Quarterly Report • Aug 9, 2022
Quarterly Report
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1 RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE AL 30 giugno 2022
La relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2022 è stata redatta in conformità allo IAS 34 "Bilanci intermedi", che definisce il contenuto minimo delle informazioni e identifica i principi contabili e di valutazione da applicare ad un bilancio abbreviato. I principi e le interpretazioni utilizzati per la redazione del bilancio intermedio, con riferimento alla classificazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle attività e passività finanziarie, così come per le modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi attinenti, sono in linea a quelli adottati da Generalfinance per la redazione del bilancio al 31 dicembre 2021, redatto secondo i principi contabili IAS/IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e le relative interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) ed omologati dalla Commissione Europea, come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002.
Anche le policy valutative e le modalità di stima adottate non hanno subito modifiche significative rispetto a quelle applicate nella redazione del bilancio al 31 dicembre 2021.
Il bilancio intermedio abbreviato al 30 giugno 2022 è composto dai seguenti documenti: Stato Patrimoniale e Conto Economico, Prospetto della redditività complessiva, Prospetto delle variazioni del patrimonio netto, Rendiconto finanziario e le relative note illustrative in cui sono riportati l'informativa sul fair value, i dettagli dei principali aggregati patrimoniali ed economici, informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura, informazioni sulle operazioni con parti correlate. Il bilancio intermedio abbreviato è corredato, inoltre, dalla Relazione intermedia degli Amministratori sull'andamento della gestione.
In Italia il PIL, dopo essere cresciuto appena nel primo trimestre, avrebbe accelerato in primavera, evidenziando una complessiva tenuta a fronte dell'elevata incertezza sugli sviluppi dell'invasione dell'Ucraina, delle persistenti difficoltà di approvvigionamento e dei forti rincari dei beni energetici e alimentari. Il prodotto sarebbe stato sostenuto dall'aumento dei consumi e, pur con un rallentamento rispetto ai tre mesi precedenti, degli investimenti e delle esportazioni.
Fonte: Banca d'Italia, bollettino economico n.3/2022
Nel primo trimestre il PIL è di poco cresciuto (0,1 per cento nel confronto con il periodo precedente, da 0,7 nel quarto trimestre), raggiungendo il livello segnato prima della pandemia.
Il marcato incremento degli investimenti, sia in impianti e macchinari sia in costruzioni, ha compensato il contributo negativo dei consumi delle famiglie e, nonostante il deciso aumento delle esportazioni, della domanda estera netta. Si è annullato l'apporto della variazione delle scorte. Dal lato dell'offerta, il valore aggiunto ha accelerato nel comparto edile mentre è tornato a ridursi sia nell'industria in senso stretto sia, in misura marginale, nei servizi.
| (variazioni percentuali sul periodo precedente e punti percentuali) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| VOCI | 2021 | 2021 | 2022 | ||||||
| $2^\circ$ trim. | 3° trim. | $4^\circ$ trim. | $1^\circ$ trim. | ||||||
| PIL | 6,6 | 2,7 | 2,6 | 0,7 | 0,1 | ||||
| Importazioni di beni e servizi | 14,2 | 3,1 | 2,7 | 4,4 | 4,3 | ||||
| Domanda nazionale (2) | 6,6 | 2,3 | 2,1 | 1,9 | 0,4 | ||||
| Consumi nazionali | 4,0 | 3,6 | 2,1 | 0,1 | $-0,6$ | ||||
| spesa delle famiglie (3) | 5,2 | 5,0 | 2,8 | 0,0 | $-0.8$ | ||||
| spesa delle Amministrazioni pubbliche | 0,6 | $-0,3$ | $-0,1$ | 0,1 | 0,2 | ||||
| Investimenti fissi lordi | 17.0 | 2,8 | 2,5 | 3.1 | 3,9 | ||||
| costruzioni | 22,3 | 3,8 | 3,4 | 4,2 | 5,5 | ||||
| beni strumentali (4) | 12,6 | 1,9 | 1,7 | 2,2 | 2,4 | ||||
| Variazione delle scorte (5) | 0,2 | $-1,1$ | $-0,1$ | 1,2 | 0,0 | ||||
| Esportazioni di beni e servizi | 13,3 | 4,4 | 4,4 | 0,2 | 3.5 | ||||
| Esportazioni nette (6) | 0.2 | 0.5 | 0,6 | $-1,1$ | $-0.3$ |
Fonte: Banca d'Italia, bollettino economico n.3/2022
1 Nel capitolo vengono citati e/o riportati ampi stralci del "Bollettino Economico n.3/2022" della Banca d'Italia e Assifact, circolare statistica 29-22 "Il factoring in cifre - Sintesi dei dati di marzo 2022"
L'attività avrebbe accelerato nel secondo trimestre, nonostante l'incremento dei costi energetici e le persistenti difficoltà nell'approvvigionamento di input intermedi. Sulla base della proiezione centrale dei modelli utilizzati dalla Banca d'Italia, si stima che il PIL abbia registrato un aumento di circa mezzo punto percentuale sul periodo precedente. In particolare, il comparto dei servizi – il cui indice PMI in giugno si è mantenuto su livelli superiori a quelli dell'inizio dell'anno – avrebbe tratto beneficio dal miglioramento del quadro sanitario, che ha reso possibile la graduale eliminazione delle misure di contrasto alla diffusione dell'epidemia e la forte ripresa delle attività turistico-ricreative e dei trasporti. Alla dinamica del prodotto avrebbero anche contribuito il ritorno alla crescita del valore aggiunto nella manifattura e, con un apporto più contenuto, l'ulteriore espansione nelle costruzioni.
Sulla base di nostre stime, nella media del secondo trimestre la produzione industriale è tornata a espandersi. L'attività nel terziario è cresciuta, anche a seguito della riduzione delle misure di contenimento della pandemia. Dopo il netto rialzo osservato all'inizio dell'anno, secondo le imprese la crescita degli investimenti proseguirà nel 2022. Le prospettive del mercato immobiliare si sono attenuate nei mesi primaverili risentendo della guerra e dei rincari energetici, che frenano le intenzioni di acquisto delle famiglie. Nel complesso del secondo trimestre la produzione industriale sarebbe cresciuta di circa l'1,5 per cento (da -0,7 nel primo), pur risultando in diminuzione a partire da maggio. Segnali coerenti con questi andamenti emergono dagli indicatori ad alta frequenza, quali il traffico autostradale, i consumi elettrici e quelli di gas a uso industriale (sebbene questi ultimi siano difficilmente comparabili con quelli di un anno prima a seguito dell'eccezionale rialzo dei prezzi).
Nel primo trimestre la spesa per investimenti ha ulteriormente accelerato (al 3,9 per cento sul periodo precedente, dal 3,1 nel quarto), sospinta sia da quella in impianti e macchinari sia, in misura più accentuata, dagli investimenti in costruzioni. Gli indicatori più recenti ne segnalano tuttavia un rallentamento nel corso della primavera, più netto per gli acquisti di macchinari. Sulla base delle elaborazioni sui dati dell'Associazione italiana leasing (Assilea), nel bimestre aprile-maggio il valore dei contratti di leasing per il finanziamento dei veicoli industriali e dei beni strumentali è diminuito.
Da febbraio la fiducia delle imprese manifatturiere produttrici di beni strumentali ha risentito dell'indebolimento delle prospettive economiche e dell'incertezza legata alla prosecuzione della guerra in Ucraina, indicando nel secondo trimestre un peggioramento delle attese riguardo agli ordini e alla produzione.
Nelle valutazioni delle aziende intervistate fra maggio e giugno nelle inchieste della Banca d'Italia, il pessimismo sulle condizioni per investire si è di poco attenuato, dopo il netto peggioramento segnato nella rilevazione precedente. Ciò nonostante, le imprese che prefigurano un'espansione degli investimenti per l'anno in corso continuano a prevalere su quelle che se ne attendono la riduzione, in misura simile nell'industria in senso stretto e nei servizi. La spesa per investimenti in costruzioni continua a beneficiare dei provvedimenti governativi di sostegno al comparto.
Gli sviluppi del conflitto hanno comportato un peggioramento delle valutazioni espresse dalle imprese industriali nel secondo trimestre, come segnalato sia dal clima di fiducia dell'Istat sia dall'indice PMI del settore; quest'ultimo resta tuttavia coerente con una crescita dell'attività. Nei servizi gli indicatori qualitativi sono invece significativamente migliorati in primavera, rafforzandosi in particolare nel turismo e nei trasporti, che hanno beneficiato maggiormente della rimozione delle misure di contenimento della pandemia; la crescita delle attività turistiche e ricreative trova conferma anche nei dati di consumo di fonte Confcommercio. Rimane invece su livelli storicamente elevati la fiducia delle imprese di costruzione, come anche la produzione edile, che tuttavia avrebbe rallentato nel secondo trimestre dopo il balzo segnato nei primi tre mesi dell'anno.
Con l'avvio del conflitto in Ucraina è emerso anche nelle inchieste della Banca d'Italia un forte deterioramento dei giudizi delle aziende sulla propria situazione operativa. Nel secondo trimestre circa tre quarti delle imprese manifatturiere e poco meno della metà di quelle del terziario indicano difficoltà di approvvigionamento di materie prime e input intermedi. Nell'industria quasi due terzi delle aziende sono inoltre ostacolate nella propria attività dai rincari energetici. Nelle valutazioni prospettiche delle imprese la domanda continuerebbe tuttavia ad avere un andamento favorevole nel terzo trimestre, soprattutto nei servizi.
Nei primi tre mesi dell'anno è continuata l'espansione delle compravendite nell'edilizia residenziale (0,9 per cento sul periodo precedente), in corso dalla metà del 2020. I prezzi delle case sono saliti del 4,6 per cento nel primo trimestre in termini tendenziali (dal 4,0 nel quarto trimestre dello scorso anno), riflettendo aumenti per le abitazioni di nuova costruzione e per quelle già esistenti; il rialzo è tuttavia inferiore a quello registrato nella media dell'area dell'euro, di circa il 10 per cento. Dal Sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia, condotto presso gli agenti immobiliari tra aprile e maggio, emergono indicazioni di un ulteriore rialzo dei prezzi delle abitazioni, in un contesto di domanda ancora sostenuta. Al contempo le prospettive per il secondo trimestre sono peggiorate, con riferimento sia al proprio mercato, sia a quello nazionale; vi pesano la guerra e i rincari dei beni energetici che frenano le intenzioni di acquisto delle famiglie, divenute più attente non solo al prezzo crescente di vendita degli immobili, ma anche alla loro efficienza energetica e allo stato di manutenzione. Segnali di rallentamento del mercato provengono inoltre da evidenze desunte dagli annunci presenti sulla piattaforma digitale Immobiliare.it relativi ai mesi di aprile e maggio.
L'incremento dei tassi dei mutui contribuirebbe a frenare la domanda nei prossimi trimestri.
Nel primo trimestre il debito delle società non finanziarie italiane ha continuato a diminuire, al 71,1 per cento del PIL (110 per cento nell'area dell'euro). La liquidità detenuta dalle imprese su depositi e conti correnti permane su livelli storicamente elevati.
In maggio la crescita dei prestiti bancari alle società non finanziarie è rimasta moderata. Le indagini più recenti presso le banche evidenziano una lieve restrizione nelle loro politiche di offerta, confermata dal peggioramento delle condizioni di accesso percepito dalle aziende. Fino a maggio il costo dei prestiti alle imprese si è mantenuto pressoché stabile, mentre quello dei finanziamenti alle famiglie è aumentato. Nel primo trimestre i tassi di deterioramento della qualità del credito si sono ulteriormente ridotti; la redditività dei gruppi bancari significativi è diminuita.
In maggio la dinamica del credito al settore privato non finanziario è rimasta sostanzialmente invariata, al 3,1 per cento sui tre mesi (dal 3,0 in febbraio, al netto dei fattori stagionali, in ragione d'anno e correggendo per le cartolarizzazioni). L'espansione dei prestiti alle famiglie è proseguita a un tasso robusto (4,3 per cento, da 4,1), mentre quella del credito alle società non finanziarie si è portata al 3,3 per cento (dal 2,8), risentendo ancora dell'incertezza connessa con il conflitto in Ucraina. Sui dodici mesi l'incremento dei mutui per l'acquisto di abitazioni si è confermato solido (5,3 per cento); quello del credito al consumo si è rafforzato (2,4 per cento, da 1,5). Tra le imprese, i tassi di aumento dei finanziamenti sono risultati simili in tutti i settori di attività economica.
Fonte: Banca d'Italia, bollettino economico n.3/2022
Tra febbraio e maggio la raccolta delle banche italiane ha decelerato, principalmente per effetto del rallentamento delle passività verso l'Eurosistema (1,2 per cento, da 21,3) connesso con la sostanziale stabilità dei fondi erogati attraverso le TLTRO3, e nonostante l'aumento della raccolta netta sull'estero. La crescita dei depositi dei residenti si è leggermente rafforzata (al 4,4 per cento, da 4,1), riflettendo soprattutto il recupero di quelli delle società non finanziarie. Il costo della raccolta è rimasto contenuto.
Fonte: Banca d'Italia, bollettino economico n.3/2022
Il tasso di interesse medio sui nuovi prestiti bancari alle imprese è rimasto pressoché stabile nei tre mesi terminanti in maggio rispetto a febbraio (1,2 per cento), mentre quello sui nuovi prestiti alle famiglie per acquisto di abitazioni è cresciuto (1,9 per cento, da 1,5), riflettendo il rialzo del costo dei mutui a tasso fisso (2,1 per cento).
Il flusso dei nuovi crediti deteriorati in rapporto al totale dei finanziamenti si è ridotto all'1,0 per cento nel primo trimestre (dall'1,2 del periodo precedente, al netto dei fattori stagionali e in ragione d'anno). Il calo è stato guidato dalla riduzione del tasso di deterioramento dei prestiti alle imprese (1,2 per cento, da 1,9) e, in minor misura, di quelli alle famiglie (0,6 per cento, da 0,7).
Nello stesso periodo l'incidenza e il tasso di copertura dei crediti deteriorati sul totale dei finanziamenti erogati dai gruppi bancari significativi sono rimasti all'incirca invariati.
Fonte: Banca d'Italia, bollettino economico n.3/2022
Il mercato del factoring nel primo trimestre 2022 ha registrato un turnover di oltre 63 miliardi di euro, in crescita del 14% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, consolidando il trend di crescita iniziato con il secondo trimestre dello scorso anno.
Il turnover da operazioni di Supply chain finance è stato pari a 6,09 miliardi di euro, in crescita del 16,55% rispetto all'anno precedente.
Per il 2022, gli operatori del settore si attendono in media ancora un proseguimento della crescita (+8,42%).
Nel primo trimestre dell'anno si registra una variazione netta degli anticipi pari a quasi +4 miliardi di euro che porta gli anticipi erogati in essere a oltre 47 miliardi di euro complessivi ed in crescita di oltre il 9% rispetto al 2021.
Gli acquisti di crediti commerciali verso la pubblica amministrazione sono pari a 4,3 miliardi di euro a marzo 2022. I crediti in essere ammontano a 7,9 miliardi di euro, di cui 3,5 miliardi risultano scaduti.
I crediti deteriorati lordi ammontano al 4,3%. Le sofferenze restano su livelli contenuti pari al 2%.
| Dati in migliaia di euro | Quota % sul totale |
Var. % rispetto all'anno precedente |
|
|---|---|---|---|
| Turnover Cumulativo | 63.312.084 | 14,01% | |
| Pro solvendo | 14.948.511 | 24% | |
| Pro soluto | 48.363.573 | 76% | |
| Outstanding | 62.137.015 | 11,28% | |
| Pro solvendo | 17.366.848 | 28% | |
| Pro soluto | 44.770.167 | 72% | |
| Anticipi e corrispettivi pagati | 47.271.208 | 9,06% |
Fonte: Assifact, circolare statistica 29-22 "Il factoring in cifre – Sintesi dei dati di Marzo 2022". Dati in migliaia di Euro.
Nel primo trimestre del 2022 si registra un turnover in crescita del 14,01%.
Nonostante lo scoppio della guerra in Ucraina e gli impatti sull'economia, il settore consolida il trend di crescita iniziato con il secondo trimestre dell'anno scorso. Gli Associati si attendono alla fine del primo semestre 2022 un proseguimento della crescita del turnover, seppure più moderata e pari a +8,74% rispetto alla prima metà del 2021. Per l'anno 2022 nel suo complesso gli operatori si attendono in media uno sviluppo positivo (+8,42%).
Fonte: Assifact, circolare statistica 29-22 "Il factoring in cifre – Sintesi dei dati di Marzo 2022"
Circa 31.000 imprese ricorrono al factoring, il 65% delle quali è composto da PMI. Il settore manufatturiero risulta prevalente.
Fonte: Assifact, circolare statistica 29-22 "Il factoring in cifre – Sintesi dei dati di Marzo 2022"
Gli anticipi e i corrispettivi pagati, pari a 47,27 miliardi di euro, mostrano un netto aumento rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente.
I crediti deteriorati alla fine del primo trimestre 2022 (4,34% del totale lordo) risultano stabili rispetto alla fine del 2021, pur registrando un lieve aumento per le classificazioni di inadempienze probabili e sofferenze. Le politiche di copertura dei crediti deteriorati risultano, come di consueto, molto prudenti rispetto a inadempienze probabili e sofferenze.
Le politiche di copertura dei crediti deteriorati risultano, come di consueto, molto prudenti rispetto a inadempienze probabili e sofferenze.
Fonte: Assifact, circolare statistica 29-22 "Il factoring in cifre – Sintesi dei dati di Marzo 2022"
Sulla base dell'ultimo rapporto mensile disponibile, a fine giugno 2022 il turnover dei primi sei mesi dell'anno è pari a circa 139 miliardi di euro, in incremento del 17% circa sull'anno precedente. L'outstanding alla data di riferimento si posiziona a circa 68 miliardi, con una crescita del 17% sull'anno precedente, mentre le anticipazioni ammontano a circa 52 miliardi (+15%).
| Dati in migliaia di euro | Quota % sul totale |
Var. % rispetto all'anno precedente |
|
|---|---|---|---|
| Turnover Cumulativo 1 | 139.823.383 | 16,62% | |
| Pro solvendo | 31.286.946 | 22% | |
| Pro soluto | 108.536.437 | 78% | |
| Outstanding | 67.793.886 | 17,34% | |
| Pro solvendo | 18.107.583 | 27% | |
| Pro soluto | 49.686.303 | 73% | |
| Anticipi e corrispettivi pagati | 52.102.741 | 15,45% | |
| $^1$ di cui Turnover riveniente da operazioni di Supply Chain Finance |
13.286.982 | 10% |
Fonte: Assifact, circolare statistica 40-22 "Il factoring in cifre - Sintesi dei dati di Giugno 2022". Dati in migliaia di Euro.
Il capitale sociale ammonta ad euro 4.202.329 ed è suddiviso in n. 12.635.066 azioni ordinarie di valore nominale inespresso, a norma del 3° comma dell'art. 2346 C.C. e dell'art. 5 del vigente Statuto sociale. Ad esito della quotazione delle azioni della Società su Euronext Milan, organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., Segmento Euronext STAR Milan, il capitale sociale – al 30 giugno 2022 - è ripartito come indicato di seguito:
GGH – Gruppo General Holding S.r.l (GGH), che detiene il 41,37% circa del capitale sociale (il 51,36% circa dei diritti di voto tenendo conto del voto maggiorato);
Credit Agricole Italia (CAI), che detiene il 19,74% circa del capitale sociale (il 24,51% circa dei diritti di voto tenendo conto del voto maggiorato);
First4Progress S.p.A. (F4P), che possiede il 5,14% circa del capitale sociale (3,19% circa dei diritti di voto);
mercato (flottante), che complessivamente detiene una quota pari al 33,74% circa del capitale sociale (20,94% circa del totale dei diritti di voto).
Si ricorda che in data 29 giugno 2017, in esecuzione di accordi tra soci, GGH ha costituto pegno di primo grado su n. 1.271.766 azioni ordinarie di Generalfinance di sua proprietà a favore di CAI e che in data 20 gennaio 2021 – dando esecuzione a quanto stabilito nell'atto costitutivo del pegno – CAI ha assentito alla liberazione dal vincolo su n. 423.992 azioni Generalfinance. Alla data odierna, dunque, il vincolo persiste sulle ulteriori n. 847.844 azioni di titolarità di GGH. Esso, tuttavia, non comporta alcuna limitazione in ordine ai diritti di GGH in quanto, in deroga all'art. 2352 codice civile, il diritto di voto relativo alle azioni gravate dal pegno viene regolarmente esercitato da GGH, sia nelle assemblee ordinarie che in quelle straordinarie. Analogamente, GGH ha mantenuto il diritto alla percezione di qualunque somma dovuta da Generalfinance in relazione alle azioni gravate dal pegno.
Generalfinance ha chiuso il primo semestre 2022 con un utile netto di 4,9 milioni di euro (+27% rispetto al 30.06.2021) – includendo circa 1,2 milioni di costi operativi non ricorrenti connessi al processo di quotazione in Borsa, principalmente oneri professionali - e un'ulteriore crescita nell'ambito del distressed financing. Il turnover – compresa l'operatività di anticipo su crediti futuri - ha raggiunto 933 milioni di euro (+71%) con 777 milioni di euro di erogato (+80%). Al netto dei crediti futuri, il turnover è stato pari a 918 milioni di Euro.
Al fine di consentire una chiara ed immediata visione riguardo all'andamento economico della Società, nelle seguenti tabelle si espongono alcuni indicatori dell'esercizio, comparati con i dati relativi all'anno precedente.
| Proventi per: | 30.06.2022 | 30.06.2021 | Variazione |
|---|---|---|---|
| - Margine d'interesse | 3.763 | 2.718 | + 38% |
| - Commissioni nette | 10.845 | 7.788 | + 39% |
| - Margine di intermediazione | 14.610 | 10.508 | + 39% |
| - Costi operativi | (6.974) | (4.927) | + 42% |
| - Utile attività corrente al lordo delle imposte | 7.434 | 5.558 | + 34% |
| - Utile d'esercizio | 4.947 | 3.887 | + 27% |
| 30.06.2022 | 30.06.2021 | |
|---|---|---|
| Cost / Income ratio (%) | 48% | 47% |
| ROE (%) | 22% | 35% |
| Margine Interesse/Margine Intermediazione (%) | 26% | 26% |
| Commissioni nette/Margine Intermediazione (%) | 74% | 74% |
Tali risultati sono particolarmente significativi in quanto realizzati in un esercizio sfidante e contraddistinto dagli impatti, in particolare sul sistema delle imprese, relativi al persistere dell'epidemia da Coronavirus, dagli effetti del conflitto in corso tra Russia e Ucraina e dagli ulteriori fattori macroeconomici emersi nell'ultima parte del semestre (tasso di inflazione, aumento del costo del denaro e dell'energia).
Il turnover al 30 giugno 2022 – compresi i dati riferiti all'operatività di anticipo crediti futuri - ha raggiunto i 933 milioni di euro, in crescita del 71% rispetto al primo semestre 2021. Con riferimento al turnover annuale "LTM – Last Twelve Months" (giugno 2021 – giugno 2022), la disaggregazione per nazionalità dei debitori ceduti evidenzia un peso relativo crescente del factoring internazionale, che rappresenta circa il 25,3% dei volumi di business, con una importante diversificazione per paese, a testimonianza dell'elevato livello di servizio che la Società è in grado di fornire alla clientela orientata all'export.
Con riferimento alla sede del Cedente, la Società risulta fortemente radicata nel Nord del Paese, con un particolare focus su Lombardia (55,5% del turnover), Piemonte (6,5%), Veneto (15,1%) ed Emilia-Romagna (6,5%). Complessivamente queste quattro regioni rappresentano circa l'83,6% del turnover, evidenziando la significativa presenza di Generalfinance nelle aree più produttive del Paese.
