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Aeffe

Annual Report Mar 29, 2023

4140_bfr_2023-03-29_e7676d0d-7784-4d8d-b2eb-c6180da5a18e.pdf

Annual Report

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AEFFE SPA

Stato Patrimoniale al 31/12/22

(Valori in unità di Euro) Note 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2022 2021
Marchi 2.519.864 2.645.627 (125.763)
Altre attività immateriali 856.769 640.591 216.178
Immobilizzazioni immateriali (1) 3.376.633 3.286.218 90.415
Terreni 17.319.592 17.319.592
Pabbricati 21.239.681 21.848.306 (608.625)
Opere su beni di terzi 601.517 684.507 (82.990)
Impianti e macchinari. 1.107.261 1.284.944 (177.683)
Attrezzature 37.910 50.239 (12.329)
Altre attività materiali 591.162 629.043 (37881)
Immobilizzazioni materiali (2) 40.897.123 41.816.631 (919.508)
Attività per diritti d'uso (3) 7.998.552 12.012.282 (4.013.730)
Partecipazioni (4) 187.236.420 202 298.682 (15.062.262)
Altre attività (5) 558.843 977.745 (418.902)
Imposte anticipate (6) 1,749.688 2756.646 (1.006.958)
ATTIVITA' NON CORRENTI 241.817.259 263.148.204 (21.330.945)
Rimanenze (7) 34.042.900 29.328.258 4.714.642
Crediti commerciali (8) 78.010.726 37 215.640 40,795.086
Crediti tributari (9) 8.285.076 4.949.448 3.335.628
Disponibilità liquide (10) 5.761.692 3.991.604 1.770.088
Altri crediti (11) 14.016.860 12.766.418 1.250.442
ATTIVITA' CORRENTI 140.117.254 88.251.368 51.865.886
TOTALE ATTIVITA' 381.934.513 351.399.572 30.534.941
Capitale sociale 24.606.246 24.917.359 (311.113)
Altre riserve 103.599.155 105.238.328 (1.639.173)
Utili/(perdite) esercizi precedenti 2 374 995 2 347 959 27.036
Risultato di esercizio (5.334.728) (15.920.238) 10.585.510
PATRIMONIO NETTO (12) 125.245.668 116.583.409 8.662.259
Accantonamenti (13) 4.281.467 5505593 (1.224.126)
Imposte differite (5) 6.839.139 6.800.786 38.353
Fondi relativi al personale (14) 2.570.092 3.076.827 (506, 735)
Passività finanziarie (15) 83.562.280 112.084.846 (28.522.566)
Passività non imanziarie (16) 197.873 206.935 (9.062)
PASSIVITA' NON CORRENTI 97.450.851 127.674.987 (30.224.136)
Debiti commerciali (17) 100.421.365 71.145.844 29.275.521
Debiti tributan (18) 1.498.398 1.441.944 56.454
Passività finanziarie (19) 49.821.209 26.478.253 23.342.956
Altri debiti (20) 7 497 022 8.075.135 (578.113)
PASSIVITA' CORRENTI 159.237.994 107.141.176 52.096.818
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 381.934.513 351.399.572 30.534.941

AEFFE SPA

Conto economico al 31/12/22

(Valori in unità di Euro) Note Esercizio Esercizio
2022 % 2021 %
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI (21) 164.666.380 100,0% 114.173.149 100,0%
Altri ricavi e proventi (22) 10.146.659 6,2% 7.766.600 6,8%
TOTALE RICAVI 174.813.039 106,2% 121.939.749 106,8%
Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem. (254.693) (0.2%) (1.551.381) (1,4%)
Costi per materie prime, mat.di cons. e merci (23) 65.186.529) (39,6%) (47.110.540) $(41, 3\%)$
Costi per servizi (24) 49.587.969) $(30, 1\%)$ (35.865.950) $(31, 4\%)$
Costi per godimento beni di terzi (25) (15.443.032) (9,4% ) (8.375.343) $(7, 3\%)$
Costi per il personale (26) (30.287.818) $(18, 4\%)$ (28.111.640) $(24, 6\%)$
Altri oneri operativi (27) (1.764.931) $(1, 1\%)$ (1.252.730) $(1, 1\%)$
Ammortamenti e svalutazioni (28) (13.591.074) (8,3%) (16.785.758) $(14, 7\%)$
Proventi/(oneri) finanziari (29) 2.471.695 (1,5%) 1,200,003 $(1, 1\%)$
RISULTATO ANTE IMPOSTE (3.774.702) (2,3%) (18.313.596) (16,0%)
Imposte (30) 1.560.0261 (0.9%) 2.393.359 2,1%
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO 5.334.728 (3,2%) (15.920.237) (13.9%)

$\lambda$

BILANCIO D'ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2021

AEFFE3

Relazione sulla gestione

1. SCENARIO ECONOMICO

Signori azionisti,

riteniamo necessario soffermarci sulle principali variabili macroeconomiche nell'ambito delle quali Aeffe S.p.A. si è trovata ad operare.

QUADRO MACROECONOMICO INTERNAZIONALE

Secondo le previsioni economiche d'inverno 2022 della Commissione europea pubblicato il 10 febbraio 2022. dopo una notevole espansione del 5,3% nel 2021, l'economia dell'UE crescerà del 4.0% nel 2022 e del 2.8% nel 2023. La crescita nella zona euro si attesterà inoltre al 4,0% nel 2022, per poi scendere al 2,7% nel 2023. Nel terzo trimestre del 2021 l'UE nel suo insieme è ritornata ai livelli del PIL precedenti la pandemia e si prevede che tutti gli Stati membri raggiungeranno questo traguardo entro la fine del 2022.

Dopo la marcata ripresa dell'attività economica iniziata nella primavera dello scorso anno e proseguita senza sosta fino all'inizio dell'autunno, si stima che lo slancio della crescita sia sceso allo 0,4% nell'ultimo trimestre del 2021, rispetto al 2,2% registrato nel trimestre precedente. Benché il rallentamento fosse già indicato nelle previsioni economiche dell'autunno 2021, dopo che l'UE aveva colmato il divario con i livelli della produzione precedente la pandemia nel terzo trimestre del 2021, esso si è rivelato più marcato del previsto con l'intensificarsi di elementi che frenano la crescita: in particolare, l'aumento dei contagi da COVID-19, i prezzi elevati dell'energia e i continui problemi di approvvigionamento.

Poiché la crescita continua a essere influenzata dalla pandemia, molti paesi dell'UE subiscono l'effetto combinato di una maggiore pressione sui sistemi sanitari e delle carenze di personale dovute a malattie. quarantene precauzionali o obblighi di assistenza. Si prevede, inoltre, che i problemi di tipo logistico e di approvvigionamento, tra cui la carenza di semiconduttori e di alcuni materie prime metalliche, continueranno a pesare sulla produzione, almeno per tutta la prima metà dell'anno. Infine si prevede che i prezzi dell'energia rimarranno elevati per un periodo più lungo di quello stimato nelle previsioni di autunno, esercitando un maggiore effetto frenante sull'economia e un aumento delle pressioni inflazionistiche.

Tale previsione presuppone che l'effetto frenante sull'economia esercitato dall'attuale ondata di contagi sia di breve durata. L'attività economica è vista in ripresa, grazie anche alla normalizzazione delle condizioni di approvvigionamento e alla riduzione delle pressioni inflazionistiche. Guardando oltre le turbolenze di breve periodo, è evidente che i fondamentali alla base dell'attuale fase espansionistica continuano a essere solidi. Grazie a un mercato del lavoro in continuo miglioramento, ai risparmi delle famiglie a livello elevato, a condizioni di finanziamento ancora favorevoli e alla piena attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza si prevede che la fase espansionistica sarà solida e duratura.

Sebbene l'impatto della pandemia sull'attività economica sia diminuito nel tempo, le misure di contenimento in corso e il protrarsi della carenza di personale potrebbero avere un effetto frenante. E potrebbero inoltre ostacolare il funzionamento delle catene di approvvigionamento per un lasso di tempo più lungo del previsto. Per contro, una crescita più debole della domanda nel breve periodo potrebbe contribuire a risolvere i problemi di approvvigionamento in anticipo rispetto alle previsioni.

Una nota positiva è data dal fatto che la domanda delle famiglie potrebbe crescere più del previsto, come verificatosi in precedenza con la riapertura delle economie nel 2020, e gli investimenti favoriti dal dispositivo per la ripresa e la resilienza potrebbero dare un impulso maggiore alle attività.

L'inflazione potrebbe risultare più elevata rispetto alle stime se le pressioni sui costi si trasferissero in misura maggiore del previsto dai prezzi alla produzione ai prezzi al consumo, amplificando il rischio di effetti di secondo impatto.

I rischi per le prospettive di crescita e di inflazione sono notevolmente aggravati dalle tensioni geopolitiche nell'Europa orientale.

SCENARIO MACROECONOMICO DELL'ABBIGLIAMENTO

Il Consensus Altagamma stima per il 2022 una crescita più organica e positiva anche se non così accelerata come in questo 2021. La riapertura dei negozi e i primi viaggi favoriranno il trend positivo che stima un EBITDA medio per il 2022 in crescita del +11%.

L'abbigliamento è previsto crescere del +9% e il deciso ritorno a livelli pre Covid-19 ha riattivato creatività e proposte innovative, mentre gli accessori continuano nel loro trend positivo, +11% per la pelletteria e +9% per le calzature.

L'ecosistema distributivo - malgrado la riapertura dei negozi – è previsto mantenere la spinta verso il digitale, che si riconferma anche per il 2022 il canale più in espansione. Il Retail digitale previsto crescere a +15%, con molti brand orientati verso una strategia redditizia di distribuzione digitale monobrand o con e-tailers (concession). I negozi fisici segnano un +9% e continuano ad essere rilevanti per il comparto. Il wholesale fisico resta fragile con un +4%, mentre il 50% degli acquisti online viene fatto ancora nel wholesale digitale, dove si consolideranno crescite significative con un +13%.

2. ANDAMENTO DELLA GESTIONE DELLA SOCIETA'

CONTO ECONOMICO

(Valori in unità di Euro) Esercizio % Esercizio % Variazioni %
2021 sui ricavi 2020 sui ricavi
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI 114.173.149 100,0% 114.378.980 100,0% (205.831) (0,2% )
Altri ricavi e proventi 7.766.600 6.8% 7.728.299 6.8% 38.301 0,5%
TOTALE RICAVI 121.939.749 106,8% 122.107.279 106,8% (167.530) (0,1%)
Var rim prod.in c.so lav., finiti, sem. 1.551.381 (1.4% 1.925.900 1.7% (3.477.281) $(180, 6\%)$
Costi per materie prime, mat.di cons. e merci (47.110.540) (41.3%) 49.489.428) (43.3%) 2.378.888 (4,8%
Costi per servizi
35.865.950) (31, 4%) (41.841.511) (36, 6%) 5.975.561 (14.3%)
Costi per godimento beni di terzi (8.375.343) $(7, 3\%)$ 8.126.140) $(7, 1\%)$ (249.203) 3,1%
Costi per il personale 28.111.640) (24, 6%) 27.496.153) (24, 096) (615.487) 2,2%
Altri oneri operativi (1.252.730) $(1, 1\%)$ (1.957.443) (1,7% 704.713 (36,0%)
Totale costi operativi (122.267.584) (107.1%) (126.984.775) (111.0% 4.717.191 (3,7%)
MARGINE OPERATIVO LORDO (EBITDA) (327.835) $(0, 3\%)$ (4.877.496) $(4, 3\%)$ 4.549.661 (93, 3%)
Ammortamento immobilizzazioni immateriali 505.026) $(0, 4\%)$ 541, 365) $(0, 5\%)$ 36.339 $(6, 7\%)$
Ammortamento immobilizzazioni materiali 1.306.484) $(1, 1\%)$ (1.542.553) (1.3%) 236.069 $(15, 3\%)$
Ammortamenti attività per diritti d'uso (1.871, 768) (1,6% (1.826.556) (1,6% (45.212) 2.5%
Rivalutazioni/Svalutazioni e accantonamenti (13.102.480) (11,5%) (13.974.439) $(12, 2\%)$ 871.959 $(6, 2\%)$
Totale Ammortamenti e Svalutazioni (16.785.758) (14,7%) (17.884.913) $(15,6\%)$ 1.099.155 (6.1%)
RISULTATO OPERATIVO (EBIT)* (17.113.593) (15,0%) (22.762.409) (19,9%) 5.648.816 (24, 8%)
Proventi finanziari 68.061 0,1% 489.290 0.4% (421.229) $(86, 1\%)$
Oneri finanziari (840.066) (0,7%) 671.020) (0.6%) (169.046) 25,2%
Oneri finanziari su attività per diritti d'uso (427.998) $(0, 4\%)$ 461,095) (0, 4% 33.097 $(7, 2\%)$
Totale Proventi/(Oneri) finanziari 200.003) (1, 198) 642 825) (0.6% (557178) 86,7%
RISULTATO ANTE IMPOSTE (18.313.596) (16,0%) (23.405.234) (20,5%) 5.091.638 (21, 8%)
Imposte 2.393.359 2.1% 2.376.490 2.1% 16.869 0.7%
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO (15.920.237) (13,9%) (21.028.744) $(18, 4\%)$ 5.108.507 (24, 3%)
the most contract contract and contract

Vedi commento sull'Ebit rettificato

Ricavi delle vendite e delle prestazioni

Nell'esercizio 2021 i ricavi ammontano ad Euro 114.173 pressoché costanti a cambi correnti rispetto all'esercizio 2020.

I ricavi sono stati conseguiti per il 49% sul mercato italiano e per il 51% sui mercati esteri.

Costo per il personale

I costi del personale passano da Euro 27.496 migliaia del 2020 a Euro 28.111 migliaia del 2021, con un incremento dell'2,2% derivante dal minore utilizzo nel 2021 di strumenti di sostegno al lavoro.

Margine operativo lordo (EBITDA)

L'EBITDA del 2021 è stato pari ad Euro -327 migliaia rispetto al risultato del 2020 di Euro -4.877 migliaia.

In termini percentuali il MOL passa dall'-4,3% del 2020 al -0,3% del 2021.

Tale variazione è riconducibile all'incremento della marginalità lorda sulle vendite, derivante dai minori sconti eccezionalmente concessi ai clienti nel 2020 per effetto della Pandemia daCovid19 e dall'ulteriore contrazione dei costi fissi come conseguenza delle politiche di razionalizzazione e ottimizzazione dei processi e dei costi generali.

Risultato operativo (EBIT)

Il risultato operativo passa da Euro -22.762 migliaia del 2020 ad Euro -17.113 migliaia del 2021 per effetto principalmente del miglioramento dell'Ebitda.

Risultato operativo (EBIT RETTIFICATO)*

L'Ebit rettificato, al netto di costi non ricorrenti per Euro 12.397 migliaia di Euro, è negativo per Euro 4.716 migliaia di Euro, rispetto al valore negativo di Euro 9.418 migliaia di Euro del 2020, con un incremento di Euro 4.702 migliaia di Euro, dovuto principalmente all'incremento dell'Ebitda.

I costi non ricorrenti di Euro 12.397 migliaia includono le svalutazioni relative alle partecipazioni delle controllate Aeffe Retail S.p.A. (Euro 6.740 migliaia), Aeffe France S.a.r.l. (Euro 4.078 migliaia), Aeffe UK L.t.d. (Euro 1.007 migliaia), Aeffe Japan L.t.d. (Euro 492 migliaia) e Aeffe Shangai L.t.d. (Euro 80 migliaia).

Risultato ante imposte

Il risultato ante imposte passa da Euro -23.405 migliaia nel 2020 a Euro -18.313 migliaia nel 2021, con una variazione positiva in valore assoluto di Euro 5.092 migliaia principalmente dovuto all'incremento dell'Ebitda.

Risultato ante imposte RETTIFICATO

Il risultato ante imposte rettificato, al netto di costi non ricorrenti per Euro 12.397 migliaia di Euro, passa da una perdita di Euro 10.061 migliaia nel 2020 a una perdita di Euro 5.917 migliaia nel 2021, con una variazione in valore assoluto di Euro 4.144 migliaia per effetto del miglioramento dell'Ebitda.

Risultato netto dell'esercizio

Il risultato di esercizio passa da Euro -21.029 migliaia del 2020 ad Euro -15.920 migliaia del 2021, registrando una variazione di Euro 5.108 migliaia imputabile al miglioramento dell'Ebitda.

Risultato netto dell'esercizio RETTIFICATO

Il risultato di esercizio rettificato passa da una perdita di Euro 7.685 migliaia del 2020 ad una perdita di Euro 3.523 migliaia del 2021, registrando una variazione di Euro 4.162 migliaia imputabile al miglioramento dell'Ebitda.

