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Poste Italiane

Interim / Quarterly Report Nov 11, 2022

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Interim / Quarterly Report

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RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE AL 30 SETTEMBRE 2022

Indice

1. GUIDA ALLA LETTURA 2
2. HIGHLIGHTS 3
3. EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE 5
4. ASSETTO
SOCIETARIO
DEL
GRUPPO,
CORPORATE
GOVERNANCE
E
STRUTTURA
ORGANIZZATIVA 7
LA CORPORATE GOVERNANCE DI POSTE ITALIANE 7
STRUTTURA ORGANIZZATIVA DI POSTE ITALIANE 8
AZIONARIATO E PERFORMANCE DEL TITOLO 10
ASSETTO SOCIETARIO E PRINCIPALI OPERAZIONI SOCIETARIE DEL PERIODO 12
5. STRATEGIA, INNOVAZIONE E DIGITALIZZAZIONE, GESTIONE DEI RISCHI 17
STRATEGIC BUSINESS UNIT CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE 17
STRATEGIC BUSINESS UNIT SERVIZI FINANZIARI 22
STRATEGIC BUSINESS UNIT SERVIZI ASSICURATIVI 29
STRATEGIC BUSINESS UNIT PAGAMENTI E MOBILE 33
OMNICANALITA', INNOVAZIONE E DIGITALIZZAZIONE 37
GESTIONE DEI RISCHI 42
6. CREAZIONE DI VALORE 43
IMPATTI DERIVANTI DALLA PANDEMIA E DAL CONFLITTO RUSSO-UCRAINO 43
ANDAMENTO ECONOMICO DEL GRUPPO 45
SINTESI DELL'ANDAMENTO ECONOMICO PER STRATEGIC BUSINESS UNIT 49
STRATEGIC BUSINESS UNIT CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE 51
STRATEGIC BUSINESS UNIT SERVIZI FINANZIARI 57
STRATEGIC BUSINESS UNIT SERVIZI ASSICURATIVI 64
STRATEGIC BUSINESS UNIT PAGAMENTI E MOBILE 72
ANDAMENTO PATRIMONIALE E FINANZIARIO DEL GRUPPO 76
7. ALTRE INFORMAZIONI 84
EVENTI DI RILIEVO SUCCESSIVI AL 30 SETTEMBRE 2022 84
OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA 84
RELAZIONI INDUSTRIALI 84
PROCEDIMENTI IN CORSO E PRINCIPALI RAPPORTI CON LE AUTORITÀ 87
8. PROSPETTI CONTABILI CONSOLIDATI AL 30 SETTEMBRE 2022 93
9. DICHIARAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO 96
10. INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE 96
11. GLOSSARIO 99

1. GUIDA ALLA LETTURA

Il presente Resoconto intermedio di gestione consolidato del Gruppo Poste Italiane al 30 settembre 2022 è stato redatto, su base volontaria, nel rispetto delle disposizioni ai sensi dell'art. 82 ter del Regolamento Emittenti Consob "Informazioni finanziarie periodiche aggiuntive" al fine di assicurare continuità e regolarità di informazioni alla comunità finanziaria, e in conformità ai criteri di rilevazione e di misurazione stabiliti dai principi contabili internazionali (International Accounting Standards - IAS e International Financial Reporting Standards - IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e alle interpretazioni emesse dall'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e dallo Standing Interpretations Committee (SIC), riconosciuti nell'Unione Europea ai sensi del Regolamento (CE) n. 1606/2002 e in vigore alla chiusura del periodo.

Per le informazioni contenute nel documento, che non è sottoposto a revisione contabile, è garantita la coerenza e la correttezza, nonché la comparabilità dei relativi elementi informativi con i corrispondenti dati contenuti nelle relazioni finanziarie precedentemente diffuse al pubblico.

I valori esposti nel presente Resoconto intermedio di gestione sono confrontati con i corrispondenti valori dell'analogo periodo del precedente esercizio, fatta eccezione per lo Stato patrimoniale, il quale è confrontato con il corrispondente prospetto al 31 dicembre 2021.

Si segnala che, nel corso del primo trimestre del 2022, la società Poste Welfare Servizi, in precedenza allocata alla Strategic Business Unit Servizi Assicurativi, è rappresentata nella Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione. I dati economici e patrimoniali di confronto sono stati pertanto riclassificati per tenere conto di tale modifica organizzativa.

L'informativa del presente Resoconto Intermedio di Gestione tiene conto degli orientamenti e raccomandazioni emanate dall'ESMA nel 2021 in merito agli effetti sul Gruppo della pandemia tuttora in corso, nonché degli orientamenti e raccomandazioni emanati nel primo semestre 2022 dagli organismi regolamentari e di vigilanza europei1 in merito agli impatti del conflitto russo-ucraino sul business aziendale, sulla situazione economico-patrimoniale e finanziaria e sulle prospettive future del Gruppo.

Al riguardo si rimanda a quanto descritto nel paragrafo "Impatti derivanti dalla pandemia e dal conflitto russo-ucraino" e al capitolo "Evoluzione Prevedibile della gestione".

Si evidenzia che sono stati applicati arrotondamenti ai numeri esposti in milioni di euro con la conseguenza che la somma degli importi arrotondati non in tutti i casi coincide con il totale arrotondato.

Nel presente documento ricorrono le seguenti infografiche:

per indicare, mediante un collegamento ipertestuale, che è possibile consultare la definizione del contenuto al glossario presente al Capitolo 11;

per indicare, mediante un collegamento ipertestuale, che è possibile approfondire il tema trattato nel paragrafo di riferimento;

per indicare, mediante un collegamento ipertestuale, che è possibile ritornare all'inizio del capitolo e all'indice generale.

1Public statement ESMA32-63-1277 "Implications of Russia's invasion of Ukraine on half-yearly financial reports" del 13 maggio 2022 e Richiamo di attenzione CONSOB n. 3/22 del 19 maggio 2022.

2. HIGHLIGHTS

Nel corso dei nove mesi del 2022, attraverso i significativi investimenti nelle sei forme di capitale su cui si fonda l'Azienda (finanziario, umano, fisico-strutturale, intellettuale, sociale-relazionale e naturale), il processo di creazione di valore di Poste Italiane ha generato significativi risultati per il Gruppo con valenza sistemica e coerenti con il framework degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.

3. EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Dall'inizio dell'anno l'attività economica globale ha mostrato segnali progressivi di rallentamento correlati, inizialmente, alla diffusione delle varianti del Covid-19 e, successivamente, allo scoppio del conflitto russo-ucraino nel mese di febbraio. L'instabilità della situazione geopolitica è proseguita nel corso dell'anno accompagnata dalla crisi energetica, in gran parte conseguenza del conflitto, e da pressioni sulle catene di approvvigionamento; tali fattori hanno comportato un'escalation dei prezzi dell'energia e la loro trasmissione a quelli degli altri beni e servizi nonché possibili rischi di razionamento dei consumi energetici. A ciò si è aggiunto nel periodo il ripetuto rialzo dei tassi di interesse deciso dalle principali banche centrali per mitigare la crescita dell'inflazione. Tale contesto ha provocato una crescente incertezza sulle prospettive economiche, con inevitabili rischi di ulteriore deterioramento dello scenario macroeconomico sia per l'ultima parte dell'anno in corso, che per il 2023.

Il Gruppo Poste Italiane, oltre a contraddistinguersi per una struttura di business diversificata che consente di beneficiare di un costante effetto di fisiologico bilanciamento tra i trend che interessano i suoi business, ha storicamente dimostrato resilienza nei momenti di incertezza economica e turbolenza finanziaria, affermandosi anzi come un "porto sicuro" per i risparmiatori, grazie a un portafoglio di offerta finanziaria caratterizzato da prodotti con contenuta volatilità. La struttura dei costi del Gruppo, oltre ad essere flessibile con una significativa componente di costi variabili correlata ai ricavi, include un'esposizione limitata nei confronti dei settori caratterizzati da elevata pressione sui prezzi. Il Gruppo si approvvigiona e compete principalmente nell'ambito del mercato domestico, non ha unità produttive dislocate nei paesi colpiti dal conflitto russo-ucraino, o limitrofi, e ha trascurabili rapporti commerciali con tali Paesi; pertanto, non ha ripercussioni dirette che potrebbero comportare impatti significativi sui propri business o ricadute di rilievo sulla propria redditività. Il Gruppo beneficia inoltre degli effetti di azioni poste in essere in momenti di mercato favorevoli, finalizzate a mitigare le oscillazioni di prezzo dei fattori produttivi come, ad esempio, operazioni di copertura dal rischio di oscillazione dei prezzi del carburante e delle forniture di gas ed energia.

Il Gruppo nel corso del 2022 ha confermato il suo ruolo di player 'antifragile' e di pilastro strategico a servizio del Paese; a conferma di ciò, i risultati conseguiti nel corso del primi nove mesi del 2022 sono solidi, con un risultato operativo del periodo record nella storia del Gruppo e già superiore alla guidance fornita alla comunità finanziaria per l'intero anno 2022, fornendo un'ulteriore dimostrazione dell'efficacia degli indirizzi strategici adottati e della capacità del management nell'attività di controllo dei costi.

Sulla scorta di tali performance è stata comunicata alla comunità finanziaria, in occasione della presentazione dei risultati al 30 settembre 2022, una previsione di risultato operativo di chiusura 2022 a rialzo rispetto alla guidance fornita per l'anno in corso. È stato inoltre confermato il pagamento, nel mese di novembre, dell'acconto sul dividendo 2022.

Il Gruppo continuerà a monitorare le evoluzioni del contesto macroeconomico di riferimento, al fine di adeguare la gamma d'offerta alle condizioni di mercato e alle mutate esigenze della clientela, sfruttando le tendenze del mercato in evoluzione e proseguendo nel percorso di trasformazione omnicanale e diversificazione/integrazione del business, anche attraverso mirate operazioni di acquisizioni societarie.

Rimarrà strategico lo sviluppo del segmento del risparmio assicurativo e la Capogruppo continuerà a fornire alla controllata Poste Vita tutto il supporto patrimoniale necessario a supportare la crescita, consolidando la posizione di leadership del Gruppo assicurativo nel comparto Vita e sviluppando il comparto Danni con un'offerta integrata modulare composta da soluzioni personalizzate di protezione, assistenza e servizi. Il Risparmio Postale, pur continuando a risentire del contesto socioeconomico generale, dispone di un'offerta commerciale rinnovata tra giugno e luglio, confermandosi uno strumento semplice, trasparente e competitivo per i risparmiatori e rimarrà al centro della strategia di sviluppo del Gruppo.

Proseguirà l'impegno per la digital trasformation del Gruppo e il supporto ai clienti e ai cittadini per il superamento del digital divide; rimarrà nevralgico lo sviluppo di iniziative volte al miglioramento della customer experience in ottica omnicanale. Sono pianificati investimenti a supporto della crescita e diversificazione nell'ambito dei pacchi, dei pagamenti digitali e della protezione con offerte mirate a ridurre la sottoassicurazione del Paese. Il Gruppo è inoltre entrato nel mercato dell'energia

con un'offerta semplice, trasparente e 100% green, lanciata nel mese di giugno su dipendenti e pensionati, che verrà progressivamente estesa coerentemente con l'evoluzione delle condizioni di mercato.

Riguardo all'impegno di inclusione sociale, nell'ambito del PNRR, il Gruppo rivestirà un ruolo cruciale con la realizzazione del progetto 'Polis': sono previsti investimenti significativi che consentiranno, da un lato di portare nei piccoli centri del Paese i servizi telematici della Pubblica Amministrazione all'interno di circa 7 mila uffici postali e dall'altro di mettere a disposizione 250 immobili del Gruppo convertendoli in spazi di formazione e co-working anche e soprattutto nei comuni di piccole dimensioni.

Nel percorso di transizione intrapreso verso la carbon neutrality entro il 2030, proseguiranno gli investimenti e le iniziative strategiche, quali il rinnovo della flotta di recapito con mezzi a basse emissioni, l'installazione di pannelli fotovoltaici per l'approvvigionamento energetico e l'efficientamento degli immobili; continuerà inoltre la sostituzione delle attuali Postepay con carte realizzate con materiali ecosostenibili nonché lo sviluppo di logiche d'offerta volte a valorizzare i comportamenti sostenibili dei clienti.

Infine, le recenti acquisizioni del Gruppo si confermano coerenti con gli obiettivi del piano industriale "2024 Sustain & Innovate Plus". L'acquisizione di Plurima, operatore logistico attivo nel segmento della Sanità, contribuisce a sostenere la crescita del segmento Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione con un posizionamento da operatore logistico a '360 gradi'. L'acquisizione della società LIS, operatore leader nel segmento dei pagamenti digitali, accelererà la realizzazione della strategia omnicanale del Gruppo consolidando la crescita nel business del proximity payment. Il lancio dell'OPA su Sourcesense, operante nello sviluppo di soluzioni cloud-native basate su tecnologia open source, mira a accelerare la digital trasformation del Gruppo, mentre il recente lancio dell'OPA su Net Insurance conferma gli obiettivi di crescita nel comparto di protezione e danni. Infine, grazie all'acquisizione di Agile Lab nel mese di ottobre il Gruppo rafforzerà la propria presenza nella moderna industria dei dati, potenziando le proprie capacità di costruire attività "data-driven" per l'utilizzo interno e per il mercato.

4. ASSETTO SOCIETARIO DEL GRUPPO, CORPORATE GOVERNANCE E STRUTTURA ORGANIZZATIVA

LA CORPORATE GOVERNANCE DI POSTE ITALIANE

STRUTTURA ORGANIZZATIVA DI POSTE ITALIANE

AZIONARIATO E PERFORMANCE DEL TITOLO

ASSETTO SOCIETARIO E PRINCIPALI OPERAZIONI SOCIETARIE DEL PERIODO

LA CORPORATE GOVERNANCE DI POSTE ITALIANE

STRUTTURA ORGANIZZATIVA DI POSTE ITALIANE

Di seguito la struttura organizzativa di Poste Italiane:

L'organizzazione di Poste Italiane S.p.A. prevede funzioni di business2 specializzate sulle principali aree di offerta che presidiano i 4 settori di business del Gruppo e due canali commerciali deputati alla vendita dei prodotti/servizi, cui si affiancano funzioni corporate di indirizzo, governo, controllo ed erogazione di servizi a supporto dei processi di business.

Nel corso del terzo trimestre 2022, è stata creata la funzione Marketing Strategico di Gruppo con il compito di rivedere i piani di sviluppo delle singole business line al fine di garantirne coerenza e assicurare il coordinamento del "go to market" per prodotto e canale di distribuzione.

Nel mese di settembre 2022 la funzione Risorse Umane e Organizzazione è stata allocata in ambito Corporate Affairs.

L'attività del Gruppo, in coerenza con gli indirizzi strategici delineati nel Piano Industriale "2024 Sustain & Innovate Plus", è rappresentata da quattro Strategic Business Unit (definite anche settori operativi all'interno del Bilancio del Gruppo Poste Italiane): Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione; Servizi Finanziari; Servizi Assicurativi e Pagamenti e Mobile.

CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE

La SBU comprende oltre alle attività di gestione della corrispondenza, dei pacchi e di logistica anche quelle relative alla rete dei venditori, degli Uffici Postali e alle funzioni Corporate di Poste Italiane S.p.A. che operano a supporto anche degli altri settori del Gruppo. La SBU include inoltre l'erogazione dei servizi Welfare.

SERVIZI FINANZIARI

La SBU si riferisce alle attività di collocamento e distribuzione di prodotti e servizi finanziari e assicurativi, da parte di BancoPosta, quali conti correnti, prodotti di risparmio postale (per conto della Cassa Depositi e Prestiti), fondi comuni di investimento, finanziamenti erogati da istituti bancari partner, polizze.

SERVIZI ASSICURATIVI

La SBU fa riferimento alle attività di emissione di prodotti assicurativi Vita e Danni.

PAGAMENTI E MOBILE

La SBU comprende le attività di gestione dei pagamenti e dei servizi di monetica, svolti anche attraverso il network dei punti vendita LIS, nonché dei servizi di telefonia mobile e fissa e dei servizi di vendita Energia (luce e gas) al cliente finale da parte della società PostePay S.p.A.

2 Si tratta di Posta, Comunicazione e Logistica per i servizi di corrispondenza, pacchi e comunicazione commerciale e BancoPosta quale intermediario collocatore dell'offerta finanziaria e assicurativa. Le altre due aree di business sono presidiate da PostePay per l'offerta pagamenti, telefonia ed energia e dal Gruppo Poste Vita per la gamma assicurativa.

AZIONARIATO E PERFORMANCE DEL TITOLO

Poste Italiane è una società emittente titoli quotati sul Mercato Telematico Azionario (MTA) organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., a partire dal 27 ottobre 2015. Al 30 settembre 2022 la Società è partecipata per il 29,26% dal Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF), per il 35% da Cassa Depositi e Prestiti (CDP), a sua volta controllata dal MEF, e per la residua parte da investitori istituzionali e retail. Il 31,1%3 delle azioni possedute da investitori istituzionali di Poste Italiane S.p.A. appartiene a investitori che seguono criteri ESG (Environment, Social, Governance) nelle proprie scelte di investimento. Il capitale sociale di Poste Italiane S.p.A. è costituito da n. 1.306.110.000 azioni ordinarie delle quali, al 30 settembre 2022, n. 1.298.574.009 risultano in circolazione (n. 7.535.991 azioni proprie).

L'Assemblea ordinaria degli azionisti del 27 maggio 2022 ha autorizzato il consiglio di Amministrazione di Poste Italiane all'acquisto e alla successiva disposizione di azioni proprie per un massimo di n. 2,6 milioni di azioni ordinarie della Società e un esborso complessivo fino a 40 milioni di euro. L'acquisto di azioni proprie è stato consentito per diciotto mesi a decorrere dalla delibera assembleare; non è stato invece previsto alcun limite temporale per la disposizione delle azioni proprie acquistate. Nel periodo tra il 30 maggio e il 13 giugno 2022, Poste italiane ha concluso il programma di acquisto di azioni proprie acquisendo n. 2.600.000 azioni proprie per un controvalore complessivo di circa 25,3 milioni di euro.

PERFORMANCE DEL TITOLO

Il valore del titolo Poste Italiane nel corso dei primi nove mesi del 2022 ha registrato un decremento del 33,5%, passando da 11,705 euro di inizio anno a 7,79 euro alla fine del mese di settembre 2022. Nello stesso periodo il FTSEMIB ha registrato, analogamente, un trend in calo (-25,4%).

Dalla data della quotazione in Borsa (27 ottobre 2015) al 30 settembre 2022, il titolo Poste Italiane ha registrato un incremento del 16,3% (mentre l'indice FTSEMIB ha registrato un decremento del 7,7% nello stesso periodo), garantendo un ritorno complessivo per gli azionisti (Total Shareholder Return4 ) di +69%, mentre il principale indice di borsa italiano ha registrato un incremento del 16%.

3 Fonte: Nasdaq Corporate Solutions.

4 Misura il tasso di rendimento annuo per un investitore (ritorno complessivo dell'investimento per l'azionista) ed è calcolato sommando l'incremento del prezzo del titolo, in un determinato intervallo temporale e l'effetto dei dividendi per azione corrisposti nello stesso periodo.

Nella tabella che segue vengono rappresentate le principali informazioni sul titolo e sulla dividend policy della Società nonché le relative performance finanziarie registrate nel corso del periodo rispetto ai periodi precedenti.

KPI del Titolo 9M 2022 FY 2021 9M 2021 FY 2020
Prezzo di chiusura alla fine del periodo (€) 7,790 11,540 11,930 8,320
Prezzo minimo del periodo (€) 7,658 8,076 8,076 6,144
29/09/2022 29/01/2021 29/01/2021 12/03/2020
Prezzo massimo del periodo (€) 11,940 12,675 12,080 11,510
03/02/2022 26/10/2021 08/06/2021 19/02/2020
Prezzo medio del periodo (€) 9,513 10,996 10,701 8,364
Capitalizzazione di Borsa alla fine del periodo (€mln) 10.175 15.073 15.582 10.867
TSR del periodo (%) (29,39) 44,83 47,42 (13,03)
TSR FTSE MIB del periodo (%) (21,59) 26,81 18,18 (3,34)
Utile per azione (€) 1,097 1,214 0,903 0,927

Fonte Bloomberg.

ASSETTO SOCIETARIO E PRINCIPALI OPERAZIONI SOCIETARIE DEL PERIODO

Il Modello di Business di Poste Italiane si attua attraverso la struttura organizzativa del Gruppo e delle sue società che attraverso le attività e i servizi proposti contribuiscono alla creazione di valore nel tempo. Il Gruppo possiede al 30 settembre 2022, direttamente e indirettamente, partecipazioni in 42 società e consorzi, di cui 27 vengono consolidate integralmente, 3 sono controllate e valutate a patrimonio netto, 6 sono collegate e valutate a patrimonio netto e 6 rappresentano partecipazioni di minoranza.

Di seguito le principali operazioni intervenute nel periodo:

CORRISPONDENZA Plurima
S.p.A.
In data 18 marzo 2022 Poste Italiane ha firmato un accordo vincolante con
Opus S.r.l. e l'operatore di private equity Siparex per l'acquisizione di una
quota di maggioranza in Plurima S.p.A. ("Plurima") per un corrispettivo
basato su un enterprise value complessivo della Società di 130 milioni di
euro.
PACCHI E
DISTRIBUZIONE
Plurima: acquisita
Il closing è avvenuto in data 2 maggio 2022,
a seguito dell'ottenimento delle necessarie
quota di maggioranza
autorizzazioni da parte dell'Autorità Garante
della Concorrenza e del Mercato ("AGCM"). L'operazione è stata eseguita
per il tramite di Poste Welfare Servizi S.r.l. ("PWS"), società interamente
controllata da Poste Italiane, e finanziata con le risorse di cassa disponibili.
Con il perfezionamento dell'operazione PWS detiene il 70% del capitale
sociale di Plurima Bidco S.r.l. (Bidco) che a sua volta detiene il 100% di
Plurima.
Plurima è una società leader di mercato in Italia nella logistica ospedaliera
e nei servizi di custodia e gestione documentale per le strutture ospedaliere
pubbliche e private. Opera attraverso 41 strutture logistiche e una flotta di
circa 300 veicoli. Alla luce dell'esperienza maturata da PWS nel comparto
della salute con l'offerta dei servizi della Piattaforma Vaccini, risulterà
possibile rafforzarne ulteriormente il ruolo di centro di eccellenza in ambito
sanitario, creando sinergie con i servizi erogati da Plurima.
PAGAMENTI E
MOBILE
LIS Holding
S.p.A.
In data 14 settembre 2022 PostePay, a seguito delle autorizzazioni ricevute
dall'AGCM e dalla Banca d'Italia, ha perfezionato l'acquisto del 100% di LIS
Holding S.p.A. (insieme alla società controllata LIS Pay S.p.A., "LIS") a un
prezzo pari a 700 milioni di euro determinato sulla
Acquisito il 100%
base di un enterprise value di 630 milioni di euro
della società LIS
e
una
cassa
netta
disponibile
concordata
Holding S.p.A.
convenzionalmente
pari a 70 milioni di euro
(rispetto ad una cassa netta disponibile effettiva al closing pari a circa 140
milioni di euro).
LIS, offre un'ampia gamma di servizi attraverso la gestione di una
piattaforma tecnologica messa a disposizione degli esercenti convenzionati
costituiti da 54 mila punti vendita5 non specializzati, di cui circa 33 mila
tabaccai, dislocati su tutto il territorio nazionale. La piattaforma di LIS
supporta e abilita l'erogazione presso gli esercenti convenzionati di servizi

5 Dati 2021.

in prevalenza di incasso e pagamento (pagamento bollettini, MAV, PagoPA
e incasso di ricariche di carte prepagate, ricariche telefoniche, ecc.).
L'operazione consolida la crescita di PostePay nel mercato dei pagamenti di
prossimità, rafforza i servizi di acquiring e i prodotti
offerti alle PMI
in coerenza con la strategia omnicanale delineata dal piano "2024 Sustain &
Innovate Plus".
PAGAMENTI E
MOBILE
Tink AB In data 23 giugno 2021 il Consiglio di Amministrazione di PostePay S.p.A.
ha approvato la sottoscrizione di contratti vincolanti per la cessione della
partecipazione detenuta da PostePay S.p.A. in Tink AB, operatore fintech
specializzato in soluzioni tecnologiche di open banking,
per
un
corrispettivo di circa 77 milioni di euro, nel contesto dell'annunciata cessione
del 100% di Tink AB a Visa Open Connect Limited, società del Gruppo Visa.
L'operazione è stata concordata sulla base di una valutazione di Tink AB, in
termini di enterprise value, pari a 1,8 miliardi di euro.
L'investimento complessivo di PostePay S.p.A. in Tink è stato pari a 22,1
milioni di euro, corrispondente ad una partecipazione del 4,7% nel capitale
della società su base fully diluted.
Il Gruppo Poste Italiane continuerà a collaborare con Tink al fine di accelerare
l'espansione dell'offerta di servizi digitali del Gruppo.
Il closing dell'operazione si è perfezionato in data 10 marzo 2022 a seguito
dell'approvazione da parte delle autorità competenti.

Altre operazioni

Il 26 gennaio 2022 MFM Holding Ltd (Moneyfarm) ha dato corso a un aumento di capitale del valore di circa 53 milioni di euro, sottoscritto per circa 44 milioni di euro da M&G plc, asset manager quotato con sede in Gran Bretagna, e pro quota da Poste Italiane con un investimento di circa 9 milioni di euro, al fine di non diluire la propria partecipazione pari a circa il 14%.

In data 25 giugno 2021 Poste Vita e BancoPosta Fondi SGR hanno sottoscritto gli accordi definitivi per l'acquisizione del 40% del capitale sociale, di cui il 24,50% di azioni con diritto di voto, di Eurizon Capital Real Asset SGR S.p.A. ("ECRA"), società specializzata negli investimenti a supporto dell'economia reale controllata da Eurizon (Gruppo Intesa Sanpaolo).

Contestualmente alla sottoscrizione dell'aumento di capitale, è stato perfezionato tra le parti il mandato di gestione di portafogli avente ad oggetto il trasferimento a ECRA della gestione di alcuni fondi di investimento alternativi, accedendo così a una piattaforma globale che permetterà di sviluppare un modello integrato di gestione lungo tutto il ciclo di vita dell'investimento. Il closing dell'operazione è avvenuto il 31 gennaio 2022, all'esito dell'ottenimento delle autorizzazioni da parte delle autorità regolamentari. Si segnala che ECRA continua a essere controllata e consolidata da Intesa Sanpaolo S.p.A.

In data 8 aprile 2022 Poste Italiane, con un investimento complessivo di 25 milioni di euro ha acquisito il 2,30% (2,15% su base fully diluted) del capitale sociale di Scalapay Limited società che opera in diversi paesi europei nel mercato Buy Now

Sourcesense: promozione di un'OPA sulla totalità di azioni e warrant

Pay Later ("BNPL") sui canali online e fisici, permettendo ai clienti finali di pagare un prodotto/servizio in tre rate mensili senza interessi, a fronte di una commissione pagata dai merchants.

In data 24 giugno 2022 il CdA di Poste Italiane ha approvato la promozione, di concerto con alcuni azionisti di Sourcesense S.p.A. ("Sourcesense"), di un'offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria per cassa sulla totalità delle azioni e warrant

emessi dalla società. Sourcesense è una società che opera nel settore dell'Information Technology in Italia e in Gran Bretagna, con elevata expertise nello sviluppo di soluzioni cloud-native basate su tecnologia open source.

A conclusione del periodo di offerta (12 settembre-21 ottobre 2022), considerando anche gli strumenti oggetto dell'impegno di adesione e non adesione sottoscritti dagli azionisti di Sourcesense che hanno agito di concerto all'OPA, è stato portato in adesione un numero di azioni corrispondente al 98,37% del capitale sociale dell'emittente e un numero di warrant pari al 96,03% di quelli emessi. Per effetto di quanto precede, si sono creati i presupposti di legge e di statuto per l'esercizio da parte di Poste Italiane del Diritto di Acquisto, ai sensi dell'art. 111 del TUF e dell'Obbligo di Acquisto ai sensi dell'art. 108, comma 1, del TUF (c.d. "squeeze out"), sulle rimanenti azioni e warrant.

Il corrispettivo dovuto ai titolari delle azioni e dei warrant portati in adesione alle Offerte, pari rispettivamente a 4,20 euro per azione e a 0,78 euro per warrant, è stato pagato agli aderenti alle offerte in data 28 ottobre 2022, a fronte del contestuale trasferimento del diritto di proprietà su tali azioni e warrant a favore di Poste Italiane.

L'operazione consentirà a Poste Italiane, in coerenza con gli obiettivi del piano industriale "2024 Sustain & Innovate Plus", di rafforzare le proprie capacità di sviluppo interno di applicativi basati su tecnologia cloud e open source, incrementando significativamente il livello di internalizzazione delle attività ed evolvendo verso un modello di "fabbrica di prodotto", limitando l'utilizzo di personale esterno ad attività di supporto specialistico di tecnologia e attività non core.

Il 4 novembre 2022 si è perfezionata la procedura di squeeze out, a seguito della quale Poste Italiane detiene una partecipazione di controllo in Sourcesense pari al 70%, e gli azionisti che hanno agito di concerto con Poste Italiane hanno una partecipazione di minoranza pari al 30%.

In data 5 agosto 2022, Poste Italiane ha firmato un accordo vincolante con A. Firpo e P. Platter ("Soci Fondatori"), per l'acquisizione di una partecipazione del 70% nel gruppo Agile Lab (di seguito "Agile Lab"), accompagnata da una partnership strategica con i Soci Fondatori che manterranno il restante 30%.

Agile Lab: acquisita quota di maggioranza

Agile Lab è un gruppo specializzato nel Data Management, con un'offerta di soluzioni tecnologiche su misura che sfruttano l'intelligenza artificiale, nonché servizi di rivendita di prodotti software open source sviluppati dai partner tecnologici.

L'operazione rappresenta un'importante opportunità per il Gruppo Poste Italiane di accelerare il processo di internalizzazione delle attività di sviluppo software a supporto del business, riducendo costi e time to market con soluzioni che hanno le potenzialità anche per essere offerte al mercato. Il closing dell'operazione, avvenuto il 13 ottobre 2022, ha previsto un corrispettivo provvisorio pari a circa 18 milioni di euro per il 70% di Agile Lab. Il 30% del capitale sociale che resterà in capo

ai Soci Fondatori sarà oggetto di opzioni di acquisto e vendita attivabili a partire dal 30 aprile 2026, che consentiranno a Poste Italiane di acquisire una partecipazione totalitaria del 100% nel medio periodo.

In data 28 settembre 2022 il CdA di Poste Vita ha approvato la promozione di un'OPA volontaria totalitaria per cassa su

azioni ordinarie e warrant di Net Insurance S.p.A. ("Net Insurance"), di concerto con alcuni azionisti. Le offerte saranno promosse tramite un veicolo societario che sarà costituito nella forma di società per azioni di diritto italiano e che sarà direttamente controllato da Poste Vita ("BidCo").

Net Insurance: promozione di un'OPA sulla totalità di azioni e warrant

Il corrispettivo che sarà offerto per ciascuna azione è pari a 9,50 euro (corrispondente a un premio del 28% sulla media ponderata dei prezzi ufficiali giornalieri di Borsa Italiana dell'ultimo mese) e il corrispettivo che sarà offerto per ciascun warrant è pari a 4,81 euro (corrispondente ad un premio del 60% sulla media ponderata dei prezzi ufficiali giornalieri di Borsa Italiana dell'ultimo mese).

Net Insurance, società con azioni scambiate sul mercato regolamentato denominato Euronext STAR Milan ("ESM") organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., è una compagnia assicurativa la cui offerta è dedicata alle coperture assicurative connesse al mondo del credito e, in particolare, dei prestiti assistiti dalla cessione del quinto dello stipendio o della pensione ("CQ"), alla protezione e all'insurtech6 , grazie ad accordi con partner tecnologici.

L'operazione è finalizzata all'acquisto del controllo di Net Insurance da parte del gruppo assicurativo che fa capo a Poste Vita e consentirà allo stesso, in coerenza con gli obiettivi definiti nell'ambito del piano strategico "2024 Sustain & Innovate Plus" del gruppo Poste Italiane, di conseguire una significativa crescita nel segmento assicurativo danni/protezione, attraverso l'acquisizione di una partecipazione di controllo in una società leader in Italia in tale mercato. Nello specifico, Poste Vita intende individuare Net Insurance come: (i) "centro di competenza" del gruppo assicurativo per i prodotti assicurativi legati alla CQ e (ii) fabbrica prodotto di riferimento con riguardo alla distribuzione di prodotti assicurativi su reti terze, con particolare riferimento alle reti bancarie.

L'operazione, inoltre, è volta a realizzare una partnership strategica e commerciale di lungo periodo con IBL Banca S.p.A. ("IBL"), tramite la partecipazione del 40% che la stessa acquisirà in BidCo al completamento dell'operazione, ulteriormente rafforzata dagli impegni commerciali di IBL finalizzati a un sostanziale incremento delle coperture assicurative relative ai propri prestiti CQ acquistate da Net Insurance.

Operazioni infragruppo

Il 24 febbraio 2022 è divenuta efficace l'operazione di cessione da parte di Poste Vita, in favore di Poste Italiane, del 100% delle quote detenute in Poste Welfare Servizi, attuando un processo di riorganizzazione del Gruppo Poste Italiane volto a rafforzare il ruolo di Poste Welfare Servizi quale centro di eccellenza in ambito sanitario.

Il 24 giugno 2022 il CdA di Poste Italiane e l'assemblea di PSIA S.r.l. ("PSIA") hanno approvato la fusione per incorporazione in Poste Italiane di PSIA, divenuta efficace dal 1° novembre 2022. La fusione si pone nell'ottica di una riorganizzazione societaria che permetterà a Poste Italiane di detenere direttamente azioni della società quotata NEXI S.p.A., semplificando in tal modo la struttura del Gruppo.

Al fine di semplificare la struttura di controllo del Gruppo Poste Italiane, in data 29 settembre 2022, è stata approvata la fusione inversa di Plurima Bidco S.r.l. in Plurima dalle assemblee delle due società. L'operazione, che prevede l'applicazione delle semplificazioni previste dalla normativa per le operazioni di fusione di società interamente possedute,

6 L'Insurtech identifica l'intero processo di digitalizzazione del settore assicurativo, dalla sottoscrizione delle polizze fino alla gestione dei sinistri, grazie all'utilizzo di tecnologie quali Big Data Analytics, Intelligenza Artificiale e Application Program Interfaces (API).

spiegherà la sua efficacia a decorrere dal 1° gennaio 2023, purché a tale data sia stata effettuata l'ultima delle iscrizioni previste dall'art. 2504 del codice civile, ovvero dalla data successiva che potrà eventualmente essere stabilita nell'atto di fusione.

Il 1° ottobre 2022 è divenuta efficace l'operazione di cessione, da parte di BancoPosta Fondi SGR, del proprio ramo d'azienda afferente all'attività di gestione Information Communication Technology (ICT) in favore di Poste Italiane. Tale operazione si inserisce nell'ambito del processo di efficientamento dei processi ICT del Gruppo Poste, mediante accentramento nella capogruppo della gestione dei sistemi informativi delle società controllate.

5. STRATEGIA, INNOVAZIONE E DIGITALIZZAZIONE, GESTIONE DEI RISCHI

STRATEGIC BUSINESS UNIT CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE STRATEGIC BUSINESS UNIT SERVIZI FINANZIARI STRATEGIC BUSINESS UNIT SERVIZI ASSICURATIVI STRATEGIC BUSINESS UNIT PAGAMENTI E MOBILE OMNICANALITA', INNOVAZIONE E DIGITALIZZAZIONE GESTIONE DEI RISCHI

La strategia del Gruppo si attua attraverso 4 settori di business, Strategic Business Unit (SBU), come descritti nel paragrafo "Struttura organizzativa di Poste Italiane". Di seguito si riportano gli scenari di mercato e normativi nei quali hanno operato nel corso del periodo le diverse SBU e le performance operative realizzate.

STRATEGIC BUSINESS UNIT CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE

CONTESTO MACROECONOMICO

Nei primi nove mesi del 2022 l'economia mondiale è stata condizionata dalle ripercussioni dell'invasione ucraina da parte della Russia e dalle nuove misure di lockdown adottate in Cina in risposta alla nuova ondata di Covid-19. Lo scoppio del conflitto russo-ucraino ha esercitato nuove pressioni sulle catene mondiali di approvvigionamento e sui mercati delle materie prime alimentando dinamiche inflazionistiche su scala globale.

Le proiezioni macroeconomiche formulate dalla Banca Centrale Europea7 nel mese di settembre 2022 indicano una crescita economica nel medio termine per l'Eurozona grazie al riequilibrarsi del mercato dell'energia, alla diminuzione dell'incertezza e al miglioramento del reddito reale disponibile. Si stima che nel 2022 il tasso di incremento del PIL in termini reali si collochi in media d'anno al 3,1%, per poi registrare un calo scendendo allo 0,9% nel 2023 e risalire all'1,9% nel 2024.

