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Esprinet

Annual Report Mar 29, 2023

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Annual Report

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Gruppo Esprinet

Relazione finanziaria annuale Esercizio 2022(*)

(*) il presente documento costituisce copia, in formato Pdf, della Relazione Finanziaria Annuale di Esprinet S.p.A. al 31 dicembre 2022 e non costituisce il documento in formato ESEF richiesto dai Technical Standard ESEF di cui al Regolamento Delegato (UE) 2019/815 (c.d. "Regolamento ESEF"). La Relazione finanziaria annuale 2022 in formato ESEF è disponibile nella sezione Investitori – Assemblea degli azionisti - 2023 del sito internet della Società (www.esprinet.com).

Capogruppo:

Esprinet S.p.A.

Partita Iva: IT 02999990969 Registro Imprese di Milano, Monza e Brianza, Lodi Codice Fiscale: 05091320159 R.E.A. 1158694 Sede Legale e Amministrativa in Via Energy Park, 20 - 20871 Vimercate (MB) Capitale sociale sottoscritto e versato al 31/12/2022: Euro 7.860.651 www.esprinet.com [email protected]

INDICE GENERALE

1 Lettera del Presidente
2 Sintesi dei risultati economico-finanziari di Gruppo
3 Andamento del titolo
Governo societario
pag. 10
1 Organi di amministrazione e controllo
2 Deroga agli obblighi informativi in occasione di operazioni straordinarie
3 Corporate Governance
Attività e struttura del Gruppo Esprinet
pag. 11
1 Descrizione dell'attività
2 Struttura del Gruppo
· Organi Sociali
Struttura e andamento dei mercati di riferimento
pag. 14
Distribuzione B2B di IT ed elettronica di consumo
Risultati economico-finanziari di Gruppo e di Esprinet S.p.A.
pag. 19
1 Andamento reddituale
2 Capitale circolante commerciale netto
3 Andamento dei ricavi per famiglia di prodotto e tipologia di cliente
Fatti di rilievo del periodo
pag. 32
Fatti di rilievo successivi
pag. 36
Evoluzione prevedibile della gestione
pag. 36
Risorse umane
pag. 37
Salute, sicurezza e ambiente
pag. 45
Principali rischi e incertezze cui il Gruppo ed Esprinet S.p.A. sono esposti
pag. 47
Altre informazioni rilevanti
pag. 58
1 Attività di ricerca e sviluppo
2 Numero e valore delle azioni proprie possedute
3 Rapporti con parti correlate
4 Rapporti con imprese controllate soggette ad attività di direzione e coordinamento
5 Azioni della capogruppo detenute da organi di amministrazione e controllo e da dirigenti con responsabilità strategiche
6 Operazioni atipiche e/o inusuali
7 Infomazioni aggiuntive richieste da Banca d'Italia e Consob
8 Piani di incentivazione azionaria
9 Prospetto di raccordo tra patrimonio netto e risultato di Gruppo e corrispondenti valori della capogruppo
10 Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (DNF)
11 Altre informazioni
Proposta di approvazione del Bilancio e di destinazione del risultato di esercizio 2022
pag. 63
Bilancio consolidato1
pag. 64
Prospetti di bilancio del Gruppo Esprinet
Note al bilancio consolidato
Bilancio d'esercizio1 (Bilancio separato2
) di ESPRINET S.p.A.
pag. 154
Prospetti di bilancio di Esprinet S.p.A.
Note al bilancio di Esprinet S.p.A.
Attestazione del Bilancio Consolidato ai sensi dell'art.81-ter Regolamento Consob
Attestazione del Bilancio di Esercizio ai sensi dell'art.81-ter Regolamento Consob
Relazione del Collegio Sindacale
Relazioni della Società di Revisione

1Ciascuna sezione è dotata di indice separato, per una migliore consultazione da parte del lettore
2 Bilancio separato della Esprinet S.p.A., così come definito dai principi contabili internazionali IFRS
Sintesi dei risultati di Gruppo per l'esercizio pag. 4

*Le relazioni del Collegio Sindacale e della Società di Revisione, risultano pubblicate nelle specifiche sezioni Investitori – Assemblea degli azionisti – 2023 del sito internet della Società (www.esprinet.com).

Relazione degli amministratori sulla gestione per l'esercizio 2022

Sintesi dei risultati di Gruppo per l'esercizio

1. Lettera del Presidente

Signori Azionisti,

il Gruppo Esprinet ha chiuso l'esercizio 2022 registrando un utile netto consolidato, di 47,3 milioni di euro, in aumento del +7% rispetto ai 44,1 milioni di euro del 2021 a fronte di ricavi di circa 4,7 miliardi di euro, sostanzialmente invariati rispetto all'anno precedente.

Nonostante un anno contraddistinto da gravi turbolenze geopolitiche conseguenti all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia e dei conseguenti impatti sul fronte inflattivo, dei tassi di interesse e in generale del sentimento dei consumatori e delle imprese, il Gruppo ha registrato un ulteriore miglioramento dell'utile netto di competenza degli azionisti battendo i risultati record dell'anno precedente.

L'anno del sorpasso

Il nostro Gruppo è nato nel 2000 come risultato della fusione di tre distributori italiani attivi soprattutto nella vendita di PC e stampanti.

Negli anni il Gruppo si è espanso sia geograficamente che in termini di prodotti distribuiti ma la percezione di essere una società italiana che vende PC ai retailer è rimasta nella mente di molti produttori di tecnologia (i Vendor nel nostro gergo) ed in quello di molti investitori.

L'anno appena concluso segna però un punto di svolta sostanziale nella nostra storia e conseguentemente riteniamo anche nel tipo di percezione che il mercato avrà di noi.

Il fatturato proveniente da attività svolte sui mercati esteri, Spagna in particolare, è salito a circa il 40% del totale del Gruppo ma ancora più importante è rimarcare come il peso dell'EBITDA generato in queste geografie sia stato pari a circa il 45% del totale.

Il Gruppo è ormai attivo in 4 nazioni e due continenti e ha diversificato in modo significativo le aree territoriali in cui genera i propri profitti, di fatto riducendo il rischio di dipendenza dalla performance macroeconomica dell'Italia che pure rimane ancora il primo mercato.

Un secondo grande momento di cambiamento è stato rappresentato dalla modifica del mix di clientela.

Nel 2021 il peso delle vendite ai retailer e quindi indirettamente il peso delle vendite guidate dai consumi delle famiglie era stato di circa il 45% mentre nell'anno appena concluso, grazie alla forte focalizzazione sulle attività nel segmento delle Solutions (prodotti per datacenter, software, Cloud, Cybersecurity per le medie e grandi imprese) il peso delle vendite ai retailer è sceso al 38%.

Il Gruppo ha ora una esposizione molto maggiore alla dinamica della domanda delle imprese e dei governi rispetto a quella dei consumatori, in coerenza con la strategia delineata nel 2021.

Infine, e questa è la ragione per cui potremmo definire quest'anno come quello del "sorpasso", il vero grande cambiamento è giunto dal cambio di mix di prodotto distribuito.

Il Gruppo classifica i ricavi dei PC e dei telefoni in una categoria chiamata "Screens" e le vendite delle soluzioni professionali per le imprese in una categoria definita "Solutions".

Nel corso del 2022, per la prima volta nella storia del Gruppo, l'EBITDA generato dalle Solutions è stato superiore a quello generato dagli Screens che pure rappresentano il 58% del fatturato del Gruppo contro il 19% delle Solutions.

Sommando l'EBITDA generato dalla vendita di Solutions e quello della vendita di Servizi si ottiene un valore superiore del 24% circa a quello generato dagli Screens, con una incidenza pari ormai a oltre il 42% della redditività complessiva del Gruppo.

Dopo oltre 20 anni di cammino il Gruppo ha concluso una prima importante tappa diventando principalmente un Distributore a Valore Aggiunto (VAD nel gergo del settore) progressivamente emancipandosi dalla sua storia di distributore di PC e stampanti a basso margine.

Molto resta ancora da fare per migliorare ulteriormente il nostro posizionamento sul mercato, e non rinneghiamo comunque la nostra storia e anche il nostro attuale business sulle linee definite "a volume" degli Screens che comunque generano un interessante volume di profitto.

E' certo però che la nostra strategia di spostamento verso segmenti di prodotto/servizio e clientela a maggior valore aggiunto sia stata sino ad ora interpretata in modo eccellente con risultati economico-patrimoniali evidenti: dal 2018 al 2022 siamo riusciti a raddoppiare l'EBITDA generato passando dai circa 45 milioni di euro ai circa 91 milioni di euro con i ricavi dell'area Solutions raddoppiati a loro volta dal 2018 al 2022.

Questo è il messaggio fondamentale per i nostri investitori: il nostro Gruppo ha formulato una strategia di lungo periodo volta al miglioramento della propria capacità di creazione di valore e anno su anno è stato caparbiamente in grado di eseguirla sino a cambiare il posizionamento storico, preludio pensiamo di ulteriori accelerazioni future nello sviluppo di questo nuovo modello di business.

L'andamento della distribuzione di tecnologia

Il settore della distribuzione, misurato dalla società di ricerca inglese Context (gennaio 2023) attraverso un panel di distributori ampiamente rappresentativo dell'andamento generale, ha registrato nel 2022 ricavi per circa 90,6 miliardi di euro, in crescita (+2,5%) rispetto a 88,4 miliardi di euro del 2021. In particolare, l'andamento per trimestre ha evidenziato quanto segue: -1,8% Q1 2022 vs Q1 2021, +1,2% Q2 2022 vs Q2 2021, +9,8% Q3 2022 vs Q3 2021, +1,4% Q4 2022 vs Q4 2021.

La Germania, pur confermandosi il primo mercato con un giro d'affari di 18,3 miliardi di euro, è l'unico tra i paesi dell'Europa Occidentale ad avere registrato un calo (-1,7%), mentre il mercato composto da Regno Unito e Irlanda, secondo per dimensione con ricavi pari a 15,7 miliardi di euro, ha segnato un +2,7%.

L'Italia, con un andamento flat rispetto allo scorso anno (+0,2%), ha mantenuto il proprio peso nel panel dei paesi europei a quota 10,5% confermandosi il terzo paese a 9,5 miliardi di euro.

Decisamente più sostenuta la crescita della Francia (+4,5%) che ha raggiunto 8,3 miliardi di euro di ricavi e una quota di mercato del 9,1%.

Nella penisola iberica, Spagna e Portogallo rispetto al 2021 hanno mostrato rispettivamente un +4,3% (con un mercato a quasi 7,0 miliardi di euro) e un +10,1% (con un mercato a 1,7 miliardi di euro). Da segnalare ancora un anno di crescita per la Polonia (+8,7%) che, con un giro d'affari nel 2022 di 5,7 miliardi di euro, ha consolidato la propria quota nel panel dei paesi europei.

Infine, tra i paesi coi tassi di crescita più elevati, si segnalano la Svezia (+9,3% a 2,8 miliardi di euro di ricavi nel 2022) e l'Austria (+7,0% a 2,3 miliardi di euro di ricavi nel 2022).

In questo contesto, il Gruppo Esprinet si riconferma il distributore al vertice nel mercato del sud Europa.

L'evoluzione del mercato

Nel 2022, con il ritorno alla normalità nella catena degli approvvigionamenti di tutte le linee di prodotto, forse solo con qualche modesta eccezione, abbiamo assistito ad una ulteriore espansione del settore ICT con tassi di sviluppo superiori rispetto agli andamenti delle economie locali, sostenuta soprattutto dalla crescita a doppia cifra in ambito Infrastructure e Software. Dopo gli anni della pandemia è emerso nitido, soprattutto nel sud Europa, il ruolo chiave degli investimenti IT, rinforzati dai massicci piani di investimento governativi pluriennali di Ripresa e Resilienza, indispensabili nel processo di trasformazione digitale tanto della pubblica amministrazione quanto del settore privato per la loro stabilità e competitività in uno scenario tuttora incerto.

Dall'altro lato tuttavia la domanda di IT Clients ha subito una forte contrazione, non solo per lo sfidante confronto con l'anno precedente quando ancora gli effetti della pandemia si misuravano nel maggior utilizzo dello smartworking e della didattica a distanza conseguenti al lockdown, ma soprattutto per gli impatti del contesto geopolitico e macroeconomico che, con il perdurare della volatilità del costo dell'energia e dei picchi di inflazione, dei tassi di interesse in rialzo, nonché coi timori di recessione, hanno intaccato la fiducia dei consumatori.

Nel futuro per rendere più efficiente e sostenibile il nostro modo di produrre, di lavorare e di vivere, la trasformazione digitale, nonché quella ecologica, riteniamo possano continuare ad essere un fondamentale vettore nelle prospettive di crescita. Continueranno a dare una forte spinta

l'evoluzione del mercato Cloud e il grande sviluppo del mercato della Cybersecurity, dei Big Data e degli Analytics, dell'Intelligenza Artificiale, della Blockchain, e un giorno forse anche del Metaverso.

Tutti gli attori della catena dell'ICT, dai produttori ai consumatori e alle imprese, sono alla costante ricerca del miglior modo per diffondere o fruire delle tecnologie informatiche ed in questo scenario con uno sguardo attento al futuro Esprinet, nel suo ruolo di abilitatore dell'esperienza tecnologica continua ad investire in soluzioni e servizi, in competenze e persone per un contesto sempre più digitale e sostenibile.

Le attività in Italia

Nel 2022, le attività italiane hanno registrato una flessione dei ricavi nonostante l'eccellente performance dei segmenti ad alto margine delle Solution e dei Servizi, dove il Gruppo sta concentrando gli investimenti in persone, competenze e ampliamento delle aree di business, che tuttavia non hanno pienamente compensato il forte rallentamento registrato sulla linea degli Screens (PC e Telefoni) in ambito clientela consumer (Retailers e E-tailers).

Con soddisfazione, comunque, abbiamo misurato un aumento della profittabilità derivante sia dallo spostamento del mix di prodotto, descritto precedentemente, sia dai brillanti risultati ottenuti sulla clientela business ma anche dalla stabilizzazione o aumento sostanzialmente su tutte le linee di business, grazie ai benefici effetti dei programmi di miglioramento della Customer Satisfaction tuttora in corso.

A luglio 2022, il Gruppo ha siglato una partnership con Alkemy Play, la divisione dedicata alle piccole e medie imprese di Alkemy, società anch'essa quotata su Euronext Star Milan (ALK), specializzata nell'evoluzione del modello di business di grandi e medie aziende di pari passo con l'innovazione tecnologica. La collaborazione rientra nella visione di Esprinet di creare nuove opportunità di business integrando il proprio portafoglio di prodotti e soluzioni con una gamma completa di servizi, supportando le PMI nel loro processo di digitalizzazione.

A novembre 2022, il Gruppo, sempre in coerenza con le linee strategiche del piano industriale di focalizzazione sulla distribuzione di soluzioni ad alto valore aggiunto, si è ulteriormente rafforzato nel segmento Solution con l'acquisizione di Bludis S.r.l., attiva nel business delle soluzioni software negli ambiti Communication, Cybersecurity, IT Management, lavorando principalmente con Vendor innovativi ed emergenti.

La strategia aziendale in ambito HR di valorizzazione del capitale umano, che si sviluppa all'interno del programma "Together is Better" (T.I.B.), e di acquisizione dei talenti, continuano a dare eccellenti risultati e, non solo la società è stata nuovamente insignita della prestigiosa certificazione "Great Place to Work", ma ha confermato per il secondo anno consecutivo anche quella di "Top Employer.

Le attività nella penisola iberica

Le attività del Gruppo Esprinet nella penisola iberica, che con quasi 1,9 miliardi di euro ormai incidono il 40% sul totale dei ricavi, hanno registrato tassi di crescita molto rilevanti consolidando la propria quota di mercato.

A giugno 2022 è stato avviato il processo di integrazione della controllata Vinzeo Technologies S.A.U. in Esprinet Iberica S.L.U, società già capogruppo delle attività distributive in Spagna, in linea con la strategia annunciata nel piano industriale, che vede tra i pillar un'evoluzione dello storico modello distributivo transazionale verso una sempre maggiore focalizzazione e distinzione delle attività di distribuzione delle tecnologie a volume e a valore.

A valle di questo processo che ha comportato il trasferimento di tutte le vendite di prodotti nel segmento Solutions all'interno di V-Valley Advanced Solutions España, Esprinet Iberica è ora l'unico veicolo societario del Gruppo in Spagna incaricato di distribuire tutte le altre linee di business e quindi gli "Screens" e i "Devices".

Grazie a questa integrazione potremo migliorare ulteriormente il livello di servizio alla clientela e offrire ancora più opportunità di sviluppo ai nostri Vendor.

Conclusioni

Se nel 2021 lo scenario macroeconomico internazionale è stato influenzato dalla pandemia da Covid-19, nel 2022 l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia ha avuto impatti ancora maggiori. Nonostante gli impatti sul clima economico legati ad uno scenario bellico che riporta tristemente a tempi che speravamo ormai superati, il nostro Gruppo ha dimostrato una volta di più la qualità della propria strategia ma anche e soprattutto una eccellente capacità di implementazione della stessa. Grazie ad una rete di relazioni consolidate con i maggiori produttori di tecnologia internazionali, grazie ad una clientela sempre più fidelizzata, ad eccellenti relazioni con il sistema finanziario e ad uno stato patrimoniale solido possiamo guardare al futuro con fiducia nonostante i tempi complessi che ormai viviamo per motivi differenti da molti anni.

Il futuro, una volta di più, è però nelle mani dei nostri collaboratori che con serietà, abnegazione e spirito di intraprendenza, rappresentano il principale fattore competitivo del nostro Gruppo. A loro, ai nostri clienti e fornitori, ai nostri azionisti e in generale a tutti i nostri stakeholder va anche quest'anno il mio più sentito ringraziamento ed augurio per un 2023 di salute, successo e pace.

Grazie per aver investito nella nostra Società.

2. Sintesi dei risultati economico-finanziari di Gruppo

I risultati economico-finanziari del 2022 e dei periodi di confronto sono stati determinati in conformità agli International Financial Reporting Standards ("IFRS") adottati dalla UE in vigore nel periodo di riferimento. Nella tabella sotto riportata, in aggiunta agli indicatori economico-finanziari convenzionali previsti dai principi contabili IFRS, vengono presentati alcuni "indicatori alternativi di performance" ancorché non previsti dagli IFRS. Tali indicatori, costantemente presentati anche in occasione delle altre rendicontazioni periodiche del Gruppo, non devono considerarsi sostitutivi a quelli convenzionali previsti dagli IFRS; essi sono utilizzati internamente dal management in quanto ritenuti particolarmente significativi al fine di misurare e controllare la redditività, la performance, la struttura patrimoniale e la posizione finanziaria del Gruppo. In calce alla tabella, in linea con gli Orientamenti ESMA/2015/1415 dell'ESMA (European Securities and Market Authority) emanati ai sensi dell'articolo 16 del Regolamento ESMA, che aggiornano la precedente raccomandazione CESR/05-178b del CESR (Committee of European Securities Regulators) e recepiti da CONSOB con Comunicazione n. 0092543 del 03/12/2015, si è fornita la metodologia di calcolo di tali indici.

(euro/000) note 2022 % 2021 % % var.
22/21
Dati economici
Ricavi da contratti con clienti 4.684.164 100,0% 4.690.947 100,0% -0%
Margine commerciale lordo 242.969 5,2% 231.890 4,9% 5%
EBITDA (1) 87.918 1,9% 84.726 1,8% 4%
Utile operativo (EBIT) 70.658 1,5% 68.411 1,5% 3%
Utile prima delle imposte 62.895 1,3% 60.774 1,3% 3%
Utile netto 47.346 1,0% 44.080 0,9% 7%
Dati patrimoniali e finanziari
Cash flow (2) 64.606 60.394
Investimenti lordi 12.506 6.182
Capitale d'esercizio netto (3) 258.371 (63.728)
Capitale circolante comm. netto (4) 261.593 (75.832)
Capitale immobilizzato (5) 258.453 245.222
Capitale investito netto (6) 492.250 158.941
Patrimonio netto 409.217 386.118
Patrimonio netto tangibile (7) 289.262 275.390
Posizione finanziaria netta (PFN) (8) 83.033 (227.177)
Principali indicatori
PFN/Patrimonio netto 0,2 (0,6)
PFN/Patrimonio netto tangibile 0,3 (0,8)
Utile operativo (EBIT)/Oneri finanziari netti 9,1 9,0
EBITDA/Oneri finanziari netti 11,3 11,1
PFN/EBITDA 0,9 (2,7)
ROCE (9) 13,3% 20,5%
Dati operativi
Numero dipendenti a fine periodo 1.806 1.720
Numero dipendenti medi (10) 1.763 1.659
Utile per azione (euro)
Utile per azione base 0,96 0,89 8%
Utile per azione diluito 0,95 0,88 8%

(1) EBITDA pari all'utile operativo (EBIT) al lordo di ammortamenti e svalutazioni.

(2) Sommatoria di utile netto consolidato e ammortamenti.

(3) Sommatoria di attività correnti, attività non correnti possedute per la vendita e passività correnti, al lordo dei debiti finanziari correnti netti.

(4) Sommatoria di crediti verso clienti, rimanenze e debiti verso fornitori.

(5) Pari alle attività non correnti al netto delle attività finanziarie non correnti per strumenti derivati.

(6) Pari al capitale investito puntuale di fine periodo, calcolato come somma di capitale d'esercizio netto e capitale immobilizzato, al netto delle passività non finanziarie non correnti.

(7) Pari al patrimonio netto depurato dei goodwill e delle immobilizzazioni immateriali.

(8) Sommatoria di debiti finanziari, passività finanziarie per leasing, disponibilità liquide, attività e passività per strumenti derivati e crediti finanziari.

(9) Calcolato come rapporto tra (i) utile operativo (EBIT) al netto delle componenti "non ricorrenti", degli effetti del principio contabile IFRS 16 e delle imposte calcolate al tax rate effettivo dell'ultimo bilancio consolidato annuale pubblicato, e (ii) media del capitale investito (calcolato come somma di capitale d'esercizio netto e capitale immobilizzato) registrato alla data di chiusura del periodo ed alle quattro precedenti date di chiusura trimestrali.

(10) Calcolato come media tra saldo iniziale e finale di periodo delle società consolidate.

3. Andamento del titolo

Le azioni ordinarie di Esprinet S.p.A. (ticker: PRT MI) sono quotate nel segmento STAR Milan (Euronext STAR Milan) del mercato EXM (Euronext Milan) di Borsa Italiana dal 27 luglio 2001.

Il grafico che segue descrive l'andamento della quotazione del titolo dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022:

Il titolo Esprinet ha chiuso il 2022 ad un prezzo di 6,74 euro, in diminuzione del -47,75% rispetto alla quotazione di chiusura del 31 dicembre 2021 (12,90 euro).

Rispetto ad un prezzo di collocamento di 1,4 euro per azione nel luglio 2001, tenendo conto del frazionamento azionario in rapporto 1:10 eseguito nel corso del 2005, si osserva una rivalutazione del titolo del +381% che non tiene altresì conto dei dividendi distribuiti e del relativo reinvestimento. Nel corso dell'anno il titolo ha riportato un massimo di 13,25 euro a gennaio per poi mostrare un trend decrescente fino a registrare un minimo di 5,76 euro il 13 ottobre 2022. La quotazione media nell'anno è stata pari a 8,21 euro.

I volumi medi giornalieri scambiati nel 2022 sono stati pari a n. 158.939 (-60%) rispetto ai volumi medi giornalieri1 scambiati nel 2021 pari a n. 396.519. Il picco massimo dei volumi è stato di n. 668.435 azioni scambiate il 9 marzo 2022, così come nel medesimo mese è stato registrato il massimo volume medio giornaliero scambiato pari a n. 280.777 azioni.

Il giorno 13 marzo 2023 il prezzo dell'azione Esprinet era pari a 7,37 euro (+9% rispetto alla quotazione di chiusura). Gli scambi medi giornalieri fino a tale data sono stati pari a n. a 168.117 azioni.

1 media aritmetica semplice (fonte: Bloomberg)

Governo societario

1. Organi di amministrazione e controllo

Consiglio di Amministrazione:

(Scadenza: approvazione bilancio al 31 dicembre 2023)

Presidente Maurizio Rota
Vice-Presidente
Amministratore Delegato
Marco Monti
Alessandro Cattani
(CCS)
Amministratore Chiara Mauri (AI) (CCS)
Amministratore Angelo Miglietta (AI) (CNR) (CCR)
Amministratore Lorenza Morandini (AI) (CCS)
Amministratore Emanuela Prandelli (AI) (CNR)
Amministratore Renata Maria Ricotti (AI) (CNR) (CCR)
Amministratore
Segretario
Angela Sanarico
Manfredi Vianini Tolomei
(AI) (CCR)
Studio Chiomenti

Legenda:

AI: Amministratore Indipendente CCR: Membro del Comitato Controllo e Rischi CNR: Membro del Comitato per le Nomine e Remunerazioni

CCS: Membro del Comitato competitività e sostenibilità

Collegio Sindacale:

(Scadenza: approvazione bilancio al 31 dicembre 2023)

Presidente Maurizio Dallocchio
Sindaco effettivo Maria Luisa Mosconi
Sindaco effettivo Silvia Muzi
Sindaco supplente Vieri Chimenti
Sindaco supplente Riccardo Garbagnati

Società di revisione:

(Scadenza: approvazione bilancio al 31 dicembre 2027)

PricewaterhouseCoopers S.p.A.

2. Deroga agli obblighi informativi in occasione di operazioni straordinarie

Ai sensi di quanto previsto dall'art. 70, comma 8, e dall'art. 71, comma 1-bis, del Regolamento Emittenti emanato dalla Consob, il Consiglio di Amministrazione di Esprinet S.p.A. ha deliberato, in data 21 dicembre 2012, di avvalersi della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi prescritti in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

3. Corporate Governance

Esprinet S.p.A. aderisce e si conforma al Codice di Corporate Governance delle società quotate italiane (il "Codice"), adattandolo in funzione delle proprie caratteristiche.

Allo scopo di far fronte agli obblighi di trasparenza previsti dalla normativa di settore, ogni anno viene redatta una "Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari" recante una descrizione generale del sistema di governo adottato dal Gruppo oltre alle informazioni sugli assetti proprietari, sul modello organizzativo adottato ai sensi del D. Lgs. n. 231 del 2001, nonché sul grado di adesione al Codice, ivi incluse le principali pratiche di Governance applicate e le caratteristiche del sistema di gestione dei rischi e di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria.

La "Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari" è pubblicata nella sezione Investitori – Assemblea degli azionisti - 2023 del sito internet della Società (www.esprinet.com). Il Codice è consultabile sul sito di Borsa Italiana S.p.A. www.borsaitaliana.it.

Attività e struttura del Gruppo Esprinet

1. Descrizione dell'attività

Esprinet S.p.A. (nel seguito anche "Esprinet" o la "capogruppo") e le società da essa controllate (unitamente il "Gruppo Esprinet" o il "Gruppo") operano sul territorio italiano, spagnolo e portoghese.

Il Gruppo è attivo nella distribuzione "business-to-business" (B2B) di Information Technology (IT) ed elettronica di consumo ed è oggi il più grande distributore nel Sud-Europa ed il 4° operatore europeo. I principali mercati geografici presidiati sono l'Italia e la penisola iberica.

L'attività prevalente è rappresentata dalla distribuzione di prodotti IT (hardware, software e servizi) ed elettronica di consumo. La gamma di prodotto commercializzata comprende 680 marchi di primari produttori di tecnologia (c.d."vendor"), fra cui per citare le principali case mondiali HP, Apple, Samsung, Asus, Lenovo, Dell, Microsoft, Acer, Xiaomi, Epson.

Oltre a fornire servizi di vendita all'ingrosso tradizionali (bulk breaking e credito), Esprinet svolge il ruolo di abilitatore dell'ecosistema tecnologico. Il Gruppo offre, ad esempio, una piattaforma di ecommerce chiavi in mano a centinaia di rivenditori, la gestione in-shop per migliaia di punti vendita al dettaglio, soluzioni di pagamento e finanziamento specializzate per la comunità di rivenditori offrendo anche generazione della domanda da parte degli utenti finali e analisi dei big data ai principali produttori e rivenditori tecnologici che sempre più esternalizzano le attività di marketing.

Servizi cloud, software di collaborazione e di cybersecurity, sistemi di videoconferenza, infrastrutture IT avanzate, soluzioni di elettronica di consumo specializzate come elettrodomestici connessi o piattaforme di gaming sono nuove aree di crescita a valore aggiunto che alimentano un'ulteriore crescita futura dei ricavi per il settore, mentre i servizi logistici e finanziari, nonché il modello di vendita "a consumo", offrono crescenti opportunità di espansione dei margini.

A questi si affiancano la "tradizionale" distribuzione all'ingrosso di prodotti informatici di marca (hardware e software), di apparati di telefonia mobile, di accessori per questi ultimi, rivolta a rivenditori orientati a utenti finali sia di tipo "consumer" sia di tipo "business", e la distribuzione di prodotti a marchio proprio realizzati da terzi su commessa: NILOX, marchio con cui vengono realizzati prodotti di mobilità elettrica, entertainment sportivo e accessori per PC, e CELLY, marchio con cui vengono realizzati accessori per telefonia mobile.

La sezione "Andamento dei ricavi per famiglia di prodotto e tipologia di cliente" fornisce una descrizione più dettagliata delle principali categorie di prodotto commercializzate.

La clientela servita nei due territori è composita essendo costituita dalle diverse tipologie di rivenditori di informatica presenti sul mercato italiano e iberico: dai rivenditori a valore aggiunto (c.d. VAR) ai system integrator/corporate reseller, dai dealer agli shop (indipendenti e/o affiliati), dagli operatori della grande distribuzione, generalista e/o specializzata, ai sub distributori.

I clienti professionali serviti nel 2022 nell'area B2B sono stati complessivamente circa n. 30.000, di cui circa n. 20.000 in Italia e circa n. 10.000 nella penisola iberica.

L'attività logistica è svolta principalmente presso i siti logistici di Cambiago (MI), Cavenago (MB), Pregnana Milanese (MI) e Saragozza (Spagna) tutti condotti in affitto, di complessivi ca. 159.000 mq (ca. 112.000 mq in Italia e 47.000 mq in Spagna).

2. Struttura del Gruppo

La struttura del Gruppo Esprinet al 31 dicembre 2022 è la seguente:

Sotto il profilo giuridico la capogruppo Esprinet S.p.A. è sorta nel settembre 2000 a seguito della fusione di due dei principali distributori operanti in Italia, Comprel S.p.A. e Celomax S.p.A.. Successivamente, per effetto dello scorporo dalla capogruppo delle attività di distribuzione di componenti micro-elettronici e delle varie operazioni di aggregazione aziendale e costituzione di

nuove società, il Gruppo Esprinet ha assunto la sua attuale fisionomia.

Nel prosieguo dell'esposizione si farà riferimento al "Sottogruppo Italia" e al "Sottogruppo Iberica". Alla data di chiusura del periodo il Sottogruppo Italia comprende, oltre alla capogruppo Esprinet S.p.A., le società da essa controllate direttamente: V-Valley S.r.l., Celly Pacific LTD., Nilox Deutschland Gmbh (in liquidazione dal 16 settembre 2019), 4Side S.r.l., Bludis S.r.l. (acquisita in data 3 novembre 2022), Dacom S.p.A. e idMAINT S.r.l.

Ai fini della rappresentazione all'interno del Sottogruppo Italia, la controllata idMAINT S.r.l. si intende comprensiva anche delle sue controllate totalitarie Erredi Deutschland GmbH, Erredi France SARL, Erredi Iberica S.L. (complessivamente il "Gruppo idMAINT") mere società di procacciamento di vendite al servizio di Dacom S.p.A..

Il Sottogruppo Iberica si compone invece, alla medesima data, dalle società di diritto spagnolo e portoghese operanti nella penisola iberica e cioè Esprinet Iberica S.L.U. e le sue controllate Esprinet Portugal Lda e V-Valley Advanced Solutions España, S.A. (già GTI Software Y Networking S.A.). Ai fini della rappresentazione all'interno del Sottogruppo Spagna, la controllata V-Valley Advanced Solutions España, S.A. si intende comprensiva anche delle sue controllate totalitarie V-Valley Advanced Solutions Portugal Unipessoal Lda, GTI Software & Networking SARLAU, Optima Logistics S.L.U..

Esprinet S.p.A. ha sede legale e amministrativa in Italia a Vimercate (Monza e Brianza) e ha i propri siti logistici a Cambiago (Milano) e Cavenago (Monza e Brianza).

Per le attività di specialist Esprinet S.p.A. si avvale dei servizi forniti da Intesa Sanpaolo S.p.A..

Sottogruppo Italia

V-Valley S.r.l.

Costituita a giugno 2010 con la ragione sociale Master Team S.r.l. poi modificata a settembre dello stesso anno in V-Valley S.r.l., ha sede legale in Vimercate (MB) ed è controllata al 100% da Esprinet S.p.A..

In tale società, operativa di fatto dal dicembre 2010, sono confluite le attività di distribuzione di prodotti a "valore" (essenzialmente server, storage e networking di alta gamma, virtualizzazione, cybersecurity, bar-code scanning).

4Side S.r.l.

In data 20 marzo 2019 Esprinet S.p.A. ha acquisito il 51% delle quote di 4Side S.r.l., società avente ad oggetto il marketing e la distribuzione in Italia di prodotti del mondo Gaming, esclusivista in Italia della distribuzione dei prodotti a marchio Activision Blizzard. In data 15 novembre 2021 Esprinet S.p.A. ha acquisito il residuo 49% del capitale sociale di 4Side S.r.l..

Dacom S.p.A.

In data 22 gennaio 2021 Esprinet S.p.A. ha acquistato il 100% del capitale sociale di Dacom S.p.A., leader nella distribuzione specializzata di prodotti e soluzioni per l'Automatic Identification and Data Capture (AIDC).

idMAINT S.r.l. e le sue controllate

In data 22 gennaio 2021 Esprinet S.p.A. ha acquistato il 100% del capitale sociale di idMAINT S.r.l., specializzata nei servizi di manutenzione e supporto tecnico pre e post vendita sui prodotti Auto-ID. idMAINT S.r.l. detiene partecipazioni totalitarie nella controllata tedesca Erredi Deutschland GmbH, nella controllata francese Erredi France SARL e nella controllata spagnola Erredi Iberica S.L..

Celly Pacific LTD

Precedentemente detenuta da Celly S.p.A. fusa in Esprinet S.p.A. nel corso del 2021, è società di diritto cinese specializzata nella progettazione, produzione e distribuzione di accessori per la telefonia mobile.

Nilox Deutschland GmbH

Costituita in data 11 luglio 2017 con sede operativa a Düsseldorf, in Germania, in quanto ritenuta necessaria per poter espandere anche al mercato tedesco le attività di commercializzazione dei prodotti a marchio Nilox, brand di proprietà di Esprinet S.p.A., dal 16 settembre 2019 è in liquidazione.

Bludis S.r.l.

In data 3 novembre 2022 Esprinet S.p.A. ha acquistato il 100% del capitale sociale di Bludis S.r.l. con sede operativa Roma. Bludis S.r.l. è il veicolo di diritto italiano nel quale a luglio 2022 la società SPIN S.r.l. ha conferito il ramo di attività attivo nella distribuzione di soluzioni software negli ambiti Communication, Cybersecurity, IT Management, che lavora principalmente con Vendor innovativi ed emergenti.

Sottogruppo Iberica

Esprinet Iberica S.L.U.

Originariamente costituita dal Gruppo al fine di veicolare le acquisizioni spagnole effettuate tra la fine del 2005 e la fine del 2006, a seguito delle fusioni avvenute nel 2007, Esprinet Iberica S.L.U.

rappresenta, come entità singola, il terzo distributore di elettronica in Spagna. Considerando invece i valori consolidati, per effetto delle diverse operazioni di aggregazione aziendale, Esprinet Iberica S.L.U. rappresenta il leader di mercato.

La società a decorrere da settembre 2022 ha fuso per incorporazione Vinzeo Tecnologies S.A.U. (già acquisita al 100% in data 1° luglio 2016) distributore sin dal 2009 di prodotti Apple e detentore di importanti contratti distributivi sia in ambito ICT c.d. a "volume" (tra cui HP, Samsung, Asus, Toshiba, Lenovo) che nel segmento c.d. a "valore" (in particolare con HP Enterprise).

La società possiede uffici e magazzini a Saragozza, località che dista solo 300 km ca. da tutte le principali città spagnole e sedi periferiche a Madrid, Barcellona e Bilbao che insieme contribuiscono per oltre l'80% al consumo di informatica in Spagna.

Esprinet Portugal Lda

In data 29 aprile 2015 è stata costituita la società di diritto portoghese Esprinet Portugal Lda allo scopo di sviluppare ulteriormente le attività distributive del Gruppo sul territorio portoghese, fino a tale data svolte dalla controllata spagnola Esprinet Iberica S.L.U..

V-Valley Advanced Solutions España, S.A. e le sue controllate

In data 1° ottobre 2020 è stato acquistato il 100% del capitale di GTI Software Y Networking S.A. (in data 1° ottobre 2021 rinominata in V-Valley Advanced Solutions España, S.A. in corrispondenza della fusione per incorporazione di V-Valley Iberian S.L.U. anch'essa posseduta integralmente da Esprinet Iberica S.L.U., che ha fatto seguito alla precedente fusione per incorporazione in data 31 marzo 2021 della controllata totalitaria DIODE España S.A.U), il primo distributore in Spagna di software e soluzioni "cloud" a Value-Added Reseller e System Integrator.

V-Valley Advanced Solutions España, S.A. detiene partecipazioni totalitarie nella controllata spagnola Optima Logistics S.L.U., nella controllata portoghese V-Valley Advanced Solutions Portugal Unipessoal Lda (già Getix Companhia de Distribuição de Software Unipessoal Lda) e nella controllata marocchina GTI Software & Networking SARLAU.

Struttura e andamento dei mercati di riferimento

Distribuzione B2B di IT ed elettronica di consumo

La catena distributiva dell'IT

In generale, le modalità di distribuzione di IT e prodotti elettronici si dividono tra sistemi diretti ("Direct Channel") ed indiretti ("Tier 1" e "Tier 2").

I primi consentono ai produttori di raggiungere direttamente l'utilizzatore finale di tecnologia, mentre i secondi prevedono l'utilizzo di intermediari di primo, i "rivenditori", e di secondo livello, i "distributori". In estrema sintesi, i soggetti che compongono la filiera distributiva sono:

  • i "vendor": produttori di tecnologie e/o prodotti di Information Technology che operano con un proprio marchio;
  • i "distributori": operatori che forniscono servizi di logistica, stoccaggio, credito e marketing. A loro volta, i distributori possono essere distinti in:
    • (i) distributori a "largo spettro", caratterizzati da ampiezza di gamma ed elevati volumi di fatturato;
    • (ii) distributori "specializzati", che costituiscono il punto di riferimento per specifiche tecnologie e discipline, quali i sistemi intermedi, il networking, Internet e servizi di consulenza, formazione e assistenza.
  • i "rivenditori": operatori eterogenei per dimensioni, strutture reddituali e organizzative, modelli di business e tipo di approccio all'utente finale.

In generale si è soliti operare una distinzione tra le seguenti categorie di rivenditori:

  • i "Professional Reseller": VAR ("Value Added Reseller"), Corporate Reseller, System Integrator, Dealer;
  • gli "Specialized Reseller": Telco Specialist. Photo Shop, Videogame Specialist, Furniture Specialist;
  • i "Retailers & E-tailers: GDO/GDS (Grande Distribuzione Organizzata/Specializzata), Shop on-line.

Nell'ambito del business model sopra descritto il settore di riferimento è definibile secondo due diverse prospettive:

  • a) il mercato c.d. "indirizzato", rappresentato cioè dal volume aggregato delle vendite di prodotti informatici realizzate dai distributori ossia effettivamente veicolate attraverso il c.d. "canale indiretto" (per differenza, esse rappresentano il flusso di vendite che non transita direttamente dal produttore al rivenditore ovvero dal produttore all'utente finale di informatica);
  • b) il mercato c.d. "indirizzabile", rappresentato dal volume delle vendite di prodotti informatici realizzabili dai distributori ossia veicolabili attraverso il c.d. "canale indiretto" (sono esclusi unicamente gli apparati hardware che non sono per loro natura intercettabili dal distributore come i mainframe nonché i software applicativi come ERP, ecc.).

Ne consegue che la dimensione del settore deve pertanto essere considerata analizzando:

  • la domanda di informatica (dal punto di vista dei consumi da parte dell'utente finale);
  • la dimensione del comparto distributivo (i.e. il valore effettivo delle vendite effettuate dai distributori ovvero il valore delle vendite indirizzabili da parte dei distributori stante la natura intrinseca dei prodotti interessati).

Il grafico che segue descrive il modello tipico della catena distributiva di prodotti informatici:

Europa

Il settore della distribuzione, misurato dalla società di ricerca inglese Context (gennaio 2023) attraverso un panel di distributori ampiamente rappresentativo dell'andamento generale, ha registrato nel 2022 ricavi per circa 90,6 miliardi di euro, in crescita (+2,5%) rispetto a 88,4 miliardi di euro del 2021. In particolare, l'andamento per trimestre ha evidenziato quanto segue: -1,8% Q1 2022 vs Q1 2021, +1,2% Q2 2022 vs Q2 2021, +9,8% Q3 2022 vs Q3 2021, +1,4% Q4 2022 vs Q4 2021.

La Germania, pur confermandosi il primo mercato con un giro d'affari di 18,3 miliardi di euro, è l'unico tra i paesi dell'Europa Occidentale ad avere registrato un calo (-1,7%), mentre il mercato composto da Regno Unito e Irlanda, secondo per dimensione con ricavi pari a 15,7 miliardi di euro, ha segnato un +2,7%.

L'Italia, con un andamento flat rispetto allo scorso anno (+0,2%) a 9,5 miliardi di euro, ha mantenuto il proprio peso nel panel dei paesi europei a quota 10,5%.

Decisamente più sostenuta la crescita della Francia (+4,5%) che ha raggiunto 8,3 miliardi di euro di ricavi e una quota di mercato del 9,1%.

Nella penisola iberica, Spagna e Portogallo rispetto al 2021 hanno mostrato rispettivamente un +4,3% (con un mercato a quasi 7,0 miliardi di euro) e un +10.1% (con un mercato a 1,7 miliardi di euro). Da segnalare ancora un anno di crescita per la Polonia (+8,7%) che, con un giro d'affari che nel 2022 ha raggiunto 5,7 miliardi di euro, ha consolidato la propria quota nel panel dei paesi europei.

Infine, tra i paesi coi tassi di crescita più elevati, si segnalano la Svezia (+9,3% a 2,8 miliardi di euro di ricavi nel 2022) e l'Austria (+7,0% a 2,3 miliardi di euro di ricavi nel 2022).

La tabella seguente riassume le dimensioni della distribuzione nei singoli paesi nel 2021 e nel 2022 (i valori sono espressi in euro ed in miliardi), l'andamento negli ultimi due trimestri, nel secondo semestre e nell'intero 2022, confrontati con i medesimi periodi dell'anno precedente:

Country 2021 (euro/mld) 2022 (euro/mld) Q3-22 vs Q3-21 Q4-22 vs Q4-21 2H 2022 vs 2H 2021 2022 YTD vs 2021 YTD
Total 88,4 90,5 9.8% 1.4% 5.1% 2.5%
Germania 18,6 18,3 5.9% -2.7% 1.0% -1.7%
Regno Unito & Irlanda 15,3 15,7 8.7% 1.0% 4.5% 2.7%
Italia 9,5 9,5 11.7% -1.0% 4.2% 0.2%
Francia 7,9 8,3 11.4% 5.5% 8.1% 4.5%
Spagna 6,7 7,0 9.4% 6.3% 7.6% 4.3%
Polonia 5,3 5,7 17.4% 1.9% 8.4% 8.7%
Paesi Bassi 5,1 5,2 9.4% -1.2% 3.5% 1.6%
Svizzera 4,0 4,2 6.4% 11.3% 9.1% 3.6%
Svezia 2,5 2,8 13.1% 5.9% 9.0% 9.3%
Austria 2,1 2,3 15.9% 4.3% 9.1% 7.0%
Belgio 2,1 2,2 9.9% 6.5% 8.0% 5.5%
Repubblica Ceca 2,2 2,1 7.4% -2.6% 1.5% -2.5%
Portogallo 1,6 1,7 17.4% 8.4% 12.3% 10.1%
Danimarca 1,7 1,7 18.6% -4.3% 5.5% 1.1%
Finlandia 1,3 1,3 11.1% -0.2% 4.8% 4.4%
Norvegia 1,1 1,1 2.5% -2.1% -0.1% -0.5%
Paesi Baltici 0,9 0,9 7.3% -0.9% 2.9% 4.5%
Slovacchia 0,4 0,5 25.2% 1.9% 10.7% 5.1%

Fonte: Context, gennaio 2023.

Italia

I consumi di informatica ed elettronica e il settore della distribuzione

Nel 2022 il mercato italiano dell'Information & Communication Technology ("ICT")2 misurato attraverso i dati di IDC (Febbraio 2023), che monitora gli acquisti degli utilizzatori finali nelle diverse nazioni europee, ha fatto segnare un +11,3%, passando da 25,6 miliardi di euro a 28,5 miliardi di euro di ricavi.

Andando nel dettaglio delle categorie di prodotto, tra i device i "PCs" hanno registrato una decrescita importante: -12,7%, con ricavi nel 2022 pari a 3,7 miliardi di euro. Tale risultato è da ascrivere all'andamento negativo dei "Portable PCs" (-20,0% passando da 3,4 miliardi di euro a 2,7 miliardi di euro) non compensato dalla crescita dei "Desktop PCs" (+18,5%) che hanno raggiunto quota 945 milioni di euro. Il segmento dei "Tablets", il cui giro di affari si è attestato nel 2022 a 793 milioni di euro, ha segnato invece una diminuzione del 6,5%.

Il mercato dei "Mobile Phones" ha raggiunto i 7,4 miliardi di euro riportando una crescita considerevole del 21,5%.

Nella categoria delle periferiche, il segmento "Hardcopy" ha mostrato un incremento del giro d'affari del 19%, mentre i "PC Monitor" con una crescita dell'8,7% hanno portato il mercato a 437 milioni di euro.

In ambito infrastructure, i "Servers" e lo "Storage" hanno segnato crescite significative: i primi con +49,2% hanno registrato ricavi per 847 milioni di euro, mentre i prodotti per lo storage con un +7,1% hanno raggiunto quota 344 milioni di euro.

In decisa crescita anche la spesa della categoria "IaaS": +33,3% passando da 676 milioni di euro a 900 milioni di euro di giro d'affari. La categoria "Enterprise Network" ha registrato invece una crescita del 35,9% (756 milioni di euro).

In area "Software", infine, con un incremento del 13,1%, il mercato ha toccato quota 10,7 miliardi di euro.

In questo contesto, nel 2022 il mercato distributivo italiano (fonte: Context, gennaio 2023) ha segnato un andamento sostanzialmente in linea con il 2021 (+0,2%). Analizzando l'andamento per semestre, il primo ha registrato un -3,9%, mentre il secondo ha visto +4,2% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (+11,7% Q3 2022 vs Q3 2022 e -1,0% Q4 2022 vs Q4 2021).

Sempre secondo i dati di Context, Esprinet Italia si riconferma il distributore al vertice nel mercato italiano, mantenendo pressoché invariata la propria quota di mercato.

Spagna

I consumi di informatica ed elettronica e il settore della distribuzione

Nel 2022 il mercato italiano dell'Information & Communication Technology ("ICT") misurato attraverso i dati di IDC (Febbraio 2023), che monitora gli acquisti degli utilizzatori finali nelle diverse nazioni europee, ha segnato una crescita del 7,5%, passando da 17,7 miliardi di euro a 19,1 miliardi di euro di ricavi.

Anche in Spagna i "PCs" hanno registrato una decrescita (-3,0%), i ricavi sono passati da 3,5 miliardi di euro nel 2021 a 3,4 miliardi di euro nel 2022. Occorre segnalare che la suddetta decrescita è da ascrivere interamente ai "Portable PCs" (-8,4% passando da 3,0 miliardi di euro a 2,7 miliardi di euro); i "Desktop PCs" infatti sono cresciuti del 29,7%.

Anche il segmento dei "Tablets", il cui giro di affari ha raggiunto nel 2022 773 milioni di euro, ha segnato un +5,4%.

Il mercato dei "Mobile Phones" a 5,3 miliardi di euro ha riportato una crescita del 3,5%.

2 Escludendo il segmento IT Services. Risultano quindi monitorati i seguenti mercati: Hardware (Devices & Infrastructure) e Software.

Tra le periferiche, il segmento "Hardcopy" ha chiuso il 2022 in positivo: +4,1%; anche i "PC Monitor" sono cresciuti con un significativo +21,2%.

In ambito infrastructure, i "Servers" e lo "Storage", come accaduto nel mercato italiano, hanno registrato un forte aumento mostrando rispettivamente i seguenti andamenti: +9,2%, portando il mercato a 380 milioni di euro, e +11,8% a 233 milioni di euro. Anche in Spagna la spesa della categoria "IaaS" ha segnato un considerevole balzo (+38,5% passando da 467 milioni di euro a 646 milioni di euro). In positivo anche l'andamento della categoria "Enterprise Network" che ha registrato una crescita del 28,4% (448 milioni di euro).

In area "Software" l'incremento del 13,8% ha portato il giro di affari a 6,3 miliardi di euro.

In questo scenario, nel 2022 il mercato distributivo spagnolo (fonte: Context, gennaio 2023) è cresciuto del 4,3% rispetto al 2021, pressoché in linea con il Gruppo Esprinet.

Portogallo

I consumi di informatica ed elettronica e il settore della distribuzione

Nel 2022 il mercato portoghese dell'Information & Communication Technology ("ICT") misurato attraverso i dati di IDC (Febbraio 2023), che monitora gli acquisti degli utilizzatori finali nelle diverse nazioni europee, ha registrato una crescita del 3,9%, attestandosi a 3,7 miliardi di euro.

Tra i device, I "PCs" hanno segnato un importante rallentamento del 27,9%, con ricavi scesi nel 2022 a 727 milioni di euro. Anche nel mercato portoghese questa decrescita è da imputare esclusivamente ai "Portable PCs" (-31,1%); i "Desktop PCs" infatti hanno avuto una crescita del 4,5%. Hanno chiuso con segno positivo anche i "Tablets" (+14,2%).

Il mercato dei "Mobile Phones" ha raggiunto 996 milioni di euro di giro d'affari riportando una crescita considerevole del 19,4%.

Le periferiche, sia nel segmento "Hardcopy" sia nel segmento "PC Monitor", hanno registrato un aumento, rispettivamente 7,7% e del 25,3%.

In ambito infrastructure, il 2022 ha visto crescere tutti i segmenti: i "Servers" con un +26,1%, lo "Storage" con un + 27,8%, il segmento "IaaS" con un +34,3% e la categoria "Enterprise Network" con un +32,3%.

Come in Italia ed in Spagna, l'area "Software" ha registrato un balzo (+12,8%) ed il mercato si è attestata a 1,2 miliardi di euro.

Nel 2022 il mercato distributivo portoghese (fonte: Context, gennaio 2023) è cresciuto del 10,1% rispetto al 2021 e la quota di mercato di Esprinet ha registrato un incremento di quasi un punto percentuale.

Risultati economico-finanziari di Gruppo e di Esprinet S.p.A.

Si segnala che i risultati economico-finanziari dell'esercizio e del relativo periodo di confronto sono stati redatti secondo i principi contabili IFRS.

1. Andamento reddituale

A) Principali risultati del Gruppo Esprinet

I principali risultati economici del Gruppo al 31 dicembre 2022 sono di seguito illustrati:

(€/000) 2022 2021 % Var.
Ricavi da contratti con clienti 4.684.164 4.690.947 0%
Costo del venduto escluso costi finanziari cessioni 4.433.031 4.454.299 -0%
Costi finanziari cessioni crediti(1) 6.826 3.755 82%
Margine commerciale lordo(2) 244.307 232.893 5%
Margine commerciale lordo % 5,22% 4,96%
Costo del personale 87.056 83.295 5%
Altri costi operativi 66.579 63.456 5%
Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted(3) 90.672 86.142 5%
Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted % 1.94% 1,84%
Ammortamenti 5.728 5.289 8%
Ammortamenti diritti d'uso di attività (IFRS 16) 11.532 11.026 5%
Impairment Avviamento n/s
Utile operativo (EBIT) adjusted(3) 73.412 69.827 5%
Utile operativo (EBIT) adjusted % 1,57% 1.49%
Oneri non ricorrenti(4) 2.754 1.416 94%
Utile operativo (EBIT) 70.658 68.411 3%
Utile operativo (EBIT) % 1,51% 1,46%
Interessi passivi su leasing (IFRS 16) 3.260 3.183 2%
Altri oneri finanziari netti 3.439 2.745 25%
(Utili)/Perdite su cambi 1.064 1.709 -38%
Utile ante imposte 62.895 60.774 3%
Imposte sul reddito 15.549 16.694 -7%
Utile netto 47.346 44.080 7%
- di cui di pertinenza dei terzi (103) 100%
- di cui di pertinenza del Gruppo 47.346 44.183 7%

(1) Sconti finanziari per anticipazioni "pro-soluto" di crediti commerciali nell'ambito di programmi rotativi di factoring, confirming e cartolarizzazione.

(2) Al lordo degli ammortamenti che per destinazione entrerebbero nel costo del venduto.

(3) Adjusted in quanto al lordo delle poste non ricorrenti.

(4) Di cui 2,8 altrimenti inclusi negli "Altri costi operativi" e, con riferimento al 2021, di cui € 1,4 milioni altrimenti inclusi negli "Altri costi operativi".

I ricavi da contratti con clienti ammontano a 4.684,2 milioni di euro e si mostrano sostanzialmente in linea con il risultato dello scorso anno pari a 4.690,9 milioni di euro (la variazione si mostra sostanzialmente stabile pur depurando il valore dei ricavi dal contributo di 4,7 milioni di euro della neo acquista Bludis S.r.l. consolidata a partire dal 3 novembre 2022).

Il margine commerciale lordo è pari a 244,3 milioni di euro ed evidenzia un aumento del +5% rispetto al 2021 (232,9 milioni di euro), sostanzialmente per effetto del miglioramento del margine percentuale, salito dal 4,96% al 5,22%, grazie anche alla maggiore incidenza delle categorie di prodotto alto marginanti. L'incremento del margine percentuale è particolarmente significativo in quanto ottenuto pur scontando sia la maggior onerosità dei costi di trasporto verso la clientela per l'aumento dei costi del carburante, che l'aumento del costo dei programmi di cessione pro-soluto dei crediti a seguito della crescita dei tassi di interesse disposta dalla Banca Centrale Europea. Pur depurando il risultato 2022 dall'apporto positivo di 1,6 milioni derivante dalle acquisizioni, la variazione del margine commerciale lordo si stima si sarebbe attestata al +4% con un margine percentuale in crescita dal 4,96% al 5,19%.

L'EBITDA Adjusted, pari a 90,7 milioni di euro, +5% rispetto a 86,1 milioni di euro del 2021, è calcolato al lordo di costi di natura non ricorrente pari a 2,8 milioni di euro sostenuti dalla capogruppo Esprinet S.p.A. in relazione all'Offerta Pubblica di Acquisto volontaria totalitaria delle azioni ordinarie della società italiana Cellularline S.p.A.. L'incidenza sui ricavi risulta cresciuta all'1,94% dall'1,84% del 2021, nonostante l'aumento del peso dei costi operativi in conseguenza dei fenomeni inflattivi che hanno avuto particolare impatto sui costi per le utenze e per il costo delle indennità per il personale maturate sia in Italia che in Spagna a compensazione del mancato rinnovo e/o adeguamento dei contratti collettivi nazionali di lavoro. Anche escludendo dal risultato 2022 la contribuzione di 0,9 milioni di euro che scaturisce dalla summenzionata acquisizione, l'EBITDA Adjusted si stima si sarebbe attestato a 89,8 milioni di euro (+4% rispetto all'esercizio precedente).

L'EBIT Adjusted, al lordo dei già menzionati oneri di natura non ricorrente, ammonta a 73,4 milioni di euro e mostra una crescita del +5% rispetto al 2021 (+4% depurando il risultato 2022 dall'apporto positivo di 0,9 milioni di euro riferiti alle acquisizioni). L'incidenza sui ricavi risulta incrementata all'1,57% dall'1,49% del periodo precedente.

L'EBIT, pari a 70,7 milioni di euro, registra un aumento del +3% rispetto all'esercizio 2021.

L'utile ante imposte è pari a 62,9 milioni di euro evidenzia un incremento di +3% rispetto a 60,8 milioni di euro del 2021.

L'utile netto è pari a 47,3 milioni di euro, +7% (44,1 milioni di euro nel 2021).

I principali risultati finanziari e patrimoniali del Gruppo al 31 dicembre 2022 sono di seguito illustrati:

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021
Capitale immobilizzato 258.453 245.222
Capitale circolante commerciale netto 261.593 (75.832)
Altre attività/passività correnti (3.222) 12.104
Altre attività/passività non correnti (24.574) (22.553)
Totale Impieghi 492.250 158.941
Debiti finanziari correnti 82.163 55.195
Passività finanziarie per leasing 10.740 9.829
(Attività)/Passività finanz. correnti per derivati 24 2
Crediti finanziari verso società di factoring (3.207) (3.128)
Debiti per acquisto partecipazioni correnti 2.455 1.854
Crediti finanziari verso altri correnti (10.336) (9.857)
Disponibilità liquide (172.185) (491.471)
Debiti finanziari correnti netti (90.346) (437.576)
Debiti finanziari non correnti 71.118 106.531
Passività finanziarie per leasing 101.661 102.253
Debiti per acquisto partecipazioni non correnti 600 1.615
Debiti finanziari netti (A) 83.033 (227.177)
Patrimonio netto (B) 409.217 386.118
Totale Fonti (C=A+B) 492.250 158.941

Il capitale investito netto al 31 dicembre 2022 è pari a 492,3 milioni di euro ed è finanziato da:

  • patrimonio netto, per 409,2 milioni di euro (386,1 milioni di euro al 31 dicembre 2021);

  • posizione finanziaria netta negativa per 83,0 milioni di euro (positiva per 227,2 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

Il valore della posizione finanziaria netta puntuale al 31 dicembre 2022 è influenzato da fattori tecnici quali la stagionalità del business, l'andamento delle cessioni "pro-soluto" di crediti commerciali (factoring, confirming e cartolarizzazione) e la dinamica dei modelli comportamentali di clienti e fornitori nei diversi periodi dell'anno. Essa, pertanto, non è rappresentativa dei livelli medi di indebitamento finanziario netto osservati nel periodo. I citati programmi di factoring e cartolarizzazione, i quali definiscono il completo trasferimento dei rischi e dei benefici in capo ai cessionari e contemplano quindi la cancellazione dei crediti dall'attivo patrimoniale in conformità al principio contabile IFRS 9, determinano un effetto complessivo sul livello dei debiti finanziari netti consolidati al 31 dicembre 2022 quantificabile in 540,2 milioni di euro (561,0 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

Il Patrimonio Netto ammonta a 409,2 milioni di euro, in aumento rispetto a 386,1 milioni di euro al 31 dicembre 2021.

Gli indicatori patrimoniali e finanziari confermano la solidità del Gruppo.

B) Principali risultati per area geografica

B.1) Sottogruppo Italia 3

I principali risultati economici del Sottogruppo Italia al 31 dicembre 2022 sono di seguito illustrati:

(€/000) 2022 2021 % Var.
Ricavi da contratti con clienti 2.832.515 2.929.470 -3%
Costo del venduto escluso costi finanziari cessioni 2.674.270 2.776.240 -4%
Costi finanziari cessioni crediti(1) 3.564 2.093 70%
Margine commerciale lordo(2) 154.681 151.137 2%
Margine commerciale lordo % 5,46% 5,16%
Costo del personale 55.392 52.580 5%
Altri costi operativi 49.919 49.397 1%
Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted(3) 49.370 49.160 0%
Marqine operativo lordo (EBITDA) adjusted % 1.74% 1,68%
Ammortamenti 3.706 3.448 7%
Ammortamenti diritti d'uso di attività (IFRS 16) 8.444 8.103 4%
Impairment Avviamento n/s
Utile operativo (EBIT) adjusted 3) 37.220 37.609 -1%
Utile operativo (EBIT) adjusted % 1.31% 1.28%
Oneri non ricorrenti(4) 2.754 1.109 >100%
Utile operativo (EBIT) 34.466 36.500 -6%
Utile operativo (EBIT) % 1.22% 1,25%

(1) Sconti finanziari per anticipazioni "pro-soluto" di crediti commerciali nell'ambito di programmi rotativi di factoring, confirming e cartolarizzazione.

(2) Al lordo degli ammortamenti che per destinazione entrerebbero nel costo del venduto.

(3) Adjusted in quanto al lordo delle poste non ricorrenti.

(4) Di cui 2,8 altrimenti inclusi negli "Altri costi operativi" e, con riferimento al 2021, di cui € 1,1 milioni altrimenti inclusi negli "Altri costi operativi".

I ricavi da contratti con clienti ammontano a 2.832,5 milioni di euro ed evidenziano una flessione del -3% con il risultato dello scorso anno pari a 2.929,5 milioni di euro (-3% depurando il valore dei ricavi dal contributo di 4,7 milioni di euro della neo acquista Bludis S.r.l. consolidata a partire dal 3 novembre 2022).

Il margine commerciale lordo è pari a 154,7 milioni di euro ed evidenzia un aumento del +2% rispetto al 2021 (151,1 milioni di euro), sostanzialmente per effetto del miglioramento del margine percentuale, salito dal 5,16% al 5,46%, grazie anche alla maggiore incidenza delle categorie di prodotto alto marginanti. L'incremento del margine percentuale è particolarmente significativo in quanto ottenuto pur scontando sia la maggior onerosità dei costi di trasporto verso la clientela per l'aumento dei costi del carburante, che l'aumento del costo dei programmi di cessione pro-soluto dei crediti a seguito della crescita dei tassi di interesse disposta dalla Banca Centrale Europea. Pur depurando il risultato 2022 dall'apporto positivo di 1,6 milioni delle acquisizioni, la variazione del margine commerciale lordo si stima si sarebbe attestata al +1% con un margine percentuale in crescita dal 5,16% al 5,41%.

3 Comprende Bludis S.r.l. acquisita in data 3 novembre 2022.

L'EBITDA Adjusted, pari a 49,4 milioni di euro, sostanzialmente in linea rispetto al risultato del 2021, è calcolato al lordo di costi di natura non ricorrente pari a 2,8 milioni di euro sostenuti dalla capogruppo Esprinet S.p.A. in relazione all'Offerta Pubblica di Acquisto volontaria totalitaria delle azioni ordinarie della società italiana Cellularline S.p.A.. L'incidenza sui ricavi risulta cresciuta all'1,74% dall'1,68% del 2021, nonostante l'aumento del peso dei costi operativi in conseguenza dei fenomeni inflattivi che hanno avuto particolare impatto sui costi per le utenze e per il costo delle indennità per il personale maturate a compensazione del mancato rinnovo e/o adeguamento dei contratti collettivi nazionali di lavoro. Anche escludendo dal risultato 2022 la contribuzione di 0,9 milioni di euro che scaturisce dalla summenzionata acquisizione, l'EBITDA Adjusted si stima si sarebbe attestato a 48,5 milioni di euro (-1% rispetto all'esercizio precedente).

L'EBIT Adjusted, al lordo dei già menzionati oneri di natura non ricorrente, ammonta a 37,2 milioni di euro e mostra una flessione del -1% rispetto al 2021 (-3% depurando il risultato 2022 dall'apporto positivo di 0,9 milioni di euro riferiti alle acquisizioni). L'incidenza sui ricavi risulta incrementata all'1,31% dall'1,28% del periodo precedente.

L'EBIT, pari a 34,5 milioni di euro, registra una flessione del -6% rispetto all'esercizio 2021.

I principali risultati finanziari e patrimoniali del Sottogruppo Italia al 31 dicembre 2022 sono di seguito illustrati:

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021
Capitale immobilizzato 214.826 199.337
Capitale circolante commerciale netto 78.531 (61.426)
Altre attività/passività correnti 15.592 30.725
Altre attività/passività non correnti (11.011) (10.800)
Totale Impieghi 297.938 157.836
Debiti finanziari correnti 53.733 33.950
Passività finanziarie per leasing 7.656 7.184
Debiti per acquisto partecipazioni correnti 2.455 1.854
Crediti finanziari verso società di factoring (3.207) (3.128)
(Crediti)/debiti finanziari v/società del Gruppo (27.500) (40.000)
Crediti finanziari verso altri correnti (10.336) (9.857)
Disponibilità liquide (127.916) (253.463)
Debiti finanziari correnti netti (105.115) (263.460)
Debiti finanziari non correnti 34.568 48.515
Passività finanziarie per leasing 82.924 82.931
Debiti per acquisto partecipazioni non correnti 600 1.615
Debiti finanziari netti (A) 12.977 (130.399)
Patrimonio netto (B) 284.961 288.235
Totale Fonti (C=A+B) 297.938 157.836

La posizione finanziaria netta è negativa per 13,0 milioni di euro e mostra un peggioramento rispetto al surplus di liquidità di 130,4 milioni di euro al 31 dicembre 2021.

Il valore della posizione finanziaria netta puntuale al 31 dicembre 2022 è influenzato da fattori tecnici quali la stagionalità del business, l'andamento delle cessioni "pro-soluto" di crediti commerciali (factoring, confirming e cartolarizzazione) e la dinamica dei modelli comportamentali di clienti e fornitori nei diversi periodi dell'anno. Essa, pertanto, non è rappresentativa dei livelli medi di

indebitamento finanziario netto osservati nel periodo. I citati programmi di factoring e cartolarizzazione dei crediti commerciali, i quali definiscono il completo trasferimento dei rischi e dei benefici in capo ai cessionari e ne consentono quindi la cancellazione dall'attivo patrimoniale, determinano un effetto complessivo sul livello dei debiti finanziari netti consolidati al 31 dicembre 2022 quantificabile in 255,8 milioni di euro (319,6 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

B.2) Sottogruppo Iberica 4

I principali risultati economici del Sottogruppo Iberica al 31 dicembre 2022 sono di seguito illustrati:

(€/000) 2022 2021 % Var.
Ricavi da contratti con clienti 1.886.078 1.795.499 5%
Costo del venduto escluso costi finanziari cessioni 1.793.342 1.712.061 ട്. പ്ര
Costi finanziari cessioni crediti(1) 3.262 1.662 96%
Margine commerciale lordo(2) 89.474 81.776 9%
Margine commerciale lordo % 4.74% 4.55%
Costo del personale 31.665 30.715 3%
Altri costi operativi 17.092 14.377 19%
Marqine operativo lordo (EBITDA) adjusted®) 40.717 36.684 11%
Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted % 2.16% 2.04%
Ammortamenti 1.623 1.551 5%
Ammortamenti diritti d'uso di attività (IFRS 16) 3.088 2.923 6%
Impairment Avviamento n/s
Utile operativo (EBIT) adjusted(3) 36.006 32 210 12%
Utile operativo (EBIT) adjusted % 1,91% 1,79%
Oneri non ricorrenti(4) 307 -100%
Utile operativo (EBIT) 36.006 31.903 13%
Utile operativo (EBIT) % 1,91% 1.78%

(1) Sconti finanziari per anticipazioni "pro-soluto" di crediti commerciali nell'ambito di programmi rotativi di factoring, confirming e cartolarizzazione.

(2) Al lordo degli ammortamenti che per destinazione entrerebbero nel costo del venduto.

(3) Adjusted in quanto al lordo delle poste non ricorrenti.

(4) Di cui con riferimento al 2021, € 0,3 milioni altrimenti inclusi negli "Altri costi operativi".

I ricavi da contratti con clienti ammontano a 1.886,1 milioni di euro, evidenziando un aumento del +5% rispetto a 1.795,5 milioni di euro rilevati nel 2021.

Il margine commerciale lordo è pari a 89,5 milioni di euro ed evidenzia un aumento del +9% rispetto al 2021 (81,8 milioni di euro), sostanzialmente per effetto del miglioramento del margine percentuale, salito dal 4,55% al 4,74%, grazie anche alla maggiore incidenza delle categorie di prodotto alto marginanti. L'incremento del margine percentuale è particolarmente significativo in quanto ottenuto pur scontando sia la maggior onerosità dei costi di trasporto verso la clientela per l'aumento dei costi del carburante, che l'aumento del costo dei programmi di cessione pro-soluto dei crediti a seguito della crescita dei tassi di interesse disposta dalla Banca Centrale Europea.

4 Comprende Gruppo V-Valley Advanced Solutions España, S.A. acquisita in data 1° ottobre 2020 e formata dalle società Optima Logistics S.L.U.., V-Valley Advanced Solutions Portugal, Unipessoal, Lda; GTI Software & Networking SARLAU.

L'EBITDA Adjusted e l'EBITDA, equivalenti non essendo state rilevate poste di natura non ricorrente nei due periodi posti a confronto, sono pari a 40,7 milioni di euro, +11% rispetto ai 36,7 milioni di euro registrati nel 2021, trainati dal miglioramento del margine commerciale lordo che ha assorbito pienamente la crescita dei costi operativi in conseguenza principalmente delle dinamiche legate ai flussi del personale, dei costi di conduzione del polo logistico avviato a marzo 2021 e di azioni a protezione del rischio credito. L'incidenza sui ricavi risulta cresciuta dal 2,04% al 2,16% del corrispondente periodo del 2021, nonostante l'aumento del peso dei costi operativi in conseguenza dei fenomeni inflattivi che hanno avuto particolare impatto sui costi per le utenze e per il costo delle indennità per il personale maturate a compensazione del mancato rinnovo e/o adeguamento dei contratti collettivi nazionali di lavoro.

L'EBIT Adjusted e l'EBIT, equivalenti non essendo state rilevate poste di natura non ricorrente, sono pari a 36,0 milioni di euro e mostrano un incremento del +12% rispetto al corrispondente valore del 2021.

I principali risultati finanziari e patrimoniali del Sottogruppo Spagna al 31 dicembre 2022 sono di seguito illustrati:

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021
Capitale immobilizzato 118.416 120.490
Capitale circolante commerciale netto 183.130 (14.151)
Altre attività/passività correnti (18.815) (18.622)
Altre attività/passività non correnti (13.563) (11.753)
Totale Impieghi 269.168 75.964
Debiti finanziari correnti 28.430 21.245
Passività finanziarie per leasing 3.084 2.645
(Attività)/Passività finanz. correnti per derivati 24 2
(Crediti)/debiti finanziari v/società del Gruppo 27.500 40.000
Disponibilità liquide (44.269) (238.008)
Debiti finanziari correnti netti 14.769 (174.116)
Debiti finanziari non correnti 36.550 58.016
Passività finanziarie per leasing 18.737 19.322
Debiti finanziari netti (A) 70.056 (96.778)
Patrimonio netto (B) 199.112 172.742
Totale Fonti (C=A+B) 269.168 75.964

La posizione finanziaria netta è negativa per 70,0 milioni di euro e mostra un peggioramento rispetto al surplus di liquidità di 96,8 milioni di euro al 31 dicembre 2021.

Il valore della posizione finanziaria netta puntuale al 31 dicembre 2022 è influenzato da fattori tecnici quali la stagionalità del business, l'andamento delle cessioni "pro-soluto" di crediti commerciali (factoring, confirming e cartolarizzazione) e la dinamica dei modelli comportamentali di clienti e fornitori nei diversi periodi dell'anno. Essa, pertanto, non è rappresentativa dei livelli medi di indebitamento finanziario netto osservati nel periodo. I citati programmi di factoring e cartolarizzazione dei crediti commerciali, i quali definiscono il completo trasferimento dei rischi e dei benefici in capo ai cessionari e ne consentono quindi la cancellazione dall'attivo patrimoniale, determinano un effetto complessivo sul livello dei debiti finanziari netti consolidati al 31 dicembre 2022 quantificabile in 284,5 milioni di euro (241,4 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

Esprinet S.p.A.

I principali risultati economici, finanziari e patrimoniali della capogruppo Esprinet S.p.A. al 31 dicembre 2022 sono di seguito illustrati:

(€/000) 2022 2021 % Var.
Ricavi da contratti con clienti 2.719.248 2.830.090 -4%
Costo del venduto escluso costi finanziari cessioni 2.574.723 2.688.794 -4%
Costi finanziari cessioni crediti(1) 3.210 1.888 70%
Margine commerciale lordo(2) 141.315 139.408 1%
Margine commerciale lordo % 5,20% 4,93%
Costo del personale 50.180 47.541 6%
Altri costi operativi 49.055 48.966 0%
Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted(3) 42.080 42.901 -2%
Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted % 1,55% 1,52%
Ammortamenti e Impairment 3.554 3.288 8%
Ammortamenti diritti d'uso di attività (IFRS 16) 8.160 7.859 4%
Impairment Avviamento n/s
Utile operativo (EBIT) adjusted(3) 30.366 31.754 -4%
Utile operativo (EBIT) adjusted % 1,12% 1,12%
Oneri non ricorrenti(4) 2.754 1.109 >100%
Utile operativo (EBIT) 27.612 30.645 -10%
Utile operativo (EBIT) % 1,02% 1,08%
Interessi passivi su leasing (IFRS 16) 2.619 2.576 2%
Altri oneri finanziari netti 1.795 2.678 -33%
(Utili)/Perdite su cambi 817 (681) <100%
Oneri/(Proventi) da investimenti (465) 100%
Utile ante imposte 22.381 26.537 -16%
Imposte sul reddito 6.321 8.077 -22%
Utile netto 16.060 18.460 -13%

(1) Sconti finanziari per anticipazioni "pro-soluto" di crediti commerciali nell'ambito di programmi rotativi di factoring, confirming e cartolarizzazione.

(2) Al lordo degli ammortamenti che per destinazione entrerebbero nel costo del venduto.

(3) Adjusted in quanto al lordo delle poste non ricorrenti.

(4) Di cui 2,8 altrimenti inclusi negli "Altri costi operativi" e, con riferimento al 2021, di cui € 1,1 milioni altrimenti inclusi negli "Altri costi operativi".

I ricavi da contratti con clienti si attestano a 2.719,2 milioni di euro, in flessione del -4% rispetto a 2.830,1 milioni di euro nel 2021.

Il margine commerciale lordo è pari a 141,3 milioni di euro ed evidenzia un aumento del +1% (+1,9 milioni di euro) rispetto al 2021 principalmente per effetto di un miglioramento del margine percentuale, cresciuto dal 4,93% del 2021 al 5,20% nel 2022, grazie anche alla maggiore incidenza delle categorie di prodotto alto marginanti. L'incremento del margine percentuale è particolarmente significativo in

quanto ottenuto pur scontando sia la maggior onerosità dei costi di trasporto verso la clientela per l'aumento dei costi del carburante, che l'aumento del costo dei programmi di cessione pro-soluto dei crediti a seguito della crescita dei tassi di interesse disposta dalla Banca Centrale Europea.

L'EBITDA Adjusted, pari a 42,1 milioni di euro, che evidenzia una flessione del -2% rispetto al risultato del 2021, è calcolato al lordo di costi di natura non ricorrente pari a 2,8 milioni di euro sostenuti in relazione all'Offerta Pubblica di Acquisto volontaria totalitaria delle azioni ordinarie. L'incidenza sui ricavi risulta cresciuta all'1,55% dall'1,52% del 2021, nonostante l'aumento del peso dei costi operativi in conseguenza dei fenomeni inflattivi che hanno avuto particolare impatto sui costi per le utenze e per il costo delle indennità per il personale maturate a compensazione del mancato rinnovo e/o adeguamento dei contratti collettivi nazionali di lavoro.

L'EBIT Adjusted, al lordo dei già menzionati oneri di natura non ricorrente, ammonta a 30,4 milioni di euro e mostra una flessione del -4% rispetto al 2021. L'incidenza sui ricavi attestatasi all'1,12% si presenta in linea con quella dell'esercizio precedente.

L'EBIT, pari a 27,6 milioni di euro, registra una flessione del -10% rispetto all'esercizio 2021.

L'utile ante imposte è pari a 22,4 milioni di euro evidenzia una flessione di -16% rispetto a 26,5 milioni di euro del 2021.

L'utile netto è pari a 16,1 milioni di euro, -13% (18,5 milioni di euro nel 2021).

I principali risultati finanziari e patrimoniali della capogruppo Esprinet S.p.A. al 31 dicembre 2022 sono di seguito illustrati:

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021
Capitale immobilizzato 225.623 210.534
Capitale circolante commerciale netto (10.841) (134.976)
Altre attività/passività correnti 81.319 86.442
Altre attività/passività non correnti (9.903) (10.422)
Totale Impieghi 286.198 151.578
Debiti finanziari correnti 52.131 31.319
Passività finanziarie per leasing 7.307 6.905
Crediti finanziari verso società di factoring (3.207) (3.128)
Debiti per acquisto partecipazioni correnti 2.455 1.854
(Crediti)/debiti finanziari v/società del Gruppo (25.922) (41.077)
Crediti finanziari verso altri correnti (10.336) (9.857)
Disponibilità liquide (121.130) (242.784)
Debiti finanziari correnti netti (98.702) (256.768)
Debiti finanziari non correnti 34.568 48.014
Passività finanziarie per leasing 80.442 81.162
Debito per acquisto partecipazioni non correnti 600 1.615
Debiti finanziari netti (A) 16.908 (125.977)
Patrimonio netto (B) 269.290 277.555
Totale Fonti (C=A+B) 286.198 151.578

La Posizione Finanziaria Netta è negativa per 16,9 milioni di euro e si confronta con un surplus di liquidità di 126,0 milioni di euro al 31 dicembre 2021.

Il valore della posizione finanziaria netta puntuale al 31 dicembre è influenzato da fattori tecnici quali la stagionalità del business, l'andamento delle cessioni "pro-soluto" di crediti commerciali (factoring, confirming e cartolarizzazione) e la dinamica dei modelli comportamentali di clienti e fornitori nei diversi periodi dell'anno. Essa, pertanto, non è rappresentativa dei livelli medi di indebitamento finanziario netto osservati nel periodo. I citati programmi di factoring e cartolarizzazione dei crediti commerciali, i quali definiscono il completo trasferimento dei rischi e dei benefici in capo ai cessionari e ne consentono quindi la cancellazione dall'attivo patrimoniale, determinano un effetto complessivo sul livello dei debiti finanziari netti consolidati al 31 dicembre quantificabile in 226,4 milioni di euro (299,2 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

Il Patrimonio Netto ammonta a 269,3 milioni di euro (277,6 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

C) Principali risultati del Gruppo Pre-IFRS 16

Di seguito si riportano i principali risultati economici del Gruppo in cui i dati risultano rettificati degli effetti del principio contabile IFRS 16, la cui prima applicazione si è avuta a partire dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2019:

(€/000) 2022 2021 % Var.
Pre-IFRS16 Pre-IFRS16
Ricavi da contratti con clienti
Costo del venduto escluso costi finanziari cessioni
4.684.164
4.433.031
4.690.947
4.454.299
-0%
-0%
Costi finanziari cessioni crediti(1) 6.826 3.755 82%
Marqine commerciale lordo(2) 244.307 232 893 5%
Margine commerciale lordo % 5,22% 4,96%
Costo del personale 87.056 83.295 5%
Altri costi operativi 80.389 75.808 6%
Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted®) 76.862 73.790 4%
Marqine operativo lordo (EBITDA) adjusted % 1.64% 1.57%
Ammortamenti 5.728 5.289 8%
Ammortamenti diritti d'uso di attività (IFRS 16) n/s
Impairment Avviamento n/s
Utile operativo (EBIT) adjusted (3) 71.134 68.501 4%
Utile operativo (EBIT) adjusted % 1,52% 1.46%
Oneri non ricorrenti(4) 2.754 1.416 94%
Utile operativo (EBIT) 68.380 67.085 2%
Utile operativo (EBIT) % 1.46% 1.43%
Interessi passivi su leasing (IFRS 16) n/s
Altri oneri finanziari netti 3.439 2.745 25%
(Utili)/Perdite su cambi 1.064 1.709 -38%
Utile ante imposte 63.877 62.631 2%
Imposte sul reddito 15.806 17.042 -7%
Utile netto 48.071 45.589 5%
- di cui di pertinenza dei terzi (103) 100%
- di cui di pertinenza del Gruppo 48.071 45.692 5%

(1) Sconti finanziari per anticipazioni "pro-soluto" di crediti commerciali nell'ambito di programmi rotativi di factoring, confirming e cartolarizzazione.

(2) Al lordo degli ammortamenti che per destinazione entrerebbero nel costo del venduto.

(3) Adjusted in quanto al lordo delle poste non ricorrenti.

(4) Di cui 2,8 altrimenti inclusi negli "Altri costi operativi" e, con riferimento al 2021, di cui € 1,4 milioni altrimenti inclusi negli "Altri costi operativi".

Di seguito si riportano i principali risultati finanziari e patrimoniali del Gruppo di cui i dati risultano rettificati degli effetti del principio IFRS 16:

(€/000) 31/12/2022
Pre - IFRS 16
31/12/2021
Pre - IFRS 16
Capitale immobilizzato 151.044 137.316
Capitale circolante commerciale netto 260.266 (75.859)
Altre attività/passività correnti (2.266) 11.850
Altre attività/passività non correnti (24.574) (22.553)
Totale Impieghi 384.470 50.754
Debiti finanziari correnti 82.163 55.195
Passività finanziarie per leasing - -
(Attività)/Passività finanz. correnti per derivati 24 2
Crediti finanziari verso società di factoring (3.207) (3.128)
Debiti per acquisto partecipazioni correnti 2.455 1.854
Crediti finanziari verso altri correnti (10.336) (9.857)
Disponibilità liquide (172.185) (491.471)
Debiti finanziari correnti netti (101.086) (447.405)
Debiti finanziari non correnti 71.118 106.531
Passività finanziarie per leasing - -
Debiti per acquisto partecipazioni non correnti 600 1.615
Debiti finanziari netti (A) (29.368) (339.259)
Patrimonio netto (B) 413.838 390.013
Totale Fonti (C=A+B) 384.470 50.754

2. Capitale circolante commerciale netto

La tabella seguente riporta il dettaglio degli indici di circolante comparati con l'esercizio precedente:

31/12/2022 31/12/2021
(euro/000) Gruppo Italia Iberica Gruppo Italia Iberica
Crediti verso clienti [a] 701.071 428.784 272.287 585.522 351.984 233.538
Crediti verso clienti al netto IVA (1) 576.493 351.462 225.031 481.518 288.511 193.007
Ricavi da contratti con clienti (2) 4.684.164 2.798.087 1.886.077 4.690.947 2.895.448 1.795.499
[A] Indice di rotazione dei crediti (gg) (3) 45 46 44 37 36 39
Rimanenze [b] 672.688 409.558 263.130 529.502 349.006 180.496
[B] Indice di rotazione delle rimanenze (gg) (4) 55 56 55 43 46 39
Debiti verso fornitori [c] 1.112.166 759.811 352.355 1.190.856 762.416 428.440
Debiti verso fornitori al netto IVA (1) 913.998 622.796 291.202 979.014 624.931 354.083
Costo del venduto 4.441.195 2.679.172 1.762.023 4.459.057 2.779.336 1.679.721
Totale SG&A 69.333 52.673 16.660 64.872 50.506 14.366
[C] Indice di rotazione dei fornitori (gg) (5) 74 83 60 79 81 76
Capitale circol. comm. netto [a+b-c] 261.593 78.531 183.062 (75.832) (61.426) (14.406)
Durata media ciclo circolante [A+B-C] 26 19 39 1 1 2
Capitale circol. comm. netto/Ricavi 5,6% 2,8% 9,7% -1,6% -2,1% -0,8%

(1) Al netto dell'imposta sul valore aggiunto determinata applicando l'aliquota ordinaria del 22% per il Sottogruppo Italia e del 21% per quello Spagna.

(2) Valori al netto dei ricavi intercompany.

(3) (Crediti verso clienti al netto IVA / Ricavi delle vendite e delle prestazioni) * 365.

(4) (Rimanenze / Costo del venduto) * 365.

(5) [Debiti verso fornitori al netto IVA / (Acquisti + Costi per servizi e altri costi operativi)] * 365.

Si riporta di seguito l'evoluzione del capitale circolante di Esprinet S.p.A. negli ultimi due esercizi:

Esprinet S.p.A.
(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021
Crediti verso clienti [a] 348.798 284.092
Crediti verso clienti al netto IVA (1) 285.900 232.862
Ricavi da contratti con clienti (2) 2.687.620 2.797.532
[A] Indice di rotazione dei crediti (gg) (3) 39 30
Rimanenze [b] 373.486 325.931
[B] Indice di rotazione delle rimanenze (gg) (4) 53 44
Debiti verso fornitori [c] 733.125 744.999
Debiti verso fornitori al netto IVA (1) 600.922 610.655
Costo del venduto (5) 2.575.723 2.689.835
Totale SG&A(6) 51.850 49.531
[C] Indice di rotazione dei fornitori (gg) (7) 83 81
Capitale circol. comm. netto [a+b-c] (10.841) (134.976)
Durata media ciclo circolante [A+B-C] 9 (7)
Capitale circol. comm. netto/Ricavi -0,4% -4,8%

(1) Al netto dell'imposta sul valore aggiunto determinata applicando l'aliquota ordinaria del 22%.

(2) Al netto di ricavi infragruppo pari a 31,6 milioni di euro (32,6 milioni di euro nel 2021) come da tabella esposta nel bilancio separato.

(3) (Crediti verso clienti al netto IVA / Ricavi delle vendite e delle prestazioni) * 365.

(4) (Rimanenze / Costo del venduto) * 365.

(5) Al netto di costi infragruppo pari a 3,5 milioni di euro (1,9 milioni di euro nel 2021) come da tabella esposta nel bilancio separato.

(6) Al netto di costi e riaddebiti infragruppo pari a 0,1 milioni di euro depurati dei riaddebiti relativi al service del personale pari a 0,5 milioni di euro (0,3 milioni di euro nel 2021) come da tabella esposta nel bilancio separato.

(7) [Debiti verso fornitori al netto IVA / (Acquisti + Costi per servizi e altri costi operativi)] * 365.

3. Andamento dei ricavi per famiglia di prodotto e tipologia di cliente

Ricavi del Gruppo per tipologia di cliente e famiglia di prodotto

Ricavi per tipologia di cliente

(milioni di euro) 2022 % 2021 % Var. % Var.
Retailer/e-tailers 1.837,0 39,2% 2.190,2 46,7% (353,2) -16%
IT Reseller 3.059,6 65,3% 2.648,2 56,5% 411,4 16%
Rettifiche per riconciliazione (212,4) -4,5% (147,5) -3,1% (64,9) 44%
Ricavi da contratti con clienti 4.684,2 100,0% 4.690,9 100,0% (6,7) -0%

Nel corso del 2022 il mercato nel sud Europa registra una crescita del 9% nel Segmento Business (IT Reseller) ed una flessione del 9% nel Segmento Consumer (Retailer, E-tailer). I ricavi del Gruppo mostrano un andamento, rispetto allo scorso anno, che sovraperforma il mercato nel Segmento Business (3.059,6 milioni di euro, +16%) e che sottoperforma nel Segmento Consumer (1.837,0 milioni di euro, -16%).

