all'attività del Gruppo, ovvero comportare l'obbligo di pagamento di multe, sanzioni o penali significative in caso di mancato rispetto di leggi e regolamenti in materia ambientale, di salute e sicurezza.

Considerato che Saipem svolge le proprie attività di business in un contesto globale caratterizzato dalla gestione della diversità derivante dai contesti socio-economici, politici, industriali e normativi, il Gruppo è esposto a molteplici scenari per quanto riguarda le relazioni con il personale e, ove presenti, con i sindacati dei lavoratori. Tali relazioni, se non correttamente gestite, potrebbero causare extra costi e impattare sulle tempistiche delle attività svolte nelle sedi operative e nei progetti di Saipem, nonché avere ripercussioni negative sull'immagine e reputazione di Saipem.

Si segnala altresì che l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia crea incertezze e tensioni in particolare all'interno dell'Eurozona e sta evidenziando aspetti di criticità delle politiche energetiche dei Paesi occidentali. Sebbene le relative evoluzioni e impatti futuri siano ancora incerti e di difficile valutazione, l'intensificarsi delle ostilità belliche, delle tensioni geopolitiche in atto e della guerra commerciale, ivi inclusa l'imposizione di sanzioni economiche internazionali nei confronti di società, banche e persone fisiche di nazionalità russa, stanno portando inevitabilmente a ripercussioni negative anche significative sull'economia globale, internazionale e italiana, sull'andamento dei mercati finanziari e sul settore di attività della Società.

Nell'eseguire le attività negli uffici e nei siti operativi onshore e offshore, Saipem usa un numero elevato di strumenti informatici di varia natura; per effetto di un incremento della digitalizzazione e del costante aumento delle minacce cibernetiche, i sistemi informatici del Gruppo sono esposti a potenziali attacchi informatici che possono avere varie finalità; gli attacchi cibernetici potrebbero compromettere la continuità operativa e danneggiare i sistemi Information Technology (IT) e Operational Technology (OT), nonché provocare la perdita e/o il furto di dati e informazioni (anche di carattere confidenziale), causando effetti importanti sui processi aziendali con conseguenti impatti economico-finanziari, operativi e di reputazione in particolare verso i clienti.

Negli ultimi anni i rischi di natura cyber sono rischi emergenti che hanno avuto e continueranno ad avere un ruolo sempre maggiore per effetto del ruolo critico assunto dai vari strumenti informatici e dal processo di digitalizzazione che interessa le attività e i processi del Gruppo.

Le misure poste in essere per il contenimento della pandemia da COVID-19 hanno, inoltre, comportato la necessità di lavorare da remoto attraverso l'utilizzo di reti private e quindi diverse da quella aziendale, avendo come conseguenza un aumento della superficie di attacco.

A seguito dell'aumento della minaccia informatica globale per effetto del conflitto in Ucraina, il Gruppo ha registrato un aumento delle richieste di specifici requisiti di cyber security da parte di clienti sin dalla fase commerciale, dalla cui attuazione può dipendere il livello di competitività di Saipem sul mercato. In particolare, la richiesta di stringenti requisiti di sicurezza informatica in continua crescita da parte di clienti e autorità (come l'Agenzia di cyber sicurezza nazionale) e lo svolgimento di cyber security audit da terze parti possono comportare la perdita di future opportunità commerciali dovute al mancato adeguamento ai cyber security standard e potenziali possibili interruzioni di progetti e attività in fase esecutiva.

Mitigazione

Saipem è impegnata a monitorare costantemente e puntualmente l'evoluzione del contesto politico, sociale ed economico, delle minacce terroristiche e pandemie insorgenti nei Paesi di interesse, sia tramite risorse specializzate del Gruppo che tramite provider di servizi di security e analisi di informazioni.

Pertanto, Saipem è in grado di valutare periodicamente l'esposizione a tali rischi di natura politica, sociale, economica e sanitaria dei Paesi in cui opera o intende investire sulla base di uno specifico modello di valutazione di tali rischi. In particolare, Saipem si è dotata di un articolato modello di security, ispirato a criteri di prevenzione, precauzione, protezione, informazione, promozione e partecipazione, con l'obiettivo di ridurre il rischio derivante da azioni di persone fisiche o giuridiche, che espongono l'azienda e il suo patrimonio, di persone, beni, immagine e reputazione a potenziali danni. In particolare, Saipem, al fine di prevenire tali rischi, si avvale anche di agenzie che forniscono servizi di security nei Paesi in cui opera. Tali agenzie potrebbero esporre Saipem a rischi connessi alla violazione dei diritti umani nell'esecuzione dei servizi di security da loro forniti; a fronte di ciò le azioni di mitigazione attuate da Saipem consistono in regolari controlli e attività di formazione.

In considerazione dell'esposizione ai mercati internazionali, con riferimento alle opportunità di sviluppo nei mercati tradizionali in cui è già presente o quelli che intende sviluppare, il Gruppo valuta i rischi di natura politica, economica, legale, operativa, finanziaria e l'affidabilità dei clienti, ma anche quelli in materia di sicurezza sul lavoro legati all'acquisizione di nuove commesse.

Nei casi in cui la capacità di Saipem di operare sia compromessa temporaneamente, la demobilitazione è pianificata secondo criteri di protezione del personale e dei beni patrimoniali aziendali che rimangono nel Paese soggetto a instabilità politica, e di minimizzazione dell'interruzione dell'operatività attraverso l'adozione di soluzioni che rendano più rapida e meno onerosa la ripresa delle attività ordinarie una volta ripristinate le condizioni alle stesse favorevoli. Tali misure possono causare aggravi di costi e ritardi e, conseguentemente, un impatto negativo sulla marginalità dei progetti eseguiti in tali Paesi.

Saipem monitora costantemente l'evoluzione delle normative di varia natura e la relativa conformità a esse anche al fine di minimizzare gli impatti dovuti alle proprie attività operative in tutti i Paesi di interesse; inoltre, la Società si adopera per il mantenimento della compliance con lo standard ISO 31000. A supporto della propria presenza nei territori e al fine di mitigare l'impatto delle proprie attività operative sulle economie locali e i rischi generati da problematiche relazionali con soggetti operanti nelle stesse aree, Saipem adotta un sistema di engagement con i propri stakeholder locali finalizzato a mantenere il dialogo e consolidare le relazioni e creare valore condiviso, in particolar modo attraverso la partecipazione attiva allo sviluppo socioeconomico delle aree in cui opera. In

aggiunta, Saipem ha affrontato e sta continuando a gestire il complesso adeguamento della forza lavoro ai significativi mutamenti del contesto di mercato in cui opera, tenendo in considerazione le relazioni sia con il personale che con i sindacati dei lavoratori nei Paesi in cui è presente. Infatti, al fine di mitigare e prevenire tali rischi, Saipem ha configurato un approccio di attenzione massima alle relazioni industriali nei Paesi in cui opera. Nel dettaglio Saipem è impegnata a rafforzare le relazioni e la comunicazione con il personale, con i sindacati e a raggiungere e rinnovare degli specifici accordi con le parti sociali interessate. In particolare, in relazione alla pandemia COVID-19, Saipem ha attuato un piano di risposta specifica alla crisi e ha implementato una serie di misure a tutti i livelli dell'organizzazione presso gli uffici, i siti operativi e la flotta, grazie a un monitoraggio continuo degli sviluppi e dell'escalation del virus e all'identificazione di soluzioni per proteggere il personale interno ed esterno, operato da unità di crisi locali multifunzionali coordinate dal comitato di crisi corporate. Con riferimento al rischio derivante dai programmi sanzionatori, Saipem si adopera affinché siano prese tutte le misure necessarie per garantire lo svolgimento delle attività in conformità ai quadri normativi di riferimento e monitora costantemente l'evoluzione di tali programmi sanzionatori per adattare le proprie attività e aderire ai segnali di discontinuità che si possono manifestare anche nel corso del 2022 a fronte del conflitto Russia-Ucraina.

In particolare, Saipem monitora costantemente i possibili impatti derivanti dalle misure restrittive adottate dall'Unione Europea, tra le quali: (i) sanzioni nel settore finanziario, per il quale sono state ampliate ulteriormente le restrizioni esistenti, limitando in tal modo l'accesso della Russia ai più importanti mercati dei capitali e vietando la quotazione e la prestazione di servizi concernenti le azioni di entità statali russe nelle sedi di negoziazione dell'UE; (ii) sanzioni nel settore dell'energia in accordo a cui è stato introdotto il divieto di vendere, fornire, trasferire o esportare, direttamente o indirettamente, beni e tecnologie adatti all'uso nella raffinazione del petrolio, al fine di colpire il settore petrolifero russo e impedire alla Russia di ammodernare le sue raffinerie; (iii) sanzioni nel settore tecnologico, per il quale sono state imposte restrizioni sulle esportazioni di beni e tecnologie a duplice uso (civile/militare), come pure restrizioni sulle esportazioni di determinati beni e tecnologie in grado di contribuire al rafforzamento tecnologico del settore della difesa e della sicurezza della Russia.

Saipem ha in essere attività di governance, di risposta e monitoraggio delle minacce cibernetiche e processi di compliance svolti, avvalendosi di personale specializzato interno ed esterno e un avanzato uso delle tecnologie di sicurezza informatica. Saipem si è dotata di un modello di cyber security e adotta procedure e protocolli basati su best practice di settore e standard internazionali testati e consolidati con l'obiettivo di prevenire e mitigare l'esposizione al rischio cyber, nonché integrazioni di sicurezza per soddisfare i requirement dei clienti.

In particolare, per la prevenzione e la mitigazione del rischio cyber, Saipem si avvale di fornitori di servizi specializzati e utilizza i principali strumenti di prevenzione e difesa a disposizione sul mercato (maggiori informazioni presenti nella specifica sezione di dettaglio "Digital e Servizi ICT"); inoltre, Saipem ha implementato il piano di cyber security, nel rafforzamento delle attività di detection delle minacce e risposta agli incidenti cyber, nell'adozione di una piattaforma che fornisce una valutazione esterna e indipendente del livello di maturità di cyber security del Gruppo, la valutazione del rischio cyber anche in relazione all'Operational Technology (OT), attività di cyber awareness volte a incrementare il livello di preparazione e conoscenza dei dipendenti e, infine, nella continua collaborazione con i principali stakeholder pubblici e privati.

Nel marzo 2021 Saipem ha ottenuto la certificazione ISO/IEC 27001, per quanto riguarda il processo di "Monitoraggio degli eventi e gestione degli incidenti di cyber security". Questo passaggio importante conferma la validità dell'assetto che Saipem si è data per il modello di conduzione delle attività di Cyber Detection & Response, e permette inoltre di procedere in modo strutturato nel continuo miglioramento del sistema di sicurezza aziendale. Sono state altresì eseguite numerose attività di controllo sia con Internal Audit, sull'intero processo di Cyber Security, sia sull'infrastruttura e sul cloud, con assessment svolti da Microsoft, in continuità con altri fatti in passato da parte di clienti per accertare l'adeguatezza ai requisiti contrattuali in materia di cyber security.

5. Rischi legali e fiscali

Descrizione e impatti

Nel corso ordinario delle operazioni il Gruppo può divenire parte di contenziosi che, se non risolti in via negoziale, possono sfociare in procedimenti giudiziari o arbitrali anche duraturi, con conseguente impiego di risorse, costi e spese legali.

Attualmente il Gruppo è parte in causa in procedimenti giudiziari, civili, fiscali, in Italia e all'estero, o di natura amministrativa.

La stima degli oneri che potrebbero ragionevolmente verificarsi e l'entità dei fondi rischi appostati sono basati sulle informazioni disponibili alla data di approvazione del relativo bilancio o della relativa situazione finanziaria intermedia, ma implicano, anche a causa delle numerose variabili dei procedimenti giudiziali e dell'ineliminabile alea dei giudizi, significativi elementi di incertezza.

Eventuali esiti sfavorevoli di contenziosi in cui il Gruppo è coinvolto – in particolare in quelli a maggiore impatto mediatico – ovvero il sorgere di nuovi contenziosi (anche a prescindere dal relativo esito) potrebbero comportare delle ricadute in termini reputazionali, anche significative, sul Gruppo, con conseguenti possibili effetti negativi rilevanti sull'attività, le prospettive, nonché la situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo Saipem.

L'eventuale esito sfavorevole di contenziosi, qualora fosse idoneo a produrre un effetto sostanzialmente pregiudizievole su Saipem e/o il relativo Gruppo, intendendosi per tale un effetto che incida in maniera sostanzialmente pregiudizievole, inter alia, sul business, sull'operatività, sui beni della Società e/o sulla condizione

(anche finanziaria) di Saipem e/o del Gruppo Saipem unitariamente considerato, costituirebbe un evento rilevante ai sensi di taluni contratti di finanziamento.

Stante l'intrinseca e ineliminabile alea che caratterizza il contenzioso, pur avendo svolto le necessarie valutazioni anche sulla base dei principi contabili applicabili, non è possibile escludere che il Gruppo possa essere in futuro tenuto a far fronte a oneri e obblighi di risarcimento non coperti dal fondo contenzioso legale-fiscale, ovvero coperti in misura insufficiente, non assicurati, o di importo superiore al massimale eventualmente assicurato. Inoltre, in relazione ai contenziosi avviati dalla Società, qualora non fosse possibile risolvere la controversia mediante transazione, la Società potrebbe dover sopportare ulteriori costi connessi alla lunghezza dei tempi processuali.

In aggiunta, l'andamento dei procedimenti legali e fiscali espone Saipem a potenziali impatti sulla sua immagine e reputazione nei media o con i clienti e partner.

Cambiamenti di regimi fiscali nazionali, incentivi fiscali, ruling con le autorità fiscali, trattati fiscali internazionali e, in aggiunta, rischi connessi alla loro applicazione e interpretazione nei Paesi in cui le società del Gruppo svolgono la propria attività, espongono Saipem a rischi di natura fiscale, i quali potrebbero generare contenziosi fiscali in alcuni Paesi (specialmente nelle economie maggiormente esposte al deterioramento del prezzo del petrolio nei mercati internazionali).

Mitigazione

Al fine di massimizzare la mitigazione di tali rischi, Saipem, oltre a implementare azioni volte a rafforzare in maniera costante il sistema di controllo interno, si avvale di consulenti esterni specializzati che assistono la Società nei procedimenti giudiziari, civili, fiscali o di natura amministrativa. Inoltre, il Consiglio di Amministrazione di Saipem monitora in maniera attiva e continua l'evoluzione dei principali procedimenti di natura legale.

Saipem monitora costantemente l'evoluzione delle normative di natura fiscale e la relativa conformità a esse anche al fine di minimizzare gli impatti dovuti alle proprie attività operative in tutti i Paesi di interesse, avvalendosi di risorse interne e consulenti fiscali.

6. Rischi connessi all'evoluzione tecnologica

Descrizione e impatti

I settori Engineering & Construction, Drilling e ingegneria ad alto valore aggiunto sono caratterizzati dalla continua evoluzione delle tecnologie, asset, brevetti e licenze utilizzate.

Al fine di mantenere la propria posizione competitiva, il Gruppo deve aggiornare in maniera adeguata le tecnologie e gli asset di cui dispongono con l'obiettivo di adeguare l'offerta dei propri servizi alle esigenze del mercato per lo svolgimento della propria attività. Qualora la Società non fosse in grado di aggiornare, acquisire o sviluppare le tecnologie e gli asset necessari a migliorare le proprie prestazioni operative, il Gruppo potrebbe dover modificare o ridurre i propri obiettivi, con conseguenti effetti negativi sull'attività, le prospettive, nonché la situazione economica, patrimoniale e finanziaria.

In aggiunta, il mancato sfruttamento di opportunità legate alla digitalizzazione e trasformazione dei processi e attività operative (es. automazione), ivi compreso l'inefficace sfruttamento di soluzioni IT innovative da parte di Saipem, potrebbe compromettere lo sviluppo tecnologico, culturale e di rinnovamento della Società e conseguentemente impattare negativamente sul raggiungimento dei suoi obiettivi di breve e lungo periodo.

Allo stesso tempo, i competitor di Saipem potrebbero sviluppare e implementare evoluzioni tecnologiche di varia natura (ad esempio, per quanto riguarda la flotta E&C Offshore e i rig di perforazione a mare e terra), le quali rafforzerebbero il loro posizionamento competitivo. Peraltro, lo sviluppo di brevetti e licenze da parte dei competitor potrebbe permettere loro di avvalersi di soluzioni innovative (ad esempio, nei progetti di impiantistica E&C Onshore e nei servizi di ingegneria ad alto valore aggiunto, anche nell'ambito della transizione energetica e della decarbonizzazione), indebolendo il posizionamento strategico e commerciale di Saipem.

Mitigazione

Al fine di mantenere la propria posizione competitiva, Saipem aggiorna in maniera adeguata e continua le tecnologie, gli asset e le licenze di cui dispone con l'obiettivo di adeguare l'offerta dei propri servizi alle esigenze presenti e prospettiche del mercato per lo svolgimento della propria attività.

Pertanto, oltre all'esperienza estremamente importante di ricerca e sviluppo incrementale, che continua a essere un punto chiave della strategia, Saipem ha sviluppato un focus sulle tecnologie finalizzate a incrementare l'efficienza energetica nelle operazioni e nelle tecnologie nell'ambito della decarbonizzazione dell'energia, ad esempio energie rinnovabili, cattura della CO2 (maggiori informazioni presenti nella specifica sezione di dettaglio "Ricerca e sviluppo") e produzione di idrogeno verde.

In relazione a quest'ultimo aspetto, nel corso del 2020 Saipem ha acquisito una tecnologia proprietaria per la cattura di CO2, proseguendo nell'attività di investigazione di nuove frontiere tecnologiche.

Saipem è supportata da società specializzate nell'analizzare l'evoluzione tecnologica nei segmenti di mercato di riferimento e le prospettiche soluzioni che potrebbero richiedere i clienti negli anni successivi (ad esempio, nel settore delle energie rinnovabili), anche valutando accordi strategici (quali joint venture e alleanze) per sfruttare le opportunità di mercato; infine, il Gruppo sviluppa accordi di varia natura sia con società che sviluppano soluzioni tecnologiche nell'industria energetica e anche in altre industrie (ad esempio, nell'ambito della digitalizzazione) sia con università e centri di ricerca.

Infatti, Saipem è costantemente impegnata nel cercare ed eventualmente nel realizzare accordi di natura tecnologica con vari partner nell'ambito di tecnologie e licenze nel settore dell'energia, oltre a sviluppare internamente innovative soluzioni tecnologiche e brevetti attraverso progetti di ricerca e sviluppo con risorse interne, anche cooperando con enti esterni.

7. Rischi connessi alle risorse umane

Descrizione e impatti

Il Gruppo Saipem dipende in misura rilevante dall'apporto professionale di personale chiave e di figure altamente specializzate. Sono considerati personale chiave i "Dirigenti con responsabilità strategiche" (maggiori informazioni presenti nella specifica sezione di dettaglio all'interno della "Relazione sulla Politica in materia di Remunerazione e sui Compensi Corrisposti 2022"). Si intendono per figure altamente specializzate del Gruppo il personale che, in ragione del patrimonio di competenze ed esperienza, risulta determinante nell'esecuzione dei progetti operativi, nonché per la crescita e lo sviluppo di Saipem.

Qualora il rapporto tra Saipem e una o più delle figure menzionate dovesse interrompersi per qualsivoglia motivo, non vi sono garanzie che la Società riesca a sostituirle tempestivamente con soggetti egualmente qualificati e idonei ad assicurare nel breve periodo il medesimo apporto operativo e professionale.

La capacità del Gruppo Saipem di attrarre, motivare e trattenere risorse qualificate in tutte le funzioni e aree geografiche rappresenta un fattore critico di successo il cui deterioramento esporrebbe il Gruppo Saipem al rischio di perdita di risorse in possesso di know-how considerato rilevante, con conseguenti effetti negativi sull'attività, le prospettive, nonché sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo Saipem.

Inoltre, lavorando su mercati internazionali, lo sviluppo delle strategie future di Saipem dipenderà in misura significativa dalla capacità della Società di attrarre e mantenere personale altamente qualificato e competente con un elevato livello di diversità in termini di età, nazionalità e genere. Infine, le evoluzioni normative nel diritto del lavoro nei Paesi in cui opera espongono Saipem a rischi di varia natura nella gestione delle risorse umane, i quali possono causare inefficienze interne e contenziosi.

Mitigazione

Con la finalità di prevenire e mitigare questi rischi, Saipem si è impegnata a investire sull'equilibrio generazionale, di genere e di nazionalità, incentivando lo sviluppo e la crescita delle risorse più giovani, nonché motivando e trattenendo le risorse più esperte, al fine di garantire il presidio delle competenze distintive e strategiche per Saipem attraverso molteplici iniziative.

A tal proposito è stato istituito il Comitato Sviluppo Risorse Umane che ha l'obiettivo di monitorare e guidare lo sviluppo e la carriera dei giovani, nonché di valutare collegialmente i loro percorsi professionali e manageriali; inoltre, Saipem si è impegnata alla promozione della diversità con specifiche iniziative incentrate sulla promozione e la diffusione di una cultura inclusiva attraverso la partnership con l'associazione "Valore D".

La Politica sulla remunerazione, i cui principali strumenti e obiettivi sono delineati dalla Relazione sulla Politica in materia di Remunerazione e sui Compensi Corrisposti 2022, ha lo scopo di attrarre, motivare e trattenere risorse ad alto profilo professionale e manageriale e di allineare l'interesse del management con l'obiettivo primario di creare valore per gli azionisti nel medio-lungo periodo.

Saipem ha adottato un modello innovativo di gestione del capitale umano basato sulle skill con l'obiettivo di veicolare meglio energie e figure professionali ove più necessario e garantire maggiore flessibilità nello sviluppo delle capacità personali e professionali a tutti i livelli.

Pertanto, l'espansione del Gruppo in differenti linee di business è accompagnata da piani di assunzione e formazione per tutto il personale operativo, di staff e dirigenziale, sia internazionale che locale, con un'estesa gamma di competenze differenti, nonché da programmi di job rotation.

Come definito nel Codice Etico, nel pieno rispetto della normativa di legge e contrattuale in materia, Saipem si impegna a offrire a tutti i lavoratori le medesime opportunità di lavoro, facendo in modo che tutti possano godere di un trattamento normativo e retributivo equo, basato esclusivamente su criteri di merito e di competenza, senza discriminazione alcuna. In aggiunta, il Gruppo monitora le evoluzioni legislative relative alla gestione del personale in tutti i Paesi in cui opera o è interessata commercialmente a operare, avvalendosi anche di consulenti di diritto del lavoro.

8. Rischi connessi alla salute, sicurezza e ambiente

Descrizione e impatti

Le attività svolte da Saipem sia nell'ambito di progetti operativi che nell'ambito di progetti relativi a upgrade, manutenzione o smaltimento di asset, impiegando personale interno e/o subcontrattisti, espongono al potenziale verificarsi di incidenti, che possono causare impatti negativi sulla salute e sicurezza delle persone e sull'ambiente. Inoltre, Saipem è soggetta a leggi e regolamenti per la tutela dell'ambiente, della salute e della sicurezza a livello nazionale e internazionale durante le varie attività e, nonostante il massimo impegno da parte della Società, non può escludersi il rischio che nel corso della normale attività del Gruppo Saipem si verifichino eventi pregiudizievoli per la salute delle persone e per l'ambiente.

Il verificarsi di tali eventi potrebbe comportare sanzioni di natura penale e/o civile a carico dei responsabili e, in alcuni casi, di violazione della normativa sulla sicurezza, anche ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001, con conseguenti costi connessi all'applicazione di sanzioni in capo a Saipem, oneri derivanti dall'adempimento degli obblighi previsti da leggi e regolamenti in tema di ambiente, salute e sicurezza, nonché impatti sull'immagine e sulla reputazione di Saipem.

Inoltre, al fine di eseguire progetti EPCI, servizi di perforazione e altri servizi nell'industria dell'energia, il Gruppo possiede numerosi asset, in particolare mezzi navali specializzati (ad esempio per la posa di condotte e sollevamento di strutture), rig di perforazione offshore e onshore, navi di produzione/trattamento/stoccaggio e trasbordo comunemente denominate FPSO, equipment Onshore (ad esempio, per la posa di tubi), yard di fabbricazione e basi logistiche. Pertanto, gli asset del Gruppo sono soggetti ai normali rischi legati alle attività operative ordinarie e a rischi catastrofali legati a eventi climatici e/o calamità naturali, i quali possono causare impatti sulla sicurezza delle persone e sull'ambiente. I rischi legati alle attività operative ordinarie possono essere causati ad esempio da: (i) errata, ovvero inadeguata esecuzione di manovre e di sequenze di lavoro, tali da danneggiare gli asset o gli impianti in corso di esecuzione; (ii) errata o inadeguata esecuzione di manutenzioni ordinarie e/o straordinarie. Nonostante Saipem disponga di un know-how e competenze specifiche costantemente aggiornate, attui procedure interne per l'esecuzione delle proprie attività operative e proceda regolarmente alla manutenzione dei già menzionati asset al fine di monitorarne la qualità e il livello di affidabilità, non è possibile escludere che possano verificarsi incidenti agli asset o agli impianti in corso di esecuzione.

Infine, al termine della vita utile dell'asset, l'inadeguata gestione della rottamazione da parte di eventuali acquirenti potrebbe avere impatti sull'immagine e la reputazione della Società.

Mitigazione

Con riferimento a tali rischi, Saipem ha sviluppato un sistema di gestione HSE (Health, Safety and Environment), in linea con i requisiti delle leggi in vigore e gli standard internazionali ISO 45001 per la salute e la sicurezza sul lavoro e ISO 14001 per la gestione ambientale, di cui Saipem ha ottenuto la certificazione a livello di Gruppo. In particolare, la gestione dei rischi HSE si fonda sui principi di prevenzione, tutela, consapevolezza, promozione e partecipazione con l'obiettivo di garantire la salute e sicurezza dei lavoratori e tutelare l'ambiente e il benessere generale delle comunità.

Per quanto riguarda i rischi legati alla sicurezza e la salute delle persone, Saipem ha in corso una serie di specifiche iniziative di mitigazione, fra le quali si segnalano in particolare:

  • ≥ la continua e rinnovata implementazione del programma "Leadership in Health & Safety" (LiHS), che ha l'obiettivo di rafforzare la cultura aziendale in materia di salute e sicurezza;
  • ≥ varie campagne (ad esempio "Life Saving Rules", volta a promuovere l'attenzione sulle attività pericolose e sulle azioni che ciascun individuo può realizzare per proteggere se stesso e gli altri; "Dropped Objects Prevention", le campagne "We Want Zero" e "Keep Your Hands Safe" (KYHS);
  • ≥ lo sviluppo di evolute attività di Medicina del Lavoro e Sorveglianza Sanitaria.

Per quanto riguarda i rischi legati alla salvaguardia dell'ambiente, Saipem ha sviluppato uno strutturato sistema di prevenzione, gestione e risposta agli spill.

In relazione ai rischi legati alla preservazione dell'ambiente, Saipem ha in corso varie specifiche iniziative di mitigazione, fra le quali, si segnalano in particolare:

  • ≥ misure volte a eliminare il rischio di sversamenti e, nel caso ciò accada, misure e azioni da implementare per impedirne la propagazione;
  • ≥ identificazione di programmi di manutenzione specifici del parco asset volti a prevenire perdite di fluidi.

Saipem promuove iniziative finalizzate al risparmio idrico e alla gestione del rischio idrico, ad esempio la realizzazione di Water Management Plan.

Infine, per la mitigazione dei rischi legati alla gestione degli asset, Saipem sostiene significative spese per la manutenzione degli asset di proprietà e ha sviluppato varie iniziative di prevenzione, tra le quali si segnala l'implementazione dell'Asset Integrity Management System, un sistema che prevede la gestione sistematica degli elementi critici, l'individuazione di Key Performance Indicator e la creazione delle "tasks familiarisation card" per la gestione dello sviluppo di personale assegnato a ruoli specifici o all'uso di equipment critici. In particolare, per tutti i mezzi navali di proprietà del Gruppo, Saipem rinnova periodicamente le certificazioni emesse da parte degli appositi enti di classifica e le certificazioni emesse dalle autorità di bandiera a seguito di ispezioni che gli enti di classifica effettuano a bordo delle unità navali. In aggiunta, i mezzi navali, sulla base delle caratteristiche tecniche e della tipologia di ciascuno, soddisfano i requisiti richiesti dalla normativa internazionale applicabile in campo marittimo e nell'industria Oil&Gas.

9. Rischi connessi ai processi di business

Descrizione e impatti

L'industria in cui Saipem opera ha attraversato un periodo di grande trasformazione caratterizzato da un rafforzamento del contesto concorrenziale e una compressione dei margini.

Saipem è esposta al rischio legato alla mancanza di competenze e risorse specifiche e/o di un adeguato modello organizzativo capace di rispondere prontamente al contesto di mercato con particolare riferimento alle evoluzioni della transizione energetica. La gestione complessa della catena EPCI dei progetti eolici offshore potrebbe risultare in progetti particolarmente sfidanti.

L'operatività del Gruppo dipende in modo significativo dalle tecnologie utilizzate, dagli asset, brevetti, licenze di cui dispone e dai sistemi IT che sono stati sviluppati nel corso degli anni. Considerata la rapida e costante evoluzione tecnologica in tali ambiti, l'eventuale mancanza di aggiornamento e manutenzione potrebbe compromettere lo sviluppo tecnologico del Gruppo con conseguenti effetti negativi sull'attività, le prospettive, la reputazione, nonché la situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo Saipem (maggiori informazioni presenti nella specifica sezione di dettaglio "Digital e Servizi ICT").

Nel contesto del proprio settore di operatività, Saipem ritiene che la componente tecnologica all'interno dei progetti si caratterizzi come un aspetto rilevante, in particolar modo, nell'ambito della linea di business Robotics & Industrialized Solutions, focalizzata su prodotti innovativi e collegati ai mercati in via di sviluppo propri della transizione energetica.

Infine, l'esecuzione e le performance delle attività di Saipem dipendono in maniera sempre più significativa dai sistemi recentemente oggetti di significative evoluzioni tecnologiche e di modello operativo, orientate a mantenere allineamento con i principali trend di mercato. Il mancato sfruttamento di opportunità legate alla digitalizzazione e trasformazione dei processi e attività operative (es., automazione), ivi compreso l'inefficace sfruttamento di soluzioni IT innovative da parte di Saipem, potrebbe compromettere lo sviluppo tecnologico, culturale e di rinnovamento della Società e conseguentemente impattare negativamente sul raggiungimento dei suoi obiettivi di breve o lungo periodo.

Mitigazione

La Società ha avviato varie iniziative finalizzate al miglioramento di efficienza ed efficacia nelle quali è stata posta particolare enfasi sulla razionalizzazione dei processi di business.

A tali attività si affianca il processo di definizione di un nuovo modello organizzativo declinato in 4 distinte aree di business: "asset-centric" (basato su una disciplina rigorosa di ottimizzazione degli asset), "energy carriers" (per la progettazione di impianti complessi o della loro riconversione low carbon con un focus crescente sul migliore bilanciamento rischio/rendimento e con maggiore attenzione alla marginalità), "robotics and industrialized solutions" (per lo sviluppo dell'offerta di impianti modulari, ripetibili, scalabili e servizi di monitoraggio e manutenzione basati su tecnologie digitali), "infrastrutture sostenibili" (per la crescita in un settore diventato strategico nel nuovo ecosistema della transizione energetica e della mobilità sostenibile), ciascuna di esse caratterizzata da dinamiche, obiettivi e competenze differenti. Per permettere una maggiore focalizzazione al business alcune attività e processi saranno presidiati centralmente.

Infine, Saipem ha intrapreso un percorso di miglioramento del modello di organizzazione del lavoro che, attraverso un cambiamento culturale, tecnologico e digitale, possa contribuire positivamente al raggiungimento dei risultati aziendali, attraverso incrementi di efficienza ed efficacia. In particolare, per adattarsi rapidamente al cambiamento culturale, proseguono le iniziative volte alla dematerializzazione e digitalizzazione dei processi.

Saipem è impegnata nella fase di implementazione del progetto di trasformazione digitale attraverso un'agenda con vari obiettivi, tra cui l'efficientamento dei servizi ICT, la diffusione di conoscenze digitali e l'adozione di nuove tecnologie. A tal fine, Saipem ha selezionato dei partner tecnologici e di servizi nell'area ICT, avviando un'ampia revisione dell'approvvigionamento di servizi ICT con la finalità di introdurre il concetto di ecosistema di fornitura, con la finalità di assicurare a Saipem una copertura dei fabbisogni grazie allo sforzo di cooperazione dei fornitori in chiave di sostegno delle azioni necessarie sia per la singola area di fornitura sia per quelle attività che richiedono in modo intrinseco un contributo di collaborazione e di integrazione. Inoltre, Saipem ha impostato varie iniziative ICT di ambito business facendo perno sull'assunto strategico di sviluppare un approccio data-centrico per il business e una progressiva completa digitalizzazione dei processi di lavoro aziendali. In particolare, gli sviluppi business sono stati orientati all'automazione dei processi e alla valorizzazione del patrimonio di dati e informazioni aziendali.

Per valorizzare e sfruttare i company data è stato implementato e verrà progressivamente esteso un modello di dati condivisi e una metodologia di governance dei dati sulla base della metodologia del Common Data Environment (CDE), su una piattaforma tecnologica collaborativa.

Infine, Saipem ha completato un processo di mappatura delle skill digitali del personale finalizzato a valutare eventuali azioni di sviluppo.

10. Rischi di business integrity

Descrizione e impatti

Nonostante Saipem conduca il proprio business con lealtà, correttezza, trasparenza, integrità e nel pieno rispetto delle leggi e dei regolamenti, il Gruppo è soggetto al rischio di frodi e/o attività illecite da parte di dipendenti e di terzi (ad esempio, corruzione, mancanza di trasparenza, fuga di informazioni confidenziali, non conformità con procedure aziendali e normative).

In particolare, nello svolgimento della propria attività, il Gruppo si affida a subappaltatori e fornitori che potrebbero attuare condotte fraudolenti di concerto con i dipendenti ai danni della Società. Inoltre, il Gruppo opera in vari Paesi caratterizzati da un'elevata percentuale di frode e corruzione, secondo il "corruption perception index" di Transparency International, un'organizzazione internazionale non governativa che si occupa di contrasto alle diverse forme di corruzione.

Nell'ambito dei rischi connessi a possibili frodi o attività illecite da parte di dipendenti o terzi, Saipem è anche esposta, in particolare, a rischi connessi alla protezione delle informazioni e del know-how, in quanto la Società nello svolgimento delle proprie attività fa affidamento su informazioni, dati e know-how, di natura sensibile,

elaborati e contenuti in documenti, anche in formato elettronico, il cui accesso e diffusione non autorizzati da parte di dipendenti o terzi possono rappresentare frodi o attività illecite, oltre ad arrecare danni a Saipem.

Infine, non si può escludere che all'interno del Gruppo non possano accadere non conformità o errate applicazioni della direttiva europea in materia di privacy (General Data Protection Regulation - GDPR), le quali potrebbero avere come conseguenza l'applicazione di sanzioni a danno di Saipem.

Mitigazione

Tra le varie iniziative per mitigare tali rischi, Saipem ha progettato un "Compliance Programme Anti-corruzione", il quale è costituito da un dettagliato sistema di regole e controlli, finalizzati alla prevenzione della corruzione in coerenza con le best practice internazionali e con il principio di "zero tolerance" espresso nel Codice Etico.

In particolare, il "Compliance Programme Anti-corruzione" di Saipem si connota per la sua dinamicità e per la costante attenzione all'evoluzione del panorama normativo nazionale e internazionale e delle best practice.

In aggiunta, il Codice Etico (incluso nel Modello 231) di Saipem stabilisce che "pratiche di corruzione, favori illegittimi, comportamenti collusivi, sollecitazioni, dirette e/o attraverso terzi, di vantaggi personali e di carriera per sé o per altri, sono senza eccezione proibiti".

Sebbene Saipem svolga periodicamente attività di verifica e abbia adottato, e aggiornato costantemente, nelle società del Gruppo un sistema di controllo interno, un codice etico e un modello ex D.Lgs. n. 231/2001, nonché un modello di organizzazione, gestione e controllo con riferimento alle società del Gruppo con sedi in Paesi esteri, non è possibile escludere il verificarsi di comportamenti fraudolenti, ovvero illeciti che potrebbero avere effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria, nonché sulla reputazione del Gruppo.

Saipem mette a disposizione di dipendenti e stakeholder un canale informativo dedicato che fa capo all'Organismo di Vigilanza (un organo collegiale, la cui autonomia e indipendenza sono garantite dal posizionamento riconosciuto nel contesto della struttura organizzativa aziendale e dai necessari requisiti di indipendenza, onorabilità e professionalità dei propri membri), attraverso il quale è possibile inoltrare segnalazioni relative a problematiche di sistema di controllo interno, informativa societaria, responsabilità amministrativa della Società, frodi o altre materie (violazioni del Codice Etico, pratiche di mobbing, furti, sicurezza del personale, etc.).

Saipem svolge periodicamente attività di audit, oltre a quelle specifiche su sospetti illeciti, anche con l'ausilio di consulenti esterni, tenendo in considerazione indicatori di frode e red flag.

Inoltre, nel corso degli anni, Saipem ha sviluppato un sistema di gestione che ha ottenuto la certificazione allo standard internazionale ISO 37001 - Sistemi di Gestione Anti-corruzione, il quale rappresenta un importante presidio nella prevenzione e contrasto alla corruzione, in quanto tale standard ISO 37001 definisce requisiti e fornisce una linea guida per aiutare un'organizzazione a prevenire, individuare, rispondere a fenomeni di corruzione e a conformarsi alla legislazione anti-corruzione e altri eventuali impegni volontari applicabili alle proprie attività.

Saipem è consapevole che il primo passo per lo sviluppo di una strategia efficace per combattere la corruzione è il raggiungimento di una conoscenza completa degli strumenti per la prevenzione dei comportamenti corruttivi.

A tale riguardo, le persone di Saipem sono impegnate a seguire attività di formazione in relazione al Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo e alle normative Anti-Corruzione.

Per la gestione dei rischi legata alla fuga di informazioni confidenziali, si segnala che Saipem fa uso di tecnologie e procedure di sicurezza informatica, in modo da mitigare tale esposizione (maggiori informazioni presenti nella specifica sezione di dettaglio "Digital e Servizi ICT"). Saipem si è altresì dotata di principi e regole cui il Gruppo deve attenersi nella gestione interna e nella comunicazione all'esterno di documenti e informazioni societarie, con particolare riferimento alle informazioni privilegiate (maggiori informazioni presenti nella specifica sezione di dettaglio all'interno della "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari").

Infine, a partire dall'aprile 2018 Saipem si è dotata di un apposito Modello Organizzativo Privacy volto a garantire l'ottemperanza alla direttiva europea in materia di privacy (General Data Protection Regulation - GDPR).

Trasferimento assicurativo dei rischi

La funzione assicurativa della Corporate in stretta cooperazione con l'alta direzione definisce annualmente le linee guida del Gruppo Saipem in materia di protezione assicurativa per i rischi riconducibili ai danni materiali e alle responsabilità civili, nonché per quelli derivanti dai contratti assegnati.

Sulla base di tali linee guida viene definito il programma assicurativo, individuando per ogni tipologia di rischio specifiche franchigie e limiti di copertura sulla base di un'analisi che prende in considerazione l'esperienza storica dei sinistri, la statistica dell'industria di riferimento, nonché le condizioni offerte dal mercato assicurativo internazionale.

Il programma assicurativo Saipem è strutturato per trasferire, in maniera appropriata, al mercato assicurativo i rischi derivanti dalle proprie operazioni, in particolare i rischi connessi con la gestione della flotta, delle attrezzature e di ogni altro bene, i rischi di responsabilità civile verso terzi, quelli relativi al proprio personale, i rischi cyber, nonché i rischi derivanti da ogni contratto assegnato dai propri clienti.

In considerazione sia delle coperture disponibili sul mercato assicurativo che dell'evoluzione del mercato energy nel quale Saipem opera, non è possibile garantire che tutte le circostanze ed eventi siano adeguatamente coperti dal suddetto programma assicurativo. Parimenti la volatilità del mercato assicurativo non permette di garantire che in futuro un'adeguata copertura assicurativa possa essere ragionevolmente mantenuta ai livelli correnti di tasso, termini e condizioni.

Con riferimento al programma assicurativo Saipem, deve essere fatta una distinzione tra le copertura assicurative dei beni del Gruppo ("polizze assicurative Corporate") e le coperture assicurative invece strettamente riconducibili all'esecuzione dei progetti.

Polizze assicurative Corporate

La struttura del programma assicurativo Corporate prevede una prima fascia di rischio auto-assicurata tramite una società captive di riassicurazione, in eccesso alla quale opera un programma assicurativo catastrofale di mercato. Questo programma catastrofale, costituito da polizze che coprono i danni materiali, la responsabilità civile marittima e non marittima verso i terzi, la responsabilità professionale e i rischi cyber, può riassumersi con le seguenti coperture:

Danni materiali

  • ≥ polizza "Corpi nave": copre l'intera flotta per eventi che producano danni parziali o totali alle unità;
  • ≥ polizza "Attrezzature": copre tutte le attrezzature onshore od offshore in uso, ad esempio le attrezzature di cantiere, gli impianti di perforazione a terra, le attrezzature per i lavori sottomarini, etc.;
  • ≥ polizza "Trasporto": copre ogni trasporto, movimentazione e stoccaggio di beni e attrezzature via terra, mare e aerea;
  • ≥ polizza "Immobili e Cantieri": copre gli immobili, gli uffici, i magazzini e i cantieri navali posseduti o affittati.

Responsabilità civile

  • ≥ polizza "Protection & Indemnity" ("P&I"): copre le responsabilità armatoriali per danni a terzi causati sia durante la navigazione che durante le attività specialistiche offshore di perforazione e costruzione; tali responsabilità sono assicurate tramite un P&I Club facente parte dell'International Group of P&I Clubs;
  • ≥ polizza "Comprehensive General Liability": copre ogni altra tipologia di responsabilità Saipem sui rischi di responsabilità civile e generale derivanti dalla sua attività industriale, operando anche a integrazione della specifica copertura P&I;
  • ≥ polizze "Employer's Liability" e "Personal Accident": coprono rispettivamente la responsabilità del datore di lavoro e i rischi infortuni dei propri dipendenti sulla base delle normative obbligatorie previste in ogni Paese nel quale il Gruppo opera;
  • ≥ polizza "Directors & Officiers" ("D&O"): copre la responsabilità degli organi di amministrazione e controllo, nonché dei manager, della Società e delle sue controllate nello svolgimento dei loro mandati e funzioni;
  • ≥ polizza "Public Offering Security Insurance" ("POSI"): copre la responsabilità del prospetto informativo collegato all'operazione straordinaria di aumento di capitale sociale del 2022;
  • ≥ polizza "Cyber Insurance Protection": copre sia i danni materiali diretti che i danni a terze parti riconducibili a un attacco cyber ai sistemi informatici e operativi di Gruppo.

Uno strumento chiave nella gestione dei rischi assicurabili di Saipem è rappresentato dalla Sigurd Rück AG, la società captive di riassicurazione, che opera a copertura della prima fascia di rischio. Sigurd Rück AG realizza, a sua volta, una mitigazione dei rischi attraverso una protezione riassicurativa del portafoglio sottoscritto collocata sul mercato con primarie security internazionali.

Polizze assicurative relative all'esecuzione dei progetti

Per tutti i contratti assegnati esistono delle specifiche coperture assicurative di progetto che devono essere realizzate e, generalmente, sono i clienti che mantengono contrattualmente la responsabilità dell'assicurazione.

Nei casi in cui tale responsabilità sia invece richiesta al contrattista, Saipem procede alla definizione di un'assicurazione idonea a coprire, per la sua durata, tutti i rischi correlati al progetto.

Queste polizze assicurative solitamente sono riferibili alle coperture "Builders' All Risks", che hanno lo scopo di coprire lo scope of work del contratto, ossia i danni materiali all'opera in costruendo, nonché alle attrezzature, prodotti e materiali necessari alla sua realizzazione, e di responsabilità civile verso terzi per tutti i lavori che saranno effettuati dal Gruppo durante tutte le fasi di esecuzione del progetto (progettazione, trasporto, costruzione, assemblaggio, test) incluso il periodo di garanzia contrattualmente previsto.

ALTRE INFORMAZIONI

Patto Parasociale relativo ad azioni ordinarie di Saipem SpA

In data 21 gennaio 2022 Eni SpA e CDP Industria SpA hanno comunicato:

  • ≥ la scadenza, in data 22 gennaio 2022, del patto parasociale in essere tra le stesse Parti e avente a oggetto azioni ordinarie di Saipem SpA ("Saipem"), sottoscritto il 27 ottobre 2015 e successivamente tacitamente rinnovato per un triennio in data 22 gennaio 2019 (il "Patto Originario");
  • ≥ l'avvenuta sottoscrizione, in data 21 gennaio 2022, di un nuovo patto parasociale tra le stesse Parti, rilevante ai sensi dell'art. 122, commi 1 e 5, lettere a), b) e d), del Testo Unico, avente parimenti a oggetto azioni ordinarie di Saipem e che è entrato in vigore alla data di scadenza del Patto Originario, vale a dire il 22 gennaio 2022 (il "Patto"). Il Patto ha durata di tre anni e sarà automaticamente rinnovato alla scadenza esclusivamente per un ulteriore periodo di tre anni, salvo disdetta. Il Patto, sostanzialmente immutato rispetto al Patto Originario, è volto a disciplinare i rapporti delle Parti quali azionisti di Saipem, con particolare riguardo alla nomina degli organi, agli obblighi di consultazione preventiva e all'espressione del voto in Assemblea e nel Consiglio di Saipem e alla disposizione delle rispettive partecipazioni in Saipem. Per i fini di cui all'art. 129 del Regolamento Emittenti, si comunica che le Parti hanno conferito nel Patto, complessivamente, una partecipazione pari a circa il 25,006% del capitale sociale ordinario di Saipem (CDP Industria ed Eni hanno conferito ciascuna n. 126.401.182 azioni, rappresentative di circa il 12,503% del capitale sociale ordinario di Saipem).

Piano di Incentivazione Variabile di Breve Termine

In data 17 maggio è stato approvato, ai sensi e per gli effetti dell'art. 114-bis del TUF, il Piano di Incentivazione Variabile di Breve Termine per l'anno 2022 (il "Piano"), conferendo al Consiglio di Amministrazione, e per esso alla Presidente, i poteri relativi e/o attinenti all'attribuzione e all'attuazione del Piano per l'Amministratore Delegato-Direttore Generale, e alla Presidente e all'Amministratore Delegato-Direttore Generale in via disgiunta ogni potere necessario all'attuazione del Piano ivi compresi i poteri di: (i) attribuire l'incentivo monetario in favore del Direttore Generale; (ii) approvare il Regolamento attuativo del Piano; (iii) definire i criteri per l'identificazione dei beneficiari; (iv) nonché stabilire ogni altro termine e condizione per l'attuazione, nella misura in cui ciò non contrasti con quanto stabilito dalla delibera assembleare; (v) definire eventuali modifiche al Piano, tramite Regolamento attuativo, derivanti dalla normativa locale applicabile al rapporto di lavoro di alcuni beneficiari, sulla base dei Paesi nei quali il Piano verrà attuato.

Accordi di collaborazione

In data 30 maggio 2022 Saipem SpA, Havfram Holding AS e HVAS Invest Kappa AS (una holding company controllata da HitecVision) hanno sottoscritto un accordo non vincolante per valutare una potenziale cooperazione nel settore dello sviluppo e della costruzione di parchi eolici offshore.

L'obiettivo condiviso è quello di costruire una proposta di valore congiunta attraverso l'integrazione di un più ampio spettro di servizi di costruzione e operativi, basata sulle reciproche aree di competenza ed expertise delle parti.

In tale contesto la collaborazione tra Havfram, società controllata da HitecVision, e Saipem si baserà, da un lato, sul modello agile e l'esperienza consolidata di Havfram nell'installazione di impianti offshore e dall'altro, sulle capacità, competenze e asset di Saipem per l'esecuzione di progetti eolici EPCI.

In data 14 luglio 2022 Saipem e la società di costruzioni saudita Nasser S. Al Hajri Corp hanno firmato con Saudi Aramco, nell'ambito dell'iniziativa Namaat Industrial Investment Programs, un accordo per l'esecuzione in Arabia Saudita di progetti EPC onshore da parte di una joint venture di nuova costituzione (l'"EPC National Champion"). L'iniziativa fa seguito al protocollo d'intesa firmato e annunciato a settembre 2021, nell'ambito del Namaat Industrial Investment Programs di Aramco, finalizzato a costituire cosiddetti Campioni Nazionali, al fine di creare un solido ecosistema industriale, favorire lo scambio di competenze e tecnologia e introdurre nuove opportunità di lavoro.

Regolamento mercati

Art. 15 (già art. 36) del Regolamento Mercati Consob (adottato con Delibera Consob n. 20249 del 28 dicembre 2017): condizioni per la quotazione di azioni di società controllanti

società costituite e regolate dalla legge di Stati non appartenenti all'Unione Europea

In relazione alle prescrizioni regolamentari in tema di condizioni per la quotazione di società controllanti società costituite o regolate secondo leggi di Stati non appartenenti all'Unione Europea e ritenute di significativa rilevanza ai fini del bilancio consolidato, si segnala che:

  • i. alla data del 30 giugno 2022 le prescrizioni regolamentari dell'art. 15 del Regolamento Mercati si applicano alle seguenti società controllate:
  • ≥ Saudi Arabian Saipem Ltd;
  • ≥ Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc;
  • ≥ PT Saipem Indonesia;
  • ≥ Saipem Drilling Norway AS;
  • ≥ Saipem Contracting Nigeria Ltd;
  • ≥ Petrex SA;
  • ≥ Saipem America Inc;
  • ≥ Saipem do Brasil Serviçõs de Petroleo Ltda;
  • ≥ Saimexicana SA de Cv;
  • ≥ Saipem India Project Private Ltd;
  • ≥ Saipem Singapore Pte Ltd;
  • ≥ Sigurd Rück AG;
  • ≥ Snamprogetti Engineering & Contracting Co Ltd;
  • ≥ Global Petroproject Services AG;
  • ≥ Saipem Ltd;
  • ≥ Saipem Misr for Petroleum Services (S.A.E.).

ii. Sono state adottate le procedure adeguate che assicurano la completa compliance alla predetta normativa.

Evoluzione prevedibile della gestione

L'andamento del business e i risultati registrati nel primo e nel secondo trimestre aumentano la visibilità sui target del 2022 e consentono di confermare gli obiettivi fissati nel Piano Strategico, approvato dal Consiglio di Amministrazione il 24 marzo 2022.

A livello di Gruppo si confermano quindi le previsioni, tra cui per il 2022 oltre 500 milioni di euro di EBITDA adjusted e, a valle dell'aumento di capitale perfezionato nel luglio 2022, indebitamento finanziario netto post IFRS 16 a fine anno a circa 800 milioni di euro, esclusi i proventi attesi dalla cessione del Drilling Onshore.

Con riferimento alla performance delle singole aree di business si prevede una lieve flessione dei ricavi nel business Engineering & Construction Onshore, su progetti a marginalità nulla o molto ridotta, comunque non tale da comportare una flessione nei margini attesi. Per contro, i risultati del Drilling Offshore e dell'Engineering & Construction Offshore sono previsti in miglioramento rispetto alle ipotesi di Piano e consentono di confermare le previsioni dei risultati dell'anno.

Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del periodo

Aumento di capitale

In data 11 luglio 2022 si è concluso il periodo, iniziato il 27 giugno 2022, per l'esercizio dei diritti di opzione relativi all'offerta di n. 1.974.327.430 azioni ordinarie Saipem di nuova emissione rivenienti dall'aumento di capitale a pagamento, in via inscindibile, per un importo comprensivo di sovrapprezzo di 1.999.993.686,59 euro, deliberato dal Consiglio di Amministrazione in data 21 giugno 2022, in esecuzione della delega allo stesso attribuita ai sensi dell'art. 2443, cod. civ., dall'Assemblea Straordinaria del 17 maggio 2022.

Durante il periodo di offerta in opzione sono stati esercitati n. 14.498.312 diritti di opzione per la sottoscrizione di n. 1.377.339.640 nuove azioni, pari a circa il 70% del totale delle nuove azioni per un controvalore complessivo pari a 1.395.245.055,32 euro, di cui circa il 44% dell'aumento di capitale è stato sottoscritto dagli azionisti che esercitano il controllo congiunto sulla società Eni SpA e CDP Industria SpA.

I diritti di opzione non esercitati pari a n. 6.284.082 relativi alla sottoscrizione di n. 596.987.790 nuove azioni, corrispondenti a circa il 30% del totale delle nuove azioni, per un controvalore complessivo pari a 604.748.631,27 euro, sono stati offerti da Saipem su Euronext Milan nelle sedute del 12 luglio 2022 e 13 luglio 2022 durante le quali sono state sottoscritte 194.982.370 azioni ordinarie Saipem di nuova emissione corrispondenti a circa il 9,9% del totale delle nuove azioni.

In data 15 luglio 2022, ai sensi del contratto di garanzia sottoscritto (underwriting agreement), le n. 584.726.520 azioni di nuova emissione rivenienti dall'aumento di capitale e non sottoscritte a esito dell'offerta in opzione e dell'offerta in Borsa, per un controvalore complessivo pari a 592.327.964,76 euro, sono state sottoscritte da BNP Paribas, Citigroup, Deutsche Bank, HSBC, Intesa Sanpaolo e UniCredit (in qualità di joint global coordinators) (i

"Joint Global Coordinators"), e ABN AMRO, Banca Akros - Gruppo Banco BPM, Banco Santander, Barclays, BPER, Goldman Sachs International, Société Générale e Stifel (in qualità di joint bookrunners) (i "Joint Bookrunners" e, unitamente ai Joint Global Coordinators, i "Garanti").

A seguito di tale sottoscrizione, l'aumento di capitale avente ad oggetto n. 1.974.327.430 nuove azioni risulta pertanto integralmente sottoscritto per un controvalore complessivo pari a 1.999.993.686,59 euro, di cui 41.460.876,03 euro a titolo di capitale e 1.958.532.810,56 euro a titolo di sovrapprezzo.

Il nuovo capitale sociale di Saipem risulta pari a 501.669.790,83 euro, suddiviso in n. 1.995.557.732 azioni ordinarie e n. 1.059 azioni di risparmio prive di indicazione del valore nominale.

Noleggio nuovo mezzo navale

In data 8 luglio 2022 un nuovo mezzo navale, jack-up Perro Negro 11, si aggiunge alla flotta di perforazione Saipem, il quale è stato consegnato in Cina nel cantiere CIMC di Longkou. Il jack-up, preso a noleggio su base "bareboat", è stato assegnato a un contratto della durata di cinque anni consecutivi (con ulteriori due anni in opzione) per lavori di perforazione nell'area del Golfo Persico.

Altre informazioni

Ai sensi dell'art. 20 dello Statuto Sociale, in conformità all'art. 2365, secondo comma, del codice civile, al Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA è attribuita la competenza ad adeguare lo Statuto Sociale a disposizioni normative.

Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori

Stato patrimoniale riclassificato

(milioni di euro) 31.12.2021 30.06.2022
Voci dello stato patrimoniale riclassificato Valori parziali Valori Valori parziali Valori
(dove non espressamente indicato, da schema da schema da schema da schema
A) la componente è ottenuta dallo schema obbligatorio)
Attività materiali nette
obbligatorio riclassificato
3.113
obbligatorio riclassificato
2.610
Nota 12 - Immobili, impianti e macchinari 3.113 2.610
B) Attività immateriali nette 699 696
Nota 13 - Attività immateriali 699 696
C) Diritto di utilizzo di attività in leasing 261 249
Nota 14 - Diritto di utilizzo di attività in leasing 261 249
D) Partecipazioni
Nota 15 - Partecipazioni
157 127 221 89
Ricl. da F) - fondo copertura perdite di imprese partecipate (30) (132)
E) Capitale circolante (747) (625)
Nota 7 - Altre attività finanziarie correnti 567 507
Ricl. a M) - crediti finanziari non strumentali all'attività operativa (566) (506)
Nota 8 - Crediti commerciali e altri crediti 2.251 2.556
Nota 9 - Rimanenze e attività contrattuali 1.578 1.807
Nota 10 - Attività per imposte sul reddito correnti 295 305
Nota 10 - Attività per altre imposte correnti 196 200
Nota 11 - Altre attività correnti 231 327
Nota 11 - Altre attività non correnti 37 28
Nota 16 - Attività per imposte anticipate 329 384
Nota 17 - Debiti commerciali, altri debiti e passività contrattuali (5.168) (5.540)
Nota 10 - Passività per imposte sul reddito correnti (84) (89)
Nota 10 - Passività per altre imposte correnti (192) (151)
Nota 18 - Altre passività correnti (186) (437)
Nota 18 - Altre passività non correnti (30) (12)
Nota 16 - Passività per imposte differite (5) (4)
F) Fondi per rischi e oneri (1.323) (1.065)
Nota 21 - Fondi per rischi e oneri (1.353) (1.197)
Ricl. a D) - fondo copertura perdite di imprese partecipate 30 132
G) Fondo per benefici ai dipendenti (238) (179)
Nota 22 - Fondi per benefici ai dipendenti (238) (179)
H) Attività destinate alla vendita - 553
Nota 24 - Discontinued operations e passività direttamente associabili
ad attività destinate alla vendita - 553
CAPITALE INVESTITO NETTO 1.892 2.328
I) Patrimonio netto 326 600
Nota 25 - Patrimonio netto 326 600
L) Capitale e riserve di terzi 25 25
Nota 25 - Capitale e riserve di terzi azionisti 25 25
M) Indebitamento finanziario netto ante lease liability 1.223 1.395
Nota 5 - Disponibilità liquide ed equivalenti (1.632) (1.680)
Nota 6 - Attività finanziarie valutate al fair value con effetti a OCI (59) (71)
Nota 7 - Altre attività finanziarie non correnti (61) (63)
Nota 19 - Passività finanziarie a breve termine 412 1.155
Nota 19 - Passività finanziarie a lungo termine 2.432 2.367
Nota 19 - Quote a breve di passività finanziarie a lungo termine 697 193
Ricl. da E) - crediti finanziari non strumentali
all'attività operativa (nota 7)
(566) (506)
N) Passività finanziarie beni in leasing 318 308
Nota 14 - Passività nette per leasing 318 308
O) Indebitamento finanziario netto 1.541 1.703
COPERTURE 1.892 2.328

Voci del conto economico riclassificato

Il conto economico riclassificato differisce dallo schema obbligatorio esclusivamente per la seguente riclassifica:

  • ≥ le voci "proventi finanziari" (424 milioni di euro), "oneri finanziari" (-411 milioni di euro) e "strumenti derivati" (-72 milioni di euro), indicate separatamente nello schema obbligatorio, sono esposte nette nella voce "oneri finanziari netti" (-59 milioni di euro) del conto economico riclassificato.
  • Le altre voci sono direttamente riconducibili allo schema obbligatorio.

Voci del rendiconto finanziario riclassificato

Il rendiconto finanziario riclassificato differisce dallo schema obbligatorio esclusivamente per le seguenti riclassifiche:

  • ≥ le voci "ammortamenti" (217 milioni di euro), "effetto valutazione con il metodo del patrimonio netto" (24 milioni di euro), "altre variazioni" (-54 milioni di euro) e "variazione fondo benefici dipendenti" (-9 milioni di euro), indicate separatamente e incluse nel flusso di cassa netto da attività operativa nello schema obbligatorio, sono esposte nette nella voce "ammortamenti e altri componenti non monetari" (178 milioni di euro);
  • ≥ le voci "imposte sul reddito" (67 milioni di euro), "interessi passivi" (57 milioni di euro) e "interessi attivi" (-4 milioni di euro), indicate separatamente e incluse nel flusso di cassa del capitale di esercizio nello schema obbligatorio, sono esposte nette nella voce "dividendi, interessi e imposte" (120 milioni di euro);
  • ≥ le voci relative ai "crediti commerciali" (67 milioni di euro), alle variazioni delle "rimanenze" (-19 milioni di euro), ai "fondi per rischi e oneri" (-268 milioni di euro), ai "debiti commerciali" (255 milioni di euro), alle "attività e passività contrattuali" (-153 milioni di euro) e alle "altre attività e passività" (-461 milioni di euro), indicate separatamente e incluse nel flusso di cassa del capitale di esercizio nello schema obbligatorio, sono esposte nette nella voce "variazione del capitale di esercizio relativo alla gestione" (-579 milioni di euro);
  • ≥ le voci "dividendi incassati" (7 milioni di euro), "interessi incassati" (13 milioni di euro), "imposte sul reddito pagate al netto dei crediti di imposta rimborsati" (-84 milioni di euro) e "interessi pagati" (-58 milioni di euro), indicate separatamente e incluse nel flusso di cassa netto da attività operativa nello schema obbligatorio, sono esposte nette nella voce "dividendi incassati, imposte pagate, interessi pagati e incassati" (-122 milioni di euro);
  • ≥ le voci relative agli investimenti in "attività materiali" (-83 milioni di euro) e "attività immateriali" (-3 milioni di euro), indicate separatamente e incluse nel flusso di cassa degli investimenti nello schema obbligatorio, sono esposte nette nella voce "investimenti tecnici" (-86 milioni di euro);
  • ≥ le voci "assunzione di debiti finanziari non correnti" (632 milioni di euro), "incremento (decremento) di debiti finanziari correnti" (733 milioni di euro) e "rimborsi di debiti finanziari non correnti" (-1.198 milioni di euro), indicate separatamente e incluse nel flusso di cassa netto da attività di finanziamento nello schema obbligatorio, sono esposte nette nella voce "variazione debiti finanziari a breve e lungo termine" (167 milioni di euro).

Le altre voci sono direttamente riconducibili allo schema obbligatorio.

GLOSSARIO

Termini finanziari

  • Beta coefficiente che definisce la misura del rischio sistematico di un'attività finanziaria, ovvero la tendenza del rendimento di un'attività a variare in coerenza con le variazioni del mercato di riferimento. Il beta è definito come rapporto tra la covarianza del rendimento di una specifica attività con il rendimento di mercato, e la varianza del rendimento di mercato.
  • CGU Cash Generating Unit (i.e. unità generatrice di flussi finanziari) corrispondente, nell'ambito dell'esecuzione del test di impairment, come il più piccolo gruppo identificabile di attività che genera flussi finanziari in entrata e/o in uscita, derivanti dall'uso continuativo delle attività, ampiamente indipendenti dai flussi finanziari in entrata e/o in uscita generati da altre attività o gruppi di attività.
  • Crediti "in bonis" insieme dei crediti di natura commerciale, non scaduti o scaduti da non più di dodici mesi, nei confronti di clienti ritenuti solvibili.
  • EBIT (earnings before interest and tax) risultato operativo.
  • EBIT adjusted risultato operativo al netto di special items.
  • EBITDA (earnings before interest, taxes, depreciation and amortisation) margine operativo lordo.
  • EBITDA adjusted margine operativo lordo al netto di special items.
  • Fondi Long-Only i gestori azionari long-only attivi hanno strategie caratterizzate dal riuscire a realizzare un guadagno solo in funzione di un rialzo del mercato sottostante: se quest'ultimo scende possono solo limitare le perdite tramite una riduzione dell'esposizione e un'ottimale (ma non sempre realizzabile) selezione dei titoli.
  • Headroom (Impairment Loss) eccedenza positiva (o negativa) del valore recuperabile di una CGU sul relativo valore di libro.
  • IFRS International Financial Reporting Standards (principi contabili internazionali) emanati dallo IASB (International Accounting Standards Board) e adottati dalla Commissione Europea. Comprendono gli International Financial Reporting Standards (IFRS), gli International Accounting Standards (IAS), le interpretazioni emesse dall'International Financial Reporting Interpretation Committee (IFRIC) e dallo Standing Interpretations Committee (SIC) adottate dallo IASB. La denominazione di International Financial Reporting Standards (IFRS) è stata adottata dallo IASB per i principi emessi successivamente al maggio 2003. I principi emessi antecedentemente hanno mantenuto la denominazione di IAS.
  • KRI (Key Risk Indicator) indicatore di rischio chiave come metrica per misurare la probabilità che la possibilità combinata di un evento e le sue conseguenze superino la propensione al rischio dell'organizzazione e abbiano un impatto profondamente negativo sulla capacità di successo dell'organizzazione.
  • Leverage misura il grado di indebitamento della società ed è calcolato come rapporto tra l'indebitamento finanziario netto e il patrimonio netto.
  • OCI (Other Comprehensive Income) voci di ricavo e di costo (incluse le rettifiche da riclassificazione) che non sono rilevate nell'utile (perdita) d'esercizio come richiesto o consentito dagli IFRS.
  • ROACE (Return on Average Capital Employed) indice di rendimento del capitale investito calcolato come rapporto tra il risultato netto prima degli interessi di terzi azionisti aumentato degli oneri finanziari netti correlati all'indebitamento finanziario netto, dedotto il relativo effetto fiscale, e il capitale investito netto medio.
  • Special items componenti reddituali derivanti da eventi o da operazioni non ricorrenti o non rappresentativi della normale attività di business.
  • WACC Weighted Average Cost of Capital (i.e. costo medio ponderato del capitale) calcolato come media ponderata del costo del capitale di debito dell'impresa e del costo del capitale di rischio, definito sulla base della metodologia del Capital Asset Pricing Model (CAPM), in coerenza con il rischio specifico del business di Saipem, misurato dal beta del titolo Saipem.
  • Write off cancellazione o riduzione del valore di un asset patrimoniale.

Termini operativi

  • Acque convenzionali profondità d'acqua inferiori ai 500 metri.
  • Acque profonde profondità d'acqua superiori ai 500 metri.
  • Buckle detection sistema che, basandosi sull'utilizzo di onde elettromagnetiche, nel corso della posa è in grado di segnalare il collasso o la deformazione della condotta posata sul fondo.
  • Bundles fasci di cavi.
  • Campi marginali campi petroliferi con scarse risorse sfruttabili o giunti a una fase di declino della produzione per i quali si cerca di estendere la vita utilizzando tecnologie a basso rischio di costo-efficacia.
  • Carbon Capture and Storage tecnologia che permette di catturare il carbonio presente negli effluenti gassosi degli impianti di combustione o di trattamento degli idrocarburi e di stoccarlo a lungo termine in formazioni geologiche sotterranee, riducendo o eliminando così l'emissione in atmosfera di anidride carbonica.
  • Central Processing Facility unità produttiva per la prima trasformazione di petrolio e gas.

  • Cold stacked impianto inattivo con significativa riduzione del personale e con manutenzione ridotta.
  • Commissioning insieme delle operazioni necessarie per la messa in esercizio di un gasdotto, degli impianti e delle relative apparecchiature.
  • Cracking processo chimico-fisico tipicamente realizzato all'interno di specifici impianti di raffinazione che ha lo scopo di spezzare le grosse molecole di idrocarburi ricavate dalla distillazione primaria del greggio ricavando frazioni più leggere.
  • Debottlenecking rimozione dei vincoli (in impianti/campo) che causano conseguentemente una più elevata produzione.
  • Deck area di coperta, o ponte di lavoro, di una piattaforma su cui sono montati gli impianti di processo, le apparecchiature, i moduli alloggio e le unità di perforazione.
  • Decommissioning operazione richiesta per mettere fuori servizio un gasdotto o un impianto o le apparecchiature collegate. Viene effettuato alla fine della vita utile dell'impianto in seguito a un incidente, per ragioni tecniche o economiche, per motivi di sicurezza e ambientali.
  • Deep-water vedi Acque profonde.
  • Downstream il termine downstream riguarda le attività inerenti il settore petrolifero che si collocano a valle dell'esplorazione e produzione.
  • Drillship (Nave di perforazione) nave dotata di propulsione propria in grado di effettuare operazioni di perforazione in acque profonde.
  • Dry-tree testa pozzo fuori acqua posta sulle strutture di produzione galleggianti.
  • Dynamic Positioned Heavy Lifting Vessel (Nave per grandi sollevamenti a posizionamento dinamico) mezzo navale dotato di gru di elevata capacità di sollevamento in grado di mantenere una posizione definita rispetto a un certo sistema di riferimento con elevata precisione mediante la gestione di propulsori (eliche), in modo da annullare le forzanti ambientali (vento, moto ondoso, corrente).
  • EPC (Engineering, Procurement, Construction) contratto tipico del segmento Engineering & Construction Onshore avente per oggetto la realizzazione di impianti nel quale la società fornitrice del servizio svolge le attività di ingegneria, approvvigionamento dei materiali e di costruzione. Si parla di "contratto chiavi in mano" quando l'impianto è consegnato pronto per l'avviamento, ovvero già avviato.
  • EPCI (Engineering, Procurement, Construction, Installation) contratto tipico del segmento Engineering & Construction Offshore avente per oggetto la realizzazione di un progetto complesso nel quale la società fornitrice del servizio (global or main contractor, normalmente una società di costruzioni o un consorzio) svolge le attività di ingegneria, approvvigionamento dei materiali, di costruzione degli impianti e delle relative infrastrutture, di trasporto al sito di installazione e delle attività preparatorie per l'avvio degli impianti.
  • Fabrication yard cantiere di fabbricazione di strutture offshore.
  • Facility servizi, strutture e installazioni ausiliarie necessarie per il funzionamento degli impianti primari.
  • Farm out assegnazione del contratto da parte del cliente a un'altra entità per un periodo di tempo determinato.
  • FDS (Field Development Ship) mezzo navale combinato, dotato di posizionamento dinamico, con capacità di sollevamento e di posa di condotte sottomarine.
  • FEED (Front-end Engineering and Design) ingegneria di base e attività iniziali eseguite prima di iniziare un progetto complesso al fine di valutare aspetti tecnici e permettere una prima stima dei costi di investimento.
  • Field Engineer ingegnere di cantiere.
  • Flare alta struttura metallica utilizzata per bruciare il gas che si separa dal petrolio nei pozzi di petrolio, quando non è possibile utilizzarlo sul posto o trasportarlo altrove.
  • FLNG (Floating Liquefied Natural Gas) impianto galleggiante per il trattamento, la liquefazione e lo stoccaggio del gas, che viene poi trasferito su navi di trasporto verso i mercati di consumo finali.
  • Floatover metodo di installazione di moduli di piattaforme marine senza l'esecuzione di operazioni di sollevamento. Un mezzo navale specifico trasporta il modulo da installare, si posiziona internamente ai punti di sostegno, varia il proprio assetto operando sulle casse di zavorra e abbassandosi posa il modulo sui punti di sostegno. Una volta che il modulo è a contatto con i punti di sostegno, il mezzo navale si sfila e si provvede ad assicurare il modulo alla struttura di supporto.
  • Flowline tubazione impiegata per il collegamento e il trasporto della produzione dei singoli pozzi a un collettore o a un centro di raccolta o trattamento.
  • FPSO vessel sistema galleggiante di produzione, stoccaggio e trasbordo (Floating Production Storage and Offloading), costituito da una petroliera di grande capacità, in grado di disporre di un impianto di trattamento degli idrocarburi di notevole dimensioni. Questo sistema, che viene ormeggiato a prua per mantenere una posizione geostazionaria, è in effetti, una piattaforma temporaneamente fissa, che collega le teste di pozzo sottomarine, mediante collettori verticali (riser) dal fondo del mare, ai sistemi di bordo di trattamento, stoccaggio e trasbordo.
  • FPU (Floating Production Unit) unità di produzione galleggiante.
  • FSHR (Free Standing Hybrid Risers) sistema che consiste in un tubo verticale di acciaio (detto "riser") che viene mantenuto in tensione da un modulo di galleggiamento posizionato vicino alla superficie del mare, la cui spinta di galleggiamento assicura stabilità. Un tubo flessibile (jumper) collega la parte superiore del riser a un'unità di produzione galleggiante (FPU), mentre il riser viene ancorato al fondale attraverso un sistema di ancoraggio. Un tubo rigido (riser base jumper) collega la parte inferiore del FSHR fino alla parte terminale della pipeline (PLET).
  • FSRU (Floating Storage Re-gasification Unit) terminale galleggiante a bordo del quale il gas naturale liquefatto viene stoccato e poi rigassificato prima del trasporto in condotte.
  • Gas export line condotta di esportazione del gas dai giacimenti marini alla terraferma.