L'inflazione continua a essere di gran lunga troppo elevata; a settembre 2022, nell'area dell'euro, l'inflazione ha raggiunto il 9,9% e la BCE ritiene che si manterrà su un livello superiore all'obiettivo del 2% per un prolungato periodo di tempo. Il Consiglio direttivo, nella riunione di ottobre 2022, ha pertanto deciso di innalzare di 75 punti base i tassi di interesse per la terza volta consecutiva, abbandonando definitivamente l'orientamento accomodante della politica monetaria mantenuto nel periodo pandemico.

L'economia italiana, dopo la profonda recessione del 2020 ha registrato una vigorosa ripresa, con sei trimestri di crescita superiore alle aspettative8 , che nel secondo trimestre di quest'anno ha portato il PIL a superare di 0,6 punti percentuali il livello medio del 2019 (anno precedente l'esplosione della pandemia). In un contesto di progressivo superamento dell'emergenza sanitaria e delle relative restrizioni, la ripresa è stata sostenuta non solo dai consumi, con il forte contributo

7 Bollettino economico BCE, n. 6 – 2022.

8 NADEF settembre 2022.

dei servizi turistici nella fase più recente, ma anche dagli investimenti e dalle esportazioni, a dimostrazione della dinamicità del sistema produttivo. Il tasso di disoccupazione è sceso al 7,8% nel mese di agosto. A settembre l'inflazione calcolata sull'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC) si è portata all'8,9% a/a, dall'8,4% di agosto, mentre quella armonizzata al 9,5% a/a, dal 9,1% precedente, in linea con le attese.

Nella Nota di aggiornamento al DEF9 , approvata dal Consiglio dei Ministri alla fine del mese di settembre, il Governo ha rivisto al rialzo il sentiero del deflatore10 dei consumi delle famiglie e quello del PIL. Rivista al rialzo per l'anno in corso anche la crescita, con un livello tendenziale del Prodotto Interno Lordo (PIL) che aumenta al 3,3% rispetto al 3,1% programmato dal DEF nel mese di aprile. Per contro, la previsione per il 2023 scende in misura sostanziale, dal 2,4% allo 0,6%.

Le entrate tributarie e contributive nei primi sette mesi del 2022 sono state superiori alle attese, nonostante le imponenti misure di mitigazione del costo dell'energia. Per effetto del positivo andamento delle entrate il Governo prevede che l'indebitamento netto del 2022 sarà pari al 5,1% del PIL, mezzo punto percentuale in meno rispetto a quanto previsto nel DEF. Secondo le nuove proiezioni11 l'elevata crescita nominale dell'economia prevista per quest'anno ed il miglioramento del saldo primario porteranno a una discesa del rapporto tra debito lordo e PIL più accentuata rispetto a quanto previsto nel DEF, che passerà dal 150,3% del 2021 al 145,4% nel 2022 (147,0% nel DEF).

Il mercato postale, sta attraversando una fase di profondi cambiamenti in gran parte riconducibili alla digitalizzazione, che influenza in modo diverso i volumi di lettere e di pacchi in circolazione. A livello di macrotrend, al continuo calo strutturale dei volumi di corrispondenza tradizionale, sostituiti da forme di comunicazione digitale (e-mail, messaggistica istantanea, ecc.), si accompagna un aumento dei volumi di pacchi spediti.

In particolare, per il mercato della corrispondenza, dopo il calo consistente dei volumi 2020 (-19% rispetto al 2019), il 2021 ha confermato un trend di sostanziale stabilità12. Nel 2022 la decrescita risulta momentaneamente contenuta grazie ai maggior volumi di notifiche consegnati, per il recupero degli anni precedenti dove le misure restrittive avevano sospeso gli atti di notifica, mentre la posta indescritta registra un netto trend di decrescita.

Il comparto pacchi vive nell'anno in corso un periodo di incertezza, che non intacca comunque il valore del mercato, cresciuto fortemente negli anni di pandemia. Gli effetti che condizionano la prosecuzione del trend di crescita registrato negli ultimi anni sono riassumibili nell'aumento generalizzato dei costi determinato dal conflitto russo-ucraino, nell'aumento dell'inflazione con conseguente diminuzione del potere di acquisto dei consumatori e della minore propensione agli acquisti privati (anche online). Tale trend è visibile anche a livello globale, come testimoniato dai risultati di diverse aziende leader.

Per il comparto pacchi italiano, le stime per il 2022 evidenziano pertanto un consolidamento del valore del mercato, con situazioni di maggior crescita, anche nel 2022, di alcuni segmenti come il "Food & Grocery".

CONTESTO NORMATIVO ED EVOLUZIONE DELLO SCENARIO REGOLATORIO

Di seguito vengono riportati i principali interventi normativi e regolatori oggetto di aggiornamento nel corso del periodo. Per la trattazione completa relativa allo scenario regolatorio della Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione si rimanda al capitolo 3 "Modello di Business" della Relazione Finanziaria 2021 e della Relazione Intermedia sulla gestione al 30 giugno 2022.

9 Documento di Economia e Finanza.

10 Fattore di moltiplicazione cui si ricorre per eliminare formalmente l'effetto dell'inflazione sui valori.

11 Documento Programmatico di Bilancio 2023 - www.mef.gov.it.

12 Fonte: Elaborazioni interne previsionali

Onere del Servizio Postale Universale

Il 30 dicembre 2019 è stato sottoscritto tra il Ministero dello Sviluppo Economico e Poste Italiane il nuovo Contratto di Programma per gli anni 2020-2024; la sua efficacia decorre dal 1° gennaio 2020 e si conclude il 31 dicembre 2024.

Il 1° dicembre 2020 la Commissione europea ha approvato le compensazioni, per gli obblighi di servizio pubblico previste dal Contratto di Programma 2020-2024, nell'ammontare di 262 milioni di euro annui. Il sistema delle compensazioni per gli obblighi di servizio pubblico assunti dalla Società è stato ritenuto essere pienamente conforme con le applicabili norme UE in materia di aiuti di Stato.

Il 1° luglio 2021 è stata pubblicata la Delibera AGCom 199/21/CONS con la quale si è concluso il procedimento di verifica del costo netto del servizio postale universale sostenuto da Poste Italiane per gli anni 2017, 2018 e 2019. In particolare, l'onere del servizio postale universale per tali anni è stato quantificato, rispettivamente, in 354,5, 334,5 e 175 milioni di euro. Per l'esercizio 2019, sebbene l'onere quantificato (175 milioni di euro) sia inferiore alle compensazioni autorizzate (262 milioni di euro), l'onere per la fornitura del servizio postale universale sull'intero periodo (ovvero il previgente Contratto di Programma 2016-2019) risulta in ogni caso superiore alle compensazioni autorizzate dalla Commissione Europea. L'Autorità ha stabilito inoltre che l'onere del servizio universale per gli anni 2017, 2018 e 2019 è iniquo e che, per i medesimi anni, in continuità con quanto stabilito negli anni precedenti, non è istituito il Fondo di Compensazione di cui all'art. 10 del D.Lgs.n. 261/1999. Avverso il suddetto provvedimento, in data 30 settembre 2022 Poste Italiane ha presentato ricorso al TAR Lazio.

Il TAR, con sentenza n.11416/2022 pubblicata in data 5 settembre 2022, ha parzialmente accolto il ricorso sulla verifica dell'onere per gli anni 2011-2012 riconoscendo la mancata attivazione del fondo di compensazione per l'anno 2011.

AGCom Manovra Tariffaria e obblighi di accesso

Con la Delibera AGCom 171/22/CONS del 6 giugno 2022 sono state definite le nuove tariffe del Servizio Universale; la Delibera accoglie pressoché la totalità delle proposte formulate dalla Società in materia di variazioni tariffarie, compresa quella di eliminare il divieto di aumento dei prezzi sino al 2024 proposto dall'AGCom in sede di consultazione pubblica; potranno quindi essere proposte all'Autorità ulteriori future variazioni. Le nuove tariffe sono entrate in vigore progressivamente a partire dal 27 giugno 2022.

AGCom ha modificato e integrato gli attuali obblighi di accesso definiti dall'AGCM nell'ambito della concentrazione con Nexive (proc. C12333), con particolare riferimento agli Uffici Postali (il cui numero è stato ampliato da 2.000 a 4.000) e alle condizioni economiche d'offerta di cui alla Misura 8 del provvedimento AGCM (che sono state ridotte). Alla luce di tali modifiche Poste Italiane ha comunicato ad AGCom le offerte wholesale; su richiesta dell'Autorità, l'Azienda il 31 ottobre 2022, ha pubblicato le offerte recependo alcune prime osservazioni dell'Autorità. Si è in attesa dell'approvazione definitiva da parte della stessa.

Replicabilità delle offerte (aree EU2)

Con Delibera 27/22/CONS del 4 febbraio 2022 "Revisione dei criteri di definizione delle aree EU2 e individuazione dei relativi CAP" AGCom ha concluso il procedimento di revisione dei criteri di definizione delle "Aree EU2"13, con l'individuazione dei CAP EU2 sia per la corrispondenza indescritta, sia per la posta descritta. Il nuovo perimetro definito dall'Autorità sarà utilizzato, in particolare, ai fini della individuazione delle copertura territoriale delle offerte wholesale di accesso alla propria rete di cui al procedimento AGCM C12333, (provvedimento

13 Aree EU2: si tratta di aree di recapito extraurbane in cui non sono presenti i principali concorrenti di Poste Italiane.

n.28497 del 22 dicembre 2020 con cui sono state prescritte in capo a Poste Italiane alcune misure comportamentali conseguenti all'approvazione dell'operazione di concentrazione tra Poste Italiane S.p.A. e Nexive Group S.r.l.), nonché ai fini del test di replicabilità delle offerte di invii multipli di Poste Italiane, disciplinato dalla Delibera AGCom 452/18/Cons.

In data 19 settembre 2022, AGCom ha avviato, con la Delibera 309/22/CONS, il procedimento istruttorio relativo alla revisione del test di replicabilità, ovvero il test che Poste Italiane è tenuta a svolgere prima della presentazione di tutte le offerte di corrispondenza (presentate in ambito gare pubbliche e private) di valore superiore a 500.000 euro e a comunicare all'Autorità nei successivi 30 giorni, a dimostrazione che l'offerta della Società è "replicabile" da parte di un ipotetico concorrente efficiente. I termini del procedimento sono fissati in 180 giorni dalla data di pubblicazione della delibera. Poste Italiane ha inviato il proprio contributo.

Cassette d'impostazione

Ai sensi dell'art. 2, comma 7, del Contratto di Programma 2020-2024, Poste Italiane ha presentato all'AGCom, in data 24 giugno 2020, una proposta di adeguamento del numero delle cassette di impostazione alla mutata dimensione del mercato e ai bisogni dei clienti, tenuto conto dell'andamento dei volumi postali e dell'effettivo utilizzo delle stesse da parte degli utenti.

A valle della conclusione della consultazione pubblica e, anche a seguito delle osservazioni inviate da Poste Italiane, il 27 settembre 2022 è stata pubblicata la Delibera n. 308/22/CONS che ha ridefinito i criteri relativi alla distribuzione delle cassette d'impostazione adottando, in particolare, quello della distanza dalla cassetta più vicina per percentuale di popolazione residente. Entro 60 giorni, Poste Italiane dovrà inviare ad AGCom il Piano di attuazione dei predetti criteri, che saranno implementati gradualmente entro 24 mesi dalla comunicazione dello stesso.

Notifica digitale degli atti della PA

Nuova piattaforma

Il Decreto legge n. 76 del 16 luglio 2020 (c.d. Semplificazioni), convertito dalla legge 11 settembre 2020, n. 120, all'art. 26 e sue successive modifiche disciplina la realizzazione della piattaforma per la notifica digitale degli atti della pubblica amministrazione. Il gestore della piattaforma sarà la società PagoPA che potrà affidare, in tutto o in parte, la realizzazione della stessa a Poste Italiane in qualità di Fornitore del Servizio Universale.

Le modalità tecniche e operative di funzionamento della piattaforma sono state definite con il Decreto 8 febbraio 2022, n. 58, del Ministro per l'Innovazione Tecnologica e la transizione digitale, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 130 del 6 giugno 2022.

I costi, i criteri e le modalità di ripartizione e ripetizione delle spese per la notifica degli atti tramite la piattaforma di cui all'art. 26, comma 14 del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76 sono stati individuati con il Decreto del 30 maggio 2022 del Ministro per l'Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale, pubblicato in GU Serie Generale n.180 del 3 agosto 2022. Il decreto stabilisce che l'ammontare delle spese di notificazione nei confronti del destinatario dell'atto notificato, è fissato nella misura di euro 2,00 per ciascuna notifica effettuata tramite la piattaforma. Una quota parte dell'importo, da negoziare con PagoPa, sarà corrisposta a Poste Italiane in qualità di fornitore della piattaforma. È inoltre previsto un extra aggiuntivo di 1,40 euro a favore di Poste Italiane in qualità di fornitore del servizio universale nei casi di consegna della copia cartacea degli atti oggetto di notificazione.

Poste Italiane, su richiesta di PagoPA, sta contribuendo alla realizzazione della Piattaforma, anche attraverso l'utilizzo di propri servizi, sulla base di una Convenzione, in corso di definizione,

che disciplinerà il perimetro dei servizi, le responsabilità e la remunerazione economica.

Disciplina degli appalti pubblici dei servizi postali

Nel mese di maggio 2022, a seguito di un articolato processo di consultazione iniziato nel 2020, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il provvedimento dell'Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) e AGCom, recante le "Linee Guida per l'affidamento degli appalti pubblici di servizi postali" (Delibera n. 185/2022 ANAC del 13 aprile 2022). Il documento contiene indicazioni operative sia per le stazioni appaltanti che si trovano a redigere i bandi di gara, sia per gli operatori postali che intendono partecipare alle procedure ad evidenza pubblica per gli affidamenti di servizi postali. Il documento, in vigore dal 19 maggio 2022, pur non avendo efficacia vincolante, costituirà la base per la costruzione delle gare pubbliche di servizi postali e fornirà agli operatori economici gli indirizzi interpretativi per formulare le offerte.

Nel mese di agosto 2022, AGCom ha avviato il procedimento per la revisione della Delibera 77/18/CONS in materia di rilascio delle licenze per svolgere il servizio di notificazione a mezzo posta di atti giudiziari e di violazioni del Codice della strada. Poste Italiane ha inviato le proprie osservazioni sui temi sollevati dall'Autorità nell'atto di invio.

AGCM Impegni Nexive Group S.r.l.

Nell'ambito dell'operazione di acquisizione di Nexive, perfezionata nel mese di gennaio 2021, e dei relativi impegni in capo a Poste Italiane, relativamente alle verifiche di ottemperanza dell'Autorità, si sono svolte delle interlocuzioni tecniche circa l'interpretazione della misura comportamentale relativa al mantenimento del portafoglio di offerta nei due anni successivi all'operazione.

La Società ha fornito all'AGCM ulteriori informazioni di dettaglio, anche tenendo conto delle novità introdotte dalla Delibera AGCom 171/22/CONS del 30 maggio 2022 relativa al mercato della corrispondenza.

La Società ha inoltre inviato all'AGCM le offerte di accesso modificate alla luce degli obblighi imposti dal Regolatore.

ATTIVITÀ DI PERIODO

Il Gruppo anche nel 2022 prosegue con il processo di riorganizzazione della attività di trasporto, smistamento, recapito e miglioramento della customer experience, in linea con gli obiettivi di lungo periodo delineati nel nuovo Piano Industriale "2024 Sustain & Innovate Plus", quali l'aumento dell'efficienza, della flessibilità e della qualità per cogliere le opportunità derivanti dallo sviluppo dell'e-commerce.

Nella tabella seguente sono riportate le principali attività di periodo della Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione:

COMPARTO ATTIVITÀ DI PERIODO
L'offerta pacchi si è arricchita di una nuova funzionalità che permetterà ai seller, utenti di piattaforme
Second Hand14, di spedire dai punti di prossimità (uffici postali, negozi e tabaccai della Rete Punto Poste),
anche in modalità Paperless, ovvero senza la necessità di stampare l'etichetta.

14 La second hand economy, intesa come forma di economia circolare sempre più rilevante e capace di generare valore reale in modo sostenibile, abilita la ri-commercializzazione (re-commerce) principalmente su piattaforme online, che di fatto sono gli intermediari di compravendita peer-to-peer tra gli utenti, che nella maggior parte dei casi si basano su operazioni di "consignment", ovvero "consegna in conto vendita".

Pacchi/Logistico Prosegue l'estensione del servizio di consegna a domicilio dei farmaci nelle grandi città e nei mediopiccoli Comuni, che può avvenire in modalità instant (entro 90 minuti dall'acquisto), programmata (nel momento desiderato) o next day (giorno successivo all'acquisto). Oggi il servizio è attivo in oltre 170 Comuni. Nel mese di maggio 2022 è stata acquisita una quota di maggioranza della società Plurima, azienda italiana leader nel settore della logistica sanitaria. Corrispondenza Progetto "Smart Letter Boxes"15. Nel corso dei primi nove mesi del 2022 sono state installate a Napoli 13 nuove cassette con schermo, che si aggiungono alle 405 cassette installate dall'avvio del programma. A partire dal mese di giugno 2022, è stata avviata una manovra tariffaria che ha riguardato alcuni servizi di Corrispondenza e Notifica. Le variazioni di prezzo riguardano sia alcuni prodotti appartenenti ai Servizi Cassette postali Smart per l'ottimizzazione del ritiro della corrispondenza >400

STRATEGIC BUSINESS UNIT SERVIZI FINANZIARI

I business ricompresi all'interno della SBU Servizi Finanziari vengono presidiati da Bancoposta, quale intermediario collocatore dell'offerta finanziaria e assicurativa del Gruppo.

Universali che ulteriori16, in ottica di coerenza di offerta.

CONTESTO DI MERCATO

Mercati finanziari

Dopo un anno particolarmente favorevole per i mercati azionari, il 2022 è iniziato all'insegna di un'elevata incertezza legata alle maggiori pressioni inflazionistiche protrattesi oltre il previsto. Dopo l'iniziale impatto negativo dello scoppio del conflitto Russo-Ucraino, le quotazioni sui mercati azionari europei avevano inizialmente recuperato, favorite dai segnali di un possibile contenimento del conflitto e dall'andamento sorprendentemente positivo degli utili societari nel primo trimestre dell'anno che hanno rafforzato la propensione al rischio. Nei trimestri successivi, tuttavia, le quotazioni azionarie sono nuovamente calate a causa di prospettive economiche più incerte: le variazioni negative dei principali mercati azionari da inizio anno sono dovute anche all'aumento dei tassi di interesse e alla revisione al ribasso delle aspettative di crescita degli utili societari, che avevano invece sostenuto la performance azionaria nel corso del 2021.

Le principali banche centrali hanno nel frattempo avviato politiche restrittive volte a contenere il rialzo dei prezzi, che nel mese di agosto ha raggiunto livelli di crescita pari al 9,1% nell'Eurozona e dell'8,3% negli USA. Il Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea (BCE) ha pertanto deciso a settembre di innalzare di 75 punti base i tre tassi di interesse di riferimento (operazioni di rifinanziamento principali, operazioni di rifinanziamento marginale, depositi presso la Banca Centrale), in linea con il percorso di normalizzazione dei tassi intrapreso a partire dal mese di marzo dalla Federal Reserve statunitense, la quale ha deciso cinque rialzi consecutivi, gli ultimi tre da 75 punti base, che hanno portato il tasso di riferimento (Federal Funds Rate) nell'intervallo 3% - 3,25%. La determinazione delle banche centrali nel perseguire la stabilità dei prezzi dovrebbe contribuire a tenere sotto controllo le aspettative di inflazione, provocando inevitabili conseguenze indesiderate sulla crescita e sul deterioramento del mercato del lavoro.

15 Progetto che prevede la sostituzione di 10.500 cassette di impostazione tradizionali con cassette Smart dotate di sensori per la rilevazione della presenza di corrispondenza, di sensori ambientali per rilevare temperatura, umidità e inquinamento e, per alcune, di schermi e-ink (inchiostro elettronico) per trasmettere i messaggi pubblicitari dei prodotti e servizi del Gruppo.

16 Per maggiori informazioni sulle variazioni tariffarie introdotte si rinvia al seguente indirizzo web: https://www.poste.it/variazione-tariffeservizi-postali-universali.html.

Nel complesso, negli ultimi mesi si è assistito a un generale inasprimento delle condizioni finanziarie mondiali in risposta ad un contesto di accresciuta incertezza circa le prospettive economiche e di accelerazione della normalizzazione delle politiche monetarie nei Paesi avanzati.

Le misure adottate da FED e BCE, finalizzate al riequilibrio delle condizioni di politica monetaria, hanno portato ad un aumento dei tassi a lungo termine: al 30 settembre 2022 il Treasury USA a 10 anni si è portato a 3,69% (+218 bps rispetto a fine 2021), il Buono del Tesoro Poliennale (BTP) italiano stessa scadenza a 4,52% (+334 bps rispetto a fine 2021) mentre lo spread con il Bund si è attestato a 240 bps (+115 bps rispetto a fine 2021).

Il mercato azionario italiano, con il FTSE MIB calato negli ultimi nove mesi del 24,5%17, è stato anch'esso penalizzato dalle revisioni al ribasso delle aspettative di crescita degli utili societari derivanti dalle tensioni geopolitiche.

Di seguito la tabella che rappresenta i rendimenti puntuali espressi in termini percentuali di fine periodo dei BTP e degli Interest Rate Swap18 .

Set 2021 Dic 2021 Mar 2022 Giu 2022 Set 2022
BTP 10Y 0,86 1,17 2,04 3,26 4,52
SWAP 10Y 0,16 0,30 1,19 2,17 3,08
BTP 15Y 1,32 1,54 2,18 3,44 4,40
SWAP 15Y 0,40 0,49 1,29 2,35 3,07
BTP 30Y 1,82 1,99 2,49 3,67 4,34
SWAP 30Y 0,48 0,48 1,02 1,98 2,40

Nel grafico seguente è rappresentato l'andamento dello Spread BTP-Bund 10 anni degli ultimi anni con i valori registrati fino al 30 settembre 2022.

Sistema creditizio

Sulla base delle stime fornite dall'Associazione Bancaria Italiana (ABI), a fine settembre 202219 la raccolta da clientela del totale delle banche in Italia, rappresentata dai depositi della clientela residente (conti correnti, certificati di deposito e pronti

17 Fonte: Bloomberg 30 dicembre 2021.

18 Fonte: Bloomberg.

19 Outlook ABI di ottobre 2022 - https://www.abi.it.

contro termine) e dalle obbligazioni, è aumentata dell'1,3% su base annua attestandosi a circa 2.038 miliardi di euro: rispetto a dicembre 2021, i depositi sono aumentati di 38 miliardi di euro, mentre la raccolta obbligazionaria ha registrato un deflusso pari a circa 11 miliardi di euro.

A settembre 2022 il costo medio della raccolta bancaria (che comprende il rendimento dei depositi, delle obbligazioni e dei pronti contro termine delle famiglie e delle società non finanziarie) si è assestato nell'intorno dello 0,50% (0,44% a dicembre 2021).

I finanziamenti bancari nei primi nove mesi del 2022 sono aumentati di circa 29 miliardi di euro e l'aggregato dei prestiti al settore privato a settembre 2022 si è collocato a 1.755 miliardi di euro, con una variazione annua pari a +3,3%. La componente degli impieghi alle famiglie e alle società non finanziarie è stata leggermente più dinamica, registrando a settembre 2022 un incremento del 4,2% su base annua.

Nel corso dei primi nove mesi del 2022 si è registrata un'accelerazione nella dinamica dei tassi di interesse sulle consistenze dei prestiti a famiglie (dal 2,13% a 2,17%), parimenti per i tassi sulle nuove operazioni con le imprese (da 1,45% a 1,86%), mentre quelli dei nuovi prestiti alle famiglie per l'acquisto di abitazioni sono in lieve aumento (dal 5,2% al 5,3%).

Risparmio gestito

I dati Assogestioni evidenziano, al 31 agosto 2022, patrimoni complessivamente pari a 2.282 miliardi di euro, in calo del 12,1% rispetto ai 2.594 miliardi di euro di fine 2021 (risultato fortemente influenzato dalle performance negative registrate dai mercati finanziari nel periodo di riferimento). Con riferimento alle gestioni di portafoglio, il patrimonio è risultato pari a circa 1.084 miliardi di euro, in calo del 12,8% rispetto ai 1.243 miliardi di euro al 31 dicembre 2021. Con riferimento alle gestioni collettive, il patrimonio è passato da circa 1.351 miliardi di euro di fine dicembre 2021 a circa 1.198 miliardi di euro di fine agosto 2022 (-11,3%). Relativamente ai soli fondi comuni di investimento di tipo aperto il patrimonio della clientela, a fine agosto 2022, si è attestato a circa 1.117 miliardi di euro, in calo del 12,2% rispetto ai circa 1.273 miliardi di euro a fine dicembre 2021.

In termini di raccolta netta l'industria del risparmio gestito presenta nei primi otto mesi del 2022 un saldo positivo di circa 11,8 miliardi di euro (rispetto ai 67,1 miliardi di euro dello stesso periodo del 2021).

CONTESTO NORMATIVO

Di seguito vengono riportati i principali interventi normativi oggetto di aggiornamento nel corso dei primi nove mesi del 2022. Per la trattazione completa relativa al contesto normativo della Strategic Business Unit Servizi Finanziari si rimanda al capitolo 3 "Modello di Business" della Relazione Intermedia sulla gestione al 30 giugno 2022.

Nell'ambito delle misure restrittive adottate dall'Unione Europea in risposta all'aggressione
Consiglio UE militare Russa in Ucraina, con riferimento al comparto dei servizi di investimento, il
Misure restrittive per il
conflitto russo-ucraino
Regolamento (UE) 2022/328 del Consiglio del 25 febbraio 2022 ha introdotto il divieto, dopo
il 12 aprile 2022, di vendere valori mobiliari denominati in euro o quote di organismi di
investimento collettivo a qualsiasi cittadino russo o persona fisica residente in Russia, o a
qualsiasi persona giuridica, entità od organismo stabiliti in Russia (sono esclusi i cittadini
che posseggano cittadinanza italiana o di uno stato UE o che abbiano permesso di
soggiorno). A partire dal mese di luglio 2022 sono operative, in maniera progressiva, le
iniziative individuate, e, nel mese di ottobre, sono stati implementati dalla Società ulteriori
controlli per inibire l'operatività dei soggetti nel perimetro delle restrizioni.
Il 23 febbraio 2022 è stato pubblicato dalla Banca d'Italia il 38° aggiornamento della
Banca d'Italia Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 recante modifiche alla disciplina sulle riserve di
Circolare n.285 del capitale delle banche e introduzione della riserva di capitale per il rischio sistemico e di misure

17 dicembre 2013

macroprudenziali basate sulle caratteristiche dei clienti o dei finanziamenti. L'aggiornamento non comporta impatti per BancoPosta.

Il 12 luglio 2022 la Banca d'Italia ha pubblicato il 39° Aggiornamento della medesima Circolare per adeguare le disposizioni sui poteri di intervento riconosciuti all'Autorità nella definizione dei requisiti di capitale degli intermediari vigilati.

EBA

Servizi di Pagamento (Regulatory Technical Standards)

L'European Bank Authority (EBA) ha pubblicato il 5 aprile 2022 la bozza finale di norme tecniche di regolamentazione ("RTS – Regulatory Technical Standards"). Con tale documento, l'EBA propone modifiche al Regolamento delegato (UE) 2018/389, che integra la Direttiva PSD2 per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione per l'autenticazione forte del cliente e gli standard aperti di comunicazione comuni e sicuri. Nello specifico, l'EBA propone: di introdurre una nuova esenzione per la Strong Customer Authentication (SCA) , qualora l'accesso del cliente sia effettuato mediante un Prestatore di Servizi di Informazioni sui Conti e di estendere la scadenza dell'esenzione, dagli attuali 90 giorni a 180.

BancoPosta, congiuntamente a PostePay, sta proseguendo con gli opportuni approfondimenti, e sta monitorando l'evoluzione normativa nell'attesa dell'approvazione del suddetto provvedimento da parte del Parlamento e del Consiglio Europeo.

ESG

Disclosure sui Servizi di investimento

Nel mese di luglio 2022, con riferimento alle normative ESG nell'ambito dei servizi di investimento, è stato pubblicato il Regolamento delegato (UE) 2022/1288 relativo agli obblighi di disclosure in capo agli operatori finanziari sulle tematiche di sostenibilità all'interno dei documenti precontrattuali/contrattuali, delle rendicontazioni periodiche e dei siti web. Il Regolamento entrerà in vigore il 1° gennaio 2023.

Sono in corso le analisi al fine di dare attuazione alle previsioni sopra richiamate.

Commissione Europea

Tutela dei consumatori per i contratti di servizi finanziari conclusi a distanza

L'11 maggio 2022 la Commissione europea ha pubblicato la Proposta di Direttiva che modifica la Direttiva 2011/83/UE, inerente ai contratti di servizi finanziari conclusi a distanza che rafforzerà i diritti dei consumatori e favorirà l'erogazione transfrontaliera di servizi finanziari nel mercato unico. In particolare, la proposta mira a: (i) rendere più agevole l'esercizio del diritto di recesso; (ii) disciplinare contenuto, modalità e tempistiche delle informazioni precontrattuali; (iii) prevedere norme speciali per la tutela dei consumatori; (iv) aumentare i poteri delle autorità competenti inasprendo le sanzioni in caso di violazione della normativa.

BancoPosta sta monitorando l'evoluzione normativa nell'attesa dell'approvazione del provvedimento da parte del Parlamento e del Consiglio Europeo e della successiva pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione Europea.

ESMA Finanza Sostenibile La CONSOB con la Delibera 22430 del 28 luglio 2022 ha modificato il "Regolamento Intermediari" alla luce degli aggiornamenti relativi alle Direttive MiFID II e IDD, in tema di finanza sostenibile. Nel mese di settembre 2022 l'ESMA ha pubblicato il Final Report "Guidelines on certain aspects of the MiFID II suitability requirements" al fine di integrare i fattori di sostenibilità nella prestazione del servizio di consulenza finanziaria e nei relativi requisiti organizzativi per gli intermediari autorizzati. Le previsioni del Final Report confermano gli sviluppi in corso di implementazione da parte del Gruppo; eventuali modifiche minori o ulteriori evoluzioni che si rendessero necessari saranno oggetto di valutazione e condivisione tra il Gruppo e le società emittenti i prodotti finanziari/assicurativi.

ALTRE INFORMAZIONI

Banca d'Italia

Il 10 gennaio 2022 la Banca d'Italia, a seguito di una segnalazione whistleblowing, ha inviato una richiesta di aggiornamento in merito a potenziali criticità nell'attività formativa dei consulenti neoassunti e presunte prassi operative non coerenti con criteri di sicurezza informatica. La nota di risposta è stata inviata il 10 marzo 2022.

Il 20 maggio 2022 l'Autorità ha trasmesso al Patrimonio BancoPosta il Provvedimento a conclusione del procedimento relativo all'imposizione di requisiti patrimoniali aggiuntivi ai sensi dell'articolo 53 bis, comma 1, lettera d), del D.lgs. 1° settembre 1993, n. 385 (TUB). In particolare, a partire dalla segnalazione di vigilanza relativa al 30 giugno 2022, Bancoposta dovrà detenere i seguenti requisiti minimi di capitale: (i) coefficiente di capitale primario di classe 1 (CET 1 ratio) 7,80%; (ii) coefficiente di capitale di classe 1 (Tier 1 ratio) 9,55%; (iii) coefficiente di capitale totale (Total Capital ratio) 11,95%. Inoltre, per assicurare il rispetto delle misure vincolanti sopra evidenziate e garantire che i fondi propri di Bancoposta possano assorbire eventuali perdite derivanti da scenari di stress, tenendo conto dei risultati delle prove di stress effettuate dall'intermediario in ambito ICAAP (Internal Capital Adequacy Assessment Process), la Banca d'Italia ha individuato i seguenti livelli di capitale che Bancoposta sarà invitato a mantenere: (i) coefficiente di capitale primario di classe 1 (CET 1 Ratio) 8,55%; (ii) coefficiente di capitale di classe 1 (Tier 1 ratio) 10,30%; (iii) coefficiente di capitale totale (Total Capital Ratio) 12,70%. Il rispetto di tali requisiti non ha comportato la necessità di apporti di capitale aggiuntivo da parte di BancoPosta.

Il 10 agosto 2022 la Banca d'Italia ha avviato un'Indagine sull'impiego delle DLT (Distributed Ledger Technology - tecnologia dei registri distribuiti) e sulle cripto-attività, al fine di disporre di un quadro aggiornato e completo circa la diffusione di queste tecnologie nel sistema bancario e finanziario italiano. BancoPosta, in coordinamento con PostePay (destinataria anch'essa del questionario), ha risposto in data 13 settembre 2022.

CONSOB

Nel mese di marzo 2022, la CONSOB ha avviato una seconda* indagine tematica avente ad oggetto la prestazione di servizi su criptovalute da parte degli intermediari finanziari, con un focus sugli investimenti/strumenti finanziari con sottostanti criptovalute posti in essere per conto della clientela unitamente a eventuali attività progettuali previste sul tema nel prossimo triennio. Il riscontro è stato fornito il 1° aprile 2022.

* La prima indagine sul tema è stata avviata dalla CONSOB mese di marzo 2021 e alla quale è stato dato riscontro il 19 aprile 2021.

Nel mese di aprile 2022 l'Autorità ha avviato un'indagine tematica avente ad oggetto le modalità adottate dagli intermediari per assolvere agli obblighi di informativa ex-post alla clientela retail sui costi e gli oneri sostenuti. Il riscontro è stato fornito il 4 luglio 2022.

Il 6 luglio 2022, l'Autorità ha inviato una richiesta di aggiornamento relativa a specifici aspetti (profilazione della clientela e rischio di concentrazione), precedentemente trattati nei riscontri forniti, rispettivamente il 16 luglio 2021 e l'11 febbraio 2022, a seguito della nota tecnica con gli esiti degli accertamenti ispettivi condotti dall'Autorità da gennaio a ottobre 2020. La nota di risposta è stata fornita il 3 agosto 2022.

Crediti d'imposta In ordine all'attività di acquisto di crediti di imposta rinvenienti da bonus edilizi, offerto da Poste Italiane alla propria clientela, su iniziativa di alcune Procure della Repubblica del territorio, sono stati sottoposti a sequestro cautelativo crediti di imposta, oggetto di procedure di acquisto, per un totale di 381 milioni di euro. In esito a tali provvedimenti, adottati in procedimenti dove Poste Italiane è terza in buona fede e/o parte offesa dal reato, la Capogruppo ha proposto istanze di riesame che hanno portato, nei casi in cui sono state accolte, al dissequestro di parte delle somme precedentemente sottoposte a misura cautelare. Tenuto conto degli effetti previsti dal decreto antifrode, che consente di ampliare la finestra di compensazione per la durata del sequestro, per i crediti che alla data del presente Bilancio risultano essere sottoposti a provvedimenti di sequestro si è proceduto a rettificare il costo ammortizzato stimando, a seconda delle diverse fattispecie, la durata media del sequestro.

Infine, ai fini della redazione della presente situazione contabile, tenuto conto anche di quanto previsto dallo IAS 37, non sono emersi elementi tali da richiedere ulteriori considerazioni, fermo restando che Poste Italiane prosegue nella valutazione dei potenziali rischi connessi alla luce delle continue evoluzioni normative e interpretative nonché, in particolare, anche degli orientamenti giurisprudenziali in materia che hanno interessato l'operatività in oggetto.

Per i principali procedimenti pendenti e gli ulteriori rapporti con le Autorità si rimanda a quanto riportato nel paragrafo "Procedimenti in corso e principali rapporti con le Autorità". Per saperne di più

ATTIVITÀ DI PERIODO

Nella tabella seguente sono riportate le principali attività di periodo della Strategic Business Unit Servizi Finanziari:

COMPARTO ATTIVITÀ DI PERIODO
Risparmio
Postale
Nel corso del periodo, a seguito delle evoluzioni del contesto macroeconomico, Cassa Depositi e Prestiti
ha modificato la gamma d'offerta dei Buoni Fruttiferi Postali, incrementando i rendimenti dei Buoni 3x4,
4x4 e Ordinario, ripristinando il collocamento del Buono 3x2 e sospendendo l'emissione del Buono 5x5.
Nei mesi di luglio e agosto è stato collocato il Buono 3 anni Premium dedicato alla clientela che apporta
nuova liquidità e nel corso del mese di settembre 2022 è stato inoltre ripristinato il collocamento del
"Buono Rinnova", dedicato alla clientela che ha rimborsato Buoni Fruttiferi Postali scaduti.
Conti Correnti È proseguito nel corso del primo semestre il servizio di acquisto dei crediti d'imposta avviato nel 2020
dedicato ai titolari di conto corrente BancoPosta.
distanza20
È
iniziata
la
vendita
a
del
"Conto
BancoPosta
Affari"
e
"BPIOL
-
BancoPostaImpreseOnline".
Gestione del
Risparmio
Nel mese di gennaio 2022 è stata avviata la distribuzione del Fondo "Focus Ambiente Marzo 2028", un
prodotto bilanciato obbligazionario che punta alle potenzialità di
crescita di settori economici collegati alla tutela dell'ambiente. Il
Fondo combina una parte di investimenti obbligazionari - pari ad
almeno il 50% del portafoglio - con una parte investita in strumenti
flessibili e azionari. Per quest'ultima componente, l'esposizione è focalizzata sulla sostenibilità in termini
ambientali.

