Annual Report • Mar 31, 2023
Annual Report
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Leading the evolution of the servicing industry


Il presente documento è predisposto in formato PDF allo scopo di agevolarne la lettura. Tale documento rappresenta una versione supplementare rispetto a quella ufficiale conforme alle disposizioni del Regolamento delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea (Regolamento ESEF - European Single Electronic Format) e disponibile sul sito internet della Società, nonché presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato denominato "eMarket STORAGE".
Sede legale: Viale dell'Agricoltura, 7 – 37135 Verona Capitale sociale € 41.280.000,00 interamente versato
Capogruppo del Gruppo doValue Iscrizione al Registro delle Imprese di Verona, codice fiscale n. 00390840239 e P.IVA n. 02659940239 www.dovalue.it



| INTRODUZIONE | 4 |
|---|---|
| RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL GRUPPO | 37 |
| BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2022 | 81 |
| 1. PROSPETTI CONTABILI CONSOLIDATI | 82 |
| NOTE ILLUSTRATIVE | 89 |
| 2. POLITICHE CONTABILI | 90 |
| 3. INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO | 134 |
| 4. INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO | 164 |
| 5. INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA | 176 |
| 6. INFORMATIVA DI SETTORE | 186 |
| 7. OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D'AZIENDA | 190 |
| 8. OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE | 194 |
| 9. ALLEGATI | 199 |
| 10. ATTESTAZIONI E RELAZIONI | 201 |
| DICHIARAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO | |
| RELAZIONE DELLA SOCIETA' DI REVISIONE |

Contribuiamo a mantenere l'equilibrio del sistema economico, favorendo l'inclusione finanziaria.
L'erogazione del credito è uno dei motori principali della crescita e dello sviluppo economico. Permette di intraprendere progetti imprenditoriali che creano innovazione ed occupazione e di avviare progetti personali legati a tappe fondamentali della vita di ognuno di noi.
La gestione dei crediti deteriorati è un'attività fondamentale che stimola la crescita economica, favorisce un'allocazione più efficiente ed equa delle risorse all'interno della società e permette ai clienti debitori di essere nuovamente inclusi nel sistema economico-finanziario.
Con più di 20 anni di esperienza e circa €120 miliardi di asset in gestione, il Gruppo doValue è il principale operatore in Sud Europa nella gestione di portafogli di credito e di immobili derivanti da crediti deteriorati.
è con piacere che vi presentiamo il Bilancio 2022, di cui siamo particolarmente orgogliosi considerati i risultati positivi raggiunti da doValue in un contesto economico sfidante.
Dall'inizio del 2022, doValue, nelle tre regioni in cui opera, è stata impegnata su diversi fronti e, per il secondo anno consecutivo, ha raggiunto risultati migliori rispetto alla Guidance presentata al mercato.
L'efficacia del modello di business e la strategia di diversificazione (in termini di paesi, prodotti e clienti) hanno consentito al Gruppo doValue di registrare Ricavi Lordi pari a €558 milioni ed un EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti pari a €202 milioni. In termini di nuove masse in gestione, nel 2022 la Società si è aggiudicata circa €12 miliardi di nuovo Gross Book Value, un livello sostanzialmente in linea con i target di piano e particolarmente positivo se si considera il contesto di mercato del 2022.
In termini di dividendo, il Consiglio di Amministrazione ha confermato l'indicazione del management per il 2022 di un livello pari a €0,60 per azione, in crescita del 20% rispetto all'anno precedente, ed in linea con la dividend policy approvata con il Piano Industriale 2022-2024. In termini di leva finanziaria, il 2022 si è chiuso ad un livello pari a 2,1x, ovvero nella parte più conservativa del target range di Piano industriale. In termini di credit rating, sia Fitch che S&P hanno confermato a giugno-luglio 2022 il rating BB, Fitch ha inoltre migliorato l'outlook di doValue da Stable a Positive (mentre S&P ha confermato l'outlook Stable).
L'attenzione verso tutti gli Stakeholder, oltre che l'adozione di standard etici e professionali in linea con le migliori prassi di mercato, caratterizzano il nostro modello di business. In linea con i nostri principi, doValue ha definito la Carta dei Valori ed aggiornato il Codice Deontologico della Rete Esterna seguendo gli elevati standard qualitativi stabiliti nel Codice Etico di Gruppo.
A giugno 2022, doValue ha inoltre ricevuto l'ammissione al segmento Euronext STAR Milan, segmento dedicato alle imprese che hanno raggiunto l'eccellenza in termini di trasparenza, comunicazione corporate governance, requisiti già ampiamente soddisfatti dal Gruppo dalla sua quotazione in Borsa.
L'eccellenza operativa di doValue è confermata anche dai Servicer Rating del mercato assegnati dalle agenzie internazionali S&P e Fitch Ratings: in qualità di Special Servicer, a febbraio 2022, Fitch Ratings ha confermato il rating "RSS1-/CSS1-" e Standard & Poor's "Strong", i più elevati giudizi di Servicer Rating tra quelli assegnati agli operatori italiani del settore.

Nel corso dell'anno, in considerazione del ruolo svolto da doValue per lo sviluppo sostenibile del sistema finanziario, il Gruppo ha definito il proprio Purpose: contribuire a mantenere l'equilibrio del sistema economico, favorendo l'inclusione finanziaria. doValue, infatti, nella gestione dei crediti privilegia il ricorso a soluzioni stragiudiziali, e quindi più rapide, flessibili e meno onerose per tutte le parti in causa rispetto ai percorsi giudiziali. Tali soluzioni oltre a lasciare maggior spazio all'ascolto del cliente debitore e all'identificazione delle sue necessità, contribuiscono anche ad un più rapido reinserimento del cliente debitore stesso nel circuito finanziario, garantendo un approccio più empatico, inclusivo e, in definitiva, sostenibile.
Da anni il Gruppo ha intrapreso un percorso volto ad integrare la Sostenibilità nei processi aziendali seguendo la direzione definita dai 17 SDGs - Sustainable Development Goals. Il raggiungimento di tutti i target 2022 del Piano di Sostenibilità conferma l'impegno di doValue in questo ambito. In particolare, sul fronte sociale, che rappresenta l'aspetto più importante per doValue, abbiamo fatto grandi progressi in termini di sviluppo delle competenze e formazione, diversità e inclusione oltre che attività a sostegno delle comunità locali.
Il percorso di crescita sostenibile del Gruppo è inoltre confermato dagli ottimi rating assegnati da parte delle Agenzie di Rating ESG; a luglio 2022 Sustainalytics ha migliorato l'ESG Risk Rating della Società da "Medium Risk" a "Low Risk", in linea con la continua traiettoria di miglioramento sin dal primo rating assegnato ad ottobre 2020.
doValue nei prossimi anni si impegnerà a guidare l'evoluzione del settore del servicing attraverso investimenti in tecnologia, rafforzando le relazioni strategiche con i propri Stakeholder ed operando nel rispetto dei principi ESG.
Presidente del Consiglio di Amministrazione
Giovanni Castellaneta
Operatore leader in Sud Europa nel settore del servicing

Con più di 20 anni di esperienza e circa €120 miliardi di asset in gestione, il Gruppo doValue è il principale operatore in Sud Europa nella gestione di portafogli di credito e di immobili derivanti da crediti deteriorati.
Il Gruppo doValue offre ai propri clienti, sia banche che investitori, servizi di gestione di portafogli di crediti in sofferenza (non-performing loans, NPL), crediti con inadempienze probabili (unlikely to pay, UTP), crediti scaduti (early arrears) e crediti in-bonis (performing loans). Il Gruppo doValue è inoltre attivo nella gestione e sviluppo di asset immobiliari derivanti dall'attività di gestione di crediti deteriorati (real estate owned, REO).
In aggiunta, il Gruppo doValue offre un'ampia gamma di servizi ancillari (servizi di master legal, servizi di due diligence, servizi di gestione di dati e attività di master servicing).
Le azioni del Gruppo doValue sono quotate su Euronext Milan dal 2017. doValue è stata inoltre ammessa al segmento STAR di Euronext Milan nel 2022.

EBITDA
Eslusi gli elementi non ricorrenti (€ milioni)


Piattaforma di servicing indipendente e capital light, modello di business basato su commissioni, limitato utilizzo del capitale, focus su attività ad alto valore aggiunto
doValue fornisce un insieme di servizi integrati per la gestione di asset non-performing (crediti e asset real estate) ai suoi clienti (banche e investitori), con l'obiettivo di supportarli nei loro obiettivi di gestione dei portafogli attivi/investimenti ("Servicing").
Tra i servizi offerti dal Gruppo, vi sono: (i) la ristrutturazione e la liquidazione del credito ("Special Servicing"), (ii) quelle di gestione amministrativa e strutturazione dei veicoli di cartolarizzazioni ("Master Servicing"), (iii) la commercializzazione, lo sviluppo e la gestione di asset real estate ("REO Servicing"), (iv) le attività di due diligence, (v) la gestione e la fornitura di dati e altri servizi a supporto del Servicing ("Servizi Ancillari").
Banche e investitori affidano a doValue la gestione di crediti e beni immobili di loro proprietà sia attraverso partnership di lungo termine, sia attraverso contratti di più breve durata nell'ambito delle varie operazioni di investimento in portafogli di asset non performing.
Il business model di doValue è aperto a tutte le banche e gli investitori specializzati del settore, e prevede una struttura semplice di remunerazione basata su commissione fisse e variabili senza contemplare investimenti diretti in portafogli di crediti o beni immobiliari - dunque "asset-light" e senza rischi diretti di bilancio.
Nell'ambito dei diversi asset non-performing, doValue si focalizza su quei segmenti in cui è possibile svolgere attività a più alto valore aggiunto quali: gestione di crediti bancari di dimensione medio-grande, di origine corporate e assistiti da garanzie immobiliari. In aggiunta, doValue è in grado di supportare le banche sin dalle prime fasi di gestione del credito performing (Early Arrears e UTP) e anche nella valorizzazione ottimale del portafoglio real estate di proprietà riveniente da azioni di recupero del credito (REO).
Il Piano Industriale 2022-2024 conferma doValue come operatore di riferimento nel settore del credit servicing nel Sud Europa con un modello di business efficiente, indipendente e capital light.
Tale modello è caratterizzato da diversi elementi di forza quali la sua semplicità, la visibilità di lungo termine di ricavi ed EBITDA, la capacità di offrire a tutte le banche ed investitori che operano nel settore dei crediti deteriorati un ampio grado di diversificazione in termini di prodotti e aree geografiche.
Il posizionamento competitivo di doValue è inoltre protetto da alte barriere all'ingresso, principalmente legate agli investimenti relativi ai sistemi IT ed al patrimonio di dati raccolti in molti decenni di attività.

| Punti di Forza | ||
|---|---|---|
| 1 | Capital light | ■ Nessuna acquisizione di portafogli di credito ■ Fabbisogno di investimenti limitato (solo IT) ■ Investimenti limitati in portafogli (co-investimenti) |
| 2 | Alta visibilità | ■ Contratti a lungo termine (10+anni) ■ Ricavi ricorrenti e altamente prevedibili ■ Commissione fissa + commissione variabile |
| 3 | Protezione | ■ Protezione in caso di vendita di portafogli da parte dei clienti ■ Indennizzi contrattualizzati |
| 4 | Indipendenza | ■ Nessun conflitto di interesse strutturale con i clienti ■ Capacità di collaborare con ogni banca/investitore |
| 5 | Diversificazione | ■ Diversificazione di clienti, prodotti e mercati ■ Esposizione ai mercati post-COVID più interessanti |
| 6 | Alte barriere all'ingresso |
■ Dimensione, IT e dati ■ Termination fees elevate ■ Carenza di talenti specializzati |
| 7 | Resiliente attraverso i cicili economici |
■ Lo stock di NPE cresce durante le recessioni ■ L'attività di recupero crediti accellera in periodi di ripresa economica |

L'attività di servicing di asset non-performing (crediti e real estate) in Europa beneficia di trend strutturali che spingono banche e investitori ad un maggior ricorso ad attività di outsourcing per la gestione dei propri attivi.
Nonostante le numerose cessioni effettuare dalle banche verso investitori professionali negli ultimi anni ed il relativo miglioramento degli NPE ratio, lo stock di crediti non-performing in Europa (e le relative garanzie immobiliari) sui bilanci delle banche, posseduti da investitori specializzati o sui bilanci di veicoli di cartolarizzazione, costituiscono un significativo mercato di riferimento per i servicer.
In particolare, vi è una significativa concentrazione di queste tipologie di asset in Sud Europa, mercato caratterizzato da NPE ratio superiori alla media e maggiore attenzione da parte delle banche a favorirne una gestione più efficiente, attraverso contratti di outsourcing con operatori specializzati, tra cui doValue.
Questi mercati sono inoltre caratterizzati da maggiore complessità di gestione, fattore che rende ancora più indispensabile l'attività dei servicer, e da buone prospettive di crescita e profittabilità per il servicing di asset immobiliari.
In un contesto di mercato che vede un rallentamento della crescita macro-economica, un innalzamento senza precedenti negli ultimi decenni di inflazione e tassi di interesse, ci si può attendere un'accelerazione nella formazione di nuove Non-Performing Exposures ("NPE") nei mercati di riferimento. Infatti, alcune fonti terze stimano un aumento per il 2023 e 2024 dei tassi di default dei debitori in un contesto in cui il livello di crediti Stage 2 sui bilanci delle banche risulta particolarmente elevato.
Più in generale, l'attività doValue è supportata da elementi esogeni favorevoli nel mediolungo termine, come l'implementazione, da parte delle banche, di regole stringenti per la contabilizzazione del credito (IFRS 9, Calendar Provisioning, Basel IV) che porteranno le banche ad una gestione molto proattiva del proprio bilancio, in aggiunta all'atteso proseguimento della consolidata tendenza all'esternalizzazione delle attività di credit servicing.


Fonte: PwC ed elaborazioni di doValue su base di dati pubblici
Crescita significativa di tutte le metriche chiave
Dalla quotazione in Borsa doValue vanta una storia di creazione di valore e un considerevole track record.
Il Gruppo ha generato un aumento pari a 1,5x del GBV e pari a circa 3x dei Ricavi Lordi dell'EBITDA (con un miglioramento in termini di EBITDA margin dal 31% al 36%). La crescita ha portato doValue a conseguire un ampio grado di diversificazione, sia in termini di clienti e di prodotti che di aree geografiche. Diversificazione ricercata per ottenere un'offerta di prodotto più completa per i clienti e un profilo di rischio più bilanciato per gli azionisti.
La crescita registrata è stata raggiunta prevalentemente tramite le acquisizioni di Altamira Asset Management (oggi doValue Spain) e FPS (oggi doValue Greece) rispettivamente nel 2019 e nel 2020, oggi completamente integrate.
Parallelamente, la strategia di acquisizioni si è focalizzata anche sull'innovazione, come nel caso delle operazioni di minoranza sulla fintech QueroQuitar e sulla società proptech BidX1, nonché la creazione di JV con Debitos per la costituzione della piattaforma di trading NPL doLook oggi presente in Italia e Grecia.
Gli investimenti in progetti di innovazione tecnologica consentiranno un'ulteriore accelerazione della traiettoria di crescita di doValue.

Fonte: PwC ed elaborazioni di doValue su base di dati pubblici

Diversificazione Post-IPO
Raggiunta un notevole diversificazione geografica di clientela, con la possibilità di operare attraverso l'intera catena del valore del credito
Il business di doValue è diventato sempre più diversificato dalla sua quotazione in Borsa: doValue da servicer NPL, focalizzato sul mercato italiano a servizio di due principali clienti, si è evoluta in piattaforma di credit servicing leader nel Sud Europa, con un'offerta di prodotti molto completa su tutto lo spettro del credito, con un portafoglio di oltre 70 clienti diversi (che comprende banche commerciali, bad bank, investitori e veicoli di cartolarizzazione).

Note
1) Calcolato come il GBV di doValue diviso per il GBV aggregato dei sericer operanti nel sud Europa 2) I client storici sono UniCredit e Fortress
Guidare l'evoluzione dell'industria del credit servicing in un mercato di riferimento più ampio
Il percorso di doValue dalla sua quotazione in borsa ha già visto il raggiungimento di un forte grado di diversificazione e maggiori dimensioni sulla scia delle acquisizioni effettuate (Altamira Asset Management e FPS). Queste acquisizioni sono state completamente integrate ed è già stato avviato un'attività di cross fertilisation che si svilupperà ulteriormente nei prossimi anni.


Il Piano Industriale 2022-2024 si basa su cinque pilastri principali: Grow, Enhance, Transform, Innovate and Care
La visione per "doValue 2024" gravita principalmente attorno alla capacità del Gruppo di guidare l'evoluzione del settore del credit servicing tramite investimenti in tecnologia e tramite la propria abilità nel rafforzare partnership strategiche e di lungo periodo con banche ed investitori in un mercato di riferimento più ampio.

Attesa una crescita dei Ricavi Lordi ed EBITDA nel periodo del Piano Industriale 2022-2024, nonostante una sostanziale stabilità del livello complessivo di GBV. È inoltre previsto un miglioramento del vintage medio del GBV tramite un aumento del Collection Rate e l'assegnazione di nuovi mandati con volumi paragonabili agli ammontari vinti degli ultimi anni. L' attività di rotazione delle masse in gestione, insieme ad un maggiore cross selling di prodotti e servizi tra paesi, consentirà quindi di estrarre maggiori ricavi a parità di GBV. Tali risultati verranno ottenuti con un uso molto limitato del capitale, in linea con il business model asset light di credit servicer. Ulteriore upside potrebbe derivare da una possibile accelerazione nella formazione di nuovi NPE nei mercati di riferimento.


Il Piano Industriale 2022-2024 prevede di aumentare il livello di fertilizzazione tra le regioni in termini di prodotti, capacità e adozione dei migliori modelli operativi. Il piano include uno sviluppo ulteriore delle piattaforme REO e Early Arrears create in Italia ed in Grecia e l'attivazione dei servizi UTP e Early Arrears in Spagna, insieme ad un'offerta più ricca di servizi ancillari in Spagna, Cipro e Portogallo.

| All'IPO | 2021 | 2024 | |
|---|---|---|---|
| NPL | |||
| REO | - | ||
| UTP | - | ||
| Early Arrears | - | ||
| Servizi | |||
| Allargamento del portafoglio rispetto allo status quo Sfruttare pienamente le piattaforme già predisposte nel 2020-2021 per generare ricavi nel 2022-2024 |


Il programma doTransformation che al centro del Piano Industriale 2022-2024 farà leva sulla struttura di Gruppo di recente creazione ed è orientato a supportare la crescita dei ricavi ed il controllo e riduzione dei costi, anche tramite un approccio migliorativo all'outsourcing. Trasformazione significa estrarre più ricavi per unità di GBV gestito, migliorare la produttività in modo da abbassare il costo per unità di GBV gestito, aggiornare il modello operativo per ridurre il punto di break-even di costo e rafforzare il capitale umano.



L'innovazione è stata da sempre al centro delle priorità di doValue, ed è stata realizzata sia internamente, sia esternamente tramite JV o acquisizioni. La spinta verso l'innovazione accelererà nel Piano Industriale 2022-2024, con particolare focus sulla gestione dei dati, sulla strutturazione dei processi e facendo leva sul know-how delle società di recente acquisizione nei settori fintech (QueroQuitar) e proptech (BidX1). Ulteriore innovazione riguarderà le aree dell'artificial intelligence, credit information, servizi legali, business process outsourcing, early delinquencies e UTP granulari, aree che saranno sviluppate anche tramite attività di M&A. Complessivamente, l'innovazione permetterà a doValue di aumentare la dimensione del proprio mercato di riferimento, diminuire la correlazione tra ricavi e andamento del GBV, nonché accelerare la transizione da un modello labour intensive verso un modello maggiormente techintensive.




La sostenibilità è un focus primario di doValue e nel 2021 il Gruppo ha approvato il suo primo Piano di Sostenibilità. doValue ha un ruolo importante e delicato nell'ecosistema finanziario e ciò implica la necessità di agire professionalmente, responsabilmente e in modo sensibile rispetto a clienti, regolatori e debitori. In ultimo, il business di doValue è un business legato alle persone, ed è di importanza assoluta l'attenzione verso i dipendenti in termini di formazione, inclusione e ritenzione. L'approccio serio e concreto all'eccellenza operativa e alla sostenibilità è dimostrato dagli ottimi risultati ottenuti da doValue in termini sia di Servicing Rating che di ESG Rating.

I migliori Servicer Rating e ESG Rating dimostrano l'eccellenza operativa continua a vantaggio di tutte le principali parti interessate
| Servicer Ratings | Rating | Ambito |
|---|---|---|
| Fitch (Special Servicer) S&P (Special Servicer) Fitch (Primary Servicer) S&P (Primary Servicer) Fitch (Master Servicer) |
Level 1 (feb-22) Strong (feb-22) Level 2 (feb-22) Strong (feb-22) Level 2 (feb-22) |
Operation Performance Control Systems IT & Operations Human Resources |
| ESG Rating | Rating | Ambito |
| MSCI ESG Ratings Sustainalytics Video Eiris |
AAA (mar-23) Low Risk (lug-22) Limited Risk (gen-21) |
Environmental Socia Governance |


L'attività di doValue è molto diversificata in termini di client, aree geografiche e prodotti
Un GBV ben diversificato per regione e tipo di cliente



Nota
1) Ricavi Lordi includono solo i Ricavi di Servicing
Un GBV ben diversificato per prodotto e tipo di security

Nota 1) Ricavi Lordi includono solo i Ricavi di Servicing


Un'esposizione regionale molto ben bilanciata
Il mercato italiano ha raggiunto un alto grado di maturità e la maggior parte delle banche ha ampiamente sfruttato lo schema delle cartolarizzazioni (anche nella fattispecie GACS) per deconsolidare portafogli. In questo contesto, doValue negli anni ha proattivamente adattato il proprio business ad un mercato con commissioni normalizzate e in particolare ha lavorato nell'assicurarsi mandati ampliando la propria base clienti. Il Piano Industriale 2022-2024 per l'Italia è basato su una crescita dei ricavi derivante da una forte attività di origination e da un miglioramento dei tassi di recupero, dall'aumento verso attività più profittevoli quali gli UTP e gli Early Arrears e da un attento controllo dei costi.
Il mercato nella Regione Ellenica è ancora nella sua prima fase di sviluppo, con i principali credit servicer nati da pochi anni a seguito di spin off bancari e commissioni significativamente più alte rispetto agli altri mercati in Europa. Tale fase iniziale di sviluppo del settore, combinata con una struttura del mercato dei servicer relativamente concentrata, supporterà i livelli commissionali nei prossimi anni. Tali fattori rendono la Regione Ellenica un mercato particolarmente interessante per doValue. In quest'area doValue ha un'offerta di prodotto molto completa (NPL, REO, UTP, Early Arrears, Servizi Ancillari). Ne deriva la centralità del mercato ellenico all'interno del Piano Industriale 2022-2024.
La struttura del mercato del credit servicing e del real estate servicing in Iberia rimane molto frammentata ed il processo di riassegnazione del contratto Sareb nel 2022 (da quattro servicer storici, incluso doValue, a due nuovi servicer) ha comportato un forte elemento di discontinuità in tale mercato. Sareb ha rappresentato storicamente uno dei due principali clienti di doValue in Spagna, e la decisione di Sareb di non rinnovare il contratto con doValue ha comportato una riorganizzazione delle attività di doValue in Spagna con l'obiettivo di operare con una scala adeguata e preservare la profittabilità del business nella regione. Più in generale, la crescita di doValue in Iberia nel 2023 e 2024, in particolare in termini di EBITDA, sarà guidata da una maggior estrazione di valore dal GBV in gestione (escluso Sareb), nuovi accordi di servicing e nuovi flussi di ricavi. Un'area di ulteriore crescita in Iberia è rappresentata dalla possibilità da parte delle maggiori banche commerciali, di esternalizzare la gestione degli UTP e Early Arrears, un'opportunità rilevante per doValue che sarebbe quindi in grado di fare leva sul suo consolidato track record sia in Italia che in Grecia.



Un'attraente remunerazione degli azionisti basata su una politica dei dividendi aggiornata
Come discusso in sede di presentazione del Piano Industriale 2022-2024, tenutasi il 26 gennaio 2022, la forte generazione di cassa attesa per il 2022-2024, e l'orientamento verso una crescita maggiormente guidata dallo sviluppo organico nell'arco del Piano Industriale permette a doValue di rivisitare la propria politica di dividendi verso una formulazione che consente maggiori distribuzioni agli azionisti e una maggior visibilità sulle stesse.
In particolare, doValue si impegna ad erogare un Dividendo per Azione in crescita, a un CAGR pari ad almeno il 20% nel periodo 2021-2024, ovvero di pagare dividendi totali di almeno €200 milioni in riferimento agli esercizi 2021-2024. doValue si riserva la possibilità di incrementare ulteriormente le distribuzioni agli azionisti tramite dividendi e / o share buy-back nel caso l'attività di M&A fosse limitata.

nella strategia aziendale.
La Sostenibilità è uno dei cinque pilastri del Piano Industriale 2022-2024 di doValue.
Il Gruppo continua ad integrare i temi ESG nella propria strategia di business: il Piano di Sostenibilità 2021-2023 rappresenta una tappa fondamentale di un percorso, avviato nel 2016, volto a integrare le tematiche ESG nella strategia di business di doValue e a generare valore sostenibile di lungo termine per azionisti, investitori, dipendenti, clienti, fornitori, Rete Esterna e comunità locali.
IL PERCORSO DI CRESCITA SOSTENIBILE

Il Piano di Sostenibilità 2021-2023, nato dall'ascolto dei propri Stakeholder, si focalizza su tre aree di impegno, inserite nel Piano Industriale 2022-2024 di Gruppo, coerenti con la strategia di business e in linea con gli obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile SDGs - Sustainable Development Goals - dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Operare Responsabilmente, Attenzione alle Persone e Attenzione all'Ambiente: sono i pilastri del Piano Sostenibilità 2021-2023 su cui doValue continua ad impegnarsi per contribuire attivamente a un futuro più inclusivo e sostenibile

Il rispetto dei più alti standard etici e morali e la mitigazione dei rischi sono per doValue principi fondamentali per operare responsabilmente e rafforzare la fiducia degli Stakeholder. Il Gruppo si impegna a rispettare e valorizzare questi princìpi nella gestione delle relazioni con tutti gli Stakeholder, nonché nei processi decisionali.
doValue riconosce il valore delle persone che ogni giorno, con impegno e dedizione, contribuiscono allo sviluppo delle attività del Gruppo e alla creazione di valore nel medio e lungo termine. Tutte le relazioni sono fondate sui princìpi di rispetto dei diritti umani, valorizzazione delle competenze individuali, equità, inclusività, diversità e non discriminazione. L'attenzione alle persone si traduce anche nel supporto alle comunità locali e ai territori in cui opera.
Pur operando in un settore con un impatto ambientale limitato, doValue si impegna a ridurre gli impatti generati dalle proprie attività in riferimento all'utilizzo degli edifici, ai materiali utilizzati e alla mobilità delle sue persone. Inoltre doValue promuove tra dipendenti, collaboratori e fornitori la diffusione di una cultura orientata alla sostenibilità ambientale.

INTRODUZIONE
Nella definizione dei driver strategici e dei relativi impegni sono state tenute in considerazione le priorità definite nell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals – SDGs) contribuendo così al loro raggiungimento. Dei 17 macro-obiettivi descritti dagli SDG il Gruppo contribuisce a:


Governance e integrità del business

Formazione ed inclusione sociale

Consumo e gestione sostenibile delle risorse naturali

8.10 Rafforzare la capacità delle istituzioni finanziarie nazionali per incoraggiare e ampliare l'accesso ai servizi bancari, assicurativi e finanziari per tutti

4.4 Entro il 2030, aumentare sostanzialmente il numero di giovani e adulti che abbiano le competenze necessarie, incluse le competenze tecniche e professionali, per l'occupa-zione, per lavori dignitosi e per la capacità imprenditoriale

10.2 Entro il 2030, potenziare e promuovere l'inclusione sociale, economica e politica di tutti, a prescindere da età, sesso, disabilità, razza, etnia, origine, religione, status economico o altro

7.2 Entro il 2030, aumentare notevolmente la quota di energie rinnovabili nel mix energetico globale

12.2 Entro il 2030, raggiungere la gestione sostenibile e l'uso efficiente delle risorse naturali

| Obiettivi | Target raggiunti 2021-2022 | SDGS |
|---|---|---|
| OPERARE RESPONSABILMENTE | ||
| Assicurare che le attività di business siano condotte in conformità alla normativa vigente e ai più alti standard etici e morali |
Implementazione di un framework anticorruzione di gruppo. Ottenimento della certificazione ISO 37001 per doValue S.p.A. e mantenimento della certificazione negli anni successivi. |
|
| Consolidare i sistemi di gestione della sicurezza delle informazioni e assicurare il massimo rispetto della privacy |
100% dei dipendenti che hanno ricevuto formazione in tema di Cyber Security. |
|
| Integrare gli obiettivi ESG nella strategia di business |
Inclusione dell'Employee Engagement come variabile dell'MBO per Manager con Responsabilità strategiche. |
|
| Continuare a garantire un servizio di qualità, professionale e trasparente |
Implementazione a livello di Gruppo di un modello di misurazione della soddisfazione dei clienti secondo la metodologia Net Promoter Score (NPS) entro il 2022. |
|
| ATTENZIONE ALLE PERSONE | ||
| Promuovere lo sviluppo professionale e personale di dipendenti e collaboratori |
Promozione di piani di formazione annuali riguardanti sia le soft che le hard skill allineati alle esigenze aziendali e dei singoli contesti locali. Integrazione dei valori di doValue all'interno del modello di valutazione delle performance. |
|
| Diffondere una cultura di inclusività e non discriminazione |
Creazione di un Group Diversity & Inclusion Council e definizione di una strategia D&I a livello di Gruppo. Lancio di programmi e attività specifiche volti al rafforzamento della cultura dell'inclusione e alla valorizzazione delle diversità Lancio di una campagna di sensibilizzazione ed educazione in tema D&I a livello di Gruppo. |
|
| Favorire la continuità aziendale | Mappatura globale delle figure chiave e definizione di un piano di successione entro il 2022. |
|
| Promuovere la soddisfazione, la salute e il benessere di dipendenti e collaboratori |
Partecipazione alla People Engagement Survey sempre superiore al 70%. Lancio di almeno 1-2 attività e programmi all'anno per sostenere la salute psico-fisica dei dipendenti e avvio di iniziative locali a sostegno dell'equilibrio tra vita-lavoro. |
|
| Valorizzare e supportare le comunità dei territori di riferimento |
Implementazione di linee guida finalizzate alla definizione di un framework di riferimento a livello di Gruppo per la realizzazione di attività a sostegno delle comunità locali. |
|
| ATTENZIONE ALL'AMBIENTE | ||
| Ridurre i consumi energetici e promuovere l'utilizzo di energia rinnovabile a favore della lotta al cambiamento climatico |
Adozione di soluzioni per aumentare l'efficienza energetica delle Sedi. |
|
| Ridurre il consumo di materiali e acquistare materiali con caratteristiche di sostenibilità per le attività di ufficio |
Acquisto di carta 100% con caratteristiche di sostenibilità (certificata FSC, PEFC o EcoLabel). |
|
| Armonizzare la gestione degli impatti ambientali a livello di Gruppo |
Implementazione di linee guida finalizzate alla definizione di un framework di riferimento per la gestione locale degli aspetti ambientali. |
Il Piano di Sostenibilità del Gruppo identifica gli ambiti ESG rilevanti per il Gruppo e per i prossimi anni prevede una continua implementazione di progetti e iniziative volte al raggiungimento dei seguenti target:
| Obiettivi | Target 2023 | SDGS |
|---|---|---|
| OPERARE RESPONSABILMENTE | ||
| Assicurare che le attività di business siano condotte in conformità alla normativa vigente e ai più alti standard etici e morali |
75% dei dipendenti hanno ricevuto formazione in tema di Codice Etico, anticorruzione |
|
| Consolidare i sistemi di gestione della sicurezza delle informazioni e assicurare il massimo rispetto della privacy |
75% dei dipendenti hanno ricevuto formazione in tema di Privacy | |
| Promuovere la sostenibilità lungo la catena di fornitura |
100% dei fornitori in Italia, Spagna e Grecia valutati secondo criteri di sostenibilità |
|
| ATTENZIONE ALLE PERSONE | ||
| Promuovere la soddisfazione, la salute e il benessere di dipendenti e collaboratori |
Partecipazione alla People Engagement Survey sempre superiore al 70% |
|
| ATTENZIONE ALL'AMBIENTE | ||
| Ridurre i consumi energetici e promuovere l'utilizzo di energia rinnovabile a favore della lotta al cambiamento climatico |
Acquisto di energia elettrica 100% rinnovabile certificata riducendo le relative emissioni di Scope 2 (metodo market-based) |
|

A conferma dell'impegno del Gruppo nell'adozione delle migliori pratiche nell'interesse dei suoi Stakeholder, Sustainalytics (società facente parte del Gruppo Morningstar) ha incrementato a luglio 2022 l'ESG Risk Rating del Gruppo da "Medium Risk" a "Low Risk", in linea con la continua traiettoria di miglioramento seguita dalla Società sin dal primo rating assegnato da Sustainalytics ad ottobre 2020. Il riconoscimento ricevuto da Sustainalytics conferma il forte e costante impegno di doValue nell'adottare elevati standard di qualità e nell'agire in modo responsabile per favorire la creazione di valore sostenibile nel medio lungo termine nell'interesse di tutti gli Stakeholder. Il Framework ESG di doValue è valutato anche da MSCI ESG Ratings (valutazione AAA).
L'integrazione della sostenibilità all'interno del sistema normativo aziendale ha portato alla definizione della Politica di Sostenibilità del Gruppo doValue che fornisce i Princìpi Guida relativi agli ambiti sociali e ambientali individuati come prioritari e promuovere una cultura aziendale orientata allo sviluppo sostenibile.
La Politica di Sostenibilità si applica a tutte le realtà del Gruppo ed è stata redatta coerentemente con i principi e i valori definiti dal Codice Etico, i Modelli di Organizzazione, Gestione e Controllo che le Società del Gruppo hanno adottato ai sensi del D.Lgs.n. 231/2001 e le altre policy e procedure approvate dal Consiglio di Amministrazione.
Il costante coinvolgimento e impegno del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Rischi Parti Correlate e Sostenibilità sono un chiaro indicatore di quanto le tematiche ESG rivestano un ruolo centrale nella Governance del Gruppo.


| Presidente | GIOVANNI CASTELLANETA | ||
|---|---|---|---|
| Amministratore Delegato | ANDREA MANGONI | ||
| Consiglieri | FRANCESCO COLASANTI (2) | ||
| EMANUELA DA RIN | |||
| GIOVANNI BATTISTA DAGNINO (4) | |||
| NUNZIO GUGLIELMINO (1) | |||
| ROBERTA NERI (4) | |||
| GIUSEPPE RANIERI | |||
| MARELLA IDI MARIA VILLA (2) | |||
| CRISTINA FINOCCHI MAHNE (3) | |||
| COLLEGIO SINDACALE |
Sindaci supplenti SONIA PERON
Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari DAVIDE SOFFIETTI
Sindaci effettivi FRANCESCO MARIANO BONIFACIO (6) CHIARA MOLON (5)
MAURIZIO DE MAGISTRIS
Alla data di approvazione del presente documento

Con più di 20 anni di esperienza e circa €120 miliardi di asset in gestione, il Gruppo doValue è il principale operatore in Sud Europa nella gestione di portafogli di credito e di immobili derivanti da crediti deteriorati.
Il Gruppo doValue offre ai propri clienti, sia Banche che Investitori, servizi di gestione di portafogli di crediti in sofferenza (Non-Performing Loans, NPL), crediti con inadempienze probabili (Unlikely to Pay, UTP), crediti scaduti (Early Arrears) e crediti in-bonis (Performing Loans). Il Gruppo doValue è inoltre attivo nella gestione e sviluppo di asset immobiliari derivanti dall'attività di gestione di crediti deteriorati (Real Estate Owned, REO).
In aggiunta, il Gruppo doValue offre un'ampia gamma di servizi ancillari (servizi di Master Legal, due diligence, gestione di dati e attività di Master Servicing).
Le azioni del Gruppo doValue sono quotate su Euronext Milan dal 2017. doValue è stata inoltre ammessa al segmento STAR di Euronext Milan nel 2022.
Nel grafico seguente è esposta la composizione del Gruppo al 31 dicembre 2022 che riflette il percorso di crescita e di diversificazione realizzato in più di 20 anni di attività, attraverso uno sviluppo organico e per linee esterne. Il grafico riflette inoltre il re-branding effettuato da Altamira Asset Management completato a febbraio 2023 e che ha visto il proprio nome cambiare da Altamira Asset Management S.A. in doValue Spain Servicing S.A. (di seguito anche "doValue Spain").




I risultati di sintesi e gli indicatori economico-patrimoniali sono basati sui dati di contabilità e sono utilizzati nel reporting direzionale per il monitoraggio delle performance da parte del management.
Essi sono altresì coerenti con le metriche di misurazione maggiormente diffuse nel settore di riferimento, a garanzia della comparabilità dei valori presentati.

€120 mld DI ASSET IN GESTIONE (GBV)
RSS1- / CSS1- FITCH RATINGS STRONG STANDARD & POOR'S RATING
Il Gruppo doValue fornisce servizi a Banche e Investitori per l'intero ciclo di vita dei crediti e degli asset real estate.
doValue è il primo servicer in sud Europa, con circa €120 miliardi di asset in gestione (Gross Book Value) e più di 20 anni di track record. Il suo modello di business è rivolto a tutte le Banche e agli Investitori nel mercato, e "asset light", ovvero non prevede investimenti diretti in portafogli di crediti. Le attività di doValue sono remunerate attraverso contratti di lungo termine basati su una struttura commissionale che prevede, da un lato, una commissione fissa parametrata agli asset in gestione e, dall'altro, una commissione variabile legata al risultato delle attività di servicing, come gli incassi da crediti NPL o dalla vendita di beni immobiliari di proprietà dei clienti o dalla numerosità dei servizi immobiliari e di business information forniti.
Il Gruppo fornisce servizi nelle seguenti categorie:

■ Early Arrears e performing loans servicing: attività di gestione di crediti performing o in arretrato inferiore ai 90 giorni, non ancora classificati come non-performing, per conto e su mandato di terzi;
Attività del Gruppo
doValue, in qualità di Special Servicer, ha ricevuto i seguenti giudizi di rating, confermati a febbraio 2022: "RSS1- / CSS1-" da Fitch Ratings e "Strong" da Standard & Poor's che rappresentano i più elevati giudizi di Servicer Rating tra quelli assegnati agli operatori italiani del settore, attribuiti sin dal 2008 prima di ogni altro operatore del settore in Italia. doNext, in qualità di Master Servicer, a febbraio 2022 ha ricevuto il giudizio di MS2+ da Fitch Ratings che rappresenta un indicatore di alte performance nella capacità complessiva di gestione del Servicing.
Nel luglio 2020 doValue ha ricevuto il Corporate credit rating di BB con outlook "Stabile" da Standard & Poor's e da Fitch.
Tale rating è stato confermato da entrambe le agenzie relativamente alle obbligazioni senior di doValue da €265,0 milioni e €300,0 milioni con scadenza, rispettivamente, nel 2025 e nel 2026. A luglio 2022 Fitch ha confermato il rating BB e migliorato l'outlook portandolo a "Positivo".

Le varie misure di stimolo economico e monetario messe in piedi dai principali governi mondiali e dalle maggiori banche centrali, in combinazione con la discontinuità e i disequilibri creati dai periodi di lock down del 2020 e del 2021, hanno portato ad un aumento dell'inflazione nelle economie avanzate già alla fine del 2021 protrattasi durante tutto il 2022. L'aumento dell'inflazione ha modificato l'atteggiamento delle principali banche centrali, in particolare negli Stati Uniti e nell'Unione Europea, e l'aumento dei tassi di interesse attuato da tali soggetti ha portato ad un aumento dei rendimenti obbligazionari durante il 2022. Questo elemento, insieme alle tensioni geopolitiche legate alla situazione in Ucraina, hanno determinato un innalzamento della volatilità nei mercati azionari e obbligazionari durante il 2022.
Nonostante tali elementi di discontinuità forte che hanno caratterizzato il 2022, dal punto di vista macro (aumento inflazione), dal punto di vista dei mercati finanziari (aumento dei tassi di interesse) e dal punto di vista geopolitico (invasione dell'Ucraina da parte della Russia, tuttora in corso), il 2022 ha visto un alto livello di resilienza da parte delle economie degli Stati Uniti e dell'Europa, dove i timori di una recessione ad inizio 2022, per il 2023 sono stati progressivamente sostituiti da uno scenario più moderato di semplice rallentamento dell'attività economica anche grazie a livelli occupazionali molto elevati ed alla solidità del sistema finanziario nel suo complesso.
Negli ultimi anni le banche Europee hanno infatti attuato un impressionante processo di riduzione della leva finanziaria, vendendo e cartolarizzando tra il 2014 e il 2022 circa €585 miliardi di esposizioni in sofferenza e raggiungendo NPE ratio attualmente ai minimi storici.
Detto questo, il livello dei prestiti Stage 2 nel Sud Europa è aumentato notevolmente rispetto al periodo pre-COVID e attualmente si attesta intorno al 9,4% (confrontato ad un NPE ratio medio ponderato per le banche in Italia, Spagna, Grecia, Portogallo e Cipro nell'ordine del 2,8%), con Italia, Grecia e Cipro che presentano livelli ancora più elevati di prestiti Stage 2 (rispettivamente 13,1%, 12,2% e 14,1%1 ).
EBA Risk Dashboard Q3 2022 1
La pipeline di potenziali mandati di servicing in tutta l'Europa meridionale è attualmente stimata da doValue in circa €52 miliardi (inclusiva di una stima pari a €18 miliardi di operazioni sul mercato secondario) ed è probabile che cresca ulteriormente nei prossimi trimestri, in particolare perché le condizioni macroeconomiche attualmente difficili e i fattori di stress (inflazione e tassi di interesse in primis) porteranno probabilmente ad un aumento della produzione di NPE. I dati pubblicati da istituti terzi mostrano già che i tassi di default delle imprese in Italia sono aumentati nella prima parte del 2022, soprattutto nel settore corporate, e si prevede che aumenteranno ulteriormente nel 2023 e nel 2024.
Contesto macroeconomico
generale
Più in generale, l'attività di doValue è sostenuta da fattori esogeni e favorevoli di medio-lungo termine, tra cui l'attuazione, da parte delle banche, di stringenti normative per il riconoscimento dei prestiti (IFRS 9, Calendar Provisioning, Basilea IV) volte a promuovere un approccio proattivo nella gestione dei propri bilanci, oltre alla consolidata tendenza all'esternalizzazione da parte delle banche delle attività di servicing.