Il peso delle vendite a IT Reseller nel 2022 sale al 62% contro il 55% nello scorso anno, progressivamente riducendo il peso del Segmento Consumer a maggiore pressione sulla scontistica.

Ricavi per famiglia di prodotto

(milioni di euro) 2022 % 2021 % Var. % Var.
PC (notebook, tablet, desktop, monitor) 1.551,0 33,1% 1.640,2 35,0% (89,2) -5%
Stampanti e consumabili 365,1 7,8% 396,8 8,5% (31,7) -8%
Altri prodotti 345,2 7,4% 367,2 7,8% (22,0) -6%
Totale IT Clients 2.261,3 48,3% 2.404,2 51,3% (142,9) -6%
Smartphones 1.205,5 25,7% 1.254,4 26,7% (48,9) -4%
Elettrodomestici 91,0 1,9% 81,6 1,7% 9,4 12%
Gaming (hardware e software) 47,7 1,0% 49,8 1,1% (2,1) -4%
Altri prodotti 241,1 5,2% 174,5 3,7% 66,6 38%
Totale Consumer Electronics 1.585,3 33,8% 1.560,3 33,3% 25,0 2%
Hardware (networking, storage, server & altri) 698,2 14,9% 528,0 11,3% 170,2 32%
Software, Servizi, Cloud 351,8 7,5% 345,9 7,4% 5,9 2%
Totale Advanced Solutions 1.050,0 22,4% 873,9 18,6% 176,1 20%
Rettifiche per riconciliazione (212,4) -4,5% (147,5) -3,1% (64,9) 44%
Ricavi da contratti con clienti 4.684,2 100,0% 4.690,9 100,0% (6,7) -0%

Analizzando il dettaglio per famiglia di prodotto, i ricavi registrano un -6% nel segmento IT Clients, in linea con il mercato secondo quanto misurato dalla società di ricerca inglese Context. Tutte le categorie arretrano rispetto allo scorso anno: PC -5%, Stampanti e Consumabili -8% e Altri Prodotti -6%.

Il segmento Consumer Electronics segna invece una crescita del 2%, grazie soprattutto al +38% degli Altri prodotti, nel cui perimetro rientrano i televisori. Anche gli Elettrodomestici mostrano una crescita significativa (+12%), mentre Smartphone e Gaming decrescono del 4%. Secondo i dati Context, il mercato registra un andamento flat rispetto allo scorso anno.

Nel segmento Advanced Solutions il Gruppo registra ricavi pari a 1.050 milioni di euro, +20% rispetto a 873,9 milioni di euro nel 2021, con una crescita del 2% in ambito Software, Servizi e Cloud e con una crescita del 33% in ambito Hardware (networking, storage, server e altri). Il Gruppo, facendo meglio del mercato che, sempre secondo quanto misurato dalla società di ricerca inglese Context, segna un +16%, consolida la sua posizione in questo segmento.

Ricavi di Esprinet S.p.A. per tipologia di cliente e famiglia di prodotto

Ricavi per tipologia di cliente

(milioni di euro) 2022 % 2021 % Var. % Var.
Retailers & E-Tailers 1.098,2 40,4% 1.282,1 45,3% (183,9) -14%
IT Resellers 1.648,3 60,6% 1.557,7 55,0% 90,6 6%
Rettifiche per riconciliazione (27,3) -1,0% (9,7) -0,3% (17,6) 181%
Ricavi da contratti con clienti 2.719,2 100,0% 2.830,1 100,0% (110,9) -4%

I ricavi della Società mostrano una decrescita del 14% nel Segmento Consumer (1.098,2 milioni di euro) non compensata dalla crescita del 6% nel Segmento Business(1.648,3 milioni di euro).

Ricavi per famiglia di prodotto

(milioni di euro) 2022 % 2021 % Var. % Var.
PC (notebook, tablet, desktop, monitor) 686,6 25,3% 771,5 27,3% (84,9) -11%
Stampanti e consumabili 276,4 10,2% 296,9 10,5% (20,5) -7%
Altri prodotti 223,1 8,2% 256,9 9,1% (33,8) -13%
Totale IT Clients 1.186,1 43,6% 1.325,3 46,8% (139,2) -11%
Smartphones 664,8 24,5% 791,7 28,0% (126,9) -16%
Elettrodomestici 71,9 2,6% 63,6 2,3% 8,3 13%
Gaming (hardware and software) 33,7 1,2% 38,0 1,3% (4,3) -11%
Altri prodotti 198,1 7,3% 158,8 5,6% 39,3 25%
Totale Consumer Electronics 968,5 35,6% 1.052,1 37,2% (83,6) -8%
Hardware (networking, storage, server e altri) 422,0 15,5% 321,9 11,4% 100,1 31%
Software, Servizi, Cloud 169,9 6,3% 140,5 5,0% 29,4 21%
Totale Advanced Solutions 591,9 21,8% 462,4 16,3% 129,5 28%
Rettifiche per riconciliazione (27,3) -1,0% (9,7) -0,3% (17,6) 181%
Ricavi da contratti con clienti 2.719,2 100,0% 2.830,1 100,0% (110,9) -4%

L'analisi dei ricavi per linea di prodotto evidenzia una flessione nel segmento IT Clients. Tutte le categorie merceologiche risultano in decrescita: PC (-11%), Stampanti e Consumabili (-7%) ed Altri Prodotti (-13%).

Anche il segmento Consumer Electronics rallenta rispetto allo scorso anno (-8%), nonostante la crescita del 25% degli Altri prodotti, nel cui perimetro rientrano i televisori, e del 13% degli Elettrodomestici, che non compensano la flessione degli Smartphone (-16%) e dei prodotti Gaming (- 11%).

Nel segmento Advanced Solutions la Società registra ricavi pari a 591,9 milioni di euro, +28% rispetto a 462,4 milioni di euro nel 2021, con una crescita del +21% in ambito Software, Servizi e Cloud e con una crescita del +31% in ambito Hardware (networking, storage, server e altri).

Fatti di rilievo del periodo

I principali fatti di rilievo avvenuti nel periodo in esame sono sinteticamente descritti nel seguito:

Assemblea degli azionisti della capogruppo Esprinet S.p.A.

In data 14 aprile 2022 si è tenuta l'Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti di Esprinet S.p.A. che, tra i vari punti all'o.d.g. ha:

Parte ordinaria:

  • approvato il Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2021 destinando ad incremento della Riserva Straordinaria i 18,5 milioni di euro di utile netto realizzati;
  • deliberata la distribuzione di un dividendo di euro 0,54 per azione, escluse le azioni proprie in portafoglio alla data del 25 aprile 2022;
  • preso atto del Bilancio Consolidato e del Bilancio di Sostenibilità al 31 dicembre 2021;
  • approvata la Relazione sulla Remunerazione;
  • autorizzato l'acquisto di azioni proprie ordinarie per 18 mesi dalla data della delibera e comunque entro il limite massimo del 5% del Capitale Sociale della Società;

Parte straordinaria:

• approvato l'annullamento di n. 516.706 azioni ordinarie proprie in portafoglio della Società, acquistate in attuazione della delibera assembleare del 7 aprile 2021, senza riduzione del capitale sociale.

Annullamento azioni proprie in portafoglio

In data 10 maggio 2022 è stata iscritta presso il Registro delle imprese di Milano, Monza Brianza e Lodi la delibera di annullamento di n. 516.706 azioni proprie in portafoglio, senza riduzione del capitale sociale di Esprinet S.p.A. in ottemperanza all'Assemblea straordinaria dei soci tenutasi in data 14 aprile 2022.

Offerta Pubblica di Acquisto volontaria delle azioni di Cellularline S.p.A.

In data 6 maggio 2022 Esprinet S.p.A., in linea con quanto previsto nel proprio Piano Strategico 2022-24, ha trasmesso al Consiglio di Amministrazione di Cellularline S.p.A., società italiana quotata all'Euronext STAR Milano, una manifestazione di interesse non vincolante volta a promuovere un'offerta pubblica di acquisto volontaria avente ad oggetto la totalità delle azioni ordinarie della società finalizzata al delistingdella stessa (l'"OPA" o l'"Offerta Pubblica di Acquisto").

In data 8 settembre 2022, terminate da parte di CONSOB le attività di istruttoria previste dalla normativa, è stato pubblicato il documento di offerta dell'OPA.

L'OPA è stata promossa attraverso la società controllata in via totalitaria 4Side S.r.l. (l'"Offerente"), subordinata al verificarsi di determinate condizioni di efficacia rinunciabili da parte dell'Offerente, stabilita ad un prezzo pari a 3,75 euro per azione e con periodo di adesione tra il giorno 19 settembre 2022 ed il giorno 14 ottobre 2022.

Il numero di azioni portate in adesione all'OPA è stato pari a circa l'11,48% del capitale sociale di Cellularline S.p.A. (l'"Emittente"), un quantitativo inferiore alla soglia non rinunciabile del 50% più un'azione del capitale sociale dell'Emittente. Le azioni portate in adesione all'OPA sono quindi state restituite nella disponibilità dei rispettivi titolari, senza addebito di oneri o spese a loro carico, già in data lunedì 17 ottobre 2022.

A copertura del fabbisogno finanziario derivante dagli obblighi di pagamento connessi all'OPA, calcolato in ipotesi di adesione totalitaria da parte di tutti i titolari delle azioni e quindi pari all'esborso massimo, l'Offerente avrebbe fatto riscorso a finanziamenti soci messi a disposizione da Esprinet S.p.A. che avrebbero potuto essere convertiti in apporti di capitale e/o altri apporti a patrimonio netto.

Esprinet S.p.A., a sua volta, avrebbe reperito i fondi mediante l'erogazione in suo favore, in prossimità della data di pagamento del corrispettivo, di un finanziamento per cassa fino a massimi 120,0 milioni di Euro. Inoltre, Esprinet S.p.A. avrebbe disposto di un'ulteriore linea di credito per cassa fino a massimi 35,0 milioni di Euro per rifinanziare, in tutto o in parte, l'indebitamento finanziario di Cellularline.

Consolidamento e rinnovo della struttura finanziaria

In data 29 luglio 2022 e 31 agosto 2022 Esprinet S.p.A. ha sottoscritto con due pool di banche domestiche ed internazionali, un contratto di finanziamento amortizing a 3 anni di importo massimo

pari a 155,0 milioni di euro ed una RCF-Revolving Credit Facility chirografaria a 3 anni per un importo pari a 180,0 milioni di euro.

Il contratto di finanziamento dall'importo massimo di 155,0 milioni di euro era finalizzato, fra le cose, al sostegno della potenziale operazione di Offerta Pubblica di Acquisto volontaria, tramite la controllata totalitaria 4Side S.r.l., della totalità delle azioni ordinarie di Cellularline S.p.A., ed alle eventuali esigenze di sostituzione della struttura di indebitamento committed della stessa.

In conseguenza del mancato avveramento delle condizioni per l'esercizio dell' Offerta Pubblica di Acquisto volontaria, il finanziamento non è stato utilizzato.

La RCF dall'importo di 180,0 milioni di euro rappresenta la naturale sostituzione della RCF triennale sottoscritta in data 30 settembre 2019 essendo come questa finalizzato a supportare le esigenze di working capitale sviluppo del business del Gruppo.

L'importo del finanziamento è risultato superiore rispetto ai 152,5 milioni di euro della precedente RCF in virtù delle maggiori offerte di sottoscrizione pervenute dalle banche che, tenuto conto delle operazioni di integrazione nel frattempo occorse tra alcune di esse, sono le stesse che componevano il pool precedente

Entrambi i due finanziamenti sono assistiti da una struttura di covenant finanziari tipici per questa tipologia di operazioni, nonché delle usuali clausole di "negative pledge", "pari passu" e simili. I covenant economico-finanziari sono i seguenti:

  • rapporto tra posizione finanziaria netta ed EBITDA;
  • rapporto tra posizione finanziaria netta allargata e Patrimonio netto;
  • rapporto tra EBITDA e oneri finanziari netti;
  • importo assoluto della posizione finanziaria lorda.

Entrambi i pool di banche finanziatrici sono costituiti da Intesa Sanpaolo S.p.A., Unicredit S.p.A., Banca Nazionale del Lavoro S.p.A., Banco BPM S.p.A. e Crédit Agricole Italia S.p.A. mentre il pool erogatore della RCF vede la partecipazione anche di Caixabank S.A. e Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A..

In precedenza, in data 27 maggio 2022 e 16 giugno 2022 Esprinet S.p.A., nell'ambito del consolidamento e periodico rinnovo delle proprie fonti di finanziamento committed, aveva sottoscritto due ulteriori finanziamenti chirografari amortizing triennali di 8,0 milioni di euro e 5,0 milioni di euro in linea capitale con banche nazionali.

Fusione per incorporazione di Vinzeo Technologies S.A.U. in Esprinet Ibérica S.L.U.

In data 4 agosto 2022 è stato sottoscritto l'atto di fusione per incorporazione in Esprinet Iberica S.L.U. della sua società controllata totalitaria Vinzeo Technologies S.A.U..

L'operazione rientra nel processo di massimizzazione delle sinergie commerciali ed operative tra le due società, operando Vinzeo Technologies S.A.U. prevalentemente nella distribuzione di PC (notebook, tablet, desktop, monitor) e di elettronica di consumo, entrambe oggetto di attività anche della controllante Esprinet Iberica S.L.U..

Gli effetti legali della fusione sono decorsi dal 1° settembre 2022, data dalla quale Esprinet Iberica S.L.U. è subentrata in tutti i rapporti giuridici di Vinzeo Technologies S.A.U. assumendone, dunque, diritti ed obblighi anteriori alla fusione.

Gli effetti contabili e fiscali della fusione sono invece stati retrodatati al 1° gennaio 2022.

Acquisto del 100% delle quote societarie di Bludis S.r.l.

In data 3 novembre 2022, successivamente alla sottoscrizione il giorno precedente di un accordo vincolante con il venditore, Esprinet S.p.A. ha acquistato il 100% del capitale di Bludis S.r.l..

Bludis S.r.l. è il veicolo di diritto italiano nel quale a luglio 2022 la società SPIN S.r.l. ha conferito il ramo di attività attivo nella distribuzione di soluzioni software negli ambiti Communication, Cybersecurity, IT Management, che lavora principalmente con Vendor innovativi ed emergenti. Nell'esercizio 2021 detto ramo aziendale ha generato un fatturato pari a 12,9 milioni di euro con un EBITDA pari a 2,2 milioni di euro.

L'acquisizione del capitale sociale di Bludis S.r.l. è stimata in un controvalore di 8,7 milioni di euro, corrisposto per cassa per 7,0 milioni di euro e basato su una situazione patrimoniale provvisoria con una PFN neutra. Il prezzo definitivo verrà determinato sulla base di meccanismi di aggiustamento legati al calcolo del patrimonio netto effettivo alla data dell'operazione ed alla posizione creditoria. Il conguaglio verrà corrisposto entro 180 giorni dalla data dell'operazione.

L'operazione va inquadrata in una più ampia strategia di business in linea con il piano industriale 2022-2024 che prevede la focalizzazione sull'aumento della profittabilità anche attraverso la crescita della distribuzione a valore aggiunto del segmento Solutions.

Bludis S.r.l., all'interno del Gruppo Esprinet, verrà mantenuta come legal entityseparata.

Al fine di garantire continuità operativa, la sede verrà mantenuta a Roma e la governance prevede che la permanenza nel ruolo di Amministratore Delegato, con responsabilità commerciale, del Dott. Giuseppe Di Girolamo.

Evoluzione dei contenziosi fiscali

Esprinet S.p.A. ha in essere alcuni contenziosi avverso le richieste di versamento di imposte indirette avanzate nei confronti della Società in relazione ad operazioni poste in essere negli anni dal 2011 al 2016. Vengono contestate operazioni di cessione effettuate senza applicazione dell'imposta sul valore aggiunto (IVA) a seguito della presentazione da parte dei clienti di dichiarazioni di intento che, successive verifiche fiscali, hanno riscontrato i clienti non avrebbero potuto rilasciare non possedendo i requisiti per essere considerati esportatori abituali.

Il valore complessivo dei suddetti contenziosi ammonta a 95,4 milioni di euro oltre sanzioni e interessi riferiti a contenziosi per operazioni poste in essere dalla Società negli anni dal 2011 al 2016 in relazione ai quali 35,1 milioni di euro omnicomprensivi, così come previsto dalla procedura amministrativa, già versati in pendenza di giudizio definitivo ed iscritti in bilancio nella voce "Crediti tributari altri".

Nell'ambito dei suddetti contenziosi, in data 28 febbraio 2022 è stata depositata la sentenza negativa dell'udienza di secondo grado tenutasi in data 14 febbraio 2022 relativa ad un contenzioso riguardante l'anno d'imposta 2013 (imposta contestata pari a 14,5 milioni di euro). Avverso tale sentenza Esprinet, con il supporto dei propri consulenti, in data 23 maggio 2022 ha presentato ricorso in Cassazione.

In data 21 luglio 2022 ed in data 5 ottobre 2022 l'Agenzia delle Entrate-Riscossione ha concesso la rateazione delle somme previste dalla procedura amministrativa in relazione a due contenziosi IVA per l'anno 2013.

La rateazione è stata concessa in n. 18 mensilità dal valore unitario di, rispettivamente, 0,2 milioni di euro a partire da agosto 2022 e 0,7 milioni di euro a partire da ottobre 2022. Le somme per le quali si è provveduto al pagamento nel 2022 per un ammontare pari a 2,9 milioni di euro, non essendosi ancora conclusi i gradi di giudizio, come previsto dalla procedura amministrativa sono state iscritte in bilancio nella voce "Crediti tributari altri".

In data 23 dicembre 2022 sono stati ricevuti tre avvisi di accertamento in relazione ad operazioni poste in essere negli anni dal 2014 al 2016 per le quali l'Agenzia delle Entrate ha richiesto il recupero

dell'IVA per un ammontare complessivo pari a 70,2 milioni di euro, oltre a sanzioni ed interessi, per i quali la Società, pur ritenendo di aver operato correttamente, in data 18 gennaio 2023 ha presentato istanza di accertamento con adesione a scopi meramente deflattivi degli eventuali contenziosi.

Fatti di rilievo successivi

Sottoscrizione contratto di affitto azienda tra Esprinet S.p.A. e la controllata 4Side S.r.l.

In data 6 marzo 2023 Esprinet S.p.A. ha sottoscritto con la controllata 4Side S.r.l. un contratto di affitto d'azienda propedeutico alla successiva fusione per incorporazione della suddetta controllata che si prevede possa perfezionarsi nella seconda metà del 2023, previa esecuzione di tutti gli adempimenti normativi previsti dalla procedura di fusione, tra cui l'approvazione dei bilanci 2022 da parte delle due società e la decorrenza dei termini legali a tutela dei terzi.

In virtù di tale contratto di affitto Esprinet S.p.A., a far data dal 1° aprile 2023, gestirà l'azienda quale affittuario e subentrerà in tutti i rapporti giuridici intercorrenti con i clienti ed i fornitori ad eccezione dei crediti e debiti già esistenti alla data di sottoscrizione del contratto di affitto che, fino alla data della fusione, continueranno ad essere nella titolarità della controllata.

Evoluzione dei contenziosi fiscali

L'evoluzione dei contenziosi fiscali avvenuta dopo la chiusura del periodo in esame, ai fini di una migliore rappresentazione, è stata esposta all'interno dei Fatti di rilievo del periodo.

Evoluzione prevedibile della gestione

L'emergenza Covid appare ormai pienamente superata con un ritorno alla normalità degli approvvigionamenti di tutte le linee di prodotto, con pochissime modeste eccezioni.

La domanda di lungo periodo delle soluzioni digitali distribuite dal Gruppo è prevista da tutti gli analisti in forte crescita sia per effetto della costante innovazione di prodotto che dell'aumentata adozione di queste tecnologie da parte di ampie fasce della popolazione e delle imprese conseguente allo shock pandemico.

A questo scenario strutturale che si applica sostanzialmente a qualsiasi geografia, in Italia e Spagna, i due principali paesi in cui opera il Gruppo, si somma un importante fattore di accelerazione della domanda rappresentato dai fondi collegati ai PNRR: queste nazioni sono destinatarie di quasi il 55% dell'ammontare complessivo stanziato dall'Unione Europea e di questa cifra oltre il 20% è destinato all'innovazione digitale.

Il combinato disposto di questi fenomeni permette di guardare alla domanda di medio-lungo periodo con grande ottimismo.

Nei primi mesi del 2023 prevale ancora un clima di incertezza macroeconomica che rende oltremodo difficile la pianificazione di breve periodo.

Se si sposta infatti lo sguardo ai prossimi mesi occorre evidenziare come lo scenario inflazionistico e gli aumenti dei tassi di interesse già sostenuti oltre a quelli che molti analisti prevedono per il prossimo futuro facciano ipotizzare l'ingresso delle economie ove opera il Gruppo in un periodo di recessione.

Alcuni analisti prevedono invece un aumento del PIL, sia pur più limitato rispetto alle previsioni disponibili prima dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, sostenuto dall'ampia disponibilità di risparmio accumulatosi nel periodo pandemico e dalla velocità con cui le economie europee in particolare hanno saputo reagire al cambio di contesto.

Essendo storicamente la variazione della domanda di Information Technology un multiplo del tasso di crescita del PIL diventa difficile prevedere l'andamento di breve periodo.

Gli analisti di settore, quali IDC, prevedono al momento un aumento percentuale "low single digit" della domanda nei mercati di riferimento del Gruppo, scontando però una forte riduzione per i volumi di Personal Computer e in Italia anche dei televisori.

Il Gruppo continua con decisione l'implementazione del piano industriale che verte sull'espansione della presenza sui segmenti a maggior valore aggiunto delle "Solutions" e dei servizi, trovando valore nelle linee a minor redditività quali telefoni e computer (i cosiddetti "Screens") solo in caso di gestione ottimale dei livelli di capitale circolante.

Nel breve periodo diventa quindi prioritario per il Gruppo la riduzione degli eccessi di scorte accumulati per effetto del combinato disposto di riapertura delle forniture post-pandemia e rallentamento della domanda consumer.

A ciò si affianca la continua ricerca di opportunità di sviluppo anche in altre geografie dell'Europa Occidentale delle linee di business definite "Solutions" e l'accelerazione della diffusione dei servizi a valore aggiunto in portafoglio con particolare enfasi sul noleggio operativo (Esprirent).

Nonostante l'incertezza di breve periodo il Gruppo, forte di una comprovata capacità di esecuzione, di relazioni eccellenti con l'ecosistema dei propri clienti e fornitori testimoniata anche da risultati record in termini di Customer Satisfaction e di uno scenario di lungo periodo molto favorevole ritiene di poter ottenere anche nel corso del 2023 risultati economici molto soddisfacenti uniti ad un auspicato forte miglioramento del livello di assorbimento del capitale circolante netto, garantendo di conseguenza ritorni sul capitale investito eccellenti.

Come di consueto il Gruppo, in occasione della presentazione dei risultati del primo trimestre previsti per metà maggio presenterà la guidance di redditività per l'anno fiscale in corso.

Risorse Umane

Principi

Le risorse umane sono considerate un valore primario per il conseguimento degli obiettivi del Gruppo. Il modello di gestione e sviluppo delle persone nel Gruppo Esprinet si pone principalmente l'obiettivo di motivare e valorizzare tutti i dipendenti accrescendo le loro capacità, coerentemente con la strategia di sviluppo del business.

Il Gruppo Esprinet tutela e promuove il valore delle risorse umane favorendone la crescita professionale, impegnandosi ad evitare discriminazioni di ogni natura e garantendo pari opportunità; garantisce infine condizioni di lavoro rispettose della dignità individuale e ambienti di lavoro sicuri e salubri.

Pur in un contesto di costante attenzione alla razionalizzazione dei costi, per raggiungere tali obiettivi gli strumenti utilizzati risultano essere, in prevalenza:

  • la tutela della salute e della sicurezza sul posto di lavoro;
  • una formazione continua, ampia, accessibile coerente con le necessità aziendali;
  • una selezione delle migliori risorse con elevato know-how ed una continua attenzione alla mobilità interna ed internazionale;
  • un sistema di remunerazione basato su principi di selettività e meritocrazia, legato al raggiungimento di obiettivi individuali.

Occupazione

L'andamento del personale del Gruppo nell'esercizio in commento è così di seguito rappresentabile:

Dirigenti Impiegati
e quadri
Operai Totale Media (1)
31/12/2022
Esprinet S.p.A. 20 874 - 894 868
V-Valley S.r.l. - - - - -
Celly Pacific Ltd - 3 - 3 3
Nilox Deutschland Gmbh - - - - -
Dacom S.p.A. - 27 6 33 34
idMAINT S.r.l. - 13 - 13 12
Erredi Deutschland GmbH - 2 - 2 2
Erredi France SARL - 1 - 1 1
Erredi Iberica S.L. - 9 - 9 10
4 Side S.r.l. 3 9 - 12 13
Bludis S.r.l. 1 38 - 39 19
Sottogruppo Italia 24 976 6 1.006 962
Esprinet Iberica S.L.U. - 475 71 546 585
Esprinet Portugal L.d.A. - 50 - 50 47
Vinzeo Technologies S.A.U.(2) - - - - -
V-Valley Advanced Solutions España, S.A. - 188 - 188 155
V-Valley Advanced Solutions Portugal, Unipessoal, Lda - - - - -
Optima Locistic S.L.U. - - - - -
GTI Software & Networking SARLAU - 16 - 16 14
Esprinet S.p.A. 18 824 - 842 829
V-Valley S.r.l. - - - - -
Celly Pacific Ltd - 3 - 3 3
Nilox Deutschland Gmbh - - - - -
Dacom S.p.A. - 27 7 34 17
idMAINT S.r.l. - 11 - 11 6
Erredi Deutschland GmbH - 2 - 2 1
Erredi France SARL - 1 - 1 -
Erredi Iberica S.L. - 10 - 10 5
4 Side S.r.l. 3 11 - 14 14
Sottogruppo Italia 21 889 7 917 875
Esprinet Iberica S.L.U. - 277 79 356 386
Esprinet Portugal L.d.A. - 43 - 43 35
Vinzeo Technologies S.A.U. - 269 - 269 226
V-Valley Advanced Solutions España, S.A. - 122 - 122 123
V-Valley Advanced Solutions Portugal, Unipessoal, Lda - - - - -

Sottogruppo Iberica - 729 71 800 801 Gruppo Esprinet 24 1.705 77 1.806 1.763

Optima Locistic S.L.U. - - - - 3
GTI Software & Networking SARLAU - 13 - 13 11
Sottogruppo Iberica - 724 79 803 784
Gruppo Esprinet 21 1.613 86 1.720 1.659

(1) Pari alla media tra saldo al 31/12/2022 e saldo al 31/12/2021 e, in caso di fusione, rappresentata nella società incorporante.

(2) Società fusa in Esprinet Iberica SLU al 31/12/2022.

L'incremento di organico, oltre che alle ordinarie sostituzioni di personale dimessosi, ritiratosi, assente per congedi parentali o aspettativa è ascrivibile per 39 unità all'acquisizioni della società Bludis avvenuta in data 3 novembre 2022.

La tabella seguente dettaglia la movimentazione di personale in ingresso ed uscita per singola società e che, per ció che riguarda il sottogruppo Spagna, risulta influenzata dalla fusione della societá Vinzeo Technologies S.A.U. in Esprinet Iberica S.L.U. e da altre movimentazioni di personale infragruppo:

Personale al
31/12/2021
Incrementi Decrementi Personale al
31/12/2022
Esprinet S.p.A. 842 148 96 894
Celly Pacific Limited 3 - - 3
Bludis S.r.l. (1) - 40 1 39
Dacom S.p.A. 34 6 7 33
idMAINT S.r.l. 11 3 1 13
Erredi Deutschland GmbH 2 1 1 2
Erredi France SARL 1 - - 1
Erredi Iberica SL 10 3 4 9
Nilox Deutschland GmbH - - - -
4Side S.r.l. 14 2 4 12
V-Valley S.r.l. - - - -
Sottogruppo Italia 917 203 114 1.006
Esprinet Iberica S.L.U. 356 310 120 546
Vinzeo Technologies S.A.U. (2) 269 97 366 -
Esprinet Portugal Lda 43 19 12 50
V-Valley Advanced Solutions España, S.A. 122 103 37 188
V-Valley Advanced Solutions Portugal, Unipessoal, Lda - - - -
Optima Logistics S.L.U. - - - -
GTI Software & Networking SARLAU 13 4 1 16
Sottogruppo Spagna 803 533 536 800
Totale Gruppo 1.720 736 650 1.806

(1) Di cui 39 incrementi legati all'acquisizione della società in data 2/11/2022.

(2) Fusa in Esprinet Iberica S.L.U. al 31/12/2022, previo trasferimento di 36 persone in V-Valley Advanced Solutions Espana S.A.

Relativamente alla suddivisione per genere, la tabella seguente evidenzia una costanza nella prevalenza dell'occupazione femminile all'interno del Gruppo: 54,4% al 31 dicembre 2022 (54,2% al 31 dicembre 2021).

128 - 29 203

50,4%

11,2%

100%

31/12/2022
Italia Penisola Iberica
(Spagna e Portogallo)
Esprinet
S.p.A.
V-Valley
S.r.l.
Celly
Pacific
Limited
Dacom
S.p.A.
idMAINT(1) Nilox
Gmbh
4Side
S.r.l.
Bludis
S.r.l
Esprinet
Iberica
S.L.U.
Esprinet
Portugal
L.d.A.
V-Valley
Advanced
Solutions
España,
S.A.(2)
Gruppo %
Uomini 425 - 1 17 19 - 7 24 215 19 97 824 45,6%
Donne 469 - 2 16 6 - 5 15 331 31 107 982 54,4%
Totale 894 - 3 33 25 - 12 39 546 50 204 1.806 100%
Laurea 334 - 3 6 13 - 2 15 181 27 111 692 38,3%

(1) Si intende sottogruppo, formato da idMAINT S.r.l., Erredi Deutschland GmbH, Erredi France SARL, Erredi Iberica SL.

Scuola Second. Inf. 40 - - 3 2 - - 1

(2) Si intende sottogruppo, formato da V-Valley Advanced Solutions España, S.A., V-Valley Advanced Solutions Portugal, Unipessoal, Lda, Optima Logistic S.L.U. e GTI Software & Networking SARLAU.

Scuola Second. Sup. 520 - - 24 10 - 10 23 237 23 64 911

Totale 894 - 3 33 25 - 12 39 546 50 204 1.806

Formazione

Supportiamo ed eroghiamo attività formative che promuovano la crescita professionale e personale di tutti i dipendenti. Dopo il lancio, nel 2021, del nuovo approccio formativo Reskill basato su un ambiente digitale orientato all'auto-sviluppo e al knowledge sharing, il 2022 è stato un anno caratterizzato dall'introduzione di contenuti inediti nel panorama formativo del Gruppo, alcuni parte integrante di una strategia a livello corporate, altri localizzati in base alle esigenze delle diverse country.

Escludendo la formazione in materia di salute e sicurezza che continua ad essere gestita dal team Internal Audit, nel Gruppo Italia, sono state erogate nel 2022 un totale di 15.178 ore (in leggera diminuzione rispetto al 2021 che ha visto un risultato straordinario in considerazione del lancio di Reskill, con 16.154 ore; e comunque in aumento rispetto agli anni precedenti, con 14.148 nel 2020 e le 11.874 nel 2019), mentre per il Gruppo Iberica sono state erogate un totale di 20.257,2 ore di formazione con un incremento più che significativo rispetto alle 8.116 ore del 2021 (così come rispetto alle 2.173 del 2020 ed alle 3.867 del 2019).

Il principale effort formativo del Gruppo Italia (e, come si legge più avanti, in parte anche del Gruppo Spagna e Portogallo) è strettamente interconnesso alla strategia ESG, ed in particolare al pilastro dedicato allo Human Capital, con 2.242 ore erogate. Accanto alle iniziative di Welfare, caratterizzate da un sostegno economico per dipendenti e familiari, si è scelto di arricchire la strategia anche con una proposta formativa del tutto inedita volta a valorizzare i concetti di diversità ed inclusione. Partendo dall'assunto che il contributo di ognuno è rilevante per il successo aziendale, abbiamo coinvolto manager ed employee in un percorso che proseguirà anche nel prossimo anno e che è partito con l'erogazione di una formazione dedicata agli Unconscious Bias, con l'obiettivo di fornire strumenti per essere più consapevoli di come i pregiudizi inconsci possano influenzare decisioni e di conseguenza precludere opportunità. I manager, spesso snodo fondamentale di alcuni processi in cui i bias entrano in azione (ad esempio, recruiting e performance management) hanno seguito una formazione base a loro dedicata, ed hanno intrapreso anche un percorso di approfondimento ulteriore riguardante le tecniche di de-biasing. In aggiunta e coerentemente con i bonus economici aggiuntivi erogati grazie al sistema di Welfare aziendale, si è scelto di rendere disponibili anche interventi formativi riguardanti alcune tematiche complesse che il dipendente può trovarsi ad affrontare durante il proprio percorso di vita. In particolare, questi webinar hanno riguardato temi di genitorialità, disabilità e care giving. L'obiettivo è quello di essere al fianco del dipendente fornendo strumenti, contatti e momenti di condivisione con esperti e tra colleghi, riguardo esperienze di vita che hanno ricadute sul proprio work-life balance.

A conclusione di un triennio formativo ampiamente dedicato alla strategia aziendale di Customer Centricity, anche il 2022 ha visto al secondo posto dei contenuti più erogati, quelli dedicati proprio a questa tematica con 1.553 ore di formazione. Il training principale è stato dedicato all'importanza di individuare e comprendere le caratteristiche relazionali del cliente, interno od esterno che sia, con cui ci si interfaccia quotidianamente, con l'obiettivo di favorire una relazione proficua. Quello delle relazioni interpersonali, dopo quello delle abitudini quotidiane, era infatti il secondo pilastro individuato come critico per la nostra Customer Centricity.

Infine, anche quest'anno è stata dedicata grande attenzione allo sviluppo di una cultura manageriale sempre più orientata al feedback, già promosso dall'anno precedente come elemento fondante di un contesto organizzativo attento allo sviluppo e alla crescita del capitale umano. Nel 2022, per un totale di 1.397 ore, sono stati organizzati dei veri e propri laboratori di feedback, in cui manager ed employee in modalità separate e customizzate, si sono esercitati nella scrittura e nell'utilizzo di particolari tecniche di comunicazione volte a scambiarsi feedback. Inoltre, è proseguito il change management legato allo strumento di performance management lanciato nel 2021, Feedback4you, e basato appunto sul concetto di feedback continuo.

Oltre a questi principali filoni formativi, il 2022 ha visto anche altri progetti. Tra i più importanti, quelli legati all'aggiornamento formativo in relazione ai temi di Cybersecurity oltre al training in materia di competenze finanziarie e soprattutto di renting, con l'erogazione di financial conversations: momenti di formazione ed esercitazione tenuti dai colleghi di Esprifinance, indispensabili per sostenere la strategia di business del piano triennale. Non sono mancati anche progetti formativi di change management legati a tematiche strategiche e di business come il Social Engagement, un percorso tenuto dai colleghi Digital Marketing e volto a promuovere i canali social come vero e proprio strumento di lavoro.

Infine, continua il focus aziendale sulla formazione linguistica, con 3.414 ore erogate per il Gruppo Italia: a contribuire al risultato con 1.024 ore in Italia, oltre ai già consolidati corsi di "piccolo gruppo" e one-to-one, ha partecipato la nuova piattaforma di formazione linguistica accessibile attraverso Reskill (Language Corner).

Tra i progetti formativi di maggior impatto nel Sottogruppo Spagna nel 2022 si segnalano:

  • l'avvio della collaborazione con la scuola di business The Power Business School, che ci ha permesso di dare a tutti i dipendenti l'opportunità di partecipare ai suoi più importanti programmi di formazione, come: Power Skills, The Power Digital Marketing, Digital Transformation, Power Sales, Security Awareness e The Power MBA, tra gli altri che completano questo vasto programma. Nel corso del 2022, 193 persone hanno partecipato a uno o più programmi di formazione presso The Power Business School, completando un totale di 10.634 ore di formazione.
  • un forte investimento formativo per tutti i manager e i dipendenti per il lancio di un nuovo sistema di gestione del feedback e delle performance (Feedback 4 you), per il quale sono state erogate 1.017 ore.
  • il lancio di una nuova iniziativa volta a favorire i valori della Diversity & Inclusion nel Gruppo per cui è stato realizzato un primo corso per "Rompere i pregiudizi inconsci" per cui sono state erogate 643 ore di formazione nel 2022 e che proseguirà con altre iniziative nel 2023.

Per altro verso si segnala la ripresa del programma formativo per il Diploma Global Technology Distribution Council (GTDC) - associazione del settore della distribuzione di tecnologia dell'informazione (IT) composta dalle principali società di distribuzione a livello mondiale - che certifica l'acquisizione da parte dei partecipanti di una comprensione dettagliata del modello di business della distribuzione all'ingrosso, sottolineando gli aspetti finanziari e la generazione di valore sostenibile, a cui sono state dedicate 680 ore di formazione.

A queste iniziative si aggiunge la continuità del progetto formativo riguardante la Customer Centricity (finalizzato ad un più efficace ed efficiente ascolto delle esigenze del cliente), così come il percorso 8 Values Journey (1.663 ore), per cui sono stati realizzati nel 2022 altri incontri dedicati ai

valori del Gruppo, così come la formazione linguistica in inglese, italiano, spagnolo e portoghese con 1.307 ore di formazione.

Selezione

Esprinet anche nel 2022 ha continuato il forte investimento sulla Talent Acquisition come valore aziendale e driver per il futuro, con l'obiettivo di gestire e ottimizzare al massimo il processo di Recruiting e migliorare la Customer Experience del Candidato. Abbiamo costruito una nuova Employee Value Proposition, in cui abbiamo definito i nostri pilastri e il valore aggiunto che possiamo offrire come datore di lavoro.

L'attività di recruiting si è confermata molto intensa nel 2022, con 225 ricerche gestite in Italia e 206 nel sottogruppo Spagna (di cui rispettivamente 21 e 11 chiuse tramite risorse interne, con job posting o job rotation), dato in forte crescita rispetto allo scorso anno, con 150 ricerche gestite in Italia e 140 per il Gruppo Esprinet Iberica. Alcune di queste selezioni risultano ancora in corso nell'anno 2023, mentre 192 selezioni per l'Italia e 173 per il Gruppo iberico si sono concluse al 31 dicembre 2022, con assunzione nel 2022 o nei primi mesi del 2023. La maggior parte degli ingressi si è concentrata sulle figure in ambito sales, seppur con numeri rilevanti anche nelle funzioni di staff e marketing. Anche quest'anno, è continuato il trend di inserimento di profili ad alta specializzazione e con un'importante seniority, in linea con i progetti strategici sempre più sfidanti.

Un nuovo progetto corporate relativo al mondo della Talent Acquisition è stato implementato nel 2022: a seguito della costante richiesta, nelle diverse survey che eroghiamo, di crescita interna attraverso job rotation programmate, a inizio 2022 è nato il primo Graduate Program, con l'inserimento di sei giovani talenti che, nelle città di Vimercate e Madrid, per la durata di 36 mesi, avranno la possibilità di effettuare un percorso dedicato, all'interno di diverse funzioni aziendali, anche all'estero. Questo processo ci permetterà di dare una risposta concreta alla necessità di creare figure trasversali, che attraverso una formazione in cinque aree organizzative differenti (Channel & Digital Marketing, Sales, Product Marketing, Credit & Finance e Supply Chain), si formeranno a tutto tondo sulle logiche Esprinet.

Sono inoltre continuate le attività di Employer Branding e di consolidamento delle relazioni con gli Atenei del territorio, soprattutto con la Business School Sole24ore, Master Publitalia e l'Università Bicocca in Italia, le Università Complutense de Madrid, la Rey Juan Carlos, la Politecnica e la Business School EAE in Spagna.

È inoltre continuata la collaborazione in Italia con le scuole superiori del territorio come gli istituti Vanoni di Vimercate e Mosè Bianchi di Monza, con i quali abbiamo organizzato Project Work legati al mondo delle risorse umane, dando spunti per la costruzione di un curriculum vitae e consigli per affrontare in maniera efficace un colloquio di lavoro.

Sempre in tema di Employer Branding si è consolidata una collaborazione sempre più significativa con la struttura Social Media Strategy & ADS, con la costruzione di una strategia Social che ha permesso di condividere su una pagina dedicata all'HR, su Facebook e Instagram, post emozionali e comunicativi, con l'obiettivo di rendere visibile alle persone esterne ancora meglio la cultura aziendale.

Infine, a partire dalla fine del 2022, è stato implementato un nuovo sistema ATS (Application Tracking Software) in partnership con Sap Success Factor che migliorerà ulteriormente la candidate experience e il processo di recruiting e on boarding delle nuove persone.

Organizzazione

Per incoraggiare tutti i dipendenti del Gruppo a proporre e condividere spunti e idee, la survey interna ha rivestito un ruolo chiave anche nel 2022: ciascun dipendente, nelle varie Country, ha potuto, attraverso domande aperte, dare libero spazio alle proprie opinioni nell'ottica di miglioramento aziendale. Tutti i contributi (sia in termini di risultati quantitativi, sia in termini di commenti raccolti per le domande aperte) sono stati presentati tramite incontri dedicati a tutti i manager di funzione, che poi hanno potuto creare delle migliorie personalizzate per la propria struttura di riferimento.

Anche nel 2022 il Net Promoter Score (NPS), strumento di gestione utilizzato per valutare il livello di fedeltà e soddisfazione in una relazione impresa-dipendente, è stato centrale nelle valutazioni. Nel Gruppo il tasso totale di redemption è stato pari al 89%, con un netto incremento rispetto al 2021 (79%).

A seguito del processo di ascolto attivato grazie alla survey aziendale, il Gruppo ha continuato il suo percorso di implementazione di nuove iniziative legate alla soddisfazione dei dipendenti.

Smart working e Flessibilità

La flessibilità rimane un tema importante per le nostre persone e la maggior parte dei commenti ricevuti nella survey interna vertono proprio sul costante miglioramento del work-life balance. Per questo, abbiamo continuato a lavorare, tramite focus group con i manager, su possibili azioni.

In sintesi, ecco il dettaglio delle iniziative 2022 implementate in Italia, Spagna e Portogallo:

  • Passaggio alla modalità mensile di fruizione delle giornate di smart working (otto giornate), anche frazionabili in mezze giornate, anche per le società spagnole e portoghesi del Gruppo;
  • Mantenimento del basket di cinque giorni aggiuntivi di Smart Working straordinario da utilizzare durante l'anno;
  • Friday off per i mesi estivi per le società italiane del Gruppo: anche nel 2022, per il secondo anno consecutivo per tutto il periodo estivo tutta la popolazione aziendale italiana nella giornata di venerdì ha potuto lavorare in smart working il mattino e utilizzare ferie nel pomeriggio.

Condivisione e Trasparenza nelle iniziative

Costante condivisione e trasparenza dei risultati tramite Town Hall, incontri direttamente gestiti dall'Amministratore Delegato del Gruppo con la possibilità da parte di tutti i collaboratori di effettuare domande su qualsiasi argomento, anche in modalità anonima.

Il 2022 è stato un anno importante anche perché, oltre alla Certificazione "Great Place to Work®" ottenuta in tutti i paesi coinvolti dalla Survey (Italia, Spagna, Portogallo e Marocco), per la prima volta Esprinet Italia e Esprinet Portugal hanno ottenuto il posizionamento nella classifica "Great Place to Work®", conquistando rispettivamente il nono e il sesto posto del cluster di riferimento. Continua inoltre il processo di benchmark e confronto con le migliori best practice mediante la certificazione Top Employer, che nel 2022 ha visto un importante miglioramento della valutazione dei singoli processi HR.

Per quanto riguarda la struttura organizzativa, è stato realizzato un importante cambiamento poiché Esprinet Iberica S.L.U., a settembre 2022, ha finalizzato l'atto di fusione per incorporazione con effetto dal 1° gennaio 2022, della società Vinzeo Technologies S.A., con il passaggio di tutti i dipendenti dell'azienda all'interno delle funzioni organizzative di Esprinet Iberica S.L.U.

Performance management e "compensation"

Nel 2022 si è concluso il primo ciclo di performance development basato sul nuovo processo introdotto nel 2021 e basato sul feedback continuo, Feedback4you. La review ha coinvolto 733 persone in Italia, che hanno ricevuto, oltre i feedback già condivisi durante l'anno, anche un feedback finale. Il feedback finale è stato comprensivo di un rating sintetico che indica quanto la persona rispetti le aspettative rispetto al ruolo ricoperto e di un feedback più approfondito da parte del proprio manager, in linea con quanto già condiviso durante l'anno.

Inoltre, ad inizio 2022 si sono svolti gli incontri di development, tra HR e manager di funzione, con l'obiettivo di condividere una panoramica delle risorse appartenenti ai team e soprattutto volti ad identificare le principali azioni di sviluppo (ad esempio shadowing, job rotation, training).

Per il Gruppo Iberica, nel corso del 2022, è stato avviato il percorso di change management che ha coinvolto sia manager che employee per promuovere un nuovo approccio alla gestione del feedback (continuous feedback), inteso come elemento fondante per la crescita e lo sviluppo di ognuno ed è stato lanciato il nuovo sistema di performance development "Feedback 4 you" già in uso in Italia.

Il nuovo approccio non si basa più su un feedback annuale dato dal manager al proprio collaboratore, bensì su più feedback continuativi scambiati durante l'intero arco dell'anno, ogniqualvolta ce ne sia necessità e, sempre nell'ottica partecipativa, è stata introdotta la possibilità da parte del collaboratore di richiedere feedback al proprio manager in qualsiasi momento dell'anno. Gli elementi oggetto della valutazione sono legati ai valori aziendali e alle priorità assegnate.

Nelle società del Gruppo la retribuzione è composta, per profili di personale identificati, da incentivazione variabile basata sia su obiettivi individuali che su obiettivi aziendali.

Per gli Amministratori, i dirigenti con responsabilità strategica ed altri Key Manager del Gruppo è attualmente in essere il piano di incentivazione variabile valido per il triennio 2021-2023 che verrà consuntivato in occasione dell'Assemblea dei Soci di Esprinet S.p.A. convocata per l'approvazione del Bilancio 2023.

Welfare e Wellbeing

Esprinet ritiene che il welfare aziendale sia un elemento strategico fondamentale e visto il forte apprezzamento riscontrato da tutti i dipendenti, anche nel 2022 abbiamo progettato il programma Esprinet4you in base alle esigenze dei dipendenti Esprinet. L'obiettivo è stato quello di costruire iniziative che possano davvero contribuire a migliorare la qualità della loro vita.

Per ciò che riguarda il Gruppo in Italia, in primo luogo, abbiamo incrementato l'importo Welfare per tutti i dipendenti spendibili su una piattaforma dedicata.

Abbiamo inoltre confermato alcuni "bonus" aggiuntivi per alcune categorie specifiche di dipendenti, per supportare genitorialità, disabilità e care giving.

  • Integrazione dell'indennità per congedo maternità (nello specifico, integrazione del 70% per i primi 2 mesi di facoltativa);

  • incremento dei giorni di paternità (da 10 a 20 giorni di congedo).

Nel 2022 abbiamo continuato, in Esprinet Italia, a investire sul concetto di Care Giving, mettendo a disposizione di tutta l'azienda il servizio di Care Manager. Il Care Manager è un servizio esterno di orientamento personalizzato, per il dipendente e per la sua famiglia, sui servizi educativi e socioassistenziali presenti sul territorio.

Per ciò che riguarda il Gruppo Iberica, a gennaio 2022 è stato erogato a ciascun dipendente un bonus straordinario di 250 euro a titolo di welfare, affinché ciascuno potesse spenderlo in servizi quali salute e protezione, cura della famiglia, tempo libero, cultura, formazione, etc..

Inoltre, nel 2022 sono state promosse anche le seguenti agevolazioni a favore dei dipendenti:

  • Bonus nascita/adozione per ciascun dipendente che ha avuto o adottato un figlio nel 2022.
  • Bonus matrimonio e unione civile per ciascun dipendente che contrae matrimonio o un'unione civile nel 2022.
  • Bonus disabilità annui per i dipendenti con disabilità e per i dipendenti con genitori, figli o coniuge con disabilità.
  • Supporto alla maternità/paternità, riconoscendo a tutti i dipendenti che rientrano nel 2022 dal congedo di maternità o paternità a tempo pieno, 80 ore di permesso aggiuntivo da poter fruire durante il primo anno di vita del loro bambino.

Categorie protette

Oltre le forme di impiego o esonero previste dalle normative vigenti nei vari Paesi di operatività del Gruppo, si segnalano il rinnovo o la sottoscrizione in Italia da parte di Esprinet S.p.A. di convenzioni

con le Province di Milano e di Monza e Brianza per l'inserimento di disabili presso alcune delle sedi della Società.

Per ciò che riguarda la Spagna, oltre alla sottoscrizione da parte di Esprinet Iberica S.L.U. di contratti di collaborazione con enti dedicati all'inserimento lavorativo di persone diversamente abili, si segnala un progetto d'inserimento in collaborazione con la Fondazione Down di Saragozza, attraverso il quale 5 persone con disabilità intellettiva hanno svolto un tirocinio presso la sede di Saragozza, che si é trasformato in un contratto di lavoro per 3 persone presso la società.

Salute, sicurezza e ambiente

Principi generali e azioni intraprese

Il rispetto dell'ambiente e la tutela della salute e sicurezza sul lavoro sono da sempre alla base del modo di operare del Gruppo Esprinet. È preciso intendimento del Gruppo mantenere, consolidare e migliorare ulteriormente la posizione di leadership conquistata nel proprio settore continuando a proporre innovazione nei processi e nel servizio ai propri clienti e prestando allo stesso tempo una costante attenzione alla sicurezza, alla salute dei lavoratori e all'ambiente circostante, nel pieno rispetto delle leggi vigenti.

Al fine di raggiungere tali obiettivi, il Gruppo ha stabilito, documentato, implementato e mantiene attivo, un Sistema di Gestione Integrato Qualità, Ambiente e Salute e Sicurezza sul Lavoro.

Esprinet S.p.A. e le controllate Esprinet Iberica S.L.U., V-Valley Advanced Solutions España S.A.U. e V-Valley S.r.l. sono certificate Qualità (ISO 9001), Ambiente (ISO 14001) e Salute e Sicurezza sul lavoro (ISO 45001).

Tutte le società, certificate da parte di BSI, ente di Certificazione di standing internazionale, hanno ottenuto conferma delle certificazioni in essere nel corso del 2022.

Di seguito vengono elencati e descritti gli strumenti considerati essenziali per:

  • il perseguimento del miglioramento continuo;
  • la riduzione degli incidenti, dei near miss e delle malattie professionali dei lavoratori;
  • la minimizzazione degli impatti ambientali derivante dallo svolgimento dell'attività del Gruppo.

Formazione e coinvolgimento

Il Gruppo, consapevole del ruolo primario assunto dal personale, è fortemente impegnato nella promozione di un coinvolgimento attivo e responsabile e di crescita professionale dello stesso.

Si ritiene, pertanto, fondamentale la costante attività di informazione e formazione al fine di una sempre maggiore sensibilizzazione di tutto il personale sulle problematiche ambientali, di salute e sicurezza e sull'importanza del contributo di ciascuno ai fini della prevenzione e miglioramento delle condizioni generali di sicurezza del lavoro e dell'efficienza ambientale dell'organizzazione.

Identificazione e valutazione dei rischi lavorativi e degli impatti ambientali dell'attività svolta

Il Gruppo Esprinet definisce i criteri e le modalità per la continua identificazione dei principali aspetti ambientali, dei rischi di infortunio, dei pericoli e per la misurazione dei relativi impatti verificando periodicamente i risultati ottenuti rispetto agli obiettivi prefissati, che sono definiti, monitorati e aggiornati per il loro progressivo miglioramento.

Conformità legislativa e ad altri regolamenti

La conformità a leggi e norme emanati per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori e per il rispetto dell'ambiente sono valori imprescindibili dell'azione strategica del Gruppo.

Comportamenti concludenti

La corretta conduzione, la manutenzione e il controllo periodico di impianti e attrezzature nonché la verifica dell'eventuale utilizzo e smaltimento di sostanze o preparati chimici pericolosi e non, attuati anche grazie al supporto di fornitori terzi qualificati, accuratamente selezionati tenendo conto delle loro capacità tecnico/professionali e di fornire prodotti e servizi che eliminino o riducano sensibilmente i rischi per l'ambiente e la salute e la sicurezza, sono tra le modalità attraverso le quali il Gruppo attua le politiche di "salute sicurezza e ambiente".

Il Gruppo è, inoltre, impegnato nel minimizzare il consumo di risorse naturali (energia elettrica, gas, acqua) e la produzione di rifiuti, favorendo, ove possibile, il recupero degli stessi.

Comunicazione efficace

Il Gruppo riconosce l'importanza del processo di "comunicazione" per tutte le parti interessate (personale, clienti, fornitori, appaltatori e subappaltatori) quale elemento basilare per la corretta gestione delle responsabilità in ambito di salute sicurezza e ambiente.

Audit

Gli Audit interni e di terza parte sono un valido strumento, alla base della cultura aziendale, per lo svolgimento delle attività di sorveglianza e controllo delle prestazioni anche in materia di salute sicurezza e ambiente.

Adesione a consorzi di smaltimento

Esprinet S.p.A. e 4Side S.r.l. aderiscono al consorzio Erion (WEEE ed Energy), Dacom S.p.A. e IdMaint Srl al consorzio Ecolight. Le citate società demandano ai richiamati consorzi gli aspetti operativi della gestione dei prodotti a fine vita con riferimento alla normativa sullo smaltimento dei rifiuti elettrici ed elettronici domestici e/o professionali e delle pile e batterie. Per quanto riguarda la gestione degli imballaggi aderiscono al consorzio CONAI.

Esprinet Iberica aderisce ai consorzi Recyclia, Ecoembes e Punto Verde mentre Esprinet Portugal Lda ad Erp Portugal, Ponto Verde e ValorPneu, V-Valley Advanced Solutions España S.A.U. a Recyclia ed Ecoembes e infine V-Valley Advanced Solutions Portugal Unipessoal Lda a Erp Portugal e Ponto Verde.

Informativa ai sensi D. Lgs. 32/2007 e sua interpretazione

Con riferimento al documento approvato il 14 gennaio 2009 dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili (Cndcec), teso a supportare la prima applicazione del D. Lgs. 32/2007 in materia informativa attinente all'ambiente e al personale si precisa quanto segue.

Informativa "obbligatoria"

Relativamente al personale, nel corso dell'anno non si sono rilevate morti sul lavoro, infortuni gravi o gravissimi né addebiti in ordine a malattie professionali da parte di dipendenti o ex dipendenti né cause di "mobbing" per le quali le società del Gruppo siano state dichiarate colpevoli in via definitiva. Relativamente all'ambiente, nel corso dell'anno non si sono rilevati danni causati all'ambiente, sanzioni o pene definitive inflitte all'impresa per reati o danni ambientali, né emissioni gas a effetto serra.

Informativa "volontaria"

Relativamente al personale, la sezione "Risorse Umane" e i "Principi Generali" del presente capitolo forniscono un quadro completo delle politiche perseguite.

L'attività di "pura" distribuzione di prodotti IT (hardware, software e servizi) e di prodotti di elettronica di consumo, svolta presso i quattro siti logistici principali di Cambiago, Cavenago e Pregnana Milanese, per l'Italia (ca. 112.000 mq), e di Saragozza per la Spagna (ca. 47.000 mq), non configura particolari problematiche relative all'ambiente. Il Gruppo monitora costantemente l'utilizzo di energia nelle diverse sedi e si è dotato di stringenti procedure per la gestione dello smaltimento di qualunque tipo di rifiuto.

Principali rischi e incertezze cui il Gruppo ed Esprinet S.p.A. sono esposti

Classificazione dei rischi

La gestione dei rischi rappresenta uno strumento strategico per la creazione di valore. L'attività del Gruppo Esprinet e di Esprinet S.p.A. è infatti esposta ad alcuni fattori di rischio suscettibili di influenzare la propria situazione economica, patrimoniale e finanziaria.

Esprinet S.p.A. ed il Gruppo Esprinet identificano, valutano e gestiscono i rischi ispirandosi a modelli e tecniche riconosciuti a livello internazionale.

A partire dal 2009 il Gruppo ha adottato un modello operativo ed organizzativo di gestione del rischio e monitoraggio di adeguatezza nel tempo (c.d. "ERM-Enterprise Risk Management") ispirato alla metodologia del Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission (c.d. "CoSO"), che consente di individuare e gestire i rischi in modo omogeneo all'interno delle società del Gruppo, Esso si basa su un framework metodologico diretto a realizzare un sistema efficace di gestione dei rischi in grado di coinvolgere, ai diversi livelli, gli attori del sistema di controllo interno cui vengono attribuiti ruoli e responsabilità diverse in merito alle attività di controllo.

Il sistema di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi aziendali è basato su un processo che prevede, con frequenza almeno annuale, lo svolgimento delle seguenti fasi:

  • mappatura e valutazione dei principali rischi aziendali ("risk assessment" e "risk scoring");
  • identificazione delle priorità del "risk management";
  • identificazione di una "risk strategy" (accettazione, ottimizzazione, miglioramento o monitoraggio dei presidi di controllo) per ogni rischio mappato e declinazione della stessa in piani di azione operativi.

Lo scopo finale del processo descritto consiste nell'individuazione degli eventi potenziali che possano influire sull'attività d'impresa e nel mantenimento del livello di rischio entro la soglia di accettabilità definita dall'organo amministrativo ai fini del conseguimento degli obiettivi aziendali.

Nel corso del 2022 è stato adeguatamente eseguito il piano di attività previsto, comprensivo di un piano di verifiche (c.d. "Piano di audit") ed un piano di rafforzamento dei presidi sui rischi considerati prioritari.

Si è proceduto alla elaborazione di nuove procedure o alla revisione di procedure esistenti ed alla introduzione di nuove modalità di gestione supportate da sviluppi del sistema informativo.

Al termine dell'anno la "risk exposure" non presentava variazioni di rilievo rispetto all'anno precedente.

Per quanto riguarda il 2023 le attività del Gruppo saranno indirizzate prevalentemente al monitoraggio dei livelli di presidio dei rischi esistenti poiché l'annuale revisione dei principali rischi aziendali ha condotto alla sostanziale conferma della mappatura esistente con sporadiche variazioni. Infine, verranno definite e redatte nuove procedure allo scopo di formalizzare e normare processi volti alla corretta gestione dei rischi emersi a fronte di aggiornamenti normativi e/o dell'allargamento dell'operatività del Gruppo.

Contesto macroeconomico mondiale

Il 2022 è stato caratterizzato da una forte incertezza e da notevoli tensioni al ribasso a livello macroeconomico, dovute principalmente all'offensiva militare in territorio ucraino iniziata dalle forze

armate della Federazione Russa il 24 febbraio 2022, la quale ha inciso pesantemente sull'inflazione, già in ripresa prima dello scoppio del conflitto, comportandone un balzo che ha coinvolto molteplici categorie merceologiche, in primis le materie prime energetiche.

Nel frattempo, le principali banche centrali globali (inclusa la Banca Centrale Europea) hanno risposto a tale contesto adottando a partire dal secondo trimestre del 2022 una politica monetaria restrittiva operando numerosi rialzi dei tassi d'interesse, che hanno comportato un sensibile aumento del costo del denaro.

L'impatto diretto nel 2022 delle suddette tensioni sul Gruppo Esprinet è stato nel complesso limitato e sopportabile, non essendo lo stesso presente sui mercati dei Paesi attualmente coinvolti direttamente nel conflitto e non essendo altresì un'impresa c.d. "energivora", oltre a poter contare su una solida struttura finanziaria.

Nel 2023 si prevede infine che il contesto macroeconomico, in particolare quello europeo, continuerà ad essere influenzato dalle suddette tensioni, soprattutto e almeno per la prima metà dell'anno, con la possibilità di portare, limitatamente all'anno corrente, in recessione o comunque ad un pronunciato calo della crescita del PIL le principali economie occidentali. Il tasso d'inflazione invece è previsto calare a partire dal secondo semestre dell'anno.

Classificazione dei rischi

La definizione dei principali rischi aziendali si basa sulla seguente macro-classificazione:

  • rischi strategici;
  • rischi operativi;
  • rischi di "compliance";
  • rischi finanziari.

Nel seguito si riporta una breve descrizione dei principali rischi, questi ultimi valutati in termini lordi ossia senza considerare le azioni di risposta messe in atto o pianificate dal Gruppo al fine di ricondurre la severità dei rispettivi rischi entro livelli di accettabilità.

Rischi strategici

Inadeguata risposta a scenari macro-economici sfavorevoli

La situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo è influenzata dai diversi fattori che compongono il quadro macro-economico dei mercati in cui esso opera.

Tra questi si annoverano, a titolo esemplificativo e non esaustivo, l'andamento del prodotto interno lordo, il livello di fiducia dei consumatori e delle imprese, il saggio di inflazione, l'andamento dei tassi di interesse, il costo delle materie prime e il tasso di disoccupazione.

Nel corso del 2022 il mercato distributivo italiano ha mostrato un andamento flat rispetto al 2021 (+0,2%), quello spagnolo una crescita del 4,3% e quello portoghese del 10,1% (fonte: Context, gennaio 2023).

Tuttavia, non vi è certezza che l'andamento del mercato possa realmente seguire le aspettative degli analisti e laddove tali aspettative non si avverassero, la situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo potrebbe subire un impatto negativo.

Inadeguata risposta a bisogni di clienti e fornitori

Il successo delle attività del Gruppo Esprinet dipende in larga misura, in ragione del ruolo di intermediario assunto nella filiera dell'Information Technology, dalla sua capacità di indirizzare e saper interpretare e soddisfare i bisogni di clienti e fornitori.

Tale capacità si traduce in una "value proposition" che consenta di rilasciare quote di valore a monte e a valle e di differenziarsi rispetto alla concorrenza riuscendo, per tale via, ad ottenere condizioni di redditività adeguate e storicamente migliori rispetto a quelle dei concorrenti diretti ed indiretti.

Qualora il Gruppo Esprinet non fosse in grado di mantenere e rinnovare tale offerta di valore ovvero di sviluppare e offrire servizi innovativi e competitivi rispetto a quelli dei principali concorrenti, le quote di mercato del Gruppo potrebbero ridursi con un impatto significativamente negativo sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria.

Concorrenza

Il Gruppo opera in settori esposti a un elevato grado di concorrenza, sia in Italia sia nella penisola Iberica e in tutti gli altri mercati nei quali è attivo, in ragione della natura di intermediazione commerciale dell'attività svolta.

Il Gruppo si trova, pertanto, ad operare in contesti altamente competitivi ed a confrontarsi, nei vari mercati geografici, sia con operatori locali fortemente radicati sul territorio che con soggetti multinazionali dotati di dimensioni e risorse significativamente superiori rispetto a quelle del Gruppo. La concorrenza nel settore della distribuzione di IT ed elettronica di consumo, che rappresenta l'attività prevalente del Gruppo, si misura sul livello dei prezzi, sulla disponibilità, la qualità e la varietà dei prodotti e dei connessi servizi di logistica ed assistenza pre e post-vendita.

Il grado concorrenziale è acuito inoltre dal fatto che il Gruppo si caratterizza come intermediario tra i grandi fornitori mondiali di tecnologia ed i rivenditori di informatica/elettronica di consumo, tra i quali spiccano alcuni operatori dotati di elevato potere contrattuale come le insegne della Grande Distribuzione, spesso potenzialmente in grado di allacciare rapporti di fornitura diretti con i produttori.

Il Gruppo concorre inoltre, sia in Italia che nella penisola Iberica e in tutti gli altri mercati nei quali è attivo, con gruppi multinazionali caratterizzati da standing finanziari molto elevati.

Qualora il Gruppo Esprinet non fosse in grado di fronteggiare efficacemente il contesto esterno di riferimento si potrebbe determinare un impatto negativo sulle prospettive e sull'attività del Gruppo, nonché sui suoi risultati economici e sulla sua situazione finanziaria.

Il Gruppo risulta esposto anche alla concorrenza esercitata da modelli distributivi alternativi, attuali o potenziali, quali quelli imperniati sulla vendita diretta all'utilizzatore da parte dei produttori sebbene questi ultimi abbiano rivelato in passato tutti i loro limiti.

Qualora il fenomeno della "disintermediazione", che già il Gruppo subisce nei mercati in cui opera, dovesse subire un'accelerazione nei prossimi anni, peraltro non motivata da alcuna evidenza né empirica né di razionalità economica, il Gruppo Esprinet potrebbe subire contraccolpi negativi sulla propria situazione economica, patrimoniale e finanziaria.

Variazioni dei prezzi

Il settore tecnologico si caratterizza tipicamente per un trend di prezzo tendenzialmente deflattivo legato al fenomeno dell'elevata obsolescenza dei prodotti e alla forte competitività del mercato. Esiste inoltre anche un rischio legato a fattori maggiormente congiunturali, quali l'oscillazione del dollaro USA e della valuta cinese, rappresentanti le due principali valute di denominazione all'origine del contenuto di tecnologia dei prodotti informatici e l'inflazione manifestatasi durante l'ultimo anno.

Il Gruppo è inoltre esposto al rischio di riduzioni dei prezzi unitari dei prodotti informatici ed elettronici nella misura in cui il margine commerciale lordo, rappresentato dalla differenza tra prezzi di vendita praticati ai rivenditori e costi di acquisto dai fornitori, subisce una riduzione in valore assoluto al ridursi dei prezzi praticati al consumatore finale. Ciò accade in quanto risulta problematica, in un settore altamente concorrenziale come quello distributivo, la traslazione sui clienti dei maggiori oneri legati ai ribassi dei prezzi.

Malgrado il rischio in oggetto trovi un ammortizzatore nella capacità del Gruppo di limitare il livello dei costi fissi e gli standard di produttività a vari livelli, così da ridurre costi di processo maggiormente agganciati a driver fisici (es. numero di transazioni, numero di prodotti movimentati in magazzino o spediti per corriere), e nonostante il valore percentuale del margine lordo di vendita risulti in una certa misura indipendente dalla riduzione dei prezzi unitari di prodotto, non è possibile fornire

assicurazioni sulla capacità prospettica del Gruppo di fronteggiare in maniera economica i tassi di deflazione del settore tecnologico.

Acquisizioni

Come parte integrante della propria strategia di crescita, il Gruppo è solito concludere periodicamente acquisizioni di attività (rami d'azienda e/o partecipazioni societarie) ad elevata compatibilità strategica con il proprio perimetro di business.

Le operazioni di acquisizione presentano in linea di principio il rischio che non si riescano ad attivare, in tutto o in parte, le sinergie attese ovvero che i costi dell'integrazione, espliciti e/o impliciti, possano risultare superiori rispetto ai benefici dell'acquisizione.

Le problematiche di integrazione risultano amplificate qualora le aziende target siano attive in paesi e mercati diversi da quelli di presenza storica del Gruppo e presentino per tale motivo delle specificità in termini di contesti di business, normativi e culturali e/o delle barriere commerciali.

Tali problematiche sono riconducibili, oltre che all'implementazione di adeguati meccanismi organizzativi di coordinamento tra le entità acquisite e il resto del Gruppo, alla necessità di allineamento agli standard e politiche principalmente in materia di procedure di controllo interno, reportistica, gestione delle informazioni e sicurezza dei dati.

Non è possibile, pertanto, fornire alcuna garanzia riguardo alla futura capacità del Gruppo di portare a termine con successo ulteriori acquisizioni, né di saper preservare i posizionamenti competitivi degli eventuali target acquisitivi né di poter replicare favorevolmente il proprio modello di business e sistema di offerta.

Rischi operativi

Dipendenza dai sistemi informativi

Il Gruppo Esprinet è fortemente dipendente dai sistemi informativi nello svolgimento della propria attività.

In particolare, l'economicità del proprio business dipende in notevole misura dalla capacità dei sistemi informativi di immagazzinare e processare volumi molto elevati di dati e di garantire standard di performance (velocità, qualità, affidabilità e sicurezza) elevati e stabili nel tempo.

La criticità dei sistemi informativi è acuita dalla circostanza per la quale il Gruppo faccia notevole affidamento, per motivi legati al proprio modello di business elettivo, alla piattaforma Internet, sia come strumento di trasmissione di informazioni alla clientela che di "order-processing" e "marketing intelligence". Altri fattori critici sono costituiti dalle connessioni in modalità EDI con i sistemi informativi di molti fornitori nonché dal collegamento telematico con la rete di Esprivillage operante sul territorio e dalla recente migrazione di alcuni servizi IT su piattaforma cloud gestita da terze parti.

Cybersecurity

Il Gruppo ha investito notevoli risorse al fine di prevenire e presidiare i rischi collegati alla dipendenza dai sistemi informativi e migliorare il grado di sicurezza informatica. Ad esempio è prevista la continua manutenzione del parco hardware installato e l'aggiornamento del relativo software, la stipula di polizze assicurative a tutela dei danni indirettamente provocati da eventuali "crash" nei sistemi, l'"housing" del "data center" in ambienti sicuri, la stipula di contratti a tutela dell'azienda con primari fornitori di servizi cloud (Microsoft), la costruzione di difese anti-intrusione e anti-virus con l'effettuazione di "penetration test" per la verifica della tenuta delle predette difese, il continuo backup dei dati residenti sui sistemi, la previsione di piani di "business continuity" e "disaster recovery" e il loro test attraverso l'effettuazione di prove di "spegnimento e ripartenza dei sistemi ridondati", il ricorso alla consulenza di esperti nel settore e la definizione di nuovi ruoli chiave all'interno del Sistema di Controllo Interno con specifiche competenze in ambito IT quali il Chief Information Security Officer. Sono stati inoltre implementati sistemi di cifratura degli hard disk, di controllo dei comportamenti e un programma formativo inerente ai temi della cybersecurity. Sono previsti inoltre

a partire dal 2023 ulteriori filoni di sviluppo in materia di incident management, configurazione sicura dei sistemi, monitoraggio dei sistemi informativi e gestione dei rischi di terze parti in ambito IT.

Non si può escludere, tuttavia, che il Gruppo non possa dover subire interruzioni e/o discontinuità nello svolgimento dell'attività commerciale per effetto di malfunzionamenti o veri e propri "black-out" dei sistemi propri o di terzi.

Non è altresì possibile garantire che i sistemi informativi delle società e/o aziende eventualmente acquisite siano in grado, al momento dell'acquisizione, di soddisfare i requisiti minimi del Gruppo in materia di affidabilità e sicurezza.

Interruzione di medio/lungo periodo della catena logistica

Le attività di commercializzazione svolte dal Gruppo sono fortemente dipendenti dal funzionamento e dalla efficienza della catena logistica grazie alla quale i prodotti sono in grado di raggiungere i mercati di riferimento.

Tali catene logistiche hanno raggiunto elevati livelli di complessità ed il percorso delle merci dagli stabilimenti in cui vengono fabbricati i prodotti informatici ed elettronici commercializzati fino ai clienti finali potrebbe essere soggetto a interruzioni dovute ad eventi naturali, politici e operativi, mutazioni nei rapporti commerciali tra governi, restrizioni al commercio ed embarghi, crisi di solvibilità di operatori presenti nelle delle diverse fasi di trasporto e stoccaggio.

Il verificarsi di eventi sfavorevoli in tali aree, suscettibili di produrre interruzioni non brevi nella catena logistica, potrebbe incidere in maniera significativamente negativa sulle prospettive e sulla situazione economico-finanziaria del Gruppo.

Dipendenza dai fornitori e rischio di mancato rispetto degli accordi extra-contrattuali

Il Gruppo nel suo complesso intrattiene rapporti diretti con oltre 700 primari vendor di tecnologia tra vendor di IT, elettronica di consumo e componentistica microelettronica. Da sempre il Gruppo è infatti focalizzato nella distribuzione di prodotti di marca (c.d. "branded"), essendo ridotta in rapporto al totale la quota di ricavi derivanti dalla vendita di prodotti a marchio proprio (accessori, prodotti di consumo, micro-informatica a marchio Celly e Nilox).

Nella maggioranza dei casi i rapporti commerciali con i vendor sono disciplinati da contratti e/o accordi rinnovabili, di regola, di anno in anno.

Nonostante il numero elevato di vendor in portafoglio, il Gruppo Esprinet presenta un certo grado di concentrazione di rischio in quanto l'incidenza dei primi 10 fornitori è pari a oltre il 73% del totale (76% nel 2021).

Tenuto conto della situazione descritta, il Gruppo è esposto al rischio di mancato rinnovo dei contratti di distribuzione in essere e/o della incapacità di sostituire efficacemente tali contratti.

Il Gruppo è altresì esposto al rischio di cambiamenti rilevanti nei termini e nelle condizioni contrattuali pattuiti con i vendor, con particolare riferimento all'ammontare dei premi da questi riconosciuti al raggiungimento degli obiettivi ovvero al livello stesso e alla natura di tali obiettivi, all'importo dei fondi di co-marketing e sviluppo, alle politiche di protezione del valore economico delle scorte di magazzino e dei resi commerciali, ai tempi di pagamento e alla connessa politica di sconti.

Tali variazioni, se negative, sono suscettibili di impattare negativamente la situazione patrimoniale e i risultati economico-finanziari del Gruppo.

Storicamente il Gruppo si è tuttavia dimostrato capace di negoziare con le proprie controparti condizioni contrattuali che hanno consentito il conseguimento di una lunga serie storica di risultati economici positivi. Inoltre, il grado di partnership raggiunto con la maggior parte dei fornitori ha consentito nel tempo di avviare con i principali di essi importanti rapporti di collaborazione consolidati negli anni anche grazie al mantenimento di canali di comunicazione diretti.

Dipendenza dai fornitori di servizi critici

Il modello logistico del Gruppo si basa sulla gestione diretta delle attività di magazzinaggio e prelievo e sull'esternalizzazione delle attività di trasporto e consegna. Tali attività rivestono un'importanza critica nell'ambito della catena del valore dei distributori di IT ed elettronica di consumo.

Per la prima delle attività citate il Gruppo si avvale della prestazione d'opera, relativamente alle attività italiane, di una società di servizi di magazzinaggio e custodia. Le attività di trasporto sono invece appaltate sia in Italia che in Spagna e Portogallo a vettori esterni indipendenti.

L'interruzione dei rapporti contrattuali con i suddetti fornitori di servizi, ovvero una significativa riduzione del livello di qualità ed efficienza dei servizi erogati, potrebbe produrre impatti negativi anche rilevanti sulla situazione economico-finanziaria del Gruppo.

Il continuo monitoraggio di questi fornitori e del mercato di riferimento, costituiscono fattori di mitigazione di questo rischio.

Bassi margini reddituali

Il risultato dell'elevato grado concorrenziale cui è sottoposto il Gruppo è rappresentato dai bassi margini reddituali (margine commerciale lordo e utile operativo netto) in rapporto ai ricavi.

Tali bassi margini tendono ad amplificare gli effetti sulla redditività di variazioni impreviste nei livelli delle vendite e dei costi operativi sostenuti.

Impatti negativi sulla redditività possono essere generati anche da non corrette decisioni riguardanti il "pricing" dei prodotti e la gestione delle politiche di sconto.

Non è possibile fornire garanzie sulla capacità del Gruppo di sapere anche in futuro gestire con oculatezza e prudenza le proprie politiche di "pricing", anche in contesti congiunturali difficili.

Il costante monitoraggio dei margini di prodotto e di clientela e la ricerca del miglior mix all'interno del proprio portafoglio di fornitori e clienti costituiscono i principali fattori di mitigazione del rischio in oggetto.

Riduzione di valore delle rimanenze

Il Gruppo è soggetto al rischio di riduzioni di valore delle scorte di magazzino in dipendenza di variazioni al ribasso dei prezzi di listino dei vendor e di fenomeni di obsolescenza economica e tecnologica.

E' prassi del settore che, nel primo dei casi sopra esposti, i vendor assicurino ai distributori che intrattengano con essi rapporti di fornitura diretti forme di protezione, totali e/o parziali, contrattuali e/o non contrattuali, del valore economico delle scorte.

Nondimeno potrebbero verificarsi casi di inadempienza da parte dei vendor ovvero di mancata attivazione di protezioni non contrattuali.

Tali clausole protettive, inoltre, sono azionabili solo a determinate condizioni e quindi in condizioni di assoluto controllo e capacità di pianificazione dei propri acquisti in funzione delle potenzialità di sbocco.

Non è possibile fornire garanzie circa la futura capacità del Gruppo di gestire i livelli di stock in maniera da non subire rischi di svalutazione, anche limitata, delle giacenze ovvero da non essere in grado di attivare le protezioni contrattualmente previste con la maggioranza dei fornitori di prodotti. Tuttavia, la costante capacità di minimizzare, anche grazie al supporto di sistemi esperti di "inventory management" e "demand planning", i livelli delle scorte a parità di indici di disponibilità e conseguentemente di soddisfazione per la clientela, combinata con l'attenzione prestata al costante monitoraggio del rispetto degli accordi contrattuali in essere, tenuto conto delle consolidate prassi di settore che storicamente portano a ritenere probabile il supporto dei fornitori nella protezione del valore economico degli stock, rappresentano i principali fattori di mitigazione del rischio in oggetto.

Dipendenza da manager-chiave

L'attività e lo sviluppo del Gruppo Esprinet si caratterizzano per una significativa dipendenza dal contributo di alcune figure manageriali chiave, con particolare riferimento agli Amministratori Delegati (o alle funzioni corrispondenti nelle diverse società del Gruppo), agli altri amministratori

esecutivi ed alla struttura di "prima linea" e/o responsabili delle funzioni operative per le attività del Gruppo nei mercati geografici in cui esso è presente.

Il successo del Gruppo dipende dunque in larga misura dalla capacità professionale e dall'abilità di tali figure manageriali.

La perdita delle prestazioni di alcuno dei manager senza un'adeguata sostituzione, nonché l'incapacità di attrarre e trattenere risorse nuove e qualificate, potrebbe pertanto avere effetti negativi sulle prospettive, attività e risultati economico-finanziari del Gruppo.

Le politiche di sviluppo professionale e di "retention", queste ultime inquadrate in un sistema di remunerazione che prevede anche l'utilizzo di piani di incentivazione di lungo periodo, uniti alle attività di formazione continua, rappresentano le principali modalità con la quale il Gruppo fronteggia il rischio in esame.

Distruzione fisica di beni aziendali e prodotti destinati alla rivendita

Gli impianti ed i prodotti in giacenza nelle sedi operative e nei magazzini sono soggetti a rischi legati ad eventi quali terremoti, inondazioni, incendi, furti, distruzione. Tali eventi potrebbero portare ad una significativa diminuzione del valore dei beni danneggiati e alla interruzione, anche per periodi prolungati, della capacità operativa del Gruppo.

Non potendo escludere il manifestarsi di tali eventi ed i danni da essi conseguenti, e pur tenuto conto delle politiche di gestione e mitigazione di tali categorie di rischi in termini di sicurezza fisica e prevenzioni incendi realizzate essenzialmente attraverso il trasferimento dei rischi a società di assicurazioni e la predisposizione di un apposito piano di Business Continuity, non si possono fornire garanzie circa gli impatti negativi che potrebbero scaturirne per la situazione economico-finanziaria di Gruppo.

Gestione del rapporto con i clienti/soddisfazione dei clienti

È di fondamentale importanza per il Gruppo gestire in maniera profittevole il rapporto con i propri clienti massimizzandone la soddisfazione e cercando di limitarne i reclami. Ciò acquista maggior rilievo se letto alla luce del ruolo di intermediario assunto nella filiera dell'Information Technology da parte del Gruppo, operando in un mercato estremamente competitivo.

È quindi di vitale importanza riuscire a differenziarsi rispetto alla concorrenza, agendo sul servizio offerto ai clienti e sull'efficacia e l'efficienza del supporto fornito acuendo la percezione da parte di quest'ultimi del valore aggiunto generato.

Per fare ciò il Gruppo si è dotato di un'apposita funzione aziendale formata da un team di esperti aventi il compito di analizzare il grado di soddisfazione dei clienti, identificando i loro bisogni latenti e i punti di forza e debolezza dell'offerta proposta, al fine di ottimizzare la propria azione commerciale, massimizzandone l'efficacia e l'efficienza.

L'eventuale incapacità del Gruppo Esprinet di accrescere la soddisfazione dei propri clienti, con conseguente loro disaffezione e perdita di quote di mercato potrebbe comportare un impatto significativamente negativo sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

Frodi commesse da dipendenti

Il comportamento di dipendenti infedeli potrebbe generare danni economici rilevanti tenuto in considerazione anche l'elevato numero di transazioni effettuate, l'intensivo utilizzo di sistemi informativi sia per l'effettuazione delle attività sia per l'interfacciamento con clienti e fornitori, oltre all'elevato valore unitario di alcune transazioni.

Il Gruppo Esprinet è impegnato nella riduzione della probabilità di manifestazione di tali condotte fraudolente mediante tecniche di "duty segregation", gestione degli accessi ai sistemi informativi e fisici, sistemi di monitoraggio ad intelligenza artificiale, introduzione di procedure e controlli e diffusione del codice etico.

Non è possibile, tuttavia, fornire alcuna garanzia riguardo agli impatti sfavorevoli sulla situazione economico-finanziaria del Gruppo che potrebbero derivare da attività fraudolente del tipo descritto.

Affidabilità del sistema amministrativo-contabile

Le decisioni strategiche e operative, il sistema di pianificazione e reporting nonché il processo di comunicazione all'esterno di dati e informazioni economiche finanziare e patrimoniali si basa sulla affidabilità delle informazioni amministrative e contabili generate e trattate all'interno del Gruppo. La correttezza di tali informazioni dipende anche dalla presenza di procedure, regole e articolazioni organizzative, dalla preparazione professionale dei dipendenti, dalla efficacia ed efficienza dei sistemi informativi.

Il Gruppo si impegna a mantenere un elevato livello di controllo su tutte le procedure che generano, trattano e diffondono informazioni economiche, finanziare e patrimoniali. Tali procedure e i sottostanti sistemi informativi sono oggetto di periodici audit e controlli da parte di diversi attori del Sistema di Controllo Interno e vengono tenute costantemente aggiornate anche con azioni di risoluzione delle "Non Conformità"rilevate.

Criticità nella gestione del commercio internazionale (dual use)

Benché il ricavo da vendite di prodotti e/o servizi in paesi extra UE rappresenti per il Gruppo Esprinet una quota residuale del proprio fatturato, non è possibile escludere a priori, in funzione del merceologico trattato, il rischio che possano essere esportati al di fuori dei confini europei, senza autorizzazione, prodotti a duplice uso (ossia utilizzabili potenzialmente anche per scopi militari oltre che civili), con conseguente esposizione del Gruppo medesimo all'applicazione di notevoli sanzioni amministrative e pecuniarie, oltre che penali per i suoi vertici da parte delle autorità competenti.

Per mitigare il presente rischio sono state adottate opportune procedure operative che prevedono ad esempio il blocco automatico a sistema di qualsivoglia ordine emesso da clienti situati in paesi extra UE, il cui sblocco è permesso solo a personale operante nelle funzioni preposte, oltre ad aver attivato opportuni canali consulenziali ed essersi dotata Esprinet S.p.A. di una piattaforma che permette di eseguire un primo screening delle controparti e un'iniziale analisi dei prodotti oggetto di export.

Rischi di compliance

Il Gruppo Esprinet è esposto al rischio di violazione di numerose leggi, norme e regolamenti che ne regolano l'attività, ivi incluse le norme fiscali. A mitigazione di quanto riportato sopra sono state redatte opportune procedure ed implementate specifiche attività di controllo.

Contenziosi legali e fiscali

Alla data di redazione del presente bilancio risultano pendenti alcuni procedimenti giudiziari e fiscali che coinvolgono alcune società del Gruppo e che risultano potenzialmente in grado di influenzarne i risultati economico-finanziari.

Nonostante le somme stanziate nei relativi fondi rischi siano ritenute sufficienti al fine della copertura di eventuali passività emergenti dalle vertenze pendenti, non è da escludersi che in caso di esito negativo superiore alle aspettative o per passività ritenute solo possibili, si possano produrre effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria del Gruppo.

Vertenze giudiziarie

La tipologia di vertenze giudiziarie a cui il Gruppo è esposto può essere essenzialmente suddivisa in due grandi gruppi: contenziosi di natura commerciale, aventi ad oggetto la contestazione su natura e/o quantità delle forniture di prodotti e servizi, l'interpretazione di clausole contrattuali e/o della documentazione a supporto, ovvero contenziosi di natura diversa.

Con riferimento alla prima tipologia di vertenze, i relativi rischi sono oggetto di attenta analisi mensile con il supporto dei consulenti e gli impatti economici conseguenti sono riflessi nel Fondo svalutazione crediti.

Gli altri contenziosi fanno riferimento a vari tipi di richieste che possono pervenire alle società del Gruppo a seguito della supposta violazione di obblighi normativi e/o contrattuali.

L'analisi del rischio viene effettuata periodicamente con l'ausilio di professionisti esterni e gli impatti economici conseguenti sono riflessi nella voce Fondi per rischi e oneri.

Vertenze fiscali

Non è possibile escludere che il Gruppo possa essere tenuto a far fronte a passività conseguenti a vertenze fiscali di varia natura. In tal caso il Gruppo potrebbe essere chiamato a liquidare delle passività straordinarie con i conseguenti effetti economici e finanziari.

L'analisi del rischio connesso alle vertenze fiscali viene effettuata periodicamente dal Gruppo in coordinamento con i professionisti esterni specificamente incaricati e gli impatti economici conseguenti sono riflessi nella voce Fondi per rischi e oneri.

Per quanto riguarda i rischi e le principali evoluzioni dei contenziosi in corso si rimanda a quanto descritto sull'argomento nella voce Fondi non correnti ed altre passività.

Rischi finanziari

L'attività del Gruppo Esprinet è esposta a una serie di rischi finanziari suscettibili di influenzare la situazione patrimoniale e finanziaria, il risultato economico ed i flussi finanziari attraverso il relativo impatto sulle operazioni in strumenti finanziari poste in essere.