20 La vendita a distanza prevede la gestione, la promozione e il collocamento dei prodotti e servizi bancari e finanziari, tra i quali il conto Affari e BPIOL, verso la clientela POE e Business mediante tecniche di comunicazione a distanza, elettronica (mail/PEC), scambio documentazione PEC to PEC e sottoscrizione dei contratti con firma digitale coinvolgendo cliente, venditore e back office. L'Offerta Fuori sede è rivolta ai medesimi target ma prevede la vendita attraverso la presenza del venditore presso il cliente e l'utilizzo di strumenti automatizzati per la sottoscrizione dei contratti.

È stata inoltre avviata la distribuzione del fondo "Focus Nuovi Consumi 2028", che prevede
un'esposizione azionaria collegata al tema emergente dei nuovi consumi (come per esempio l'e
commerce).
A partire dal mese di maggio 2022, per i tre Fondi "Azionario Flessibile", "Orizzonte Reddito" ed
"Azionario Internazionale", la politica di investimento è stata integrata in modo da tenere conto anche
dei fattori di sostenibilità ambientale, sociale e di governance.
È stato lanciato il Fondo "BancoPosta Obbligazionario Italia 6 anni" che mira a realizzare - in un
orizzonte temporale di circa 6 anni (scadenza 31 dicembre 2028) – un rendimento del portafoglio in linea
con quello espresso mediamente da strumenti finanziari obbligazionari corporate e governativi di analoga
durata, attraverso un investimento in titoli denominati in euro principalmente di emittenti italiani.
Risparmio
Amministrato
Nel mese di giugno 2022, Poste Italiane ha partecipato al collocamento
della 17a emissione del Buono del Tesoro Poliennale (BTP) Italia, titolo
legato all'andamento dell'inflazione italiana con le novità del doppio
premio di fedeltà (corrisposto in due occasioni, durante e al termine della
vita del titolo) e della durata pari a 8 anni.
Distribuzione di
prodotti terzi
Congiuntamente con i Partner per i quali sono distribuiti i prodotti di finanziamento, sono proseguite nel
corso del periodo le iniziative previste dalla normativa e quelle adottate su base volontaria nel corso del 2020
in relazione all'emergenza sanitaria, a sostegno delle imprese in difficoltà, nonché in materia di accesso al
credito, a tutela di famiglie, piccole e medie imprese.
Nel corso del periodo è stato lanciato il "Prestito BancoPosta Consolidamento", che permette al cliente,
attraverso l'estinzione dei prestiti in essere con uno o più istituti, di accorparli in un unico impegno mensile
(un'unica rata).
Con riferimento al prodotto "Quinto BancoPosta21", sono state integrate delle nuove funzionalità
"Anticipo22" e "Consolido" che permettono ai clienti rispettivamente di richiedere un'anticipazione
sull'importo finanziato e di estinguere le rate in essere di altri finanziamenti mantenendo un'unica rata.
Nel mese di aprile 2022, relativamente ai finanziamenti dedicati alla
clientela business, è stato lanciato, in collaborazione con Credimi
S.p.A., il "Prestito BancoPosta Business Link Online", nonché la
nuova gamma di prestiti interamente digitali dedicati a ditte individuali
e società.
Nel mese di luglio, al fine di ampliare la gamma delle soluzioni di finanziamento offerte, sono stati stipulati
accordi con ulteriori partner (Banca AideXa S.p.A. e Banca CF+ S.p.A.).

21 È il finanziamento dedicato ai dipendenti pubblici e ai pensionati, utilizzabile per estinguere altri finanziamenti con un rimborso pari fino ad un quinto dello stipendio o della pensione.

22 La funzionalità "Anticipo" permette di richiedere un'anticipazione di parte dell'importo finanziato. Tale importo potrà essere erogato dopo la delibera positiva della pratica e prima del rilascio del benestare da parte dell'Amministrazione Terza Ceduta (il proprio datore di lavoro oppure l'ente previdenziale pensionistico), eliminando pertanto il tempo di attesa di tale documento, necessario quindi solo per l'erogazione del saldo al cliente.

STRATEGIC BUSINESS UNIT SERVIZI ASSICURATIVI

CONTESTO DI MERCATO

Ramo Vita

La nuova produzione di polizze individuali e collettive sulla vita nel mercato italiano, sulla base degli ultimi dati disponibili23 è stata pari a circa 50,6 miliardi di euro alla fine di agosto 2022 e ha registrato una variazione in diminuzione del 12,9% rispetto allo stesso periodo del 2021. Ove si considerino anche i nuovi premi vita del campione delle imprese UE, il dato raggiunge 58,3 miliardi di euro, e risulta in calo del 15,7% rispetto all'analogo periodo del 2021.

Analizzando i dati per ramo ministeriale, i premi di Ramo I ammontano alla fine dei primi otto mesi del 2022 a 32,4 miliardi di euro, in calo del 6,8% rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente. Con riferimento alla raccolta nel Ramo III (nella forma esclusiva unit-linked ) si registra un decremento (-22,3%) rispetto al dato rilevato alla fine di agosto 2021, a fronte di volumi pari a 17,7 miliardi di euro. I volumi dei nuovi premi afferenti le polizze di malattia di lunga durata (Ramo IV), continuano ad essere contenuti (circa 34 milioni di euro) e in linea (+0,4%) rispetto al dato dei primi otto mesi del 2021. Residuale la raccolta di prodotti di capitalizzazione (Ramo V) (pari a 340,1 milioni di euro) che registra nel periodo di riferimento un decremento (-8,7%) rispetto a quanto rilevato alla fine di agosto 2021.

I nuovi contributi relativi alla gestione di fondi pensione registrano nei primi otto mesi del 2022 una raccolta pari a 80 milioni di euro segnando un decremento (-2,5%) rispetto al corrispondente periodo del 2021.

La modalità di versamento a premio unico continua a costituire la scelta maggiormente utilizzata dai contraenti, rappresentando il 95% del totale dei premi emessi e il 59,8% in termini di numero di polizze.

Con riferimento al canale distributivo, il 67,5% della nuova produzione è stata intermediata nel corso dei primi otto mesi del 2022 tramite sportelli bancari e postali, con un volume premi di 34,1 miliardi di euro in calo (-7,8%) rispetto all'analogo periodo del 2021. Riguardo invece l'intero canale agenziale, il volume di nuovi affari distribuito nel periodo in commento ha raggiunto gli 8 miliardi di euro, registrando una diminuzione del 16,2% in termini di volumi contabilizzati rispetto ai primi otto mesi del 2021 e con un'incidenza del 15,9% sul totale della raccolta intermediata.

Per quanto riguarda la raccolta di nuove polizze mediante il canale dei consulenti finanziari abilitati si registrano premi per 7,5 miliardi di euro, in flessione (-27,8%) rispetto a quanto collocato nell'analogo periodo dell'anno precedente e con un'incidenza, rispetto al totale dei premi intermediati, pari al 14,8%.

Infine, il canale broker e vendita a distanza registra una crescita nel periodo in commento del 12,6% rispetto allo stesso periodo del 2021 con un volume di premi collocato pari a 0,9 miliardi di euro (pari al 1,8% del totale intermediato).

23 Fonte: Report ANIA - Anno XVIII - n° 08 - pubblicato il 29 settembre 2022

Nuova produzione polizze Individuali per ramo di attività (*)

(dati aggiornati ad agosto 2022 in milioni di euro)

Premi da Variazione % 08 2022
Premi per ramo/prodotto inizio anno vs 08 2021
Vita - ramo I 32.401 -6,8%
Unit - Linked - ramo III 17.699 -22,3%
Capitalizzazioni - ramo V 340 -8,7%
Fondi pensione ramo VI 8
0
-2,5%
Malattia ramo IV 3
4
0,4%
Imprese italiane - extra UE 50.554 -12,9%
Imprese UE (**) 7.775 -30,3%
Totale 58.329 -15,7%
(*) Fonte: ANIA
(**) Per imprese UE si intendono l
e rappresentanze i
regime di stabilimento e di libera prestazione di servizi. I dati si riferiscono alle sole imprese che hanno partecipato alla rilevazione.
n Italia di imprese aventi sede legale i n paesi dell'Unione Europea operanti i
n

regime di stabilimento e di libera prestazione di servizi. I dati si riferiscono alle sole imprese che hanno partecipato alla rilevazione.

Nuova produzione Vita Individuali per canale distributivo

Ramo Danni

Per quanto attiene al mercato assicurativo danni, i premi totali del portafoglio diretto italiano, comprensivo anche della raccolta effettuata nel nostro Paese dalle imprese italiane e dalle rappresentanze di quelle estere, sulla base degli ultimi dati ufficiali disponibili24 alla fine del secondo trimestre 2022, si sono attestati a 20,4 miliardi di euro in aumento del 6% rispetto al medesimo periodo del 2021, nel quale il settore registrava una crescita del 3,2%. Il sopramenzionato aumento è attribuibile, in particolare, alla ripresa del settore Non-Auto (+11%) con la crescita più alta mai registrata; in lieve diminuzione (-0,6%) i premi del settore Auto. Con riferimento a quest'ultimo, si registra la riduzione dei premi afferenti il ramo RC Autoveicoli del 2% mentre i premi del ramo Corpo Veicoli Terrestri hanno beneficiato di una crescita del 4,4%.

Con riferimento al comparto Non-Auto, alla crescita dell'11% registrata nel corso del periodo, hanno contribuito tutti i principali rami assicurativi: i) il ramo Malattia con un volume pari a 1,9 miliardi di euro, è cresciuto del 12,9%; ii) il ramo Infortuni con premi pari a 1,9 miliardi di euro e un aumento del 5,8%; iii) il Ramo RC Generale con premi pari a 2,5 miliardi di euro ed un incremento del 13,3%; iv) il ramo Perdite Pecuniarie con volumi pari a 0,4 miliardi di euro, in aumento del 25,8%; v) il ramo Altri danni ai beni con un incremento pari al 8,1% e volumi complessivi pari a 2 miliardi di euro; vi) il ramo Incendio che con una produzione complessiva pari a 1,4 miliardi di euro raggiunge una crescita del 6,1%; vii) infine il ramo Tutela legale che registra una crescita del 8,7%, con una produzione del periodo pari a 0,3 miliardi di euro.

24 Fonte: Report ANIA - Anno VII- n° 30 - pubblicato il 22 settembre 2022.

Per quanto riguarda i canali distributivi, quello agenziale si conferma leader con una quota di mercato pari al 73,1% sostanzialmente in linea rispetto al dato registrato nel medesimo periodo del 2021 (pari al 73,4%). I broker rappresentano il secondo canale di distribuzione premi danni con una quota di mercato pari al 9% (8,6% a fine giugno 2021), mentre gli sportelli bancari e postali registrano una quota di mercato del 8,9% (8% nel corso del primo semestre 2021).

Per quanto riguarda la vendita diretta nel suo complesso (comprensiva della vendita a distanza, telefonica e internet), al 30 giugno 2022 si registra un'incidenza dell'8,6% (9,6% nel corrispondente periodo del 2021). I restanti 0,4% (pari al dato di fine giugno 2021) sono riferiti ai premi intermediati dai consulenti finanziari abilitati.

Premi portafoglio diretto Danni per ramo di attività (*)

(dati aggiornati a giugno 2022 in milioni di euro)

Premi da Variazione % II trim.
Premi per ramo (**) inizio anno 2022 vs II trim. 2021
Totale settore auto 8.225 -0,6%
Altri rami danni 12.194 11,0%
Totale rami danni 20.419 6,0%

(*) Fonte: ANIA

(**) I premi si riferiscono alle imprese italiane, extra UE e alle imprese UE.

Distribuzione Premi portafoglio diretto Danni per canale distributivo (*)

(*) Imprese italiane e rappresentanze imprese extra-UE operanti in regime di stabilimento.

CONTESTO NORMATIVO

Di seguito i principali interventi normativi oggetto di aggiornamento nel corso dei primi nove mesi del 2022. Per la trattazione completa relativa al contesto normativo della Strategic Business Unit Servizi Assicurativi si rimanda al capitolo 3 "Modello di Business" della Relazione Finanziaria 2021.

IVASS Lettera al mercato del 9 marzo 2022

Per finalità di monitoraggio di stabilità finanziaria, l'IVASS ha richiesto alle Compagnie di fornire entro il 15 marzo 2022, informazioni con riguardo al look-through25 degli organismi di investimento collettivo o degli investimenti sotto forma di fondi, anche quando si tratta di partecipazioni. Poste Vita ha fornito le suddette informazioni in data 15 marzo 2022, secondo le modalità richieste.

Inoltre, con la medesima comunicazione, l'IVASS richiama l'attenzione sui possibili attacchi

25 Inteso come dettaglio della composizione del fondo in termini di asset class.

informatici, invitando le Compagnie a comunicare tempestivamente all'Istituto, come richiesto dall'art. 16 comma 4 del Regolamento IVASS n. 38/2018, ogni evento che rappresenti un grave incidente di sicurezza informatica e richiede altresì alle medesime di intensificare le attività di monitoraggio e di difesa in relazione a possibili attività di malware26 , adottando tutte le misure di mitigazione dei rischi che si rendano necessarie. Le Compagnie Poste Vita e Poste Assicura continuano a monitorare i possibili attacchi informatici. IVASS Provvedimento n.121 del 7 giugno 2022 Con il presente provvedimento l'IVASS ha modificato il Regolamento ISVAP n. 7 del 13 luglio 2007* e i relativi allegati al fine, soprattutto, di recepire le novità introdotte dall'IFRS 17 in materia di presentazione e informativa delle poste contabili relative ai contratti assicurativi. Le suddette modifiche entreranno in vigore a partire dal 1° gennaio 2023. *Regolamento concernente gli schemi per il bilancio delle imprese di assicurazione e di riassicurazione che sono tenute all'adozione dei principi contabili internazionali di cui al titolo VIII (bilancio e scritture contabili), capo I (disposizioni generali sul bilancio), capo II (bilancio di esercizio), capo III (bilancio consolidato) e capo V (revisione legale dei conti) del decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209 (Codice delle assicurazioni private). IVASS Regolamento n. 52 del 30 agosto 2022 Il Regolamento dà attuazione al decreto legge 21 giugno 2022, n. 73, convertito con modificazioni con legge 4 agosto 2022, n. 122, che, considerata l'eccezionale situazione di turbolenza nei mercati finanziari, consente alle imprese che non adottano i principi contabili internazionali, di derogare, alle norme del Codice civile sui criteri di valutazione dei titoli "non durevoli" e pertanto attribuisce alle imprese la facoltà di valutare i titoli non durevoli in base al valore risultante dall'ultimo bilancio annuale. Poste Vita e Poste Assicura monitorano costantemente l'evoluzione della situazione dei

mercati finanziari al fine di valutare l'applicazione della deroga consentita dal Regolamento in occasione della redazione del bilancio civilistico al 31 dicembre 2022.

ALTRE INFORMAZIONI

Per i principali procedimenti pendenti e gli ulteriori rapporti con le Autorità si rimanda a quanto riportato nel paragrafo "Procedimenti in corso e principali rapporti con le Autorità".

ATTIVITÀ DI PERIODO

Nella tabella seguente sono riportate le principali attività di periodo della Strategic Business Unit Servizi Assicurativi.

COMPARTO ATTIVITÀ DI PERIODO
Vita Nell'ambito degli indirizzi strategici delineati nel Piano "2024 Sustain & Innovate Plus" che
prevedono il miglioramento del mix d'offerta del ramo Vita con un particolare focus su prodotti
Multiramo, nel corso del periodo sono state lanciate le
polizze:

"Poste Progetto Dinamico Bonus", restyling della
Polizza Multiramo
Poste Progetto Dinamico,
è dedicata ai clienti che apportano nuova liquidità e
prevede la possibilità della restituzione sotto forma di bonus, a partire dal 18° mese dalla data di
decorrenza del contratto, del costo applicato al premio unico iniziale;

"Poste Progetto Capitale", lanciata nel mese di febbraio 2022, è un contratto sulla vita Multiramo a
premio ricorrente della durata di 10 anni, che unisce la stabilità della Gestione Separata Posta
ValorePiù (ramo I) e le potenzialità dei due Fondi Interni Assicurativi disponibili (uno dei quali

26 Per malware (contrazione dell'inglese "malicious software", ossia software dannoso) si intende qualsiasi tipo di software dannoso o fonte di disturbo, creato per accedere segretamente a un dispositivo senza che l'utente ne sia a conoscenza.

Danni

ESG). È prevista inoltre la possibilità di restituzione del costo applicato sul premio iniziale sotto forma di due Bonus: (i) uno a partire dal quinto anno; (ii) l'altro a scadenza dei dieci anni di durata del prodotto.

È stata avviata nel segmento business la vendita fuori sede, della nuova polizza collettiva "Poste Welfare Infortuni", dedicata alla copertura dei rischi di infortuni professionali ed extraprofessionali dei dipendenti delle aziende contraenti.

In ambito restyling della linea patrimonio della polizza modulare "Poste Vivere Protetti27", è stata lanciata la nuova copertura "Protezione Digitale", che amplia la protezione del nucleo familiare ai danni che si possono subire/creare per le attività che si svolgono online.

STRATEGIC BUSINESS UNIT PAGAMENTI E MOBILE

I business ricompresi all'interno della SBU Pagamenti e Mobile (monetica, telco e energia) vengono presidiati dalla società controllata PostePay S.p.A.

CONTESTO DI MERCATO

Gli ultimi dati disponibili28 sul mercato italiano delle carte di pagamento mostrano una forte crescita del transato complessivo nazionale che, a giugno 2022, ha sfiorato i 168 miliardi di euro, in aumento del 19% rispetto a giugno 2021 grazie alla ripresa dei consumi.

Il numero delle transazioni cresce del 18% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente e si attesta a 3,5 miliardi di euro, segno di un

utilizzo quotidiano delle carte sempre più consolidato, anche grazie ad una maggiore propensione e accettazione all'utilizzo di pagamenti digitali da parte degli esercizi commerciali (pagamenti e-commerce e contactless ).

Le transazioni con carte di debito crescono del 22% rispetto a giugno 2021 e rappresentano oltre la metà del totale delle transazioni (58% del totale), con un transato che si avvicina ai 97 miliardi di euro (+22% rispetto a giugno 2021). Anche le carte prepagate avanzano a ritmi sostenuti (+19% delle transazioni e +21% del transato rispetto a giugno 2021, per un valore complessivo che si attesta a circa 30 miliardi di euro), merito del costante sviluppo dell'e-commerce e dell'aumento della penetrazione presso i punti fisici. Il primo semestre 2022 è risultato positivo anche per le carte di credito che chiudono il periodo in crescita con transazioni in aumento del 3,9% e transato in crescita dell'11% rispetto a giugno 2021 con oltre 41 miliardi di euro e con un ticket medio in aumento a segnalare un utilizzo sempre più mirato e destinato a spese di maggiore entità.

Al 30 giugno 2022 il numero di carte attive sul mercato supera i 93 milioni, in aumento dell'1,3% rispetto allo stock di carte attive al 31 dicembre 2021: la crescita maggiore si registra sulle carte di debito che crescono dell'1,8% rispetto al 31 dicembre 2021 per un totale di quasi 48 milioni di carte attive. In aumento anche lo stock delle carte prepagate il cui numero supera i 30 milioni (+1% rispetto al dato di fine dicembre 2021) e riprende la crescita anche delle carte di credito (+0,3% rispetto al 31 dicembre 2021) con oltre 15 milioni di carte attive.

Il mercato della telefonia mobile, sulla base degli ultimi dati disponibili29, ha evidenziato una penetrazione delle linee mobili totali che si attesta a circa il 181% della popolazione, con una quota degli operatori mobili virtuali (Mobile Virtual Network

27 La polizza modulare "Poste Vivere Protetti" integra le coperture di protezione della clientela retail, per tutelare la loro salute, casa e gli animali domestici. I moduli e le relative coperture possono essere sempre aggiunti o eliminati al variare delle necessità dei clienti e le coperture, che sono indicate nella polizza, formano sempre un unico contratto.

28 Fonte: Elaborazioni e stime interne su dati Banca d'Italia (flussi delle segnalazioni di vigilanza).

29 Fonte: Agcom Osservatorio sulle Comunicazioni n. 2/2022, Report Operatori.

Operator – MVNO) pari al 14,4%30 . Le linee complessive al 31 marzo 2022 sono pari a 106,5 milioni comprensive di 28,5 milioni di SIM Machine to Machine (M2M).

Il mercato energetico nel corso dell'ultimo anno ha risentito fortemente del contesto geopolitico internazionale: dapprima la pandemia da Covid-19 e negli ultimi mesi il conflitto russo-ucraino stanno influenzando i mercati e i prezzi delle materie prime, tra le quali in primis il gas con significative ripercussioni sul mercato dell'energia elettrica31 . Il prezzo del gas all'ingrosso, già dall'ultimo trimestre del 2021, ha subito forti aumenti a seguito della ripresa correlata al miglioramento dello scenario pandemico e della crescita delle tensioni internazionali, sfociate nel mese di febbraio 2022, nel citato conflitto, il quale ha inasprito tali aumenti. Il prezzo del gas è arrivato a superare oltre il 500%32 il livello registrato nel primo semestre 2021; anche il terzo trimestre 2022 è stato caratterizzato da uno scenario di forti tensioni sui prezzi delle commodity energetiche, attestati a livelli ancora più alti rispetto a quanto registrato nel secondo trimestre dell'anno: i costi di acquisto molto alti e l'elevata volatilità dei prezzi sono correlati inoltre alle incertezze sull'affidabilità delle forniture di gas proveniente dalla Russia. Nel corso dell'estate, le scorte europee del gas sono cresciute rapidamente mentre le fonti alternative al gas (idroelettrico, nucleare e carbone) hanno dovuto ridurre significativamente la loro produzione per temperature elevate e carenza di acqua; le istituzioni europee hanno annunciato misure33 per fronteggiare il caro energia e il rischio di carenza di gas con l'approssimarsi della stagione invernale (piano per la riduzione dei consumi di elettricità e gas, interventi sulla regolazione ed il funzionamento dei mercati energetici, la valutazione di meccanismi di "price cap" al prezzo dell'energia).

Al fine di fronteggiare l'aumento dei prezzi delle materie prime, il Governo ha emanato una serie di provvedimenti di urgenza con l'obiettivo di attenuare la spesa energetica di famiglie e imprese, in particolare intervenendo sugli oneri generali di sistema e sui bonus sociali per le famiglie economicamente svantaggiate e per i clienti in gravi condizioni di salute. Per maggiori approfondimenti sugli interventi normativi attuati si rinvia a quanto esposto nel prosieguo del paragrafo.

CONTESTO NORMATIVO

Di seguito i principali interventi normativi oggetto di aggiornamento nel corso dei primi nove mesi del 2022. Per la trattazione completa relativa al contesto normativo della Strategic Business Unit Pagamenti e Mobile si rimanda al capitolo 3 "Modello di Business" della Relazione Finanziaria 2021.

30 Fonte: Stima interna Poste Italiane S.p.A., sulle SIM Human to Human.

31 L'aumento del prezzo del gas ha trainato al rialzo anche i prezzi dell'energia elettrica, dato che in Italia e in molti altri Paesi Europei il prezzo marginale dell'elettricità è definito dai costi di generazione delle centrali termoelettriche a gas naturale.

32 Fonte: Quotazioni borsa energetica Title Transfer Facility (TTF).

33 Fonte: https://italy.representation.ec.europa.eu e https://www.eunews.it/2022 /09/14/energia-von-der-leyen-gas/.

Il nuovo Regolamento è entrato in vigore il 1° luglio 2022 e, a seguire, il BEREC (Body of European Regulators for Electronic Communications) pubblicherà le linee guida che saranno utili per definire alcuni aspetti relativi all'implementazione delle nuove regole (la proposta di linee guida è stata pubblicata il 14 giugno 2022). Il testo del nuovo regolamento è stato approvato dal Parlamento il 24 marzo 2022 e dal Consiglio il 6 aprile 2022 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea il 13 aprile 2022 il Regolamento 2022/612). Il testo conferma i principi fondamentali del Regolamento vigente e prevede riduzioni progressive dei tetti massimi ai prezzi all'ingrosso per i servizi di roaming dati, voce ed SMS coerenti con le stime della Società; prevede inoltre misure ulteriori di trasparenza, protezione della clientela e garanzia della qualità del servizio.

PostePay è impegnata per assicurare la conformità dei propri servizi al Regolamento secondo la decorrenza stabilita.

Al fine di contenere gli aumenti dei prezzi nel settore elettrico e del gas naturale, il Decreto Legge n. 234 del 30 dicembre 2021, c.d. Legge di Bilancio 2022, ha previsto per il primo trimestre 2022:

• l'azzeramento degli oneri generali per i clienti domestici elettrici e altri usi;

  • la riduzione degli oneri generali per il settore del gas naturale;
  • l'aumento degli importi dei bonus sociali elettrico e gas.

Il citato decreto ha inoltre disposto la riduzione dell'IVA al 5% per la somministrazione di gas per gli usi civili e l'obbligo per le società di vendita di energia elettrica e gas di offrire ai clienti domestici un piano di rateizzazione senza interessi in caso di mancato pagamento delle bollette emesse nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 30 giugno 2022.

Tali agevolazioni sono state sostanzialmente prorogate al terzo e quarto trimestre 2022 (Decreto Legge n. 17 del 1 marzo 2022, Decreto Legge n. 21 del 21 marzo 2022, Decreto Legge n. 80 del 30 giugno 2022 e Decreto Legge "Aiuti Bis" n.115 del 9 agosto 2022). Il Decreto Legge "Aiuti Bis" interviene inoltre sospendendo, fino al 30 aprile 2023, l'efficacia delle clausole contrattuali che consentono ai venditori di energia elettrica e gas di modificare unilateralmente le condizioni generali di contratto relative alla definizione del prezzo (sono rese inefficaci anche le variazioni notificate ai clienti prima del 10 agosto 2022, salvo che non si siano già perfezionate a tale data).

ENERGIA

Interventi ARERA

Gli interventi governativi sopra esposti sono stati attuati, per quanto di competenza, dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), con le delibere 635/2021/R/com del 30 dicembre 2021, 141/2022/R/com del 30 marzo 2022 e 241/2022/R/com del 31 maggio 2022.

Con la Delibera 636/2021/R/com del 30 dicembre 2021, ARERA ha dato attuazione alle disposizioni riguardanti il succitato obbligo di rateizzazione delle bollette per i clienti finali domestici di energia elettrica e gas naturale.

Nel corso dei primi nove mesi del 2022 ARERA ha emanato ulteriori provvedimenti di rilievo per il settore della vendita di energia elettrica e gas naturale ai clienti finali tra i quali si evidenzia:

• le Delibere 146/2022/R/eel e 147/2022/R/gas hanno aggiornato, per il 2022, il valore delle componenti di commercializzazione e vendita rispettivamente dell'energia elettrica e del gas naturale per i clienti serviti nel servizio di tutela34. La valorizzazione di tali componenti

ENERGIA

Legge di Bilancio 2022

34 Clienti riforniti nel mercato tutelato a condizioni economiche e contrattuali regolate da ARERA e che pertanto ancora non hanno sottoscritto un'offerta nel mercato libero.

ha impatti non solo per i venditori che operano nel mercato tutelato e che fatturano tali costi nella misura determinata da ARERA, ma anche per quelli che operano nel mercato libero, laddove i prezzi regolati fungono comunque da termine di riferimento nel processo di definizione dei prezzi delle offerte;

  • la Delibera 135/2022/R/com ha standardizzato le modalità di definizione dei "codici offerta" 35 in modo da contenere informazioni sintetiche su alcune caratteristiche dell'offerta, facilmente individuabili ed utilizzabili per la raccolta delle informazioni anche a livello aggregato sulle caratteristiche delle offerte sottoscritte dai clienti. Nel settore elettrico, l'utilizzo del nuovo codice offerta e le disposizioni volte all'integrazione delle informazioni presenti sul Portale Offerte36 sono obbligatori dal 1° ottobre 2022. Per il settore del gas naturale, le disposizioni per il popolamento del Registro Centrale Ufficiale37 e le nuove informazioni da trasmettere sul Portale Offerte, sono obbligatorie dal 1° gennaio 2023 (Delibera 258/2022/R/com);
  • la Delibera 374/2022/R/gas ha modificato le modalità di determinazione del prezzo del gas per i clienti appartenenti al mercato tutelato, con decorrenza dal 1 ottobre 2022, prevedendo che il prezzo del gas sia indicizzato al Punto di Scambio Virtuale38 , ossia al prezzo di riferimento del gas sul mercato all'ingrosso italiano. A seguito di tale modifica, non si farà più riferimento alle quotazioni rilevate presso l'hub Title Transfer Facility (TTF)39 e alle quotazioni a termine, bensì alla media mensile dei prezzi effettivi del mercato all'ingrosso italiano e aumenterà la frequenza di aggiornamento del prezzo (da trimestrale a mensile).

ATTIVITÀ DI PERIODO

Nella tabella seguente sono riportate le principali attività di periodo della Strategic Business Unit Pagamenti e Mobile.

35 Il codice univoco con il quale ciascun operatore identifica l'offerta commerciale sottoscritta dal cliente.

36 Il Portale Offerte è il sito pubblico dove clienti domestici, famiglie e piccole imprese possono confrontare e scegliere in modo immediato, chiaro e gratuito le offerte di elettricità e gas naturale attraverso un motore di ricerca di semplice utilizzo che fornisce informazioni su funzionamento ed evoluzioni attese dei mercati dell'energia elettrica e del gas naturale.

37 Il Registro Centrale Ufficiale è una banca dati che contiene l'elenco completo delle informazioni relative ai punti di prelievo di elettricità e gas naturale.

38 Il punto di scambio virtuale è il principale punto di incontro tra domanda e offerta del mercato del gas italiano.

39 Il Title Transfer Facility è uno tra i principali mercati all'ingrosso del gas naturale in Europa e quindi riferimento ai fini della definizione del prezzo del gas nel mercato finale.

corso dell'anno, quali ad esempio il prelievo di contante oltre i limiti standard.

In linea con gli obiettivi strategici ESG, continua l'ampliamento della produzione di carte realizzate in materiale eco-sostenibile, avviata nel corso del 2021 con la Postepay Green e la Carta di debito Postepay, con l'integrazione della Postepay Evolution. Nell'ambito del servizio Codice PostePay40 è proseguita nei primi nove mesi del 2022 l'iniziativa Postepay Cashback41 . A partire dal mese di luglio 2022 è stata migliorata l'esperienza d'uso della modalità di pagamento con Codice con il lancio di "QR Code Web" (Codice Web), la soluzione che permette, al titolare della carta, di inquadrare il QR Code generato automaticamente nella pagina di pagamento, senza click aggiuntivi. Telecomunicazioni Nel corso dei primi nove mesi del 2022 sono proseguite le azioni commerciali volte all'aumento della penetrazione nel mercato ultrabroadband con l'offerta di PosteCasa Ultraveloce, la soluzione "data only", sottoscrivibile online, con un processo "full-digital" e da Ufficio Postale, che consente di navigare da casa alla velocità della Fibra fino a 1Gbps senza limiti. L'offerta prevede inoltre una seconda connessione su rete mobile per navigare da subito senza limiti di Giga e portare il WiFi ovunque, e include un Modem WiFi e una chiavetta USB in comodato d'uso gratuito. La strategia d'offerta è stata diversificata sulla base del canale acquisitivo (online e uffici postali) e un'offerta dedicata ai dipendenti del Gruppo. Nel mese di agosto, in linea con gli obiettivi strategici ESG del Gruppo e nello specifico degli obiettivi "green" di PostePay, sono state lanciate le nuove SIM ECO42 .

OMNICANALITA', INNOVAZIONE E DIGITALIZZAZIONE

La trasformazione digitale intrapresa da Poste Italiane negli ultimi anni ha coinvolto non solo la propria offerta, ma anche il modello di distribuzione che, attraverso una strategia omnicanale, consente all'Azienda di erogare i servizi in modalità coerente con i mutati bisogni della clientela.

La pandemia ha favorito l'accelerazione del passaggio al nuovo modello operativo permettendo all'Azienda di rispondere rapidamente ai cambiamenti intervenuti nel mercato, facendo leva sulle proprie piattaforme digitali - che sfruttano le opportunità derivanti dall'innovazione tecnologica per creare nuovi prodotti e servizi personalizzati - e sull'apertura di ulteriori canali di comunicazione con i propri clienti.

La piattaforma multicanale integrata del Gruppo prevede il presidio della clientela e l'erogazione dei servizi attraverso 3 canali:

  • rete fisica proprietaria: è composta dagli Uffici Postali, dalla forza vendita specializzata sulla clientela business e dalla rete logistica per il recapito della corrispondenza e dei pacchi;
  • infrastruttura digitale e punti di contatto remoti: costituita da tutte le digital properties del Gruppo e dal contact center, in grado di servire l'intera popolazione nazionale;
  • rete fisica di terzi: costituita da circa 59 mila punti, frutto di accordi commerciali di partnership per la

40 Servizio Innovativo di accettazione che consente agli esercenti convenzionati di incassare pagamenti disposti dal cliente acquirente

direttamente dalla propria app Postepay, inquadrando il QR Code (codice a barre bidimensionale che memorizza informazioni leggibili da un telefonino, mediante un'apposita applicazione) esposto dall'esercente.

41 Servizio che riconosce 1 euro di cashback per transazioni Codice PostePay di almeno 10 euro. Al fine di stimolare ulteriormente la crescita delle transazioni Codice PostePay, nel mese di febbraio e marzo è stato previsto il cashback di 3 euro.

42 La SIM ECO presenta caratteristiche innovative poiché tutti gli elementi che compongono il kit, sia la SIM Card che il Packaging (Busta e Card Carrier), sono realizzati con materiali e modalità orientati alla sostenibilità ambientale. Nello specifico le dimensioni sono dimezzate, è realizzata in plastica riciclata e il card carrier e la busta riportano la Certificazione Forest Stewardship Council (FSC).

commercializzazione di prodotti e servizi del Gruppo gestiti anche attraverso la recente acquisizione della società LIS. Per maggiori approfondimenti si rinvia a quanto riportato nel paragrafo "Assetto societario e principali operazioni societarie del periodo".

Il Gruppo, in coerenza con le linee strategiche del Piano Industriale "2024 Sustain & Innovate Plus", si pone come motore di innovazione e digitalizzazione del Paese, garantendo l'accessibilità e la funzionalità della propria offerta a tutti i cittadini.

In tale contesto, l'Azienda si pone l'obiettivo di collegare le PMI italiane, la Pubblica Amministrazione e i cittadini anche attraverso il rafforzamento di partnership al fine di fornire servizi digitali innovativi.

La strategia omnicanale del Gruppo è finalizzata alla creazione di un modello di piattaforma "ecosistemica" e multicanale che grazie a canali fisici e digitali all'avanguardia e a processi semplificati per servire i propri clienti, mira a garantire una customer experience eccellente e "senza differenze" su tutti i punti di contatto.

A supporto della digitalizzazione è stato implementato un motore tecnologico, basato su cloud ibrido, API aperte e tecnologie esponenziali, applicato a tutte le attività e infrastrutture del Gruppo.

Il Gruppo ha posto in essere un programma di trasformazione digitale di tutti i suoi modelli di servizio e di offerta, al fine di garantire ai propri clienti esperienze di contatto in logica full digital. Tale programma ha subìto una decisa accelerazione a partire dal 2021, in considerazione degli effetti dell'emergenza sanitaria in corso, per rendere disponibile alla clientela un'ampia accessibilità ai prodotti del Gruppo in condizioni di assoluta sicurezza.

Le Digital Properties del Gruppo sono:

sito web Poste.it;

app PostePay; app Ufficio Postale; app PosteID.

Nel corso del periodo il Gruppo ha lavorato per il rafforzamento del canale di vendita digitale, ottimizzando i processi di acquisto in logica "one click to buy" , ampliando la gamma di prodotti e servizi acquistabili direttamente attraverso le digital properties.