Le tabelle di seguito esposte riportano i principali dati economici e patrimoniali del Gruppo estratti dai relativi prospetti gestionali che sono successivamente rappresentati nella sezione dei Risultati del Gruppo al 31 dicembre 2022.
Principali dati economici consolidati 31/12/2022 31/12/2021 Variazione € Variazione % Ricavi lordi 558.249 572.051 (13.802) (2,4)% Ricavi netti 500.420 506.467 (6.047) (1,2)% Costi operativi (301.712) (307.120) 5.408 (1,8)% EBITDA 198.708 199.347 (639) (0,3)% EBITDA margin 36% 35% 1% 2,1% Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA¹⁾ (2.979) (1.572) (1.407) 89,5% EBITDA esclusi elementi non ricorrenti 201.687 200.919 768 0,4% EBITDA margin esclusi elementi non ricorrenti 36% 35% 1% 2,9% EBT 62.829 48.289 14.540 30,1% EBT margin 11% 8% 3% 33,3% Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo 16.502 23.744 (7.242) (30,5)% Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo esclusi gli elementi non ricorrenti 50.563 50.721 (158) (0,3)% (€/000)
1 Gli elementi non ricorrenti nei Costi operativi includono prevalentemente oneri legati a consulenze su progetti legati allo sviluppo del business
| Principali dati patrimoniali consolidati | 31/12/2022 | 31/12/2021 | Variazione € | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| Cassa e titoli liquidabili | 134.264 | 166.668 | (32.404) | (19,4%) |
| Attività immateriali | 526.888 | 545.225 | (18.337) | (3,4%) |
| Attività finanziarie | 57.984 | 61.961 | (3.977) | (6,4%) |
| Crediti commerciali | 200.143 | 206.326 | (6.183) | (3,0%) |
| Attività fiscali | 118.226 | 152.996 | (34.770) | (22,7%) |
| Passività finanziarie | 684.984 | 644.476 | 40.508 | 6,3% |
| Debiti commerciali | 70.381 | 73.710 | (3.329) | (4,5%) |
| Passività fiscali | 67.797 | 113.060 | (45.263) | (40,0%) |
| Altre passività | 75.754 | 104.888 | (29.134) | (27,8%) |
| Fondi rischi e oneri | 37.655 | 44.235 | (6.580) | (14,9%) |
| Patrimonio netto del Gruppo | 136.559 | 156.645 | (20.086) | (12,8%) |
Per facilitare la comprensione dell'andamento economico e finanziario, si riassumono nella tabella che segue gli indicatori alternativi di performance ("Indicatori Alternativi di Performance" o "KPI") selezionati dal Gruppo.
| KPIs | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Gross Book Value (EoP) Gruppo | 120.478.346 | 149.486.889 |
| Incassi di periodo - Gruppo | 5.494.503 | 5.743.101 |
| Incassi LTM / GBV EoP Stock - Gruppo | 4,1% | 4,3% |
| Gross Book Value (EoP) Italia | 72.031.038 | 75.965.150 |
| Incassi di periodo - Italia | 1.707.403 | 1.698.356 |
| Incassi LTM / GBV EoP Stock - Italia | 2,5% | 2,4% |
| Gross Book Value (EoP) Iberia | 11.650.908 | 41.523.359 |
| Incassi di periodo - Iberia | 1.965.314 | 2.726.453 |
| Incassi LTM / GBV EoP Stock - Iberia | 9,2% | 6,6% |
| Gross Book Value (EoP) Regione Ellenica | 36.796.401 | 31.998.380 |
| Incassi di periodo - Regione Ellenica | 1.821.787 | 1.318.292 |
| Incassi LTM / GBV EoP Stock - Regione Ellenica | 6,1% | 6,0% |
| Staff FTE / Totale FTE Gruppo | 45,0% | 44,5% |
| EBITDA | 198.708 | 199.347 |
| Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA | (2.979) | (1.572) |
| EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti | 201.687 | 200.919 |
| EBITDA margin | 35,6% | 34,9% |
| EBITDA margin esclusi gli elementi non ricorrenti | 36,1% | 35,1% |
| Risultato del periodo attribuibile agli azionisti della Capogruppo | 16.502 | 23.744 |
| Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo |
(34.061) | (26.977) |
| Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo esclusi gli ele menti non ricorrenti |
50.563 | 50.721 |
| Utile per azione (Euro) | 0,21 | 0,30 |
| Utile per azione esclusi gli elementi non ricorrenti (Euro) | 0,64 | 0,64 |
| Capex | 30.833 | 29.640 |
| EBITDA - Capex | 167.875 | 169.707 |
| Capitale Circolante Netto | 129.762 | 132.616 |
| Posizione Finanziaria Netta di cassa/(debito) | (429.859) | (401.791) |
| Leverage (Debito netto / EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti LTM) | 2,1x | 2,0x |

Gross Book Value EoP: indica il valore contabile dei crediti affidati in gestione alla fine del periodo di riferimento per l'intero perimetro di Gruppo, al lordo delle rettifiche di valore dovute all'attesa di perdite su tali crediti.
Incassi di periodo: utilizzati per il calcolo delle commissioni ai fini della determinazione dei ricavi dall'attività di servicing, consentono di illustrare la capacità di estrarre valore dal portafoglio in gestione.
Incassi LTM/GBV (Gross Book Value) EoP Stock: rapporto tra il totale degli incassi LTM lordi riferiti al portafoglio di Stock esistente all'inizio dell'esercizio di riferimento e il GBV di fine periodo del relativo portafoglio di Stock gestito.
Staff FTE/Totale FTE Gruppo: rapporto tra il numero di dipendenti che svolgono attività di supporto e il numero di dipendenti totali del Gruppo full-time. L'indicatore consente di illustrare l'efficienza della struttura operativa e il focus relativo della stessa sulle attività di gestione.
EBITDA e Risultato del periodo attribuibile agli azionisti della Capogruppo: congiuntamente ad altri indicatori di redditività relativa, consentono di illustrare le variazioni della performance operativa e forniscono utili informazioni in merito alla performance economica del Gruppo. Si tratta di dati calcolati a consuntivo del periodo.
Elementi non ricorrenti: partite relative a operazioni straordinarie quali ristrutturazioni aziendali, acquisizioni o cessioni di aziende, avvio di nuove attività o ingresso in nuovi mercati.
EBITDA e Risultato del periodo attribuibile agli azionisti della Capogruppo esclusi gli elementi non ricorrenti: sono definiti come l'EBITDA e il Risultato del periodo riconducibili alla sola gestione caratteristica, escludendo quindi tutte le partite relative a operazioni straordinarie quali ristrutturazioni aziendali, acquisizioni o cessioni di aziende, avvio di nuove attività o ingresso in nuovi mercati.
EBITDA Margin: ottenuti dividendo l'EBITDA per i Ricavi lordi (Gross Revenues).
EBITDA Margin esclusi gli elementi non ricorrenti: ottenuti dividendo l'EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti per i Ricavi lordi (Gross Revenues).
Utile per azione: calcolato come rapporto tra il risultato netto del periodo e il numero di azioni in circolazione alla fine del periodo di riferimento.
Utile per azione esclusi gli elementi non ricorrenti: è il medesimo calcolo dell'utile per azione, ma il numeratore differisce per il risultato netto del periodo esclusi gli elementi non ricorrenti al netto del relativo impatto fiscale.
Capex: investimenti in attività materiali e immateriali.
EBITDA – Capex: è l'EBITDA al netto di investimenti in attività materiali e immateriali, congiuntamente ad altri indicatori di redditività relativa, consente di illustrare i cambiamenti delle performance operative e fornisce una indicazione in merito alla capacità del Gruppo di generare cassa.
Capitale Circolante Netto: è rappresentato dai crediti per corrispettivi fatturati ed in maturazione al netto dei debiti verso i fornitori per fatture di acquisto contabilizzate e in maturazione nel periodo.
Posizione Finanziaria Netta: è costituita dalla cassa e dalla liquidità disponibile nonché da titoli altamente liquidabili, al netto di debiti verso banche e delle obbligazioni emesse.
Leverage: è costituito dal rapporto tra la Posizione Finanziaria Netta e l'EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti degli ultimi dodici mesi (eventualmente aggiustato pro-forma per tener conto di operazioni rilevanti a partire dall'inizio dell'esercizio di riferimento). Esso rappresenta un indicatore sul livello di indebitamento del Gruppo.

Nelle pagine seguenti vengono riportati i risultati economici gestionali dell'esercizio, corredati da approfondimenti riguardo all'andamento del portafoglio gestito.
Al termine della presente Relazione sulla Gestione del Gruppo, viene inserito uno schema di raccordo tra lo schema economico gestionale di seguito riportato e il prospetto di conto economico esposto nella sezione dei prospetti contabili consolidati.


| Conto Economico gestionale | 31/12/2022 | 31/12/2021 | Variazione € | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| Ricavi di Servicing: | 510.164 | 528.626 | (18.462) | (3,5)% |
| di cui: Ricavi NPE | 433.538 | 446.097 | (12.559) | (2,8)% |
| di cui: Ricavi REO | 76.626 | 82.529 | (5.903) | (7,2)% |
| Ricavi da co-investimento | 1.507 | 8.846 | (7.339) | (83,0)% |
| Ricavi da prodotti ancillari e altre attività minori | 46.578 | 34.579 | 11.999 | 34,7% |
| Ricavi lordi | 558.249 | 572.051 | (13.802) | (2,4)% |
| Commissioni passive NPE | (20.913) | (29.998) | 9.085 | (30,3)% |
| Commissioni passive REO | (22.631) | (24.217) | 1.586 | (6,6)% |
| Commissioni passive Ancillari | (14.285) | (11.369) | (2.916) | 25,7% |
| Ricavi netti | 500.420 | 506.467 | (6.047) | (1,2)% |
| Spese per il personale | (212.395) | (215.851) | 3.456 | (1,6)% |
| Spese amministrative | (89.317) | (91.269) | 1.952 | (2,1)% |
| Totale di cui IT | (33.034) | (30.183) | (2.851) | 9,5% |
| Totale di cui Real Estate | (5.586) | (6.159) | 573 | (9,3)% |
| Totale di cui SG&A | (50.697) | (54.927) | 4.230 | (7,7)% |
| Totale costi operativi | (301.712) | (307.120) | 5.408 | (1,8)% |
| EBITDA | 198.708 | 199.347 | (639) | (0,3)% |
| EBITDA margin | 36% | 35% | 1% | 2,1% |
| Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA¹⁾ | (2.979) | (1.572) | (1.407) | 89,5% |
| EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti | 201.687 | 200.919 | 768 | 0,4% |
| EBITDA margin esclusi gli elementi non ricorrenti | 36,1% | 35,1% | 1,0% | 2,9% |
| Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali | (71.021) | (94.371) | 23.350 | (24,7)% |
| Accantonamenti netti | (13.963) | (25.547) | 11.584 | (45,3)% |
| Saldo rettifiche/riprese di valore | 493 | 545 | (52) | (9,5)% |
| Utile/perdita da partecipazioni | - | 83 | (83) | (100,0)% |
| EBIT | 114.217 | 80.057 | 34.160 | 42,7% |
| Risultato netto di attività e passività finanziarie valutate al fair value |
(22.520) | 1.071 | (23.591) | n.s. |
| Interessi e commissioni derivanti da attività finanziaria |
(28.868) | (32.839) | 3.971 | (12,1)% |
| EBT | 62.829 | 48.289 | 14.540 | 30,1% |
| Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBT²⁾ | (35.901) | (33.350) | (2.551) | 7,7% |
| EBT esclusi gli elementi non ricorrenti | 98.730 | 81.639 | 17.091 | 20,9% |
| Imposte sul reddito | (36.354) | (15.116) | (21.238) | 140,5% |
| Risultato del periodo | 26.475 | 33.173 | (6.698) | (20,2)% |
| Risultato del periodo attribuibile ai Terzi | (9.973) | (9.429) | (544) | 5,8% |
| Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo |
16.502 | 23.744 | (7.242) | (30,5)% |
| Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del periodo | (35.494) | (29.481) | (6.013) | 20,4% |
| Di cui Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del periodo attribuibile ai Terzi |
(1.433) | (2.504) | 1.071 | (42,8)% |
| Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo esclusi gli elementi non ricorrenti |
50.563 | 50.721 | (158) | (0,3)% |
| Risultato del periodo attribuibile ai Terzi esclusi gli elementi non ricorrenti |
11.406 | 11.933 | (527) | (4,4)% |
| Utile per azione (in euro) | 0,21 | 0,30 | (0,09) | (30,4)% |
| Utile per azione esclusi gli elementi non ricorrenti (in euro) | 0,64 | 0,64 | - | (0,2)% |
Gli elementi non ricorrenti nei Costi operativi includono prevalentemente oneri legati a consulenze su progetti legati allo sviluppo del business 1
Gli elementi non ricorrenti inclusi sotto l'EBITDA si riferiscono prevalentemente a (i) un maggior valore dell'Earn-out relativo all'acquisto di doValue Greece, (ii) piani di incentivi all'esodo, (iii) oneri per arbitrato in atto, (iv) rimborsi assicurativi, con (v) relativo effetto imposte 2

Al 31 dicembre 2022 il Portafoglio Gestito dal Gruppo (GBV) nei 5 mercati di riferimento di Italia, Spagna, Portogallo, Grecia e Cipro è pari a €120,5 miliardi, con un decremento pari a circa il 19% rispetto al dato al 31 dicembre 2021 di €149,5 miliardi dovuto in larga parte all'off-boarding del portafoglio Sareb in Spagna per circa €21 miliardi, nonché alle cessioni effettuate da banche mandanti pari a circa €7 miliardi. Escludendo il portafoglio Sareb, il calo del GBV sarebbe stato del 5,1%.
I nuovi flussi, pari a circa €13 miliardi, pur se in linea con le aspettative, hanno solo in parte mitigato tali effetti.
Il grafico seguente mostra la distribuzione geografica del GBV: in particolare per ciascun Paese è evidenziata la quota gestita al 31 dicembre 2022.

L'evoluzione del Portafoglio Gestito che include solo portafogli on-boarded, nel corso del 2022 è stata caratterizzata da contratti relativi a nuovi clienti per complessivi €9,2 miliardi di cui circa €7,3 miliardi nella Regione Ellenica, circa €0,3 miliardi nella Regione Iberica oltre ad ulteriori €1,6 miliardi essenzialmente riferibili a due cartolarizzazioni GACS in Italia.
Oltre i su citati flussi, si aggiungono ulteriori €3,8 miliardi rivenienti da clienti esistenti onboarded tramite contratti flusso.
Con riferimento al decremento del GBV, nel periodo si registrano cessioni per complessivi €7,1 miliardi e write-off per complessivi €8,7 miliardi.


Il Portafoglio Gestito è da considerarsi in ulteriore incremento rispetto a quanto già sopra descritto, per effetto di nuovi mandati aggiudicati e attualmente in fase di on-boarding, per un totale di circa €4,5 miliardi.

Gli incassi di Gruppo durante il periodo in esame ammontano a €5,5 miliardi, in calo di circa il 4% rispetto allo stesso dato del precedente esercizio (€5,7 miliardi) per motivi ascrivibili sostanzialmente all'uscita del portafoglio Sareb in Spagna. La ripartizione geografica degli incassi è la seguente: €1,7 miliardi in Italia, €2,0 miliardi in Iberia e €1,8 miliardi nella Regione Ellenica. Isolando l'effetto legato all'uscita del portafoglio Sareb, il dato di periodo ammonterebbe a €4,7 miliardi che si andrebbe a comparare con €4,4 miliardi del 2021. In questo caso l'aumento degli incassi sarebbe di circa €0,3 miliardi che corrisponde ad un miglioramento del 6% della performance.

Il 2022 è stato un anno trascorso in un contesto internazionale influenzato soprattutto dai riflessi legati alla crisi politica internazionale sfociata, nel mese di febbraio, nell'inizio delle ostilità in territorio ucraino. Oltre a ciò è necessario segnalare che il quadro macroeconomico europeo è andato progressivamente deteriorandosi in virtù della spirale inflazionistica in atto che ha rallentato la ripresa economica generale. Il settore di riferimento ha risentito in maniera inequivocabile del contesto sebbene non abbia ancora visto gli effetti del post-pandemia e della crisi recente in termini di generazione di nuovi NPL. Tuttavia, recenti studi3 hanno affermato come le masse di NPL nel settore domestico siano viste in crescita nel corso del 2023. Dopo circa 10 anni i crediti deteriorati tornano ad aumentare; sebbene ancora non ai livelli del 2012 (tasso di deterioramento pari al 7,5%). L'inversione di tendenza dopo un ciclo decennale rimane comunque un dato significativo. Dall'attuale tasso di default del 2,3%, è previsto in crescita al 3,8% nel 2023 eguagliando quindi il tasso del lontano 2017, pur tuttavia in un contesto in cui il mercato del credito è molto più preparato ora rispetto ad allora ed i bilanci delle banche italiane siano attualmente più solidi.
In questo complesso framework il Gruppo doValue ha fatto registrare ricavi lordi pari a €558,2 milioni, con una leggera diminuzione pari al 2% rispetto a €572,1 milioni del 2021 (o in crescita dell'1,5% escludendo Sareb). A livello geografico si evidenzia un maggior contributo delle Regioni Italia ed Ellenica che hanno più che compensato la diminuzione registrata in Iberia soprattutto legata all'uscita del portafoglio Sareb.
I ricavi di Servicing di asset NPE e REO, pari ad €510,2 milioni (€528,6 milioni nel 2021), evidenziano un decremento pari a circa il 3%. A livello di analisi per prodotto, i ricavi da NPE si attestano a €433,5 milioni (€446,1 milioni nel 2021) con un decremento, quindi, pari a circa il 3%; mentre i ricavi da REO si attestano a €76,6 milioni e, se comparati a €82,5 milioni del precedente esercizio, registrano un decremento del 7%. Tali dinamiche, come detto, sono influenzate dal parziale apporto nell'esercizio del portafoglio Sareb che è stato oggetto di off-boarding tra luglio e ottobre del 2022. In questa sede è importante sottolineare che andando a paragonare i ricavi di Servicing escludendo il portafoglio Sareb l'indicatore si attesterebbe a €461,3 milioni contro €458,5 milioni del 2021, con una crescita anno su anno pari a circa l'1%.
I ricavi da co-investimento includono l'apporto di €1,5 milioni (€8,8 milioni nel 2021) legati a proventi derivanti dai titoli ABS delle due cartolarizzazioni Romeo SPV e Mercuzio Securitisation di cui doValue detiene il 5%. E' importante segnalare che nel periodo comparativo erano state registrate plusvalenze da realizzo legate alla cartolarizzazione Relais (€4,0 milioni) le cui notes mezzanine e junior erano state acquistate negli ultimi giorni del 2020 e rivendute nella prima metà di febbraio 2021, nonché alla cartolarizzazione greca Mexico (€4,6 milioni) le cui notes subordinate erano state sottoscritte nel quarto trimestre 2021 per il 95% con contestuale rivendita a terzo investitore per il 90%.
Il contributo dei ricavi da prodotti ancillari e altre attività minori risulta invece più significativo, pari a €46,6 milioni, in crescita rispetto ai €34,6 milioni del 2021 e trova origine principalmente da proventi per servizi di elaborazione e fornitura di dati ed altri servizi strettamente connessi alle citate attività di servicing, come due diligence, master e structuring services e servizi legali, nonché a servizi offerti in ambito Rental, Real Estate Development e da attività diversificate in ambito Advisory e Portfolio Management.
Questi ricavi rappresentano l'8% del totale dei ricavi lordi dell'esercizio mentre nel 2021 la loro incidenza si attestava a circa il 6%.
3 Fonte ABI - Cerved

| 31/12/2022 | 31/12/2021 | Variazione € | Variazione % | |
|---|---|---|---|---|
| Ricavi NPE | 433.538 | 446.097 | (12.559) | (2,8)% |
| Ricavi REO | 76.626 | 82.529 | (5.903) | (7,2)% |
| Ricavi da co-investimento | 1.507 | 8.846 | (7.339) | (83,0)% |
| Ricavi da prodotti ancillari e altre attività minori | 46.578 | 34.579 | 11.999 | 34,7% |
| Ricavi lordi | 558.249 | 572.051 | (13.802) | (2,4)% |
| Commissioni passive NPE | (20.913) | (29.998) | 9.085 | (30,3)% |
| Commissioni passive REO | (22.631) | (24.217) | 1.586 | (6,6)% |
| Commissioni passive Ancillari | (14.285) | (11.369) | (2.916) | 25,7% |
| Ricavi netti | 500.420 | 506.467 | (6.047) | (1,2)% |
I ricavi netti, pari a €500,4 milioni, risultano in diminuzione dell'1% circa rispetto ai €506,5 milioni del precedente esercizio.
Le commissioni passive NPE registrano una forte contrazione pari al 30% e si attestano a €20,9 milioni (€30,0 milioni nel 2021) evidenziando una diminuzione su tutti i perimetri di pertinenza, come risultante dei minori incassi effettuati tramite rete esterna.
Le commissioni passive REO sono in diminuzione e pari a €22,6 milioni (€24,2 milioni nel 2021), legate alla combinazione di due effetti contrari: la diminuzione del portafoglio gestito in Spagna e l'aumento del fatturato in Grecia grazie alle maggiori attività svolte dalla controllata doValue Greece Real Estate.
Le commissioni passive Ancillari si attestano a €14,3 milioni rispetto a €11,4 milioni del 2021 con un incremento pari al 26%, meno che proporzionale rispetto all'aumento dei relativi ricavi, evidenziando quindi una maggior marginalità globale.
I costi operativi ammontano a €301,7 milioni, che si confrontano con €307,1 milioni del 2021. L'incidenza sui ricavi lordi si attesta al 54% in linea con il dato del 2021. Tale risultato risulta ancora più apprezzabile se si tiene conto della riorganizzazione in corso nella Regione Iberia.
Per quanto riguarda le spese amministrative, queste si attestano a €89,3 milioni (contro €91,3 milioni del 2021). La diminuzione globale pari a circa il 2% si riscontra essenzialmente sul perimetro domestico dove si registra una diminuzione sia in valore assoluto (-€1,5 milioni) che in valore relativo sui ricavi (al 17% dal 19%), mentre sia sul perimetro ellenico che su quello iberico non si registrano variazioni significative.
Le spese per il personale si attestano a €212,4 milioni registrando quindi una diminuzione del 2% rispetto a €215,9 milioni dell'esercizio precedente. Nel corso del 2022 è proseguito il programma di efficientamento del personale dipendente previsto nel Business Plan approvato. Si sottolinea come l'incidenza dei costi del personale sul totale ricavi lordi sia sostanzialmente stabile al 38%.
| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 | Variazione € | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| Spese per il personale | (212.395) | (215.851) | 3.456 | (1,6)% |
| Spese amministrative | (89.317) | (91.269) | 1.952 | (2,1)% |
| di cui: IT | (33.034) | (30.183) | (2.851) | 9,5% |
| di cui: Real Estate | (5.586) | (6.159) | 573 | (9,3)% |
| di cui: SG&A | (50.697) | (54.927) | 4.230 | (7,7)% |
| Totale costi operativi | (301.712) | (307.120) | 5.408 | (1,8)% |
| EBITDA | 198.708 | 199.347 | (639) | (0,3)% |
| di cui: Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA | (2.979) | (1.572) | (1.407) | 89,5% |
| di cui: EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti | 201.687 | 200.919 | 768 | 0,4% |
Di seguito viene esposta la tabella del numero di FTEs (Full Time Equivalents) per area geografica.
| FTEs PER AREA GEOGRAFICA | 31/12/2022 | 31/12/2021 | Variazione € | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| Italia | 986 | 994 | (8) | (0,8)% |
| Iberia | 677 | 807 | (130) | (16,1)% |
| Regione Ellenica | 1.531 | 1.296 | 235 | 18,1% |
| Totale | 3.194 | 3.097 | 97 | 3,1% |
In continuità con i precedenti periodi di rendicontazione, tra i costi operativi dell'esercizio sono stati individuati alcuni elementi non ricorrenti ("Non Recurring Items" o "NRIs") che vengono evidenziati a rettifica dell'indicatore EBITDA per favorire il confronto tra periodi e l'individuazione della profittabilità strutturale del Gruppo.
Tali elementi non ricorrenti ammontano a €3,0 milioni (pari a €1,6 milioni nel 2021) e si riferiscono principalmente ad oneri legati a consulenze connesse ad operazioni straordinarie mirate allo sviluppo del business.
L'EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti si attesta a €201,7 milioni (€200,9 milioni a dicembre 2021) con un margine del 36% sui ricavi lordi, in leggero aumento rispetto al 35% fatto registrare nel periodo di raffronto. A parità di perimetro, escludendo quindi gli effetti del portafoglio Sareb, l'EBITDA esclusi gli oneri non ricorrenti si attesterebbe a €196,0 milioni contro €175,8 milioni del 2021. In questo caso sarebbe apprezzabile la miglior performance dell'anno con un aumento pari a circa €20,2 milioni equivalenti all'11,5%.
Includendo gli oneri non ricorrenti, l'EBITDA è pari a €198,7 milioni, sostanzialmente in linea rispetto a €199,3 milioni consuntivati nel corso del 2021.
L'EBIT del Gruppo si attesta a €114,2 milioni che si raffronta con €80,1 milioni del periodo comparativo.
L'EBT è pari a €62,8 milioni contro €48,3 milioni fatto registrare nell'esercizio precedente. In tale posta sono ricompresi i costi finanziari legati alle due emissioni obbligazionarie, il delta fair value relativo alle notes delle cartolarizzazioni Cairo, dei titoli Romeo e Mercuzio SPV, l'accantonamento legato all'Earn-out rilevato sulla controllata greca doValue Greece ed altre poste minori legate alla contabilizzazione secondo il principio contabile IFRS 16.

| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 | Variazione € | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| EBITDA | 198.708 | 199.347 | (639) | (0,3)% |
| Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali |
(71.021) | (94.371) | 23.350 | (24,7)% |
| Accantonamenti netti | (13.963) | (25.547) | 11.584 | (45,3)% |
| Saldo rettifiche/riprese di valore | 493 | 545 | (52) | (9,5)% |
| Utile/perdita da partecipazioni | - | 83 | (83) | (100,0)% |
| EBIT | 114.217 | 80.057 | 34.160 | 42,7% |
| Risultato netto di attività e passività finanziarie valutate al fair value |
(22.520) | 1.071 | (23.591) | n.s. |
| Interessi e commissioni derivanti da attività finanziaria |
(28.868) | (32.839) | 3.971 | (12,1)% |
| EBT | 62.829 | 48.289 | 14.540 | 30,1% |
Oltre agli elementi non ricorrenti all'interno dell'EBITDA (€3,0 milioni), l'EBT include ulteriori poste non ricorrenti per complessivi €32,9 milioni, riferibili a costi per l'incentivo all'esodo che hanno interessato tutte le Regioni (in particolar modo in Spagna legate all'uscita del portafoglio Sareb), e partite legate a un arbitrato in atto per il claim fiscale in Spagna, all'accantonamento dell'Earn-out sulla controllata greca doValue Greece nonché a proventi per rimborsi assicurativi.
Le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali ammontano a €71,0 milioni rispetto a €94,4 milioni fatti registrare nel precedente esercizio.
La voce include principalmente l'ammortamento dei contratti di servicing del perimetro doValue Spain e doValue Greece per un totale di €40,0 milioni e che sono classificati nello stato patrimoniale come attività immateriali.
Il saldo della voce include inoltre la quota degli ammortamenti sui diritti d'uso che derivano dalla contabilizzazione dei contratti di locazione ai sensi del principio IFRS 16 per un totale di €13,1 milioni. Il resto degli ammortamenti si riferisce prevalentemente a licenze software per investimenti tecnologici effettuati dal Gruppo nel periodo e finalizzati al miglioramento della piattaforma IT. La variazione rispetto al precedente esercizio è riconducibile essenzialmente ai minori ammortamenti legati ai contratti di servicing che nel 2021 annoveravano Sareb (totalmente ammortizzato nel corso del primo semestre 2022).
Gli accantonamenti netti risultano pari a €14,0 milioni, rispetto a €25,5 milioni consuntivati nel 2021 e sono legati essenzialmente ad accantonamenti per incentivi all'esodo nonché ad un accantonamento prudenziale su arbitrati in corso.
Gli interessi e commissioni derivanti da attività finanziaria ammontano a €28,9 milioni in diminuzione rispetto a €32,8 milioni del 2021 quando furono contabilizzati effetti economici pari a €4,6 milioni della chiusura della linea di finanziamento sostituita dalla seconda emissione obbligazionaria. La posta in esame riflette quindi principalmente il costo connesso all'onerosità delle due emissioni obbligazionarie a servizio del processo di acquisizioni effettuate in Spagna e in Grecia come attuazione della strategia di internazionalizzazione del Gruppo, nonché il costo dell'utilizzo temporaneo di revolving facility da parte della controllata prima spagnola e successivamente greca. Si segnala che alla data del 31 dicembre 2022 entrambe le linee revolving facility risultano essere totalmente rimborsate.
| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 | Variazione € | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| EBT | 62.829 | 48.289 | 14.540 | 30,1% |
| Imposte sul reddito | (36.354) | (15.116) | (21.238) | 140,5% |
| Risultato di periodo | 26.475 | 33.173 | (6.698) | (20,2)% |
| Risultato del periodo attribuibile ai Terzi | (9.973) | (9.429) | (544) | 5,8% |
| Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo |
16.502 | 23.744 | (7.242) | (30,5)% |
| Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del periodo |
(35.494) | (29.481) | (6.013) | 20,4% |
| Di cui Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del periodo attribuibile ai Terzi |
(1.433) | (2.504) | 1.071 | (42,8)% |
| Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti del la Capogruppo esclusi gli elementi non ricorrenti |
50.563 | 50.721 | (158) | (0,3)% |
| Utile per azione (in Euro) | 0,21 | 0,30 | (0,09) | (30,4)% |
| Utile per azione esclusi gli elementi non ricorrenti (in Euro) |
0,64 | 0,64 | - | (0,2)% |
Le imposte sul reddito del periodo risultano pari a €36,4 milioni contro €15,1 milioni del 2021, in virtù del maggior valore del risultato ante imposte e dell'effetto negativo della variazione delle imposte anticipate e differite prevalentemente riferibile alla Regione Iberia.
Il risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo esclusi gli elementi non ricorrenti risulta pari a €50,6 milioni, rispetto a €50,7 milioni del 2021. Includendo gli elementi non ricorrenti, il risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo è pari a €16,5 milioni, rispetto a €23,7 milioni dell'esercizio precedente.

L'espansione internazionale di doValue nell'ampio mercato del Sud Europa con l'acquisizione dapprima di doValue Spain, e successivamente di doValue Greece, ha portato il Management a ritenere opportuno valutare e analizzare il proprio business con una segmentazione di tipo geografico.
Questa classificazione è legata a fattori specifici delle entità incluse in ciascuna categoria e alla tipologia di mercato. Le regioni geografiche così individuate sono: Italia, Regione Ellenica e Iberia.
Sulla base di questi criteri, nella seguente tabella sono riportati i ricavi e l'EBITDA (esclusi gli elementi non ricorrenti) di periodo dei segmenti di business indicati.
I ricavi lordi registrati nel 2022 ammontano a €558,2 milioni (€572,1 milioni nel 2021) ed un EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti pari a €201,7 milioni (€200,9 milioni nel 2021). Il segmento Italia contribuisce per il 33% ai ricavi lordi del Gruppo, il segmento Regione Ellenica contribuisce per il 45%, mentre il segmento Iberia con il 22%.
L'EBITDA Margin esclusi gli elementi non ricorrenti sui segmenti Italia e Iberia risulta rispettivamente pari al 26% e al 4%, inferiori quindi rispetto alla Regione Ellenica che registra un risultato pari al 59%.
| Esercizio 2022 | |||
|---|---|---|---|
| Italia | Regione Ellenica | Iberia | Totale |
| 145.093 | 249.394 | 115.677 | 510.164 |
| 145.094 | 229.892 | 58.552 | 433.538 |
| (1) | 19.502 | 57.125 | 76.626 |
| 1.507 | - | - | 1.507 |
| 35.910 | 3.854 | 6.814 | 46.578 |
| 182.510 | 253.248 | 122.491 | 558.249 |
| (7.673) | (4.428) | (8.812) | (20.913) |
| - | (3.819) | (18.812) | (22.631) |
| (12.816) | - | (1.469) | (14.285) |
| 162.021 | 245.001 | 93.398 | 500.420 |
| (84.610) | (73.073) | (54.712) | (212.395) |
| (29.333) | (22.745) | (34.260) | (86.338) |
| (14.955) | (8.756) | (9.323) | (33.034) |
| (1.594) | (2.689) | (1.303) | (5.586) |
| (12.784) | (11.300) | (23.634) | (47.718) |
| (113.943) | (95.818) | (88.972) | (298.733) |
| 48.078 | 149.183 | 4.426 | 201.687 |
| 26,3% | 58,9% | 3,6% | 36,1% |
| 23,8% | 74,0% | 2,2% | 100,0% |

| (€/000) | Esercizio 2022 vs 2021 | |||
|---|---|---|---|---|
| Conto Economico Gestionale (esclusi gli elementi non ricorrenti) |
Italia | Regione Ellenica | Iberia | Totale |
| Ricavi di Servicing | ||||
| Esercizio 2022 | 145.093 | 249.394 | 115.677 | 510.164 |
| Esercizio 2021 | 146.675 | 217.134 | 164.817 | 528.626 |
| Variazione | (1.582) | 32.260 | (49.140) | (18.462) |
| Ricavi da co-investimento, prodotti ancillari e altre attività minori |
||||
| Esercizio 2022 | 37.417 | 3.854 | 6.814 | 48.085 |
| Esercizio 2021 | 33.330 | 1.285 | 8.810 | 43.425 |
| Variazione | 4.087 | 2.569 | (1.996) | 4.660 |
| Commissioni passive | ||||
| Esercizio 2022 | (20.489) | (8.247) | (29.093) | (57.829) |
| Esercizio 2021 | (19.706) | (7.991) | (37.887) | (65.584) |
| Variazione | (783) | (256) | 8.794 | 7.755 |
| Spese per il personale | ||||
| Esercizio 2022 | (84.610) | (73.073) | (54.712) | (212.395) |
| Esercizio 2021 | (87.859) | (68.454) | (59.538) | (215.851) |
| Variazione | 3.249 | (4.619) | 4.826 | 3.456 |
| Spese amministrative | ||||
| Esercizio 2022 | (29.333) | (22.745) | (34.260) | (86.338) |
| Esercizio 2021 | (32.506) | (22.359) | (34.832) | (89.697) |
| Variazione | 3.173 | (386) | 572 | 3.359 |
| EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti | ||||
| Esercizio 2022 | 48.078 | 149.183 | 4.426 | 201.687 |
| Esercizio 2021 | 39.934 | 119.616 | 41.369 | 200.919 |
| Variazione | 8.144 | 29.567 | (36.943) | 768 |
| EBITDA margin esclusi gli elementi non ricorrenti | ||||
| Esercizio 2022 | 26,3% | 58,9% | 3,6% | 36,1% |
| Esercizio 2021 | 22,2% | 54,8% | 23,8% | 35,1% |
| Variazione | 4p.p. | 4p.p. | (20)p.p. | 1p.p. |


I valori patrimoniali sono stati riclassificati sotto un profilo gestionale, in coerenza con la rappresentazione del conto economico riclassificato e con la posizione finanziaria netta del Gruppo.
Al termine della presente Relazione sulla gestione del Gruppo, in linea con la medesima modalità espositiva del conto economico, viene inserito uno schema di raccordo tra lo schema patrimoniale gestionale di seguito riportato e il prospetto esposto negli schemi del bilancio consolidato.
| Stato Patrimoniale gestionale | 31/12/2022 | 31/12/2021 | Variazione € | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| Cassa e titoli liquidabili | 134.264 | 166.668 | (32.404) | (19,4)% |
| Attività finanziarie | 57.984 | 61.961 | (3.977) | (6,4)% |
| Attività materiali | 59.191 | 34.204 | 24.987 | 73,1% |
| Attività immateriali | 526.888 | 545.225 | (18.337) | (3,4)% |
| Attività fiscali | 118.226 | 152.996 | (34.770) | (22,7)% |
| Crediti commerciali | 200.143 | 206.326 | (6.183) | (3,0)% |
| Attività in via di dismissione | 13 | 30 | (17) | (56,7)% |
| Altre attività | 29.889 | 17.226 | 12.663 | 73,5% |
| Totale Attivo | 1.126.598 | 1.184.636 | (58.038) | (4,9)% |
| Passività finanziarie: debiti verso banche/ bondholders |
564.123 | 568.459 | (4.336) | (0,8)% |
| Altre passività finanziarie | 120.861 | 76.017 | 44.844 | 59,0% |
| Debiti commerciali | 70.381 | 73.710 | (3.329) | (4,5)% |
| Passività fiscali | 67.797 | 113.060 | (45.263) | (40,0)% |
| Benefici a dipendenti | 9.107 | 10.264 | (1.157) | (11,3)% |
| Fondi rischi e oneri | 37.655 | 44.235 | (6.580) | (14,9)% |
| Altre passività | 75.754 | 104.888 | (29.134) | (27,8)% |
| Totale Passivo | 945.678 | 990.633 | (44.955) | (4,5)% |
| Capitale | 41.280 | 41.280 | - | n.s. |
| Riserve | 83.109 | 96.299 | (13.190) | (13,7)% |
| Azioni proprie | (4.332) | (4.678) | 346 | (7,4)% |
| Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo |
16.502 | 23.744 | (7.242) | (30,5)% |
| Patrimonio Netto attribuibile agli Azionisti della Capogruppo |
136.559 | 156.645 | (20.086) | (12,8)% |
| Totale Passivo e Patrimonio Netto attribuibile agli Azionisti della Capogruppo |
1.082.237 | 1.147.278 | (65.041) | (5,7)% |
| Patrimonio Netto attribuibile a Terzi | 44.361 | 37.358 | 7.003 | 18,8% |
| Totale Passivo e Patrimonio Netto | 1.126.598 | 1.184.636 | (58.038) | (4,9)% |
La voce cassa e titoli liquidabili evidenzia una riduzione di €32,4 milioni rispetto alla fine dell'esercizio precedente, quale frutto della dinamica finanziaria del periodo descritta di seguito nel paragrafo relativo alla Posizione Finanziaria Netta.
Le attività finanziarie evidenziano un saldo pari a €58,0 milioni, in diminuzione di €4,0 milioni rispetto al valore iscritto al 31 dicembre 2021 e pari a €62,0 milioni.
Di seguito si espone la tabella che ne dettaglia la composizione.
(€/000)
| Attività finanziarie | 31/12/2022 | 31/12/2021 | Variazione € | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| Al fair value con impatto a CE | 42.323 | 46.465 | (4.142) | (8,9)% |
| Titoli di debito | 18.145 | 18.881 | (736) | (3,9)% |
| OICR | 23.628 | 25.805 | (2.177) | (8,4)% |
| Titoli di capitale | 197 | 197 | - | n.s. |
| Derivati non di copertura | 353 | 1.582 | (1.229) | (77,7)% |
| Al fair value con impatto a OCI | 10.171 | 9.989 | 182 | 1,8% |
| Titoli di capitale | 10.171 | 9.989 | 182 | 1,8% |
| Al costo ammortizzato | 5.490 | 5.507 | (17) | (0,3)% |
| Crediti verso banche diversi da conti correnti e depositi a vista |
4.433 | 66 | 4.367 | n.s. |
| Crediti verso clientela | 1.057 | 5.441 | (4.384) | (80,6)% |
| Totale | 57.984 | 61.961 | (3.977) | (6,4)% |
La componente delle attività finanziarie "al fair value con impatto a CE" registra una variazione in diminuzione complessiva di €4,1 milioni determinata principalmente da un decremento nella componente dei titoli di debito originato da effetti valutativi (€0,6 milioni), oltre che da una riduzione di €2,2 milioni nelle quote OICR relative al fondo di investimento alternativo mobiliare chiuso riservato Italian Recovery Fund (già Atlante II), la quale è dovuta per €1,5 milioni all'annullamento e distribuzione delle quote e per €0,7 milioni dal relativo differenziale negativo di fair value.
La categoria "al fair value con impatto a OCI", che accoglie investimenti di quote di minoranza nella società fintech brasiliana QueroQuitar S.A. (11,46%) e nella società irlandese proptech BidX1 (17,7%), evidenzia un incremento complessivo di €0,2 milioni riferibile esclusivamente a quest'ultima. In merito a BidX1, nel corso di dicembre 2022 doValue ha esercitato l'opzione di acquisto di ulteriori quote, incrementando così la propria quota partecipativa rispetto al 15,2% del 2021. L'esercizio di tale opzione ha comportato inoltre l'azzeramento del relativo derivato non di copertura, il cui valore residuo al 31 dicembre 2022 (€353 mila) è rappresentativo del valore della residua opzione di acquisto.
La componente di attività finanziarie "al costo ammortizzato" non evidenzia scostamenti degni di nota; la voce include principalmente i crediti verso clientela riconducibili alla società doNext e derivanti dall'impiego delle risorse finanziarie originate da un finanziamento limited recourse destinato ad uno specifico affare e classificato nelle altre passività finanziarie.
Tale finanziamento è stato oggetto di cessione a terzi nel corso del mese di gennaio 2023.