Tali rischi sono così riassumibili:

  • a) rischio di credito;
  • b) rischio di liquidità;
  • c) rischio di mercato (rischio valutario, rischio di tasso d'interesse e altri rischi di prezzo);

La responsabilità complessiva per la creazione e la supervisione di un sistema di gestione dei rischi finanziari del Gruppo compete, nell'ambito del più generale Sistema di Controllo Interno, al Consiglio di Amministrazione cui fanno capo le diverse unità organizzative responsabili funzionalmente della gestione operativa delle singole tipologie di rischio.

Tali unità, riconducibili essenzialmente alle aree Finanza e Tesoreria, definiscono, nell'ambito delle linee-guida tracciate dall'organo direttivo e per ciascun rischio specifico, gli strumenti e le modalità tecniche atte alla relativa copertura e/o trasferimento a terzi (assicurazione) ovvero valutano in via residuale i rischi non coperti né assicurati.

Nel Gruppo esistono prassi, procedure operative e politiche di gestione dei rischi ormai consolidate e permanentemente adattate alle mutevoli condizioni ambientali e di mercato - dirette all'identificazione e analisi dei rischi ai quali il Gruppo è esposto, alla definizione di appropriati presidi di controllo ed al monitoraggio costante dell'osservanza dei limiti stessi.

Nella sezione "Informativa sui rischi e strumenti finanziari" delle "Note al bilancio consolidato" viene fornita ulteriore informativa sui rischi e sugli strumenti finanziari ai sensi degli IFRS 7 e 13.

Nel seguito viene commentato il grado di significatività dell'esposizione del Gruppo alle varie categorie di rischio finanziario individuate.

Rischio di credito

Il rischio di credito rappresenta il rischio di subire una perdita finanziaria per effetto dell'inadempimento da parte di terzi di una obbligazione di pagamento.

Per Esprinet l'esposizione al rischio di credito è differente a seconda della classe di strumenti finanziari sebbene sia essenzialmente legata alle dilazioni di pagamento concesse in relazione alle attività di vendita di prodotti e servizi sui mercati di operatività del Gruppo.

Le strategie di gestione di tale rischio si sostanziano:

  • per quel che riguarda le disponibilità liquide e le attività finanziarie per strumenti derivati, nella scelta di istituti bancari di primario standing riconosciuto a livello nazionale e internazionale;
  • relativamente ai crediti commerciali, nel trasferimento di tale rischio, nei limiti dei plafond negoziati e con l'obiettivo del raggiungimento di un equilibrio ottimale tra costi e benefici, a società di

assicurazione e/o di factoring di primario standing nonché nell'applicazione di apposite procedure di controllo relative all'assegnazione e revisione periodica delle linee di affidamento alla clientela, oltre che nelle richieste di garanzie collaterali nei casi in cui il solo rating del cliente non risulti sufficiente rispetto agli affidamenti necessari a garantire l'operatività.

Le politiche del Gruppo prevedono, relativamente ai crediti commerciali vantati verso la clientela, un rigido meccanismo gerarchico di autorizzazione che prevede il coinvolgimento del Comitato Crediti scalando al Consiglio di Amministrazione nei casi in cui i limiti di fido concessi in autonomia dal Gruppo eccedano i corrispondenti affidamenti concessi dall'assicurazione.

Le attività di monitoraggio del rischio di credito verso i clienti partono dal raggruppamento degli stessi sulla base dei canali di vendita, dell'anzianità del credito, dell'esistenza di precedenti difficoltà finanziarie o contestazioni e dall'eventuale esistenza di procedure legali o concorsuali in corso.

I clienti classificati a "rischio elevato" vengono inclusi in un elenco sottoposto a rigido controllo ed eventuali ordini futuri vengono evasi solo a fronte di pagamento anticipato.

Il Gruppo è solito accantonare un fondo svalutazione per perdite di valore il quale riflette sostanzialmente la stima delle perdite sui crediti commerciali quantificate sulla base di analisi e svalutazioni di ogni singola posizione individuale, tenuto conto dei benefici dell'assicurazione.

Riguardo alla concentrazione del rischio di credito, la tabella seguente riporta l'incidenza dei primi 10 clienti sui ricavi di, rispettivamente, Esprinet S.p.A. e l'intero Gruppo Esprinet:

% cum.primi 10 clienti 2022 2021
Gruppo Esprinet 32% 37%
Esprinet S.p.A. 37% 41%

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità, o rischio di finanziamento, rappresenta il rischio che il Gruppo possa incontrare delle difficoltà nel reperimento - in condizioni di economicità - dei fondi necessari ad onorare gli impegni derivanti dagli strumenti finanziari.

La politica di gestione di tale rischio è improntata a un criterio di massima prudenza orientato ad evitare, al verificarsi di eventi imprevisti, di dover sostenere oneri eccessivi ovvero di arrivare addirittura a vedere compromessa la propria reputazione sul mercato.

La gestione del rischio di liquidità si impernia sulle attività di pianificazione dei flussi di tesoreria nonché sul mantenimento di consistenti volumi di linee di credito inutilizzate, in Italia, in Spagna e in Portogallo, perlopiù di natura autoliquidante, agevolato da una politica finanziaria conservativa che privilegia il ricorso a fonti di finanziamento stabili anche per il finanziamento del capitale di esercizio. Al 31 dicembre 2022 il Gruppo disponeva di linee di affidamento inutilizzate per 515 milioni di euro (509 milioni al 31 dicembre 2021) corrispondenti al 79% ca. (78% ca. al 31 dicembre 2021) del totale degli affidamenti in essere.

La disponibilità di linee di credito inutilizzate non comporta, ad eccezione della linea Revolving, il sostenimento di costi specifici. Per maggiori informazioni si faccia riferimento al paragrafo "8.6 "Situazione degli affidamenti" del capitolo 8 "Altre informazioni rilevanti" nelle "Note al bilancio consolidato".

Il fabbisogno finanziario del Gruppo risulta significativamente coperto sia da alcuni finanziamenti a medio-lungo termine sottoscritti con Istituti Finanziari italiani e spagnoli sia da una Linea Revolving in pool.

Quest'ultima costituisce uno dei pilastri della gestione del rischio di liquidità e, come alcuni altri finanziamenti a medio-lungo termine, è soggetta al puntuale rispetto di alcuni covenant la cui violazione concede agli istituti eroganti il diritto contrattuale di richiederne l'immediato rimborso.

L'esistenza di una struttura di covenant da un lato consente al Gruppo, in base alle prassi contrattuali internazionali, di disporre di una struttura di "funding" stabile e non soggetta a revoca e/o ridimensionamento unilaterale, dall'altra introduce elementi di instabilità legati alla possibile violazione di uno o più dei parametri finanziari soglia il cui mancato rispetto espone il Gruppo al rischio di rimborso anticipato delle somme prese a prestito.

Rischio di mercato: il rischio valutario

Il rischio valutario rappresenta il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui in seguito a variazioni dei cambi. A tale riguardo va considerato che solo una parte residuale degli acquisti di prodotti del Gruppo Esprinet sono denominati in valute diverse dall'euro.

Nel 2022 la percentuale di tali acquisti, quasi interamente espressi in dollari USA, sul totale degli acquisti del Gruppo Esprinet è risultata pari al 2,8% (5,2% nel 2021).

La possibilità che le parità valutarie - e in particolare il cambio euro/dollaro USA - si possano modificare nel periodo intercorrente tra il momento della fatturazione in valuta e il momento del pagamento determina l'esposizione al rischio cambio del Gruppo nella nozione qui analizzata. Il Gruppo non dispone di altre attività e passività finanziarie, né in particolare di finanziamenti, denominati in valuta. Ne consegue che il rischio valutario è circoscritto all'operatività commerciale, come sopra descritta.

In considerazione dell'incremento delle transazioni in valuta avvenuto negli ultimi anni, è stata implementata una nuova gestione del rischio di cambio attraverso coperture spot su singoli acquisti in valuta estera.

Rischio di mercato: il rischio di tasso d'interesse

Il rischio di tasso d'interesse consiste nel rischio che il valore di uno strumento finanziario e/o il livello dei flussi finanziari da esso generati, vari in seguito alle fluttuazioni dei tassi d'interesse di mercato. Le linee bancarie di cui dispone il Gruppo Esprinet hanno un costo in larga prevalenza basato su tassi di interesse indicizzati all'"Europe Interbank Offered Rate" o Euribor. Nella quasi totalità dei contratti tale parametro ha un "floor" pari a zero.

Il Gruppo, a seguito di valutazioni sul valore e sulla composizione dell'indebitamento finanziario complessivo, può decidere di dotarsi di strumenti di copertura parziale di tale rischio. L'obiettivo perseguito in tal caso consiste nel fissare il costo della provvista relativa ai contratti di finanziamento a medio termine a tasso variabile ricevuti. Lo strumento tipicamente utilizzato è un "IRS-Interest Rate Swap" di tipo "plain vanilla" anche e soprattutto alla luce della sua eleggibilità ad una contabilizzazione secondo il modello della copertura dei flussi finanziari ("hedge accounting").

In considerazione della composizione dell'indebitamento finanziario a medio-lungo termine in larga prevalenza a tasso fisso, il grado di rischio risulta contenuto per cui non è stato ritenuto necessario procedere con le suddette forme di copertura.

Il Gruppo dispone peraltro di un sistema di monitoraggio e controllo dei rischi in grado di promuovere con efficacia e tempestività, al variare delle caratteristiche della struttura del capitale, la revisione della strategia di gestione del rischio di tasso.

Rischio di mercato: gli altri rischi di prezzo

Gli altri rischi di prezzo ricomprendono il rischio che il valore di un titolo mobiliare fluttui per effetto di variazioni dei prezzi di mercato derivanti sia da fattori specifici relativi al singolo titolo o al suo emittente, sia da fattori suscettibili di influenzare la totalità dei titoli mobiliari trattati sul mercato. Il Gruppo Esprinet non dispone di alcuna esposizione in titoli negoziati in mercati attivi; pertanto, l'esposizione a tale tipologia di rischio è nulla.

Altre informazioni rilevanti

1. Attività di ricerca e sviluppo

Le attività di ricerca e sviluppo svolte dai reparti Edp e Web riguardano la definizione e la pianificazione di nuovi processi e servizi nell'ambito della piattaforma informatica in uso presso il Gruppo, al servizio dei clienti e dei fornitori sia nell'ambito di trasmissione delle informazioni che nell'ambito del processamento degli ordini di vendita e acquisto. Tali costi sono stati interamente riconosciuti a conto economico nel presente esercizio prevalentemente tra i costi del personale dei reparti di appartenenza.

2. Numero e valore delle azioni proprie possedute

Alla data di chiusura della presente relazione finanziaria Esprinet S.p.A. detiene n. 1.011.318 azioni ordinarie proprie, pari al 2,01% del capitale sociale, integralmente asservite all'adempimento degli obblighi conseguenti al "Long Term Incentive Plan 2021-2023" approvato dall'assemblea dei soci del 7 aprile 2021.

Al 31 dicembre 2021 Esprinet S.p.A. deteneva ulteriori n. 516.706 azioni ordinarie proprie, per un numero complessivo di n. 1.528.024 azioni pari al 3,0% del capitale sociale, annullate in data 10 maggio 2022 in adempimento alla delibera dell'Assemblea dei Soci di Esprinet S.p.A. del 14 aprile 2022.

Il programma di acquisto e successivo annullamento di azioni proprie in circolazione rappresenta dunque per la Società un'opzione per riconoscere ai propri azionisti ulteriore remunerazione rispetto alla distribuzione dei dividendi.

3. Rapporti con parti correlate

L'identificazione delle parti correlate del Gruppo Esprinet è stata effettuata in conformità con quanto disposto dallo IAS 24.

Le operazioni con parti correlate sono state effettuate nel rispetto delle disposizioni di legge vigenti, sulla base della reciproca convenienza economica.

Nel caso di prodotti venduti a persone fisiche, le condizioni applicate sono equivalenti a quelle usualmente applicate ai dipendenti.

Nella tabella seguente sono dettagliate le operazioni intercorse tra le società del Gruppo e le società nelle quali amministratori e soci di Esprinet S.p.A. rivestono posizioni di rilievo, nonché i dirigenti con responsabilità strategiche del Gruppo ed i loro stretti familiari.

2022 2021
(euro/000) Tipologia Ricavi Costi Crediti Debiti Ricavi Costi Crediti Debiti
Ricavi
Key managers e familiari Vendita prodotti 5 - 3 - 17 - 5 -
Subtotale 5 - 3 - 17 - 5 -
Costo del venduto
Smart Res S.p.A. Acquisto prodotti - - - - - 6 - -
Subtotale - - - - - 6 - -
Costi generali e amministrativi
Key managers Spese varie - (3) - - - (3) - -
Subtotale - (3) - - - (3) - -
Totale complessivo 5 (3) 3 - 17 3 5 -

I ricavi sono relativi a vendite di prodotti di elettronica di consumo effettuate alle normali condizioni di mercato.

I rapporti con i dirigenti aventi responsabilità strategiche si sono sostanziati nel riconoscimento della retribuzione per le prestazioni di lavoro da questi fornite per la cui quantificazione si rinvia al paragrafo "Compensi corrisposti a organi di amministrazione e controllo e ai dirigenti con responsabilità strategiche" nelle "Note al bilancio consolidato".

Con riferimento al Regolamento Consob n.17221 del 12/03/2010 e successive modificazioni ed integrazioni, si specifica che Esprinet S.p.A. ha approvato ed implementato la procedura di gestione delle operazioni con parti correlate di cui maggior dettaglio viene dato nella "Relazione sul governo societario di Esprinet S.p.A." a cui si fa rimando.

Tale procedura è altresì disponibile sul sito internet www.esprinet.com, alla sezione Investitori.

4. Rapporti con imprese controllate soggette ad attività di direzione e coordinamento

Esprinet S.p.A. svolge attività di direzione e coordinamento delle società controllate residenti in Italia. Tale attività consiste nella definizione degli indirizzi strategici generali ed operativi di Gruppo, nella elaborazione delle politiche generali di gestione delle risorse umane e finanziarie e nella definizione ed adeguamento:

  • del modello di governo societario e di controllo interno;
  • del Modello di Organizzazione e Gestione ai sensi del D. Lgs. 231/01;
  • del Documento Programmatico sulla Sicurezza ai sensi D. Lgs.196/03;
  • del Codice etico;
  • delle procedure amministrativo-contabili relative all'informativa finanziaria.

In particolare, il coordinamento del Gruppo prevede la gestione accentrata dei servizi amministrativi, societari e di tesoreria che, oltre a permettere alle società controllate di realizzare economie di scala, consente alle stesse di concentrare le proprie risorse nella gestione del core business.

A decorrere dall'esercizio 2010 la società Esprinet S.p.A. e la società V-Valley S.r.l. hanno esercitato l'opzione per il regime fiscale del "Consolidato fiscale nazionale" di cui agli articoli 117 e seguenti del D.P.R. 917/86 (TUIR), che consente di determinare l'IRES su una base imponibile corrispondente alla somma algebrica degli imponibili positivi e negativi delle singole società.

Tale opzione è stata rinnovata nel 2022 per il triennio 2022-2024.

A decorrere dall'esercizio 2022 la società Esprinet S.p.A. e la società 4Side S.r.l. hanno esercitato l'opzione per il regime fiscale del "Consolidato fiscale nazionale" per il triennio 2022-2024 di cui agli articoli 117 e seguenti del D.P.R. 917/86 (TUIR), che consente di determinare l'IRES su una base imponibile corrispondente alla somma algebrica degli imponibili positivi e negativi delle singole società.

5. Azioni della capogruppo detenute da organi di amministrazione e controllo e da dirigenti con responsabilità strategiche

Nominativo Carica N. azioni al 31/12/21 o
alla data della
cessazione dalla carica
N. azioni
assegnate
(LIPT
2018-
2020)
N. azioni
acquistate
N. azioni
vendute
Ricevute in
donazione
N. azioni al
31/12/22 o
alla data
della
cessazione
dalla
carica
Maurizio Rota (1) Presidente 3.992.392 - - - - 3.992.392
Maurizio Rota Presidente 78.551 - - - - 78.551
Alessandro Cattani(1) Ammin. Delegato 998.097 - - - - 998.097
Alessandro Cattani Ammin. Delegato 78.551 - - - - 78.551
Marco Monti Vice Presidente 2.744.023 - - - - 2.744.023
Totale Consiglio di Amministrazione 7.891.614 - - - - 7.891.614
Giovanni Testa Chief Operating
Officer
35.840 - - - - 35.840
Totale Chief Operating Officer 35.840 - - - - 35.840

(1)titolare indiretto tramite Axopa S.r.l.

In ottemperanza alla delibera Consob n. 11971 del 14 maggio 1999, la precedente tabella evidenzia le azioni movimentate nel corso dell'esercizio da Amministratori, Sindaci e dirigenti con responsabilità strategiche di Esprinet S.p.A..

6. Operazioni atipiche e/o inusuali

Il management non ritiene si sia configurata alcuna operazione atipica o inusuale secondo la definizione fornita da Consob nella comunicazione n. DEM 6064293 del 28 luglio 2006.

7. Informazioni aggiuntive richieste da Banca d'Italia e Consob

Con riferimento al documento n. 2 del 6 febbraio 2009 e delle successive specificazioni del 3 marzo 2010, richiamanti i redattori delle relazioni finanziarie a fornire un'adeguata informativa su alcune tematiche, si riportano di seguito le sezioni in cui tale richiesta viene soddisfatta per le fattispecie applicabili al Gruppo:

    1. Informativa sulla continuità aziendale, "Note al bilancio consolidato" - paragrafo "Principi contabili e criteri di valutazione";
    1. Informativa sui rischi finanziari, "Relazione sulla gestione" - paragrafo "Principali rischi e incertezze" - e "Note al bilancio consolidato" - sezione "Informativa su rischi e strumenti finanziari";
    1. Informativa sulle verifiche per riduzione di valore delle attività (cd. Impairment test), "Note al bilancio consolidato" - paragrafo "Commenti alle voci della situazione patrimonialefinanziaria" voce "Avviamento";
    1. Informativa sulle incertezze nell'utilizzo di stime, "Note al bilancio consolidato" - paragrafo "Principali stime contabili";
    1. Informativa sulle clausole contrattuali dei debiti finanziari, "Note al bilancio consolidato" paragrafo "Finanziamenti e covenant su finanziamenti";
    1. Informazioni sulla "gerarchia fair value", "Note al bilancio consolidato" - paragrafo "Strumenti finanziari previsti da IFRS 9: classi di rischio e fair value".

Con riferimento alle informazioni richieste dalla comunicazione Consob n. DEM/11012984 del 24 febbraio 2011 "Richiesta di informazioni ai sensi dell'art.114, comma 5, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58, in materia di indennità per scioglimento anticipato del rapporto" si precisa che le stesse sono state fornite nella "Relazione sulla Corporate Governance" a cui si rimanda.

L'informativa richiamata dalla Comunicazione Consob n. 3907 del 19 gennaio 2015 è stata fornita nelle "Note al bilancio consolidato" all'interno delle varie aree di riferimento.

8. Piani di incentivazione azionaria

Nell'ambito delle politiche di incentivazione azionaria orientate a rafforzare la fidelizzazione dei manager ritenuti essenziali ai fini del perseguimento degli obiettivi gestionali del Gruppo, in data 7 aprile 2021 l'Assemblea dei Soci di Esprinet S.p.A., su proposta del Comitato Remunerazioni, ha approvato un nuovo Piano di compensi ("Long Term Incentive Plan") a favore di componenti del Consiglio di Amministrazione e dirigenti delle società del Gruppo, valido per il triennio 2021-2023 ed avente ad oggetto l'attribuzione di massimo n. 1.150.000 diritti di assegnazione gratuita ("stock grant") di azioni ordinarie di Esprinet S.p.A..

Tale "Piano di compensi" si articola in due componenti:

  • componente "Base" le cui condizioni per l'esercizio attengono al raggiungimento di obiettivi di Performance Economico Finanziaria e di Performance ESG (Environmental, Social, Governance) nel triennio 2021-2023;
  • componente "Double Up" le cui condizioni per l'esercizio attengono al raggiungimento di obiettivi di crescita del valore di Esprinet S.p.A. in termini di capitalizzazione di borsa al termine del triennio 2021-2023.

Entrambe le due componenti prevedono anche, per il loro esercizio, la permanenza del beneficiario presso il Gruppo fino alla data di presentazione del bilancio consolidato relativo all'esercizio 2023.

In data 22 aprile 2021, in esecuzione della suddetta delibera dell'Assemblea dei Soci, si è proceduto all'assegnazione gratuita di n. 1.011.318 diritti, di cui n. 191.318 relativi alla componente "Base" e n. 820.000 relativi alla componente "Double Up".

Ulteriori informazioni sono fornite nelle "Note al bilancio consolidato" – paragrafo "Costo del lavoro", a cui si rimanda.

9. Prospetto di raccordo tra patrimonio netto e risultato di Gruppo e corrispondenti valori della capogruppo

In ottemperanza alla comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 si riporta di seguito la tabella di raccordo del patrimonio netto consolidato e del risultato consolidato dell'esercizio con i relativi dati della capogruppo Esprinet S.p.A.:

Risultato netto Patrimonio netto
(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 31/12/2022 31/12/2021
Bilancio della capogruppo Esprinet S.p.A. 16.060 18.460 269.290 277.555
Effetti connessi al processo di consolidamento:
Patrimonio netto e risultato d'esercizio società consolidate 31.243 26.353 230.222 198.173
Valore di carico partecipazioni nelle società consolidate - - (101.881) (92.923)
Differenza consolidamento Esprinet Iberica S.L.U. - - 1.039 1.039
Differenza consolidamento 4Side S.r.l. - - 121 121
Differenza consolidamento Dacom Spa - - 113 113
Provento da consolidamento IdMAINT S.r.l. - 168 - -
Differenza consolidamento Bludis Srl - - 8.103 -
Eliminazione utili non realizzati su rimanenze 135 27 (37) (173)
Eliminazione dividendi infragruppo - (465) - -
Eliminazione accantonamento fondo rischi su partecipate 34 8 825 791
Opzione 4Side S.r.l. - (471) - -
Eliminazione svalutazione Partecipazioni - - 555 555
Altre variazioni (126) - 867 867
Patrimonio netto e risultato consolidato 47.346 44.080 409.217 386.118

10. Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (DNF)

La società, in conformità a quanto previsto dall'articolo 5, comma 3, lettera b, del D. Lgs. 254/2016, della legge spagnola Ley 11/2018 e dell'articolo 8 del Reg. EU 2020/852 della Tassonomia UE ha predisposto la dichiarazione consolidata di carattere non finanziario che costituisce una relazione distinta.

La dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2022, redatta secondo lo standard di rendicontazione "GRI Standards" è disponibile sul sito internet del Gruppo.

11. Altre informazioni

Il Documento Programmatico della Sicurezza (DPS) così come inizialmente previsto dal D.Lgs. 196/2003, integrato dal decreto legge n.5/2012 (decreto sulle semplificazioni) continua ad essere redatto ed applicato dalle società del Gruppo localizzate sul territorio italiano.

Proposta di approvazione del Bilancio e di destinazione del risultato di esercizio 2022

Signori Azionisti,

al termine dell'illustrazione del bilancio d'esercizio di Esprinet S.p.A. (bilancio separato) e del bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2022 nonché della relazione degli amministratori sulla gestione, sottoponiamo alla Vostra attenzione la proposta per la destinazione del risultato d'esercizio di Esprinet S.p.A.

Nel chiedere l'approvazione del nostro operato, attraverso l'assenso al Progetto di Bilancio, unitamente alla nostra Relazione e alle Note al Bilancio, proponiamo di destinare l'utile netto pari ad euro 16.059.927,57:

  • a Riserva utili su cambi da valutazione euro 389.354,00
  • a Riserva Straordinaria euro 15.670.573,57.

Si precisa che non è necessario effettuare accantonamenti per la riserva legale che ha già raggiunto il 20% del Capitale Sociale.

Distribuzione del dividendo

Il Consiglio di Amministrazione propone all'Assemblea degli Azionisti di attribuire un dividendo a valere sulla Riserva Straordinaria di euro 0,54, al lordo delle ritenute di legge, per ognuna delle azioni ordinarie in circolazione, escluse quindi le eventuali azioni proprie nel portafoglio della Società alla data di stacco della cedola.

Il Consiglio di Amministrazione propone inoltre che il dividendo effettivamente approvato dalla Assemblea venga messo in pagamento a partire dal 26 aprile 2023 (con stacco cedola n. 17 il giorno 24 aprile 2023 e record date il giorno 25 aprile 2023).

Vimercate, 14 marzo 2023

Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Maurizio Rota

Bilancio consolidato 2022 del Gruppo Esprinet

INDICE del Bilancio consolidato 2022 del Gruppo Esprinet

GRUPPO ESPRINET

P rospetti di
bi
lanci
o consoli
dato
Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata pag. 66
Conto economico separato consolidato pag. 67
Conto economico complessivo consolidato pag. 67
Prospetto delle variazioni di patrimonio netto consolidato pag. 68
Rendiconto finanziario consolidato pag. 69
Note al bi lanci
o consoli
dato
rmazioni generali pag. 70
2 Principi contabili e criteri di valutazione pag. 70
2.1 Principi contabili
2.2 Presentazione del bilancio e Regolamento ESEF
2.3 Principi e metodologie di consolidamento
2.4 Variazioni al perimetro di consolidamento
2.5 Modifiche ai principi contabili
2.6 Principali criteri di valutazione e politiche contabili
2.7 Principali stime contabili
2.8 Principi contabili di recente emanazione
3 Aggregazioni aziendali pag. 90
4.1 4 Informativa di settore
Introduzione
pag. 92
4.2 Prospetti contabili per settore operativo
4.3 Altre informazioni
5 Informativa su rischi e strumenti finanziari pag. 97
6 Commento alle voci della situazione patrimoniale-finanziaria pag. 107
7 Garanzie, impegni e rischi potenziali pag. 134
8 Commento alle voci di conto economico pag. 134
9 Altre informazioni rilevanti pag. 143
9.1 Compensi agli organi di amministrazione e controllo e ai dirigenti con responsabilità strategiche
9.2 Analisi dei flussi di cassa nel periodo
9.3 Indebitamento finanziario netto e covenant sui finanziamenti
9.4 Situazione degli affidamenti
9.5 Stagionalità dell'attività
9.6 Eventi e operazioni significative non ricorrenti
9.7 Principali contenziosi in essere
9.8 Analisi delle operazioni relative a strumenti derivati
9.9 Fatti di rilievo successivi
9.10 Corrispettivi per servizi di revisione di Gruppo
1 0 Pubblicazione del Progetto di Bilancio pag. 153

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata

Di seguito si riporta la situazione patrimoniale-finanziaria consolidata redatta secondo i principi contabili internazionali IFRS, integrata con l'informativa richiesta ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006:

(euro/000) Nota di
commento
31/12/2022 di cui
parti
correlate*
31/12/2021 di cui
parti
correlate*
ATTIVO
Attività non correnti
Immobilizzazioni materiali 1 20.199 13.856
Diritti di utilizzo di attività 4 106.860 107.504
Avviamento 2 110.303 102.200
Immobilizzazioni immateriali 3 9.652 8.527
Attività per imposte anticipate 6 9.091 10.713
Crediti ed altre attività non correnti 9 2.348 - 2.422 -
258.453 - 245.222 -
Attività correnti
Rimanenze 10 672.688 529.502
Crediti verso clienti 11 701.071 3 585.522 5
Crediti tributari per imposte correnti 12 1.113 310
Altri crediti ed attività correnti 13 68.908 - 70.330 -
Disponibilità liquide 17 172.185 491.471
1.615.965 3 1.677.135 5
Totale attivo 1.874.418 3 1.922.357 5
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 19 7.861 7.861
Riserve 20 354.010 334.074
Risultato netto pertinenza Gruppo 21 47.346 44.183
Patrimonio netto pertinenza Gruppo 409.217 386.118
Patrimonio netto di terzi - -
Totale patrimonio netto 409.217 386.118
PASSIVO
Passività non correnti
Debiti finanziari 22 71.118 106.531
Passività finanziarie per leasing 31 101.661 102.253
Passività per imposte differite 24 16.646 14.784
Debiti per prestazioni pensionistiche 25 5.354 5.232
Debito per acquisto partecipazioni 49 600 1.615
Fondi non correnti ed altre passività 26 2.574 2.537
197.953 232.952
Passività correnti
Debiti verso fornitori 27 1.112.166 - 1.190.856 -
Debiti finanziari 28 82.163 55.195
Passività finanziarie per leasing
Debiti tributari per imposte correnti
36
29
10.740
1.058
9.829
4.287
Passività finanziarie per strumenti derivati 30 24 2
Debiti per acquisto partecipazioni 51 1.854
Fondi correnti ed altre passività 32 2.455
-
41.264 -
58.642
1.267.248
- 1.303.287 -
TOTALE PASSIVO 1.465.201 - 1.536.239 -
Totale patrimonio netto e passivo 1.874.418 - 1.922.357 -

* Per ulteriori dettagli sulle "parti correlate" si rinvia alla sezione "Rapporti con parti correlate" nella "Relazione sulla Gestione".

Conto economico separato consolidato

Di seguito si riporta il conto economico consolidato per "destinazione" redatto secondo i principi contabili internazionali IFRS ed integrato con l'informativa richiesta ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006:

(euro/000) Nota di
commento
2022 di cui non
ricorrenti
di cui parti
correlate*
2021 di cui non
ricorrenti
di cui parti
correlate*
Ricavi da contratti con clienti 33 4.684.164 - 5 4.690.947 - 17
Costo del venduto (4.441.195) - - (4.459.057) - (6)
Margine commerciale lordo 35 242.969 - 231.890 -
Costi di marketing e vendita 37 (71.333) - - (66.351) - -
Costi generali e amministrativi 38 (100.510) (2.754) (3) (97.482) (1.416) 3
(Riduzione)/riprese di valore di attività finanziarie 39 (468) - 354 -
Utile operativo (EBIT) 70.658 (2.754) 68.411 (1.416)
(Oneri)/proventi finanziari 42 (7.763) - - (7.637) - -
Utile prima delle imposte 62.895 (2.754) 60.774 (1.416)
Imposte 45 (15.549) 768 - (16.694) 386 -
Utile netto 47.346 (1.986) 44.080 (1.030)
- di cui pertinenza di terzi - (103)
- di cui pertinenza Gruppo 47.346 (1.986) 44.183 (1.030)
Utile netto per azione - base (euro) 46 0,96 0,89
Utile netto per azione - diluito (euro) 46 0,95 0,88

* Compensi ai dirigenti con responsabilità strategiche escluse.

Conto economico complessivo consolidato

(euro/000) 2022 2021
Utile netto 47.346 44.080
Altre componenti di conto economico complessivo da riclassificare nel conto economico separato consolidato:
- Variazione riserva "conversione in euro" (8) 22
Altre componenti di conto economico complessivo da non riclassificare nel conto economico separato consolidato:
- Variazione riserva "fondo TFR" 428 133
- Impatto fiscale su variazioni riserva "fondo TFR" (103) (32)
Altre componenti di conto economico complessivo 317 123
Totale utile/(perdita) complessiva per il periodo 47.663 44.203
- di cui pertinenza Gruppo 47.663 44.297
- di cui pertinenza di terzi - (94)

Prospetto delle variazioni di patrimonio netto consolidato

(euro/000) Capitale sociale Riserve Azioni
proprie
Risultato di
periodo
Totale
patrimonio
netto
Patrimonio
netto di
terzi
Patrimonio
netto di
gruppo
Saldi al 31 dicembre 2020 7.861 354.110 (4.800) 31.792 388.963 2.095 386.868
Utile/(perdita) complessivo di periodo - 123 - 44.080 44.203 (94) 44.297
Destinazione risultato esercizio precedente - 31.792 - (31.792) - - -
Dividendi distribuiti - (27.234) - - (27.234) (447) (26.787)
Incremento % controllo 4Side S.r.l. - (1.600) - - (1.600) (1.554) (46)
Acquisto azioni proprie - - (19.859) - (19.859) - (19.859)
Totale operazioni con gli azionisti - 2.958 (19.859) (31.792) (48.693) (2.001) (46.692)
Consegna azioni per piani azionari - (4.065) 4.396 - 331 - 331
Piani azionari in corso - 1.410 - - 1.410 - 1.410
Altri movimenti - (96) - - (96) - (96)
Saldi al 31 dicembre 2021 7.861 354.440 (20.263) 44.080 386.118 - 386.118
Saldi al 31 dicembre 2021 7.861 354.440 (20.263) 44.080 386.118 - 386.118
Utile/(perdita) complessivo di periodo - 317 - 47.346 47.663 - 47.663
Destinazione risultato esercizio precedente - 44.080 - (44.080) - - -
Dividendi distribuiti - (26.679) - - (26.679) - (26.679)
Acquisto e annullamento azioni proprie - (6.933) 6.933 - - - -
Totale operazioni con gli azionisti - 10.468 6.933 (44.080) (26.679) - (26.679)
Piani azionari in corso - 2.115 - - 2.115 - 2.115
Saldi al 31 dicembre 2022 7.861 367.340 (13.330) 47.346 409.217 - 409.217

Rendiconto finanziario consolidato5

(euro/000) 2022 2021
Flusso monetario da attività di esercizio (D=A+B+C) (251.407) 21.652
Flusso di cassa del risultato operativo (A) 89.907 84.518
Utile operativo da attività in funzionamento 70.658 68.411
Proventi da operazioni di aggregazione aziendale - (168)
Ammortamenti e altre svalutazioni delle immobilizzazioni 17.260 16.315
Variazione netta fondi 37 (1.218)
Variazione non finanziaria debiti pensionistici (163) (562)
Costi non monetari piani azionari 2.115 1.740
Flusso generato/(assorbito) dal capitale circolante (B) (319.329) (50.340)
(Incremento)/Decremento delle rimanenze (143.171) (110.126)
(Incremento)/Decremento dei crediti verso clienti (113.199) 23.526
(Incremento)/Decremento altre attività correnti 1.186 (26.092)
Incremento/(Decremento) dei debiti verso fornitori (79.614) 65.222
Incremento/(Decremento) altre passività correnti 15.469 (2.870)
Altro flusso generato/(assorbito) dalle attività di esercizio (C) (21.985) (12.526)
Interessi pagati (5.249) (4.865)
Interessi incassati 156 34
Differenze cambio realizzate (1.532) (1.473)
Imposte pagate (15.360) (6.222)
Flusso monetario da attività di investimento (E) (19.059) (17.016)
Investimenti netti in immobilizzazioni materiali (10.927) (5.373)
Investimenti netti in immobilizzazioni immateriali (1.503) (466)
Investimenti netti in altre attività non correnti 106 39
Acquisizione società controllate (6.735) (11.216)
Flusso monetario da attività di finanziamento (F) (48.820) (72.093)
Finanziamenti a medio/lungo termine ottenuti 13.000 26.500
Rimborsi/rinegoziazioni di finanziamenti a medio/lungo termine (36.691) (30.447)
Rimborsi di passività per leasing (10.841) (9.660)
Variazione dei debiti finanziari 13.964 (8.482)
Variazione dei crediti finanziari e degli strumenti derivati (536) (2.691)
Prezzo differito acquisizioni (2.154) (220)
Distribuzione dividendi (25.562) (27.234)
Acquisto azioni proprie - (19.859)
Flusso monetario netto del periodo (G=D+E+F) (319.286) (67.457)
Disponibilità liquide all'inizio del periodo 491.471 558.928
Flusso monetario netto del periodo (319.286) (67.457)
Disponibilità liquide alla fine del periodo 172.185 491.471

5Gli effetti dei rapporti con "parti correlate" sono stati omessi in quanto non significativi.

Note al bilancio consolidato

1. Informazioni generali

Esprinet S.p.A. (nel seguito anche "Esprinet" o la "capogruppo") e le società da essa controllate (unitamente il "Gruppo Esprinet" o il "Gruppo") operano sul territorio italiano, spagnolo e portoghese nella distribuzione "business-to-business" (B2B) di Information Technology (IT) ed elettronica di consumo.

Esprinet S.p.A. ha sede legale e amministrativa in Italia a Vimercate (Monza e Brianza). Le azioni ordinarie di Esprinet S.p.A. (ticker: PRT.MI) sono quotate nel segmento STAR Milan (Euronext STAR Milan) del mercato EXM (Euronext Milan) di Borsa Italiana dal 27 luglio 2001.

Relativamente alle informazioni richieste dall'art. 2427 22-quinquies del Codice Civile si precisa che il bilancio consolidato in oggetto rappresenta l'insieme più grande di cui Esprinet S.p.A. fa parte.

2. Principi contabili e criteri di valutazione

I principi contabili applicati nella preparazione del bilancio consolidato sono descritti nel seguito. Questi principi sono stati applicati uniformemente a tutti gli esercizi presentati in questo documento, salvo quanto altrimenti indicato.

2.1 Principi contabili

Il bilancio consolidato del Gruppo Esprinet al 31 dicembre 2022 è stato predisposto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali (IFRS) emessi dall'International Accounting Standards Board (IASB) e omologati dall'Unione Europea, nonché dei provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. n. 38/2005.

Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti (IAS) e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) precedentemente denominata Standing Interpretations Committee (SIC).

Il bilancio è redatto sulla base del principio del costo storico ad eccezione della valutazione di alcuni strumenti finanziari, per la quale si applica il criterio del fair value, nonché sul presupposto della continuità aziendale.

Continuità aziendale

Il presente bilancio consolidato è stato redatto nella prospettiva della continuazione dell'attività aziendale in quanto sussiste la ragionevole aspettativa che il Gruppo Esprinet continuerà ad operare in futuro (quantomeno in un futuro prevedibile e comunque lungo un periodo di almeno 12 mesi).

Durante il 2022 l'emergenza sanitaria conseguente alla pandemia da "Covid-19", che ha caratterizzato il contesto macroeconomico e sociale del biennio precedente è andata risolvendosi. Sono, quindi, venute meno le misure restrittive adottate dai vari Governi ad eccezione della Repubblica Popolare Cinese dove, nell'ambito di una la politica di "tolleranza zero" nei confronti della diffusione del Coronavirus "Covid19", sono continuati per tutto il 2022 lockdown e quarantene (revocate a partire da gennaio 2023) che hanno contribuito ad alimentare, soprattutto per i segmenti di business maggiormente dipendenti dalle forniture di componentistica cinese come tipicamente sono i prodotti di informatica ed elettronica, un non irrilevante allungamento dei tempi di consegna e situazioni di shortage di prodotto.

Il contesto macroeconomico europeo del 2022 è stato, inoltre, influenzato dalle tensioni geopolitiche internazionali conseguenti al perdurare del conflitto armato tra Ucraina e Federazione Russa iniziato, in data 24 febbraio 2022 per il quale non si dispone di elementi che facciano propendere ad una sua

rapida risoluzione. Il conflitto ha comportato l'imposizione da parte dell'Unione Europea di restrizioni e sanzioni relative alle transazioni con persone fisiche e giuridiche russe, alle esportazioni nel Paese di beni e tecnologie "dual use" o di particolare rilievo nel settore dell'energia e dell'estrazione e liquefazione del gas naturale, fino all'esclusione dal sistema finanziario internazionale SWIFT di importanti banche russe (provvedimenti dagli effetti trascurabili sul Gruppo Esprinet e sull'andamento del proprio business). In risposta, la Federazione Russa ha ridotto le forniture di gas naturale, ha impedito l'esportazione dall'Ucraina del grano e dei cereali di cui il Paese è uno dei principali produttori, e con ciò ha contribuito ad alimentare la crescita dell'inflazione. Le principali banche centrali, inclusa la Banca Centrale Europea, hanno dunque invertito i propri orientamenti di politica monetaria cominciando ad adottarne di restrittivi con l'annuncio prima e, la concreta attuazione poi (nel secondo semestre del 2022 relativamente alla Banca Centrale Europea), di ripetuti rialzi dei tassi d'interesse. L'impatto di detti fenomeni e tensioni sul Gruppo Esprinet sono stati comunque limitati non essendo il Gruppo presente sui mercati dei Paesi attualmente coinvolti nel conflitto, possedendo una diversificazione geografica della propria rete di fornitori che ha consentito di non ritrovarsi in condizioni di dipendenza da prodotti importati da soggetti russi, non essendo altresì un'impresa c.d. "energivora".

Si può concludere quindi che allo stato attuale, sulla base del quadro informativo disponibile e tenuto conto della struttura finanziaria, nonché dei seguenti principali fattori:

  • i principali rischi di natura esogena a cui la Società risulta esposta;

  • i favorevoli mutamenti nella situazione macroeconomica generale nel mercato europeo in generale ed italiano in particolare anche in considerazione del prospettato significativo stimolo alla domanda di tecnologia derivante dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) finanziato dai fondi del NextGenEU che il Governo ha posto in essere;

  • le variazioni delle condizioni ambientali e di business e delle dinamiche competitive;

  • i mutamenti dei quadri legislativi e regolamentari;
  • gli esiti, effettivi e potenziali, dei contenziosi in essere;
  • i rischi finanziari.

non vi siano dubbi circa la sussistenza del presupposto della continuità aziendale per il Gruppo.

2.2 Presentazione del bilancio e Regolamento ESEF

Il presente bilancio consolidato è redatto in conformità al Regolamento Delegato UE 2019/815 (Regolamento ESEF-European Single Electronic Format) che disciplina il formato unico di comunicazione per le relazioni finanziarie annuali di emittenti i cui valori mobiliari sono quotati nei mercati regolamentati dell'Unione Europea.

I prospetti di situazione patrimoniale-finanziaria, conto economico e rendiconto finanziario, presentano le seguenti caratteristiche:

  • per la situazione patrimoniale-finanziaria, sono esposte separatamente le attività correnti e non correnti; analogamente sono rappresentate le passività correnti e non correnti;
  • il conto economico, è presentato in due prospetti separati: conto economico separato e conto economico complessivo;
  • per il conto economico separato, l'analisi dei costi è stata effettuata in base alla "destinazione" degli stessi,
  • il rendiconto finanziario è stato redatto in base al metodo indiretto previsto dallo IAS 7.

Le scelte effettuate in tema di presentazione del bilancio derivano dalla convinzione che esse contribuiscano a migliorare la qualità dell'informativa fornita.

I dati contenuti nel presente documento sono espressi in migliaia di euro, se non diversamente indicato. In alcuni casi le tabelle potrebbero evidenziare difetti di arrotondamento dovuti alla rappresentazione in migliaia.

Il bilancio consolidato è predisposto sulla base delle situazioni contabili della capogruppo e delle società nelle quali essa detiene, direttamente e/o indirettamente, il controllo o un'influenza notevole, approvate dai rispettivi Consigli di Amministrazione6 .

Le situazioni contabili delle società controllate sono state opportunamente rettificate, ove necessario, al fine di renderle omogenee ai principi contabili della capogruppo e sono tutte relative ad esercizi sociali che hanno la medesima data di chiusura della Controllante.

Le imprese incluse nel perimetro di consolidamento al 31 dicembre 2022, di seguito presentato, sono tutte consolidate con il metodo dell'integrazione globale.

Denominazione Sede legale Capitale
sociale
(euro) *
Quota di
Gruppo
Socio Quota
detenuta
Controllante:
Esprinet S.p.A. Vimercate (MB) 7.860.651
Controllate direttamente:
Celly Pacific LTD Honk Kong (Cina) 935 100,00% Esprinet S.p.A. 100,00%
Esprinet Iberica S.L.U. Saragozza (Spagna) 55.203.010 100,00% Esprinet S.p.A. 100,00%
Nilox Deutschland GmbH Düsseldorf (Germania) 400.000 100,00% Esprinet S.p.A. 100,00%
V-Valley S.r.l. Vimercate (MB) 20.000 100,00% Esprinet S.p.A. 100,00%
Dacom S.p.A. Milano (MI) 3.600.000 100,00% Esprinet S.p.A. 100,00%
idMAINT S.r.l. Milano (MI) 42.000 100,00% Esprinet S.p.A. 100,00%
4Side S.r.l Legnano (MI) 100.000 100,00% Esprinet S.p.A. 100,00%
Bludis S.r.l Roma (RM) 600.000 100,00% Esprinet S.p.A. 100,00%
Controllate indirettamente:
Esprinet Iberica S.L.U. 95,00%
Esprinet Portugal Lda Porto (Portogallo) 2.500.000 100,00% Esprinet S.p.A. 5,00%
Erredi Deutschland GmbH Eschborn (Germania) 50.000 100,00% idMAINT S.r.l. 100,00%
Erredi France SARL Roissy-en-France (Francia) 50.000 100,00% idMAINT S.r.l. 100,00%
Erredi Iberica S.L. Santa Coloma de Cervellò
(Spagna)
5.000 100,00% idMAINT S.r.l. 100,00%
V-Valley Advanced Solutions España, S.A. ** Madrid (Spagna) 1.202.000 100,00% Esprinet Iberica S.L.U. 90,42%
Optima Logistics S.L.U. Madrid (Spagna) 3.005 100,00% V-Valley Advanced Solutions España, S.A. 100,00%
V-Valley Advanced Solutions Portugal,
Unipessoal, Lda
Sacavém (Portogallo) 10.000 100,00% V-Valley Advanced Solutions España, S.A. 100,00%
GTI Software & Networking SARLAU Casablanca (Marocco) 707.252 100,00% V-Valley Advanced Solutions España, S.A. 100,00%

(*) Il dato del capitale sociale riferito alle società che redigono il proprio bilancio in valuta differente dall'euro è presentato a valori storici.

(**) 100% in virtù del 9,58% di azioni proprie possedute da V-Valley Advanced Solutions España, S.A.

I principi di consolidamento più significativi adottati per la redazione del bilancio consolidato sono di seguito illustrati.

Società controllate

Le società controllate sono entità sulle quali il Gruppo è esposto a rendimenti variabili, ha la capacità di incidervi o detiene diritti su tali rendimenti, così come previsto dall'IFRS 10 paragrafo 6). Per valutare se il Gruppo controlla un'altra entità si considera l'esistenza e l'effetto dei diritti di voto potenziali esercitabili o convertibili in quel momento. Le società controllate vengono consolidate integralmente dalla data in cui il controllo viene trasferito al Gruppo e vengono de-consolidate dalla data in cui il controllo cessa.

Gli effetti patrimoniali ed economici delle transazioni effettuate tra le società del Gruppo, inclusi eventuali utili e perdite non realizzati ed i dividendi distribuiti, vengono eliminati. Le perdite non

6 Ad eccezione di Celly Pacific LTD, Erredi Deutschland GmbH, Erredi France SARL, Erredi Iberica S.L. in quanto non dotate di tale Organo.

realizzate vengono eliminate ma allo stesso tempo vengono considerate come un indicatore di perdita di valore dell'attività trasferita.

Le variazioni nell'interessenza partecipativa della controllante in una controllata che non comportano la perdita del controllo sono contabilizzate come operazioni sul capitale.

Aggregazioni aziendali

Per render conto dell'acquisizione di società controllate da parte del Gruppo viene utilizzato il metodo dell'acquisizione ("acquisition method") sinteticamente di seguito enunciato.

Il costo di un'acquisizione è valutato come somma del corrispettivo trasferito misurato al fair value (valore equo) alla data di acquisizione e dell'importo di qualsiasi partecipazione di minoranza nell'acquisita. Per ogni aggregazione aziendale si valuta qualsiasi partecipazione di minoranza nell'acquisita al fair value (valore equo) oppure in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili dell'acquisita. I costi di acquisizione sono spesati e classificati tra le spese amministrative.

Se l'aggregazione aziendale è realizzata in più fasi si procede al ricalcolo del fair value della partecipazione precedentemente detenuta e si rileva nel conto economico l'eventuale utile o perdita risultante.

Ogni corrispettivo potenziale viene rilevato al fair value alla data di acquisizione.

Il maggior valore del corrispettivo corrisposto e dell'importo riconosciuto per le quote di minoranza rispetto al valore di mercato della sola quota del Gruppo delle attività nette identificabili acquisite viene registrato come avviamento.

Se la somma del corrispettivo e delle interessenze di minoranza è inferiore al fair value delle attività nette della società controllata acquisita, la differenza viene riconosciuta direttamente nel conto economico.

Negli esercizi fino al 2009 incluso le aggregazioni aziendali venivano contabilizzate applicando il "purchase method". I costi di transazione direttamente attribuibili all'aggregazione venivano considerati come parte del costo di acquisto. Le quote di minoranza venivano misurate in base alla quota di pertinenza dell'attivo netto identificabile dell'acquisita. Le aggregazioni aziendali realizzate in più fasi venivano contabilizzate in momenti separati.

Azionisti terzi

Il Gruppo applica una politica di gestione delle transazioni con i soci di minoranza come se si trattasse di terze parti esterne al Gruppo stesso.

La quota di patrimonio netto di competenza di azionisti terzi delle società controllate incluse nel consolidamento è iscritta separatamente in un'apposita voce del patrimonio netto denominata "Patrimonio netto di terzi". La quota del risultato netto degli azionisti terzi è evidenziata separatamente nel conto economico consolidato alla voce "Risultato di terzi".

Le perdite sono attribuite alle minoranze anche se questo implica che le quote di minoranza abbiano un saldo negativo.

Società collegate

Le partecipazioni del Gruppo in società collegate sono valutate con il metodo del "patrimonio netto". Per società collegate si considerano quelle società nelle quali il Gruppo esercita un'influenza notevole, pur non trattandosi di società controllate e/o "joint-venture".

I bilanci delle società collegate sono utilizzati dal Gruppo per l'applicazione del metodo in oggetto. Le chiusure contabili delle società collegate e del Gruppo sono effettuate alla medesima data e utilizzando i medesimi principi contabili.

Le partecipazioni in società collegate sono iscritte nella situazione patrimoniale-finanziaria al costo incrementato o diminuito delle variazioni successive all'acquisizione nella quota di pertinenza del Gruppo dell'attivo netto della società collegata, eventualmente diminuito di ogni possibile perdita di valore. L'eventuale avviamento afferente alla collegata è incluso nel valore contabile della partecipazione e non è soggetto ad ammortamento né ad una singola verifica di riduzione durevole di valore (impairment).

Il conto economico riflette la quota di pertinenza del Gruppo del risultato dell'esercizio della società collegata. Profitti e perdite derivanti da transazioni tra il Gruppo e la collegata, sono eliminati in proporzione alla quota di partecipazione nella collegata.

Nel caso in cui una società collegata rilevi una rettifica con diretta imputazione a patrimonio netto, il Gruppo rileva anche in questo caso la sua quota di pertinenza e ne dà rappresentazione quando è applicabile nel prospetto di movimentazione del patrimonio netto.

Successivamente all'applicazione del metodo del patrimonio netto, il Gruppo valuta se sia necessario riconoscere un'ulteriore perdita di valore della propria partecipazione nella società collegata. Il Gruppo valuta ad ogni data di bilancio se ci siano evidenze obiettive che la partecipazione nella società collegata abbia subito una perdita di valore. Se ciò è avvenuto, il Gruppo calcola l'ammontare della perdita come differenza tra il valore recuperabile della collegata ed il valore di iscrizione della stessa nel proprio bilancio, rilevando tale differenza nel prospetto dell'utile (perdita) d'esercizio e classificandola nella "quota di pertinenza del risultato di società collegate".

Si precisa che al 31 dicembre 2022 non vi sono partecipazioni in società collegate.

Dividendi infragruppo

I dividendi distribuiti tra società del Gruppo sono elisi nel conto economico consolidato.

2.4 Variazioni al perimetro di consolidamento

Rispetto al 31 dicembre 2021 si segnala l'ingresso nel perimetro di consolidamento della società Bludis S.r.l a decorrere dal 3 novembre 2022.

In relazione invece alle singole società, per quanto senza impatti sul perimetro complessivo, rispetto al 31 dicembre 2021 si segnala la fusione per incorporazione di Vinzeo Technologies S.A.U in Esprinet Iberica S.L.U a decorrere da settembre 2022.

Per ulteriori informazioni si rimanda a quanto riportato nel paragrafo "Fatti di rilievo del periodo".

2.5 Modifica ai principi contabili

Nel presente Bilancio annuale non si sono verificate variazioni nelle stime contabili effettuate in periodi precedenti ai sensi dello IAS 8.

2.6 Principali criteri di valutazione e politiche contabili

Attività non correnti

Immobilizzazioni immateriali e avviamento

Le attività immateriali sono definibili come attività prive di consistenza fisica identificabili, controllate dall'impresa e in grado di produrre benefici economici futuri.

Tra tali attività non correnti si include anche "l'avviamento" quando viene acquisito a titolo oneroso.

Le attività immateriali aventi vita utile definita sono ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile intesa come la stima del periodo in cui le attività saranno utilizzate dall'impresa. In particolare, la voce "Diritti di brevetto industriale ed utilizzazione delle opere dell'ingegno" è ammortizzata in tre esercizi mentre la Customer Relationship iscritta nella voce "Altre immobilizzazioni immateriali" viene ammortizzata in 13 anni.

L'avviamento e le altre attività immateriali aventi vita utile indefinita non sono oggetto di ammortamento, ma vengono sottoposte a verifica almeno annuale di ricuperabilità (detta anche "impairment test"). Il test effettuato viene descritto nel paragrafo "Perdita di valore delle attività". La ripresa di valore, ammessa per le immobilizzazioni immateriali a vita definita e indefinita, non può eccedere il valore di carico che sarebbe stato determinato, al netto degli ammortamenti, nell'ipotesi in cui nessuna perdita di valore fosse stata rilevata in esercizi precedenti. Tale ripresa è rilevata a conto economico a meno che l'immobilizzazione non sia contabilizzata a valore rivalutato, nel qual caso la ripresa è trattata come un incremento da rivalutazione.

Immobilizzazioni materiali

Le immobilizzazioni materiali sono iscritte in bilancio al costo di acquisto o di produzione comprensivi di eventuali oneri accessori e dei costi diretti necessari a rendere l'attività disponibile per l'uso.

I costi di manutenzione e riparazione aventi natura ordinaria sono imputati al conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti. Le spese di manutenzione straordinaria che comportano un aumento significativo e tangibile di produttività o di vita utile del cespite sono portate in aumento del valore del cespite e ammortizzate sulla base della relativa vita utile.

I costi per migliorie su beni di terzi sono esposti tra le immobilizzazioni materiali nella categoria cui si riferiscono.

Le singole componenti di una immobilizzazione materiale che risultino caratterizzate da vita utile differente sono rilevate separatamente per essere ammortizzate coerentemente alla loro durata secondo un approccio per componenti.

Le immobilizzazioni materiali sono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio sulla base dei piani d'ammortamento ritenuti rappresentativi della vita economico-tecnica dei beni cui si riferiscono. Il valore in bilancio è esposto al netto dei fondi di ammortamento in relazione alla residua possibilità di utilizzo dei beni.

Le aliquote di ammortamento applicate per ciascuna categoria di bene sono indicate di seguito:

Aliquota economico
tecnica
Impianti di sicurezza 25%
Impianti generici da 3% a 20%
Altri impianti specifici 15%
Impianti di condizionamento da 3% a 14,3%
Impianti telefonici e apparecchiature da 10% a 20%
Impianti di comunicazione e telesegnalazione 25%
Attrezzature industriali e commerciali da 7,1% a 15%
Macchine d'ufficio elettroniche da 20% a 25%
Mobili e arredi da 10% a 25%
Altri beni da 10% a 19%

Se vi sono indicatori di svalutazione di valore, le immobilizzazioni materiali sono assoggettate a una verifica di recuperabilità (impairment test). Il test effettuato viene descritto nel paragrafo "Perdita di valore delle attività non finanziarie". Le eventuali svalutazioni possono essere oggetto di successivi ripristini di valori. I ripristini di valore non possono eccedere il valore di carico che sarebbe stato determinato, al netto degli ammortamenti, nell'ipotesi in cui nessuna perdita di valore fosse stata rilevata in esercizi precedenti.

Tale ripristino è rilevato a conto economico a meno che l'immobilizzazione non sia contabilizzata a valore rivalutato, nel qual caso il ripristino è trattato come un incremento da rivalutazione.

Operazioni di leasing

I beni acquisiti mediante contratti di locazione sono iscritti, come previsto dal principio contabile internazionale IFRS 16, tra le immobilizzazioni mediante la rilevazione di una attività che rappresenta il diritto di utilizzo dell'attività sottostante per la durata del contratto (Right of Use) rilevando in contropartita nella voce "Passività finanziarie per leasing" una passività a fronte dei pagamenti futuri per il leasing.

Successivamente alla rilevazione iniziale, il diritto d'uso è ammortizzato secondo quanto previsto dallo IAS 16, mentre il valore contabile della passività per leasing si incrementa per effetto degli interessi accantonati in ciascun periodo e si riduce per i pagamenti effettuati.

Le spese per interessi sulla passività per leasing e l'ammortamento del diritto di utilizzo dell'attività vengono contabilizzate separatamente nel conto economico. I canoni futuri contrattualmente dovuti sono attualizzati utilizzando il tasso di interesse implicito del relativo contratto; laddove questo non sia facilmente e attendibilmente determinabile si utilizza il tasso di indebitamento incrementale del locatario.

Il principio richiede inoltre che al verificarsi di eventi determinati (ad esempio: un cambiamento nelle condizioni del contratto di leasing, un cambiamento nei pagamenti futuri del leasing conseguente al cambiamento di un indice o di un tasso utilizzati per determinare quei pagamenti) la passività finanziaria per leasing debba essere rimisurata con in contropartita una rettifica del diritto d'uso dell'attività.

Il principio, inoltre, stabilisce due esenzioni di applicazione in relazione alle attività considerate di "modico valore" ed ai contratti di leasing a breve termine i cui ricavi/costi sono rilevati linearmente nel conto economico lungo la durata del contratto di leasing.

Perdita di valore delle attività non finanziarie

Il principio contabile internazionale IAS 36 richiede di valutare l'esistenza di perdite di valore delle immobilizzazioni materiali e immateriali in presenza di indicatori che facciano ritenere che tale problematica possa sussistere. Nel caso dell'avviamento e delle eventuali altre attività immateriali a vita utile indefinita, tale valutazione viene effettuata almeno annualmente.

Con riferimento all'avviamento, il Gruppo sottopone alle verifiche di riduzione di valore previste dallo IAS 36 tutte le unità generatrici di flussi finanziari ("Cash Generating Unit") a cui è stato attribuito un valore di avviamento.

La recuperabilità dei valori iscritti è verificata confrontando il valore contabile iscritto in bilancio con il maggiore tra il fair value al netto dei costi di dismissione, qualora esista un mercato attivo, e il valore d'uso del bene. Il valore d'uso è definito sulla base dell'attualizzazione dei flussi di cassa attesi dall'utilizzo del bene o da una aggregazione di beni (Cash Generating Unit) nonché dal valore che ci si attende dalla sua dismissione al termine della sua vita utile. I flussi futuri attesi sono attualizzati con un tasso di sconto al lordo delle imposte che riflette le valutazioni correnti di mercato del costo del denaro, rapportato al periodo d'investimento e ai rischi specifici dell'attività. Una riduzione di valore è riconosciuta a conto economico quando il valore di iscrizione dell'attività, ovvero della relativa CGU a cui essa è allocata, è superiore al valore recuperabile. Le Cash Generating Unit sono state individuate, coerentemente alla struttura organizzativa e di business del Gruppo, come aggregazioni omogenee che generano flussi di cassa in entrata autonomi derivanti dall'utilizzo continuativo delle attività ad esse imputabili.

Attività per imposte anticipate

Le attività per imposte anticipate sono iscritte al valore nominale. Vengono iscritte in bilancio quando il loro recupero è giudicato probabile. Si veda anche il commento alla voce "Imposte sul reddito".

Attività finanziarie (non correnti e correnti)

Al momento della loro iniziale rilevazione, le attività finanziarie sono iscritte al fair value e sono successivamente classificate in una delle seguenti categorie:

  • a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato;
  • b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (e quindi con impatto nella riserva di patrimonio netto denominata "Riserva da valutazione fair value");
  • c) attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico.

Le attività finanziarie sono classificate sulla base del modello di business adottato dal Gruppo nella gestione dei flussi finanziari delle stesse e sulla base delle caratteristiche contrattuali dei flussi di cassa ottenibili dall'attività. I modelli di business identificati sono i seguenti:

  • Hold to collect: In tale categoria sono classificate le attività finanziarie per le quali sono soddisfatti i seguenti requisiti, (i) l'attività è posseduta nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il

possesso dell'attività finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali; e (ii) i termini contrattuali dell'attività prevedono flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.

Tali attività rientrano nella categoria di attività valutate al costo ammortizzato. Si tratta prevalentemente di crediti commerciali e altri crediti, come descritto nel paragrafo "Crediti verso clienti e altri crediti". I crediti, ad eccezione dei crediti commerciali che non contengono una componente finanziaria significativa, sono rilevati inizialmente in bilancio al loro fair value; in sede di misurazione successiva sono valutati al costo ammortizzato utilizzando il tasso di interesse effettivo. I crediti commerciali che non contengono una componente finanziaria significativa sono invece riconosciuti al prezzo definito per la relativa transazione (determinato secondo il disposto del principio IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers). In sede di misurazione successiva, le attività appartenenti a tale categoria sono valutate al costo ammortizzato, utilizzando il tasso di interesse effettivo. Gli effetti di tale misurazione sono riconosciuti tra i componenti finanziari di reddito. Tali attività sono inoltre soggette al modello di impairment come definito nel paragrafo "Crediti verso clienti e altri crediti".

  • Hold to collect and sell: in tale categoria sono classificate le attività finanziarie il cui modello di business prevede sia la possibilità di incassare i flussi di cassa contrattuali sia la possibilità di realizzare plusvalenze da cessione. Tali attività rientrano nella categoria di attività valutate al fair value con imputazione degli effetti a OCI. In tal caso le variazioni di fair value dell'attività sono rilevate nel patrimonio netto tra le altre componenti dell'utile complessivo, L'ammontare cumulato delle variazioni di fair value, imputato nella riserva di patrimonio netto che accoglie le altre componenti dell'utile complessivo, è oggetto di reversal a conto economico all'atto dell'eliminazione contabile dell'attività. Vengono rilevati a conto economico gli interessi attivi calcolati utilizzando il tasso di interesse effettivo, le differenze di cambio e le svalutazioni. Si rileva che non sussistono al 31 dicembre 2022 attività finanziarie iscritte al fair value through OCI.
  • Hold to sell: in tale categoria sono classificate le attività finanziarie che non trovano classificazione in nessuna delle precedenti categorie (i.e. categoria residuale). Tale attività sono iscritte al fair value sia al momento della rilevazione iniziale che in fase di misurazione successiva. Gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni di fair value sono contabilizzati nel conto economico consolidato nel periodo in cui sono rilevati. In tale categoria rientrano principalmente i crediti oggetto di cessione in modalità massiva e ricorrente.
  • Si veda inoltre quanto riportato nel paragrafo "Crediti verso clienti e altri crediti".

Gli acquisti e le cessioni di attività finanziarie sono contabilizzati alla data di regolamento.

In caso di iscrizione di attività finanziarie valutate al fair value, qualora le stesse siano scambiate in un mercato attivo, il fair value è determinato ad ogni data di bilancio con riferimento alle quotazioni di mercato od alle quotazioni degli operatori (prezzo di offerta per le posizioni di lungo periodo e prezzo di domanda per le posizioni di breve periodo), senza alcuna deduzione per i costi di transazione. Per gli strumenti finanziari non trattati in un mercato attivo, il fair value è determinato utilizzando una tecnica di valutazione. Tale tecnica può includere l'utilizzo di transazioni recenti a condizioni di mercato, oppure il riferimento al fair value attuale di un altro strumento che è sostanzialmente analogo, oppure un'analisi dei flussi di cassa attualizzati o altri modelli di valutazione.

Le attività finanziarie sono rimosse dallo stato patrimoniale quando il diritto di ricevere i flussi di cassa derivanti dallo strumento si è estinto e il Gruppo ha sostanzialmente trasferito tutti i rischi e i benefici relativi allo strumento stesso e il relativo controllo.

Cancellazione di attività finanziarie

Un'attività finanziaria (o, ove applicabile, parte di un'attività finanziaria o parte di un gruppo di attività finanziarie simili) è cancellata in primo luogo (es. rimossa dal prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria del Gruppo) quando:

  • i diritti a ricevere flussi finanziari dall'attività sono estinti; oppure
  • il Gruppo ha trasferito ad una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività o ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi e: (i) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria; oppure (ii) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.

Nei casi in cui il Gruppo abbia trasferito i diritti a ricevere i flussi finanziari da un'attività o abbia siglato un accordo in base al quale mantiene i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività finanziaria, ma assume un'obbligazione contrattuale a pagare i flussi finanziari a uno o più beneficiari (pass-through), esso valuta se e in che misura abbia trattenuto i rischi e i benefici inerenti al possesso. Nel caso in cui non abbia né trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività continua ad essere rilevata nel bilancio del Gruppo nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. In questo caso, il Gruppo riconosce inoltre una passività associata. L'attività trasferita e la passività associata sono valutate in modo da riflettere i diritti e le obbligazioni che rimangono di pertinenza del Gruppo.

Quando il coinvolgimento residuo del Gruppo è una garanzia sull'attività trasferita, il coinvolgimento è misurato sulla base del minore tra l'importo dell'attività e l'importo massimo del corrispettivo ricevuto che il Gruppo potrebbe dover ripagare.

Attività correnti

Rimanenze

Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto e il presunto valore di realizzo desumibile dall'andamento di mercato, tenuto conto delle specificità del settore di riferimento del Gruppo, il quale commercializza prevalentemente prodotti IT ed elettronica di consumo soggetti a un elevato tasso di obsolescenza economico-tecnica.

La configurazione del costo adottata per la valorizzazione è rappresentata dal metodo F.I.F.O..

Il costo di acquisto tiene conto degli oneri accessori sostenuti per portare le rimanenze nel luogo e nelle condizioni attuali nonché degli sconti e premi corrisposti dai fornitori, secondo le prassi commerciali tipiche del settore, in ordine al raggiungimento degli obiettivi di vendita e allo svolgimento di attività di marketing ai fini della promozione dei brand distribuiti e dello sviluppo dei canali di vendita. Il costo tiene conto, inoltre, delle "protezioni" di magazzino accordate dai fornitori sui prezzi di acquisto.

Le scorte obsolete, in eccesso e di lento rigiro sono svalutate in ragione della loro prevedibile possibilità di realizzo.

Crediti verso clienti e altri crediti

I crediti verso clienti e gli altri crediti, salvo specifiche, sono contabilizzati al valore nominale che, laddove il credito non sia produttivo di interessi ed abbia un termine di pagamento breve e comunque entro i dodici mesi, come sono pressoché interamente i crediti vantati dal Gruppo, è assimilabile al valore determinato con il metodo del costo ammortizzato in quanto l'impatto della logica di attualizzazione, anche in virtù del non operare in sistemi caratterizzati da condizioni di iperinflazione e quindi di elevati tassi di interesse, risulta trascurabile.

Laddove gli scenari dovessero mutarsi, e per i crediti che non presentano le sopra descritte caratteristiche, il Gruppo procederebbe alla contabilizzazione con il metodo del costo ammortizzato.

In sede di iscrizione iniziale sono valutati al fair value, ad eccezione dei crediti commerciali che non includono una componente finanziaria significativa come descritto nel paragrafo "Attività finanziarie (non correnti e correnti)".

Il valore dei crediti viene ridotto, laddove ricorrano perdite di valore, al valore realizzabile.

Le svalutazioni sono effettuate sulla base della perdita attesa ("Expected Credit Loss model"), applicando un approccio semplificato. Pertanto, il Gruppo non monitora le variazioni del rischio di credito, ma rileva integralmente la perdita attesa a ogni data di riferimento di bilancio. In particolare, le perdite attese sono determinate in relazione al grado di solvibilità dei singoli debitori, anche in funzione delle specifiche caratteristiche del rischio creditizio sotteso, tenuto conto delle coperture assicurative, delle informazioni disponibili e considerando l'esperienza storica accumulata.

Le operazioni di cessione di crediti a titolo pro-soluto, per le quali sostanzialmente tutti i rischi e benefici sono trasferiti al cessionario, determinano l'eliminazione dei crediti dall'attivo patrimoniale essendo rispettati i requisiti previsti dall'IFRS 9.

Le operazioni di cessione di crediti a titolo pro-solvendo continuano invece ad essere iscritte nell'attivo patrimoniale non essendo stati trasferiti tutti i rischi e benefici al cessionario.

Esigenze di gestione del rischio di credito, del capitale circolante e conseguentemente della tesoreria richiedono anche l'esecuzione sistematica di operazioni quali le cessioni di tali crediti ad operatori finanziari a titolo definitivo (pro-soluto) o temporaneo (pro-solvendo).

Tali operazioni si concretizzano per il Gruppo Esprinet in contrattualizzati programmi rotativi di cessione a società di factoring o a banche, ed in programmi di cartolarizzazione dei crediti.

I crediti oggetto dei suddetti programmi di cessione sono valutati, come definito al paragrafo Attività finanziarie al "fair value through profit and loss".

Le svalutazioni effettuate ai sensi dell'IFRS9 sono rilevate nel conto economico consolidato e sono rappresentate nella voce "Riduzione/riprese di valore di attività finanziarie".

Crediti tributari

Sono iscritti al "fair value" e includono quelle attività nei confronti dell'Amministrazione finanziaria esigibili o compensabili a breve termine. Si veda anche il commento alla voce "Imposte sul reddito".

Disponibilità liquide

Le disponibilità liquide includono il denaro in cassa e depositi presso banche ad immediata esigibilità, nonché altri impieghi in liquidità di durata inferiore a tre mesi.

Le giacenze in euro sono iscritte al valore nominale mentre le eventuali giacenze in altra valuta sono iscritte al cambio corrente alla chiusura del periodo.

Attività non correnti possedute per la vendita

Le attività non correnti possedute per la vendita (o le attività di un gruppo in dismissione) sono le attività il cui valore contabile sarà recuperato principalmente con un'operazione di vendita anziché con il loro uso continuativo. Per tale motivo non sono soggette ad ammortamento ma sono valutate al minore tra il loro valore contabile e il fair value al netto dei costi di vendita.

Esse sono disponibili per la vendita immediata nella loro condizione attuale, soggetta a condizioni che sono d'uso e consuetudine per la vendita di tali attività (o gruppi in dismissione), e la cui vendita è altamente probabile.

Patrimonio netto

Azioni proprie

Le azioni proprie sono iscritte a riduzione del patrimonio netto. In caso di eventuali vendite successive, ogni differenza tra il valore di acquisto ed il corrispettivo è rilevato a patrimonio netto.

Passività correnti e non correnti

Debiti finanziari

Si tratta di passività finanziarie rilevate nella situazione patrimoniale-finanziaria solo quando il Gruppo diviene parte nelle clausole contrattuali dello strumento.

Le passività finanziarie sono iscritte inizialmente al "fair value" incrementato di eventuali costi connessi alla transazione. Successivamente alla prima iscrizione i debiti finanziari sono rilevati al costo ammortizzato utilizzando ai fini dell'attualizzazione il tasso d'interesse effettivo.

La passività finanziaria viene eliminata dalla situazione patrimoniale-finanziaria quando l'obbligazione specificata nel contratto è adempiuta, cancellata oppure scaduta. La differenza tra il valore contabile della passività finanziaria estinta o trasferita a un'altra parte e il corrispettivo pagato viene rilevata nel conto economico.

In caso di iscrizione di passività finanziarie valutate al fair value, qualora le stesse siano scambiate in un mercato attivo, il fair value è determinato ad ogni data di bilancio con riferimento alle quotazioni di mercato od alle quotazioni degli operatori (prezzo di offerta per le posizioni di lungo periodo e prezzo di domanda per le posizioni di breve periodo), senza alcuna deduzione per i costi di transazione. Per gli strumenti finanziari non trattati in un mercato attivo, il fair value è determinato utilizzando una tecnica di valutazione. Tale tecnica può includere l'utilizzo di transazioni recenti a condizioni di mercato, oppure il riferimento al fair value attuale di un altro strumento che è sostanzialmente analogo, oppure un'analisi dei flussi di cassa attualizzati o altri modelli di valutazione.

Fondi per rischi e oneri

Gli accantonamenti ai fondi sono rilevati quando è probabile l'esistenza di un'obbligazione attuale, legale o implicita, derivante da un evento passato e l'ammontare dell'obbligazione può essere stimato attendibilmente. Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'impresa razionalmente pagherebbe per estinguere l'obbligazione ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura dell'esercizio. Quando l'effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, l'accantonamento è oggetto di attualizzazione; l'incremento del fondo connesso al trascorrere del tempo è imputato a conto economico alla voce "Oneri e Proventi finanziari". I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile, sono riportati all'interno di una apposita sezione informativa sulle passività potenziali e per gli stessi non si procede ad alcun accantonamento.

Benefici per i dipendenti successivi al rapporto di lavoro

I benefici successivi al rapporto di lavoro sono definiti sulla base di programmi, ancorché non formalizzati, che in funzione delle loro caratteristiche sono distinti in programmi "a contributi definiti" e programmi "a benefici definiti".

Nei programmi "a contributi definiti" l'obbligazione dell'impresa, limitata al versamento dei contributi allo Stato ovvero a un patrimonio o a un'entità giuridicamente distinta (detta anche fondo), è determinata sulla base dei contributi dovuti. Fino all'entrata in vigore della Legge finanziaria 2007 e dei relativi decreti attuativi, considerate le incertezze relative al momento di erogazione, il trattamento di fine rapporto (TFR) era assimilato a un programma "a benefici definiti".

A seguito della riforma, la destinazione delle quote maturande del TFR ai fondi pensione ovvero all'INPS comporta la trasformazione della natura del programma da piano "a benefici definiti" a piano "a contributi definiti", in quanto l'obbligazione dell'impresa è rappresentata esclusivamente dal versamento dei contributi ai fondi pensione o all'INPS.

La passività relativa al TFR pregresso continua a rappresentare un piano "a benefici definiti" determinato applicando una metodologia di tipo attuariale da parte di attuari indipendenti.

Gli utili e le perdite attuariali derivanti da modifiche delle ipotesi attuariali a partire dai bilanci redatti nell'anno 2013 sono contabilizzati nelle riserve di Patrimonio Netto come stabilito dal principio IAS19R.

Ai fini dello IAS 19 la suddetta riforma ha comportato la necessità di ricalcolare il valore del fondo TFR pregresso per effetto essenzialmente dell'esclusione dalla valutazione attuariale delle ipotesi connesse agli incrementi retributivi e all'aggiornamento delle ipotesi di natura finanziaria. Questo effetto (curtailment) è stato imputato a conto economico nel 2007 come componente positiva a riduzione dei costi del lavoro.

Debiti commerciali, altri debiti, altre passività

I debiti commerciali, gli altri debiti e le altre passività sono iscritti inizialmente al "fair value" al netto di eventuali costi connessi alla transazione.

Successivamente sono rilevati al costo ammortizzato che, non ritenendosi di dover effettuare alcuna attualizzazione e imputazione separata a conto economico degli interessi passivi espliciti o scorporati in quanto non materiali in considerazione dei tempi previsti di pagamento, coincide con il valore nominale.

Gli stanziamenti per debiti presunti sono passività da pagare per beni o servizi che sono stati ricevuti o forniti ma non pagati, inclusi gli importi dovuti ai dipendenti o ad altri soggetti.

Il grado d'incertezza relativo a tempistica o importo degli stanziamenti per debiti presunti è assai inferiore a quello degli accantonamenti.

Conto economico

Ricavi e costi

Sulla base del modello in cinque fasi introdotto dall'IFRS 15, il Gruppo procede alla rilevazione dei ricavi dopo aver identificato i contratti con i propri clienti e le relative prestazioni da soddisfare (trasferimento di beni/servizi), determinato il corrispettivo cui ritiene di avere diritto in cambio del soddisfacimento di ciascuna di tali prestazioni, nonché valutato la modalità di soddisfacimento di tali prestazioni (adempimento in un determinato momento versus adempimento nel corso del tempo).

Nello specifico, la rilevazione dei ricavi avviene solo qualora risultino soddisfatti i seguenti requisiti:

  • a) le parti del contratto hanno approvato il contratto e si sono impegnate a adempiere le rispettive obbligazioni; esiste quindi un accordo tra le parti che crea diritti ed obbligazioni esigibili a prescindere dalla forma con la quale tale accordo viene manifestato;
  • b) il Gruppo può individuare i diritti di ciascuna delle parti per quanto riguarda i beni o servizi da trasferire;
  • c) il Gruppo può individuare le condizioni di pagamento dei beni o servizi da trasferire;
  • d) il contratto ha sostanza commerciale; ed
  • e) è probabile che il Gruppo riceverà il corrispettivo a cui avrà diritto in cambio dei beni o servizi che saranno trasferiti al cliente.

Quando i requisiti qui sopra risultano soddisfatti, il Gruppo procede alla rilevazione dei ricavi come di seguito descritto.

I ricavi delle vendite sono rilevati quando il controllo del bene oggetto della transazione è trasferito all'acquirente ovvero quando il bene è consegnato e il cliente acquisisce la capacità di decidere dell'uso del bene e di trarne sostanzialmente tutti i benefici.

I ricavi sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi trattati quali componenti variabili del corrispettivo pattuito.

I ricavi delle prestazioni di servizi sono rilevati al compimento della prestazione.

Si rileva che i tempi di pagamento concessi ai clienti del Gruppo non eccedono i 12 mesi; pertanto, il Gruppo non rileva aggiustamenti al prezzo della transazione per considerare componenti di natura finanziaria.

I costi sono riconosciuti quando relativi a beni e servizi venduti o consumati nell'esercizio o per ripartizione sistematica ovvero quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi.

Il costo di acquisto dei prodotti è iscritto al netto degli sconti riconosciuti dai fornitori per le "protezioni" riconosciute in relazione alle riduzioni dei listini e alle sostituzioni di prodotti. I relativi accrediti sono riconosciuti per competenza in base alle comunicazioni pervenute dai fornitori. Gli sconti cassa in fattura per pagamento previsto a presentazione fattura sono portati a riduzione del costo d'acquisto in quanto, come prassi in uso nel settore in cui opera il Gruppo, ne è ritenuta prevalente la componente commerciale.

Dividendi

I dividendi sono rilevati alla data di assunzione della delibera da parte dell'Assemblea della società erogante.

Utile per azione

Base

L'utile base per azione è calcolato dividendo il risultato economico del Gruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio escludendo le eventuali azioni proprie.

Diluito

L'utile diluito per azione è calcolato dividendo il risultato economico del Gruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio, escludendo le eventuali azioni proprie. Ai fini del calcolo dell'utile diluito per azione, la media ponderata delle azioni in circolazione è modificata assumendo l'esercizio da parte di tutti gli assegnatari di diritti che potenzialmente hanno effetto diluitivo, mentre il risultato netto del Gruppo è rettificato per tenere conto di eventuali effetti, al netto delle imposte, dell'esercizio di detti diritti. Il risultato per azione diluito non viene calcolato nel caso di perdite, in quanto qualunque effetto diluitivo determinerebbe un miglioramento del risultato per azione.

Pagamenti basati su azioni

I costi per il personale includono, coerentemente alla natura sostanziale di retribuzione che assumono, le stock option e/o stock grant in corso di maturazione alla data di chiusura del bilancio. Il costo è determinato con riferimento al "fair value" del diritto assegnato.

La quota di competenza dell'esercizio è determinata pro-rata temporis lungo il periodo a cui è riferita l'incentivazione ("vesting period").

Il "fair value" delle stock grant è rappresentato dal valore dell'opzione determinato applicando il modello di "Black-Scholes" ed è rilevato con contropartita alla voce "Riserve".

Imposte sul reddito

Le imposte sul reddito correnti sono calcolate, per ciascuna società appartenente al Gruppo, sulla base della stima del reddito imponibile. Il debito previsto è rilevato alla voce "Debiti tributari per imposte correnti" o, qualora ci sia un'eccedenza degli acconti versati rispetto all'onere dovuto, alla voce "Crediti tributari per imposte correnti". I debiti e i crediti tributari per imposte correnti sono rilevati al valore che si prevede di pagare/recuperare alle/dalle autorità fiscali applicando le aliquote e la normativa fiscale vigenti o sostanzialmente approvate alla data di chiusura del periodo.

Le imposte sul reddito differite e anticipate sono calcolate in base al "metodo patrimoniale (liability method)" sulle differenze temporanee tra i valori delle attività e delle passività iscritte in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali. L'iscrizione di attività per imposte anticipate è effettuata quando il loro recupero è probabile.

Le imposte differite e anticipate non sono iscritte se connesse all'iscrizione iniziale di un'attività o una passività in un'operazione diversa da una Business Combination e che non ha impatto sul risultato e sull'imponibile fiscale.

Differenze cambio e criteri di conversione delle poste in valuta

Valuta funzionale

Le attività e le passività incluse nella presente situazione sono rappresentate nella valuta del principale ambiente economico nel quale la singola impresa opera.

I dati consolidati sono rappresentati in euro, che è la valuta funzionale del Gruppo.

Operazioni in valuta e criteri di conversione

I ricavi e i costi relativi a operazioni in moneta estera sono iscritti al cambio corrente del giorno in cui l'operazione è compiuta. Le attività e passività monetarie in moneta estera sono convertite in euro applicando il cambio corrente alla data di chiusura dell'esercizio con imputazione dell'effetto a conto economico. Le attività e passività non monetarie in moneta estera valutate al costo sono iscritte al cambio di rilevazione iniziale; quando la valutazione è effettuata al "fair value", ovvero al valore recuperabile o di realizzo, è adottato il cambio corrente alla data di determinazione del valore.

Tassi di cambio Puntuale al
31.12.2022
Medio 2022 Puntuale al
31.12.2021
Medio 2021
Hong Kong Dollar (HKD) 8,32 8,25 8,83 9,19
Dirham (MAD) 11,16 10,68 10,48 10,63
US Dollar (USD) 1,07 1,05 1,13 1,18

Strumenti derivati

Gli strumenti finanziari derivati, compresi quelli impliciti (embedded derivatives), sono contabilizzati sulla base dei disposti dell'IFRS 9. Alla data di stipula gli stessi sono inizialmente contabilizzati al fair value come attività finanziarie "fair value through profit and loss" se il fair value è positivo o come passività finanziarie "fair value through profit and loss" quando il fair value è negativo.

I derivati sono classificati come strumenti di copertura quando la stessa è formalmente documentata e la sua efficacia, verificata periodicamente, è elevata.

Se i derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di copertura ("cash flow hedge", ad esempio copertura della variabilità dei flussi di cassa di attività/passività per effetto delle oscillazioni dei tassi di interesse), le variazioni del "fair value" dei derivati sono inizialmente rilevate a patrimonio netto (e dunque nel conto economico complessivo) e successivamente riversate al conto economico separato quando si manifestano gli effetti economici originati dall'oggetto di copertura.

Se lo strumento di copertura raggiunge la scadenza o è venduto, annullato o esercitato senza sostituzione, o se viene revocata la sua designazione quale copertura, gli importi precedentemente rilevati nella riserva di "cash flow hedge" restano iscritti nel patrimonio netto fino a quando la programmata operazione coperta si verifica, momento in cui è riversata a conto economico consolidato.

Se i derivati coprono il rischio di variazione di fair value di attività e di passività iscritte in bilancio ("fair value hedge") sia le variazioni del fair value dello strumento di copertura sia le variazioni dell'oggetto di copertura sono imputate al conto economico consolidato.

Le variazioni del "fair value" dei derivati che non soddisfano le condizioni per essere qualificati come di copertura sono rilevate a conto economico.

Altre informazioni

Con riferimento alla informativa richiesta da Consob relativamente ad operazioni e saldi significativi con parti correlate, si specifica che le stesse, oltre a trovare evidenza in apposito paragrafo nella sezione "Rapporti con parti correlate", sono state indicate separatamente negli schemi di bilancio, solamente ove significative.

2.7 Principali stime contabili

2.7.1 Premesse

Il settore della distribuzione di IT ed elettronica di consumo presenta talune specificità di rilievo, a quanto consta entro certi limiti indipendenti dalla localizzazione geografica, specialmente per quanto attiene alle relazioni commerciali con i fornitori di prodotti o vendor.

Tali specificità attengono in modo particolare alle condizioni e modalità di formazione del margine commerciale per la parte c.d. "back-end", che risulta funzione del prezzo di acquisto dei prodotti rispetto al prezzo di vendita all'utente finale ovvero al rivenditore a seconda delle prassi adottate da questo o quel fornitore (nel rispetto, si rammenti, della funzione precipua del distributore che rimane quella di intermediare i flussi di prodotti tra fornitori/produttori e rivenditori/dettaglianti).

Le condizioni di acquisto prevedono tipicamente uno sconto base rispetto al prezzo di listino per l'utente finale/rivenditore e una serie di condizioni accessorie che variano - per funzione e terminologia - da vendor a vendor, e che sono comunemente riconducibili ad alcune fattispecie standardizzabili:

  • premi/rebate per raggiungimento obiettivi ("sell-in", "sell-out", numerica di clienti, efficienza logistica, ecc.);
  • fondi di sviluppo, co-marketing e altri incentivi;
  • sconti cassa (c.d. "prompt payment discount" o "cash discount").

Inoltre, sulla base degli accordi vigenti con la quasi totalità dei vendor, il Gruppo Esprinet beneficia di specifiche protezioni contrattuali rispetto al valore delle rimanenze tese a neutralizzare, entro certi limiti, il rischio economico legato a variazioni nei prezzi di listino di prodotti ordinati ("price protection") ovvero già presenti nei magazzini del distributore ("stock protection").

Nel primo caso la protezione viene generalmente riconosciuta mediante la fatturazione dei prodotti ordinati e non ancora spediti al nuovo prezzo; nel secondo caso il vendor è solito riconoscere un credito pari alla sopravvenuta riduzione del prezzo dei prodotti.

Quanto agli sconti cassa, questi vengono generalmente riconosciuti a fronte del rispetto delle condizioni di pagamento contrattualmente stabilite e costituiscono un incentivo alla puntualità nei pagamenti.

Tali condizioni prevedono per la totalità dei casi pagamenti dilazionati rispetto all'emissione della relativa fattura ovvero dell'invio della merce.

Gli sconti cassa, coerentemente con quanto avviene per gli sconti finanziari riconosciuti ad alcuni gruppi selezionati di clienti i quali vengono portati in riduzione dei ricavi, sono contabilizzati in riduzione dei costi di acquisto.

Per quanto attiene alle politiche di pagamento ai fornitori, non è possibile nell'ambito del settore individuare dei tempi di pagamento medio/normali in quanto esiste una notevole mutevolezza di condizioni a seconda dei fornitori. Più in particolare, l'intervallo delle dilazioni di pagamento previste in fattura va da un minimo di 7 a un massimo di 120 giorni, ed in rari casi è previsto il pagamento cash. In taluni casi, i tempi di pagamento previsti in fattura sono oggetto di ulteriori dilazioni concordate, a valere su singole forniture ovvero sulla base di programmi commerciali ben determinati decisi dal fornitore.