  • GNL Gas Naturale Liquefatto, ottenuto a pressione atmosferica con raffreddamento del gas naturale a -160 °C. Il gas viene liquefatto per facilitarne il trasporto dai luoghi di estrazione a quelli di trasformazione e consumo. Una tonnellata di GNL corrisponde a circa 1.500 metri cubi di gas.
  • GPL Gas di Petrolio Liquefatti, ottenuti in raffineria sia dal frazionamento primario del greggio che da altri processi successivi; gassosi a temperatura ambiente e pressione atmosferica, sono liquefabili per la sola moderata compressione a temperatura ambiente e quindi si immagazzinano quantitativi rilevanti in recipienti metallici di agevole maneggiabilità.
  • Grass Root Refinery raffineria costruita ex-novo con una capacità pianificata.
  • Gunitatura (concrete coating) rivestimento e zavorramento di condotte posate sul fondo del mare mediante cemento armato in modo da proteggere l'esterno della condotta da urti e corrosioni.
  • Hydrocracking (impianto di) impianto all'interno del quale è realizzato il processo di separazione delle grosse molecole di idrocarburi.
  • Hydrotesting operazione eseguita con acqua pompata ad alta pressione (più alta della pressione operativa) nelle condotte per verificarne la piena operatività e per assicurare che siano prive di difetti.
  • Hydrotreating processo di raffineria avente come scopo il miglioramento delle caratteristiche di una frazione petrolifera.
  • Ice Class classificazione per indicare il livello aggiuntivo di potenziamento e altri assetti che consentono a una nave di navigare tra i ghiacci marini.
  • International Oil Company compagnie a capitale privato, tipicamente quotate su mercati azionari, coinvolte in diversi modi nelle attività petrolifere upstream e/o downstream.
  • Jacket struttura reticolare inferiore di una piattaforma fissata mediante pali a fondo mare.
  • Jack-up unità marina mobile di tipo autosollevante, per la perforazione dei pozzi offshore, dotata di uno scafo e di gambe a traliccio.
  • J-laying (posa a "J") posa di una condotta utilizzando una rampa di varo quasi verticale per cui la condotta assume una configurazione a "J". Questo tipo di posa è adatta ad alti fondali.
  • Lay-up mezzo inattivo con sospensione del periodo di validità della certificazione di classe.
  • Leased FPSO FPSO (Floating Production, Storage and Offloading) per il quale contrattista e cliente (Oil Company) ricorrono alla forma contrattuale "Lease", attraverso la quale il locatario (cliente/Oil Company) utilizza l'FPSO pagando al locatore (contrattista) un corrispettivo detto "canone" per un periodo di tempo determinato. Il locatario ha il diritto di acquistare l'FPSO alla scadenza del contratto.
  • Local Content sviluppare le competenze locali, trasferire le proprie conoscenze tecniche e manageriali, e rafforzare la manodopera e l'imprenditoria locale, attraverso le proprie attività di business e le iniziative di supporto per le comunità locali.
  • LTI (Lost Time Injury) infortunio con perdita di tempo. Un LTI è un qualsiasi infortunio connesso con il lavoro che rende la persona infortunata temporaneamente inabile a eseguire un lavoro regolare o un lavoro limitato in un qualsiasi giorno/turno successivo al giorno in cui si è verificato un infortunio.
  • Midstream settore costituito dalle attività dedicate alla costruzione e gestione di infrastrutture per il trasporto idrocarburi.
  • Moon pool apertura dello scafo delle navi di perforazione per il passaggio delle attrezzature necessarie all'attività.
  • Mooring ormeggio.
  • Mooring buoy sistema di ormeggio in mare aperto.
  • Multipipe subsea sistema di separazione gravitazionale gas/liquido caratterizzato da una serie di separatori verticali di piccolo diametro che operano in parallelo (applicazione per acque profonde).
  • National Oil Company compagnie di proprietà dello Stato, o da esso controllate, coinvolte in diversi modi nelle attività di esplorazione, produzione, trasporto e trasformazione degli idrocarburi.
  • NDT (Non Destructive Testing) Controlli Non Distruttivi. Complesso di esami, prove e rilievi condotti impiegando metodi che non alterano il materiale alla ricerca e identificazione di difetti strutturali.
  • NDT Phased Array metodo NDT (Non Destructive Testing) basato sull'uso di ultrasuoni per rilevare difetti in una struttura o una saldatura.
  • Offshore/Onshore il termine offshore indica un tratto di mare aperto e, per estensione, le attività che vi si svolgono; onshore è riferito alla terra ferma e, per estensione, alle attività che vi si svolgono.
  • Oil Services Industry settore industriale che fornisce servizi e/o prodotti alle National o International Oil Company ai fini dell'esplorazione, produzione, trasporto e trasformazione degli idrocarburi.
  • Ombelicale cavo flessibile di collegamento che, in un unico involucro, contiene cavi e tubi flessibili.
  • Open Book Estimate (OBE) tipologia di contratto dove il prezzo forfettario del progetto (normalmente per impianti chiavi in mano oppure EPC) viene concordato congiuntamente con il cliente, in modo trasparente, dopo la firma del contratto e in una fase avanzata dell'ingegneria di base, sulla base di una stima dei costi complessivi del progetto.
  • Pig apparecchiatura che viene utilizzata per pulire, raschiare e ispezionare una condotta.
  • Piggy back pipeline pipeline di piccolo diametro, posto al di sopra di un altro pipeline di diametro maggiore, destinato al trasporto di altri prodotti rispetto a quello trasportato dalla linea principale.
  • Pile lungo e pesante palo di acciaio che viene infisso nel fondo del mare; l'insieme di più pali costituisce una fondazione per l'ancoraggio di una piattaforma fissa o di altre strutture offshore.
  • Pipe-in-pipe condotta sottomarina, formata da due tubazioni coassiali, per il trasporto di fluidi caldi (idrocarburi). Il tubo interno ha la funzione di trasportare il fluido. Nell'intercapedine tra i due tubi si trova del materiale coibente

per ridurre lo scambio termico con l'ambiente esterno. Il tubo esterno assicura la protezione meccanica dalla pressione dell'acqua.

  • Pipe-in-pipe forged end terminazione forgiata di un doppio tubo coassiale.
  • Pipelayer mezzo navale per posa di condotte sottomarine.
  • Pipeline sistema per il trasporto di greggio, di prodotti petroliferi e di gas naturale costituito da una condotta principale e dai relativi apparati e macchine ausiliarie.
  • Pipe Tracking System (PTS) sistema informatico volto ad assicurare la completa tracciabilità dei componenti di una condotta sottomarina installata durante l'esecuzione di un progetto.
  • Piping and Instrumentation Diagram (P&ID) schema che rappresenta tutte le apparecchiature, le tubazioni, la strumentazione con le relative valvole di blocco e di sicurezza di un impianto.
  • Pre Assembled Rack (PAR) travi per il sostegno delle tubazioni.
  • Pre-commissioning lavaggio ed essiccamento della condotta.
  • Pre-drilling template struttura di appoggio per una piattaforma di perforazione.
  • Pre-Travel Counselling suggerimenti di tipo sanitario sulla base delle condizioni di salute di chi viaggia, informando adeguatamente il lavoratore sui rischi specifici e la profilassi da adottare in base al Paese di destinazione.
  • Pulling operazione di intervento su un pozzo per eseguire manutenzioni e sostituzioni marginali.
  • QHSE (Qualità, Health, Safety, Environment) Qualità, Salute, Sicurezza, Ambiente.
  • Rig impianto di perforazione, composto da una struttura a traliccio (torre), dal piano sonda su cui la torre è installata, e dalle attrezzature accessorie per le operazioni di discesa, risalita e rotazione della batteria di perforazione e per il pompaggio del fango.
  • Riser collettore utilizzato nei pozzi offshore con testa pozzo sottomarina per collegarla con la superficie.
  • ROV (Remotely Operated Vehicle) mezzo sottomarino senza equipaggio guidato e alimentato via cavo, utilizzato per attività di ispezione e per lavori subacquei.
  • Shale gas gas metano prodotto da giacimenti non convenzionali costituiti da roccia argillosa.
  • Shale oil petrolio non convenzionale prodotto dai frammenti di rocce di scisto bituminoso.
  • Shallow water vedi Acque convenzionali.
  • Sick Building Syndrome insieme di disturbi causati dalle condizioni dell'ambiente di lavoro, senza cause identificabili, ma eventualmente attribuibili alla presenza di composti organici volatili, formaldeide, muffe, acari.
  • S-laying (posa a "S") posa di una condotta mediante l'avanzamento della nave sfruttando le qualità elastiche dell'acciaio, per cui la condotta assume una configurazione a "S", con una estremità sul fondo e l'altra tenuta in tensione a bordo della nave. La posa a "S" viene utilizzata per i fondali medio-bassi.
  • Slug catcher impianto per la depurazione del gas.
  • Smart stacking periodo di fermo che prevede un'ottimizzazione dei costi e l'applicazione di un piano di preservation dell'impianto.
  • Sour water acqua che contiene una certa quantità di contaminanti disciolti.
  • Spar sistema di produzione galleggiante, ancorato al fondo marino mediante un sistema di ancoraggio semi-rigido, costituito da uno scafo cilindrico verticale che supporta la struttura di una piattaforma.
  • Spare capacity rapporto tra produzione e capacità produttiva, riferita alla quantità di petrolio in eccesso, che non deve essere utilizzato per far fronte alla domanda.
  • Spool inserto di collegamento tra una tubazione sottomarina e il riser di una piattaforma, o comunque inserto per collegare due estremità di tubazioni.
  • Spoolsep impianto con funzione di separare l'acqua dal petrolio nel trattamento del greggio.
  • Strato Pre-Salt formazione geologica presente sulle piattaforme continentali al largo delle coste dell'Africa e del Brasile.
  • Stripping processo mediante il quale i prodotti volatili indesiderati sono allontanati dalla miscela liquida o dalla massa solida in cui sono disciolti.
  • Subsea processing attività svolta nell'ambito dello sviluppo di campi di petrolio e/o gas naturale in mare e legata alla strumentazione e alle tecnologie necessarie per l'estrazione, il trattamento e il trasporto di tali fluidi sotto il livello del mare.
  • Subsea tiebacks collegamento di nuovi campi petroliferi a strutture fisse o flottanti già esistenti.
  • Subsea treatment è un nuovo processo per lo sviluppo dei giacimenti marginali. Il sistema prevede l'iniezione e il trattamento di acqua di mare direttamente sul fondo marino.
  • SURF (Subsea, Umbilicals, Risers, Flowlines) facility: insieme di condotte e attrezzature che collegano un pozzo o un sistema sottomarino con un impianto galleggiante.
  • Tandem Offloading metodo finalizzato al trasferimento di un flusso liquido (sia petrolio che gas liquefatto) fra due unità offshore collocate una in fila all'altra, attraverso l'utilizzo di un sistema aereo, flottante o sottomarino (in contrapposizione allo scarico side-by-side, in cui due unità offshore sono posizionate l'una accanto all'altra).
  • Tar sands sabbie bituminose, ossia miscele di argilla, sabbia, fango, acqua e bitume. Il bitume è composto principalmente da idrocarburi ad alto peso molecolare e può essere trasformato in diversi prodotti petroliferi.
  • Template struttura sottomarina rigida e modulare sulla quale vengono a trovarsi tutte le teste pozzo del giacimento.
  • Tender assisted drilling unit (TAD) impianto di perforazione costituito da una piattaforma offshore su cui è installata una torre di perforazione, collegata a una nave di appoggio, che ospita le infrastrutture ancillari necessarie a fornire assistenza alle attività di perforazione.
  • Tendon tubi tiranti e stabilizzanti utilizzati per tensionare le Tension Leg Platform per permettere alla piattaforma la necessaria stabilità per la sua operatività.
  • Tension Leg Platform (TLP) piattaforma galleggiante di tipo fisso, mantenuta in posizione tramite un sistema tensionato di ancoraggio a cassoni di zavorra collocati a fondo mare. Il campo di applicazione di queste piattaforme è quello degli alti fondali.
  • Termination for convenience diritto del contraente di recedere unilateralmente dal contratto in base alla propria convenienza, salvo il pagamento di un corrispettivo, contrattualmente pattuito, per l'esercizio di tale diritto (cd. "termination fee").
  • Tie-in collegamento di una condotta di produzione a un pozzo sottomarino o semplicemente giunzione di due tratti di pipeline.
  • Tight oil idrocarburo presente a grandi profondità allo stato liquido e "intrappolato" in rocce impermeabili che ne impediscono la fuoriuscita con una normale estrazione.
  • Topside parte emersa di una piattaforma.
  • Trenching scavo di trincea, eseguito per la posa di condotte a terra e a mare.
  • Treno insieme di unità che realizzano un processo complesso di raffinazione, petrolchimico, di liquefazione o rigassificazione del gas naturale. Un impianto può essere composto da uno o più treni, di uguale capacità e funzionanti in parallelo.
  • Trunkline condotta utilizzata per il trasporto di greggio proveniente dai grandi depositi di stoccaggio ai luoghi di produzione, alle raffinerie, ai terminali costieri.
  • Upstream il termine upstream riguarda le attività di esplorazione e produzione idrocarburi.
  • Vacuum secondo stadio della distillazione del greggio.
  • Warm Stacking impianto inattivo, ma pronto a riprendere l'attività operativa in caso di acquisizione di un contratto. Il personale è al completo e la manutenzione ordinaria viene normalmente eseguita.
  • Wellhead (testa pozzo) struttura fissa che assicura la separazione del pozzo dall'ambiente esterno.
  • Wellhead Barge (WHB) nave attrezzata per le attività di drilling, work over e produzione (parziale o totale), collegata agli impianti di processo e/o stoccaggio.
  • Workover operazione di intervento su un pozzo per eseguire consistenti manutenzioni e sostituzioni delle attrezzature di fondo, che convogliano i fluidi di giacimento in superficie.
  • Yard cantiere.

Altri termini

  • CCUS (Carbon Capture, Utilization and Storage) ossia cattura, utilizzo e stoccaggio del carbonio e racchiude tutte quelle soluzioni in grado di ridurre le emissioni di gas serra degli impianti inquinanti o rimuoverle direttamente dall'atmosfera.
  • ESG (Environmental Social Governance) si riferisce alla considerazione dell'operato di un'azienda rispetto alle sue interazioni con ambiente e territorio, società e gestione aziendale.
  • ESMA (European Securities and Markets Authority) autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati.
  • OECD (Organisation for Economic Co-operation and Development) organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico composta da trentacinque Paesi sviluppati aventi in comune un sistema di governo di tipo democratico e un'economia di mercato.
  • OPEC organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio.

SAIPEM BILANCIO CONSOLIDATO semestrale abbreviato

Stato patrimoniale

31.12.2021 30.06.2022
di cui verso di cui verso
parti parti
(milioni di euro) Nota (1) Totale correlate (2) Totale correlate (2)
ATTIVITÀ
Attività correnti
Disponibilità liquide ed equivalenti (N. 5) 1.632 1.680
Attività finanziarie valutate al fair value con effetti a OCI (N. 6) 59 71
Altre attività finanziarie (N. 7) 567 554 507 496
Attività finanziarie per leasing (N. 14) 30 40
Crediti commerciali e altri crediti (N. 8) 2.251 606 2.556 697
Rimanenze (N. 9) 258 206
Attività contrattuali (N. 9) 1.320 1.601
Attività per imposte sul reddito (N. 10) 275 287
Attività per altre imposte (N. 10) 196 200
Altre attività (N. 11 e 23) 231 25 327 22
Totale attività correnti 6.819 7.475
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari (N. 12) 3.113 2.610
Attività immateriali (N. 13) 699 696
Diritto di utilizzo di attività in leasing (N. 14) 261 249
Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto (N. 15) 157 221
Altre partecipazioni (N. 15) - -
Altre attività finanziarie (N. 7) 61 63
Attività finanziarie per leasing (N. 14) 46 31
Attività per imposte anticipate (N. 16) 329 384
Attività per imposte sul reddito (N. 10) 20 18
Altre attività (N. 11 e 23) 37 - 28 1
Totale attività non correnti 4.723 4.300
Discontinued operations e attività destinate alla vendita (N. 24) - - 682 2
TOTALE ATTIVITÀ 11.542 12.457
PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO
Passività correnti
Passività finanziarie a breve termine (N. 19) 412 18 1.155 199
Quota a breve di passività finanziarie a lungo termine (N. 19) 697 193
Quota a breve delle passività per leasing a lungo termine (N. 14) 147 178
Debiti commerciali e altri debiti (N. 17) 2.651 190 2.877 274
Passività contrattuali (N. 17) 2.517 1.049 2.663 1.075
Passività per imposte sul reddito (N. 10) 42 66
Passività per altre imposte (N. 10) 192 151
Altre passività (N. 18 e 23) 186 437
Totale passività correnti 6.844 7.720
Passività non correnti
Passività finanziarie a lungo termine (N. 19) 2.432 2.367
Passività per leasing a lungo termine (N. 14) 247 1 201 1
Fondi per rischi e oneri (N. 21) 1.353 1.197
Fondi per benefici ai dipendenti (N. 22) 238 179
Passività per imposte differite (N. 16) 5 4
Passività per imposte sul reddito (N. 10) 42 23
Altre passività (N. 18 e 23) 30 12
Totale passività non correnti 4.347 3.983
Discontinued operations e passività direttamente associabili
ad attività destinate alla vendita (N. 24) - 129
TOTALE PASSIVITÀ 11.191 11.832
PATRIMONIO NETTO
Capitale e riserve di terzi azionisti (N. 25) 25 25
Patrimonio netto di Saipem: (N. 25) 326 600
- capitale sociale (N. 25) 2.191 460
- riserva sopraprezzo delle azioni (N. 25) 553 -
- altre riserve (N. 25) (97) 205
- utili relativi a esercizi precedenti 230 149
- utile (perdita) del periodo (2.467) (130)
- riserva negativa per azioni proprie in portafoglio (N. 25) (84) (84)
Totale patrimonio netto di Gruppo 351 625
TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO 11.542 12.457

(1) Le note illustrative costituiscono parte integrante del presente bilancio consolidato semestrale abbreviato.

(2) Per il dettaglio "di cui verso parti correlate" si veda la nota 36 "Rapporti con parti correlate".

Conto economico

Primo semestre 2021 Primo semestre 2022
di cui verso di cui verso
parti parti
(milioni di euro) Nota (1) Totale correlate (2) Totale correlate (2)
RICAVI
Ricavi della gestione caratteristica (N. 28) 3.042 1.245 4.187 769
Altri ricavi e proventi (N. 28) 2 5
Totale ricavi 3.044 4.192
Costi operativi
Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi (N. 29) (2.669) (750) (3.114) (276)
Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti (N. 29) (50) (52)
Costo del lavoro (N. 29) (741) (785)
Ammortamenti e svalutazioni (N. 29) (190) (217)
Altri proventi (oneri) operativi (N. 29) - 3
RISULTATO OPERATIVO (606) 27
Proventi (oneri) finanziari
Proventi finanziari 121 - 424 2
Oneri finanziari (130) (411)
Strumenti derivati (45) (72)
Totale proventi (oneri) finanziari (N. 30) (54) (59)
Proventi (oneri) su partecipazioni
Effetto della valutazione con il metodo del patrimonio netto (25) (24)
Altri proventi (oneri) su partecipazioni - -
Totale proventi (oneri) su partecipazioni (N. 31) (25) (24)
RISULTATO ANTE IMPOSTE (685) (56)
Imposte sul reddito (N. 34) (54) (67)
UTILE (PERDITA) DEL PERIODO - Continuing operations (739) (123)
UTILE (PERDITA) DEL PERIODO - Discontinued operations (N. 24) (40) (7)
UTILE (PERDITA) DEL PERIODO (779) (130)
Di competenza Gruppo Saipem
- Continuing operations (739) (123)
- Discontinued operations (N. 24) (40) 7 (7) 3
Interessenze di terzi (N. 33)
- Continuing operations - -
- Discontinued operations (N. 24) - -
Utile (perdita) per azione sull'utile (perdita)
dell'esercizio di competenza Saipem (ammontare in euro per azione)
Utile (perdita) per azione semplice (N. 34) (0,394) (0,066)
Utile (perdita) per azione diluito (N. 34) (0,394) (0,066)
Utile (perdita) per azione sull'utile (perdita)
dell'esercizio di competenza Saipem - Continuing operations
(ammontare in euro per azione)
Utile (perdita) per azione semplice (N. 34) (0,374) (0,062)
Utile (perdita) per azione diluito (N. 34) (0,374) (0,062)

(1) Le note illustrative costituiscono parte integrante del presente bilancio consolidato semestrale abbreviato.

(2) Per il dettaglio "di cui verso parti correlate" si veda la nota 36 "Rapporti con parti correlate".

Prospetto del conto economico complessivo

(milioni di euro) Nota(1) Primo semestre
2021
Primo semestre
2022
Utile (perdita) del periodo (779) (130)
Altre componenti del conto economico complessivo
Componenti non riclassificabili a conto economico
Rivalutazioni di piani a benefici definiti per i dipendenti (N. 25) 10 31
Variazione fair value partecipazioni con effetti a OCI (N. 25) - -
Quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo" delle partecipazioni
valutate secondo il metodo del patrimonio netto afferenti rivalutazioni di piani a benefici definiti
(N. 25) - -
Effetto fiscale relativo alle componenti non riclassificabili (N. 32) (2) (7)
Totale componenti non riclassificabili a conto economico 8 24
Componenti riclassificabili a conto economico (N. 25)
Variazione del fair value derivati di copertura cash flow hedge (N. 25) (60) (176)
Variazione fair value delle attività finanziarie, diverse dalle partecipazioni, con effetti a OCI (N. 25) - (4)
Variazione differenze di cambio da conversione dei bilanci in moneta diversa dall'euro (N. 25) 24 52
Quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo" delle partecipazioni
valutate secondo il metodo del patrimonio netto (N. 25) - -
Effetto fiscale relativo alle componenti riclassificabili (N. 32) 13 42
Totale componenti riclassificabili a conto economico (23) (86)
Totale altre componenti del conto economico complessivo, al netto dell'effetto fiscale (15) (62)
Totale utile (perdita) complessivo del periodo (794) (192)
Di competenza Gruppo Saipem
- Continuing operations (759) (200)
- Discontinued operations (N. 24) (35) 8
(794) (192)
Interessenze di terzi
- Continuing operations - -
- Discontinued operations (N. 24) - -

(1) Le note illustrative costituiscono parte integrante del presente bilancio consolidato semestrale abbreviato.

Prospetto delle variazioni nelle voci del patrimonio netto

Patrimonio di pertinenza degli Azionisti della controllante
(milioni di euro) Capitale sociale Riserva per sovrapprezzo
delle azioni
Altre riserve Riserva legale Riserva per acquisto
azioni proprie
Riserva partecipazioni
valutate al fair value
al netto dell'effetto fiscale
Riserva cash flow hedge
al netto dell'effetto fiscale
disponibili per la vendita
di strumenti finanziari
Riserva di fair value
differenze cambio
da conversione
Riserva per
Riserva per piani a benefici
al netto dell'effetto fiscale
definiti per i dipendenti
Utili (perdite) relativi
a esercizi precedenti
Utile (perdita)
dell'esercizio
Riserva negativa
in portafoglio
per azioni
Totale Capitale e riserve
di terzi azionisti
patrimonio netto
Totale
Saldi al 31 dicembre 2020 2.191 553 (46) 88 - - 107 1 (101) (35) 1.387 (1.136) (86) 2.923 25 2.948
Utile (perdita) primo semestre 2021
Altre componenti
del conto economico complessivo
Componenti non riclassificabili
a conto economico
- - - - - - - - - - - (779) - (779) - (779)
Rivalutazioni di piani a benefici definiti
per i dipendenti al netto dell'effetto fiscale
- - - - - - - - - 8 - - - 8 - 8
Variazione fair value partecipazioni
con effetti a OCI
Quota di pertinenza delle "altre
- - - - - - - - - - - - - - - -
componenti del conto economico
complessivo" delle partecipazioni valutate
secondo il metodo del patrimonio netto
afferenti rivalutazioni di piani a benefici
definiti al netto dell'effetto fiscale
- - - - - - - - - - - - - - - -
Totale - - - - - - - - - 8 - - - 8 - 8
Componenti riclassificabili
a conto economico
Variazione del fair value derivati
cash flow hedge al netto dell'effetto fiscale
Variazione fair value delle attività
finanziarie, diverse dalle partecipazioni,
- - - - - - (47) - - - - - - (47) - (47)
con effetti a OCI
Differenze cambio da conversione
- - - - - - - - - - - - - - - -
dei bilanci in moneta diversa dall'euro
Quota di pertinenza delle "altre
componenti del conto economico
complessivo" delle partecipazioni valutate
- - - - - - 1 - 24 - (1) - 24 - 24
secondo il metodo del patrimonio netto
Totale
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(46)
-
-
-
24
-
-
-
(1)
-
-
-
-
-
(23)
- -
(23)
Totale utile (perdita) complessivo
primo semestre 2021
- - - - - - (46) - 24 8 (1) (779) - (794) - (794)
Operazioni con gli Azionisti
Dividendi distribuiti primo semestre 2020
- - - - - - - - - - - - - - - -
Riporto a nuovo utile (perdita) - - - - - - - - - - (1.136) 1.136 - - - -
Aumento (riduzione) capitale sociale - - - - - - - - - - - - - - - -
Acquisto interessenze di terzi - - - - - - - - - - - - - - - -
Acquisto azioni proprie
Totale
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- -
- (1.136)
-
1.136
-
-
-
-
-
-
-
-
Altri movimenti di patrimonio netto
Rilevazione fair value
da piani di incentivazione
Altre variazioni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(1)
-
1
-
-
1
-
1
-
-
-
1
-
Operazioni under common control - - - - - - - - - - - - - - - -
Totale
Saldi al 30 giugno 2021
-
2.191
-
553
-
(46)
-
88
-
-
-
-
-
61
-
1
-
(77)
(1)
(28)
1
251
-
(779)
1
(85)
1
2.130
-
25
1
2.155
Utile (perdita) secondo semestre 2021
Altre componenti
- - - - - - - - - - - (1.688) - (1.688) - (1.688)
del conto economico complessivo
Componenti non riclassificabili
a conto economico
Rivalutazioni di piani a benefici definiti
per i dipendenti al netto dell'effetto fiscale
- - - - - - - - - (21) - - - (21) - (21)
Variazione fair value partecipazioni
con effetti a OCI
- - - - - - - - - - - - - - - -
Quota di pertinenza delle "altre
componenti del conto economico
complessivo" delle partecipazioni valutate
secondo il metodo del patrimonio netto
afferenti rivalutazioni di piani a benefici
definiti al netto dell'effetto fiscale - - - - - - - - - - - - - - - -
Totale
Componenti riclassificabili
a conto economico
- - - - - - - - - (21) - - - (21) - (21)
Variazione del fair value derivati
cash flow hedge al netto dell'effetto fiscale - - - - - - (104) - - - - - - (104) - (104)

segue Prospetto delle variazioni nelle voci del patrimonio netto

(milioni di euro) Capitale sociale Riserva per sovrapprezzo
delle azioni
Altre riserve Riserva legale Riserva per acquisto
azioni proprie
Riserva partecipazioni
valutate al fair value
al netto dell'effetto fiscale
Riserva cash flow hedge
al netto dell'effetto fiscale
disponibili per la vendita
di strumenti finanziari
Riserva di fair value
differenze cambio
da conversione
Riserva per
Riserva per piani a benefici
al netto dell'effetto fiscale
definiti per i dipendenti
Utili (perdite) relativi
a esercizi precedenti
Utile (perdita)
dell'esercizio
Riserva negativa
in portafoglio
per azioni
Totale Capitale e riserve
di terzi azionisti
patrimonio netto
Totale
Variazione fair value delle attività
finanziarie, diverse dalle partecipazioni,
con effetti a OCI
Differenze cambio da conversione
- - - - - - - - - - - - - - - -
dei bilanci in moneta diversa dall'euro
Quota di pertinenza delle "altre componenti
del conto economico complessivo"
delle partecipazioni valutate
secondo il metodo del patrimonio netto
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1
-
-
-
26
-
(1)
-
(3)
-
-
-
-
-
23
-
-
-
23
-
Totale - - - - - - (103) - 26 (1) (3) - - (81) - (81)
Totale utile (perdita) complessivo
secondo semestre 2021
- - - - - - (103) - 26 (22) (3) (1.688) - (1.790) - (1.790)
Operazioni con gli Azionisti
Dividendi distribuiti
secondo semestre 2021
Riporto a nuovo utile (perdita)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Aumento (riduzione) capitale sociale
Capitalizzazione costi aumento
capitale sociale al netto delle imposte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Acquisto interessenze di terzi - - - - - - - - - - - - - - - -
Acquisto azioni proprie
Totale
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(15)
(15)
(15)
(15)
-
-
(15)
(15)
Altri movimenti di patrimonio netto
Rilevazione fair value
da piani di incentivazione
- - - - - - - - - - (15) - 17 2 - 2
Altre variazioni
Operazioni under common control
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(2)
-
5
-
(3)
-
-
-
(1)
-
(1)
-
-
-
(1)
-
Totale - - - - - - - - (2) 5 (18) - 16 1 - 1
Saldi al 31 dicembre 2021 2.191 553 (46) 88 (42) 1 (53) (45) 230 (2.467) (84) 326 25 351
Utile (perdita) primo semestre 2022
Altre componenti
del conto economico complessivo
- - - - - - - - - - - (130) - (130) - (130)
Componenti non riclassificabili
a conto economico
Rivalutazioni di piani a benefici definiti per
i dipendenti al netto dell'effetto fiscale
- - - - - - - - - 21 - - - 21 - 21
Variazione fair value partecipazioni
con effetti a OCI
Quota di pertinenza delle "altre
componenti del conto economico
complessivo" delle partecipazioni valutate
secondo il metodo del patrimonio netto
afferenti rivalutazioni di piani a benefici
definiti al netto dell'effetto fiscale
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Altre componenti del conto economico
complessivo non riclassificabili
relative alle Discontinued operations
Totale
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3
24
-
-
-
-
-
-
3
24
- 3
24
Componenti riclassificabili
a conto economico
Variazione del fair value derivati cash
flow hedge al netto dell'effetto fiscale
- - - - - - (135) - - - - - - (135) - (135)
Variazione fair value delle attività
finanziarie, diverse dalle partecipazioni,
con effetti a OCI
- - - - - - - (3) - - - - - (3) - (3)
Differenze cambio da conversione
dei bilanci in moneta diversa dall'euro
- - - - - - (1) 43 (2) - - - 40 - 40
Quota di pertinenza delle "altre
componenti del conto economico
complessivo" delle partecipazioni valutate
secondo il metodo del patrimonio netto
Altre componenti del conto economico
complessivo non riclassificabili
- - - - - - - - - - - - - - - -
relative alle Discontinued operations
Totale
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(136)
-
(3)
12
55
-
(2)
-
-
-
-
-
-
12
(86)
-
-
12
(86)
Totale utile (perdita) complessivo
primo semestre 2022
- - - - - - (136) (3) 55 22 - (130) - (192) - (192)
Operazioni con gli Azionisti
Dividendi distribuiti primo semestre 2022
Riporto a nuovo utile (perdita)
-
(1.731)
-
(553)
-
(2)
-
(88)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(93)
-
2.467
-
-
-
-
-
-
-
-
Aumento (riduzione) capitale sociale
Acquisto interessenze di terzi
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Acquisto azioni proprie
Altre operazioni con gli azionisti
- - - - - - - - - - - - - - - -
(versamento in conto futuro
aumento di capitale)
- - 458 - - - - - - - - - - 458 - 458
Totale
Altri movimenti di patrimonio netto
(1.731) (553) 456 (88) - - - - - - (93) 2.467 - 458 - 458
Rilevazione fair value
da piani di incentivazione
- - - - - - - - - - 6 - - 6 - 6
Altre variazioni - - - - - - - - (4) - 6 - - 2 - 2
Operazioni under common control
Totale
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(4)
-
-
-
12
-
-
-
-
-
8
-
-
-
8
Saldi al 30 giugno 2022 460 - 410 - - - (178) (2) (2) (23) 149 (130) (84) 600 25 625

Per i dettagli si veda la nota 25 "Patrimonio netto".

Rendiconto finanziario

(milioni di euro) Nota(1) Primo semestre 2021 Primo semestre 2022
Utile (perdita) del periodo di Gruppo - Continuing operations (739) (123)
Utile (perdita) del periodo di Gruppo - Discontinued operations (40) (7)
Risultato di pertinenza di terzi azionisti - -
Rettifiche per ricondurre l'utile (perdita) del periodo al flusso di cassa da attività operativa:
- ammortamenti - Continuing operations (N. 29) 190 216
- ammortamenti - Discontinued operations 59 51
- svalutazioni (riprese di valore) nette di attività materiali e immateriali
e diritto di utilizzo di attività in leasing (N. 29) - 1
- effetto valutazione con il metodo del patrimonio netto (N. 31) 25 24
- (plusvalenze) minusvalenze nette su cessioni di attività - 1
- interessi attivi (3) (4)
- interessi passivi 57 57
- imposte sul reddito (N. 32) 54 67
- altre variazioni (54) (54)
Variazioni del capitale di periodo:
- rimanenze 5 (19)
- crediti commerciali 364 67
- debiti commerciali (204) 255
- fondi per rischi e oneri 222 (268)
- attività e passività contrattuali 51 (153)
- altre attività e passività 117 (461)
Flusso di cassa del capitale di periodo - Continuing operations 555 (579)
Flusso di cassa del capitale di periodo - Discontinued operations 1 (22)
Flusso di cassa del capitale di periodo 556 (601)
Variazione fondo per benefici ai dipendenti - Continuing operations (13) (9)
Variazione fondo per benefici ai dipendenti - Discontinued operations - (1)
Dividendi incassati 21 7
Interessi incassati 2 13
Interessi pagati (42) (58)
Imposte sul reddito pagate al netto dei crediti d'imposta rimborsati (59) (84)
Flusso di cassa netto da attività operativa - Continuing operations (6) (525)
Flusso di cassa netto da attività operativa - Discontinued operations 20 21
Flusso di cassa netto da attività operativa 14 (504)
di cui verso parti correlate (2) - Continuing operations (N. 36) 508
514
di cui verso parti correlate (2) - Discontinued operations 7
1
Investimenti:
- attività materiali - Continuing operations (N. 12) (121) (83)
- attività materiali - Discontinued operations (N. 12) (12) (26)
- attività immateriali (N. 13) (2) (3)
- partecipazioni (N. 15) - -
- titoli strumentali all'attività operativa - -
- crediti finanziari strumentali all'attività operativa - -
Flusso di cassa degli investimenti - Continuing operations (123) (86)
Flusso di cassa degli investimenti - Discontinued operations (12) (26)
Flusso di cassa degli investimenti (135) (112)
Disinvestimenti:
- attività materiali 2 1
- imprese uscite dall'area di consolidamento e rami d'azienda - -
- partecipazioni - -
- titoli strumentali all'attività operativa - -
- crediti finanziari strumentali all'attività operativa - -
Flusso di cassa dei disinvestimenti - Continuing operations 2 1
Flusso di cassa dei disinvestimenti - Discontinued operations - -
Flusso di cassa dei disinvestimenti 2 1
Variazione netta titoli e crediti finanziari non strumentali all'attività operativa (148) 45

(1) Le note illustrative costituiscono parte integrante del presente bilancio consolidato semestrale abbreviato.

(2) Per il dettaglio "di cui verso parti correlate" si veda la nota 36 "Rapporti con parti correlate".

segue Rendiconto finanziario

(milioni di euro) Nota(1) Primo semestre 2021 Primo semestre 2022
Flusso di cassa netto da attività di investimento (281) (66)
di cui verso parti correlate (2) (N. 36) (162) 58
Assunzione di debiti finanziari non correnti 428 632
Rimborsi di debiti finanziari non correnti (19) (1.198)
Rimborsi di passività per leasing (85) (57)
Incremento (decremento) di debiti finanziari correnti (67) 733
257 110
Apporti netti di capitale proprio da terzi - 458
Cessione (acquisto) di quote di partecipazioni in imprese consolidate - -
Dividendi pagati (26) -
Cessione (acquisto) di azioni proprie - -
Flusso di cassa netto da attività di finanziamento 231 568
di cui verso parti correlate (2) (N. 36) - 639
Effetto delle variazioni dell'area di consolidamento - -
Effetto delle differenze di cambio da conversione
e altre variazioni sulle disponibilità liquide ed equivalenti 2 50
Variazione netta delle disponibilità liquide (34) 48
Disponibilità liquide ed equivalenti a inizio periodo (N. 5) 1.687 1.632
Disponibilità liquide ed equivalenti a fine periodo (N. 5) 1.653 1.680

(1) Le note illustrative costituiscono parte integrante del presente bilancio consolidato semestrale abbreviato.

(2) Per il dettaglio "di cui verso parti correlate" si veda la nota 36 "Rapporti con parti correlate".

Per l'informativa richiesta dallo IAS 7 si veda la nota 19 "Passività finanziarie".

Indice Note al bilancio consolidato semestrale abbreviato

Nota 1 Criteri di redazione Pag. 108
Nota 2 Stime contabili e giudizi significativi Pag. 109
Nota 3 Modifica dei criteri contabili Pag. 114
Nota 4 Area di consolidamento al 30 giugno 2022 Pag. 116
Nota 5 Disponibilità liquide ed equivalenti Pag. 122
Nota 6 Attività finanziarie valutate al fair value con effetti a OCI Pag. 122
Nota 7 Altre attività finanziarie Pag. 123
Nota 8 Crediti commerciali e altri crediti Pag. 123
Nota 9 Rimanenze e attività contrattuali Pag. 124
Nota 10 Attività e passività per imposte Pag. 125
Nota 11 Altre attività Pag. 125
Nota 12 Immobili, impianti e macchinari Pag. 126
Nota 13 Attività immateriali Pag. 129
Nota 14 Diritto di utilizzo di attività in leasing, attività e passività finanziarie per leasing Pag. 130
Nota 15 Partecipazioni Pag. 131
Nota 16 Attività per imposte anticipate e passività per imposte differite Pag. 131
Nota 17 Debiti commerciali, altri debiti e passività contrattuali Pag. 132
Nota 18 Altre passività Pag. 133
Nota 19 Passività finanziarie Pag. 134
Nota 20 Analisi dell'indebitamento finanziario netto Pag. 136
Nota 21 Fondi per rischi e oneri Pag. 137
Nota 22 Fondi per benefici ai dipendenti Pag. 137
Nota 23 Strumenti finanziari derivati Pag. 138
Nota 24 Discontinued operations, attività destinate alla vendita e passività direttamente associabili Pag. 139
Nota 25 Patrimonio netto Pag. 140
Nota 26 Altre informazioni Pag. 142
Nota 27 Garanzie, impegni e rischi Pag. 143
Nota 28 Ricavi Pag. 163
Nota 29 Costi operativi Pag. 164
Nota 30 Proventi (oneri) finanziari Pag. 167
Nota 31 Proventi (oneri) su partecipazioni Pag. 168
Nota 32 Imposte sul reddito Pag. 169
Nota 33 Utile di terzi azionisti Pag. 169
Nota 34 Utile (perdita) per azione Pag. 169
Nota 35 Informazioni per settore di attività e per area geografica Pag. 169
Nota 36 Rapporti con parti correlate Pag. 171
Nota 37 Eventi e operazioni significativi e non ricorrenti Pag. 184
Nota 38 Transazioni derivanti da operazioni atipiche e inusuali Pag. 184
Nota 39 Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del periodo Pag. 184

NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO SEMESTRALE ABBREVIATO

Premessa

Nel bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2022 il settore Drilling Onshore è rappresentato come "Discontinued operation" in base alle disposizioni del principio contabile internazionale IFRS 5 "Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate", poiché alla reporting date esiste l'impegno del management alla realizzazione di un piano di dismissione, la cui realizzazione è stata considerata altamente probabile nel corso dei successivi 12 mesi.

In data 1° giugno 2022 Saipem e KCA Deutag ("KCA") hanno sottoscritto un contratto avente ad oggetto la cessione delle attività afferenti al settore Drilling Onshore (il "DRON") per un corrispettivo che prevede una componente in cassa pari a 550 milioni di dollari, nonché una componente in azioni di KCA pari al 10% delle azioni ordinarie di categoria A di KCA.

La chiusura della transazione, soggetta al completamento dello scorporo del business Drilling Onshore dal Gruppo Saipem, è prevista entro il 31 ottobre 2022 per le attività in Medio Oriente ed entro il 31 marzo 2023 per le Americhe.

Il settore Drilling Onshore è rappresentato come attività operativa cessata (Discontinued operation) in quanto consiste in una "major line of business" del Gruppo Saipem.

Dal punto di vista espositivo le attività e le passività direttamente associabili sono classificate come possedute per la vendita. I risultati economici dell'attività in dismissione sono rappresentati separatamente dalle Continuing operations in un'unica riga del conto economico e limitatamente ai soli rapporti con terze parti, continuando a essere operate le elisioni delle transazioni intercompany. I risultati economici del periodo di confronto vengono riesposti in ottemperanza alle disposizioni dell'IFRS 5.

Gli ammortamenti delle attività non correnti rientranti tra le attività destinate alla vendita sono interrotti a decorrere dalla data di classificazione (1° giugno 2022).

Le informazioni economiche e patrimoniali di dettaglio della Discontinued operation sono riportate nella nota 24 "Discontinued operations, attività destinate alla vendita e passività direttamente associabili".

1 Criteri di redazione

Il bilancio consolidato semestrale abbreviato è redatto secondo le disposizioni dello IAS 34 "Bilanci intermedi" e deve essere letto congiuntamente all'ultimo bilancio consolidato annuale del Gruppo chiuso al 31 dicembre 2021. Sono incluse note illustrative specifiche per spiegare gli eventi e le transazioni che sono rilevanti per comprendere le variazioni della situazione patrimoniale-finanziaria e dell'andamento del Gruppo dall'ultimo bilancio annuale.

Nel bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2022 sono applicati gli stessi principi di consolidamento e gli stessi criteri di valutazione illustrati in sede di redazione della Relazione finanziaria annuale 2021, cui si fa rinvio, fatta eccezione per le modifiche ai principi contabili internazionali entrate in vigore dal 1° gennaio 2022, illustrate nella sezione "Principi contabili di recente emanazione" della presente Relazione.

Le misure di gestione e contenimento adottate dalla Società per affrontare l'attuale stato di crisi generato dal perdurare della pandemia COVID-19, incluse le mutate condizioni di mercato, e dagli effetti derivanti dalla crisi russo-ucraina, permettono agli amministratori di confermare che risulta garantito, su un arco temporale di almeno dodici mesi dalla data di approvazione della Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2022, il presupposto della continuità aziendale su cui si basa la sua redazione.

Per i relativi dettagli si rinvia alla successiva nota 2 "Stime contabili e giudizi significativi".

Il bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2022, approvato dal Consiglio di Amministrazione di Saipem nella riunione del 26 luglio 2022, è sottoposto a revisione contabile limitata da parte della KPMG SpA. La revisione contabile limitata comporta un'estensione di lavoro significativamente inferiore a quella di una revisione contabile completa svolta secondo gli statuiti principi di revisione.

I valori delle voci di bilancio e delle relative note, tenuto conto della loro rilevanza, sono espressi in milioni di euro.

Conversione dei bilanci in valuta diversa dall'euro

I bilanci delle imprese partecipate operanti in valuta diversa dall'euro, che rappresenta la valuta di presentazione del Gruppo, sono convertiti in euro applicando alle voci: (i) dell'attivo e del passivo patrimoniale, i cambi correnti alla data di chiusura del periodo; (ii) del patrimonio netto, i cambi storici; (iii) del conto economico e del rendiconto finanziario, i cambi medi del periodo (fonte: Banca d'Italia).

Le differenze cambio da conversione dei bilanci delle imprese partecipate operanti in valuta diversa dall'euro, derivanti dall'applicazione di cambi diversi per le attività e le passività, per il patrimonio netto e per il conto economico, sono rilevate alla voce del patrimonio netto "Riserva per differenze di cambio da conversione" (inclusa nelle "Altre riserve") per la parte di competenza del Gruppo2 .

(2) La quota di pertinenza di terzi delle differenze cambio da conversione dei bilanci delle imprese controllate operanti in valuta diversa dall'euro è rilevata nella voce di patrimonio netto "Capitale e riserve di terzi azionisti".

La riserva per differenze di cambio è rilevata a conto economico all'atto della dismissione integrale, ovvero al momento della perdita del controllo, del controllo congiunto o dell'influenza notevole sulla partecipata. In tali circostanze, la rilevazione a conto economico della riserva è effettuata nella voce "Altri proventi (oneri) su partecipazioni". All'atto della dismissione parziale, senza perdita del controllo, la quota delle differenze di cambio afferente alla frazione di partecipazione dismessa è attribuita al patrimonio netto di competenza delle interessenze di terzi. In caso di dismissione parziale, senza perdita del controllo congiunto o dell'influenza notevole, la quota delle differenze cambio afferente alla frazione di partecipazione dismessa è imputata a conto economico. Il rimborso del capitale, effettuato da una controllata operante in valuta diversa dall'euro, senza modifica dell'interessenza partecipativa detenuta, comporta l'imputazione a conto economico della corrispondente quota delle differenze di cambio.

I bilanci utilizzati per la conversione sono quelli espressi nella valuta funzionale, rappresentata dalla valuta locale o dalla diversa valuta nella quale sono denominate la maggior parte delle transazioni economiche e delle attività e passività. I cambi applicati nella conversione in euro dei bilanci espressi in valuta estera sono i seguenti:

Valuta al 31.12.2021
Cambio
al 30.06.2022
Cambio
Cambio medio
2022
USA dollaro 1,1326 1,0387 1,0934
Regno Unito lira sterlina 0,84028 0,8582 0,8424
Algeria dinaro 157,4077 152,0941 156,2732
Angola kwanza 635,082 443,867 510,008
Arabia Saudita riyal 4,2473 3,8951 4,1002
Argentina peso 116,3622 129,8984 122,5091
Australia dollaro 1,5615 1,5099 1,5204
Brasile real 6,3101 5,4229 5,5565
Canada dollaro 1,4393 1,3425 1,39
Croazia kuna 7,5156 7,5307 7,5415
Egitto lira 17,8012 19,5332 18,8763
Ghana nuovo cedi 7,0086 8,3304 7,8342
India rupia 84,2292 82,113 83,3179
Indonesia rupia 16.100,42 15.552 15.798,55
Kazakhstan tenge 492,75 487 493,13
Malesia ringgit 4,7184 4,5781 4,6694
Nigeria naira 466,8577 430,8216 454,1007
Norvegia corona 9,9888 10,3485 9,9817
Perù nuevo sol 4,5193 3,933 4,1322
Qatar riyal 4,1227 3,7809 3,98
Romania nuovo leu 4,949 4,9464 4,9457
Russia rublo 85,3004 57,6475 85,06603
Singapore dollaro 1,5279 1,4483 1,4921
Svizzera franco 1,0331 0,996 1,0319

2 Stime contabili e giudizi significativi

L'applicazione dei principi contabili generalmente accettati per la redazione del bilancio e delle relazioni contabili infrannuali comporta che la Direzione Aziendale effettui stime contabili basate su giudizi complessi e/o soggettivi, stime basate su esperienze passate e ipotesi considerate ragionevoli e realistiche sulla base delle informazioni conosciute al momento della stima. L'utilizzo di queste stime contabili influenza il valore di iscrizione delle attività e delle passività e l'informativa su attività e passività potenziali alla data del bilancio, nonché l'ammontare dei ricavi e dei costi nel periodo di riferimento. I risultati effettivi possono differire da quelli stimati a causa dell'incertezza che caratterizza le ipotesi e le condizioni sulle quali le stime sono basate.

Le stime contabili e i giudizi significativi formulati dalla Direzione Aziendale per la redazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2022 sono influenzati, oltre che dagli impatti del perdurare della pandemia COVID-19 e dagli effetti derivanti dalla crisi russo-ucraina, anche dagli effetti delle iniziative in corso per attenuare le conseguenze dei cambiamenti climatici e dai potenziali impatti derivanti dalla transizione energetica (argomenti trattati in dettaglio nel capitolo "Effetti dei cambiamenti climatici", a cui si rinvia) che nel medio e lungo termine possono incidere significativamente sui modelli di business, sui flussi di cassa, sulla posizione patrimoniale-finanziaria e sulle performance finanziarie ed economiche del Gruppo.

Con riferimento al dettaglio delle stime contabili e ai giudizi significativi operati dalla Direzione Aziendale si fa rinvio a quanto indicato nella Relazione finanziaria annuale 2021.

Continuità aziendale

Il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA ha esaminato, alla data odierna, tutti i fattori di rischio e le incertezze significative che erano state identificate in sede di approvazione della relazione finanziaria chiusa al 31 dicembre 2021 e al 31 marzo 2022 al fine di valutare se gli stessi possano essere considerati superati e non siano tali da generare dubbi significativi sulla capacità della Società e del Gruppo di continuare a operare come un'entità in funzionamento.

Tale analisi ha considerato il fatto che in data 15 luglio 2022 si è conclusa la sottoscrizione dell'aumento di capitale avente ad oggetto n. 1.974.327.430 di nuove azioni per un controvalore complessivo pari a 1.999.993.686,59 euro, di cui 41.460.876,03 euro a titolo di capitale e 1.958.532.810,56 euro a titolo di sovrapprezzo. In particolare, alla data dell'11 luglio 2022, sono stati esercitati diritti di opzione per la sottoscrizione di circa il 70% del totale delle nuove azioni, di cui circa il 44% è stato sottoscritto dagli azionisti che esercitano il controllo congiunto sulla Società. Il restante 30% di diritti di opzione non esercitati è stato offerto su Euronext Milan nelle sedute del 12 e 13 luglio 2022 durante le quali sono state sottoscritte circa il 9,9% del totale delle nuove azioni. Infine, ai sensi del contratto di garanzia (underwriting agreement) che era stato siglato nell'ambito della più ampia manovra finanziaria e patrimoniale approvata dallo stesso Consiglio di Amministrazione il 24 marzo 2022, in data 15 luglio 2022 sono state sottoscritte dagli istituiti finanziari coinvolti nella manovra di rafforzamento le restanti azioni di nuova emissione risultate inoptate per un controvalore complessivo pari a 592.327.964,76 euro.

Sempre in data 15 luglio 2022 l'aumento di capitale si è concluso anche dal punto di vista finanziario.

Inoltre, in data 18 luglio 2022, la Società ha rimborsato la "SACE Facility" per l'intero ammontare pari a 852 milioni di euro, precedentemente utilizzata per rimborsare il finanziamento "Tranche A" della Liquidity Facility erogato in data 4 aprile 2022 per un importo pari a 680 milioni di euro.

Si precisa che la Società ha a disposizione bonding line per un importo sufficiente alla copertura del fabbisogno prevedibile per almeno i prossimi 12 mesi ed è in corso di negoziazione l'ottenimento di una nuova Revolving Credit Facility per un importo complessivo fino a 1 miliardo di euro. Si sottolinea che il piano industriale 2022-2025 approvato il 24 marzo 2022 non prevede l'utilizzo di tale linea.

Infine, con riferimento ai rating, in data 1° aprile 2022 l'agenzia di rating Standard & Poor's ha effettuato un upgrade del rating creditizio di Saipem da BB- (CreditWatch Neg) a BB (Outlook positivo) e in data 19 luglio 2022 l'agenzia di rating Moody's ha effettuato un upgrade da B1 a Ba3.

Prosegue l'attuazione del Piano, e in particolare le iniziative di valorizzazione di asset, di miglioramento della liquidità (cessione del drilling onshore e della nave FPSO Cidade de Vitória) e di riduzione dei costi.

Alla luce delle mitigating actions realizzate sopra esposte con riferimento alla situazione patrimoniale, finanziaria e operativa del Gruppo Saipem, il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA ha nel complesso valutato che non esistano incertezze significative che, singolarmente o nel loro complesso, possano far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società e del Gruppo di operare come un'entità in funzionamento. Per tale motivo il Consiglio di Amministrazione ha concluso che sussistono tutti i presupposti per provvedere alla redazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2022 utilizzando il presupposto della continuità aziendale, mantenendo i criteri di valutazione propri di un'azienda in funzionamento, descritti nella nota illustrativa 3 del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2021, a cui si rinvia.

EFFETTI DEL COVID-19

La diffusione della pandemia COVID-19 continua ad avere un effetto negativo sull'economia globale e di riflesso su Saipem e sul settore energetico, quest'ultimo tra i più impattati a livello mondiale. Ad oggi, nonostante l'inversione di tendenza dello scenario macroeconomico registrata a partire dallo scorso anno, permangono diversi fattori di rischio legati a nuove varianti del virus che potrebbero impattare sulla traiettoria di crescita delle economie e sulla ripresa della domanda energetica.

Il Gruppo Saipem continua a effettuare un'approfondita e costante analisi del perdurare della pandemia, in termini di: (i) evoluzione dei contesti normativi nei Paesi dove il Gruppo opera, attraverso il monitoraggio delle misure di contenimento da essi adottate; (ii) gestione delle relazioni con i clienti e partner; (iii) gestione della contrattualistica, attiva e passiva, attraverso l'introduzione e/o l'attivazione, ove possibile, di specifiche clausole contrattuali per mitigare i potenziali effetti negativi della pandemia; (iv) impatti sulle attività di esecuzione dei progetti, e in particolare sull'operatività dei cantieri e dei mezzi navali, riconducibili alla modificata disponibilità di risorse interne ed esterne e/o ad altre circostanze direttamente o indirettamente conseguenti alla pandemia; (v) livelli di performance e continuità di servizio da parte di fornitori, subcontrattisti e partner.

Al fine di controbilanciare l'aumento dei costi legati all'evento COVID-19 sopra descritto, il management prosegue con un adeguato programma di contenimento costi anche in relazione alla pandemia.

Aspetti finanziari: in tale contesto la Società continua a riservare un'attenzione particolare alla revisione delle perdite attese delle attività finanziarie con particolare riguardo a: (i) crediti commerciali; (ii) strumenti derivati di copertura; e (iii) attività finanziarie misurate al fair value.

Le procedure implementate centralmente dalla Società sono strutturate per gestire i rischi insiti nelle operazioni poste in essere mediante il costante monitoraggio degli effetti causati dall'incertezza sulle variabili future e sul rischio delle controparti di mercato con cui vengono stipulati i contratti.

Con riferimento ai crediti commerciali connessi al rischio di insolvenza dei clienti, Saipem monitora costantemente e valuta gli indicatori di rischio e la Probability of default dei clienti proveniente da info provider terzi, in aggiunta alle valutazioni sulla recuperabilità dei crediti.

Recuperabilità degli asset non finanziari: i flussi di cassa impiegati ai fini del test di impairment sono quelli del Piano Strategico 2022-2025, approvato dal Consiglio di Amministrazione del 24 marzo 2022 e predisposto utilizzando le migliori stime disponibili, e sono stati confermati in occasione del sanity check del Piano al 30 giugno 2022. Si precisa che i flussi sono stati normalizzati, ove necessario, ai sensi del principio IAS 36 e che, in particolare, le rate di noleggio di lungo termine delle CGU del Drilling Offshore sono state definite utilizzando gli ultimi report di aggiornamento delle stesse disponibili alla data ed elaborati da

fonti esterne, normalmente utilizzati come benchmark di riferimento. Come esito del test di impairment al 30 giugno 2022 non sono state registrate svalutazioni.

Processo di stima: con riferimento ai ricavi derivanti da contratti con i clienti, a seguito della crisi causata dalla pandemia da COVID-19 e delle mutate condizioni di mercato, si sono valutate le circostanze relative a eventuali: (i) incassi di corrispettivi che potrebbero non essere più altamente probabili; e (ii) accordi tra le parti che potrebbero modificare alcuni aspetti contrattuali legati all'oggetto o al prezzo delle operazioni.

L'esigibilità dei diritti e delle obbligazioni contrattuali e la probabilità di incassare il corrispettivo sono condizioni necessarie per identificare un contratto con i clienti ai fini contabili. In assenza di tali condizioni infatti, secondo l'IFRS 15, il contratto non dovrebbe esistere contabilmente e i ricavi non potrebbero essere rilevati. Stante il perdurare delle condizioni di incertezza, continua quindi a essere necessario verificare l'esistenza di tali presupposti all'inizio del contratto e ogni qualvolta vi sia una possibile modifica sostanziale nei fatti e nelle circostanze rilevanti.

Inoltre, continua a essere rivista la stima della componente variabile dei corrispettivi che, stante l'attuale situazione di incertezza, risulta complessa e richiede un elevato grado di giudizio, per via della limitazione ("constraint") prevista dal principio che consente di rilevare i ricavi limitatamente alle quote che risultano altamente probabili che non possano essere oggetto di storno in futuro (cd. "reversal"). Allo stesso modo gli effetti delle implicazioni operative derivanti dal diffondersi della pandemia sono stati valutati e, ove necessario, considerati nella stima dei costi a vita intera dei progetti.

Saipem, nell'ambito dell'analisi dei possibili effetti della pandemia COVID-19, avviata nei primi mesi del 2020 e tuttora in corso in ragione del perdurare del fenomeno, ha identificato, valutato e costantemente monitorato tali effetti a livello di ciascun progetto in esecuzione.

Identificazione impatto economico COVID-19: relativamente alle attività contrattuali delle commesse a lungo termine, i cui ricavi sono rilevati "over time" sulla base di metodi di input come il "cost to cost", la stima dei costi a finire e della tempistica per l'adempimento delle performance obligation ha reso necessario valutare l'eventuale esclusione dall'avanzamento dei progetti di quei costi legati al COVID-19.

A tal fine, Saipem continua a mantenere l'identificazione di due "cluster" in cui sono stati allocati i costi associati al COVID-19:

1. Costi direttamente connessi al COVID-19 (special items): sono i costi sostenuti, o da sostenere, per gestire l'emergenza presso le società del Gruppo e presso i siti di progetto; costi che restano a carico di Saipem in quanto contrattualmente non rimborsabili da parte del cliente. Questi costi sono rilevati su apposite commesse separate dalle commesse operative e sono rilevati tra i costi nel conto economico senza generazione di avanzamento di commessa (e quindi senza rilevare contract asset patrimoniali) e senza riconoscimento di alcun margine. Nel corso del primo semestre 2022 i costi direttamente imputabili al COVID-19 ammontano a circa 16 milioni di euro (tra gli altri, per esempio: i costi per le risorse in stand by in conformità con le norme sulla quarantena e nel caso in cui le attività dei siti operativi e dei mezzi navali siano state bloccate dalle autorità, per l'acquisto di dispositivi e apparecchiature di protezione individuale in aggiunta alle pratiche standard, per la sanificazione delle aree di lavoro, per l'organizzazione di voli charter per il rientro delle persone).

2. Costi indirettamente connessi al COVID-19: sono i costi sostenuti, o da sostenere, per i quali non è possibile distinguere con ragionevole certezza se siano dovuti alla pandemia o ad altre cause collegate, per esempio, alle mutate condizioni di mercato dovute alla dinamica delle quotazioni del greggio. Si tratta, a titolo esemplificativo, di costi di "delay" delle attività di progetto o di cantiere che sono continuate nonostante le difficoltà dovute ad esempio alla riduzione del personale, allo slittamento di consegna dei materiali o al rinvio da parte dei clienti. Tali costi sono inclusi nelle stime a vita intera delle commesse.

Mercato di riferimento: per quanto concerne le prospettive future ipotizzabili sull'andamento dei mercati, si rileva come nonostante i segnali di recupero del settore di riferimento, principalmente legati alla ripresa del prezzo delle commodity energetiche, permanga un alto livello d'incertezza sulle prospettive della crescita economica mondiale.

Si sottolinea che Saipem progetta e realizza impianti commissionati da clienti sulla base di valutazioni di investimento pluriennali, con tempi di realizzazione tra la fase iniziale di concept dell'iniziativa e quella di sviluppo, e quindi costruzione, che possono essere di diversi anni, a seconda della complessità del progetto. Alla luce di questo aspetto si segnala che Saipem risulta poco impattata dalle dinamiche e fluttuazioni delle variabili di contesto (come prezzo del Brent e del gas naturale) nel breve periodo.

Va inoltre osservato che, per la natura del business e la diversificazione in vari segmenti, non vi è una correlazione diretta tra l'andamento del prezzo del petrolio e i risultati economici di Saipem, il cui backlog E&C, a giugno 2022, è caratterizzato per circa il 76% da progetti non-oil, che includono progetti legati al gas, rinnovabili e infrastrutture.

Pur considerando il perdurare della pandemia COVID-19, il presupposto della continuità aziendale utilizzato per la redazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2022 non risulta essere impattato. Per dettagli sul tema della continuità aziendale, si rimanda al paragrafo precedente "Continuità aziendale".

EFFETTI DELLA CRISI RUSSO-UCRAINA: MISURE RESTRITTIVE E SANZIONI DELL'UE

Effetti diretti: Saipem ha avviato un'approfondita analisi, a seguito del conflitto in Ucraina e dei possibili impatti derivanti dalle misure restrittive adottate dall'Unione Europea, al fine di valutare potenziali ripercussioni sul proprio business, soprattutto in relazione ai progetti attualmente in corso in Russia.

A seguito dello scoppio del conflitto in Ucraina, il Consiglio dell'Unione Europea ha ritenuto opportuno adottare una serie di misure restrittive. In particolare, con la Decisione (PESC) 2022/264 del Consiglio del 23 febbraio 2022 sono state imposte restrizioni per quanto riguarda l'accesso al mercato dei capitali, in particolare vietando il finanziamento della Russia, del suo Governo e della sua Banca Centrale.

Con i pacchetti adottati dall'Unione Europea con i Regolamenti 2022/328 del Consiglio del 25 febbraio 2022, 334/2022 del 28 febbraio 2022, 336/2022 del 1° marzo 2022 e 428/2022 del 15 marzo 2022 sono state attuate una serie di misure restrittive nei confronti della Federazione Russa, tra cui: (i) sanzioni individuali nei confronti dei membri del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Federazione Russa che hanno sostenuto l'immediato riconoscimento, da parte della Russia, delle zone non controllate dal governo delle regioni ucraine di Donetsk e Luhansk quali entità indipendenti; (ii) sanzioni nel settore finanziario, per il quale sono state ampliate ulteriormente le restrizioni esistenti, limitando in tal modo l'accesso della Russia ai più importanti mercati dei

capitali e vietando la quotazione e la prestazione di servizi concernenti le azioni di entità statali russe nelle sedi di negoziazione dell'UE. Sono state inoltre introdotte nuove misure che limitano in misura significativa i flussi finanziari dalla Russia nell'UE, vietando l'accettazione di depositi, superiori a determinati importi, di cittadini o residenti russi, la tenuta di conti di clienti russi da parte dei depositari centrali di titoli dell'UE e la vendita di titoli denominati in euro a clienti russi; (iii) sanzioni nel settore dell'energia in accordo a cui è stato introdotto il divieto di vendere, fornire, trasferire o esportare, direttamente o indirettamente, beni e tecnologie adatti all'uso nella raffinazione del petrolio elencati nell'allegato X del Regolamento UE 2022/328 del Consiglio del 25 febbraio 2022, anche non originari dell'Unione, a qualsiasi persona fisica o giuridica, entità od organismo in Russia o per un uso in Russia. Il divieto non si applicava all'esecuzione, fino al 27 maggio 2022, di contratti conclusi prima del 26 febbraio 2022 o di contratti accessori necessari per l'esecuzione di tali contratti. Con l'introduzione di tale divieto si intendeva colpire il settore petrolifero russo e impedire alla Russia di ammodernare le sue raffinerie di petrolio; (iv) sanzioni nel settore tecnologico, per il quale sono state imposte restrizioni sulle esportazioni di beni e tecnologie a duplice uso (civile/militare), come pure restrizioni sulle esportazioni di determinati beni e tecnologie in grado di contribuire al rafforzamento tecnologico del settore della difesa e della sicurezza della Russia. Anche in questo caso il divieto valeva per tutti i beni elencati nel Regolamento UE in materia di beni a duplice uso (821/2021) e per quelli elencati nell'Annex IV del Regolamento UE 2022/328 anche non originari dell'Unione, a qualsiasi persona fisica o giuridica, entità od organismo in Russia o per un uso in Russia. Il divieto non si applica all'esecuzione, fino al 17 settembre 2022, di contratti conclusi prima del 16 marzo 2022 o di contratti accessori necessari per l'esecuzione di tali contratti; (v) con il Regolamento UE 428/2022 le stesse restrizioni previste per i beni e tecnologie a duplice uso si applicano altresì alle esportazioni materiali di cui all'Annex II del Regolamento 833/2014 (beni di particolare rilievo nel settore dell'energia quali pipeline, ecc.). Anche questo divieto non si applica all'esecuzione, fino al 17 settembre 2022, di contratti conclusi prima del 16 marzo 2022 o di contratti accessori necessari per l'esecuzione di tali contratti; (vi) il Regolamento UE 428/2022 ha inoltre inserito il divieto di effettuare qualsiasi transazione con una serie di persone fisiche e giuridiche russe, tra le quali risulta inclusa GazpromNeft, divieto che non si applicava fino al 15 maggio 2022 per l'esecuzione di contratti conclusi prima del 16 marzo 2022. Inoltre, il Regolamento UE 576/2022 datato 8 aprile 2022 ha ulteriormente ampliato l'elenco dei beni e tecnologie di cui all'allegato X del precedente Regolamento UE 2022/328, includendovi quelli adatti all'uso nella liquefazione del gas naturale e il Regolamento UE 879/2022 del 3 giugno 2022, oltre a prevedere un embargo sul petrolio russo, ha integrato l'elenco di beni e tecnologie in grado di contribuire al rafforzamento tecnologico del settore della difesa e della sicurezza della Russia (listati all'Annex VII del Regolamento UE 833/2014).

L'UE ha inoltre deciso di escludere sette banche russe dal sistema SWIFT a partire dal 12 marzo 2022. Ciò garantirà che tali banche siano escluse dal sistema finanziario internazionale. Le banche che ad oggi risultano escluse dal sistema SWIFT sono Bank Otkritie, Novikombank, Promsvyazbank, Bank Rossiya, Sovcombank, Vnesheconombank (VEB) e VTB Bank e, a partire dal 14 giugno 2022, Sberbank, Credit Bank of Moscow e Joint Stock Company Russian Agricultural Bank - JSC Rosselkhozbank. L'UE ha deciso in particolare che è vietato quanto segue:

  • ≥ la prestazione di servizi specializzati di messaggistica finanziaria, utilizzati per scambiare dati finanziari (SWIFT), a Bank Otkritie, Novikombank, Promsvyazbank, Bank Rossiya, Sovcombank, Vnesheconombank (VEB) e VTB Bank. Tale divieto si applicherà anche a persone giuridiche, entità od organismi stabiliti in Russia i cui diritti di proprietà siano direttamente o indirettamente detenuti per oltre il 50% dalle suddette banche;
  • ≥ investire, partecipare o contribuire in altro modo a progetti futuri cofinanziati dal Fondo russo per gli investimenti diretti;
  • ≥ vendere, fornire, trasferire o esportare banconote denominate in euro alla Russia o a qualsiasi persona fisica o giuridica, entità od organismo in Russia, ivi compresi il Governo russo e la Banca Centrale russa, o per un uso in Russia.