Da un punto di vista settoriale, la manifattura rappresenta la quota più importante del turnover sviluppato nei confronti dei cedenti, con il 65% circa; tale posizionamento è coerente con il "DNA" di Generalfinance quale factor di riferimento delle PMI manifatturiere interessate da processi di turnaround. L'attività è rappresentata principalmente dal factoring pro solvendo, che incide per il 94,3% circa dei volumi, con una quota residuale di factoring pro soluto (acquisto a titolo definitivo, per circa il 6%).
Da ultimo, circa il 76% del turnover è sviluppato nei confronti di cedenti "distressed", vale a dire impegnati in progetti di ristrutturazione (concordato, piano di risanamento, accordo di ristrutturazione, amministrazione straordinaria e new.co nel contesto di piani di turnaround).
Il margine di interesse si attesta a 3,8 milioni di euro, in significativo aumento (+38%) rispetto al primo semestre del 2021, grazie in particolare alla crescita dei crediti erogati, a una complessiva tenuta del tasso medio sulle anticipazioni concesse, alla stabilità dei giorni erogazione (circa 73 nel semestre) e all'andamento sotto controllo del costo del funding.
Le commissioni nette sono pari a 10,8 milioni di euro, in crescita rispetto ai 7,8 milioni di euro del primo semestre del 2021 (+39%). La dinamica di questi due aggregati risente dell'evoluzione particolarmente positività del turnover (+71% sull'anno precedente), della contenuta riduzione dei tassi commissionali e della sostanziale stabilità dei giorni credito (76 nel semestre), a testimonianza dell'ottima performance commerciale ed operativa della Società.
Il margine di intermediazione ammonta a circa 14,6 milioni di euro (+39%) mentre i costi operativi, pari a circa 7 milioni di euro, aumentano del 42%. Nell'ambito dei costi operativi, sono stati contabilizzati circa 1,2 milioni di euro di costi non ricorrenti correlati al processo di quotazione in Borsa, di cui 0,3 milioni di euro fra le spese del personale e 0,9 milioni di euro – coerentemente con quanto previsto dal principio contabile IAS 32 – fra le altre spese amministrative.
Tenuto conto del costo del rischio particolarmente basso (rettifiche di valore nette pari a 0,2 milioni di euro, con un costo del rischio annualizzato a 3 basis point, nonostante gli effetti dell'adeguamento della policy IFRS 9 con riferimento alla stima della ECL dei crediti futuri, con impatto one off di circa 0,07 milioni di euro) e di imposte pari a 2,5 milioni di euro, il risultato netto di periodo si attesta a circa 4,9 milioni di euro (+27%) a fronte di 3,9 milioni di euro registrati nel primo semestre del 2021.
I crediti netti verso la clientela si attestano a 361,7 milioni di euro, in crescita del 13% rispetto al 31 dicembre 2021. La percentuale di erogazione è passata dall'80% del 2021 all'83% del primo semestre 2022, mentre i giorni medi di credito - pari a 76 - risultano sostanzialmente stabili rispetto al dato del 2021 (79).
All'interno dell'aggregato dei crediti, il totale dei crediti deteriorati lordi risulta pari a 1,9 milioni di euro, con un NPE ratio lordo pari a 0,53% circa (0,43% l'NPE ratio netto). La copertura dei crediti deteriorati si attesta al 20% circa.
La cassa e le disponibilità liquide – in larga parte rappresentata dai crediti verso banche – risultano pari a circa 32,2 milioni di euro – a testimonianza del prudente profilo di gestione della liquidità – mentre il totale dell'attivo del bilancio intermedio abbreviato ammonta a 407,2 milioni di euro, a fronte di 365,3 milioni di fine 2021.
Le attività materiali sono pari a 4,7 milioni di euro, in confronto ai circa 4,9 milioni di euro del 2021. Le attività immateriali assommano a 1,8 milioni di euro, in confronto a 1,7 milioni di euro del 2021.
Le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato, pari a 332,5 milioni di euro, sono costituite da debiti per 296,2 milioni di euro e da titoli in circolazione per 36,3 milioni di euro.
I debiti sono principalmente rappresentati dal finanziamento in pool (133,3 milioni di euro) stipulato a gennaio 2019 con alcune banche italiane e rinnovato anticipatamente nel semestre fino a gennaio 2025, oltre alle altre linee bilaterali con banche e società di factoring (80 milioni di euro). Inoltre, nella voce viene rilevato il debito nei confronti del veicolo (81 milioni di euro) relativo all'operazione di cartolarizzazione conclusa a dicembre 2021, che – oltre a BNP Paribas – ha visto l'ingresso di Intesa Sanpaolo quale senior lender.
I titoli sono costituti da due prestiti obbligazionari subordinati (13 milioni) emessi nel secondo semestre dell'anno 2021, oltre che dalle cambiali finanziarie in essere (23,3 milioni).
Anche con riferimento a quanto indicato da ESMA nel public statement "Implications of Russia's invasion of Ukraine on half-yearly financial reports" in data 14 marzo 2022 e alla comunicazione CONSOB del 19 marzo 2022 "Conflitto in Ucraina: richiami di attenzione Consob agli emittenti vigilati sull'informativa finanziaria e sugli adempimenti connessi al rispetto delle misure restrittive adottate dall'Unione Europea nei confronti della Russia, nonché sugli adempimenti dei gestori di portali on-line", la Società – nel quadro del costante monitoraggio del proprio portafoglio prestiti - ha posto particolare attenzione, sul fronte geopolitico, agli sviluppi della situazione di conflitto tra l'Ucraina e la Russia, sfociata nell'invasione da parte della Russia del territorio ucraino iniziata in data 24 febbraio 2022 e nell'adozione di sanzioni economiche da parte dell'Unione Europea, della Svizzera, del Giappone, dell'Australia e dei Paesi della NATO nei confronti della Russia e della Bielorussia e di alcuni esponenti di tali Paesi; conflitto e sanzioni hanno avuto – nel semestre - ripercussioni negative significative sull'economia globale, anche tenuto conto degli effetti negativi sull'andamento dei costi delle materie prime (con particolare riferimento ai prezzi e alla disponibilità di energia elettrica e gas), nonché sull'andamento dei mercati finanziari.
In tale contesto, va sottolineato che la presenza diretta di Generalfinance nel mercato russo/ucraino/bielorusso (aree direttamente interessate dal conflitto) è nulla, poiché la Società ha rapporti di factoring unicamente con Cedenti attivi in Italia. Con riferimento ai Debitori Ceduti aventi sede in Russia, Ucraina e Bielorussia, Generalfinance ha un'esposizione complessiva limitata, alla data del 30 giugno 2022, a 0,9 milioni di euro (di cui 0,6 milioni relativi ad un cedente classificato a Stage 2), in significativa riduzione rispetto all'esposizione al 31 dicembre 2021 (2,6 milioni); tale esposizione - distribuita fra 4 Cedenti e 6 Debitori Ceduti – incide per lo 0,2% dei crediti verso clientela lordi e allo stato non si intravedono significative criticità in ordine all'incasso dell'esposizione medesima. A partire dall'invasione dell'Ucraina, Generalfinance ha sospeso gli affidamenti relativi a Debitori Ceduti operanti nei paesi direttamente coinvolti dal conflitto.
Per quanto riguarda gli effetti indiretti del conflitto, la Società ha classificato un Cedente fra le inadempienze probabili (esposizione lorda pari a 0,7 milioni di euro, di cui 0,4 milioni garantiti dalla compagnia assicurativa), in quanto il principale debitore ceduto ha avviato un percorso di ristrutturazione determinato dagli effetti indiretti del conflitto.
In questo quadro occorre, peraltro, tenere in debita considerazione la natura anticiclica del business di Generalfinance, che trae vantaggio nei momenti di difficoltà della congiuntura economica; nello specifico, il persistere della volatilità di mercato conseguente all'invasione dell'Ucraina potrebbe avere ha un impatto negativo sul risk appetite del sistema bancario tradizionale (in parte esposto in misura anche significativa sui Paesi citati), che ragionevolmente determinerebbe una riduzione della disponibilità di credito da parte delle banche nei confronti delle PMI più vulnerabili determinando potenziali nuove opportunità commerciali per Generalfinance. Inoltre, l'impatto dello scenario di crisi sul costo delle materie prime (con particolare riferimento ai prezzi e alla disponibilità di energia elettrica e gas) potrebbe determinare la necessità – da parte delle aziende clienti – di aumenti di affidamento / del portafoglio da smobilizzare, al fine di aumentare la liquidità disponibile, incrementando i volumi di turnover di Generalfinance. Il persistere – per un periodo prolungato - dello scenario di crisi potrebbe poi determinare un incremento del numero di società con carenza di liquidità, alimentando il mercato di riferimento della Società. La natura del business della Società e della nicchia di mercato in cui opera è anticiclica e – in linea generale – trae beneficio da situazioni di tensione sui mercati finanziari, bancari e dell'economia reale.
Il patrimonio netto al 30 giugno 2022 si attesta a 50,7 milioni di euro, rispetto a 32 milioni di euro al 31 dicembre 2021. Nel corso del semestre è stato perfezionato un importante aumento di capitale per complessivi 20,2 milioni di euro nel contesto dell'operazione di quotazione. In coerenza con il principio contabile IAS 32, parte dei costi connessi all'operazione di quotazione sono stati iscritti in una riserva negativa di patrimonio (nell'ambito della voce "Sovrapprezzi di emissione") per 1,7 milioni di euro, al netto della relativa fiscalità.
I coefficienti patrimoniali di Generalfinance – incluso l'utile di periodo al netto del dividendo atteso, calcolato tenuto conto di un pay out target del 50%, in linea con la dividend policy della Società - evidenziano i seguenti valori:
I coefficienti risultano ampiamente superiori ai valori minimi regolamentari previsti dalla circolare di Banca d'Italia n. 288 del 3 aprile 2015.
Per quanto concerne il presupposto della continuità aziendale, il Consiglio di Amministrazione, alla luce dei principali indicatori economico-finanziari, patrimoniali, della posizione di liquidità e dell'evoluzione prevedibile della gestione, ritiene di avere la ragionevole certezza che la Società continuerà con la propria esistenza operativa in un futuro prevedibile.
I termini delle transazioni eseguite con parti correlate sono riportati nelle Note illustrative, cui si rimanda per ogni informazione in merito.
In data 25 luglio 2022 Generalfinance, sulla base di quanto comunicato da Intesa Sanpaolo S.p.A. ("ISP") in qualità di soggetto incaricato dell'attività di stabilizzazione nell'ambito dell'offerta di sottoscrizione e di vendita delle azioni ordinarie della Società (le "Azioni") finalizzata alla quotazione delle Azioni su Euronext Milan, organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., Segmento Euronext STAR Milan (l'"Offerta"), ha reso noto che la c.d. opzione greenshoe concessa da parte di Crédit Agricole Italia S.p.A. ("CAI") ai joint global coordinator nell'ambito dell'Offerta (l'"Opzione Greenshoe") è stata esercitata parzialmente per n. 436.540 Azioni della Società rispetto alle n. 491.356 Azioni oggetto dell'Opzione Greenshoe. Con l'esercizio dell'Opzione Greenshoe termina il periodo di stabilizzazione con pari data. Il prezzo di acquisto delle azioni oggetto della Opzione Greenshoe è di Euro 7,20 per azione, corrispondente al prezzo di Offerta per un controvalore complessivo pari a Euro 3.143.088,00.
Il regolamento dell'Opzione Greenshoe è avvenuto in data il 27 luglio 2022. In seguito all'esercizio parziale della greenshoe, il capitale sociale è suddiviso come di seguito indicato:
GGH – Gruppo General Holding S.r.l (GGH), che detiene il 41,37% circa del capitale sociale (il 52,48% dei diritti di voto tenendo conto del voto maggiorato);
Credit Agricole Italia (CAI), che detiene il 16,29% circa del capitale sociale (il 20,66% circa dei diritti di voto tenendo conto del voto maggiorato);
First4Progress S.p.A. (F4P), che possiede il 5,14% circa del capitale sociale (3,26% circa dei diritti di voto);
mercato (flottante), che complessivamente detiene una quota pari al 37,20% circa del capitale sociale (23,59% circa del totale dei diritti di voto).
Nell'attuale contesto, guardando alla prospettiva del 2022, occorre tenere in considerazione i possibili ulteriori impatti, in particolare sul sistema delle imprese, relativi alle possibili recrudescenze connesse all'epidemia da Coronavirus, agli effetti del conflitto in corso tra Russia e Ucraina – già descritti in precedenza – e agli ulteriori fattori macroeconomici emersi nell'ultima parte del semestre (incremento marcato del tasso di inflazione, aumento significativo del costo del denaro).
In tale quadro complessivo ancora contrassegnato da criticità per l'economia reale, l'attività commerciale sviluppata da Generalfinance nel primo semestre 2022 – andamento del turnover e della base clienti - evidenzia tassi di crescita significativamente maggiori rispetto a quelli realizzati nel 2021, con una dinamica superiore rispetto a quanto definito nel Piano Industriale vigente con riferimento all'esercizio in corso. Anche sul fronte della qualità del credito il semestre evidenzia un ottimo profilo di rischio, con indicatori migliori rispetto a quanto pianificato. Tali elementi consentono di prevedere un andamento del business e una correlata redditività netta per il 2022 su livelli superiori rispetto al budget.
| Voci dell'attivo | 30/06/2022 | 31/12/2021 | |
|---|---|---|---|
| 10. | Cassa e disponibilità liquide | 32.247.455 | 33.458.171 |
| 20. | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico | 20.300 | 28.415 |
| c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 20.300 | 28.415 | |
| 40. | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 361.709.780 | 321.043.769 |
| c) crediti verso clientela | 361.709.780 | 321.043.769 | |
| 80. | Attività materiali | 4.725.323 | 4.922.460 |
| 90. | Attività immateriali | 1.822.331 | 1.670.567 |
| - di cui avviamento |
0 | 0 | |
| 100. | Attività fiscali | 1.920.230 | 1.191.075 |
| a) correnti | 1.672.068 | 927.209 | |
| b) anticipate | 248.162 | 263.866 | |
| 120. | Altre attività | 4.755.513 | 2.954.436 |
| Totale attivo | 407.200.932 | 365.268.893 |
| Voci del passivo e del patrimonio netto | 30/06/2022 | 31/12/2021 | |
|---|---|---|---|
| 10. | Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 332.507.956 | 314.640.957 |
| a) debiti | 296.240.115 | 283.616.382 | |
| b) titoli in circolazione | 36.267.841 | 31.024.575 | |
| 60. | Passività fiscali | 1.639.296 | 1.234.511 |
| a) correnti | 1.639.296 | 1.234.511 | |
| 80. | Altre passività | 20.756.467 | 15.797.060 |
| 90. | Trattamento di fine rapporto del personale | 1.449.744 | 1.353.695 |
| 100. | Fondi per rischi e oneri | 129.122 | 276.528 |
| b) quiescenza e obblighi simili | 129.122 | 118.452 | |
| c) altri fondi per rischi e oneri | 0 | 158.076 | |
| 110. | Capitale | 4.202.329 | 3.275.758 |
| 140. | Sovrapprezzi di emissione | 25.434.455 | 7.828.952 |
| 150. | Riserve | 16.171.811 | 11.445.129 |
| 160. | Riserve da valutazione | (37.061) | (37.061) |
| 170. | Utile (Perdita) d'esercizio | 4.946.813 | 9.453.364 |
| Totale passivo e patrimonio netto | 407.200.932 | 365.268.893 |
| Voci | 30/06/2022 | 30/06/2021 | |
|---|---|---|---|
| 10. | Interessi attivi e proventi assimilati | 6.362.776 | 3.870.866 |
| di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo | 6.362.776 | 3.870.866 | |
| 20. | Interessi passivi e oneri assimilati | (2.599.517) | (1.153.073) |
| 30. | Margine di interesse | 3.763.259 | 2.717.793 |
| 40. | Commissioni attive | 12.886.896 | 9.257.789 |
| 50. | Commissioni passive | (2.041.637) | (1.469.972) |
| 60. | Commissioni nette | 10.845.259 | 7.787.817 |
| 70. | Dividendi e proventi simili | 584 | 184 |
| 80. | Risultato netto dell'attività di negoziazione | (324) | (183) |
| 110. | Risultato netto delle altre attività e delle passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
857 | 2.782 |
| b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 857 | 2.782 | |
| 120. | Margine di intermediazione | 14.609.635 | 10.508.393 |
| 130. | Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: | (201.278) | (22.761) |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (201.278) | (22.761) | |
| 150. | Risultato netto della gestione finanziaria | 14.408.357 | 10.485.632 |
| 160. | Spese amministrative | (6.390.123) | (4.186.384) |
| a) spese per il personale | (3.009.394) | (2.564.412) | |
| b) altre spese amministrative | (3.380.729) | (1.621.972) | |
| 170. | Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri | (10.670) | (163.153) |
| b) altri accantonamenti netti | (10.670) | (163.153) | |
| 180. | Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali | (357.136) | (354.073) |
| 190. | Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali | (165.192) | (106.330) |
| 200. | Altri proventi e oneri di gestione | (51.347) | (117.390) |
| 210. | Costi operativi | (6.974.468) | (4.927.330) |
| 260. | Utile (perdita) dell'attività corrente al lordo delle imposte | 7.433.889 | 5.558.302 |
| 270. | Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente | (2.487.076) | (1.670.915) |
| 280. | Utile (perdita) dell'attività corrente al netto delle imposte | 4.946.813 | 3.887.387 |
| 300. | Utile (perdita) d'esercizio | 4.946.813 | 3.887.387 |
| Voci dell'attivo | 30/06/2022 | 30/06/2021 | |
|---|---|---|---|
| 10. | Utile (Perdita) d'esercizio | 4.946.813 | 3.887.387 |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico |
|||
| 20. | Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | - |
| 30. | Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico (variazioni del proprio merito creditizio) |
- | - |
| 40. | Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - |
| 50. | Attività materiali | - | - |
| 60. | Attività immateriali | - | - |
| 70. | Piani a benefici definiti | - | - |
| 80. | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | - | - |
| 90. | Quota delle riserve di valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto |
- | - |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico |
|||
| 100. | Copertura di investimenti esteri | - | - |
| 110. | Differenze di cambio | - | - |
| 120. | Copertura dei flussi finanziari | - | - |
| 130. | Strumenti di copertura (elementi non designati) | - | - |
| 140. | Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - |
| 150. | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | - | - |
| 160. | Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto |
- | - |
| 170. | Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte | - | - |
| 180. | Redditività complessiva (Voce 10 + 170) | 4.946.813 | 3.887.387 |
| Allocazione risultato esercizio precedente |
Variazioni dell'esercizio | Redditività | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esistenze al | Modifica | Esistenze al | Operazioni sul patrimonio netto | complessiva | Patrimonio | ||||||||
| 31/12/2021 | saldi apertura |
01/01/2022 | Riserve | Dividendi e altre destinazioni |
Variazioni di riserve |
Emissione nuove azioni |
Acquisto azioni proprie |
Distribuzione straordinaria dividendi |
Variazione strumenti di capitale |
Altre variazioni |
primo semestre 2022 |
netto al 30/06/2022 |
|
| Capitale | 3.275.758 | - | 3.275.758 | - | - | - | 926.571 | - | - | - | - | - | 4.202.329 |
| Sovrapprezzo emissioni | 7.828.952 | - | 7.828.952 | - | - | - | 17.605.503 | - | - | - | - | - | 25.434.455 |
| Riserve | |||||||||||||
| a) di utili |
11.105.611 | - | 11.105.611 | 4.726.682 | - | - | - | - | - | - | - | - | 15.832.293 |
| b) altre |
339.518 | - | 339.518 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 339.518 |
| Riserve da valutazione | (37.061) | - | (37.061) | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (37.061) |
| Strumenti di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Azioni proprie | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Utile (perdita) di esercizio | 9.453.364 | - | 9.453.364 | (4.726.682) | (4.726.682) | - | - | - | - | - | - | 4.946.813 | 4.946.813 |
| Patrimonio netto | 31.966.142 | - | 31.966.142 | - | (4.726.682) | - | 18.532.074 | - | - | - | - | 4.946.813 | 50.718.347 |
L'Emissione di nuove azioni si riferisce al rafforzamento patrimoniale perfezionato nel contesto dell'operazione di quotazione sul mercato Euronext Milan, segmento STAR Il valore esposto nella voce "Sovrapprezzo emissioni" è stato ridotto dai costi sostenuti per la quotazione, al netto dell'effetto fiscale, imputati direttamente a Patrimonio Netto sulla base di quanto previsto dal principio contabile internazionale IAS 32.
Per maggiori dettagli si rimanda alla "PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE – PASSIVO – Sezione 11 – Patrimonio – Voci 110, 140, 150, 160 e 170".
| Allocazione risultato esercizio precedente |
Variazioni dell'esercizio | Redditività | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esistenze al | Modifica saldi apertura |
Esistenze al | Operazioni sul patrimonio netto | complessiva | Patrimonio | ||||||||
| 31/12/2020 | 01/01/2021 | Riserve | Dividendi e altre destinazioni |
Variazioni di riserve |
Emissioni nuove azioni |
Acquisto azioni proprie |
Distribuzione straordinaria dividendi |
Variazione strumenti di capitale |
Altre variazioni |
primo semestre 2021 |
netto al 30/06/2021 |
||
| Capitale | 3.275.758 | - | 3.275.758 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 3.275.758 |
| Sovrapprezzo emissione | 5.837.550 | - | 5.837.550 | - | - | 1.991.402 | - | - | - | - | - | - | 7.828.952 |
| Riserve | |||||||||||||
| a) di utili |
7.908.856 | - | 7.908.856 | 3.196.755 | - | - | - | - | - | - | - | - | 11.105.611 |
| b) altre |
339.518 | - | 339.518 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 339.518 |
| Riserve da valutazione | (125.386) | - | (125.386) | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (125.386) |
| Strumenti di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Azioni proprie | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Utile (perdita) di esercizio | 5.327.925 | - | 5.327.925 | (3.196.755) | (2.131.170) | - | - | - | - | - | - | 3.887.387 | 3.887.387 |
| Patrimonio netto | 22.564.221 | - | 22.564.221 | - | (2.131.170) | 1.991.402 | - | - | - | - | - | 3.887.387 | 26.311.840 |
| Importo | ||||
|---|---|---|---|---|
| A. ATTIVITA' OPERATIVA | 30/06/2022 | 30/06/2021 | ||
| 1. Gestione | 9.243.122 | 6.253.986 | ||
| - risultato d'esercizio (+/-) | 4.946.813 | 3.887.387 | ||
| - plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e sulle altre attività/passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (-/+) |
(1.441) | (2.782) | ||
| - plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) | - | - | ||
| - rettifiche di valore nette per rischio di credito (+/-) | 201.278 | 22.761 | ||
| - rettifiche di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) | 522.328 | 460.403 | ||
| - accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) | 298.108 | 79.941 | ||
| - imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+/-) | 2.448.076 | 1.670.915 | ||
| - rettifiche di valore nette delle attività operative cessate al netto dell'effetto fiscale (+/-) |
- | - | ||
| - altri aggiustamenti (+/-) | 827.960 | 135.361 | ||
| 2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie | (43.591.802) | (38.656.794) | ||
| - attività finanziarie detenute per la negoziazione | - | - | ||
| - attività finanziarie designate al fair value | - | - | ||
| - altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | - | - | ||
| - attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | - | ||
| - attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (40.867.312) | (38.080.839) | ||
| - altre attività | (2.724.490) | (575.955) | ||
| 3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie | 20.592.396 | 28.297.350 | ||
| - passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 17.030.134 | 29.344.133 | ||
| - passività finanziarie di negoziazione | - | - | ||
| - passività finanziarie designate al fair value | - | - | ||
| - altre passività | 3.562.262 | (1.046.783) | ||
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa | (13.756.284) | (4.105.458) | ||
| B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO | ||||
| 1. Liquidità generata da | 11.039 | 320 | ||
| - vendite di partecipazioni | 8.972 | - | ||
| - dividendi incassati su partecipazioni | 584 | - | ||
| - vendite di attività materiali | 1.483 | 320 | ||
| - vendite di attività immateriali | - | - | ||
| - vendite di rami d'azienda | - | - | ||
| 2. Liquidità assorbita da | (438.809) | (482.123) | ||
| - acquisti di partecipazioni | - | - | ||
| - acquisti di attività materiali | (159.294) | (169.470) | ||
| - acquisti di attività immateriali | (279.515) | (312.653) | ||
| - acquisti di rami d'azienda | - | - | ||
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento | (427.770) | (481.803) | ||
| C. ATTIVITA' DI PROVVISTA | ||||
| - emissioni/acquisti di azioni proprie | 17.699.998 | 1.991.402 | ||
| - emissioni/acquisti di strumenti di capitale | - | - | ||
| - distribuzione dividendi e altre finalità | (4.726.682) | (2.131.170) | ||
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista | 12.973.316 | (139.768) | ||
| LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO | (1.210.738) | (4.727.029) |
| Importo | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| RICONCILIAZIONE | 30/06/2022 | 30/06/2021 | |||
| Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio | 33.458.839 | 24.205.475 | |||
| Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio | (1.210.738) | (4.727.029) | |||
| Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi | 0 | 0 | |||
| Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio | 32.248.101 | 19.478.446 |
Il presente bilancio intermedio abbreviato di Generalfinance S.p.A. al 30 giugno 2022 è redatto secondo i principi contabili internazionali (IAS/IFRS) emanati dall'International Accounting Standard Board (IASB), omologati dalla Commissione Europea ai sensi del Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002, tenendo conto delle relative interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRC) in vigore alla data di riferimento del bilancio.