STATO PATRIMONIALE

PATRIMONIO NETTO E INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO 251.154.904 213.323.266
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA 134.571.495 79.686.173
Passività per leasing non correnti 12.035.860 13.316.344
Passività per leasing correnti 1.794.165 1.626.185
POSIZIONE FINANZIARIA SENZA EFFETTO IFRS 16 120.741.470 64.743.644
Passività finanziarie correnti 24.684.088 46.282.102
Passività finanziarie non correnti 100.048.986 24.701.826
Disponibilità liquide (3,991,604) (6.240.284)
Patrimonio netto 116,583,409 133.637.093
Risultato di esercizio (15.920.238) (21.028.744)
Utili/(perdite) esercizi precedenti 2.347.959 2.347.959
Altre riserve 105.238.328 127.274.012
Capitale sociale 24.917.359 25.043.866
CAPITALE INVESTITO NETTO 251.154.904 213.323.266
Passività fiscali per imposte differite (6.800.786) (7.735.169)
Attività fiscali per imposte anticipate 2.756.646 5.666.870
Altri debiti non correnti (206.935) (379.767)
Accantonamenti (5.505.593) (1.004.948)
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro (3.076.827) (3.238.057)
Attivo immobilizzato 260.391.558 197.308.535
Altre attività non correnti 977.745 2.345.643
Partecipazioni 202 298.682 135.942.554
Attività per diritti d'uso 12.012.282 13.139.335
Immobilizzazioni immateriali 3.286.218 3.440.390
Immobilizzazioni materiali 41.816.631 42.440.613
Capitale circolante netto 3.596.841 22.705.802
Debiti tributari (1.441.944) (1.689.764)
Altri debiti correnti (8.075.135) (6.513.344)
Crediti tributari 4.949.448 7.583.374
Altri crediti correnti 12.766.418 11.821.581
CCN operativo (4.601.946) 11.503.955
Rimanenze
Debiti commerciali
29.328.258
71.145.844)
30.915.844
(63.513.129)
Crediti commerciali 37.215.640 44.101.240
2021 2020
(Valori in unità di Euro) 31 dicembre 31 dicembre

CAPITALE INVESTITO NETTO

Rispetto al 31 dicembre 2020, il capitale investito netto si è incrementato del 17,7% pari a Euro 37.832 migliaia.

Capitale circolante netto

Il capitale circolante netto al 31 dicembre 2021 risulta pari a Euro 3.597 migliaia rispetto a Euro 22.706 migliaia del 31 dicembre 2020.

Di seguito vengono commentate le variazioni delle principali voci:

il capitale circolante netto operativo diminuisce complessivamente di Euro 16.106 migliaia. Tale variazione $\mathbb{L}^2$ è correlabile principalmente all'incremento dei debiti commerciali e al decremento dei crediti commerciali;

  • la somma degli altri crediti e degli altri debiti correnti aumenta di complessivi Euro 617 migliaia rispetto al periodo precedente principalmente per l'incremento dei costi anticipati:
  • la variazione complessiva dei crediti e debiti tributari pari ad Euro -2.386 migliaia è riferibile principalmente al decremento del credito iva di gruppo.

Attivo immobilizzato

Le attività fisse al 31 dicembre 2021 aumentano di Euro 63.083 migliaia rispetto al 31 dicembre 2020, principalmente per effetto dell'acquisto della partecipazione minoritaria del 30% di Moschino S.p.A.

Di seguito vengono commentate le variazioni delle principali voci:

  • le immobilizzazioni materiali diminuiscono complessivamente di Euro 624 migliaia per effetto delle sequenti variazioni:
  • $\bullet$ investimenti per Euro 716 migliaia in fabbricati, opere su beni di terzi, attrezzature informatiche ed impiantistica generale e specifica:
  • decrementi per Euro 34 migliaia in attrezzature informatiche e impiantistica generale $\bullet$
  • ammortamenti per Euro 1.306 migliaia.
  • le immobilizzazioni immateriali diminuiscono complessivamente di Euro 154 migliaia per effetto delle sequenti variazioni:
  • investimenti per Euro 351 migliaia in software; $\bullet$
  • ammortamenti per Euro 505 migliaia;
  • Le partecipazioni si movimentano per Euro 66.356 migliaia a seguito delle seguenti operazioni:
  • incremento della partecipazione Moschino S.p.A. per Euro 67.092 migliaia per effetto dell'acquisto della quota di minoranza del 30%;
  • capitalizzazione e contestuale svalutazione della partecipazione Aeffe Retail per Euro 6.739 $\bullet$ migliaia mediante rinuncia di crediti commerciali al fine di rafforzare il patrimonio sociale della controllata a titolo di versamento in conto capitale senza l'obbligo di restituzione. Tale importo è stato iscritto dalla controllata come riserva di capitale costituente voce di patrimonio netto a copertura perdite;
  • capitalizzazione della partecipazione Aeffe Germany G.m.b.h. per Euro 500 migliaia; $\bullet$
  • sottoscrizione della partecipazione Aeffe Spagna S.l.u. per Euro 320 migliaia; $\bullet$
  • $\bullet$ svalutazione della partecipazione Aeffe France S.a.r.l. per Euro 1.556 migliaia.

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

L'indebitamento finanziario netto della Società si attesta a Euro 134.571 migliaia al 31 dicembre 2021 rispetto a Euro 79.686 migliaia al 31 dicembre 2020. L'incremento è determinato prevalentemente dall'acquisto della partecipazione di minoranza di Moschino S.p.A..

L'indebitamento finanziario al netto dell'effetto dell'applicazione del principio IFRS 16 è pari a Euro 120.741 migliaia al 31 dicembre 2021 rispetto a Euro 64.744 migliaia al 31 dicembre 2020.

PATRIMONIO NETTO

Il Patrimonio Netto complessivo si decrementa di Euro 17.054 migliaia. I motivi di questa riduzione sono riferibili alla perdita dell'esercizio e all'acquisto di azioni proprie.

3. ATTIVITA' DI RICERCA E SVILUPPO

L'attività di ricerca e sviluppo, considerata la particolarità delle nostre produzioni, si sostanzia nel continuo rinnovamento tecnico/stilistico dei nostri modelli e nell'altrettanto costante miglioramento dei materiali di realizzazione dei prodotti.

Tali costi sono contabilizzati a Conto Economico e per l'esercizio 2021 ammontano a Euro 16.738 migliaia.

4. INFORMAZIONI AI SENSI DELL'ART.2428, comma 3, al punto 6-bis, del Codice Civile

Ai sensi dell'art. 2428, comma 3, al punto 6-bis, del Codice Civile si evidenzia il fatto che l'azienda non utilizza strumenti finanziari.

La gestione dei fabbisogni finanziari e dei relativi rischi è svolta a livello di tesoreria centralizzata.

L'obiettivo principale di queste linee guida è quello di garantire la presenza di una struttura del passivo in equilibrio con la composizione dell'attivo di bilancio, al fine di mantenere una elevata solidità patrimoniale.

Il costo medio dell'indebitamento risulta tendenzialmente parametrato all'andamento del tasso EURIBOR a 3/6 mesi, più uno spread che dipende principalmente dalla tipologia di strumento di finanziamento utilizzato.

Il rischio di cambio per le transazioni commerciali in valuta diversa da quella di conto viene coperto mediante operazioni di indebitamento in valuta.

In riferimento agli obiettivi e alle politiche della Società, in materia di gestione del rischio finanziario, si rinvia alle informazioni già riportate nelle note al bilancio.

5. INFORMAZIONI SUL CAPITALE AZIONARIO

Relativamente alle informazioni sul capitale azionario si rimanda alla Relazione sul Governo Societario redatta ai sensi degli Artt. 124 bis TUF, 89 bis del Regolamento Emittenti Consob e dell'art. IA2.6 delle Istruzioni Regolamento di Borsa approvata dal Consiglio di Amministrazione del 17 marzo 2022, che è disponibile sul sito internet www.aeffe.com, sezione Governance.

I detentori di azioni in misura superiore al 3%, alla data della Relazione, risultano essere:

Azionisti rilevanti
Fratelli Ferretti Holding S.r.

Altri azionisti (*)

(*) 7.166% di azioni proprie detenute da Aeffe S.p.A.

6. AZIONI PROPRIE

Al 31 dicembre 2021 la Società possiede 7.693.067 azioni proprie dal valore nominale di euro 0,25, ciascuna che corrispondono al 7,166% del suo capitale sociale. Nel corso dell'esercizio 2021 sono state acquistate dalla Società 506.028 azioni proprie per un controvalore totale pari a Euro 936.224.

38,203%

Alla data della chiusura del Bilancio in esame, nel portafoglio della Società non risultano azioni di società controllanti, né direttamente né indirettamente detenute.

7. RAPPORTI INFRAGRUPPO E CON PARTI CORRELATE

Per quanto concerne le operazioni effettuate con parti correlate, ivi comprese le operazioni infragruppo, si precisa che le stesse non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando nel normale corso di attività delle società del gruppo. Dette operazioni sono regolate a condizioni di mercato, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e servizi prestati.

Le informazioni sui rapporti con parti correlate, ivi incluse quelle richieste dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, sono presentate nella Nota 37 e 38.

8. INFORMATIVA RELATIVA AL PERSONALE E ALL'AMBIENTE

Relativamente all'informativa relativa al personale e all'ambiente, si rimanda a quanto indicato nel Documento non finanziario consolidato 2021.

9. FATTI DI RILIEVO DELL'ESERCIZIO

In data 28 luglio 2021, la Società ha rilevato da Sinv Holding S.p.A., Sinv Real Estate S.p.A. e Sinv Lab S.r.l., la partecipazione del 30% di Moschino S.p.A., venendo così a possederne l'intero capitale.

L'operazione si inserisce nella strategia legata al marchio Moschino che ha come obiettivo il processo di futura integrazione delle collezioni abbigliamento donna all'interno della Società al fine di valorizzarne le potenzialità grazie allo sfruttamento delle sinergie.

L'operazione ha per la Società un elevato valore strategico e rappresenta un'importante opportunità di crescita e di sviluppo del business in quanto consente di pianificare in modo agile e flessibile, nel mediolungo termine, le strategie e attività legate al marchio Moschino, con l'obiettivo di rafforzarne il posizionamento e valorizzarne il grande potenziale di crescita. L'operazione si inserisce nella strategia di sviluppo che mira ad un business model del tutto indipendente, con il pieno controllo della catena del valore del brand, dal prodotto alla qualità e con effetti positivi sull'immagine, distribuzione e comunicazione.

Il corrispettivo per l'acquisizione delle azioni, pari ad Euro 66.571.000, è stato interamente versato. La congruità del prezzo è stata confermata da una fairness opinion indipendente resa da Deloitte Financial Advisory S.r.l. in data 22 luglio 2021.

In data 26 ottobre 2021, la Società ha reso noto l'accordo tra la controllata Moschino S.p.a. e Sinv S.p.A. per cessare anticipatamente la licenza di produzione e commercializzazione delle collezioni abbigliamento donna "Love Moschino" attualmente in capo a Sinv, S.p.A. in connessione con l'acquisizione del pieno controllo di Moschino S.p.A. avvenuta lo scorso luglio. Il valore di tale accordo è pari ad Euro 3.637 migliaia.

10. FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI DOPO LA CHIUSURA DEL PERIODO

Non sono intervenuti fatti di rilievo dopo la chiusura dell'esercizio.

11. EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

L'esercizio 2021 è stato caratterizzato da ricavi in linea con il 2020 e da una buona progressione della redditività, risultati ottenuti grazie ai benefici relativi all'efficientamento strutturale del modello di business. Rileviamo una crescita nella campagna vendite dell'Autunno Inverno 2022-23, alla quale ha contribuito l'attenuarsi dell'emergenza sanitaria legata alla pandemia del Covid 19.

Nonostante l'incertezza legata alle tensioni geopolitiche (Russia e Ucraina rappresentano un'incidenza del 2,4% del fatturato nel 2021), rimaniamo focalizzati sullo sviluppo di iniziative di medio-lungo termine: lo sviluppo del nuovo corso strategico di Moschino, con la gestione integrata di tutte le licenze abbigliamento del brand; la gestione diretta della distribuzione nella Mainland Cina; il significativo potenziamento del canale delle vendite online".

12. PROPOSTA DI APPROVAZIONE DEL BILANCIO E DESTINAZIONE DEL RISULTATO DI ESERCIZIO 2021

Signori Azionisti,

nel sottoporre alla Vostra approvazione il Bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021, Vi proponiamo di coprire la perdita dell'esercizio di Euro 15.920.237 mediante utilizzo della riserva straordinaria.

17 Marzo 2022

Per Il Consiglio di Amministrazione

Il Presidente Massimo Ferretti

96

EMARKET CERTIFIED

Stato Patrimoniale (*)

(Valori in unità di Euro) Note 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2021 2020
Marchi 2.645.627 2.771.388 (125.761)
Altre attività immateriali 640.591 669.002 (28.411)
Immobilizzazioni immateriali 3.286.218 3 440 390 (154.172)
Terreni 17.319.592 17.319.592
Fabbricati 21.848.306 22.111.725 (263.419)
Opere su beni di terzi 684.507 766.741 82.234
Impianti e macchinari 1.284.944 1.534.750 (249.806)
Attrezzature 50.239 64.443 (14.204)
Altre attività materiali 629.043 643.362 (14.319)
Immobilizzazioni materiali
Attività per diritti d'uso
41.816.631 42.440.613 (623.982)
Partecipazioni (3)
(4)
12.012.282
202.298.682
13.139.335
135.942.554
(1.127.053)
Altre attività (5) 977.745 2.345.643 66.356.128
(1.367.898)
Imposte anticipate (6) 2756.646 5.666.870 (2910.224)
ATTIVITA' NON CORRENTI 263.148.204 202.975.405 60.172.799
Rimanenze (7) 29.328.258 30.915.844 (1.587.586)
Crediti commerciali (8) 37.215,640 44.101.240 (6.885.600)
Crediti tributari (9) 4.949.448 7.583.374 (2.633.926)
Disponibilità liquide (10) 3.991.604 6.240.284 (2.248.680)
Altri crediti (11) 12.766.418 11.821.581 944.837
ATTIVITA' CORRENTI 88.251.368 100.662.323 (12.410.955)
TOTALE ATTIVITA' 351.399.572 303.637.728 47.761.844
Capitale sociale 24.917.359 25.043.866 (126.507)
Altre riserve 105.238.328 127.274.012 (22.035.684)
Utili/(perdite) esercizi precedenti 2.347.959 2.347.959
Risultato di esercizio (15.920.238) (21.028.744) 5.108.507
PATRIMONIO NETTO (12) 116.583.409 133.637.093 (17.053.685)
Accantonamenti (13) 5.505.593 1.004.948 4.500.645
Imposte differite (5) 6,800,786 7.735.169 (934.383)
Fondi relativi al personale (14) 3.076.827 3.238.057 (161, 230)
Passività finanziarie (15) 112.084.846 38.018.170 74.066.676
Passività non finanziarie (16) 206.935 379.767 (172.832)
PASSIVITA' NON CORRENTI 127.674.987 50.376.111 77.298.876
Debiti commerciali (17) 71.145.844 63.513.129 7.632.715
Debiti tributari (18) 1,441,944 1.689,764 (247.820)
Passività finanziarie (19) 26.478.253 47.908.287 (21.430.034)
Altri debiti (20) 8.075.135 6.513.344 1.561.791
PASSIVITA' CORRENTI 107.141.176 119.624.524 (12.483.348)
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 351.399.572 303.637.728 47.761.844

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sullo Stato Patrimoniale della Aeffe S.p.A. sono evidenziati nell'apposito schema di Stato Patrimoniale riportato nell'allegato II e sono ulteriormente descritti nella Nota 37 e 38.