Nei casi in cui la suddetta dilazione risulti onerosa, il tasso d'interesse applicato non è, se non raramente, esplicitato. Capita sovente, inoltre, che le condizioni implicite di dilazione - talora applicate attraverso la riduzione degli sconti cassa contrattuali - non trovino riscontro con i tassi di

mercato finanziario vigenti, rivelando la prevalenza della componente commerciale sull'elemento strettamente finanziario compensativo dello scarto tra il sorgere del debito e l'effettivo pagamento. Tale elemento è inoltre reso subalterno dalla durata relativamente breve, nella media, dei tempi di dilazione anche prorogati che non risultano mai, se non in rari casi, superiori ai 90 giorni.

2.7.2 Principali assunzioni e stime

La redazione del bilancio e delle relative note esplicative ha richiesto l'utilizzo di stime e di assunzioni sia nella determinazione di alcune attività e passività sia nella valutazione di attività e passività potenziali.

Le stime e assunzioni utilizzate sono basate sull'esperienza storica e su altri fattori considerati rilevanti, ivi incluse aspettative su eventi futuri la cui manifestazione è ritenuta ragionevole.

Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione a esse apportate sono riflesse a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione di stima se la revisione stessa ha effetti solo su tale periodo, o anche nei periodi successivi se la revisione ha effetti sia sull'esercizio corrente che su quelli futuri.

Le assunzioni riguardanti l'andamento futuro sono caratterizzate da situazioni di incertezza, acuite nel particolare contesto dalle condizioni sociopolitiche, economiche e sanitarie, per cui non si può escludere il concretizzarsi nel prossimo esercizio, di risultati diversi da quanto stimato e che quindi potrebbero richiedere rettifiche, ad oggi ovviamente né stimabili, né prevedibili, anche significative, al valore contabile delle relative voci.

Le voci di bilancio principalmente interessate da tali situazioni di incertezza sono alcuni ricavi di vendita, taluni storni ai ricavi di vendita, i fondi rischi e oneri, i fondi svalutazione crediti e gli altri fondi svalutazione, gli ammortamenti, i benefici ai dipendenti, le imposte, l'avviamento, i diritti d'uso e le connesse passività finanziarie per leasing.

Nel seguito sono riepilogati i processi critici di valutazione e le stime/assunzioni ritenute suscettibili, qualora gli eventi futuri prefigurati non dovessero realizzarsi, in tutto o in parte, di produrre effetti significativi sulla situazione economico-finanziaria del Gruppo Esprinet.

Diritto d'uso e passività finanziarie per leasing

L'iscrizione iniziale di un diritto d'uso e della connessa passività finanziaria per leasing relativi a contratti di leasing di attività dipende da diversi elementi di stima relativi, principalmente, alla durata del periodo non annullabile del contratto, al tasso di interesse implicito del leasing, ai costi di smantellamento/sostituzione/ripristino dell'attività al termine del contratto.

Alla data di decorrenza il locatario deve valutare la passività del leasing al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing nel periodo non annullabile.

Il periodo non annullabile è a sua volta dipendente dalle valutazioni circa la probabilità di esercizio da parte del locatario delle opzioni di rinnovo o interruzione nonché, nel caso in cui il diritto di interruzione anticipata sia egualmente sotto il controllo anche del locatore, in relazione ai possibili costi conseguenti all'interruzione anche per tale soggetto.

I pagamenti dovuti per il leasing devono essere attualizzati utilizzando il tasso di interesse implicito del leasing, se è possibile determinarlo facilmente. Se non è possibile, il locatario deve utilizzare il suo tasso di finanziamento marginale.

Il tasso di interesse che fa sì che il valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing e del valore residuo non garantito sia uguale alla somma del fair value dell'attività sottostante e degli eventuali costi diretti iniziali del locatore.

Il tasso di finanziamento marginale è il tasso di interesse che il locatario dovrebbe pagare per un prestito, con una durata e con garanzie simili, necessario per ottenere un'attività di valore simile all'attività consistente nel diritto di utilizzo in un contesto economico simile.

Per la determinazione del periodo non annullabile di ciascun contratto, in particolare relativamente agli immobili, sono stati analizzati i termini contrattuali ed effettuate ipotesi in relazione ai possibili periodi di rinnovo connesse con l'ubicazione degli stessi, la possibilità di spostamento in altre aree, i costi connessi a tali operazioni.

I contratti di leasing in essere non evidenziano il tasso di finanziamento implicito per cui si è proceduto alla determinazione del tasso di finanziamento marginale applicabile al Gruppo, distintamente per cluster di contratti aventi una duration omogenea. Per la quantificazione del tasso di finanziamento marginale sono state effettuate valutazioni in relazione allo spread applicabile al Gruppo in base al rating della Capogruppo, ai tassi di finanziamento free risk applicabili nei paesi di operatività del Gruppo, alle garanzie da cui tali finanziamenti sarebbero sorretti, alla materialità rispetto al livello di indebitamento del Gruppo.

Le suddette valutazioni si basano su assunzioni e analisi per loro natura complesse e mutevoli nel tempo che potrebbero dunque condurre a modifiche successive, in caso di modifica del periodo non annullabile del contratto, o alla quantificazione di tassi differenti in epoche successive per i nuovi contratti cui applicarli.

Avviamento

Ai fini della verifica di perdita di valore degli avviamenti iscritti in bilancio si è proceduto al calcolo del valore d'uso delle "Unità Generatrici di Cassa" - Cash Generating Unit ("CGU") cui sia stato attribuito un valore di avviamento.

Tali CGU sono state individuate, coerentemente con la struttura organizzativa e di business del Gruppo, come aggregazioni omogenee capaci di generare autonomamente flussi di cassa mediante l'utilizzo continuativo delle attività ad esse imputabili.

Il valore d'uso è stato misurato sulla base dell'attualizzazione dei flussi di cassa attesi per ogni CGU nonché dal valore che ci si attende dalla relativa dismissione al termine della vita utile.

A tale scopo si è utilizzato il metodo finanziario c.d. "Discounted Cash Flow Model" (DCF), il quale richiede che i flussi finanziari futuri vengano scontati a un tasso di attualizzazione adeguato rispetto ai rischi specifici di ogni singola CGU.

La determinazione del valore recuperabile di ciascuna Cash Generating Unit ("CGU"), in termini di valore d'uso, è basata su assunzioni a volte complesse che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli Amministratori, in particolare con riferimento alla previsione dei flussi di cassa futuri, relativi sia al periodo del Business Plan di Gruppo 2023-2027E, sia oltre tale periodo.

"Fair value" di strumenti derivati

Le condizioni poste dallo IFRS 9 per l'applicazione dell'"hedge accounting" (formale designazione della relazione di copertura, relazione di copertura documentata, misurabile ed altamente efficace, effetto del rischio di credito delle due controparti non significativo rispetto al valore dello strumento derivato, indice di copertura costante nel tempo) sono state rispettate integralmente e di conseguenza i contratti di IRS sono stati trattati secondo tale tecnica contabile che prevede, nello specifico, l'imputazione a riserva di patrimonio netto alla data di stipula del contratto del relativo "fair value" limitatamente alla porzione efficace. Le successive variazioni di "fair value" conseguenti a movimenti della curva dei tassi d'interesse, sempre nei limiti della porzione efficace della copertura, sono state parimenti imputate a riserva di patrimonio netto con contabilizzazione nel conto economico complessivo.

Stock grant

Ai fini del presente bilancio si è reso necessario contabilizzare gli effetti economico-patrimoniali connessi con i piani di stock grant a beneficio di alcuni manager di Esprinet S.p.A. le cui modalità di funzionamento sono meglio illustrate nei paragrafi "Piani di incentivazione azionaria" e "Capitale Sociale".

In particolare, il costo di tali piani è stato determinato con riferimento al "fair value" dei diritti assegnati ai singoli beneficiari alla data di assegnazione.

Tale "fair value", tenuto conto delle particolari e composite condizioni di esercizio - in parte legate ai risultati economico-finanziari consolidati conseguiti dal Gruppo, e in parte legate alla permanenza del singolo beneficiario all'interno del Gruppo alla data di scadenza dei piani -, è stato determinato tramite l'applicazione del modello di "Black-Scholes" tenendo altresì conto della volatilità attesa, del dividend yield previsto e del livello del tasso di interesse privo di rischio.

Riconoscimento dei ricavi

Ai fini del riconoscimento dei ricavi delle vendite e delle prestazioni di servizi, laddove gli elementi informativi sulle date di effettiva consegna da parte dei trasportatori non siano sufficienti, il Gruppo è solito stimare tali date sulla base dell'esperienza storica relativa ai tempi medi di consegna differenziati in base alla localizzazione geografica del punto di destinazione.

Ai fini del riconoscimento dei ricavi per prestazioni di servizi viene considerato l'effettivo momento di erogazione della prestazione.

Rettifiche di ricavi e note di credito da emettere nei confronti dei clienti

Il Gruppo è solito operare stime riguardanti le somme da riconoscere ai clienti a titolo di sconto per raggiungimento obiettivi, per favorire lo sviluppo delle vendite anche attraverso delle promozioni temporali, per incentivazione di vario genere.

Il Gruppo ha sviluppato una serie di procedure e controlli atte a minimizzare i possibili errori di valutazione e stima nello stanziamento delle note di credito da emettere.

In considerazione della significatività delle stime, della numerosità e varietà delle pattuizioni con i clienti, dell'articolazione dei calcoli non è possibile escludere che a consuntivo si possano determinare delle differenze tra gli importi stimati e quelli effettivamente ricevuti.

Rettifiche di costi e note di credito da ricevere dai vendor

Tenuto conto delle prassi peculiari del settore in termini di definizione delle condizioni di acquisto e vendita, e in ultima analisi di formazione e rilevazione del margine commerciale, il Gruppo è solito operare alcune stime particolarmente in relazione al verificarsi di alcuni eventi la cui manifestazione è suscettibile di produrre effetti economico-finanziari anche di rilievo.

Si fa riferimento, in particolare, alle stime riguardanti l'importo delle note di credito da ricevere dai vendor alla data di redazione del presente bilancio a titolo di rebate per raggiungimento obiettivi e incentivi di vario genere, rimborso per attività di marketing congiunto, protezioni contrattuali di magazzino, ecc.

Il Gruppo ha sviluppato una serie di procedure e controlli atte a minimizzare i possibili errori di valutazione e stima nello stanziamento delle note di credito da ricevere.

In considerazione della significatività delle stime, della numerosità e varietà delle pattuizioni con i fornitori, dell'articolazione dei calcoli non è possibile escludere che a consuntivo si possano determinare delle differenze tra gli importi stimati e quelli effettivamente ricevuti.

Ammortamento delle immobilizzazioni

Le immobilizzazioni materiali e immateriali aventi vita utile definita sono ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile.

La vita utile è intesa come il periodo lungo il quale le attività saranno utilizzate dall'impresa.

Essa viene stimata sulla base dell'esperienza storica per immobilizzazioni analoghe, sulle condizioni di mercato e su altri eventi suscettibili di esercitare una qualche influenza sulla vita utile quali, a titolo esemplificativo, cambiamenti tecnologici di rilievo.

Ne consegue che l'effettiva vita economica potrebbe differire dalla vita utile stimata.

Il Gruppo è solito sottoporre a test periodici la validità della vita utile attesa per categoria di cespiti. Tale aggiornamento potrebbe produrre variazioni nei periodi di ammortamento e nelle quote di ammortamento degli esercizi futuri.

Accantonamento al fondo svalutazione crediti

Ai fini della valutazione del presumibile grado di realizzo dei crediti il Gruppo formula delle previsioni

riguardanti il grado di solvibilità attesa delle controparti ("Expected Credit Loss model") tenuto conto delle informazioni disponibili, dei collateral a contenimento del rischio di credito e considerando l'esperienza storica accumulata.

Per i crediti oggetto di programmato trasferimento a terze parti nell'ambito di programmi di cartolarizzazione o di cessione a società di factoring o banche si procede alla valutazione a "fair value through profit and loss". Il valore di effettivo realizzo dei crediti potrebbe differire da quello stimato a causa dell'incertezza gravante sulle condizioni alla base dei giudizi di solvibilità formulati.

L'eventuale peggioramento della situazione economica e finanziaria potrebbe comportare un ulteriore deterioramento delle condizioni finanziarie dei debitori del Gruppo rispetto al peggioramento già preso in considerazione nella quantificazione del fondo iscritto in bilancio.

Accantonamenti al fondo obsolescenza di magazzino

Il Gruppo è solito effettuare delle previsioni in relazione al valore di realizzo delle scorte di magazzino obsolete, in eccesso o a lento rigiro.

Tale stima si basa essenzialmente sull'esperienza storica, tenuto conto delle peculiarità dei rispettivi settori di riferimento cui le scorte si riferiscono.

Il valore di effettivo realizzo delle scorte potrebbe differire da quello stimato a causa dell'incertezza gravante sulle condizioni alla base delle stime adottate.

L'eventuale peggioramento della situazione economica e finanziaria o un'evoluzione tecnologica dirompente potrebbero comportare un ulteriore deterioramento delle condizioni di mercato rispetto a quanto già preso in considerazione nella quantificazione del fondo iscritto in bilancio.

Accantonamenti ai fondi rischi e oneri e passività potenziali

Il Gruppo effettua accantonamenti ai fondi rischi ed oneri sulla base di assunzioni essenzialmente riferite agli importi che verrebbero ragionevolmente pagati per estinguere le obbligazioni di pagamento relative a eventi passati.

Tale stima è frutto di un processo articolato, che prevede il coinvolgimento di consulenti essenzialmente in ambito legale e fiscale e che comporta giudizi soggettivi da parte della direzione del Gruppo. Gli importi effettivamente pagati per estinguere ovvero trasferire a terzi le obbligazioni di pagamento potrebbero differire anche sensibilmente da quelli stimati ai fini degli stanziamenti ai fondi. Nel caso in cui un esborso finanziario diventi possibile ma non sia determinabile l'ammontare, tale fatto è riportato nelle note al bilancio.

Benefici ai dipendenti

Le passività per benefici ai dipendenti successivi al rapporto di lavoro rilevate in bilancio sono determinate in base allo IAS 19 attraverso l'applicazione di metodologie attuariali.

Tali metodologie hanno richiesto l'individuazione di alcune ipotesi di lavoro e stime afferenti di carattere demografico (probabilità di morte, inabilità, uscita dall'attività lavorativa, ecc.) ed economico-finanziario (tasso tecnico di attualizzazione, tasso di inflazione, tasso di aumento delle retribuzioni, tasso di incremento del TFR).

La validità delle stime adottate dipende essenzialmente dalla stabilità del quadro normativo di riferimento, dall'andamento dei tassi di interesse di mercato, dall'andamento della dinamica retributiva e dal turnover nonché dal grado di frequenza di accesso ad anticipazioni da parte dei dipendenti.

Imposte

Le imposte correnti dell'esercizio sono calcolate sulla base della stima del reddito imponibile applicando le aliquote fiscali vigenti alla data di redazione del bilancio.

Le imposte differite e anticipate vengono determinate sulle differenze temporanee tra i valori delle attività e delle passività iscritte in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali, in base

alle aliquote che si ritiene risulteranno in vigore al momento del realizzo dell'attività o dell'estinzione della passività. L'iscrizione di attività fiscali differite ha luogo qualora il relativo recupero sia giudicato probabile; tale probabilità dipende dall'effettiva esistenza di risultati fiscali imponibili in futuro che consentano l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili.

Nella determinazione dei risultati fiscali imponibili futuri sono stati presi in considerazione i risultati di budget ed i piani coerenti con quelli utilizzati ai fini dei test di impairment, considerando anche il fatto che le imposte differite attive fanno riferimento a differenze temporanee/perdite fiscali che, in misura significativa, possono essere recuperate in un arco temporale molto lungo, quindi compatibile con un contesto in cui l'uscita dalla situazione di crisi e la ripresa economica dovesse prolungarsi oltre l'orizzonte temporale implicito nei piani sopra citati.

2.8 Principi contabili di recente emanazione

Nuovi principi contabili, interpretazioni e modifiche adottati dal Gruppo

I principi contabili adottati per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2022 sono conformi a quelli utilizzati per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2021 ad eccezione di quanto esposto nei principi ed emendamenti di seguito riportati, applicati con effetto 1° gennaio 2022, in quanto divenuti obbligatori a seguito del completamento delle relative procedure di omologazione da parte delle autorità competenti.

In dettaglio le principali modifiche:

Modifiche agli IFRS 3 (Business combination), IFRS 16 (Property, Plant and Equipment) e IAS 37 (Provisions, Contingent Liabilities and Contingent Assets) – Annual improvements 2018-2020: Pubblicate dallo IASB il 14 maggio 2020 con l'obiettivo di apportare alcuni specifici miglioramenti a tali principi. Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2022. Tali modifiche non hanno avuto un impatto significativo sul bilancio consolidato del Gruppo.

Sono di seguito illustrati i principi e le interpretazioni emessi ma non ancora entrati in vigore e/o omologati alla data della presente relazione. Il Gruppo intende adottare questi principi quando entreranno in vigore:

Principi emanati omologati ma non ancora entrati in vigore e/o omologati e non adottati in via vigore e/o omologati e non adottati in via anticipata dal Gruppo

IFRS 17 – Contratti di Assicurazione - Emesso dallo IASB nel mese di maggio 2017, il nuovo principio sostituirà l'IFRS 4 e sarà applicabile con decorrenza dal 1° gennaio 2023.

Disclosure of Accounting Policies (Amendments to IAS 1 and IFRS Practice Statement 2): le modifiche emesse dallo IASB il 12 febbraio del 2021 hanno lo scopo di aiutare i redattori del bilancio a decidere quali principi contabili divulgare nel loro bilancio come maggiormente significativi. Inoltre, l'IFRS Practice Statement 2 è stato modificato aggiungendo linee guida ed esempi per spiegare e dimostrare l'applicazione del "processo di materialità in quattro fasi" alle informazioni sui principi contabili al fine di supportare le modifiche allo IAS 1. Le modifiche saranno applicate prospetticamente e sono efficaci per gli esercizi che hanno inizio dal o dopo il 1° gennaio 2023. È consentita l'applicazione anticipata. L'applicazione delle modifiche all'IFRS Practice Statement 2 saranno applicabili solo successivamente all'applicazione di quelle previste per lo IAS 1.

Modifiche allo IAS 8 – Definizione delle stime contabili in data 12 febbraio 2021 lo IASB ha pubblicato il documento "Amendments to IAS 8 Accounting policies, Changes in Accounting Estimates and Errors: Definition of Accounting Estimates " con l'obiettivo di chiarire la distinzione tra politiche e stime contabili. Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2023.

Modifiche allo IAS 12 (Income Taxes), Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction: Pubblicate dallo IASB il 7 maggio 2021 con l'obiettivo di chiarire le modalità di contabilizzazione delle imposte differite su specifiche fattispecie contabili quali ad esempio la locazione o le "decommissioning obligations". Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio dal o dopo il 1° gennaio 2023. È consentita l'applicazione anticipata.

Initial Application of IFRS17 and IFRS9 - Comparative Information (Amendment to IFRS17): pubblicato a dicembre 2021, ha lo scopo di indicare le opzioni di transizione relative alle informazioni comparative sulle attività finanziarie presentate in sede di applicazione iniziale dell'IFRS17. Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2023.

Il Gruppo adotterà tali nuovi principi, emendamenti ed interpretazioni, sulla base della data di applicazione prevista; non si ritiene che i potenziali impatti possano essere significativi per il Gruppo.

Principi emanati ma non ancora omologati dall'Unione Europea

Modifiche allo IAS 1- Presentation of financial statements: classification of liabilities as current or non-current – Emesso dallo IASB il 23 gennaio 2020, il documento prevede che una passività venga classificata come corrente o non corrente in funzione dei diritti esistenti alla data del bilancio. Inoltre, stabilisce che la classificazione non è impattata dall'aspettativa dell'entità di esercitare i propri diritti di posticipare il regolamento della passività. Infine, viene chiarito che tale regolamento si riferisce al trasferimento alla controparte di cassa, strumenti di capitale, altre attività o servizi. Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2024. È consentita l'applicazione anticipata.

Modifiche allo IAS 1- Presentation of financial statements: Non- Current Liabilities with Covenants – Emesso dallo IASB il 31 ottobre 2022 Il documento chiarisce le condizioni necessarie da rispettare entro dodici mesi dall'esercizio di riferimento che possono influire sulla classificazione di una passività, soprattutto nei casi in cui sia assoggettata a Covenant. Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2024. È consentita l'applicazione anticipata.

Modifiche allo IFRS16- Lease Liability in a sale and leaseback- Emesso dallo IASB il 22 settembre 2022 il documento prevede alcuni chiarimenti in merito alla valutazione delle operazioni di lease and leaseback che soddisfino di conseguenza anche criteri dell'IFRS15 per la contabilizzazione della vendita. Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2024. È consentita l'applicazione anticipata.

Il Gruppo adotterà tali nuovi principi, emendamenti ed interpretazioni, sulla base della data di applicazione prevista, e ne valuterà i potenziali impatti, quando questi saranno omologati dall'Unione Europea.

3. Aggregazioni aziendali

Acquisizione 100% Bludis S.r.l

In data 3 novembre 2022 Esprinet S.p.A. ha acquistato il 100% del capitale di Bludis S.r.l., veicolo di diritto italiano nel quale a luglio 2022 la società SPIN S.r.l. ha conferito il ramo di attività attivo nella distribuzione di soluzioni software negli ambiti Communication, Cybersecurity, IT Management.

L'acquisto delle quote, operato con il metodo dell'acquisizione ("acquisition method"), ha comportato l'iscrizione di un avviamento complessivo, provvisoriamente determinato così come consentito dal principio contabile IFRS 3, pari a 8,1 milioni di euro che deriva dalla differenza tra il corrispettivo complessivo previsto (8,7 milioni di euro) e il valore netto delle attività e passività di Bludis S.r.l. come sintetizzato nella tabella seguente:

(euro/000) Fair value
Bludis S.r.l
03/11/2022
Immobilizzazioni materiali, immateriali, finanziarie 766
Diritto di utilizzo di attività 1.205
Attività per imposte anticipate 2
Crediti ed altre attività non correnti 32
Rimanenze 15
Crediti verso clienti 2.350
Altre attività correnti 9
Disponibilità liquide 225
Passività finanziarie per leasing non correnti (1.098)
Passività per imposte differite (7)
Passività per prestazioni pensionistiche (660)
Debiti verso fornitori (1.392)
Debiti finanziari correnti (1)
Passività finanziarie per leasing correnti (107)
Altre passività correnti (742)
"Fair value" attività nette 597
Avviamento (1) 8.103
Corrispettivo complessivo 8.700

(1) Provvisoriamente determinato così come consentito dal principio contabile IFRS 3

Il fair value dei crediti, tutti di breve periodo, è rappresentativo del valore che si stima sia recuperabile dai clienti e risulta rettificato di un fondo svalutazione minimo.

Come evidenziato nella tabella successiva il flusso di cassa netto dell'acquisizione è stato pari a 9,7 milioni di euro:

(euro/000) Fair value
Bludis S.r.l
03/11/2022
Disponibilità liquide 225
Debiti finanziari (1)
Passività finanziarie per leasing (1.205)
Debiti finanziari netti acquisiti (981)
Corrispettivo a pronti (6.960)
Corrispettivo differito da liquidare (1.740)
Flusso di cassa netto dell'acquisizione (9.681)

I costi di transazione dell'operazione, pari complessivamente a 0,1 milioni di euro e sostenuti dalla holding Esprinet S.p.A., sono stati iscritti nel conto economico all'interno dei costi generali e amministrativi, e sono inclusi tra i flussi di cassa operativi del rendiconto finanziario del periodo. Si segnala infine che dalla data di acquisizione Bludis S.r.l. ha contribuito per 4,7 milioni di euro ai ricavi consolidati del Gruppo Esprinet al cui utile netto ha apportato un risultato positivo di 0,7 milioni di euro. Se l'acquisto delle quote fosse avvenuto sin dal 1° gennaio 2022 si stima che la contribuzione ai ricavi ed al risultato netto consolidati sarebbe stata pari, rispettivamente, a 14,8 milioni di euro e 1,4 milioni di euro.

4. Informativa di settore

4.1 Introduzione

Un settore operativo è una componente del Gruppo:

  • a) che intraprende attività imprenditoriali generatrici di ricavi e costi (compresi i ricavi e costi riguardanti operazioni con altre componenti del medesimo Gruppo);
  • b) i cui risultati operativi sono rivisti periodicamente al più alto livello decisionale operativo ai fini dell'adozione di decisioni in merito alle risorse da allocare al settore e della valutazione dei risultati;
  • c) per la quale sono disponibili informazioni di bilancio separate.

Il Gruppo Esprinet, nello specifico, è organizzato in funzione dei mercati geografici di operatività (settori operativi), Italia e penisola iberica, nei quali opera svolgendo attività di distribuzione "business-to-business" (B2B) di IT ed elettronica di consumo.

La distribuzione "business-to-business" (B2B) di IT ed elettronica di consumo è orientata a rivenditori professionali, ivi inclusi gli operatori della grande distribuzione, riguarda prodotti informatici tradizionali (PC desktop, PC notebook, stampanti, fotocopiatrici, server, software "pacchettizzato", ecc.), evoluti (datacenter, networking, software di cybersecurity, soluzioni in cloud, servizi di assistenza), consumabili (cartucce, nastri, toner, supporti magnetici), networking (modem, router, switch), tablet, apparati di telefonia mobile (smartphone) e loro accessori e prodotti digitali e di "entertainment" di ultima generazione come fotocamere, videocamere, videogiochi, TV LCD e lettori MP3.

L'attività svolta in una "area geografica" è caratterizzata da investimenti e operazioni condotte per la produzione e commercializzazione di prodotti e servizi all'interno di un particolare ambito economico soggetto a rischi e risultati attesi differenti da quelli ottenibili in altre aree geografiche.

L'organizzazione per aree geografiche costituisce la forma principale di gestione e analisi dei risultati del Gruppo da parte dei CODMs (Chief Operating Decision Makers).

4.2 Prospetti contabili per settore operativo

Di seguito si riportano il conto economico separato, la situazione patrimoniale-finanziaria e altre informazioni rilevanti per ciascuno dei settori operativi del Gruppo Esprinet.

Conto economico separato e altre informazioni rilevanti per settore operativo

2022
(euro/000) Italia Pen. Iberica
Distr. IT & CE B2B Distr. It & CE B2B Elisioni e altro Gruppo
Ricavi verso terzi 2.798.087 1.886.077 - 4.684.164
Ricavi fra settori 34.428 - (34.428) -
Ricavi da contratti con clienti 2.832.515 1.886.077 (34.428) 4.684.164
Costo del venduto (2.679.172) (1.796.604) 34.581 (4.441.195)
Margine commerciale lordo 153.343 89.473 153 242.969
Margine commerciale lordo % 5,41% 4,74% 5,19%
Costi marketing e vendita (49.423) (21.910) - (71.333)
Costi generali e amministrativi (69.332) (31.212) 34 (100.510)
(Riduzione)/riprese di valore di attività finanziarie (122) (346) - (468)
Utile operativo (EBIT) 34.466 36.005 187 70.658
EBIT % 1,22% 1,91% 1,51%
(Oneri) proventi finanziari (7.763)
Utile prima delle imposte 62.895
Imposte (15.549)
Utile netto 47.346
- di cui pertinenza di terzi -
- di cui pertinenza Gruppo 47.346
Ammortamenti e svalutazioni 12.150 4.711 399 17.260
Altri costi non monetari 5.308 367 - 5.675
Investimenti fissi 11.410 1.096 - 12.506
Totale attività 1.271.776 710.126 (107.484) 1.874.418
EMARKET
SDIR
CERTIFIED
2021
(euro/000) Italia
Pen. Iberica
Distr. IT & CE B2B Distr. IT & CE B2B Elisioni e altro Gruppo
Ricavi verso terzi 2.895.448 1.795.499 - 4.690.947
Ricavi fra settori 34.022 - (34.022) -
Ricavi da contratti con clienti 2.929.470 1.795.499
(34.022)
4.690.947
Costo del venduto (2.779.336) (1.713.723) 34.002 (4.459.057)
Margine commerciale lordo 150.134 81.776 (20) 231.890
Margine commerciale lordo % 5,12% 4,94%
Costi marketing e vendita (45.573) (20.778) - (66.351)
Costi generali e amministrativi (68.579) (28.930) 27 (97.482)
(Riduzione)/riprese di valore di attività finanziarie 518 (165) 1 354
Utile operativo (EBIT) 36.500 31.903 8 68.411
EBIT % 1,25% 1,78% 1,46%
(Oneri) proventi finanziari (7.637)
Utile prima delle imposte 60.774
Imposte (16.694)
Utile netto 44.080
- di cui pertinenza di terzi (103)
- di cui pertinenza Gruppo 44.183
Ammortamenti e svalutazioni 11.551 4.474 290 16.315
Altri costi non monetari 5.099 143 - 5.242
Investimenti fissi 4.625 1.557 - 6.182
Totale attività 1.259.431 781.602 (118.676) 1.922.357

Situazione patrimoniale-finanziaria per settore operativo

31/12/2022
Italia Pen. Iberica
(euro/000) Distr. IT & CE
B2B
Distr. IT & CE
B2B
Gruppo
ATTIVO
Attività non correnti
Immobilizzazioni materiali 16.875 3.324 - 20.199
Diritti di utilizzo di attività 86.245 20.615 - 106.860
Avviamento 27.487 81.777 1.039 110.303
Immobilizzazioni immateriali 2.558 7.094 - 9.652
Partecipazioni in altre società
Attività per imposte anticipate
75.857 -
5.113
(75.857)
29
-
9.091
Crediti ed altre attività non correnti 3.949
1.855
- 2.348
214.826 493
118.416
(74.789) 258.453
Attività correnti
Rimanenze 409.558 263.198 (68) 672.688
Crediti verso clienti
Crediti tributari per imposte correnti
428.784
1.026
272.287
87
-
-
701.071
1.113
Altri crediti ed attività correnti 89.666 11.869 (32.627) 68.908
Disponibilità liquide 127.916 44.269 - 172.185
1.056.950 591.710 (32.695) 1.615.965
Totale attivo 1.271.776 710.126 (107.484) 1.874.418
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 7.861 54.693 (54.693) 7.861
Riserve 256.160 118.000 (20.150) 354.010
Risultato netto pertinenza Gruppo 20.940 26.250 156 47.346
Patrimonio netto pertinenza Gruppo 284.961 198.943 (74.687) 409.217
Patrimonio netto di terzi - 169 (169) -
Totale patrimonio netto 284.961 199.112 (74.856) 409.217
PASSIVO
Passività non correnti
Debiti finanziari 34.568 36.550 - 71.118
Passività finanziarie per leasing
Passività per imposte differite
82.924
3.359
18.737
13.287
-
-
101.661
16.646
Debiti per prestazioni pensionistiche 5.354 - - 5.354
Debito per acquisto partecipazioni 600 - - 600
Fondi non correnti ed altre passività 2.298 276 - 2.574
129.103 68.850 - 197.953
Passività correnti
Debiti verso fornitori 759.811 352.355 - 1.112.166
Debiti finanziari 53.733 55.930 (27.500) 82.163
Passività finanziarie per leasing 7.656 3.084 - 10.740
Debiti tributari per imposte correnti 352 706 - 1.058
Passività finanziarie per strumenti derivati - 24 - 24
Debiti per acquisto partecipazioni 2.455 - - 2.455
Fondi correnti ed altre passività 33.705
857.712
30.065
442.164
(5.128)
(32.628)
58.642
1.267.248
TOTALE PASSIVO 986.815 511.014 (32.628) 1.465.201
Totale patrimonio netto e passivo 1.271.776 710.126 (107.484) 1.874.418
EMARKE
SDIR
CERTIFIED
31/12/2021
Italia Pen. Iberica
(euro/000) Distr. IT & CE
Distr. IT & CE
B2B
B2B
Elisioni e altro Gruppo
ATTIVO
Attività non correnti
Immobilizzazioni materiali 10.577 3.279 - 13.856
Diritti di utilizzo di attività 86.617 20.887 - 107.504
Avviamento 19.384 81.777 1.039 102.200
Immobilizzazioni immateriali 801 7.726 - 8.527
Partecipazioni in altre società 75.725 - (75.725) -
Attività per imposte anticipate
Crediti ed altre attività non correnti
4.284
1.949
6.348
473
81
-
10.713
2.422
199.337 120.490 (74.605) 245.222
Attività correnti
Rimanenze
Crediti verso clienti
349.006
351.984
180.751
233.538
(255)
-
529.502
585.522
Crediti tributari per imposte correnti 89 221 - 310
Altri crediti ed attività correnti 105.552 8.594 (43.816) 70.330
Disponibilità liquide 253.463 238.008 - 491.471
1.060.094 661.112 (44.071) 1.677.135
Totale attivo 1.259.431 781.602 (118.676) 1.922.357
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 7.861 54.693 (54.693) 7.861
Riserve 258.447 95.707 (20.080) 334.074
Risultato netto pertinenza Gruppo 21.927 22.193 63 44.183
Patrimonio netto pertinenza Gruppo 288.235 172.593 (74.710) 386.118
Patrimonio netto di terzi - 149 (149) -
Totale patrimonio netto 288.235 172.742 (74.859) 386.118
PASSIVO
Passività non correnti
Debiti finanziari 48.515 58.016 - 106.531
Passività finanziarie per leasing
Passività per imposte differite
82.931
3.144
19.322
11.640
-
-
102.253
14.784
Debiti per prestazioni pensionistiche 5.232 - - 5.232
Debito per acquisto partecipazioni 1.615 - - 1.615
Fondi non correnti ed altre passività 2.424 113 - 2.537
143.861 89.091 - 232.952
Passività correnti
Debiti verso fornitori 762.416 428.440 - 1.190.856
Debiti finanziari 33.950 61.245 (40.000) 55.195
Passività finanziarie per leasing 7.184 2.645 - 9.829
Debiti tributari per imposte correnti 3.978 309 - 4.287
Passività finanziarie per strumenti derivati - 2 - 2
Debiti per acquisto partecipazioni 1.854 - - 1.854
Fondi correnti ed altre passività 17.953 27.128 (3.817) 41.264
827.335 519.769 (43.817) 1.303.287
TOTALE PASSIVO 971.196 608.860 (43.817) 1.536.239
Totale patrimonio netto e passivo 1.259.431 781.602 (118.676) 1.922.357

4.3 Altre informazioni

I settori operativi di azione del Gruppo sono identificati con i mercati geografici di operatività: Italia e penisola iberica.

Il settore operativo "penisola iberica" si identifica con le controllate ivi residenti e con anche la marginale sub-controllata marocchina GTI Software & Networking SARLAU.

Il settore operativo "Italia" corrisponde alla capogruppo Esprinet S.p.A., alle sue controllate ivi residenti, alle sub-controllate estere della idMAINT S.r.l. in quanto mere società promotrici di vendita

al servizio di Dacom S.p.A., alle controllate cinese Celly Pacific Ltd e tedesca Nilox Deutschland Gmbh in quanto marginali.

L'identificazione quindi delle operazioni tra settori avviene sulla base della controparte e le regole di contabilizzazione sono le stesse adoperate per le transazioni con soggetti terzi e descritte nel capitolo "Principali criteri di valutazione e politiche contabili"cui si rimanda.

Il dettaglio dei ricavi di Gruppo da clienti esterni per famiglia di prodotto e per area geografica di operatività, con evidenziazione della quota realizzata nel paese in cui ha sede la capogruppo, sono stati forniti nella sezione "Ricavi" cui si rimanda. La ripartizione per area geografica, in particolar modo, è determinata sulla base del paese di residenza della clientela.

Il Gruppo non è dipendente dai suoi principali clienti pur essendoci tra questi un cliente, considerato come unico soggetto ai sensi dell'IFRS 8.34 anche se in realtà rappresentativo di più soggetti giuridici, che rappresenta una percentuale superiore al 10% dei ricavi.

5. Informativa su rischi e strumenti finanziari

5.1 Definizione dei rischi finanziari

Il principio contabile internazionale IFRS 7 prescrive alle società di fornire in bilancio informazioni integrative che consentano agli utilizzatori di valutare:

  • la rilevanza degli strumenti finanziari con riferimento alla situazione patrimoniale e finanziaria e al risultato economico delle società stesse;
  • la natura e l'entità dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari cui le società siano esposte nel corso dell'esercizio e alla data di riferimento del bilancio, e il modo in cui questi vengono gestiti.

I criteri contenuti in questo IFRS integrano e/o sostituiscono i criteri per la rilevazione, valutazione ed esposizione in bilancio delle attività e passività finanziarie contenuti nello IAS 32 "Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio e informazioni integrative" e nello IFRS 9 "Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione". Nella presente sezione si riporta quindi l'informativa supplementare prevista dall'IFRS 7 e IFRS 13. I principi contabili applicati nella preparazione del bilancio consolidato relativamente agli strumenti finanziari sono descritti nella sezione "Principi contabili e criteri di valutazione" mentre la definizione dei rischi finanziari, l'analisi del grado di significatività dell'esposizione del Gruppo Esprinet alle varie categorie di rischio individuate, quali:

  • a) rischio di credito;
  • b) rischio di liquidità.
  • c) rischio di mercato (rischio valutario, rischio di tasso d'interesse, altri rischi di prezzo);

e le modalità di gestione di tali rischi sono dettagliatamente analizzate nella sezione "Principali rischi e incertezze cui il Gruppo ed Esprinet S.p.A. sono esposti" della "Relazione sulla gestione" a cui si rimanda.

5.2 Strumenti finanziari previsti da IFRS 9: classi di rischio e "fair value"

Si fornisce nella tabella successiva il raccordo tra le voci di bilancio rappresentative di strumenti finanziari e le categorie di attività e passività finanziarie previste dal principio contabile IFRS 9:

Attivo 31/12/2022 31/12/2021
(euro/000) Valore
contabile
Attività
al
FVTPL (1)
Attività
al
costo
ammort.
Non
IFRS 9
Valore
contabile
Attività
al
FVTPL (1)
Attività
al
costo
ammort.
Non
IFRS 9
Depositi cauzionali 2.348 2.348 2.422 2.422
Crediti ed altre att. non corr. 2.348 - 2.348 - 2.422 - 2.422 -
Attività non correnti 2.348 - 2.348 - 2.422 - 2.422 -
Crediti vs clienti 701.071 150.453 550.618 585.522 147.225 438.297
Crediti verso soc. factoring 3.207 3.207 3.128 3.128
Crediti finanziari vs altri 10.336 10.336 9.857 9.857
Altri crediti tributari 38.249 38.249 36.658 36.658
Crediti verso fornitori 9.890 9.890 13.753 13.753
Crediti verso assicurazioni 424 424 2.852 2.852
Crediti verso dipendenti 6 6 16 16
Crediti verso altri 126 126 152 152
Ratei e risconti attivi 6.670 6.670 3.914 3.914
Altri crediti ed attività corr. 68.908 - 23.989 44.919 70.330 - 29.758 40.572
Disponibilità liquide 172.185 172.185 491.471 491.471
Attività correnti 942.164 150.453 746.792 44.919 1.147.323 147.225 959.526 40.572
Passivo 31/12/2022 31/12/2021
(euro/000) Valore
contabile
Passività
al FVTPL
(1)
Passività
al costo
ammort.
Non
IFRS 9
Valore
contabile
Passività
al FVTPL
(1)
Passività
al costo
ammort.
Non
IFRS 9
Debiti finanziari 71.118 71.118 106.531 106.531
Passività finanziarie per leasing 101.661 101.661 102.253 102.253
Debiti acquisto partecipazioni 600 600 1.615 1.615
Fondo trattamento quiescenza 1.879 1.879 1.694 1.694
Altri fondi 560 560 619 619
Debiti per incentivi monetari 135 135 224 224
Fondi non correnti e altre pass. 2.574 - 135 2.439 2.537 - 224 2.313
Passività non correnti 175.953 - 173.514 2.439 212.936 - 210.623 2.313
Debiti vs fornitori 1.112.166 1.112.166 1.190.856 1.190.856
Debiti finanziari 82.163 82.163 55.195 55.195
Passività finanziarie per leasing 10.740 10.740 9.829 9.829
Pass. fin. per strumenti derivati 24 24 2 2
Debiti acquisto partecipazioni 2.455 2.455 1.854 1.854
Debiti verso istituti prev. 5.366 5.366 5.327 5.327
Altri debiti tributari 31.612 31.612 15.023 15.023
Debiti verso altri 21.238 21.238 20.443 20.443
Ratei passivi 227 227 288 288
Risconti passivi 199 199 183 183
Fondi correnti ed altre passività 58.642 - 26.831 31.811 41.264 - 26.058 15.206
Passività correnti 1.266.190 24 1.234.355 31.811 1.299.000 2 1.283.792 15.206

(1) "Fair Value Through Profit and Loss" (FVTPL): include gli strumenti derivati al "fair value" rilevato a conto economico.

Per ulteriori dettagli sul contenuto delle singole voci di bilancio si rinvia alle analisi fornite nelle sezioni specificatamente dedicate all'interno del capitolo "Commento alle voci della situazione patrimonialefinanziaria". Come emerge dalla tabella precedente, la classificazione di bilancio consente una pressoché immediata distinzione tra singole classi di strumenti finanziari caratterizzate da differenti metodologie di valutazione e livelli di esposizione ai rischi finanziari:

  • strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato:
    • disponibilità liquide e crediti finanziari;
    • crediti verso società di assicurazione;
    • crediti verso clienti (ad eccezione della componente valutata al "fair value");

  • crediti verso dipendenti;
  • crediti verso fornitori;
  • crediti verso altri;
  • debiti verso fornitori;
  • debiti finanziari;
  • debiti finanziari per leasing;
  • debiti finanziari per acquisto partecipazioni;
  • debiti diversi.
  • strumenti finanziari valutati al "fair value" sin dalla prima iscrizione:
    • attività finanziarie per strumenti derivati;
    • passività finanziarie per strumenti derivati;
    • crediti verso clienti (quota parte non valutata al costo ammortizzato);

Il livello di rischio cui sono assoggettate le varie tipologie di credito è molto contenuto, per quanto differenziato, in relazione alle disponibilità liquide, ai crediti finanziari, ai crediti verso società di assicurazione e alle attività per strumenti derivati dato l'elevato standing delle controparti (rientrando in questo cluster anche i crediti finanziari verso clienti in quanto vantati nei confronti della Pubblica Amministrazione).

Ad un meno contenuto, ma comunque normalmente sensibilmente basso, rischio di credito sono soggetti i crediti verso dipendenti, i crediti eventualmente vantati verso società collegate ed i crediti verso fornitori date rispettivamente la relazione lavorativa, di collegamento gestionale e di continuità di fornitura, ed i crediti verso altri per la presenza di garanzie fideiussorie contrattuali.

I crediti verso clienti invece, pur nascendo da un processo strutturato di dapprima selezione della clientela e riconoscimento del credito e, successivamente, monitoraggio del credito stesso, sono soggetti ad un rischio di credito maggiore. Tale rischio è mitigato attraverso il ricorso all'assicurazione nelle forme tradizionali della polizza contratta con primarie società assicuratrici internazionali, al factoring pro-soluto e, in via residuale, attraverso la richiesta di garanzie specifiche (tipicamente fidejussioni bancarie).

Va rilevato che in passato non si sono verificati fenomeni di insolvenza tali da produrre effetti economico-finanziari di rilievo.

Il rischio di danni significativi conseguenti all'incapacità da parte del Gruppo di onorare puntualmente gli impegni di pagamento assunti (rischio liquidità) è molto elevato in relazione ai debiti verso fornitori, ai debiti finanziari ed alle passività finanziarie per strumenti derivati stante una presumibile minore forza contrattuale verso i fornitori, con rischio di mancato approvvigionamento, e verso gli istituti finanziari per la maggiore rigidità implicita nell'esistenza di covenant sui debiti finanziari a mediolungo termine.

Tale rischio è maggiormente contenuto in relazione ai debiti diversi ed ai debiti per acquisto partecipazioni non pregiudicando normalmente tali passività le relazioni future.

Ad un livello di rischio intermedio si pongono i debiti finanziari per leasing permanendo il teorico rischio di esclusione dal possesso e godimento dei beni oggetto del contratto di leasing.

Si riportano di seguito, distintamente per classe, la valutazione al "fair value" delle sole attività e passività finanziarie iscritte in bilancio previste dallo IFRS 9 e disciplinate dagli IFRS 7 e IFRS 13, i metodi e le principali ipotesi di valutazione applicate nella determinazione degli stessi:

Attivo 31/12/2022 31/12/2021
Fair value Fair value
(euro/000) Valore
contabile
Crediti
verso
clienti
Crediti
finanziari
Crediti
verso
altri
Crediti
verso
assicur.
Crediti
verso
interni
Valore
contabile
Crediti
verso
clienti
Crediti
finanziari
Crediti
verso
altri
Crediti
verso
assicur.
Crediti
verso
interni
Depositi cauzionali 2.348 - 1.829 2.422 - 2.384
Crediti e att. non corr. 2.348 - - 1.829 - - 2.422 - - 2.384 - -
Att. non correnti 2.348 - - 1.829 - - 2.422 - - 2.384 - -
Crediti verso clienti 701.071 701.071 585.522 585.522
Crediti vso factoring 3.207 3.207 3.128 3.128
Crediti finanziari vs altri 10.336 10.336 9.857 9.857
Crediti vs fornitori 9.890 9.890 13.753 13.753
Crediti vs assicurazioni 424 424 2.852 2.852
Crediti vs dipendenti 6 6 16 16
Crediti vso altri 126 126 152 152
Altri crediti e att.corr. 23.989 - 13.543 10.016 424 6 29.758 - 12.985 13.905 2.852 16
Disponibilità liquide 172.185 172.185 491.471 491.471
Attività correnti 897.245 701.071 185.728 10.016 424 6 1.106.751 585.522 504.456 13.905 2.852 16
Passivo
31/12/2022
31/12/2021
Fair value Fair value
(euro/000) Valore
contabile
Debiti
verso
fornitori
Debiti
finanziari
Derivati
al
FVTPL
Debiti
diversi
Valore
contabile
Debiti
verso
fornitori
Debiti
finanziari
Derivati
al
FVTPL
Debiti
diversi
Debiti finanziari 71.118 60.944 106.531 105.649
Debiti acq. partecipaz. 600 608 1.615 1.635
Debiti incent. monetari 135 135 224 224
Altre pass. non correnti 135 - - - 135 224 - - - 224
Pass.non correnti 71.853 - 61.552 - 135 108.370 - 107.284 - 224
Debiti verso fornitori 1.112.166 1.112.166 1.190.856 1.190.856
Debiti finanziari 82.163 81.725 55.195 56.424
Pass. fin. per derivati 24 24 2 2
Debiti acq. partecipaz. 2.455 2.445 1.854 1.854
Debiti vs istituti prev. 5.366 5.366 5.327 5.327
Debiti verso altri 21.238 21.238 20.443 20.443
Ratei passivi 227 227 288 288
Fdi correnti e altre pass. 26.831 - - - 26.831 26.058 - - - 26.058
Passività correnti 1.223.639 1.112.166 84.170 24 26.831 1.273.965 1.190.856 58.278 2 26.058

L'IFRS 13 individua una gerarchia di tecniche valutative che si basano su tre livelli:

  • Livello 1: i dati utilizzati nelle valutazioni sono rappresentati da prezzi quotati su mercati in cui sono scambiati attività e passività identiche a quelle oggetto di valutazione;
  • Livello 2: i dati utilizzati nelle valutazioni, diversi dai prezzi quotati di cui Livello 1, sono osservabili per l'attività o la passività finanziaria, sia direttamente (prezzi) che indirettamente (derivati dai prezzi);
  • Livello 3: dati non osservabili; nel caso in cui i dati osservabili non siano disponibili e, quindi, ci sia un'attività di mercato modesta o inesistente per le attività e passività oggetto di valutazione.

Le attività e passività iscritte in bilancio al fair value, così come più dettagliatamente specificato successivamente, si qualificano come di livello gerarchico 2 ad eccezione di "Crediti verso clienti" (quota parte non iscritta al costo ammortizzato) che si qualificano invece come di livello gerarchico 3. Data la loro scadenza a breve termine, per le attività e le passività correnti - ad esclusione delle poste contabili specificatamente misurate -, si è ritenuto che il valore contabile lordo possa costituire una ragionevole approssimazione del "fair value".

Il "fair value" delle attività non correnti e dei debiti finanziari non correnti, compresi i debiti per acquisto partecipazioni, è stato stimato con tecniche di attualizzazione dei flussi di cassa futuri attesi, sulla base dei termini e delle scadenze di ciascun contratto, di capitale e interessi, quantificati in base alla curva dei tassi d'interesse stessi in essere alla data di bilancio e corretti per gli effetti del DVA (Debit Value Adjustment) e del CVA (Credit Value Adjustment).

Le curve dei tassi utilizzate sono le curve "Forward" e "Spot" al 31 dicembre così come pubblicate da provider finanziari, la seconda maggiorata, laddove presente, dello spread previsto dalle clausole contrattuali (spread non considerato nell'applicazione della medesima curva ai fini dell'attualizzazione). La tipologia dei dati di input utilizzati nel modello di valutazione determina la classificazione degli strumenti derivati a livello gerarchico 2.

Si segnala, come evidente dalle tabelle precedenti, che non ci sono state riclassifiche tra livelli gerarchici e che l'informativa relativa agli strumenti derivati in essere è stata fornita nel paragrafo "Analisi delle operazioni relative a strumenti derivati"cui si rimanda per maggiori dettagli.

Le informazioni in merito al volume e dettaglio dei ricavi, costi, utili o perdite generati dagli strumenti finanziari sono già fornite nella tabella degli oneri e proventi finanziari nella sezione "42) Oneri e proventi finanziari".

Le rettifiche di valore di attività finanziarie, stimate in seguito ad una valutazione puntuale della solvibilità di ciascun debitore, sono rappresentate nella voce del Conto economico separato "Riduzioni/riprese di valore di attività finanziarie". Tali rettifiche ammontano complessivamente a circa -0,4 milioni di euro (0,4 milioni di euro nel 2021).

5.3 Informazioni supplementari circa le attività finanziarie

Nel corso dell'esercizio, così come nell'esercizio precedente, non si è reso necessario apportare alcuna modifica nel metodo di contabilizzazione delle attività finanziarie (non rilevando a tal fine, come previsto dai principi contabili internazionali, l'iscrizione iniziale al "fair value" e la successiva contabilizzazione al costo di talune voci di bilancio).

Come già evidenziato nella sezione "Crediti verso clienti e altri crediti", il valore dei crediti viene costantemente ridotto delle perdite durevoli di valore accertate.

Tale operazione viene effettuata mediante l'iscrizione di un apposito fondo svalutazione rilevato a diretta rettifica delle attività finanziarie svalutate.

Si riporta di seguito la movimentazione del fondo svalutazione crediti commerciali:

(euro/000) Fondo iniziale Accantonamenti Utilizzi Acquisizioni Fondo finale
Esercizio 2022 4.768 2.665 (2.831) 14 4.616
Esercizio 2021 6.183 1.661 (3.513) 437 4.768

Il Gruppo è solito effettuare operazioni di trasferimento di attività finanziarie. Tali operazioni si concretizzano nella cessione a società di factoring, sia pro-solvendo sia pro-soluto, di crediti commerciali nonché nella presentazione di effetti commerciali a istituti finanziari ai fini dell'accredito salvo buon fine.

Nel corso dell'esercizio 2022 è proseguito il programma di cartolarizzazione di crediti commerciali strutturato da Unicredit Bank AG avviato a luglio 2015 e rinnovato ogni tre anni senza soluzione di continuità con ultimo rinnovo a luglio 2021, che prevede la cessione rotativa pro-soluto ad una società veicolo appositamente costituita ai sensi della Legge n. 130/1999.

Nel caso di cessioni di credito pro-solvendo e di anticipazioni salvo buon fine di effetti, l'ammontare dei crediti ceduti continua ad essere esposto in bilancio tra i "crediti verso clienti" con contropartita tra le passività finanziarie correnti alla voce "debiti verso altri finanziatori" e "debiti verso banche".

Al 31 dicembre 2022 i crediti ceduti pro-solvendo per i quali sono state ottenute anticipazioni di portafoglio salvo buon fine ammontano a 0,7 milioni di euro (zero al 31 dicembre 2021); le anticipazioni salvo buon fine di effetti invece ammontano a 2,4 milioni di euro (5,2 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

Il valore contabile lordo delle attività finanziarie rappresenta l'esposizione massima del Gruppo al rischio di credito.

Si riporta di seguito l'analisi dello stato dei crediti commerciali vantati verso i clienti e dell'anzianità di quelli che non hanno subito perdite durevoli di valore:

(euro/000) 31/12/2022 Crediti svalutati Crediti scaduti
e non svalutati
Crediti non scaduti
e non svalutati
Crediti verso clienti lordi 705.687 159.037 144.398 402.252
Fondo svalutazione (4.616) (4.616) - -
Crediti verso clienti netti 701.071 154.421 144.398 402.252
(euro/000) 31/12/2021 Crediti svalutati Crediti scaduti
e non svalutati
Crediti non scaduti
e non svalutati
Crediti verso clienti lordi 590.290 182.644 93.991 313.655
Fondo svalutazione (4.678) (4.678) - -
Crediti verso clienti netti 585.612 177.966 93.991 313.655
(euro/000) Totale scaduto
maggiore
scaduto tra
60 e 90
scaduto tra
30 e 60
scaduto
minore
di 90 giorni giorni giorni di 30 giorni
(euro/000) Totale maggiore
di 90 giorni
60 e 90
giorni
30 e 60
giorni
minore
di 30 giorni
Crediti scaduti non svalutati al 31/12/2022 144.398 11.232 4.423 12.308 116.435
Crediti scaduti non svalutati al 31/12/2021 93.991 (443) 1.915 2.295 90.224

In base all'esperienza storica e a seguito dell'adozione da parte del Gruppo di una politica di accettazione di ordini da parte di clienti insoluti o fuori fido solo con pagamento anticipato, si ritiene che non sussistano i presupposti per accantonare un fondo svalutazione crediti per gli importi non ancora esigibili ad eccezione dei crediti rientranti nel cluster "hold to collect". Tale cluster riguarda i crediti destinati alla cessione a terze parti in base a programmi vincolanti per i quali si è tenuto conto del valore incassabile da tali terze parti.

Non sono presenti attività finanziarie che sarebbero altrimenti scadute o che avrebbero subito una riduzione durevole di valore, ma le cui condizioni sono state rinegoziate, fatta eccezione per alcuni piani di rientro concordati con la clientela di importo non significativo.

Quali strumenti di attenuazione del rischio di credito il Gruppo è solito ricorrere alle seguenti fattispecie (i dati percentuali sono riferiti allo stock di crediti verso clienti esistente al 31 dicembre 2022):

  • assicurazione crediti tradizionale (con copertura contrattuale quasi del 90% ca. del valore nominale dei crediti assicurati purché nei limiti dell'affidamento rilasciato dalla compagnia assicuratrice) per il 60% ca. della totalità dei crediti;
  • cessioni pro-soluto a titolo definitivo a primarie società di factoring per l'9% ca. dei crediti (in questo caso l'importo è riferito ai crediti ancora esistenti alla data di chiusura del bilancio ma oggetto di fattorizzazione rotativa secondo tempi e modalità dei programmi in esecuzione);

  • garanzie reali (fidejussioni bancarie e ipoteche immobiliari) per l'1% ca. dei crediti.

Tra gli strumenti di attenuazione del rischio non sono ricomprese garanzie che nel corso dell'esercizio, a seguito della loro presa di possesso, abbiano attribuito il diritto all'ottenimento di significative

attività finanziarie o non finanziarie ovvero delle quali siano state consentite, in mancanza o meno di inadempimento da parte del concedente, la vendita o il trasferimento a terzi in garanzia.

Le altre attività finanziarie disciplinate dagli IFRS 7 e IFRS 13 non hanno subito perdite durevoli di valore. Si riportano di seguito le due tabelle riepilogative che forniscono un'informativa circa il loro status e l'anzianità dei crediti scaduti:

31/12/2022 31/12/2021
(euro/000) Valore
contabile
Crediti
svalutati
Crediti
scaduti non
svalutati
Crediti non
scaduti non
svalutati
Valore
contabile
Crediti
svalutati
Crediti
scaduti non
svalutati
Crediti non
scaduti non
svalutati
Depositi cauzionali 2.348 2.348 2.422 2.422
Crediti e altre att. non correnti 2.348 - - 2.348 2.422 - - 2.422
Attività non correnti 2.348 - - 2.348 2.422 - - 2.422
Crediti verso soc. factoring 3.207 3.207 3.128 3.128
Crediti finanziari vs altri 10.336 10.336 9.857 9.857
Crediti verso fornitori 9.890 7.965 1.925 13.753 13.552 201
Crediti verso assicurazioni 424 424 2.852 2.852
Crediti verso dipendenti 6 5 1 16 16
Crediti verso altri 126 73 53 152 107 45
Altri crediti e att. correnti 23.989 - 8.467 15.522 29.758 - 16.511 13.247
Disponibilità liquide 172.185 172.185 491.471 491.471
Attività correnti lorde 196.174 - 180.652 15.522 521.229 - 507.982 13.247
Fondo svalutazione - - - -
Attività correnti nette 196.174 - 180.652 15.522 521.229 - 507.982 13.247
(euro/000) Totale scaduto
maggiore
di 90 giorni
scaduto tra
60 e 90
giorni
scaduto tra
30 e 60
giorni
scaduto
minore
di 30 giorni
Crediti verso fornitori 7.965 1.213 6.163
2.931
(2.342)
Crediti verso dipendenti 5 5 - -
Crediti verso assicurazioni 424 291 -
44
88
Crediti verso altri 73 73 - - -
Crediti scaduti non svalutati al 31/12/2022 8.467 1.583 6.163 2.975 (2.254)
Crediti verso fornitori 13.552 271 729 346 12.206
Crediti verso assicurazioni 2.852 398 83 51 2.320
Crediti verso altri 107 107 - - -
Crediti scaduti non svalutati al 31/12/2021 16.511 776 812 397 14.526

I crediti verso società di factoring sono interamente relativi a operazioni di cessione pro-soluto, crediti la cui proprietà e rischi connessi sono dunque stati interamente trasferiti alle società di factoring. La quota scaduta è relativa a importi dovuti alla data di chiusura del bilancio il cui incasso, per motivi tecnici, è avvenuto nei primi giorni dell'esercizio successivo; la quota non scaduta riguarda invece crediti il cui pagamento è contrattualmente previsto alla data originaria di scadenza del debito dei clienti nei confronti delle società del Gruppo. Da sottolineare comunque che anche tali crediti, alla data di tale relazione, risultano pressoché interamente incassati in relazione alle scadenze maturate.

5.4 Informazioni supplementari circa le passività finanziarie

Si riporta di seguito il piano delle scadenze contrattuali delle passività finanziarie, inclusi gli interessi da versare ed esclusi gli effetti di accordi di compensazione:

(euro/000) Bilancio
31/12/2022
Flussi
finanziari
contrattuali
entro 6
mesi
6-12
mesi
1-2 anni 2-5
anni
oltre 5
anni
Debiti finanziari 71.118 73.980 555 639 37.794 34.992 -
Passività finanziare per leasing 101.661 117.749 - - 13.340 35.669 68.740
Debiti per acquisto partecipazioni 600 600 - - - 600 -
Debiti per incentivi monetari 135 135 - - 135 - -
Fondi non correnti e altre passività 135 135 - - 135 - -
Passività non correnti 173.514 192.464 555 639 51.269 71.261 68.740
Debiti verso fornitori 1.112.166 1.117.649 1.112.891 725 1.095 2.938 -
Debiti finanziari 82.163 82.605 58.951 23.654 - - -
Passività finanziare per leasing 10.740 13.878 7.046 6.832 - - -
Pass. finanziarie per strumenti derivati 24 24 24 - - - -
Debiti per acquisto partecipazioni 2.455 2.455 2.340 115 - - -
Debiti verso istituti previdenziali 5.366 5.366 5.366 - - - -
Debiti verso altri 21.238 21.238 21.238 - - - -
Ratei passivi 227 227 227 - - - -
Fondi correnti e altre passività 26.831 26.831 26.831 - - - -
Passività correnti 1.234.379 1.243.442 1.208.083 31.326 1.095 2.938 -
(euro/000) Bilancio
31/12/2021
Flussi
finanziari
contrattuali
entro 6
mesi
6-12
mesi
1-2 anni 2-5
anni
oltre 5
anni
Debiti finanziari 106.531 110.126 642 673 44.485 64.326 -
Passività finanziare per leasing 102.253 122.358 1.453 1.404 12.103 33.050 74.348
Debiti per acquisto partecipazioni 1.615 1.615 - - 1.015 600 -
Debiti per incentivi monetari 224 224 - - 224 - -
Fondi non correnti e altre passività 224 224 - - 224 - -
Passività non correnti 210.623 234.323 2.095 2.077 57.827 97.976 74.348
Debiti verso fornitori 1.190.856 1.191.889 1.191.139 282 355 113 -
Debiti finanziari 55.195 55.316 34.266 21.050 - - -
Passività finanziare per leasing 9.829 9.598 4.722 4.876 - - -
Pass. finanziarie per strumenti derivati 2 2 2 - - - -
Debiti per acquisto partecipazioni 1.854 1.854 1.739 115 - - -
Debiti verso istituti previdenziali 5.327 5.327 5.327 - - - -
Debiti verso altri 20.443 20.443 18.829 1.614 - - -
Ratei passivi 288 288 288 - - - -
Fondi correnti e altre passività 26.058 26.058 24.444 1.614 - - -
Passività correnti 1.283.794 1.284.717 1.256.312 27.937 355 113 -

Ai fini di una miglior comprensione delle tabelle sopra riportate si consideri quanto segue:

  • nei casi in cui il creditore possa scegliere quando estinguere la passività, la stessa viene inserita nel primo periodo utile;
  • gli importi esposti sono relativi ai flussi finanziari contrattuali, non attualizzati e al lordo di eventuali interessi previsti;
  • l'importo dei finanziamenti passivi a tasso variabile è stato stimato in base al livello del parametro di tasso alla data del bilancio.

Le società del Gruppo hanno in essere dei contratti di finanziamento a medio-lungo termine che contengono le usuali pattuizioni che prevedono la possibile decadenza dal beneficio del termine per i rimborsi nel caso di mancato rispetto di determinati covenant economico-finanziari da verificarsi sui dati del bilancio consolidato e certificato.

Dettagli in relazione alla composizione dei finanziamenti e ai covenant cui gli stessi sono soggetti sono riportati nel successivo paragrafo "Indebitamento finanziario netto e covenant su finanziamenti" cui si rimanda.

Ad eccezione del mancato rispetto al 31 dicembre degli anni 2018, 2017 e 2016, sempre senza produrre alcuna conseguenza, di parte degli indici finanziari previsti da taluni contratti di

finanziamento a tali date in essere, il Gruppo non si è mai trovato in condizioni di inadempienza o default relativamente alle clausole riguardanti il capitale nominale, gli interessi, il piano di ammortamento o i rimborsi dei finanziamenti passivi.

Da evidenziare infine che il Gruppo non ha sinora emesso strumenti contenenti una componente di debito e una di capitale.

5.5 Contabilizzazione delle operazioni di copertura

Premessa

L'uso dei contratti derivati nel Gruppo Esprinet è finalizzato alla protezione di alcuni dei contratti di finanziamento sottoscritti dalle oscillazioni dei tassi d'interesse sulla base di una strategia di copertura dei flussi finanziari (c.d. "cash flow hedge").

L'obiettivo perseguito è dunque quello di fissare il costo della provvista relativa a tali contratti di finanziamento pluriennali a tasso variabile attraverso la stipula di correlati contratti derivati che consentano di incassare il tasso di interesse variabile contro il pagamento di un tasso fisso.

Nella rappresentazione di bilancio per le operazioni di copertura si verifica pertanto la rispondenza ai requisiti di conformità con le prescrizioni del principio contabile IFRS 9 in tema di applicazione dell'"hedge accounting" e a tal fine il Gruppo effettua periodicamente i test di efficacia.

Strumenti in essere alla data di chiusura dell'esercizio

Alla data di chiusura dell'esercizio il Gruppo non ha in essere alcuno strumento derivato di copertura.

Strumenti estinti nel corso dell'esercizio

Il Gruppo nel corso dell'esercizio non ha estinto alcuno strumento derivato di copertura.

5.6 Strumenti derivati non di copertura

Strumenti in essere alla data di chiusura dell'esercizio

La controllata V-Valley Advanced Solutions Espana S.A. ha in essere una serie di contratti di acquisto a termine di valuta finalizzati alla copertura dei flussi finanziari (c.d. "cash flow hedge") dalle oscillazioni nel breve periodo del differenziale tra euro e dollaro statunitense o sterlina in relazione agli acquisti dai fornitori di software, servizi e prodotti.

Tali operazioni di acquisto non rispettano tutte le previsioni per il trattamento contabile secondo la tecnica dell'"hedge accounting" per cui le variazioni di fair value di detti contratti sono iscritte direttamente nel conto economico separato consolidato.

(euro/000) Esercizio FV contratti
31/12/a.p. 1, 2
(Oneri)/Proventi Variazione
FV
FV contratti
31/12/a.c. 2, 3
Interest Rate Cap 2022 2 (24) 22 24
Interest Rate Cap 2021 (27) 27 2 2

(1) Anno precedente in riferimento all'esercizio 2021

(2) (Attività)/passività.

(3) Anno corrente.

Strumenti estinti nel corso dell'esercizio

Il Gruppo nel corso dell'esercizio non ha estinto alcuno strumento derivato non di copertura.

5.7 Analisi di sensitività

Il Gruppo è sottoposto in misura ridotta al rischio di cambio e conseguentemente si è ritenuto di non effettuare analisi di sensitività sull'esposizione a tale tipologia di rischio (per maggiori dettagli si rimanda alla sezione "Principali rischi e incertezze cui il Gruppo ed Esprinet S.p.A. sono esposti" nella "Relazione sulla gestione").

Per quanto attiene al rischio di tasso d'interesse è stata effettuata un'analisi di sensitività atta a quantificare, a parità di tutte le altre condizioni, l'impatto sul risultato d'esercizio consolidato e sul patrimonio netto del Gruppo dovuto ad una variazione nel livello dei tassi di mercato. A tal fine considerato l'andamento osservato dei tassi di mercato nel corso del 2022 e quello presumibile nell'immediato futuro, si è simulata una traslazione delle curve spot/forward dei tassi di interesse di +/-100 basis points.

Le tabelle seguenti riassumono i risultati dell'analisi condotta (al netto dell'effetto imposte) con l'osservazione che tutte le voci sono comprensive delle quote correnti e non correnti:

Scenario 1: aumento di +100 basis points

31/12/2022 31/12/2021
(euro/000) Patrimonio Netto Utile/(perdita) Patrimonio Netto Utile/(perdita)
Disponibilità liquide 597 597 1.239 1.239
Debiti per acquisto partecipazioni 18 18 25 25
Debiti finanziari (1.336) (1.336) (592) (592)
Totale (721) (721) 672 672

Scenario 2: riduzione di -100 basis points

31/12/2022 31/12/2021
(euro/000) Patrimonio Netto Utile/(perdita) Patrimonio Netto Utile/(perdita)
Disponibilità liquide (55) (55) (12) 12
Debiti per acquisto partecipazioni (5) (5) (75) (75)
Debiti finanziari 905 905 105 105
Totale 845 845 18 42

Attività non correnti

1) Immobilizzazioni materiali

Le variazioni intervenute nell'esercizio sono di seguito illustrate:

(euro/000) Impianti e
macchinari
Attrezz. ind.
comm. e altri
beni
Imm. in corso Totale
Costo storico 17.793 40.391 302 58.486
Fondo ammortamento (14.386) (30.244) - (44.630)
Saldo al 31/12/2021 3.407 10.147 302 13.856
Acquisiz.in aggregazioni d'imprese - costo storico - 1 - 1
Acquisiz.in aggregazioni d'imprese - f.do ammortam. - - - -
Incrementi costo storico 640 7.732 2.630 11.002
Decrementi costo storico (94) (2.118) (3) (2.215)
Riclassifiche costo storico 93 201 (294) -
Incrementi fondo ammortamento (938) (3.647) - (4.585)
Decrementi fondo ammortamento 89 2.051 - 2.140
Totale variazioni (210) 4.219 2.333 6.342
Costo storico 18.432 46.207 2.635 67.274
Fondo ammortamento (15.235) (31.840) - (47.075)
Saldo al 31/12/2022 3.197 14.367 2.635 20.199

La voce "Acquisizioni in aggregazioni d'imprese" si riferisce al primo consolidamento in data 3 novembre 2022 di Bludis S.r.l..

Gli investimenti fanno principalmente riferimento al periodico rinnovo e adeguamento del parco tecnologico ed impiantistico, all'acquisto di prodotti destinati al noleggio e, relativamente alla voce "immobilizzazioni in corso", ad impianti e macchinari in corso di installazione nel magazzino italiano di Cavenago locato nel 2021.

I decrementi sono relativi principalmente alla dismissione di macchine elettroniche ascrivibili alla capogruppo.

Non esistono immobilizzazioni materiali destinate alla cessione temporaneamente non utilizzate.

Le aliquote di ammortamento applicate per ciascuna categoria di bene non sono variate rispetto all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021.

La voce "Attrezzature industriali e commerciali e altri beni" è così composta:

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Macchine elettroniche 9.804 5.676 4.128
Mobili e arredi 1.279 1.399 (120)
Attrezzature industriali e commerciali 2.273 2.356 (83)
Altri beni 969 637 332
Automezzi 42 79 (37)
Totale 14.367 10.147 4.220

4) Diritto di utilizzo di attività

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Diritti di utilizzo di attività 106.860 107.504 (644)

Di seguito la movimentazione nell'esercizio:

(euro/000) Immobili Automezzi Attrezz. ind.
comm. e altri
beni
Totale
Costo storico 131.893 5.553 459 137.905
Fondo ammortamento (27.071) (3.046) (284) (30.401)
Saldo al 31/12/2021 104.822 2.507 175 107.504
Acquisiz.in aggregazioni d'imprese - costo storico 1.068 137 - 1.205
Acquisiz.in aggregazioni d'imprese - f.do ammortam. - - - -
Incrementi costo storico 9.538 515 - 10.053
Decrementi costo storico (185) (518) - (703)
Incrementi fondo ammortamento (10.517) (910) (105) (11.532)
Decrementi fondo ammortamento 10 323 - 333
Totale variazioni (86) (453) (105) (644)
Costo storico 142.314 5.687 459 148.460
Fondo ammortamento (37.578) (3.633) (389) (41.600)
Saldo al 31/12/2022 104.736 2.054 70 106.860

Nel Gruppo i contratti rientranti nell'ambito di applicazione dell'IFRS 16 si riferiscono all'utilizzo di:

  • immobili per uso ufficio ed operativo;
  • automezzi aziendali;
  • attrezzature industriali e comm.li ed altri beni.

Gli incrementi di costo storico occorsi nell'esercizio relativi agli immobili sono sostanzialmente ascrivibili ai rinnovi dei contratti di alcuni Cash & Carry e alla modifica dei canoni per tenere conto della variazione inflattiva dell'anno. Gli incrementi di costo storico relativi agli automezzi scaturiscono dal ricorrente parziale rinnovo annuo del parco auto.

La voce "Acquisizioni in aggregazioni d'imprese" attiene al primo consolidamento a novembre 2022 di Bludis S.r.l in relazione al contratto di affitto della Sede di Roma per 1,1 milioni di euro e al parco auto per 0,13 milioni di euro.

Le variazioni in diminuzione sono invece relative a riduzioni di canoni o di spazi utilizzati oltre che all'ammortamento di periodo determinato sulla base della durata residua di ogni singolo contratto.

2) Avviamento

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Avviamento 110.303 102.200 8.103

Gli avviamenti iscritti all'attivo derivano dalla differenza tra i prezzi pagati per le acquisizioni delle partecipazioni di controllo o dei rami aziendali meglio dettagliate nella tabella successiva, ed il "fair value" delle attività nette acquisite alla data di acquisizione.

L'avviamento ammonta a 110,3 milioni di euro e, rispetto ai 102,2 milioni di euro iscritti al 31 dicembre 2021, evidenzia un incremento pari a 8,1 milioni di euro interamente ascrivibile all'avviamento, provvisoriamente determinato, emerso a seguito del primo consolidamento a novembre 2022 della società Bludis S.r.l..

Informativa sulle verifiche per riduzione di valore delle attività: avviamento

Ambito di applicazione

Il principio contabile internazionale IAS 36 richiede di valutare l'esistenza di perdite di valore per le immobilizzazioni materiali e immateriali a vita utile definita in presenza di indicatori che facciano ritenere che tale problematica possa sussistere.

Nel caso dell'avviamento, così come delle eventuali altre attività immateriali a vita utile indefinita, tale verifica di valore viene effettuata annualmente - ovvero più frequentemente al realizzarsi di eventi straordinari negativi implicanti una presunzione di perdita di valore, i c.d. "triggering events" attraverso il processo di "impairment test".

Non rappresentando l'avviamento, in base ai principi contabili internazionali, un'attività a sé stante in quanto non capace di generare flussi di cassa indipendentemente da altre attività o gruppi di attività, esso non può essere assoggettato ad "impairment test" in via separata rispetto alle attività cui esso è riconducibile. Ne consegue che l'avviamento deve essere allocato ad una "CGU-Cash Generating Unit" ovvero un gruppo di CGU essendo il limite massimo di aggregazione coincidente con la nozione di "settore" contenuta nell'IFRS 8.

Unità generatrici di flussi finanziari: identificazione e allocazione dell'avviamento

La tabella seguente riporta i valori dei singoli avviamenti suddivisi per singola operazione di aggregazione che li ha originati ed una vista nella quale vengono individuate le legal entity che hanno realizzato le aggregazioni aziendali da cui è stato generato l'avviamento:

(euro/000) Società Valore degli
avviamenti
Assotrade S.p.A. Esprinet S.p.A. 5.500
Pisani S.p.A. Esprinet S.p.A. 3.878
Esprilog S.r.l. Esprinet S.p.A. 2.115
Celly S.p.A. (1) Esprinet S.p.A. 1.853
Mosaico S.r.l. Esprinet S.p.A. 5.804
4 Side S.r.l. Esprinet S.p.A. 121
Dacom S.p.A Esprinet S.p.A. 113
Bludis S.r.l. Esprinet S.p.A. 8.103
Memory Set S.a.u. e UMD S.a.u. (2) Esprinet Iberica 58.561
Esprinet Iberica S.L.U. (3) Esprinet Iberica 1.040
Vinzeo S.a.u. Esprinet Iberica 5.097
V-Valley Iberian S.L.U. Esprinet Iberica 4.447
GTI Group Esprinet Iberica 13.671
Totale operazioni di aggregazione 110.303
Esprinet S.p.A. 27.487
Esprinet Iberica S.L.U. 82.816
Totale operazioni per società 110.303

  • (1) Valore al netto della svalutazione effettuata nell'esercizio 2020 per 2,3 milioni di euro
  • (2) Valore al netto della svalutazione effettuata nell'esercizio 2011 per 17,8 milioni di euro
  • (3) Corrisponde ai costi di transazione sostenuti per le acquisizioni UMD e Memory Set

Il procedimento di allocazione degli avviamenti alle singole CGU, intese come aggregazioni omogenee capaci di generare autonomamente flussi di cassa mediante l'utilizzo continuativo delle attività ad esse imputabili, ha inteso ricondurre detti avviamenti alle unità organizzative elementari in cui le attività acquisite sono confluite da un punto di vista strettamente operativo.

La tabella seguente sintetizza l'allocazione degli avviamenti alle n. 2 Cash Generating Unit ("CGU") individuate, in coerenza con la combinazione delle aree di business utilizzate ai fini della Informativa di Settore (Segment Information) richiesta dai principi contabili internazionali. La stessa tabella, inoltre, evidenzia le correlazioni fra aree di business ed entità giuridicamente autonome facenti parte del Gruppo:

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Esprinet S.p.A. 27.487 19.384 8.103 CGU 1 Distribuzione B2B di Information Technology e Consumer Electronics (Italia)
Esprinet Iberica
S.l.u.
82.816 82.816 - CGU 2 Distribuzione B2B di Information Technology e Consumer Electronics (Penisola
Iberica)
Totale 110.303 102.200 8.103

Tale allocazione riflette la struttura organizzativa e di business del Gruppo, il quale opera nel core business della distribuzione "business-to-business" di tecnologia (i.e. indirizzata esclusivamente a clientela aziendale formata da rivenditori che a loro volta si rivolgono agli utilizzatori finali, sia privati che aziende) in Italia e nella Penisola Iberica (Spagna e Portogallo). Tali mercati sono presidiati attraverso due strutture organizzative ed operative sostanzialmente autonome ed una struttura "corporate" cui competono le funzioni di coordinamento ed indirizzo delle attività che formano il "core" della catena del valore tipica di un distributore (vendite, acquisti, marketing di prodotto, logistica).

Nel seguito si descrive il processo seguito nella verifica di valore sugli avviamenti al 31 dicembre 2022 come sopra descritti ed i risultati di tale verifica.

A) Framework valutativo

Il framework valutativo e le principali impostazioni procedurali in ordine alle nozioni di valore ed ai criteri e metodologie di stima utilizzate nelle valutazioni sono sintetizzate nel seguito.

Per la determinazione del valore recuperabile delle singole CGU è stata utilizzata l'accezione del "valore d'uso". Il valore recuperabile così determinato è stato confrontato con il valore contabile ("carrying amount").

Il valore d'uso è definito come il valore attuale alla data di analisi dei flussi finanziari futuri, in entrata ed in uscita, che si stima si origineranno dall'uso continuativo dei beni riferiti ad ogni singola CGU sottoposta a verifica.

Ai fini della determinazione del valore d'uso si utilizza, quale metodologia finanziaria comunemente accettata, il modello c.d. "DCF-Discounted Cash Flow" il quale prevede l'attualizzazione dei futuri flussi di cassa stimati tramite l'applicazione di un appropriato tasso di sconto. La variante utilizzata è del tipo "asset side" e presuppone l'attualizzazione dei flussi di cassa generati dall'attività operativa al lordo delle componenti di natura finanziaria, essendo i flussi di cassa calcolati al netto delle imposte figurative attraverso l'applicazione al risultato operativo (EBIT) di un'aliquota fiscale stimata.

Per la CGU 1 localizzata in Italia sono state applicate le aliquote effettive determinate in base alla legislazione fiscale italiana e derivanti dal calcolo delle diverse aliquote IRES (24%) ed IRAP (3,9%) sulle relative basi imponibili, tenuto conto della differente struttura delle basi imponibili e dei requisiti di indeducibilità di alcuni costi.

Per la CGU 2 domiciliata in Spagna l'aliquota fiscale effettiva stimata corrisponde a quella marginale, pari al 25%, in quanto la contribuzione delle attività portoghesi al "tax rate" medio ponderato viene omesso in quanto irrilevante.

Di seguito si riportano le informazioni richieste dai principi contabili internazionali in ordine alle principali scelte operate ai fini del calcolo dei valori recuperabili.

Identificazione dei flussi finanziari

Le valutazioni finanziarie ai fini del calcolo del "valore d'uso" si basano su piani quinquennali, approvati dal Consiglio di Amministrazione della capogruppo Esprinet in data 14 marzo 2023, costruiti partendo da un budget gestionale redatto a fini interni per l'esercizio 2023 e da questo estrapolando, mediante l'applicazione di tecniche previsionali tendenti a trattare differentemente i costi fissi da quelli variabili, i risultati per il periodo 2024-2027.

Come prescritto dallo IAS 36, paragrafo 50, i flussi finanziari considerati ai fini della stima sono al lordo degli oneri finanziari, secondo l'approccio "asset side" già descritto, e sono espressi in termini nominali.

Attraverso tale modalità, i flussi finanziari sono stati identificati come il profilo dei flussi "normale", ossia caratterizzato dal più elevato grado di probabilità di manifestazione (c.d. "approccio probabilistico") nella costruzione dei piani di sviluppo economico nel periodo 2023E-2027E, e quindi in grado di meglio rappresentare la migliore stima del management circa l'evoluzione dei risultati di ciascuna attività.

In applicazione del principio IFRS 16 ("Leases") si è provveduto anche alla considerazione, nella costruzione dei piani previsionali, della sostituzione di canoni di affitto e leasing operativi con ammortamenti ed interessi.

Nella prospettiva della determinazione del "valore d'uso" attraverso una metodologia basata sull'attualizzazione di flussi finanziari ciò ha comportato, al fine di preservare il principio di "neutralità valutativa" (esclusi gli effetti fiscali), alcuni aggiustamenti ai cash flow previsionali.

In particolare, al fine di garantire la sostenibilità operativa ai piani si è ipotizzato in concomitanza della decadenza dei contratti di affitto principali di stipulare nuovi contratti alle medesime condizioni, il che si è tradotto in un flusso di investimenti figurativo corrispondente al valore del "Right of Use" dei beni ripristinati. Grazie a tale accorgimento si sono potuti correttamente catturare i fabbisogni di reinvestimento necessari per garantire la generazione di cassa prevista dal piano.

Modalità di previsione

Ai fini delle previsioni si è fatto strettamente riferimento alle condizioni correnti di utilizzo di ogni singola CGU, prescindendo cioè dai flussi ottenibili da eventuali investimenti incrementativi e/o ristrutturazioni che rappresentino una discontinuità rispetto alla normale operatività aziendale, quale ad esempio il nuovo modello di business del "Renting" che è stato avviato nel corso dell'esercizio e che verrà sviluppato nei prossimi anni.

Flussi scontati o ponderati per le probabilità

Nella predisposizione dei piani previsionali utilizzati nei modelli di "DCF-Discounted Cash Flow" i trend attesi di ricavi e margini lordi di prodotto sono stati definiti sulla base di dati ed informazioni sul settore distributivo e sui consumi di tecnologia di consenso ricavate da fonti comunemente ritenute affidabili (Sirmi, IDC, Euromonitor), ipotizzando per le CGU differenti trend relativi a seconda di posizionamenti competitivi, strategie e condizioni ambientali.

La verifica di sostenibilità operativa dei piani previsionali si è incentrata sulla tenuta dei "modelli di business" e dei vantaggi competitivi per ciascuna CGU, anche sulla base delle migliori evidenze esterne in merito alle prospettive di ciascun settore/mercato di riferimento e delle performance storicamente realizzate.

La sostenibilità finanziaria dei piani si basa sull'analisi della intrinseca coerenza tra cash-flow attesi lungo l'orizzonte di piano ei fabbisogni prospettici di investimenti in capitale circolante e fisso, tenuto conto delle riserve di liquidità.

Tasso di attualizzazione

Il tasso di attualizzazione utilizzato è rappresentativo del rendimento richiesto dai fornitori di capitale sia di rischio che di debito e tiene conto dei rischi specifici delle attività relative a ciascuna singola CGU. Tale tasso corrisponde ad una nozione di costo del capitale nell'accezione del "WACC-Weighted Average Cost of Capital" ed è unico per la valutazione del Valore Terminale e l'attualizzazione dei flussi nel periodo di previsione esplicita.

In particolare, ai fini della determinazione del costo del capitale proprio ("Levered Cost of Equity") si è calcolato il Coefficiente Beta Unlevered mediano di un campione di società comparabili, quotate su mercati regolamentati, operanti a livello internazionale che, successivamente, è stato oggetto di "releveraging" sulla base di una struttura finanziaria-obiettivo per ciascuna delle CGU in ipotesi coincidente con la struttura finanziaria media del campione. In tal modo si è realizzata la condizione di indipendenza del tasso di sconto dalla struttura finanziaria attuale. Il campione di società comparabili utilizzato per le due CGU è composto dalle seguenti società:

Società Paese
AB S.A. Polonia
Action S.A. Polonia
ALSO Holding AG Svizzera
Arrow Electronics, Inc. USA
ASBISc Enterprises Plc Cipro
Datatec Limited Sud Africa
Exclusive Networks S.A. Francia
Logicom Public Ltd Cipro
Sesa Italia
TD SYNNEX Corporation USA

Nel seguito si riportano le componenti del tasso di attualizzazione:

  • il costo lordo del capitale proprio, determinato dalla sommatoria tra il "Risk Free Rate", pari al tasso di rendimento medio nell'ultimo trimestre 2022 del titolo governativo decennale "benchmark" di Italia (CGU1) e Spagna (CGU), il "Market Risk Premium" e l'"Additional Risk Premium" stimati sulla base di banche dati comunemente utilizzate da analisti e investitori;
  • il coefficiente Beta Levered, determinato sulla base della media periodica del campione delle società comparabili;
  • il costo lordo marginale del debito, ottenuto come sommatoria tra "Base Rate", pari al tasso di riferimento medio nell'ultimo trimestre 2022 dell'IRS decennale, ed un "credit spread" stimato sulla base di banche dati comunemente utilizzate da analisti e investitori;
  • l'aliquota fiscale, pari all'aliquota nominale dell'imposta sui redditi societari dei Paesi in cui le CGU sono fiscalmente domiciliate (Italia e Spagna).

Lo IAS 36, par. 55, richiede che il tasso di attualizzazione sia calcolato al lordo delle imposte ("pretax"), consentendo tuttavia che l'attualizzazione dei flussi possa essere condotta anche impiegando un tasso stimato al netto dell'effetto fiscale ("post-tax"), a condizione che anche i flussi attesi siano espressi netto dell'effetto fiscale.

Nondimeno il WACC calcolato nella versione post-tax è stato anche convertito nel WACC pre-tax equivalente definito come il WACC al lordo delle imposte che conduce al medesimo risultato in termini

di attualizzazione dei flussi finanziari al lordo delle imposte. Si veda la tabella sottostante per i dettagli.

Valore Terminale

Il Valore Terminale rilevato in corrispondenza del termine del periodo di previsione esplicita è stato calcolato sulla base del "Perpetuity Method" (modello di capitalizzazione illimitata del flusso di cassa dell'ultimo anno), ipotizzando una crescita dal 5° anno in avanti del flusso finanziario sostenibile nel lungo periodo ad un tasso costante ("g").

Tale tasso è pari, per ipotesi, al tasso di inflazione atteso per il 2027 (fonte: Fondo Monetario Internazionale) in Italia (2,00%) e Spagna (1,70%) relativamente alle CGU 1 e 2.