Il bilancio intermedio abbreviato è stato predisposto secondo gli schemi e le istruzioni impartite dalla Banca d'Italia in data 29 ottobre 2021 ed emanate in conformità a quanto stabilito dall'art. 9 del D.Lgs. n° 38/2005 e dalle successive modifiche di legge. Con riferimento alle Note illustrative, le istruzioni di cui sopra sono applicate per le informazioni incluse ai sensi delle previsioni del principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34), a cui il presente bilancio è conforme. In particolare, la Società si è avvalsa della facoltà di redigere il presente bilancio in forma abbreviata.
Il bilancio intermedio abbreviato al 30 giugno 2022 non espone tutta l'informativa richiesta nella redazione del Bilancio annuale. Per tale motivo è necessario leggere il presente bilancio unitamente al bilancio al 31 dicembre 2021. I criteri di rilevazione e valutazione adottati per la preparazione del bilancio intermedio abbreviato al 30 giugno 2022 sono quelli utilizzati per la redazione del bilancio 2021, integrati con i principi contabili omologati dall'Unione Europea applicabili a partire dal 1° gennaio 2022. Va peraltro segnalato che l'aggiornamento della componente attuariale del fondo TFR avviene con cadenza annuale in considerazione del non significativo impatto atteso da una valutazione infrannuale.
La normativa rimanda inoltre a specifiche disposizioni in tema di determinazione delle partite deteriorate contenute nella circolare n° 217 del 5 agosto 1996 e nei successivi aggiornamenti.
Il bilancio intermedio abbreviato, corredato dalla relativa Relazione sulla gestione, è costituito dai seguenti documenti:
Il bilancio intermedio abbreviato è completato inoltre dalle relative informazioni comparative come richiesto dallo IAS 1 ed è redatto nella prospettiva della continuità aziendale, valutata tenendo conto delle prospettive reddituali e finanziarie presenti e future.
Gli importi riportati nei prospetti di bilancio e nelle tabelle delle Note illustrative sono espressi in unità di Euro.
Il presente bilancio, redatto in unità di euro, si fonda sull'applicazione dei seguenti principi generali di redazione dettati dallo IAS 1.
1) Continuità aziendale. Il bilancio è stato predisposto nella prospettiva della continuazione dell'attività aziendale: pertanto, attività, passività ed operazioni "fuori bilancio" sono valutate secondo valori di funzionamento.
2) Competenza economica. Costi e ricavi vengono rilevati, a prescindere dal momento del loro regolamento monetario, per periodo di maturazione economica e secondo il criterio di correlazione.
3) Coerenza di presentazione. Presentazione e classificazione delle voci sono mantenute costanti nel tempo allo scopo di garantire la comparabilità delle informazioni, salvo che la loro variazione sia richiesta da un Principio Contabile Internazionale o da una interpretazione oppure renda più appropriata, in termini di significatività e di affidabilità, la rappresentazione dei valori. Se un criterio di presentazione o di classificazione viene cambiato, quello nuovo si applica – ove possibile – in modo retroattivo; in tal caso, vengono anche indicati la natura ed il motivo della variazione, nonché le voci interessate. Nella presentazione e nella classificazione delle voci sono adottati gli schemi rappresentati dalla Banca d'Italia nelle istruzioni per "Il bilancio degli intermediari IFRS diversi dagli intermediari bancari" come rappresentati nella normativa emanata in data 29 ottobre 2021.
4) Aggregazione e rilevanza. Tutti i raggruppamenti significativi di voci con natura o funzione simili sono riportati separatamente. Gli elementi di natura o funzione diversa, se rilevanti, vengono presentati in modo distinto.
5) Divieto di compensazione. Attività e passività, costi e ricavi non vengono compensati tra loro, salvo che ciò non sia richiesto o permesso da un Principio Contabile Internazionale o da una interpretazione oppure dagli schemi predisposti dalla Banca d'Italia e rappresentati all'interno delle istruzioni per "Il bilancio degli intermediari IFRS diversi dagli intermediari bancari".
6) Informativa comparativa. Le informazioni comparative dell'esercizio precedente sono riportate per i dati contenuti nella situazione patrimoniale, mentre con riferimento agli altri prospetti contabili si espone, come previsto dallo IAS 34, la comparazione con i dati relativi al periodo corrispondente dell'esercizio precedente.
La redazione del presente bilancio è avvenuta, come detto sopra, in base ai principi contabili internazionali omologati dalla Commissione Europea; inoltre, a supporto dell'applicazione sono stati utilizzati i documenti ESMA (European Securities and Markets Authority) ed in particolare il documento pubblicato il 22 ottobre 2019, il public statement "European common enforcement priorities for 2019 annual financial reports" che richiama l'applicazione di specifiche disposizioni negli IFRS richiedendo altresì di fornire specifiche informazioni in caso di talune operazioni.
della comunicazione di Banca d'Italia del 21 dicembre 2021 intitolata – Aggiornamento delle integrazioni alle disposizioni del Provvedimento "Il bilancio degli intermediari IFRS diversi dagli intermediari bancari" aventi ad oggetto gli impatti del COVID-19 e delle misure a sostegno dell'economia – con la quale Banca d'Italia ha inteso integrare le disposizioni che disciplinano gli schemi e le regole di compilazione dei bilanci degli intermediari IFRS diversi dagli intermediari bancari per fornire al mercato informazioni sugli effetti che il COVID-19 e le misure di sostegno all'economia hanno prodotto sulle strategie, gli obiettivi e le politiche di gestione dei rischi, nonché sulla situazione economico-patrimoniale degli intermediari; - dei documenti di tipo interpretativo e di supporto all'applicazione dei principi contabili in relazione agli impatti da COVID-19, emanati dagli organismi regolamentari e di vigilanza europei e dagli standard setter. Si richiamano tra gli altri:
il richiamo di attenzione della Consob del 19 marzo 2022 "Conflitto in Ucraina Richiamo di attenzione degli emittenti vigilati sull'informativa finanziaria e sugli adempimenti connessi al rispetto delle misure restrittive adottate dall'Unione europea nei confronti della Russia";
Per quanto riguarda, in particolare, l'informativa di natura quantitativa, questa viene limitata ai finanziamenti, oggetto di "moratorie" o altre misure di concessione in essere alla data di riferimento del bilancio, o che costituiscono nuova liquidità concessa con il supporto di garanzie pubbliche.
A tale riguardo, si fa presente che l'attività di Generalfinance non è risultata impattata dalle fattispecie sopra riportate, data la particolarità della forma tecnica con cui eroga credito; il factoring, infatti, essendo un rapporto revolving senza piano di ammortamento, difficilmente può essere oggetto delle misure pensate prevalentemente con riferimento al credito a medio lungo termine. Nel corso del primo semestre 2022 la Società non ha dunque deliberato moratorie su finanziamenti in essere, non ha concesso modifiche a seguito di Covid-19 ai contratti di finanziamento e non ha erogato finanziamenti assistiti dalla garanzia dello Stato. Si è però resa disponibile a rimodulare alcune scadenze al fine di agevolare debitori ceduti e cedenti, con alcune operazioni di riscadenzamento di crediti commerciali, quasi tutti poi rientrati e incassati alla data di bilancio.
I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati applicati per la prima volta dalla Società a partire
In data 14 maggio 2020 lo IASB ha pubblicato i seguenti emendamenti denominati:
L'adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti sul bilancio intermedio abbreviato della Società.
• In data 18 maggio 2017 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 17 – Insurance Contracts che è destinato a sostituire il principio IFRS 4 – Insurance Contracts. L'obiettivo del nuovo principio è quello di garantire che un'entità fornisca informazioni pertinenti che rappresentano fedelmente i diritti e gli obblighi derivanti dai contratti assicurativi emessi. Lo IASB ha sviluppato lo standard per eliminare incongruenze e debolezze delle politiche contabili esistenti, fornendo un quadro unico principle-based per tenere conto di tutti i tipi di contratti di assicurazione, inclusi i contratti di riassicurazione che un assicuratore detiene.
Il nuovo principio prevede inoltre dei requisiti di presentazione e di informativa per migliorare la comparabilità tra le entità appartenenti a questo settore.
Il nuovo principio misura un contratto assicurativo sulla base di un General Model o una versione semplificata di questo, chiamato Premium Allocation Approach ("PAA").
Le principali caratteristiche del General Model sono:
il profitto atteso è differito e aggregato in gruppi di contratti assicurativi al momento della rilevazione iniziale; e,
il profitto atteso è rilevato nel periodo di copertura contrattuale tenendo conto delle rettifiche derivanti da variazioni delle ipotesi relative ai flussi finanziari relativi a ciascun gruppo di contratti.
L'approccio PAA prevede la misurazione della passività per la copertura residua di un gruppo di contratti di assicurazione a condizione che, al momento del riconoscimento iniziale, l'entità preveda che tale passività rappresenti ragionevolmente un'approssimazione del General Model. I contratti con un periodo di copertura di un anno o meno sono automaticamente idonei per l'approccio PAA. Le semplificazioni derivanti dall'applicazione del metodo PAA non si applicano alla valutazione delle passività per i claims in essere, che sono misurati con il General Model. Tuttavia, non è necessario attualizzare quei flussi di cassa se ci si attende che il saldo da pagare o incassare avverrà entro un anno dalla data in cui è avvenuto il claim.
L'entità deve applicare il nuovo principio ai contratti di assicurazione emessi, inclusi i contratti di riassicurazione emessi, ai contratti di riassicurazione detenuti e anche ai contratti di investimento con una discrectonary partecipation feature (DPF).
Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2023 ma è consentita un'applicazione anticipata, solo per le entità che applicano l'IFRS 9 – Financial Instruments e l'IFRS 15 – Revenue from Contracts with Customers.
Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio della Società dall'adozione di questo
• In data 12 febbraio 2021 lo IASB ha pubblicato due emendamenti denominati "Disclosure of Accounting Policies— Amendments to IAS 1 and IFRS Practice Statement 2" e "Definition of Accounting Estimates—Amendments to IAS 8". Le modifiche sono volte a migliorare la disclosure sulle accounting policy in modo da fornire informazioni più utili agli investitori e agli altri utilizzatori primari del bilancio nonché ad aiutare le società a distinguere i cambiamenti nelle stime contabili dai cambiamenti di accounting policy. Le modifiche si applicheranno dal 1° gennaio 2023, ma è consentita un'applicazione anticipata.
Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio della Società dall'adozione di tali emendamenti.
Alla data di riferimento del presente documento, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti.
• In data 23 gennaio 2020 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Classification of Liabilities as Current or Non-current". Il documento ha l'obiettivo di chiarire come classificare i debiti e le altre passività a breve o lungo termine. Le modifiche entrano in vigore dal 1° gennaio 2023; è comunque consentita un'applicazione anticipata.
Al momento gli amministratori stanno valutando i possibili effetti dell'introduzione di questo emendamento sul bilancio della Società.
• In data 7 maggio 2021 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 12 Income Taxes: Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction". Il documento chiarisce come devono essere contabilizzate le imposte differite su alcune operazioni che possono generare attività e passività di pari ammontare, quali il leasing e gli obblighi di smantellamento. Le modifiche si applicheranno dal 1° gennaio 2023, ma è consentita un'applicazione anticipata.
Al momento gli amministratori stanno valutando i possibili effetti dell'introduzione di questo emendamento sul bilancio intermedio abbreviato della Società.
Successivamente alla chiusura del primo semestre dell'esercizio 2022 non si sono verificati fatti o circostanze tali da modificare in maniera apprezzabile quanto è stato rappresentato nel presente bilancio intermedio abbreviato.
Si rende noto che, ai sensi dello IAS 10, la data in cui il presente bilancio è stato autorizzato alla pubblicazione dagli Amministratori della società è il 5 agosto 2022.
La redazione del bilancio intermedio abbreviato richiede il ricorso a stime ed assunzioni che possono determinare significativi effetti sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico, nonché sull'informativa relativa alle attività e passività potenziali riportate nel bilancio intermedio abbreviato.
L'elaborazione di tali stime implica l'utilizzo delle informazioni disponibili e l'adozione di valutazioni soggettive, fondate anche sull'esperienza storica, utilizzata al fine di formulare assunzioni ragionevoli per la rilevazione dei fatti di gestione.
Per la loro stessa natura le stime e le assunzioni utilizzate possono variare di periodo in periodo, pertanto, non è possibile escludere che già nel prossimo esercizio gli attuali valori iscritti in bilancio possano differire anche in maniera rilevante a seguito del cambiamento delle valutazioni soggettive utilizzate.
Le fattispecie per le quali è stato richiesto l'impiego di valutazioni soggettive nella predisposizione del presente bilancio intermedio abbreviato riguardano:
Con riferimento a talune fattispecie sopra indicate e in considerazione dell'attuale situazione finanziaria ed economica si è ritenuto opportuno fornire adeguata informativa nella "Parte D – Altre informazioni" in merito alle motivazioni sottostanti le decisioni assunte, le valutazioni svolte ed i criteri di stima adottati nell'applicazione dei principi contabili internazionali.
Nella redazione del bilancio intermedio abbreviato, i cambiamenti delle stime contabili legate al COVID-19 non hanno avuto un effetto significativo nel semestre e non si prevede che abbiano un effetto nei periodi futuri.
Si sottolinea che, sotto il profilo della continuità aziendale, nonostante il periodo di incertezza legato al protrarsi della pandemia COVID-19, non vi sono ragioni per ritenere plausibile il contrario in un futuro prevedibile.
La struttura patrimoniale e finanziaria, nonché il trend di crescita registrato nel corso del presente periodo costituiscono assolute conferme in tal senso.
Si fa presente che nei periodi di imposta 2018, 2019, 2020 e 2021, Generalfinance ha aderito al consolidato fiscale nazionale con MGH – Massimo Gianolli Holding S.r.l., in qualità di consolidante, e GGH – Gruppo General Holding S.r.l. e Generalbroker S.r.l., in qualità di consolidate unitamente alla medesima Società, in virtù del rapporto di controllo esercitato da MGH su Generalfinance per il tramite di GGH. In seguito a verifiche effettuate nel corso del presente esercizio, è emerso che l'entità della partecipazione indirettamente detenuta da MGH in Generalfinance non è sufficiente a rispettare i requisiti previsti dalla normativa fiscale di riferimento, che richiede, tra l'altro, che la società consolidante detenga nella società consolidata una partecipazione avente a oggetto più del 50% del relativo capitale sociale, tenendo conto del c.d. effetto di demoltiplicazione nel caso di partecipazione indiretta.
Con riferimento ai periodi di imposta 2018, 2019 e 2020, Generalfinance ha quindi sottoscritto con l'Amministrazione finanziaria i relativi atti di accertamento con adesione per effetto dei quali ha provveduto a versare (a) le sanzioni e i relativi interessi maturati in relazione alla maggiore imposta dovuta da Generalfinance per Euro 79 migliaia; e (b) la maggiore imposta dovuta per Euro 220 migliaia (ferma restando, in relazione alla sola maggiore imposta dovuta, la possibilità di rivalersi sulla consolidante).
Con riferimento al periodo di imposta 2021 è stato invece possibile procedere con la regolarizzazione della posizione della Società in via autonoma, senza la necessità di dover attivare una nuova procedura di adesione con l'Amministrazione finanziaria.
Nel corso del periodo non sono state applicate ai clienti di Generalfinance modifiche contrattuali connesse con le misure poste in essere dal governo, dalle associazioni di categoria e dai singoli intermediari a fronte della pandemia COVID-19.
Con riferimento ai contratti di leasing, non è stato applicato il practical expedient previsto dal Regolamento (UE) n. 1434/2020 e dal Regolamento (UE) n. 2021/1421.
Le politiche contabili adottate per la predisposizione del presente Bilancio intermedio abbreviato al 30 giugno 2022, con riferimento alle fasi di classificazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle diverse poste dell'attivo e del passivo, così come per le modalità di riconoscimento dei costi e dei ricavi, sono rimaste invariate rispetto a quelle adottate per il Bilancio al 31 dicembre 2021, al quale si fa pertanto rinvio.
Nel corso del semestre la Società non ha effettuato trasferimenti tra portafogli di attività finanziarie.
La presente sezione comprende l'informativa sul fair value così come richiesta dall'IFRS 13.
Conformemente a quanto stabilito dai principi contabili internazionali, la Società determina il fair value nella misura del corrispettivo con cui due controparti di mercato, indipendenti e consapevoli, sarebbero disposte, alla data di riferimento del bilancio, a concludere una transazione finalizzata alla vendita di un'attività o al trasferimento di una passività.
I principi contabili internazionali riclassificano il fair value degli strumenti finanziari su tre livelli in ragione degli input rilevabili dai mercati e più precisamente:
L'attivo del bilancio intermedio abbreviato della Società è costituito prevalentemente da crediti di natura commerciale ceduti in regime pro-soluto e da anticipazioni erogate a fronte di crediti di natura commerciale ceduti nell'ambito della disciplina di cui alla Legge n.52 del 21 febbraio 1991.
Il metodo della valutazione del fair value più appropriato dei crediti ceduti e delle anticipazioni concesse è quello di rilevare il valore attuale sulla base dei flussi di incasso futuri attualizzati, utilizzando un tasso, di norma, corrispondente al tasso effettivo del rapporto convenuto con la controparte cedente, tasso che tiene peraltro conto delle altre componenti del costo della transazione.
Va peraltro precisato che i crediti ceduti e le anticipazioni concesse presentano, di norma, una scadenza a breve ed il tasso dei rapporti assume tendenzialmente un andamento variabile.
Per tali motivi è possibile affermare che il fair value dei crediti è assimilabile al valore della transazione rappresentato dall'importo nominale dei crediti ceduti nel caso di operazione in regime di pro-soluto ovvero dall'ammontare delle anticipazioni concesse e pertanto è riclassificato in assenza di input esterni unicamente al livello 3.
Il passivo di bilancio è costituito in prevalenza da debiti finanziari verso il sistema bancario che presentano la caratteristica di passività a breve termine, il cui fair value corrisponde al valore delle somme o dei fondi riscossi dalla Società.
Dette partite sono collocate in via gerarchica al terzo livello in quanto esse sono regolate da accordi contrattuali di natura privatistica di volta in volta convenuti con le rispettive controparti e, pertanto, non trovano riscontro in quotazioni o in parametri osservabili sul mercato.
Il fair value dei crediti ceduti e delle anticipazioni concesse può subire variazioni per eventuali perdite che dovessero sorgere a causa di fattori che ne determinano la parziale o totale inesigibilità.
Il bilancio presenta attività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente. Si tratta delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico - obbligatoriamente valutate al fair value, rappresentate da partecipazioni minoritarie in banche e società finanziarie.
| Totale 30/06/2022 | Totale 31/12/2021 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività/Passività misurate al fair value | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Livello 1 Livello 2 8.115 - - - - - 8.115 - - - - - - - - - 8.115 - - - - - |
Livello 3 | ||
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
- | - | 20.300 | 20.300 | |||
| a) attività finanziarie detenute per la negoziazione | - | - | - | - | |||
| b) attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | |||
| c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
- | - | 20.300 | 20.300 | |||
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | |||
| 3. Derivati di copertura | - | - | - | - | |||
| 4. Attività materiali | - | - | - | - | |||
| 5. Attività immateriali | - | - | - | - | |||
| Totale | - | - | 20.300 | 20.300 | |||
| 1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione | - | - | - | - | |||
| 2. Passività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | |||
| 3. Derivati di copertura | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | - | - | - | - | - | - |
Nel corso del mese di aprile sono state vendute le azioni del Banco BPM che al 31 dicembre 2021 erano classificate nel Livello 1.
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico | Attività finanziarie | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | di cui: a) attività finanziarie detenute per la negoziazione |
di cui: b) attività finanziarie designate al fair value |
di cui: c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
Derivati di copertura |
Attività materiali | Attività immateriali | |
| 1. Esistenze iniziali | 20.300 | - | - | 20.300 | - | - | - | - |
| 2. Aumenti | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.1. Acquisti | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.2. Profitti imputati a: | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.2.1. Conto economico | - | - | - | - | - | - | - | - |
| di cui plusvalenze | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.2.2. Patrimonio netto | - | X | X | X | - | - | - | - |
| 2.3. Trasferimenti da altri livelli | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.4. Altre variazioni in aumento | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Diminuzioni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.1. Vendite | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.2. Rimborsi |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.3. Perdite imputate a: | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.3.1. Conto economico | - | - | - | - | - | - | - | - |
| di cui minusvalenze | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.3.2. Patrimonio netto | - | X | X | X | - | - | - | - |
| 3.4. Trasferimenti ad altri livelli | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.5. Altre variazioni in diminuzione | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 4. Rimanenze finali | 20.300 | - | - | 20.300 | - | - | - | - |
| Attività/passività non misurate al fair | Totale 30/06/2022 | Totale 31/12/2021 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| value o misurate al fair value su base non ricorrente |
VB | L1 | L2 | L3 | VB | L1 | L2 | L3 | |
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
361.709.780 | - | - | 361.709.780 | 321.043.769 | - | - | 321.043.769 | |
| 2. Attività materiali detenute a scopo di investimento |
- | - | - | - | - | - | - | - | |
| 3. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione |
- | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 361.709.780 | - | - | 361.709.780 | 321.043.769 | - | - | 321.043.769 | |
| 1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
332.507.956 | - | - | 332.507.956 | 314.640.957 | - | - | 314.640.957 | |
| 2. Passività associate ad attività in via di dismissione |
- | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 332.507.956 | - | - | 332.507.956 | 314.640.957 | - | - | 314.640.957 |
Legenda: VB = Valore di bilancio; L1 = Livello 1; L2 = Livello 2; L3 = Livello 3
La Società non effettua operatività comportanti perdite/profitti secondo quanto stabilito dall'IFRS 7 par. 28.
Composizione della voce 10 "Cassa e disponibilità liquide"
| Voci/Valori | Totale 30/06/2022 | Totale 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Cassa | 1.595 | 1.710 |
| Crediti "a vista" verso banche | 32.245.860 | 33.456.461 |
| Totale | 32.247.455 | 33.458.171 |
L'ammontare di euro 32.245.860 è costituito da temporanee giacenze di liquidità "a vista" presso Istituti di Credito.
Si evidenzia che, in data 29 gennaio 2019, contestualmente alla stipula di un contratto di finanziamento a medio-lungo termine con un pool di banche, la società ha sottoscritto uno specifico contratto di pegno in forza del quale il saldo attivo dei conti correnti ivi indicati, è costituito a garanzia del debito relativo al finanziamento erogato dal pool di banche.
Al 30 giugno 2022, il saldo attivo dei conti correnti assoggettati al pegno è pari ad euro 20.057.851, mentre il debito relativo al finanziamento, comprensivo degli interessi passivi maturati, è pari ad euro 133.286.051.