Conto Economico(*)

(Valori in unità di Euro) Note Esercizio Esercizio
2021 % 2020 %
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI (21) 114.173.149 100,0% 114.378.980 100,0%
Altri ricavi e proventi (22) 7.766.600 6.8% 7.728.299 6,8%
TOTALE RICAVI 121.939.749 106,8% 122.107.279 106,8%
Var.rim.prod.in c.so lav., finiti.sem. (1.551.381) $(1, 4\%)$ .925.900 1.7%
Costi per materie prime, mat.di cons. e merci 47.110.540) $(41, 3\%)$ 49.489.428) $(43, 3\%)$
Costi per servizi 35.865.950 (31, 4%) 41.841.5 (36,6%)
Costi per godimento beni di terzi (25) 8.375.343 (7,3%) 8.126.140) $(7, 1\%)$
Costi per il personale e communicazioni di per il per sono (26) 640
28
(24, 6%) 27,496. (24,0%
Altri oneri operativi (27 1.252.730) $(1, 1\%)$ (1.957.443) (1,7%)
Ammortamenti e svalutazioni 16.785.758) (14, 7%) 17.884.913) (15,6%)
Proventi/(oneri) finanziari (29) (1.200.003) $(1, 1\%)$ 642.825) (0,6%
RISULTATO ANTE IMPOSTE (18.313.596) (16,0%) (23.405.234) (20,5%)
Imposte (30) 2.393.359 2,1% 2.376.490 2,1%
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO ( 15.920.237) (13.9%) (21.028.744) (18, 4%)

$\lambda$

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul Conto Economico della Aeffe S.p.A. sono evidenziati nell'apposito schema di Conto Economico riportato nell'allegato III e sono ulteriormente descritti nella Nota 37 e 38.

Conto Economico Complessivo

(Valori in unità di Euro) Esercizio Esercizio
2021 2020
Utile/(perdita) del periodo (A) (15.920.237) (21.028.744)
Rimisurazione sui piani a benefici definiti 33.782 (33.782)
Effetto fiscale relativo agli Altri utili/(perdite) che non saranno successivamente
riclassificati nell'utile/(perdita) d'esercizio
Totale altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) d'esercizio, al netto dell'effetto fiscale (B1)
(33.782) (33.782)
Utili/(perdite) su strumenti di cash flow hedge
Utili/perdite derivanti dalla conversione dei bilanci di imprese estere.
Effetto fiscale relativo agli Altri utili/(perdite) che saranno successivamente
riclassificati nell'utile/(perdita) d'esercizio
Totale altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) d'esercizio, al netto dell'effetto fiscale (B2)
Totale Altri utili/(perdite) complessivi, al netto dell'effetto fiscale (B1)+(B2)=(B) 33.782) 33.782)
Totale Utile/(perdita) complessiva (A) + (B) (15.954.019) (21.062.526)

Rendiconto Finanziario (*)

(Valori in migliaia di Euro) Note Esercizio Esercizio
2021 2020
Disponibilità liquide nette a inizio esercizio 6.240 6.946
Risultato del periodo prima delle imposte 18.314 23.405
Ammortamenti / svalutazioni 16.786 17.885
Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR 1.597 (147)
Imposte sul reddito corrisposte 4.121 (342)
Proventi (-) e oneri finanziari (+) 1.200 643
Variazione nelle attività e passività operative 18.478 (1.735)
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dell'attività operativa (32) 23.868 (7.101)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali (351) (324)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali (682) (425)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) Attività per diritti d'uso 7451 540)
Investimenti e svalutazioni (-) / Disinvestimenti e rivalutazioni (+) 76.009) 5.468
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dell'attività di investimento (33) (77.787) (6.757)
Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto (1.134) (907)
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari 53.749 15.322
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti per leasing 1,2401
Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari 1.368 620
Proventi e oneri finanziari (1, 200) 643)
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dell'attività finanziaria (34) 51.671 13.152
Disponibilità liquide nette a fine esercizio 3.992 6.240

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul Rendiconto Finanziario della Aeffe S.p.A. sono evidenziati nell'apposito schema di Rendiconto Finanziario riportato nell'allegato IV e sono ulteriormente descritti nella Nota 37 e 38.

Prospetti di Patrimonio Netto

(Valori in migliaia di Euro) Capitale sociale Riserva sovrapprezzo azioni Altre riserve Riserva Fair Value Riserva IAS Riserva legale riallineamento D.L. 104/2020
Riserva straordinaria da
Riserva da rimisurazione
piani a benefici definiti
Utili/(perdite) precedenti Risultato di esercizio Totale Patrimonio netto
SALDI AL 1 GENNAIO 2021 25.044 70.144 46.257 7.742 (116) 4.032 785 2.348 21.029 133.637
Copertura perdita 31/12/20
Totale utile/(perdita complessiva) al 31/12/21
Altre variazioni
(127) (810) (21.029)
(3.925)
3.807 (79) 21.029
(15.920)
(15.999)
1.055
SALDI AL 31 DICEMBRE 2021 24.917 69.334 21.303 7.742 (116) 4.032 3.807 864) 2.348 (15.920) 116.583
(Valori in migliaia di Euro) Capitale sociale Riserva sovrapprezzo
azioni
Altre riserve Riserva Fair Value Riserva IAS Riserva legale Riserva da rimisurazione
piani a benefici definiti
Utili/(perdite) precedenti Risultato di esercizio Totale Patrimonio netto
SALDI AL 1 GENNAIO 2020 25.286 70.775 41.377 7.742 (116) 3.775 ٠ 751 2.348 5.137 155.573
Destinazione utile 31/12/19
Totale utile/(perdita complessiva) al 31/12/20
Altre variazioni
(242) 631) 4.880 257 (34) (5.137)
(21.029)
(21.063)
(873)
SALDI AL 31 DICEMBRE 2020 25.044 70.144 46.257 7.742 (116) 4.032 $\blacksquare$ 785) 2.348 (21.029) 133.637

Relazione del Collegio Sindacale all'Assemblea degli Azionisti convocata per l'approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2021

(art 153, D. Lgs. 58/98 - ar. 2429 Codice Civile)

Signori Azionisti,

il Collegio Sindacale, ai sensi dell'art 153 del D.Lgs. n. 58/1998, Testo Unico della Finanza (TUF) e dell'art. 2429 - comma 2 - c.c., ha l'incarico di riferire all'Assemblea degli Azionisti, circa i risultati dell'esercizio sociale, l'attività svolta nell'adempimento dei propri doveri, formulando osservazioni in ordine al Bilancio e alla sua approvazione, per le materie di sua competenza.

Nel corso dell'esercizio il Collegio Sindacale ha svolto i propri compiti di vigilanza, nei termini previsti dalla vigente normativa, ha tenuto conto delle norme di comportamento emanate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, delle disposizioni Consob in materia di controlli societari e di attività del Collegio Sindacale, nonché delle indicazioni contenute nel Codice Corporate Governance delle società quotate, approvato nel gennaio 2020 dal Comitato appositamente istituito e promosso da Borsa Italiana S.p.A. (il "Codice") a cui AEFFE S.p.A. (in sequito anche "AEFFE" o "Società") aderisce.

A tale fine il Collegio Sindacale, oltreché partecipare alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati endoconsiliari, ha avuto un costante scambio di informazioni con le preposte funzioni amministrative e di audit, con l'Organo incaricato della vigilanza sull'efficacia, l'osservanza e l'aggiornamento del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai fini del D.Lgs. n. 231/01 della Società ("O.d.V"), nonché con "RIA GRANT THORNTON S.p.A", Società Incaricata della revisione legale dei conti e "BDO ITALIA S.p.A." in qualità di Revisore designato della verifica di conformità della Dichiarazione di carattere non finanziario ex D.Lgs. 254/2016 (la "Dichiarazione di carattere non finanziario", o "DNF") e del rilascio della relativa attestazione.

Il Collegio Sindacale

Il Collegio Sindacale in carica alla data della presente relazione è stato nominato dall'Assemblea ordinaria degli Azionisti del 22 aprile 2020 ed è costituito da:

  • Dott. Avv. Stefano Morri (Presidente):
  • Dott.ssa Carla Trotti (Sindaco Effettivo)
  • Dott. Fernando Ciotti (Sindaco Effettivo); $\blacksquare$

Sono Sindaci supplenti la Dott.ssa Daniela Elvira Bruno ed il Dott. Nevio Dalla Valle.

Il Collegio Sindacale dichiara che tutti i propri componenti rispettano le disposizioni regolamentari emanate da Consob in materia di limite al cumulo degli incarichi.

* * * * * * * * *

Vi rappresentiamo che il Bilancio della Società al 31 dicembre 2021 è redatto in base ai principi contabili internazionali IAS/IFRS emessi dall'International Accounting Standards Board (IASB) e omologati dall'Unione

Europea, in vigore al 31 dicembre 2021, nonché conformemente ai provvedimenti emanati in attuazione dell'articolo 9 del D.Lgs. 38/2005.

Nel Bilancio separato e nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2021 di AEFFE, sono riportate le previste dichiarazioni di conformità da parte del Presidente del Consiglio di Amministrazione e del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, ex Legge 262/2005.

Impatti economici patrimoniali dei contagi da Covid-19 e incremento dei prezzi dell'energia

Il Collegio Sindacale ha monitorato costantemente, nell'ambito delle proprie verifiche periodiche, l'evoluzione della situazione economico-finanziaria e patrimoniale, anche in relazione agli effetti degli incrementi dei contagi da Covid-19 e dal sensibile incremento dei prezzi dell'energia sulle attività della Società e del Gruppo.

Operazioni significative non ricorrenti

Nel corso dell'esercizio non sono state rilevate operazioni significative non ricorrenti.

Procedura di Impairment Test

In linea con quanto previsto dal documento congiunto di Banca d'Italia/Consob/ISVAP, del 3 marzo 2010, il Consiglio di Amministrazione, in data 17 marzo 2022, ha provveduto ad approvare la rispondenza della metodologia di impairment test alle prescrizioni del principio contabile internazionale IAS 36.

Nelle Note illustrative al Bilancio sono riportate le informazioni e gli esiti del processo valutativo condotto. Si segnala che, ad esito dei test svolti, non sono emerse situazioni di impairment.

Per i dettagli del processo di impairment, si rinvia alle Note Illustrative al Bilancio d'esercizio e del Bilancio consolidato.

Il Collegio Sindacale ritiene che la metodica utilizzata di impairment test adottata dalla Società, sia adequata.

Operazioni atipiche o inusuali

Non risulta che la Società abbia posto in essere operazioni atipiche o inusuali così come definite dalla comunicazione Consob DEM/6064293, del 28 luglio 2006.

Operazioni infragruppo o con parti correlate

Ai sensi dell'articolo 2391-bis del Codice Civile e della delibera Consob 17221 del 12 marzo 2010 recante "Regolamento operazioni con parti correlate", successivamente modificata con delibera Consob n. 17389 del 23 giugno 2010, in data 10 novembre 2010 il Consiglio di Amministrazione ha approvato la "Procedura per le operazioni con parti correlate" (la "Procedura").

Segnaliamo che la Procedura adottata dalla Società per le operazioni effettuate nel corso dell'esercizio 2021, è coerente con i principi contenuti nel Regolamento Consob, come aggiornato con delibera del 10 giugno 2020, numero 21396 e risulta pubblicata sul sito internet della Società (www.AEFFE.com).

Le operazioni con Parti Correlate sono indicate nelle Note Illustrative al Bilancio d'esercizio e al Bilancio consolidato della Società e del Gruppo, nelle quali sono riportati anche i conseguenti effetti economici e patrimoniali.

Il Collegio ha vigilato sull'osservanza del Regolamento e sulla correttezza del processo seguito dal Consiglio di Amministrazione in tema di qualificazione delle Parti Correlate e non ha nulla da segnalare.

Attività svolta dal Collegio Sindacale nel corso dell'esercizio 2021

Nell'espletamento della sua attività il Collegio Sindacale:

  • ha vigilato sull'osservanza della legge e dell'atto costitutivo;
  • ha vigilato sul rispetto dei principi di corretta amministrazione; $\alpha$
  • ha partecipato alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e tramite il Presidente del Collegio Sindacale o Sindaco all'uopo delegato, alle riunioni del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità, del Comitato per la Remunerazione, ottenendo dagli Amministratori periodiche informazioni, con cadenza almeno trimestrale, sul generale andamento della gestione, sulla sua prevedibile evoluzione. nonché sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate da AEFFE e dal Gruppo di Società che ad essa fanno capo (il "Gruppo"), assicurandosi che le delibere assunte e poste in essere non fossero manifestamente imprudenti, azzardate, in potenziale conflitto di interessi, in contrasto con le delibere assembleari o tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale:
  • ha vigilato sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo, tramite osservazioni dirette, raccolta di informazioni dai Responsabili delle Funzioni aziendali e la partecipazione ai Comitati endoconsiliari;
  • ha vigilato sull'adeguatezza e sul funzionamento del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, mediante la partecipazione alle riunioni del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità, mediante l'ottenimento di informazioni dall'Amministratore Delegato e dal Consigliere Delegato, nonché dall'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, dai Responsabili delle Funzioni Aziendali, dai Rappresentanti della Società di revisione e dall'Organismo di Vigilanza, del quale fa parte anche un componente del Collegio. Ha inoltre avuto incontri con i Responsabili dell'Internal Audit della Società, dai quali ha ottenuto informazioni sullo stato di attuazione del Piano di Audit per l'esercizio;
  • ha vigilato sull'adeguatezza del sistema amministrativo-contabile tramite incontri con il Chief Financial Officer, il quale ha svolto fino allo scorso anno, la funzione di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e con la Società di revisione RIA GRANT THORNTON S.p.A., anche al fine dello scambio di dati ed informazioni;
  • ha vigilato sulle modalità di attuazione delle regole di Governo Societario adottate dalla Società, anche in aderenza ai principi contenuti nel Codice. In particolare:
  • ha verificato la corretta applicazione dei criteri di accertamento adottate dal Consiglio di Amministrazione per valutare l'indipendenza dei propri membri;
  • ha verificato l'indipendenza della Società di revisione;
  • ha valutato l'indipendenza dei componenti l'Organo di Controllo:

  • ha vigilato sull'adeguatezza delle disposizioni impartite alle Società Controllate, ai sensi dell'art. 114. $\blacksquare$ comma 2, del TUF. Tali disposizioni hanno permesso a queste ultime di fornire tempestivamente alla Società le notizie necessarie per adempiere agli obblighi di comunicazione previsti dalla legge:

  • ha vigilato sulle operazioni con Parti Correlate e infragruppo; a tale riguardo riteniamo che le informazioni fornite nella relazione sulla gestione, siano adeguate;
  • ha vigilato sulla corretta attuazione degli adempimenti posti a carico della Società dalle normative sugli abusi di mercato ("Market Abuse Regulation"), inclusi quelli afferenti alle c.d. operazioni di "internal dealing", e sulla "Tutela del risparmio", nonché in materia di informativa societaria.

Alla luce di tutto quanto sopra, e tenuto conto della natura evolutiva del Sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, dalle analisi svolte e sulla base degli elementi informativi acquisiti, non sono emersi elementi che possano indurre questo Collegio a ritenere non adeguato, nel suo complesso, il sistema di controllo interno e gestione dei rischi della Società.

L'Internal Audit e l'O.d.V, in occasione degli incontri periodici, non hanno segnalato criticità nell'ambito delle rispettive competenze.

La relazione annuale del Consiglio di Amministrazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari, non ha evidenziato problematiche tali da essere portate alla Vostra attenzione.

Attività di vigilanza sul processo di informativa finanziaria

Il Collegio ha verificato l'esistenza di una adeguata organizzazione a presidio del processo di raccolta, formazione e diffusione delle informazioni finanziarie.

Ha, inoltre, preso atto che il Dirigente preposto alla redazione dei documenti societari ha confermato:

  • l'adeguatezza e idoneità dei poteri e dei mezzi conferitigli dal Consiglio di Amministrazione;
  • di aver avuto accesso diretto a tutte le informazioni necessarie per la produzione dei dati $\mathbf{m}$ . contabili, senza necessità di autorizzazione alcuna;
  • di aver partecipato ai flussi informativi interni ai fini contabili e aver approvato tutti i relativi processi aziendali.

Pertanto, il Collegio esprime una valutazione di adeguatezza del processo di formazione dell'informativa finanziaria e ritiene non sussistano rilievi da sottoporre all'Assemblea.

Attività di vigilanza sul processo di informativa non finanziaria

Il Collegio ha vigilato sull'osservanza delle disposizioni stabilite nel D.Lgs. 254/2016, verificando l'esistenza di adeguate norme poste a presidio del processo di raccolta, formazione e rappresentazione della informativa non finanziaria.

Il Collegio Sindacale esprime, pertanto, una valutazione di adeguatezza del processo di formazione dell'informativa non finanziaria, in funzione degli obiettivi strategici del Gruppo in ambito socio-ambientale, e ritiene non sussistano rilievi da sottoporre all'Assemblea. Nella redazione della Dichiarazione di carattere non finanziario, la Società non si è avvalsa della facoltà dell'omissione di informazioni concernenti sviluppi imminenti ed operazioni in corso di negoziazione, di cui all'art. 3, comma 8, del D.Lgs. 254/2016.