B) Assunto di base / Variabili critiche

La tabella seguente riporta la descrizione dei principali assunti di base su cui è stato determinato il valore recuperabile per ciascuna CGU con riferimento alle modalità tecniche con cui è stato costruito il "DCF Model":

Italia
IT&CE "B2B"
CGU 1
Spagna
IT&CE "B2B"
CGU 2
Flussi finanziari attesi:
Periodo di previsione analitica 5 anni 5 anni
"g" (tasso di crescita a lungo termine) 2,00% 1,70%
Tassi di attualizzazione:
Costo del capitale di rischio 12,23% 11,22%
Costo lordo marginale del capitale di debito 5,67% 5,67%
Aliquota fiscale 24,00% 25,00%
Struttura finanziaria-obiettivo (D/D+E) 0,25 0,25
Struttura finanziaria-obiettivo (E/D+E) 0,75 0,75
WACC post-tax 10,25% 9,50%
WACC pre-tax 13,80% 12,35%

Per quanto attiene alle assunzioni-chiave utilizzate nelle proiezioni dei flussi e nel calcolo del valore d'uso si segnala che i valori delle CGU sono particolarmente sensibili ai seguenti parametri:

  • tassi di crescita dei ricavi;
  • margine lordo di prodotto/margine di contribuzione ai costi fissi;
  • grado di leva operativa;
  • tasso di attualizzazione dei flussi;
  • tasso di crescita "g" applicato al flusso di cassa dell'anno terminale per ricavare il Valore Terminale.

C) Indicatori di perdita di valore e "impairment test"

È stata valutata la sussistenza, e nel caso esaminata la concreta implicazione, per ciascuna CGU, di fattori di presunzione di perdita di valore ("triggering events") che possano avere sia natura esogena rispetto al Gruppo che interna. In particolare sono stati presi in esame:

  • eventuale deterioramento delle condizioni macroeconomiche e macrofinanziarie;

  • eventuale deterioramento dell'ambiente economico e del mercato di operatività;

  • eventuali discontinuità operative;
  • eventuale discontinuità nei fattori di costo;

  • eventuale andamento sfavorevole dei tassi di mercato o di altri tassi di remunerazione del capitale tali da condizionare il tasso di attualizzazione utilizzato nel calcolo del valore d'uso;

  • eventuale verificarsi di eventi gestionali negativi;
  • eventuale riduzione del valore di capitalizzazione di Borsa rispetto al patrimonio netto contabile.

Relativamente al valore di capitalizzazione di Borsa rispetto al patrimonio netto contabile si rappresenta come, a prescindere dalle osservazioni teoriche e dai fattori tecnici che possono generare differenze tra le due grandezze, la valorizzazione di Borsa al 31 dicembre 2022 è risultata inferiore al Patrimonio Netto contabile di pertinenza del Gruppo (344,6 milioni di euro rispetto a 409,2 milioni di euro) mentre durante l'anno è stata superiore (415,5 milioni di euro) essendo la flessione stata allineata a quella registrata sulla gran parte dei titoli e listini in conseguenza del contesto macroeconomico del periodo,

Si è concluso che nessuno degli indicatori analizzati possa risultare evocativo di una perdita di valore di alcuna delle CGU analizzate.

D) Rettifiche di valore e "analisi di sensitività"

Le verifiche di "impairment" effettuate non hanno fatto emergere la necessità di svalutare alcuno dei valori degli avviamenti iscritti al 31 dicembre 2022 che vengono pertanto confermati.

A seguire si riportano i parametri che avrebbero dovuto assumere le variabili WACC e "g" perché ci fosse corrispondenza fra valore recuperabile e valore contabile:

Parametri di equivalenza:
Enterprise Value = Carrying Amount
Italia
IT&CE "B2B"
CGU 1
Spagna
IT&CE "B2B"
CGU 2
"g" (tasso di crescita a lungo termine) -1,54% -2,36%
WACC post-tax 12,60% 12,16%

In aggiunta ai flussi medi attesi utilizzati per determinare il valore d'uso, a mero titolo informativo così come richiesto dallo IAS 36 e sulla base delle indicazioni contenute nel documento congiunto di Banca d'Italia/Consob/Isvap n. 4 del 3 marzo 2010, sono state effettuate anche delle analisi di sensitività sulle seguenti variabili-chiave:

  • il tasso di crescita "g" dell'anno terminale utilizzato per ricavare i flussi di cassa oltre il periodo di previsione;
  • il tasso di attualizzazione dei flussi di cassa;
  • il livello di EBITDA atteso nel periodo di previsione esplicita.

I range di oscillazione rispetto allo "scenario unico" presi in esame sono i seguenti:

  • "g" inferiore del -50% e pari a zero;
  • WACC superiore di +100bps e +200bps;
  • EBITDA inferiore del -10% e del -20%.

A seguito di tali analisi, per entrambe le CGU, solo in scenari estremi scaturenti dalle diverse combinazioni delle assunzioni-chiave variate come sopra, ivi incluso lo scenario "worst" caratterizzato dall'utilizzo di un g pari a 0% (pari ad un "g" reale negativo rispettivamente del -2,0% e -1,7%), un WACC incrementato di +200bps ed un EBITDA di piano ridotto del -20%, il valore recuperabile risulta inferiore al valore netto contabile.

3) Immobilizzazioni immateriali

La tabella successiva evidenzia le variazioni intervenute nell'esercizio:

(euro/000) Costi
impianto
e ampliam.
Diritti di
utilizzo di
opere
dell'ingegno
Concessioni
licenze marchi
e diritti simili
Immob. in
corso
ed acconti
Altre Immob.
Immateriali
Totale
Costo storico 3 12.700 38 110 8.477 21.328
Fondo ammortamento (3) (11.952) (27) - (819) (12.801)
Saldo al 31/12/2021 - 748 11 110 7.658 8.527
Acquisiz.in aggregazioni d'imprese - costo storico - 102 750 - - 852
Acquisiz.in aggregazioni d'imprese - f.do ammort. - (11) (76) - - (87)
Incrementi costo storico - 1.405 99 - 1.504
Decrementi costo storico - - (1) - - (1)
Riclassifiche costo storico - 110 (110) - -
Incrementi fondo ammortamento - (483) (9) - (651) (1.143)
Totale variazioni - 1.123 664 (11) (651) 1.125
Costo storico 3 14.317 787 99 8.477 23.683
Fondo ammortamento (3) (12.446) (112) - (1.470) (14.031)
Saldo al 31/12/2022 - 1.871 675 99 7.007 9.652

La voce "Acquisizioni in aggregazioni d'imprese" per un valore di 0,8 milioni di euro si riferisce al primo consolidamento in data 3 novembre 2022 di Bludis S.r.l..

La voce "Diritti di brevetto industriale ed utilizzazione delle opere dell'ingegno" evidenzia incrementi relativi alle licenze software per il rinnovo pluriennale e l'aggiornamento del sistema informativo gestionale.

Le aliquote di ammortamento applicate per ciascuna categoria di bene non sono variate rispetto all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021.

6) Attività per imposte anticipate

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Attività per imposte anticipate 9.091 10.713 (1.622)

Il saldo di questa voce è rappresentato da differenze temporanee tra valori contabili e valori fiscalmente riconosciuti che il Gruppo prevede di recuperare nei futuri esercizi a seguito della realizzazione di utili imponibili.

La recuperabilità è sorretta dai redditi previsti in base ai piani previsionali costruiti a partire dalle previsioni economico-finanziarie 2023-27E del Gruppo Esprinet approvate dal Consiglio di Amministrazione di Esprinet S.p.A. in data 14 marzo 2023.

A seguire si riporta un dettaglio relativo alla composizione della voce in oggetto:

31/12/2022 31/12/2021
(euro/000) Ammontare
differenze
temporanee
Effetto fiscale
(aliquota %)
Importo Ammontare
differenze
temporanee
Effetto fiscale
(aliquota %)
Importo
Imposte anticipate:
Riporto perdite anni precedenti 10.128 24%-25%-21% 2.451 17.756 24%-25%-21% 4.341
Fondi rischi 813 24%-25% 198 965 24%-25% 232
Ammortamenti Goodwill 12.243 27,9%-25% 3.073 9.264 27,9%-25% 2.330
Svalutazione crediti 1.979 24%-25% 475 1.540 24%-25% 370
IFRS 16 - Leases 2.232 24%-25% 546 1.631 24%-25% 403
Obsolescenza magazzino 3.442 27,9%-22,5% 949 4.286 27,9%-22,5% 1.189
Delta rimanenze/storno margini
infragruppo
104 27,90% 29 290 27,90% 81
Compenso Ammin. non erogati 845 27,9%-25% 206 2.461 27,9%-25% 581
Indennità suppletiva clientela 574 27,90% 160 634 27,90% 177
Fondo resi 1.660 27,9%-25%-22,5% 449 1.170 27,9%-25%-22,5% 317
Altro 2.473 24%-25%-27,9%-10% 555 3.058 24%-25%-27,9%-10% 692
Attività per imposte anticipate 9.091 10.713

La voce Altro si riferisce principalmente alle imposte anticipate che scaturiscono dalle differenze temporanee originatesi sulle perdite su cambi da valutazione, sulla valutazione attuariale del TFR e sulle rettifiche che scaturiscono dall'applicazione dei principi contabili internazionali non esplicitamente indicate.

La ripartizione temporale del previsto utilizzo del credito per imposte anticipate è la seguente:

(euro/000) Entro 1 anno 1-5 anni Oltre 5 anni Totale
Attività per imposte anticipate 31/12/2022 2.731 3.062 3.298 9.091
31/12/2021 2.934 5.223 2.556 10.713

9) Crediti ed altre attività non correnti

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Crediti per depositi cauzionali 2.348 2.422 (74)
Crediti ed altre attività non correnti 2.348 2.422 (74)

I Crediti per depositi cauzionali si riferiscono principalmente ai depositi cauzionali per utenze per contratti di locazione in essere.

10) Rimanenze

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Prodotti finiti e merce 677.274 535.338 141.936
Fondo svalutazione rimanenze (4.586) (5.836) 1.250
Rimanenze 672.688 529.502 143.186

L'importo delle rimanenze, pari a 672,7 milioni di euro, registra un incremento di 143,2 milioni di euro rispetto allo stock esistente al 31 dicembre 2021. La variazione risulta influenzata da un aumento dei giorni di rotazione delle rimanenze di magazzino, controbilanciato da un miglioramento di circa 14,1 milioni di euro, relativo a prodotti in viaggio dai fornitori o verso i clienti (133,3 milioni di euro complessivamente al 31 dicembre 2022 e 147,5 milioni di euro al 31 dicembre 2021),

Il Fondo svalutazione rimanenze, pari a 4,6 milioni di euro, è preordinato a fronteggiare i rischi connessi al presumibile minor valore di realizzo di stock obsoleti ed a lenta movimentazione.

La sua movimentazione è rappresentabile come segue:

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Fondo svalutazione rimanenze iniziale 5.836 7.017 (1.181)
Utilizzi/Rilasci (2.364) (4.832) 2.468
Accantonamenti 1.114 3.553 (2.439)
Acquisizioni da aggregazioni di imprese - 98 (98)
Fondo svalutazione rimanenze finale 4.586 5.836 (1.250)

La voce relativa agli "Accantonamenti" riflette la migliore stima effettuata dal management sulla recuperabilità del valore delle giacenze in magazzino al 31 dicembre 2022.

11) Crediti verso clienti

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Crediti lordi verso clienti 705.687 590.290 115.397
Fondo svalutazione crediti (4.616) (4.768) 152
Crediti netti verso clienti 701.071 585.522 115.549

I Crediti verso clienti derivano dalle normali operazioni di vendita poste in essere dal Gruppo nell'ambito della ordinaria attività di commercializzazione. Tali operazioni sono effettuate per la quasi totalità verso clienti residenti nei Paesi dove il Gruppo è presente, denominate quasi integralmente in euro e sono regolabili monetariamente nel breve termine.

I Crediti lordi verso clienti includono 3,3 milioni di euro (0,3 milioni di euro nel 2021) di crediti ceduti pro-solvendo a società di factoring, risultano rettificati da note credito da emettere verso i clienti per un valore pari a 105,5 milioni di euro (79,1 milioni di euro a fine 2021) e comprendono 150,5 milioni di euro di crediti valutati al fair value (147,2 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

La variazione dei crediti lordi è determinata, oltre che dai volumi complessivi di fatturato e dal loro andamento nel tempo, a loro volta determinati anche da fattori stagionali, anche dall'impatto dei programmi rotativi di smobilizzo dei crediti commerciali (i.e. ca. 540,2 milioni di euro al 31 dicembre 2022 rispetto a 561,0 milioni nel 2021).

L'adeguamento al valore di presunto realizzo dei crediti è ottenuto mediante l'iscrizione di un apposito fondo svalutazione crediti alimentato da accantonamenti determinati sulla base di un processo di valutazione analitica per singolo cliente, in relazione ai relativi crediti scaduti ed ai contenziosi commerciali in essere, tenuto conto delle coperture assicurative (per ulteriori informazioni si rimanda alla sezione "Informativa su rischi e strumenti finanziari"). La sua movimentazione è di seguito rappresentata:

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Fondo svalutazione crediti iniziale 4.768 6.183 (1.415)
Utilizzi/Rilasci (2.831) (3.513) 682
Accantonamenti 2.665 1.661 1.004
Acquisizioni da aggregazioni di imprese 14 437 (423)
Fondo svalutazione crediti finale 4.616 4.768 (152)

La voce "Acquisizioni in aggregazioni d'imprese" per un valore di 14mila euro si riferisce al primo consolidamento in data 3 novembre 2022 di Bludis S.r.l..

12) Crediti tributari per imposte correnti

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Crediti tributari per imposte correnti 1.113 310 803

I Crediti tributari per imposte correnti sono riferiti alla prevalenza degli acconti Ires ed Irap calcolati sui redditi dell'esercizio precedente ma, eccedenti rispetto alle imposte correnti maturate nel 2022 dalla controllante Esprinet S.p.A. (745mila euro), da 4Side S.r.l. (26mila euro), da Dacom S.p.A. (182mila euro) ed IdMAINT S.r.l. (73mila euro). La restante parte del saldo (87mila euro) si riferisce a crediti vantati verso l'erario portoghese e marocchino in attesa di recupero.

13) Altri crediti e attività correnti

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Crediti verso imprese collegate (A) - - -
Crediti tributari per ritenute d'acconto 23 - 23
Crediti tributari per imposta sul valore aggiunto 2.451 4.509 (2.058)
Crediti tributari altri 35.775 32.149 3.626
Altri crediti tributari (B) 38.249 36.658 1.591
Crediti verso società di factoring 3.207 3.128 79
Crediti finanziari verso altri 10.336 9.857 479
Crediti verso assicurazioni 424 2.852 (2.428)
Crediti verso fornitori 9.890 13.753 (3.863)
Crediti verso dipendenti 6 16 (10)
Crediti verso altri 126 152 (26)
Crediti verso altri (C) 23.989 29.758 (5.769)
Risconti attivi (D) 6.670 3.914 2.756
Altri crediti e attività correnti (E= A+B+C+D) 68.908 70.330 (1.422)

I Crediti tributari per imposta sul valore aggiunto riguardano crediti IVA maturati per circa 1,8 milioni di euro dalla società di diritto italiano controllata V-Valley S.r.l. e per circa 0,7 milioni di euro dalle controllate del Sottogruppo Spagna.

I Crediti tributari altri si riferiscono quasi interamente al credito della capogruppo Esprinet S.p.A. nei confronti dell'Erario conseguente al pagamento, effettuato a titolo provvisorio, di cartelle esattoriali relative ad imposte indirette in relazione alle quali sono in corso dei contenziosi per i cui dettagli si rimanda alla sezione "Evoluzione dei contenziosi del Gruppo" all'interno dei commenti alla voce "26) Fondi non correnti e altre passività".

I Crediti verso società di factoring, interamente riferiti alla capogruppo, sono ascrivibili all'ammontare residuo dei proventi non ancora incassati delle cessioni pro-soluto di crediti commerciali effettuate alla fine di dicembre 2022. Alla data di redazione della presente relazione il credito scaduto risulta quasi interamente incassato.

I Crediti finanziari verso altri, interamente ascrivibili alla capogruppo, si riferiscono al deposito cauzionale costituito presso l'acquirente dei crediti ceduti nell'operazione di cartolarizzazione posta in essere dal Gruppo e finalizzato ad assicurare copertura alle diluizioni che potrebbero aversi nell'ambito di tale attività o nei mesi successivi alla chiusura dell'operazione.

I Crediti verso assicurazioni includono i risarcimenti assicurativi, al netto delle franchigie, riconosciuti dalle compagnie di assicurazione per sinistri di varia natura ed in attesa di liquidazione il cui incasso si stima che possa ragionevolmente avere luogo nell'esercizio successivo.

I Crediti verso fornitori al 31 dicembre 2022 riguardano le note di credito ricevute dal valore complessivo superiore ai debiti in essere a fine dicembre per un disallineamento tra le tempistiche della loro quantificazione e quelle di pagamento dei fornitori. Essi accolgono inoltre crediti per anticipazioni richieste dai fornitori prima dell'evasione degli ordini di acquisto oltre che i crediti verso spedizionieri per anticipazioni IVA e diritti doganali su importazioni.

17) Disponibilità liquide

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Depositi bancari e postali 172.167 491.455 (319.288)
Denaro e valori in cassa 18 16 2
Totale disponibilità liquide 172.185 491.471 (319.286)

Le disponibilità liquide sono pressoché interamente costituite da saldi bancari, tutti immediatamente disponibili. Esse hanno una natura in parte temporanea in quanto si originano per effetto del normale ciclo finanziario di breve periodo di incassi/pagamenti che prevede in particolare una concentrazione di incassi dai clienti a metà e fine mese, laddove le uscite finanziarie legate ai pagamenti ai fornitori hanno un andamento più lineare.

Il valore di mercato delle disponibilità liquide coincide con il valore contabile.

Patrimonio netto

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Capitale sociale (A) 7.861 7.861 -
Riserve e utili a nuovo (B) 367.340 354.337 13.003
Azioni proprie (C) (13.330) (20.263) 6.933
Totale riserve (D=B+C) 354.010 334.074 19.936
Risultato dell'esercizio (E) 47.346 44.183 3.163
Patrimonio netto (F=A+D+E) 409.217 386.118 23.099
Patrimonio netto di terzi (G) - 0 (0)
Totale patrimonio netto (H=F+G) 409.217 386.118 23.099

Nel seguito sono commentate le principali variazioni che hanno inciso sulle voci che compongono il patrimonio netto:

19) Capitale sociale

Il Capitale sociale della società Esprinet S.p.A., interamente sottoscritto e versato al 31 dicembre 2022, è pari a 7.860.651 euro ed è costituito da n. 50.417.417 azioni, prive di indicazione del valore nominale, in seguito agli annullamenti avvenuti in data 22 giugno 2020 per n. 1.470.217 azioni ed in data 10 maggio 2022 per n. 516.706 azioni, così come previsto dalle delibere delle Assemblee dei Soci di pertinenza.

20) Riserve

Riserve e utili a nuovo

Il valore delle Riserve e utili a nuovo è aumentato di 13,0 milioni di euro principalmente per l'effetto combinato tra la destinazione degli utili dell'esercizio precedente e la distribuzione ai soci dei dividendi.

All'interno delle Riserve è iscritto anche il controvalore dei diritti di assegnazione gratuita di azioni Esprinet ad Amministratori e dirigenti del Gruppo in relazione al Piano di incentivazione azionaria 2021-2023 approvato dall'Assemblea dei Soci di Esprinet S.p.A. del 7 aprile 2021.

Il valore di tali diritti è stato rilevato nel conto economico tra i costi del personale dipendente e tra i costi degli amministratori, ed è stato quantificato in base agli elementi dettagliatamente descritti nella sezione "Piani di incentivazione azionaria" all'interno del successivo capitolo "8. Commento alle voci di conto economico" cui si rimanda.

Per ulteriori dettagli si rinvia al Prospetto delle variazioni di patrimonio netto consolidato.

Azioni proprie in portafoglio

L'importo si riferisce al prezzo di acquisto totale delle n. 1.011.318 azioni Esprinet S.p.A. possedute dalla Società ed asservite al Piano di incentivazione azionaria 2021-2023.

La variazione rispetto ai n. 1.528.024 titoli posseduti al 31 dicembre 2021 deriva dall'annullamento in data 10 maggio 2022 di n. 516.706 azioni in attuazione della delibera dell'Assemblea dei Soci di Esprinet S.p.A. del 14 aprile 2022.

21) Risultato netto dell'esercizio

Gli utili dell'esercizio di pertinenza del Gruppo ammontano a 47,3 milioni di euro, in aumento rispetto ai 44,2 milioni di euro dell'esercizio precedente.

Passività non correnti

22) Debiti finanziari (non correnti)

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Debiti verso banche 71.118 106.531 (35.413)

I Debiti verso banche sono rappresentati dalla valutazione al costo ammortizzato della parte scadente oltre l'esercizio successivo dei finanziamenti a medio-lungo termine contratti dalle società del Gruppo.

La variazione rispetto all'esercizio precedente è conseguente all'effetto combinato fra la sottoscrizione di nuovi finanziamenti nel corso dell'esercizio, la riclassifica nei debiti correnti, così come previsto dai piani di ammortamento dei finanziamenti, delle rate scadenti entro dodici mesi.

I dettagli sui finanziamenti in essere sono riportati nel paragrafo "Indebitamento finanziario netto e covenant su finanziamenti" cui si rimanda.

31) Passività finanziarie per leasing (non correnti)

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Passività finanziarie per leasing (non correnti) 101.661 102.253 (592)

La passività è correlata ai Diritti d'uso in essere alle date di bilancio di riferimento.

La variazione è così dettagliabile:

(euro/000) 31/12/2022
31/12/2021
Var.
Passività finanziarie per leasing (non correnti) 102.253 93.999 8.254
Acquisizioni da aggregazioni di imprese 1.098 - 1.098
Incremento valore contratti sottoscritti 9.683 18.482 (8.799)
Risoluzione/modifiche contratti - (373) 373
Riclassifica debito non corrente (11.373) (9.855) (1.518)
Passività finanziarie per leasing (non correnti) 101.661 102.253 (592)

La seguente tabella analizza le scadenze della passività finanziaria iscritta al 31 dicembre 2022:

(euro/000) entro 5 anni oltre 5 anni 31/12/2022
Passività finanziarie per leasing (non correnti) 50.195 51.466 101.661

Con riferimento all'applicazione dell'IFRS16 avvenuta a partire dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2019, il Gruppo non ha applicato il principio ai leasing delle attività immateriali.

Si rileva inoltre che, per quanto riguarda il lease term, il Gruppo analizza i contratti di leasing andando a definire per ciascuno di essi il periodo "non cancellabile" unitamente agli effetti di eventuali clausole di estensione o terminazione anticipata il cui esercizio sia ritenuto ragionevolmente certo. Nello specifico, per gli immobili tale valutazione ha considerato i fatti e le circostanze specifiche di ciascuna attività. Per quanto riguarda le altre categorie di beni, principalmente auto aziendali, il Gruppo ha generalmente ritenuto non probabile l'esercizio di eventuali clausole di estensione o terminazione anticipata in considerazione delle prassi abitualmente seguite dal Gruppo.

Infine, le passività correlate ai diritti d'uso sono valutate considerando i pagamenti variabili dovuti per il leasing legati ad indici o tassi (es: indice ISTAT) laddove previsto contrattualmente.

24) Passività per imposte differite

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Passività per imposte differite 16.646 14.784 1.862

Il saldo di questa voce è rappresentato dalle maggiori imposte dovute a differenze temporanee originatesi tra i valori delle attività e passività iscritte in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali che il Gruppo dovrà versare nei prossimi esercizi.

A seguire si riporta un dettaglio relativo alla composizione della voce in oggetto:

31/12/2022 31/12/2021
(euro/000) Ammontare
differenze
temporanee
Effetto fiscale
(aliquota %)
Importo Ammontare
differenze
temporanee
Effetto fiscale
(aliquota %)
Importo
Imposte differite:
Ammortamento avviamenti 56.847 27,9%-25% 14.543 49.966 27,9%-25% 12.814
Customer Relationship 7.007 25,00% 1.752 7.658 25,00% 1.915
Altro 1.417 24%-27,9%-25% 351 223 24%-27,9%-25% 55
Passività per imposte differite 16.646 14.784

La voce Altro si riferisce principalmente alle imposte differite che derivano dalle differenze temporanee originatesi sulla inclusione degli oneri accessori nel valore delle rimanenze e sugli utili su cambi da valutazione.

La ripartizione temporale delle imposte differite è la seguente:

(euro/000) Entro 1 anno 1-5 anni Oltre 5 anni Totale
Passività per imposte differite 31/12/2022 511 652 15.483 16.646
31/12/2021 57 652 14.075 14.784

25) Debiti per prestazioni pensionistiche

I Debiti per prestazioni pensionistiche comprendono gli importi a titolo di indennità TFR e altri benefici maturati a fine periodo dal personale dipendente e valutati secondo criteri attuariali ai sensi dello IAS 19.

L'ammontare del fondo è interamente ascrivibile alle società italiane non essendo previste per le società del Gruppo operanti all'estero forme integrative analoghe.

La tabella successiva rappresenta le variazioni intervenute in tale voce nel corso dell'esercizio:
(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Saldo iniziale 5.232 4.847 385
Acquisizioni da aggregazioni di imprese 657 1.060 (403)
Costo del servizio 171 35 136
Oneri finanziari 53 19 34
(Utili)/perdite attuariali (428) (133) (295)
Prestazioni corrisposte (334) (596) 262
Altri movimenti 3 - 3
Debiti per prestazioni pensionistiche 5.354 5.232 122

I valori riconosciuti al conto economico nell'esercizio risultano essere i seguenti:

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Oneri contabilizzati nel "Costo del lavoro" 171 35 136
Oneri contabilizzati negli "Oneri finanziari" 53 19 34
Totale 224 54 170

Lo scostamento di valore rilevato nella voce "(utili)/perdite attuariali" rispetto allo scorso anno è dovuto essenzialmente al disallineamento tra le assunzioni prospettiche utilizzate nella valutazione al 31 dicembre 2021 e l'effettiva evoluzione del fondo al 31 dicembre 2022 (aderenti, liquidazioni effettuate, rivalutazione del beneficio). Il tasso di attualizzazione utilizzato esprime i rendimenti di mercato, alla data di riferimento del bilancio, di un paniere di titoli obbligazionari di aziende primarie aventi scadenza correlata alla permanenza media residua dei dipendenti delle società del Gruppo. (superiore a 10 anni) 7 .

La voce "Acquisizioni in aggregazioni d'imprese" si riferisce al primo consolidamento in data 3 novembre 2022 di Bludis S.r.l..

Per la contabilizzazione dei benefici riservati ai dipendenti è stata utilizzata la metodologia denominata "Project unit credit method" mediante l'utilizzo di ipotesi demografiche e delle seguenti ipotesi economico-finanziarie:

a) Ipotesi demografiche

  • ai fini della stima della probabilità di morte sono state utilizzate le medie nazionali della popolazione italiana rilevate dall'Istat nell'anno 2002 distinte per sesso;
  • ai fini della stima della probabilità di inabilità sono state utilizzate le tabelle del modello INPS utilizzate per le proiezioni fino al 2010, distinte per sesso. Tali probabilità sono state costruite partendo dalla distribuzione per età e sesso delle pensioni vigenti al 1° gennaio 1987 con decorrenza 1984, 1985, 1986 relative al personale del ramo credito;
  • ai fini della stima dell'epoca di pensionamento per il generico lavoratore attivo si è supposto il raggiungimento del primo dei requisiti pensionabili validi per l'Assicurazione Generale Obbligatoria;
  • ai fini della stima della probabilità di uscita dall'attività lavorativa per cause diverse dalla morte è stata considerata una frequenza annua del 6% ricavata dall'esame delle serie statistiche disponibili per le società del Gruppo ad eccezione della controllata 4Side S.r.l. per la quale è stata considerata una frequenza annua del 10%;
  • ai fini della stima della probabilità di anticipazione si è supposto un tasso annuo del 3%.

B) Ipotesi economico-finanziarie

31/12/2022 31/12/2021
Tasso di inflazione (1) 5,90% 1,20%
Tasso di attualizzazione (2) 3,63% 0,98%
Tasso di incremento retributivo Inflazione +
1,5%
2,70%
Tasso annuo di rivalutazione (3) 5,93% 2,40%

(1) 5,9% per il 2023, 2,3% per il 2024, 2,0% dal 2025.

(2) Si precisa che, come parametro di riferimento, è stato utilizzato l'indice iBoxx Eurozone Corporates AA 7-10.

(3) 5,93% per il 2023, 3,3% per il 2024, 3,0% dal 2025.

7 In particolare, si precisa che come parametro di riferimento viene utilizzato l'indice iBoxx Eurozone Corporates AA7-10.

Analisi di sensitività

Secondo quanto richiesto dallo IAS 19 Revised, occorre effettuare un'analisi di sensitività al variare delle principali ipotesi attuariali inserite nel modello di calcolo.

E' stato considerato come scenario base quello descritto nei paragrafi precedenti e da quello sono state aumentate e diminuite le ipotesi più significative, ovvero il tasso medio annuo di attualizzazione, il tasso medio di inflazione ed il tasso di turn over, rispettivamente, di mezzo, di un quarto, e di due punti percentuali. I risultati ottenuti possono essere sintetizzati nella tabella seguente:

Analisi di sensitività
(euro) Gruppo Esprinet
Past Service Liability
Tasso annuo di attualizzazione 0,50% 5.159.578
-0,50% 5.560.294
Tasso annuo di inflazione 0,25% 5.407.080
-0,25% 5.301.309
Tasso annuo di turnover 2,00% 5.382.190
-2,00% 5.332.052

Secondo quanto stabilito dal principio è stata anche effettuata la stima dei pagamenti attesi (in valore nominale) nei prossimi anni come riportato nella seguente tabella:

(Euro) Cash Flow futuri
Year Gruppo Esprinet
0 - 1 461.953
1 - 2 451.825
2 - 3 443.314
3 - 4 427.490
4 - 5 624.444
5 - 6 482.438
6 - 7 565.558
7 - 8 384.867
8 - 9 531.609
9 - 10 491.829
Over 10 4.913.614

49) Debiti per acquisto partecipazioni (non correnti)

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Debiti per acquisto partecipazioni (non correnti) 600 1.615 (1.015)

La voce Debiti per acquisto partecipazioni non correnti al 31 dicembre 2022 si riferisce al corrispettivo da erogare, scadente oltre l'esercizio successivo, per l'acquisto da parte della capogruppo Esprinet S.p.A. delle società Dacom S.p.A. (0,5 milioni di euro) ed idMAINT S.r.l. (0,1 milioni di euro) a gennaio 2021.

26) Fondi non correnti e altre passività

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Debiti per incentivi monetari 135 224 (89)
Fondo per trattamento di quiescenza 1.879 1.694 185
Altri fondi 560 619 (59)
Fondi non correnti e altre passività 2.574 2.537 37

La voce Debiti per incentivi monetari al 31 dicembre 2022 si riferisce alla quota parte di corrispettivo variabile erogabile ai beneficiari dal secondo anno in poi rispetto a quello di maturazione condizionato, tra gli altri, alla permanenza del beneficiario presso il Gruppo fino alla data di pagamento.

La voce Fondo per trattamento di quiescenza accoglie l'accantonamento dell'indennità suppletiva di clientela riconoscibile agli agenti in base alle norme vigenti in materia. Nella tabella seguente viene indicata la movimentazione di tale fondo:

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Fondo per trattamento di quiescenza - iniziale 1.694 1.691 3
Utilizzi/Rilasci (101) (308) 207
Accantonamenti 286 257 29
Acquisizioni da aggregazioni di imprese - 54 (54)
Fondo per trattamento di quiescenza - finale 1.879 1.694 185

L'importo allocato alla voce Altri fondi è finalizzato alla copertura dei rischi connessi ai contenziosi legali e fiscali in corso. Di seguito la movimentazione nel periodo:

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Altri fondi - iniziale 619 290 329
Utilizzi/Rilasci (374) (101) (273)
Accantonamenti 262 430 (168)
Acquisizioni da aggregazioni di imprese 53 - 53
Altri fondi - finale 560 619 (59)

Evoluzione dei contenziosi del Gruppo

Si rappresentano di seguito i principali contenziosi promossi nei confronti del Gruppo e gli sviluppi occorsi nell'anno 2022 (e successivamente fino alla data di redazione della presente Relazione Finanziaria) in relazione ai quali il Gruppo, con il supporto del parere dei propri consulenti legali e/o fiscali, ha effettuato le relative valutazioni del rischio e, laddove ritenuto opportuno, operato i conseguenti accantonamenti al fondo rischi.

L'elenco che segue sintetizza l'evoluzione delle principali vertenze fiscali in corso per le quali non si è ritenuto sussistano gli elementi per procedere ad eventuali accantonamenti essendo il rischio di ciascuna stato valutato come possibile.

Actebis Computer S.p.A. (ora Esprinet S.p.A.) Imposte indirette anno 2005

Relativamente ai contenziosi fiscali riferiti ad Actebis Computer S.p.A. e relativi a periodi antecedenti l'acquisizione della società (successivamente incorporata in Esprinet S.p.A.), risultano risolte tutte le pendenze in essere, eccezion fatta per una relativa all'esercizio 2005 per la quale Esprinet, su indicazione del venditore di Actebis e supportata dai consulenti di quest'ultimo, fallito il tentativo di accertamento con adesione, ha presentato ricorso nei vari gradi di giudizio con esecuzione di tutti i versamenti dovuti previa ricezione delle provviste finanziarie da parte del venditore.

I consulenti del venditore, a seguito della sentenza negativa della Commissione Tributaria Regionale in data 23 settembre 2014, hanno promosso ricorso anche innanzi alla Corte di Cassazione ove lo stesso è pendente e non risulta l'udienza sia stata fissata.

Esprinet S.p.A. Imposte indirette anno 2011

In data 30 novembre 2016 la Società ha ricevuto un avviso di accertamento attraverso il quale l'Agenzia delle Entrate ha richiesto il recupero dell'IVA per un ammontare pari a 1,0 milioni di euro oltre a sanzioni ed interessi. È stata contestata la mancata applicazione dell'IVA su operazioni imponibili poste in essere nel 2011 nei confronti di una società cliente che ha presentato una dichiarazione di intento ma che, una successiva verifica fiscale di cui è stata oggetto, ha fatto emergere la società cliente non avrebbe potuto presentare in quanto non dotata dei requisiti per essere considerata esportatore abituale.

La Società ha presentato ricorso ed ha ricevuto sentenza sfavorevole in data 24 novembre 2017 innanzi alla Commissione Tributaria Provinciale ed in data 12 febbraio 2019 innanzi alla Commissione Tributaria Regionale.

Così come previsto dalla procedura amministrativa nel corso dell'iter giudiziario sono stati effettuati versamenti per complessivi 2,5 milioni di euro che, non essendosi ancora conclusi i gradi di giudizio, sono stati iscritti in bilancio nella voce "Crediti tributari altri".

In data 4 dicembre 2019 è stato presentato ricorso in Cassazione la cui data dell'udienza di discussione della causa non è stata ancora fissata.

Esprinet S.p.A. Imposte indirette anno 2012

In data 2 ottobre 2017 la Società ha ricevuto un avviso di accertamento attraverso il quale l'Agenzia delle Entrate ha richiesto il recupero dell'IVA per un ammontare pari a 3,1 milioni di euro, oltre a sanzioni ed interessi. È stata contestata la mancata applicazione dell'IVA su operazioni imponibili poste in essere nel 2012 nei confronti di tre società clienti che hanno presentato le dichiarazioni di intento ma che, successive verifiche fiscali di cui sono state oggetto, hanno fatto emergere le società clienti non avrebbero potuto presentare in quanto non dotate dei requisiti per essere considerate esportatori abituali.

La Società ha presentato ricorso ed ha ricevuto sentenza favorevole in data 21 settembre 2018 innanzi alla Commissione Tributaria Provinciale ma sfavorevole in data 17 febbraio 2020 innanzi alla Commissione Tributaria Regionale.

Così come previsto dalla procedura amministrativa a febbraio 2021 sono stati effettuati versamenti per 5,1 milioni di euro che, non essendosi ancora conclusi i gradi di giudizio, sono stati iscritti in bilancio nella voce "Crediti tributari altri".

In data 25 settembre 2020 la Società ha presentato ricorso in Cassazione e l'Agenzia delle Entrate ha presentato controricorso; la data dell'udienza di discussione della causa non è stata ancora fissata.

Esprinet S.p.A. Imposte indirette anno 2013

In data 31 luglio 2018 la Società ha ricevuto un avviso di accertamento attraverso il quale l'Agenzia delle Entrate ha richiesto il recupero dell'IVA per un ammontare pari a 66mila euro, oltre a sanzioni ed interessi. È stata contestata la mancata applicazione dell'IVA su operazioni imponibili poste in essere nel 2013 nei confronti di una società cliente che ha presentato una dichiarazione di intento ma che, successive verifiche fiscali di cui è stata oggetto, hanno fatto emergere la società cliente non avrebbe potuto presentare in quanto non dotata dei requisiti per essere considerata esportatore abituale.

La Società ha presentato ricorso ed ha ricevuto sentenza sfavorevole in data 29 gennaio 2019 innanzi alla Commissione Tributaria Provinciale ma favorevole in data 29 gennaio 2020 innanzi alla Commissione Tributaria Regionale.

In data 19 marzo 2021 l'Agenzia delle Entrate ha presentato ricorso in Cassazione e la Società ha presentato controricorso; la data dell'udienza di discussione della causa non è stata ancora fissata.

Esprinet S.p.A. Imposte indirette anno 2013 bis

In data 20 dicembre 2018 la Società ha ricevuto un avviso di accertamento attraverso il quale l'Agenzia delle Entrate ha richiesto il recupero dell'IVA per un ammontare pari a 14,5 milioni di euro, oltre a sanzioni ed interessi. È stata contestata la mancata applicazione dell'IVA su operazioni imponibili poste in essere nel 2013 nei confronti di altre sette società clienti che hanno presentato le dichiarazioni di intento ma che, successive verifiche fiscali di cui sono state oggetto, hanno fatto emergere tali società clienti non avrebbero potuto presentare in quanto non dotate dei requisiti per essere considerate esportatori abituali.

La Società ha presentato ricorso ed ha ricevuto sentenza sfavorevole in data 23 settembre 2020 innanzi alla Commissione Tributaria Provinciale ed in data 14 febbraio 2022 innanzi alla Commissione Tributaria Regionale (sentenza depositata in data 28 febbraio 2022).

In data 23 maggio 2022 la Società ha presentato ricorso in Cassazione e l'Agenzia delle Entrate ha presentato controricorso; la data dell'udienza di discussione della causa non è stata ancora fissata.

In data 5 ottobre 2022 l'Agenzia delle Entrate-Riscossione ha concesso la rateazione in n. 18 mensilità, dal valore unitario di 0,7 milioni di euro ed a partire da medesimo mese di ottobre 2022, delle residuali somme dovute previste dalla procedura amministrativa.

Nel corso dell'iter giudiziario sono stati dunque effettuati versamenti per complessivi 26,6 milioni di euro (di cui 2,1 milioni di euro nell'anno 2022) che, non essendosi ancora conclusi i gradi di giudizio, sono stati iscritti in bilancio nella voce "Crediti tributari altri".

Esprinet S.p.A. Imposte indirette anno 2013 ter

In data 13 settembre 2021 la Società ha ricevuto un avviso di accertamento attraverso il quale l'Agenzia delle Entrate ha richiesto il recupero dell'IVA per un ammontare pari a 6,5 milioni di euro, oltre a sanzioni ed interessi. È stata contestata la mancata applicazione dell'IVA su operazioni imponibili poste in essere nel 2013 nei confronti di ulteriori società clienti che hanno presentato le dichiarazioni di intento ma che, successive verifiche fiscali di cui sono state oggetto, hanno fatto emergere tali società clienti non avrebbero potuto presentare in quanto non dotate dei requisiti per essere considerate esportatori abituali.

La Società ha presentato ricorso innanzi alla Commissione Tributaria Provinciale la cui data dell'udienza di discussione della causa, inizialmente fissata per la data del 18 ottobre 2022, è stata rinviata a data da definirsi.

Nel frattempo, in data 21 luglio 2022, l'Agenzia delle Entrate-Riscossione ha concesso la rateazione in n. 18 mensilità, dal valore unitario di quasi 0,2 milioni di euro ed a partire da agosto 2022, delle somme comunque previste dalla procedura amministrativa.

Al 31 dicembre 2022 risultano dunque effettuati versamenti per complessivi 0,8 milioni di euro che, non essendosi ancora conclusi i gradi di giudizio, sono stati iscritti in bilancio nella voce "Crediti tributari altri".

Esprinet S.p.A. Imposte indirette anno 2014

In data 23 dicembre 2022 la Società ha ricevuto un avviso di accertamento attraverso il quale l'Agenzia delle Entrate ha richiesto il recupero dell'IVA per un ammontare pari a 32,4 milioni di euro, oltre a sanzioni ed interessi. È stata contestata la mancata applicazione dell'IVA su operazioni imponibili poste in essere nel 2014 nei confronti di una lista di società clienti che hanno presentato le dichiarazioni di intento ma che, successive verifiche fiscali di cui sono state oggetto, hanno fatto emergere tali società clienti non avrebbero potuto presentare in quanto non dotate dei requisiti per essere considerate esportatori abituali.

La Società, pur ritenendo di aver operato correttamente, in data 18 gennaio 2023 ha presentato istanza di accertamento con adesione a scopi meramente deflattivi dell'eventuale contenzioso.

Esprinet S.p.A. Imposte indirette anno 2015

In data 23 dicembre 2022 la Società ha ricevuto un avviso di accertamento attraverso il quale l'Agenzia delle Entrate ha richiesto il recupero dell'IVA per un ammontare pari a 27,8 milioni di euro, oltre a sanzioni ed interessi. È stata contestata la mancata applicazione dell'IVA su operazioni imponibili poste in essere nel 2015 nei confronti di una lista di società clienti che hanno presentato le dichiarazioni di intento ma che, successive verifiche fiscali di cui sono state oggetto, hanno fatto emergere tali società clienti non avrebbero potuto presentare in quanto non dotate dei requisiti per essere considerate esportatori abituali.

La Società, pur ritenendo di aver operato correttamente, in data 18 gennaio 2023 ha presentato istanza di accertamento con adesione a scopi meramente deflattivi dell'eventuale contenzioso.

Esprinet S.p.A. Imposte indirette anno 2016

In data 23 dicembre 2022 la Società ha ricevuto un avviso di accertamento attraverso il quale l'Agenzia delle Entrate ha richiesto il recupero dell'IVA per un ammontare pari a 10,0 milioni di euro, oltre a sanzioni ed interessi. È stata contestata la mancata applicazione dell'IVA su operazioni imponibili poste in essere nel 2016 nei confronti di una lista di società clienti che hanno presentato le dichiarazioni di intento ma che, successive verifiche fiscali di cui sono state oggetto, hanno fatto emergere tali società clienti non avrebbero potuto presentare in quanto non dotate dei requisiti per essere considerate esportatori abituali.

La Società, pur ritenendo di aver operato correttamente, in data 18 gennaio 2023 ha presentato istanza di accertamento con adesione a scopi meramente deflattivi dell'eventuale contenzioso.

Monclick S.r.l. Imposte dirette anno 2012

In data 20 luglio 2016 la società, a conclusione di una verifica fiscale cui è stata assoggettata, ha ricevuto un avviso di accertamento attraverso il quale l'Agenzia delle Entrate ha richiesto il recupero di imposte dirette per 82mila euro, oltre a sanzioni ed interessi. È stata contestata la detrazione o mancata tassazione di componenti di reddito relative all'esercizio 2012 (esercizio in cui la società era ancora parte del Gruppo Esprinet).

La società ha dapprima presentato istanza di accertamento con adesione ma, post rigetto da parte dell'Agenzia delle Entrate, ha presentato ricorso ed è risultata vincitrice in data 26 giugno 2017 innanzi alla Commissione Tributaria Provinciale ma soccombente in data 3 luglio 2018 innanzi alla Commissione Tributaria Regionale.

Così come previsto dalla procedura amministrativa, nel corso dell'iter giudiziario sono stati effettuati versamenti per complessivi 162mila euro iscritti a conto economico nell'esercizio 2018. In data 16 luglio 2019 è stato presentato ricorso in Cassazione.

Edslan S.r.l. Imposta di registro anno 2016

In data 4 luglio 2017 la società, nel 2018 fusa per incorporazione in Esprinet S.p.A., ha ricevuto un avviso di accertamento attraverso il quale l'Agenzia delle Entrate ha richiesto il recupero di imposta di registro per 182mila euro, oltre a sanzioni ed interessi. È stata contestata la determinazione del

ramo d'azienda acquistato in data 8 giugno 2016 dalla società venditrice Edslan S.p.A. (ora I-Trading S.r.l.).

La società ha dapprima presentato istanza di accertamento con adesione ma, post rigetto da parte dell'Agenzia delle Entrate, ha presentato ricorso ed è risultata vincitrice in data 19 giugno 2018 innanzi alla Commissione Tributaria Provinciale ed in data 22 gennaio 2020 innanzi alla Commissione Tributaria Regionale.

In data 8 gennaio 2021 la società ha presentato controricorso innanzi alla Corte di Cassazione, la cui data dell'udienza di discussione della causa non è stata ancora fissata, post ricorso da parte dell'Agenzia delle Entrate.

Passività correnti

27) Debiti verso fornitori

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Debiti verso fornitori lordi 1.263.687 1.318.591 (54.904)
Note di credito da ricevere (151.521) (127.735) (23.786)
Debiti verso fornitori 1.112.166 1.190.856 (78.690)

Il saldo dei Debiti verso fornitori, comparato al 31 dicembre 2021, è influenzato in larga prevalenza dai volumi complessivi di acquistato e dal loro andamento nel tempo, a loro volta dipendenti anche da fattori stagionali del business distributivo.

Le note credito da ricevere fanno riferimento in prevalenza a rebate per raggiungimento di obiettivi commerciali e ad incentivi di vario genere, a rimborsi per attività di marketing congiunte con i fornitori e a protezioni contrattuali del magazzino.

Non vi sono debiti commerciali assistiti da garanzie reali sui beni della società né con durata residua superiore a 5 anni.

28) Debiti finanziari (correnti)

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Debiti verso banche correnti 66.744 45.036 21.708
Debiti verso altri finanziatori correnti 15.419 10.159 5.260
Debiti finanziari correnti 82.163 55.195 26.968

I Debiti verso banche correnti sono rappresentati dalla valutazione al costo ammortizzato delle linee di finanziamento a breve termine e della parte scadente entro i 12 mesi successivi dei finanziamenti a medio-lungo termine contratti dalle società del Gruppo (47,5 milioni di euro in linea capitale al 31 dicembre 2022 e 35,7 milioni di euro, sempre in linea capitale, al 31 dicembre 2021).

La variazione rispetto all'esercizio precedente dipende dall'effetto combinato dei seguenti fenomeni:

  • il maggiore o minore utilizzo di forme di finanziamento a breve termine;
  • la quota scadente entro l'esercizio successivo di due nuovi finanziamenti a medio-lungo termine ottenuti dalla Capogruppo a maggio e giugno 2022;

  • il rimborso delle quote dei finanziamenti a medio-lungo termine secondo i piani di ammortamento previsti con connessa riclassifica dai debiti finanziari non correnti delle rate scadenti entro i 12 mesi successivi al 31 dicembre 2022.

I dettagli sui finanziamenti a medio-lungo termine in essere sono riportati nel successivo paragrafo "Indebitamento finanziario netto e covenant su finanziamenti" cui si rimanda.

I Debiti verso altri finanziatori si riferiscono sostanzialmente alle anticipazioni ottenute dalle società di factoring originatesi nell'ambito dell'usuale operatività pro-solvendo e dagli incassi ricevuti in nome e per conto da clienti ceduti con la formula del pro-soluto. La variazione del debito è strettamente correlata al volume e ad una differente tempistica nel regolamento finanziario delle cessioni operate.

36) Passività finanziarie per leasing (correnti)

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Passività finanziarie per leasing (correnti) 10.740 9.829 911

La passività è correlata ai Diritti d'uso in essere alle date di bilancio di riferimento. La variazione è così dettagliabile:

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Passività finanziarie per leasing (correnti) 9.829 8.867 962
Incremento valore contratti sottoscritti 107 576 (469)
Riclassifica debito non corrente 11.373 9.855 1.518
Interessi passivi leasing 3.241 3.183 58
Pagamenti (13.810) (12.569) (1.241)
Risoluzione/modifiche contratti - (83) 83
Passività finanziarie per leasing (correnti) 10.740 9.829 911

29) Debiti tributari per imposte correnti

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Debiti tributari per imposte correnti 1.058 4.287 (3.229)

I Debiti tributari per imposte correnti si riferiscono principalmente alle controllate Bludis S.r.l. (0,3 milioni di euro), V-Valley S.r.l. (26mila euro), Erredi France SARL (2mila euro), Erredi Deutschland Gmbh (6mila euro), Celly Pacif LTD (16mila euro) ed alla controllata Esprinet Iberica (0,7 milioni di euro) e conseguono alla prevalenza delle imposte correnti maturate rispetto agli acconti versati.

30) Passività finanziarie per strumenti derivati (correnti)

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Passività finanziarie per strumenti derivati 24 2 22

Il saldo relativo alle passività finanziarie per strumenti derivati al 31 dicembre 2022 si riferisce al fair value degli strumenti utilizzati da V-Valley Advanced Solutions España, S.A. per mitigare il rischio di cambio relativo ai debiti in valuta estera da parte dei fornitori.

Per maggiori dettagli si veda la sezione "Contabilizzazione delle operazioni di copertura" all'interno del paragrafo "Informativa su rischi e strumenti finanziari".

51) Debiti per acquisto partecipazioni (correnti)

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Debiti per acquisto partecipazioni (correnti) 2.455 1.854 601

La voce Debiti per acquisto partecipazioni correnti al 31 dicembre 2022 si riferisce al corrispettivo da erogare entro dodici mesi in relazione al prezzo di acquisto da parte della capogruppo Esprinet S.p.A. del 15% residuo del capitale sociale della controllata Celly S.p.A. (0,1 milioni di euro, acquisto avvenuto ad ottobre 2020), della totalità delle azioni e quote delle società Dacom S.p.A. (0,6 milioni di euro) ed idMAINT S.r.l. (0,1 milioni di euro) acquisite a gennaio 2021, oltre che al corrispettivo da erogare entro dodici mesi in relazione al prezzo di acquisto della totalità delle quote della società Bludis S.r.l. (1,7 milioni di euro) acquisita in data 3 novembre 2022.

32) Fondi correnti e altre passività

L'importo della voce Fondi correnti ed altre passività include solo debiti scadenti nei 12 mesi successivi.

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Debiti verso istituti prev. sociale (A) 5.366 5.327 39
Debiti verso imprese collegate (B) - - -
Debiti tributari per imposta sul valore aggiunto 29.281 13.035 16.246
Debiti tributari per ritenute d'acconto 522 488 34
Debiti tributari altri 1.809 1.500 309
Altri debiti tributari (C) 31.612 15.023 16.589
Debiti verso dipendenti 10.005 11.246 (1.241)
Debiti verso clienti 9.193 7.971 1.222
Debiti verso altri 2.040 1.226 814
Debiti verso altri (D) 21.238 20.443 795
Ratei e risconti passivi relativi a:
- Ratei per assicurazioni 227 288 (61)
- Risconti per ricavi anticipati 75 121 (46)
- Altri risconti 124 62 62
Ratei e risconti passivi (E) 426 471 (45)
Altri debiti e passività correnti (F=A+B+C+D+E) 58.642 41.264 17.378

I Debiti tributari per imposta sul valore aggiunto fanno riferimento al debito IVA maturato nel mese di dicembre e sono attribuibili sostanzialmente alla controllante Esprinet S.p.A. per 12,7 milioni di euro ed alle società del Sottogruppo Spagna per 15,5 milioni di euro.

I Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale si riferiscono ai versamenti connessi alle retribuzioni corrisposte nel mese di dicembre ed ai contributi maturati sulle mensilità differite, incentivi monetari inclusi.

I Debiti tributari altri sono rappresentati principalmente da ritenute fiscali su retribuzioni a dipendenti erogate nel mese di dicembre.

I Debiti verso dipendenti si riferiscono a debiti per mensilità differite (ferie non godute, bonus di fine anno e incentivi monetari inclusi) complessivamente maturate alla data del bilancio di riferimento.

I Debiti verso clienti fanno principalmente riferimento a note di credito emesse e non ancora liquidate in relazione a rapporti commerciali in essere.

I Debiti verso altri sono principalmente rappresentati dai compensi maturati dagli amministratori e da provvigioni maturate e non corrisposte alla rete di agenti del Gruppo. Il saldo al 31 dicembre 2022 comprende inoltre 1,1 milioni di euro riferibili al debito sorto nei confronti degli azionisti per i dividendi sul risultato 2021 deliberati nel 2022 ma da questi non ancora incassati a tale data.

La voce Ratei e risconti passivi è rappresentata da proventi/oneri la cui competenza risulta posticipata/anticipata rispetto alla manifestazione numeraria.

7. Garanzie, impegni e rischi potenziali

Impegni e rischi potenziali

La tabella successiva riassume gli impegni e rischi potenziali facenti capo al Gruppo:

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Beni di terzi 98.381 61.674 36.707
Fideiussioni bancarie a favore di altre imprese 16.353 16.196 157
Garanzie prestate 114.734 77.870 36.864

Beni di terzi

L'importo si riferisce principalmente al valore delle merci di proprietà di terzi depositate presso i magazzini di Esprinet S.p.A. (per 72,9 milioni di euro), di Esprinet Iberica S.L.U. (per 22,6 milioni di euro) e di V-Valley Advanced Solutions España, S.A. (per 2,8 milioni di euro).

Fideiussioni bancarie a favore di altre imprese

L'importo si riferisce in prevalenza a fideiussioni bancarie rilasciate in Italia a titolo di caparra nell'ambito dei contratti di locazione di immobili e a fideiussioni bancarie rilasciate a enti pubblici per la partecipazione a gare per l'assegnazione di servizi o forniture.

8. Commento alle voci di conto economico

33) Ricavi

Di seguito vengono fornite alcune analisi sull'andamento dei ricavi del Gruppo nell'esercizio. Per ulteriori informazioni si faccia riferimento a quanto riportato nella Relazione sulla gestione.

Ricavi per prodotti e servizi

(milioni di euro) 2022 % 2021 % Var. % Var.
Ricavi da vendite di prodotti 2.789,8 59,6% 2.888,6 61,6% (98,8) -3%
Ricavi da vendite di servizi 8,3 0,2% 6,8 0,1% 1,5 22%
Ricavi Sottogruppo Italia 2.798,1 59,7% 2.895,4 61,7% (97,3) -3%
Ricavi per vendite di prodotti 1.877,1 40,1% 1.789,9 38,2% 87,2 5%
Ricavi da vendite di servizi 9,0 0,2% 5,6 0,1% 3,4 61%
Ricavi Sottogruppo Spagna 1.886,1 40,3% 1.795,5 38,3% 90,6 5%
Ricavi da contratti con clienti 4.684,2 100,0% 4.690,9 100,0% (6,7) -0%

I valori espressi in relazione ai periodi di confronto differiscono da quelli pubblicati precedentemente in conseguenza di un 'attività di review e miglior identificazione dei servizi forniti alla clientela.

Ricavi per area geografica

(euro/000) 2022 % 2021 % % Var.
Italia 2.751,7 58,7% 2.854,7 60,9% -4%
Spagna 1.749,6 37,4% 1.686,7 36,0% 4%
Portogallo 126,5 2,7% 107,5 2,3% 18%
Altri paesi UE 36,9 0,8% 28,7 0,6% 29%
Paesi extra UE 19,5 0,4% 13,3 0,3% 47%
Ricavi da contratti con clienti 4.684,2 100,0% 4.690,9 100,0% -0%

Il Gruppo registra ricavi in Italia pari a 2.751,7 milioni di euro, -4% rispetto al 2021 in un mercato della distribuzione che, secondo la società di ricerca inglese Context, con un giro d'affari di 9,5 miliardi euro risulta pressoché in linea con l'anno precedente. In Spagna i ricavi del Gruppo sono pari a 1.749,6 milioni di euro, +4% rispetto al 2021, in linea con un mercato che raggiunge 7,0 miliardi di euro di ricavi. Il Portogallo vale 126,5 milioni di euro, +18% rispetto al 2021, e consolida ulteriormente la propria quota in un mercato che segna un +10%, portando i ricavi complessivamente realizzati dal Gruppo nella penisola Iberica a quasi 1,9 miliardi di euro.

Ricavi quale "Principal" o "Agent"

Il Gruppo Esprinet, in applicazione del principio contabile IFRS 15, ha identificato la distribuzione dei prodotti hardware e software, la distribuzione dei prodotti a marca propria, la prestazione di servizi non intermediati come le attività in cui riveste un ruolo tale da richiedere la rappresentazione dei ricavi quale "principal". La distribuzione di software in cloud e l'intermediazione di servizi sono invece state identificate come linee di business da rappresentare in modalità "agent". Nella tabella seguente viene fornita tale distinzione.

(euro/000) 2022 % 2021 % % Var.
Ricavi da contratti con la clientela in modalità "principal" 4.668,9 99,7% 4.678,2 99,7% -0%
Ricavi da contratti con la clientela in modalità "agent" 15,3 0,3% 12,7 0,3% 20%
Ricavi da contratti con clienti 4.684,2 100,0% 4.690,9 100,0% -0%

35) Margine commerciale lordo

(euro/000) 2022 % 2021 % Var. % Var.
Ricavi da contratti con clienti 4.684.164 100,00% 4.690.947 100,00% (6.783) -0%
Costo del venduto 4.441.195 94,81% 4.459.057 95,06% (17.862) -0%
Margine commerciale lordo 242.969 5,19% 231.890 4,94% 11.079 5%

Il margine commerciale lordo è pari a 242,9 milioni di euro ed evidenzia un aumento del +5% rispetto al 2021 (231,9 milioni di euro) sostanzialmente per effetto del miglioramento del margine percentuale (dal 4,94% al 5,19%), grazie anche alla maggiore incidenza delle categorie di prodotto alto marginanti. L'incremento del margine percentuale è particolarmente significativo in quanto ottenuto pur scontando sia la maggior onerosità dei costi di trasporto verso la clientela per l'aumento dei costi del carburante, che l'aumento del costo dei programmi di cessione pro-soluto dei crediti a seguito della crescita dei tassi di interesse disposta dalla Banca Centrale Europea. Pur depurando il risultato 2022

dall'apporto positivo per 1,6 milioni da parte dell'acquisizione della società Bludis S.r.l. effettuata nel 2022, la variazione del margine commerciale lordo a perimetro costante si stima si sarebbe attestata al +4% con un margine percentuale in crescita dal 4,94% al 5,15%.

Il costo del venduto, secondo le prassi prevalenti nei settori di operatività del Gruppo, è rettificato in diminuzione per tenere conto di premi/rebate per raggiungimento obiettivi, fondi di sviluppo e comarketing, sconti cassa (c.d. "prompt payment discount" o "cash discount") e altri incentivi. Esso inoltre viene ridotto delle note credito emesse dai vendor a fronte di protezioni concordate del valore delle scorte di magazzino.

Il margine commerciale risulta infine ridotto della differenza tra il valore dei crediti ceduti nell'ambito dei programmi di cessione pro soluto a carattere rotativo o di cartolarizzazione in essere, e gli importi incassati. Nel 2022 tale effetto è quantificabile in 6,8 milioni di euro (3,8 milioni di euro nel 2021).

(euro/000) 2022 % 2021 % Var. % Var.
Ricavi da contratti con clienti 4.684.164 100,00% 4.690.947 100,00% (6.783) -0%
Costi di marketing e vendita 71.333 1,52% 66.351 1,41% 4.982 8%
Costi generali e amministrativi 100.510 2,15% 97.482 2,08% 3.028 3%
(Riduzione)/riprese di valori di attività finanziarie 468 0,01% (354) -0,01% 822 <-100%
Costi operativi 172.311 3,68% 163.479 3,48% 8.832 5%
- di cui non ricorrenti 2.754 0,06% 1.416 0,03% 1.338 94%
Costi operativi "ricorrenti" 169.557 3,62% 162.063 3,45% 7.494 5%

37-38-39) Costi operativi

Nel 2022 l'ammontare dei costi operativi, pari a 172,3 milioni di euro, evidenzia un aumento di 8,8 milioni di euro con un'incidenza sui ricavi al 3,68% rispetto al 3,48% dell'anno precedente. Al netto degli oneri di natura non ricorrente, pari a 2,8 milioni di euro, sostenuti dalla capogruppo in relazione allo svolgimento del processo finalizzato al lancio dell'Offerta Pubblica di Acquisto volontaria totalitaria delle azioni ordinarie della società italiana Cellularline S.p.A., contro 1,4 milioni di euro sostenuti nel 2021 per la realizzazione del nuovo polo logistico a Cavenago e l'allestimento di una nuova sede a Madrid, i costi operativi risultano in crescita del +5%, con un'incidenza sui ricavi in aumento al 3,62% dal 3,45%.

La tabella seguente dettaglia la composizione dei costi operativi consolidati ed il loro andamento:

SDIR
CERTIFIED
lato
(euro/000) 2022 % 2021 % Var. % Var.
Ricavi da contratti con clienti 4.684.164 4.690.947 (6.783) -0%
Personale marketing e vendita e oneri accessori 62.351 1,33% 57.630 1,23% 4.721 8%
Altre spese di marketing e vendita 8.982 0,19% 8.721 0,19% 261 3%
Costi di marketing e vendita 71.333 1,52% 66.351 1,41% 4.982 8%
Personale amministrazione, IT, HR, supply chain e
oneri acc.
32.611 0,70% 32.161 0,69% 450 1%
Compensi e spese amministratori 4.759 0,10% 4.556 0,10% 203 4%
Consulenze 8.958 0,19% 8.236 0,18% 722 9%
Costi logistica 16.277 0,35% 15.492 0,33% 785 5%
Ammortamenti ed accantonamenti 15.645 0,33% 15.445 0,33% 200 1%
Altre spese generali ed amministrative 22.260 0,48% 21.592 0,46% 668 3%
Costi generali ed amministrativi 100.510 2,15% 97.482 2,08% 3.028 3%
(Riduzione)/riprese di valore di attività finanziarie 468 0,01% (354) -0,01% 822 <-100%
Costi operativi 172.311 3,68% 163.479 3,48% 8.832 5%

I Costi di marketing e vendita includono principalmente:

  • i costi del personale di marketing e vendita nonché del personale dell'area Web ed i corrispondenti oneri contributivi e accessori;
  • le spese per agenti e altri collaboratori commerciali;
  • i costi di gestione dei Cash and Carry.

I Costi generali e amministrativicomprendono:

  • i costi del personale di direzione e amministrativo, ivi incluse le aree EDP, risorse umane, servizi generali e logistica;
  • i compensi agli organi sociali e oneri correlati, le spese viaggio-vitto e alloggio nonché la remunerazione dei piani di stock option;
  • le consulenze commerciali, le consulenze EDP per lo sviluppo software e l'assistenza sui sistemi informativi ed i compensi ad altri consulenti e collaboratori (per revisione del bilancio, consulenze fiscali, legali e varie);
  • le spese postali, telefoniche e di telecomunicazione;
  • gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali ed immateriali ad esclusione di quelli relativi ai beni ed attrezzature concessi in noleggio allocati per destinazione al costo del venduto nonché gli accantonamenti ai fondi rischi;
  • altre spese generali ed amministrative, tra le quali figurano le utenze, le spese e commissioni bancarie, i costi assicurativi, tecnologici e telefonici.

La voce (Riduzione)/riprese di valore di attività finanziarie comprende l'adeguamento del valore nominale dei crediti al loro presunto valore di realizzo.

Riclassifica per natura di alcune categorie di costi

Al fine di ampliare l'informativa fornita, si provvede a riclassificare per "natura" alcune categorie di costo che nello schema di conto economico adottato sono allocate per "destinazione".

Costo del lavoro

(euro/000) 2022 % 2021 % Var. % Var.
Ricavi da contratti con clienti 4.684.164 4.690.947 (6.783) -0%
Salari e stipendi 63.910 1,4% 60.506 1,3% 3.404 6%
Oneri sociali 18.466 0,4% 17.598 0,4% 868 5%
Costi pensionistici 2.945 0,1% 2.609 0,1% 336 13%
Altri costi del personale 1.351 0,0% 995 0,0% 356 36%
Oneri di risoluzione rapporto 549 0,0% 1.052 0,0% (503) -48%
Piani azionari 651 0,0% 535 0,0% 116 22%
Costo del lavoro(1) 87.872 1,9% 83.295 1,8% 4.577 5%

(1) Escluso il costo dei lavoratori interinali.

Nel 2022 il costo del lavoro ammonta a 87,9 milioni di euro (inclusivo di 0,5 milioni di euro relativi alla società Bludis S.r.l. acquisita e consolidata a partire dal mese di novembre 2022), in aumento (+5%) rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente, con una variazione pressoché allineata alla crescita delle risorse mediamente impiegate rispetto al medesimo periodo dell'esercizio precedente (+6%).

Per maggiori dettagli si rinvia alla tabella in cui è riportata l'evoluzione del numero dei dipendenti del Gruppo integrata con la suddivisione per qualifica contrattuale indicata nella sezione "Risorse Umane" della "Relazione sulla gestione".

Piani di incentivazione azionaria

In data 22 aprile 2021 sono stati attribuiti i diritti di assegnazione gratuita delle azioni ordinarie di Esprinet S.p.A. previsti dal "Long Term Incentive Plan" approvato dall'Assemblea dei Soci della stessa in data 7 aprile 2021.

Le azioni ordinarie assoggettate a tale Piano di compensi erano già nella disponibilità della Società solo limitatamente a n.63.655 azioni, dovendosi provvedere alla provvista per il quantitativo residuo necessario rispetto ai n. 1.011.318 diritti effettivamente assegnati.

Il summenzionato piano è stato oggetto di contabilizzazione al "fair value" determinato tramite l'applicazione del modello di "Black-Scholes", tenuto conto del dividend yield, della volatilità del titolo Esprinet, del livello del tasso di interesse privo di rischio previsti alle rispettive date di assegnazione dei diritti e, relativamente alla componente "Double Up", alla probabilità di andamento del titolo nel periodo di maturazione del Piano di compensi.

I principali elementi informativi e parametri utilizzati ai fini della valorizzazione dei diritti di assegnazione gratuita delle azioni per il suddetto Piano di compensi sono sinteticamente riportati nel prospetto seguente.

(euro/000) Piano 2021-2023
componente
"Base"
Piano 2021-2023
componente
"Double Up"
Data di assegnazione 22/04/2021 22/04/2021
Scadenza periodo di maturazione 30/04/2024 30/04/2024
Data di esercizio 30/06/2024 30/06/2024
Numero diritti assegnazione gratuita assegnati 191.318 820.000
Numero diritti assegnazione gratuita esercitabili 191.318 820.000
Fair value unitario (euro) 11,29 5,16
Fair value totale (euro) 2.159.980 4.231.200
Diritti soggetti a lock-up (2 anni) 25,0% 25,0%
Durata lock-up 2 anni 2 anni
Tasso di interesse privo di rischio -0,4% (1) -0,4% (1)
Volatilità implicita 40,6% (2) 40,6% (2)
Durata (anni) 3 3
Prezzo di mercato (3) 13,59 13,59
"Dividend yield" 3,8% 3,8%

(1) IRS 3 anni (fonte: Bloomberg, 21 qprile 2021)

(2) Volatilità a 3 anni calcolata in base alle quotazioni ufficiali alla chiusura di Borsa nel triennio precedente al 22 aprile 2021

(3) Pari al prezzo ufficiale del titolo Esprinet S.p.A. alla data di assegnazione

I costi complessivamente imputati a conto economico nel corso dell'esercizio in riferimento ai Piani di incentivazione azionaria, con contropartita nella situazione patrimoniale-finanziaria alla voce "Riserve", sono stati pari a 651mila euro relativamente ai dipendenti (535mila euro nel 2021) ed a 1.464mila euro relativamente agli amministratori (1.205mila euro nel 2021).

Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti

(euro/000) 2022 % 2021 % Var. % Var.
Ricavi da contratti con clienti 4.684.164 100,00% 4.690.947 100,00% (6.783) -0%
Ammortamenti Imm. materiali 4.585 0,10% 4.286 0,09% 299 7%
Ammortamenti Imm. immateriali 1.143 0,02% 1.003 0,02% 140 14%
Ammortamento diritti di utilizzo di attività 11.532 0,25% 11.026 0,24% 506 5%
Subtot. ammortamenti 17.260 0,37% 16.315 0,35% 945 6%
Svalutazione immobilizzazioni - 0,00% - 0,00% - 0%
Subtot. ammort. e svalut. (A) 17.260 0,37% 16.315 0,35% 945 6%
Acc.to fondi rischi ed oneri (B) 548 0,01% 687 0,01% (139) -20%
Totale ammort., svalutaz. e accantonamenti
(C=A+B)
17.808 0,38% 17.002 0,36% 806 5%

Leasing e contratti per servizi di durata pluriennale

I costi relativi ai leasing di modico valore ed a quelli di durata inferiore ai 12 mesi, per i quali la Società si è avvalsa dell'esclusione dall'applicazione del principio contabile IFRS 16, ammontano a 171mila euro e 7mila euro rispettivamente (119 mila e 15 mila euro rispettivamente nel 2021).

Le tabelle che seguono contengono rispettivamente il dettaglio dei costi e degli impegni per futuri pagamenti relativi ai contratti per servizi di durata pluriennale:

(euro/000) 2022 2021 Var. % Var.
Ricavi da contratti con clienti 4.684.164 4.690.947 (6.783) -0%
Attrezzature 596 0,01% 542 0,01% 54 10%
Linee dati 197 0,01% 250 0,01% (53) -21%
Housing CED 186 0,00% 157 0,00% 29 18%
Totale costi per servizi pluriennali 979 0,02% 949 0,02% 30 3%
(euro/000) 2023 2024 2025 2026 2027 Oltre Totale
Attrezzature 417 92 49 16 - - 574
Linee dati 219 198 198 198 198 - 1.009
Housing CED 191 191 191 191 191 - 954
Impegni per servizi pluriennali 827 481 437 404 388 - 2.537

42) Oneri e proventi finanziari

(euro/000) 2022 % 2021 % Var. % Var.
Ricavi da contratti con clienti 4.684.164 100,00% 4.690.947 100,00% (6.783) -0%
Interessi passivi su finanziamenti 1.614 0,03% 1.852 0,04% (238) -13%
Interessi passivi verso banche 1.281 0,03% 172 0,00% 1.109 >100%
Interessi passivi verso altri 73 0,00% 222 0,00% (149) -67%
Oneri per ammortamento upfront fee 550 0,01% 527 0,01% 23 4%
Costi finanziari IAS 19 53 0,00% 19 0,00% 34 >100%
Interessi passivi su leasing finanziario 3.260 0,07% 3.183 0,07% 77 2%
Oneri per variazione di FV 24 0,00% 2 0,00% 22 >100%
Oneri finanziari (A) 6.855 0,15% 5.977 0,13% 878 15%
Interessi attivi da banche (73) 0,00% (5) 0,00% (68) >100%
Interessi attivi da altri (83) 0,00% (29) 0,00% (54) >100%
Proventi da attualizzazione crediti - 0,00% (6) 0,00% 6 -100%
Proventi per variazione di FV - 0,00% (9) 0,00% 9 -100%
Proventi finanziari (B) (156) 0,00% (49) 0,00% (107) >100%
Oneri finanziari netti (C=A+B) 6.699 0,14% 5.928 0,13% 771 13%
Utili su cambi (2.880) -0,06% (750) -0,02% (2.130) >100%
Perdite su cambi 3.944 0,08% 2.459 0,05% 1.485 60%
(Utili)/perdite su cambi (D) 1.064 0,02% 1.709 0,04% (645) -38%
Oneri/(proventi) finanziari (E=C+D) 7.763 0,17% 7.637 0,16% 126 2%

Il saldo complessivo tra oneri e proventi finanziari, negativo per 7,8 milioni di euro, evidenzia un peggioramento di 0,1 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente (7,6 milioni di euro) dovuto principalmente ad un peggioramento degli interessi passivi verso le banche controbilanciato da un miglioramento nella gestione dei cambi.

45) Imposte

(euro/000) 2022 % 2021 % Var. % Var.
Ricavi da contratti con clienti 4.684.164 100,00% 4.690.947 100,00% (6.783) -0%
Imposte correnti 12.973 0,28% 13.259 0,28% (286) -2%
Imposte differite 2.576 0,05% 3.435 0,07% (859) -25%
Totale imposte 15.549 0,33% 16.694 0,36% (1.145) -7%

Di seguito la riconciliazione tra aliquota ordinaria e aliquota effettiva.

31/12/2022 31/12/2021
(euro/000) Gruppo Sottogr. Italia Sottogr.
Iberica
Gruppo Sottogr. Italia Sottogr.
Iberica
Utile ante imposte [A] 62.895 29.180 33.715 60.773 31.221 29.552
Utile operativo (EBIT) 70.658 34.466 36.192 68.411 36.501 31.910
(+) costo del lavoro - - - - - -
(+) accantonamenti fondo svalutazione crediti 928 928 - 647 647 -
(+) accantonamenti fondo rischi ed oneri 270 270 - 673 673 -
(-) recupero iva su crediti - - - - - -
Stima imponibile fiscale ai fini IRAP [B] 71.856 35.664 36.192 69.731 37.821 31.910
Imp. teoriche IRES Sottogr. Italia (= A*24%) 7.022 7.022 - 7.496 7.496 -
Imp. teoriche IRAP Sottogr. Italia (= B*3,9%) 1.401 1.401 - 1.475 1.475 -
Imp.teoriche sul reddito Sottogr. Spagna [A*25,0%-21,0%-10%] 8.436 - 8.436 7.335 - 7.335
Totale imposte teoriche [C] 16.859 8.423 8.436 16.306 8.971 7.335
Tax rate teorico [C/A] 26,8% 28,9% 25,0% 26,8% 28,7% 24,8%
(-) agevolazione fiscale per la crescita (*) (1.504) (227) (1.277) (285) (285) -
(-) cambiamento tax rate - - (6) - - -
Altre differenze permanenti di reddito 200 43 157 673 712 (39)
Totale imposte effettive [D] 15.549 8.239 7.310 16.694 9.398 7.296
Tax rate effettivo [D/A] 24,7% 28,2% 21,7% 27,5% 30,1% 24,7%

(*) Pari al prezzo ufficiale del titolo Corrisponde all'ACE per le società Italiane e alla capitalizzazione delle riserve per le società Spagnole.

Le imposte teoriche Ires/Irap sono calcolate senza tener conto di Nilox Deutschland GmbH società di diritto tedesco.

46) Utile netto e utile per azione

(euro/000) 2022 2021 Var. % Var.
Utile netto 47.346 44.080 3.266 7%
N. medio ponderato azioni in circolazione - base 49.406.099 49.539.129
N. medio ponderato azioni in circolazione - diluito 50.077.869 50.154.690
Utile per azione in euro - base 0,96 0,89 0,07 8%
Utile per azione in euro - diluito 0,95 0,88 0,07 8%

Ai fini del calcolo dell'utile per azione "base" sono state escluse le n. 1.011.318 azioni proprie in portafoglio (n. 1.528.024 diritti alla data del 31 dicembre 2021 ridotti in adempimento della delibera del 14 aprile 2022 di annullamento di n. 516.706 diritti).

Ai fini del calcolo dell'utile per azione "diluito" sono state considerate le n. 1.011.318 azioni potenzialmente asservite al Piano di stock grant approvato in data 7 aprile 2021 dall'Assemblea dei Soci di Esprinet S.p.A. (numero di azioni quantificato in relazione allo stimato livello di raggiungimento dei target fissati nel Piano di compensi pluriennale ed alla stimata probabilità di continuazione della relazione professionale da parte dei singoli beneficiari).

9. Altre informazioni rilevanti

9.1 Compensi agli organi di amministrazione e controllo e ai dirigenti con responsabilità strategiche

Nelle seguenti tabelle vengono rappresentati i compensi riconosciuti all'organo di amministrazione e controllo e ai dirigenti con responsabilità strategiche in carica al 31 dicembre 2022:

(Dati in euro/000)

Compensi fissi Compensi variabili non
Equity
Nome e cognome Carica Periodo per cui è
stata ricoperta
la carica
Scadenza
della
carica
Compensi
fissi
Retribuzione
da lavoro
dipendente
Compensi per
la
partecipazione
a comitati
Bonus e
altri
incentivi
Partecipazione
agli utili
Benefici
non
monetari
(2)
Altri
compensi Totale
Indennità
di fine
carica o di
cessazione
del
rapporto
di lavoro
Maurizio Rota Presidente 01.01/31.12.2022 2024(1) 450 - - - - 5 - 455 -
Marco Monti Vice-Presidente 01.01/31.12.2022 2024(1) 53 - - - - - - 53 -
Alessandro Cattani Amministratore
Delegato
01.01/31.12.2022 2024(1) 450 - - 281 - 3 - 734 -
Chiara Mauri Amministratore
Indipendente
01.01/31.12.2022 2024(1) 30 - 18 - - - - 48 -
Angelo Miglietta Amministratore
Indipendente
01.01/31.12.2022 2024(1) 30 - 41 - - - - 71 -
Lorenza Morandini Amministratore
Indipendente
01.01/31.12.2022 2024(1) 30 - 18 - - - - 48 -
Emanuela Prandelli Amministratore
Indipendente
01.01/31.12.2022 2024(1) 30 - 18 - - - - 48 -
Renata Maria Ricotti Amministratore
Indipendente
01.01/31.12.2022 2024(1) 30 - 41 - - - - 71 -
Angela Sanarico Amministratore
Indipendente
01.01/31.12.2022 2024(1) 30 - 18 - - - - 48 -
Giovanni Testa Chief Operating
Officer
01.01/31.12.2022 - 368 - 173 - 4 - 545 -
Maurizio Dallocchio Presidente
collegio sindacale
01.01/31.12.2022 2024(1) 45 - - - - - - 45 -
Maria Luisa Mosconi Sindaco Effettivo 01.01/31.12.2022 2024(1) 40 - - - - - - 40 -
Silvia Muzi Sindaco Effettivo 01.01/31.12.2022 2024(1) 40 - - - - - - 40 -
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 1.258 368 155 454 - 12 - 2.247 -
(II) Compensi da controllate e collegate - - - - - - - - -
(III) Totale 1.258 368 155 454 - 12 - 2.247 -

(1) Data di approvazione del bilancio per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023.

(2) "Fringe benefit"rappresentato dall'auto aziendale

Si riporta qui di seguito la tabella inerente i piani di incentivazione monetari a favore dei componenti dell'organo di amministrazione, del direttore generale e degli altri dirigenti con responsabilità strategiche (dati in migliaia di euro):

Bonus dell'anno Bonus di anni precedenti
Beneficiari Erogabile/
Erogato
Differito Periodo di
Riferimento
Non più
erogabili
Erogabile/
Erogato
Ancora
differiti
Alessandro Cattani - - 2020 - 93 -
Alessandro Cattani - - 2021 - - 93
Alessandro Cattani 200 81 2022 - - -
Giovanni Testa - - 2020 - 33 -
Giovanni Testa - - 2021 - - 33
Giovanni Testa 144 29 2022 - - -
Totale 344 110 - 126 126

Nelle tabelle precedenti sono riportate le informazioni relative ai compensi spettanti per l'esercizio 2022 ad amministratori, direttore generale e sindaci di Esprinet S.p.A. nonché ai dirigenti con

responsabilità strategiche in relazione agli incarichi detenuti in questa e nelle altre società del Gruppo.

Così come definito dal principio contabile IAS 24 e richiamato dalla delibera Consob n.17221 del 12 marzo 2010, "dirigenti con responsabilità strategiche sono quei soggetti che hanno il potere e la responsabilità direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività della società, compresi gli amministratori (esecutivi o meno) della società stessa".

Non sono state effettuate anticipazioni e non sono stati concessi crediti agli amministratori, al direttore generale e ai sindaci di Esprinet S.p.A. per lo svolgimento di tali funzioni anche in imprese incluse nel perimetro di consolidamento.

I compensi precedentemente esposti includono tutte le voci retributive erogate o erogabili (al lordo delle ritenute fiscali e previdenziali), i benefici in natura e i compensi percepiti quali amministratori o sindaci di società del Gruppo.

Si riporta qui di seguito la tabella inerente i piani di incentivazione basati su strumenti finanziari, diversi dalle Stock option, a favore dei componenti dell'organo di amministrazione, del direttore generale e degli altri dirigenti con responsabilità strategiche.

Beneficiari Diritti assegnati al
1° gennaio 2022
Diritti
esercitati
nel 2022
Diritti assegnati
non attribuiti nel
2022
Diritti
assegnati
nel 2022
Diritti detenuti al
31 dicembre 2022
Quantità Prezzo medio
di esercizio
Quantità Quantità Quantità Quantità Prezzo medio
di esercizio
Periodo di
vesting
Alessandro Cattani 679.717 gratuito - - - 679.717 dal
22/04/2021
Giovanni Testa 113.201 gratuito - - - 113.201 al
(1)
30/04/2024

(1) Data dell'Assemblea di approvazione Bilancio al 31 dicembre 2023 e presentazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023

9.2 Analisi dei flussi di cassa nel periodo

Come evidenziato nella tabella successiva, per effetto delle dinamiche dei flussi di cassa rappresentate nel prospetto del Rendiconto finanziario consolidato, il Gruppo Esprinet al 31 dicembre 2022 registra una posizione finanziaria netta negativa di 83,0 milioni di euro rispetto al surplus di liquidità di 227,2 milioni di euro realizzato al 31 dicembre 2021.

(euro/000) 2022 2021
Debiti finanziari netti (227.177) (302.777)
Flusso di cassa generato (assorbito) da attività d'esercizio (251.407) 21.652
Flusso di cassa generato (assorbito) da attività di investimento (19.059) (17.016)
Flusso di cassa generato (assorbito) da variazioni del patrimonio netto (25.562) (47.093)
Flusso di cassa netto (296.028) (42.457)
Interessi bancari (non pagati)/non incassati (1.281) (804)
Interessi su leasing non pagati (272) (274)
Iscrizione diritto di utilizzo attività (9.683) (18.602)
PFN (no cash) acquisizioni (1.206) (10.224)
Prezzo differito acquisizioni (1.740) (3.239)
Debiti finanziari netti finali 83.033 (227.177)
Debiti finanziari correnti 82.163 55.195
Passività finanziarie per leasing 10.740 9.829
Crediti finanziari verso clienti (10.336) (9.857)
(Attività)/Passività finanz. correnti per derivati 24 2
Crediti finanziari verso società di factoring (3.207) (3.128)
Debiti per acquisto partecipazioni correnti 2.455 1.854
Disponibilità liquide (172.185) (491.471)
Debiti finanziari correnti netti (90.346) (437.576)
Debiti finanziari non correnti 71.118 106.531
Passività finanziarie per leasing 101.661 102.253
Debito per acquisto partecipazioni non correnti 600 1.615
Debiti finanziari netti 83.033 (227.177)

9.3 Indebitamento finanziario netto e covenant su finanziamenti

Come previsto dal "Richiamo d'attenzione n. 5/21" emesso da Consob in data 29 aprile 2021, il prospetto seguente fornisce l'informativa relativamente all' "indebitamento finanziario" (o anche "posizione finanziaria netta") determinato in sostanziale conformità con i criteri indicati dallo European Securities and Markets Authority ("ESMA") nel documento denominato "Orientamenti in materia di obblighi di informativa" del 4 marzo 2021.

Con riferimento alla stessa tabella, si sottolinea che l'indebitamento finanziario determinato secondo i criteri previsti dall'ESMA coincide per il Gruppo con la nozione di "Debiti finanziari netti".

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021
A. Depositi bancari e denaro in cassa 172.184 491.471
B. Assegni - -
C. Altre attività finanziarie correnti 13.544 12.986
D. Liquidità (A+B+C) 185.728 504.457
E. Debiti finanziari correnti 47.871 31.155
F. Quota corrente dell'indebitamento non corrente 47.511 35.726
G. Indebitamento finanziario corrente (E+F) 95.382 66.881
H. Indebitamento finanziario corrente netto (G-D) (90.346) (437.576)
I. Debiti finanziari non correnti 173.379 210.399
J. Strumenti di debito - -
K. Debiti commerciali e altri debiti non correnti - -
L. Indebitamento finanziario non corrente (I+J+K) 173.379 210.399
M. Totale Indebitamento finanziario netto (H+L) 83.033 (227.177)
Ripartizione dell'indebitamento finanziario netto:
Debiti finanziari correnti 82.163 55.195
Passività finanziarie per leasing 10.740 9.829
Debiti per acquisto partecipazioni correnti 2.455 1.854
(Attività)/Passività finanziarie correnti per strumenti derivati 24 2
Crediti finanziari verso altri correnti (10.336) (9.857)
Crediti finanziari verso società di factoring (3.207) (3.128)
Disponibilità liquide (172.185) (491.471)
Debiti finanziari correnti netti (90.346) (437.576)
Debiti per acquisto partecipazioni non correnti 600 1.615
Debiti finanziari non correnti 71.118 106.531
Passività finanziarie per leasing 101.661 102.253
Debiti finanziari netti 83.033 (227.177)

La posizione finanziaria netta di Gruppo, negativa per 83,0 milioni di euro, corrisponde a un saldo netto tra debiti finanziari lordi per 153,3 milioni di euro, debiti per acquisto partecipazioni 3,0 milioni di euro, crediti finanziari per 13,5 milioni di euro, passività finanziarie per leasing per 112,4 milioni di euro, disponibilità liquide per 172,2 milioni di euro.

Le disponibilità liquide, costituite in prevalenza da depositi bancari, sono libere e non vincolate, ed hanno una natura transitoria in quanto si formano temporaneamente a fine mese per effetto della peculiare fisionomia del ciclo finanziario tipico del Gruppo.

Tale ciclo si caratterizza infatti per una rilevante concentrazione di incassi dalla clientela e dalle società di factoring - questi ultimi a titolo di netto ricavo dalle cessioni "pro soluto" di crediti commerciali - tipicamente alla fine di ciascun mese solare mentre i pagamenti ai fornitori, pur mostrando anch'essi una qualche concentrazione a fine periodo, risultano generalmente distribuiti in maniera più lineare lungo l'arco del mese. Per tale motivo il dato puntuale alla fine di un qualunque periodo non è rappresentativo dell'indebitamento finanziario netto e del livello delle giacenze di tesoreria medi del periodo stesso.

Nel corso del 2022, nel quadro delle politiche di gestione dei livelli di capitale circolante, è proseguito il programma di cessione pro-soluto a titolo definitivo a carattere rotativo di crediti vantati verso segmenti selezionati di clientela, in Italia e Spagna, appartenenti perlopiù al comparto della grande distribuzione. In aggiunta a ciò, è inoltre proseguito nel corso del periodo il programma di

cartolarizzazione, avviato in Italia a luglio 2015 e rinnovato ogni tre anni senza soluzione di continuità con ultimo rinnovo a luglio 2021, di ulteriori crediti commerciali. Atteso che i programmi citati realizzano il completo trasferimento dei rischi e dei benefici in capo ai cessionari, i crediti oggetto di cessione vengono eliminati dall'attivo patrimoniale in ossequio al principio contabile IFRS 9. L'effetto complessivo sul livello dei debiti finanziari netti al 31 dicembre 2022 è quantificabile in ca. 540,2 milioni di euro (ca. 561,0 milioni al 31 dicembre 2021).