Per il momento restano fuori dal blocco e quindi rimangono nel sistema SWIFT, Sberbank (il maggior gruppo bancario russo) e Gazprombank.

Estromettere alcune delle banche russe dal sistema di pagamenti elettronici internazionali (SWIFT) significa che aziende e privati non possono più effettuare transazioni nel mondo mediante queste banche.

Attualmente i progetti di Saipem che prevedono la realizzazione di attività sul territorio russo e/o con clienti russi sono i seguenti: (i) Arctic LNG 2 GBS (in JV con Ronesans) - cliente Arctic LNG 2 - scopo del lavoro: EPC; (ii) Arctic LNG 2 Topside Facilities (in JV con Technip) - cliente Arctic LNG 2 - scope of work EPC. Per entrambi i progetti sono in corso negoziazioni con il cliente per la chiusura delle relative attività, in linea e in piena conformità con le necessarie autorizzazioni e le tempistiche previste dalla normativa comunitaria sopra citata.

Al momento dell'inizio del conflitto in Ucraina, Saipem aveva in essere altri due progetti nella Federazione Russa: (i) un progetto EPC per la Raffineria di Mosca con il cliente GazpromNeft: contratto risolto a seguito dell'introduzione di sanzioni specifiche nei confronti di GazpromNeft. Le pendenze relative al progetto sono state tutte definite entro il 15 maggio 2022 come previsto dal Regolamento UE; (ii) un progetto di perforazione di gas in acque sub-artiche con l'utilizzo del mezzo di perforazione Perro Negro 8, per il quale il relativo contratto è stato risolto. Il mezzo si trova già in Medio-Oriente in preparazione per un contratto con un operatore locale.

La Società conferma che opera nel pieno rispetto di quanto stabilito dalle istituzioni europee e nazionali nei confronti della Federazione Russa.

Il backlog consolidato riferito a progetti in Russia, in seguito alla terminazione dei due contratti, è quindi azzerato. Il backlog è costituito dai soli progetti non consolidati descritti sopra, per un ammontare pari a circa 1,46 miliardi di euro. La Società sta negoziando con le controparti contrattuali per la chiusura delle relative attività in linea con le tempistiche della già citata normativa comunitaria.

Si ricorda infine che il Piano Strategico 2022-2025 non prevede acquisizioni di nuove commesse in Russia. L'attuale contesto del mercato energetico potrebbe inoltre favorire lo sviluppo di nuove infrastrutture energetiche per la diversificazione dell'approvvigionamento energetico in molti Paesi.

Si precisa che la Società utilizza per la valutazione dei crediti commerciali la probabilità di default dei clienti basata su dati di mercato osservabili e su valutazioni raccolte da info-provider per la quantificazione delle perdite attese alla data di chiusura; di conseguenza tali dati incorporano già gli effetti del conflitto russo-ucraino.

A seguito del conflitto russo-ucraino e delle conseguenti sanzioni intraprese dalla Comunità Europea, USA e altri Paesi, Saipem ha attivato l'Unità di Crisi Corporate (CCU) che collabora quotidianamente con le Unità di Crisi Locali (LCU) in Russia e le funzioni operative di business direttamente coinvolte nella gestione dei progetti e del personale presenti in loco, sul quale è stato fatto un focus. Si segnala a riguardo che non ci sono né attività portate avanti da Saipem né personale nei territori ucraini interessati dallo scontro.

Attualmente, a livello globale, i prezzi delle materie prime sono caratterizzati da elevata volatilità, mai riscontrata nel recente passato, che si inserisce, tra l'altro, in un contesto di elevata inflazione riscontrata già dalla seconda metà del 2021.

Effetti indiretti: la crisi russa incrementa l'incertezza causata dalla pandemia e l'attuale scenario socio-economico rende complesso per gli operatori della supply chain fornire previsioni di prezzo e assumere impegni contrattuali con quotazioni di lungo periodo. Inizialmente i fornitori erano impossibilitati a presentare delle offerte in quanto gli stabilimenti produttivi erano divenuti estremamente selettivi nelle iniziative da perseguire e non fornivano le relative quotazioni se non ai clienti ritenuti più affidabili e solidi finanziariamente. Più recentemente la situazione è migliorata, ma i tempi di consegna si sono notevolmente allungati con impatto diretto sui progetti in portafoglio. Si prevede un livello di prezzi sostenuto ed estremamente volatile fino al perdurare del contesto attuale.

Con riferimento ai progetti in Russia, attualmente una quota parte del materiale su container in transito marittimo verso la Russia è stato sbarcato in porti nord europei in quanto varie compagnie di navigazione internazionali si rifiutano di proseguire il transito presso porti russi. Alcuni container sono tuttora bloccati in porti nord europei in attesa che le autorità competenti e le compagnie di navigazione diano il nullaosta al transito. Nel rispetto delle sanzioni in essere, vari materiali sono stati spediti e sono in spedizione presso due aree di consolidamento in Turchia e in Cina; inoltre il trasporto stradale via camion è tuttora utilizzato con transito dai Paesi baltici alla Russia e Bielorussia. In alcuni casi si è optato per il transito via Finlandia.

Saipem non acquista direttamente materie prime in quanto la sua catena di fornitura è lunga. Non sono previsti impatti diretti, ma si può assumere che la disponibilità di acciaio e di metalli più nobili (nickel, rame, alluminio) sarà inferiore e inoltre ci saranno impatti sul prezzo legati ad altri fattori produttivi (es., gas ed energia), con conseguenze anche sulle tempistiche di consegna, nonché sulla relativa logistica.

Saipem ha un approccio di supply chain diversificato e ove possibile globale. Il rischio, tuttavia, resta concreto per le forniture per le quali, per ragioni tecnologiche, sono disponibili un numero di alternative ridotte, tuttavia tipicamente, se tali tecnologie sono fornite da produttori occidentali e non sono oggetto di sanzioni.

La Società sta monitorando attentamente la propria supply chain per identificare e prendere le dovute azioni di mitigazione in relazione ai potenziali impatti in termini di costi di materiali e servizi e tempi di fornitura derivanti dall'evolversi del conflitto in Ucraina. La Società, in considerazione dell'estrema imprevedibilità di tale situazione e degli effetti sulle commesse, sta già adeguando le proprie strategie esecutive e ha già avviato discussioni con i propri clienti e in generale con l'intera supply chain per negoziare meccanismi di gestione e condivisione del rischio, per mitigarne gli impatti sulle commesse in esecuzione e sulle iniziative future.

In aggiunta a quanto sopra, i nostri servizi di threat intelligence segnalano un incremento della minaccia cyber per gli operatori dei mercati citati e per la loro supply chain. Alla data del presente documento non si sono registrati eventi di attacchi informatici diretti ai danni di Saipem.

A partire dal 2019 Saipem ha implementato un sistema di protezione dagli attacchi informatici, in linea con i requisiti espressi dal Framework Nazionale di sicurezza cibernetica, che prevede misure di natura organizzativa, fisica e logica. Uno sforzo importante è stato sostenuto per definire linee guida sia relative all'implementazione delle tecnologie che ai comportamenti da parte dei dipendenti. I continui assessment di terze parti confermano la bontà dell'impostazione data in termini di rilevamento degli attacchi e relativa risposta all'interno del piano di Crisis Management aziendale, nonché delle misure tecnologiche atte a proteggere le risorse critiche per l'azienda.

Nel marzo 2021 Saipem ha ottenuto la certificazione secondo la norma ISO/IEC 27001 per quanto riguarda il processo di "Monitoraggio degli eventi e gestione degli incidenti di cyber security". Questo passaggio importante conferma la validità dell'assetto che Saipem si è data per il modello di conduzione delle attività di Cyber Detection & Response e permette inoltre di procedere in modo strutturato nel continuo miglioramento del sistema di gestione della sicurezza di Saipem. Il livello di maturità di security dell'azienda è oggi anche funzione del costante lavoro di formazione e informazione dei lavoratori; nell'ultimo anno Saipem ha sviluppato corsi di formazione in modalità e-learning incentrati sul modello di gestione della cyber security (livello standard, elevato e critico).

Saipem mantiene uno stretto coordinamento con le istituzioni nazionali in materia di sicurezza cyber, DIS, Agenzia per la Cybersecurity Nazionale e CNAIPIC.

Saipem si avvale di fornitori qualificati per i servizi critici e maggiormente esposti al rischio di attacchi cyber, in particolare per la fornitura dei servizi IT a supporto delle attività di business.

Il controllo della catena di approvvigionamento è una delle sfide più complesse che ci troviamo ad affrontare. La funzione Security ha espresso specifici requisiti cyber – che devono essere soddisfatti dalla Supply Chain – al fine di assicurare che tutti i fornitori presentino caratteristiche di resilienza accettabili.

EFFETTI DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI

I cambiamenti climatici e la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio stanno avendo un impatto sempre più consistente sull'economia globale e sul settore energetico. Saipem, essendo global solution provider in questo settore, è consapevole che questi cambiamenti possono avere un significativo impatto, diretto e indiretto, sulle attività del proprio business e di conseguenza sul proprio bilancio consolidato, in termini di risultati e di entità di valore delle proprie attività e passività.

Dall'altra parte questi scenari di cambiamento offrono alle società operanti nel settore energetico, e quindi a Saipem, l'opportunità di giocare un ruolo attivo nel proporre ai propri clienti soluzioni eco-sostenibili tecnologicamente all'avanguardia, le

quali soddisfino la domanda di soluzioni e di prodotti a basse emissioni di carbonio che si prevede sarà sempre più crescente nel prossimo futuro.

I rischi correlati ai cambiamenti climatici, a cui le attività di Saipem sono intrinsecamente esposte, sono classificabili in rischi fisici e rischi di transizione. I rischi fisici sono i rischi conseguenti a fenomeni climatici riscontrabili fisicamente (es: allagamento di stabilimenti, siti produttivi e cantieri, peggioramento delle condizioni meteomarine nelle aree di operazione offshore). I rischi di transizione sono i rischi derivanti dalla fase di passaggio che punta a ridurre le emissioni e quindi a mitigare gli effetti derivanti dai cambiamenti climatici. Tali rischi sono classificati come rischi di mercato, in termini di posizionamento strategico per sfruttare in tempi utili le opportunità date dalla transizione energetica; rischi tecnologici, in termini di non sufficiente efficacia nell'implementazione delle più efficienti tecnologie applicabili; rischi normativi, correlati all'emanazione di leggi e regolamenti a cui doversi prontamente adeguare e che possono comportare l'incremento dei costi operativi; rischi d'immagine, in termini di valutazione negativa da parte degli stakeholder finanziari in merito alla strategia aziendale posta in essere.

Per ogni rischio identificabile, sia fisico che di transizione, Saipem intraprende un piano d'azione che ne comprende l'identificazione e descrizione, la valutazione in termini di: (i) orizzonte temporale; (ii) probabilità; (iii) grandezza dell'impatto finale, l'identificazione dell'impatto economico-finanziario e le azioni da porre in essere per la sua gestione.

In questo contesto evolutivo e di trasformazione Saipem, da sempre orientata all'innovazione tecnologica, è oggi impegnata a fianco dei suoi clienti sulla frontiera della transizione energetica con mezzi, tecnologie e processi sempre più digitali e orientati sin dalla loro concezione alla sostenibilità ambientale. In questa direzione prevede di ampliare progressivamente la propria offerta in settori a minor impatto sul clima e proponendosi come fornitore di soluzioni innovative per supportare i clienti nell'identificazione delle migliori scelte tecnologiche a ridotte emissioni di carbonio.

L'evoluzione della domanda di energia può influire sull'importo recuperabile di immobili, impianti e attrezzature e sull'avviamento del Gruppo. La Direzione Aziendale continuerà a rivedere le ipotesi sulla domanda con il progredire del processo di transizione energetica, che potrà portare in futuro a ulteriori svalutazioni dei propri asset non finanziari rispetto a quelle finora effettuate. L'esposizione ai rischi e agli impatti derivanti dai cambiamenti climatici è considerata nella stima dei flussi di cassa futuri ai fini dell'esecuzione dei test di impairment.

La transizione energetica può ridurre la vita utile prevista dei beni impiegati nell'industria del petrolio e del gas, accelerando così le spese di ammortamento degli asset impiegati nelle attività di questo settore. Tuttavia, Saipem si sta gradualmente posizionando in settori non-oil, valorizzando ove possibile l'utilizzo dei propri asset tradizionali; nel contempo è previsto che parte degli asset attualmente di proprietà sarà completamente ammortizzata nel medio-lungo termine, periodo nel quale si prevede che la domanda di servizi nel settore oil rimanga comunque significativa.

Nuove leggi o regolamenti introdotti in risposta ai cambiamenti climatici possono dar vita a nuovi obblighi che non esistevano in precedenza. Di conseguenza la Direzione Aziendale monitora l'evoluzione della normativa in materia al fine di valutare se tali obblighi, anche impliciti, richiedano la rilevazione di appositi accantonamenti o comunque la segnalazione di passività potenziali correlate.

3 Modifiche dei criteri contabili

Rispetto a quanto indicato nella Relazione finanziaria annuale 2021, a cui si rinvia, non vi sono state modifiche nei criteri contabili adottati da Saipem. Per quanto attiene all'adozione dei principi contabili internazionali di riferimento, si veda quanto di seguito riportato.

Principi contabili di recente emanazione

Di seguito sono riportate le modifiche ai principi contabili internazionali omologate dalla Commissione Europea, già riportate nella Relazione finanziaria annuale 2021, le cui disposizioni sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2022, oltre alle modifiche effettuate nel primo semestre dell'anno in corso, sia omologate che non ancora omologate dalla Commissione Europea, che hanno efficacia a partire dal 1° gennaio 2023 o data successiva.

Principi contabili e interpretazioni emessi dallo IASB/IFRIC e omologati dalla Commissione Europea

Con il Regolamento n. 2021/1080, emesso dalla Commissione Europea in data 28 giugno 2021, sono state omologate: (i) le modifiche allo IAS 37, volte a fornire chiarimenti in merito alle modalità di determinazione dell'onerosità di un contratto; (ii) le modifiche allo IAS 16, volte a definire che i ricavi derivanti dalla vendita di beni prodotti da un asset prima che lo stesso sia pronto per l'uso previsto siano imputati a conto economico unitamente ai relativi costi di produzione; (iii) le modifiche all'IFRS 3, volte a: completare l'aggiornamento dei riferimenti al Conceptual Framework for Financial Reporting presenti nel principio contabile; fornire chiarimenti in merito ai presupposti per la rilevazione, all'acquisition date, di fondi, passività potenziali e passività per tributi (cd. levy) assunti nell'ambito di un'operazione di business combination ed esplicitare la circostanza che le attività potenziali non possono essere rilevate nell'ambito di una business combination; (iv) il documento "Ciclo annuale di miglioramenti agli IFRS 2018-2020", contenente modifiche, essenzialmente di natura tecnica e redazionale, dei principi contabili internazionali. Gli Annual Improvements e le modifiche ai principi indicati sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2022. Allo stato le modifiche sopra indicate non hanno avuto impatti sul Gruppo.

Con il Regolamento n. 2021/2036, emesso dalla Commissione Europea in data 19 novembre 2021, sono state omologate le modifiche all'IFRS 17 "Insurance Contracts" che definiscono il trattamento contabile dei contratti assicurativi emessi e dei contratti di riassicurazione posseduti. Le disposizioni dell'IFRS 17, che superano quelle attualmente previste dall'IFRS 4 "Contratti assicurativi", hanno lo scopo di aiutare le imprese ad attuare lo standard e a: (i) ridurre i costi semplificando i requisiti previsti dalla norma; (ii) rendere più facile le esposizioni delle disclosure nei bilanci; (iii) facilitare la transizione al nuovo standard, rinviando la sua entrata in vigore. Le modifiche sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2023 o data successiva.

Con il Regolamento n. 2022/357, emesso dalla Commissione Europea in data 2 marzo 2022, sono state omologate le modifiche allo IAS 1 and IFRS Practice Statement 2 "Disclosure of Accounting Policies" con il quale si richiede alle singole entità di fornire maggiori informazioni in merito alle loro politiche contabili, piuttosto che ai principi contabili. Le modifiche al Practice Statement forniscono indicazioni sulle modalità di applicazione del concetto di materialità all'informativa contabile. Le modifiche al principio saranno efficaci a partire dal 1° gennaio 2023 o data successiva.

Con il Regolamento n. 2022/357, emesso dalla Commissione Europea in data 2 marzo 2022, sono state omologate le modifiche allo IAS 8 "Definition of Accounting Estimates" con il quale viene puntualizzata la nozione di stime contabili, eliminando la definizione di cambiamento nelle stime contabili. Nella nuova accezione le stime contabili sono definite come importi monetari soggetti a misura di incertezza; le modifiche chiariscono le modalità con cui le singole entità dovrebbero distinguere i cambiamenti dei principi contabili dai cambiamenti nelle stime contabili. Tale distinzione è importante perché le variazioni nelle stime contabili sono applicate prospetticamente solo alle operazioni future e ad altri eventi futuri, mentre le variazioni nei principi contabili sono generalmente applicate retroattivamente. Le modifiche al principio saranno efficaci a partire dal 1° gennaio 2023 o data successiva.

Allo stato Saipem sta valutando gli eventuali impatti sul Gruppo delle modifiche ai principi indicati.

Principi contabili e interpretazioni emessi dallo IASB/IFRIC e non ancora omologati dalla Commissione Europea

In data 15 luglio 2020 lo IASB ha emesso il documento Amendment to IAS 1 "Classification of Liabilities as Current or Non current - Deferral of Effective Date" con il quale, per via della pandemia del COVID-19, è stata posticipata l'entrata in vigore delle modifiche a partire dal 1° gennaio 2023.

In data 7 maggio 2021 lo IASB ha emesso il documento "Amendments to IAS 12 - Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction", con il quale viene precisata la modalità di contabilizzazione delle imposte differite attive e passive relative ad alcune operazioni, quali operazioni di leasing e obblighi di smantellamento. Il documento modifica anche l'IFRS 1 "First-time Adoption of International Financial Reporting Standards" con l'introduzione di un paragrafo specifico sulla data di applicazione delle suddette modifiche, e di alcuni paragrafi riguardanti l'Appendice B dell'IFRS 1. Le modifiche saranno efficaci a partire dal 1° gennaio 2023 o data successiva.

In data 9 dicembre 2021 lo IASB ha emesso il documento "Amendments to IFRS 17 - Insurance Contracts: Initial Application of IFRS 17 and IFRS 9 - Comparative Information" con il quale si richiede che se un'entità applica l'IFRS 17 a seguito dell'applicazione dell'IFRS 9 (sovrapposizione della classificazione), l'entità deve fornire informazioni qualitative che consentano agli utilizzatori del bilancio di comprendere: (i) la misura in cui la sovrapposizione della classificazione è stata applicata (per esempio, se è stata applicata a tutte le attività finanziarie eliminate nel periodo comparativo); e (ii) se e in quale misura le disposizioni sulla riduzione di valore dell'IFRS 9 sono state applicate. Lo IASB propone inoltre di aggiungere un elemento del blocco di testo alla tassonomia IFRS per riflettere questa nuova disposizione in materia di informativa. Le modifiche saranno efficaci a partire dal 1° gennaio 2023.

Allo stato Saipem sta valutando gli eventuali impatti sul Gruppo delle modifiche ai principi indicati.

Imprese controllate

Italia

Ragione sociale Sede legale Valuta Capitale sociale
Soci
% Possesso % Consolidata
di pertinenza
Saipem
consolidamento
di valutazione (*)
Metodo di
o criteri
Denuke Scarl San Donato Milanese EUR 10.000 Saipem SpA Soci terzi 55,00
45,00
55,00 C.I.
International Energy Services SpA San Donato Milanese EUR 50.000 Saipem SpA 100,00 100,00 C.I.
Saipem Offshore Construction SpA San Donato Milanese EUR 20.000.000 Saipem SpA 100,00 100,00 C.I.
Servizi Energia Italia SpA San Donato Milanese EUR 20.000.000 Saipem SpA 100,00 100,00 C.I.
Smacemex Scarl (**) San Donato Milanese EUR 10.000 Saipem SpA Soci terzi 60,00
40,00
60,00 Co.
SnamprogettiChiyoda sas
di Saipem SpA
San Donato Milanese EUR 10.000 Saipem SpA Soci terzi 99,90
0,10
99,90 C.I.
Estero
Andromeda Consultoria Tecnica
e Representações Ltda
Rio de Janeiro
(Brasile)
BRL 20.494.210 Saipem SpA
Snamprogetti Netherlands BV
99,00
1,00
100,00 C.I.
Boscongo SA Pointe-Noire
(Congo)
XAF 6.190.600.500 Saipem SA 100,00 100,00 C.I.
ER SAI Caspian Contractor Llc Almaty
(Kazakhstan)
KZT 1.105.930.000 Saipem International BV
Soci terzi
50,00
50,00
50,00 C.I.
ERS - Equipment Rental
& Services BV
Amsterdam
(Paesi Bassi)
EUR 90.760 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
European Maritime Construction sas Montigny le Bretonneux
(Francia)
EUR 42.370 Saipem SA 100,00 100,00 C.I.
Global Petroprojects Services AG Zurigo
(Svizzera)
CHF 5.000.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Moss Maritime AS Lysaker
(Norvegia)
NOK 40.000.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
North Caspian Service Co Almaty
(Kazakhstan)
KZT 375.350.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Petrex SA Lima
(Perù)
PEN 469.359.045 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
PT Saipem Indonesia Jakarta
(Indonesia)
USD 372.778.100 Saipem International BV
Soci terzi
99,99
0,01
99,99 C.I.

(*) C.I. = consolidamento integrale, J.O. = joint operation, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo

(**) Società in liquidazione.

Ragione sociale Sede legale Valuta Capitale sociale Soci % Possesso % Consolidata
di pertinenza
Saipem
consolidamento
di valutazione (*)
Metodo di
o criteri
Saimexicana SA de Cv Delegacion Cuauhtemoc
(Messico)
MXN 6.386.529.301 Saipem SA 100,00 100,00 C.I.
Saipem (Beijing) Technical
Services Co Ltd
Pechino
(Cina)
USD 6.700.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem (Malaysia) Sdn Bhd Petaling Jaya
(Malesia)
MYR 87.033.500 Saipem International BV
Soci terzi
41,94
58,06
100,00 (a) C.I.
Saipem (Nigeria) Ltd Lagos
(Nigeria)
NGN 259.200.000 Saipem International BV
Soci terzi
89,41
10,59
89,41 C.I.
Saipem (Portugal) Comércio Marítimo,
Sociedade Unipessoal Lda
Caniçal
(Portogallo)
EUR 299.300.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem America Inc Wilmington
(USA)
USD 1.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem Argentina de Perforaciones,
Montajes y Proyectos Sociedad
Anónima, Minera, Industrial,
Comercial y Financiera () (*)
Buenos Aires
(Argentina)
ARS 1.805.300 Saipem International BV
Soci terzi
99,90
0,10
99,90 Co.
Saipem Asia Sdn Bhd Petaling Jaya
(Malesia)
MYR 238.116.500 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem Australia Pty Ltd West Perth
(Australia)
AUD 566.800.001 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem Canada Inc Montreal
(Canada)
CAD 100.100 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem Contracting Algérie SpA Algeri
(Algeria)
DZD 4.129.310.000 Sofresid SA 100,00 100,00 C.I.
Saipem Contracting Netherlands BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
EUR 20.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem Contracting Nigeria Ltd Lagos
(Nigeria)
NGN 827.000.000 Saipem International BV
Soci terzi
97,94
2,06
97,94 C.I.
Saipem do Brasil Rio de Janeiro BRL 2.260.796.299 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Serviçõs de Petroleo Ltda (Brasile)
Saipem Drilling Llc () (*) Mosca
(Russia)
RUB 6.100.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem Drilling Norway AS Sola
(Norvegia)
NOK 120.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem East Africa Ltd Kampala
(Uganda)
UGX 3.791.000.000 Saipem International BV
Snamprogetti Netherlands BV
51,00
49,00
100,00 C.I.
Saipem Finance International BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
EUR 1.000.000 Saipem International BV
Saipem SpA
75,00
25,00
100,00 C.I.
Saipem Guyana Inc Georgetown
(Guyana)
GYD 200.000 Saipem Ltd 100,00 100,00 C.I.
Saipem India Projects Private Ltd Chennai
(India)
INR 526.902.060 Saipem SA 100,00 100,00 C.I.
Saipem Ingenieria
Y Construcciones SLU
Madrid
(Spagna)
EUR 80.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem International BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
EUR 172.444.000 Saipem SpA 100,00 100,00 C.I.
Saipem Ltd Kingston upon Thames
Surrey
(Regno Unito)
EUR 607.500.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.

(a) Percentuale di controllo. La percentuale di possesso comprensiva delle azioni preferenziali è pari a 99,31% Saipem International BV e 0,69% Soci terzi.

(*) C.I. = consolidamento integrale, J.O. = joint operation, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo

(**) Società in liquidazione.

(***) Società non operativa nell'esercizio.

Ragione sociale Sede legale Valuta Capitale sociale Soci % Possesso % Consolidata
di pertinenza
Saipem
consolidamento
di valutazione (*)
Metodo di
o criteri
Saipem Luxembourg SA Lussemburgo
(Lussemburgo)
EUR 31.002 Saipem Maritime Asset
Management Luxembourg Sàrl
100,00 100,00 C.I.
Saipem Maritime Asset
Management Luxembourg Sàrl
Lussemburgo
(Lussemburgo)
USD 378.000 Saipem SpA 100,00 100,00 C.I.
Saipem Misr
for Petroleum Services (S.A.E.)
Port Said
(Egitto)
EUR 2.000.000 Saipem International BV
ERS - Equipment Rental
& Services BV
Saipem (Portugal) Comércio
Marítimo, Sociedade
Unipessoal Lda
99,92
0,04
0,04
100,00 C.I.
Saipem Moçambique Lda Maputo
(Mozambico)
MZN 535.075.000 Saipem SA Saipem International BV 99,98
0,02
100,00 C.I.
Saipem Norge AS Sola
(Norvegia)
NOK 100.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem Offshore México SA de Cv Delegacion Cuauhtemoc
(Messico)
MXN 998.259.500 Saimexicana SA de Cv 100,00 100,00 C.I.
Saipem Romania Srl Aricestii Rahtivani
(Romania)
RON 29.004.600 Snamprogetti Netherlands BV
Saipem International BV
99,00
1,00
100,00 C.I.
Saipem SA Montigny le Bretonneux
(Francia)
EUR 25.050.000 Saipem SpA 100,00 100,00 C.I.
Saipem Singapore Pte Ltd Singapore
(Singapore)
SGD 116.090.000 Saipem SA 100,00 100,00 C.I.
Saiwest Ltd Accra
(Ghana)
GHS 937.500 Saipem SA
Soci terzi
49,00
51,00
49,00 C.I.
Sajer Iraq Co for Petroleum Services,
Trading, General Contracting
& Transport Llc
Baghdad
(Iraq)
IQD 300.000.000 Saipem International BV
Soci terzi
60,00
40,00
60,00 C.I.
Saudi Arabian Saipem Ltd Dhahran
(Arabia Saudita)
SAR 155.000.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saudi International
Energy Services Ltd Co
Dhahran
(Arabia Saudita)
SAR 1.000.000 International Energy
Services SpA
100,00 100,00 C.I.
Sigurd Rück AG Zurigo
(Svizzera)
CHF 25.000.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Snamprogetti Engineering
& Contracting Co Ltd
Dhahran
(Arabia Saudita)
SAR 10.000.000 Snamprogetti Netherlands BV 100,00 100,00 C.I.
Snamprogetti Engineering BV Schiedam
(Paesi Bassi)
EUR 18.151 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Snamprogetti Netherlands BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
EUR 203.000 Saipem SpA 100,00 100,00 C.I.
Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc Dhahran (Arabia Saudita) SAR 10.000.000 Saipem International BV
Snamprogetti Netherlands BV
95,00
5,00
100,00 C.I.
Sofresid Engineering SA Saint Herblain
(Francia)
EUR 1.217.783 Sofresid SA 100,00 100,00 C.I.
Sofresid SA Montigny le Bretonneux
(Francia)
EUR 16.699.069 Saipem SA 100,00 100,00 C.I.

Italia

Ragione sociale Sede legale Valuta Capitale sociale Soci % Possesso % Consolidata
di pertinenza
Saipem
consolidamento
di valutazione (*)
Metodo di
o criteri
ASG Scarl San Donato Milanese EUR 50.864 Saipem SpA
Soci terzi
55,41
44,59
55,41 P.N.
CCS JV Scarl Δ San Donato Milanese EUR 150.000 Servizi Energia Italia SpA
Soci terzi
75,00
25,00
75,00 P.N.
CEPAV (Consorzio Eni
per l'Alta Velocità) Due
San Donato Milanese EUR 51.646 Saipem SpA
Soci terzi
59,09
40,91
59,09 P.N.
CEPAV (Consorzio Eni
per l'Alta Velocità) Uno
San Donato Milanese EUR 51.646 Saipem SpA
Soci terzi
50,36
49,64
50,36 P.N.
Consorzio F.S.B. Δ Venezia - Marghera EUR 15.000 Saipem SpA
Soci terzi
29,10
70,90
29,10 Co.
Consorzio Sapro Δ San Giovanni Teatino EUR 10.329 Saipem SpA
Soci terzi
51,00
49,00
51,00 Co.
Rosetti Marino SpA Ravenna EUR 4.000.000 Saipem SA
Soci terzi
20,00
80,00
20,00 P.N.
SCD JV Scarl Δ San Donato Milanese EUR 100.000 Servizi Energia Italia SpA
Soci terzi
60,00
40,00
60,00 P.N.
Ship Recycling Scarl (**) Δ Genova EUR 10.000 Saipem SpA
Soci terzi
51,00
49,00
51,00 J.O.

Estero

Bally Solar Energy Ltd Δ Dublino EUR 100 Servizi Energia Italia SpA 50,00 50,00 P.N.
(Irlanda) Soci terzi 50,00
Gydan Lng Snc Nanterre EUR 9.000 Sofresid SA 15,00 15,00 P.N.
(Francia) Soci terzi 85,00
Gydan Yard Management Services Shanghai CNY 1.600.000 Saipem (Beijing) Technical 15,15 15,15 P.N.
(Shanghai) Co Ltd (Cina) Services Co Ltd
Soci terzi 84,85
Gygaz Snc Nanterre EUR 10.000 Sofresid SA 15,15 15,15 P.N.
(Francia) Soci terzi 84,85
Hazira Cryogenic Engineering Mumbai INR 500.000 Saipem SA 55,00 55,00 P.N.
& Construction Management (India) Soci terzi 45,00
Private Ltd Δ
KWANDA Suporte Logistico Lda Luanda AOA 25.510.204 Saipem SA 49,00 49,00 P.N.
(Angola) Soci terzi 51,00
Mangrove Gas Netherlands BV Δ Amsterdam EUR 2.000.000 Saipem International BV 50,00 50,00 P.N.
(Paesi Bassi) Soci terzi 50,00
Novarctic Snc Nanterre EUR 9.000 Sofresid SA 33,33 33,33 P.N.
(Francia) Soci terzi 66,67
Petromar Lda Δ Luanda USD 357.143 Saipem SA 70,00 70,00 P.N.
(Angola) Soci terzi 30,00
PSS Netherlands BV Δ Leiden EUR 30.000 Saipem SpA 36,00 36,00 P.N.
(Paesi Bassi) Soci terzi 64,00
Sabella SA Quimper EUR 12.889.122 Sofresid Engineering SA 9,00 9,00 P.N.
(Francia) Soci terzi 91,00
SaiPar Drilling Co BV Δ Amsterdam EUR 20.000 Saipem International BV 50,00 50,00 P.N.
(Paesi Bassi) Soci terzi 50,00
Saipem Dangote E&C Ltd (***) Δ Victoria Island - Lagos NGN 100.000.000 Saipem International BV 49,00 49,00 P.N.
(Nigeria) Soci terzi 51,00

(**) Società in liquidazione.

(***) Società non operativa nell'esercizio.

Δ Impresa a controllo congiunto

Ragione sociale Sede legale Valuta Capitale sociale Soci % Possesso % Consolidata
di pertinenza
Saipem
consolidamento
di valutazione (*)
Metodo di
o criteri
Saipem - Hyperion Eastmed Nicosia EUR 85.000 Saipem International BV 45,00 45,00 P.N.
Engineering Ltd Δ (Cipro) Soci terzi 55,00
Saipem Taqa Al Rushaid Dammam SAR 40.000.000 Saipem International BV 40,00 40,00 P.N.
Fabricators Co Ltd (Arabia Saudita) Soci terzi 60,00
Saipon Snc Δ † Montigny le Bretonneux EUR 20.000 Saipem SA 60,00 60,00 P.N.
(Francia) Soci terzi 40,00
SAME Netherlands BV Δ Amsterdam
(Paesi Bassi)
EUR 50.000 Servizi Energia Italia SpA
Soci terzi
58,00
42,00
58,00 P.N.
Saren BV Δ Amsterdam EUR 20.000 Servizi Energia Italia SpA 50,00 50,00 P.N.
(Paesi Bassi) Soci terzi 50,00
Saren Llc Δ Murmansk
(Russia)
RUB 10.000 Saren BV 100,00 50,00 P.N.
Société pour la Réalisation Anjra EUR 33.000 Saipem SA 33,33 33,33 P.N.
du Port de Tanger Méditerranée (***) Δ (Marocco) Soci terzi 66,67
Southern Gas Constructors Ltd Δ Lagos NGN 10.000.000 Saipem International BV 50,00 50,00 P.N.
(Nigeria) Soci terzi 50,00
Sud-Soyo Urban Soyo AOA 20.000.000 Saipem SA 49,00 49,00 P.N.
Development Lda (***) Δ (Angola) Soci terzi 51,00
TMBYS SAS (***) Δ Guyancourt EUR 30.000 Saipem SA 33,33 33,33 P.N.
(Francia) Soci terzi 66,67
TSGI Mühendislik İnşaat Ltd Şirketi Δ Istanbul
(Turchia)
TRY 594.657.675 Saipem Ingenieria
Y Construcciones, SLU
33,33 33,33 P.N.
Soci terzi 66,67
TSKJ II - Construções Internacionais, Funchal EUR 5.000 TSKJ - Servições 100,00 25,00 P.N.
Sociedade Unipessoal, Lda (Portogallo) de Engenharia Lda
TSKJ - Nigeria Ltd (**) Lagos
(Nigeria)
NGN 50.000.000 TSKJ II - Construções
Internacionais, Sociedade
100,00 25,00 P.N.
Unipessoal, Lda
TSKJ - Servições de Engenharia Lda Funchal
(Portogallo)
EUR 5.000 Snamprogetti Netherlands BV
Soci terzi
25,00
75,00
25,00 P.N.
Xodus Subsea Ltd () (*) Δ Londra
(Regno Unito)
GBP 7.000.000 Saipem International BV
Soci terzi
50,00
50,00
50,00 P.N.

Al 30 giugno 2022 le imprese di Saipem SpA sono così ripartite:

Controllate Collegate e controllate congiunte
Italia Estero Totale Italia Estero Totale
Imprese controllate/Joint operation e loro partecipazioni 5 52 57 1 - 1
Consolidate con il metodo integrale 5 52 57 - - -
Consolidate come joint operation - - - 1 - 1
Partecipazioni di imprese consolidate (1) 1 1 2 8 28 36
Valutate con il criterio del patrimonio netto - - - 6 28 34
Valutate con il criterio del costo 1 1 2 2 - 2
Totale imprese 6 53 59 9 28 37

(1) Le partecipazioni di imprese controllate/joint operation valutate con il metodo del patrimonio netto o con il metodo del costo riguardano le imprese non significative e le imprese in cui il consolidamento non produce effetti significativi.

(**) Società in liquidazione

(***) Società non operativa nell'esercizio Δ Impresa a controllo congiunto

† Joint operation non rilevante

Variazioni dell'area di consolidamento

Nel corso dei primi sei mesi del 2022 non sono intervenute variazioni significative nell'area di consolidamento del Gruppo rispetto alla relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2021. Le variazioni intervenute sono esposte nel seguito in ordine di accadimento.

Costituzioni, dismissioni, liquidazioni, fusioni, variazione quote di partecipazioni, cambiamenti nel criterio di consolidamento:

  • ≥ la società Saipem Services Mexico SA de Cv precedentemente consolidata con il metodo integrale,è stata fusa per incorporazione nella società Saimexicana SA de Cv;
  • ≥ la società Xodus Subsea Ltd, valutata con il metodo del patrimonio netto, è stata posta in liquidazione;
  • ≥ la società Saipem Drilling Llc, consolidata con il metodo integrale, è stata posta in liquidazione;

Cambiamenti di ragione sociale o spostamenti da partecipata senza effetti sul consolidato:

≥ la società Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sarl ha trasferito a Saipem International BV il 100% delle azioni della Snamprogetti Engineering BV.

5 Disponibilità liquide ed equivalenti

Le disponibilità liquide ed equivalenti di 1.680 milioni di euro aumentano di 48 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021 (1.632 milioni di euro).

Le disponibilità liquide di fine semestre, denominate in euro per il 43%, in dollari USA per il 28% e in altre valute per il 29%, hanno trovato remunerazione a un tasso medio dello 0,20%. La voce include denaro e valori in cassa per 2 milioni di euro (2 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

Le disponibilità del primo semestre includono, per un totale complessivo di 697 milioni di euro, quanto di seguito: (i) disponibilità liquide pari a 559 milioni di euro su conti correnti di progetti eseguiti in partnership o in joint venture; (ii) disponibilità liquide pari a 135 milioni di euro su conti correnti denominati in valute soggette a restrizioni sulla movimentazione e/o sulla convertibilità; (iii) disponibilità liquide pari a 3 milioni di euro su conti correnti bloccati o soggetti a vincoli.

Le disponibilità al 30 giugno 2022 sono riconducibili alla Capogruppo e ad altre società del Gruppo con la seguente ripartizione per area geografica (con riferimento al Paese in cui è domiciliato il rapporto finanziario):

31.12.2021
(milioni di euro)
30.06.2022
Italia 738 642
Resto d'Europa 107 187
CSI 33 7
Medio Oriente 110 224
Estremo Oriente 138 85
Africa Settentrionale 10 3
Africa Sub-Sahariana 278 270
Americhe 218 262
Totale 1.632 1.680

6 Attività finanziarie valutate al fair value con effetti a OCI

Le attività finanziarie valutate al fair value con effetti a OCI, pari a 71 milioni di euro (59 milioni di euro al 31 dicembre 2021), si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2021 30.06.2022
Titoli non strumentali all'attività operativa
Titoli quotati emessi da Stati sovrani/enti sovranazionali 7 8
Titoli quotati emessi da imprese industriali 52 63
Totale 59 71

I titoli quotati emessi da Stati sovrani/enti sovranazionali al 30 giugno 2022 di 8 milioni di euro si analizzano come segue:

(milioni di euro) Valore nominale Fair value di rendimento
nominale (%)
Tasso
di scadenza
Anno
Standard & Poors
Classe di rating
Tasso fisso
Polonia 3 3 3,75 2023 A
Altri 5 5 0,00 2026 AAA
Totale 8 8

I titoli quotati emessi da imprese industriali al 30 giugno 2022 di 63 milioni di euro si analizzano come segue:

(milioni di euro) Valore nominale Fair value di rendimento
nominale (%)
Tasso
di scadenza
Anno
Standard & Poors
Classe di rating
Tasso fisso
Titoli quotati emessi da imprese industriali 66 63 0,13-5,52 2023-2028 AA/BBB
Totale 66 63

Il fair value dei titoli è determinato sulla base dei prezzi di mercato. La gerarchia del fair value è di livello 1, ossia basato su quotazioni in mercati attivi. I titoli valutati al fair value con effetti a OCI sono detenuti sia per incassare i flussi di cassa contrattuali che per una futura vendita.

I titoli quotati emessi da Stati sovrani/enti sovranazionali e da imprese industriali detenuti dal Gruppo rientrano nel perimetro di analisi per la determinazione delle perdite attese.

Dato l'elevato merito creditizio degli emittenti ("investment grade") l'impatto delle perdite attese sui titoli in oggetto al 30 giugno 2022 risulta irrilevante.

7 Altre attività finanziarie

Altre attività finanziare correnti

Le altre attività finanziarie correnti pari a 507 milioni di euro (567 milioni di euro al 31 dicembre 2021) si analizzano come segue:

31.12.2021
(milioni di euro)
30.06.2022
Crediti finanziari strumentali all'attività operativa
1
1
Crediti finanziari non strumentali all'attività operativa
566
506
Totale
567
507

I crediti finanziari strumentali all'attività operativa di 1 milione di euro (1 milione di euro al 31 dicembre 2021) si riferiscono ai crediti vantati da Saipem SpA verso Serfactoring SpA.

I crediti finanziari non strumentali all'attività operativa di 506 milioni di euro (566 milioni di euro al 31 dicembre 2021) si riferiscono quasi interamente al credito finanziario vantato verso CCS JV Scarl che sta realizzando un progetto in Mozambico (323 milioni di euro) e SCD JV Scarl che sta realizzando un progetto in Nigeria (171 milioni di euro).

Le altre attività finanziarie correnti verso parti correlate sono dettagliate alla nota 36 "Rapporti con parti correlate".

Altre attività finanziare non correnti

Le altre attività finanziarie non correnti non strumentali all'attività operativa, pari a 63 milioni di euro (61 milioni di euro al 31 dicembre 2021), comprendono principalmente l'ammontare di due conti bloccati della controllata Saipem Contracting Algérie SpA per un importo di 63 milioni di euro (64 milioni di euro al lordo dell'attualizzazione), classificati come altre attività finanziarie non correnti a causa del protrarsi dei procedimenti in Algeria.

8 Crediti commerciali e altri crediti

I crediti commerciali e altri crediti di 2.556 milioni di euro (2.251 milioni di euro al 31 dicembre 2021) si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2021 30.06.2022
Crediti commerciali 1.837 2.029
Acconti per servizi 263 347
Altri crediti 151 180
Totale 2.251 2.556

I crediti commerciali di 2.029 milioni di euro aumentano di 192 milioni di euro rispetto all'esercizio 2021.

I crediti commerciali per 84 milioni sono stati riclassificati nelle Discontinued operations.

I crediti sono esposti al netto del fondo svalutazione di 858 milioni di euro, la cui movimentazione è riportata di seguito:

(milioni di euro) 31.12.2021 Accantonamenti Utilizzi da conversione
Differenze
di cambio
variazioni
Altre
30.06.2022
Crediti commerciali 732 55 (5) 47 (1) 828
Altri crediti 30 - - - - 30
Totale 762 55 (5) 47 (1) 858

L'esposizione creditizia verso i primi cinque clienti è in linea con l'operatività del Gruppo e rappresenta circa il 41% del totale dei crediti.

Il Gruppo continua a porre particolare attenzione al monitoraggio degli incassi in quanto, come noto, i maggiori clienti sono rappresentati dalle principali Oil Company di riferimento del settore.

La recuperabilità dei crediti di natura commerciale è verificata sulla base del cosiddetto "expected credit loss model".

Al 30 giugno 2022 l'effetto delle perdite attese sui crediti commerciali, determinate in base alla valutazione sul merito creditizio dei clienti, ammonta a 174 milioni di euro (125 milioni di euro al 31 dicembre 2021) sul totale del fondo svalutazione crediti di 828 milioni di euro (732 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

Al 30 giugno 2022 sono state poste in essere operazioni di cessione pro-soluto senza notifica di crediti commerciali non scaduti, per un importo di 129 milioni di euro (38 milioni di euro al 31 dicembre 2021). Saipem SpA provvede alla gestione degli incassi dei crediti ceduti senza notifica e al trasferimento delle somme ricevute alle società di factoring.

I crediti commerciali comprendono ritenute in garanzia per attività contrattuali per 152 milioni di euro (144 milioni di euro al 31 dicembre 2021), di cui 88 milioni di euro scadenti entro 12 mesi e 64 milioni di euro scadenti oltre 12 mesi.

Al 30 giugno 2022 non risultano crediti riferiti a progetti in contenzioso come già al 31 dicembre 2021.

Gli acconti per servizi non ancora resi al 30 giugno 2022 ammontano a 347 milioni di euro, relativi quasi interamente ad anticipi a fornitori su progetti operativi in corso di svolgimento, registrano un incremento di 84 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021. Gli acconti per servizi per 1 milione di euro sono stati riclassificati nelle Discontinued operations. Gli altri crediti di 180 milioni di euro si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2021 30.06.2022
Crediti verso:
- personale 43 38
- depositi cauzionali 11 18
- istituti di previdenza e di sicurezza sociale 5 10
- compagnie di assicurazione - 10
Altri crediti diversi 92 104
Totale 151 180

Gli altri crediti di 180 milioni di euro sono esposti al netto del fondo di svalutazione pari a 30 milioni di euro, in linea con l'esercizio precedente ed è relativo principalmente alla svalutazione di un credito verso un subcontrattista.

Gli altri crediti per 6 milioni di euro sono stati riclassificati nelle Discontinued operations.

I crediti commerciali e gli altri crediti verso parti correlate sono dettagliati alla nota 36 "Rapporti con parti correlate".

La valutazione al fair value dei crediti commerciali e altri crediti non produce effetti significativi considerato il breve periodo di tempo intercorrente tra il sorgere del credito e la sua scadenza.

9 Rimanenze e attività contrattuali

Rimanenze

Le rimanenze di 206 milioni di euro (258 milioni di euro al 31 dicembre 2021) si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2021 30.06.2022
Materie prime, sussidiarie e di consumo 258 206
Totale 258 206

Le rimanenze per 89 milioni di euro sono state riclassificate nelle Discontinued operation.

La voce "Materie prime, sussidiarie e di consumo" comprende parti di ricambio per l'attività di perforazione e di costruzione, nonché materiale di consumo destinato a uso interno e non alla vendita, ed è esposta al netto del fondo svalutazione di 117 milioni di euro.

(milioni di euro) 31.12.2021 Accantonamenti Utilizzi Altre variazioni 30.06.2022
Fondo svalutazioni rimanenze materie prime, sussidiarie e di consumo 160 8 (11) (40) 117
Totale 160 8 (11) (40) 117

Attività contrattuali

Le attività contrattuali di 1.601 milioni di euro (1.320 milioni di euro al 31 dicembre 2021) si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2021 30.06.2022
Attività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) 1.330 1.613
Fondo svalutazione attività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) (10) (12)
Totale 1.320 1.601

Le attività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine), pari a 1.613 milioni di euro, aumentano di 283 milioni di euro per effetto del riconoscimento di ricavi sulla base dello stato di avanzamento operativo dei progetti da fatturare nel corso del 2022 per 566 milioni di euro, ammontare in buona parte compensato da 344 milioni di euro derivanti dal riconoscimento delle milestone da parte dei clienti a cui si aggiunge l'effetto di svalutazioni derivanti dal continuo monitoraggio legale e commerciale degli importi di claim e change order considerati nei vita intera ai fini della valutazione dei contratti per 1 milione di euro e altre variazioni positive, per 62 milioni di euro, dovute all'effetto cambi.

Gli effetti relativi all'IFRS 9 applicato alle attività contrattuali ammontano a 12 milioni di euro.

Attività e passività per imposte sul reddito correnti

Le attività e passività per imposte sul reddito correnti si analizzano come segue:

31.12.2021 30.06.2022
(milioni di euro) Attività Passività Attività Passività
Amministrazione finanziaria italiana 54 - 24 -
Amministrazioni finanziarie estere 221 42 263 66
Totale attività e passività per imposte sul reddito correnti 275 42 287 66

L'incremento delle attività e passività per imposte sul reddito correnti è riconducibile interamente a rapporti verso amministrazioni finanziarie estere.

Attività e passività per altre imposte correnti

Le attività e passività per altre imposte correnti si analizzano come segue:

31.12.2021 30.06.2022
(milioni di euro) Attività Passività Attività Passività
Amministrazione finanziaria italiana 3 35 3 16
Amministrazioni finanziarie estere 193 157 197 135
Totale attività e passività per altre imposte correnti 196 192 200 151

Le attività per altre imposte correnti verso amministrazione finanziaria italiana di 3 milioni di euro (3 milioni di euro al 31 dicembre 2021) riguardano per 1 milione di euro crediti per imposte sul valore aggiunto (1 milione di euro al 31 dicembre 2021) e per 2 milioni di euro altre imposte indirette (2 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

Le attività per altre imposte correnti sono principalmente attribuite alle amministrazioni finanziarie estere per 197 milioni di euro (193 milioni di euro al 31 dicembre 2021) e riguardano per 161 milioni di euro crediti per imposte sul valore aggiunto (139 milioni di euro al 31 dicembre 2021) e per 36 milioni di euro altre imposte indirette (54 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

Le passività per altre imposte correnti verso amministrazione finanziaria italiana di 16 milioni di euro (35 milioni di euro al 31 dicembre 2021), riguardano per 3 milioni di euro debiti per imposte sul valore aggiunto (21 milioni di euro al 31 dicembre 2021) e per 13 milioni di euro altre imposte indirette (14 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

Le passività per altre imposte correnti verso amministrazioni finanziarie estere di 135 milioni di euro (157 milioni di euro al 31 dicembre 2021) riguardano per 83 milioni di euro debiti per imposte sul valore aggiunto (92 milioni di euro al 31 dicembre 2021) e per 52 milioni di euro debiti per altre imposte indirette (65 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

Attività e passività per imposte sul reddito non correnti

Le attività e passività per imposte sul reddito non correnti si analizzano come segue:

31.12.2021 30.06.2022
(milioni di euro) Attività Passività Attività Passività
Amministrazione finanziaria italiana - - - -
Amministrazioni finanziarie estere 20 42 18 23
Totale attività e passività per imposte sul reddito non correnti 20 42 18 23

Le attività per imposte sul reddito non correnti fanno riferimento a crediti per imposte sul reddito la cui esigibilità prevista è superiore a 12 mesi. Le passività per imposte sul reddito non correnti si riferiscono a valutazioni di trattamenti fiscali incerti. Il Gruppo Saipem opera in numerosi Paesi con legislazioni fiscali complesse alle quali si attiene grazie anche al supporto di consulenti fiscali locali adottando comportamenti di massima aderenza con la normativa fiscale vigente e la prassi consolidata. Si ritiene quindi che non deriveranno ulteriori passività significative rispetto a quanto già contabilizzato.

11 Altre attività

Altre attività correnti

Le altre attività correnti di 327 milioni di euro (231 milioni di euro al 31 dicembre 2021) si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2021 30.06.2022
Fair value su strumenti finanziari derivati 87 190
Altre attività 144 137
Totale 231 327

Lo scostamento del fair value su strumenti finanziari derivati pari a 103 milioni di euro è imputabile principalmente alla variazione del cambio EUR/USD e di tutte le valute legate al dollaro.

Il fair value degli strumenti finanziari derivati è commentato alla nota 23 "Strumenti finanziari derivati".

Le altre attività al 30 giugno 2022 ammontano a 137 milioni di euro, con un decremento di 7 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, e sono costituite prevalentemente da costi non di competenza dell'esercizio relativi ad approntamenti di mezzi per l'esecuzione di contratti in portafoglio, a costi assicurativi e per contratti di locazione.

Le altre attività correnti per 29 milioni di euro sono state riclassificate nelle Discontinued operation.

Altre attività non correnti

Le altre attività non correnti di 28 milioni di euro (37 milioni di euro al 31 dicembre 2021) si analizzano come segue:

31.12.2021
(milioni di euro)
30.06.2022
Fair value su strumenti finanziari derivati
5
2
Altri crediti
9
10
Altre attività
23
16
Totale
37
28

Il fair value degli strumenti finanziari derivati è commentato alla nota 23 "Strumenti finanziari derivati".

Gli altri crediti pari a 10 milioni di euro, in linea rispetto al 2021, si riferiscono quasi esclusivamente a depositi cauzionali di diversa natura, per lo più depositi cauzionali corrisposti per contratti di locazione di immobili e per l'istruttoria di procedimenti giudiziari. Le altre attività non correnti al 30 giugno 2022 ammontano a 16 milioni di euro, con un decremento di 7 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021 e includono prevalentemente costi non di competenza dell'esercizio, riferiti principalmente ad approntamenti di mezzi per l'esecuzione di contratti in portafoglio e a costi assicurativi.

Le altre attività non correnti per 8 milioni di euro sono state riclassificate nelle Discontinued operation.

Le altre attività non correnti verso parti correlate sono dettagliate alla nota 36 "Rapporti con parti correlate".

12 Immobili, impianti e macchinari

Gli immobili, impianti e macchinari di 2.610 milioni di euro (3.113 milioni di euro al 31 dicembre 2021) si analizzano come segue:

e macchinari
Immobili,
impianti
(milioni di euro)
Valore lordo al 31.12.2021
13.074
Fondo ammortamento e svalutazione al 31.12.2021 9.961
Valore netto al 31.12.2021 3.113
Investimenti 109
Ammortamenti (a) (195)
Riprese di valore (svalutazioni) nette (1)
Alienazioni (1)
Discontinued operations (396)
Attività destinate alla vendita (63)
Variazione area di consolidamento -
Operazioni su rami d'azienda -
Differenze cambio da conversione 44
Altre variazioni -
Valore netto al 30.06.2022 2.610
Valore lordo al 30.06.2022 10.593
Fondo ammortamento e svalutazione al 30.06.2022 7.983

(a) L'ammortamento comprende un importo pari a 48 milioni di euro relativo alle Discontinued operations.

Gli investimenti tecnici effettuati nel corso del primo semestre del 2022 ammontano a 109 milioni di euro (283 milioni di euro al 31 dicembre 2021) e hanno principalmente riguardato:

  • ≥ per l'Engineering & Construction Offshore 66 milioni di euro: manutenzione straordinaria e reinforcement del mezzo navale Saipem 7000 e interventi di mantenimento e upgrading di mezzi esistenti, in particolare FDS e FDS 2;
  • ≥ per l'Engineering & Construction Onshore: 5 milioni di euro acquisto e mantenimento di attrezzature;
  • ≥ per il Drilling Offshore 12 milioni di euro: interventi di manutenzione e upgrading sui mezzi;
  • ≥ per il Drilling Onshore 26 milioni di euro: upgrading di un impianto destinato a operare in Arabia Saudita, nonché interventi di mantenimento e upgrading di impianti esistenti.

Nel corso del semestre non sono stati capitalizzati oneri finanziari.

Le differenze di cambio da conversione dei bilanci delle imprese con valute funzionali diverse dall'euro sono positive per 44 milioni di euro.

Su immobili, impianti e macchinari non sono in essere al 30 giugno 2022 garanzie reali.

Gli impegni per investimenti relativi a progetti per i quali sono già stati collocati i contratti di procurement, con scadenza nel 2023 (inclusi i valori relativi al secondo semestre del 2022), sono pari a 95 milioni di euro (17 milioni di euro si riferiscono alle Discontinued operations).

Impairment

Nel monitorare gli indicatori di impairment, il Gruppo prende in considerazione, tra gli altri fattori, il rapporto tra la propria capitalizzazione di mercato e il patrimonio netto contabile. Tenuto conto delle tempistiche relative all'operazione di aumento di capitale, alla data del 19 luglio 2022 (data successiva alla chiusura dell'aumento di capitale perfezionatosi il 15 luglio 2022) la capitalizzazione di mercato del Gruppo è risultata inferiore al valore del patrimonio netto stimato di 2° forecast 2022. Poiché tale situazione indica una potenziale perdita di valore dell'avviamento e/o delle altre attività, il test di impairment ha previsto la verifica del valore recuperabile di tutte le Cash Generation Unit (CGU).

Rispetto all'esercizio di impairment eseguito al 31 dicembre 2021, il business Drilling Onshore e l'unità di floating production leased FPSO Cidade de Vitória non sono state oggetto di impairment in quanto contabilizzate ai sensi dell'IFRS 5 come "Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate" e visti i valori di fair value desumibili dalle transazioni attese. Il test di impairment ha riguardato quindi 12 CGU rispetto alle 14 CGU del 31 dicembre 2021, rappresentate dal business Engineering & Construction Offshore, dal business Engineering & Construction Onshore al netto della leased FPSO Cidade de Vitoria (di seguito "Engineering & Construction Onshore") e dai singoli mezzi del Drilling Offshore (10 distinti rig offshore, numero inalterato rispetto al 31 dicembre 2021).

La verifica della recuperabilità dei valori di iscrizione delle CGU è stata effettuata confrontando il valore di libro di ciascuna di esse con il relativo valore recuperabile, determinato sulla base del valore d'uso ottenuto attualizzando i flussi di cassa futuri generati da ciascuna delle CGU al costo medio ponderato del capitale ("WACC") specifico per ciascun segmento di business in cui opera la singola CGU.

Viste le condizioni specifiche nelle quali si trova a operare la Società, non dissimili rispetto al 31 dicembre 2021, il test di impairment al 30 giugno 2022 è stato svolto avendo nuovamente a riferimento diversi scenari; in particolare sono stati elaborati due "scenari" che contemplano assunzioni e ipotesi parzialmente differenti tra di loro.

In primo luogo è stato definito uno scenario valutativo di base (il cd. "scenario full plan") considerando: (i) a livello di flussi previsionali, i flussi di Piano Strategico 2022-2025, approvati dal Consiglio di Amministrazione (di seguito "Piano") a marzo 2022, opportunamente aggiornati sostituendo il primo anno di Piano con i risultati attesi del secondo semestre, stimati sulla base del 2° forecast 2022 e del consuntivo semestrale al 30 giugno 2022. Nello specifico le assunzioni approvate a marzo 2022 sono state confermate dal management come esplicitato nell'ambito del processo di Sanity Check; (ii) per quanto concerne il tasso di attualizzazione, le stime dei WACC calcolate internamente per singola CGU mediante l'utilizzo di una metodologia analitica (valore medio ponderato del WACC di Gruppo pari all'8,3%); e (iii) a livello di tasso di crescita oltre l'ultimo esercizio di previsione, il valore obiettivo del tasso di inflazione nel medio termine determinato dalla BCE (2,0%).

Nella tabella seguente sono riportati i tassi di sconto calcolati dalla Società con riferimento a ciascun segmento di business:

(%) 31.12.2021 30.06.2022
WACC
WACC
E&C Offshore 8,7 9,1
E&C Onshore 8,1 9,5
Drilling Offshore 7,2 6,3

Tali tassi di sconto (WACC) riflettono l'apprezzamento da parte del mercato del valore finanziario del tempo e dei rischi sistematici, nonché dei rischi specifici dell'attività delle singole CGU, non riflessi nelle stime dei flussi di cassa, e sono stati stimati, per ciascun segmento di business, tenendo conto: (i) di un costo del debito stimato a partire dai tassi base di mercato decennali maggiorati del credit spread relativo a un panel di operatori costruito per tenere conto dello specifico segmento di business; (ii) del leverage mediano del medesimo panel di operatori (basato sul dato di indebitamento rilevato e sulla capitalizzazione di mercato degli ultimi 5 anni di ciascun operatore); (iii) del beta mediano dei titoli delle società appartenenti al medesimo panel di riferimento stimato su un orizzonte storico di 5 anni. I flussi di cassa e i tassi di sconto al netto delle imposte adottati producono risultati equivalenti a quelli derivanti da una valutazione con flussi di cassa e tassi di sconto ante imposte.

Una volta definito lo "scenario full plan" è stato identificato uno scenario di valutazione alternativo (cd. "scenario di impairment"), caratterizzato da ipotesi più conservative a livello di flussi economico-finanziari previsionali, di tasso di attualizzazione e di tasso di crescita di lungo termine, considerate le condizioni di contesto nelle quali la Società si è trovata a dovere effettuare le analisi. In particolare, ai fini del test di impairment al 30 giugno 2022 si è privilegiata la scelta – sia con riferimento alla base informativa, sia riguardo ai parametri valutativi e alla configurazione del flusso considerato per la stima del valore terminale – di fonti di natura esterna, apportando i seguenti aggiustamenti rispetto alle stime e ai parametri dello scenario "full plan":

≥ a livello di flussi economico-finanziari previsionali gli aggiustamenti sono i seguenti:

per le CGU Engineering & Construction Offshore e Engineering & Construction Onshore è stata applicata una riduzione dei margini delle commesse da acquisire previsti per ciascun anno dell'orizzonte di Piano, tenendo conto, in piena continuità con quanto effettuato al 31 dicembre 2021, delle risultanze della Independent Business Review ("IBR") elaborata da consulenti indipendenti a supporto dello scenario del Piano approvato a marzo 2022. Tale aggiustamento ha prodotto effetti anche sul calcolo del flusso riferito all'ultimo anno dell'orizzonte di Piano utilizzato per stimare il valore terminale. Al fine di riflettere l'evoluzione delle mutate condizioni di mercato nel corso del semestre, conseguenti l'inizio del conflitto tra Russia e

Ucraina, è stata inoltre applicata un'ulteriore correzione dei flussi per tener conto delle variazioni del premio per il rischio Paese rispetto a quanto già incluso negli stessi. Il valore terminale è stato determinato sulla base del metodo della perpetuity, applicando al flusso di cassa terminale "normalizzato" (per tenere conto delle dinamiche del business e/o della ciclicità del settore) un tasso di crescita di lungo periodo in linea con la mediana del consensus degli analisti in relazione all'intero Gruppo;

  • per i rig Drilling Offshore, per il periodo successivo all'orizzonte di Piano (sulla base della vita economico-tecnica residua dei singoli asset, oppure, se precedente, sulla data di scadenza prevista dell'ultima manutenzione ciclica), sono stati considerati: (i) rate di noleggio di lungo termine definite, nell'ambito del processo di pianificazione, dal business di riferimento attraverso un processo di stima basato su valutazioni di natura manageriale che tengono conto delle informazioni (interne ed esterne) raccolte, incrementate allo 0,5% lungo il periodo di proiezione; in particolare le rate di noleggio di lungo termine delle CGU del Drilling Offshore sono state definite utilizzando gli ultimi report di aggiornamento delle stesse disponibili alla data ed elaborati da fonti esterne, normalmente utilizzati dal business come benchmark di riferimento; (ii) giorni di inattività "normalizzati"; (iii) costi operativi sulla base dei valori dell'ultimo anno di piano incrementati allo 0,5%; (iv) investimenti e relativi giorni di fermo impianto per manutenzioni cicliche e sostituzioni stimati dalle divisioni sulla base del calendario prospettico per le manutenzioni cicliche e intermedie;
  • ≥ a livello di tasso di attualizzazione sono stati utilizzati tassi di sconto basati sul WACC calcolati secondo prassi consolidata, opportunamente aggiustati al fine di allineare il WACC medio ponderato del Gruppo al WACC mediano degli analisti, pari all'8,7%. I tassi di sconto, superiori rispetto alle stime dei WACC calcolati dalla Società, sono i seguenti: E&C Offshore 9,5%, E&C Onshore 10,0% e Drilling Offshore 6,6%.

Le previsioni economico-finanziarie considerate ai fini del test di impairment sono state determinate sulla base delle migliori informazioni disponibili e delle aspettative al momento della stima, considerando le attese future del management delle divisioni in relazione ai rispettivi mercati di riferimento, nonché i risultati consuntivati.

Le stime, in coerenza con le disposizioni dello IAS 36, non considerano eventuali flussi in entrata e/o in uscita derivanti: (i) da una futura ristrutturazione non ancora approvata o per la quale l'entità non si è ancora impegnata; o (ii) dal miglioramento od ottimizzazione dell'andamento dell'attività sulla base di iniziative non ancora avviate o approvate per le quali non esiste ancora un commitment nei confronti di terzi per l'incremento della capacità produttiva rispetto a quella attuale.

Il test di impairment eseguito al 30 giugno 2022 non ha determinato alcuna svalutazione. Di seguito si riporta una tabella sintetica con i risultati complessivi del test sulle singole CGU:

(milioni di euro) Offshore Onshore Offshore
Drilling
Headroom (impairment loss) 270 610 199

Di seguito si riportano le sensitivity analysis relative alle 12 CGU riferite ai 10 mezzi del Drilling Offshore, mentre quelle relative alla CGU Engineering & Construction Offshore e CGU Engineering & Construction Onshore sono riportate nella nota 13 "Attività immateriali".

Sensitivity analysis delle CGU riferite ai 10 mezzi Drilling Offshore

Le assunzioni più rilevanti ai fini della stima del valore recuperabile delle 10 CGU riferite ai mezzi navali riguardano principalmente il risultato operativo delle CGU (dipendente dalla combinazione di diversi fattori, tra cui le rate di noleggio delle navi e i tassi di cambio) e il tasso di attualizzazione dei flussi di cassa. Vengono di seguito analizzati gli effetti delle analisi di sensitività sui parametri utilizzati per la stima sul valore recuperabile di tali CGU:

  • ≥ incremento del tasso di attualizzazione dell'1% non determinerebbe alcuna svalutazione;
  • ≥ decrementi delle rate giornaliere di lungo termine del 10%, rispetto alle rate ipotizzate nei piani, non determinerebbero alcuna svalutazione;
  • ≥ decrementi delle rate giornaliere di lungo termine del 20%, rispetto alle rate ipotizzate nei piani, determinerebbero una svalutazione pari a 182 milioni di euro;
  • ≥ un incremento dello 0,1 del tasso di cambio euro/dollaro di lungo termine, rispetto allo scenario ipotizzato nei piani pari a 1,3, non determinerebbe alcuna svalutazione.

13 Attività immateriali

Le attività immateriali di 696 milioni di euro (699 milioni di euro al 31 dicembre 2021) si analizzano come segue:

(milioni di euro) immateriali
a vita utile
definita
Attività
Altre attività
immateriali
a vita utile
indefinita
Totale
Valore lordo al 31.12.2021 283 - 283
Fondo ammortamento e svalutazione al 31.12.2021 (251) - (251)
Valore netto al 31.12.2021 32 667 699
Investimenti 3 - 3
Ammortamenti (6) - (6)
Riprese di valore (svalutazioni) nette - - -
Altre variazioni e differenze cambio da conversione - - -
Valore netto al 30.06.2022 29 667 696
Valore lordo al 30.06.2022 286 - 286
Fondo ammortamento e svalutazione al 30.06.2022 (257) - (257)

Il goodwill di 667 milioni di euro si riferisce principalmente alla differenza tra il prezzo di acquisto, comprensivo degli oneri accessori, e il patrimonio netto di Saipem SA (629 milioni di euro), di Sofresid SA (21 milioni di euro) e del Gruppo Moss Maritime (12 milioni di euro), alle rispettive date di acquisizione del controllo.

Ai fini della determinazione del valore recuperabile, il goodwill è stato allocato nelle seguenti CGU:

(milioni di euro) 31.12.2021 30.06.2022
E&C Offshore 403 403
E&C Onshore 264 264
Totale 667 667

Il valore recuperabile delle CGU in oggetto, a cui è stato allocato il goodwill, è determinato sulla base del valore d'uso ottenuto attualizzando i flussi di cassa futuri generati da ciascuna delle CGU in esame.

La base di previsione dei flussi di cassa, il tasso di sconto utilizzato, nonché il tasso di crescita terminale per la stima del valore recuperabile delle CGU a cui è allocato il goodwill, sono descritti nel paragrafo "Impairment" della nota 12 "Immobili, impianti e macchinari".

La tabella seguente riporta, con riferimento al 30 giugno 2022, le eccedenze del valore recuperabile delle CGU Engineering & Construction Offshore e Engineering & Construction Onshore rispetto ai corrispondenti valori di libro comprensivi del goodwill a esse riferito.

(milioni di euro) Offshore Onshore Totale
Goodwill 403 264 667
Eccedenza del valore recuperabile sul valore di libro 270 610 880

Le assunzioni più rilevanti ai fini della stima del valore recuperabile di ciascuna CGU riguardano principalmente il relativo risultato operativo (dipendente dalla combinazione di diversi fattori quali, ad esempio, i volumi di attività, i prezzi di vendita dei servizi, la marginalità realizzata sui progetti, la struttura dei costi), il tasso di attualizzazione dei flussi di cassa, il tasso di crescita terminale degli stessi e l'evoluzione del capitale circolante. Vengono di seguito analizzati gli effetti delle variazioni di tali parametri sull'eccedenza del valore recuperabile rispetto ai valori di iscrizione (incluso il goodwill) per ciascuna delle tre CGU a cui è stato allocato il goodwill.

Sensitivity analysis sulla CGU Engineering & Construction Offshore

L'eccedenza del valore recuperabile della CGU Engineering & Construction Offshore rispetto al corrispondente valore di libro comprensivo del goodwill a essa riferito si azzera al verificarsi di variazioni nelle assunzioni di base pari, alternativamente, a:

≥ una riduzione del 14,3% del risultato operativo, lungo tutto il periodo di piano e nella perpetuity;

≥ l'utilizzo di un tasso di attualizzazione del 10,6%;

≥ l'utilizzo di un tasso di crescita terminale dei flussi di cassa pari allo 0,3%.

Inoltre, l'eccedenza del valore recuperabile rispetto al valore del capitale investito netto riferito alla CGU Engineering & Construction Offshore aumenterebbe nel caso si azzerassero i flussi di cassa da capitale circolante.

Sensitivity analysis sulla CGU Engineering & Construction Onshore

L'eccedenza del valore recuperabile della CGU Engineering & Construction Onshore rispetto al corrispondente valore di libro comprensivo del goodwill a essa riferito non si azzera mai per qualsiasi variazione del tasso di attualizzazione e del tasso di crescita terminale e al verificarsi di una qualsiasi riduzione, fino all'annullamento, del risultato operativo, lungo tutto il periodo di piano e nella perpetuity.

Inoltre, l'eccedenza del valore recuperabile rispetto al valore del capitale investito netto riferito alla CGU Engineering & Construction Onshore aumenterebbe nel caso si azzerassero i flussi di cassa da capitale circolante.