Esposti, denunce ai sensi dell'art. 2408 del Codice Civile. Eventuali omissioni, fatti censurabili o irregolarità rilevate

Nel corso dell'esercizio 2021 non sono pervenuti al Collegio Sindacale esposti e/o denunce, ai sensi dell'articolo 2408 del Codice Civile, né sono stati rilevati fatti censurabili, omissioni, o irregolarità.

Remunerazione degli amministratori, del direttore generale e dei dirigenti aventi responsabilità strategica

Nel corso dell'anno 2021 il Collegio Sindacale ha espresso, ai sensi e per gli effetti dell'articolo 2389, comma 3 del Codice Civile parere favorevole circa la remunerazione del Consigliere nominato lo scorso mese di dicembre.

Ulteriori pareri espressi dal Collegio Sindacale

Il Collegio Sindacale nel corso dell'esercizio 2021 ha espresso parere favorevole alla attribuzione in capo al C.E.O., della nomina di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili ex legge 262/05.

Vigilanza ai sensi del D.Lgs. n. 39/2010 - verifica dell'indipendenza della società di revisione

Il Collegio ha vigilato sulla revisione legale dei conti annuali e dei conti consolidati, sull'indipendenza della Società di revisione, con particolare attenzione agli eventuali servizi diversi dalla revisione prestati e sull'esito della revisione legale.

Nell'ambito degli incontri con la società di revisione, il Collegio Sindacale - tenuto anche conto delle interpretazioni fornite dai più autorevoli organismi rappresentativi delle professioni contabili e delle imprese quotate - ha adempiuto al dovere di vigilanza di cui all'articolo 19 del D.Lgs. 39/2010, richiedendo alla RIA GRANT THORNTON S.p.A., di illustrare, tra l'altro, l'approccio di revisione adottato, i fondamentali aspetti del piano di lavoro e le principali evidenze riscontrate nelle verifiche svolte.

Con riferimento all'indipendenza della Società di revisione, RIA GRANT THORNTON S.p.A., il Collegio Sindacale ha valutato la compatibilità degli incarichi diversi dalla revisione legale, con i divieti di cui all'art. 5 del Regolamento UE 537/2014 e l'assenza di potenziali rischi per l'indipendenza del revisore, derivanti dallo svolgimento dei servizi medesimi.

Il Collegio ha altresì esaminato la relazione di trasparenza della RIA GRANT THORNTON, prodotta dalla Società lo scorso dicembre, come previsto dall'articolo 18 del D.Lgs. 39/2010 e pubblicata sul sito internet della medesima Società di Revisione.

Nell'esercizio 2021 la Società di revisione ha svolto nei confronti del Gruppo le attività riportate nelle Note al Bilancio consolidato. Il Collegio Sindacale dichiara che i corrispettivi relativi a tali attività sono adeguati alla dimensione, alla complessità e alle caratteristiche dei lavori svolti e che gli incarichi per servizi diversi dalla revisione, non sono tali da minarne l'indipendenza.

Osservazioni sulla relazione della Società di Revisione

Si rappresenta che RIA GRANT THORNTON S.p.A., in data odierna, ha rilasciato:

  • $\blacksquare$ in qualità di Revisore Incaricato, le relazioni previste dagli artt. 14 del D.Lgs. 39/2010 e 10 del Regolamento UE 537/2014, redatte in conformità alle disposizioni contenute nel citato decreto, come modificato dal D.Lgs. 135/2016; le relazioni riportano un giudizio senza rilievi sul Bilancio d'esercizio e consolidato e l'attestazione che essi forniscono una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società e del Gruppo al 31 dicembre 2021, del risultato economico e dei flussi di cassa, in conformità ai principi contabili applicabili;
  • la relazione aggiuntiva prevista dall'art. 11 del Regolamento UE 537/2014, dalla quale non risultano carenze significative nel sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, in relazione al processo di informativa finanziaria, con allegata la dichiarazione di cui all'art. 6 del Regolamento UE 537/2014 dalla quale non emergono situazioni che possano comprometterne l'indipendenza.

Si rappresenta che BDO ITALIA S.p.A., in data odierna, ha comunicato al Collegio il rilascio, in qualità di Revisore designato, della limited assurance circa la conformità della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario al 31 dicembre 2021; in tale attestazione il Revisore Designato - anticipando l'esito della attività svolta - conclude che non sono pervenuti alla sua attenzione elementi che facciano ritenere che la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario del Gruppo, relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021, non sia stata redatta, in tutti gli aspetti significativi, in conformità a quanto richiesto dal D. Lgs n. 254/2016 e dai GRI Standards. La relazione già predisposta sarà rilasciata previa sottoscrizione del manager incaricato.

Autovalutazione del Collegio Sindacale

In ottemperanza alle previsioni di cui alle "Norme di Comportamento del Collegio Sindacale di società quotate" del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, che prevedono che il Collegio Sindacale sia tenuto ad effettuare, dopo la nomina e successivamente con cadenza annuale, una valutazione sul proprio operato in relazione alla concertata pianificazione della propria attività, sull'idoneità dei componenti, sull'adeguata composizione dell'Organo con riferimento ai reguisiti di professionalità. competenza, onorabilità e indipendenza, nonché sull'adeguatezza della disponibilità di tempo e di risorse, rispetto alla complessità dell'incarico (la "Autovalutazione"), si informa che il Collegio Sindacale ha svolto l'Autovalutazione per l'esercizio 2021, i cui esiti sono oggetto di specifica esposizione nell'ambito della "Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari 2021" ex art. 123-bis del TUF della Società, messa disposizione del pubblico nei termini di legge sul sito internet di AEFFE (www.AEFFE.com) e con le altre modalità previste dalla normativa vigente.

Riunioni del Collegio Sindacale, del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati endoconsiliari

Nel corso dell'esercizio 2021:

  • si sono tenute numero 9 riunioni del Collegio Sindacale, della durata media di circa 2 ore e 35 minuti ciascuna:
  • Il Collegio Sindacale ha avuto periodici incontri e scambi di informazioni, con i Rappresentanti di RIA GRANT THORNTON S.p.A.;

  • si sono tenute numero 10 riunioni del Consiglio di Amministrazione. A tal riguardo si evidenzia che il Consiglio di Amministrazione è composto da nove membri, di cui cinque indipendenti; quattro amministratori su nove sono di genere femminile;

  • il Comitato Controllo e Rischi e Sostenibilità si è riunito 9 volte; il Comitato per la Remunerazione 3 volte.

Il Collegio Sindacale ha assistito a tutte le riunioni del Consiglio di Amministrazione e, tramite la partecipazione del Presidente o di un Sindaco delegato, alle riunioni dei Comitati endoconsiliari.

Infine, il Collegio dà atto di aver assistito all'Assemblea ordinaria degli azionisti del 28 aprile 2021.

* * * * * * * * *

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione ed il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari hanno rilasciato, in data 17 marzo 2022, le dichiarazioni ex art. 154-bis del TUF, attestando che:

  • " il Bilancio d'esercizio e il Bilancio consolidato sono redatti in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità Europea, ai sensi del Regolamento (CE) n. 1606/2002, del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002;
  • i citati documenti corrispondono alle risultanze dei libri e delle scritture contabili e sono idonei a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'Emittente e del Gruppo.

Il Collegio Sindacale ha riscontrato la completezza e l'adequatezza delle informazioni fornite dal Consiglio di Amministrazione nelle proprie relazioni, anche relativamente ai rischi ed alle incertezze significative cui sono esposti la Società ed il Gruppo.

Come indicato nella Relazione sulla Gestione, non si sono verificati fatti di rilievo dopo la chiusura dell'esercizio.

. . . . . . . . .

Conclusioni

Sulla base dell'attività di vigilanza svolta nel corso dell'esercizio e considerando anche le risultanze dell'attività svolta dal soggetto incaricato dalla visione legale dei conti, RIA GRANT THORNTON S.p.A., contenute nella Relazione di revisione del Bilancio redatto ai sensi degli articoli 14 e 16 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, numero 39, rilasciata in data odierna - in cui si esprime un giudizio finale senza rilievi - il Collegio Sindacale, ai sensi dell'art. 153, comma 2, D.Lgs. 24.2.1998, n. 58, ritiene che il Bilancio di esercizio fornisca una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società al 31 dicembre 2021 e rappresenta in modo compiuto la realtà aziendale della AEFFE S.p.A., al 31 dicembre 2021 e non ha obiezioni da formulare in merito alle proposte deliberative del Consiglio di Amministrazione di:

  • approvare il Bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021
  • coprire la perdita d'esercizio di Euro 15.920.237 mediante utilizzo della riserva straordinaria.

Infine, il Collegio Sindacale rende noto che, in ossequio al dettato dell'articolo 19, comma 1, del D.Lgs. 39/2010, provvederà ad informare l'Organo Amministrativo della Società, circa gli esiti della revisione legale dei conti effettuato dal Soggetto Incaricato e trasmetterà, allo stesso, la Relazione aggiuntiva del Revisore corredata dalle proprie osservazioni.

San Giovanni in Marignano, 29 Marzo 2022

Il Collegio Sindacale Stefano MORRI Fernando CIOTTI Carla TROTTI

Relazione della società di revisione indipendente ai sensi degli artt. 14 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e 10 del Regolamento (UE) n. 537 del 16 aprile 2014

Ria Grant Thornton S.p.A. Via San Donato, 197 40127 Bologna

T +39 051 6045911 F +39 051 6045999

Agli Azionisti della Aeffe S.p.A.

Relazione sulla revisione contabile del bilancio d'esercizio

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio della Società Aeffe S.p.A. (nel seguito anche la "Società"), costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2021, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società al 31 dicembre 2021, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Società in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio d'esercizio nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

Società di revisione ed organizzazione contabile Sede Legale: Via Melchiorre Gioia n .8 - 20124 Milano - Iscrizione al registro delle Speciale delle società di revisione centre contabile della CONSOB al n. 49 Capitale Sociale: e 1.832.610,00 interamente versato Uffici:
Speciale delle società di revisione tenuto dalla CONSOB al n. 49 Capitale Sociale: € 1

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Valutazione delle partecipazioni

Descrizione dell'aspetto chiave

Il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2021 include attività relative a partecipazioni in società controllate pari a 202,3 milioni di euro, con un incremento di 66,4 milioni di euro, a seguito dell'acquisto della quota minoritaria residuale del 30% di Moschino $S.p.A.$

Come indicato nelle note esplicative, le partecipazioni sono contabilizzate al costo storico, che viene ridotto per perdite durevoli di valore come previsto dallo IAS 36. Il valore originario viene ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della svalutazione effettuata.

Come nei precedenti esercizi, gli amministratori hanno svolto test di impairment per indentificare la stima del valore recuperabile di alcune partecipazioni in imprese controllate di particolare rilevanza, al fine di verificare la consistenza del valore contabile. Tale valore recuperabile è basato sul valore d'uso, determinato con il metodo dell'attualizzazione dei flussi finanziari attesi.

L'informativa è riportata nelle note esplicative alle note 4,13, 28, nonché nelle illustrazioni dei principi contabili adottati e nel paragrafo "Principali stime adottate dalla Direzione".

Per la complessità di tali processi di stima, abbiamo considerato la valutazione delle partecipazioni un aspetto chiave dell'attività di revisione.

Valutazione delle rimanenze

Descrizione dell'aspetto chiave

Il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2021 include rimanenze pari a 29,3 milioni di euro, al netto di un fondo svalutazione di 2,3 milioni di euro.

La determinazione del fondo svalutazione rimanenze rappresenta una stima contabile complessa che richiede un elevato grado di giudizio in quanto influenzata da molteplici fatturi, tra cui:

Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave

Le procedure di revisione svolte hanno incluso:

  • la comprensione del processo adottato nella predisposizione del test di impairment sulle società controllate:
  • la comprensione del processo adottato nella predisposizione del budget 2022 del Gruppo Aeffe, approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 27 gennaio 2022 e delle stime del management per gli esercizi 2023-2026. presi a riferimento per lo svolgimento dei test di impairment:
  • la stima del valore recuperabile prendendo come base l'enterprise value, ottenuto mediante l'applicazione dei multipli EV/Ebitda o EV/Sales alle grandezze fondamentali delle Società oggetto di test. I risultati ottenuti sono stati rettificati per tenere conto della posizione finanziaria netta alla data di verifica;
  • l'esame dell'appropriatezza dell'informativa fornita dagli amministratori nelle note esplicative in relazione alle partecipazioni e ai test di impairment,

Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave

Le procedure di revisione svolte hanno incluso:

  • la comprensione dei processi aziendali, del relativo ambiente informatico e dei controlli rilevanti adottati dagli amministratori al fine di determinare la valutazione delle rimanenze:
  • l'analisi della movimentazione delle giacenze di magazzino nell'esercizio,

  • le caratteristiche del settore in cui il la Società opera;

  • la stagionalità delle vendite;
  • le politiche di prezzo adottate e le capacità di smaltimento nei canali di vendita.

Per tali ragioni abbiamo considerato la valutazione delle rimanenze un aspetto chiave dell'attività di revisione.

L'informativa è riportata nelle note illustrative alla nota 7 e nel paragrafo "Criteri di valutazione".

tenuto conto del ciclo di vita atteso delle rimanenze in base all'anzianità delle stesse e l'analisi del trend storico delle vendite e della redditività per stagione;

la verifica, tramite analisi documentale e discussione con le funzioni aziendali coinvolte, della metodologia adottata ai fini della determinazione del fondo svalutazione, volta alla comprensione delle assunzioni poste alla base delle dinamiche attese di smaltimento delle merci;

  • la verifica della completezza e dell'accuratezza della base dati utilizzata dagli amministratori per il calcolo del fondo svalutazione nonché la verifica dell'accuratezza matematica adottata nel calcolo dello stesso;
  • l'esame dell'appropriatezza dell'informativa fornita dagli amministratori nelle note illustrative, in relazione alle rimanenze.

Responsabilità degli amministratori e del collegio sindacale per il bilancio d'esercizio

Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d'esercizio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia.

Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Società.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base del bilancio d'esercizio.

Grant Thornton

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile, Inoltre:

  • abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio d'esercizio, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno della Società;
  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli amministratori, inclusa la relativa informativa;
  • siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio, ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che la Società cessi di operare come un'entità in funzionamento;
  • abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio d'esercizio nel suo $\bullet$ complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio d'esercizio rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) 537/2014

L'assemblea degli azionisti della Aeffe S.p.A. ci ha conferito in data 13 aprile 2016 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2016 al 31 dicembre 2024.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par, 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio d'esercizio espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato per il controllo interno e la revisione legale, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio sulla conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815

Gli amministratori della Aeffe S.p.A. sono responsabili per l'applicazione delle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea in materia di norme tecniche di regolamentazione relative alla specificazione del formato elettronico unico di comunicazione (ESEF -European Single Electronic Format) (nel seguito "Regolamento Delegato") al bilancio d'esercizio, da includere nella relazione finanziaria annuale.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 700B al fine di esprimere un giudizio sulla conformità del bilancio d'esercizio alle disposizioni del Regolamento Delegato.

A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio è stato predisposto nel formato XHTML in conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato.

Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10 e dell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98

Gli amministratori della Aeffe S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari della Aeffe S.p.A. al 31 dicembre 2021, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio d'esercizio e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98, con il bilancio d'esercizio della Aeffe S.p.A. al 31 dicembre 2021 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio d'esercizio della Aeffe S.p.A. al 31 dicembre 2021 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, co. 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Bologna, 29 marzo 2022

Ria Grant Thornton S.p.A. Marco Bass Socio

NOTE ILLUSTRATIVE

INFORMAZIONI GENERALI

Aeffe S.p.A. ("Società") è un ente organizzato secondo l'ordinamento giuridico della Repubblica Italiana ed è la Società Capogruppo che detiene direttamente o indirettamente tramite altre società le quote di partecipazione al capitale nelle società a capo dei settori di attività in cui opera Aeffe Group.

La Società ha sede in San Giovanni in Marignano in provincia di Rimini ed è attualmente quotata sull'MTA -Segmento Star - di Borsa Italiana.

La Società dispone ad oggi delle seguenti sedi secondarie ed unità locali:

  • 1) Ufficio e sala di esposizione in Via Donizetti 48 Milano (MI);
  • 2) Deposito in Via degli Olmi 15 San Giovanni in Marignano (RN);
  • 3) Ufficio di rappresentanza e Show Room in Via Donizetti 47 Milano (MI);
  • 4) Deposito in Via Tavollo snc San Giovanni in Marignano (RN);
  • 5) Deposito in Via Erbosa I tratto n.92 Gatteo (FC);
  • 6) Deposito in Via Raibano 55/A Coriano (RN);
  • 7) Deposito in Via delle Tamerici 9 San Giovanni in Marignano (RN);
  • 8) Deposito in Via Chieri 107 Andenzeno (TO);
  • 9) Deposito in Via Lorenzatti 15 Vallefoglia (PU).