I canali digitali web e app di Poste Italiane costituiscono il punto di accesso ai servizi online per 36,3 milioni di utenti retail

(32,5 milioni al 30 settembre 2021) e si posizionano sia come canali di vendita diretta che di post vendita. La media giornaliera degli utenti web e app per i primi nove mesi del 2022 è stata di 5,6 milioni (4 milioni gli utenti medi giornalieri nello stesso periodo del 2021). In aumento anche le transazioni del canale digitale, che nei primi nove

mesi del 2022 sono state pari a 110,1 milioni per un valore transato di 28,8 miliardi di euro (89,4 milioni di transazioni nello

stesso periodo del 2021 per un valore transato di 23,1 miliardi di euro). Anche nel 2022 continua la crescita del traffico di visite e visitatori dei canali digitali, passando da 6,4 milioni di visite medie giornaliere a settembre 2021 a 9,0 milioni di visite medie giornaliere del 2022. In particolare, il traffico web è passato da una media di circa 1,17 milioni di visitatori nei primi nove mesi del 2021 a 1,19 milioni di visitatori

delle operazioni giornaliere dei nove mesi 2022 è avvenuto sui nuovi canali

nell'analogo periodo del 2022; per lo stesso periodo anche le app hanno registrato una crescita passando da 2,83 milioni a 4,4 milioni di visitatori giornalieri. Il numero medio di transazioni effettuate sui canali digitali è pari a circa 12,2 milioni di transazioni mensili (+23% rispetto ai primi nove mesi del 2021) con un valore transato pari a circa 3,19 >25

miliardi di euro mensili (+25% rispetto ai primi nove mesi del 2021).

36%

le identità digitali, con il 78% di quota di mercato mln

Poste Italiane si conferma il primo Gestore d'Identità Digitale SPID. Alla fine del mese di settembre Poste Italiane detiene una quota di mercato di circa il 78%, con una customer base che conta oltre 25,1 milioni di Identità Digitali pubbliche al 30 settembre 2022, di cui 23,5 milioni attive, a fronte di circa 2,8 milioni di nuove attivazioni nel periodo. Per continuare a garantire la massima qualità del Servizio e proporre sempre nuovi strumenti di "cittadinanza digitale" agli utenti, dando valore alla partnership privilegiata con le Istituzioni e supportando l'evoluzione del Sistema Pubblico di Identità Digitale, Poste Italiane ha reso disponibile la nuova soluzione di identità digitale SPID per i cittadini minorenni e sta lavorando al lancio delle soluzioni di identità digitale SPID per l'accesso ai servizi online dedicati ai professionisti e alle imprese, con specifiche offerte a pagamento.

Nella strategia omnicanale integrata del Gruppo un ruolo cruciale è rappresentato dalle reti terze che sono state potenziate per garantire alla clientela di Poste Italiane una valida alternativa alle reti proprie per l'accesso ai servizi transazionali e divenute particolarmente rilevanti nel contesto di emergenza sanitaria. Poste Italiane ha convenzionato un'ampia rete di punti di contatto, ulteriormente potenziata nel corso dell'anno con l'acquisizione di LIS Holding S.p.A., che conta al 30 settembre 2022, 59 mila punti di contatto.

Di seguito sono rappresentanti i principali KPI con le performance realizzate dal Gruppo sui canali digitali e sulle reti terze nel corso dei primi nove mesi del 2022.

Principali KPIs Digital e reti terze (B2B2C) 9M 2022 9M 2021
Variazioni
KPIs Digital + B2B2C
Interazioni digital+contact center+B2B2C/Interazioni totali giornaliere 68% 63%
Operazioni digital + B2B2C/totale operazioni 36% 32%
KPIs Digital
Clienti registrati ai canali digitali (web e app) di Poste Italiane (in milioni)* 36,3 33,8 +2,5 +7,4%
Utenti giornalieri (web e app) (in milioni)1 5,6 4,0 +1,6 +40,2%
Numero transazioni Digitali - Consumer (in milioni) 110,1 89,4 +20,7 +23,1%
Download App (in milioni)* 81,3 70,3 +11,0 +15,6%
Poste Italiane Digital e-Wallets (in milioni)* 10,3 9,1 +1,2 +13,0%
Identità digitali attive (in milioni)* 23,5 21,2 +2,4 +11,1%
Clienti abilitati al digitale (%) 2 70,5% 65,7%
Clienti che usano i servizi Poste in digitale (%) 3 20,7% 17,9%
Prenotazioni ticket UP da App (in milioni) 16,1 19,6 (3,5) -17,8%
KPIs Reti terze (B2B2C)
Volumi bollettini (in milioni) 39,2 53,1 (13,9) -26,2%
Ricariche Postepay (in milioni) 37,8 40,0 (2,2) -5,5%
Ricariche Postemobile (in milioni) 8,2 8,1 +0,1 +1,2%
Pacchi consegnati (in milioni) 7,0 2,8 +4,2 n.s.

n.s.: non significativo

* Il valore rappresentato nel 9M 2021 si riferisce al 31 dicembre 2021

1 Media dei valori giornalieri nel periodo di riferimento

2 Clienti che hanno le credenziali di accesso ai canali digitali

3 Clienti che hanno effettuato un pagamento sui canali digitali a valere con strumenti di pagamenti di Poste

Potenziamento canali digitali

Potenziamento dei canali digitali Nel corso dei primi nove mesi del 2022 sono stati realizzati importanti servizi che rafforzano la presenza di Poste Italiane sui canali digitali:

  • • Nel mese di marzo 2022, in app BancoPosta, è stato esteso il servizio Google Pay (già presente in app PostePay) con il quale è possibile effettuare pagamenti direttamente da smartphone con sistema operativo Android anche tramite le carte di debito collegate al conto BancoPosta oltre che le carte prepagate Postepay.
  • Nell'ambito delle attività di evoluzione dell'offerta fibra, sono stati messi a disposizione nuovi servizi in app (es: la possibilità di definire la modalità di pagamento e di ricezione della fattura); è stata abilitata la possibilità di sottoscrizione dell'offerta anche in app BancoPosta ed in app Postepay ed è stata attivata la vendita da contact center. A partire dal mese di novembre è possibile sottoscrivere, in via la sperimentale presso gli uffici postali, l'offerta fibra integrata con l'opzione Voce43 .
  • Sono proseguite le attività di potenziamento dell'infrastruttura tecnologica dell'app PosteBusiness finalizzata all'integrazione dell'intera gamma di servizi finanziari e Value Added Service per la clientela business gestiti attraverso un unico canale (one app Business); dal primo semestre è disponibile la nuova versione dell'app PosteBusiness comprensiva di nuove funzionalità per la clientela (configurazione della Vetrina Business e gestione degli incassi tramite mobile POS). Sui canali digitali: "BancoPosta Business Link web", "app PosteBusiness" e "BPIOL" è stato inoltre rilasciato il servizio di Avviso PA44 .
  • Al fine di migliorare la customer experience, dal primo trimestre 2022 Poste Italiane è in grado di riconoscere gli utenti che prenotano un ticket di appuntamento presso l'Ufficio Postale attraverso i vari canali digitali; a partire dal mese di giugno vengono inviate agli stessi proposizioni personalizzate sulla base della loro profilazione, prima dell'appuntamento in ufficio postale. Inoltre, a partire dal mese di luglio è possibile prenotare l'appuntamento in Ufficio Postale presso i tabaccai convenzionati con la rete LIS.
  • E' stato completato il lancio dell'offerta finanziaria a distanza su tutti gli uffici postali, che prevede la possibilità di inviare nell'area riservata del cliente la proposta di consulenza e la possibilità di finalizzare la stessa tramite funnel digitale.
  • L'offerta assicurativa a distanza in ambito protezione è stata estesa a tutta la rete degli uffici postali e prevede la possibilità di sottoscrivere a distanza il preventivo eseguito dal cliente, previa consulenza in Ufficio Postale.
  • Al fine di semplificare e migliorare la user experience, in linea con le tendenze di mercato e in ottica di omnicanalità, è stato realizzato un nuovo funnel di vendita del prodotto "Prestito BancoPosta online". Il nuovo funnel, totalmente integrato nel sito internet (poste.it) abilita l'offerta con un modello multipartnership45 .

• È stato evoluto il servizio dell'assistente digitale (BOT) al fine di monitorare lo stato delle spedizioni.

• E' stata attivata la sottoscrizione della carta PostePay Digital anche da canale web, oltre che da app, con un funnel semplificato per i possessori di SPID.

  • Nel mese di settembre 2022, in app Postepay è stata integrata la funzionalità di vendita dei prodotti Luce e Gas per i dipendenti del gruppo Poste Italiane; è in corso l'integrazione della medesima funzionalità anche in app BancoPosta. Inoltre, è prevista la gestione completa e autonoma della fornitura dal canale web e, entro la fine dell'anno, anche da app Postepay.
  • Nel corso del terzo trimestre 2022 è stata lanciata, sia nella rete degli uffici postali che sul canale digitale, l'iniziativa di cross selling (vendita integrata) del servizio Fibra con la polizza Poste Vivere Protetti46 .

43 Il servizio Voce è un servizio opzionale di telefonia vocale fissa erogato su rete radiomobile che include ogni mese chiamate illimitate verso i numeri fissi e mobili nazionali.

44 Il servizio di Avviso PA, già implementato sui canali digitali retail e in Ufficio Postale, prevede che l'Ente Creditore fornisca all'utente l'avviso di pagamento e quest'ultimo esegua il pagamento tramite i canali online o fisici, resi disponibili dai Prestatori Servizi di Pagamento

(PSP) aderenti (es. Banche, PostePay, Tabaccai, GDO). La scelta del PSP viene fatta dagli utenti accedendo fisicamente o digitalmente al PSP prescelto.

45 Per modello multipartnership si intende la possibilità di integrare in futuro altri Partner abilitati all'erogazione del prestito online che attualmente è gestito con un solo partner.

46 L'iniziativa è finalizzata a offrire ai Clienti che richiedono il servizio PosteCasa Ultraveloce uno sconto per la sottoscrizione dei moduli della gamma PosteVivere Protetti per la copertura danni e l'assistenza all'abitazione. Per promuovere la soluzione assicurativa è previsto, a conclusione del funnel di acquisto online del sevizio Fibra, un banner dedicato, attraverso il quale il Cliente potrà accedere direttamente al calcolo del preventivo della polizza e proseguire alla sottoscrizione della stessa direttamente da canale digitale.

GESTIONE DEI RISCHI

Il Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi (SCIGR) di Poste Italiane è l'insieme di strumenti, procedure, regole e strutture organizzative volte a consentire una conduzione d'impresa sana, corretta e coerente con gli obiettivi aziendali nonché a perseguire il successo sostenibile, mediante un adeguato processo di definizione di attori, compiti e responsabilità dei vari organi e funzioni di controllo e di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi, così come attraverso la strutturazione di adeguati flussi informativi volti a garantire la circolazione delle informazioni.

Tale Sistema rappresenta un elemento fondamentale della Corporate Governance di Poste Italiane poiché consente al Consiglio di Amministrazione di guidare la Società perseguendo la creazione di valore nel lungo termine, definendo altresì la natura e il livello di rischio compatibili con gli obiettivi strategici, includendo nelle proprie valutazioni tutti gli elementi che possono assumere rilievo nell'ottica del successo sostenibile.

Poste Italiane ha implementato un sistema di gestione dei rischi basato sul framework di Enterprise Risk Management (ERM), finalizzato a fornire una visione organica e integrata, nonché una risposta univoca ed efficace ai rischi a cui il Gruppo è esposto. La competente funzione di Corporate Affairs, ha il compito di garantire tali obiettivi, principalmente attraverso la definizione di un processo di risk management integrato che coinvolga in modo coordinato tutti gli attori del Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi e in particolare i diversi presidi di controllo specialistico di secondo livello, l'armonizzazione dei modelli e delle metriche rispetto ai criteri di Gruppo, il disegno e l'implementazione di strumenti comuni di analisi e gestione dei rischi. A tal ultimo riguardo, a partire dal 2018 è stata implementata la Piattaforma GRC di Gruppo (Governance, Risk & Compliance) di supporto al processo di risk management integrato. Per maggiori informazioni sugli obiettivi della piattaforma si rinvia a quanto riportato nella Relazione Finanziaria Annuale 2021 al capitolo 5 "Rischi e Opportunità". Di seguito si riportano i principali rischi connessi alle attività del Gruppo Poste Italiane.

Per una trattazione completa sulle descrizioni e sul presidio dei rischi di natura finanziaria si rimanda a quanto riportato nel Bilancio semestrale consolidato abbreviato al 30 giugno 2022 e nella Relazione Finanziaria Annuale 2021 al capitolo "Analisi e presidio dei rischi".

Per maggiori approfondimenti sulle descrizioni e sul presidio dei rischi di altra natura, in particolare con riferimento ai rischi connessi al cambiamento climatico, si rimanda a quanto riportato nel capitolo 5 "Rischi e opportunità" della Relazione Finanziaria Annuale 2021. Con riferimento alla gestione del rischio Covid-19 si rimanda a quanto esposto nella Relazione intermedia sulla gestione della Relazione Finanziaria Semestrale al 30 giugno 2022.

6. CREAZIONE DI VALORE

IMPATTI DERIVANTI DALLA PANDEMIA E DAL CONFLITTO RUSSO-UCRAINO ANDAMENTO ECONOMICO DEL GRUPPO SINTESI DELL'ANDAMENTO ECONOMICO PER STRATEGIC BUSINESS UNIT STRATEGIC BUSINESS UNIT CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE STRATEGIC BUSINESS UNIT SERVIZI FINANZIARI STRATEGIC BUSINESS UNIT SERVIZI ASSICURATIVI STRATEGIC BUSINESS UNIT PAGAMENTI E MOBILE ANDAMENTO PATRIMONIALE E FINANZIARIO DEL GRUPPO

IMPATTI DERIVANTI DALLA PANDEMIA E DAL CONFLITTO RUSSO-UCRAINO

A seguito delle raccomandazioni emanate dall'ESMA nel corso dell'anno 202147 e nel 202248 si riporta di seguito un aggiornamento al 30 settembre 2022 dei principali effetti sul Gruppo della pandemia da Covid-19 nonché della crisi in Ucraina; su quest'ultima, si rimanda inoltre a quanto riportato nell'evoluzione prevedibile della gestione.

Il recente contesto macroeconomico è stato caratterizzato da una combinazione di fattori che hanno comportato un rallentamento diffuso della crescita economica. In particolare, si evidenzia: la ripresa dei contagi da Covid-19, l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, una dinamica inflazionistica crescente, che ha generato un incremento dei prezzi delle materie prime (soprattutto energetiche), e interventi di normalizzazione della politica monetaria da parte delle principali banche centrali mondiali, che hanno rivisto al rialzo i tassi di interesse di riferimento, al fine di arginare il surriscaldamento dell'economia. Tali fattori hanno interrotto il percorso di consolidamento della ripresa post pandemica avviata nei primi mesi del 2022, con l'economia mondiale che anche nel terzo trimestre dell'anno ha continuato a risentire di ulteriori incrementi del tasso di inflazione, dell'andamento negativo dei mercati finanziari globali e dell'incertezza legata allo scenario macroeconomico.

Con riferimento allo shock pandemico, nonostante il proseguimento della campagna vaccinale, la diffusione delle varianti a partire dalla fine del 2021 ha comportato un aumento significativo dei contagi a livello mondiale, che testimonia come il virus continui a incidere negativamente sulla "salute globale" e la conseguente necessità di prosecuzione delle misure di contenimento e contrasto da parte di governi e istituzioni, aziende e cittadini. Sono proseguite inoltre le azioni intraprese dal Gruppo per fronteggiare l'emergenza sanitaria e per tutelare la salute di dipendenti e clienti; nei primi nove mesi le spese sostenute ammontano a 35 milioni di euro. Si rimanda alla Relazione Finanziaria Annuale 2021 per l'approfondimento delle azioni poste in essere dal Gruppo per fronteggiare l'emergenza sanitaria.

47 Public Statement ESMA 32-63-1186 del 29 ottobre 2021"European common enforcement priorities for 2021 annual financial reports". 48 Public statement ESMA32-63-1277 "Implications of Russia's invasion of Ukraine on half-yearly financial reports" del 13 maggio 2022 e Richiamo di attenzione CONSOB n. 3/22 del 19 maggio 2022.

Con riferimento agli impatti sul business del conflitto in corso, si evidenzia che l'ambito di operatività del Gruppo è principalmente domestico e lo stesso intrattiene limitati rapporti commerciali con i Paesi coinvolti nel conflitto; pertanto, il Gruppo non ha registrato impatti significativi sui diversi business o ripercussioni rilevanti sulla propria redditività, né tantomeno timori sulla compromissione della continuità aziendale.

Ciò nonostante, l'elevata incertezza del contesto di riferimento e la dinamica inflazionistica acuita dal conflitto, hanno fatto osservare, nei primi nove mesi dell'anno, le seguenti evidenze:

  • un incremento dei costi del carburante e delle materie prime in generale, ed un incremento dei costi su tutti i servizi afferenti le tratte internazionali, anche al di fuori delle aree interessate dal conflitto;
  • in coerenza con il ridimensionamento del mercato del comparto, si è assistito a un rallentamento del volume dei pacchi, registrato in particolare nel mercato B2C conseguente agli effetti inflattivi e quindi alla minore propensione al consumo, in ambito e-commerce. Il comparto dei pacchi, soprattutto nella prima parte dell'anno, ha risentito inoltre dei ripetuti lockdown imposti in Cina per arginare la diffusione del Covid-19;
  • in ambito finanziario, il risparmio postale ha risentito negativamente del contesto socioeconomico caratterizzato da una significativa crescita dei tassi di interesse, dall'aumento dell'inflazione, dal decremento della propensione al risparmio da parte delle famiglie e dalla riduzione delle prospettive di crescita del Paese. Relativamente all'offerta dei prodotti di Risparmio Postale, alla luce del contingente contesto di mercato, nel mese di luglio è stato disposto un adeguamento dei rendimenti dei prodotti in offerta. Con riferimento al portafoglio finanziario, lo stesso ha beneficiato dello scenario di mercato mutato con tassi di interesse in crescita;
  • in ambito assicurativo, non si rilevano evidenze significative in quanto le esposizioni indirette, nell'ambito dei fondi multi asset, verso i Paesi coinvolti nel conflitto rappresentano un ammontare irrilevante rispetto agli investimenti del gruppo assicurativo (0,03% del totale);
  • l'aumento delle quotazioni di gas ed elettricità e la sensibile volatilità dei prezzi, legata anche al rischio di riduzioni e interruzioni delle forniture di gas russo all'Europa, non hanno comportato ripercussioni di rilievo per il nuovo business energia del Gruppo, la cui offerta è stata avviata nel corso del mese di giugno verso un target ristretto (dipendenti, famigliari e pensionati).

Nello scenario descritto, le performance registrate nel periodo dal Gruppo risultano solide e superiori alle attese con un risultato operativo che, con 2,1 miliardi di euro, ha raggiunto un livello record nella storia del Gruppo.

La solidità finanziaria e la liquidità del Gruppo hanno consentito inoltre di finanziare investimenti per oltre 400 milioni di euro nel corso dei nove mesi, di pagare agli azionisti 526 milioni di euro come saldo del dividendo 2021, di finanziare la crescita del Gruppo tramite investimenti in società strategiche per lo sviluppo del business, che si concluderanno in parte nel corso dell'ultimo trimestre, e di finanziare con fondi propri, in esecuzione della delibera assembleare del 27 maggio 2022, operazioni di buyback per 25 milioni di euro, al fine di acquisire una provvista di azioni da destinare ad amministratori e dipendenti del Gruppo beneficiari di piani di incentivazione variabile.

Relativamente all'evoluzione nell'anno in corso, il contesto economico di riferimento è caratterizzato da elevata incertezza e instabilità; le previsioni di breve-medio periodo evidenziano il permanere di scenari di alta inflazione, tassi di interesse in aumento e forti rischi di revisione al ribasso del PIL sia per l'anno in corso che per il 2023. Tali dinamiche, all'interno di un contesto geopolitico caratterizzato dal perdurare del conflitto russo-ucraino e dalla correlata crisi energetica, rendono il quadro di riferimento altamente incerto, con ripercussioni sul clima di fiducia generale e sulla stabilità dei mercati finanziari, mettendo in difficoltà l'attuazione dei principali piani di crescita e trasformazione del Paese.

Il Gruppo monitora costantemente l'evoluzione del contesto di riferimento al fine di valutare tempestivamente i potenziali effetti sull'operatività e adeguare i comportamenti e le linee di azione. La resilienza e la diversificazione del proprio business, l'elevata integrità finanziaria e solidità patrimoniale e il consistente capitale reputazionale assicurano la continuità operativa.

ANDAMENTO ECONOMICO DEL GRUPPO

SINTESI DELL'ANDAMENTO ECONOMICO PER STRATEGIC BUSINESS UNIT STRATEGIC BUSINESS UNIT CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE STRATEGIC BUSINESS UNIT SERVIZI FINANZIARI STRATEGIC BUSINESS UNIT SERVIZI ASSICURATIVI STRATEGIC BUSINESS UNIT PAGAMENTI E MOBILE

Le performance del Gruppo nei primi nove mesi del 2022 risultano in crescita rispetto all'analogo periodo del 2021, con un livello record raggiunto dall'EBIT, in uno scenario macroeconomico caratterizzato da elevata incertezza correlata: i) al conflitto russo-ucraino, ii) agli impatti dei livelli record dell'inflazione sulle abitudini di acquisto e sulla capacità di risparmio della popolazione nonché iii) alla continua circolazione del virus Covid-19 con lo sviluppo di ulteriori varianti. I risultati conseguiti beneficiano anche del contenimento dei costi, ascrivibile in particolare al minore costo del lavoro.

8,7 €mld Record EBIT 2,1 €mld

Ricavi

Utile Netto 1,4 €mld

(dati in milioni di euro) 9M 2022 9M 2021 Variazioni 3Q 2022 3Q 2021 Variazioni
Ricavi da mercato 8.745 8.445 +300 +3,6% 2.880 2.761 +119 +4,3%
Costi totali 6.691 6.830 (139) -2,0% 2.218 2.195 +23 +1,0%
EBIT 2.054 1.615 +439 +27,2% 663 566 +97 +17,1%
EBIT Margin % 23,5% 19,1% 23,0% 20,5%
UTILE NETTO 1.425 1.174 +251 +21,4% 461 401 +60 +15,0%
Utile netto per azione 1,10 0,90 +0,19 +21,6% 0,35 0,31 +0,05 +15,2%
CAPEX 409 455 (46) -10,1% 185 146 +39 +26,7%
% sui ricavi 4,7% 5,4% 6,4% 5,3%

I ricavi del Gruppo ammontano a 8,7 miliardi di euro, segnando un incremento di 300 milioni di euro rispetto all'analogo periodo del 2021 (+3,6%) con il contributo positivo delle Strategic Business Unit Pagamenti e Mobile (+159 milioni di euro pari a +25,7%), Servizi Assicurativi (+125 milioni di euro pari a +8,6%) e Servizi Finanziari (+50 milioni di euro pari a +1,3%). La Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione registra ricavi in flessione rispetto ai primi nove mesi del 2021 di 34 milioni di euro (-1,3%). Il terzo trimestre del 2022 riflette l'andamento positivo dei nove mesi (+119 milioni di euro pari a +4,3% rispetto al terzo trimestre del 2021); la crescita è concentrata nelle Strategic Business Unit Servizi Assicurativi (+97 milioni di euro, ovvero +23,9%) e Pagamenti e Mobile (+77 milioni di euro, ovvero +34,8%) ed è parzialmente mitigata dalle performance delle Strategic Business Unit Servizi Finanziari (-46 milioni di euro, -3,6%) e Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione (-8 milioni di euro, -0,9%).

RICAVI DA MERCATO

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MASSE GESTITE/AMMINISTRATE

* Comprende la capitalizzazione degli interessi.

** Include conti correnti e risparmio amministrato. I conti correnti non includono i REPO e la liquidità di Poste Italiane.

*** Include raccolta netta su: Fondi di Investimento, Moneyfarm, Buoni Fruttiferi Postali, Comparto Assicurativo e Risparmio Amministrato.

Al termine dei primi nove mesi del 2022 le masse gestite/amministrate ammontano a 562 miliardi di euro e segnano una diminuzione di 24 miliardi di euro (-4,2%) rispetto ai 586 miliardi di euro del 31 dicembre 2021, principalmente per gli impatti che il contesto dei mercati finanziari ha avuto sulle riserve tecniche del comparto assicurativo, correlati all'aumento dei tassi

di interesse (-26,7 miliardi di euro), mitigati da una raccolta netta positiva sul comparto assicurativo (+5,7 miliardi di euro) e su conti correnti (+3,6 miliardi di euro) e dalla capitalizzazione degli interessi del risparmio postale (+4 miliardi di euro). La raccolta netta derivante da prodotti di investimento risulta positiva grazie al contributo del comparto assicurativo e dei fondi di investimento.

COSTI TOTALI

(dati in milioni di euro)

I costi totali si attestano al 30 settembre 2022 a 6.691 milioni di euro in diminuzione rispetto ai 6.830 milioni di euro dell'analogo periodo del 2021 (-139 milioni di euro, -2%), sostanzialmente per effetto del minor costo del lavoro (-91 milioni di euro), per via principalmente delle minori risorse impiegate nel periodo, e della flessione degli altri costi; quest'ultima voce si riduce di 50 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2021 per via dei minori accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri. I costi per beni e servizi diminuiscono di 14 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2021 per effetto delle iniziative di efficienza poste in essere dal management e nonostante gli effetti dell'inflazione principalmente sul costo del carburante (circa 40 milioni di euro).

COSTO DEL LAVORO

(dati in milioni di euro)

Il costo del lavoro complessivo registra un decremento di 91 milioni di euro (-2,3%) rispetto ai primi nove mesi del 2021. Tale variazione è imputabile alla riduzione della componente ordinaria che passa da 3.914 milioni di euro dei primi nove mesi del 2021 a 3.833 milioni di euro del corrispondente periodo del 2022, effetto legato alla riduzione dell'organico mediamente impiegato nel periodo (circa 2.600 FTE medi in meno), che comprende l'effetto dell'ingresso delle risorse (circa 1.100 complessive), provenienti dalle società acquisite ad aprile (Plurima) e settembre (LIS).

NUMERO DI RISORSE

(Full Time Equivalent medi in migliaia)

Sono proseguite nel periodo le attività di riorganizzazione e razionalizzazione dei processi interni; le uscite nei primi nove mesi del 2022, comprensive di esodi

tempo indeterminato e circa 0,3 migliaia (FTE) a tempo determinato. Alla variazione di organico del periodo contribuisce, inoltre, l'ampliamento del perimetro del Gruppo con l'ingresso di Plurima e LIS (+0,6 migliaia di FTE medi).

EBIT

(dati in milioni di euro)

Il risultato operativo (EBIT) consolidato si attesta a 2.054 milioni di euro e registra una crescita di 439 milioni di euro (+27,2%) rispetto all'analogo periodo del precedente esercizio (1.615 milioni di euro). L'aumento dei ricavi, il minor costo del lavoro e l'attenta gestione dei costi da parte del management hanno trainato il risultato operativo del periodo a livelli record in uno scenario economico e sociale che si dimostra sfidante e in continua evoluzione. Tali risultati sono stati realizzati con il contributo positivo di tutte le Stategic Business Unit, che hanno registrato risultati operativi in crescita rispetto ai primi nove mesi del 2021.

L'utile del periodo si attesta a 1.425 milioni di euro, in crescita del 21,4% rispetto all'analogo periodo del 2021 (1.174 milioni di euro), e tiene conto delle imposte di periodo pari a 641 milioni di euro (500 milioni di euro nei primi nove mesi del 2021).

SINTESI DELL'ANDAMENTO ECONOMICO PER STRATEGIC BUSINESS UNIT

Di seguito vengono rappresentati i principali risultati economici per Strategic Business Unit.

RICAVI DA MERCATO

(dati in milioni di euro)

Nell'arco dei primi nove mesi del 2022 si evidenzia una variazione positiva dei ricavi delle Strategic Business Unit Pagamenti e Mobile per 159 milioni di euro (+25,7%), Servizi Assicurativi per 125 milioni di euro (+8,6%) e Servizi Finanziari per 50 milioni di euro (+1,3%), rispetto all'analogo periodo del 2021; tali variazioni sono in parte mitigate dalla performance della Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione, la quale registra una flessione di 34 milioni di euro (-1,3%), rispetto all'analogo periodo del 2021.

I ricavi da mercato della Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione passano da 2.682 milioni di euro dei primi nove mesi del 2021 a 2.648 milioni di euro dell'analogo periodo del 2022 (-1,3%), per effetto principalmente della flessione dei ricavi dei pacchi rispetto ai primi nove mesi del 2021 (-27 milioni di euro, -2,6%), dato fortemente influenzato dalla "normalizzazione" del mercato; i ricavi del comparto corrispondenza registrano nel periodo una flessione di 9 milioni di euro (-0,6%) rispetto ai primi nove mesi del 2021.

I ricavi da mercato della Strategic Business Unit Servizi Finanziari ammontano a 3.745 milioni di euro e registrano una variazione positiva di 50 milioni di euro rispetto a 3.695 milioni di euro realizzati nel corso dei primi nove mesi del 2021 (+1,3%); tale variazione è imputabile principalmente ai maggiori interessi attivi che hanno beneficiato di tassi di interesse in crescita e dell'impiego in crediti di imposta, parzialmente mitigati: i) dai minori ricavi derivanti dal servizio di raccolta e gestione del risparmio postale, che hanno risentito dello scenario di mercato di riferimento, ii) dalle minori plusvalenze nette realizzate nell'ambito della gestione proattiva del portafoglio, iii) dai minori ricavi da servizi di incasso e pagamento prevalentemente correlati ai minori volumi dei bollettini.

La Strategic Business Unit Servizi Assicurativi ha contribuito nel corso dei primi nove mesi del 2022 alla formazione dei ricavi di Gruppo con 1.573 milioni di euro, in crescita di 125 milioni di euro (+8,6%) rispetto all'analogo periodo del precedente esercizio. I ricavi conseguiti sono essenzialmente riconducibili al business Vita che ha contribuito con 1.457 milioni di euro, in aumento di 107 milioni di euro (+7,9%) rispetto ai primi nove mesi del 2021, per effetto del contributo positivo del margine finanziario, mentre i ricavi del ramo Danni ammontano a 116 milioni di euro, in aumento di 18 milioni di euro (+18,9%) rispetto all'analogo periodo del 2021.

I ricavi da mercato della Strategic Business Unit Pagamenti e Mobile dei primi nove mesi del 2022 ammontano a 779 milioni di euro e segnano un incremento di 159 milioni di euro (+25,7%) rispetto all'analogo periodo del 2021 con il contributo di tutti i comparti. Nello specifico, i comparti della Monetica e dei servizi di Incasso e Pagamento crescono rispettivamente di 83 milioni di euro (+25,8%) e di 68 milioni di euro (+101,4%) grazie alla maggiore operatività delle carte di pagamento, alla crescita del transato acquiring, ai maggiori ricavi dal servizio PagoPA. I servizi di Telecomunicazione registrano ricavi in crescita per 5 milioni di euro (+2,4%) rispetto all'analogo periodo del 2021. I ricavi del periodo della Strategic Business Unit beneficiano inoltre del contributo del comparto Energia pari a 3 milioni di euro (offerta lanciata nel mese di giugno 2022 ai dipendenti, pensionati e familiari del Gruppo).

(dati in milioni di euro)

Nei primi nove mesi del 2022 il risultato operativo di Gruppo si attesta a 2.054 milioni di euro e mostra una crescita di 439 milioni di euro (+27,2%) rispetto all'analogo periodo del precedente esercizio. La crescita delle performance operative ha riguardato tutte le Strategic Business Unit.

Per maggiori approfondimenti sulle performance delle singole Strategic Business Unit si rinvia ai paragrafi dedicati nel proseguo del capitolo.

STRATEGIC BUSINESS UNIT CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE

Le performance dei primi nove mesi della Strategic Business Unit evidenziano un significativo miglioramento del risultato operativo legato principalmente alla riduzione dei costi totali sostenuti che più che compensa il calo dei ricavi da mercato imputabile in larga parte al comparto pacchi.

CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE 9M 2022 9M 2021 Variazioni
(dati in milioni di euro)
Ricavi da mercato 2.648 2.682 (34) -1,3%
Ricavi da altri settori 3.675 3.584 +91 +2,5%
Ricavi totali 6.323 6.266 +57 +0,9%
Costi 6.138 6.227 (89) -1,4%
Costi vs altri settori 29 60 (31) -51,0%
Costi totali 6.168 6.287 (120) -1,9%
EBIT 155 (21) +177 n.s.
EBIT Margin % 2,5% -0,3%
RISULTATO NETTO 8
5
(22) +107 n.s.
KPI Operativi 9M 2022 9M 2021 Variazioni
Corrispondenza e pacchi
Ricavi/FTE (in migliaia di euro) 54 52 +2 +3,2%
Pacchi portalettabili (volumi in milioni) 49 55 (6) -11,5%
Nuova Rete Punto Poste (numero di Lockers e punti di ritiro alternativi)* 14.341 13.504 +837 +6,2%
Incidenza pacchi consegnati con canali alternativi 1
(%)
5,6 2,1
Distribuzione
Numero di clienti (in milioni) 35,2 35,2 +0,0 +0,1%
Numero Uffici Postali* 12.756 12.761 (5) +0,0%
Sale dedicate alla consulenza 7.805 6.950 +855 +12,3%
Rete ATM Postamat 8.112 8.072 +40 +0,5%
ESG
Flotta green (mezzi elettrici)* 2.845 1.737 +1.108 +63,8%
Colonnine elettriche installate* 3.179 1.737 +1.442 +83,0%
Cassette postali smart* 418 405 +13 +3,2%
N. edifici coinvolti nel progetto Smart Building* 2 1.277 652 +625 +95,9%
Pannelli Fotovoltaici* (nr. edifici) 122 35 +87 n.s.

* Il dato indicato nella colonna 9M 2021 si riferisce al 31 dicembre 2021.

1Reti terze. Calcolato come volumi pacchi consegnati su Rete Punto Poste (Lockers , Tabaccai e altri collect points ) sul totale volumi pacchi B2C.

2 Gestione automatizzata e a distanza degli edifici per ottenere efficientamenti energetici.

RICAVI DA MERCATO

(dati in milioni di euro)

I Ricavi da mercato della Strategic Business Unit passano da 2.682 milioni di euro dei primi nove mesi del 2021 a 2.648 milioni di euro dello stesso periodo del 2022 (-34 milioni di euro, pari al -1,3%).

Tale flessione è riconducibile principalmente alla riduzione dei ricavi del comparto pacchi (-27 milioni di euro; -2,6%), dovuta sia alla normalizzazione degli andamenti del mercato, sia agli effetti sull'economia derivanti dal conflitto russo-ucraino. A ciò si aggiungono il rallentamento dei flussi in ingresso dalla Cina legati alla normativa low value consignment49 e le misure restrittive per fronteggiare l'emergenza sanitaria, che hanno condizionato gran parte dell'anno. La decrescita viene solo in parte mitigata dal contributo positivo derivante dal business della logistica ospedaliera svolta dalla società Plurima acquisita dal Gruppo nel corso del periodo (+29 milioni di euro).

Analogamente al comparto pacchi, anche i ricavi del comparto corrispondenza tradizionale registrano un rallentamento rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente (-9 milioni di euro, pari a -0,6%), concentrato sul terzo trimestre (-14 milioni di euro, -2,9%).

Inoltre, si evidenzia una crescita del comparto altri ricavi pari a 2 milioni di euro (+1,5% rispetto ai primi nove mesi del 2021) riconducibile prevalentemente al corrispettivo, applicato a partire dalla fine del 2021, per le attività di rilascio delle identità digitali ai cittadini (SPID - Sistema Pubblico di Identità Digitale), per coloro che richiedono il servizio tramite identificazione in presenza o da remoto. Alla variazione del periodo contribuisce il minor contributo dei ricavi del Consorzio PosteMotori le cui attività sono in corso di conclusione.

Corrispondenza

49 La direttiva europea "Low Value Consignment" ha introdotto l'obbligo per i clienti finali di pagamento dell'IVA anche con riferimento all'acquisto di beni di modesto valore.

Posta Indescritta: servizio standard di spedizioni con recapito in cassetta postale.

Posta Descritta: recapito alla persona con attestazione di avvenuta spedizione e tracciatura dell'invio per la clientela retail e business. Tale categoria comprende in particolare: la raccomandata, l'assicurata e l'atto giudiziario.

Direct Marketing: servizio per l'invio da parte delle aziende e delle Pubbliche Amministrazioni di comunicazioni a contenuto pubblicitario, promozionale o informativo.

Servizi Integrati: offerte Integrate e personalizzate per specifici segmenti di clientela, in particolare la Pubblica Amministrazione, le grandi aziende e gli studi professionali. Il servizio integrato più rilevante è il Servizio Integrato Notifica, per la gestione dell'intero processo di notifica degli atti amministrativi e giudiziari (es. le violazioni al Codice della Strada).