14 Diritto di utilizzo di attività in leasing, attività e passività finanziarie per leasing

La movimentazione di periodo dei "Right-of-Use" asset, delle attività e delle passività finanziare per leasing al 30 giugno è evidenziata come segue:

Attività finanziarie Passività finanziarie
per leasing per leasing
(milioni di euro) Right-of-Use asset Correnti Non correnti Correnti Non correnti
31.12.2021
Saldo iniziale 288 16 51 151 270
Incrementi 105 - 21 1 115
Decrementi e cancellazioni (15) (19) - (154) (17)
Ammortamenti (106) - - - -
Riprese di valore (svalutazioni) nette (15) - - - -
Differenze cambio 4 2 3 5 10
Interessi - 2 - 13 -
Altre variazioni - 29 (29) 131 (131)
Saldo finale 261 30 46 147 247
30.06.2022
Saldo iniziale 261 30 46 147 247
Incrementi 58 - - 1 55
Decrementi e cancellazioni (10) (11) - (79) (12)
Ammortamenti (a) (66) - - - -
Riprese di valore (svalutazioni) nette - - - - -
Differenze cambio 6 2 3 5 8
Interessi - 1 - 7 -
Altre variazioni - 18 (18) 97 (97)
Saldo finale 249 40 31 178 201

(a) L'ammortamento comprende un importo pari a 3 milioni di euro relativo alle Discontinued operations.

Il decremento netto tra passività e attività finanziarie correnti per leasing è pari a 68 milioni di euro per effetto dei pagamenti dei canoni del periodo e per la diminuzione del debito derivante dalla riduzione dell'area del campo Iraq.

Sulla base di valutazioni di business, non sono considerate nella determinazione della durata complessiva dei contratti e della lease liability al 30 giugno 2022 opzioni di rinnovo non esercitate relative principalmente a terreni e immobili per complessivi 15 milioni di euro (23 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

La suddivisone delle opzioni di rinnovo per anno è la seguente:

(milioni di euro) 2023 2024 2025 2026 2027 Oltre Totale
Opzioni di rinnovo - - 1 1 1 12 15

Le attività finanziarie per leasing sono riferite a operazioni di subleasing di mezzi navali.

Le altre variazioni delle passività finanziarie per leasing si riferiscono alla riclassifica delle passività finanziarie da non correnti a correnti.

L'analisi per scadenza delle passività finanziarie nette per leasing al 30 giugno 2022 è la seguente:

(milioni di euro)
Quota
a breve
termine
2022
2023 2024 Quota a lungo termine
2025
2026 Oltre Totale
Passività finanziarie per leasing 178 56 50 23 16 56 379
Attività finanziarie per leasing 40 15 15 1 - - 71
Totale 138 41 35 22 16 56 308

Il tasso medio di finanziamento marginale, usato per l'attualizzazione del "Right-of-Use" e delle passività finanziare per leasing, al 30 giugno 2022 è pari al 4,4% (4,2% al 31 dicembre 2021).

Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto

Le partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto di 221 milioni di euro (157 milioni di euro al 31 dicembre 2021) si analizzano come segue:

(milioni di euro) Valore iniziale netto e sottoscrizioni
Acquisizioni
e rimborsi
Cessioni
al patrimonio netto
da valutazione
Quota di utili
al patrimonio netto
Quota di perdite
da valutazione
per dividendi
Decremento
di consolidamento
Variazione area
Differenze cambio
da conversione
Variazione con effetto
a riserva
Altre variazioni Valore finale netto Fondo svalutazione
31.12.2021
Partecipazioni in imprese joint venture 89 - (1) 26 (30) (9) - 2 - 1 78 -
Partecipazioni in imprese collegate 77 - - 30 (12) (18) - 2 - 79 -
Totale 166 - (1) 56 (42) (27) - 4 - 1 157 -
30.06.2022
Partecipazioni in imprese joint venture 78 - - 8 (12) - - 3 - - 77 -
Partecipazioni in imprese collegate 79 - - 71 (1) (7) - 2 - - 144 -
Totale 157 - - 79 (13) (7) - 5 - - 221 -

Le partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto sono dettagliate nella nota 4 "Area di consolidamento al 30 giugno 2022".

I proventi da valutazione con il metodo del patrimonio netto di 79 milioni di euro, riguardano per 8 milioni di euro il risultato di periodo delle joint venture e per 71 milioni di euro il risultato di periodo delle imprese collegate.

Gli oneri da valutazione con il metodo del patrimonio netto, pari a 13 milioni di euro, riguardano per 12 milioni di euro il risultato di periodo delle joint venture e per 1 milione di euro il risultato di periodo delle imprese collegate.

I decrementi per dividendi di 7 milioni di euro riguardano imprese collegate.

Il valore netto di iscrizione delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto si riferisce alle seguenti imprese:

(milioni di euro) Partecipazione
del Gruppo (%)
al 31.12.2021
Valore netto
al 30.06.2022
Valore netto
Gygaz Snc 15,15 35 66
Petromar Lda 70,00 52 65
Novarctic Snc 33,33 1 31
Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd 40,00 24 28
Rosetti Marino SpA 20,00 15 14
TSGI Mühendislik İnşaat Ltd Şirketi 33,33 11 10
Altre 19 7
Totale partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto 157 221

Il totale delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto non include lo stanziamento del fondo copertura perdite, commentato alla nota 21 "Fondi per rischi e oneri".

Altre partecipazioni

Le altre partecipazioni non sono singolarmente significative al 30 giugno 2022.

16 Attività per imposte anticipate e passività per imposte differite

Le attività per imposte anticipate di 384 milioni di euro (329 milioni di euro al 31 dicembre 2021) sono indicate al netto delle passività per imposte differite (compensate per 98 milioni di euro).

Le passività per imposte differite di 4 milioni di euro (5 milioni di euro al 31 dicembre 2021) sono indicate al netto delle attività per imposte anticipate compensabili che ammontano a 98 milioni di euro.

SAIPEM RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE CONSOLIDATA 2022

La movimentazione delle attività per imposte anticipate e delle passività per imposte differite si analizza come segue:

(milioni di euro) 31.12.2021 Accantonamenti Utilizzi da conversione
Differenze
di cambio
Altre variazioni 30.06.2022
Attività per imposte anticipate 329 78 (48) 6 19 384
Passività per imposte differite (5) (23) 16 (2) 10 (4)
Totale attività (passività) differite nette 324 55 (32) 4 29 380

La voce "Altre variazioni" delle attività per imposte anticipate, in aumento per 19 milioni di euro, comprende: (i) la compensazione a livello di singola impresa delle imposte anticipate con le passività per imposte differite (decremento per 12 milioni di euro); (ii) la rilevazione (incremento per 43 milioni di euro) in contropartita alle riserve di patrimonio netto dell'effetto d'imposta correlato alla valutazione al fair value dei contratti derivati di copertura (cash flow hedge); (iii) la rilevazione (decremento per 5 milioni di euro) in contropartita alle riserve di patrimonio netto dell'effetto d'imposta correlato alle rivalutazioni di piani a benefici definiti per dipendenti; (iv) altre variazioni (decremento per 7 milioni di euro, di cui 6 milioni di euro riclassificati nelle Discontinued operations).

La voce "Altre variazioni" delle passività per imposte differite, in diminuzione per 10 milioni di euro, comprende: (i) la compensazione a livello di singola impresa delle imposte anticipate con le passività per imposte differite (decremento per 12 milioni di euro); (ii) la rilevazione (incremento per 1 milione di euro) in contropartita alle riserve di patrimonio netto dell'effetto d'imposta correlato alla valutazione al fair value dei contratti derivati di copertura (cash flow hedge); (iii) la rilevazione (incremento per 2 milioni di euro) in contropartita alle riserve di patrimonio netto dell'effetto d'imposta correlato alle rivalutazioni di piani a benefici definiti per dipendenti; (iv) altre variazioni (incremento per 19 milioni di euro).

Le attività nette per imposte anticipate si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2021 30.06.2022
Passività per imposte differite (91) (102)
Attività per imposte anticipate compensabili 86 98
Passività nette per imposte differite (5) (4)
Attività per imposte anticipate non compensabili 329 384
Attività (passività) nette per imposte anticipate 324 380

Le attività per imposte anticipate iscritte in bilancio al 30 giugno 2022 relativamente alle perdite fiscali ammontano a 63 milioni di euro e si ritengono recuperabili nei prossimi 4 esercizi.

Le imposte sono indicate alla nota 32 "Imposte sul reddito".

17 Debiti commerciali, altri debiti e passività contrattuali

Debiti commerciali e altri debiti

I debiti commerciali e altri debiti di 2.877 milioni di euro (2.651 milioni di euro al 31 dicembre 2021) si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2021 30.06.2022
Debiti commerciali 2.378 2.563
Altri debiti 273 314
Totale 2.651 2.877

I debiti commerciali di 2.563 milioni di euro aumentano di 185 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021.

I debiti commerciali per 90 milioni di euro sono stati riclassificati nelle Discontinued operations.

I debiti commerciali e gli altri debiti verso parti correlate sono dettagliati alla nota 36 "Rapporti con parti correlate".

Gli altri debiti di 314 milioni di euro si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2021 30.06.2022
Debiti verso:
- personale 141 139
- istituti di previdenza e di sicurezza sociale 63 65
- compagnie di assicurazione 2 3
- consulenti e professionisti 4 4
- amministratori e sindaci 1 1
Altri debiti diversi 62 102
Totale 273 314

Gli altri debiti per 14 milioni di euro sono stati riclassificati nelle Discontinued operations.

La valutazione al fair value dei debiti commerciali e altri debiti non produce effetti significativi considerato il breve periodo di tempo intercorrente tra il sorgere del debito e la sua scadenza.

Passività contrattuali

Le passività contrattuali di 2.663 milioni di euro (2.517 milioni di euro al 31 dicembre 2021) si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2021 30.06.2022
Passività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) 1.452 1.697
Anticipi da clienti 1.065 966
Totale 2.517 2.663

Le passività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) di 1.697 milioni di euro (1.452 milioni di euro al 31 dicembre 2021) riguardano rettifiche di ricavi fatturati su commesse pluriennali al fine di rispettare il principio della competenza economica e temporale, in applicazione del criterio di valutazione in base ai corrispettivi contrattuali maturati.

In particolare, le passività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) aumentano di 245 milioni di euro per effetto delle rettifiche di ricavi fatturati nel corso dei primi sei mesi dell'anno in seguito alla valutazione sulla base dello stato di avanzamento operativo dei progetti per 412 milioni di euro a cui si aggiunge l'impatto dell'effetto cambi per 37 milioni di euro, in parte compensati dalla rilevazione a ricavi di competenza del periodo in corso per 204 milioni di euro rettificati alla fine dell'esercizio precedente.

Gli anticipi da clienti di 966 milioni di euro (1.065 milioni di euro al 31 dicembre 2021) si riferiscono ad ammontari ricevuti, negli anni precedenti e nel corso del semestre, a fronte di contratti in corso di esecuzione, erosi sulla base delle milestone contrattuali. Le passività contrattuali verso parti correlate sono dettagliate alla nota 36 "Rapporti con parti correlate".

18 Altre passività

Altre passività correnti

Le altre passività correnti di 437 milioni di euro (186 milioni di euro al 31 dicembre 2021) si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2021 30.06.2022
Fair value su strumenti finanziari derivati 175 405
Altre passività 11 32
Totale 186 437

Lo scostamento del fair value su strumenti finanziari derivati pari a 230 milioni di euro è imputabile principalmente alla variazione del cambio EUR/USD e di tutte le valute legate al dollaro.

Il fair value degli strumenti finanziari derivati è commentato alla nota 23 "Strumenti finanziari derivati".

Le altre passività ammontano a 32 milioni di euro, con un incremento di 21 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, e includono principalmente l'iscrizione di riserve premi assicurativi.

Le altre passività correnti per 2 milioni di euro sono state riclassificate nelle Discontinued operation.

Le altre passività verso parti correlate sono dettagliate alla nota 36 "Rapporti con parti correlate".

Altre passività non correnti

Le altre passività non correnti di 12 milioni di euro (30 milioni di euro al 31 dicembre 2021) si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2021 30.06.2022
Fair value su strumenti finanziari derivati 28 10
Altri debiti 2 2
Altre passività - -
Totale 30 12

19 Passività finanziarie

Le passività finanziarie si analizzano come segue:

31.12.2021 30.06.2022
Passività Quote a breve Passività Passività Quote a breve Passività
finanziarie di passività finanziarie finanziarie di passività finanziarie
a breve finanziarie a a lungo a breve finanziarie a a lungo
(milioni di euro) termine lungo termine termine Totale termine lungo termine termine Totale
Banche 367 151 439 957 859 154 373 1.386
Obbligazioni ordinarie - 546 1.993 2.539 - 39 1.994 2.033
Altri finanziatori 45 - - 45 296 - - 296
Totale 412 697 2.432 3.541 1.155 193 2.367 3.715

Al 30 giugno 2022 sono presenti contratti di finanziamento bancari contenenti clausole di Financial Covenant che prevedono il rispetto del rapporto tra indebitamento finanziario netto ed EBITDA (così come definito nei rispettivi contratti di finanziamento), rilevato annualmente sulla base dei dati al 31 dicembre, non superiore a 3,5 volte. Si segnala che la Società ha concordato con i rispettivi soggetti finanziatori, nel periodo compreso tra ottobre e dicembre 2021, il waiver, per il solo anno 2021, della clausola di Financial Covenant presente nei suddetti contratti di finanziamento. In ragione di tale waiver il Financial Covenant non è stato oggetto di rilevazione e calcolo in relazione alla data del 31 dicembre 2021. Si segnala inoltre che alla data del 30 giugno 2022 sono presenti contratti di finanziamento contenenti espressa dichiarazione che la Società non versi e non abbia mai versato nella fattispecie ex art. 2446 del codice civile italiano. Alla luce della situazione ex art. 2446 derivante dai risultati 2021, la Società, coerentemente con quanto fatto nei mesi precedenti, ha ottenuto prima del 30 giugno 2022 tutti i waiver necessari alla temporanea disapplicazione di tale dichiarazione sino all'inizio del successivo periodo di interessi dell'esercizio 2022. Tenuto conto che i waiver che la Società ha ottenuto hanno un'efficacia limitata nel tempo, sono in corso le attività per ottenere il rilascio di waiver volti ad accordare la rinuncia definitiva a che la Società renda qualsiasi dichiarazione in merito all'intervenuto verificarsi della fattispecie prevista dall'art. 2446 del codice civile con riferimento al bilancio chiuso al 31 dicembre 2021.

In relazione alla Liquidiy Facility erogata in data 4 aprile 2022 per un importo pari a 680 milioni di euro (corrispondente all'intera "Tranche A" della suddetta linea) nell'ambito della più ampia manovra finanziaria-patrimoniale approvata dal Consiglio di Amministrazione del 24 marzo 2022, si segnala che tale finanziamento è stato rimborsato in data 8 luglio 2022 mediante la liquidità derivante dall'utilizzo della cd. "SACE Facility", utilizzata per l'intero ammontare pari a 852 milioni di euro e rimborsata in data 18 luglio 2022 mediante la liquidità derivante dall'aumento di capitale conclusosi in data 15 luglio 2022.

Si rileva inoltre che alla data del 30 giugno 2022 tutte le clausole comportanti limiti all'utilizzo delle risorse finanziarie, ivi comprese clausole di change of control, negative pledge e cross-default, risultano rispettate.

L'analisi per scadenza delle passività finanziarie a lungo termine al 30 giugno 2022 è la seguente:

(milioni di euro)

Tipo Scadenza 2023 2024 2025 2026 Oltre finanziarie
passività
termine
a lungo
Totale
Banche 2023-2027 139 93 66 60 15 373
Obbligazioni ordinarie 2023-2028 498 - 497 499 500 1.994
Totale 637 93 563 559 515 2.367

Con riferimento ai pagamenti futuri contrattualmente dovuti le scadenze delle passività finanziarie a lungo termine si analizzano come di seguito indicato:

(milioni di euro)
Valore
contabile al
30.06.2022
Scadenza
a breve
termine al
30.06.2023
Secondo
semestre
2023
2024 Scadenza a lungo termine
2025
2026 2027 Oltre Totale
pagamenti
futuri al
30.06.2022
Banche 527 157 141 95 66 60 15 - 534
Obbligazioni ordinarie 2.033 42 500 - 500 500 - 500 2.042
Altri finanziatori - - - - - - - - -
Totale 2.560 199 641 95 566 560 15 500 2.576

La differenza pari a 16 milioni di euro tra il valore delle passività finanziarie a lungo termine iscritto a bilancio al 30 giugno 2022 e il totale dei pagamenti futuri, deriva dalla valutazione con il metodo del costo ammortizzato.

L'analisi delle passività finanziarie per valuta con l'indicazione del tasso di interesse è la seguente:

(milioni di euro) 31.12.2021 30.06.2022
Tasso % Tasso % Tasso % Tasso %
Valuta Passività
finanziarie
a breve
termine
da a Passività
finanziarie
a lungo e quota
breve di passività
finanziarie
a lungo termine
da a Passività
finanziarie
a breve
termine
da
a
Passività
finanziarie
a lungo e quota
breve di passività
finanziarie
a lungo termine
da a
Euro 235 0,00 0,50 3.129 0,80 3,75 966 0,00 9,50 2.560 0,90 3,75
Dollaro USA 9 3,21 3,21 - 10 3,57 3,57 -
Altre 168 variabile - 179 variabile -
Totale 412 3.129 1.155 2.560

Le passività finanziarie a lungo comprensive della quota a breve termine hanno una scadenza compresa tra il 2023 e il 2028. Al 30 giugno 2022 Saipem dispone di linee di credito a breve uncommitted non utilizzate per 164 milioni di euro (207 milioni di euro al 31 dicembre 2021) e di linee di credito a breve termine committed non utilizzate per 175 milioni di euro.

Le commissioni di mancato utilizzo non sono significative.

Si precisa che è in corso di negoziazione l'ottenimento di una nuova Revolving Credit Facility per un importo complessivo fino a 1 miliardo di euro.

Non ci sono passività finanziarie garantite da ipoteche e privilegi sui beni immobili di imprese consolidate e da pegni su titoli. Il valore di mercato delle passività finanziarie a lungo termine, comprensive della quota a breve termine, ammonta a 2.163 milioni di euro (3.152 milioni di euro al 31 dicembre 2021) ed è stato determinato sulla base del valore attuale dei flussi di cassa futuri adottando tassi di attualizzazione per le principali valute di finanziamento approssimativamente compresi tra i seguenti intervalli:

(%) 31.12.2021 30.06.2022
Euro 0,56-3,42 10,15-18,45

Il valore di mercato degli strumenti finanziari quotati è stato calcolato utilizzando il prezzo di chiusura di Borsa all'ultima data disponibile dell'esercizio.

Nella tabella seguente è riportato il confronto tra valore nominale, valore contabile e fair value delle passività finanziarie a lungo termine:

31.12.2021 30.06.2022
(milioni di euro) Valore nominale Valore contabile Fair value Valore nominale Valore contabile Fair value
Banche 597 590 583 534 527 467
Obbligazioni ordinarie 2.500 2.539 2.569 2.000 2.033 1.697
Altri finanziatori - - - - - -
Totale 3.097 3.129 3.152 2.534 2.560 2.164

Di seguito si riporta la riconciliazione tra le variazioni delle passività finanziarie e il flusso da attività di finanziamento:

Variazioni senza impatti sui flussi di cassa
(milioni di euro) 31.12.2021 Variazione
dei flussi
di cassa
Acquisizioni Differenze
cambio
da conversione
Variazione
del fair value
Altre
variazioni
non
monetarie
30.06.2022
Passività finanziarie a breve termine 412 733 - 10 - - 1.155
Passività finanziarie a lungo termine
e quote a breve di passività a lungo termine
3.129 (566) - - - (3) 2.560
Passività (attività) nette per leasing 318 (57) - 8 - 39 308
Totale passività nette derivanti
da attività di finanziamento
3.859 110 - 18 - 36 4.023

Le passività finanziarie verso parti correlate sono dettagliate alla nota 36 "Rapporti con parti correlate".

20 Analisi dell'indebitamento finanziario netto

Viene riportato il prospetto dell'indebitamento finanziario predisposto secondo le disposizioni previste nel documento Consob 5/21 del 29 aprile 2021, che recepisce gli Orientamenti ESMA.

31.12.2021 30.06.2022
(milioni di euro) Correnti Non
correnti
Totale Correnti Non
correnti
Totale
A. Disponibilità liquide 1.632 - 1.632 1.680 - 1.680
B. Mezzi equivalenti a disponibilità liquide - - - - - -
C. Altre attività finanziare correnti:
- Attività finanziarie valutate
al fair value con effetti a OCI 59 - 59 71 - 71
- Crediti finanziari 566 - 566 506 - 506
D. Liquidità (A+B+C) 2.257 - 2.257 2.257 - 2.257
E. Debito finanziario corrente: 559 - 559 1.333 - 1.333
- Passività finanziarie a breve termine
verso banche 367 - 367 859 - 859
- Passività finanziarie a breve termine
verso entità correlate 18 - 18 199 - 199
- Altre passività finanziarie a breve termine 27 - 27 97 - 97
- Passività per leasing 147 - 147 178 - 178
F. Parte corrente del debito
finanziario non corrente: 697 - 697 193 - 193
- Passività finanziarie a lungo termine
verso banche 151 - 151 154 - 154
- Prestiti obbligazionari 546 - 546 39 - 39
G. Indebitamento finanziario corrente
(E+F) 1.256 - 1.256 1.526 - 1.526
H. Indebitamento finanziario corrente
netto (G-D)
(1.001) - (1.001) (731) - (731)
I. Debito finanziario non corrente: - 686 686 - 574 574
- Passività finanziarie a lungo termine
verso banche - 439 439 - 373 373
- Passività finanziarie a lungo termine
verso entità correlate - - - - - -
- Passività per leasing - 247 247 - 201 201
J. Strumenti di debito: - 1.993 1.993 - 1.994 1.994
- Prestiti obbligazionari - 1.993 1.993 - 1.994 1.994
K. Debiti commerciali e altri debiti
non correnti - - - - - -
L. Indebitamento finanziario non corrente
(I+J+K) - 2.679 2.679 - 2.568 2.568
M. Totale indebitamento finanziario
come da documento Consob n. 5/21
del 29 aprile 2021 (H+L) (1.001) 2.679 1.678 (731) 2.568 1.837

Prospetto di raccordo dell'indebitamento finanziario netto

31.12.2021 30.06.2022
Non Non
(milioni di euro) Correnti correnti Totale Correnti correnti Totale
M. Totale indebitamento finanziario
come da documento Consob n. 5/21
del 29 aprile 2021 (H+L) (1.001) 2.679 1.678 (731) 2.568 1.837
N. Crediti finanziari non correnti - 61 61 - 63 63
O. Attività per leasing 30 46 76 40 31 71
P. Indebitamento finanziario netto (M-N-O) (1.031) 2.572 1.541 (771) 2.474 1.703

L'indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2022 ante effetti lease liability IFRS 16 ammonta a 1.395 milioni di euro, che al netto del versamento effettuato dal socio Eni per 458 milioni di euro, registra un incremento di 630 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021 (1.223 milioni di euro), principalmente per l'assorbimento di cassa dei progetti oggetto di backlog review, la dinamica negativa del saldo anticipi sia da cliente che verso fornitori, nonché per gli investimenti di periodo. L'indebitamento finanziario netto comprensivo della lease liability IFRS 16, pari a 308 milioni di euro, ammonta a 1.703 milioni di euro. I crediti finanziari sono commentati alla nota 7 "Altre attività finanziarie".

21 Fondi per rischi e oneri

I fondi per rischi e oneri di 1.197 milioni di euro (1.353 milioni di euro al 31 dicembre 2021) si analizzano come segue:

Saldo iniziale Accantonamenti Saldo finale
(milioni di euro) Utilizzi variazioni
Altre
31.12.2021
Fondo per imposte 13 2 (2) 1 14
Fondo rischi per contenziosi 74 294 (109) 6 265
Fondo copertura perdite di imprese partecipate 26 23 (18) (1) 30
Fondo spese contrattuali e perdite
su commesse pluriennali
144 858 (31) 2 973
Fondo esodi agevolati - 21 (2) (2) 17
Altri fondi 38 21 (9) 4 54
Totale 295 1.219 (171) 10 1.353
30.06.2022
Fondo per imposte 14 - (1) - 13
Fondo rischi per contenziosi 265 7 (49) 5 228
Fondo copertura perdite di imprese partecipate 30 90 - 12 132
Fondo spese contrattuali e perdite
su commesse pluriennali
973 45 (263) 1 756
Fondo esodi agevolati 17 1 (4) 2 16
Altri fondi 54 4 (8) 2 52
Totale 1.353 147 (325) 22 1.197

Il fondo per imposte di 13 milioni di euro si riferisce principalmente a situazioni di contenzioso per imposte indirette con le autorità fiscali di Paesi esteri in corso che considerano risultati di recenti accertamenti.

Il Gruppo Saipem opera in numerosi Paesi con legislazioni fiscali complesse alle quali si attiene grazie anche al supporto di consulenti fiscali locali. In alcune di queste giurisdizioni il Gruppo sta gestendo tramite ricorsi alcune richieste avanzate dalle autorità fiscali, dalle quali gli amministratori ritengono che non deriveranno ulteriori oneri significativi rispetto a quanto già accantonato.

Il fondo rischi per contenziosi ammonta a 228 milioni di euro e si riferisce agli accantonamenti effettuati dalla Capogruppo e da alcune controllate estere a fronte di oneri derivanti da contenziosi in via di definizione, di cui 12 milioni di euro sono relativi a contenziosi con il personale. Il fondo accoglie principalmente la stima delle passività potenziali conseguenti a transazioni e procedimenti giudiziali.

Il fondo copertura perdite di imprese partecipate ammonta a 132 milioni di euro e accoglie le perdite delle imprese partecipate valutate con il metodo del patrimonio netto. L'incremento del fondo verificatosi nel periodo è attribuibile principalmente alle variazioni contrattuali di un progetto eseguito da un'impresa collegata in Russia e di un progetto eseguito in JV in Estremo Oriente.

Il fondo spese contrattuali e perdite su commesse pluriennali ammonta a 756 milioni di euro e include la stima di perdite su commesse pluriennali per 741 milioni di euro e il fondo costi finali di progetto per un ammontare di 15 milioni di euro relativi a progetti Engineering & Construction Offshore e Onshore.

Il fondo esodi agevolati ammonta a 16 milioni di euro e si riferiscono ad accantonamenti effettuati dalla Capogruppo e da una controllata estera.

Gli altri fondi ammontano a 52 milioni di euro e sono relativi ad accantonamenti per altri rischi e oneri diversi.

Per ulteriori informazioni si rimanda alla nota 27 "Garanzie, impegni e rischi".

22 Fondi per benefici ai dipendenti

I fondi per benefici ai dipendenti ammontano a 179 milioni di euro (238 milioni di euro al 31 dicembre 2021); 23 milioni di euro sono stati riclassificati nelle Discontinued operations.

23 Strumenti finanziari derivati

31.12.2021 30.06.2022
Fair value Fair value Fair value Fair value
(milioni di euro) attivo passivo attivo passivo
Contratti derivati qualificati di copertura
Contratti su tassi di interesse (componente Spot)
- acquisti - 1 - 2
- vendite - - - -
Contratti a termine su valute (componente Spot)
- acquisti 54 19 90 37
- vendite 4 110 2 261
Contratti a termine su valute (componente Forward)
- acquisti 3 2 - -
- vendite (1) 5 - (9)
Contratti a termine su merci (componente Forward)
- acquisti - 1 13 6
- vendite - - -
Totale contratti derivati qualificati di copertura 60 138 105 297
Contratti derivati non qualificati di copertura
Contratti a termine su valute (componente Spot)
- acquisti 27 12 77 26
- vendite 3 48 2 90
Contratti a termine su valute (componente Forward)
- acquisti 2 1 4 (1)
- vendite - 5 4 3
Contratti a termine su merci (componente Forward)
- acquisti - - - -
- vendite - - - -
Totale contratti derivati non qualificati di copertura 32 66 87 118
Totale contratti derivati 92 204 192 415
Di cui:
- correnti 87 175 190 405
- non correnti (comprende IRS,
nota 20 "Analisi dell'indebitamento finanziario netto")
5 29 2 10

La variazione nel primo semestre 2022 del fair value attivo pari a 100 milioni di euro e del fair value passivo pari a 211 milioni di euro relativo ai contratti derivati è imputabile principalmente alla variazione del cambio EUR/USD e di tutte le valute legate al dollaro.

La gerarchia del fair value dei contratti derivati è di livello 2.

Gli impegni di acquisto e vendita su contratti derivati sono dettagliati come segue:

31.12.2021 30.06.2022
(milioni di euro) Attivo Passivo Attivo Passivo
Impegni di acquisto
Contratti derivati qualificati di copertura:
- contratti su tassi di interesse - 75 - 75
- contratti su valute 1.393 1.444 1.152 1.233
- contratti su merci - 30 - 67
Contratti derivati non qualificati di copertura:
- contratti su valute 736 1.897 981 (408)
2.129 3.446 2.133 967
Impegni di vendita
Contratti derivati qualificati di copertura:
- contratti su valute 755 2.424 49 2.851
Contratti derivati non qualificati di copertura:
- contratti su valute 1.258 2.185 1.105 1.445
2.013 4.609 1.154 4.296

La variazione degli impegni di acquisto passivi su contratti derivati pari a 2.479 milioni di euro è imputabile a una diminuzione generale dei volumi negoziati rispetto al 31 dicembre 2021 relativi in particolare ai contratti derivati non qualificati di copertura scaduti nel corso del primo semestre 2022.

Il fair value degli strumenti finanziari derivati è stato determinato considerando modelli di valutazione diffusi in ambito finanziario e i parametri di mercato (tassi di cambio e tassi di interesse) alla data di chiusura del periodo.

Il fair value delle operazioni a termine (outright, forward e currency swap) è stato determinato confrontando il valore attuale netto alle condizioni negoziali delle operazioni in essere al 30 giugno 2022 con il valore attuale ricalcolato alle condizioni quotate dal mercato alla data di chiusura dell'esercizio. Il modello utilizzato è quello del Valore Attuale Netto (VAN); i parametri sono il tasso di cambio spot negoziale e quello alla chiusura dell'esercizio con le relative curve dei tassi di interesse a termine sulle valute negoziate.

Il fair value relativo all'IRS, pari a un'attività di 0,3 milioni di euro (1 milione di euro di passività al 31 dicembre 2021), è esposto nella nota 20 "Analisi dell'indebitamento finanziario netto". Il fair value degli interest rate swap è stato calcolato confrontando il valore attuale netto alle condizioni negoziali delle operazioni in essere al 30 giugno 2022 con il valore attuale ricalcolato alle condizioni quotate dal mercato alla data di chiusura dell'esercizio. Il modello utilizzato è il Valore Attuale Netto (VAN), con parametri i tassi di interesse EUR a termine.

Le operazioni di copertura cash flow hedge riguardano operazioni di acquisto o vendita a termine (outright, forward e currency swap).

La rilevazione degli effetti sul conto economico e il realizzo dei flussi economici delle transazioni future altamente probabili oggetto di copertura al 30 giugno 2022 sono previsti in un arco temporale fino al 2023.

Nel corso del primo semestre del 2022 non vi sono stati casi significativi in cui, a fronte di operazioni qualificate precedentemente come di copertura, la realizzazione dell'oggetto della copertura non sia stata più considerata altamente probabile.

Il fair value attivo su contratti derivati qualificati di copertura al 30 giugno 2022 ammonta a 105 milioni di euro (60 milioni di euro al 31 dicembre 2021). A fronte di tali derivati, la componente spot, pari a 92 milioni di euro (58 milioni di euro al 31 dicembre 2021), è stata sospesa nella riserva di hedging per un importo di 82 milioni di euro (53 milioni di euro al 31 dicembre 2021) e contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per 10 milioni di euro (5 milioni di euro al 31 dicembre 2021). Nessuna componente forward è stata contabilizzata nei proventi e oneri finanziari (2 milioni di euro al 31 dicembre 2021). Relativamente ai contratti su merci il fair value di 13 milioni di euro è stato sospeso nella riserva di hedging.

Il fair value passivo su contratti derivati qualificati di copertura al 30 giugno 2022 ammonta a 297 milioni di euro (138 milioni di euro al 31 dicembre 2021). A fronte di tali derivati, la componente spot, pari a 298 milioni di euro (129 milioni di euro al 31 dicembre 2021), è stata sospesa nella riserva di hedging per un importo di 289 milioni di euro e contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per 9 milioni di euro (nessuna componente al 31 dicembre 2021), mentre la componente forward è stata contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per -9 milioni di euro (7 milioni di euro al 31 dicembre 2021). Relativamente ai contratti su merci il fair value di 6 milioni di euro è stato sospeso nella riserva di hedging.

La riserva di hedging, relativa ai contratti su valute, è pari a un importo negativo di 256 milioni di euro con un cambio medio ponderato degli strumenti di copertura di 1,1685 sul dollaro americano (USD), 0,2397 sul riyal saudita (SAR) e 0,3421 sul dinaro kuwaitiano (KWD). La riserva di hedging, relativa ai contratti su merci, è pari a un importo positivo di 23 milioni di euro, con un prezzo medio ponderato degli strumenti di copertura di 5.693 USD/MT per quel che concerne le coperture sul rame e di 700 USD/MT per le coperture sul carburante.

Nel corso del primo semestre del 2022 i costi e i ricavi della gestione caratteristica sono stati rettificati per un importo netto negativo di 25 milioni di euro a fronte delle coperture effettuate.

24 Discontinued operations, attività destinate alla vendita e passività direttamente associabili

Discontinued operations

In data 1° giugno 2022 Saipem e KCA Deutag ("KCA") hanno sottoscritto un contratto avente ad oggetto la cessione delle attività afferenti al settore Drilling Onshore (il "DRON") per un corrispettivo che prevede una componente in cassa pari a 550 milioni di dollari, nonché una componente in azioni di KCA pari al 10% delle azioni ordinarie di categoria A di KCA. L'operazione non comporta alcun trasferimento di debiti finanziari da Saipem a KCA.

Prima del perfezionamento della cessione (il "Closing"), Saipem e le sue controllate trasferiranno il perimetro DRON in società dedicate. Il Closing è attualmente atteso per il quarto trimestre 2022.

Il pagamento del corrispettivo avverrà in due tranche:

a. 500 milioni di dollari del corrispettivo in contanti e l'intero corrispettivo in azioni saranno pagati al Closing, nel quale sarà trasferito l'intero perimetro del DRON a esclusione delle attività in America Latina;

b. 50 milioni di dollari saranno pagati al momento del trasferimento delle attività in America Latina.

Secondo le disposizioni del principio contabile IFRS 5 "Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate", considerato che la transazione descritta si perfezionerà nel quarto trimestre del 2022, i risultati economici, patrimoniali e finanziari del semestre del DRON sono rappresentati come "attività operativa cessata" (Discontinued operations) in quanto major line of business.

Ai fini della rappresentazione: (i) nello schema di stato patrimoniale le attività e le passività sono state rilevate, rispettivamente, in un'unica voce dell'attivo e del passivo; (ii) nello schema di conto economico i risultati economici, al netto degli effetti fiscali, sono stati rilevati in un'apposita voce indicata prima dell'utile netto del periodo; (iii) nello schema di rendiconto finanziario i flussi di cassa netti sono stati separatamente evidenziati. Per i dati di conto economico e per quelli relativi ai flussi di cassa della Discontinued operations sono forniti i corrispondenti dati comparativi. Inoltre, gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali sono stati interrotti dalla data in cui è avvenuta la classificazione come Discontinued operations (1° giugno 2022).

Di seguito sono rappresentati i principali valori di stato patrimoniale delle Discontinued operations.

(milioni di euro) 30.06.2022
Attività correnti 209
Attività non correnti 410
Totale attività 619
Passività correnti 106
Passività non correnti 23
Totale passività 129

Di seguito sono rappresentati i principali dati economico-finanziari delle Discontinued operations.

(milioni di euro) 30.06.2021 30.06.2022
Totale ricavi 158 248
Costi operativi (190) (244)
Risultato operativo (32) 4
Proventi (oneri) finanziari (2) (3)
Proventi (oneri) su partecipazioni - -
Risultato ante imposte (34) 1
Imposte sul reddito (6) (8)
Risultato netto: (40) (7)
- di cui azionisti Saipem (40) (7)
- di cui interessenze di terzi - -
Risultato netto per azione (0,020) (0,004)
Flusso di cassa netto da attività operativa 20 21
Flusso di cassa netto da attività di investimento (12) (26)
Investimenti tecnici 12 26

Attività destinate alla vendita

Ai sensi dell'IFRS 5 le attività destinate alla vendita, esposte separatamente dalle altre attività dello stato patrimoniale per un importo pari a 63 milioni di euro, si riferiscono alla vendita dell'unità galleggiante di produzione, stoccaggio e scarico (FPSO) Cidade de Vitória, attualmente di proprietà di Saipem e gestita operativamente per conto di Petrobras nel giacimento di Golfinho, al largo delle coste del Brasile.

In data 27 giugno 2022 Saipem e BW Energy hanno firmato un Memorandum of Agreement (MoA) per 73 milioni di dollari.

La vendita della FPSO è subordinata alla chiusura dell'acquisizione, da parte di BW Energy, del 100% dei diritti di Petrobras nel giacimento di Golfinho ("chiusura della transazione Golfinho") prevista per il primo trimestre del 2023.

Considerando i termini della transazione Golfinho, l'attuale contratto di noleggio e gestione operativa tra Saipem e Petrobras – in scadenza a febbraio 2023 – è stato esteso fino al momento dell'acquisizione della FPSO o alternativamente fino al giugno 2024, a seconda di quale tra i due termini si verificherà prima.

Sulla base del memorandum d'intesa, BW Energy verserà a Saipem 73 milioni di dollari, di cui 25 milioni di dollari alla chiusura della transazione Golfinho, 13 milioni di dollari al momento dell'acquisizione e sdoganamento della FPSO, previsti nel 2023, e 35 milioni di dollari in 18 rate mensili dopo l'acquisizione.

L'operazione non prevede la rilevazione di una minusvalenza.

25 Patrimonio netto

Capitale e riserve di terzi azionisti

Il capitale e riserve di terzi azionisti ammonta al 30 giugno 2022 a 25 milioni di euro (25 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

Patrimonio netto di Saipem

Il patrimonio netto di Saipem ammonta al 30 giugno 2022 a 600 milioni di euro (326 milioni di euro al 31 dicembre 2021) e si analizza come segue:

31.12.2021
(milioni di euro)
30.06.2022
Capitale sociale
2.191
460
Riserva sopraprezzo delle azioni
553
-
Riserva legale
88
-
Riserva per cash flow hedge
(42)
(178)
Riserva di fair value strumenti finanziari disponibili per la vendita
1
(2)
Riserva per differenze di cambio
(53)
(2)
Riserva benefici definiti per dipendenti
(45)
(23)
Altre
(46)
410
Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio
(84)
(84)
Utili relativi a esercizi precedenti
230
149
Utile (perdita) dell'esercizio
(2.467)
(130)
Totale
326
600

Al 30 giugno 2022 non vi sono riserve distribuibili.

Capitale sociale

Preso atto, anche ai sensi dell'art. 2446 del codice civile, dell'approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2021 da parte dell'Assemblea Ordinaria in data 17 maggio 2022, è stato deliberato di procedere alla copertura integrale della perdita dell'esercizio 2021, pari a 2.382.569.149,09 euro, risultante dalla situazione patrimoniale della Società al 31 dicembre 2021 mediante l'utilizzo di riserve disponibili per 661.643.754,60 euro e la riduzione del capitale sociale da 2.191.384.692,79 euro a 460.208.914,80 euro; in tale ambito è stato realizzato il raggruppamento di 21 azioni ordinarie ogni 100 azioni ordinarie (da cui consegue una riduzione del numero di azioni ordinarie di n. 798.663.772 azioni) previo annullamento di 41 azioni proprie detenute dalla Società; nel medesimo contesto, e per meri fini di quadratura contabile, è stato deliberato di riportare a nuovo utili per 10.250.383,50 euro.

Di conseguenza, al 30 giugno 2022 il capitale sociale sottoscritto e versato di Saipem risulta essere pari a 460.208.914,80 euro, suddiviso in 212.303.028 azioni ordinarie (numero pari a 1.010.966.841 prima del raggruppamento) e 10.598 azioni di risparmio (numero invariato rispetto alla situazione prima del raggruppamento), tutte prive dell'indicazione del valore nominale.

Riserva sopraprezzo delle azioni

La riserva è stata totalmente utilizzata per 553 milioni di euro per coprire le perdite al 31 dicembre 2021.

Altre riserve

Le altre riserve al 30 giugno 2022 sono negative per 205 milioni di euro (negative per 97 milioni di euro al 31 dicembre 2021) e si compongono come segue:

(milioni di euro) 31.12.2021 30.06.2022
Riserva legale 88 -
Riserva per cash flow hedge (42) (178)
Riserva di fair value strumenti finanziari disponibili per la vendita 1 (2)
Riserva per differenze di cambio (53) (2)
Riserva benefici definiti per dipendenti (45) (23)
Altre (46) 410
Totale (97) (205)

Riserva legale

La riserva legale è stata totalmente utilizzata per 88 milioni di euro per coprire le perdite al 31 dicembre 2021.

Riserva per cash flow hedge

La riserva è negativa per 178 milioni di euro (negativa per 42 milioni di euro al 31 dicembre 2021) e riguarda la valutazione al fair value dei contratti di copertura dei tassi di interesse, dei contratti di copertura del rischio commodity e della componente "spot" dei contratti di copertura del rischio di cambio in essere al 30 giugno 2022.

La riserva per cash flow hedge è esposta al netto dell'effetto fiscale di 55 milioni di euro (14 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

Riserva di fair value strumenti finanziari disponibili per la vendita

La riserva negativa per 2 milioni di euro (positiva per 1 milione di euro al 31 dicembre 2021) comprende il fair value di strumenti finanziari disponibili per la vendita.

Riserva per differenze di cambio

La riserva è negativa per 2 milioni di euro (negativa per 53 milioni di euro al 31 dicembre 2021) e riguarda le differenze cambio da conversione in euro dei bilanci espressi in moneta diversa dall'euro (principalmente il dollaro USA).

Riserva benefici definiti per dipendenti

La riserva presenta un saldo negativo di 23 milioni di euro (negativa per 45 milioni di euro al 31 dicembre 2021), al netto dell'effetto fiscale di 7 milioni di euro.

Tale riserva, in accordo con le disposizioni dello IAS 19, accoglie gli utili e le perdite attuariali relative ai piani a benefici definiti per i dipendenti. Tali rivalutazioni non sono oggetto di successiva imputazione a conto economico. La riserva per piani a benefici definiti per i dipendenti comprende un valore negativo di 1 milione di euro relativo alle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto.

Altre

Le altre riserve positive per 410 milioni di euro (negative per 46 milioni di euro al 31 dicembre 2021) si analizzano come segue:

  • ≥ la riserva di rivalutazione costituita dal saldo attivo di rivalutazione conseguente l'applicazione della legge n. 413 del 30 dicembre 1991, art. 26 (in caso di distribuzione il 5% della riserva concorre a formare il reddito imponibile della Società ed è soggetto all'aliquota del 24%), di 2 milioni di euro, è stata totalmente utilizzata per coprire le perdite al 31 dicembre 2021;
  • ≥ negative per 48 milioni di euro per effetto rilevato a riserva a seguito dell'acquisizione di interessenze di terzi relativi a quote di partecipazioni consolidate;
  • ≥ riserva "targata" in conto futuro aumento di capitale per versamento di 458 milioni di euro, ricevuto da parte dell'azionista Eni SpA che esercita il controllo congiunto sulla società.

Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio

La riserva negativa per azioni proprie in portafoglio, costituita ai sensi dell'art. 2357-ter del codice civile modificato per recepire il D.Lgs. n. 139/2015, ammonta a 84 milioni di euro per 448.967 azioni ordinarie e accoglie il valore delle azioni proprie destinate all'attuazione dei piani di incentivazione a lungo termine a beneficio dei dirigenti del Gruppo.

Nel corso del semestre sono stati deliberati due raggruppamenti azionari, descritti come di seguito.

Un primo raggruppamento azionario è stato deliberato dall'Assemblea Straordinaria degli Azionisti tenutasi il 17 maggio 2022 nel rapporto di 21 nuove azioni ordinarie ogni 100 esistenti, previo annullamento di 41 azioni ordinarie detenute dalla Società.

Il secondo raggruppamento azionario è stato deliberato l'8 giugno 2022 dal Consiglio di Amministrazione nel contesto e in funzione dell'aumento di capitale delegato dall'Assemblea degli Azionisti tenutasi il 17 maggio in sede straordinaria, nel rapporto di 1 nuova azione ordinaria ogni 10 esistenti, e 1 nuova azione di risparmio ogni 10 esistenti, previo annullamento di 8 azioni ordinarie detenute dalla Società.

Nel corso del semestre sono state inoltre assegnate in attuazione del piano di incentivazione a lungo termine 2016-2018 n. 15.397 azioni ante raggruppamento, corrispondenti a circa 323 azioni post operazioni di raggruppamento.

Tenuto conto delle operazioni sopra descritte, il dettaglio delle azioni proprie è il seguente:

Numero
azioni
Costo medio
(euro)
(milioni di euro)
complessivo
Costo
Capitale
sociale
(%)
Azioni proprie in portafoglio al 31 dicembre 2021 21.394.893 3,910 84 2,12
Acquisti anno 2022 - - - -
Assegnazioni ante raggruppamento (15.397) 3,910 - -
Annullamento azioni proprie maggio 2022 (41) - - -
Raggruppamento azionario maggio 2022 - azioni esistenti (21.379.455) n.s. n.s. n.s.
Raggruppamento azionario maggio 2022 - nuove azioni 4.489.685 n.s. n.s. n.s.
Annullamento azioni proprie giugno 2022 (8) - - -
Raggruppamento azionario giugno 2022 - azioni esistenti (4.489.677) n.s. n.s. n.s.
Raggruppamento azionario giugno 2022 - nuove azioni 448.967 n.s. n.s. n.s.
Azioni proprie in portafoglio al 30 giugno 2022 448.967 186,183 (*) 84 2,12

(*) Costo medio ponderato calcolato a seguito delle operazioni di raggruppamento azionario sopra descritte.

Al 30 giugno 2022 le azioni in circolazione sono 20.782.394 (989.582.546 al 31 dicembre 2021).

26 Altre informazioni

Informazioni supplementari del rendiconto finanziario

Nel corso del primo semestre del 2022 non si sono registrati flussi finanziari in connessione a investimenti o disinvestimenti in imprese entrate/uscite dall'area di consolidamento e rami d'azienda.

27 Garanzie, impegni e rischi

Garanzie

Le garanzie ammontano a 8.019 milioni di euro (7.995 milioni di euro al 31 dicembre 2021), così suddivise:

31.12.2021 30.06.2022
(milioni di euro) Fidejussioni Altre
garanzie
personali
Totale Fidejussioni Altre
garanzie
personali
Totale
Joint venture e imprese collegate 120 407 527 113 370 483
Imprese consolidate 60 1.001 1.061 61 1.078 1.139
Proprie - 6.407 6.407 - 6.397 6.397
Totale 180 7.815 7.995 174 7.845 8.019

Le altre garanzie personali prestate nell'interesse di imprese consolidate ammontano a 1.078 milioni di euro (1.001 milioni di euro al 31 dicembre 2021) e riguardano contratti autonomi rilasciati a terzi principalmente a fronte di partecipazioni a gare d'appalto e rispetto degli accordi contrattuali.

Le garanzie pari a 42 milioni di euro si riferiscono alle Discontinued operations.

Le garanzie verso e/o tramite parti correlate sono dettagliate alla nota 36 "Rapporti con parti correlate".

Impegni

Sono stati assunti dalla Capogruppo impegni verso i committenti e/o altri beneficiari (istituzioni finanziarie e assicurative, agenzie di esportazione ECA) ad adempiere le obbligazioni, assunte contrattualmente dalla stessa e/o da imprese controllate, collegate e joint venture aggiudicatarie di appalti, in caso di inadempimento di quest'ultime, nonché a rifondere eventuali danni derivanti da tali inadempienze.

Tali impegni, che comportano l'assunzione di un obbligo di fare, garantiscono contratti il cui valore globale ammonta a 79.282 milioni di euro (73.659 milioni di euro al 31 dicembre 2021), comprensivo sia della parte di lavori già eseguiti sia della quota parte del portafoglio ordini residuo al 30 giugno 2022.

Le obbligazioni di rimborso dei finanziamenti bancari concessi alle società del Gruppo Saipem sono generalmente assistite da garanzie rilasciate dalla capogruppo Saipem SpA e da altre società del Gruppo. Le obbligazioni di rimborso delle emissioni obbligazionarie del Gruppo sono assistite da garanzie rilasciate dalla capogruppo Saipem SpA e da altre società del Gruppo.

Gestione dei rischi

Le politiche di gestione e monitoraggio dei principali fattori dei rischi di impresa sono indicati nel paragrafo "Gestione dei rischi d'impresa" della "Relazione intermedia sulla gestione".

Altre informazioni sugli strumenti finanziari

INFORMAZIONI SULLA VALUTAZIONE AL FAIR VALUE

Di seguito è indicata la classificazione delle attività e passività finanziarie, valutati al fair value nello schema di stato patrimoniale secondo la gerarchia del fair value definita in funzione della significatività degli input utilizzati nel processo di valutazione. In particolare, a seconda delle caratteristiche degli input utilizzati per la valutazione, la gerarchia del fair value prevede i seguenti livelli: a) livello 1: prezzi quotati (e non oggetto di modifica) su mercati attivi per le stesse attività o passività finanziarie;

b) livello 2: valutazioni effettuate sulla base di input, differenti dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che, per le attività/passività oggetto di valutazione, sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (in quanto derivati dai prezzi). Tra gli input utilizzati figurano i tassi di cambio a pronti e a termine, i tassi di interesse e i prezzi a termine delle commodity; e c) livello 3: input non basati su dati di mercato osservabili.

In relazione a quanto sopra gli strumenti finanziari valutati al fair value al 30 giugno 2022 si analizzano come di seguito indicato:

30.06.2022
(milioni di euro) Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
Attività (passività) finanziarie detenute per la negoziazione:
- strumenti derivati non di copertura - (31) - (31)
Attività finanziarie disponibili per la vendita:
- attività finanziarie valutate al fair value con effetto a OCI 71 - - 71
Attività (passività) nette per contratti derivati di copertura (192) - (192)
Totale 71 (223) - (152)

Nel corso del primo semestre del 2022 non vi sono stati trasferimenti tra i diversi livelli della gerarchia del fair value.

Contenziosi

Il Gruppo è parte in procedimenti giudiziari. La valutazione dei fondi rischi appostati è effettuata sulla base delle informazioni disponibili alla data, tenuto conto degli elementi di valutazione acquisiti da parte dei consulenti esterni che assistono il Gruppo. In relazione ai procedimenti penali in fase di indagini preliminari le informazioni disponibili per la valutazione del Gruppo non

possono, per loro natura, essere complete, stante il segreto istruttorio che caratterizza i procedimenti in questione. Di seguito è indicata una sintesi dei procedimenti giudiziari più significativi.

Relativamente ai procedimenti legali pendenti, gli accantonamenti non vengono contabilizzati quando l'esito negativo del procedimento è valutato come non probabile o quando non è possibile stimare l'esito del procedimento.

Tutti i contenziosi civili/arbitrali sono valutati anche dai legali esterni come dall'esito negativo non probabile (non vi sono accantonamenti).

Tutti i procedimenti penali sono valutati anche dai legali esterni come procedimenti il cui esito non può essere previsto (non vi sono accantonamenti) salvo in relazione al procedimento algerino GNL Arzew, per il quale pur in pendenza di un ricorso davanti la Corte Suprema algerina di cui non è possibile stimare l'esito, è stato necessario prendere atto della sentenza di condanna di primo grado del 14 febbraio 2022 – in data 28 giugno 2022 la Corte di Appello di Algeri ha confermato la sentenza di primo grado – ragion per cui è stato costituito un fondo per un importo pari a quanto oggetto di condanna in tale sentenza.

ALGERIA

Le indagini in Italia: il 4 febbraio 2011 era pervenuta dalla Procura della Repubblica di Milano, tramite Eni, una "Richiesta di consegna" ai sensi dell'art. 248 del codice di procedura penale. Nel provvedimento veniva richiesta la trasmissione, con riferimento ad asserite ipotesi di reato di corruzione internazionale, di documentazione relativa ad attività di società del Gruppo Saipem in Algeria. Il reato di "corruzione internazionale" menzionato nella "Richiesta di consegna" è una delle fattispecie previste nel campo di applicazione del D.Lgs. n. 231/2001, in merito alla responsabilità diretta degli enti collettivi per determinati reati compiuti da propri dipendenti.

Al fine di adempiere, tempestivamente, alla richiesta della Procura, è stata avviata la raccolta della documentazione e, il 16 febbraio 2011, Saipem ha proceduto al deposito di quanto richiesto.

Il 22 novembre 2012 la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano ha notificato a Saipem un'informativa di garanzia per asserito illecito amministrativo relativo al reato di corruzione internazionale ex art. 25, comma 2 e 3, D.Lgs. n. 231/2001, unitamente a una richiesta di consegna di documentazione in merito ad alcuni contratti relativi ad attività in Algeria. A tale richiesta sono seguite le notifiche a Saipem di un "Decreto di sequestro" il 30 novembre 2012, due ulteriori "Richieste di consegna" il 18 dicembre 2012 e il 25 febbraio 2013, nonché un decreto di perquisizione il 16 gennaio 2013.

Il 7 febbraio 2013 è stata effettuata una perquisizione, anche presso gli uffici di Eni, al fine di acquisire ulteriore documentazione in relazione a contratti di intermediazione e ad alcuni contratti con fornitori stipulati da Saipem in connessione con i progetti algerini. L'indagine ha avuto ad oggetto presunte ipotesi corruttive che, secondo la Procura della Repubblica di Milano, si sarebbero verificate fino a epoca successiva al marzo 2010, relativamente ad alcuni contratti che la Società ha acquisito in Algeria.

Nell'ambito di tale procedimento risultavano coinvolti, tra gli altri, alcuni ex dipendenti della Società (tra i quali in particolare l'ex Vice Presidente e Amministratore Delegato-CEO in carica fino al 5 dicembre 2012, l'ex Chief Operating Officer della Business Unit Engineering & Construction in carica fino al 5 dicembre 2012 e l'ex Chief Financial Officer in carica fino al 1° agosto 2008). La Società ha fornito in ogni occasione piena collaborazione all'ufficio della Procura. Saipem ha tempestivamente posto in essere interventi di forte discontinuità gestionale e amministrativa, indipendentemente dagli eventuali profili di responsabilità che avrebbero potuto evidenziarsi nel corso del procedimento. Saipem ha provveduto, d'accordo con gli organi di controllo interni e l'Organismo di Vigilanza della Società e previa informativa alla Procura, ad avviare una verifica sui contratti oggetto dell'indagine, incaricando a tal fine uno studio legale esterno. Il Consiglio di Amministrazione il 17 luglio 2013 ha esaminato le conclusioni raggiunte dai consulenti esterni all'esito di un'attività d'indagine interna svolta in relazione ad alcuni contratti di intermediazione e subappalto relativi a progetti algerini. L'indagine interna si è basata sull'esame di documenti e su interviste di personale della Società e di altre società del Gruppo, a esclusione dei soggetti che, per quanto a conoscenza della Società, sarebbero stati direttamente coinvolti nell'indagine penale, per non interferire nelle attività investigative della Procura. Il Consiglio di Amministrazione, confermando la massima collaborazione con gli organi inquirenti, nel luglio 2013 ha deliberato di trasmettere l'esito dell'attività dei consulenti esterni alla Procura della Repubblica di Milano, per ogni opportuna valutazione e iniziativa di competenza nel più ampio contesto dell'indagine in corso. I consulenti hanno riferito al Consiglio: (i) di non aver rinvenuto evidenza di pagamenti a pubblici ufficiali algerini per il tramite dei contratti di intermediazione o di subappalto esaminati; (ii) di aver rilevato violazioni, lesive degli interessi della Società, di regole interne e procedure – all'epoca in vigore – relative all'approvazione e alla gestione dei contratti di intermediazione e di subappalto esaminati e ad altre attività svolte in Algeria.

Il Consiglio di Amministrazione nel luglio 2013 ha deliberato di avviare azioni giudiziarie a tutela degli interessi della Società nei confronti di alcuni ex dipendenti e fornitori, riservandosi ogni ulteriore azione, ove emergessero nuovi elementi. Nell'ambito di tali azioni giudiziarie, la Corte di Appello di Milano l'11 febbraio 2021 ha condannato l'ex Chief Operating Officer della Business Unit Engineering & Construction in carica fino al 5 dicembre 2012 a pagare a Saipem la somma di 10 milioni di euro a titolo di risarcimento del danno, oltre a interessi e rivalutazione dal dovuto al saldo e sono in corso da parte di Saipem le azioni esecutive per recuperare tale importo.

Il 14 giugno 2013, 8 gennaio e 23 luglio 2014 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato le "Richieste di proroga" delle indagini preliminari. Il 24 ottobre 2014 è stata notificata una richiesta di incidente probatorio, avanzata dalla Procura della Repubblica di Milano, avente a oggetto l'interrogatorio dell'ex Chief Operating Officer della Business Unit Engineering & Construction di Saipem in carica fino al 5 dicembre 2012 e di un ulteriore ex dirigente di Saipem, entrambi indagati nel procedimento penale. A seguito dell'accoglimento della richiesta, il Giudice per le Indagini Preliminari di Milano ha fissato le udienze all'1 e 2 dicembre 2014. Il 15 gennaio 2015 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato presso lo studio del difensore di Saipem l'avviso di conclusione delle indagini preliminari ex art. 415-bis del codice di procedura penale. Lo stesso provvedimento è stato notificato, oltre che a Saipem, a 8 persone fisiche e alla persona giuridica Eni. L'avviso, oltre alla fattispecie di reato già ipotizzata dalla Procura (corruzione internazionale), menzionava come fattispecie delittuosa ipotizzata a carico di 7 persone fisiche, anche la violazione dell'art. 3 del decreto legislativo 10 marzo 2000, n. 74 ("dichiarazione

fraudolenta"), in relazione alla registrazione nella contabilità Saipem di "costi di intermediazione derivanti dal contratto agency agreement con Pearl Partners sottoscritto in data 17 ottobre 2007, nonché dall''Addendum n. 1 to the agency agreement' sottoscritto in data 12 agosto 2009" con asserita conseguente indicazione "nelle dichiarazioni consolidate nazionali di Saipem SpA [di] elementi attivi per un ammontare inferiore a quello effettivo, come segue: anno 2008: -85.935.000 euro; anno 2009: -54.385.926 euro".

Il processo penale in Italia: in data 26 febbraio 2015 il Giudice dell'Udienza Preliminare di Milano ha notificato presso lo studio del difensore di Saipem l'avviso di fissazione dell'udienza preliminare unitamente alla richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla Procura di Milano l'11 febbraio 2015. Lo stesso provvedimento è stato notificato, oltre che a Saipem, a 8 persone fisiche e alla persona giuridica Eni. Il Giudice dell'Udienza Preliminare ha fissato l'udienza per il giorno 13 maggio 2015. Nel corso di tale udienza l'Agenzia delle Entrate si è costituita parte civile nel procedimento, mentre altre richieste di costituzione di parte civile sono state respinte.

Il 2 ottobre 2015 il Giudice dell'Udienza Preliminare ha rigettato le questioni di incostituzionalità e relative alla prescrizione presentate dalle difese e ha pronunciato i seguenti provvedimenti:

  • ≥ sentenza di non doversi procedere per difetto di giurisdizione nei confronti di un imputato;
  • ≥ sentenza di non luogo a procedere nei confronti di tutti gli imputati relativamente all'ipotesi che il pagamento delle commissioni per il progetto MLE da parte di Saipem (circa 41 milioni di euro) potesse essere servito per consentire a Eni di acquisire i consensi ministeriali algerini per l'acquisizione di First Calgary e per l'estensione di un giacimento in Algeria (CAFC). Tale provvedimento contiene anche la decisione di proscioglimento di Eni, dell'ex Amministratore Delegato-CEO di Eni e di un dirigente Eni relativamente a ogni altra ipotesi di reato;
  • ≥ decreto che dispone il giudizio, tra gli altri, per Saipem e per 3 ex dipendenti di Saipem (l'ex Vice Presidente e Amministratore Delegato-CEO in carica fino al 5 dicembre 2012, l'ex Chief Operating Officer della Business Unit Engineering & Construction in carica fino al 5 dicembre 2012 e l'ex Chief Financial Officer in carica fino al 1° agosto 2008) con riferimento all'accusa di corruzione internazionale formulata dalla Procura secondo la quale gli stessi imputati avrebbero concorso a consentire, sulla base di criteri di mero favoritismo, l'aggiudicazione a Saipem di 7 contratti in Algeria. Per le sole persone fisiche (non per Saipem) il rinvio a giudizio è stato pronunciato anche con riferimento all'ipotesi di dichiarazione fraudolenta (reato fiscale) promossa dalla Procura.

Nella medesima data, all'esito dell'udienza relativa a uno stralcio del procedimento principale, il Giudice dell'Udienza Preliminare di Milano ha pronunciato sentenza di patteggiamento ex art. 444, c.p.p., per un ex dirigente di Saipem.

Avverso i primi due provvedimenti la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano e la Procura Generale presso la Corte d'Appello di Milano hanno proposto il 17 novembre 2015 ricorso in Cassazione. Il 24 febbraio 2016 la Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso presentato dalla Procura di Milano, ha disposto la trasmissione degli atti a un nuovo Giudice per l'Udienza Preliminare presso il Tribunale di Milano, per la celebrazione di una nuova Udienza Preliminare.

Con riferimento a tale filone del procedimento (cd. "filone Eni"), in data 27 luglio 2016 il nuovo Giudice per l'Udienza Preliminare ha disposto il rinvio a giudizio di tutti gli imputati.

L'11 novembre 2015, in occasione della pubblicazione del report di responsabilità sociale 2015 della Procura di Milano, è stato reso noto che: "recentemente è stato posto in esecuzione un provvedimento di sequestro preventivo del GIP di Milano fino all'ammontare di 250 milioni di euro su beni degli imputati. Il provvedimento conferma il blocco già disposto da autorità estere di somme liquide su conti bancari di Singapore, Hong Kong, Svizzera e Lussemburgo per un importo totale superiore a 100 milioni di euro". Saipem non è risultata destinataria di alcuna di tali misure; si è appreso, comunque, che i sequestri hanno colpito beni personali dell'ex Chief Operating Officer della Società in carica fino al 5 dicembre 2012 e di altri due imputati.

Parallelamente, a seguito del decreto che dispone il giudizio pronunciato il 2 ottobre 2015 dal Giudice dell'Udienza Preliminare, il 2 dicembre 2015 si è tenuta la prima udienza avanti il Tribunale di Milano nel procedimento del cd. "filone Saipem". Nel corso di tale udienza Sonatrach ha chiesto di costituirsi parte civile nei confronti delle sole persone fisiche imputate. Anche il Movimento cittadini algerini d'Italia e d'Europa ha presentato richiesta di costituzione di parte civile. L'Agenzia delle Entrate ha confermato la richiesta di parte civile nei confronti delle sole persone fisiche imputate di dichiarazione fraudolenta. All'udienza del 25 gennaio 2016 il Tribunale di Milano ha rigettato la richiesta di costituzione di parte civile di Sonatrach e del Movimento cittadini algerini d'Italia e d'Europa. Il Tribunale ha rinviato all'udienza del 29 febbraio 2016 riservandosi di merito alla decisione sulle eccezioni di nullità relative al decreto di rinvio a giudizio fatte valere dagli imputati.

All'udienza del 29 febbraio 2016 il Tribunale ha riunito il procedimento con altro pendente nei confronti di un unico imputato persona fisica (nei cui confronti Sonatrach si è costituita parte civile) e ha rigettato le eccezioni di nullità del decreto di rinvio a giudizio, invitando la Procura a riformulare il capo d'imputazione relativamente a un imputato, rinviando il procedimento al 21 marzo 2016. Il Tribunale poi ha rinviato il procedimento all'udienza del 5 dicembre 2016, al fine di valutare la riunione con il procedimento descritto in precedenza (cd. "filone Eni") per il quale in data 27 luglio 2016 il Giudice per l'Udienza Preliminare ha disposto il rinvio a giudizio di tutti gli imputati.

Con provvedimento del 28 dicembre 2016 il Presidente del Tribunale di Milano ha autorizzato la richiesta di astensione del Presidente del Collegio giudicante.

All'udienza del 16 gennaio 2017 i due procedimenti (cd. "filone Saipem" e cd. "filone Eni") sono stati riuniti dinanzi a un nuovo Collegio nominato il 30 dicembre 2016.

Esaurita l'istruttoria dibattimentale con l'udienza del 12 febbraio 2018, nelle successive udienze del 19 febbraio 2018 e del 26 febbraio 2018 si è tenuta la requisitoria del Pubblico Ministero.

Ritenute preliminarmente non concedibili agli imputati le attenuanti generiche e, di contro, ritenuta sussistente l'aggravante del reato transnazionale, il Pubblico Ministero ha formulato le proprie richieste di pena nei confronti delle persone fisiche imputate.

Per quanto riguarda Saipem ed Eni il Pubblico Ministero ha avanzato una richiesta di condanna alla sanzione pecuniaria di 900.000 euro, per ciascuna società. Inoltre, il Pubblico Ministero ha chiesto l'applicazione della "confisca per equivalente di quanto in sequestro", relativamente ad alcuni sequestri eseguiti in precedenza nei confronti di alcune persone fisiche imputate. La richiesta di applicazione della confisca non ha riguardato, quindi, Saipem.

All'udienza del 5 marzo 2018:

  • (i) l'Agenzia delle Entrate ha domandato la condanna delle sole persone fisiche imputate così come richiesta dal Pubblico Ministero con la condanna delle sole persone fisiche imputate al risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale a favore dell'Agenzia delle Entrate da liquidarsi in via equitativa e con una provvisionale di 10 milioni di euro;
  • (ii) Sonatrach ha chiesto la condanna dell'imputato Samyr Ourayed con la condanna di quest'ultimo al risarcimento del danno da liquidarsi in via equitativa.

Il 19 settembre 2018 si sono concluse le udienze dedicate alla discussione da parte delle difese e alle repliche da parte del Pubblico Ministero e delle difese.

La decisione di primo grado del Tribunale di Milano: il 19 settembre 2018 il Tribunale di Milano ha pronunciato la sentenza di primo grado.

Il Tribunale di Milano ha condannato, tra gli altri, anche alcuni ex manager di Saipem per i reati di corruzione internazionale e ha, inoltre, condannato Saipem al pagamento della sanzione pecuniaria di 400.000 euro, quale asserita responsabile dell'illecito amministrativo ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001 con riferimento al reato di corruzione internazionale.

Gli ex manager di Saipem condannati dal Tribunale di Milano avevano tutti lasciato la Società tra il 2008 e il 2012.

Il Tribunale ha, altresì, disposto la confisca, quale asserito profitto del reato, della somma complessiva di circa 197 milioni di euro nei confronti di tutte le persone fisiche condannate (e tra questi di alcuni ex manager della Società).

Il Tribunale ha, altresì, disposto la confisca, quale asserito prezzo del reato, della somma complessiva di circa 197 milioni di euro nei confronti di Saipem ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs. n. 231/2001.

Per quanto emerso nel corso del procedimento e dalle richieste del Pubblico Ministero, allora, risultava già in essere da tempo un sequestro preventivo finalizzato alla confisca per un importo pari a complessivi circa 160 milioni di euro nei confronti di alcune persone fisiche – diverse dalla Società – tutte condannate con la sentenza di primo grado.

La decisione del Tribunale di primo grado non era esecutiva. Le motivazioni della sentenza di primo grado sono state depositate dal Tribunale di Milano il 18 dicembre 2018.

Il giudizio dinanzi alla Corte di Appello di Milano: il 1° febbraio 2019 Saipem ha impugnato dinanzi alla Corte di Appello di Milano la sentenza di primo grado. Anche le persone fisiche condannate in primo grado hanno appellato la sentenza di primo grado. Anche la Procura della Repubblica di Milano ha impugnato la sentenza di primo grado chiedendo, in riforma di tale sentenza che sia pronunciata dalla Corte di Appello la condanna di Eni, dell'ex Amministratore Delegato-CEO di Eni e di un suo manager "alle pene, e alle sanzioni amministrative pecuniarie e interdittive, ritenute di giustizia". La Procura della Repubblica di Milano ha chiesto, inoltre, sempre in riforma della sentenza impugnata di "condannare la società Saipem alle sanzioni amministrative interdittive ritenute di giustizia". Il 14 febbraio 2019 i difensori di Saipem hanno depositato una memoria nella quale hanno eccepito: (i) l'inammissibilità dell'impugnazione da parte della Procura della Repubblica della decisione del Tribunale di non ritenere applicabili a Saipem le sanzioni interdittive; e/o (ii) l'inapplicabilità delle sanzioni interdittive richieste dalla Procura della Repubblica nei confronti di Saipem.

Il 15 gennaio 2020 la Corte di Appello di Milano ha accolto integralmente l'appello di Saipem e delle persone fisiche imputate (tra i quali alcuni ex manager della Società che hanno tutti lasciato la stessa tra il 2008 e il 2012), dichiarando tra l'altro l'insussistenza dell'illecito amministrativo in capo a Saipem perché il fatto non sussiste, revocando la statuizione sulla confisca del prezzo del reato che era stata pronunciata in primo grado dal Tribunale di Milano ai sensi dell'art. 19, D.Lgs. n. 231/2001.

In data 15 aprile 2020 la Corte di Appello di Milano ha depositato le motivazioni della sentenza di secondo grado.