2.6 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione merceologica
| Totale 30/06/2022 | Totale 31/12/2021 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Valori | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 |
| 1. Titoli di debito | - | - | - | - | - | - |
| 1.1 Titoli strutturati | - | - | - | - | - | - |
| 1.2 Altri titoli di debito | - | - | - | - | - | - |
| 2. Titoli di capitale | - | - | 20.300 | 8.115 | - | 20.300 |
| 3. Quote di OICR | - | - | - | - | - | - |
| 4. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - |
| 4.1 Pronti contro termine | - | - | - | - | - | - |
| 4.2 Altri | - | - | - | - | - | - |
| Totale | - | - | 20.300 | 8.115 | - | 20.300 |
Nel corso del mese di aprile sono state vendute le azioni del Banco BPM che nel 2021 erano classificate nel Livello 1. L'importo classificato nel Livello 3 si riferisce alle azioni della Rete Fidi Liguria e alle azioni del Confidi Sardegna, la cui valorizzazione è oggetto di verifica periodica sulla base di metodologie interne.
| Totale | 30/06/2022 | Totale 31/12/2021 |
||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore di bilancio | Fair Value | Valore di bilancio | Fair Value | |||||||||||
| Composizione | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
L1 | L2 | L3 | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio | Impaired acquisite o originate |
L1 | L2 | L3 | ||
| 1. Finanziamenti | 360.179.471 | 1.530.214 | 95 | - | - | 361.709.780 | 320.648.251 | 395.423 | 95 | - | - | 321.043.769 | ||
| 1.1 Finanziamenti per leasing |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| di cui: senza opzione finale d'acquisto |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| 1.2 Factoring | 360.179.471 | 1.530.214 | 95 | - | - | 361.709.780 | 320.648.251 | 395.423 | 95 | - | - | 321.043.769 | ||
| - pro-solvendo |
347.276.943 | 1.530.214 | - | - | - | 348.807.157 | 307.303.491 | 395.423 | - | - | - | 307.698.914 | ||
| - pro-soluto |
12.902.528 | - | 95 | - | - | 12.902.623 | 13.344.760 | - | 95 | - | - | 13.344.855 | ||
| 1.3 Credito al consumo | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| 1.4 Carte di credito | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| 1.5 Prestiti su pegno | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| 1.6 Finanziamenti concessi in relazione ai servizi di pagamento prestati |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| 1.7 Altri finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| di cui: da escussione di garanzie e impegni |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| 2. Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| 2.1 titoli strutturati |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| 2.2 altri titoli di debito |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| 3. Altre attività | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Totale | 360.179.471 | 1.530.214 | 95 | - | - | 361.709.780 | 320.648.251 | 395.423 | 95 | - | - | 321.043.769 |
L1 = livello 1; L2 = livello 2; L3 = livello 3
| Totale 30/06/2022 | Totale 31/12/2021 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia operazioni/Valori | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio | Impaired acquisite o originate |
Primo e secondo stadio |
Terzo stadio | Impaired acquisite o originate |
| 1. Titoli di debito | - | - | - | - | - | - |
| a) Amministrazioni pubbliche |
- | - | - | - | - | - |
| b) Società non finanziarie |
- | - | - | - | - | - |
| 2. Finanziamenti verso: | 360.179.471 | 1.530.214 | 95 | 320.648.251 | 395.423 | 95 |
| a) Amministrazioni pubbliche | - | - | - | - | - | - |
| b) Società non finanziarie | 359.050.184 | 1.530.214 | - | 319.461.678 | 395.423 | - |
| c) Famiglie | 1.129.287 | - | 95 | 1.186.573 | - | 95 |
| 3. Altre attività | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 360.179.471 | 1.530.214 | 95 | 320.648.251 | 395.423 | 95 |
| Valore lordo | Rettifiche di valore complessive | Write-off parziali complessivi |
||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Primo stadio | di cui: Strumenti con basso rischio di credito |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
Primo stadio | Secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
||
| Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Finanziamenti | 356.062.246 | - | 4.667.068 | 1.922.628 | 190 | 524.188 | 25.655 | 392.414 | 95 | 38.000 |
| Altre attività | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale 30/06/2022 | 356.062.246 | - | 4.667.068 | 1.922.628 | 190 | 524.188 | 25.655 | 392.414 | 95 | 38.000 |
| Totale 31/12/2021 | 320.385.909 | - | 648.738 | 787.983 | 190 | 382.958 | 3.437 | 392.561 | 95 | 38.000 |
Per quanto riguarda le attività finanziarie impaired acquisite o originate, il valore lordo corrisponde al prezzo pagato per l'acquisto di crediti il cui valore nominale è pari ad euro 19.018, mentre le rettifiche di valore complessive rappresentano le relative perdite attese.
4.5a Finanziamenti valutati al costo ammortizzato oggetto di misure di sostegno Covid-19: valore lordo e rettifiche di valore complessive
Alla data di riferimento del presente bilancio non risultano finanziamenti oggetto di "moratorie" ex lege o altre misure di concessione o che costituiscono nuova liquidità concessa mediante meccanismi di garanzia pubblica.
| Totale 30/06/2022 |
Totale 31/12/2021 |
||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Crediti verso banche |
Crediti verso società finanziarie |
Crediti verso clientela | Crediti verso banche |
Crediti verso società finanziarie |
Crediti verso clientela | ||||||||
| VE | VG | VE | VG | VE | VG | VE | VG | VE | VG | VE | VG | ||
| 1. Attività non deteriorate garantite da: | - | - | - | - | 335.462.864 | 335.462.864 | - | - | - | - | 300.721.512 | 300.721.512 | |
| - Beni in leasing finanziario |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| - Crediti per factoring |
- | - | - | - | 332.870.788 | 332.870.788 | - | - | - | - | 298.779.462 | 298.779.462 | |
| - Ipoteche |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| - Pegni |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| - Garanzie personali |
- | - | - | - | 2.592.076 | 2.592.076 | - | - | - | - | 1.942.050 | 1.942.050 | |
| - Derivati su crediti |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 2. Attività deteriorate garantite da: | - | - | - | - | 1.530.215 | 1.530.215 | - | - | - | - | 395.422 | 395.422 | |
| - Beni in leasing finanziario |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| - Crediti per factoring |
- | - | - | - | 1.073.038 | 1.073.038 | - | - | - | - | 395.422 | 395.422 | |
| - Ipoteche |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| - Pegni |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| - Garanzie personali |
- | - | - | - | 457.177 | 457.177 | - | - | - | - | - | - | |
| - Derivati su crediti |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | - | - | - | - | 336.993.079 | 336.993.079 | - | - | - | - | 301.116.934 | 301.116.934 |
VE = valore di bilancio delle esposizioni
VG = fair value delle garanzie
La tabella riporta il valore delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (crediti pro-solvendo deteriorati e non deteriorati) che sono garantite e l'importo della relativa garanzia. Le garanzie sono costituite da crediti ceduti rinvenienti dall'operatività di factoring.
Inoltre, la Società acquisisce i) garanzie assicurative a protezione dal rischio di default dei debitori ceduti, ii) lettere di patronage, iii) lettere di compensazione tra cedenti e iv) in taluni casi garanzie personali (fidejussioni) da amministratori o soci dei propri cedenti.
Nel caso di garanzie che presentano un valore che eccede l'importo dell'attività garantita, nella colonna "Valore garanzie" è indicato il valore dell'attività garantita.
8.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo
| Attività/Valori | Totale 30/06/2022 | Totale 31/12/2021 |
|---|---|---|
| 1. Attività di proprietà | 2.621.823 | 2.634.617 |
| a) terreni | 178.952 | 178.952 |
| b) fabbricati | 1.526.683 | 1.249.454 |
| c) mobili | 254.514 | 232.628 |
| d) impianti elettronici | - | - |
| e) altre | 661.674 | 973.583 |
| 2. Diritti d'uso acquisiti con il leasing | 2.103.500 | 2.287.843 |
| a) terreni | - | - |
| b) fabbricati | 2.059.174 | 2.221.578 |
| c) mobili | - | - |
| d) impianti elettronici | - | - |
| e) altre | 44.326 | 66.265 |
| Totale | 4.725.323 | 4.922.460 |
| di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute |
- | - |
In tale voce, a partire dal primo gennaio 2019 sono inclusi, altresì, i diritti d'uso acquisiti con il leasing e relativi ad attività materiali che la Società utilizza a scopo funzionale accogliendo anche gli effetti contabili relativi ai contratti di locazione e noleggio operativo in cui la Società è il locatario.
9.1 Attività immateriali: composizione
| Totale 30/06/2022 | Totale 31/12/2021 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Valutazione | Attività valutate al costo |
Attività valutate al fair value |
Attività valutate al costo |
Attività valutate al fair value |
|
| 1. Avviamento | - | - | - | - | |
| 2. Altre attività immateriali | |||||
| di cui: software | - | - | - | - | |
| 2.1 di proprietà | 1.822.331 | - | 1.670.567 | - | |
| - generate internamente | 280.789 | - | 262.071 | - | |
| - altre | 1.541.542 | - | 1.408.496 | - | |
| 2.2 diritti d'uso acquisiti con il leasing | - | - | - | - | |
| Totale 2 | 1.822.331 | - | 1.670.567 | - | |
| 3. Attività riferibili al leasing finanziario | |||||
| 3.1 beni inoptati | - | - | - | - | |
| 3.2 beni ritirati a seguito di risoluzione | - | - | - | - | |
| 3.3 altri beni | - | - | - | - | |
| Totale 3 | - | - | - | - | |
| Totale (1+2+3) | 1.822.331 | - | 1.670.567 | - | |
| Totale | 1.822.331 | 1.670.567 |
Nella voce "Altre attività immateriali di proprietà generate internamente" è contabilizzato, in termini di salari, stipendi e altri costi connessi all'impiego di personale dipendente coinvolto nel generare l'attività, quanto investito per lo sviluppo degli applicativi software che non esauriscono la loro utilità in un solo esercizio, ma generano benefici economici che si manifesteranno anche in futuro.
| Denominazioni | Totale 30/06/2022 | Totale 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Attività fiscali correnti | 1.672.068 | 927.209 |
| Attività fiscali anticipate | 248.162 | 263.866 |
| Totale | 1.920.230 | 1.191.075 |
La voce "Attività fiscali correnti" è composta per la quasi totalità da crediti verso Erario per acconti IRES per euro 1.272.779 e per acconti IRAP per euro 332.977.
La voce "Imposte anticipate" accoglie le imposte anticipate originate principalmente dalle differenze temporanee per gli accantonamenti al fondo svalutazione crediti e per gli accantonamenti al fondo per rischi ed oneri sostenuti e deducibili secondo la normativa fiscale vigente.
| Denominazioni | Totale 30/06/2022 | Totale 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Passività fiscali correnti | 1.639.296 | 1.234.511 |
| Passività fiscali differite | - | - |
| Totale | 1.639.296 | 1.234.511 |
La voce "Passività fiscali correnti" è costituita dal debito verso l'Erario per IRES pari ad euro 1.302.124 e per IRAP pari ad euro 337.172.
Nella voce "Attività diverse" è compreso il credito verso MGH – Massimo Gianolli Holding S.r.l. di cui si fa accenno nella "Parte A – Politiche contabili – A.1 – Parte generale – Sezione 4 – Altri aspetti – Consolidato fiscale nazionale".
1.1 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti
| Totale 30/06/2022 | Totale 31/12/2021 | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci | verso banche |
verso società finanziarie |
verso clientela |
verso banche |
verso società finanziarie |
verso clientela |
||||
| 1. Finanziamenti | 156.232.546 | 56.831.905 | - | 167.761.028 | 77.936.011 | - | ||||
| 1.1 pronti contro termine | - | - | - | - | - | - | ||||
| 1.2 altri finanziamenti | 156.232.546 | 56.831.905 | - | 167.761.028 | 77.936.011 | - | ||||
| 2. Debiti per leasing | - | - | 1.530.209 | - | - | 1.667.121 | ||||
| 3. Altri debiti | - | 80.785.547 | 859.908 | - | 35.799.682 | 452.540 | ||||
| Totale | 156.232.546 | 137.617.452 | 2.390.117 | 167.761.028 | 113.735.693 | 2.119.661 | ||||
| Fair value - livello 1 | - | - | - | - | - | - | ||||
| Fair value - livello 2 | - | - | - | - | - | - | ||||
| Fair value - livello 3 | 156.232.546 | 137.617.452 | 2.390.117 | 167.761.028 | 113.735.693 | 2.119.661 | ||||
| Totale Fair Value | 156.232.546 | 137.617.452 | 2.390.117 | 167.761.028 | 113.735.693 | 2.119.661 |
Il totale della voce ammonta pertanto ad euro 296.240.115.
Il debito verso banche si riferisce a:
| Forma tecnica | Importo |
|---|---|
| Esposizioni in c/c a vista per anticipi SBF | 22.946.495 |
| Finanziamento in pool | 133.286.051 |
| Totale | 156.232.546 |
Relativamente al contratto di finanziamento in pool, si fa presente che la Società – nel contesto delle strategie di funding – ha ottenuto dagli istituti di credito la proroga della scadenza del contratto di ulteriori 2 anni, fino a gennaio 2025.
Il debito per finanziamenti verso società finanziarie si riferisce principalmente a debiti per anticipi fatture Italia ed estero (operazioni di re-factoring).
Gli altri debiti verso società finanziarie si riferiscono a debiti verso la società veicolo relativi all'operazione di cartolarizzazione conclusa a dicembre 2021 ed avente ad oggetto un portafoglio rotativo di crediti derivanti da contratti di factoring prosolvendo e pro-soluto di titolarità della Società.
I debiti verso la clientela si riferiscono ad importi da riconoscere a cedenti rinvenienti da incassi di crediti ceduti e a debiti per leasing, iscritti a seguito dell'adozione del nuovo principio contabile "IFRS 16 Leases".
| Totale 30/06/2022 | Totale 31/12/2021 | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia titoli/Valori | Fair value | Fair value | |||||||
| VB | L1 | L2 | L3 | VB | L1 | L2 | L3 | ||
| A. Titoli | |||||||||
| 1. obbligazioni | 12.978.903 | - | - | 12.978.903 | 12.734.246 | - | - | 12.734.246 | |
| 1.1 strutturate | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 1.2 altre | 12.978.903 | - | - | 12.978.903 | 12.734.246 | - | - | 12.734.246 | |
| 2. altri titoli | 23.288.938 | 23.288.938 | - | - | 18.290.329 | 18.290.329 | - | - | |
| 2.1 strutturati | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 2.2 altri | 23.288.938 | 23.288.938 | - | - | 18.290.329 | 18.290.329 | - | - | |
| Totale | 36.267.841 | 23.288.938 | - | 12.978.903 | 31.024.575 | 18.290.329 | - | 12.734.246 |
1.2 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei titoli in circolazione
Per quanto riguarda le obbligazioni, nel corso dei mesi di settembre e ottobre 2021, la Società ha emesso e collocato due prestiti obbligazionari subordinati Tier 2.
Il primo, con durata sei anni e scadenza 30 settembre 2027, è stato emesso per un ammontare di 5 milioni di euro con cedola
Il secondo, con durata cinque anni e scadenza 28 ottobre 2026, è stato emesso per un ammontare di 7,5 milioni di euro e con cedola annuale a tasso variabile pari all'euribor 3 mesi maggiorato di uno spread pari a 800 basis points.
Le obbligazioni – sottoscritte da investitori istituzionali – sono state immesse nel sistema di gestione accentrata presso Monte Titoli S.p.A. ed assoggettate alla disciplina di dematerializzazione.
Gli altri titoli sono cambiali finanziarie ammesse in forma dematerializzata in Monte Titoli e negoziate sull'ExtraMOT PRO, Segmento Professionale del Mercato ExtraMOT, sistema multilaterale di negoziazione gestito da Borsa Italiana S.p.A. In particolare, alla data della relazione finanziaria sono stati emessi due titoli. Il primo, con durata tre mesi, è stato emesso per un ammontare di 18,3 milioni di euro e con cedola zero coupon a tasso fisso annuo pari a 0,57%. Il secondo, con durata sei mesi, è stato emesso per un ammontare di 5 milioni di euro e con cedola zero coupon a tasso fisso annuo pari a 0,7%.
La voce "Titoli in circolazione" comprende Titoli subordinati per 13 milioni di euro, relativi all'emissione di prestiti obbligazionari Tier 2 per nominali 12,5 milioni di euro.
Per il contenuto della voce "Passività fiscali" si rimanda a quanto riportato nella Sezione 10 dell'attivo "Attività fiscali e Passività fiscali".
8.1 Altre passività: composizione
| Voci/Valori | Totale 30/06/2022 | Totale 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Ratei e risconti passivi | 4.385.924 | 4.062.479 |
| Debiti verso Erario | 278.179 | 249.848 |
| Enti previdenziali e assistenziali | 182.868 | 167.542 |
| Dipendenti conto retribuzioni | 354.979 | 352.394 |
| Debiti verso fornitori e prestatori | 4.080.864 | 1.866.745 |
| Debiti verso MGH – Massimo Gianolli Holding S.r.l. per consolidato fiscale |
- | 761.787 |
| Debiti diversi | 11.473.653 | 8.336.265 |
| Totale | 20.756.467 | 15.797.060 |
La voce "debiti diversi" accoglie per la quasi totalità i pagamenti ricevuti dai debitori per le operazioni di factoring in essere per i quali l'imputazione alle relative posizioni generalmente è avvenuta nei primi giorni del mese di luglio e il differenziale tra gli effetti presso istituti di credito e le relative posizioni ancora aperte sui debitori ceduti, dovuto allo sfasamento temporale tra l'operazione di chiusura fatta dagli istituti di credito e quella fatta dalla Società che, a parità di scadenza, avverrà all'effettivo incasso del titolo.
10.1 Fondi per rischi ed oneri: composizione
| Voci/Valori | Totale 30/06/2022 | Totale 31/12/2021 |
|---|---|---|
| 1. Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie | ||
| finanziarie rilasciate | - | - |
| 2. Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate | - | - |
| 3. Fondi di quiescenza aziendali | 129.122 | 118.452 |
| 4. Altri fondi per rischi ed oneri | - | 158.076 |
| 4.1 controversie legali e fiscali | - | - |
| 4.2 oneri per il personale | - | 158.076 |
| 4.3 altri | - | - |
| Totale | 129.122 | 276.528 |
I "Fondi di quiescenza" si riferiscono al "Fondo acc.to indennità suppletiva di clientela" e al "Fondo per patto di non concorrenza" accantonati a favore dell'unico agente. Tali somme verranno corrisposte al momento della chiusura del rapporto.
Si segnala che la Società nel corso del mese di giugno ha effettuato il pagamento delle somme accantonate negli "Altri fondi – oneri per il personale" per i contributi da eccedenza massimale ex art. 2, comma 18 legge 335/1995, non versati per gli anni 2017 – 2020.
In riferimento ai contenziosi passivi in cui è coinvolta la Società, anche sulla base degli specifici pareri resi dai legali incaricati alla difesa giudiziale, alla data del bilancio intermedio abbreviato, gli stessi contenziosi sono stati tutti valutati con rischio di soccombenza "remoto", salvo due, come di seguito esposto:
Alla data della relazione finanziaria la Società è coinvolta in 7 contenziosi passivi.
11.1 Capitale: composizione
| Tipologie | Importo |
|---|---|
| 1. Capitale | 4.202.329 |
| 1.1 Azioni ordinarie | 4.202.329 |
| 1.2 Altre azioni | - |
Il capitale sociale è pari a euro 4.202.329,36 ed è suddiviso in n. 12.635.066 azioni ordinarie prive di valore nominale a norma del 3° comma dell'art. 2346 C.C. e dell'art. 5 del vigente Statuto sociale.
Alla data della relazione, il capitale sociale - che si è modificato in seguito al rafforzamento patrimoniale perfezionato nel contesto dell'operazione di quotazione - è suddiviso tra "GGH - GRUPPO GENERAL HOLDING S.R.L." ("GGH"), che detiene n. 5.227.273 azioni ordinarie, pari al 41,37% del capitale sociale, "CREDIT AGRICOLE ITALIA S.P.A." ("CAI"), che detiene n. 2.494.224 azioni ordinarie, pari al 19,74% del capitale sociale, First4Progress S.p.A. ("F4P"), che detiene n. 650.000 azioni ordinarie, pari al 5,14% del capitale sociale; le restanti n. 4.263.569 azioni ordinarie (pari al 33,75% del capitale sociale) sono detenute da investitori istituzionali e professionali che hanno sottoscritto i titoli nel contesto dell'IPO della Società.
Si segnala che, ai sensi dell'art. 85-bis, comma 4-bis, del Regolamento Emittenti, in data 29 giugno 2022, GGH - Gruppo General Holding S.r.l. e Crédit Agricole Italia S.p.A. hanno conseguito la maggiorazione del diritto di voto con riferimento a, rispettivamente, numero 5.227.273 e 2.002.868 azioni ordinarie della Società, ricorrendo i presupposti e le condizioni previste dall'art. 127-quinquies, comma 7, del Decreto Legislativo n. 58 del 24 febbraio 1998 come successivamente modificato e integrato e dall'art. 6 dello Statuto sociale.
Al 30 giugno 2022 e al 31 dicembre 2021 la Società non possiede azioni proprie.
Alle date del 30 giugno 2022 e al 31 dicembre 2021 la Società non ha valorizzato la voce strumenti di capitale.
| Tipologie | Importo |
|---|---|
| 1. Sovrapprezzi di emissione | 25.434.455 |
| 1.1 Azioni ordinarie | 25.434.455 |
| 1.2 Altre azioni | - |
La variazione in aumento della voce "Sovrapprezzi di emissione" deriva anch'essa dal rafforzamento patrimoniale perfezionato nel contesto dell'operazione di quotazione sul mercato Euronext Milan, segmento STAR. L'incremento della "Riserva di sovrapprezzo azioni" è ridotto dai costi sostenuti per la quotazione, al netto dell'effetto fiscale, imputati direttamente a Patrimonio Netto sulla base di quanto previsto dal principio contabile internazionale IAS 32.
1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione
| Voci/Forme tecniche | Titoli di debito |
Finanziamenti | Altre operazioni |
30/06/2022 | 30/06/2021 |
|---|---|---|---|---|---|
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con | - | - | - | - | - |
| impatto a conto economico: | |||||
| 1.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione |
|||||
| 1.2 Attività finanziarie designate al fair value | |||||
| 1.3 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
|||||
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | X | - | - |
| 3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
- | 6.362.776 | - | 6.362.776 | 3.870.866 |
| 3.1 Crediti verso banche | - | - | X | - | - |
| 3.2 Crediti verso società finanziarie | - | - | X | - | - |
| 3.3 Crediti verso clientela | - | 6.362.776 | X | 6.362.776 | 3.870.866 |
| 4. Derivati di copertura | X | X | - | X | - |
| 5. Altre attività | X | X | - | X | - |
| 6. Passività finanziarie | X | X | X | X | - |
| Totale | - | 6.362.776 | - | 6.362.776 | 3.870.866 |
| di cui: interessi attivi su attività finanziarie impaired |
- | - | - | - | - |
| di cui: interessi attivi su leasing | X | - | X | - | - |
| Voci/Forme tecniche | Debiti | Titoli | Altre operazioni |
30/06/2022 | 30/06/2021 |
|---|---|---|---|---|---|
| 1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
1.974.954 | 610.807 | - | 2.585.761 | 1.153.063 |
| 1.1 Debiti verso banche | 1.131.432 | X | X | 1.131.432 | 902.356 |
| 1.2 Debiti verso società finanziarie | 826.880 | X | X | 826.880 | 231.337 |
| 1.3 Debiti verso clientela | 16.642 | X | X | 16.642 | 19.370 |
| 1.4 Titoli in circolazione | X | 610.807 | X | 610.807 | - |
| 2. Passività finanziarie di negoziazione | - | - | - | - | - |
| 3. Passività finanziarie designate al fair value |
- | - | - | - | - |
| 4. Altre passività | X | X | 13.756 | 13.756 | 10 |
| 5. Derivati di copertura | X | X | - | - | - |
| 6. Attività finanziarie | X | X | X | - | - |
| Totale | 1.974.954 | 610.807 | 13.756 | 2.599.517 | 1.153.073 |
| di cui: interessi passivi relativi ai debiti per leasing |
16.642 | X | X | 16.642 | 19.370 |
| 2.1 Commissioni attive: composizione | |||
|---|---|---|---|
| -- | -- | -- | -------------------------------------- |
| Dettaglio | Totale 30/06/2022 | Totale 30/06/2021 |
|---|---|---|
| a) operazioni di leasing | - | - |
| b) operazioni di factoring | 12.886.896 | 9.257.789 |
| c) credito al consumo | - | - |
| d) garanzie rilasciate | - | - |
| e) servizi di: | ||
| - gestione fondi per conto terzi |
- | - |
| - intermediazione in cambi |
- | - |
| - distribuzione prodotti |
- | - |
| - altri |
- | - |
| f) servizi di incasso e pagamento | - | - |
| g) servicing in operazioni di cartolarizzazione | - | - |
| h) altre commissioni | - | - |
| Totale | 12.886.896 | 9.257.789 |
| Dettaglio/Settori | Totale 30/06/2022 | Totale 30/06/2021 | |
|---|---|---|---|
| a) garanzie ricevute | 186 | 186 | |
| b) distribuzione di servizi da terzi | - | - | |
| c) servizi di incasso e pagamento | - | - | |
| d) altre commissioni | 2.041.451 | 1.469.786 | |
| d.1 operazioni di anticipazione di crediti di impresa (L.52/91) | 303.381 | 226.917 | |
| d.2 altre | 1.738.070 | 1.242.869 | |
| Totale | 2.041.637 | 1.469.972 |
Le commissioni passive per operazioni di anticipazione di crediti d'impresa sono rappresentate da provvigioni e compensi corrisposti a soggetti terzi.