Il presente bilancio è stato redatto in Euro che è la moneta corrente dell'economia in cui opera la Società.

Il bilancio di esercizio include le relative note esplicative in grado di illustrare la situazione economico patrimoniale al 31 dicembre 2021 della Società e viene comparato con il bilancio dell'esercizio precedente redatto in omogeneità di criteri.

Tutti i valori sono indicati, salvo diversa espressa indicazione, in migliaia di Euro, previo arrotondamento.

Il bilancio di esercizio è costituito dallo Stato Patrimoniale, Conto Economico, Conto Economico Complessivo, prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto, Rendiconto Finanziario e dalla presente nota di commento.

Ove non diversamente indicato nei criteri di valutazione descritti di seguito, il presente bilancio è stato redatto in conformità al principio del costo storico.

Il bilancio di esercizio è stato sottoposto alla revisione contabile della società Ria Grant Thornton S.p.A.

La Società è sottoposta al controllo della società Fratelli Ferretti Holding S.r.l. della quale all'allegato V si riportano i dati dell'ultimo bilancio d'esercizio approvato. Si ricorda che la società Fratelli Ferretti Holding S.r.l. redige anche il bilancio consolidato redatto secondo i principi contabili internazionali.

DICHIARAZIONE DI CONFORMITA' E CRITERI DI REDAZIONE

In ottemperanza all'art. 3 del d.lgs. 38/2005 del 28 febbraio 2005 il presente bilancio è stato redatto in conformità ai Principi Contabili Internazionali (IAS/IFRS). Le Note esplicative al bilancio sono state redatte in conformità ai principi IAS/IFRS, e sono state integrate con le informazioni aggiuntive richieste dalla CONSOB e dai provvedimenti da essa emanati in attuazione dell'art. 9 del d.lgs. 38/2005 (delibere 15519 e 15520 del 27 luglio 2006 e comunicazione DEM/6064293 del 28 luglio 2006, ai sensi dell'art. 114 comma 5 del TUF), dall'art 78 del Regolamento Emittenti, dal documento CE del novembre 2003 e, dove applicabili, dal Codice Civile. In coerenza con il documento di bilancio del precedente esercizio, alcune informazioni sono contenute nella Relazione del Consiglio di Amministrazione (Relazione sulla gestione).

SCHEMI DI BILANCIO

Nell'ambito delle scelte consentite dallo IAS 1 per la presentazione della propria situazione economica e patrimoniale, la Società ha optato per uno schema di stato patrimoniale che prevede la suddivisione tra attività e passività correnti e non correnti e per uno schema di conto economico basato sulla classificazione dei costi per natura, ritenuto maggiormente rappresentativo delle dinamiche aziendali. Per l'esposizione del rendiconto finanziario è utilizzato lo schema "indiretto".

Si precisa, infine, che, con riferimento alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di bilancio, sono stati inseriti specifici schemi supplementari di Conto Economico, di Stato Patrimoniale e di Rendiconto Finanziario con evidenza dei rapporti significativi con parti correlate al fine di non compromettere la leggibilità complessiva degli schemi di bilancio.

CRITERI DI VALUTAZIONE

I principi contabili e i principi di consolidamento adottati nella redazione della presente relazione finanziaria sono coerenti con quelli applicati per la redazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2020, tenuto anche conto di quanto di seguito esposto relativamente ai nuovi principi contabili, agli emendamenti e alle interpretazioni applicabili dal 1º gennaio 2021.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni omologati dalla Unione Europea, applicabili dal 1 gennaio 2021, che hanno trovato applicazione per la prima volta nel bilancio consolidato del Gruppo AEFFE chiuso al 31 dicembre 2021

Modifiche a IFRS 9, IAS 39, IFRS 7, IFRS 4 e IFRS 16 - Riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse - Fase 2

Con il regolamento (UE) 2021/25 del 13 gennaio 2021, l'UE ha omologato il documento "Riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse - Fase 2 (Modifiche all'IFRS 9, allo IAS 39, all'IFRS 7, all'IFRS 4 e all'IFRS 16)".

Nell'agosto 2020, lo IASB ha emesso delle modifiche all'IFRS9, allo IAS 39, all'IFRS 7, all'IFRS4 e all'IFRS 16. Tali modifiche integrano quelle apportate nel 2019 ("IBOR - fase 1") e si concentrano sugli effetti sulle entità quando un tasso d'interesse esistente di riferimento viene sostituito con un nuovo tasso di riferimento a seguito della riforma.

Lo IASB ha affrontato queste tematiche in un progetto suddiviso in due fasi: la fase 1 ha affrontato le questioni pre-sostituzione (questioni che riguardano l'informativa finanziaria nel periodo precedente la sostituzione di un benchmark dei tassi di interesse esistente). Questa parte del progetto si è conclusa il 26 settembre 2019 pubblicando la "Riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse (Modifiche all'IFRS 9, allo IAS 39 e all'IFRS 7)".

La fase 2 del progetto ha riguardato le questioni legate alla sostituzione del tasso di riferimento. In particolare, le modifiche incluse nella "Riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse - Fase 2 (Modifiche all'IFRS 9, allo IAS 39, all'IFRS 7, all'IFRS 4 eall'IFRS16)" riguardano la modifica delle attività finanziarie, delle passività finanziarie e delle passività di leasing, di specifici requisiti di hedge accounting e obblighi di informativa in applicazione dell'IFRS 7, per accompagnare le modifiche introdotte e l'hedge accounting:

modifica delle attività finanziarie, delle passività finanziarie e delle passività di leasing: lo IASB ha introdotto un espediente pratico per le modifiche richieste dalla riforma (modifiche richieste come conseguenza diretta della riforma IBOR e apportate su una base economicamente equivalente). Queste modifiche sono prese in considerazione aggiornando il tasso di interesse effettivo. Tutte le

altre modifiche sono contabilizzate utilizzando gli attuali requisiti IFRS. Un analogo espediente pratico è stato proposto per la contabilità del locatario che applica l'IFRS 16;

  • requisiti di hedge accounting: in base agli emendamenti pubblicati. l'hedge accounting non è interrotta a causa della riforma dell'IBOR. Le relazioni di copertura (e la relativa documentazione) devono essere modificate per riflettere le modifiche all'elemento coperto, allo strumento di copertura ed al rischio coperto. Le relazioni di copertura modificate dovrebbero soddisfare tutti i criteri qualificanti per applicare l'hedge accounting, compresi i requisiti di efficacia;
  • disclosures: al fine di consentire agli utenti di comprendere la natura e l'entità dei rischi derivanti dalla riforma dell'IBOR a cui l'entità è esposta e il modo in cui l'entità gestisce tali rischi, nonché i progressi dell'entità nella transizione dagli IBOR ai tassi di riferimento alternativi ed il modo in cui l'entità sta gestendo questa transizione. Le modifiche richiedono che un'entità comunichi informazioni su:
  • d) le modalità di gestione della transizione dai tassi di riferimento ai tassi di interesse alternativi. i progressi compiuti alla data di riferimento ed i rischi derivanti dalla transizione;
  • e) informazioni quantitative sulle attività finanziarie non derivate, sulle passività finanziarie non derivate e sui derivati che continuano a fare riferimento ai valori di riferimento dei tassi di interesse soggetti alla riforma, disaggregati per indici di riferimento significativi sui tassi di interesse:
  • la misura in cui la riforma dell'IBOR ha comportato modifiche alla strategia di gestione del $f$ ) rischio di un'entità, una descrizione di tali cambiamenti ed il modo in cui l'entità gestisce tali rischi.

Lo IASB ha inoltre modificato l'IFRS 4 per richiedere alle società di assicurazione che applicano l'esenzione temporanea dall'IFRS 9, di applicare le modifiche nella contabilizzazione delle modifiche direttamente richieste dalla riforma dell'IBOR.

L'adozione di dette modifiche non ha comportato effetti sul bilancio al 31 dicembre 2021.

Modifiche all'IFRS 4 - Proroga dell'esenzione temporanea dall'applicazione dell'IFRS 9

Il 25 giugno 2020 l'International Accounting Standards Board ha pubblicato la proroga dell'esenzione temporanea dall'applicazione dell'IFRS 9 (modifiche all'International Financial Reporting Standard (IFRS) 4 Contratti assicurativi).

Le modifiche all'IFRS 4 mirano a rimediare alle conseguenze contabili temporanee dello sfasamento tra la data di entrata in vigore dell'IFRS 9 Strumenti finanziari e la data di entrata in vigore del futuro IFRS 17 Contratti assicurativi. In particolare, le modifiche all'IFRS 4 prorogano la scadenza dell'esenzione temporanea dall'applicazione dell'IFRS 9 fino al 2023 al fine di allineare la data di entrata in vigore dell'IFRS 9 al nuovo IFRS 17.

Tali modifiche sono state omologate il 15 dicembre 2020 con il regolamento (UE) 2020/2097, con applicazione obbligatoria per i bilanci che iniziano dal 1º gennaio 2021 degli IFRS adopter dei Paesi membri.

L'adozione di dette modifiche non ha comportato effetti sul bilancio al 31 dicembre 2021.

Modifiche all'IFRS 16 - Concessioni sui canoni connesse al COVID-19 successivi al 30 giugno 2021

Nel maggio 2020, lo IASB ha emesso un emendamento all'IFRS 16 "Concessioni relative al COVID-19". Questa modifica ha fornito un espediente pratico per contabilizzare la riduzione dei canoni di locazione a causa del COVID-19. L'espediente pratico del 2020 era disponibile per le riduzioni dei canoni di locazione che interessavano solo i pagamenti originariamente dovuti entro il 30 giugno 2021.

In data 31 marzo 2021, lo IASB ha emesso l'emendamento "Concessioni sui canoni connesse al COVID-19 successivi al 30 giugno 2021", che ha esteso il periodo per potersi avvalere dell'espediente pratico dal 30 giugno 2021 al 30 giugno 2022.

La data di entrata in vigore è quella dei bilanci che hanno inizio dopo il 1º aprile 2021, ma ne è consentita l'applicazione anticipata. Le disposizioni transitorie contenute nella modifica prevedono un'applicazione retroattiva, pertanto il locatario deve applicare le concessioni sui canoni connesse alla COVID-19 dopo il 30 giugno 2021 retroattivamente, rilevando l'effetto cumulativo della prima applicazione di tale modifica come rettifica del saldo di apertura degli utili portati a nuovo (o, se opportuno, altra componente del patrimonio netto) all'inizio dell'esercizio in cui applica per la prima volta la modifica. Si evidenza, inoltre, come l'applicazione delle nuove modifiche non sia facoltative ma dipende dal fatto che l'espediente pratico del maggio 2020 sia stato applicato o meno. Se il locatario ha già applicato l'espediente pratico delmaggio2020, il locatario dovrà applicare le nuove modifiche. Se il locatario ha deciso di non applicare l'espediente pratico del maggio 2020, il locatario non potrà applicare le nuove modifiche. Se il locatario deve ancora decidere se applicare l'espediente pratico e decide di applicare l'espediente pratico, l'applicazione deve essere retrospettica.

La Società anche per il 2021 ha utilizzato l'espediente pratico concesso dell'emendamento del 31 marzo 2021 "Concessioni sui canoni connesse al COVID-19 successivi al 30 giugno 2021".

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni pubblicati dallo IASB omologati dall'Unione Europea e non adottati nella predisposizione del presente bilancio :

Miglioramenti agli IFRS (ciclo 2018-2020) - Modifiche all'IFRS 1, all'IFRS 9, all'IFRS 16 e allo IAS 41

Con il regolamento (UE) 2021/1080 del 28 giugno 2021, l'UE ha omologato il documento "Miglioramenti agli IFRS (ciclo 2018-2020)" che modifica l'IFRS 1, l'IFRS 9 e lo IAS 41. Il documento IASB include anche una modifica all'IFRS 16 che non è stata oggetto di omologazione da parte dell'UE in quanto riferita ad una modifica di un esempio illustrativo che non è parte integrante del principio contabile. L'entità deve applicare le suddette modifiche a partire dai bilanci degli esercizi che hanno inizio dal 1º gennaio 2022 o da data successiva.

I miglioramenti annuali mirano a razionalizzare e chiarire le norme esistenti. L'obiettivo dei miglioramenti annuali è quello di risolvere questioni non urgenti relative a incoerenze riscontrate negli International Financial Reporting Standard (IFRS) oppure a chiarimenti di carattere terminologico, che sono state discusse dallo IASB nel corso del ciclo progettuale.

Modifica all'IFRS 1 "Prima adozione degli International Financial Reporting Standard": come parte del processo di miglioramenti annuali 2018- 2020 dei principi IFRS, lo IASB ha pubblicato una modifica al presente principio che permette ad una controllata che sceglie di applicare il paragrafo D16(a) dell'IFRS 1 di contabilizzare le differenze di traduzioni cumulate sulla base degli importi contabilizzati dalla controllante, considerando la data di transizione agli IFRS da parte della controllante. Questa modifica si applica anche alle società collegate o joint venture che scelgono di applicare il paragrafo D16(a) dell'IFRS 1;

Modifica all'IFRS 9 "Strumenti finanziari": lo IASB ha pubblicato una modifica all'IFRS 9 che chiarisce le fee che una entità deve includere nel determinare se le condizioni di una nuova o modificata passività finanziaria siano sostanzialmente differenti rispetto alle condizioni della passività finanziaria originaria. Queste fees includono solo quelle pagate o percepite tra il debitore ed il finanziatore, comprese le fees pagate o percepite dal debitore o dal finanziatore per conto di altri. Un'entità applica tale modifica alle passività finanziarie che sono modificate o scambiate successivamente alla data del primo esercizio in cui applica per la prima volta la modifica;

Modifiche allo IAS 41 "Agricoltura": viene rimosso il reguisito previsto dal paragrafo 22 dello IAS 41 secondo il quale le entità escludono flussi di cassa per la tassazione nella valutazione del fair value delle attività nell'ambito dello IAS 41.

Modifiche allo IAS 16. Immobili, impianti e macchinari - Proventi prima dell'uso previsto

Con il regolamento (UE) 2021/1080 del 28 giugno 2021, l'UE ha omologato il documento "Immobili, impianti e macchinari - Proventi prima dell'uso previsto (Modifiche allo IAS 16)".

L'entità deve applicare tale documento a partire dai bilanci degli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2022 o da data successiva.

Le modifiche allo IAS 16 "Immobili, impianti e macchinari" vietano a un'impresa di dedurre dal costo di immobili, impianti e macchinari gli importi ricevuti dalla vendita di articoli prodotti mentre l'impresa sta preparando l'attività per l'uso previsto (come, ad esempio, i proventi dalla vendita dei prototipi). Invece, una società dovrà rilevare tali proventi e il relativo costo nel conto economico;

A livello di informazioni integrative il bilancio, in coordinata esposizione con i principi che presidiano alla sua stesura, la Società dovrà indicare:

  • l'importo delle spese rilevate nel valore contabile di un elemento di immobili, impianti e macchinari nel corso della sua costruzione:
  • l'ammontare degli impegni contrattuali in essere per l'acquisto di immobili, impianti e macchinari;
  • l'importo del risarcimento da parte di terzi imputato nell'utile (perdita) d'esercizio per elementi di immobili, impianti e macchinari che hanno subito una riduzione di valore, sono stati persi o dismessi;
  • gli importi dei proventi e dei costi imputati nell'utile (perdita) d'esercizio in conformità al paragrafo 20A che sono relativi a elementi prodotti che non sono il risultato di attività ordinarie dell'entità, e quali voci del prospetto di conto economico complessivo, includono tali proventi e costi.

Modifiche allo IAS 37, Contratti onerosi - Costi necessari all'adempimento di un contratto

Con il regolamento (UE) 2021/1080 del 28 giugno 2021, l'UE ha omologato il documento "Contratti onerosi -Costi necessari all'adempimento di un contratto (Modifiche allo IAS 37)".

Le modifiche allo IAS 37 - Accantonamenti, passività e attività potenziali specificano quali costi dovrà includere un'impresa nel valutare se un contratto sarà in perdita (c.d. onerous contract). La modifica definisce oneroso un contratto in cui i costi non discrezionali necessari per l'adempimento delle obbligazioni assunte superino i benefici economici che si suppone si otterranno dallo stesso contratto. I costi non discrezionali previsti da un contratto riflettono il costo netto minimo di risoluzione del contratto, cioè il minore tra il costo necessario all'adempimento e qualsiasi risarcimento o sanzione derivante dall'inadempienza.