La Procura Generale presso la Corte di Appello di Milano il 12 giugno 2020 ha proposto ricorso in Cassazione avverso la sentenza della Corte di Appello di Milano del 15 gennaio 2020 chiedendo l'annullamento di tale sentenza e per l'effetto il rinvio del giudizio ad altra sezione della Corte di Appello.

Il giudizio dinanzi alla Corte di Cassazione: la Corte di Cassazione il 14 dicembre 2020 ha respinto il ricorso della Procura Generale presso la Corte di Appello di Milano.

Il 14 dicembre 2020 Saipem ha emesso il seguente comunicato stampa:

"La Corte di Cassazione ha pronunciato oggi la propria decisione sul ricorso proposto, il 12 giugno 2020, dalla Procura Generale presso la Corte di Appello di Milano avverso la sentenza di secondo grado nel procedimento relativo a fatti di reato asseritamente commessi in Algeria fino al marzo 2010, in relazione ad alcune commesse completate da tempo.

In particolare, la Corte di Cassazione ha pronunciato oggi sentenza con la quale ha respinto integralmente il ricorso presentato dalla Procura Generale presso la Corte di Appello di Milano che aveva richiesto l'annullamento della sentenza di secondo grado con la quale la Corte di Appello di Milano, il 15 gennaio 2020, aveva assolto le persone fisiche imputate (tra i quali alcuni ex manager della Società che hanno tutti lasciato la stessa tra il 2008 e il 2012), dichiarando, tra l'altro, con riferimento all'ipotesi di reato di corruzione internazionale, l'insussistenza dell'illecito amministrativo contestato ex D.Lgs. n. 231/2001 a Saipem perché il fatto non sussiste e revocando, conseguentemente, la condanna alla confisca del prezzo del reato per circa 197 milioni di euro e al pagamento della sanzione pecuniaria di 400.000 euro, che erano state disposte in primo grado dal Tribunale di Milano. Saipem esprime soddisfazione per l'odierna decisione della Corte di Cassazione, che conclude definitivamente il procedimento 'Algeria' con l'assoluzione di Saipem". Le motivazioni della sentenza della Corte di Cassazione del 14 dicembre 2020 sono state depositate il 20 ottobre 2021.

Richiesta di documenti da parte del Department of Justice statunitense: su richiesta del Department of Justice statunitense ("DoJ"), Saipem nel 2013 ha stipulato un cosiddetto "tolling agreement" che estendeva di 6 mesi il termine di prescrizione applicabile a eventuali violazioni di leggi federali degli Stati Uniti in relazione ad attività pregresse di Saipem e relative subsidiary. Il "tolling agreement", rinnovato fino al 29 novembre 2015, non costituisce un'ammissione da parte di Saipem di aver compiuto alcun illecito, né di essere soggetta alla giurisdizione degli Stati Uniti ai fini di qualsivoglia indagine o procedimento. Saipem ha inteso quindi offrire collaborazione anche nel contesto degli accertamenti da parte del Department of Justice che il 10 aprile 2014 ha formulato una richiesta di documenti relativi alle attività pregresse del Gruppo Saipem in Algeria, richiesta alla quale Saipem ha fornito riscontro. Il 29 novembre 2015 il "tolling agreement" è scaduto e, allo stato decorsi quasi sette anni da tale scadenza, non è pervenuta da parte del Department of Justice alcuna richiesta.

Il procedimento in Algeria: in Algeria nel 2010 è stato avviato un procedimento che ha a oggetto diverse fattispecie e coinvolge a diverso titolo 19 indagati (cd. "inchiesta Sonatrach 1"). Société nationale pour la recherche, la production, le transport, la transformation et la commercialisation des hydrocarbures SpA ("Sonatrach") si è costituita parte civile in tale procedimento e anche il Trésor Public algerino ha formulato analoga richiesta.

Anche la società algerina Saipem Contracting Algérie SpA ("Saipem Contracting Algérie") è parte in tale procedimento in relazione alle modalità di assegnazione del contratto GK3 da parte di Sonatrach. In relazione a tale procedimento alcuni conti correnti in valuta locale di Saipem Contracting Algérie sono stati bloccati.

In particolare, nel 2012, in occasione di rinvio alla "Chambre d'accusation" presso la Corte di Algeri, Saipem Contracting Algérie ha ricevuto una comunicazione che formalizzava l'esistenza di un'indagine nei suoi confronti, relativa a un'asserita maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale organismo. Il contratto GK3 era stato assegnato nel giugno 2009 per un importo equivalente (al cambio in essere al momento dell'assegnazione del contratto) a circa 433,5 milioni di euro.

All'inizio del 2013 la "Chambre d'accusation" ha pronunciato il rinvio a giudizio di Saipem Contracting Algérie e confermato il predetto blocco dei conti correnti. Secondo la tesi accusatoria il prezzo offerto sarebbe stato superiore al prezzo di mercato per una percentuale fino al 60%; secondo la tesi accusatoria tale asserita maggiorazione rispetto al prezzo di mercato si sarebbe ridotta a una percentuale fino al 45% del prezzo, a seguito dello sconto negoziato tra le parti successivamente all'offerta. Nel mese di aprile 2013 e nel mese di ottobre 2014 la Corte Suprema algerina ha rigettato la richiesta di sblocco dei conti correnti che Saipem Contracting Algérie aveva presentato sin dal 2010. Gli atti sono stati quindi trasmessi al Tribunale di Algeri che, all'udienza del 15 marzo 2015, ha rinviato il procedimento all'udienza del 7 giugno 2015, nel corso della quale, stante l'assenza di alcuni testimoni, il Tribunale ha rinviato d'ufficio il processo a una sessione penale. All'udienza fissata per il 27 dicembre 2015 il processo ha avuto inizio. All'udienza del 20 gennaio 2016 la Procura della Repubblica di Algeri ha chiesto la condanna di tutti i 19 soggetti incolpati nei cui confronti è in corso il processo "Sonatrach 1".

Quanto a Saipem Contracting Algérie, la Procura della Repubblica di Algeri ha chiesto la condanna della stessa società all'ammenda di 5 milioni di dinari algerini (pari al cambio attuale a circa 40.000 euro).

La Procura della Repubblica di Algeri ha chiesto, inoltre, la condanna alla confisca del profitto asseritamente conseguito, nella misura eventualmente accertata dal Tribunale, di tutti i 19 soggetti incolpati di cui è stata chiesta la condanna (tra i quali Saipem Contracting Algérie).

Per la fattispecie contestata a Saipem Contracting Algérie, la normativa locale prevede una pena principale di natura pecuniaria (pari a un massimo di circa 40.000 euro) e contempla la possibilità che, in relazione all'ipotesi di reato contestata, possano essere comminate pene accessorie come la confisca del profitto conseguito in seguito all'asserito reato (che sarebbe pari all'asserita maggiorazione rispetto al prezzo di mercato del contratto GK3 nella misura eventualmente accertata dall'autorità giudiziaria) e/o sanzioni di natura interdittiva.

Il 2 febbraio 2016 è stata pronunciata dal Tribunale di Algeri la sentenza di primo grado. Tale sentenza ha, tra l'altro, condannato Saipem Contracting Algérie al pagamento di un'ammenda d'importo pari a circa 4 milioni di dinari algerini (corrispondenti a circa 30.000 euro). In particolare, Saipem Contracting Algérie è stata ritenuta responsabile, in relazione all'appalto per la realizzazione del gasdotto GK3, della fattispecie sanzionata dalla legge algerina in caso di "maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale società". La sentenza ha, inoltre, disposto di rimettere nella disponibilità di Saipem Contracting Algérie due conti correnti in valuta locale, il cui saldo totale ammonta a circa 63,2 milioni di euro (importo calcolato al cambio del 30 giugno 2022), che sono stati bloccati nel 2010.

L'ente committente Sonatrach, che si era costituita parte civile nel procedimento, si è riservata di far valere in sede civile le proprie pretese. La richiesta di costituzione di parte civile del Trésor Civil algerino è invece stata rigettata.

La decisione del 2 febbraio 2016 del Tribunale di Algeri, in attesa del deposito delle relative motivazioni, è stata impugnata dinanzi alla Corte di Cassazione: da Saipem Contracting Algérie (che aveva chiesto l'assoluzione e aveva preannunciato che avrebbe impugnato la decisione); dal Procuratore Generale (che aveva chiesto la condanna a 5 milioni di dinari algerini e la confisca, richieste respinte dal Tribunale, che – come detto – ha invece condannato Saipem Contracting Algérie al minore importo di circa 4 milioni di dinari algerini); dal Trésor Civil (la cui richiesta di costituirsi parte civile contro Saipem Contracting Algérie è stata – come detto – respinta dal Tribunale); da tutti gli altri condannati, relativamente alle statuizioni che li riguardano.

Per effetto delle citate impugnazioni, la decisione del Tribunale di Algeri è stata sospesa di pieno diritto e, quindi, sono rimasti sospesi, in pendenza del giudizio di Cassazione, l'esecuzione:

≥ dell'irrogazione dell'ammenda di circa 30.000 euro; e

≥ dello sblocco dei due conti correnti il cui saldo totale ammonta a circa 63,2 milioni di euro (importo calcolato al cambio del 30 giugno 2022). Sonatrach non ha impugnato la decisione del Tribunale, coerentemente con la sua richiesta, accolta dal medesimo Tribunale, di riservarsi di svolgere un'eventuale successiva azione di risarcimento danni in un procedimento civile. Tale azione civile non è stata avviata da Sonatrach.

Con la decisione del 17 luglio 2019 la Corte di Cassazione algerina ha cassato integralmente la decisione del Tribunale di Algeri del 2 febbraio 2016 ragion per cui il Tribunale di Appello di Algeri dovrà pronunciarsi sul tema avviando un nuovo processo. La futura decisione del Tribunale di Appello di Algeri potrà essere impugnata dinanzi alla Corte di Cassazione algerina.

Le motivazioni della decisione della Corte di Cassazione algerina sono state rese disponibili il 7 ottobre 2019. Dalla lettura della sentenza della Corte di Cassazione algerina si evince che si tratta di un provvedimento di annullamento totale della sentenza del Tribunale di Algeri del 2016 a seguito dell'accoglimento dei ricorsi di tutti i ricorrenti (ivi incluso il ricorso di Saipem Contracting Algérie). I tempi del nuovo procedimento dinanzi al Tribunale di Appello non sono noti né allo stato prevedibili.

Il Tribunale di Appello di Algeri ha inizialmente fissato l'udienza per la trattazione della causa per il 17 febbraio 2021.

All'udienza del 17 febbraio 2021 il Tribunale di Appello di Algeri ha rinviato l'udienza a data da fissarsi. Il Tribunale ha successivamente fissato l'udienza per la discussione per il 16 giugno 2021.

All'udienza del 16 giugno 2021 il Tribunale di Appello di Algeri ha rinviato l'udienza alla sessione autunnale del 2021. All'udienza del 2 dicembre 2021 il Tribunale di Appello di Algeri ha rinviato il procedimento alla successiva sessione penale. Il Tribunale di Appello di Algeri aveva dapprima fissato l'inizio del procedimento all'udienza del 23 giugno 2022. Tale udienza è stata successivamente rinviata alla prossima sessione penale che inizierà nel mese di ottobre 2022, mese in cui sarà resa nota la data in cui si terrà la prossima udienza.

Indagini in corso - Algeria - Sonatrach 2: nel mese di marzo 2013 è stato convocato presso il Tribunale di Algeri l'allora legale rappresentante di Saipem Contracting Algérie al quale il giudice istruttore locale ha comunicato verbalmente l'avvio di un'indagine (cd. inchiesta "Sonatrach 2") "a carico di Saipem per i seguenti capi di imputazione: artt. 25a, 32 e 53 della L. n. 01/2006 della lotta contro la corruzione", e ha richiesto la consegna di alcuni documenti (statuti societari) e altre informazioni relativi alle società Saipem Contracting Algérie, Saipem e Saipem SA. Successivamente a tale convocazione non sono seguite ulteriori attività o richieste.

GNL3 Arzew - Algeria: il 16 ottobre 2019 e il 21 ottobre 2019 Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri sono state convocate dal giudice istruttore presso la Corte Suprema, nell'ambito di indagini relative a fatti del 2008 (assegnazione del contratto GNL3 Arzew). Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri sono state ulteriormente convocate per il 18 novembre 2019 dal Procuratore Generale presso la Corte Suprema di Algeri per assumere informazioni e documenti relativamente al contratto GNL3 Arzew assegnato nel 2008 da Sonatrach.

Il 18 novembre 2019 si è svolta l'ulteriore audizione del rappresentante di Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri, nel corso del quale sono state fornite le informazioni e la documentazione richieste dal Procuratore Generale di Algeri, il quale ha assegnato a Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri il termine fino al 4 dicembre 2019 per la consegna di ulteriore documentazione. Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri hanno prontamente provveduto a depositare quanto richiesto entro il termine del 4 dicembre 2019.

Il Procuratore Generale di Algeri ha inoltre richiesto la convocazione di un rappresentante di Saipem. Il Procuratore Generale di Algeri il 20 novembre 2019 ha comunicato a Saipem Contracting Algérie e a Snamprogetti succursale di Algeri che il Tresor Public algerino si è costituito parte civile in questo procedimento.

Il 9 dicembre 2020 si è svolta l'audizione del rappresentante in loco di Saipem.

Saipem, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri sono state nuovamente convocate il 16 dicembre 2020.

Nel mese di settembre 2021 si è appreso che il Tribunale di Algeri – Sidi Mhamed pole economic et financier – preso atto della chiusura delle indagini ha emesso un ordine di sequestro di alcuni conti correnti bancari in Algeria di società del Gruppo Saipem. Su tali conti vi è una giacenza di circa 837 mila euro.

L'avvio del processo relativo all'assegnazione nel 2008 del contratto GNL3 Arzew è stato inizialmente fissato davanti al Tribunale di Algeri pole economic et financier per l'udienza del 6 dicembre 2021, la quale è stata rinviata dapprima alla data del 20 dicembre 2021, poi alla data del 3 gennaio 2022. All'udienza del 17 gennaio 2022 il processo è stato prima rinviato al 24 gennaio 2022 e poi da ultimo all'udienza del 31 gennaio 2022.

In tale procedimento penale, che coinvolge 38 tra persone fisiche (tra cui l'ex Ministero dell'Energia algerino, alcuni ex dirigenti della Sonatrach e funzionari delle dogane algerini) e persone giuridiche, il Pubblico Ministero sostiene che – con riguardo all'aggiudicazione nel 2008 e all'esecuzione del contratto per il progetto GNL3 Arzew contratto (il cui valore originario era di circa 2,89 miliardi di euro) – sarebbero state commesse asseritamente le seguenti ipotesi di reati, inter alia, da Saipem filiale algerina, Snamprogetti SpA filiale algerina, Saipem Contracting Algérie, da due ex dipendenti del Gruppo Saipem e da un dipendente del Gruppo Saipem:

(i) la "maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale organismo";

(ii) la violazione di alcune norme doganali algerine.

Sonatrach, il Trésor Public algerino e l'Agenzia delle Dogane hanno chiesto di essere ammessi come parti civili nel procedimento. Il processo è stato dichiarato aperto all'udienza del 31 gennaio 2022. All'udienza del 1° febbraio 2022 il giudice ha dichiarato chiusa la fase dibattimentale. La sentenza è attesa per il 14 febbraio 2022. Il Gruppo Saipem si è difeso nel merito contestando l'infondatezza delle accuse rilevando tra l'altro la sentenza definitiva di assoluzione pronunciata dall'autorità giudiziaria italiana in merito a fattispecie che comprendevano anche l'assegnazione del contratto GNL3 Arzew e in ogni caso gli effetti della transazione sottoscritta con Sonatrach il 14 febbraio 2018 che ha avuto ad oggetto anche l'arbitrato precedentemente pendente relativamente al medesimo progetto.

Con comunicato stampa del 15 febbraio 2022 Saipem ha informato come segue:

"Il Tribunale di Algeri si è ieri pronunciato in primo grado nel procedimento penale in corso dal 2019 in Algeria relativamente, tra l'altro, alle modalità di assegnazione nel 2008 del progetto GNL3 Arzew.

Saipem, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch impugneranno in appello la decisione di condanna del Tribunale di Algeri con conseguente sospensione degli effetti della stessa.

Si ricorda che l'autorità giudiziaria italiana, all'esito di un procedimento penale in cui sono state analizzate anche le modalità di assegnazione nel 2008 del progetto GNL 3 Arzew, ha pronunciato il 14 dicembre 2020 sentenza di assoluzione in via definitiva.

Con riferimento al procedimento penale oggetto della sentenza del Tribunale di Algeri, le società Saipem, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch sono state accusate delle fattispecie sanzionate dalla legge algerina in caso di: 'maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale società' e di 'false dichiarazioni doganali'.

La sentenza del Tribunale di Algeri di ieri, relativamente a entrambi i capi di accusa, ha stabilito a carico di Saipem, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch un'ammenda e risarcimenti danni per importi complessivamente equivalenti a circa 192 milioni di euro. L'esito della sentenza ha determinato la rilevazione nel bilancio al 31 dicembre 2021 di un onere di pari importo, il cui versamento resta, peraltro, sospeso a seguito dell'impugnazione in appello.

Il Tribunale di Algeri ha, inoltre, condannato due ex dipendenti del Gruppo Saipem (l'allora responsabile del progetto GNL3 Arzew e un ex dipendente algerino) rispettivamente a 5 e 6 anni di reclusione. Un altro dipendente del Gruppo Saipem è stato invece assolto da ogni accusa.

Le motivazioni della sentenza non sono ancora state rese disponibili dal Tribunale di Algeri".

Dei circa 201 milioni di euro di cui alla sentenza di condanna in primo grado, 140 milioni di euro sono relativi a statuizioni a favore delle parti civili e circa 61 milioni di euro sono relativi ad ammende (gli importi sono calcolati al cambio del 30 giugno 2022).

In data 16 febbraio 2022 le società Saipem, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch hanno impugnato la sentenza del 14 febbraio 2022.

Il 4 aprile 2022 sono state rese disponibili le motivazioni della sentenza del Tribunale di Algeri.

La prima udienza nel giudizio di appello, inizialmente fissata per il 12 aprile 2022, è stata rinviata dapprima al 10 maggio 2022 e successivamente al 24 maggio 2022.

All'udienza del 24 maggio 2022 il Giudice ha rinviato la prima udienza al 14 giugno 2022.

All'udienza del 14 giugno 2022 il Giudice ha indicato il 28 giugno 2022, salvo possibili rinvii, come data per l'emissione della decisione.

Con comunicato stampa del 28 giugno 2022 Saipem ha informato come segue:

"La Corte di Appello di Algeri si è oggi pronunciata nel procedimento penale in corso dal 2019 in Algeria relativamente, tra l'altro, alle modalità di assegnazione nel 2008 del progetto GNL3 Arzew. In tale procedimento le società Saipem SpA, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch sono state accusate delle fattispecie sanzionate dalla legge algerina in caso di: 'maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale società' e di 'false dichiarazioni doganali'.

La Corte di Appello di Algeri, relativamente a entrambi i capi di accusa, ha oggi confermato la sentenza di primo grado del Tribunale di Algeri del 14 febbraio 2022. Tale sentenza aveva stabilito a carico di Saipem SpA, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch ammende e risarcimenti danni per importi complessivamente equivalenti, al cambio attuale, a circa 199 milioni di euro (di cui circa 60 milioni di euro quali ammende e circa 139 milioni di euro quali statuizioni a favore delle parti civili). A seguito della sentenza di primo grado del Tribunale di Algeri, la Società aveva già accantonato nel bilancio al 31 dicembre 2021 un onere di pari importo, il cui versamento era rimasto, peraltro, sospeso a seguito dell'impugnazione dinanzi alla Corte di Appello. Il Tribunale di Algeri aveva, inoltre, condannato due ex dipendenti del Gruppo Saipem (l'allora responsabile del progetto GNL3 Arzew e un ex dipendente algerino) rispettivamente a 5 e 6 anni di reclusione. Un altro dipendente del Gruppo Saipem era stato invece assolto da ogni accusa.

Le motivazioni della sentenza non sono ancora state rese disponibili dalla Corte di Appello.

Si ricorda che l'autorità giudiziaria italiana, all'esito di un procedimento penale in cui sono state analizzate anche le modalità di assegnazione nel 2008 del progetto GNL3 Arzew, ha pronunciato il 14 dicembre 2020 sentenza di assoluzione in via definitiva.

Saipem SpA, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA Algeria Branch impugneranno tempestivamente presso la Corte Suprema algerina la decisione della Corte di Appello di Algeri. Sulla base dell'ordinamento algerino l'impugnazione sospende gli effetti della sentenza di appello quanto alla decisione relativa alle ammende (pari a circa 60 milioni di euro), mentre le statuizioni a favore delle parti civili (pari a circa 139 milioni di euro) sono esecutive anche in pendenza dell'impugnazione.

La sentenza di condanna, il cui importo è già accantonato a valere sul bilancio al 31 dicembre 2021, non pregiudica la validità della manovra finanziaria e la realizzazione degli obiettivi del Piano Strategico 2022-2025".

Risoluzione amichevole delle divergenze - Accordo Saipem Sonatrach: il 14 febbraio 2018 Sonatrach e Saipem hanno comunicato di aver definito amichevolmente le reciproche divergenze, hanno concordato di risolvere amichevolmente le loro reciproche divergenze e hanno firmato un accordo per porre fine alle procedure in corso relative al contratto per la costruzione di un impianto di liquefazione di gas ad Arzew (Arzew), al contratto per la costruzione di tre treni di GPL, di un'unità di separazione di olio (LDPH) e di impianti di produzione di condensati ad Hassi Messaoud (LPG), al contratto per la realizzazione dell'oleodotto GPL LZ2 da 24 pollici (linea e stazione) ad Hassi R'Mel (LZ2) e al contratto per la realizzazione di un'unità di produzione di gas e petrolio nel campo di Menzel Ledjmet per conto dell'associazione Sonatrach/FCP (MLE). Questo accordo è il risultato di un dialogo costruttivo e rappresenta un passo importante nelle relazioni tra le due società. Sonatrach e Saipem hanno espresso soddisfazione per aver raggiunto un accordo definitivo che pone fine a un contenzioso pregiudizievole per entrambe le società.

INDAGINI PRELIMINARI IN CORSO - PROCURA DELLA REPUBBLICA DI MILANO - BRASILE

Il 12 agosto 2015 Saipem ha ricevuto dalla Procura della Repubblica di Milano la notifica di un'informazione di garanzia e di una richiesta di documentazione nell'ambito di un nuovo procedimento penale, per il presunto reato di corruzione internazionale, aperto dagli uffici giudiziari milanesi in relazione a un contratto assegnato nel 2011 dalla società brasiliana Petrobras a Saipem SA (Francia) e Saipem do Brasil (Brasile). Le indagini risultano ancora in corso.

Per quanto appreso solo a mezzo stampa, tale contratto è oggetto di indagini nei confronti di alcuni cittadini brasiliani, tra i quali anche un ex collaboratore di Saipem do Brasil, da parte delle autorità giudiziarie del Brasile.

In particolare, il 19 giugno 2015 Saipem do Brasil aveva appreso dai media dell'arresto (in merito a ipotesi di riciclaggio, corruzione e truffa) di un suo ex collaboratore, a seguito di un provvedimento emesso dalla Procura brasiliana di Curitiba, nell'ambito di un'inchiesta giudiziaria in corso in Brasile dal marzo 2014 (cd. inchiesta "Lava Jato"). Il 29 luglio 2015 Saipem do Brasil ha poi appreso dagli organi di stampa che, nell'ambito delle condotte addebitate all'ex collaboratore di Saipem do Brasil, la Procura brasiliana avrebbe ipotizzato altresì il fatto di avere influenzato indebitamente Petrobras nel 2011 per l'assegnazione a Saipem do Brasil di un contratto denominato "Cernambi" (del valore al cambio attuale di circa 56 milioni di euro). Ciò sarebbe stato asseritamente desunto dalla circostanza che nel 2011 nei pressi della sede di Petrobras, tale ex collaboratore di Saipem do Brasil avrebbe subìto una rapina nel corso della quale sarebbe stato derubato di circa 100.000 reals brasiliani (pari a circa 18.440 euro – importo calcolato al cambio del 30 giugno 2022) appena prelevati da un istituto di credito. Secondo la Procura brasiliana la rapina sarebbe avvenuta in un periodo temporale precedente l'assegnazione del citato contratto "Cernambi".

Saipem ha prestato la massima collaborazione alle indagini e ha avviato lo svolgimento di un intervento di audit anche con l'ausilio di un consulente esterno. L'attività di audit ha preso in esame i nominativi delle numerose società e persone che i media hanno riferito essere oggetto di indagini da parte dell'autorità giudiziaria brasiliana. Il Report di audit, emesso il 14 luglio 2016, ha dato atto dell'assenza di comunicazioni o documenti relativi a transazioni e/o movimentazioni finanziarie tra società del Gruppo Saipem e il personale di Petrobras oggetto di indagini.

I testimoni ascoltati nel procedimento penale in corso in Brasile contro tale ex collaboratore, nonché nell'ambito dei lavori della Commissione parlamentare di inchiesta istituita in Brasile sul caso "Lava Jato", hanno riferito di non essere a conoscenza di irregolarità relativamente alle attività di Saipem.

Petrobras si è costituita parte civile ("Assistente do Ministerio Publico") nel medesimo procedimento contro le 3 persone fisiche imputate. Il procedimento è poi ripreso il 9 giugno 2017 in quanto la Procura brasiliana ha ritenuto fossero venuti meno i presupposti per continuare a mantenere riservato un accordo di collaborazione sottoscritto nell'ottobre 2015 dall'ex collaboratore di Saipem do Brasil che con tale accordo si era impegnato a suffragare con prove alcune sue dichiarazioni. La Procura ha in particolare rilevato che il tentativo di suffragare con prove tali dichiarazioni non aveva avuto successo, ragion per cui era venuta meno l'esigenza di mantenere riservato il contenuto delle dichiarazioni contenute in tale ulteriore accordo. Nel corso dell'udienza del 9 giugno 2017 sono state acquisite le deposizioni dei tre imputati e tra queste quella dell'ex collaboratore di Saipem do Brasil e di un ex funzionario Petrobras.

L'ex collaboratore di Saipem do Brasil, quanto all'episodio della rapina per 100.000 reals brasiliani (pari a circa 26.000 euro) da lui subìta nell'ottobre del 2011, ha dichiarato che si trattava di denaro necessario per corrispondere le spese relative agli immobili di una società da lui gestita per conto di un soggetto terzo rispetto a Saipem (trattasi dell'ex funzionario Petrobras imputato nel medesimo procedimento che ha confermato tale dichiarazione).

L'ex collaboratore di Saipem do Brasil ha inoltre affermato che il Gruppo Saipem non ha effettuato pagamenti corruttivi in quanto il sistema di compliance di Saipem ha impedito che questo avvenisse. Tale dichiarazione è stata confermata dall'ex funzionario Petrobras imputato nel medesimo procedimento. L'ex collaboratore di Saipem do Brasil e l'ex funzionario Petrobras imputato nel medesimo procedimento, pur offrendo una ricostruzione dei fatti parzialmente diversa, hanno riferito che l'ipotesi di alcuni pagamenti impropri sarebbe stata discussa con riferimento ad alcuni contratti di Saipem do Brasil, ma che in ogni caso non è stato effettuato alcun pagamento corruttivo dal Gruppo Saipem. L'ex collaboratore di Saipem do Brasil e l'ex funzionario Petrobras imputato nel medesimo procedimento hanno dichiarato che i contratti assegnati dal cliente al Gruppo Saipem sono stati vinti attraverso regolari procedure di gara. Il procedimento in Brasile nei confronti dell'ex collaboratore di Saipem do Brasil e di altre due persone fisiche imputate non si è ancora concluso con una sentenza definitiva. Nel corso del procedimento nei confronti dell'ex collaboratore di Saipem do Brasil non sono emerse prove di irregolarità nella gestione di gare assegnate da Petrobras al Gruppo Saipem e/o evidenza di pagamenti illeciti da parte del Gruppo Saipem in relazione a gare assegnate da Petrobras al Gruppo Saipem e/o evidenza di danni subìti da Petrobras in relazione a gare assegnate al Gruppo Saipem. Il Gruppo Saipem non è stato parte di tale procedimento.

Le attività di audit concluse nel 2016 sono state riavviate con il supporto del medesimo consulente terzo utilizzato in precedenza e con la stessa metodologia al fine di analizzare alcuni dati citati nel corso delle deposizioni del 9 giugno 2017.

Il Report di audit, emesso il 18 luglio 2018, ha confermato l'assenza di comunicazioni o documenti relativi a transazioni e/o movimentazioni finanziarie tra società del Gruppo Saipem e il personale di Petrobras oggetto di indagini.

Con comunicato stampa del 30 maggio 2019 Saipem ha informato come segue:

"Saipem: notifica di procedimento amministrativo in Brasile alle controllate Saipem SA e Saipem do Brasil in relazione a un contratto assegnato nel 2011.

San Donato Milanese (MI), 30 maggio 2019 - Saipem informa che oggi la società controllata francese Saipem SA e la società controllata brasiliana Saipem do Brasil hanno ricevuto dalla competente autorità amministrativa brasiliana (Controladoria-Geral da União attraverso la Corregedoria-Geral da União) la notifica dell'apertura di un procedimento amministrativo con riferimento a presunte irregolarità nell'assegnazione nel dicembre 2011 da parte della società brasiliana Petrobras, come leader del consorzio BMS 11, del contratto (del valore di circa 249 milioni di real attualmente equivalenti a circa 56 milioni di euro) per l'installazione di una gas pipeline per la connessione dei campi Lula e Cernambi nel Bacino di Santos.

Saipem SA e Saipem do Brasil coopereranno nel procedimento amministrativo fornendo i chiarimenti che saranno richiesti dalla competente autorità amministrativa e confidano nella correttezza dell'assegnazione del contratto sopra menzionato e sull'assenza di elementi per affermare la responsabilità amministrativa delle società".

Nell'ambito del procedimento amministrativo in questione Saipem do Brasil e Saipem SA il 21 giugno 2019 hanno presentato le loro difese iniziali dinanzi alla competente autorità amministrativa (Controladoria-Geral da União attraverso la Corregedoria-Geral da União).

Con comunicazione del 21 agosto 2019 la competente autorità amministrativa (Controladoria-Geral da União attraverso la Corregedoria-Geral da União) ha informato Saipem do Brasil e Saipem SA che all'esito dell'istruttoria fino a quel momento svolta, il procedimento amministrativo non era stato archiviato e ha invitato Saipem do Brasil e Saipem SA a presentare le ulteriori difese entro il 20 settembre 2019.

Saipem do Brasil e Saipem SA hanno presentato le loro difese entro il termine assegnato. Il 24 aprile 2020 la competente autorità amministrativa (Controladoria-Geral da União attraverso la Corregedoria-Geral da União) ha disposto un rinvio di 180 giorni per la conclusione del procedimento amministrativo.

Il 30 novembre 2020 Saipem SA e Saipem do Brasil hanno depositato ulteriori difese dinnanzi all'autorità amministrativa brasiliana (Controladoria-Geral da União attraverso la Corregedoria-Geral da União).

Il procedimento amministrativo risulta tuttora in corso.

L'8 giugno 2020 la Procura Federale Brasiliana ha emesso un comunicato stampa informando di una nuova denuncia contro un ex Presidente di Saipem do Brasil, che ha lasciato il Gruppo Saipem il 30 dicembre 2009. La denuncia attiene a presunti episodi di corruzione e riciclaggio asseritamente occorsi tra il 2006 e il 2011 in relazione a due contratti assegnati a società del Gruppo Saipem da società del Gruppo Petrobras (Mexilhao sottoscritto nel 2006 e Uruguà-Mexilhao sottoscritto nel 2008).

La denuncia è stata avanzata solo nei confronti di persone fisiche (non di società del Gruppo Saipem) e coinvolge, oltre a tale ex Presidente di Saipem do Brasil, alcuni ex funzionari di Petrobras.

La Corte Federale brasiliana di Curitiba il 6 luglio 2020 ha accettato la denuncia presentata dalla Procura Federale Brasiliana nei confronti dell'ex Presidente di Saipem do Brasil (che ha lasciato la società il 30 dicembre 2009) e di un ex funzionario di Petrobras nei cui confronti si è aperto un processo penale in Brasile. Petrobras si è costituita parte civile ("Assistente do Ministerio Publico") nel medesimo procedimento contro le 2 persone fisiche imputate. Nessuna società del Gruppo Saipem è parte di tale procedimento.

INDAGINI PRELIMINARI IN CORSO - PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI MILANO - IRAQ

Il 2 agosto 2018 la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano ha notificato a Saipem una richiesta di consegna di atti e documenti in relazione a pregresse attività (2010-2014) del Gruppo Saipem in Iraq e in particolare ai rapporti con il gruppo Unaoil. La richiesta conteneva anche l'informazione che – in relazione a tali pregresse attività – Saipem era soggetta in Italia a indagini per corruzione internazionale. Nel gennaio 2019 il Department of Justice statunitense, che ha affermato di avere da tempo in essere un'attività di indagine sulle attività e i rapporti di Unaoil e di essere a conoscenza della pendenza di un'inchiesta in Italia nei confronti di Saipem da parte della Procura di Milano, ha chiesto a Saipem la disponibilità a una "voluntary production" di documenti relativi a pregresse attività del Gruppo Saipem in Iraq con il coinvolgimento di Unaoil e più in generale ai pregressi rapporti di Saipem con il gruppo Unaoil. Saipem ha confermato tale disponibilità. La "voluntary production" lascia totalmente impregiudicata qualsiasi questione relativa all'eventuale giurisdizione USA, aspetto rispetto alla quale il Department of Justice statunitense non ha indicato, allo stato, alcun elemento a supporto, chiedendo solo a Saipem collaborazione nell'ambito degli accertamenti che il Department of Justice statunitense ha in corso. Nell'ambito della citata "voluntary production" nel mese di marzo 2019 Saipem attraverso i propri legali statunitensi ha consegnato al Department of Justice statunitense il materiale consegnato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano nel 2018 al fine di riscontrare la sopra citata richiesta di consegna di atti e documenti ricevuta il 2 agosto 2018. Si è successivamente appreso nel corso del 2021 che il procedimento in Italia è stato definito nei confronti, tra gli altri, di Saipem con provvedimento di archiviazione a seguito del trasferimento ex art. 746-quater, c.p.p., del suddetto procedimento presso gli Stati Uniti d'America, stante la pendenza delle sopra citate indagini.

FOS CAVAOU

Con riferimento al progetto di realizzazione del terminale di rigassificazione di Fos Cavaou ("FOS"), il cliente Société du Terminal Méthanier de Fos Cavaou ("STMFC", oggi Fosmax LNG) nel gennaio 2012 ha avviato un procedimento arbitrale presso la Camera di Commercio Internazionale di Parigi nei confronti del contrattista STS "société en partecipation" di diritto francese composta da Saipem SA (50%), Tecnimont SpA (49%), Sofregaz SA (1%). L'11 luglio 2011 le parti avevano sottoscritto un protocollo di mediazione ai sensi del Regolamento di Conciliazione e Arbitrato della CCI di Parigi; la procedura di mediazione si era conclusa senza successo il 31 dicembre 2011 in quanto Fosmax LNG aveva rifiutato di prorogarne la scadenza.

Con memoria presentata a sostegno della propria richiesta, Fosmax LNG ha richiesto la condanna al pagamento di circa 264 milioni di euro per il risarcimento del danno asseritamente subìto, penalità di ritardo e costi sostenuti per il completamento dei lavori (cd. "mise en régie"). Della somma totale richiesta, circa 142 milioni di euro erano ascrivibili a perdita di profitto, voce contrattualmente esclusa dai danni risarcibili salvo il caso di dolo o colpa grave. STS ha depositato la propria memoria difensiva, comprensiva di domanda riconvenzionale, a titolo di risarcimento del danno dovuto all'eccessiva ingerenza di Fosmax LNG nell'esecuzione dei lavori e per il pagamento di extra works non riconosciuti dal cliente (con riserva di quantificarne l'ammontare nel prosieguo dell'arbitrato). Il 19 ottobre 2012 Fosmax LNG ha depositato la Mémoire en demande. Di contro STS ha depositato la propria Mémoire en défense il 28 gennaio 2013, precisando in 338 milioni di euro il valore della propria domanda riconvenzionale. Il 1° aprile 2014 si è tenuta la discussione finale. Sulla base del lodo depositato dal Collegio Arbitrale il 13 febbraio 2015, Fosmax LNG, il 30 aprile 2015, ha corrisposto a STS la somma, comprensiva di interessi, di 84.349.554,92 euro. La quota di tale somma di spettanza di Saipem SA è pari al 50%. Il 26 giugno 2015 Fosmax LNG ha impugnato il lodo avanti il Consiglio di Stato francese, chiedendone l'annullamento sull'asserito presupposto che il Collegio Arbitrale avrebbe erroneamente applicato alla materia il diritto privato in luogo del diritto pubblico. Il 18 novembre 2015 si è tenuta l'udienza dinanzi al Consiglio di Stato. Successivamente all'audizione del Rapporteur Public, i giudici hanno chiuso la fase del dibattimento. Il Rapporteur si è pronunciato per un rinvio al Tribunal des Conflits. Con decisione resa l'11 aprile 2016 il Tribunal des Conflits ha deciso per la competenza del Consiglio di Stato a decidere il merito della controversia, relativa al ricorso per annullamento della sentenza arbitrale del 13 febbraio 2015. Il 21 ottobre 2016 si è tenuta l'udienza di discussione avanti il Consiglio di Stato e il successivo 9 novembre quest'ultimo ha emesso la propria sentenza con la quale ha dichiarato parzialmente nullo il lodo del 13 febbraio 2015 con riferimento ai soli costi di mise en régie (quantificati da Fosmax in 36.359.758 euro), stabilendo che Fosmax avrebbe dovuto devolvere l'accertamento di detti costi nuovamente a un tribunale arbitrale, salvo diverso accordo delle parti.

In parallelo alla citata impugnazione avanti il Consiglio di Stato, Fosmax LNG, il 18 agosto 2015, aveva altresì proposto ricorso avanti la Corte d'Appello di Parigi per ottenere l'annullamento del lodo di cui era stata riconosciuta l'esecutorietà e che era stato notificato a Fosmax LNG il 24 luglio 2015 e/o la dichiarazione di nullità del relativo exequatur. Il 21 febbraio 2017 la Corte d'Appello si è dichiarata incompetente a decidere in merito all'annullamento del lodo e ha dichiarato di rinviare a successiva decisione la questione relativa all'asserita nullità dell'exequatur. Il 4 luglio 2017 la Corte ha annullato l'exequatur emesso dal Presidente del Tribunal de grande instance e condannato STS al pagamento delle spese (10.000 euro) di questa procedura in favore di Fosmax.

Il 21 giugno 2017 Fosmax ha notificato a Sofregaz, Tecnimont SpA e Saipem SA una domanda di arbitrato con la quale ha richiesto che le predette società (in quanto membri della société en partecipation STS) siano condannate in via solidale al pagamento dei costi di mise en régie come sopra quantificati oltre interessi di ritardo e spese legali. Il Tribunale Arbitrale si è formalmente costituito il 19 gennaio 2018 con la conferma della nomina del suo Presidente e, in accordo con il calendario procedurale concordato tra le parti, il 13 aprile 2018 Fosmax ha depositato la propria Mémoire en demande nella quale ha quantificato le proprie domande in 35.926.872 euro oltre interessi moratori quantificati in circa 4,2 milioni di euro. STS ha

depositato la propria memoria in risposta in data 13 luglio 2018 con la quale ha richiesto in via riconvenzionale che Fosmax sia condannata a pagare 2.155.239 euro oltre interessi a titolo di perdita di margine e 5.000.000 di euro a titolo di danno morale.

Le udienze si sono tenute dal 25 al 27 febbraio 2019. Con lodo comunicato ai legali delle parti il 3 luglio 2020, il Tribunale Arbitrale ha rigettato integralmente le domande riconvenzionali dei membri di STS e condannato questi ultimi, in solido tra loro, a pagare a Fosmax: (i) 31.966.704 euro per lavori "en règie" realizzati da Fosmax; (ii) interessi moratori sull'importo che precede con capitalizzazione annuale al tasso EURIBOR 1 mese più due punti base, a decorrere dal 45° giorno dall'emissione delle fatture accettate e fino al soddisfo; (iii) 204.400 dollari a titolo di rimborso parziale dell'anticipo pagato da Fosmax sulle spese di procedura arbitrale; e (iv) 1.343.657 euro a titolo di indennizzo per costi di difesa in giudizio. Con un addendum al lodo, il Tribunale Arbitrale ha fornito alcuni chiarimenti sull'applicazione degli interessi moratori.

Saipem SA, il 30 luglio 2020, ha pagato a Fosmax la propria quota di sorte capitale del lodo, pari a 16.744.610 euro. Tecnimont ha comunicato di aver impugnato il lodo. Saipem non è stata parte di questo procedimento che si è concluso nel 2021 con il rigetto dell'impugnazione proposta da Tecnimont.

Con lettera del 16 novembre 2020 la difesa di Fosmax ha intimato in solido a Tecnimont SpA e a Saipem SA di corrispondere entro 15 giorni la parte del lodo non ancora saldata, quantificando gli interessi e l'Iva in 11.374.761 euro. Le modalità di calcolo degli interessi non sono tuttavia condivise e il tema è tuttora oggetto di discussione tra le parti. Tecnimont ha successivamente pagato la propria quota di capitale. Il 30 dicembre 2021 Saipem ha pagato la propria quota di IVA (3.196.670 euro). Tecnimont e Saipem hanno concordato di pagare a FOS solo l'importo di interessi non contestati, comunicando tale decisione a FOS tramite i propri legali. Il 1° febbraio 2022 Saipem ha pertanto eseguito un pagamento di 3.073.902 euro.

Fosmax ha notificato un provvedimento di sequestro di 4 conti correnti di Saipem SA. fino alla concorrenza di 5.712.140 euro, oltre spese, a titolo di asseriti interessi moratori ulteriori rispetto a quelli già corrisposti il 23 maggio 2022 Saipem si è opposta all'esecuzione. La cifra posta sotto sequestro è pari a 92.154 euro. Saipem SA, che contesta la legittimità del titolo azionato da Fosmax, ha notificato a Fosmax un'opposizione all'esecuzione chiedendo l'annullamento del sequestro in quanto illegittimo e la condanna di Fosmax a una multa di 3.000 euro per lite temeraria oltre al pagamento di 20.000 euro per danni. La prima udienza nella procedura di opposizione si terrà il 14 settembre 2022.

CORTE DI CASSAZIONE - DELIBERA CONSOB N. 18949 DEL 18 GIUGNO 2014 - AZIONI RISARCITORIE

Procedimento dinanzi al GUP di Milano: con provvedimento adottato con delibera n. 18949 del 18 giugno 2014, la Consob ha deliberato di applicare a Saipem la sanzione amministrativa pecuniaria di 80.000 euro in relazione a un asserito ritardo nell'emissione del profit warning emesso dalla Società il 29 gennaio 2013 e, "Al fine di completare il quadro istruttorio", di trasmettere copia del medesimo provvedimento sanzionatorio adottato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano. Il 12 marzo 2018 la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano – all'esito delle indagini – ha notificato a Saipem l'"Avviso all'indagato della conclusione delle indagini preliminari" con riferimento all'ipotesi di illecito amministrativo di cui agli artt. 5, 6, 7, 8, 25-ter, lett. b) e 25-sexies del D.Lgs. n. 231/2001, asseritamente commesso fino al 30 aprile 2013 "per non avere predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione" dei seguenti asseriti reati:

  • (i) reato di cui all'art. 185 del TUF (in combinato disposto con l'art. 114 del TUF e l'art. 68, comma 2, del Regolamento Emittenti), asseritamente commesso il 24 ottobre 2012, con riferimento al comunicato stampa diffuso al pubblico in ordine all'approvazione della trimestrale al 30 settembre 2012 di Saipem e alla relativa conference call del 24 ottobre 2012 con gli analisti esterni;
  • (ii) reato di cui all'art. 2622, cod. civ. (in continuità d'illecito con l'art. 2622, commi 1, 3 e 4, cod. civ., vecchia formulazione in vigore all'epoca dei fatti), asseritamente commesso il 30 aprile 2013, con riferimento ai bilanci d'esercizio consolidato e individuale 2012 di Saipem approvati dal Consiglio di Amministrazione il 13 marzo 2013 e dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2014;
  • (iii) reato di cui all'art. 185 del TUF, asseritamente commesso dal 13 marzo 2013 al 30 aprile 2013, con riferimento ai comunicati diffusi al pubblico in ordine all'approvazione dei bilanci d'esercizio consolidato e individuale 2012 di Saipem.
  • Oltre alla Società, sono stati indagati in relazione alle ipotesi di cui sopra:
  • ≥ per l'asserito reato sub (i): i due amministratori delegati e il Chief Operating Officer della Business Unit Engineering & Construction di Saipem in carica alla data di diffusione del comunicato stampa del 24 ottobre 2012 in quanto gli stessi "mediante il comunicato stampa del 24 ottobre 2012 emesso in occasione dell'approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione della trimestrale al 30 settembre 2012 e nel corso della collegata conference call [...], diffondevano notizie false – in quanto incomplete e reticenti – concernenti la situazione patrimoniale, economica e finanziaria della società Saipem, [...], idonee a provocare una sensibile alterazione del prezzo delle azioni ordinarie di essa"; e
  • ≥ per gli asseriti reati sub (ii) e (iii): l'Amministratore Delegato e il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica alla data di approvazione dei bilanci d'esercizio consolidato e individuale 2012 di Saipem in quanto gli stessi: in relazione all'asserito reato sub (ii), avrebbero "esposto nei bilanci d'esercizio consolidato e individuale 2012 di Saipem, approvati dal Consiglio di Amministrazione e dall'Assemblea degli Azionisti in data 13 marzo 2013 e 30 aprile 2013, fatti materiali non rispondenti al vero, ancorché oggetto di valutazioni, nonché omesso informazioni la cui comunicazione è imposta dalla legge sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria di Saipem, [...], e, in particolare:
    • in contrasto con quanto previsto dai paragrafi 14, 16, 17, 21, 23, 25, 26, 28 dello IAS 11 non rilevavano, nel costo a vita intera del progetto, extra-costi legati ai ritardi nell'esecuzione delle attività e alle penali da ritardo, [...] per complessivi 245 milioni di euro:

e per l'effetto:

  • 1) iscrivevano a conto economico maggiori ricavi per 245 milioni di euro rispetto a quanto di competenza, sulla base di uno stato di avanzamento economico che non considerava gli extra-costi sopra descritti nei costi a vita intera, in contrasto con i paragrafi 25, 26 e 30 dello IAS 11;
  • 2) omettevano di rilevare la perdita attesa di pari importo... come costo dell'esercizio, in contrasto con il paragrafo 36 dello IAS 11, così esponendo a conto economico un risultato d'esercizio superiore al reale di utile ante imposte di

1.349 milioni di euro, in luogo di quello effettivo di 1.106 milioni di euro, e un patrimonio netto superiore al reale di 17.195 milioni di euro, in luogo di quello effettivo di 16.959 milioni di euro [...]".

In relazione all'asserito reato sub (iii), "con i suddetti comunicati stampa diffondevano la notizia dell'approvazione del bilancio d'esercizio consolidato e individuale 2012 di Saipem, nel quale erano esposti fatti materiali non corrispondenti al vero, e più precisamente ricavi superiore al reale per 245 milioni di euro e un EBIT superiore al reale per importo corrispondente, [...]".

L'11 aprile 2018 è stato notificato a Saipem il decreto di fissazione dell'udienza preliminare e contestuale avviso per il giorno 16 ottobre 2018, unitamente alla richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di Saipem formulata in data 6 aprile 2018 dal Pubblico Ministero.

Il 16 ottobre 2018 è iniziato il giudizio dinanzi al Giudice per l'Udienza Preliminare di Milano nel corso del quale hanno chiesto di costituirsi parte civile due persone fisiche.

All'udienza dell'8 gennaio 2019 il Giudice per l'Udienza Preliminare ha ammesso la costituzione di una parte civile nei confronti degli imputati persone fisiche e ha rigettato la seconda richiesta di costituzione di parte civile nei confronti di tutti gli imputati. Nessuna costituzione di parte civile è stata ammessa nei confronti di Saipem.

A seguito delle discussioni delle parti e del Pubblico Ministero il Giudice per l'Udienza Preliminare ha rinviato la causa al 1° marzo 2019.

All'udienza del 1° marzo 2019 il Giudice dell'Udienza Preliminare ha disposto il rinvio a giudizio di Saipem con riferimento all'ipotesi di illecito amministrativo di cui agli artt. 5, 6, 7, 8, 25-ter, lettera b) e 25-sexies del D.Lgs. n. 231/2001, asseritamente commesso fino al 30 aprile 2013 "per non avere predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione" dei seguenti asseriti reati: (i) reato di cui all'art. 2622, cod. civ. ("false comunicazioni sociali"), asseritamente commesso il 30 aprile 2013, con riferimento ai bilanci d'esercizio consolidato e individuale 2012 di Saipem; e (ii) reato di cui all'art. 185 del TUF ("manipolazione del mercato"), asseritamente commesso dal 13 marzo 2013 al 30 aprile 2013, con riferimento ai comunicati diffusi al pubblico in ordine all'approvazione dei bilanci d'esercizio consolidato e individuale 2012 di Saipem.

Il Giudice dell'Udienza Preliminare ha, invece, dichiarato con riferimento alla posizione di Saipem l'estinzione per prescrizione dell'ipotesi di illecito amministrativo di cui agli artt. 5, 6, 7, 8, 25-ter, lettera b) e 25-sexies del D.Lgs. n. 231/2001, "per non avere predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione" del seguente asserito reato: (iii) reato di cui all'art. 185 del TUF ("manipolazione del mercato"), asseritamente commesso il 24 ottobre 2012, con riferimento al comunicato stampa diffuso al pubblico in ordine all'approvazione dei risultati al 30 settembre 2012 di Saipem e alla relativa conference call del 24 ottobre 2012.

Il Giudice dell'Udienza Preliminare di Milano ha, inoltre, rinviato a giudizio: (a) per gli asseriti reati sub (i) e (ii) l'Amministratore Delegato e il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica alla data di approvazione dei bilanci d'esercizio consolidato e individuale 2012 di Saipem; (b) per l'asserito reato sub (iii) l'Amministratore Delegato e il Chief Operating Officer della Business Unit Engineering & Construction di Saipem in carica alla data di diffusione del comunicato stampa del 24 ottobre 2012.

Tutte le persone fisiche rinviate a giudizio dal Giudice dell'Udienza Preliminare di Milano hanno da tempo lasciato la Società.

Il 23 maggio 2019 ha avuto inizio il giudizio di primo grado dinanzi al Tribunale Penale di Milano (R.G.N.R. 5951/2019). L'udienza è stata rinviata il 4 giugno 2019 per l'assegnazione a nuova sezione del Tribunale Penale di Milano. In data 4 giugno 2019, dopo gli adempimenti previsti per la prima udienza incluso il deposito delle richieste di costituzione di parti civile, il Tribunale ha rinviato il procedimento all'udienza del 26 settembre 2019 al fine di consentire alle parti di meglio conoscere i termini e le condizioni delle richieste di costituzione di parte civile e delle istanze di citazione del responsabile civile Saipem. All'udienza del 26 settembre 2019 il Tribunale ha meramente rinviato la decisione sulle istanze di costituzione di parte civile e sulla richiesta di citazione di Saipem quale responsabile civile all'udienza del 17 ottobre 2019. Le richieste di costituzione di parte civile sono state proposte da oltre 700 investitori privati. Il complessivo importo di cui alle richieste di costituzione di parte civile non è determinato.

All'udienza del 17 ottobre 2019, dietro richiesta delle costituite parti civili, il Tribunale ha ordinato la citazione di Saipem quale responsabile civile per l'udienza del 12 dicembre 2019.

All'udienza del 12 dicembre 2019 Saipem si è costituita quale responsabile civile.

In questa udienza il Tribunale ha invitato le parti a formulare le proprie richieste istruttorie.

Il Pubblico Ministero e i difensori degli imputati e di Saipem hanno richiesto l'ammissione dei testi indicati nelle proprie liste.

Nel corso del dibattimento, prolungatosi negli anni dal 2019 al 2021, il Tribunale ha proceduto all'escussione dei testimoni indicati dalla Pubblica Accusa e dalle difese degli imputati.

Il 13 maggio 2021 il Pubblico Ministero ha rassegnato le proprie conclusioni che di seguito si riassumono: (i) sentenza di assoluzione ex art. 530, comma 2, c.p.p., per non aver commesso il fatto nei confronti del Chief Operating Officer della Business Unit Engineering & Costruction di Saipem, in carica alla data del 24 ottobre 2012, in relazione al contestato reato di cui all'art. 185 del TUF; (ii) sentenza di condanna ad anni 4 di reclusione e 90.000 euro di multa nei confronti dell'Amministratore Delegato in carica alla data del 24 ottobre 2012 in relazione al reato di cui all'art. 185 del TUF; (iii) sentenza di non doversi procedere per intervenuta prescrizione nei confronti dell'Amministratore Delegato e del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica alla data di approvazione dei bilanci d'esercizio consolidato e individuale al 31 dicembre 2012 di Saipem in relazione al reato di cui all'art. 2622, c.p.c.; (iv) sentenza di condanna ad anni 2 di reclusione e 60.000 euro di multa nei confronti dell'Amministratore Delegato e del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica alla data di approvazione dei bilanci d'esercizio consolidato e individuale al 31 dicembre 2012 di Saipem in relazione al reato di cui all'art. 185 del TUF; (v) sentenza di condanna alla sanzione pecuniaria di 600.000 euro nei confronti di Saipem in relazione agli illeciti amministrativi ex artt. 5, 6, 7, 8, 25-ter, lett. b) e 25-sexies, D.Lgs. n. 231/2001.

Sempre in data 13 maggio 2021 le 49 parti civili ammesse dal Tribunale hanno depositato conclusioni scritte e segnatamente:

≥ n. 10 parti civili hanno chiesto la condanna degli imputati alla pena di giustizia, nonché al risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali in solido con il responsabile civile Saipem da liquidarsi in separato giudizio, con richiesta di una provvisionale immediatamente esecutiva in favore di ogni parte civile pari a 10.000 euro;

≥ n. 39 parti civili hanno chiesto la condanna degli imputati alla pena di giustizia e al risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale in solido con il responsabile civile Saipem. Il danno patrimoniale è stato quantificato nell'importo pari al controvalore delle azioni detenute o, in subordine, nel diverso importo che verrà ritenuto di giustizia oltre interessi e rivalutazione dal dovuto al saldo. Per quanto attiene al danno non patrimoniale, l'importo è stato quantificato in una somma non inferiore a 1/5 del danno patrimoniale o in subordine in una somma da valutarsi in via equitativa. Anche in questo caso è stata avanzata richiesta di provvisionale immediatamente esecutiva pari al 20% del danno patrimoniale sofferto o in subordine alla diversa misura che verrà ritenuta giustizia. Saipem quale responsabile civile, della difesa di Saipem quale ente imputato ex D.Lgs. n. 231/2001, nonché delle difese delle persone fisiche imputate

Alle udienze del 10 giugno 2021 e del 6 luglio 2021 si sono svolte le discussioni della difesa di Saipem quale responsabile civile, della difesa di Saipem quale ente imputato ex D.Lgs. n. 231/2001, nonché delle difese delle persone fisiche imputate. Il Tribunale ha, infine, rinviato all'udienza del 28 settembre 2021 per eventuali repliche delle parti e per l'emissione della sentenza. Con comunicato stampa del 28 settembre 2021 Saipem ha informato come segue:

"Il Tribunale Penale di Milano (Sezione X) si è pronunciato in data odierna nel procedimento relativo a presunti reati commessi nella redazione e diffusione al mercato del comunicato stampa del 24 ottobre 2012, con i risultati al 30 settembre 2012 e il bilancio consolidato e civilistico al 31 dicembre 2012.

In relazione ai predetti procedimenti, all'udienza del 13 maggio 2021, il Pubblico Ministero aveva sottoposto al Tribunale le seguenti conclusioni nei confronti della Società e di alcuni ex dipendenti che da tempo avevano lasciato la Società:

  • condanna al pagamento di una sanzione pecuniaria di 600.000 euro nei confronti di Saipem in relazione agli illeciti amministrativi di cui agli artt. 5, 6, 7, 8, 25-ter, lett. b) ('falso in bilancio') e 25-sexies, del D.Lgs. n. 231/2001 ('abusi di mercato');
  • sentenza di assoluzione, ai sensi dell'art. 530, comma 2, c.p.p., per non aver commesso il fatto nei confronti dell'ex Direttore Generale della Business Unit Engineering & Construction di Saipem, in carica alla data del 24 ottobre 2012 (e che ha lasciato la Società nel dicembre 2012), in relazione al reato contestato ai sensi dell'art. 185 del D.Lgs. n. 58/1998 ('manipolazione del mercato');
  • condanna a 4 anni di reclusione e 90.000 euro di sanzione pecuniaria nei confronti dell'ex Amministratore Delegato in carica il 24 ottobre 2012 (e uscito dall'azienda nel dicembre 2012), in relazione al reato di cui all'art. 185 del D.Lgs. n. 58/1998 ('manipolazione del mercato');
  • sentenza di non procedere alla prescrizione nei confronti dell'ex Amministratore Delegato (che ha lasciato la Società nell'aprile 2015) e dell'ex Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari (che ha lasciato la Società nel dicembre 2013) in carica alla data di approvazione del bilancio consolidato e civilistico del 31 dicembre 2012 di Saipem in relazione al reato di cui all'art. 2622, c.p.c. ('falso in bilancio'); e
  • condanna a 2 anni di reclusione e 60.000 euro di sanzione pecuniaria nei confronti dell'ex Amministratore Delegato (lasciatosi nell'aprile 2015) e dell'ex Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari (lasciatosi nel dicembre 2013) in carica presso la data di approvazione del bilancio consolidato e civilistico al 31 dicembre 2012 di Saipem in relazione al reato di cui all'art. 185 del D.Lgs. n. 58/1998 ('manipolazione del mercato').

Il Tribunale di Milano, accogliendo integralmente le richieste delle difese, ha assolto la Società e tutte le persone fisiche imputate perché il fatto non sussiste e respinto le richieste di risarcimento che erano state presentate da 49 azionisti retail costituiti come parti civili.

Saipem esprime soddisfazione per la decisione del Tribunale di Milano".

Il Tribunale di Milano ha depositato le motivazioni della sentenza di primo grado il 21 dicembre 2021. La sentenza di primo grado è divenuta irrevocabile in data 11 febbraio 2022.

Saipem il 28 luglio 2014 ha presentato ricorso alla Corte d'Appello di Milano per opporsi avverso la sopra citata delibera sanzionatoria di Consob n. 18949 del 18 giugno 2014. Con decreto depositato l'11 dicembre 2014 la Corte d'Appello di Milano ha rigettato l'opposizione proposta da Saipem che ha, quindi, presentato ricorso in Cassazione avverso il decreto della Corte d'Appello di Milano. Il ricorso è stato discusso il 7 novembre 2017. Il 14 febbraio 2018 è stata depositata la decisione della Corte di Cassazione che ha respinto il ricorso di Saipem compensando integralmente le spese del giudizio di Cassazione in ragione della "assoluta novità della questione concernente l'esegesi della locuzione 'senza indugio' figurante nel testo del comma 1 dell'art. 114 del TUF".

Azioni giudiziarie in corso. Il procedimento con investitori istituzionali di nazionalità estera: il 28 aprile 2015 alcuni investitori istituzionali di nazionalità estera hanno convenuto Saipem dinanzi al Tribunale di Milano, chiedendo la condanna della Società al risarcimento di asseriti danni (quantificati in circa 174 milioni di euro), con riguardo a investimenti in azioni Saipem che gli attori dichiarano di aver effettuato sul mercato secondario. In particolare, gli attori hanno chiesto la condanna di Saipem al risarcimento di asseriti danni, che deriverebbero: (i) in via principale, dalla comunicazione al mercato di informazioni asseritamente "inesatte", nel periodo compreso tra il 13 febbraio 2012 e il 14 giugno 2013; o (ii) in via subordinata, dalla comunicazione asseritamente "ritardat[a]", intervenuta soltanto in data 29 gennaio 2013, con il primo "profit warning" (cd. "primo comunicato") di informazioni privilegiate che sarebbero state nella disponibilità della Società sin dal 31 luglio 2012 (o da una diversa data da accertarsi in corso di causa, individuata dagli attori, in via ulteriormente subordinata, nel 24 ottobre 2012, nel 5 dicembre 2012, nel 19 dicembre 2012 o nel 14 gennaio 2013), nonché di informazioni asseritamente "incomplete e inesatte", che sarebbero state diffuse nel periodo compreso tra il 30 gennaio 2013 e il 14 giugno 2013, data del secondo "profit warning" (cd. "secondo comunicato"). Saipem si è costituita in giudizio – il quale ha assunto il numero R.G. 28789/2015 – contestando integralmente le richieste avversarie, eccependone l'inammissibilità e, comunque, l'infondatezza nel merito.

Le parti hanno provveduto – come da ordinanza resa dal Giudice all'udienza del 31 maggio 2017 – al deposito delle memorie di cui all'art. 183, comma 6, c.p.c. Con la stessa ordinanza il Tribunale ha fissato al 1° febbraio 2018 l'udienza per l'eventuale ammissione dei mezzi istruttori.

Con la stessa ordinanza del 31 maggio 2017, il Tribunale ha disposto la separazione del giudizio per cinque degli attori e questo separato procedimento – il quale ha assunto il numero R.G. 28177/2017 – è stato dichiarato estinto ai sensi dell'art. 181, c.p.c., in data 7 novembre 2017.

A scioglimento della riserva assunta all'udienza del giorno 1° febbraio 2018, il Giudice, con ordinanza del 2 febbraio 2018, ha rinviato il procedimento all'udienza del 19 luglio 2018, ai sensi dell'art. 187, comma 2, c.p.c. Nel corso di tale udienza, dopo la precisazione delle conclusioni delle parti, il giudice ha assegnato alle stesse il termine per il deposito di memorie conclusionali e delle memorie di replica.

Il 2 ottobre 2018 Saipem ha provveduto al deposito della memoria conclusionale e in data 22 ottobre 2018 Saipem ha provveduto al deposito della memoria di replica.

Il 9 novembre 2018 il Tribunale ha depositato la sentenza n. 11357 respingendo nel merito la domanda degli attori. Il Tribunale ha, infatti, statuito la mancata dimostrazione da parte degli attori del possesso di azioni Saipem nel periodo sopra indicato e ha condannato gli stessi attori al pagamento di 100.000 euro a favore di Saipem, a titolo di rimborso delle spese legali.

Gli investitori istituzionali il 31 dicembre 2018 hanno impugnato la sopra citata sentenza dinanzi alla Corte di Appello di Milano, chiedendone la riforma e domandando la condanna di Saipem al pagamento di circa 169 milioni di euro. La prima udienza dinanzi alla Corte di Appello di Milano è stata celebrata il 22 maggio 2019. A tale udienza il giudice dell'appello ha rinviato il giudizio all'udienza del 15 luglio 2020 per la precisazione delle conclusioni delle parti.

All'udienza del 15 luglio 2020 le parti hanno precisato le rispettive conclusioni e la Corte di Appello ha assegnato alle parti il termine del 14 ottobre 2020 per il deposito delle comparse conclusionali e il termine del 3 novembre 2020 per il deposito delle memorie di replica.

La Corte di Appello con un'ordinanza emessa il 16 novembre 2020 ha disposto la produzione in giudizio della traduzione di alcuni documenti a cura delle parti, fissando a tal fine un'udienza per il deposito per il 20 gennaio 2021.

All'udienza del 20 gennaio 2021 il Giudice, dopo aver verificato il deposito dei documenti richiesti, ha fissato una nuova udienza per il 10 febbraio 2021. A tale udienza la causa è stata trattenuta in decisione senza termini per ulteriori scritti conclusivi. Il 23 febbraio 2021 il Giudice ha emesso un'ordinanza con la quale ha disposto un'integrazione istruttoria.

In data 14 aprile 2022 il CTU ha depositato la propria relazione tecnica in cui ha ritenuto, in senso favorevole a Saipem, che (i) i dati previsionali 2013, poi riflessi nel comunicato relativo al profit warning del 29 gennaio 2013, non potessero essere considerati noti, sufficientemente attendibili e definitivi prima della data di tale comunicato e che (ii) Saipem non fosse in grado di comunicare al mercato in modo attendibile la revisione della guidance contenuta nel comunicato relativo al profit warning del 14 giugno 2013 prima di tale data. Il CTU conseguentemente non ha ritenuto di procedere alla quantificazione di qualsivoglia (preteso) danno lamentato dagli investitori. All'udienza di precisazione delle conclusioni del 4 maggio 2022 la Corte d'Appello di Milano ha trattenuto in decisione la causa. Le comparse conclusionali e le memorie di replica sono state depositate rispettivamente il 4 luglio e 25 luglio 2022. Si è in attesa della decisione del Giudice.

Il procedimento dei 27 investitori istituzionali: con atto di citazione del 4 dicembre 2017, ventisette investitori istituzionali hanno convenuto in giudizio, innanzi al Tribunale di Milano - sezione specializzata in materia di impresa, Saipem e due ex amministratori delegati della stessa società, domandandone la condanna in solido (rispetto ai due ex esponenti aziendali, limitatamente ai rispettivi periodi di permanenza in carica) al risarcimento dei danni, patrimoniali e non patrimoniali, pretesamente sofferti in ragione di un'asserita manipolazione delle informazioni rese al mercato nel periodo compreso tra gennaio 2007 e giugno 2013.

La responsabilità di Saipem viene configurata ai sensi dell'art. 1218, c.p.c. (responsabilità contrattuale), ovvero ai sensi dell'art. 2043, c.p.c. (responsabilità extracontrattuale), o, ancora, ai sensi dell'art. 2049, c.p.c. (responsabilità dei padroni e dei committenti) per gli illeciti asseritamente compiuti dai due ex esponenti aziendali citati in giudizio.

Il danno non è stato inizialmente quantificato dagli investitori, i quali si sono riservati di procedere alla relativa determinazione nel corso del giudizio.

La Società si è costituita in giudizio contestando integralmente le richieste avversarie, eccependone l'inammissibilità e comunque l'infondatezza in fatto e in diritto.

Il 5 giugno 2018 si è tenuta la prima udienza. In tale udienza il giudice ha assegnato termini per memorie istruttorie, riservandosi all'esito dell'esame delle stesse memorie.

Le parti hanno ritualmente provveduto al deposito delle memorie di cui all'art. 183, comma 6, c.p.c. Nella memoria istruttoria ex art. 183, comma 6, n. 1, c.p.c., gli attori hanno provveduto alla quantificazione dei danni pretesamente sofferti nella misura di circa 139 milioni di euro. Nelle proprie memorie istruttorie Saipem e gli altri convenuti hanno rimarcato, in modo particolare, la mancata dimostrazione dell'acquisto, da parte degli attori, di azioni Saipem sul mercato secondario. Anche in ragione di tale difetto di prova da parte degli attori, tutte le parti convenute hanno, dunque, domandato al Tribunale di fissare udienza per la precisazione delle conclusioni ai sensi dell'art. 187, c.p.c. Con la memoria ex art. 183, comma 6, n. 3, c.p.c., uno degli attori ha dichiarato di rinunciare agli atti della causa ex art. 306, c.p.c.

La Società, il 9 novembre 2018, ha depositato la sentenza n. 11357 resa dal Tribunale di Milano il 9 novembre 2018 all'esito del procedimento R.G. n. 28789/2015, avendo tale provvedimento deciso le stesse questioni preliminari di merito sollevate da Saipem e dagli altri convenuti nel giudizio in esame, segnatamente con riferimento alla mancata prova dell'acquisto di azioni Saipem.

Il 9 novembre 2019 Saipem ha prodotto in giudizio l'ordinanza resa dal Tribunale Penale di Milano del 17 ottobre 2019, con riferimento al giudizio penale pendente R.G.N.R. 5951/2019, con la quale è stata dichiarata inammissibile in tale giudizio la costituzione di circa 700 parti civili, con motivazioni analoghe a quelle della sentenza n. 11357 resa dal Tribunale di Milano il 9 novembre 2018 all'esito del procedimento R.G. n. 28789/2015.

Gli attori con nota del 23 ottobre 2019 hanno rivolto istanza al Giudice affinché, in relazione alla nota di deposito di Saipem del 9 novembre 2018, il Tribunale autorizzasse il deposito di un parere pro veritate.

Con nota in data 25 ottobre 2019 Saipem ha eccepito l'inammissibilità della produzione da parte degli attori del suindicato parere.

Il Tribunale, a scioglimento della riserva assunta, con ordinanza ha fissato per il 3 novembre 2020 l'udienza di precisazione delle conclusioni, avendo ritenuto di dover rimettere al Collegio la decisione su tutte le domande ed eccezioni svolte dalle parti.

L'udienza del 3 novembre 2020 è stata rinviata al 9 febbraio 2021 con la trattazione scritta della causa.

All'udienza del 9 febbraio 2021 il Giudice ha trattenuto la causa in decisione, assegnando termini di legge per il deposito delle comparse conclusionali e delle memorie di repliche depositate rispettivamente il 12 aprile e il 3 maggio 2021.

Il 20 novembre 2021 il Tribunale di Milano ha deciso in senso favorevole a Saipem respingendo con sentenza le domande degli attori per circa 101 milioni di euro su 139,6 milioni di euro.

Gli investitori le cui domande sono state respinte potranno presentare appello alla Corte di Appello di Milano. Gli stessi hanno nel frattempo corrisposto a Saipem circa 150 mila euro per spese di soccombenza.