Altro: servizi per l'editoria, servizi multicanale, stampa, gestione documentale, altri servizi di base. La voce include, inoltre, le Integrazioni tariffarie relative a ricavi da mercato per servizi commercializzati a tariffe scontate ai sensi di legge e il Compenso per il Servizio Postale Universale (include anche le compensazioni relative al Pacco ordinario).

Le performance dei servizi di Corrispondenza registrate dal Gruppo nei primi nove mesi del 2022 evidenziano una flessione dei volumi pari al 3,1% (-58 milioni di invii), accompagnata da una riduzione dei ricavi pari allo 0,6% (-9 milioni di euro) rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Tale andamento è riconducibile al diverso mix di prodotto registrato nei primi nove mesi dell'anno in corso: la flessione dei prodotti a minor valore viene compensata solo in parte dalla crescita dei volumi di alcuni dei prodotti a maggior valore presenti nella famiglia dei Servizi Integrati e della Posta Descritta (Atto giudiziario).

La Posta Descritta registra una riduzione dei volumi del 2,9% (-3 milioni di invii) accompagnata da una lieve crescita dei ricavi pari allo 0,1% (+0,6 milioni di euro), riconducibile al diverso mix di prodotto.

La Posta Indescritta evidenzia una riduzione sia dei volumi che dei ricavi rispettivamente del 9,2% (-91 milioni di invii) e del 10,2% (-48 milioni di euro) verso lo stesso periodo del 2021, attribuibile ad un calo fisiologico dei volumi.

I Servizi integrati presentano invece volumi e ricavi in crescita rispetto allo stesso periodo del 2021 rispettivamente di 18 milioni di invii e 51 milioni di euro (+57,3%), per via del contributo positivo generato dalla ripresa delle attività di notifica di prodotti quali atti amministrativi e giudiziari e dalla ripresa degli invii delle cartelle esattoriali, che nel corso del 2021 avevano risentito del protrarsi degli effetti generati dalla pandemia sugli invii delle notifiche.

Il Direct Marketing continua a manifestare un decremento di volumi del 14,3% (-31 milioni di invii), che determina una variazione negativa dei ricavi di circa 6 milioni di euro (-11,2%), attribuibile al fenomeno della e-substitution.

La voce Altro, che accoglie anche i servizi commercializzati da Postel, presenta volumi registrati nei primi nove mesi in crescita rispetto all'analogo periodo del 2021 (+50 milioni di invii, pari a +9,1%) accompagnati da un decremento di ricavi pari a 6 milioni di euro (-1,6%). Tale andamento è attribuibile prevalentemente alla crescita dei volumi commercializzati da Postel, che gestisce prodotti a minor valore. Nella voce sono inclusi anche il compenso per l'Onere del Servizio Universale (197 milioni di euro) e le integrazioni tariffarie sul servizio editoriale: entrambe le voci presentano risultati in linea con quelle dell'analogo periodo del precedente esercizio.

Rispetto al primo semestre 2022, in cui la corrispondenza aveva registrato un andamento dei ricavi in crescita, beneficiando della ripresa, a partire dal mese di settembre 2021, delle notifiche di prodotti quali atti amministrativi e giudiziari (interrotta a causa della restrizione delle attività per la pandemia), nel terzo trimestre 2022 si assiste a una progressiva normalizzazione degli andamenti del mercato (-14 milioni di euro, -2,9%). La minore crescita delle notifiche degli atti nel terzo trimestre 2022 infatti, non ha mitigato la flessione attribuibile principalmente al comparto della corrispondenza indescritta rispetto all'analogo periodo del 2021.

Pacchi

9 8 38 44 1 5 1 4 3Q 2021 3Q 2022 +15,5% -14,3% 54 57 -7,6% VOLUMI (in milioni) -17,7% +6,8%

B2B: acronimo di Business to Business. Servizi per le spedizioni da azienda ad azienda. Offerta che punta su qualità e affidabilità, con opzioni di consegna con tempi definiti, spedizioni prevalentemente multicollo.

B2C: acronimo di Business to Consumer. Un'offerta modulare creata per l'e-commerce con scelta di servizi accessori.

C2X: individua i pacchi di tipo "Consumer-to-Consumer/Business", ovvero i pacchi inviati dai consumatori sia ad altri consumatori sia a imprese.

ALTRO: include ricavi e spedizioni internazionali e da partnership con operatori logistici. La voce include inoltre ricavi da servizi dedicati (servizi altamente customizzati e progettati su esigenze specifiche di Banche, Assicurazioni, Pubbliche amministrazioni o di clienti con le medesime caratteristiche tecnico operative), da servizi di logistica integrata (gestione magazzino) inclusivi anche del corrispettivo della commessa aggiudicata dal Ministero degli Interni per la distribuzione di dispositivi di protezione individuale. Include, infine i ricavi del servizio di trasporto su gomma a lungo raggio, servizio operato dalla società controllata Sennder Italia ed i ricavi da logistica ospedaliera, servizio svolto dalla società Plurima.

Il comparto pacchi nei primi nove mesi del 2022 continua a registrare una flessione complessiva sia in termini di volumi che di ricavi, rispettivamente del 6,5% (-12 milioni di invii) e del 2,6% (-27 milioni di euro) rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Tuttavia, nel corso dei trimestri dell'anno, la decrescita registrata si è via via attenuata con un trend in continuo miglioramento, iniziato a partire dal secondo trimestre e confermato nel terzo, nel quale si è registrata una crescita dei ricavi del 4,5% (+14 milioni di euro) e dei volumi del 6,8% (+4 milioni di invii) rispetto all'analogo trimestre del 2021. La flessione dei ricavi dei primi nove mesi del 2022 viene parzialmente compensata dal nuovo business della logistica ospedaliera svolta dalla società Plurima (+29 milioni di euro).

In dettaglio, l'andamento negativo dei primi nove mesi è attribuibile a quasi tutti i segmenti, con l'eccezione del B2C che mostra una performance positiva concentrata sul terzo trimestre (+6 milioni di euro, +15,5%), in controtendenza rispetto ai trimestri precedenti per via, principalmente, della diversa collocazione temporale dell'evento "Prime Day" del cliente Amazon (luglio 2022 rispetto a giugno 2021). Inoltre, sempre con riferimento al terzo trimestre, si evidenzia la ripresa dei flussi in ingresso dalla Cina, che avevano subito un rallentamento a causa dell'entrata in vigore, a luglio 2021, della normativa low value consignment.

La flessione dei primi novi mesi è principalmente concentrata sul segmento B2B, che ha realizzato ricavi per 165 milioni di euro, in diminuzione del 12,2% (-23 milioni di euro), a fronte di 27 milioni di spedizioni (-4 milioni di invii, -12,6%) rispetto all'analogo periodo del 2021. Il segmento C2X presenta ricavi e volumi in flessione, rispettivamente di 8 milioni di euro (- 17,7%) e 1 milione di invii (-20,1%) rispetto all'analogo periodo del 2021, per effetto soprattutto di una decisa contrazione del mercato.

La voce altro evidenzia una crescita di ricavi pari a 1 milione di euro (+0,2%), accompagnata da una riduzione di volumi pari a 2 milioni di invii (-14,9%) rispetto all'analogo periodo del 2021.

COSTI

I costi comprensivi di ammortamenti e svalutazioni dei primi nove mesi del 2022 ammontano a 6.168 milioni di euro con una riduzione di 120 milioni di euro (-1,9%) rispetto ai primi nove mesi del 2021.

Tale andamento è prevalentemente riconducibile alla voce del costo del lavoro, che nei primi nove mesi del 2022 si attesta a 3.763 milioni di euro, in diminuzione di 95 milioni di euro (-2,5%) rispetto all'analogo periodo del 2021, attribuibile essenzialmente alla riduzione dell'organico mediamente impiegato in azienda (circa 2.600 FTE in meno rispetto all'analogo periodo del 2021).

I costi per beni e servizi presentano una flessione di 16 milioni di euro (-0,9%), attestandosi a 1.694 milioni di euro nei primi nove mesi del 2022. Tale andamento è attribuibile alla riduzione dei costi variabili legati al calo dei volumi della domanda del comparto pacchi solo parzialmente controbilanciato dall'incremento dei costi generato dallo scenario inflattivo internazionale acuito dal conflitto russo-ucraino, che sta comportando, sulla Strategic Business Unit, un aumento dei costi delle materie prime e del carburante.

La voce ammortamenti e svalutazioni registra un incremento di 17 milioni di euro (+3% rispetto ai primi nove mesi del 2021).

Alla luce di quanto rappresentato la Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione presenta un risultato operativo nei primi nove mesi dell'anno positivo per 155 milioni di euro, in notevole crescita rispetto al risultato operativo dell'analogo periodo dell'esercizio precedente che si attestava ad un valore pari a -21 milioni di euro (+177 milioni di euro).

STRATEGIC BUSINESS UNIT SERVIZI FINANZIARI

Il risultato operativo della SBU del periodo si conferma in crescita rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente grazie, principalmente, alla contribuzione ai ricavi dei proventi correlati all'impiego in crediti di imposta e agli interessi attivi maturati sulle giacenze di conto corrente relative al comparto della Pubblica Amminstrazione. Il Total Capital Ratio al 30 settembre 2022 si è attestato al 22,2% a conferma della solidità patrimoniale di BancoPosta.

SERVIZI FINANZIARI 9M 2022 9M 2021 Variazioni
(dati in milioni di euro)
Ricavi da mercato 3.745 3.695 +50 +1,3%
Ricavi da altri settori 602 560 +43 +7,6%
Ricavi totali 4.348 4.255 +93 +2,2%
Costi 98 157 (59) -37,7%
Costi vs altri settori 3.601 3.556 +45 +1,3%
Costi totali 3.699 3.713 (14) -0,4%
EBIT 649 542 +107 +19,7%
EBIT Margin % 14,9% 12,7%
UTILE NETTO 447 393 +53 +13,5%
KPI Operativi 9M 2022 9M 2021 Variazioni
Masse gestite/amministrate (in miliardi di euro)* 561,6 586,1 (24,5) -4,2%
Raccolta netta (in milioni di euro) 96 10.527 (10.430) -99,1%
Plusvalenze/minusvalenze latenti (in milioni di euro) (5.958) 4.146 (10.104) n.s.
Conti correnti (giacenza media del periodo in miliardi di euro) 86,1 77,3 +8,8 +11,4%
Rendimento complessivo raccolta 1 2,15% 1,92%
Risparmio postale (giacenza media in miliardi di euro) 316,9 318,8 (2,0) -0,6%
Finanziamenti (erogato in milioni di euro) 2.508 2.527 (19,2) -0,8%
Crediti di imposta acquistati alla fine del periodo (in miliardi di euro)2 9,5 3,9 +5,6 n.s.

n.s. non significativo

* Il dato indicato nella colonna 9M 2021 si riferisce al 31 dicembre 2021

1 Esclusi i rendimenti da gestione pro-attiva del portafoglio

2 Valore liquidato

RICAVI DA MERCATO E ALTRI SETTORI

(dati in milioni di euro)

Distribuzione prodotti terzi: distribuzione di prodotti erogati/emessi da partner terzi (finanziamenti, mutui, prestiti, cessioni del quinto, carte di credito, ecc.).

Servizi di incasso e pagamento: bollettini, incassi e pagamenti PP.AA., trasferimento fondi e servizi accessori conti correnti. Gestione del risparmio: gestione collettiva del risparmio attraverso fondi comuni di investimento e gestione di portafogli individuali relativi a mandati istituzionali riferibili al Gruppo.

Raccolta risparmio postale: raccolta del risparmio tramite Buoni Fruttiferi Postali e Libretti Postali emessi da Cassa Depositi e Prestiti. Interessi attivi netti: ricavi da impiego della liquidità raccolta tramite conti correnti postali al netto di interessi passivi e altri oneri da operatività finanziaria. Sono inclusi ricavi da crediti d'imposta.

Gestione pro-attiva del portafoglio titoli: plusvalenze da vendita di titoli del Portafoglio BancoPosta al netto di minusvalenze.

I ricavi da mercato dei primi nove mesi del 2022 ammontano a 3.745 milioni di euro e registrano una crescita di 50 milioni di euro rispetto a 3.695 milioni di euro realizzati nello stesso periodo dell'esercizio precedente (+1,3%).

Nel dettaglio, il periodo in esame mostra: (i) Interessi Attivi netti in crescita rispetto ai primi nove mesi del 2021 (+24,4%), essenzialmente per i proventi derivanti dall'impiego in crediti di imposta (+178 milioni di euro) e per la maggiore remunerazione delle giacenze di conto corrente relative al comparto della Pubblica Amministrazione (+142 milioni di euro); (ii) Plusvalenze nette realizzate nell'ambito della gestione pro-attiva del portafoglio titoli pari a 335 milioni di euro, in diminuzione di 71 milioni di euro rispetto ai 405 milioni di euro dell'analogo periodo del 2021.

I ricavi derivanti dal servizio di raccolta e gestione del Risparmio Postale si attestano a 1.200 milioni di euro, in diminuzione dell'8,5% (-112 milioni di euro) rispetto all'analogo periodo del 2021, mentre quelli relativi ai servizi di incasso e pagamento risultano pari a 554 milioni di euro, in flessione del 6,3% (-38 milioni di euro) rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno prevalentemente a causa di minori volumi sui bollettini e per effetto del conferimento del ramo "Carte di Debito" a Postepay S.p.A. avvenuto nel mese di ottobre del 2021.

I ricavi da distribuzione di prodotti di terzi si attestano a 185 milioni di euro, in diminuzione di 3 milioni di euro rispetto ai 188 milioni di euro dei primi nove mesi del 2021. Tale variazione negativa è da ricondurre principalmente ai minori ricavi da prestiti personali.

I ricavi riferibili al Risparmio Gestito, pari a 90 milioni di euro, mostrano risultati in crescita rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente del 2,1% (+2 milioni di euro), riconducibili prevalentemente alle commissioni di gestione dei fondi comuni di investimento.

I ricavi netti da altri settori, si attestano a 602 milioni di euro (+7,6% rispetto allo stesso periodo del 2021). La variazione positiva è imputabile principalmente alla crescita dei ricavi derivanti dal collocamento dei prodotti Postepay.

Il terzo trimestre 2022 mostra ricavi da mercato in diminuzione rispetto allo stesso periodo del 2021 di 46 milioni di euro (- 3,6%), riconducibili principalmente ai minori ricavi derivanti dalla gestione pro-attiva del portafoglio (-145 milioni di euro) e minori ricavi dalla gestione dalla raccolta e gestione del Risparmio Postale (-32 milioni di euro). Tali variazioni negative sono in parte controbilanciate dall'incremento degli interessi attivi netti (+135 milioni di euro).

GIACENZA MEDIA DEI CONTI CORRENTI

(dati in miliardi di euro)

La Giacenza Media dei conti correnti dei primi nove mesi del 2022 cresce rispetto ai primi nove mesi del 2021, passando da 77,3 miliardi di euro a 86,1 miliardi di euro. L'aumento, pari a 8,8 miliardi di euro, è da ricondurre all'incremento della raccolta registrato su tutti i segmenti di business e nello specifico al contributo positivo della Pubblica Amministrazione (+6,1 miliardi di euro, +72,2%), della clientela Retail e Postepay (+2,3 miliardi di euro, +4,7%) e della clientela Corporate (+0,2 miliardi di euro, +1,9%). Resta sostanzialmente invariato il contributo dei REPO50 (+0,2 miliardi di euro).

50 Contratti pronti contro termine che consistono in una vendita di titoli a pronti e contestuale impegno di riacquisto a termine (per la controparte, in un simmetrico impegno di acquisto a pronti e vendita a termine).

COMPOSIZIONE PORTAFOGLIO INVESTIMENTI

(GIACENZA MEDIA in miliardi di euro)

* Include liquidità sul Buffer, depositi presso altre istituzioni finanziarie, ulteriori impieghi a breve termine (< 12 mesi) ed esclude la liquidità di Poste Italiane.

La giacenza media del portafoglio investimenti è costituita principalmente da Titoli di Stato italiani e da titoli di debito emessi da Cassa Depositi e Prestiti garantiti dallo Stato Italiano (64 miliardi di euro), in cui è impiegata la raccolta da clientela privata sui conti correnti postali, e dai Depositi presso il MEF (circa 15 miliardi di euro) rappresentati dagli impieghi della raccolta da conti correnti postali appartenenti alla clientela pubblica.

Il portafoglio investimenti include inoltre la giacenza media impiegata da BancoPosta per l'acquisto dei crediti d'imposta che, alla data del 30 settembre 2022, ammonta a 6,9 miliardi di euro.

Dal lato dell'operatività, nei primi nove mesi del 2022, i movimenti di rialzo dei tassi e di allargamento dello spread creditizio del BTP, hanno costituito per il Gruppo delle occasioni di acquisto di titoli.

(dati in bps)

Contestualmente il rialzo generalizzato dei tassi ha determinato un incremento del valore di mercato degli interest rate swap stipulati a copertura del fair value del portafoglio titoli, che trasformano il rendimento di quest'ultimo da fisso a variabile. Nei mesi di febbraio e maggio 2022 sono state effettuate operazioni di estinzione anticipata di parte di tale portafoglio di derivati (dati in milioni di euro)

(pari ad un nozionale di circa 7 miliardi di euro). L'operazione nel suo complesso, non ha avuto significativi riflessi immediati sul conto economico, ma ha permesso di consolidare un rendimento fisso in linea con gli obiettivi di medio termine di rendimento del Gruppo, migliorando contestualmente il profilo reddituale di una porzione del portafoglio titoli anche per gli esercizi successivi.

Nella prima parte dell'anno si è provveduto, inoltre, a stipulare: (i) operazioni di copertura gestionale del rendimento del deposito presso il MEF della raccolta da Pubblica Amministrazione, con la finalità di renderlo meno suscettibile alle variazioni dei rendimenti dei Titoli di Stato; (ii) contratti di vendita a termine con valuta 2023 al fine di avviare il programma di realizzazione delle plusvalenze per il prossimo anno.

Nel mese di luglio 2022, considerando la risalita dei tassi e lo spread in restringimento, sono state effettuate operazioni di vendita di titoli coperti con asset swap ed i relativi derivati e operazioni di acquisto di titoli governativi domestici con scadenza a 10 anni.

Nei mesi di agosto e settembre 2022, in uno scenario di spread creditizio dell'Italia in allargamento e rendimenti dei titoli governativi dell'area Euro in ascesa, sono stati effettuati acquisti a termine di titoli con scadenza a 5/10 anni, al fine di avviare il programma di rinnovo anticipato degli investimenti in scadenza nel 2023.

RACCOLTA NETTA RISPARMIO POSTALE

Nei primi nove mesi del 2022 si registra una Raccolta Netta del Risparmio Postale negativa e pari a circa -9,5 miliardi di euro, inferiore di circa 5,2 miliardi di euro rispetto al valore dell'analogo periodo dell'anno precedente. Sui Libretti si è registrata una contrazione pari a circa 5,7 miliardi di euro rispetto al dato dei primi nove mesi del 2021, dovuta a una minor capacità di risparmio della clientela, legata al particolare contesto economico nazionale e internazionale nonché alla dinamica di alta inflazione del periodo. Si evidenzia inoltre, che il confronto rispetto ai primi nove mesi del 2021 non è omogeneo: nel corso dei primi nove mesi del 2021, infatti, sono stati accreditati, per effetto delle disposizioni correlate all'emergenza sanitaria, nove ratei pensionistici rispetto agli otto del 2022 (il rateo pensionistico di marzo 2022, accreditato a fine febbraio, è stato l'ultimo rateo pagato anticipatamente).

Relativamente ai Buoni Fruttiferi Postali (BFP), la variazione rispetto ai primi nove mesi del 2021 è positiva per circa 0,5 miliardi di euro. A seguito del duplice aggiornamento nei rendimenti dei BFP effettuato da Cassa Depositi e Prestiti, tra il mese di giugno e quello di luglio 2022, sia le sottoscrizioni che i rimborsi anticipati dei BFP hanno registrato un significativo aumento rispetto ai valori registrati al 30 settembre dello scorso anno (sottoscrizioni e rimborsi anticipati dei primi nove mesi del 2022 pari rispettivamente a 29,4 miliardi di euro (+7 miliardi di euro pari a +31% rispetto ai primi nove mesi del 2021) e 21,8 miliardi di euro (+9,8 miliardi di euro pari a +81% rispetto ai primi nove mesi del 2021). Si è verificata inoltre nel periodo una diminuzione nei rimborsi di BFP giunti a scadenza come conseguenza delle significative minori scadenze dei primi nove mesi del 2022 rispetto all'analogo periodo del 2021 (-48%).

GIACENZA MEDIA RISPARMIO POSTALE*

(dati in milioni di euro)

* Il computo degli interessi avviene a inizio anno relativamente agli interessi maturati nell'anno precedente. Il valore medio della giacenza esclude sia la capitalizzazione degli interessi del periodo che gli interessi maturati, ma non ancora esigibili, sui Buoni Fruttiferi Postali non scaduti alla data di reporting .

La Giacenza Media del Risparmio Postale nei primi nove mesi del 2022 registra una diminuzione di circa 2 miliardi di euro rispetto all'analogo periodo del 2021; le performance dei Libretti sono influenzate prevalentemente dalla raccolta netta negativa, mentre la crescita della Giacenza Media dei Buoni Fruttiferi Postali (BFP) è principalmente ascrivibile alla capitalizzazione degli interessi.

COSTI TOTALI

(dati in milioni di euro)

I Costi totali della Strategic Business Unit ammontano a 3.699 milioni di euro e registrano una diminuzione di 14 milioni di euro (-0,4%) rispetto a 3.713 milioni di euro dei primi nove mesi del 2021, prevalentemente per effetto dei minori altri costi operativi riconducibili principalmente ai minori accantonamenti ai fondi rischi. Tale variazione è parzialmente compensata dai maggiori costi verso gli altri settori del Gruppo Poste Italiane.

Il risultato della gestione operativa (EBIT) del settore nei primi nove mesi del 2022 si attesta a 649 milioni di euro, in aumento del 19,7% rispetto al corrispondente periodo del precedente esercizio (+107 milioni di euro).

Tenuto conto della gestione finanziaria (negativa per 22 milioni di euro) e delle imposte del periodo (180 milioni di euro), il risultato netto della Strategic Business Unit Servizi Finanziari nei primi nove mesi del 2022 si attesta a 447 milioni di euro, in aumento di 53 milioni di euro rispetto ai 393 milioni di euro dei primi nove mesi del 2021 (+13,5%).

dati in milioni di euro Set 2021 Dic 2021 Set 2022
CET1 CAPITAL 2.442 2.633 2.599
TOTAL CAPITAL 2.792 2.983 2.949
TOTAL ASSETS 106.200 109.072 102.911
RWA - Risk Weighted Assets 13.538 13.612 13.291

Il valore del Leverage Ratio si posiziona al 30 settembre 2022 al 3,0%, mantenendosi stabile rispetto al valore del 31 dicembre 2021. Il CET 1 Ratio al 30 settembre 2022 si è attestato al 19,6% mentre il Total Capital Ratio comprensivo dell'Additional Tier 1 è pari a 22,2%, confermando la solidità patrimoniale di BancoPosta.

STRATEGIC BUSINESS UNIT SERVIZI ASSICURATIVI

Le performance operative della SBU dei primi nove mesi del 2022 risultano solide e in crescita rispetto ai risultati dell'analogo periodo del 2021 grazie alla crescita dei ricavi di entrambi i comparti: Vita e Danni. Il Solvency Ratio al 207% al 30 settembre 2022 conferma la solvibilità del Gruppo assicurativo.

SERVIZI ASSICURATIVI 9M 2022 9M 2021 Variazioni
(dati in milioni di euro)
Ricavi da mercato 1.573 1.448 +125 +8,6%
Ricavi da altri settori 2 2 (0) -10,3%
Ricavi totali 1.575 1.450 +125 +8,6%
Costi 99 103 (4) -4,3%
Costi vs altri settori 496 457 +39 +8,6%
Costi totali 595 560 +35 +6,2%
EBIT 980 890 +90 +10,1%
EBIT Margin % 62,2% 61,4%
UTILE NETTO 701 653 +49 +7,5%
KPI Operativi 30 Settembre
2022
31 Dicembre
2021
Variazioni
Riserve tecniche nette Gruppo Poste Vita (in miliardi di euro) 138,1 159,0 (20,9) -13,1%
Solvency Ratio 207% 261%
Ramo Vita 9M 2022 9M 2021 Variazioni
Premi lordi contabilizzati - Vita (in milioni di euro)1 13.262 13.907 (645) -4,6%
di cui: Rami I-IV-V 10.451 10.938 (487) -4,5%
di cui: Ramo III 2 2.811 2.969 (158) -5,3%
Plusvalenze latenti (in miliardi di euro) (13,7) 15,1 (28,8) -191,0%
Tasso di riscatto 3,6% 3,0%
% di prodotti ESG su prodotti di investimento3 60,0% 50,0%
Ramo Danni 9M 2022 9M 2021 Variazioni
Premi lordi contabilizzati - danni (in milioni di euro)4 301 247 +55 +22,1%
Premi medi giornalieri - offerta modulare (in migliaia di euro)5 273 207 +65 +31,4%
Premi intermediati su motor (in migliaia di euro) 8.908 3.690 +5.218 +141,4%
Combined ratio (netto riassicurazione) 6 85,9% 88,3%
Loss ratio 58,4% 57,1%

1 Include i premi contabilizzati, al lordo delle cessioni in riassicurazione e delle quote infragruppo del Gruppo Poste Italiane.

2 I premi lordi contabilizzati di ramo III sono comprensivi della quota target dei nuovi prodotti Multiramo con definizione della quota "linked"

3Per i prodotti in collocamento viene valorizzata la presenza di una componente ESG. Sono esclusi i prodotti a campagna con raccolta lorda annua inferiore a 100 milioni di euro.

4 Include i premi lordi contabilizzati al lordo della riserva premi, delle cessioni in riassicurazione e delle quote infragruppo del Gruppo Poste Italiane. 5Calcolata sui premi netti annualizzati, comprensivi delle polizze Beni e Persona.

6 Corrisponde al rapporto tra l'ammontare complessivo dei costi sostenuti (provvigioni di competenza + oneri relativi a sinistri + saldo lavoro ceduto + costi di funzionamento + altri oneri e proventi tecnici) e i premi lordi di competenza.

RICAVI DA MERCATO

*Include Poste Insurance Broker e altri ricavi ** Include Previdenza (Piano individuale pensionistico)

Ricavi Vita: commissioni di collocamento derivanti dalla vendita di Polizze di Ramo I, III, e V; commissioni di gestione delle polizze di Ramo I e III; margine di protezione derivante dalla vendita dei prodotti di protezione (polizze Credit Protection Insurance cd CPI, Temporanea Caso Morte cd TMC e Long Term Care cd LTC) e variazione delle altre riserve tecniche sulle Polizze Vita. Ricavi Danni: ricavi afferenti le polizze di protezione retail (Modulare e Pagamenti) e collettive (Welfare), nonché per la vendita delle polizze motor e altri ricavi.

I ricavi da mercato passano da 1.448 milioni di euro dei primi nove mesi del 2021 a 1.573 milioni di euro del corrispondente periodo del 2022 (+8,6%) e sono essenzialmente riconducibili al business Vita che ha contribuito con 1.457 milioni di euro, mentre la contribuzione del ramo Danni ammonta complessivamente a 116 milioni di euro.

In particolare, i ricavi netti Vita aumentano, rispetto al medesimo periodo del 2021, del 7,9% (+107 milioni di euro), prevalentemente per effetto del contributo positivo del margine finanziario (che passa da 1.099 milioni di euro dei primi nove mesi del 2021 a 1.237 milioni di euro dell'analogo periodo del 2022 con una crescita di 138 milioni di euro); quest'ultimo beneficia della crescita delle masse medie gestite (maggiori riserve medie complessive per 9,3 miliardi di euro, di cui 6,7 miliardi di euro di Ramo I e 2,6 miliardi di euro di Ramo III rispetto all'analogo periodo del 2021) e della maggiore redditività grazie ai rendimenti crescenti delle Gestioni Separate51. La crescita del margine finanziario risulta parzialmente mitigata dalla riduzione dei caricamenti (-15 milioni di euro) a fronte del decremento della raccolta lorda, dalla riduzione del margine di protezione vita (-8 milioni di euro) per effetto principalmente dei maggiori accantonamenti riconducibili alle polizze dormienti52 e dalla variazione negativa delle Altre riserve tecniche (-9 milioni di euro).

I rendimenti conseguiti nel primi nove mesi 2022 dalle Gestioni Separate53 risultano influenzati positivamente, per un ammontare pari a 707 milioni di euro, dall'incremento del tasso di inflazione con riferimento ai titoli cosiddetti "Inflation Linked"

51La gestione separata identifica un portafoglio di investimenti, appositamente creato dalla Compagnia di assicurazione, nel quale confluiscono i premi dei Clienti che sottoscrivono una polizza vita (prodotti di "Ramo I") che si rivalutano in base ai risultati della gestione. 52 Polizze per le quali il capitale o la rendita sono già maturati ma non sono stati riscossi dai beneficiari delle polizze e giacciono presso le imprese in attesa della prescrizione.

53Il rendimento della gestione separata principale è quello di PostaValorePiù (30 settembre 2022 pari a 2,56% vs 2,30% dello stesso periodo del 2021).

detenuti nel portafoglio di Poste Vita (per un valore nominale di circa 8,9 miliardi di euro al 30 settembre 2022). Tali proventi realizzati dalla Compagnia, sono stati riconosciuti per gran parte agli assicurati tramite la rivalutazione degli impegni verso gli stessi rappresentati nel valore delle riserve tecniche.

I ricavi netti Danni si attestano a 116 milioni di euro in crescita rispetto al corrispondente periodo del 2021 (+18 milioni di euro, +18,9%). In particolare, i premi lordi contabilizzati crescono di 47 milioni di euro (+19,8%) rispetto ai primi nove mesi del 2021, mentre gli oneri per sinistri registrano un aumento di 31 milioni di euro (+26,4%) correlato alle nuove garanzie dell'offerta modulare e alla crescita del business Welfare. Il Combined Ratio, al netto della riassicurazione, si è attestato a un valore pari all'85,9% in calo rispetto al corrispondente periodo del 2021 (88,3%).

Il terzo trimestre evidenzia un incremento dei ricavi netti Vita di 85 milioni di euro (+22,6%) rispetto all'analogo periodo del precedente esercizio riconducibile principalmente all'andamento del margine finanziario (+87 milioni di euro rispetto al terzo trimestre del 2021), per maggiori ricavi correlati ai titoli inflation linked.

Nel comparto Danni si evidenzia una crescita dei ricavi (+12 milioni di euro) rispetto al terzo trimestre del 2021, per effetto della crescita dei premi di competenza, solo parzialmente mitigata dall'incremento degli oneri per sinistri.

PREMI LORDI CONTABILIZZATI DA MERCATO

(dati in milioni di euro)

*Include Cpi prestiti, mutui e cessioni del quinto

La raccolta lorda del business Vita ammonta a 13,3 miliardi di euro, in diminuzione del 4,6% rispetto ai primi nove mesi del 2021 per effetto del decremento della raccolta di Multiramo che registra nel periodo una diminuzione di 1,2 miliardi di euro, ma con

un'incidenza sul totale della raccolta totale che continua ad essere rilevante (51%). Tale andamento risulta parzialmente compensato dall'incremento della raccolta afferente ai prodotti rivalutabili tradizionali che registrano nel periodo una crescita di 0,6 miliardi di euro.

I premi lordi contabilizzati del business Danni ammontano a 286 milioni di euro, in crescita di 47 milioni di euro (+19,8%) rispetto ai primi nove mesi del 2021 (239

milioni di euro) trainata da tutti i comparti: i) la linea "Protezione Modulare" +19,1%; ii) le polizze protezione pagamenti +13,4% e iii) il segmento "Welfare" i cui premi passano da 96 milioni di euro rilevati alla fine di settembre 2021 a 118 milioni di euro dei primi nove mesi del 2022, supportati principalmente dai nuovi accordi distributivi sottoscritti con i clienti corporate (Employee Benefit).

RACCOLTA NETTA VITA AL 30 SETTEMBRE 2022

(dati in milioni di euro)

La raccolta netta Vita si attesta a 5,7 miliardi di euro (6,2 miliardi di euro registrati alla fine del terzo trimestre del 2021) in flessione per effetto principalmente dell'andamento della raccolta lorda e si mantiene positiva sui portafogli di Gestione Separata RISERVE TECNICHE NETTE

e Fondi Interni54. Il tasso di riscatto , pari a 3,6%, risulta in crescita rispetto all'analogo periodo del precedente esercizio (3%) ma sempre molto inferiore rispetto al dato medio di mercato pari, al 30 giugno 2022, a 6,30%55 .

Le riserve tecniche nette del business Vita si attestano a 137,8 miliardi di euro e diminuiscono di 21 miliardi di euro rispetto al 31 dicembre 2021 principalmente per effetto del decremento della Deffered Policyholder Liabilities(-26,9 miliardi di euro), a fronte di dinamiche finanziarie rilevate nel periodo condizionate dall'evoluzione dei tassi di interesse e dello spread BTP-BUND a 10 anni. Tale variazione risulta solo parzialmente compensata dall'incremento delle riserve matematiche (+5,7 miliardi di euro) per effetto della raccolta netta positiva. Le riserve tecniche afferenti al ramo Danni, al netto delle cessioni in riassicurazione , ammontano alla fine del periodo a 337 milioni di euro in crescita rispetto ai 273 milioni di euro registrati al 31 dicembre 2021.

MOVIMENTAZIONE RISERVE TECNICHE NETTE VITA

(dati in milioni di euro)

54 Il Fondo Interno rappresenta una tipologia di gestione degli investimenti interno a una società in cui i premi investiti confluiscono nel patrimonio societario (quote azionarie). I premi, al netto dei costi, sono convertiti in quote, investite in azioni o obbligazioni. 55 Fonte: Ania Trends – flussi e riserve vita – Pubblicazione n. 2, 31 agosto 2022.

RIPARTIZIONE PORTAFOGLIO INVESTIMENTI

(dati in miliardi di euro)

Nel corso dei primi nove mesi del 2022, in coerenza con l'ultima asset allocation approvata della Compagnia, è continuato il processo di diversificazione del portafoglio, con l'obiettivo di ridurre la concentrazione del rischio Italia, a favore di asset class che presentano una minore correlazione al rischio associato a titoli governativi italiani56 , quali ad esempio i Global Govies.

All'interno dei fondi di investimento, la diversificazione si è manifestata con una riduzione della concentrazione del rischio legato ai titoli governativi.

COSTI TOTALI

(dati in milioni di euro)

I costi totali al 30 settembre 2022 ammontano a 595 milioni di euro in aumento di 35 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2021, principalmente per effetto dei maggiori costi verso altri settori riconducibili a: i) maggiori provvigioni corrisposte alla

56 All'interno dell'asset class Italy Govies è inclusa la liquidità finanziaria della Compagnia (liquidità in attesa di essere conferita ai Gestori delle varie asset class). Al 30 settembre 2022 l'incidenza della liquidità finanziaria sull'intero portafoglio è stata di circa l'1,09%. Il valore del portafoglio investimenti al 30 settembre 2022 differisce dal valore delle riserve tecniche vita rappresentato nel grafico precedente. La differenza è dovuta alla diversa valutazione delle singole voci (principio del "costo" nella rappresentazione del portafoglio investimenti, IFRS ("market value") nella rappresentazione delle riserve), nonché a un diverso perimetro di riferimento; in particolare il valore del portafoglio investimenti non include il valore degli investimenti di classe D (Ramo III) e considera altresì il saldo del patrimonio libero.

Strategic Business Unit Servizi Finanziari (+30 milioni di euro); nel dettaglio si evidenziano principalmente maggiori provvigioni di mantenimento corrisposte nel periodo (+40 milioni di euro) a fronte della crescita delle masse medie gestite solo parzialmente compensate dalle minori provvigioni corrisposte per l'attività di distribuzione e incasso (-13 milioni di euro) a seguito della diminuzione della raccolta lorda; ii) maggiori costi riconosciuti alla Capogruppo (+4 milioni di euro), correlati principalmente all'attività di call center e back office e canone per servizi IT, a Postel per stampati (+1 milione di euro) e a Poste Welfare Servizi (+ 3 milioni di euro) per la gestione delle liquidazioni.

Alla luce dei risultati illustrati, l'andamento economico della Strategic Business Unit Servizi Assicurativi evidenzia nel corso dei primi nove mesi del 2022 un EBIT che si attesta a 980 milioni di euro, in crescita del 10,1% (+90 milioni di euro) rispetto all'analogo periodo del 2021 (890 milioni di euro).

Tenuto conto della gestione finanziaria (positiva per 36 milioni di euro) e delle imposte del periodo (315 milioni di euro), la Strategic Business Unit Servizi Assicurativi consegue al 30 settembre 2022 un risultato netto di 701 milioni di euro in crescita del 7,5% (+49 milioni di euro) rispetto all'analogo periodo del 2021.