Le attività materiali, pari a €59,2 milioni, evidenziano un incremento di €25,0 milioni rispetto al 31 dicembre 2021 prevalentemente in seguito al rinnovo dei contratti di affitto di alcune sedi in Italia e a Cipro per un totale di €20,1 milioni, nonché a fronte di acquisti dedicati alla nuova infrastruttura tecnologica per €16,9 milioni, compensati da ammortamenti dell'esercizio per €16,6 milioni.
Le attività immateriali passano da €545,2 milioni a €526,9 milioni registrando pertanto una diminuzione pari a €18,3 milioni. Tale differenziale è determinato dall'effetto combinato di riduzioni per €53,6 milioni a fronte di ammortamenti a cui si aggiungono €1,3 milioni di svalutazioni e di aumenti per €30,5 relativi ad acquisti di software (inclusa la parte classificata ad immobilizzazioni in corso e acconti) nonché per €6,1 milioni relativi ad ulteriori costi capitalizzati sul portafoglio Frontier (SLA).
Di seguito la composizione delle Attività immateriali:
| Attività immateriali | 31/12/2022 | 31/12/2021 | Variazione € | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| Software | 44.441 | 26.399 | 18.042 | 68,3% |
| Marchi | 24.581 | 28.506 | (3.925) | (13,8)% |
| Immobilizzazioni in corso e acconti | 10.791 | 12.571 | (1.780) | (14,2)% |
| Avviamento | 236.897 | 236.897 | - | n.s. |
| Altre attività immateriali | 210.178 | 240.852 | (30.674) | (12,7)% |
| Totale | 526.888 | 545.225 | (18.337) | (3,4)% |
(€/000)
In particolare, la quota maggiormente significativa delle attività immateriali deriva dalle ultime due acquisizioni effettuate dal Gruppo, rispettivamente riferibili a doValue Spain e alle sue controllate intervenuta alla fine di giugno 2019 e all'aggregazione aziendale di doValue Greece conclusasi a giugno 2020.
Relativamente al perimetro doValue Spain, il valore netto delle attività immateriali risulta così composto:
Per quanto concerne il perimetro di doValue Greece, le attività immateriali risultano composte da:
RELAZIONE SULLA
GESTIONE DEL GRUPPO
Le attività fiscali di seguito dettagliate evidenziano un saldo di €118,2 milioni al 31 dicembre 2022, rispetto a €153,0 milioni al 31 dicembre 2021. La riduzione di €34,8 milioni è dovuta principalmente a minori crediti IVA e ritenute d'acconto inclusi nella componente "Altri crediti di natura fiscale" (-€22,9 milioni), nonché ai reversal delle imposte anticipate per complessivi -€10,9 milioni.
| Attività fiscali | 31/12/2022 | 31/12/2021 | Variazione € | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| Attività per imposte correnti | 5.407 | 6.392 | (985) | (15,4)% |
| Acconti | 1.006 | 1.118 | (112) | (10,0)% |
| Crediti d'imposta | 4.401 | 6.311 | (1.910) | (30,3)% |
| Passività fiscali | - | (1.037) | 1.037 | (100,0)% |
| Attività per imposte anticipate | 101.758 | 112.640 | (10.882) | (9,7)% |
| Svalutazioni su crediti | 49.391 | 49.370 | 21 | 0,0% |
| Perdite fiscali riportabili in futuro | 19.300 | 17.598 | 1.702 | 9,7% |
| Immobili, impianti e macchinari / attività immateriali |
18.241 | 25.135 | (6.894) | (27,4)% |
| Altre attività / Altre passività | 5.243 | 9.182 | (3.939) | (42,9)% |
| Accantonamenti | 9.583 | 11.355 | (1.772) | (15,6)% |
| Altri crediti di natura fiscale | 11.061 | 33.964 | (22.903) | (67,4)% |
| Totale | 118.226 | 152.996 | (34.770) | (22,7)% |
Di seguito si riporta anche la composizione delle passività fiscali che evidenziano altresì un decremento rispetto ai saldi del 2021. Anche in questo caso la principale riduzione è da riferirsi ad un minor debito compreso nella voce "Altri debiti di natura fiscale", a cui si aggiunge l'effetto della liquidazione di imposte correnti, nonché la riduzione delle passività per imposte differite connesse all'esercizio di Purchase Price Allocation (PPA) di doValue Spain e doValue Greece.
| Passività fiscali | 31/12/2022 | 31/12/2021 | Variazione € | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| Imposte dell'esercizio | 10.478 | 26.553 | (16.075) | (60,5)% |
| Passività per imposte differite | 51.003 | 54.350 | (3.347) | (6,2)% |
| Altri debiti di natura fiscale | 6.316 | 32.157 | (25.841) | (80,4)% |
| Totale | 67.797 | 113.060 | (45.263) | (40,0)% |
Al 31 dicembre 2022 le passività finanziarie – debiti verso banche/bondholders passano da €568,5 milioni a €564,1 milioni, con un decremento di €4,3 milioni dovuto sostanzialmente al rimborso della revolving facility effettuato dalla controllata spagnola doValue Spain (€7,5 milioni), parzialmente compensato dall'incremento legato al costo ammortizzato dei bond. Durante l'esercizio il ricorso a linee di credito esterne da parte delle società del Gruppo è stato sostituito dal più vantaggioso meccanismo di cash-pooling.
Al 31 dicembre 2022 il debito residuo al costo ammortizzato per le due obbligazioni emesse è il seguente:
-bond 2020-2025 di nominale pari a €265,0 milioni, tasso del 5,0%: €263,6 milioni;
-bond 2021-2026 di nominale pari a €300,0 milioni, tasso del 3,4%: €300,4 milioni.
| Altre passività finanziarie | 31/12/2022 | 31/12/2021 | Variazione € | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| Passività per leasing | 49.938 | 26.366 | 23.572 | 89,4% |
| Earn-out | 44.649 | 23.043 | 21.606 | 93,8% |
| Put option su minority | 21.894 | 22.239 | (345) | (1,6)% |
| Altre passività finanziarie | 4.380 | 4.369 | 11 | 0,3% |
| Totale | 120.861 | 76.017 | 44.844 | 59,0% |
Le "Passività per leasing" accolgono l'attualizzazione dei canoni per leasing futuri, in conformità alle previsioni dell'IFRS 16.
La passività per "Earn-out" si riferisce (i) all'operazione in doValue Spain per €17,5 milioni ed è relativa ad una quota del suo prezzo di acquisizione e (ii) all'operazione di acquisto di doValue Greece per €27,1 milioni (€5,7 al 31 dicembre 2021) la quale è legata al conseguimento di taluni target di EBITDA in un orizzonte di dieci anni ed i cui eventuali pagamenti non saranno dovuti prima del 2024. L'aumento di tale componente rispetto all'esercizio precedente è dovuto alla forte performance economica in Grecia nel 2022 che ha portato doValue a riconoscere un valore più elevato di tale passività.
La passività "Put option su minority" è legata all'opzione per l'acquisto di residue quote di minoranze di doValue Spain. L'importo iscritto al 31 dicembre 2022 si riferisce al fair value dell'opzione con scadenza a fine giugno 2023.
Le "Altre passività finanziarie" al 31 dicembre 2022 accolgono l'importo di €4,4 milioni di un finanziamento limited recourse riferito al sopraccitato finanziamento destinato ad uno specifico affare, il quale è stato risolto a gennaio 2023 a seguito della cessione a terzi del relativo credito iscritto tra le attività finanziarie.
I fondi rischi e oneri passano da un saldo di fine 2021 pari a €44,2 milioni a €37,7 milioni al 31 dicembre 2022. La riduzione di €6,6 milioni è riconducibile per €8,6 milioni alla componente "Altri" della sottostante tabella che include un accantonamento emerso con la definizione della PPA connessa all'acquisizione di doValue Greece e determinata in seguito ad una più puntuale interpretazione di alcune clausole previste dal Service Level Agreement siglato tra doValue Greece e Eurobank connesse ad una particolare tipologia di fee (c.d. "Curing Fee") ed in applicazione di quanto disciplinato dal principio contabile IFRS 15 relativamente ai corrispettivi variabili.
| Fondi per rischi e oneri | 31/12/2022 | 31/12/2021 | Variazione € | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| Controversie legali e fiscali | 19.867 | 17.659 | 2.208 | 12,5% |
| Oneri del personale | 535 | 730 | (195) | (26,7)% |
| Altri | 17.253 | 25.846 | (8.593) | (33,3)% |
| Totale | 37.655 | 44.235 | (6.580) | (14,9)% |
RELAZIONE SULLA
GESTIONE DEL GRUPPO
Le altre passività passano da €104,9 milioni a €75,8 milioni con un decremento pari a €29,1 milioni, dovuto all'effetto di diverse componenti, come sintetizzate nella tabella di seguito esposta.
| Altre passività | 31/12/2022 | 31/12/2021 | Variazione € | Variazione % |
|---|---|---|---|---|
| Debiti relativi al personale | 31.495 | 38.314 | (6.819) | (17,8)% |
| Debiti relativi a contratti di servicing | 16.895 | 31.068 | (14.173) | (45,6)% |
| Risconti passivi e altri debiti | 27.364 | 35.506 | (8.142) | (22,9)% |
| Totale | 75.754 | 104.888 | (29.134) | (27,8)% |
La componente dei "Debiti relativi a contratti di servicing" diminuisce di €14,2 milioni a fronte del rilascio per €22,4 milioni della passività nei confronti di Eurobank legata alla "commissione di indennizzo anticipato" connessa alla cartolarizzazione del portafoglio Mexico, a seguito della definizione di un addendum contrattuale tra le parti. Tale decremento è stato parzialmente compensato dall'iscrizione della passività contrattuale legata allo SLA Frontier (€5,8 milioni) nonché dall'iscrizione di €2,0 milioni di debito relativo all'acquisizione di software con contratti a medio-lungo termine.
I "Debiti relativi al personale" presentano una riduzione per €6,8 milioni riconducibile alla liquidazione del sistema incentivante 2021 e degli incentivi all'esodo, mentre la categoria dei "Risconti passivi e altri debiti" decrementa principalmente per il pagamento del debito verso Eurobank iscritto nel 2021 a seguito del ricalcolo del Net Economic Benefit previsto dallo Share Purchase Agreement a titolo di aggiustamento prezzo di acquisizione della controllata doValue Greece.
Il Patrimonio Netto attribuibile agli Azionisti della Capogruppo si attesta a €136,6 milioni, rispetto ai €156,6 milioni del 31 dicembre 2021; l'andamento in riduzione deriva da un minor apporto del risultato economico rispetto al 2021 (-€7,2 milioni) a cui si aggiunge una riduzione delle altre riserve di €12,3 milioni, la cui movimentazione è legata principalmente alla distribuzione di dividendi (-€39,5 milioni) nonché all'allocazione del risultato 2021 conseguito dalle controllate (+24,6 milioni).
| (€/000) Capitale Circolante Netto |
31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Crediti commerciali | 200.143 | 206.326 |
| Debiti commerciali | (70.381) | (73.710) |
| Totale | 129.762 | 132.616 |
Il dato di periodo si attesta a €129,8 milioni rispetto a €132,6 milioni di dicembre 2021. Il valore, parametrato ai ricavi degli ultimi 12 mesi, si attesta quindi al 23%, in linea rispetto a quanto fatto registrare a fine 2021 (23%).

| Posizione Finanziaria Netta | 31/12/2022 | 31/12/2021 | |
|---|---|---|---|
| A | Cassa e disponibilità liquide di conto corrente | 134.264 | 166.668 |
| B | Liquidità (A) | 134.264 | 166.668 |
| C | Debiti bancari correnti | (163) | (7.607) |
| D | Obbligazioni emesse - correnti | (9.740) | (9.993) |
| E | Posizione finanziaria netta corrente (B)+(C )+(D) | 124.361 | 149.068 |
| G | Obbligazioni emesse - non correnti | (554.220) | (550.859) |
| H | Posizione finanziaria netta (E)+(F)+(G) | (429.859) | (401.791) |
La posizione finanziaria netta a fine 2022 si attesta a €429,9 milioni contro €401,8 milioni a fine 2021.
La dinamica di periodo è stata caratterizzata dagli investimenti pianificati per circa €30,8 milioni distribuiti in tutti i Paesi in cui il Gruppo opera (con una forte accelerazione nel quarto trimestre), dalle dinamiche del capitale circolante che hanno dato un impulso alla generazione di cassa del 2022, oltre che dal pagamento di imposte per €44,0 milioni (riferibili in larga parte alla Regione Ellenica oltre che domestica) e di oneri finanziari per €27,1 milioni.
La voce "Cassa e le disponibilità liquide di conto corrente" risulta quindi pari a €134,3 milioni e contro €166,7 milioni di fine 2021, come risultante delle dinamiche sopra esposte. Oltre a ciò, a fine 2022, il Gruppo dispone di €133,5 milioni di linee di credito disponibili, che pertanto portano la liquidità totale (intesa come cassa più linee disponibili) a €267,8 milioni.
La posizione finanziaria netta corrente è positiva per €124,4 milioni (€149,1 milioni a fine 2021 e €118,6 milioni a settembre 2021) a testimonianza di una equilibrata struttura patrimoniale complessiva.
Rispetto alla propria struttura del debito si segnala che saltuariamente, doValue o una sua affiliata, a seconda delle condizioni di mercato e di altri fattori, potrebbe riacquistare o acquisire un interesse nei propri titoli di debito in circolazione, indipendentemente dal fatto che tali titoli siano scambiati o meno al di sopra o al di sotto del loro valore nominale, impiegando la propria liquidità o come scambio con altri titoli o altri corrispettivi, in ogni caso tramite acquisti nel mercato o tramite transazioni negoziate privatamente o altre operazioni.

(€/000)
| Cash Flow gestionale | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| EBITDA | 198.708 | 199.347 |
| Investimenti | (30.833) | (29.640) |
| EBITDA-Capex | 167.875 | 169.707 |
| % di EBITDA | 84% | 85% |
| Aggiustamento accrual per sistema incentivante basato su azioni |
5.557 | 1.027 |
| Variazione del Capitale Circolante Netto (CCN) | 2.854 | (9.285) |
| Variazione di altre attività/passività | (92.688) | (21.340) |
| Cash Flow Operativo | 83.598 | 140.109 |
| Imposte dirette pagate | (44.042) | (12.827) |
| Oneri finanziari | (27.146) | (31.220) |
| Free Cash Flow | 12.410 | 96.062 |
| (Investimenti)/disinvestimenti in attività finanziarie | 3.664 | (26.489) |
| Pagamento del contenzioso fiscale | - | (32.981) |
| Acquisto azioni proprie | - | (4.603) |
| Dividendi liquidati ad azionisti di minoranza | (5.002) | (2.502) |
| Dividendi liquidati agli azionisti del Gruppo | (39.140) | (20.722) |
| Flusso di cassa netto del periodo | (28.068) | 8.765 |
| Posizione finanziaria netta all'inizio del periodo | (401.791) | (410.556) |
| Posizione finanziaria netta alla fine del periodo | (429.859) | (401.791) |
| Variazione della posizione finanziaria netta | (28.068) | 8.765 |
Il Cash Flow Operativo di periodo è risultato positivo per €83,6 milioni (€140,1 milioni a fine 2021). Il dato in esame è la risultante della marginalità espressa nell'esercizio, con EBITDA pari a €198,7 milioni e investimenti pari a €30,8 milioni, corrispondenti a circa il 5% dei Ricavi Lordi, come effetto della messa in atto del programma di trasformazione tecnologica declinato all'interno dell'ultimo Piano Industriale. La cash-conversion rispetto all'EBITDA è pari all'84% (in linea con il precedente esercizio), a testimonianza dell'elevata capacità del Gruppo di convertire in cassa la propria marginalità operativa anche in presenza dei su citati livelli di investimento.
Il trend del capitale circolante netto, come già riportato nell'apposito paragrafo, ha evidenziato una dinamica positiva generando circa €3 milioni di liquidità.
La "Variazione di altre attività/passività" risente del reversal in contropartita dei ricavi relativamente all'anticipo di fees intervenuto lo scorso esercizio a favore della controllata doValue Greece, nonché degli effetti legati alla contabilizzazione degli incentivi all'esodo.
Le imposte liquidate risultano pari a €44,0 milioni e gli oneri finanziari pagati ammontano a €27,1 milioni (€31,2 milioni nel 2021), i quali riflettono il costo medio (a tasso fisso) registrato

a seguito delle emissioni obbligazionarie a supporto del processo di crescita internazionale del Gruppo.
Tali operazioni hanno permesso al Gruppo di sostituire linee di credito con piano di ammortamento prestabilito di quota interessi e quota capitale, con strumenti a rimborso bullet per la quota capitale e a pagamento semestrale delle cedole. Questo ha consentito un maggiore equilibrio delle fonti con relativo allungamento delle scadenze.
Le dinamiche sopra esposte determinano quindi un Free Cash Flow positivo per €12,4 milioni contro i €96,1 milioni del 2021.
La voce "(Investimenti)/disinvestimenti in attività finanziarie" è positiva per €3,7 milioni e include principalmente un incasso delle quote del fondo di investimento alternativo riservato Italian Recovery Fund (nel 2021 erano -€26,5 milioni principalmente derivanti dagli investimenti nelle due cartolarizzazioni greche Mexico e Frontier e dall'investimento nel capitale delle società QueroQuitar e BidX1).
Durante l'esercizio sono stati deliberati in distribuzione agli Azionisti del Gruppo €39,5 milioni di dividendi, dei quali risultano già incassati dai percettori €39,1 milioni (nel 2021 tale esborso era stato pari a €20,7 milioni).
Il flusso di cassa netto del periodo risulta quindi essere negativo per €28,1 milioni, quando nel 2021 il valore risultava positivo per €8,8 milioni.
Pre-dividendi pagati agli azionisti di doValue, flusso di cassa del periodo risulta essere positivo per €11,0 milioni nel 2022 (rispetto a €29,5 milioni nel 2021).


RELAZIONE SULLA
GESTIONE DEL GRUPPO
Da inizio 2022, il Gruppo si è aggiudicato circa €7,4 miliardi di nuovi mandati (parzialmente non ancora on-boarded al 31 dicembre 2022), in particolare €3,0 miliardi in Italia, €3,9 miliardi nella Regione Ellenica e €540 milioni in Spagna.
I nuovi mandati, insieme ai €3,8 miliardi di forward flows ricevuti nel 2022, rappresentano €11,2 miliardi di GBV addizionale.
In aggiunta, tenendo conto dei €450 milioni di Project Virgo e dei €630 milioni di Project Souq in Grecia (cessioni di NPL sul mercato secondario rispettivamente dai portafoglio Frontier e Cairo, dove doValue ha mantenuto il contratto di servicing) il totale GBV aggiudicato nel 2022 è di €12,3 milioni.
Si tratta di un risultato notevole se si considera il rinvio al 2023 del progetto Ariadne (portafoglio GBV da €5,2 miliardi in Grecia).
Al 31 dicembre 2022, il Gross Book Value è pari a €120,5 miliardi, in calo del 19,4% rispetto al livello pari a €149,5 miliardi di fine 2021 (un calo del 5,1% escludendo il portafoglio Sareb da €20,7 miliardi).
Il livello di Gross Book Value di €120,5 miliardi è il risultato di un nuovo GBV on-boarded per €13,0 miliardi, Collection per €5,5 miliardi, write-offs per €8,7 miliardi, cessioni da clienti per €7,1 miliardi (per la maggior parte compensati da indennizzi) e dall'off-boarding del portafoglio NPL di Sareb pari a €20,7 miliardi.
Si ricorda che, al 31 dicembre 2022 circa €4,5 miliardi di nuovi mandati aggiudicati non è stato ancora on-boarded.
In data 25 gennaio 2022, il Consiglio di Amministrazione di doValue ha approvato il Piano Industriale 2022-2024, che è stato presentato al mercato il 26 gennaio 2022 durante il Capital Markets Day della società. Il Piano Industriale 2022-2024 conferma il modello di business efficiente di doValue come operatore di riferimento indipendente e capital light nel settore del credit servicing nel Sud Europa. La visione per "doValue 2024" gravita principalmente attorno alla capacità della Società di guidare l'evoluzione del settore del credit servicing tramite investimenti in tecnologia e tramite la propria abilità nel rafforzare partnership strategiche e di lungo periodo con banche ed investitori in un mercato di riferimento più ampio.
Si menziona che in data 24 febbraio 2022 la Russia ha dato inizio ad una invasione militare del territorio ucraino che ha portato ad un aspro conflitto con la popolazione e l'apparato militare ucraino tuttora in corso. La reazione dei Paesi occidentali, in particolare USA ed Unione Europea è stata quella di attuare varie sanzioni finanziarie ed economiche nei confronti della Russia. Tali sanzioni, insieme ad un maggior rischio geopolitico, hanno causato un aumento considerevole della volatilità nei mercati finanziari. L'esposizione diretta del Gruppo doValue verso la Russia e l'Ucraina è trascurabile.

In data 28 aprile 2022, si è tenuta l'Assemblea Ordinaria degli Azionisti di doValue (l'"Assemblea").
In particolare, l'Assemblea ha:
Nel mese di maggio 2022, doValue ha ricevuto l'ammissione alle negoziazioni delle proprie azioni ordinarie sul segmento Euronext STAR Milan del mercato Euronext Milan.
Già ammesse a negoziazione sull'MTA di Borsa Italiana (ora Euronext Milan) dal 14 luglio 2017, le azioni ordinarie di doValue hanno iniziato a negoziare dal giorno 3 giugno 2022 sul segmento Euronext STAR Milan del mercato Euronext Milan, segmento dedicato alle imprese con requisiti di eccellenza in termini di trasparenza, comunicazione, liquidità e corporate governance (requisiti già ampiamente soddisfatti da doValue).
Come parte dell'ammissione al segmento Euronext STAR Milan, doValue ha ingaggiato Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S.p.A. in qualità di Specialista, in conformità con quanto previsto dal Regolamento e dalle Istruzioni di Borsa Italiana.
Si rende noto che la Capogruppo ha ricevuto una verifica fiscale da parte dell'Agenzia delle Entrate avente ad oggetto le annualità d'imposta 2015, 2016 e 2017, precedenti alla quotazione. In esito alla chiusura formale del controllo fiscale, sono stati sollevati due rilievi sostanziali per il 2016 e 2017 (con chiusura regolare della verifica per il periodo d'imposta 2015). A tale riguardo, la Capogruppo ha prontamente fornito le proprie osservazioni e chiarimenti all'Agenzia delle Entrate, per dimostrare in dettaglio la piena correttezza del comportamento adottato.
Nel 2022, doValue è stata impegnata su diversi fronti. Di seguito una sintesi delle principali iniziative e dei mandati più significativi:
RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL GRUPPO


In data 17 marzo 2023, l'Amministratore Delegato Andrea Mangoni ha reso nota la sua intenzione di rassegnare le dimissioni dalla sua carica, con efficacia dal 27 aprile 2023 (data prevista per l'Assemblea degli Azionisti della Società), per cogliere nuove opportunità professionali.
Il Consiglio di Amministrazione ha attivato le procedure interne rilevanti volte ad avviare il processo di successione per il ruolo di Amministratore Delegato.
In linea con la politica di remunerazione adottata dalla Società, non sono previsti indennità o altri benefici in relazione alla cessazione dalla carica di Amministratore Delegato. Il numero di azioni della Società possedute da Andrea Mangoni sarà comunicato al momento dell'effettiva cessazione del suo ruolo come Amministratore Delegato.
Dall'inizio del 2023, doValue, è stata impegnata su diversi fronti. Di seguito una sintesi delle principali iniziative e dei mandati più significativi:

Nel corso del 2023 il Gruppo proseguirà nell'esecuzione del proprio Piano Industriale 2022- 2024, facendo leva sui risultati raggiunti nel 2022.
In particolare, si prevede che:

La posizione finanziaria del Gruppo doValue risulta adeguatamente dimensionata alle proprie esigenze, considerando l'attività svolta e i risultati.
La politica finanziaria perseguita privilegia la stabilità del Gruppo, e non persegue attualmente e prospetticamente finalità speculative nella propria attività di investimento.
I principali rischi e incertezze, considerato il business del Gruppo, sono essenzialmente connessi alla congiuntura macroeconomica che potrebbe avere ripercussioni sull'andamento generale dell'economia e sulla produzione di esposizioni deteriorate. Il contesto macroeconomico mostra segnali e prospettive di ritorno alla normalità dopo le difficoltà registrate a causa della pandemia da COVID-19; permangono tuttavia elementi di incertezza legati all'effetto che avranno sull'economia le dinamiche inflattive e l'aumento dei tassi di interesse che potrebbero avere ripercussioni sulla capacità dei debitori di rientrare dalle loro esposizioni.
Va rilevato inoltre che l'evoluzione futura ed i relativi effetti, sulle prospettive macroeconomiche globali e sulla stabilità geopolitica globale, derivanti dal conflitto Russia-Ucraina sono ancora imprevedibili.
Alla data dell'approvazione del Bilancio, considerato l'elevato grado di incertezza legato a tali circostanze straordinarie, non sono stimabili gli effettivi impatti, diretti e indiretti, sull'attività del Gruppo.
Ai fini di esprimere un giudizio circa il presupposto della continuità aziendale in base al quale è stato redatto il presente Bilancio consolidato, sono stati attentamente valutati i rischi e le incertezze a cui il Gruppo si trova esposto:
Dalle analisi condotte e in base alle ipotesi sopra riportate non sono emerse incertezze legate ad eventi o circostanze che, considerate singolarmente o nel loro insieme, possano far sorgere dubbi riguardo alla continuità aziendale.

Le azioni doValue sono quotate dal 14 luglio 2017 sul Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana (oggi Euronext Milan). Il grafico di seguito rappresenta l'andamento del titolo dalla quotazione in borsa fino a fine 2022, in relazione all'indice dei titoli a media capitalizzazione della Borsa di Milano, di cui doValue fa parte.

Dalla sua quotazione a fine 2019, il titolo doValue ha sovra-performato il paniere dei titoli italiani comparabili per dimensioni (FTSE Italia Mid Cap Index), con un apprezzamento dal valore di IPO a €9 per azione fino a €12 per azione. A tale andamento ha contribuito l'interesse degli investitori per il posizionamento strategico del gruppo, leader in un settore profittevole e in crescita. A ciò si aggiunge l'apprezzamento del mercato sia della strategia di crescita organica delineata dal Business Plan presentato nel giugno 2018 e aggiornato a novembre 2019, che delle acquisizioni di Altamira Asset Management e di FPS. Nel periodo, ad aumentare ulteriormente la remunerazione degli azionisti, sono stati distribuiti dividendi per €0,394 e €0,460 ad azione, relativi rispettivamente all'esercizio 2017 e 2018.
Nei primi mesi del 2020, a causa del propagarsi della pandemia di COVID-19 a livello globale, i mercati finanziari, inclusi i principali indici azionari e le azioni doValue, sono stati caratterizzati da elevata volatilità e un significativo deprezzamento. Nella seconda metà dell'anno grazie all'avvio di politiche monetarie e fiscali espansive in Europa e negli Stati Uniti, i mercati finanziari – e doValue di riflesso – hanno avviato una fase di recupero dei valori pre-pandemia. Tale movimento si è accentuato negli ultimi due mesi del 2020 con l'annuncio dell'efficacia dei primi vaccini contro COVID-19. Già nel corso del primo trimestre del 2021, il titolo è infatti tornato sopra ai livelli di IPO. Da ottobre 2021, invece, il titolo ha sotto-performato il paniere dei titoli italiani Mid Cap, principalmente a causa di incertezze legate al potenziale rinnovo del contratto di doValue con il cliente Sareb in Spagna (il maggiore cliente del Gruppo in termini di Gross

Book Value e Ricavi Lordi nel 2021), in scadenza a giugno 2022. In particolare, l'incertezza che ha interessato l'ultimo trimestre del 2021 è stata legata alle aspettative relative agli impatti economici di un eventuale rinnovo del contratto con Sareb in funzione di una profittabilità attesa minore delle aspettative iniziali.
In data 25 gennaio 2022, doValue ha approvato il Piano Industriale 2022-2024, che prevedeva il rinnovo del contratto Sareb, sebbene ad una profittabilità molto limitata. In data 24 febbraio 2022, Sareb ha comunicato di aver ingaggiato per il nuovo contratto due servicer non facente parti del pool dei quattro servicer storici (di cui faceva parte anche doValue). La notizia ha pesato sul titolo nei giorni immediatamente successivi. Nonostante ciò, durante il 2022, il titolo doValue ha performato complessivamente in linea con l'indice FTSE Italy Mid Cap. In generale, la performance dei mercati azionari globali nel 2022 è stata negativa a causa dei timori recessivi e dell'aumento dei tassi di interesse.
Le principali statistiche dell'andamento del titolo doValue sono riportate nella tabella seguente:
| Dati di sintesi | Euro | Data |
|---|---|---|
| Prezzo di IPO | 9,00 | 14/07/2017 |
| Prezzo di IPO (aggiustato per i dividendi pagati) | 7,60 | 14/07/2017 |
| Prezzo minimo di chiusura (aggiustato per i dividendi pagati) | 4,79 | 23/03/2020 |
| Prezzo massimo di chiusura (aggiustato per i dividendi pagati) |
12,85 | 18/10/2017 |
| Ultimo prezzo di chiusura del 2022 | 7,16 | 30/12/2022 |
| Numero di azioni in circolazione al 31 dicembre 2022 | 80.000.000 | 30/12/2022 |
| di cui azioni proprie al 31 dicembre 2022 | 900.434 | 30/12/2022 |
| Capitalizzazione al 31 dicembre 2022 | 572.800.000 | 30/12/2022 |
| Capitalizzazione (escluse azioni proprie) al 31 dicembre 2022 | 566.352.893 | 30/12/2022 |
Fonte: Bloomberg
Al 31 dicembre 2022 le azioni della Capogruppo doValue sono possedute per il 25,05% dal socio con maggior diritto di voto Avio S.à r.l., azionista di riferimento, società di diritto lussemburghese, affiliata al Gruppo Fortress a sua volta acquisito da Softbank Group Corporation nel dicembre 2017. Un ulteriore 3,22% di azioni doValue sono detenute da altri investitori analogamente riconducibili a Softbank Group Corporation, con una quota complessiva detenuta dal medesimo pari al 28,27%. Al 31 dicembre 2022, il residuo 71,73% delle azioni risulta collocato sul mercato e l'1,13% è costituito da n. 900.434 azioni proprie, valorizzate al costo, per un totale di €4,3 milioni detenute dalla Capogruppo medesima.
L'azionista di riferimento non esercita nei confronti di doValue alcuna attività di Direzione e Coordinamento ai sensi dell'art. 2497 e seguenti del Codice Civile in quanto non impartisce direttive a doValue e, più in generale, non si inserisce nella gestione del Gruppo. Pertanto, la determinazione degli indirizzi strategici e gestionali del Gruppo doValue e, più in generale, l'intera attività svolta, sono frutto di libera autodeterminazione degli organi sociali e non comportano etero-direzione da parte di Avio.
La Capogruppo doValue esercita nei confronti delle proprie controllate dirette l'attività di direzione e coordinamento prevista dalla normativa sopra citata.
Al 31 dicembre 2022 risultano in portafoglio n. 900.434 azioni proprie, pari all'1,13% del capitale sociale complessivo. Il loro valore di carico è di €4,3 milioni e sono esposte in bilancio a diretta riduzione del patrimonio netto nella voce "Azioni proprie" in applicazione di quanto disciplinato dall'art. 2357-ter del Codice Civile.
L'Assemblea ordinaria del 28 aprile 2022 ha revocato l'autorizzazione all'acquisto ed alla disposizione delle azioni proprie conferita dalla medesima al Consiglio di Amministrazione di doValue con delibera del 29 aprile 2021. Contestualmente è stata conferita una nuova autorizzazione all'acquisto di azioni proprie in una o più operazioni, secondo gli stessi termini e condizioni di cui alla precedente delibera assembleare ossia sino a un massimo di n. 8.000.000 azioni ordinarie di doValue S.p.A., pari al 10% del totale, per un periodo di 18 mesi dall'approvazione assembleare.
Nel corso dell'esercizio il Gruppo ha proseguito l'investimento in progetti di innovazione tecnologica, che si ritiene possano essere in grado di apportare nel futuro un vantaggio competitivo.

Il business del Gruppo doValue è legato alle persone e la valorizzazione e lo sviluppo delle professionalità sono driver strategici per garantire un'innovazione e una crescita sostenibile. doValue continua ad investire nelle sue persone attraverso politiche orientate alla valorizzazione e sviluppo delle risorse umane, con l'obiettivo di consolidare un clima di soddisfazione aziendale. Alla fine del 2022 il numero dei dipendenti del Gruppo è pari a 3.212 rispetto ai 3.153 a fine 2021. Per ulteriori dettagli si rimanda a quanto indicato all'interno della Dichiarazione Non Finanziaria.
In conformità a quanto stabilito dal "Regolamento Operazioni con Parti Correlate" oggetto di delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche, le eventuali operazioni con parti correlate e soggetti connessi sono concluse nel rispetto della procedura approvata dal Consiglio di Amministrazione, il cui più recente aggiornamento è stato deliberato nella seduta del 17 giugno 2021.
Tale documento è a disposizione del pubblico nella sezione "Governance" del sito www.doValue.it.
Con riferimento al comma 8 dell'art.5 - "Informazioni al pubblico sulle operazioni con parti correlate" del Regolamento Consob sopra citato si segnala che:
Ai sensi della comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006 si precisa che nel corso del 2022 il Gruppo doValue non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla comunicazione stessa, secondo la quale le operazioni atipiche e/o inusuali sono quelle operazioni che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica dell'accadimento (prossimità alla chiusura dell'esercizio) possono dare luogo a dubbi in ordine alla correttezza/completezza delle informazioni in bilancio, al conflitto di interessi, alla salvaguardia del patrimonio aziendale e alla tutela degli azionisti di minoranza.
RELAZIONE SULLA
GESTIONE DEL GRUPPO
In conformità a quanto previsto dall'articolo 5, comma 3, lettera b, del D. Lgs. 254/2016, il Gruppo doValue ha predisposto la dichiarazione consolidata di carattere non finanziario che costituisce una relazione distinta. La dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2022 è disponibile sul sito internet del Gruppo www.doValue.it nella sezione "Valore sostenibile".
In conformità al terzo comma dell'art. 123 bis del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (TUF), viene annualmente redatta la Relazione sul governo societario, la quale viene approvata dal Consiglio di Amministrazione e pubblicata congiuntamente al progetto di bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022. Tale documento è consultabile nella Sezione "Governance" del sito internet www. doValue.it.
Unitamente a tale Relazione viene messa a disposizione anche la "Relazione sulla remunerazione" redatta ai sensi dell'art. 123 ter del TUF.
Si comunica che doValue S.p.A. aderisce al regime di semplificazione previsto dagli artt. 70, comma 8, e 71, comma 1-bis, del Regolamento CONSOB in materia di emittenti n. 11971/1999, come successivamente modificato, avvalendosi, pertanto, della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi previsti dagli artt. 70, comma 6, e 71, comma 1 del citato Regolamento in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumenti di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.


In applicazione della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, nel seguito si espone il prospetto di raccordo del patrimonio netto e del risultato dell'esercizio della Capogruppo con gli omologhi dati consolidati.
| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 | ||
|---|---|---|---|---|
| Patrimonio Netto |
Risultato del periodo |
Patrimonio Netto |
Risultato del periodo |
|
| Bilancio separato doValue S.p.A. | 170.719 | 19.471 | 206.456 | (535) |
| - differenza tra il valore di carico e valore del PN contabile delle partecipate |
(51.224) | - | (74.118) | - |
| - risultati conseguiti dalle partecipate al netto delle quote di minoranza |
- | 43.386 | - | 58.001 |
| Storno dei dividendi | - | (31.612) | - | (23.214) |
| Altre rettifiche di consolidamento | 562 | (14.743) | 563 | (10.508) |
| Bilancio consolidato attribuibile agli Azionisti della Capogruppo |
120.057 | 16.502 | 132.901 | 23.744 |
Roma, lì 23 marzo 2023 Il Consiglio di Amministrazione
RELAZIONE SULLA
GESTIONE DEL GRUPPO
| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Ricavi NPE | 433.538 | 446.097 |
| di cui: Ricavi da contratti con i clienti | 433.502 | 446.606 |
| di cui: Ricavi diversi | 36 | (509) |
| Ricavi REO | 76.626 | 82.529 |
| di cui: Ricavi da contratti con i clienti | 72.698 | 70.835 |
| di cui: Ricavi diversi | 3.928 | 11.694 |
| Ricavi da co-investimento | 1.507 | 8.846 |
| di cui: (Oneri)/Proventi finanziari | 1.507 | 8.846 |
| Ricavi da prodotti ancillari e altre attività minori | 46.578 | 34.579 |
| di cui: (Oneri)/Proventi finanziari | 13 | 13 |
| di cui: Ricavi da contratti con i clienti | 9.734 | 6.924 |
| di cui: Ricavi diversi | 37.359 | 27.873 |
| di cui: Costi dei servizi resi | (605) | (244) |
| di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione | 77 | 13 |
| Ricavi lordi | 558.249 | 572.051 |
| Commissioni passive NPE | (20.913) | (29.998) |
| di cui: Costi dei servizi resi | (20.869) | (30.023) |
| di cui: Spese amministrative | (44) | - |
| di cui: Ricavi diversi | - | 25 |
| Commissioni passive REO | (22.631) | (24.217) |
| di cui: Costi dei servizi resi | (22.631) | (24.217) |
| Commissioni passive Ancillari | (14.285) | (11.369) |
| di cui: Costi dei servizi resi | (1.469) | (1.612) |
| di cui: Spese amministrative | (12.815) | (9.757) |
| di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione | (1) | - |
| Ricavi netti | 500.420 | 506.467 |
| Spese per il personale | (212.395) | (215.851) |
| di cui: Costo del personale | (212.588) | (216.058) |
| di cui: Ricavi diversi | 193 | 207 |
| Spese amministrative | (89.317) | (91.269) |
| di cui: Costo del personale | (5.192) | (5.026) |
| di cui: Costo del personale - di cui: SG&A | (5.192) | (5.026) |
| di cui: Spese amministrative | (85.940) | (87.855) |
| di cui: Spese amministrative - di cui: IT | (33.990) | (29.995) |
| di cui: Spese amministrative - di cui: Real Estate | (5.586) | (6.159) |
| di cui: Spese amministrative - di cui: SG&A | (46.364) | (51.701) |
| di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione | (37) | 661 |
| di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione - di cui: SG&A | (37) | 661 |
| di cui: Ricavi diversi | 1.883 | 993 |
| di cui: Ricavi diversi - di cui: IT | 956 | (188) |
| di cui: Ricavi diversi - di cui: SG&A | 927 | 1.181 |
| di cui: Costi dei servizi resi | (31) | (42) |
| di cui: Costi dei servizi resi - di cui: SG&A | (31) | (42) |
| Totale "di cui IT" | (33.034) | (30.183) |
| Totale "di cui Real Estate" | (5.586) | (6.159) |
| Totale "di cui SG&A" | (50.697) | (54.927) |
| Totale costi operativi | (301.712) | (307.120) |
Segue

| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| EBITDA | 198.708 | 199.347 |
| EBITDA margin | 36% | 35% |
| Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA | (2.979) | (1.572) |
| EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti | 201.687 | 200.919 |
| EBITDA margin esclusi gli elementi non ricorrenti | 36% | 35% |
| Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali | (71.021) | (94.371) |
| di cui: Ammortamenti e svalutazioni | (71.535) | (94.536) |
| di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione | 514 | 165 |
| Accantonamenti netti | (13.963) | (25.547) |
| di cui: Costo del personale | (13.368) | (10.497) |
| di cui: Accantonamenti a fondi rischi e oneri | (4.446) | (3.865) |
| di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione | 3.516 | (9.435) |
| di cui: Ammortamenti e svalutazioni | 336 | (1.751) |
| di cui: Spese amministrative | (1) | 1 |
| Saldo rettifiche/riprese di valore | 493 | 545 |
| di cui: (Oneri)/Proventi finanziari | - | 30 |
| di cui: Ammortamenti e svalutazioni | 46 | 24 |
| di cui: Ricavi diversi | 447 | 491 |
| Utile/perdita da partecipazioni | - | 83 |
| di cui: Utili (Perdite) da partecipazioni | - | 83 |
| EBIT | 114.217 | 80.057 |
| Risultato netto di attività e passività finanziarie valutate al fair value |
(22.520) | 1.071 |
| di cui: (Oneri)/Proventi finanziari | (22.520) | 1.071 |
| Interessi e commissioni derivanti da attività finanziaria | (28.868) | (32.839) |
| di cui: (Oneri)/Proventi finanziari | (28.757) | (32.297) |
| di cui: Costi dei servizi resi | (111) | (542) |
| EBT | 62.829 | 48.289 |
| Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBT | (35.901) | (33.350) |
| EBT esclusi gli elementi non ricorrenti | 98.730 | 81.639 |
| Imposte sul reddito | (36.354) | (15.116) |
| di cui: Spese amministrative | (1.612) | (1.620) |
| di cui: Imposte sul reddito | (34.742) | (13.496) |
| Risultato del periodo | 26.475 | 33.173 |
| Risultato del periodo attribuibile ai Terzi | (9.973) | (9.429) |
| Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo |
16.502 | 23.744 |
| Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del periodo | (35.494) | (29.481) |
| Di cui Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del periodo attribuibile ai Terzi |
(1.433) | (2.504) |
| Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo esclusi gli elementi non ricorrenti |
50.563 | 50.721 |
| Risultato del periodo attribuibile ai Terzi esclusi gli elementi non ricorrenti |
11.406 | 11.933 |
| Utile per azione (in euro) | 0,21 | 0,30 |
| Utile per azione esclusi gli elementi non ricorrenti (in euro) | 0,64 | 0,64 |

| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 | |
|---|---|---|---|
| Cassa e titoli liquidabili | 134.264 | 166.668 | |
| Disponibilità liquide e depositi a breve | 134.264 | 166.668 | |
| Attività finanziarie | 57.984 | 61.961 | |
| Attività finanziarie non correnti | 53.604 | 60.445 | |
| Attività finanziarie correnti | 4.380 | 1.516 | |
| Attività materiali | 59.191 | 34.204 | |
| Immobili, impianti e macchinari | 59.136 | 34.149 | |
| Rimanenze | 55 | 55 | |
| Attività immateriali | 526.888 | 545.225 | |
| Attività immateriali | 526.888 | 545.225 | |
| Attività fiscali | 118.226 | 152.996 | |
| Imposte differite attive | 101.758 | 112.640 | |
| Altre attività correnti | 4.027 | 1.894 | |
| Attività fiscali | 12.441 | 38.462 | |
| Crediti commerciali | 200.143 | 206.326 | |
| Crediti commerciali | 200.143 | 206.326 | |
| Attività in via di dismissione | 13 | 30 | |
| Attività destinate alla vendita | 13 | 30 | |
| Altre attività | 29.889 | 17.226 | |
| Altre attività correnti | 27.813 | 15.212 | |
| Altre attività non correnti | 2.076 | 2.014 | |
| Totale Attivo | 1.126.598 | 1.184.636 | |
| Passività finanziarie: debiti verso banche/bondholders | 564.123 | 568.459 | |
| Prestiti e finanziamenti non correnti | 554.220 | 550.859 | |
| Prestiti e finanziamenti correnti | 9.903 | 17.600 | |
| Altre passività finanziarie | 120.861 | 76.017 | |
| Prestiti e finanziamenti non correnti | - | 4.365 | |
| Prestiti e finanziamenti correnti | 4.380 | 4 | |
| Altre passività finanziarie non correnti | 54.158 | 46.048 | |
| Altre passività finanziarie correnti | 62.323 | 25.600 | |
| Debiti commerciali | 70.381 | 73.710 | |
| Debiti Commerciali | 70.381 | 73.710 | |
| Passività fiscali | 67.797 | 113.060 | |
| Debiti tributari | 16.794 | 58.710 | |
| Imposte differite passive | 51.003 | 54.350 | |
| Benefici a dipendenti | 9.107 | 10.264 | |
| Benefici a dipendenti | 9.107 | 10.264 | |
| Fondi rischi e oneri | 37.655 | 44.235 | |
| Fondi rischi e oneri | 37.655 | 44.235 | |
| Altre passività | 75.754 | 104.888 | |
| Altre passività correnti | 66.553 | 75.052 | |
| Altre passività non correnti | 9.201 | 29.836 | |
| Totale Passivo | 945.678 | 990.633 |
Segue

| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Capitale | 41.280 | 41.280 |
| Capitale sociale | 41.280 | 41.280 |
| Riserve | 83.109 | 96.299 |
| Riserva da valutazione | (906) | (1) |
| Altre riserve | 84.015 | 96.300 |
| Azioni proprie | (4.332) | (4.678) |
| Azioni proprie | (4.332) | (4.678) |
| Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo | 16.502 | 23.744 |
| Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo | 16.502 | 23.744 |
| Patrimonio Netto attribuibile agli Azionisti della Capogruppo | 136.559 | 156.645 |
| Totale Passivo e Patrimonio Netto attribuibile agli Azionisti della Capogruppo | 1.082.237 | 1.147.278 |
| Patrimonio Netto attribuibile ai Terzi | 44.361 | 37.358 |
| Patrimonio Netto attribuibile ai Terzi | 44.361 | 37.358 |
| Totale Passivo e Patrimonio Netto | 1.126.598 | 1.184.636 |

Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2022



| (€/000) | NOTE | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|---|
| Attività non correnti: | |||
| Attività immateriali | 1 | 526.888 | 545.225 |
| Immobili, impianti e macchinari | 2 | 59.136 | 34.149 |
| Attività finanziarie non correnti | 3 | 53.604 | 60.445 |
| Imposte differite attive | 4 | 101.758 | 112.640 |
| Altre attività non correnti | 5 | 2.076 | 2.013 |
| Totale attività non correnti | 743.462 | 754.472 | |
| Attività correnti: | |||
| Rimanenze | 6 | 55 | 55 |
| Attività finanziarie correnti | 3 | 4.380 | 1.516 |
| Crediti commerciali | 7 | 200.143 | 206.326 |
| Attività fiscali | 8 | 12.441 | 38.462 |
| Altre attività correnti | 5 | 31.840 | 17.107 |
| Disponibilità liquide e depositi a breve | 9 | 134.264 | 166.668 |
| Totale attività correnti | 383.123 | 430.134 | |
| Attività destinate alla dismissione | 10 | 13 | 30 |
| Totale attività | 1.126.598 | 1.184.636 | |
| Patrimonio netto | |||
| Capitale sociale | 41.280 | 41.280 | |
| Riserva da valutazione | (906) | (1) | |
| Altre riserve | 84.015 | 96.300 | |
| Azioni proprie | (4.332) | (4.678) | |
| Risultato del periodo attribuibile agli Azionistidella Capogruppo | 16.502 | 23.744 | |
| Patrimonio Netto attribuibile agli Azionisti della Capogruppo | 136.559 | 156.645 | |
| Patrimonio Netto attribuibile ai Terzi | 44.361 | 37.358 | |
| Totale Patrimonio Netto | 11 | 180.920 | 194.003 |
| Passività non correnti | |||
| Prestiti e finanziamenti non correnti | 12 | 554.220 | 555.224 |
| Altre passività finanziarie non correnti | 13 | 54.158 | 46.048 |
| Benefici ai dipendenti | 14 | 9.107 | 10.264 |
| Fondi rischi e oneri | 15 | 37.655 | 44.235 |
| Imposte differite passive | 4 | 51.003 | 54.350 |
| Altre passività non correnti | 17 | 9.201 | 29.836 |
| Totale passività non correnti | 715.344 | 739.957 | |
| Passività correnti | |||
| Prestiti e finanziamenti correnti | 12 | 14.283 | 17.604 |
| Altre passività finanziarie correnti | 13 | 62.323 | 25.600 |
| Debiti commerciali | 16 | 70.381 | 73.710 |
| Passività fiscali | 8 | 16.794 | 58.710 |
| Altre passività correnti | 17 | 66.553 | 75.052 |
| Totale passività correnti | 230.334 | 250.676 | |
| Totale passività | 945.678 | 990.633 | |
| Totale Patrimonio Netto e passività | 1.126.598 | 1.184.636 |

| (€/000) | NOTE | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con i clienti | 20 | 515.934 | 524.365 |
| Ricavi diversi | 21 | 43.846 | 40.774 |
| Totale ricavi | 559.780 | 565.139 | |
| Costi dei servizi resi | 22 | (45.716) | (56.680) |
| Costo del personale | 23 | (231.149) | (231.581) |
| Spese amministrative | 24 | (100.412) | (99.231) |
| (Oneri)/Proventi diversi di gestione | 25 | 4.070 | (8.596) |
| Ammortamenti e svalutazioni | 26 | (71.153) | (96.263) |
| Accantonamenti a fondo rischi e oneri | 27 | (4.446) | (3.865) |
| Totale costi | (448.806) | (496.216) | |
| Risultato operativo | 110.974 | 68.923 | |
| (Oneri)/Proventi finanziari | 28 | (49.757) | (22.337) |
| Utili (Perdite) da partecipazioni | - | 83 | |
| Risultato ante imposte | 61.217 | 46.669 | |
| Imposte sul reddito | 29 | (34.742) | (13.496) |
| Risultato netto derivante dall'attività di funzionamento | 26.475 | 33.173 | |
| Risultato del periodo | 26.475 | 33.173 | |
| di cui: Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo |
16.502 | 23.744 | |
| di cui: Risultato del periodo attribuibile ai Terzi | 9.973 | 9.429 | |
| Utile per azione | 30 | ||
| di base | 0,21 | 0,30 | |
| diluito | 0,21 | 0,30 |

| (€/000) | NOTE | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|---|
| Risultato del periodo | 26.475 | 33.173 | |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico: |
|||
| Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
(1.341) | - | |
| Piani a benefici definiti | 14 | 436 | (161) |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico: |
|||
| Copertura dei flussi finanziari | - | 345 | |
| Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte | (905) | 184 | |
| Redditività complessiva | 11 | 25.570 | 33.357 |
| di cui: Redditività complessiva attribuibile agli Azionisti della Capogruppo |
15.597 | 23.928 | |
| di cui: Redditività complessiva attribuibile ai Terzi | 9.973 | 9.429 |

| (€/000) | Altre riserve | Patrimonio | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Capitale sociale |
Riserve da valutazione |
Riserve da utili e/o in sospensione d'imposta |
Altre | Azioni proprie |
Risultato del periodo |
Netto attribuibile agli Azionisti della Capogruppo |
Patrimonio Netto attribuibile ai Terzi |
Totale Patrimonio Netto |
|
| Esistenze iniziali | 41.280 | (1) | 50.864 | 45.436 | (4.678) | 23.744 | 156.645 | 37.358 | 194.003 |
| Allocazione del risultato a riserve | - | - | (535) | 24.279 | - | (23.744) | - | - | - |
| Dividendi e altre destinazioni | - | - | (24.996) | (14.553) | - | - | (39.549) | (5.002) | (44.551) |
| Variazioni di riserve | - | - | (346) | (1.400) | - | - | (1.746) | 2.032 | 286 |
| Stock options | - | - | 787 | 4.479 | 346 | - | 5.612 | - | 5.612 |
| Redditività complessiva del periodo | - | (905) | - | - | - | 16.502 | 15.597 | 9.973 | 25.570 |
| Esistenze finali | 41.280 | (906) | 25.774 | 58.241 | (4.332) | 16.502 | 136.559 | 44.361 | 180.920 |
| (€/000) | Altre riserve | Patrimonio | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| sociale | Capitale | Riserve da valutazione |
Riserve da utili e/o in sospensione d'imposta |
Altre | Azioni proprie |
Risultato del periodo |
Netto attribuibile agli Azionisti della Capogruppo |
Patrimonio Netto attribuibile ai Terzi |
Totale Patrimonio Netto |
| Esistenze iniziali | 41.280 | (215) | 61.082 | 84.295 | (103) | (21.943) | 164.396 | 41.264 | 205.660 |
| Allocazione del risultato a riserve | - | - | 263 | (29.771) | - | 29.508 | - | - | - |
| Dividendi e altre destinazioni | - | - | (12.976) | - | - | (7.831) | (20.807) | (2.502) | (23.309) |
| Variazioni di riserve | - | 30 | (28) | (7.592) | - | 266 | (7.324) | (10.833) | (18.157) |
| Stock options | - | - | 2.523 | (1.496) | (4.575) | - | (3.548) | - | (3.548) |
| Redditività complessiva del periodo | - | 184 | - | - | - | 23.744 | 23.928 | 9.429 | 33.357 |
| Esistenze finali | 41.280 | (1) | 50.864 | 45.436 | (4.678) | 23.744 | 156.645 | 37.358 | 194.003 |

| (€/000) | NOTE | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|---|
| Attività operativa | |||
| Risultato di periodo ante imposte | 61.217 | 46.669 | |
| Aggiustamenti per riconciliare il risultato ante imposte con i flussi finanziari netti: |
131.554 | 123.549 | |
| Plus/minusvalenze su attività/passività finanziarie detenute per la negoziazione e sulle altre attività/passività valutate al fair value con impatto a conto economico |
3 | 915 | (1.308) |
| Ammortamenti e svalutazioni | 26 | 71.153 | 96.263 |
| Variazioni negli accantonamenti netti ai fondi rischi ed oneri | 15 | 4.446 | 3.865 |
| (Oneri)/Proventi finanziari | 28 | 49.483 | 23.785 |
| Utili/perdite su partecipazioni ed investimenti | - | (83) | |
| Costi per pagamenti basati su azioni | 11 | 5.557 | 1.027 |
| Variazioni nel capitale circolante: | 3.183 | (11.037) | |
| Variazione dei crediti commerciali | 7 | 6.512 | (32.922) |
| Variazione dei debiti commerciali | 16 | (3.329) | 21.885 |
| Variazioni nelle attività e passività finanziarie: | 2.323 | 23.488 | |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
3 | (7) | (9.989) |
| Altre attività obbligatoriamente valutate al fair value | 3 | 1.849 | 27.331 |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 3 | 481 | 1.896 |
| Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 12 | - | 4.250 |
| Altre variazioni: | (135.975) | (59.065) | |
| Interessi pagati | 28 | (24.001) | (18.135) |
| Pagamento imposte sul reddito | 29 | (42.477) | (12.143) |
| Altre variazioni altre attività /altre passività | (69.497) | (28.787) | |
| Flussi finanziari netti da attività operativa | 62.302 | 123.604 | |
| Attività di investimento | |||
| Vendita di società controllate e di rami d'azienda | - | 440 | |
| Acquisto di immobili, impianti e macchinari | 2 | (3.947) | (4.194) |
| Acquisto di attività immateriali | 1 | (27.110) | (61.012) |
| Flussi finanziari netti da attività di investimento | (31.057) | (64.766) | |
| Attività di finanziamento | |||
| Emissione/acquisto di azioni proprie | 11 | - | (4.603) |
| Dividendi pagati | 11 | (44.142) | (23.224) |
| Accensione finanziamenti | 12 | 87.000 | 302.310 |
| Rimborso finanziamenti | 12 | (94.566) | (290.500) |
| Pagamenti del capitale di passività per leasing | 19 | (11.941) | (8.639) |
| Flussi finanziari netti da attività di finanziamento | (63.649) | (24.656) | |
| Flussi finanziari netti del periodo | (32.404) | 34.182 | |
| Riconciliazione | |||
| Disponibilità liquide e depositi a breve all'inizio del periodo | 9 | 166.668 | 132.486 |
| Flussi finanziari netti del periodo | (32.404) | 34.182 | |
| Disponibilità liquide e depositi a breve alla fine del periodo | 9 | 134.264 | 166.668 |




| Denominazione dell'entità che redige il bilancio o altro mezzo di identificazione: |
doValue S.p.A. |
|---|---|
| Sede dell'entità: | Italia |
| Forma giuridica dell'entità: | Società per Azioni |
| Paese di registrazione: | Italia |
| Indirizzo della sede legale dell'entità: | Viale dell'Agricoltura, 7 - 37135 Verona |
| Principale luogo di attività: | Italia, Spagna, Grecia, Cipro, Portogallo |
| Descrizione della natura dell'attività dell'entità e delle sue principali operazioni: |
Le attività del Gruppo doValue sono concentrate sulla fornitura di servizi a banche e investitori attraverso l'intero ciclo di vita dei crediti e degli asset real estate ("Servicing) |
| Nome della società capogruppo: | doValue S.p.A. |
| Homepage dell'entità che redige il bilancio: | www.dovalue.it |
| Codice LEI dell'entità: | 8156007AF7DB5FE05555 |
Il presente Bilancio consolidato al 31 dicembre 2022 è redatto, in applicazione del D.Lgs. 28 febbraio 2005 n. 38, in conformità ai principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB), omologati dalla Commissione Europea, come stabilito dal Regolamento comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002, e attualmente in vigore, incluse le relative interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e dello Standing Interpretations Committee (SIC).
A livello interpretativo e di supporto nell'applicazione, sono stati utilizzati i seguenti documenti:
Come richiesto dallo IAS 8 nel paragrafo "Nuovi principi contabili" sono riportati i nuovi principi contabili internazionali, o le modifiche di principi già in vigore, la cui applicazione è divenuta obbligatoria dall'esercizio 2022.
Il Bilancio consolidato è corredato dall'Attestazione del Dirigente Preposto ai sensi dell'art. 154 bis del D.Lgs. 58/1998 ed è sottoposto a revisione contabile da parte della società di revisione EY S.p.A. ai sensi del D.Lgs. 27 gennaio 2010 n. 39.
Il Bilancio consolidato è redatto utilizzando l'euro quale moneta di conto, in conformità a quanto disposto dall'art. 5, comma 2, del D.Lgs n. 38/2005, ed è costituito da:
ed è corredato dalle relative informazioni comparative al 31 dicembre 2021 e dalla Relazione sulla gestione del Gruppo.
Nello Stato patrimoniale consolidato la classificazione delle attività e passività è effettuata secondo il criterio "corrente/non corrente" con separata presentazione delle attività classificate come possedute per la vendita e delle passività incluse in un gruppo in dismissione classificato come posseduto per la vendita. Le attività correnti, che includono le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti, sono quelle destinate a essere realizzate, cedute o consumate nel normale ciclo operativo del Gruppo; le passività correnti sono quelle per le quali è prevista l'estinzione nel normale ciclo operativo del Gruppo.
Il Conto economico consolidato presenta una classificazione dei costi in base alla loro natura, mentre per il prospetto della redditività complessiva, è stato predisposto un prospetto distinto. Il Rendiconto finanziario consolidato è preparato utilizzando il metodo indiretto, con separata presentazione del flusso di cassa da attività operativa, da attività di investimento e da attività di finanziamento.
I valori ivi presenti sono espressi in migliaia di euro, se non diversamente indicato.
Il presente Bilancio è redatto in applicazione dei principi generali previsti dallo IAS 1 e degli specifici principi contabili omologati dalla Commissione Europea e illustrati nella "Parte relativa alle principali voci di bilancio" delle presenti Note Illustrative.
Il Bilancio consolidato è stato predisposto nel presupposto della continuità dell'attività aziendale in conformità a quanto previsto dal principio contabile IAS 1, nonché secondo il principio della contabilizzazione per competenza, nel rispetto dei principi di rilevanza e significatività dell'informazione contabile, della prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica e nell'ottica di favorire la coerenza con le future presentazioni. Attività e passività e costi e ricavi non vengono compensati tra loro, salvo che ciò non sia richiesto o permesso da un Principio

Contabile Internazionale. Le informazioni comparative dell'esercizio precedente sono riportate per tutti i dati contenuti nei prospetti contabili di confronto; modifiche ai dati comparativi sono effettuate solo quando ritenute di importo significativo.
I criteri di iscrizione, classificazione, valutazione e cancellazione delle poste dell'attivo e del passivo, e le modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi, adottati nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2022 non sono stati oggetto di aggiornamento rispetto a quelli utilizzati nella redazione del Bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021.
Non sono state effettuate deroghe all'applicazione dei principi contabili IAS/IFRS.
Il Bilancio consolidato è altresì predisposto in conformità al Regolamento Delegato (UE) n. 2019/815 del 17 dicembre 2018 della Commissione (in breve "Regolamento ESEF").
Per la predisposizione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2022 sono state utilizzate le situazioni contabili alla medesima data delle società incluse nell'area di consolidamento esposte nella tabella presentata al termine del presente paragrafo.
Le risultanze contabili delle società rientranti nel perimetro di consolidamento al 31 dicembre 2022 sono state opportunamente riclassificate e adeguate, al fine di tenere conto delle esigenze di consolidamento e, ove necessario, per uniformarle ai principi contabili del Gruppo.
Tutte le società utilizzano l'euro come moneta di conto e pertanto non risulta necessaria alcuna conversione di valuta estera.
Di seguito si espongono i principi di consolidamento adottati dal Gruppo nella predisposizione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2022.
Sono controllate le entità nelle quali doValue dispone di controllo diretto o indiretto. Il controllo su un'entità si ottiene quando il Gruppo è esposto o ha diritto a rendimenti variabili, derivanti dal proprio rapporto con l'entità oggetto di investimento e, nel contempo, ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità.
Per verificare l'esistenza di controllo si utilizzano i seguenti fattori:

Generalmente, vi è la presunzione che la maggioranza dei diritti di voto comporti il controllo. A supporto di tale presunzione e quando il Gruppo detiene meno della maggioranza dei diritti di voto (o diritti simili), il Gruppo considera tutti i fatti e le circostanze rilevanti per stabilire se controlla l'entità oggetto di investimento, inclusi:
Il Gruppo riconsidera se ha o meno il controllo di una partecipata se i fatti e le circostanze indicano che ci siano stati dei cambiamenti in uno o più dei tre elementi rilevanti ai fini della definizione di controllo. Il consolidamento di una controllata inizia quando il Gruppo ne ottiene il controllo e cessa quando il Gruppo perde il controllo.
Il valore contabile delle interessenze partecipative in società consolidate integralmente, detenute dalla Capogruppo, è eliminato – a fronte dell'assunzione delle attività e passività delle partecipate – in contropartita della corrispondente frazione di patrimonio netto di pertinenza del Gruppo.
I rapporti patrimoniali attivi e passivi, le operazioni fuori bilancio, i proventi e gli oneri, nonché i profitti e le perdite intercorsi tra società incluse nell'area di consolidamento sono elisi integralmente, coerentemente alle modalità di consolidamento adottate.
Le attività, le passività, i ricavi ed i costi della controllata acquisita o ceduta nel corso dell'esercizio sono inclusi nel bilancio consolidato dalla data in cui il Gruppo ottiene il controllo fino alla data in cui il Gruppo non esercita più il controllo sulla società.
La differenza tra il corrispettivo di cessione della controllata e il valore contabile delle sue attività nette (incluso l'avviamento) alla stessa data è rilevata nel conto economico alla voce Utili (Perdite) da partecipazioni e investimenti per le società oggetto di consolidamento integrale. La quota di partecipazione eventualmente mantenuta deve essere rilevata al fair value.
Per le società che sono incluse per la prima volta nell'area di consolidamento, il fair value del costo sostenuto per ottenere il controllo di tale partecipazione, esclusi gli oneri accessori, è misurato alla data di acquisizione.
Qualora la cessione non comporti perdita di controllo, la differenza tra il corrispettivo di cessione di una quota detenuta in una controllata e il relativo valore contabile delle attività nette è rilevata in contropartita del Patrimonio netto.
In tema di Aggregazioni aziendali il principio contabile di riferimento è l'IFRS 3. Il trasferimento del controllo di un'impresa (o di un gruppo di attività e beni integrati, condotti e gestiti unitariamente) configura un'operazione di aggregazione aziendale. A tal fine il controllo si considera trasferito quando l'investitore è esposto a rendimenti variabili, o detiene diritti su tali rendimenti, derivanti dal proprio rapporto con la partecipata e, nel contempo, ha la capacità di incidere sui rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità.
L'IFRS 3 richiede che per tutte le operazioni di aggregazione venga individuato un acquirente. Quest'ultimo deve essere identificato nel soggetto che ottiene il controllo su un'altra entità o gruppo di attività. Nel caso in cui non si sia in grado di identificare un soggetto controllante seguendo la definizione di controllo sopra descritta, come per esempio nel caso di operazioni

di scambio di interessenze partecipative, l'individuazione dell'acquirente deve avvenire con l'utilizzo di altri fattori quali: l'entità il cui fair value è significativamente maggiore, l'entità che eventualmente versa un corrispettivo in denaro, l'entità che emette le nuove azioni.
L'acquisizione, e quindi il primo consolidamento dell'entità acquisita, deve essere contabilizzata nella data in cui l'acquirente ottiene effettivamente il controllo sull'impresa o attività acquisite. Quando l'operazione avviene tramite un'unica operazione di scambio, la data dello scambio normalmente coincide con la data di acquisizione. Tuttavia, è sempre necessario verificare l'eventuale presenza di accordi tra le parti che possano comportare un trasferimento del controllo prima della data dello scambio.
Il corrispettivo trasferito nell'ambito di un'operazione di aggregazione deve essere determinato come sommatoria del fair value, alla data dello scambio, delle attività cedute, delle passività sostenute o assunte e degli strumenti di capitale emessi dall'acquirente in cambio del controllo. Nelle operazioni che prevedono il pagamento in denaro (o quando è previsto il pagamento mediante strumenti finanziari assimilabili alla cassa) il prezzo è il corrispettivo pattuito, eventualmente attualizzato nel caso in cui sia previsto un pagamento rateale con riferimento ad un periodo superiore al breve termine; nel caso in cui il pagamento avvenga tramite uno strumento diverso dalla cassa, quindi mediante l'emissione di strumenti rappresentativi di capitale, il prezzo è pari al fair value del mezzo di pagamento al netto dei costi direttamente attribuibili all'operazione di emissione di capitale. Sono inclusi nel corrispettivo dell'aggregazione aziendale alla data di acquisizione gli aggiustamenti subordinati ad eventi futuri, se previsti dagli accordi e solo nel caso in cui siano probabili, determinabili in modo attendibile e realizzati entro i dodici mesi successivi alla data di acquisizione del controllo mentre non vengono considerati gli indennizzi per riduzione del valore delle attività utilizzate in quanto già considerati o nel fair value degli strumenti rappresentativi di capitale o come riduzione del premio o incremento dello sconto sull'emissione iniziale nel caso di emissione di strumenti di debito.
L'eventuale corrispettivo potenziale da riconoscere è rilevato dall'acquirente al fair value alla data di acquisizione. L'acquirente deve classificare come passività finanziaria o come patrimonio netto, in base alle definizioni di strumento rappresentativo di capitale e di passività finanziaria di cui allo IAS 32, un'obbligazione a pagare un corrispettivo potenziale che soddisfa la definizione di strumento finanziario. L'acquirente deve classificare come attività un diritto alla restituzione di un corrispettivo trasferito in precedenza se vengono soddisfatte particolari condizioni. La variazione del fair value del corrispettivo potenziale classificato come attività o passività, quale strumento finanziario che sia nell'oggetto dell'IFRS 9 Strumenti finanziari, deve essere rilevata nel conto economico in accordo con IFRS 9. Il corrispettivo potenziale che non rientra nello scopo dell'IFRS 9 è valutato al fair value alla data di bilancio e le variazioni del fair value sono rilevate a conto economico.
I costi correlati all'acquisizione sono gli oneri che l'acquirente sostiene per la realizzazione dell'aggregazione aziendale; a titolo esemplificativo questi comprendono i compensi professionali corrisposti a revisori, periti, consulenti legali, i costi per perizie e controllo dei conti, predisposizione di documenti informativi richiesti dalle norme, nonché le spese di consulenza sostenute per identificare potenziali target da acquisire se è contrattualmente stabilito che il pagamento sia effettuato solo in caso di esito positivo dell'aggregazione, nonché i costi di registrazione ed emissione di titoli di debito o titoli azionari. L'acquirente deve contabilizzare i

costi correlati all'acquisizione come oneri nei periodi in cui tali costi sono sostenuti e i servizi sono ricevuti, ad eccezione dei costi di emissione di titoli azionari o di titoli di debito che devono essere rilevati secondo quanto disposto dallo IAS 32 e dallo IAS 39.
Le operazioni di aggregazione aziendale sono contabilizzate secondo il "metodo dell'acquisizione", in base al quale le attività identificabili acquisite (comprese eventuali attività immateriali in precedenza non rilevate dall'impresa acquisita) e le passività identificabili assunte (comprese quelle potenziali) devono essere rilevate ai rispettivi fair value alla data di acquisizione. Inoltre, per ogni aggregazione aziendale eventuali quote di minoranza nella società acquisita possono essere rilevate al fair value (con conseguente incremento del corrispettivo trasferito) o in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili delle società acquisite.
Se il controllo viene realizzato attraverso acquisti successivi, l'acquirente deve ricalcolare l'interessenza che deteneva in precedenza nella società acquisita al rispettivo fair value alla data di acquisizione e rilevare nel conto economico l'eventuale differenza rispetto al precedente valore di carico.
L'eccedenza tra il corrispettivo trasferito (rappresentato dal fair value delle attività trasferite, delle passività sostenute o degli strumenti di capitale emessi dall'acquirente), eventualmente integrato dal valore delle quote di minoranza (determinato come sopra esposto) e dal fair value delle interessenze già possedute dall'acquirente, ed il fair value delle attività e passività acquisite deve essere rilevata come avviamento; qualora queste ultime risultino, invece, superiori alla sommatoria del corrispettivo, delle quote di minoranza e del fair value delle quote già possedute, la differenza deve essere imputata a conto economico.
La contabilizzazione dell'operazione di aggregazione può avvenire provvisoriamente entro la fine dell'esercizio in cui l'aggregazione viene realizzata e deve essere perfezionata entro dodici mesi dalla data di acquisizione. La contabilizzazione di ulteriori quote di partecipazione in società già controllate è considerata, ai sensi dell'IFRS 10, come operazione sul capitale, ossia operazione con soci che agiscono nella loro qualità di soci. Pertanto, le differenze tra i costi di acquisizione ed il valore contabile delle quote di minoranza acquisite sono imputate al patrimonio netto di gruppo; parimenti, le vendite di quote di minoranza senza perdita del controllo non generano utili/perdite nel conto economico ma variazioni del Patrimonio Netto di Gruppo.
Non configurano aggregazioni aziendali le operazioni finalizzate al controllo di una o più imprese che non costituiscono un'attività aziendale o al controllo in via transitoria o, infine, se l'aggregazione aziendale è realizzata con finalità riorganizzative, quindi tra due o più imprese o attività aziendali già facenti parte del Gruppo doValue, e che non comporta cambiamento degli assetti di controllo indipendentemente dalla percentuale di diritti di terzi prima e dopo l'operazione (cosiddette aggregazioni aziendali di imprese sottoposte a controllo comune). Tali operazioni sono considerate prive di sostanza economica. Pertanto, in assenza di specifiche indicazioni previste dai principi IAS/IFRS e in aderenza alle presunzioni dello IAS 8 che richiede che – in assenza di un principio specifico – l'impresa debba fare uso del proprio giudizio nell'applicare un principio contabile che fornisca un'informativa rilevante, attendibile, prudente e che rifletta la sostanza economica dell'operazione, esse sono contabilizzate salvaguardando la continuità dei valori dell'acquisita nel bilancio dell'acquirente.

Le fusioni rientrano tra le operazioni di concentrazione tra imprese, rappresentando la forma di aggregazione aziendale più completa, in quanto comportano l'unificazione sia giuridica che economica dei soggetti che vi partecipano.
Le fusioni, siano esse proprie, cioè con la costituzione di un nuovo soggetto giuridico oppure "per incorporazione" con la confluenza di un'impresa in un'altra impresa già esistente, sono trattate secondo i criteri precedentemente illustrati, in particolare:
Una società collegata è un'impresa nella quale la partecipante esercita un'influenza notevole e che non è né controllata in maniera esclusiva né controllata in modo congiunto. L'influenza notevole si presume quando la partecipante:
■ detiene, direttamente o indirettamente, almeno il 20% del capitale di un'altra società, oppure
Si precisa che le considerazioni fatte per determinare l'influenza notevole o il controllo congiunto sono simili a quelle necessarie a determinare il controllo sulle controllate.
Le partecipazioni in società collegate sono valutate secondo il metodo del patrimonio netto. Il valore di bilancio delle società collegate è testato ai sensi dello IAS 36 come un singolo asset, comparando lo stesso con il valore recuperabile (definito come il maggiore tra valore d'uso e fair value al netto dei costi di dismissione).
Con il metodo del Patrimonio Netto, la partecipazione in una società collegata è inizialmente rilevata al costo. Il valore contabile della partecipazione nelle società valutate secondo il metodo del Patrimonio Netto include l'avviamento (al netto di qualsiasi perdita di valore) pagato per l'acquisizione. Il valore contabile della partecipazione è aumentato o diminuito per rilevare la quota di pertinenza della partecipazione agli utili e alle perdite post-acquisizione delle collegate con rilevazione a conto economico alla voce Utili (Perdite) da partecipazioni e investimenti. L'eventuale distribuzione di dividendi è portata a riduzione del valore di iscrizione della partecipazione.
Se la quota di interessenza nelle perdite della partecipata eguaglia o supera il valore di iscrizione della stessa non sono rilevate ulteriori perdite, a meno che non siano state contratte specifiche obbligazioni a favore della società o non siano stati effettuati dei pagamenti a favore della stessa.
Gli utili e le perdite rivenienti da transazioni con società collegate o a controllo congiunto sono eliminati in proporzione della percentuale di partecipazione nella società stessa.
Le variazioni delle riserve da valutazione delle società collegate o a controllo congiunto, registrate in contropartita delle variazioni di valore dei fenomeni a tal fine rilevanti, sono evidenziate separatamente nel Prospetto della redditività complessiva.
Al 31 dicembre 2022 non risulta presente alcuna società valutata col metodo del patrimonio netto.

Nella tabella seguente sono elencate le società incluse integralmente nell'area di consolidamento:
| Rapporto di partecipazione | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Denominazione imprese | Sede legale e operativa |
Paese | Tipo di rapporto (1) |
Impresa partecipante | Quota % | Disponibilità voti % (2) | |
| 1. | doValue S.p.A. | Verona | Italia | Controllante | |||
| 2. | doNext S.p.A. (già Italfondiario S.p.A.) |
Roma | Italia | 1 | doValue S.p.A. | 100% | 100% |
| 3. | doData S.r.l. | Roma | Italia | 1 | doValue S.p.A. | 100% | 100% |
| 4. | doValue Spain Servicing S.A. (già Altamira Asset Manage ment S.A.) |
Madrid | Spagna | 1 | doValue S.p.A. | 85% | 85% |
| 5. | doValue Portugal, Unipessoal Limitada |
Lisbona | Portogallo | 1 | doValue Spain Servicing S.A. | 100% | 100% |
| 6. | Altamira Asset Management Cyprus Limited |
Nicosia | Cipro | 1 | doValue Spain Servicing S.A. | 100% | 100% |
| 7. | doValue Cyprus Limited | Nicosia | Cipro | 1 | doValue S.p.A. + doValue Spain Servicing S.A. |
94%+6% | 94%+6% |
| 8. | doValue Greece Loans and Credits Claim Management Société Anonyme |
Moschato | Grecia | 1 | doValue S.p.A. | 80% | 80% |
| 9. | doValue Greece Real Estate Services single member So ciété Anonyme |
Moschato | Grecia | 1 | doValue S.p.A. | 100% | 100% |
| 10. | Zarco STC, S.A. | Lisbona | Portogallo | 1 | doValue Portugal, Unipessoal Limitada |
100% | 100% |
| 11. | Adsolum Real Estate S.L. | Madrid | Spagna | 1 | doValue Spain Servicing S.A. | 100% | 100% |
Legenda
(1) Tipo di rapporto:
1 = maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria
2 = influenza dominante nell'assemblea ordinaria
3 = accordi con altri soci 4 = altre forme di controllo
5 = direzione unitaria ex art. 39, comma 1, del "decreto legislativo 136/2015"
6 = direzione unitaria ex art. 39, comma 2, del "decreto legislativo 136/2015"
(2) Disponibilità voti nell'assemblea ordinaria. I diritti di voto riportati si considerano effettivi

Nel corso dell'esercizio 2022 non si rilevano variazioni nell'area di consolidamento. Tuttavia si segnala il cambio di denominazione della società spagnola Altamira Asset Management S.A. in doValue Spain Servicing S.A. avvenuto nei primi mesi del 2023.
Il Gruppo doValue determina l'esistenza di controllo e, conseguentemente, l'area di consolidamento verificando se ricorrono i requisiti previsti dall'IFRS 10 con riferimento alle entità nelle quali detiene esposizioni, ossia:
I fattori considerati al fine di tale valutazione dipendono dalle modalità di governo dell'entità, dalle sue finalità e dalla struttura patrimoniale.
L'analisi condotta ha portato ad includere nell'area di consolidamento al 31 dicembre 2022 le società controllate elencate al precedente paragrafo.
In relazione a quanto previsto dallo IAS 10, si informa che successivamente alla data di chiusura dell'esercizio e fino all'approvazione del presente bilancio non si sono verificati eventi significativi tali da comportare una rettifica delle risultanze esposte nel Bilancio consolidato.
Si rinvia alla Relazione sulla gestione del Gruppo per una descrizione dei fatti di rilievo significativi intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio.
Una progressiva normalizzazione della situazione sanitaria, anche a seguito del successo della campagna vaccinale e sebbene con modalità e intensità geograficamente diversificate, ha consentito un parallelo rientro a modalità più ordinarie di svolgimento dell'attività di recupero da parte degli operatori del settore. Nel corso del 2022, il Gruppo ha mantenuto i presidi individuati per far fronte all'evoluzione della pandemia già dalle sue fasi iniziali, nel rispetto di tutte le normative vigenti, seguendone il costante aggiornamento nel tempo (e.g. il Comitato di Business Continuity&Crisis Management, potenziamento dei canali digitali).
Ciò premesso, in conformità alle indicazioni emanate dall'ESMA contenute nei public statements, con particolare riferimento all'ultimo emanato ad ottobre 2022 "European common enforcement priorities for 2022 annual financial reports", e dalla CONSOB, di cui ai Richiami di Attenzione n. 6/20 del 9 aprile 2020, n. 8/20 del 16 luglio 2020 e n. 1/21 del 16 febbraio 2021, il Gruppo ha continuato a monitorare attentamente l'evoluzione della situazione riguardo alle principali aree di interesse e nei principali Paesi in cui opera, in

continuità con quanto già indicato nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2021, al fine di valutare, in base alle specifiche circostanze aziendali e alla disponibilità di informazioni affidabili, la rilevanza degli impatti del COVID-19 sulle attività di business, sulla situazione patrimoniale e finanziaria nonché sulla performance economica del Gruppo per l'esercizio 2022.
A tale riguardo, non si rilevano particolari impatti sull'operatività e sul business del Gruppo e pertanto i dati consuntivati nel 2022 non risentono in modo significativo degli effetti della pandemia da COVID-19. In particolare, per quanto riguarda le attività non finanziarie ed eventuali adeguamenti di valore delle stesse (IAS 36) non sono emerse variazioni di rilievo per effetto della pandemia da COVID-19 meritevoli di approfondimento rispetto al 31 dicembre 2021.
Per quanto riguarda il personale dipendente è stata confermata l'applicazione dello smart working per tutti i dipendenti della Società, alternando il lavoro da remoto con quello in presenza presso le sedi del Gruppo nel rispetto delle normative e prevedendo opportuni presidi per salvaguardare la salute dei dipendenti e della collettività. Particolare attenzione viene posta infine nei confronti dei soggetti con situazioni di fragilità.
In considerazione del perdurare delle tensioni militari e politiche e delle relative conseguenze negative sull'economia mondiale, il Gruppo ha posto in essere varie misure preventive per individuare, gestire e ove necessario mitigare gli effetti che si potranno eventualmente ripercuotere sull'attività e sui risultati del Gruppo.
In conformità alle indicazioni emanate dall'ESMA nei public statements:
nonché al Richiamo di Attenzione Consob n.3/22 del 19 maggio 2022, il Gruppo ha svolto un'analisi degli impatti diretti e indiretti in relazione al citato conflitto, il cui risultato porta a ritenere che, ad oggi, gli impatti sul Gruppo doValue potranno continuare a essere considerati contenuti.
Relativamente agli impatti diretti:
Per quanto attiene agli impatti indiretti, legati principalmente al peggioramento dei principali indicatori economici generali, quali inflazione, tasso di crescita e andamento dei tassi di interesse, il Gruppo,

nell'assoggettare a test di impairment le attività intangibili ai sensi dello IAS 36, non ha evidenziato variazioni di rilievo rispetto al 31 dicembre 2021.
L'evoluzione futura ed i relativi effetti derivanti dal conflitto Russia-Ucraina a distanza di un anno dall'inizio della guerra sono ancora imprevedibili e continueranno ad essere costantemente tenuti sotto controllo.
Nella redazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2022, gli Amministratori considerano appropriato il presupposto della continuità aziendale in quanto a loro giudizio, pur in presenza di un contesto impattato dalla combinazione dei rimanenti effetti della pandemia, dell'inflazione, dell'aumento dei tassi di interesse, del deterioramento del clima economico, dei rischi geopolitici e delle incertezze relative agli sviluppi futuri, non sono emerse incertezze legate ad eventi o circostanze che, considerati singolarmente o nel loro insieme, possano far sorgere dubbi riguardo alla continuità aziendale. Nella valutazione sono state considerate la dotazione patrimoniale del Gruppo, la posizione finanziaria nonché la prevedibile evoluzione della gestione, pur nelle incertezze legate al contesto macroeconomico e di mercato; è stata inoltre valutata l'eventuale presenza di eventi o condizioni legati al clima che potessero influire sulla continuità del Gruppo, rilevando peraltro l'assenza di tali fattispecie. Si rinvia inoltre a quanto riportato nello specifico paragrafo della Relazione sulla gestione del Gruppo.
L'applicazione dei principi contabili implica talvolta il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori iscritti in bilancio e sull'informativa fornita in merito alle attività e passività potenziali. Ai fini delle assunzioni alla base delle stime formulate viene considerata ogni informazione disponibile alla data di redazione del bilancio, nonché ipotesi considerate ragionevoli alla luce dell'esperienza storica e del particolare momento caratterizzante i mercati finanziari.
In particolare, sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune poste iscritte nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2022, così come previsto dai principi contabili. Detti processi si fondano sostanzialmente su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti e sono stati effettuati in un'ottica di continuità aziendale. Tali processi confortano i valori di iscrizione al 31 dicembre 2022. Le stime e le ipotesi sono riviste regolarmente.
In considerazione della presenza di elementi di incertezza nel contesto macroeconomico e di mercato non si può escludere che le ipotesi assunte, per quanto ragionevoli, possano non trovare conferma nei futuri scenari in cui il Gruppo si troverà ad operare e pertanto i risultati che si consuntiveranno in futuro potrebbero differire dalle stime effettuate ai fini della redazione del bilancio con conseguente probabile necessità di apportare rettifiche ad oggi non prevedibili né stimabili rispetto al valore contabile delle attività e passività iscritte in bilancio. Inoltre, le incertezze del quadro macroeconomico futuro in cui il Gruppo si trova ad operare hanno imposto un'attenta analisi e ponderazione del nuovo contesto nei parametri e nelle informazioni utilizzati nei modelli di valutazione del valore recuperabile degli asset del Gruppo. Tali stime e valutazioni sono quindi difficili e comportano inevitabili elementi di incertezza,

anche in presenza di condizioni macroeconomiche stabili.
Di seguito si illustrano le politiche contabili considerate maggiormente critiche al fine della rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo, sia con riferimento alla materialità dei valori in bilancio sia per l'elevato grado di giudizio richiesto nelle valutazioni.
I ricavi di vendita legati ai contratti di servicing per il recupero dei crediti gestiti in mandato vengono rilevati per competenza sulla base dell'attività svolta dal Gruppo tempo per tempo, tramite l'utilizzo di procedure informatiche gestionali e di complessi processi di consuntivazione che tengono conto delle differenti specificità contrattuali di ciascun mandato. I contratti di servicing prevedono articolate clausole di diritti e doveri in capo al Gruppo nei rapporti con i clienti aderenti, che possono generare da una parte proventi attivi e dall'altra anche passività potenziali derivanti da eventuali mancati assolvimenti di obblighi contrattuali.
L'importo del corrispettivo variabile stimato viene incluso in tutto o in parte solo nella misura in cui è altamente probabile che quando successivamente sarà risolta l'incertezza associata al corrispettivo medesimo non si verifichi un significativo aggiustamento al ribasso dell'importo dei ricavi cumulati rilevati.
Alla fine del periodo vengono rilevati quindi ricavi maturati di competenza non ancora oggetto di una manifestata accettazione da parte del cliente che, a seconda delle previsioni contrattuali e dalla prassi consolidata, si può esplicare tramite l'emissione di fattura o esplicita comunicazione.
Alla data di redazione del presente bilancio la quota di ricavi di servicing privi di tale manifestata accettazione ammonta al 30% rispetto al totale delle fatture da emettere al 31 dicembre 2022 ed è pari al 7% dell'aggregato Totale Ricavi dello schema di conto economico consolidato.
Inoltre, devono essere prudenzialmente determinate le eventuali passività certe o potenziali al fine di misurare la conformità agli obblighi complessivi previsti dai contratti di servicing, considerata anche la fisiologica dialettica delle interpretazioni sulle clausole contrattuali nel contesto della effettiva operatività dell'attività di recupero.
In presenza di strumenti finanziari non quotati su mercati attivi o di strumenti illiquidi e complessi è necessario attivare adeguati processi valutativi caratterizzati da una certa componente di giudizio sulla scelta dei modelli di valutazione e dei relativi parametri di input, che potrebbero talvolta non essere osservabili sul mercato.
Margini di soggettività esistono nella valutazione in merito all'osservabilità o meno di taluni parametri e nella conseguente classificazione in corrispondenza dei livelli di gerarchia dei fair value.
Con particolare riferimento alle metodologie valutative, agli input non osservabili eventualmente utilizzati nelle misurazioni di fair value, si rinvia alla specifica sezione – Informativa sul fair value.