Il Tribunale di Milano con la predetta sentenza e con ordinanza del 20 novembre 2021 ha rimesso la causa in istruttoria relativamente alle ulteriori domande di danno per un importo di circa 38 milioni di euro.

Con ordinanza in data 10 marzo 2022 il Tribunale di Milano – su istanze di tutte le parti del giudizio – ha apportato alcune modifiche al dispositivo della sentenza di primo grado, aggiungendo alcuni attori e fondi/patrimoni separati al gruppo di quelli le cui domande sono state integralmente rigettate, e altri attori e fondi/patrimoni al gruppo degli investitori per cui è stata disposta la prosecuzione del giudizio in primo grado.

In forza della sentenza corretta con l'ordinanza predetta, la causa sta proseguendo in primo grado per investitori che hanno formulato domande in giudizio per l'importo di circa 38 milioni di euro.

All'udienza in data 9 febbraio 2022 il Tribunale ha assegnato alle parti termine sino al 7 marzo e 7 aprile 2022 per il deposito di note illustrative circa i riflessi della sentenza penale del 21 dicembre 2021 emessa nel procedimento penale R.G.N.R. 5951/2019 sul giudizio.

All'udienza del 9 maggio 2022, tutti i convenuti hanno insistito in via principale sulla concessione di termini in replica alle note degli investitori del 7 aprile 2022 e per illustrare la rilevanza della CTU (resa nel procedimento in appello avverso la sentenza di primo grado emessa nel giudizio R.G. 28789/2015), chiedendo che la causa sia trattenuta in decisione o, in subordine, qualora il Tribunale intendesse comunque proseguire l'istruttoria, che la stessa sia reindirizzata in modo da tenere conto delle risultanze della suindicata sentenza penale e della CTU.

Le controparti hanno invece chiesto di procedere con gli accertamenti istruttori e di valutare al più la CTU e la suindicata sentenza penale – entrambe a loro dire irrilevanti – nell'ambito delle indagini peritali che verranno demandate al CTU.

A scioglimento della riserva assunta all'udienza del 9 maggio 2022, il Tribunale ha autorizzato la produzione della CTU (resa nel diverso procedimento in appello avverso la sentenza di primo grado emessa nel giudizio R.G. 28789/2015) e ha assegnato termine congiunto alle parti sino al 29 luglio 2022 per note difensive sulla stessa, riservando all'esito ogni decisione.

Il 21 gennaio 2022 Saipem ha proposto appello avverso la sentenza del 20 novembre 2021 nella parte in cui ha rimesso in istruttoria le pretese di tali attori. Il termine per la costituzione delle altre parti del giudizio (una delle quali si è già costituita in anticipo) scadrà in data 2 settembre 2022. La prima udienza nel giudizio è fissata per il 28 settembre 2022. Il 24 gennaio 2022 anche gli investitori, le cui domande sono state respinte per mancata prova della titolarità delle azioni Saipem nel periodo rilevante, hanno proposto appello avverso la sentenza del 20 novembre 2021.

Saipem si è costituita in tale giudizio con comparsa di risposta contenente anche appello incidentale depositata in data 25 maggio 2022. Gli altri convenuti si sono costituiti depositando comparsa di risposta con appello incidentale nelle date 19 maggio e 20 maggio 2022.

In data 14 giugno 2022 gli altri investitori – per i quali la causa sta proseguendo in primo grado – si sono costituiti in giudizio, dichiarando di formulare appello incidentale sugli appelli incidentali proposti da Saipem e dagli altri convenuti. Gli investitori appellanti hanno depositato in pari data note di udienza. All'udienza del 15 giugno 2022 la difesa di Saipem ha eccepito l'inammissibilità, oltre che l'infondatezza nel merito, della comparsa di costituzione depositata il 14 giugno 2022 dagli investitori e delle difese formulate nelle note di udienza avversarie.

Considerata la pendenza di tre giudizi (i due sopra indicati e quello descritto di seguito) di impugnazione avverso la stessa sentenza e posto che tutte le parti hanno chiesto la riunione dei tre giudizi d'appello, il giudice ha fissato un'udienza il 28 settembre 2022 affinché in quella sede possa essere disposta la riunione dei vari appelli.

Alla luce delle modifiche apportate dall'ordinanza di correzione del Tribunale di Milano in data 10 marzo 2022 alla sentenza dello stesso Tribunale di Milano del 20 novembre 2021, Saipem ha impugnato in data 18 marzo la sentenza dello stesso Tribunale di Milano anche nelle parti corrette con l'ordinanza di correzione in data 10 marzo 2022, con riferimento agli attori e fondi dapprima omessi dal dispositivo e successivamente "aggiunti" al gruppo di quelli per cui è stata disposta la prosecuzione del giudizio in primo grado. La prima udienza nel procedimento è fissata per il 14 settembre 2022 e il termine di costituzione delle altre parti scadrà in data 25 luglio 2022.

Richieste risarcitorie stragiudiziali e in sede di mediazione: in relazione ad asseriti ritardi nell'informativa al mercato, Saipem ha ricevuto nel corso del periodo 2015-2022 alcune richieste stragiudiziali, nonché richieste di mediazione.

Quanto alle richieste stragiudiziali, sono state avanzate: (i) nell'aprile 2015 da parte di 48 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per complessivi 291,9 milioni di euro circa, senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo (successivamente, 21 di questi investitori istituzionali insieme ad altri 8 hanno proposto richiesta di mediazione, per un ammontare complessivo pari a circa 159 milioni di euro; 5 di questi investitori istituzionali insieme ad altri 5 hanno proposto richiesta di mediazione, per un ammontare complessivo pari a circa 21,9 milioni di euro); (ii) nel settembre 2015 da parte di 9 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 21,5 milioni di euro, senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo (successivamente 5 di questi investitori istituzionali insieme ad altri 5 hanno proposto richiesta di mediazione, per un ammontare complessivo pari a circa 21,9 milioni di euro); (iii) nel corso del 2015 da due investitori privati rispettivamente per circa 37.000 euro e per circa 87.500 euro; (iv) nel corso del mese di luglio 2017 da alcuni investitori istituzionali per circa 30 milioni di euro; (v) il 4 dicembre 2017 da 141 investitori istituzionali per un importo non specificato (136 di questi investitori il 12 giugno 2018 hanno rinnovato la loro richiesta stragiudiziale, sempre per un importo non specificato); (vi) il 12 aprile 2018 per circa 150-200 mila euro da un investitore privato; (vii) il 3 luglio 2018 da un investitore privato per circa 330 mila euro; (viii) il 25 ottobre 2018 per circa 8.800 euro da un investitore privato; (ix) il 2 novembre 2018 per circa 48.000 euro da un investitore privato; (x) il 22 maggio 2019 per circa 53.000 euro da un investitore privato; (xi) il 3 giugno 2019 per un importo non specificato da un investitore privato; (xii) il

5 giugno 2019 per un importo non specificato da due investitori privati; (xiii) nel febbraio 2020 da un privato investitore che lamenta di aver subìto danni per un valore di 1.538.580 euro; (xiv) nel marzo 2020 da due privati investitori che non hanno indicato il valore delle loro richieste di risarcimento; (xv) nell'aprile 2020 da due privati investitori che non hanno indicato il valore delle loro richieste di risarcimento e da un investitore privato che lamenta un asserito danno di circa 40 mila euro; (xvi) nel maggio 2020 da un privato investitore che non ha indicato il valore della relativa richiesta di risarcimento; (xvii) nel giugno 2020 da un privato investitore che non ha indicato il valore della relativa richiesta di risarcimento; (xviii) nel giugno 2020 da ventitré investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento; (xix) nel luglio 2020 da diciotto investitori che lamentano di aver subìto danni per un valore di circa 22,4 milioni di euro; (xx) nel luglio 2020 da trentaquattro investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento; (xxi) nell'agosto 2020: (a) da quattro investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento, (b) da tre investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per un ammontare di circa 7.500.000 euro; (xxii) nel settembre 2020 da dieci investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento; (xxiii) nell'ottobre 2020 da: (a) dodici investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento, (b) da un privato investitore privato che lamenta di aver subìto danni per un valore di 113.810 euro, (c) da seicentoquarantaquattro investitori privati associati che non hanno indicato il valore della loro richiesta e (d) da tre investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per un ammontare complessivo di 115.000 euro; (xxiv) nel novembre 2020: (a) da undici investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento, (b) da due investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per un ammontare di circa 166.000 euro; (xxv) nel dicembre 2020 da dieci investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento e da un investitore privato che lamenta di aver subìto danni per un valore di 234.724 euro; (xxvi) nel gennaio 2021 da quattro investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento; (xxvii) nel marzo 2021 da tre investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento e da cinque investitori privati associati che non hanno indicato il valore della loro richiesta; (xxviii) (a) nell'aprile 2021 da un investitore privato che non ha indicato il valore della sua richiesta di risarcimento; (b) da quattordici investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per un ammontare complessivo di circa 3 milioni di euro; (xxix) nel maggio 2021 (a) da due investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento, (b) da un investitore privato che ha indicato il valore della sua richiesta di risarcimento in un ammontare complessivo di circa 100.000 euro e (c) da un investitore privato che ha indicato il valore della sua richiesta di risarcimento in un ammontare complessivo di circa 84.000 euro; (xxx) nel luglio 2021 da un investitore privato che ha indicato il valore della sua richiesta di risarcimento in un ammontare complessivo di circa 92.000 euro; (xxxi) nel dicembre 2021 da due investitori privati che hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento in un ammontare complessivo di circa 143.000 euro; (xxxii) nel gennaio 2022 da 161 investitori privati che hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento in un ammontare complessivo di circa 23 milioni di euro; (xxxiii) nel maggio 2022 da 6 investitori istituzionali che hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento in un ammontare complessivo di circa 3,9 milioni di euro e da parte di 103 investitori privati che hanno indicato il valore complessivo della loro richiesta in un ammontare di circa 7,9 milioni di euro; (xxxiv) nel giugno 2022 da 14 investitori privati che hanno indicato il valore complessivo della loro richiesta in un ammontare di circa 1,9 milioni di euro; (xxxv) nel luglio 2022 da 2 investitori privati che hanno indicato il valore complessivo della loro richiesta in un ammontare di circa 387 mila euro, per un totale di 1.312 richieste e un valore complessivo di circa 306.178.414 euro sono state proposte in 7 occasioni: (a) nell'aprile 2015 da 7 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 34 milioni di euro; (b) nel settembre 2015 da 29 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 159 milioni di euro (21 di questi investitori insieme ad altri 27 avevano nell'aprile 2015 proposto domanda stragiudiziale lamentando di avere subìto danni per un importo complessivo pari a circa 291 milioni di euro senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo); (c) nel dicembre 2015 da un privato investitore per circa 200.000 euro; (d) nel marzo 2016 da 10 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 21,9 milioni di euro (5 di questi investitori insieme ad altri 4 avevano nel mese di settembre 2015 proposto domanda stragiudiziale, lamentando di avere subìto danni per un importo complessivo pari a circa 21,5 milioni di euro senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo; altri 5 di questi investitori insieme ad altri 43 avevano nell'aprile 2015 proposto domanda stragiudiziale, lamentando di avere subìto danni per un importo complessivo pari a circa 159 milioni di euro senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo); (e) nell'aprile 2017 da un privato investitore per circa 40.000 euro; (f) nel 2018-2019 da un privato investitore per circa 48.000 euro; (g) nel dicembre 2020 un privato investitore ha avviato il tentativo di mediazione finalizzato alla richiesta di un risarcimento il cui valore non è stato quantificato. Saipem ha riscontrato le citate richieste stragiudiziali e di mediazione rimarcandone l'infondatezza e responsabilità. A oggi, le predette richieste svolte in sede stragiudiziale e/o di mediazione non sono state oggetto di azione giudiziaria, salvo per quanto sopra specificato in relazione alle due cause pendenti rispettivamente dinanzi al Tribunale di Milano e alla Corte di Appello di Milano, a un'altra causa, con valore della domanda pari a circa 3 milioni di euro, nella quale Saipem era chiamata in causa nel corso del 2018 dalla parte convenuta in giudizio e per la quale (dopo che in primo grado la domanda contro Saipem è stata rigettata dal Tribunale e in secondo grado la Corte di Appello, in accoglimento delle difese di Saipem, ha rigettato l'appello di controparte, condannando quest'ultima al pagamento a favore di Saipem delle spese di lite) pende giudizio in Cassazione, a un'altra causa con un valore della domanda pari a circa 40 mila euro – conclusasi con pronuncia favorevole a Saipem e a un'altra causa notificata a Saipem con un valore della domanda pari a circa 200 mila euro risoltasi anch'essa in senso favorevole per Saipem.

ARBITRATO CON NATIONAL COMPANY FOR INFRASTRUCTURE PROJECTS DEVELOPMENT CONSTRUCTION AND SERVICES KSC (CLOSED), GIÀ KHARAFI NATIONAL CLOSED KSC ("KHARAFI") - PROGETTO JURASSIC

Con riferimento al progetto Jurassic e al relativo contratto EPC tra Saipem e Kharafi, il 1° luglio 2016 Saipem ha depositato domanda di arbitrato presso la London Court of International Arbitration ("LCIA") con la quale ha richiesto che Kharafi sia condannata:

    1. a restituire KWD 25.018.228 (ca. 68.243.008 euro), incassati da Kharafi mediante l'escussione di un performance bond a seguito della risoluzione del contratto con Saipem;
    1. a risarcire KWD 20.135.373 (ca. 54.922.842 euro) per costi derivanti dalla sospensione delle attività di procurement e, più in particolare, legati all'acquisto di 4 turbine da parte di Saipem;
    1. a risarcire KWD 10.271.409 (ca. 28.009.394 euro) per costi di ingegneria sostenuti da Saipem prima della risoluzione contrattuale da parte di Kharafi;

per un totale di KWD 55.425.010 (ca. 153.065.479 euro sulla base del cambio al 31 dicembre 2017).

Kharafi ha risposto alla domanda di arbitrato di Saipem rigettandone le relative pretese e chiedendo, in via riconvenzionale, la condanna di Saipem al pagamento di un importo non ancora quantificato, ma ricomprendente, tra l'altro:

    1. i costi asseritamente sostenuti da Kharafi a causa di asseriti inadempimenti contrattuali di Saipem (superiori a KWD 32.824.842, ossia ca. 89.510.985 euro); e
    1. il danno asseritamente sopportato da Kharafi a seguito dell'escussione di una garanzia di valore pari a KWD 25.136.973 rilasciata da Kharafi al cliente finale del progetto Jurassic.

Il 28 aprile 2017 Saipem ha depositato il proprio Statement of Claim e il 16 ottobre 2017 Kharafi ha depositato il relativo Statement of Defence and Counterclaim. Il counterclaim di Kharafi è stato precisato in KWD 102.737.202 (ca. 283 milioni di euro). Saipem ha depositato la propria replica il 6 febbraio 2018 e Kharafi il relativo Reply and Defence to Counterclaim il 6 aprile 2018.

Il 14 novembre 2018 le parti hanno depositato i propri expert reports. In quella occasione Kharafi ha prodotto un report redatto da una società di consulenza esterna nel quale, per la prima volta, sostiene che la società avrebbe subito danni per circa equivalenti 1,3 miliardi di euro, asseritamente attribuibili a responsabilità di Saipem connesse al fallimento dei progetti Jurassic e BS171 (nel quale Kharafi era subappaltatore di Saipem). Successivamente, Saipem ha depositato un ricorso al Tribunale Arbitrale chiedendo che il report in questione, nonché la relativa domanda, venissero estromessi in quanto tardivi e destituiti di ogni fondamento.

Il 5 febbraio 2019 il Tribunale Arbitrale si è pronunciato ritenendo inammissibile il report in questione e, con esso, la nuova domanda di risarcimento avanzata da Kharafi per circa equivalenti 1,3 miliardi di euro.

Il 1° marzo 2019 Kharafi ha proposto appello dinanzi all'High Court of Justice di Londra contro l'esclusione del sopra menzionato report dai documenti arbitrali. Il 6 luglio 2019 si è tenuta l'udienza di discussione dinanzi all'High Court of Justice di Londra che si è pronunciata in favore di Saipem rigettando interamente la richiesta di Kharafi e condannando quest'ultima a pagare, entro 14 giorni dalla sentenza, spese legali per circa GBP 79.000 (ca. 91.329 euro).

Con l'ultimo deposito in arbitrato le parti hanno precisato le proprie domande, in base alle quantificazioni finali eseguite dagli esperti, indicandole come segue: (i) Saipem, KWD 46.069.056,89 (ca. 125.611.591 euro); e (ii) Kharafi, KWD 162.101.263 (ca. 441.984.259 euro).

Le udienze arbitrali si sono tenute a Londra dal 18 febbraio al 1° marzo 2019. Il lodo è stato emesso l'8 novembre 2019 e comunicato alle parti nei giorni successivi. Nel lodo il Tribunale Arbitrale ha condannato Kharafi a pagare a Saipem l'importo della garanzia ritenuta ingiustamente escussa da Kharafi, ossia KWD 25.018.228 (ca. 68,1 milioni di euro), oltre a interessi al 7%, rigettando, invece, tutte le domande di Kharafi e compensando tra le parti i costi legali. Allo stato, Kharafi non ha corrisposto a Saipem l'importo di cui al lodo.

ARBITRATO CON CPB CONTRACTORS PTY LTD (GIÀ LEIGHTON CONTRACTORS PTY LTD) ("CPB") - PROGETTO GORGON LNG JETTY

Nell'agosto 2017 CPB ha notificato una domanda di arbitrato a Saipem SA e Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda (insieme, le "Società Saipem" o insieme, ai fini del presente paragrafo, "Saipem").

La disputa scaturisce dalla costruzione del molo di un impianto LNG per il progetto Gorgon LNG nel Western Australia. Il contratto principale per l'ingegneria e la costruzione del molo ("Jetty Contract") era stato firmato il 10 novembre 2009 da CPB, Saipem SA, Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda e Chevron Australia Pty Ltd ("Chevron").

CPB sulla base di asseriti inadempimenti contrattuali di Saipem SA e Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda ha richiesto che le Società Saipem siano condannate a pagare circa AUD 1,39 miliardi (ca. 900 milioni di euro). Saipem ritiene che le domande di CPB siano totalmente infondate e ha depositato la propria comparsa nella quale ha chiesto il rigetto di tutte le domande di CPB e proposto una domanda riconvenzionale di AUD 37.820.023 (ca. 24,5 milioni di euro), successivamente incrementata a circa AUD 50 milioni (ca. 32,4 milioni di euro), a titolo di pagamenti legati all'accordo di consorzio tra le parti, extra costi legati a inadempimenti e ritardi di CPB nell'esecuzione dei lavori e backcharges. Successivamente le parti hanno precisato i propri claims. In particolare: (i) CPB ha precisato le proprie domande svolgendo un claim da circa AUD 1 miliardo (ca. 649 milioni di euro) per asserite violazioni dell'accordo di consorzio tra le parti e un altro claim alternativo da circa AUD 1,46 miliardi (ca. 948 milioni di euro) basato sull'assunto che CPB non avrebbe stipulato il Jetty Contract (e non avrebbe sofferto i relativi danni), se Saipem non avesse violato il contratto di consorzio; (ii) Saipem ha ora quantificato i propri claims in un importo totale di circa AUD 30 milioni (ca. 19,4 milioni di euro). Nel corso del 2020 e del 2021 si sono tenute le prime tranche delle udienze, mentre l'ultima si è tenuta dal 28 marzo al 1° aprile 2022. Dal 5 al 7 luglio 2022 si sono tenute le oral closing submissions. L'emissione del lodo è prevista entro la fine dell'anno.

Si segnala che, con riferimento al medesimo progetto, nel 2016 Chevron ha iniziato un separato procedimento arbitrale nei confronti del consorzio tra CPB e Saipem chiedendo il pagamento di liquidated damages e backcharges per un importo attualmente pari a circa AUD 54 milioni (ca. 35 milioni di euro). In tale arbitrato sia CPB che Saipem hanno proposto separate domande riconvenzionali nei confronti di Chevron, quantificate, rispettivamente, in AUD 1,9 miliardi (ca. 1,2 miliardi di euro) (si evidenzia che le voci di danno proposte da CPB nei confronti di Chevron appaiono, in gran parte, sovrapponibili a quelle proposte da CPB nei confronti di Saipem nell'arbitrato tra queste ultime di cui alla prima parte del presente paragrafo) e AUD 23 milioni (ca. 14,9 milioni di euro). Le udienze di questo procedimento si sono tenute nel mese di novembre 2019.

Il 20 ottobre 2020 è stato notificato il lodo parziale in questo secondo arbitrato (parziale in quanto non si pronuncia sulla GST, ossia la goods and services tax australiana, gli interessi e i costi dell'arbitrato). Tale lodo ha riconosciuto: (i) a Saipem, USD

8.835.710 (ca. 7,3 milioni di euro) e 99.460 euro; (ii) a CPB, AUD 65.803.183 (ca. 42,7 milioni di euro); e (iii) a Chevron, AUD 34.570.936 (ca. 22.465.976 euro). Il lodo, tuttavia, non opera una distinzione tra Saipem e CPB, trattando le due parti come un unico soggetto. Compensando crediti e debiti sopra indicati, il Collegio Arbitrale ha pertanto indicato complessivamente creditore il Consorzio Saipem/CPB per le seguenti somme: AUD 31.232.247 (ca. 20.296.323 euro), USD 8.835.710 (ca. 7,3 milioni di euro) e 99.460 euro, lasciando ai membri del Consorzio Saipem/CPB il compito di suddividere internamente tra loro tali somme. I membri del Consorzio Saipem/CPB hanno raggiunto un accordo interno in base al quale gli importi di competenza di Saipem sono pari a 99.460,47 euro e USD 7.464.454,02 (ca. 6,1 milioni di euro), restando però impregiudicato il diritto dei consorziati di chiedere tra di loro una diversa ripartizione in giudizio. Saipem ha incassato l'importo a essa dovuto da Chevron.

Il 21 aprile 2021 il Tribunale Arbitrale ha reso noto il lodo finale relativo ai costi e agli interessi dell'arbitrato. In particolare, applicando varie compensazioni ai rapporti di dare/avere tra le parti, il Tribunale ha stabilito che Chevron dovrà pagare al consorzio Saipem/CPB: AUD 6.560.564,84 (ca. 4.220.638 euro), USD 2.894.266,25 (ca. 2.410.530 euro) e 38.136,56 euro. Come già avvenuto per il lodo parziale relativo al merito, il Tribunale non ha distinto le posizioni creditorie di Saipem e CPB, considerando il relativo consorzio come una singola parte processuale. Saipem e CPB hanno concordato di dividere in parti uguali gli importi di costi e interessi liquidati nel lodo. Ciascuna parte ha quindi ricevuto da Chevron AUD 3.280.282, USD 1.447.133 e 19.068 euro.

ARBITRATO CON NATIONAL COMPANY FOR INFRASTRUCTURE PROJECTS DEVELOPMENT CONSTRUCTION AND SERVICES KSC (CLOSED), GIÀ KHARAFI NATIONAL KSC (CLOSED) - PROGETTO BOOSTER STATION 171 (KUWAIT) ("BS171")

Il 18 marzo 2019 l'International Chamber of Commerce di Parigi, su richiesta della società National Company for Infrastructure Projects Development Construction and Services KSC (Closed) (già Kharafi National KSC, per comodità, di seguito, "Kharafi"), ha notificato a Saipem una domanda di arbitrato con la quale Kharafi ha chiesto che Saipem sia condannata a pagare somme almeno pari a KWD 38.470.431 (ca. 104.843.488 euro) a titolo di extra-costi derivanti da asseriti inadempimenti contrattuali, oltre a KWD 8.400.000 (ca. 22.893.337 euro) a titolo di restituzione di quanto incassato da Saipem nel 2016 a seguito dell'escussione (secondo Kharafi illegittima) del bond emesso da Kharafi a garanzia delle performance di progetto.

Il contenzioso afferisce al subcontratto n. 526786 stipulato tra Saipem e Kharafi il 27 agosto 2010 in relazione al progetto BS171 (cliente finale KOC) risolto da Saipem il 30 luglio 2016 per gravi inadempimenti e ritardi di Kharafi nell'esecuzione dei lavori, con conseguente escussione della garanzia di performance sopra menzionata.

Costituitasi in giudizio, il 17 maggio 2019 Saipem ha depositato la propria risposta alla domanda di arbitrato, contestando le domande di Kharafi e avanzando una domanda riconvenzionale che prevede: (i) il pagamento di KWD 14.964.522 (ca. 40.783.154 euro); e (ii) il riconoscimento della legittimità dell'escussione della garanzia bancaria da parte di Saipem e, per converso, il rigetto della richiesta di restituzione del relativo importo (KWD 8.400.000) avanzata da Kharafi.

Nella Schedule of Loss depositata da Kharafi a marzo 2020 la domanda è stata ridotta a KWD 31.824.929 (ca. 86.734.625 euro) oltre a interessi e spese, importo che include KWD 8.400.000 (ca. 22.893.337 euro) a titolo di restituzione del bond. Saipem avrebbe dovuto depositare il proprio Statement of Defence and Counterclaim il 9 aprile 2020. Tale termine è stato tuttavia sospeso a causa dell'emergenza COVID-19. Il 18 settembre 2020 Saipem ha infine depositato il proprio atto di difesa e riconvenzionale nel quale ha contestato le domande avversarie e precisato la propria riconvenzionale in KWD 23.431.109 (ca. 63.861.514 euro) oltre interessi e spese. Kharafi avrebbe dovuto depositare la propria replica il 4 dicembre 2020, ma, con lettera in pari data, i legali di Kharafi hanno trasmesso al Tribunale Arbitrale ICC una comunicazione con la quale hanno informato della circostanza che, a causa di difficoltà economiche, Kharafi non avrà più alcuna rappresentanza legale nell'arbitrato BS171, non sarà in grado di produrre ulteriore documentazione nel procedimento e non parteciperà alle udienze arbitrali. Nonostante ciò, Kharafi ha invitato il Tribunale a non considerare ritirato il suo claim o ammesso il claim di Saipem, chiedendo che il procedimento arbitrale proceda in contumacia e che il Tribunale Arbitrale si pronunci sulla base degli atti e documenti depositati da entrambe le parti. Il 16 dicembre 2020 Saipem ha inviato al Tribunale la propria risposta, chiedendo al Tribunale: (i) di non accogliere la richiesta di Kharafi di un procedimento in contumacia da decidersi in base alla sola documentazione disponibile; e (ii) di rigettare i claim di Kharafi, non essendo più, la stessa, in grado di supportare tali claim nel procedimento. Il Tribunale Arbitrale ha assegnato a Kharafi termine entro il 7 gennaio 2021 per rispondere alla richiesta di Saipem, poi esteso al 18 gennaio 2021, data l'inerzia di Kharafi. Kharafi, tuttavia, non ha depositato alcuna replica. Il 1° febbraio 2021 il Tribunale Arbitrale ha deciso di procedere in contumacia di Kharafi e proposto di fissare tre giorni di udienza (anziché tre settimane a marzo 2022, come inizialmente previsto dal calendario arbitrale), invitando le parti a fornire commenti in merito alla decisione. Saipem ha espresso il proprio assenso. A seguito del deposito dei report tecnici da parte degli esperti delle parti, la domanda di Kharafi è stata mantenuta in KWD 34.554.608 (ca. 104.938.937 euro), mentre la riconvenzionale di Saipem è ora quantificata in KWD 20.604.294 (ca. 62.587.844 euro). Le udienze si sono tenute dal 14 al 16 marzo 2022. Alla data del presente documento, il lodo non è ancora stato emesso.

CAUSA PROMOSSA DA LA ISIODU COMMUNITY IN EMOHUA LOCAL GOVERNMENT AREA OF RIVERS STATE + ALTRI

HRH Eze Jacob O Ugwugwueli, Chief Tobin Iregbundah, Chief Robinson Chukwu, Chief Sunday P. Azundah, Elder Clifford Ikpo, Chief Samuel C. Azundah (per sé e per conto del Council of Chiefs and people of Isiodu Community in Emohua Local Government Area of Rivers State (insieme gli "Attori") hanno citato Saipem Contracting Nigeria Ltd ("SCNL"), Shell Petroleum Development Co Nigeria Ltd ("SPCD"), Patyco Global Concept Ltd, il Federal Ministry of Environment nigeriano e il Department of Petroleum Resources nigeriano dinanzi alla Federal High Court di Port Harcourt (Nigeria) adducendo che sostanze tossiche derivanti dalla realizzazione del progetto Southern Swamp Associated Gas Solutions in Nigeria sarebbero state illecitamente sversate nel territorio della loro comunità da parte della società nigeriana Patyco Global Concept Ltd, subappaltatore incaricato da SCNL/SPDC di smaltire i rifiuti derivanti dalla realizzazione di detto progetto. In base a quanto precede, gli Attori hanno chiesto la condanna in solido di tutte le parti convenute al risarcimento di: (i) USD 60 milioni (ca. 49,5 milioni di euro) per asseriti danni all'ambiente e alla salute/vita degli Attori; (ii) USD 3 miliardi (ca. 2,47 miliardi di euro) come asseriti special damages per tutte le relative conseguenze e attività di recupero che asseritamente ne deriverebbero; (iii) spese legali e interessi al 20%. Le parti convenute contestano ogni responsabilità rispetto quanto asserito dagli Attori. Dopo vari rinvii, la prima udienza si è tenuta il 30

marzo 2022. A tale udienza il giudice ha rinviato all'udienza del 23 giugno 2022. All'udienza del 23 giugno 2022 la causa è stata rinviata al 13 ottobre 2022.

DELIBERA CONSOB DEL 2 MARZO 2018

Con riferimento alla delibera Consob n. 20324 del 2 marzo 2018 ("la Delibera"), il Consiglio di Amministrazione di Saipem ha deliberato il 5 marzo 2018 di proporre impugnazione avverso la Delibera nelle competenti sedi giudiziarie.

Il ricorso al TAR-Lazio è stato depositato il 27 aprile 2018. A seguito dell'accesso agli atti del procedimento amministrativo, Saipem il 24 maggio 2018 ha depositato al TAR-Lazio motivi aggiunti di impugnazione avverso la citata Delibera.

Il 15 giugno 2021 si è tenuta dinanzi al TAR-Lazio l'udienza per la discussione del ricorso di Saipem avverso la delibera Consob del 2 marzo 2018.

Il 6 luglio 2021 il TAR-Lazio ha respinto il ricorso presentato da Saipem il 27 aprile 2018.

Il 6 luglio 2021 Saipem ha emesso il seguente comunicato stampa:

"Saipem: il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio respinge il ricorso avverso la delibera Consob n. 20324 del 2 marzo 2018.

San Donato Milanese (MI), 6 luglio 2021: Saipem informa che con sentenza depositata oggi il Tribunale Amministrativo Regionale ('TAR') del Lazio ha respinto il ricorso presentato dalla Società il 27 aprile 2018 avverso la delibera Consob n. 20324 del 2 marzo 2018 (di cui si è data informativa al mercato con comunicato stampa del 5 marzo 2018, 'la Delibera').

Con la Delibera (il cui contenuto è dettagliatamente illustrato, da ultimo, nella sezione 'Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018' della Relazione finanziaria annuale di Saipem al 31 dicembre 2020) Consob aveva accertato la non conformità del bilancio consolidato e di esercizio 2016 di Saipem alle norme che ne governano la predisposizione con riferimento in particolare a quanto segue: (i) la non corretta applicazione del principio della contabilizzazione per competenza sancito dalla norma contabile IAS 1; (ii) la mancata applicazione del principio contabile IAS 8 in relazione alla correzione degli errori attinenti al bilancio 2015; e (iii) il processo di stima del tasso di attualizzazione ai sensi del principio contabile IAS 36.

Con la Delibera Consob aveva, quindi, chiesto alla Società, ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998, di rendere noti al mercato i seguenti elementi di informazione: (A) le carenze e le criticità rilevate dalla Consob in ordine alla correttezza contabile dei bilanci di cui sopra; (B) i principi contabili internazionali applicabili e le violazioni riscontrate al riguardo; (C) l'illustrazione, in un'apposita situazione economico-patrimoniale consolidata pro-forma – corredata dei dati comparativi – degli effetti che una contabilizzazione conforme alle regole avrebbe prodotto sulla situazione patrimoniale, sul conto economico e sul patrimonio netto dell'esercizio 2016, per i quali, secondo Consob era stata fornita un'informativa errata.

Saipem il 16 aprile 2018 aveva emesso un comunicato stampa con ad oggetto la situazione economico-patrimoniale pro-forma consolidata al 31 dicembre 2016 al solo fine di ottemperare alla Delibera.

Il TAR-Lazio ha rigettato la richiesta di Saipem di annullamento della Delibera.

Saipem si riserva di presentare ricorso al Consiglio di Stato avverso la sentenza del TAR-Lazio".

Il 6 novembre 2021 Saipem ha depositato il proprio appello avverso la decisone del TAR-Lazio davanti al Consiglio di Stato.

DELIBERA CONSOB DEL 21 FEBBRAIO 2019

Con riferimento alla delibera Consob n. 20828 del 21 febbraio 2019 notificata a Saipem il 12 marzo 2019 ("la Delibera"), il relativo contenuto è illustrato nella sezione "Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018". Il Consiglio di Amministrazione di Saipem il 2 aprile 2019 ha deliberato di impugnare dinanzi alla Corte di Appello la Delibera n. 20828. Il 12 aprile 2019 Saipem ha depositato dinanzi alla Corte di Appello di Milano l'atto di opposizione ai sensi dell'art. 195 del TUF chiedendo l'annullamento della delibera. Analoga impugnativa è stata presentata dalle due persone fisiche sanzionate nella specie l'Amministratore Delegato di Saipem e il Chief Financial Officer e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili in carica all'epoca dei fatti oggetto. La prima udienza dinanzi alla Corte di Appello di Milano è stata celebrata il 13 novembre 2019.

La Corte di Appello di Milano all'udienza del 13 novembre 2019 ha rinviato la causa per la discussione al 4 novembre 2020.

Il 23 ottobre 2020 Saipem e le due persone fisiche sanzionate hanno presentato un'istanza alla Corte di Appello al fine di essere autorizzati al deposito di documenti essenziali per la trattazione dell'opposizione entro la data del 4 novembre 2020.

Il 2 novembre 2020 la Corte di Appello autorizzava il deposito dei documenti richiesti il 23 ottobre 2020 dalle parti istanti, concedendo altresì il termine a Consob per eventuali controdeduzioni sui documenti medesimi entro il 15 dicembre 2020 e rinviava l'udienza di discussione dell'opposizione al 27 gennaio 2021.

Il 20 gennaio 2021 Saipem e le due persone fisiche sanzionate hanno presentato una nuova istanza alla Corte di Appello al fine di essere autorizzati al deposito di ulteriori documenti essenziali per la trattazione dell'opposizione entro la data del 27 gennaio 2021 e di essere autorizzati alla proposizione di nuovi motivi di opposizione aggiunti alla luce dei nuovi documenti rinvenuti.

Il 21 gennaio 2021 la Corte di Appello, accogliendo le istanze delle parti processuali persone fisiche e Saipem, autorizzava il deposito dei documenti oggetto di istanza del 20 gennaio 2021 e la proposizione dei motivi aggiunti, tramite note scritte da depositare entro il 26 febbraio 2021, concedendo altresì a Consob il termine per il deposito di note di replica fino al 25 marzo 2021 e fissando per la discussione l'udienza del 21 aprile 2021.

All'udienza del 21 aprile 2021 si è tenuta la discussione dei ricorsi.

La Corte di Appello di Milano, in parziale accoglimento dei ricorsi, che per il resto sono stati respinti:

  • ≥ ha ridotto da 200 mila euro a 150 mila euro la sanzione amministrativa pecuniaria irrogata da Consob nel 2019 nei confronti dell'ex Amministratore Delegato della Società in carica dal 30 aprile 2015 al 30 aprile 2021;
  • ≥ ha ridotto da 150 mila euro a 115 mila euro la sanzione amministrativa pecuniaria irrogata da Consob nel 2019 nei confronti dell'ex CFO e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili in carica al momento dell'aumento di capitale del 2016 e fino al 7 giugno 2016; e

≥ ha conseguentemente ridotto da complessivi 350 mila euro a complessivi 265 mila euro la condanna di Saipem, al pagamento delle sopra citate sanzioni, quale responsabile in solido ai sensi dell'art. 195, comma 9, del Testo Unico della Finanza.

Saipem il 20 gennaio 2022 ha proposto ricorso in Cassazione avverso la decisione della Corte di Appello di Milano. In data 1° marzo 2022 Consob ha notificato a Saipem il proprio controricorso con ricorso incidentale.

Il controricorso di Saipem a fronte del ricorso incidentale della Consob è stato notificato l'8 aprile 2022.

INDAGINI PRELIMINARI IN CORSO. PROCURA DELLA REPUBBLICA DI MILANO - BILANCIO 2015 E 2016.

PROSPETTO DELL'AUMENTO DI CAPITALE DEL GENNAIO 2016

Il 22 gennaio 2019 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato a Saipem un "decreto di perquisizione locale e sequestro e contestuale informazione di garanzia", in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-ter - lett. B), D.Lgs. n. 231/2001, dipendente dal contestato reato presupposto di false comunicazioni sociali asseritamente commesso dall'aprile 2016 all'aprile 2017, nonché in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-sexies, D.Lgs. n. 231/2001, dipendente dal contestato reato presupposto di manipolazione del mercato, asseritamente commesso dal 27 ottobre 2015 all'aprile 2017.

Contestualmente, la Procura della Repubblica di Milano aveva notificato un'informazione di garanzia all'Amministratore Delegato-CEO della Società pro tempore (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018 e in carica fino al 30 aprile 2021), nonché, a vario titolo, a un suo dirigente e a due suoi ex dirigenti (l'ex Dirigente Preposto in carica fino al 7 giugno 2016 e l'ex Dirigente Preposto nominato il 7 giugno 2016 e in carica fino al 16 maggio 2019) nell'ambito di un'inchiesta avente ad oggetto le seguenti ipotesi di reato: (i) false comunicazioni sociali relativamente al bilancio 2015 e 2016; (ii) manipolazione del mercato asseritamente commessa dal 27 ottobre 2015 all'aprile 2017; e (iii) falso in prospetto con riferimento alla documentazione di offerta dell'aumento di capitale del gennaio 2016.

A conclusione delle indagini preliminari, il 18 dicembre 2020 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato al domicilio eletto presso i difensori l'avviso di conclusione delle indagini preliminari all'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018), a un ex dirigente (il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari in carica fino al 7 giugno 2016) e a Saipem.

A Saipem sono contestati l'illecito amministrativo di cui agli artt. 5, 6, 7, 8 e 25-ter, D.Lgs. n. 231/2001 "per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione del delitto di false comunicazioni sociali", ex art. 2622, c.p.c., asseritamente commesso dal 16 marzo 2016 al 27 luglio 2016 con riferimento al bilancio al 31 dicembre 2015 e alla semestrale al 30 giugno 2016 e l'illecito amministrativo di cui agli artt. 5, 6, 7, 8 e 25-sexies, D.Lgs. n. 231/2001 "per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione dei delitti di falso in prospetto", ex art. 173-bis del TUF, e "di manipolazione del mercato", ex art. 185 del TUF, asseritamente commesso dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016.

Dalla lettura dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari, in relazione alle due persone fisiche tuttora indagate (l'Amministratore Delegato-CEO della Società nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018 e un ex dirigente che ha rivestito il ruolo di dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari fino al 7 giugno 2016) emergono le seguenti ipotesi di reato a loro carico: (i) false comunicazioni sociali ex art. 2622, c.p.c., relativamente al bilancio al 31 dicembre 2015 (con riferimento a entrambi gli indagati) e alla semestrale al 30 giugno 2016 (con riferimento al solo Amministratore Delegato-CEO della Società nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018); (ii) falso in prospetto ex art. 173-bis del TUF con riferimento a entrambi gli indagati, in relazione alla documentazione di offerta dell'aumento di capitale del gennaio 2016 dal 22 gennaio 2016 al 5 febbraio 2016; (iii) manipolazione del mercato ex art. 185 del TUF, asseritamente commessa dall'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018) dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016 e dal CFO e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica fino al 7 giugno 2016 dal 27 ottobre 2015 fino al 7 giugno 2016.

Il 29 marzo 2021 il Giudice per l'udienza preliminare presso il Tribunale di Milano ha notificato a Saipem un decreto di fissazione dell'udienza preliminare per il 10 maggio 2021, in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-ter - lett. B), D.Lgs. n. 231/2001, per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione del delitto di false comunicazioni sociali, asseritamente commesso dal 16 marzo 2016 al 27 luglio 2016, nonché in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-sexies, D.Lgs. n. 231/2001, per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione dei delitti di falso in prospetto e di manipolazione del mercato, asseritamente commesso dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016.

La notifica fa seguito all'emissione dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari e alla successiva richiesta di rinvio di giudizio da parte della Procura della Repubblica di Milano, notificata insieme al decreto di fissazione dell'udienza preliminare, nei confronti di Saipem, dell'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018), nonché di un ex dirigente (il CFO e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica fino al 7 giugno 2016).

La Procura della Repubblica di Milano nella richiesta di rinvio a giudizio contesta le seguenti ipotesi di reato: (i) false comunicazioni sociali ex art. 2622, c.p.c., relativamente al bilancio al 31 dicembre 2015 contestata a entrambe le persone fisiche e alla semestrale al 30 giugno 2016 contestata al solo Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018); (ii) manipolazione del mercato ex art. 185 del TUF asseritamente commessa dall'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018) dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016 e dal CFO e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica fino al 7 giugno 2016 dal 27 ottobre 2015 fino al 7 giugno 2016; e (iii) falso in prospetto ex art. 173-bis del TUF contestato a entrambe le persone fisiche con riferimento alla documentazione di offerta dell'aumento di capitale del gennaio 2016 dal 22 gennaio 2016 al 5 febbraio 2016.

All'udienza tenutasi il 10 maggio 2021 dinanzi al GUP del Tribunale di Milano sono state depositate oltre 500 richieste di costituzione di parte civile, sia in nome e per conto di azionisti di Saipem, sia nell'interesse di alcune associazioni rappresentative di interessi diffusi. Il GUP ha rinviato all'udienza del 21 settembre 2021 per consentire ai difensori degli imputati di esaminare le

richieste di costituzione di parte civile depositate, nonché di formulare eventuali osservazioni, al fine di decidere sull'ammissibilità delle stesse. Stante l'assegnazione del predetto GUP ad altro incarico, il fascicolo è stato assegnato a un nuovo giudicante che, all'udienza del 20 gennaio 2022, ha rinviato la trattazione alla successiva udienza del 28 febbraio 2022.

All'udienza del 28 febbraio 2022 il GUP con ordinanza ha ammesso la costituzione di 503 parti civili (tutte persone fisiche) nel processo.

All'udienza del 15 marzo 2022 si è tenuta la discussione delle difese. In data 12 aprile 2022 il Giudice dell'udienza preliminare presso il Tribunale di Milano ha prosciolto "perché il fatto non sussiste" la Società, l'ex Amministratore Delegato della Società (in carica dal 30 aprile 2015 al 30 aprile 2021), e l'ex CFO e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari (in carica dal 6 dicembre 2013 al 7 giugno 2016) in relazione alle accuse di: (i) false comunicazioni sociali, asseritamente commesse dal 16 marzo 2016 al 27 luglio 2016; (ii) falso in prospetto e manipolazione del mercato, asseritamente commessi dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016.

Le motivazioni della decisione sono state ritualmente depositate in data 11 luglio 2022. Risulta spirato, altresì, il termine di 15 giorni – decorrenti dal deposito della sentenza – per l'impugnazione da parte della Procura della Repubblica e delle parti civili, mentre residua la teorica possibilità di un'impugnazione da parte della Procura Generale presso la Corte d'Appello di Milano entro il 2 settembre 2022, secondo quanto disposto dall'art. 593-bis, c.p.p.

Procedimenti fiscali

Il Gruppo è parte in procedimenti fiscali. La valutazione del rischio ai fini della rilevazione in bilancio di passività fiscali e fondi per imposte è effettuata sulla base delle informazioni disponibili alla data, tenuto conto degli elementi di valutazione acquisita da parte dei consulenti esterni che assistono il Gruppo.

Di seguito è indicata una sintesi dei procedimenti giudiziari più significativi.

Snamprogetti Saudi Arabia Ltd

Il 21 ottobre 2020 l'autorità fiscale saudita, a seguito di una verifica fiscale sui periodi di imposta dal 2015 al 2018, ha notificato a Snamprogetti Saudi Arabia Ltd un accertamento di maggiori imposte sul reddito e di omesse ritenute d'imposta per un importo complessivo di circa 170 milioni di euro.

I principali rilievi contestati che hanno generato la pretesa di maggiori imposte sul reddito riguardano:

  • ≥ rideterminazione di maggiori imponibili corrispondenti alla differenza tra i valori dei beni importati come risultanti dalle dichiarazioni presentate all'ufficio doganale saudita e il valore dei beni acquistati da fornitori esteri registrato in contabilità. La spiegazione di tale differenza risiede invece nell'attività puramente amministrativa di importazione di materiali di progetto svolta, in base a precise previsioni contrattuali, dalla controllata saudita per conto dei propri clienti locali, effettivi acquirenti di quegli stessi materiali;
  • ≥ accertamento di maggiori imponibili corrispondenti al 25% dei ricavi di una joint venture contrattuale (dunque non incorporata, ovvero un'associazione temporanea di imprese che non dà origine a un nuovo soggetto giuridico autonomo e distinto dai soci) costituita da Snamprogetti Saudi Arabia Ltd assieme a un socio locale per l'esecuzione di un contratto per conto di Saudi Aramco. La difesa della società si basa sostanzialmente sul fatto che, essendo la joint venture totalmente trasparente, i ricavi della stessa sono periodicamente attribuiti, interamente, pro-quota, sulla base di quanto previsto nell'accordo di collaborazione, ai due soci e vengono pertanto regolarmente assoggettati a tassazione in capo a questi ultimi;
  • ≥ disconoscimento della deducibilità di stanziamenti di costi di competenza di esercizi precedenti e riportati in avanti negli anni che sono stati oggetto di verifica. L'amministrazione saudita ha istruito la contestazione ignorando completamente gli storni degli stessi stanziamenti registrati dalla società nei periodi di imposta verificati, in conformità con i principi contabili nazionali e internazionali. Detti storni avevano di fatto totalmente sterilizzato gli effetti economici, e dunque anche fiscali, di quegli stanziamenti sui redditi dichiarati dalla società per i periodi oggetto di accertamento.

Per quanto riguarda il rilievo relativo alle omesse ritenute d'imposta, l'autorità fiscale locale ha rilevato l'esistenza di una stabile organizzazione di alcune società del Gruppo estere, prestatrici di servizi a favore di Snamprogetti Saudi Arabia Ltd e conseguentemente ha contestato la mancata applicazione di ritenute fiscali ai relativi pagamenti in conformità con una norma domestica. Nel formulare questa contestazione l'autorità fiscale saudita non ha considerato quanto previsto dalle convenzioni contro le doppie imposizioni sottoscritte dall'Arabia Saudita con gli Stati di residenza delle società fornitrici, prevalente rispetto alla norma interna. In particolare, l'art. 5, paragrafo 21 del modello di convenzione OCSE, stabilisce che la fornitura di servizi da parte di una società residente in uno Stato contraente può dar luogo all'esistenza di una stabile organizzazione nell'altro Stato contraente solamente nel caso in cui le attività siano effettivamente svolte in quello stesso Stato. Nel caso di specie tutte le attività sono state svolte dalle società non saudite del Gruppo interamente presso le proprie sedi. In data 26 aprile 2022 Saipem SpA ha presentato istanza all'Agenzia delle Entrate per l'avvio di una procedura amichevole in base all'art. 25 della convenzione stipulata tra la Repubblica Italiana e il Regno dell'Arabia Saudita in quanto gli avvisi di accertamento non sarebbero conformi alle disposizioni degli artt. 5 e 7 della convenzione stessa.

Il 19 dicembre 2020 la Società ha presentato istanza di annullamento dell'accertamento all'autorità fiscale saudita che è stata respinta in data 16 marzo 2021. Conseguentemente, il 13 aprile 2021 è stato presentato ricorso avverso l'atto di accertamento presso la Commissione Tributaria di primo grado ("Tax Violations and Disputes Resolution Committee"), che ha solo parzialmente accolto le doglianze di parte resistente in data 31 ottobre 2021. Il 20 dicembre 2021 la Società ha pertanto impugnato la sentenza sfavorevole presso la Commissione Tributaria di secondo grado ("Tax Violations and Disputes Appellate Committee") dove il giudizio risulta ancora pendente.

Petrex SA, succursale Colombia

Il 7 ottobre 2019 l'autorità fiscale colombiana, a seguito di una verifica sul periodo di imposta 2014, ha notificato alla locale succursale di Petrex SA un avviso di accertamento con il quale è stato contestato, in base a una norma antielusiva domestica, come fittizio il contratto di finanziamento sottoscritto quello stesso anno con Eni Finance International SA, società finanziaria del

Gruppo Eni, per un valore di 120 milioni di dollari. In ossequio alla predetta norma, l'intero importo del finanziamento è stato considerato dall'autorità fiscale quale reddito imponibile con conseguente accertamento di maggiori imposte e irrogazione di sanzioni per un importo complessivo pari a 78 milioni di euro equivalenti. L'autorità contesta alla succursale della società di non aver presentato sufficienti evidenze a dimostrazione dell'utilizzo del finanziamento per il supporto delle proprie attività economiche. Nello stesso atto non sono inoltre riconosciuti come deducibili gli interessi passivi maturati dal finanziamento e le perdite su cambi derivanti dall'iscrizione in contabilità del debito finanziario in dollari americani, con conseguente pretesa di maggiori imposte e irrogazione di sanzioni per ulteriori 2 milioni di euro equivalenti.

Il 3 dicembre 2019 la società ha presentato istanza di annullamento dell'accertamento presso l'autorità fiscale colombiana corredata da puntuali e incontrastabili evidenze a dimostrazione dell'inerenza del contratto di finanziamento rispetto alla propria attività imprenditoriale. In estrema sintesi i fondi ottenuti a prestito erano stati utilizzati per l'acquisto di alcuni impianti di perforazione necessari per eseguire contratti commerciali sottoscritti con clienti locali. Il 14 ottobre 2020 l'autorità fiscale locale ha rigettato l'istanza.

Il 15 febbraio 2021 la società ha quindi presentato ricorso avverso l'avviso di accertamento presso il Tribunale Amministrativo, che è l'organo giudicante di primo grado per le controversie fiscali, dove il giudizio risulta tuttora pendente.

Saipem SpA - Saipem SA - Snamprogetti Engineering BV - Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda - Saipon Snc

A seguito di una verifica fiscale condotta attraverso questionari nel corso del 2016, in data 10 novembre 2016 l'amministrazione nigeriana ha notificato a Saipem SpA, Saipem SA, Snamprogetti Engineering BV, Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda e Saipon Snc un avviso di accertamento con il quale l'amministrazione locale contesta l'esistenza di una loro stabile organizzazione in Nigeria nei periodi dal 2009 al 2013 in relazione allo svolgimento di attività di ingegneria e procurement nell'ambito dell'esecuzione di contratti "chiavi in mano" per conto di clienti nigeriani e, conseguentemente, accerta l'omesso versamento delle imposte sui redditi. L'autorità fiscale, infatti, imputa alle presunte stabili organizzazioni tutti i redditi conseguiti dallo svolgimento delle suddette attività, a nulla rilevando che, per quanto riguarda l'imponibilità dei redditi, le stesse siano state esclusivamente eseguite dalle sedi estere delle società destinatarie dell'accertamento. La pretesa erariale, comprensiva delle sanzioni erogate, ammonta a circa 250 milioni di euro.

Le società hanno impugnato gli accertamenti presso l'Alta Corte Federale in data 11 aprile 2017, con richiesta di riunione in un unico procedimento, accordata dalla Corte, la quale il giorno 17 luglio 2020 ha deliberato in favore delle società ricorrenti accogliendo tutte le loro ragioni di doglianza. L'amministrazione nigeriana ha presentato ricorso alla Corte d'Appello in data 15 ottobre 2020. La Corte non ha ancora fissato la prima udienza.

28 Ricavi

Di seguito si analizzano le principali voci che compongono i ricavi. Le variazioni più significative e le informazioni per settore di attività sono dettagliate nel "Commento ai risultati economico-finanziari" nella "Relazione intermedia sulla gestione".

Ricavi della gestione caratteristica

I ricavi della gestione caratteristica si analizzano come segue:

Primo semestre
(milioni di euro) 2021 2022
Ricavi delle vendite e delle prestazioni E&C 2.875 3.898
Ricavi delle vendite e delle prestazioni Drilling Offshore 167 289
Totale 3.042 4.187

e hanno la seguente articolazione per area geografica:

Primo semestre
2021
(milioni di euro)
2022
Italia
136
163
Resto Europa
343
365
CSI
219
207
Medio Oriente
602
1.557
Estremo Oriente
352
386
Africa Settentrionale
27
86
Africa Sub-Sahariana
1.119
898
Americhe
244
525
Totale
3.042
4.187

Come illustrato al paragrafo "Attività e passività contrattuali", a cui si rimanda, in considerazione della natura dei contratti e della tipologia dei lavori eseguiti da Saipem le singole obbligazioni contrattualmente identificate sono prevalentemente soddisfatte nel corso del tempo ("over time"). I ricavi che misurano l'avanzamento dei lavori sono determinati, in linea con le disposizioni dell'IFRS

15, mediante l'utilizzo di un metodo basato sugli input con applicazione della percentuale che emerge dal rapporto fra i costi sostenuti rispetto ai costi totali stimati da contratto (metodo del "cost-to-cost").

I ricavi di commessa comprendono il valore iniziale dei ricavi concordati nel contratto, le varianti nel lavoro di commessa e le revisioni prezzi richieste.

Le varianti (change order) sono costituite da corrispettivi aggiuntivi derivanti da modifiche ai lavori contrattualmente previsti richieste dal committente; le revisioni di prezzo (claim) sono costituite da richieste di corrispettivi aggiuntivi derivanti da maggiori oneri sostenuti per ragioni imputabili al committente. Change order e claims (pending revenue) sono inclusi nell'ammontare dei ricavi quando hanno un'alta probabilità di riconoscimento nell'oggetto e/o nel prezzo, ancorché non ci sia ancora accordo sulla loro definizione e comunque entro l'ammontare di 30 milioni di euro. Eventuali pending revenue iscritti per un periodo superiore all'anno, senza evoluzioni nelle trattative con il cliente, nonostante la fiducia del business nel recupero, vengono svalutati. Importi superiori ai 30 milioni di euro sono iscritti solo se supportati da perizie tecnico-legali esterne.

L'importo cumulato, in relazione allo stato di avanzamento dei progetti anche in esercizi precedenti, dei corrispettivi aggiuntivi (change order e claim "pending revenues"), del settore Engineering & Construction al 30 giugno 2022, è pari a 265 milioni di euro (176 milioni di euro al 31 dicembre 2021 e 376 milioni di euro al 30 giugno 2021). Non ci sono corrispettivi aggiuntivi relativi a contenziosi legali in corso.

La quota di ricavi per servizi di leasing inclusa nella voce "Ricavi della gestione caratteristica" non ha impatti significativi sull'ammontare complessivo dei ricavi della gestione caratteristica, in quanto inferiore al 2% degli stessi e si riferisce al settore Drilling Offshore e Leased FPSO.

I ricavi verso parti correlate sono dettagliati alla nota 36 "Rapporti con parti correlate".

Altri ricavi e proventi

Gli altri ricavi e proventi si analizzano come segue:

Primo semestre
2021
(milioni di euro)
2022
Plusvalenza da vendita di immobilizzazioni 1
-
Indennizzi -
-
Altri proventi 1
5
Totale 2
5

29 Costi operativi

Di seguito si analizzano le principali voci che compongono i costi operativi. Le variazioni più significative sono commentate nel "Commento ai risultati economico-finanziari" nella "Relazione intermedia sulla gestione".

Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi

Gli acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi si analizzano come segue:

Primo semestre
(milioni di euro) 2021 2022
Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 577 1.082
Costi per servizi 1.716 2.003
Costi per godimento di beni di terzi 183 306
Accantonamenti (utilizzi) netti ai fondi per rischi e oneri 218 (264)
Altri oneri (2) 17
a dedurre:
- incrementi di attività materiali per lavori interni (15) (6)
- variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci (8) (24)
Totale 2.699 3.114

Nel corso del primo semestre del 2022 non sono stati sostenuti costi per compensi di intermediazione.

I costi di ricerca e sviluppo che non soddisfano le condizioni stabilite per la loro rilevazione all'attivo patrimoniale ammontano a 12 milioni di euro (15 milioni di euro nel primo semestre del 2021).

I costi per godimento di beni di terzi pari a 306 milioni di euro si riferiscono per 301 milioni di euro a contratti di leasing di cui 241 milioni di euro relativi prevalentemente a "Short-term lease" di durata inferiore o uguale a 12 mesi, 26 milioni di euro relativi a "Intangible Leasing software", 34 milioni di euro relativi a "Pagamenti variabili".

Gli accantonamenti/utilizzi netti ai fondi per rischi e oneri per complessivi 264 milioni di euro si riferiscono al fondo rischi per contenzioni, al fondo spese contrattuali e perdite su commesse pluriennali e ad altri fondi commentati alla nota 21 "Fondi per rischi e oneri".

Gli acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi verso parti correlate sono dettagliati alla nota 36 "Rapporti con parti correlate".

Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti

Le riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti comprendono gli effetti relativi all'IFRS 9 applicato anche alle attività contrattuali e si analizzano come segue:

Primo semestre
(milioni di euro) 2021 2022
Crediti commerciali (49) (50)
Altri crediti - -
Attività contrattuali (1) (2)
Totale (50) (52)

Costo del lavoro

Il costo del lavoro si analizza come segue:

Primo semestre
(milioni di euro) 2021 2022
Costo lavoro 746 787
a dedurre:
- incrementi di attività materiali per lavori interni (5) (2)
Totale 741 785

Il costo lavoro comprende accantonamenti/utilizzi netti al fondo per esodi agevolati pari a 3 milioni di euro commentati alla nota 21 "Fondi per rischi e oneri".

Piani di incentivazione su base azionaria

Allo scopo di realizzare un sistema di incentivazione e di fidelizzazione di dirigenti del Gruppo, Saipem SpA a partire dall'esercizio 2016 ha definito, tra le altre cose, dei piani di incentivazione mediante l'assegnazione gratuita di azioni ordinarie di Saipem SpA, le cui attuazioni sono state articolate su cicli triennali.

Al 30 giugno 2022 i piani in essere si suddividono in (i) piani di incentivazione a lungo termine (2016-2018 e 2019-2021) e (ii) piano di incentivazione a breve termine (2021-2023), approvati rispettivamente dall'Assemblea Ordinaria degli Azionisti in data 29 aprile 2016, 30 aprile 2019 e 29 aprile 2020.

Tutti i piani prevedono l'assegnazione gratuita di azioni ordinarie Saipem ai dirigenti di Saipem SpA e delle società controllate, titolari di posizioni organizzative con impatto apprezzabile sul conseguimento dei risultati di business, anche in relazione alle performance espresse e alle competenze detenute.

Il Piano a breve termine 2021-2023 prevede anche l'erogazione di incentivi monetari per il triennio 2021-2023 alle risorse che conseguono gli obiettivi di performance annuali assegnati. In questo paragrafo si prenderà in esame la sola componente azionaria.

Per maggiori informazioni sulle caratteristiche dei piani, si rinvia ai documenti informativi messi a disposizione del pubblico sul sito internet della Società (www.saipem.com), in attuazione della normativa vigente (art. 114-bis del D.Lgs. n. 58/1998 e regolamentazione attuativa Consob).

Il costo è determinato con riferimento al fair value del diritto assegnato al dirigente, mentre la quota di competenza è determinata pro-rata temporis lungo il periodo a cui è riferita l'incentivazione (cd. vesting period e periodo di coinvestimento/Retention Premium).

Il fair value di competenza al 30 giugno 2022, riferito a tutte le attuazioni compiute, è risultato pari a circa 7 milioni di euro. La composizione del fair value al 30 giugno 2022 è così rappresentata:

Fair value medio
costo lavoro
(euro)
Piano ILT 2016-2018: Attuazione 2017 364.503
Piano ILT 2016-2018: Attuazione 2018 261.098
Piano ILT 2019-2021: Attuazione 2019 (a) 3.210.542
Piano ILT 2019-2021: Attuazione 2020 1.307.769
Piano ILT 2019-2021: Attuazione 2021 1.391.250
Piano IBT 2021-2023: Attuazione 2021 272.192
6.807.354

(a) Il fair value relativo all'attuazione 2019 riflette l'annullamento della stessa, come da delibera del Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA del 24 marzo 2022.

Alla data di assegnazione, la classificazione e il numero degli assegnatari, il rispettivo numero delle azioni assegnate e il successivo calcolo del fair value delle ultime due attuazioni effettuate, si analizzano come segue:

ILT Attuazione 2021

N. dirigenti (1)
N. azioni
Quota su azione
(%)
Fair value unitario
2)
(peso 35%)
TSR E&C
Fair value unitario
2)
TSR Drilling
(peso 15%)
Fair value unitario
2)
PFN (peso 15%)
2)
Fair value unitario
ROAIC (peso 15%)
2)
EBITDA (peso 20%)
Fair value unitario
complessivo
Fair value
(euro)
(3)
di competenza
al 30.06.2022
Fair value
di competenza
al 30.06.2022
Fair value
Dirigenti strategici (vesting period)
Dirigenti strategici
80 80.552 75 0,88 0,89 1,04 1,04 1,04 4.672.165 - 666.185
(periodo di Retention Premium) 25 1,75 1,75 1,04 1,04 1,04
Dirigenti non strategici 304 81.205 100 0,88 0,89 1,04 1,04 1,04 3.770.917 - 639.676
Amministratore Delegato-CEO
(vesting period)
1 10.326 75 0,88 0,89 1,04 1,04 1,04 598.891 - 85.389
Amministratore Delegato-CEO
(periodo di co-investimento)
25 1,75 1,75 1,04 1,04 1,04
Totale 385 172.083 9.041.973 - 1.391.250

(1) Il numero delle azioni riportato in tabella corrisponde al numero attribuito ai beneficiari alla data di assegnazione del diritto, opportunamente riesposto sulla base del raggruppamento azionario del 23 maggio e 13 giugno 2022. Il numero delle azioni utilizzato per il calcolo del fair value complessivo e del fair value di competenza al 30 giugno 2022, invece, corrisponde a 90.736 azioni, il quale riflette anche i diritti decaduti a fronte dimissioni unilaterali/consensuali, nonché le percentuali di raggiungimento delle non-market condition stimate.

(2) In seguito al raggruppamento azionario avvenuto in data 23 maggio 2022 e 13 giugno 2022, attraverso il quale le azioni ordinarie di Saipem sono state unite nel rapporto di n. 21 nuove azioni ordinarie ogni n. 100 azioni ordinarie esistenti con il raggruppamento del 23 maggio 2022 e nel rapporto di n. 1 nuova azione ogni n. 10 azioni esistenti con il raggruppamento del 13 giugno 2022, per una coerenza espositiva si è reso necessario esporre il fair value unitario in proporzione allo stesso rapporto del raggruppamento azionario.

(3) Il fair value di competenza è misurato alla data di osservazione.

IBT Attuazione 2021

N. dirigenti (1)
N. azioni
Quota su azione
(%)
(2)
Fair value unitario
complessivo
Fair value
(euro)
di competenza
(3)
30.06.2021
Fair value
(euro)
di competenza
30.06.2022
Fair value
(euro)
Dirigenti 132 19.338 100 1,03 1.590.321 117.128 272.192
Totale 132 19.338 1.590.321 117.128 272.192

(1) Il numero delle azioni riportato in tabella corrisponde al numero attribuito ai beneficiari alla data di assegnazione del diritto, opportunamente riesposto sulla base del raggruppamento azionario avvenuto in data 23 maggio e 13 giugno 2022. Il numero delle azioni utilizzato per il calcolo del fair value complessivo e del fair value di competenza al 30 giugno 2022, invece, corrisponde a 16.012 azioni, il quale riflette anche i diritti decaduti per cessazione di rapporto di lavoro alla data di osservazione.

(2) In seguito al raggruppamento azionario avvenuto in data 23 maggio 2022 e 13 giugno 2022, attraverso il quale le azioni ordinarie di Saipem sono state unite nel rapporto di n. 21 nuove azioni ordinarie ogni n. 100 azioni ordinarie esistenti con il raggruppamento del 23 maggio 2022 e nel rapporto di n. 1 nuova azione ogni n. 10 azioni esistenti con il raggruppamento del 13 giugno 2022, per una coerenza espositiva si è reso necessario esporre il fair value unitario in proporzione allo stesso rapporto del raggruppamento azionario.

(3) Il fair value di competenza è misurato alla data di osservazione.

L'evoluzione del piano azionario è la seguente:

2021 2022
Numero
di azioni (a)
Prezzo medio
di esercizio (b)
(migliaia di euro)
Prezzo
di mercato (b)
(migliaia di euro)
Numero
di azioni(a)
Prezzo medio
di esercizio (b)
(migliaia di euro)
Prezzo
di mercato (c)
(migliaia di euro)
Diritti esistenti al 1° gennaio 409.106 - 42.956 455.675 - 40.034
Nuovi diritti assegnati 195.085 - 19.627 - -
(Diritti esercitati nel periodo) (76.083) - 7.655 (324) - 18
(Diritti decaduti nel periodo) (72.433) - 7.287 (86.464) - 1.556
Diritti esistenti a fine periodo 455.675 - 40.034 368.887 - 33.918
Di cui:
- esercitabili al 30.06.2022 - - - - - -
- esercitabili al termine del vesting period 383.154 - - 303.300 - -
- esercitabili al termine del periodo
di co-investimento/Retention Premium
78.191 - - 65.587 - -

(a) Il numero delle azioni riportato in tabella tiene conto del raggruppamento azionario avvenuto in data 23 maggio e 13 giugno 2022. Per una coerenza rappresentativa anche i dati relativi all'esercizio 2021 sono stati riesposti sulla base del raggruppamento azionario avvenuto nel primo semestre del 2022.

(b) Trattandosi di azioni gratuite, il prezzo di esercizio è nullo.

(c) Il valore di mercato delle azioni sottostanti i diritti assegnati o scaduti nel periodo corrisponde alla media dei valori di mercato delle azioni; il valore di mercato delle azioni sottostanti i diritti esistenti a inizio e fine periodo è puntuale all'ultimo dato disponibile al 1° gennaio e al 30 giugno, rilevato sul Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana.

Per i piani di incentivazione a lungo termine a beneficio dei dipendenti Saipem SpA, la rilevazione del costo è effettuata alla voce "Costo del lavoro" in contropartita alla voce "Altre riserve" del patrimonio netto.

Per i piani a beneficio dei dipendenti delle società controllate, il fair value dei diritti assegnati è rilevato alla data di assunzione dell'impegno alla voce "Costo del lavoro", in contropartita alla voce "Altre riserve" del patrimonio netto; nell'esercizio stesso il corrispondente ammontare è addebitato alle imprese di appartenenza, in contropartita alla voce "Costo del lavoro".

In presenza di personale Saipem SpA che presta servizio nelle altre società del Gruppo, il costo è addebitato pro-rata temporis alla società presso cui i beneficiari sono in servizio.

Numero medio dei dipendenti

Il numero medio dei dipendenti delle imprese incluse nell'area di consolidamento ripartito per categoria è il seguente:

Primo semestre
2021
(numero)
2022
Dirigenti
398
390
Quadri
4.340
4.495
Impiegati
14.844
14.526
Operai
6.833
7.881
Marittimi
241
228
Totale
26.656
27.520

Il numero medio dei dipendenti è calcolato come semisomma dei dipendenti all'inizio e alla fine del periodo e non comprende i dipendenti della Discontinued operations. Il numero medio dei dirigenti comprende i manager assunti e operanti all'estero la cui posizione organizzativa è assimilabile alla qualifica di dirigente.

Ammortamenti e svalutazioni

Gli ammortamenti e svalutazioni si analizzano come segue:

Primo semestre
2021
(milioni di euro)
2022
Ammortamenti:
- attività materiali
135
147
- attività immateriali
6
6
- diritto di utilizzo attività in leasing
49
63
Totale ammortamenti
190
216
Svalutazioni:
- attività materiali
-
1
- attività immateriali
-
-
- diritto di utilizzo attività in leasing
-
-
Totale svalutazioni
-
1
Totale
190
217

Altri proventi (oneri) operativi

Nel corso del primo semestre del 2022 si sono registrati 3 milioni di euro di proventi operativi (nel primo semestre del 2021 non si sono registrati proventi (oneri) operativi).

30 Proventi (oneri) finanziari

I proventi (oneri) finanziari si analizzano come segue:

Primo semestre
2021
(milioni di euro)
2022
Proventi (oneri) finanziari
Proventi finanziari
121
424
Oneri finanziari
(130)
(411)
Totale
(9)
13
Strumenti derivati
(45)
(72)
Totale
(54)
(59)

Il valore netto dei proventi e oneri finanziari si analizza come segue:

Primo semestre
(milioni di euro) 2021 2022
Differenze attive (passive) nette di cambio 45 109
Differenze attive di cambio 118 419
Differenze passive di cambio (73) (310)
Proventi (oneri) finanziari correlati all'indebitamento finanziario netto (52) (76)
Interessi attivi verso banche e altri finanziatori 2 2
Interessi attivi per leasing 1 1
Interessi passivi e altri oneri verso banche e altri finanziatori (49) (72)
Interessi passivi per leasing (6) (7)
Altri proventi (oneri) finanziari (2) (20)
Altri proventi finanziari verso terzi - 2
Altri oneri finanziari verso terzi (1) (21)
Proventi (oneri) finanziari su piani a benefici definiti (1) (1)
Totale proventi (oneri) finanziari (9) 13

I proventi (oneri) su contratti derivati si analizzano come segue:

Primo semestre
(milioni di euro) 2021 2022
Contratti su valute (45) (71)
Contratti su tassi di interesse - (1)
Totale (45) (72)

Gli oneri su contratti derivati di 72 milioni di euro (45 milioni di euro di oneri nel primo semestre del 2021) si determinano principalmente per la rilevazione a conto economico degli effetti relativi alla valutazione al fair value dei contratti derivati che non possono considerarsi di copertura secondo gli IFRS e alla valutazione della componente forward dei contratti derivati qualificati di copertura.