ANDAMENTO SOLVENCY RATIO

Il Solvency Ratio del Gruppo Poste Vita si è attestato al 30 settembre 2022 a 207%57, in diminuzione rispetto al 261% rilevato a dicembre 2021 (-54 p.p.), mantenendosi a livelli superiori rispetto ai vincoli regolamentari e all'aspirazione del management (200%).

La variazione del periodo è dovuta ad un lieve decremento dei fondi propri disponibili (-10 p.p) a seguito delle dinamiche dell'andamento dei tassi di interesse (+278 bps tasso Swap a 10 anni) e dello spread BTP-Swap (+57 bps spread a 10 anni)

57 L'indicatore tiene conto della quota parte (75%) dei dividendi previsti a favore della Capogruppo per l'anno 2022.

che provocano una riduzione dei Fondi Propri, per via della riduzione del valore di mercato degli investimenti compensata dalla riduzione delle riserve tecniche e da un incremento del requisito di capitale.

L'incremento del requisito di capitale (-44 p.p.) è dovuto principalmente a maggiori rischi di sottoscrizione e nello specifico al "rischio di riscatto". Quest'ultimo viene calcolato, come previsto dalla formula standard58, prevedendo uno scenario di riscatto del 40% delle polizze assicurative. In un contesto economico di tassi di interesse in crescita, come quello dei primi nove mesi, è cresciuto il valore delle polizze che sono divenute maggiormente remunerative. Ne consegue che con l'aumento dei tassi di interesse lo scenario "riscatto di massa" previsto dalla citata formula si valorizza (ovvero incrementa la valorizzazione del relativo rischio), pur con un livello di riscatti effettivi che sono rimasti sostanzialmente stabili.

L'inclusione delle misure transitorie sulle riserve tecniche approvate nel corso del 2019, determina un aumento dei fondi propri ammissibili portando il valore del Solvency Ratio al 30 settembre 2022 a 227% (286% al 31 dicembre 2021).

In data 29 luglio 2022 la Capogruppo ha ulteriormente incrementato la dotazione di capitale di Poste Vita, attraverso la sottoscrizione di uno strumento di capitale, subordinato per 500 milioni di euro, a termini e condizioni che ne consentano la computazione nei fondi propri di base ("Restricted Tier 1" o "RT1"). Tale rafforzamento patrimoniale, in coerenza con il piano "2024 Sustain & Innovate Plus" è finalizzato a ottimizzare la struttura di capitale della compagnia e supportare la crescita e lo sviluppo futuro del business del Gruppo Poste Vita.

58 Formula di calcolo prevista da IVASS per il calcolo del requisito di capitale delle Compagnie assicurative che non adottano il modello interno di calcolo.

STRATEGIC BUSINESS UNIT PAGAMENTI E MOBILE

Le performance della SBU dei primi nove mesi del 2022 risultano in crescita rispetto ai risultati registrati nello stesso periodo del 2021, con il contributo positivo derivante da tutti i comparti (monetica, incassi e pagamenti e telecomunicazioni).

Al netto del contributo del comparto energia e dei relativi costi di set-up, la SBU registra un risultato operativo di 278 milioni di euro (+34% rispetto all'analogo periodo del 2021).

PAGAMENTI E MOBILE
(dati in milioni di euro) 9M 2022 9M 2021 Variazioni
Ricavi da mercato 779 619 +159 +25,7%
Ricavi da altri settori 201 246 (45) -18,3%
Ricavi totali 980 866 +114 +13,2%
Costi 357 343 +15 +4,3%
Costi vs altri settori 352 318 +35 +10,8%
Costi totali 710 661 +49 +7,4%
EBIT 270 205 +65 +31,8%
EBIT Margin % 27,5% 23,7%
UTILE NETTO 192 150 +42 +28,0%
KPI Operativi 9M 2022 9M 2021 Variazioni
Monetica e Pagamenti
Valore Transato totale ("on us" e "off us") delle carte (in milioni di euro)1 51.255 43.636 +7.620 +17,5%
Valore Transato totale ("off us") delle carte (in milioni di euro)2 41.307 35.374 +5.933 +16,8%
Numero di Carte (in milioni)*3 28,7 28,6 +0,1 0,4%
di cui Carte Postepay (in milioni)* 21,2 21,1 +0,0 +0,2%
di cui Carte Postepay Evolution (in milioni)*4 9,3 8,4 +0,9 +10,5%
di cui Postepay Green (in migliaia)* 62,6 30,1 +32,5 +107,9%
di cui Postepay Connect (in migliaia)* 511,9 418,1 +93,8 +22,4%
Numero transazioni delle carte (in milioni) 1.686 1.454 +232 +16,0%
di cui numero transazioni e-commerce (in milioni)5 429 374 +55 +14,8%
Incidenza dei bollettini accettati su canali alternativi** (in %) 38% 40%
Incidenza ricariche Postepay su canali alternativi** (in %) 80% 80%
TLC
SIM PosteMobile fisse e mobili (stock in migliaia)* 4.888 4.725 +163 +3,4%
di cui Sim mobile (stock in migliaia)* 4.543 4.427 +117 +2,6%
di cui Sim Casa (stock in migliaia)* 345 298 +46 +15,5%
di cui Sim Fibra (stock in migliaia)* 84,4 28,4 +56,0 n.s.
MNP (Mobile Number Portability) - acquisizioni (in migliaia) 469,2 465,7

n.s.:non significativo

* Il dato indicato nella colonna 9M 2021 si riferisce al 31 dicembre 2021

** include transazioni effettuate su Reti terze e Canali digitali (Properties Poste Italiane Retail, Business e Altri canali digitali).

1 Transato relativo ai pagamenti effettuati con Postamat e Postepay su circuiti di pagamento interni e esterni ("on us" e "off us").

2 Transato relativo ai pagamenti effettuati con Postamat e Postepay su circuiti di pagamento esterni ("off us").

3 Include carte Postepay e carte di debito.

4 Comprensivo dei clienti business e delle Postepay Connect

5 Include transazioni e-commerce + web (su digital properties di Poste Italiane).

RICAVI DA MERCATO

Monetica: carte prepagate (ricariche, pagamenti, prelievi, canone, emissione), carte di debito (postepay debit - interchange fee su transato delle carte; da ottobre 2021 anche prelievi, ricariche P2P e canoni verso clienti); servizi di acquiring (fee su transato, canoni e servizi) legati alla fornitura di POS (mobile, fisico, virtuale) per l'accettazione di pagamenti tramite carte (debito, credito, prepagate). Ricariche telefoniche per tutti gli operatori di rete mobile (MNO) e operatore mobile virtuale (MVNO).

Incassi e pagamenti: servizio di pagamento dei tributi tramite accettazione dei modelli F23 e F24; trasferimento fondi per l'invio di denaro all'estero tramite Moneygram e Western Union, bonifici postagiro e domiciliazioni effettuati da Postepay Evolution, pagamenti sul sistema PagoPA, MAV, riscossione pagamenti, marche da bollo.

TLC: telefonia mobile (ricavi da traffico, e da vendita di telefonini e router da corner UP) e telefonia fissa (offerta PosteMobile Casa e PosteCasa Ultraveloce).

Energia: Ricavi di vendita energia elettrica e gas a seguito dell'avvio della promo dipendenti e familiari a metà giugno 2022 e ricavi derivanti da attività di ottimizzazione del portafoglio dell'energy management.

I ricavi da mercato dei primi nove mesi del 2022 ammontano a 779 milioni di euro e segnano una crescita di 159 milioni di euro rispetto a settembre 2021 (+25,7%) grazie al contributo positivo di tutti i comparti. I ricavi del periodo del comparto monetica e incassi e pagamenti beneficiano del contributo di LIS, pari complessivamente a 29 milioni di euro.

Nel dettaglio, i ricavi del comparto Monetica segnano una crescita di 83 milioni di euro passando da 321 milioni di euro dei primi nove mesi del 2021 a 404 milioni di euro dei primi nove mesi del 2022, per via dei maggiori ricavi da operatività delle carte di pagamento e dei maggiori ricavi dei servizi di Acquiring.

I ricavi dei servizi di Incasso e Pagamento segnano una crescita di 68 milioni di euro (+101,4%), passando da 67 milioni di euro registrati nei primi nove mesi del 2021 a 135 milioni di euro dei primi nove mesi del 2022 trainati dai servizi PagoPA verso la Pubblica Amministrazione.

Il comparto delle telecomunicazioni registra una crescita di 5 milioni di euro, rispetto ai 231 milioni di euro di ricavi conseguiti nei primi nove mesi del 2021 (+2,4%). L'incremento è attribuibile ai maggiori ricavi del servizio di connettività in fibra ottica.

Nel mese di giugno 2022 è stata lanciata a dipendenti, pensionati e familiari del Gruppo Poste Italiane la nuova offerta energia che, al 30 settembre 2022, ha registrato 3 milioni di euro di ricavi.

Le performance del terzo trimestre confermano la crescita sostenuta nel comparto monetica e servizi di incassi e pagamenti. In particolare, nel dettaglio, l'elevata operatività delle carte di pagamento correlata all'aumento delle transazioni operate sia sui canali fisici che digitali e l'acquisizione di LIS Holding, hanno trainato i ricavi del comparto monetica a 155 milioni di euro

nel terzo trimestre (+37,3% rispetto al terzo trimestre del 2021). I servizi di incassi e pagamento hanno registrato nel terzo trimestre 2022 ricavi pari a 59 milioni di euro (+113,5% rispetto all'analogo periodo del 2021) per via principalmente del contributo positivo del servizio di pagamento PagoPA verso la Pubblica Amministrazione. Performance positive anche per il comparto delle telecomunicazioni, che consegue ricavi pari a 80 milioni di euro (+0,3 milioni di euro, +0,3% rispetto al terzo trimestre del 2021) sostenuti dalla crescita della base clienti del servizio fibra, e del comparto energia che consegue ricavi per 3 milioni di euro.

STOCK CARTE

(dati in milioni)

Al 30 settembre 2022 lo stock complessivo delle carte prepagate e delle Postepay debit è pari a 28,7 milioni, con un transato complessivo59 pari a 51,3 miliardi di euro, in crescita di circa 7,6 miliardi di euro (+17,5%) rispetto al 30 settembre 2021.

Nel dettaglio, le carte prepagate Postepay in essere ammontano a 21,2 milioni (+0,2% rispetto a dicembre 2021) e di queste, le carte Postepay Evolution, pari a circa 9,3 milioni al 30 settembre 2022, evidenziano un incremento del 10,5% rispetto al valore del 31 dicembre 2021. Nei primi nove mesi del 2022 è proseguita la vendita delle Postepay

Connect60, con 190 mila attivazioni al 30 settembre 2022 ed uno stock di 512 mila carte (+22,4% rispetto a dicembre 2021).

Nel corso dei primi nove mesi del 2022 si è registrato un incremento delle transazioni delle carte di pagamento del 16% (+232 milioni di transazioni) rispetto ai primi nove mesi del 2021, grazie anche al contributo delle transazioni e-commerce61 (+55 milioni di transazioni).

59 Il dato si riferisce al transato on us e off us.

60 Offerta che integra la carta prepagata Postepay Evolution e la SIM Postemobile.

61 Include transazioni e-commerce e web (su digital properties di Poste Italiane).

STOCK SIM

(dati in migliaia)

In ambito Telecomunicazioni, la base clienti relativa ai servizi di telefonia mobile, al 30 settembre 2022, è rappresentata da circa 4,9 milioni di linee, che registra un aumento del 3,4% rispetto al 31 dicembre 2021. Con riferimento ai servizi di Telefonia Fissa, l'offerta "PosteMobile Casa" e l'offerta di connettività dati in fibra ottica "PosteCasa Ultraveloce" registrano un incremento del 15,5% delle linee passando dalle 298 mila linee al 31 dicembre 2021 alle 345 mila linee di settembre 2022 grazie al contributo delle linee Fibra che hanno raggiunto 84 migliaia unità a settembre 2022 dopo poco più di un anno dal lancio del servizio.

Nel corso dei primi nove mesi del 2022, lo usage dati (GB per sim attiva per mese) è rimasto sostanzialmente invariato rispetto all'analogo periodo del 2021, mentre lo usage voce (minuti per sim attiva per mese) ha registrato una flessione del 10,2% rispetto a settembre 2021.

COSTI TOTALI

(dati in milioni di euro)

I costi totali della Strategic Business Unit ammontano a 710 milioni di euro con un incremento del 7,4% (+49 milioni di euro) rispetto ai 661 milioni sostenuti nei primi nove mesi del 2021.

Nel dettaglio, l'incremento dei costi verso altri settori (+35 milioni di euro) rispetto ai primi nove mesi del 2021 è determinato prevalentemente dai maggiori costi di esternalizzazione verso la Capogruppo, con particolare riferimento alle attività di distribuzione dei servizi di pagamento oltre ai maggiori costi di esternalizzazione registrati nell'ambito dello sviluppo del comparto energia.

L'incremento dei costi per beni e servizi è ascrivibile essenzialmente ai maggiori costi variabili legati all'operatività delle carte nell'ambito del comparto monetica, nonché all'ampliamento del perimetro operativo generato dall'acquisizione di LIS Holding S.p.A. e LIS Pay S.p.A.

Alla luce dei risultati descritti, l'andamento economico della Società dei primi nove mesi del 2022 evidenzia un risultato della gestione operativa (EBIT) che si attesta a 270 milioni di euro, in crescita del 31,8% rispetto al medesimo periodo dell'esercizio precedente (205 milioni di euro).

Il risultato della gestione operativa, al netto del contributo del business Energia avviato nel mese di giugno 2022 su un target limitato (dipendenti, familiari e pensionati del Gruppo) e dei relativi costi di set-up, è pari a 278 milioni di euro (207 milioni di euro nell'analogo periodo del 2021).

L'utile ammonta a 192 milioni di euro in aumento del 28% rispetto al valore dei primi nove mesi del 2021 (150 milioni di euro).

ANDAMENTO PATRIMONIALE E FINANZIARIO DEL GRUPPO

Dati in milioni di euro 30 settembre 2022 31 dicembre 2021 Variazioni
CAPITALE IMMOBILIZZATO 5.489 4.565 +924 +20%
CAPITALE CIRCOLANTE NETTO 1.750 2.285 (535) -23%
CAPITALE INVESTITO LORDO 7.239 6.850 +389 +6%
FONDI DIVERSI E ALTRE ATTIVITA'/PASSIVITA' (569) (1.898) +1.329 +70%
CAPITALE INVESTITO NETTO 6.669 4.952 +1.717 +35%
PATRIMONIO NETTO 9.543 12.110 (2.567) -21%
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA (AVANZO) (2.874) (7.158) +4.284 +60%
di cui: Posizione finanziaria netta della SBU Corrispondenza,
Pacchi e Distribuzione (DISAVANZO)
2.686 1.284 +1.402 +109%

Il Capitale immobilizzato del Gruppo Poste Italiane al 30 settembre 2022 si attesta a 5.489 milioni di euro, segnando un incremento di 924 milioni di euro rispetto alla fine dell'esercizio 2021. Alla formazione del capitale immobilizzato hanno concorso investimenti per 409 milioni di euro e un incremento dei Diritti d'uso per nuove stipule, rinnovi e variazione contrattuali rientranti nel perimetro di applicazione dell'IFRS 16 pari a complessivi 284 milioni di euro. Inoltre, si segnala l'incremento derivante dal primo consolidamento dei gruppi LIS per 628 milioni di euro e Plurima per 231 milioni di euro (di cui rispettivamente 596 e 123 milioni di euro relativi alla rilevazione provvisoria degli avviamenti derivanti dalle acquisizioni). Tali variazioni sono state parzialmente compensate da ammortamenti per 614 milioni di euro. Concorrono inoltre, al saldo della voce, le partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto per complessivi 263 milioni di euro, riferibili principalmente alla partecipazione detenute in Anima Holding, Financit e Replica SIM. Con riferimento alla partecipazione in Anima Holding S.p.A., si segnala che nel corso del periodo è stata effettuata una rettifica per impairment di 21 milioni di euro a seguito dell'esecuzione del test di impairment effettuato sul valore della partecipazione.

Gli investimenti del Gruppo nei primi nove mesi del 2022 ammontano a 409 milioni di euro. Gli investimenti classificati come ESG, ovvero che rispettano i principi di riferimento degli 8 Pilastri di Sostenibilità del Gruppo, rappresentano circa 70% del valore complessivo. Tra i principali progetti si evidenziano gli interventi di efficientamento energetico del patrimonio immobiliare, l'evoluzione dell'infrastruttura tecnologica su ambiente Cloud, il miglioramento della customer experience dei prodotti e servizi offerti ai clienti in un'ottica multicanale e digitale, l'adozione di sistemi di gestione, di attrezzature e infrastrutture in materia di salute e sicurezza.

In linea con quanto previsto nel programma di investimenti 2021-2024 a supporto degli obiettivi del Piano Strategico "2024 Sustain & Innovate Plus", circa il 77% degli Investimenti di Gruppo (317 milioni di euro) è stato destinato all'automazione e modernizzazione della Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione.

In particolare, nei primi nove mesi del 2022 è proseguito il percorso di rinnovo della flotta dedicata al recapito con

l'inserimento di circa 13.000 nuovi mezzi, di cui circa 1.100 elettrici, oltre 6.000 ibridi e la restante parte a basse emissioni. Inoltre, sono state installate ulteriori 1.400 infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici. Al 30 settembre 2022 risultano installate oltre 3.100 colonnine elettriche.

Nel corso dell'esercizio corrente sono state implementate anche nuove linee di recapito a zero emissioni su 11 centri città, che si aggiungono a quelle implementate nel 2021 in 15 centri città.

Gli investimenti immobiliari hanno riguardato la riqualificazione degli Uffici Postali e la realizzazione di nuovi spazi destinati ai consulenti. In materia di contenimento degli impatti ambientali, sono proseguiti gli interventi volti alla sostituzione delle

lampade tradizionali con quelle a tecnologia LED (ulteriori 32.000 nei primi nove mesi del

lampade LED installate al 30 settembre 2022 ~410 mila

2022), all'automazione e al controllo a distanza della gestione degli impianti (oltre 620 edifici coinvolti nel progetto Smart Building nei primi nove mesi del 2022) al fine

di ridurre i consumi di energia elettrica e le emissioni di CO2. Sono stati inoltre installati nel periodo oltre 80 impianti fotovoltaici.

edifici coinvolti nel progetto Smart Building al 30 settembre 2022 >1.200

Nel primi nove mesi del 2022, è stato ulteriormente esteso il servizio di videosorveglianza di Poste Italiane ai siti non ancora serviti e migliorati gli impianti già esistenti sostituendo progressivamente videoregistratori digitali (DVR) e centrali antintrusione obsoleti; in particolare, sono state installate nel corso del periodo 135 nuove telecamere sostituendone 336, nonché sostituite 239 Centrali Antintrusione.

Nell'ambito della Trasformazione e Ingegnerizzazione Tecnologica è proseguita la migrazione dei servizi digitali esistenti alla nuova infrastruttura basata su Hybrid Cloud, attraverso una procedura di "containerizzazione" delle componenti

applicative. Inoltre, nel primo semestre 2022 è proseguita l'attività di consolidamento dei Data Center, che ha visto la chiusura del sito di Rozzano (MI).

Nella Strategic Business Unit dei Servizi Finanziari gli investimenti complessivamente realizzati ammontano a 24 milioni di euro e sono riferiti all'ampliamento della gamma prodotti del Risparmio Postale, Vita e Fondi, in ottica multicanalità e al miglioramento della customer experience.

Nel comparto del Risparmio Postale sono in corso le attività necessarie per consentire l'apertura del Libretto intestato a minorenni da canali online (web e app).

Nella Strategic Business Unit dei Servizi Assicurativi nel corso dei primi nove mesi del 2022 sono proseguite le attività progettuali a sostegno dello sviluppo industriale e del continuo miglioramento funzionale/infrastrutturale dei più importanti sistemi di supporto al business, nonché gli interventi di adeguamento dei sistemi per ottemperare agli obblighi normativi. Gli investimenti complessivamente realizzati nel periodo ammontano a 12 milioni di euro.

Gli investimenti del periodo della Strategic Business Unit Pagamenti e Mobile ammontano a 56 milioni di euro e hanno riguardato gli sviluppi a supporto dell'offerta di telefonia fissa e mobile con l'obiettivo di accrescerne la competitività sul mercato, nonché gli investimenti sui sistemi IT finalizzati a supportare il lancio dell'offerta di energia elettrica e gas sul mercato nazionale.

Per maggiori approfondimenti delle iniziative finalizzate all'accelerazione dei processi di digitalizzazione e di fruizione omnicanale delle offerte delle diverse Strategic Business Unit, si rimanda a quanto riportato nel paragrafo "Potenziamento dei canali digitali".

Per saperne di più

Il Capitale circolante netto al 30 settembre 2022 ammonta a 1.750 milioni di euro e si decrementa di 535 milioni di euro rispetto a fine esercizio 2021. A tale variazione hanno concorso principalmente:

  • minori Crediti commerciali per 267 milioni di euro (prevalentemente riconducibile alla diminuzione dei crediti verso Cassa Depositi e Prestiti dovuta alle nuove tempistiche di fatturazione e incasso) e maggiori Debiti commerciali di 54 milioni di euro;
  • un decremento degli Altri crediti e attività al netto delle Altre passività per 138 milioni di euro. Tale variazione è ascrivibile principalmente al decremento netto delle partite di natura tributaria relative prevalentemente all'operatività delle Strategic Business Unit Servizi Assicurativi e Servizi Finanziari;
  • crediti netti per imposte correnti con un decremento di 75 milioni di euro riconducibile essenzialmente alla rilevazione delle imposte di competenza del periodo, parzialmente compensata dai pagamenti per gli acconti del periodo.

Il saldo dei Fondi diversi e delle Altre attività/passività al 30 settembre 2022 ammonta a 569 milioni di euro e si decrementa di 1.329 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021 principalmente per effetto dei maggiori crediti netti per imposte anticipate per 911 milioni di euro (in larga parte per effetto delle variazioni negative del fair value relative agli strumenti finanziari classificati nella categoria FVOCI), della riduzione dei fondi per rischi ed oneri per 223 milioni di euro e della riduzione del trattamento di fine rapporto per 195 milioni di euro.

Il Patrimonio netto al 30 settembre 2022 ammonta a 9.543 milioni di euro e si decrementa rispetto al 31 dicembre 2021 di 2.567 milioni di euro. Tale variazione è principalmente riconducibile all'effetto positivo dell'utile del periodo di 1.425 milioni di euro che è stato più che compensato dalla distribuzione di dividendi per 526 milioni di euro e dal decremento della riserva di fair value derivante essenzialmente dalla variazione negativa del fair value degli strumenti finanziari classificati nella categoria FVTOCI per 3.545 milioni di euro.

Posizione Finanziaria Netta del Gruppo

(dati in milioni di euro)

La Posizione finanziaria netta complessiva al 30 settembre 2022 è in avanzo di 2.874 milioni di euro, in diminuzione di 4.284 milioni di euro rispetto ai valori al 31 dicembre 2021 (in cui presentava un avanzo di 7.158 milioni di euro). A tale variazione hanno concorso:

  • una gestione operativa positiva per 1.820 milioni di euro (di cui 1.425 milioni di euro riferibili all'utile del periodo e 614 milioni di euro agli ammortamenti del periodo parzialmente compensati dalla Variazione netta dei Fondi Rischi e TFR per complessivi 323 milioni di euro e altre partite minori);
  • l'effetto positivo riconducibile alla variazione del capitale circolante e delle imposte per complessivi 745 milioni di euro, di cui:
  • o decremento dei crediti commerciali lordi per circa 250 milioni di euro, prevalentemente riconducibile alla diminuizione dei crediti verso Cassa Depositi e Prestiti;
  • o 55 milioni di euro di minori debiti commerciali (escludendo l'apporto da operazioni societarie);
  • o un decremento degli Altri crediti e attività al netto delle Altre passività per circa 130 milioni di euro ascrivibile principalmente al decremento netto delle partite di natura tributaria relative prevalentemente all'operatività delle Strategic Business Unit Servizi Assicurativi e Servizi Finanziari;
  • o variazione delle imposte per circa 421 milioni di euro;

  • investimenti in immobilizzazioni per 409 milioni di euro;

  • l'effetto negativo derivanti dalla distribuzione di dividendi per 526 milioni di euro;
  • investimenti in partecipazioni per 793 milioni di euro di cui 524 milioni di euro relativi all'acquisizione del gruppo LIS (di cui 700 milioni di euro per l'esborso, al netto della posizione finanziaria netta in avanzo acquisita), 265 milioni di euro relativi al gruppo Plurima (di cui 105 milioni di euro per l'esborso, al netto della posizione finanziaria netta in disavanzo acquisita e dell'iscrizione della passività per l'acquisizione delle quote di minoranza), e 3 milioni di euro per l'investimento in Eurizon Capital Real Asset;
  • gli effetti valutativi del periodo negativi per 4.784 milioni di euro riconducibili essenzialmente alle oscillazioni negative di valore degli investimenti classificati nella categoria FVTOCI, detenuti principalmente dalle Strategic Business Unit Servizi Finanziari, e in via residuale dalle altre SBU;
  • altri decrementi per complessivi 337 milioni di euro, essenzialmente ascrivibili all'incremento delle passività finanziarie per leasing rientranti nel regime di applicazione dell'IFRS 16 per 300 milioni di euro.

Posizione finanziaria netta della Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione (dati in milioni di euro)

La Posizione Finanziaria Netta della Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione al 30 settembre 2022 è in disavanzo di 2.686 milioni di euro (1.297 milioni di euro al netto delle passività per leasing), in peggioramento di 1.402 milioni di euro rispetto ai valori al 31 dicembre 2021, in cui presentava un disavanzo di 1.284 milioni di euro (121 milioni di euro al netto delle passività per leasing).

Escludendo gli effetti delle operazioni straordinarie intervenute nel corso del periodo e, al netto delle passività per leasing, la Posizione Finanziaria Netta è in avanzo di 138 milioni di euro, in miglioramento di 259 milioni di euro rispetto ai valori al 31 dicembre 2021 (disavanzo di 121 milioni di euro). In dettaglio tale variazione riflette:

  • una gestione operativa positiva per 279 milioni di euro alla quale contribuiscono il risultato del periodo positivo per 85 milioni di euro e ammortamenti (ad esclusione dei diritti d'uso) per 415 milioni di euro, parzialmente compensati dalla variazione netta di Fondi rischi, TFR e altre partite minori;
  • un effetto positivo relativo alla variazione del capitale circolante netto per 67 milioni di euro ascrivibile principalmente:
  • o al decremento dei debiti e crediti commerciali netti per circa 74 milioni di euro;

  • o effetto positivo netto relativo alle variazioni dei crediti e debiti netti di natura fiscale (incluse le partite verso gli altri settori operativi) per circa 133 milioni di euro;

  • nuovi investimenti per 394 milioni di euro;
  • un flusso monetario positivo netto da dividendi e altri movimenti di 308 milioni di euro che tiene conto dei dividendi pagati agli azionisti (526 milioni di euro).

Concorrono, inoltre, al saldo finale della Posizione Finanziaria Netta operazioni straordinarie per complessivi 1.435 milioni di euro, di cui:

  • 700 milioni di euro relativi all'aumento di capitale sottoscritto in PostePay propedeutico all'acquisizione da parte di quest'ultima del gruppo LIS;
  • 500 milioni di euro a fronte della sottoscrizione di uno strumento di capitale, subordinato e non convertibile, con durata perpetua, emesso da Poste Vita;
  • 165 milioni di euro relativi all'effetto complessivo derivante dall'acquisizione del gruppo Plurima (al netto della passività finanziarie per leasing della società);
  • 70 milioni di euro per l'acquisizione da parte di Poste Italiane della partecipazione in Poste Welfare Servizi, precedentemente detenuta da Poste Vita.

I Debiti rappresentati nella Posizione Finanziaria Netta della Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione si riferiscono principalmente a:

  • finanziamento BEI di 173 milioni di euro in scadenza a marzo 2026;
  • finanziamento BEI di 400 milioni di euro in scadenza ad ottobre 2026;
  • finanziamento BEI di 150 milioni di euro, in scadenza a maggio 2028;
  • finanziamento BEI di 100 milioni di euro, erogato nel mese di maggio 2022, in scadenza a maggio 2028;
  • private placement per circa 50 milioni di euro in scadenza ad ottobre 2023;
  • due prestiti obbligazionari senior unsecured emessi il 10 dicembre 2020 per un valore nominale complessivo di 1 miliardo di euro, il primo da 500 milioni di euro in scadenza a dicembre 2024 e il secondo da 500 milioni di euro in scadenza a dicembre 2028.

Inoltre, il 31 marzo 2022 è stato stipulato un ulteriore finanziamento BEI di 600 milioni di euro non ancora erogato, con un periodo di disponibilità fino al 31 marzo 2023.

Indebitamento finanziario ESMA della Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione

Al 30 settembre Al 31 dicembre
Dati in milioni di euro 2022 2021
A. Disponibilità liquide (1.131) (2.122)
B. Mezzi equivalenti a disponibilità liquide - -
C. Altre attività finanziarie correnti (5) (8)
D. Liquidità (A + B + C) (1.136) (2.130)
E. Debito finanziario corrente (inclusi gli strumenti di debito, ma esclusa
la parte corrente del debito finanziario non corrente) 337 785
F. Parte corrente del debito finanziario non corrente 4 -
G. Indebitamento finanziario corrente (E + F) 341 785
H. Indebitamento finanziario corrente netto (G + D) (795) (1.345)
I. Debito finanziario non corrente (esclusi la parte corrente e gli strumenti di debito) 1.990 1.705
J. Strumenti di debito 1.047 1.047
K. Debiti commerciali e altri debiti non correnti 2
2
2
2
L. Indebitamento finanziario non corrente (I + J + K) 3.059 2.774
M. Totale indebitamento finanziario (H + L) 2.264 1.429

Riconciliazione indebitamento finanziario ESMA con Posizione Finanziaria Netta al lordo dei rapporti con gli altri settori

Al 30 settembre Al 31 dicembre
Dati in milioni di euro 2022 2021
M. Totale indebitamento finanziario (H + L) 2.264 1.429
Attività finanziarie non correnti (199) (76)
K. Debiti commerciali e altri debiti non correnti (22) (22)
Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 (455) (448)
Posizione Finanziaria Netta 1.588 883
Crediti e Debiti finanziari intersettoriali 1.099 401
Posizione Finanziaria Netta al lordo dei rapporti con gli altri settori 2.686 1.284

Le Disponibilità liquide e le linee di credito esistenti sono ampiamente in grado di coprire le esigenze finanziarie previste. In particolare, al 30 settembre 2022 le disponibilità liquide della Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione ammontano a 1,1 miliardi di euro (di cui 1,0 miliardi di euro riferibili alla Capogruppo), mentre gli affidamenti committed e uncommitted per finanziamenti a breve non utilizzati a sostegno della liquidità ammontano complessivamente a circa 3,0 miliardi di euro.

Nella tabella che segue si fornisce un dettaglio delle linee di credito al 30 settembre 2022 e al 31 dicembre 2021.

Descrizione Saldo al Saldo al
(dati in milioni di euro) 30.09.2022 31.12.2021
Linee di credito committed 1.750 1.750
Finanziamenti a breve 1.750 1.750
Linee di credito uncommitted 2.334 2.357
Finanziamenti a breve 1.206 1.309
Scoperti di c/c 145 145
Credti di firma 983 903
Totale 4.084 4.107
Utilizzi committed - -
Finanziamenti a breve - -
Utilizzi uncommitted 609 975
Finanziamenti a breve 1 550
Credti di firma 608 425
Totale 609 975

7. ALTRE INFORMAZIONI

EVENTI DI RILIEVO SUCCESSIVI AL 30 SETTEMBRE 2022 OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA RELAZIONI INDUSTRIALI WELFARE – DIVERSITY AND INCLUSION PROCEDIMENTI IN CORSO E PRINCIPALI RAPPORTI CON LE AUTORITÀ

EVENTI DI RILIEVO SUCCESSIVI AL 30 SETTEMBRE 2022

Gli accadimenti intervenuti dopo la data di riferimento del Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2022 sono descritti negli altri paragrafi del documento.

Il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane in data 9 novembre 2022, alla luce dell'andamento della situazione economica e finanziaria di Poste Italiane S.p.A. al 30 giugno 2022, dell'andamento nel corso dei mesi successivi, della prevedibile evoluzione della gestione e delle relative prospettive economiche attese al 31 dicembre 2022 nonché in linea con la dividend policy di Gruppo, ha deliberato di anticipare, a titolo di acconto, parte del dividendo ordinario previsto per l'esercizio 2022. A tal fine la Società ha predisposto una Relazione e un Prospetto contabile ai sensi dell'articolo 2433-bis del Codice Civile, dai quali risulta che la situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società consente tale distribuzione. Sui suddetti documenti è stato acquisito il parere della società di revisione.

L'acconto pari a 0,210 euro per azione, al lordo delle eventuali ritenute di legge, sarà messo in pagamento a decorrere dal 23 novembre 2022, con "data stacco" della cedola n. 11 coincidente con il 21 novembre 2022 e record date (ossia data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso) coincidente con il 22 novembre 2022.

Sulla base del numero delle azioni in circolazione alla data del 9 novembre 2022, pari a 1.298.574.009, l'ammontare complessivo dell'acconto risulta pari a 273 milioni di euro.

OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA

Nell'ambito dell'operatività con Monte dei Paschi di Siena Capital Services Banca per le Imprese S.p.A., autorizzata dal Consiglio di Amministrazione in data 27 giugno 2019, previo parere favorevole del Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati, sono state realizzate, nei primi nove mesi del 2022, diciotto operazioni di compravendita titoli di Stato e tredici operazioni in Interest Rate Swap di copertura del rischio di tasso.

RELAZIONI INDUSTRIALI

Emergenza Covid-19

In considerazione del perdurare dell'emergenza Covid-19, Azienda e Organizzazioni Sindacali hanno proseguito nel corso dell'anno il confronto, nell'ambito del Comitato OPN (Organismo Paritetico Nazionale per la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro) finalizzato a garantire, mediante l'adozione di misure di prevenzione, la sicurezza delle persone e il contenimento del virus.

Il Comitato continua a porre la massima attenzione alle misure di sicurezza idonee a consentire lo svolgimento dell'attività lavorativa (es. dotazione mascherine, gel, guanti, rispetto della distanza interpersonale, stalli di posizione, pulizia e sanificazione) favorendo il ricorso allo

smart working (prorogato con modalità "semplificata" fino al 31 marzo 2022) e monitorando
l'attività di screening preventivo messa in campo dall'Azienda.
Politiche Attive Con il Verbale di Accordo sottoscritto l'8 febbraio 2022, le Parti, prima di individuare i
Del Lavoro complessivi interventi di politiche attive da realizzare per l'anno in corso, hanno definito una
manovra straordinaria, a carattere anticipatorio, per complessivi 1.100 FTE (Full Time
Equivalent) tra sportellizzazioni ed inserimenti da mercato esterno, al fine di supportare le
esigenze delle strutture di front end nei territori che presentano maggiori criticità.
L'Intesa sottoscritta il 12 maggio 2022 ha previsto che, nel corso dell'anno corrente, vengano
realizzate azioni di Politiche Attive del Lavoro (stabilizzazioni, conversioni da part-time a full
time, assunzioni da mercato esterno, sportellizzazioni, job posting) per un totale di oltre 6.900
FTE.
Lavoro Agile Il 1 marzo 2022 l'Azienda ha sottoscritto un Accordo con le Organizzazioni Sindacali, con
vigenza fino al 31 marzo 2023, che regolamenta l'applicazione del Lavoro Agile in Poste
Italiane e nelle Società del Gruppo che applicano il Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro
(CCNL) rinnovato il 23 giugno 2021.
L'8 giugno 2022, si è riunito l'Osservatorio Paritetico sul Lavoro Agile che ha effettuato una
prima ricognizione sull'attuazione dello stesso in Azienda. Le Organizzazioni Sindacali hanno
evidenziato la necessità di approfondire alcune tematiche tra le quali, a titolo esemplificativo,
l'accomodamento ragionevole, i lavoratori fragili ecc. È stata, inoltre, sottolineata l'esigenza di
prevedere per tutti i lavoratori, la cui prestazione di lavoro non sia remotizzabile, il lavoro agile
per finalità formative.
Il Verbale di Accordo sottoscritto il 3 agosto 2022, tenuto conto della crisi epidemiologica da
Covid-19, estende la possibilità di ricorrere allo smart working al personale di staff assunto a
tempo determinato nonché, per le sole finalità formative, al personale con contratto a tempo
determinato presso le strutture operative.
Premio di Il 29 luglio 2022 è stato sottoscritto per Poste Italiane S.p.A. e per le aziende del Gruppo
Risultato 2022 l'accordo sul Premio di Risultato per l'anno 2022. Con riferimento al valore unitario del premio,
l'accordo ha previsto un incremento (+5% rispetto al 2021)
Premio di risultato:
consentendo un recupero del fenomeno inflattivo conseguente
accordo sottoscritto
all'andamento economico/monetario complessivo.
per il 2022
Per valorizzare l'importanza del contributo professionale delle
singole risorse al raggiungimento dei risultati aziendali, è stato introdotto un bonus (50 euro
aggiuntivi rispetto al valore individuale del premio) per i dipendenti che non effettuino alcun tipo
di assenza nell'anno di riferimento ed è stata altresì rivista l'incidenza degli eventi di malattia
sulla determinazione della somma da erogare a titolo di Premio di Risultato a ciascun
lavoratore nel mese di giugno 2023.
Confermata la possibilità di convertire tutto o quota parte del premio in welfare.