La sottovoce "Altre" è composta principalmente da spese e commissioni bancarie per euro 953.575 e da costi sostenuti per l'assicurazione del credito per euro 747.707.
8.1 Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione
| Rettifiche di valore (1) | Riprese di valore (2) | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali |
Primo | Secondo | Terzo stadio | Impaired originate |
acquisite o | Primo | Secondo | Terzo | Impaired acquisite |
Totale 30/06/2022 |
Totale 30/06/2021 |
|
| stadio | stadio | Write-off | Altre | Write-off | Altre | stadio | stadio | stadio | o originate |
|||
| 1. Crediti verso banche |
(74) | - | - | - | - | - | 99 | - | - | - | 25 | 2.363 |
| - per leasing |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - per factoring |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri crediti |
(74) | - | - | - | - | - | 99 | - | - | - | 25 | 2.363 |
| 2. Crediti verso società finanziarie |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - per leasing |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - per factoring |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri crediti |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Crediti verso clientela |
(141.232) | (22.218) | (38.000) | (55.827) | - | - | - | - | 55.974 | - | (201.303) | (25.124) |
| - per leasing |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - per factoring |
(141.232) | (22.218) | (38.000) | (55.827) | - | - | - | - | 55.974 | - | (201.303) | (25.124) |
| - per credito al consumo |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - prestiti su pegno |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri crediti |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | (141.306) | (22.218) | (38.000) | (55.827) | - | - | 99 | - | 55.974 | - | (201.278) | (22.761) |
Gli importi inseriti nella voce "Crediti verso banche" si riferiscono ai crediti verso banche "a vista" riportati nella voce "Cassa e disponibilità liquide".
Le rettifiche di valore comprendono sia gli accantonamenti al fondo a copertura delle perdite attese su crediti che le perdite su crediti. Il valore dei write-off rilevati direttamente a conto economico è pari ad euro 38.000.
Per maggiori dettagli si rimanda alla "Parte D – Altre informazioni – Sezione 3 – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura".
8.1a Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo a finanziamenti valutati al costo ammortizzato oggetto di misure di sostegno Covid-19: composizione
Alla data di riferimento del presente bilancio non ci sono rettifiche di valore nette per i finanziamenti oggetto di "moratorie" o altre misure di concessione o che costituiscono nuova liquidità concessa mediante meccanismi di garanzia pubblica.
10.1 Spese per il personale: composizione
| Tipologie di spese/Valori | Totale 30/06/2022 | Totale 30/06/2021 |
|---|---|---|
| 1. Personale dipendente | 2.654.675 | 2.233.797 |
| a) salari e stipendi | 1.901.200 | 1.595.983 |
| b) oneri sociali | 554.263 | 480.678 |
| c) indennità di fine rapporto | 2.105 | 2.709 |
| d) spese previdenziali | - | - |
| e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale | 103.513 | 77.239 |
| f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi | ||
| simili: | ||
| - a contribuzione definita | - | - |
| - a benefici definiti | - | - |
| g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: | ||
| - a contribuzione definita | 40.445 | 28.623 |
| - a benefici definiti | - | - |
| h) altri benefici a favore dei dipendenti | 53.149 | 48.565 |
| 2. Altro personale in attività | - | - |
| 3. Amministratori e Sindaci | 354.719 | 330.615 |
| 4. Personale collocato a riposo | - | - |
| 5. Recuperi di spesa per dipendenti distaccati presso altre | ||
| aziende | - | - |
| 6. Rimborsi di spesa per dipendenti distaccati presso la società | - | - |
| Totale | 3.009.394 | 2.564.412 |
| Tipologia di spesa/Valori | Totale 30/06/2022 | Totale 30/06/2021 |
|---|---|---|
| Compensi professionali e consulenze | 1.728.247 | 560.836 |
| Oneri per imposte indirette e tasse | 78.267 | 54.225 |
| Spese di manutenzione | 33.769 | 28.365 |
| Spese per utenze | 67.800 | 54.790 |
| Affitti passivi e spese condominiali | 44.987 | 43.791 |
| Assicurazioni | 20.032 | 20.061 |
| Altri oneri amministrativi | 1.407.627 | 859.904 |
| Totale | 3.380.729 | 1.621.972 |
L'incremento della voce "Compensi professionali e consulenze" è dovuto ai costi sostenuti per l'operazione di quotazione imputati direttamente a Conto Economico sulla base di quanto previsto dal principio contabile internazionale IAS 32.
| Accantonamenti | Utilizzi | Riprese di valore |
Riattribuzioni di eccedenze |
30/06/2022 | 30/06/2021 | ||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| quiescenza | 1. Accantonamenti al fondo | (10.670) | - | - | - | (10.670) | (5.077) |
| 2. Accantonamenti ad altri fondi per rischi ed oneri: |
- | - | - | - | - | (158.076) | |
| a) | controversie legali e fiscali |
- | - | - | - | - | - |
| b) | oneri per il personale | - | - | - | - | - | (158.076) |
| c) | altri | - | - | - | - | - | - |
| Totale | (10.670) | - | - | - | (10.670) | (163.153) |
In riferimento alla tabella sopra riportata, si vedano i commenti presenti nella sezione 10 della PARTE B – INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE - PASSIVO.
| Totale 30/06/2022 | Totale 30/06/2021 | ||
|---|---|---|---|
| 1. | Imposte correnti (-) | (2.471.372) | (1.156.331) |
| 2. | Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) | - | - |
| 3. | Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) | - | - |
| 3 bis. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta | |||
| di cui alla legge n. 214/2011 (+) | - | - | |
| 4. | Variazione delle imposte anticipate (+/-) | (15.704) | (514.584) |
| 5. | Variazione delle imposte differite (+/-) | - | - |
| 6. | Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+3 bis+/-4+/-5) | (2.487.076) | (1.670.915) |
Le imposte correnti di competenza del primo semestre 2022 sono stimate in euro 1.994.053 per IRES e in euro 477.319 per IRAP.
Per la determinazione dell'imposta sui redditi (IRES) è stata applicata l'aliquota del 27,5%, comprensiva del 3,5% relativa all'addizionale IRES. Per l'imposta regionale sulle attività produttive (IRAP) è stata adottata l'aliquota del 5,57%.
La variazione delle imposte anticipate è determinata dalla somma algebrica ottenuta da aumenti per euro 36.178 per nuove imposte anticipate sorte nel semestre e da diminuzioni per euro 51.882 per recupero a tassazione di imponibile tassato in precedenti esercizi.
Le modalità di calcolo dell'utile (perdita) base per azione e dell'utile (perdita) diluito per azione sono definite dallo IAS 33 – Utile per azione. L'utile (perdita) base per azione è definito come il rapporto fra il risultato economico o il risultato delle attività operative in esercizio (escludendo quindi il risultato delle attività non correnti in via di dismissione al netto delle imposte) attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale e la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo. Nella tabella che segue si riporta l'utile (perdita) base per azione con i dettagli del calcolo.
| Dettaglio | 30/06/2022 | 30/06/2021 |
|---|---|---|
| Utile (perdita) attribuibile ai possessori di azioni ordinarie | 4.946.813 | 3.887.387 |
| Media ponderata azioni ordinarie | 9.842.786 | 9.827.274 |
| Utile (perdita) base per azione | 0,50 | 0,40 |
Nel corso del primo semestre 2022 la società ha completato il processo di quotazione delle azioni ordinarie su Euronext Milan, organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., Segmento Euronext STAR Milan. Nel contesto della quotazione, sono state offerte n. 2.807.792 azioni di nuova emissione derivanti dall'aumento di capitale deliberato dalla Società a servizio dell'IPO. Le azioni ordinarie in circolazione sono dunque passate da n. 9.827.274 al 30 giugno 2021 a n. 12.635.066 al 30 giugno 2022. Come stabilito dallo IAS 33, la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione nel primo semestre 2022 è stata calcolata
tenuto conto che l'emissione delle nuove azioni è avvenuta in data 29 giugno, dunque un giorno prima della chiusura del trimestre, con impatto marginale sul numero medio. Non ci sono strumenti in essere con potenziale effetto diluitivo, pertanto, l'utile (perdita) diluito per azione risulta quindi pari all'utile (perdita) base per azione.
| Totale 30/06/2022 | Totale 31/12/2021 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Valori | Valore | Rettifiche di | Valore | Valore | Rettifiche | Valore | |
| lordo | valore | netto | lordo | di valore | netto | ||
| 1. Non deteriorate | 360.729.314 | 549.843 | 360.179.471 | 321.034.647 | 386.395 | 320.648.252 | |
| • esposizioni verso cedenti (pro solvendo) |
347.787.196 | 510.253 | 347.276.943 | 307.675.237 | 371.745 | 307.303.492 | |
| - cessioni di crediti futuri | 14.493.975 | 87.820 | 14.406.155 | 8.544.289 | 20.259 | 8.524.030 | |
| - altre | 333.293.221 | 422.433 | 332.870.788 | 299.130.948 | 351.486 | 298.779.462 | |
| • esposizioni verso debitori ceduti (pro-soluto) |
12.942.118 | 39.590 | 12.902.528 | 13.359.410 | 14.650 | 13.344.760 | |
| 2. Deteriorate | 1.922.818 | 392.509 | 1.530.309 | 788.173 | 392.656 | 395.517 | |
| 2.1 Sofferenze | 597.681 | 325.310 | 272.371 | 695.630 | 379.044 | 316.586 | |
| • esposizioni verso cedenti (pro solvendo) |
597.491 | 325.215 | 272.276 | 695.440 | 378.949 | 316.491 | |
| - cessioni di crediti futuri | - | - | - | - | - | - | |
| - altre | 597.491 | 325.215 | 272.276 | 695.440 | 378.949 | 316.491 | |
| • esposizioni verso debitori ceduti (pro-soluto) |
190 | 95 | 95 | 190 | 95 | 95 | |
| - acquisti al di sotto del valore nominale |
190 | 95 | 95 | 190 | 95 | 95 | |
| - altre | - | - | - | - | - | - | |
| 2.2 Inadempienze probabili | 787.707 | 42.419 | 745.288 | 92.543 | 13.612 | 78.931 | |
| • esposizioni verso cedenti (pro solvendo) |
787.707 | 42.419 | 745.288 | 92.543 | 13.612 | 78.931 | |
| - cessioni di crediti futuri | - | - | - | - | - | - | |
| - altre | 787.707 | 42.419 | 745.288 | 92.543 | 13.612 | 78.931 | |
| • esposizioni verso debitori ceduti (pro-soluto) |
- | - | - | - | - | - | |
| - acquisti al di sotto del valore nominale |
- | - | - | - | - | - | |
| - altre | - | - | - | - | - | - | |
| 2.3 Esposizioni scadute deteriorate | 537.430 | 24.780 | 512.650 | - | - | - | |
| • esposizioni verso cedenti (pro solvendo) |
537.430 | 24.780 | 512.650 | - | - | - | |
| - cessioni di crediti futuri | 481.239 | 24.062 | 457.177 | - | - | - | |
| - altre | 56.191 | 718 | 55.473 | - | - | - | |
| • esposizioni verso debitori ceduti (pro-soluto) |
- | - | - | - | - | - | |
| - acquisti al di sotto del valore nominale |
- | - | - | - | - | - | |
| - altre | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 362.652.132 | 942.352 | 361.709.780 | 321.822.820 | 779.051 | 321.043.769 |
La tabella fornisce un dettaglio del valore dei crediti iscritti alla voce 40 dell'Attivo, con esclusivo riferimento alle esposizioni relative all'attività specifica dell'anticipazione dei crediti d'impresa (factoring).
I crediti sono distinti tra attività in bonis ed attività deteriorate e classificati per tipologia di controparte: cedente e debitore ceduto.
L'iscrizione di un credito nella categoria "Esposizioni verso debitori ceduti" presuppone che la cessione dei crediti abbia determinato l'effettivo trasferimento al cessionario di tutti i rischi e benefici.
B.3.1 – Turnover dei crediti oggetto di operazioni di factoring
| Voci | 30/06/2022 | 30/06/2021 |
|---|---|---|
| 1. Operazioni pro-soluto | 56.059.067 | 29.810.725 |
| - di cui: acquisti al di sotto del valore nominale | - | - |
| 2. Operazioni pro-solvendo | 862.427.501 | 511.802.053 |
| Totale | 918.486.568 | 541.612.778 |
La tabella dettaglia il turnover dei crediti ceduti (ammontare del flusso lordo dei crediti ceduti dalla clientela alla Società nel corso del primo trimestre), distinguendo le operazioni in relazione all'assunzione o meno da parte del cedente della garanzia della solvenza del debitore ceduto.
| Voci | 30/06/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Flusso dei contratti di acquisto di crediti futuri nell'esercizio | 14.124.728 | 36.092.806 |
| Ammontare dei contratti in essere alla data di chiusura dell'esercizio | 26.047.772 | 12.021.335 |
Al 30 giugno 2022 l'esposizione netta per crediti futuri è pari ad euro 14.863.333.
D.1 – Valore delle garanzie (reali o personali) rilasciate e degli impegni
| Operazioni | Importo 30/06/2022 | Importo 31/12/2021 |
|---|---|---|
| 1. Garanzie rilasciate di natura finanziaria a prima richiesta | 76.889.756 | 101.394.853 |
| a) Banche | 20.057.851 | 23.458.842 |
| b) Società finanziarie | 56.831.905 | 77.936.011 |
| c) Clientela | - | - |
| 2. Altre garanzie rilasciate di natura finanziaria | - | - |
| a) Banche | - | - |
| b) Società finanziarie | - | - |
| c) Clientela | - | - |
| 3. Garanzie rilasciate di natura commerciale | - | - |
| a) Banche | - | - |
| b) Società finanziarie | - | - |
| c) Clientela | - | - |
| 4. Impegni irrevocabili a erogare fondi | - | - |
| a) Banche | - | - |
| i) a utilizzo certo |
- | - |
| ii) a utilizzo incerto |
- | - |
| b) Società finanziarie | - | - |
| i) a utilizzo certo |
- | - |
| ii) a utilizzo incerto |
- | - |
| c) Clientela | - | - |
| i) a utilizzo certo |
- | - |
| ii) a utilizzo incerto |
- | - |
| 5. Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione | - | - |
| 6. Attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi | - | - |
| 7. Altri impegni irrevocabili | - | - |
| a) a rilasciare garanzie | - | - |
| b) altri | - | - |
| Totale | 76.889.756 | 101.394.853 |
In riferimento alle "Garanzie rilasciate di natura finanziaria a prima richiesta – a) Banche", si evidenzia che, in data 29 gennaio
2019, contestualmente alla stipula di un contratto di finanziamento a medio-lungo termine con un pool di banche, la società ha sottoscritto uno specifico contratto di pegno in forza del quale il saldo attivo dei conti correnti ivi indicati, è costituito a garanzia del debito relativo al finanziamento erogato dal pool di banche.
Al 30 giugno 2022, il saldo attivo dei conti correnti assoggettati al pegno è pari ad euro 20.057.851, mentre il debito relativo al finanziamento, comprensivo degli interessi passivi maturati, è pari ad euro 133.286.051.
Nelle "Garanzie rilasciate di natura finanziaria a prima richiesta – b) Società finanziarie" è indicato l'importo delle garanzie pro-solvendo rilasciate in relazione alle operazioni di finanziamento "refactoring" poste in essere con controparti società di factoring italiane, in cui Generalfinance mantiene la garanzia di solvenza sui crediti riceduti. L'ammontare della garanzia, coprendo l'intera esposizione pro-solvendo, risulta pari all'indebitamento per operazioni di ricessione pro-solvendo alla data di riferimento.
Inoltre, si segnala che la Società ha riceduto in garanzia al pool di banche parte dei crediti acquistati dai propri cedenti, in linea con quanto previsto dal contratto di finanziamento "Revolving Credit Facility" rinnovato anticipatamente a novembre 2021. In particolare, il contratto emendato prevede che Generalfinance – ad ogni tiraggio della linea RCF – effettui cessioni in garanzia di crediti nominali per un ammontare complessivo pari all'ammontare della linea utilizzata alla data di riferimento. Trattandosi di fattispecie particolare e diversa da garanzia finanziaria o personale, tale garanzia non viene indicata nella tabella sopra riportata.
Sezione 2 – Operazioni di cartolarizzazione, informativa sulle entità strutturate non consolidate contabilmente (diverse dalle società veicolo per la cartolarizzazione) e operazioni di cessione delle attività
Generalfinance ha sottoscritto in data 13 dicembre 2021 il primo programma di cartolarizzazione – triennale e soggetto a rinnovo annuale – di crediti commerciali nell'ambito del quale cede pro-soluto, su base rotativa, portafogli di crediti commerciali performing originati nell'esercizio della propria attività caratteristica ad una società veicolo italiana costituita ai sensi della legge sulla cartolarizzazione (General SPV S.r.l.). Successivamente, in data 14 giugno 2022, è stato definito l'ingresso di Intesa Sanpaolo (Divisione IMI Corporate & Investment Banking) quale nuovo senior lender – a fianco di BNP Paribas – nell'ambito del programma di cartolarizzazione, attualmente di ammontare massimo di nominali Euro 590 milioni. Gli acquisti dei crediti sono finanziati attraverso l'emissione di diverse classi di titoli ABS di tipo partly paid, con differente grado di subordinazione, in particolare:
Massimi Euro 200.000.000 di Senior Notes A1, sottoscritte da BNP Paribas, attraverso il conduit Matchpoint Finance LTD, con un commitment iniziale di Euro 75 milioni;
Massimi Euro 200.000.000 di Senior Notes A2, sottoscritte da Intesa Sanpaolo, attraverso il conduit Duomo Funding PLC, con un commitment iniziale di Euro 50 milioni;
Massimi Euro 42.400.000 di Mezzanine Notes B1 e B2, inizialmente sottoscritte e ritenute da Generalfinance e che potranno essere successivamente collocate presso investitori istituzionali;
Massimi Euro 29.600.000 di Junior Notes, integralmente sottoscritte e ritenute da Generalfinance, anche al fine di soddisfare la retention rule regolamentare.
I titoli emessi da General SPV sono privi di rating e non sono quotati.
Nell'ambito della cartolarizzazione – che non determina il deconsolidamento dei crediti verso la clientela, che continuano dunque a rimanere iscritti nel bilancio del factor – Generalfinance opera come Sub-Servicer.
Da un punto di vista contabile – sulla base della sostanza economica dell'operazione – è stato rilevato nel passivo dello stato patrimoniale, fra le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato, l'ammontare delle note senior sottoscritte da Matchpoint Finance LTD e da Duomo Funding PLC, in quanto rappresenta il finanziamento ottenuto da Generalfinance attraverso la struttura di cartolarizzazione. Le note mezzanine e Junior – interamente ritenute da Generalfinance – sono state sottoscritte per compensazione della corrispondente parte del corrispettivo iniziale relativo alla cessione dei crediti da parte dell'originator; pertanto, tali note non compaiono in bilancio, in quanto non rappresentano un'esposizione per cassa di Generalfinance.
La società non ha alcuna esposizione verso cartolarizzazione di terzi.
Al 30 giugno 2022 il debito verso la società veicolo (comprensivo degli interessi maturati) è pari ad euro 80.785.547.
Si riporta di seguito la struttura di capitale – con i relativi valori massimi – dell'unica operazione di cartolarizzazione in essere.
| Operazione: General SPV | Importo |
|---|---|
| Outstanding massimo nominale dei Crediti | 590.000.000 |
| Nominale massimo delle note emesse – General SPV | |
| Senior (A1) | 200.000.000 |
| Senior (A2) | 200.000.000 |
| Mezzanine (B1) | 21.200.000 |
| Mezzanine (B2) | 21.200.000 |
| Junior | 29.600.000 |
| TOTALE | 472.000.000 |
Nella tabella di seguito sono indicate le parti dell'operazione di cartolarizzazione General SPV.
| Ruolo | Soggetto |
|---|---|
| Emittente e Cessionario | General SPV S.r.l. – Società Veicolo costituita ai sensi della L. 130/99 |
| Master Servicer | Zenith Service S.p.A. |
| Originator /Sub-Servicer | Generalfinance S.p.A. |
| Programme Agent | BNP Paribas S.A., Italian branch |
| Calculation Agent | Zenith Service S.p.A. |
| Corporate Servicer | Zenith Service S.p.A. |
| Rappresentante degli obbligazionisti | Zenith Service S.p.A. |
| Interim Account Bank | Banco BPM S.p.A. |
| Account Bank | The Bank of New York Mellon SA/NV Milan branch |
| Paying Agent | The Bank of New York Mellon SA/NV Milan branch |
| Sottoscrittore dei Titoli ABS Senior A1 | BNP Paribas S.A., attraverso il conduit Matchpoint Finance LTD |
| Sottoscrittore dei Titoli ABS Senior A2 | Intesa Sanpaolo S.p.A., attraverso il conduit Duomo Funding PLC |
| Sottoscrittore dei Titoli ABS Mezzanine e Junior | Generalfinance S.p.A. |
Nella tabella seguente sono indicate le condizioni del funding senior, sottoscritto da BNP Paribas, tramite Matchpoint Finance LTD, e da Intesa Sanpaolo, tramite Duomo Funding PLC
| Descrizione | Livello |
|---|---|
| BNP Paribas S.A., tramite Matchpoint Finance LTD | |
| Senior Noteholder | Intesa Sanpaolo, tramite Duomo Funding PLC |
| Target Linea Finanziamento Senior a 3 anni: € 400 mln | |
| Target Linea di Senior Funding | Linea Finanziamento Senior in essere: € 200 mln |
| Linea committed | € 125 mln |
| Linea uncommitted al Closing | € 75 mln |
| Durata | 3 anni con commitment rinnovabile annualmente |
| Periodo revolving | 3 anni, soggetto ad eventi di terminazione anticipata |
| Limite percentuale di erogazione | Limite 82,5% |
| Senior Advance Rate | 85% (senior note) delle anticipazioni (Initial Advanced Amount) |
| Portafoglio oggetto dell'Operazione | Factoring Pro-Solvendo e Factoring Pro-Soluto |
| Credit Enhancement dinamico in funzione dei livelli di (i) default, (ii) | |
| dilution, (iii) dell'ammontare medio finanziato ai Cedenti Originati, | |
| Supporto di credito | soggetto ad un floor e aggiustato per il livello di concentrazione dei |
| Debitori. Il Supporto di Credito corrisponde al DPP ed è atteso essere | |
| pari a circa il 20% del nominale del Portafoglio | |
| Titoli Senior | Variable Funding Notes pari all'85% delle anticipazioni di GF |
| Titoli Mezzanine | Partly Paid Notes pari all' 8,8% delle anticipazioni di GF |
| Titoli Junior | Partly Paid Notes pari al 6,2%1 delle anticipazioni di GF |
| Interest Rate | EURIBOR 1M con floor a 0% + Margine |
| Margine | 1,08% per annum |
| Commitment Fee | 0,33% per annum della porzione di linea committed non utilizzata |
| Rating | Non previsto |
| Hedging | Non previsto |
Generalfinance è esposta ai rischi tipici di un intermediario finanziario. In particolare, anche sulla base del processo ICAAP definito, la Società è esposta ai seguenti rischi rilevanti di "primo pilastro":
Generalfinance è altresì esposta ai seguenti altri rischi:
Rischio di non conformità: rischio di incorrere in sanzioni giudiziarie o amministrative, perdite finanziarie rilevanti o danni di reputazione in conseguenza di violazioni di norme imperative (di legge o di regolamenti) ovvero di norme di autoregolamentazione (es. statuti, codici di condotta etc.), includendo la normativa sul riciclaggio / finanziamento al terrorismo internazionale e la normativa sulla trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari.