Relativamente ai debiti finanziari a medio-lungo termine, si riporta nella tabella successiva, distintamente per ciascun ente erogatore, il dettaglio in linea capitale delle quote scadenti entro e oltre l'esercizio successivo, dei finanziamenti ottenuti con la ripartizione tra "Sottogruppo Italia" e "Sottogruppo Iberica". Si segnala che gli importi esposti possono differire dai singoli valori contabili in quanto questi ultimi sono rappresentativi del costo ammortizzato calcolato mediante l'applicazione del metodo del tasso di interesse effettivo.

31/12/2022 31/12/2021 Var.
(euro/000) Corr. Non corr. Tot. Corr. Non corr. Tot. Corr. Non corr. Tot.
Banco Desio 2.652 4.033 6.685 - - - 2.652 4.033 6.685
BCC Carate 2.470 7.530 10.000 1.277 10.000 11.277 1.193 (2.470) (1.277)
Intesa Sanpaolo (mutuo GdF) - - - 497 - 497 (497) - (497)
Intesa Sanpaolo - - - 251 - 251 (251) - (251)
Banca popolare di Sondrio 5.080 - 5.080 5.000 5.080 10.080 80 (5.080) (5.000)
Cassa depositi e prestiti 7.000 14.000 21.000 7.000 21.000 28.000 - (7.000) (7.000)
BPER Banca 7.972 9.044 17.016 3.436 12.016 15.452 4.536 (2.972) 1.564
Unicredit 502 - 502 1.201 502 1.703 (699) (502) (1.201)
Totale Sottogruppo Italia 25.676 34.607 60.283 18.662 48.598 67.260 7.014 (13.991) (6.977)
Banco Sabadell 4.084 6.074 10.158 4.006 9.811 13.817 78 (3.737) (3.659)
Ibercaja 3.282 1.778 5.060 3.258 5.060 8.318 24 (3.282) (3.258)
Bankinter 1.862 5.329 7.191 1.428 7.187 8.615 434 (1.858) (1.424)
La Caixa 6.762 11.083 17.845 4.240 17.845 22.085 2.522 (6.762) (4.240)
Kutxabank 375 - 375 750 375 1.125 (375) (375) (750)
Cajamar 1.783 2.602 4.385 1.763 4.386 6.149 20 (1.784) (1.764)
BBVA 2.458 6.429 8.887 1.113 8.887 10.000 1.345 (2.458) (1.113)
Santander 1.229 3.265 4.494 506 4.494 5.000 723 (1.229) (506)
Totale Sottogruppo Spagna 21.835 36.560 58.395 17.064 58.045 75.109 4.771 (21.485) (16.714)
Totale Gruppo 47.511 71.167 118.678 35.726 106.643 142.369 11.785 (35.476) (23.691)

Nella tabella seguente si evidenziano i valori contabili in linea capitale dei sopra riportati finanziamenti, tra i quali sono evidenziati quelli garantiti dallo Stato spagnolo tramite l'Instituto de Crédito Official ("ICO") nell'ambito delle misure a favore delle imprese adottate dal Governo Spagnolo per far fronte al Covid-19.

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Finanziamento da Intesa a Esprinet S.p.A. per "mutuo GdF"
rimborsabile in rate annuali entro gennaio 2022
- 497 (497)
Finanziamento chirografario da Banco Desio a Esprinet S.p.A.
rimborsabile in rate semestrali entro giugno 2025
6.685 - 6.685
Finanziamento chirografario da BCC Carate a Esprinet S.p.A.
rimborsabile in rate semestrali entro marzo 2022
- 1.277 (1.277)
Finanziamento chirografario da BCC Carate a Esprinet S.p.A.
rimborsabile in rate semestrali entro dicembre 2026
10.000 10.000 -
Finanziamento chirografario da BPER Banca a Esprinet S.p.A.
rimborsabile in rate semestrali entro maggio 2025
5.000 - 5.000
Finanziamento chirografario da BPER Banca Esprinet S.p.A.
rimborsabile in rate semestrali entro dicembre 2024
12.016 15.000 (2.984)
Finanziamento chirografario da Banca Popolare di Sondrio a
Esprinet S.p.A. rimborsabile in rate trimestrali entro novembre 2023
5.080 10.080 (5.000)
Finanziamento chirografario da Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. a
Esprinet S.p.A. rimborsabile in rate semestrali entro dicembre 2025
21.000 28.000 (7.000)
Finanziamento chirografario da Intesa a idMAINT
rimborsabile in rate trimestrali entro ottobre 2022
- 251 (251)
Finanziamento chirografario da BPER Banca a Dacom
rimborsabile in rate mensili entro settembre 2022
- 452 (452)
Finanziamento chirografario da Unicredit a Dacom
rimborsabile in rate mensili entro maggio 2023
502 1.703 (1.201)
Finanziamento chirografario da Banco Sabadell a Esprinet Iberica
rimborsabile in rate trimestrali entro marzo 2024
1.281 2.290 (1.009)
Finanziamento chirografario da La Caixa a Esprinet Iberica
rimborsabile in rate trimestrali entro febbraio 2024
2.565 4.584 (2.019)
Finanziamento chirografario da Ibercaja a Esprinet Iberica
rimborsabile in rate trimestrali entro febbraio 2024
2.533 4.548 (2.015)
Finanziamento chirografario da Bankinter a Esprinet Iberica
rimborsabile in rate trimestrali entro febbraio 2022
- 760 (760)
Finanziamento garantito "ICO" da Banco Sabadell a Esprinet Iberica
rimborsabile in rate mensili entro giugno 2026
2.636 3.000 (364)
Finanziamento garantito "ICO" da La Caixa a Esprinet Iberica
rimborsabile in rate mensili entro giugno 2026
4.391 5.000 (609)
Finanziamento garantito "ICO" da BBVA a Esprinet Iberica
rimborsabile in rate mensili entro giugno 2026
4.394 5.000 (606)
Finanziamento garantito "ICO" da La Caixa a Esprinet Iberica
rimborsabile in rate semestrali entro luglio 2026
2.500 2.500 -
Finanziamento garantito "ICO" da Bankinter a Esprinet Iberica
rimborsabile in rate trimestrali entro luglio 2026
3.996 4.250 (254)
Finanziamento chirografario da Cajamar a Esprinet Iberica
rimborsabile in rate annuali entro dicembre 2024
2.027 3.027 (1.000)
Finanziamento chirografario da Ibercaja a Esprinet Iberica
rimborsabile in rate semestrali entro novembre 2024
2.527 3.770 (1.243)
Finanziamento chirografario da Banco Sabadell a Esprinet Iberica
rimborsabile in rate semestrali entro giugno 2023
848 2.526 (1.678)
Finanziamento chirografario da Banco Sabadell a Esprinet Iberica
rimborsabile in rate mensili entro luglio 2026
5.392 - 5.392
Finanziamento chirografario da La Caixa a Esprinet Iberica
rimborsabile in rate trimestrali entro maggio 2024
1.500 2.500 (1.000)
Finanziamento chirografario da Kutxabank a Esprinet Iberica
rimborsabile in rate semestrali entro marzo 2023
375 1.125 (750)

Finanziamento chirografario da Cajamar a Esprinet Iberica
rimborsabile in rate semestrali entro luglio 2025
2.359 3.123 (764)
Finanziamento garantito "ICO" da Banco Sabadell a Esprinet Iberica
rimborsabile in rate mensili entro giugno 2025
- 6.000 (6.000)
Finanziamento garantito "ICO" da La Caixa a Esprinet Iberica
rimborsabile in rate mensili entro giugno 2026
4.389 5.000 (611)
Finanziamento garantito "ICO" da Bankinter a Esprinet Iberica
rimborsabile in rate trimestrali entro luglio 2026
3.195 3.606 (411)
Finanziamento garantito "ICO" da Banco Santander a Esprinet Iberica
rimborsabile in rate mensili entro luglio 2026
4.494 5.000 (506)
Finanziamento garantito "ICO" da BBVA a Esprinet Iberica
rimborsabile in rate mensili entro luglio 2026
4.493 5.000 (507)
Finanziamento garantito "ICO" da La Caixa a Esprinet Iberica
rimborsabile in rate semestrali entro luglio 2026
2.500 2.500 -
Totale valore capitale 118.678 142.369 (23.691)

Il tasso medio ponderato praticato nel corso del 2022 sui suddetti finanziamenti è stato pari a 1,2% ca. (1,3% nell'esercizio precedente).

Alcuni dei finanziamenti a medio-lungo termine sopra elencati sono assistiti da strutture di covenant economico-finanziari, tipici per operazioni di tale natura, che prevedono la possibile decadenza dal beneficio del termine per i rimborsi nel caso di loro mancato rispetto.

Due finanziamenti chirografari "amortising" a 5 anni, erogati a favore della controllata Esprinet Iberica S.L.U., scadenti a febbraio 2024, dal valore complessivo di 5,1 milioni di euro in linea capitale al 31 dicembre 2022, prevedono l'impegno annuale al rispetto (i) di un determinato rapporto tra posizione finanziaria netta allargata ed EBITDA a livello consolidato e (ii) di un controvalore massimo di finanziamenti a medio-lungo termine a favore di Esprinet Iberica.

Il finanziamento chirografario amortising a 5 anni erogato a Esprinet S.p.A. da Cassa Depositi e Prestiti S.p.A., scadente a dicembre 2025, dal valore complessivo di 21,0 milioni di euro in linea capitale al 31 dicembre 2022, prevede anch'esso l'impegno al rispetto annuale di un determinato rapporto tra posizione finanziaria netta ed EBITDA a livello consolidato, ma anche il rispetto semestrale di un dato rapporto tra posizione finanziaria netta e patrimonio netto consolidati.

In aggiunta ai finanziamenti a medio-lungo termine, anche una RCF-Revolving Credit Facility chirografaria a 3 anni, dall'importo di 180,0 milioni di euro e non utilizzata alla data di chiusura del bilancio (utilizzata per 40,0 milioni di euro al 30 settembre 2022), sottoscritta da Esprinet S.p.A. in data 31 agosto 2022 con il medesimo pool di banche domestiche e internazionali erogatrici della precedente RCF dall'importo di 152,5 milioni di euro, scadente a settembre 2022 e cancellata in data 31 agosto 2022 in occasione della sottoscrizione di tale nuova RCF, è assistita dalla seguente struttura di covenant finanziari da verificarsi semestralmente sui dati del bilancio consolidato e certificato:

  • rapporto tra posizione finanziaria netta ed EBITDA;
  • rapporto tra posizione finanziaria netta allargata e Patrimonio netto;
  • rapporto tra EBITDA e oneri finanziari netti;
  • importo assoluto della posizione finanziaria lorda.

Al 31 dicembre 2022 tutti i covenant cui sono assoggettati i su menzionati finanziamenti, inclusa la Revolving Credit Facility, secondo le stime del management (in quanto gli stessi andranno verificati sul bilancio consolidato e certificato dalla società di revisione), risultano rispettati.

I vari contratti di finanziamento a medio-lungo termine, inclusi quelli che non prevedono covenant finanziari e la su menzionata Revolving Credit Facility, contengono inoltre le usuali clausole di

"negative pledge", "pari passu" e simili che, alla data di redazione della presente relazione, non risultano violate.

9.4 Situazione degli affidamenti

A fronte degli utilizzi descritti nei paragrafi precedenti, il Gruppo Esprinet disponeva al 31 dicembre 2022 di linee di affidamento presso il sistema creditizio per complessivi ca. 1.534,1 milioni di euro (di cui ca. 1.483,0 milioni di euro per cassa), così suddivisi per forma tecnica:

(euro/000) Gruppo Sottogruppo
Italia
Sottogruppo
Spagna
Linee a Breve Termine 355.200 212.000 143.200
Finanziamenti a medio-lungo termine 118.679 60.283 58.396
Linee revolving 180.000 180.000 -
Factoring / Confirming / Securitization(1) 827.380 615.710 211.670
Conti correnti passivi 1.282 1.282 -
Carte di credito 883 728 155
Derivati/compravendita valuta a termine 1.200 200 1.000
Crediti di firma 49.452 28.020 21.432
Totale 1.534.076 1.098.223 435.853

(1) Include sia i plafond pro-soluto che pro-solvendo.

Sulla base della situazione finanziaria puntuale al 31 dicembre 2022, escludendo i crediti di firma ed i plafond pro-soluto concessi dal sistema finanziario a fronte dei programmi di cessione rotativa a titolo definitivo di crediti, il grado di utilizzo complessivo degli affidamenti era pari al 20% (23% nell'esercizio precedente) come si evince dalla tabella sottostante:

(euro/000) Utilizzi % Utilizzi Limiti
Linee a Breve Termine 4% 14.810 355.200
Finanziamenti a medio-lungo termine 100% 118.679 118.679
Linee revolving 0% - 180.000
Factoring pro-solvendo 71% 723 1.023
Conti correnti passivi 0% - 1.282
Totale 20% 134.212 656.184

Il mantenimento di linee di credito a breve termine con tassi di utilizzo contenuti ed elevata flessibilità di utilizzo rappresenta la modalità principale di gestione del rischio di liquidità da parte del Gruppo.

9.5 Stagionalità dell'attività

La tabella sotto riportata evidenzia l'incidenza dei ricavi per trimestre solare nel biennio 2022-2021:

2022 2021
Gruppo Italia Iberica Gruppo Italia Iberica
Ricavi Q1 24,3% 25,0% 23,4% 24,9% 25,7% 23,6%
Ricavi Q2 22,2% 22,2% 22,3% 22,8% 23,4% 21,9%
Ricavi 1^ semestre 46,5% 47,2% 45,6% 47,7% 49,1% 45,5%
Ricavi Q3 22,2% 22,5% 21,7% 20,8% 20,6% 21,3%
Ricavi Q4 31,3% 30,4% 32,7% 31,6% 30,4% 33,3%
Ricavi 2^ semestre 53,5% 52,8% 54,4% 52,3% 50,9% 54,5%
Totale anno 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%

Tradizionalmente il mercato dell'IT e dell'elettronica di consumo è caratterizzato, sia in Italia che in Spagna, da fenomeni di marcata stagionalità delle vendite che comportano un incremento della domanda nel quarto trimestre dell'anno solare essenzialmente in relazione alla concentrazione degli acquisti nel periodo natalizio e nel c.d. "back-to-school", per la parte "consumer", e alla dinamica di spesa dei budget di investimento in IT che presenta statisticamente una concentrazione a ridosso dei mesi di novembre/dicembre.

Tale carattere di stagionalità dei consumi influenza i volumi di attività del settore distributivo e, conseguentemente, i volumi dei ricavi del Gruppo Esprinet.

A tale andamento nel periodo invernale si contrappone una flessione di domanda nei mesi estivi, ed in particolare nel mese di agosto. Tale ultima dinamica appare altresì in corso di ridimensionamento in particolare nel segmento "business" per effetto della sempre minore propensione all'interruzione dell'attività lavorativa nei mesi estivi.

A quanto sopra si aggiunge una stagionalità dei risultati economici che, in condizioni di normale svolgimento delle operazioni di gestione, risentono in termini di variabilità dell'effetto "leva operativa" generato dalla componente dei costi fissi il cui andamento è per definizione lineare nell'esercizio. La descritta stagionalità delle vendite si riflette anche sui livelli di indebitamento finanziario per la componente strettamente legata alla necessità di finanziamento del circolante il cui livello presenta un picco nell'ultima parte di ciascun anno solare.

In relazione a tale ultima grandezza si osservano inoltre rilevanti oscillazioni infra-mensili provocate perlopiù da una certa concentrazione di incassi dalla clientela alla fine e a metà di ciascun mese in presenza di pagamenti ai fornitori distribuiti più uniformemente lungo l'arco del mese.

Si evidenzia pertanto che quest'ultimo fattore è alla base di una ridotta rappresentatività del dato puntuale di indebitamento di fine periodo, così come di ciascuna fine mese, rispetto al livello medio di indebitamento osservabile nel periodo stesso.

Gli elementi sopra descritti espongono il Gruppo ad un rischio finanziario e commerciale più elevato rispetto a situazioni caratterizzate da minore stagionalità.

9.6 Eventi e operazioni significative non ricorrenti

Nel corso del 2022 sono state individuate le seguenti poste di natura non ricorrente:

  • costi vari, pari complessivamente a 2,8 milioni di euro, relativi agli oneri sostenuti dalla capogruppo Esprinet S.p.A. in relazione al processo finalizzato al lancio dell'Offerta Pubblica di Acquisto volontaria totalitaria delle azioni ordinarie della società italiana Cellularline S.p.A..

Nel corso del 2021 erano state individuate le seguenti operazioni ed eventi non ricorrenti:

  • costi pari complessivamente a 1,1 milioni di euro, sostenuti dalla capogruppo Esprinet S.p.A. in

relazione all'operazione di ampliamento dei magazzini in Italia.

  • costi pari complessivamente a 0,3 milioni di euro, con riferimento alle spese sostenute per l'allestimento della nuova sede di Madrid nella quale è stato concentrato il personale proveniente dalle varie acquisizioni e precedentemente dislocato in diverse zone della città.

Nella tabella successiva si riporta l'esposizione nel conto economico di periodo dei suddetti eventi e operazioni (inclusi gli effetti fiscali):

(euro/000) Provento/(Onere) di natura Non Ricorrente 2022 2021
Costi generali e amministrativi Costi operazioni di aggregazione aziendale (2.754) -
Costi generali e amministrativi Costi di ampliamento magazzini - (1.109)
Costi generali e amministrativi Costi cambio uffici società del Gruppo - (307)
Totale SG&A Totale SG&A (2.754) (1.416)
Utile operativo (EBIT) Utile operativo (EBIT) (2.754) (1.416)
Utile prima delle imposte Utile prima delle imposte (2.754) (1.416)
Imposte Imposte su eventi non ricorrenti 768 386
Utile netto/ (Perdita) Utile netto/ (Perdita) (1.986) (1.030)

9.7 Principali contenziosi in essere

Per una descrizione dell'evoluzione dei contenziosi legali e fiscali in essere, si fa rimando alla analoga sezione nella voce di commento "Fondi non correnti e altre passività" nelle "Note al bilancio consolidato".

Parimenti, nella "Relazione sulla Gestione" sono state delineate, al capitolo "Principali rischi e incertezze", le politiche seguite dal Gruppo per la gestione dei contenziosi legali e fiscali.

9.8 Analisi delle operazioni relative a strumenti derivati

L'analisi delle operazioni relative a strumenti derivati è stata fornita nell'ambito del paragrafo "Informativa su rischi e strumenti finanziari"cui si rimanda.

9.9 Fatti di rilievo successivi

I principali fatti di rilievo avvenuti dopo la data di chiusura del periodo in esame sono riportati all'interno del paragrafo "Fatti di rilievo successivi" della Relazione sulla Gestione cui si rimanda per maggiori dettagli.

9.10 Corrispettivi per servizi di revisione di Gruppo

Il seguente prospetto redatto ai sensi dell'art.149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2022 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa società di revisione e/o da entità appartenenti al suo network:

EMARKET
SDIR
CERTIFIED
Tipologia servizio Soggetto erogatore Corrispettivi (euro/000)
Destinatario 2022 2021
Revisione contabile
Pwc S.p.A. Esprinet S.p.A. 327,2 338,2
Pwc S.p.A. Subsidiaries 114,6 117,0
Pwc network Subsidiaries 288,0 300,0
Altri servizi
Pwc S.p.A. Esprinet S.p.A. 12,0 15,0
PwC network Esprinet S.p.A. 22,0 -
Pwc network Subsidiaries 113,0 40,0
Totale 876,8 810,2

10. Pubblicazione del Progetto di Bilancio

Il Progetto di Bilancio è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione di Esprinet, che ne ha altresì approvata la pubblicazione nella riunione del 14 marzo 2023, nel corso della quale è stato, inoltre, dato mandato al Presidente di apportarvi le modifiche o integrazioni di perfezionamento formale che fossero ritenute necessarie od opportune per la miglior stesura e la completezza del testo, in tutti i suoi elementi.

Vimercate, 14 marzo 2023

Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Maurizio Rota

Bilancio di esercizio 2022 di Esprinet S.p.A.

INDICE del Bilancio di esercizio di Esprinet S.p.A.

ESPRINET S.p.A.: Bilancio d'esercizio (Bilancio Separato1 )

Prospetti di bilancio
Situazione patrimoniale-finanziaria pag. 156
Conto economico separato pag. 157
Conto economico complessivo pag. 157
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto pag. 158
Rendiconto finanziario pag. 159
Situazione patrimoniale-finanziaria (ai sensi della delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006) pag. 160
Conto economico separato (ai sensi della delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006) pag. 161
Note al bilancio d'esercizio
Informazioni generali pag. 162
Principi contabili e criteri di valutazione pag. 162
2.1 Principi contabili
2.2 Presentazione del bilancio
2.3 Principali criteri di valutazione e politiche contabili
2.4 Principali stime contabili
2.5 Principi contabili di recente emanazione
2.6 Cambiamento nelle stime contabili e riclassifiche
Aggregazioni aziendali pag. 180
Commento alle voci della situazione patrimoniale-finanziaria pag. 181
Garanzie, impegni e rischi potenziali pag. 209
Commento alle voci di conto economico pag. 209
Altre informazioni rilevanti pag. 218
7.1 Compensi corrisposti a organi di amministrazione e controllo e ai dirigenti con responsabilità strategiche
7.2 Indebitamento finanziario netto e analisi dei debiti finanziari
7.3 Analisi dei flussi di cassa nel periodo
7.4 Prospetto delle partecipazioni
7.5 Sintesi dei dati essenziali dei bilanci delle società controllate
7.6 Rapporti con entità correlate
7.7 Eventi e operazioni significative non ricorrenti
7.8 Principali contenziosi in essere
7.9 Informativa su rischi e strumenti finanziari
7.10 Fatti di rilievo successivi
7.11 Corrispettivi per servizi di revisione di Esprinet S.p.A.
Pubblicazione del Progetto di Bilancio pag. 240
Relazione del Collegio Sindacale
Relazione della Società di Revisione

1Bilancio Separato della Esprinet S.p.A., così come definito dai principi contabili internazionali IFRS

Situazione patrimoniale-finanziaria

Di seguito si riporta la situazione patrimoniale-finanziaria di Esprinet S.p.A. redatto secondo i principi contabili internazionali IFRS8 :

(euro) Nota di
commento
31/12/2022 31/12/2021
ATTIVO
Attività non correnti
Immobilizzazioni materiali 1 16.740.763 10.396.445
Diritti di utilizzo di attività 4 83.450.000 84.599.000
Avviamento 2 18.282.187 18.282.187
Immobilizzazioni immateriali 3 1.789.236 771.518
Partecipazioni 5 101.326.451 92.369.189
Attività per imposte anticipate 6 2.261.745 2.371.753
Crediti ed altre attività non correnti 9 1.772.600 1.743.716
225.622.982 210.533.808
Attività correnti
Rimanenze 10 373.485.874 325.931.157
Crediti verso clienti 11 348.797.547 284.091.748
Crediti tributari per imposte correnti 12 744.878 -
Altri crediti ed attività correnti 13 172.986.786 176.880.779
Disponibilità liquide 17 121.129.510 242.784.319
1.017.144.595 1.029.688.003
Totale attivo 1.242.767.577 1.240.221.811
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 19 7.860.651 7.860.651
Riserve 20 245.369.670 251.234.509
Risultato netto dell'esercizio 21 16.059.928 18.459.888
Totale patrimonio netto 269.290.249 277.555.048
PASSIVO
Passività non correnti
Debiti finanziari 22 34.567.776 48.013.232
Passività finanziarie per leasing 31 80.442.000 81.162.000
Passività per imposte differite 24 3.314.663 3.125.948
Debiti per prestazioni pensionistiche 25 3.546.713 4.082.444
Debiti per acquisto partecipazioni 33 600.000 1.615.000
Fondi non correnti ed altre passività 26 3.041.343 3.213.827
125.512.495 141.212.451
Passività correnti
Debiti verso fornitori 27 733.125.071 744.999.021
Debiti finanziari 28 74.709.424 49.241.149
Passività finanziarie per leasing 34 7.307.000 6.905.000
Debiti tributari per imposte correnti 29 - 3.478.149
Debiti per acquisto partecipazioni 35 2.455.000 1.854.205
Fondi correnti ed altre passività 32 30.368.338 14.976.788
847.964.833 821.454.312
TOTALE PASSIVO 973.477.328 962.666.763
Totale patrimonio netto e passivo 1.242.767.577 1.240.221.811

8 Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sulla situazione patrimoniale-finanziaria di Esprinet S.p.A. sono evidenziati nell'apposito schema della situazione patrimoniale-finanziaria riportato nelle pagine successive e commentati nelle "Note al bilancio di Esprinet S.p.A.".

Conto economico separato

Di seguito viene riportato il conto economico per "destinazione" della società Esprinet S.p.A. redatto secondo i principi contabili internazionali IFRS9 :

(euro) Nota di
commento
2022 2021
Ricavi da contratti con clienti 33 2.719.248.110 2.830.090.189
Costo del venduto (2.579.271.292) (2.691.685.186)
Margine commerciale lordo 35 139.976.818 138.405.003
Costi di marketing e vendita 37 (47.914.255) (44.195.273)
Costi generali e amministrativi 38 (64.368.854) (63.811.424)
(Riduzione)/riprese di valore di attività finanziarie 39 (81.718) 247.131
Utile operativo (EBIT) 27.611.991 30.645.437
(Oneri)/proventi finanziari 42 (5.231.228) (4.573.219)
(Oneri)/proventi da investimenti 43 - 465.068
Risultato prima delle imposte 22.380.763 26.537.286
Imposte 45 (6.320.835) (8.077.398)
Risultato netto 16.059.928 18.459.888
- di cui pertinenza di terzi - -
- di cui pertinenza Gruppo 16.059.928 18.459.888

Conto economico complessivo

(euro) 2022 2021
Risultato netto 16.059.928 18.459.888
Altre componenti di conto economico complessivo da non riclassificare nel conto economico
separato:
- Variazione riserva "fondo TFR" 315.134 99.532
- Impatto fiscale su variazioni riserva "fondo TFR" (75.632) (23.888)
Altre componenti di conto economico complessivo 239.502 75.644
Totale utile/(perdita) complessiva per il periodo 16.299.430 18.535.532
- di cui pertinenza Gruppo 16.299.430 18.535.532
- di cui pertinenza di terzi - -

9 Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul conto economico di Esprinet S.p.A. sono evidenziati nell'apposito schema di conto economico riportato nelle pagine successive e commentati nelle "Note al bilancio di Esprinet S.p.A."

Prospetto delle variazioni di patrimonio netto

(euro/000) Capitale
sociale
Riserve Azioni
proprie
Risultato di
periodo
Totale
patrimonio
netto
Saldi al 31 dicembre 2020 7.861 291.855 (4.800) 9.370 304.286
Utile/(perdita) complessivo di periodo - 76 - 18.460 18.536
Destinazione risultato esercizio precedente - 9.370 - (9.370) -
Dividendi distribuiti - (26.787) - - (26.787)
Acquisto azioni proprie - - (19.859) - (19.859)
Totale operazioni con gli azionisti - (17.417) (19.859) (9.370) (46.646)
Consegna azioni per piani azionari - (4.065) 4.396 - 331
Piani azionari in corso - 1.410 - - 1.410
Variazione per operazioni di fusione - (361) - - (361)
Saldi al 31 dicembre 2021 7.861 271.498 (20.263) 18.460 277.555
Utile/(perdita) complessivo di periodo - 239 - 16.060 16.299
Destinazione risultato esercizio precedente - 18.460 - (18.460) -
Dividendi distribuiti - (26.679) - - (26.679)
Acquisto azioni proprie - (6.933) 6.933 - -
Totale operazioni con gli azionisti - (15.152) 6.933 (18.460) (26.679)
Piani azionari in corso - 2.115 - - 2.115
Altri Movimenti - (1) - - (1)
Saldi al 31 dicembre 2022 7.861 258.699 (13.330) 16.060 269.290

Rendiconto finanziario10

(euro/000) 2022 2021
Flusso monetario da attività di esercizio (D=A+B+C) (89.337) 34.045
Flusso di cassa del risultato operativo (A) 40.878 44.074
Utile operativo da attività in funzionamento 27.612 30.645
Ammortamenti e altre svalutazioni delle immobilizzazioni 11.714 11.147
Variazione netta fondi (173) 1.032
Variazione non finanziaria dei debiti per prestazioni pensionistiche (258) (372)
Costi non monetari piani azionari 1.983 1.622
Flusso generato/(assorbito) dal capitale circolante (B) (115.944) (4.115)
(Incremento)/Decremento delle rimanenze (47.555) (61.636)
(Incremento)/Decremento dei crediti verso clienti (64.706) 20.410
(Incremento)/Decremento altre attività correnti (6.792) (25.562)
Incremento/(Decremento) dei debiti verso fornitori (11.478) 71.147
Incremento/(Decremento) altre passività correnti 14.587 (8.474)
Altro flusso generato/(assorbito) dalle attività di esercizio (C) (14.271) (5.914)
Interessi pagati (3.378) (3.190)
Interessi incassati 208 52
Differenze cambio realizzate (1.213) (1.289)
Imposte pagate (9.888) (1.487)
Flusso monetario da attività di investimento (E) (18.030) (15.573)
Investimenti netti in immobilizzazioni materiali (9.617) (3.878)
Investimenti netti in immobilizzazioni immateriali (1.299) (354)
Investimenti netti in altre attività non correnti (29) (619)
Acquisizione società controllate (7.085) (12.033)
Rimborsi piani azionari da controllate - 256
Fusione Celly - 590
Dividendi - 465
Flusso monetario da attività di finanziamento (F) (14.287) (102.778)
Finanziamenti a medio/lungo termine ottenuti 13.000 25.000
Rimborsi/rinegoziazioni di finanziamenti a medio/lungo termine (18.073) (13.992)
Rimborsi di passività per leasing (7.547) (6.961)
Variazione dei debiti finanziari 16.107 761
Finanziamenti a breve incassati/(erogati) 10.500 (58.000)
Variazione dei crediti finanziari e degli strumenti derivati (558) (2.720)
Prezzo differito acquisizioni (2.154) (220)
Distribuzione dividendi (25.562) (26.787)
Acquisto azioni proprie - (19.859)
Flusso monetario netto del periodo (G=D+E+F) (121.654) (84.306)
Disponibilità liquide all'inizio del periodo 242.784 327.090
Flusso monetario netto del periodo (121.654) (84.306)
Disponibilità liquide alla fine del periodo 121.130 242.784

10 Gli effetti dei rapporti con "altre parti correlate" sono stati omessi in quanto non significativi.

Situazione patrimoniale-finanziaria (ai sensi Delib.Consob n. 15519 del 27 luglio 2006)

(euro/000) 31/12/2022 di cui parti
correlate
31/12/2021 di cui parti
correlate
ATTIVO
Attività non correnti
Immobilizzazioni materiali 16.741 10.396
Diritti di utilizzo di attività 83.450 84.599
Avviamento 18.282 18.282
Immobilizzazioni immateriali 1.789 772
Partecipazioni 101.326 92.369
Attività per imposte anticipate 2.262 2.372
Crediti ed altre attività non correnti 1.773 - 1.744 -
225.623 - 210.534 -
Attività correnti
Rimanenze 373.486 325.931
Crediti verso clienti 348.798 3 284.092 5
Crediti tributari per imposte correnti 745 -
Altri crediti ed attività correnti 172.986 117.493 176.881 116.815
Disponibilità liquide 121.130 242.784
1.017.145 117.496 1.029.688 116.820
Totale attivo 1.242.768 117.496 1.240.222 116.820
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 7.861 7.861
Riserve 245.369 251.234
Risultato netto dell'esercizio 16.060 18.460
Totale patrimonio netto 269.290 277.555
PASSIVO
Passività non correnti
Debiti finanziari 34.568 48.014
Passività finanziarie per leasing 80.442 81.162
Passività per imposte differite 3.315 3.126
Debiti per prestazioni pensionistiche 3.547 4.082
Debiti per acquisto partecipazioni 600 1.615
Fondi non correnti ed altre passività 3.041 3.214
125.513 141.213
Passività correnti
Debiti verso fornitori 733.125 - 744.999 -
Debiti finanziari 74.709 22.578 49.241 17.923
Passività finanziarie per leasing 7.307 6.905
Debiti tributari per imposte correnti - 3.478
Debiti per acquisto partecipazioni 2.455 1.854
Fondi correnti ed altre passività 30.369 599 14.977 284
TOTALE PASSIVO 847.965
973.478
23.177
23.177
821.454
962.667
18.207
18.207
Totale patrimonio netto e passivo 1.242.768 23.177 1.240.222 18.207

Per ulteriori dettagli sulle "parti correlate" si rinvia alla sezione "Rapporti con entità correlate" nelle "Note al bilancio di Esprinet S.p.A.".

Conto economico separato (ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006)

(euro/000) 2022 di cui non
ricorrenti
di cui
parti
correlate*
2021 di cui non
ricorrenti
di cui
parti
correlate*
Ricavi da contratti con clienti 2.719.248 - 31.633 2.830.090 - 32.575
Costo del venduto (2.579.271) - (3.548) (2.691.685) - (1.856)
Margine commerciale lordo 139.977 - 138.405 -
Costi di marketing e vendita (47.914) - (2.601) (44.195) - (2.196)
Costi generali e amministrativi (64.369) (2.754) 3.223 (63.812) (1.109) 1.932
(Riduzione)/riprese di valore di attività finanziarie (82) - 247 -
Utile operativo (EBIT) 27.612 (2.754) 30.645 (1.109)
(Oneri)/proventi finanziari (5.231) - 84 (4.573) - 18
(Oneri)/proventi da investimenti - - - 465 - -
Risultato prima delle imposte 22.381 (2.754) 26.537 (1.109)
Imposte (6.321) 768 - (8.077) 309 -
Risultato netto 16.060 (1.986) 18.460 (800)
- di cui pertinenza di terzi - -
- di cui pertinenza Gruppo 16.060 (1.986) 18.460 (800)

(*) Compensi ai dirigenti con responsabilità strategiche escluse.

Note al bilancio d'esercizio

1. Informazioni generali

Esprinet S.p.A. (nel seguito anche "la Società") è attiva nella distribuzione "business-to-business" (B2B) di Information Technology (IT) (hardware, software e servizi) ed elettronica di consumo e si rivolge a una clientela costituita da rivenditori orientati a utenti finali sia di tipo "consumer" che di tipo "business".

Esprinet S.p.A., inoltre, è la società Capogruppo che detiene direttamente e indirettamente le quote di partecipazione al capitale di società che operano sul territorio italiano, spagnolo e portoghese.

Esprinet S.p.A. ha sede legale e amministrativa in Italia a Vimercate (Monza e Brianza). Le azioni ordinarie di Esprinet S.p.A. (ticker: PRT.MI) sono quotate nel segmento STAR Milan (Euronext STAR Milan) del mercato EXM (Euronext Milan) di Borsa Italiana dal 27 luglio 2001.

Esprinet S.p.A. in qualità di capogruppo ha redatto il bilancio consolidato del Gruppo Esprinet al 31 dicembre 2022.

2. Principi contabili e criteri di valutazione

I principi contabili applicati nella preparazione del bilancio di esercizio di Esprinet S.p.A. sono descritti nel seguito. Questi principi sono stati applicati uniformemente a tutti gli esercizi presentati in questo documento, salvo quanto altrimenti indicato.

2.1 Principi contabili

Il bilancio d'esercizio (o "separato" come definito dai principi contabili di riferimento) di Esprinet S.p.A. al 31 dicembre 2022 è stato predisposto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali (IFRS) emessi dall'International Accounting Standards Board (IASB) e omologati dall'Unione Europea, nonché dei provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. n. 38/2005.

Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti (IAS) e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC).

Il bilancio è redatto sulla base del principio del costo storico ad eccezione della valutazione di alcuni strumenti finanziari, per la quale si applica il criterio del fair value, nonché sul presupposto della continuità aziendale.

Continuità aziendale

Durante il 2022 l'emergenza sanitaria conseguente alla pandemia da "Covid-19", che ha caratterizzato il contesto macroeconomico e sociale del biennio precedente è andata risolvendosi. Sono, quindi, venute meno le misure restrittive adottate dai vari Governi ad eccezione della Repubblica Popolare Cinese dove, nell'ambito di una la politica di "tolleranza zero" nei confronti della diffusione del Coronavirus "Covid19", sono continuati per tutto il 2022 lockdown e quarantene (revocate a partire da gennaio 2023) che hanno contribuito ad alimentare, soprattutto per i segmenti di business maggiormente dipendenti dalle forniture di componentistica cinese come tipicamente sono i prodotti di informatica ed elettronica, un non irrilevante allungamento dei tempi di consegna e situazioni di shortage di prodotto.

Il contesto macroeconomico europeo del 2022 è stato, inoltre, influenzato dalle tensioni geopolitiche internazionali conseguenti al perdurare del conflitto armato tra Ucraina e Federazione Russa iniziato in data 24 febbraio 2022 per il quale non si dispone di elementi che facciano propendere ad una sua

rapida risoluzione. Il conflitto ha comportato l'imposizione da parte dell'Unione Europea di restrizioni e sanzioni relative alle transazioni con persone fisiche e giuridiche russe, alle esportazioni nel Paese di beni e tecnologie "dual use" o di particolare rilievo nel settore dell'energia e dell'estrazione e liquefazione del gas naturale, fino all'esclusione dal sistema finanziario internazionale SWIFT di importanti banche russe (provvedimenti dagli effetti trascurabili sul Gruppo Esprinet e sull'andamento del proprio business). In risposta, la Federazione Russa ha ridotto le forniture di gas naturale, ha impedito l'esportazione dall'Ucraina del grano e dei cereali di cui il Paese è uno dei principali produttori, e con ciò ha contribuito ad alimentare la crescita dell'inflazione. Le principali banche centrali, inclusa la Banca Centrale Europea, hanno dunque invertito i propri orientamenti di politica monetaria cominciando ad adottarne di restrittivi con l'annuncio prima e, la concreta attuazione poi (nel secondo semestre del 2022 relativamente alla Banca Centrale Europea), di ripetuti rialzi dei tassi d'interesse. L'impatto di detti fenomeni e tensioni sulla Società sono stati comunque limitati non essendo la stessa presente sui mercati dei Paesi attualmente coinvolti nel conflitto, possedendo una diversificazione geografica della propria rete di fornitori che ha consentito di non ritrovarsi in condizioni di dipendenza da prodotti importati da soggetti russi, non essendo altresì un'impresa c.d. "energivora".

Si può concludere quindi che allo stato attuale, sulla base del quadro informativo disponibile e tenuto conto della struttura finanziaria, nonché dei seguenti principali fattori:

  • i principali rischi di natura esogena a cui la Società risulta esposta;

  • i favorevoli mutamenti nella situazione macroeconomica generale nel mercato europeo in generale ed italiano in particolare anche in considerazione del prospettato significativo stimolo alla domanda di tecnologia derivante dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) finanziato dai fondi del NextGenEU che il Governo ha posto in essere;

  • le variazioni delle condizioni ambientali e di business e delle dinamiche competitive;

  • i mutamenti dei quadri legislativi e regolamentari;

  • gli esiti, effettivi e potenziali, dei contenziosi in essere;

  • i rischi finanziari.

non vi siano dubbi circa la sussistenza del presupposto della continuità aziendale per la Società.

2.2 Presentazione del bilancio

I prospetti di situazione patrimoniale-finanziaria, conto economico e rendiconto finanziario presentano le seguenti caratteristiche:

  • per la situazione patrimoniale-finanziaria, sono esposte separatamente le attività correnti e non correnti; analogamente sono rappresentate le passività correnti e non correnti;
  • il conto economico è presentato in due prospetti separati: conto economico separato e conto economico complessivo;
  • per il conto economico separato, l'analisi dei costi è stata effettuata in base alla "destinazione" degli stessi;
  • il rendiconto finanziario è stato redatto in base al metodo indiretto previsto dallo IAS 7.

Le scelte effettuate in tema di presentazione del bilancio derivano dalla convinzione che esse contribuiscano a migliorare la qualità dell'informativa fornita.

I prospetti di conto economico e della situazione patrimoniale-finanziaria sono presentati in unità di euro, mentre il rendiconto finanziario e le altre tabelle di commento sono esposte in migliaia di euro, se non diversamente indicato.

Le tabelle, inoltre, potrebbero evidenziare in alcuni casi difetti di arrotondamento dovuti alla rappresentazione in migliaia.

Attività non correnti

Immobilizzazioni immateriali e avviamento

Le attività immateriali sono definibili come attività prive di consistenza fisica identificabili, controllate dall'impresa e in grado di produrre benefici economici futuri.

Tra tali attività non correnti si include anche "l'avviamento" quando viene acquisito a titolo oneroso.

Le attività immateriali e l'avviamento emerso dalle aggregazioni aziendali effettuate negli esercizi fino al 2009 incluso sono iscritte in bilancio al costo di acquisto comprensivo di eventuali oneri accessori e dei costi necessari a rendere l'attività disponibile per l'uso. Per le aggregazioni aziendali effettuate dal 1° gennaio 2010 in poi l'avviamento è pari, salvo particolari casi, all'eccedenza del corrispettivo trasferito rispetto al valore netto, alla data di acquisizione, delle attività acquisite e delle passività assunte (senza l'aggiunta dei costi correlati all'acquisizione).

Le attività immateriali aventi vita utile definita sono ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile intesa come la stima del periodo in cui le attività saranno utilizzate dall'impresa. In particolare, la voce "Diritti di brevetto industriale ed utilizzazione delle opere dell'ingegno" è ammortizzata in tre esercizi.

L'avviamento e le altre attività immateriali aventi vita utile indefinita non sono oggetto di ammortamento, ma vengono sottoposte a verifica almeno annuale di recuperabilità (detta anche "impairment test"). Il test effettuato viene descritto nel paragrafo "Perdita di valore delle attività non finanziarie". La ripresa di valore, ammessa per le immobilizzazioni immateriali a vita definita e indefinita, non può eccedere il valore di carico che sarebbe stato determinato, al netto degli ammortamenti, nell'ipotesi in cui nessuna perdita di valore fosse stata rilevata in esercizi precedenti. Tale ripresa è rilevata a conto economico a meno che l'immobilizzazione non sia contabilizzata a valore rivalutato, nel qual caso la ripresa è trattata come un incremento da rivalutazione.

Non è invece ammesso effettuare rivalutazioni dell'avviamento, neanche in applicazioni di leggi specifiche, e le sue eventuali svalutazioni non sono oggetto di successivi ripristini di valore.

Immobilizzazioni materiali

Le immobilizzazioni materiali sono iscritte in bilancio al costo di acquisto o di produzione comprensivi di eventuali oneri accessori e dei costi diretti necessari a rendere l'attività disponibile per l'uso.

I costi di manutenzione e riparazione aventi natura ordinaria sono imputati al conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti. Le spese di manutenzione straordinaria che comportano un aumento significativo e tangibile di produttività o di vita utile del cespite sono portate in aumento del valore del cespite ed ammortizzate sulla base della relativa vita utile.

I costi per migliorie su beni di terzi sono esposti tra le immobilizzazioni materiali nella categoria cui si riferiscono.

Le singole componenti di una immobilizzazione materiale che risultino caratterizzate da vita utile differente sono rilevate separatamente per essere ammortizzate coerentemente alla loro durata secondo un approccio per componenti.

Le immobilizzazioni materiali sono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio sulla base dei piani d'ammortamento ritenuti rappresentativi della vita economico-tecnica dei beni cui si riferiscono. Il valore in bilancio è esposto al netto dei fondi di ammortamento in relazione alla residua possibilità di utilizzo dei beni.

Le aliquote di ammortamento, sostanzialmente invariate rispetto allo scorso anno, applicate per ciascuna categoria di bene sono indicate di seguito:

Aliquota economico
tecnica
Impianti di sicurezza 25%
Impianti generici da 3% a 20%
Altri impianti specifici 15%
Impianti di condizionamento da 3% a 14,3%
Impianti telefonici e apparecchiature da 10% a 20%
Impianti di comunicazione e telesegnalazione 25%
Attrezzature industriali e commerciali da 7,1% a 15%
Macchine d'ufficio elettroniche da 20% a 25%
Mobili e arredi da 10% a 25%
Altri beni da 10% a 19%

Se vi sono indicatori di svalutazione di valore, le immobilizzazioni materiali sono assoggettate a una verifica di ricuperabilità (impairment test). Il test effettuato viene descritto nel paragrafo "Perdita di valore delle attività non finanziarie". Le eventuali svalutazioni possono essere oggetto di successivi ripristini di valore. I ripristini di valore non possono eccedere il valore di carico che sarebbe stato determinato, al netto degli ammortamenti, nell'ipotesi in cui nessuna perdita di valore fosse stata rilevata in esercizi precedenti. Tale ripristino è rilevato a conto economico a meno che l'immobilizzazione non sia contabilizzata a valore rivalutato, nel qual caso il ripristino è trattato come un incremento da rivalutazione.

Operazioni di leasing

I beni acquisiti mediante contratti di locazione sono iscritti, come previsto dal principio contabile internazionale IFRS 16, tra le immobilizzazioni mediante la rilevazione di una attività che rappresenta il diritto di utilizzo dell'attività sottostante per la durata del contratto (Right of Use) rilevando in contropartita nella voce "Passività finanziarie per leasing" una passività a fronte dei pagamenti futuri per il leasing.

Successivamente alla rilevazione iniziale, il diritto d'uso è ammortizzato secondo quanto previsto dallo IAS 16, mentre il valore contabile della passività per leasing si incrementa per effetto degli interessi accantonati in ciascun periodo e si riduce per i pagamenti effettuati.

Le spese per interessi sulla passività per leasing e l'ammortamento del diritto di utilizzo dell'attività vengono contabilizzate separatamente nel conto economico. I canoni futuri contrattualmente dovuti sono attualizzati utilizzando il tasso di interesse implicito del relativo contratto; laddove questo non sia facilmente e attendibilmente determinabile si utilizza il tasso di indebitamento incrementale del locatario.

Il principio richiede inoltre che al verificarsi di eventi determinati (ad esempio: un cambiamento nelle condizioni del contratto di leasing, un cambiamento nei pagamenti futuri del leasing conseguente al cambiamento di un indice o di un tasso utilizzati per determinare quei pagamenti) la passività finanziaria per leasing debba essere rimisurata con in contropartita una rettifica del diritto d'uso dell'attività. Il principio, inoltre, stabilisce due esenzioni di applicazione in relazione alle attività considerate di "modico valore" ed i contratti di leasing a breve termine i cui ricavi/costi sono rilevati linearmente nel conto economico lungo la durata del contratto di leasing.

Perdita di valore delle attività non finanziarie

Il principio contabile internazionale IAS 36 richiede di valutare l'esistenza di perdite di valore delle immobilizzazioni materiali e immateriali in presenza di indicatori che facciano ritenere che tale problematica possa sussistere. Nel caso dell'avviamento, delle eventuali altre attività immateriali a vita utile indefinita e delle partecipazioni in società controllate, collegate e in altre società, tale valutazione viene effettuata almeno annualmente.

Con riferimento all'avviamento, Esprinet S.p.A. sottopone alle verifiche di riduzione di valore previste dallo IAS 36 tutte le unità generatrici di flussi finanziari ("Cash Generating Unit") a cui è stato attribuito un valore di avviamento.

La recuperabilità dei valori iscritti è verificata confrontando il valore contabile iscritto in bilancio con il maggiore tra il fair value al netto dei costi di dismissione, qualora esista un mercato attivo, e il valore d'uso del bene. Il valore d'uso è definito sulla base dell'attualizzazione dei flussi di cassa attesi dall'utilizzo del bene o da una aggregazione di beni (Cash Generating Unit) nonché dal valore che ci si attende dalla sua dismissione al termine della sua vita utile. I flussi futuri attesi sono attualizzati con un tasso di sconto al lordo delle imposte che riflette le valutazioni correnti di mercato del costo del denaro, rapportato al periodo d'investimento e ai rischi specifici dell'attività. Una riduzione di valore è riconosciuta a conto economico quando il valore di iscrizione dell'attività, ovvero della relativa CGU a cui essa è allocata, è superiore al valore recuperabile. Le Cash Generating Unit sono state individuate, coerentemente alla struttura organizzativa e di business della Società, come aggregazioni omogenee che generano flussi di cassa in entrata autonomi derivanti dall'utilizzo continuativo delle attività ad esse imputabili.

In relazione alle partecipazioni in società controllate e collegate, nel caso la partecipata abbia distribuito dividendi, sono anche considerati indicatori d'impairment i seguenti aspetti:

  • il valore di libro della partecipazione nel bilancio d'esercizio eccede il valore contabile delle attività nette della partecipata (inclusive di eventuali avviamenti associati) espresso nel bilancio consolidato;
  • il dividendo eccede il totale degli utili complessivi della partecipata nel periodo al quale il dividendo si riferisce.

Partecipazioni in società controllate, collegate e in altre società

Le partecipazioni nelle società controllate, collegate e in altre società sono valutate al costo d'acquisto o sottoscrizione.

Il costo è ridotto per perdite durevoli di valore nel caso in cui le partecipazioni abbiano sostenuto perdite e non siano prevedibili, nell'immediato futuro, utili di entità tale da assorbire le perdite sostenute; il valore originario è ripristinato negli esercizi successivi qualora vengano meno i motivi della svalutazione effettuata. Il costo per perdite durevoli di valore e l'eventuale ripristino sono contabilizzati nel conto economico separato alla voce "Oneri e proventi da altri investimenti".

In presenza di obiettive evidenze di riduzione di valore, la recuperabilità è verificata confrontando il valore recuperabile, rappresentato dal maggiore fra il fair value, al netto degli oneri di dismissione e il valore d'uso.

Attività per imposte anticipate

Le attività per imposte anticipate sono iscritte al valore nominale. Vengono iscritte in bilancio quando il loro recupero è giudicato probabile. Si veda anche il commento alla voce "Imposte sul reddito".

Attività finanziarie (non correnti e correnti)

Al momento della loro iniziale rilevazione, le attività finanziarie sono iscritte al fair value e sono successivamente classificate in una delle seguenti categorie:

  • attività finanziarie valutate al costo ammortizzato;
  • attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (e quindi con impatto nella riserva di patrimonio netto denominata "Riserva da valutazione fair value");
  • attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico.

Le attività finanziarie sono classificate sulla base del modello di business adottato dalla Società nella gestione dei flussi finanziari delle stesse e sulla base delle caratteristiche contrattuali dei flussi di cassa ottenibili dall'attività. I modelli di business identificati sono i seguenti:

  • Hold to collect: In tale categoria sono classificate le attività finanziarie per le quali sono soddisfatti i seguenti requisiti: (i) l'attività è posseduta nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il possesso dell'attività finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali; e (ii) i termini contrattuali dell'attività prevedono flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.

Tali attività rientrano nella categoria di attività valutate al costo ammortizzato. Si tratta prevalentemente di crediti commerciali e altri crediti, come descritto nel paragrafo "Crediti verso clienti e altri crediti". I crediti sono rilevati inizialmente in bilancio al loro fair value; in sede di misurazione successiva sono valutati al costo ammortizzato utilizzando il tasso di interesse effettivo. I crediti commerciali che non contengono una componente finanziaria significativa sono invece riconosciuti al prezzo definito per la relativa transazione (determinato secondo il disposto del principio IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers). In sede di misurazione successiva, le attività appartenenti a tale categoria sono valutate al costo ammortizzato, utilizzando il tasso di interesse effettivo. Gli effetti di tale misurazione sono riconosciuti tra i componenti finanziari di reddito. Tali attività sono inoltre soggette al modello di impairment come definito nel paragrafo "Crediti verso clienti e altri crediti". Tali attività sono inoltre soggette al modello di impairment come definito nel paragrafo "Crediti verso clienti e altri crediti".

  • Hold to collect and sell: in tale categoria sono classificate le attività finanziarie il cui modello di business prevede sia la possibilità di incassare i flussi di cassa contrattuali sia la possibilità di realizzare plusvalenze da cessione. Tali attività rientrano nella categoria di attività valutate al fair value con imputazione degli effetti a OCI. In tal caso le variazioni di fair value dell'attività sono rilevate nel patrimonio netto tra le altre componenti dell'utile complessivo, L'ammontare cumulato delle variazioni di fair value, imputato nella riserva di patrimonio netto che accoglie le altre componenti dell'utile complessivo, è oggetto di reversal a conto economico all'atto dell'eliminazione contabile dell'attività. Vengono rilevati a conto economico gli interessi attivi calcolati utilizzando il tasso di interesse effettivo, le differenze di cambio e le svalutazioni. Si rileva che non sussistono al 31 dicembre 2022 attività finanziarie iscritte al fair value through OCI.
  • Hold to sell: in tale categoria sono classificate le attività finanziarie che non trovano classificazione in nessuna delle precedenti categorie (i.e. categoria residuale). Tale attività sono iscritte al fair value sia al momento della rilevazione iniziale che in fase di misurazione successiva. Gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni di fair value sono contabilizzati nel conto economico consolidato nel periodo in cui sono rilevati. In tale categoria rientrano principalmente i crediti oggetto di cessione in modalità massiva e ricorrente.
  • Si veda inoltre quanto riportato nel paragrafo "Crediti verso clienti e altri crediti".

Gli acquisti e le cessioni di attività finanziarie sono contabilizzati alla data di regolamento.

In caso di iscrizione di attività finanziarie valutate al fair value, qualora le stesse siano scambiate in un mercato attivo, il fair value è determinato ad ogni data di bilancio con riferimento alle quotazioni di mercato od alle quotazioni degli operatori (prezzo di offerta per le posizioni di lungo periodo e prezzo di domanda per le posizioni di breve periodo), senza alcuna deduzione per i costi di transazione. Per gli strumenti finanziari non trattati in un mercato attivo, il fair value è determinato utilizzando una tecnica di valutazione. Tale tecnica può includere l'utilizzo di transazioni recenti a condizioni di mercato, oppure il riferimento al fair value attuale di un altro strumento che è sostanzialmente analogo, oppure un'analisi dei flussi di cassa attualizzati o altri modelli di valutazione.

Le attività finanziarie sono rimosse dallo stato patrimoniale quando il diritto di ricevere i flussi di cassa derivanti dallo strumento si è estinto e la Società ha sostanzialmente trasferito tutti i rischi e i benefici relativi allo strumento stesso e il relativo controllo.

Cancellazione di attività finanziarie

Un'attività finanziaria (o, ove applicabile, parte di un'attività finanziaria o parte di un gruppo di attività finanziarie simili) è cancellata in primo luogo (es. rimossa dal prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria della Società) quando:

  • i diritti a ricevere flussi finanziari dall'attività sono estinti; oppure
  • la Società ha trasferito ad una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività o ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi e: (i) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria; oppure (ii) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.

Nei casi in cui la Società abbia trasferito i diritti a ricevere i flussi finanziari da un'attività o abbia siglato un accordo in base al quale mantiene i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività finanziaria, ma assume un'obbligazione contrattuale a pagare i flussi finanziari a uno o più beneficiari (pass-through), esso valuta se e in che misura abbia trattenuto i rischi e i benefici inerenti al possesso. Nel caso in cui non abbia né trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività continua ad essere rilevata nel bilancio della Società nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. In questo caso, la Società riconosce inoltre una passività associata. L'attività trasferita e la passività associata sono valutate in modo da riflettere i diritti e le obbligazioni che rimangono di pertinenza del Società.

Quando il coinvolgimento residuo della Società è una garanzia sull'attività trasferita, il coinvolgimento è misurato sulla base del minore tra l'importo dell'attività e l'importo massimo del corrispettivo ricevuto che la Società potrebbe dover ripagare.

Attività correnti

Rimanenze

Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto ed il presunto valore di realizzo desumibile dall'andamento di mercato, tenuto conto delle specificità del settore di riferimento della Società, il quale commercializza prevalentemente prodotti IT ed elettronica di consumo soggetti ad un elevato tasso di obsolescenza economico-tecnica.

La configurazione del costo adottata per la valorizzazione è rappresentata dal metodo F.I.F.O..

Il costo di acquisto tiene conto degli oneri accessori sostenuti per portare le rimanenze nel luogo e nelle condizioni attuali nonché degli sconti e premi corrisposti dai fornitori, secondo le prassi commerciali tipiche del settore, in ordine al raggiungimento degli obiettivi di vendita ed allo svolgimento di attività di marketing ai fini della promozione dei brand distribuiti e dello sviluppo dei canali di vendita. Il costo tiene conto, inoltre, delle "protezioni" di magazzino accordate dai fornitori sui prezzi di acquisto.

Le scorte obsolete, in eccesso e di lento rigiro sono svalutate in ragione della loro prevedibile possibilità di realizzo.

Crediti verso clienti e altri crediti

I crediti verso clienti e gli altri crediti, salvo specifiche, sono contabilizzati al valore nominale che, laddove il credito non sia produttivo di interessi ed abbia un termine di pagamento breve e comunque entro i dodici mesi, come sono pressoché interamente i crediti vantati dalla Società, è assimilabile al valore determinato con il metodo del costo ammortizzato in quanto l'impatto della logica di attualizzazione, anche in virtù del non operare in sistemi caratterizzati da condizioni di iperinflazione e quindi di elevati tassi di interesse, risulta trascurabile.

Laddove gli scenari dovessero mutarsi, e per i crediti che non presentano le sopra descritte caratteristiche, la Società procederebbe alla contabilizzazione con il metodo del costo ammortizzato.

In sede di iscrizione iniziale sono valutati al fair value, ad eccezione dei crediti commerciali che non includono una componente finanziaria significativa come descritto nel paragrafo "Attività finanziarie (non correnti e correnti)".

Il valore dei crediti viene ridotto, laddove ricorrano perdite di valore, al valore realizzabile.

Le svalutazioni sono effettuate sulla base della perdita attesa ("Expected Credit Loss model"), applicando un approccio semplificato. Pertanto, la Società non monitora le variazioni del rischio di credito, ma rileva integralmente la perdita attesa a ogni data di riferimento di bilancio. In particolare, le perdite attese sono determinate in relazione al grado di solvibilità dei singoli debitori, anche in funzione delle specifiche caratteristiche del rischio creditizio sotteso, tenuto conto delle coperture assicurative, delle informazioni disponibili e considerando l'esperienza storica accumulata.

Le operazioni di cessione di crediti a titolo pro-soluto, per le quali sostanzialmente tutti i rischi e benefici sono trasferiti al cessionario, determinano l'eliminazione dei crediti dall'attivo patrimoniale essendo rispettati i requisiti previsti dall'IFRS 9.

Le operazioni di cessione di crediti a titolo pro-solvendo continuano invece ad essere iscritte nell'attivo patrimoniale non essendo stati trasferiti tutti i rischi e benefici al cessionario.

Esigenze di gestione del rischio di credito, del capitale circolante e conseguentemente della tesoreria richiedono anche l'esecuzione sistematica di operazioni quali le cessioni di tali crediti ad operatori finanziari a titolo definitivo (pro-soluto) o temporaneo (pro-solvendo).

Tali operazioni si concretizzano per la Società in contrattualizzati programmi rotativi di cessione a società di factoring o a banche, ed in programmi di cartolarizzazione dei crediti.

I crediti oggetto dei suddetti programmi di cessione sono valutati, come definito al paragrafo Attività finanziarie al "fair value through profit and loss".

Le svalutazioni effettuate ai sensi dell'IFRS9 sono rilevate nel conto economico consolidato e sono rappresentate nella voce "Riduzione/riprese di valore di attività finanziarie".

Crediti tributari

Sono iscritti al "fair value" e includono quelle attività nei confronti della Amministrazione finanziaria esigibili o compensabili a breve termine. Si veda anche il commento alla voce "Imposte sul reddito".

Disponibilità liquide

Le disponibilità liquide includono il denaro in cassa e depositi presso banche ad immediata esigibilità, nonché altri impieghi in liquidità di durata inferiore a tre mesi.

Le giacenze in euro sono iscritte al valore nominale mentre le eventuali giacenze in altra valuta sono iscritte al cambio corrente alla chiusura del periodo.

Patrimonio netto

Azioni proprie

Le azioni proprie sono iscritte a riduzione del patrimonio netto. In caso di eventuali vendite successive, ogni differenza tra il valore di acquisto ed il corrispettivo è rilevato a patrimonio netto.

Passività correnti e non correnti

Debiti finanziari

Si tratta di passività finanziarie che sono rilevate nella situazione patrimoniale-finanziaria solo quando la Società diviene parte nelle clausole contrattuali dello strumento.

Le passività finanziarie sono iscritte inizialmente al "fair value" incrementato di eventuali costi connessi alla transazione. Successivamente alla prima iscrizione i debiti finanziari sono rilevati al costo ammortizzato utilizzando ai fini dell'attualizzazione il tasso di interesse effettivo.

La passività finanziaria viene eliminata dalla situazione patrimoniale-finanziaria quando l'obbligazione specificata nel contratto è adempiuta, cancellata oppure scaduta. La differenza tra il valore contabile della passività finanziaria estinta o trasferita ad un'altra parte e il corrispettivo

pagato viene rilevata nel conto economico.

In caso di iscrizione di passività finanziarie valutate al fair value, qualora le stesse siano scambiate in un mercato attivo, il fair value è determinato ad ogni data di bilancio con riferimento alle quotazioni di mercato od alle quotazioni degli operatori (prezzo di offerta per le posizioni di lungo periodo e prezzo di domanda per le posizioni di breve periodo), senza alcuna deduzione per i costi di transazione. Per gli strumenti finanziari non trattati in un mercato attivo, il fair value è determinato utilizzando una tecnica di valutazione. Tale tecnica può includere l'utilizzo di transazioni recenti a condizioni di mercato, oppure il riferimento al fair value attuale di un altro strumento che è sostanzialmente analogo, oppure un'analisi dei flussi di cassa attualizzati o altri modelli di valutazione.

Fondi per rischi e oneri

Gli accantonamenti ai fondi sono rilevati quando è probabile l'esistenza di un'obbligazione attuale, legale o implicita, derivante da un evento passato e l'ammontare dell'obbligazione può essere stimato attendibilmente. Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'impresa razionalmente pagherebbe per estinguere l'obbligazione ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura dell'esercizio. Quando l'effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, l'accantonamento è oggetto di attualizzazione; l'incremento del fondo connesso al trascorrere del tempo è imputato a conto economico alla voce "Oneri e Proventi finanziari".

I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile sono riportati all'interno di una apposita sezione informativa sulle passività potenziali e per gli stessi non si procede ad alcun accantonamento.

Benefici per i dipendenti successivi al rapporto di lavoro

I benefici successivi al rapporto di lavoro sono definiti sulla base di programmi, ancorché non formalizzati, che in funzione delle loro caratteristiche sono distinti in programmi "a contributi definiti" e programmi "a benefici definiti".

Nei programmi "a contributi definiti" l'obbligazione dell'impresa, limitata al versamento dei contributi allo Stato ovvero a un patrimonio o a un'entità giuridicamente distinta (detta anche fondo), è determinata sulla base dei contributi dovuti. Fino all'entrata in vigore della Legge finanziaria 2007 e dei relativi decreti attuativi, considerate le incertezze relative al momento di erogazione, il trattamento di fine rapporto (TFR) era assimilato a un programma "a benefici definiti".

A seguito della riforma, la destinazione delle quote maturande del TFR ai fondi pensione ovvero all'INPS comporta la trasformazione della natura del programma da piano "a benefici definiti" a piano "a contributi definiti", in quanto l'obbligazione dell'impresa è rappresentata esclusivamente dal versamento dei contributi ai fondi pensione o all'INPS.

La passività relativa al TFR pregresso continua a rappresentare un piano "a benefici definiti" determinato applicando una metodologia di tipo attuariale da parte di attuari indipendenti.

Gli utili e le perdite attuariali derivanti da modifiche delle ipotesi attuariali a partire dai bilanci redatti nell'anno 2013 sono contabilizzati nelle riserve di Patrimonio Netto come stabilito dal principio IAS19R.

Ai fini dello IAS 19 la suddetta riforma ha comportato la necessità di ricalcolare il valore del fondo TFR pregresso per effetto essenzialmente dell'esclusione dalla valutazione attuariale delle ipotesi connesse agli incrementi retributivi e all'aggiornamento delle ipotesi di natura finanziaria. Questo effetto (curtailment) è stato imputato a conto economico nel 2007 come componente positiva a riduzione dei costi del lavoro.

Debiti commerciali, altri debiti, altre passività

I debiti commerciali, gli altri debiti e le altre passività sono iscritti inizialmente al "fair value" al netto di eventuali costi connessi alla transazione. Successivamente sono rilevati al costo ammortizzato che, non ritenendosi di dover effettuare alcuna attualizzazione e imputazione separata a conto economico

degli interessi passivi espliciti o scorporati in quanto non materiali in considerazione dei tempi previsti di pagamento, coincide con il valore nominale.

Gli stanziamenti per debiti presunti sono passività da pagare per beni o servizi che sono stati ricevuti o forniti ma non pagati, inclusi gli importi dovuti ai dipendenti o ad altri soggetti.

Il grado di incertezza relativo a tempistica o importo degli stanziamenti per debiti presunti è assai inferiore a quello degli accantonamenti.

Conto economico

Ricavi e costi

Sulla base del modello in cinque fasi introdotto dall'IFRS 15, la Società procede alla rilevazione dei ricavi dopo aver identificato i contratti con i propri clienti e le relative prestazioni da soddisfare (trasferimento di beni/servizi), determinato il corrispettivo cui ritiene di avere diritto in cambio del soddisfacimento di ciascuna di tali prestazioni, nonché valutato la modalità di soddisfacimento di tali prestazioni (adempimento in un determinato momento versus adempimento nel corso del tempo). Nello specifico, la rilevazione dei ricavi avviene solo qualora risultino soddisfatti i seguenti requisiti:

  • f) le parti del contratto hanno approvato il contratto e si sono impegnate a adempiere le rispettive obbligazioni; esiste quindi un accordo tra le parti che crea diritti ed obbligazioni esigibili a prescindere dalla forma con la quale tale accordo viene manifestato;
  • g) la Società può individuare i diritti di ciascuna delle parti per quanto riguarda i beni o servizi da trasferire;
  • h) la Società può individuare le condizioni di pagamento dei beni o servizi da trasferire;
  • i) il contratto ha sostanza commerciale; ed
  • j) è probabile che la Società riceverà il corrispettivo a cui avrà diritto in cambio dei beni o servizi che saranno trasferiti al cliente.

Quando i requisiti qui sopra risultano soddisfatti, la Società procede alla rilevazione dei ricavi come di seguito descritto.

I ricavi delle vendite sono rilevati quando il controllo del bene oggetto della transazione è trasferito all'acquirente ovvero quando il bene è consegnato e il cliente acquisisce la capacità di decidere dell'uso del bene e di trarne sostanzialmente tutti i benefici.

I ricavi sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi trattati quali componenti variabili del corrispettivo pattuito.

I ricavi delle prestazioni di servizi sono rilevati al compimento della prestazione.

Si rileva che i tempi di pagamento concessi ai clienti della Società non eccedono i 12 mesi pertanto la Società non rileva aggiustamenti al prezzo della transazione per considerare componenti di natura finanziaria.

I costi sono riconosciuti quando relativi a beni e servizi venduti o consumati nell'esercizio o per ripartizione sistematica ovvero quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi.

Il costo di acquisto dei prodotti è iscritto al netto degli sconti riconosciuti dai fornitori per le "protezioni" riconosciute in relazione alle riduzioni dei listini e alle sostituzioni di prodotti. I relativi accrediti sono riconosciuti per competenza in base alle comunicazioni pervenute dai fornitori.

Gli sconti cassa in fattura per pagamento previsto a presentazione fattura sono portati a riduzione del costo d'acquisto in quanto, come prassi in uso nel settore in cui opera la Società, ne è ritenuta prevalente la componente commerciale.

Dividendi

I dividendi sono rilevati alla data di assunzione della delibera da parte dell'Assemblea della società erogante.

Pagamenti basati su azioni

I costi per il personale includono, coerentemente alla natura sostanziale di retribuzione che assumono, le stock option e/o stock grant in corso di maturazione alla data di chiusura del bilancio. Il costo è determinato con riferimento al "fair value" del diritto assegnato.

La quota di competenza dell'esercizio è determinata pro-rata temporis lungo il periodo a cui è riferita l'incentivazione ("vesting period").

Il "fair value" delle stock grant è rappresentato dal valore dell'opzione determinato applicando il modello di "Black-Scholes" ed è rilevato con contropartita alla voce "Riserve".

Imposte sul reddito

Le imposte sul reddito correnti sono calcolate sulla base della stima del reddito imponibile. Il debito previsto è rilevato alla voce "Debiti tributari per imposte correnti" o, qualora ci sia un'eccedenza degli acconti versati rispetto all'onere dovuto, alla voce "Crediti tributari per imposte correnti". I debiti e i crediti tributari per imposte correnti sono rilevati al valore che si prevede di pagare/recuperare alle/dalle autorità fiscali applicando le aliquote e la normativa fiscale vigenti o sostanzialmente approvate alla data di chiusura del periodo.

Le imposte sul reddito differite e anticipate sono calcolate in base al "metodo patrimoniale (liability method)" sulle differenze temporanee tra i valori delle attività e delle passività iscritte in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali. L'iscrizione di attività per imposte anticipate è effettuata quando il loro recupero è probabile.

Le imposte differite e anticipate non sono iscritte se connesse all'iscrizione iniziale di un'attività o una passività in una operazione diversa da una Business Combination e che non ha impatto sul risultato e sull'imponibile fiscale.

Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono classificate tra le attività e le passività non correnti e sono compensate a livello di singola impresa se riferite a imposte compensabili. Il saldo della compensazione, se attivo, è iscritto alla voce "Attività per imposte anticipate", se passivo, alla voce "Passività per imposte differite".

Differenze cambio e criteri di conversione delle poste in valuta

Valuta funzionale

Le attività e le passività incluse nella presente situazione sono rappresentate nella valuta del principale ambiente economico nel quale la società opera.

I dati consolidati sono rappresentati in euro, che è la valuta funzionale della Società.

Operazioni in valuta e criteri di conversione

I ricavi ed i costi relativi a operazioni in moneta estera sono iscritti al cambio corrente del giorno in cui l'operazione è compiuta. Le attività e passività monetarie in moneta estera sono convertite in euro applicando il cambio corrente alla data di chiusura dell'esercizio con imputazione dell'effetto a conto economico. Le attività e passività non monetarie in moneta estera valutate al costo sono iscritte al cambio di rilevazione iniziale; quando la valutazione è effettuata al "fair value", ovvero al valore recuperabile o di realizzo, è adottato il cambio corrente alla data di determinazione del valore.

Tassi di cambio Puntuale al
31.12.2022
Medio 2022 Puntuale al
31.12.2021
Medio 2021
US Dollar (USD) 1,07 1,05 1,13 1,18

Strumenti derivati

Gli strumenti finanziari derivati, compresi quelli impliciti (embedded derivatives), sono contabilizzati sulla base dei disposti dell'IFRS 9. Alla data di stipula gli stessi sono inizialmente contabilizzati al fair value come attività finanziarie "fair value through profit and loss" il fair value è positivo o come passività finanziarie "fair value through profit and loss" quando il fair value è negativo.

I derivati sono classificati come strumenti di copertura quando la stessa è formalmente documentata e la sua efficacia, verificata periodicamente, è elevata.

Se i derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di copertura ("cash flow hedge", ad esempio copertura della variabilità dei flussi di cassa di attività/passività per effetto delle oscillazioni dei tassi di interesse), le variazioni del "fair value" dei derivati sono inizialmente rilevate a patrimonio netto (e dunque nel conto economico complessivo) e successivamente riversate al conto economico separato quando si manifestano gli effetti economici originati dall'oggetto di copertura.

Se lo strumento di copertura raggiunge la scadenza o è venduto, annullato o esercitato senza sostituzione, o se viene revocata la sua designazione quale copertura, gli importi precedentemente rilevati nella riserva di "cash flow hedge" restano iscritti nel patrimonio netto fino a quando la programmata operazione coperta si verifica, momento in cui è riversata a conto economico.

Se i derivati coprono il rischio di variazione di fair value di attività e di passività iscritte in bilancio ("fair value hedge") sia le variazioni del fair value dello strumento di copertura sia le variazioni dell'oggetto di copertura sono imputate al conto economico.

Le variazioni del "fair value" dei derivati che non soddisfano le condizioni per essere qualificati come di copertura sono rilevate a conto economico.

Altre informazioni

Con riferimento all'informativa richiesta da Consob relativamente ad operazioni e saldi significativi con parti correlate, si specifica che le stesse, oltre a trovare evidenza in apposito paragrafo nella sezione "Altre informazioni rilevanti" sono state indicate separatamente negli schemi di bilancio, solamente ove significative.

2.4 Principali stime contabili

2.4.1 Premesse

Il settore della distribuzione di IT ed elettronica di consumo presenta talune specificità di rilievo, a quanto consta entro certi limiti indipendenti dalla localizzazione geografica, specialmente per quanto attiene alle relazioni commerciali con i fornitori di prodotti o vendor.

Tali specificità attengono in modo particolare alle condizioni e modalità di formazione del margine commerciale per la parte c.d. "back-end", che risulta funzione del prezzo di acquisto dei prodotti rispetto al prezzo di vendita all'utente finale ovvero al rivenditore a seconda delle prassi adottate da questo o quel fornitore (nel rispetto, si rammenti, della funzione precipua del distributore che rimane quella di intermediare i flussi di prodotti tra fornitori/produttori e rivenditori/dettaglianti).

Le condizioni di acquisto prevedono tipicamente uno sconto base rispetto al prezzo di listino per l'utente finale/rivenditore ed una serie di condizioni accessorie che variano - per funzione e terminologia - da vendor a vendor, e che sono comunemente riconducibili ad alcune fattispecie standardizzabili:

  • premi/rebate per raggiungimento obiettivi ("sell-in", "sell-out", numerica di clienti, efficienza logistica, ecc.);
  • fondi di sviluppo, co-marketing ed altri incentivi;
  • sconti cassa (c.d. "prompt payment discount" o "cash discount").

Inoltre, sulla base degli accordi vigenti con la quasi totalità dei vendor, Esprinet S.p.A. beneficia di specifiche protezioni contrattuali rispetto al valore delle rimanenze tese a neutralizzare, entro certi limiti, il rischio economico legato a variazioni nei prezzi di listino di prodotti ordinati ("price protection") ovvero già presenti nei magazzini del distributore ("stock protection").

Nel primo caso la protezione viene generalmente riconosciuta mediante la fatturazione dei prodotti ordinati e non ancora spediti al nuovo prezzo; nel secondo caso il vendor è solito riconoscere un credito pari alla sopravvenuta riduzione del prezzo dei prodotti.

Quanto agli sconti cassa, questi vengono generalmente riconosciuti a fronte del rispetto delle condizioni di pagamento contrattualmente stabilite e costituiscono un incentivo alla puntualità nei pagamenti.

Tali condizioni prevedono per la totalità dei casi pagamenti dilazionati rispetto all'emissione della relativa fattura ovvero dell'invio della merce.

Gli sconti cassa, coerentemente con quanto avviene per gli sconti finanziari riconosciuti ad alcuni gruppi selezionati di clienti i quali vengono portati in riduzione dei ricavi, sono contabilizzati in riduzione dei costi di acquisto.

Per quanto attiene alle politiche di pagamento ai fornitori, non è possibile nell'ambito del settore individuare dei tempi di pagamento medio/normali in quanto esiste una notevole mutevolezza di condizioni a seconda dei fornitori. Più in particolare, l'intervallo delle dilazioni di pagamento previste in fattura va da un minimo di 7 a un massimo di 120 giorni, ed in rari casi è previsto il pagamento cash.

In taluni casi, i tempi di pagamento previsti in fattura sono oggetto di ulteriori dilazioni concordate, a valere su singole forniture ovvero sulla base di programmi commerciali ben determinati decisi dal fornitore.

Nei casi in cui la suddetta dilazione risulti onerosa, il tasso di interesse applicato non è, se non raramente, esplicitato. Capita sovente, inoltre, che le condizioni implicite di dilazione - talora applicate attraverso la riduzione degli sconti cassa contrattuali - non trovino riscontro con i tassi di mercato finanziario vigenti, rivelando la prevalenza della componente commerciale sull'elemento strettamente finanziario compensativo dello scarto tra il sorgere del debito e l'effettivo pagamento. Tale elemento è inoltre reso subalterno dalla durata relativamente breve, nella media, dei tempi di dilazione anche prorogati che non risultano mai, se non in rari casi, superiori ai 90 giorni.

2.4.2 Principali assunzioni e stime

La redazione del bilancio e delle relative note esplicative ha richiesto l'utilizzo di stime e di assunzioni sia nella determinazione di alcune attività e passività sia nella valutazione di attività e passività potenziali.

Le stime ed assunzioni utilizzate sono basate sull'esperienza storica e su altri fattori considerati rilevanti, ivi incluse aspettative su eventi futuri la cui manifestazione è ritenuta ragionevole.

Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione ad esse apportate sono riflesse a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione di stima se la revisione stessa ha effetti solo su tale periodo, o anche nei periodi successivi se la revisione ha effetti sia sull'esercizio corrente che su quelli futuri.

Le assunzioni riguardanti l'andamento futuro sono caratterizzate da situazioni di incertezza, acuite nel particolare contesto dalle condizioni sociopolitiche, economiche e sanitarie, per cui non si può escludere il concretizzarsi nel prossimo esercizio, di risultati diversi da quanto stimato e che quindi potrebbero richiedere rettifiche, ad oggi ovviamente né stimabili, né prevedibili, anche significative, al valore contabile delle relative voci.

Le voci di bilancio principalmente interessate da tali situazioni di incertezza sono alcuni ricavi di vendita, taluni storni ai ricavi di vendita, i fondi rischi e oneri, i fondi svalutazione crediti e gli altri fondi svalutazione, gli ammortamenti, i benefici ai dipendenti, le imposte, l'avviamento, i diritti d'uso e le connesse passività finanziarie per leasing.

Nel seguito sono riepilogati i processi critici di valutazione e le stime/assunzioni ritenute suscettibili, qualora gli eventi futuri prefigurati non dovessero realizzarsi, in tutto o in parte, di produrre effetti significativi sulla situazione economico-finanziaria della Società.

Diritto d'uso e passività finanziarie per leasing

L'iscrizione iniziale di un diritto d'uso e della connessa passività finanziaria per leasing relativi a contratti di leasing di attività dipende da diversi elementi di stima relativi, principalmente, alla durata del periodo non annullabile del contratto, al tasso di interesse implicito del leasing, ai costi di smantellamento/sostituzione/ripristino dell'attività al termine del contratto.

Alla data di decorrenza il locatario deve valutare la passività del leasing al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing nel periodo non annullabile.

Il periodo non annullabile è a sua volta dipendente dalle valutazioni circa la probabilità di esercizio da parte del locatario delle opzioni di rinnovo o interruzione nonché, nel caso in cui il diritto di interruzione anticipata sia egualmente sotto il controllo anche del locatore, in relazione ai possibili costi conseguenti dall'interruzione anche per tale soggetto.

I pagamenti dovuti per il leasing devono essere attualizzati utilizzando il tasso di interesse implicito del leasing, se è possibile determinarlo facilmente. Se non è possibile, il locatario deve utilizzare il suo tasso di finanziamento marginale.

Il tasso di interesse che fa sì che il valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing e del valore residuo non garantito sia uguale alla somma del fair value dell'attività sottostante e degli eventuali costi diretti iniziali del locatore.

Il tasso di finanziamento marginale è il tasso di interesse che il locatario dovrebbe pagare per un prestito, con una durata e con garanzie simili, necessario per ottenere un'attività di valore simile all'attività consistente nel diritto di utilizzo in un contesto economico simile.

Per la determinazione del periodo non annullabile di ciascun contratto, in particolare relativamente agli immobili, sono stati analizzati i termini contrattuali ed effettuate ipotesi in relazione ai possibili periodi di rinnovo connesse con l'ubicazione degli stessi, la possibilità di spostamento in altre aree, i costi connessi a tali operazioni.

I contratti di leasing in essere non evidenziano il tasso di finanziamento implicito per cui si è proceduto alla determinazione del tasso di finanziamento marginale applicabile alla Società, distintamente per cluster di contratti aventi una duration omogenea. Per la quantificazione del tasso di finanziamento marginale sono state effettuate valutazioni in relazione allo spread applicabile alla Società in base al suo rating, ai tassi di finanziamento risk free applicabili nei paesi di operatività della Società, alle garanzie da cui tali finanziamenti sarebbero sorretti, alla materialità rispetto al livello di indebitamento della Società.

Le suddette valutazioni si basano su assunzioni e analisi per loro natura complesse e mutevoli nel tempo che potrebbero dunque condurre a modifiche successive, in caso di modifica del periodo non annullabile del contratto, o alla quantificazione di tassi differenti in epoche successive per i nuovi contratti cui applicarli.

Avviamento

Ai fini della verifica di perdita di valore degli avviamenti iscritti in bilancio si è proceduto al calcolo del valore d'uso delle "Unità Generatrici di Cassa" - Cash Generating Unit ("CGU") cui sia stato attribuito un valore di avviamento.

Tali CGU sono state individuate, coerentemente con la struttura organizzativa e di business della Società, come aggregazioni omogenee capaci di generare autonomamente flussi di cassa mediante l'utilizzo continuativo delle attività ad esse imputabili.

Il valore d'uso è stato misurato sulla base dell'attualizzazione dei flussi di cassa attesi per ogni CGU nonché dal valore che ci si attende dalla relativa dismissione al termine della vita utile.

A tale scopo si è utilizzato il metodo finanziario c.d. "Discounted Cash Flow Model" (DCF), il quale richiede che i flussi finanziari futuri vengano scontati ad un tasso di attualizzazione adeguato rispetto ai rischi specifici di ogni singola CGU.

La determinazione del valore recuperabile di ciascuna Cash Generating Unit ("CGU"), in termini di valore d'uso, è basata su assunzioni a volte complesse che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli Amministratori, in particolare con riferimento alla previsione dei flussi di cassa futuri, relativi sia al periodo del Business Plan di Gruppo 2023-2027E, sia oltre tale periodo.

"Fair value" di strumenti derivati

Le condizioni poste dallo IFRS 9 per l'applicazione dell'"hedge accounting" (formale designazione della relazione di copertura, relazione di copertura documentata, misurabile ed altamente efficace, effetto del rischio di credito delle due controparti non significativo rispetto al valore dello strumento derivato, indice di copertura costante nel tempo) sono state rispettate integralmente e di conseguenza i contratti di IRS sono stati trattati secondo tale tecnica contabile che prevede, nello specifico, l'imputazione a riserva di patrimonio netto alla data di stipula del contratto del relativo "fair value" limitatamente alla porzione efficace. Le successive variazioni di "fair value" conseguenti a movimenti della curva dei tassi d'interesse, sempre nei limiti della porzione efficace della copertura, sono state parimenti imputate a riserva di patrimonio netto con contabilizzazione nel conto economico complessivo.

Stock grant

Ai fini del presente bilancio si è reso necessario contabilizzare gli effetti economico-patrimoniali connessi con i piani di stock grant a beneficio di alcuni manager di Esprinet S.p.A., le cui modalità di funzionamento sono meglio illustrate nei paragrafi "Piani di incentivazione azionaria" e "Capitale Sociale".

In particolare, il costo di tali piani è stato determinato con riferimento al "fair value" dei diritti assegnati ai singoli beneficiari alla data di assegnazione.

Tale "fair value", tenuto conto delle particolari e composite condizioni di esercizio - in parte legate ai risultati economico-finanziari consolidati conseguiti dal Gruppo, e in parte legate alla permanenza del singolo beneficiario all'interno del Gruppo alla data di scadenza dei piani -, è stato determinato tramite l'applicazione del modello di "Black-Scholes" tenendo altresì conto della volatilità attesa, del dividend yield previsto e del livello del tasso di interesse privo di rischio.

Riconoscimento dei ricavi

Ai fini del riconoscimento dei ricavi delle vendite e delle prestazioni di servizi, laddove gli elementi informativi sulle date di effettiva consegna da parte dei trasportatori non siano sufficienti, la Società è solita stimare tali date sulla base dell'esperienza storica relativa ai tempi medi di consegna differenziati in base alla localizzazione geografica del punto di destinazione. Ai fini del riconoscimento dei ricavi per prestazioni di servizi viene considerato l'effettivo momento di erogazione della prestazione.

Rettifiche di ricavi e note di credito da emettere nei confronti dei clienti

Esprinet S.p.A. è solita operare stime riguardanti le somme da riconoscere ai clienti a titolo di sconto per raggiungimento obiettivi, per favorire lo sviluppo delle vendite anche attraverso delle promozioni temporali, per incentivazione di vario genere.

La Società ha sviluppato una serie di procedure e controlli atte a minimizzare i possibili errori di valutazione e stima nello stanziamento delle note di credito da emettere.

In considerazione della significatività delle stime, della numerosità e varietà delle pattuizioni con i clienti, dell'articolazione dei calcoli non è possibile escludere che a consuntivo si possano determinare delle differenze tra gli importi stimati e quelli effettivamente ricevuti.

Rettifiche di costi e note di credito da ricevere dai vendor

Tenuto conto delle prassi peculiari del settore in termini di definizione delle condizioni di acquisto e vendita, ed in ultima analisi di formazione e rilevazione del margine commerciale, la Società è solita operare alcune stime particolarmente in relazione al verificarsi di alcuni eventi la cui manifestazione è suscettibile di produrre effetti economico-finanziari anche di rilievo.

Si fa riferimento, in particolare, alle stime riguardanti l'importo delle note di credito da ricevere dai vendor alla data di redazione del presente bilancio a titolo di rebate per raggiungimento obiettivi e incentivi di vario genere, rimborso per attività di marketing congiunto, protezioni contrattuali di magazzino, ecc.

Esprinet S.p.A. ha sviluppato una serie di procedure e controlli atte a minimizzare i possibili errori di valutazione e stima nello stanziamento delle note di credito da ricevere.

In considerazione della significatività delle stime, della numerosità e varietà delle pattuizioni con i fornitori, dell'articolazione dei calcoli non è possibile escludere che a consuntivo si possano determinare delle differenze tra gli importi stimati e quelli effettivamente ricevuti.

Ammortamento delle immobilizzazioni

Le immobilizzazioni materiali e immateriali aventi vita utile definita sono ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile.

La vita utile è intesa come il periodo lungo il quale le attività saranno utilizzate dall'impresa.

Essa viene stimata sulla base dell'esperienza storica per immobilizzazioni analoghe, sulle condizioni di mercato e su altri eventi suscettibili di esercitare una qualche influenza sulla vita utile quali, a titolo esemplificativo, cambiamenti tecnologici di rilievo.