Posta Comunicazione e Logistica In data 2 agosto 2022 Poste Italiane e le Organizzazioni Sindacali hanno delineato le direttrici organizzative e gestionali con le quali verranno attuati i processi di revisione organizzativa di alcuni importanti ambiti produttivi della funzione Posta, Comunicazione e Logistica della Società. Con tale manovra sono stati definiti i nuovi fabbisogni del settore e, rispetto alla gestione delle

ricadute occupazionali generate dal progetto, sono state individuate le leve da azionare per traguardare il corretto dimensionamento degli organici. Le Parti, nel definire le macro-cornici di intervento, hanno convenuto di sottoscrivere un

ulteriore Accordo di dettaglio finalizzato a regolamentare tutti gli aspetti applicativi di progetto ivi inclusi i criteri di ricollocazione delle risorse. Il nuovo modello è stato applicato in via sperimentale a partire dal mese di ottobre 2022.

WELFARE – DIVERSITY AND INCLUSION

Welfare – Nell'ambito del welfare contrattuale è stato avviato, per il quarto anno consecutivo, il programma
Diversity and Poste Mondo Welfare che consente ai dipendenti, su base volontaria, di convertire, in tutto o in
Inclusion parte, il Premio di Risultato in beni e servizi di welfare caratterizzati da
Poste Mondo
specifiche
finalità
sociali,
educative,
ricreative
e
assistenziali,
Welfare: record di
accedendo ai vantaggi fiscali connessi alla normativa vigente e a crediti
adesioni
welfare aggiuntivi aziendali per un sempre maggior apprezzamento
delle opportunità connesse al programma di welfare e all'aumento del potere di acquisto dei
dipendenti e delle loro famiglie. Il programma è stato apprezzato dal personale dipendente con una
percentuale record di adesioni.
Nel corso del periodo sono proseguite le iniziative progettuali a sostegno del piano aziendale
"Diversity & Inclusion", quali: le iniziative di orientamento scolastico e di sviluppo delle soft skills per
ragazzi provenienti da realtà sociali vulnerabili, il programma "Future Lab", nuove proposte
laboratoriali focalizzate sul linguaggio dell'innovazione digitale e dei social media, il progetto
biennale "School4Life 2.0", l'offerta di soggiorni estivi per figli disabili di dipendenti, il progetto
LIFEED (già conosciuto come MAAM), l'iniziativa "Noi Siamo Qui, i webinar "Diversity Innovation
Meeting", l'adesione all'associazione "Parks – Liberi e Uguali", e l'iniziativa Let's Movie in occasione
del Mese Europeo della Diversità (maggio). Per maggiori approfondimenti sulle singole iniziative si
rimanda a quanto riportato nella Relazione Intermedia sulla gestione al 30 giugno 2022, al capitolo
7 "Altre informazioni".
Corporate Nel corso dei nove mesi del 2022 sono state erogate complessivamente 4 milioni di ore di
University formazione.
Nelle strutture commerciali si è proseguito nel percorso di sviluppo
delle competenze relazionali a supporto della trasformazione del
Circa 4 milioni di
ore di formazione
modello
commerciale
in
logica
omnicanale,
con
particolare
erogate nei primi
riferimento all'evoluzione dell'offerta a distanza e all'evoluzione dello
nove mesi del 2022
scenario digital.
Per supportare sia l'ingresso nel settore energia che lo sviluppo dei business telco e digital
payments, è stato avviato, inoltre, un percorso formativo dedicato ad alcune figure commerciali
(Referenti e Specialisti prodotti di front end dedicati).
Con riferimento al comparto Postale e Logistico sono proseguite le attività formative specifiche
dedicate ai portalettere e le iniziative sui temi della sicurezza e del miglioramento continuo.

In ambito Information & Communication Technology proseguono le molteplici attività formative volte a rafforzare e aggiornare le competenze necessarie per l'esercizio, la gestione e lo sviluppo dei sistemi ICT (tematiche di cloud computing, data analytics, microservizi e metodologie IT).

Per quanto riguarda l'Assistenza Clienti, sono state avviate iniziative formative focalizzate sull'importanza della relazione con il cliente e sulla capacità di interpretare i suoi bisogni nonché sull'evoluzione del modello proattivo di assistenza a valore aggiunto.

Continua altresì l'impegno su tematiche trasversali in ambito normativo obbligatorio per tutta la popolazione aziendale (Sicurezza sul Lavoro, D.lgs. 231/01, Sistema Integrato per la Qualità e Prevenzione della Corruzione, ecc.).

PROCEDIMENTI IN CORSO E PRINCIPALI RAPPORTI CON LE AUTORITÀ

La trattazione che segue, redatta ai sensi del principio contabile IAS 37 – Accantonamenti, passività e attività potenziali, riporta i procedimenti in corso più rilevanti e per i quali sono intervenute significative variazioni nei primi nove mesi del 2022. Per la trattazione completa si rimanda al Bilancio al 31 dicembre 2021.

AGCM

In data 24 marzo 2022, l'AGCM ha avviato il procedimento PS11287 nei confronti di Poste Italiane per presunte pratiche commerciali scorrette relativamente alle informative sui termini di scadenza e di prescrizione dei Buoni Fruttiferi Postali in forma cartacea, in quanto: i) in fase di collocamento dei buoni, Poste ometterebbe di indicare la data di scadenza e/o la data di prescrizione, nonché di fornire le informazioni relative alle conseguenze giuridiche derivanti dallo spirare dei predetti termini e/o fornirebbe tali informazioni con una formulazione confusoria e decettiva; ii) nella gestione dei buoni caduti in prescrizione nell'ultimo quinquennio, Poste avrebbe omesso di informare i titolari di buoni prossimi alla scadenza del termine di prescrizione, dello spirare di tale termine e delle conseguenze giuridiche derivanti in caso di mancata richiesta di rimborso del titolo entro tale termine. In data 13 aprile 2022, la Società ha trasmesso all'AGCM una memoria difensiva in cui, oltre a fornire riscontro alla richiesta di informazioni contenuta nell'atto di avvio, ha evidenziato il suo ruolo di mero collocatore, la natura dei buoni e l'inapplicabilità della disciplina consumeristica al caso di specie. In data 30 agosto 2022, l'AGCM ha notificato a Poste la Comunicazione delle Risultanze Istruttorie, confermando, sostanzialmente, le contestazioni del procedimento di avvio. In data 19 settembre 2022, Poste ha depositato la memoria difensiva finale corredata dalle iniziative poste in essere, su base volontaria, volte a eliminare le preoccupazioni dell'Autorità, senza prestare acquiescenza alle contestazioni mosse nel procedimento. L'Autorità, in data 4 novembre 2022, ha notificato a Poste il provvedimento finale con il quale è stata irrogata una sanzione amministrativa pari a 1,4 milioni di euro. Tale importo è stato così quantificato tenuto conto delle azioni poste in essere dalla Società su base volontaria, ritenute idonee a migliorare l'informativa fornita ai consumatori; l'Autorità ha infatti riconosciuto a Poste Italiane una riduzione del 60% dell'importo della sanzione. La Delibera dell'Autorità sarà oggetto di impugnativa al TAR da parte della Società.

In data 14 ottobre 2021, l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha avviato nei confronti di PostePay un procedimento ai sensi dell'art. 27, comma 3, del Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206 e successive modificazioni (Codice del Consumo), nonché ai sensi dell'art. 6 del Regolamento sulle procedure istruttorie in materia di pubblicità ingannevole e comparativa, pratiche commerciali scorrette, violazione dei diritti dei consumatori nei contratti, violazione del divieto di discriminazioni e clausole vessatorie (Regolamento), adottato dall'Autorità con delibera

del 1° aprile 2015 e contestuale richiesta di informazioni ai sensi dell'art. 12, comma 1, del Regolamento.

In sintesi, l'AGCM, sulla base di alcune segnalazioni ricevute da utenti dei servizi PosteMobile ha contestato l'attivazione non richiesta di un presunto servizio di prosecuzione del traffico in uscita (voce, SMS e dati) in caso di esaurimento del credito della scheda SIM ricaricabile dell'utente o di credito insufficiente al momento del rinnovo dell'offerta periodica. PostePay ha riscontrato la comunicazione dell'AGCM chiarendo che nessun servizio di continuità è previsto nell'ambito delle offerte PosteMobile

A valle di alcune interlocuzioni intervenute tra la Società e l'AGCM, in data 13 maggio 2022 è stata notificata a PostePay, la cd. Comunicazione del termine di conclusione della fase istruttoria, ai sensi dell'art. 16, comma 1, del Regolamento AGCM di cui alla delibera del 1° aprile 2015, a fronte del quale PostePay, nei termini stabiliti dall'iter procedimentale, ha depositato la propria memoria difensiva unitamente ad ulteriori misure in termini di "fattiva e documentata collaborazione a vantaggio dei consumatori".

Al termine della fase istruttoria del Procedimento, in data 9 agosto 2022, l'AGCM ha notificato a PostePay il provvedimento finale n. 30286, con il quale ha ritenuto di accertare l'infrazione sostenendo che, per le offerte di telefonia mobile sottoscritte a canone flat, in caso di esaurimento del credito, la Società addebiti una tariffazione a consumo - più onerosa rispetto a quella ordinaria - senza un'adeguata informativa. Nel provvedimento la Società viene condannata, pertanto, al pagamento di una sanzione amministrativa di 1,8 milioni di euro, calcolata sulla base del fatturato relativo alla fornitura di reti e servizi di comunicazione elettronica, e ridotta poi a 1,5 milioni di euro, in considerazione della circostanza attenuante "relativa ad alcune misure assunte dal professionista per rimuovere la condotta". L'Autorità ha poi indicato a PostePay un termine di 90 giorni dalla notifica del provvedimento per comunicare le iniziative assunte al fine di ottemperare alla predetta diffida.

La Società valuterà se proporre impugnativa avverso il Provvedimento dinnanzi al TAR del Lazio, entro i termini di legge. Pertanto, il pagamento della sanzione irrogata è stato eseguito da PostePay con espressa riserva di gravame e, nel caso, di ripetizione (totale o parziale) dell'importo versato in presenza di annullamento (totale o parziale) del Provvedimento da parte del TAR Lazio e/o del Consiglio di Stato.

AGCom

Il 31 luglio 2014 è stata pubblicata la Delibera AGCom 412/14/CONS "Verifica del calcolo del costo netto del servizio postale universale per gli anni 2011 e 2012" che, oltre a stabilire che l'onere presenta carattere di iniquità, ha quantificato l'onere del Servizio Postale Universale per gli anni 2011 e 2012, rispettivamente in 381 e 327 milioni di euro a fronte di compensi originariamente rilevati da Poste Italiane rispettivamente per 357 e di 350 milioni di euro. L'Autorità ha stabilito, inoltre, che per l'anno 2011 non è stato istituito il Fondo di Compensazione e in data 13 novembre 2014 Poste Italiane ha presentato ricorso al TAR Lazio avverso la suddetta delibera. Il TAR, con sentenza n. 11416, pubblicata in data 5 settembre 2022, ha parzialmente accolto il ricorso sulla verifica dell'onere per gli anni 2011-2012 riconoscendo la mancata attivazione del fondo di compensazione per l'anno 2011.

Con Delibera n.104/22/CONS, notificata in data 22 aprile 2022, l'AGCom ha archiviato il procedimento sanzionatorio, avviato con atto di Contestazione n. 13/21/DSP, per il mancato rispetto di cinque obiettivi di qualità su alcuni prodotti rientranti nell'ambito del Servizio Postale Universale per l'anno 2020, accogliendo le argomentazioni espresse da Poste Italiane e riconoscendo la qualificazione, relativamente all'anno 2020, della pandemia da SARS-Covid quale causa di forza maggiore. Nella stessa Delibera, l'Autorità ha affermato che, per gli anni 2021 e 2022, venendo

meno l'elemento della imprevedibilità dell'evento, sarà onere della Società dimostrare di avere introdotto le misure organizzative necessarie a garantire il rispetto degli obblighi di qualità di servizio universale. In data 2 agosto 2022, con atto di Contestazione n. 2/22/DSP, l'AGCom ha avviato nei confronti di Poste Italiane un procedimento sanzionatorio per il mancato rispetto degli obiettivi di qualità sui prodotti rientranti nell'ambito del Servizio Postale Universale per l'anno 2021, individuando cinque contestazioni. Con Determina n. 27/22/DSP, notificata in data 12 ottobre 2022, l'Autorità ha archiviato il procedimento sanzionatorio in quanto la Società si è avvalsa del beneficio di cui all'articolo 16 della Legge n. 689 del 24 novembre 1981, con pagamento delle sanzioni in misura ridotta per tutte le contestazioni. Banca d'Italia In data 14 marzo 2022 Banca d'Italia ha avviato gli accertamenti ispettivi, ai sensi dell'art. 54 del D. Lgs. n. 385 del 1° settembre 1993, su tematiche inerenti al modello di business, ai sistemi di governo e controllo e al rischio tasso di interesse. L'ispezione si è conclusa in data 15 luglio 2022 e si è ora in attesa dell'emissione del rapporto, prevista entro il 31 dicembre 2022. In data 20 luglio 2022, la Banca d'Italia ha fornito a BancoPosta e PostePay, una comunicazione in merito alle modalità di gestione dei fondi ricevuti dall'IMEL a fronte dell'emissione di moneta elettronica. Si ricorda che le Disposizioni di Vigilanza per gli IMEL prevedono che tale raccolta possa essere depositata presso una banca autorizzata ad operare in Italia, investita in titoli di debito qualificati o particolari quote di fondi comuni di investimento armonizzati. A partire dalla costituzione di PostePay tali somme sono depositate su un conto corrente postale (cd. conto di tutela) e concorrono alla raccolta da clientela privata del Patrimonio Bancoposta che, in base al vincolo di impiego, viene investita in titoli governativi dell'area euro. In merito, l'Autorità ha avviato nel corso del 2021 un'interlocuzione con gli intermediari interessati, in considerazione del fatto che BancoPosta non è stato ritenuto un soggetto assimilabile alla nozione di "ente creditizio", prevista dalla normativa europea di riferimento. A fronte di un approccio alternativo prospettato, volto ad equiparare il deposito BancoPosta delle somme raccolte da PostePay ad un investimento diretto in titoli di debito qualificati, nella citata comunicazione l'Autorità ha richiesto agli intermediari un'ulteriore riflessione, volta a individuare una soluzione operativa che consenta il pieno allineamento con le disposizioni normative in materia. Sulla base delle interlocuzioni in corso, il riscontro sarà fornito entro il mese di novembre 2022. In data 29 settembre 2022, la Banca d'Italia ha avviato una verifica ispettiva di carattere generale nei confronti di PostePay S.p.A. – Patrimonio Destinato IMEL, ai sensi dell'art. 114-quinques.2, co. 4, D.Lgs. n° 385/93. IVASS In data 24 febbraio 2021, l'IVASS ha notificato a Poste Vita un atto di contestazione inerente l'asserito ritardo nella liquidazione di polizze vita e, in data 2 febbraio 2022, ha trasmesso una proposta conclusiva della fase istruttoria (cd. proposta di sanzione) a fronte della quale la Compagnia ha depositato ulteriori sintetiche osservazioni scritte. In data 29 settembre 2022 l'IVASS ha notificato un provvedimento con il quale ha ingiunto a Poste Vita di pagare una sanzione di circa 0,08 milioni di euro. Nel corso del procedimento la Compagnia ha diffusamente articolato le proprie difese e ottenuto una riduzione di circa la metà della sanzione inizialmente proposta dall'Autorità. A tale riguardo la Compagnia potrà, alternativamente, pagare la sanzione entro 30 giorni dalla notifica del menzionato provvedimento ingiuntivo ovvero impugnarlo entro il termine di 60 giorni anch'essi decorrenti dalla notifica dello stesso. Sono in corso le valutazioni del caso.

Dal 1° marzo al 18 giugno 2021, l'IVASS ha condotto degli accertamenti ispettivi mirati alla verifica del rispetto della normativa antiriciclaggio, congiuntamente, presso Poste Vita e Poste Italiane – Patrimonio BancoPosta. Gli esiti dell'attività ispettiva hanno evidenziato un quadro di conformità complessivamente soddisfacente di processi e procedure finalizzati all'adempimento degli obblighi di adeguata verifica della clientela e alla conseguente valutazione di rapporti ed operazioni anomale. Il giudizio è parzialmente favorevole, in quanto permangono carenze nell'adeguata verifica dei rapporti caratterizzati da più elevato rischio, per quanto riguarda, in particolare, la valutazione della coerenza delle operazioni con il profilo economico e patrimoniale del cliente, che non risulta supportata da documentazione atta a verificare le informazioni sull'origine dei fondi acquisite dalla rete; il sistema di profilazione non tiene conto di tutti i fattori di rischio richiamati dal Regolamento 44 del 2019 e di tutte le informazioni raccolte dal cliente.

Per le aree di miglioramento segnalate dall'Autorità, Poste Vita e Poste Italiane – Patrimonio BancoPosta hanno provveduto ad implementare le necessarie iniziative tenendo in considerazione le indicazioni ricevute dall'Autorità.

In data 14 dicembre 2020, l'IVASS ha avviato una verifica ispettiva ordinaria sulla valutazione del governo, sulla gestione e sul controllo degli investimenti e dei rischi finanziari di Poste Vita. L'accertamento ispettivo si è concluso il 7 maggio 2021 ed il rapporto ispettivo è stato consegnato alla Compagnia nel corso della riunione del Consiglio di Amministrazione del 26 luglio 2021. I relativi accertamenti hanno fatto emergere risultanze "parzialmente sfavorevoli". Gli esiti dell'accertamento ispettivo includono rilievi, in parte già anticipati nel corso dell'ispezione, in relazione ai quali in data 12 aprile 2021 il Consiglio di Amministrazione della Compagnia ha già approvato un mirato piano di azioni volto al superamento degli stessi. Ad ulteriore rafforzamento del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi in materia di investimenti finanziari, il citato Piano di Azioni è stato successivamente integrato dal management della Compagnia e approvato dal Consiglio di Amministrazione il 22 ottobre 2021. Nel corso dei primi nove mesi del 2022 continua il monitoraggio dello stato di avanzamento di tutte le attività recate dal piano d'azione.

In data 27 maggio 2021 la Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione (COVIP) ha avviato una verifica ispettiva ordinaria sulla forma pensionistica Postaprevidenza Valore le cui attività sono tutt'ora in corso.

Con comunicazione del 13 gennaio u.s. la COVIP ha informato la Compagnia che la verifica della documentazione acquisita nel corso dell'ispezione avviata il 15 giugno 2021 è stata completata e pertanto l'accertamento ispettivo deve intendersi concluso.

In data 8 aprile 2022 la COVIP ha notificato un atto di contestazione di irregolarità introduttivo di procedura sanzionatoria.

In particolare, le contestazioni evidenziate afferiscono a due fattispecie, segnatamente:

  • Violazioni relative alla raccolta delle adesioni;
  • Violazioni relative alle "Comunicazioni in caso di erogazioni delle prestazioni".

A fronte delle citate contestazioni, si rendono applicabili le sanzioni amministrativo-pecuniarie in ossequio alla norma recata dall'art.19-quater, comma 2, lett. b) del Dlgs n.252/2005.

Inoltre, con lettera del 27 maggio 2022, la COVIP ha richiesto alla Compagnia di adottare misure per porre rimedio sia alle irregolarità già contestate, sia ad altri rilievi che erano stati oggetto di esame durante l'ispezione.

COVIP

In data 10 giugno 2022, con riferimento alle contestazioni notificate in data 8 aprile 2022, la
Compagnia ha predisposto ed inoltrato all'Autorità di Vigilanza le memorie difensive a sostegno
della correttezza del proprio operato. In questo contesto, è stato, inoltre, sviluppato un piano di
azione, approvato dal CDA della Compagnia l'8 giugno 2022, finalizzato: (i) in primo luogo, a
eliminare i rilievi oggetto di contestazione, e, inoltre, (ii) a porre in essere alcuni primi interventi di
rafforzamento del sistema di controlli interni inerenti le fasi di adesione e gestione del PIP.
In risposta alle contestazioni pervenute, nel corso del terzo trimestre 2022 proseguono le ulteriori
azioni di rafforzamento del sistema di controlli interni che saranno realizzate entro la fine
dell'esercizio corrente in ossequio a quanto previsto dal Piano d'azione approvato dal Consiglio di
Amministrazione nella seduta del 26 luglio 2022 in risposta alla lettera del 27 maggio 2022.
Procedimenti
tributari
Con riferimento alla verifica eseguita nel corso del 2018 in SDA Express Courier dalla Guardia di
Finanza – Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Roma ai fini IVA, delle imposte sui redditi,
dell'IRAP e delle ritenute per gli anni 2014, 2015 e 2016 ai sensi e per gli effetti degli artt. 52 e 63
del D.P.R. 633/72, art. 33 del D.P.R. 600/73, art. 2 del D. Lgs. 68/2001, nonché della Legge n.
4/1929 e nello specifico all'avviso di accertamento relativo al solo anno 2014 recante una pretesa
complessiva pari a 0,4 milioni di euro verso il quale la Società ha proposto ricorso, in data 20 luglio
2022 si è tenuta l'udienza di discussione. Quest'ultima, su richiesta della Società, è stata rimandata
a nuovo ruolo, in modo da consentire di portare a termine le trattative con la DRE della regione
Lazio (il dispositivo con rinvio non è stato ancora notificato dalla commissione).
Procedimenti in A partire dall'esercizio 2012 e sino al 30 giugno 2022, l'Agenzia INPS di Genova Ponente ha
materia emesso nei confronti di Postel degli avvisi di addebito, per complessivi 26,43 milioni di euro, con i
previdenziale quali è stato richiesto il pagamento di contributi previdenziali afferenti CIG, CIGS, mobilità e CUAF
non coperti dal regime IPOST. Avverso tali richieste, sono stati proposti ricorsi al Tribunale di
Genova.
Alcuni dei giudizi sono stati già decisi dal Tribunale di Genova e, al loro esito, a fronte di avvisi di
addebito pari complessivamente a 13,2 milioni di euro, la Società è stata condannata a pagare i soli
contributi CUAF allo 0,68%, detratti gli assegni familiari versati da Postel ai dipendenti, per un
importo di 0,3 milioni di euro, mentre nulla è stato ritenuto dovuto a titolo di CIG, CIGS e mobilità
essendo al tempo Postel interamente partecipata dallo Stato tramite Poste Italiane e rientrando
pertanto nel novero delle imprese industriali dello Stato per le quali la legge esclude l'obbligo del
pagamento della cassa integrazione e della mobilità. L'INPS ha depositato ricorso in appello per la
prima tranche di richieste effettuate (9,16 milioni di euro), contestando nell'an e nel quantum la
sentenza di primo grado ed evidenziando che l'aliquota CUAF, in linea con gli ultimi orientamenti
assunti da INPS, avrebbe dovuto essere pari al 4,40% in luogo dello 0,68% richiesto negli avvisi di
addebito oggetto dei giudizi. Con sentenze pubblicate in data 28 dicembre 2018, la Corte d'Appello
di Genova ha integralmente confermato le sentenze di primo grado, respingendo gli appelli
dell'INPS, che ha proposto ricorsi per cassazione notificati in data 28 giugno 2019 a Postel, la quale
si è costituita in giudizio.
Con la sentenza del 19 settembre 2019 il Tribunale di Genova ha deciso altri analoghi giudizi,
confermando l'orientamento già espresso nelle precedenti decisioni condannando Postel a
corrispondere all'INPS, a titolo di contributi CUAF relativi al periodo dal maggio 2011 al novembre
2012, la somma di euro 0,08 milioni di euro, ritenendo non dovute le maggiori somme pretese con
gli avvisi di addebito (ammontanti complessivamente a circa 4 milioni di euro). Avverso tale
pronuncia, l'INPS ha proposto ricorso in Appello. Con sentenza pubblicata il 21 maggio 2021, la
Corte di Appello di Genova ha respinto l'appello principale e l'appello incidentale, compensando tra

le parti le spese di lite del grado. Avverso tale sentenza, in data 21 gennaio 2022 l'INPS ha proposto ricorso per cassazione e Postel si è costituita in giudizio.

Con sentenza del 1° febbraio 2021 il Tribunale di Genova ha annullato l'avviso di addebito (per un totale di circa 0,64 milioni di euro) per il periodo da dicembre 2012 ad aprile 2015 (escluso luglio 2014) e condannato l'INPS al pagamento nei confronti di Postel della somma di 0,06 milioni di euro, oltre agli interessi. Con sentenza n. 8 del 2022, pubblicata il 02 febbraio 2022, la Corte di Appello di Genova ha respinto il ricorso proposto dall'Istituto. L'INPS ha proposto ricorso per cassazione notificato in data 12 luglio 2022 a Postel, la quale si è costituita in giudizio. Da ultimo, con le sentenze del 26 maggio 2021 il Tribunale di Genova ha annullato gli avvisi di addebito (per un totale di circa 3,1 milioni di euro) per alcuni periodi compresi tra febbraio 2011 e gennaio 2017 e condannato a pagare le minori somme rideterminate come da dispositivo delle sentenze stesse per complessivi 0,17 milioni di euro. Avverso tali pronunce, la Società ha proposto ricorso in Appello. Con le sentenze del 18 maggio 2022 e del 06 giugno 2022 la Corte d'Appello di Genova ha respinto il ricorso dalla Società, nonché l'appello incidentale presentato dall'Istituto, confermando quanto statuito dal Giudice di prime cure.

Infine, con sentenza pubblicata il 20 settembre 2022, la Corte di Appello di Genova, in riforma parziale di una sentenza di primo grado, ha condannando la Società a pagare quanto indicato nell'Avviso di Addebito per un importo pari a circa 0,009 milioni di euro.

Risultano ancora pendenti ulteriori giudizi amministrativi relativi ai ricorsi presentati da Postel avverso le note di rettifica per i periodi da maggio 2009 a dicembre 2021

Tenuto conto delle sentenze, delle motivazioni addotte e delle ulteriori pretese avanzate dall'INPS, la Società ha adeguato i propri Fondi rischi sulla scorta anche del parere dello studio legale che la assiste nel contenzioso.

Il fondo iscritto in bilancio al 30 settembre 2022 risulta pari a 12,34 milioni di euro.

Federconsumatori, con atto di citazione del 14 maggio 2021, ha avviato nei confronti di Poste Italiane un'azione di classe (c.d. "class action") ex art. 140-bis del Codice del Consumo, dinanzi al Tribunale di Roma. Il valore della controversia è ad oggi di circa 8,5 migliaia di euro.

Con l'atto di citazione in argomento, Federconsumatori contesta che la capitalizzazione degli interessi dei Buoni Fruttiferi Postali di durata trentennale (contraddistinti dalla serie "Q", emessi da Cassa Depositi e Prestiti dal 1986 al 1995, in forza del D.M. 13 giugno 1986 del Ministro del Tesoro che sono stati successivamente trasferiti al Ministero dell'Economia e delle Finanze, ai sensi del Decreto MEF 5 dicembre 2003) sia effettuata annualmente al netto della ritenuta fiscale (oggi imposta sostitutiva), anziché al lordo, con l'effetto di riconoscere ai risparmiatori un rendimento inferiore a quello asseritamente dovuto.

Il 27 luglio 2021, Poste Italiane si è costituita in giudizio eccependo, in via preliminare, l'inammissibilità dell'azione di classe, per diversi motivi pregiudiziali nonché la prescrizione del diritto di credito vantato dagli attori e dai potenziali aderenti ed ha contestato nel merito la fondatezza della domanda proposta.

Il Tribunale di Roma, con ordinanza dell'11 gennaio 2022, ha ritenuto manifestamente infondata la domanda presentata da Federconsumatori riconoscendo, tra l'altro, il difetto di legittimazione passiva di Poste Italiane.

Federconsumatori ha proposto appello all'ordinanza del Tribunale di Roma e la Corte d'Appello ha fissato l'udienza per la precisazione delle conclusioni al 12 luglio 2023.

Altri

Procedimenti

8. PROSPETTI CONTABILI CONSOLIDATI AL 30 SETTEMBRE 2022

STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

ATTIVO
(milioni di euro)
30 settembre 2022 31 dicembre 2021
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari 2.294 2.267
Investimenti immobiliari 3
1
3
2
Attività immateriali 1.580 873
Attività per diritti d'uso 1.321 1.116
Partecipazioni valutate con il metodo del Patrimonio netto 263 277
Attività finanziarie 193.828 221.226
Crediti commerciali 4 3
Imposte differite attive 3.195 1.245
Altri crediti e attività 3.823 4.012
Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 6.927 5.551
Riserve tecniche a carico dei riassicuratori 4
6
5
0
Totale 213.312 236.652
Attività correnti
Rimanenze 155 155
Crediti commerciali 2.239 2.508
Crediti per imposte correnti 319 115
Altri crediti e attività 1.200 1.146
Crediti d'imposta Legge n. 77/2020 1.542 905
Attività finanziarie 29.652 27.630
Cassa e depositi BancoPosta 5.051 7.659
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 5.619 7.958
Totale 45.778 48.076
TOTALE ATTIVO 259.090 284.728
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO
(milioni di euro)
30 settembre 2022 31 dicembre 2021
Patrimonio netto
Capitale sociale 1.306 1.306
Riserve 6
9
3.599
Azioni proprie (63) (40)
Risultati portati a nuovo 8.190 7.237
Totale Patrimonio netto di Gruppo 9.502 12.102
Patrimonio netto di terzi 4
1
8
Totale 9.543 12.110
Passività non correnti
Riserve tecniche assicurative 138.174 159.089
Fondi per rischi e oneri 534 693
Trattamento di fine rapporto 727 922
Passività finanziarie 10.113 15.122
Imposte differite passive 1.992 953
Altre passività 1.612 1.749
Totale 153.153 178.528
Passività correnti
Fondi per rischi e oneri 511 575
Debiti commerciali 2.083 2.029
Debiti per imposte correnti 295 1
6
Altre passività 2.000 1.860
Passività finanziarie 91.505 89.610
Totale 96.394 94.090
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO 259.090 284.728

PROSPETTO DELL'UTILE / (PERDITA) DEL PERIODO CONSOLIDATO

Terzo trimestre
2022
Terzo trimestre
2021
(milioni di euro) Primi nove mesi
2022
Primi nove mesi
2021
843 851 Ricavi da corrispondenza, pacchi e altro 2.648 2.682
1.240 1.286 Ricavi netti da servizi finanziari 3.745 3.695
1.293 1.362 Ricavi da servizi finanziari 3.904 3.831
(52) (76) Oneri derivanti da operatività finanziaria (158) (136)
500 403 Ricavi da servizi assicurativi al netto delle variazioni
delle riserve tecniche e oneri relativi a sinistri
1.573 1.448
4.106 3.805 Premi assicurativi 13.513 14.096
1.023 911 Proventi derivanti da operatività assicurativa 3.192 3.117
(3.563) (4.235) Variazione riserve tecniche assicurative e oneri relativi a
sinistri
(8.808) (15.475)
(1.065) (78) Oneri derivanti da operatività assicurativa (6.323) (290)
297 220 Ricavi da pagamenti e mobile 779 619
2.880 2.761 Ricavi netti della gestione ordinaria 8.745 8.445
707 675 Costi per beni e servizi 2.082 2.098
1.254 1.241 Costo del lavoro 3.844 3.934
208 199 Ammortamenti e svalutazioni 614 597
(10) (7) Incrementi per lavori interni (28) (24)
45 72 Altri costi e oneri 128 190
13 15 Rettifiche/(riprese) di valore su strumenti di debito,
crediti e altre attività
51 35
662 566 Risultato operativo e di intermediazione 2.054 1.615
39 15 Oneri finanziari 109 54
43 30 Proventi finanziari 130
0 0 Rettifiche/(riprese) di valore su attività finanziarie 0 (1)
3 5 Proventi/(Oneri) da valutazione di partecipazioni
con il metodo del Patrimonio netto
(10) 20
670 586 Risultato prima delle imposte 2.066 1.674
209 185 Imposte sul reddito 641 500
461 401 UTILE DEL PERIODO 1.425 1.174
460 400 di cui Quota Gruppo 1.422 1.172
1 1 di cui Quota di spettanza di Terzi 3 2
0,354 0,308 Utile per azione 1,094 0,903
0,354 0,308 Utile diluito per azione 1,094 0,903

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO

Terzo trimestre
2022
Terzo trimestre
2021
(milioni di euro) Primi nove mesi
2022
Esercizio 2021 Primi nove
mesi 2021
461 401 Utile/(Perdita) del periodo 1.425 1.580 1.174
Voci da riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) del periodo
Strumenti di debito e crediti valutati al FVOCI
(2.241) (48) Incremento/(Decremento) di fair value nel periodo (4.381) (1.052) (12)
(15) (157) Trasferimenti a Conto economico da realizzo (145) (424) (425)
1 (1) Incremento/(Decremento) per perdite attese 3 (6) (5)
Copertura di flussi
58 (62) Incremento/(Decremento) di fair value nel periodo 406 (178) (143)
(71) (7) Trasferimenti a Conto economico (399) (8) (4)
648 78 Imposte su elementi portati direttamente a, o trasferiti da, Patrimonio netto da
riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) del periodo
1.293 475 167
- - Quota di risultato delle società valutate con il metodo del patrimonio netto (al netto
dell'effetto fiscale)
- 1 -
(2) - Incremento/(Decremento) delle riserve relative a gruppi di attività e passività in
dismissione (al netto dell'effetto fiscale)
- - -
Voci da non riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) del periodo
359 - Strumenti di capitale valutati al FVOCI - incremento/(Decremento) di fair value nel
periodo
(265) 75 47
- - Utili/(Perdite) attuariali da TFR 118 (4) 38
- 1 Imposte su elementi portati direttamente a, o trasferiti da, Patrimonio netto da non
riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) del periodo
(30) 2 (11)
- - Quota di risultato delle società valutate con il metodo del patrimonio netto (al netto
dell'effetto fiscale)
- - -
(1.600) (196) Totale delle altre componenti di Conto economico complessivo (3.398) (1.119) (348)
(1.139) 205 TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO DEL PERIODO (1.973) 461 826
(1.140) 204 di cui Quota Gruppo (1.977) 459 824
1 1 di cui Quota di spettanza di Terzi 4 2 2

PROSPETTO DI MOVIMENTAZIONE DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

Patrimonio netto
Riserve
(milioni di euro) Capitale
sociale
Azioni proprie Riserva
Legale
Riserva per il Patrimonio
BancoPosta
Strumenti di
capitale - obbligazioni
ibride perpetue
Riserva fair value Riserva Cash
flow hedge
Riserva di
conversione
Riserva da partecipazioni
valutate con il metodo del
patrimonio netto
Riserva piani di
incentivazione
Risultati portati a
nuovo
Totale Patrimonio
netto di Gruppo
Capitale e
riserve di Terzi
Totale Patrimonio
netto
Saldo al 1° gennaio 2021 1.306 (40) 299 1.210 - 2.294 98 - 2 6 6.327 11.502 5 11.507
Totale conto economico complessivo del periodo - - - - - (271) (105) 0 0 - 1.200 824 2 826
Dividendi distribuiti - - - - - - - - - - (421) (421) - (421)
Piani di incentivazione - 0 - - - - - - - 5 0 5 - 5
Strumenti di capitale - obbligazioni ibride perpetue - - - - 800 - - - - - (6) 794 - 794
Saldo al 30 Settembre 2021 1.306 (40) 299 1.210 800 2.023 (7) 0 2 11 7.100 12.704 7 12.711
Totale conto economico complessivo del periodo - - - - - (716) (28) 1 (0) - 378 (365) 0 (365)
Acconto dividendi - - - - - - - - - - (241) (241) - (241)
Piani di incentivazione - - - - - - - - - 2 - 1 - 1
Strumenti di capitale - obbligazioni ibride perpetue - - - - - - - - - - 2 2 - 2
Altre variazioni - - - - - - - - 1 - (1) 0 1 1
Saldo al 31 dicembre 2021 1.306 (40) 299 1.210 800 1.307 (34) 1 3 13 7.237 12.102 8 12.110
Totale conto economico complessivo dell'esercizio - - - - - (3.491) 5 3 0 - 1.505 (1.977) 4 (1.973)
Dividendi distribuiti - - - - - - - - - - (526) (526) - (526)
Acquisto azioni proprie - (25) - - - - - - - - (0) (25) - (25)
Operazioni con azionisti di minoranza - - - - - - - - - - (63) (63) - (63)
Piani di incentivazione - 2 - - - - - - - 4 0 7 - 7
Cedole pagate a titolari di obbligazioni ibride perpetue - - - - - - - - - (16) (16) - (16)
Altre variazioni - - - - - (54) - - 1 - 54 1 (0) 1
Variazione perimetro di consolidamento - - - - - - - - - - (1) (1) 29 28
Saldo al 30 Settembre 2022 1.306 (63) 299 1.210 800 (2.238) (28) 4 4 17 8.190 9.502 41 9.543

RENDICONTO FINANZIARIO SINTETICO CONSOLIDATO

(milioni di euro) Primi nove mesi
2022
Primi nove mesi 2021
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti netti non vincolati all'inizio del periodo 2.590 2.811
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti netti vincolati all'inizio del periodo 5.368 1.705
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio del periodo 7.958 4.516
Risultato del periodo 1.425 1.174
Ammortamenti e svalutazioni 614 597
Perdite e svalutazioni /(Recuperi) su crediti 46 42
(Plusvalenze)/Minusvalenze per disinvestimenti (2) -
(Incremento)/Decremento Rimanenze
(Incremento)/Decremento Crediti e Altre attività
3
242
3
(516)
Incremento/(Decremento) Debiti e Altre passività 139 427
Variazione crediti d'imposta Legge n. 77/2020 11 (514)
Variazioni dei fondi rischi e oneri (224) (273)
Variazione del Trattamento fine rapporto e Fondo di quiescenza (84) (99)
Differenza ratei su oneri e proventi finanziari (correzione per cassa) 25 24
Altre variazioni 363 44
Flusso di cassa netto da/(per) attività operativa non finanziaria
[a]
2.557 909
Incremento/(Decremento) passività da operatività finanziaria, pagamenti e monetica, assicurativa 3.092 5.936
Liquidità netta generata / (assorbita) dalle attività finanziarie e crediti d'imposta Legge n. 77/2020 da operatività (12.089) (8.981)
finanziaria, pagamenti e monetica, assicurativa
(Proventi)/Oneri e altre componenti non monetarie 5.115 (3.041)
Incremento/(Decremento) delle riserve tecniche assicurative nette 1.354 7.792
Liquidità generata /(assorbita) da attività/passività finanziarie dell'operatività finanziaria, pagamenti e
[b]
monetica, assicurativa
(2.528) 1.706
Flusso di cassa netto da/(per) attività operativa
[c]=[a+b]
29 2.615
Investimenti:
Immobili, impianti e macchinari, Inv.immob.ri ed attività immateriali (409) (455)
Partecipazioni (3) (50)
Altre attività finanziarie (133) (4)
Investimenti in società consolidate al netto delle disponibilità liquide acquisite (640) (40)
Disinvestimenti:
Immobili, impianti e macchinari, inv.immob.ri, attività immateriali ed attività destinate alla vendita
3 4
Altre attività finanziarie 10 411
Flusso di cassa netto da/(per) attività di investimento
[d]
(1.172) (134)
Assunzione/(Rimborso) di debiti finanziari (629) (278)
(Acquisto)/Cessione azioni proprie (25) -
Dividendi pagati (526) (421)
Strumenti di capitale - obbligazioni ibride perpetue (21) 794
Flusso di cassa da/(per) attività di finanziamento e operazioni con gli azionisti
[e]
(1.201) 95
Effetto variazione cambi su disponibilità liquide e mezzi equivalenti
[f]
4 -
Flusso delle disponibilità liquide
[g]=[c+d+e+f]
(2.339) 2.576
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo 5.619 7.092
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti vincolati alla fine del periodo (3.573) (4.005)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti netti non vincolati alla fine del periodo 2.046 3.087

9. DICHIARAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO

Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Alessandro Del Gobbo dichiara, ai sensi dell'art. 154 bis comma 2 del Testo Unico della Finanza, che l'informativa contabile contenuta nel presente Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2022 corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

10. INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE

Poste Italiane, in linea con gli orientamenti pubblicati il 5 ottobre 2015 dall'European Securities and Markets Authority (ESMA/2015/1415), presenta in questo Resoconto, in aggiunta ai dati economico-patrimoniali e finanziari previsti dagli International Financial Reporting Standards (IFRS), alcuni indicatori da questi ultimi derivati, che forniscono al management un ulteriore parametro per la valutazione delle performance conseguite dal Gruppo.