L'entità dovrà applicare tali modifiche a contratti per i quali non ha ancora adempiuto tutti i suoi obblighi all'inizio dell'esercizio in cui applica per la prima volta le modifiche (la data della prima applicazione). L'entità non deve riformulare le informazioni comparative. L'entità deve invece rilevare l'effetto cumulativo della prima applicazione delle modifiche come rettifica del saldo di apertura degli utili portati a nuovo o, se opportuno, altra componente del patrimonio netto, alla data della prima applicazione.

Modifiche all'IFRS 3 - Riferimento al Quadro Concettuale

Per quanto concerne l'IFRS 3 (Aggregazioni aziendali) è chiarito che i costi che l'acquirente prevede di sostenere in futuro, ma che non è obbligato a sostenere, per realizzare il proprio piano di ritirarsi da un'attività di un'acquisita, di dismettere i dipendenti di un'acquisita, oppure di trasferirli, non sono passività alla data di acquisizione. L'acquirente non rileva quei costi nell'ambito dell'applicazione del metodo dell'acquisizione. Invece, l'acquirente rileva quei costi nel bilancio successivo all'aggregazione, secondo

quanto previsto da altri IFRS. Vi sono, poi, talune eccezioni che riguardano le passività e le passività potenziali rientranti nell'ambito di applicazione dello IAS 37 o dell'IFRIC 21 (relativo ai tributi).

IFRS 17 - Contratti assicurativi (incluse modifiche pubblicate nel giugno 2020)

Il nuovo standard stabilisce i principi per la rilevazione, la valutazione, la presentazione e l'informativa dei contratti assicurativi nell'ambito dei principi contabili internazionali IAS/IFRS. L'obiettivo dell'IFRS 17 è garantire che un'entità fornisca informazioni rilevanti che rappresentino fedelmente tali contratti.

Queste informazioni forniscono agli utilizzatori del bilancio una base per valutare l'effetto che i contratti assicurativi hanno sulla posizione finanziaria, sui risultati finanziari e sui flussi finanziari dell'entità.

L'IFRS 17 è stato emesso nel mese di maggio 2017 e si applica agli esercizi annuali che iniziano il o dopo il 1° gennaio 2023.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni pubblicati dallo IASB ma non ancora omologati dall'Unione Europea :

  • Modifiche allo IAS 1 "Presentation of Financial Statements": Classification of Liabilities as Current or Non-current and Classification of Liabilities as Current or Non-current - Deferral of Effective Date (emessi rispettivamente il 23 gennaio 2020 ed il 15 luglio 2020);
  • Modifiche allo IAS 1 "Presentation of Financial Statements and IFRS Practice Statement 2": Disclosure of Accounting policies (emesso il 12 febbraio 2021);
  • Modifiche allo IAS 8 "Accounting policies, Changes in Accounting Estimates and Errors": Definition of Accounting Estimates (emesso il 12 febbraio 2021);
  • Modifiche allo IAS 12 "Income Taxes": Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction (emesso il 7 maggio 2021);
  • Modifiche all'IFRS 17 "Insurance contracts": Initial Application of IFRS 17 and IFRS 9 Comparative Information (emesso il 9 dicembre 2021).

I principi elencati in questo paragrafo non sono applicabili in quanto non risultano omologati da parte dell'Unione Europea, la quale, durante il processo di omologazione, potrebbe recepire solo parzialmente, o non recepire, tali principi.

Immobilizzazioni immateriali

Le immobilizzazioni immateriali sono attività non monetarie identificabili, prive di consistenza fisica, sottoposte al controllo dell'impresa ed in grado di far affluire alla Società benefici economici futuri. Le immobilizzazioni immateriali sono inizialmente iscritte al costo d'acquisto (che nel caso di aggregazioni d'imprese corrisponde al fair value), pari al prezzo pagato per l'acquisizione, inclusivo degli oneri direttamente attribuibili alla fase di preparazione o di produzione, nel caso in cui esistano i presupposti per la capitalizzazione di spese sostenute per le attività internamente generate. Dopo la rilevazione iniziale le immobilizzazioni immateriali continuano ad essere contabilizzate al costo, al netto degli ammortamenti cumulati e delle svalutazioni per perdite di valore, secondo quanto previsto dallo IAS 36 (Impairment). I costi sostenuti per le immobilizzazioni immateriali successivamente all'acquisto, sono capitalizzati solo qualora gli stessi incrementino i benefici economici futuri dell'immobilizzazione immateriale cui si riferiscono. Tutti gli altri costi sono imputati a Conto Economico nell'esercizio in cui sono sostenuti.

Tra le immobilizzazioni immateriali si distinguono: a) quelle a vita utile indefinita, quali gli avviamenti, che non sono soggette al processo di ammortamento, ma vengono annualmente (ovvero ogni qual volta vi siano motivi per ritenere che l'immobilizzazione possa aver subito una perdita di valore) sottoposte al test di impairment, sulla base di quanto previsto nello IAS 36; b) quelle a vita utile definita ovvero le altre immobilizzazioni immateriali, i cui criteri di valutazione vengono riportati nei successivi paragrafi.

Marchi

I marchi sono iscritti al valore di costo e vengono ammortizzati sistematicamente a quote costanti lungo il periodo della vita utile stimata (40 anni), a decorrere dal momento in cui il bene è disponibile per l'utilizzo.

La Società ha ritenuto congruo assegnare ai marchi una vita definita pari a 40 anni in considerazione delle scelte effettuate da altri operatori del settore e nell'ottica del tutto prudenziale, di applicare ai propri marchi una vita utile molto lunga (in quanto espressione della prolungata utilità ricavabile da tali assets) ma non eterna, a scapito di una valorizzazione a vita indefinita (quindi non identificabile). Tale scelta risulta, quindi, in linea con la tipologia di beni intangibili appartenenti al settore della moda e confrontabile con l'esperienza già consolidata di altre aziende internazionali del settore (market comparables).

Per quanto riguarda il marchio Alberta Ferretti, l'esclusività del business, la sua redditività storica e le prospettive reddituali consentono di ritenerne il valore recuperabile, anche in presenza di condizioni di mercato difficili.

Per la determinazione del valore recuperabile del marchio iscritto a bilancio, si è proceduto alla stima del valore corrente attualizzando l'ipotetico valore delle royalties derivanti dalla cessione in uso a terzi di tale bene immateriale, per un periodo di tempo pari alla vita utile residua. Per il calcolo del valore determinato il management ha utilizzato il budget di gruppo 2022 approvato in C.d.A. Per i restanti periodi il management ha stimato una crescita del fatturato con un tasso annuo di crescita composto ("CAGR") variabile dall'0.15% all'1.7%. Quali tassi delle rovalties sono stati utilizzati quelli medi del settore (10%) e come tasso di sconto è stato utilizzato il costo medio del capitale (WACC) pari a 6,50% (7,40% quello al 31 dicembre 2020). Il test di impairment è stato esequito in uno scenario che recepisse gli effetti economico-finanziari attesi e non ha fatto emergere perdite di valore. Dal test effettuato è emerso che l'impatto della pandemia sul valore recuperabile del marchio è limitato e, comunque, incluso negli scenari ipotizzati per le usuali analisi di sensitività. Ne conseque che viene confermato il valore dell'intangible asset iscritto al 31 dicembre 2020 al netto della relativa quota di ammortamento per il 2021.

Altre immobilizzazioni immateriali

In tale voce sono inclusi i costi sostenuti per l'acquisizione di software; tali immobilizzazioni sono ammortizzate in un periodo non superiore a 3 anni.

Le principali aliquote di ammortamento applicate, sono le seguenti:

Categoria
Diritti di brevetto e utilizzo opere dell'ingegno

I costi di ricerca sono imputati al Conto Economico nel periodo in cui sono sostenuti.

Al 31 dicembre 2021, la Società non ha iscritto in bilancio attività immateriali a vita utile indefinita.

Immobilizzazioni materiali

Le immobilizzazioni materiali, esposte al netto dei rispettivi fondi ammortamento, sono iscritte al costo di acquisto o di produzione, ad eccezione di quei cespiti il cui valore è stato rivalutato in base a disposizioni di legge. Nel costo sono compresi gli oneri accessori e i costi direttamente imputabili al bene.

Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio a quote costanti sulla base di aliquote economico-tecniche determinate in relazione alle residue possibilità di utilizzo dei beni; nel caso in cui, indipendentemente dall'ammortamento già contabilizzato, risulti una perdita durevole di valore, l'immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata.

I costi di manutenzione aventi natura ordinaria sono addebitati integralmente al Conto Economico. I costi di manutenzione aventi natura incrementativa sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono ed ammortizzati in relazione alla residua possibilità di utilizzo degli stessi.

Le immobilizzazioni in corso e gli anticipi a fornitori sono iscritti nell'attivo sulla base del costo sostenuto, incluse le spese direttamente imputabili.

Trovano deroga al principio generale le voci dei terreni e dei fabbricati per le quali il valore di iscrizione è stato allineato al valore risultante dalle perizie effettuate da un perito esperto indipendente, anche al fine di

poter scindere il valore dei terreni precedentemente incluso nell'unica categoria "terreni e fabbricati" e, come tale, sottoposto ad ammortamento. Le quote di ammortamento sono applicate costantemente sulla base della nuova vita utile stimata dei cespiti pari a 50 anni (2%).

Le aliquote di ammortamento applicate sono le seguenti:

Categoria
Fabbricati industriali ን%
cchinari e Impianti
Impianti fotovoltaici
Attrezzature industriali e commerciali
Macchine elettroniche
ili e arred
Autoveicoli ነበ%

I terreni non sono ammortizzati.

I costi per opere su beni di terzi, che comprendono i costi sostenuti per l'allestimento e l'ammodernamento della rete dei punti vendita a gestione diretta e di tutti gli altri immobili posseduti a titolo diverso dalla proprietà (e, comunque, strumentali all'attività della Società) sono ammortizzati sulla base della durata prevista del contratto di locazione, inclusi gli eventuali periodi di rinnovo, o della vita utile del bene, quando questa risulta inferiore.

Il costo relativo a manutenzioni straordinarie è incluso nel valore contabile di un cespite quando è probabile che i benefici economici futuri eccedenti quelli originariamente determinati affluiranno alla Società. Tali manutenzioni sono ammortizzate sulla base della vita utile residua del relativo cespite. Tutti gli altri costi di manutenzione sono rilevati nel Conto Economico dell'esercizio in cui sono sostenuti.

Leasing IFRS 16

L'IFRS 16 è stato pubblicato nel gennaio 2016 ed ha sostituito lo IAS 17 Leasing, l'IFRIC 4, il SIC-15 e il SIC-27. L'IFRS 16 definisce i principi per la rilevazione, la misurazione, la presentazione e l'informativa dei leasing (contratti che danno il diritto all'utilizzo dei beni di terzi) e richiede ai locatari di contabilizzare tutti i contratti di leasing in bilancio sulla base di un singolo modello simile a quello utilizzato per contabilizzare i leasing finanziari in accordo con lo IAS 17. Il principio prevede due esenzioni per la rilevazione da parte dei locatari contratti di leasing relativi ad attività di "scarso valore/low value assets" (ad esempio i personal computer, fotocopiatrici, ecc.) ed i contratti di leasing a breve termine/short term (ad esempio i contratti con scadenza entro i 12 mesi od inferiore). Alla data di inizio del contratto di leasing, il locatario rileva una passività a fronte dei pagamenti non variabili dei canoni di locazione (cioè la passività per leasing) ed un'attività che rappresenta il diritto all'utilizzo dell'attività sottostante per la durata del contratto (cioè il diritto d'uso). I locatari devono contabilizzare separatamente le spese per interessi sulla passività per leasing e l'ammortamento del diritto d'uso. I locatari dovranno anche rimisurare la passività per leasing al verificarsi di determinati eventi (ad esempio: un cambiamento nelle condizioni del contratto di leasing, un cambiamento nei pagamenti futuri del leasing conseguente al cambiamento di un indice o di un tasso utilizzati per determinare quei pagamenti). Il locatario riconosce generalmente l'importo della rimisurazione della passività per leasing come una rettifica del diritto d'uso dell'attività. Il principio non prevede, invece, modifiche significative per i locatori.

Perdite di valore (Impairment) delle attività

Il principio IAS 36, in presenza di indicatori, eventi o variazioni di circostanze che facciano presupporre l'esistenza di perdite durevoli di valore, prevede di sottoporre a test di impairment le attività immateriali e materiali, al fine di assicurare che non siano iscritte a bilancio attività a un valore superiore rispetto a quello recuperabile.

I marchi e le altre attività immateriali, unitamente alle immobilizzazioni materiali, attività per diritti d'uso e altre attività non correnti, sono sottoposte a una verifica del valore recuperabile in presenza di indicazioni di possibile perdita di valore.

Una perdita per riduzione di valore (impairment) si verifica e viene contabilizzata quando il valore contabile di un'attività o unità generatrice di flussi finanziari ecceda il valore recuperabile. Il valore contabile dell'attività viene adequato al valore recuperabile e la perdita per riduzione di valore viene rilevata a conto economico.

Il valore recuperabile delle attività corrisponde al maggiore tra il fair value, al netto dei costi di vendita, e il valore d'uso. Per la determinazione del valore d'uso, i futuri flussi finanziari stimati sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto al netto delle imposte, che riflette la valutazione corrente di mercato del valore del denaro e dei rischi correlati all'attività del Gruppo, nonché dei flussi di cassa derivanti dalla dismissione del bene al termine della sua vita utile. Qualora non fosse possibile stimare per una singola attività un flusso finanziario autonomo, viene individuata l'unità operativa minima (cash generating unit) alla quale il bene appartiene e a cui è possibile associare futuri flussi di cassa indipendenti.

La pandemia da Covid-19 è da ritenere un evento straordinario che richiede valutazioni in relazione al rischio che i valori contabili delle attività sopra menzionate possano aver subito perdite durevoli di valore.

Per la determinazione del valore recuperabile dei marchi iscritti a bilancio, si è proceduto alla stima del valore corrente attualizzando l'ipotetico valore delle royalties derivanti dalla cessione in uso a terzi di tali beni immateriali, per un periodo di tempo pari alla vita utile residua. Per il calcolo dei valori determinati il management ha utilizzato il Budget di gruppo 2022 approvato in C.d.A. Per i restanti periodi il management ha stimato una crescita del fatturato con un tasso annuo di crescita composto ("CAGR") variabile dallo 0.15% all'1,7%. Quali tassi delle royalties sono stati utilizzati quelli medi del settore (10%) e come tasso di sconto è stato utilizzato il costo medio del capitale (WACC) pari a 6,50% (7,40% quello al 31/12/2020).

Peraltro, la Società ha comunque condotto le consuete analisi di sensitivity, previste dallo IAS 36, al fine di evidenziare gli effetti prodotti sul "valore d'uso" da un ragionevole cambiamento degli assunti di base (WACC, tassi di crescita).

Dall'analisi effettuata non sono emerse situazioni di impairment essendo il valore netto contabile dei singoli marchi all'interno del range di valori determinati per il relativo valore recuperabile.

Infine, la Società ha effettuato un'analisi volta a valutare la recuperabilità delle attività per diritto d'uso e delle attività immateriali e materiali attribuibili ai singoli punti vendita a gestione diretta (DOS) che hanno evidenziato indicatori di impairment ricollegabili alla pandemia da Covid-19.

In particolare per le Cash Generating Unit (CGU) il valore recuperabile, calcolato come maggiore tra fair value e valore d'uso della relativa Cash Generating Unit, è stato confrontato con il valore netto contabile ("carrving amount"). Per la valutazione 2021, i flussi di cassa attesi e i ricavi sono basati sul Budget di gruppo 2022 approvato in C.d.A. e sulle stime del management per gli anni successivi, coerentemente con la durata dei contratti di affitto. Il discount rate utilizzato per l'attualizzazione dei flussi di cassa è pari al WACC di Gruppo $(6,50\%)$ .

Dall'analisi effettuata non sono emerse situazioni di impairment.

Ripristini di valore

Il ripristino di valore di un'attività finanziaria iscritta al costo ammortizzato deve essere rilevato quando il successivo incremento del valore recuperabile può essere attribuito oggettivamente ad un evento che si è verificato dopo la contabilizzazione di una perdita per riduzione di valore.

Nel caso delle altre attività non finanziarie, il ripristino di valore ha luogo se vi è un'indicazione che la perdita di valore non esiste più e vi è stato un cambiamento nelle valutazioni utilizzate per determinare il valore recuperabile.

Un ripristino di valore deve essere rilevato immediatamente nel Conto Economico rettificando il valore contabile dell'attività al proprio valore recuperabile. Quest'ultimo non deve essere superiore al valore contabile che si sarebbe determinato, al netto degli ammortamenti, se, negli esercizi precedenti, non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività.