Il Gruppo presenta tra le proprie attività patrimoniali significative attività fiscali per imposte anticipate, derivanti da differenze temporanee tra la data di iscrizione nel conto economico di determinati costi aziendali e la data nella quale potranno essere dedotti. Le attività per imposte anticipate vengono svalutate quando ritenute non recuperabili in relazione alle prospettive reddituali ed ai conseguenti redditi imponibili attesi, tenuto conto della normativa fiscale, che consente – al ricorrere di determinate condizioni – la loro trasformazione in crediti di imposta, a prescindere quindi dalla capacità del Gruppo di generare una redditività futura. Nella sezione contenuta nell'Attivo delle presenti Note Illustrative relativa alle attività fiscali e passività fiscali viene fornita informativa sulla natura e sulle verifiche condotte in merito all'iscrivibilità delle attività per imposte anticipate.
La complessità delle situazioni che sono alla base dei contenziosi in essere, assieme alle problematiche interpretative riguardanti la legislazione applicabile, rende difficile la stima delle passività che potranno emergere al momento della definizione delle liti pendenti. Le difficoltà di valutazione interessano sia il quantum sia i tempi di un'eventuale manifestazione della passività e risultano particolarmente evidenti qualora il procedimento avviato sia nella fase iniziale e/o sia in corso la relativa istruttoria.
Per l'informativa sulle principali posizioni di rischio del Gruppo relative a controversie legali (azioni revocatorie e cause in corso) e fiscali si fa rinvio alla sezione contenuta nel Passivo delle presenti Note Illustrative dedicata ai Fondi per rischi ed oneri.
Con frequenza almeno annuale, in occasione della redazione del bilancio viene verificata l'esistenza di perdite durevoli di valore relativamente alle attività immateriali. Tale test di impairment viene abitualmente condotto determinando il valore d'uso o il fair value delle attività e verificando che il valore al quale l'attività immateriale risulta iscritta in bilancio sia inferiore al maggiore tra il rispettivo valore d'uso e il fair value al netto dei costi di vendita.
Il test di impairment riferibile alle unità generatrici di flussi finanziari (CGU), alle quali risulta attribuita la quasi totalità delle attività immateriali a vita definita e l'avviamento, è condotto prendendo a riferimento il Value in Use ottenuto attraverso l'applicazione del metodo Discounted Cash Flow (DCF), in base al quale il valore di una CGU è determinato attraverso la somma dei flussi di cassa prospettici della stessa, attualizzati mediante un apposito tasso. Procedimento similare viene adottato per stimare la recuperabilità dei valori iscritti connessi ai contratti di servicing attivi di lungo periodo che devono prendere a riferimento i business plan dei portafogli under management al fine di verificare la conseguente capacità di generare adeguati flussi finanziari.
Si deve comunque sottolineare che i parametri e le informazioni utilizzati per la verifica della recuperabilità delle attività immateriali, includendo l'avviamento (in particolare i flussi di cassa previsti per le varie CGU, nonché i tassi di attualizzazione utilizzati) sono significativamente influenzati dal quadro macroeconomico e di mercato e da comportamenti delle controparti, che potrebbero registrare mutamenti ad oggi non prevedibili. Pertanto, il Gruppo valuta se i rischi del generale contesto macroeconomico nonché quelli connessi all'invasione della Russia in Ucraina e i rischi climatici potrebbero avere un impatto significativo, come ad esempio l'introduzione di normative sulla riduzione dell'impatto ambientale legato agli immobili in gestione (business REO) che possono aumentare i costi

diretti di gestione dei portafogli. Questi rischi in relazione a questioni legate al clima sono inclusi come assunzioni significative qualora abbiano un impatto significativo sulla stima del valore di recupero. Relativamente alle attività condotte dal Gruppo con riferimento ad interventi sugli immobili in gestione nell'ambito del business Real Estate, si esclude la rilevazione di impatti significativi sulle stime dei valori di recupero a causa di rischi climatici.
Qualora il valore recuperabile delle attività oggetto del test di impairment sia determinato sulla base del relativo fair value, si deve altresì segnalare che la significativa e perdurante volatilità manifestata dai mercati, nonché le intrinseche difficoltà nella previsione dei flussi finanziari contrattuali non consentono di escludere che le valutazioni fondate su parametri tratti dagli stessi mercati e sulle previsioni dei flussi finanziari contrattuali possano dimostrarsi, in prospettiva, non pienamente rappresentative del fair value delle attività.
Con riferimento alle attività immateriali iscritte, si precisa che tali attività risultano prevalentemente valorizzate in base alla Purchase Price Allocation (PPA) definitiva delle due operazioni di aggregazione aziendale concluse negli scorsi anni: si tratta dell'acquisizione del controllo di Altamira Asset Management S.A., ora doValue Spain Servicing S.A., e delle sue controllate avvenuta a giugno 2019 e quella di Eurobank FPS (ora doValue Greece) conclusasi nel mese di giugno 2020. Risulta valorizzata anche l'attività immateriale derivante dalla corresponsione da parte di doValue Greece di un corrispettivo a fronte dell'acquisizione del diritto alla nomina a Servicer del contratto denominato "Frontier".
Il Gruppo, pur tenendo conto della difficoltà insita nella formulazione di previsioni anche di breve o medio periodo nel permanere dell'attuale clima di significativa incertezza e considerando che sia doValue Spain e le sue controllate che doValue Greece hanno contratti di gestione crediti esistenti (stock) e futuri (nuovi flussi) di medio/lungo termine con primarie controparti bancarie e importanti fondi di investimento, ha effettuato il test di impairment come indicato dal principio contabile internazionale IAS 36 "Riduzione di valore delle attività" e tenendo conto delle indicazioni emanate dall'ESMA.
Il test è stato condotto sui valori delle immobilizzazioni immateriali e sul goodwill come risultanti alla data contabile del 31 dicembre 2022 e dell'aggiornamento degli ammortamenti di competenza del periodo.
A tal fine, a seguito delle operazioni di aggregazione aziendale, sono state identificate le c.d. "Unità generatrice di flussi finanziari" (Cash Generating Unit - CGU) nelle due zone di segmentazione geografica di pertinenza di doValue Spain e delle sue controllate e di doValue Greece, ovvero Iberia (Spagna e Portogallo) e Grecia e Cipro, e si è provveduto a determinare l'allocazione delle attività immateriali e dell'avviamento alle due distinte CGU.
Ai fini dell'esecuzione del test è stata considerata l'informativa prospettica determinata in coerenza con il Budget 2023 approvato dal Consiglio di Amministrazione il 22 dicembre 2022 e con il Piano Industriale di Gruppo 2022-2024 approvato dal Consiglio di Amministrazione il 25 gennaio 2022 che accolgono le più recenti ipotesi di scenario raccolte dalle controllate che considerano l'andamento delle principali variabili di mercato e macroeconomiche, stimandone gli effetti in ottica prospettica.
Rispetto all'approccio metodologico si evidenzia che, ai fini della stima del valore recuperabile di attività immateriali acquisite tramite aggregazione di aziende, doValue adotta per coerenza i modelli di valutazione utilizzati in sede di PPA.
Pertanto, per quanto riguarda il test di impairment sui valori delle singole attività immateriali, sono stati utilizzati:
■ per la stima del valore recuperabile delle immobilizzazioni immateriali relative ai contratti di Servicing:

Il tasso di attualizzazione utilizzato nelle analisi di impairment condotte da doValue esprime il costo delle fonti di finanziamento dell'attività oggetto di analisi: il costo dell'equity e il costo del debito. Nella prassi professionale il tasso di attualizzazione normalmente utilizzato è il WACC (costo medio ponderato del capitale o weighted average cost of capital), determinato facendo uso di tecniche valutative quali il CAPM.
Di seguito si riporta la formula di calcolo del costo medio ponderato del capitale (WACC):
$$\begin{array}{cccc} \text{F} & \text{A} & \text{A} & \text{D} & \text{D} & \text{C} & \text{D} & \text{A} & \text{B} & \text{A} & \text{B} & \text{C} \end{array}$$
dove
D+E
Il costo del capitale proprio, calcolato attraverso l'utilizzo del Capital Asset Pricing Model (CAPM) misura il costo dell'equity, Ke , per un certo titolo come maggiorazione del tasso privo di rischio, sulla base della sensibilità del rendimento dell'azione, c.d. β, al rendimento atteso del mercato azionario d'appartenenza al netto dello stesso tasso privo di rischio (equity risk premium – ERP).
In base a quanto appena enunciato, si può scrivere la seguente formula:
$$\mathsf{E}(\mathsf{R}_{\mathsf{j}}) = \mathsf{R}_{\mathsf{f}} \star \mathsf{B}_{\mathsf{j}} \star [\mathsf{E}(\mathsf{R}_{\mathsf{m}}) \neg \mathsf{R}_{\mathsf{f}}]$$
dove

In forma sintetica, l'equazione di cui sopra può essere scritta nel modo seguente: Ke =Rf +β*ERP
dove
Ai fini del calcolo del WACC delle predette specifiche attività immateriali, in considerazione del fatto che il relativo business è attribuibile solamente a uno specifico Paese, si è provveduto a:
Il test condotto mediante i suddetti modelli, ha fatto emergere perdite di valore per €0,6 milioni dal confronto con il valore netto contabile delle attività (per il risultato del test si fa rimando a quanto indicato in Nota 1 "Attività immateriali" - Sezione Informazioni sullo Stato Patrimoniale).
Per quanto riguarda l'impairment test sull'avviamento, per effettuare il confronto tra il valore recuperabile e il valore netto contabile complessivi delle due CGU alla data del 31 dicembre 2022, è stata utilizzata la procedura di seguito descritta.
Il valore recuperabile di un'unità generatrice di flussi finanziari è il maggiore tra il fair value (valore equo) dedotti i costi di vendita e il valore d'uso della stessa.
Il metodo adottato assume che il valore recuperabile di una CGU sia pari alla somma del:
Il flusso di cassa operativo è a base della stima dell'"enterprise value"; questa metodologia si basa sui flussi operativi generati dalla gestione caratteristica della CGU, basandosi sul reddito operativo disponibile per la remunerazione dei mezzi propri e dei terzi. Attraverso il metodo DCF (c.d. Discounted Cash Flow) è possibile determinare il valore di una CGU attraverso la somma dei flussi di cassa prospettici della stessa, attualizzati mediante un apposito tasso.

Il tasso utilizzato per l'attualizzazione risulta anche in questo caso il WACC (costo medio ponderato del capitale o weighted average cost of capital), determinato facendo uso di tecniche valutative quali il CAPM.
Ai fini del calcolo del WACC dell'avviamento, nel caso in cui il relativo business sia attribuibile solamente a uno specifico Paese, si è provveduto a:
Oppure, nel caso in cui il relativo business sia attribuibile a più di uno specifico Paese:
Il valore contabile della CGU da utilizzarsi per confronto con il valore recuperabile nel test di impairment include il valore contabile delle sole attività (non correnti) che possono essere attribuite direttamente, o ripartite secondo un criterio ragionevole e uniforme, alla singola CGU, considerando, oltre all'avviamento, anche tutte le attività immateriali rientranti nel perimetro di valutazione della CGU e le imposte differite. Tale valore contabile è determinato in maniera coerente con il criterio con cui è determinato il valore recuperabile della CGU in base quindi ai i flussi finanziari utilizzati nell'informativa prospettica.
Per quanto riguarda il confronto tra il valore recuperabile e il valore netto contabile complessivi delle CGU alla data del 31 dicembre 2022, il modello ha confermato per entrambe le acquisizioni la capienza del valore recuperabile che conferma l'assenza di perdite di valore (per maggiori dettagli informativi si rimanda alle Note illustrative, paragrafi Politiche contabili e Informazioni sullo Stato Patrimoniale - Nota 1 Attività immateriali).

La rilevazione delle operazioni di business combination implica l'attribuzione alle attività e passività della società acquisita della differenza tra il costo di acquisto e il valore netto contabile. Per la maggior parte delle attività e delle passività, l'attribuzione della differenza è effettuata rilevando le attività e le passività al loro fair value. La parte non attribuita se positiva è iscritta a goodwill; se negativa è imputata a conto economico come ricavo. Nel processo di attribuzione del costo dell'aggregazione, il Gruppo doValue si avvale di tutte le informazioni disponibili; tuttavia, tale processo implica, per definizione, elementi di stima complessi e soggettivi.
Per l'informativa sulle operazioni di business combination del Gruppo si fa rinvio alla specifica sezione "Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda".
Per la predisposizione del presente Bilancio consolidato il Gruppo ha adottato per la prima volta alcuni principi contabili e modifiche che sono in vigore per gli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2022 di cui si riporta di seguito un elenco, evidenziando che tali novità non hanno determinato effetti sostanziali sui valori patrimoniali ed economici esposti:
In data 28 ottobre 2022 l'ESMA ha pubblicato il Public Statement con cui ha annunciato le priorità su cui gli emittenti quotati devono focalizzarsi nella predisposizione dei bilanci IFRS 2022, con particolare attenzione in merito alle questioni legate al clima, all'invasione della Russia in Ucraina e in generale al contesto macroeconomico.
La Consob in data 19 maggio 2022 ha pubblicato il Richiamo di attenzione (n. 3/22): Conflitto in Ucraina - Richiamo di attenzione degli emittenti vigilati sull'informativa finanziaria e sugli adempimenti connessi al rispetto delle misure restrittive adottate dall'Unione europea nei confronti della Russia.
Di seguito sono riportate le principali norme ed interpretazioni contabili omologate dall'Unione Europea, ma che non trovano applicazione al 31 dicembre 2022 (in quanto l'entrata in vigore è prevista a partire dal 1 gennaio 2023) e per i quali il Gruppo non si è avvalso, nei casi eventualmente previsti, dell'applicazione anticipata:
■ Amendments to IFRS 17 Insurance contracts: Initial Application of IFRS 17 and IFRS 9 - Comparative Information (issued on 9 December 2021);

Infine, di seguito vengono riportati i nuovi principi, emendamenti e interpretazioni contabili emanati dallo IASB, ma non ancora omologati dall'Unione Europea:


Le attività immateriali sono attività non monetarie ad utilità pluriennale, identificabili pur se prive di consistenza fisica, controllate dalla società e dalle quali è probabile che affluiranno benefici economici futuri.
Le attività immateriali sono principalmente relative ad avviamento, software, marchi, brevetti e contratti attivi a lungo termine derivanti prevalentemente da operazioni di aggregazione aziendale esterne.
L'avviamento è pari alla differenza tra il corrispettivo sostenuto per un'aggregazione aziendale ed il fair value dell'attività nette identificabili acquisite, come meglio precisato nel paragrafo "Aggregazioni aziendali".
Le attività immateriali diverse dall'avviamento sono iscritte al costo d'acquisto, comprensivo di qualunque costo diretto sostenuto per predisporre l'attività all'utilizzo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore eventualmente registrate. Per gli accordi di cloud computing rientranti nell'applicazione dello IAS 38 il costo di acquisto corrisponde al valore attuale dei pagamenti dovuti.
Le eventuali spese sostenute successivamente all'acquisto:
Le immobilizzazioni immateriali aventi durata definita sono ammortizzate in base alla stima della loro vita utile. Non sono, invece, ammortizzate le attività immateriali aventi vita utile indefinita.
Il periodo di ammortamento ed il metodo di ammortamento di un'attività immateriale a vita utile definita è riconsiderato almeno ad ogni chiusura d'esercizio. I cambiamenti nella vita utile attesa o delle modalità con cui i benefici economici futuri legati all'attività si realizzeranno sono rilevati attraverso il cambiamento del periodo o del metodo di ammortamento, a seconda dei casi, e sono considerati cambiamenti di stime contabili. Le quote di ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita sono rilevate nella voce di conto economico Ammortamenti e svalutazioni.
Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività ed il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce di conto economico Ammortamenti e svalutazioni.
Per le attività immateriali di durata indefinita, anche se non si rilevano indicazioni di riduzioni

durevoli di valore, viene annualmente confrontato il valore contabile con il valore recuperabile. Nel caso in cui il valore contabile sia maggiore di quello recuperabile si rileva alla voce di conto economico Ammortamenti e svalutazioni una perdita pari alla differenza tra i due valori. La valutazione della vita utile indefinita è rivista annualmente per determinare se tale attribuzione continua ad essere sostenibile, altrimenti, il cambiamento da vita utile indefinita a vita utile definita si applica su base prospettica.
Qualora venga ripristinato il valore di un'attività immateriale, diversa dall'avviamento, precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.
Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento non è soggetto ad ammortamento, quindi è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate determinate da una verifica periodica dell'adeguatezza del valore di iscrizione in bilancio.
In particolare, ogni volta che vi sia evidenza di perdita di valore e comunque almeno una volta all'anno, viene effettuata una verifica dell'inesistenza di riduzioni durevoli di valore. A tal fine viene identificata l'unità generatrice di flussi finanziari (cash generating unit – "CGU") cui attribuire l'avviamento. L'ammontare dell'eventuale riduzione di valore è determinato sulla base della differenza tra il valore contabile dell'unità generatrice di flussi finanziari cui l'avviamento è stato allocato ed il suo valore di recupero, se inferiore. Detto valore di recupero è pari al maggiore tra il fair value dell'unità generatrice di flussi finanziari, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d'uso. Il valore d'uso è il valore attuale dei flussi finanziari futuri attesi dalle unità generatrici alle quali l'avviamento è stato attribuito. Le conseguenti rettifiche di valore vengono rilevate a conto economico. Non è ammessa la contabilizzazione di eventuali successive riprese di valore.
Il Gruppo, ha definito nel "Manuale Impairment Test ai sensi del Principio contabile internazionale IAS 36" una serie di indicatori di perdita o di impairment, cosiddetti triggering events, in presenza dei quali la verifica per riduzione di valore, delle attività immateriali a vita utile definita e delle CGU a cui l'avviamento è stato attribuito, deve essere svolta anche nel corso dell'anno.
Un'attività immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale all'atto della dismissione (ossia, alla data in cui l'acquirente ne ottiene il controllo) o quando non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dalla sua dismissione. L'eventuale differenza tra il valore di cessione ed il valore contabile viene rilevata a conto economico alla voce Ammortamenti e svalutazioni.
La voce include:
ed è suddivisa nelle seguenti categorie:

Sono inoltre, iscritti in questa voce i diritti d'uso (Right of use) di attività materiali acquisiti con contratti di leasing, in qualità di locatario, indipendentemente dalla qualificazione giuridica degli stessi.
Le attività ad uso funzionale hanno consistenza fisica, sono detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi o per scopi amministrativi e si ritiene possano essere utilizzate per più di un periodo. Le migliorie su beni di terzi sono migliorie e spese incrementative relative ad attività materiali identificabili e separabili. In tal caso la classificazione avviene nelle sottovoci specifiche di riferimento (es. impianti) in relazione alla natura dell'attività stessa. Normalmente tali investimenti sono sostenuti per rendere adatti all'utilizzo atteso gli immobili presi in affitto da terzi.
Le attività detenute a scopo d'investimento si riferiscono agli investimenti immobiliari di cui allo IAS 40, cioè a quelle proprietà immobiliari possedute (in proprietà o in leasing) al fine di ricavarne canoni di locazione e/o conseguire un apprezzamento del capitale investito.
Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo, comprensivo di tutti gli oneri direttamente imputabili alla "messa in funzione" del bene (costi di transazione, onorari professionali, costi diretti di trasporto del bene nella località assegnata, costi di installazione, costi di smantellamento).
Le spese sostenute successivamente sono aggiunte al valore contabile del bene o rilevate come attività separate se è probabile che si godranno benefici economici futuri eccedenti quelli inizialmente stimati ed il costo può essere attendibilmente rilevato.
Tutte le altre spese sostenute successivamente (es. interventi di manutenzione ordinaria) sono rilevate nel conto economico, nel periodo nel quale sono sostenute, alla voce:
■ Spese amministrative, se riferite ad attività ad uso funzionale;
ovvero
■ Ammortamenti e svalutazioni, se riferite agli immobili detenuti a scopo di investimento.
La valutazione iniziale dell'attività consistente nel diritto d'uso comprende il valore attuale dei pagamenti futuri dovuti per il leasing, i pagamenti dovuti per il leasing effettuati alla data o prima della data di decorrenza del contratto, i costi diretti iniziali ed eventuali costi stimati per lo smantellamento, rimozione o ripristino dell'attività sottostante il leasing, meno eventuali incentivi ricevuti dal locatario per il leasing.
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività materiali sono iscritte al costo al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore per deterioramento.
Le immobilizzazioni a vita utile definita vengono ammortizzate a quote costanti durante la loro vita utile.
Non sono, invece, ammortizzate le immobilizzazioni materiali aventi vita utile illimitata.
La vita utile delle immobilizzazioni materiali viene rivista ad ogni chiusura di periodo tenendo conto delle condizioni di utilizzo delle attività, delle condizioni di manutenzione e della obsolescenza attesa, nonché considerando l'impatto della legislazione in materia di salute, sicurezza e ambiente e, se le attese sono difformi dalle stime precedenti, la quota di ammortamento per il periodo corrente e per quelli successivi viene rettificata.
Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività con il suo valore recuperabile, pari al

maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce Ammortamenti e svalutazioni di conto economico consolidato.
Qualora venga ripristinato il valore di un'attività precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.
Anche i diritti d'uso (Right of Use) iscritti all'attivo in relazione ad immobili acquisiti in leasing (IFRS 16) sono assoggettati periodicamente a verifica d'impairment sulla base sia di previsioni d'utilizzo, sia di opportune indicazioni di mercato rispetto al costo da sostenersi per l'affitto.
Un'attività materiale è eliminata dallo stato patrimoniale all'atto della dismissione (ossia, alla data in cui l'acquirente ne ottiene il controllo) o quando per la stessa non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dalla sua dismissione. L'eventuale differenza tra il valore di cessione ed il valore contabile viene rilevata a conto economico alla voce Ammortamenti e svalutazioni.
I costi di ristrutturazione di immobili non di proprietà vengono capitalizzati in considerazione del fatto che per la durata del contratto di affitto la società utilizzatrice ha il controllo dei beni e può trarne benefici economici futuri. I suddetti costi, classificati tra gli Immobili, impianti e macchinari e vengono ammortizzati per un periodo non superiore alla durata del contratto di affitto.
I criteri di rilevazione iniziale e valutazione successiva delle partecipazioni sono regolati dagli IFRS 10 – Bilancio Consolidato, IAS 27 – Bilancio separato, IAS 28 – Partecipazioni in società collegate e joint venture e IFRS 11 – Accordi a controllo congiunto.
Tali principi sono esplicitati nella precedente sezione "Area e metodi di consolidamento" dove è anche fornita l'informativa sulle valutazioni e assunzioni svolte per stabilire l'esistenza di controllo o influenza notevole.
Le restanti interessenze azionarie – diverse quindi da controllate, collegate e joint ventures e da quelle eventualmente rilevate nelle voci Attività destinate alla vendita e Passività associate ad attività destinate alla vendita – sono classificate quali attività finanziarie a seconda della categoria di appartenenza.
L'iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento per i titoli di debito e per i titoli di capitale, alla data di erogazione per i finanziamenti.
In particolare, al momento della contabilizzazione per data di regolamento, è rilevata qualsiasi variazione di fair value dell'attività che deve essere ricevuta nel periodo intercorrente tra tale data e la precedente data di negoziazione, nello stesso modo in cui si contabilizza l'attività acquistata.

All'atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico vengono rilevate al fair value, esso è rappresentato, salvo differenti indicazioni, dal corrispettivo pagato per l'esecuzione della transazione, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.
Sono classificate in questa categoria le attività finanziarie diverse da quelle classificate tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e tra le Attività finanziare valutate al costo ammortizzato. La voce include:
■ le attività finanziarie detenute per la negoziazione, essenzialmente rappresentate dal valore positivo dei contratti derivati detenuti con finalità di negoziazione
Trovano, quindi, evidenza in questa voce:
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico sono valorizzate al fair value. Gli effetti dell'applicazione di tale criterio di valutazione sono imputati nel conto economico.
Per i criteri di determinazione del fair value, si rinvia alla sezione "Informativa sul Fair Value".

Le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.
Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall'esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.
Infine, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un'obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi, senza un ritardo rilevante ad altri soggetti terzi.
L'iscrizione iniziale delle attività finanziarie, per i titoli di capitale, avviene alla data di regolamento.
In particolare, al momento della contabilizzazione per data di regolamento, è rilevata qualsiasi variazione di fair value dell'attività che deve essere ricevuta nel periodo intercorrente tra tale data e la precedente data di negoziazione, nello stesso modo in cui si contabilizza l'attività acquistata.
All'atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva vengono rilevate al fair value, esso è rappresentato, salvo differenti indicazioni, dal corrispettivo pagato per l'esecuzione della transazione, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.
Sono classificate in questa categoria le attività finanziarie diverse da quelle classificate tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico e tra le Attività finanziare valutate al costo ammortizzato.
Trovano, quindi, evidenza in questa voce gli strumenti di capitale - non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto - per cui il Gruppo applica l'opzione prevista, in sede di rilevazione iniziale, per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva sono valorizzate al fair value. Gli effetti dell'applicazione di tale criterio di valutazione sono rilevati nel Prospetto della redditività complessiva ed esposti tra le Riserve da valutazione nel patrimonio netto.
Per i criteri di determinazione del fair value, si rinvia alla sezione "Informativa sul Fair Value".

Le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.
Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall'esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.
Infine, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un'obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi, senza un ritardo rilevante ad altri soggetti terzi.
L'iscrizione iniziale dell'attività finanziaria avviene alla data di erogazione per i crediti.
Il valore iniziale è pari al fair value dello strumento finanziario, pari normalmente per i crediti all'ammontare erogato comprensivo dei costi/proventi direttamente riconducibili al singolo strumento.
Un'attività finanziaria è classificata fra le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato qualora:
Più in particolare, formano oggetto di rilevazione in questa voce:
Dopo l'iniziale rilevazione al fair value queste attività sono valutate al costo ammortizzato che determina la rilevazione di interessi in base al criterio del tasso di interesse effettivo pro rata temporis lungo la durata del credito.
Il valore di bilancio delle attività finanziarie al costo ammortizzato è rettificato al fine di tener conto di riduzioni/riprese di valore risultanti dal processo di valutazione (impairment) e si rimanda a quanto illustrato nella specifica sezione "Riduzione di valore (impairment) di attività finanziarie".

Le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.
Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasfe
rimento dei rischi e benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall'esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.
Infine, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un'obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi, senza un ritardo rilevante ad altri soggetti terzi.
Ad ogni data di bilancio, ai sensi dell'IFRS 9, le attività finanziarie diverse da quelle valutate al fair value con impatto a conto economico sono sottoposte ad una valutazione volta a verificare se esistano evidenze che possano far ritenere non interamente recuperabile il valore di iscrizione delle attività stesse. Un'analisi analoga viene effettuata anche per gli impegni ad erogare fondi e per le garanzie rilasciate che rientrano nel perimetro da assoggettare ad impairment ai sensi dell'IFRS 9.
Nel caso in cui tali evidenze sussistano (c.d. "evidenze di impairment"), le attività finanziarie in questione – coerentemente, ove esistenti, con tutte quelle restanti di pertinenza della medesima controparte – sono considerate deteriorate (impaired) e confluiscono nello stage 3. Per tali esposizioni devono essere rilevate rettifiche di valore pari alle perdite attese relative alla loro intera vita residua.
Per le attività finanziarie per cui non sussistono evidenze di impairment (strumenti finanziari non deteriorati), occorre, invece, verificare se esistono indicatori tali per cui il rischio creditizio della singola operazione risulti significativamente incrementato rispetto al momento di iscrizione iniziale. Le conseguenze di tale verifica, dal punto di vista della classificazione (o, più propriamente, dello staging) e della valutazione, sono le seguenti:
Il processo di impairment di Gruppo si applica alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato che possono comprendere: prestiti, crediti commerciali, titoli di debito e alle attività finanziarie valutate

al fair value con impatto sulla redditività complessiva che comprendo i titoli di capitale - non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto - per cui il Gruppo applica l'opzione prevista, in sede di rilevazione iniziale, per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
Per i crediti commerciali, in considerazione di quanto previsto dall'IFRS 9 (par. 5.5.15-16) e della scarsa significatività della componente finanziaria di tali crediti, il Gruppo ha optato per l'"Approccio Semplificato" che prevede sostanzialmente il calcolo delle perdite totali attese sulla base della vita residua dell'attività finanziaria. Considerato che la vita residua dei crediti commerciali è generalmente inferiore all'anno, il calcolo della Perdita attesa a dodici mesi e life time coincidono.
La voce accoglie le attività materiali classificate in base allo IAS 2 - Rimanenze, che si riferiscono al portafoglio immobiliare del Gruppo, detenuto in un'ottica di dismissione.
Gli immobili in corso di ristrutturazione sono valutati al minore tra il costo, aumentato delle spese che ne incrementano il valore e degli oneri finanziari capitalizzabili, ed il corrispondente presunto valore di realizzo al netto dei costi diretti di vendita.
Gli immobili di trading sono valutati al minore tra il costo e il valore di presunto realizzo, desunto da transazioni immobiliari similari per zona e tipologia. Il presunto valore di realizzo e il valore di mercato sono determinati sulla base di perizie indipendenti ovvero di valori inferiori cui la Direzione aziendale è disposta a vendere in forza di situazioni urbanistico/catastali non corrispondenti allo stato effettivo dei luoghi e problematiche di natura legale (quali l'occupazione abusiva dei beni).
Le eventuali svalutazioni, derivanti dalla valutazione sopra descritta, sono imputate alla relativa voce di conto economico.
Se vengono meno le ragioni che hanno comportato la svalutazione delle rimanenze, le svalutazioni iscritte in periodi precedenti sono ripristinate attraverso accredito al conto economico fino a concorrenza del minore tra il costo e il valore di presunto realizzo.
Le voci di natura corrente accolgono essenzialmente i crediti derivanti da forniture di servizi non finanziari, partite in attesa di sistemazione e poste non riconducibili ad altre voci dello stato patrimoniale, tra cui si ricordano, le partite fiscali diverse da quelle rilevate a voce propria e i ratei attivi diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle relative attività finanziarie, ivi inclusi quelli derivanti da contratti con i clienti ai sensi dell'IFRS 15, paragrafi 116 e successivi.
Relativamente all'impairment dei crediti commerciali, in considerazione di quanto previsto dall'IFRS 9 (par. 5.5.15-16) e della scarsa significatività della componente finanziaria di tali crediti, il Gruppo ha optato per l'"Approccio Semplificato" di cui sopra.

Le attività e le passività fiscali correnti sono rilevate nello stato patrimoniale del bilancio rispettivamente nelle voci Attività fiscali dell'attivo e Passività fiscali del passivo mentre quelle differite rispettivamente nelle voci Imposte differite attive e Imposte differite passive.
In applicazione del "balance sheet method" le poste contabili della fiscalità corrente e differita comprendono:
In generale, le attività e le passività fiscali differite emergono nelle ipotesi in cui la deducibilità o l'imponibilità del costo o del provento sono differite rispetto alla loro rilevazione contabile.
Le poste della fiscalità corrente includono gli acconti versati (attività correnti) e debiti da assolvere (passività corrente) per imposte sul reddito di competenza del periodo. I debiti per imposte correnti e i relativi crediti per acconti versati ancora in essere a fine esercizio sono iscritti in bilancio in un'unica voce per il loro ammontare netto.
Le imposte anticipate e quelle differite vengono contabilizzate a livello patrimoniale a saldi aperti e senza compensazioni.

Le attività fiscali e le passività fiscali correnti sono rilevate applicando le aliquote di imposta vigenti e sono contabilizzate come onere (provento) secondo il medesimo criterio di competenza economica dei costi e dei ricavi che le hanno originate. In particolare, la fiscalità corrente IRES ed IRAP è stata calcolata applicando le aliquote di imposta stabilite dalle disposizioni di legge in vigore in ogni Paese. Le attività fiscali e le passività fiscali differite sono rilevate in base alle aliquote fiscali che, alla data di riferimento del bilancio, si prevede saranno applicabili nell'esercizio nel quale sarà realizzata l'attività o sarà estinta la passività, sulla base della vigente legislazione fiscale e sono periodicamente valutate al fine di tenere conto di eventuali modifiche normative.
Le attività fiscali differite vengono contabilizzate soltanto nel caso in cui vi sia la probabilità del loro recupero da parte dei futuri redditi imponibili attesi valutati sulla base della capacità del gruppo di produrre redditi imponibili nei futuri esercizi. Le passività fiscali differite sono sempre contabilizzate. Presupposto per la rilevazione di tali attività per imposte anticipate è la considerazione che rispetto alle possibili evoluzioni societarie, si ritiene con ragionevole certezza che sarà realizzato un reddito imponibile a fronte del quale potranno essere utilizzate le differenze temporanee deducibili. In ossequio a quanto previsto dallo IAS 12, la probabilità che esista reddito imponibile futuro sufficiente all'utilizzo delle attività fiscali differite sarà oggetto di verifica periodica. Qualora dalla suddetta verifica risulti l'insufficienza di reddito imponibile futuro, le attività fiscali differite sono corrispondentemente ridotte. Le imposte correnti e differite sono rilevate nel conto economico alla voce Imposte sul reddito, ad eccezione, ove presenti, di quelle imposte che si riferiscono a partite che sono accreditate o addebitate, nell'esercizio stesso o in un altro, direttamente a patrimonio netto, le cui variazioni di valore sono rilevate direttamente nel Prospetto della redditività complessiva tra le riserve di valutazione.
Le imposte differite attive e passive sono cancellate al momento del loro recupero/realizzo.
Il Gruppo classifica, in conformità con l'IFRS 5, le attività non correnti e i gruppi in dismissione come detenuti per vendita se il loro valore contabile sarà recuperato principalmente con un'operazione di vendita, anziché tramite il loro uso continuativo. Tali attività non correnti e gruppi in dismissione classificati come detenuti per la vendita sono valutati al minore tra il valore contabile ed il loro fair value al netto dei costi di vendita. I costi di vendita sono i costi aggiuntivi direttamente attribuibili alla vendita, esclusi gli oneri finanziari e le imposte.
La condizione per la classificazione come detenuti per la vendita si considera rispettata solo quando la vendita è altamente probabile e l'attività o il gruppo in dismissione è disponibile per la vendita immediata nelle sue attuali condizioni. Le azioni richieste per concludere la vendita dovrebbero indicare che è improbabile che possano intervenire cambiamenti significativi nella vendita o che la vendita venga annullata. La Direzione deve essersi impegnata nella vendita, il cui completamento dovrebbe essere previsto entro un anno dalla data della classificazione.
L'ammortamento di immobili, impianti e macchinari e delle attività immateriali cessa nel momento in cui questi sono classificati come disponibili per la vendita.
Le singole attività (o i gruppi di attività in via di dismissione), sono iscritte rispettivamente alle voci Attività destinate alla vendita e Passività associate ad attività destinate alla vendita.
Le attività destinate alla dismissione sono escluse dal risultato delle attività operative e sono presentate nel conto economico in un'unica riga come Proventi (Oneri) netti di attività destinate alla dismissione.
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Nelle voci indicate vengono iscritte le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato rappresentate da debiti verso banche, i debiti verso altri finanziatori e i titoli in circolazione oltre che gli strumenti finanziari rilevati inizialmente al fair value con variazioni rilevate a conto economico.
Sono inoltre inclusi i debiti iscritti dall'impresa in qualità di locatario nell'ambito di operazioni di leasing. Tali passività finanziarie sono registrate secondo il principio della data di regolamento e inizialmente iscritte al fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo ricevuto, al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili alla passività finanziaria.
Dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziare, eccetto quelle rilevate al fair value con variazioni rilevate a conto economico, sono valutate con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.
Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel prospetto dell'utile/(perdita).
Fanno eccezione le passività a breve termine, per le quali il fattore temporale risulta trascurabile, che rimangono iscritte per il valore incassato.
Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero adempiuta. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio di eventuali differenze tra i valori contabili.
I fondi per rischi ed oneri sono costituiti da passività rilevate quando:
Se queste condizioni non sono soddisfatte, non viene rilevata alcuna passività.
La voce accoglie gli accantonamenti relativi ad obbligazioni legali o connessi con rapporti di lavoro o contenziosi, anche fiscali, originati da un evento passato per i quali sia probabile l'esborso di risorse economiche per l'adempimento delle obbligazioni stesse, sempre che possa essere effettuata una stima attendibile del relativo ammontare.
Inoltre, vengono contabilizzate le passività potenziali per il personale dipendente.

Laddove l'elemento temporale sia significativo, gli accantonamenti vengono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette, ove adeguato, i rischi specifici delle passività. L'accantonamento può essere rilevato sia a conto economico nella voce "Accantonamenti a fondi rischi ed oneri" ed include anche gli interessi passivi maturati sui fondi che sono stati oggetto di attualizzazione sia, per alcune particolari tipologie di fondi, in contropartita ad altre voci di conto economico.
Gli importi accantonati sono determinati in modo che rappresentino la migliore stima della spesa richiesta per adempiere alle obbligazioni. La stima si determina considerando i rischi e le incertezze che attengono ai fatti e alle circostanze in esame.
In particolare, laddove l'effetto del differimento temporale nel sostenimento dell'onere sia significativo, l'ammontare dell'accantonamento è determinato come il valore attuale della miglior stima del costo che si suppone sarà necessario per estinguere l'obbligazione. Viene in tal caso utilizzato un tasso di attualizzazione tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato.
I fondi accantonati sono periodicamente riesaminati ed eventualmente rettificati per riflettere la migliore stima corrente. Quando, a seguito del riesame, il sostenimento dell'onere diviene improbabile, l'accantonamento viene stornato.
Un accantonamento è utilizzato solo a fronte degli oneri per i quali è stato originariamente iscritto. L'accantonamento dell'esercizio, registrato alla voce Accantonamenti a fondi rischi e oneri del conto economico, include gli incrementi dei fondi dovuti al trascorrere del tempo ed è al netto delle eventuali riattribuzioni.
I benefici per i dipendenti, oltre ai benefici a breve termine quali ad esempio salari e stipendi, sono relativi a:
I benefici per i dipendenti successivi al rapporto di lavoro sono a loro volta suddivisi tra quelli basati su programmi a contribuzione definita e quelli su programmi a benefici definiti, a seconda delle prestazioni previste:
In tale contesto, in Italia in base alla Legge n. 296 del 27 dicembre 2006 (Legge Finanziaria 2007):

definita, ancorché la prestazione sia già completamente maturata. In conseguenza di ciò, si rende necessario un ricalcolo attuariale del valore del debito ad ogni data successiva al 31 dicembre 2006.
Relativamente alle società con sede in Grecia, la politica di remunerazione si basa sui requisiti della Legge 2112/1920. In particolare:
Nell'ambito di tali società inoltre non viene prevista alcuna integrazione di post-pensionamento per piani a benefici definiti, diversi da quelli derivanti dalla citata normativa.
Gli altri benefici a lungo termine sono benefici per i dipendenti che non sono dovuti interamente entro i dodici mesi successivi al termine dell'esercizio in cui i dipendenti hanno prestato la loro attività.
Il valore di un'obbligazione a benefici definiti è pari al valore attuale dei pagamenti futuri, previsti come necessari per estinguere l'obbligazione derivante dall'attività lavorativa svolta dal dipendente nell'esercizio corrente ed in quelli precedenti.
Tale valore attuale è determinato utilizzando il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito". Tale metodo distribuisce il costo del beneficio uniformemente durante la vita lavorativa del dipendente, tenuto conto di quanto disposto della legislazione nazionale di ogni Paese.
I benefici per i dipendenti rientranti tra gli altri benefici a lungo termine, quali quelli derivanti da premi di anzianità che sono erogati al raggiungimento di una predefinita anzianità di servizio, sono iscritti in base alla valutazione alla data di bilancio della passività assunta, determinata utilizzando il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito".
Il Fondo TFR è rilevato tra le passività nella corrispondente voce "Benefici a dipendenti", mentre gli altri benefici successivi al rapporto di lavoro ed i benefici a lungo termine diversi vengono rilevati tra i "Fondi per rischi e oneri".
I costi per il servizio del programma (service costs) sono contabilizzati tra i costi del personale, così come gli interessi maturati (interest costs).
I profitti e le perdite attuariali (remeasurements) relativi ai piani a benefici definiti successivi al rapporto di lavoro sono rilevati integralmente tra le riserve di patrimonio netto nell'esercizio in cui si verificano. Tali profitti e perdite attuariali vengono esposti nel Prospetto della Redditività Consolidata Complessiva, così come richiesto dallo IAS 1.
I profitti e le perdite attuariali (remeasurements) relativi agli altri benefici a lungo termine sono rilevati integralmente tra i costi del personale nell'esercizio in cui si verificano.
I ricavi rappresentano il trasferimento di beni o servizi al cliente e sono rilevati per un ammontare pari al corrispettivo che si stima di avere diritto a ricevere in cambio dei suddetti beni o servizi e sono rilevati seguendo il modello dei 5 step (identificare il contratto con il cliente; identificare le obbligazioni di fare («performance obligation») nel contratto; determinare il prezzo dell'operazione; allocare il prezzo dell'operazione alle performance obligation; rilevare il ricavo quando l'entità soddisfa la performance obligation).