I proventi (oneri) finanziari verso parti correlate sono dettagliati alla nota 36 "Rapporti con parti correlate".

31 Proventi (oneri) su partecipazioni

Effetto valutazione con il metodo del patrimonio netto

L'effetto della valutazione con il metodo del patrimonio netto si analizza come segue:

Primo semestre
(milioni di euro) 2021 2022
Quota di utili da valutazione con il metodo del patrimonio netto 18 79
Quota di perdite da valutazione con il metodo del patrimonio netto (38) (13)
Utilizzi (accantonamenti) netti del fondo copertura perdite per valutazione con il metodo del patrimonio netto (5) (90)
Totale (25) (24)

La quota di utili (perdite) da valutazione con il metodo del patrimonio netto è commentata alla nota 15 "Partecipazioni".

Altri proventi (oneri) su partecipazioni

Nel corso del primo semestre del 2022 non si sono registrati altri proventi (oneri) su partecipazioni.

32 Imposte sul reddito

Le imposte sul reddito si analizzano come segue:

Primo semestre
(milioni di euro) 2021 2022
Imposte correnti:
- imprese italiane 18 27
- imprese estere 39 63
Imposte differite e anticipate nette:
- imprese italiane (2) (38)
- imprese estere (1) 15
Totale 54 67
Primo semestre
(milioni di euro) 2021 2022
Imposte sul reddito nel conto economico consolidato 54 67
Imposte sul reddito riconosciute nel prospetto del conto economico complessivo - riclassificabili 13 42
Di cui:
- effetto fiscale relativo alla variazione del fair value derivati di copertura cash flow hedge 13 42
- effetto fiscale relativo alla variazione del fair value delle attività finanziarie, diverse dalle partecipazioni, con effetti a OCI
Imposte sul reddito riconosciute nel prospetto del conto economico complessivo - non riclassificabili (2) (7)
Di cui:
- effetto fiscale relativo alla rivalutazione di piani a benefici definiti per i dipendenti (2) (7)
Effetto fiscale sull'utile (perdita) complessivo di periodo 65 102

33 Utile di terzi azionisti

Non si sono registrati utili di pertinenza di terzi azionisti nel corso del primo semestre del 2021 e 2022.

34 Utile (perdita) per azione

L'utile (perdita) per azione semplice è determinato dividendo l'utile (perdita) del periodo di competenza del Gruppo per il numero medio ponderato delle azioni di Saipem SpA in circolazione nel periodo, escluse le azioni proprie. La riconciliazione del numero medio ponderato delle azioni in circolazione, utilizzato per la determinazione dell'utile (perdita) per azione semplice e quello utilizzato per la determinazione dell'utile per azione diluito, è di seguito indicata:

30.06.2021 30.06.2022
1.974.220.080 1.974.220.080
368.887 368.887
1.059 1.059
1.974.221.139 1.974.221.139
(milioni di euro) (739) (123)
(ammontari in euro per azione) (0,374) (0,062)
(ammontari in euro per azione) (0,374) (0,062)
(milioni di euro) (40) (7)
(ammontari in euro per azione) (0,020) (0,004)
(ammontari in euro per azione) (0,020) (0,004)
(milioni di euro) (779) (130)
(ammontari in euro per azione) (0,394) (0,066)
(ammontari in euro per azione) (0,394) (0,066)

(a) Il numero delle azioni in circolazione utilizzato per il calcolo dell'utile (perdita) per azione semplice e diluito corrisponde al numero di azioni in circolazione in seguito all'aumento di capitale. (b) Si precisa che, con riferimento al primo semestre del 2021 e del 2022, il numero di azioni potenziali a fronte di piani di incentivazione a lungo termine non è stato considerato nel calcolo del numero medio ponderato di azioni in circolazione al fine della determinazione dell'utile (perdita) per azione diluito.

35 Informazioni per settore di attività e per area geografica

A partire dal 14 gennaio 2022 la Società si è dotata di una nuova organizzazione strutturata su quattro nuove distinte aree di business e sta conseguentemente adeguando la propria struttura di reporting secondo quanto previsto dall'IFRS 8.

Poiché la Società non ha ancora istituito un sistema di controllo di gestione in linea con la nuova struttura organizzativa e pertanto non sono ad oggi disponibili informazioni di bilancio separate così come previsto dall'IFRS 8, la Società, anche al fine di facilitare la comprensione da parte del mercato finanziario dell'evoluzione della performance economico-finanziaria nel corso del 2022, in continuità con gli esercizi precedenti mantiene la struttura di reporting basata sulle quattro divisioni Engineering & Construction Offshore, Engineering & Construction Onshore, Drilling Offshore e Drilling Onshore.

La Società adotterà la nuova struttura di reporting a partire dall'esercizio 2023 ed esporrà nei propri bilanci l'informativa per settori operativi coerente con tale struttura.

La nuova organizzazione supera quella divisionale, con l'obiettivo di una maggiore efficienza, di un controllo del rischio centralizzato e di uno sviluppo di modelli esecutivi innovativi e flessibili, in linea con le esigenze della transizione energetica. Si segnala che le nuove linee di business rifletteranno la seguente struttura:

  • ≥ Asset Based Services includerà la Divisione E&C Offshore (escluso il segmento Offshore Wind), Drilling Offshore e Drilling Onshore;
  • ≥ Energy Carriers includerà la Divisione E&C Onshore (escluso il segmento delle Infrastrutture Sostenibili);
  • ≥ Robotics and Industrialized Solutions accoglierà il segmento dell'Offshore Wind e quelli provenienti dall'offerta di impianti modulari e servizi di monitoraggio e manutenzione;
  • ≥ Sustainable Infrastructures accoglierà il segmento delle Infrastrutture Sostenibili e quelli provenienti dall'offerta di servizi legati alla mobilità sostenibile.

Per ulteriori dettagli sulla nuova organizzazione si rimanda alla "Relazione intermedia sulla gestione".

Informazioni per settore di attività*

(milioni di euro) E&C Offshore E&C Onshore Offshore
Drilling
Onshore
Drilling
allocato
Non
Totale
Primo semestre 2021
Ricavi della gestione caratteristica 1.536 2.046 301 - - 3.883
a dedurre: ricavi infragruppo 504 203 134 - - 841
Ricavi da terzi 1.032 1.843 167 - - 3.042
Risultato operativo (428) (188) 10 - - (606)
Ammortamenti e svalutazioni 124 35 31 - - 190
Proventi (oneri) su partecipazioni 4 (29) - - - (25)
Investimenti in attività materiali e immateriali 77 5 41 12 - 135
Attività materiali e immateriali 2.546 436 552 406 - 3.940
Diritto d'utilizzo di attività in leasing 159 80 12 14 - 265
Partecipazioni (a) 90 8 - 1 - 99
Attività correnti 1.191 2.103 214 159 2.651 6.318
Passività correnti 1.444 2.710 111 71 1.039 5.375
Fondi per rischi e oneri (a) 270 196 5 8 18 497
Primo semestre 2022
Ricavi della gestione caratteristica 2.803 1.998 430 - - 5.231
a dedurre: ricavi infragruppo 731 172 141 - - 1.044
Ricavi da terzi 2.072 1.826 289 - - 4.187
Risultato operativo 4 (25) 48 - - 27
Ammortamenti e svalutazioni 150 29 38 - - 217
Proventi (oneri) su partecipazioni 3 (27) - - - (24)
Investimenti in attività materiali e immateriali 67 7 12 - - 86
Attività materiali e immateriali 2.410 360 536 - - 3.306
Diritto d'utilizzo di attività in leasing 178 61 10 - - 249
Partecipazioni (a) 105 (16) - - - 89
Attività correnti 1.755 2.643 315 - 2.754 7.458
Passività correnti 2.223 3.681 232 - 1.570 7.706
Attività nette disponibili per la vendita - 63 - 490 - 553
Fondi per rischi e oneri (a) 652 511 12 - 17 1.192

(*) I risultati del settore Drilling Onshore, in fase di dismissione, sono stati rilevati come Discontinued operations secondo i criteri di cui all'IFRS 5. I periodi di confronto sono stati riesposti a scopo comparativo.

(a) Si rimanda al paragrafo "Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori" a pag. 91.

Per ulteriori dettagli sulle informazioni per settore di attività si rinvia alle specifiche sezioni della "Relazione intermedia sulla gestione".

Informazioni per area geografica

In considerazione della peculiarità del business di Saipem caratterizzato dall'utilizzo di una flotta navale che, operando su più progetti nell'arco di un esercizio, non può essere attribuita in modo stabile a un'area geografica specifica, alcune attività vengono ritenute non direttamente allocabili.

Con riferimento alle attività materiali e immateriali e agli investimenti la componente non allocabile è riconducibile ai mezzi navali, all'attrezzatura collegata agli stessi e al goodwill.

Con riferimento alle attività correnti la componente non allocabile è riconducibile alle rimanenze, anch'esse collegate ai mezzi navali.

L'informativa relativa alla ripartizione dei ricavi per area geografica viene fornita nella nota 28 "Ricavi".

Italia Resto Europa Resto Asia Settentrionale
Africa
Sub-Sahariana
Africa
Americhe Non allocabili Totale
(milioni di euro) CSI
31 dicembre 2021
Investimenti in attività materiali e immateriali 18 17 - 44 - 2 22 195 298
Attività materiali e immateriali 61 35 30 389 - 33 225 3.039 3.812
Diritto d'utilizzo di attività in leasing 58 70 1 62 1 8 16 45 261
Attività direttamente attribuibili (correnti) 1.467 457 209 2.309 54 1.126 562 635 6.819
Primo semestre 2022
Investimenti in attività materiali e immateriali 5 5 - 1 - 3 2 70 86
Attività materiali e immateriali 59 30 22 87 - 36 77 2.995 3.306
Diritto d'utilizzo di attività in leasing 48 64 - 74 6 8 15 34 249
Attività direttamente attribuibili (correnti) 1.345 758 129 2.377 65 1.279 848 674 7.475
Attività destinate alla vendita 3 5 6 414 1 2 245 6 682

Le attività correnti sono state allocate per area geografica sulla base dei seguenti criteri: (i) con riferimento alle disponibilità liquide ed equivalenti e ai crediti finanziari, l'allocazione è stata effettuata considerando il Paese in cui hanno sede i conti correnti intestati alle singole società; (ii) con riferimento alle rimanenze l'allocazione è stata effettuata considerando il Paese in cui sono dislocati i magazzini terra (a esclusione di quelli dislocati presso le navi); (iii) con riferimento ai crediti commerciali e alle altre attività è stata considerata l'area di appartenenza del progetto operativo.

Le attività non correnti sono state allocate per area geografica considerando il Paese in cui opera l'asset, a eccezione dei mezzi navali di perforazione mare e costruzione mare, il cui saldo è incluso nella voce "Non allocabili".

36 Rapporti con parti correlate

Il 22 gennaio 2016, a seguito dell'entrata in vigore dell'accordo di cessione del 12,5% del capitale sociale di Saipem SpA da parte di Eni SpA a CDP Equity SpA (ex Fondo Strategico Italiano SpA), è venuto meno il controllo solitario di Eni SpA su Saipem SpA sostituito dal controllo congiunto esercitato da Eni SpA e CDP Equity SpA (cui dal 13 dicembre 2019 è subentrata CDP Industria SpA) sulla base del patto parasociale con conseguente variazione del perimetro dei soggetti che risultano parti correlate.

Eni SpA e CDP Industria SpA non esercitano un controllo solitario su Saipem ai sensi dell'art. 93 del TUF.

Eni SpA e CDP Industria SpA sono società soggette al comune controllo indiretto da parte del Ministero dell'Economia e delle Finanze ("MEF"). In particolare: (i) il MEF detiene, direttamente e indirettamente, una partecipazione complessiva pari al 30,33% circa del capitale sociale di Eni SpA, di cui una partecipazione pari al 4,37% circa è detenuta in proprio e una partecipazione pari al 25,96% è detenuta da CDP SpA, società a sua volta controllata dal MEF in forza di una partecipazione pari all'82,77% circa; (ii) CDP SpA detiene una partecipazione diretta pari al 100% del capitale sociale di CDP Industria SpA.

Le operazioni compiute da Saipem SpA e dalle imprese incluse nel campo di consolidamento con le parti correlate riguardano essenzialmente la prestazione di servizi e lo scambio di beni con joint venture, imprese collegate e imprese controllate non consolidate integralmente, con imprese controllate, a controllo congiunto e collegate prevalentemente di Eni SpA, con alcune società a controllo congiunto e collegate di CDP Industria SpA (subentrata dal 13 dicembre 2019 a CDP Equity SpA), con società controllate dallo Stato italiano, in particolare società del Gruppo Snam; esse fanno parte dell'ordinaria gestione e sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero applicate fra due parti indipendenti. Tutte le operazioni poste in essere sono state compiute nell'interesse delle imprese di Saipem SpA.

Gli amministratori, i sindaci e i dirigenti con responsabilità strategiche dichiarano semestralmente l'eventuale esecuzione di operazioni effettuate con Saipem SpA e con le imprese controllate dalla stessa, anche per interposta persona o da soggetti a essi riconducibili. Gli amministratori e i sindaci rilasciano, semestralmente e/o in caso di variazioni, una dichiarazione in cui sono rappresentati i potenziali interessi di ciascuno in rapporto alla Società e al Gruppo e in ogni caso segnalano per tempo all'Amministratore Delegato (o al Presidente, in caso di interessi dell'Amministratore Delegato), il quale ne dà notizia agli altri amministratori e al Collegio Sindacale, le singole operazioni che la Società intende compiere, nelle quali sono portatori di interessi.

Saipem SpA non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento. Saipem SpA esercita attività di direzione e coordinamento nei confronti delle sue controllate ex art. 2497 del codice civile.

Nell'ambito delle operazioni con parti correlate, ai sensi degli obblighi informativi previsti dal Regolamento Consob n. 17221 del 12 marzo 2010, nel corso del primo semestre 2022 sono state effettuate le seguenti operazioni che hanno superato la soglia di rilevanza individuata in conformità al citato Regolamento nella procedura Saipem SpA Management System Guideline "Operazioni Parti Correlate e Soggetti di Interesse" per le operazioni di maggiore rilevanza.

Accordo di manleva

≥ In data 13 gennaio 2022, Saipem, in qualità di "guarantor, ha sottoscritto con l'Agenzia del Credito all'Esportazione italiana ("SACE") un accordo di manleva e garanzia (l'"Accordo") nei termini di seguito riportati.

Per la realizzazione del Progetto Engineering, Procurement & Construction ("EPC" o il "Progetto"), il 19 dicembre 2018 è stato firmato il contratto n. 406-юр/2018 (il "Contratto") tra Arctic LNG 2 Llc (il "Cliente"), società russa a responsabilità limitata costituita da Novatek (detentrice del 60% delle azioni) e partecipata da Total, CNPC, CNOOC e un consorzio composto da Mitsui/JOGMEC con una quota del 10% ciascuno, e Saren BV, società di diritto olandese costituita con una quota del 50% ciascuno da:

  • Servizi Energia Italia SpA (totalmente detenuta da Saipem); e
  • RHI Russia BV, società olandese facente parte della holding turca Ronesans Holding AS (il "JV Partner").

Il Progetto ha a oggetto l'avvio della produzione di Gas Naturale Liquefatto ("GNL") sfruttando un importante giacimento Offshore in Russia.

Il valore del Contratto è, alla data di sottoscrizione, pari a circa 2,7 miliardi di euro equivalenti, inclusi i change order, rispetto a un valore iniziale di circa 2,2 miliardi di euro equivalenti.

La durata dei lavori è prevista in circa 82 mesi.

Il Progetto e una parte del corrispettivo del Contratto saranno parzialmente rifinanziati attraverso uno schema di Export Financing supportato da SACE, implementato attraverso un contratto di finanziamento ("Convenzione Finanziaria") pari a 500 milioni di euro e concluso tra il cliente, il Gruppo Intesa Sanpaolo e Cassa Depositi e Prestiti SpA ("CDP"). In tal senso un Memorandum of Understanding (MoU) era stato firmato tra SACE e Novatek nel dicembre 2018.

Tra le obbligazioni previste contrattualmente per Saren BV vi è il dovere di collaborare attivamente con il cliente per l'ottenimento e l'utilizzo puntuale di finanziamenti supportati da Agenzie di Credito all'Esportazione, tra cui appunto il finanziamento SACE.

La disponibilità della banca e CDP a concedere il finanziamento è stata basata sul presupposto che il rimborso delle somme finanziate in virtù della Convenzione Finanziaria fosse assicurato nella misura del 95% da SACE contro taluni rischi, meglio indicati nella relativa polizza (la "Copertura").

Al fine di concedere la Copertura e permettere l'utilizzo della linea di credito da parte del Cliente, SACE ha richiesto, come da proprio regolamento e da prassi consolidata per operazioni di Export Finance, la sottoscrizione da parte di Saren BV, Saipem e Ronesans Holding AS, questi ultimi in qualità di "guarantor", del suddetto Accordo di Manleva e Garanzia.

Ai sensi dell'Accordo, Saren BV e ciascuna tra Saipem e Ronesans Holding AS, disgiuntamente tra loro e in proporzione alla propria quota di partecipazione al progetto (rispettivamente 50% e 50%), e solidalmente con Saren BV, si obbligano irrevocabilmente a tenere indenne SACE (con limite massimo per Saipem pari a 225 milioni di euro) da ogni danno, spesa, onere od esborso che SACE stessa subisca come conseguenza diretta:

  • a) della falsità, inesattezza o incompletezza delle dichiarazioni rese, e/o della violazione degli impegni e degli obblighi da loro (i.e. Saren BV, Saipem e Ronesans Holding AS) assunti in relazione al rispetto della normativa in materia di corruzione internazionale ai sensi della Convenzione OCSE, della normativa nazionale di cui al D.Lgs. n. 231 del 8 giugno 2001 o della normativa applicabile concernente misure restrittive nei confronti della Russia incluso il Reg. UE n. 833/2014; e/o
  • b) dell'inadempimento (accertato con giudizio definitivo o riconosciuto) da parte di Saren BV delle obbligazioni previste dal Contratto.
  • In considerazione della circostanza che:
  • i. Saren BV è qualificata come società a controllo congiunto di Saipem tramite la società Servizi Energia Italia SpA, quest'ultima direttamente controllata da Saipem SpA;
  • ii. Saipem è controllata congiuntamente da Eni e CDP Industria, quest'ultima controllata da CDP;
  • iii. SACE SpA è anch'essa una società controllata da CDP,

l'operazione relativa alla sottoscrizione del già menzionato Accordo si configura come un'operazione con parti correlate, in quanto conclusa tra società sottoposte con Saipem a comune controllo, anche congiunto.

La stipula dell'Accordo con SACE, ancorché si qualifichi come un'operazione di "maggiore rilevanza", in quanto supera l'indice di rilevanza del controvalore (pari a 53 milioni di euro, con riferimento alla capitalizzazione di Borsa di Saipem SpA al 30 settembre 2021), si può qualificare come operazione "ordinaria" e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard e, pertanto, esclusa dagli obblighi procedurali e di informazione previsti per le operazioni di maggiore rilevanza previsti dal Regolamento e dalla Procedura adottata dalla Saipem in considerazione dei seguenti elementi:

  • i. il coinvolgimento di SACE era stato segnalato al cliente sin dalla fase precontrattuale, come elemento di supporto dell'offerta commerciale;
  • ii. la necessità di tale coinvolgimento è contemplata all'interno del Contratto come obbligo contrattuale nei confronti del cliente;
  • iii. il contenuto dell'Accordo è costituito da un modello standard applicato da SACE su tutte le iniziative che prevedono il suo supporto, sia in Italia che all'estero, per il rilascio delle rispettive coperture assicurative;
  • iv. la manleva concessa all'interno di questo Accordo è stata rilasciata in relazione a un progetto la cui realizzazione rientra nell'esercizio dell'attività ordinaria di Saipem e in particolare delle attività Engineering & Construction Onshore;
  • v. nell'ambito di operazioni che ricadono nel perimetro dell'accordo quadro "Consensus Guidelines per il credito all'esportazione" dell'OCSE, altre Agenzie di Credito all'Esportazione non correlate rispetto a Saipem (quali ad esempio l'agenzia inglese UKEF e quella coreana KSURE) richiedono la firma di manleve simili ai propri esportatori nazionali.

Per completezza, si evidenzia che Saipem ha sottoscritto nel 2021 identici accordi di manleva a favore di SACE in relazione ad altri due progetti finanziati da SACE, ossia Bonny LNG Train 7 in Nigeria e Total Mozambique Area 1 LNG Project in Mozambico, che sono stati qualificati quali operazioni con parti correlate di maggiore rilevanza "ordinarie" e concluse a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard.

Manovra finanziaria

≥ Il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA il 24 marzo 2022 ha approvato l'aggiornamento del Piano Strategico 2022-2025 e la manovra di rafforzamento della struttura finanziaria e patrimoniale della Società (di seguito la "Manovra Finanziaria").

In tale contesto, anche al fine di sostenere il fabbisogno finanziario della Società di breve termine, sino alla realizzazione dell'aumento di capitale da offrire in opzione ai soci di 2 miliardi di euro, la Manovra Finanziaria prevedeva un intervento immediato di liquidità, di importo complessivamente pari a 1,5 miliardi di euro, articolato come segue:

  • i. per un ammontare pari a 646 milioni di euro, entro il 31 marzo 2022, a titolo di "Versamento in Conto Futuro Aumento di Capitale" da parte degli azionisti che esercitano il controllo congiunto sulla Società – Eni SpA e CDP Industria SpA (di seguito "Soci"); e
  • ii. per l'ammontare residuo, secondo tempistiche sostanzialmente analoghe all'intervento dei Soci che precede e subordinatamente a tale intervento, mediante il sostegno finanziario da parte di primarie banche italiane e internazionali. Al riguardo si precisa, in particolare, che il 24 marzo 2022 è stata sottoscritta da Saipem con un pool di banche finanziatrici (i "Finanziatori"), una lettera di mandato che prevede, inter alia:
    • una linea di liquidità a favore della Società di importo pari a 855 milioni di euro, assistita da apposita parent company guarantee per massimi 898 milioni di euro emessa dal socio Eni (la "Liquidity Facility"); tale linea, con la relativa garanzia Eni, rimarranno in essere sino all'eventuale erogazione del finanziamento di cui al punto successivo;
    • un finanziamento a favore della Società di importo pari a 851,6 milioni di euro, assistito da "Garanzia Italia" da emettersi da parte di SACE SpA ("SACE") e da una parent company guarantee da parte di Eni per un importo pari al 18% dell'ammontare della predetta linea (la "SACE Facility" e, unitamente alla Liquidity Facility, i "Finanziamenti Garantiti") e da utilizzarsi, in conformità alla normativa di riferimento per l'intervento di SACE ai sensi della "Garanzia Italia", anche allo scopo di rifinanziare gli importi oggetto di utilizzo da parte della Società a valere sulla predetta Liquidity Facility.

Ai fini di quanto illustrato in precedenza, si premette che Saipem SpA è controllata congiuntamente da Eni e CDP Industria, quest'ultima controllata da Cassa Depositi e Prestiti SpA ("CDP"), tutte società sottoposte con Saipem a comune controllo, anche congiunto (art. 9 della Procedura OPC).

Nel quadro della complessiva Manovra Finanziaria il Comitato Parti Correlate di Saipem ha analizzato, con il supporto di un suo consulente legale e di un suo consulente finanziario, i profili di eventuale rilevanza, ai fini della disciplina in materia di operazioni con parti correlate, degli impegni assunti dai Soci nei confronti di Saipem SpA.

Premessa

In particolare, il Comitato Parti Correlate di Saipem SpA si è riunito il 1° marzo, l'8 marzo, il 18 marzo e il 23 marzo 2022 per svolgere una verifica sulla sussistenza o meno, e, quindi, sul trattamento di eventuali profili della Manovra Finanziaria in corso di perfezionamento da parte della Società che potessero apparire rilevanti in materia di parti correlate.

Nello svolgimento delle relative analisi il Comitato è stato assistito da un proprio consulente legale e da un proprio consulente finanziario, entrambi indipendenti.

Analisi svolte

Dalle analisi svolte è emerso quanto segue relativamente a eventuali profili della citata Manovra Finanziaria, eventualmente rilevanti in materia di parti correlate:

  • quanto all'impegno al versamento in conto futuro aumento di capitale da parte dei Soci che esercitano il controllo congiunto (Eni e CDP Industria) nell'ambito del previsto aumento di capitale di 2 miliardi di euro, si è ritenuto che il predetto versamento integrasse un'operazione esente dalla disciplina sulle parti correlate, in ragione di un'applicazione diretta o analogica della previsione di cui all'art. 13, comma 1-bis, lett. a), del Regolamento, essendo il versamento assimilabile alla sottoscrizione proporzionale di un aumento di capitale offerto in opzione a tutti i soci con l'unica differenza di essere eseguita in via anticipata;
  • quanto all'impegno irrevocabile di Eni nei confronti di Saipem SpA a rilasciare una garanzia a prima richiesta a copertura della Liquidity Facility che verrà erogata dalle banche per un importo pari a complessivi 855 milioni di euro, si è ritenuto che il rilascio della garanzia fosse inquadrabile nell'ambito dell'esenzione prevista per le operazioni ordinarie e concluse a condizioni equivalenti a quelle di mercato (ai sensi dell'art. 13 del Regolamento Consob in materia di parti correlate e dell'art. 9 della Procedura Saipem in materia di parti correlate), nell'assunto che la garanzia sia funzionale e connessa al mantenimento dell'attività operativa della Società. In particolare, la Società ha reputato sussistenti le condizioni di esenzione enucleate anche dalla Comunicazione interpretativa della Consob n. DEM/10078683 del 24 settembre 2010 e cioè sia la connessione con l'attività operativa di Saipem sia l'allineamento della remunerazione a condizioni di mercato.

Documenti esaminati dal Comitato Parti Correlate

Il Comitato Parti Correlate ha preso visione della lettera ricevuta il 18 marzo 2022 da Saipem e di una successiva e-mail del 23 marzo 2022 nelle quali il management di Saipem ha qualificato come operazione ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato (tasso di interesse pari al 7,5% annuo) la garanzia a prima richiesta di Eni a copertura del 100% del finanziamento interinale a favore di Saipem che verrà erogato dalle banche per un importo pari a complessivi 855 milioni di euro, rilevando che:

  • i. la garanzia Eni renderà possibile l'ottenimento da parte della Società di finanziamenti necessari per il compimento di operazioni appartenenti all'attività operativa;
  • ii. il costo della garanzia Eni (tasso di interesse pari al 7,5% annuo) risulta in linea con le condizioni di mercato;
  • iii. il previsto utilizzo del citato finanziamento è finalizzato a soddisfare i seguenti fabbisogni della Società:
    • a) costi del lavoro delle società italiane pari a circa 200 milioni di euro;
    • b) pagamenti a fornitori delle società italiane pari a circa 655 milioni di euro.

Del parere rilasciato il 24 marzo 2022 dal consulente finanziario del Comitato parti Correlate che riporta le seguenti conclusioni:

"Alla luce di quanto precede, sulla base dei dati e delle informazioni ricevuti e impiegati ai fini delle analisi effettuate, con le limitazioni e qualificazioni in precedenza enunciate, considerato che:

  • si è registrata la totale indisponibilità degli istituti di credito a fornire finanza d'urgenza entro la fine di marzo alla Società se non a fronte di (i) un impegno diretto "a pronti" dei soci Eni e CDP, e (ii) la presenza di idonee garanzie quali le Garanzie Corporate di Eni e/o la Garanzia SACE;
  • le Garanzie Corporate garantiscono nuova finanza con funzione bridge to equity;
  • il costo annuo delle Garanzie Corporate è pari a 750 basis point, valore che si colloca nel range dei rendimenti dei titoli obbligazionari unsecured della Società presi a riferimento e al di sotto degli intervalli determinati ai fini dell'analisi del costo del capitale di rischio di Saipem;

riteniamo che i termini economici e finanziari dell'Operazione possano considerarsi in linea con le condizioni di mercato, come rappresentato da Saipem".

Valutazioni del Comitato Parti Correlate

All'esito della propria attività istruttoria, il Comitato Parti Correlate di Saipem nel corso della riunione del 23 marzo 2022 ha dato atto di avere ricevuto un continuo flusso informativo circa le discussioni tra la Società, le banche e i soci che esercitano il controllo congiunto nell'ambito dell'elaborazione della Manovra Finanziaria. Il Comitato ha rilevato inoltre la corretta applicazione in termini informativi e procedurali, da parte del management, delle condizioni di esenzione dell'operazione relativa all'impegno di Eni al rilascio delle sopracitate garanzie che è stata qualificata dal management stesso come operazione di maggiore rilevanza (con riferimento alla soglia stabilita per tali operazioni pari a 46 milioni di euro con riferimento alla capitalizzazione di Borsa di Saipem al 31 dicembre 2021) definita ordinaria. Il Comitato Parti Correlate ha condiviso in particolar modo, con il supporto del consulente finanziario del Comitato, la valutazione della Società secondo cui l'operazione può considerarsi conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato.

Il Consiglio di Amministrazione della Società nel corso della riunione del 24 marzo 2022 ha preso atto della comunicazione del socio Eni contenente i citati impegni di garanzia del 24 marzo 2022 e delle verifiche svolte dal Comitato Parti Correlate, condividendo il testo dell'informativa da inserire nel comunicato stampa emesso dalla Società il 25 marzo 2022 al fine di informare in merito alle analisi e alle valutazioni svolte dal Comitato Parti Correlate di Saipem.

Coral FLNG

≥ In data 1° aprile 2022 Saipem Moçambique Lda (società indirettamente controllata da Saipem) si è aggiudicata un contratto per la parte di "Provision of Maintenance Services for Coral sul FLNG" con riferimento al Progetto 2020-5431 MM2105 - Coral FLNG - GMS, per il cliente Coral FLNG SA, società registrata in Mozambico e posseduta da Eni per il 25%, Exxon per il 25%, CNODC per il 20%, Gulp, Kogas ed ENH per il 10% ciascuna (il "Contratto").

Il progetto oggetto del Contratto riguarda le attività di Provision of Maintenance Services per un valore pari a USD 142.881.692 (pari a circa 130.500.000 euro equivalenti) per la fornitura per 8 anni di servizi di manutenzione (con opzione di estensione per 1 anno) a bordo del mezzo FLNG, inclusa la fornitura di una base onshore a Pemba con magazzino e officina.

In particolare, Saipem si è impegnata, dietro pagamento di rate predefinite, a eseguire servizi di manutenzione ordinaria e straordinaria, inclusa manutenzione preventiva, riparazioni e migliorie, secondo le esigenze del cliente.

  • In considerazione della circostanza che:
  • i. Saipem Moçambique Lda è controllata interamente da Saipem tramite le controllate dirette Saipem SA (99,98%) e Saipem International BV (0,02%);
  • ii. Saipem è controllata congiuntamente da Eni e CDP Industria;
  • iii. Coral FLNG SA è società collegata di Eni,

l'operazione si configura come operazione con parti correlate.

L'aggiudicazione del Contratto, ancorché si qualifichi come operazione di "maggiore rilevanza" in quanto supera l'indice di rilevanza del controvalore (pari a 46 milioni di euro con riferimento alla capitalizzazione di Borsa di Saipem al 31 dicembre 2021), è stata qualificata come operazione ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard ed è, pertanto, esclusa dagli obblighi procedurali e di informazione previsti per le operazioni di maggiore rilevanza, non rientranti nei casi di esclusione previsti dal Regolamento Consob e dalla Procedura adottata dalla Società.

L'operazione può essere considerata come ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard in quanto:

  • lo scopo del progetto rientra nelle normali attività svolte dalla Business Line Energy Carriers di Saipem e, precisamente, nell'ambito del segmento di business denominato MMO - Modifications, Maintenance and Operations;
  • le condizioni contrattuali applicabili al progetto sono in linea con le prassi usuali applicabili ai progetti industriali internazionali e le condizioni del Contratto si basano su condizioni contrattuali standard del cliente;
  • l'aggiudicazione dell'appalto è avvenuta a condizioni economiche, tecniche e contrattuali di mercato comparabili a 5 progetti di riferimento con controparti non correlate analizzati dalla Business Line Energy Carriers.

Eni Angola - Scarabeo 9

≥ In data 7 aprile 2022 è stata sottoscritta la revisione n. 1 del contratto n. 5000019838, del 2 luglio 2021, avente ad oggetto "Fornitura di servizi di perforazione offshore attraverso un impianto di perforazione semisommergibile a doppia attività di posizionamento dinamico (DPDA) con capacità di ormeggio" fra il cliente Eni Angola SpA e il consorzio formato da Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda e Saipem Luxembourg SA (Sucursal) Angola per l'esecuzione di attività di perforazione Offshore con il mezzo di perforazione Scarabeo 9, avente come area di riferimento le acque angolane.

Il valore originario del contratto è di USD 44,5 milioni, equivalenti a circa 40 milioni di euro, ai quali va sommato il valore della revisione n. 1 del contratto stesso, pari a USD 11,2 milioni, equivalenti a circa 10 milioni di euro.

In considerazione di quanto precede, il valore complessivo del Contratto ammonta, quindi, a circa USD 55,7 milioni, equivalenti a circa 50 milioni di euro.

In considerazione della circostanza che:

  • i. Saipem Luxembourg SA è controllata indirettamente (100%) da Saipem tramite la società controllata Saipem Maritime Asset Management Sàrl, controllata interamente da Saipem;
  • ii. Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda è controllata indirettamente (100%) da Saipem tramite la società controllata Saipem SA, controllata interamente da Saipem;
  • iii. Saipem è controllata congiuntamente da Eni e CDP Industria;
  • iv. Eni Angola SpA è una società interamente controllata da Eni,
  • l'operazione si configurava come operazione con parti correlate.

L'operazione, ancorché si qualifichi come operazione di "maggiore rilevanza" in quanto supera l'indice di rilevanza del controvalore (pari a 46 milioni di euro con riferimento alla capitalizzazione di Borsa di Saipem al 31 dicembre 2021), si configura come operazione ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard, ed è pertanto esclusa dagli obblighi procedurali e di informazione previsti per le operazioni di maggiore rilevanza, non rientranti nei casi di esclusione previsti dal Regolamento Consob e dalla Procedura Saipem in materia.

In particolare, l'operazione è da considerarsi ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard in quanto:

  • le condizioni economiche concordate per l'utilizzo dello Scarabeo 9 risultano in linea con le condizioni di mercato riportate da fonti terze specializzate e internazionali per l'industria di riferimento (mezzi di perforazione Drilling Offshore), disponibili sia alla data di firma del contratto che alla data di firma della revisione n. 1 del medesimo contratto e utilizzate dalla Business Line Asset Based Services per il segmento legato al business Drilling Offshore;
  • con riferimento a quanto sopra, si conferma che più in generale le condizioni contrattuali concordate per il contratto in oggetto e la relativa revisione n. 1 risultano in linea con quelle applicate ad analoghi contratti stipulati con soggetti non identificati come parti correlate di Saipem.

Eni Angola - Scarabeo 5

≥ In data 10 aprile 2022, in continuità con il completamento del periodo "firm" (durata di un anno) del contratto n. 5000015888 sottoscritto il 25 novembre 2019 (il "Contratto Scarabeo 5"), è stata sottoscritta la revisione n. 4 al medesimo Contratto Scarabeo 5, avente ad oggetto "Provision of mobile Offshore production unit" fra il cliente Eni Angola SpA e il consorzio composto da Saipem e Saipem Luxembourg (Sucursal) Angola, per l'esecuzione di attività di assistenza alle operazioni di produzione del pozzo Agogo 1 con la piattaforma di perforazione semisommergibile Scarabeo 5, nell'offshore angolano.

Lo Scarabeo 5 è stato impiegato da Saipem per progetti di perforazione offshore in Norvegia a partire dai primi anni '90. Il mezzo, dopo aver operato con contratti di lungo termine nel Mare del Nord, risultava ormai fermo dal 2017 in stato di "preservation", in attesa di possibili eventuali futuri utilizzi.

Al fine di poter essere riattivato per progetti di perforazione lo Scarabeo 5 necessitava di investimenti significativi per rinnovare i certificati richiesti dall'Ente di Classe, sia per la parte marina che per la parte di perforazione dell'impianto.

Negli ultimi due anni precedenti il contratto Scarabeo 5 del novembre del 2019 e fino alla revisione n. 4 del medesimo, non vi sono stati altri progetti eseguiti dallo Scarabeo 5, in quanto la sua riattivazione per l'utilizzo in ambito perforazione avrebbe implicato per Saipem una spesa per gli investimenti di Classe non ritenuta sostenibile sulla base delle opportunità commerciali valutate fino a quel momento nel contesto di mercato di riferimento.

Alla luce di quanto precede, si è ritenuto opportuno considerare la richiesta di Eni Angola SpA ("Eni Angola") avente a oggetto la disponibilità di un mezzo navale in grado di fornire assistenza alle operazioni di produzione del pozzo Agogo 1, nell'offshore angolano, capace di garantire spazi idonei e assistenza di personale qualificato per attività quali:

  • a) installazione di attrezzature e macchinari di Eni Angola e dei suoi fornitori;
  • b) alloggiamento di personale tecnico specializzato e servizi annessi;

c) utilizzo di equipaggianti di bordo, inclusi i sistemi di posizionamento dinamico, come normalmente richiesto per lo svolgimento di determinate attività di perforazione Offshore.

Il Contratto Scarabeo 5 per lo svolgimento delle predette attività includeva il diritto da parte del cliente di estendere il periodo contrattuale predetto ("firm") – pari a un anno – mediante l'esercizio di n. 5 periodi opzionali di 120 giorni ciascuno.

Il valore originario del contratto Scarabeo 5 sottoscritto nel 2019 era pari a USD 21,9 milioni, equivalenti a 19,7 milioni di euro, ai quali deve essere sommato il valore complessivo delle singole revisioni apportate al contratto Scarabeo 5 stesso come di seguito dettagliate:

  • la revisione n. 1 del contratto Scarabeo 5 del 19 agosto 2020 prevedeva l'esercizio da parte di Eni Angola del primo periodo opzionale, estendendo la durata del contratto Scarabeo 5 di 120 giorni. Tale revisione incrementava il valore del Contratto Scarabeo 5 per un importo di circa USD 7,5 milioni, equivalenti a circa 6,8 milioni di euro;
  • la revisione n. 2 del Contratto Scarabeo 5, del 13 maggio 2021, prevedeva l'esercizio da parte di Eni Angola del secondo e terzo periodo opzionale, estendendo la durata del contratto Scarabeo 5 di 240 giorni. Tale revisione incrementava il valore del Contratto Scarabeo 5 per un importo di circa USD 13,9 milioni, equivalenti a circa 12,5 milioni di euro;
  • la revisione n. 3 del Contratto Scarabeo 5, datata 16 novembre 2021, prevedeva l'esercizio da parte di Eni Angola del quarto periodo opzionale estendendo la durata del contratto Scarabeo 5 di 120 giorni. Tale revisione incrementava il valore del Contratto Scarabeo 5 stesso per un importo di circa USD 7,5 milioni, equivalenti a circa 6,8 milioni di euro (l'importo complessivo pattuito per il periodo "firm" sommato a quelli pattuiti in occasione delle 3 revisioni intercorse alla data del 16 novembre 2021 non superava l'indice di rilevanza del controvalore all'epoca pari a 53 milioni di euro con riferimento alla capitalizzazione di Borsa di Saipem al 30 settembre 2021);
  • la già menzionata revisione n. 4 del contratto Scarabeo 5, sottoscritta in data 10 aprile 2022, prevede l'esercizio da parte di Eni Angola del quinto e ultimo periodo opzionale estendendo la durata del contratto Scarabeo 5 di 120 giorni. Tale revisione incrementa il valore del contratto Scarabeo 5 stesso per un importo di circa USD 9 milioni, equivalenti a circa 8 milioni di euro.

In considerazione di quanto precede il valore complessivo (periodo "firm" e n. 5 periodi opzionali) del già menzionato contratto Scarabeo 5 ammonta quindi a circa USD 59,9 milioni, equivalenti a circa 53,8 milioni di euro.

  • In considerazione della circostanza che:
  • i. Saipem Luxembourg (Sucursal) Angola è controllata indirettamente (100%) da Saipem tramite la società controllata Saipem Maritime Asset Management Sàrl, anch'essa controllata interamente da Saipem (100%);
  • ii. Saipem è controllata congiuntamente da Eni e CDP Industria;

iii. Eni Angola è una società interamente controllata da Eni;

l'operazione si configurava come operazione con parti correlate (capitolo 2 della Procedura).

Tale operazione, ancorché qualificata come operazione di "maggiore rilevanza" – in quanto con la stipula della revisione n. 4 al Contratto Scarabeo 5, l'importo del Contratto Scarabeo 5 stesso superava l'indice di rilevanza del controvalore (pari a 46 milioni di euro con riferimento alla capitalizzazione di Borsa di Saipem al 31 dicembre 2021) – si configura come operazione ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard, ed è pertanto esclusa dagli obblighi procedurali e di informazione previsti per le operazioni di maggiore rilevanza, non rientranti nei casi di esclusione previsti dal Regolamento Consob e dalla Procedura Saipem in materia (capitolo 9).

In particolare, l'operazione è da considerarsi ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard per i motivi di seguito descritti:

  • il perimetro di attività ("scope of work") del Contratto Scarabeo 5 include servizi ordinariamente forniti nell'ambito dei progetti svolti dalla business line Asset Based Services di Saipem, con riferimento al segmento di business legato alle attività Drilling Offshore, anche alla luce del fatto che la riattivazione dello Scarabeo 5 per tale utilizzo non ha richiesto la ricertificazione degli equipaggiamenti di perforazione, ma solo la ricertificazione della parte marina, limitando pertanto il valore degli investimenti da sostenere sul progetto a supporto della redditività dell'iniziativa;
  • a sostegno di tale scelta strategica si evidenzia inoltre che la riattivazione dello Scarabeo 5 nella suddetta modalità ha rappresentato un'opportunità di valorizzazione del mezzo e ne ha ampliato lo spettro di attività per un futuro utilizzo da parte della business line Asset Based Services di Saipem;
  • tale operazione, ivi inclusa la revisione n. 4 del contratto, è stata conclusa a condizioni economiche e di redditività allineate a quelle della business line stessa relativamente alle attività dello Scarabeo 5 come applicate dalla business line anche a controparti non correlate.

Pertanto, nonostante non siano disponibili riferimenti di fonti terze specializzate e internazionali per questo specifico settore ("unità di supporto Offshore" per attività di ausilio alla produzione), le tariffe concordate per l'utilizzo della piattaforma semisommergibile Scarabeo 5, anche in relazione alla revisione n. 4 del Contratto, risultano allineate alle condizioni di mercato o standard.

Baleine Fase 1 (APA SURF e APA Revamping)

≥ In data 12 maggio 2022 Eni Côte d'Ivoire Ltd (società controllata da Eni) e Saipem SA hanno sottoscritto la Revision 1 of Agreement for Preliminary Activities ("APA SURF Rev. 1") per l'esecuzione di attività preliminari relativamente all'esecuzione di servizi di ingegneria, acquisto materiali per attività Subsea Umbilicals, Risers & Flowlines (SURF) del mezzo navale FPSO Firenze, per un valore complessivo di USD 125 milioni, incrementato quindi, a seguito della sottoscrizione della Revision 1 al Contratto, per un importo di USD 95 milioni, rispetto al momento della sottoscrizione del contratto "APA SURF" del valore di USD 30 milioni.

In pari data è stata altresì sottoscritta la Revision 1 of Agreement for Preliminary Activities ("APA Revamping Rev. 1") tra Eni Côte d'Ivoire Ltd (società controllata da Eni), Floaters SpA (società controllata da Eni) e Servizi Energia Italia SpA (società controllata da Saipem) relativamente all'esecuzione di servizi di ingegneria, acquisto materiali, manutenzione, rimessa in pristino e lay-up del mezzo navale FPSO Firenze, per un importo di USD 65 milioni incrementato, quindi, a seguito della sottoscrizione della Revision 1 al contratto, per un importo di USD 35 milioni rispetto alla sottoscrizione del contratto "APA Revamping" del valore di USD 30 milioni (di seguito indicati cumulativamente come i "Contratti").

In considerazione della circostanza che:

  • i. Saipem SA e Servizi Energia Italia SpA sono interamente controllate da Saipem;
  • ii. Saipem è a sua volta controllata congiuntamente da Eni e CDP Industria;
  • iii. Floaters SpA e Eni Côte d'Ivoire Ltd sono società controllate (l'una direttamente, l'altra indirettamente) da Eni,

l'operazione si configura come operazione con parti correlate, in quanto posta in essere con società sottoposte a comune controllo, anche congiunto.

Si conferma, inoltre, che i Contratti sono qualificabili come operazioni di "maggiore rilevanza" in quanto superano, anche singolarmente, l'indice di rilevanza del controvalore (attualmente pari a 28 milioni di euro, con riferimento alla capitalizzazione di Borsa di Saipem al 31 marzo 2022).

Tali operazioni, pur se di "maggiore rilevanza", si configurano come operazioni ordinarie e concluse a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard, e sono pertanto escluse dagli obblighi procedurali e di informazione previsti per le operazioni di maggiore rilevanza, non rientranti nei casi di esclusione previsti dal Regolamento e dalla Procedura adottata dalla Società, in quanto:

  • le attività oggetto dei Contratti rientrano nel business tipico Engineering & Construction Offshore della Business Line Asset Based Services di Saipem (APA SURF) ed Engineering & Construction Onshore della Business Line Energy Carriers di Saipem (APA Revamping);
  • le condizioni contrattuali sono basate su standard del cliente in linea con gli standard contrattuali dei progetti industriali internazionali;
  • i prezzi per l'esecuzione delle attività sono stati concordati:

a) per i servizi di Project Management e ingegneria sulla base delle tariffe riportate negli esistenti accordi;

b) per l'acquisto di apparecchiature e materiali sarà riconosciuto un corrispettivo pari al 12% in aggiunta al valore delle fatture dei relativi fornitori.

Si evidenzia che, in generale, il margine dei Contratti risulta essere in linea con le condizioni di mercato. Inoltre, le condizioni contrattuali applicate ai clienti sarebbero state applicate anche ad altri clienti non identificabili come parti correlate di Saipem.

Eni Mediterranea Idrocarburi SpA (EniMed)

≥ In data 24 giugno 2022 è stato sottoscritto da Saipem con Eni Mediterranea Idrocarburi SpA - EniMed ("cliente") il contratto n. 2500044305 (il "contratto") per la fornitura di servizi di perforazione, completamento (o abbandono) e attività di workover di pozzi nell'offshore italiano, con l'utilizzo della nave di perforazione Saipem 10000.

Il contratto prevede un periodo firm per l'attività di perforazione di 4 pozzi, per una durata stimata di 217 giorni, e per un valore di circa 53 milioni di USD, e un periodo opzionale attivabile a discrezione del cliente, per l'attività di perforazione/intervento di 7 pozzi, della durata prevista di circa 233 giorni, e per un valore, in relazione alle attività opzionali richieste, stimabile a oggi a un ammontare compreso tra i 50 e i 73 milioni di USD.

In considerazione della circostanza che:

  • i. Saipem è controllata congiuntamente da Eni e CDP Industria, e che
  • ii. EniMed è società controllata da Eni,

l'operazione si configura come operazione con parti correlate, in quanto posta in essere con società sottoposte a comune controllo, anche congiunto (capitolo 2 della Procedura Saipem in materia).

Inoltre, il Contratto è qualificabile come operazione di maggiore rilevanza in quanto supera l'indice di rilevanza del controvalore (attualmente pari a 28 milioni di euro, con riferimento alla capitalizzazione di Borsa di Saipem SpA al 31 marzo 2022).

L'operazione, pur se di maggiore rilevanza, si configura come ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard, ed è pertanto esclusa dagli obblighi procedurali e di informazione previsti per le operazioni di maggiore rilevanza, non rientranti nei casi di esclusione previsti dal Regolamento Consob e dalla Procedura adottata dalla Società (capitolo 9), in quanto:

  • l'attività oggetto del Contratto rientra nell'ordinario esercizio dell'attività tipica del Gruppo Saipem, in particolare della Business Line Asset Base Services - settore di attività Drilling Offshore;
  • le condizioni economiche, concordate con il cliente per l'impiego della nave Saipem 10000, risultano in linea con le condizioni di mercato riportate da studi di settore/fonti terze specializzate e internazionali nelle analisi delle rate per l'industria di riferimento (mezzi di perforazione drilling offshore comparabili per caratteristiche al mezzo Saipem 10000) utilizzate dalla Business Line Asset Based Services - settore di attività Drilling Offshore;
  • più in generale le condizioni contrattuali concordate per il contratto in oggetto potrebbero essere applicabili anche per contratti per servizi di perforazione stipulati con soggetti terzi non identificati come parti correlate di Saipem.

Sono di seguito evidenziati gli ammontari dei rapporti, di natura commerciale e diversa e di natura finanziaria, posti in essere con parti correlate. L'analisi per società è fatta sulla base del principio di rilevanza correlato all'entità complessiva dei singoli rapporti; i rapporti non evidenziati analiticamente, in quanto non rilevanti, sono indicati secondo la seguente aggregazione: ≥ imprese controllate non consolidate integralmente;

≥ joint venture e imprese collegate;

  • ≥ imprese controllate di Eni e CDP Industria SpA;
  • ≥ imprese collegate e a controllo congiunto di Eni e CDP Industria SpA;
  • ≥ imprese controllate dallo Stato e altre parti correlate.

Rapporti commerciali e diversi

I rapporti commerciali e diversi sono di seguito analizzati:

(milioni di euro)
31.12.2021 Primo semestre 2021
Debiti
Crediti commerciali,
altri debiti
Costi Ricavi
commerciali e passività Servizi (1) Beni
Denominazione
Continuing operations
e altri crediti contrattuali Garanzie Beni e servizi Altri
Imprese controllate escluse dal consolidamento integrale
Smacemex Scarl 5 4 - - - - -
Altre (per rapporti di importo unitario
non superiore a 500 migliaia di euro) - - - - - - -
Totale controllate escluse dal consolidamento integrale 5 4 - - - - -
Joint venture e imprese collegate
ASG Scarl (2) 1 3 - - - - -
CCS JV Scarl (2) 208 479 - - 627 704 -
CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due (2) 100 327 468 - 82 67 -
CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno (2) - - 59 - - - -
Gydan Lng Snc 1 - - - - 7 -
Gydan Yard Management Services (Shanghai) Co Ltd 1 - - - - 1 -
Gygaz Snc 1 - - - - - -
KWANDA Suporte Logistico Lda 1 6 - - 1 2 -
Novarctic Snc 1 - - - - 1 -
Petromar Lda 6 1 - - 1 4 -
PSS Netherlands BV 31 18 - - - 12 -
Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd 16 12 - - - - -
Saipon Snc 1 - - - - - -
SAME Netherlands BV 20 - - - - - -
Saren BV 61 1 - - - 37 -
SCD JV Scarl (2) 14 203 - - 32 54 -
TSGI Mühendislik Insaat Ltd Sirketi
Altre (per rapporti di importo unitario
3 - - - - 1 -
non superiore a 500 migliaia di euro) - - - - - - -
Totale joint venture e imprese collegate 466 1.050 527 - 743 890 -
Imprese controllate di Eni/CDP Industria SpA
Eni SpA (2) 16 2 16 - - 24 -
Eni Angola SpA 30 1 57 - - 79 -
Eni Congo SA 18 7 - - (3) 11 -
Eni East Sepinggan Ltd - - 7 - - 28 -
Eni Ghana E&P - - 2 - - 12 -
Eni Kenya 4 - - - - - -
Eni México, S. de R.L. de Cv 12 - - - - 19 -
Eni New Energy SpA 1 - - - - 1 -
EniProgetti SpA 1 - - - - 2 -
Eni Rewind - - - - - 1 -
EniServizi SpA - 2 - - 8 - -
Floaters SpA 2 - - - - 2 -
Naoc - Nigerian Agip Oil Co Ltd - 120 - - - 6 -
Altre (per rapporti di importo unitario
non superiore a 500 migliaia di euro)
- - - - - - -
Totale imprese controllate di Eni/CDP Industria SpA 84 132 82 - 5 186 -

(1) La voce "Servizi" comprende costi per servizi, costi per godimento di beni di terzi e altri oneri e le riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti.

(2) I ricavi verso le società consortili a responsabilità limitata si riferiscono alla retrocessione dei corrispettivi che queste fatturano al committente e che sulla base della natura consortile della partecipata vengono attribuite al socio consorziato.

(3) La voce "Eni SpA" comprende anche i rapporti verso Eni SpA Divisione Exploration & Production, Eni SpA Divisione Gas & Power, Eni SpA Divisione Refining & Marketing.

Seguono i rapporti commerciali e diversi:

(milioni di euro)

31.12.2021 Primo semestre 2021
Crediti
commerciali
Debiti
commerciali,
altri debiti
e passività
Costi Ricavi
Beni
Denominazione e altri crediti contrattuali Garanzie Beni Servizi (1) e servizi Altri
Imprese collegate e a controllo congiunto
di Eni/CDP Industria SpA
Greenstream BV - - - - - 1 -
Mellitah Oil&Gas BV - - 4 - - - -
Mozambique Rovuma Venture SpA 7 - - - - 46 -
Petrobel Belayim Petroleum Co 18 28 103 - - 48 -
PetroJunìn SA - - 2 - - - -
Raffineria di Milazzo - - 1 - - - -
Transmediterranean Pipeline Co Ltd 1 - - - - - -
Var Energy AS 1 - - - - 42 -
Altre (per rapporti di importo unitario
non superiore a 500 migliaia di euro) - - - - - - -
Totale imprese collegate e a controllo congiunto
di Eni/CDP Industria SpA 27 28 110 - - 137 -
Totale imprese di Eni/CDP Industria SpA 111 160 192 - 5 323 -
Imprese controllate o possedute dallo Stato 24 25 47 - 2 32 -
Totale rapporti con parti correlate - Continuing operations 606 1.239 766 - 750 1.245 -
Incidenza (%) 26,92 23,97 9,58 - 39,54 40,93 -
Totale generale - Continuing operations 2.251 5.168 7.995 577 1.897 3.042 2
Discontinued operations
Imprese controllate di Eni/CDP Industria SpA
Eni Congo SA - - - - - 7 -
Totale controllate di Eni/CDP Industria SpA - - - - - 7 -
Totale rapporti con parti correlate - Discontinued operations - - - - - 7 -
Totale generale - Discontinued operations - - - 12 60 158 -
Totale rapporti con parti correlate 606 1.239 766 - 750 1.252 -
Totale generale 2.251 5.168 7.995 589 1.957 3.200 2
Incidenza (%) 26,92 23,97 9,58 - 38,32 39,13 -

(1) La voce "Servizi" comprende costi per servizi, costi per godimento di beni di terzi e altri oneri e le riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti.

I rapporti commerciali e diversi al 30 giugno 2022 sono di seguito analizzati:

30.06.2022 Primo semestre 2022
Debiti
commerciali,
Crediti
altri debiti
Costi Ricavi
Denominazione commerciali
e altri crediti
e passività
contrattuali
Garanzie Beni Servizi (1) Beni
e servizi
Altri
Continuing operations
Imprese controllate escluse dal consolidamento integrale
Smacemex Scarl 5 4 - - - - -
Altre (per rapporti di importo unitario
non superiore a 500 migliaia di euro) - - - - - - -
Totale controllate escluse dal consolidamento integrale 5 4 - - - - -
Joint venture e imprese collegate
ASG Scarl (2) 1 3 - - - - -
CCS JV Scarl (2) 171 549 - - 57 84 -
CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due (2) 99 305 424 - 124 75 -
CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno (2) - 1 59 - - - -
Gydan Lng Snc - - - - - 3 -
Gydan Yard Management Services (Shanghai) Co Ltd 2 - - - - 1 -
Gygaz Snc 1 - - - - - -
KWANDA Suporte Logistico Lda 1 8 - - 2 2 -
Novartic Snc 2 - - - - 2 -
Petromar Lda 12 - - - (1) 10 -
PSS Netherlands BV 22 2 - - - 7 -
Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd 17 15 - - 2 - -
Saipon Snc 1 - - - - - -
SAME Netherlands BV 4 - - - - 37 -
Saren BV 93 1 - - - 30 -
SCD JV Scarl (2) 49 193 - - 81 110 -
TSGI Mühendislik Insaat Ltd Sirketi 3 - - - - - -
Altre (per rapporti di importo unitario
non superiore a 500 migliaia di euro)
- - - - - - -
Totale joint venture e imprese collegate 478 1.077 483 - 265 361 -

(1) La voce "Servizi" comprende costi per servizi, costi per godimento di beni di terzi e altri oneri e le riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti.

(2) I ricavi verso le società consortili a responsabilità limitata si riferiscono alla retrocessione dei corrispettivi che queste fatturano al committente e che sulla base della natura consortile della partecipata vengono attribuite al socio consorziato.

Seguono i rapporti commerciali e diversi:

(milioni di euro)

30.06.2022 Primo semestre 2022
Debiti
commerciali, Costi Ricavi
Crediti
commerciali
altri debiti
e passività
Beni
Denominazione e altri crediti contrattuali Garanzie Beni Servizi (1) e servizi Altri
Imprese controllate di Eni/CDP Industria SpA
Eni SpA (2) 5 15 11 - - 4 -
Eni Angola Exploration 5 5 - - - 2 -
Eni Angola SpA 44 8 35 - 5 124 -
Eni Congo SA 11 9 - - (1) 5 -
Eni Costa d'Avorio 18 8 - - - 57 -
Eni East Sepinggan Ltd - - 7 - - - -
Eni Gas e Luce SpA - - - - 1 - -
Eni Ghana E&P 2 - 2 - - 2 -
Eni Kenya BV - - - - - 21 -
Eni México, S. de R.L. de Cv 11 2 - - - 24 -
Eni New Energy SpA - - - - - 1 -
EniProgetti SpA 2 - - - - 3 -
Eni Rewind SpA - - - - - - -
EniServizi SpA 1 - - - 2 - -
Eni US Operating Co Inc 17 31 - - - 45 -
Floaters SpA 24 - - - - 24 -
Ieoc Exploration BV - - - - - - -
Ieoc Production BV 1 - - - 2 -
Naoc - Nigerian Agip Oil Co Ltd - 130 - - - 1 -
Altre (per rapporti di importo unitario
non superiore a 500 migliaia di euro) - - - - - - -
Totale imprese controllate di Eni/CDP Industria SpA 141 208 55 - 7 315 -
Imprese collegate e a controllo congiunto
di Eni/CDP Industria SpA
Greenstream BV - - - - - 1 -
Mellitah Oil&Gas BV 7 - 4 - - 7 -
Mozambique Rovuma Venture SpA - - - - - 1 -
Petrobel Belayim Petroleum Co 35 30 149 - - 59 -
PetroJunìn SA - - 2 - - - -
Raffineria di Milazzo - - 1 - - - -
Solenova Ltd 12 1 - - - 10 -
Transmediterranean Pipeline Co Ltd - - - - - - -
Var Energy AS - - - - - - -
Altre (per rapporti di importo unitario
non superiore a 500 migliaia di euro) - - - - - - -
Totale imprese collegate e a controllo congiunto
di Eni/CDP Industria SpA 54 31 156 - - 78 -
Totale imprese di Eni/CDP Industria SpA 195 239 211 - 7 393 -
Imprese controllate o possedute dallo Stato 19 29 46 - 4 15 -
Totale rapporti con parti correlate - Continuing operations 697 1.349 740 - 276 769 -
Incidenza (%) 27,27 24,35 9,23 - 11,87 18,37 -
Totale generale - Continuing operations 2.556 5.540 8.019 1.082 2.326 4.187 5
Discontinued operations
Imprese controllate di Eni/CDP Industria SpA
Eni Congo SA 2 - - - - 3 -
Totale controllate di Eni/CDP Industria SpA 2 - - - - 3 -
Totale rapporti con parti correlate - Discontinued operations 2 - - - - 3 -
Totale generale - Discontinued operations 91 104 42 91 20 248 -
Totale rapporti con parti correlate 699 1.349 740 - 276 772 -
Totale generale 2.647 5.644 8.061 1.173 2.346 4.435 5
Incidenza (%) 26,41 23,90 9,18 - 11,76 17,41 -

(1) La voce "Servizi" comprende costi per servizi, costi per godimento di beni di terzi e altri oneri e le riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti.

(2) La voce "Eni SpA"comprende anche i rapporti verso Eni SpA Divisione Exploration & Production, Eni SpA Divisione Gas & Power, Eni SpA Divisione Refining & Marketing.

Gli altri rapporti sono di seguito analizzati:

I valori riportati in tabella fanno riferimento alle note 8 "Crediti commerciali e altri crediti", 17 "Debiti commerciali, altri debiti e passività contrattuali", 27 "Garanzie, impegni e rischi", 28 "Ricavi (ricavi della gestione caratteristica e altri ricavi e proventi)" e 29 "Costi operativi (acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi)".

Il Gruppo Saipem fornisce servizi alle imprese del Gruppo Eni in tutti i settori in cui opera sia in Italia che all'estero. I rapporti verso le imprese controllate o possedute dallo Stato sono in essere principalmente nei confronti del Gruppo Snam.

31.12.2021 30.06.2022
(milioni di euro) Altre
attività
Altre
passività
Altre
attività
Altre
passività
CCS JV Scarl 20 - 22 -
CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno 5 - 1 -
Altre (per rapporti di importo unitario
non superiore a 500 migliaia di euro)
- - - -
Totale rapporti con parti correlate - Continuing operations 25 - 23 -
Totale rapporti con parti correlate - Discontinued operations - - - -
Totale generale - Continuing operations 268 216 355 449
Totale generale - Discontinued operations - - 37 22
Incidenza - Continuing operations (%) 9,33 - 6,48 -

I rapporti con le parti correlate comprendono inoltre fondi per benefici ai dipendenti per 6 milioni di euro al 30 giugno 2022 (7 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

Rapporti finanziari

I rapporti finanziari dell'esercizio 2021, escluse le passività nette per leasing, sono di seguito analizzati:

(milioni di euro)
31.12.2021 Primo semestre 2021
Denominazione Crediti (1) Debiti Impegni Oneri Proventi Derivati
CCS JV Scarl 344 - - - - -
Saren BV - 8 - - - -
Saipon Snc - 1 - - - -
SCD JV Scarl 208 - - - - -
Serfactoring SpA 1 - - - - -
Société pour la Réalisation du Port
de Tanger Méditerranée 1 - - - - -
TSGI Mühendislik Insaat Ltd Sirketi - 9 - - - -
Altre (per rapporti di importo unitario
non superiore a 500 migliaia di euro) - - - - - -
Totale rapporti con parti correlate 554 18 - - - -

(1) Esposti nello stato patrimoniale alla voce "Altre attività finanziarie correnti".

I rapporti finanziari, escluse le passività nette per leasing, al 30 giugno 2022 sono di seguito analizzati:

(milioni di euro)
30.06.2022 Primo semestre 2022
Denominazione Crediti (1) Debiti Impegni Oneri Proventi Derivati
CCS JV Scarl 323 - - - 1 -
CDP Industria SpA - 188 - - - -
Eni México, S.de R.L. de Cv - - - - 1 -
Société pour la Réalisation du Port
de Tanger Méditerranée
1 - - - - -
Saipon Snc - 1 - - - -
SCD JV Scarl 171 - - - - -
Serfactoring SpA 1 - - - - -
TSGI Mühendislik Insaat Ltd Sirketi - 10 - - - -
Altre (per rapporti di importo unitario
non superiore a 500 migliaia di euro)
- - - - - -
Totale rapporti con parti correlate 496 199 - - 2 -

(1) Esposti nello stato patrimoniale alla voce "Altre attività finanziarie correnti".

L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate relative ai rapporti finanziari è la seguente:

31.12.2021 30.06.2022
(milioni di euro) Totale Entità correlate Incidenza % Totale Entità correlate Incidenza %
Passività finanziarie a breve termine 412 18 4,37 1.155 199 17,23
Passività finanziarie a lungo termine
(comprensive delle quote a breve termine) 3.129 - - 2.560 - -
Totale 3.541 18 3.715 199
Primo semestre 2021 Primo semestre 2022
(milioni di euro) Totale Entità correlate Incidenza % Totale Entità correlate Incidenza %
Proventi finanziari 121 - - 424 2 0,47
Oneri finanziari (132) - - (411) - -
Strumenti derivati (45) - - (72) - -
Altri proventi (oneri) operativi - - - 3 - -
Totale (56) - (56) 2

Rapporti finanziari per leasing

I rapporti finanziari per leasing nell'esercizio 2021 sono di seguito analizzati:

(milioni di euro)
31.12.2021 Primo semestre 2021
Denominazione Crediti Debiti Impegni Oneri Proventi
Consorzio F.S.B. - 1 - - -
Totale rapporti con parti correlate - 1 - - -

I rapporti finanziari per leasing al 30 giugno 2022 sono di seguito analizzati:

(milioni di euro)

30.06.2022 Primo semestre 2022
Denominazione Crediti Debiti Impegni Oneri Proventi
Consorzio F.S.B. - 1 - - -
Totale rapporti con parti correlate - 1 - - -

L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate relative ai rapporti finanziari per leasing è la seguente:

Passività per leasing a lungo termine
(comprensive delle quote a breve termine)
394 1 0,25 379 1 0,26
Totale - Continuing operations 394 1 379 1
Totale - Discontinued operations - - 7 -

I principali flussi finanziari con parti correlate sono indicati nella seguente tabella:

(milioni di euro) 30.06.2021 30.06.2022
Ricavi e proventi 1.245 769
Costi e oneri (750) (276)
Proventi (oneri) finanziari e strumenti derivati - 2
Variazione crediti/debiti commerciali e altri 13 19
Flusso di cassa netto da attività operativa - Continuing operations 508 514
Flusso di cassa netto da attività operativa - Discontinued operations 7 1
Variazione crediti finanziari (162) 58
Flusso di cassa netto da attività di investimento - Continuing operations (162) 58
Flusso di cassa netto da attività di investimento - Discontinued operations - -
Variazione debiti finanziari - 181
Apporti netti di capitale proprio da terzi - 458
Flusso di cassa netto da attività di finanziamento - Continuing operations - 639
Flusso di cassa netto da attività di finanziamento - Discontinued operations - -
Flusso di cassa totale verso entità correlate - Continuing operations 346 1.211
Flusso di cassa totale verso entità correlate - Discontinued operations 7 1

L'incidenza dei flussi finanziari con parti correlate è indicata nella seguente tabella di sintesi:

30.06.2021 30.06.2022
(milioni di euro) Totale Entità correlate Incidenza % Totale Entità correlate Incidenza %
Flusso di cassa da attività operativa 14 508 3.628,57 (525) 514 (97,90)
Flusso di cassa da attività di investimento (281) (162) 57,65 (40) 58 (145,00)
Flusso di cassa da attività di finanziamento (*) 257 - 568 639 112,59

(*) Nel flusso di cassa da attività di finanziamento non sono stati considerati i dividendi distribuiti, l'acquisto netto di azioni proprie e gli apporti di capitale proprio da terzi e l'acquisto di quote di partecipazione in imprese consolidate.

Informazioni relative alle imprese a controllo congiunto

Le imprese a controllo congiunto classificate come joint operation non hanno valori significativi.

37 Eventi e operazioni significativi e non ricorrenti

Si rinvia alla nota 2 "Stime contabili e giudizi significativi" dove vengono riflesse le misure di gestione e contenimento adottate dal Gruppo per affrontare l'attuale stato di crisi, incluse le mutate incertezze di mercato, la pandemia COVID-19 e gli effetti della crisi russo-ucraina.

38 Transazioni derivanti da operazioni atipiche e inusuali

Nel primo semestre del 2022 non si segnalano operazioni atipiche e inusuali.

39 Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del periodo

Aumento di capitale

In data 11 luglio 2022 si è concluso il periodo, iniziato il 27 giugno 2022, per l'esercizio dei diritti di opzione relativi all'offerta di n. 1.974.327.430 azioni ordinarie Saipem di nuova emissione rivenienti dall'aumento di capitale a pagamento, in via inscindibile, per un importo comprensivo di sovrapprezzo di 1.999.993.686,59 euro, deliberato dal Consiglio di Amministrazione in data 21 giugno 2022, in esecuzione della delega allo stesso attribuita ai sensi dell'art. 2443, cod. civ., dall'Assemblea Straordinaria del 17 maggio 2022.

Durante il periodo di offerta in opzione sono stati esercitati n. 14.498.312 diritti di opzione per la sottoscrizione di n. 1.377.339.640 nuove azioni, pari a circa il 70% del totale delle nuove azioni per un controvalore complessivo pari a 1.395.245.055,32 euro, di cui circa il 44% dell'aumento di capitale, è stato sottoscritto dagli azionisti che esercitano il controllo congiunto sulla società Eni SpA e CDP Industria SpA.

I diritti di opzione non esercitati pari a n. 6.284.082 relativi alla sottoscrizione di n. 596.987.790 nuove azioni, corrispondenti a circa il 30% del totale delle nuove azioni, per un controvalore complessivo pari a 604.748.631,27 euro, sono stati offerti da Saipem su Euronext Milan nelle sedute del 12 luglio 2022 e 13 luglio 2022 durante le quali sono state sottoscritte 194.982.370 azioni ordinarie Saipem di nuova emissione corrispondenti a circa il 9,9% del totale delle nuove azioni.