Rischio informatico: rischio di incorrere in perdite economiche, di reputazione e di quote di mercato in relazione all'utilizzo di tecnologia dell'informazione e della comunicazione (Information and Communication Technology – ICT).
In tale ambito, i rischi conseguenti sono presidiati da specifiche strutture organizzative, che operano d'intesa con l'Ufficio Risk Management e Compliance, da politiche e procedure volte alla loro identificazione, monitoraggio e gestione. In particolare:
Sul piano operativo, la Direzione Finanza e Amministrazione fornisce agli organi aziendali (attraverso il sistema di pianificazione e controllo di gestione) la reportistica periodica sull'andamento delle attività e sugli scostamenti rispetto al budget e al piano industriale; tale informativa è strutturata su base giornaliera (dati commerciali, grandezze patrimoniali, redditività delle operazioni di factoring) e mensile (tableau de bord che sintetizza le informazioni finanziarie, di rischiosità del portafoglio, di liquidità, patrimonializzazione).
La Società è pertanto dotata di un sistema di controllo gestionale volto a consentire alle aree operative di disporre periodicamente di informazioni dettagliate ed aggiornate circa la situazione economico-patrimoniale e finanziaria. Il sistema di controllo di gestione, che fa parte del più ampio sistema di controllo interno, è stato sviluppato da Generalfinance in ottica strategica in quanto richiama, con sistematicità e in via anticipata, l'attenzione del management sulle conseguenze delle decisioni assunte quotidianamente (gestione operativa). Esso è quindi inteso come l'insieme integrato degli strumenti tecnico-contabili, delle informazioni e delle soluzioni di processo utilizzate dal management a supporto delle attività di pianificazione e controllo.
Tale modello prevede l'assegnazione di responsabilità a soggetti ben identificati all'interno della Società per garantire il costante monitoraggio dei fattori critici di successo (FCS) e di rischio (FCR) attraverso l'identificazione di indicatori di performance e di rischio (KPI e KRI) e, ove necessario, l'attivazione di altre tipologie di controllo.
Il sistema dei controlli interni implementato dalla Società ("SCI") è costituito dall'insieme di regole, funzioni, strutture, risorse, processi e procedure volti ad assicurare, nel rispetto della sana e prudente gestione, il conseguimento delle seguenti finalità:
In relazione al tema del SCI si segnala che nel corso dell'anno 2021, il Consiglio di Amministrazione ha approvato una sensibile ridefinizione dello stesso, abbandonando la "Funzione Unica di Controllo", con conseguente istituzione e nuova attribuzione delle funzioni di controllo di secondo e terzo livello.
Nell'organizzazione di Generalfinance la funzione di gestione dei rischi è collocata presso l'"Ufficio Risk Management e Compliance", al quale sono demandate anche le attività attinenti alla funzione di conformità alle norme. Tale accorpamento è ritenuto coerente con il principio di proporzionalità, il quale consente di affidare lo svolgimento della funzione di conformità alle norme e della funzione di controllo dei rischi alla medesima struttura (cfr. Circ. 288/2015 Titolo III - Capitolo 1 - Sezione III - 15).
L'ufficio è posto alle dirette dipendenze dell'organo con funzioni di gestione (Amministratore Delegato), con accesso diretto al Consiglio di Amministrazione mediante flussi informativi periodici.
Le attività di controllo di conformità hanno lo scopo di vigilare sulla conformità delle procedure, dei regolamenti e delle policy aziendali nei confronti delle disposizioni normative. In particolare, l'Ufficio Risk Management e Compliance, con l'ausilio della Direzione Affari Legali e Societari, identifica le norme applicabili alla Società e ne valuta e misura l'impatto sull'attività aziendale, proponendo opportune modifiche organizzative al fine di garantire un efficace ed efficiente presidio dei rischi di non conformità e reputazionali individuati.
Le attività di gestione del rischio hanno lo scopo di verificare il rispetto delle regole di vigilanza prudenziale e la gestione dei rischi aziendali. In particolare, tale ufficio concorre alla definizione delle metodologie di misurazione dei rischi, verificando il rispetto nel continuo dei limiti complessivi di vigilanza prudenziale imposti dall'Autorità di Vigilanza.
La funzione di revisione interna è allocata presso il Consiglio di Amministrazione, in capo ad un Consigliere non esecutivo in possesso di adeguati requisiti di professionalità e indipendenza. Pertanto, il responsabile della funzione di revisione interna dipende funzionalmente dal Consiglio di Amministrazione.
L'attività di revisione interna è volta da un lato a controllare, anche con verifiche ex post presso le singole unità organizzative, la regolarità dell'operatività e l'andamento dei rischi, dall'altro a valutare la funzionalità del complessivo sistema di controlli interni e a portare all'attenzione del Consiglio di Amministrazione i possibili miglioramenti alle politiche di gestione dei rischi, ai meccanismi di controllo e alle procedure.
Generalfinance ha definito il proprio sistema di controlli interni tenendo separata dalle altre funzioni di controllo (risk management, compliance e internal audit) la funzione antiriciclaggio, a presidio dello specifico rischio. Tale scelta è stata adottata nel rispetto del divieto di assegnare le attribuzioni della funzione antiriciclaggio alla funzione di internal audit. La Funzione Antiriciclaggio è collocata presso la Direzione Affari Legali e Societari, sotto la responsabilità del responsabile della direzione medesima. Quest'ultima è un'unità organizzativa non coinvolta in attività operativa (fatto salvo la gestione del contenzioso passivo) ed è posta alle dirette dipendenze dell'organo con funzioni di gestione (Amministratore Delegato), con accesso diretto al Consiglio di Amministrazione mediante flussi informativi periodici.
La Funzione AML si occupa di:
Inoltre, essa è coinvolta nel processo istruttorio propedeutico alla segnalazione delle operazioni sospette agli organi preposti. In ossequio al principio generale di proporzionalità, al responsabile della Funzione AML è conferita anche la delega per la Segnalazione delle Operazioni Sospette ("SOS"), di cui all'art. 35 del decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231. La Funzione AML trasmette al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale, con cadenza almeno annuale, una relazione sulle attività svolte nel corso dell'anno precedente.
Il rischio di credito è un rischio tipico dell'attività di intermediazione finanziaria e può essere considerato il principale rischio cui è esposta la Società. L'attività di factoring, che costituisce l'ambito operativo di Generalfinance, è la principale determinante del rischio di credito. L'attività di factoring ha peraltro alcune specificità che incidono sui relativi fattori di rischio: la presenza di più soggetti (cedente e debitore ceduto), la garanzia assicurativa che copre buona parte dei volumi di business, le ulteriori garanzie personali acquisite e la cessione a favore del factor del credito di fornitura intercorrente tra il cedente ed il debitore ceduto. Tali fattori, da un lato, permettono di contenere il rischio di credito rispetto a quello della
ordinaria attività bancaria e, dall'altro, connotano l'intero processo creditizio che in Generalfinance è regolamentato da specifiche policy.
Nel corso del primo semestre del 2022 la Società non ha deliberato moratorie su finanziamenti in essere, non ha concesso modifiche a seguito del Covid-19 ai contratti di finanziamento e non ha erogato finanziamenti assistiti dalla garanzia dello Stato. La Società si è resa disponibile – nell'ambito della ordinaria attività di gestione dei crediti commerciali – a rimodulare alcune scadenze al fine di agevolare debitori ceduti e cedenti, con alcune operazioni di riscadenzamento di crediti commerciali, quasi tutti poi rientrati e incassati alla data di bilancio.
L'assunzione del rischio di credito è disciplinata dalle politiche deliberate dal Consiglio di Amministrazione ed è regolata da procedure interne che definiscono le attività di gestione, misurazione e controllo e identificano le unità organizzative responsabili delle stesse.
L'attività di gestione del rischio di credito è incardinata presso la Direzione Crediti, la quale:
La competenza in materia di erogazione del credito appartiene al Comitato Crediti della Società sulla base delle deleghe ad esso conferite dal Consiglio di Amministrazione.
Il Comitato Crediti è composto da cinque membri, dei quali tre con diritto di voto e due senza diritto di voto.
Sono membri senza diritto di voto:
Alle riunioni del Comitato Crediti e, in funzione degli argomenti trattati o dell'oggetto della delibera, possono essere invitati a partecipare addetti e responsabili delle aree operative. Per la validità delle riunioni è richiesta la presenza di almeno tre membri, dei quali almeno due aventi diritto di voto.
Nell'ambito delle proprie funzioni, il Comitato esegue un'analisi approfondita della documentazione e del livello di rischiosità dell'operazione di finanziamento e provvede a deliberare, in caso di esito positivo della valutazione, l'erogazione del credito. Nella fase di analisi, il Comitato Crediti è supportato dal sistema informativo gestionale proprietario (Generalweb/TOR) che permette un'analisi di dettaglio di ogni singolo fido richiesto, sia con riferimento alla valutazione del Cedente che dei debitori ceduti. Il processo di delibera di concessione/erogazione del credito viene gestito elettronicamente tramite un'apposita funzione del sistema gestionale aziendale, mediante la quale è possibile avere l'immediata evidenza di tutti i dati relativi alle varie posizioni oggetto di valutazione e dell'esito delle deliberazioni. Terminata l'analisi e adottata la delibera da parte del Comitato Crediti, il processo si conclude con la generazione di specifiche comunicazioni informative destinate alle varie funzioni aziendali interessate.
Successivamente viene generato un documento contenente l'esito della deliberazione. L'esito della deliberazione viene poi caricato a sistema per alimentare o aggiornare i record gestionali che riportano le condizioni economiche specifiche che regolano il rapporto con il Cedente, in modo tale che siano parametrizzati in maniera definitiva e completa tutti criteri e i limiti operativi per la successiva fase di erogazione.
Il Comitato Crediti – sulla base di quanto previsto dalla Policy "Classificazione e valutazione delle esposizioni creditizie" integrata, operativamente, dalla "Credit & Collection Policy" – delibera, inoltre i) i passaggi tra stati amministrativi (scaduto, UTP, sofferenza) e i relativi accantonamenti analitici e ii) i trasferimenti da Stadio 1 a Stadio 2 (in riferimento ai "trigger
discrezionali", secondo quanto previsto dal principio contabile IFRS 9).
Gli esiti delle delibere del Comitato sono sempre trasmessi al CFO e al responsabile dell'Ufficio Amministrazione e Personale, al fine del corretto recepimento degli esiti nell'ambito del reporting finanziario e segnaletico, nonché al responsabile dell'Ufficio Risk Management e Compliance.
Nell'ambito del processo del credito riveste poi un ruolo di rilievo l'Ufficio Risk Management e Compliance che si occupa dei controlli di secondo livello sul processo del credito. In merito alla compliance, l'Ufficio Risk Management e Compliance nell'ambito delle attività creditizie poste in essere dalla Società, è incaricato di eseguire controlli tesi ad accertare l'adeguatezza delle varie fasi del processo del credito e di valutarne la conformità alla politica creditizia.
Nell'ambito del processo di gestione dei rischi creditizi, l'Ufficio Risk Management e Compliance monitora il livello di rischio del portafoglio crediti della Società (risk management). Tale attività è volta a garantire l'analisi e il monitoraggio nel continuo della composizione del portafoglio e la relativa rischiosità. In particolare, alla funzione Risk Management competono le seguenti attività:
• la misurazione del rischio di credito sottostante al portafoglio in bonis e al portafoglio problematico;
• il monitoraggio dei "crediti anomali" (soggetti in sofferenza, soggetti incagliati e soggetti sorvegliati);
• il monitoraggio dei limiti e delle deroghe alle policy aziendali;
• la verifica della coerenza nel tempo tra le regole di valutazione del merito creditizio ed il pricing correlato;
• il monitoraggio dei limiti di concentrazione delle esposizioni creditizie verso un'unica Controparte (Gruppi di società), come da normativa dell'Autorità di Vigilanza;
• il monitoraggio del corretto funzionamento del framework IFRS 9, nell'ambito della determinazione della c.d. Expected Credit Loss.
Le principali tipologie di clienti sono rappresentate dai seguenti due segmenti:
L'ambito territoriale di riferimento in cui opera la società, quanto ai debitori ceduti, è rappresentato principalmente dalla cosiddetta "Area Euro". Una componente - storicamente intorno al 25% - del turnover è realizzata con debitori ceduti esteri, principalmente area UE e nord America, con una limitata assunzione di "rischio paese". Per quanto riguarda i Cedenti, l'ambito di operatività è relativo ad aziende italiane. In particolare, a livello geografico l'operatività è concentrata prevalentemente nel nord Italia – con un particolare focus sulla Lombardia – e, a livello settoriale, nel manifatturiero e commerciale.
Il core business della Società è rappresentato dalla concessione di finanziamenti ai soggetti sopra indicati (tipicamente identificati con il termine "Clienti Cedenti" o semplicemente "Cedenti") mediante l'anticipo di crediti commerciali da questi vantati attraverso la forma tecnica del factoring.
In particolare, le principali operazioni della Società si sostanziano nelle seguenti:
• Factoring pro-solvendo: la Società opera tramite la concessione di un finanziamento a favore della clientela, che contestualmente cede alla Società crediti di impresa, il pagamento dei quali viene imputato a restituzione della somma finanziata. L'incasso del credito ceduto va progressivamente ad estinguere il finanziamento e a coprirne i costi e la somma residua (eventuale differenza tra il nominale del credito incassato e l'importo erogato a titolo di anticipazione) viene trasferita al Cedente.
La percentuale media di anticipo sull'intero portafoglio non supera, di norma, l'80% del valore nominale del credito ceduto; la percentuale di erogazione per singola cessione è variabile in funzione delle caratteristiche specifiche dell'operazione, del Cedente e dei debitori ceduti (ad es. in funzione della modalità di pagamento dei crediti, della natura e della solvibilità del debitore ceduto e di altri elementi che vengono valutati di volta in volta). In tale tipologia di operazione il rischio di insolvenza del debitore ceduto rimane a carico del Cedente.
• Factoring pro-soluto: tale tipologia di operazione segue le medesime modalità operative descritte al punto precedente ma prevede che sia la Società ad assumersi il rischio del mancato pagamento del credito ceduto. Le operazioni pro-soluto poste in essere dalla società sono di tipo IAS-compliant, con il trasferimento dei rischi dal Cedente al factor.
Le operazioni effettuate da Generalfinance prevedono di norma la notifica delle singole cessioni al Debitore Ceduto ("Factoring Notification"); in situazioni particolari e con specifici presidi operativi, vengono attuate operazioni senza notifica ("Not notification").
Le cessioni hanno di norma oggetto crediti già sorti mentre in talune situazioni – sulla base di puntuali presidi operativi di volta in volta definiti dall'organo deliberante – vengono effettuate cessioni di crediti futuri.
L'assunzione dei rischi prevede l'acquisizione di idonea documentazione atta a permettere una valutazione del singolo cliente, codificata in un processo di istruttoria, che prevede anche la profilazione della clientela ai fini di antiriciclaggio. Tramite tale attività viene predisposta, a favore del Comitato Crediti, una relazione di analisi diretta ad evidenziare il livello di rischio creditizio associato sia al Cedente che ai Debitori Ceduti (valutato, in tal caso, anche a livello di portafoglio complessivo), nonché la compatibilità fra le singole richieste di affidamento e la politica creditizia assunta dalla Società. Il processo di istruttoria si completa una volta concluse tutte le ulteriori verifiche previste dalla normativa interna e di vigilanza (es. antiriciclaggio), al termine delle quali la pratica può essere sottoposta all'esame del Comitato Crediti.
In qualità di cessionario di crediti commerciali, Generalfinance è esposta al rischio di credito commerciale e, successivamente, in via mediata, al rischio di credito finanziario. In particolare, il rischio viene opportunamente gestito tramite:
Oltre ai citati elementi di natura prettamente valutativa, la politica prudenziale della Società si esplica anche nell'adozione di presidi di natura assuntiva e contrattuale:
• Istruttoria: rappresenta il momento in cui sono acquisite e valutate le richieste di credito avanzate dalla clientela al fine di fornire, con la massima obiettività possibile, agli organi decisionali una rappresentazione completa ed esaustiva della posizione del richiedente il credito sia per quanto concerne la sua consistenza patrimoniale, che per tutti gli altri elementi necessari alla valutazione del merito creditizio e della sua affidabilità. In tale fase sono analizzate le informazioni raccolte con riferimento ai potenziali debitori ceduti ai fini della loro valutazione.
• Delibera: con cui è descritto l'iter decisionale cui sono sottoposte le richieste di credito al fine di concedere/rifiutare il finanziamento richiesto.
• Attivazione del rapporto: fase nella quale si provvede a formalizzare la documentazione contrattuale;
• Erogazione: indica il processo gestionale al termine del quale viene accreditato al Cedente l'importo oggetto di anticipazione del credito ceduto. Esso si riferisce pertanto ad una progressione di attività gestionali che hanno come esito la messa a disposizione di fondi a favore del Cedente.
• Liquidazione: indica il processo gestionale eventuale, al termine del quale vengono accreditate al Cedente le somme Non Erogate Disponibili, maturate in conseguenza dell'incasso dei crediti ceduti, a seguito del pagamento effettuato dal Debitore Ceduto.
• Monitoraggio e revisione: descrivono le modalità di monitoraggio dei crediti erogati al fine di garantire una corretta gestione del credito, nonché una corretta rappresentazione dell'esposizione della Società nei confronti di ciascun Cedente o gruppo di clienti connessi. Il monitoraggio è inoltre eseguito allo scopo di procedere tempestivamente ad una revisione delle condizioni del credito qualora dovessero mutare le circostanze relative sia all'andamento economico della situazione del Cedente, sia al valore delle garanzie.
• Rinnovo: rappresenta l'attività sistematica – con cadenza annuale – di completa revisione della posizione.
• Reporting: l'attività di reporting si differenzia in molteplici attività atte a supportare i flussi informativi verso gli Organi Aziendali e le competenti funzioni.
La possibilità per il Cedente di ricevere l'anticipazione del corrispettivo d'acquisto dei crediti è condizionata allo svolgimento di un'approfondita valutazione dei debitori ceduti, nonché del Cedente stesso e alla previa concessione di un adeguato
affidamento, riferito a ciascun debitore.
Viene inoltre definito un limite ("Massimo Erogabile") che rappresenta l'importo massimo entro il quale Generalfinance è disponibile ad erogare somme a titolo di pagamento anticipato del corrispettivo di acquisto dei crediti. Esso è riferito all'intera posizione del Cedente (singolo o a livello di Gruppo), considerata nel suo complesso e costituisce un massimale operativo, deliberato internamente alla Società, predeterminato e definito per soddisfare esigenze operative di natura gestionale. Avendo tali caratteristiche e non rappresentando alcun impegno contrattuale nei confronti del cliente ad accordare anticipazioni sui crediti ceduti sino all'importo definito, il suddetto limite è suscettibile di essere revisionato e modificato discrezionalmente dalla Società in ogni momento.
Viene definita percentuale di erogazione il rapporto tra valore anticipato da Generalfinance in fase di erogazione e il valore nominale dei crediti ceduti dal cliente alla Società.
La percentuale di erogazione per singolo Cedente / Debitore è variabile in funzione delle caratteristiche specifiche dell'operazione, del Cedente e dei debitori ceduti (ad es. in funzione della modalità di pagamento dei crediti, della natura e della solvibilità del debitore ceduto e di altri elementi che vengono valutati di volta in volta che si effettua un'erogazione).
Oltre al precedente, viene valutato un ulteriore limite operativo ("Limite di Anticipazione Debitore") che rappresenta l'importo massimo entro il quale Generalfinance è disponibile ad erogare somme a titolo di Anticipazione di crediti vantati verso un singolo Debitore o un gruppo di Debitori connessi. Esso rappresenta il rapporto tra il limite massimo (in termini di valore nominale) di crediti vantati nei confronti di un singolo Debitore (o gruppo di Debitori connessi) che la Società è disposta ad acquisire da un particolare Cedente ("Fido Incrocio") e la percentuale di anticipazione dei singoli crediti.
Il Limite di Anticipazione Debitore non può in ogni caso superare i 10 milioni di euro, salva motivata delibera del Consiglio di Amministrazione e fatti salvi i limiti previsti dalle disposizioni di Vigilanza applicabili. Detto importo può essere aggiornato in funzione dell'evoluzione dei Fondi Propri della Società.
Il pricing delle operazioni di factoring viene calcolato sulla base di una preliminare valutazione del Cedente, ma è condizionato significativamente dall'esito dell'analisi dei debitori ceduti.
A tal fine sono rilevanti, ai fini della quotazione:
La Società attribuisce ad ogni Cedente una valutazione interna propria (rating) atta a classificare, secondo una progressione numerica alla quale corrisponde un determinato livello di merito di credito, il rapporto di factoring. Il rating viene attribuito al Cedente in fase di attivazione del rapporto ed è continuamente aggiornato sino alla sua estinzione.
Il "rating" viene calcolato utilizzando, tra gli altri, i seguenti elementi:
Nel caso in cui l'analisi sul merito creditizio del Debitore dovesse fare emergere la sussistenza di fattori di rischiosità, l'Ufficio Valutazione del Rischio provvede a segnalarlo nella relazione di analisi destinata al Comitato Crediti. Per queste posizioni, in sede di delibera, il Comitato Crediti definisce specifiche modalità operative, volte a mitigare il rischio di credito quali, ad esempio, la riduzione della percentuale di anticipo relativamente a crediti vantati nei confronti del Debitore interessato, ovvero il contenimento dell'esposizione, sempre nei confronti del Debitore interessato, entro il limite massimo del 20% del fido complessivo concesso al Cedente.
Qualora, invece, l'analisi sul merito creditizio del Debitore dovesse fare emergere la sussistenza di fattori di significativa rischiosità, il Comitato Crediti provvede ad escludere i crediti ceduti vantati verso il Debitore interessato da quelli oggetto di anticipazione.
Al fine di mitigare il rischio di concentrazione relativo al portafoglio, l'affidamento al singolo Debitore Ceduto non può, di norma, superare il 30% del totale dei fidi assegnati ai debitori ceduti, salvo motivata delibera del Comitato Crediti.
In considerazione del fatto che la regolamentazione di settore (i.e. Circolare n. 288 del 3 aprile 2015) consente di intestare l'esposizione al debitore ceduto – anziché al cedente – qualora siano soddisfatti alcuni requisiti operativi volti ad assicurare che il recupero delle esposizioni creditizie dipenda dai pagamenti effettuati dal debitore medesimo, anziché dalla solvibilità del cedente, il Comitato Crediti valuta l'opportunità di adottare tale approccio nel caso di operazioni che, nel complesso: (i) riguardano anticipazioni al Cedente per un importo superiore a due milioni di euro ovvero (ii) nel caso in cui ritenga necessario rafforzare i presidi di monitoraggio del rapporto di cessione del credito, in virtù delle caratteristiche del portafoglio di "clienticeduti".