I ricavi derivanti da obbligazioni contrattuali con la clientela sono rilevati nel conto economico qualora sia probabile che l'entità riceva il corrispettivo a cui ha diritto in cambio dei beni o dei servizi trasferiti al cliente. Tale corrispettivo deve essere allocato alle singole obbligazioni di fare previste dal contratto e deve trovare riconoscimento come ricavo nel conto economico in funzione delle tempistiche di adempimento dell'obbligazione.
I ricavi possono trovare riconoscimento nel conto economico in un momento preciso o nel corso del tempo, mano a mano che l'entità adempie l'obbligazione di fare. Il corrispettivo promesso nel contratto con il cliente può includere importi fissi, importi variabili o entrambi.
Qualora l'entità riceva dal cliente un corrispettivo che prevede di rimborsare al cliente stesso, in tutto o in una parte, il ricavo ottenuto, deve essere rilevata una passività a fronte dei previsti futuri rimborsi. La stima di tale passività è oggetto di aggiornamento ad ogni data di bilancio o situazione infrannuale e viene condotta sulla base della quota parte del corrispettivo che l'entità si aspetta di non avere diritto. Nel caso in cui l'entità riceva il pagamento o il pagamento è dovuto dal cliente prima che gli sia stato trasferito il controllo dei beni o servizi viene rilevata una passività contrattuale. Le passività derivanti da contratto sono rilevate come ricavi quando vengono soddisfatte le obbligazioni di fare nel relativo contratto (i.e. il controllo dei beni o servizi è stato trasferito al cliente).
I ricavi di vendita legati ai contratti di servicing per il recupero dei crediti gestiti in mandato vengono rilevati per competenza in base a quanto disciplinato nell'ambito dell'IFRS 15 (di seguito anche lo "Standard").
Il modello utilizzato per il riconoscimento dei ricavi di servicing viene allineato al soddisfacimento dell'obbligazione di fare.
In molti casi questo allineamento è già previsto dal contratto, pertanto:
Tuttavia, nel caso in cui la commissione sia ricevuta in anticipo in cambio di un obbligo di prestazione che viene fornito nel corso del tempo, lungo diversi periodi di rendicontazione, viene rinviato in bilancio l'importo complessivo della commissione e viene riconosciuta come ricavo lungo i periodi di riferimento in cui il servizio è fornito. In questi casi, la commissione verrà rilevata come ricavo in conto economico in proporzione al tempo (ossia in base a un criterio pro-quota).
I ricavi di vendita legati ai contratti di servicing per il recupero dei crediti gestiti in mandato vengono rilevati per competenza sulla base dell'attività svolta dal Gruppo tempo per tempo, tramite l'utilizzo di procedure informatiche gestionali e di complessi processi di consuntivazione che tengono conto delle differenti specificità contrattuali di ciascun mandato. I contratti di servicing prevedono articolate clausole di diritti e doveri in capo al Gruppo nei rapporti con i clienti aderenti.
Nell'ambito delle consuntivazioni, vengono rilevati quindi ricavi maturati nel periodo non ancora oggetto di una manifestata accettazione da parte del cliente che, a seconda delle previsioni contrattuali e dalla prassi consolidata, si può esplicare tramite l'emissione di fattura o di esplicita comunicazione.

Lo Standard richiede che per la determinazione del prezzo dell'operazione l'entità debba tenere conto dei termini del contratto e delle sue pratiche commerciali abituali. Il prezzo dell'operazione è l'importo del corrispettivo a cui l'entità ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento al cliente dei beni o servizi promessi. Il corrispettivo promesso nel contratto con il cliente può includere importi fissi, importi variabili o entrambi.
Per determinare il prezzo dell'operazione, l'entità deve considerare l'effetto di tutti gli elementi seguenti:
Nel dettaglio, il corrispettivo del contratto è variabile a seguito di riduzioni, sconti, rimborsi, incentivi, crediti, concessioni di prezzo, incentivi, bonus di esecuzione, penalità o altri elementi analoghi e può dipendere dal verificarsi o meno di un evento futuro. In presenza di corrispettivi variabili, la rilevazione del ricavo nel conto economico viene effettuata qualora sia possibile stimare in modo attendibile il ricavo e solo se risulta altamente probabile che tale corrispettivo non debba essere stornato dal conto economico, in tutto o in una parte significativa, quando successivamente sarà risolta l'incertezza legata al corrispettivo variabile.
Nell'ambito dei principali contratti di servicing del Gruppo, le seguenti tipologie di commissioni sono considerate variabili:
Relativamente alla limitazione delle stime del corrispettivo variabile, le commissioni variabili che dipendono dal verificarsi di un evento futuro non vengono iscritte a conto economico prima di essere certe mediante una stima delle stesse in quanto il risolversi dell'incertezza (ossia il verificarsi dell'evento), potrebbe comportare lo storno completo del ricavo stimato nel caso fosse stato precedentemente iscritto.
In caso di ricezione di pagamenti anticipati da parte dei clienti esiste una componente di finanziamento significativa in considerazione del lasso temporale che intercorre dalla data nella quale viene incassato il pagamento fatto dal cliente e il trasferimento del servizio, così come dei tassi prevalenti nel mercato. Pertanto, il prezzo di transazione per questi contratti viene attualizzato, utilizzando il tasso di interesse implicito del contratto (e.g. il tasso di interesse che riporta il prezzo a pronti dell'attrezzatura al valore pagato in anticipo). Questo tasso è commisurato al tasso che sarebbe stato utilizzato in un'operazione finanziaria distinta tra il Gruppo ed il cliente alla data di sottoscrizione del contratto.
Il Gruppo applica l'espediente pratico per le anticipazioni di breve periodo ricevute dai clienti. L'ammontare del corrispettivo promesso non è infatti rettificato per tenere conto di componenti finanziarie significative se il periodo tra il trasferimento dei beni promessi o servizi e il pagamento è inferiore o uguale a un anno.
Relativamente al punto d), il Gruppo non rileva tra i propri contratti di servicing alcuna clausola che porti all'individuazione di tali fattispecie.

I dividendi sono rilevati a conto economico nell'esercizio in cui ne viene deliberata la distribuzione.
I costi sono iscritti contabilmente nel momento in cui sono sostenuti nel rispetto del criterio della competenza.
Le perdite di valore sono iscritte a conto economico nell'esercizio in cui sono rilevate.
I contributi pubblici sono rilevati quando sussiste la ragionevole certezza che essi saranno ricevuti e che tutte le condizioni ad essi riferiti saranno soddisfatte. I contributi correlati a componenti di costo sono rilevati come ricavi e ripartiti sistematicamente tra gli esercizi in modo da essere commisurati al riconoscimento dei costi che intendono compensare. Il contributo correlato ad una attività viene riconosciuto come ricavo in quote costanti, lungo la vita utile attesa dell'attività di riferimento.
La movimentazione delle azioni proprie presenti in portafoglio è rilevata in contropartita diretta del patrimonio, ossia in riduzione di quest'ultimo per il controvalore degli acquisti e in aumento per il controvalore delle vendite.
Ciò implica che, in caso di successiva cessione, la differenza tra il prezzo di vendita delle azioni proprie e il relativo costo di riacquisto, al netto dell'eventuale effetto fiscale, è rilevata integralmente in contropartita al patrimonio netto.
I ratei ed i risconti che accolgono oneri e proventi di competenza del periodo maturati su attività e passività sono iscritti in bilancio a rettifica delle attività e passività a cui si riferiscono.
Si tratta di pagamenti a favore di dipendenti o altri soggetti assimilabili, come corrispettivo delle prestazioni di lavoro o altri servizi/beni ricevuti, basati su azioni rappresentative del capitale che consistono nell'assegnazione di diritti a ricevere azioni al raggiungimento di obiettivi quanti-qualitativi. Il costo delle operazioni regolate con strumenti di capitale è determinato dal fair value alla data in cui l'assegnazione è effettuata. Il fair value dei pagamenti regolati con l'emissione di azioni è basato sul loro valore di quotazione in Borsa. Tale costo, assieme al corrispondente incremento di patrimonio netto alla voce Altre Riserve, è rilevato tra i Costi per il personale lungo il periodo in cui sono soddisfatte le condizioni relative al raggiungimento di obiettivi e/o alla prestazione del servizio. I costi cumulati rilevati a fronte di tali operazioni alla data di chiusura di ogni esercizio fino alla data di maturazione sono commisurati alla scadenza del periodo di maturazione e alla migliore stima del numero di strumenti partecipativi che verranno effettivamente a maturazione. Il costo o ricavo nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio rappresenta la variazione del costo cumulato rilevato all'inizio e alla fine dell'esercizio.
Le condizioni di servizio o di performance non vengono prese in considerazione quando viene definito il fair value del piano alla data di assegnazione. Si tiene però conto della probabilità che queste condizioni vengano soddisfatte nel definire la miglior stima del numero di strumenti di capitale che arriveranno a

maturazione. Le condizioni di mercato sono riflesse nel fair value alla data di assegnazione. Qualsiasi altra condizione legata al piano, che non comporti un'obbligazione di servizio, non viene considerata come una condizione di maturazione. Le condizioni di non maturazione sono riflesse nel fair value del piano e comportano l'immediata contabilizzazione del costo del piano, a meno che non vi siano anche delle condizioni di servizio o di performance.
Nessun costo viene rilevato per i diritti che non arrivano a maturazione in quanto non vengono soddisfatte le condizioni di performance e/o di servizio. Quando i diritti includono una condizione di mercato o una condizione di non maturazione, questi sono trattati come se fossero maturati indipendentemente dal fatto che le condizioni di mercato o le altre condizioni di non maturazione cui soggiogano siano rispettate o meno, fermo restando che tutte le altre condizioni di performance e/o di servizio devono essere soddisfatte.
Se le condizioni del piano vengono modificate, il costo minimo da rilevare è il fair value alla data di assegnazione in assenza della modifica del piano stesso, nel presupposto che le condizioni originali del piano siano soddisfatte. Inoltre, si rileva un costo per ogni modifica che comporti un aumento del fair value totale del piano di pagamento, o che sia comunque favorevole per i dipendenti; tale costo è valutato con riferimento alla data di modifica. Quando un piano viene cancellato dall'entità o dalla controparte, qualsiasi elemento rimanente del fair value del piano viene spesato immediatamente a conto economico.
Si illustrano, qui di seguito, alcuni concetti rilevanti ai fini dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, oltre a quelli già trattati nei capitoli precedenti.
Il costo ammortizzato di un'attività o passività finanziaria è il valore a cui questa è stata misurata al momento della rilevazione iniziale, al netto dei rimborsi di capitale, aumentato o diminuito dall'ammortamento complessivo calcolato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo su qualsiasi differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza e dedotta qualsiasi svalutazione a seguito di una riduzione di valore o di irrecuperabilità (impairment).
Il criterio dell'interesse effettivo è il metodo di ripartizione degli interessi attivi o passivi lungo la durata di un'attività o passività finanziaria. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i pagamenti o incassi futuri attesi lungo la vita dello strumento finanziario al valore contabile netto dell'attività o passività finanziaria. Esso include tutti gli oneri e punti base pagati o ricevuti tra le parti di un contratto che sono parte integrante di tale tasso, i costi di transazione e tutti gli altri premi o sconti. Tra le commissioni che sono considerate parte integrante del tasso di interesse effettivo vi sono le commissioni iniziali ricevute per l'erogazione o l'acquisto di un'attività finanziaria che non sia classificata come valutata al fair value, quali, ad esempio, quelle ricevute a titolo di compenso per la valutazione delle condizioni finanziarie del debitore, per la valutazione e la registrazione delle garanzie e, più in generale, per il perfezionamento dell'operazione.
I costi di transazione, a loro volta, includono gli onorari e le commissioni pagati ad agenti (inclusi i dipendenti che svolgono la funzione di agenti di commercio), consulenti, mediatori e operatori, i contributi prelevati da organismi di regolamentazione e dalle Borse valori, le tasse e gli oneri di trasferimento. I costi di transazione non includono invece costi di finanziamento o costi interni amministrativi o di gestione.

L'IFRS 13 al paragrafo 9 definisce il fair value come "il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione".
La valutazione al fair value presuppone che l'operazione di vendita di un'attività o di trasferimento di una passività abbia luogo in un mercato c.d. principale, definibile come il mercato che presenta i maggiori volumi e livelli di negoziazione per l'attività/passività oggetto di valutazione. In assenza di un mercato principale, occorre assumere come riferimento il mercato più vantaggioso, ovvero il mercato che massimizza l'ammontare che sarebbe incassato nella vendita di un'attività o minimizza l'ammontare che verrebbe pagato nel trasferimento di una passività, dopo aver considerato i costi di transazione.
Con l'intento di massimizzare la coerenza e la comparabilità delle misurazioni dei fair value e della relativa informativa, l'IFRS 13 stabilisce una gerarchia del fair value che suddivide in tre livelli i parametri utilizzati per misurare il fair value:
Tale classificazione ha l'obiettivo di stabilire una gerarchia in termini di oggettività del fair value in funzione del grado di discrezionalità adottato, dando la precedenza all'utilizzo di parametri osservabili sul mercato. La gerarchia del fair value è inoltre definita in base ai dati di input utilizzati nei modelli di determinazione del fair value e non in base ai modelli valutativi stessi.
Di seguito si riportano le informazioni richieste dall'IFRS 13 con riguardo ai portafogli contabili valutati al fair value su base ricorrente. Per le attività finanziarie non valutate al fair value il Gruppo ritiene che il valore contabile sia un'approssimazione ragionevole del fair value.
Non sono presenti alla data di redazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2022 attività o passività valutate al fair value su base non ricorrente.

Gli ABS vengono valutati tramite il modello valutativo discounted cash flow che si basa sulla stima dei flussi di cassa pagati dal titolo e sulla stima di uno spread per l'attualizzazione.
I titoli di capitale sono assegnati al Livello 1 quando è disponibile una quotazione su un mercato attivo considerato liquido e al Livello 3 quando non vi sono quotazioni o le quotazioni sono state sospese a tempo indeterminato. Tali strumenti sono classificati come Livello 2 solo nel caso in cui il volume di attività sul mercato di quotazione è significativamente ridotto.
Per i titoli di capitale valutati al costo, un impairment è previsto qualora il costo superi il valore recuperabile in modo significativo e/o prolungato nel tempo.
I fondi sono classificati come Livello 1 in caso essi siano quotati su un mercato attivo; in caso ciò non si verifichi, essi sono classificati come Livello 3 e sono valutati attraverso un credit adjustment del NAV basato sulle caratteristiche specifiche del singolo fondo.
Il fair value dei derivati non scambiati su un mercato attivo deriva dall'applicazione di tecniche di valutazione mark to model. Quando è presente un mercato attivo per i parametri di input al modello valutativo delle differenti componenti del derivato, il fair value viene determinato in base alle quotazioni di mercato delle stesse. Le tecniche di valutazione basate su input osservabili sono classificate come Livello 2 mentre quelle basate su significativi input non osservabili sono classificate come Livello 3.
Al fine di valutare posizioni per le quali le fonti di mercato non forniscono un prezzo di mercato direttamente osservabile vengono utilizzate specifiche tecniche di valutazione diffuse sul mercato e descritte di seguito.
Le tecniche di valutazione basate sul discounted cash flow, generalmente consistono nella determinazione di una stima dei flussi di cassa futuri attesi lungo la vita dello strumento. Il modello richiede la stima dei flussi di cassa e l'adozione di parametri di mercato per lo sconto: il tasso o il margine di sconto riflette lo spread di credito e/o di finanziamento richiesti dal mercato per strumenti con profili di rischio e di liquidità simili, al fine di definire un "valore attualizzato". Il fair value del contratto è dato dalla somma dei flussi di cassa futuri attualizzati.
Tecnica di valutazione che utilizza i prezzi generati da transazioni di mercato che coinvolgono attività, passività o gruppi di attività e passività identiche o paragonabili.
Il NAV (Net asset value) è la differenza tra il valore totale delle attività del fondo e le passività. Un aumento del NAV coincide con un aumento nella misura del fair value. Solitamente per i fondi classificati a Livello 3 il NAV rappresenta una valutazione risk-free, quindi in questo caso il NAV viene aggiustato per considerare il rischio di default dell'emittente.
Agli strumenti finanziari viene associato un certo livello di fair value sulla base dell'osservabilità degli input utilizzati per la valutazione.
Quando il fair value è misurato direttamente utilizzando un prezzo osservabile e quotato in un mercato attivo, il processo di attribuzione della gerarchia assegnerà il Livello 1. Quando il fair value deve essere misurato attraverso un comparable approach o attraverso l'utilizzo di un modello di pricing, il processo di attribuzione della gerarchia assegnerà il Livello 2 o il Livello 3, a seconda dell'osservabilità di tutti gli input significativi utilizzati nella valutazione.
Nella scelta fra le diverse tecniche di valutazione viene utilizzata quella che massimizza l'utilizzo degli input osservabili.
Tutti i trasferimenti tra i livelli di gerarchia del fair value vengono effettuati con riferimento alla data di chiusura del periodo di bilancio.
I principali fattori che contribuiscono ai trasferimenti tra i livelli di fair value (sia tra il Livello 1 ed il Livello 2, che all'interno del Livello 3) comprendono cambiamenti nelle condizioni di mercato e affinamenti nei modelli valutativi e nei pesi relativi degli input non osservabili utilizzati nella misurazione del fair value.
La tabella seguente riporta la ripartizione delle attività e passività che sono valutate al fair value, per livello gerarchico di valutazione del fair value.
Il Livello 3 della categoria "Attività finanziarie rilevate al fair value tra le componenti di conto economico" include principalmente:

Il Livello 3 della categoria "Attività finanziarie rilevate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" include il valore degli strumenti di capitale relativi alla sopraccitata partecipazione di minoranza nella società BidX1, per la quale il Gruppo applica in sede di rilevazione iniziale l'opzione per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
Il fair value di queste attività finanziarie è stato determinato sulla base dei contratti di acquisizione delle quote societarie e dei parametri economico-finanziari desumibili dai piani pluriennali della società acquisita. Non trattandosi di parametri osservabili sul mercato (direttamente o indirettamente) tali attività rientrano sotto il profilo della gerarchia nel livello 3.
Il Livello 3 della categoria relativa alle "Altre passività finanziarie" accoglie:
Il fair value di queste passività finanziarie è stato determinato sulla base dei contratti di acquisizione delle quote societarie e dei parametri economico-finanziari desumibili dai piani pluriennali delle società acquisite. Non trattandosi di parametri osservabili sul mercato (direttamente o indirettamente) tali passività rientrano sotto il profilo della gerarchia nel livello 3.

| 31/12/2022 | 31/12/2021 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 |
| - | - | 42.323 | - | - | 46.465 |
| - | - | 23.628 | - | - | 25.805 |
| - | - | 18.145 | - | - | 18.881 |
| - | - | 197 | - | - | 197 |
| - | - | 353 | - | - | 1.582 |
| - | - | 10.171 | - | - | 9.989 |
| - | - | 10.171 | - | - | 9.989 |
| - | - | 52.494 | - | - | 56.454 |
| - | - | 66.543 | - | - | 45.282 |
| - | - | 44.649 | - | - | 23.043 |
| - | - | 21.894 | - | - | 22.239 |
| - | - | 66.543 | - | - | 45.282 |




| (€/000) | Software | Marchi | Immobilizzazioni in corso e acconti |
Avviamento | Altre attività immateriali |
Totale 31/12/2022 |
Totale 31/12/2021 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esistenze iniziali lorde | 144.714 | 46.881 | 12.571 | 236.897 | 431.340 | 872.403 | 811.834 |
| Riduzioni di valore iniziali | (118.315) | (18.375) | - | - | (190.488) | (327.178) | (234.374) |
| Esistenze iniziali nette | 26.399 | 28.506 | 12.571 | 236.897 | 240.852 | 545.225 | 577.460 |
| Rettifiche esistenze iniziali | - | - | - | - | - | - | 3.351 |
| Variazioni delle esistenze lorde | 30.296 | 4 | (1.780) | - | 5.078 | 33.598 | 57.218 |
| Acquisti | 22.201 | 4 | 8.281 | - | 6.080 | 36.566 | 61.010 |
| Vendite | - | - | - | - | - | - | (86) |
| Perdite di valore | (754) | - | - | - | (590) | (1.344) | (3.524) |
| Altre variazioni | 8.849 | - | (10.061) | - | (412) | (1.624) | (182) |
| Variazioni delle riduzioni di valore | (12.254) | (3.929) | - | - | (35.752) | (51.935) | (92.804) |
| Ammortamenti | (13.466) | (3.929) | - | - | (36.164) | (53.559) | (76.288) |
| Altre variazioni | 1.212 | - | - | - | 412 | 1.624 | (16.516) |
| Esistenze finali lorde | 175.010 | 46.885 | 10.791 | 236.897 | 436.418 | 906.001 | 872.403 |
| Riduzioni di valore finali | (130.569) | (22.304) | - | - | (226.240) | (379.113) | (327.178) |
| Esistenze finali nette | 44.441 | 24.581 | 10.791 | 236.897 | 210.178 | 526.888 | 545.225 |
Le esistenze iniziali sono principalmente rappresentate dal valore dei contratti di servicing pluriennali incluso nella voce "altre attività immateriali" e dall'avviamento derivanti dalle acquisizioni effettuate dal Gruppo: a giugno 2019, l'acquisizione di Altamira Asset Management (oggi doValue Spain Servicing, di seguito anche "doValue Spain") e delle sue controllate e, a giugno 2020, la business combination di Eurobank-FPS (ora doValue Greece).
Grazie all'acquisizione di doValue Greece, al 31 dicembre 2022 risultano iscritti i seguenti valori netti:
Relativamente all'acquisizione di doValue Spain e delle sue controllate, i valori netti al 31 dicembre 2022 risultano essere i seguenti:

Attivo
Le variazioni delle esistenze lorde includono principalmente gli "acquisti" che nell'esercizio si sono concentrati nello sviluppo della piattaforma informatica, con un incremento delle categorie "software" e "immobilizzazioni in corso e acconti" per complessivi €30,5 milioni. Relativamente alla categoria "altre attività immateriali" l'aumento indicato per €6,1 milioni si riferisce al valore iscritto a fronte di ulteriori costi sostenuti per l'ottenimento del contratto di servicing del portafoglio Frontier. La voce comprende inoltre "perdite di valore" per un totale di €1,3 milioni. Queste ultime, per €0,8 milioni sono riferite a software dismessi per il rinnovo dell'infrastruttura tecnologica del Gruppo, mentre la restante quota pari a €0,6 milioni trae origine dall'esito del test di impairment ai sensi dello IAS 36 effettuato sui valori delle immobilizzazioni immateriali al 31 dicembre 2022.
Le "altre variazioni" che impattano principalmente le categorie "software" e "immobilizzazioni in corso e acconti", sono relative alla movimentazione di riclassifica degli asset tra le due categorie legata all'entrata in uso dei software.
Le variazioni delle riduzioni di valore comprendono principalmente le quote di ammortamento dell'esercizio per €53,6 milioni. Con particolare riferimento alla componente "altre attività immateriali" che incorpora i valori dei contratti pluriennali di servicing, derivanti dalla valutazione delle operazioni di acquisizione di doValue Spain e doValue Greece, ed il contratto "Frontier", si precisa che gli stessi vengono sistematicamente ammortizzati in base alla curva di marginalità diretta di ogni contratto nel corso della sua intera vita utile, in coerenza con la migliore stima dei flussi finanziari relativi ad ogni singolo contratto. La quota di ammortamento annuale di ciascun contratto è stata calcolata in misura corrispondente all'EBITDA consuntivato nell'esercizio.
Ai fini della predisposizione del test di impairment sui valori al 31 dicembre 2022, in continuità con l'esercizio svolto sui dati al 31 dicembre 2021 e al 30 giugno 2022, sono state utilizzate le Unità Generatrici di Flussi Finanziari (Cash Generating Unit - CGU) identificate nelle due zone di segmentazione geografica di pertinenza di doValue Spain e delle sue controllate e di doValue Greece, ovvero la CGU "Iberia" (Spagna e Portogallo) e la CGU "Regione Ellenica" (Grecia e Cipro), e si è provveduto a determinare sulle stesse l'allocazione delle attività immateriali e dell'avviamento. Ai fini dell'esecuzione del test è stata considerata l'informativa prospettica determinata in coerenza con il piano industriale 2022-2024 approvato lo scorso 25 gennaio 2022 dal Consiglio di Amministrazione di doValue il quale è stato aggiornato con i dati di budget 2023 approvati a dicembre 2022 dal medesimo organo.
Per quanto riguarda in particolare la controllata doValue Spain, si è inoltre tenuto conto delle implicazioni conseguenti al mancato rinnovo del contratto di gestione da parte di Sareb.
Nell'ambito della predetta analisi sono stati quindi coerentemente stimati i valori d'uso correnti attribuibili ai singoli contratti di servicing attivi, considerando i rispettivi flussi reddituali attesi lungo l'intero arco della vita utile.
Per quanto riguarda il goodwill, il confronto tra il valore recuperabile e il valore netto contabile complessivo delle CGU alla data del 31 dicembre 2022, il modello ha confermato per entrambe le acquisizioni la capienza del valore recuperabile che evidenzia l'assenza di perdite di valore della voce "avviamento".
Relativamente invece al test eseguito sulle altre componenti intangibili della voce, l'analisi ha fatto

emergere alcune evidenze di perdita di valore quali differenze tra il valore d'uso dei contratti di servicing attivi e il relativo valore contabile depurato dall'ammortamento di periodo, per complessivi €0,6 milioni riferiti al contratto Sareb di doValue Spain che è terminato a giugno 2022.
Il tasso di attualizzazione (WACC - Weighted Average Cost of Capital) utilizzato nell'analisi di impairment condotta sul goodwill e sulle altre attività immateriali, è pari al 6,7% per la CGU Spagna e Portogallo e all'8,0% sia per la sola residuale componente Cipro della CGU Grecia e Cipro che per la sola componente Grecia relativamente al test sulla PPA di doValue Greece e sul contratto "Frontier".
La tabella seguente riassume il risultato del test di impairment sulle attività immateriali di doValue Spain:
| (€/000) | Net present value | Net book value | Impairment |
|---|---|---|---|
| Software | 8.887 | 8.887 | - |
| Marchi | 26.663 | 24.508 | - |
| Altre attività immateriali - SLAs | 35.946 | 23.546 | 590 |
| Attività Immateriali - Iberia | 71.496 | 56.941 | 590 |
| Software | 1.505 | 1.505 | - |
| Altre attività immateriali - SLAs | 24.595 | 12.448 | - |
| Attività Immateriali - Regione Ellenica | 26.100 | 13.953 | - |
| Totale | 97.596 | 70.894 | 590 |
Similmente, di seguito si espone la tabella di sintesi del test di impairment eseguito sul valore attribuito agli asset intangibili di doValue Greece.
| (€/000) | Net present value | Net book value | Impairment |
|---|---|---|---|
| Attività Immateriali - SLAs- Regione Ellenica | 341.238 | 174.776 | - |
| Totale | 341.238 | 174.776 | - |
Per quanto attiene alle metodologie utilizzate per l'esecuzione del test si fa rimando a quanto illustrato nella sezione "Politiche Contabili – Rischi e incertezze legati all'utilizzo di stime" al paragrafo dedicato alla Stima delle perdite presunte di valore a fronte di attività immateriali.

| (€/000) | Fabbricati | Mobili | Impianti elettronici |
Immobilizzazioni in corso e acconti |
Altre | Totale 31/12/2022 |
Totale 31/12/2021 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esistenze iniziali lorde | 54.889 | 3.187 | 11.794 | - | 18.218 | 88.088 | 76.482 |
| Riduzioni di valore iniziali | (29.216) | (2.479) | (9.496) | - | (12.748) | (53.939) | (40.361) |
| Esistenze iniziali nette | 25.673 | 708 | 2.298 | - | 5.470 | 34.149 | 36.121 |
| Variazioni delle esistenze lorde | 15.082 | 379 | 17.345 | 1.455 | (2.526) | 31.735 | 11.603 |
| Acquisti | 20.743 | 541 | 16.859 | 1.455 | 2.375 | 41.973 | 13.367 |
| di cui: Diritto d'uso | 20.060 | - | 16.151 | - | 1.816 | 38.027 | 9.173 |
| Vendite | - | - | - | - | - | - | (229) |
| Perdite di valore | - | - | - | - | - | - | (30) |
| Altre variazioni | (5.661) | (162) | 486 | - | (4.901) | (10.238) | (1.505) |
| Variazioni delle riduzioni di valore | (4.192) | (607) | (3.932) | - | 1.983 | (6.748) | (13.578) |
| Ammortamenti | (9.673) | (684) | (3.060) | - | (3.209) | (16.626) | (14.725) |
| di cui: Diritto d'uso | (8.805) | - | (1.932) | - | (2.324) | (13.061) | (11.878) |
| Altre variazioni | 5.481 | 77 | (872) | - | 5.192 | 9.878 | 1.147 |
| Esistenze finali lorde | 69.971 | 3.566 | 29.139 | 1.455 | 15.692 | 119.823 | 88.088 |
| Riduzioni di valore finali | (33.408) | (3.086) | (13.428) | - | (10.765) | (60.687) | (53.939) |
| Esistenze finali nette | 36.563 | 480 | 15.711 | 1.455 | 4.927 | 59.136 | 34.149 |
Nel corso del 2022 la voce registra un incremento complessivo di €25,0 milioni passando da €34,1 milioni a €59,1 milioni.
Le variazioni delle esistenze lorde includono principalmente "acquisti" che nell'esercizio risultano complessivamente pari a €42,0 milioni (di cui €38,0 milioni di diritti d'uso) e sono costituiti dal rinnovo dei contratti di affitto di alcune sedi in Italia e a Cipro per un totale di €20,1 milioni nonché da acquisti dedicati alla nuova infrastruttura tecnologica per €16,9 milioni (di cui €16,2 milioni contabilizzati come diritto d'uso ai sensi dell'IFRS 16).
Le "altre variazioni" delle esistenze lorde vanno lette insieme alla medesima componente inclusa tra le variazioni delle riduzioni di valore e sono legate in gran parte alla dismissione di asset ammortizzati; per la categoria "fabbricati" queste due componenti rappresentano infatti il write-off del diritto d'uso e del relativo fondo ammortamento di due immobili in uso presso Roma e Milano, cosa che è stata resa possibile grazie all'efficientamento logistico, all'organizzazione del lavoro tramite l'utilizzo dello smart-working.
Tra le variazioni delle riduzioni di valore si registrano ammortamenti per €16,6 milioni tra cui €13,1 milioni riferiti a diritti d'uso.
Per un dettaglio sulla movimentazione dei diritti d'uso si rimanda alla Nota 19.

| Attività finanziarie non correnti | 53.604 | 60.445 |
|---|---|---|
| Attività finanziarie rilevate al fair value tra le componenti di conto economico | 42.323 | 44.949 |
| Quote OICR | 23.628 | 25.805 |
| Titoli di debito | 18.145 | 18.881 |
| Titoli di capitale | 197 | 197 |
| Derivati non di copertura | 353 | 66 |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 1.110 | 5.507 |
| Crediti verso clientela | 1.057 | 5.441 |
| Crediti verso banche | 53 | 66 |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 10.171 | 9.989 |
| Titoli di capitale | 10.171 | 9.989 |
| Attività finanziarie correnti | 4.380 | 1.516 |
| Attività finanziarie rilevate al fair value tra le componenti di conto economico | - | 1.516 |
| Derivati non di copertura | - | 1.516 |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 4.380 | - |
| Crediti verso clientela | 4.380 | - |
| Totale | 57.984 | 61.961 |
Le quote di OICR sono relative a 26 quote del fondo di investimento alternativo mobiliare chiuso riservato Italian Recovery Fund (già Atlante II). Durante l'esercizio sono stati registrati rimborsi parziali pari a €1,5 milioni, mentre tra gli impegni risultano iscritte ulteriori quote da sottoscrivere pari a €1,1 milioni. Il fair value delle quote OICR, determinato attraverso un credit adjustment del NAV basato sulle caratteristiche specifiche comunicate dal Fondo, ha fatto rilevare un differenziale negativo di €0,7 milioni rispetto all'esercizio precedente.
I titoli di debito registrano una riduzione di €0,7 milioni di cui €0,6 milioni di origine valutativa derivante dall'applicazione della metodologia Discounted Cash Flow, così come descritta nella sezione delle Politiche Contabili – Informativa sul fair value. Il saldo residuo dei titoli di debito è rappresentato per €13,5 dai titoli ABS delle cartolarizzazioni Cairo acquisiti nell'ambito dell'operazione di acquisizione di Eurobank-FPS (ora doValue Greece), per €2,3 milioni dal controvalore dei titoli ABS riferibili alle cartolarizzazioni Romeo SPV e Mercuzio Securitisation e per €2,3 milioni dal co-investimento nelle notes della cartolarizzazione Mexico.
I titoli di capitale classificati al fair value tra le componenti di conto economico sono riconducibili a partecipazioni di minoranza per le quali il Gruppo non ha esercitato l'opzione prevista dal principio IFRS 9 che consentirebbe di valutare questi strumenti al fair value con impatto sulla redditività complessiva senza riciclo a conto economico.
I derivati non di copertura includono un'opzione legata all'acquisto di ulteriori quote partecipative nella società BidX1 citata di seguito tra le attività finanziarie rilevate al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

La categoria delle attività finanziarie non correnti al costo ammortizzato accoglie principalmente i crediti verso la clientela che passano da €5,5 milioni a €1,1 milioni per effetto della classificazione nella componente corrente della quota di crediti riconducibili alla controllata doNext che derivano dall'impiego di risorse finanziarie originate da un finanziamento limited recourse destinato ad uno specifico affare e classificato tra i prestiti e finanziamenti correnti. In data 9 gennaio 2023 è stato perfezionato il contratto di cessione del finanziamento attivo a favore di terzi.
Per maggiori dettagli si rimanda alla sezione dei rischi finanziari nell'ambito del capitolo relativo alle Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura.
La categoria delle attività finanziarie non correnti valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva accoglie il valore dei titoli di capitale riferiti a due società per le quali il Gruppo ha esercitato l'opzione prevista dal principio IFRS 9 che consente di valutare questi strumenti al fair value con impatto sulla redditività complessiva senza "riciclo" (recycling) a conto economico:
In diretto collegamento con l'esercizio dell'opzione di acquisto in BidX1 appena descritta, si rileva altresì il venir meno del derivato non di copertura iscritto nel 2021 tra le attività finanziarie correnti al fair value tra le componenti di conto economico.
Nel corso degli anni il Gruppo ha originato operazioni di cartolarizzazione oppure ha investito nelle stesse tramite la sottoscrizione dei relativi titoli di debito, assumendo anche il ruolo di Servicer. Di seguito si riporta una breve descrizione di tali operazioni.
Il 30 settembre 2016 è stata perfezionata la cessione del portafoglio non-performing della Capogruppo doValue al veicolo di cartolarizzazione Romeo SPV S.r.l. ("Romeo") costituito ai sensi della Legge 130/1999. Successivamente, nel corso del secondo trimestre 2017, è stata trasferita la quota di portafoglio unsecured a favore del veicolo Mercuzio Securitisation S.r.l. ("Mercuzio") e contestualmente è stata portata a termine l'emissione dei titoli ABS da parte di entrambe le SPV con un unico tranching di titoli.
La Capogruppo doValue, in qualità di originator, ha sottoscritto una quota nominale di notes pari al 5% del totale titoli emessi al fine di rispettare quanto previsto dalla retention rule di cui al Regolamento UE 575/2013 (CRR).
In entrambe le operazioni il Gruppo doValue svolge il ruolo di Servicer e di Administrative Services Provider.

Contestualmente all'operazione di acquisizione di Eurobank FPS, a giugno 2020 sono state sottoscritte notes mezzanine delle 3 cartolarizzazioni Cairo (Cairo I, Cairo II e Cairo III), i cui titoli sono assistiti da garanzie statali ("Asset Protection Scheme"). L'originator di questa operazione è Eurobank che ha ceduto €7,4 miliardi di crediti tra performing e non-performing.
Nel mese di dicembre 2020 sono stati inoltre sottoscritti titoli ABS mezzanine e junior della cartolarizzazione Relais che riguarda crediti leasing ceduti da UniCredit. Tali notes sono state tuttavia cedute nel mese di febbraio 2021, mentre il Gruppo ha mantenuto nell'operazione i ruoli di Master Servicer (svolto da doNext) e di Special Servicer (svolto da doValue).
Nella seconda metà del 2021, relativamente all'operazione Mexico, la Capogruppo doValue ha sottoscritto un importo pari a €45,0 milioni di notes junior e mezzanine, pari al 95% delle notes emesse dal veicolo e contestualmente venduto ad un terzo investitore il 90% del totale delle notes emesse; la rimanente quota di notes iscritta in bilancio corrisponde pertanto al 5% di classe B (mezzanine) e al 5% di classe C (junior). Il Gruppo è Servicer del portafoglio tramite la controllata doValue Greece.
Le voci evidenziano la fiscalità anticipata per differenze temporanee deducibili nei futuri esercizi. La voce Imposte differite attive (in seguito anche "DTA") ricomprende le quote relative alle svalutazioni dei crediti, le perdite fiscali riportabili in futuro e le attività fiscali anticipate determinate puntualmente sulla base delle consistenze mantenute delle componenti alle quali si riferiscono (e.g. cause, stanziamenti sul personale).
A tal proposito si rappresenta che la Capogruppo ha esercitato l'opzione sul mantenimento della possibilità di trasformazione in crediti di imposta di attività per imposte anticipate ai sensi dell'art. 11 D.Lgs. n. 59 del 3/5/2016 convertito dalla Legge n. 119 del 30/06/2016. Tale norma ha introdotto il regime opzionale con la finalità di rimuovere le criticità emerse in sede comunitaria circa l'incompatibilità della disciplina di trasformazione delle DTA con la normativa in materia di aiuti di Stato, facendo sì che la convertibilità in crediti d'imposta delle DTA qualificate sia garantita solo a fronte di uno specifico canone da corrispondersi sull'ammontare di tali DTA.
Con riferimento alle imposte anticipate di cui alla Legge 214/2011, per espressa previsione normativa di cui all'art. 56 del Decreto-Legge n. 225 del 29/12/2010, non sono deducibili i componenti negativi corrispondenti alle attività per imposte anticipate trasformate in credito d'imposta, procedendo ad annullare prioritariamente variazioni in diminuzione a scadenza più prossima per un ammontare cui corrisponde un'imposta pari alle DTA trasformate.
La legge di Bilancio 2019 (L. 145/2018) ha modificato il regime transitorio previsto dall'art. 16 commi 3-4 e 8-9 del DL 83/2015 in ordine alla deducibilità, sia ai fini IRES sia IRAP, delle perdite su crediti di banche, società finanziarie ed assicurazioni. La citata legge sostanzialmente ha differito al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2026, sia ai fini IRES che IRAP, la deducibilità della quota del 10% dell'ammontare delle svalutazioni e delle perdite su crediti verso la clientela iscritti in bilancio a tale titolo, originariamente prevista per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2018. Successivamente la legge di Bilancio 2020 (L. 160/2019), all'articolo 1, commi 712-715, ha disposto il differimento della deduzione dei componenti negativi IRES. Nello specifico, la deducibilità, ai fini

IRES e IRAP, dello stock di svalutazioni e perdite su crediti per gli enti creditizi e finanziari, pari al 12%, originariamente stabilita per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2019, viene rinviata ai periodi d'imposta in corso al 31 dicembre 2022 e ai tre successivi. Il differimento avviene in quote costanti.
L'art. 42 del D.L. n. 17/2022 interviene per la terza volta sul piano di deduzione originario con una tecnica di rinvio sostanzialmente analoga a quella effettuata dalla Legge n. 160/2019.
Tale legge prevede quanto segue: la quota che si sarebbe dovuta dedurre nell'esercizio 2022 viene rinviata al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2023 e ai tre successivi. Va evidenziato, in proposito, che il rinvio colpisce solo la deduzione del 12% originariamente prevista dal D.L. 83/2015, ma non anche quella del 3% prevista dall'art. 1, comma 712, della Legge n. 160/2019 che resta invece deducibile secondo le tempistiche "ordinarie". Inoltre, ad attenuare parzialmente gli effetti derivanti da tale rinvio, il comma 1-bis dell'art. 42 modifica il comma 1056 della Legge n. 145/2018, stabilendo che la quota del 10% di competenza del 2019 e rinviata ai fini IRES ed IRAP al 2026 venga anticipata al 31 dicembre 2022 per il 53% del suo ammontare; per la restante parte (47%) la deducibilità della quota stessa resta fissata al 2026.
Il piano di recupero delle rettifiche ante 2015 risulta oggi il seguente a seguito del D.L. n. 17/2022: 5% nel periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2016; 8% nel periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2017; 12% nel periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2020; 12% nel periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2021; 8,3% (3% +5,3%) nel periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2022; 18% (12% +3% +3%) per i periodi d'imposta in corso al 31 dicembre 2023; 18% (12% +3% +3%) per i periodi d'imposta in corso al 31 dicembre 2024; 11% (5% +3%+3%) per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2025; 7,7% per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2026. In sede di conversione la norma originaria del D.L. n. 17/2022 (che prevedeva il rinvio della quota oggetto di reversal nel 2021) è stata modificata sotto un duplice punto di vista: i) da un lato è stato previsto il rinvio alla quota del 2022 anziché di quella del 2021; ii) dall'altro è stata parzialmente anticipata al 2022 la deduzione della quota 2019 rinviata al 2026.
Per effetto di tali disposizioni di legge, l'ammontare delle imposte anticipate relative alla Capogruppo inizierà a "movimentarsi" a partire dal 2023, invece che dal 2022.
Con riferimento a quanto previsto dallo IAS 12, le attività per imposte anticipate sono sottoposte ad un test di sostenibilità tenendo conto di proiezioni economiche prevedibili per gli esercizi futuri e al fine di verificare che vi siano redditi imponibili futuri a fronte dei quali sia possibile utilizzare le medesime.
Il test eseguito sui dati al 31 dicembre 2022 ha tenuto conto del Piano industriale 2022-2024 e del budget 2023, il quale ha evidenziato nel solo caso della controllata spagnola doValue Spain la necessità di ridurre le imposte differite attive iscritte per un totale di €1,9 milioni a seguito della verifica di una base imponibile non del tutto capiente ai fini dell'assorbimento della fiscalità anticipata iscritta.
Al 31 dicembre 2022 sono state iscritte complessivamente ulteriori DTA per €4,1 milioni. Tale incremento è stato più che compensato da minori imposte differite attive relative agli annulli di imposte anticipate del periodo per €12,9 milioni a cui si aggiungono €1,9 milioni di svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità.