Ne consegue che l'effettiva vita economica potrebbe differire dalla vita utile stimata.

Esprinet S.p.A. è solita sottoporre a test periodici la validità della vita utile attesa per categoria di cespiti. Tale aggiornamento potrebbe produrre variazioni nei periodi di ammortamento e nelle quote di ammortamento degli esercizi futuri.

Accantonamento al fondo svalutazione crediti

Ai fini della valutazione del presumibile grado di realizzo dei crediti Esprinet S.p.A. formula delle previsioni riguardanti il grado di solvibilità attesa delle controparti ("Expected Credit Loss model") tenuto conto delle informazioni disponibili, dei collateral a contenimento del rischio di credito e considerando l'esperienza storica accumulata.

Per i crediti oggetto di programmato trasferimento a terze parti nell'ambito di programmi di cartolarizzazione o di cessione a società di factoring o banche si procede alla valutazione a "fair value through profit and loss".

Il valore di effettivo realizzo dei crediti potrebbe differire da quello stimato a causa dell'incertezza gravante sulle condizioni alla base dei giudizi di solvibilità formulati.

L'eventuale peggioramento della situazione economica e finanziaria potrebbe comportare un ulteriore deterioramento delle condizioni finanziarie dei debitori della Società rispetto al peggioramento già preso in considerazione nella quantificazione del fondo iscritto in bilancio.

Accantonamenti al fondo obsolescenza di magazzino

La Società è solito effettuare delle previsioni in relazione al valore di realizzo delle scorte di magazzino obsolete, in eccesso o a lento rigiro.

Tale stima si basa essenzialmente sull'esperienza storica, tenuto conto delle peculiarità dei rispettivi settori di riferimento cui le scorte si riferiscono.

Il valore di effettivo realizzo delle scorte potrebbe differire da quello stimato a causa dell'incertezza gravante sulle condizioni alla base delle stime adottate.

L'eventuale peggioramento della situazione economica e finanziaria o un'evoluzione tecnologica dirompente potrebbe comportare un ulteriore deterioramento delle condizioni di mercato rispetto a quanto già preso in considerazione nella quantificazione del fondo iscritto in bilancio.

Accantonamenti ai fondi rischi ed oneri e passività potenziali

La Società effettua accantonamenti ai fondi rischi ed oneri sulla base di assunzioni essenzialmente riferite agli importi che verrebbero ragionevolmente pagati per estinguere le obbligazioni di pagamento relative ad eventi passati.

Tale stima è frutto di un processo articolato, che prevede il coinvolgimento di consulenti essenzialmente in ambito legale e fiscale e che comporta giudizi soggettivi da parte della direzione. Gli importi effettivamente pagati per estinguere ovvero trasferire a terzi le obbligazioni di pagamento potrebbero differire anche sensibilmente da quelli stimati ai fini degli stanziamenti ai fondi. Nel caso in cui un esborso finanziario diventi possibile ma non sia determinabile l'ammontare, tale fatto è riportato nelle note al bilancio.

Benefici ai dipendenti

Le passività per benefici ai dipendenti successivi al rapporto di lavoro rilevate in bilancio sono determinate in base allo IAS 19 attraverso l'applicazione di metodologie attuariali.

Tali metodologie hanno richiesto l'individuazione di alcune ipotesi di lavoro e stime afferenti di carattere demografico (probabilità di morte, inabilità, uscita dall'attività lavorativa, ecc.) ed economico-finanziario (tasso tecnico di attualizzazione, tasso di inflazione, tasso di aumento delle retribuzioni, tasso di incremento del TFR).

La validità delle stime adottate dipende essenzialmente dalla stabilità del quadro normativo di riferimento, dall'andamento dei tassi di interesse di mercato, dall'andamento della dinamica retributiva e del turnover nonché dal grado di frequenza di accesso ad anticipazioni da parte dei dipendenti.

Imposte

Le imposte correnti dell'esercizio sono calcolate sulla base della stima del reddito imponibile applicando le aliquote fiscali vigenti alla data di redazione del bilancio.

Le imposte differite e anticipate vengono determinate sulle differenze temporanee tra i valori delle attività e delle passività iscritte in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali, in base alle aliquote che si ritiene risulteranno in vigore al momento del realizzo dell'attività o dell'estinzione della passività. L'iscrizione di attività fiscali differite ha luogo qualora il relativo recupero sia giudicato probabile; tale probabilità dipende dall'effettiva esistenza di risultati fiscali imponibili in futuro che consentano l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili.

Nella determinazione dei risultati fiscali imponibili futuri sono stati presi in considerazione i risultati di budget ed i piani coerenti con quelli utilizzati ai fini dei test di impairment, considerando anche il fatto che le imposte differite attive fanno riferimento a differenze temporanee/perdite fiscali che, in misura significativa, possono essere recuperate in un arco temporale molto lungo, quindi compatibile con un contesto in cui l'uscita dalla situazione di crisi e la ripresa economica dovesse prolungarsi oltre l'orizzonte temporale implicito nei piani sopra citati.

2.5 Principi contabili di recente emanazione

Nuovi principi contabili, interpretazioni e modifiche adottati dalla Società

I principi contabili adottati per la redazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2022 sono conformi a quelli utilizzati per la redazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2021 ad eccezione di quanto esposto nei principi ed emendamenti di seguito riportati, applicati con effetto 1° gennaio 2022, in quanto divenuti obbligatori a seguito del completamento delle relative procedure di omologazione da parte delle autorità competenti.

In dettaglio le principali modifiche:

Modifiche agli IFRS 3 (Business combination), IFRS 16 (Property, Plant and Equipment) e IAS 37 (Provisions, Contingent Liabilities and Contingent Assets) – Annual improvements 2018-2020: Pubblicate dallo IASB il 14 maggio 2020 con l'obiettivo di apportare alcuni specifici miglioramenti a tali principi. Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2022. Tali modifiche non hanno avuto un impatto significativo sul bilancio d'esercizio della Società.

Sono di seguito illustrati i principi e le interpretazioni emessi ma non ancora entrati in vigore e/o omologati alla data della presente relazione. La Società intende adottare questi principi quando entreranno in vigore:

Principi emanati omologati ma non ancora entrati in vigore e/o omologati e non adottati in via vigore e/o omologati e non adottati in via anticipata dalla Società

IFRS 17 – Contratti di Assicurazione - Emesso dallo IASB nel mese di maggio 2017, il nuovo principio sostituirà l'IFRS 4 e sarà applicabile con decorrenza dal 1° gennaio 2023.

Disclosure of Accounting Policies (Amendments to IAS 1 and IFRS Practice Statement 2): le modifiche emesse dallo IASB il 12 febbraio del 2021 hanno lo scopo di aiutare i redattori del bilancio a decidere quali principi contabili divulgare nel loro bilancio come maggiormente significativi. Inoltre, l'IFRS Practice Statement 2 è stato modificato aggiungendo linee guida ed esempi per spiegare e dimostrare l'applicazione del "processo di materialità in quattro fasi" alle informazioni sui principi contabili al fine di supportare le modifiche allo IAS 1. Le modifiche saranno applicate prospetticamente e sono efficaci per gli esercizi che hanno inizio dal o dopo il 1° gennaio 2023. È consentita l'applicazione anticipata. L'applicazione delle modifiche all'IFRS Practice Statement 2 saranno applicabili solo successivamente all'applicazione di quelle previste per lo IAS 1.

Modifiche allo IAS 8 – Definizione delle stime contabili in data 12 febbraio 2021 lo IASB ha pubblicato il documento "Amendments to IAS 8 Accounting policies, Changes in Accounting Estimates and Errors: Definition of Accounting Estimates " con l'obiettivo di chiarire la distinzione tra politiche e stime contabili. Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2023.

Modifiche allo IAS 12 (Income Taxes), Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction: Pubblicate dallo IASB il 7 maggio 2021 con l'obiettivo di chiarire le modalità di contabilizzazione delle imposte differite su specifiche fattispecie contabili quali ad esempio la locazione o le "decommissioning obligations". Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio dal o dopo il 1° gennaio 2023. È consentita l'applicazione anticipata.

Initial Application of IFRS17 and IFRS9 - Comparative Information (Amendment to IFRS17): pubblicato a dicembre 2021 ha lo scopo di indicare le opzioni di transizione relative alle informazioni comparative sulle attività finanziarie presentate in sede di applicazione iniziale dell'IFRS17. Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2023.

La Società adotterà tali nuovi principi, emendamenti ed interpretazioni, sulla base della data di applicazione prevista; non si ritiene che i potenziali impatti possano essere significativi per la Società.

Principi emanati ma non ancora omologati dall'Unione Europea

Modifiche allo IAS 1- Presentation of financial statements: classification of liabilities as current or non-current – Emesso dallo IASB il 23 gennaio 2020, il documento prevede che una passività venga classificata come corrente o non corrente in funzione dei diritti esistenti alla data del bilancio. Inoltre,

stabilisce che la classificazione non è impattata dall'aspettativa dell'entità di esercitare i propri diritti di posticipare il regolamento della passività. Infine, viene chiarito che tale regolamento si riferisce al trasferimento alla controparte di cassa, strumenti di capitale, altre attività o servizi. Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2024. È consentita l'applicazione anticipata.

Modifiche allo IAS 1- Presentation of financial statements: Non- Current Liabilities with Covenants – Emesso dallo IASB il 31 ottobre 2022 Il documento chiarisce le condizioni necessarie da rispettare entro dodici mesi dall'esercizio di riferimento che possono influire sulla classificazione di una passività, soprattutto nei casi in cui sia assoggettata a Covenant. Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2024. È consentita l'applicazione anticipata.

Modifiche allo IFRS16- Lease Liability in a sale and leaseback- Emesso dallo IASB il 22 settembre 2022 il documento prevede alcuni chiarimenti in merito alla valutazione delle operazioni di lease and leaseback che soddisfino di conseguenza anche criteri dell'IFRS15 per la contabilizzazione della vendita. Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2024. È consentita l'applicazione anticipata.

La Società adotterà tali nuovi principi, emendamenti ed interpretazioni, sulla base della data di applicazione prevista, e ne valuterà i potenziali impatti, quando questi saranno omologati dall'Unione Europea.

2.6 Cambiamento nelle stime contabili e riclassifiche

Cambiamenti nelle stime contabili

Nella presente relazione non si sono verificate variazioni nelle stime contabili utilizzate in periodi precedenti ai sensi dello IAS 8.

Riclassifiche di conto economico

Non si segnalano riclassifiche di conto economico relative a bilanci pubblicati negli scorsi esercizi.

3. Aggregazioni aziendali

Non si segnalano operazioni di aggregazione aziendale nel corso del 2022.

4. Commento alle voci della Situazione patrimoniale-finanziaria

Attività non correnti

1) Immobilizzazioni materiali

(euro/000) Impianti e
macchinari
Attrezz. ind.
comm. e altri
beni
Imm. in corso Totale
Costo storico 12.812 33.581 241 46.634
Fondo ammortamento (10.672) (25.566) (36.238)
Saldo al 31/12/2021 2.140 8.015 241 10.396
Incrementi costo storico 490 6.816 2.627 9.933
Decrementi costo storico (72) (1.880) (1.952)
Riclassifiche costo storico 93 148 (241) -
Incrementi fondo ammortamento (609) (2.958) - (3.567)
Decrementi fondo ammortamento 72 1.859 - 1.931
Totale variazioni (26) 3.985 2.386 6.345
Costo storico 13.323 38.665 2.627 54.615
Fondo ammortamento (11.209) (26.665) - (37.874)
Saldo al 31/12/2022 2.114 12.000 2.627 16.741

Le immobilizzazioni materiali al 31 dicembre 2022, ammontano a 16,7 milioni di euro e risultano incrementate per circa 6,3 milioni di euro rispetto al valore registrato al 31 dicembre 2021.

Gli investimenti fanno principalmente riferimento al periodico rinnovo e adeguamento del parco tecnologico ed impiantistico, all'acquisto di prodotti destinati al noleggio e, relativamente alla voce "immobilizzazioni in corso", ad impianti e macchinari in corso di installazione nel magazzino italiano di Cavenago locato nel 2021

La voce Attrezzature industriali e commerciali e altri beni è così composta:

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Macchine elettroniche 9.076 5.109 3.967
Mobili e arredi 637 728 (91)
Attrezzature industriali e commerciali 1.403 1.698 (295)
Altri beni 884 480 404
Totale 12.000 8.015 3.985

La durata della vita utile associata alle varie categorie di immobilizzazioni non ha subito modifiche rispetto allo scorso anno.

Si segnala inoltre che non esistono immobilizzazioni materiali destinate alla cessione temporaneamente non utilizzate e che gli impegni di fornitura sottoscritti entro la fine dell'esercizio, ma non riconosciuti nel bilancio, non sono significativi.

4) Diritto di utilizzo di attività

Si riportano qui di seguito i principali elementi informativi nonché la sintesi degli impatti derivanti dall'applicazione dell'IFRS 16 (Leasing).

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Diritti di utilizzo di attività 83.450 84.599 (1.149)

I contratti rientranti nell'ambito di applicazione dell'IFRS 16 si riferiscono all'utilizzo di:

  • immobili per uso ufficio ed operativo;
  • automezzi aziendali;
(euro/000) Immobili Automezzi Totale
Costo storico 103.596 3.778 107.374
Fondo ammortamento (20.629) (2.146) (22.775)
Saldo al 31/12/2021 82.967 1.632 84.599
Incrementi costo storico 6.805 383 7.188
Decrementi costo storico - (389) (389)
Incrementi fondo ammortamento (7.594) (566) (8.160)
Decrementi fondo ammortamento - 212 212
Totale variazioni (789) (360) (1.149)
Costo storico 110.401 3.772 114.173
Fondo ammortamento (28.223) (2.500) (30.723)
Saldo al 31/12/2022 82.178 1.272 83.450

Gli incrementi di costo storico occorsi nell'esercizio relativi agli immobili sono sostanzialmente ascrivibili ai rinnovi dei contratti di alcuni Cash & Carry e alla modifica dei canoni per tenere conto della variazione inflattiva dell'anno. Gli incrementi di costo storico relativi agli automezzi scaturiscono dal ricorrente parziale rinnovo annuo del parco auto.

Le aliquote di all'ammortamento del periodo sono determinate sulla base della durata residua di ogni singolo contratto e non sono variate rispetto all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021.

2) Avviamento

L'avviamento totale iscritto in bilancio ammonta a 18,3 milioni e si presenta perfettamente in linea con il valore rilevato al 31 dicembre 2021.

La tabella seguente riassume i valori dei singoli avviamenti suddivisi per singola operazione di aggregazione di origine, ciascuna delle quali identificata dal nome della società di cui è stato acquisito il controllo:

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Assotrade S.p.A. 5.500 5.500 -
Pisani S.p.A. 3.878 3.878 -
Esprilog S.r.l. 1.248 1.248 -
Mosaico S.r.l. 5.803 5.803 -
Celly S.p.A. 1.853 1.853 -
Totale 18.282 18.282 -

Informativa sulle verifiche per riduzione di valore delle attività: avviamento

Il principio contabile internazionale IAS 36 richiede di valutare l'esistenza di perdite di valore per le immobilizzazioni materiali e immateriali a vita utile definita in presenza di indicatori che facciano ritenere che tale problematica possa sussistere.

Nel caso dell'avviamento, così come delle eventuali altre attività immateriali a vita utile indefinita, tale verifica di valore viene effettuata annualmente - ovvero più frequentemente al realizzarsi di eventi straordinari negativi implicanti una presunzione di perdita di valore, i c.d. "triggering events" attraverso il processo di "impairment test".

Non rappresentando l'avviamento, in base ai principi contabili internazionali, un'attività a sé stante in quanto incapace di generare flussi di cassa indipendentemente da altre attività o gruppi di attività, esso non può essere assoggettato a test di "impairment" in via separata rispetto alle attività cui è riconducibile ma deve essere allocato ad una "CGU-Cash Generating Unit" o ad un gruppo di CGU, essendo il limite massimo di aggregazione coincidente con la nozione di "settore" contenuta nell'IFRS 8.

Nella fattispecie non è stato individuato un livello di analisi inferiore rispetto ad Esprinet S.p.A. globalmente considerata, non essendo riscontrabile alcuna unità elementare generatrici di flussi di cassa indipendenti cui allocare in tutto o in parte gli avviamenti evidenziati.

Il processo di verifica di valore sugli avviamenti e l'impianto valutativo adottato sono analiticamente descritti nell'omologa sezione del Bilancio consolidato ed al successivo commento alla voce "Partecipazioni", a cui si rimanda.

Le verifiche di "impairment" effettuate non hanno fatto emergere la necessità di svalutare alcuno dei valori degli avviamenti iscritti al 31 dicembre 2021 che vengono pertanto confermati.

A seguire si riportano i parametri che avrebbero dovuto assumere le variabili WACC e "g" perché ci fosse corrispondenza fra valore recuperabile e valore contabile:

Parametri di equivalenza:
Enterprise Value = Carrying Amount
Italia
IT&CE "B2B"
CGU 1
"g" (tasso di crescita a lungo termine) -1,54%
WACC post-tax 12,60%

In aggiunta ai flussi medi attesi utilizzati per determinare il valore d'uso, a mero titolo informativo così come richiesto dallo IAS 36 e sulla base delle indicazioni contenute nel documento congiunto di Banca d'Italia/Consob/Isvap n. 4 del 3 marzo 2010, sono state effettuate anche delle analisi di sensitività sulle seguenti variabili-chiave:

  • il tasso di crescita "g" dell'anno terminale utilizzato per ricavare i flussi di cassa oltre il periodo di previsione;
  • il tasso di attualizzazione dei flussi di cassa;
  • il livello di EBITDA atteso nel periodo di previsione esplicita.

I range di oscillazione rispetto allo scenario "unico" presi in esame sono i seguenti:

  • "g" inferiore del -50% e pari a zero;
  • WACC superiore di +100bps e +200bps
  • EBITDA inferiore del -10% e del -20%.

A seguito di tali analisi, in nessuno degli scenari scaturenti dalle diverse combinazioni delle assunzioni-chiave variate come sopra, ivi incluso lo scenario "worst" caratterizzato dall'utilizzo di un g pari a 0% (pari ad un "g" reale negativo del -2,0%), un WACC incrementato di +200bps ed un EBITDA di piano ridotto del -20%, il valore recuperabile risulta inferiore al valore netto contabile.

3) Immobilizzazioni immateriali

(euro/000) Concessioni
licenze marchi
e diritti simili
Diritti di
utilizzo di
opere
Immob. in
corso
ed acconti
Totale
Costo storico 16 dell'ingegno
8.584
110 8.710
Fondo ammortamento (11) (7.927) - (7.938)
Saldo al 31/12/2021 5 657 110 772
Incrementi costo storico - 1.341 99 1.440
Riclassifiche costo storico - 110 (110) -
Incrementi fondo ammortamento (1) (422) - (423)
Totale variazioni (1) 1.029 (11) 1.017
Costo storico 16 10.035 99 10.150
Fondo ammortamento (12) (8.349) - (8.361)
Saldo al 31/12/2022 4 1.686 99 1.789

La voce Diritti di brevetto industriale ed utilizzazione delle opere dell'ingegno è relativa ai costi sostenuti per il rinnovo pluriennale e l'aggiornamento del sistema informativo gestionale (software).

Le "Immobilizzazioni in corso" si riferiscono sostanzialmente alle licenze software acquisite in attesa entrata in funzione.

Tale voce è ammortizzata in tre esercizi in coerenza con l'esercizio precedente.

5) Partecipazioni

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Partecipazioni 101.326 92.369 8.957

Si forniscono di seguito alcune informazioni relative alle partecipazioni possedute in società controllate.

I dati di patrimonio netto e utile netto sono riferiti ai progetti di bilancio al 31 dicembre 2022 approvati dai rispettivi Consigli di Amministrazione.

(euro/000) Sede Patrimonio
netto (1)
Utile/perdita
(1)
% possesso Costo Valore
Bludis S.r.l. Roma (RM) 1.241 662 100% 8.700 8.700
Celly Pacific Limited Hong Kong (Cina) 375 (36) 100% 4 4
Dacom S.p.A. Milano (MI) 17.527 2.229 100% 12.820 12.820
idMAINT S.r.l. Milano (MI) 1.502 170 100% 977 977
V-Valley S.r.l. Vimercate (MB) 6.802 1.264 100% 20 20
4Side S.r.l. Legnano (MI) 3.516 594 100% 2.948 2.948
Nilox Deutschland GmbH Düsseldorf (Germania) (825) (33) 100% - -
Esprinet Iberica S.L.U. Saragozza (Spagna) 161.415 19.119 100% 75.857 75.857
Esprinet Portugal Lda Porto (Portogallo) 2.500 396 5% - -
Totale 194.053 24.365 101.326 101.326

(1) Dati ricavati dai progetti di bilancio al 31 dicembre 2022 redatti secondo i rispettivi principi contabili nazionali.

La tabella che segue dettaglia la movimentazione nella voce "Partecipazioni":

(euro/000) Valore al
31/12/2021
Incrementi Decrementi Valore al
31/12/2022
Bludis S.r.l. - 8.700 - 8.700
Celly Pacific Limited 4 - - 4
Dacom S.p.A. 12.709 111 - 12.820
idMAINT S.r.l. 963 14 - 977
V-Valley S.r.l. 20 - - 20
4Side S.r.l. 2.948 - - 2.948
Nilox Deutschland GmbH - - - -
Esprinet Iberica S.L.U. 75.725 132 - 75.857
Esprinet Portugal Lda - - - -
Totale 92.369 8.957 - 101.326

L'incremento principale nell'esercizio si riferisce all'acquisizione di Bludis S.r.l. avvenuta nel mese di novembre 2022.

La variazione nella partecipazione in Esprinet Iberica S.L.U. è conseguente all'effetto dell'addebito alla controllata del controvalore delle azioni consegnate ai suoi beneficiari in relazione al Piano di Compensi 2021-2023.

La variazione nelle partecipazioni in Dacom S.p.A. ed IdMAINT S.r.l. rispetto al 31 dicembre 2021 scaturisce, così come consentito dal principio contabile IFRS3, dalla determinazione nel corso dell'esercizio del prezzo definitivo di acquisto delle stesse.

La controllata Nilox Deutschland GmbH, l'unità organizzativa dedicata alla distribuzione sul mercato tedesco dei prodotti a marchio proprio "Nilox" posta in liquidazione volontaria nel settembre 2019, oltre ad essere stata integralmente svalutata già nell'esercizio precedente, è stata anche oggetto, come già avvenuto nell'esercizio precedente, di un accantonamento al fondo perdite future al fine di fare fronte alle obbligazioni correnti della controllata ed agli oneri connessi al procedimento liquidatorio.

La partecipazione totalitaria in V-Valley S.r.l., stanti la sua natura contrattualizzata di "commissionaria" di vendita della capogruppo Esprinet S.p.A. ed il valore irrilevante rispetto al patrimonio netto di quest'ultima, non è stata assoggettata a verifica specifica.

Informativa sulle verifiche per riduzione di valore delle attività: partecipazioni

Come richiesto dal principio contabile IAS 36, la Società ha verificato la recuperabilità del valore contabile delle partecipazioni in imprese controllate al fine di determinare se tali attività possano aver subito una perdita di valore, attraverso il confronto tra valore d'uso e valore di carico Il processo di verifica di valore e l'impianto valutativo adottato sono analiticamente descritti nell'omologa sezione del Bilancio consolidato.

A) Framework valutativo

Il framework valutativo e le principali impostazioni procedurali in ordine alle nozioni di valore ed ai criteri e metodologie di stima utilizzate nelle valutazioni sono sintetizzate nel seguito.

Per la determinazione del valore recuperabile delle singole CGU è stata utilizzata l'accezione del "valore d'uso". Il valore recuperabile così determinato è stato confrontato con il valore contabile ("carrying amount").

Il valore recuperabile delle singole partecipazioni è stato determinato come maggiore fra valore d'uso e "fair value", quest'ultimo stimato con il metodo reddituale. Il valore recuperabile così determinato è stato confrontato con il valore contabile ("carrying amount").

Il valore d'uso è definito come il valore attuale alla data di analisi dei flussi finanziari futuri, in entrata ed in uscita, che si stima si origineranno dall'uso continuativo dei beni riferiti ad ogni singola CGU sottoposta a verifica.

Ai fini della determinazione del valore d'uso si utilizza, quale metodologia finanziaria comunemente accettata, il modello c.d. "DCF-Discounted Cash Flow" il quale prevede l'attualizzazione dei futuri flussi di cassa stimati tramite l'applicazione di un appropriato tasso di sconto La variante utilizzata è del tipo "asset side" e presuppone l'attualizzazione dei flussi di cassa generati dall'attività operativa al lordo delle componenti di natura finanziaria, essendo i flussi di cassa calcolati al netto delle imposte figurative attraverso l'applicazione al risultato operativo (EBIT) di un'aliquota fiscale stimata.

Di seguito si riportano le informazioni richieste dai principi contabili internazionali in ordine alle principali scelte operate ai fini del calcolo dei valori recuperabili.

Identificazione dei flussi finanziari

Le valutazioni finanziarie ai fini del calcolo del "valore d'uso" si basano su piani quinquennali, approvati dal Consiglio di Amministrazione della capogruppo Esprinet in data 14 marzo 2023, costruiti partendo da un budget gestionale redatto a fini interni per l'esercizio 2023 e da questo estrapolando, mediante l'applicazione di tecniche previsionali tendenti a trattare differentemente i costi fissi da quelli variabili, i risultati per il periodo 2024-2027.

Come prescritto dallo IAS 36, paragrafo 50, i flussi finanziari considerati ai fini della stima sono al lordo degli oneri finanziari, secondo l'approccio "asset side" già descritto, e sono espressi in termini nominali.

Attraverso tale modalità i flussi finanziari sono stati identificati come il profilo dei flussi "normale", ossia caratterizzato dal più elevato grado di probabilità di manifestazione (c.d. "approccio probabilistico") nella costruzione dei piani di sviluppo economico nel periodo 2023E-2027E, e quindi in grado di meglio rappresentare la migliore stima del management circa l'evoluzione dei risultati di ciascuna attività.

In applicazione del principio IFRS 16 ("Leases") si è provveduto anche alla considerazione, nella costruzione dei piani previsionali, della sostituzione di canoni di affitto e leasing operativi con ammortamenti ed interessi.

Nella prospettiva della determinazione del "valore d'uso" attraverso una metodologia basata sull'attualizzazione di flussi finanziari ciò ha comportato, al fine di preservare il principio di "neutralità valutativa" (esclusi gli effetti fiscali), alcuni aggiustamenti ai cash flow previsionali.

In particolare, al fine di garantire la sostenibilità operativa ai piani si è ipotizzato in concomitanza della decadenza dei contratti di affitto principali di stipulare nuovi contratti alle medesime condizioni,

il che si è tradotto in un flusso di investimenti figurativo corrispondente al valore del "Right of Use" dei beni ripristinati. Grazie a tale accorgimento si sono potuti correttamente catturare i fabbisogni di reinvestimento necessari per garantire la generazione di cassa prevista dal piano.

Modalità di previsione

Ai fini delle previsioni si è fatto strettamente riferimento alle condizioni correnti di utilizzo, prescindendo cioè dai flussi ottenibili da eventuali investimenti incrementativi e/o ristrutturazioni che rappresentino una discontinuità rispetto alla normale operatività aziendale, quale ad esempio il nuovo modello di business del "Renting" che è stato avviato nel corso dell'esercizio e che verrà sviluppato nei prossimi anni.

Flussi scontati o ponderati per le probabilità

Nella predisposizione dei piani previsionali utilizzati nei modelli di "DCF-Discounted Cash Flow" i trend attesi di ricavi e margini lordi di prodotto sono stati definiti sulla base di dati ed informazioni sul settore distributivo e sui consumi di tecnologia di consenso ricavate da fonti comunemente ritenute affidabili (Sirmi, IDC, Euromonitor), ipotizzando per le società controllate differenti trend relativi a seconda di posizionamenti competitivi, strategie e condizioni ambientali.

La determinazione prospettica dei flussi finanziari per ogni partecipata si è basata sul c.d. "scenario unico" come precedentemente specificato.

La verifica di sostenibilità operativa dei piani previsionali si è incentrata sulla tenuta dei "modelli di business" e dei vantaggi competitivi per ciascuna partecipata, anche sulla base delle migliori evidenze esterne in merito alle prospettive di ciascun settore/mercato di riferimento e delle performance storicamente realizzate.

La sostenibilità finanziaria dei piani si basa sull'analisi dell'intrinseca coerenza tra cash-flows attesi lungo l'orizzonte di piano e i fabbisogni prospettici di investimenti in capitale circolante e fisso, tenuto conto delle riserve di liquidità.

Principali criticità

Nell'esecuzione dell'impairment test è stato utilizzato un tasso di sconto maggiorato rispetto a quello utilizzato per la verifica di valore degli avviamenti di Esprinet S.p.A. stessa e della partecipazione in Esprinet Iberica S.L.U., al fine di riflettere un maggior rischio dimensionale, eventuali scostamenti fra budget e consuntivi, la meno profonda qualità e completezza della base informativa, del grado di verificabilità degli input di piano ed il rischio intrinseco ("inherent risk") delle attività da valutare.

Tasso di attualizzazione

Il tasso di attualizzazione utilizzato è rappresentativo del rendimento richiesto dai fornitori di capitale sia di rischio che di debito e tiene conto dei rischi specifici delle attività relative a ciascuna partecipata. Tale tasso corrisponde ad una nozione di costo del capitale nell'accezione del "WACC-Weighted Average Cost of Capital" ed è unico per la valutazione del Valore Terminale e l'attualizzazione dei flussi nel periodo di previsione esplicita,

In particolare, ai fini della determinazione del costo del capitale proprio ("Levered Cost of Equity") si è calcolato il Coefficiente Beta Unlevered mediano di un campione di società comparabili, quotate su mercati regolamentati, operanti a livello internazionale, che successivamente è stato oggetto di "releveraging" sulla base di una struttura finanziaria-obiettivo per ciascuna delle società partecipate in ipotesi coincidente con la struttura finanziaria media del campione. In tal modo si è realizzata la condizione di indipendenza del tasso di sconto dalla struttura finanziaria attuale.

Il campione di società comparabili utilizzato è composto dalle seguenti società:

Società Paese
AB S.A. Polonia
Action S.A. Polonia
ALSO Holding AG Svizzera
Arrow Electronics, Inc. USA
ASBISc Enterprises Plc Cipro
Datatec Limited Sud Africa
Exclusive Networks S.A. Francia
Logicom Public Ltd Cipro
SeSa Italia
TD SYNNEX Corporation USA

Nel seguito si riportano le componenti del tasso di attualizzazione:

  • il costo lordo del capitale proprio, determinato dalla sommatoria tra il "Risk Free Rate", pari al tasso di rendimento medio nell'ultimo trimestre 2022 del titolo governativo decennale "benchmark" di Italia, Spagna e Portogallo a seconda del Paese di residenza della partecipata, il "Market Risk Premium" e l'"Additional Risk Premium" stimati sulla base di banche dati comunemente utilizzate da analisti e investitori;
  • il coefficiente Beta Levered, determinato sulla base della media periodica del campione delle società comparabili;
  • il costo lordo marginale del debito, ottenuto come sommatoria tra "Base Rate", pari al tasso di riferimento medio nell'ultimo trimestre 2022 dell'IRS decennale, ed un "credit spread" stimato sulla base di banche dati comunemente utilizzate da analisti e investitori;
  • l'aliquota fiscale, pari all'aliquota nominale dell'imposta sui redditi societari dei Paesi in cui le partecipate sono fiscalmente domiciliate.

Lo IAS 36, par. 55, richiede che il tasso di attualizzazione sia calcolato al lordo delle imposte ("pretax"), consentendo tuttavia che l'attualizzazione dei flussi possa essere condotta anche impiegando un tasso stimato al netto dell'effetto fiscale ("post-tax"), a condizione che anche i flussi attesi siano espressi netto dell'effetto fiscale.

Nondimeno il WACC calcolato nella versione post-tax è stato anche convertito nel WACC pre-tax equivalente definito come il WACC al lordo delle imposte che conduce al medesimo risultato in termini di attualizzazione dei flussi finanziari al lordo delle imposte.

Valore Terminale

Il Valore Terminale rilevato in corrispondenza del termine del periodo di previsione esplicita è stato calcolato sulla base del "Perpetuity Method" (modello di capitalizzazione illimitata del flusso di cassa dell'ultimo anno), ipotizzando una crescita dal 5° anno in avanti del flusso finanziario sostenibile nel lungo periodo ad un tasso costante ("g").

Tale tasso è pari, per ipotesi, al tasso di inflazione atteso per il 2027 in Italia, Spagna e Portogallo (2,20%, 1,70% e 2,03% rispettivamente - fonte: Fondo Monetario Internazionale).

B) Assunto di base / Variabili critiche

La tabella seguente riporta la descrizione dei principali assunti di base su cui è stato determinato il valore recuperabile per ciascuna partecipazione con riferimento alle modalità tecniche con cui è stato costruito il "DCF Model":

Italia
4Side S.r.l.
Dacom S.p.A.
idMAINT S.r.l.
Bludis S.r.l.
Spagna
Esprinet
Iberica S.L.U.
Portogallo
Esprinet
Portugal Lda
Flussi finanziari attesi:
Periodo di previsione analitica 5 anni 5 anni 5 anni
"g" (tasso di crescita a lungo termine) 2,00% 1,70% 2,03%
Tassi di attualizzazione:
Costo del capitale di rischio 14,01% 11,22% 12,98%
Costo lordo marginale del capitale di
debito
5,67% 5,67% 5,67%
Aliquota fiscale 24,00% 25,00% 21,00%
Struttura finanziaria-obiettivo (D/D+E) 0,25 0,25 0,25
Struttura finanziaria-obiettivo (E/D+E) 0,75 0,75 0,75
WACC post-tax 11,60% 9,50% 10,85%
WACC pre-tax 15,70% 12,35% 14,65%

Per quanto attiene alle assunzioni-chiave utilizzate nelle proiezioni dei flussi e nel calcolo del valore d'uso si segnala che i valori delle partecipate sono particolarmente sensibili ai seguenti parametri:

  • tassi di crescita dei ricavi;
  • margine lordo di prodotto/margine di contribuzione ai costi fissi;
  • grado di leva operativa;
  • tasso di attualizzazione dei flussi;
  • tasso di crescita "g" applicato al flusso di cassa dell'anno terminale per ricavare il Valore Terminale.

C) Rettifiche di valore e "analisi di sensitività"

Le verifiche di "impairment" non hanno fatto emergere la necessità di svalutare nessuna delle partecipazioni in essere né procedere alla rivalutazione della partecipazione del 5% in Esprinet Portugal Lda, svalutata integralmente nell'esercizio 2020.

In aggiunta ai flussi medi attesi utilizzati per determinare il valore d'uso, a mero titolo informativo così come richiesto dallo IAS 36 sono state effettuate anche delle analisi di sensitività sulle seguenti variabili-chiave:

  • il tasso di crescita "g" dell'anno terminale utilizzato per ricavare i flussi di cassa oltre il periodo di previsione;
  • il tasso di attualizzazione dei flussi di cassa;
  • il livello di EBITDA atteso nel periodo di previsione esplicita.

I range di oscillazione rispetto allo scenario "unico" presi in esame sono i seguenti:

  • "g" inferiore del -50% e pari a zero;
  • WACC superiore di +100bps e +200bps;
  • EBITDA inferiore del -10% e del -20%.

A seguito di tali analisi è emerso che, per la partecipazione in Dacom S.p.A. alcuni degli scenari scaturenti dalle diverse combinazioni delle assunzioni-chiave variate come sopra, ivi incluso lo scenario "worst" caratterizzato dall'utilizzo di un g pari a 0% (pari ad un "g" reale negativo del -2,0%),

un WACC incrementato di +200bps ed un EBITDA di piano ridotto del -20%, porterebbero ad un valore d'uso quasi azzerato.

Tenuto conto delle peculiari personalizzazioni metodologiche adottate ai fini della determinazione del "valore d'uso" delle partecipazioni, tuttavia, tali risultanze non sono ritenute particolarmente evocative di elementi di criticità tali da portare a dette svalutazioni in quanto amplificative rispetto al già conservativo scenario unico adottato.

6) Attività per imposte anticipate

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Attività per imposte anticipate 2.262 2.372 (110)

Il saldo di questa voce è rappresentato da imposte anticipate rivenienti da fondi tassati ed altre differenze temporanee tra valori contabili e valori fiscalmente riconosciuti che la Società prevede di recuperare nei futuri esercizi a seguito della realizzazione di utili imponibili.

La recuperabilità è sorretta dai redditi previsti in base ai piani previsionali costruiti a partire dalle previsioni economico-finanziarie 2023-27E del Gruppo Esprinet approvate dal Consiglio di Amministrazione di Esprinet S.p.A. in data 14 marzo 2023.

A seguire si riporta un dettaglio relativo alla composizione della voce in oggetto:

31/12/2022 31/12/2021
(euro/000) Ammontare
differenze
temporanee
Effetto fiscale
(aliquota %)
Importo Ammontare
differenze
temporanee
Effetto fiscale
(aliquota %)
Importo
Imposte anticipate:
Svalutazione crediti 1.418 24,00% 340 959 24,00% 230
Ammortamenti Goodwill 101 27,90% 28 115 27,90% 32
Compensi amministratori non erogati 541 27,90% 130 644 27,90% 127
F.do obsolescenza magazzino 2.772 27,90% 773 3.537 27,90% 987
IFRS 16 - Leases 1.012 24,00% 244 528 24,00% 128
Indennità supplettiva clientela 574 27,90% 160 634 27,90% 177
Fondo Resi 1.173 27,90% 327 800 27,90% 223
Fondi Rischi 517 27,90% 94 856 27,90% 175
Altro 612 24%-27,9% 166 1.157 24%-27,9% 293
Attività per imposte anticipate 2.262 2.372

La voce Altro si riferisce principalmente alle imposte anticipate che scaturiscono dalle differenze temporanee originatesi sulle perdite su cambi da valutazione e sulla valutazione attuariale del TFR.

Di seguito la ripartizione temporale dei previsti riversamenti a conto economico:

(euro/000) Entro 1 anno 1-5 anni Oltre 5 anni Totale
Attività per imposte anticipate 31/12/2022 901 1.361 2.262
31/12/2021 876 1.496 - 2.372

9) Crediti ed altre attività non correnti

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Crediti per depositi cauzionali 1.773 1.744 29
Crediti ed altre attività non correnti 1.773 1.744 29

I Crediti per depositi cauzionali si riferiscono principalmente ai depositi cauzionali per utenze per contratti di locazione in essere.

Attività correnti

10) Rimanenze

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Prodotti finiti e merce 376.258 329.468 46.790
Fondo svalutazione rimanenze (2.772) (3.537) 765
Rimanenze 373.486 325.931 47.555

L'importo delle rimanenze, pari a 373,5 milioni di euro, evidenzia un incremento di 47,6 milioni di euro rispetto allo stock esistente al 31 dicembre 2021. L'incremento, influenzato da un aumento dei giorni di rotazione delle rimanenze di magazzino, risulta controbilanciato da un miglioramento di circa 23,7 milioni di euro, relativo a prodotti in viaggio dai fornitori o verso i clienti (83,7 milioni di euro complessivamente al 31 dicembre 2022 e 107,4 milioni di euro al 31 dicembre 2021),

Il Fondo svalutazione rimanenze, pari a 2,8 milioni di euro, è preordinato a fronteggiare i rischi connessi al presumibile minor valore di realizzo di stock obsoleti ed a lenta movimentazione.

La sua movimentazione è rappresentabile come segue:

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Fondo svalutazione rimanenze iniziale 3.537 3.108 429
Utilizzi/Rilasci (1.109) (4.139) 3.030
Accantonamenti 344 2.903 (2.559)
Variazioni per fusioni - 1.665 (1.665)
Fondo svalutazione rimanenze finale 2.772 3.537 (765)

11) Crediti verso clienti

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Crediti lordi verso clienti 351.006 286.519 64.487
Fondo svalutazione crediti (2.208) (2.427) 219
Crediti netti verso clienti 348.798 284.092 64.706

I Crediti verso clienti derivano dalle normali operazioni di vendita poste in essere dalla Società nell'ambito dell'ordinaria attività di commercializzazione. Tali operazioni sono per la quasi totalità effettuate verso clienti residenti in Italia, denominate in euro e regolabili monetariamente nel breve termine.

I Crediti lordi verso clienti includono 3,3 milioni di euro (0,3 milioni di euro nel 2021) di crediti ceduti pro-solvendo a società di factoring, risultano rettificati da note credito da emettere verso i clienti per un valore pari a 51,0 milioni di euro (44,6 milioni di euro a fine 2021) e comprendono 80,7 milioni di euro di crediti valutati al fair value (112,6 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

La variazione dei crediti lordi è determinata, oltre che dai volumi complessivi di fatturato e dal loro andamento nel tempo, a loro volta determinati anche da fattori stagionali, anche dall'impatto dei programmi rotativi di smobilizzo dei crediti commerciali (i.e. ca. 226,4 milioni di euro al 31 dicembre 2022 rispetto a 299,2 milioni nel 2021).

Il fondo svalutazione crediti, attraverso il quale viene ottenuto l'adeguamento al valore di presunto realizzo dei crediti, è alimentato da accantonamenti determinati sulla base di un processo di valutazione analitica per singolo cliente in relazione ai relativi crediti scaduti ed ai contenziosi commerciali in essere, tenuto conto delle coperture assicurative (per ulteriori informazioni si rimanda alla sezione "Informativa su rischi e strumenti finanziari"). Di seguito la sua movimentazione:

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Fondo svalutazione crediti iniziale 2.427 3.619 (1.192)
Utilizzi/Rilasci (1.009) (2.111) 1.102
Accantonamenti 790 596 194
Variazioni per fusioni - 323 (323)
Fondo svalutazione crediti finale 2.208 2.427 (219)

12) Crediti tributari per imposte correnti

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Crediti tributari per imposte correnti 745 - 745

I Crediti tributari per imposte correnti sono principalmente conseguenza della prevalenza degli anticipi versati rispetto alle imposte correnti maturate nell'anno d'imposta 2022.

13) Altri crediti e attività correnti

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Crediti verso imprese controllate (A) 117.493 116.815 678
Crediti verso imprese collegate (B) - - -
Crediti tributari per imposta sul valore aggiunto - 2.453 (2.453)
Crediti tributari altri 35.729 32.115 3.614
Altri crediti tributari (C) 35.729 34.568 1.161
Crediti verso società di factoring 3.207 3.128 79
Crediti finanziari verso altri 10.336 9.857 479
Crediti verso assicurazioni 424 2.852 (2.428)
Crediti verso fornitori 786 6.396 (5.610)
Crediti verso dipendenti 2 - 2
Crediti verso altri 72 102 (30)
Crediti verso altri (D) 14.827 22.335 (7.508)
Risconti attivi (E) 4.937 3.163 1.774
Altri crediti e attività correnti (F= A+B+C+D+E) 172.986 176.881 (3.895)

A seguire si fornisce il dettaglio dei Crediti verso imprese controllate per tipologia e per società. Per ulteriori informazioni si rimanda alla sezione "Rapporti con entità correlate".

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Dacom S.p.A. 698 431 267
Bludis S.r.l. 2 - 2
idMAINT S.r.l. 40 6 34
V-Valley S.r.l. 62.410 52.705 9.705
Nilox Deutschland GmbH 825 936 (111)
4Side S.r.l. 150 183 (33)
Esprinet Iberica S.L.U. 4.202 2.738 1.464
Esprinet Portugal Lda 275 110 165
Vinzeo Technologies SAU - 387 (387)
V-Valley Advanced Solutions España, S.A. 198 319 (121)
V-Valley Advanced Solutions Portugal, Unipessoal, Lda 15 - 15
GTI Software & Networking SARLAU 1 - 1
Crediti commerciali (a) 68.816 57.815 11.001
4Side S.r.l. 42 - 42
V-Valley S.r.l. 135 - 135
Crediti per consolidato fiscale (b) 177 - 177
4Side S.r.l. 1.000 1.000 -
Dacom S.p.A. 20.000 18.000 2.000
Esprinet Iberica S.L.U. 15.000 30.000 (15.000)
Esprinet Portugal Lda 3.000 - 3.000
V-Valley Advanced Solutions España, S.A. 9.500 10.000 (500)
Crediti finanziari (c) 48.500 59.000 (10.500)
Totale crediti verso controllate (a+b+c) 117.493 116.815 678

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Dacom S.p.A. 20.698 18.431 2.267
Bludis S.r.l. 2 - 2
idMAINT S.r.l. 40 6 34
V-Valley S.r.l. 62.545 52.705 9.840
Nilox Deutschland GmbH 825 936 (111)
4Side S.r.l. 1.192 1.183 9
Esprinet Iberica S.L.U. 19.202 32.738 (13.536)
Esprinet Portugal Lda 3.275 110 3.165
Vinzeo Technologies SAU - 387 (387)
V-Valley Advanced Solutions España, S.A. 9.698 10.319 (621)
V-Valley Advanced Solutions Portugal, Unipessoal, Lda 15 - 15
GTI Software & Networking SARLAU 1 - 1
Totale crediti verso controllate 117.493 116.815 678

I Crediti tributari per imposta sul valore aggiunto risultano azzerati per effetto dell'eccedenza, differentemente dall'esercizio precedente, del debito effettivo maturato dalla Società al 31 dicembre 2022 rispetto all'acconto dell'IVA versato alla fine dello stesso mese.

I Crediti tributari altri si riferiscono principalmente al credito generatosi nei confronti dell'Erario conseguente al pagamento, effettuato a titolo provvisorio, di cartelle esattoriali relative ad imposte indirette in relazione alle quali sono in corso contenziosi per i cui dettagli si rimanda alla sezione "Evoluzione dei contenziosi di Esprinet S.p.A." all'interno dei commenti alla voce "26) Fondi non correnti e altre passività".

I Crediti verso società di factoring esprimono le somme dovute alla Società per le operazioni di fattorizzazione pro-soluto effettuate. Alla data di redazione della presente relazione il credito risulta quasi interamente incassato.

I Crediti finanziari verso altri si riferiscono interamente al deposito cauzionale costituito presso l'acquirente dei crediti ceduti nell'operazione di cartolarizzazione posta in essere dalla Società e finalizzato ad assicurare copertura alle diluizioni che potrebbero aversi nell'ambito di tale attività o nei mesi successivi alla chiusura dell'operazione.

I Crediti verso assicurazioni includono i risarcimenti assicurativi, al netto delle franchigie, riconosciuti dalle compagnie di assicurazione per sinistri di varia natura ma non ancora liquidati, il cui incasso si stima che possa ragionevolmente avere luogo nell'esercizio successivo.

I Crediti verso fornitori al 31 dicembre 2022 riguardano le note di credito ricevute dal valore complessivo superiore ai debiti in essere a fine dicembre per un disallineamento tra le tempistiche della loro quantificazione e quelle di pagamento dei fornitori. Essi accolgono inoltre crediti per anticipazioni richieste dai fornitori prima dell'evasione degli ordini di acquisto.

La voce Risconti attivi è rappresentata da costi (principalmente canoni di manutenzione e assistenza, interessi passivi su finanziamenti non utilizzati) la cui competenza risulta posticipata rispetto alla manifestazione numeraria.

.17) Disponibilità liquide

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Depositi bancari e postali 121.120 242.774 (121.654)
Denaro e valori in cassa 10 10 -
Totale disponibilità liquide 121.130 242.784 (121.654)

Le disponibilità liquide sono costituite pressoché interamente da saldi bancari, tutti immediatamente disponibili. Tali disponibilità hanno una natura in parte temporanea in quanto si originano per effetto del normale ciclo finanziario di breve periodo di incassi/pagamenti che prevede in particolare una concentrazione di incassi da clienti a metà e fine mese, laddove le uscite finanziarie legate ai pagamenti ai fornitori hanno un andamento più lineare.

Il valore di mercato delle disponibilità liquide coincide con il valore contabile.

La variazione rispetto al 31 dicembre 2021 è dettagliata nelle sue componenti nel Rendiconto Finanziario cui si rimanda.

Patrimonio netto

Nel seguito sono commentate le principali variazioni che hanno inciso sulle voci che compongono il patrimonio netto:

(euro/000) 31/12/2022
31/12/2021
Var.
Capitale sociale (A) 7.861 7.861 -
Riserve e utili a nuovo (B) 258.699 271.497 (12.798)
Azioni proprie (C) (13.330) (20.263) 6.933
Totale riserve (D=B+C) 245.369 251.234 (5.865)
Risultato dell'esercizio (E) 16.060 18.460 (2.400)
Patrimonio netto (F=A+D+E) 269.290 277.555 (8.265)
Patrimonio netto di terzi (G) - - -
Totale patrimonio netto (H=F+G) 269.290 277.555 (8.265)

19) Capitale sociale

Il Capitale sociale della Società, interamente sottoscritto e versato al 31 dicembre 2022, è pari a 7.860.651 euro ed è costituito da n. 50.417.417 azioni, prive di indicazione del valore nominale in seguito agli annullamenti avvenuti in data 22 giugno 2020 di n. 1.470.217 azioni ed in data 10 maggio 2022 per n. 516.706 azioni, così come previsto dalle delibere delle Assemblee dei Soci di pertinenza.

20) Riserve

Riserve e utili a nuovo

Il valore delle Riserve e utili a nuovo è diminuito di 12,8 milioni di euro sostanzialmente per l'effetto combinato tra la destinazione degli utili degli esercizi precedenti, la distribuzione ai soci dei dividendi.

All'interno delle Riserve è iscritto anche il controvalore dei diritti di assegnazione gratuita di azioni Esprinet ad Amministratori e dirigenti del Gruppo in relazione al Piano di incentivazione azionaria 2021-2023 approvato dall'Assemblea dei Soci di Esprinet S.p.A. del 7 aprile 2021. Il valore di tali diritti è stato rilevato nel conto economico tra i costi del personale dipendente e tra i costi degli amministratori, ed è stato quantificato in base agli elementi dettagliatamente descritti nella sezione "Piani di incentivazione azionaria" all'interno del successivo capitolo "6. Commento alle voci di conto economico" cui si rimanda. Per ulteriori dettagli si rinvia al Prospetto delle variazioni di patrimonio netto.

Azioni proprie in portafoglio

L'importo si riferisce al prezzo di acquisto totale delle n. 1.011.318 azioni Esprinet S.p.A. possedute dalla Società ed asservite al Piano di incentivazione azionaria 2021-2023.

La variazione rispetto ai n. 1.528.024 titoli posseduti al 31 dicembre 2021 deriva dall'annullamento in data 10 maggio 2022 di n. 516.706 azioni in attuazione della delibera dell'Assemblea dei Soci di Esprinet S.p.A. del 14 aprile 2022.

In accordo con quanto richiesto dall'art. 2427, n. 7-bis del Codice Civile, la seguente tabella illustra la disponibilità e la distribuibilità delle riserve facenti parte del patrimonio netto, nonché la loro avvenuta utilizzazione nei precedenti esercizi.

(euro/000) Riepilogo delle utilizzazioni
effettuate
nei tre precedenti esercizi:
Natura/descrizione Importo Possibilità di
utilizzazione
Quota
disponibile
per
copertura
perdite
per altre
ragioni
Capitale sociale 7.861 --- -
Riserve:
Riserva da sovrapprezzo azioni (*) - A,B,C -
Riserva di rivalutazione 30 A,B,C 30
Riserva legale 1.572 B 1.572
Riserva da fusione 9.146 A,B,C 9.146
Riserva straordinaria 224.066 A,B,C 224.066
Riserva straordinaria (**) 13.330 --- -
Riserve da utili netti su cambi 6 --- -
Riserve IFRS 10.550 --- -
Totale riserve 258.700 234.814 - -
Totale Capitale sociale e Riserve 266.561 234.814
Quota non distribuibile (***) -
Residua quota distribuibile 234.814

(*) Ai sensi dell'art. 2431 c.c. si può distribuire l'intero ammontare di tale riserva solo a condizione che la riserva legale, anche tramite trasferimento della stessa riserva sovrapprezzo azioni, abbia raggiunto il limite stabilito dall'art. 2430 c.c. Tale limite è stato raggiunto al 31 dicembre 2019.

(**) Ai sensi dell'art. 2358 c.c. rappresenta la quota non distribuibile corrispondente alle azioni proprie in portafoglio.

(***) Ai sensi dell'art. 2426, 5), rappresenta la quota non distribuibile destinata a copertura dei costi pluriennali non ancora ammortizzati.

Legenda: A=per aumento di capitale B=per copertura perdite C=per distribuzione a soci.

21) Risultato netto dell'esercizio

Il risultato netto dell'esercizio ammonta a 16,1 milioni di euro, in diminuzione di 2,4 milioni rispetto ad un risultato di 18,5 milioni di euro dell'esercizio precedente.

Passività non correnti

22) Debiti finanziari (non correnti)

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Debiti verso banche 34.568 48.014 (13.446)

I Debiti verso banche sono rappresentati dalla valutazione al costo ammortizzato della parte scadente oltre l'esercizio successivo dei finanziamenti a medio-lungo termine.

La variazione rispetto all'esercizio precedente è conseguente all'effetto combinato fra la riclassifica nei debiti correnti, così come previsto dai piani di ammortamento dei finanziamenti a medio-lungo termine, delle rate scadenti entro dodici mesi e l'iscrizione della medesima quota relativa a due nuovi finanziamenti sottoscritti nei mesi di maggio e giugno 2022 per un valore complessivo in linea capitale di 11,7 milioni di euro.

I dettagli sui finanziamenti in essere sono riportati nel successivo paragrafo "Indebitamento finanziario netto e covenant su finanziamenti" cui si rimanda.

31) Passività finanziarie per leasing (non correnti)

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Passività finanziarie per leasing (non correnti) 80.442 81.162 (720)

La passività finanziaria è correlata ai Diritti d'uso in essere alle date di bilancio di riferimento. La variazione è così dettagliabile:

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Passività finanziarie per leasing (non correnti) 81.162 76.382 4.780
Variazioni per fusioni - 65 (65)
Incremento valore contratti sottoscritti 7.011 11.758 (4.747)
Risoluzione/modifiche contratti - (87) 87
Riclassifica debito non corrente (7.731) (6.956) (775)
Passività finanziarie per leasing (non correnti) 80.442 81.162 (720)

La seguente tabella analizza le scadenze della passività finanziaria iscritta al 31 dicembre 2022:

(euro/000) entro 5 anni oltre 5 anni 31/12/2022
Passività finanziarie per leasing (non correnti) 35.669 44.773 80.442

Con riferimento all'applicazione dell'IFRS16 avvenuta a partire dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2019, la Società non ha applicato il principio ai leasing delle attività immateriali.

Si rileva inoltre che, per quanto riguarda il lease term, la Società analizza i contratti di leasing, andando a definire per ciascuno di essi il periodo "non cancellabile" unitamente agli effetti di eventuali clausole di estensione o terminazione anticipata il cui esercizio sia ritenuto ragionevolmente certo. Nello specifico, per gli immobili tale valutazione ha considerato i fatti e le circostanze specifiche di ciascuna attività. Per quanto riguarda le altre categorie di beni, principalmente auto aziendali, la Società ha generalmente ritenuto non probabile l'esercizio di eventuali clausole di estensione o terminazione anticipata in considerazione delle prassi abitualmente seguite dalla Società. Infine, le passività correlate ai diritti d'uso sono valutate considerando i pagamenti variabili dovuti per il leasing legati ad indici o tassi (es: indice ISTAT), laddove previsto contrattualmente.

24) Passività per imposte differite

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Passività per imposte differite 3.315 3.126 189

Il saldo di questa voce è rappresentato dalle maggiori imposte dovute a differenze temporanee originatesi tra i valori delle attività e passività iscritte in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali che la società dovrà versare nei prossimi esercizi.

A seguire si riporta un dettaglio relativo alla composizione della voce in oggetto:

31/12/2022 31/12/2021
(euro/000) Ammontare
differenze
temporanee
Effetto fiscale
(aliquota %)
Importo Ammontare
differenze
temporanee
Effetto fiscale
(aliquota %)
Importo
Imposte differite:
Ammortamento avviamenti 11.455 27,90% 3.196 11.136 27,90% 3.107
Utili su cambi da valutazione 495 24,00% 119 79 24,00% 19
Passività per imposte differite 3.315 3.126

La ripartizione temporale delle imposte differite è la seguente:

(euro/000) Entro 1 anno 1-5 anni Oltre 5 anni Totale
Passività per imposte differite 31/12/2022 119 - 3.196 3.315
31/12/2021 19 - 3.107 3.126

25) Debiti per prestazioni pensionistiche

I Debiti per prestazioni pensionistiche comprendono gli importi a titolo di indennità di fine rapporto ("TFR") e altri benefici maturati a fine periodo dal personale dipendente e valutati secondo criteri attuariali ai sensi dello IAS 19.

La tabella successiva rappresenta le variazioni intervenute in tale voce nel corso dell'esercizio:

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Saldo iniziale 4.082 3.719 363
Incrementi per fusioni - 819 (819)
Costo del servizio - (120) 120
Oneri finanziari 39 15 24
(Utili)/perdite attuariali (315) (100) (215)
Prestazioni corrisposte (259) (251) (8)
Debiti per prestazioni pensionistiche 3.547 4.082 (535)

I valori riconosciuti al conto economico nell'esercizio risultano essere i seguenti:

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Oneri contabilizzati nel "Costo del lavoro" - (120) 120
Oneri contabilizzati negli "Oneri finanziari" 39 15 24
Totale 39 (105) 144

La società, impiegando più di n. 50 dipendenti in data 1° gennaio 2007, trasferisce le quote di indennità di fine rapporto maturate ad entità terze.

La variazione rispetto allo scorso esercizio è sostanzialmente ascrivibile sia agli utilizzi ("prestazioni corrisposte") che agli utili attuariali.

Lo scostamento di valore rilevato nella voce "(utili)/perdite attuariali" rispetto allo scorso anno è dovuto essenzialmente al disallineamento tra le assunzioni prospettiche utilizzate nella valutazione al 31 dicembre 2021 e l'effettiva evoluzione del fondo al 31 dicembre 2022 (aderenti, liquidazioni effettuate, rivalutazione del beneficio). Il tasso di attualizzazione utilizzato esprime i rendimenti di mercato, alla data di riferimento del bilancio, di un paniere di titoli obbligazionari di aziende primarie aventi scadenza correlata alla permanenza media residua dei dipendenti di Esprinet S.p.A. (superiore a 10 anni) 11 .

Per la contabilizzazione dei benefici riservati ai dipendenti è stata utilizzata la metodologia denominata "Project unit credit cost" mediante l'utilizzo delle seguenti ipotesi operative:

a) Ipotesi demografiche

  • ai fini della stima della probabilità di morte sono state utilizzate le medie nazionali della popolazione italiana rilevate dall'Istat nell'anno 2002 distinte per sesso;
  • ai fini della stima della probabilità di inabilità sono state utilizzate le tabelle del modello INPS utilizzate per le proiezioni fino al 2010, distinte per sesso. Tali probabilità sono state costruite partendo dalla distribuzione per età e sesso delle pensioni vigenti al 1° gennaio 1987 con decorrenza 1984, 1985, 1986 relative al personale del ramo credito;
  • ai fini della stima dell'epoca di pensionamento per il generico lavoratore attivo si è supposto il raggiungimento del primo dei requisiti pensionabili validi per l'Assicurazione Generale Obbligatoria;
  • ai fini della stima della probabilità di uscita dall'attività lavorativa per cause diverse dalla morte è stata considerata una frequenza annua del 6% ricavata dall'esame delle serie statistiche disponibili per la società;
  • ai fini della stima della probabilità di anticipazione si è supposto un tasso annuo del 3%.

11 In particolare, si precisa che come parametro di riferimento viene utilizzato l'indice iBoxx Eurozone Corporates AA 7-10.

b) Ipotesi economico-finanziarie

31/12/2022 31/12/2021
Tasso di inflazione (*) 5,90% 1,20%
Tasso di attualizzazione 3,63% 0,98%
Tasso di incremento retributivo Inflazione +
1,5%
n/a
Tasso annuo incremento TFR (**) 5,93% 2,40%

(*) 5,9% per il 2023, 2,3% per il 2024, 2,0% dal 2025.

(*) 5,93% per il 2023, 3,3% per il 2024, 3,0% dal 2025.

Analisi di sensitività

Secondo quanto richiesto dallo IAS 19 Revised, occorre effettuare un'analisi di sensitività al variare delle principali ipotesi attuariali inserite nel modello di calcolo.

E' stato considerato come scenario base quello descritto nei paragrafi precedenti e da quello sono state aumentate e diminuite le ipotesi più significative, ovvero il tasso medio annuo di attualizzazione, il tasso medio di inflazione ed il tasso di turn over, rispettivamente, di mezzo, di un quarto, e di due punti percentuale. I risultati ottenuti possono essere cosi sintetizzati:

Analisi di sensitività
(euro) Esprinet S.p.A.
Past Service Liability
Tasso annuo di attualizzazione 0,50% 3.420.112
-0,50% 3.681.079
Tasso annuo di inflazione 0,25% 3.585.250
-0,25% 3.508.761
Tasso annuo di turnover 2,00% 3.576.032
-2,00% 3.516.012

Secondo quanto stabilito dal principio contabile è stata anche effettuata la stima dei pagamenti attesi (in valore nominale) nei prossimi anni come riportato nella seguente tabella:

(Euro) Cash Flow futuri
Year Esprinet S.p.A.
0 - 1 297.517
1 - 2 299.543
2 - 3 265.701
3 - 4 265.430
4 - 5 359.011
5 - 6 303.675
6 - 7 327.970
7 - 8 218.892
8 - 9 270.563
9 - 10 260.785
Over 10 1.848.553

33) Debiti per acquisto partecipazioni (non correnti)

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Debiti per acquisto partecipazioni (non correnti) 600 1.615 (1.015)

La voce Debiti per acquisto partecipazioni non correnti al 31 dicembre 2022 si riferisce al corrispettivo da erogare, scadente oltre l'esercizio successivo, per l'acquisto da parte della capogruppo Esprinet S.p.A. delle società Dacom S.p.A. (0,5 milioni di euro) ed idMAINT S.r.l. (0,1 milioni di euro) a gennaio 2021.

26) Fondi non correnti e altre passività

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Debiti per incentivi monetari 118 134 (16)
Fondo per trattamento di quiescenza 1.796 1.692 104
Altri fondi 1.127 1.388 (261)
Fondi non correnti e altre passività 3.041 3.214 (173)

La voce Debiti per incentivi monetari al 31 dicembre 2022 si riferisce alla quota parte di corrispettivo variabile erogabile ai beneficiari nel secondo anno successivo a quello di maturazione.

La voce Fondo per trattamento di quiescenza accoglie l'accantonamento dell'indennità suppletiva di clientela riconoscibile agli agenti in base alle norme vigenti in materia. Nella tabella seguente viene indicata la movimentazione di tale fondo:

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Fondo per trattamento di quiescenza - iniziale 1.692 1.189 503
Utilizzi/Rilasci (102) (253) 151
Accantonamenti 206 254 (48)
Variazioni per fusioni - 502 (502)
Fondo per trattamento di quiescenza - finale 1.796 1.692 104

L'importo allocato alla voce Altri fondi è finalizzato alla copertura dei rischi connessi ai contenziosi legali e fiscali in corso e alla copertura di stimate perdite durevoli delle società partecipate che eccedano il valore della partecipazione stessa. Di seguito la movimentazione nel periodo:

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Altri fondi - iniziale 1.388 911 477
Utilizzi/Rilasci (321) (56) (265)
Accantonamenti 60 416 (356)
Variazioni per fusioni - 117 (117)
Altri fondi - finale 1.127 1.388 (261)

Il saldo in essere si riferisce in entrambi gli esercizi per 0,8 milioni di euro alla copertura del rischio riferito alla controllata Nilox Deutschland Gmbh in liquidazione dal 2019.

Gli accantonamenti si riferiscono per 0,1 milioni di euro alla stima effettuata dal management con il supporto dei propri consulenti legali esterni di alcune posizioni in essere con il personale dipendente, agenti, fornitori.

Evoluzione dei contenziosi di Esprinet S.p.A.

Si rappresentano di seguito i principali contenziosi promossi nei confronti della Società e gli sviluppi occorsi nell'anno 2022 (e successivamente fino alla data di redazione della presente Relazione Finanziaria) in relazione ai quali la Società, con il supporto del parere dei propri consulenti legali e/o fiscali, ha effettuato le relative valutazioni del rischio e, laddove ritenuto opportuno, operato i conseguenti accantonamenti al fondo rischi.

L'elenco che segue sintetizza l'evoluzione delle principali vertenze fiscali in corso per le quali non si è ritenuto sussistano gli elementi per procedere ad eventuali accantonamenti essendo il rischio di ciascuna stato valutato come possibile.

Actebis Computer S.p.A. (ora Esprinet S.p.A.) Imposte indirette anno 2005

Relativamente ai contenziosi fiscali riferiti ad Actebis Computer S.p.A. e relativi a periodi antecedenti l'acquisizione della società (successivamente incorporata in Esprinet S.p.A.), risultano risolte tutte le pendenze in essere, eccezion fatta per una relativa all'esercizio 2005 per la quale Esprinet, su indicazione del venditore di Actebis e supportata dai consulenti di quest'ultimo, fallito il tentativo di accertamento con adesione, ha presentato ricorso nei vari gradi di giudizio con esecuzione di tutti i versamenti dovuti previa ricezione delle provviste finanziarie da parte del venditore.

I consulenti del venditore, a seguito della sentenza negativa della Commissione Tributaria Regionale in data 23 settembre 2014, hanno promosso ricorso anche innanzi alla Corte di Cassazione ove lo stesso è pendente e non risulta l'udienza sia stata fissata.

Esprinet S.p.A. Imposte indirette anno 2011

In data 30 novembre 2016 la Società ha ricevuto un avviso di accertamento attraverso il quale l'Agenzia delle Entrate ha richiesto il recupero dell'IVA per un ammontare pari a 1,0 milioni di euro oltre a sanzioni ed interessi. È stata contestata la mancata applicazione dell'IVA su operazioni imponibili poste in essere nel 2011 nei confronti di una società cliente che ha presentato una dichiarazione di intento ma che, una successiva verifica fiscale di cui è stata oggetto, ha fatto emergere la società cliente non avrebbe potuto presentare in quanto non dotata dei requisiti per essere considerata esportatore abituale.

La Società ha presentato ricorso ed ha ricevuto sentenza sfavorevole in data 24 novembre 2017 innanzi alla Commissione Tributaria Provinciale ed in data 12 febbraio 2019 innanzi alla Commissione Tributaria Regionale.

Così come previsto dalla procedura amministrativa nel corso dell'iter giudiziario sono stati effettuati versamenti per complessivi 2,5 milioni di euro che, non essendosi ancora conclusi i gradi di giudizio, sono stati iscritti in bilancio nella voce "Crediti tributari altri".

In data 4 dicembre 2019 è stato presentato ricorso in Cassazione la cui data dell'udienza di discussione della causa non è stata ancora fissata.

Esprinet S.p.A. Imposte indirette anno 2012

In data 2 ottobre 2017 la Società ha ricevuto un avviso di accertamento attraverso il quale l'Agenzia delle Entrate ha richiesto il recupero dell'IVA per un ammontare pari a 3,1 milioni di euro, oltre a sanzioni ed interessi. È stata contestata la mancata applicazione dell'IVA su operazioni imponibili poste in essere nel 2012 nei confronti di tre società clienti che hanno presentato le dichiarazioni di intento ma che, successive verifiche fiscali di cui sono state oggetto, hanno fatto emergere le società

clienti non avrebbero potuto presentare in quanto non dotate dei requisiti per essere considerate esportatori abituali.

La Società ha presentato ricorso ed ha ricevuto sentenza favorevole in data 21 settembre 2018 innanzi alla Commissione Tributaria Provinciale ma sfavorevole in data 17 febbraio 2020 innanzi alla Commissione Tributaria Regionale.

Così come previsto dalla procedura amministrativa a febbraio 2021 sono stati effettuati versamenti per 5,1 milioni di euro che, non essendosi ancora conclusi i gradi di giudizio, sono stati iscritti in bilancio nella voce "Crediti tributari altri".

In data 25 settembre 2020 la Società ha presentato ricorso in Cassazione e l'Agenzia delle Entrate ha presentato controricorso; la data dell'udienza di discussione della causa non è stata ancora fissata.

Esprinet S.p.A. Imposte indirette anno 2013

In data 31 luglio 2018 la Società ha ricevuto un avviso di accertamento attraverso il quale l'Agenzia delle Entrate ha richiesto il recupero dell'IVA per un ammontare pari a 66mila euro, oltre a sanzioni ed interessi. È stata contestata la mancata applicazione dell'IVA su operazioni imponibili poste in essere nel 2013 nei confronti di una società cliente che ha presentato una dichiarazione di intento ma che, successive verifiche fiscali di cui è stata oggetto, hanno fatto emergere la società cliente non avrebbe potuto presentare in quanto non dotata dei requisiti per essere considerata esportatore abituale.

La Società ha presentato ricorso ed ha ricevuto sentenza sfavorevole in data 29 gennaio 2019 innanzi alla Commissione Tributaria Provinciale ma favorevole in data 29 gennaio 2020 innanzi alla Commissione Tributaria Regionale.

In data 19 marzo 2021 l'Agenzia delle Entrate ha presentato ricorso in Cassazione e la Società ha presentato controricorso; la data dell'udienza di discussione della causa non è stata ancora fissata.

Esprinet S.p.A. Imposte indirette anno 2013 bis

In data 20 dicembre 2018 la Società ha ricevuto un avviso di accertamento attraverso il quale l'Agenzia delle Entrate ha richiesto il recupero dell'IVA per un ammontare pari a 14,5 milioni di euro, oltre a sanzioni ed interessi. È stata contestata la mancata applicazione dell'IVA su operazioni imponibili poste in essere nel 2013 nei confronti di altre sette società clienti che hanno presentato le dichiarazioni di intento ma che, successive verifiche fiscali di cui sono state oggetto, hanno fatto emergere tali società clienti non avrebbero potuto presentare in quanto non dotate dei requisiti per essere considerate esportatori abituali.

La Società ha presentato ricorso ed ha ricevuto sentenza sfavorevole in data 23 settembre 2020 innanzi alla Commissione Tributaria Provinciale ed in data 14 febbraio 2022 innanzi alla Commissione Tributaria Regionale (sentenza depositata in data 28 febbraio 2022).

In data 23 maggio 2022 la Società ha presentato ricorso in Cassazione e l'Agenzia delle Entrate ha presentato controricorso; la data dell'udienza di discussione della causa non è stata ancora fissata.

In data 5 ottobre 2022 l'Agenzia delle Entrate-Riscossione ha concesso la rateazione in n. 18 mensilità, dal valore unitario di 0,7 milioni di euro ed a partire da medesimo mese di ottobre 2022, delle residuali somme dovute previste dalla procedura amministrativa.

Nel corso dell'iter giudiziario sono stati dunque effettuati versamenti per complessivi 26,6 milioni di euro (di cui 2,1 milioni di euro nell'anno 2022) che, non essendosi ancora conclusi i gradi di giudizio, sono stati iscritti in bilancio nella voce "Crediti tributari altri".

Esprinet S.p.A. Imposte indirette anno 2013 ter

In data 13 settembre 2021 la Società ha ricevuto un avviso di accertamento attraverso il quale l'Agenzia delle Entrate ha richiesto il recupero dell'IVA per un ammontare pari a 6,5 milioni di euro, oltre a sanzioni ed interessi. È stata contestata la mancata applicazione dell'IVA su operazioni imponibili poste in essere nel 2013 nei confronti di ulteriori società clienti che hanno presentato le dichiarazioni di intento ma che, successive verifiche fiscali di cui sono state oggetto, hanno fatto

emergere tali società clienti non avrebbero potuto presentare in quanto non dotate dei requisiti per essere considerate esportatori abituali.

La Società ha presentato ricorso innanzi alla Commissione Tributaria Provinciale la cui data dell'udienza di discussione della causa, inizialmente fissata per la data del 18 ottobre 2022, è stata rinviata a data da definirsi.

Nel frattempo, in data 21 luglio 2022, l'Agenzia delle Entrate-Riscossione ha concesso la rateazione in n. 18 mensilità, dal valore unitario di quasi 0,2 milioni di euro ed a partire da agosto 2022, delle somme comunque previste dalla procedura amministrativa.

Al 31 dicembre 2022 risultano dunque effettuati versamenti per complessivi 0,8 milioni di euro che, non essendosi ancora conclusi i gradi di giudizio, sono stati iscritti in bilancio nella voce "Crediti tributari altri".

Esprinet S.p.A. Imposte indirette anno 2014

In data 23 dicembre 2022 la Società ha ricevuto un avviso di accertamento attraverso il quale l'Agenzia delle Entrate ha richiesto il recupero dell'IVA per un ammontare pari a 32,4 milioni di euro, oltre a sanzioni ed interessi. È stata contestata la mancata applicazione dell'IVA su operazioni imponibili poste in essere nel 2014 nei confronti di una lista di società clienti che hanno presentato le dichiarazioni di intento ma che, successive verifiche fiscali di cui sono state oggetto, hanno fatto emergere tali società clienti non avrebbero potuto presentare in quanto non dotate dei requisiti per essere considerate esportatori abituali.

La Società, pur ritenendo di aver operato correttamente, in data 18 gennaio 2023 ha presentato istanza di accertamento con adesione a scopi meramente deflattivi dell'eventuale contenzioso.

Esprinet S.p.A. Imposte indirette anno 2015

In data 23 dicembre 2022 la Società ha ricevuto un avviso di accertamento attraverso il quale l'Agenzia delle Entrate ha richiesto il recupero dell'IVA per un ammontare pari a 27,8 milioni di euro, oltre a sanzioni ed interessi. È stata contestata la mancata applicazione dell'IVA su operazioni imponibili poste in essere nel 2015 nei confronti di una lista di società clienti che hanno presentato le dichiarazioni di intento ma che, successive verifiche fiscali di cui sono state oggetto, hanno fatto emergere tali società clienti non avrebbero potuto presentare in quanto non dotate dei requisiti per essere considerate esportatori abituali.

La Società, pur ritenendo di aver operato correttamente, in data 18 gennaio 2023 ha presentato istanza di accertamento con adesione a scopi meramente deflattivi dell'eventuale contenzioso.

Esprinet S.p.A. Imposte indirette anno 2016

In data 23 dicembre 2022 la Società ha ricevuto un avviso di accertamento attraverso il quale l'Agenzia delle Entrate ha richiesto il recupero dell'IVA per un ammontare pari a 10,0 milioni di euro, oltre a sanzioni ed interessi. È stata contestata la mancata applicazione dell'IVA su operazioni imponibili poste in essere nel 2016 nei confronti di una lista di società clienti che hanno presentato le dichiarazioni di intento ma che, successive verifiche fiscali di cui sono state oggetto, hanno fatto emergere tali società clienti non avrebbero potuto presentare in quanto non dotate dei requisiti per essere considerate esportatori abituali.

La Società, pur ritenendo di aver operato correttamente, in data 18 gennaio 2023 ha presentato istanza di accertamento con adesione a scopi meramente deflattivi dell'eventuale contenzioso.

Monclick S.r.l. Imposte dirette anno 2012

In data 20 luglio 2016 la società, a conclusione di una verifica fiscale cui è stata assoggettata, ha ricevuto un avviso di accertamento attraverso il quale l'Agenzia delle Entrate ha richiesto il recupero di imposte dirette per 82mila euro, oltre a sanzioni ed interessi. È stata contestata la detrazione o mancata tassazione di componenti di reddito relative all'esercizio 2012 (esercizio in cui la società era ancora parte del Gruppo Esprinet).

La società ha dapprima presentato istanza di accertamento con adesione ma, post rigetto da parte dell'Agenzia delle Entrate, ha presentato ricorso ed è risultata vincitrice in data 26 giugno 2017 innanzi alla Commissione Tributaria Provinciale ma soccombente in data 3 luglio 2018 innanzi alla Commissione Tributaria Regionale.

Così come previsto dalla procedura amministrativa, nel corso dell'iter giudiziario sono stati effettuati versamenti per complessivi 162mila euro iscritti a conto economico nell'esercizio 2018. In data 16 luglio 2019 è stato presentato ricorso in Cassazione.

Edslan S.r.l. Imposta di registro anno 2016

In data 4 luglio 2017 la società, nel 2018 fusa per incorporazione in Esprinet S.p.A., ha ricevuto un avviso di accertamento attraverso il quale l'Agenzia delle Entrate ha richiesto il recupero di imposta di registro per 182mila euro, oltre a sanzioni ed interessi. È stata contestata la determinazione del ramo d'azienda acquistato in data 8 giugno 2016 dalla società venditrice Edslan S.p.A. (ora I-Trading S.r.l.).

La società ha dapprima presentato istanza di accertamento con adesione ma, post rigetto da parte dell'Agenzia delle Entrate, ha presentato ricorso ed è risultata vincitrice in data 19 giugno 2018 innanzi alla Commissione Tributaria Provinciale ed in data 22 gennaio 2020 innanzi alla Commissione Tributaria Regionale.

In data 8 gennaio 2021 la società ha presentato controricorso innanzi alla Corte di Cassazione, la cui data dell'udienza di discussione della causa non è stata ancora fissata, post ricorso da parte dell'Agenzia delle Entrate.

Le politiche seguite dalla Società e dal Gruppo per la gestione dei contenziosi legali e fiscali sono riportate nella sezione "Principali rischi e incertezze cui il Gruppo ed Esprinet S.p.A. sono esposti" della Relazione sulla gestione,cui si rimanda.

Passività correnti

27) Debiti verso fornitori

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Debiti verso fornitori lordi 832.502 827.597 4.905
Note di credito da ricevere (99.377) (82.598) (16.779)
Debiti verso fornitori 733.125 744.999 (11.874)

Il saldo dei Debiti verso fornitori, comparato al 31 dicembre 2021, è influenzato in larga prevalenza dai volumi complessivi di acquistato e dal loro andamento nel tempo, a loro volta dipendenti anche da fattori stagionali del business distributivo

Le note credito da ricevere fanno riferimento in prevalenza a rebate per raggiungimento di obiettivi commerciali e ad incentivi di vario genere, a rimborsi per attività di marketing congiunte con i fornitori e a protezioni contrattuali del magazzino.

Non vi sono debiti commerciali assistiti da garanzie reali sui beni della società né con durata residua superiore a 5 anni.

28) Debiti finanziari (correnti)

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Debiti verso banche correnti 37.792 21.324 16.468
Debiti verso altri finanziatori correnti 14.339 9.994 4.345
Debiti finanziari verso controllate 22.578 17.923 4.655
Debiti finanziari correnti 74.709 49.241 25.468

I Debiti verso banche correnti sono rappresentati principalmente dalla valutazione al costo ammortizzato delle linee di finanziamento a breve termine e della parte scadente entro l'esercizio successivo dei finanziamenti a medio-lungo termine (25,2 milioni di euro in linea capitale al 31 dicembre 2022 e 16,8 milioni di euro, sempre in linea capitale, al 31 dicembre 2021).

La variazione rispetto all'esercizio precedente dipende dall'effetto combinato dei seguenti fenomeni:

  • il maggiore o minore utilizzo di forme di finanziamento a breve termine;
  • la quota scadente entro l'esercizio successivo di due nuovi finanziamenti a medio-lungo termine ottenuto dalla Società nei mesi di maggio e giugno 2022;
  • il rimborso delle quote dei finanziamenti a medio-lungo termine secondo i piani di ammortamento previsti con connessa riclassifica dai debiti finanziari non correnti delle rate scadenti entro i 12 mesi successivi al 31 dicembre 2022;

I dettagli sui finanziamenti in essere sono riportati nel successivo paragrafo "Indebitamento finanziario netto e covenant su finanziamenti" cui si rimanda.

I Debiti verso altri finanziatori si riferiscono alle anticipazioni ottenute dalle società di factoring originatisi nell'ambito delle operatività pro-solvendo abituali per la Società e dagli incassi ricevuti in nome e per conto da clienti ceduti con la formula del pro-soluto. La variazione del debito è strettamente correlata al volume e ad una differente tempistica nel regolamento finanziario delle cessioni operate.

I Debiti finanziari verso controllate si riferiscono al rapporto in essere con la controllata V-Valley S.r.l. in forza del contratto di Cash Pooling sottoscritto nel 2019 per la gestione accentrata della tesoreria.

29) Debiti tributari per imposte correnti

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Debiti tributari per imposte correnti - 3.478 (3.478)

I Debiti tributari per imposte correnti risultano azzerati rispetto al 31 dicembre 2021 in conseguenza al minore importo delle imposte correnti maturate nell'esercizio rispetto agli acconti versati, in maniera opposta a quanto verificatosi nell'esercizio precedente.

34) Passività finanziarie per leasing (correnti)

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Passività finanziarie per leasing (correnti) 7.307 6.905 402

La passività è correlata ai Diritti d'uso in essere alle date di bilancio di riferimento.

La variazione è così dettagliabile:

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Passività finanziarie per leasing (correnti) 6.905 6.400 505
Variazioni per fusioni - 55 (55)
Incremento valore contratti sottoscritti - 233 (233)
Riclassifica debito non corrente 7.731 6.956 775
Interessi passivi leasing 2.619 2.576 43
Pagamenti (9.948) (9.315) (633)
Passività finanziarie per leasing (correnti) 7.307 6.905 402

35) Debiti per acquisto partecipazioni (correnti)

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Debiti per acquisto partecipazioni (correnti) 2.455 1.854 601

La voce Debiti per acquisto partecipazioni correnti al 31 dicembre 2022 si riferisce al corrispettivo da erogare entro dodici mesi in relazione al prezzo di acquisto da parte della capogruppo Esprinet S.p.A. del 15% residuo del capitale sociale della controllata Celly S.p.A. (0,1 milioni di euro, acquisto avvenuto ad ottobre 2020), della totalità delle azioni e quote delle società Dacom S.p.A. (0,6 milioni di euro) ed idMAINT S.r.l. (0,1 milioni di euro) acquisite a gennaio 2021, oltre che al corrispettivo da erogare entro dodici mesi in relazione al prezzo di acquisto della totalità delle quote della società Bludis S.r.l. (1,7 milioni di euro) acquisita in data 3 novembre 2022.

32) Fondi correnti e altre passività

L'importo della voce Fondi correnti ed altre passività include solo debiti scadenti nei 12 mesi successivi.

EMARKET
SDIR
CERTIFIED
(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Debiti verso imprese controllate e collegate (A) 599 284 315
Debiti verso istituti prev. sociale (B) 3.820 3.800 20
Debiti tributari per imposta sul valore aggiunto 12.735 - 12.735
Debiti tributari per ritenute d'acconto 55 51 4
Debiti tributari altri 1.496 1.314 182
Altri debiti tributari (C) 14.286 1.365 12.921
Debiti verso dipendenti 5.269 5.087 182
Debiti verso clienti 4.144 3.154 990
Debiti verso altri 1.998 959 1.039
Debiti verso altri (D) 11.411 9.200 2.211
Ratei e risconti passivi relativi a:
- Ratei per assicurazioni 227 288 (61)
- Risconti per ricavi anticipati 23 - 23
- Altri risconti 3 40 (37)
Ratei e risconti Passivi (E) 253 328 (75)
Altri debiti e passività correnti (F=A+B+C+D+E) 30.369 14.977 15.392

L'ammontare dei Debiti verso imprese controllate e collegate e la scomposizione per natura, specificando che nei due esercizi a confronto i valori sono relativi esclusivamente a rapporti con imprese controllate, sono sintetizzati nelle tabelle successive:

(euro/000) 31/12/2022
31/12/2021
Var.
Dacom S.p.A. 41 - 41
idMAINT S.r.l. - 13 (13)
V-Valley S.r.l. 10 23 (13)
4Side S.r.l. 135 1 134
Esprinet Iberica S.L.U. 66 174 (108)
Esprinet Portugal Lda 2 10 (8)
Vinzeo Technologies SAU - 16 (16)
V-Valley Advanced Solutions España, S.A. 345 47 298
Totale debiti verso controllate e collegate 599 284 315

I Debiti verso Istituti di previdenza e sicurezza sociale si riferiscono ai versamenti connessi alle retribuzioni corrisposte nel mese di dicembre e ai contributi maturati sulle mensilità differite, incentivi monetari inclusi.

I Debiti tributari per imposta sul valore aggiunto fanno riferimento all'eccedenza del debito IVA maturato nel mese di dicembre 2022 rispetto all'acconto versato nello stesso mese (situazione opposta nell'esercizio precedente).

I Debiti tributari altri sono rappresentati per lo più da ritenute fiscali su retribuzioni a dipendenti erogate nel mese di dicembre.

I Debiti verso clienti si originano perlopiù da movimenti contabili legati a note di credito emesse e non ancora liquidate in relazione a rapporti commerciali in essere.

I Debiti verso dipendenti si riferiscono a debiti per mensilità differite (ferie non godute, bonus di fine anno, 14^ mensilità, incentivi monetari) complessivamente maturati a fine esercizio.

I Debiti verso altri includono essenzialmente 1,1 milioni di euro riferibili al debito sorto nei confronti degli azionisti per i dividendi sul risultato 2021 deliberati nel 2022 ma da questi non ancora incassati a tale data, oltre che 0,3 milioni di euro per compensi agli amministratori maturati nell'esercizio o in esercizi precedenti (0,3 milioni di euro al 31 dicembre 2021) e 0,5 milioni di euro (come nell'esercizio precedente) per provvigioni maturate e non corrisposte alla rete di agenti della Società.

I Ratei e risconti passivi rappresentano proventi/oneri la cui competenza risulta posticipata/anticipata rispetto alla manifestazione numeraria.

5. Garanzie, impegni e rischi potenziali

Impegni e rischi potenziali

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Beni di terzi 72.944 47.288 25.656
Fideiussioni bancarie a favore di imprese controllate e collegate 343.010 387.532 (44.522)
Fideiussioni bancarie a favore di altre imprese 11.634 11.716 (82)
Garanzie prestate 427.588 446.536 (18.948)

Beni di terzi

L'importo si riferisce al valore delle merci di proprietà di terzi depositate presso i magazzini di Esprinet S.p.A..

Fideiussioni a favore di imprese controllate

L'importo si riferisce principalmente a garanzie o lettere di patronage rilasciate a istituti di credito o factor a garanzia di fidi concessi dagli stessi alle società controllate dalla Società, nonché a garanzie rilasciate nei confronti di fornitori. La variazione rispetto allo scorso anno è legata principalmente alla diminuzione delle garanzie a favore della controllata Esprinet Iberica S.L.U. (23,6 milioni di euro), della controllata V-Valley Advanced Solutions España, S.A. (12,9 milioni di euro) e della controllata 4Side S.r.l. (8,0 milioni di euro).