Viene comunque esclusa qualsiasi possibilità di ripristino di valore dell'avviamento.

Investimenti (Partecipazioni)

Le partecipazioni in Società controllate, collegate o sottoposte a controllo congiunto sono contabilizzate al costo storico, che viene ridotto per perdite durevoli di valore come previsto dallo IAS 36. Il valore originario viene ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della svalutazione effettuata.

Si segnala che si è proceduto con la stima del valore recuperabile di alcune partecipazioni in imprese controllate di particolare rilevanza al fine di verificare la consistenza del valore contabile.

Il valore recuperabile è definito come il maggiore valore tra il fair value dell'attività, dedotti i costi per la sua vendita, ed il valore d'uso. Aeffe Spa, al fine di calcolare in modo corretto il valore recuperabile, utilizza il valore d'uso definito come il valore dei flussi finanziari futuri che si prevede abbiano origine dall'attività.

Per il calcolo del valore d'uso la Società fa riferimento ai seguenti elementi:

  • Piano economico redatto dal management per la determinazione dei flussi di cassa;
  • Utilizzo di un apposito tasso di attualizzazione di tali flussi che rifletta le valutazioni correnti del valore temporale del denaro e dei rischi specifici connessi all'attività svolta dall'impresa.

La metodologia utilizzata è quella della stima del valore attuale dei flussi di cassa in ottemperanza al principio stabilito dallo IAS 36 di rispetto della coerenza ed omogeneità tra il valore contabile e il valore recuperabile.

Il management utilizza come base di calcolo il budget 2022 e predispone sulla base di quest'ultimo ulteriori 4 anni previsionali (Conti Economici e Stati Patrimoniali). In relazione ai piani, viene poi predisposto un prospetto di flussi di cassa operativi post-tax che, sulla base di un tasso di attualizzazione post-tax (WACC pari a 6,50%) opportunamente stimato, vengono successivamente attualizzati.

Al fine di valutare il valore d'uso della partecipazione con il metodo dei flussi di cassa attualizzati, il management ha proceduto a stimare il valore del flusso terminale con la formula del perpetuity tenuto conto del flusso di cassa dell'ultimo anno di piano.

Infine, per stimare il valore recuperabile della partecipazione, il management ha proceduto a sommare al valore attuale dei flussi di cassa relativi al periodo di previsione esplicita del piano, il valore terminale attualizzato al netto della posizione finanziaria netta. In sostanza si è proceduto ad effettuare una valutazione stimando l'Equity value.

Per le società Aeffe Retail S.p.A. sottoposta ad impairment test si conferma il valore iscritto in bilancio non essendo emerse riduzioni durevoli di valore.

Crediti commerciali e altri crediti

I crediti sono iscritti secondo il presumibile valore di realizzo, cioè al valore nominale al netto delle svalutazioni che riflettono la stima delle perdite su crediti. Questi sono regolarmente esaminati in termini di scadenza e stagionalità al fine di prevenire rettifiche per perdite inaspettate. Gli eventuali crediti a medio e lungo termine che includano una componente implicita di interesse sono attualizzati impiegando un idoneo tasso di mercato. Tale voce include ratei e risconti relativi a quote di costi e proventi comuni a due o più esercizi la cui entità varia in ragione del tempo, in applicazione del principio della competenza economica.

Rimanenze

Le rimanenze sono iscritte al minore tra costo di acquisto o di produzione ed il presunto valore netto di realizzo. Il valore netto di realizzo è il prezzo di vendita stimato nel normale svolgimento dell'attività al netto dei costi stimati di completamento, nonché di quelli stimati necessari per realizzare la vendita.

Per i prodotti finiti il costo di produzione include i costi delle materie prime, dei materiali e delle lavorazioni esterne, nonché tutti gli altri costi diretti ed indiretti di produzione, per le quote ragionevolmente imputabili ai prodotti, con esclusione degli oneri finanziari.

Le scorte obsolete e di "lento rigiro" sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti includono i saldi di cassa e i depositi a vista e tutti gli investimenti ad alta liquidità acquistati con una scadenza originale pari o inferiore a tre mesi. I titoli inclusi nelle disponibilità liquide e nei mezzi equivalenti sono rilevati al fair value.

Accantonamenti

Gli accantonamenti a fondi per rischi ed oneri sono stanziati per coprire perdite e debiti di esistenza certa o probabile, dei quali tuttavia alla chiusura del periodo non erano determinabili l'ammontare o la data di sopravvenienza. Gli stanziamenti sono rilevati nello Stato Patrimoniale solo quando esiste una obbligazione legale o implicita che determini l'impiego di risorse atte a produrre benefici economici per l'adempimento della stessa e se ne possa determinare una stima attendibile dell'ammontare. Nel caso in cui l'effetto sia rilevante, gli accantonamenti sono calcolati attualizzando i flussi finanziari futuri stimati ad un tasso di attualizzazione stimato al lordo delle imposte tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato del valore attuale del denaro e dei rischi specifici connessi alla passività.

Benefici ai dipendenti

Il trattamento di fine rapporto rientra nell'ambito dello IAS 19 ("Benefici ai dipendenti") in quanto assimilabile ai piani a benefici definiti. I contributi della Società ai programmi a contribuzione definita sono imputati a Conto Economico nel periodo a cui si riferiscono i contributi.

L'obbligazione netta per la Società derivante da piani a benefici definiti è calcolata su base attuariale utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito. Tutti gli utili e le perdite attuariali al 1º gennaio 2005, data di transizione agli IFRS, sono stati rilevati.

Debiti finanziari

Le passività finanziarie, ad eccezione dei derivati, sono rilevate al fair value al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili.

Scoperti bancari e finanziamenti

I finanziamenti sono valutati inizialmente al costo che approssima il loro fair value, al netto dei costi sostenuti per l'operazione. Successivamente, sono iscritti al costo ammortizzato portando a Conto Economico l'eventuale differenza tra il costo e il valore di rimborso lungo la durata del finanziamento utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

I finanziamenti sono classificati tra le passività correnti a meno che la Società abbia il diritto incondizionato di differire l'estinzione di tale passività di almeno dodici mesi dopo la data di riferimento.

Debiti commerciali e altri debiti

I debiti sono iscritti al valore nominale. La componente finanziaria inclusa nei debiti a medio e lungo termine viene scorporata impiegando un tasso di mercato.

Azioni proprie

Le azioni proprie sono iscritte a decurtazione del capitale sociale per quanto attiene al valore nominale delle azioni acquistate e in un'apposita riserva per la parte eccedente il valore nominale.

Contributi in conto capitale e in conto esercizio

Eventuali contributi pubblici sono rilevati in bilancio nel momento in cui vi è la ragionevole certezza che la Società rispetterà tutte le condizioni previste per il ricevimento dei contributi e che gli stessi saranno ricevuti. La Società ha optato per la presentazione in bilancio di eventuali contributi in conto capitale come posta rettificativa del valore contabile dei beni ai quali sono riferiti, e di eventuali contributi in conto esercizio a diretta deduzione del costo correlato.

Ricavi

I ricavi delle vendite e delle prestazioni derivano principalmente dalla vendita di beni con il riconoscimento dei ricavi "at point in time" quando il controllo del bene è stato trasferito al cliente. Relativamente all'esportazioni di beni il controllo può essere trasferito in varie fasi a seconda della tipologia dell'Incoterm

applicato allo specifico cliente. Ciò premesso porta ad un limitato giudizio sull'identificazione del passaggio di controllo del bene e del conseguente riconoscimento del ricavo.

La maggior parte dei ricavi della Società deriva da prezzi di listino che possono variare a seconda della tipologia di prodotto, marchio e regione geografica. Alcuni contratti con Società Retail del Gruppo prevedono il trasferimento del controllo con diritto di reso.

Costi

I costi e le spese sono contabilizzati secondo il principio della competenza.

I costi di progettazione e realizzazione del campionario sostenuti nel periodo sono correlati ai ricavi di vendita della corrispondente collezione e, pertanto, iscritti a Conto Economico in proporzione ai ricavi realizzati. La quota restante da spesare a Conto Economico nell'esercizio in cui si manifesteranno i ricavi correlati figura pertanto tra le altre attività correnti.

Proventi e oneri finanziari

Includono tutte le voci di natura finanziaria imputate a Conto Economico del periodo, inclusi gli interessi passivi maturati sui debiti finanziari calcolati usando il metodo dell'interesse effettivo (principalmente scoperti di conto corrente, finanziamenti a medio-lungo termine), gli utili e le perdite su cambi, i dividendi percepiti, la quota di interessi passivi derivanti dal trattamento contabile dei beni in locazione finanziaria (IAS $17.$

Proventi e oneri per interessi sono imputati al Conto Economico del periodo nel quale sono realizzati/sostenuti.

I dividendi sono rilevati nel periodo in cui la Società matura il diritto alla percezione mediante delibera di approvazione.

La quota di interessi passivi dei canoni di leasing finanziari è imputata a Conto Economico usando il metodo dell'interesse effettivo.

Imposte

Le imposte sul reddito del periodo comprendono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile. Le imposte sul reddito dell'esercizio sono rilevate a Conto Economico.

Le altre imposte non correlate al reddito, come le imposte sugli immobili, sono incluse tra gli oneri operativi o, qualora ne ricorrano i presupposti, sono capitalizzate nel relativo immobile.

Le imposte correnti sul reddito imponibile dell'esercizio rappresentano l'onere fiscale determinato utilizzando le aliquote fiscali in vigore alla data di riferimento.

Le imposte differite e anticipate sono rilevate per tutte le differenze temporanee esistenti alla data di riferimento tra i valori contabili delle attività e delle passività iscritte in bilancio ed i corrispondenti valori considerati per la determinazione del reddito imponibile ai fini fiscali.

I debiti per imposte differite si riferiscono a:

  • componenti positivi di reddito imputati nell'esercizio in esame la cui rilevanza fiscale o tassazione $(i)$ avverrà nei successivi esercizi;
  • (ii) componenti negativi di reddito deducibili in misura superiore di quella iscritta nel conto economico per effetto dell'applicazione dei Principi Contabili Internazionali.

I crediti per imposte anticipate sono iscritti in bilancio:

  • per tutti i componenti negativi di reddito non deducibili nell'esercizio in esame ma che potranno essere dedotti negli esercizi successivi;
  • (ii) per il riporto a nuovo delle perdite fiscali non utilizzate, se è probabile che sarà realizzato un reddito imponibile a fronte del quale potrà essere utilizzata la perdita fiscale.

I crediti per imposte anticipate e i debiti per imposte differite sono determinati sulla base delle aliquote d'imposta previste per il calcolo delle imposte sui redditi degli esercizi in cui le differenze temporanee si

riverseranno, sulla base delle aliquote fiscali e della legislazione fiscale in vigore alla data di riferimento del bilancio.

L'effetto del cambiamento delle aliguote fiscali sulle predette imposte viene portato a Conto Economico nell'esercizio in cui si manifesta tale cambiamento.

Utile per azione

L'utile base per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Società per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo. L'utile diluito per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Società per la media ponderata delle azioni in circolazione.

Principali stime adottate dalla Direzione

Di seguito sono riportate le principali stime ed assunzioni adottate dalla Direzione per la redazione del presente bilancio, le cui variazioni, peraltro al momento non prevedibili, potrebbero avere effetti sulla situazione economica e patrimoniale della Società.

Stime adottate al fine della valutazione delle perdite di valore delle attività non finanziarie

Al fine della verifica di un'eventuale perdita di valore delle attività non correnti iscritte in bilancio la Società ha adottato la metodologia già descritta al paragrafo "Perdite di valore delle attività".

In particolare, per quanto riguarda i test di impairment relativi alle partecipazioni, le principali stime adottate sono le sequenti:

Partecipazioni in Aeffe Retail S.p.A.: la valutazione scaturisce dall'analisi dei flussi di cassa delle singole società. I flussi di cassa sono stati desunti per l'anno 2022 dal budget di gruppo approvato in C.d.A. Si sono poi ipotizzate delle proiezioni dei flussi di cassa per gli anni 2023, 2024, 2025 e 2026 ad un tasso di crescita tendenzialmente stabile rispetto a quello usato per il budget 2022. Il terminal value è stato determinato utilizzando la formula della rendita perpetua ed ipotizzando, prudenzialmente, un tasso di crescita G uguale a 0. Il flusso di cassa utile al fine della determinazione del terminal value è stato desunto dall'ultimo esercizio delle proiezioni dei flussi di cassa, cioè l'esercizio 2026. Quale tasso di sconto per l'attualizzazione dei flussi di cassa è stato utilizzato un costo medio del capitale (WACC) pari al 6,50% (7,40% quello al 31/12/20).

IFRS 16

La transizione all'IFRS 16 introduce alcuni elementi di giudizio professionale che comportano la definizione di alcune policy contabili e l'utilizzo di assunzioni. Le principali sono riassunte di seguito:

  • Lease term: l'identificazione della durata del contratto di affitto è una tematica molto rilevante dal momento che la forma, la legislazione e le prassi commerciali sui contratti di affitto immobiliare variano significativamente da una giurisdizione ad un'altra e la valutazione degli effetti delle opzioni di rinnovo al termine del periodo non cancellabile sulla stima di lease term comporta l'utilizzo di assunzioni. La Società infatti per la definizione della durata del lease ha considerato la presenza di opzioni di rinnovo e cancellazione rispettivamente in capo al locatario, al locatore o a entrambi. In presenza di opzioni di rinnovo esercitabili da entrambe le parti contrattuali ha considerato l'esistenza o meno di significativi disincentivi economici nel rifiutare la richiesta di rinnovo come richiesto dal paragrafo B34 dell'IFRS 16. In presenza di opzioni esercitabili solo da una delle due parti ha considerato il paragrafo B35 dell'IFRS 16. L'applicazione di quanto sopra, tenuto conto degli specifici fatti e circostanze nonché della stima sull'essere ragionevolmente certo l'esercizio dell'opzione, ha comportato che, per i contratti di durata annuale rinnovabili automaticamente salvo disdetta si è considerata una durata media di dieci anni, basando tale scelta sull'evidenza storica mentre negli altri casi se è solo la Società a poter esercitare l'opzione si è considerata una durata fino al secondo rinnovo previsto dal contratto, basandosi sull'evidenza storica e sul fatto di non poter considerare ragionevolmente certo il rinnovo oltre il secondo periodo.
  • Definizione del tasso di sconto: poiché nella maggior parte dei contratti di affitto stipulati dalla Società, non è presente un tasso di interesse implicito, la Società ha calcolato un tasso incrementale di

indebitamento (Incremental Borrowing Rate-IBR). L'IBR medio ponderato applicato in sede di transizione è stato il 2,22%.

  • Attività per diritto d'uso: la Società rileva le attività per diritto d'uso alla data di inizio del contratto di locazione (cioè alla data in cui il bene sottostante è disponibile per l'uso). Le attività per diritto d'uso che rientrano nella definizione di investimenti in attività immobiliari sono classificate in tale voce di bilancio. Le attività per diritto d'uso sono misurate al costo, al netto dell'ammortamento accumulato. delle perdite per riduzione di valore accumulate e modificate per eventuali rimisurazione della passività per leasing. Il costo delle attività per diritto d'uso include il valore inizialmente rilevato della passività per leasing, costi iniziali diretti sostenuti, i pagamenti dovuti per il leasing effettuati alla data o prima della data di decorrenza al netto degli incentivi al leasing ricevuti. A meno che la Società non sia ragionevolmente certa di acquistare il bene locato alla fine del contratto di locazione, le attività per diritto d'uso sono ammortizzate linearmente nel periodo più breve tra la durata del contratto e la vita utile del bene locato. Il valore della attività per diritto d'uso è sottoposto a verifica per rilevarne eventuali perdite di valore.
  • Passività per leasing: alla data di inizio del contratto di locazione, la Società rileva la passività per leasing misurata come il valore attuale dei pagamenti futuri residui fino alla fine del contratto. I pagamenti futuri includono i pagamenti fissi, al netto di eventuali incentivi al leasing da ricevere, i pagamenti variabili che dipendono da un indice o un tasso e gli importi che si prevede la Società dovrà pagare a titolo di garanzie del valore residuo. I pagamenti futuri includono anche il prezzo di esercizio dell'opzione di acquisto, se la Società ha la ragionevole certezza di esercitare l'opzione e i pagamenti di penalità di risoluzione del leasing, se la Società ha la ragionevole certezza di esercitare l'opzione di risoluzione. I pagamenti variabili, che non dipendono da un indice o tasso, ma che per la Società dipendono principalmente dal volume delle vendite, continuano ad essere contabilizzati come costi nel conto economico, tra i costi per servizi. Per calcolare il valore attuale dei pagamenti futuri, la Società utilizza l'Incrementale Borrowing rate (IBR) alla data di inizio del contratto. Successivamente, la passività per leasing è incrementata per gli interessi e decrementata per i pagamenti effettuati. Inoltre, la passività per leasing è rimisurata per tenere conto di modifiche ai termini del contratto.
  • Short term lease e low value assets lease: la Società si avvale dell'esenzione dall'applicazione dell'IFRS 16 per i contratti di breve durata (inferiore a 12 mesi) e per i contratti in cui il singolo bene locato è di valore esiguo. I pagamenti dei canoni di tali contratti sono contabilizzati linearmente come costi a conto economico, sulla base dei termini e delle condizioni del contratto.
  • A partire dal 2019, l'IFRS 16 richiede di rilevare in bilancio un'attività per il diritto d'utilizzo e una passività per l'obbligazione a pagare in futuro i canoni di leasing. Eventuali perdite di valore dell'attività per il diritto d'utilizzo devono essere calcolate e rilevate in accordo alle disposizioni dello IAS 36. I "diritti d'uso" di ogni singola CGU vengono sottoposti ad impairment test in presenza di triggering events (in capo alla singola CGU) identificati da una possibile perdita di valore e segnalati dai seguenti key performance indicators:
  • piani di dismissione;
  • indicatori di performance inferiori alle aspettative;
  • perdite operative.