In data 15 luglio 2022, ai sensi del contratto di garanzia sottoscritto (underwriting agreement), le n. 584.726.520 azioni di nuova emissione rivenienti dall'aumento di capitale e non sottoscritte a esito dell'offerta in opzione e dell'offerta in Borsa, per un controvalore complessivo pari a 592.327.964,76 euro, sono state sottoscritte da BNP Paribas, Citigroup, Deutsche Bank, HSBC, Intesa Sanpaolo e UniCredit (in qualità di joint global coordinators) (i "Joint Global Coordinators") e ABN AMRO, Banca Akros - Gruppo Banco BPM, Banco Santander, Barclays, BPER, Goldman Sachs International, Société Générale e Stifel (in qualità di joint bookrunners) (i "Joint Bookrunners" e, unitamente ai Joint Global Coordinators, i "Garanti").

A seguito di tale sottoscrizione, l'aumento di capitale avente ad oggetto n. 1.974.327.430 nuove azioni risulta pertanto integralmente sottoscritto per un controvalore complessivo pari a 1.999.993.686,59 euro, di cui 41.460.876,03 euro a titolo di capitale e 1.958.532.810,56 euro a titolo di sovrapprezzo.

Il nuovo capitale sociale di Saipem risulta pari a 501.669.790,83 euro, suddiviso in n. 1.995.557.732 azioni ordinarie e n. 1.059 azioni di risparmio prive di indicazione del valore nominale.

Noleggio nuovo mezzo navale

In data 8 luglio 2022 un nuovo mezzo navale, jack-up Perro Negro 11, si aggiunge alla flotta di perforazione Saipem, il quale è stato consegnato in Cina nel cantiere CIMC di Longkou. Il jack-up, preso a noleggio su base "bareboat", è stato assegnato a un contratto della durata di cinque anni consecutivi (con ulteriori due anni in opzione) per lavori di perforazione nell'area del Golfo Persico.

INFORMAZIONI RELATIVE ALLA CENSURA FORMULATA DALLA CONSOB AI SENSI DELL'ART. 154-TER, COMMA 7, DEL D.LGS. N. 58/1998 E ALLA COMUNICAZIONE DEGLI UFFICI DI CONSOB IN DATA 6 APRILE 2018

Il 30 gennaio 2018 la Consob, in esito alla verifica ispettiva avviata in data 7 novembre 2016 (e conclusa in data 23 ottobre 2017) e di cui Saipem ha dato conto nella Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2016, ha comunicato a Saipem di aver rilevato profili di non conformità "del bilancio d'esercizio e del bilancio consolidato al 31 dicembre 2016, nonché della Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2017" ai principi contabili internazionali applicabili (IAS 1 "Presentazione del bilancio"; IAS 34 "Bilancio intermedio"; IAS 8 "Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori", par. 5, 41 e 42; IAS 36 "Riduzione di valore delle attività", par. 31, 55-57) e, conseguentemente, l'avvio "del procedimento finalizzato all'adozione della misura di cui all'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998".

Con note del 13 e del 15 febbraio 2018 la Società ha trasmesso alla Consob le proprie considerazioni in ordine ai rilievi formulati dagli Uffici, evidenziando le ragioni per le quali ritiene di non condividere tali rilievi.

Il 2 marzo 2018 la Commissione, in parziale accoglimento dei rilievi degli Uffici, ha comunicato a Saipem la propria delibera n. 20324 (la "Delibera"), con la quale ha accertato la "non conformità del bilancio consolidato e di esercizio 2016 di Saipem alle norme che ne disciplinano la predisposizione", senza censurare invece la correttezza della Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2017.

Secondo la Delibera, la non conformità del bilancio consolidato e di esercizio 2016 di Saipem alle norme che ne governano la predisposizione concernerebbe in particolare: (i) la non corretta applicazione del principio della contabilizzazione per competenza sancito dalla norma contabile IAS 1; (ii) la mancata applicazione del principio contabile IAS 8 in relazione alla correzione degli errori attinenti al bilancio 2015; e (iii) il processo di stima del tasso di attualizzazione ai sensi del principio contabile IAS 36.

La Consob ha quindi chiesto alla Società, ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998, di rendere noti al mercato i seguenti elementi di informazione:

(A) le carenze e le criticità rilevate dalla Consob in ordine alla correttezza contabile dei bilanci di cui sopra;

  • (B) i principi contabili internazionali applicabili e le violazioni riscontrate al riguardo;
  • (C) l'illustrazione, in un'apposita situazione economico-patrimoniale consolidata pro-forma corredata dei dati comparativi degli effetti che una contabilizzazione conforme alle regole avrebbe prodotto sulla situazione patrimoniale, sul conto economico e sul patrimonio netto dell'esercizio 2016, per i quali è stata fornita un'informativa errata.
  • A. Carenze e criticità rilevate dalla Consob in ordine alla correttezza contabile del bilancio consolidato e di esercizio 2016. Le carenze e le criticità riscontrate dalla Consob con riguardo al bilancio consolidato e al bilancio d'esercizio 2016 sono sostanzialmente riconducibili ai seguenti due profili:
    • (a) non conformità del "bilancio d'esercizio e consolidato di Saipem SpA 2016, con riferimento ai dati comparativi relativi all'esercizio 2015";
    • (b) non conformità del processo di stima del tasso di attualizzazione alla base dell'impairment test relativo al bilancio 2016 a quanto previsto dal principio contabile IAS 36 che prevede che la Società debba "applicare il tasso di attualizzazione appropriato a[i...] flussi finanziari futuri".

Relativamente al punto (a), la contestazione riguarda la non conformità del bilancio consolidato e d'esercizio 2016:

  • (i) allo IAS 1, par. 27, secondo il quale "un'entità deve preparare il proprio bilancio, a eccezione dell'informativa sui flussi finanziari, secondo il principio della contabilizzazione per competenza" e par. 28, secondo cui "quando viene utilizzata la contabilizzazione per competenza, un'entità rileva le voci come attività, passività, patrimonio netto, ricavi e costi (gli elementi del bilancio) quando soddisfano le definizioni e i criteri di rilevazione previsti per tali elementi nel Quadro sistematico"; e
  • (ii) allo IAS 8, par. 41, secondo cui "[...], errori rilevanti a volte non sono scoperti sino a un esercizio successivo, e tali errori di esercizi precedenti sono corretti nell'informativa comparativa presentata nel bilancio per tale esercizio successivo" e par. 42 secondo cui "l'entità deve correggere gli errori rilevanti di esercizi precedenti retroattivamente nel primo bilancio autorizzato alla pubblicazione dopo la loro scoperta come segue: (a) determinando nuovamente gli importi comparativi per l'esercizio/gli esercizi precedente/i in cui è stato commesso l'errore [...]".

In sostanza, ad avviso della Consob, le circostanze alla base di talune delle svalutazioni rilevate da Saipem nel bilancio 2016 sarebbero esistite, in tutto o in parte, già alla data di predisposizione del bilancio 2015. Infatti, Consob contesta alla Società la circostanza di avere approvato il bilancio consolidato e d'esercizio 2016 senza avere corretto "errori rilevanti" contenuti nel bilancio consolidato e d'esercizio del periodo amministrativo precedente, relativamente alle seguenti poste contabili:

  • ≥ "immobili, impianti e macchinari";
  • ≥ "rimanenze";
  • ≥ "attività per imposte".

Relativamente al punto sub (b), Consob non condivide il fatto che la Società, ai fini dello svolgimento dell'impairment test: (i) abbia utilizzato un tasso unico per attualizzare flussi di business unit, caratterizzate da un profilo di rischio differente; (ii) non abbia considerato il rischio Paese in relazione ad alcuni asset che operano in specifiche aree geografiche per lungo tempo; (iii) non abbia tenuto conto delle modifiche nel profilo di rischio della Società conseguenti all'operazione che ha determinato il venir meno del consolidamento di Saipem nel Gruppo Eni.

B. I principi contabili internazionali applicabili e le violazioni riscontrate al riguardo.

La Consob ritiene che il bilancio consolidato e il bilancio separato di Saipem al 31 dicembre 2016 non siano conformi ai seguenti principi contabili: IAS 1, IAS 8 e IAS 36.

Nel dettaglio, la Consob ha osservato che la Società ha approvato il bilancio consolidato e d'esercizio 2016, senza avere corretto "errori rilevanti" contenuti nel bilancio consolidato e d'esercizio del periodo amministrativo precedente, relativamente alle seguenti poste contabili:

  • ≥ "immobili, impianti e macchinari";
  • ≥ "rimanenze";
  • ≥ "attività per imposte".

Con riferimento alla voce "Immobili, impianti e macchinari" dell'esercizio 2015, Consob contesta la non corretta applicazione dello IAS 16 "Immobili, impianti e macchinari" e dello IAS 36.

Più in particolare, Consob ritiene che alcune svalutazioni operate dalla Società su "immobili, impianti e macchinari" nel bilancio consolidato 2016 avrebbero dovuto, almeno in parte, essere rilevate, per competenza economica, nell'esercizio precedente.

Per la precisione, Consob contesta:

  • (i) la non corretta applicazione dello IAS 36 in tema di impairment test con riferimento alla valutazione di alcuni asset iscritti nella voce "Immobili, impianti e macchinari" della business unit Drilling Offshore e con riguardo agli asset iscritti nella business unit Engineering & Construction Offshore e Onshore. Il rilievo di Consob attiene alle modalità di stima dei flussi di cassa attesi dall'impiego di tali asset ai fini dell'applicazione del test di impairment con riguardo all'esercizio 2015 e segnatamente alla non corretta applicazione dello IAS 36: (a) par. 33, lett. a), secondo cui "nella valutazione del valore d'uso un'entità deve: a) basare le proiezioni dei flussi finanziari su presupposti ragionevoli e dimostrabili in grado di rappresentare la migliore stima effettuabile da parte della direzione aziendale di una serie di condizioni economiche che esisteranno lungo la restante vita utile dell'attività. Maggior peso deve essere dato alle evidenze provenienti dall'esterno"; (b) par. 34 nella parte che prevede che il management valuti la ragionevolezza delle ipotesi su cui le proiezioni dei flussi si basano, esaminando le cause delle differenze tra le proiezioni dei flussi finanziari passati e i flussi finanziari attuali, e assicurando che le ipotesi su cui si basano le attuali proiezioni di flussi siano coerenti con i risultati passati effettivamente conseguiti; (c) par. 35 nella parte che richiama l'approccio da seguire quando fa uso di proiezioni di flussi finanziari per un periodo superiore ai cinque anni, evidenziando che tale approccio è consentito "se [l'entità] è fiduciosa che tali proiezioni siano attendibili e se può dimostrare la propria capacità, fondata sulle passate esperienze, di prevedere accuratamente flussi finanziari per un periodo più lungo";
  • (ii) la non corretta applicazione dello IAS 16, parr. 51, 56 e 57 in tema di vita utile residua di alcuni asset iscritti nella voce "Immobili, impianti e macchinari" della business unit Drilling Onshore, della business unit Engineering & Construction Offshore e della business unit Engineering & Construction Onshore. Il rilievo di Consob attiene alla circostanza che la revisione della stima della vita utile residua degli asset citati (effettuata nel bilancio 2016) avrebbe dovuto essere effettuata già nell'esercizio 2015. In particolare, Consob contesta che non sarebbe stato correttamente applicato lo IAS 16: (a) par. 51 nella parte che prevede che "il valore residuo e la vita utile di un'attività devono essere rivisti almeno a ogni chiusura di esercizio e, se le aspettative differiscono dalle precedenti stime, il/i cambiamento/i deve/ono essere considerato/i come un cambiamento nella stima contabile secondo quanto previsto dallo IAS 8 Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori"; (b) par. 56 nella parte che prevede che "i benefici economici futuri di un'attività sono fruiti da un'entità principalmente tramite il suo utilizzo. Tuttavia, altri fattori, quali l'obsolescenza tecnica o commerciale e il deterioramento fisico di un bene che rimane inutilizzato, spesso conducono a una diminuzione dei benefici economici attesi [...]"; par. 57 nella parte che prevede che "[l]a vita utile di un bene viene definita in termini di utilità attesa dal bene per l'entità. La politica di gestione del bene di un'entità può comportare la dismissione di beni dopo un tempo determinato o dopo l'utilizzo di una specifica parte dei benefici economici futuri derivanti dal bene stesso. La vita utile di un bene, perciò, può essere più breve della sua vita economica. La stima della vita utile dell'attività comporta l'esercizio di una valutazione soggettiva, fondata sull'esperienza dell'entità su attività similari".

In conseguenza dei rilievi di cui sopra, Consob non condivide anche la competenza economica delle svalutazioni effettuate nel bilancio consolidato e d'esercizio 2016 con riferimento ad alcuni magazzini e a un'imposta differita attiva correlate alle voci dianzi oggetto di contestazione per le quali la competenza economica della svalutazione è ricondotta da Consob all'esercizio 2015.

Consob richiama, al riguardo:

  • (i) lo IAS 2 nella parte che prevede, al par. 9, che "le rimanenze devono essere valutate al minore tra il costo e il valore netto di realizzo" e al par. 30 che "le stime del valore netto di realizzo si basano sulla conoscenza più attendibile di cui si dispone al momento in cui vengono effettuate le stime dell'ammontare che si prevede di realizzare dalle rimanenze";
  • (ii) lo IAS 12 nella parte che prevede, al par. 34, che "un'attività fiscale differita per perdite fiscali e crediti d'imposta non utilizzati riportati a nuovo deve essere rilevata nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere utilizzati le perdite fiscali e i crediti d'imposta non utilizzati" e che "se non è probabile che sia disponibile reddito imponibile a fronte del quale potranno essere utilizzati le perdite fiscali o i crediti d'imposta non utilizzati, l'attività fiscale differita non viene rilevata".

Inoltre, Consob contesta il processo di stima del tasso di attualizzazione alla base dell'impairment test relativo al bilancio 2016, in quanto caratterizzato da un approccio non conforme a quanto previsto dal principio contabile IAS 36 che prevede che la Società debba "applicare il tasso di attualizzazione appropriato a[i...] flussi finanziari futuri". Più precisamente, con riguardo all'esercizio 2016 Consob non condivide il fatto che la Società, ai fini dello svolgimento dell'impairment test: (i) abbia utilizzato un tasso unico per attualizzare flussi di business unit, caratterizzate da un profilo di rischio differente; (ii) non abbia considerato il rischio Paese in relazione ad alcuni asset che operano in specifiche aree geografiche per lungo tempo.

In relazione a quanto sopra, Consob ravvisa la violazione anche del principio relativo alla corretta rappresentazione della situazione aziendale che non garantirebbe il rispetto degli assunti fondamentali e delle caratteristiche qualitative delle informazioni.

Ritiene, infatti, Consob che la rilevanza degli errori e la significatività delle carenze riscontrate, possano determinare, altresì, la non conformità delle rendicontazioni in oggetto ai requisiti di attendibilità, prudenza e completezza, sanciti dal principio IAS 1.

C. Illustrazione, in un'apposita situazione economico-patrimoniale consolidata pro-forma – corredata dei dati comparativi – degli effetti che una contabilizzazione conforme alle regole avrebbe prodotto sulla situazione patrimoniale, sul conto economico e sul patrimonio netto dell'esercizio 2016, per i quali è stata fornita un'informativa errata.

La Società non condivide il giudizio di non conformità del bilancio consolidato e d'esercizio al 31 dicembre 2016 reso da Consob nella Delibera e ricorda che il bilancio consolidato e il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2016 sono stati approvati rispettivamente dal Consiglio di Amministrazione il 16 marzo 2017 e dall'Assemblea dei Soci il 28 aprile 2017 e sono stati oggetto della relazione della società di revisione ai sensi degli artt. 14 e 16 del decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39, relazione rilasciata il 3 aprile 2017.

Inoltre con comunicato stampa del 6 marzo 2018 Saipem ha informato che "il Consiglio di Amministrazione di Saipem, non condividendo la prospettazione della Consob, ha deliberato il 5 marzo 2018 di proporre impugnazione avverso la Delibera nelle competenti sedi giudiziarie".

Con comunicato stampa del 21 marzo 2018 Saipem ha informato che al fine di correttamente interpretare e attuare quanto disposto dalla Delibera, ha proposto motivata istanza alla Consob al fine di ottenere chiarimenti interpretativi, idonei a superare le complessità tecniche e valutative connesse ai rilievi formulati dall'Autorità e potere, in questo modo, correttamente informare il mercato, ribadendo di non condividere – e di non avere intenzione di fare proprio – il giudizio di non conformità del bilancio consolidato e del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2016.

Il 27 aprile 2018 Saipem ha presentato ricorso al Tribunale Amministrativo del Lazio chiedendo l'annullamento della Delibera e di ogni altro atto e/o provvedimento presupposto e/o connesso.

Il 24 maggio 2018 Saipem SpA ha depositato al TAR-Lazio motivi aggiuntivi di impugnazione avverso la citata Delibera.

Il 15 giugno 2021 si è tenuta dinanzi al TAR-Lazio l'udienza per la discussione del ricorso di Saipem avverso la delibera Consob del 2 marzo 2018.

Il 6 luglio 2021 il TAR-Lazio ha respinto il ricorso presentato da Saipem SpA il 27 aprile 2018.

Con comunicato stampa del 6 luglio 2021 Saipem SpA ha emesso il seguente comunicato stampa:

"Saipem: il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio respinge il ricorso avverso la delibera Consob n. 20324 del 2 marzo 2018.

San Donato Milanese (MI), 6 luglio 2021: Saipem SpA informa che con sentenza depositata oggi il Tribunale Amministrativo Regionale ('TAR') del Lazio ha respinto il ricorso presentato dalla Società il 27 aprile 2018 avverso la delibera Consob n. 20324 del 2 marzo 2018 (di cui si è data informativa al mercato con comunicato stampa del 5 marzo 2018, 'la Delibera').

Con la Delibera (il cui contenuto è dettagliatamente illustrato, da ultimo, nella sezione 'Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018' della Relazione finanziaria annuale di Saipem SpA al 31 dicembre 2020) Consob aveva accertato la non conformità del bilancio consolidato e di esercizio 2016 di Saipem alle norme che ne governano la predisposizione con riferimento in particolare a quanto segue: (i) la non corretta applicazione del principio della contabilizzazione per competenza sancito dalla norma contabile IAS 1; (ii) la mancata applicazione del principio contabile IAS 8 in relazione alla correzione degli errori attinenti al bilancio 2015; e (iii) il processo di stima del tasso di attualizzazione ai sensi del principio contabile IAS 36.

Con la Delibera Consob aveva, quindi, chiesto alla Società, ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998, di rendere noti al mercato i seguenti elementi di informazione: (A) le carenze e le criticità rilevate dalla Consob in ordine alla correttezza contabile dei bilanci di cui sopra; (B) i principi contabili internazionali applicabili e le violazioni riscontrate al riguardo; (C) l'illustrazione, in un'apposita situazione economico-patrimoniale consolidata pro-forma – corredata dei dati comparativi – degli effetti che una contabilizzazione conforme alle regole avrebbe prodotto sulla situazione patrimoniale, sul conto economico e sul patrimonio netto dell'esercizio 2016, per i quali, secondo Consob era stata fornita un'informativa errata.

Saipem SpA il 16 aprile 2018 aveva emesso un comunicato stampa con ad oggetto la situazione economico-patrimoniale pro-forma consolidata al 31 dicembre 2016 al solo fine di ottemperare alla Delibera.

Il TAR-Lazio ha rigettato la richiesta di Saipem SpA di annullamento della Delibera.

Saipem si riserva di presentare ricorso al Consiglio di Stato avverso la sentenza del TAR-Lazio".

Il 6 novembre 2021 Saipem SpA ha depositato il proprio appello avverso la decisone del TAR-Lazio davanti al Consiglio di Stato.

Il 16 aprile 2018 Saipem ha emesso un comunicato stampa con ad oggetto la situazione economico-patrimoniale pro-forma consolidata al 31 dicembre 2016 al solo fine di ottemperare alla Delibera.

Inoltre, il 6 aprile 2018, dopo la chiusura del mercato, gli Uffici della Consob (Divisione Informazione Emittenti), con comunicazione prot. n. 0100385/18 (la "Comunicazione"), hanno avviato un procedimento amministrativo sanzionatorio formulando talune contestazioni, ai sensi degli artt. 191 e 195 del D.Lgs. n. 58/1998 ("TUF"), in ordine alla documentazione d'offerta (Prospetto Informativo e Supplemento al Prospetto Informativo) messa a disposizione del pubblico da Saipem in occasione della operazione di aumento del capitale sociale realizzata nei mesi di gennaio e febbraio 2016. Le contestazioni sono rivolte esclusivamente nei confronti degli amministratori e del Chief Financial Officer/Dirigente Preposto in carica in quel momento.

Gli Uffici di Consob nel notificare agli interessati le contestazioni hanno comunicato che le violazioni contestate da Consob, ove accertate dalla Commissione all'esito del procedimento, "sono punite con una sanzione amministrativa pecuniaria compresa tra euro 5.000 ed euro 500.000".

Saipem ha ricevuto notifica della Comunicazione unicamente quale garante ex lege del pagamento "delle sanzioni pecuniarie che potranno eventualmente essere comminate agli esponenti aziendali in esito al procedimento amministrativo".

Le contestazioni fanno seguito alla deliberazione Consob n. 20324 dello scorso 2 marzo 2018 (la "Delibera"), il cui contenuto è stato reso noto al mercato dalla Società con comunicato stampa del 5 marzo 2018. La Delibera – che, come parimenti reso noto al mercato, la Società non ha condiviso e che ha formato oggetto di impugnazione dinanzi al TAR-Lazio – aveva contestato, tra l'altro, "l'incoerenza delle assunzioni e degli elementi alla base del Piano Strategico 2016-2019 rispetto alle evidenze a disposizione degli organi di amministrazione" in quanto gli indicatori di possibile perdita di valore degli asset poi svalutati da Saipem nella relazione novestrale al 30 settembre 2016 sarebbero sussistiti, secondo la Consob, già al momento di approvazione del bilancio consolidato 2015.

Con la Comunicazione, gli Uffici della Consob hanno contestato agli esponenti aziendali che al momento dell'aumento di capitale esercitavano funzioni direttive i fatti oggetto della Delibera e già comunicati al mercato, come dianzi scritto. Gli Uffici contestano inoltre taluni "profili in ordine alla non corretta redazione della dichiarazione sul capitale circolante netto" richiesta dalla disciplina vigente in materia di prospetto informativo.

Quanto precede comporterebbe, secondo gli Uffici della Consob, "l'inidoneità della documentazione d'offerta a consentire la formulazione di un fondato giudizio sulla situazione patrimoniale e finanziaria, sui risultati economici e sulle prospettive dell'emittente da parte degli investitori, ai sensi dell'art. 94, commi 2 e 7, del TUF, con riguardo alle informazioni riguardanti: a) le stime di risultato del Gruppo per l'esercizio 2015 (Guidance 2015 e le assunzioni sottostanti)"; "b) le previsioni di risultato del Gruppo tratte dal Piano Strategico 2016-2019 e le assunzioni sottostanti"; "c) la dichiarazione sul Capitale Circolante Netto" ("CCN").

Sempre secondo gli Uffici della Consob, Saipem avrebbe inoltre omesso, in violazione dell'art. 97, comma 1 e dell'art. 115, comma 1, lett. a), del TUF, di rappresentare alla Consob "informazioni inerenti (i) alle assunzioni sottostanti la dichiarazione sul CCN; (ii) alla disponibilità di uno 'Scenario Eni' sul prezzo del petrolio aggiornato e (iii) l'esistenza di significative modifiche nelle assunzioni sottostanti il Piano Strategico 2016-2019".

Il 4 luglio 2018 Saipem, quale garante ex lege del pagamento "delle sanzioni pecuniarie che potranno eventualmente essere comminate agli esponenti aziendali in esito al procedimento amministrativo", ha presentato a Consob le proprie deduzioni difensive.

Saipem e tutti gli esponenti aziendali destinatari della Comunicazione hanno provveduto a depositare le proprie controdeduzioni agli Uffici della Consob.

Consob, con delibera n. 20828 del 21 febbraio 2019 notificata a Saipem il 12 marzo 2019 e adottata all'esito del procedimento amministrativo sanzionatorio avviato il 6 aprile 2018, ha irrogato le seguenti sanzioni pecuniarie amministrative: a) 200 mila euro nei confronti dell'Amministratore Delegato della Società; b) 150 mila euro nei confronti del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari in carica al momento dell'aumento di capitale del 2016.

Consob ha, inoltre, condannato Saipem SpA al pagamento di 350 mila euro, quale responsabile in solido per il pagamento delle citate sanzioni amministrative con i due soggetti sanzionati ai sensi dell'art. 195, comma 9, del Testo Unico della Finanza (nella formulazione vigente all'epoca delle asserite violazioni), con obbligo di regresso nei confronti dei medesimi due soggetti.

La Consob ha deciso di archiviare il procedimento avviato il 6 aprile 2018 nei confronti dei consiglieri di Amministrazione non esecutivi in carica all'epoca dei fatti contestati.

Il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA il 2 aprile 2019 ha deliberato di impugnare dinanzi alla Corte di Appello la Delibera n. 20828.

Analoga impugnativa è stata presentata dalle due persone fisiche sanzionate nella specie l'Amministratore Delegato di Saipem SpA e il Chief Financial Officer e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili in carica all'epoca dei fatti oggetto. La prima udienza dinanzi alla Corte di Appello di Milano è stata celebrata il 13 novembre 2019.

La Corte di Appello di Milano all'udienza del 13 novembre 2019 ha rinviato la causa per la discussione al 4 novembre 2020.

Il 23 ottobre 2020 Saipem SpA e le due persone fisiche sanzionate hanno presentato un'istanza alla Corte di Appello al fine di essere autorizzati al deposito di documenti essenziali per la trattazione dell'opposizione entro la data del 4 novembre 2020.

Il 2 novembre 2020 la Corte di Appello autorizzava al deposito dei documenti richiesti in data 23 ottobre 2020 dalle parti istanti, concedendo altresì il termine a Consob per controdeduzioni sui documenti medesimi entro il 15 dicembre 2020, e rinviava l'udienza di discussione dell'opposizione al 27 gennaio 2021.

Il 20 gennaio 2021 Saipem SpA e le due persone fisiche sanzionate hanno presentato una nuova istanza alla Corte di Appello al fine di essere autorizzati al deposito di ulteriori documenti essenziali per la trattazione dell'opposizione entro la data del 27 gennaio 2021 e di essere autorizzati alla proposizione di nuovi motivi di opposizione aggiunti alla luce dei nuovi documenti rinvenuti.

Il 21 gennaio 2021 la Corte di Appello, accogliendo le istanze delle parti processuali persone fisiche e Saipem, autorizzava il deposito dei documenti oggetto di istanza del 20 gennaio 2021 e la proposizione dei motivi aggiunti, tramite note scritte da depositare entro il 26 febbraio 2021, concedendo altresì a Consob il termine per il deposito di note di replica fino al 25 marzo 2021 e fissando per la discussione l'udienza del 21 aprile 2021.

All'udienza del 21 aprile 2021 si è tenuta la discussione dei ricorsi.

La Corte di Appello di Milano, in parziale accoglimento dei ricorsi, che per il resto sono stati respinti:

≥ ha ridotto da 200 mila euro a 150 mila euro la sanzione amministrativa pecuniaria irrogata da Consob nel 2019 nei confronti dell'ex Amministratore Delegato della Società in carica dal 30 aprile 2015 al 30 aprile 2021;

≥ ha ridotto da 150 mila euro a 115 mila euro la sanzione amministrativa pecuniaria irrogata da Consob nel 2019 nei confronti dell'ex CFO e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili in carica al momento dell'aumento di capitale del 2016 e fino al 7 giugno 2016; e

≥ ha conseguentemente ridotto da complessivi 350 mila euro a complessivi 265 mila euro la condanna di Saipem SpA, al pagamento delle sopra citate sanzioni, quale responsabile in solido ai sensi dell'art. 195, comma 9, del Testo Unico della Finanza.

Saipem il 20 gennaio 2022 ha proposto ricorso in Cassazione avverso la decisione della Corte di Appello di Milano. In data 1° marzo 2022 Consob ha notificato a Saipem SpA il proprio controricorso con ricorso incidentale.

Il controricorso di Saipem SpA a fronte del ricorso incidentale della Consob è stato notificato l'8 aprile 2022.

Indagini preliminari in corso.

Procura della Repubblica di Milano - Bilancio 2015 e 2016. Prospetto dell'aumento di capitale del gennaio 2016

Il 22 gennaio 2019 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato a Saipem SpA un "decreto di perquisizione locale e sequestro e contestuale informazione di garanzia", in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-ter - lett. B), D.Lgs. n. 231/2001, dipendente dal contestato reato presupposto di false comunicazioni sociali asseritamente commesso dall'aprile 2016 all'aprile 2017, nonché in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-sexies, D.Lgs. n. 231/2001, dipendente dal contestato reato presupposto di manipolazione del mercato, asseritamente commesso dal 27 ottobre 2015 all'aprile 2017.

Contestualmente, la Procura della Repubblica di Milano aveva notificato un'informazione di garanzia all'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'assemblea degli azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018), nonché, a vario titolo, a un suo dirigente e a due suoi ex dirigenti (l'ex Dirigente Preposto in carica fino al 7 giugno 2016 e l'ex Dirigente Preposto nominato il 7 giugno 2016 e in carica fino al 16 maggio 2019) nell'ambito di un'inchiesta avente ad oggetto le seguenti ipotesi di reato: (i) false comunicazioni sociali relativamente al bilancio 2015 e 2016; (ii) manipolazione del mercato asseritamente commessa dal 27 ottobre 2015 all'aprile 2017; e (iii) falso in prospetto con riferimento alla documentazione di offerta dell'aumento di capitale del gennaio 2016.

A conclusione delle indagini preliminari, il 18 dicembre 2020 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato al domicilio eletto presso i difensori l'avviso di conclusione delle indagini preliminari all'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018), a un ex dirigente (il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari in carica fino al 7 giugno 2016) e a Saipem SpA.

A Saipem SpA sono contestati l'illecito amministrativo di cui agli artt. 5, 6, 7, 8 e 25-ter, D.Lgs. n. 231/2001 "per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione del delitto di false comunicazioni sociali", ex art. 2622 c.c., asseritamente commesso dal 16 marzo 2016 al 27 luglio 2016 con riferimento al bilancio al 31 dicembre 2015 e alla semestrale al 30 giugno 2016 e l'illecito amministrativo di cui agli artt. 5, 6, 7, 8 e 25-sexies, D.Lgs. n. 231/2001 "per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione dei delitti di falso in prospetto", ex art. 173-bis TUF, e "di manipolazione del mercato", ex art. 185 TUF, asseritamente commesso dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016.

Dalla lettura dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari, in relazione alle due persone fisiche tuttora indagate (l'Amministratore Delegato-CEO della Società nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018 e un ex dirigente che ha rivestito il ruolo di dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari fino al 7 giugno 2016) emergono le seguenti ipotesi di reato a loro carico: (i) false comunicazioni sociali ex art. 2622 c.c. relativamente al bilancio al 31 dicembre 2015 (con riferimento a entrambi gli indagati) e alla semestrale al 30 giugno 2016 (con riferimento al solo Amministratore Delegato-CEO della Società nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018); (ii) falso in prospetto ex art. 173-bis TUF con riferimento a entrambi gli indagati, in relazione alla documentazione di offerta dell'aumento di capitale del gennaio 2016 dal 22 gennaio 2016 al 5 febbraio 2016; (iii) manipolazione del mercato ex art. 185 TUF, asseritamente commessa dall'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018) dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016 e dal CFO e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica fino al 7 giugno 2016 dal 27 ottobre 2015 fino al 7 giugno 2016.

Il 29 marzo 2021 il Giudice per l'udienza preliminare presso il Tribunale di Milano ha notificato a Saipem SpA un decreto di fissazione dell'udienza preliminare per il 10 maggio 2021, in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-ter - lett. B), D.Lgs, n. 231/2001, per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione del delitto di false comunicazioni sociali, asseritamente commesso dal 16 marzo 2016 al 27 luglio 2016, nonché in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-sexies, D.Lgs. n. 231/2001, per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione dei delitti di falso in prospetto e di manipolazione del mercato, asseritamente commesso dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016.

La notifica fa seguito all'emissione dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari e alla successiva richiesta di rinvio di giudizio da parte della Procura della Repubblica di Milano, notificata insieme al decreto di fissazione dell'udienza preliminare, nei confronti di Saipem SpA, dell'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018), nonché di un ex dirigente (il CFO e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica fino al 7 giugno 2016).

La Procura della Repubblica di Milano nella richiesta di rinvio a giudizio contesta le seguenti ipotesi di reato: (i) false comunicazioni sociali ex art. 2622 c.c. relativamente al bilancio al 31 dicembre 2015 contestata a entrambe le persone fisiche e alla semestrale al 30 giugno 2016 contestata al solo Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018); (ii) manipolazione del mercato ex art. 185 TUF asseritamente commessa dall'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018) dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016 e dal CFO e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica fino al 7 giugno 2016 dal 27 ottobre 2015 fino al 7 giugno 2016; e (iii) falso in prospetto ex art. 173-bis TUF contestato a entrambe le persone fisiche con riferimento alla documentazione di offerta dell'aumento di capitale del gennaio 2016 dal 22 gennaio 2016 al 5 febbraio 2016.

All'udienza tenutasi il 10 maggio 2021 dinanzi al GUP del Tribunale di Milano sono state depositate oltre 500 richieste di costituzione di parte civile, sia in nome e per conto di azionisti di Saipem SpA, sia nell'interesse di alcune associazioni

rappresentative di interessi diffusi. Il GUP ha rinviato all'udienza del 21 settembre 2021 per consentire ai difensori degli imputati di esaminare le richieste di costituzione di parte civile depositate, nonché di formulare eventuali osservazioni, al fine di decidere sull'ammissibilità delle stesse. Stante l'assegnazione del predetto GUP ad altro incarico, il fascicolo è stato assegnato a un nuovo giudicante che, all'udienza del 20 gennaio 2022, ha rinviato la trattazione al 28 febbraio 2022.

All'udienza del 28 febbraio 2022 il GUP con ordinanza ha ammesso la costituzione di 503 parti civili (tutte persone fisiche) nel processo.

All'udienza del 15 marzo 2022 si è tenuta la discussione delle difese. In data 12 aprile 2022 il Giudice dell'udienza preliminare presso il Tribunale di Milano ha prosciolto "perché il fatto non sussiste" la Società, l'ex Amministratore Delegato della Società (in carica dal 30 aprile 2015 al 30 aprile 2021), e l'ex CFO e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari (in carica dal 6 dicembre 2013 al 7 giugno 2016) in relazione alle accuse di: (i) false comunicazioni sociali, asseritamente commesse dal 16 marzo 2016 al 27 luglio 2016; (ii) falso in prospetto e manipolazione del mercato, asseritamente commessi dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016.

Le motivazioni della decisione sono state ritualmente depositate in data 11 luglio 2022. Risulta spirato, altresì, il termine di 15 giorni – decorrenti dal deposito della sentenza – per l'impugnazione da parte della Procura della Repubblica e delle parti civili, mentre residua la teorica possibilità di un'impugnazione da parte della Procura Generale presso la Corte d'Appello di Milano entro il 2 settembre 2022, secondo quanto disposto dall'art. 593-bis, c.p.p.

INFORMAZIONI SU RICHIESTA DI CONSOB AI SENSI DELL'ART. 114, COMMA 5, DEL D.LGS. N. 58/1998 ("TUF")

Su richiesta di Consob pervenuta in data 10 maggio 2022 e motivata dalla necessità del mercato di essere costantemente informato a seguito dell'esistenza di "incertezze riguardanti la capacità della Società (e 'del Gruppo Saipem') di proseguire la propria attività in regime di continuità aziendale", risultanti dalle relazioni di revisione sul bilancio d'esercizio e sul bilancio consolidato della Società al 31 dicembre 2021, si forniscono nel presente comunicato le informazioni ivi sollecitate dall'Autorità di Vigilanza.

Si ricorda peraltro, che in data 15 luglio 2022 il Gruppo ha eseguito l'aumento di capitale Saipem deliberato dall'Assemblea Straordinaria dello scorso 17 maggio 2022.

La prospettiva di avveramento di tali circostanze, come peraltro evidenziato nelle relazioni ai menzionati bilanci, costituiva in dette relazioni il presupposto, ormai concretizzatosi, della continuità aziendale della Società.

Si forniscono le seguenti informazioni al 30 giugno 2022 riguardanti Saipem SpA e il Gruppo a essa facente capo.

Posizione Finanziaria Netta, di Saipem SpA e del Gruppo Saipem al 30 giugno 2022,

con l'evidenziazione delle componenti a breve separatamente da quelle a medio-lungo termine

Viene riportato di seguito il prospetto dell'indebitamento finanziario al 30 giugno 2022, di Saipem SpA e del Gruppo Saipem, predisposto secondo le disposizioni previste nel documento Consob 5/21 del 29 aprile 2021, che recepisce gli orientamenti ESMA, confrontato con quello al 31 dicembre 2021.

Posizione Finanziaria Netta di Saipem SpA

31.12.2021 30.06.2022
(milioni di euro) Correnti Non
correnti
Totale Correnti Non
correnti
Totale
A. Disponibilità liquide 889 - 889 955 - 955
B. Mezzi equivalenti a disponibilità liquide - - - - - -
C. Altre attività finanziare correnti:
- Attività finanziarie valutate al fair value
con effetti a OCI - - - - - -
- Crediti finanziari 267 - 267 348 - 348
D. Liquidità (A+B+C) 1.156 - 1.156 1.303 - 1.303
E. Debito finanziario corrente: 1.448 - 1.448 1.550 - 1.550
- Passività finanziarie a breve termine
verso banche 226 - 226 965 - 965
- Passività finanziarie a breve termine
verso entità correlate 1.182 - 1.182 540 - 540
- Altre passività finanziarie a breve termine - - - - - -
- Passività per leasing 39 - 39 45 - 45
F. Parte corrente del debito
finanziario non corrente: 63 - 63 63 - 63
- Passività finanziarie a lungo termine
verso banche 63 - 63 63 - 63
- Prestiti obbligazionari - - - - - -
G. Indebitamento finanziario corrente
(E+F)
1.511 - 1.511 1.612 - 1.612
H. Indebitamento finanziario corrente
netto (G-D) 355 - 355 309 - 309
I. Debito finanziario non corrente: - 157 157 - 129 129
- Passività finanziarie a lungo termine
verso banche - 113 113 - 93 93
- Passività finanziarie a lungo termine
verso entità correlate - - - - - -
- Passività per leasing - 45 45 - 36 36
J. Strumenti di debito: - - - - - -
- Prestiti obbligazionari - - - - - -
K. Debiti commerciali e altri debiti
non correnti - - - - - -
L. Indebitamento finanziario non corrente
(I+J+K) - 157 157 - 129 129
M. Totale indebitamento finanziario
come da documento Consob n. 5/21
del 29 aprile 2021 (H+L) 355 157 512 309 129 438

L'indebitamento finanziario netto di Saipem SpA include l'attività finanziaria relativa al contratto di IRS, pari a 265 mila euro, mentre non include il fair value su contratti derivati pari a 101 milioni di euro (51 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

Prospetto di raccordo dell'indebitamento finanziario netto

31.12.2021 30.06.2022
Non
(migliaia di euro) Correnti correnti Totale Correnti correnti Totale
M. Totale indebitamento finanziario
come da documento Consob n. 5/21
del 29 aprile 2021 (H+L) 355 157 512 309 129 438
N. Crediti finanziari non correnti - - - - - -
O. Attività per leasing - - - - - -
P. Indebitamento finanziario netto (M-N-O) 355 157 512 309 129 438

Al 30 giugno 2022, Saipem SpA ha registrato un indebitamento finanziario netto ante passività nette per leasing pari a 357 milioni di euro (428 milioni di euro al 31 dicembre 2021) e un indebitamento finanziario comprensivo della lease liability pari a 438 milioni di euro (512 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

Posizione Finanziaria Netta del Gruppo Saipem

31.12.2021 30.06.2022
Non Non
(milioni di euro) Correnti correnti Totale Correnti correnti Totale
A. Disponibilità liquide 1.632 - 1.632 1.680 - 1.680
B. Mezzi equivalenti a disponibilità liquide - - - - - -
C. Altre attività finanziare correnti:
- Attività finanziarie valutate
al fair value con effetti a OCI 59 - 59 71 - 71
- Crediti finanziari 566 - 566 506 - 506
D. Liquidità (A+B+C) 2.257 - 2.257 2.257 - 2.257
E. Debito finanziario corrente: 559 - 559 1.333 - 1.333
- Passività finanziarie a breve termine
verso banche 367 - 367 859 - 859
- Passività finanziarie a breve termine
verso entità correlate 18 - 18 199 - 199
- Altre passività finanziarie a breve termine 27 - 27 97 - 97
- Passività per leasing 147 - 147 178 - 178
F. Parte corrente del debito
finanziario non corrente: 697 - 697 193 - 193
- Passività finanziarie a lungo termine
verso banche 151 - 151 154 - 154
- Prestiti obbligazionari 546 - 546 39 - 39
G. Indebitamento finanziario corrente
(E+F) 1.256 - 1.256 1.526 - 1.526
H. Indebitamento finanziario corrente
netto (G-D) (1.001) - (1.001) (731) - (731)
I. Debito finanziario non corrente: - 686 686 - 574 574
- Passività finanziarie a lungo termine
verso banche - 439 439 - 373 373
- Passività finanziarie a lungo termine
verso entità correlate - - - - - -
- Passività per leasing - 247 247 - 201 201
J. Strumenti di debito: - 1.993 1.993 - 1.994 1.994
- Prestiti obbligazionari - 1.993 1.993 - 1.994 1.994
K. Debiti commerciali e altri debiti
non correnti - - - - - -
L. Indebitamento finanziario non corrente
(I+J+K) - 2.679 2.679 - 2.568 2.568
M. Totale indebitamento finanziario
come da documento Consob n. 5/21
del 29 aprile 2021 (H+L) (1.001) 2.679 1.678 (731) 2.568 1.837

Prospetto di raccordo dell'indebitamento finanziario netto

31.12.2021 30.06.2022
Non Non
(milioni di euro) Correnti correnti Totale Correnti correnti Totale
M. Totale indebitamento finanziario
come da documento Consob n. 5/21
del 29 aprile 2021 (H+L) (1.001) 2.679 1.678 (731) 2.568 1.837
N. Crediti finanziari non correnti - 61 61 - 63 63
O. Attività per leasing 30 46 76 40 31 71
P. Indebitamento finanziario netto (M-N-O) (1.031) 2.572 1.541 (771) 2.474 1.703

L'Indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2022 ante effetti lease liability IFRS 16 ammonta a 1.395 milioni di euro, che al netto del versamento effettuato dal socio Eni per 458 milioni di euro, registra un incremento di 630 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021 (1.223 milioni di euro), principalmente per l'assorbimento di cassa dei progetti oggetto di backlog review, la dinamica negativa del saldo anticipi sia da cliente che verso fornitori, nonché per gli investimenti di periodo. L'Indebitamento finanziario netto comprensivo della lease liability IFRS 16, pari a 308 milioni di euro, ammonta a 1.703 milioni di euro.

Posizioni debitorie scadute di Saipem SpA e del Gruppo Saipem al 30 giugno 2022, ripartite per natura (finanziaria, commerciale, tributaria, previdenziale e verso i dipendenti) e connesse iniziative di reazione dei creditori (solleciti, ingiunzioni, sospensioni nella fornitura, ecc.)

Posizioni debitorie scadute di Saipem SpA

Si riepilogano di seguito le posizioni debitorie scadute di Saipem SpA al 30 giugno 2022.

(milioni di euro) Totale al 30.06.2022
Debiti commerciali 124
- di cui scaduti da meno di tre mesi 93

Il livello dei debiti scaduti rientra all'interno di livelli che si possono considerare fisiologici data la natura e la complessità del business. Si segnala inoltre che il saldo anticipi a fornitori alla stessa data è pari a 88 milioni di euro.

Non ci sono posizioni debitorie scadute relative a debiti finanziari, fiscali, verso istituti previdenziali e verso dipendenti.

Posizioni debitorie scadute del Gruppo Saipem

Si riepilogano di seguito le posizioni debitorie scadute del Gruppo Saipem al 30 giugno 2022.

(milioni di euro) Totale al 30.06.2022
Debiti commerciali 297
- di cui scaduti da meno di tre mesi 214

Il livello dei debiti scaduti, pari a 297 milioni di euro, pari a circa il 4,5% dei ricavi dell'anno 2021, rientra all'interno di livelli che si possono considerare fisiologici data la natura e la complessità del business. Si segnala inoltre che il saldo anticipi a fornitori alla stessa data è pari a 111 milioni di euro.

Non ci sono posizioni debitorie scadute relative a debiti finanziari, fiscali, verso istituti previdenziali e verso dipendenti.

Principali variazioni intervenute nei rapporti verso parti correlate di Saipem SpA e del Gruppo Saipem rispetto all'ultima relazione finanziaria annuale approvata ex art. 154-ter del TUF

Le operazioni compiute da Saipem SpA e dalle imprese incluse nel campo di consolidamento con le parti correlate riguardano essenzialmente la prestazione di servizi e lo scambio di beni con joint venture, imprese collegate e imprese controllate escluse dall'area di consolidamento di Saipem SpA, con imprese controllate, a controllo congiunto e collegate prevalentemente di Eni SpA, con alcune società a controllo congiunto e collegate di CDP Industria SpA (subentrata dal 13 dicembre 2019 a CDP Equity SpA), con società controllate dallo Stato italiano, in particolare società del Gruppo Snam; esse fanno parte dell'ordinaria gestione e sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero applicate fra due parti indipendenti. Tutte le operazioni poste in essere sono state compiute nell'interesse delle imprese di Saipem SpA.

Rapporti commerciali e diversi

I rapporti commerciali e diversi sono di seguito analizzati:

(milioni di euro)

31.12.2021 Primo semestre 2021
Debiti
commerciali, Costi Ricavi
Crediti altri debiti
Denominazione commerciali
e altri crediti
e passività
contrattuali
Garanzie Beni Servizi (1) Beni
e servizi
Altri
Continuing operations
Imprese controllate escluse dal consolidamento integrale
Smacemex Scarl 5 4 - - - - -
Altre (per rapporti di importo unitario
non superiore a 500 migliaia di euro) - - - - - - -
Totale controllate escluse dal consolidamento integrale 5 4 - - - - -
Joint venture e imprese collegate
ASG Scarl (2) 1 3 - - - - -
CCS JV Scarl (2) 208 479 - - 627 704 -
CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due (2) 100 327 468 - 82 67 -
CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno (2) - - 59 - - - -
Gydan Lng Snc 1 - - - - 7 -
Gydan Yard Management Services (Shanghai) Co Ltd 1 - - - - 1 -
Gygaz Snc 1 - - - - - -
KWANDA Suporte Logistico Lda 1 6 - - 1 2 -
Novarctic Snc 1 - - - - 1 -
Petromar Lda 6 1 - - 1 4 -
PSS Netherlands BV 31 18 - - - 12 -
Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd 16 12 - - - - -
Saipon Snc 1 - - - - - -
SAME Netherlands BV 20 - - - - - -
Saren BV 61 1 - - - 37 -
SCD JV Scarl (2) 14 203 - - 32 54 -
TSGI Mühendislik Insaat Ltd Sirketi 3 - - - - 1 -
Altre (per rapporti di importo unitario
non superiore a 500 migliaia di euro) - - - - - - -
Totale joint venture e imprese collegate 466 1.050 527 - 743 890 -
Imprese controllate di Eni/CDP Industria SpA
Eni SpA (2) 16 2 16 - - 24 -
Eni Angola SpA 30 1 57 - - 79 -
Eni Congo SA 18 7 - - (3) 11 -
Eni East Sepinggan Ltd - - 7 - - 28 -
Eni Ghana E&P - - 2 - - 12 -
Eni Kenya 4 - - - - - -
Eni México, S. de R.L. de Cv 12 - - - - 19 -
Eni New Energy SpA 1 - - - - 1 -
EniProgetti SpA 1 - - - - 2 -
Eni Rewind - - - - - 1 -
EniServizi SpA - 2 - - 8 - -
Floaters SpA 2 - - - - 2 -
Naoc - Nigerian Agip Oil Co Ltd - 120 - - - 6 -
Altre (per rapporti di importo unitario
non superiore a 500 migliaia di euro) - - - - - - -
Totale imprese controllate di Eni/CDP Industria SpA 84 132 82 - 5 186 -

(1) La voce "Servizi" comprende costi per servizi, costi per godimento di beni di terzi e altri oneri e le riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti.

(2) I ricavi verso le società consortili a responsabilità limitata si riferiscono alla retrocessione dei corrispettivi che queste fatturano al committente e che sulla base della natura consortile della partecipata vengono attribuite al socio consorziato.

(3) La voce "Eni SpA" comprende anche i rapporti verso Eni SpA Divisione Exploration & Production, Eni SpA Divisione Gas & Power, Eni SpA Divisione Refining & Marketing.

Seguono i rapporti commerciali e diversi:

(milioni di euro)

31.12.2021 Primo semestre 2021
Crediti Debiti
commerciali,
altri debiti
Costi Ricavi
Denominazione commerciali
e altri crediti
e passività
contrattuali
Garanzie Beni Servizi (1) Beni
e servizi
Altri
Imprese collegate e a controllo congiunto
di Eni/CDP Industria SpA
Greenstream BV - - - - - 1 -
Mellitah Oil&Gas BV - - 4 - - - -
Mozambique Rovuma Venture SpA 7 - - - - 46 -
Petrobel Belayim Petroleum Co 18 28 103 - - 48 -
PetroJunìn SA - - 2 - - - -
Raffineria di Milazzo - - 1 - - - -
Transmediterranean Pipeline Co Ltd 1 - - - - - -
Var Energy AS 1 - - - - 42 -
Altre (per rapporti di importo unitario
non superiore a 500 migliaia di euro)
- - - - - - -
Totale imprese collegate e a controllo congiunto
di Eni/CDP Industria SpA 27 28 110 - - 137 -
Totale imprese di Eni/CDP Industria SpA 111 160 192 - 5 323 -
Imprese controllate o possedute dallo Stato 24 25 47 - 2 32 -
Totale rapporti con parti correlate - Continuing operations 606 1.239 766 - 750 1.245 -
Incidenza (%) 26,92 23,97 9,58 - 39,54 40,93 -
Totale generale - Continuing operations 2.251 5.168 7.995 577 1.897 3.042 2
Discontinued operations
Imprese controllate di Eni/CDP Industria SpA
Eni Congo SA - - - - - 7 -
Totale controllate di Eni/CDP Industria SpA - - - - - 7 -
Totale rapporti con parti correlate - Discontinued operations - - - - - 7 -
Totale generale - Discontinued operations - - - 12 60 158 -
Totale rapporti con parti correlate 606 1.239 766 - 750 1.252 -
Totale generale 2.251 5.168 7.995 589 1.957 3.200 2
Incidenza (%) 26,92 23,97 9,58 - 38,32 39,13 -

(1) La voce "Servizi" comprende costi per servizi, costi per godimento di beni di terzi e altri oneri e le riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti.

I rapporti commerciali e diversi al 30 giugno 2022 sono di seguito analizzati:

30.06.2022 Primo semestre 2022
Crediti Debiti
commerciali,
altri debiti
Costi Ricavi
Denominazione commerciali
e altri crediti
e passività
contrattuali
Garanzie Beni Servizi (1) Beni
e servizi
Altri
Continuing operations
Imprese controllate escluse dal consolidamento integrale
Smacemex Scarl 5 4 - - - - -
Altre (per rapporti di importo unitario
non superiore a 500 migliaia di euro) - - - - - - -
Totale controllate escluse dal consolidamento integrale 5 4 - - - - -
Joint venture e imprese collegate
ASG Scarl (2) 1 3 - - - - -
CCS JV Scarl (2) 171 549 - - 57 84 -
CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due (2) 99 305 424 - 124 75 -
CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno (2) - 1 59 - - - -
Gydan Lng Snc - - - - - 3 -
Gydan Yard Management Services (Shanghai) Co Ltd 2 - - - - 1 -
Gygaz Snc 1 - - - - - -
KWANDA Suporte Logistico Lda 1 8 - - 2 2 -
Novartic Snc 2 - - - - 2 -
Petromar Lda 12 - - - (1) 10 -
PSS Netherlands BV 22 2 - - - 7 -
Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd 17 15 - - 2 - -
Saipon Snc 1 - - - - - -
SAME Netherlands BV 4 - - - - 37 -
Saren BV 93 1 - - - 30 -
SCD JV Scarl (2) 49 193 - - 81 110 -
TSGI Mühendislik Insaat Ltd Sirketi 3 - - - - - -
Altre (per rapporti di importo unitario
non superiore a 500 migliaia di euro)
- - - - - - -
Totale joint venture e imprese collegate 478 1.077 483 - 265 361 -

(1) La voce "Servizi" comprende costi per servizi, costi per godimento di beni di terzi e altri oneri e le riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti.

(2) I ricavi verso le società consortili a responsabilità limitata si riferiscono alla retrocessione dei corrispettivi che queste fatturano al committente e che sulla base della natura consortile della partecipata vengono attribuite al socio consorziato.

Seguono i rapporti commerciali e diversi:

(milioni di euro)

30.06.2022 Primo semestre 2022
Debiti
commerciali, Costi Ricavi
Crediti altri debiti
Denominazione commerciali
e altri crediti
e passività
contrattuali
Garanzie Beni Servizi (1) Beni
e servizi
Altri
Imprese controllate di Eni/CDP Industria SpA
Eni SpA (2) 5 15 11 - - 4 -
Eni Angola Exploration 5 5 - - - 2 -
Eni Angola SpA 44 8 35 - 5 124 -
Eni Congo SA 11 9 - - (1) 5 -
Eni Costa d'Avorio 18 8 - - - 57 -
Eni East Sepinggan Ltd - - 7 - - - -
Eni Gas e Luce SpA - - - - 1 - -
Eni Ghana E&P 2 - 2 - - 2 -
Eni Kenya BV - - - - - 21 -
Eni México, S. de R.L. de Cv 11 2 - - - 24 -
Eni New Energy SpA - - - - - 1 -
EniProgetti SpA 2 - - - - 3 -
Eni Rewind SpA - - - - - - -
EniServizi SpA 1 - - - 2 - -
Eni US Operating Co Inc 17 31 - - - 45 -
Floaters SpA 24 - - - - 24 -
Ieoc Exploration BV - - - - - - -
Ieoc Production BV 1 - - - 2 -
Naoc - Nigerian Agip Oil Co Ltd - 130 - - - 1 -
Altre (per rapporti di importo unitario
non superiore a 500 migliaia di euro) - - - - - - -
Totale imprese controllate di Eni/CDP Industria SpA 141 208 55 - 7 315 -
Imprese collegate e a controllo congiunto
di Eni/CDP Industria SpA
Greenstream BV - - - - - 1 -
Mellitah Oil&Gas BV 7 - 4 - - 7 -
Mozambique Rovuma Venture SpA - - - - - 1 -
Petrobel Belayim Petroleum Co 35 30 149 - - 59 -
PetroJunìn SA - - 2 - - - -
Raffineria di Milazzo - - 1 - - - -
Solenova Ltd 12 1 - - - 10 -
Transmediterranean Pipeline Co Ltd - - - - - - -
Var Energy AS - - - - - - -
Altre (per rapporti di importo unitario
non superiore a 500 migliaia di euro) - - - - - - -
Totale imprese collegate e a controllo congiunto
di Eni/CDP Industria SpA 54 31 156 - - 78 -
Totale imprese di Eni/CDP Industria SpA 195 239 211 - 7 393 -
Imprese controllate o possedute dallo Stato 19 29 46 - 4 15 -
Totale rapporti con parti correlate - Continuing operations 697 1.349 740 - 276 769 -
Incidenza (%) 27,27 24,35 9,23 - 11,87 18,37 -
Totale generale - Continuing operations 2.556 5.540 8.019 1.082 2.326 4.187 5
Discontinued operations
Imprese controllate di Eni/CDP Industria SpA
Eni Congo SA 2 - - - - 3 -
Totale controllate di Eni/CDP Industria SpA 2 - - - - 3 -
Totale rapporti con parti correlate - Discontinued operations 2 - - - - 3 -
Totale generale - Discontinued operations 91 104 42 91 20 248 -
Totale rapporti con parti correlate 699 1.349 740 - 276 772 -
Totale generale 2.647 5.644 8.061 1.173 2.346 4.435 5
Incidenza (%) 26,41 23,90 9,18 - 11,76 17,41 -

(1) La voce "Servizi" comprende costi per servizi, costi per godimento di beni di terzi e altri oneri e le riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti. (2) La voce "Eni SpA" comprende anche i rapporti verso Eni SpA Divisione Exploration & Production, Eni SpA Divisione Gas & Power, Eni SpA Divisione Refining & Marketing.

Il Gruppo Saipem fornisce servizi alle imprese del Gruppo Eni in tutti i settori in cui opera sia in Italia che all'estero. I rapporti verso le imprese controllate o possedute dallo Stato sono in essere principalmente nei confronti del Gruppo Snam. Gli altri rapporti sono di seguito analizzati:

31.12.2021 30.06.2022
(milioni di euro) Altre
attività
Altre
passività
Altre
attività
Altre
passività
CCS JV Scarl 20 - 22 -
CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno 5 - 1 -
Altre (per rapporti di importo unitario
non superiore a 500 migliaia di euro)
- - - -
Totale rapporti con parti correlate - Continuing operations 25 - 23 -
Totale rapporti con parti correlate - Discontinued operations - - - -
Totale generale - Continuing operations 268 216 355 449
Totale generale - Discontinued operations - - 37 22
Incidenza - Continuing operations (%) 9,33 - 6,48 -

I rapporti con le parti correlate comprendono inoltre fondi per benefici ai dipendenti per 6 milioni di euro al 30 giugno 2022 (7 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

Rapporti finanziari

I rapporti finanziari dell'esercizio 2021, escluse le passività nette per leasing, sono di seguito analizzati:

(milioni di euro)
31.12.2021 Primo semestre 2021
Denominazione Crediti Debiti Impegni Oneri Proventi Derivati
CCS JV Scarl 344 - - - - -
Saren BV - 8 - - - -
Saipon Snc - 1 - - - -
SCD JV Scarl 208 - - - - -
Serfactoring SpA 1 - - - - -
Société pour la Réalisation du Port
de Tanger Méditerranée
1 - - - - -
TSGI Mühendislik Insaat Ltd Sirketi - 9 - - - -
Altre (per rapporti di importo unitario
non superiore a 500 migliaia di euro)
- - - - - -
Totale rapporti con parti correlate 554 18 - - - -

I rapporti finanziari, escluse le passività nette per leasing, al 30 giugno 2022 sono di seguito analizzati:

(milioni di euro)

30.06.2022 Primo semestre 2022
Denominazione Crediti Debiti Impegni Oneri Proventi Derivati
CCS JV Scarl 323 - - - 1 -
CDP Industria SpA - 188 - - - -
Eni México, S.de R.L. de Cv - - - - 1 -
Société pour la Réalisation du Port
de Tanger Méditerranée 1 - - - - -
Saipon Snc - 1 - - - -
SCD JV Scarl 171 - - - - -
Serfactoring SpA 1 - - - - -
TSGI Mühendislik Insaat Ltd Sirketi - 10 - - - -
Altre (per rapporti di importo unitario
non superiore a 500 migliaia di euro) - - - - - -
Totale rapporti con parti correlate 496 199 - - 2 -

L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate relative ai rapporti finanziari è la seguente:

31.12.2021 30.06.2022
(milioni di euro) Totale Entità correlate Incidenza % Totale Entità correlate Incidenza %
Passività finanziarie a breve termine 412 18 4,37 1.155 199 17,23
Passività finanziarie a lungo termine
(comprensive delle quote a breve termine) 3.129 - - 2.560 - -
Totale 3.541 18 3.715 199
Primo semestre 2021 Primo semestre 2022
(milioni di euro) Totale Entità correlate Incidenza % Totale Entità correlate Incidenza %
Proventi finanziari 121 - - 424 2 0,47
Oneri finanziari (132) - - (411) - -
Strumenti derivati (45) - - (72) - -
Altri proventi (oneri) operativi - - - 3 - -
Totale (56) - (56) 2

Rapporti finanziari per leasing

I rapporti finanziari per leasing nell'esercizio 2021 sono di seguito analizzati:

(milioni di euro)
31.12.2021 Primo semestre 2021
Denominazione Crediti Debiti Impegni Oneri Proventi
Consorzio F.S.B. - 1 - - -
Totale rapporti con parti correlate - 1 - - -

I rapporti finanziari per leasing al 30 giugno 2022 sono di seguito analizzati:

(milioni di euro)

30.06.2022 Primo semestre 2022
Denominazione Crediti Debiti Impegni Oneri Proventi
Consorzio F.S.B. - 1 - - -
Totale rapporti con parti correlate - 1 - - -

L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate relative ai rapporti finanziari per leasing è la seguente:

31.12.2021 30.06.2022
(milioni di euro) Totale Entità correlate Incidenza % Totale Entità correlate Incidenza %
Passività per leasing a lungo termine
(comprensive delle quote a breve termine) 394 1 0,25 379 1 0,26
Totale - Continuing operations 394 1 379 1
Totale - Discontinued operations - - 7 -

I principali flussi finanziari con parti correlate sono indicati nella seguente tabella:

(milioni di euro) 30.06.2021 30.06.2022
Ricavi e proventi 1.245 769
Costi e oneri (750) (276)
Proventi (oneri) finanziari e strumenti derivati - 2
Variazione crediti/debiti commerciali e altri 13 19
Flusso di cassa netto da attività operativa - Continuing operations 508 514
Flusso di cassa netto da attività operativa - Discontinued operations 7 1
Variazione crediti finanziari (162) 58
Flusso di cassa netto da attività di investimento - Continuing operations (162) 58
Flusso di cassa netto da attività di investimento - Discontinued operations - -
Variazione debiti finanziari - 181
Apporti netti di capitale proprio da terzi - 458
Flusso di cassa netto da attività di finanziamento - Continuing operations - 639
Flusso di cassa netto da attività di finanziamento - Discontinued operations - -
Flusso di cassa totale verso entità correlate - Continuing operations 346 1.211
Flusso di cassa totale verso entità correlate - Discontinued operations 7 1

L'incidenza dei flussi finanziari con parti correlate è indicata nella seguente tabella di sintesi:

30.06.2021 30.06.2022
(milioni di euro) Totale Entità correlate Incidenza % Totale Entità correlate Incidenza %
Flusso di cassa da attività operativa 14 508 3.628,57 (525) 514 (97,90)
Flusso di cassa da attività di investimento (281) (162) 57,65 (40) 58 (145,00)
Flusso di cassa da attività di finanziamento (*) 257 - 568 639 112,59

(*) Nel flusso di cassa da attività di finanziamento non sono stati considerati i dividendi distribuiti, l'acquisto netto di azioni proprie e gli apporti di capitale proprio da terzi e l'acquisto di quote di partecipazione in imprese consolidate.

Rispetto dei covenant, dei negative pledge e di ogni altra clausola dell'indebitamento del Gruppo Saipem comportante limiti all'utilizzo delle risorse finanziarie, con l'indicazione alla data del 30 giugno 2022 del grado di rispetto di dette clausole

Alla data del 30 giugno 2022 la quota dell'indebitamento finanziario lordo caratterizzata da clausole che comportano limiti all'utilizzo delle risorse finanziarie, ivi comprese clausole di negative pledge e di cross-default, è pari a 3.242 milioni di euro, di cui (i) la quota derivante da contratti caratterizzati da clausole che comportano obblighi di rispetto di parametri finanziari, ovvero covenant finanziari, è pari a 1.209 milioni di euro (di cui 680 milioni di euro relativi alla Liquidity Facility interamente rimborsata in data 8 luglio 2022) e (ii) la quota derivante da contratti che richiedono il rispetto di dichiarazioni e garanzie relative all'insussistenza della fattispecie prevista dall'art. 2446 del codice civile è pari a 453 milioni di euro. Al 30 giugno 2022 tali clausole risultano tutte rispettate.

In particolare, in relazione ai contratti di finanziamento che richiedono il rispetto di dichiarazioni e garanzie relative all'insussistenza della fattispecie prevista dall'art. 2446 del codice civile italiano, Saipem ha per tempo chiesto e ottenuto appositi waiver affinché la Società non dovesse rendere, alle date previste di rinnovo (vale a dire al primo giorno di ciascun periodo di interessi), le suddette dichiarazioni relative all'insussistenza delle circostanze di cui all'art. 2446 del codice civile. Tenuto conto che i waiver che la Società ha ottenuto hanno un'efficacia limitata nel tempo (al riguardo, il primo waiver in scadenza è efficace sino al 30 settembre 2022), mentre la dichiarazione circa il fatto che la Società non versi e non abbia mai versato nella fattispecie ex art. 2446 del codice civile deve essere rinnovata periodicamente fino alla scadenza dei relativi contratti, è intenzione della Società, anche in ragione dell'intervenuto perfezionamento dell'aumento di capitale in data 15 luglio 2022, richiedere alle banche il rilascio di waiver volti ad accordare la rinuncia definitiva a che la Società renda qualsiasi dichiarazione in merito all'intervenuto verificarsi della fattispecie prevista dall'art. 2446 del codice civile con specifico riferimento alla fattispecie occorsa in relazione al bilancio chiuso al 31 dicembre 2021.

Stato di implementazione di eventuali piani industriali e finanziari,

con l'evidenziazione degli scostamenti dei dati consuntivati rispetto a quelli previsti

L'andamento del business e i risultati registrati nel primo e nel secondo trimestre aumentano la visibilità sui target del 2022 e consentono di confermare gli obiettivi fissati nel Piano Strategico approvato dal Consiglio di Amministrazione il 24 marzo 2022. A livello di Gruppo si confermano quindi le previsioni, tra cui per il 2022 oltre 500 milioni di euro di EBITDA adjusted e indebitamento finanziario netto post IFRS 16 a fine anno a circa 800 milioni di euro, esclusi i proventi attesi dalla cessione del Drilling Onshore.

Con riferimento alla performance delle singole aree di business si prevede una lieve flessione dei ricavi nel business Engineering & Construction Onshore, su progetti a marginalità nulla o molto ridotta, comunque non tale da comportare una flessione nei margini attesi. Per contro, i risultati del Drilling Offshore e dell'Engineering & Construction Offshore sono previsti in miglioramento rispetto alle ipotesi di Piano e consentono di confermare le previsioni dei risultati dell'anno.

Prosegue l'attuazione del Piano Strategico, anche con riferimento alle iniziative di valorizzazione di asset e miglioramento liquidità (cessione del Drilling Onshore e della nave FPSO Cidade de Vitória) e di riduzione costi.

ATTESTAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO A NORMA DELLE DISPOSIZIONI DELL'ART. 154-BIS, COMMA 5 DEL D.LGS. N. 58/1998 (TESTO UNICO DELLA FINANZA)

  1. I sottoscritti Francesco Caio e Paolo Calcagnini in qualità, rispettivamente, di Amministratore Delegato (CEO) e di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Saipem SpA, attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

≥ l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e

≥ l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2022 e nel corso del primo semestre 2022.

  1. Le procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2022 sono state definite e la valutazione della loro adeguatezza è stata effettuata sulla base delle norme e metodologie definite da Saipem in coerenza con il modello Internal Control - Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento per il sistema di controllo interno generalmente accettato a livello internazionale.

  2. Si attesta, inoltre che:

  3. 3.1 il bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2022:

    • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità Europea ai sensi del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002;
    • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
    • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento;
  4. 3.2. la relazione intermedia sulla gestione comprende un'analisi attendibile dei riferimenti agli eventi importanti che si sono verificati nei primi sei mesi dell'esercizio e alla loro incidenza sul bilancio consolidato semestrale abbreviato, unitamente a una descrizione dei principali rischi e incertezze per i sei mesi restanti dell'esercizio. La relazione intermedia sulla gestione comprende, altresì, un'analisi attendibile delle informazioni sulle operazioni rilevanti con parti correlate.

26 luglio 2022

/firma/ Francesco Caio /firma/ Paolo Calcagnini Francesco Caio Paolo Calcagnini

Amministratore Delegato (CEO) Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE

Società per Azioni Capitale Sociale euro 460.208.914,80 i.v. Codice Fiscale e Numero di Iscrizione al Registro delle Imprese di Milano, Monza-Brianza, Lodi n. 00825790157

Sede sociale in San Donato Milanese (MI) Via Martiri di Cefalonia, 67 Informazioni per gli Azionisti Saipem SpA, Via Martiri di Cefalonia, 67 20097 San Donato Milanese (MI) Italia

Relazioni con gli investitori istituzionali e con gli analisti finanziari Fax +39-0244254295 e-mail: [email protected]

Pubblicazioni

Bilancio al 31 dicembre (in italiano) redatto ai sensi del D.Lgs. 9 aprile 1991, n. 127 Annual Report (in inglese)

Bilancio trimestrale abbreviato al 31 marzo (in italiano) Condensed Interim Consolidated Financial Statemets as of March 31 (in inglese)

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno (in italiano) Interim Financial Report as of June 30 (in inglese)

Bilancio di Sostenibilità 2021 (in italiano e inglese)

Disponibili anche sul sito internet Saipem: www.saipem.com

Sito internet: www.saipem.com Centralino: +39-0244231

Impaginazione e supervisione: Studio Joly Srl - Roma Stampa:

saipem spa Via Martiri di Cefalonia, 67 20097 San Donato Milanese (MI) ITALIA

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