Al fine di verificare il soddisfacimento dei suddetti requisiti richiesti dalla normativa di vigilanza, Generalfinance ha previsto che, nel caso di scelta dell'approccio per "cliente-ceduto", sia compilata un'apposita "check list", sottoposta alla valutazione e all'approvazione del Comitato Crediti e conservata elettronicamente a corredo dell'istruttoria della posizione Cedente.
Inoltre, sia con riferimento all'approccio per "Debitore Ceduto" che per quello relativo al "Debitore-Cedente", Generalfinance si è dotata di procedure interne che consentono di accertare ex ante il deterioramento della situazione finanziaria del singolo debitore e la qualità dei crediti commerciali acquistati, nonché di adeguate procedure che permettono di poter gestire le anomalie che dovessero presentarsi nel corso del rapporto (es. gestione dei crediti anomali, azioni di recupero, etc.).
La Società - in coerenza all'approccio definito dal principio contabile IFRS 9 per la classificazione delle attività finanziarie (il "Principio"), nonché in relazione alle modalità di determinazione del relativo fondo a copertura delle perdite - prevede l'allocazione delle attività finanziarie in tre cluster denominati Stage, in relazione al livello di rischio di credito insito nello strumento.
Le rettifiche di valore sono conseguentemente definite come segue:
Ai fini della classificazione nei tre Stage, valgono le seguenti regole:
La Società esegue il processo di allocazione in stage con contestuale verifica delle condizioni inerenti al significativo incremento del rischio di credito. In linea con i requisiti del Principio, la quantificazione del SICR deve fondarsi sulla variazione del rischio di default previsto per la vita attesa dell'attività finanziaria e non sulla variazione dell'ammontare di perdita attesa (ECL). La Società ha scelto di misurare il significativo incremento del rischio di credito della controparte (Cedente) con conseguente classificazione dell'esposizione in Stage 2 in relazione a taluni eventi (trigger) automatici per i quali viene valutata la condizione di scaduto, secondo la definizione del Regolamento Delegato (UE) n. 171/2018 sulla soglia di rilevanza delle obbligazioni creditizie in arretrato ai sensi dell'art. 178, par. 2, lettera d) CRR (RD) e discrezionali (basati sulla valutazione dello status della controparte, in particolare nei casi di accesso ad una procedura concorsuale da parte del Cedente dopo l'erogazione del credito).
Qualora in relazione ad un'esposizione classificata in Stage 2, ad una successiva data di reporting vengano meno le condizioni per tale classificazione, la stessa verrà riclassificata in Stage 1.
Il Principio richiede che si utilizzino gli stessi criteri di trasferimento per trasferire un'esposizione dai diversi Stage. Ciò in riferimento anche al cosiddetto approccio simmetrico, che consente ad un'entità di rilevare una perdita attesa su un orizzonte
temporale di 12 mesi per tutte le esposizioni classificate nello Stage 1, salvo modificare la rilevazione della perdita attesa lungo tutta la vita del credito una volta che il rischio di credito di tali esposizioni risulti essere aumentato in misura significativa dopo la rilevazione iniziale. L'IFRS 9 prevede pertanto la possibilità di allocare le attività finanziarie nello Stage 2 o nello Stage 3 e di riportare tali esposizioni nelle categorie iniziali qualora le valutazioni successive dimostrino che il rischio di credito è diminuito in misura significativa.
A questo proposito il Principio afferma che "se nel precedente esercizio un'entità ha valutato il fondo a copertura perdite dello strumento finanziario a un importo pari alle perdite attese lungo tutta la vita dello strumento, ma alla data di riferimento corrente del bilancio determina che il paragrafo 5.5.3 non è più soddisfatto, essa deve valutare il fondo a copertura perdite a un importo pari alle perdite attese su crediti nei 12 mesi successivi alla data di riferimento corrente del bilancio".
La Società ha implementato un modello contabile in linea con le previsioni dei principi contabili internazionali, al fine di calcolare i parametri di rischio sottostanti la determinazione della Expected Credit Loss (ECL): PD, LGD, EAD, a livello di singola esposizione.
Il Principio prevede che il calcolo delle perdite attese (ECL) deve riflettere:
Per la misurazione delle perdite attese, la Società dispone di un insieme di regole definite in coerenza con i requisiti declinati dallo standard contabile.
Per le esposizioni in Stage 1 e 2 vengono calcolate rispettivamente le perdite attese a 12 mesi e lifetime, in base allo stage assegnato all'esposizione, tenuto comunque conto della durata dello strumento finanziario.
A tal riguardo, l'approccio adottato è stato differenziato per tenere in debita considerazione il significativo incremento del rischio di credito associato ai crediti classificati nello Stage 2. Sulla scorta di tali considerazioni, tenendo in adeguata considerazione la breve durata (inferiore all'anno) dei crediti erogati dalla Società, si applica alle posizioni classificate come Stage 1 un fattore temporale che riproporziona l'esposizione sulla base della vita residua del credito, applicando comunque un "floor" minimo (30 giorni), secondo la seguente formula:
Dove N rappresenta il numero di giorni residui per la singola scadenza del credito (c.d. "riga pratica").
Relativamente invece alle posizioni classificate come Stage 2, in considerazione dell'osservato incremento significativo del rischio di credito, si ritiene di non adoperare alcun frazionamento dell'esposizione.
Il calcolo delle perdite attese – con la connessa definizione dei parametri di rischio – viene aggiornato con cadenza periodica e comunque ad ogni data di reporting. In particolare, la perdita attesa rilevata è misurata tenendo in considerazione la specificità del portafoglio e del modello di business, ovvero delle politiche attive di mitigazione del rischio utilizzate nella gestione del portafoglio.
La ECL è pertanto calcolata secondo la seguente formula:
$$
ECL = PD * LGD * EAD
$$
Considerato che i giorni medi di credito sono molto contenuti (mediamente inferiori ai 90 giorni), il diverso grado di rischio rilevato tra le posizioni classificate in Stage 2 rispetto alle posizioni in Stage 1 viene intercettato tramite l'utilizzo di un fattore temporale applicato alla EAD, aggiunto alla formula di calcolo, come specificato in precedenza.
Per quanto riguarda invece le esposizioni creditizie verso intermediari finanziari, si considera una ECL a 12 mesi (non avendo la società esposizioni oltre quelle a vista verso enti finanziari) pari alla EL media di un peer group di banche italiane, sulla base delle probabilità di default fornite da provider esterni (Bloomberg), tenuto conto di una LGD stimata pari a 10%.
La Probability of Default è misurata a livello di debitore ceduto; tale approccio è tra l'altro coerente con il modello di business della società che valuta la rischiosità delle controparti prioritariamente sulla base del portafoglio Debitori Ceduti. L'approccio è altresì coerente con il disposto della normativa di Vigilanza che, al ricorrere di talune condizioni legali ed operative, consente l'intestazione del rischio sul debitore ceduto – in luogo del cedente – a fini prudenziali anche per l'operatività pro solvendo, che rappresenta il core business di Generalfinance.
La PD a 12 mesi è quella desunta dai rating forniti da provider esterni, quindi delle relative PD associate.
Tenuto conto dell'orizzonte temporale di stima della PD, ovvero 12 mesi, si ritiene ragionevole procedere alla considerazione del rating di ogni Debitore Ceduto su base annuale. Laddove il rating sia stato validato oltre i 12 mesi precedenti, lo stesso viene scartato dal sistema e la posizione viene trattata come unrated.
Relativamente alla stima della PD lifetime da utilizzare ai fini del calcolo della ECL per i crediti classificati come Stage 2, sono stati tenuti in considerazione i seguenti elementi:
La proxy della PD lifetime è la PD 12 mesi individuata secondo le logiche precedentemente riportate.
Per quanto riguarda le controparti per le quali non è possibile individuare alcun rating fornito dai provider esterni, viene utilizzata proxy di PD pari alla PD media ponderata del portafoglio crediti. Tale PD viene aggiornata periodicamente (almeno con cadenza annuale) al fine di riflettere nel calcolo le ultime informazioni disponibili sul portafoglio.
Infine, in presenza di anticipo crediti futuri, la PD relativa viene calcolata come media della PD del portafoglio Debitori Ceduti pro-solvendo del Cedente, al fine di riflettere correttamente il profilo di rischio di tale operatività.
Per la definizione del parametro di Loss Given Default (LGD) da utilizzare, è stato tenuto in debita considerazione il modello di business della società che consente, per i crediti pro-solvendo, di poter recuperare la posizione creditoria sia dal ceduto che dal cedente. Sono stati dunque utilizzati due approcci diversi, per il portafoglio pro-soluto e pro-solvendo, al fine di incorporare una differente stima della perdita, coerentemente con i) la gestione del portafoglio, ii) la specificità del business e iii) i differenti livelli di mitigazione del rischio.
In riferimento alle anticipazioni su crediti futuri, la relativa LGD è prudenzialmente assunta pari alla LGD regolamentare dei modelli IRB – Foundation (45%).
L'Exposure at Default o EAD alla data di riferimento consiste nel valore contabile al costo ammortizzato. Più nello specifico, l'EAD per le operazioni di factoring risulta pari all'esposizione (erogato non ancora incassato al netto di eventuali quote non anticipate già incassate e non ancora retrocesse al Cedente) alla data di reporting.
Il Principio richiede l'inclusione di elementi forward-looking nelle stime di perdita attesa, in modo che queste siano idonee a rappresentare le condizioni macroeconomiche previste per il futuro. L'inclusione di informazioni forward-looking nella stima della perdita attesa lifetime è quindi fondamentale per una corretta implementazione dell'IFRS 9. Tuttavia, in considerazione dell'approccio adottato per la stima della ECL si rilevano i seguenti elementi:
Il write-off costituisce un evento che dà luogo a una cancellazione contabile, integrale o parziale, quando non si hanno più ragionevoli aspettative di recuperare, in tutto o in parte, l'attività finanziaria.
Il Principio configura la svalutazione del valore contabile lordo di un'attività finanziaria conseguente alla ragionevole aspettativa di mancato recupero come un caso di eliminazione contabile. Il write-off può riguardare l'intero ammontare di un'attività finanziaria o una parte di essa e corrisponde allo storno delle rettifiche di valore complessive, in contropartita del valore lordo dell'attività finanziaria e, per la parte eccedente l'importo delle rettifiche di valore complessive, alla perdita di valore dell'attività finanziaria rilevata direttamente a conto economico.
Se la Società ha ragionevoli aspettative di recuperare il credito, quest'ultimo può essere mantenuto in bilancio (credito vivo) senza effettuare un write-off e, in tutti casi in cui ci sia una perdita attesa, dovrà essere effettuato un congruo accantonamento atto a coprire il possibile mancato recupero integrale.
In caso contrario, se la Società non ha ragionevoli aspettative di recuperarlo, in tutto o in parte, deve essere effettuato il write-off, con l'effetto di spostare il credito stesso o parte di esso dall'attivo di Bilancio a conti di evidenza dedicati.
L'ammontare dei write-off operati nell'esercizio di riferimento che eccede l'importo delle rettifiche complessive operate nei precedenti esercizi (e che quindi è iscritto come perdita direttamente a conto economico) viene incluso nelle rettifiche di valore.
Gli eventuali recuperi da incasso successivi al write-off, invece, sono rilevati a conto economico tra le riprese di valore conseguentemente al miglioramento del merito creditizio del debitore ed ai recuperi delle attività precedentemente svalutate.
Operativamente, le delibere di write-off vengono assunte dal Comitato Crediti su proposta della Direzione Crediti, una volta venute meno le ragionevoli aspettative di recupero, anche legale, dell'esposizione. In ogni caso, il termine massimo per il mantenimento dell'esposizione in bilancio è di 2 anni. Oltre tale termine, l'esposizione deve essere oggetto di integrale writeoff contabile.
Generalfinance ha sottoscritto con Allianz Trade (già Euler Hermes S.A.), sede secondaria e rappresentanza generale per l'Italia, due polizze di assicurazione contro i rischi d'insolvenza dei soggetti cedenti i crediti commerciali e/o dei relativi debitori ceduti acquisiti dalla Società nel contesto delle operazioni di factoring (le "Polizze").
Al fine di poter migliorare la rappresentazione informativa delle attività di rischio ponderate relative all'attività caratteristica, a partire dalle segnalazioni prudenziali di giugno 2021 la Società utilizza le Polizze quali strumenti di attenuazione del rischio di credito anche a fini prudenziali per la gestione del rischio di credito (credit risk management, "CRM"), in conformità a quanto previsto dal CRR e dalla Circ. 288/2015. Tale utilizzo avviene nel contesto di una partnership strategica di lungo termine con la compagnia che ha l'obiettivo primario di supportare le strutture interne nell'attività di valutazione del rischio, grazie all'enorme patrimonio informativo, a livello mondiale, che può vantare EH sui debitori ceduti. Per Generalfinance, la compagnia è vista dunque come un partner di business, più che un puro "fornitore" di protezione, il che rende il contratto assicurativo particolarmente efficace nella gestione ordinaria dell'attività e performante dal punto di vista del rapporto "sinistri su premi".
Per effetto del riconoscimento delle Polizze a fini di CRM, la Società si trova ad avere una c.d. "grande esposizione" nei confronti del garante Allianz Trade. L'esposizione complessiva nei confronti di Allianz Trade, pertanto, deve rispettare i requisiti previsti dal CRR e, in particolare, non eccedere il 25% del capitale ammissibile della Società, così limitando a tale importo gli effetti massimi di protezione riconoscibili a fini prudenziali.
In tale contesto, gli impatti derivanti dal riconoscimento delle Polizze a fini prudenziali – in termini di minori attività di rischio ponderate – sono calcolati sulla base dell'esposizione massima verso Allianz Trade, soggetto ponderato al 20% in base al proprio rating; in sostanza, Generalfinance – a decorrere dal 30 giugno 2021 – calcola trimestralmente il rapporto fra il limite dei grandi rischi e il totale dell'esposizione assicurata da Allianz Trade. Tale percentuale viene quindi applicata sul rischio assicurato di ogni esposizione, ripartendo in tal modo il beneficio assicurativo proporzionalmente su tutte le esposizioni garantite.
Nel seguito si sintetizzano le attività poste in essere da Generalfinance al fine di verificare nel continuo l'ammissibilità delle polizze assicurative ai fini di CRM e di conseguenza riconoscerne l'effetto nel calcolo dei requisiti patrimoniali.
Il processo di gestione della garanzia ai fini CRM si articola nelle sotto-fasi di seguito descritte:
in tale contesto, il testo contrattuale della polizza viene definito dalla Direzione Crediti e deve essere preventivamente sottoposto alla Direzione Finanza e Amministrazione, la quale ha la responsabilità di valutare la compliance alle previsioni regolamentari in materia di CRM.
Ai fini del metodo Standardizzato, per determinare il fattore di ponderazione del rischio di un'esposizione, il regolatore prevede l'utilizzo della valutazione esterna del merito di credito solo se emessa, o avallata, da un'agenzia esterna di valutazione del merito di credito (External Credit Assessment Institution "ECAI")).
L'elenco delle ECAI autorizzate viene periodicamente pubblicato sul sito web dell'ABE e recepito dalla Banca d'Italia. Le norme tecniche in merito all'associazione tra le valutazioni del rischio di credito e le classi di merito di credito delle ECAI sono identificate nel Regolamento di esecuzione (UE) 2016/1799, in conformità all'articolo 1361, paragrafi 1 e 3, del Regolamento (UE) n. 575/2013.
Coerentemente con la normativa citata, Generalfinance si avvale di Cerved Rating Agency S.p.A. ("CRA") quale agenzia di rating esterna (c.d. ECAI) per il calcolo delle RWA relative alle esposizioni verso imprese, con specifico riferimento a quelle società di capitali che hanno, alla data di segnalazione, esposizione superiore ad Euro 100.000, nell'ambito del rapporto di factoring (pro-soluto o pro-solvendo, con intestazione del rischio sul Debitore Ceduto) con un Massimo Erogabile accordato superiore a 2 milioni di Euro.
La Società si è dotata di procedure interne che consentono di accertare ex ante il deterioramento della situazione finanziaria del singolo debitore e la qualità dei crediti commerciali acquistati, nonché di adeguate procedure che permettono di poter gestire le anomalie che dovessero presentarsi nel corso del rapporto (es. gestione degli insoluti, azioni di recupero, etc.). L'intero processo di business è omogeneo per le tipologie di clientela e viene attuato da tutte le funzioni aziendali. Esso si sviluppa – come richiamato in precedenza – lungo le seguenti fasi principali: (i) acquisizione della clientela; (ii) istruttoria (valutazione del cliente/cedente, valutazione del debitore, valutazione dei garanti); (iii) delibera del Comitato Crediti; (iv) formalizzazione e attivazione del rapporto di anticipazione; (v) monitoraggio e gestione rapporti in essere, fidi e garanzie.
La Società esegue periodici controlli – tipicamente su base giornaliera – per verificare l'insorgenza, sia tra i cedenti che tra i debitori, di posizioni insolute che possano generare particolari criticità e al fine di adottare tempestivamente le opportune determinazioni, qualora si riscontrassero motivi di allarme o criticità. Inoltre, sulla base del flusso acquisito dal sistema Home Banking e delle eventuali informazioni ottenute da altre fonti aziendali o esterne, sono puntualmente e tempestivamente registrati tutti i mancati pagamenti ed è effettuato un continuo monitoraggio del rischio di credito.
Riferendosi allo specifico rischio derivante da ritardo o mancato incasso dei crediti, la metodologia operativa sviluppata permette a Generalfinance di ottenere una serie di importanti protezioni per la propria esposizione. Infatti, in forza del contratto di cessione del credito, la Società ha la possibilità di rivalersi sul debitore Ceduto e nel caso di cessione Pro Solvendo, anche sul Cedente.
Lo Stage 3 racchiude tutte le esposizioni con oggettiva evidenza di impairment, pertanto tutte le esposizioni in stato deteriorato: crediti scaduti, inadempienze probabili e sofferenze.
Per quanto riguarda la classificazione nei tre stadi evidenziati, si fa presente che:
La classificazione a inadempienza/sofferenza viene sempre deliberata dal Comitato Crediti su proposta della Direzione Crediti. Venendo meno i presupposti, il medesimo Comitato delibera l'eventuale riclassificazione dell'esposizione da inadempienza probabile o sofferenza.
Il Principio prevede che l'entità rilevi un fondo a copertura perdite per perdite attese su crediti riguardanti attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulle altre componenti reddituali (FVOCI), crediti impliciti nei contratti di leasing, attività derivanti da contratto o impegni all'erogazione di finanziamenti e contratti di garanzia finanziaria ai quali si applicano le disposizioni in materia di riduzione di valore.
L'Esposizione al Default (EAD) (alla data di riferimento) consiste nel valore contabile al costo ammortizzato al netto della garanzia assicurativa che assiste il credito, eccetto per la componente di impegno all'erogazione del credito, per cui l'esposizione è il valore fuori bilancio ponderato per il fattore di conversione creditizia (CCF) stimato dalla Società. Si precisa a tale riguardo che la Società non ha in essere impegni ad erogare fondi; pertanto, l'EAD risulta pari all'esposizione (erogato non ancora incassato al netto di eventuali quote non anticipate già incassate e non ancora retrocesse al Cedente) al netto della garanzia assicurativa alla data di reporting.
Il Principio prevede inoltre che l'entità valuti le perdite attese su crediti dello strumento finanziario in modo che rifletta:
del bilancio su eventi passati, condizioni attuali e previsioni delle condizioni economiche future. Per un'attività finanziaria deteriorata alla data di riferimento del bilancio, che non è un'attività finanziaria deteriorata acquistata od originata, l'entità deve valutare le perdite attese su crediti come la differenza tra il valore contabile lordo dell'attività e il valore attuale dei futuri flussi finanziari stimati attualizzati al tasso di interesse effettivo originario dell'attività finanziaria. Le rettifiche sono rilevate come utile o perdita per riduzione di valore nel conto economico.
Per quanto riguarda le inadempienze probabili e le sofferenze, il valore degli accantonamenti è sempre stabilito con delibera del Comitato Crediti su proposta della Direzione Crediti, all'atto della classificazione in detti stati amministrativi.
| Portafogli/Qualità | Sofferenze | Inadempienze probabili |
Esposizioni scadute deteriorate |
Esposizioni scadute non deteriorate |
Altre esposizioni non deteriorate |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 272.371 | 745.288 | 512.650 | 15.773.118 | 344.406.353 | 361.709.780 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - | - |
| 3. Attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - | - |
| 4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
- | - | - | - | 20.300 | 20.300 |
| 5. Attività finanziarie in corso di dismissione | - | - | - | - | - | - |
| Totale 30/06/2022 | 272.371 | 745.288 | 512.650 | 15.773.118 | 344.426.653 | 361.730.080 |
| Totale 31/12/2021 | 316.586 | 78.931 | - | 10.273.891 | 310.402.776 | 321.072.184 |
6.4 Esposizioni creditizie e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti
| Esposizione lorda | Rettifiche di valore complessive e accantonamenti complessivi | Esposizione netta |
Write-off parziali complessivi |
|||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologie esposizioni/Valori | Primo stadio | Secondo stadio |
Terzo stadio | Impaired acquisite o originate |
Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio | Impaired acquisite o originate |
||||
| A. Esposizioni creditizie per cassa | ||||||||||||
| a) Sofferenze |
597.681 | X | - | 597.491 | 190 | 325.310 | X | - | 325.215 | 95 | 272.371 | 38.000 |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
- | X | - | - | - | - | X | - | - | - | - | - |
| b) Inadempienze probabili |
787.707 | X | - | 787.707 | - | 42.419 | X | - | 42.419 | - | 745.288 | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
- | X | - | - | - | - | X | - | - | - | - | - |
| c) Esposizioni scadute deteriorate |
537.430 | X | - | 537.430 | - | 24.780 | X | - | 24.780 | - | 512.650 | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
- | X | - | - | - | - | X | - | - | - | - | - |
| d) Esposizioni scadute non deteriorate |
15.900.601 | 12.297.244 | 3.603.357 | X | - | 127.483 | 106.581 | 20.902 | X | - | 15.773.118 | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
- | - | - | X | - | - | - | - | X | - | - | - |
| e) Altre esposizioni non deteriorate |
344.828.713 | 343.765.002 | 1.063.711 | X | - | 422.360 | 417.607 | 4.753 | X | - | 344.406.353 | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
- | - | - | X | - | - | - | - | X | - | - | - |
| TOTALE (A) | 362.652.132 | 356.062.246 | 4.667.068 | 1.922.628 | 190 | 942.352 | 524.188 | 25.655 | 392.414 | 95 | 361.709.780 | 38.000 |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | ||||||||||||
| a) Deteriorate | - | X | - | - | - | - | X | - | - | - | - | - |
| b) Non deteriorate | - | - | - | X | - | - | - | - | X | - | - | - |
| TOTALE (B) | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| TOTALE (A+B) | 362.652.132 | 356.062.246 | 4.667.068 | 1.922.628 | 190 | 942.352 | 524.188 | 25.655 | 392.414 | 95 | 361.709.780 | 38.000 |
9.3 Grandi Esposizioni
| (valori in unità di Euro) | 30/06/2022 |
|---|---|
| a) valore di bilancio | 43.819.081 |
| b) valore ponderato | 11.951.927 |
| c) numero | 3 |
La tabella evidenzia l'ammontare ed il numero delle controparti con esposizione ponderata, secondo le regole previste dalla disciplina di Vigilanza prudenziale, maggiore del 10% del capitale ammissibile.
I rischi nei confronti di singoli clienti del medesimo intermediario sono considerati unitariamente qualora tra i clienti stessi sussistano connessioni di carattere giuridico o economico.
L'ammontare è la somma delle attività di rischio per cassa e delle operazioni fuori bilancio nei confronti di un cliente.