L'impairment test viene svolto con le seguenti modalità:

  • calcolo del value in use delle CGU escludendo dai flussi di cassa quelli connessi alla passività per leasing;
  • calcolo del fair value delle CGU attualizzando i canoni di locazione futuri a valore di mercato
  • calcolo del valore recuperabile come il maggiore tra value in use e fair value
  • confronto del valore recuperabile con il valore contabile della CGU, quest'ultimo calcolato al netto del valore contabile della passività per leasing.

Nel calcolo del value in use, il discount rate utilizzato è il WACC di Gruppo.

  • Stime adottate nel calcolo attuariale al fine della determinazione dei piani a benefici definiti $\bullet$ nell'ambito dei benefici successivi al rapporto di lavoro:
  • Il tasso di inflazione previsto è pari al 1.75%:
  • Il tasso di attualizzazione utilizzato è pari al 0,44%;
  • Il tasso annuo di incremento del TFR è previsto pari al 2,813%;
  • E' previsto un turn-over dei dipendenti del 6% per la Società.
  • Stime adottate nel calcolo attuariale al fine della determinazione del fondo indennità suppletiva di clientela:
  • Il tasso di turn-over volontario previsto è pari al 0,00%;
  • Il tasso di turn-over societario previsto è pari al 5,00%;
  • Il tasso di attualizzazione utilizzato è pari al 0,44%.

ALTRE INFORMAZION!

Gestione del rischio finanziario

I rischi finanziari a cui è esposta la Società nello svolgimento della sua attività sono i seguenti:

  • rischio di liquidità; $\overline{a}$
  • rischio di mercato (comprensivo del rischio di valuta, del rischio di tasso, del rischio di prezzo);
  • rischio di credito.

Rischio di liquidità e di mercato

La gestione dei fabbisogni finanziari e dei relativi rischi (principalmente rischi di tasso e rischi di cambio) è svolta a livello di tesoreria centralizzata sulla base di linee guida definite dal Direttore Generale ed approvate dall'Amministratore Delegato.

L'obiettivo principale di queste linee quida consiste nel:

Rischio di liquidità: $(i)$

La Società gestisce il rischio di liquidità nell'ottica di garantire la presenza di una struttura del passivo in equilibrio con la composizione dell'attivo di bilancio, al fine di mantenere una elevata solidità patrimoniale.

Rischio di cambio: $(ii)$

La Società opera a livello internazionale ed è quindi esposta al rischio di cambio. Il rischio di cambio sorge quando attività e passività rilevate sono espresse in valuta diversa da quelle funzionali dell'impresa.

La modalità di gestione di tale rischio consiste nel contenere e minimizzare il rischio connesso all'andamento dei tassi di cambio utilizzando coperture di tipo operativo. In alternativa la Società se esposta al rischio di cambio si copre mediante l'apertura di finanziamenti in valuta.

(iii) Rischio di tasso:

Il rischio di tasso di interesse cui la Società è esposta è originato prevalentemente dai debiti finanziari a medio/lungo termine in essere, che essendo per la quasi totalità a tasso variabile espongono la Società al rischio di variazione dei flussi di cassa al variare dei tassi di interesse stessi.

Il costo medio dell'indebitamento risulta tendenzialmente parametrato all'andamento del tasso EURIBOR a 3/6 mesi, più uno spread che dipende principalmente dalla tipologia di strumento di finanziamento utilizzato. In generale i margini applicati sono in linea con i migliori standard di mercato.

Al 31/12/2021 un'ipotetica variazione in aumento del 10% del tasso di interesse, a parità di tutte le altre variabili, avrebbe prodotto un maggior onere ante imposte (e quindi una corrispondente

diminuzione del patrimonio netto) di circa Euro 34 migliaia su base annua (Euro 24 migliaia al 31/12/2020).

Il rischio di cash flow sui tassi di interesse non è mai stato gestito in passato mediante il ricorso a contratti derivati - interest rate swap - che trasformassero il tasso variabile in tasso fisso. Alla data del 31 dicembre 2021 non sono presenti strumenti di copertura del rischio di tasso di interesse

$(iv)$ Rischio di prezzo:

La Società effettua acquisti e vendite a livello mondiale ed è pertanto esposta a normale rischio di oscillazione dei prezzi tipici del settore.

Rischio di credito

Per quanto riguarda i crediti Italia la Società tratta solo con clienti noti ed affidabili. È politica della Società che i clienti che richiedono condizioni di pagamento dilazionate siano soggetti a procedure di verifica della loro classe di merito. Inoltre, il saldo dei crediti viene monitorato nel corso dell'esercizio in modo che l'importo delle posizioni in sofferenza non sia significativo.

La qualità creditizia delle attività finanziarie non scadute e che non hanno subito perdite di valore può essere valutata facendo riferimento alla procedura interna di gestione del credito.

L'attività di monitoraggio del cliente si articola principalmente in una fase preliminare, in cui si provvede alla raccolta dei dati e delle informazioni sui nuovi clienti ed una fase successiva all'attivazione, in cui viene riconosciuto un fido e viene supervisionata l'evoluzione della posizione creditizia.

La fase preliminare si sostanzia nel reperire i dati amministrativi/fiscali essenziali per poter permettere una valutazione completa e corretta dei rischi che il nuovo cliente comporta. L'attivazione del cliente è subordinata alla completezza dei dati sovra citati e all'approvazione, dopo eventuali approfondimenti, da parte dell'Ufficio Clienti.

Ad ogni nuovo cliente è riconosciuto un fido: la concessione è vincolata ad ulteriori informazioni integrative (anni di attività, condizioni di pagamento, nomea del cliente) indispensabili per procedere ad una valutazione del livello di solvibilità. Una volta predisposto il quadro di insieme, la documentazione sul potenziale cliente viene sottoposta all'approvazione dei vari enti aziendali.

La gestione dello scaduto è differenziata in funzione all'anzianità dello stesso (fasce di scaduto).

Per le fasce di scaduto fino ai 60 giorni vengono attivate procedure di sollecito, tramite filiale o direttamente dall'Ufficio Clienti; si evidenzia che, a partire da uno scaduto che supera i 15 giorni o dal superamento del fido concesso, viene attivato il blocco delle anagrafiche, generando l'impossibilità di effettuare forniture al cliente inadempiente. Per i crediti di fascia "superiore ai 90 giorni", vengono attivati, ove necessario, interventi di tipo legale.

Per quanto riguarda la gestione dei crediti esteri la Società procede come seque:

  • Parte dei crediti esteri sono garantiti da primarie società di assicurazione dei crediti; $a)$
  • $b)$ La residuale parte dei crediti non assicurati viene gestita:
  • a. Buona parte mediante richiesta di lettera di credito ed anticipi del 30% entro due settimane dalla conferma dell'ordine:
  • b. I rimanenti crediti non coperti da assicurazione, da lettera di credito né da anticipo, vengono specificamente autorizzati e trattati secondo la procedura dei crediti Italia.

Questa procedura permette di definire quelle regole e quei meccanismi operativi che consentono di generare un flusso di pagamenti tali da garantire alla Società la solvibilità del cliente e la redditività del rapporto.

Alla data di riferimento del bilancio, l'esposizione massima al rischio di credito è uguale al valore di ciascuna categoria dei crediti di seguito indicati:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2021 2020 %
diti commerciali 37.216 44.107 ****
.6%)
--------------------------------------- ALL STANDARDS
Totale 49.982 55.923 (5.941) $(10.6\%)$

Per quanto riguarda il commento alle categorie si rimanda alla nota 8 per i "Crediti commerciali" e alla nota 11 "Altre voci attive correnti".

Il fair value delle categorie sopra riportate non viene esposto in quanto il valore contabile ne rappresenta un'approssimazione ragionevole.

Al 31 dicembre 2021, i crediti commerciali scaduti ma non svalutati ammontano a 30.051 migliaia di Euro (26.638 migliaia di Euro nel 2020). La composizione per scadenza è la seguente:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2021 2020 %
Fino a 30 giorni 8.086 nac 799.4%
RRF
,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,
61 - 90 giorni
2353 4758 2.405 50.5%)
,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,
Totale 30.051 26.638 3.413 12,8%

L'incremento dei crediti scaduti di Euro 3.413 migliaia riguarda prevalentemente i crediti verso le società del gruppo con un miglioramento delle dilazioni di incasso del 2021 rispetto al 2020, anno interessato fortemente dalla Pandemia da Covid 19.

Non si evidenziano rischi di inesigibilità relativamente ai crediti scaduti.

Rendiconto Finanziario

Il Rendiconto Finanziario, predisposto dalla Società come previsto dallo IAS 7, è stato redatto applicando il metodo indiretto. Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti inclusi nel Rendiconto Finanziario comprendono i saldi patrimoniali di tale voce alla data di riferimento. Le altre disponibilità liquide equivalenti rappresentano impieghi finanziari a breve termine e ad alta liquidità che sono prontamente convertibili in valori di cassa e che sono soggetti ad un irrilevante rischio di variazione del loro valore. Pertanto, un impiego finanziario è solitamente classificato come disponibilità liquida equivalente quando è a breve scadenza, ovvero a tre mesi o meno dalla data d'acquisto.

Gli scoperti di conto corrente, solitamente, rientrano nell'attività di finanziamento, salvo il caso in cui essi siano rimborsabili a vista e formino parte integrante della gestione della liquidità o delle disponibilità liquide equivalenti di una Società, nel qual caso essi sono classificati a riduzione delle disponibilità liquide equivalenti.

I flussi finanziari in valuta estera sono stati convertiti al cambio medio del periodo. I proventi e i costi relativi a interessi, dividendi ricevuti e imposte sul reddito sono inclusi nei flussi finanziari generati dalla gestione operativa.

Secondo lo IAS 7, il Rendiconto Finanziario deve evidenziare separatamente i flussi di cassa derivanti dall'attività operativa, di investimento e di finanziamento:

$(i)$ flusso monetario da attività operativa: i flussi di cassa derivanti dall'attività operativa sono connessi principalmente all'attività di produzione del reddito e vengono rappresentati dalla Società utilizzando il metodo indiretto; secondo tale metodo l'utile d'esercizio viene rettificato degli effetti delle poste che nell'esercizio non hanno comportato esborsi, ovvero non hanno originato liquidità (operazioni di natura non monetaria);

flusso monetario da attività di investimento: l'attività di investimento è indicata separatamente $(ii)$ perché essa è, tra l'altro, indicativa di investimenti/disinvestimenti effettuati con l'obiettivo di ottenere in futuro ricavi e flussi di cassa positivi;

flusso monetario da attività finanziaria: l'attività di finanziamento è costituita dai flussi che $(iii)$ comportano la modificazione dell'entità e della composizione del Patrimonio Netto e dei finanziamenti ottenuti.

COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE

ATTIVITA' NON CORRENTI

$\mathcal{I}$ . Immobilizzazioni immateriali

La tabella seguente ne dettaglia la composizione e la movimentazione:

(Valori in migliaia di Euro) Marchi Altre Totale
Saldo al 01.01.20 2.897 761 3.658
Incrementi per acquisti
324 324
Ammortamenti del periodo 126 416) 542)
Saldo al 31.12.20 2.771 669 3.440
Incrementi per acquisti 351 351
neme"

Ammortamenti del periodo
126 379 505)
Saldo al 31.12.21 2.645 641 3.286

Marchi

La voce è relativa al marchio di proprietà della Società: "Alberta Ferretti".

Il periodo di ammortamento residuo di tale voce è pari a 21 anni.

Altre

La voce "Altre" si riferisce alle licenze d'uso software.

$2.$ Immobilizzazioni materiali

La tabella seguente ne dettaglia la composizione e la movimentazione:

(Valori in migliaia di Euro)

.
G
Ĕ
Fabbricati ō
beni
š
Opere
terzi

macchina
Impianti
industriali
Attrezzatı
comme
ទី
immobili
Īeń
۹
Altre
Ē
Totale
Saldo al 01.01.20 17.320 22.657 902 1.834 73 772 43.558
Incrementi 59 112 139 34 90 434
Decrementi 8 18
Ammortamenti del periodo 604) (247) (438) 43) (211) (1.543)
Saldo al 31.12.20 17.320 22.112 767 1.535 64 643 42.441
Incrementi 343 92 52 22 207 716
Decrementi 34 34
Ammortamenti del periodo 607) (174) (302) (36) (187) (1.306)
Saldo al 31.12.21 17.320 21.848 685 1.285 50 629 41.817

La movimentazione delle immobilizzazioni materiali evidenzia le seguenti principali variazioni:

Incrementi per nuovi investimenti per Euro 716 migliaia. Essi si riferiscono prevalentemente al $\bullet$ fabbricato, opere su beni di terzi, attrezzature informatiche ed impiantistica generale e specifica.

  • EMARKET SDIR CERTIFIED
  • Ammortamenti per Euro 1.306 migliaia, distribuiti tra tutti i cespiti, eccezione fatta per i terreni. secondo aliquote di ammortamento proprie di ciascuna categoria (per approfondimenti vedi sezione Immobilizzazioni materiali all'interno dei criteri di valutazione).

3. Attività per diritti d'uso

La tabella seguente ne dettaglia la composizione e la movimentazione:

(Valori in migliaia di Euro) Fabbricati Auto Altro Totale
Saldo al 01.01.20 13.509 186 731 14.426
ilncrementi 18 176 346 540
Decrementi
Diff. di traduzione / Altre variazioni
Ammortamenti del periodo (1, 340) 113 374 1.827
Saldo al 31.12.20 12.187 249 703 13.139
Incrementi 205 176 364 745
Decrementi
Diff. di traduzione / Altre variazioni
Ammortamenti del periodo 1.367 (* 113) 392 1.872
Saldo al 31.12.21 11.025 312 675 12.012

La voce Fabbricati include Attività per diritto d'uso relativi principalmente a contratti di affitto di negozi e in misura residuale relativi a contratti di affitto di uffici, e altri spazi.

Investimenti (Partecipazioni) $\overline{4}$ .

La voce comprende le partecipazioni in imprese controllate e collegate il cui elenco completo con le informazioni richieste dalla Consob è riportato in allegato I.

Le partecipazioni si movimentano per Euro 66.356 migliaia a seguito delle seguenti operazioni:

  • incremento della partecipazione Moschino S.p.A. per Euro 67.092 migliaia per effetto $\bullet$ dell'acquisto della quota di minoranza del 30%;
  • capitalizzazione e contestuale svalutazione della partecipazione Aeffe Retail per Euro 6.739 migliaia mediante rinuncia di crediti commerciali al fine di rafforzare il patrimonio sociale della controllata a titolo di versamento in conto capitale senza l'obbligo di restituzione. Tale importo è stato iscritto dalla controllata come riserva di capitale costituente voce di patrimonio netto a copertura perdite;
  • capitalizzazione della partecipazione Aeffe Germany G.m.b.h. per Euro 500 migliaia: $\bullet$
  • sottoscrizione della partecipazione Aeffe Spagna S.l.u. per Euro 320 migliaia; $\bullet$
  • svalutazione della partecipazione Aeffe France S.a.r.l. per Euro 1.556 migliaia; $\bullet$

5. Altre Attività

Tale voce include in via principale crediti verso imprese controllate.

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