I criteri utilizzati per l'iscrizione della fiscalità differita "attiva" possono essere così riassunti:
Risultano inoltre €11,3 milioni di DTA non iscritte principalmente a fronte di perdite fiscali pregresse relative alla Regione iberica (€8,3 milioni), mentre la restante parte si riferisce a doValue e trova origine nella quota di interessi passivi che subiscono la limitazione di deducibilità al 30% del Reddito Operativo Lordo fiscale e per le quali si potrà valutarne l'iscrizione in esercizi successivi.
La fiscalità è stata calcolata applicando le aliquote di imposta stabilite dalle disposizioni di legge in vigore in ogni Paese, con applicazione, solo a doNext dell'addizionale IRES di 3,5 punti percentuali prevista per gli enti creditizi e finanziari italiani (Legge 28 dicembre 2015, n. 208).
Per quanto riguarda invece la determinazione della aliquota IRAP italiana, al 31 dicembre 2022 doValue mantiene i requisiti di Holding di partecipazione non finanziaria. A seguito di tale classificazione doValue determina la base imponibile come le società ordinarie, oltre a tener conto della differenza tra gli interessi attivi e proventi assimilati e gli interessi passivi e oneri assimilati nei limiti previsti fiscalmente e trovando applicazione anche l'aliquota maggiorata (pari al 5,57% salvo diverse disposizioni delle singole regioni competenti), come applicata agli enti creditizi e finanziari.
| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Accantonamenti in contropartita a Conto Economico | 101.408 | 112.152 |
| Svalutazioni su crediti | 49.391 | 49.370 |
| Perdite fiscali riportabili in futuro | 19.300 | 17.598 |
| Accantonamenti fondo rischi e oneri | 7.729 | 9.474 |
| Immobili, impianti e macchinari / attività immateriali | 18.241 | 25.135 |
| Spese amministrative | 1.504 | 1.393 |
| Altre attività / passività | 5.243 | 9.182 |
| Accantonamenti in contropartita a Patrimonio Netto | 350 | 488 |
| Piani a benefici definiti | 350 | 488 |
| Totale | 101.758 | 112.640 |

| (€/000) | Contropartita C.E. | Contropartita P.N. | Totale 31/12/2022 |
Totale 31/12/2021 |
|---|---|---|---|---|
| Esistenze iniziali | 112.152 | 488 | 112.640 | 94.702 |
| Rettifiche esistenze iniziali | - | - | - | 8.248 |
| Esistenze iniziali rettificate | 112.152 | 488 | 112.640 | 102.950 |
| Aumenti | 4.092 | 1 | 4.093 | 13.693 |
| Imposte anticipate rilevate nel periodo | 4.008 | - | 4.008 | 11.540 |
| - Relative a precedenti periodi | 1.005 | - | 1.005 | - |
| - Sorte | 3.003 | - | 3.003 | 11.540 |
| Altre variazioni | 84 | 1 | 85 | 2.153 |
| Diminuzioni | (14.836) | (139) | (14.975) | (4.003) |
| Imposte anticipate annullate nel periodo | (14.836) | - | (14.836) | (2.857) |
| - Rigiri | (12.927) | - | (12.927) | (2.766) |
| - Svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità | (1.909) | - | (1.909) | - |
| - Altre | - | - | - | (91) |
| Riduzioni di aliquote fiscali | - | - | - | (1.002) |
| Altre variazioni | - | (139) | (139) | (144) |
| Esistenze finali | 101.408 | 350 | 101.758 | 112.640 |
| (€/000) 31/12/2022 31/12/2021 |
|
|---|---|
| Accantonamenti in contropartita a Conto Economico 50.982 |
54.330 |
| Altre attività / passività 50.809 |
54.234 |
| Altre poste 173 |
96 |
| Accantonamenti in contropartita a Patrimonio Netto 21 |
20 |
| Piani a benefici definiti 21 |
20 |
| Totale 51.003 |
54.350 |

(€/000)
| Contropartita C.E. | Contropartita P.N. | Totale 31/12/2022 |
Totale 31/12/2021 |
|
|---|---|---|---|---|
| Esistenze iniziali | 54.330 | 20 | 54.350 | 77.466 |
| Rettifiche esistenze iniziali | - | - | - | (13.735) |
| Esistenze iniziali rettificate | 54.330 | 20 | 54.350 | 63.731 |
| Aumenti | 2.620 | 1 | 2.621 | 99 |
| Imposte differite rilevate nel periodo | 2.620 | - | 2.620 | (1.720) |
| Altre variazioni | - | 1 | 1 | 1.819 |
| Diminuzioni | (5.968) | - | (5.968) | (9.480) |
| Imposte differite annullate nel periodo | (5.968) | - | (5.968) | (5.579) |
| Riduzioni di aliquote fiscali | - | - | - | (3.900) |
| Altre variazioni | - | - | - | (1) |
| Esistenze finali | 50.982 | 21 | 51.003 | 54.350 |
Le imposte differite passive derivano principalmente da operazioni di aggregazione aziendale ed in particolare risultano dall'esercizio di Purchase Price Allocation (PPA) come effetto fiscale complessivo degli aggiustamenti di fair value apportati ai valori di ingresso in consolidamento delle società acquisite doValue Spain e doValue Greece entrambe determinate sulla base della PPA definitiva.
Si espone di seguito un dettaglio della composizione delle altre attività correnti e non correnti.
| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Altre attività non correnti | 2.076 | 2.013 |
| Altre attività correnti | 31.840 | 17.107 |
| Ratei / Risconti attivi | 2.152 | 1.852 |
| Partite relative al personale dipendente | 823 | 1.274 |
| Crediti per anticipi | 21.966 | 10.797 |
| Crediti tributari diversi da imposte sul reddito | 4.032 | 1.898 |
| Altre partite | 2.867 | 1.286 |
| Totale | 33.916 | 19.120 |
La voce complessivamente presenta un incremento rispetto al 31 dicembre 2021 di €14,8 milioni principalmente per maggiori crediti per anticipi verso clienti nell'ambito della Regione Ellenica, in particolare per effetto di azioni di rafforzamento delle attività legali di recupero nel corso dell'ultimo trimestre dell'esercizio.
Le altre attività non correnti includono prevalentemente depositi cauzionali.

La voce al 31 dicembre 2022 ammonta a €55 mila e risulta invariata rispetto al saldo del 31 dicembre 2021. Essa si riferisce al portafoglio immobiliare del Gruppo costituito dal valore di due immobili.
| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Crediti | 201.828 | 209.123 |
| Crediti in maturazione (Fatture da emettere) | 127.643 | 139.201 |
| Crediti per fatture emesse non ancora incassate | 74.185 | 69.922 |
| Accantonamenti | (1.685) | (2.797) |
| Accantonamenti per perdite future attese sui crediti | (1.685) | (2.797) |
| Totale | 200.143 | 206.326 |
I crediti commerciali derivano da fatture emesse e da ricavi in maturazione prevalentemente connessi all'attività di servicing e di servizi immobiliari su mandato e pertanto principalmente riferibili alla voce di ricavo "ricavi da contratti con clienti".
La voce evidenzia una diminuzione netta di €6,2 milioni rispetto al saldo del 31 dicembre 2021 riconducibile principalmente all'effetto combinato di maggiori crediti per fatture emesse da incassare, e di minori stanziamenti effettuati a fatture da emettere a fine periodo.
In percentuale sul totale dei ricavi, l'incidenza dei crediti si attesta al 36%, in lieve diminuzione con il 37% dell'esercizio precedente.
Gli accantonamenti per perdite future attese sui crediti si attestano intorno all'1% dei crediti.
| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Crediti per imposte correnti | 5.407 | 6.392 |
| Iva a credito | 7.034 | 32.070 |
| Totale | 12.441 | 38.462 |
La riduzione della voce, il cui totale passa da €38,5 milioni a €12,4 milioni del 31 dicembre 2022, è riconducibile principalmente ad un minor credito IVA per €24,9 milioni.

| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Debiti per imposte correnti | 10.478 | 26.553 |
| Iva a debito | 1.337 | 26.291 |
| Ritenute d'acconto da versare e altri | 4.979 | 5.866 |
| Totale | 16.794 | 58.710 |
Il decremento della voce rispetto al 31 dicembre 2021 (€41,9 milioni) è prevalentemente da riferirsi a minori debiti per imposte correnti (€16,1 milioni) e minore IVA a debito per €25,0 milioni.
Il saldo di €134,3 milioni, con un decremento di €32,4 milioni rispetto al saldo di €166,7 milioni al 31 dicembre 2021, rappresenta la disponibilità liquida alla data di chiusura dell'esercizio. Per informazioni circa l'evoluzione successiva si rimanda a quanto riportato nella Relazione sulla gestione del Gruppo al paragrafo relativo alla Posizione Finanziaria Netta.
Per l'analisi delle variazioni delle disponibilità liquide si rimanda al prospetto del Rendiconto Finanziario consolidato.


La tabella rileva i valori relativi alla partecipazione totalitaria nelle quote sociali di Special Purpose Vehicles (SPV) che il Gruppo sta liquidando o intende cedere a terze parti.
Nell'esercizio è stata definita la liquidazione di due delle tre SPV con sede in Italia, mentre a fine anno è stato acquisito un veicolo in Spagna con l'obiettivo di cederne il controllo nel corso del 2023. Il valore al 31 dicembre 2022 corrisponde quindi a due SPV, una con sede in Italia e una con sede in Spagna.
| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Attività non correnti: | ||
| Attività immateriali | - | - |
| Immobili, impianti e macchinari | - | - |
| Partecipazioni in società collegate e joint venture | - | - |
| Attività finanziarie non correnti | 13 | 30 |
| Imposte differite attive | - | - |
| Altre attività non correnti | - | - |
| Totale attività non correnti | 13 | 30 |
| Attività correnti: | ||
| Rimanenze | - | - |
| Attività finanziarie correnti | - | - |
| Crediti commerciali | - | - |
| Attività fiscali | - | - |
| Altre attività correnti | - | - |
| Disponibilità liquide e depositi a breve | - | - |
| Totale attività correnti | - | - |
| Totale attività destinate alla dismissione | 13 | 30 |
| Passività non correnti: | ||
| Prestiti e finanziamenti non correnti | - | - |
| Altre passività finanziarie non correnti | - | - |
| Benefici a dipendenti | - | - |
| Fondi rischi e oneri | - | - |
| Imposte differite passive | - | - |
| Altre passività non correnti | - | - |
| Totale passività non correnti | - | - |
| Passività correnti: | ||
| Prestiti e finanziamenti correnti | - | - |
| Altre passività finanziarie correnti | - | - |
| Debiti commerciali | - | - |
| Passività fiscali | - | - |
| Altre passività correnti | - | - |
| Totale passività correnti | - | - |
| Totale passività associate ad attività destinate alla dismissione | - | - |

| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Patrimonio Netto attribuibile agli Azionisti della Capogruppo | 136.559 | 156.645 |
| Capitale sociale | 41.280 | 41.280 |
| Azioni proprie | (4.332) | (4.678) |
| Riserva da valutazione | (906) | (1) |
| Altre riserve | 84.015 | 96.300 |
| Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo | 16.502 | 23.744 |
| Patrimonio Netto attribuibile ai Terzi | 44.361 | 37.358 |
| Totale | 180.920 | 194.003 |
Il capitale sociale sottoscritto e versato della Capogruppo ammonta al 31 dicembre 2022 a €41,3 milioni diviso in 80.000.000 azioni ordinarie senza valore nominale.
La tabella che segue indica le azioni in circolazione alla data di riferimento.
| (€/000) | ||
|---|---|---|
| (n.di azioni) | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
| Azioni ordinarie emesse | 80.000.000 | 80.000.000 |
| Azioni proprie | (900.434) | (972.339) |
| Totale azioni in circolazione | 79.099.566 | 79.027.661 |
Le azioni proprie, rappresentate a diretta riduzione del Patrimonio Netto, si attestano a €4,3 milioni rispetto a €4,7 milioni dell'esercizio precedente.
Di seguito sono riportate le informazioni relative alla movimentazione del numero delle azioni proprie in portafoglio, che evidenziano una diminuzione derivante dall'esercizio di 71.905 diritti di performance stock grants (per un controvalore di €346 mila), assegnate da parte di doValue ai beneficiari in sede di consuntivazione del sistema incentivante 2021, in conformità alla Politica in Materia di Remunerazione 2021.
Al 31 dicembre 2022 il numero di azioni proprie è pari al 1,13% del numero delle azioni ordinarie emesse.
(€/000)
| (n.di azioni proprie) | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Esistenze iniziali | 972.339 | 651.542 |
| Acquisti | - | 500.000 |
| Cessioni per esercizio di performance stock grants | (71.905) | (179.203) |
| Esistenze finali | 900.434 | 972.339 |

La riserva da valutazione al 31 dicembre 2022 si attesta ad un valore negativo di -€0,9 milioni, (-€1 mila al 31 dicembre 2021) ed include l'effetto combinato della valutazione del Trattamento di Fine Rapporto ai sensi dello IAS 19 e quello derivante dalla valutazione del titolo di capitale BidX1.
Le altre riserve risultano così composte:
Passivo e Patrimonio Netto
| Riserve da utili e/o in sospensione d'imposta 25.774 50.864 Riserva legale 8.256 8.256 Riserva art. 7 L. 218/90 2.304 2.304 Riserva da aggregazioni aziendali 2 2 Riserva da FTA IAS art. 7 c7 D. Lgs. 38/2005 8.780 8.780 Riserva da FTA IAS IFRS 9 1.140 1.140 Riserva da utili a nuovo (8.597) 16.935 Riserva statutaria acquisto azioni proprie - 75 |
|---|
| Riserva utili riportati a nuovo - Share Based Payments 13.889 13.372 |
| Altre riserve 58.241 45.436 |
| Riserva straordinaria 88.417 102.970 |
| Riserva D.Lgs. n. 153/99 6.103 6.103 |
| Riserva legale a fronte di utili distribuiti 44 44 |
| Riserva art. 7 L. 218/90 4.179 4.179 |
| Riserva da aggregazioni aziendali 1.746 1.746 |
| Riserva connessa a Share Based Payments 9.168 4.689 |
| Riserva di consolidamento (33.132) (57.698) |
| Riserva negativa per iscrizione put option su minority (18.284) (16.597) |
| Totale 84.015 96.300 |
Nel complesso la voce evidenzia un decremento di €12,3 milioni determinato dalla combinazione dei seguenti principali elementi:

Il Patrimonio Netto attribuibile ai Terzi è pari ad €44,4 milioni, comprensivo del risultato del periodo attribuibile ai Terzi pari a €12,0 milioni, e fa riferimento alla quota del 20% in doValue Greece detenuta da Eurobank. La quota di patrimonio netto attribuibile alle minorities di doValue Spain (€3,6 milioni) viene assorbita dall'iscrizione della passività per "Put option su minority", che include anche la relativa quota di risultato negativo del periodo attribuibile ai Terzi pari a -€2,0 milioni e che rappresenta l'opzione per l'acquisto della quota residua di minoranza di doValue Spain con scadenza a fine giugno 2023.
| (€/000) | Tasso Interesse % | Scadenza | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|---|---|
| Prestiti e finanziamenti non correnti | 554.220 | 555.224 | ||
| Debiti verso altri finanziatori | 3%-5% | - | - | 4.365 |
| Obbligazione 2020 | 5% | 04/08/2025 | 258.056 | 255.675 |
| Obbligazione 2021 | 3,375% | 31/07/2026 | 296.164 | 295.184 |
| Prestiti e finanziamenti correnti | 14.283 | 17.604 | ||
| Finanziamenti bancari | a vista | 126 | 41 | |
| Scoperti bancari | Euribor3m+1,9% | a vista | 37 | 7.566 |
| Debiti verso altri finanziatori | a vista | 4.380 | 4 | |
| Obbligazione 2020 | 5% | 01/02/2023 | 5.521 | 5.521 |
| Obbligazione 2021 | 3,375% | 31/01/2023 | 4.219 | 4.472 |
| Totale | 568.503 | 572.828 | ||
Il saldo dei prestiti e finanziamenti al 31 dicembre 2022 accoglie i valori di debito residuo al costo ammortizzato dei seguenti finanziamenti (quota corrente e non corrente):
Ai sensi dell'IFRS 9, la valutazione del debito avviene in base al criterio del costo ammortizzato e tiene pertanto conto degli oneri connessi alla sottoscrizione del finanziamento nonché del rateo interessi in corso di maturazione.
La voce prestiti e finanziamenti correnti, oltre alla quota corrente dei bond sopra indicata, include debiti verso altri finanziatori per un importo di €4,4 milioni relativo ad un finanziamento limited

recourse destinato ad uno specifico affare. In data 9 gennaio 2023 tale finanziamento è stato risolto a seguito della cessione a terzi del relativo credito iscritto tra le attività finanziarie (si veda Nota 3). Grazie all'introduzione del meccanismo di cash-pooling, al 31 dicembre 2022 la voce in oggetto vede inoltre il sostanziale azzeramento degli scoperti bancari che nell'esercizio precedente includeva una linea di revolving facility della controllata spagnola doValue Spain.
| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Altre passività finanziarie non correnti | 54.158 | 46.048 |
| Passività per leasing | 38.109 | 18.255 |
| Earn-out | 16.049 | 5.554 |
| Put option su minority | - | 22.239 |
| Altre passività finanziarie correnti | 62.323 | 25.600 |
| Passività per leasing | 11.829 | 8.111 |
| Earn-out | 28.600 | 17.489 |
| Put option su minority | 21.894 | - |
| Totale | 116.481 | 71.648 |
La passività per leasing, suddivisa nella quota corrente e non corrente, è relativa alla rilevazione del valore attuale dei rimanenti canoni di leasing futuri a seguito dell'introduzione dell'IFRS 16. Si rimanda alla Nota 19 per la movimentazione del periodo delle passività per leasing.
La passività per Earn-out iscritta per €16,0 milioni tra le altre passività finanziare non correnti nonché per €11,1 milioni nella quota corrente, fa riferimento al debito derivante dall'acquisizione di doValue Greece legato al conseguimento di taluni target di EBITDA in un orizzonte di dieci anni ed i cui eventuali pagamenti non saranno dovuti prima del 2024. Questa componente evidenzia un aumento nel suo complesso di €21,6 milioni rispetto all'esercizio precedente in seguito alla forte performance economica in Grecia nel 2022 che ha portato doValue a riconoscere un valore più elevato di tale passività.
La restante quota di Earn-out iscritta tra le passività finanziarie correnti (€17,5 milioni) è legata alla quota del prezzo di acquisizione di doValue Spain.
La put-option su minority, tra le altre passività finanziarie correnti, rappresenta il debito per l'opzione d'acquisto della residua quota di minoranza di doValue Spain con scadenza prevista a fine di giugno 2023.
La valutazione dell'opzione include l'effetto attualizzazione e tiene conto dei risultati consuntivati e previsionali di doValue Spain fino alla scadenza.

Secondo quanto richiesto dalla comunicazione Consob del 28 luglio 2006 e in conformità con la Raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005 "Raccomandazioni per l'attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi", si riporta l'Indebitamento finanziario netto del Gruppo al 31 dicembre 2022.
| Note | 31/12/2022 | 31/12/2021 | ||
|---|---|---|---|---|
| 9 | A | Cassa | 5 | 3 |
| 9 | B | Conti correnti e depositi a breve | 134.259 | 166.665 |
| D | Liquidità (A)+(B)+(C) | 134.264 | 166.668 | |
| 3 | E | Attività finanziarie correnti | 4.380 | 1.516 |
| 12 | F | Debiti bancari correnti | (37) | (7.566) |
| 12 | G | Parte corrente dell'indebitamento non corrente | (126) | (41) |
| 12,13 | H | Altri debiti finanziari correnti | (66.703) | (25.604) |
| I | Indebitamento finanziario corrente (F)+(G)+(H) | (66.866) | (33.211) | |
| J | Posizione finanziaria netta corrente (I)+(E)+(D) | 71.778 | 134.973 | |
| 12 | L | Obbligazioni emesse | (563.960) | (560.852) |
| 12,13 | M | Altri debiti non correnti | (54.158) | (50.413) |
| N | Indebitamento finanziario non corrente (K)+(L)+(M) | (618.118) | (611.265) | |
| O | Indebitamento finanziario netto (J)+(N) | (546.340) | (476.292) |
Rispetto alla Posizione finanziaria netta, pari a €429,9 milioni, esposta nella Relazione sulla gestione del Gruppo, a cui si rimanda anche per informazioni circa l'evoluzione successiva, in questo prospetto sono incluse le voci di cui alle lettere E, H e M per un totale di €116,5 milioni. Di seguito si espone una tabella di riconciliazione tra le due diverse rappresentazioni:
| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 | |
|---|---|---|---|
| A | Indebitamento finanziario netto | (546.340) | (476.292) |
| Altri debiti finanziari correnti | 66.703 | 25.604 | |
| Altri debiti non correnti | 54.158 | 50.413 | |
| Attività finanziarie correnti | (4.380) | (1.516) | |
| B | Elementi esclusi dalla Posizione finanziaria netta | 116.481 | 74.501 |
| C | Posizione finanziaria netta (A)+(B) | (429.859) | (401.791) |

All'interno del Gruppo, sono presenti piani a benefici definiti, ovvero piani per i quali la prestazione è legata al salario ed all'anzianità del dipendente.
I piani a benefici definiti delle società italiane includono prevalentemente il "Trattamento di fine rapporto" coerentemente con la normativa applicabile, nonché altri fondi di natura contrattuale. Per la Grecia esiste invece un piano a benefici definiti su base obbligatoria.
In accordo con lo IAS19 le obbligazioni dei piani a benefici definiti sono determinate con il metodo della "Proiezione Unitaria del Credito". Tale metodo prevede che venga riconosciuto come costo d'esercizio il valore attuale dei benefici maturati da ogni partecipante al piano nell'esercizio stesso, considerando sia incrementi retributivi futuri che la formula di allocazione benefici. Il beneficio totale che il partecipante prevede di acquisire alla data di pensionamento è suddiviso in unità, associate da un lato all'anzianità lavorativa maturata alla data di valutazione e dall'altro all'anzianità futura attesa fino al pensionamento.
Le seguenti ipotesi demografiche sono state utilizzate nella valutazione delle passività e dei benefici previsti dai piani del perimetro Italia:
| Tasso di sconto | 1 anno 3,0% - 5 anni 3,5% - 15 anni 3,9% |
|---|---|
| Tasso di incremento salariale | 2,60% |
| Tasso di inflazione | 1 anno 4,5% - 10 anni 2,6% - 30 anni 2,6% |
| Mortalità | IPS55 |
| Anticipazione del TFR | 1,50% |
| Percentuale media annua di uscita del personale | 3,62% |
| Requisiti minimi per il collocamento a riposo | Secondo le ultime disposizioni legislative |
Per le società con sede in Grecia invece di seguito le principali ipotesi demografiche applicate:
| Tasso di sconto | 3,25% |
|---|---|
| Tasso di incremento salariale | 3,50% |
| Tasso di inflazione | 3,00% |
I Benefici a favore dei dipendenti rideterminati per l'applicazione dello IAS 19, risultano così movimentati nel corso dell'esercizio.

| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Esistenze iniziali | 10.264 | 16.341 |
| Rettifiche esistenze iniziali | - | 124 |
| Esistenze iniziali rettificate | 10.264 | 16.465 |
| Aumenti | 3.008 | 728 |
| Accantonamento del periodo | 3.000 | 525 |
| Altre variazioni | 8 | 203 |
| Decrementi | (4.165) | (6.929) |
| Liquidazioni effettuate | (3.577) | (842) |
| Altre variazioni | (588) | (6.087) |
| Esistenze finali | 9.107 | 10.264 |
Complessivamente la voce evidenzia una diminuzione di circa €1,2 milioni rispetto al 31 dicembre 2021.
Da un'analisi di sensitività circa le ipotesi relative ai parametri coinvolti nel calcolo una:
non avrebbero prodotto effetti significativi sulla determinazione del debito.


| (€/000) | Fondi in contropartita alla voce "Accantonamenti a FRO" di conto economico |
Fondi in contropartita ad altre voci di conto economico | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Controversie legali |
Controversie stragiudiziali e altri fondi rischi |
Fondi su al tri impegni e altre garanzie rilasciate |
Totale fondi in contropartita alla voce "Accantonamenti a FRO" di conto economico |
Passività potenziali per il personale |
Controversie fiscali |
Altre | Totale fondi in contropartita ad altre voci di conto economico |
Totale 31/12/2022 |
Totale 31/12/2021 |
|
| Esistenze iniziali | 7.464 | 8.291 | 3 | 15.758 | 730 | 1.901 | 25.846 | 28.477 | 44.235 | 55.110 |
| Rettifiche esistenze iniziali | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 32.236 |
| Esistenze iniziali rettificate | 7.464 | 8.291 | 3 | 15.758 | 730 | 1.901 | 25.846 | 28.477 | 44.235 | 87.346 |
| Aumenti | 2.681 | 6.632 | - | 9.313 | 51 | 4 | 7.151 | 7.206 | 16.519 | 20.841 |
| Accantonamento del periodo |
2.637 | 5.995 | - | 8.632 | 46 | - | 7.151 | 7.197 | 15.829 | 19.509 |
| Variazioni dovute al passare del tempo e a modifiche del tasso di sconto |
25 | 76 | - | 101 | 5 | - | - | 5 | 106 | - |
| Altre variazioni | 19 | 561 | - | 580 | - | 4 | - | 4 | 584 | 1.332 |
| Diminuzioni | (4.444) | (2.661) | (3) | (7.108) | (246) | - | (15.745) | (15.991) | (23.099) | (63.952) |
| Rilascio eccedenze del periodo |
(2.343) | (1.940) | (3) | (4.286) | (8) | - | (7.992) | (8.000) | (12.286) | (21.706) |
| Utilizzo nel periodo per pagamenti |
(2.101) | (718) | - | (2.819) | (19) | - | (7.753) | (7.772) | (10.591) | (39.676) |
| Altre variazioni | - | (3) | - | (3) | (219) | - | - | (219) | (222) | (2.570) |
| Esistenze finali | 5.701 | 12.262 | - | 17.963 | 535 | 1.905 | 17.252 | 19.692 | 37.655 | 44.235 |
La voce controversie legali, con contropartita economica nella voce "accantonamenti a FRO", contiene principalmente il fondo a presidio dei rischi per cause passive rinvenienti dall'attività core del Gruppo in diminuzione di €1,8 milioni a fronte del maggior impatto della definizione di alcune cause rispetto ad accantonamenti per nuove controversie.
La voce controversie stragiudiziali e altri fondi rischi incrementa di €4,0 milioni passando da €8,3 milioni del 31 dicembre 2021 a €12,3 milioni al 31 dicembre 2022 e comprende principalmente stanziamenti effettuati a fronte di rischi per i quali non sono attivate al momento azioni legali.
La voce passività potenziali per il personale accoglie gli stanziamenti contabilizzati necessari a finanziare eventuali premi che non rispondono ad accordi preesistenti o a meccanismi di quantificazione determinabili.
La componente controversie fiscali, rientrante tra i fondi in contropartita ad altre voci, rimane stabile a €1,9 milioni ed include la quota residua di interessi passivi legati all'originario Tax Claim doValue Spain che si è chiuso il 5 luglio 2022 con il pagamento della cifra pattuita con l'Autorità fiscale spagnola e con la contestuale presentazione delle dichiarazioni integrative per gli anni 2016-2017-2018.
La dinamica della voce altre evidenzia l'accantonamento e il rilascio a conto economico delle rispettive quote di competenza dell'esercizio dei corrispettivi variabili connessi ad una particolare tipologia di fee (c.d. "Curing Fee"), in applicazione di quanto disciplinato dal principio contabile IFRS15.
3


| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Debiti verso fornitori per fatture da ricevere | 48.799 | 49.274 |
| Debiti verso fornitori per fatture da liquidare | 21.582 | 24.436 |
| Totale | 70.381 | 73.710 |
Il dato del 2022 si attesta a €70,4 milioni, in lieve riduzione (-5%) rispetto al valore rilevato al 31 dicembre 2021, principalmente riconducibile ai debiti per fatture da liquidare (-12%) mentre i debiti per fatture da ricevere evidenziano una sostanziale stabilità (-1%).
| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Altre passività non correnti | 9.201 | 29.836 |
| Somme da riconoscere a terzi | 8.845 | 29.668 |
| Risconto di contributi pubblici in conto capitale | 356 | 168 |
| Altre passività correnti | 66.553 | 75.052 |
| Somme da riconoscere a terzi | 8.050 | 1.398 |
| Debiti relativi al personale | 25.874 | 32.484 |
| di cui dipendenti | 24.874 | 31.126 |
| di cui Amministratori e Sindaci | 1.000 | 1.358 |
| Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale | 5.621 | 5.830 |
| Partite in corso di lavorazione | 8.900 | 19.412 |
| Risconto di contributi pubblici in conto capitale | 352 | 121 |
| Altri ratei / risconti passivi | 16.088 | 13.932 |
| Altre partite | 1.668 | 1.875 |
| Totale | 75.754 | 104.888 |

Al 31 dicembre 2022 la voce si attesta a €75,8 milioni contro €104,9 milioni del 2021, con una diminuzione complessiva di €29,1 milioni.
Relativamente alle altre passività non correnti, la principale componente "somme da riconoscere a terzi" si riferisce per €6,8 milioni alla passività nei confronti di Eurobank legata alla "commissione di indennizzo anticipato", sottoposta a determinate condizioni di performance, ricevuta dal Gruppo a fronte della cartolarizzazione del portafoglio Mexico. La voce ha registrato una diminuzione di €20,6 milioni derivante principalmente dall'effetto congiunto del rilascio per €22,4 milioni della passività nei confronti di Eurobank di cui sopra, a seguito della definizione di un addendum contrattuale tra le parti, compensato dall'iscrizione di €2,0 milioni di passività relativa all'acquisizione di software con contratti a medio-lungo termine.
La voce altre passività correnti evidenzia un decremento complessivo di €8,5 milioni che risulta dall'effetto combinato delle variazioni subite dalle seguenti principali componenti.
Le "somme da riconoscere a terzi" si incrementano di €6,7, di cui €5,8 milioni riferiti a passività contrattuali legate allo SLA Frontier, le quali sono state liquidate nel corso del mese di febbraio 2023.
I "debiti relativi al personale" subiscono una riduzione di €6,6 milioni principalmente legata alla liquidazione dei premi MBO relativi al sistema incentivante 2021 e degli incentivi all'esodo.
Le "partite in corso di lavorazione" diminuiscono di €10,5 milioni di cui €8,6 milioni sono relativi al pagamento del debito verso Eurobank iscritto nel 2021 a seguito del ricalcolo del Net Economic Benefit previsto dallo Share Purchase Agreement a titolo di aggiustamento prezzo di acquisizione della controllata doValue Greece.
Gli "altri ratei / risconti passivi" aumentano di €2,2 milioni principalmente per l'effetto congiunto del rilascio della quota riferita al 2022 del risconto passivo sul pagamento anticipato di commissioni di servicing, compensato dall'anticipo della quota riferita al 2023.
L'Assemblea degli Azionisti di doValue il 28 aprile 2022 ha approvato la Relazione sulla Politica in materia di remunerazione 2022-2024 (di seguito "La Politica") e sui compensi corrisposti 2021 di doValue S.p.A. applicabile agli Amministratori, ai Dirigenti con Responsabilità Strategiche e ai Componenti degli Organi di Controllo.
La nuova Politica in materia di remunerazione è basata sull'orizzonte temporale 2022-2024, in linea con il Piano industriale e in grado di garantire pertanto un'elevata coerenza all'intero sistema di Governance, di favorire la copertura dei ruoli chiave e garantire altresì un'offerta retributiva interessante per le persone fondamentali per la strategia a lungo termine del Gruppo.
Con la prospettiva di una politica triennale, vengono confermate le principali caratteristiche della Politica in materia di remunerazione del 2021, pur introducendo alcuni elementi:

La Politica prevede sistemi di remunerazione in taluni casi tramite l'utilizzo di propri strumenti finanziari.
In particolare, si tratta delle seguenti tipologie di remunerazione:
La componente variabile della remunerazione dell'Amministratore Delegato sopra indicata viene corrisposta in parte up-front e in parte in via differita su 3 anni. La parte up-front viene riconosciuta dopo l'approvazione, da parte dell'Assemblea degli Azionisti, del bilancio di esercizio riferito al periodo di maturazione dell'incentivo (accrual period) ed entro il mese successivo all'approvazione. La quota variabile differita è invece dilazionata pro-quota sul triennio successivo all'assegnazione della quota variabile up-front.
L'erogazione delle quote differite della componente variabile dell'Amministratore Delegato è soggetta alla verifica di un Gate di accesso e di alcune condizioni di malus, misurati al 31 dicembre dell'anno precedente la maturazione.
Per le azioni attribuite ai DIRS a fronte dei piani LTI è previsto un periodo di retention di 1 anno per il 50% delle azioni maturate, mentre per l'Amministratore Delegato, le azioni ricevute potranno essere vendute per un importo massimo, su base trimestrale, non superiore al 25% delle azioni assegnate.
Per le citate tipologie di remunerazione il Gruppo utilizza azioni proprie in portafoglio.
Il prezzo di riferimento per il calcolo del numero di azioni da assegnare quale valore equivalente della retribuzione variabile del piano di incentivazione LTI è determinato utilizzando la media dei prezzi di chiusura nei 3 mesi precedenti il giorno in cui il Consiglio di Amministrazione approva ciascun ciclo di assegnazione.
Al fine di riflettere i livelli di performance e di rischio effettivamente assunti, nonché tener conto dei comportamenti individuali, il Gruppo prevede l'applicazione di meccanismi di correzione ex post (malus e claw-back) definiti in accordo con quanto previsto dai contratti collettivi nazionali di riferimento, ove applicabili, o degli eventuali contratti/mandati individuali.

| Data di assegnazione delle azioni |
Performance period |
Verifica raggiungimento obiettivi |
Erogazione dell'incentivo |
|
|---|---|---|---|---|
| Piano 2021 (Assemblea del 28/4/2021) | 17/02/2022 | 2021-2023 | 2024 | 2024 |
| Piano 2022 (Assemblea del 28/4/2022) | 09/11/2022 | 2022-2024 | 2025 | 2025 |
| Numero azioni assegnate alla data di assegnazione |
Fair value per azione alla data di assegnazione |
Numero di azioni potenzialmente erogabili |
Numero dei beneficiari |
|
|---|---|---|---|---|
| Piano 2021 (Assemblea del 28/4/2021) | 206.388 | €10,23 | 268.812 | 29 |
| Piano 2022 (Assemblea del 28/4/2022) | 289.794 | €7,66 | 376.100 | 33 |
Per un maggior dettaglio sulle modalità e termini di attribuzione delle azioni, si rinvia alla documentazione informativa pubblicata sul sito internet del Gruppo doValue www.doValue.it (sezione "Governance/Remunerazione").
La quota imputata a conto economico dell'esercizio 2022 è pari a €5,6 milioni ed è riflessa in contropartita ad una specifica riserva di patrimonio netto.
Il Gruppo ha contratti di leasing in essere aventi ad oggetto fabbricati, impianti elettronici (hardware) ed autovetture classificate nella categoria "altre attività materiali", i quali sono destinati all'utilizzo nelle attività operative o assegnati ai dipendenti.
I leasing riferiti ad immobili hanno generalmente durata originaria che va da un minimo di 4 ad un massimo di 7 anni, quelli riferiti agli hardware 8 anni, mentre quelli riferiti alle autovetture hanno generalmente una durata originaria di 4 anni.
Le passività riferite a questi contratti di leasing sono garantite dal titolo di proprietà del locatore sui beni locati.
Generalmente, il Gruppo non può concedere a sua volta in leasing a terzi i beni locati. La maggior parte dei contratti di leasing includono opzioni per rinnovo e cancellazione, tipiche dei contratti di locazione immobiliare, mentre non sono previsti pagamenti variabili.
Di seguito si fornisce informativa sui valori di bilancio delle attività per diritto d'uso e i loro movimenti nel periodo:

| (€/000) | Fabbricati | Mobili | Impianti elettronici |
Altre attività materiali |
Totale 31/12/2022 |
Totale 31/12/2021 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Esistenze iniziali | 22.925 | - | - | 3.099 | 26.024 | 29.330 |
| Aumenti | 14.227 | - | 16.151 | (2.471) | 27.907 | 9.281 |
| Acquisti | 20.060 | - | 16.151 | 1.816 | 38.027 | 9.173 |
| Altre variazioni | (5.833) | - | - | (4.287) | (10.120) | 108 |
| Diminuzioni | (3.266) | - | (1.932) | 1.917 | (3.281) | (12.587) |
| Ammortamenti | (8.805) | - | (1.932) | (2.324) | (13.061) | (11.878) |
| Altre variazioni | 5.539 | - | - | 4.241 | 9.780 | (709) |
| Esistenze finali | 33.886 | - | 14.219 | 2.545 | 50.650 | 26.024 |
Di seguito si fornisce informativa sui valori di bilancio delle passività per leasing (incluse nella voce "altre passività finanziarie") e i loro movimenti nel periodo:
| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Esistenze iniziali | 26.366 | 28.793 |
| Aumenti | 35.908 | 7.833 |
| Nuove passività | 34.936 | 1.369 |
| Oneri finanziari | 963 | 674 |
| Altre variazioni | 9 | 5.790 |
| Decrementi | (12.336) | (10.260) |
| Pagamenti | (11.941) | (8.639) |
| Altre variazioni | (395) | (1.621) |
| Esistenze finali | 49.938 | 26.366 |
| di cui: Passività per leasing non correnti | 38.109 | 18.255 |
| di cui: Passività per leasing correnti | 11.829 | 8.111 |
Gli aumenti, pari a €35,9 milioni si riferiscono principalmente alla categoria fabbricati a seguito del rinnovo del contratto di affitto di alcune sedi in Italia e a Cipro (€20,1 milioni). Ulteriori incrementi per €14,4 milioni derivano dal nuovo contratto relativo all'infrastruttura hardware che impatta quasi tutte le società estere del Gruppo.
Di seguito gli importi iscritti nel prospetto di conto economico:
| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Ammortamenti dei diritti d'uso Oneri finanziari sulle passività per leasing Totale |
(13.060) (963) (14.023) |
(11.879) (674) (12.553) |

Il Gruppo inoltre detiene alcuni contratti di leasing aventi ad oggetto impianti elettronici (hardware), immobili ed autovetture, la cui durata è uguale o inferiore ai 12 mesi o il cui valore è modesto. Il Gruppo ha scelto per questi contratti di applicare le esenzioni previste dall'IFRS 16 riguardo i leasing di breve durata o di modesto valore per i quali si riporta di seguito una tabella di sintesi con riferimento ai costi sostenuti nell'esercizio:
| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Costi per leasing a breve termine (entro 12 mesi) Costi per leasing di attività di modesto valore |
(25) - |
(59) - |
| Totale | (25) | (59) |