Gli indicatori alternativi di performance utilizzati sono:

CAPITALE CIRCOLANTE NETTO: è un indicatore patrimoniale rappresentato dalla somma delle Rimanenze, dei Crediti commerciali e degli Altri crediti e attività, dei Crediti per imposte correnti, dei Debiti commerciali e Altre passività e dei Debiti per imposte correnti.

Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascuna Strategic Business Unit.

CAPITALE IMMOBILIZZATO: indicatore patrimoniale rappresentato dalla somma delle immobilizzazioni materiali, immateriali, e delle Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto. Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascuna Strategic Business Unit.

CAPITALE INVESTITO NETTO: indicatore patrimoniale rappresentato dalla somma del Capitale immobilizzato, del Capitale circolante netto, dei Crediti per imposte anticipate, dei Debiti per imposte differite, dei Fondi per rischi e oneri, del TFR. Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascuna Strategic Business Unit.

CET 1 CAPITAL: consiste nel capitale primario di classe 1, così come definito dal Regolamento (UE) N. 575/2013, ed include la Riserva di utili patrimonializzati creata all'atto della destinazione patrimoniale e le Riserve di Utili non distribuiti, tenuto conto del regime transitorio.

CET 1 RATIO: coefficiente che esprime l'adeguatezza del capitale primario di classe 1 rispetto all'esposizione ponderata ai rischi di Pillar 1 (operativi, credito, controparte, cambio). Rapporto tra il Capitale primario di Classe 1 (Cet 1 Capital) e il totale dei Risk Weighted Assets (RWA).

COMBINED RATIO (netto riassicurazione): indicatore tecnico del business Danni, determinato come incidenza dei sinistri e delle spese di gestione (acquisizione, incasso e spese amministrative e saldo riassicurazione) sui premi di competenza, ossia pari alla somma di loss ratio e expense ratio.

DIVIDENDO UNITARIO: rappresenta la somma di dividendi pagati dalla società per ogni azione in circolazione. È calcolato come Dividendi pagati/Numero azioni in circolazione.

EBIT (Earning before interest and taxes): indicatore che evidenzia il risultato prima degli effetti della gestione finanziaria e di quella fiscale.

EBIT margin: rappresenta un indicatore della performance operativa ed è calcolato come rapporto tra il Margine Operativo (EBIT) e i Ricavi Totali. Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascuna Strategic Business Unit.

EBITDA (Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization): indicatore che evidenzia il risultato prima degli effetti della gestione finanziaria e di quella fiscale, nonché degli ammortamenti e svalutazioni delle immobilizzazioni.

EXPENSE RATIO: indicatore tecnico del business Danni, determinato dal rapporto tra spese di gestione (acquisizione, incasso, spese amministrative e saldo riassicurazione) e premi di competenza

LAPSE RATE (Tasso di riscatto): Misura indiretta del grado di fidelizzazione della clientela. Rappresenta l'incidenza % dei riscatti avvenuti nel periodo rispetto allo stock di riserve matematiche di inizio periodo. È calcolato come percentuale Riscatti/Riserve matematiche (linearizzato su 12 mesi).

LEVERAGE RATIO: è il rapporto tra il Total Capital (Fondi Propri) ed il totale attivo di bilancio, quest'ultimo comprensivo dei correttivi per derivati e per le esposizioni fuori bilancio.

LOSS RATIO: Indicatore tecnico del business Danni, che misura l'incidenza percentuale, rispetto ai premi di competenza, delle somme pagate e riservate per i sinistri accaduti nell'esercizio e negli esercizi precedenti comprensive delle relative spese dirette e delle spese di liquidazione.

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DEL GRUPPO: è la somma delle Attività finanziarie, dei Crediti d'imposta ex Legge n. 77/2020, della Cassa e Depositi BancoPosta, delle Disponibilità liquide e mezzi equivalenti, delle Riserve tecniche assicurative (esposte al netto delle Riserve tecniche a carico dei riassicuratori) e delle Passività finanziarie. Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascuna Strategic Business Unit.

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DELLA STRATEGIC BUSINESS UNIT CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE: è l'indebitamento finanziario calcolato secondo lo schema raccomandato dall'ESMA European Securities and Markets Authority (ESMA32-382-1138 del 4 marzo 2021) al netto dei debiti commerciali e altri debiti non correnti che presentano una significativa componente di finanziamento implicito o esplicito e includendo le seguenti voci: attività finanziarie non correnti, crediti d'imposta ex Legge n.77/2020, derivati di copertura attivi correnti, crediti e debiti finanziari intersettoriali.

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DELLA STRATEGIC BUSINESS UNIT CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE ex IFRS 16: Calcolata come posizione finanziaria netta della Strategic Business Unit Servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione escludendo le passività finanziarie per leasing (IFRS 16).

RENDIMENTO MEDIO PORTAFOGLIO ESCLUSA GESTIONE PRO-ATTIVA DEL PORTAFOGLIO (%): Rendimento medio del portafoglio calcolato come rapporto tra interessi attivi e giacenza media dei conti correnti (escludendo il valore della gestione pro-attiva del portafoglio).

RWA (Risk Weighted Assets): è l'indicatore che esprime la rischiosità dell'attivo secondo i requisiti normativi dettati da Basilea. Le attività ponderate per il rischio, o RWA, sono calcolate applicando alle attività esposte al rischio di credito, di controparte, di mercato e operativi un fattore di ponderazione che tiene conto della rischiosità.

TASSO DI RISCATTO (lapse rate): Indicatore tecnico del business Vita calcolato come rapporto tra importi pagati per riscatto (parziale e/o totale) e l'ammontare delle riserve tecniche di inizio periodo.

TOTAL ASSETS: Totale attivo di Stato patrimoniale del Patrimonio Destinato BancoPosta.

TOTAL CAPITAL (FONDI PROPRI): consiste, così come definito dal Regolamento (UE) N. 575/2013, nella somma del capitale di classe 1, costituito dal CET 1 Capital e dal capitale aggiuntivo di classe 1 (AT1, che per BancoPosta include lo strumento ibrido apportato da PosteItaliane), e del capitale di classe 2 (non rilevante per BancoPosta).

TOTAL CAPITAL RATIO: è il coefficiente che esprime l'adeguatezza del Total Capital (Fondi Propri) rispetto all'esposizione ponderata ai rischi di Pillar 1 (operativi, credito, controparte, cambio). Rapporto tra il Total Capital (Fondi Propri) e il totale dei Risk Weighted Assets (RWA).

TSR (Total Shareholder Return): misura il tasso di rendimento annuo per un investitore (ritorno complessivo dell'investimento per l'azionista) ed è calcolato sommando all'incremento del prezzo del titolo, in un determinato intervallo temporale, l'effetto dei dividendi per azione corrisposti nello stesso periodo.

UTILE PER AZIONE: è la parte dell'utile netto di una società quotata concessa a ciascuna delle azioni ordinarie in circolazione. È calcolato come rapporto tra l'utile netto del Gruppo e il n. delle azioni in circolazione.

11. GLOSSARIO

ACQUIRING

È l'insieme di servizi forniti da un soggetto indipendente (Acquirer) finalizzati alla gestione delle autorizzazioni dei pagamenti effettuati con carte appartenenti ai circuiti nazionali ed internazionali, in virtù di un contratto di convenzionamento con l'esercente.

API (APPLICATION PROGRAM INTERFACES) APERTE

Procedure e interfacce che consentono a due applicazioni di dialogare e scambiare i dati. Una API che non richiede il pagamento di diritti per il suo accesso ed utilizzo è detta "aperta".

ASSET ALLOCATION

È una strategia attuata dall'investitore e finalizzata a diversificare il proprio portafoglio su classi di attivi differenti, sulla base dei propri obiettivi temporali e di rendimento atteso.

ASSET CLASS

Categoria d'investimento, ossia insieme di strumenti finanziari con caratteristiche simili e comportamento analogo sui mercati, ad esempio: obbligazionario (breve termine, medio/lungo termine, governativi, societari, high yield, ecc.), azionario (Europa, America, Paesi emergenti, ecc.), real estate. La scelta delle Asset Class è fondamentale per la costruzione del portafoglio perché sono le singole componenti che vengono valutate nel processo di Asset Allocation.

BTP (BUONI DEL TESORO POLIENNALI)

Titoli di Stato italiani a medio/lungo termine. Il rendimento è dato da cedole di interesse a tasso fisso semestrali e dalla differenza tra il prezzo di rimborso, pari al valore nominale (100), ed il prezzo di emissione o sottoscrizione sul mercato secondario.

BUFFER

La Convenzione con il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) prevede che una quota della raccolta privata possa essere impiegata in un apposito deposito presso il MEF, cd Conto "Buffer", finalizzato a consentire una gestione flessibile degli impieghi in funzione delle oscillazioni quotidiane della raccolta privata.

CAPITALIZZAZIONE

Con riferimento ad una società, rappresenta il prodotto tra il numero di azioni in circolazione e il loro prezzo unitario; con riferimento ad un mercato rappresenta il valore complessivo - ai prezzi di mercato - di tutti i titoli quotati.

CARTA DI CREDITO

È uno strumento di pagamento che abilita il titolare, in base ad un rapporto contrattuale con l'emittente, ad effettuare acquisti (tramite POS oppure online) di beni o servizi presso qualsiasi esercizio aderente al circuito internazionale di riferimento oppure prelievi di contante (tramite ATM). Gli importi spesi sono addebitati al titolare a cadenza predefinita in via posticipata (di norma mensile) in unica soluzione (carta di credito "classica") ovvero in forma rateale (la c.d. carta di credito rateale/rotativo o revolving).

CARTA DI DEBITO

Carta che permette al titolare, in base ad un contratto con la propria banca o le Poste, di acquistare (tramite POS) beni e servizi presso qualsiasi esercizio commerciale aderente al circuito al quale la carta è abilitata o di prelevare contante (tramite ATM) con addebito immediato sul conto corrente collegato alla carta. Il circuito più noto è il circuito Bancomat, da cui deriva il nome con cui viene comunemente indicata. Se la carta è collegata a circuiti internazionali, è possibile utilizzare la stessa all'estero sia per prelievi di valuta locale che per effettuare pagamenti, digitando lo stesso codice segreto (PIN) utilizzato a livello nazionale sia per i prelievi su ATM che sui POS degli esercizi commerciali.

CARTA PREPAGATA

Strumento di pagamento, rilasciato a fronte di un versamento anticipato di fondi effettuato all'emittente, il cui valore diminuisce ogni volta che viene utilizzato per effettuare pagamenti o prelievi. Con una carta prepagata è possibile, senza utilizzare contante, acquistare (tramite POS o online) beni o servizi, oppure prelevare contante presso sportelli per il prelievo automatico (tramite ATM e

con l'uso di un PIN), nei limiti della somma preventivamente versata all'istituto che l'ha emessa. Le carte prepagate sono emesse da banche, Istituti di moneta elettronica (IMEL) e Poste Italiane. Le carte prepagate ricaricabili hanno un valore massimo avvalorabile che differisce da emittente ad emittente e possono essere ricaricate più volte. La carta prepagata può anche essere dotata di un codice IBAN (International Bank Account Number) che consente di effettuare le principali operazioni di un conto corrente, tramite bonifici o addebiti diretti, come, ad esempio, accreditare lo stipendio o la pensione, domiciliare le utenze. Con la carta prepagata è possibile fare acquisti senza utilizzare contante e fare prelievi ed altre operazioni presso gli sportelli ATM aderenti al circuito di pagamento indicato sulla carta.

CESSIONE DEL QUINTO

È una particolare tipologia di finanziamento garantito, destinata ai pensionati e ai lavoratori dipendenti. Il rimborso delle rate avviene tramite cessione di una quota della pensione o dello stipendio a favore del soggetto finanziatore. Tale quota, trattenuta direttamente sul cedolino pensione o in busta paga, non può eccedere la quinta parte dell'emolumento netto mensile. Questo tipo di finanziamento prevede l'obbligo di un'assicurazione a copertura del rischio vita (per i Pensionati) e del rischio vita e perdita di impiego (per i Dipendenti). Le polizze sono sottoscritte direttamente dalla Banca/Società Finanziaria (nella veste di contraente e beneficiario) che ne sostiene i costi. Al cliente non è richiesto il pagamento di nessun premio assicurativo.

CLOUD

Letteralmente "nuvola informatica", si riferisce alla tecnologia che permette di elaborare e archiviare dati in rete e che consente l'accesso ad applicazioni e dati memorizzati su un hardware remoto invece che sulla workstation locale. Il CLOUD IBRIDO è una soluzione che combina un cloud privato con uno o più servizi cloud pubblici, con un software proprietario che consente la comunicazione tra ciascun servizio. Una strategia cloud ibrida offre alle aziende una maggiore flessibilità

spostando i carichi di lavoro tra le soluzioni cloud in base alle esigenze e ai costi.

CODICE POSTEPAY

COMMISSIONI DI GESTIONE

Compensi pagati al gestore mediante addebito diretto sul patrimonio del fondo per remunerare l'attività di gestione in senso stretto. Sono calcolati quotidianamente sul patrimonio netto del fondo e prelevati ad intervalli più ampi (mensili, trimestrali, ecc.).

CONTACTLESS

In genere, sono espressi su base annua.

È l'innovativo metodo di pagamento che consente di effettuare acquisti semplicemente avvicinando la carta all'apposito lettore (terminale POS) con il simbolo Contactless, la transazione avviene in pochi istanti.

CONTAINERIZZAZIONE

Procedura che consiste nella realizzazione di un "container", ossia una struttura logica (ambiente software) costituito da tutti i componenti necessari al funzionamento di una singola applicazione. Questo nuovo paradigma abilita una maggiore efficienza nella gestione delle risorse hardware, la possibilità di aumentare in real time le risorse elaborative a disposizione del sistema, la portabilità delle applicazioni tra infrastruttura on premises e cloud pubblico della piattaforma Hybrid cloud di Poste Italiane.

CYBER SECURITY (SICUREZZA INFORMATICA)

Con questo termine si intende rappresentare gli strumenti e i processi necessari a garantire la sicurezza dei computer, delle reti, dei dispositivi di uso comune (come smartphone e tablet), delle applicazioni e dei database, proteggedoli da potenziali attacchi che possono arrivare dall'interno o dall'esterno dell'organizzazione. La Cyber Security è diventata sempre più importante perché proteggendo le tecnologie

digitali, si proteggono i processi e soprattutto le informazioni, che sono il vero patrimonio della persona e delle organizzazioni.

DEFFERED POLICYHOLDER LIABILITIES (DPL)

Posta contabile derivante dall'applicazione dello shadow accounting , come definita successivamente.

DIGITAL PAYMENTS (PAGAMENTI DIGITALI)

Il termine sta ad indicare tutti i pagamenti effettuati utilizzando strumenti elettronici, quali carte di credito, debito e prepagate, digital wallet, credito telefonico, addebito diretto su conto corrente, per l'acquisto di beni e servizi.

DIGITAL PROPERTIES

Le proprietà digitali (sito web, app BancoPosta, app PostePay, app Ufficio Postale, app PosteID) rappresentano uno dei 3 canali di presidio della Clientela a supporto della strategia omnicanale del Gruppo.

DURATA FINANZIARIA DEL PORTAFOGLIO

Media delle duration dei titoli che lo compongono.

DURATION

Scadenza media dei pagamenti di un titolo obbligazionario. Essa è generalmente espressa in anni e corrisponde alla media ponderata delle date di corresponsione dei flussi di cassa (c.d. cash flows) da parte del titolo, ove i pesi assegnati a ciascuna data sono pari al valore attuale dei flussi di cassa ad essa corrispondenti (le varie cedole e, per la data di scadenza, anche il capitale). È una misura approssimativa della sensibilità del prezzo di un titolo obbligazionario a variazioni nei tassi di interesse.

FONDI COMUNI DI INVESTIMENTO

Sono organismi di investimento collettivo, gestiti dalle società di gestione del risparmio (SGR), che riuniscono le liquidità fornite dai propri clienti e le investono, come unico patrimonio, in attività finanziarie mobiliari (Azioni, Obbligazioni, Titoli di Stato, ecc.) o, per alcuni di essi, in attività immobiliari, rispettando regole volte a ridurre i rischi. Ciascun investitore diventa proprietario di un numero di quote il cui valore varia nel tempo ed in funzione dell'andamento dei titoli acquistati dalla Società di gestione con gli attivi del fondo. Esistono diverse tipologie di Fondi, classificati, ad esempio, in base alla tipologia di strumenti finanziari in cui investono (es: azioni europee oppure obbligazioni americane) o in base alla tipologia di partecipazione ai profitti degli investitori. I Fondi possono essere "chiusi" (con la sottoscrizione delle quote esclusivamente durante il periodo dell'offerta e con il rimborso delle quote che avviene, di regola, solo alla scadenza del Fondo) oppure "aperti", (con la sottoscrizione ed il rimborso delle quote in qualunque momento).

FONDI PENSIONE

FTSE MIB (FINANCIAL TIMES STOCK EXCHANGE MILANO INDICE DI BORSA)

È il più importante indice della Borsa di Milano dove sono riuniti i titoli a maggiore capitalizzazione e liquidità di mercato. Sul FTSE MIB sono quotati complessivamente 40 titoli rappresentativi di società che in maggioranza appartengono ai settori bancario, assicurativo e industriale.

GESTIONE SEPARATA

Nelle assicurazioni sulla vita, fondo appositamente creato dall'impresa di assicurazione e gestito separatamente rispetto al complesso delle attività dell'impresa. Le gestioni separate sono utilizzate nei contratti di Ramo I e sono caratterizzate da una composizione degli investimenti tipicamente prudenziale. Il rendimento ottenuto dalla gestione separata e retrocesso agli aderenti viene utilizzato per rivalutare le prestazioni previste dal contratto.

IDENTITÀ DIGITALE PRIVATA

L'identità Digitale privata di Poste è un set di credenziali tecniche (nome utente, password robusta, cellulare di registrazione) e attributi di contatto che, associati a un'identificazione certa del titolare, concorrono a definire il profilo digitale di un cliente di Poste Italiane. L'Identità Digitale privata abilita il titolare all'accesso e alla fruizione dei servizi online di Poste Italiane, ivi compresi i funnel di vendita a distanza e l'onboarding delle app, in

associazione con gli strumenti di Strong Customer Authentication (SCA) forniti dalle Business Unit. La SCA o AUTENTICAZIONE FORTE impone che tutte le operazioni di pagamento elettronico, e alcune operazioni a distanza che comportino un rischio di frode, vengano confermate e autorizzate combinando due o più fattori di autenticazione, scelti tra qualcosa che solo chi effettua l'operazione possiede (un'app su un dispositivo mobile o una chiave che genera codici OTP ), oppure un elemento di inerenza, cioè qualcosa che contraddistingue univocamente l'utente (l'impronta digitale, la geometria del volto, o un'altra caratteristica biometrica).

INFLATION LINKED

Trattasi di titoli di Stato che forniscono all'investitore una protezione contro l'aumento del livello dei prezzi: sia il capitale rimborsato a scadenza sia le cedole pagate sono, infatti, rivalutati sulla base dell'inflazione.

MERCHANT (ESERCENTE)

Soggetto che svolte un'attività commerciale.

MIFID (MARKETS IN FINANCIAL INSTRUMENTS DIRECTIVE)

La direttiva 2004/39/CE, in vigore dal 1 novembre del 2007, ha l'obiettivo principale di uniformare a livello europeo le regole dei partecipanti ai mercati finanziari al fine di tutelare gli investitori, imponendo agli intermediari l'obbligo di agire in modo onesto, equo e professionale per servire al meglio gli interessi dei clienti. La normativa ha introdotto una classificazione della clientela sulla base del diverso grado di esperienza finanziaria: clienti al dettaglio (retail), clienti professionali (professional clients), controparti qualificate (eligible counterparties). Tale suddivisione ha lo scopo di adottare misure di protezione coerenti con ciascuna categoria di investitore, rispettando le differenti esigenze di tutela derivanti dalle informazioni raccolte circa la sua conoscenza ed esperienza in materia di investimenti, la sua situazione finanziaria e i suoi obiettivi di investimento, al fine di verificare l'adeguatezza o l'appropriatezza del servizio di investimento o dello strumento finanziario richiesto e/o proposto. Inoltre, gli intermediari hanno l'obbligo di fornire informazioni corrette, chiare e non fuorvianti descrivendo i servizi e gli strumenti finanziari offerti, fornendo informazioni riguardo le perdite percepite, le commissioni ed i costi connessi ai servizi forniti e la presenza di eventuali conflitti d'interesse. Entrata in vigore il 3 gennaio 2018 (in sostituzione della c.d. MiFID I, di cui riprende principi e finalità), la Direttiva MIFID II si pone l'obiettivo di incrementare l'efficienza e la trasparenza dei mercati innalzando il livello di tutela degli investitori, tramite presidi volti a rendere edotta la propria clientela sulle caratteristiche essenziali dell'attività prestata, anche in termini di rischi e costi delle operazioni proposte, e rafforzando alcuni requisiti organizzativi e norme di condotta nella fase di ideazione e di offerta dei prodotti alla propria clientela nonché in tema di formazione degli addetti alla prestazione della consulenza in materia di investimenti.

MISURE TRANSITORIE

II) per consentire una transizione graduale dal regime prudenziale previgente (c.d. Solvency I) al regime Solvency II, evitando che i nuovi requisiti producessero effetti indesiderati sulle imprese e sul mercato.

Le norme prevedono che le imprese di assicurazione, a partire dal 1° gennaio 2016 e fino al 31 dicembre 2031, possano, previa autorizzazione dell'Istituto, applicare alle riserve tecniche calcolate alla fine di ogni esercizio una deduzione transitoria, determinata come quota parte della differenza (positiva) tra l'importo delle riserve tecniche calcolate secondo il regime Solvency II alla data del 1° gennaio 2016 e quelle iscritte in bilancio alla data del 31 dicembre 2015 (Solvency I).

ONE CLICK TO BUY

Approccio attraverso il quale velocizzare i funnel di acquisto di prodotti/servizi digitali, consentendo di minimizzare i classici step previsti, lato cliente, ed arrivare al completamento dei funnel in maniera semplificata. Attraverso alcune campagne personalizzate su tipologie di clienti noti, ad esempio, è possibile conoscerne le propensioni di acquisto e proporre, quindi, un percorso con dati prevalorizzati (es. dati anagrafici, dati di contatto, documento d'identità, IBAN): a questo punto, il cliente, se interessato, deve solo accettare e firmare il contratto con tecnica "point&click" (ossia senza dover inserire un OTP ricevuto via SMS).

OPEN BANKING

Condivisione di dati tra diversi attori dell'ecosistema bancario. Con l'entrata in vigore della direttiva europea sui pagamenti digitali (PSD2), le banche europee sono obbligate ad aprire le proprie API (Application Program Interface) a società del fintech (tecnologia applicata alla finanza) e altre aziende che si occupano di prodotti e servizi finanziari. Questo consente alle società esterne (le cosiddette terze parti) l'accesso ai dati di pagamento aumentando la competizione nel sistema.

OTP (ONE TIME PASSWORD)

La password usa e getta o codice monouso è un codice alfanumerico di sicurezza generato da un algoritmo, su richiesta dell'utente, per accedere a un sistema oppure per autorizzare specifiche transazioni, ad esempio nelle operazioni eseguite in home banking. È un sistema di autenticazione molto sicuro poiché il codice viene inviato direttamente su un dispositivo in possesso del titolare (SMS su cellulare, token, ecc) e una volta utilizzato non è più valido.

POLIZZA IBRIDA – MULTIRAMO

Nei prodotti multiramo una parte del premio è investita in gestioni separate e determina la quota parte di capitale garantito, mentre una parte viene investita in fondi unitlinked, caratterizzati da asset allocation diversificate che mirano a cogliere opportunità di rendimento investendo in fondi legati all'andamento dei mercati finanziari.

POLIZZA UNIT LINKED

Polizza vita per la quale il rischio dell'investimento è supportato dall'assicurato e le cui prestazioni sono direttamente collegate a quote di organismi di investimento collettivo del risparmio o al valore di attivi contenuti in un fondo interno.

POS (POINT OF SALE – PUNTO VENDITA)

È il luogo telematico (costituito da un dispositivo per il pagamento automatico degli acquisti) dove avvengono le transazioni di pagamento, mediante carte di debito o di credito attraverso i relativi chip o bande magnetiche. Collegato al sistema bancario consente all'esercente di vedersi accreditate sul proprio conto corrente le somme e all'acquirente di saldare gli acquisti senza l'utilizzo del denaro fisico.

PSP (PRESTATORI DI SERVIZI DI PAGAMENTO)

Soggetti autorizzati a offrire servizi di pagamento: Banche, Poste Italiane (BancoPosta), istituti di pagamento e istituti di moneta elettronica (PostePay S.p.A.).

PREMI LORDI CONTABILIZZATI

Importo maturato durante il periodo di riferimento per i contratti di assicurazione, indipendentemente dal fatto che tali importi siano stati incassati o che si riferiscano interamente o parzialmente ad esercizi successivi.

PREMI DI COMPETENZA

Premi lordi contabilizzati al netto della variazione della riserva premi.

QR CODE (QUICK RESPONSE CODE – CODICE A RISPOSTA RAPIDA)

È un tipo di codice a barre raffigurato da un quadrato con all'interno punti e righe di diversa grandezza. Attraverso apposite app, è possibile accedere a contenuti multimediali semplicemente inquadrando il QR Code con la fotocamera dello smartphone.

RAMO ASSICURATIVO

  • Ramo danni: riguarda le polizze che intervengono a risarcimento del cliente in caso di danni materiali e fisici, riguardanti beni personali, patrimonio, persona;

I contratti danni si suddividono nei seguenti rami:

  1. Infortuni (compresi gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali); prestazioni forfettarie; indennità temporanee; forme miste; persone trasportate;

  2. Malattia: prestazioni forfettarie; indennità temporanee; forme miste 3. Corpi di veicoli terrestri (esclusi quelli ferroviari): ogni danno subito da: veicoli terrestri automotori; veicoli terrestri non automotori;

  3. Corpi di veicoli ferroviari: ogni danno subito da veicoli ferroviari;

  4. Corpi di veicoli aerei: ogni danno subito da veicoli aerei;

  5. Corpi di veicoli marittimi, lacustri e fluviali: ogni danno subito da: veicoli fluviali; veicoli lacustri; veicoli marittimi;

  6. Merci trasportate (compresi merci, bagagli e ogni altro bene): ogni danno subito dalle merci trasportate o dai bagagli, indipendentemente dalla natura del mezzo di trasporto;

  7. Incendio ed elementi naturali: ogni danno subito dai beni (diversi dai beni compresi nei rami 3, 4, 5, 6 e 7) causato da: incendio; esplosione; tempesta; elementi naturali diversi dalla tempesta; energia nucleare; cedimento del terreno;

  8. Altri danni ai beni: ogni danno subito dai beni (diversi dai beni compresi nei rami 3, 4, 5, 6 e 7) causato dalla grandine o dal gelo, nonché da qualsiasi altro evento, quale il furto, diverso da quelli compresi al n. 8;

  9. Responsabilità civile autoveicoli terrestri: ogni responsabilità risultante dall'uso di autoveicoli terrestri (compresa la responsabilità del vettore); 11. Responsabilità civile aeromobili: ogni responsabilità risultante dall'uso di veicoli aerei (compresa la responsabilità del vettore;

  10. Responsabilità civile veicoli marittimi, lacustri e fluviali: ogni responsabilità risultante dall'uso di veicoli fluviali, lacustri e marittimi (compresa la responsabilità del vettore)

  11. Responsabilità civile generale: ogni responsabilità diversa da quelle menzionate ai numeri 10, 11 e 12;

  12. Credito: perdite patrimoniali derivanti da insolvenze; credito all'esportazione; vendita a rate; credito ipotecario; credito agricolo;

  13. Cauzione: cauzione diretta; cauzione indiretta; 16. Perdite pecuniarie di vario genere: rischi relativi all'occupazione; insufficienza di entrate (generale); intemperie; perdite di utili; persistenza di spese generali; spese commerciali impreviste; perdita di valore venale; perdita di fitti o di redditi; perdite commerciali indirette diverse da quelle menzionate precedentemente; perdite pecuniarie non commerciali; altre perdite pecuniarie;

  14. Tutela legale: tutela legale;

  15. Assistenza: assistenza alle persone in situazione di difficoltà.

  16. Ramo vita: vi rientrano le polizze stipulate al fine di garantire un capitale ai beneficiari prescelti indicati nel contratto di assicurazione, al verificarsi dell'evento oggetto della polizza (ad es. il decesso dell'assicurato nel caso di polizza caso morte)

Le polizze vita si suddividono ulteriormente in sei rami :

Ramo I - Le assicurazioni sulla durata della vita umana;

Ramo II - Le assicurazioni di nuzialità e di natalità;

Ramo III - Le assicurazioni, di cui ai rami I e II, le cui prestazioni principali sono direttamente collegate al valore di quote di organismi di investimento collettivo del risparmio o di fondi interni ovvero a indici o ad altri valori di riferimento;

Ramo IV - L'assicurazione malattia e l'assicurazione contro il rischio di non autosufficienza che siano garantite mediante contratti di lunga durata, non rescindibili, per il rischio di invalidità grave dovuta a malattia o a infortunio o a longevità;

Ramo V - Le operazioni di capitalizzazione;

Ramo VI - Le operazioni di gestione di fondi collettivi costituiti per l'erogazione di prestazioni in caso di morte, in caso di vita o in caso di cessazione o riduzione dell'attività lavorativa.

REPO (REPURCHASE AGREEMENT)

Contratti pronti contro termine che consistono in una vendita di titoli a pronti e contestuale impegno di riacquisto a termine (per la controparte, in un simmetrico impegno di acquisto a pronti e vendita a termine).

RIASSICURAZIONE

Operazione con la quale un assicuratore (il riassicurato) – dietro corrispettivo – riduce la propria esposizione economica, sia su un rischio singolo (riassicurazione facoltativa), sia su un vasto numero di rischi (riassicurazione obbligatoria o per trattato), attraverso la cessione ad altra impresa assicuratrice (il riassicuratore) di parte degli impegni derivanti dai contratti di assicurazione.

RISCATTO

Diritto del contraente di interrompere anticipatamente il contratto, richiedendo la liquidazione della prestazione risultante al momento della richiesta e determinato in base alle condizioni contrattuali.

RISERVA PREMI

È pari alla somma della riserva per frazioni di premio, che comprende gli importi di premi lordi contabilizzati di competenza di esercizi successivi, e della riserva di rischi in corso, che si compone degli accantonamenti a copertura degli indennizzi e delle spese che superano la riserve per frazioni di premi.

SHADOW ACCOUNTING

Pratica contabile (IFRS 4), che consente di mitigare le asimmetrie valutative esistenti tra le attività finanziarie inserite nelle gestioni separate, valutate secondo l'IFRS 9 e le riserve matematiche valutate secondo i principi contabili locali. Attraverso lo shadow accounting, i criteri contabili applicati alle passività assicurative (ovvero le riserve tecniche civilistiche) possono essere modificati per tenere conto, come se fossero realizzate, dell'effetto delle plusvalenze o minusvalenze rilevate ma non realizzate su attività che hanno effetto diretto sulla misurazione delle passività assicurative.

SIM M2M (MACHINE TO MACHINE)

Le SIM M2M si avvalgono della tecnologia che consente di integrare e far dialogare apparecchiature (anche di tipologia diversa) installate a qualunque distanza tra loro attraverso dei sensori che inviano (o che acquisiscono)

dati che vengono poi trasmessi ad un server centrale tramite una rete. Sono esclusivamente dedicate al traffico dati, l'area voce è completamente disabilitata e al suo posto vi è un modulo che consente sia il controllo che il poter controllare da remoto.

SPID - SISTEMA PUBBLICO DI IDENTITÀ DIGITALE

Il Sistema Pubblico d'Identità Digitale (SPID) è la soluzione italiana di Identità Digitale, gestita da AgID in coerenza con la normativa nazionale e con il regolamento europeo eIDAS. Il sistema SPID consente ai titolari di un'identità digitale (persone fisiche e persone giuridiche), rilasciata da un Gestore accreditato, di accedere con un unico set di credenziali ai servizi erogati da enti pubblici e privati aderenti. Poste Italiane è uno dei gestori d'Identità Digitale accreditati.

SOLVENCY RATIO

L'indice di Solvibilità è calcolato come rapporto tra i fondi propri ammissibili a copertura del requisito patrimoniale e il livello minimo regolamentare calcolato sulla base della normativa Solvency II.

ULTRABROADBAND

Di tecnologia, apparecchio o linea di telecomunicazione che permettono l'accesso a Internet con velocità superiori a 30 Mbps, sia in download sia in upload. L'uso del termine tende a riferirsi alla velocità di picco e non a

quella media effettivamente disponibile.

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