Fideiussioni bancarie a favore di altre imprese

L'importo si riferisce in larga prevalenza a fideiussioni bancarie rilasciate a titolo di caparra nell'ambito dei contratti di locazione di immobili e a fidejussioni rilasciate a enti pubblici per la partecipazione a gare per l'assegnazione di servizi o forniture.

6. Commento alle voci di conto economico

Si ricorda che nella Relazione degli Amministratori sulla Gestione, dopo i commenti relativi all'andamento del Gruppo, sono state fornite alcune analisi sui risultati economici di Esprinet S.p.A., a completamento dell'informativa fornita nella seguente sezione.

33) Ricavi

Di seguito vengono fornite alcune tabelle sull'andamento dei ricavi nell'esercizio ricordando che ulteriori informazioni sul fatturato per famiglia di prodotto e per tipologia di clientela è stata fornita nella Relazione sulla Gestionea cui si rimanda.

Ricavi per prodotti e servizi

(milioni di euro) 2022 % 2021 % Var. % Var.
Ricavi da vendite di prodotti 2.711,6 99,7% 2.824,2 99,8% (112,6) -4%
Ricavi da vendite di servizi 7,6 0,3% 5,9 0,2% 1,7 28%
Ricavi da contratti con clienti 2.719,2 100,0% 2.830,1 100,0% (110,9) -4%

I valori espressi in relazione ai periodi di confronto differiscono da quelli pubblicati precedentemente in conseguenza di un'attività di review e miglior identificazione dei servizi forniti alla clientela.

Ricavi per area geografica

(euro/000) 2022 % 2021 % % Var.
Italia 2.657,9 97,8% 2.776,7 98,1% -4%
Spagna 27,6 1,0% 30,6 1,1% -10%
Portogallo 3,4 0,1% 2,2 0,1% 55%
Altri paesi UE 22,2 0,8% 16,1 0,6% 38%
Paesi extra UE 8,1 0,3% 4,5 0,2% 80%
Ricavi da contratti con clienti 2.719,2 100,0% 2.830,1 100,0% -4%

Ricavi quale "Principal" o "Agent"

La Società, in applicazione del principio contabile IFRS 15, ha identificato la distribuzione dei prodotti hardware e software, la distribuzione dei prodotti a marca propria, la prestazione di servizi non intermediati come le attività in cui riveste un ruolo tale da richiedere la rappresentazione dei ricavi quale "principal". La distribuzione di software in cloud e l'intermediazione di servizi sono invece state identificate come linee di business da rappresentare in modalità "agent". Nella tabella seguente viene fornita tale distinzione.

(euro/000) 2022 % 2021 % % Var.
Ricavi da contratti con la clientela in modalità "principal" 2.713,9 99,8% 2.826,0 99,9% -4%
Ricavi da contratti con la clientela in modalità "agent" 5,3 0,2% 4,1 0,1% 29%
Ricavi da contratti con clienti 2.719,2 100,0% 2.830,1 100,0% -4%

35) Margine commerciale lordo

(euro/000) 2022 % 2021 % Var. % Var.
Ricavi da contratti con clienti 2.719.248 100,00% 2.830.090 100,00% (110.842) -4%
Costo del venduto 2.579.271 94,85% 2.691.685 95,11% (112.414) -4%
Margine commerciale lordo 139.977 5,15% 138.405 4,89% 1.572 1%

Il margine commerciale lordo è pari a 139,9 milioni di euro ed evidenzia un aumento del +1% rispetto ai 138,4 milioni di euro del 2021 per effetto del margine percentuale, cresciuto dal 4,89% nel 2021 al 5,15% nel 2022.

Il costo del venduto, secondo le prassi prevalenti nei settori di operatività della Società, è rettificato in diminuzione per tenere conto di premi/rebate per raggiungimento obiettivi, fondi di sviluppo e comarketing, sconti cassa (c.d. "prompt payment discount" o "cash discount") e altri incentivi.

Esso inoltre viene ridotto delle note credito emesse dai vendor a fronte di protezioni concordate del valore delle scorte di magazzino.

Il margine commerciale risulta infine ridotto della differenza tra il valore dei crediti ceduti nell'ambito del programma di cessione pro soluto a carattere rotativo in essere e gli importi incassati. Nel 2022 tale effetto è quantificabile in 3,2 milioni di euro (1,9 milioni di euro nel 2021).

37-38-39) Costi operativi

(euro/000) 2022 % 2021 % Var. % Var.
Ricavi da contratti con clienti 2.719.248 100,00% 2.830.090 100,00% (110.842) -4%
Costi di marketing e vendita 47.914 1,76% 44.195 1,56% 3.719 8%
Costi generali e amministrativi 64.369 2,37% 63.812 2,25% 557 1%
(Riduzione)/riprese di valore di attività finanziarie 82 0,00% (247) -0,01% 329 <-100%
Costi operativi 112.365 4,13% 107.760 3,81% 4.605 4%
- di cui non ricorrenti 2.754 0,10% 1.109 0,04% 1.645 >100%
Costi operativi "ricorrenti" 109.611 4,03% 106.651 3,77% 2.960 3%

Nel 2022 l'ammontare dei costi operativi, pari a 112,4 milioni di euro, evidenzia un aumento di 4,6 milioni di euro con un'incidenza sui ricavi al 4,13% rispetto al 3,81% dell'anno precedente.

Al netto degli oneri di natura non ricorrente, pari a 2,8 milioni di euro, sostenuti dalla società in relazione allo svolgimento del processo finalizzato al lancio dell'Offerta Pubblica di Acquisto volontaria totalitaria delle azioni ordinarie della società italiana Cellularline S.p.A., contro 1,1 milioni di euro sostenuti nel 2021 per la realizzazione del nuovo polo logistico a Cavenago, i costi operativi risultano in crescita del +3%, con un'incidenza sui ricavi in aumento al 4,03% dal 3,77%.

La tabella seguente dettaglia la composizione dei costi operativi nei due esercizi presi a confronto:

EMARKET
SDIR
CERTIFIED
(euro/000) 2022 % 2021 % Var. % Var.
Ricavi da contratti con clienti 2.719.248 2.830.090 (110.842) -4%
Personale marketing e vendita e oneri accessori 39.586 1,46% 36.041 1,27% 3.545 10%
Altre spese di marketing e vendita 8.328 0,31% 8.154 0,29% 174 2%
Costi di marketing e vendita 47.914 1,76% 44.195 1,56% 3.719 8%
Personale amministrazione, IT, HR, supply chain e
oneri acc.
18.366 0,68% 17.884 0,63% 482 3%
Compensi e spese amministratori 3.202 0,12% 3.049 0,11% 153 5%
Consulenze 6.064 0,22% 5.655 0,20% 409 7%
Costi logistica 13.001 0,48% 12.775 0,45% 226 2%
Ammortamenti ed accantonamenti 9.998 0,37% 10.667 0,38% (669) -6%
Altre spese generali ed amministrative 13.738 0,51% 13.782 0,49% (44) -0%
Costi generali ed amministrativi 64.369 2,37% 63.812 2,25% 557 1%
(Riduzione)/riprese di valore di attività finanziarie 82 0,00% (247) -0,01% 329 <-100%
Costi operativi 112.365 4,13% 107.760 3,81% 4.605 4%

I Costi di marketing e vendita includono principalmente:

  • i costi del personale di marketing e vendita diretto ed indiretto nonché del personale dell'area Web ed i corrispondenti oneri contributivi e accessori;
  • le spese per agenti e altri collaboratori commerciali;
  • i costi di gestione dei Cash and Carry.

I Costi generali e amministrativicomprendono:

  • i costi del personale di direzione e amministrativo, ivi incluse le aree EDP, risorse umane, servizi generali e logistica;
  • i compensi agli organi sociali e oneri correlati, le spese viaggio-vitto e alloggio nonché la remunerazione dei piani di stock option;
  • le consulenze commerciali, le consulenze EDP per lo sviluppo software e l'assistenza sui sistemi informativi ed i compensi ad altri consulenti e collaboratori (per revisione del bilancio, consulenze fiscali, legali e varie);
  • le spese postali, telefoniche e di telecomunicazione;
  • gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali ed immateriali ad esclusione di quelli relativi ai beni ed attrezzature concessi in noleggio allocati per destinazione al costo del venduto, nonché gli accantonamenti ai fondi rischi;
  • altre spese generali ed amministrative, tra le quali figurano le utenze, le spese e commissioni bancarie, i costi assicurativi, tecnologici e telefonici.

La voce (Riduzione)/riprese di valore di attività finanziarie comprende l'adeguamento del valore nominale dei crediti al loro presunto valore di realizzo.

Riclassifica per natura di alcune categorie di costi

Al fine di ampliare l'informativa fornita, si provvede a riclassificare per "natura" alcune categorie di costo che nello schema di conto economico adottato sono allocate per "destinazione".

Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti

(euro/000) 2022 % 2021 % Var. % Var.
Ricavi da contratti con clienti 2.719.248 100,00% 2.830.090 100,00% (110.842) -4%
Ammortamenti Imm. materiali 3.272 0,12% 3.101 0,11% 171 6%
Ammortamenti Imm. immateriali 282 0,01% 187 0,01% 95 51%
Ammortamenti diritti di utilizzo di attività 8.160 0,30% 7.859 0,28% 301 4%
Subtot. ammortamenti 11.714 0,43% 11.147 0,39% 567 5%
Svalutazione immobilizzazioni - 0,00% - 0,00% - 0%
Subtot. ammort. e svalut. (A) 11.714 0,43% 11.147 0,39% 567 5%
Acc.to fondi rischi ed oneri (B) 266 0,01% 670 0,02% (404) -60%
Totale ammort., svalutaz. e accantonamenti
(C=A+B)
11.980 0,44% 11.817 0,42% 163 1%

Gli ammortamenti delle immobilizzazioni, sia materiali sia immateriali, recepiscono le rettifiche evidenziate nella seconda tabella, rettifiche che consentono la riconciliazione con quanto indicato nei rispettivi prospetti di movimentazione.

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Ammortamenti Imm. materiali ad incremento del fondo 3.567 3.346 221
Riaddebiti a controllate (295) (245) (50)
Ammortamenti immobilizzazioni materiali 3.272 3.101 171
Ammortamenti Imm. immateriali ad incremento del fondo 423 262 161
Riaddebiti a controllate (141) (75) (66)
Ammortamenti immobilizzazioni immateriali 282 187 95

Costo del lavoro

(euro/000) 2022 % 2021 % Var. % Var.
Ricavi da contratti con clienti 2.719.248 2.830.090 (110.842) -4%
Salari e stipendi 35.199 1,3% 33.615 1,2% 1.584 5%
Oneri sociali 10.356 0,4% 10.000 0,4% 356 4%
Costi pensionistici 2.649 0,1% 2.388 0,1% 261 11%
Altri costi del personale 1.248 0,1% 963 0,0% 285 30%
Oneri di risoluzione rapporto 182 0,0% 40 0,0% 142 >100%
Piani azionari 651 0,0% 535 0,0% 116 22%
Costo del lavoro(1) 50.285 1,9% 47.541 1,7% 2.744 6%

(1) Non incluso il costo dei lavoratori interinali.

Nel 2022 il costo del lavoro ammonta a 50.3 milioni di euro, in aumento del +6% rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente, con una variazione pressoché allineata alla crescita delle risorse mediamente impiegate rispetto al medesimo periodo dell'esercizio precedente (+5%).

Il dettaglio dei dipendenti della Società al 31 dicembre 2022, ripartiti per qualifica contrattuale, è fornito nella sezione "Risorse umane" della Relazione sulla gestione"cui si rimanda.

Piani di incentivazione azionaria

In data 22 aprile 2021 sono stati attribuiti i diritti di assegnazione gratuita delle azioni ordinarie di Esprinet S.p.A. previsti dal "Long Term Incentive Plan" approvato dall'Assemblea dei Soci della stessa in data 7 aprile 2021.

Le azioni ordinarie assoggettate a tale Piano di compensi erano già nella disponibilità della Società solo limitatamente a n.63.655 azioni, dovendosi provvedere alla provvista per il quantitativo residuo necessario rispetto ai n. 1.011.318 diritti effettivamente assegnati.

Il summenzionato piano è stato oggetto di contabilizzazione al "fair value" determinato tramite l'applicazione del modello di "Black-Scholes", tenuto conto del dividend yield, della volatilità del titolo Esprinet, del livello del tasso di interesse privo di rischio previsti alle rispettive date di assegnazione dei diritti e, relativamente alla componente "Double Up", alla probabilità di andamento del titolo nel periodo di maturazione del Piano di compensi.

I principali elementi informativi e parametri utilizzati ai fini della valorizzazione dei diritti di assegnazione gratuita delle azioni per il suddetto Piano di compensi sono sinteticamente riportati nel prospetto seguente.

(euro/000) Piano 2021-2023
componente
"Base"
Piano 2021-2023
componente
"Double Up"
Data di assegnazione 22/04/2021 22/04/2021
Scadenza periodo di maturazione 30/04/2024 30/04/2024
Data di esercizio 30/06/2024 30/06/2024
Numero diritti assegnazione gratuita assegnati 172.718 784.000
Numero diritti assegnazione gratuita esercitabili 172.718 784.000
Fair value unitario (euro) 11,29 5,16
Fair value totale (euro) 1.949.986 4.045.440
Diritti soggetti a lock-up (2 anni) 25,0% 25,0%
Durata lock-up 2 anni 2 anni
Tasso di interesse privo di rischio -0,4% (1)
(1)
-0,4%
Volatilità implicita 40,6% (2)
(2)
40,6%
Durata (anni) 3 3
Prezzo di mercato (3) 13,59 13,59
"Dividend yield" 3,8% 3,8%

(1) IRS 3 anni (fonte: Bloomberg, 21 aprile 2021)

(2) Volatilità a 3 anni calcolata in base alle quotazioni ufficiali alla chiusura di Borsa nel triennio precedente al 22 aprile 2021

(3) Pari al prezzo ufficiale del titolo Esprinet S.p.A. alla data di assegnazione

I costi complessivamente imputati a conto economico nel corso dell'esercizio in riferimento ai Piani di incentivazione azionaria, con contropartita nella situazione patrimoniale-finanziaria alla voce "Riserve", sono stati pari a 651mila euro relativamente ai dipendenti (535mila euro nel 2021) ed a 1.332mila euro relativamente agli amministratori (1.087mila euro nel 2021).

Leasing e contratti per servizi di durata pluriennale

I costi relativi ai leasing di modico valore ed a quelli di durata inferiore ai 12 mesi, per i quali la Società si è avvalsa dell'esclusione dall'applicazione del principio contabile IFRS 16, ammontano a 126mila euro mentre risultano azzerati quelli relativi ai contratti di durata inferiore ai 12 mesi (95mila e 4mila euro rispettivamente nel 2021).

Le tabelle che seguono contengono rispettivamente il dettaglio dei costi e degli impegni per futuri pagamenti relativi ai contratti per servizi di durata pluriennale:

(euro/000) 2022 % 2021 % Var. % Var.
Ricavi da contratti con clienti 2.719.248 2.830.090 (110.842) -4%
Attrezzature 125 0,00% 87 0,00% 38 44%
Linee dati 91 0,00% 177 0,01% (86) -49%
Housing CED 133 0,01% 118 0,00% 15 13%
Totale costi per servizi pluriennali 349 0,01% 382 0,01% (33) -9%
(euro/000) 2023 2024 2025 2026 2027 Oltre Totale
Attrezzature 95 85 47 15 242
Linee dati 198 198 198 198 198 990
Housing CED 191 191 191 191 191 955
Impegni per servizi pluriennali 484 474 436 404 389 - 2.187

42) Oneri e proventi finanziari

(euro/000) 2022 % 2021 % Var. % Var.
Ricavi da contratti con clienti 2.719.248 100,00% 2.830.090 100,00% (110.842) -4%
Interessi passivi su finanziamenti 659 0,02% 626 0,02% 33 5%
Interessi passivi verso banche 754 0,03% 37 0,00% 717 >100%
Interessi passivi verso altri 25 0,00% 211 0,01% (186) -88%
Oneri per ammortamento upfront fee 516 0,02% 496 0,02% 20 4%
Costi finanziari IAS 19 38 0,00% 15 0,00% 23 >100%
Interessi passivi su leasing finanziario 2.619 0,10% 2.576 0,09% 43 2%
Interessi passivi intercompany 11 0,00% 8 0,00% 3 38%
Oneri finanziari (A) 4.622 0,17% 3.969 0,14% 653 16%
Interessi attivi da banche (46) 0,00% (2) 0,00% (44) >100%
Interessi attivi da altri (67) 0,00% (23) 0,00% (44) >100%
Interessi attivi intercompany (95) 0,00% (27) 0,00% (68) >100%
Proventi per variazione di FV - 0,00% (629) -0,02% 629 -10000%
Proventi finanziari (B) (208) -0,01% (681) -0,02% 473 -69%
Oneri finanziari netti (C=A+B) 4.414 0,16% 3.288 0,12% 1.126 34%
Utile su cambi (1.725) -0,06% (460) -0,02% (1.265) >100%
Perdite su cambi 2.542 0,09% 1.745 0,06% 797 46%
(Utili)/perdite su cambi (D) 817 0,03% 1.285 0,05% (468) -36%
Oneri/(proventi) finanziari (E=C+D) 5.231 0,19% 4.573 0,16% 658 14%

Il saldo complessivo tra oneri e proventi finanziari, negativo per 5,2 milioni di euro, evidenzia un peggioramento di 0,6 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente (4,6 milioni di euro) dovuto principalmente ad un peggioramento degli interessi passivi verso le banche controbilanciato da un miglioramento nella gestione dei cambi. Il saldo al 31 dicembre 2021 inoltre comprendeva un provento finanziario (onere nel 2020) relativo alla cancellazione dell'opzione sottoscritta fra la Società ed i Soci di minoranza della controllata 4Side S.r.l. per l'acquisto del rimanete 49% del capitale della controllata.

43) Oneri e proventi da investimenti

(euro/000) 2022 % 2021 % Var. % Var.
Ricavi da contratti con clienti 2.719.248 #DIV/0! 2.830.090 608529,94% (110.842) -4%
Oneri / (Proventi) da investimenti - 0,00% 465 0,02% (465) -100%

La voce pari a zero al 31 dicembre 2022, al 31 dicembre 2021 accoglieva interamente il dividendo ricevuto dalla società controllata 4Side S.r.l..

45) Imposte

(euro/000) 2022 % 2021 % Var. % Var.
Ricavi da contratti con clienti 2.719.248 2.830.090 (110.842) -4%
Imposte correnti - IRES 4.777 0,2% 5.563 0,2% (786) -14%
Imposte correnti - IRAP 1.266 0,1% 1.353 0,1% (87) -6%
Sopravvenienze imposte anni precedenti 55 0,0% 355 0,0% (300) -85%
Imposte correnti 6.098 0,2% 7.271 0,3% (1.173) -16%
Imposte differite - IRES 187 0,0% 720 0,0% (533) -74%
Imposte differite - IRAP 36 0,0% 86 0,0% (50) -58%
Imposte differite 223 0,0% 806 0,0% (583) -72%
Totale imposte - IRES 5.019 0,2% 6.638 0,2% (1.619) -24%
Totale imposte - IRAP 1.302 0,1% 1.439 0,1% (137) -10%
Totale imposte 6.321 0,2% 8.077 0,3% (1.756) -22%

La riconciliazione tra aliquota ordinaria ed aliquota effettiva può essere espressa come segue:

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021
Risultato prima delle imposte [A] 22.381 26.537
Utile operativo (EBIT) 27.612 30.645
(+) accantonamenti fondo svalutazione crediti 790 596
(+) accantonamenti fondo rischi ed oneri 266 669
Stima imponibile fiscale ai fini IRAP [B] 28.668 31.910
Imp. teoriche IRES (= A*24%) 5.371 6.369
Imp. teoriche IRAP (= B*3,90%) 1.118 1.244
Totale imposte teoriche [C] 6.489 7.613
Tax rate teorico [C/A] 29,0% 28,7%
(-) agevolazione fiscale ACE (Aiuto alla Crescita Economica) (142) (195)
Altre differenze permanenti di reddito (26) 659
Totale imposte effettive [D] 6.321 8.077
Tax rate effettivo [D/A] 28,2% 30,4%

7. Altre informazioni rilevanti

7.1 Compensi corrisposti a organi di amministrazione e controllo e ai dirigenti con responsabilità strategiche

Nelle seguenti tabelle vengono rappresentati i compensi riconosciuti all'organo di amministrazione e controllo e ai dirigenti con responsabilità strategiche in carica al 31 dicembre 2022:

(Dati in euro/000)
Compensi fissi Compensi variabili non
Equity
Nome e cognome Carica Periodo per cui è
stata ricoperta
la carica
Scadenza
della
carica
Compensi
fissi
Retribuzione
da lavoro
dipendente
Compensi per
la
partecipazione
a comitati
Bonus e
altri
incentivi
Partecipazione
agli utili
Benefici
non
monetari
(2)
Altri
compensi Totale
Indennità
di fine
carica o di
cessazione
del
rapporto
di lavoro
Maurizio Rota Presidente 01.01/31.12.2022 2024(1) 450 - - - - 5 - 455 -
Marco Monti Vice-Presidente 01.01/31.12.2022 2024(1) 53 - - - - - - 53 -
Alessandro Cattani Amministratore
Delegato
01.01/31.12.2022 2024(1) 450 - - 281 - 3 - 734 -
Chiara Mauri Amministratore
Indipendente
01.01/31.12.2022 2024(1) 30 - 18 - - - - 48 -
Angelo Miglietta Amministratore
Indipendente
01.01/31.12.2022 2024(1) 30 - 41 - - - - 71 -
Lorenza Morandini Amministratore
Indipendente
01.01/31.12.2022 2024(1) 30 - 18 - - - - 48 -
Emanuela Prandelli Amministratore
Indipendente
01.01/31.12.2022 2024(1) 30 - 18 - - - - 48 -
Renata Maria Ricotti Amministratore
Indipendente
01.01/31.12.2022 2024(1) 30 - 41 - - - - 71 -
Angela Sanarico Amministratore
Indipendente
01.01/31.12.2022 2024(1) 30 - 18 - - - - 48 -
Giovanni Testa Chief Operating
Officer
01.01/31.12.2022 - 368 - 173 - 4 - 545 -
Maurizio Dallocchio Presidente
collegio sindacale
01.01/31.12.2022 2024(1) 45 - - - - - - 45 -
Maria Luisa Mosconi Sindaco Effettivo 01.01/31.12.2022 2024(1) 40 - - - - - - 40 -
Silvia Muzi Sindaco Effettivo 01.01/31.12.2022 2024(1) 40 - - - - - - 40 -
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 1.258 368 155 454 - 12 - 2.247 -
(II) Compensi da controllate e collegate - - - - - - - - -
(III) Totale 1.258 368 155 454 - 12 - 2.247 -

(1) Data di approvazione del bilancio per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023.

(2) "Fringe benefit"rappresentato dall'auto aziendale

Si riporta qui di seguito la tabella inerente i piani di incentivazione monetari a favore dei componenti dell'organo di amministrazione, del direttore generale e degli altri dirigenti con responsabilità strategiche (dati in migliaia di euro):

Bonus dell'anno Bonus di anni precedenti
Beneficiari Erogabile/
Erogato
Differito Periodo di
Riferimento
Non più
erogabili
Erogabile/
Erogato
Ancora
differiti
Alessandro Cattani - - 2020 - 93 -
Alessandro Cattani - - 2021 - - 93
Alessandro Cattani 200 81 2022 - - -
Giovanni Testa - - 2020 - 33 -
Giovanni Testa - - 2021 - - 33
Giovanni Testa 144 29 2022 - - -
Totale 344 110 - 126 126

Nelle tabelle precedenti sono riportate le informazioni relative ai compensi spettanti per l'esercizio 2022 ad amministratori, direttore generale e sindaci di Esprinet S.p.A. nonché ai dirigenti con

responsabilità strategiche in relazione agli incarichi detenuti in questa e nelle altre società del Gruppo.

Così come definito dal principio contabile IAS 24 e richiamato dalla delibera Consob n.17221 del 12 marzo 2010, "dirigenti con responsabilità strategiche sono quei soggetti che hanno il potere e la responsabilità direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività della società, compresi gli amministratori (esecutivi o meno) della società stessa".

Non sono state effettuate anticipazioni e non sono stati concessi crediti agli amministratori, al direttore generale e ai sindaci di Esprinet S.p.A. per lo svolgimento di tali funzioni anche in imprese incluse nel perimetro di consolidamento.

I compensi precedentemente esposti includono tutte le voci retributive erogate o erogabili (al lordo delle ritenute fiscali e previdenziali), i benefici in natura e i compensi percepiti quali amministratori o sindaci di società del Gruppo.

Si riporta qui di seguito la tabella inerente i piani di Incentivazione basati su strumenti finanziari, diversi dalle Stock option, a favore dei componenti dell'organo di amministrazione, del direttore generale e degli altri dirigenti con responsabilità strategiche.

Beneficiari Diritti assegnati al
1° gennaio 2022
Diritti
esercitati
nel 2022
Diritti assegnati
non attribuiti nel
2022
Diritti
assegnati
nel 2022
Diritti detenuti al
31 dicembre 2022
Quantità Prezzo medio
di esercizio
Quantità Quantità Quantità Quantità Prezzo medio
di esercizio
Periodo di
vesting
Alessandro Cattani 679.717 gratuito - - - 679.717 dal
22/04/2021
Giovanni Testa 113.201 gratuito - - - 113.201 al
(1)
30/04/2024

(1) Data dell'Assemblea di approvazione Bilancio al 31 dicembre 2023 e presentazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023

7.2 Indebitamento finanziario netto e analisi dei debiti finanziari

Come previsto dal "Richiamo d'attenzione n. 5/21" emesso da Consob in data 29 aprile 2021, il prospetto seguente fornisce l'informativa relativamente all' "indebitamento finanziario" (o anche "posizione finanziaria netta") determinato in sostanziale conformità con i criteri indicati dallo European Securities and Markets Authority ("ESMA") nel documento denominato "Orientamenti in materia di obblighi di informativa" del 4 marzo 2021. Con riferimento alla stessa tabella, si sottolinea che l'indebitamento finanziario determinato secondo i criteri previsti dall'ESMA coincide per la Società con la nozione di "Debiti finanziari netti".

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021
A. Depositi bancari e denaro in cassa 121.129 242.784
B. Assegni - -
C. Altre attività finanziarie correnti 62.044 71.983
D. Liquidità (A+B+C) 183.173 314.767
E. Debiti finanziari correnti 59.297 41.241
F. Quota corrente dell'indebitamento non corrente 25.174 16.758
G. Indebitamento finanziario corrente (E+F) 84.471 57.999
H. Indebitamento finanziario corrente netto (G-D) (98.702) (256.768)
I. Debiti finanziari non correnti 115.610 130.791
J. Strumenti di debito - -
K. Debiti commerciali e altri debiti non correnti - -
L. Indebitamento finanziario non corrente (I+J+K) 115.610 130.791
M. Totale Indebitamento finanziario netto (H+L) 16.908 (125.977)
Ripartizione dell'indebitamento finanziario netto:
Debiti finanziari correnti 52.131 31.319
Passività finanziarie per leasing 7.307 6.905
Debiti per acquisto partecipazioni correnti 2.455 1.854
Crediti finanziari verso altri correnti (10.336) (9.857)
Crediti finanziari verso società di factoring (3.207) (3.128)
(Crediti)/Debiti finanziari v/società del Gruppo (25.922) (41.077)
Disponibilità liquide (121.130) (242.784)
Debiti finanziari correnti netti (98.702) (256.768)
Debiti finanziari non correnti 34.568 48.014
Passività finanziarie per leasing 80.442 81.162
Debiti per acquisto partecipazioni non correnti 600 1.615
Debiti finanziari netti 16.908 (125.977)

La posizione finanziaria netta, negativa per 16,9 milioni di euro, corrisponde a un saldo netto tra debiti finanziari lordi per 86,7 milioni di euro, crediti di natura finanziaria verso società del Gruppo per 25,9 milioni di euro debiti per acquisto partecipazioni 3,0 milioni di euro, crediti finanziari per 13,5 milioni di euro, passività finanziarie per leasing per 87,7 milioni di euro, disponibilità liquide per 121,1 milioni di euro.

Le disponibilità liquide, costituite in prevalenza da depositi bancari, sono libere e non vincolate, ed hanno una natura transitoria in quanto si formano temporaneamente a fine mese per effetto della peculiare fisionomia del ciclo finanziario tipico della Società.

Tale ciclo si caratterizza infatti per una rilevante concentrazione di incassi dalla clientela e dalle società di factoring - questi ultimi a titolo di netto ricavo dalle cessioni "pro soluto" di crediti commerciali - tipicamente alla fine di ciascun mese solare mentre i pagamenti ai fornitori, pur mostrando anch'essi una qualche concentrazione a fine periodo, risultano generalmente distribuiti in maniera più lineare lungo l'arco del mese. Per tale motivo il dato puntuale alla fine di un qualunque periodo non è rappresentativo dell'indebitamento finanziario netto e del livello delle giacenze di tesoreria medi del periodo stesso.

Nel corso del 2022, nel quadro delle politiche di gestione dei livelli di capitale circolante, è proseguito il programma di cessione pro-soluto a titolo definitivo a carattere rotativo di crediti vantati verso segmenti selezionati di clientela appartenenti perlopiù al comparto della grande distribuzione. In aggiunta a ciò, è inoltre proseguito nel corso del periodo il programma di cartolarizzazione, avviato in Italia a luglio 2015 e rinnovato ogni tre anni senza soluzione di continuità con ultimo rinnovo a luglio 2021, di ulteriori crediti commerciali. Atteso che i programmi citati realizzano il completo

trasferimento dei rischi e dei benefici in capo ai cessionari, i crediti oggetto di cessione vengono eliminati dall'attivo patrimoniale in ossequio al principio contabile IFRS 9. L'effetto complessivo sul livello dei debiti finanziari netti al 31 dicembre 2022 è quantificabile in ca. 226,4 milioni di euro (ca. 299,2 milioni al 31 dicembre 2021).

Relativamente ai debiti finanziari a medio-lungo termine, si riporta nella tabella successiva, per ciascun finanziamento ottenuto, il dettaglio delle quote scadenti entro e oltre l'esercizio successivo in linea capitale. Si segnala che gli importi esposti possono differire dai singoli valori contabili in quanto questi ultimi sono rappresentativi del costo ammortizzato calcolato mediante l'applicazione del metodo del tasso di interesse effettivo.

31/12/2022 31/12/2021 Var.
(euro/000) Corr. Non corr. Tot. Corr. Non corr. Tot. Corr. Non corr. Tot.
Banco Desio 2.652 4.033 6.685 - - - 2.652 4.033 6.685
BCC Carate 2.470 7.530 10.000 1.277 10.000 11.277 1.193 (2.470) (1.277)
Intesa Sanpaolo (mutuo GdF) - - - 497 - 497 (497) - (497)
Banca popolare di Sondrio 5.080 - 5.080 5.000 5.080 10.080 80 (5.080) (5.000)
Cassa depositi e prestiti 7.000 14.000 21.000 7.000 21.000 28.000 - (7.000) (7.000)
BPER Banca 7.972 9.044 17.016 2.984 12.016 15.000 4.988 (2.972) 2.016
Totale Finanziamenti 25.174 34.607 59.781 16.758 48.096 64.854 8.416 (13.489) (5.073)

Nella tabella seguente si riporta invece il valore contabile in linea capitale dei finanziamenti ottenuti, distintamente per singolo finanziamento, il cui tasso medio ponderato praticato nel corso del 2022 è stato pari a 1,0% ca. (1,2% ca. nel 2021).

(euro/000) 31/12/2022 31/12/2021 Var.
Finanziamento da Intesa a Esprinet S.p.A. per "mutuo GdF"
rimborsabile in rate annuali entro gennaio 2022
- 497 (497)
Finanziamento chirografario da BPER Banca a Esprinet S.p.A.
rimborsabile in rate semestrali entro maggio 2025
5.000 - 5.000
Finanziamento chirografario da BPER Banca Esprinet S.p.A.
rimborsabile in rate semestrali entro dicembre 2024
12.016 15.000 (2.984)
Finanziamento chirografario da BCC Carate a Esprinet S.p.A.
rimborsabile in rate semestrali entro marzo 2022
- 1.277 (1.277)
Finanziamento chirografario da BCC Carate a Esprinet S.p.A.
rimborsabile in rate semestrali entro dicembre 2026
10.000 10.000 -
Finanziamento chirografario da Banco Desio a Esprinet S.p.A.
rimborsabile in rate semestrali entro giugno 2025
6.685 - 6.685
Finanziamento chirografario da Banca Popolare di Sondrio a
Esprinet S.p.A. rimborsabile in rate trimestrali entro novembre 2023
5.080 10.080 (5.000)
Finanziamento chirografario da Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. a
Esprinet S.p.A. rimborsabile in rate semestrali entro dicembre 2025
21.000 28.000 (7.000)
Totale valore capitale 59.781 64.854 (5.073)

Il finanziamento chirografario amortising a 5 anni erogato da Cassa Depositi e Prestiti S.p.A., scadente a dicembre 2025, dal valore complessivo di 21,0 milioni di euro in linea capitale al 31 dicembre 2022, prevede l'impegno al rispetto annuale di un determinato rapporto tra posizione finanziaria netta ed EBITDA a livello consolidato, ma anche il rispetto semestrale di un dato rapporto tra posizione finanziaria netta e Patrimonio netto consolidati, pena la possibile decadenza dal beneficio del termine per i rimborsi nel caso di loro mancato rispetto.

Tali strutture di covenant economico-finanziari sono tipiche per operazioni di questa natura. In aggiunta ai finanziamenti a medio-lungo termine, anche una RCF-Revolving Credit Facility chirografaria a 3 anni, dall'importo di 180,0 milioni di euro e non utilizzata alla data di chiusura del

bilancio (utilizzata per 40,0 milioni di euro solo al 30 settembre 2022), sottoscritta da Esprinet S.p.A. in data 31 agosto 2022 con il medesimo pool di banche domestiche e internazionali erogatrici della precedente RCF dall'importo di 152,5 milioni di euro, scadente a settembre 2022 e cancellata in data 31 agosto 2022 in occasione della sottoscrizione di tale nuova RCF, è assistita dalla seguente struttura di covenant finanziari da verificarsi semestralmente sui dati del bilancio consolidato e certificato:

  • rapporto tra posizione finanziaria netta ed EBITDA;
  • rapporto tra posizione finanziaria netta allargata e Patrimonio netto;
  • rapporto tra EBITDA e oneri finanziari netti;
  • importo assoluto della posizione finanziaria lorda.

Al 31 dicembre 2022 tutti i covenant cui sono assoggettati i su menzionati finanziamenti, inclusa la Revolving Credit Facility, secondo le stime del management (in quanto gli stessi andranno verificati sul bilancio consolidato e certificato dalla società di revisione), risultano rispettati.

I vari contratti di finanziamento a medio-lungo termine, inclusi quelli che non prevedono covenant finanziari e la su menzionata Revolving Credit Facility, contengono inoltre le usuali clausole di "negative pledge", "pari passu" e simili che, alla data di redazione della presente relazione, non risultano violate.

7.3 Analisi dei flussi di cassa nel periodo

(euro/000) 2022 2021
Debiti finanziari netti (125.977) (169.814)
Flusso di cassa generato (assorbito) da attività d'esercizio (89.337) 34.045
Flusso di cassa generato (assorbito) da attività di investimento (18.030) (15.573)
Flusso di cassa generato (assorbito) da variazioni del patrimonio netto (25.562) (46.646)
Flusso di cassa netto (132.929) (28.174)
Interessi bancari non pagati (987) (534)
Interessi su leasing non pagati (218) (222)
Iscrizione diritto di utilizzo di attività (7.011) (11.904)
Variazione FV Call Option 4Side - 620
Prezzo differito partecipazioni (1.740) (3.239)
Passività finanziarie (no cash) fusione Celly - (384)
Debiti finanziari netti finali 16.908 (125.977)
Debiti finanziari correnti 52.131 31.319
Passività finanziarie per leasing 7.307 6.905
Crediti finanziari verso altri correnti (10.336) (9.857)
Crediti finanziari verso società di factoring (3.207) (3.128)
Debiti per acquisto partecipazioni correnti 2.455 1.854
(Crediti)/debiti finanziari v/società del Gruppo (25.922) (41.077)
Disponibilità liquide (121.130) (242.784)
Debiti finanziari correnti netti (98.702) (256.768)
Debiti finanziari non correnti 34.568 48.014
Passività finanziarie per leasing 80.442 81.162
Debito per acquisto partecipazioni non correnti 600 1.615
Debiti finanziari netti 16.908 (125.977)

Come evidenziato nella tabella precedente, per effetto delle dinamiche dei flussi di cassa rappresentate nel prospetto del Rendiconto finanziario, Esprinet S.p.A. al 31 dicembre 2022 registra

una posizione finanziaria netta negativa pari a 16,9 milioni di euro rispetto al surplus di liquidità di 126,0 milioni di euro realizzato al 31 dicembre 2021.

7.4 Prospetto delle partecipazioni

A seguire viene riportato il Prospetto delle partecipazioni che riporta alcuni dati riferiti alle società partecipate ricavati dai rispettivi "reporting package" per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022 redatti secondo i principi contabili IFRS:

Società controllate direttamente:

N. Denominazione Sede legale Quota
detenuta
Quota di
gruppo
1 Celly Pacific Limited Hong Kong (Cina) 100,00% 100,00%
2 Bludis S.r.l. Roma (RM) 100,00% 100,00%
3 Dacom S.p.A. Milano (MI) 100,00% 100,00%
4 idMAINT S.r.l. Milano (MI) 100,00% 100,00%
5 V-Valley S.r.l. Vimercate (MB) 100,00% 100,00%
6 4Side S.r.l. Legnano (MI) 100,00% 100,00%
7 Nilox Deutschland GmbH Düsseldorf (Germania) 100,00% 100,00%
8 Esprinet Iberica S.L.U. Saragozza (Spagna) 100,00% 100,00%
9 Esprinet Portugal Lda Porto (Portogallo) 5,00% 100,00%
N. Denominazione Valuta Capitale
sociale
Patrimonio
netto
Risultato di
periodo
Valore di
bilancio
1 Celly Pacific Limited EUR 1.202 375.327 (36.285) 3.491
2 Bludis S.r.l. EUR 600.000 1.228.693 660.185 8.700.000
3 Dacom S.p.A. EUR 3.600.000 17.573.093 2.293.911 12.820.634
4 idMAINT S.r.l. EUR 42.000 1.519.989 175.572 977.103
5 V-Valley S.r.l. EUR 20.000 6.742.028 1.226.509 20.000
6 4Side S.r.l. EUR 100.000 4.197.826 614.094 2.948.143
7 Nilox Deutschland GmbH EUR 400.000 (825.311) (33.379) -
8 Esprinet Iberica S.L.U. EUR 54.692.844 192.846.090 24.056.894 75.857.080
9 Esprinet Portugal Lda EUR 2.500.000 3.387.164 412.412 -

Rispetto al 31 dicembre 2021 si segnala l'ingresso nel perimetro di consolidamento della società Bludis S.r.l a decorrere dal 3 novembre 2022.

Per ulteriori informazioni si rimanda a quanto riportato nel paragrafo "Fatti di rilievo del periodo".

7.5 Sintesi dei dati essenziali dei bilanci delle società controllate

A seguire sono riportati i dati essenziali dei progetti di bilancio al 31 dicembre 2022 approvati dai rispettivi Consigli di Amministrazione delle società controllate direttamente con l'avvertenza che i valori fanno riferimento ai principi contabili locali.

(euro/000) Celly
Pacific
LTD
Dacom
S.p.A.
idMAINT
S.r.l.
Nilox
Deutschland
GmbH
V-Valley
S.r.l.
4 Side
S.r.l.
Bludis
S.r.l.
Esprinet
Iberica
S.L.U.
Ricavi da contratti con clienti 537 95.240 1.695 (1) 176.380 12.997 4.725 1.621.609
Costo del venduto (393) (86.657) (1.210) 0 (173.796) (10.501) (3.103) (1.555.730)
Margine commerciale lordo 144 8.583 484 (1) 2.584 2.497 1.622 65.879
Costi di marketing e vendita (163) (2.842) (70) - - (995) (394) (12.698)
Costi generali e amministrativi (28) (2.613) (197) (2) (839) (734) (322) (28.303)
(Riduzione)/riprese di valore di attività
finanziarie
- 31 20 (31) (5) 9 (10) 122
Utile operativo (EBIT) (46) 3.159 237 (33) 1.739 776 896 25.000
(Oneri)/proventi finanziari 0 (79) (5) - 2 5 73 (1.149)
Risultato prima delle imposte (46) 3.080 232 (33) 1.741 781 969 23.850
Imposte 10 (851) (62) - (477) (188) (307) (4.732)
Risultato netto (36) 2.229 170 (33) 1.264 594 662 19.119

(euro/000) Celly
Pacific
LTD
Dacom
S.p.A.
idMAINT
S.r.l.
Nilox
Deutschland
GmbH
V-Valley
S.r.l.
4 Side
S.r.l.
Bludis
S.r.l.
Esprinet
Iberica
S.L.U.
ATTIVO
Attività non correnti
Immobilizzazioni materiali 1 97 11 - - 58 1 3.187
Avviamento - - - - - - - 20.156
Immobilizzazioni immateriali - 16 - - - - 756 72
Partecipazioni - - 191 - - - - 36.821
Attività per imposte anticipate - 31 33 - 11 819 2 3.971
Crediti ed altre attività non correnti - 40 5 - - 2 32 493
1 184 240 - 11 879 791 64.701
Attività correnti
Rimanenze 9 32.742 1.150 - - 1.828 15 212.563
Crediti verso clienti 67 22.034 239 - 46.229 5.390 6.355 163.569
Crediti tributari per imposte correnti - 182 73 - - 26 - -
Altri crediti ed attività correnti 16 78 64 - 24.374 188 58 41.565
Disponibilità liquide 392 3.079 189 - - 2.887 123 34.628
484 58.115 1.715 - 70.603 10.319 6.551 452.325
Totale attivo 485 58.299 1.955 - 70.614 11.198 7.342 517.026
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 1 3.600 42 400 20 100 600 55.203
Riserve 410 11.698 1.290 (1.192) 5.518 2.822 (21) 87.093
Risultato netto dell'esercizio (36) 2.229 170 (33) 1.264 594 662 19.119
375 17.527 1.502 (825) 6.802 3.516 1.241 161.415
Patrimonio netto di terzi - - - - - - - -
Totale patrimonio netto 375 17.527 1.502 (825) 6.802 3.516 1.241 161.415
PASSIVO
Passività non correnti
Debiti finanziari - - - - - - - 36.545
Passività per imposte differite - - 0 - - - 7 -
Debiti per prestazioni pensionistiche - 643 223 - - 235 707 -
Fondi non correnti ed altre passività - 84 - - - - - 246
- 727 223 - - 235 714 36.791
Passività correnti
Debiti verso fornitori 94 16.845 91 - 64 6.021 3.553 265.299
Debiti finanziari - 20.938 - - 661 1.000 2 37.233
Debiti tributari per imposte correnti 16 - - - 26 - 302 706
Fondi correnti ed altre passività - 2.262 140 825 63.061 426 1.530 15.582
110 40.045 231 825 63.812 7.447 5.387 318.820
TOTALE PASSIVO 110 40.772 454 825 63.812 7.682 6.101 355.611
Totale patrimonio netto e passivo 485 58.299 1.955 - 70.614 11.198 7.342 517.026

7.6 Rapporti con entità correlate

Nei paragrafi successivi sono dettagliati i saldi patrimoniali ed economici derivanti dalle operazioni con parti correlate, individuate secondo quanto previsto dallo IAS 24, ad eccezione dei rapporti con amministratori e dirigenti con responsabilità strategiche evidenziati nell'omonimo paragrafo cui si rimanda.

7.6.1 Costi e ricavi infragruppo

Si riportano di seguito i dettagli dei ricavi e dei costi registrati da Esprinet S.p.A. nei confronti delle società appartenenti al Gruppo.

7.6.2 Rapporti con imprese controllate

Di seguito vengono riassunti i rapporti intercorsi con le società controllate da Esprinet S.p.A. con l'annotazione che i rapporti di debito e credito sono dettagliati nel "Commento alle voci della situazione patrimoniale-finanziaria". Al paragrafo precedente sono invece riepilogati i costi e ricavi infragruppo.

Si specifica che i rapporti intercorsi tra Esprinet S.p.A. e le società controllate sono stati regolati a condizioni di mercato.

Rapporti con imprese controllate soggette ad attività di direzione e coordinamento

2022 2021
(euro/000) Tipologia Ricavi Costi Ricavi Costi
Ricavi
V-Valley Advanced Solutions España, S.A.
Vendita merci 1 - 84 -
Dacom S.p.A. Vendita merci 651 - 252 -
Nilox Deutschland GmbH Vendita merci (0) - (23) -
Esprinet Iberica S.L.U. Vendita merci 27.551 - 28.504 -
Vinzeo SAU Vendita merci - - 1.572 -
Esprinet Portugal Lda Vendita merci 3.426 - 2.169 -
Subtotale 31.628 - 32.558 -
Costo del venduto
4Side S.r.l. Acquisto merci - 157 - 120
4Side S.r.l. Addebito trasporti - (3) - (4)
Dacom S.p.A. Acquisto merci - 178 - 46
Dacom S.p.A. Addebito trasporti - (25) - -
V-Valley Advanced Solutions España, S.A. Acquisto merci - 929 - 327
Esprinet Portugal Lda Addebito trasporti - - - 1
Esprinet Portugal Lda Acquisto merci - 36 - 21
Vinzeo SAU Acquisto merci - - - 6
Vinzeo SAU Addebito trasporti - - - 1
Esprinet Iberica S.L.U. Addebito trasporti - 48 - 33
Esprinet Iberica S.L.U. Acquisto merci - 2.227 - 1.300
Subtotale - 3.548 - 1.850
Costi di marketing e vendita
V-Valley S.r.l. Commissioni su vendite - 2.601 - 2.199
Subtotale - 2.601 - 2.199
Costi generali e amministrativi
Dacom S.p.A.
Addebito supporto hardware e software - (91) - (28)
Dacom S.p.A. Addebito servizi amministrativi - (470) - (149)
4Side S.r.l. Addebito servizi amministrativi - (15) - 10
4Side S.r.l. Addebito supporto hardware e software - (2) - (1)
V-Valley S.r.l. Addebito supporto hardware e software - (104) - (70)
V-Valley S.r.l. Addebito servizi amministrativi - (98) - (138)
idMAINT S.r.l. Addebito servizi amministrativi - (34) - -
idMAINT S.r.l. Addebito supporto hardware e software - (4) - -
Esprinet Iberica S.L.U. Addebito supporto hardware e software - (1.808) - (951)
Esprinet Iberica S.L.U. Addebito servizi amministrativi - (117) - (90)
Vinzeo SAU Addebito supporto hardware e software - - - (109)
Vinzeo SAU Addebito servizi amministrativi - - - (6)
V-Valley Advanced Solutions Portugal, Addebito servizi amministrativi - (2) - -
Unipessoal, Lda
V-Valley Advanced Solutions Portugal,
Addebito supporto hardware e software - (25) - -
Unipessoal, Lda
GTI Software & Networking SARLAU
Addebito servizi amministrativi - (1) - -
GTI Software & Networking SARLAU Addebito supporto hardware e software - (2) - -
Esprinet Portugal Lda Addebito supporto hardware e software - (80) - (17)
Esprinet Portugal Lda Addebito servizi amministrativi - (21) - (55)
V-Valley Advanced Solutions España, S.A. Addebito servizi amministrativi - (30) - (25)
V-Valley Advanced Solutions España, S.A. Addebito supporto hardware e software - (315) - (304)
Subtotale - (3.220) - (1.932)
Proventi/(Oneri) finanziari
Dacom S.p.A. Interessi attivi 16 - 1 -
4Side S.r.l. Interessi attivi 4 - 1 -

Totale 31.723 2.940 32.585 2.125
Subtotale 95 11 26 8
Esprinet Iberica S.L.U. Interessi attivi 55 - 17 -
V-Valley Advanced Solutions España, S.A. Interessi attivi 17 - - -
V-Valley S.r.l. Interessi passivi - 11 - 8
Esprinet Portugal Lda Interessi attivi 3 - 7 -

Esprinet S.p.A. svolge attività di direzione e coordinamento delle società controllate residenti in Italia. Tale attività consiste nella definizione degli indirizzi strategici generali ed operativi di Gruppo, nell'elaborazione delle politiche generali di gestione delle risorse umane e finanziarie e nella definizione ed adeguamento:

  • del modello di governo societario e di controllo interno;
  • del Modello di Organizzazione e Gestione ai sensi del D. Lgs. 231/01;
  • del Documento Programmatico sulla Sicurezza ai sensi D. Lgs.196/03;
  • del Codice etico;
  • delle procedure amministrativo-contabili relative all'informativa finanziaria.

In particolare, il coordinamento del Gruppo prevede la gestione accentrata dei servizi amministrativi, societari e di tesoreria che, oltre a permettere alle società controllate di realizzare economie di scala, consente alle stesse di concentrare le proprie risorse nella gestione del core business.

Consolidato fiscale nazionale per il Sottogruppo Italia

V-Valley S.r.l. ha rinnovato l'adesione al "Consolidato fiscale nazionale" nel 2022 per il triennio 2022- 2024.

4Side S.r.l. ha sottoscritto l'adesione al "Consolidato fiscale nazionale" nel 2022 per il triennio 2022- 2024.

I rapporti economici, oltre che le responsabilità e gli obblighi reciproci, fra la società consolidante e le sue predette società controllate sono definiti nel "Regolamento di consolidato per le società del Gruppo Esprinet".

Il debito per imposte è rilevato alla voce Debiti tributari al netto degli acconti versati, delle ritenute subite e, in genere, dei crediti di imposta. Alla stessa voce Debiti tributari è iscritta l'IRES corrente calcolata sulla base della stima degli imponibili positivi e negativi delle società controllate che hanno aderito al Consolidato fiscale nazionale, al netto degli acconti versati, delle ritenute subite e dei crediti d'imposta di competenza delle società stesse; in contropartita al debito per imposte sono iscritti i corrispondenti crediti della società consolidante verso le società del Gruppo per l'imposta corrente corrispondente agli imponibili positivi trasferiti nell'ambito del Consolidato fiscale nazionale.

Il debito per le compensazioni dovute alle società controllate con imponibile negativo è rilevato alla voce Debiti verso imprese Controllate.

L'IRES differita e anticipata è calcolata sulle differenze temporanee tra i valori delle attività e delle passività determinati secondo criteri civilistici e i corrispondenti valori fiscali esclusivamente con riferimento alle singole società.

L'IRAP corrente, differita e anticipata è determinata esclusivamente con riferimento alle singole società.

4Side S.r.l.

Nel corso dell'esercizio 4Side S.r.l. ha venduto merci dalla controllante per 0,2 milioni di euro.

4Side S.r.l. ha inoltre corrisposto alla stessa 17mila euro principalmente per attività amministrative connesse all'oggetto sociale ed interessi attivi sul finanziamento in essere per 4mila euro.

Dacom S.p.A.

Nel corso dell'esercizio Dacom S.p.A. ha acquistato merci dalla controllante per 0,6 milioni di euro e di converso ha venduto ad Esprinet S.p.A. prodotti per 178mila euro.

Dacom S.p.A. ha inoltre corrisposto alla stessa circa 0,5 milioni di euro principalmente per il riaddebito di costi del personale, di consulenze EDP, utilizzo di linee dati ed interessi attivi sul finanziamento in essere per 16mila euro.

idMAINT S.r.l.

Nel corso dell'esercizio idMAINT S.r.l. ha corrisposto alla controllante 38mila euro principalmente per il riaddebito di costi del personale.

V-Valley S.r.l.

In forza del contratto di commissione siglato il 20 ottobre 2010, V-Valley nel corso dell'esercizio 2022 ha consentito la conclusione di contratti di compravendita in proprio nome, ma per conto della committente Esprinet S.p.A., per 173,5 milioni di euro (147 milioni di euro nel 2021), maturando commissioni di vendita per 2,6 milioni di euro (2,2 milioni di euro nel 2021).

Inoltre sulla base di un contratto di "service" stipulato tra le parti, V-Valley ha corrisposto alla controllante nell'esercizio 2022, 0,2 milioni di euro per noleggio di attrezzature, il riaddebito di spese generali, telefoniche ed informatiche nonché per l'attività di tenuta delle scritture contabili, dei libri sociali e delle attività amministrative connesse all'oggetto sociale.

Nel 2011, Esprinet S.p.A. ha deliberato a favore di V-Valley, un mandato di credito (conferito ad Aosta Factor ed ancora in essere nel 2022) per 20 milioni di euro, nel 2013 risulta essere stato deliberato un mandato di credito (conferito ad IFI Italia S.p.A. ed ancora in essere nel 2022) per 18 milioni di euro, mediante i quali Esprinet si rende garante a favore della società in relazione agli utilizzi da quest'ultima effettuati.

Esprinet Iberica S.L.U.

Nel corso dell'esercizio Esprinet Iberica ha acquistato merci dalla controllante per 27,5 milioni di euro e di converso ha venduto ad Esprinet S.p.A. prodotti per 2,2 milioni di euro.

Esprinet Iberica ha inoltre corrisposto alla stessa circa 1,9 milioni di euro nell'ambito di un contratto di service, per noleggio di attrezzature, utilizzo di linee dati e servizi amministrativi ed interessi attivi sul finanziamento in essere per 55mila euro.

Esprinet Portugal Lda

Nel 2022 Esprinet Portugal ha acquistato merci dalla controllante per 3,4 milioni di euro e di converso ha venduto ad Esprinet S.p.A. prodotti per 36mila euro.

Esprinet Portugal ha inoltre corrisposto 101mila euro principalmente per il riaddebito di consulenze EDP e di servizi amministrativi vari ed interessi attivi sul finanziamento in essere per 3mila euro.

GTI Software & Networking SARLAU

Nel corso dell'esercizio GTI Software & Networking SARLAU ha corrisposto alla controllante 3mila euro per il riaddebito di consulenze EDP.

V-Valley Advanced Solutions España, S.A.

Nel 2022 V-Valley Advanced Solutions España, S.A. ha acquistato merci dalla controllante per 1mila euro e di converso ha venduto ad Esprinet S.p.A. prodotti per 0,9 milioni di euro.

V-Valley Advanced Solutions España, S.A. ha inoltre corrisposto 0,3 milioni di euro principalmente per il riaddebito di consulenze EDP e di servizi amministrativi vari ed interessi attivi sul finanziamento in essere per 17mila euro.

V-Valley Advanced Solutions Portugal, Unipessoal, Lda

Nel corso dell'esercizio V-Valley Advanced Solutions Portugal, Unipessoal, Lda ha corrisposto alla controllante 27mila euro principalmente per il riaddebito di consulenze EDP e di servizi amministrativi vari.

7.6.3 Rapporti con altre parti correlate

I rapporti intercorsi nell'esercizio con le altre parti correlate così come definite dallo IAS 24 sono evidenziati nel paragrafo "3. Rapporti con parti correlate" riportato nella Relazione degli amministratori sulla gestione alla quale si rimanda per maggiori dettagli.

7.7 Eventi e operazioni significative non ricorrenti

Nel corso del 2022 sono state individuate le seguenti poste di natura non ricorrente:

  • 2,8 milioni di euro relativi agli oneri sostenuti in relazione al processo finalizzato al lancio dell'Offerta Pubblica di Acquisto volontaria totalitaria delle azioni ordinarie della società italiana Cellularline S.p.A..

Nel corso del 2021 erano state individuate le seguenti operazioni ed eventi non ricorrenti:

  • 1,1 milioni di euro relativi ai costi sostenuti in relazione all'operazione di ampliamento dei magazzini in Italia.

Nella tabella successiva si riporta l'esposizione nel conto economico di periodo dei suddetti eventi e operazioni (inclusi gli effetti fiscali):

(euro/000) Provento/(Onere) di natura Non Ricorrente 2022 2021
Costi generali e amministrativi Costi operazioni di aggregazione aziendale (2.754) -
Costi generali e amministrativi Costi di ampliamento magazzini - (1.109)
Totale SG&A Totale SG&A (2.754) (1.109)
Utile operativo (EBIT) Utile operativo (EBIT) (2.754) (1.109)
Utile prima delle imposte Utile prima delle imposte (2.754) (1.109)
Imposte Imposte su eventi non ricorrenti 768 309
Utile netto/ (Perdita) Utile netto/ (Perdita) (1.986) (800)

7.8 Principali contenziosi in essere

Per una descrizione dell'evoluzione dei contenziosi legali e fiscali in essere, si fa rimando alla analoga sezione nella voce di commento "Fondi non correnti e altre passività".

Parimenti, nella "Relazione sulla Gestione" sono state delineate, al capitolo "Principali rischi e incertezze", le politiche seguite dal Gruppo per la gestione dei contenziosi legali e fiscali.

7.9 Informativa su rischi e strumenti finanziari

7.9.1 Strumenti finanziari previsti da IFRS 9: classi di rischio e "fair value"

Si fornisce nelle tabelle successive il raccordo tra le voci di bilancio rappresentative di strumenti finanziari e le categorie di attività e passività finanziarie previste dal principio contabile IFRS 9. Per ulteriori dettagli sul contenuto delle singole voci di bilancio si rinvia alle analisi fornite nelle specifiche sezioni nel capitolo "Commento alle voci della situazione patrimoniale-finanziaria".

Attivo 31/12/2022 31/12/2021
Attività Attività Attività Attività
(euro/000) Valore
contabile
al
FVTPL
(1)
al
costo
ammort.
Non
IFRS 9
Valore
contabile
al
FVTPL
(1)
al
costo
ammort.
Non
IFRS 9
Depositi cauzionali 1.773 1.773 1.744 1.744
Crediti ed altre att. non corr. 1.773 - 1.773 - 1.744 - 1.744 -
Attività non correnti 1.773 - 1.773 - 1.744 - 1.744 -
Crediti vs clienti 348.798 80.749 268.049 284.092 112.625 171.467
Crediti verso soc. controllate 117.493 117.493 116.815 116.815
Crediti verso soc. factoring 3.207 3.207 3.128 3.128
Crediti finanziari vs altri 10.336 10.336 9.857 9.857
Altri crediti tributari 35.729 35.729 34.568 34.568
Crediti verso fornitori 786 786 6.396 6.396
Crediti verso assicurazioni 424 424 2.852 2.852
Crediti verso dipendenti 2 2 -
Crediti verso altri 72 72 102 102
Risconti attivi 4.937 4.937 3.163 3.163
Altri crediti ed attività corr. 172.986 - 132.320 40.666 176.881 - 139.150 37.731
Disponibilità liquide 121.130 121.130 242.784 242.784
Attività correnti 642.914 80.749 521.499 40.666 703.757 112.625 553.401 37.731
Passivo 31/12/2022 31/12/2021
(euro/000) Valore
contabile
Passività
al FVTPL
(1)
Passività
al costo
ammort.
Non
IFRS 9
Valore
contabile
Passività
al FVTPL
(1)
Passività
al costo
ammort.
Non
IFRS 9
Debiti finanziari 34.568 34.568 48.014 48.014
Passività finanziarie per leasing 80.442 80.442 81.162 81.162
Debiti acquisto partecipazioni 600 600 1.615 1.615
Fondo trattamento quiescenza 1.796 1.796 1.692 1.692
Altri fondi 1.127 1.127 1.388 1.388
Debiti per incentivi monetari 118 118 134 134
Fondi non correnti e altre pass. 3.041 - 118 2.923 3.214 - 134 3.080
Passività non correnti 118.651 - 115.728 2.923 134.005 - 130.925 3.080
Debiti vs fornitori 733.125 733.125 744.999 744.999
Debiti finanziari 74.709 74.709 49.241 49.241
Passività finanziarie per leasing 7.307 7.307 6.905 6.905
Debiti acquisto partecipazioni 2.455 2.455 1.854 1.854
Debiti verso controllate e collegate 599 599 284 284
Debiti verso istituti prev. 3.820 3.820 3.800 3.800
Altri debiti tributari 14.286 14.286 1.365 1.365
Debiti verso altri 11.411 11.411 9.200 9.200
Ratei passivi per assicurazioni 227 227 288 288
Risconti passivi 26 26 40 40
Fondi correnti ed altre passività 30.369 - 16.057 14.312 14.977 - 13.572 1.405
Passività correnti 847.965 - 833.653 14.312 817.976 - 816.571 1.405

(1) "Fair Value Through Profit and Loss" (FVTPL): include gli strumenti derivati al "fair value" rilevato a conto economico.

Come emerge dalla tabella precedente, la classificazione di bilancio consente una pressoché immediata distinzione tra singole classi di strumenti finanziari caratterizzate da differenti metodologie di valutazione e livelli di esposizione ai rischi finanziari:

  • strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato:
    • disponibilità liquide e crediti finanziari
    • crediti verso società di assicurazione
    • crediti verso società del Gruppo
    • crediti verso clienti (ad eccezione della componente valutata al "fair value")
    • crediti verso altri
    • crediti verso fornitori
    • crediti verso dipendenti
    • debiti verso fornitori
    • debiti finanziari
    • debiti finanziari per leasing
    • debiti finanziari per acquisto partecipazioni;
    • debiti verso società del Gruppo;
    • debiti diversi.
  • strumenti finanziari valutati al "fair value" sin dalla prima iscrizione:
    • attività finanziarie per strumenti derivati;
    • passività finanziarie per strumenti derivati;
    • crediti verso clienti (quota parte non valutata al costo ammortizzato).

Per una descrizione qualitativa delle differenti classi di rischio si rinvia alla medesima sezione delle "Note al bilancio consolidato".

Si riportano di seguito, distintamente per classe, la valutazione al "fair value" delle sole attività e passività finanziarie iscritte in bilancio previste dallo IFRS 9 e disciplinate dagli IFRS 7 e IFRS 13, i metodi e le principali ipotesi di valutazione applicate nella determinazione degli stessi:

Attivo
31/12/2022
31/12/2021
Fair value Fair value
(euro/000) Valore
contabile
Crediti
verso
clienti
Crediti
finanziari
Crediti
verso
assicur.
Crediti
Gruppo
Crediti
diversi
Valore
contabile
Crediti
verso
clienti
Crediti
finanziari
Crediti
verso
assicur.
Crediti
Gruppo
Crediti
diversi
Depositi cauzionali 1.773 1.378 1.744 1.659
Crediti e att. non corr. 1.773 - - - - 1.378 1.744 - - - - 1.659
Att. non correnti 1.773 - - - - 1.378 1.744 - - - - 1.659
Crediti verso clienti 348.798 348.798 284.092 284.092
Crediti vso controllate 117.493 117.493 116.815 116.815
Crediti vso factoring 3.207 3.207 3.128 3.128
Crediti finanziari vs altri 10.336 10.336 9.857 9.857
Crediti vs fornitori 786 786 9.396 9.396
Crediti vs assicurazioni 424 424 2.852 2.852
Crediti vs dipendenti 2 2 -
Crediti vso altri 72 72 102 102
Altri crediti e att.corr. 132.320 - 13.543 424 117.493 860 142.150 - 12.985 2.852 116.815 9.498
Disponibilità liquide 121.130 121.130 242.784 242.784
Attività correnti 602.248 348.798 134.673 424 117.493 860 669.026 284.092 255.769 2.852 116.815 9.498

Passivo
31/12/2022
31/12/2021
Fair value Fair value
(euro/000) Valore
contabile
Debiti
verso
fornitori
Debiti
finanziari
Derivati
al
FVTPL
Debiti
diversi
Debiti
gruppo
Valore
contabile
Debiti
verso
fornitori
Debiti
finanziari
Derivati
al
FVTPL
Debiti
diversi
Debiti
gruppo
Debiti finanziari 34.568 29.457 48.014 47.300
Debiti acq. partecipaz. 600 608 1.615 1.635
Debiti incent. monetari 118 118 134 134
Altre pass. non correnti 118 - - - 118 - 134 - - - 134 -
Pass.non correnti 35.286 - 30.065 - 118 - 49.763 - 48.935 - 134 -
Debiti verso fornitori 733.125 733.125 744.999 744.999
Debiti finanziari 74.709 74.246 49.241 49.724
Debiti acq. partecipaz. 2.455 2.455 1.854 1.854
Debiti vso controllate e collegate 599 599 284 284
Debiti vs istituti prev. 3.820 3.820 3.800 3.800
Debiti verso altri 11.411 11.411 9.200 9.200
Ratei passivi per assicurazioni 227 227 288 288
Fdi correnti e altre pass. 16.057 - - - 15.458 599 13.572 - - - 13.288 284
Passività correnti 826.346 733.125 76.701 - 15.458 599 809.666 744.999 51.578 - 13.288 284

L'IFRS 13 individua una gerarchia di tecniche valutative che si basano su tre livelli:

  • Livello 1: i dati utilizzati nelle valutazioni sono rappresentati da prezzi quotati su mercati in cui sono scambiati attività e passività identiche a quelle oggetto di valutazione;
  • Livello 2: i dati utilizzati nelle valutazioni, diversi dai prezzi quotati di cui Livello 1, sono osservabili per l'attività o la passività finanziaria, sia direttamente (prezzi) che indirettamente (derivati dai prezzi);
  • Livello 3: dati non osservabili; nel caso in cui i dati osservabili non siano disponibili e, quindi, ci sia un'attività di mercato modesta o inesistente per le attività e passività oggetto di valutazione.

Le attività e passività iscritte in bilancio al fair value, così come più dettagliatamente specificato successivamente, si qualificano come di livello gerarchico 2 ad eccezione di "Crediti verso clienti" (quota parte non iscritta al costo ammortizzato) e "Debiti per acquisto partecipazioni" che si qualificano invece come di livello gerarchico 3.

Data la loro scadenza a breve termine, per le attività e passività correnti - ad esclusione delle poste contabili specificatamente misurate -, si è ritenuto che il valore contabile lordo possa costituire una ragionevole approssimazione del "fair value".

Il "fair value" delle attività non correnti e dei debiti finanziari non correnti, compresi i debiti per acquisto partecipazioni, è stato stimato con tecniche di attualizzazione dei flussi di cassa futuri attesi, sulla base dei termini e delle scadenze di ciascun contratto, di capitale e interessi, quantificati in base alla curva dei tassi d'interesse stessi in essere alla data di bilancio e corretti per gli effetti del DVA (Debit Value Adjustment) e del CVA (Credit Value Adjustment).

Le curve dei tassi utilizzate sono le curve "Forward" e "Spot" al 31 dicembre così come pubblicate da provider finanziari, la seconda maggiorata, laddove presente, dello spread previsto dalle clausole contrattuali (spread non considerato nell'applicazione della medesima curva ai fini dell'attualizzazione). La tipologia dei dati di input utilizzati nel modello di valutazione determina la classificazione degli strumenti derivati a livello gerarchico 2.

Si segnala, come evidente dalle tabelle precedenti, che non ci sono state riclassifiche tra livelli gerarchici e che l'informativa relativa agli strumenti derivati in essere è stata fornita nel paragrafo "Analisi delle operazioni relative a strumenti derivati" cui si rimanda per maggiori dettagli.

Le informazioni in merito al volume e dettaglio dei ricavi, costi, utili o perdite generati dagli strumenti finanziari sono già fornite nella tabella degli oneri e proventi finanziari nella sezione "42) Oneri e proventi finanziari".

Le rettifiche di valore di attività finanziarie, stimate in seguito ad una valutazione puntuale della solvibilità di ciascun debitore, sono state rappresentate nella specifica voce del Conto economico separato "Riduzioni/riprese di valore di attività finanziarie". Tali rettifiche ammontano complessivamente a 0,1 milioni di euro (0,2 milioni di euro nel 2021).

7.9.2 Informazioni supplementari circa le attività finanziarie

Nel corso dell'esercizio, così come nell'esercizio precedente, non si è reso necessario apportare alcuna modifica nel metodo di contabilizzazione delle attività finanziarie (non rilevando a tal fine, come previsto dai principi contabili internazionali, l'iscrizione iniziale al "fair value" e la successiva contabilizzazione al costo di talune voci di bilancio).

Come già evidenziato nella sezione "Crediti verso clienti e altri crediti" il valore dei crediti viene costantemente ridotto delle perdite durevoli di valore accertate. Tale operazione viene effettuata mediante l'iscrizione di un apposito fondo svalutazione rilevato a diretta rettifica delle attività finanziarie svalutate.

Si riporta di seguito la movimentazione del fondo svalutazione crediti commerciali.

(euro/000) Fondo iniziale Accantonamenti Utilizzi Fondo finale
Esercizio 2022 2.427 790 (1.009) - 2.208
Esercizio 2021 3.619 596 (2.111) 323 2.427

Esprinet S.p.A. è solita effettuare operazioni di trasferimento di attività finanziarie.

Tali operazioni si concretizzano nella cessione a società di factoring, sia pro-solvendo sia pro-soluto, di crediti commerciali nonché nella presentazione di effetti commerciali ad istituti finanziari ai fini dell'accredito salvo buon fine.

Nel corso dell'esercizio 2022 è anche proseguito il programma di cartolarizzazione di crediti commerciali strutturato da Unicredit Bank AG avviato a luglio 2015 e rinnovato ogni tre anni senza soluzione di continuità con ultimo rinnovo a luglio 2021, che prevede la cessione rotativa pro-soluto ad una società veicolo appositamente costituita ai sensi della Legge n. 130/1999.

Nel caso di cessioni di credito pro-solvendo e di anticipazioni salvo buon fine di effetti, l'ammontare dei crediti ceduti continua ad essere esposto in bilancio tra i "crediti verso clienti" con contropartita tra le passività finanziarie correnti alla voce "debiti verso altri finanziatori" e "debiti verso banche".

Al 31 dicembre 2022 i crediti ceduti pro-solvendo per i quali sono state ottenute anticipazioni di portafoglio salvo buon fine ammontano a 0,3 milioni euro (zero al 31 dicembre 2021); le anticipazioni salvo buon fine di effetti invece ammontano a 2,3 milioni di euro (4,5 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

Il valore contabile lordo delle attività finanziarie rappresenta l'esposizione massima della Società al rischio di credito.

Si riporta di seguito l'analisi dello stato dei crediti commerciali vantati verso i clienti e dell'anzianità di quelli che non hanno subito perdite durevoli di valore:

(euro/000) 31/12/2022 Crediti svalutati Crediti scaduti
e non svalutati
Crediti non scaduti
e non svalutati
Crediti verso clienti lordi 351.006 82.637 83.403 184.966
Fondo svalutazione (2.208) (2.208) - -
Crediti verso clienti netti 348.798 80.429 83.403 184.966

(euro/000) 31/12/2021 Crediti svalutati Crediti scaduti
e non svalutati
Crediti non scaduti
e non svalutati
Crediti verso clienti lordi 286.519 122.647 73.094 90.778
Fondo svalutazione (2.427) (2.427) -
Crediti verso clienti netti 284.092 120.220
73.094
90.778
(euro/000) Totale scaduto
maggiore
di 90 giorni
scaduto tra
60 e 90 giorni
scaduto tra
30 e 60 giorni
scaduto
minore
di 30 giorni
Crediti scaduti non svalutati al 31/12/2022 83.403 2.666 (135) 5.818 75.054
Crediti scaduti non svalutati al 31/12/2021 73.094 1.811 787 357 70.139

In base all'esperienza storica e a seguito dell'adozione da parte di Esprinet S.p.A. di una politica di accettazione di ordini da parte di clienti insoluti o fuori fido solo con pagamento anticipato, si ritiene che non sussistano i presupposti per accantonare un fondo svalutazione crediti per gli importi non ancora esigibili ad eccezione dei crediti rientranti nel cluster "hold to collect". Tale cluster riguarda i crediti destinati alla cessione a terze parti in base a programmi vincolanti per i quali si è tenuto conto del valore incassabile da tali terze parti.

Non sono presenti attività finanziarie che sarebbero altrimenti scadute o che avrebbero subito una riduzione durevole di valore ma le cui condizioni sono state rinegoziate, fatta eccezione per alcuni piani di rientro concordati con la clientela di importo non significativo.

Quali strumenti di attenuazione del rischio di credito Esprinet S.p.A. è solita ricorrere alle seguenti fattispecie (i dati percentuali sono riferiti allo stock di crediti verso clienti esistente al 31 dicembre 2022):

  • assicurazione crediti tradizionale (con copertura contrattuale del 90% del valore nominale dei crediti assicurati purché nei limiti dell'affidamento rilasciato dalla compagnia assicuratrice) per il 53% ca. della totalità dei crediti;
  • cessioni pro-soluto a titolo definitivo a primarie società di factoring per il 7% ca. dei crediti (in questo caso l'importo è riferito ai crediti ancora esistenti alla data di chiusura del bilancio ma oggetto di fattorizzazione rotativa secondo tempi e modalità dei programmi in esecuzione);
  • garanzie reali (fidejussioni bancarie e ipoteche immobiliari) per l'1% ca. dei crediti.

Tra gli strumenti di attenuazione del rischio non sono ricomprese garanzie che nel corso dell'esercizio, a seguito della loro presa di possesso, abbiano attribuito il diritto all'ottenimento di significative attività finanziarie o non finanziarie ovvero delle quali siano state consentite, in mancanza o meno di inadempimento da parte del concedente, la vendita o il trasferimento a terzi in garanzia.

Le altre attività finanziarie disciplinate dagli IFRS 7 e IFRS 13 non hanno subito perdite durevoli di valore. Si riportano di seguito le due tabelle riepilogative che forniscono un'informativa circa il loro status e l'anzianità dei crediti scaduti:

31/12/2022 31/12/2021
(euro/000) Valore
contabile
Crediti
svalutati
Crediti
scaduti non
svalutati
Crediti non
scaduti non
svalutati
Valore
contabile
Crediti
svalutati
Crediti
scaduti non
svalutati
Crediti non
scaduti non
svalutati
Depositi cauzionali 1.773 1.773 1.744 1.744
Crediti e altre att. non correnti 1.773 - - 1.773 1.744 - - 1.744
Attività non correnti 1.773 - - 1.773 1.744 - - 1.744
Crediti verso controllate 117.493 1.145 116.348 116.815 289 116.526
Crediti verso soc. factoring 3.207 3.207 3.128 3.128
Crediti finanziari vs altri 10.336 10.336 9.857 9.857
Crediti verso fornitori 786 683 104 6.396 6.665 (269)
Crediti verso assicurazioni 424 424 2.852 2.852
Crediti verso dipendenti 2 2 -
Crediti verso altri 72 72 102 102
Altri crediti e att. correnti 132.320 - 2.324 129.997 139.150 - 9.908 129.242
Disponibilità liquide 121.130 121.130 242.784 242.784
Attività correnti lorde 253.450 - 123.454 129.997 381.934 - 252.692 129.242
Fondo svalutazione - - - -
Attività correnti nette 253.450 - 123.454 129.997 381.934 - 252.692 129.242
(euro/000) Totale scaduto
maggiore
di 90 giorni
scaduto tra
60 e 90
giorni
scaduto tra
30 e 60
giorni
scaduto
minore
di 30 giorni
Crediti verso società controllate 1.145 876 - (112) 381
Crediti verso assicurazioni 424 291 - 44 88
Crediti verso fornitori 683 177 9 40 457
Crediti verso altri 73 73 - - -
Crediti scaduti non svalutati al 31/12/2022 2.324 1.417 9 (28) 927
Crediti verso società controllate 289 946 - 241 (898)
Crediti verso assicurazioni 2.852 398 83 51 2.320
Crediti verso fornitori 6.665 198 (6) 164 6.309
Crediti verso altri 102 102 - - -
Crediti scaduti non svalutati al 31/12/2021 9.908 1.644 77 456 7.731

I crediti verso società di factoring sono interamente relativi a operazioni di cessione pro-soluto, crediti la cui proprietà e rischi connessi sono dunque stati interamente trasferiti alle società di factoring.

La quota scaduta è relativa a importi dovuti alla data di chiusura del bilancio il cui incasso, per motivi tecnici, è avvenuto nei primi giorni dell'esercizio successivo; la quota non scaduta riguarda invece crediti il cui pagamento è contrattualmente previsto alla data originaria di scadenza del debito dei clienti nei confronti della Società.

Da sottolineare comunque che anche tali crediti, alla data di tale relazione, risultano pressoché interamente incassati in relazione alle scadenze maturate.

7.9.3 Informazioni supplementari circa le passività finanziarie

Si riporta di seguito il piano delle scadenze contrattuali delle passività finanziarie, inclusi gli interessi da versare ed esclusi gli effetti di accordi di compensazione:

(euro/000) Bilancio
31/12/2022
Flussi
finanziari
contrattuali
entro 6
mesi
6-12
mesi
1-2 anni 2-5
anni
oltre 5
anni
Debiti finanziari 34.568 35.763 244 269 20.686 14.564 -
Passività finanziare per leasing 80.442 94.259 - - 9.661 26.538 58.060
Debiti per acquisto partecipazioni 600 600 - - - 600 -
Debiti per incentivi monetari 118 118 - - 118 - -
Fondi non correnti e altre passività 118 118 - - 118 - -
Passività non correnti 115.728 130.740 244 269 30.465 41.702 58.060
Debiti verso fornitori 733.125 738.256 733.679 554 1.088 2.935 -
Debiti finanziari 74.709 74.992 62.285 12.707 - - -
Passività finanziare per leasing 7.307 9.896 5.014 4.882 - - -
Debiti per acquisto partecipazioni 2.455 2.455 2.340 115 - - -
Debiti verso controllate e collegate 599 599 599 - - - -
Debiti verso istituti previdenziali 3.820 3.820 3.820 - - - -
Debiti verso altri 11.411 11.411 11.411 - - - -
Ratei passivi per assicurazioni 227 227 227 - - - -
Altri ratei passivi 26 26 26 - - - -
Fondi correnti e altre passività 16.083 16.083 16.083 - - - -
Passività correnti 833.679 841.682 819.401 18.258 1.088 2.935 -
(euro/000) Bilancio
31/12/2021
Flussi
finanziari
contrattuali
entro 6
mesi
6-12
mesi
1-2 anni 2-5
anni
oltre 5
anni
Debiti finanziari 48.014 49.226 220 221 20.922 27.863 -
Passività finanziare per leasing 81.162 98.405 1.187 1.152 8.799 24.615 62.652
Debiti per acquisto partecipazioni 1.615 1.615 - - 1.015 600 -
Debiti per incentivi monetari 134 134 - - 134 - -
Fondi non correnti e altre passività 134 134 - - 134 - -
Passività non correnti 130.925 149.380 1.407 1.373 30.870 53.078 62.652
Debiti verso fornitori 744.999 745.278 745.055 55 55 113 -
Debiti finanziari 49.241 49.407 40.373 9.034 - - -
Passività finanziare per leasing 6.905 6.698 3.256 3.442 - - -
Debiti per acquisto partecipazioni 1.854 1.854 1.739 115 - - -
Debiti verso controllate e collegate 284 284 284
Debiti verso istituti previdenziali 3.800 3.800 3.800 - - - -
Debiti verso altri 9.200 9.200 9.200 - - - -
Ratei passivi per assicurazioni 288 288 288 - - - -
Fondi correnti e altre passività 13.572 13.572 13.572 - - - -
Passività correnti 816.571 816.809 803.995 12.646 55 113 -

Ai fini di una miglior comprensione delle tabelle sopra riportate si consideri quanto segue:

  • nei casi in cui il creditore possa scegliere quando estinguere la passività, la stessa viene inserita nel primo periodo utile;
  • gli importi esposti sono relativi ai flussi finanziari contrattuali, non attualizzati e al lordo di eventuali interessi previsti;
  • l'importo dei finanziamenti passivi a tasso variabile è stato stimato in base al livello del parametro di tasso alla data del bilancio.

La Società ha in essere un contratto di finanziamento a medio-lungo termine che contiene le usuali pattuizioni che prevedono la possibile decadenza dal beneficio del termine per i rimborsi nel caso di mancato rispetto di determinati covenant economico-finanziari da verificarsi sui dati del bilancio consolidato e certificato.

Dettagli in relazione a detto finanziamento e ai covenant cui lo stesso è soggetto sono riportati nel successivo paragrafo "Indebitamento finanziario netto e covenant su finanziamenti"cui si rimanda.

Ad eccezione del mancato rispetto al 31 dicembre 2018, 2017 e 2016, sempre senza produrre alcuna conseguenza, di parte degli indici finanziari previsti da taluni contratti di finanziamento a tali date in essere, la Società non si è mai trovata in condizioni di inadempienza o default relativamente alle clausole riguardanti il capitale nominale, gli interessi, il piano di ammortamento o i rimborsi dei finanziamenti passivi.

Da evidenziare anche che la Società non ha sinora emesso strumenti contenenti una componente di debito e una di capitale.

7.9.4 Analisi delle operazioni relative a strumenti derivati di copertura

Premessa

L'uso dei contratti derivati in Esprinet S.p.A. è finalizzato alla protezione di alcuni dei contratti di finanziamento sottoscritti dalle oscillazioni dei tassi d'interesse sulla base di una strategia di copertura dei flussi finanziari (c.d. "cash flow hedge").

L'obiettivo perseguito è dunque quello di fissare il costo della provvista relativa a tali contratti di finanziamento pluriennali a tasso variabile attraverso la stipula di correlati contratti derivati che consentano di incassare il tasso di interesse variabile contro il pagamento di un tasso fisso.

Nella rappresentazione di bilancio per le operazioni di copertura si verifica pertanto la rispondenza ai requisiti di conformità con le prescrizioni del principio contabile IFRS 9 in tema di applicazione dell'"hedge accounting" e a tal fine la Società effettua periodicamente i test di efficacia.

Strumenti in essere alla data di chiusura dell'esercizio

Alla data di chiusura dell'esercizio la Società non ha in essere alcuno strumento derivato di copertura.

Strumenti estinti nel corso dell'esercizio

La Società nel corso dell'esercizio non ha estinto alcuno strumento derivato di copertura.

7.9.5 Analisi di sensitività

Esprinet S.p.A. è sottoposta in misura ridotta al rischio di cambio e conseguentemente si è ritenuto di non effettuare analisi di sensitività sull'esposizione a tale tipologia di rischio (per maggiori dettagli si rimanda alla sezione "Principali rischi e incertezze cui il Gruppo ed Esprinet S.p.A. sono esposti" nella "Relazione sulla gestione").

Per quanto attiene al rischio di tasso d'interesse è stata effettuata un'analisi di sensitività atta a quantificare, a parità di tutte le altre condizioni, l'impatto sul risultato d'esercizio consolidato e sul patrimonio netto della Società dovuto ad una variazione nel livello dei tassi di mercato.

A tal fine, considerato l'andamento osservato dei tassi di mercato nel corso del 2022 e quello presumibile nell'immediato futuro, si è simulata una traslazione delle curve spot/forward dei tassi di interesse di +/-100 basis points. Di seguito i risultati dell'analisi condotta (al netto dell'effetto imposte) con l'osservazione che tutte le voci sono comprensive delle quote correnti e non correnti:

Scenario 1: aumento di +100 basis points

31/12/2022 31/12/2021
(euro/000) Patrimonio Netto Patrimonio Netto
Utile/(perdita)
Utile/(perdita)
Crediti finanziari 121 121 - -
Disponibilità liquide 330 330 614 614
Debiti per acquisto partecipazioni 18 18 25 25
Debiti finanziari (806) (806) (277) (277)
Totale (337) (337) 362 362

Scenario 2: riduzione di -100 basis points

31/12/2022 31/12/2021
(euro/000) Patrimonio Netto
Utile/(perdita)
Patrimonio Netto Utile/(perdita)
Crediti finanziari (64) (64) - -
Disponibilità liquide (35) (35) (9) (9)
Debiti per acquisto partecipazioni (5) (5) (75) (75)
Debiti finanziari 495 495 36 36
Totale 455 455 (48) (48)

7.10 Fatti di rilievo successivi

I "Fatti di rilievo successivi" sono evidenziati nell'apposito paragrafo della Relazione sulla Gestione cui si rimanda per i dettagli.

7.11 Corrispettivi per servizi di revisione di Esprinet S.p.A.

Il seguente prospetto redatto ai sensi dell'art.149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa società di revisione e/o da entità appartenenti al suo network:

Tipologia servizio Soggetto erogatore Destinatario Corrispettivi (euro/000)
2022 2021
Revisione contabile
PwC S.p.A. Esprinet S.p.A. 327,2 338,2
Altri servizi
PwC S.p.A. Esprinet S.p.A. 12,0 15,0
PwC network Esprinet S.p.A. 22,0 -
Totale 361,2 353,2

8. Pubblicazione del Progetto di Bilancio

Il Progetto di Bilancio è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione di Esprinet, che ne ha altresì approvata la pubblicazione nella riunione del 14 marzo 2023, nel corso della quale è stato, inoltre, dato mandato al Presidente di apportarvi le modifiche o integrazioni di perfezionamento formale che fossero ritenute necessarie od opportune per la miglior stesura e la completezza del testo, in tutti i suoi elementi.

Vimercate, 14 marzo 2023

Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Maurizio Rota

Attestazione del Bilancio Consolidato ai sensi dell'art. 81ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

  1. I sottoscritti Alessandro Cattani, Amministratore Delegato della Esprinet S.p.A. e Pietro Aglianò, Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari della Esprinet S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  2. l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e

  3. l'effettiva applicazione,

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato nel corso dell'esercizio 2022.

  1. La valutazione dell'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2022 è stata svolta in coerenza con il modello Internal Control – Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento generalmente accettato a livello internazionale.

Al riguardo non sono emersi aspetti di rilievo.

    1. Si attesta, inoltre, che:
  • 3.1 il bilancio consolidato al 31 dicembre 2022:

a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;

b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;

c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.

3.2 La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi ed incertezze cui sono esposti.

Vimercate, 14 marzo 2023

Amministratore Delegato Dirigente Preposto alla redazione

di Esprinet S.p.A. dei documenti contabili societari di Esprinet S.p.A.

(Alessandro Cattani) (Pietro Aglianò)

Attestazione del Bilancio d'Esercizio ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

  1. I sottoscritti Alessandro Cattani, Amministratore Delegato della Esprinet S.p.A. e Pietro Aglianò, Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari della Esprinet S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  2. l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e

  3. l'effettiva applicazione,

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio nel corso dell'esercizio 2022.

  1. La valutazione dell'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2022 è stata svolta in coerenza con il modello Internal Control – Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento generalmente accettato a livello internazionale.

Al riguardo non sono emersi aspetti di rilievo.

  1. Si attesta, inoltre, che:

3.1 il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2022:

a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;

b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;

c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente.

3.2 La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi ed incertezze cui è esposto.

Vimercate, 14 marzo 2023

Amministratore Delegato Dirigente Preposto alla redazione

di Esprinet S.p.A. dei documenti contabili societari di Esprinet S.p.A.

(Alessandro Cattani) (Pietro Aglianò)

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