Informazioni sul conto economico consolidato


| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Servizi di servicing su mandato | 243.448 | 270.050 |
| Servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione | 201.616 | 183.658 |
| Servizi immobiliari su mandato | 70.870 | 70.657 |
| Totale | 515.934 | 524.365 |
La voce, complessivamente, registra una flessione del 2% rispetto al 31 dicembre 2021.
Tale risultato deriva da minori ricavi registrati nella componente dei servizi di servicing su mandato (-10%), principalmente compensato dal positivo andamento dei servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione (+10%), mentre i ricavi dei servizi immobiliari su mandato rilevano una sostanziale stabilità (+0,3%).
La riduzione dei servizi di servicing su mandato è principalmente riconducibile alla performance della Regione Iberica (in diminuzione del 37,9%, dovuta principalmente all'uscita del portafoglio Sareb) e dall'attività in Italia in calo del 29,2%, parzialmente compensata da una forte performance nella Regione Ellenica (crescita del 18,6%).
I servizi di servicing comprendono le attività di amministrazione, gestione e recupero del credito in via giudiziale e stragiudiziale per conto e su mandato di terzi, su portafogli di crediti prevalentemente non performing.
Tali servizi di norma comprendono un'obbligazione di fare che viene adempiuta nel corso del tempo: il cliente infatti riceve e utilizza simultaneamente i benefici del servizio di recupero e la prestazione svolta migliora il credito che il cliente controlla.
Per la rilevazione dei ricavi il Gruppo applica un metodo di valutazione basato sugli output rappresentati sia dalle masse gestite che dagli incassi su ciascuna posizione in mandato, così da rilevare ricavi per un importo pari a quello per cui ha il diritto di fatturare al cliente.
Il Gruppo, in seguito ad una più puntuale interpretazione di alcune clausole previste dal Service Level Agreement siglato tra doValue Greece e Eurobank connesse ad una particolare tipologia di fee (c.d. "Curing Fee") ed in applicazione di quanto disciplinato dal principio contabile IFRS 15 relativamente ai corrispettivi variabili, ha allineato la relativa modalità di rilevazione dei ricavi, che vede in contropartita la costituzione di uno specifico fondo rischi e oneri a fronte delle possibili penalties sui portafogli ristrutturati di stock e flusso.
Si tratta del complesso di attività di gestione di asset immobiliari per conto e su mandato di terzi, tra cui la gestione delle garanzie immobiliari, lo sviluppo e la gestione degli immobili oggetto di mandato.
Come per i servizi di servicing sopra citati, vi è un'obbligazione di fare adempiuta nel corso del tempo perché il cliente riceve e utilizza simultaneamente i benefici del servizio di gestione e/o vendita dell'immobile.
Per la rilevazione dei ricavi il Gruppo applica un metodo di valutazione basato sugli output delle attività di gestione degli immobili e dalle vendite su ciascuna posizione gestita, così da rilevare ricavi per un importo pari a quello per cui ha il diritto di fatturare al cliente.
| (€/000) | Esercizio 2022 | Italia | Regione Ellenica |
Iberia | Elisioni infrasettore |
Consolidato |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Servizi di servicing su mandato | 32.735 | 152.067 | 68.670 | (10.024) | 243.448 | |
| Servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione | 122.092 | 79.524 | - | - | 201.616 | |
| Servizi immobiliari su mandato | - | 17.803 | 59.124 | (6.057) | 70.870 | |
| Totale ricavi | 154.827 | 249.394 | 127.794 | (16.081) | 515.934 |
| (€/000) | Esercizio 2021 | Italia | Regione Ellenica |
Iberia | Elisioni infrasettore |
Consolidato |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Servizi di servicing su mandato | 46.208 | 128.166 | 110.496 | (14.820) | 270.050 | |
| Servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione | 107.078 | 76.580 | - | - | 183.658 | |
| Servizi immobiliari su mandato | - | 12.693 | 68.679 | (10.715) | 70.657 | |
| Totale ricavi | 153.286 | 217.439 | 179.175 | (25.535) | 524.365 |
| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Servizi amministrativi / Corporate Services Provider | 18.274 | 10.299 |
| Servizi informativi | 4.647 | 4.655 |
| Recupero spese | 2.088 | 1.363 |
| Due diligence & Advisory | 3.146 | 2.618 |
| Servizi immobiliari ancillari | 11.611 | 18.990 |
| Altri ricavi | 4.080 | 2.849 |
| Totale | 43.846 | 40.774 |
La voce rileva una variazione in aumento dell'8% rispetto al 31 dicembre 2021 in gran parte dovuta all'effetto di maggiori attività di servizi amministrativi / Corporate Services Provider svolti prevalentemente dalla Capogruppo doValue e che includono la nuova linea di business "Master Legal", nonché da un maggior introito di servizi ancillari inclusi nella categoria altri ricavi. Tali maggiori proventi sono stati parzialmente compensati da minori ricavi registrati nei servizi immobiliari ancillari, principalmente per effetto di una rinegoziazione contrattuale con volumi e termini meno favorevoli rispetto alla situazione preesistente.
4

| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Costi per gestione pratiche in mandato | (25.014) | (34.564) |
| Spese di brokeraggio | (19.211) | (21.176) |
| Costi per servizi vari | (1.491) | (940) |
| Totale | (45.716) | (56.680) |
La voce, che accoglie le competenze del network dedicato al recupero, risulta complessivamente in riduzione del 19% rispetto al 31 dicembre 2021. La diminuzione della categoria costi per gestione di pratiche in mandato risulta giustificata da minori incassi effettuati tramite la rete esterna, mentre nel caso della componente spese di brokeraggio, riferibile per lo più alla Regione Iberica, la causa è da ricercarsi in una contrazione del portafoglio gestito.
| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Personale dipendente | (219.639) | (224.481) |
| Amministratori e sindaci | (6.995) | (4.986) |
| Altro personale | (4.515) | (2.114) |
| Totale | (231.149) | (231.581) |
| 31/12/2022 | 31/12/2021 | |
|---|---|---|
| Personale dipendente | 3.048 | 3.156 |
| a) Dirigenti | 129 | 146 |
| b) Quadri direttivi | 942 | 1.043 |
| c) Restante personale dipendente | 1.977 | 1.967 |
| Altro personale | 180 | 82 |
| Totale | 3.228 | 3.238 |
La voce presenta un saldo sostanzialmente stabile rispetto all'esercizio precedente (-0,2%), derivante dal decremento del costo per personale dipendente (-2%), in seguito al programma di efficientamento previsto nel Business Plan approvato, compensato dall'incremento dei costi per amministratori e sindici ed altro personale.
Il decremento dei costi del personale dipendente è coerente con il trend in diminuzione del numero medio del personale dipendente (-3,4%).
In linea con gli obiettivi del Business Plan 2022-2024, il costo del personale include oneri legati ad incentivi all'esodo (complessivamente €13,6 milioni) i quali sono stati quasi completamente erogati nel corso dell'anno al personale dipendente che ha aderito ai piani avviati dal Gruppo.
Rispetto al dettaglio del costo per i benefici a dipendenti incluso all'interno della voce si rimanda a quanto esposto nella Nota 14 – Benefici a dipendenti.
| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Consulenze esterne | (32.779) | (33.234) |
| Information Technology | (38.569) | (34.935) |
| Servizi amministrativi e logistici | (8.724) | (5.386) |
| Manutenzione immobili e sorveglianza | (2.571) | (8.806) |
| Assicurazioni | (1.971) | (2.410) |
| Imposte indirette e tasse | (2.275) | (2.467) |
| Servizi postali, cancelleria | (963) | (1.378) |
| Spese indirette relative al personale | (3.206) | (2.782) |
| Recupero crediti | (356) | (772) |
| Utenze | (2.603) | (1.924) |
| Pubblicità e marketing | (4.897) | (4.495) |
| Altre spese | (1.498) | (642) |
| Totale | (100.412) | (99.231) |
La voce nel suo complesso rileva una sostanziale stabilità rispetto all'esercizio precedente, con un incremento complessivo dell'1%. Tuttavia l'analisi di dettaglio fa rilevare principalmente un incremento dei servizi IT connessi agli sviluppi tecnologici e dei servizi amministrativi e logistici in outsourcing, i quali sono compensati da minori costi di manutenzione e gestione degli immobili di funzionamento.
| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Recupero di spese | - | 726 |
| Contributi pubblici | 514 | 165 |
| Insussistenza di attività | (33) | (3.378) |
| Altri oneri | (704) | (6.190) |
| Altri proventi | 4.293 | 81 |
| Totale | 4.070 | (8.596) |
Nel 2022 la voce evidenzia un saldo positivo di €4,1 milioni contro quello negativo del 2021 pari a -€8,6 milioni.
Nel dato del 2022 non risultano infatti presenti gli elementi negativi che avevano caratterizzato il saldo dell'esercizio precedente, quali €3,3 milioni di riconoscimento di un "Net Economic Benefit" alla controparte venditrice nell'ambito dell'operazione di acquisizione di doValue Greece ed €6,1 milioni di indennizzi corrisposti a clienti a seguito di controversie contrattuali.
Il saldo 2022 include inoltre il provento derivante da un indennizzo assicurativo pari a €4,1 milioni.

| (€/000) 31/12/2022 |
31/12/2021 |
|---|---|
| Attività immateriali (54.903) |
(79.812) |
| Ammortamenti (53.559) |
(76.288) |
| Perdita di valore (1.344) |
(3.524) |
| Immobili, impianti e macchinari (16.626) |
(14.755) |
| Ammortamenti (16.626) |
(14.725) |
| Perdita di valore - |
(30) |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 47 |
54 |
| Rettifiche di valore - |
(43) |
| Riprese di valore 47 |
97 |
| Crediti commerciali 329 |
(1.750) |
| Rettifiche di valore (680) |
(1.750) |
| Riprese di valore 1.009 |
- |
| Totale (71.153) |
(96.263) |
La voce registra una diminuzione del 26% rispetto al 31 dicembre 2021, determinata principalmente dai minori ammortamenti registrati nelle attività immateriali, per effetto del normale run-off dei contratti di servicing a lungo termine iscritti.
La perdita di valore delle attività immateriali pari a €1,3 milioni deriva in parte dalla dismissione di alcuni software per il rinnovo dell'infrastruttura tecnologica del Gruppo (€0,8 milioni) e per la restante parte (€0,6 milioni) dagli effetti del test di impairment condotto sui saldi contabili al 31 dicembre 2022 (per maggiori dettagli si rimanda anche alla Nota 1 – Attività immateriali).
La voce è inoltre influenzata dagli effetti dello standard IFRS 16 per gli ammortamenti sui diritti d'uso che, per il 2022 incidono per un importo pari a €13,1 milioni.
| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Accantonamenti | Rilascio eccedenze |
Totale | Accantonamenti | Rilascio eccedenze |
Totale | |
| Controversie legali | (2.662) | 2.344 | (318) | (2.892) | 1.970 | (922) |
| di cui: Controversie del personale | (27) | 160 | 133 | (318) | 171 | (147) |
| Controversie stragiudiziali e altri fondi rischi |
(6.071) | 1.940 | (4.131) | (3.732) | 789 | (2.943) |
| Accantonamenti su altri impegni e altre garanzie rilasciate |
- | 3 | 3 | - | - | - |
| Totale | (8.733) | 4.287 | (4.446) | (6.624) | 2.759 | (3.865) |
La voce, il cui saldo netto evidenzia un incremento di €0,6 milioni rispetto a quello dell'esercizio precedente, è costituita dalle variazioni operative dei fondi per accantonamenti, esclusi quelli per benefici per dipendenti (classificati nel costo per il personale) e quelli per i contenziosi fiscali (classificati nelle imposte sul reddito), stanziati per adempiere alle obbligazioni legali e contrattuali, che si presume richiederanno l'impiego di risorse economiche negli esercizi successivi.
Al 31 dicembre 2022 la voce evidenzia un saldo negativo di €4,4 milioni (€3,9 milioni al 31 dicembre 2021), per l'effetto congiunto dei rilasci per accantonamenti di anni precedenti valutati non più sussistenti e degli accantonamenti prudenziali relativi sia a controversie legali che a rischi operativi e altri oneri.
In particolare, gli accantonamenti del 2022 per controversie stragiudiziali e altri fondi rischi risultano principalmente riferibili a:
I rilasci (€1,9 milioni) emergono principalmente a seguito della liberazione di pregressi accantonamenti che fronteggiavano possibili rischi venuti meno in assenza di azioni giudiziali.
| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Proventi finanziari | 1.955 | 9.198 |
| Proventi da attività finanziarie valutate al FV con impatto a CE | 1.507 | 8.846 |
| Proventi da attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 420 | 133 |
| Altri proventi finanziari | 28 | 219 |
| Oneri finanziari | (29.192) | (32.843) |
| Oneri da passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (27.146) | (31.220) |
| Oneri da derivati di copertura | - | (507) |
| Altri oneri finanziari | (2.046) | (1.116) |
| Variazione netta di valore delle attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a CE |
(22.520) | 1.308 |
| Attività finanziarie - di cui: titoli di debito | (550) | 1.209 |
| Attività finanziarie - di cui: quote OICR | (652) | 99 |
| Attività finanziarie - di cui: derivati non di copertura | 287 | - |
| Passività finanziarie | (21.605) | - |
| Totale | (49.757) | (22.337) |

I proventi finanziari si attestano a €2,0 milioni e derivano principalmente dai proventi derivanti dai titoli ABS Romeo, Mercuzio e Mexico; il confronto con l'esercizio precedente fa emergere il beneficio registratosi solo nel 2021 dell'utile di €4,0 milioni realizzato per la cessione dei titoli della cartolarizzazione Relais nonché €4,6 milioni quale ricavato dalla vendita dei titoli Mexico.
Gli oneri finanziari (€29,2 milioni) comprendono gli interessi passivi maturati sulle obbligazioni 2020 e 2021 in essere, mentre la componente degli "altri oneri finanziari" include essenzialmente la quota di interessi calcolati ai sensi dell'IFRS 16.
La variazione netta di valore delle attività e passività finanziare valutate al fair value con impatto a CE è attribuibile per la quota più significativa (€21,6 milioni) alla valutazione dell'earn-out dovuto da doValue a Eurobank per l'acquisizione di doValue Greece e legato al conseguimento di taluni target di EBITDA in un orizzonte di dieci anni ed i cui eventuali pagamenti non saranno dovuti prima del 2024. La forte performance economica in Grecia nel 2022 ha portato al riconoscimento di un maggior valore della passività iscritta con conseguente impatto economico negativo.
Ogni Paese in cui opera il Gruppo doValue è dotato di un sistema fiscale autonomo nel quale la determinazione della base imponibile, il livello delle aliquote d'imposta, la natura, la tipologia e la tempistica degli adempimenti formali differiscono tra loro.
Attualmente, per l'esercizio 2022, in tema di aliquote fiscali e con riferimento ai Paesi in cui opera il Gruppo, l'imposta sul reddito delle società è stabilita nella misura nominale del 25% in Spagna, del 21% in Portogallo (a cui si deve aggiungere l'1,5% per la "Municipal Surtax" e una ulteriore "State Surtax" del 3%, 5% o 9% a seconda della fascia di reddito imponibile), del 22% in Grecia e del 12,5% a Cipro.
In Italia, l'aliquota standard dell'imposta sui redditi per le società (IRES) è pari al 24%, a cui va aggiunta un'addizionale del 3,5% applicabile esclusivamente agli enti creditizi e finanziari (Legge 28 dicembre 2015, n. 208), tra cui rientra la controllata doNext.
Oltre all'IRES in Italia si deve aggiungere l'Imposta Regionale sulle Attività Produttive (IRAP). Al 31 dicembre 2022, per la determinazione della aliquota IRAP della Capogruppo doValue, è stato verificato il mantenimento dei requisiti di Holding di partecipazione non finanziaria con la conseguente applicazione dell'aliquota prevista per gli enti creditizi e dell'estensione della base imponibile anche agli oneri e proventi finanziari; l'aliquota nominale per gli enti creditizi e finanziari è pari al 4,65% (alla quale ogni Regione può autonomamente aggiungere una maggiorazione dello 0,92% fino ad un'aliquota teorica del 5,57% più un ulteriore 0,15% per le Regioni con deficit sanitario).

| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Imposte correnti | (25.975) | (31.255) |
| Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi | (1.287) | (1.116) |
| Variazione imposte anticipate | (10.827) | 7.676 |
| Variazione imposte differite | 3.347 | 11.199 |
| Totale | (34.742) | (13.496) |
Le imposte sul reddito del periodo risultano quantificate per competenza in €34,7 milioni, in aumento rispetto a €13,5 milioni del 31 dicembre 2021 principalmente per un effetto negativo della variazione delle imposte anticipate e differite.
Di seguito viene esposta una tabella che dettaglia l'effetto imposte sulle componenti del conto economico complessivo.
| 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|
| (137) | 40 |
| - | (109) |
| (137) | (69) |
Di seguito si riporta inoltre la riconciliazione tra l'onere fiscale iscritto in bilancio consolidato e l'onere fiscale teorico, determinato sulla base delle aliquote teoriche vigenti in Italia:
| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| RISULTATO ANTE IMPOSTE DELLE ATTIVITA' IN FUNZIONAMENTO | 61.217 | 46.669 |
| Tasso teorico applicabile | 24% | 24% |
| Imposte teoriche | (14.692) | (11.201) |
| - Aliquote fiscali differenti dall'aliquota teorica | 4.195 | 2.452 |
| - Ricavi non tassabili - differenze permanenti | 910 | (3.690) |
| - Costi non deducibili - differenze permanenti | (12.341) | (2.602) |
| - IRAP | (1.026) | (528) |
| - Anni precedenti e cambiamenti di aliquota | (1.562) | 1.511 |
| - Rettifiche nella valutazione e non iscrizione della fiscalità anticipata/differita | (10.473) | 1.028 |
| - Altre differenze | 247 | (466) |
| Imposte sul reddito registrate in conto economico | (34.742) | (13.496) |

| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo [A] | 16.502 | 23.744 |
| Numero medio ponderato delle azioni in circolazione ai fini del calcolo dell'utile (perdita) per azione |
||
| base [B] | 79.091.053 | 79.156.795 |
| diluito [C] | 79.091.053 | 79.156.795 |
| Utile (perdita) per azione (in euro) | ||
| base [A/B] | 0,21 | 0,30 |
| diluito [A/C] | 0,21 | 0,30 |
L'utile base per azione è calcolato rapportando il risultato economico attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale della Capogruppo doValue al numero medio ponderato delle azioni in circolazione al netto delle azioni proprie.
L'utile diluito per azione è pari a quello base in quanto non esistono altre categorie di azioni diverse da quelle ordinarie e non esistono strumenti convertibili in azioni.





Il Gruppo doValue, in linea con le normative ad esso applicabili e le best practice di riferimento, si è dotato di un Sistema dei Controlli Interni, che è costituito dall'insieme di strumenti, strutture organizzative, norme e regole aziendali volte a consentire, attraverso un adeguato processo di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei rischi aziendali, una conduzione dell'impresa sana, corretta e coerente con gli obiettivi prefissati di performance e la salvaguardia del patrimonio aziendale nel suo complesso.
Il Sistema dei Controlli Interni del Gruppo si fonda su organi e funzioni di controllo, flussi informativi e modalità di coinvolgimento tra i soggetti coinvolti e meccanismi di governance di Gruppo. In particolare, il Gruppo ha strutturato il proprio modello organizzativo dei controlli interni perseguendo l'esigenza di garantire l'integrazione ed il coordinamento tra gli attori del Sistema dei Controlli Interni, nel rispetto dei principi di integrazione, proporzionalità ed economicità, nonché di garantire l'attendibilità, l'accuratezza, l'affidabilità e la tempestività dell'informativa finanziaria.


Il rischio di credito è il rischio che una controparte non adempia ai propri obblighi legati ad uno strumento finanziario o ad un contratto commerciale, portando quindi ad una perdita finanziaria. Tale rischio discende principalmente da fattori economico-finanziari, ovvero dalla possibilità che si verifichi una situazione di default di una controparte.
Il Gruppo è esposto al rischio di credito derivante prevalentemente dalle sue attività operative, ossia da crediti di natura commerciale e, più limitatamente, dalle sue attività di finanziamento, depositi presso primarie banche e istituti finanziari ed altri strumenti finanziari, nonché a ridotte posizioni a sofferenza di proprietà.
Con riferimento ai crediti di natura commerciale, caratterizzati da una vita di brevissimo termine che si estingue con il saldo della fattura, si evidenzia che risultano sostanzialmente riconducibili alla sottoscrizione di contratti di servicing, ai sensi dei quali, le società del Gruppo maturano dei crediti verso le controparti le quali potrebbero rendersi inadempienti a causa di insolvenza, eventi economici, mancanza di liquidità, deficienza operativa o per altre ragioni.
Al fine di limitare tale rischio il Gruppo effettua il monitoraggio delle posizioni dei singoli clienti, analizza i flussi di cassa attesi e quelli consuntivati al fine di intraprendere tempestivamente eventuali azioni di recupero.
Ai sensi dell'IFRS 9, a ogni data di bilancio, tali crediti sono sottoposti ad una valutazione volta a verificare se esistano evidenze che possano far ritenere non interamente recuperabile il valore di iscrizione delle attività stesse.
Al 31 dicembre 2022, le principali controparti commerciali si riferiscono a Banche ed importanti Investitori caratterizzati da un elevato standing creditizio oltre che da Società Veicolo costituite ai sensi della Legge n. 130 del 1999.
Per un'analisi quantitativa si rimanda alla nota sui crediti commerciali.
Per quanto riguarda la componente associata alle singole posizioni a sofferenza, riconducibili ad un numero marginale di posizioni acquistate nel corso del tempo, le logiche di processo e gli strumenti a supporto dell'attività delle strutture di workout consentono sempre ai gestori delle posizioni di predisporre accurate previsioni circa gli ammontari e le tempistiche dei recuperi attesi sui singoli rapporti, in funzione del relativo stato di avanzamento nel processo gestionale di recupero. Tali valutazioni analitiche tengono conto di tutti gli elementi oggettivamente riferibili alla controparte e sono in ogni caso effettuate dai gestori della posizione nel rispetto del principio di una sana e prudente gestione.
Per quanto riguarda il rischio di credito relativo a rapporti con Banche e istituti finanziari il Gruppo ricorre solo ad interlocutori di primario standing creditizio.

Il rischio di liquidità si può manifestare con l'incapacità di reperire, a condizioni economiche sostenibili, le risorse finanziarie necessarie per l'operatività del Gruppo.
I due principali fattori che determinano la situazione di liquidità del Gruppo sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito o di liquidità degli impieghi finanziari e le condizioni di mercato.
Il Gruppo ha adottato una serie di politiche e di processi volti a ottimizzare la gestione delle risorse finanziarie, riducendo il rischio di liquidità.
La Capogruppo doValue identifica e monitora il rischio di liquidità in un'ottica attuale e prospettica. In particolare, la valutazione prospettica tiene conto del probabile andamento dei flussi finanziari connessi con l'attività del Gruppo.
Uno dei principali strumenti di mitigazione del rischio di liquidità è, inoltre, costituito dalla detenzione di riserve di attività liquide e linee revolving. La riserva di liquidità rappresenta l'importo delle attività liquide detenute dal Gruppo e prontamente utilizzabili in condizioni di stress e ritenute adeguate in relazione alla soglia di tolleranza al rischio definita.
Al fine di garantire un'efficiente gestione della liquidità, a partire dal secondo trimestre dell'esercizio in corso, l'attività di tesoreria è in larga parte accentrata a livello di Holding, provvedendo al fabbisogno di liquidità primariamente con i flussi di cassa generati dalla gestione ordinaria e assicurando un'opportuna gestione delle eventuali eccedenze.
Il management ritiene che i fondi e le linee di credito attualmente disponibili, oltre a quelli che saranno generati dall'attività operativa e di finanziamento, consentiranno al Gruppo di soddisfare i suoi fabbisogni derivanti dalle attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro naturale scadenza.
| (€/000) | A vista | Meno di 3 mesi |
Da 3 a 12 mesi |
Da 1 a 5 anni | > 5 anni | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Prestiti e finanziamenti | - | 14.283 | - | 554.220 | - | 568.503 | 572.828 |
| Finanziamenti bancari | - | 163 | - | - | - | 163 | 7.607 |
| Debiti verso altri finanziatori | - | 4.380 | - | - | - | 4.380 | 4.369 |
| Obbligazioni | - | 9.740 | - | 554.220 | - | 563.960 | 560.852 |
| Altre passività finanziarie | 92 | 1.125 | 61.142 | 43.187 | 10.935 | 116.481 | 71.648 |
| Passività per leasing | 92 | 1.125 | 10.648 | 33.664 | 4.409 | 49.938 | 26.366 |
| Earn-out | - | - | 28.600 | 9.523 | 6.526 | 44.649 | 23.043 |
| Put option su minority | - | - | 21.894 | - | - | 21.894 | 22.239 |
| Debiti commerciali | 4.326 | 45.625 | 20.430 | - | - | 70.381 | 73.710 |
| Altre passività | 4.494 | 15.944 | 20.922 | 33.591 | 803 | 75.754 | 104.888 |
| Totale | 8.912 | 76.977 | 102.494 | 630.998 | 11.738 | 831.119 | 823.074 |

Il rischio di mercato è il rischio che il fair value dei flussi di cassa futuri di uno strumento finanziario si modificherà a causa delle variazioni nel prezzo di mercato. Il prezzo di mercato comprende tre tipologie di rischio: il rischio di tasso, il rischio di valuta e altri rischi di prezzo, come, ad esempio, il rischio di prezzo sui titoli rappresentativi di capitale (equity risk). Gli strumenti finanziari toccati dal rischio di mercato includono prestiti e finanziamenti, depositi, strumenti di debito e di capitale e strumenti finanziari derivati.
Il Gruppo, che utilizza risorse finanziarie esterne sotto forma di debito e impiega le liquidità disponibili in depositi bancari, è esposto al rischio di tasso di interesse, che rappresenta il rischio che il fair value o i flussi di cassa futuri di uno strumento finanziario si modificheranno a causa delle variazioni nei tassi di interesse di mercato. L'esposizione del Gruppo al rischio di variazioni nei tassi di interesse di mercato è correlata all'indebitamento di lungo periodo con tasso di interesse variabile.
Grazie alle emissioni obbligazionarie del 2020 e del 2021 con tasso fisso, la struttura dell'attuale indebitamento a lungo termine del Gruppo non risulta più influenzata dal rischio di tasso d'interesse.

5

In data 16 marzo 2021 la controllata doNext ha incassato i fondi derivanti da un contratto passivo di finanziamento destinato ad uno specifico affare, sottoscritto con la Vitruvian Investments SA e disciplinato dagli articoli 2447 – bis, comma 1 lett. B e 2447 – decies del codice civile.
In considerazione della caratteristica limited recourse di tale finanziamento, emerge che il rischio di credito assunto da doNext sia sostanzialmente nullo.
In particolare, lo specifico affare oggetto del finanziamento destinato, erogato da parte della Vitruvian a doNext e pari ad €4,4 milioni, era finalizzato a consentire l'intervento di erogazione di nuova finanza prededucibile ai sensi dell'art. 182quater Regio Decreto 16 marzo 1942, n. 267 da parte di doNext nella procedura di ristrutturazione avviata ai sensi dell'art. 182bis Regio Decreto 16 marzo 1942, n. 267 dal soggetto prenditore, e in particolare è consistito:
a. nell'erogazione di finanziamento a medio-lungo termine di importo pari ad €1,8 milioni, con rimborso in rate trimestrali entro dicembre 2024 e
b. nell'apertura di credito fino a complessivi €2,6 milioni, con scadenza al 31 dicembre 2023. Inoltre, al 31 dicembre 2022 risultano disponibili sul conto corrente dedicato €0,2 milioni.
Sulla linea di credito a medio lungo termine maturano interessi attivi al tasso fisso pari a 500 bps (5%), mentre sull'apertura di credito per anticipo fatture maturano interessi attivi al tasso fisso pari a 300 bps (3%).
Sul finanziamento destinato maturano invece interessi corrispettivi per un importo corrispondente a quanto incassato da doNext relativamente all'affare a titolo di interesse a valere sulla nuova finanza.
In data 9 gennaio 2023 è stato perfezionato con l'investitore il contratto di cessione dei finanziamenti attivi a favore di quest'ultimo.
Di seguito si espone il dettaglio delle voci di Stato Patrimoniale al 31 dicembre 2022 riferite a tale finanziamento destinato, il cui riflesso a conto economico è pari a zero grazie alla completa compensazione dei proventi e oneri finanziari connessi.
| - |
|---|
| 4.380 |
| 2 |
| 196 |
| 4.578 |
| 4.578 |
| - |
| 4.380 |
| 198 |
| 4.578 |
| 4.578 |
| 4.578 |

Si definisce rischio operativo il rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni.
Rientrano in tale tipologia i seguenti rischi identificati nell'ambito dell'attività e del business del Gruppo: ■ i rischi transazionali e di processo che includono :
L'obiettivo del monitoraggio di questi rischi è mitigarne l'impatto potenziale e/o la probabilità, in una prospettiva costi/benefici in linea con il Risk Appetite definito.
Il Gruppo doValue adotta un complesso di presidi, principi e di regole per gestire il rischio operativo. In ambito organizzativo, a luglio 2022 è stata costituita la Funzione Enterprise Risk Management (di seguito "ERM") la cui mission è quella di garantire una gestione integrata dei rischi in tutto il Gruppo, agendo come facilitatore della crescita e dello sviluppo del business grazie all'individuazione, la misurazione e la gestione di potenziali rischi che possono incidere sul Gruppo.
La funzione Enterprise Risk Management è stata collocata a livello di Gruppo all'interno dell'area "Group Organization & Enterprise Risk Management", con riporto gerarchico diretto al General Manager Corporate Functions.
Le principali responsabilità organizzative di ERM sono:
Per quanto concerne il monitoraggio e la gestione dei rischi nel Gruppo, è stato implementato un sistema di flussi informativi dalle funzioni di Gruppo e dai Risk Management Locali, relative alle diverse

tipologie di rischio operativo che vengono accorpati in un "Tableau de Bord" (TdB) con il fine di creare una visione d'insieme dei rischi monitorati a livello di Gruppo.
Tale TdB, che viene condiviso trimestralmente con l'Amministratore Delegato e i Comitati e semestralmente con il Consiglio di Amministrazione di doValue, ricomprende in particolare una serie di Key Risk Indicators (KRI), elaborati mensilmente e/o trimestralmente, considerando le peculiarità locali e le normative in essere.
Il Gruppo opera in un contesto legale e normativo che lo espone ad una vasta tipologia di vertenze legali, connesse al core business relativo all'attività di servicing di recupero crediti in mandato, a eventuali irregolarità amministrative e alle liti giuslavoristiche.
I relativi rischi sono oggetto di periodica analisi al fine di procedere ad effettuare uno specifico stanziamento al "Fondo rischi ed oneri", qualora l'esborso sia ritenuto probabile o possibile sulla base delle informazioni di volta in volta disponibili, come previsto da specifiche policy interne in argomento.
In merito alle vicende sottostanti l'accordo raggiunto con l'Autorità fiscale nell'anno 2021 dalla società controllata doValue Spain SA (precedentemente denominata Altamira Asset Management SA), sono attualmente in corso azioni connesse a tutela di doValue in forza delle previsioni contrattuali contenute nell'accordo di acquisizione, in quanto aventi ad oggetto atti e fatti antecedenti all'acquisizione della partecipazione in doValue Spain avvenuta nel 2019.
Si rende noto, inoltre, che la Capogruppo ha ricevuto una verifica fiscale da parte dell'Agenzia delle Entrate avente ad oggetto le annualità d'imposta 2015, 2016 e 2017, precedenti alla quotazione. In esito alla chiusura formale del controllo fiscale, sono stati sollevati due rilievi sostanziali per il 2016 e 2017 (con chiusura regolare della verifica per il periodo d'imposta 2015). A tale riguardo, la Capogruppo ha prontamente fornito le proprie osservazioni e chiarimenti all'Agenzia delle Entrate, per dimostrare in dettaglio la piena correttezza del comportamento adottato.
Allo stato attuale, infatti, non è stato emesso alcun atto di accertamento di imposta da parte dell'Agenzia delle Entrate e gli eventuali riscontri finali dell'attività di controllo fiscale svolta sono attesi non prima del secondo trimestre del 2023.
La Capogruppo sta valutando, altresì, l'attivazione fin d'ora degli opportuni strumenti deflattivi previsti dalla normativa tributaria allo scopo prioritario di evitare l'emissione di uno o più avvisi di accertamento, che si ritengono comunque non fondati. Una possibile quantificazione potrebbe quindi rendersi stimabile solo in futuro, una volta conclusi gli esiti delle interlocuzioni condotte con l'Agenzia delle Entrate e le conclusioni che la Capogruppo vorrà ratificare in relazione alla possibile definizione in via deflattiva della vertenza ovvero all'avvio della successiva fase di contenzioso fiscale.
Alla luce di tali circostanze, la Capogruppo, assistita da un pool di professionisti, ha ritenuto il rischio di passività possibile. Tale possibilità, peraltro ritenuta bassa, non ha comportato alcun accantonamento a fondo rischi per imposta, sanzioni ed interessi, mentre è stato accantonato il costo afferente gli oneri legali.

Ai fini della gestione del capitale del Gruppo, si è definito che questo comprende il capitale sociale emesso e tutte le altre riserve di capitale attribuibili agli azionisti della Capogruppo. L'obiettivo principale della gestione del capitale è massimizzare il valore per gli azionisti, salvaguardare la continuità aziendale, nonché supportare lo sviluppo del Gruppo medesimo.
Il Gruppo intende pertanto mantenere un adeguato livello di capitalizzazione, che permetta nel contempo di realizzare un soddisfacente ritorno economico per gli azionisti e di garantire l'efficiente accessibilità a fonti esterne di finanziamento.
Il Gruppo monitora costantemente l'evoluzione del livello di indebitamento da porre in rapporto al patrimonio netto e tenendo in considerazione la generazione di cassa derivante dai business nei quali opera.
Non esistono al momento covenants finanziari legati ad un gearing ratio, ossia al rapporto esistente tra il debito netto e il totale del capitale più il debito netto di seguito esposto.
| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Prestiti e finanziamenti (Nota 12) | 568.503 | 572.828 |
| Altre passività finanziarie (Nota 13) | 116.481 | 71.648 |
| Debiti commerciali (Nota 16) | 70.381 | 73.710 |
| Altre passività (Nota 17) | 75.754 | 104.888 |
| Meno: disponibilità liquide e depositi a breve (Nota 9) | (134.264) | (166.668) |
| Debito netto (A) | 696.855 | 656.406 |
| Patrimonio netto | 136.559 | 156.645 |
| Capitale e debito netto (B) | 833.414 | 813.051 |
| Gearing ratio (A/B) | 84% | 81% |
Di seguito viene riportata una tabella che riconcilia il dato del debito netto esposto nella tabella precedente con l'indebitamento finanziario netto presentato in Nota 13 delle Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato.
| (€/000) | 31/12/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Indebitamento finanziario netto (Nota 13) | 546.340 | 476.292 |
| Debiti commerciali (Nota 16) | 70.381 | 73.710 |
| Altre passività (Nota 17) | 75.754 | 104.888 |
| Attività finanziarie correnti (Nota 3) | 4.380 | 1.516 |
| Debito netto (A) | 696.855 | 656.406 |
Al 31 dicembre 2022 sussistono impegni per complessivi €1,1 milioni e si riferiscono alle quote OICR da sottoscrivere per il fondo di investimento alternativo mobiliare chiuso riservato Italian Recovery Fund (già Atlante II) (si veda anche Nota 3).
Le garanzie rilasciate al 31 dicembre 2022 ammontano a €0,9 milioni e sono relative ad immobili strumentali in affitto.




L'informativa di Settore è stata preparata in accordo con l'IFRS 8 come ripartizione dei ricavi per Regione, intesa come localizzazione della fornitura dei servizi.
Ai fini gestionali, il Gruppo è organizzato in business unit in base alle aree geografiche della zona sud europea in cui opera a seguito delle ultime acquisizioni societarie in ambito europeo (doValue Spain – già Altamira - a fine giugno 2019 e doValue Greece - già Eurobank FPS - a giugno 2020), illustrate di seguito:

| Esercizio 2022 | Italia | Regione Ellenica |
Iberia | Elisioni infrasettore |
Consolidato |
|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con i clienti | 154.827 | 249.394 | 127.794 | (16.081) | 515.934 |
| Ricavi diversi | 32.662 | 3.854 | 15.011 | (7.681) | 43.846 |
| Totale ricavi | 187.489 | 253.248 | 142.805 | (23.762) | 559.780 |
| Costi dei servizi resi | (7.806) | (8.247) | (29.697) | 34 | (45.716) |
| Costo del personale | (91.967) | (74.537) | (64.927) | 282 | (231.149) |
| Spese amministrative | (48.903) | (25.064) | (30.799) | 4.354 | (100.412) |
| (Oneri)/Proventi diversi di gestione | 532 | - | 3.538 | - | 4.070 |
| Ammortamenti e svalutazioni | (13.066) | (38.254) | (46.212) | 26.379 | (71.153) |
| Accantonamenti a fondi rischi e oneri | (3.033) | (241) | (1.172) | - | (4.446) |
| Totale costi | (164.243) | (146.343) | (169.269) | 31.049 | (448.806) |
| Risultato operativo | 23.246 | 106.905 | (26.464) | 7.287 | 110.974 |
| (Oneri)/Proventi finanziari | (21.773) | (2.148) | (6.148) | (19.688) | (49.757) |
| Dividendi e proventi simili | 20.484 | - | 10.000 | (30.484) | - |
| Risultato ante imposte | 21.957 | 104.757 | (22.612) | (42.885) | 61.217 |
| Imposte sul reddito | (3.686) | (25.695) | (3.018) | (2.343) | (34.742) |
| Risultato netto derivante dall'attività di funzionamento | 18.271 | 79.062 | (25.630) | (45.228) | 26.475 |
| Risultato del periodo | 18.271 | 79.062 | (25.630) | (45.228) | 26.475 |
| Totale attività | (894.510) | (478.534) | (190.564) | 437.010 | (1.126.598) |
| di cui: Attività immateriali | (19.698) | (318.750) | (92.063) | (96.377) | (526.888) |
| di cui: immobili, impianti e macchinari | (17.996) | (24.723) | (16.417) | - | (59.136) |
| di cui: Altre attività non correnti | (323) | (991) | (762) | - | (2.076) |
| Totale passività | 693.278 | 234.728 | 193.930 | (176.258) | 945.678 |
I ricavi intra-settoriali sono eliminati a livello di consolidato e sono riflessi nella colonna "Elisioni infrasettore".

Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda


riguardanti

In questa sezione sono fornite informazioni di dettaglio su operazioni di aggregazione aziendale riguardanti imprese e rami d'azienda, realizzate con controparti esterne al Gruppo, contabilizzate in base al purchased method così come previsto dal principio contabile IFRS 3 "Aggregazioni aziendali".
Laddove presente la casistica, viene altresì fornita un'informativa qualitativa delle operazioni di aggregazione aziendale con oggetto società o rami d'azienda già controllati direttamente o indirettamente da doValue, nell'ambito quindi di riorganizzazioni interne del Gruppo. Tali operazioni, prive di sostanza economica, sono contabilizzate nei bilanci del cedente e dell'acquirente in base al principio di continuità dei valori.
Al 31 dicembre 2022 non si rilevano operazioni di aggregazione aziendale esterne o interne.


Dopo il 31 dicembre 2022 il Gruppo doValue non ha effettuato operazioni di aggregazione aziendale.
Al 31 dicembre 2022 non sono presenti rettifiche retrospettive legate alle precedenti operazioni di aggregazione aziendale.

7



Ai fini dell'informativa sulle parti correlate trova applicazione il testo dello IAS 24 che definisce il concetto di parte correlata ed individua il rapporto di correlazione tra questa e l'entità che redige il bilancio.
Ai sensi dello IAS 24, le parti correlate sono suddivise nelle seguenti categorie:
In ottemperanza alla delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e successivi aggiornamenti, doValue ha adottato la "Policy per la gestione delle operazioni con parti correlate e delle operazioni in conflitto di interessi del Gruppo doValue", pubblicata sul sito istituzionale di doValue (www.doValue.it), volta a definire principi e regole per il presidio del rischio derivante da situazioni di possibile conflitto di interesse determinate dalla vicinanza di taluni soggetti ai centri decisionali.
Per la gestione delle operazioni con parti correlate doValue ha istituito il Comitato Rischi e Operazioni con Parti Correlate - composto da un minimo di 3 (tre) ed un massimo di 5 (cinque) componenti scelti tra i componenti del Consiglio di Amministrazione, non esecutivi e per la maggioranza in possesso dei requisiti di indipendenza - organo al quale è affidato il compito di rilasciare, nelle ipotesi disciplinate dalla procedura, pareri motivati al Consiglio di Amministrazione in merito alle operazioni con parti correlate.


Di seguito si forniscono le informazioni sui compensi ai dirigenti con responsabilità strategiche riferiti all'esercizio 2022.
La definizione di dirigenti con responsabilità strategiche, secondo lo IAS 24, comprende quei soggetti che hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività della Società.
Rientrano in questa categoria, i componenti del Consiglio di Amministrazione, compreso l'Amministratore Delegato, i Sindaci della Capogruppo e di tutte le società controllate, nonché gli altri dirigenti con responsabilità strategiche individuati nell'ambito "Personale Rilevante".
| Dettaglio dei compensi | 31/12/2022 |
|---|---|
| Benefici a breve termine per i dipendenti | 7.657 |
| Benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro | 211 |
| Pagamenti basati su azioni | 4.241 |
| Totale | 12.109 |
Nel corso del periodo sono state realizzate operazioni con parti correlate di importo esiguo, di natura ordinaria e di minor rilevanza, relative principalmente a contratti di prestazione di servizi.
Tutte le operazioni con parti correlate compiute nel corso del 2022 sono state concluse nell'interesse del Gruppo e a condizioni di mercato o standard.
Nel prospetto che segue sono indicati i valori in essere al 31 dicembre 2022.
(€/000)
| Voci di Stato Patrimoniale | Importo relativo ad "Altre parti correlate" |
Totale voce di bilancio | Incidenza % sulla voce di bilancio |
|---|---|---|---|
| Attività finanziarie non correnti | 2.312 | 53.604 | 4,3% |
| Crediti commerciali | 9.277 | 200.143 | 4,6% |
| Totale attività | 11.589 | 253.747 | 4,6% |
| Debiti commerciali | 37 | 70.381 | 0,1% |
| Totale passività | 37 | 70.381 | 0,1% |
| Voci di Conto Economico | Importo relativo ad "Altre parti correlate" |
Totale voce di bilancio Incidenza % sulla voce di bilancio |
|
|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con clienti | 36.090 | 515.934 | 7,0% |
| Ricavi diversi | 4.264 | 43.846 | 9,7% |
| Costo del personale | 276 | (231.149) | -0,1% |
| Spese amministrative | (80) | (100.412) | 0,1% |
| Ammortamenti e svalutazioni | (90) | (71.153) | 0,1% |
| (Oneri)/Proventi finanziari | 1.101 | (49.757) | -2,2% |
| Totale | 41.561 | 107.309 | 38,7% |

Con il 25,05% delle quote, la società controllante, come azionista di riferimento, è Avio S.à r.l., una società di diritto lussemburghese affiliata al gruppo Fortress a sua volta acquisito da Softbank Group Corporation nel dicembre 2017.
L'azionista di riferimento Avio S.à r.l. non esercita nei confronti di doValue l'attività di Direzione e Coordinamento così come definita dagli artt. 2497 e seguenti del Codice Civile.
I principali rapporti con le altre parti correlate sono relativi a:


| doValue S.p.A. | Società controllate | |||
|---|---|---|---|---|
| (€) Tipologia di servizi |
Soggetto che ha erogato il servizio |
Corrispettivo dell'esercizio in Euro (IVA e spese escluse) |
Soggetto che ha erogato il servizio |
Corrispettivo dell'esercizio in Euro (IVA e spese escluse) |
| Revisione contabile | EY S.p.A. | 193.500 | Network EY | 334.970 |
| Servizi di attestazione | EY S.p.A. | 10.500 | Network EY | 63.300 |
| Altri servizi | EY S.p.A. | 35.000 | Network EY | 17.030 |
| di cui Dichiarazione Non Finanziaria | 35.000 | - | ||
| Totale | 239.000 | 415.300 |
La legge 4 agosto 2017, n.124 introduce all'articolo 1, commi da 125 a 129 alcune misure finalizzate ad assicurare la trasparenza nel sistema delle erogazioni pubbliche che si inseriscono in un contesto normativo di fonte europea, oltre che nazionale.
Da segnalare, inoltre, la circolare Assonime n.5/2019 "Trasparenza nel sistema delle erogazioni pubbliche: analisi della disciplina e orientamenti interpretativi", che contiene alcuni orientamenti ed evidenzia i punti di maggior incertezza, auspicando un intervento normativo da parte delle autorità competenti che garantisca un corretto e uniforme adempimento degli obblighi da parte delle imprese, oltre alla non applicazione delle sanzioni contenute nella norma stessa.
Ciò premesso, si riportano di seguito i principali criteri adottati da doValue S.p.A. e dalle proprie società controllate con sede in Italia in linea con la circolare di Assonime precedentemente richiamata. Sono state considerate le sovvenzioni, i contributi e i vantaggi economici di qualunque genere ricevuti dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022.
Di seguito si espongono in forma tabellare le informazioni presenti nel Gruppo.
| (€) |
|---|
| Tipo di contributo | Importo |
|---|---|
| Fondo occupazione | 66.240 |
| Contributi formazione Fondo Banche | 238.788 |
| Credito d'imposta per innovazione tecnologica (L. 160/2019) | 327.452 |
| Totale | 632.480 |




















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