Generalfinance adotta, ai fini della misurazione del requisito patrimoniale a fronte del rischio di credito, l'approccio standardizzato previsto dalla normativa prudenziale, tenuto conto dell'eventuale quota di esposizione garantita da polizze assicurative sui crediti eligible a fini di CRM. La società si avvale inoltre di Cerved Rating Agency S.p.a. ("CRA") quale agenzia di rating esterna (c.d. ECAI) per il calcolo delle RWA relative alle esposizioni verso imprese, con specifico riferimento a quelle società di capitali che hanno, alla data di segnalazione, esposizione superiore ad Euro 100.000, nell'ambito del rapporto di factoring (pro-soluto o pro-solvendo, con intestazione del rischio sul Debitore Ceduto) con un Massimo Erogabile accordato superiore a 2 milioni di Euro.
Non si evidenziano altri aspetti di natura quantitativa degni di menzione nella presente sezione.
3.2.1 Rischio di tasso di interesse Informazioni di natura qualitativa
Il rischio di tasso di interesse è causato dalle differenze nelle scadenze e nei tempi di riprezzamento del tasso di interesse delle attività e delle passività. In presenza di tali differenze, fluttuazioni dei tassi di interesse possono determinare sia una variazione del margine di interesse atteso, sia una variazione del valore delle attività e delle passività e quindi del valore del patrimonio netto.
L'operatività di Generalfinance è concentrata nel breve termine; i finanziamenti concessi sono di tipo autoliquidante ed hanno una vita residua breve, direttamente connessa ai tempi di incasso dei crediti commerciali ceduti.
Tali caratteristiche determinano una mitigazione notevole dell'esposizione al rischio di tasso di interesse.
Informazioni di natura qualitativa
L'ente finanziario non assume, di norma, rischi di oscillazione di prezzo.
Informazioni di natura qualitativa
L'ente finanziario non assume, di norma, rischi di cambio.
Informazioni di natura qualitativa
In relazione al rischio operativo, inteso come il rischio di perdite derivanti da disfunzioni a livello di procedure, personale e sistemi interni, oppure da eventi esogeni, la Società è costantemente attiva in una continua e progressiva azione di organizzazione della struttura a tutti i livelli, perseguendo lo scopo di semplificare e razionalizzare le dinamiche interne, al fine di migliorare l'efficienza e l'efficacia dei flussi informativi orizzontali e verticali tra i vari soggetti aziendali e di implementare e potenziare i presidi e le strutture di controllo in genere. Ciò, evidentemente, assume rilevanza specifica anche con riferimento al presidio dei rischi operativi.
Generalfinance è esposta ai rischi tipicamente collegati con l'operatività che includono, tra l'altro, rischi connessi all'interruzione e/o al malfunzionamento dei servizi (compresi quelli di natura informatica che la Società impiega in misura rilevante), ad errori, omissioni e ritardi nei servizi offerti, così come al mancato rispetto delle procedure relative alla gestione dei rischi stessi.
La Società è pertanto esposta a molteplici tipi di rischio operativo: (i) rischio di frode da parte di dipendenti e di soggetti esterni, (ii) rischio di operazioni non autorizzate e/o di errori operativi; (iii) rischi connessi alla mancata conservazione della documentazione relativa alle operazioni; (iv) rischi connessi all'inadeguatezza o al non corretto funzionamento delle procedure aziendali relative all'identificazione, monitoraggio e gestione dei rischi aziendali; (v) errori e/o ritardi nella prestazione dei servizi offerti; (vi) rischio di sanzioni derivanti da violazione delle normative applicabili alla Società; (vii) rischi connessi al mancato e/o non corretto funzionamento dei sistemi informatici; (viii) rischi connessi a danni provocati a beni materiali derivanti da eventi atmosferici o catastrofi naturali.
Per il monitoraggio del rischio operativo, la Società è dotata dei seguenti presidi:
In relazione all'operatività della Società, una fattispecie significativa di rischio operativo è rappresentata dal rischio legale. Al riguardo, a mitigazione delle potenziali perdite economiche conseguenti ai procedimenti giudiziari pendenti nei confronti della Società, è effettuato un accantonamento in bilancio in misura congrua e coerente con i principi contabili internazionali. L'ammontare dell'accantonamento è stimato in base a molteplici elementi di giudizio concernenti principalmente la previsione sull'esito della causa e, in particolare, la probabilità di soccombenza nel giudizio con condanna della Società, e gli elementi di quantificazione dell'importo che in caso di soccombenza la Società potrebbe essere tenuta a corrispondere alla controparte. La previsione sull'esito della causa (rischio di soccombenza) tiene conto, per ogni singola posizione, degli aspetti di diritto dedotti in giudizio valutati alla luce dell'orientamento giurisprudenziale, delle prove in concreto dimesse in corso di causa e dell'andamento del processo, oltre che, per i gravami successivi, dell'esito del giudizio di primo grado, nonché dell'esperienza passata e di ogni altro elemento utile, inclusi i pareri di esperti, che permettano di tenere in adeguato conto il prevedibile evolversi del contenzioso. L'ammontare dell'importo dovuto in caso di soccombenza è espresso in valore assoluto e riporta il valore stimato in base alle risultanze processuali, tenendo conto dell'importo richiesto dalla controparte, della stima tecnica effettuata internamente sulla base dei riscontri contabili e/o emersi nel corso del giudizio e, in particolare, dell'importo accertato dalla consulenza tecnica d'ufficio - ove disposta - nonché degli interessi legali, calcolati sul capitale fin dalla notifica dell'atto introduttivo, oltre alle spese eventualmente dovute per la soccombenza. Nei casi in cui non sia possibile determinare una stima attendibile (mancata quantificazione delle richieste risarcitorie da parte del ricorrente, presenza di incertezze di diritto e di fatto che rendono inattendibile qualunque stima) non vengono effettuati accantonamenti fintanto che persiste l'impossibilità di prevedere gli esiti del giudizio e stimare in modo attendibile l'entità dell'eventuale perdita.
A fronte delle richieste ricevute, la Società apposta congrui accantonamenti a bilancio in base alla ricostruzione degli importi potenzialmente a rischio, alla valutazione della rischiosità effettuata in funzione del grado di "probabilità" e/o "possibilità" così come definiti dal principio contabile IAS 37 e tenendo conto della più consolidata giurisprudenza in merito. Pertanto, per quanto non sia possibile prevederne con certezza l'esito finale, si ritiene che l'eventuale risultato sfavorevole di detti procedimenti non avrebbe, sia singolarmente che complessivamente, un effetto negativo rilevante sulla situazione finanziaria ed economica della Società.
Ai fini della misurazione del rischio operativo, Generalfinance adotta il metodo base proposto dall'Autorità di Vigilanza. Il requisito patrimoniale a fronte del rischio operativo è pari al 15% della media degli indicatori rilevanti relativi agli esercizi 2019-2021 ai sensi dell'art. 316 del regolamento (UE) n.575/2013.
Il rischio di liquidità misura il rischio che la Società non sia in grado di adempiere alle proprie obbligazioni alla loro scadenza. Il mancato pagamento può essere causato dall'incapacità di reperire i fondi necessari (funding liquidity risk) oppure da limiti allo smobilizzo di alcuni asset (market liquidity risk). Rientra nel calcolo del rischio di liquidità anche il rischio di far fronte alle proprie scadenze di pagamento a costi fuori mercato, sostenendo cioè un costo della provvista elevato oppure, addirittura incorrere in perdite in conto capitale. Con riferimento specifico all'operatività di Generalfinance risulta rilevante il funding liquidity risk.
La valutazione del rischio avviene attraverso la predisposizione di una maturity ladder (predisposta a cadenza sia giornaliera, sia mensile) che raffronta le entrate (che, per la Società si identificano sostanzialmente con l'incasso dei crediti ceduti dai clienti, più l'accensione di nuovi finanziamenti e i cash flow generati dalla redditività del core business) e le uscite di cassa (principalmente: erogazioni di crediti, pagamento di fornitori e rimborsi di finanziamenti), determinandone gli sbilanci relativi a determinati orizzonti temporali e raffrontando gli sbilanci stessi con l'ammontare delle riserve di liquidità (disponibilità sui conti correnti bancari e affidamenti non utilizzati).
Il rischio di liquidità viene adeguatamente presidiato in funzione delle dinamiche dei flussi di liquidità prospettici, generati dalle attese di erogazioni (in crescita negli ultimi anni) e dalle necessità finanziarie coperte con nuovi affidamenti e con il cash flow generato dalla gestione caratteristica. La struttura di funding garantisce un equilibrio strutturale adeguato, beneficiando in particolare di un finanziamento erogato da un pool di banche e "committed" fino a gennaio 2025, per l'importo di 133 milioni di euro. Oltre a tale finanziamento, contribuiscono a diversificare la struttura finanziaria per controparte e forma tecnica le seguenti ulteriori linee disponibili al 30 giugno 2022:
un programma di cartolarizzazione, scadenza triennale a dicembre 2024, con l'impegno di BNP Paribas a sottoscrivere note senior dell'operazione fino a 200 milioni di euro, con un commitment iniziale di 75 milioni di euro, e di Intesa Sanpaolo a sottoscrivere note senior dell'operazione fino a 200 milioni di euro, con un commitment iniziale di 50 milioni di euro;
linee bilaterali bancarie ("salvo buon fine") e linee con società di factoring per un totale di 151,5 milioni di euro;
un programma triennale di emissione di cambiali finanziarie fino a 100 milioni di euro.
Infine, nel corso del 2021, la Società ha inoltre emesso prestiti obbligazionari subordinati per 12,5 milioni di euro.
La Società adotta una attenta politica di acquisizione dei crediti, che ha storicamente garantito una durata dell'attivo (crediti verso clientela) contenuta (inferiore a 90 giorni) e una bassa stagionalità del turnover, elementi che hanno determinato una ridotta esigenza di funding; oltre a ciò, il costante monitoraggio delle scadenze dei crediti ceduti (in concorso con la tempestiva ed efficace gestione delle eventuali anomalie) ha consentito di contenere il livello di default, con benefici sul profilo di liquidità strutturale.
Nel primo semestre 2022 l'utile si è quantificato in euro 4.946.813 portando il patrimonio netto a euro 50.718.347.
L'incremento del Patrimonio dell'Impresa è conseguenza anche del rafforzamento patrimoniale perfezionato nel contesto dell'operazione di quotazione sul mercato Euronext Milan, segmento STAR.
Per maggiori dettagli si rimanda alla "PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE – PASSIVO – Sezione 11 – Patrimonio – Voci 110, 140, 150, 160 e 170".
Generalfinance è tenuta al rispetto dei requisiti patrimoniali minimi obbligatori, ai sensi della normativa prudenziale, con riferimento al rischio di credito e al rischio operativo. Il rischio di mercato, secondo la definizione fornita dalla normativa prudenziale, non è presente nell'attività di Generalfinance, poiché la Società non detiene un portafoglio di negoziazione di vigilanza. Il rischio non rileva quindi ai fini della determinazione dei requisiti minimi obbligatori.
Anche il rischio di cambio, secondo la definizione fornita dalla normativa prudenziale, non è rilevante nell'attività di Generalfinance.
La società svolge una costante analisi dell'assorbimento patrimoniale a fronte del rischio di credito e al rischio operativo. Le modalità di controllo del rischio di credito e la relativa reportistica di supporto sono descritti nelle procedure operative aziendali in materia di:
La presenza dei requisiti operativi strumentali alla traslazione del rischio sul debitore nell'ambito di esposizioni pro solvendo o pro soluto non iscritto è garantita dalle procedure.
Il presidio del rischio operativo è affidato principalmente alle unità organizzative, ai controlli di linea e alla Funzione Unica di Controllo.
| Voci/Valori | Totale 30/06/2022 | Totale 31/12/2021 |
|---|---|---|
| 1. Capitale | 4.202.329 | 3.275.758 |
| 2. Sovrapprezzi di emissione | 25.434.455 | 7.828.952 |
| 3. Riserve | - | - |
| - di utili |
- | - |
| a) legale |
655.152 | 655.152 |
| b) statutaria |
- | - |
| c) azioni proprie |
- | - |
| d) altre |
15.516.659 | 10.789.977 |
| - altre |
- | - |
| 4. (Azioni proprie) | - | - |
| 5. Riserve da valutazione | - | - |
| - Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla |
||
| redditività complessiva | - | - |
| - Copertura di titoli di capitale designati al fair value con |
- | - |
| impatto sulla redditività complessiva | ||
| - Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al |
- | - |
| fair value con impatto sulla redditività complessiva | ||
| - Attività materiali |
- | - |
| - Attività immateriali |
- | - |
| - Copertura di investimenti esteri |
- | - |
| - Copertura dei flussi finanziari |
- | - |
| - Strumenti di copertura (elementi non designati) |
- | - |
| - Differenze di cambio |
- | - |
| - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione |
- | - |
| - Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico (variazioni del merito creditizio) |
- | - |
| - Leggi speciali di rivalutazione |
- | - |
| - Utili/perdite attuariali relativi a piani previdenziali a |
||
| benefici definiti | (37.061) | (37.061) |
| - Quota delle riserve da valutazione relative a partecipazioni |
- | - |
| valutate al patrimonio netto | ||
| 6. Strumenti di capitale | - | - |
| 7. Utile (perdita) d'esercizio | 4.946.813 | 9.453.364 |
| Totale | 50.718.347 | 31.966.142 |
4.2.1 - Fondi propri
4.2.1.rmazioni di natura qualitativa
Si precisa che - ai sensi dell'articolo 26, paragrafo 2, del Regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento Europeo (il "CRR") – nel Patrimonio di base sono inclusi gli utili netti risultanti dal bilancio di periodo relativo al primo semestre 2022, al netto dei dividendi attesi.
Ai fini di quanto sopra, si fa presente che:
gli utili sono stati verificati da soggetti indipendenti dall'ente che sono responsabili della revisione dei conti dell'ente stesso, come richiesto dall'articolo 26, paragrafo 2, del CRR;
gli utili sono stati valutati in conformità ai principi stabiliti dalla disciplina contabile applicabile;
l'importo dei dividendi da dedurre è stato stimato in conformità della normativa applicabile;
l'organo di amministrazione di Generalfinance formulerà una proposta di distribuzione dei dividendi coerente con il calcolo degli utili netti.
Dal patrimonio di base inoltre è dedotto l'importo riferito al cosiddetto "Quick Fix" con cui si è determinato il valore delle attività sotto forma di software da dedurre dagli elementi del capitale primario di classe 1 e l'importo riferito alle immobilizzazioni immateriali in corso.
Nel Patrimonio supplementare (TIER 2) sono compresi i titoli obbligazionari subordinati che la Società ha emesso nel corso del 2021 al netto della quota di ammortamento calcolata come previsto dall'art. 64 dal CRR (Regolamento UE 575/2013).
| 4.2.1.2 Informazioni di natura quantitativa | |
|---|---|
| Totale 30/06/2022 | Totale 31/12/2021 | |
|---|---|---|
| A. Patrimonio di base prima dell'applicazione dei filtri prudenziali | 50.718.347 | 31.966.142 |
| B. Filtri prudenziali del patrimonio base | - | - |
| B.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+) | - | - |
| B.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-) | - | - |
| C. Patrimonio di base al lordo degli elementi da dedurre (A + B) | 50.718.347 | 31.966.142 |
| D. Elementi da dedurre dal patrimonio di base | 3.391.536 | 5.665.072 |
| E. Totale patrimonio di base (TIER 1) (C - D) | 47.326.811 | 26.301.070 |
| F. Patrimonio supplementare prima dell'applicazione dei filtri prudenziali |
12.500.000 | 12.500.000 |
| G. Filtri prudenziali del patrimonio supplementare | - | - |
| G.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+) | - | - |
| G.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-) | - | - |
| H. Patrimonio supplementare al lordo degli elementi da dedurre (F + G) |
12.500.000 | 12.500.000 |
| I. Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare | 993.976 | 250.548 |
| L. Totale patrimonio supplementare (TIER 2) (H – I) | 11.506.024 | 12.249.452 |
| M. Elementi da dedurre dal totale patrimonio di base e supplementare |
- | - |
| N. Patrimonio di vigilanza (E + L - M) | 58.832.835 | 38.550.522 |
Generalfinance valuta l'adeguatezza dei fondi propri a sostegno delle attività correnti e prospettiche, coerentemente con la propria policy di contenimento del rischio.
Nel contesto del processo ICAAP, Generalfinance definisce le componenti del capitale complessivo (componenti patrimoniali
a copertura del capitale interno, ossia del fabbisogno di capitale relativo ad un determinato rischio) sulla base della metodologia prudenziale. Le componenti del capitale complessivo coincidono quindi con le poste del patrimonio netto e con quelle dei fondi propri.
La Società misura le seguenti tipologie di rischio: di credito, operativo, di concentrazione, di tasso di interesse sul portafoglio bancario, di liquidità. A fronte delle prime quattro tipologie, la Società determina il capitale interno necessario per la copertura dei rischi generati dalle attività correnti e prospettiche. I rischi di primo pilastro sono misurati con criteri analoghi a quelli utilizzati per la determinazione dei requisiti prudenziali minimi obbligatori e, in particolare, il metodo standardizzato per il rischio di credito e il metodo base per il rischio operativo. Con riferimento ai rischi di secondo pilastro, Generalfinance utilizza i seguenti strumenti di misurazione quantitativa proposti nella Circolare di Banca d'Italia n. 288/15:
Gli altri rischi di secondo pilastro sono oggetto di valutazione qualitativa.
| Importi non ponderati | Importi ponderati/requisiti | |||
|---|---|---|---|---|
| Categorie/Valori | 30/06/2022 | 31/12/2021 | 30/06/2022 | 31/12/2021 |
| A. ATTIVITA' DI RISCHIO | - | - | - | - |
| A.1 Rischio di credito e di controparte | 407.997.667 | 366.940.749 | 271.319.372 | 245.876.990 |
| B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA | - | - | - | - |
| B.1 Rischio di credito e di controparte | - | - | 21.705.550 | 19.670.159 |
| B.2 Rischio per la prestazione dei servizi di pagamento |
- | - | - | - |
| B.3 Requisito a fronte dell'emissione di moneta elettronica |
- | - | - | - |
| B.4 Requisiti prudenziali specifici | - | - | 2.822.629 | 2.822.629 |
| B.5 Totale requisiti prudenziali | - | - | 24.528.179 | 22.492.788 |
| C. ATTIVITA' DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA | - | - | ||
| C.1 Attività di rischio ponderate | - | - | 306.602.234 | 281.159.851 |
| C.2 Patrimonio di base/Attività di rischio ponderate (TIER 1 capital ratio) |
- | - | 15,4% | 9,4% |
| C.3 Patrimonio di vigilanza/Attività di rischio ponderate (Total capital ratio) |
- | - | 19,2% | 13,7% |
Le attività di rischio ponderate, esposte nella voce C.1, utilizzate anche nel calcolo dei coefficienti riportati nelle voci C.2 e C.3, sono calcolate come il prodotto tra il totale requisito prudenziale (voce B.5) e 12,50 (inverso del coefficiente minimo obbligatorio pari all'8%).
La normativa nazionale, allo stato attuale, non fornisce alcuna definizione di "parti correlate"; l'art. 2427, co. 2, rimanda quindi a quanto previsto dalla prassi contabile internazionale. Il principio contabile di riferimento è lo IAS 24 la cui nuova versione, approvata dallo IASB il 4/11/2009, è stata omologata con il regolamento 19/07/2010, n.632. Tale versione definisce parte correlata una persona o un'entità correlata a quella che redige il bilancio. Non possono essere annoverate tra le parti correlate due entità per il solo fatto di avere in comune un amministratore o un altro dirigente con responsabilità strategiche.
Oltre agli amministratori, sono stati identificati due dirigenti con responsabilità strategica, ovvero il CFO ed il CLO. La retribuzione annua lorda dei dirigenti con responsabilità strategica è complessivamente pari ad euro 260.000.
Tale importo non considera l'accantonamento al Fondo TFR, il TFR versato ai fondi di previdenza complementare, il patto di non concorrenza e l'eventuale premio variabile determinato sulla base dei risultati della Società.
Inoltre, nel corso del presente esercizio hanno beneficiato di un premio straordinario correlato al successo del processo di quotazione in Borsa.
Si precisa che la società non vanta alcun credito nei confronti di amministratori e sindaci e che non sono state rilasciate garanzie a favore di amministratori e sindaci
Nel seguente prospetto si evidenziano gli importi relativi ai rapporti di natura patrimoniale ed economica intrattenuti nel corso del primo semestre 2022 con le parti correlate come sopra definite sulla base di quanto previsto dallo IAS 24.
| TRANSAZIONI CON PARTI CORRELATE (valori in euro) | Società controllante | Altre parti correlate |
|---|---|---|
| VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE | ||
| 10. Cassa e disponibilità liquide | - | 330.348 |
| 40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | - | 1.957.957 |
| 120. Altre attività | 220.408 | 91.488 |
| Totale attivo | 220.408 | 2.379.793 |
| 10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | - | 40.104.663 |
| 80. Altre passività | - | 323.294 |
| Totale passivo | - | 40.427.957 |
Le "Altre attività" verso la controllante MGH – Massimo Gianolli Holding S.r.l. si riferiscono al credito derivante dalla rivalsa per la maggiore imposta dovuta dalla Società conseguente al disconoscimento per i periodi di imposta 2018 – 2020 da parte dell'Amministrazione finanziaria dell'efficacia dell'opzione per il consolidato fiscale.
| TRANSAZIONI CON PARTI CORRELATE (valori in euro) | Società controllante | Altre parti correlate |
|---|---|---|
| VOCI DI CONTO ECONOMICO | ||
| 10. Interessi attivi e proventi assimilati | - | 24.361 |
| 20. Interessi passivi e oneri assimilati | - | (315.759) |
| 40. Commissioni attive | - | 41.668 |
| 50. Commissioni passive | - | (50.283) |
| 160. Spese amministrative: a) spese per il personale | - | (652.399) |
| 160. Spese amministrative: b) altre spese amministrative | - | (123.144) |
| 180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali | - | (7.957) |
| 200. Altri oneri/proventi di gestione | 149 | 6.511 |
| Totale voci | 149 | (1.077.002) |
| NB. Si precisa che i costi sono comprensivi di Iva indetraibile. |
| PROSPETTO DI DETTAGLIO DEI RAPPORTI CON SOCIETA' DEL GRUPPO (valori in euro) | GGH – Gruppo general Holding S.r.l. |
Generalbroker S.r.l. |
|---|---|---|
| VOCI DI CONTO ECONOMICO | ||
| 200. Altri oneri/proventi di gestione | 5.256 | 151 |
| Totale voci | 5.256 | 151 |
Tutti le operazioni con parti correlate sono state effettuate a condizioni di mercato.
Si segnala che fino al 15 febbraio 2022 Generalfinance è stata parte di GFG Gruppo Finanziario General ("GFG"), che ricomprendeva nel proprio perimetro Generalfinance S.p.A. e GGH - Gruppo General Holding S.r.l. ("GGH"), quest'ultima quale capogruppo. In data 23 dicembre 2021, GGH ha avanzato formale istanza a Banca d'Italia ai fini della cancellazione di GFG dall'albo dei gruppi finanziari e conseguente esenzione di GGH dal ruolo di capogruppo di gruppo finanziario, ai sensi dell'articolo 109 del TUB e della Circolare di Banca d'Italia n. 288/2015, Titolo I, Capitolo 2, Sezione IV. In data 1° febbraio 2022, Banca d'Italia ha accolto l'istanza avanzata da GGH e in data 15 febbraio 2022 ha avuto luogo la cancellazione di GFG dall'albo dei gruppi finanziari.
A far data dalla cancellazione di GFG dall'albo dei gruppi finanziari (i.e., dal 15 febbraio 2022) Generalfinance S.p.A. non è più
parte di GFG Gruppo Finanziario General e GGH non riveste più il ruolo di capogruppo di gruppo finanziario e non svolge più attività di direzione e coordinamento ai sensi degli articoli 2497 e seguenti del Codice Civile nei confronti di Generalfinance S.p.A.
A tale riguardo, si evidenzia che, ai sensi dello statuto sociale di GGH, l'esercizio di attività di direzione e coordinamento è escluso nei confronti, inter alia, di (a) intermediari finanziari partecipati da GGH.
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